Annual Report • Mar 28, 2019
Annual Report
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il 2018 è stato un anno che ha richiesto perizia e senso di responsabilità. Le nubi che si sono progressivamente addensate sull'economia hanno in parte condizionato i comportamenti delle banche italiane, e tra queste, nonostante le marcate differenze, anche di Banca IFIS. Abbiamo tuttavia continuato con incessante determinazione a finanziare l'economia reale controllando i rischi, consapevoli di essere dalla parte della soluzione dei problemi. Le imprese del Paese, soprattutto le più piccole, necessitano di più credito; senza credito sarà più difficile per queste recuperare terreno e riprendere a crescere.
E' stato anche l'anno delle integrazioni in Banca IFIS di attività collegate, tanto che oggi sono diventate più di 1700 le persone che partecipano al Progetto: si sono unite il credito al consumo con la cessione del quinto a supporto dei debitori in difficoltà che intendano sistemare la propria posizione in modo sostenibile; il finanziamento specialistico alle farmacie; la gestione del credito deteriorato con garanzia immobiliare e corporate che si affianca all'investimento e alla gestione nel settore retail non garantito, ove la Banca con 1,2 milioni di debitori ha da tempo una posizione di leadership nel mercato italiano, che richiede un approccio responsabile e attento.
Come sempre l'azione della Banca si caratterizza per il forte controllo della redditività corretta per il rischio; della liquidità e del capitale assorbito. Continueremo a portare ai nostri clienti le soluzioni di cui necessitano in modo veloce, chiaro, trasparente, con l'obiettivo di garantire loro la migliore esperienza nel dialogo con l'Istituto. Per questo i servizi digitali e la semplificazione sono essenziali e su questi stiamo investendo.
É opportuno inoltre fare presente come il percorso di graduale crescita è destinato ad essere confermato nel medio/lungo termine, all'interno di un percorso di consolidamento delle recenti acquisizioni e di valorizzazione integrata delle diverse aree che compongono la Banca. Il disegno imprenditoriale del futuro dell'Istituto va di pari passo con un adeguato e consapevole accompagnamento sotto il profilo dei ratio regolamentari.
Ancora una volta proponiamo un dividendo in crescita a conferma di una solidità che si radica nel tempo e che consente di gratificare gli Azionisti.
Nel lasciare la parola all'Amministratore Delegato, desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a fare di Banca IFIS, con la fiducia ed il lavoro, ciò che è diventata: gli Azionisti, i Clienti, i Fornitori, i Collaboratori ed il Management. Anche il 2019 si presenta ricco di sfide e di progetti e voglio augurare al Gruppo Banca IFIS un 2019 di rafforzamento nella continuità con grande lavoro e risultati di qualità.
Sebastien Egon Fürstenberg, Presidente Banca IFIS

Sebastien Egon Fürstenberg Presidente
Quando oltre un anno fa ci incamminavamo nei primi mesi del 2018 non pensavamo di dover assistere ad una fase così articolata per lo sviluppo dell'economia del nostro Paese. Dall'estate la percezione del rischio sui mercati internazionali verso l'Italia è mutata, proprio quando gli allentamenti nella politica monetaria sembravano prossimi a venire meno mentre crescevano le incertezze geopolitiche, da Brexit al timore di aspri confronti commerciali.
Nella seconda parte dell'anno abbiamo dovuto confrontarci con una contrazione, seppur contenuta, nel Prodotto Interno Lordo, che potrebbe in parte continuare anche nel 2019. La Banca è presente da un lato nel supporto alle PMI, e ci piace leggere nell'acronimo PMI la nostra vocazione a favore delle Piccole e Micro Imprese; dall'altro nel recupero del credito deteriorato ove offre soluzioni sostenibili ai debitori in difficoltà. Entrambi i comparti sono stati e saranno incisi dal rallentamento economico.
Con consapevolezza la Banca sta svolgendo il suo ruolo di supporto alle piccole imprese e alle famiglie, e continua a dotarsi di mezzi e strumenti idonei per continuare in quest'opera, consapevole com'è dell'esigenza di essere e di venire percepita stabilmente come un elemento positivo per l'intero ambiente con il quale giornalmente dialoga.
Nel 2018 abbiamo lavorato molto per dotare il nostro sistema e i nostri clienti di nuove soluzioni e di ulteriori strumenti per fare meglio. Nel 2019 consolideremo il lavoro fatto e svilupperemo ulteriormente le nostre capacità di essere un punto di forza per il mercato, crescendo e migliorando ulteriormente.
E anche per il 2019 gli obiettivi sono in continuità con quanto già fatto: sinergie, semplificazione, valorizzazione ed innovazione continueranno a ritmo incessante.
Abbiamo voluto crescere guardando con attenzione ai risultati; all'ambiente sul quale si materializza la nostra azione; allo sviluppo delle persone che condividono il progetto di Banca IFIS e che incessantemente si adoperano per dare il meglio. Questa squadra, queste persone, sono contemporaneamente una ricchezza e un elemento essenziale della nostra azione. L'attività, la creatività, l'intelligenza e la passione che voi persone di Banca IFIS ogni giorno mostrate, è stata, è e sarà sempre il motore più importante della nostra evoluzione.
Giovanni Bossi, Amministratore Delegato Banca IFIS

Giovanni Bossi Amministratore Delegato
| Dichiarazione non finanziaria consolidata |
6 |
|---|---|
| Premessa metodologica |
7 |
| 01.1. Il Gruppo Banca IFIS |
8 |
| 01.2. L'analisi di materialità |
19 |
| 01.3. IFIS integrity |
25 |
| 01.4. IFIS customers |
38 |
| 01.5. IFIS people |
50 |
| 01.6. IFIS responsability |
69 |
| Nota metodologica | 73 |
| Relazione della società di revisione indipendente alla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario |
79 |
| Relazione sulla gestione del Gruppo | 83 |
| 02.1. Note introduttive alla lettura dei numeri | 84 |
| 02.2. Highlights | 86 |
| 02.3. KPI di Gruppo | 87 |
| 02.4. Contesto | 88 |
| 02.5. Risultati per settore di attività | 91 |
| 02.6. Evoluzione Trimestrale Riclassificata | 94 |
| 02.7. Dati storici del Gruppo |
96 |
| 02.8. IAP – Indicatori Alternativi di Performance |
97 |
| 02.9. Impatti modifiche normative |
99 |
| 02.10. Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo |
100 |
| 02.11. Aggregati patrimoniali ed economici di Gruppo | 118 |
| 02.12. Principali rischi e incertezze | 133 |
| 02.13. L'azione Banca IFIS | 133 |
| 02.14. Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio |
136 |
| 02.15. Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio |
137 |
| 02.16. Evoluzione prevedibile della gestione |
138 |
| 02.17. Altre informazioni | 139 |
| Schemi di Bilancio Consolidato | 142 |
| 03.1. Stato patrimoniale Consolidato |
143 |
| 03.2. Conto Economico Consolidato | 144 |
| 03.3. Prospetto della redditività Consolidata Complessiva | 145 |
| 03.4. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Consolidato al 31 dicembre 2018 | 146 |
| 03.5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Consolidato al 31 dicembre 2017 | 147 |
| 03.6. Rendiconto Finanziario Consolidato |
148 |
| Nota Integrativa consolidata |
149 |
| 04.1. Parte A – Politiche contabili |
150 |
| 04.2. Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato |
188 |
| 04.3. Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato |
218 |
|---|---|
| 04.4. Parte D – Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva |
233 |
| 04.5. Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura |
234 |
| 04.6. Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato |
284 |
| 04.7. Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda |
289 |
| 04.8. Parte H - Operazioni con parti correlate |
291 |
| 04.9. Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali |
293 |
| 04.10. Parte L – Informativa di settore |
294 |
| Informativa al pubblico stato per settore |
298 |
| Attestazioni |
300 |
| 06.1. Attestazione del Dirigente preposto |
301 |
| 06.2. Relazione del collegio sindacale | 302 |
| 06.3. Relazione della società di revisione al bilancio consolidato | 310 |

Il D. Lgs. 254/2016 (o Decreto), con il quale l'Italia ha recepito la Direttiva 2014/95/UE1 , ha introdotto nell'ordinamento italiano l'obbligo, per le società o gruppi di grandi dimensioni e per gli enti di interesse pubblico2 , di rendicontare i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, ove siano rilevanti per ciascuna impresa alla luce delle proprie attività e caratteristiche.
Tali soggetti sono tenuti alla redazione di una Dichiarazione Non Finanziaria qualora durante l'esercizio finanziario abbiano avuto, in media, un numero di dipendenti superiore a cinquecento e, alla data di chiusura del bilancio, abbiano superato almeno uno dei seguenti limiti dimensionali: totale dello stato patrimoniale superiore a 20 milioni di euro e/o totale dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiore a 40 milioni di euro.
In quanto ente di interesse pubblico con le caratteristiche dimensionali previste per l'applicazione della normativa, il Gruppo Banca IFIS pubblica – a partire dall'esercizio 2017 – una Dichiarazione Non Finanziaria consolidata in conformità con quanto previsto dal Decreto.
Tale impegno rappresenta la naturale evoluzione del percorso che ha portato ad integrare su base volontaria l'informativa societaria con informazioni relative all'approccio del Gruppo alla sostenibilità già nell'introduzione al Bilancio Consolidato 2016.
La Dichiarazione Non Finanziaria relativa all'esercizio 2018 viene redatta a livello consolidato dalla Capogruppo Banca IFIS S.p.A. e include tutte le società consolidate integralmente nel perimetro del Bilancio Consolidato3 (nel documento, i termini "Banca IFIS" o "Capogruppo" indicano la sola società Banca IFIS, mentre i termini "Gruppo Banca IFIS" o "Gruppo" identificano l'intero perimetro di consolidamento).
Si rinvia alla Nota metodologica all'interno del documento per ulteriori informazioni sulla metodologia di rendicontazione adottata, sulle modalità di calcolo degli indicatori e le eventuali assunzioni adottate e sul processo seguito per la stesura della Dichiarazione Non Finanziaria 2018.
1 "Direttiva 2014/95/UE recante modifica alla Direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni"
2 Si intendono per "Enti di Interesse Pubblico" gli enti indicati all'articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, cioè: le società italiane emittenti valori mobiliari ammessi alla negoziazione su mercati regolamentati italiani e dell'Unione europea; le banche; le imprese di assicurazione di cui all' articolo 1, comma 1, lettera u), del codice delle assicurazioni private; le imprese di riassicurazione di cui all' articolo 1, comma 1, lettera cc) , del codice delle assicurazioni private, con sede legale in Italia, e le sedi secondarie in Italia delle imprese di riassicurazione extracomunitarie di cui all'articolo 1, comma 1, lettera cc -ter ), del codice delle assicurazioni private.
3 Per il dettaglio delle società presenti nel perimetro di consolidamento si rinvia alla parte A - Politiche Contabili della Nota integrativa consolidata al Bilancio consolidato




| 100% | IFIS NPL S.p.A. Intermediario iscritto all'Albo ex art. 106 TUB |
|
|---|---|---|
| 100% | IFIS Finance Sp. Z o.o. Polonia |
|
| BANCA IFIS | 70% | Credifarma S.p.A. Intermediario iscritto all'Albo ex art. 106 TUB |
| 100% | Cap.Ital Fin S.p.A. Intermediario iscritto all'Albo ex art. 106 TUB |
|
| 100% | IFIS Rental Services S.r. Equipment Finance - Operating Leasing |
|
| 100% | Two Solar Park S.p.A. Società industriale |

Gli attuali marchi attraverso cui il Gruppo Banca IFIS opera finanziando l'economia reale sono:

Banca IFIS Impresa, è la realtà del Gruppo Banca IFIS che sostiene la crescita delle Piccole, Medie, Micro Imprese italiane con soluzioni di credito specializzate: factoring, leasing, finanziamenti medio e lungo termine e corporate finance. Opera sia nel mercato italiano sia internazionale, in primis nel mercato polacco grazie alla controllata IFIS Finance, specializzata in servizi di factoring (import/export).

Banca IFIS Pharma, è dedicata al sostegno dei fornitori delle ASL, ovvero aziende che vantano dei crediti verso il Sistema Sanitario e vogliono tutelarsi dal rischio di ritardato nei pagamenti attraverso la cessione di questi in regime di pro-soluto.

Credifarma S.p.A. è la finanziaria di riferimento per le farmacie, nata da un'idea di Federfarma (Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani), che coniuga l'esperienza di quest'ultima alle competenze del Gruppo Banca IFIS. Dal 1987 offre alle farmacie anticipo DCR e altri strumenti di finanziamento per far fronte alle esigenze della propria attività e per lo sviluppo del business. Credifarma è partecipata per il 70% dal Gruppo Banca IFIS e per il 30% da Fedefarma.

IFIS NPL S.p.A. è una società appartenente al Gruppo Banca IFIS dedicata alla acquisizione e gestione dei portafogli di crediti non-performing, sia per quanto riguarda asset di proprietà, sia per asset di terzi. L'obiettivo di IFIS NPL è di trasformare il maggior numero di asset in posizioni ri-performanti grazie ai numerosi canali di gestione e al know-how pluriennale che ne contraddistingue l'operato.
IFIS NPL è l'evoluzione del settore NPL del Gruppo Banca IFIS, diventata Società Per Azioni dal 1° luglio 2018: un cambiamento societario strategico, volto a cogliere in maniera ancora più capillare le opportunità di business future.

Credifamiglia è l'area di IFIS NPL dedicata alla trasformazione dei debiti finanziari in maniera stragiudiziale, grazie alle competenze e all'alta professionalità sviluppata dagli operatori di quest'area. L'obiettivo è quello di offrire una consulenza personalizzata e supporto per individuare la soluzione più sostenibile per risolvere la posizione debitoria, attraverso: call center, rete interna, rete esterna.

Cap. Ital. Fin. S.p.A. è un intermediario finanziario appartenente al Gruppo Banca IFIS con forte esperienza nell'erogazione della cessione del quinto dello stipendio/pensione, delegazione di pagamento e nell'attività distributiva di prodotti finanziari quali mutuo e prestito personale. Capitalfin S.p.A. è iscritta all'Albo degli intermediari finanziari di cui all'art. 106 del D. Lgs. n. 385/93 al n. 212. Società con socio unico Banca IFIS S.p.A;

Fast Finance si occupa delle attività connesse al settore dei crediti erariali: gestione degli incassi di imposte dirette e indirette e di crediti fiscali sia in bonis che generati da procedure concorsuali.

Rendimax conto deposito e Contomax sono i due strumenti di raccolta retail, gestionalmente classificati nel Segment di bilancio "Governance & Servizi". Nello specifico, rendimax conto deposito è la soluzione online ad alto rendimento per privati, imprese e per procedure fallimentari mentre contomax è il conto corrente crowd online gratuito.

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Rendimax assicurazioni è una piattaforma e-commerce che offre soluzioni assicurative pay-per-use, innovative e acquistabili totalmente online. I prodotti attualmente disponibili riguardano: viaggi, sport, montagna, vita in città, casa e animali.
Il Gruppo Banca IFIS è un player attivo nello specialty finance con oltre 1.600 dipendenti. Le principali attività di business riguardano i servizi e le soluzioni di credito alle imprese e l'acquisizione/gestione dei portafogli di crediti deteriorati.
Fondata nel 1983 da Sebastien Egon Fürstenberg, attuale presidente, Banca IFIS è quotata dal 2003 nel segmento STAR di Borsa Italiana (IF:IM).
Da operatore specializzato nel factoring, passando attraverso un programma di diversificazione delle fonti di raccolta, si evolve a banca relazionale per le esigenze di finanziamento e servizio delle piccole e medie imprese. La strategia di ampliamento della gamma prodotti ha portato il Gruppo ad accedere al comparto dei crediti di difficile esigibilità, ora gestito da IFIS NPL S.p.A.
In seguito all'acquisizione di GE Capital Interbanca, il Gruppo Banca IFIS entra anche nel business del leasing, lending a medio termine e della finanza strutturata.
Banca IFIS è convinta che solo una banca che apporti valore al lavoro di tutti gli attori dell'economia, e che nel contempo sappia trarre il giusto profitto dalla sua azione, abbia la capacità per poter guardare avanti progettando il proprio futuro. Fondamentali nel modo di operare di Banca IFIS sono i tre pilastri su cui è fondato il lavoro del Gruppo e tutti i business: controllo della redditività corretta per il rischio, della liquidità e del capitale assorbito.
Utilizzare al meglio il capitale e la liquidità della Banca per consentire a imprese e famiglie, anche in difficoltà, di ottimizzare le disponibilità finanziarie. Costituire l'operatore italiano di riferimento nel supporto finanziario alle micro, piccole e medie imprese italiane, anche a livello internazionale. Consentire al più alto numero possibile di debitori il rientro nell'insieme dei soggetti finanziariamente credibili. Dare valore ai risparmi di privati e aziende con proposte trasparenti e affidabili.

Il Gruppo Banca IFIS persegue l'obiettivo di rafforzare la propria posizione competitiva nel mercato del credito che viene offerto alle piccole e medie imprese. In questo ambito il Gruppo si prefigge di ampliare la propria quota di mercato nei segmenti del credito commerciale, anche nei confronti di soggetti con fabbisogni specialistici come le farmacie, del leasing, del credito fiscale e di quello di dubbia esigibilità, tramite l'offerta di servizi finanziari di alta qualità, elevato livello di personalizzazione, controllo del rischio di credito e redditività coerente con la qualità offerta. La Banca, dal punto di vista organizzativo, intende continuare nel piano di progressivo efficientamento dopo la semplificazione societaria, già attuata con la fusione di IFIS Factoring, Interbanca e IFIS Leasing.
In relazione all'attività di acquisizione e gestione dei crediti di dubbia esigibilità, è stato completato il conferimento ad IFIS NPL S.p.A. dell'intera attività dell'area NPL di Banca IFIS. A seguito dell'acquisizione del servicer FBS S.p.A, avvenuta a gennaio 2019, prende ora forma un polo dedicato al credito deteriorato in grado di offrire una completa gamma di servizi e investimenti nel settore. Obiettivo della presenza del Gruppo Banca IFIS nel comparto sarà quello di continuare la crescita nell'acquisizione e gestione del credito deteriorato anche ampliando la presenza a settori e modalità in precedenza scarsamente o per nulla presidiati, generando valore tramite la migliore gestione dei portafogli deteriorati. Il Gruppo si candida così a svolgere la funzione della Asset Management Company italiana privata ma di rilievo sistemico e aperta a collaborazioni ed integrazioni. Al fine di integrare l'offerta del Gruppo è in corso di implementazione tramite Cap.Ital.Fin S.p.A., società acquisita nel 2018 che opera nel mercato dei finanziamenti retail attraverso la cessione del quinto della pensione, dello stipendio e la delegazione di pagamento, l'affiancamento dell'offerta per i debitori che desiderano risolvere in modo sostenibile la propria posizione.
| SOLIDITA | SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO MANTENIMENTO DI LIVELLI DI SOLVENCY ELEVATI PATRIMONIALIZZAZIONE DONEA A SOSTENERE LA CRESCITA DELLA BANCA |
|---|---|
| LIQUIDITA | DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO FUNDING LEGATO ALLA RACCOLTA RETAIL ED ALLE ATTIVITA STANZIABILI PER IL RIFINANZIAMENTO PRESSO L'EUROSISTEMA ADEGUAMENTO DELLA DURATA FINANZIARIA DELLA RACCOLTA A QUELLA DEGLI IMPIEGH |
| REDDITIVITA SOSTENIBILE |
IMPIEGHI AD ELEVATO RENDIMENTO CORRETTO PER IL RISCHO CRESCITA DELLA REDDITIVITÀ, IN VALORE ASSOLUTO, PER TUTTI I SETTORI DELLA BANCA SCELTA DI MPIEGO DELLE RISORSE IN BASE AL RENDIMENTO CORRETTO PER IL RISCHIO |

Banca IFIS è Capogruppo del Gruppo Banca IFIS e adotta il modello tradizionale di amministrazione e controllo, ritenendolo per la propria concreta realtà il più idoneo ad assicurare l'efficienza della gestione e l'efficacia dei controlli.
Nel modello adottato da Banca IFIS:
Per informazioni dettagliate sulla composizione e i compiti degli organi sociali e sulle politiche relative si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 2018.
Il sistema dei controlli interni del Gruppo Banca IFIS è costituito dalle regole, dalle procedure e dalle strutture organizzative che mirano ad assicurare, tra gli altri, il rispetto delle strategie aziendali, l'efficacia ed efficienza dei processi aziendali e la conformità delle operazioni con la legge, la normativa di vigilanza, le politiche, le procedure e i codici di condotta adottati dal Gruppo. Tutte le attività aziendali sono oggetto di controlli da parte delle stesse funzioni o Aree di business owner dei diversi processi e attività (controlli di linea o di primo livello) e di controlli da parte delle funzioni preposte di secondo livello (Risk Management, Compliance e Antiriciclaggio) e di terzo livello (Internal Audit).


Il Risk Management identifica i rischi ai quali la Capogruppo e le società del Gruppo sono esposte e provvede alla misurazione e al monitoraggio periodico degli stessi attraverso specifici indicatori di rischio, pianificando le eventuali azioni di mitigazione per i rischi rilevanti. L'obiettivo è garantire una visione olistica e integrata dei rischi cui il Gruppo è esposto, assicurando un'adeguata informativa agli organi di governo. Le attività del Risk Management sono oggetto di periodica rendicontazione agli organi aziendali tramite il Tableau de Bord, e, ove previsto, anche alla Banca d'Italia e alla Consob.
La struttura complessiva di governo e gestione dei rischi a livello di Gruppo è disciplinata nel Risk Appetite Framework e nei documenti che ne discendono, tenuti costantemente aggiornati in base alle evoluzioni del quadro strategico del Gruppo stesso. Con riferimento alle evoluzioni societarie del Gruppo si segnala che viene prontamente avviato un percorso di allineamento ed integrazione delle metodologie di governo e gestione dei rischi, nel rispetto delle specificità dei singoli business.
In particolare, Banca IFIS ha definito una Tassonomia dei Rischi all'interno della quale sono descritte le logiche seguite nell'identificazione dei rischi attuali e/o potenziali a cui il Gruppo potrebbe essere esposto nel conseguire i propri obiettivi strategici e, per ciascuna tipologia, gli strumenti di prevenzione e mitigazione previsti.
La Capogruppo effettua una prima identificazione dei rischi partendo dalla lista di rischi minimi identificati dalla normativa di vigilanza e ampliandola con ulteriori rischi significativi emersi dall'analisi del modello di business e dei mercati di riferimento in cui operano le diverse società del Gruppo, delle prospettive strategiche, delle modalità operative e delle caratteristiche degli impieghi e delle fonti di finanziamento.
L'individuazione dei rischi e l'aggiornamento periodico della tassonomia dei rischi sono frutto di un lavoro congiunto delle funzioni di Controllo di secondo livello (Risk Management, Compliance, Antiriciclaggio) e di terzo livello (Internal Audit), che annualmente si riuniscono ed esaminano, sulla base dei risultati della gestione dei rischi dell'anno precedente, l'eventuale introduzione di nuovi eventi di rischio e/o una variazione nella valutazione dei rischi potenziali. L'Organismo di Vigilanza ha il compito di identificare e monitorare adeguatamente i rischi di cui al D. Lgs. 231/2001 assunti o assumibili rispetto ai reali processi aziendali, tenendo costantemente aggiornata la mappatura delle aree di rischio e dei "processi sensibili".
Il Comitato Controllo e Rischi, composto da membri del Consiglio di Amministrazione scelti tra gli Amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Le attività di controllo effettuate dalla Compliance (controlli continuativi e verifiche), individuate sulla base della pianificazione approvata dal Consiglio di Amministrazione, mirano a verificare l'efficacia delle misure organizzative richieste, proposte e attuate ai fini della gestione del rischio di non conformità, pertanto si applicano a tutti gli ambiti in cui sussiste tale rischio. Gli esiti dei controlli sono formalizzati in relazioni che vengono condivise con le strutture aziendali competenti, alle quali è richiesto di fornire riscontro sulle azioni di rimedio individuate e sulla tempistica di realizzazione. Tali adempimenti sono soggetti al monitoraggio della funzione e alla rendicontazione periodica agli organi aziendali tramite il Tableau de Bord, e, ove previsto, anche alla Banca d'Italia e alla Consob.
Riguardo alle normative per cui sono già previsti presidi specializzati (es: sicurezza sul lavoro o trattamento dei dati personali), i compiti della Compliance possono essere graduati stabilendo, ad esempio, un coordinamento metodologico da parte dell'unità organizzativa, affinché questa possa fornire agli Organi aziendali una visione complessiva dell'esposizione al rischio di non conformità. La Compliance è comunque responsabile, in collaborazione con i presidi specialistici identificati, almeno della definizione delle metodologie di valutazione del rischio di non conformità, dell'individuazione delle relative procedure e della verifica della loro adeguatezza.
La Compliance opera con due modalità di approccio:

Inoltre, ogni volta in cui venga dato avvio ad un progetto rilevante (come acquisizioni, lancio di nuovi prodotti, avvio di nuove attività), Compliance partecipa attivamente fornendo indicazioni anche operative sulla gestione corretta del rischio di non conformità, ad esempio in termini di presidi e controlli da istituire, normative di cui tenere conto, azioni di monitoraggio da attivare.
Per sviluppare una cultura diffusa basata sul principio di legalità, che coinvolga l'organizzazione a tutti i livelli, nel 2018 sono stati effettuati aggiornamenti e gestiti programmi di formazione per i dipendenti del Gruppo, al fine di assicurare l'acquisizione e lo sviluppo delle competenze necessarie per il rispetto di obblighi di legge, regole interne e normative di settore. Compliance informa le strutture interessate delle evoluzioni normative ritenute rilevanti, attua interventi formativi in autonomia o dà stimolo all'attivazione di eventi formativi più estesi con il coinvolgimento delle Risorse Umane.
L'Antiriciclaggio effettua controlli sistematici di secondo livello in relazione al rischio di riciclaggio, volti a verificare la corretta applicazione delle procedure ai processi operativi, e produce Key Risk Indicator rappresentativi degli elementi di rischio più significativi da tenere sotto monitoraggio. L'esito delle verifiche effettuate e il piano di azione sono condivisi con il Management di riferimento. Tali controlli e indicatori sono inoltre esposti trimestralmente nel Tableau de Bord e portati all'attenzione del Consiglio di Amministrazione e, ove previsto, anche alla Banca d'Italia.
L'attività di revisione condotta da Internal Audit è trasversale a tutti i processi e consiste nel controllo periodico della corretta applicazione di tutte le politiche, procedure e prassi operative vigenti nella Banca, al fine di individuare eventuali andamenti anomali o violazioni della regolamentazione interna e di valutare la funzionalità del sistema dei controlli interni nel suo complesso.
Internal Audit opera sulla base della pianificazione approvata dal Consiglio di Amministrazione, oltre a effettuare interventi non pianificati in funzione di specifiche necessità. Gli esiti degli audit vengono condivisi con l'unità organizzativa di riferimento e con le funzioni di controllo di secondo livello, che vengono coinvolte per conoscenza o per competenza a seconda dei casi, e inviati a Collegio Sindacale e Comitato Controllo e Rischi. Internal Audit si relaziona con gli Organi aziendali, in particolare tramite la presentazione di specifiche rendicontazioni (Relazioni annuali e Tableau de Bord trimestrali) che, ove previsto, sono oggetto di trasmissione anche alla Banca d'Italia o alla Consob.
Banca IFIS aderisce alle finalità e alle indicazioni del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate in Borsa Italiana ed è dotata di un sistema di governance in linea con i principi contenuti nello stesso e con le raccomandazioni formulate dalla Consob in materia nonché, in generale, con le best practice, il cui obiettivo è garantire adeguate ripartizioni di responsabilità e poteri attraverso un corretto equilibrio tra funzioni di gestione e di controllo.
In ottemperanza alle disposizioni del Decreto legislativo 231/2001 in materia di "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica" il Gruppo Banca IFIS rende disponibili il Codice Etico e il regolamento dell'Organismo di Vigilanza.
Il Codice Etico, aggiornato per l'ultima volta il 22 dicembre 2016, enuncia l'insieme di diritti, doveri e responsabilità delle società del Gruppo rispetto a tutti i soggetti con i quali entra in relazione, quindi stabilisce le regole di condotta che devono essere tenute presenti nella
quotidianità del lavoro e fissa standard di riferimento e norme comportamentali mirate a rinforzare i processi decisionali aziendali e ad orientare la condotta di tutti i collaboratori.
In linea con i principi previsti dal Codice Etico, tutte le persone del Gruppo devono mantenere un comportamento eticamente corretto nei rapporti con colleghi, clienti, debitori, fornitori, concorrenti e istituzioni pubbliche. Non sono accettabili comportamenti illegali o eticamente scorretti, anche con riferimento a disposizioni di legge, codici e regolamenti adottati dal Gruppo.
Banca IFIS, con la volontà di assicurare condizioni di trasparenza e correttezza nella conduzione dell'attività aziendale, a tutela del proprio ruolo istituzionale e della propria immagine, delle aspettative degli azionisti e di coloro che lavorano per e con la Banca, ha scelto di adottare un modello organizzativo e di gestione in linea con quanto previsto dal D. Lgs. 231/2001.
Si tratta di un complesso organico di principi, regole, disposizioni, schemi organizzativi e connessi compiti e responsabilità funzionale alla realizzazione e alla diligente gestione di un sistema di controllo e monitoraggio delle attività sensibili al fine della prevenzione della commissione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001. Il Modello – adottato nel 2004 e mantenuto costantemente allineato alle novità normative − si inserisce nel più ampio sistema di controllo costituito principalmente dal Sistemi dei Controlli Interni e dalle regole di Corporate Governance di Banca IFIS. Analoga impostazione è applicata, od è in corso di applicazione, dalle società del Gruppo.
Banca IFIS, ritenendo inoltre che il modello organizzativo e di gestione costituisca parte fondamentale degli strumenti di politica aziendale di Gruppo, estende gli strumenti organizzativi di cui al Modello organizzativo adottato dalla Banca, per quanto applicabili, alle Società controllate dalla stessa. A tal fine è prevista una specifica funzione di supporto metodologico, a cura della Unità di Organizzazione della Capogruppo, per le attività di tutti gli Organismi di Vigilanza del Gruppo con il compito di uniformare l'impostazione dei modelli organizzativi adottati o in corso di adozione da parte delle società controllate, aggiornare o predisporre i regolamenti degli Organismi di vigilanza e garantire il monitoraggio delle eventuali novità normative di rilievo, nonché di assistere l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo nella funzione di impulso e coordinamento a quest'ultimo spettante in tema di responsabilità ex D.Lgs. 231/2001 nei confronti delle altre società del Gruppo.
Il Modello di Organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/2001 ricomprende, tra le fattispecie di illecito previste, anche tipologie di reato strettamente connesse a temi non finanziari, come reati societari (corruzione attiva e passiva), reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro, nonché reati ambientali e reati connessi alla tratta e allo sfruttamento di persone e all'impiego di cittadini stranieri il cui soggiorno è irregolare.
Il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza dei Modelli Organizzativi è affidato all'Organismo di Vigilanza della Capogruppo e agli Organismi di Vigilanza delle controllate ove presenti, dotati di autonomi poteri di iniziativa e controllo.
Una funzione fondamentale di coordinamento e integrazione, nonché di garanzia del mantenimento dei necessari flussi informativi da parte degli Organismi di Vigilanza delle società del Gruppo, è attualmente svolta dal Responsabile dell'Internal Audit di Banca IFIS, componente di tutti gli Organismi di Vigilanza.
Secondo il principio di "materialità" i temi potenzialmente rilevanti ai fini della rendicontazione non finanziaria sono quelli che riflettono gli impatti economici sociali e ambientali di un'impresa e/o che possono influenzare significativamente le decisioni dei suoi stakeholder1 .
Il processo realizzato per l'aggiornamento dell'analisi di materialità è stato sviluppato con la finalità di soddisfare pienamente le richieste dello Standard GRI e le indicazioni normative, in primis contenute nel D.Lgs. 254/2016 (o Decreto) e nella Comunicazione della Commissione Europea "Gli orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario" (2017/C 215/01).
Il processo di analisi di materialità prevede tre fasi:
Il Gruppo Banca IFIS ha aggiornato la "long list" 2017 dei temi rilevanti per il Gruppo Banca IFIS, anche a partire da un'analisi di benchmark dei temi materiali rendicontati nel 2017 dai principali player del settore bancario italiano e estero.
In dettaglio, i temi sono ricondotti – in continuità con l'esercizio precedente - a sei macro-ambiti di cui cinque coincidenti con gli ambiti richiesti dal Decreto. Il sesto ambito – relativo ai "temi di business" – racchiude quei temi che, anche se non richiesti espressamente dal Decreto, sono risultati potenzialmente rilevanti ai fini della dichiarazione non finanziaria sia dal punto di vista del Gruppo sia dal punto di vista esterno. Infine, i temi sono connessi ai quattro pilastri della sostenibilità di Banca IFIS, che costituiscono i successivi capitoli della presente dichiarazione.
Rispetto all'esercizio precedente – nell'ambito di un percorso progressivo che porti a realizzare una matrice di materialità che rappresenti nella maniera più efficace le strategie, attività del Gruppo ed i relativi impatti - i 44 temi rilevanti identificati nel 2017 sono stati aggregati in 20 macro-tematiche. I temi legati alla governance e al sistema dei controlli interni sono stati considerati come pilastri per garantire la sana e prudente gestione del Gruppo e pertanto non sono stati considerati singolarmente all'interno del processo di analisi di materialità, ma sono descritti all'interno della DNF.
Secondo la Comunicazione della Commissione Europea ciascuna impresa valuta – tra i temi potenzialmente significativi per la propria realtà – quali siano rilevanti ai fini della disclosure non finanziaria, sulla base di una propria analisi della misura in cui tali informazioni siano importanti per la comprensione dell'andamento dell'impresa, dei suoi risultati, della sua situazione e dell'impatto della sua attività. Tale valutazione della rilevanza dovrebbe tener conto tanto di fattori interni quanto di fattori esterni.
Anche i GRI Sustainabiltity Reporting Standards suggeriscono di considerare una combinazione di fattori interni ed esterni nella valutazione della rilevanza dei diversi temi, e suggeriscono diversi "test di materialità" da tenere in considerazione.
In linea con questi riferimenti, per prioritizzare i temi potenzialmente rilevanti e identificare quelli da trattare all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria 2018, sono stati raccolti diversi elementi utili per valutare due dimensioni della rilevanza:
1Y18
1 GRI 101 Foundation
In entrambi i casi i temi sono stati valutati attraverso una scala 1-5, dove il valore 1 indica uno scarso interesse attribuito al tema e il valore 5 esprime il massimo interesse.
Inoltre, presa a riferimento la Comunicazione 2017/C 215/01 della Commissione Europea: «Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario», secondo cui nell'identificazione e valutazione dei temi rilevanti è opportuno considerare diversi fattori – in aggiunta alla valutazione di rilevanza interna ed esterna – sono state realizzate le seguenti attività di analisi desk per integrare le valutazioni dirette dei manager di Banca IFIS («ponderazione»). In dettaglio sono state analizzate:
I risultati di tale processo sono stati successivamente portati a sintesi attraverso la "Matrice di materialità" che riporta, sull'asse delle ordinate la valutazione di rilevanza interna e sull'asse delle ascisse quella esterna, rappresentando i 13 temi "materiali" (ossia che presentano un punteggio di almeno 3,5/5).


Si riporta nel seguito la riconduzione dei temi materiali del Gruppo Banca IFIS agli ambiti del Decreto.
| TEMI EX D.LGS 254/16 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TEMI MATERIALI | AMBIENTALI | SOCIALI | PERSONALE | ANTICORRUZIONE | DIRITTI UMAN | ||
| IFIS Integrity |
1. INTEGRITÀ AZIENDALE E LOTTA ALLA CORRUZIONE 2. QUALITÀ DEL CREDITO 3. DATA PROTECTION 4. BRAND REPUTATION |
||||||
| IFIS Customers |
5. SOSTEGNO ALL'IMPRENDITORIA E INCLUSIONE FINANZIARIA 6. INNOVAZIONE DIGITALE 7. QUALITÀ DI PRODOTTI E SERVIZI 8. TRASPARENZA DELLE INFORMAZIONI SU PRODOTTI E SERVIZI |
||||||
| IFIS People |
9. BENESSERE DEI DIPENDENTI 10. VALORIZZAZIONE E SVILUPPO DEI DIPENDENTI 11. DIVERSITÀ E INCLUSIONE |
O 1 |
|||||
| IFIS Responsability |
12. FINANZIAMENTI RESPONSABILI 13. IMPEGNO PER IL TERRITORIO |
L'analisi di materialità condotta non ha individuato il tema degli impatti ambientali diretti come materiale al fine di assicurare la comprensione delle attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto. Il Gruppo Banca IFIS ha deciso di rendicontare ugualmente all'interno del presente documento i principali impatti ambientali (consumi energetici e emissioni) derivanti dalla propria attività.
La Matrice di materialità così elaborata è stata condivisa con l'Amministratore Delegato e successivamente approvata dal Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2018.
Per ciascun tema materiale il Gruppo Banca IFIS ha identificato la natura dei rischi ad essi connessi, i principali rischi e le relative modalità di gestione attualmente posti in essere, di cui si fornisce sintesi nella seguente tabella.
| TEMI BANCA IFIS | NATURA DEL RISCHIO |
PRINCIPALI RISCHI | PRINCIPALI PRESIDI/AZIONI DI MITIGAZIONE |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Integrita' aziendale e lotta alla corruzione |
Reputazionali; Conformità/ Operativi |
Frode interna, riconducibile ai dipendenti del Gruppo e agli Agenti che collaborano col Gruppo Pratiche di recupero aggressive/comportamento anomalo da parte dei recuperatori Coinvolgimento, anche inconsapevole, del Gruppo in attività di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo |
Codice etico Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001 Whistleblowing Presidi "ad hoc" rivolti agli agenti del Gruppo Controlli sistematici in materia di riciclaggio e finanziamento al terrorismo Formazione dei dipendenti |
||
| Qualità del credito |
Credito | Insolvenza o peggioramento del merito creditizio delle controparti verso cui il Gruppo è esposto Mancato recupero dei crediti vantati verso controparti in default |
Processi di valutazione analitica preliminare del merito creditizio e sistema di deleghe per l'assunzione del rischio Sistemi di scoring dei futuri utilizzatori dei beni (leasing) Meccanismi di verifica preventiva della lavorabilità dei crediti in fase di acquisizione (NPL) Procedure di monitoraggio del credito |
||
| Data protection |
Reputazionali; Conformità/ Operativi |
Perdita o utilizzo inappropriato di dati del Gruppo derivanti da minacce interne o esterne che coinvolgono personale o sistemi informativi |
Presidio organizzativo accentrato per la gestione della Privacy e della Security del Gruppo Misure organizzative per la gestione dei dati personali Misure organizzative per la continuità operativa Procedure per la gestione degli incidenti informatici Formazione dei dipendenti |
||
| Brand reputation |
Reputazionali | Articoli negativi presenti sui media locali, nazionali o internazionali; pubblicazione di commenti negativi sui social network Perdita di fiducia dei depositanti Perdita di quote di mercato e riduzione del valore delle azioni Lamentele, contenziosi legali, sanzioni amministrative/ civili/ penali |
Politica di gestione delle informazioni societarie e relativi presidi organizzativi deputati ai controlli Ascolto e dialogo con i principali stakeholder Tempestiva comunicazione con mercato e con gli organi di stampa Monitoraggio degli indicatori di rischio definiti in ambito reputazionale |
||
| Sostegno all'imprenditoria e inclusione finanziaria |
Reputazionali; Conformità/ Operativi; Credito |
Inadempienze ed errori nella gestione dell'operatività legata alle iniziative di inclusione finanziaria con conseguenti effetti reputazionali o in termini di rischio di credito |
Politica per la gestione del credito e procedure per la gestione della finanza agevolata Iniziative di informazione/formazione territoriali |
| Innovazione digitale |
Reputazionali; Conformità/ Operativi |
Malfunzionamento o indisponibilità delle nuove tecnologie Insoddisfazione della clientela con potenziali contestazioni o perdita della clientela stessa |
Politica per la pianificazione strategica ICT Soluzioni digitali per migliorare l'esperienza dei clienti e monitoraggio |
|---|---|---|---|
| Qualità di prodotti e servizi |
Reputazionali | Aumento dell'insoddisfazione della clientela con conseguente turnover negativo Riduzione della percezione di affidabilità e sicurezza nei confronti del Gruppo e dei servizi offerti |
Processo per l'approvazione di nuovi prodotti e servizi, l'avvio di nuove attività, l'inserimento in nuovi mercati Ricerca continua nell'efficientamento dei processi operativi, al fine di ridurre i tempi di risposta alla clientela |
| Trasparenza delle informazioni su prodotti e servizi |
Reputazionali; Conformità/ Operativi |
Rischi operativi e conseguenti effetti reputazionali in ambito trasparenza, idoneità, informativa e rapporto fiduciario con la clientela |
Presidio organizzativo accentrato di gestione della comunicazione con la clientela Meccanismi per la gestione di reclami |
| Benessere dei dipendenti |
Reputazionali; Conformità/ Operativi |
Infortunio di dipendente sul luogo di lavoro Malattie professionali Danni imputabili alla insufficiente insicurezza e/ o salubrità di luoghi e strumenti di lavoro |
Manuale integrato Sicurezza e Ambiente Iniziative di formazione sulle pratiche e procedure in materia di salute e sicurezza |
| Valorizzazione e sviluppo dei dipendenti |
Reputazionali | Contenziosi passivi legati alla gestione del rapporto di impiego o alla selezione del personale, relativamente ad aspetti retributivi, livelli di inquadramento |
Politica di gruppo per la gestione del personale dipendente Politiche di remunerazione ed incentivazione Sistema di welfare aziendale |
| Diversità e inclusione |
Conformità/ Operativi; Reputazionali |
Risarcimenti per tutti i tipi di discriminazione motivati da identità di genere, disabilità, età, religione, nazionalità, razza, convinzioni personali, ecc. Controversie con il personale per diffamazione Controversie con il personale per molestie e mobbing |
Codice etico Whistleblowing Politiche di remunerazione ed incentivazione |
| Finanziamenti responsabili |
Reputazionali; Credito |
Effetti reputazionali derivanti da eventi negativi che riguardano l'azienda (operante in settori ad alto impatto ambientale e/o sociale) finanziata dal Gruppo Insolvenza o peggioramento del merito creditizio delle controparti verso cui il Gruppo è esposto. |
Leasing: settori di attività esclusi Identificazione di settori maggiormente a rischio reputazionale nell'ambito della politica delle OMR (Operazioni a Maggior Rilievo) |
| Impegno per il territorio |
Reputazionali | Effetti reputazionali derivanti da eventi negativi, con impatto sociale, che riguardano i destinatari delle donazioni effettuate dal Gruppo |
Codice Etico Presidio organizzativo accentrato per la gestione delle iniziative |
Le modalità di gestione dei principali rischi sono descritte in maniera approfondita all'interno dei capitoli seguenti.
Il modo in cui Banca IFIS conduce la propria attività di business è oggetto di attenzione da parte degli stakeholder. Il Gruppo Banca IFIS si impegna a sviluppare e a diffondere la cultura e i valori aziendali sia all'interno sia all'esterno e a competere con integrità e rispetto in tutti gli aspetti di compliance normativa, con particolare impegno nella lotta alla corruzione.
Il Codice Etico rappresenta il "manifesto" della cultura aziendale di Banca IFIS e delle altre società del Gruppo, destinato sia alla informazione/formazione dei Collaboratori sia alla diffusione di tale cultura presso tutti gli stakeholder. Dato che l'efficacia del Modello Organizzativo e del Codice Etico presuppongono una piena diffusione della "cultura del controllo" presso tutti i dipendenti e la sensibilizzazione di tutte le strutture coinvolte, il Gruppo cura la formazione del personale sui contenuti del Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/01 e sul Codice Etico.
In relazione al Codice Etico l'Organismo di Vigilanza ha, tra gli altri, il compito di vigilare sul suo rispetto e applicazione, di attivare gli eventuali provvedimenti sanzionatori, di coordinare l'elaborazione delle norme e delle procedure che ne attuano le indicazioni, di promuovere la revisione periodica del Codice dei suoi meccanismi di attuazione e di riportare al Consiglio d'Amministrazione sull'attività svolta e sulle problematiche connesse all'attuazione del Codice Etico.


Il Gruppo Banca IFIS si è dotato, per la prevenzione del rischio di commissione dei reati corruzione e concussione, di linee guida espresse nel Codice Etico e del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001, quest'ultimo aggiornato nel 2018 per:
Oltre a stabilire regole di condotta per il proprio personale, il Gruppo Banca IFIS ritiene fondamentale assicurare l'integrità della condotta anche degli agenti dell'area Leasing e della società Cap.Ital.Fin. nonché degli agenti e delle società di recupero di IFIS NPL.
Ad esempio, per garantire l'integrità dei comporamenti degli agenti e delle società di recupero vengono attuati diversi presidi, tra cui:
Relativamente alla gestione del call center della società IFIS NPL dedicato alla phone collection, nel 2018 prosegue il progetto di rafforzamento del servizio in termini di incremento del numero di risorse disponibili, organizzazione del lavoro interna, utilizzo di strumenti orientati al monitoraggio costante e analisi delle performance, che ha, tra i suoi obiettivi, anche il contenimento del rischio di comportamenti "aggressivi" o pratiche commerciali scorrette da parte degli operatori. La società IFIS NPL adotta diverse modalità di verifica dell'efficacia dell'approccio di gestione adottato: verifiche da parte del call center "di monitoraggio", distinto da quello dedicato alla collection, che contatta tutti i clienti che abbiano risolto positivamente la propria posizione grazie ai piani di rientro proposti e, a campione, anche i clienti con i quali non viene raggiunto un accordo, al fine di verificare la correttezza e l'integrità dei comportamenti degli operatori di rete; richiesta agli agenti di predisporre, al termine di ogni visita al cliente, un "Verbale di visita" che riepiloga quanto accaduto e gli accordi stabiliti, che deve essere sottoscritto dal cliente stesso così da tenere una traccia trasparente e oggettiva di quanto concordato; revisione trimestrale dei reclami non accolti per identificare eventuali problematiche emergenti o aspetti di crescente interesse per i clienti, al fine di definire azioni correttive; monitoraggio continuo dei canali social della Banca; interviste a clienti che hanno risolto positivamente la pratica; ascolto continuo delle problematiche ed esigenze espresse dagli operatori della rete.
Il Codice Etico chiarisce che, nella gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione, è vietato promettere od offrire a pubblici ufficiali o a dipendenti, pagamenti o beni per promuovere o favorire gli interessi del Gruppo in sede di stipulazione ed erogazione di contratti, aggiudicazione e gestione delle autorizzazioni, riscossione di crediti anche verso l'Erario, attività ispettive o di controllo o nell'ambito di procedure giudiziarie. Chiunque riceva richieste o proposte di benefici da pubblici funzionari deve immediatamente riferire al proprio superiore e all'Organismo di Vigilanza.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001 di Banca IFIS prevede le seguenti fattispecie di reato relative alla corruzione:
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex. D. Lgs. 231/2001 di Banca IFIS specifica che le strutture di controllo per quanto riguarda la commissione dei reati potenziali relativi alla corruzione sono, oltre alle funzioni di controllo di secondo e terzo livello, l'Organismo di Vigilanza e il Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione, in sede di approvazione del Codice Etico del Gruppo, viene a conoscenza delle procedure anticorruzione adottate dal Gruppo. Tutti i dipendenti sono tenuti a conoscere e rispettare le regole in materia di contrasto alla corruzione, anche con riferimento alla tabella allegata al Modello che regola nel dettaglio le potenziali attività sensibili, le principali strutture e le tutele poste in atto in termini di politiche, regolamenti interni e strutture di controllo. Inoltre, tutti i dipendenti del Gruppo hanno accesso, attraverso la Intranet aziendale, alla normativa interna aziendale e in particolare il Codice Etico, MOG, protocolli e procedure in materia.
Il Gruppo assicura che tutti i dipendenti ricevano, ciclicamente e in caso di aggiornamenti nella normativa, adeguata formazione sulle politiche e le procedure anticorruzione di cui al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001. Nella tabella di seguito sono indicati i dipendenti che hanno ricevuto formazione in materia nel corso del 2018 (49% sul totale), mentre il resto del personale è stato formato nel corso degli anni precedenti.
| NUMERO DI DIPENDENTI CHE HANNO RICEVUTO FORMAZIONE SULLA LOTTA ALLA CORRUZIONE, SUDDIVISI PER CATEGORIA DI INQUADRAMENTO |
2018 1 | ||
|---|---|---|---|
| Dirigenti | N. | 5 | |
| Quadri | N. | 223 | |
| Impiegati | N. | 570 | |
| Totale | N. | 798 |

Il Gruppo Banca IFIS ad oggi non ha svolto moduli formativi specifici sui reati corruttivi rivolti ai Consiglieri di Amministrazione. Tuttavia, occorre considerare che i membri del CdA hanno approvato nel 2018 l'aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001 che contiene anche prescrizioni afferenti alla prevenzione del rischio di commissione dei reati corruzione e concussione.
Come già descritto in precedenza, per garantire l'integrità dei comportamenti degli agenti e delle società di recupero vengono attuati diversi presidi, tra cui l'obbligo di osservanza del Codice Etico e del Modello Organizzativo previsto dal decreto 231/01 all'atto della sottoscrizione del contratto.
1 Nel conteggio sono stati considerati i dipendenti che hanno svolto almeno uno di questi corsi:
Corso e-learning "La responsabilità amministrativa degli enti: profili di rischio per la banca ed. 2016" disponibile nella prima metà 2018
Corso e-learning " 'La responsabilità degli enti ed. 2018" reso disponibile a partire da Luglio 2018. Tale aggiornamento incorpora i più recenti aggiornamenti normativi sul tema ed è andato a sostituire la precedente versione del corso.
Un corso di formazione esterna (a cui ha partecipato solo una dipendente).
Ne consegue che un dipendente che ha svolto più di uno dei corsi elencati, è stato contato solo una volta.

Infine, per quanto riguarda gli stakeholder della Banca, il Codice Etico e la "Parte Generale" del Modello di Organizzazione e Gestione ex. D.Lgs 231/01 sono resi noti attraverso la pubblicazione sul sito web di Gruppo.
Anche nel 2018, analogamente all'esercizio precedente, non si sono stati registrati casi di corruzione o cause legali che abbiano riguardato dipendenti del Gruppo o operatori delle reti esterne.
La prevenzione del rischio di riciclaggio è un elemento portante per la tutela della solidità finanziaria e, più in generale, della reputazione aziendale, e riflette l'impegno costante della Banca alla collaborazione attiva nei confronti dell'Autorità di Vigilanza. Il Gruppo rifiuta di intrattenere relazioni, in modo diretto o indiretto, con persone e aziende delle quali sia conosciuta o sospettata l'appartenenza a organizzazioni criminali o comunque operanti al di fuori della liceità. Di conseguenza:
Qualora venga attivato un rapporto su un cliente classificato a rischio alto sono previste revisioni più stringenti e frequenti della posizione, in termini di aggiornamento delle informazioni raccolte e di monitoraggio dell'operatività, ed un'escalation dell'Organo Deliberante competente.
Antiriciclaggio contribuisce alla definizione dei contenuti della formazione obbligatoria in materia di antiriciclaggio, in particolar modo per i dipendenti che hanno un contatto diretto con la clientela.
La formazione – oltre ad essere un obbligo normativo – è un importante strumento per aumentare la sensibilità e la cultura del personale sulla prevenzione del rischio di coinvolgimento inconsapevole della Banca in questo tipo di fenomeni.
Banca IFIS, in qualità di Capogruppo, in coerenza con le disposizioni regolamentari e le best practice del settore, ha definito un sistema interno volto a permettere la segnalazione di atti, fatti e omissioni che possono costituire una violazione delle leggi e delle procedure interne disciplinanti l'attività svolta dalla Capogruppo e dalle Controllate, garantendo al contempo la riservatezza dei dati personali del segnalante e del presunto responsabile della violazione. Il sistema di segnalazione è disciplinato dalla Politica di Gruppo per la gestione delle segnalazioni delle violazioni (Whistleblowing), parte integrante del Modello Organizzativo di Banca IFIS e adottata dalle società del Gruppo. Possono effettuare una segnalazione i dipendenti del Gruppo Banca IFIS, i collaboratori e i liberi professionisti regolarmente iscritti ad un albo che prestano la loro opera in modo prevalente e continuativo per il Gruppo. La segnalazione può avere ad oggetto qualsiasi azione od omissione non conforme alle norme disciplinanti l'attività aziendale che arrechi o possa arrecare danno o pregiudizio al Gruppo Banca IFIS. Possono rientrare in questa casistica, ad esempio, azioni od omissioni, commesse o tentate, riconducibili ad atti o fatti penalmente rilevanti, che vìolino leggi e regolamenti, codici di comportamento come il Codice Etico o altre disposizioni aziendali sanzionabili in via disciplinare, suscettibili di arrecare un danno patrimoniale al Gruppo, un danno alla salute o sicurezza del personale o dei clienti o un danno all'ambiente. Le segnalazioni possono essere effettuate attraverso diversi canali e sono gestite dal Responsabile dell'Internal Audit, che ne esamina il contenuto e attua le verifiche necessarie ad accertare la veridicità di quanto segnalato, nel pieno rispetto dei principi di imparzialità, riservatezza, dignità del dipendente e protezione dei dati personali. Al termine degli accertamenti, il Responsabile dell'Internal Audit formalizza le proprie valutazioni e le trasmette all'Amministratore Delegato e al Direttore Generale (o al il Presidente del Collegio Sindacale in caso di situazioni di potenziale incompatibilità), che valuteranno le necessarie azioni correttive.
Internal Audit redige una relazione annuale sul corretto funzionamento del processo, contenente anche informazioni aggregate sulle risultanze dell'attività svolta a seguito delle segnalazioni ricevute, che viene approvata dal Consiglio di Amministrazione e messa a disposizione del personale. Nel 2018 non si sono registrate segnalazioni tramite il sistema Whistleblowing.


La qualità del credito è strettamente connessa con la solidità patrimoniale, elemento chiave per la sostenibilità del modello di business del Gruppo ed uno dei pilastri della strategia del Gruppo Banca IFIS. Infatti, la qualità del credito e delle controparti può avere impatti significativi sul valore del titolo azionario, sul livello del rating creditizio della Banca, sul valore dei dividendi e sulla salvaguardia della solidità patrimoniale, rilevanti per azionisti, analisti finanziari, agenzie di rating, finanziatori e Autorità di Vigilanza, nonché sulla fiducia dei clienti nella capacità della Banca di fare fronte ai propri impegni, importante soprattutto per i risparmiatori retail delle business line Rendimax e Contomax.
1Y18
Per il Credito Commerciale l'impegno aziendale alla tutela della solidità patrimoniale e alla qualità del credito si traduce in tre livelli di controllo sulle controparti, volti a prevenire sia i rischi di insolvenza sia il coinvolgimento in operazioni dai risvolti critici in termini reputazionali:
| Controlli automatici sia sulle persone fisiche sia su quelle giuridiche, al fine di verificare la presenza del potenziale cliente nelle "watch list" (terrorismo, embarghi, ecc.) e nelle liste di "Persone Politicamente Esposte", cui si aggiunge in relazione al livello di rischio un'analisi delle notizie di stampa effettuata dalla Antiriciclaggio. |
|---|
| Valutazione analitica, da parte dei team di Valutazione Operazioni e Valutazione Controparti, del debitore, dei clienti ceduti e del credito oggetto di cessione e sistema delle deleghe per l'assunzione del rischio di credito basato su importi e classi di rischio. |
| Continua interlocuzione con la rete sul territorio, da cui possono provenire segnalazioni e riscontri sul potenziale cliente. |
Per quanto concerne invece la cessione del quinto dello stipendio e/o pensione, nel rispetto della privacy, si considera anche la condizione del nucleo familiare nei casi in cui sia rilevante per valutare l'affidabilità del cliente.
Le politiche che regolano l'operatività del Leasing stabiliscono le verifiche sul futuro utilizzatore del bene rispetto a criteri di affidabilità e credibilità, attraverso un sistema di scoring e istruttorie svolte da team specializzati in cui vengono valutate, in particolare, la bontà della posizione creditizia della controparte e la congruità del bene richiesto con le sue attività.
Il controllo degli andamenti e il monitoraggio delle singole esposizioni vengono svolti con sistematicità, avvalendosi di procedure efficaci in grado di segnalare tempestivamente l'insorgere di anomalie e di assicurare l'adeguatezza delle rettifiche di valore e dei passaggi a perdita. La verifica del corretto svolgimento del monitoraggio andamentale sulle singole esposizioni, in particolare di quelle deteriorate, e la valutazione della coerenza delle classificazioni, della congruità degli accantonamenti e dell'adeguatezza del processo di recupero è svolta, a livello centrale e periferico, dal Risk Management.
Si rinvia alla Parte E della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato 2018 per la descrizione delle politiche e delle tecniche di gestione, monitoraggio e controllo del rischio, nonché ai principali indicatori esposti fra i KPI di settore nella Relazione sulla gestione del Gruppo.
Per IFIS NPL, la cui specificità è l'acquisizione e la gestione, di crediti deteriorati, la focalizzazione è sulla verifica della lavorabilità dei crediti e sul disegno di piani di rientro compatibili con la specifica situazione debitoria, attraverso diversi meccanismi lungo le fasi dell'acquisizione del credito:

Un primo controllo è volto a verificare che i crediti che si stanno acquisendo siano tutti lavorabili, al fine di escludere crediti inesistenti o prescritti e prevenire sia il rischio di inesigibilità sia il rischio reputazionale che si avrebbe nel richiedere crediti inesigibili. Una volta attivato il primo contatto con i clienti acquisiti, all'arrivo di eventuali reclami si verifica la fondatezza e, in caso di motivazioni fondate, si porta a perdita la posizione o se ne richiede la retrocessione/indennizzo alla società cedente se previsto contrattualmente.

Definizione di piani di rientro adeguati alle possibilità di spesa del cliente e contestualizzati rispetto a ogni singola pratica.

Valutazione del potenziale di rientro effettivo del cliente.
La crescente diffusione di prodotti e servizi ICT basati sull'elaborazione di informazioni personali, ha accresciuto nel corso degli anni il ruolo strategico dei temi della privacy e della sicurezza informatica all'interno delle aziende. Il 2018 è stato in particolare caratterizzato dall'entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (General Data Protection Regulation, GDPR).
Il Gruppo Banca IFIS considera la protezione dei dati personali un principio inderogabile, fondamentale per rafforzare la fiducia e il senso di sicurezza dei clienti e per tutelare la reputazione del Gruppo. Il Gruppo è inoltre impegnato nella prevenzione e gestione tempestiva di incidenti di sicurezza informatica a tutela del patrimonio informativo della Banca, che comprende, tra gli altri, i dati di clienti, dipendenti, fornitori e ogni altro soggetto con cui Banca IFIS intrattiene rapporti.
Nel corso del tempo è stato fatto molto per dare la necessaria connotazione trasversale che la funzione di Privacy&Security ha e deve avere all'interno di un Gruppo aziendale strutturato come quello di Banca IFIS. Oggi l'unità organizzativa conta dieci persone e si occupa di Privacy, Business Continuity e Cyber Security.
Laura Quaroni, Responsabile della u.o. Privacy & Security, DPO e BC Manager

L'unità organizzativa Privacy & Security, attraverso l'Unità Information Security, presidia nel continuo la sicurezza informatica e partecipa alla valutazione del rischio informatico.
Per sensibilizzare tutti i colleghi sul tema della cyber security e delle novità normative ad esso correlate, nel corso del 2018 sono stati organizzati diversi appuntamenti presso le sedi di Mestre e Milano, aperti a tutte le IFIS people interessate. Gli incontri hanno anche visto la partecipazione di rappresentanti del team mHACKeroni, la squadra di ethical hacking italiana nata dalla collaborazione tra 4 università - Politecnico di Milano, Ca'Foscari di Venezia, La Sapienza Roma e Università degli Studi di Padova, al quale Banca IFIS ha sponsorizzato la partecipazione alla competizione globale di cyber security denominata DEF CON Capture the Flag, svoltasi a Las Vegas.
Inoltre, nell'ambito della continuità operativa, attraverso l'Unità Organizzativa Business Continuity effettua l'analisi di impatto sui processi aziendali e ne redige il relativo piano.
Il processo di gestione degli incidenti di sicurezza informatica è volto a garantire che eventuali eventi anomali con possibili ripercussioni sul livello di sicurezza (fisica e logica) aziendale e sulla disponibilità dei Servizi IT siano tempestivamente riconosciuti come incidenti di sicurezza informatica e quindi correttamente gestiti dalle strutture competenti.
Le segnalazioni e gli eventi che possono determinare incidenti di sicurezza possono provenire da diversi canali interni (altre unità organizzative) ed esterni (clienti, fornitori e canali istituzionali). L'unità organizzativa Information Security gestisce tali segnalazioni in collaborazione con le eventuali altre parti coinvolte ed interessate, secondo l'entità e la tipologia dell'evento stesso.
Il principale documento normativo interno in materia di protezione dei dati personali è rappresentato dalle Manuale regolamentare in materia di privacy approvato dal Consiglio di Amministrazione. Questo, insieme alle norme e procedure privacy, costituiscono il modello di gestione della privacy e l'insieme delle linee guida e delle regole che indicano come i dati personali sono protetti nel contesto aziendale.
L'unità organizzativa Privacy & Security, in particolare attraverso l'unità dedicata alla Privacy:
Nel 2018, a livello di Gruppo, sono stati accolti 6 reclami relativi a violazioni della privacy (a fronte di 144 registrati nel 2017), legati per la quasi totalità ad errori operativi/umani che, in ogni caso, non hanno comportato la divulgazione di dati sensibili.
Nel corso dell'anno si sono inoltre verificati 8 eventi riguardanti furti (in particolare di modulistica cartacea) e fughe di dati.
| RECLAMI DOCUMENTATI SU VIOLAZIONI DELLA PRIVACY E PERDITA DI DATI DEI CLIENTI | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Numero totale di reclami documentati ricevuti in merito a violazioni della privacy dei clienti | 6 | 144 |
| da terzi e documentati dall'organizzazione | 6 | 144 |
| da parte di organismi di regolamentazione | 0 | 0 |
| Numero totale di perdite e furti documentati dei dati dei clienti | 8 | 7 |
Il Gruppo Banca IFIS ha registrato negli ultimi anni una crescita significativa, anche a fronte del progressivo ampliamento delle aree di business presidiate e dell'articolazione dei brand offerti alla clientela, sia imprese che consumatori.
Pertanto, la brand reputation è diventata un fattore sempre più strategico al fine di garantire coerenza dei valori del Gruppo Banca IFIS nei confronti dei propri stakeholder.
Trasparenza e dialogo sono da sempre caratteristiche distintive nel processo di comunicazione delle informazioni relative alla Capogruppo e alle altre società. La Banca si interfaccia con clienti, investitori, azionisti, collaboratori riuscendo ad individuare esigenze diverse per mezzo, ad esempio, della customer care attraverso i social network, i siti web, progetti ed eventi. La Banca, inoltre cerca di indirizzare al meglio le proprie azioni, con l'obiettivo di offrire una miglior esperienza possibile ai propri interlocutori e di rispondere nel più breve tempo possibile a dubbi e richieste di informazioni. La brand reputation viene monitorata anche attraverso specifici tool dedicati.
Nello specifico, i rapporti con azionisti, investitori e analisti sono presidiati dall'Investor Relations della Capogruppo e sono improntati a principi di correttezza, trasparenza, collaborazione e assoluto rispetto dell'indipendenza dei ruoli. Le relazioni e il dialogo con il mercato finanziario rappresentano componenti strategiche per il Gruppo: la Banca assicura la tempestività e la trasparenza delle comunicazioni al mercato e agisce in modo proattivo nei confronti dei propri stakeholder, illustrando e analizzando le informazioni di breve periodo, dando visibilità degli indirizzi strategici del Gruppo e sviluppando un rapporto di fiducia con gli operatori di mercato e la business community. Le modalità di relazione più significative con la comunità finanziaria sono: comunicati stampa, conference call con il mercato con cadenza trimestrale, incontri con gli investitori, comunicazione sul sito web ufficiale della Banca e nei social e diffusione del bilancio di Gruppo con modalità interattive per facilitarne la comprensione.
Nel corso del 2018 l'attività di Investor Relations ha inoltre portato a partecipare a 18 eventi che ha consentito di incontrare circa 290 investitori.
Il Gruppo intende acquisire una sempre maggiore consapevolezza di ciò che rappresenta oggi per i diversi portatori di interesse e nel corso del 2019 intende realizzare un percorso volto a comprendere la prospettiva di differenti tipologie di stakeholder.
Al fine di valutare l'incidenza del rischio reputazionale, il Gruppo effettua un Risk Self Assessment prendendo in considerazione i fattori sia endogeni sia esogeni che potrebbero creare danni reputazionali al Gruppo e gli stakeholder di volta in volta impattati.
Tra i principali fattori endogeni rientrano eventi di manifestazione del rischio operativo o di altri rischi non adeguatamente presidiati (es.: rischi di mercato, di liquidità, legali, strategici), violazione di leggi e regolamenti e norme di autoregolamentazione (come il Codice Etico), inefficace o errata gestione della comunicazione interna o esterna e comportamenti del management, dei dipendenti o dei collaboratori.
Fattori esogeni possono essere, invece, commenti e dibattiti che si sviluppano sui media, sui social network, sui blog o sugli altri strumenti di comunicazione digitale, riguardanti informazioni od opinioni lesive della reputazione del Gruppo o di singole Società che lo compongono. Gli stakeholder impattati dal rischio reputazionale possono essere diversi. Ad esempio:
Il Gruppo ha inoltre definito un set di indicatori in grado di evidenziare tempestivamente l'insorgenza di vulnerabilità nella esposizione della Banca e delle sue controllate ai rischi di reputazione e ove necessario relative soglie di attenzione ed allarme. Attraverso un'attività di monitoraggio nel continuo, qualora vi siano risultati che superano le soglie predefinite, viene di volta in volta valutata la necessità di porre in essere eventuali azioni di mitigazione.
In qualità di principale operatore indipendente nel mercato dello specialty finance in Italia, il Gruppo Banca IFIS pone tra i suoi principali obiettivi il sostegno all'imprenditoria e all'inclusione finanziaria dei propri clienti. In particolare, l'anno 2018, è stato un anno ricco di operazioni strategiche, che arricchisce i brand e gli strumenti con cui Banca IFIS realizza quest'obiettivo.
Oltre al marchio Banca IFIS Impresa, l'ingresso di Credifarma, società specializzata nel credito alle farmacie italiane, che assiste da più di 30 anni, si pone come obiettivo quello di fornire sostegno per i farmacisti sui più diversi ambiti, e l'integrazione con la già consolidata divisione Farmacie del Gruppo Banca IFIS, pone il Gruppo Banca IFIS come il punto di riferimento per il supporto finanziario, lo sviluppo e l'utilizzo degli strumenti digitali al servizio del settore farmacistico.
Inoltre, la nuova società IFIS NPL S.p.A., nata dallo scorporo dell'Area NPL di Banca IFIS, è dedicata sia all'acquisizione, trasformazione e dismissione dei portafogli di crediti non-performing (NPL), sia alla gestione di portafogli di terzi, garantiti e non garantiti, con l'obiettivo di creare valore per i clienti, per il mercato e l'intero sistema finanziario. Altra importante novità è l'ingresso di Cap.Ital.Fin. S.p.A., finanziaria specializzata in finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento per pensionati, dipendenti privati, pubblici, statali, da cui nasce CrediQuintum lo strumento che fornisce un'opportunità per molti individuidi riavere accesso al credito.
Banca IFIS Impresa nasce ed opera proprio con l'obiettivo di fornire sostegno alle imprese, offrendo servizi e strumenti finanziari che permettano alle aziende clienti di crescere in modo sano, garantendo loro un supporto quotidiano grazie al personale presente sul territorio.
Il target di imprese oggetto dell'attività di Banca IFIS Impresa, arrivate a circa 100.000 unità, risiede in particolare nelle PMI.
L'accesso ai servizi della Banca è garantito attraverso la rete commerciale, distribuita in tutto il territorio e con maggiore concentrazione nei principali poli economici e industriali, attraverso uffici commerciali, pienamente accessibili a tutti i clienti in conformità con la normativa, e attraverso servizi online e digitali all'avanguardia che permettono la relazione continuativa tra la Banca e il cliente indipendentemente da vincoli fisici.
La Banca ha posto in essere un progetto di conoscenza e sensibilizzazione delle PMI – clienti e non – sulle opportunità offerte dalle agevolazioni pubbliche a sostegno degli investimenti:
• Leasing Finanziario associato all'agevolazione Nuova Sabatini: Sull'agevolazione Nuova Sabatini, la Banca ha implementato un programma di formazione della forza commerciale in modo da porla in condizioni di offrire un servizio consulenziale alle imprese per accedere a un incentivo in grado di accrescere la competitività del sistema produttivo italiano delle PMI, stimolarne gli investimenti e facilitarne l'accesso al credito. Sulla Nuova Sabatini il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) riconosce alle PMI un contributo annuale – per 5 anni - in conto impianti su leasing o finanziamenti specificatamente finalizzati agli investimenti in beni strumentali. L'agevolazione, a cui la Banca ha associato un prodotto leasing con un pack contrattuale ad hoc, sì è fermata prima del 31 dicembre 2018 per esaurimento dei fondi. Alla data in cui si scrive, comunque, tale agevolazione è stata rifinanziata dalla Legge di Bilancio 2019.
• Finanziamento assistito da Fondo di Garanzia PMI: Il Fondo di Garanzia per le PMI permette la concessione di credito grazie alla garanzia fino all'80% di qualsiasi operazione finanziaria fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro per ciascun richiedente, sia esso impresa o libero professionista. L'obiettivo della misura è quello di favorire l'accesso al credito ai soggetti che altrimenti non disporrebbero delle necessarie garanzie verso i creditori.
Oltre all'offerta di prodotti e di servizi, Banca IFIS dedica attenzione alla divulgazione di informazioni che accrescano la conoscenza degli imprenditori sugli strumenti finanziari disponibili a supporto del business.

Mondoleasing, dedicato al leasing in Italia, all'interno del quale vengono raccolte, con finalità divulgative, le opinioni e i contributi delle principali figure di riferimento operanti in ambito leasing e i principali temi ad esso correlati;
MondoPMI, il blog dedicato alle imprese, con il quale vengono dati aggiornamenti e informazioni di interesse per gli imprenditori, con il contributo di professionisti nei vari ambiti di competenza.
Il Gruppo realizza, inoltre, diverse iniziative sul territorio accomunate dalla volontà di essere al servizio delle imprese, contribuendo a diffondere cultura manageriale e a sensibilizzare su esperienze d'eccellenza, nuove tecnologie e strumenti a supporto della crescita, anche con particolare riferimento alla digitalizzazione.
Nel luglio 2018 è stato inoltre sottoscritto un accordo di esclusiva con Federfarma, la Federazione nazionale dei farmacisti che rappresenta le oltre 16.000 farmacie private convenzionate con il servizio sanitario nazionale, con il quale Credifarma ha concordato una partnership commerciale che, individuando i fabbisogni e le necessità del mercato locale delle farmacie, consenta di sviluppare e promuovere efficientemente nei confronti delle medesime i servizi offerti.
| INNOVATION AND CRAFT SOCIETY |
Il progetto, partito a settembre 2017 e proseguito nel 2018, si propone come un "club delle aziende della manifattura di alta gamma": hub di ricerca e innovazione, osservatorio delle dinamiche emergenti nell'area della digitalizzazione delle attività manifatturiere e luogo di incontro dove imprese, ricercatori, istituzioni e rappresentanti del mondo finanziario possono scambiare esperienze e informazioni. Nel 2018 l'attività del club si è concretizzata nella realizzazione di una mostra allestita presso La Triennale di Milano dedicata alle imprese di eccellenza che caratterizzano la filiera della bicicletta made in Italy con particolare riferimento alla manifattura, alla ricerca e all'innovazione. L'esposizione è stata accompagnata da workshop organizzati in collaborazione con Confartigianato durante i quali sono stati presentati dati significativi relativi alla specifica filiera e al suo mercato. Sul finire del 2018 è iniziata anche l'attività che caratterizzerà il 2019 e che sarà dedicata al mondo della farmacia. Con la collaborazione delle Università La Sapienza di Roma e Politecnico di Milano, Innovation and Craft Society ha infatti avviato specifici focus group di ascolto dedicati alle farmacie per sviluppare progetti e idee innovative funzionali al business di questa specifica filiera, che verranno presentati nel 2019 e che porteranno anche in questo caso ad una esposizione / mostra, accompagnata da workshop di settore. |
|---|---|
| NEW TOUR PMI | Banca IFIS Impresa, grazie alla collaborazione con le Università di Padova e Ca' Foscari di Venezia, ha introdotto nel 2018 questo progetto dedicato ad alcune selezionate imprese clienti. Dopo una attenta analisi delle peculiarità, di cui ciascuna azienda è oggetto, gruppi di lavoro composti dagli studenti delle facoltà di Lettere ed Economia, coordinati dai propri docenti, hanno sviluppato per ciascuna impresa specifici progetti finalizzati al miglioramento e alla crescita dell'impostazione aziendale e del relativo business. |
| FINTECHNOLOGY COMMUNITY |
Banca IFIS, in collaborazione con TEHA Ambrosetti, ha dato vita alla FinTechnology Community, ovvero un ciclo di appuntamenti realizzato durante l'anno, che si è concluso con un Forum realizzato ad aprile 2018, che ha messo a confronto player finanziari e istituzioni sugli impatti della tecnofinanza sul mercato e su opportunità e rischi ad essa connessi. |
| EVENTI FAST FINANCE |
Con il marchio Fast Finance, Banca IFIS, anche nel 2018 ha sponsorizzato eventi organizzati su tutto il territorio nazionale da Ordini professionali, associazioni di categoria, Università e Centri di Ricerca sui temi della crisi di impresa, del diritto concorsuale e delle relative procedure contribuendo a fare cultura di impresa e sensibilizzando sulle specifiche tematiche. |
| INCONTRI SU SPREAD PER COLLEGHI E IMPRESE CLIENTI |
Alla luce dell'interesse generato dai fatti di attualità, nel corso del 2018 Banca IFIS ha organizzato presso le proprie sedi di Mestre, Milano, Mondovì, Firenze e Roma degli eventi formativi destinati ai dipendenti e aperti anche alle imprese clienti per approfondire la conoscenza dello spread e delle dinamiche che ne condizionano l'andamento. |
| CENE INTERATTIVE | Nel corso dell'anno Banca IFIS ha inaugurato un nuovo format di evento dedicato alle aziende partner (dealer e vendor) della business unit leasing. Il format prevede che nell'ambito di una cena organizzata dalla Banca, i partecipanti vengano invitati ad esprimersi su determinati argomenti di mercato favorendo il confronto, lo scambio di idee e opinioni al fine di comprendere meglio punti di vista e sollecitazioni da parte dei propri partner. |
| EVENTI DI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA |
Banca IFIS ha portato il proprio contributo in termini divulgativi e di conoscenze per mezzo della partecipazione di propri speaker ad eventi informativi organizzati da associazioni di categoria. Le conoscenze dei manager della Banca in questo caso sono state messe a disposizione delle associazioni per favorire la conoscenza di determinati strumenti finanziari, dinamiche o opportunità a beneficio degli associati. |
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| CREDIFARMA ON THE ROAD |
Banca IFIS con il marchio Credifarma, in collaborazione con Federfarma, organizza degli incontri in tutto il territorio per presentare le soluzioni finanziarie per la categoria e discutere dei principali temi di interesse del settore. |
Il Gruppo Banca IFIS considera tra i suoi obiettivi strategici anche l'inclusione finanziaria dei privati, poiché persegue l'obiettivo di riabilitare sul mercato della richiesta di finanziamento il maggior numero possibile di clienti che, in quanto insolventi, al momento non hanno accesso al credito.
Fare banca significa gestire un'impresa con grande responsabilità nei confronti della collettività e dell'ambiente economico. La nostra mission è portare un contributo positivo nella società. Da anni cercavamo una soluzione per offrire ai clienti una nuova opportunità per rientrare in modo sostenibile della loro posizione. L'ingresso di Cap.Ital.Fin. risponde a questa necessità grazie alla cessione del quinto: oggi recuperiamo credito al consumo offrendo la possibilità di rientrare nella comunità finanziaria in modo sostenibile. Questo è un inizio.
Giovanni Bossi - Amministratore delegato Banca IFIS.

Per quanto concerne il marchio Credifamiglia, il core Business è la riabilitazione finanziaria dei debitori esclusi all'accesso al credito. Tale realtà, infatti, è nata per la risoluzione dei debiti finanziari, opera attraverso una rete di professionisti (interni ed esterni) che propone soluzioni adeguate e compatibili alla situazione economica finanziaria dei clienti.
Attraverso l'acquisizione da parte della Banca di Cap.Ital.Fin, la rete dei consulenti Credifamiglia, ha la possibilità di proporre quale strumento risolutivo di un credito deteriorato, la Cessione del Quinto, in qualità di intermediari finanziari. Il prodotto CrediQuintum è nato volutamente per tutti i clienti Credifamiglia.
Anche per il marchio Credifamiglia è dedicata attenzione alla divulgazione di informazioni che accrescano la conoscenza di queste specifiche tematiche, ad esempio attraverso l'attività di sensibilizzazione per mezzo di video interviste a clienti, pubblicate sui canali web e social, e il glossario con specifici consigli per creare consapevolezza e diffondere informazioni sul tema dell'indebitamento e temi relativi a Credifamiglia.
• Politica di Gruppo per la pianificazione strategica in ambito ICT
A fronte del processo di trasformazione digitale in atto nel mercato finanziario è necessario che ogni organizzazione si impegni per innovare in chiave digitale i processi aziendali siano essi interni od esterni.
L'innovazione digitale, all'interno del Gruppo Banca IFIS, è ritenuta una leva competitiva che, in prima battuta, offre ampie opportunità di miglioramento del servizio al cliente garantendo facilità ed immediatezza sia all'accesso dei servizi intermediati che all'esecuzione delle operazioni disposte dalla clientela.
Il perseguimento di una strategia digitale consente, inoltre, di recuperare competitività grazie all'aumento dell'efficacia e dell'efficienza dei processi aziendali, siano essi strettamente interni che direttamente rivolti ai processi di vendita.

In virtù dell'importanza che il tema dell'innovazione digitale riveste per il mercato finanziario, il Gruppo Banca IFIS definisce gli obiettivi di evoluzione delle infrastrutture ICT, come definito dalla Politica di Gruppo per la pianificazione strategica in ambito ICT.
La strategia del Gruppo ha come obiettivi primari l'ampliamento dell'offerta dei prodotti su canali di vendita interamente digitali, il miglioramento della user experience per tutte le tipologie di utenti coinvolti e la razionalizzazione e digitalizzazione dei processi interni. In continuità con le iniziative progettuali realizzate già nel 2017 anche il 2018 è stato caratterizzato da progettualità finalizzate a soddisfare gli obiettivi strategici precedenti.
Il Gruppo Banca IFIS, da sempre, opera sul territorio nazionale utilizzando una rete di uffici commerciali molto snella. I processi commerciali sono svolti quasi esclusivamente in mobilità o "da remoto".
A fronte, pertanto, di questo modello di business le soluzioni digitali e la capacità di accompagnare in tempi brevi l'innovazione a soluzioni tecnologiche risulta essere una condizione imprescindibile per il perseguimento del successo competitivo.
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Già oggi la Banca mette a disposizione una serie di strumenti e soluzioni digitali che migliorano l'esperienza dei clienti. Nel corso del 2018 sono state attivate alcune iniziative progettuali volte ad arricchire la qualità della relazione cliente sia essa focalizzata alle fasi iniziali di primo contatto commerciale o di rapporto già consolidato. Di segui si elencano i progetti ritenuti più significativi:
Oltre al potenziamento delle soluzioni a presidio della soddisfazione del cliente, Il Gruppo Banca IFIS è impegnato nella progressiva digitalizzazione dei processi, volta ad accrescere l'efficienza, a ridurre il rischio operativo e a raggiungere una migliore efficacia nel processo di vendita:
| Per il mercato leasing è stato completato per tutti i segmenti di clientela (auto e strumentale) il processo di adozione della firma digitale attraverso strong authentication con "One Time Password" (OTP). |
|---|
| In ambito IFIS NPL, nel corso del 2018 è stato completato il processo di sottoscrizione contrattuale telefonico che consente al debitore di concordare un piano di rientro telefonicamente con sottoscrizione da parte della Banca con firma digitale, data certa e conservazione sostitutiva a norma di legge. |
| In prima adozione a supporto di Banca IFIS Impresa (Credito Commerciale e Corporate Banking), nel corso del 2018 è stata avviata una progettualità per evolvere i sistemi di Customer Relationship Management al fine di velocizzare i processi di origination di vendita che arriveranno a coprire anche le attività di istruttoria della concessione del credito a dei processi aziendali, siano essi strettamente interni che direttamente rivolti ai processi di vendita. |
Di seguito vengono illustrate le soluzioni di vendita interamente digitali messe a disposizione del Gruppo e le relative percentuali di diffusione:

Con riferimento alle quote di sottoscrizione dei piani di rientro NPL in modalità digitale, la percentuale di diffusione risulta in linea con le attese del Gruppo Banca IFIS in virtù del recente lancio progettuale.
La qualità del servizio e dei prodotti offerti ha un impatto importante sulla percezione di affidabilità e sicurezza nei confronti della Banca e degli operatori che operano per suo conto, sul senso di vicinanza percepito dal cliente e sulla soddisfazione per il servizio ricevuto.
Per tale ragione la qualità è un elemento strategico per il Gruppo, che intende affermare in Italia e all'estero il proprio nome attraverso la trasparenza delle sue azioni e la qualità dei servizi e dei prodotti resi, e si impegna a studiare, progettare e sperimentare prodotti e servizi sempre in linea con le esigenze di mercato e caratterizzati dai massimi livelli di qualità.
Attraverso una Politica per l'approvazione di nuovi prodotti e servizi, l'avvio di nuove attività e l'inserimento in nuovi mercati, Banca IFIS definisce regole per lo sviluppo e la distribuzione di nuovi prodotti, in coerenza con le strategie e gli obiettivi di business e aziendali.
In particolare, in ambito Leasing nella fase che precede l'attivazione di un nuovo rapporto commerciale con un fornitore o un partner, e prima di acquistare un bene da concedere in leasing ai clienti, sono attivate diverse verifiche:
Per migliorare la qualità del servizio e la professionalità della rete fisica, si effettua inoltre formazione interna ed esterna rivolta ai dipendenti, di carattere tecnico e di prodotto, attraverso la "Leasing & Rental Academy".
Per Banca IFIS Impresa l'impegno è di garantire ai propri clienti un elevato livello di servizio tramite velocità e tempestività di risposta distintive sul mercato. Di seguito si riportano i risultati ottenuti nel 2018 per i prodotti leasing, factoring e mutui PMI:
Tempi medi di valutazione delle proposte di leasing:
Tempi di risposta alle richieste dei clienti leasing:
Tempi medi di valutazione delle proposte di factoring: 7 giorni Tempi medi di valutazione delle proposte di mutuo PMI: 11 giorni
IFIS NPL promuove la continuità della relazione operatore-cliente per far sì che il livello di fiducia si consolidi nel tempo, e attua diversi presidi volti garantire la qualità del servizio degli operatori della rete (società di recupero, agenti, call center interno), tra cui:
Le struttura che gestisce le reti stragiudiziali e la struttura di monitoring ha definito un modello di monitoraggio degli agenti e delle società di recupero basato su differenti tipologie di KPI:
Il monitoraggio dei suddetti KPI è svolto mensilmente e se del caso è attivato un dialogo con agenti e società di recupero per avviare eventuali azioni correttive.
Inoltre, oltre le consuete visite ispettive, presso le società di recupero, possono essere svolte ispezioni ad hoc volte a verificare, tra i vari aspetti, anche l'adeguatezza dei processi di recupero adottati rispetto a best practices di settore. Annualmente, una volta elaborati gli esiti delle attività di controllo sopradescritte, viene effettuata una valutazione complessiva dei recuperatori e in funzione dell'esito sono individuate le più opportune azioni da assumere per tutelare gli interessi del Gruppo Banca IFIS e dei suoi clienti.
In presenza di eventi rischiosi, le strutture interne, informano le unità organizzative di controllo ed in particolare il Risk Management responsabile della gestione dei rischi operativi e reputazionali.
A verifica dell'efficacia dell'approccio di gestione adottato, le Aree di business di competenza per ciascun prodotto o servizio ne verificano la conformità con i processi commerciali della Banca, al fine di garantire un'efficace copertura delle esigenze del cliente, e le funzioni di controllo possono prevedere ed effettuare verifiche secondo le modalità previste.
Nell'ambito della definizione e introduzione di nuovi prodotti e servizi, in particolare:
La trasparenza nei confronti dei clienti ha impatto sul senso di fiducia con il quale questi si affidano alla Banca, che rappresenta la base di un rapporto sano e duraturo e quindi un asset da proteggere e far crescere. Essa riguarda sia l'aspetto delle comunicazioni a vario titolo consegnate da parte della rete fisica, sia gli aspetti specifici della contrattualistica all'interno delle diverse Business Line.
Il Gruppo instaura relazioni dirette con la propria clientela e opera ispirandosi a principi di professionalità, onestà e trasparenza, fornendo informazioni circostanziate sugli impegni reciprocamente assunti e sugli eventuali rischi impliciti nella natura delle operazioni poste in essere.
Tutti i rapporti contrattuali, le comunicazioni e i documenti sono redatti in maniera chiara e comprensibile, permettendo al cliente la piena consapevolezza delle scelte che sta compiendo.
In ambito NPL è previsto un meccanismo aggiuntivo che garantisca la trasparenza nel rapporto agente–cliente: il cliente è chiamato a sottoscrivere, al termine di ogni visita dell'agente, un documento contenente il "Verbale di visita" che riepiloga quanto accaduto durante l'incontro e gli accordi stabiliti. Anche nella trasmissione di informazioni all'esterno, attraverso la pubblicità o altri canali, il Gruppo assicura che le comunicazioni siano oneste, veritiere, chiare, trasparenti, documentabili e conformi alle politiche e ai programmi aziendali.
Le unità organizzative afferenti all'Operations gestiscono in maniera accentrata i processi di trasparenza verso la clientela e le condizioni applicabili ai prodotti offerti dalla Banca, oltre a occuparsi delle attività disciplinate dalla normativa sulla trasparenza (come l'invio ai clienti della documentazione periodica) e a supportare le Aree di business nel redigere le comunicazioni rivolte alla clientela. La Compliance vigila sull'applicazione della normativa bancaria sulla trasparenza ed è inoltre coinvolta nel processo di definizione delle comunicazioni che riguardano variazioni significative alle condizioni di un servizio o prodotto, al fine di garantirne la chiarezza espositiva.
| NUMERO TOTALE DI CASI DI NON CONFORMITÀ A REGOLAMENTI E/O CODICI VOLONTARI RELATIVI A INFORMAZIONI SU PRODOTTI/SERVIZI E ETICHETTATURA |
2017 | |
|---|---|---|
| Episodi di inosservanza delle norme che comportano una multa o una sanzione | 0 | 0 |
| Episodi di inosservanza delle norme che comportano un richiamo | 0 | 0 |
| Incidenti di non conformità con codici volontari | 2 | 1 |
Nel 2018 si sono verificati 2 episodi di mancata conformità alla normativa interna relativamente al tema trasparenza, rispetto al singolo caso registrato nel 2017. Si segnala che tali episodi non hanno portato a contestazioni o sanzioni e sono stati prontamente gestiti e risolti. Nel 2018, analogamente all'esercizio precedente, non si sono verificati episodi di non conformità riguardanti la trasparenza nell'ambito di comunicazioni pubblicitarie.
Banca IFIS adotta diversi meccanismi volti a raccogliere feedback e segnalazioni da parte di stakeholder chiave, in particolare dipendenti, collaboratori, professionisti che operano in maniera continuativa per il Gruppo (inclusi agenti e altri operatori delle reti esterne della società IFIS NPL, della società Cap.Ital.Fin., e del settore Leasing), e tramite reclami di clienti e debitori. Tali meccanismi supportano il management

nell'identificazione di eventuali inefficienze, anomalie o problematiche emergenti nei processi aziendali, e come tali costituiscono, insieme ai controlli, utili strumenti di verifica dell'efficacia dell'approccio di gestione sui diversi temi.
Oltre a rappresentare uno strumento utile per migliorare la qualità dei prodotti, dei servizi e della relazione con la clientela, il reclamo rappresenta anche un canale di ascolto più ampio che consente di monitorare la condotta delle funzioni aziendali e degli operatori che agiscono per conto del Gruppo (come gli operatori delle reti esterne), e quindi di mantenere viva la fiducia reciproca fra ilGruppo e il Cliente. Possono rientrare nell'ambito dei reclami, infatti, oltre a segnalazioni attinenti alla qualità di prodotti e dei servizi, alla trasparenza, alla privacy, alla sicurezza informatica e agli strumenti di multicanalità, anche segnalazioni relative al rispetto dei principi di integrità e correttezza da parte del personale del Gruppo o degli operatori della rete, alla conformità normativa, alla non discriminazione e ad attività di sostegno all'imprenditoria e inclusione finanziaria.
La Politica di gestione delle contestazioni, applicata a livello di Gruppo, definisce le linee guida per la corretta e tempestiva gestione dei reclami ricevuti dalle società del Gruppo, ispirandosi a principi di equo trattamento dei clienti e nel rispetto della normativa vigente.
Il processo di gestione dei reclami ha come obiettivo gestire tempestivamente e con efficacia qualsiasi segnalazione di clienti insoddisfatti dei prodotti e servizi erogati o offerti, attuando azioni correttive e preventive per evitare che qualsiasi disservizio si ripresenti. Tali azioni possono prevedere tanto iniziative specifiche rivolte al singolo reclamante quanto l'attivazione di soluzioni generalizzate, volte a risolvere le cause alla base del singolo reclamo o di più reclami attinenti allo stesso ambito.
Il Gruppo ha costituito un presidio dedicato alla gestione dei reclami (Ufficio Reclami) che riceve e gestisce con la massima diligenza e imparzialità le contestazioni e informa e coinvolge le unità di business di volta in volta interessate. L'Ufficio Reclami riporta funzionalmente alla Compliance e opera secondo le linee guida fornite da quest'ultima.
La creazione di nuovi posti di lavoro è una priorità per il Gruppo Banca IFIS: la visione dell'istituto, evidenzia il ruolo attivo della Banca nel contribuire all'economia nella quale opera, sostenendo l'occupazione e la creazione di valore a livello sociale.
Questo ruolo è favorito dalla crescita continua registrata nei business ormai storici della Banca (gestione dei crediti non performanti e finanziamento alla piccola media impresa), che negli anni ha portato alla necessità di rafforzare le strutture aziendali sia di business che di governance.
L'impegno a mantenere e accrescere i livelli di occupazione si è mantenuto costante, per precisa volontà della Direzione aziendale, gestendo secondo questa ispirazione anche le operazioni di acquisizione societaria effettuate nel corso del 2018.
Le persone che, a seguito delle diverse riorganizzazioni societarie, hanno visto diminuire le attività a cui erano dedicati, sono state ricollocate all'interno della stessa funzione o in funzioni in cui è stato possibile valorizzare le specifiche competenze e conoscenze, ricorrendo a opportuni percorsi formativi e di riqualificazione professionale.
Alla luce delle acquisizioni e altre operazioni societarie che hanno coinvolto il Gruppo, inoltre, le funzioni Risorse Umane e Comunicazione si sono impegnate nel progetto di integrazione tra le persone di Banca IFIS e quelle delle legal entity acquisite, al fine di uniformare metodi, processi e strumenti di lavoro e di favorire la condivisione degli obiettivi e dei valori del nuovo Gruppo bancario.
Tra le iniziative di conoscenza reciproca attuate nel corso dell'anno, particolare rilievo ha svolto la sessione di Onboarding dedicato alle risorse oggetto di acquisizione, tenuta presso la Direzione Generale di Mestre nelle prime settimane successive all'effettivo ingresso delle persone nel Gruppo. Inoltre, a fine 2018 il Gruppo Banca IFIS ha realizzato, in collaborazione con Doxa, la prima indagine di clima di Gruppo, a cui ha partecipato complessivamente l'82% dei dipendenti. I risultati – in fase di elaborazione nei primi mesi del 2019 - saranno disponibili nel periodo successivo la pubblicazione della presente DNF.
Per quanto riguarda la composizione del personale al 31 dicembre 2018, il numero dei dipendenti risulta pari a 1.638 unità rispetto ai 1.470 unità di fine 2017, con un incremento rispetto all'esercizio precedente di 168 unità (circa 11%) grazie anche alle acquisizioni societarie effettuate nel corso dell'anno (45 risorse di Cap.Ital.Fin. e 40 di Credifarma) e a nuove assunzioni.
Analogamente all'esercizio precedente il tasso di nuovi assunti (19%) è superiore al tasso di cessazione (9%). In dettaglio, nel corso dell'anno sono entrate nel Gruppo Banca IFIS 318 persone di cui circa il 40% con meno di 30 anni, a riprova dell'attenzione a favorire il coinvolgimento e l'inserimento lavorativo dei giovani e dell'interesse a introdurre nuovi talenti all'interno dell'organizzazione.

Per quanto riguarda le differenze tra generi, si osserva come il 54% dei dipendenti del Gruppo sia di genere femminile, in dettaglio ben il 40% dei dipendenti in posizioni di responsabilità (Dirigenti e Quadri) sono donne.

Inoltre, la quasi totalità dei dipendenti è assunta a tempo indeterminato, a testimonianza dell'impegno del Gruppo a garanzia della stabilità e sicurezza occupazionale.
Per ulteriori informazioni sull'anagrafica dei dipendenti si consultino le tabelle a fine capitolo.
La promozione del benessere psico-fisico dei collaboratori, la salubrità e il comfort degli ambienti di lavoro, politiche e strumenti di welfare aziendale, la flessibilità nel lavoro e l'equilibrio tra vita privata e vita professionale, sono alcune delle tematiche che possono contribuire positivamente al benessere organizzativo e contribuire a migliorare le performance dell'organizzazione, ad esempio in termini di riduzione del turnover, aumento della produttività e minori incidenti sul lavoro.
I programmi e le iniziative legate alla promozione del benessere dei dipendenti si applicano a tutte le società del Gruppo Banca IFIS. Alcune delle iniziative dell'esercizio 2018 hanno avuto l'obiettivo di estendere i programmi di welfare aziendale alle società recentemente entrate nel perimetro di Gruppo.
Tutte le attività e i momenti della vita aziendale devono in primo luogo soddisfare adeguati requisiti di sicurezza. Banca IFIS esplicita e rende noti, mediante la Politica della Sicurezza contenuta all'interno del Manuale Integrato Sicurezza e Ambiente, i principi e i criteri fondamentali in base ai quali vengono prese le decisioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro limitatamente ai reati previsti dal D. Lgs. 231/2001.
Le società del Gruppo garantiscono, nel rispetto della normativa vigente, un ambiente di lavoro adeguato dal punto di vista della sicurezza e della salute. Alle persone del Gruppo è, allo stesso tempo, richiesto di rispettare scrupolosamente le prescrizioni in materia di salute e sicurezza e di seguire la formazione obbligatoria prevista. Nel corso del 2018 sono state erogate 2.498 ore di formazione obbligatoria sulle pratiche e procedure in materia di salute e sicurezza.
Le responsabilità sul presidio dei temi di salute e sicurezza sono affidate al Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), all'Addetto al Servizio di prevenzione e protezione (ASPP) e alle funzioni Risorse Umane e Servizi Generali, su delega del Datore di Lavoro, ciascuna per gli ambiti di propria competenza. Servizi Generali, in particolare, organizza e sovrintende alle attività e gestisce le strutture e attrezzature delle
sedi e degli uffici commerciali per quanto riguarda gli aspetti relativi alla salute e alla sicurezza. La responsabilità ultima per l'individuazione e la gestione delle misure per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori è in capo al Datore di Lavoro
A verifica dell'efficacia dell'approccio di gestione adottato, i Servizi Generali effettuano alcuni monitoraggi e indagini ambientali con il fine di valutare il benessere interno degli ambienti di lavoro, tra cui analisi della qualità dell'aria negli ambienti e dei campi elettromagnetici presso i siti principali del Gruppo. Sempre nell'ottica del miglioramento continuo, sono stati effettuati monitoraggi del livello di rumore e del microclima che hanno portato all'adozione di soluzioni migliorative. Il Servizio di Prevenzione e Protezione effettua audit sugli aspetti di sicurezza con cadenze regolari, in particolare in occasione di aperture di nuove sedi o uffici, a fronte di considerevoli modifiche dei layout degli ambienti di lavoro o durante le prove di evacuazione annuali.
I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), nominati in numero proporzionato alla dimensione dell'azienda come stabilito in sede di contrattazione collettiva, rappresentano il personale del Gruppo nella misura dell'78%. Rimangono al momento esclusi IFIS NPL e IFIS Rental Services a seguito delle modifiche societarie intercorse nell'anno.
Il confronto tra azienda e personale sulla salute e la sicurezza sul lavoro avviene attraverso la riunione periodica e le altre riunioni di consultazione che si svolgono durante l'anno nelle diverse società del Gruppo.
Gli indicatori di sicurezza di seguito descritti vengono costruiti in conformità alla norma UNI 7249 e riguardano il numero di infortuni (inclusi quelli in itinere), l'indice di frequenza e l'Indice di gravità.
Sia il numero di infortuni che il tasso di infortuni si sono ridotti nel corso del 2018 rispetto agli esercizi precedenti, come illustrato dalla seguente tabella. In dettaglio nel corso del 2018 solo 3 infortuni si sono verificati sul luogo di lavoro, mentre 12 in itinere. La tipologia più frequente di infortunio è l'infortunio in itinere dall'abitazione al luogo di lavoro e viceversa (tamponamenti in generale).

Nei dati non sono incluse le seguenti società: Credifarma S.p.A., Cap.Ital.Fin. S.p.A. Inoltre, non sono inclusi i dati riferiti ai dipendenti esteri.

*Rapporto tra il numero di infortuni registrati e il numero totale di dipendenti al 31/12
| INDICE DI FREQUENZA E GRAVITÀ DEGLI INFORTUNI PER GENERE (DATI 2018) [N.] | TOTALE | UOMO | DONNA |
|---|---|---|---|
| Indice di frequenza degli infortuni | 5,21 | 4,53 | 5,80 |
| Indice di gravità degli infortuni | 0,10 | 0,13 | 0,08 |
Indice di frequenza = n° infortuni x 1.000.000 / n° ore lavorabili
Indice di gravità = n° giorni totali infortuni x 1.000 / n° ore lavorabili
Non si sono verificati decessi legati ad infortuni e non si registrano malattie professionali nel corso del 2018.
Il totale delle giornate perse ammonta a 291 (171 uomini e 121 donne) mentre il tasso di assenteismo è pari al 2,08% (1,40% Uomini e 2,68% Donne). Il criterio per il conteggio delle giornate perse è legato alla data di accadimento e prende in considerazione i giorni di calendario. Non è disponibile l'informazione per tutti i lavoratori che lavorano presso azienda (esclusi i dipendenti), il cui lavoro o posto di lavoro è controllato dall'organizzazione, divisi per genere.
Dal 2016 Banca IFIS ha cominciato a rivedere le proprie sedi in ottica di flessibilità e sostenibilità, anche ambientale.
Ogni spazio delle nuove sedi di Firenze e Roma, inaugurate rispettivamente nel 2016 e nel 2017, è stato pensato e realizzato per fornire ambienti funzionali e confortevoli, con una particolare attenzione al design. Uffici, sale riunioni e spazi comuni sono dotati di arredi mobili e nuove tecnologie, per favorire lo scambio e la condivisione.
L'edificio che ospita la sede di Firenze è stato completamente ristrutturato secondo i più alti standard di eco-compatibilità e sostenibilità ambientale ed è dotato di un ampio parco fotovoltaico. La sede di Roma, situata in zona Eur, trova spazio in un moderno palazzo immerso nel verde: una struttura che coniuga design, innovazione ed efficienza degli spazi.
A settembre 2018 è stato firmato un duplice accordo con i sindacati per introdurre nuove politiche e strumenti innovativi di incentivazione, accrescendo allo stesso tempo l'attuale sistema di welfare aziendale. La nuova proposta nasce dall'ascolto delle persone che ogni giorno lavorano in Banca e dalla consapevolezza che, solo favorendo il bilanciamento e la conciliazione tra le esigenze di carattere lavorativo con quelle personali e familiari, si possono permettere la piena espressione e lo sviluppo delle potenzialità professionali e favorire la creazione di valore condiviso e stabile nel tempo.
Lavorare in Banca può significare vivere ogni giorno in un ambiente piacevole, anche dal punto di vista architettonico ed estetico. La Direzione Generale di Banca IFIS, che si trova in Provincia di Venezia tra Mestre e Mogliano Veneto, si trova nell'ottocentesca Villa Fürstenberg. Qui fu firmata nel 1849 (quando era ancora proprietà dei Papadopoli), la resa della Repubblica di San Marco agli Austriaci: in ricordo di questo avvenimento storico, è stata posta un'epigrafe sulla facciata della villa e, all'interno, uno studiolo ha mantenuto il nome del feldmaresciallo austriaco «Radetzky». La Villa, che conserva buona parte dell'area nobile come il Teatro ed il Giardino D'inverno, è circondata da un ampio parco accessibile ai dipendenti della Banca.
Inoltre, nel corso del 2016, Banca IFIS ha acquisito l'Ex Gruppo Ge Capital Interbanca e con esso i due edifici storici che ne ospitano la sede, situati entrambi nel centro storico di Milano. La sede di Corso Venezia si trova in un immobile di pregio architettonico, sottoposto alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. In particolare, la facciata, progettata e costruita nel primo '900 e sopravvissuta ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, vale al palazzo il vincolo monumentale del Ministero della cultura per il riconosciuto valore storico.
La sede di Via Borghetto, nata come residenza, ha subito un restyling interno tra il 2014 e il 2015: spazi e arredi sono stati ripensati per creare ambienti confortevoli, moderni e funzionali, anche attraverso l'utilizzo di tecnologie per il risparmio energetico. Entrambe le sedi di Milano sono dotate di spogliatoi per i colleghi che desiderano svolgere attività fisica nel vicino parco Indro Montanelli.
L'accordo firmato prevede la definizione delle nuove modalità di erogazione del premio variabile di risultato (per le categorie di personale di riferimento) con l'obiettivo di determinare un maggior coinvolgimento dei dipendenti nella realizzazione degli obiettivi aziendali, favorendo allo stesso tempo incrementi di redditività, produttività, competitività ed efficienza del Gruppo. I nuovi criteri di attribuzione fanno leva sul ruolo ricoperto, il raggiungimento degli obiettivi di redditività e la valutazione delle performance. Il premio è focalizzato su un incremento del risultato netto della gestione finanziaria 2018 rispetto al 2017 percentualmente superiore all'eventuale incremento dei costi operativi 2018 rispetto al 2017.
A partire dal 1° gennaio 2019, Banca IFIS metterà a disposizione un paniere di beni e servizi tra i quali scegliere, costruito attorno ai bisogni individuali e familiari. Tali opportunità, suddiviso per ambiti come prevede il legislatore (spese per istruzione, previdenza complementare, mutui, cassa sanitaria, trasporto pubblico, tempo libero e buoni acquisto), è a disposizione di dipendenti e familiari sia nella modalità "servizio a rimborso" sia come acquisto diretto o versamento. Questo strumento completa l'ampia proposta di benefit offerta ai dipendenti.


| DIPENDENTI COPERTI DA ACCORDI DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA UdM | 2018 | 2017 | |
|---|---|---|---|
| Dipendenti coperti da CCNL | N. | 1.613 | 1.457 |
| Percentuale sul totale dei dipendenti (Totale) | % | 98% | 99% |
Il dato rappresenta tutto il personale operante in Italia. Il rimanente 2% è rappresentato dai dipendenti esteri a cui si applica la normativa locale, che non prevede contrattazione collettiva
La Banca ed il mondo del credito tout-court stanno attraversando un'epoca complessa che richiede grande cambiamento, sia in termini di nuove tecnologie che di competenze. Banca IFIS si impegna a sviluppare piani formativi basati sull'apprendimento continuo e sulla gestione dinamica delle competenze delle risorse umane e delle loro carriere. Centrale è anche la garanzia di sistemi di valutazione trasparenti, percorsi di crescita professionale chiari per tutta la popolazione aziendale per far sì che ogni dipendente sia in grado di lavorare al meglio delle sue capacità.
Per il Gruppo Banca IFIS la formazione è di primaria importanza, poiché è lo strumento chiave per garantire lo sviluppo continuo delle competenze del personale, leva fondamentale per sostenere la crescita del business e la retention dei talenti. Un'adeguata formazione ha un impatto positivo sulle performance e sull'efficacia del personale e degli operatori esterni, sulla diffusione della cultura aziendale e sul grado di coinvolgimento. Questo si riflette positivamente anche sul cliente, poiché il rispetto degli standard professionali, la diffusione della cultura della prevenzione dei rischi e la responsabilizzazione degli operatori della rete incidono sulla qualità del servizio offerto. Un ruolo fondamentale è coperto anche dalla formazione obbligatoria a norma di legge, che tutela il personale e la Banca dalla commissione, anche inconsapevole, di atti riconducibili a fattispecie di reato.
Banca IFIS si impegna a promuovere la formazione di tutto il personale e a favorire la partecipazione a corsi di aggiornamento e a programmi formativi affinché, nell'ambito del contributo di ognuno agli obiettivi aziendali, le capacità e le legittime aspirazioni dei singoli trovino piena realizzazione.
Nel 2018 è stato inagurato IFIS week up, un podcast con cadenza settimanale realizzato dall'Ufficio Comunicazione della Banca per aggiornare tutti i colleghi in modo pratico, informale e non convenzionale, su notizie di attualità, finanziaria e non, utilizzando i più moderni strumenti digitali per rendere il podcast ascoltabile in ogni momento e in qualsiasi luogo da parte dei dipendenti del Gruppo.
Annualmente, sulla base degli esiti della valutazione delle performance e dei gap qualitativi emersi dal Piano Strategico delle risorse umane, Banca IFIS progetta, pianifica e realizza il Piano di formazione per tutto il personale dipendente, proposto dall'unità organizzativa Sviluppo Risorse Umane e approvato dal Direttore Generale.
Lo sviluppo professionale del personale viene perseguito tramite:
Una rubrica video di diffusione interna sui principali temi di interesse per i dipendenti. Attraverso le interviste di colleghi vengono spiegati prodotti (ad esempio CQS), nuove normative (GDPR), business e tutto ciò che ruota intorno al Gruppo e ai suoi servizi.




| COSTO TOTALE DELLA FORMAZIONE [€] | 2018 | 2017 | |
|---|---|---|---|
| Costo totale | 982.566 | 1.105.703 |
I costi 2017 sono stati particolarmente rilevanti per un forte investimento in particolare su: Sviluppo di iniziative di formazione legate ai nuovi sistemi informativi; Coaching individuali; Sviluppo manageriale per i Responsabili dello Sviluppo Commerciale. Le ultime due attività, in particolare, pur progettare nel 2017 hanno avuto un forte rilievo anche nel corso del 2018.

| BANCA IFIS | |
|---|---|
| Diamo valore al tuo lavoro. |
| TOTALE ORE DI FORMAZIONE EROGATE PER TIPOLOGIA/AMBITO [ORE] | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Ore totale di formazione | 39.720 | 32.363 |
| Totale ore di formazione su Salute e sulla Sicurezza | 2.498 | 2.820 |
| Totale ore di formazione su politiche e procedure di anticorruzione | 1.314 | 630 |
| Totale ore di formazione Altro | 35.908 | 28.913 |
L'incremento delle voci "anti corruzione" e "altro" sono dovute a un forte aumento della formazione obbligatoria manageriale e linguistica. In particolare, la Banca ha sviluppato due strumenti mirati all'approfondimento della lingua inglese:
In funzione del tipo di area tematica da approfondire e del livello di conoscenza che si intende far raggiungere alla persona, l'unità organizzativa Risorse Umane identifica la modalità didattica più efficace ed efficiente tra quelle attivabili, come workshop e laboratori di formazione comportamentale e manageriale (interna ed esterna), formazione tecnica mirata (interna ed esterna), corsi on-line, seminari / convegni di informazione esterni, training on the job, coaching e colloqui one-to-one. L'unità organizzativa Sviluppo Risorse Umane verifica, svolgendo interviste a campione, il gradimento e l'efficacia dei corsi proposti.
Per i neoassunti e per i dipendenti delle società che vengono acquisiste nel corso dell'anno è previsto un percorso specifico, "Percorso Onboarding", che consiste in una serie di appuntamenti individuali e/o di gruppo a partire dai primi 30 giorni di permanenza in azienda fino al completamento del primo anno di servizio, volti a favorire un'ottimale integrazione della persona all'interno dell'organizzazione della Banca e nella propria struttura di appartenenza.
Lavorare in Banca IFIS significa anche confrontarsi ogni giorno con realtà diverse, un ambiente in costante mutamento e un contesto internazionale. Saper padroneggiare adeguatamente la lingua inglese è fondamentale e per questo la Banca ha implementato diverse iniziative di formazione per i propri dipendenti, mirate a migliorare le proprie competenze linguistiche a tutti i livelli.
Nel corso del 2018 hanno preso parte al percorso 147 neoassunti. Sono state previste anche sessioni ad hoc di Onboarding della durata di una giornata per i dipendenti delle società acquisite (Cap.Ital.Fin. e Credifarma). A queste edizioni hanno preso parte 80 dipendenti. In particolare, la Banca ha sviluppato due strumenti mirati all'approfondimento della lingua inglese: • La piattaforma e-Learning, attraverso la quale i dipendenti possono seguire corsi di Business English online, anche attraverso un'app dedicata, a seconda del proprio livello.
Il Mini MBA, un programma di sviluppo linguistico-manageriale pensato per il middle management della Banca e creato dall'Ufficio Sviluppo Risorse Umane della Banca. Il programma si svolge in lingua inglese e ha l'obiettivo di aiutare i colleghi
Il Gruppo non prevede programmi di assistenza alla transizione e la gestione della fine carriera.
a sviluppare le proprie soft skills in ambito manageriale.
Per un'azienda che innova diventa strategico porre l'attenzione sullo sviluppo delle persone e su azioni che possano sostenere il potenziale umano. Per questo motivo, è nato IFIS Talent, il Talent Management System di Banca IFIS: una piattaforma progettata per migliorare i processi di reclutamento, sviluppo e gestione delle persone per soddisfare le esigenze organizzative e di ciascun dipendente attuali e future.
IFIS Talent è stato lanciato nel 2017 per rispondere ad alcune fondamentali esigenze, della Banca e dei colleghi che ne condividono obiettivi e valori. Con questo progetto, i dipendenti hanno a disposizione una sola piattaforma per tutti i processi di Sviluppo Risorse Umane, dove possono trovare gli strumenti necessari per dare continuità alla propria crescita professionale. La piattaforma rappresenta, inoltre, un altro passo in avanti nel continuo processo di digitalizzazione della Banca. IFIS Talent è uno strumento a misura di IFIS People: immediato, intuitivo, facile da usare.
Con un click, ogni dipendente può entrare nel "suo mondo" e avere così maggiore consapevolezza e autonomia sul suo percorso in Banca. Ma è anche uno strumento innovativo per i manager, che possono visionare e conoscere la "storia" dei propri collaboratori. Un'opportunità eccezionale, quindi, per far crescere il potenziale professionale e manageriale della Banca. Il processo di digitalizzazione dello Sviluppo Risorse Umane è in continua evoluzione. Nel corso del 2018 sono stati rilasciati una serie di strumenti/processi legati alla valutazione professionale annuale, alla possibilità di aumentare il dialogo tra HR e i dipendenti e infine il «Continuous Feedback», una delle più recenti evoluzioni e innovazioni HR per favorire la continua crescita individuale e organizzativa in modalità "social". Il percorso non si ferma. Per il 2019 sono previsti nuovi progetti focalizzati su Compensation (politiche retributive), mappatura dei talent e lancio dell'app mobile che aprirà le porte alla Learning Mobile (l'apprendimento a distanza con l'ausilio di dispositivi elettronici mobili). Sarà implementato anche il processo di on boarding dei neoassunti.
Le persone rappresentano la chiave per il conseguimento degli obiettivi del Gruppo Banca IFIS. Pertanto, la gestione del personale è orientata alla valorizzazione delle competenze e delle capacità di ognuno offrendo effettive opportunità per la loro realizzazione.
In quest'ottica, sistemi di valutazione chiari e trasparenti hanno impatto diretto sul livello di integrazione e valorizzazione di ogni persona del Gruppo all'interno della nuova organizzazione aziendale e sul grado di riconoscimento delle specifiche competenze personali percepito da ciascuno, con influenza positiva sul senso di appartenenza e il coinvolgimento. Banca IFIS prevede un attento processo di valutazione periodica del personale, regolato dalla Politica di Gruppo per la Gestione del personale dipendente. Gli aspetti presi in considerazione nella valutazione includono, oltre al corretto svolgimento del lavoro, elementi quali l'integrità, la professionalità, l'impegno, la correttezza, la disponibilità e l'intraprendenza.
Il processo di valutazione è gestito dall'unità organizzativa Sviluppo Risorse Umane e viene attuato nel rispetto dei principi di equità valutativa e semplicità e immediatezza della rappresentazione dei giudizi.
Annualmente ogni responsabile di unità organizzativa opera una formale valutazione delle performance delle persone assegnate alla struttura che sovrintende.
L'efficacia dell'approccio di gestione viene verificata tramite lo svolgimento di alcune analisi interne all'Ufficio Risorse Umane: la verifica del rispetto della distribuzione delle valutazioni attese e l'assolvimento da parte dei manager dell'obbligo contrattuale di effettuare la valutazione dei collaboratori.
| DIPENDENTI CHE HANNO RICEVUTO UNA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE NEL CORSO DELL'ANNO, PER GENERE [N.] |
2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Totale dipendenti che hanno ricevuto una valutazione delle performance | 1.226 | 941 |
| Uomini | 572 | 420 |
| Donne | 654 | 521 |
| DIPENDENTI CHE HANNO RICEVUTO UNA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE NEL CORSO DELL'ANNO, PER GENERE [%] |
2018 | 2017 |
| Totale dipendenti che hanno ricevuto una valutazione delle performance | 75% | 64% |
| Uomini | 77% | 62% |
| Donne | 73% | 66% |
| DIPENDENTI CHE HANNO RICEVUTO UNA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE NEL CORSO DELL'ANNO, PER CATEGORIA PROFESSIONALE [N.] |
2018 | 2017 |
| Totale dipendenti che hanno ricevuto una valutazione delle performance | 1.226 | 941 |
| Dirigenti | 16 | 7 |
| Quadri | 451 | 218 |
| Impiegati | 759 | 716 |
| DIPENDENTI CHE HANNO RICEVUTO UNA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE NEL CORSO DELL'ANNO, PER CATEGORIA PROFESSIONALE [%] |
2018 | 2017 |
| Totale dipendenti che hanno ricevuto una valutazione delle performance | 75% | 64% |
| Dirigenti | 26% | 12% |
| Quadri | 93% | 48% |
| Impiegati | 70% | 74% |
Garantire equità nei meccanismi di selezione, gestione e remunerazione del personale e promozione della diversità e delle pari opportunità nei luoghi di lavoro è fondamentale per una maggiore diffusione della cultura dell'inclusione sociale delle persone e per la massimizzazione del loro potenziale.
Nel processo di selezione e in tutti gli aspetti della gestione del personale il Gruppo rifiuta con decisione comportamenti discriminatori rispetto al sesso, all'età, al credo religioso o politico e alla militanza sindacale, nonché ogni forma di nepotismo e favoritismo.
Come chiaramente enunciato nel Codice Etico, riferimento principe per i criteri di condotta ed etica aziendali, i comportamenti di tutte le persone del Gruppo devono essere improntati alla massima correttezza, nel rispetto della dignità e della personalità morale di ciascuno. Tali regole si applicano anche ai Collaboratori.
Eventuali comportamenti contrari a questi principi possono essere segnalati, con garanzia di tutela della riservatezza dei dati personali del segnalante e del presunto responsabile della violazione, attraverso il meccanismo del Whistleblowing, aperto sia ai dipendenti sia a collaboratori e liberi professionisti che collaborino in maniera regolare con il Gruppo. Nel 2018 non sono pervenute segnalazioni relative a episodi di discriminazione.
Un'adeguata remunerazione delle competenze è una delle leve principali per attrarre e trattenere i migliori talenti, elemento chiave per le esigenze di sviluppo del business.
Le politiche di remunerazione e incentivazione applicate da Banca IFIS sono definite in accordo con gli obiettivi e i valori aziendali, le strategie di lungo periodo e le politiche di prudente gestione del rischio del Gruppo, coerentemente con quanto definito nell'ambito delle disposizioni sul processo di controllo prudenziale.
Il sistema di remunerazione ed incentivazione del Gruppo Banca IFIS, infatti, mira a bilanciare gli obiettivi di competitività e raggiungimento degli obiettivi con la garanzia di un buon governo del Gruppo, la promozione di una gestione sana ed efficace del rischio, la trasparenza e la correttezza nelle relazioni con la clientela, e la ricerca del migliore allineamento possibile tra gli interessi dei diversi stakeholder.
Il Gruppo Banca IFIS prevede un sistema premiante annuale che segue alla valutazione delle performance, oltre a sistemi incentivanti focalizzati prevalentemente sulla forza commerciale che prevedono erogazioni periodiche sulla base del raggiungimento di obiettivi prefissati. Come previsto dalle disposizioni della Relazione sulle Remunerazioni, che viene annualmente deliberata dall'Assemblea degli Azionisti previo passaggio dal Consiglio di Amministrazione, per il personale considerato Material Risk Taker viene utilizzato un sistema incentivante ad hoc.
Gli organi sociali e i dipendenti, inoltre, possono beneficiare di alcuni benefit, aventi diversa gradazione in relazione al ruolo aziendale e/o a motivi di servizio, come ad esempio polizze assicurative, buoni pasto, autovetture e contribuzione aziendale alla previdenza complementare.
La politica di remunerazione e la Relazione annuale sulla remunerazione sono sottoposte a verifica da parte delle funzioni Internal Audit e Compliance (verifica riguardo, rispettivamente, la rispondenza del disegno remunerativo alle politiche interne e alla normativa e la completezza delle informazioni riportate nella Relazione rispetto alle richieste normative). Le evidenze riscontrate e le eventuali anomalie sono portate a conoscenza del Comitato Remunerazioni e del Consiglio di Amministrazione e delle funzioni competenti per l'adozione di eventuali misure correttive, nonché, in forma sintetica, all'Assemblea dei Soci in occasione dell'approvazione del Bilancio.

L'analisi del rapporto tra la retribuzione base delle donne rispetto a quella degli uomini evidenzia sostanziale parità per la categoria degli Impiegati e una limitata discrepanza per le posizioni di Quadro e Dirigente. Con riferimento a quest'ultima categoria, la differenza tra il 2017 e il 2018 è da attribuirsi agli avvicendamenti organizzativi riferiti anche alle operazioni strategiche che hanno visto il Gruppo Banca IFIS impegnato nel 2018.


| NUOVI DIPENDENTI ASSUNTI PER GENERE [N.] | 2018 | 2017 |
|---|---|---|
| Totale nuovi dipendenti assunti | 318 | 282 |
| Uomini | 145 | 148 |
| Donne | 173 | 134 |
| NUOVI DIPENDENTI ASSUNTI PER GENERE [%] | 2018 | 2017 |
| Totale nuovi dipendenti assunti | 19% | 19% |
| Uomini | 19% | 22% |
| Donne | 19% | 17% |
| NUOVI DIPENDENTI ASSUNTI PER FASCE D'ETA' [N.] | 2018 | 2017 |
| Totale nuovi dipendenti assunti | 318 | 282 |
| Sotto I 30 anni d'età | 124 | 153 |
| Tra I 30 e i 50 anni di età | 152 | 126 |
| Sopra I 50 anni di età | 42 | 3 |
| NUOVI DIPENDENTI ASSUNTI PER FASCE D'ETA' [%] | 2018 | 2017 |
| Totale nuovi dipendenti assunti | 19% | 19% |
| Sotto I 30 anni d'età | 64% | 61% |
| Tra I 30 e i 50 anni di età | 13% | 13% |
| Sopra I 50 anni di età | 16% | 1% |
| DIPENDENTI CHE HANNO LASCIATO L'ORGANIZZAZIONE PER GENERE' [N.] | 2018 | 2017 |
| Totale dipendenti che hanno lasciato l'organizzazione | 150 | 135 |
| Uomini | 76 | 95 |
| Donne | 74 | 40 |
| DIPENDENTI CHE HANNO LASCIATO L'ORGANIZZAZIONE PER GENERE' [%] | 2018 | 2017 |
| Totale dipendenti che hanno lasciato l'organizzazione | 9% | 9% |
| Uomini | 10% | 14% |
| Donne | 8% | 5% |
| DIPENDENTI CHE HANNO LASCIATO L'ORGANIZZAZIONE PER FASCE D'ETA' [N.] | 2018 | 2017 |
| Totale dipendenti che hanno lasciato l'organizzazione | 150 | 135 |
| Sotto I 30 anni d'età | 43 | 15 |
| Tra I 30 e i 50 anni di età | 92 | 80 |
| Sopra i 50 anni di età | 15 | 40 |
| DIPENDENTI CHE HANNO LASCIATO L'ORGANIZZAZIONE PER FASCE D'ETA' [%] Totale dipendenti che hanno lasciato l'organizzazione |
2018 | 2017 | |
|---|---|---|---|
| 9% | 9% | ||
| Sotto I 30 anni d'età | 22% | 6% 8% |
|
| Tra I 30 e i 50 anni di età | 8% | ||
| Sopra i 50 anni di età | 6% | 18% | |
| Composizione del personale per tipologia di contratto | |||
| DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO E GENERE [N.] | 2018 | 2017 | 2016 |
| Totale dipendenti con contratto a tempo indeterminato | 1.549 | 1.367 | 1.200 |
| Uomini | 708 | 621 | 543 |
| Donne | 841 | 746 | 657 |
| Totale dipendenti con contratto a tempo determinato | 89 | 103 | 123 |
| Uomini | 38 | 56 | 81 |
| Donne | 51 | 47 | 42 |
| DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO E GENERE [%] | 2018 | 2017 | 2016 |
| Totale dipendenti con contratto a tempo indeterminato | |||
| Uomini | 46% | 45% | 45% |
| Donne | 54% | 55% | 55% |
| Totale dipendenti con contratto a tempo determinato | |||
| Uomini | 43% | 54% | 66% |
| Donne | 57% | 46% | 34% |


| DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E GENERE [N.] | 2018 | 2017 | 2016 |
|---|---|---|---|
| DIRIGENTI | 61 | 57 | 61 |
| Uomini | 47 | 44 | 48 |
| Donne | 14 | 13 | 13 |
| QUADRI | 486 | 450 | 393 |
| Uomini | 282 | 262 | 232 |
| Donne | 204 | 188 | 161 |
| IMPIEGATI* | 1.091 | 963 | 869 |
| Uomini | 417 | 371 | 338 |
| Donne | 674 | 592 | 531 |
*La popolazione ESTERO (25 risorse, 15 femmine e 10 maschi) sono stati ricompresi nella categoria IMPIEGATI in quanto non altrimenti riconducibili alle categorie tipiche del diritto italiano.
| DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E GENERE [%] | 2018 | 2017 | 2016 |
|---|---|---|---|
| DIRIGENTI | |||
| Uomini | 77% | 77% | 79% |
| Donne | 23% | 23% | 21% |
| QUADRI | |||
| Uomini | 58% | 58% | 59% |
| Donne | 42% | 42% | 41% |
| IMPIEGATI | |||
| Uomini | 38% | 39% | 39% |
| Donne | 62% | 61% | 61% |
| DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E FASCE DI ETA' [N.] | 2018 | 2017 | 2016 |
|---|---|---|---|
| DIRIGENTI | 61 | 57 | 61 |
| Età inferiore a 30 anni | 0 | 0 | 0 |
| Età compresa tra i 30 e i 50 anni | 32 | 29 | 33 |
| Età superiore ai 50 anni | 29 | 28 | 28 |
| QUADRI | 486 | 450 | 393 |
| Età inferiore a 30 anni | 3 | 5 | 2 |
| Età compresa tra i 30 e i 50 anni | 340 | 310 | 263 |
| Età superiore ai 50 anni | 143 | 135 | 128 |
| IMPIEGATI* | 1.091 | 963 | 869 |
| Età inferiore a 30 anni | 190 | 244 | 187 |
| Età compresa tra i 30 e i 50 anni | 808 | 655 | 628 |
| Età superiore ai 50 anni | 93 | 64 | 54 |
*La popolazione ESTERO (25 risorse, 15 femmine e 10 maschi) sono stati ricompresi nella categoria IMPIEGATI in quanto non altrimenti riconducibili alle categorie tipiche del diritto italiano.
| DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E FASCE DI ETA' [%] | 2018 | 2017 | 2016 |
|---|---|---|---|
| DIRIGENTI | |||
| Età inferiore a 30 anni | 0% | 0% | 0% |
| Età compresa tra i 30 e i 50 anni | 52% | 51% | 54% |
| Età superiore ai 50 anni | 48% | 49% | 46% |
| QUADRI | |||
| Età inferiore a 30 anni | 1% | 1% | 1% |
| Età compresa tra i 30 e i 50 anni | 70% | 69% | 67% |
| Età superiore ai 50 anni | 29% | 30% | 33% |
| IMPIEGATI | |||
| Età inferiore a 30 anni | 17% | 25% | 22% |
| Età compresa tra i 30 e i 50 anni | 74% | 68% | 72% |
| Età superiore ai 50 anni | 9% | 7% | 6% |
| INDIVIDUI APPARTENENTI ALLE CATEGORIE PROTETTE [N] | 2018 | ||
| Età inferiore a 30 anni | 5 | ||
| Uomini | 4 | ||
| Donne | 1 | ||
| Età compresa tra i 30 e i 50 anni | 51 | ||
| Uomini | 18 | ||
| Donne | 33 | ||
| Età superiore ai 50 anni | 16 | ||
| Uomini | 4 | ||
• Codice Etico
Il Gruppo Banca IFIS rivolge particolare attenzione al rafforzamento della relazione con i territori nei quali opera e con gli stakeholder a livello regionale e nazionale, manifestando non solo la volontà di promuovere lo sviluppo imprenditoriale e di diffondere la cultura d'impresa, a anche l'impegno a supportare enti e associazioni impegnate nel sociale, a realizzare progetti con scuole e Università e ad aprire gli spazi della Banca ad iniziative ed eventi di interesse per la cittadinanza o rivolti alla business community.
L'unità organizzativa Comunicazione pianifica e organizza gli eventi, le iniziative e le donazioni del Gruppo in tali ambiti, assicurando il pieno rispetto dei principi e delle regole di condotta enunciati nel Codice Etico relativamente a trasparenza, osservanza delle leggi, scelta dei beneficiari e registrazione dei pagamenti effettuati.
Di seguito le principali iniziative realizzate nel corso del 2018.
Banca IFIS Impresa nel 2018 ha celebrato la bellezza dell'Italia e delle sue città attraverso la nuova iniziativa #RaccontamItalia. L'obiettivo del progetto è di valorizzare il territorio italiano, dando importanza alle imprese locali che costituiscono il punto di forza dell'economia nazionale attraverso lo storytelling nel dialetto locale e riprese aeree realizzate con un drone. I video sono stati pubblicati su social e sito della Banca. #RaccontamItalia ha svelato quindi i segreti dei territori italiani mostrandone le peculiarità attraverso i prodotti tipici, il lavoro artigianale del luogo, le tradizioni e i modi di dire. Le riprese hanno coinvolto 19 città, superando le 200.000 visualizzazioni e guadagnandosi numerose riprese sugli organi di informazione locali.
Banca IFIS ha instaurato un rapporto pluriennale con l'Associazione Amici del Cuore, Onlus impegnata nella promozione di iniziative nei campi della prevenzione, della riabilitazione secondaria e dell'educazione sanitaria, e del sostegno alla ricerca sulle malattie cardiovascolari. Anche per il 2018 Banca IFIS ha rinnovato il suo sostegno alle attività dell'Associazione con una donazione e ha partecipato alla Giornata mondiale del Cuore, evento all'insegna della prevenzione organizzato dall'Associazione in collaborazione con il Comune di Venezia.
Banca IFIS ha deciso di trasformare le annuali feste di Natale aziendali in occasioni di solidarietà, riservando parte del budget normalmente destinato alle feste aziendali a un progetto di aiuto solidale. Nello specifico a Natale 2018 Banca IFIS ha scelto di elargire una donazione a UNICEF per sostenere il progetto "Lost in Education" finalizzato a ridurre l'abbandono scolastico da parte di adolescenti immigrati o indigenti. Il progetto si articola su scala nazionale coinvolgendo diversi istituti scolastici di 7 regioni e 17 territori comunali.
L'importanza dello sviluppo delle persone per Banca IFIS ha portato il gruppo a voler concretamente favorire l'accesso alle tecnologie informatiche nelle scuole, al fine di migliorare l'attività didattica e, di conseguenza, il processo di apprendimento degli studenti. Anche nel 2018 la Banca ha donato alcuni pc aziendali, analogamente a quanto fatto nel 2017 e nello specifico sono stati consegnati 40 pc a due istituti di Treviso e Milano, individuati grazie alle segnalazioni dei colleghi. Sui dispositivi, recenti e in buono stato anche se non più in uso, sono stati installati sistemi operativi e software open-source così da renderli fruibili fin da subito.
Banca IFIS ha dato l'opportunità a 8 studenti di sette diverse scuole superiori di Milano di svolgere un programma formativo di due settimane (circa 80 ore) all'interno della Banca. In particolare, sono state organizzate sessioni collettive in cui speaker interni hanno illustrato gli argomenti stabiliti dal programma, e periodi all'interno delle singole funzioni durante i quali gli studenti sono stati impegnati nello svolgimento di un mini-progetto loro assegnato.
La volontà di Banca IFIS di relazionarsi con i giovani delle Università del territorio, con le loro idee e le loro capacità, ha portato oltre che al coinvolgimento in specifici progetti anche al sostegno da parte della Banca a iniziative dei vari istituti. In particolare, nel 2018 Banca IFIS ha sponsorizzato la Journal of Law, Finance and Accounting Conference organizzata dall'Università di Padova, l'International Conference of the Journal of International Accounting Research (JIAR) dell'Università Ca' Foscari di Venezia, il team mHACKeroni, una squadra di ethical hacking italiana nata dalla collaborazione tra 4 università - Politecnico di Milano, Ca' Foscari di Venezia, La Sapienza Roma e Università degli Studi di Padova - che aderiscono al Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI. Grazie alla sponsorizzazione di Banca IFIS il team ha potuto partecipare alla competizione globale di cybersecurity denominata DEF CON Capture the Flag, svoltasi a Las Vegas.
Anche nel 2018 Banca IFIS ha sostenuto, in qualità di sponsor, il "Festival della Politica" di Mestre, rassegna che ha l'obiettivo di dar vita a un luogo di dibattito e confronto sui principali temi politici, economici e sociali dello scenario italiano e internazionale.
Il Gruppo è sensibile agli impatti indiretti che l'attività d'impresa può generare di tipo sociale e ambientale, anche in coerenza con i principi richiamati dal Codice Etico.
Il Gruppo Banca IFIS gestisce il tema degli impatti sociali e ambientali indiretti nei finanziamenti regolando i settori nei quali operare in relazione al tipo di prodotti e servizi offerti attraverso le sue Aree di business, tenuto conto anche dei potenziali riflessi reputazionali per il Gruppo stesso, in presenza di eventi negativi.
In ambito leasing, poiché è prevista la fornitura di asset in numerosi settori industriali, alcuni dei quali caratterizzati da potenziali impatti negativi sociali e in particolare ambientali, sono previsti criteri per controparte e per operazione che regolano l'operatività, nell'ambito del processo di valutazione del merito creditizio, quali:
Il Gruppo Banca IFIS nel corso del 2018 ha inoltre ampliato il perimetro di operatività a cui applicare meccanismi di gestione del tema degli impatti sociali e ambientali alle cosiddette operazioni di maggior rilievo, ovvero operazioni caratterizzate da elevato profilo di rischio per il Gruppo.
In particolare, è stata definita una lista di settori applicabili a tutte le operazioni realizzate dalle società del Gruppo con potenziali impatti ambientali o sociali che rientrano tra le operazioni di maggior rilievo. Tali operazioni di finanziamento nei confronti di controparti la cui operatività rientri in tali settori, vengono sottoposte ad un processo rafforzato di valutazione dell'operazione, che prevede oltre alla valutazione del merito creditizio da parte degli organi competenti, l'analisi del Risk Management che esprime il proprio parere consultivo.
Tutti i Collaboratori sono tenuti al rispetto pieno e sostanziale delle prescrizioni legislative in materia ambientale, come esplicitato nel Codice Etico. In tale ottica, ogni Collaboratore valuta attentamente le conseguenze ambientali di ogni comportamento adottato nel compimento della propria attività lavorativa, sia in relazione al consumo di risorse e alla produzione di emissioni e rifiuti.
Banca IFIS, nell'ambito dell'applicazione del Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/01 e ai fini della prevenzione dei reati ambientali, ha adottato, attraverso recepimento in Consiglio di Amministrazione il "Manuale integrato Sicurezza e Ambiente" (redatto per la prima volta nel 2009, ultimo aggiornamento 2019). Il Manuale viene periodicamente aggiornato e allineato recependo:
Il manuale riunisce tutte le procedure relative alla gestione degli impatti ambientali (in ottemperanza al D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152), di salute e sicurezza. La responsabilità di esplicitare, rendere noti e promuovere i principi e criteri fondamentali in base ai quali vengono prese le decisioni in materia di tutela ambientale per la prevenzione dei reati ambientali, diffusi mediante la Politica Ambientale, e il suo aggiornamento periodico, fa capo al Datore di Lavoro, mentre la verifica del corretto recepimento dei suoi principi, per quanto attiene alla gestione ambientale, mediante l'applicazione delle procedure del Manuale, è responsabilità dell'Ufficio Ambiente e Sicurezza all'interno dell'Unità Organizzativa di Primo livello Servizi Generali.
Il Gruppo Banca IFIS si impegna a diffondere e consolidare una cultura di tutela dell'ambiente, sviluppando la consapevolezza degli aspetti ambientali e promuovendo comportamenti responsabili, dando adeguata informazione e formazione, e chiedendo di segnalare tempestivamente le eventuali carenze o il mancato rispetto delle norme applicabili.
La gestione degli impatti prodotti dalle attività del Gruppo è condotta in coerenza con il Manuale integrato e nel pieno rispetto delle normative vigenti. Gli impatti ambientali diretti più significativi sono il consumo di energia elettrica per alimentazione dell'attrezzatura di ufficio, il consumo di gas metano per il riscaldamento degli immobili ed emissioni in atmosfera dovuti alla presenza del parco auto aziendale.
| CONSUMI DI ENERGIA SUDDIVISI PER FONTE | UdM | 2018 |
|---|---|---|
| Consumo di Gas naturale per riscaldamento autonomo | GJ | 5.887 |
| Consumo di benzina per la flotta | GJ | 146 |
| Consumo di diesel per la flotta | GJ | 20.420 |
| Consumo da energia elettrica acquistata (non rinnovabile) | GJ | 13.711 |
| Consumo di energia da pannelli fotovoltaici (rinnovabile) | GJ | 269 |
| TOTALE | GJ | 40.433 |
| EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA | UdM | 2018 |
| Scope 1 | Ton. CO2 eq. | 1.855 |
| Scope 2 (location based) | Ton. CO2 eq. | 1.229 |
Riguardo alla riduzione dei consumi energetici, la sede di Firenze, via Mercadante, è realizzata all'insegna dell'eco-compatibilità e consente una riduzione dei consumi energetici, grazie all'autoproduzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici.
Banca IFIS, infine, presta grande attenzione alla preservazione della flora e della fauna presenti nel parco di Villa Fürstenberg, un'area verde di ventidue ettari a Mestre, Venezia, che circonda la sede storica (e tuttora sede) della Capogruppo Banca IFIS.
La Dichiarazione Non Finanziaria è stata redatta in conformità ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" (nel seguito GRI Standards), definiti nel 2016 dal Global Reporting Initiative, secondo l'approccio "GRI-referenced", con riferimento alla selezione di GRI Standards specificati nella tabella che segue.
In particolare, per ciascun tema rilevante, la descrizione delle politiche praticate e dei processi di dovuta diligenza è basata sulle richieste del D.Lgs 254/2016 e dei GRI Standards relativi alla "Disclosure on Management Approach", mentre gli indicatori di performance sono stati scelti, tra quelli proposti dal GRI, in base a criteri di rilevanza e rappresentatività rispetto alla realtà e ai business del Gruppo.
La tabella di seguito riporta il dettaglio dei GRI Standards selezionati per la Dichiarazione Non Finanziaria, compresi i "GRI G4 Financial Services Sector Disclosure:"
| Capitoli | Tema Material | GRI Standards a cui si fa riferimento nella Dichiarazione Non Finanziaria 2018* |
Note | |
|---|---|---|---|---|
| Informazioni generali | 102-1 | Nome dell'organizzazione | Completa | |
| 102-2 | Attività, marchi, prodotti e servizi |
Parziale (a) | ||
| 102-3 | Sede centrale dell'organizzazione |
Completa (Via Terraglio 63 30174 Mestre-Venezia) |
||
| 102-4 | Paesi in cui l'organizzazione opera |
Completa | ||
| 102-5 | Assetto proprietario e forma legale |
Completa | ||
| 102-6 | Mercati serviti | Completa | ||
| 102-7 | Dimensioni dell'organizzazione | Completa | ||
| 102-8 | Informazioni su dipendenti e su altri lavoratori |
Completa | ||
| 102-10 | Cambiamenti significativi nell'organizzazione e nella catena di fornitura |
Completa | ||
| 102-11 | Spiegazione dell'applicazione dell'approccio prudenziale |
Completa | ||
| 102-16 | Descrizione dei valori, dei principi, degli standard e delle norme di comportamento |
Completa | ||
| 102-18 | Struttura di governance | Parziale (a) | ||
| 102-41 | Accordi di contrattazione collettiva |
Completa | ||
| 102-45 | Elenco delle società incluse nel bilancio consolidato |
Completa | ||
| 102-46 | Processo di definizione dei contenuti del report |
Parziale (a) |

| 102-47 | Elenco degli aspetti identificati come materiali |
Completa | ||
|---|---|---|---|---|
| 102-48 | Spiegazione degli effetti di modifiche nel report |
Completa | ||
| 102-49 | Spiegazione di eventuali cambiamenti rispetto al precedente bilancio rispetto ai temi materiali e al perimetro |
Completa | ||
| 102-50 | Periodo di rendicontazione | Completa (Il report fa riferimento al periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018) |
||
| 102-51 | Data di pubblicazione del report più recente |
Completa (Marzo 2018) |
||
| 102-52 | Periodicità di rendicontazione | Completa (Annuale) |
||
| 102-53 | Contatti e indirizzi utili per richiedere informazioni sul report e i suoi contenuti |
Completa ([email protected]) |
||
| 102-54 | Indicazione dell'opzione "In accordance" selezionata |
Completa | ||
| 102-55 | Tabella dei contenuti GRI | Completa | ||
| 102-56 | Assurance esterna del report | Completa | ||
| IFIS Integrity | 103 | Approccio manageriale | Completa | |
| lotta alla corruzione | Integrità aziendale e | 205-2 | Comunicazione e formazione su politiche e procedure anti corruzione |
Completa |
| 205-3 | Episodi di corruzione riscontrati e attività correttive intraprese |
Completa | ||
| Qualità del credito | 103 | Approccio manageriale | Completa | |
| Data protection | 103 | Approccio manageriale | Completa | |
| 418-1 | Reclami documentati relativi a violazioni della privacy e alla perdita dei dati dei clienti |
Completa | ||
| 103 | Approccio manageriale | Completa | ||
| Brand reputation | 102-15 | Principali impatti, rischi e opportunità |
Completa | |
| IFIS Customers | Sostegno | 103 | Approccio manageriale | Completa |
| all'imprenditoria e inclusione finanziaria dei clienti |
FS16 | Iniziative per rafforzare l'alfabetizzazione finanziaria per tipologia di beneficiario |
Completa | |
| Innovazione digitale | 103 | Approccio manageriale | Completa | |
| 103 | Approccio manageriale | Completa |
| Qualità dei prodotti e servizi |
FS15 | Politiche per un corretto sviluppo e commercializzazione di prodotti e servizi finanziari |
Completa | |
|---|---|---|---|---|
| Trasparenza delle informazioni su prodotti e servizi |
103 417-2 |
Approccio manageriale Episodi di non conformità concernenti le informazioni e l'etichettatura di prodotti e servizi |
Completa Completa |
|
| 417-3 | Episodi di non conformità concernenti le comunicazioni pubblicitarie |
Completa | ||
| IFIS People | 103 | Approccio manageriale | Completa | |
| Benessere dei dipendenti |
401-1 | Assunzioni e turnover del personale dipendente |
Completa | |
| 401-2 | Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno che non sono forniti ai dipendenti temporanei o part-time |
Completa (La definizione utilizzata per "sedi significative di operazioni" fa riferimento al Gruppo Banca IFIS: i benefit applicabili ai soli dipendenti a tempo indeterminato (che rappresentano la quasi totalità degli occupati nel Gruppo) sono infatti definiti dalle determinazioni aziendali, che si applicano al Gruppo nella sua interezza.) |
||
| 403-1 | Collaboratori rappresentati nei comitati formali azienda lavoratori per la salute e sicurezza |
Completa | ||
| 403-2 | Tipologia di infortuni e tasso di infortunio, malattie professionali, giorni di lavoro persi e assenteismo e numero di incidenti mortali collegati al lavoro |
Completa | ||
| 405-1 | Diversità negli organi di governo e dipendenti |
Completa | ||
| Valorizzazione e sviluppo dei dipendenti |
103 | Approccio manageriale | Completa | |
| 404-1 | Ore di formazione medie annue per dipendente |
Completa | ||
| 404-2 | Programmi per l'aggiornamento delle competenze dei dipendenti e di mantenimento delle condizioni di occupabilità |
Completa | ||
| 404-3 | Percentuale di dipendenti che ricevono revisione periodica |
Completa |
| sui risultati e sullo sviluppo di carriera |
||||
|---|---|---|---|---|
| Diversità e inclusione |
103 | Approccio manageriale | Completa | |
| 405-2 | Rapporto tra la paga base delle donne e degli uomini |
Parziale – limitatamente alla retribuzione base |
||
| 406-1 | Episodi di discriminazione e azioni correttive intraprese |
Completa | ||
| IFIS Responsibility |
Impegno per il territorio |
103 | Approccio manageriale | Completa |
| Finanziamenti responsabili |
103 | Approccio manageriale | Completa | |
| FS2 | Procedure per valutare e verificare i rischi sociali e ambientali nelle linee di business |
Completa | ||
| Impatti ambientali diretti (tema non emerso come material ma rendicontato ugualmente all'interno della DNF) |
103 | Approccio manageriale | Completa | |
| 302-1 | Consumi energetici all'interno dell'organizzazione |
Completa | ||
| 305-1 | Emissioni di gas a effetto serra dirette (Scope1) |
Completa | ||
| 305-2 | Emissioni di gas a effetto serra indirette (Scope2) |
Completa |
*In tutti i casi le disclosure del Global Reporting Initiative (GRI) fanno riferimento agli standard pubblicati nell'anno 2016.
Dal punto di vista del processo, le funzioni aziendali e le principali Aree di business sono state coinvolte sia nella fase di definizione dei temi su cui focalizzare la rendicontazione sia nella raccolta di contenuti qualitativi e dati quantitativi necessari alla redazione della Dichiarazione. La raccolta delle informazioni è avvenuta attraverso un processo centralizzato, che ha visto le funzioni di Banca IFIS consolidare i dati provenienti da tutte le società controllate, sotto il coordinamento della funzione Finance.
La predisposizione della Dichiarazione Non Finanziaria ha periodicità annuale e prevede un raffronto con le informazioni fornite negli esercizi precedenti.
I dati sono calcolati in modo puntuale sulla base delle risultanze contabili, extracontabili e degli altri sistemi informativi in uso presso le funzioni competenti, e validati dai relativi responsabili.
La Dichiarazione Non Finanziaria è sottoposta a revisione limitata da parte di una società indipendente, EY S.p.A., incaricata anche della revisione legale dei bilanci del Gruppo Banca IFIS.
Per quanto riguarda i dati ambientali, si specificano i seguenti criteri di calcolo:
La fonte fattore di conversione sono le linee guida ABI sull'applicazione in banca degli Indicatori Ambiente del GRI (Global Reporting Initiative) versione GRI standards - dicembre 2018
La fonte dei fattori di emissione e del potenziale di riscaldamento globale (GWP) è la linea guida sull'applicazione in banca degli Indicatori Ambiente del GRI (Global Reporting Initiative) [versione GRI Standards – Dicembre 2018] elaborata da ABI - Associazione Bancaria Italiana.
I Gas inclusi nel calcolo - e specificati all'interno della guida - sono CO2 , CH4 , N2O .
Per quanto riguarda le emissioni di scope 2, i fattori di emissione forniti dalla guida sono stati utilizzati come proxy anche per il calcolo delle emissioni secondo il metodo "market based", quindi il calcolo delle emissioni secondo il metodo "location based" coincide con il metodo "market based".

Il processo di analisi di materialità è stato basato sui riferimenti metodologici forniti dai GRI Sustainability Reporting Standards 2016 e dalla Comunicazione 2017/C 215/01 della Commissione Europea ("Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario"). Sono stati inoltre tenuti in considerazione il supplemento di settore Financial Services Sector Supplement del GRI e le Linee guida ABI (Associazione Bancaria Italiana) sull'applicazione in banca degli indicatori del GRI e i Principi di redazione del Bilancio Sociale del GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale).
Ai fini dell'analisi di materialità 2018, sono stati presi in considerazione i temi individuati "potenzialmente rilevanti" nel 2017 e sono stati aggiornati, a partire da un'analisi di benchmark dei temi material rendicontati nel 2017 dai principali player del settore bancario italiano e estero.
Questa attività ha portato all'aggiornamento della "long list" di temi potenzialmente rilevanti per il Gruppo Banca IFIS. I temi sono ricondotti a sei macro-ambiti di cui cinque coincidenti con gli ambiti richiesti dal D. Lgs. 254/2016. Il sesto ambito – relativo ai "temi di business" – racchiude quei temi che, anche se non richiesti espressamente dal Decreto, sono risultati potenzialmente rilevanti ai fini della dichiarazione non finanziaria sia dal punto di vista del Gruppo sia dal punto di vista esterno.
Secondo gli "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario" della Commissione Europea ciascuna impresa valuta, tra i temi potenzialmente significativi per la propria realtà, quali siano rilevanti ai fini della disclosure non finanziaria, sulla base di una propria analisi della misura in cui tali informazioni siano importanti per la comprensione dell'andamento dell'impresa, dei suoi risultati, della sua situazione e dell'impatto della sua attività. Tale valutazione della rilevanza dovrebbe tener conto tanto di fattori interni quanto di fattori esterni.
Anche i GRI Sustainabiltity Reporting Standards suggeriscono di considerare una combinazione di fattori interni ed esterni nella valutazione della rilevanza dei diversi temi, e suggeriscono diversi "test di materialità" da tenere in considerazione.
I fattori o "test" di rilevanza possono includere:
In linea con questi riferimenti, per prioritizzare i temi potenzialmente rilevanti e identificare quelli da trattare all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria 2018, sono stati raccolti diversi elementi utili per valutare due dimensioni della rilevanza:
Le modalità di indagine utilizzate sono state affinate rispetto al 2017, anche introducendo degli elementi di up-grade del processo, in linea con le best practice utilizzate da altri player del settore:
Presa a riferimento la Comunicazione 2017/C 215/01 della Commissione Europea: «Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario», secondo cui nell'identificazione e valuta-zione dei temi rilevanti è opportuno considerare diversi fattori, in aggiunta alla valutazione di rilevanza interna ed esterna, sono state realizzate le seguenti attività di analisi "desk" per integrare le valutazioni dirette dei manager di Banca IFIS («ponderazione»).
In dettaglio sono state analizzate:
• politiche, procedure formalizzate, presidi organizzativi;
La fase finale ha consistito nel portare a sintesi tutte le analisi e le valutazioni effettuate al fine di determinare la rilevanza complessiva dei temi analizzati e di identificare, così, quelli più rilevanti da considerare all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria 2018. I punteggi di rilevanza interna ed esterna sono stati quindi disposti all'interno di una matrice.
Infine, è stata stabilita una soglia di rilevanza ai fini della Dichiarazione Non Finanziaria 2018 pari a 3,5, in condivisione con la funzione Finance e l'Amministratore Delegato, in grado di rappresentare in maniera significativa tanto la strategicità dei temi per il Business di Banca IFIS quanto per i bisogni e le aspettative dei propri stakeholder.

La seguente relazione della società di revisione sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario stessa sono conformi a quelli che saranno depositati presso la sede legale di Banca IFIS S.p.A. e pubblicati ai sensi di legge; successivamente alla data in essa riportata, EY S.p.A. non ha svolto alcuna procedura di revisione finalizzata ad aggiornare il contenuto della relazione stessa.




Si evidenziano i seguenti fatti di cui occorre tener conto nella lettura comparativa dei dati dell'esercizio:
• Prima applicazione dell'IFRS 9: a partire dal 1 gennaio 2018, il Gruppo ha adottato il nuovo principio contabile "IFRS 9 Strumenti finanziari" (IFRS 9). Il Gruppo si è avvalso della possibilità di non rideterminare i valori comparativi al 31 dicembre 2017, come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili con le nuove categorie contabili e con i relativi criteri di valutazione introdotti dal nuovo principio. Gli effetti della rideterminazione dei valori contabili al 1 gennaio 2018 sono stati imputati a riserve di utili iniziali e ad altre riserve del conto economico complessivo. Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto al paragrafo Politiche contabili della Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2018.
Ai fini di consentire la comparazione dei dati, gli aggregati patrimoniali esposti nella presente Relazione sulla gestione del Gruppo sono confrontati con quelli al 1 gennaio 2018, mentre i dati del conto economico dell'esercizio di confronto sono stati ricondotti su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262.
Si evidenzia inoltre che, a seguito dell'introduzione della categoria dei cd. POCI – "Purchased or Originated Credit-Impaired" prevista dal nuovo principio IFRS 9, delle nuove policy di write-off adottate dal Gruppo e coerentemente a quanto previsto dal 5° aggiornamento della Circolare 262 di Banca d'Italia, l'esposizione delle attività deteriorate lorde e delle relative rettifiche di valore è cambiata a partire dal 1 gennaio 2018. Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto nel capitolo "Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo".
I valori comparativi nel presente documento sono stati riesposti in linea con la nuova presentazione dei settori di attività. Inoltre, con riferimento agli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 9, i dati patrimoniali comparativi sono quelli al 1 gennaio 2018 al fine di consentire un confronto omogeneo, mentre i dati economici comparativi dell'esercizio 2017 sono stati ricondotti su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262.
• Affinamento modalità di stima dei flussi di cassa connessi ai crediti del settore NPL: nel corso del 2018 si è provveduto ad un affinamento del modello in essere utilizzato per la stima dei flussi di cassa dei crediti in gestione stragiudiziale: in particolare sono state aggiornate le basi dati storiche ed è stata affinata la modalità di clusterizzazione del portafoglio al fine di tener conto delle più recenti acquisizioni avvenute in mercati di tipo secondario. Tale attività di aggiornamento ("ricalibrazione") effettuata a marzo 2018 ha generato un effetto positivo a conto economico di circa 3,1 milioni di euro.
Inoltre è stato sviluppato e applicato ad una parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale un modello per la stima dei flussi di cassa. In particolare vengono valorizzati i flussi di cassa con il nuovo modello statistico per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto o otterranno un precetto a partire dal 1 gennaio 2018. Tali pratiche venivano precedentemente contabilizzate al costo di acquisto fino al momento dell'individuazione dei flussi di cassa analitici. L'applicazione del nuovo modello consente di stimare i flussi di cassa in maniera massiva antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). L'affinamento è stato reso possibile in seguito al raggiungimento di numeriche consistenti su cui poter basare analisi di stime sufficientemente attendibili. Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino a al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.
L'applicazione di tale modello alle posizioni che ne presentavano i requisiti necessari ha portato nel corso del 2018 ad iscrivere componenti positivi di conto economico per complessivi 67,6 milioni di euro. Coerentemente con la variazione dei flussi di cassa positivi, sono stati riconosciuti nel corso del 2018 a conto economico i relativi costi collegati alle azioni giudiziali poste in essere precedentemente sospesi (spese legali e imposte di registro) pari a 25,1 milioni di euro. Per maggiori dettagli si veda quanto esposto nel capitolo "Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo".
1 Voce riclassificata: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
432.094 | 442.073 | (9.979) | (2,3)% |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 590.595 | 1.759.780 | (1.169.185) | (66,4)% |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 7.313.972 | 6.401.686 | 912.286 | 14,3% |
| Totale attivo | 9.382.261 | 9.563.274 | (181.013) | (1,9)% |
| Debiti verso banche | 785.393 | 791.977 | (6.584) | (0,8)% |
| Debiti verso clientela | 4.673.299 | 5.293.188 | (619.889) | (11,7)% |
| Titoli in circolazione | 1.979.002 | 1.639.994 | 339.008 | 20,7% |
| Patrimonio netto | 1.459.000 | 1.371.660 | 87.340 | 6,4% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI | ESERCIZIO | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % |
| Margine di intermediazione | 576.503 | 525.328 | 51.175 | 9,7% |
| Rettifiche di valore nette per rischio di credito | (100.094) | (26.106) | (73.988) | 283,4% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 476.409 | 499.222 | (22.813) | (4,6)% |
| Costi operativi | (273.431) | (250.647) | (22.784) | 9,1% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 202.978 | 248.575 | (45.597) | (18,3)% |
| Utile netto di pertinenza della Capogruppo | 146.763 | 180.767 | (34.004) | (18,8)% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI | 4° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
2018 | 2017 | ASSOLUTA | % |
| Margine di intermediazione | 172.953 | 150.020 | 22.933 | 15,3% |
| Rettifiche di valore nette per rischio di credito | (31.179) | (37.075) | 5.896 | (15,9)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 141.774 | 112.945 | 28.829 | 25,5% |
| Costi operativi | (64.566) | (69.921) | 5.355 | (7,7)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 77.208 | 43.024 | 34.184 | 79,5% |
| Utile netto di pertinenza della Capogruppo | 57.769 | 31.644 | 26.125 | 82,6% |
1Y18
Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| ESERCIZIO | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| KPI DI GRUPPO | 2018 | 2017(1) | ||
| ROE | 10,5% | 13,9% | (3,4)% | |
| ROA | 2,2% | 2,6% | (0,4)% | |
| Cost/Income ratio | 47,4% | 49,3% | (1,9)% | |
| Ratio - Totale Fondi propri | 14,01% | 16,15% | (2,1)% | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 10,30% | 11,66% | (1,4)% | |
| Numero azioni capitale sociale (in migliaia) | 53.811 | 53.811 | 0,0% | |
| Numero di azioni in circolazione a fine periodo(2) (in migliaia) |
53.441 | 53.433 | 0,0% | |
| Book value per share | 27,30 | 25,62 | 6,6% | |
| EPS | 2,75 | 3,38 | (18,6)% | |
| Dividendo per azione | 1,05(3) | 1,00 | 5,0% | |
| Payout ratio | 38,2% | 29,6% | 8,6% |
(1) I dati 2017 sono quelli originariamente pubblicati.
(2) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.
(3) Proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS.
Nell'attuale contesto globalizzato per delineare lo scenario del mercato italiano è gioco forza necessario delineare i trend economici internazionali. Negli ultimi mesi è proseguita la crescita dell'economia mondiale (+3,7% l'ultima stima di crescita del PIL globale 2018 effettuata dal FMI) ma unitamente al manifestarsi di segnali di deterioramento in molte economie avanzate ed emergenti. Conseguentemente l'outlook macro-economico del FMI a gennaio 2019 ha ridotto di 0,2 punti percentuali la variazione del PIL mondiale portandola al 3,5%. Sulle prospettive globali gravano i rischi relativi all'incertezza sull'esito del negoziato commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina, al riacutizzarsi delle tensioni finanziarie nei paesi emergenti e alle modalità con le quali avrà luogo la "Brexit". In particolare, l'evoluzione delle economie cinese e statunitense condizionano significativamente le prospettive di crescita mondiale. Da una parte le esportazioni cinesi hanno risentito della politica protezionistica degli Stati Uniti; dall'altra questi ultimi hanno visto il livello minimo da luglio 2017 dell'indice di fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board. Tale calo di fiducia è stato in parte dovuto al government shutdown (blocco delle attività amministrative conseguenti alla mancata approvazione della legge di bilancio da parte del Congresso) ma anche alla frenata degli investimenti.
Il rallentamento globale della domanda di beni di investimento ha penalizzato l'intera Area Euro e l'economia tedesca, in particolare, che ne ha un'elevata dipendenza. Questa frenata è stata confermata dalle previsioni di crescita del PIL dell'Area Euro per il 2019 in diminuzione dal precedente 1,9% al 1,3% (come recentemente pubblicato sia dalla Commissione Europea sia dal FMI nel suo World Economic Outlook).
In dipendenza da tale scenario internazionale, la proiezione centrale del PIL italiano è pari allo 0,6%, sia nelle stime della Banca d'Italia sia nelle proiezioni del FMI. In entrambi i casi il dato più significativo è la riduzione dello 0,4% rispetto alla valutazione precedente. In linea la variazione acquisita per il 2019 a gennaio: -0,2% indicato dall'ISTAT. Alla revisione delle prospettive hanno concorso sia il ridimensionamento dei piani di investimento delle imprese sia il rallentamento del commercio mondiale. Pur in presenza di condizioni monetarie che la BCE ha dichiarato nella riunione di dicembre 2018 di voler mantenere accomodanti, nel triennio 2019-2021 gli investimenti risentirebbero dell'atteso incremento dei costi dei finanziamenti, del deterioramento della fiducia delle imprese nonché dalla rimodulazione degli incentivi fiscali, inferiori rispetto a quelli del triennio precedente, come previsti dalla Legge di Bilancio 2019. Il trend in flessione degli investimenti e il rallentamento del commercio mondiale hanno avuto un immediato impatto sulla produzione industriale italiana che, pur crescendo dello 0,8% nella media del 2018 grazie all'effetto trascinamento dell'anno precedente, ha mostrato flessioni congiunturali in tutti i trimestri. In particolare, a dicembre 2018 la variazione è ampiamente negativa sia in termini congiunturali sia tendenziali: -0,8% mese su mese e -5,5% su dicembre 2017.
In Italia i principali rischi di instabilità finanziaria derivano dalla scarsa crescita – legata alle determinanti qui illustrate – e dall'elevata incidenza del debito pubblico. Tuttavia, sono presenti punti di forza in grado di controbilanciare detti rischi: indebitamento privato contenuto, tra i più bassi dell'Area Euro; posizione finanziaria netta verso l'estero in riduzione grazie all'ampio avanzo commerciale; debito pubblico con elevata vita media residua in grado di ridurre i rischi di costo del rifinanziamento.
Le aziende italiane sono meno ottimiste circa l'evoluzione della situazione economica generale rispetto a quanto si registrava anche solamente nell'autunno del 2018. L'attesa è di una contrazione della domanda e un rallentamento degli investimenti rispetto al 2018, pur mantenendosi in area positiva.
Il rallentamento ciclico incontra, però, un settore produttivo che dal 2012 sta recuperando redditività e rafforzando la situazione finanziaria. Analisi interne di Banca IFIS (Market Watch PMI di novembre 2018) sugli ultimi bilanci disponibili delle piccole e medie imprese mostrano il fatturato in crescita dell'8,2%, il valore aggiunto in aumento del 9,6% e i dipendenti che salgono dell'8%. Al contempo è significativo lo sviluppo degli investimenti (+6,5% la crescita 2017 delle immobilizzazioni) se confrontato con l'aumento più contenuto (+4,8%) dell'indebitamento finanziario nello stesso periodo. Questo andamento virtuoso ha portato a una riduzione dello -0,23 punti percentuali della leva finanziaria (calcolata come rapporto tra posizione finanziaria netta e MOL) da una media di 1,39 al 1,15 del 2017. Ci si può quindi attendere che il riequilibrio della struttura patrimoniale e finanziaria avvenuto negli ultimi anni, unitamente al livello ancora basso dei tassi di interesse, sarà in grado di mitigare l'effetto dell'indebolimento della congiuntura. Inoltre, la capacità delle imprese di far fronte a eventuali contrazioni dell'autofinanziamento è favorita dall'accumulazione di attività liquidite, che secondo l'ISTAT ha superato il 20% del PIL, il livello
più alto degli ultimi 20 anni. L'analisi dell'osservatorio di Banca IFIS sulle PMI conferma questa tendenza rilevando che i bilanci 2017 mostrano una crescita delle disponibilità liquide del 54% rispetto al 2014.
Le consistenze dei prestiti bancari alle imprese (società finanziarie e famiglie produttrici) alla fine del 2018 sono in contrazione del 6,6% rispetto al 2017 e di quasi il 24% se confrontate con il picco di 995 miliardi di euro del dicembre 2011.

Finanziamenti (consistenze) - Società non finanziarie e Famiglie produttrici (Miliardi di €)
L'indebitamento finanziario delle imprese presenta ampie differenze tra le imprese in ragione delle classi di rischio e della dimensione. La crescita dei finanziamenti sembra essere riservata alle società più solide e a quelle di grande dimensione, lasciando agli operatori finanziari che lo sapranno fare di colmare il gap di liquidità o il sostegno agli investimenti delle piccole e micro imprese.
È possibile analizzare il tema del finanziamento anche in una diversa prospettiva, considerando insieme ai prestiti bancari il credito specializzato (factoring, leasing, prestiti obbligazionari e PIR). La visione complessiva restituisce una riduzione delle consistenze del -8,2% (da 1.114 miliardi di euro del 2008 a 1.023 miliardi di euro a settembre 2018). A questa contrazione più contenuta si associa – ed è qui il dato più significativo - un rilevante aumento dell'incidenza delle forme di credito specializzato dal 16,5% al 28,2% del totale finanziamenti, a dimostrazione del crescente interesse delle imprese verso queste tipologie. La conferma di tale tendenza è nei tassi di crescita del turnover factoring (+7,6% nell'ultimo anno per un ammontare complessivo di 239 miliardi di euro) e dei volumi di stipulato leasing (+5,3% rispetto al 2017).
Il contesto italiano del credito deteriorato (NPE-Non Performing Exposure) ha registrato una riduzione delle consistenze bancarie di 55 miliardi di euro su dicembre 2017 (-21%) e di 114 miliardi di euro (-35%) rispetto alla fine del 2016. Questo aggiustamento sui bilanci bancari è stato guidato dal progressivo aumento di vendite (da parte di banche e società finanziarie) di portafogli di sofferenze (Bad Loan), accompagnato dallo stimolo regolamentario della vigilanza BCE che ha portato, unitamente all'adozione del principio contabile IFRS9 e a una più attenta gestione del credito deteriorato in portafoglio, a un aumento del tasso di copertura delle sofferenze da 61,7% a 68,1%
Questo scenario ha visto, quindi, la crescita del mercato dei portafogli NPL che già nel 2017 è diventato maturo con un ammontare di transazioni di 71 miliardi di euro, seguito da operazioni per 66 miliardi di euro nel 2018 (come stimato dal Market Watch NPL di Banca IFIS).


Lo sviluppo del mercato delle transazioni NPL è stato anche agevolato dall'adozione della garanzia pubblica GACS che ha affiancato una quota rilevante dei volumi NPL venduti: 38% nel 2017 e 44% l'anno scorso.
Per il 2019 è atteso che le transazioni dei portafogli di sofferenze si mantengano numerose e per importi significativi. Ciò che caratterizzerà il nuovo trend sarà la crescita del cosiddetto mercato secondario. Nel 2019 si stima un'incidenza del 39% per transazioni tra investitori (fondi e operatori specializzati) su portafogli già messi sul mercato negli anni precedenti.
Dopo aver messo sul mercato circa 155 miliardi di euro (al netto del mercato secondario) nel periodo dal 2015 al 2018, si pone infatti da adesso in avanti il tema della gestione di questi portafogli di NPL. Possiamo stimare in 266 miliardi di euro (Market Watch NPL di Banca IFIS) l'ammontare complessivo di sofferenze da gestire nel sistema Italia alla fine del 2018. Il focus sulla gestione dei crediti in sofferenza rende il tema del servicing centrale. Elevata la concentrazione nel settore del servicing: otto servicer concentrano il 45% dei volumi complessivi NPL; solo il restante 11% è gestito da altri operatori di minore dimensione mentre il 44% sono sofferenze nei bilanci bancari. La dimensione sembra, quindi, fare la differenza nel raggiungere un'adeguata performance nella gestione, probabilmente a causa dei rilevanti investimenti IT e organizzativi necessari. Di conseguenza è possibile attendersi un trend di ulteriori passaggi di mano di NPL e conseguente concentrazione di portafogli e servicer.
Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico |
||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 29.809 | 29.809 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 35.614 | 35.614 |
| Variazione % | - | - | (16,3)% | (16,3)% |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||
| Dati al 31.12.2018 | 114.619 | - | 49.226 | 163.845 |
| Dati al 01.01.2018 | 58.758 | - | - | 58.758 |
| Variazione % | 95,1% | - | n.a. | 178,8% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||
| Dati al 31.12.2018 | 12.188 | - | 419.906 | 432.094 |
| Dati al 01.01.2018 | 13.297 | - | 428.776 | 442.073 |
| Variazione % | (8,3)% | - | (2,1)% | (2,3)% |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 590.595 | 590.595 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 1.759.780 | 1.759.780 |
| Variazione % | - | - | (66,4)% | (66,4)% |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | ||||
| Dati al 31.12.2018 | 5.918.496 | 1.092.799 | 302.677 | 7.313.972 |
| Dati al 01.01.2018 | 5.462.239 | 799.436 | 140.011 | 6.401.686 |
| Variazione % | 8,4% | 36,7% | 116,2% | 14,3% |
| Debiti verso banche | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 785.393 | 785.393 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 791.977 | 791.977 |
| Variazione % | - | - | (0,8)% | (0,8)% |
| Debiti verso clientela | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 4.673.299 | 4.673.299 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 5.293.188 | 5.293.188 |
| Variazione % | - | - | (11,7)% | (11,7)% |
| Titoli in circolazione | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 1.979.002 | 1.979.002 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 1.639.994 | 1.639.994 |
| Variazione % | - | - | 20,7% | 20,7% |

| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | ||||
| Dati al 31.12.2018 | 335.513 | 244.234 | (3.244) | 576.503 |
| Dati al 31.12.2017 | 349.497 | 164.505 | 11.326 | 525.328 |
| Variazione % | (4,0)% | 48,5% | (128,6)% | 9,7% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | ||||
| Dati al 31.12.2018 | 238.075 | 244.234 | (5.900) | 476.409 |
| Dati al 31.12.2017 | 327.017 | 164.505 | 7.700 | 499.222 |
| Variazione % | (27,2)% | 48,5% | (176,6)% | (4,6)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | ||||
| Quarto trimestre 2018 | 93.957 | 75.991 | 3.005 | 172.953 |
| Quarto trimestre 2017 | 88.894 | 56.140 | 4.986 | 150.020 |
| Variazione % | 5,7% | 35,4% | (39,7)% | 15,3% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | ||||
| Quarto trimestre 2018 | 64.963 | 75.991 | 821 | 141.774 |
| Quarto trimestre 2017 | 56.274 | 56.140 | 531 | 112.945 |
| Variazione % | 15,4% | 35,4% | 54,6% | 25,5% |
| BANCA IFIS | |
|---|---|
| Diamo valore al tuo lavoro. |
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
|---|---|---|---|
| Costo della qualità creditizia(1) | |||
| Dati al 31.12.2018 | 1,70% | - | - |
| Dati al 31.12.2017 | 0,31% | - | - |
| Variazione % | 1,39% | - | - |
| Crediti in sofferenza netti/ Crediti verso clientela | |||
| Dati al 31.12.2018 | 1,1% | - | 4,0% |
| Dati al 01.01.2018 | 1,2% | - | 9,4% |
| Variazione % | (0,1)% | - | (5,4)% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde | |||
| Dati al 31.12.2018 | 73,0% | - | 15,4% |
| Dati al 01.01.2018 | 71,0% | - | 6,7% |
| Variazione % | 2,0% | - | 8,7% |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti | |||
| Dati al 31.12.2018 | 5,2% | 99,6% | 11,8% |
| Dati al 01.01.2018 | 6,2% | 99,9% | 16,9% |
| Variazione % | (1,0)% | (0,3)% | (5,1)% |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi | |||
| Dati al 31.12.2018 | 9,5% | 99,6% | 13,8% |
| Dati al 01.01.2018 | 9,9% | 99,9% | 19,2% |
| Variazione % | (0,4)% | (0,3)% | (5,4)% |
| RWA(2)(3) | |||
| Dati al 31.12.2018 | 4.793.273 | 1.584.420 | 657.733 |
| Dati al 01.01.2018 | 4.450.750 | 801.915 | 424.484 |
| Variazione % | 7,7% | 97,6% | 54,9% |
(1) In seguito all'applicazione a partire dal 1 gennaio 2018 del nuovo principio contabile IFRS 9 in sostituzione del precedente IAS 39, il costo della qualità creditizia è stato calcolato prendendo a riferimento le rettifiche di valore determinate in forza di tale nuovo principio a partire dal 1 gennaio 2018. Il dato comparativo è quello precedentemente pubblicato con riferimento ai "clienti Imprese" e prende a riferimento le rettifiche di valore calcolate sulla base del precedente principio IAS 39 non essendo prevista l'applicazione retrospettiva obbligatoria del nuovo principio. (2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo alle sole voci patrimoniali esposte nei settori.
(3) Il dato di RWA del settore Governance & Servizi include le partecipazioni in società non finanziarie consolidate con il metodo del patrimonio netto e non rientranti nel Gruppo Bancario a fini di vigilanza.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO: EVOLUZIONE | ESERCIZIO 2018 | |||
|---|---|---|---|---|
| TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
31.12 | 30.09 | 30.06 | 31.03 |
| ATTIVO | ||||
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
163.845 | 133.665 | 130.520 | 115.597 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
432.094 | 428.253 | 433.827 | 453.847 |
| Crediti verso banche | 590.595 | 1.452.011 | 1.568.042 | 1.565.449 |
| Crediti verso clientela | 7.313.972 | 6.919.486 | 6.710.457 | 6.457.208 |
| Attività materiali | 130.650 | 131.247 | 130.399 | 127.005 |
| Attività immateriali | 23.277 | 25.500 | 24.815 | 25.250 |
| Attività fiscali | 395.084 | 409.324 | 400.773 | 408.270 |
| Altre voci dell'attivo | 332.744 | 343.443 | 333.910 | 368.176 |
| Totale dell'attivo | 9.382.261 | 9.842.929 | 9.732.743 | 9.520.802 |
| STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO: EVOLUZIONE | ESERCIZIO 2018 | |||
|---|---|---|---|---|
| TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
31.12 | 30.09 | 30.06 | 31.03 |
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | ||||
| Debiti verso banche | 785.393 | 837.565 | 882.324 | 820.190 |
| Debiti verso clientela | 4.673.299 | 4.985.206 | 4.840.864 | 5.022.110 |
| Titoli in circolazione | 1.979.002 | 2.094.785 | 2.095.844 | 1.774.973 |
| Passività fiscali | 52.722 | 51.116 | 50.519 | 48.140 |
| Altre voci del passivo | 432.845 | 476.827 | 490.109 | 442.400 |
| Patrimonio netto: | 1.459.000 | 1.397.430 | 1.373.083 | 1.412.989 |
| - Capitale, sovrapprezzi e riserve | 1.312.237 | 1.308.436 | 1.306.874 | 1.375.135 |
| - Utile netto | 146.763 | 88.994 | 66.209 | 37.854 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 9.382.261 | 9.842.929 | 9.732.743 | 9.520.802 |
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO: EVOLUZIONE | ESERCIZIO 2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
4° Trim. | 3° Trim. | 2° Trim. | 1° Trim. | ||
| Margine di interesse | 140.014 | 99.670 | 110.097 | 119.480 | ||
| Commissioni nette | 24.525 | 20.206 | 19.954 | 19.820 | ||
| Altre componenti del margine di intermediazione | 8.414 | 5.557 | 8.688 | 78 | ||
| Margine di intermediazione | 172.953 | 125.433 | 138.739 | 139.378 | ||
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (31.179) | (28.879) | (29.079) | (10.957) | ||
| Risultato netto della gestione finanziaria | 141.774 | 96.554 | 109.660 | 128.421 | ||
| Spese per il personale | (28.303) | (27.830) | (28.624) | (26.827) | ||
| Altre spese amministrative | (42.707) | (38.734) | (48.460) | (46.625) | ||
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 3.207 | (6.254) | 3.754 | (2.806) | ||
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (3.685) | (3.148) | (3.116) | (2.809) | ||
| Altri oneri/proventi di gestione | 6.922 | 11.277 | 5.691 | 5.646 | ||
| Costi operativi | (64.566) | (64.689) | (70.755) | (73.421) | ||
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 77.208 | 31.865 | 38.905 | 55.000 | ||
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (19.447) | (9.025) | (10.550) | (17.146) | ||
| Utile (Perdita) del periodo | 57.761 | 22.840 | 28.355 | 37.854 | ||
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | (8) | 55 | - | - | ||
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo | 57.769 | 22.785 | 28.355 | 37.854 |
| DATI ECONOMICI PER SETTORE: EVOLUZIONE TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
ESERCIZIO 2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 4° Trim. | 3° Trim. | 2° Trim. | 1° Trim. | |||
| Margine di intermediazione | 172.953 | 125.433 | 138.739 | 139.378 | ||
| Imprese | 93.957 | 76.483 | 86.435 | 78.637 | ||
| NPL | 75.991 | 48.953 | 54.231 | 65.059 | ||
| Governance & Servizi | 3.005 | (3) | (1.927) | (4.318) | ||
| Risultato netto della gestione finanziaria | 141.774 | 96.554 | 109.660 | 128.421 | ||
| Imprese | 64.963 | 47.006 | 58.471 | 67.634 | ||
| NPL | 75.991 | 48.953 | 54.231 | 65.059 | ||
| Governance & Servizi | 821 | 595 | (3.042) | (4.273) |
Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
Di seguito i principali indicatori e performance registrati dal Gruppo negli ultimi 5 anni.
| DATI STORICI (1) (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2016 RESTATED |
31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (IFRS 9) |
432.094 | - | - | - | - |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (IAS 39) | - | 456.549 | 374.229 | 3.221.533 | 243.325 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 7.313.972 | 6.435.806 | 5.928.212 | 3.437.136 | 2.814.330 |
| Debiti verso banche | 785.393 | 791.977 | 503.964 | 662.985 | 2.258.967 |
| Debiti verso clientela | 4.673.299 | 5.293.188 | 5.045.136 | 5.487.476 | 5.483.474 |
| Titoli di circolazione | 1.979.002 | 1.639.994 | 1.488.556 | - | - |
| Patrimonio netto | 1.459.000 | 1.368.719 | 1.218.783 | 573.467 | 437.850 |
| Margine di intermediazione | 576.503 | 519.643 | 325.971 | 407.958 | 284.141 |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 476.409 | 504.827 | 299.366 | 373.708 | 249.631 |
| Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo | 146.763 | 180.767 | 697.754 | 161.966 | 95.876 |
| KPI: | |||||
| ROE | 10,5% | 13,9% | 99,6% | 30,4% | 23,5% |
| ROA | 2,2% | 2,6% | 8,4% | 3,5% | 1,7% |
| Ratio Totale Fondi Propri | 14,01% | 16,15% | 15,39% | 14,91%(2) | 14,21% |
| Ratio Capitale primario di classe 1 | 10,30% | 11,66% | 14,80% | 14,22%(2) | 13,89% |
| Numero di azioni in circolazione (3) (in migliaia) | 53.441 | 53.433 | 53.431 | 53.072 | 52.924 |
| Book value per share | 27,30 | 25,62 | 22,99 | 10,81 | 8,27 |
| EPS | 2,75 | 3,38 | 13,13 | 3,05 | 1,81 |
| Dividendo per azione | 1,05(4) | 1,00 | 0,82 | 0,76 | 0,66 |
| Payout ratio | 38,2% | 29,6% | 6,3% | 24,9% | 36,4% |
(1) I dati dei periodi precedenti al 1.1.2018 sono quelli originariamente pubblicati.
(2) Il totale dei fondi propri consolidati (pari a 486.809 mila euro) differisce da quanto esposto nel bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2015 (pari a 501.809 mila euro) per effetto della distribuzione di dividendi deliberata dall'Assemblea degli Azionisti della controllante La Scogliera S.p.A. in data 23 marzo 2016 per complessivi 15 milioni di euro. Le segnalazioni di vigilanza consolidate riferite al 31 dicembre 2015, come i correlati coefficienti patrimoniali, sono state rettificate, già a fine marzo 2016, per includere gli effetti della citata distribuzione di dividendi. I dati esposti relativamente a Fondi propri e coefficienti consolidati recepiscono gli effetti di tale distribuzione.
(3) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.
(4) Proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS.
Il Gruppo Banca IFIS ha definito alcuni indicatori, rappresentati nelle tabelle dei KPI di Gruppo, che forniscono Indicatori Alternativi di Performance ("IAP") utili agli investitori in quanto facilitano l'identificazione di trend operativi e parametri finanziari significativi.
Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue:
Come richiesto dalle linee guida pubblicate dall'ESMA (ESMA/2015/1415), nel seguito si rappresenta nel dettaglio la modalità di calcolo di tali indicatori al fine di rendere l'informativa presentata maggiormente intellegibile.
| ROE - Return on equity (in migliaia di Euro) |
ESERCIZIO | |||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | |||
| A. Utile netto di pertinenza del Gruppo | 146.763 | 180.767 | ||
| B. Patrimonio netto consolidato medio | 1.402.244 | 1.299.098 | ||
| ROE (A/B) | 10,5% | 13,9% |
Il Patrimonio netto consolidato medio è calcolato come media dei periodi sotto rappresentati:
| Patrimonio netto consolidato (in migliaia di Euro) |
31.12.2017 | 31.03.2018 | 30.06.2018 | 30.09.2018 | 31.12.2018 | Media 2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto consolidato | 1.368.719 | 1.412.989 | 1.373.083 | 1.397.430 | 1.459.000 | 1.402.244 |
| Patrimonio netto consolidato (in migliaia di Euro) |
31.12.2016 | 31.03.2017 | 30.06.2017 | 30.09.2017 | 31.12.2017 | Media 2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto consolidato | 1.228.552 | 1.266.426 | 1.293.061 | 1.338.733 | 1.368.719 | 1.299.098 |
| ROA - Return on assets (in migliaia di Euro) |
ESERCIZIO | ||
|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ||
| A. Utile operatività corrente al lordo delle imposte | 202.978 | 248.575 | |
| B. Totale dell'attivo | 9.382.261 | 9.569.859 | |
| ROA (A/B) | 2,2% | 2,6% |
| Cost/income ratio riclassificato (1) (in migliaia di Euro) |
ESERCIZIO | ||
|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ||
| A. Costi operativi | 273.431 | 256.284 | |
| B. Margine di intermediazione (1) | 576.503 | 519.643 | |
| Cost/Income ratio riclassificato (A/B) | 47,4% | 49,3 |
(1) Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento. %
| Book value per share | ESERCIZIO | ||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2018 | 2017 | |
| A. Numero azioni in circolazione | 53.440.983 | 53.433.266 | |
| B. Patrimonio netto consolidato | 1.459.000 | 1.368.719 | |
| Book value per share (B/A) euro | 27,30 | 25,62 |
| Payout ratio | ESERCIZIO | ||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 2018 | 2017 | |
| A. Utile netto consolidato | 146.763 | 180.767 | |
| B. Dividendi della Capogruppo | 56.113(1) | 53.433 | |
| Payout Ratio (B/A) | 38,2% | 29,6% |
(1) Proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS.
| Dividendi della Capogruppo | ESERCIZIO | ||
|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ||
| A. Dividendo unitario euro | 1,05(1) | 1,00 | |
| B. Numero azioni in circolazione | 53.440.983 | 53.433.266 | |
| Dividendi della Capogruppo (AxB) | 56.113.032 | 53.433.266 |
(1) Proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS.
Si evidenziano le modifiche normative intervenute nel corso del 2018 rilevanti per il Gruppo Banca IFIS.
Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state qui di seguito interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
A seguito dei mutamenti del contesto strategico e organizzativo che hanno caratterizzato l'evoluzione del Gruppo a partire dalla seconda metà del 2017, lo schema dell'informativa di settore è stato oggetto di una profonda revisione.
L'informativa per settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:
I valori comparativi nel presente documento sono stati riesposti in linea con la nuova rappresentazione dei settori di attività. Inoltre, con riferimento agli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 9, i dati patrimoniali comparativi sono quelli al 1 gennaio 2018 al fine di consentire un confronto omogeneo, mentre i dati economici comparativi sono stati ricondotti su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262.
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | ||||
| Dati al 31.12.2018 | 335.513 | 244.234 | (3.244) | 576.503 |
| Dati al 31.12.2017 | 349.497 | 164.505 | 11.326 | 525.328 |
| Variazione % | (4,0)% | 48,5% | (128,6)% | 9,7% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | ||||
| Dati al 31.12.2018 | 238.075 | 244.234 | (5.900) | 476.409 |
| Dati al 31.12.2017 | 327.017 | 164.505 | 7.700 | 499.222 |
| Variazione % | (27,2)% | 48,5% | (176,6)% | (4,6)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | ||||
| Quarto trimestre 2018 | 93.957 | 75.991 | 3.005 | 172.953 |
| Quarto trimestre 2017 | 88.894 | 56.140 | 4.986 | 150.020 |
| Variazione % | 5,7% | 35,4% | (39,7)% | 15,3% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | ||||
| Quarto trimestre 2018 | 64.963 | 75.991 | 820 | 141.774 |
| Quarto trimestre 2017 | 56.274 | 56.140 | 531 | 112.945 |
| Variazione % | 15,4% | 35,4% | 54,6% | 25,5% |
| BANCA IFIS | |
|---|---|
| Diamo valore al tuo lavoro. |
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico |
||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 29.809 | 29.809 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 35.614 | 35.614 |
| Variazione % | - | - | (16,3)% | (16,3)% |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||
| Dati al 31.12.2018 | 114.619 | - | 49.226 | 163.845 |
| Dati al 01.01.2018 | 58.758 | - | - | 58.758 |
| Variazione % | 95,1% | - | n.a. | 178,8% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||
| Dati al 31.12.2018 | 12.188 | - | 419.906 | 432.094 |
| Dati al 01.01.2018 | 13.297 | - | 428.776 | 442.073 |
| Variazione % | (8,3)% | - | (2,1)% | (2,3)% |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 590.595 | 590.595 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 1.759.780 | 1.759.780 |
| Variazione % | - | - | (66,4)% | (66,4)% |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | ||||
| Dati al 31.12.2018 | 5.918.496 | 1.092.799 | 302.677 | 7.313.972 |
| Dati al 01.01.2018 | 5.462.239 | 799.436 | 140.011 | 6.401.686 |
| Variazione % | 8,4% | 36,7% | 116,2% | 14,3% |
| Debiti verso banche | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 785.393 | 785.393 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 791.977 | 791.977 |
| Variazione % | - | - | (0,8)% | (0,8)% |
| Debiti verso clientela | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 4.673.299 | 4.673.299 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 5.293.188 | 5.293.188 |
| Variazione % | - | - | (11,7)% | (11,7)% |
| Titoli in circolazione | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 1.979.002 | 1.979.002 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 1.639.994 | 1.639.994 |
| Variazione % | - | - | 20,7% | 20,7% |
| BANCA IFIS | |
|---|---|
| Diamo valore al tuo lavoro. |
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
|---|---|---|---|
| Costo della qualità creditizia(1) | |||
| Dati al 31.12.2018 | 1,70% | - | - |
| Dati al 31.12.2017 | 0,31% | - | - |
| Variazione % | 1,39% | - | - |
| Crediti in sofferenza netti/ Crediti verso clientela | |||
| Dati al 31.12.2018 | 1,1% | - | 4,0% |
| Dati al 01.01.2018 | 1,2% | - | 9,4% |
| Variazione % | (0,1)% | - | (5,4)% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde | |||
| Dati al 31.12.2018 | 73,0% | - | 15,4% |
| Dati al 01.01.2018 | 71,0% | - | 6,7% |
| Variazione % | 2,0% | - | 8,7% |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti | |||
| Dati al 31.12.2018 | 5,2% | 99,6% | 11,8% |
| Dati al 01.01.2018 | 6,2% | 99,9% | 16,9% |
| Variazione % | (1,0)% | (0,3)% | (5,1)% |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi | |||
| Dati al 31.12.2018 | 9,5% | 99,6% | 13,8% |
| Dati al 01.01.2018 | 9,9% | 99,9% | 19,2% |
| Variazione % | (0,4)% | (0,3)% | (5,4)% |
| RWA(2)(3) | |||
| Dati al 31.12.2018 | 4.793.273 | 1.584.420 | 657.733 |
| Dati al 01.01.2018 | 4.450.750 | 801.915 | 424.484 |
| Variazione % | 7,7% | 97,6% | 54,9% |
(1) In seguito all'applicazione a partire dal 1 gennaio 2018 del nuovo principio contabile IFRS 9 in sostituzione del precedente IAS 39, il costo della qualità creditizia è stato calcolato prendendo a riferimento le rettifiche di valore determinate in forza di tale nuovo principio a partire dal 1 gennaio 2018. Il dato comparativo è quello precedentemente pubblicato con riferimento ai "clienti Imprese" e prende a riferimento le rettifiche di valore calcolate sulla base del precedente principio IAS 39 non essendo prevista l'applicazione retrospettiva obbligatoria del nuovo principio. (2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo alle sole voci patrimoniali esposte nei settori.
(3) Il dato di RWA del settore Governance & Servizi include le partecipazioni in società non finanziarie consolidate con il metodo del patrimonio netto e non rientranti nel Gruppo Bancario a fini di vigilanza.
Il Settore Imprese include le seguenti aree di business:
• Crediti Fiscali: area specializzata nell'acquisto di crediti fiscali ceduti da procedure concorsuali che opera con il marchio Fast Finance; acquista crediti fiscali, maturati e maturandi, già chiesti a rimborso oppure futuri, sorti in costanza di procedura oppure nelle annualità precedenti. A corollario dell'attività caratteristica, vengono saltuariamente acquisiti dalle procedure concorsuali anche crediti di natura commerciale.
| DATI ECONOMICI | 31.12.2018 | 31.12.2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 247.457 | 257.818 | (10.361) | (4,0)% |
| Commissioni nette | 85.432 | 75.511 | 9.921 | 13,1% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 2.624 | 16.168 | (13.544) | (83,8)% |
| Margine di intermediazione | 335.513 | 349.497 | (13.984) | (4,0)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (97.438) | (22.480) | (74.958) | 333,4% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 238.075 | 327.017 | (88.942) | (27,2)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 4° Trim. 2018 | 4° Trim. 2017 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | 74.764 | 69.162 | 5.602 | 8,1% | |
| Commissioni nette | 24.392 | 19.113 | 5.279 | 27,6% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (5.199) | 619 | (5.818) | (940,8)% | |
| Margine di intermediazione | 93.957 | 88.894 | 5.063 | 5,7% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (28.994) | (32.620) | 3.626 | (11,1)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 64.963 | 56.274 | 8.689 | 15,4% |
Il contributo delle unità organizzative che compongono il settore Imprese alla variazione del margine di intermediazione 2018 è così dettagliabile: Crediti Commerciali 170,0 milioni di euro (+22,9 milioni di euro rispetto all'anno precedente), Corporate Banking 100,3 milioni di euro (-35,1 milioni di euro), Leasing 51,6 milioni di euro (+0,3 milioni) e Crediti Fiscali 13,6 milioni di euro (-2,0 milioni di euro).
I Crediti Commerciali contribuiscono allo sviluppo del margine di intermediazione con una crescita del 15,6% rispetto al 2017. Tale andamento è favorito dalla crescita di turnover (+13,9% rispetto al 31 dicembre 2017) e numero di imprese clienti (+11,6% rispetto all'anno precedente, senza considerare l'apporto positivo derivante dall'acquisizione avvenuta nel mese di luglio di Credifarma).
Con riferimento al Corporate Banking, la diminuzione del margine di intermediazione è riferibile in prevalenza al minor contributo dell'effetto positivo del "reversal PPA" 1 che passa da 100,7 milioni di euro del 2017 a 77,8 milioni del 2018 (-22,8%). Tale diminuzione è fisiologica in quanto connessa alla vita media residua dei finanziamenti sottostanti; è stata inoltre accentuata dagli effetti delle estinzioni anticipate occorse nel 2017.
L'ammontare residuo del "reversal PPA" sopra citato riferito all'intero settore Imprese risulta pari a 185,8milioni di euro al 31 dicembre 2018 (273,3 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e contribuirà positivamente al risultato degli esercizi futuri sulla base della vita media del portafoglio sottostante stimata in circa 3 anni.
Il margine di intermediazione dell'area Leasing risulta sostanzialmente in linea con quello dell'esercizio precedente (+0,5%) in quanto l'incremento dei finanziamenti di fatto sterilizza sia la minor reddittività della produzione a seguito dell'aumentato contesto competitivo, sia la venuta a maturazione di vecchi portafogli con reddittività più elevate.
Il settore Imprese, nel corso del 2018, ha generato rettifiche di valore per rischio di credito per complessivi 97,4 milioni di euro, di cui 74,9 milioni riferibili ad esposizioni dell'unità Crediti Commerciali, 11,6 milioni del Corporate Banking, 10,7 milioni del Leasing e 0,2 milioni dei Crediti Fiscali. I maggiori accantonamentirelativi ai Crediti Commerciali sono dovuti principalmente a posizioni a sofferenza e inadempienze probabili del comparto delle costruzioni per complessivi 60 milioni di euro, due delle quali sono riconducibili a storiche controparti (i rapporti
1 Con "Reversal PPA" si intende lo smontamento temporale del differenziale tra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile di bilancio dei crediti dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

sono iniziati circa 15 anni fa) attive nel settore delle infrastrutture che hanno coinvolto l'intero sistema bancario italiano (50 milioni di euro per le due controparti storiche).
Va inoltre considerato, relativamente alla variazione rispetto all'esercizio precedente, che nel 2017 il Corporate Banking ha registrato significative riprese nette a fronte anche di una ripresa di valore su una posizione individualmente significativa per 19 milioni di euro.
Le attività finanziarie del settore Imprese sono relative a Crediti verso clientela per 5.918,5 milioni di euro (+8,4% rispetto al 1 gennaio 2018), ad Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico per 114,6 milioni di euro (+95,1%) e ad Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per 12,2 milioni di euro (-8,3%); queste ultime due categorie sono prevalentemente riferibili a investimenti effettuati in quote di fondi OICR nell'ambito dell'attività di Corporate banking e a finanziamenti a clientela che hanno fallito il test SPPI.
Nel seguito si riporta il dettaglio per i crediti verso clientela delle attività deteriorate per categorie di rischio.
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 01.01.2018 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | ||||
| Crediti in sofferenza netti | 67.947 | 62.873 | 5.074 | 8,1% | |
| Inadempienze probabili nette | 147.458 | 163.068 | (15.610) | (9,6)% | |
| Esposizioni scadute deteriorate nette | 94.953 | 111.986 | (17.033) | (15,2)% | |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela (Stage 3) | 310.358 | 337.927 | (27.569) | (8,2)% | |
| Crediti in bonis netti (Stage 1 e 2) | 5.608.138 | 5.124.312 | 483.826 | 9,4% | |
| Totale crediti per cassa verso clientela | 5.918.496 | 5.462.239 | 456.257 | 8,4% |
Come già segnalato nelle "Note introduttive alla lettura dei numeri" si evidenzia che, a seguito dell'introduzione della categoria dei cd. POCI – "purchased or originated credit-impaired" prevista dal nuovo principio IFRS 9, delle nuove policy di write-off adottate dal Gruppo e coerentemente a quanto previsto dal 5° aggiornamento della Circolare 262 di Banca d'Italia, l'esposizione delle attività deteriorate lorde e delle relative rettifiche di valore è significativamente cambiata a partire dal 1 gennaio 2018.
In particolare, le nuove policy di write off prevedono la cancellazione contabile, senza rinuncia al credito, per quelle posizioni che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche:
e una o più delle seguenti condizioni:
Inoltre, si evidenzia che all'interno del settore Imprese, sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente agli attivi deteriorati rinvenienti prevalentemente dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca alla data di acquisizione e così composti:
Tali valori incorporano già gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal nuovo principio contabile IFRS 9.
Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza.
| IMPRESE (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.12.2018 | ||||||
| Valore nominale | 251.456 | 233.526 | 107.108 | 592.090 | 5.637.795 | 6.229.885 |
| Rettifiche di valore | (183.509) | (86.068) | (12.155) | (281.732) | (29.657) | (311.389) |
| Valore di bilancio | 67.947 | 147.458 | 94.953 | 310.358 | 5.608.138 | 5.918.496 |
| Coverage ratio | 73,0% | 36,9% | 11,3% | 47,6% | 0,5% | 5,0% |
| Gross ratio | 4,0% | 3,7% | 1,7% | 9,5% | 90,5% | 100,0% |
| Net ratio | 1,1% | 2,5% | 1,6% | 5,2% | 94,8% | 100,0% |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | ||||||
| Valore nominale | 217.142 | 221.895 | 125.232 | 564.269 | 5.152.491 | 5.716.760 |
| Rettifiche di valore | (154.269) | (58.827) | (13.246) | (226.342) | (28.179) | (254.521) |
| Valore di bilancio | 62.873 | 163.068 | 111.986 | 337.927 | 5.124.312 | 5.462.239 |
| Coverage ratio | 71,0% | 26,5% | 10,6% | 40,1% | 0,5% | 4,5% |
| Gross ratio | 3,8% | 3,9% | 2,2% | 9,9% | 90,1% | 100,0%. |
| Net ratio | 1,2% | 3,0% | 2,1% | 6,2% | 93,8% | 100,0%. |
Le attività deteriorate nette nel settore Imprese si attestano al 31 dicembre 2018 a 310,4 milioni di euro in diminuzione di 27,6 milioni di euro rispetto al valore al 1 gennaio 2018 (337,9 milioni): i Crediti in sofferenza incrementano di 5,1 mln (+8,1%), le inadempienze probabili diminuiscono di 15,6 milioni (-9,6%) le esposizioni scadute di 17,0 milioni (-15,2%).
Il coverage ratio delle attività deteriorate passa dal 40,1% del 1 gennaio 2018 al 47,6% del 31 dicembre 2018. Il valore dei crediti netti a sofferenza al 31 dicembre 2018 è pari a 67,9 milioni ed il rapporto sofferenze nette su totale crediti ammonta al 1,1%.
| KPI | 31.12.2018 | 01.01.2018 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Costo della qualità creditizia (1) | 1,70% | 0,31% | - | 1,39% |
| Crediti in sofferenza netti/Crediti verso clientela | 1,1% | 1,2% | - | (0,1)% |
| Coverage ratio | 73,0% | 71,0% | - | 2,0% |
| Net NPE ratio | 5,2% | 6,2% | - | (1,0)% |
| Gross NPE ratio | 9,5% | 9,9% | - | (0,4)% |
| Totale RWA settore | 4.793.273 | 4.450.750 | 342.523 | 7,7% |
(1) In seguito all'applicazione a partire dal 1 gennaio 2018 del nuovo principio contabile IFRS 9 in sostituzione del precedente IAS 39, il costo della qualità creditizia è stato calcolato prendendo a riferimento le rettifiche di valore determinate in forza di tale nuovo principio a partire dal 1 gennaio 2018. Il dato comparativo è quello precedentemente pubblicato con riferimento ai "clienti Imprese" e prende a riferimento le rettifiche di valore calcolate sulla base del precedente principio IAS 39 non essendo prevista l'applicazione retrospettiva obbligatoria del nuovo principio.
Il costo del credito calcolato in vigenza del nuovo principio IFRS 9 è pari a 170 bps e riflette di quanto precedentemente descritto in merito agli accantonamenti specifici su posizioni operanti nel settore delle costruzioni; al netto di tali componenti, il costo del credito sarebbe risultato pari a 65 bps. Il dato al 31 dicembre 2017 calcolato secondo il precedente IAS 39 era pari a 31 bps risentendo positivamente delle riprese di valore rilevate nel precedente esercizio.
Per completezza si riporta il dettaglio delle attività deteriorate per categorie di rischio come pubblicato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017:
| IMPRESE (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO |
BONIS | TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.12.2017 | ||||||
| Valore nominale | 813.492 | 378.359 | 131.250 | 1.323.101 | 5.259.641 | 6.582.742 |
| Rettifiche di valore | (737.961) | (165.822) | (15.453) | (919.236) | (44.866) | (964.102) |
| Valore di bilancio | 75.531 | 212.537 | 115.797 | 403.865 | 5.214.775 | 5.618.640 |
| Coverage ratio | 90,7% | 43,8% | 11,8% | 69,5% | 0,9% | 14,6% |
| Gross ratio | 12,4% | 5,7% | 2,0% | 20,1% | 79,9% | 100,0% |
| Net ratio | 1,3% | 3,8% | 2,1% | 7,2% | 92,8% | 100,0% |
A seguire si espone l'evidenza delle variazioni apportate al 1 gennaio 2018 alle attività deteriorate lorde del settore Imprese, anche a seguito di quanto precedentemente esposto:
| VALORE NOMINALE ATTIVITÀ DETERIORATE IMPRESE: RICONCILIAZIONE | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Valore Nominale attività deteriorate al 31.12.2017 | 1.323.101 |
| Decrementi: | 864.389 |
| - allocazione portafogli da settore Imprese a settore Governance & Servizi | 75.381 |
| - riclassifica crediti al fair value | 59.322 |
| - crediti soggetti a write off | 220.512 |
| - interessi di mora soggetti a write off | 75.905 |
| - valore nominale POCI | 433.269 |
| Valore Nominale attività deteriorate al 01.01.2018 esclusi POCI | 458.712 |
| Incrementi: | 105.557 |
| - valore POCI netti | 105.557 |
| Valore Nominale attività deteriorate al 01.01.2018 | 564.269 |
Per una migliore comprensione dei risultati dell'esercizio, vengono commentati di seguito i contributi delle singole aree di business al settore Imprese.
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 31.12.2017 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | ||||
| Margine di interesse | 106.690 | 90.839 | 15.851 | 17,4% | |
| Commissioni nette | 63.332 | 56.272 | 7.060 | 12,5% | |
| Margine di intermediazione | 170.022 | 147.111 | 22.911 | 15,6% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (74.904) | (36.575) | (38.329) | 104,8% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 95.118 | 110.536 | (15.418) | (13,9)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
4° Trim. 2018 | 4° Trim. 2017 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | ||||
| Margine di interesse | 28.892 | 22.107 | 6.785 | 30,7% | |
| Commissioni nette | 17.508 | 15.173 | 2.335 | 15,4% | |
| Margine di intermediazione | 46.400 | 37.280 | 9.120 | 24,5% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (20.373) | (20.550) | 177 | (0,9)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 26.027 | 16.730 | 9.297 | 55,6% |
A seguito dell'integrazione dei prodotti a medio termine nell'offerta commerciale indirizzata alle PMI, nei consuntivi del 2018 e per omogeneità, nello stesso periodo del 2017, sono state incluse le risultanze economico-patrimoniali della business unit Commercial Lending, specializzata nell'erogazione di finanziamenti a medio termine, in precedenza classificata nel Corporate Banking. Inoltre a partire dal terzo trimestre 2018 è stato incluso il contributo della neo-controllata Credifarma S.p.A., entrata a far parte del Gruppo dal 2 luglio 2018.
Il contributo dell'Area Crediti Commerciali al margine di intermediazione del settore Imprese ammonta a 170,0 milioni di euro nel 2018 (di cui 46,4 milioni nel quarto trimestre 2018), con una crescita dell'15,6% rispetto all' anno precedente.
La redditività espressa dal margine di interesse si incrementa del 17,4% (+15,9 milioni) rispetto al 2017 mentre le commissioni nette sono in crescita dell'12,5% (+7,1 milioni).
Le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito ammontano a 74,9 milioni di euro (di cui 20,4 milioni nel quarto trimestre 2018), in aumento di 38,3 milioni rispetto ai 36,6 milioni del 2017. L'incremento è principalmente dovuto ai maggiori accantonamenti analitici su posizioni a sofferenza e inadempienze probabili riconducibili a posizioni individualmente significative operanti nel settore delle costruzioni. Conseguentemente, il risultato della gestione finanziaria si attesta a 95,1 milioni in diminuzione di 15,4 milioni (-13,9%).
L'evoluzione del margine di intermediazione del periodo considerato è coerente alla dinamica dei volumi sia per quanto riguarda la tradizionale operatività factoring, sia per quanto riguarda il finanziamento a medio lungo termine, prodotto che la Banca ha iniziato ad includere nell'offerta commerciale alle PMI a seguito della fusione di Interbanca ed integrando l'offerta preesistente con nuovi prodotti. Relativamente ai volumi del factoring, il turnover del 2018 risulta pari a 13,3 miliardi, e supera di 1,6 miliardi (+13,9%) quello dell'esercizio precedente. Il valore nominale dei crediti gestiti (monte crediti), alla fine del 2018, è 3,9 miliardi con un incremento di circa 172,6 milioni, (+4,6%) rispetto al 2017. Per quanto attiene l'operatività a medio lungo termine, nel 2018 sono stati erogati 226,9 milioni di euro di nuovi finanziamenti rispetto ai 193,4 dell'anno precedente (+17,3%).
I crediti netti del comparto Commercial Lending ammontano a 360,7 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2018, il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 3,6 miliardi di euro in aumento con il dato del 1 gennaio 2018 del +6%.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza.
| CREDITI COMMERCIALI (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.12.2018 | ||||||
| Valore nominale | 209.948 | 170.319 | 89.198 | 469.465 | 3.377.558 | 3.847.023 |
| Rettifiche di valore | (171.287) | (72.581) | (4.620) | (248.488) | (14.418) | (262.906) |
| Valore di bilancio | 38.661 | 97.738 | 84.578 | 220.977 | 3.363.140 | 3.584.117 |
| Coverage ratio | 81,6% | 42,6% | 5,2% | 52,9% | 0,4% | 6,8% |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | ||||||
| Valore nominale | 166.292 | 128.577 | 109.463 | 404.332 | 3.179.765 | 3.584.097 |
| Rettifiche di valore | (134.924) | (46.540) | (5.598) | (187.062) | (14.645) | (201.707) |
| Valore di bilancio | 31.368 | 82.037 | 103.865 | 217.270 | 3.165.120 | 3.382.390 |
| Coverage ratio | 81,1% | 36,2% | 5,1% | 46,3% | 0,5% | 5,6% |
Le sofferenze nette ammontano a 38,7 milioni di euro, in aumento del 23,2% rispetto al dato del 1 gennaio 2018 con un coverage ratio pari all'81,6% in aumento rispetto al dato del 1 gennaio 2018. Anche la categoria delle inadempienze probabili risulta in incremento del 19,1% attestandosi a 97,7 milioni di euro con un coverage ratio in aumento al 42,6%. Queste variazioni sono collegate al precedentemente citato deterioramento di alcune posizioni operanti nel settore delle costruzioni.
Le esposizioni scadute ammontano a 84,6 milioni di euro, in diminuzione del 18,6% rispetto al dato al 1 gennaio 2018. Complessivamente, le esposizioni deteriorate ammontano a 221,0 milioni di euro con un coverage ratio che si attesta al 52,9%, in aumento rispetto al dato di 46,3% al 1 gennaio 2018.
Leasing
| DATI ECONOMICI | 31.12.2018 31.12.2017 |
VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | 40.131 | 39.574 | 557 | 1,4% | |
| Commissioni nette | 11.487 | 11.770 | (283) | (2,4)% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | - | (7) | 7 | (100,0)% | |
| Margine di intermediazione | 51.618 | 51.337 | 281 | 0,5% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (10.700) | (5.606) | (5.094) | 90,9% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 40.918 | 45.731 | (4.813) | (10,5)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 4° Trim. 2018 | 4° Trim. 2017 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | 10.406 | 10.467 | (61) | (0,6)% | |
| Commissioni nette | 2.783 | 2.666 | 117 | 4,4% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | - | (1) | 1 | (100,0)% | |
| Margine di intermediazione | 13.189 | 13.132 | 57 | 0,4% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (3.007) | (636) | (2.371) | 372,9% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 10.182 | 12.496 | (2.314) | (18,5)% |
Il margine di intermediazione del Leasing risulta pari a 51,6 milioni, con una crescita dello 0,5% (+0,3 milioni di euro in valore assoluto) rispetto ai dati del 31 dicembre 2017. La variazione è dovuta al margine di interesse per 0,6 milioni di euro, parzialmente compensata da minori commissioni nette per 0,3 milioni di euro.
Le nuove erogazioni dell'anno 2018 risultano pari a 706,7 milioni di euro con un incremento rispetto al 2017 pari a 46,3 milioni (+7,0%).
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 10,7 milioni di euro, in aumento di 5,1 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2017. L'incremento è dovuto principalmente a maggiori accantonamenti su posizioni deteriorate, ed includono anche di una rettifica di valore individualmente significativa per 1,3 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2018, il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.399,9 milioni di euro rispetto ai 1.270,7 milioni del 1 gennaio 2018, con una variazione del 10,2%. Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza.
| CREDITI LEASING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.12.2018 | ||||||
| Valore nominale | 14.492 | 16.554 | 17.473 | 48.519 | 1.387.814 | 1.436.333 |
| Rettifiche di valore | (12.222) | (10.295) | (7.535) | (30.052) | (6.342) | (36.394) |
| Valore di bilancio | 2.270 | 6.259 | 9.938 | 18.467 | 1.381.472 | 1.399.939 |
| Coverage ratio | 84,3% | 62,2% | 43,1% | 61,9% | 0,5% | 2,5% |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | ||||||
| Valore nominale | 21.937 | 11.814 | 14.853 | 48.604 | 1.265.275 | 1.313.879 |
| Rettifiche di valore | (19.345) | (10.038) | (7.641) | (37.024) | (6.112) | (43.136) |
| Valore di bilancio | 2.592 | 1.776 | 7.212 | 11.580 | 1.259.163 | 1.270.743 |
| Coverage ratio | 88,2% | 85,0% | 51,4% | 76,2% | 0,5% | 3,3% |
| DATI ECONOMICI | 31.12.2018 | 31.12.2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 87.082 | 111.799 | (24.717) | (22,1)% |
| Commissioni nette | 10.601 | 7.481 | 3.120 | 42,0% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 2.624 | 16.175 | (13.551) | (83,8)% |
| Margine di intermediazione | 100.307 | 135.455 | (35.148) | (25,9)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (11.592) | 19.999 | (31.591) | (158,0)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 88.715 | 155.455 | (66.740) | (42,9)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
4° Trim. 2018 4° Trim. 2017 |
VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | 31.043 | 33.024 | (1.981) | (6,0)% |
| Commissioni nette | 4.089 | 1.277 | 2.812 | 220,1% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (5.199) | 620 | (5.819) | (938,5)% |
| Margine di intermediazione | 29.933 | 34.921 | (4.988) | (14,3)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (5.489) | (11.351) | 5.862 | (51,6)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 24.444 | 23.571 | 873 | 3,7% |
Il margine di intermediazione del Corporate Banking risulta pari a 100,3 milioni, con un decremento di 35,1 milioni rispetto ai dati del 31 dicembre 2017. Tale decremento è dovuto prevalentemente al fisiologico minore contributo del "reversal PPA1 " per 22,9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.
In diminuzione dell'83,8% rispetto al 2017 l'apporto delle altre componenti del margine di intermediazione, che lo scorso anno è stato positivamente influenzato dalla definizione di una controversia relativa all'uscita della ex controllata Interbanca dall'investimento in una società del settore tecnologico perfezionata con il trasferimento delle azioni al socio di maggioranza.
Le nuove erogazioni al 31 dicembre 2018 risultano pari a 333 milioni con un incremento rispetto al precedente esercizio pari a 80,8 milioni (+32,0%).
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 11,6 milioni, in aumento rispetto al precedente esercizio nel quale sono state registrate significative riprese nette, di cui una individualmente significativa per 19 milioni di euro.
Il contributo dell'area Corporate Banking al risultato netto della gestione finanziaria del settore Imprese ammonta a 88,7 milioni con una diminuzione del 42,9% rispetto all'esercizio precedente, a seguito principalmente dell'aumento delle rettifiche nette su crediti poco sopra commentate ed al minore impatto del "reversal PPA1 ".
Al 31 dicembre 2018, il totale dei crediti verso clientela netti dell'Area ammonta a 798,2 milioni di euro, rispetto ai 678,5 milioni del 1 gennaio 2018, con una variazione positiva del 17,6%. Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza.
1 Con "Reversal PPA" si intende lo smontamento temporale del differenziale tra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile di bilancio dei crediti dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
| BANCA IFIS | |
|---|---|
| Diamo valore al tuo lavoro. |
| CREDITI CORPORATE BANKING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.12.2018 | ||||||
| Valore nominale | 27.016 | 46.191 | 437 | 73.644 | 736.523 | 810.167 |
| Rettifiche di valore | - | (3.192) | - | (3.192) | (8.750) | (11.942) |
| Valore di bilancio | 27.016 | 42.999 | 437 | 70.452 | 727.773 | 798.225 |
| Coverage ratio | 0,0% | 6,9% | 0,0% | 4,3% | 1,2% | 1,5% |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | ||||||
| Valore nominale | 28.913 | 81.504 | 916 | 111.333 | 576.880 | 688.213 |
| Rettifiche di valore | - | (2.249) | (7) | (2.256) | (7.422) | (9.678) |
| Valore di bilancio | 28.913 | 79.255 | 909 | 109.077 | 569.458 | 678.535 |
| Coverage ratio | 0,0% | 2,8% | 0,8% | 2,0% | 1,3% | 1,4% |
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
31.12.2018 31.12.2017 |
VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | 13.554 | 15.605 | (2.051) | (13,1)% |
| Commissioni nette | 12 | (11) | 23 | (209,1)% |
| Margine di intermediazione | 13.566 | 15.594 | (2.028) | (13,0)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (242) | (298) | 56 | (18,8)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 13.324 | 15.296 | (1.972) | (12,9)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
4° Trim. 2018 | 4° Trim. 2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Margine di interesse | 4.423 | 3.563 | 860 | 24,1% |
| Commissioni nette | 12 | (2) | 14 | (700,0)% |
| Margine di intermediazione | 4.435 | 3.561 | 874 | 24,5% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (125) | (83) | (42) | 50,6% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 4.310 | 3.478 | 832 | 23,9% |
Il contributo dell'Area Crediti Fiscali al margine di intermediazione del settore Imprese ammonta a 13,6milioni di euro con una riduzione del 13% rispetto al 31 dicembre 2017.
Il decremento del margine è sostanzialmente dovuto alla riduzione degli incassi che ammontano a 64,9 milioni di euro rispetto ai 77,3 milioni del 2017 con una riduzione di circa il 16%.
Relativamente ai volumi, nel 2018 sono stati acquistati crediti per un valore nominale esigibile di 62,8 milioni di euro, rispetto ad acquisti per un nominale esigibile di 78,9 milioni di euro nello stesso periodo del 2017.
Al 31dicembre 2018 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 136,1 milioni di euro rispetto ai 130,6 milioni del 1 gennaio 2018, con un aumento del 4%. I crediti di questo settore sono, per loro natura, classificati come crediti "in bonis", in stage 1 e 2.Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza.
| BANCA IFIS | |
|---|---|
| Diamo valore al tuo lavoro. |
| CREDITI FISCALI (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.12.2018 | ||||||
| Valore nominale | - | 328 | - | 328 | 135.900 | 136.228 |
| Rettifiche di valore | - | - | - | - | (147) | (147) |
| Valore di bilancio | - | 328 | - | 328 | 135.753 | 136.081 |
| Coverage ratio | n.a. | 0,0% | n.a. | 0,0% | 0,1% | 0,1% |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | ||||||
| Valore nominale | - | - | - | - | 130.571 | 130.571 |
| Rettifiche di valore | - | - | - | - | - | - |
| Valore di bilancio | - | - | - | - | 130.571 | 130.571 |
| Coverage ratio | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | 0,0% | 0,0% |
E' il settore del Gruppo Banca IFIS dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti di difficile esigibilità prevalentemente unsecured.
L'attività è per natura strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.
Il portafoglio crediti acquistati viene gestito tramite due differenti modalità: gestione stragiudiziale e gestione giudiziale. All'interno delle due modalità la gestione si articola in una ulteriore pluralità di attività e obiettivi operativi.
Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio del settore NPL per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; negli effetti a conto economico, pari a 238,0 milioni di euro, sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 99,8 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 138,2 milioni. Non sono inclusi il costo della raccolta, le commissioni nette e gli utili da cessione crediti inclusi invece nella tabella riepilogativa dei "Dati economici" riportata nel seguito del presente paragrafo.
| Portafoglio Settore NPL (in migliaia di euro) |
Valore nominale residuo |
Valori di bilancio |
Val. bil. / Val. nom. Res. |
Effetti a conto economico |
Incassi 2018 | Criterio di contabilizzazione prevalente |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Posizioni in staging | 3.082.259 | 200.219 | 6,5% | - | - | Costo d'acquisto |
| Altre posizioni in corso di lavorazione stragiudiziale (gestione "massiva") |
8.113.662 | 150.534 | 1,9% | (13.410) | 12.599 | CA = VAN Flussi da modello |
| Gestione stragiudiziale: posizioni con piani cambiari o piani di rientro formalizzati |
592.299 | 148.637 | 25,1% | 74.637 | 71.891 | CA = VAN Flussi analitici |
| Posizioni in corso di lavorazione giudiziale ("modello massivo ante oda") |
411.768 | 106.099 | 25,8% | 67.612 | 432 | CA = VAN Flussi da modello |
| Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale |
3.000.159 | 278.335 | 9,3% | 25.547 | 24.276 | Costo d'acquisto o CA = VAN Flussi da modello |
| Gestione giudiziale: posizioni con ordinanza di assegnazione del quinto di pensione o stipendio |
556.225 | 208.975 | 37,6% | 83.566 | 72.139 | CA = VAN Flussi analitici |
| Totale | 15.756.372 | 1.092.799 | 6,9% | 237.952 | 181.337 |
Nella fase immediatamente successiva all'acquisto, in attesa che vengano espletate tutte le attività di ricerca informazioni propedeutiche all'instradamento della posizione verso le modalità di trasformazione più adeguate, il credito viene classificato in una area cosiddetta di "posizioni in staging" e contabilmente valorizzato al costo di acquisto (200,2 milioni al 31 dicembre 2018 rispetto a 93,7 milioni al 1 gennaio 2018) senza contribuzione a conto economico in termini di margine.
A valle di tale fase, che dura di norma 6-12 mesi, le posizioni vengono indirizzate verso la forma di gestione più adeguata alle loro caratteristiche; l'attività di gestione stragiudiziale consiste prevalentemente nell'attivazione del credito mediante sottoscrizione da parte del debitore di piani cambiari o piani di rientro volontari; l'attività di gestione giudiziale consiste invece nella trasformazione mediante azione legale volta all'ottenimento da parte del tribunale dell'ordinanza di assegnazione (ODA) del quinto della pensione o dello stipendio, la cui esistenza è il presupposto necessario per l'avvio di tale forma di trasformazione.
Le posizioni che non hanno i requisiti per la lavorazione giudiziale, completate le attività propedeutiche al rilascio in lavorazione, vengono classificate in un portafoglio cosiddetto di gestione "massiva", in attesa che vengano raccolti i piani di rientro di cui sopra. In questa fase le posizioni sono valorizzate al costo ammortizzato (150,5 milioni al 31 dicembre 2018 rispetto a 153,4 milioni al 1 gennaio 2018) calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa attesi determinati sulla base di un modello statistico proprietario sviluppato su dati storici interni; tale modello prevede stime di trasformazione su cluster di crediti omogenei. Si segnala che tale modello è oggetto di aggiornamento periodico per tenere conto delle evoluzioni storiche osservate sia nella dinamica degli incassi sia nelle caratteristiche dei portafogli oggetto di acquisto: nello specifico l'ultima revisione effettuata ha visto il fine tuning delle statistiche storiche di incasso e di alcune clusterizzazioni (rese possibili dalla maggiore stratificazione di informazioni storiche), la più significativa delle quali è stata l'introduzione di statistiche di trasformazione differenziate per gli acquisti effettuati sul mercato non primario. Tale attività di aggiornamento ("ricalibrazione") effettuata a marzo 2018 ha generato un effetto positivo a conto economico di circa 1,7 milioni di euro.
Al momento della sottoscrizione di un piano di rientro o di un piano cambiario, per i quali sia intervenuto il pagamento di almeno 3 volte la rata media dalla data di raccolta, le pratiche incluse in questo portafoglio vengono riclassificate nelle "Posizioni con piani cambiari o piani di rientro formalizzati"; tali posizioni sono valorizzate al costo ammortizzato (148,6 milioni di euro al 31 dicembre 2018 rispetto a 131,3 milioni di euro al 1 gennaio 2018) calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa stimati sulla base dei piani di rientro, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. L'effetto di "ricalibrazione" del modello ha comportato a marzo 2018 un effetto positivo in questa categoria di 1,5 milioni di euro, derivante dal fatto che è stato introdotto nella modellistica dei tempi di recupero il concetto di "sopravvivenza" mutuato dalle tavole attuariali dell'Istat.
Le posizioni che hanno i requisiti per la lavorazione giudiziale vengono avviate nella relativa gestione; in particolare la lavorazione giudiziale, intesa come azione esecutiva mobiliare presso terzi, è caratterizzata da diverse fasi legali finalizzate all'ottenimento di un titolo esecutivo, che nel loro complesso durano di norma 18-24 mesi e sono così declinate: ottenimento decreto ingiuntivo, precetto, pignoramento mobiliare e infine ODA. Fino al 31 dicembre 2017 le pratiche iscritte in tutte le fasi antecedenti l'ODA venivano rilevate in bilancio al costo di acquisto senza contribuzione a conto economico, in assenza di modelli statistici specifici per la stima dei flussi di cassa ai fini del calcolo del costo ammortizzato e di flussi analitici per le singole posizioni non essendo ancora stata ottenuta l'ODA. Nel corso del primo trimestre 2018 la Banca ha provveduto al rilascio in produzione, completata la fase di sviluppo interno e test, di un modello statistico sviluppato su dati proprietari, per la stima dei flussi di cassa delle posizioni in lavorazione giudiziale che non abbiano ancora raggiunto l'ODA ("modello massivo ante ODA"); più specificatamente vengono valorizzati flussi di cassa con il nuovo modello statistico per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto o otterranno un precetto a partire dal 1 gennaio 2018. Per tali pratiche sono stimati dei flussi di incasso futuri i quali tengono conto sia dei tempi medi osservati per ciascuna fase di lavorazione (precetto, pignoramento), sia delle probabilità di successo delle varie fasi (da precetto a pignoramento, da pignoramento ad ODA), sia dei tempi medi osservati tra l'ottenimento di un ODA e la registrazione del primo incasso. Tali flussi di cassa sono utilizzati nella valorizzazione al costo ammortizzato (rispetto al precedente mantenimento al costo di acquisto) che è calcolato come attualizzazione dei flussi di cassa attesi al tasso interno di rendimento. L'applicazione di tale modello alle posizioni che ne presentavano i requisiti necessari ha portato nel corso del 2018 ad iscrivere componenti positive di conto economico per complessivi 67,6 milioni di euro, come esposto nella tabella sopra riportata nella categoria "Posizioni in corso di lavorazione giudiziale (modello massivo ante ODA)", con un valore di costo ammortizzato pari a 106,1 milioni al 31 dicembre 2018.
Le rimanenti pratiche in corso di lavorazione giudiziale sono valorizzate al costo di acquisto fino a al momento in cui i requisiti di cui sopra sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA e sono incluse nella precedente tabella nella categoria "Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale" che ammonta complessivamente a 278,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018. Sono presenti altresì in questa categoria alcuni portafogli originati in settori corporate bancari o real estate, valutati in modo analitico o al costo d'acquisto. L'effetto a conto economico generato da queste posizioni pari a 25,5 milioni di euro è in particolare riferito all'affinamento della stima dei flussi di cassa attesi da posizioni garantite da immobili su cui è presente un'ipoteca di primo grado.
A partire dal 1 gennaio 2018, quindi, la valorizzazione delle pratiche in lavorazione giudiziale può essere così riassunta: nella prima fase nella quale vengono compiute tutte le attività necessarie per ottenere un decreto ingiuntivo le posizioni continuano ad essere valorizzate al costo di acquisto. Nelle fasi successive, nelle quali avviene la notifica del precetto e la notifica dell'atto di pignoramento al terzo (datore di lavoro) e al debitore, la valorizzazione delle pratiche avviene al costo ammortizzato calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa attesi stimati sulla base del modello statistico precedentemente citato. All'ottenimento dell'ODA (ultima fase della lavorazione giudiziale) le pratiche sono valorizzate a costo ammortizzato calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa attesi sulla singola posizione, tenuto conto dei vincoli di età anagrafica del debitore e di rischi di perdita del posto di lavoro.
Le pratiche in lavorazione giudiziale per le quali è stata ottenuta l'ODA sono inserite nel raggruppamento "Posizioni con ordinanza di assegnazione del quinto di pensione o stipendio" e ammontano a 209,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (123,4 milioni di euro al 1 gennaio 2018).
Nel corso delle varie lavorazioni è anche possibile che le posizioni vengano chiuse con accordi di saldo e stralcio (o marginalmente con piani di trasformazione nel caso della gestione giudiziale) o che vengano riclassificate in gestione massiva nel caso in cui i debitori interrompano il regolare pagamento dei piani sottoscritti o dei pignoramenti del quinto.
Si segnala infine che talvolta, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, la Banca può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da code di lavorazione.
* * *
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 31.12.2017 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | |||
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 99.801 | 63.894 | 35.907 | 56,2% |
| Altre componenti del margine di interesse | 138.150 | 102.456 | 35.694 | 34,8% |
| Costo della raccolta | (10.823) | (18.864) | 8.041 | (42,6)% |
| Margine di interesse | 227.128 | 147.486 | 79.642 | 54,0% |
| Commissioni nette | 6 | (2.000) | 2.006 | (100,3)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 17.100 | 19.019 | (1.919) | (10,1)% |
| Margine di intermediazione | 244.234 | 164.505 | 79.729 | 48,5% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 244.234 | 164.505 | 79.729 | 48,5% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
4° Trim. 2018 | 4° Trim. 2017 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | ||||
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 27.537 | 18.992 | 8.545 | 45,0% | |
| Altre componenti del margine di interesse | 41.942 | 41.641 | 301 | 0,7% | |
| Costo della raccolta | (3.076) | (5.186) | 2.110 | (40,7)% | |
| Margine di interesse | 66.403 | 55.447 | 10.956 | 19,8% | |
| Commissioni nette | 19 | (623) | 642 | (103,0)% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 9.569 | 1.316 | 8.253 | 627,1% | |
| Margine di intermediazione | 75.991 | 56.140 | 19.851 | 35,4% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 75.991 | 56.140 | 19.851 | 35,4% |

La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, passa da 63,9 milioni di euro a 99,8 milioni di euro con un incremento del 56,2% dovuto principalmente all'aumento dei crediti attivati legalmente (ovvero quelli che iniziano le fasi legali di precetto, pignoramento mobiliare e ODA) e a quelli con piani di rientro paganti.
La voce "Altre componenti del margine di interesse", che evidenza un incremento del 34,8%, include l'effetto economico derivante della variazione dei cash flow attesi in funzione dei maggiori o minori incassi realizzati o attesi rispetto alle previsioni e/o variazione dei tempi di recupero.
La voce commissioni nette include sia le commissioni pagate per i servizi di gestione e incasso di effetti, la cui riduzione è riconducibile ai minori investimenti in portafogli cambiari sia le commissioni attive ricevute a titolo di compenso di mediazione.
Il risultato netto della gestione finanziaria del settore NPL si attesta a complessivi 244,2 milioni di euro (164,5 milioni di euro al 31 dicembre 2017, +48,5%). Tale crescita è sostenuta dalle buone performance registrate dalla gestione dei portafogli in essere che ha comportato una migliore qualità degli accordi di pagamento sottoscritti, nonché dal maggior numero di ODA ottenute dai diversi tribunali. A tale proposito si evidenzia come gli incassi siano passati da 128,3 milioni di euro nel 2017 a 181,3 milioni nel 2018 registrando un incremento del 41,3%.
Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per categoria di rischio di vigilanza.
| DATI PATRIMONIALI | 31.12.2018 | 01.01.2018 | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ASSOLUTA | % | ||
| Crediti in sofferenza | 781.572 | 528.226 | 253.346 | 48,0% |
| Inadempienze probabili | 306.348 | 270.050 | 36.298 | 13,4% |
| Esposizione scadute deteriorate | 131 | 444 | (313) | (70,5%) |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela (Stage 3) | 1.088.051 | 798.720 | 289.331 | 36,2% |
| Crediti in bonis netti (Stage 2) | 4.748 | 716 | 4.032 | 563,1% |
| Totale crediti per cassa verso clientela | 1.092.799 | 799.436 | 293.363 | 36,7% |
I crediti del settore NPL appartengono alla cd. categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impaired introdotta dal nuovo principio contabile IFRS 9, ovvero quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate.
| KPI | 31.12.2018 | 01.01.2018 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | ||||
| Valore nominale dei crediti gestiti | 15.756.372 | 13.074.933 | 2.681.439 | 20,5% | |
| Totale RWA settore | 1.584.420 | 801.915 | 782.505 | 97,6% |
| ANDAMENTO CREDITI SETTORE NPL | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Portafoglio crediti iniziale | 799.436 | 562.146 |
| Acquisti | 240.863 | 239.276 |
| Cessioni | (21.214) | (55.408) |
| Utili da cessioni | 17.100 | 19.020 |
| Interessi da costo ammortizzato | 99.801 | 60.614 |
| Altre componenti margine di interesse da variazione cash flow | 138.150 | 102.096 |
| Incassi | (181.337) | (128.308) |
| Portafoglio crediti finale | 1.092.799 | 799.436 |
Dopo un primo semestre di rallentamento dovuto alla pressione sui prezzi di acquisto dei portafogli, gli acquisti sono ripresi nella seconda metà dell'anno. Il totale degli acquisti del 2018 ammonta a 240,9 milioni di euro, in leggero aumento rispetto ai 239,3 milioni di euro dello scorso esercizio.

La voce "Cessioni" è rappresentata da 21,2 milioni di euro per vendite di portafogli avvenute nel corso del 2018 continuando nella strategia di cogliere le opportunità di mercato che tempo per tempo dovessero presentarsi.
Si precisa che fra le cessioni sono inclusi 3,6 milioni di euro di crediti rientranti nei perimetri di cessione di due operazioni conclusesi a fine esercizio con l'accettazione da parte del Gruppo delle offerte vincolanti ("binding offer") presentate dall'acquirente.
In considerazione del fatto che nelle citate binding offer sono contenuti tutti gli elementi necessari per la verifica dell'effettivo trasferimento sostanziale dei rischi e benefici connessi ai crediti ceduti (derecognition) ma non essendone ancora stato perfezionato alla data di riferimento il trasferimento giuridico, si è provveduto a dare evidenza dei relativi effetti senza procedere con la loro cancellazione ma iscrivendo una posta di credito nei confronti del cessionario per l'ammontare del prezzo e di debito, sempre nei confronti del cessionario, per il valore dei crediti oggetto di cessione. La differenza positiva è confluita a conto economico tra gli utili da cessione di crediti per complessivi 7,2 milioni di euro.
La voce "Incassi" include le rate incassate nel corso del 2018 sia da piani di rientro sia da ODA.
Le dinamiche della raccolta di piani cambiari e di rientro (pari al valore nominale di tutte le rate del piano sottoscritto dal debitore) sono risultate in leggera diminuzione rispetto al 2017, attestandosi a 297,9 milioni di euro contro 302,5 milioni di euro dell'esercizio precedente.
Le dinamiche dell'ottenimento delle ODA evidenziano una significativa crescita nel 2018 e ammontano a circa 27.839 debitori (rispetto a circa 19.929 nel 2017).
A fine periodo il portafoglio gestito dal settore NPL comprende n. 1.679.513 pratiche, per un valore nominale pari a 15,8 miliardi di euro. La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi (ERC - Estimated Remainig Collections) è pari a circa 2,3 miliardi di euro.
Nel settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Controllo, Amministrativo-contabili, Pianificazione, Organizzazione, ICT, Marketing e Comunicazione, HR, nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai settori operativi delle risorse finanziarie. Comprende anche l'attività in via di sviluppo la cui clientela servita è rappresentata da persone fisiche; in particolare accoglie l'attività della controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A. recentemente entrata a far parte del Gruppo che si occupa di erogazioni di finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o pensione, e alcuni portafogli di prestiti personali allocati precedentemente nel comparto Leasing.
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 31.12.2017 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | ||||
| Margine di interesse | (5.323) | 9.368 | (14.691) | (156,8)% | |
| Commissioni nette | (933) | 254 | (1.187) | (467,3)% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 3.012 | 1.704 | 1.308 | 76,8% | |
| Margine di intermediazione | (3.244) | 11.326 | (14.570) | (128,6)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (2.656) | (3.626) | 970 | (26,8)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | (5.900) | 7.700 | (13.600) | (176,6)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
4° Trim. 2018 | 4° Trim. 2017 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|---|
| ASSOLUTA | % | ||||
| Margine di interesse | (1.149) | (3.357) | 2.208 | (65,8)% | |
| Commissioni nette | 113 | 2.639 | (2.526) | (95,7)% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 4.041 | 5.703 | (1.662) | (29,1)% | |
| Margine di intermediazione | 3.005 | 4.986 | (1.981) | (39,7)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (2.185) | (4.455) | 2.270 | (51,0)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 820 | 531 | 289 | 54,6% |

Il risultato netto della gestione finanziaria del settore, negativo per 5,9 milioni di euro risulta in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2017. La variazione è da imputare principalmente all'incremento degli interessi passivi sul funding di Gruppo, non bilanciati interamente dal riaddebito agli altri settori.
Con riferimento al comparto Mutui retail (ex Leasing) confluiti nel segmento Governance, la diminuzione del margine di intermediazione è riferita anche al minor contributo dell'effetto positivo del "reversal PPA"1 che passa da 10,9 milioni di euro del 31 dicembre 2017 a 6,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (-38,5%). L'ammontare complessivo residuo del "reversal PPA" riferito al settore Governance risulta pari a 43,6 milioni di euro al 31 dicembre 2018.
Sul versante della raccolta, nonostante i prodotti Rendimax e Contomax continuino a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, a partire dalla fine del primo trimestre del 2017 la Banca ha intrapreso una serie di azioni anche sul segmento wholesale, volte ad una maggiore diversificazione delle fonti di raccolta e la conseguente riduzione dalla dipendenza del funding della clientela retail. In quest'ottica, a fine aprile è stata perfezionata una ulteriore emissione obbligazionaria che si inserisce nel programma inaugurato tra il secondo ed il terzo trimestre del 2017. Questa nuova emissione di 300 milioni (senior unsecured preferred) si aggiunge così agli altri prestiti obbligazionari già in circolazione (un senior unsecured per un valore nominale di 300 milioni di euro e scadenza maggio 2020, un Subordinato Tier 2 per un valore nominale di 400 milioni di euro e scadenza finale ad ottobre 2027 callable ad ottobre 2022 e i prestiti obbligazionari della incorporata Interbanca).
A fine anno gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni ammontano a circa 30,6 milioni di euro.
Si segnala che nel corso dell'ultimo trimestre è stata lanciata una offerta pubblica di riacquisto parziale dell'Obbligazione Senior Preferred Unsecured ("Tender Offer"), così come più dettagliatamente descritto tra i fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio. Tale operazione ha contribuito positivamente al margine di intermediazione con la rilevazione di un utile da riacquisto di proprie passività finanziari di circa 7,6 milioni di euro.
Tra le azioni di riduzione del costo della raccolta si segnala anche la ristrutturazione della cartolarizzazione dei crediti commerciali, in essere da ottobre 2016, che è stata oggetto di una profonda revisione formalizzata in data 29 marzo 2018. Nell'esercizio appena chiuso infatti, gli interessi passivi derivanti dall'operazione di cartolarizzazione sono stati di 2,1 milioni inferiori rispetto al 2017.
Il costo della liquidità in giacenza presso la Banca d'Italia si mantiene in linea rispetto allo scorso esercizio, con un contribuito negativo per 5,1 milioni di euro rispetto ai 5,2 milioni di euro del medesimo periodo del 2017. La liquidità presso Banca d'Italia al 31 dicembre 2018 ammonta a 281 milioni di euro, in diminuzione del 79% rispetto al saldo al 31 dicembre 2017 pari a 1.347,4 milioni di euro. La riduzione, intervenuta nel corso del quarto trimestre, è principalmente riconducibile ai seguenti eventi:
Si segnala inoltre che parte della liquidità raccolta è stata utilizzata per investimenti in titoli di debito dello Stato italiano (principalmente in titoli con cedola fissa minima garantita ed indicizzazione al tasso di inflazione italiano) che hanno contribuito positivamente al margine di interesse per 7,9 milioni di euro. Tali titoli, a supporto della collateralizzazione di parte del funding, al 31 dicembre 2018 presentano un fair value pari a 410,4 milioni di euro (-4,1% rispetto al 1 gennaio 2018) e duration contenute, e risultano classificate tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Al 31 dicembre 2018, il totale degli impieghi netti del settore ammonta a 302,7 milioni di euro, con una crescita dei crediti netti di circa 162,7 milioni di euro (+116%) rispetto al 1 gennaio 2018.
1 Con "Reversal PPA" si intende lo smontamento temporale del differenziale tra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile di bilancio dei crediti dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
Il principale contributo alla crescita degli impieghi è riconducibile alla sottoscrizione, effettuata nel corso del primo trimestre, di titoli senior relativi ad una cartolarizzazione supportata da garanzia dello Stato (GACS). Il valore netto di questi titoli, al 31 dicembre, ammonta a 77,6 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente si segnalano inoltre 49,8 milioni relativi ad alcuni pronti contro termine con Cassa Compensazione. Il resto della variazione è legato all'acquisizione dei crediti della controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A. che contribuisce per 26,8 milioni di euro e all'acquisizione di altri portafogli retail performing per un valore netto di 26 milioni di euro. L'acquisto dei citati portafogli performing è avvenuta nell'ambito dell'ordinaria attività di acquisto da parte del settore NPL che riguarda, talvolta anche portafogli misti: la parte performing resta comunque sempre residuale rispetto al portafoglio complessivo.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza relativi ai crediti verso clientela.
| GOVERNANCE & SERVIZI (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.12.2018 | ||||||
| Valore nominale | 14.318 | 23.286 | 5.651 | 43.255 | 270.039 | 313.294 |
| Rettifiche di valore | (2.209) | (4.674) | (739) | (7.622) | (2.995) | (10.617) |
| Valore di bilancio | 12.109 | 18.612 | 4.911 | 35.632 | 267.045 | 302.677 |
| Coverage ratio | 15,4% | 20,1% | 13,1% | 17,6% | 1,1% | 3,4% |
| Gross ratio | 4,6% | 7,4% | 1,8% | 13,8% | 86,2% | 100,0% |
| Net ratio | 4,0% | 6,1% | 1,6% | 11,8% | 88,3% | 100,0% |
| SITUAZIONE AL 01.01.2018 | ||||||
| Valore nominale | 14.087 | 10.059 | 4.092 | 28.238 | 118.993 | 147.231 |
| Rettifiche di valore | (941) | (2.910) | (719) | (4.570) | (2.650) | (7.220) |
| Valore di bilancio | 13.146 | 7.149 | 3.373 | 23.668 | 116.343 | 140.011 |
| Coverage ratio | 6,7% | 28,9% | 17,6% | 16,2% | 2,2% | 4,9% |
| Gross ratio | 9,6% | 6,8% | 2,8% | 19,2% | 80,8% | 100,0% |
| Net ratio | 9,4% | 5,1% | 2,4% | 16,9% | 83,1% | 100,0% |
Al fine di consentire la comparazione dei dati, gli aggregati patrimoniali esposti nella presente Relazione sulla gestione del Gruppo sono confrontati con quelli al 1 gennaio 2018, mentre i dati del conto economico dell'esercizio di confronto sono stati ricondotti su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262. Inoltre le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
| PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 01.01.2018 | ASSOLUTA | % | |||
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico | 163.845 | 58.758 | 105.087 | 178,8% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 432.094 | 442.073 | (9.979) | (2,3)% | |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 590.595 | 1.759.780 | (1.169.185) | (66,4)% | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 7.313.972 | 6.401.686 | 912.286 | 14,3% | |
| Attività materiali e immateriali | 153.927 | 152.364 | 1.563 | 1,0% | |
| Attività fiscali | 395.084 | 439.972 | (44.888) | (10,2)% | |
| Altre voci dell'attivo | 332.744 | 308.641 | 24.103 | 7,8% | |
| Totale dell'attivo | 9.382.261 | 9.563.274 | (181.013) | (1,9)% | |
| Debiti verso banche | 785.393 | 791.977 | (6.584) | (0,8)% | |
| Debiti verso clientela | 4.673.299 | 5.293.188 | (619.889) | (11,7)% | |
| Titoli in circolazione | 1.979.002 | 1.639.994 | 339.008 | 20,7% | |
| Passività fiscali | 52.722 | 43.125 | 9.597 | 22,3% | |
| Fondi per rischi e oneri | 25.779 | 24.610 | 1.169 | 4,8% | |
| Altre voci del passivo | 407.066 | 398.720 | 8.346 | 2,1% | |
| Patrimonio netto | 1.459.000 | 1.371.660 | 87.340 | 6,4% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 9.382.261 | 9.563.274 | (181.013) | (1,9)% |
La voce ammonta complessivamente a 163,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018 in aumento del 178,8% rispetto al 1 gennaio 2018 e includono sostanzialmente i finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, nonché le quote di fondi di OICR, così come previsto dal nuovo principio contabile IFRS 9. L'incremento della voce, è prevalentemente riferito all'acquisto di quote di fondi OICR, al netto della variazione di fair value registrata nell'esercizio, per 85,6 milioni di euro, alla rivalutazione di uno strumento finanziario partecipativo di 11,3 milioni di euro, nonché all'acquisto e sottoscrizione di finanziamenti valutati al fair value per circa 7,2 milioni di euro, inclusivo della variazione di fair value registrata nell'esercizio. La composizione della voce è di seguito riportata.
| ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Titoli di debito | 1.935 | 955 | 980 | 102,6% | |
| Titoli di capitale | 11.266 | - | 11.266 | n.a. | |
| Quote di O.I.C.R. | 99.349 | 13.729 | 85.620 | 623,6% | |
| Finanziamenti | 51.295 | 44.074 | 7.221 | 16,4% | |
| Totale | 163.845 | 58.758 | 105.087 | 178,8% |
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 432,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018, in diminuzione del 2,3% rispetto al valore del 1 gennaio 2018 e includono i titoli di debito che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option senza successivo giro a conto economico come prevista dal nuovo principio IFRS 9.
| ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR VALUE CON | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % |
| Titoli di debito | 418.709 | 427.330 | (8.621) | (2,0)% |
| Titoli di capitale | 13.385 | 14.743 | (1.358) | (9,2)% |
| Totale | 432.094 | 442.073 | (9.979) | (2,3)% |
I titoli di debito detenuti in portafoglio al 31 dicembre 2018 ammontano a 418,7milioni di euro, in diminuzione del 2,0% rispetto al 1 gennaio 2018 principalmente per la variazione negativa di fair value del periodo che ha più che compensato l'incremento per acquisto di titoli emessi da banche.
In particolare, la voce include 410,4 milioni di titoli di stato italiani (Valore Nominale 423 milioni), pari al 4,4% del totale attivo e al 28,1% del Patrimonio Netto di Gruppo. La relativa riserva netta negativa di fair value su tali titoli di stato ammonta a 8,4 milioni rispetto a una riserva netta positiva di 2,3 milioni di euro del precedente esercizio.
Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.
| Emittente/Scadenza | 1 anno | 2 anni | 3 anni | 5 anni | oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli governativi | 30.004 | - | - | 273.451 | 106.955 | 410.410 |
| % sul totale | 7,2% | - | - | 65,3% | 25,5% | 98,0% |
| Banche | - | - | - | - | 8.299 | 8.299 |
| % sul totale | - | - | - | - | 2,0% | 2,0% |
| Totale | 30.004 | - | - | 273.451 | 115.254 | 418.709 |
| % sul totale | 7,2% | - | - | 65,3% | 27,5% | 100,0% |
Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza per 13,4 milioni di euro (-9,2% rispetto al 1 gennaio 2018). La variazione è riconducibile principalmente alla cessione di una partecipazione di minoranza, compensata dall'adeguamento del fair value dei titoli in portafoglio. La riserva netta positiva di fair value per tali titoli ammonta a 1,6 milioni di euro.
Il totale dei crediti verso banche al 31 dicembre 2018 è risultato pari a 590,6 milioni di euro, rispetto al valore di 1.759,8 milioni al 1 gennaio 2018. La riduzione della voce, intervenuta nel corso del quarto trimestre, è principalmente riconducibile al sensibile incremento delle erogazioni sul segmento Factoring nel corso delle ultime settimane dell'anno rispetto agli standard medi mensili (circa 300 milioni di euro), nonché agli eventi di seguito dettagliati, che hanno assorbito liquidità:
Il totale dei crediti verso la clientela è pari a 7.314,0 milioni di euro, in aumento del 14,3% rispetto a 6.401,7 milioni al 1 gennaio 2018.
Registrano una variazione positiva tutti i settori del Gruppo: in particolare risultano in aumento le esposizioni del settore Imprese per 8,4%, del settore NPL per 36,7% e del settore Governance & Servizi per 116,2%. Relativamente a quest'ultimo settore, la crescita è dovuta per 77,7 milioni di euro alla sottoscrizione di una tranche senior di cartolarizzazione assistita da garanzia dello Stato (GACS), alla sottoscrizione di PCT con Cassa Compensazione pari a 49,9 milioni di euro scaduti a fine gennaio 2019, al portafoglio crediti di 26,8 milioni di euro riconducibile all'attività di CQS/CQP/DP della neo acquistata Cap.Ital.Fin S.p.A., e all'acquisizione di due portafogli retail performing per 20,2 milioni di euro. L'acquisto di questi ultimi è avvenuto nell'ambito dell'ordinaria attività di acquisto da parte del settore NPL che riguarda talvolta anche portafogli misti: la parte performing resta comunque sempre residuale rispetto al portafoglio complessivo.
Si segnala che nella voce "Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato" è presente un'esposizione classificabile come "grande esposizione", che complessivamente risulta superiore al 10% dei Fondi propri.
| CREDITI VERSO LA CLIENTELA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE SETTORIALE (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % | |
| Imprese | 5.918.496 | 5.462.239 | 456.257 | 8,4% | |
| - di cui deteriorati | 310.358 | 337.927 | (27.569) | (8,2)% | |
| NPL | 1.092.799 | 799.436 | 293.363 | 36,7% | |
| - di cui deteriorati | 1.088.051 | 798.720 | 289.331 | 36,2% | |
| Governance & Servizi | 302.677 | 140.011 | 162.666 | 116,2% | |
| - di cui deteriorati | 35.632 | 23.668 | 11.964 | 50,5% | |
| Totale crediti verso la clientela | 7.313.972 | 6.401.686 | 912.286 | 14,3% | |
| - di cui deteriorati | 1.434.041 | 1.160.315 | 273.726 | 23,6% |
Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incide in modo significativo i crediti del settore NPL, si attesta a 1.434,0 milioni al 31 dicembre 2018 contro i 1.160,3 milioni al 1 gennaio 2018 (+23,6%).
Si rimanda alla sezione "Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo" per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.
Le immobilizzazioni immateriali si attestano a 23,3 milioni di euro, contro 24,5 milioni al 1 gennaio 2018 (-4,9%).
La voce è riferita a software per 21,8 milioni di euro, per 0,8 milioni di euro all'avviamento che emerge dal consolidamento della partecipazione in IFIS Finance Sp.Z o.o.. e per 0,7 milioni di euro all'avviamento provvisoriamente determinato conseguente all'acquisizione delle controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A..
Le immobilizzazioni materiali si attestano a 130,6 milioni di euro, rispetto ai 127,9 milioni al 1 gennaio 2018, in aumento principalmente per l'acquisto dell'immobile sito in Mondovì e sede della area Leasing.
Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede di Banca IFIS.
L'immobile Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettato ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. L'impairment test non ha evidenziato perdite di valore da iscrivere a conto economico.
Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.
Le attività fiscali ammontano a 395,1 milioni di euro, in diminuzione del 10,2% rispetto al dato del 1 gennaio 2018.
Le attività per imposte correnti ammontano a 46,8 milioni di euro contro 71,3 milioni al 1 gennaio 2018, principalmente per l'utilizzo in compensazione dei crediti rinvenienti dalla conversione delle imposte anticipate di cui alla legge 214/11 per 25,8 milioni di euro. Le attività per imposte anticipate ammontano a 348,3 milioni di euro contro 368,7 milioni di euro al 1 gennaio 2018, in diminuzione principalmente per l'utilizzo delle DTA su perdite fiscali pregresse, nei limiti previsti dalla normativa, a deconto del debito fiscale dell'esercizio.
Le passività fiscali ammontano a 52,7 milioni di euro, in diminuzione del 22,3% rispetto al dato del 1 gennaio 2018.
Le passività fiscali correnti, pari a 13,4milioni di euro, rappresentano il carico fiscale del periodo principalmente per IRAP (1,5 milioni di euro al 1 gennaio 2018).
Le passività per imposte differite, pari a 39,4 milioni di euro, includono principalmente 25,8 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 9,3milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili e 3,2milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali.
Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR), recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.
Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività a rischio ponderate al 31 dicembre 2018:
Complessivamente le Attività Fiscali iscritte al 31 dicembre 2018 e dedotte dai Fondi propri al 100%, comportano un onere pari a 1,63% in termini di CET1, destinato a ridursi nel futuro per effetto dell'utilizzo delle poste in contropartita all'emersione di reddito imponibile.
Le altre voci dell'attivo, pari a 332,7 milioni di euro rispetto ad un saldo di 308,6 milioni di euro al 1 gennaio 2018, accolgono le attività finanziarie valutate detenute per la negoziazione per 29,8 milioni di euro (35,6 milioni di euro al 1 gennaio 2018), e altre attività per 302,9 milioni di euro (273,0 milioni di euro al 1 gennaio 2018).
Le altre attività includono per 114,7 milioni di euro crediti nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A., derivanti per 60,6 milioni di euro all'applicazione del consolidato fiscale e per 54,1 milioni da crediti fiscali chiesti a rimborso da quest'ultima a fronte di versamenti di imposta eccedenti effettuati in precedenti esercizi; per 8,0 milioni di euro quali versamenti in pendenza di giudizio, per 12,2 milioni di euro crediti netti verso l'erario per acconti versati (bollo) e per 42,8 milioni di euro di crediti IVA (derivanti in particolare dall'attività del Leasing). Si segnala infine che la voce include per 27,0 milioni di euro i costi sospesi legati alle pratiche del settore NPL fino al momento in cui tali posizioni iniziano la valutazione al costo ammortizzato (38,3 milioni al 1 gennaio 2018).
Le altre voci del passivo sono pari a 407,1 milioni di euro rispetto a 398,7 milioni di euro al 1 gennaio 2018 e sono composte da 31,2 milioni di euro riferiti a derivati di negoziazione (38,2 milioni di euro al 1 gennaio 2018), dal debito per TFR per 8,0 milioni di euro (7,6 milioni di euro al 1 gennaio 2018 e da altre passività per 367,9 milioni di euro (353,0 milioni al 1 gennaio 2018). Quest'ultima voce, le cui poste più significative sono da ricondurre prevalentemente a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione, include inoltre un debito nei confronti della controllante La Scogliera derivante dall'applicazione del consolidato fiscale per 18,1 milioni di euro.
| RACCOLTA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche | 785.393 | 791.977 | (6.584) | (0,8)% |
| - Eurosistema | 695.075 | 699.585 | (4.510) | (0,6)% |
| - Altri debiti | 90.318 | 92.392 | (2.074) | (2,2)% |
| Debiti verso clientela | 4.673.299 | 5.293.188 | (619.889) | (11,7)% |
| - Rendimax e Contomax | 4.424.467 | 4.948.386 | (523.919) | (10,6)% |
| - Altri depositi vincolati | 37.669 | 104.675 | (67.006) | (64,0)% |
| - Altri debiti | 211.163 | 240.127 | (28.964) | (12,1)% |
| Titoli in circolazione | 1.979.002 | 1.639.994 | 339.008 | 20,7% |
| Totale raccolta | 7.437.694 | 7.725.159 | (287.465) | (3,7)% |
Il totale della raccolta, che al 31 dicembre 2018 risulta pari a 7.437,7 milioni di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto al 1 gennaio 2018, è rappresentato per il 62,8% da Debiti verso la clientela (68,5% al 1 gennaio 2018), per il 10,6% da Debiti verso banche (10,3% al 1 gennaio 2018), e per il 26,6% da Titoli in circolazione (21,2% al 1 gennaio 2018).
I Debiti verso la clientela ammontano al 31 dicembre 2018 a 4.673,3 milioni di euro (-11,7% rispetto al 1 gennaio 2018), sostanzialmente per effetto della citata riduzione della raccolta retail (Rendimax e Contomax) che passa da 4.948,4 al 1 gennaio 2018 a 4.424,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018.
I Debiti verso banche, che ammontano a 785,4 milioni di euro, sono sostanzialmente in linea con il dato al 1 gennaio 2018 (pari a 792,0 milioni di euro, -0,8%). La voce è riferita prevalentemente alla tranche TLTRO sottoscritta nel 2017 pari a 695,1 milioni di euro e a depositi vincolati presso altre banche per 90,3 milioni di euro.
I Titoli in circolazione ammontano a 1.979,0 milioni di euro. La voce comprende per complessivi 1.000,0 milioni di euro (850,0 milioni di euro al 1 gennaio 2018) i titoli emessi dalla società veicolo, nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione di crediti commerciali posta in essere a fine 2016. La voce include altresì le obbligazioni senior emesse da Banca IFIS per 488,0 milioni di euro, inclusivi di interessi, nonché il bond Tier 2 per 401,7 milioni di euro, inclusivi di interessi. La residua parte dei titoli in circolazione al 31 dicembre 2018 si riferisce a prestiti obbligazionari per 88,8 milioni di euro emessi a suo tempo dall'incorporata Interbanca.
| FONDI RISCHI E ONERI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 01.01.2018 | ASSOLUTA | % |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
3.896 | 3.544 | 352 | 9,9% |
| Controversie legali e tributarie | 14.566 | 13.820 | 746 | 5,4% |
| Altri fondi | 7.317 | 7.246 | 71 | 1,0% |
| Totale fondi per rischi e oneri | 25.779 | 24.610 | 1.169 | 4,8% |
La composizione del fondo per rischi e oneri in essere a fine esercizio, confrontata con i valori riesposti dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.
Al 31 dicembre 2018 il saldo pari a 3,9 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo secondo il nuovo principio IFRS 9.
Al 31 dicembre 2018 sono iscritti fondi per complessivi 14,6 milioni di euro. Tale importo è interamente riferibile a controversie legali come di seguito dettagliato:
Al 31 dicembre 2018 sono in essere fondi per 7,3 milioni di euro costituiti principalmente da 3,7 milioni di euro per indennità suppletiva di clientela collegata all'operatività dell'area Leasing, da 1,0milioni di euro per oneri legati al personale, da 0,9milioni di euro per probabili costi di adeguamento formale di impianti e da 0,6 milioni di euro per fondo reclami.
Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 dicembre 2018 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.
Si informa che sia la causa passiva per richiesta di annullamento di transazione sia i procedimenti giudiziari relativi a domande di risarcimento di danni rinvenienti da un'operazione straordinaria inerente una società industriale e di danni ambientali, citati nelle precedenti informative aventi petitum complessivo di circa 4 miliardi di euro, si sono chiusi in forza del passaggio in giudicato di sentenze che hanno respinto le richieste di controparte o in forza di accordo transattivo.
Contenzioso relativo all'applicazione delle ritenute alla fonte sugli interessi corrisposti in Ungheria. Società coinvolte: Interbanca S.p.A. e IFIS Leasing S.p.A. (inclusa l'incorporata GE Leasing Italia S.p.A.) - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)
L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione della ritenuta del 27% sugli interessi passivi corrisposti alla società ungherese GE Hungary Kft senza l'applicazione della ritenuta in virtù della Convenzione Internazionale contro le Doppie imposizioni in vigore tra l'Italia e l'Ungheria. L'Agenzia delle Entrate ha di fatto concluso che la società ungherese GE Hungary Kft non fosse l'effettiva beneficiaria degli interessi passivi corrisposti dalle società Italiane ma soltanto una conduit company.
L'Agenzia delle Entrate ha, al contrario, individuato come beneficiario effettivo una società presuntivamente residente nelle Bermuda e pertanto è stata disconosciuta l'applicazione della Convenzione Internazionale contro le Doppie Imposizioni stipulata tra Italia ed Ungheria e pretesa l'applicazione della ritenuta del 27% prevista per i soggetti residenti in paesi a fiscalità privilegiata.
Pertanto per le annualità dal 2007 al 2013 sono state accertate complessivamente maggiori ritenute per circa 117 milioni.
Contestualmente sono state anche irrogate sanzioni amministrative nella misura del 150/250%.
Le Società coinvolte hanno impugnato gli Avvisi di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie ed effettuato il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria.
Si segnala infine che l'Autorità fiscale Ungherese a seguito dello scambio di informazioni ai sensi della Direttiva Europea n. 2011/16/EU ha concluso che la società GE Hungary Kft deve essere correttamente considerata come il beneficiario effettivo degli interessi ricevuti dalle controparti Italiane".
Alla data odierna tutte le sentenze che sono state pronunciate presso le competenti Commissioni Tributarie Provinciali e regionali hanno accolto integralmente i ricorsi presentati e, come prevedibile, l'Agenzia ha proposto Appello contro dette decisioni.
Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)
L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2013.
Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 810 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.
Contenzioso relativo al trattamento IVA delle attività di intermediazione assicurativa. Società coinvolta IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)
L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione del meccanismo del pro-rata nelle annualità dal 2007 al 2010 relativamente alla detrazione dell'IVA sulle operazioni passive a fronte delle provvigioni attive, esenti IVA, riconosciute dalle compagnie assicurative in relazione ad una attività di intermediazione assicurativa svolta considerata come autonoma e non, al contrario, accessoria allo svolgimento dell'attività principale di leasing di autoveicoli (attività soggetta ad IVA).
Per le annualità 2007/2010 è stata accertata una maggiore IVA per 3 milioni di euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 125%.
Contenzioso relativo all'Avviso di Liquidazione imposta di registro 3%. Società coinvolte: Banca IFIS come incorporante di Interbanca S.p.A. e IFIS Rental S.r.l. - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)
Con avvisi rispettivamente del 23 luglio e 20 luglio 2018, l'Agenzia delle Entrate ha riqualificato l'operazione ristrutturazione della società GE Capital Services nel suo complesso come "Cessione di ramo d'azienda" chiedendo l'applicazione dell'imposta di registro in misura proporzionale pari al 3% del valore dell'azienda per complessivi 3,6 milioni di euro
In merito ai contenziosi fiscali sopra citati, il Gruppo supportato dai propri consulenti fiscali, ha ritenuto di presentare riscorso e ritenuto il rischio di soccombenza possibile ma non probabile, pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.
In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore (GE Capital International Limited) di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre Società Partecipate.
In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 31 dicembre 2018 a 1.459,0milioni di euro, contro i 1.368,8 milioni di euro (+6,6%) al 31 dicembre 2017.
Si ricorda che il Gruppo si è avvalso della possibilità di non rideterminare i valori comparativi al 31 dicembre 2017, come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili. Gli effetti della rideterminazione dei valori contabili al 1 gennaio 2018 sono stati imputati a riserve di utili iniziali e ad altre riserve del conto economico complessivo e indicati nelle tabelle di movimentazione del patrimonio netto quale modifica dei saldi di apertura.
Nelle tabelle seguenti sono dettagliate la composizione e la variazione rispetto all'esercizio precedente .
| PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ASSOLUTA | % |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | - | 0,0% |
| Sovrapprezzi di emissione | 102.116 | 101.864 | 252 | 0,2% |
| Riserve da valutazione: | (14.606) | (2.710) | (11.896) | 439,0% |
| - Titoli | (8.692) | 2.275 | (10.967) | (482,1)% |
| - TFR | 118 | 20 | 98 | 490,0% |
| - differenze di cambio | (6.032) | (5.005) | (1.027) | 20,5% |
| Riserve | 1.168.543 | 1.038.155 | 130.388 | 12,6% |
| Azioni proprie | (3.103) | (3.168) | 65 | (2,1)% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 5.476 | - | 5.476 | n.a. |
| Utile netto | 146.763 | 180.767 | (34.004) | (18,8)% |
| Patrimonio netto del Gruppo | 1.459.000 | 1.368.719 | 90.281 | 6,6% |
| PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI | (migliaia di euro) | |
|---|---|---|
| Patrimonio netto al 31.12.2017 | 1.368.719 | |
| Modifica saldi di apertura | 2.941 | |
| Incrementi: | 152.760 | |
| Utile del periodo | 146.763 | |
| Vendita/attribuzione propri strumenti | 252 | |
| Variazione riserva da valutazione: | 98 | |
| - TFR | 98 | |
| Altre variazioni | 171 | |
| Patrimonio netto di terzi | 5.476 | |
| Decrementi: | 65.420 | |
| Dividendi distribuiti | 53.433 | |
| Variazione riserva da valutazione: | 11.987 | |
| - Titoli | 10.960 | |
| - differenze di cambio | 1.027 | |
| Patrimonio netto al 31.12.2018 | 1.459.000 |
La variazione della riserva da valutazione su titoli rilevata nel periodo è dovuta all'adeguamento di fair value degli strumenti finanziari nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
La variazione della riserva da valutazione per differenze di cambio si riferisce alla differenza cambi derivante dal consolidamento della controllata IFIS Finance Sp. Z o.o..
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | DATI AL | ||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 924.285 | 859.944 | |
| Capitale di classe 1 (T1) | 980.463 | 898.356 | |
| Totale Fondi propri | 1.257.711 | 1.191.097 | |
| Totale attività ponderate per il rischio | 8.974.645 | 7.376.606 | |
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 10,30% | 11,66% | |
| Ratio – Capitale di classe 1 | 10,92% | 12,18% | |
| Ratio – Totale Fondi propri | 14,01% | 16,15% |
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati al 31 dicembre 2018 al netto dei dividendi stimati
I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 31 dicembre 2018 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR), recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286. In particolare, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile.
Relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri - Regolamento 2017/2395 che modifica il regolamento n.575/2013 (CRR) – che definiscono per gli Enti la possibilità di includere nel loro capitale primario di classe 1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti, in applicazione dell'IFRS 9 e fino al termine del periodo transitorio (1 gennaio 2018/31 dicembre 2022), si comunica che Banca IFIS ha provveduto ad informare la Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.
L'inclusione nel CET1 avverrà in modo graduale applicando i seguenti fattori
L'applicazione dell'IFRS 9 in sede di First Time Adoption (FTA) al 1 gennaio 2018 non ha comportato un aumento degli accantonamenti per perdite attese su crediti; pertanto le disposizioni transitorie – "approccio statico" - non sono applicabili.
Al 31 dicembre 2018, l'applicazione dell'IFRS 9 ha comportato un aumento degli accantonamenti per perdite attese su crediti per 462 mila euro, al netto dell'effetto fiscale. Pertanto, in applicazione delle disposizioni transitorie – "approccio dinamico" - è stato riconosciuto nel capitale primario di classe 1 - CET1 - di pertinenza del Gruppo, l'importo di 222 mila euro.
La variazione positiva dei Fondi propri di 66,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 è riconducibile principalmente a:
Il totale delle attività ponderate per il rischio è aumentato di circa 1.600 milioni di euro, in parte (oltre 700 milioni di euro) in linea con la crescita delle attività a rischio, sostanzialmente nei confronti della clientela e, per la restante parte (circa 800 milioni di euro), per l'adeguamento normativo sugli acquisti di NPL che ha comportato un aumento della ponderazione media. Il notevole aumento delle attività ponderate per il rischio, compensato parzialmente dalla crescita dei Fondi propri, anche a causa del termine del regime transitorio, fa sì che al 31 dicembre 2018 il Total capital ratio si attesti al 14,01%, in diminuzione rispetto alle risultanze conseguite al 31 dicembre 2017, pari al 16,15%; analoga diminuzione si rileva per il CET1 ratio, ora pari al 10,30% rispetto al dato precedente pari al 11,66%.
Di seguito la composizione delle attività ponderate:
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Totale RWA settore | 4.793.273 | 1.584.420 | 657.733 | 7.035.426 |
| Esposizioni fuori bilancio: stipulato da erogare, garanzie rilasciate |
500.607 | |||
| Altre attività: crediti vari, conti transito | 236.767 | |||
| Crediti per attività fiscali | 228.987 | |||
| Rischio mercato | 58.428 | |||
| Rischio operativo (metodo base) | 898.629 | |||
| Rischio di aggiustamento della valutazione del credito su derivati | 15.801 | |||
| Totale RWA | 8.974.645 |
Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha richiesto al Gruppo Bancario Banca IFIS di adottare per il 2018 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi dell'1,875% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Segnaliamo inoltre che, in data 28 gennaio 2019, Banca d'Italia ha richiesto al Gruppo Bancario Banca IFIS di adottare per il 2019 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Il Gruppo Bancario Banca IFIS soddisfa già al 31 dicembre 2018 i predetti requisiti prudenziali.
In applicazione delle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri, Banca IFIS è tenuta durante il periodo transitorio a pubblicare gli importi dei Fondi propri e dei relativi coefficienti di capitale di cui disporrebbe se non avesse applicato tali disposizioni transitorie. Si rileva che il moderato impatto derivante dall'applicazione dell'IFRS 9 non determina variazioni rilevanti nelle risultanze tra quanto calcolato con le disposizioni transitorie e senza l'applicazione delle stesse.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9 (in migliaia di euro) |
DATI AL | ||
|---|---|---|---|
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 924.063 | 859.944 | |
| Capitale di classe 1 (T1) | 980.241 | 898.356 | |
| Totale Fondi propri | 1.257.489 | 1.191.097 | |
| Totale attività ponderate per il rischio | 8.974.328 | 7.376.606 | |
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 10,30% | 11,66% | |
| Ratio – Capitale di classe 1 | 10,92% | 12,18% | |
| Ratio – Totale Fondi propri | 14,01% | 16,15% |
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati al 31 dicembre 2018 al netto dei dividendi stimati.
Come descritto in precedenza, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile; ricalcolando ai soli fini informativi i coefficienti patrimoniali del solo Gruppo Bancario Banca IFIS, essi si attesterebbero ai valori riportati nella tabella di seguito esposta.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: | DATI AL | ||
|---|---|---|---|
| PERIMETRO DEL GRUPPO BANCARIO BANCA IFIS (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.231.537 | 1.152.603 | |
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.231.537 | 1.152.603 | |
| Totale fondi propri | 1.631.858 | 1.552.792 | |
| Totale attività ponderate per il rischio | 8.966.099 | 7.369.921 | |
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 13,74% | 15,64% | |
| Ratio – Capitale di classe 1 | 13,74% | 15,64% | |
| Ratio – Totale fondi propri | 18,20% | 21,07% |
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati al 31 dicembre 2018 al netto dei dividendi stimati.
Il margine di intermediazione si attesta a 576,5 milioni di euro, in crescita del 9,7% rispetto al dato dell'esercizio precedente, pari a 525,3 milioni di euro.
Nel dettaglio, il settore NPL cresce del 48,5% rispetto al precedente esercizio per effetto sia delle buone performance registrate dalla gestione dei portafogli in essere, sia per effetto della valorizzazione di parte del portafoglio giudiziale precedentemente mantenuto a costo, come meglio descritto in seguito. In contrazione il margine di intermediazione del settore imprese, -4,0% rispetto al precedente esercizio, dove ai risultati in crescita dell'area di business Crediti commerciali (+15,6% rispetto al 31 dicembre 2017) si contrappone il minor contributo fisiologico del "reversal PPA"10 nell'area Corporate Banking rispetto al precedente esercizio (77,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018 rispetto a 100,7 milioni al 31 dicembre 2017, -22,8%). Infine, il margine di intermediazione del settore Governance & Servizi è negativo per 3,2 milioni di euro principalmente a fronte dell'incremento del costo del funding di Gruppo, non interamente compensato dal riaddebito agli altri settori del Gruppo. Il margine di intermediazione di quest'ultimo settore include un utile da riacquisto di passività finanziarie di 7,6 milioni di euro e relativo alla precedentemente citata "Tender Offer" lanciata nel mese di dicembre sul Bond a 5 anni emesso ad aprile 2018 che ha visto adesioni da parte degli investitori per circa 96 milioni di euro.
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE (in migliaia di euro) |
ESERCIZIO | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 469.261 | 414.671 | 54.590 | 13,2% |
| Commissioni nette | 84.505 | 73.765 | 10.740 | 14,6% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 22.737 | 36.892 | (14.155) | (38,4)% |
| Margine di intermediazione | 576.503 | 525.328 | 51.175 | 9,7% |
Il margine di interesse passa da 414,7 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a 469,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (+13,2%), prevalentemente riconducibile alle buone performance dell'area Crediti commerciali e al settore NPL.
Le commissioni nette ammontano a 84,5 milioni di euro in incremento del 14,6% rispetto al dato al 31 dicembre 2017, principalmente a seguito della buona gestione delle aree Crediti commerciali e Leasing.
10 Con "Reversal PPA" si intende lo smontamento temporale del differenziale tra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile di bilancio dei crediti dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Le commissioni attive, pari a 97,7 milioni di euro contro 86,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017, derivano principalmente da commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile), dalle commissioni per operazioni di finanza strutturata, da operazioni di leasing nonché dagli altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.
Le commissioni passive, pari a 13,2 milioni di euro contro 13,1 milioni di euro dell'esercizio precedente si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.
Le altre componenti del margine di intermediazione ammontano a 22,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018, in diminuzione del 38,4% rispetto al precedente esercizio.
Nel dettaglio, gli utili da cessione o riacquisto di attività o passività finanziarie, che ammontano a 25,4 milioni di euro contro i 25,6 milioni di euro del 31 dicembre 2017 e sono riconducibili per 17,2 milioni di euro al settore NPL (19,0 milioni di euro al 31 dicembre 2017), e per 8,2 milioni di euro al riacquisto di proprie passività finanziarie di cui 7,6 milioni relative al "Tender Offer" precedentemente citato; nel 2017 inoltre vi erano utili da cessione di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per 6,6 milioni di euro.
Il risultato netto dell'attività di negoziazione al 31 dicembre 2018 è negativo di 0,8 milioni di euro rispetto al risultato positivo di 11,2 milioni di euro del precedente esercizio che era positivamente influenzato dalla definizione di una controversia relativa all'uscita dall'investimento in una società tecnologica e definito con la cessione delle azioni all'azionista di maggioranza.
Infine, il risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico è negativo per 2,2 milioni di euro e include da un lato la variazione positiva di fair value di un titolo di capitale per 11,3 milioni di euro e, dall'altro, le variazioni negative di fair value rispettivamente di finanziamenti che hanno fallito l'SPPI test per 8,1 milioni di euro, di quote di OICR per 3,5 milioni di euro ed infine di titoli di debito per 2,2 milioni di euro. Tale ultima fattispecie è relativa alla rettifica integrale di quota parte di un prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario del FITD nell'ambito dell'operazione di intervento in favore di una banca.
Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 476,4 milioni contro 499,2 milioni di euro del 31 dicembre 2017 (-4,6%).
| FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA (in migliaia di euro) |
ESERCIZIO | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 576.503 | 525.328 | 51.175 | 9,7% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (100.094) | (26.106) | (73.988) | 283,4% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 476.409 | 499.222 | (22.813) | (4,6)% |
Le Rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 100,1 milioni di euro (rispetto a rettifiche nette per 26,1 milioni al 31 dicembre 2017) e sono sostanzialmente interamente riferite al settore Imprese. I maggiori accantonamenti al 31 dicembre 2018 del settore Imprese rispetto al precedente esercizio, sono dovuti principalmente a posizioni a sofferenza e inadempienze probabili del comparto delle costruzioni per complessivi 60 milioni di euro, due delle quali sono riconducibili a storiche controparti (i rapporti sono iniziati circa 15 anni fa) attive nel settore delle infrastrutture che hanno coinvolto l'intero sistema bancario italiano (50 milioni di euro per le due controparti storiche). A fini comparativi si segnala inoltre che il dato dell'esercizio 2017 includeva riprese di valore a fronte del positivo completamento di operazioni di ristrutturazione, di cui una individualmente significativa per 19 milioni di euro.
| FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO | ESERCIZIO | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 476.409 | 499.222 | (22.813) | (4,6)% |
| Costi operativi | (273.431) | (250.647) | (22.784) | 9,1% |
| Utili (Perdite) da cessioni di investimenti | - | - | - | n.a. |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 202.978 | 248.575 | (45.597) | (18,3)% |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (56.168) | (67.808) | 11.640 | (17,2)% |
| Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | 47 | - | 47 | n.a. |
| Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo | 146.763 | 180.767 | (34.004) | (18,8)% |
| COSTI OPERATIVI | ESERCIZIO | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % |
| Spese amministrative: | 288.110 | 250.871 | 37.239 | 14,8% |
| a) spese per il personale | 111.584 | 98.251 | 13.333 | 13,6% |
| b) altre spese amministrative | 176.526 | 152.620 | 23.906 | 15,7% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 2.099 | (73) | 2.172 | (2975,3)% |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 229 | (5.605) | 5.834 | (104,1)% |
| b) altri accantonamenti netti | 1.870 | 5.532 | (3.662) | (66,2)% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | 6.315 | 4.563 | 1.752 | 38,4% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | 6.443 | 6.889 | (446) | (6,5)% |
| Altri oneri/proventi di gestione | (29.536) | (11.603) | (17.933) | 154,6% |
| Costi operativi | 273.431 | 250.647 | 22.784 | 9,1% |
Le spese per il personale, pari a 111,6 milioni di euro, crescono del 13,6% (98,3 milioni al 31 dicembre 2017). In totale il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2018 è di 1.638 in crescita del 11,4% rispetto al corrispondente numero al 31 dicembre 2017 (1.470 risorse). Tale incremento include 85 risorse rinvenienti dall'inclusione nel perimetro di Gruppo delle controllate Cap.Ital.Fin. S.p.A. e Credifarma S.p.A..
Le altre spese amministrative, pari a 176,5 milioni di euro contro i 152,6 milioni di euro al 31 dicembre 2017, registrano un incremento del 15,7%. La voce include 25,1 milioni di euro di costi connessi a posizioni NPL precedentemente mantenute a costo e rilasciate a costo ammortizzato nel corso del 2018 in coerenza con l'applicazione del nuovo modello di determinazione dei flussi di cassa ante ODA (si rinvia a quanto più dettagliatamente descritto al paragrafo Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo).
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE | ESERCIZIO | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2018 | 2017 | ASSOLUTA | % |
| Spese per servizi professionali | 59.636 | 48.001 | 11.635 | 24,2% |
| Legali e consulenze | 40.354 | 30.085 | 10.269 | 34,1% |
| Revisione | 516 | 453 | 63 | 13,9% |
| Servizi in outsourcing | 18.766 | 17.463 | 1.303 | 7,5% |
| Imposte indirette e tasse | 45.291 | 27.422 | 17.869 | 65,2% |
| Spese per acquisto di beni e altri servizi | 71.599 | 77.197 | (5.598) | (7,3)% |
| Spese per informazione clienti | 17.645 | 12.876 | 4.769 | 37,0% |
| Assistenza e noleggio software | 16.117 | 20.220 | (4.103) | (20,3)% |
| Spese relative agli immobili | 6.697 | 6.532 | 165 | 2,5% |
| FITD e Resolution fund | 5.983 | 8.753 | (2.770) | (31,6)% |
| Spese spedizione e archiviazione documenti | 5.761 | 7.326 | (1.565) | (21,4)% |
| Spese telefoniche e trasmissione dati | 3.737 | 2.840 | 897 | 31,6% |
| Gestione e manutenzione autovetture | 3.627 | 3.314 | 313 | 9,4% |
| Viaggi e trasferte | 3.491 | 3.480 | 11 | 0,3% |
| Pubblicità e inserzioni | 3.395 | 3.254 | 141 | 4,3% |
| Costi per cartolarizzazione | 1.642 | 2.211 | (569) | (25,7)% |
| Costi funzionamento altre imm.ni materiali | 760 | 330 | 430 | 130,3% |
| Transitional services agreement | - | 3.373 | (3.373) | (100,0)% |
| Altre spese diverse | 2.744 | 2.688 | 56 | 2,1% |
| Totale altre spese amministrative | 176.526 | 152.620 | 23.906 | 15,7% |
La sottovoce spese "Legali e consulenze" aumenta rispetto al precedente esercizio per l'effetto, come precedentemente indicato, dei costi collegati all'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al settore NPL per complessivi 18,2 milioni al 31 dicembre 2018. In particolare, coerentemente con l'applicazione del modello statistico per la stima dei flussi di cassa anche a parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale, precedentemente contabilizzate al costo di acquisto, sono stati riconosciuti a conto economico nel corso del 2018 i relativi costi collegati all'attività di recupero giudiziale per complessivi 8,7 milioni di euro. Tali costi erano infatti precedentemente sospesi fino all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (individuazione dei flussi di cassa analitici).
La voce "Imposte indirette e tasse" pari a 45,3 milioni di euro (27,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017), è prevalentemente riferita a imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al settore NPL per complessivi 30,8 milioni al 31 dicembre 2018, di cui 16,4 milioni di euro collegati all'applicazione del citato affinamento del modello di stima delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale. La voce include inoltre imposta di bollo per 11,5 milioni di euro di cui 9,0 milioni relativi alla raccolta retail che dal 1 gennaio 2018 viene riaddebitata alla clientela inclusi nella voce "Altri proventi di gestione".
In diminuzione del 7,3% rispetto al precedente esercizio (da 77,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a 71,6 milioni al 31 dicembre 2018) le "Spese per acquisto di beni e servizi". La dinamica della voce è dovuta all'effetto contrapposto nella variazione di alcune voci maggiormente significative, in particolare:
Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 2,1 milioni di euro (rilasci netti per 0,1 milioni di euro al 31 dicembre 2017), riferibili per 1,2 milioni di euro a posizioni appartenenti principalmente al settore Imprese e per 0,9 milioni per probabili costi di adeguamento formale di alcuni impianti.
Gli altri proventi netti di gestione, pari a 29,5 milioni di euro (11,6 milioni al 31 dicembre 2017) sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing. Inoltre, la voce include 9,0 milioni di riaddebiti dell'imposta di bollo relativa alla raccolta retail di cui il Gruppo si era fatto carico fino al 31 dicembre 2017. Infine la voce include per 3,9 milioni di euro il gain on bargain purchase derivante dall'acquisizione del controllo di Credifarma S.p.A..
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 203,0 milioni di euro (-18,3% rispetto all'esercizio precedente).
Le imposte sul reddito ammontano a 56,2 milioni di euro (-17,2% rispetto all'esercizio precedente). Il tax rate per il 2018 risulta pari al 27,67% rispetto al 27,28% del precedente esercizio.
Al netto dell'utile di pertinenza di terzi, che ammonta a 47 mila euro, l'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 146,8 milioni di euro (-18,8% rispetto all'esercizio precedente).
| ESERCIZIO 2018 | ESERCIZIO 2017 | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | PATRIMONIO NETTO | DI CUI UTILE D'ESERCIZIO |
PATRIMONIO NETTO | DI CUI UTILE D'ESERCIZIO |
| Saldi della Capogruppo | 1.368.466 | 82.806 | 1.337.294 | 154.906 |
| Differenze rispetto ai valori di carico delle società consolidate integralmente |
90.823 | 63.942 | 31.425 | 25.861 |
| - IFIS Finance Sp. Z.o.o. | 9.310 | 1.507 | 9.372 | 876 |
| - ex Gruppo GE Capital Interbanca | 24.705 | 11.782 | 21.305 | 24.237 |
| - Two Solar Park 2008 S.r.l. | - | (748) | 748 | 748 |
| - IFIS NPL | 50.032 | 50.030 | - | - |
| - Cap.Ital.Fin. | (2.680) | (2.655) | - | - |
| - Credifarma | 9.456 | 4.026 | - | - |
| Altre variazioni | (289) | 62 | - | - |
| Saldi consolidati del Gruppo | 1.459.000 | 146.810 | 1.368.719 | 180.767 |
In considerazione dell'attività svolta dal Gruppo e dei risultati conseguiti la posizione finanziaria del Gruppo risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze. La politica finanziaria perseguita dal Gruppo è infatti volta a privilegiare la stabilità e la diversificazione della provvista in misura eccedentaria rispetto alle immediate esigenze operative. I principali rischi e incertezze originati dalle attuali condizioni dei mercati finanziari non presentano elementi di particolare criticità per l'equilibrio finanziario del Gruppo e comunque sono ritenuti tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale.
Si rinvia a quanto esposto nella Parte E della Nota Integrativa consolidata per l'informativa in ordine ai rischi del Gruppo Banca IFIS.
Con decorrenza 29 novembre 2004 le azioni ordinarie di Banca IFIS S.p.A. sono state ammesse al segmento STAR. Il passaggio al segmento STAR è avvenuto dopo un anno di quotazione al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A.. In precedenza, sin dal 1990, le azioni erano negoziate al Mercato Ristretto di Borsa Italiana. Di seguito sono esposti i valori di quotazione a fine esercizio. Banca IFIS, a partire dal 18 giugno 2012, è diventata operativa nell'indice Ftse Italia Mid Cap.
| Prezzo ufficiale azione | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo del titolo a fine esercizio | 15,44 | 40,77 | 26,00 | 28,83 | 13,69 |
E' esposto di seguito il rapporto tra prezzo di borsa a fine esercizio e patrimonio netto consolidato in rapporto alle azioni in circolazione.
| Price/book value | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo del titolo a fine esercizio | 15,44 | 40,77 | 26,00 | 28,83 | 13,69 |
| Patrimonio netto consolidato per azione | 27,30 | 25,62 | 22,99 | 10,81 | 8,27 |
| Price/book value | 0,57 | 1,59 | 1,13 | 2,67 | 1,65 |
| Azioni in circolazione | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|---|---|---|
| Numero azioni in circolazione a fine periodo (in migliaia)(1) |
53.441 | 53.433 | 53.431 | 53.072 | 52.924 |
(1) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.
Di seguito sono evidenziati il rapporto tra utile netto consolidato di esercizio e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio, al netto delle azioni proprie in portafoglio, nonché il rapporto tra prezzo a fine esercizio e utile netto consolidato di esercizio per azione.
| Earnings per share (EPS) e Price/Earnings (P/E) | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|
| Utile netto di esercizio di pertinenza della Capogruppo (in migliaia di euro) | 146.763 | 180.767 | |
| Utile consolidato per azione (EPS) | 2,75 | 3,38 | |
| Rapporto Prezzo/Utili (P/E) | 5,62 | 12,05 |
| Utile per azione e utile diluito per azione | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Utile netto di esercizio di pertinenza della Capogruppo (in migliaia di euro) | 146.763 | 180.767 |
| Numero medio azioni in circolazione | 53.438.425 | 53.431.314 |
| Numero medio azioni diluite | 53.438.425 | 53.425.169 |
| Utile consolidato d'esercizio per azione (unità di euro) | 2,75 | 3,38 |
| Utile consolidato d'esercizio per azione diluito (unità di euro) | 2,75 | 3,38 |
Per il 2018 il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 1,05 euro per azione.
| Payout ratio (in migliaia di euro) | 2018 | 2017 | 2016 RESTATED | 2015 | 2014 |
|---|---|---|---|---|---|
| Utile netto consolidato | 146.763 | 180.767 | 687.945 | 161.966 | 95.876 |
| Dividendi della Capogruppo | 56.113(1) | 53.433 | 43.813 | 40.334 | 34.930 |
| Payout ratio | 38,2% | 29,6% | 6,4% | 24,9% | 36,4% |
(1) Proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione.
Il payout 2016 era influenzato dal gain on bargain purchase derivanti dall'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca. Normalizzando l'utile dagli effetti dell'acquisizione, il payout ratio si sarebbe attestato al 48,8%. Coerentemente con la volontà della Banca di rafforzare ulteriormente la propria dotazione patrimoniale, l'ammontare corrispondente al gain on bargain purchase emerso dall'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca è stato destinato ad una riserva non disponibile fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2021.
Il capitale sociale della Capogruppo al 31 dicembre 2018 ammonta a 53.811.095 euro ed è suddiviso in n. 53.811.095 azioni del valore nominale di 1 euro.


Gli azionisti di Banca IFIS che possiedono direttamente o indirettamente strumenti finanziari rappresentativi del capitale con diritto di voto di Banca IFIS in misura superiore al 3% o superiori al 2% per gli azionisti che risultano anche Consiglieri della Banca, risultano evidenziati nella tabella seguente:
Banca IFIS ha aderito al Codice di Autodisciplina delle società quotate. Risultano costituiti, nell'ambito del Consiglio di Amministrazione della Banca, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Nomine e il Comitato Remunerazioni. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo di cui al D.Lgs. 231/2001.
La regolamentazione di Banca IFIS in materia di internal dealing è conforme alla disciplina di derivazione comunitaria (Regolamento UE n. 596/2014, c.d. Market Abuse Regulation).
La Politica attualmente vigente disciplina gli adempimenti posti in capo alla Banca in relazione alle operazioni compiute dai Soggetti Rilevanti e dalle Persone ad essi Strettamente Legate e aventi ad oggetto sia quote o altri titoli di credito emessi da Banca IFIS, sia strumenti finanziari ad essi collegati. Ciò al fine di assicurare la massima trasparenza informativa nei confronti del mercato.
In particolare, la Politica disciplina:
Tale documento è disponibile nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.
Le procedure interne in materia di gestione delle informazioni privilegiate e di gestione dell'elenco delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate sono conformi alla richiamata Market Abuse Regulation e sono state aggiornate nel corso dell'esercizio sulla base delle linee guida emanate dalla Consob e del d.lgs 10 agosto 2018, n. 107, recante "Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 596/2016, relativo agli abusi di mercato e che abroga la direttiva 2003/6/CE e le direttive 2003/124/CE, 2003/125/CE e 2004/72/CE"
In applicazione dell'art. 115 bis del D.Lgs. 58/1998, Banca IFIS ha istituito un registro (il c.d. registro degli insider) delle persone che, in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero delle funzioni svolte, hanno accesso ad informazioni privilegiate, e ne cura il puntuale aggiornamento.
Si è inoltre dotata di una politica di Gruppo per la gestione delle informazioni privilegiate al fine di:
Essa disciplina inoltre compiti e responsabilità nell'ambito degli incontri con la comunità finanziaria.
Il Gruppo Banca IFIS, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations Istituzionali" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nell'esercizio e antecedentemente all'approvazione del presente documento.
Con riferimento all'offerta vincolante relativa all'acquisizione del controllo di Cap.Ital.Fin. S.p.A. presentata il 24 novembre 2017, il 2 febbraio 2018 si è completata l'acquisizione del 100% di Cap.Ital.Fin. S.p.A., società ora iscritta all'elenco di cui all'art. 106 TUB, specializzata in finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio (CQS), cessione del quinto della pensione (CQP) e delegazioni di pagamento (DP) per pensionati, dipendenti privati, pubblici e statali operante in tutta Italia.
Ad aprile 2018 Banca IFIS ha annunciato e concluso con successo il collocamento della sua prima emissione senior unsecured preferred a 5 anni per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'obbligazione paga una cedola fissa del 2% e ha un prezzo di emissione pari a 99,231%. L'obbligazione, riservata agli investitori istituzionali con l'esclusione degli Stati Uniti, è stata emessa ai sensi del Programma EMTN di Banca IFIS S.p.A. ed è quotata all'Irish Stock Exchange. All'obbligazione, Fitch ha assegnato un rating a lungo termine "BB+".
Dal 1 luglio 2018 è diventata operativa a tutti gli effetti IFIS NPL S.p.A., società del Gruppo Banca IFIS che accoglie lo scorporo del settore NPL di Banca IFIS.
IFIS NPL ha ottenuto l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di concessione di finanziamenti ed è stata iscritta all'albo degli intermediari finanziari ex art. 106 del TUB (Testo Unico Bancario) con decorrenza 1 luglio 2018.
Il 2 luglio 2018 il Gruppo ha completato l'operazione di acquisizione della maggioranza di Credifarma S.p.A., società specializzata nel credito alle farmacie. L'operazione è stata finalizzata attraverso l'acquisizione, da parte di Banca IFIS, della totalità delle quote detenute da UniCredit e da BNL – Gruppo BNP Paribas, pari nel complesso al 32,5% del capitale sociale di Credifarma, seguita dall'acquisizione di una parte dell'attuale quota detenuta da Federfarma per il 21,5% del capitale. Infine, l'istituto ha completato un aumento di capitale riservato a Banca IFIS finalizzato a dotare Credifarma di una solida base patrimoniale ai fini regolamentari e per futuri piani di sviluppo. L'operazione ha comportato un investimento complessivo – comprensivo dell'aumento di capitale – pari a circa 8,8 milioni di euro.
Il 13 settembre 2018 l'agenzia Fitch Rating Inc. ha confermato il giudizio di rating a lungo termine (Long-term Issuer Default Rating, IDR) pari a 'BB+', outlook "Stable" inizialmente emesso a settembre 2017. La conferma per Banca IFIS del medesimo rating ed outlook testimonia la solidità della Banca e la validità del progetto di crescita e sviluppo. Per ulteriori informazioni si fa rinvio al comunicato dalla stessa agenzia di rating, reperibile sul sito www.fitchratings.com.
Il 26 settembre 2018 è stato firmato il rinnovo del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato "Programma EMTN - Euro Medium Term Notes" costituito a settembre 2017.

Il rinnovo del programma permette a Banca IFIS di continuare a sfruttare con tempestività e flessibilità le opportunità di finanziamento offerte dal mercato del debito da utilizzare attraverso l'emissione di prestiti obbligazionari.
Il plafond massimo di emissioni complessivo cumulabile nell'ambito del programma è pari a 5 miliardi di euro. Il programma è riservato esclusivamente a investitori istituzionali in Italia e all'estero con esclusione degli Stati Uniti ai sensi della Regulation S dello United Securites Act del 1933.
Il 7 dicembre 2018 è terminato il periodo di adesione all'offerta pubblica di riacquisto parziale (Public Tender Offer) avviata da Banca IFIS S.p.A. lunedì 3 dicembre 2018. L'offerta era rivolta ai portatori delle obbligazioni senior unsecured preferred 2%, scadenza 24 aprile 2023 (ISIN Code XS1810960390), emesse ad aprile 2018 per un valore nominale di 300 milioni di euro, a valere sul programma Euro Medium Term Note. L'importo massimo riacquistabile era fino a 100 milioni di euro di valore nominale.
L'offerta si è conclusa con il riacquisto di obbligazioni per 96,776 milioni di euro di valore nominale rappresentative di circa il 96,8% delle obbligazioni oggetto di offerta e di circa il 32,3% delle obbligazioni emesse. La data di pagamento del corrispettivo alle obbligazioni portate in offerta è stata il 13 dicembre 2018.
Il 7 gennaio 2019 il Gruppo ha completato l'acquisizione del controllo di FBS S.p.A., operatore specializzato in attività di servicing (master and special services), gestore di portafogli di NPL garantiti e non, consulente in attività di due diligence e investitore autorizzato in operazioni su NPL. L'operazione, annunciata il 15 maggio 2018, riguarda il 90% del capitale di FBS per un controvalore di 58,5 milioni di euro.
La Scogliera S.p.A. ha comunicato, con riferimento a possibili operazioni idonee a raggiungere «risultati regolamentari sostanzialmente equivalenti al progetto di fusione inversa tra la Banca e La Scogliera che è stata abbandonata», che intende proseguire anche dopo la data della prossima assemblea per l'approvazione del Bilancio di Banca IFIS le proprie analisi circa le possibili operazioni che possano raggiungere i sopracitati risultati regolamentari, salvaguardando le esigenze di capitalizzazione della Banca e tenendo anche in considerazione gli interessi dei gruppi familiari aventi partecipazioni in La Scogliera, fermo l'impegno de La Scogliera a supportare la Banca nel proprio percorso di sviluppo sostenibile.
Non sono intervenuti altri fatti di rilievo nel periodo intercorrente tra la chiusura dell'esercizio e la data di approvazione del Bilancio consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione.
Il progressivo deterioramento della congiuntura registrato nella seconda parte del 2018 condiziona in modo sensibile anche l'andamento delle aspettative per il 2019. L'arretramento nella crescita per l'anno in corso è comune ai paesi dell'Unione Europea, ma assume in Italia una connotazione più marcata per effetto di due trimestri di contrazione del Prodotto Interno Lordo (terzo e quarto 2018) e di aspettative in termini di crescita del PIL che, attualmente, le case di ricerca più accreditate posizionano tra lo 0 e lo 0,6%. Si tratta di uno scenario non favorevole che si completa, anche, con dati recenti negativi in ordine alla produzione industriale. Le ragioni del rallentamento continentale, presente anche in altre economie sviluppate internazionali, sono ascrivibili certo al venire meno della forza di un lungo ciclo espansivo ma anche a temi che generano incertezza sugli scenari internazionali (le contese commerciali Usa-Cina e le ricadute relative, la contrazione degli accordi di scambio, il progressivo contrarsi delle spinte propulsive favorevoli alla globalizzazione); a temi più specificamente focalizzati sulla politica europea (i rischi derivanti da una Brexit senza accordi con la UE; le preoccupazioni per le prossime elezioni europee e il favore riscosso da componenti ostili allo sviluppo dell'architettura europea); a temi di natura finanziaria (l'apprensione generata sui mercati dalle aspettative di politiche monetarie da parte delle banche centrali progressivamente meno espansive).
In questo contesto la consapevolezza da parte delle autorità monetarie dell'opportunità di rallentare il rientro delle politiche espansive sembra maturare a favore di un ulteriore supporto alla crescita, sia in area Euro, sia in area US\$. Anche livelli di inflazione ancora largamente al di sotto degli obiettivi dichiarati e difficoltà anche nei paesi nordeuropei depongono a favore del rinnovo di politiche monetarie nuovamente più espansive.
In questo scenario, il Gruppo Banca IFIS nel 2019 continuerà da un lato ad essere impegnato nel completamento di una serie di azioni di integrazione e sviluppo già avviate nel 2018 aventi contenuto non ricorrente; dall'altro a consolidare la propria presenza nei settori tipici di presenza del supporto alle piccole e medie imprese e della gestione del credito deteriorato.
Nel settore della gestione del credito deteriorato continuerà da un lato l'accelerazione dell'operatività della nuova costituita IFIS NPL S.p.A., cui è stata conferita l'intera attività dell'attuale settore NPL di Banca IFIS; dall'altro la ricerca di sinergie e sviluppo diretto dell'attività della neoacquisita FBS S.p.A, entrata a far parte del Gruppo nel gennaio 2019. Obiettivo di IFIS NPL e FBS è quello di continuare lo sviluppo del Gruppo Bancario nell'acquisizione e gestione del credito deteriorato anche ampliando la presenza a asset class oggi scarsamente o per nulla presidiate come pure di introdurre l'attività di servicing conto terzi non sviluppata sino al 2018, generando valore tramite la migliore gestione dei portafogli deteriorati e candidandosi a svolgere la funzione della Asset Management Company italiana privata ma di rilievo sistemico e aperta a collaborazioni ed integrazioni.
Il Gruppo potrà attivare soluzioni di ristrutturazione del credito a istituti che oggi detengono posizioni di UTP disponendo di storiche competenze nella gestione ed erogazione del credito alle imprese e di forte e comprovato know-how nella gestione dei crediti deteriorati. Obiettivo sarà quello di individuare le migliori soluzioni per poter ridare forza alle imprese del Paese che oggi si trovano in tali situazioni ma che hanno presupposti gestionali e business model sostenibili.
Incognite conseguenti il rallentamento congiunturale gravano, in generale, sulla domanda di supporto finanziario da parte delle imprese. I prossimi trimestri, con la auspicata soluzione delle incertezze che zavorrano la ripresa economica, potranno esporre una direzione di marcia più precisa.
Anche per effetto del rallentamento congiunturale e delle prospettive negative per l'evoluzione del PIL nel 2019, non sembra tuttavia immaginabile una solida e soprattutto sostenibile uscita dalle difficoltà degli anni recenti in assenza di nuovo credito bancario per l'economia reale. Da anni il credito alle piccole e medie imprese risulta in flessione, e ciò solo in parte per carenza di domanda. E' infatti dal lato dell'offerta che si rinvengono segnali ricorrenti di contrazione, concentrati sul mercato delle imprese minori. In questo contesto la capacità di assicurare supporto alle piccole e medie imprese con modalità idonee a mitigare il rischio di credito continuerà a rappresentare, per il Gruppo Banca IFIS un vantaggio competitivo che consentirà all'istituto auspicabilmente di acquisire nuova clientela.
Sul fronte dei tassi di impego, le aspettative sono per una risalita anche quale conseguenza dell'incremento nel costo del funding per le banche italiane registrato nella seconda parte del 2018 e confermato ad inizio 2019.
Sul fronte del funding le prospettive restano incerte. La disponibilità di risorse è ancora elevata ma il loro costo è recentemente cresciuto con specifico riferimento all'Italia, in coerenza con l'incremento dei tassi di interesse sui titoli governativi. Si tratta di una tendenza che caratterizza tutto il comparto creditizio italiano con differenze dipendenti dal merito creditizio degli istituti e dalle forme tecniche di raccolta. L'incremento dei tassi può avere impatti sul conto economico di quegli istituti in difficoltà a trasferire alla clientela le variazioni perché con

impiego a tasso fisso o indicizzato ai parametri di riferimento (Euribor, IRS) che non hanno registrato movimenti di rilievo. Banca IFIS non risentirà in modo materiale dell'incremento, qualora confermato nel tempo, in quanto le condizioni economiche dell'attivo, in considerazione delle forme tecniche di erogazione, sono rivedibili con relativa rapidità.
Sul fronte della raccolta all'ingrosso, tassi contenuti sul mercato del funding restano disponibili solo in caso di disponibilità di collaterale primario.
Per quanto concerne il portafoglio titoli governativi non sono previsti interventi significativi. Il portafoglio, usato come collaterale per le operazioni di rifinanziamento presso l'Eurosistema, risulta di dimensioni estremamente contenute in relazione agli altri istituti rilevanti, e a breve scadenza; pertanto esporrà la Banca a impatti non materiali in presenza di oscillazioni fisiologiche nei corsi.
In continuità con le recenti evoluzioni e strategie che vedono la trasformazione digitale al centro del percorso di crescita del Gruppo, una particolare attenzione sarà posta agli investimenti in tecnologie e in risorse umane dedicate al supporto degli sviluppi. Il Gruppo Banca IFIS riconosce un ruolo essenziale al miglioramento tecnologico applicato sia ai processi, che vanno resi più efficienti possibile, sia alle relazioni con i propri clienti cui va garantita la migliore esperienza ragionevolmente possibile nel dialogo con la Banca.
Saranno come sempre valutate con attenzione le opportunità di ulteriore crescita, in settori di interesse per il Gruppo, qualora ricorrano simultaneamente, oltre alla coerenza di prospettive strategiche, una elevata controllabilità dei rischi anche tenuto conto degli assetti manageriali, una buona integrabilità tecnologica e una particolare convenienza economica.
In considerazione di quanto sopra, è ragionevole prevedere per il Gruppo la continuazione dell'andamento positivo della redditività per il 2019 in un contesto di consapevole attenzione ai rischi e orientamento al consolidamento nei settori di presenza.
In data 21 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt‐out di cui agli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1‐bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), è stata predisposta una relazione distinta dalla presente Relazione sulla gestione del Gruppo, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Corporate governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.
La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è stata predisposta sulla base del format messo a disposizione da Borsa Italiana.
Unitamente a tale Relazione è stata messa a disposizione la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.
In conformità al terzo comma dell'art. 5 del D. Lgs. 30 dicembre 2016 n. 254, la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario costituisce una relazione distinta dalla presente, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al Progetto di Bilancio Consolidato chiuso al 31 dicembre 2018. Tale documento viene messo a disposizione all'interno del documento Relazioni e Bilancio consolidato nella Sezione "Investor Relations Istituzionali" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.
Le informazioni riguardanti le politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale, nonché la

descrizione degli obiettivi, delle modalità di attuazione e dei risultati di tali politiche, previste dal secondo comma, lettera d-bis), dell'art. 123 bis del TUF, sono riportate nella "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari".
Il Gruppo Banca IFIS ha consolidato un progetto di adeguamento al Regolamento (UE) 2016/679 al fine di recepire le disposizioni normative nel modello di gestione della privacy interno, prevedendo una serie di interventi di carattere sia tecnologico che organizzativo, con impatto su tutte le società del gruppo.
Ai fini del disposto degli artt. dal 2497 al 2497 sexies del codice civile, si precisa che la società controllante La Scogliera S.p.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Banca IFIS, e ciò in espressa deroga al disposto dell'art. 2497 sexies del codice civile, in quanto l'attività di direzione e coordinamento delle banche e società finanziarie partecipate è espressamente esclusa nell'oggetto sociale de La Scogliera ed in coerenza la controllante non esercita, di fatto, alcuna attività di direzione e coordinamento di Banca IFIS.
Le società Banca IFIS S.p.A., IFIS NPL S.p.A. e IFIS Rental Services S.r.l. hanno optato, insieme alla controllante La Scogliera S.p.A., per l'applicazione dell'istituto della tassazione di Gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86.
I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti nel mese di aprile 2016, nel mese di settembre 2017 e nel mese di giugno 2018 prevedendo una durata triennale.
Come previsto dalla normativa in vigore, le società aderenti hanno provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione.
In forza dell'applicazione di tale istituto, le perdite e gli utili fiscali di ciascuna società realizzati nel periodo di imposta 2018 sono stati trasferiti alla consolidante fiscale La Scogliera S.p.A..
Per effetto principalmente della compensazione del risultato netto dell'esercizio 2018 con le perdite fiscali pregresse, il credito netto iscritto verso la controllante al 31 dicembre 2018 si riduce a 42,5 milioni contro i 54,1 milioni alla fine dell'esercizio precedente.
Al 31 dicembre 2017 Banca IFIS deteneva n. 377.829 azioni proprie per un controvalore di 3,2 milioni di euro ed un valore nominale pari a 377.829 euro.
Nel corso dell'esercizio 2018 Banca IFIS ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del bilancio 2014 n. 7.717 azioni proprie al prezzo medio di 32,67 euro, per un controvalore di 252 mila euro ed un valore nominale di 7.717 euro, realizzando utili per 187 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali.
La giacenza a fine esercizio 2018 risulta pertanto pari a n. 370.112 azioni proprie, per un controvalore di 3,1 milioni di euro ed un valore nominale di 370.112 euro.
In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificata con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 263 del 27 dicembre 2006, Titolo V, Capitolo V (aggiornamento del 12 dicembre 2011) in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati" emanate dalla Banca d'Italia, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.
Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.
Nel corso dell'esercizio 2018 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate.
Si rinvia a quanto descritto nella Parte H della Nota Integrativa consolidata per l'informativa in ordine alle singole operazioni con parti correlate.
Nel corso del 2018 il Gruppo Banca IFIS non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definite nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Il Gruppo, in considerazione dell'attività svolta, non ha attivato programmi di ricerca e sviluppo nel corso dell'esercizio.
Venezia - Mestre, 7 marzo 2019
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg
L'Amministratore Delegato Giovanni Bossi

| VOCI DELL'ATTIVO | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017* | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 48 | 50 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 193.654 | 94.421 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 29.809 | 35.614 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 163.845 | 58.807 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 432.094 | 442.576 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 7.904.567 | 8.153.319 |
| a) crediti verso banche | 590.595 | 1.760.752 | |
| b) crediti verso clientela | 7.313.972 | 6.392.567 | |
| 90. | Attività materiali | 130.650 | 127.881 |
| 100. | Attività immateriali | 23.277 | 24.483 |
| di cui: avviamento | 1.515 | 834 | |
| 110. | Attività fiscali: | 395.084 | 438.623 |
| a) correnti | 46.820 | 71.309 | |
| b) anticipate | 348.264 | 367.314 | |
| 130. | Altre attività | 302.887 | 272.977 |
| Totale dell'attivo | 9.382.261 | 9.554.330 | |
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | |||
| (in migliaia di euro) | 31.12.2018 | 31.12.2017* | |
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 7.437.694 | 7.725.159 |
| a) debiti verso banche | 785.393 | 791.977 | |
| b) debiti verso clientela | 4.673.299 | 5.293.188 | |
| c) titoli in circolazione | 1.979.002 | 1.639.994 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 31.155 | 38.171 |
| 60. | Passività fiscali: | 52.722 | 40.076 |
| a) correnti | 13.367 | 1.477 | |
| b) differite | 39.355 | 38.599 | |
| 80. | Altre passività | 367.872 | 352.999 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 8.039 | 7.550 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri: | 25.779 | 21.656 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 3.896 | 590 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 21.883 | 21.066 | |
| 120. | Riserve da valutazione | (14.606) | (2.710) |
| 150. | Riserve | 1.168.543 | 1.038.155 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 102.116 | 101.864 |
| 170. | Capitale | 53.811 | 53.811 |
| 180. | Azioni proprie (-) | (3.103) | (3.168) |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+ / -) | 5.476 | - |
| 200. | Utile (perdita) d'esercizio (+/-) | 146.763 | 180.767 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 9.382.261 | 9.554.330 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 31.12.2017* | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 436.046 | 419.264 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 431.151 | 416.213 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (104.934) | (107.048) |
| 30. | Margine di interesse | 331.112 | 312.216 |
| 40. | Commissioni attive | 97.697 | 86.897 |
| 50. | Commissioni passive | (13.192) | (13.132) |
| 60. | Commissioni nette | 84.505 | 73.765 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 336 | 48 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | (772) | 11.249 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 25.396 | 25.595 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 17.165 | 19.016 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | 6.579 | |
| c) passività finanziarie | 8.231 | - | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(2.223) | - |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (2.223) | - | |
| 120. | Margine di intermediazione | 438.354 | 422.873 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | 38.055 | 76.349 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 39.074 | 78.390 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1.019) | (2.041) | |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 476.409 | 499.222 |
| 190. | Spese amministrative: | (288.110) | (250.871) |
| a) spese per il personale | (111.584) | (98.251) | |
| b) altre spese amministrative | (176.526) | (152.620) | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (2.099) | 73 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | (229) | 5.605 | |
| b) altri accantonamenti netti | (1.870) | (5.532) | |
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (6.315) | (4.563) |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (6.443) | (6.889) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 29.536 | 11.603 |
| 240. | Costi operativi | (273.431) | (250.647) |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 202.978 | 248.575 |
| 300. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (56.168) | (67.808) |
| 330. | Utile (Perdita) d'esercizio | 146.810 | 180.767 |
| 340. | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | 47 | - |
| 350. | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo | 146.763 | 180.767 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 31.12.2017* | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 146.810 | 180.767 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | 1.684 | (970) | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.586 | (1.113) |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | - |
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 50. | Attività materiali | - | - |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | 98 | 143 |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (13.573) | 3.705 | |
| 100. | Copertura di investimenti esteri | - | - |
| 110. | Differenze di cambio | (1.027) | 1.851 |
| 120. | Copertura dei flussi finanziari | - | - |
| 130. | Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - |
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(12.546) | 1.854 |
| 150. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 160. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (11.889) | 2.735 |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10 + 170) | 134.921 | 183.502 |
| 190. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | 47 | - |
| 200. | Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 134.874 | 183.502 |
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio | ppo al | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 7 | oni | Operazioni sul patrimonio netto | Gru | ||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/201 | pertura odifica saldi a M |
Esistenze all'01/01/2018 | Riserve | Dividendi e altre destinazi | oni di riserve Variazi |
oni ove azi missione nu E |
Acquisto azioni proprie | ordinaria dividendi one buzi Distri stra |
menti di pitale one stru ca Variazi |
Derivati su proprie oni azi |
Stock options | oni interessenze pative parteci Variazi |
plessiva esercizio 2018 m Redditività co |
31/12/2018 onio netto del m Patri |
onio netto di terzi al 31/12/2018 m Patri |
||
| Capitale: | |||||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 53.811 | - | 53.811 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 53.811 | 4.430 | |
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Sovrapprezzi di emissione | 101.864 | - | 101.864 | - | - | - | 252 | - | - | - | - | - | - | 102.116 | - | ||
| Riserve: | |||||||||||||||||
| a) di utili | 1.032.741 | 2.948 | 1.035.689 | 127.334 | - | 171 | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.163.194 | 931 | |
| b) altre | 5.414 | - | 5.414 | - | - | - | - | (65) | - | - | - | - | - | - | 5.349 | ||
| Riserve da valutazione: | (2.710) | (7) | (2.717) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (11.889) | (14.606) | 68 | |
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Azioni proprie | (3.168) | - | (3.168) | - | - | - | - | 65 | - | - | - | - | - | - | (3.103) | - | |
| Utile (perdita) d'esercizio |
180.767 | - | 180.767 | (127.334) | (53.433) | - | - | - | - | - | - | - | - | 146.763 | 146.763 | 47 | |
| Patrimonio netto del Gruppo |
1.368.719 | 2.941 | 1.371.660 | - | (53.433) | 171 | - | 252 | - | - | - | - | - | 134.874 | 1.453.524 | - | |
| Patrimonio netto di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 5.429 | 47 | - | 5.476 |
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio | al ppo |
||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 6 | 7 | oni | Operazioni sul patrimonio netto | Gru | ||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/201 | pertura odifica saldi a M |
Esistenze all' 01/01/201 | Riserve | Dividendi e altre destinazi | oni di riserve Variazi |
oni ove azi missione nu E |
Acquisto azioni proprie | ordinaria dividendi one buzi Distri stra |
menti di pitale one stru ca Variazi |
Derivati su proprie oni azi |
Stock options | oni interessenze pative parteci Variazi |
plessiva esercizio 2017 m Redditività co |
del 31/12/2017 onio netto m Patri |
onio netto di terzi al 7 31/12/201 m Patri |
|||
| Capitale: | ||||||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 53.811 | - | 53.811 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 53.811 | - | ||
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Sovrapprezzi di emissione | 101.776 | - | 101.776 | - | - | - | 88 | - | - | - | - | - | - | - | 101.864 | |||
| Riserve: | - | |||||||||||||||||
| a) di utili | 378.402 | - | 378.402 | 653.901 | - | 438 | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.032.741 | - | ||
| b) altre | 5.433 | - | 5.433 | - | - | - | (19) | - | - | - | - | - | - | - | 5.414 | - | ||
| Riserve da valutazione: | (5.445) | - | (5.445) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2.735 | (2.710) | |||
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Azioni proprie | (3.187) | - | (3.187) | - | - | - | 19 | - | - | - | - | - | - | - | (3.168) | - | ||
| Utile (perdita) d'esercizio | 687.945 | 9.769 | 697.714 | (653.901) | (43.813) | - | - | - | - | - | - | - | - | 180.767 | 180.767 | - | ||
| Patrimonio netto del Gruppo |
1.218.735 | 9.769 | 1.228.504 | - | (43.813) | 438 | 88 | - | - | - | - | - | - | 183.502 | 1.368.719 | - | ||
| Patrimonio netto di terzi | 48 | - | 48 | - | - | - | - | - | - | - | - | (48) | - | - | - |
| RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO | Importo | |||
|---|---|---|---|---|
| Metodo indiretto | 31.12.2018 | 31.12.2017* | ||
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | ||||
| 1. Gestione | 202.076 | 290.211 | ||
| - risultato d'esercizio (+/-) | 146.763 | 180.767 | ||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
2.995 | (16.307) | ||
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | (38.055) | 48.281 | ||
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 12.758 | 11.452 | ||
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 2.193 | 5.552 | ||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 56.168 | 60.510 | ||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 19.254 | (44) | ||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 141.382 | (901.600) | ||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | 5.033 | 28.086 | ||
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | (107.261) | - | ||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (2.433) | (89.675) | ||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 287.826 | (943.957) | ||
| - altre attività | (41.783) | 103.946 | ||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | (265.299) | 693.124 | ||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (287.465) | 672.074 | ||
| - passività finanziarie di negoziazione | (7.016) | (10.307) | ||
| - altre passività | 29.182 | 31.357 | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A (+/-) | 78.159 | 81.735 | ||
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||||
| 1. Liquidità generata da | - | 36 | ||
| - vendite di attività materiali | - | 36 | ||
| 2. Liquidità assorbita da | (25.213) | (38.487) | ||
| - acquisti di attività materiali | (9.084) | (22.096) | ||
| - acquisti di attività immateriali | (5.237) | (16.391) | ||
| - acquisti di società controllate e di rami d'azienda | (10.892) | - | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B (+/-) | (25.213) | (38.451) | ||
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | 317 | 107 | ||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | 167 | 438 | ||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (53.433) | (43.813) | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (+/-) | (52.949) | (43.268) | ||
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C | (2) | 16 | ||
| RICONCILIAZIONE | ||||
| CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO E | 50 | 34 | ||
| LIQUIDITA' TOTALE NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D | (2) | 16 | ||
| CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLA VARIAZIONE DEI CAMBI F | - | - | ||
| CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO G=E+/-D+/-F | 48 | 50 |

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.
Per l'interpretazione e l'applicazione dei principi contabili internazionali si è fatto anche riferimento, seppur non omologato dalla Commissione Europea, al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (Framework) e alle Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a completamento dei principi contabili emanati.
I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31 dicembre 2018 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).
Si sono inoltre considerate le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob ed ESMA) che forniscono raccomandazioni sull'informativa da riportare nel bilancio su aspetti di maggior rilevanza o sul trattamento contabile di particolari operazioni.
Il Bilancio consolidato è soggetto all'attestazione, resa da parte degli organi amministrativi delegati e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, prevista dall'art. 154 bis c.5 del D.Lgs n. 58 del 24 febbraio 1998.
Il Bilancio consolidato è sottoposto a revisione legale da parte della società di revisione EY S.p.A..
Il Bilancio consolidato è costituito da:
ed è inoltre corredato dalla Relazione sulla gestione del Gruppo.
Il Bilancio consolidato è stato redatto con l'applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1, facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (il cosiddetto "Framework" recepito dallo IASB) con particolare riguardo ai principi fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma, il concetto della rilevanza e significatività dell'informazione, il principio della competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell'attività.
Per la compilazione del Bilancio consolidato si è fatto riferimento agli schemi emanati dalla Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 5° aggiornamento del 22 dicembre 2017.
La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate nella Nota integrativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.
La Nota integrativa non espone le voci e le tabelle previste dal Provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005 relative a voci non applicabili per il Gruppo Banca IFIS.
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I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 a seguito dell'entrata in vigore a partire dal 1 gennaio 2018 dei nuovi principi contabile IFRS 9 "Strumenti finanziari" e IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti".
Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto ai paragrafi "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9" ed "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 15" riportati in seguito.
Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.
Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve/medio periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.
In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all'attuale contesto macroeconomico ed avuto anche riguardo alle previsioni economico finanziarie formulate dalla Capogruppo per il 2019, si ritiene ragionevole l'aspettativa che il Gruppo Banca IFIS continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente del Gruppo, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.
Il Bilancio consolidato del Gruppo Banca IFIS è redatto sulla base delle situazioni contabili al 31 dicembre 2018 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento. La struttura del Gruppo al 31 dicembre 2018 è composta dalla controllante Banca IFIS S.p.A., dalle società controllate al 100% IFIS Finance Sp. Z o. o., IFIS Rental Services S.r.l., IFIS NPL S.p.A., Cap.Ital.Fin. S.p.A., acquisita il 2 febbraio 2018, Two Solar Park 2008 S.r.l. e dalla società controllata al 70% Credifarma S.p.A. di cui il Gruppo ha acquisito il controllo il 2 luglio 2018.
Tutte le società sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.
I prospetti contabili della controllata IFIS Finance Sp. Z o.o. espressi in valuta estera vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data delle singole operazioni. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto della partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.
A partire dai bilanci degli esercizi che hanno avuto inizio dal 1 luglio 2009, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3 (rivisto 2008); la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:
Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base de i valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Per quanto riguarda la controllata IFIS Finance Sp. Z o. o., dal processo di consolidamento è emerso un valore di avviamento, valutato al cambio di fine periodo, pari a euro 819 mila, iscritto alla voce "Attività immateriali".
Nel mese di febbraio 2018 il Gruppo Banca IFIS, ha acquisito il 100% del capitale di Cap.Ital.Fin. S.p.A., società specializzata in finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio e delegazioni di pagamento per pensionati, dipendenti privati, pubblici, statali operante in tutta Italia. Il costo sostenuto per l'acquisizione della controllata è stato determinato provvisoriamente in 710 mila euro rispetto al prezzo inizialmente pagato di 2,1 milioni di euro. Il costo, infatti, può ancora essere oggetto di aggiustamento in applicazione delle tempistiche contrattualmente previste di condivisione con il venditore.
Dal processo di consolidamento è emerso un valore di avviamento provvisoriamente determinato in 700 mila euro, iscritto alla voce "Attività immateriali".
Il 2 luglio 2018 il Gruppo ha completato l'operazione di acquisto della maggioranza di Credifarma S.p.A., società specializzata nel credito alle farmacie. A fronte di un investimento complessivo di 8,8 milioni di euro, dal processo di consolidamento è emerso un "gain on bargain purchase" di 3,9 milioni di euro iscritto alla voce Altri proventi di gestione.
| Denominazioni imprese | Sede operativa | Sede legale | Tipo di rapporto |
Rapporto di partecipazione | Disponibilità | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (1) | Impresa Quota % partecipante |
voti % (2) | |||||
| IFIS Finance Sp. Z o.o. | Varsavia | Varsavia | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% | |
| IFIS Rental Services S.r.l. | Milano | Milano | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% | |
| IFIS NPL S.p.A. | Firenze, Milano e Mestre |
Mestre | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% | |
| Cap.Ital.Fin. S.p.A. | Napoli | Napoli | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% | |
| Two Solar Park 2008 S.r.l. | Milano | Milano | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 100% | 100% | |
| Credifarma S.p.A. | Roma | Roma | 1 | Banca IFIS S.p.A. | 70% | 70% | |
| IFIS ABCP Programme S.r.l. | Conegliano - TV | Conegliano - TV | 4 | Altra | 0% | 0% | |
| Indigo Lease S.r.l. | Conegliano - TV | Conegliano - TV | 4 | Altra | 0% | 0% |
(1) Tipo di rapporto:
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
Al fine di determinare l'area di consolidamento Banca IFIS ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.
La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha omeno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate elencate al precedente paragrafo, nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione; tali SPV non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca IFIS.
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| Denominazioni imprese | Interessenze dei terzi % | Disponibilità voti dei terzi %(1) | Dividendi distribuiti ai terzi |
|---|---|---|---|
| Credifarma S.p.A. | 30% | 30% | - |
(1) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria
| Denominazioni | Totale attivo |
Cassa e disponib ilità liquide |
Attività finanziarie |
Attività materiali e immate riali |
Passività finanziarie |
Patrimonio netto |
Margine di interesse |
Margine di interme diazione |
Costi operativi |
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte |
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte |
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismis sione al netto delle imposte |
Utile (Perdita) di esercizio (1) |
Altre compone nti reddituali al netto delle imposte (2) |
Redditività comples siva (3) = (1) + (2) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Credifarma S.p.A. | 100.747 | 5 | 91.724 | 2.170 | 78.910 | 17.996 | 1.745 | 2.894 | (2.917) | (113) | 1.614 | - | 1.614 | 1 | 1.615 |
Non vi sono restrizioni significative di cui al paragrafo 13 dell'IFRS 12 quali restrizioni legali, contrattuali e normative sulla capacità di accedere alle attività o di utilizzarle e di estinguere le passività del Gruppo né diritti di protezione delle interessenze di minoranza che possono limitare significativamente la capacità del Gruppo di accedere alle attività, o di utilizzarle, e di estinguere le passività del Gruppo.
Le situazioni contabili predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento sono al 31 dicembre 2018.
Non sono intervenuti fatti nel periodo tra la chiusura dell'esercizio e la data di redazione del bilancio consolidato dei quali non si sia tenuto conto ai fini della redazione dello stesso.
Si rinvia all'informativa esposta nella Relazione sulla gestione del Gruppo relativamente agli eventi avvenuti successivamente alla chiusura dell'esercizio e fino alla data di redazione del Bilancio.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione delle situazioni contabili nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 31 dicembre 2018.
Con periodicità almeno annuale, in sede di redazione del bilancio le stime sono riviste.
Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci in bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:
In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati in bilancio al fair value, si rimanda a quanto contenuto nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio.
Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al settore NPL, il Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso. Infatti il
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modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.
Nel corso del 2018 si è provveduto ad un affinamento del modello in essere utilizzato per la stima dei flussi di cassa dei crediti in gestione stragiudiziale: in particolare sono state aggiornate le basi dati storiche e affinata la modalità di clusterizzazione del portafoglio al fine di tener conto delle più recenti acquisizioni avvenute in mercati di tipo secondario.
Inoltre è stato sviluppato e applicato ad una parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale un modello per la stima dei flussi di cassa. In particolare vengono valorizzati i flussi di cassa con il nuovo modello statistico per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto o otterranno un precetto a partire dal 1 gennaio 2018. Tali pratiche venivano precedentemente contabilizzate al costo di acquisto fino al momento dell'individuazione dei flussi di cassa analitici. L'applicazione del nuovo modello consente di individuare anticipatamente i flussi di cassa in maniera massiva. L'affinamento è stato reso possibile in seguito al raggiungimento di numeriche consistenti su cui poter basare analisi di stime sufficientemente attendibili. Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino a al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA).
All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.
In riferimento ai crediti della BU Pharma, il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca IFIS sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".
L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:
Con riferimento alla determinazione dell'Expected Credit Loss si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9" del presente documento nonché a quanto ulteriormente declinato al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilanci.
Per le altre fattispecie elencate, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio.
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore alla data di riferimento. Si veda quanto riportato al paragrafo Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali.
I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Bilancio consolidato 31 dicembre 2018, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, risultano modificati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio 2017. Tali modifiche derivano essenzialmente dall'applicazione obbligatoria, a far data dal 1° gennaio 2018, dei seguenti principi contabili internazionali:
Il Gruppo ha inoltre adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2018. Si riporta nel seguito l'indicazione dei nuovi principi contabili e delle modifiche apportate a principi contabili già esistenti omologati dall'UE, sottolineando che non hanno avuto impatti materiali sui dati riportati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2018:
Alcuni nuovi principi contabili internazionali sono applicabili per gli esercizi iniziati successivamente al 1 gennaio 2018 per i quali l'applicazione anticipata è permessa; tuttavia il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non omologato da parte dell'Unione Europea.
Tra questi principi non ancora in vigore, l'IFRS 16 è quello che comporterà delle modifiche sulla rappresentazione del Bilancio consolidato del Gruppo Banca IFIS, ancorché l'impatto al momento della sua applicazione iniziale è ritenuto non significativo.
Nel dettaglio, il principio IFRS 16 introduce nuove regole per la rappresentazione contabile dei contratti di leasing sia per i locatori sia per i locatari, sostituendo i precedenti standard/interpretazioni (IAS 17, IFRIC 4, SIC 15 e SIC 27). Il leasing è definito come quel contratto la cui esecuzione dipende dall'uso di un bene identificato e che attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo del bene per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.
L'IFRS 16 stabilisce i principi in materia di rilevazione, valutazione, esposizione nel bilancio e informazioni integrative sui leasing. La finalità è assicurare che locatari e locatori forniscano informazioni appropriate secondo modalità che rappresentino fedelmente le operazioni. Le informazioni forniscono agli utilizzatori del bilancio gli elementi per valutare l'effetto del leasing sulla situazione patrimoniale, il risultato economico e i flussi finanziari dell'entità.
Il Principio si applica a tutti i contratti che contengono il diritto ad utilizzare un bene (c.d. "Right of Use") per un certo periodo di tempo in cambio di un determinato corrispettivo. L'IFRS 16 si applica a tutte le transazioni che prevedono un diritto ad utilizzare il bene, indipendentemente dalla forma contrattuale, ovvero leasing finanziario o operativo, affitto o noleggio.
La principale novità riguarda la rappresentazione nella situazione patrimoniale del locatario in riferimento al "Right of Use" ed all'impegno assunto relativamente ai leasing operativi, tramite l'iscrizione di un'attività e una passività. In particolare il locatario dovrà rilevare una passività sulla base del valore attuale dei canoni futuri in contropartita dell'iscrizione tra le attività del diritto d'uso del bene oggetto del contratto di leasing.
Successivamente all'iscrizione iniziale:
• il diritto d'uso sarà oggetto di ammortamento lungo la durata del contratto o la vita utile del bene (sulla base dello IAS 16) o valutato con l'uso di un criterio alternativo – modello di rivalutazione o fair value – (rispettivamente IAS 16 o IAS 40);
• la passività verrà progressivamente ridotta per effetto del pagamento dei canoni e sulla stessa saranno riconosciuti gli interessi da imputare a conto economico.
Possono essere esclusi dall'IFRS 16 i contratti con durata inferiore ai 12 mesi o che abbiano un valore unitario a nuovo del bene oggetto di leasing di modesto valore.
Per il locatore restano sostanzialmente confermate le regole di contabilizzazione dei contratti di leasing dello IAS 17, differenziate a seconda che si tratti di leasing operativo o leasing finanziario. In caso di leasing finanziario il locatore continuerà a rilevare nello stato patrimoniale un credito per i canoni di leasing futuri.
L'IFRS 16 è applicabile dal 1 gennaio 2019 e, ancorché la sua applicazione anticipata sia possibile, il Gruppo ha deciso di non procedere con l'adozione anticipata.
Il Gruppo ha avviato nel corso del 2018 un apposito progetto volto ad identificare gli impatti qualitativi e quantitativi dell'applicazione di tale nuovo principio contabile, nonché ad individuare ed implementare gli interventi applicativi necessari per la sua adozione.
Da tale progetto il Gruppo Banca IFIS ha identificato la stima degli impatti previsti a seguito della prima applicazione dell'IFRS 16, basata sulle informazioni attualmente disponibili e potrebbe essere soggetta a cambiamenti a seguito di ulteriori informazioni che diverranno disponibili per il Gruppo nel 2019, quando il Gruppo adotterà il nuovo principio. Gli effetti sono sostanzialmente riferibili alla necessità di riconoscere attività per il diritto d'uso su auto aziendali a noleggio e su immobili locati ad uso del Gruppo e che oggi sono contabilizzati come leasing operativi. I relativi costi, precedentemente contabilizzati come costi operativi linearmente sulla durata dei contratti, saranno quindi sostituiti da ammortamento e ed interessi passivi.
Il Gruppo si avvarrà della facoltà prevista dall'IFRS 16 di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 16, secondo quanto previsto dal cosiddetto "modified retrospective approach B" (paragrafo C5 lettera b, C7 e C8 lettera b.ii dell'appendice C all'IFRS 16) che prevede la possibilità di rilevare l'attività consistente nel diritto di utilizzo alla data dell'applicazione iniziale per un importo pari alla passività del leasing; secondo questo approccio alla data di prima applicazione non emergono differenze sul patrimonio netto consolidato del Gruppo Banca di apertura.
L'IFRS 16 non ha apportato significativi cambiamenti ai criteri di contabilizzazione dei leasing per il locatore, di conseguenza il Gruppo non prevede impatti in tal senso.
Infine, il Gruppo ritiene non significativi gli impatti derivanti dall'adozione delle seguenti interpretazioni e modifiche dei principi contabili internazionali già esistenti:
Non si sono verificati ulteriori aspetti che richiedano l'informativa di cui allo IAS 8 paragrafi 28, 29, 30, 31, 39, 40 e 49.
L'art. 154-ter del D.Lgs. 59/98 (T.U.F.) prevede che entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sia approvato il bilancio d'esercizio della Capogruppo e sia pubblicata la Relazione finanziaria annuale consolidata comprendente il progetto di bilancio d'esercizio, la relazione sulla gestione e l'attestazione prevista dall'articolo 154-bis, comma 5. Il progetto di bilancio d'esercizio della Capogruppo e il bilancio consolidato sono approvati dal Consiglio di Amministrazione del 7 marzo 2019; il bilancio d'esercizio della Capogruppo sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei Soci convocata per il giorno 19 aprile 2019, in prima convocazione.
Il nuovo standard contabile IFRS 9, emanato dallo IASB a luglio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea tramite il Regolamento n. 2067/2016, sostituisce, a partire dal 1 gennaio 2018, lo IAS 39 nella disciplina della classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, ed è articolato nelle seguenti tre diverse aree: la classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, l'impairment e l'hedge accounting.
In merito alla classificazione, l'IFRS 9 prevede che la stessa sia guidata, da un lato, dalle caratteristiche dei relativi flussi di cassa contrattuali e, dall'altro, dall'intento gestionale (business model) per il quale tali attività sono detenute.
Le attività finanziarie secondo l'IFRS 9 possono essere classificate – secondo i due drivers sopra indicati – in tre categorie:
Le attività finanziarie possono essere iscritte nelle prime due categorie ed essere misurate al costo ammortizzato o al fair value con imputazione a patrimonio netto solo se è dimostrato che le stesse diano origine a flussi finanziari che sono esclusivamente pagamenti di capitale e interessi (cosiddetto "solely payment of principal and interest" – "SPPI test"). I titoli di capitale sono sempre iscritti nella terza categoria e misurati al fair value con imputazione a conto economico, salvo che l'entità scelga (irrevocabilmente, in sede di iscrizione iniziale), per le azioni non detenute con finalità di trading, di presentare le variazioni di valore in una riserva di patrimonio netto (cosiddetta OCI option) che non verrà mai trasferita a conto economico, nemmeno in caso di cessione dello strumento finanziario (Attività finanziarie valutate al fair value con impatti sulla redditività complessiva senza "recycling"). Per i titoli di debito classificati in tale categoria, invece, la riserva di patrimonio netto verrà girata a conto economico in caso di cessione.
Con riferimento all'impairment, per gli strumenti valutati al costo ammortizzato e al fair value con imputazione a patrimonio netto (diversi dagli strumenti di capitale), viene introdotto un modello basato sul concetto di "expected loss" (perdita attesa), in luogo all'"incurred loss" dello IAS 39, in modo da riconoscere con maggiore tempestività la relativa svalutazione. L'IFRS 9 richiede di contabilizzare le perdite attese nei soli 12 mesi successivi (cosiddetto "Primo stadio" – "Stage 1") sin dall'iscrizione iniziale dello strumento finanziario. L'orizzonte temporale di calcolo della perdita attesa diventa, invece, l'intera vita residua dell'asset oggetto di valutazione, ove la qualità creditizia dello strumento finanziario abbia subito un deterioramento "significativo" rispetto alla misurazione iniziale (cosiddetto "Secondo stadio" – "Stage 2") o nel caso risulti "impaired" (cosiddetto "Terzo stadio" – "Stage 3).
L'introduzione delle nuove regole d'impairment comporta:
• l'allocazione delle attività finanziarie non deteriorate in differenti stadi di rischio creditizio, cui corrispondono rettifiche di valore basate sulle perdite attese nei 12 mesi successivi ( "Stage 1"), ovvero «lifetime» per tutta la durata residua dello strumento ("Stage 2"), sulla base del significativo incremento del rischio di credito («SICR») determinato tramite il confronto tra le Probabilità di Default alla data di prima iscrizione ed alla data di reporting, ovvero da elementi di anomalia intercettati dai cd. early warning o da scaduto superiore ai 30 giorni;
l'allocazione delle attività finanziarie deteriorate nel cosiddetto "Stage 3", con rettifiche di valore di tipo analitico, ovvero percentuali "forfettarie" basate sui tassi di perdita storicamente osservati relativi ai vari stati in cui si trova la pratica.
Infine, con riferimento all'hedge accounting il Gruppo, non avendo in essere alla data di prima applicazione alcun tipo di relazione di copertura, non si è avvalso della facoltà previsto nelle regole di transizione dell'IFRS 9 di continuare ad applicare i requisiti dell'hedge accounting dello IAS 39.
Sulla base di quanto sopra rappresentato, di seguito viene fornita la sintesi sia degli effetti di riesposizione dei saldi comparativi al 31 dicembre 2017 sia degli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 9 sul patrimonio netto consolidato del Gruppo Banca IFIS al 1 gennaio 2018.
Come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso, il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili con le nuove categorie contabili e con i relativi criteri di valutazione introdotti dal nuovo principio contabile.
Ai soli fini di consentire un confronto in termini omogenei dei dati di periodo, gli schemi di stato patrimoniale e conto economico dei periodi precedenti sono stati ricondotti su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" emanato dalla Banca d'Italia per riflettere nei bilanci bancari le novità introdotte dal principio contabile IFRS 9.
Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva corrisponde, nell'ambito dell'IFRS 9, al portafoglio "Held to collect and sell (HTCS)", ovvero a titoli di debito caratterizzati da flussi finanziari costituiti solo da rimborso di capitale e interessi e detenuti con finalità di investimento di tesoreria o realizzo. In tale portafoglio sono stati ricondotti anche gli investimenti in titoli di capitale ad eccezione degli strumenti finanziari partecipativi, in precedenza classificati nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita", per i quali è stata esercitata l'opzione c.d. "OCI Option" per la valutazione al fair value esclusivamente a patrimonio netto (senza rigiro a conto economico degli utili e perdite al momento della cessione).
Non è più prevista la possibilità di valutare al fair value con impatto a patrimonio netto le quote di OICR in precedenza allocate al portafoglio AFS che di conseguenza sono state ricondotte, a partire dal 1 gennaio 2018, nel nuovo portafoglio delle attività finanziarie valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico per complessivi 13,7 milioni di euro.
Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato corrisponde al portafoglio IFRS 9 denominato "Held to collect (HTC)" e costituito esclusivamente da titoli di debito con le medesime caratteristiche del portafoglio HTCS, ma detenuti a scopo di investimento duraturo. In tale portafoglio trovano collocazione, in linea di principio, i titoli di debito che sarebbero stati precedentemente allocati nei crediti verso banche e clientela ("Loans and receivables").
Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico include il preesistente portafoglio di negoziazione ed il nuovo portafoglio delle attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico, costituito dagli investimenti residuali che non trovano collocazione negli altri portafogli, nonché gli strumenti finanziari che non hanno superato il c.d. SPPI Test. Infatti, in caso di mancato superamento di tale test, indipendentemente dal modello di business identificato all'origine dell'acquisto dello strumento finanziario, è necessario riclassificare lo stesso tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.
Di conseguenza, il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico è stato alimentato in sede di prima applicazione dell'IFRS 9 per 58,8 milioni di euro come segue:
Infine, gli accantonamenti per garanzie rilasciate, precedentemente contabilizzate tra le altre passività sono stati ricondotti nella nuova voce specifica Fondi per rischi e oneri su impegni e garanzie rilasciate, a meno dei sopraccitati 15,5 milioni.
Di seguito vengono presentati i prospetti di riconduzione tra le voci dello schema di Stato patrimoniale attivo e passivo, pubblicate nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, con le voci introdotte dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" della Banca d'Italia. La specifica colonna "31.12.17 Riesposto" rappresenta i saldi comparativi del 2017 delle voci dello stato patrimoniale e del conto economico ricondotti su base convenzionale alle nuove voci IFRS 9.
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) Circolare 262/2005 4° Aggiornamento |
CONSISTENZE | VOCI DELL'ATTIVO | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | Impatti Classification |
31.12.17 RIESPOSTO |
(in migliaia di euro) Circolare 262/2005 5° Aggiornamento |
|||||
| 10 | Cassa e disponibilità liquide | 50 | - | 50 | 10 | Cassa e disponibilità liquide | ||
| - | - | - | 94.421 | 20 | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
|||
| 20 | Attività finanziarie detenute per negoziazione |
35.614 | - | 35.614 | a) Attività finanziarie detenute per negoziazione | |||
| 30 | Attività finanziarie valutate al fair value | - | - | - | b) Attività finanziarie designate al fair value | |||
| - | - | 58.807 | 58.807 | c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
||||
| 40 | Attività finanziarie disponibili per la vendita |
456.549 | (13.973) | 442.576 | 30 | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||
| - | - | - | 8.153.319 | 40 | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
|||
| 60 | Crediti verso banche | 1.777.876 | (17.124) | 1.760.752 | a) Crediti verso banche | |||
| 70 | Crediti verso clientela | 6.435.806 | (43.239) | 6.392.567 | b) Crediti verso clientela | |||
| 120 | Attività materiali | 127.881 | - | 127.881 | 90 | Attività materiali | ||
| 130 | Attività immateriali | 24.483 | - | 24.483 | 100 | Attività immateriali | ||
| 140 | Attività fiscali | 438.623 | - | 438.623 | 110 | Attività fiscali | ||
| 160 | Altre attività | 272.977 | - | 272.977 | 130 | Altre attività | ||
| Totale attivo | 9.569.859 | (15.529) | 9.554.330 | Totale attivo |
| VOCI DEL PASSIVO (in migliaia di euro) Circolare 262/2005 4° Aggiornamento |
CONSISTENZE | VOCI DEL PASSIVO | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2017 | Impatti Classification |
31.12.17 RIESPOSTO |
(in migliaia di euro) Circolare 262/2005 5° Aggiornamento |
||||
| - | - | - | 7.725.159 | 10 | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||
| 10 | Debiti verso banche | 791.977 | - | 791.977 | a) debiti verso banche | ||
| 20 | Debiti verso clientela | 5.293.188 | - | 5.293.188 | b) debiti verso la clientela | ||
| 30 | Titoli in circolazione | 1.639.994 | - | 1.639.994 | c) titoli in circolazione | ||
| 40 | Passività finanziarie di negoziazione | 38.171 | - | 38.171 | 20 | Passività finanziarie di negoziazione | |
| 80 | Passività fiscali | 40.076 | - | 40.076 | 60 | Passività fiscali | |
| 100 | Altre passività | 368.543 | (15.544) | 352.999 | 80 | Altre passività | |
| 110 | Trattamento di fine rapporto del personale |
7.550 | - | 7.550 | 90 | Trattamento di fine rapporto del personale | |
| 120 | Fondi per rischi e oneri | 21.641 | 15 | 21.656 | 100 | Fondi per rischi e oneri | |
| - | - | 590 | 590 | a) impegni e garanzie rilasciate | |||
| a) quiescenza e obblighi simili | - | - | - | b) quiescenza e obblighi simili | |||
| b) altri fondi | 21.641 | (575) | 21.066 | c) altri fondi e rischi e oneri | |||
| 140 | Riserve da valutazione | (2.710) | - | (2.710) | 120 | Riserve da valutazione | |
| 170 | Riserve | 1.038.155 | - | 1.038.155 | 150 | Riserve | |
| 180 | Sovrapprezzi di emissione | 101.864 | - | 101.864 | 160 | Sovrapprezzi di emissione | |
| 190 | Capitale | 53.811 | - | 53.811 | 170 | Capitale | |
| 200 | Azioni proprie (-) | (3.168) | - | (3.168) | 180 | Azioni proprie (-) | |
| 220 | Utile (perdita) d'esercizio | 180.767 | - | 180.767 | 200 | Utile (perdita) d'esercizio | |
| Totale passivo e patrimonio netto | 9.569.859 | (15.529) | 9.554.330 | Totale passivo e patrimonio netto |
1Y18
Per quanto riguarda lo schema del conto economico, in coerenza rispetto alla composizione delle stesse per l'esercizio 2018, si è provveduto a riclassificare dalla voce "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su crediti" alla voce "Interessi attivi e proventi assimilati" l'effetto delle riprese di valore sulle attività deteriorate dovute al passaggio del tempo («effetto attualizzazione») (5,7 milioni di euro positivi al 31 dicembre 2017) e alla riclassifica dalla voce "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su altre operazioni finanziarie" alla voce "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" dell'effetto della valutazione degli impegni e garanzie rilasciate (5,6 milioni di euro positivi al 31 dicembre 2017).
Inoltre, il nuovo principio contabile IFRS 9 ha introdotto la categoria dei crediti POCI "Purchased or originated credit-impaired" ovvero quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate; in tale definizione rientrano i crediti del settore NPL, nonché gli attivi deteriorati acquisiti con la business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca alla data di acquisizione.
Precedentemente all'introduzione dell'IFRS 9, gli effetti derivanti dalla variazione dei flussi di cassa attesi dei crediti del settore NPL venivano contabilizzati fra gli Interessi attivi e proventi assimilati o, in presenza di eventi di impairment (VAN dei flussi di cassa attesi inferiori al prezzo pagato, decesso del debitore o pratica prescritta) fra le rettifiche nette di valore su crediti.
Le novità introdotte dal nuovo principio invece prevedono che gli effetti derivanti dalla revisione periodica delle ECL lifetime (perdite attese lungo l'intera vita residua), vengano classificate nella voce Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito. In particolare in tale voce confluiscono gli effetti derivanti dalla variazione periodica delle perdite attese lungo la vita utile del credito, anche se tali variazioni sono favorevoli o inferiori a quelle che sono state incluse nella stima dei flussi di cassa al momento della rilevazione iniziale. Al 31 dicembre 2017 la riclassifica è risultata pari a 135,9 milioni di euro.
Ne consegue che, complessivamente la riclassifica netta tra interessi attivi e riprese di valore nette per rischio di credito ammonta a 130,2 milioni di euro.
Si rinvia a quanto maggiormente dettagliato nel seguito con riferimento alle Attività finanziarie impaired acquistate o originate (POCI).
A seguire si riporta il prospetto di riconduzione tra le voci dello schema di Conto Economico, pubblicate nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, con le voci introdotte dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" della Banca d'Italia. La specifica colonna "31.12.17 Riesposto" rappresenta i saldi comparativi del 2017 delle voci dello stato patrimoniale e del conto economico ricondotti su base convenzionale alle nuove voci IFRS 9.
| VOCI DEL CONTO ECONOMICO | CONSISTENZE | VOCI DEL CONTO ECONOMICO | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) Circolare 262/2005 4° Aggiornamento |
31.12.2017 | Impatti Classification |
31.12.2017 RIESPOSTO |
(in migliaia di euro) Circolare 262/2005 5° Aggiornamento |
||||
| 10 | Interessi attivi e proventi assimilati | 549.499 | (130.235) | 419.264 | 10 | Interessi attivi e proventi assimilati | ||
| 20 | Interessi passivi e oneri assimilati | (107.048) | - | (107.048) | 20 | Interessi passivi e oneri assimilati | ||
| 30 | Margine di interesse | 442.451 | (130.235) | 312.216 | 30 | Margine di interesse | ||
| 40 | Commissioni attive | 86.897 | - | 86.897 | 40 | Commissioni attive | ||
| 50 | Commissioni passive | (13.132) | - | (13.132) | 50 | Commissioni passive | ||
| 60 | Commissioni nette | 73.765 | - | 73.765 | 60 | Commissioni nette | ||
| 70 | Dividendi e proventi simili | 48 | - | 48 | 70 | Dividendi e proventi simili | ||
| 80 | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 11.249 | - | 11.249 | 80 | Risultato netto dell'attività di negoziazione | ||
| 90 | Risultato netto dell'attività di copertura | - | - | - | 90 | Risultato netto dell'attività di copertura | ||
| 100 | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 25.595 | - | 25.595 | 100 | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | ||
| a) crediti | 19.016 | - | 19.016 | a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | 6.579 | - | 6.579 | b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||
| 120 | Margine di intermediazione | 553.108 | (130.235) | 422.873 | 120 | Margine di intermediazione | ||
| 130 | Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: |
(48.281) | 124.630 | 76.349 | 130 | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: |
||
| a) crediti | (51.845) | 130.235 | 78.390 | a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||
| b) attività finanziarie disponibili per la vendita | (2.041) | - | (2.041) | b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||
| d) altre operazioni finanziarie | 5.605 | (5.605) | - | |||||
| 140 | Risultato netto della gestione finanziaria | 504.827 | (5.605) | 499.222 | 150 | Risultato netto della gestione finanziaria | ||
| 180 | Spese amministrative: | (250.871) | - | (250.871) | 190 | Spese amministrative: | ||
| a) Spese per il personale | (98.251) | - | (98.251) | a) Spese per il personale | ||||
| b) Altre spese amministrative | (152.620) | - | (152.620) | b) Altre spese amministrative | ||||
| 190 | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (5.532) | 5.605 | 73 | 200 | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | ||
| - | 5.605 | 5.605 | a) impegni e garanzie rilasciate | |||||
| - | (5.532) | b) altri accantonamenti netti | ||||||
| 200 | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali |
(4.563) | - | (4.563) | 210 | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali |
||
| 210 | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali |
(6.889) | - | (6.889) | 220 | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali |
||
| 220 | Altri oneri/proventi di gestione | 11.571 | 32 | 11.603 | 230. | Altri oneri/proventi di gestione | ||
| 230 | Costi operativi | (256.284) | 5.637 | (250.647) | 240. | Costi operativi | ||
| 270 | Utili (Perdite) da cessioni di investimenti | 32 | (32) | - | 280. | Utili (Perdite) da cessioni di investimenti | ||
| 280 | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte |
248.575 | - | 248.575 | 290 | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte |
||
| 290 | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente |
(67.808) | - | (67.808) | 300 | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente |
||
| 320 | Utile (Perdita) d'esercizio | 180.767 | - | 180.767 | 330 | Utile (Perdita) d'esercizio | ||
| 330 | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | - | - | - | 340 | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi | ||
| 340 | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo |
180.767 | - | 180.767 | 350 | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo |
Si rappresentano nel seguito gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 9 suddivisi tra effetti derivanti dall'applicazione del nuovo criterio di impairment ed effetti derivanti dalla misurazione (nel seguito "Measurement") delle attività finanziarie in conseguenza dell'effettuazione dell'SPPI test e dell'individuazione dei business model.
Tali effetti, che riguardano sia l'ammontare sia la composizione del patrimonio netto, derivano principalmente:
L'effetto combinato di quanto sopra ha comportato sul patrimonio netto consolidato del Gruppo Banca IFIS un impatto positivo di 2,9 milioni di euro, al netto del relativo effetto fiscale.
Di seguito vengono presentati gli effetti della transizione all'IFRS 9 partendo dai dati patrimoniali del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 ricondotti convenzionalmente sulla base del 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" della Banca d'Italia.
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) Circolare 262/2005 5° Aggiornamento |
CONSISTENZE | IMPATTI IFRS 9 | CONSISTENZE | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.17 RIESPOSTO |
Measurement | Impairment | 01.01.18 | ||
| 10 | Cassa e disponibilità liquide | 50 | - | - | 50 |
| 20 | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
94.421 | (49) | - | 94.372 |
| a) | Attività finanziarie detenute per negoziazione | 35.614 | - | - | 35.614 |
| c) | altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
58.807 | (49) | - | 58.758 |
| 30 | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
442.576 | - | (503) | 442.073 |
| 40 | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 8.153.319 | - | 8.147 | 8.161.466 |
| a) | Crediti verso banche | 1.760.752 | - | (972) | 1.759.780 |
| b) | Crediti verso clientela | 6.392.567 | - | 9.119 | 6.401.686 |
| 90 | Attività materiali | 127.881 | - | - | 127.881 |
| 100 | Attività immateriali | 24.483 | - | - | 24.483 |
| 110 | Attività fiscali | 438.623 | 16 | 1.333 | 439.972 |
| 130 | Altre attività | 272.977 | - | - | 272.977 |
| Totale attivo | 9.554.330 | (33) | 8.977 | 9.563.274 |
| VOCI DEL PASSIVO (in migliaia di euro) Circolare 262/2005 5° Aggiornamento |
CONSISTENZE | IMPATTI IFRS 9 | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.17 RIESPOSTO |
Measurement | Impairment | 01.01.18 | |||
| 10 | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 7.725.159 | - | - | 7.725.159 | |
| a) | debiti verso banche | 791.977 | - | - | 791.977 | |
| b) | debiti verso la clientela | 5.293.188 | - | - | 5.293.188 | |
| c) | titoli in circolazione | 1.639.994 | - | - | 1.639.994 | |
| 20 | Passività finanziarie di negoziazione | 38.171 | - | - | 38.171 | |
| 60 | Passività fiscali | 40.076 | - | 3.049 | 43.125 | |
| 80 | Altre passività | 352.999 | - | - | 352.999 | |
| 90 | Trattamento di fine rapporto del personale | 7.550 | - | - | 7.550 | |
| 100 | Fondi per rischi e oneri | 21.656 | - | 2.954 | 24.610 | |
| a) | impegni e garanzie rilasciate | 590 | - | 2.954 | 3.544 | |
| c) | altri fondi e rischi e oneri | 21.066 | - | - | 21.066 | |
| 120 | Riserve da valutazione | (2.710) | (7) | - | (2.717) | |
| 150 | Riserve | 1.038.155 | (26) | 2.974 | 1.041.103 | |
| 160 | Sovrapprezzi di emissione | 101.864 | - | - | 101.864 | |
| 170 | Capitale | 53.811 | - | - | 53.811 | |
| 180 | Azioni proprie (-) | (3.168) | - | - | (3.168) | |
| 200 | Utile (perdita) d'esercizio | 180.767 | - | - | 180.767 | |
| Totale passivo e patrimonio netto | 9.554.330 | (33) | 8.977 | 9.563.274 |
L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio sostituisce tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il Gruppo ha avviato una attenta analisi nel corso del 2017 dalla quale sulla base delle tipologie di prodotti presenti nel Gruppo non si rilevano impatti significativi.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:
Fra i contratti derivati sono inclusi anche quelli incorporati in strumenti finanziari complessi, in cui il contratto primario non sia una attività finanziaria che rientra nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9, che sono oggetto di rilevazione separata nel caso in cui:
Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage allocation) ai fini dell'impairment.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono rilevate ad un valore pari al corrispettivo pagato, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che vengono imputati a conto economico.
Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valorizzate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio sono imputati nel conto economico.
La determinazione del fair value degli strumenti finanziari classificati nel presente portafoglio è basata su prezzi rilevati in mercati attivi, su prezzi forniti da operatori di mercato o su modelli interni di valutazione, generalmente utilizzati dalla pratica finanziaria, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato.
Per le attività finanziarie non quotate in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati.
La cancellazione delle attività finanziarie avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.
Sono incluse in questa categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza successivo rigiro a conto economico (cosiddetta "OCI Option").
Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale ed alla data di erogazione per i finanziamenti. Tali attività sono inizialmente iscritte al fair value comprensivo degli eventuali costi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a conto economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati in un'apposita riserva del patrimonio netto fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono riclassificati nel conto economico.
Gli strumenti di capitale per i quali è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.
Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva rappresentate sia da titoli di debito sia da crediti, sono soggette alla verifica dell'incremento significativo del rischio creditizio (impairment) prevista dall'IFRS 9, con conseguente rilevazione a conto economico di una rettifica di valore a copertura delle perdite attese.
I titoli di capitale, al contrario, non sono sottoposti al processo di impairment.
La cancellazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e dei benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
In particolare, sono ricompresi in questa voce, qualora ne presentino i requisiti tecnici precedentemente illustrati:
• i titoli di debito in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
La prima iscrizione di tali attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i crediti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono iscritte al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili alla stessa attività. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.
Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività finanziaria stessa. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una metodologia finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito.
Il metodo del costo ammortizzato non viene di norma utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione. Tali crediti vengono valorizzati al costo d'acquisto. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Inoltre vengono valutati al costo i crediti di difficile esigibilità di nuova acquisizione fino al momento in cui non sono entrati nelle fasi utili al recupero del credito, come specificato nel seguito nella parte relativa alle esposizioni deteriorate attinenti al settore NPL.
Ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale viene calcolata la stima delle perdite di valore di tali attività, determinata in ossequio alle regole di impairment dell'IFRS 9 così come più dettagliatamente esposte al paragrafo 16 – Altre informazioni.
Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a Conto economico nella voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni.
Le riprese di valore sono iscritte a fronte di una migliorata qualità dell'esposizione tale da comportare una diminuzione della svalutazione complessiva precedentemente rilevata.
Nel Conto economico, alla voce "Interessi attivi e proventi assimilati" è rilevato l'importo rappresentato dal progressivo rilascio dell'attualizzazione calcolata al momento dell'iscrizione della rettifica di valore.
In Nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come analitiche nella citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario.
In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
In generale, le modifiche di un'attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all'iscrizione di una nuova attività quando sono "sostanziali". La valutazione circa la "sostanzialità" della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.
Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la "sostanzialità" delle modifiche contrattuali apportate ad un'attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:
di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, ove non fosse effettuata, il cliente potrebbe finanziarsi presso un altro intermediario e la banca subirebbe un decremento dei ricavi futuri previsti;
L'eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile con rinuncia al diritto legale di recuperare il credito da parte della Banca. A titolo esemplificativo e non esaustivo ciò avviene in presenza della chiusura di una procedura concorsuale, morte del debitore senza eredi, sentenza definitiva di insussistenza del credito, ecc.
Per quello che riguarda le cancellazioni totali o parziali senza rinuncia al credito, al fine di evitare il mantenimento in bilancio di crediti che, pur continuando ad essere gestiti dalle strutture di recupero, presentano possibilità di recupero molto marginali, su base almeno semestrale si procede all'individuazione dei rapporti da assoggettare ad una cancellazione contabile che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche:
Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti per la quota residua non ancora rettificata e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti in riduzione della medesima voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti.
Le attività finanziarie cedute o cartolarizzate sono eliminate solo quando la cessione ha comportato il trasferimento sostanziale di tutti i relativi rischi e benefici. Peraltro, qualora i rischi e i benefici siano stati mantenuti, tali attività finanziarie continuano ad essere iscritte, ancorché giuridicamente la loro titolarità sia stata effettivamente trasferita.
A fronte del mantenimento dell'iscrizione dell'attività finanziaria ceduta, è rilevata una passività finanziaria per un importo pari al corrispettivo incassato al momento della cessione dello strumento finanziario.
Nel caso in cui non tutti i rischi e benefici siano stati trasferiti, le attività finanziarie sono eliminate soltanto se non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Qualora, invece, il controllo sia stato conservato, le attività finanziarie sono esposte proporzionalmente al coinvolgimento residuo.
Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.
Nella voce figurano le attività materiali detenute a scopo di investimento e quelle ad uso funzionale.
Sono classificati come investimenti immobiliari gli immobili posseduti (a titolo di proprietà o tramite un contratto di locazione finanziaria) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Sono classificati come immobili ad uso funzionale gli immobili posseduti (a titolo di proprietà o tramite un contratto di locazione finanziaria) per uso aziendale e che ci si attende di utilizzare per più di un esercizio.
Le attività materiali ad uso funzionale includono:
Si tratta di attività aventi consistenza fisica detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.
In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati in qualità di locatari nell'ambito di un contratto di leasing finanziario.
Sono contratti di leasing finanziario quelli che trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene.
Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In genere tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti i costi direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene.
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato; altrimenti sono rilevate nel conto economico.
Le attività materiali, inclusi gli immobili detenuti a scopo di investimento, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o il cui valore residuo è pari o superiore al valore contabile dell'attività.
I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente a fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto caratterizzati da vita utile illimitata. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell'applicazione dell'approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall'edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti "cielo-terra".
La vita utile, valori residui e metodi d'ammortamento delle attività materiali vengono riviste ad ogni chiusura di periodo e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
• fabbricati: non superiore a 34 anni; • mobili: non superiore a 7 anni; • impianti elettronici: non superiore a 3 anni; • impianti fotovoltaici: non superiore a 25 anni; • altre: non superiore a 5 anni; • migliorie apportate su beni di terzi: non superiore a 5 anni.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore netto contabile dell'attività ed il corrispettivo percepito) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.
Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica, che soddisfano le caratteristiche di identificabilità, controllo della risorsa in oggetto ed esistenza di benefici economici futuri. Esse includono principalmente l'avviamento ed il software.
Le attività immateriali sono inizialmente iscritte in bilancio al costo, rappresentato dal prezzo di acquisto e da qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo.
L'avviamento è rappresentato dalla differenza positiva tra il costo di acquisizione rispetto al fair value delle attività e delle passività di pertinenza della società acquisita, e quando tale differenza positiva è rappresentativa delle capacità reddituali future dell'investimento.
Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate in base alla stima della loro vita utile.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede al raffronto tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.
Le attività immateriali aventi vita utile illimitata non sono ammortizzate. Per queste attività si procede con cadenza almeno annuale ad un raffronto fra il valore contabile ed il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva a conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.
Nel caso di ripristino di valore delle attività immateriali precedentemente svalutate, ad esclusione dell'avviamento, l'accresciuto valore netto contabile non può eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
L'avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è soggetto ad ammortamento. Almeno annualmente, l'avviamento viene sottoposto ad impairment test, attraverso un raffronto tra il valore di iscrizione ed il suo valore di recupero. Ai fini di tale verifica, l'avviamento deve essere allocato alle unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit" o "CGU"), nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il "segmento di attività" individuato per la reportistica gestionale.
L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza fra il valore contabile della CGU ed il suo valore recuperabile, inteso come il maggiore fra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il suo valore d'uso.
L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore viene imputata a conto economico e non è eliminata negli anni successivi nel caso in cui venga meno il presupposto della rettifica.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. Qualsiasi utile o perdita derivante dall'eliminazione dell'attività (calcolata come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è inclusa nel conto economico.
Le imposte correnti e differite, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.
Il debito per imposte correnti è esposto in bilancio al netto dei relativi acconti pagati per l'esercizio in corso.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, le prime classificate nella voce "Attività fiscali" e le seconde nella voce "Passività fiscali", salvo l'esistenza di un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte anticipate e differite facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.
Per effetto degli accordi di consolidamento fiscale in essere tra le società del Gruppo le imposte correnti relative all'IRES dell'esercizio – trasferite al Consolidato Fiscale - vengono iscritte tra le Altre Attività ovvero le Altre passività come Crediti/Debiti verso la Consolidante/Controllante La Scogliera S.p.A..
Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali, applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa tributaria teorica in vigore alla data di realizzo.
Le imposte differite sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società interessata o della Capogruppo, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte anticipate viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte anticipate non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Inoltre accolgono anche i fondi per rischi ed oneri costituti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie peculiarità, non rientrano nel richiamato perimetro di applicazione dell'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nello specifico gli altri fondi per rischi e oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso titoli obbligazionari in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell'ambito di operazioni di leasing finanziario.
I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione sono inizialmente iscritti al loro fair value, che corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, tali strumenti sono successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le passività la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano annullate o scadute o estinte ovvero adempiute. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico.
La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi, ancorché tali strumenti siano destinati alla successiva rivendita. I profitti o le perdite derivanti dalla rilevazione del riacquisto quale estinzione sono rilevati a conto economico qualora il prezzo di riacquisto dell'obbligazione sia superiore o inferiore al suo valore contabile.
La successiva alienazione di obbligazioni proprie sul mercato è trattata come emissione di un nuovo debito.
Le passività finanziarie di negoziazione sono riferite a contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura.
All'atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie di negoziazione sono iscritte al loro fair value.
Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie di negoziazione sono valorizzate al fair value alla chiusura del periodo di riferimento e gli effetti dell'applicazione di questo criterio sono imputati nel conto economico. Il fair value viene determinato sulla base dei medesimi criteri illustrati per le attività finanziarie detenute per la negoziazione.
Le passività finanziarie sono eliminate quando vengono estinte ovvero quando la relativa obbligazione è adempiuta, cancellata o scaduta. La differenza che emerge in sede di cancellazione è imputata a conto economico.
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le attività e passività monetarie di bilancio in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio storico,mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono, salvo quelle relative ad attività finanziarie disponibili per la vendita in quanto rilevate in contrapposizione di patrimonio netto.
In applicazione dello IAS 19 "Benefici ai dipendenti", il Trattamento di fine rapporto del personale, applicato ai dipendenti delle società italiane del Gruppo, sino al 31 dicembre 2006 era considerato un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come "piano a benefici definiti". Pertanto esso doveva essere iscritto in bilancio sulla base del valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito".
A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato al 1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.
L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dal 1 gennaio 2007.
In particolare:
• le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dal 1 gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di
Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote deve, pertanto, essere determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
• il trattamento di fine rapporto del personale maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato come "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di continuare ad effettuare una valutazione attuariale che tuttavia, rispetto alla metodologia di calcolo applicata sino al 31 dicembre 2006, non comporta più l'attribuzione proporzionale del beneficio al periodo di lavoro prestato. Ciò in quanto l'attività lavorativa da valutare si considera interamente maturata per effetto della modifica della natura contabile delle quote che maturano a partire dal 1 gennaio 2007.
Gli utili/perdite attuariali devono essere inclusi nel computo delle passività nette verso i dipendenti in contropartita di una posta di patrimonio netto, da esporre nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, regolati in azioni rappresentative del capitale.
Il principio contabile internazionale di riferimento è l'IFRS 2 – Share based payments; in particolare, essendo previsto che l'obbligazione della Banca a fronte del ricevimento della prestazione lavorativa venga regolata in azioni (shares "to the value of", cioè un determinato importo viene tradotto in un numero variabile di azioni, sulla base del fair value alla data di assegnazione), la fattispecie contabile che ricorre è quella degli "equity-settled share based payment". Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato.
Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale lungo il periodo di maturazione ("vesting period") in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.
In base alla normativa italiana vigente l'acquisto di azioni proprie è subordinato a specifica delibera assembleare e al corrispondente stanziamento di una specifica riserva di patrimonio netto. Le azioni proprie presenti in portafoglio vengono iscritte in apposita voce in deduzione del patrimonio netto e sono valutate al costo determinato secondo la metodologia "Fifo". Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti dall'attività di trading svolta nel periodo di riferimento su tali azioni sono registrate tra le riserve di patrimonio netto.
I proventi relativi a commissioni di gestione e di garanzia sui crediti acquistati nell'ambito dell'attività di factoring sono rilevati fra le commissioni in funzione della loro durata. Sono escluse le componenti considerate nel costo ammortizzato al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate fra gli interessi.
I costi vengono contabilizzati per competenza. Con riferimento ai costi del settore NPL, i costi sostenuti up-front per il recupero stragiudiziale mediante sottoscrizione di piani di rientro e i costi per spese legali e imposte di registro per il recupero giudiziale, vengono rilasciati a conto economico alla voce "Altre spese amministrative" nel periodo in cui i crediti cui si riferiscono rilasciano a conto economico gli effetti positivi derivanti dalla modifica dei cash flow sottostanti riconducibili ai piani raccolti o ai provvedimenti giudiziali ottenuti.
I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio.
Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole
maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).
Il criterio del tasso d'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Il costo ammortizzato si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, a quelle valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, nonché alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
Con particolare riferimento alle attività finanziarie considerate deteriorate al momento della rilevazione iniziale, siano esse valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, e qualificate come "Attività finanziarie impaired acquisite o originate" ("Purchased or Originated Credit Impaired Asset - POCI") alla data di rilevazione iniziale si calcola un tasso di interesse effettivo corretto per il credito (c.d. "credit-adjusted effective interest rate"), per la cui individuazione è necessario includere, nelle stime dei flussi finanziari, le perdite attese iniziali. Per l'applicazione del costo ammortizzato, e il conseguente calcolo degli interessi, si applica tale tasso di interesse effettivo corretto per il credito.
Si definiscono "Attività finanziarie impaired acquisite o originate (POCI)" le esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono originate.
Sono comprese nei POCI anche le esposizioni creditizie acquisite nell'ambito di operazioni di cessione (individuale o di portafoglio) e di aggregazione aziendale.
A seconda del Business Model con il quale l'attività è gestita, i POCI sono classificati o come Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o come Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Come precedentemente indicato, gli interessi contabilmente rilevati sono determinati mediante applicazione di un tasso di interesse effettivo corretto per il credito cioè il tasso che, al momento della rilevazione iniziale, attualizza tutti i futuri incassi stimati al costo ammortizzato dell'attività considerando nella stima anche le perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario ("ECL lifetime").
Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione a conto economico di rettifiche o di riprese di valore. Le variazioni favorevoli delle ECL lifetime sono rilevate come riprese di valore, anche qualora tali ECL lifetime risultassero inferiori a quelle che sono state incluse nelle stime dei flussi di cassa al momento della rilevazione iniziale.
Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stage 3.
Un successivo miglioramento del merito creditizio della controparte, che potrà riflettersi nel valore attuale dei flussi di cassa, comporta la classificazione nell'ambito dello Stage 2.
Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stage 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.
I crediti del settore NPL risultano tutti appartenenti alla categoria dei POCI e sono oggetto di un processo di iscrizione e valutazione articolato nelle seguenti fasi:
Ai sensi dell'IFRS 9, sono soggette alle relative previsioni in materia di impairment le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva diverse dai titoli di capitale e gli impegni all'erogazione di finanziamenti e le garanzie rilasciate che non sono valutati al fair value con impatto a Conto economico.
La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.
Il modello generale di deterioramento richiede la classificazione in tre Stage degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9. I tre Stage riflettono il modello di deterioramento della qualità del credito:
L'individuazione della presenza di un incremento significativo del rischio di credito viene effettuata seguendo una logica per singolo rapporto e si basa sull'utilizzo di criteri sia qualitativi sia quantitativi. Il Gruppo Banca IFIS impiega, in modo differenziato per i vari perimetri del portafoglio crediti in essere, i seguenti criteri di trasferimento:
• confronto tra le PD one-year al momento dell'iscrizione iniziale con le PD one-year alla data di bilancio; qualora la variazione di PD risulti superiore ad una soglia definita, l'esposizione viene classificata in Stage 2. La soglia è definita come un fattore X dove PDt=rep(t = rep) > X ∗ PDt=0 (t = 0) = Threshold
La soglia per classe di rating at origination in modo da rendere significativo e sensitivo l'incremento del rischio di credito;
La classificazione tra Stage relativa alle esposizioni del portafoglio Titoli di debito, è gestita a livello di tranche di acquisto per ciascun ISIN detenuto alla data di riferimento e presuppone l'utilizzo di un rating esterno dell'emissione o, se non disponibile, dell'emittente; in sintesi, la classificazione in Stage viene definita secondo i seguenti criteri di trasferimento:
Le esposizioni sono classificate in Stage 3 nei casi in cui rischio creditizio si è incrementato al punto che lo strumento è considerato impaired ossia classificato tra i deteriorati, ivi inclusi le fattispecie di strumenti finanziari in default.
Qualora un'esposizione ad una definita data di rilevazione venga classificata in Stage 2 per una o più condizioni di trasferimento sopra descritte, ma nelle successive date di valutazione tali condizioni vengano meno, l'esposizione viene riclassificata in Stage 1.
Ne consegue che per le attività finanziarie oggetto di impairment ai fini dell'IFRS 9, la perdita attesa è una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario e viene calcolata in base alla classificazione in Stage sopra definita. In particolare:
Se, alla data di chiusura di bilancio, il rischio di credito su uno strumento finanziario non è aumentato significativamente rispetto alla data di prima iscrizione, l'entità deve adeguare il fondo svalutazione dello strumento finanziario ad un importo pari alle perdite attese a 12 mesi.
Gli elementi chiave nel calcolo dell'ECL sono i seguenti:
• PD Probability of Default è una stima della probabilità di default su un dato orizzonte temporale, la stessa viene concepita in un'ottica multi-periodale. Un valore predefinito può verificarsi solo in un determinato momento nel periodo valutato, se l'attività
finanziaria non è stata precedentemente cancellata ed è ancora in portafoglio. Le PD multi-periodali sono stimate su base storica e vengono corrette nelle aspettative di breve periodo ai fini di incorporare effetti point-in-time (fase corrente dei fattori di rischio Banca rispetto la situazione di lungo periodo).
Una volta definita l'allocazione delle esposizioni nei diversi stadi di rischio creditizio, la determinazione delle perdite attese (ECL) è effettuata, a livello di singola operazione o tranche di titolo, partendo da modelli calibrati su dati interni del Gruppo, e modelli calibrati su dati di External Credit Assessment Institution (c.d. "Agenzie ECAI") su portafogli per cui non sono disponibili osservazioni interne, basata sui parametri di Probabilità di Default (PD), Loss Given Default (LGD) e Exposure at Default (EAD), su cui sono effettuati opportuni interventi correttivi, in modo da garantirne l'aderenza con le prescrizioni peculiari dell'IFRS 9.
I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica o collettiva a seconda delle casistiche sotto specificate e l'ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia.
Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a conto economico. Il valore originario dei crediti è ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I crediti a sofferenza, ad esclusione di quelli riferibili ai portafogli leasing e retail di prestiti personali o mutui, con importo lordo residuo superiore a 100 mila euro sono oggetto di un processo di valutazione analitica, mentre le sofferenze con importo lordo residuo inferiore a 100 mila euro nonché le sofferenze con importo lordo residuo maggiore di 100 mila euro ma la cui classificazione risale a oltre 10 anni dalla data di riferimento sono svalutate integralmente.
I crediti ad inadempienza probabile, ad esclusione di quelli riferibili ai portafogli leasing e retail di prestiti personali o mutui, di importo superiore ai 100 mila euro sono valutati analiticamente mentre quelle di importo inferiore ai 100 mila euro sono sottoposti a valutazione collettiva di perdita di valore.
Per gli altri crediti deteriorati si procede a valutazione collettiva di perdita di valore. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti.
Gli accantonamenti per rettifiche di valore su crediti del Gruppo per il 2017 sono stati effettuati secondo quanto previsto dallo IAS 39 nel rispetto del criterio dell'incurred loss. Tali accantonamenti comprendevano elementi sia analitici sia massivi, come più diffusamente descritto nella Relazione finanziaria consolidata annuale per l'esercizio 2017.
Nel corso dell'esercizio 2018 non sono stati effettuati trasferimenti di attività finanziarie tra portafogli.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (ossia un prezzo di chiusura), indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando un'altra tecnica di valutazione.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni delle attività/passività sottostanti; in particolare la gerarchia si compone di tre livelli.
Ogni attività o passività finanziaria del Gruppo viene ricondotta alternativamente ad uno dei precedenti livelli, le cui valutazioni possono essere ricorrenti o non ricorrenti (cfr. IFRS 13, paragrafo 93, lettera a). La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello.
La scelta delle tecniche di valutazione non è opzionale, sono applicate in ordine gerarchico: la gerarchia del fair value attribuisce infatti la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3).
Le tecniche di valutazione utilizzate per valutare il fair value sono applicate in maniera uniforme e con continuità nel tempo.
In assenza di una quotazione su un mercato attivo, la misurazione del fair value di uno strumento finanziario avviene utilizzando tecniche valutative che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato.
L'utilizzo di una tecnica di valutazione ha l'obiettivo di stimare il prezzo a cui avrebbe luogo una regolare operazione di vendita di una attività o di trasferimento di una passività tra operatori di mercato alla data di valutazione, alle condizioni di mercato correnti. In questo caso la valutazione del fair value può essere di Livello 2 o Livello 3 in funzione del grado di osservabilità dei parametri in input considerati nel modello di pricing.
In assenza di prezzi rilevabili su mercati attivi per l'attività o passività finanziaria da valutare, il fair value degli strumenti finanziari è determinato attraverso il cosiddetto "comparable approach" (Livello 2) che presuppone l'utilizzo di modelli valutativi alimentati da parametri di mercato.
In questo caso la valutazione non è basata su quotazioni dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione (identical asset), ma su prezzi, credit spread o altri fattori desunti dalle quotazioni ufficiali di strumenti sostanzialmente simili in termini di fattori di rischio e caratteristiche di durata/rendimento, utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di pricing).
Nei casi in cui non sia disponibile la quotazione su un mercato attivo di uno strumento similare o le caratteristiche stesse dello strumento da valutare non consentano l'applicazione di modelli alimentati da input osservabili su mercati attivi, è necessario ricorrere a modelli valutativi che presuppongono l'utilizzo di parametri non direttamente osservabili sul mercato e che quindi comportano stime ed assunzioni da parte del valutatore (non observable input - Livello 3). In questi casi la valutazione dello strumento finanziario viene condotta utilizzando una data metodologia di calcolo che si basa su specifiche ipotesi riguardanti:
1Y18
Nei casi descritti è valutata l'opportunità di ricorrere a dei valuation adjustment che tengono conto dei risk premiums che gli operatori considerano quando prezzano gli strumenti. I valuation adjustments, se non considerati esplicitamente nel modello di valutazione, possono includere:
Per quanto riguarda la valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, il metodo utilizzato dal Gruppo per la valutazione dei crediti obbligatoriamente al fair value è il Discounted Cash Flow Model, declinato scontando i flussi di cassa attesi di ogni finanziamento ad un tasso di mercato costituito tenendo in considerazione elementi quali il tasso risk free per pari scadenze, il costo del funding, il rischio di credito lifetime di controparte ed il costo dell'assorbimento di capitale.
Per la valorizzazione dei titoli di capitale non quotati, si utilizzano principalmente modelli reddituali e finanziari (Discounted Cash Flow Model o Multipli di mercato di società comparabili).
Con specifico riferimento alla valutazione delle quote di OICR, l'approccio utilizzato sulla base delle metodologie sopra presentate per la valutazione è il Net Asset Value determinato dalla SGR. Si dovrà verificare se, nella determinazione del NAV, gli asset del fondo sono stati valutati a fair value secondo gli IVS (International Valuation Standards) e/o i RICS Valuation (Professional Standars Red Book). Al NAV così determinato viene applicato uno sconto mediante un tasso strutturato come precedentemente descritto.
Infine con riferimento ai derivati non quotati in mercati attivi, "over the counter" (OTC), il fair value deve essere quantificato in base a tecniche di valutazione che tengano conto di tutti i fattori di rischio che potrebbero incidere sul valore dello strumento finanziario da valutare, utilizzando, parametri rilevabili sui mercati (tassi di interesse, tassi di cambio, indici di borsa, ecc.) opportunamente corretti per tenere conto del merito creditizio della specifica controparte, per includere il rischio di credito della controparte (CVA, Credit Value Adjustment) e/o il proprio rischio di credito (DVA, Debt Value Adjustment).
Per quanto riguarda la valutazione di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente, ll portafoglio crediti di riferimento è costituito da quelle esposizione per cassa classificate in bonis con una vita residua superiore all'anno (medio lungo termine). Sono pertanto escluse dal perimetro di valutazione tutte le esposizioni classificate in default, le esposizioni che presentano una vita residua inferiore all'anno ed i crediti di firma in quanto si ritiene che il fair value possa essere assimilabile al costo ammortizzato.
Per la valorizzazione al fair value dei crediti in bonis, data l'assenza di prezzi direttamente rilevabili su mercati attivi e liquidi, si fa ricorso a tecniche valutative basate su un modello teorico rispondente ai requisiti indicati dai principi IAS/IFRS (Livello 3). L'approccio utilizzato per la determinazione del fair value dei crediti è il Discounted Cash Flow Model, ovvero lo sconto dei flussi di cassa futuri previsti ad un tasso risk free per pari scadenza, a cui va aggiunto uno spread rappresentativo del rischio di default delle controparti, a cui è aggiunto un liquidity premium.
Per quanto attiene al portafoglio crediti del settore NPL che acquista e gestisce crediti in default prevalentemente verso persone fisiche, l'approccio utilizzato per la determinazione del fair value è il Discounted Cash Flow Model. In questo caso i flussi di cassa netti previsti sono scontati ad un tasso di mercato. Nel calcolo del tasso di mercato non è considerato un credit spread in quanto il rischio di credito delle singole controparti è già incorporato nel modello statistico di stima dei flussi di cassa futuri per quanto attiene alla gestione massiva (lavorazioni non giudiziali), il quale sulla base delle evidenze storiche dei recuperi delle posizioni presenti nel portafoglio della Banca, proietta i flussi di cassa. Per quanto attiene alla gestione analitica (lavorazioni giudiziali) le proiezioni dei flussi di cassa future sono definite in base ad un algoritmo interno, ovvero dal gestore della posizione in funzione del tipo di lavorazione del credito sottostante. Con riferimento ai crediti fiscali acquisiti, si ritiene che il fair value possa essere assimilabile al costo ammortizzato; l'unico elemento di incertezza su tali posizioni vantate nei confronti dell'erario, è infatti dato dal tempo in cui tali crediti vengono incassati e allo stato non si registrano significative differenze temporali sul rimborso dei crediti da parte dell'amministrazione finanziaria. Va notato in aggiunta che Banca IFIS in tale segmento di operatività risulta essere uno dei principali player di riferimento, elemento che la rende price maker in caso di eventuale vendita dello stesso.
In generale per la valutazione del fair value di Livello 3 di attività e passività si fa riferimento a:
Come richiesto dal principio IFRS 13, il Gruppo effettua per le attività finanziarie e per le passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, delle verifiche di sensitivity con riferimento al cambiamento di uno o più dei parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate per la determinazione del fair value, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo gli elementi che vanno a comporre la curva di sconti dei flussi di cassa, ovvero i flussi di cassa attesi.
Con riferimento alle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, il Gruppo Banca IFIS effettua passaggi di livello sulla base delle seguenti linee guida.
Per i titoli di debito, il passaggio da livello 3 a livello 2 avviene nel caso in cui i parametri rilevanti utilizzati come input della tecnica di valutazione siano, alla data di riferimento, osservabili sul mercato. Il passaggio dal livello 3 al livello 1 si realizza, invece, quando, alla data di riferimento, è stata verificata con successo la presenza di un mercato attivo. Il passaggio da livello 2 a livello 3 si verifica quando, alla data di riferimento, alcuni dei parametri significativi nella determinazione del fair value non risultano direttamente osservabili sul mercato.
Per gli strumenti di capitale iscritti tra le attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva il trasferimento di livello avviene:
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | 31.12.2018 | 31.12.2017* | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valute al fair value con impatto a conto economico |
- | 78.891 | 114.763 | - | 39.541 | 54.880 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 29.809 | - | - | 35.425 | 189 |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 49.082 | 114.763 | - | 4.116 | 54.691 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
418.709 | - | 13.385 | 430.908 | 10.222 | 1.446 |
| 3. Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 418.709 | 78.891 | 128.148 | 430.908 | 49.763 | 56.326 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 31.155 | - | - | 38.171 | - |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 31.155 | - | - | 38.171 | - |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
L1= Livello 1: fair value di uno strumento finanziario quotato in un mercato attivo;
L2= Livello 2: fair value misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;
L3= Livello 3: fair value calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
Si segnala che alla data del 31 dicembre 2018 l'impatto dell'applicazione del Credit Value Adjustment sui valori patrimoniali dei derivati con mark-to-market positivo è pari a 0,9 mila euro (relativi a derivati di negoziazione); per quanto riguarda gli strumenti con mark-to-market negativo, non vi è impatto dell'applicazione del Debit Value Adjustment sui valori patrimoniali dei derivati.
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
Attività | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoria mente valutate al fair value |
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|
| 1. Esistenze iniziali | 54.880 | 189 | - | 54.691 | 1.446 | - | - | - |
| 2. Aumenti | 78.678 | - | - | 78.678 | 12.485 | - | - | - |
| 2.1. Acquisti |
48.852 | - | - | 48.852 | 5 | - | - | - |
| Di cui: da operazioni di aggregazione aziendale |
- | - | - | - | 5 | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a : |
25.684 | - | - | 25.684 | 2.258 | - | - | - |
| 2.2.1. Conto economico | 25.684 | - | - | 25.684 | - | - | - | - |
| – di cui plusvalenze | 13.419 | - | - | 13.419 | - | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | X | X | - | 2.258 | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | 4.116 | - | - | 4.116 | 10.222 | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | 26 | - | - | 26 | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | 18.795 | 189 | - | 18.606 | 546 | - | - | - |
| 3.1. Vendite |
189 | 189 | - | - | - | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi |
3.880 | - | - | 3.880 | - | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3.1. Conto economico | 14.726 | - | - | 14.726 | - | - | - | - |
| – di cui minusvalenze | 14.726 | - | - | 14.726 | - | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | X | X | - | 546 | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 114.763 | - | - | 114.763 | 13.385 | - | - | - |
| Attività/Passività non misurate al | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| fair value o misurate al fair value su base non ricorrente (in migliaia di euro) |
VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
7.904.567 | 14.155 | - | 8.054.188 | 8.153.319 | - | - | 8.153.319 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
720 | - | - | 880 | 720 | - | - | 880 |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 7.905.287 | 14.155 | - | 8.055.068 | 8.154.039 | - | - | 8.154.199 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
7.437.694 | 708.742 | - | 6.610.659 | 7.725.159 | 88.768 | 712.400 | 6.936.680 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 7.437.694 | 708.742 | - | 6.610.659 | 7.725.159 | 88.768 | 712.400 | 6.936.680 |
VB= Valore di bilancio
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
Con riferimento a quanto previsto da IFRS 7 par. 28, viene stabilito che uno strumento finanziario deve essere iscritto inizialmente per un valore pari al suo fair value che, salvo evidenze contrarie, è pari al prezzo pagato/incassato nella negoziazione. Il succitato principio disciplina tali situazioni stabilendo che è legittima l'iscrizione dello strumento finanziario ad un fair value diverso dall'importo pagato/incassato solo se il fair value è determinato:
In altri termini, la presunzione dello IFRS 9, secondo cui il fair value è pari al prezzo pagato/incassato, può essere superata solo nel caso in cui sussistano evidenze oggettive che il prezzo pagato/incassato non sia rappresentativo del reale valore di mercato dello strumento finanziario oggetto della negoziazione.
Dette evidenze devono essere desunte unicamente da parametri oggettivi e non confutabili, eliminando in questo modo ogni ipotesi di discrezionalità in capo al valutatore.
La differenza tra il fair value ed il prezzo negoziato, solamente al ricorrere delle condizioni sopra riportate, è rappresentativa del c.d. "day one profit" ed è iscritta immediatamente a conto economico.
Nell'ambito dell'attività svolta dal Gruppo nel corso del 2018 non sono rilevabili operazioni ascrivibili alla fattispecie in parola.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| a) Cassa | 48 | 50 |
| b) Depositi a vista presso Banche Centrali | - | - |
| Totale | 48 | 50 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| A. Attività per cassa | |||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A) | - | - | - | - | - | - | |
| B. Strumenti derivati | |||||||
| 1. Derivati finanziari | - | 29.809 | - | - | 35.425 | 189 | |
| 1.1 di negoziazione | - | 29.809 | - | - | 35.425 | 189 | |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | - | 29.809 | - | - | 35.425 | 189 | |
| Totale (A+B) | - | 29.809 | - | - | 35.425 | 189 |
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione in essere al 31 dicembre 2018 sono relative a contratti su tassi di interesse, negoziati dalla società incorporata Interbanca S.p.A. con la clientela Corporate fino al 2009, effettuati al fine di offrire a quest'ultima strumenti finalizzati alla copertura dei rischi legati all'operatività di impresa, quali l'oscillazione dei tassi. Tutte le posizioni in essere sono coperte, ai fini dell'annullamento del rischio di mercato, con operazioni "back to back" per le quali sono state assunte con controparti di mercato esterne posizioni opposte a quelle vendute alla clientela corporate.
| Voci/Valori | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| A. Attività per cassa | ||
| 1. Titoli di debito | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - |
| a) Banche | - | - |
| b) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| c) Società non finanziarie | - | - |
| d) Altri emittenti | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale (A) | - | - |
| B. Strumenti derivati | ||
| a) Controparti Centrali | - | - |
| b) Altre | 29.809 | 35.614 |
| Totale (B) | 29.809 | 35.614 |
| Totale (A+B) | 29.809 | 35.614 |
| Voci/Valori | 31.12.2018 | 31.12.2017* | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Titoli di debito | - | - | 1.935 | - | - | 955 |
| 1.1. Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2. Altri titoli di debito | - | - | 1.935 | - | - | 955 |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 11.266 | - | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | 49.082 | 50.267 | - | 4.116 | 9.613 |
| 4. Finanziamenti | - | - | 51.295 | - | - | 44.123 |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2. Altri | - | - | 51.295 | - | - | 44.123 |
| Totale | - | 49.082 | 114.763 | - | 4.116 | 54.691 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3
Gli altri titoli di debito sono rappresentati da titoli junior e mezzanine connessi ad operazioni di cartolarizzazione.
I titoli di capitale per 11,3 milioni di euro sono rinvenienti dalla positiva conclusione di una operazione di ristrutturazione di una posizione precedentemente classificata come deteriorata e che aveva comportato una conversione di parte dell'esposizione creditizia in strumenti di capitale.
La variazione delle quote di O.I.C.R. è sostanzialmente dovuta alle acquisizioni fatte nell'esercizio.
| 31.12.2018 | 31.12.2017* | |
|---|---|---|
| 1. Titoli di capitale | 11.266 | - |
| di cui: banche | - | - |
| di cui: altre società finanziarie | - | - |
| di cui: società non finanziarie | 11.266 | - |
| 2. Titoli di debito | 1.935 | 955 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 1.935 | 955 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 99.349 | 13.729 |
| 4. Finanziamenti | 51.295 | 44.123 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 37.306 | 34.497 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | 13.987 | 9.622 |
| f) Famiglie | 2 | 4 |
| Totale | 163.845 | 58.807 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Le quote di fondi O.I.C.R. sono composte per 5,3 milioni di euro da fondi immobiliari chiusi, per 39,1 milioni di euro da fondi mobiliari che investono in crediti deteriorati, per 5,9 milioni di euro in fondo mobiliari di equity nonché 49,0 milioni di euro in fondi obbligazionari.
| 31.12.2018 | 31.12.2017* | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| 1. Titoli di debito | 418.709 | - | - | 427.833 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 418.709 | - | - | 427.833 | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 13.385 | 3.075 | 10.222 | 1.446 |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 418.709 | - | 13.385 | 430.908 | 10.222 | 1.446 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
Gli "altri titoli di debito" di livello 1, sono riferiti principalmente a titoli di Stato italiani a tasso variabile prevalentemente riferiti a BTP Italia. La diminuzione è dovuta principalmente alla variazione di fair value dell'esercizio che ha più che compensato l'incremento per acquisto di titoli emessi da banche.
I "titoli di capitale" si riferiscono a partecipazioni di minoranza, la cui variazione è dovuta all'adeguamento del relativo fair value.
| Voci/Valori | 31.12.2018 | 31.12.2017* |
|---|---|---|
| 1. Titoli di debito | 418.709 | 427.833 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 410.410 | 427.833 |
| c) Banche | 8.299 | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 13.385 | 14.743 |
| a) Banche | 27 | 22 |
| b) Altri emittenti: | 13.358 | 14.721 |
| - altre società finanziarie | 6.671 | 10.044 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| - società non finanziarie | - | - |
| - altri | 6.687 | 4.677 |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 432.094 | 442.576 |
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Write-off parziali comples sivi(1) |
|
| Titoli di debito | 419.996 | 419.996 | - | - | 1.287 | - | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31.12.2018 | 419.996 | 419.996 | - | - | 1.287 | - | - | - |
| Totale 31.12.2017* | 427.833 | 427.833 | - | - | - | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | X | - | - |
(1) Valore da esporre a fini informativi.
| 31.12.2018 | 31.12.2017* | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | ||||||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| A. Crediti verso Banche Centrali | 280.871 | - | - | - | - | 280.871 | 1.347.384 | - | - | - | - | 1.347.384 |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria | 33.212 | - | - | X | X | X | 37.370 | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | 247.659 | - | - | X | X | X | 1.310.014 | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche | 309.724 | - | - | - | - | 309.724 | 413.368 | - | - | - | - | 413.368 |
| 1. Finanziamenti | 309.724 | - | - | - | - | 309.724 | 413.368 | - | - | - | - | 413.368 |
| 1.1 Conti correnti e depositi liberi | 269.607 | - | - | X | X | X | 324.947 | - | - | X | X | X |
| 1.2 Depositi a scadenza | 39.224 | - | - | X | X | X | 85.712 | - | - | X | X | X |
| 1.3 Altri finanziamenti: | 893 | - | - | X | X | X | 2.709 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Leasing finanziario |
- | - | - | X | X | X | 601 | - | - | X | X | X |
| - Altri |
893 | - | - | X | X | X | 2.108 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 590.595 | - | - | - | - | 590.595 | 1.760.752 | - | - | - | - | 1.760.752 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il
bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Il fair value dei crediti verso banche risulta allineato al relativo valore di bilancio in considerazione del fatto che i depositi interbancari sono di breve o brevissima scadenza a tasso indicizzato.
| 31.12.2018 | 31.12.2017* | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| 1. Finanziamenti | 5.699.330 | 1.450.924 | 1.220.878 | X | X | X | 5.184.567 | 1.162.194 | n.a. | X | X | X |
| 1. Conti correnti | 47.829 | 40.980 | 134 | X | X | X | 56.160 | 80.878 | n.a. | X | X | X |
| 2.Pronti contro termine attivi | 49.846 | - | - | X | X | X | - | - | n.a. | X | X | X |
| 3. Mutui | 1.106.038 | 130.010 | 122.272 | X | X | X | 974.605 | 192.173 | n.a. | X | X | X |
| 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
30.209 | 2.174 | 855 | X | X | X | 8.353 | 388.639 | n.a. | X | X | X |
| 5. Leasing finanziario | 1.158.551 | 16.410 | - | X | X | X | 1.010.614 | 10.044 | n.a. | X | X | X |
| 6. Factoring | 2.656.445 | 150.459 | 3 | X | X | X | 2.611.908 | 171.784 | n.a. | X | X | X |
| 7. Altri finanziamenti | 650.412 | 1.110.891 | 1.077.614 | X | X | X | 522.927 | 318.676 | n.a. | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 163.717 | 1 | - | X | X | X | 45.806 | - | n.a. | X | X | X |
| 2.1. Titoli strutturati | - | - | - | X | X | X | - | - | n.a. | X | X | X |
| 2.2. Altri titoli di debito | 163.717 | 1 | - | X | X | X | 45.806 | - | n.a. | X | X | X |
| Totale | 5.863.047 | 1.450.925 | 1.200.878 | 14.155 | - | 7.463.593 | 5.230.373 | 1.162.194 | n.a. | - | - | 6.528.114 |
I crediti acquistati deteriorati sono relativi prevalentemente ai crediti di difficile esigibilità dell'area NPL e alle attività deteriorate rinvenienti dalla business combination con il Gruppo GE Capital Interbanca alla data di acquisizione.
Infine, gli altri titoli di debito includono 138,1 milioni di euro di titoli senior connessi con operazioni di cartolarizzazione così come più diffusamente commentato nella sezione E del presente documento.
| Canoni minimi | Investimento lordo | ||
|---|---|---|---|
| Quota capitale | Quota Interessi | ||
| Entro 1 anno | 27.506 | 957 | 28.463 |
| Tra 1 e 5 anni | 1.135.439 | 106.704 | 1.242.143 |
| Oltre 5 anni | 1.374 | 147 | 1.521 |
| Deteriorati netti | 16.410 | - | 16.410 |
| Totale | 1.180.729 | 107.808 | 1.288.537 |
| Rettifiche di portafoglio | (5.768) | - | (5.768) |
| Totale netto | 1.174.961 | 107.808 | 1.282.769 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017* | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: impaired acquisite o originate |
||
| 1. Titoli di debito: | 163.717 | 1 | - | 45.806 | - | n.a. | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - | n.a. | ||
| b) Altre società finanziarie | 138.111 | - | - | 40.797 | - | n.a. | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | n.a. | ||
| c) Società non finanziarie | 25.606 | 1 | - | 5.009 | - | n.a. | ||
| 2. Finanziamenti verso: | 5.699.330 | 1.450.924 | 1.200.878 | 5.184.567 | 1.162.194 | n.a. | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | 706.608 | 51.707 | 8 | 744.880 | 54.291 | n.a. | ||
| b) Altre società finanziarie | 398.302 | 5.395 | 5.231 | 154.853 | 2.997 | n.a. | ||
| di cui: imprese di assicurazione | 83 | - | - | 16 | 1 | n.a. | ||
| c) Società non finanziarie | 4.031.310 | 383.949 | 213.866 | 3.653.244 | 342.183 | n.a. | ||
| d) Famiglie | 563.110 | 1.009.873 | 981.773 | 631590 | 762.723 | n.a. | ||
| Totale | 5.863.047 | 1.450.925 | 1.200.878 | 5.230.373 | 1.162.194 | n.a. |
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso di rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Write-off parziali comples sivi(1) |
|
| Titoli di debito | 164.299 | 77.573 | - | 322 | 582 | - | 321 | - |
| Finanziamenti | 5.903.210 | - | 419.982 | 1.739.907 | 28.794 | 4.459 | 288.997 | 340.838 |
| Totale 31.12.2018 | 6.067.509 | 77.573 | 419.982 | 1.740.229 | 29.376 | 4.459 | 289.318 | 340.838 |
| Totale 31.12.2017* | 7.033.316 | 2.067.215 | 45.035 | 902.177 | n.a. | |||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | 28.390 | 1.172.488 | X | - | - | 226.283 |
(1) Valore da esporre a fini informativi
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
| Attività/Valori | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| 1. Attività di proprietà | 126.088 | 123.564 |
| a) terreni | 35.902 | 35.892 |
| b) fabbricati | 64.666 | 61.551 |
| c) mobili | 1.985 | 1.924 |
| d) impianti elettronici | 4.741 | 5.000 |
| e) altre | 18.794 | 19.197 |
| 2. Attività acquisite in leasing finanziario | 3.842 | 3.597 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 3.842 | 3.597 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | - | - |
| Totale | 129.930 | 127.161 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Le immobilizzazioni materiali si attestano a 129,9 milioni di euro, rispetto ai 127,2 milioni del 1 gennaio 2018, in aumento principalmente per l'acquisto dell'immobile sito in Mondovì e sede dell'area Leasing.
Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede di Banca IFIS.
L'immobile Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettato ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo viene sottoposto a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. L'impairment test non ha evidenziato perdite di valore da iscrivere a conto economico.
| Attività/Valori | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di Bilancio |
Fair value | Valore di | Fair value | |||||
| L1 | L2 | L3 | Bilancio | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Attività di proprietà | 720 | - | - | 880 | 720 | - | - | 880 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 720 | - | - | 880 | 720 | - | - | 880 |
| 2. Attività acquisite in leasing finanziario | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 720 | - | - | 880 | 720 | - | - | 880 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - |
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale 31.12.2018 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali lorde | 35.892 | 86.725 | 11.298 | 25.681 | 21.299 | 180.895 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (21.577) | (9.374) | (20.681) | (2.102) | (53.734) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 35.892 | 65.148 | 1.924 | 5.000 | 19.197 | 127.161 |
| B. Aumenti | 10 | 8.465 | 979 | 2.613 | 1.687 | 13.754 |
| B.1 Acquisti | 10 | 8.465 | 979 | 2.613 | 1.687 | 13.754 |
| di cui da operazioni di aggregazione aziendale | - | 4.157 | 559 | 918 | - | 5.634 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| B.7 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | (5.105) | (918) | (2.872) | (2.090) | (10.985) |
| C.1 Vendite | - | (2.572) | (509) | (1.160) | (429) | (4.670) |
| di cui da operazioni di aggregazione aziendale | - | (2.568) | (509) | (854) | - | (3.931) |
| C.2 Ammortamenti | - | (2.533) | (409) | (1.712) | (1.661) | (6.315) |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: |
- | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a | - | - | - | - | - | - |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | 35.902 | 68.508 | 1.985 | 4.741 | 18.794 | 129.930 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | 26.678 | 10.292 | 23.247 | 3.763 | 63.980 |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 35.902 | 95.186 | 12.277 | 27.988 | 22.557 | 193.910 |
| E. Valutazione al costo | - | - | - | - | - | - |
Nella riga "Di cui da operazioni di aggregazione aziendale" sono esplicitati i saldi patrimoniali derivanti dall'acquisizione di Credifarma e Cap.Ital.Fin..
Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo e sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile, ad esclusione dei terreni a vita utile illimitata e dell'immobile "Villa Marocco" in considerazione del fatto che il valore residuo dell'immobile stimato al termine della sua vita utile prevista è superiore al valore contabile.
Gli immobili e i mobili non ancora entrati in funzione alla data di riferimento del bilancio non vengono ammortizzati.
| 31.12.2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | ||||
| A. Esistenze iniziali | - | 720 | |||
| B. Aumenti | - | - | |||
| B.1 Acquisti | - | - | |||
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - | |||
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | - | |||
| B.4 Riprese di valore | - | - | |||
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | |||
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | - | - | |||
| B.7 Altre variazioni | - | - | |||
| C. Diminuzioni | - | - | |||
| C.1 Vendite | - | - | |||
| C.2 Ammortamenti | - | - | |||
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | - | |||
| C.4 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - | |||
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | |||
| C.6 Trasferimenti a | - | - | |||
| a) immobili ad uso funzionale | - | - | |||
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | |||
| C.7 Altre variazioni | - | - | |||
| D. Rimanenze finali | - | 720 | |||
| E. Valutazione al fair value | - | 880 |
I fabbricati detenuti a scopo di investimento sono valutati al costo e sono riferiti a immobili locati. Tali immobili non vengono ammortizzati in quanto destinati alla vendita.
Non vi sono impegni all'acquisto di attività materiali.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Durata definita | Durata indefinita | Durata definita | Durata indefinita | |
| A.1 Avviamento | X | 1.515 | X | 834 | |
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | X | 1.515 | X | 834 | |
| A.1.2 di pertinenza dei terzi | X | - | X | - | |
| A.2 Altre attività immateriali | 21.762 | - | 23.649 | - | |
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 21.762 | - | 23.649 | - | |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) Altre attività | 21.762 | - | 23.649 | - | |
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - | |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) Altre attività | - | - | - | - | |
| Totale | 21.762 | 1.515 | 23.649 | 834 |

L'avviamento, pari a 1.515 mila euro, deriva per 815 mila euro dal processo di consolidamento integrale della controllata polacca IFIS Finance Sp.Zo.o. e per 700 mila euro da quello della società acquistata nell'anno Cap.Ital.Fin. S.p.A..
Per quanto riguarda l'avviamento di IFIS Finance Sp.Zo.o., si è proceduto alla verifica dell'adeguatezza di iscrizione ai sensi dello IAS 36 (impairment test). Ai fini di tale verifica, l'avviamento è stato attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari corrispondente alla società IFIS Finance nel suo insieme, in quanto essa rappresenta un segmento di attività autonomo non ulteriormente scomponibile. La valutazione è stata effettuata applicando il metodo del valore d'uso sulla base della proiezione dei flussi finanziari attesi per un periodo esplicito di 3 anni attualizzati sulla base della stima del costo del capitale della società determinato sulla base del Capital Asset Pricing Model. I flussi finanziari attesi sono stati desunti dall'ultimo Budget approvato e dalle proiezioni finanziarie costruite sulla base dei trend di crescita medi della controllata. Il Terminal value (rendita perpetua) è stato determinato assumendo come replicabile l'ultimo flusso finanziario netto del periodo di pianificazione esplicito. L'impairment test non ha evidenziato perdite di valore da iscrivere a conto economico.
È stata infine condotta un'analisi di sensitività dove si prevede una contrazione ed un azzeramento nella crescita degli utili netti futuri: il test effettuato con la metodologia di controllo ha altresì confermato la tenuta del valore iscritto.
La variazione del valore dell'avviamento rispetto all'esercizio precedente è da attribuire all'effetto della variazione dei cambi nell'anno.
Relativamente all'avviamento di Cap.Ital.Fin. S.p.A., ancorchè provvisoriamente definito, quest'ultimo è stato attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari corrispondente alla società nel suo insieme. La valutazione è stata effettuata applicando il metodo del valore d'uso sulla base della proiezione dei flussi finanziari attesi per un periodo esplicito di 3 anni attualizzati sulla base della stima del costo del capitale della società determinato tramite il Capital Asset Pricing Model. I flussi finanziari attesi sono stati desunti dall'ultimo Budget approvato e dalle proiezioni finanziarie utilizzate ai fini della pianificazione. Il Terminal value (rendita perpetua) è stato determinato assumendo come replicabile l'ultimo flusso finanziario netto del periodo di pianificazione esplicito. L'impairment test non ha evidenziato perdite di valore da iscrivere a conto economico.
È stata infine condotta un'analisi di sensitività dove si prevede una crescita nulla dell'utile netto a partire dal 2021: il test effettuato con la metodologia di controllo ha altresì confermato la tenuta del valore iscritto.
Le altre attività immateriali al 31 dicembre 2018 sono relative esclusivamente all'acquisizione ed allo sviluppo di software, ammortizzate a quote costanti per un periodo stimato di durata utile pari a cinque anni dall'entrata in funzione.
| Avviamento | Altre attività immateriali: generate internamente |
altre | Altre attività immateriali: | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | 31.12.2018 | ||
| A. Esistenze iniziali | 834 | - | - | 23.649 | - | 24.483 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 834 | - | - | 23.649 | - | 24.483 |
| B. Aumenti | 700 | - | - | 6.959 | - | 7.659 |
| B.1 Acquisti | 700 | - | - | 6.959 | - | 7.659 |
| di cui da operazioni di aggregazione aziendale |
700 | - | - | 767 | - | 1.467 |
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | (19) | - | - | (8.846) | - | (8.865) |
| C.1 Vendite | - | - | - | (2.403) | - | (2.403) |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | - | (6.443) | - | (6.443) |
| - Ammortamenti | - | - | - | (6.443) | - | (6.443) |
| - Svalutazioni: | - | - | - | - | - | - |
| + patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| + conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Variazioni negative di fair value: | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | (19) | - | - | - | - | (19) |
| C.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | 1.515 | - | - | 21.762 | - | 23.277 |
| D.1 Rettifiche di valore totali nette | - | - | - | - | - | - |
| E. Rimanenze finali lorde | 1.515 | - | - | 21.762 | - | 23.277 |
| F. Valutazione al costo | - | - | - | - | - | - |
Legenda
DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita
Nella riga "Di cui da operazioni di aggregazione aziendale" sono esplicitati i saldi patrimoniali generatisi al momento dell'acquisto del controllo di Credifarma e Cap.Ital.Fin.
Al netto degli effetti delle aggregazioni aziendali, gli acquisti si riferiscono esclusivamente ad investimenti per il potenziamento di sistemi informatici.
Le principali fattispecie cui sono riferibili le attività per imposte anticipate sono di seguito riportate.
| Attività per imposte anticipate | 31.12.2018 | 31.12.2017* |
|---|---|---|
| Crediti verso clientela (Legge 214/2011) | 218.430 | 214.642 |
| Perdite fiscali pregresse riportabili | 79.052 | 91.395 |
| ACE - Aiuto alla crescita economica riportabile | 22.942 | 25.032 |
| Crediti verso clientela | 4.619 | 18.896 |
| Beni strumentali noleggio | 2.716 | 1.981 |
| Fondi per rischi e oneri | 11.113 | 11.588 |
| Attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva | 5.745 | - |
| Altre | 3.647 | 3.780 |
| Totale | 348.264 | 367.314 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Le attività per imposte anticipate pari a 348,3 milioni di euro sono costituite principalmente da 218,4 milioni di euro per rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi, da 79,1 milioni di euro per perdite fiscali pregresse riportabili e rinvenienti dalle operazioni di acquisizione di Interbanca e IFIS Factoring e da 22,9 milioni di euro per ACE riportabile.
La diminuzione delle imposte anticipate per 19,1 milioni di euro è dovuta per 14,4 milioni di euro all'utilizzo di perdite fiscali pregressee ACE in contropartita del carico fiscale dell'esercizio e per 14,3 milioni connessi essenzialmente al riallineamento delle attività per imposte anticipate relative a crediti verso clientela, in parte compensati da un incremento di 5,7 milioni per le imposte anticipate connesse alla riserva negativa di fair value delle attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, e da 4,8 milioni di euro da imposte anticipate rinvenienti dalle nuove società del Gruppo.
Le principali fattispecie cui sono riferibili le passività per imposte differite sono di seguito riportate.
| Passività per imposte differite | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Attività materiali | 9.332 | 9.001 |
| Crediti per interessi di mora | 25.763 | 23.661 |
| Altri crediti verso clientela | 3.211 | 3.460 |
| Attività finanziarie | 673 | 1.798 |
| Altre | 376 | 679 |
| Totale | 39.355 | 38.599 |
La voce passività per imposte differite include 25,8 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 9,3 milioni di euro relativi alle rivalutazioni degli immobili e 4,3 milioni ascrivibili ad altri disallineamenti di cui 3,2 milioni di euro legati ai crediti commerciali.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 366.896 | 492.643 |
| 2. Aumenti | 23.964 | 21.602 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 19.159 | 20.559 |
| a) relative a precedenti esercizi | 1.539 | 814 |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) riprese di valore | - | - |
| d) altre | 17.620 | 19.745 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 2.4 Operazioni di aggregazione aziendale | 4.805 | 1.043 |
| 3. Diminuzioni | 48.427 | 147.349 |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 48.408 | 137.031 |
| a) rigiri | 45.476 | 137.031 |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | 2.932 | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | 19 | 10.318 |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 | 19 | 10.318 |
| b) altre | - | - |
| 4. Importo finale | 342.433 | 366.896 |
Con riferimento alle variazioni delle Imposte anticipate (in contropartita del conto economico) si specifica che:
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 214.656 | 191.417 |
| 2. Aumenti | 3.802 | 37.091 |
| 2.1 Operazioni di aggregazione aziendale | 3.802 | - |
| 2.2 Altri aumenti | - | 37.091 |
| 3. Diminuzioni | 28 | 13.852 |
| 3.1 Rigiri | - | 3.534 |
| 3.2 Trasformazioni in crediti d'imposta | 19 | 10.318 |
| a) derivante da perdite di esercizio | - | 9.242 |
| b) derivante da perdite fiscali | 19 | 1.076 |
| 3.3 Altre diminuzioni | 9 | - |
| 4. Importo finale | 218.430 | 214.656 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 36.800 | 23.219 |
| 2. Aumenti | 9.600 | 18.095 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 9.419 | 18.017 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | 9.679 |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 9.419 | 8.338 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 2.4 Operazioni di aggregazione aziendale | 181 | 78 |
| 3. Diminuzioni | 7.803 | 4.514 |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | 7.803 | 4.514 |
| a) rigiri | 7.617 | 4.435 |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 186 | 79 |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 38.597 | 36.800 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 418 | 537 |
| 2. Aumenti | 5.881 | - |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 5.881 | - |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 5.881 | - |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 2.4 Operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | 468 | 119 |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 468 | 119 |
| a) rigiri | 191 | 98 |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | 277 | 21 |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 5.831 | 418 |
La variazione è strettamente connessa con l'effetto fiscale della variazione negativa della riserva di fair value delle attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 1.799 | 1.215 |
| 2. Aumenti | 491 | 662 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 60 | 662 |
| a) relative a precedenti esercizi | 59 | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 1 | 662 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 2.4 Operazioni di aggregazione aziendale | 431 | - |
| 3. Diminuzioni | 1.532 | 78 |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | 1.532 | - |
| a) rigiri | 1.532 | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | 78 |
| 4. Importo finale | 758 | 1.799 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Crediti verso Erario | 69.046 | 48.966 |
| Ratei e risconti attivi | 35.367 | 59.609 |
| Depositi cauzionali | 1.058 | 1.480 |
| Altre partite diverse | 197.416 | 162.922 |
| Totale | 302.887 | 272.977 |
I crediti verso l'erario includono per 12,2milioni di euro crediti per acconti versati relativamente all'imposta di bollo assolta in modo virtuale, 8,0 milioni di euro quali versamenti in pendenza di giudizio su contenzioso fiscale pendente e per 42,8 milioni di euro di crediti IVA.
Le altre partite diverse includono per 114,7milioni di euro crediti nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A., derivanti per 60,6 milioni di euro all'applicazione del consolidato fiscale e per 54,1 milioni da crediti fiscali chiesti a rimborso da quest'ultima a fronte di versamenti di imposta eccedenti effettuati in precedenti esercizi.
Si segnala infine che la voce ratei e risconti include per 27,0 milioni di euro i costi sospesi legati alla gestione giudiziale delle pratiche del settore NPL fino al momento in cui tali pratiche vengono valutate al costo ammortizzato.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | VB | Fair Value | VB | Fair Value | ||||
| L1 L2 |
L3 | L1 | L2 | L3 | ||||
| 1. Debiti verso banche centrali | 695.075 | X | X | X | 699.585 | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 90.318 | X | X | X | 92.392 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 61.512 | X | X | X | 20.778 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | 25.393 | X | X | X | 38.205 | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 3.413 | X | X | X | 33.409 | X | X | X |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.3.2 Altri | 3.413 | X | X | X | 33.409 | X | X | X |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.5 Altri debiti | - | X | X | X | - | X | X | X |
| Totale | 785.393 | - | - | 785.393 | 791.977 | - | - | 791.977 |
Legenda
VB=Valore di bilancio
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
I Debiti verso banche centrali sono rappresentati sostanzialmente dalla tranche TLTRO sottoscritta per nominali 700,0 milioni di euro nel mese di marzo 2017.
Il fair value dei debiti verso banche risulta allineato al relativo valore di bilancio in considerazione del fatto che i depositi interbancari sono di breve o brevissima scadenza.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | VB | Fair Value | VB | Fair Value | ||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 1.008.056 | X | X | X | 1.174.477 | X | X | X |
| 2. Depositi a scadenza | 3.642.498 | X | X | X | 4.106.828 | X | X | X |
| 3. Finanziamenti | 3.471 | X | X | X | 3.607 | X | X | X |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 3.2 Altri | 3.471 | X | X | X | 3.607 | X | X | X |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X |
| 5. Altri debiti | 19.274 | X | X | X | 8.276 | X | X | X |
| Totale | 4.673.299 | - | - | 4.654.803 | 5.293.188 | - | - | 5.294.394 |
Legenda
VB=Valore di bilancio
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
I conti correnti e i depositi a vista in essere al 31 dicembre 2018 includono la raccolta effettuata con il conto deposito rendimax libero e con il conto corrente online contomax, rispettivamente per 779,6 milioni di euro e per 40,0 milioni di euro; la sottovoce depositi a scadenza rappresenta la raccolta effettuata mediante rendimax, contomax vincolati e time deposit vincolati.
Si evidenzia che la Banca non effettua operazioni denominate "term structured repo".
Gli altri finanziamenti sono relativi al debito per locazione finanziaria iscritto in applicazione del metodo finanziario previsto dallo IAS 17 come dettagliato al successivo paragrafo 1.6.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli/Valori | VB | Fair Value | VB | Fair Value | ||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| A. Titoli | ||||||||
| 1. Obbligazioni | 1.978.462 | 708.742 | - | 1.170.463 | 1.639.414 | 88.768 | 712.400 | 849.729 |
| 1.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 altre | 1.978.462 | 708.742 | - | 1.170.463 | 1.639.414 | 88.768 | 712.400 | 849.729 |
| 2. Altri titoli | 540 | - | - | 540 | 580 | - | - | 580 |
| 2.1 strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 altri | 540 | - | - | 540 | 580 | - | - | 580 |
| Totale | 1.979.002 | 708.742 | - | 1.171.003 | 1.639.994 | 88.768 | 712.400 | 850.309 |
Legenda
VB=Valore di bilancio
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
Le obbligazioni comprendono, per capitale e interessi, le obbligazioni senior emesse da Banca IFIS per complessivi 488,0 milioni di euro nonché il bond Tier 2 di 401,7milioni emesso a metà ottobre 2017. La voce include inoltre 88,8 milioni di euro relativi a prestiti obbligazionari emessi dalla società incorporata Interbanca S.p.A..
La voce comprende infine, per complessivi 1.000,0 milioni di euro, i titoli emessi dalle società veicolo nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione, risultanti dal consolidamento del veicolo stesso al fine di meglio rappresentare l'operazione nel suo insieme.
La voce "Titoli in circolazione" comprende Titoli subordinati per 401,7 milioni di euro, relativi all'emissione di del Bond Tier 2 avvenuta a metà ottobre 2017 per nominali 400 milioni di euro.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Debiti per leasing finanziario | 3.471 | 3.607 |
Il debito suesposto è relativo per 3,5 milioni al leasing finanziario immobiliare stipulato dalla ex società Toscana Finanza S.p.A. nel 2009 per l'immobile sito in Firenze, sede del settoreNPL fino al mese di agosto 2016. Il contratto stipulato con Centro Leasing S.p.A. prevede una durata di 18 anni (dal 01.03.2009 al 01.03.2027), con pagamento di 216 rate mensili di 28.490 euro, comprensive di quota capitale, interessi ed una opzione di acquisto al termine del contratto di 1.876.800 euro. L'immobile è attualmente utilizzato come ulteriore sede operativa del settore NPL.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Fair value | Fair | Fair value | Fair | ||||||
| VN | L1 | L2 | L3 | value* | VN | L1 | L2 | L3 | value* | |
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| Totale A | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Strumenti derivati | - | |||||||||
| 1. Derivati finanziari | - | - | 31.155 | - | - | - | - | 38.171 | - | - |
| 1.1 Di negoziazione | X | - | 31.155 | - | X | X | - | 38.171 | - | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| Totale B | X | - | 31.155 | - | X | X | - | 38.171 | - | X |
| Totale (A+B) | X | - | 31.155 | - | X | X | - | 38.171 | - | X |
VN = valore nominale o nozionale
L1= Livello 1
Fair Value* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
Relativamente alle passività di negoziazione di livello 2, si veda quanto commentato alla sezione 2 dell'attivo.
Si veda la sezione 11 dell'attivo.
L2= Livello 2
L3= Livello 3
| 31.12.2018 | 31.12.2017* | |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 45.259 | 59.756 |
| Debiti verso il personale | 14.166 | 9.331 |
| Debiti verso Erario ed Enti previdenziali | 11.284 | 14.804 |
| Somme a disposizione della clientela | 25.284 | 33.022 |
| Ratei e risconti passivi | 4.072 | 12.546 |
| Altri debiti | 267.807 | 223.540 |
| Totale | 367.872 | 352.999 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
La voce debiti verso il personale contiene i premi spettanti all'Alta Direzione, anche maturati nei precedenti esercizi, soggetti a pagamento differito. Contiene inoltre il debito per ferie maturate dal personale dipendente e non godute.
Gli altri debiti includono per circa 128 milioni di euro le partite da accreditare alla clientela in attesa di imputazione nonché per 18,1 milioni di euro un debito nei confronti della controllante La Scogliera derivante dall'applicazione del consolidato fiscale.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 7.550 | 7.660 |
| B. Aumenti | 835 | 263 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 94 | 65 |
| B.2 Altre variazioni | 135 | 198 |
| B.3 Operazioni di aggregazione aziendale | 606 | - |
| C. Diminuzioni | 346 | 373 |
| C.1 Liquidazioni effettuate | 157 | 97 |
| C.2 Altre variazioni | 189 | 276 |
| D. Rimanenze finali | 8.039 | 7.550 |
| Totale | 8.039 | 7.550 |
Gli aumenti derivanti da operazioni di aggregazione aziendale riguardano i saldi debitori per trattamento di fine rapporto confluiti nel Gruppo per effetto dell'acquisizione di Cap.Ital.Fin. e Credifarma.
Le liquidazioni effettuate rappresentano i benefici pagati ai dipendenti nell'esercizio.
Le altre variazioni in diminuzione includono l'effetto dell'attualizzazione del fondo maturato sino al 31 dicembre 2006 rimasto in azienda, che, in base alle modifiche introdotte dal nuovo IAS 19, sono rilevate in contropartita del patrimonio netto.
In conformità a quanto richiesto dall'ESMA nel documento "European common enforcement priorities for 2012 financial statements" del 12 novembre 2012, si evidenzia che per l'attualizzazione è stato considerato il tasso di interesse basato sul tasso di rendimento di un benchmark di titoli emessi da emittenti corporate europei con rating AA per durate maggiori di 10 anni. Il medesimo tasso era stato utilizzato per l'attualizzazione effettuata al 31 dicembre 2017.
I principi contabili IAS/IFRS prevedono che le passività a carico dell'impresa, per le indennità che saranno riconosciute ai dipendenti al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, quali il trattamento di fine rapporto, siano stanziate in bilancio sulla base di una valutazione attuariale dell'ammontare che sarà riconosciuto alla data di maturazione.
In particolare, tale accantonamento deve tenere conto dell'ammontare già maturato alla data di bilancio, proiettandolo nel futuro per stimare l'ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Tale somma viene in seguito attualizzata per tenere conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento.
A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato al 1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.
L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dal 1 gennaio 2007.
In particolare:
| Voci/Componenti | 31.12.2018 | 31.12.2017* | |
|---|---|---|---|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 3.896 | 590 | |
| 2. Fondi su altri impegni e garanzie finanziarie rilasciate | - | - | |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - | |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 21.883 | 21.066 | |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 14.566 | 15.463 | |
| 4.2 oneri per il personale | 977 | 1.604 | |
| 4.3 altri | 6.340 | 3.999 | |
| Totale | 25.779 | 21.656 |
| Fondi su altri impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
Fondi di quiescenza |
Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale 31.12.2018 | |
|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali* | - | - | 21.066 | 21.066 |
| B. Aumenti | - | - | 5.846 | 5.846 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | - | 4.356 | 4.356 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | - | - |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | - | - |
| B.4 Altre variazioni | - | - | - | - |
| Operazioni di aggregazione aziendale | 1.490 | 1.490 | ||
| C. Diminuzioni | - | - | 5.029 | 5.029 |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | - | - | 2.543 | 2.543 |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | - | - |
| C.3 Altre variazioni | - | - | 2.486 | 2.486 |
| D. Rimanenze finali | - | - | 21.883 | 21.883 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
La variazione per "Operazioni di aggregazione aziendale" è riconducibile alle acquisizioni di Cap.Ital.Fin. per 0,5 milioni di euro e di Credifarma per 1,0 milioni di euro.
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Totale | |||
| Impegni a erogare fondi | 1.493 | 49 | - | 1.542 | ||
| Garanzie finanziarie rilasciate | 403 | 27 | 1.924 | 2.354 | ||
| Totale | 1.896 | 76 | 1.924 | 3.896 |
Al 31 dicembre 2018 il saldo pari a 3,9 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo secondo il nuovo principio IFRS 9.
Al 31 dicembre 2018 sono iscritti fondi per complessivi 14,6 milioni di euro. Tale importo è interamente riferibile a controversie legali come di seguito dettagliato:
• per 51 mila euro (a fronte di un petitum complessivo di 202 mila euro) a n. 9 controversie legate a crediti della controllata IFIS NPL.
Al 31 dicembre 2018 sono in essere fondi per 7,3 milioni di euro costituiti principalmente da 3,7 milioni di euro per indennità suppletiva di clientela collegata all'operatività dell'area Leasing, da 1,0 milioni di euro per oneri legati al personale, da 0,9milioni di euro per probabili costi di adeguamento formale di impianti e da 0,6 milioni di euro per fondo reclami.
Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 dicembre 2018 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.
Si informa che sia la causa passiva per richiesta di annullamento di transazione sia i procedimenti giudiziari relativi a domande di risarcimento di danni rinvenienti da un'operazione straordinaria inerente una società industriale e di danni ambientali, citati nelle precedenti informative aventi petitum complessivo di circa 4 miliardi di euro, si sono chiusi in forza del passaggio in giudicato di sentenze che hanno respinto le richieste di controparte o in forza di accordo transattivo.
Contenzioso relativo all'applicazione delle ritenute alla fonte sugli interessi corrisposti in Ungheria. Società coinvolte: Interbanca S.p.A. e IFIS Leasing S.p.A. (inclusa l'incorporata GE Leasing Italia S.p.A.) - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)
L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione della ritenuta del 27% sugli interessi passivi corrisposti alla società ungherese GE Hungary Kft senza l'applicazione della ritenuta in virtù della Convenzione Internazionale contro le Doppie imposizioni in vigore tra l'Italia e l'Ungheria. L'Agenzia delle Entrate ha di fatto concluso che la società ungherese GE Hungary Kft non fosse l'effettiva beneficiaria degli interessi passivi corrisposti dalle società Italiane ma soltanto una conduit company.
L'Agenzia delle Entrate ha, al contrario, individuato come beneficiario effettivo una società presuntivamente residente nelle Bermuda e pertanto è stata disconosciuta l'applicazione della Convenzione Internazionale contro le Doppie Imposizioni stipulata tra Italia ed Ungheria e pretesa l'applicazione della ritenuta del 27% prevista per i soggetti residenti in paesi a fiscalità privilegiata.
Pertanto per le annualità dal 2007 al 2013 sono state accertate complessivamente maggiori ritenute per circa 117 milioni.
Contestualmente sono state anche irrogate sanzioni amministrative nella misura del 150/250%.
Le Società coinvolte hanno impugnato gli Avvisi di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie ed effettuato il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria.
Si segnala infine che l'Autorità fiscale Ungherese a seguito dello scambio di informazioni ai sensi della Direttiva Europea n. 2011/16/EU ha concluso che la società GE Hungary Kft deve essere correttamente considerata come il beneficiario effettivo degli interessi ricevuti dalle controparti Italiane".
Alla data odierna tutte le sentenze che sono state pronunciate presso le competenti Commissioni Tributarie Provinciali e regionali hanno accolto integralmente i ricorsi presentati e, come prevedibile, l'Agenzia ha proposto Appello contro dette decisioni.
Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)
L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2013.
Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 810 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.
Contenzioso relativo al trattamento IVA delle attività di intermediazione assicurativa. Società coinvolta IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)
L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione del meccanismo del pro-rata nelle annualità dal 2007 al 2010 relativamente alla detrazione dell'IVA sulle operazioni passive a fronte delle provvigioni attive, esenti IVA, riconosciute dalle compagnie assicurative in
relazione ad una attività di intermediazione assicurativa svolta considerata come autonoma e non, al contrario, accessoria allo svolgimento dell'attività principale di leasing di autoveicoli (attività soggetta ad IVA).
Per le annualità 2007/2010 è stata accertata una maggiore IVA per 3 milioni di euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 125%.
Contenzioso relativo all'Avviso di Liquidazione imposta di registro 3%. Società coinvolte: Banca IFIS come incorporante di Interbanca S.p.A. e IFIS Rental S.r.l. - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)
Con avvisi rispettivamente del 23 luglio e 20 luglio 2018, l'Agenzia delle Entrate ha riqualificato l'operazione ristrutturazione della società GE Capital Services nel suo complesso come "Cessione di ramo d'azienda" chiedendo l'applicazione dell'imposta di registro in misura proporzionale pari al 3% del valore dell'azienda per complessivi 3,6 milioni di euro
In merito ai contenziosi fiscali sopra citati, il Gruppo supportato dai propri consulenti fiscali, ha ritenuto di presentare riscorso e ritenuto il rischio di soccombenza possibile ma non probabile, pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.
In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore (GE Capital International Limited) di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre Società Partecipate.
In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
| Voce | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|
| 170 | Capitale sociale (in migliaia di euro) | 53.811 | 53.811 |
| Numero azioni ordinarie | 53.811.095 | 53.811.095 | |
| Valore nominale azioni ordinarie | 1 euro | 1 euro | |
| 180 | Azioni proprie (in migliaia di euro) | (3.103) | (3.168) |
| Numero azioni proprie | 370.112 | 377.829 |
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 53.811.095 | - |
| - interamente liberate | 53.811.095 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (377.829) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 53.433.266 | - |
| B. Aumenti | 7.717 | - |
| B.1 Nuove emissioni | - | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | - | - |
| - a favore dei dipendenti | - | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | - | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 7.717 | - |
| C. Diminuzioni | - | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | - | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 53.440.983 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 370.112 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 53.811.095 | - |
| - interamente liberate | 53.811.095 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Il capitale sociale è composto da n. 53.811.095 azioni ordinarie di nominali 1 euro cadauna per le quali non sono previsti diritti, privilegi e vincoli, inclusi i vincoli nella distribuzione dei dividendi e nel rimborso del capitale.
| Voci/Componenti | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|
| Riserva legale | 10.762 | 10.762 | |
| Riserva straordinaria | 487.336 | 385.863 | |
| Altre riserve | 665.096 | 636.116 | |
| Totale riserve di utili | 1.163.194 | 1.032.741 | |
| Riserva acquisto azioni proprie | 3.103 | 3.168 | |
| Riserva futuro acquisto azioni proprie | - | - | |
| Altre riserve | 2.246 | 2.246 | |
| Totale voce 150 riserve | 1.168.543 | 1.038.155 |
Si segnala che le riserve di utili includono una riserva patrimoniale, indisponibile fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, per euro 633,4 milioni di euro pari al "gain on bargain purchase" emerso dall'operazione di acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
A norma del disposto dell'art. 1, comma 147 della Legge di Stabilità per il 2014 (Legge n. 147 del 27.12.2013), la Banca ha provveduto a riallineare il differenziale tra il valore civilistico e il valore fiscale sui beni materiali iscritti nel bilancio al 31 dicembre 2012 e ancora posseduti al 31 dicembre 2013. L'importo corrispondente ai maggiori valori oggetto di riallineamento, al netto dell'imposta sostitutiva, genera una riserva in sospensione d'imposta ai fini fiscali pari a 7,4 milioni di euro.
Inoltre, a seguito della fusione di Interbanca S.p.A. in Banca IFIS S.p.A. è sorto l'obbligo in capo alla incorporante di ricostituire, ai sensi dell'art. 172 comma 5 TUIR, le riserve in sospensione di imposta dell'incorporata come segue:
Infine, si precisa che vi sono ulteriori 20,7 milioni di euro di riserve in sospensione di imposta imputate al capitale sociale di Banca IFIS e rinvenienti dall'incorporazione di Interbanca, ai sensi delle seguenti leggi: n. 576/75; n. 83/72 e n. 408/90 e precedentemente imputati al capitale sociale di quest'ultima.
| Denominazione imprese | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Partecipazioni in società consolidate con interessenze di terzi significative | ||
| 1. Credifarma S.p.A. | 5.476 | - |
| Altre partecipazioni | - | - |
| Totale | 5.476 | - |
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
Totale | Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | 31.12.2018 | 31.12.2017* | |
| 1. Impegni a erogare fondi | 838.697 | 14.414 | 84.491 | 937.602 | 152.021 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | n.a. |
| b) Amministrazioni pubbliche | 695 | - | - | 695 | n.a. |
| c) Banche | - | - | - | - | n.a. |
| d) Altre società finanziarie | 121.023 | - | - | 121.023 | n.a. |
| e) Società non finanziarie | 445.554 | 12.846 | 80.795 | 539.195 | n.a. |
| f) Famiglie | 271.425 | 1.568 | 3.696 | 276.689 | n.a. |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 215.265 | 3.124 | 39.256 | 257.645 | 320.300 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | n.a. |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | n.a. |
| c) Banche | 5.807 | 3.101 | 1.348 | 10.256 | n.a. |
| d) Altre società finanziarie | 6.965 | - | - | 6.965 | n.a. |
| e) Società non finanziarie | 202.218 | 23 | 25.381 | 227.622 | n.a. |
| f) Famiglie | 275 | - | 12.527 | 12.802 | n.a. |
| Portafogli | 31.12.2018 | 31.12.2017* |
|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | - | 17.124 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 410.410 | 427.833 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 31.542 | 36.513 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono riferite a titoli di stato a garanzia dell'operazione di finanziamento presso l'Eurosistema.
Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si riferiscono a depositi bancari a garanzia di operazioni interbancarie ("IBLOR") e a operazioni in derivati.
| Tipologia servizi | Importi |
|---|---|
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | |
| a) acquisti | - |
| 1. regolati | - |
| 2. non regolati | - |
| b) vendite | - |
| 1. regolate | - |
| 2. non regolate | - |
| 2. Gestioni di portafogli | |
| a) individuali | - |
| b) collettive | - |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | 2.579.677 |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca | - |
| depositaria (escluse le gestioni di portafogli) | |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | - |
| 2. altri titoli | - |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 586.980 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | - |
| 2. altri titoli | 586.980 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 517.591 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 1.475.106 |
| 4. Altre operazioni | - |
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni |
Totale 31.12.2018 |
Totale 31.12.2017* |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
10 | 12.264 | - | 12.274 | 10.325 |
| 1.1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
- | - | - | - | - |
| 1.2. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
10 | 12.264 | - | 12.274 | 10.325 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
6.904 | - | X | 6.904 | 6.564 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: |
4.260 | 412.203 | - | 416.463 | 401.949 |
| 3.1. Crediti verso banche | - | 2.905 | X | 2.905 | 2.497 |
| 3.2. Crediti verso clientela | 4.260 | 409.298 | X | 413.558 | 399.452 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | - | - | - |
| 5. Altre attività | X | X | 405 | 405 | 426 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | - | - |
| Totale | 11.174 | 424.467 | 405 | 436.046 | 419.264 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 116.348 | - | 116.348 | n.a. |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Con riferimento alla voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico gli importi sono riferiti a titoli di debito e finanziamenti che non hanno superato l'SPPI test, così come previsto dal principio contabile IFRS 9, mentre con riferimento alla voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva gli importi indicati sono per la quasi totalità rinvenienti dai Titoli di Stato in portafoglio.
Gli interessi attivi su Crediti verso clientela a costo ammortizzato riferiti a Titoli di debito sono prevalentemente relativi alla tranche senior di cartolarizzazione assistita da garanzia dello Stato (GACS) sottoscritta dal Gruppo nel mese di gennaio 2018, mentre quelli riferiti a Finanziamenti sono attinenti per 99,8 milioni a crediti del settore NPL (63,9 milioni nel 2017).
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Interessi attivi su attività finanziarie in valuta | 9.927 | 7.704 |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario | 54.924 | 52.254 |
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni |
Totale 31.12.2018 |
Totale 31.12.2017* |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (66.899) | (38.035) | - | (104.934) | (107.048) |
| 1.1 Debito verso banche centrali | (5.150) | X | - | (5.150) | (5.381) |
| 1.2 Debiti verso banche | (1.903) | X | - | (1.903) | (2.666) |
| 1.3 Debiti verso clientela | (59.846) | X | - | (59.846) | (75.001) |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | (38.035) | - | (38.035) | (24.000) |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | - | - |
| Totale | (66.899) | (38.035) | - | (104.934) | (107.048) |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si riferiscono per 59,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018 alla raccolta retail effettuata principalmente tramite il conto deposito Rendimax e Contomax.
Gli interessi passivi su titoli in circolazione si riferiscono per 7,6 milioni di euro ai costi del funding dell'operazione di cartolarizzazione effettuata a fine 2016 come meglio descritto nella Parte E della presente Nota integrativa.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Interessi passivi su passività in valuta | (1.433) | (422) |
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario | (104) | (3) |
| Tipologia servizi/Valori | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| a) garanzie rilasciate | 2.243 | 1.951 |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 8.489 | 7.582 |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | - | - |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestioni individuali di portafogli | 843 | 599 |
| 3.1. individuali | 843 | 599 |
| 3.2. collettive | - | - |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | - | - |
| 5. banca depositaria | - | - |
| 6. collocamento di titoli | - | - |
| 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini | - | - |
| 8. attività di consulenza | - | - |
| 8.1. in materia di investimenti | - | - |
| 8.2. in materia di struttura finanziaria | - | - |
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 7.646 | 6.983 |
| 9.1. gestioni di portafogli | - | - |
| 9.1.1. individuali | - | - |
| 9.1.2. collettive | - | - |
| 9.2. prodotti assicurativi | - | - |
| 9.3. altri prodotti | 7.646 | 6.983 |
| d) servizi di incasso e pagamento | 884 | 728 |
| e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 196 | 1.984 |
| f) servizi per operazioni di factoring | 58.731 | 54.336 |
| g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - |
| h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| i) tenuta e gestione dei conti correnti | 625 | 783 |
| j) altri servizi | 26.529 | 19.533 |
| Totale | 97.697 | 86.897 |
Le commissioni per altri servizi si riferiscono per 8,1 milioni di euro nel 2018 (rispetto a 7,6 milioni di euro del 2017) a commissioni incassate nell'ambito dell'attività di leasing.
| Servizi/Valori | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| a) garanzie ricevute | (585) | (756) |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c) servizi di gestione e intermediazione: | (12) | (95) |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | - | - |
| 2. negoziazione di valute | - | (1) |
| 3. gestioni di portafogli: | - | - |
| 3.1 proprie | - | - |
| 3.2 delegate da terzi | - | - |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (12) | (94) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | - | - |
| d) servizi di incasso e pagamento | (1.104) | (3.043) |
| e) altri servizi | (11.491) | (9.238) |
| Totale | (13.192) | (13.132) |
La voce Altri servizi si riferisce per 4,2 milioni nel 2018 (4,3 milioni nel 2017) a commissioni derivanti dall'attività di leasing (mediazione ed assicurazione).
| Voci/Proventi | 31.12.2018 | 31.12.2017* | ||
|---|---|---|---|---|
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 35 | - | - | - |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
301 | - | 48 | - |
| D. Partecipazioni | - | - | - | - |
| Totale | 336 | - | 48 | - |
| Operazioni / Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 1.2 Titoli di capitale | - | - | - | - | - |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | - | - | - | - |
| Attività e passività finanziarie: differenze di cambio |
X | X | X | X | (2.125) |
| 3. Strumenti derivati | 10.972 | 12.014 | (11.992) | (9.641) | 1.353 |
| 3.1 Derivati finanziari: | 10.972 | 12.014 | (11.992) | (9.641) | 1.353 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 10.972 | 12.014 | (11.992) | (9.641) | 1.353 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | - |
| - Altri | - | - | - | - | - |
| 3.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| Di cui: coperture naturali connesse con la fair value option |
X | X | X | X | - |
| Totale | 10.972 | 12.014 | (11.992) | (9.641) | (772) |
| 31.12.2018 | 31.12.2017* | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto |
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
17.286 | (121) | 17.165 | 19.020 | (4) | 19.016 |
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | 17.286 | (121) | 17.165 | 19.020 | (4) | 19.016 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | 7.571 | (428) | 7.143 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | 7.571 | (428) | 7.143 |
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività (A) | 17.286 | (121) | 17.165 | 26.591 | (432) | 26.159 |
| Titoli di capitale | n.a. | n.a. | n.a. | - | (564) | (564) |
| Totale per comparativo* | n.a. | n.a. | n.a. | 26.591 | (996) | 25.595 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| 3. Titoli in circolazione | 8.233 | (2) | 8.231 | - | - | - |
| Totale passività (B) | 8.233 | (2) | 8.231 | - | - | - |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Gli utili da cessione di crediti verso clientela sono stati realizzati attraverso la cessione di portafogli di crediti del settore NPL, come commentato nel paragrafo Contributo dei settori di attività della Relazione sulla gestione del Gruppo.
Gli utili su titoli in circolazione si riferiscono al riacquisto di proprie passività finanziarie di cui 7,6 milioni di euro sono relativi alla "Tender Offer" lanciata nel mese di dicembre 2018 sul Bond a 5 anni emesso ad aprile 2018 che ha visto adesioni da parte degli investitori per circa 96 milioni di euro.
Sezione 7 – Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B)-(C+D)] |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie | 13.419 | - | 15.642 | - | (2.223) |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | 2.243 | - | (2.243) |
| 1.2 Titoli di capitale | 11.266 | - | - | - | 11.266 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 379 | - | 3.490 | - | (3.111) |
| 1.4 Finanziamenti | 1.774 | - | 9.909 | - | (8.135) |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio |
X | X | X | X | - |
| Totale | 13.419 | - | 15.642 | - | (2.223) |
Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito - Voce 130
| 8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| composizione |
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale 31.12.2017* |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terzo stadio | |||||||
| Operazioni/ componenti reddituali |
Primo e secondo stadio |
Write-off | Altre | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Totale 31.12.2018 |
|
| A. Crediti verso banche | - | - | - | 290 | - | 290 | - |
| - finanziamenti | - | - | - | 290 | - | 290 | - |
| - titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati |
- | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso clientela | (4.769) | (53.425) | (284.511) | 2.954 | 378.535 | 38.784 | 78.390 |
| - finanziamenti | (4.384) | (53.425) | (284.511) | 2.954 | 378.535 | 39.169 | 80.105 |
| - titoli di debito | (385) | - | - | - | - | (385) | (1.715) |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati |
- | (44.644) | (87.755) | - | 352.565 | 220.166 | n.a. |
| Totale | (4.769) | (53.425) | (284.511) | 3.244 | 378.535 | 39.074 | 78.390 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Le rettifiche/riprese di valore su crediti verso clientela relative a crediti impaired acquisiti o originati ("POCI") si riferiscono per positivi 138,1 milioni di euro nel 2018 a crediti del settore NPL. In particolare, come previsto dal nuovo principio IFRS 9 in tale voce confluiscono gli effetti derivanti dalla variazione periodica delle perdite attese lungo la vita utile del credito, anche se tali variazioni sono favorevoli e inferiori a quelle che sono state incluse nelle stime dei flussi di cassa al momento della rilevazione iniziale.
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terzo stadio | Totale 31.12.2017* |
|||||||
| Operazioni/ componenti reddituali |
Primo e secondo stadio |
Write-off | Altre | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Totale 31.12.2018 |
||
| A. Titoli di debito | (1.019) | - | - | - | - | (1.019) | (571) | |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - | |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | (1.019) | - | - | - | - | (1.019) | (571) | |
| Titoli di capitale | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | (1.470) | |
| Totale per comparativo* | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | (2.041) |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
| Tipologia di spesa/Settori | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| 1) Personale dipendente | (107.228) | (93.720) |
| a) salari e stipendi | (76.478) | (67.539) |
| b) oneri sociali | (21.147) | (17.933) |
| c) indennità di fine rapporto | - | - |
| d) spese previdenziali | - | (116) |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (4.713) | (4.426) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (76) | (318) |
| - a contribuzione definita | (17) | (318) |
| - a benefici definiti | (59) | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | - | - |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (4.814) | (3.388) |
| 2) Altro personale in attività | (61) | (153) |
| 3) Amministratori e sindaci | (4.295) | (4.378) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| Totale | (111.584) | (98.251) |
Le spese per il personale, pari a 111,6 milioni di euro, crescono del 13,6% (98,3 milioni al 31 dicembre 2017). In totale il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2018 è di 1.638 in crescita del 11,4% rispetto al corrispondente numero al 31 dicembre 2017 (1.470 unità). Tale incremento include 85 risorse rinvenienti dall'inclusione nel perimetro di Gruppo delle controllate Cap.Ital.Fin. S.p.A. e Credifarma S.p.A.
La sottovoce accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale include sia le quote del TFR che i dipendenti hanno optato di mantenere in azienda da versare al Fondo di Tesoreria INPS, sia le quote destinate a forme di previdenza, nonché gli interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti.
| Personale dipendente: | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Personale dipendente: | 1.554,0 | 1.396,5 |
| a) dirigenti | 59,0 | 59,0 |
| b) quadri direttivi | 468,0 | 421,5 |
| c) restante personale dipendente | 1.027,0 | 916,0 |
| Altro personale | - | - |
| Tipologia di spesa/Valori | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Spese per servizi professionali | (59.636) | (48.001) |
| Legali e consulenze | (40.354) | (30.085) |
| Revisione | (516) | (453) |
| Servizi in outsourcing | (18.766) | (17.463) |
| Imposte indirette e tasse | (45.291) | (27.422) |
| Spese per acquisto di beni e altri servizi | (71.599) | (77.197) |
| Spese per informazione clienti | (17.645) | (12.876) |
| Assistenza e noleggio software | (16.117) | (20.220) |
| Spese relative agli immobili | (6.697) | (6.532) |
| FITD e Resolution fund | (5.983) | (8.753) |
| Spese spedizione e archiviazione documenti | (5.761) | (7.326) |
| Spese telefoniche e trasmissione dati | (3.737) | (2.840) |
| Gestione e manutenzione autovetture | (3.627) | (3.314) |
| Viaggi e trasferte | (3.491) | (3.480) |
| Pubblicità e inserzioni | (3.395) | (3.254) |
| Costi per cartolarizzazione | (1.642) | (2.211) |
| Costi funzionamento altre imm.ni materiali | (760) | (330) |
| Transitional services agreement | - | (3.373) |
| Altre spese diverse | (2.744) | (2.688) |
| Totale altre spese amministrative | (176.526) | (152.620) |
Le altre spese amministrative, pari a 176,5 milioni di euro contro i 152,6 milioni di euro al 31 dicembre 2017, registrano un incremento del 15,7%. La voce include 25,1 milioni di euro di costi connessi a posizioni NPL precedentemente mantenute a costo e rilasciate a costo ammortizzato nel corso del 2018 in coerenza con l'applicazione del nuovo modello di determinazione dei flussi di cassa ante ODA (si rinvia a quanto più dettagliatamente descritto al paragrafo Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo).
La sottovoce spese "Legali e consulenze" aumenta rispetto al precedente esercizio per l'effetto, come precedentemente indicato, dei costi collegati all'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al settore NPL per complessivi 18,2 milioni al 31 dicembre 2018. In particolare, coerentemente con l'applicazione del modello statistico per la stima dei flussi di cassa anche a parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale, precedentemente contabilizzate al costo di acquisto, sono stati riconosciuti a conto economico nel corso del 2018 i relativi costi collegati all'attività di recupero giudiziale per complessivi 8,7 milioni di euro. Tali costi erano infatti precedentemente sospesi fino all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (individuazione dei flussi di cassa analitici).
La voce "Imposte indirette e tasse" pari a 45,3 milioni di euro (27,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017), è prevalentemente riferita a imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al settore NPL per complessivi 30,8 milioni al 31 dicembre 2018, di cui 16,4 milioni di euro collegati all'applicazione del citato affinamento del modello di stima delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale. La voce include inoltre imposta di bollo per 11,5 milioni di euro di cui 9,0 milioni relativi alla raccolta retail che dal 1 gennaio 2018 viene riaddebitata alla clientela.
In diminuzione dell'7,3% rispetto al precedente esercizio (da 77,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a 71,6 milioni al 31 dicembre 2018) le "Spese per acquisto di beni e servizi". La dinamica della voce è dovuta all'effetto contrapposto nella variazione di alcune voci maggiormente significative, in particolare:
| Tipologia dei servizi | Soggetto che ha erogato il servizio |
Destinatario | Compensi (unità di euro) |
|---|---|---|---|
| Revisione contabile | EY S.p.A. | Banca IFIS S.p.A. | 325.843 |
| Società controllate | 161.713 | ||
| Servizi di attestazione | EY S.p.A | Banca IFIS S.p.A. | 25.000 |
| Società controllate | - | ||
| Servizi di consulenza fiscale | EY S.p.A | Banca IFIS S.p.A. | - |
| Società controllate | - | ||
| Altri servizi | Banca IFIS S.p.A. | 75.000 | |
| EY S.p.A | Società controllate | - | |
| Totale | 587.556 |
I costi per servizi di attestazione si riferiscono a procedure concordate di verifica relative alla cartolarizzazione ABCP Programme. I costi per altri servizi sono principalmente riferibili a servizi connessi al Programma EMTN, così come descritto nel paragrafo "fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio" della Relazione sulla Gestione del Gruppo.
Gli accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate ammontano al 31 dicembre 2018 a 229 mila euro. Il dato riesposto al 31 dicembre 2017 presentava riprese nette per 5,6 milioni di euro, riferibili per 3,3 milioni di euro all'effetto dello smontamento del differenziale tra il valore di fair value degli unfunded committment determinato in sede di business combination e il valore contabile degli stessi iscritti nel bilancio delle controllate. Per la restante parte sono relative al rilascio di una passività per garanzie a seguito del positivo completamento della più ampia ristrutturazione di una posizione creditoria.
Si rinvia a quanto già commentato nella Parte B, Sezione 10 Fondi per rischi e oneri, della presente Nota Integrativa consolidata.
| Attività/Componenti reddituali | Ammortamento (a) | Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto (a + b - c) |
|---|---|---|---|---|
| A. Attività materiali | ||||
| A.1 Di proprietà | (6.129) | - | - | (6.129) |
| - Ad uso funzionale | (6.129) | - | - | (6.129) |
| - Per investimento | - | - | - | - |
| - Rimanenze | X | - | - | X |
| A.2 Acquisite in leasing finanziario | (186) | - | - | (186) |
| - Ad uso funzionale | (186) | - | - | (186) |
| - Per investimento | - | - | - | - |
| Totale | (6.315) | - | - | (6.315) |
| Attività/Componenti reddituali | Ammortamento (a) | Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto (a + b - c) |
|---|---|---|---|---|
| A. Attività immateriali | ||||
| A.1 Di proprietà | (6.443) | - | - | (6.443) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - |
| - Altre | (6.443) | - | - | (6.443) |
| A.2 Acquisite in leasing finanziario | - | - | - | - |
| Totale | (6.443) | - | - | (6.443) |
| Tipologia di spesa/Valori | 31.12.2018 | 31.12.2017* |
|---|---|---|
| a) Transazioni con clientela | (130) | (483) |
| b) Minusvalenze | (2.366) | (2.306) |
| c) Altri oneri | (2.265) | (24.111) |
| Totale | (4.761) | (26.900) |
| Valori/Proventi | 31.12.2018 | 31.12.2017* |
|---|---|---|
| a) Bargain su acquisizione partecipazione | 3.869 | - |
| b) Recupero spese a carico di terzi | 15.709 | 25.442 |
| c) Fitti attivi | 1.004 | 1.009 |
| d) Altri proventi | 13.715 | 12.052 |
| Totale | 34.297 | 38.503 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Gli Altri proventi di gestione sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.
Inoltre, la voce include 9,0 milioni di euro di riaddebiti dell'imposta di bollo relativa alla raccolta retail di cui il Gruppo si era fatta carico fino al 31 dicembre 2017. Infine la voce include per 3,9 milioni di euro il gain on bargain purchase derivante dall'acquisizione del controllo di Credifarma S.p.A..
| Componenti reddituali/Settori | 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||
|---|---|---|---|---|
| 1. | Imposte correnti (-) | (31.696) | (1.859) | |
| 2. | Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | 515 | 271 | |
| 3. | Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - | |
| 3.bis | Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) |
19 | 10.318 | |
| 4. | Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (23.390) | (72.714) | |
| 5. | Variazione delle imposte differite (+/-) | (1.616) | (3.824) | |
| 6. | Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) | (56.168) | (67.808) |
| Voci/Componenti | 31.12.2018 |
|---|---|
| Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 202.978 |
| IRES - Onere fiscale teorico (27,5%) | (55.819) |
| - effetto minor aliquota | 493 |
| - effetto di proventi non tassabili e altre variazioni in diminuzione – permanenti | 9.500 |
| - effetto di oneri non deducibili e altre variazioni in aumento – permanenti | 33 |
| - IRES non corrente | 2.475 |
| IRES - Onere fiscale effettivo | (43.318) |
| IRAP - Onere fiscale teorico (5,57%) | (11.306) |
| - effetto minor aliquota | 296 |
| - effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile | (2.099) |
| - IRAP non corrente | 259 |
| IRAP - Onere fiscale effettivo | (12.850) |
| Altre imposte | - |
| Onere fiscale effettivo di bilancio | (56.168) |
Il tax rate di Gruppo risulta pari a 27,67%. La variazione rispetto all'onere fiscale teorico è dovuta principalmente al beneficio "ACE", alla participation exemption su titoli da capitale e al "superammortamento" di beni della controllata IFIS Rental.
| Denominazioni imprese | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Partecipazioni consolidate con interessenze di terzi significative | ||
| Credifarma S.p.A. | 47 | - |
| Altre partecipazioni | - | - |
| Totale | 47 | - |
La Legge n. 124 del 4 agosto 2017 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto all'art. 1, commi da 125 a 129, alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche a decorrere dall'anno 2018. Tali misure hanno la finalità di aumentare la trasparenza dei contributi da parte delle amministrazioni e delle società pubbliche, anche quotate, a favore dei soggetti del terzo settore e delle imprese in generale.
In particolare, con riferimento all'informativa di bilancio 2018 la norma prevede a carico di tutte le imprese l'obbligo di inserire nelle note al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato, ove redatto, informazioni in merito a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti da:
Tali informazioni sono da indicare qualora gli importi ricevuti risultino superiori a 10 mila euro nel periodo di riferimento
Coerentemente con i chiarimenti forniti dal Consiglio di Stato con parere del 1 giugno 2018, n. 1149, con gli orientamenti emersi dalle associazioni di categoria (Assonime) e in linea con le informazioni pubbliche ad oggi disponibili, sembrerebbero escluse dagli obblighi di informativa le seguenti fattispecie:
Ciò premesso, si riepilogano di seguito sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle società del Gruppo.
| Soggetto erogante | Società del Gruppo Beneficiaria |
Importo del contributo pubblico |
|---|---|---|
| Fondo Nazionale per il sostegno dell'occupazione nel settore del credito | Banca IFIS S.p.A. | 430 |
| Fondo Nazionale per il sostegno dell'occupazione nel settore del credito | IFIS NPL | 33 |
| Totale | 463 |
| Soggetto erogante | Riferimento | Società del Gruppo Beneficiaria |
Importo del contributo pubblico |
|---|---|---|---|
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | L. 205/2017 | Banca IFIS S.p.A. | 45 |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | L. 205/2017 | IFIS NPL S.p.A. | 7 |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | L. 248/2005 | Banca IFIS S.p.A. | 292 |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | L. 248/2005 | IFIS NPL S.p.A. | 21 |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | L. 248/2005 | IFIS Rental Services S.r.l | 6 |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | L. 190/2014 TRIE | Banca IFIS S.p.A. | 139 |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | L. 190/2014 TRIE | IFIS NPL S.p.A. | 9 |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | L. 208/2015 BIEN | Banca IFIS S.p.A. | 31 |
| Istituto Nazionale della Previdenza Sociale | L. 208/2015 BIEN | IFIS NPL S.p.A. | 2 |
| Totale | 552 |
Inoltre, si rimanda al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" per il riepilogo delle richieste effettuate in merito agli Aiuti alla Formazione (art.31 Reg. CE 651/2014) e del relativo impegno di spesa da parte dell'ente erogante.
Infine, in merito alla controllata Two Solar Park 2008 S.r.l., i ricavi prodotti dalla società includono incentivi energetici erogati attraverso apposite convezioni stipulate con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici S.p.A.).
Nella tabella sottostante si riportano i dati delle 4 convenzioni ad oggi attive, una per ciascuno dei 4 impianti fotovoltaici di proprietà della Società.
| Impianto | Convenzione GSE | Conto Energia | Spalma incentivi |
Durata | Inizio incentivo |
Fine incentivo |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Squinzano PV20 | M04F27317007 | II Conto Energia (D.M. 19/02/2007) in regime "Salva Alcoa", L. 129/10 |
opzione "b" (L. 116/14) |
20 anni | 30/06/2011 | 29/06/2031 |
| Squinzano PV30 | M04F23911507 | 23/03/2011 | 22/03/2031 | |||
| Soleto PV37 | M04F26392107 | 30/06/2011 | 29/06/2031 | |||
| Soleto PV38 | M04F70461607 | 16/06/2011 | 15/06/2031 |
A partire da gennaio 2015, a seguito della Legge 11/08/2014 n. 116 e in base alle scelte operate dalla Società in merito alla rimodulazione delle tariffe incentivanti, il GSE eroga gli incentivi con rate mensili costanti, in base a stime di produzione basate dati storici degli impianti, e un conguaglio annuale, entro il 30 giugno dell'anno successivo, sull'effettiva produzione rilevata dal Distributore di rete (ENEL).
Nella tabella seguente si riportano gli incentivi erogati/pagati dal GSE nel 2018, suddivisi per impianto, con dettaglio delle loro competenze.
| Impianto | Incentivi incassati nel 2018 | Incentivi su produzione | ||
|---|---|---|---|---|
| Produzione 2017 | Produzione 2018 | Totale incassato | 2018 da incassare nel 2019 |
|
| Squinzano PV20 | 158 | 362 | 520 | 70 |
| Squinzano PV30 | 170 | 355 | 525 | 81 |
| Soleto PV37 | 200 | 415 | 615 | 75 |
| Soleto PV38 | 170 | 389 | 559 | 49 |
| Totale | 698 | 1.521 | 2.219 | 275 |
.
| Utile per azione e utile diluito per azione | 31.12.2018 | 31.12.2017 |
|---|---|---|
| Utile netto d'esercizio di pertinenza della Capogruppo (in migliaia di euro) | 146.763 | 180.767 |
| Numero medio azioni in circolazione | 53.438.425 | 53.431.314 |
| Numero medio azioni diluite | 53.438.425 | 53.425.169 |
| Utile consolidato per azione (unità di euro) | 2,75 | 3,38 |
| Utile consolidato per azione diluito (unità di euro) | 2,75 | 3,38 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.12.2018 | 31.12.2017* | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 146.810 | 180.767 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | 1.684 | (970) | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 2.370 | (1.663) |
| a) variazione di fair value | 2.379 | (1.663) | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | (9) | - | |
| 70. | Piani a benefici definiti | 135 | 197 |
| 100. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | (821) | 496 |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | (13.573) | 3.705 | |
| 120. | Differenze di cambio | (1.027) | 1.851 |
| a) variazione di fair value | (1.027) | 1.851 | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(11.035) | 2.621 |
| a) variazione di valore | (12.558) | 1.461 | |
| b) rigiro a conto economico | 1.523 | 1.160 | |
| - rettifiche per rischio di credito | 1.523 | - | |
| - utili/perdite da realizzo | - | 1.160 | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 180. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | (1.511) | (767) |
| 190. | Totale altre componenti reddituali | (11.889) | 2.735 |
| 200. | Redditività complessiva (Voce 10 + 190) | 134.921 | 183.502 |
| 210. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | 47 | - |
| 220. | Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo | 134.874 | 183.502 |
La normativa di vigilanza prudenziale sulle banche sta continuando nel suo percorso di rafforzamento del sistema di regole ed incentivi che consentono di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi di una misurazione più accurata dei potenziali rischi connessi all'attività bancaria e finanziaria, nonché del mantenimento di una dotazione patrimoniale più strettamente commisurata all'effettivo grado di esposizione al rischio di ciascun intermediario.
Con riferimento al governo dei rischi, il Gruppo ne rivede periodicamente le direttrici strategiche declinate nel c.d. Risk Appetite Framework, mentre nell'ambito del cosiddetto Secondo Pilastro trovano collocazione i processi ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) e ILAAP (Internal Liquidity Adeguacy Assessment Process) in relazione ai quali il Gruppo effettua una autonoma valutazione, rispettivamente della propria adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica in relazione sia ai rischi cosiddetti di Primo Pilastro (credito, controparte, mercato e operativo) sia agli altri rischi (tasso di interesse del banking book, concentrazione, ecc.) e della propria adeguatezza in relazione al governo e alla gestione del rischio di liquidità e del funding.
Tale processo ha accompagnato la redazione e l'invio all'Organo di Vigilanza nel mese di giugno 2018del Resoconto annuale ICAAP e ILAAP con riferimento al 31 dicembre 2017. Nel mese di aprile 2019 è previsto l'invio alla Banca d'Italia del Resoconto ICAAP e ILAAP aggiornato alla situazione del 31 dicembre 2018.
Nel mese di maggio 2018, sempre con riferimento al 31 dicembre 2017, in ottemperanza agli obblighi previsti dalla disciplina del cosiddetto Terzo Pilastro (o Pillar 3), Banca IFIS ha pubblicato l'Informativa al Pubblico riguardante l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, misurazione e gestione degli stessi. Il documento è stato pubblicato sul sito internet www.bancaifis.it nella sezione Investor Relations Istituzionali. Con riferimento alla situazione del 31 dicembre 2018 il medesimo documento viene pubblicato congiuntamente alla presente Relazione finanziaria consolidata.
In relazione a quanto sopra e ai sensi di quanto indicato nella Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti - Disposizioni di Vigilanza per le banche - il Gruppo Banca IFIS si è dotato di un Sistema di Controlli Interni che mira a garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato e consapevolmente assunto, al fine di garantire l'adeguatezza patrimoniale e la solidità finanziaria ed economica del Gruppo.
Il sistema dei controlli interni del Gruppo Banca IFIS è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
• la conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne. I controlli coinvolgono, in diversa misura, tutto il personale e costituiscono parte integrante dell'attività quotidiana. I controlli possono essere classificati in funzione delle strutture organizzative in cui sono collocati. Di seguito sono evidenziate alcune tipologie:
• i controlli di linea, diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. Essi sono effettuati dalle stesse strutture operative o incorporati nelle procedure ovvero eseguiti nell'ambito dell'attività di back office. Le strutture operative sono le prime responsabili del processo di gestione dei rischi: nel corso dell'operatività giornaliera tali strutture devono identificare, misurare o valutare, monitorare, attenuare e riportare i rischi derivanti dall'ordinaria attività aziendale in conformità con il processo di gestione dei rischi; esse devono rispettare i limiti operativi loro assegnati coerentemente con gli obiettivi di rischio e con le procedure in cui si articola il processo di gestione dei rischi;
I ruoli dei diversi attori del sistema dei controlli interni (Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno, Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, Funzione Internal Audit, Funzione di Risk Management, Funzione di Compliance, Funzione Antiriciclaggio) cui si aggiunge anche il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in funzione della connotazione di realtà bancaria con azioni quotate, sono dettagliatamente descritti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari predisposta in conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) e successivi aggiornamenti, il cui ultimo aggiornamento viene approvato dal Consiglio di Amministrazione congiuntamente alla presente Relazione finanziaria consolidata in data 7 marzo 2019 e successivamente pubblicata sul sito internet della Banca nella sezione Corporate Governance.
La Capogruppo agevola lo sviluppo e la diffusione a tutti i livelli di una cultura del rischio integrata in relazione alle diverse tipologie di rischi ed estesa a tutto il Gruppo. In particolare, in collaborazione con le diverse funzioni aziendali e le Risorse Umane, sono sviluppati e attuati programmi di formazione per sensibilizzare i dipendenti in merito alle responsabilità in materia di prevenzione e gestione dei rischi.
In tale ambito, le funzioni di controllo di Capogruppo (Risk Management, Compliance e Antiriciclaggio, Conformità) sono parti attive, per quanto di competenza, nei processi formativi. Viene promossa una cultura improntata a comportamenti di responsabilità diffusa, con azione capillare di formazione del personale, mirata sia ad acquisire la conoscenza del framework di presidio dei rischi (impostazioni, metodologie, applicazioni operative, regole e limiti, controlli), sia a interiorizzare i profili valoriali di Gruppo (codice etico, comportamenti, regole di condotta e relazione).
Nella presente Parte E della Nota integrativa consolidata sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati, le relative politiche di gestione e copertura messe in atto dal Gruppo, l'operatività in strumenti finanziari derivati:
Si ricorda che, come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso, il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili con le nuove categorie contabili e con i relativi criteri di valutazione introdotti dal nuovo principio contabile. Di conseguenza, nella presente parte della Nota integrativa consolidata, alcune informazioni a raffronto riferite al 31 dicembre 2017, strettamente correlate alle nuove categorie IFRS 9, non vengono fornite.
Le esposizioni lorde indicate nelle tabelle nel seguito riportate tengono conto del differenziale fra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile dei crediti iscritti nei bilanci delle controllate.
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Esposizioni non deteriorate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
861.628 | 472.418 | 99.995 | 316.825 | 6.153.701 | 7.904.567 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 418.709 | 418.709 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 46.953 | - | - | 6.277 | 53.230 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| Totale 31.12.2018 | 861.628 | 519.371 | 99.995 | 316.825 | 6.578.687 | 8.376.506 |
| Totale 31.12.2017* | 603.974 | 482.933 | 117.815 | 296.186 | 7.125.121 | 8.626.029 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Sono esclusi dalla presente tabella i titoli di capitale e le quote OICR.
| Deteriorate | Non deteriorate | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di complessive valore |
Esposizione netta |
complessivi Write-off parziali |
Esposizione lorda |
Rettifiche di complessive valore |
Esposizione netta |
Totale (esposi zione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.723.396 | 289.355 | 1.434.041 | 2.045 | 6.503.960 | 33.434 | 6.470.526 | 7.904.567 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 419.996 | 1.287 | 418.709 | 418.709 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - X X |
- | - | ||
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
46.953 | - | 46.953 | - | X | X | 6.277 | 53.230 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31.12.2018 | 1.770.349 | 289.355 | 1.480.994 | 2.045 | 6.923.956 | 34.721 | 6.895.512 | 8.376.506 |
| Totale 31.12.2017* | 2.146.673 | 941.951 | 1.204.722 | n.a. | 7.466.369 | 45.062 | 7.421.307 | 8.626.029 |
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia |
Altre attività | ||
|---|---|---|---|---|
| Minusvalenze cumulate |
Esposizione netta | Esposizione netta | ||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 850 | 4.429 | 25.380 | |
| 2. Derivati di copertura | - | - | - | |
| Totale 31.12.2018 | 850 | 4.429 | 25.380 | |
| Totale 31.12.2017 | 1.384 | 1.271 | 34.343 |
Banca IFIS nel corso del 2014 ha acquistato per 9,6 milioni di euro un immobile sito in Firenze in cui ha trasferito gli uffici del settore NPL. Contestualmente la Banca ha ceduto il contratto di leasing finanziario relativo all'immobile attualmente utilizzato come ulteriore sede operativa del settore NPL ad una newco, società di scopo che ha come unico oggetto sociale la gestione di tale immobile, controllata da società immobiliare estranea al Gruppo Banca IFIS.
Nel corso del 2017, Banca IFIS è subentrata nel contratto di leasing mentre la newco è stata posta in liquidazione.
Banca IFIS continua ad esporre nel proprio bilancio fra le immobilizzazioni materiali l'immobile e fra i debiti verso clientela la relativa passività finanziaria.
Non vi sono quindi società strutturate non consolidate al 31 dicembre 2018.
Il Gruppo, nell'ambito delle linee guida approvate dall'Organo Amministrativo della Capogruppo e in coerenza con l'evoluzione del quadro normativo di vigilanza, persegue l'obiettivo di rafforzare la propria posizione competitiva nel mercato che viene offerto alle piccole e medie imprese. In questo ambito il Gruppo si prefigge di ampliare la propria quota di mercato nei segmenti del credito commerciale, anche nei confronti di soggetti con fabbisogni specialistici come le farmacie, del leasing, del credito fiscale e di quello di dubbia esigibilità, tramite l'offerta di servizi finanziari di alta qualità, elevato livello di personalizzazione, controllo del rischio di credito e redditività coerente con la qualità offerta.
L'attività del Gruppo bancario si sviluppa attualmente nei seguenti ambiti operativi:
In considerazione delle particolari attività svolte dalle società del Gruppo, il rischio di credito configura l'aspetto più rilevante della rischiosità complessiva assunta. Il mantenimento di un'efficace gestione del rischio di credito costituisce un obiettivo strategico per il Gruppo Banca IFIS ed è perseguito adottando strumenti e processi integrati al fine di assicurare una corretta gestione del credito in tutte le sue fasi (istruttoria, concessione, monitoraggio e gestione, intervento su crediti problematici).
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo Banca IFIS è esposto al rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte possa generare una corrispondente variazione inattesa nel valore della relativa esposizione creditizia che porti ad una cancellazione totale o parziale dei crediti. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma in cui il fido si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il servizio e il rimborso del debito (per mancanza di liquidità, insolvenza, ecc.), come pure anche al manifestarsi di circostanze che si riflettono sulle condizioni economico/finanziarie del debitore, quali il "rischio Paese".
Nell'ambito del Gruppo Banca IFIS, un ruolo fondamentale nella gestione e nel controllo del rischio di credito è svolto dagli Organi Societari della Banca e delle società finanziarie controllate che, secondo le rispettive competenze, assicurano l'adeguato presidio del rischio di credito individuando gli orientamenti strategici, le politiche di gestione e controllo del rischio, verificandone nel continuo l'efficienza e l'efficacia e definendo i compiti e le responsabilità delle funzioni aziendali coinvolte nei relativi processi.
Nell'attuale assetto organizzativo intervengono nel presidio e governo del rischio di credito specifiche aree di responsabilità centrali che garantiscono, con l'adeguato livello di segregazione, lo svolgimento delle attività di gestione e dei controlli di primo e secondo livello del rischio, mediante l'adozione di adeguati processi e applicativi informatici.
In linea generale, il processo creditizio nel suo insieme, pur conservando le specificità derivanti dai differenti prodotti/ portafogli, risponde ad un criterio organizzativo comune articolato principalmente su fasi operative, ruoli, responsabilità e controlli di vario livello.
La struttura organizzativa di Banca IFIS si articola, in particolare, nelle seguenti Business Units declinate per tipologia di attività:
Nel processo del credito, intervengono inoltre, alla data di riferimento della presente informativa, le attività creditizie svolte dalle controllate:
In via iniziale, ciascuna unità organizzativa, relativamente al proprio settore di attività, sviluppa e gestisce le relazioni commerciali e le opportunità di business in collaborazione con le Filiali presenti sul territorio nazionale, nel rispetto degli indirizzi e degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio di Amministrazione.
Relativamente al processo di concessione del credito, ciascuna business unit individua la possibilità di nuove operazioni nel rispetto delle politiche di credito vigenti e sulla base del risk appetite definito; in tale contesto effettua l'esame istruttorio delle domande di nuovi affidamenti e procede alla formalizzazione di una proposta da sottoporre ai competenti soggetti deliberanti, assicurando l'applicazione delle politiche di credito, dei controlli stabiliti ed effettuando un'analisi di merito creditizio come previsto dalla normativa interna vigente.
Le proposte di affidamento e/o di acquisizione di crediti vengono presentate ai competenti soggetti deliberanti che, sulla base dei rispettivi poteri delegati, esprimono la propria decisione in materia di concessione del fido richiesto; la decisione creditizia si riferisce sempre alla globalità dell'esposizione concessa alla controparte (o eventuali gruppi collegati).
Le Filiali di Banca IFIS non hanno autonomia deliberativa nell'assunzione del rischio di credito; ad esse viene attribuita, nei limiti e con le modalità stabilite in delibera da parte degli soggetti competenti di Direzione, la gestione dell'ordinaria operatività dei rapporti con la clientela sotto il costante monitoraggio delle strutture centrali.
Le operatività delle società controllate prevedono delle autonomie deliberative locali stabilite nell'ambito del perimetro operativo ed organizzativo definito dalla Capogruppo Banca IFIS.
Segue la fase di perfezionamento del credito che si riflette nella stipula del contratto, nelle attività relative all'acquisizione delle eventuali garanzie, nell'erogazione del finanziamento concesso. In tali fasi le business units sono affiancate da specifiche unità organizzative di supporto cui competono la predisposizione del contratto coerentemente ai disposti di delibera, nonché i controlli sul corretto adempimento di tutte le attività che portano all'erogazione del finanziamento.
Il processo di acquisizione del portafoglio crediti non performing adottato dalla controllata IFIS NPL prevede analoghe fasi organizzative riassumibili in:
vengono fissate le condizioni economiche di offerta/acquisto del portafoglio crediti e definite le modalità di gestione interna (analitica o massiva) con i relativi impatti sulle strutture operative;
La gestione operativa del credito, svolta per la clientela performing, comprende principalmente l'attività di gestione ordinaria e di monitoraggio effettuate da strutture istituite presso ciascuna società del Gruppo al fine di garantire la verifica continua e proattiva della clientela affidata. Tale attività è affiancata da un'attività di monitoraggio effettuata a livello di Gruppo da una specifica unità organizzativa istituita presso la Capogruppo, allo scopo di identificare le controparti che presentano anomalie andamentali, al fine di anticipare il manifestarsi di casi problematici e a fornire un adeguato reporting alle competenti funzioni aziendali.
Nel caso in cui la posizione di credito presenti oggettive situazioni di problematicità nel rimborso, la stessa viene trasferita a specifiche funzioni specializzate per prodotto nella gestione e recupero di operazioni deteriorate.
La gestione operativa del recupero dei crediti rivenienti da operazioni di acquisto di crediti di difficile esigibilità è curata sia da risorse interne alla controllata IFIS NPL S.p.A., sia da una diffusa e collaudata rete di società di esazione e di agenti in attività finanziaria operanti sull'intero territorio nazionale. La società sovrintende il processo di recupero in via giudiziale, relazionandosi nel continuo con gli studi legali incaricati ed esercitando un costante monitoraggio sull'attività di quest'ultimi allo scopo di verificarne la performance e la correttezza di comportamento. Infine, valuta la convenienza ad effettuare operazioni di cessione di portafogli di crediti non performing, da sottoporre – per l'approvazione – ai competenti Organi deliberanti, coerentemente agli obiettivi di redditività prefissati e previa analisi degli impatti contabili, segnaletici, legali ed operativi che da esse discendono. A tal fine, si avvale degli approfondimenti operati per gli ambiti di rispettiva competenza dalle pertinenti funzioni aziendali della Capogruppo.
Il rischio di credito è presidiato nel continuo con l'ausilio di procedure e strumenti che consentono una tempestiva individuazione delle posizioni che presentano particolari anomalie.
Il Gruppo Banca IFIS nel tempo si è dotato di strumenti e procedure che consentono di valutare e monitorare il rischio in modo specifico per ciascuna tipologia di clientela e di prodotto.
Superata con esito positivo la fase di valutazione e avviata l'operatività con il cliente, si procede con il monitoraggio nel continuo del rischio di credito verificando la puntualità dei rimborsi, la correttezza del rapporto, le informazioni segnalate dal Sistema alla Centrale dei Rischi o a banche dati selezionate e il profilo reputazionale e ad esaminare, per ciascuna di queste, le cause sottostanti.
Con riferimento alle attività di controllo del portafoglio, come riportato in precedenza, i crediti verso la clientela sono monitorati da specifiche unità all'interno delle citate business units alle quali è demandata la verifica continua e proattiva della clientela affidata (controlli di primo livello); si affiancano ulteriori attività di controllo svolte a livello centralizzato da specifica unità organizzativa basate principalmente sull'utilizzo di modelli di analisi andamentale tra cui quelli sviluppati dalla funzione di Risk Management della Capogruppo, volti ad identificare situazioni di anomalia negli indicatori di early warning specificatamente individuati.
Alle esposizioni di rischio creditizio verso imprese domestiche viene attribuito un rating interno sulla base di un modello sviluppato internamente per il portafoglio credito commerciale. E' in corso un progetto che prevede l'evoluzione dell'attuale modello gestionale di rating di controparte verso imprese domestiche in considerazione dell'ampliamento del perimetro di gruppo e dei prodotti offerti.
Nell'espletamento delle attività di misurazione e controllo assume un'importanza fondamentale l'attività svolta dal Risk Management nell'ambito dei controlli di secondo livello.
Con riferimento ai rischi creditizi, la funzione di Risk Management:
• presidia, monitora e valuta i rischi creditizi, eseguendo i controlli e le analisi secondo le linee guida definite; in particolare: i) valuta la qualità del credito, garantendo il rispetto degli indirizzi e delle strategie creditizie attraverso il monitoraggio nel continuo degli indicatori di rischio di credito; ii) monitora costantemente l'esposizione al rischio di credito e il rispetto dei limiti operativi assegnati alle strutture operative in relazione all'assunzione del rischio di credito; iii) verifica, mediante controlli di secondo livello, il corretto svolgimento del monitoraggio andamentale sulle singole esposizioni, in particolare di quelle deteriorate, e valuta la coerenza delle
classificazioni e la congruità degli accantonamenti; iv) monitora l'esposizione al rischio di concentrazione e l'andamento delle esposizioni classificate come Grandi Esposizioni;
Il Gruppo Banca IFIS pone particolare attenzione alla concentrazione del rischio di credito con riferimento a tutte le società del Gruppo sia a livello individuale che consolidato. Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS ha dato mandato all'Alta Direzione di agire in funzione di un contenimento dei grandi rischi. In linea con le indicazioni del Consiglio sono sottoposti a monitoraggio in via sistematica anche le posizioni a rischio che, impegnano il Gruppo in misura rilevante.
In relazione al rischio di credito connesso agli investimenti in titoli obbligazionari e di equity investmentla Banca è costantemente impegnata nel monitoraggio della qualità creditizia; adeguata informativa periodica viene fornita al Consiglio di Amministrazione ed all'Alta Direzione di Banca IFIS.
Nell'ambito dei principi Basilea 3, per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi di credito di primo pilastro, Banca IFIS ha scelto di avvalersi del metodo standardizzato; con riferimento alla determinazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di concentrazione single-name, incluso fra i rischi di secondo pilastro, il Gruppo applica il metodo Granularity Adjustment definito nell'allegato B, Titolo III della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 al quale viene aggiunto un add-on di capitale calcolato con la metodologia ABI per la stima del rischio di concentrazione geo-settoriale.
La Capogruppo Banca IFIS, al fine di valutare le proprie vulnerabilità a livello di gestione del capitale e della liquidità, ha sviluppato delle tecniche quantitative e qualitative con le quali valuta la propria esposizione ad eventi eccezionali ma plausibili. Tali analisi, definite analisi di stress, misurano gli effetti per la Banca e le sue controllate, in termini di rischiosità, derivanti da movimenti congiunti delle variabili economico-finanziarie in ipotesi di scenari avversi. Tali analisi interessano in maniera rilevante il rischio di credito.
Le analisi di stress consentono di verificare la resilienza del Gruppo, simulando e stimando gli impatti di situazioni avverse, e forniscono importanti indicazioni in merito alla propria esposizione ai rischi e agli strumenti, all'adeguatezza dei relativi sistemi di mitigazione e controllo ed alla capacità di far fronte a perdite inattese anche in ottica prospettica e di pianificazione.
La Capogruppo Banca IFIS, a fini regolamentari, effettua esercizi di stress nell'ambito della definizione del Risk Appetite Framework, della predisposizione del Recovery Plan e del resoconto ICAAP e ILAAP, almeno su base annuale, come richiesto dalla normativa di vigilanza prudenziale vigente. In tale contesto valuta, fra gli altri, la sostenibilità delle strategie creditizie in condizioni avverse.
Il Gruppo Banca IFIS, ha adottato a decorrere dal 1° gennaio 2018 il nuovo principio contabile IFRS 9 che introduce importanti elementi di novità in ambito crediti:
In tale contesto, il Gruppo ha adottato, nell'ambito della stima delle rettifiche di valore dei crediti performing, una metodologia di determinazione dell'incremento "significativo" del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione inziale, che comporta la classificazione degli strumenti negli Stage 1 e 2, combinando elementi statistici (c.d. quantitativi) e andamentali (c.d. qualitativi).
Per indicare il "significativo" aumento del rischio di credito, il Gruppo Banca IFIS si avvale dei transfer criteria quantitativi e qualitativi descritti di seguito, applicati al portafoglio crediti in funzione della tipologia di controparte definita mediante opportuna portafogliazione creditizia.
• Significant Deterioration: al fine di identificare il "significativo aumento del rischio di credito", per le esposizioni dei portafogli rated (imprese domestiche), è stato impiegato un approccio sostenuto da analisi quantitative che determina la classificazione in Stage 2 qualora la variazione della PD a un anno tra la data di origination e quella di valutazione risulti superiori ad una soglia predefinita.
Secondo l'IFRS 9, un'entità può ritenere che il rischio di credito su uno strumento finanziario non sia notevolmente aumentato dalla rilevazione iniziale se lo strumento finanziario ha un rischio di credito basso alla data di riferimento del bilancio, ovvero:
La perdita attesa descritta in ottica IFRS 9 ha una visione prospettica differente rispetto alla forma già impiegata nelle svalutazioni collettive IAS 39. Secondo il Principio IFRS 9, la valutazione delle perdite attese su crediti (Expected Credit Loss – ECL) considera i mancati incassi (cash shortfall), la probabilità di default, e il valore monetario del tempo. In particolare il Gruppo valuta il fondo a copertura delle perdite dello strumento finanziario per un importo pari alle:
Al fine di realizzare la maggiore aderenza possibile ai requisiti normativi nei processi di calcolo delle proprie svalutazioni collettive, il Gruppo ha definito uno specifico frameworkmetodologico. Tale attività ha previsto lo sviluppo di metodologie e analisi di natura quantitativa basate su dati proprietari e di natura qualitativa, volte essenzialmente alla modellazione dei seguenti parametri di rischio ed aspetti metodologici rilevanti per il calcolo dell'impairment IFRS 9:
Con riferimento alle esposizioni nei confronti di Banche, Amministrazioni Centrali ed Enti del settore pubblico (low default portfolios) sono stati usati tassi di default associati a matrici di migrazioni fornite da informazioni pubbliche della società di rating Moody's o da altri provider esterni.
Con riferimento al portafoglio titoli, vista la complessità metodologica legata allo sviluppo di un modello dedicato, la Banca ha optato per una esternalizzazione del processo di calcolo dell'impairment IFRS 9 (i.e. stima dei parametri di rischio, calcolo Stage allocation ed ECL). Nello specifico, la formula di calcolo dell'impairment per le tranches dei titoli in Stage 1 e 2 risulta coerente con l'approccio utilizzato per le esposizioni creditizie. La Stage allocation dei titoli di debito performing, presuppone l'utilizzo di un rating esterno dell'emissione o, se non disponibile, dell'emittente; in sintesi, la classificazione in Stage viene definita secondo specifici transfer criteria connessi a tale tipologia di portafoglio. Le esposizioni sono classificate in Stage 3 nei casi in cui il rischio creditizio sia deteriorato al punto da considerare il titolo impaired, ossia classificato tra i deteriorati, ivi inclusi le fattispecie di strumenti finanziari in default.
Le suddette metodologie sono state sviluppate tenendo conto di molteplici soluzioni, della complessità attuale e prospettica del portafoglio del Gruppo nonché delle logiche di mantenimento e aggiornamento dei parametri di rischio.
Lo sviluppo delle logiche multi-periodali su parametri di rischio è stata definito esclusivamente per la PD; gli altri parametri di rischio di credito (LGD e CCF) vengono applicati in modo costante fino alla scadenza. La LGD è stata stimata su evidenze storiche proprietarie ad eccezione delle controparti Banche, Amministrazioni Centrali ed Enti Territoriali (esclusi i comuni), per le quali, in assenza di dati storici oggettivi, è stata stimata una LGD di settore.
Per le esposizioni in Stage 3 non soggette a svalutazione analitica, il Gruppo definisce una provision lifetime in linea con il concetto di expected credit loss (ECL). Con particolare riferimento al parametro di LGD, ai fini del calcolo delle perdite collettive delle esposizioni in Stage 3 (principalmente scaduto deteriorato e inadempienza probabile), sono stati effettuati degli adeguamenti per garantire la coerenza con le metriche adottate per i crediti performing. Inoltre, qualora il piano operativo di gestione dei crediti deteriorati assunto dal Gruppo preveda uno scenario di cessione di posizioni non performing, i modelli di valutazione delle perdite attese includeranno nel processo di stima ECL anche la relativa probabilità di accadimento.
Rientrano nell'ambito delle tecniche di mitigazione del rischio di credito quegli strumenti che contribuiscono a ridurre la perdita che il Gruppo andrebbe a sopportare in caso di default della controparte; nello specifico, ci si riferisce alle garanzie ricevute dalla clientela, sia di tipo reale sia personale, e ad eventuali contratti che possono determinare una riduzione del rischio di credito.
In linea generale, nell'ambito del processo di concessione e gestione del credito, per talune tipologie di affidamenti, viene incentivato il rilascio da parte della clientela di idonee garanzie atte a ridurne la rischiosità. Esse possono essere rappresentate da garanzie reali che gravano su beni, quali ad esempio i pegni su attività finanziarie, le ipoteche su immobili (residenziali/non residenziali) e/o da garanzie personali (tipicamente le fidejussioni) che gravano su un soggetto terzo ove la persona (fisica o giuridica) si costituisce garante della posizione debitoria del cliente in caso di insolvenza.
In particolare:
Nell'ambito delle attività di acquisizione di portafogli NPL da parte della controllata IFIS NPL, possono essere presenti posizioni garantite da ipoteche di primo grado che presentano una rischiosità inferiore rispetto al portafoglio complessivo acquisito.
La determinazione dell'ammontare complessivo degli affidamenti concedibili allo stesso cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle diverse categorie di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali vengono applicati "scarti" prudenziali, differenziati per tipologia di garanzia.
La verifica nel continuo della qualità ed adeguatezza delle procedure di valutazione delle garanzie viene svolta dalla funzione di Risk Management della Banca, con l'obiettivo di presidiare, in via accentrata, il processo di valutazione e sorveglianza delle garanzie acquisite sul portafoglio crediti del Gruppo Banca IFIS. Per una maggiore efficacia operativa, tali processi sono effettuati da una unità organizzativa dedicata, di recente costituzione, denominata "Collateral Monitoring", posta alle dirette dipendenze del Chief Risk Officer della Banca.
Il Gruppo adotta un business model che presenta elementi peculiari rispetto alla maggior parte degli istituti bancari nazionali che operano sul mercato prevalentemente come banche generaliste.
Tale peculiarità del business si riverbera nei processi e sugli assetti gestionali, generando dinamiche dei flussi e degli stock che si riflettono nelle poste dell'attivo e relativi indicatori.
Nondimeno, la Capogruppo ritiene che il riferimento a ratios gestionali e strutturali "di sistema" e il mantenimento dei propri indicatori su livelli di eccellenza, rappresenti un elemento di qualità e valore da perseguire come specifico obiettivo, sia per il rafforzamento degli assetti aziendali sia per il miglioramento dei processi interni.
Tra questi, la qualità degli attivi riveste un carattere di assoluta priorità che deve esprimersi sia nella capacità di erogare credito, minimizzando i rischi di deterioramento delle esposizioni, sia nella capacità di gestire le esposizioni deteriorate, ottimizzando le performance di recupero in termini di ammontare e tempistiche di recupero.
In tal senso l'azione del Gruppo è orientata verso una duplice direzione:
Nella gestione di tali aspetti il Gruppo deve, peraltro, necessariamente tenere conto dei diversi segmenti di attività e correlate tipologie di credito, declinando soluzioni ed azioni coerenti con le specificità dei singoli comparti, al fine di assicurare il miglior risultato in termini di tutela del valore e velocità di soluzione.
Ciò premesso, la Banca in sede di predisposizione del piano operativo di gestione degli NPL di breve e di medio e lungo, approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 20 settembre 2018 e trasmesso successivamente alla Banca d'Italia, ha individuato quali indicatori di performance e obiettivi espliciti da perseguire con una gestione attenta e proattiva, i seguenti due indicatori:
Con riferimento alle esposizioni creditizie per cassa verso clientela in essere alla data del 31 dicembre 2018, escluse le posizioni rivenienti dall'acquisto e gestione di crediti deteriorati di terzi originators gestite dalla controlla IFIS NPL S.p.A., il livello dell' "npe ratio lordo" del Gruppo è risultato pari al 9,5 %, mentre l' "npe ratio netto" è risultato pari al 5,2 %., in linea con gli obiettivi di riduzione prefissati per il periodo in esame.Il perseguimento dell'obiettivo di generale riduzione dello stock di crediti deteriorati di medio/lungo termine è atteso che avvenga attraverso una strategia differenziata in relazione alla specificità dei singoli portafogli interessati (tenendo in considerazione la tipologia di controparte e la specificità dei singoli prodotti). In linea generale, le azioni che verranno adottate sono essenzialmente riconducibili alle seguenti direttrici, peraltro da tempo perseguite:
Le posizioni deteriorate o che presentano criticità marcate sono gestite direttamente da specifiche unità organizzative istituite in ciascuna società del Gruppo Bancario che:
L'eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile con rinuncia al diritto legale di recuperare il credito da parte della Banca. A titolo esemplificativo e non esaustivo ciò avviene in presenza della chiusura di una procedura concorsuale, morte del debitore senza eredi, sentenza definitiva di insussistenza del credito, ecc.
Per quello che riguarda le cancellazioni totali o parziali senza rinuncia al credito, al fine di evitare il mantenimento in bilancio di crediti che, pur continuando ad essere gestiti dalle strutture di recupero, presentano possibilità di recupero molto marginali, su base almeno semestrale si procede all'individuazione dei rapporti da assoggettare ad una cancellazione contabile che presentano determinate caratteristiche definite a livello di singolo prodotto.
Nel corso dell'esercizio sono state effettuate cancellazioni totali senza rinuncia al credito di esposizioni interamente svalutate per un valore nominale di 241,8 milioni di euro.
Si definiscono "Attività finanziarie impaired acquisite o originate (POCI)" le esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono originate.
Sono comprese nei POCI anche le esposizioni creditizie acquisite nell'ambito di operazioni di cessione (individuale o di portafoglio) e di aggregazione aziendale.
A seconda del Business Model con il quale l'attività è gestita, i POCI sono classificati o come Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o come Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Come precedentemente indicato, gli interessi contabilmente rilevati sono determinati mediante applicazione di un tasso di interesse effettivo corretto per il credito cioè il tasso

che, al momento della rilevazione iniziale, attualizza tutti i futuri incassi stimati dell'attività considerando nella stima anche le perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario ("ECL lifetime").
Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione a conto economico di rettifiche o di riprese di valore. Le variazioni favorevoli delle ECL lifetime sono rilevate come riprese di valore, anche qualora tali ECL lifetime risultassero inferiori a quelle che sono state incluse nelle stime dei flussi di cassa al momento della rilevazione iniziale.
Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stage 3.
Qualora, a seguito di un miglioramento del merito creditizio della controparte, le attività risultino "in bonis" le stesse sono classificate nell'ambito dello Stage 2.
Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stage 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.
Rientrano tra le attività deteriorate i crediti acquisiti dalla controllata IFIS NPL S.p.A. acquistati a valori sensibilmente inferiori rispetto al valore nominale, nonché gli attivi deteriorati rinvenienti prevalentemente dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca al momento dell'acquisizione come previsto dal nuovo principio IFRS 9.
Relativamente al portafoglio proprietario di IFIS NPL S.p.A. alla data di riferimento, il valore nominale residuo è di circa 15,8 miliardi di euro. Tali crediti, il cui valore nominale storico alla data d'acquisto si attestava a 16,1 miliardi di euro, sono stati acquistati a fronte di un corrispettivo pagato di circa 0,9 miliardi di euro che corrisponde ad un prezzo medio pari al 4,9% del valore nominale storico. Nel corso dell'esercizio 2018 sono stati acquistati 3,6 miliardi di euro a fronte di un corrispettivo di circa 241 milioni di euro corrispondente ad un prezzo medio del 6,67%. Il portafoglio complessivo dei crediti deteriorati acquistati e non ancora incassati presenta un'anzianità complessiva media ponderata di circa 28 mesi rispetto alla data di acquisizione degli stessi.
Le posizioni gestite in via "stragiudiziale" (che consiste prevalentemente nell'attivazione del credito mediante sottoscrizione da parte del debitore di piani cambiari o piani di rientro volontari) sono valorizzate al costo ammortizzato calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa attesi determinati sulla base di un modello statistico proprietario sviluppato su dati storici interni, denominato "modello a curve"; tale modello prevede delle stime di trasformazione su cluster di crediti omogenei in base al profilo di recupero storico, a cui sono aggiunti dei correttivi prudenziali. Esso incorpora, già in fase di previsione, il rischio di default della controparte; storicamente gli incassi rilevati risultano inferiori rispetto alle previsioni effettuate per effetto della mancata onorabilità da parte della clientela del proprio debito. Relativamente alla gestione delle posizioni per le quali è stato formalizzato un piano di rientro, indipendentemente dalla tipologia, la modalità di determinazione dei flussi di cassa futuri ha "carattere deterministico", rappresentata dai flussi di cassa basati sulle rate future del piano di rientro concordato, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato.
Per quanto attiene alle posizioni gestite in via "giudiziale" (che consiste invece nella trasformazione mediante azione legale volta all'ottenimento da parte del tribunale dell'ordinanza di assegnazione – cd. ODA - del quinto della pensione o dello stipendio, la cui esistenza è il presupposto necessario per l'avvio di tale forma di trasformazione), nel corso del primo trimestre 2018 si è proceduto alla messa in produzione di un modello statistico, sviluppato su dati proprietari, per la stima dei flussi di cassa delle posizioni in lavorazione giudiziale che non abbiano ancora raggiunto l'ODA ("modello massivo ante ODA"); più specificatamente vengono valorizzati flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto o otterranno un precetto a partire dal 1 gennaio 2018. Per le sole posizioni che hanno ottenuto un'ODA, la stima dei flussi di cassa si basa sui dati ottenuti dagli atti legali e le pratiche sono valorizzate a costo ammortizzato calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa attesi sulla singola posizione, tenuto conto del vincolo di età anagrafica del debitore. La lavorazione giudiziale si completa, oltre a quanto sopra descritto, con attività di recupero intesa come azione esecutiva immobiliare, altresì caratterizzata da diverse fasi e applicata a portafogli originati in settori corporate, bancari o real estate.
Nel corso del terzo trimestre 2018 si è proceduto all'affinamento della stima dei flussi di cassa attesi da posizioni garantite da immobili su cui è presente un'ipoteca di primo grado; più specificatamente, i valori di recupero sono valorizzati sulla base di perizie e di CTU. Le date di incasso presunte, invece, sono calcolate sulle tempistiche medie dei Tribunali relativi alle procedure esecutive immobiliari.
Si segnala infine che la società IFIS NPL, nel cogliere le opportunità di mercato e nel rispetto di quanto previsto dal business model, può valutare cessioni a terzi di portafogli. Nel corso dell'anno sono state perfezionate sei operazioni di vendita di portafogli a primari player attivi nell'acquisto di crediti NPL. Complessivamente, sono stati ceduti crediti per un valore nominale residuo di circa 660 milioni di euro, corrispondenti a circa 90 mila posizioni, a fronte di un prezzo complessivo di vendita pari a circa 13,9 milioni, a cui vanno aggiunti 10,8
milioni di euro di prezzo relativi a cessioni perfezionatesi nel mese di gennaio 2019 ma la cui accettazione della binding offer è avvenuta a fine esercizio 2018.
Inoltre, rientrano in questa voce le attività deteriorate acquisite con le business combination, in particolare quella con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca per un valore nominale di 353,8 milioni di euro a fronte di un'esposizione netta di bilancio di 71,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018. Questi crediti sono gestiti analiticamente in linea con le strategie e politiche di gestione del rischio di credito precedentemente descritte.
Durante la vita delle attività finanziarie e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie possono essere oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio (cosiddetta "modification senza derecognition") o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
In generale, le modifiche di un'attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all'iscrizione di una nuova attività quando sono "sostanziali". La valutazione circa la "sostanzialità" della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.
Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la "sostanzialità" delle modifiche contrattuali apportate ad un'attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:
In merito alle modifiche per ragioni di rischio creditizio, queste ammontano al 31 dicembre 2018 a 278,0 milioni di euro, di cui 30,4 milioni di euro relative ad esposizioni non deteriorate. Gli incassi su tai posizioni nel corso del 2018 sono stati pari a 116,8 milioni di euro.
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno giorni a 30 |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
272.719 | 1.950 | 3.560 | 8.593 | 81.007 | 191.284 | 158.550 | 21.581 | 1.252.008 | ||||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||||
| Totale 31.12.2018 | 272.719 | 1.950 | 3.560 | 8.593 | 81.007 | 191.284 | 158.550 | 21.581 | 1.252.008 | ||||||
| Totale 31.12.2017* | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. |
A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| Rettifiche di valore complessive | Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | Attività rientranti nel terzo stadio | |||||||||||||||
| Causali/stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
di cui: svalutazioni individuali | di cui: svalutazioni collettive | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive | di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Totale |
| Esistenze iniziali* | 38.654 | - | - | 38.654 | 3.915 | - | - | 3.915 | 921.403 | 921.403 | - | - | - | 963.972 | |||
| Effetti applicazione IFRS 9 | (13.171) | 412 | (12.759) | (1.058) | (1.058) | (393.639) | - | (393.639) | 2.264 | 1.033 | (404.159) | ||||||
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | 117 | - | 117 | - | - | - | - | - | 117 | |||
| Cancellazioni diverse dai write-off | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
2.047 | 401 | - | 2.448 | 1.987 | - | - | 1.987 | 95.207 | - | 95.207 | 641 | (483) | (1.009) | 1.887 | 100.037 | |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
414 | - | - | 414 | - | - | - | - | - | - | - | - | 414 | ||||
| Write-off | - | - | - | - | - | - | - | - | (340.838) | - | (340.838) | - | - | - | - | - | (340.838) |
| Altre variazioni | (457) | 474 | - | 17 | 130 | - | - | 130 | (4.072) | - | (4.072) | - | - | 188 | - | - | (3.737) |
| Rimanenze finali | 27.487 | 1.287 | - | 28.774 | 4.974 | - | - | 4.974 | 278.178 | - | 278.178 | 641 | - | 1.969 | 24 | 1.887 | 315.806 |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | 26 | - | 26 | - | 25 | - | - | - | 26 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". I saldi al 31 dicembre 2017 sono allineati ai valori precedentemente pubblicati, mentre la voce "Effetti applicazione IFRS 9" accoglie la differenza aritmetica tra tali valori e gli stessi al 1 gennaio 2018 così come risultanti dalla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci.
| Valori lordi/valore nominale | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da primo stadio a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 389.119 | 59.208 | 28.495 | 32.283 | 161.737 | 21.432 | ||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | ||||
| 3. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | 50 | 29 | - | - | 1.877 | 19 | ||||
| Totale 31.12.2018 | 389.169 | 59.237 | 28.495 | 32.283 | 163.614 | 21.451 | ||||
| Totale 31.12.2017* | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. |
*Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". Conseguentemente, l'informazione sui saldi comparativi non è disposnibile.
| Tipologie esposizioni/valori | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive e |
Esposizione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | accantonamenti complessivi |
netta | complessivi | ||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | 2 | - | 2 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 595.162 | 1.257 | 593.905 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| Totale (A) | - | 595.164 | 1.257 | 593.907 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | |
| b) Non deteriorate | X | 15.788 | - | 15.788 | - | |
| Totale (B) | - | 15.788 | - | 15.788 | - | |
| Totale (A+B) | - | 610.952 | 1.257 | 609.695 | - |
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso le banche qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (valutate al costo ammortizzato, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, designate al fair value, obbligatoriamente valutate al fair value, in corso di dismissione).
| Tipologie esposizioni/valori | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive e |
Esposizione | Write-off parziali complessivi |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | accantonamenti complessivi |
netta | |||
| B. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| f) Sofferenze | 1.043.656 | X | 181.750 | 861.906 | 1.338 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 91.717 | X | 10.263 | 81.454 | 157 | |
| g) Inadempienze probabili | 622.827 | X | 87.241 | 535.586 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 153.602 | X | 4.690 | 148.912 | - | |
| h) Esposizioni scadute deteriorate | 107.669 | X | 9.188 | 98.481 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 2.288 | X | 373 | 1.915 | - | |
| i) Esposizioni scadute non deteriorate | X | 319.380 | 2.368 | 317.012 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 4.525 | 271 | 4.254 | - | |
| j) Altre esposizioni non deteriorate | X | 5.873.134 | 30.524 | 5.842.610 | 878 | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 25.884 | 446 | 25.438 | - | |
| Totale (A) | 1.774.152 | 6.192.514 | 311.071 | 7.655.595 | 2.216 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| c) Deteriorate | 126.509 | X | 1.887 | 124.622 | - | |
| d) Non deteriorate | X | 1.101.648 | 1.969 | 1.099.679 | - | |
| Totale (B) | 126.509 | 1.101.648 | 3.856 | 1.224.301 | - | |
| Totale (A+B) | 1.900.661 | 7.294.162 | 314.927 | 8.879.896 | 2.216 |
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso la clientela qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (valutate al costo ammortizzato, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, designate al fair value, obbligatoriamente valutate al fair value, in corso di dismissione).
A.1.7 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate |
|---|---|---|---|
| A. Esposizione lorda iniziale* | 1.334.182 | 679.856 | 127.396 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
| Effetti applicazione IFRS 9 | (292.852) | (141.629) | (3.634 ) |
| B. Variazioni in aumento | 516.146 | 327.236 | 72.147 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 7.972 | 116.522 | 65.737 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | 116.747 | 27.317 | 1.069 |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 74.990 | 18.199 | 87 |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | 316.437 | 165.198 | 5.254 |
| C. Variazioni in diminuzione | 513.820 | 242.636 | 88.240 |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | 1.389 | 7.985 | 44.341 |
| C.2 write-off | 339.080 | 17.341 | - |
| C.3 incassi | 76.840 | 73.979 | 22.814 |
| C.4 realizzi per cessioni | 2.698 | 56.668 | - |
| C.5 perdite da cessione | - | - | - |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | 251 | 73.780 | 19.245 |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | 93.562 | 12.883 | 1.840 |
| D. Esposizione lorda finale | 1.043.656 | 622.827 | 107.669 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | 6.966 | - | - |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". I saldi al 31 dicembre 2017 sono allineati ai valori precedentemente pubblicati, mentre la voce "Effetti applicazione IFRS 9" accoglie la differenza aritmetica tra tali valori e gli stessi al 1 gennaio 2018 così come risultanti dalla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci.
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso la clientela qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (valutate al costo ammortizzato, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, designate al fair value, obbligatoriamente valutate al fair value, in corso di dismissione).
| Causali/Qualità | Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate |
Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate |
|---|---|---|
| A. Esposizione lorda iniziale* | 375.524 | 58.079 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
| Effetti applicazione IFRS 9 | (41.703) | (2.707) |
| B. Variazioni in aumento | 76.763 | 57.565 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | 13.973 | 16.745 |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 10.165 | X |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 13.330 |
| B.4 altre variazioni in aumento | 52.625 | 27.490 |
| C. Variazioni in diminuzione | 162.977 | 82.528 |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | 3.711 |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 13.330 | X |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 10.165 |
| C.4 write-off | 14.519 | - |
| C.5 incassi | 90.532 | 26.305 |
| C.6 realizzi per cessioni | 12 | - |
| C.7 perdite da cessione | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | 44.584 | 42.347 |
| D. Esposizione lorda finale | 247.607 | 30.409 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | 180 | 1.746 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". I saldi al 31 dicembre 2017 sono allineati ai valori precedentemente pubblicati, mentre la voce "Effetti applicazione IFRS 9" accoglie la differenza aritmetica tra tali valori e gli stessi al 1 gennaio 2018 così come risultanti dalla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci.
| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
||
| A. Rettifiche complessive iniziali* | 730.386 | 51.849 | 179.727 | 107.272 | 11.290 | 1.434 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
- | - | - | - | - | - | ||
| Effetti applicazione IFRS 9 | (293.123) | (71.815) | (98.961) | (82.307) | (1.555) | (1.410) | ||
| B. Variazioni in aumento | 99.140 | 45.048 | 90.735 | 2 | 3.486 | 511 | ||
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | 117 | - | - | - | ||
| B.2. altre rettifiche di valore | 74.530 | 25.041 | 72.020 | - | 1.398 | 510 | ||
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - | ||
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate |
23.808 | 20.007 | 637 | 2 | 5 | - | ||
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | ||
| B.6 altre variazioni in aumento | 802 | - | 17.961 | 2.083 | 1 | |||
| C. Variazioni in diminuzione | 354.653 | 14.819 | 84.260 | 20.277 | 4.033 | 162 | ||
| C.1 riprese di valore da valutazione | 4 | - | 48 | - | 2 | 3 | ||
| C.2 riprese di valore da incasso | 7.483 | 308 | 41.054 | 15.429 | 2.249 | - | ||
| C.3 utili da cessione | - | - | - | - | - | - | ||
| C.4 write-off | 325.632 | 14.511 | 15.206 | - | - | - | ||
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
50 | - | 23.800 | 4.416 | 600 | 5 | ||
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | ||
| C.7 altre variazioni in diminuzione | 21.484 | 4.152 | 432 | 1.182 | 154 | |||
| D. Rettifiche complessive finali | 181.750 | 10.263 | 87.241 | 4.690 | 9.188 | 373 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate |
- | - | 697 | 2 | - | - |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". I saldi al 31 dicembre 2017 sono allineati ai valori precedentemente pubblicati, mentre la voce "Effetti applicazione IFRS 9" accoglie la differenza aritmetica tra tali valori e gli stessi al 1 gennaio 2018 così come risultanti dalla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci.
Ai fini del calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, Banca IFIS utilizza l'agenzia di rating esterna di valutazione (ECAI) Fitch Ratings solo per le posizioni incluse nella classe "Esposizioni verso Amministrazioni centrali e Banche centrali"; per le altre asset class non sono utilizzati rating esterni. In considerazione della composizione dell'attivo, i rating esterni sono utilizzati esclusivamente per il portafoglio titoli di Stato.
Il Gruppo Banca IFIS non si avvale di rating interni ai fini del calcolo degli assorbimenti patrimoniali a fini di vigilanza prudenziale. Nel Gruppo è stato implementato un sistema di rating interno gestionale sul segmento imprese domestiche. Questo è stato sviluppato su basi dati proprietaria e si compone delle seguenti componenti:
A.3.1 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
| Garanzie personali (2) | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie reali (1) | Derivati su crediti | Crediti di firma | |||||||||||||||
| Altri derivati | |||||||||||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | mobili Ipoteche m I |
mobili Leasing finanziario m I |
Titoli | Altre garanzie reali | CNL | Controparti centrali |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | ministrazioni pubbliche m A |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Totale (1)+(2) |
||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: | 1.600 | 1.596 | - | - | - | 1.596 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.596 | |
| 1.1 totalmente garantite | 1.600 | 1.596 | - | - | - | 1.596 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.596 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Garanzie reali (1) | Garanzie personali (2) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati su crediti | Crediti di firma | |||||||||||||||
| Altri derivati | ||||||||||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | mobili Ipoteche m I |
mobili Leasing finanziario m I |
Titoli | Altre garanzie reali | CNL | Controparti centrali |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | ministrazioni pubbliche m A |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Totale (1)+(2) |
|
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: | 2.368.946 | 2.295.120 | 440.922 | - | 61.636 | 1.282.631 | - | - | - | - | - | 109.761 | 202 | 17.378 | 225.596 | 2.138.126 |
| 1.1 totalmente garantite | 2.041.067 | 1.981.645 | 411.962 | - | 52.894 | 1.252.034 | - | - | - | - | - | 80.714 | 202 | 12.536 | 171.065 | 1.981.407 |
| - di cui deteriorate | 210.885 | 163.705 | 117.029 | - | 120 | 21.006 | - | - | - | - | - | 653 | 202 | 2.404 | 22.052 | 163.466 |
| 1.2 parzialmente garantite | 327.879 | 313.475 | 28.960 | - | 8.742 | 30.597 | - | - | - | - | - | 29.047 | - | 4.842 | 54.531 | 156.719 |
| - di cui deteriorate | 43.680 | 32.364 | 3.564 | - | - | 886 | - | - | - | - | - | 178 | - | 164 | 3.893 | 8.685 |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
60.989 | 60.849 | 3.542 | - | 964 | 20 | - | - | - | - | - | - | 725 | 52 | 11.759 | 17.062 |
| 2.1 totalmente garantite | 13.814 | 13.798 | 3.322 | - | 239 | 11 | - | - | - | - | - | - | - | 52 | 10.184 | 13.808 |
| - di cui deteriorate | 3.321 | 3.321 | 3.194 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 128 | 3.322 |
| 2.2 parzialmente garantite | 47.175 | 47.051 | 220 | - | 725 | 9 | - | - | - | - | - | - | 725 | - | 1.575 | 3.254 |
| - di cui deteriorate | 32.056 | 32.056 | 148 | - | - | 9 | - | - | - | - | - | - | - | - | 499 | 656 |
B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie
B.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela
| Amministrazioni pubbliche |
Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
Società non finanziarie | Famiglie | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Controparti | Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
||||||||||
| A.1 Sofferenze | 1.431 | 4.294 | 2.376 | 8.478 | - | - | 167.426 | 154.264 | 690.673 | 14.714 |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | 540 | 5.732 | - | - | 4.110 | 4.522 | 76.804 | 9 |
| A.2 Inadempienze probabili |
2.614 | 395 | 38.358 | 1.093 | - | - | 186.141 | 77.819 | 308.473 | 7.934 |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni |
1.666 | 322 | 37.306 | 4 | - | - | 50.476 | 2.794 | 59.464 | 1.570 |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
47.619 | 2.934 | 108 | 75 | - | - | 40.027 | 4.221 | 10.727 | 1.958 |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni |
44 | 1 | 18 | 8 | - | - | 1.145 | 79 | 708 | 285 |
| A.4 Esposizioni non deteriorate |
1.115.676 | 1.643 | 336.865 | 1.979 | - | - | 4.144.060 | 23.762 | 563.021 | 5.508 |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni |
51 | - | 3.839 | - | - | - | 16.597 | 191 | 9.205 | 526 |
| Totale (A) | 1.167.340 | 9.266 | 377.707 | 11.625 | - | - | 4.537.654 | 260.066 | 1.572.894 | 30.114 |
| B. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" |
||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate |
- | - | - | - | - | - | 108.476 | 1.877 | 16.146 | 10 |
| B.2 Esposizioni non deteriorate |
695 | 440 | 144.533 | 703 | - | - | 670.918 | 767 | 283.534 | 59 |
| Totale (B) | 695 | 440 | 144.533 | 703 | - | - | 779.394 | 2.644 | 299.680 | 69 |
| Totale (A+B) 31.12.2018 | 1.168.035 | 9.706 | 522.240 | 12.328 | - | - | 5.317.048 | 262.710 | 1.872.574 | 30.183 |
| Totale (A+B) 31.12.2017* | 1.228.771 | 6.710 | 658.045 | 31.268 | 368 | - | 4.552.986 | 856.910 | 806.748 | 77.008 |
*Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". Il comparativo 2017 è allineato ai dati pubblicati in quanto non riconducibile alle nuove tabelle
B.2 Consolidato prudenziale – Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela
| Italia | Altri Paesi europei | America | Asia | Resto del mondo | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
|||||||||||
| A.1 Sofferenze | 861.676 | 181.662 | 208 | 88 | 11 | - | 5 | - | 6 | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | 533.014 | 85.155 | 2.561 | 2.086 | 7 | - | - | - | 4 | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
95.713 | 9.058 | 2.749 | 129 | 19 | 1 | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 5.848.293 | 29.869 | 197.343 | 1.891 | 97.532 | 1.002 | 16.288 | 129 | 166 | 1 | |
| Totale (A) | 7.338.696 | 305.744 | 202.861 | 4.194 | 97.569 | 1.003 | 16.293 | 129 | 176 | 1 | |
| B. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" |
|||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 122.876 | 1.887 | 1.746 | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1.042.636 | 1.925 | 56.884 | 44 | 78 | - | - | - | 82 | - | |
| Totale (B) | 1.165.512 | 3.812 | 58.630 | 44 | 78 | - | - | - | 82 | - | |
| Totale (A+B) 31.12.2018 | 8.504.208 | 309.556 | 261.491 | 4.238 | 97.647 | 1.003 | 16.293 | 129 | 258 | 1 | |
| Totale (A+B) 31.12.2017* | 6.869.038 | 949.510 | 295.910 | 24.964 | 60.527 | 3.308 | 18.108 | 182 | 335 | 1.552 |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". Il comparativo 2017 è allineato ai dati pubblicati in quanto non riconducibile alle nuove tabelle
| Italia | Altri Paesi europei | America | Asia | Resto del mondo | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa |
|||||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 548.750 | 1.145 | 35.137 | 87 | 10.020 | 25 | - | - | - | - | |
| Totale (A) | 548.750 | 1.145 | 35.137 | 87 | 10.020 | 25 | - | - | - | - | |
| B. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" |
|||||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 3.884 | - | 643 | - | 11.261 | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | 3.884 | - | 643 | - | 11.261 | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) 31.12.2018 | 552.634 | 1.145 | 35.780 | 87 | 21.281 | 25 | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) 31.12.2017* | 1.731.715 | - | 32.093 | - | 25.097 | - | - | - | - | - |
*Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". Il comparativo 2017 è allineato ai dati pubblicati in quanto non riconducibile alle nuove tabelle
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | ||
|---|---|---|---|
| a) | Valore di bilancio | 1.573.611 | 2.594.838 |
| b) | Valore ponderato | 602.111 | 475.210 |
| c) | Numero | 4 | 3 |
L'ammontare complessivo delle grandi esposizioni al valore ponderato al 31 dicembre 2018 è costituito per 228 milioni di euro da attività fiscali, per 238 milioni di euro da esposizioni nei confronti di partecipazioni non rientranti nel perimetro di consolidamento prudenziale e per 136 milioni da esposizioni verso clientela.
In data 5 agosto 2011 la CONSOB (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.
In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 31 dicembre 2018 le esposizioni al Debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana; il valore di bilancio - iscritto nella voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" – ammonta a 410,4 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione negativa pari a 8,4 milioni di euro.
Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a 423 milioni di euro, sono inclusi nel banking book e presentano una vita media residua ponderata di circa 65 mesi.
I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 31 dicembre 2018 sono considerati di livello 1.
In conformità alla comunicazione CONSOB, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi nei confronti dello Stato Italiano; tali esposizioni alla data del 31 dicembre 2018 ammontano a 757 milioni di euro, di cui 96 milioni di euro relativi a crediti fiscali.
Non formano oggetto di rilevazione nella presente Parte le operazioni di cartolarizzazione nelle quali la Banca sia originator e per le quali il complesso delle passività emesse dalle società veicolo sia stato da essa sottoscritto all'atto dell'emissione. Per l'illustrazione di questa tipologia di operazioni di rimanda alla sezione della Parte E della Nota Integrativa consolidata relativa al rischio di liquidità.
Il Gruppo detiene esposizioni verso operazioni di cartolarizzazioni originate da terzi, acquisite con finalità di investimento allo scopo di generare margine di profitto e di realizzare un apprezzabile ritorno a medio-lungo termine sul capitale.
Tali operazioni possono essere originate dalle diverse Business Unit del Gruppo, in relazione alle caratteristiche del portafoglio sottostante, sia in bonis che deteriorato, ovvero nell'ambito dell'attività di investimento della liquidità.
Le attività di acquisizione vengono svolte in conformità con le politiche e procedure relative al rischio di credito, ed in particolare con la "Politica per la gestione delle operazioni di cartolarizzazione", e nel rispetto della propensione al rischio stabilite nell'ambito del Risk Appetite Framework. Il Gruppo investe in cartolarizzazioni di cui è in grado di valutare, in forza dell'esperienza maturata, i relativi asset sottostanti.
In particolare, l'unità proponente, identificata l'opportunità di investimento, svolge le attività di due diligence al fine di valutare i flussi di cassa futuri e la congruità del prezzo, coordinando, a tal fine, le unità organizzative di volta in volta competenti e formalizzando i relativi esiti da sottoporre all'organo deliberante competente.
Successivamente all'acquisizione, l'investimento è oggetto di monitoraggio, su base continuativa, con riferimento agli indicatori di performance delle esposizioni sottostanti e all'aderenza dei flussi di cassa rispetto alle valutazioni effettuate in sede di acquisizione.
Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi connessi con l'operatività in cartolarizzazioni
Il Gruppo non ha posto in essere operazioni di cartolarizzazione con trasferimento di rischio a terzi.

La Banca si è dotata di una "Politica per la gestione delle operazioni di cartolarizzazione" con la quale disciplina il processo di gestione delle operazioni di cartolarizzazione nelle ipotesi in cui intervenga nel ruolo di "investitore" (cioè di soggetto sottoscrittore dei titoli) ovvero di "promotore" (cioè di soggetto che struttura l'operazione). La politica definisce con chiarezza, per ciascuna delle fattispecie identificate, i compiti delle unità organizzative e degli organi aziendali coinvolti, sia con riferimento alle attività propedeutiche di due diligence sia con riguardo al monitoraggio, nel continuo, delle performance dell'operazione.
Nella presente sezione viene fornita illustrazione sulle esposizioni del Gruppo verso le operazioni di cartolarizzazione; in tali operazioni il Gruppo riveste, a seconda dei casi, il ruolo di originator, sponsor o investitore.
In data 7 ottobre 2016 ha preso avvio un programma revolving di cartolarizzazione di crediti commerciali verso debitori ceduti di durata triennale. A fronte della ricessione iniziale dei crediti da parte di Banca IFIS (originator) per un ammontare pari a 1.254,3 milioni di euro, il veicolo denominato IFIS ABCP Programme S.r.l. ha emesso titoli senior, sottoscritti da veicoli di investimento che fanno riferimento alle banche co-arrengers dell'operazione, per un ammontare pari a 850 milioni di euro, aumentato a 1.000 milioni di euro nel corso del secondo trimestre del 2018. Un ulteriore quota di titoli senior, del valore nominale massimo di 150 milioni di euro, inizialmente sottoscritti per 19,2 milioni di euro, con adeguamento successivo in funzione della composizione del portafoglio riceduto, è stata sottoscritta da Banca IFIS che utilizzerà tale titolo come collaterale in operazioni di rifinanziamento con controparti terze. Al 31 dicembre 2018 la quota sottoscritta dalla Banca ha raggiunto l'importo massimo di 150 milioni di euro. Il differenziale fra il valore del portafoglio crediti e i titoli senior emessi rappresenta il supporto di credito per i portatori dei titoli stessi, che ha la forma di un prezzo di cessione differito (c.d. deferred purchase price).
L'attività di servicing è svolta dalla stessa Banca IFIS che, con la propria struttura, si occupa di:
Il programma di cartolarizzazione prevede che gli incassi ricevuti dalla Banca vengano trasmessi al veicolo quotidianamente, mentre le ricessioni periodiche del nuovo portafoglio avvengono con cadenza di circa sei volte al mese; in questo modo viene garantito un elapsed temporale ravvicinato fra i flussi in uscita dalla Banca e i flussi in entrata relativi al pagamento delle nuove cessioni.
Si evidenzia che i crediti verso debitori ceduti cartolarizzati sono solo in parte iscritti nell'attivo di bilancio, in particolare per la parte che la Banca ha acquistato dal cedente a titolo definitivo, ovvero con il trasferimento al cessionario di tutti i rischi e benefici. Le tabelle riportate nell'informativa quantitativa riportano pertanto solamente tale porzione di portafoglio.
In ossequio ai principi contabili IAS/IFRS, l'operazione di cartolarizzazione allo stato non configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici, in quanto non soddisfa i requisiti per la derecognition. Inoltre si è provveduto al consolidamento dei veicoli al fine di meglio rappresentare l'operazione nel suo insieme.
La perdita teorica massima che può subire Banca IFIS è rappresentata dalle eventuali perdite che possono manifestarsi all'interno del portafoglio crediti riceduti, i cui impatti sono i medesimi che Banca IFIS subirebbe in assenza del programma di cartolarizzazione stesso; di conseguenza, la cartolarizzazione in bilancio è stata rilevata come segue:
Al 31 dicembre 2018 gli interessi passivi sulle senior notes iscritti a conto economico sono pari a 7,6 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2018 il Gruppo detiene un portafoglio di titoli derivanti da cartolarizzazioni di terzi per complessivi 140,0 milioni di euro: in particolare detiene titoli senior per 138,1 milioni di euro e junior per 1,9 milioni di euro.
Nello specifico trattasi di cinque distinte operazioni di cartolarizzazione di terzi aventi sottostanti rispettivamente due portafogli di crediti non performing secured, un mutuo fondiario a fini speculativi, un portafoglio di minibond emessi da società quotate italiane e un portafoglio di crediti non performing parzialmente garantito da ipoteche la cui cartolarizzazione è assistita da garanzia dello stato.
Di seguito si riportano le caratteristiche principali delle operazioni in essere alla data di riferimento:
Si segnala per completezza che il Gruppo partecipa, attraverso il più ampio intervento compiuto nel 2017 dallo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, a quote delle notes mezzanine e junior della cartolarizzazione "Berenice" per complessivi 0,1 milioni di euro.
C.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
| Esposizioni per cassa | Garanzie finanziarie rilasciate |
Linee di credito | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia attività cartolarizzate/ Esposizioni |
Senior | Mezzanine | Junior | Senior | Mezzanine | Junior | Senior | Mezzanine | Junior | ||||||||||
| Valore di bilancio |
riprese di Rettifiche/ valore |
Valore di bilancio |
riprese di Rettifiche/ valore |
Valore di bilancio |
riprese di Rettifiche/ valore |
Esposiz.io ne netta |
riprese di Rettifiche/ valore |
Esposiz.io ne netta |
riprese di Rettifiche/ valore |
Esposiz.io ne netta |
riprese di Rettifiche/ valore |
Esposiz.io ne netta |
riprese di Rettifiche/ valore |
Esposiz.io ne netta |
riprese di Rettifiche/ valore |
Esposiz.io ne netta |
riprese di Rettifiche/ valore |
||
| A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
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| - tipologia attività | - - |
- - |
- - |
- - |
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| B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio |
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| - tipologia attività | - - |
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- - |
- - |
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- - |
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- - |
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| C. Non cancellate dal bilancio | - - |
- - |
120.924 | - | - - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
|||||||||
| - crediti verso clientela deteriorati |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
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| - crediti verso clientela in bonis | - - |
- - |
120.924 | - | - - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Esposizioni per cassa | Garanzie rilasciate | Linee di credito | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia attività sottostanti/Esposizioni |
Senior | Mezzanine | Junior | Senior | Mezzanine | Junior | Senior | Mezzanine | Junior | |||||||||
| Valore di bilancio |
Rettifiche/ riprese di valore |
Valore di bilancio |
Rettifiche/ riprese di valore |
Valore di bilancio |
Rettifiche/ riprese di valore |
Esposizione netta |
Rettifiche/ riprese di valore |
Esposizione netta |
Rettifiche/ riprese di valore |
Esposizione netta |
Rettifiche/ riprese di valore |
Esposizione netta |
Rettifiche/ riprese di valore |
Esposizione netta |
Rettifiche/ riprese di valore |
Esposizione netta |
Rettifiche/ riprese di valore |
|
| Mutui secured e unsecured | 132.137 | 473 | 86 | - 1.849 |
- | - - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
|||||||
| Titoli di debito | 5.974 | 31 | - | - | - | - | - - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
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| Totale | 138.111 | 504 | 86 | - 1.849 |
- | - - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
C.2 Consolidato prudenziale – Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di "terzi" ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione
| Nome cartolarizzazione / | Attività | Passività | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione società veicolo | Sede legale | Consolidamento | Crediti | Titoli di debito |
Altre | Senior | Mezzanine | Junior | |
| IFIS ABCP Programme S.r.l. | Conegliano (TV) | 100% | 1.738.830 | - | 106.213 | 1.150.000 |
| Nome cartolarizzazione/ società veicolo |
Sede legale | Interessenze (%) |
|---|---|---|
| IFIS ABCP Programme S.r.l. | Conegliano (TV) | 0% |
Le attività finanziarie trasferite ma non eliminate sono riferite ai crediti cartolarizzati.
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
di cui deteriorate |
Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
|
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
- | - | - | X | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | X | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | X | - | - | - |
| 4. Derivati | - | - | - | X | - | - | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
767.627 | 767.627 | - | - | 163.669 | 163.669 | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Finanziamenti | 767.627 | 767.627 | - | - | 163.669 | 163.669 | - |
| Totale 31.12.2018 | 767.627 | 767.627 | - | - | 163.669 | 163.669 | - |
| Totale 31.12.2017* | 220.919 | 220.220 | - | - | 119.510 | 119.510 | - |
1.2 Rischi di mercato
Attualmente, in linea generale, il profilo di rischio finanziario del Gruppo Banca IFIS è originato essenzialmente dal portafoglio bancario, non svolgendo il Gruppo abitualmente attività di trading su strumenti finanziari. L'attività di acquisto di titoli obbligazionari, tenuto conto della classificazione degli stessi tra le attività con valutazione attraverso il metodo FVOCI, rientra nel perimetro del banking book e non configura, quindi, rischi di mercato. Nel corso del 2018 sono state effettuate operazioni di diversificazioni del portafoglio di proprietà, attraverso l'acquisto di quote di fondi OICR il cui sottostante riguarda prevalentemente titoli obbligazionari con duration a breve termine. Tale tipologia di investimento viene valutata con il metodo del FVTPL, essendo parte del portafoglio di negoziazione.
Al 31 dicembre 2018 si rileva alcune posizioni in currency swap con un mark to market positivo per 1,4 milioni di euro e negativo per 0,2 milioni di euro. La classificazione di tali derivati tra le attività o le passività finanziarie di negoziazione non è espressione della finalità dell'operazione, il cui obiettivo resta quello di mitigare l'effetto di possibili oscillazioni dei tassi di cambio di riferimento. Si sottolinea che il differenziale tra il controvalore a pronti e quello a termine, seppur rilevato a conto economico nella voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione" quale differenza cambi, include anche una componente intrinseca di interessi.
Il portafoglio di negoziazione risulta composto da operazioni residue rivenienti dall'attività di Corporate in cui venivano offerti contratti derivati alla clientela a copertura dei rischi finanziari da questa assunti; tutte le operazioni ancora in essere sono coperte, ai fini dell'annullamento del rischio di mercato, con operazioni "back to back", nelle quali si è assunta, con controparti di mercato esterne, una posizione opposta a quella venduta alla clientela corporate.
Il Gruppo Banca IFIS non effettua abitualmente attività di trading su strumenti finanziari.
La gestione del portafoglio di negoziazione è orientata al contenimento della posizione di rischio, non essendo state poste in essere operazioni con finalità speculativa.
Come precedentemente indicato, il portafoglio di negoziazione è composto da operazioni residue di Corporate Desk dove tutte le operazioni ancora in essere sono coperte con operazioni "back to back".
| Tipologia/Durata residua | a vista | fino a 3 mesi |
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
da oltre 1 anno fino a 5 anni |
da oltre 5 anni fino a 10 anni |
oltre 10 anni |
durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso | ||||||||
| anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + posizioni lunghe | 576 | 221.994 | 115.657 | 5.802 | 81.424 | 29.068 | - | - |
| + posizioni corte | 576 | 29.202 | 115.630 | 5.775 | 81.370 | 29.068 | - | - |
| Tipologia/Durata residua | a vista | fino a 3 mesi |
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
da oltre 1 anno fino a 5 anni |
da oltre 5 anni fino a 10 anni |
oltre 10 anni |
durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso | ||||||||
| anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | 195.826 | - | - | - | - | - | - |
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari – Valuta di denominazione: Altre Valute
L'assunzione di rischi di tasso d'interesse significativi è in linea di principio estranea alla gestione del Gruppo. La fonte di provvista prevalente continua ad essere costituita dal conto di deposito online "rendimax". I depositi della clientela sui prodotti "rendimax" e "contomax" sono a tasso fisso per la componente vincolata, e a tasso variabile non indicizzato, rivedibile unilateralmente da parte della Banca nel rispetto delle norme e dei contratti, per i depositi liberi a vista e a chiamata. Nel corso del 2018 è continuata la strategia di diversificazione delle fonti di funding; in tal senso si è ampliata la componente di raccolta wholesale attraverso l'emissione di un prestito obbligazionario senior a tasso fisso con durata 5 anni destinato ad investitori istituzionali all'interno del programma "EMTN" e l'aumento dell'ammontare finanziato riveniente dalla cartolarizzazione a tasso variabile con sottostante il portafoglio factoring (programma revolving con durata triennale).
Relativamente all'attivo gli impieghi alla clientela rimangono prevalentemente a tasso variabile, sia con riguardo alla componente di credito commerciale che di finanziamenti corporate.
Nell'ambito dell'operatività in crediti di difficile esigibilità (svolta dalla controllata IFIS NPL), caratterizzata da un modello di business focalizzato sull'acquisto di crediti a valori inferiori rispetto al nominale, rileva un potenziale rischio di tasso d'interesse connesso all'incertezza sui tempi di incasso.
Al 31 dicembre 2018 il portafoglio titoli obbligazionari è composto (escludendo i riacquisti di notes da auto-cartolarizzazione) principalmente da titoli governativi indicizzati al tasso d'inflazione. La duration media di tale portafoglio è pari a circa quarantacinquemesi.
L'assunzione del rischio di tasso connesso all'attività di raccolta effettuata operativamente dalla Tesoreria della Capogruppo ed in linea con la strategia definita da ALM & Capital Management avviene nel rispetto delle politiche e dei limiti fissati dal Consiglio di Amministrazione, ed è disciplinata da precise deleghe in materia che fissano limiti di autonomia per i soggetti autorizzati ad operare nell'ambito della Tesoreria della Banca.
Le funzioni aziendali preposte a garantire la corretta gestione del rischio di tasso sono ALM & Capital Management, che in linea con l'appetito al rischio stabilito, definisce le azioni necessarie al perseguimento dello stesso, la Tesoreria, che si occupa della gestione del portafoglio titoli obbligazionari, la funzione di Risk Management, cui spetta il compito di proporre l'appetito al rischio, individuare gli indicatori di rischio più opportuni e monitorarne l'andamento delle masse attive e passive in relazione ai limiti prefissati, e l'Alta Direzione cui spetta il compito, nello specifico, di proporre annualmente al Consiglio della Banca le politiche di impiego e raccolta e di gestione del rischio di tasso, nonché suggerire in corso d'anno gli eventuali opportuni interventi per assicurare lo svolgimento dell'attività in coerenza con le politiche di rischio approvate dalla Banca.
La posizione di rischio di tasso è oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione della Banca nell'ambito del Tableau de Bord trimestrale predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali.
Il rischio di tasso di interesse trova collocazione tra i rischi di secondo pilastro. Nel documento finale inoltrato all'Organo di Vigilanza, ai sensi della disciplina di riferimento (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti), il rischio di tasso d'interesse è stato oggetto di specifica misurazione in termini di assorbimento patrimoniale e potenziale impatto sul margine di interesse. Il monitoraggio viene effettuato a livello consolidato.
In considerazione dell'entità del rischio assunto, il Gruppo Banca IFIS generalmente non utilizza strumenti di copertura del rischio tasso.
Relativamente al rischio di prezzo, il Gruppo, esplicando la propria attività in maniera prevalente nel comparto del finanziamento del capitale circolante delle piccole e medie imprese, non assume, di norma, rischi di oscillazione di prezzo su strumenti finanziari.
La classificazione dei titoli obbligazionari detenuti tra le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva introduce il rischio di oscillazione delle riserve patrimoniali del Gruppo come conseguenza della variazione del fair value dei titoli. Tale rischio risulta comunque moderato considerando la dimensione relativamente contenuta del portafoglio rispetto al totale attivo e la sua composizione, con netta prevalenza di titoli governativi.
Il monitoraggio del rischio di prezzo assunto dal Gruppo nell'ambito della propria attività, rientra tra le competenze della funzione di Risk Management.
| Tipologia/Durata residua | a vista | fino a 3 mesi |
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
da oltre 1 anno fino a 5 anni |
da oltre 5 anni fino a 10 anni |
oltre 10 anni |
Durata indeter minata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività per cassa | 2.539.799 | 2.614.758 | 1.140.658 | 268.401 | 981.012 | 204.560 | 26.743 | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 142.388 | 410.887 | 847 | 23.954 | 226 | 6.060 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | 64.813 | 477 | 847 | 23.954 | 226 | 6.060 | - |
| - altri | - | 77.575 | 410.410 | - | - | - | - | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 83.800 | 315.993 | 5.534 | 194 | 1.000 | 3 | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 2.455.999 | 2.156.377 | 724.237 | 267.360 | 956.058 | 204.331 | 20.683 | - |
| - c/c | 83.124 | 3.979 | 2.800 | - | - | 1.657 | - | - |
| - altri finanziamenti | 2.372.875 | 2.152.398 | 721.437 | 267.360 | 956.058 | 202.674 | 20.683 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | 195.418 | 744.891 | 490.086 | 22.996 | 60.548 | 842 | 268 | - |
| - altri | 2.177.457 | 1.407.507 | 231.351 | 244.364 | 895.510 | 201.832 | 20.415 | - |
| 2. Passività per cassa | 1.205.325 | 1.391.692 | 260.158 | 658.384 | 3.384.777 | 407.438 | - | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 1.049.707 | 1.390.857 | 260.154 | 658.317 | 2.201.584 | 5.753 | - | - |
| - c/c | 223.867 | 52.684 | 5.221 | 10.375 | 3.325 | 3.180 | - | - |
| - altri debiti | 825.840 | 1.338.173 | 254.933 | 647.942 | 2.198.259 | 2.573 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 825.840 | 1.338.173 | 254.933 | 647.942 | 2.198.259 | 2.573 | - | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 66.521 | 804 | - | - | 695.075 | - | - | - |
| - c/c | 63.074 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 3.447 | 804 | - | - | 695.075 | - | - | - |
| 2.3 Titoli di debito | 89.097 | 31 | 4 | 67 | 488.118 | 401.685 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | 401.685 | - | - |
| - altri | 89.097 | 31 | 4 | 67 | 488.118 | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altre | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | 218.172 | 3.033 | 1.574 | - | 13.319 | 66.697 | - | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | 218.172 | 3.033 | 1.574 | - | 13.319 | 66.697 | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | 218.172 | 3.033 | 1.574 | - | 13.319 | 66.697 | - | - |
| + posizioni lunghe | 151.398 | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | 66.774 | 3.033 | 1.574 | - | 13.319 | 66.697 | - | - |
| Tipologia/Durata residua | a vista | fino a 3 mesi |
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
da oltre 1 anno fino a 5 anni |
da oltre 5 anni fino a 10 anni |
oltre 10 anni |
Durata indeter minata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività per cassa | 34.769 | 123.751 | 7.693 | 395 | 327 | 12 | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 9.344 | 6.970 | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 25.425 | 116.781 | 7.693 | 395 | 327 | 12 | - | - |
| - c/c | 87 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 25.338 | 116.781 | 7.693 | 395 | 327 | 12 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | 43 | 26.908 | 6.971 | 67 | 327 | 12 | - | - |
| - altri | 25.295 | 89.873 | 722 | 328 | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | 307 | 17.761 | - | 44 | 701 | - | - | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 131 | - | - | - | 701 | - | - | - |
| - c/c | 131 | - | - | - | 701 | - | - | - |
| - altri debiti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 176 | 17.761 | - | 44 | - | - | - | - |
| - c/c | 88 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 88 | 17.761 | - | 44 | - | - | - | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altre | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | ||||||||
| + posizioni lunghe | 9.388 | - | - | - | - | - | - | - |
| + posizioni corte | 9.388 | - | - | - | - | - | - | - |
L'assunzione del rischio di cambio, intesa quale componente gestionale potenzialmente idonea a consentire migliori performances di tesoreria, rappresenta un'operatività estranea alle politiche del Gruppo. Le operazioni in divisa di Banca IFIS si sostanziano principalmente in operazioni di incasso e pagamento correlate alla tipica attività di factoring. In tale ottica le anticipazioni in divisa concesse alla clientela sono generalmente coperte da depositi e/o finanziamenti acquisiti da banche espressi nella stessa divisa eliminando sostanzialmente il rischio di perdite connesso all'oscillazione dei cambi. In taluni casi la copertura viene effettuata utilizzando strumenti sintetici.
Relativamente all'operatività riguardante le operazioni in divisa estera effettuate nell'ambito dell'operatività di corporate banking, esse si sostanziano in finanziamenti a medio/lungo termine (principalmente in USD) per i quali il rischio di cambio viene neutralizzato sin dall'origine ricorrendo a provvista avente la medesima valuta originaria.
Un rischio di cambio residuale si manifesta quale conseguenza del fisiologico mismatching tra gli utilizzi da parte della clientela ed i relativi approvvigionamenti di valuta da parte della tesoreria, prevalentemente connessi alla difficoltà di formulare previsioni esatte sulle dinamiche finanziarie connesse all'attività di factoring, con particolare riferimento ai flussi d'incasso da parte dei debitori ceduti rispetto alle scadenze dei finanziamenti accesi alla clientela, nonché all'effetto degli interessi sugli stessi.
La Tesoreria è comunque giornalmente impegnata a minimizzare questa differenza, riallineando nel continuo il dimensionamento e la cadenza temporale delle posizioni in valuta.
L'assunzione e la gestione del rischio di cambio connesso all'attività avviene nel rispetto delle politiche di rischio e dei limiti fissati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, ed è disciplinata da precise deleghe operative in materia che fissano limiti di autonomia per i soggetti autorizzati ad operare, nonché limiti alla posizione netta in cambi giornaliera particolarmente stringenti.
Le funzioni aziendali preposte a garantire la corretta gestione del rischio di cambio sono la Tesoreria, che si occupa della gestione diretta del funding e della posizione in cambi, la funzione di Risk Management, cui spetta il compito di individuare gli indicatori di rischio più opportuni e monitorarne l'andamento in relazione ai limiti prefissati, e l'Alta Direzione cui spetta il compito, sulla base delle proposte effettuate da ALM & Capital Management, di asseverare tali suggerimenti e proporre quindi annualmente al Consiglio di Amministrazione della Banca le politiche di funding e di gestione del rischio cambio nonché suggerire in corso d'anno gli eventuali opportuni interventi per assicurare lo svolgimento dell'attività del Gruppo in coerenza con le politiche di rischio approvate.
Il posizionamento sul fronte dei cambi è inoltre oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione della Banca nell'ambito del Tableau de Bord trimestrale predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali.
L'operatività sul mercato polacco, tramite la controllata IFIS Finance, non muta la sopra evidenziata impostazione: le attività denominate in zloty vengono finanziate mediante provvista nella medesima valuta.
Con l'acquisto della partecipata polacca, Banca IFIS ha assunto in proprio il rischio di cambio rappresentato dall'investimento iniziale nel capitale di IFIS Finance per 21,2 milioni di zloty e dal successivo aumento di capitale sociale di importo pari a 66 milioni di zloty.
Banca IFIS possiede, inoltre, una partecipazione pari al 5,57% del capitale sociale della società India Factoring and FinanceSolutions Private Limited, per complessivi 20 milioni di rupie indiane ed un controvalore di 3.044 mila euro al cambio storico. Tale partecipazione è stata assoggettata ad impairment test nel corso dell'esercizio 2015 con un effetto a conto economico di 2,4 milioni di euro. A partire dal 2016 il fair value è stato rivalutato, in contropartita del patrimonio netto, fino a portare il valore della partecipazione a 1.152,7 mila euro.
In considerazione della dimensione della posizione non si è ritenuto necessario provvedere ad una specifica copertura del conseguente rischio di cambio.
| Valute | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | DOLLARO STATI UNITI |
STERLINA REGNO YEN UNITO |
DOLLARO FRANCO CANADESE SVIZZERO |
ALTRE VALUTE |
||||||
| A. Attività finanziarie | 185.962 | 3.661 | 18 | 35 | 308 | 66.619 | ||||
| A.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | ||||
| A.2 Titoli di capitale | 30.540 | - | - | - | - | 1.153 | ||||
| A.3 Finanziamenti a banche | 11.796 | 890 | 16 | 34 | 43 | 25.961 | ||||
| A.4 Finanziamenti a clientela | 143.626 | 2.771 | 2 | 1 | 265 | 39.505 | ||||
| A.5 Altre attività finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||||
| B. Altre attività | - | - | - | - | - | 51 | ||||
| C. Passività finanziarie | 16.332 | 3.693 | - | - | 133 | 6.133 | ||||
| C.1 Debiti verso banche | 15.533 | 3.691 | - | - | 133 | 6.096 | ||||
| C.2 Debiti verso clientela | 799 | 2 | - | - | - | 37 | ||||
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | ||||
| C.4 Altre passività finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||||
| D. Altre passività | - | - | - | - | - | 28 | ||||
| E. Derivati finanziari | ||||||||||
| - Opzioni | ||||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | ||||
| + posizioni corte | - | - | - | - | - | - | ||||
| - Altri | ||||||||||
| + posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | ||||
| + posizioni corte | 166.750 | - | - | - | - | 45.082 | ||||
| Totale attività | 185.962 | 3.661 | 18 | 35 | 308 | 66.670 | ||||
| Totale passività | 183.082 | 3.693 | - | - | 133 | 51.243 | ||||
| Sbilancio (+/-) | 2.880 | (32) | 18 | 35 | 175 | 15.427 |
Il Gruppo Banca IFIS ha richiesto ed ottenuto l'autorizzazione ad effettuare l'attività di prestazione di servizi di investimento presso la clientela, finalizzata principalmente alla copertura dei rischi di tasso e cambio assunti dalla clientela attraverso l'offerta di operazioni derivate plain-vanilla. Attualmente non sono state effettuate operazioni in tal senso.
Banca IFIS utilizza talvolta derivati finanziari finalizzati alla copertura delle esposizioni sui tassi di cambio. Si rinvia a quanto descritto al paragrafo 1.2 Rischi di mercato.
Il portafoglio di negoziazione è risultato composto da operazioni residue rivenienti dall'attività di Corporate Desk della ex Interbanca S.p.A., cessata dalla stessa nel corso del 2009, in cui venivano offerti contratti derivati alla clientela a copertura dei rischi finanziari da questa assunti. Tutte le operazioni ancora in essere sono coperte, ai fini dell'annullamento del rischio di mercato, con operazioni "back to back", nelle quali la controllata si assume, con controparti di mercato esterne, una posizione opposta a quella venduta alla clientela corporate.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti/Tipologie derivati |
Over the counter | Over the counter | ||||||||
| Senza controparti centrali | Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Senza controparti centrali | |||||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensa zione |
Senza accordi di compensa zione |
Con accordi di compensa zione |
Senza accordi di compensa zione |
Mercati organizzati |
|||||
| 1.Titoli di debito e tassi d'interesse |
- | - | 261.621 | - | - | - | 361.406 | - | ||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | 21.168 | - | ||
| b) Swap | - | - | 261.621 | - | - | - | 340.238 | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - - |
- | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari |
- | - | 30.091 | - | - | - | 30.091 | - | ||
| a) Opzioni | - | - | 30.091 | - | - | - | 30.091 | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Valute e oro | - | - | 192.618 | - | - | - | 249.875 | - | ||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | 192.618 | - | - | - | 249.875 | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | - | - | 484.330 | - | - | - | 641.372 | - |
| 31.12.2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie derivati | Over the counter | Over the counter | ||||||
| Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | |||||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensa zione |
Senza accordi di compensa zione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensa zione |
Senza accordi di compensa zione |
Mercati organizzati |
|
| 1. Fair value positivo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | 30.023 | - | - | - | 34.514 | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | 1.426 | - | - | - | 2.853 | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 31.449 | - | - | - | 37.367 | - |
| 2. Fair value negativo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | 30.970 | - | - | - | 37.955 | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | 185 | - | - | - | 284 | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 31.155 | - | - | - | 38.239 | - |
| Attività sottostanti | Controparti centrali |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
|---|---|---|---|---|
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | 163.220 | - | 98.401 |
| - fair value positivo | X | 14.361 | - | 15.662 |
| - fair value negativo | X | 30.970 | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | 30.091 | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | 192.618 | - | - |
| - fair value positivo | X | 1.426 | - | - |
| - fair value negativo | X | 185 | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| Sottostanti/Vita residua | Fino a 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse | 40.690 | 162.794 | 58.137 | 261.621 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari | - | 30.091 | - | 30.091 |
| A.3 Derivati finanziari su valute e oro | 192.618 | - | - | 192.618 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | - | - | - | - |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31.12.2018 | 233.308 | 192.885 | 58.137 | 484.330 |
| Totale 31.12.2017 | 341.411 | 229.218 | 92.335 | 662.964 |
Il rischio di liquidità è rappresentato dalla possibilità che il Gruppo non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di reperire fondi o dell'incapacità di cedere attività sul mercato per far fronte ad esigenze di liquidità. Rappresenta altresì rischio di liquidità l'incapacità di reperire nuove risorse finanziarie adeguate, in termini di ammontare e di costo, rispetto alle necessità/opportunità operative, che costringa il Gruppo a rallentare o fermare lo sviluppo dell'attività, o sostenere costi di raccolta eccessivi per fronteggiare i propri impegni, con impatti negativi significativi sulla marginalità della propria attività.
Nel corso del 2018 il Gruppo ha continuato nella strategia di diversificazione delle fonti di raccolta, principalmente al fine di ridurre la dipendenza dalla raccolta retail.
Al 31 dicembre 2018 le fonti finanziarie sono rappresentate principalmente dal patrimonio, dalla raccolta on-line presso la clientela retail e composta da depositi a vista e vincolati, dai prestiti obbligazionari a medio-lungo termine emessi nell'ambito del programma EMTN, dalla raccolta effettuata presso l'Eurosistema (TLTRO), da operazioni di cartolarizzazione a medio-lungo termine, dal canale Abaco presso la Banca d'Italia.
Con riferimento alle attività del Gruppo esse sono composte dall'operatività inerente il factoring, composta principalmente da crediti commerciali e presso la Pubblica Amministrazione con scadenze entro l'anno, da crediti con durata a medio-lungo termine rivenienti principalmente dall'operatività di leasing, corporate banking, finanza strutturata e work-out and recovery.
Relativamente all'attività svolta dal Gruppo nei segmenti NPL ed acquisto crediti fiscali da procedure concorsuali, le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.
La strategia di diversificazione attuata con successo principalmente presso investitori istituzionali a partire dal 2017, nonché l'attribuzione del rating da parte di Fitch al Gruppo, hanno costituito un passaggio significativo nella riduzione del funding risk.
Durante l'ultimo periodo del 2018 si è verificato un significativo incremento degli impieghi commerciali del Gruppo, alimentato sia dalla fisiologica domanda che caratterizza il fine esercizio da parte della clientela più dimensionata e strutturata, sia da una crescita strutturale, da parte dello small business, della domanda dei prodotti di credito commerciale offerti dal Gruppo. Tale fattore ha generato a fine 2018 una riduzione delle riserve di liquidità disponibili rispetto agli usuali valori del Gruppo nel corso del 2018.
L'ammontare di tali riserve di liquidità di elevata qualità (principalmente detenute dal Gruppo presso il conto corrente con Banca d'Italia) consente di soddisfare i requisiti normativi (LCR e NSFR) e interni relativi alla prudente gestione del rischio di liquidità.
Il Gruppo è costantemente impegnato nell'armonico sviluppo delle proprie risorse finanziarie, sia dal punto di vista dimensionale che dei costi, al fine di disporre di riserve di liquidità disponibili adeguate ai volumi di attività attuali e prospettici.
Le funzioni aziendali della Capogruppo preposte a garantire la corretta applicazione della politica di liquidità sono la Tesoreria, che si occupa della gestione diretta della liquidità, la funzione di Risk Management, cui spetta il compito di proporre l'appetito al rischio, individuare gli indicatori di rischio più opportuni e monitorarne l'andamento in relazione ai limiti prefissati e supportare l'attività dell'Alta Direzione cui spetta il compito, con il supporto di ALM & Capital Management, di proporre annualmente al Consiglio di Amministrazione le politiche di funding e di gestione del rischio liquidità e suggerire in corso d'anno gli eventuali opportuni interventi per assicurare lo svolgimento dell'attività in piena coerenza con le politiche di rischio approvate.
Nell'ambito del continuo processo di adeguamento delle procedure e politiche inerenti il rischio di liquidità e tenuto conto dell'evoluzione delle disposizioni di vigilanza prudenziale di riferimento, la Capogruppo utilizza un framework interno di governo, monitoraggio e gestione del rischio di liquidità a livello di Gruppo.
In conformità alle disposizioni di vigilanza la Banca è altresì dotata di un piano di emergenza (Contingency Funding Plan) al fine di salvaguardare il Gruppo bancario da danni o pericoli derivanti da una eventuale crisi di liquidità e garantire la continuità operativa aziendale anche in condizioni di grave emergenza derivante dagli assetti interni e/o dalla situazione dei mercati.
La posizione di rischio di liquidità è oggetto di periodico reporting al Consiglio di Amministrazione della Banca predisposto dalla funzione Risk Management per i vertici aziendali.
Con riferimento alla partecipata polacca, l'attività di tesoreria è coordinata dalla Capogruppo.
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro
| Voci/Scaglioni temporali | a vista | da oltre 1 giorno a 7 giorni |
da oltre 7 giorni a 15 giorni |
da oltre 15 giorni a 1 mese |
da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
durata indeter minata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per cassa | ||||||||||
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | - | - | 30.692 | 677 | 281.000 | 112.000 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | 173 | - | - | 707 | 262 | 1.022 | 1.541 | 80.867 | 99.176 | - |
| A.3 Quote O.I.C.R. | 68.810 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 1.311.664 | 59.455 | 203.883 | 464.879 | 1.284.548 | 527.461 | 590.544 | 2.115.449 | 627.448 | 327.913 |
| - banche | 79.783 | - | - | - | 20.917 | 790 | 2.222 | 8.024 | 3 | 280.960 |
| - clientela | 1.231.881 | 59.455 | 203.883 | 464.879 | 1.263.631 | 526.671 | 588.322 | 2.107.425 | 627.445 | 46.953 |
| Passività per cassa | ||||||||||
| B.1 Depositi e conti correnti | 1.047.212 | 35.247 | 40.361 | 71.315 | 1.272.223 | 261.653 | 668.515 | 1.317.769 | 3.180 | - |
| - banche | 33.819 | - | - | 460 | - | - | - | 11.250 | - | - |
| - clientela | 1.013.393 | 35.247 | 40.361 | 70.855 | 1.272.223 | 261.653 | 668.515 | 1.306.519 | 3.180 | - |
| B.2 Titoli di debito | 275 | 7 | 1 | 1 | 17.570 | 8.958 | 18.067 | 527.333 | 400.000 | - |
| B.3 Altre passività | 12.274 | - | - | 696 | 57 | 85 | 1.195 | 1.597.502 | 2.573 | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | - | - | 17.700 | 60.000 | 115.200 | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | 30.023 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | 30.970 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
||||||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi |
||||||||||
| - posizioni lunghe | 18.801 | - | - | 4.471 | 37 | 1.980 | 698 | 36.776 | 88.654 | - |
| - posizioni corte | 66.793 | - | - | 3.033 | - | 1.574 | - | 13.319 | 66.697 | - |
| C.5 garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Altre valute
| Voci/Scaglioni temporali | a vista | da oltre 1 giorno a 7 giorni |
da oltre 7 giorni a 15 giorni |
da oltre 15 giorni a 1 mese |
da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
durata indeter minata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per cassa | ||||||||||
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Quote O.I.C.R. | 30.540 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 45.858 | 13.042 | 14.476 | 30.812 | 77.292 | 8.013 | 11.171 | 23.705 | 979 | - |
| - banche | 23.656 | 6.988 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - clientela | 22.202 | 6.054 | 14.476 | 30.812 | 77.292 | 8.013 | 11.171 | 23.705 | 979 | - |
| Passività per cassa | ||||||||||
| B.1 Depositi e conti correnti | 137 | 1.955 | 5.168 | 9.325 | 9.020 | - | 45 | 701 | - | - |
| - banche | - | 1.955 | 5.168 | 9.325 | 9.020 | - | 45 | - | - | - |
| - clientela | 137 | - | - | - | - | - | - | 701 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | 17.798 | 59.972 | 114.848 | - | - | - | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere |
||||||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi |
||||||||||
| - posizioni lunghe | 7.719 | - | - | - | - | - | 479 | - | - | - |
| - posizioni corte | 8.199 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
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| - posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Nel corso del mese di dicembre 2016, il Gruppo Banca IFIS, tramite la società oggi incorporata IFIS Leasing S.p.A. (originator), ha perfezionato un'operazione di cartolarizzazione che ha comportato la cessione alla società veicolo Indigo Lease S.r.l. di un portafoglio di crediti in bonis per un ammontare di 489 milioni di euro.
All'operazione è stato attribuito un rating da Moody's e da DBRS. Le medesime agenzie si occuperanno del monitoraggio annuale per tutta la durata dell'operazione.
Il prezzo a pronti del portafoglio crediti ceduto, pari a 489 milioni di euro, è stato pagato dal veicolo all'incorporata IFIS Leasing S.p.A. utilizzando i fondi rivenienti dall'emissione di titoli senior per l'importo di 366 milioni di euro, a cui è stato attribuito un rating di Aa3 (sf) (Moody's) e di AA (sf) (DBRS), il cui rimborso è legato agli incassi realizzati sul portafoglio crediti. Inoltre sono stati emessi dal veicolo titoli junior acquistati dalla incorporata IFIS Leasing S.p.A., a cui non è stato attribuito un rating, per un valore pari a 138 milioni di euro. Inoltre, a quest'ultima è stato conferito specifico mandato di servicing per la riscossione e la gestione dei crediti.
Nel corso del terzo trimestre 2017, la controllante Banca IFIS S.p.A. ha provveduto a riacquistare la totalità dei titoli senior emessi dal veicolo. Alla data del 31 dicembre 2018 la totalità dei titoli emessi dal veicolo sono stati quindi sottoscritti dal Gruppo Banca IFIS.
Si segnala che, in forza delle condizioni contrattuali sottostanti l'operazione, non si configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici relativi alle attività cedute (crediti).
Si rinvia a quanto commentato fra i rischi di credito in ordine alle operazioni di cartolarizzazione in essere al 31 dicembre 2018 e alle finalità per le quali sono state effettuate.
Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di processi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Non rientrano in tale definizione il rischio strategico ed il rischio di reputazione, mentre risultano ricompresi il rischio legale (ossia il rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extracontrattuale ovvero da altre controversie), il rischio informatico, il rischio di mancata conformità, il rischio di frode, il rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo nonché il rischio di errata informativa finanziaria.
Le fonti principali di manifestazione del rischio operativo sono rappresentate da errori operativi, inefficienza o inadeguatezza dei processi operativi e dei relativi controlli/presidi, frodi interne ed esterne, mancata conformità della regolamentazione interna alle norme esterne, esternalizzazione di funzioni aziendali, livello qualitativo della sicurezza fisica e logica, inadeguatezza o indisponibilità dei sistemi hardware e software, crescente ricorso all'automazione, sotto-dimensionamento degli organici rispetto al livello dimensionale dell'operatività ed infine inadeguatezza delle politiche di gestione e formazione del personale.
Il Gruppo Banca IFIS ha da tempo definito – coerentemente alle apposite prescrizioni normative ed alle best practice di settore – il quadro complessivo per la gestione del rischio operativo, rappresentato da un insieme di regole, procedure, risorse (umane, tecnologiche e organizzative) ed attività di controllo volte a identificare, valutare, monitorare, prevenire o attenuare nonché comunicare ai livelli gerarchici appropriati tutti i rischi operativi assunti o assumibili nelle diverse unità organizzative. I processi chiave per una corretta gestione del rischio operativo sono peraltro rappresentati dalla raccolta dei dati di perdita operativa (Loss Data Collection) e dall'autovalutazione prospettica dell'esposizione al rischio operativo (Risk Self Assessment).
Il processo di raccolta strutturata e censimento delle perdite derivanti da eventi di rischio operativo risulta consolidato, grazie anche ad una costante e continua attività, da parte del Risk Management, di diffusione tra le strutture aziendali di una cultura orientata alla gestione proattiva dei rischi operativi e quindi di sensibilizzazione al correlato processo di Loss Data Collection.
Si segnala che nel corso dell'ultimo trimestre 2018 è stata avviata la campagna periodica di Risk Self Assessment che ha incluso il perimetro societario in essere a fine anno. A seguito della campagna, che si concluderà entro il primo semestre 2019, verranno identificate le principali criticità operative e di conseguenza verranno definiti ed avviati specifici interventi di mitigazione volti a rafforzare ulteriormente i presidi a fronte dei rischi operativi.
Oltre alle sopra citate attività, il framework di Gruppo per la gestione del rischio operativo prevede la definizione di un set di indicatori di rischio in grado di evidenziare tempestivamente l'insorgenza di vulnerabilità nella esposizione della Banca e delle sue controllate ai rischi operativi. Tali indicatori vengono monitorati nel continuo e illustrati all'interno di report periodici condivisi con le strutture e gli organi di competenza: al superamento di determinate soglie o in caso di andamenti anomali, si attivano specifici processi di escalation volti a definire e implementare appropriati interventi di mitigazione.
Si segnala inoltre che al fine di prevenire e gestire il rischio operativo, il Risk Management di Capogruppo è impegnato, in collaborazione con le altre funzioni aziendali, nelle attività di valutazione delle esternalizzazioni delle funzioni operative e nella valutazione dei rischi associati all'introduzione di nuovi prodotti e servizi. Infine contribuisce al monitoraggio dell'evoluzione del rischio infomatico nonché dell'efficacia delle misure di protezione delle risorse ICT.
In relazione alle Società del Gruppo Banca IFIS, si specifica che la gestione del rischio operativo risulta, allo stato attuale, assicurata dallo stretto coinvolgimento della Capogruppo che assume decisioni in ordine alle strategie anche per quanto riguarda la gestione dei rischi.
Si evidenzia come, in caso ci siano nuove controllate che entrano a far parte del Gruppo, venga prontamente avviato un percorso di integrazione del framework complessivo di gestione del rischio operativo finalizzato a definire un unico approccio metodologico a livello di Gruppo. In particolare viene organizzata ed erogata della formazione specifica sulla tematica dei rischi operativi e sull'utilizzo dell'applicativo dedicato alla raccolta dei dati di perdita. Inoltre, per quanto riguarda il monitoraggio degli indicatori di rischio, si avvia un'attività di roll-out degli indicatori definiti dalla Capogruppo anche per le controllate, nonché l'esecuzione di una serie di specifiche analisi a cura del Risk Management della controllata volte a controllare l'esposizione delle società a determinati fenomeni riconducibili ai rischi operativi.
Ai fini della determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, il Gruppo ha adottato il cosiddetto Metodo Base previsto dalla normativa prudenziale.
Si segnala che, parallelamente alla gestione del rischio operativo, è attivo un processo di gestione del rischio reputazionale.
Il rischio reputazionale rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell'immagine del Gruppo da parte di clienti, controparti, azionisti del Gruppo, investitori o Autorità di Vigilanza.
Il rischio reputazionale è considerato un rischio di secondo livello, in quanto è generato dalla manifestazione di altre tipologie di rischio, quali il rischio di non conformità, il rischio strategico e in particolar modo i rischi operativi.
La gestione del rischio reputazionale risulta, come per il rischio operativo, assicurata dal Risk Management della Capogruppo che definisce il framework complessivo di Gruppo – coerentemente alle apposite prescrizioni normative ed alle best practice di settore – per la gestione del rischio reputazionale volto a identificare, valutare, monitorare i rischi reputazionali assunti o assumibili nelle diverse Società del Gruppo e nelle diverse unità organizzative. Il framework prevede la raccolta degli eventi di rischio reputazionale che si manifestano, l'autovalutazione prospettica dell'esposizione al rischio reputazionale (Risk Self Assessment) e un set di indicatori di rischio monitorati nel continuo.
Si segnala che nel corso dell'ultimo trimestre 2018 è stata avviata la campagna periodica di Risk Self Assessment che ha incluso il perimetro societario in essere a fine anno.
Non si segnalano significativi ulteriori rischi per le restanti imprese incluse nel perimetro di consolidamento non facenti parte del Gruppo Bancario, che non siano già stati riportati nella sezione relativa al Gruppo Bancario.
La gestione del patrimonio riguarda l'insieme delle politiche e delle scelte necessarie per stabilire la dimensione del patrimonio in modo da assicurare che esso sia coerente con le attività ed i rischi assunti dalla Banca. Il Gruppo Banca IFIS è soggetto ai requisiti di adeguatezza patrimoniale stabiliti dal cd. Comitato di Basilea (CRR/CRD IV).
L'attività di verifica del rispetto dei requisiti di vigilanza minimi e della conseguente adeguatezza del patrimonio regolamentare, nonché dei limiti patrimoniali definiti a livello di Risk Appetite Framework (RAF), viene svolta nel continuo e rendicontata al Consiglio di Amministrazione.
In aggiunta, anche in accordo con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea del 28 gennaio 2015, il rispetto dell'adeguatezza patrimoniale è anche garantito dall'osservanza di una politica di pay out correlata al raggiungimento dei requisiti patrimoniali minimi sopra menzionati, nonché dell'attenta analisi di eventuali impatti di operazioni di finanza straordinaria (aumenti di capitale, prestiti convertibili, ecc.).
Un'ulteriore fase di analisi e controllo preventivo dell'adeguatezza patrimoniale del Gruppo avviene ogni qualvolta si programmino operazioni di carattere straordinario. In questo caso, sulla base delle informazioni relative all'operazione da porre in essere, si provvede a stimare l'impatto sui coefficienti regolamentari, nonché sul RAF, e si analizzano le eventuali azioni necessarie per rispettare i vincoli richiesti.
Al 31 dicembre 2017 Banca IFIS deteneva n. 377.829 azioni proprie per un controvalore totale di 3,1 milioni di euro ed un valore nominale complessivo pari a 377.829 euro.
Nel corso dell'esercizio 2018 Banca IFIS ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del bilancio 2014 n. 7.717 azioni proprie al prezzo medio di 32,67 euro, per un controvalore di 252 mila euro ed un valore nominale di 7.717 euro, realizzando utili per 187 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali.
La giacenza a fine esercizio risulta pertanto pari a n. 370.112 azioni proprie, per un controvalore complessivo di 3,1 milioni di euro ed un valore nominale totale di 370.112 euro.
| Voci del patrimonio netto | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolida mento |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Capitale sociale | 58.241 | - | 6.100 | (6.100) | 58.241 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 102.116 | - | - | - | 102.116 |
| 3. Riserve | 1.180.505 | - | 125.739 | (136.770) | 1.169.474 |
| 4. Strumenti di capitale | - | - | - | - | - |
| 5. (Azioni proprie) | (3.103) | - | - | - | (3.103) |
| 6. Riserve da valutazione: | (14.535) | - | (3) | - | (14.538) |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.586 | - | - | - | 1.586 |
| - Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(10.279) | - | - | - | (10.279) |
| - Attività materiali | - | - | - | - | - |
| - Attività immateriali | - | - | - | - | - |
| - Copertura di investimenti esteri | - | - | - | - | - |
| - Copertura dei flussi finanziari | - | - | - | - | - |
| - Strumenti di copertura [elementi non designati] | - | - | - | - | - |
| - Differenze di cambio | (6.032) | - | - | - | (6.032) |
| - Attività non correnti e gruppi in via di dismissione | - | - | - | - | - |
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | - | - | - | - |
| - Utili (Perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
189 | - | (3) | - | 186 |
| - Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
- | - | - | - | - |
| - Leggi speciali di rivalutazione | - | - | - | - | - |
| 7. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi | 135.776 | - | 12.070 | (1.036) | 146.810 |
| Totale | 1.459.000 | - | 143.906 | (143.906) | 1.459.000 |
Nella tabella sopra riportata sono indicate le componenti del patrimonio netto contabile, sommando quelle del Gruppo con quelle di terzi, ripartite per tipologia di imprese oggetto di consolidamento. Più in dettaglio, nella colonna riferita al Consolidato prudenziale viene indicato l'importo che risulta dal consolidamento delle società appartenenti al Gruppo Bancario senza considerare gli effetti del consolidamento prudenziale nella controllante La Scogliera S.p.A., al lordo degli effetti economici di transazioni effettuate con altre società incluse nel perimetro di consolidamento. Nella colonna Altre imprese sono riportati gli importi che risultano dal consolidamento, al lordo degli effetti economici derivanti da transazioni effettuate con le società appartenenti al Gruppo Bancario. Nelle colonne Elisioni ed Aggiustamenti sono invece indicate le rettifiche necessarie per ottenere il dato rappresentato in bilancio.
| Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | consolidamento | Elisioni e aggiustamenti da |
31.12.2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa |
| 1. Titoli di debito | - | (10.279) | - | - | - | - | - | - | - | (10.279) |
| 2. Titoli di capitale | 2.102 | (515) | - | - | - | - | - | - | 2.102 | (515) |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31.12.2018 | 2.102 | (10.794) | - | - | - | - | - | - | 2.102 | (10.794) |
| Totale 31.12.2017* | 2.627 | (352) | - | - | - | - | - | - | 2.627 | (352) |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
|---|---|---|---|
| 1. Esistenze iniziali (31.12.2017*) |
2.627 | (352) | - |
| Effetto adozione IFRS 9 | (359) | 352 | |
| 2. Variazioni positive |
1.019 | 2.212 | - |
| 2.1 Incrementi di fair value |
- | 2.212 | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito |
1.019 | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo |
- | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) |
- | - | - |
| 2.5 Altre variazioni |
- | - | - |
| 3. Variazioni negative |
13.566 | 625 | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value |
13.566 | 619 | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito |
- | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo |
- | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) |
- | 6 | - |
| 3.5 Altre variazioni |
- | - | - |
| 4. Rimanenze finali |
(10.279) | 1.587 | - |
* Il Gruppo si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". Le esistenze iniziali dei titoli di debito includono anche le riserve iniziali dei titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test secondo il principio IFRS 9 (i.e. quote di fondi OICR).
Le Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti ammontano al 31 dicembre 2018 al valore positivo di 186 mila euro, di cui 118 mila euro di pertinenza della Capogruppo e 68 mila euro di pertinenza dei terzi della neoacquisita Credifarma. Depurando l'effetto di tale acquisizione nel corso del 2018, l'aumento della voce rispetto al valore positivo di 20 mila euro risultante alla fine dell'esercizio precedente (interamente di pertinenza della Capogruppo) deriva principalmente dagli utili netti attuariali maturati nel periodo sul Trattamento di fine rapporto della Capogruppo.
In applicazione della Circolare 262 – 5° aggiornamento – a partire dai Bilanci chiusi al 31 dicembre 2018, la sezione relativa ai fondi propri e ai coefficienti patrimoniali viene sostituita con un rinvio alle analoghe informazioni contenute nell'informativa al pubblico "Terzo Pilastro".
Di seguito sono comunque riportate le principali informazioni relative ai fondi propri e ai coefficienti patrimoniali.
I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 31 dicembre 2018 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR), recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286. In particolare, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile.
| 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|
| A. Capitale primario di classe 1(1) (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali |
1.128.914 | 982.902 |
| di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie | - | - |
| B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) | - | - |
| C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) | 1.128.914 | 982.902 |
| D. Elementi da dedurre dal CET1 | 204.844 | 230.658 |
| E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di disposizioni transitorie |
215 | 107.700 |
| F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E) | 924.285 | 859.944 |
| G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
56.178 | 48.014 |
| di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie | - | - |
| H. Elementi da dedurre dall'AT1 | - | - |
| I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nell'AT1 per effetti di disposizioni transitorie |
- | (9.602) |
| L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I) | 56.178 | 38.412 |
| M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
277.248 | 265.807 |
| di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie | - | - |
| N. Elementi da dedurre dal T2 | - | - |
| O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nel T2 per effetti di disposizioni transitorie |
- | 26.934 |
| P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O) | 277.248 | 292.741 |
| Q. Totale fondi propri (F+L+P) | 1.257.711 | 1.191.097 |
Il capitale primario di classe 1 tiene conto degli utili generati nell'esercizio al netto della stima dei dividendi.
| Importi non ponderati | Importi ponderati / requisiti | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Categorie/Valori | 31.12.2018 | 31.12.2017 | 31.12.2018 | 31.12.2017 | |
| A. ATTIVITA' DI RISCHIO | |||||
| A.1 Rischio di credito e di controparte | |||||
| 1. Metodologia standardizzata | 9.773.374 | 9.842.896 | 8.001.786 | 6.501.214 | |
| 2. Metodologia basata su rating interni | - | - | - | - | |
| 2.1 Base | - | - | - | - | |
| 2.2 Avanzata | - | - | - | - | |
| 3. Cartolarizzazioni | - | - | - | - | |
| B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | |||||
| B.1 Rischio di credito e di controparte | 640.143 | 520.097 | |||
| B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito e di controparte | 1.264 | 1.727 | |||
| B.3 Rischio di regolamento | - | - | |||
| B.4 Rischi di mercato | - | - | |||
| 1. Metodologia standard | 4.674 | 1.166 | |||
| 2. Modelli interni | - | - | |||
| 3. Rischio di concentrazione | - | - | |||
| B.5 Rischio operativo | |||||
| 1. Metodo base | 71.890 | 67.138 | |||
| 2. Metodo standardizzato | - | - | |||
| 3. Metodo avanzato | - | - | |||
| B.6 Altri elementi di calcolo | - | - | |||
| B.7 Totale requisiti prudenziali | 717.971 | 590.128 | |||
| C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA | |||||
| C.1 Attività di rischio ponderate | 8.974.645 | 7.376.606 | |||
| C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 Capital ratio) | 10,30% | 11,66% | |||
| C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) | 10,92% | 12,18% | |||
| C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) | 16,15% |
Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha richiesto al Gruppo Bancario Banca IFIS di adottare per il 2018 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi dell'1,875% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Nel mese di febbraio 2018 il Gruppo Banca IFIS ha acquisito il 100% del capitale di Cap.Ital.Fin. S.p.A., società specializzata in finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio (CQS), cessioni del quinto della pensione (CQP) e delegazioni di pagamento (DP) per pensionati, dipendenti privati, pubblici e statali operante in tutta Italia.
Inoltre, il 2 luglio 2018 il Gruppo ha completato l'operazione di acquisizione della maggioranza di Credifarma S.p.A., società specializzata nel credito alle farmacie. L'operazione è stata finalizzata attraverso l'acquisizione, da parte di Banca IFIS, della totalità delle quote detenute da UniCredit e da BNL – Gruppo BNP Paribas, pari nel complesso al 32,5% del capitale sociale di Credifarma, seguita dall'acquisizione di una parte dell'attuale quota detenuta da Federfarma per il 21,5% del capitale. Infine, l'istituto ha completato un aumento di capitale riservato a Banca IFIS finalizzato a dotare Credifarma di una solida base patrimoniale ai fini regolamentari e per futuri piani di sviluppo.
| Denominazione | Data dell'operazione | (1) | (2) | (3) | (4) |
|---|---|---|---|---|---|
| Cap.Ital.Fin. S.p.A. | 2 febbraio 2018 | 710 | 100% | 614 | (3.710) |
| Credifarma S.p.A. | 2 luglio 2018 | 8.800 | 70% | 5.625 | 1.759 |
Legenda:
(1) = costo dell'operazione
(2) = Percentuale di interessenza acquisita con diritto di voto nell'assemblea ordinaria
(3) = Totale ricavi del Gruppo.
(4) = Utile/perdita netto del Gruppo
Il principio IFRS 3 prevede che alla data di riferimento dell'aggregazione aziendale si identifichi il costo dell'aggregazione e lo si allochi successivamente alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi fair value.
Il costo sostenuto per l'acquisizione della controllata Cap.Ital.Fin S.p.A. è stato determinato provvisoriamente in 710 mila euro rispetto al prezzo inizialmente pagato di 2,1 milioni di euro. Il costo, infatti, può ancora essere oggetto di aggiustamento in applicazione delle tempistiche contrattualmente previste di condivisione con il venditore.
I principali dettagli patrimoniali relativi alla controllata Cap.Ital.Fin S.p.A alla data di aggregazione sono di seguito riportati:
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
02.02.2018 |
|---|---|
| Patrimonio Netto | 10 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.724 |
| Attività materiali e immateriali | 74 |
| Attività e passività fiscali nette | 1.373 |
| Altre voci dell'attivo | 691 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (903) |
| Altre passività | (3.059) |
| Trattamento di fine rapporto del personale | (249) |
| Fondi per rischi e oneri | (641) |
Dal processo di allocazione del costo dell'aggregazione, considerando tutte le informazioni disponibili, non sono emerse significative differenze tra il fair value delle attività e passività della controllata ed i relativi valori contabili. Conseguentemente, dal processo di consolidamento è emerso un valore di avviamento provvisoriamente determinato in 700 mila euro, iscritto alla voce "Attività immateriali".
Il principio IFRS 3 prevede che l'allocazione del costo dell'aggregazione debba essere quantificata in modo definitivo entro il termine massimo di dodici mesi dalla data di acquisizione. Al riguardo si precisa che alla data di riferimento del presente bilancio il processo di allocazione deve intendersi provvisorio, in quanto il prezzo può ancora essere oggetto di aggiustamento in applicazione delle tempistiche di condivisione con il venditore contrattualmente previste.
Il costo sostenuto per l'acquisizione del 70% della controllata Credifarma S.p.A. è stato determinato in 8,8milioni di euro e non è assoggettao a meccanismi di aggiustamento prezzo. I principali dettagli patrimoniali relativi alla controllata Credifarma S.p.A alla data di aggregazione sono di seguito riportati:
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di Euro) |
02.07.2018 |
|---|---|
| Patrimonio Netto | 12.301 |
| Cassa e disponibilità liquide | 6 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 91.051 |
| Attività materiali e immateriali | 2.454 |
| Attività e passività fiscali nette | 4.020 |
| Altre voci dell'attivo | 792 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (83.042) |
| Altre passività | (1.648) |
| Trattamento di fine rapporto del personale | (354) |
| Fondi per rischi e oneri | (978) |
Dal processo di allocazione del costo dell'aggregazione, considerando tutte le informazioni disponibili, non sono emerse significative differenze tra il fair value delle attività e passività della controllate ed i relativi valori contabili ad eccezione delle attività per imposte anticipate (DTA) relative a perdite fiscali pregresse e altre differenze temporanee deducibili di importo minore non iscritte dal Target, considerata l'incertezza sulle modalità ed i tempi di generazione di imponibili futuri sufficienti per il loro recupero.
L'importo delle attività per imposte anticipate iscritte al momento dell'aggregazione ammonta a 1,5 milioni di euro.
Il processo di allocazione definitivo ha portato ad identificare una differenza negativa tra il costo dell'acquisizione e il fair value delle attività acquisite, passività assunte e passività potenziali identificabili. Tale differenza, denominata "gain on bargain purchase" ammonta a 3,9 milioni di euro ed è stata iscritta alla voce "Altri proventi di gestione".
Si è proceduto infine ad identificare il valore da attribuire alle minoranze, corrispondenti alla quota di partecipazione del 30% di Credifarma S.p.A., attraverso la stima del fair value sulla base del prezzo pagato.
Il 7 gennaio 2019 il Gruppo ha completato l'acquisizione del controllo di FBS S.p.A., operatore specializzato in attività di servicing (master and special services), gestore di portafogli di NPL garantiti e non, consulente in attività di due diligence e investitore autorizzato in operazioni su NPL. L'operazione, annunciata il 15 maggio 2018, riguarda il 90% del capitale di FBS per un controvalore di 58,5 milioni di euro.
Durante l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non sono state effettuate rettifiche retrospettive.
In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010), e a quanto prescritto dalla Banca d'Italia con la circolare 263/2006 (Titolo V, Capitolo 5), è stata predisposta la procedura per l'operatività con "soggetti collegati", la cui ultima versione è approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 6 marzo 2018. Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.
Nel corso dell'esercizio 2018 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate.
Al 31 dicembre 2018 il Gruppo Banca IFIS è controllato dalla società La Scogliera S.p.A. ed è composto dalla Capogruppo Banca IFIS S.p.A., dalle società controllate al 100% IFIS Finance Sp. Z o. o., IFIS Rental Services S.r.l., IFIS NPL S.p.A., Two Solar Park 2008 S.r.l. e Cap.Ital.Fin. S.p.A. nonché dalla società controllata al 70% Credifarma S.p.A..
Le tipologie di parti correlate, così come definite dallo IAS 24, significative per il Gruppo Banca IFIS, comprendono:
Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica e quelle sulle transazioni con le diverse tipologie di parti correlate.
La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività di Banca IFIS, inclusi gli amministratori (esecutivi o non esecutivi) della Banca.
Conformemente alle previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (5° aggiornamento del 22 dicembre 2017) sono inclusi fra i dirigenti con responsabilità strategica anche i membri del Collegio Sindacale.
| Benefici a breve termine per i dipendenti |
Benefici successivi al rapporto di lavoro |
Altri benefici a lungo termine |
Indennità per cessazione del rapporto di lavoro |
Pagamenti basati su azioni |
|---|---|---|---|---|
| 4.769 | - | 212 | 79 | 504 |
Nelle informazioni sopra riportate sono compresi i compensi corrisposti agli Amministratori per un importo lordo di 3,4 milioni di euro e ai Sindaci per un importo lordo di 296 mila euro.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2018, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.
| Voci di bilancio | Società controllante |
Dirigenti con responsabilità stategica |
Altri parti correlate |
Totale | % su voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | 6.918 | 6.918 | 1,6% |
| Crediti verso clietela valutati al costo ammortizzato | - | 253 | 5.464 | 5.717 | 0,1% |
| Altre attività | 114.763 | - | - | 114.763 | 37,9% |
| Totale attività | 114.763 | 253 | 12.382 | 127.398 | 1,4% |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato | - | 41 | 2.908 | 2.949 | 0,1% |
| Altre passività | 18.115 | - | - | 18.115 | (4,9)% |
| Riserve | - | - | 327 | 327 | 0,0% |
| Totale passività | 18.115 | 41 | 3.235 | 21.391 | 0,2% |
| Garanzie rilasciate e impegni | - | 15 | 8.965 | 8.980 | n.a. |
| Voci di bilancio | Società controllante |
Dirigenti con responsabilità strategica |
Altre parti correlate |
Totale | % su voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|
| Interessi attivi | - | - | 1.342 | 1.342 | 0,3% |
| Interessi passivi | - | (1) | (21) | (22) | 0,0% |
| Commissioni attive | - | - | 4 | 4 | 0,0% |
| Altre spese amministrative | - | - | (16) | (16) | 0,0% |
I rapporti con la società controllante sono relativi all'applicazione dell'istituto della tassazione di gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86. I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti nel mese di aprile 2016, prevedendo una durata triennale. Banca IFIS ha provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione. In forza dell'applicazione di tale istituto, il reddito imponibile di Banca IFIS e della controllata IFIS Rental Services è trasferito alla consolidante La Scogliera S.p.A. che provvede alla determinazione del reddito complessivo di Gruppo. In seguito all'esercizio dell'opzione, Banca IFIS ha iscritto un credito netto al 31 dicembre 2018 verso la controllante pari a 108,9 milioni di euro e IFIS Rental Services per 5,9 milioni di euro mentre IFIS NPL ha iscritto un debito netto al 31 dicembre 2018 verso la controllante pari a 18,1 milioni di euro.
I rapporti con i dirigenti con responsabilità strategica sono per la quasi totalità relativi a conti deposito rendimax o contomax e a mutui.
I rapporti con le altre parti correlate che rientrano nell'ordinaria attività esercitata da Banca IFIS vedono condizioni applicate allineate a quelle di mercato.
Durante l'anno è proseguita ordinaria attività di factoring a favore di un'impresa amministrata da stretti familiari di membri esecutivi del Consiglio di Amministrazione; l'esposizione del Gruppo Banca IFIS al 31 dicembre 2018 risulta pari a 0,4 milioni di euro.
Risulta una posizione classificata fra i crediti in sofferenza per l'importo netto di 0,6 milioni di euro verso un'impresa garantita da stretti familiari di membri del Consiglio di Amministrazione.
Sono inoltre presenti i rapporti verso due entità per cui Banca IFIS detiene una partecipazione superiore al 20% iscritte tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per un importo pari a 6,9 milioni di euro.
Tali rapporti sono relativi a finanziamenti per ammontari pari a 4,3 milioni di euro.
La remunerazione dell'Alta Direzione è composta da un compenso fisso ricorrente e da una parte variabile calcolata in percentuale dell'utile consolidato al lordo delle imposte.
L'accesso alla parte variabile è subordinato al:
Il mancato raggiungimento di uno di tali parametri impedirà la corresponsione della componente variabile.
E' previsto che l'incidenza della componente variabile sulla componente fissa rispetti il rapporto massimo di 1:1 per l'Amministratore Delegato e non superi il 60% della RAL per il Direttore Generale. Tale componente variabile viene corrisposta per una quota pari al 60% con un pagamento non differito (up front) e per una quota pari al 40% con un pagamento differito per un periodo di tempo di tre anni a decorrere dalla data di promessa di consegna.
La quota della remunerazione variabile sottoposta a differimento (pari al 40%) viene così corrisposta:
La componente variabile non sottoposta a differimento (il restante 60% - up front) viene invece così corrisposta:
A partire dall'esercizio 2014, la corresponsione della retribuzione variabile avviene per il 50% in denaro e per il 50% in azioni della Capogruppo, sia con riferimento alla componente up front sia alla componente differita.
Il numero delle azioni da assegnare è calcolato prendendo come fair value dell'azione la media del prezzo di borsa del mese precedente la determinazione della retribuzione variabile di competenza, quest'ultima da effettuarsi alla data dell'Assemblea che approva il Bilancio.
La componente variabile è soggetta ai meccanismi di malus/claw back i quali possono determinare la riduzione fino all'azzeramento dell'importo, al verificarsi di determinate condizioni.
La tabella delle variazioni annue non viene avvalorata in quanto per il Gruppo Banca IFIS gli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali non rientrano nella fattispecie richiesta dalla tabella stessa.
La retribuzione variabile dell'Alta Direzione determinata per l'esercizio 2018 riferita alla componente da corrispondere in azioni è pari a 418 mila euro; il numero di azioni che verranno attribuite sarà calcolato come sopra descritto.
A seguito dei mutamenti del contesto strategico e organizzativo che hanno caratterizzato l'evoluzione del Gruppo a partire dalla seconda metà del 2017, lo schema dell'informativa di settore è stato oggetto di una profonda revisione.
L'informativa per settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:
I valori comparativi nel presente documento sono stati riesposti in linea con la nuova rappresentazione dei settori di attività.
Inoltre, con riferimento agli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 9, i dati patrimoniali comparativi sono quelli al 1 gennaio 2018 al fine di consentire un confronto omogeneo, mentre i dati economici comparativi sono stati riesposti secondo un criterio di omogeneità contabile con i corrispondenti valori al 31 dicembre 2018.
| BANCA IFIS | |
|---|---|
| Diamo valore al tuo lavoro. |
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico |
||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 29.809 | 29.809 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 35.614 | 35.614 |
| Variazione % | - | - | (16,3)% | (16,3)% |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||
| Dati al 31.12.2018 | 114.619 | - | 49.226 | 163.845 |
| Dati al 01.01.2018 | 58.758 | - | - | 58.758 |
| Variazione % | 95,1% | - | n.a. | 178,8% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
||||
| Dati al 31.12.2018 | 12.188 | - | 419.906 | 432.094 |
| Dati al 01.01.2018 | 13.297 | - | 428.776 | 442.073 |
| Variazione % | (8,3)% | - | (2,1)% | (2,3)% |
| Crediti verso banche | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 590.595 | 590.595 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 1.759.780 | 1.759.780 |
| Variazione % | - | - | (66,4)% | (66,4)% |
| Crediti verso clientela | ||||
| Dati al 31.12.2018 | 5.918.496 | 1.092.799 | 302.677 | 7.313.972 |
| Dati al 01.01.2018 | 5.462.239 | 799.436 | 140.011 | 6.401.686 |
| Variazione % | 8,4% | 36,7% | 116,2% | 14,3% |
| Debiti verso banche | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 785.393 | 785.393 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 791.977 | 791.977 |
| Variazione % | - | - | (0,8)% | (0,8)% |
| Debiti verso clientela | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 4.673.299 | 4.673.299 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 5.293.188 | 5.293.188 |
| Variazione % | - | - | (11,7)% | (11,7)% |
| Titoli in circolazione | ||||
| Dati al 31.12.2018 | - | - | 1.979.002 | 1.979.002 |
| Dati al 01.01.2018 | - | - | 1.639.994 | 1.639.994 |
| Variazione % | - | - | 20,7% | 20,7% |
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | ||||
| Dati al 31.12.2018 | 335.513 | 106.085 | (3.244) | 438.354 |
| Dati al 31.12.2017 | 349.497 | 62.050 | 11.326 | 422.873 |
| Variazione % | (4,0)% | 71,0% | (128,6)% | 3,7% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | ||||
| Dati al 31.12.2018 | 238.075 | 244.234 | (5.900) | 476.409 |
| Dati al 31.12.2017 | 327.017 | 164.505 | 7.700 | 499.222 |
| Variazione % | (27,2)% | 48,5% | (176,6)% | (4,6)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
|---|---|---|---|---|
| Margine di intermediazione | ||||
| Quarto trimestre 2018 | 93.957 | 34.051 | 3.005 | 131.013 |
| Quarto trimestre 2017 | 88.894 | 14.499 | 4.986 | 108.379 |
| Variazione % | 5,7% | 134,9% | (39,7)% | 20,9% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | ||||
| Quarto trimestre 2018 | 64.963 | 75.991 | 820 | 141.774 |
| Quarto trimestre 2017 | 56.274 | 56.140 | 531 | 112.945 |
| Variazione % | 15,4% | 35,4% | 54,4% | 25,5% |
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
IMPRESE | NPL | GOVERNANCE & SERVIZI |
|---|---|---|---|
| Costo della qualità creditizia(1) | |||
| Dati al 31.12.2018 | 1,70% | - | - |
| Dati al 31.12.2017 | 0,31% | - | - |
| Variazione % | 1,39% | - | - |
| Crediti in sofferenza netti/ Crediti verso clientela | |||
| Dati al 31.12.2018 | 1,1% | - | 4,0% |
| Dati al 01.01.2018 | 1,2% | - | 9,4% |
| Variazione % | (0,1)% | - | (5,4)% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde | |||
| Dati al 31.12.2018 | 73,0% | - | 15,4% |
| Dati al 01.01.2018 | 71,0% | - | 6,7% |
| Variazione % | 2,0% | - | 8,7% |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti | |||
| Dati al 31.12.2018 | 5,2% | 99,6% | 11,8% |
| Dati al 01.01.2018 | 6,2% | 99,9% | 16,9% |
| Variazione % | (1,0)% | (0,3)% | (5,1)% |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi | |||
| Dati al 31.12.2018 | 9,5% | 99,6% | 13,8% |
| Dati al 01.01.2018 | 9,9% | 99,9% | 19,2% |
| Variazione % | (0,4)% | (0,3)% | (5,4)% |
| RWA(2)(3) | |||
| Dati al 31.12.2018 | 4.793.273 | 1.584.420 | 657.733 |
| Dati al 01.01.2018 | 4.450.750 | 801.915 | 424.484 |
| Variazione % | 7,7% | 97,6% | 54,9% |
(1) In seguito all'applicazione a partire dal 1 gennaio 2018 del nuovo principio contabile IFRS 9 in sostituzione del precedente IAS 39, il costo della qualità creditizia è stato calcolato prendendo a riferimento le rettifiche di valore determinate in forza di tale nuovo principio a partire dal 1 gennaio 2018. Il dato comparativo è quello precedentemente pubblicato con riferimento ai "clienti Imprese" e prende a riferimento le rettifiche di valore calcolate sulla base del precedente principio IAS 39 non essendo prevista l'applicazione retrospettiva obbligatoria del nuovo principio. (2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo alle sole voci patrimoniali esposte nei settori.
(3) Il dato di RWA del settore Governance & Servizi include le partecipazioni in società non finanziarie consolidate con il metodo del patrimonio netto e non rientranti nel Gruppo Bancario a fini di vigilanza.
Per una maggiore analisi dei risultati dei settori di attività si rimanda alla Relazione sulla gestione del gruppo.
Venezia - Mestre, 7 Marzo 2019
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg
L'Amministratore Delegato Giovanni Bossi

Al fine di accrescere la fiducia dei cittadini dell'Unione Europea nel settore finanziario si forniscono di seguito le informazioni richieste dall'Allegato A della Parte Prima, Titolo III, Capitolo2, della Circolare n. 285 della Banca d'Italia.
Le informazioni sono rese con riferimento alla situazione al 31 dicembre 2018.
| INFORMAZIONI /AREA GEOGRAFICA |
ITALIA | POLONIA | GRUPPO | |
|---|---|---|---|---|
| Denominazione delle società | Banca IFIS S.p.A. IFIS NPL S.p.A. IFIS Rental Services S.r.l. Cap.Ital.Fin. S.p.A. Credifarma S.p.A. |
IFIS Finance Sp. Z o.o. |
Gruppo Banca IFIS S.p.A. | |
| a) | Natura dell'attività | Raccolta del risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito. Banca IFIS è specializzata nella filiera del credito commerciale, del credito corporate a medio lungo termine e finanza strutturata, del leasing, del credito finanziario di difficile esigibilità e del credito fiscale. |
IFIS Finance offre alle imprese servizi di supporto finanziario e di gestione del credito. |
Raccolta del risparmio tra il pubblico e l'esercizio del credito. Banca IFIS è specializzata nella filiera del credito commerciale, del credito corporate a medio lungo termine e finanza strutturata, del leasing, del credito finanziario di difficile esigibilità e del credito fiscale. |
| b) | Fatturato11 (in migliaia di euro) |
435.584 | 3.135 | 438.354 |
| c) | Numero dei dipendenti su base equivalente a tempo pieno 12 |
1.549 | 22 | 1.571 |
| d) | Utile o perdita prima delle imposte (in migliaia di euro) |
197.765 | 1.865 | 202.978 |
| e) | Imposte sull'utile o sulla perdita (in migliaia di euro) |
(54.154) | (360) | (56.168) |
| f) | Contributi pubblici ricevuti (in migliaia di euro) |
- | - | - |
11 Per fatturato è da intendersi il Margine di Intermediazione di cui alla voce 120 del Conto Economico Consolidato al 31 dicembre 2018.
12 Il "Numero di dipendenti su base equivalente a tempo pieno" è determinato, in aderenza alle Disposizioni in argomento, come rapporto tra il monte ore lavorato complessivamente da tutti i dipendenti (esclusi gli straordinari) e il totale annuo previsto contrattualmente per un dipendente assunto a tempo pieno (inteso come totale delle ore contrattualmente lavorabili annue al netto di una previsione di 20 giorni di ferie obbligatorie all'anno).

per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo 1° gennaio 2018 – 31 dicembre 2018.
Venezia, 7 marzo 2019
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Giovanni Bossi Mariacristina Taormina
Signori Azionisti,
con la presente relazione – redatta ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 2°, c.c. – il Collegio Sindacale di Banca IFIS S.p.a. Vi riferisce sull'attività di vigilanza e controllo svolta, nell'adempimento dei propri doveri, nel corso dell'esercizio conclusosi il 31 dicembre 2018.
Nel corso dell'esercizio 2018 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto delle norme del codice civile e dei Decreti Legislativi n° 385/1993 (TUB), n° 58/1998 (TUF) e n° 39/2010, dello Statuto, nonché di quelle emesse dalle Autorità pubbliche che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo altresì in considerazione le norme di comportamento raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel documento dell'aprile 2018.
Il Collegio Sindacale ha svolto, nel corso dell'esercizio, la propria attività effettuando n° 27 riunioni, di cui n° 8 si sono svolte in forma congiunta con il Comitato Controllo e Rischi e n° rma congiunta con il Comitato Controllo e Rischi e l'Organismo di Vigilanza.
Il Collegio ha inoltre partecipato alle n° 19 riunioni del Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente del Collegio Sindacale o un altro Sindaco hanno altresì partecipato alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Nomine e del Comitato Remunerazione.
I verbali del Collegio Sindacale, che talora contengono delle esplicite raccomandazioni ad agire per il pronto superamento delle criticità emerse, vengono sempre inviati in forma integrale all'Amministratore Delegato ed al Direttore Generale. Il Presidente del Comitato Controllo e Rischi è costantemente invitato a partecipare alle riunioni del Collegio. Si ritiene in tal modo di garantire un idoneo flusso informativo endo-societario.
Alle riunioni del Collegio partecipa altresì, come invitato permanente, il responsabile della Funzione Internal Audit, per una continua interazione con la funzione aziendale di controllo di terzo livello.
Nell'espletamento dell'attività di vigilanza e controllo il Collegio Sindacale ha ottenuto periodicamente dagli Amministratori, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Banca e dalle controllate, anche ai sensi dell'art. 150, comma 1°, del TUF.
Durante l'esercizio la Banca ha proceduto con l'incorporazione di IFIS Leasing S.p.a. e con il conferimento tramite scorporo a favore di IFIS NPL S.p.a. delle attività inerenti l'acquisto e la gestione dei crediti NPL. Inoltre sono state completate le acquisizioni di Cap.Ital.Fin. S.p.a. e di Credifarma S.p.a.
Conseguentemente il perimetro di consolidamento risulta mutato rispetto l'esercizio precedente ed al 31 dicembre 2018 include le società partecipanti al gruppo bancario IFIS Finance Sp. Z o.o, IFIS NPL S.p.a., Cap.Ital.Fin. S.p.a., Credifarma S.p.a., oltre alle società non regolamentate IFIS Rental Services S.r.l. e Two Solar Park 2008 S.r.l.
Fra i fatti significativi del 2018, per il cui dettaglio si rimanda alla Relazione sulla Gestione ed alla Nota Integrativa, si ritiene opportuno segnalare la prima applicazione del principio contabile IFRS 9, i cui effetti sono esposti nella Nota Integrativa.
Si ritiene infine utile segnalare che la Banca, nel gennaio 2019, ha completato l'acquisizione del controllo (90% del capitale) di FBS S.p.a., operatore specializzato (iscritto all'Albo ex art. 106 del TUB) in attività di servicing (master and special servicer) di portafogli di NPL, garantiti e non.
Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza il Collegio Sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere in difformità alla legge e allo Statuto sociale, non rispondenti all'interesse della Banca, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Il Collegio non è venuto a conoscenza di operazioni in potenziale conflitto di interesse.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità della Procedura per l'operatività con soggetti collegati alla normativa vigente e sulla sua corretta applicazione.
In particolare, come previsto dal relativo regolamento, il Presidente e/o gli altri Sindaci hanno partecipato alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi per la trattazione delle operazioni con parti correlate; il Collegio Sindacale ha ricevuto periodicamente le informazioni inerenti l'andamento delle relative posizioni.
Il Collegio ha valutato che il Consiglio di Amministrazione, nella Relazione sulla Gestione e nella Nota Integrativa, abbia fornito un'adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate, tenuto conto di quanto previsto dalla vigente disciplina. Per quanto noto al Collegio Sindacale, non risultano operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere nell'esercizio 2018 in contrasto con l'interesse della Società.
La Banca, nell'esercizio 2018, non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali. Per quanto riguarda le operazioni di maggior rilievo, esse rispettano i canoni di prudenza, non contrastano con le delibere consigliari e non sono tali da recare pregiudizio al patrimonio sociale.
In materia di esternalizzazione delle attività della Banca, ed in particolare delle Funzioni Operative Importanti, il Collegio Sindacale ha preso atto della relazione predisposta dall'Internal Audit ed espresso il proprio parere e le proprie raccomandazioni nella seduta consigliare del 27 aprile 2018, come richiesto dalla Autorità di Vigilanza.
Il Collegio Sindacale, nel dare atto dell'adesione di Banca IFIS S.p.a. al codice di autodisciplina delle società quotate, ha proceduto alla verifica dei requisiti di indipendenza dei propri componenti, nonché della corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza degli Amministratori.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio attraverso:
Nello svolgimento della propria attività di controllo, il Collegio Sindacale ha mantenuto un'interlocuzione continua con le Funzioni di Controllo.
Considerato lo sviluppo della Banca, non solo dal punto di vista quantitativo, il Collegio ha prestato attenzione all'approntamento di presidi organizzativi per un continuo miglioramento del monitoraggio dei principali rischi.
Il Collegio ha posto attenzione all'articolazione organizzativa delle funzioni di controllo, orientata al presidio dei rischi nell'ambito della nuova configurazione del gruppo bancario.
In tale ambito ha preso atto dell'adeguamento dei presidi di controllo al nuovo perimetro di gruppo tramite la definizione dei processi e politiche di direzione e coordinamento delle funzioni di controllo ed alle scelte di accentramento/decentramento delle stesse.
Il Collegio ha inoltre raccomandato il rafforzamento delle procedure per il monitoraggio e controllo dei rischi eventuali connessi alla liquidità (quali mismatching e funding gaps), potenzialmente derivanti dall'evoluzione dei profili di approvvigionamento.
Nel riconoscere le novità introdotte a livello di struttura organizzativa, il Collegio ha raccomandato l'attenzione dell'Alta Direzione alla verifica dell'adeguatezza delle risorse umane dedicate – con particolare riferimento alle funzioni di controllo – alla luce dell'allargamento del perimetro del gruppo bancario.
Inoltre l'Area NPL è stata oggetto di evoluzioni nell'assetto societario: le attività nel settore NPL sono rimaste nell'alveo di Banca IFIS S.p.a. sino al 1° luglio 2018, data in cui, come già illustrato, le stesse sono state conferite a IFIS NPL S.p.a. Le funzioni di controllo sono rimaste accentrate presso la capogruppo.
Il Collegio ha comunque ribadito la necessità del costante miglioramento (i) della reportistica per gli Organi aziendali relativamente all'acquisizione, andamento e monitoraggio delle attività dell'Area NPL e (ii) del sistema di controllo interno, con particolare riferimento alle nuove asset classesoggetto di acquisizione quali gli NPL Corporate Secured.
Anche a seguito del confronto con la Società di Revisione, il Collegio ha, inoltre, raccomandato l'assunzione di ogni necessaria od opportuna iniziativa – quale il completamento dell'assetto della Funzione di Convalida – per garantire la completezza e correttezza dell'applicazione dei modelli valutativi e delle assunzioni ad essi sottostanti per i portafogli di crediti non performing.
Infine, quanto agli sviluppi delle attività relative al disegno e all'attuazione del sistema IRB ai fini gestionali, il Collegio ha ricordato la necessità della sua completa implementazione per le varie fasi del processo del credito, non solo ai fini statistici e di reporting, e della sua applicazione generalizzata nell'ambito del gruppo bancario.
Nel corso del 2018 il Collegio ha inoltre monitorato la manutenzione del Risk Appetite Framework e vigilato sull'adeguatezza e sulla rispondenza dell'intero processo ICAAP e ILAAP ai requisiti richiesti dalla normativa, sottolineando l'utilità di appropriati processi di aggregazione, integrazione e validazione dei dati ai fini della manutenzione dei documenti citati.
Il Collegio Sindacale dà atto che le Relazione annuali delle Funzioni di controllo concludono con un giudizio sostanzialmente favorevole sull'assetto dei controlli interni.
Con riferimento alle attività ed alle criticità individuate sono stati predisposti piani di intervento, la cui tempestiva attuazione è giudicata dal Collegio Sindacale essenziale e che richiedono particolare attenzione da parte dell'Organo con Funzione di Gestione.
Il Collegio Sindacale, sulla base dell'attività svolta ed anche dei risultati delle verifiche sviluppate dall'Internal Audit – e considerata la continua crescita della Banca e del gruppo – ritiene che vi siano alcuni ambiti di possibile ulteriore miglioramento, evidenziando nel contempo che non vi siano elementi di criticità tali da inficiare il sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi.
Il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha monitorato il processo e controllato l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio per quanto attiene l'informativa finanziaria.
Il Collegio ha incontrato periodicamente il Dirigente Preposto per lo scambio di informazioni sul sistema amministrativocontabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione.
Nel corso di tali incontri il Dirigente Preposto non ha segnalato significative carenze nei processi operativi e di controllo tali da poter inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo contabili.
Il Collegio ha esaminato la Relazione del Dirigente Preposto predisposta per il bilancio 2018, che contiene l'esito dei test sui controlli svolti nonché le principali problematiche rilevate nel quadro dell'applicazione della normativa di riferimento e delle metodologie utilizzate e che identificano gli appropriati rimedi.
Nel corso dell'esercizio la Banca, anche su costante stimolo del Collegio, ha migliorato i presidi di controllo, che garantiscono l'omogeneità e l'allineamento dei dati fra le varie fonti caratteristiche delle singole informazioni.
Il Collegio Sindacale ha inoltre preso atto delle attestazioni rilasciate il 7 marzo 2019 dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto, a norma delle disposizioni contenute nell'art. 154 bis del TUF e nell'art. 81 ter del Regolamento Consob 11971/1999, dalle quali non emergono carenze che possano inficiare il giudizio di adeguatezza delle procedure amministrativo-contabili.
Il Collegio Sindacale ha poi preso atto delle attività di controllo sviluppate dalla funzione del Dirigente Preposto relativamente alle controllate rientranti nel perimetro di consolidamento, dalle quali non emergono profili di criticità significativi.
La Società di Revisione EY S.p.a., nel corso degli incontri periodici ed alla luce della Relazione Aggiuntiva -– prevista ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014 e rilasciata in data 25 marzo 2019 -– non ha segnalato al Collegio Sindacale situazioni di criticità tali da poter inficiare il sistema di controllo interno inerente le procedure amministrative e contabili, né ha mai evidenziato fatti ritenuti censurabili o irregolarità tali da richiedere la segnalazione ai sensi dell'art. 155, comma 2°, del TUF.
Il Consiglio di Amministrazione ha predisposto, ai sensi di legge, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 del Gruppo Banca IFIS, bilancio sottoposto al controllo contabile della Società di Revisione EY S.p.a. Il perimetro del consolidamento, come già evidenziato, risulta mutato a seguito dell'evoluzione societaria intervenuta nel corso del 2018. Il Collegio ha preso atto dell'approntamento delle istruzioni impartite alle controllate per il processo di consolidamento.
Quanto al bilancio consolidato – come previsto dalle norme di comportamento raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel documento dell'aprile 2018 – il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle norme procedurali inerenti la formazione e l'impostazione dello stesso e della relazione sulla gestione.
Alla luce di quanto sopra non emergono elementi tali da far ritenere che l'attività non sia stata svolta nel rispetto dei principi di corretta amministrazione né che l'assetto organizzativo, il sistema dei controlli interni e l'apparato contabileamministrativo non siano, nel loro complesso, sostanzialmente adeguati alle esigenze e dimensioni aziendali.
La Banca ha predisposto la Dichiarazione Non Finanziaria (di seguito DNF): l'obbligo per la predisposizione della DNF è stato introdotto dal D.Lgs. 254/2016 e le indicazioni normative sono state completate dal "Regolamento di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254" pubblicato il 18 gennaio 2018 dalla Consob con la Delibera n° 20267 e dal Richiamo di attenzione n° 1 emesso dalla Consob in data 28 febbraio 2019.
La Banca ha predisposto la DNF, come documento autonomo inserito nel fascicolo di bilancio, su base consolidata e questo Collegio, alla luce delle previsioni dell'art 3, comma 7, del D.Lgs 254/2016, ne ha verificato – anche alla luce di quanto espresso dalla Società di revisione nella propria relazione ai sensi dell'art 3, comma 10, del D.Lgs 254/2016 rilasciata il 25 marzo 2019 – la sua completezza e la sua rispondenza a quanto previsto dalle norme ed in ragione dei criteri di redazione illustrati nella Nota Metodologica della DNF, senza riscontrare elementi che ne richiedano menzione in questa nostra relazione.
Il Collegio Sindacale, quale "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile", ha svolto l'attività di vigilanza sull'operatività della Società di Revisione, come previsto dall'art. 19 del D.Lgs. n° 39/2010.
Il Collegio Sindacale ha incontrato più volte nel corso dell'esercizio, come già evidenziato, la Società di Revisione EY S.p.a., ai sensi dell'art. 150 del TUF, al fine di scambiare dati e informazioni attinenti l'attività svolta nell'espletamento dei rispettivi compiti.
La Società di Revisione
La Società di Revisione ha sottoposto al Collegio, sempre in data 25 marzo 2019, la Relazione Aggiuntiva, prevista ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, che questo Collegio porterà all'attenzione del prossimo Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2019.
Dalla Relazione Aggiuntiva non risultano carenze significative del sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di "governance".
Nella Relazione Aggiuntiva la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dall'art. 6 del Regolamento (UE) n.537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possono comprometterne l'indipendenza.
Infine, il Collegio ha preso atto della Relazione di Trasparenza al 30 giugno 2018 predisposta dalla società di revisione pubblicata sul proprio sito internet ai sensi del D.Lgs. 39/2010.
Infine il Collegio ha esaminato, come già detto, il contenuto della relazione della EY S.p.a. sulla Dichiarazione dei Dati Non Finanziari emessa ai sensi dell'art 3, comma 10, del D.Lgs 254/2016 in data 25 marzo 2019.
Il Collegio Sindacale segnala che nel corso del 2018, oltre gli incarichi di revisione contabile del bilancio individuale, del bilancio consolidato e dei bilanci delle controllate, sono stati affidati a EY S.p.a., con il parere favorevole di questo Collegio, i seguenti incarichi audit related:
Inoltre EY S.p.a., in data 11 marzo 2019, ha fatto pervenire una richiesta di integrazione del proprio compenso, conseguente alle maggiori attività che si sono rese necessarie per le attività di revisione contabile relative all'esercizio 2018 ed una richiesta di adeguamento dei propri compensi a seguito delle fusioni per incorporazione di IFIS Leasing S.p.a. in Banca IFIS S.p.a. e dello scorporo delle attività dell'area NPL conferite in IFIS NPL S.p.a.
Il Collegio, nella seduta del 26 marzo 2019, ha esaminato tali richieste e sottopone a questa Assemblea, con documento separato, il proprio parere favorevole in merito alle stesse.
La Società di Revisione ha inoltre confermato al Collegio Sindacale che, nel corso dell'esercizio e in assenza del verificarsi dei presupposti per il loro rilascio, non ha emesso pareri ai sensi di legge.
Come raccomandato dalle norme di comportamento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel corso del 2018 il Collegio Sindacale ha acquisito dall'Organismo di Vigilanza ogni informazione utile al fine di verificare gli aspetti inerenti all'autonomia, all'indipendenza e alla professionalità necessarie per svolgere efficacemente l'attività ad esso assegnata.
Il Collegio Sindacale ha quindi acquisito dall'Organismo le informazioni relative all'adeguatezza del modello organizzativo adottato dalla società, al suo concreto funzionamento ed alla sua efficace attuazione.
L'Organismo di Vigilanza ha relazionato sulle attività svolte nel corso dell'esercizio 2018 senza segnalare significativi profili di criticità ed evidenziando una situazione di sostanziale allineamento a quanto previsto dal Modello di organizzazione e gestione ex D.Lgs. n° 231/2001.
Si ritiene utile rappresentare che il Consiglio di Amministrazione nella seduta dell'8 novembre 2018 ha deliberato di procedere ad una modifica dei criteri di formazione dell'Organismo di vigilanza. Il Consiglio ha ritenuto infatti di rivedere la composizione dell'Organismo di vigilanza di Banca IFIS, alla sua scadenza naturale, prevedendone una composizione formata da un Sindaco (a scelta del Collegio Sindacale), dai Responsabili delle funzioni Internal Audit e Compliance oltre che da due consiglieri indipendenti, uno dei quali con l'incarico di presidente; ha inoltre deliberato di prevedere una specifica funzione di supporto tecnico metodologico, a cura dell'U.O. Organizzazione della Capogruppo, per le attività di tutti gli Organismi di Vigilanza del Gruppo.
Inoltre il Consiglio ha ritenuto di sottoporre ai Consigli delle controllate l'ipotesi, da questi accolta, di rivedere e uniformare la composizione dei loro Organismi di Vigilanza, che potrebbero essere presieduti da un Sindaco (a scelta dei rispettivi Collegi Sindacali) e composti anche dai Responsabili delle funzioni Internal Audit e Compliance di Banca IFIS.
Il Collegio ha preso atto che, nella seduta del 7 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il documento "Relazione sulla Remunerazione" relativo all'esercizio 2018.
Con riferimento alle politiche retributive si ritiene opportuno ricordare che lo Statuto prevede l'impossibilità per l'Assemblea stessa di: (i) "fissare un limite al rapporto tra la componente variabile e quella fissa della remunerazione individuale superiore a 1 : 1" ; (ii) attribuire al Presidente una remunerazione superiore a quella "fissa percepita dal vertice dell'Organo con Funzione di Gestione".
Il Collegio, nella seduta del 26 marzo 2019, ha inoltre preso atto, condividendo i commenti contenuti, delle verifiche condotte dalla funzione Internal Audit ed esposte nel documento "Informativa sulle verifiche condotte in materia di rispondenza delle prassi di remunerazione alle politiche ed al contesto normativo": verifiche che hanno condotto ad un giudizio soddisfacente.
Il Collegio Sindacale ha preso atto, tramite la partecipazione alla seduta del Comitato Remunerazioni del 26 aprile 2018, dell'assegnazione di azioni proprie della Banca all'Amministratore Delegato e al Direttore Generale in applicazione delle politiche approvate dall'Assemblea dei soci del 21 aprile 2017 e della procedura operativa approvata dal Consiglio di Amministrazione.
In generale, alla luce di quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in tema di sistemi di remunerazione e incentivazione, il Collegio Sindacale ha vigilato, in stretto raccordo con il Comitato Remunerazioni, sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle Funzioni di Controllo e del Dirigente Preposto ed alla diffusione delle politiche di remunerazione per l'esercizio 2019 alle società appartenenti al Gruppo.
Il Collegio sulla base delle informazioni disponibili, ritiene che i principi contenuti nella Relazione sulla remunerazione non siano in contrasto con gli obiettivi aziendali, le strategie e le politiche di prudente gestione dei rischi.
Il Collegio Sindacale non è a conoscenza, oltre a quanto già illustrato in precedenza, di fatti o esposti di cui riferire all'Assemblea.
Al Collegio Sindacale non sono pervenute, nel corso dell'esercizio 2018, denunce da parte di Soci ex art. 2408 codice civile.
Nel corso dell'attività svolta e sulla base delle informazioni ottenute non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze significative tali da richiederne la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente relazione.
Concludendo, il Collegio Sindacale – tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, che ha emesso il proprio parere senza riserve, ed alla luce delle attestazioni rilasciate ex art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e dall'Amministratore Delegato – non ha osservazioni da formulare all'Assemblea, ai sensi dell'art. 153 del TUF, in merito all'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2018, accompagnato dalla Relazione sulla Gestione come presentato dal Consiglio di Amministrazione e pertanto non ha obiezioni circa l'approvazione del bilancio, la proposta di destinazione dell'utile di esercizio e di distribuzione dei dividendi.
L'Assemblea convocata ha, tra gli altri argomenti all'Ordine del Giorno, anche la nomina degli Amministratori e la determinazione del loro compenso.
A tal fine il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'11 febbraio 2019 una Relazione sulla "Composizione qualiquantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione di Banca IFIS", alla quale si rimanda.
Venezia - Mestre, 26 marzo 2019.
l'Assemblea dovrà quindi provvedere anche alla nomina del Collegio Sindacale.
per il Collegio Sindacale Il Presidente
1Y18
L'allegata relazione della società di revisione ed il bilancio consolidato a cui si riferisce sono conformi a quelli che saranno depositati presso la sede legale di Banca IFIS S.p.A. e pubblicati ai sensi di legge; successivamente alla data in essa riportata, EY S.p.A. non ha svolto alcuna procedura di revisione finalizzata ad aggiornare il contenuto della relazione stessa.



| Aspetti chiave | Risposte di revisione |
|---|---|
| Valutazione dei Crediti verso la Clientela e | |
| impatti connessi con la prima applicazione | |
| dell'International Financial Reporting Standard | |
| 9 "Strumenti Finanziari" |





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