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Banca Ifis

Annual Report Mar 28, 2019

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Annual Report

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Lettera del Presidente agli Azionisti.

Gentili Azionisti,

il 2018 è stato un anno che ha richiesto perizia e senso di responsabilità. Le nubi che si sono progressivamente addensate sull'economia hanno in parte condizionato i comportamenti delle banche italiane, e tra queste, nonostante le marcate differenze, anche di Banca IFIS. Abbiamo tuttavia continuato con incessante determinazione a finanziare l'economia reale controllando i rischi, consapevoli di essere dalla parte della soluzione dei problemi. Le imprese del Paese, soprattutto le più piccole, necessitano di più credito; senza credito sarà più difficile per queste recuperare terreno e riprendere a crescere.

E' stato anche l'anno delle integrazioni in Banca IFIS di attività collegate, tanto che oggi sono diventate più di 1700 le persone che partecipano al Progetto: si sono unite il credito al consumo con la cessione del quinto a supporto dei debitori in difficoltà che intendano sistemare la propria posizione in modo sostenibile; il finanziamento specialistico alle farmacie; la gestione del credito deteriorato con garanzia immobiliare e corporate che si affianca all'investimento e alla gestione nel settore retail non garantito, ove la Banca con 1,2 milioni di debitori ha da tempo una posizione di leadership nel mercato italiano, che richiede un approccio responsabile e attento.

Come sempre l'azione della Banca si caratterizza per il forte controllo della redditività corretta per il rischio; della liquidità e del capitale assorbito. Continueremo a portare ai nostri clienti le soluzioni di cui necessitano in modo veloce, chiaro, trasparente, con l'obiettivo di garantire loro la migliore esperienza nel dialogo con l'Istituto. Per questo i servizi digitali e la semplificazione sono essenziali e su questi stiamo investendo.

É opportuno inoltre fare presente come il percorso di graduale crescita è destinato ad essere confermato nel medio/lungo termine, all'interno di un percorso di consolidamento delle recenti acquisizioni e di valorizzazione integrata delle diverse aree che compongono la Banca. Il disegno imprenditoriale del futuro dell'Istituto va di pari passo con un adeguato e consapevole accompagnamento sotto il profilo dei ratio regolamentari.

Ancora una volta proponiamo un dividendo in crescita a conferma di una solidità che si radica nel tempo e che consente di gratificare gli Azionisti.

Nel lasciare la parola all'Amministratore Delegato, desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a fare di Banca IFIS, con la fiducia ed il lavoro, ciò che è diventata: gli Azionisti, i Clienti, i Fornitori, i Collaboratori ed il Management. Anche il 2019 si presenta ricco di sfide e di progetti e voglio augurare al Gruppo Banca IFIS un 2019 di rafforzamento nella continuità con grande lavoro e risultati di qualità.

Sebastien Egon Fürstenberg, Presidente Banca IFIS

Sebastien Egon Fürstenberg Presidente

Lettera dell'Amministratore Delegato agli Azionisti.

Gentili Azionisti,

Quando oltre un anno fa ci incamminavamo nei primi mesi del 2018 non pensavamo di dover assistere ad una fase così articolata per lo sviluppo dell'economia del nostro Paese. Dall'estate la percezione del rischio sui mercati internazionali verso l'Italia è mutata, proprio quando gli allentamenti nella politica monetaria sembravano prossimi a venire meno mentre crescevano le incertezze geopolitiche, da Brexit al timore di aspri confronti commerciali.

Nella seconda parte dell'anno abbiamo dovuto confrontarci con una contrazione, seppur contenuta, nel Prodotto Interno Lordo, che potrebbe in parte continuare anche nel 2019. La Banca è presente da un lato nel supporto alle PMI, e ci piace leggere nell'acronimo PMI la nostra vocazione a favore delle Piccole e Micro Imprese; dall'altro nel recupero del credito deteriorato ove offre soluzioni sostenibili ai debitori in difficoltà. Entrambi i comparti sono stati e saranno incisi dal rallentamento economico.

Con consapevolezza la Banca sta svolgendo il suo ruolo di supporto alle piccole imprese e alle famiglie, e continua a dotarsi di mezzi e strumenti idonei per continuare in quest'opera, consapevole com'è dell'esigenza di essere e di venire percepita stabilmente come un elemento positivo per l'intero ambiente con il quale giornalmente dialoga.

Nel 2018 abbiamo lavorato molto per dotare il nostro sistema e i nostri clienti di nuove soluzioni e di ulteriori strumenti per fare meglio. Nel 2019 consolideremo il lavoro fatto e svilupperemo ulteriormente le nostre capacità di essere un punto di forza per il mercato, crescendo e migliorando ulteriormente.

E anche per il 2019 gli obiettivi sono in continuità con quanto già fatto: sinergie, semplificazione, valorizzazione ed innovazione continueranno a ritmo incessante.

Abbiamo voluto crescere guardando con attenzione ai risultati; all'ambiente sul quale si materializza la nostra azione; allo sviluppo delle persone che condividono il progetto di Banca IFIS e che incessantemente si adoperano per dare il meglio. Questa squadra, queste persone, sono contemporaneamente una ricchezza e un elemento essenziale della nostra azione. L'attività, la creatività, l'intelligenza e la passione che voi persone di Banca IFIS ogni giorno mostrate, è stata, è e sarà sempre il motore più importante della nostra evoluzione.

Giovanni Bossi, Amministratore Delegato Banca IFIS

Giovanni Bossi Amministratore Delegato

Indice

Cariche sociali
6
Relazione sulla gestione

8
02.1. Note introduttive alla lettura dei numeri
9
02.2. Highlights
10
02.3. KPI

11
02.4. Contesto
11
02.5. Impatti modifiche normative

14
02.6. Aggregati patrimoniali ed economici

15
02.7. Principali rischi e incertezze
27
02.8. L'azione Banca IFIS
28
02.9. Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio

30
02.10. Fatti di
rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

31
02.11. Evoluzione prevedibile della gestione

32
02.12. Altre informazioni
33
02.13. Proposta distribuzione utile dell'esercizio
35
Schemi di Bilancio
36
03.1. Stato Patrimoniale

37
03.2. Conto Economico

38
03.3. Prospetto della redditività Complessiva

39
03.4. Prospetto
delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2018
40
03.5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2017
41
03.6. Rendiconto Finanziario

42
Nota Integrativa
43
04.1. Parte A -
Politiche contabili
44
04.2. Parte B -
Informazioni sullo stato patrimoniale
77
04.3. Parte C -
Informazioni sul conto economico
106
04.4. Parte D -
Redditività complessiva

119
04.5. Parte E -
Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

120
04.6. Parte F -
Informazioni sul patrimonio

150
04.7. Parte G -
Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda
155
04.8. Parte H -
Operazioni con parti correlate
156
04.9. Parte I -
Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
158
04.10. Parte L -
Informativa di settore
159
Allegati al bilancio d'Esercizio
160
05.1. Prospetto dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione
ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999.
161
05.2. Attestazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 ai sensi dell'art. 154-bis,
paragrafo 5, del D.lgs. 58 del 24 febbraio 1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob
05.3. Relazione del collegio sindacale 163
05.4. Relazione della società di revisione al Bilancio d'Esercizio 171

01

Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione

Amministratore Delegato Giovanni Bossi(1) Consiglieri Giuseppe Benini

Presidente Sebastien Egon Fürstenberg Vice Presidente Alessandro Csillaghy De Pacser Francesca Maderna Antonella Malinconico Riccardo Preve Marina Salamon Daniele Santosuosso

1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.

Direttore Generale Alberto Staccione

Collegio Sindacale Presidente Giacomo Bugna

Società di Revisione EY S.p.A.

Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari

Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 02992620274 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di Factors Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Chain International Indirizzo Internet: www.bancaifis.it

Sindaci Effettivi Giovanna Ciriotto Massimo Miani Sindaci Supplenti Guido Gasparini Berlingieri Valentina Martina

02

Relazione sulla gestione

02.1. Note introduttive alla lettura dei numeri

Si evidenziano i seguenti fatti di cui occorre tener conto nella lettura comparativa dei numeri di periodo:

Prima applicazione dell'IFRS 9: a partire dal 1 gennaio 2018, la Banca ha adottato il nuovo principio contabile "IFRS 9 Strumenti finanziari" (IFRS 9). La Banca si è avvalsa della possibilità di non rideterminare i valori comparativi al 31 dicembre 2017, come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili con le nuove categorie contabili e con i relativi criteri di valutazione introdotti dal nuovo principio. Gli effetti della rideterminazione dei valori contabili al 1 gennaio 2018 sono stati imputati a riserve di utili iniziali e ad altre riserve del conto economico complessivo. Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto al paragrafo Politiche contabili della Nota integrativa al 31 dicembre 2018.

Ai fini di consentire la comparazione dei dati, gli aggregati patrimoniali esposti nella presente Relazione sulla gestione sono confrontati con quelli al 1 gennaio 2018, mentre i dati del conto economico dell'esercizio di confronto sono stati ricondotti su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262.

Si evidenzia inoltre che, a seguito dell'introduzione della categoria dei cd. POCI – "Purchased or Originated Credit-Impaired" prevista dal nuovo principio IFRS 9, delle nuove policy di write-off adottate dalla Banca e coerentemente a quanto previsto dal 5° aggiornamento della Circolare 262 di Banca d'Italia, l'esposizione delle attività deteriorate lorde e delle relative rettifiche di valore è significativamente cambiata a partire dal 1 gennaio 2018.

  • Fusione per incorporazione di IFIS Leasing S.p.A.: il 15 maggio 2018 è stata perfezionata la stipula dell'atto di fusione per incorporazione della società IFIS Leasing S.p.A. in Banca IFIS S.p.A. L'operazione, già approvata dai rispettivi Consigli di Amministrazione in data 20 aprile 2018, ha avuto efficacia giuridica ex art. 2504 bis, secondo comma, del codice civile il 28 maggio 2018 ed influenza l'esposizione dei dati rendendo a volte poco agevole il confronto con i dati dell'anno precedente.
  • Conferimento del ramo d'azienda di Banca IFIS dedicato ai Non-Performing Loans: dal 1 luglio 2018 è diventata operativa a tutti gli effetti IFIS NPL S.p.A., società del Gruppo Banca IFIS che accoglie lo scorporo dell'operatività della Banca relativa all'acquisizione e gestione dei crediti di difficile esigibilità, di seguito "operatività NPL". IFIS NPL ha ottenuto l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di concessione di finanziamenti ed è stata iscritta all'albo degli intermediari finanziari ex art. 106 del TUB (Testo Unico Bancario) con decorrenza 1 luglio 2018, tale effetto influenza l'esposizione dei dati rendendo a volte poco agevole il confronto con i dati dell'anno precedente.

Affinamento modalità di stima dei flussi di cassa connessi ai crediti dell'operatività NPL: nel corso del 2018 si è provveduto ad un affinamento del modello in essere utilizzato per la stima dei flussi di cassa dei crediti in gestione stragiudiziale: in particolare sono state aggiornate le basi dati storiche ed è stata affinata la modalità di clusterizzazione del portafoglio al fine di tener conto delle più recenti acquisizioni avvenute in mercati di tipo secondario. Tale attività di aggiornamento ("ricalibrazione") effettuata a marzo 2018 ha generato un effetto positivo a conto economico di circa 3,1 milioni di euro.

Inoltre è stato sviluppato e applicato ad una parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale un modello per la stima dei flussi di cassa. In particolare vengono valorizzati i flussi di cassa con il nuovo modello statistico per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto o otterranno un precetto a partire dal 1 gennaio 2018. Tali pratiche venivano precedentemente contabilizzate al costo di acquisto fino al momento dell'individuazione dei flussi di cassa analitici. L'applicazione del nuovo modello consente di stimare i flussi di cassa in maniera massiva antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). L'affinamento è stato reso possibile in seguito al raggiungimento di numeriche consistenti su cui poter basare analisi di stime sufficientemente attendibili. Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino a al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.

L'applicazione di tale modello alle posizioni che ne presentavano i requisiti necessari ha portato nel corso del 2018 e fino allo scorporo del ramo d'azienda dedicato ai NPL, ad iscrivere componenti positive di conto economico per complessivi 34,7 milioni di euro, come esposto nella tabella sopra riportata nella categoria «Posizioni in corso di lavorazione giudiziale (modello massivo ante ODA)». Coerentemente con la variazione dei flussi di cassa positivi, sono stati riconosciuti a conto economico nel corso del 2018 e fino allo scorporo del ramo d'azienda dedicato ai NPL i relativi costi collegati alle azioni giudiziali poste in essere precedentemente sospesi (spese legali e imposte di registro) pari a 14,8 milioni di euro.

Dinamica della voce Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito 1 : la voce ammonta a 97,8milioni di euro, rispetto a rettifiche nette per 18,4 milioni al 31 dicembre 2017. I maggiori accantonamenti sono dovuti principalmente a posizioni a sofferenza e inadempienze probabili del comparto delle costruzioni per complessivi 60 milioni di euro, due delle quali sono riconducibili a storiche controparti (i rapporti sono iniziati circa 15 anni fa) attive nel settore delle infrastrutture che hanno coinvolto l'intero sistema bancario italiano (50 milioni di euro per le due controparti storiche). A fini comparativi si segnala inoltre che il dato dell'esercizio 2017 includeva riprese di valore a fronte del positivo completamento di operazioni di ristrutturazione, di cui una individualmente significativa per 19 milioni di euro.

02.2. Highlights

Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti all'operatività NPL, fino al momento dello scorporo del relativo ramo d'azienda, sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2018 01.01.2018 ASSOLUTA %
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
432.089 819.355 (387.266) (47,3)%
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 394.152 1.529.237 (1.135.085) (74,2)%
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 6.741.483 5.746.259 995.224 17,3%
Totale attivo 9.099.500 9.292.558 (193.058) (2,1)%
Debiti verso banche 756.432 774.475 (18.043) (2,3)%
Debiti verso clientela 5.577.057 5.966.901 (389.844) (6,5)%
Titoli in circolazione 979.002 789.994 189.008 23,9%
Patrimonio netto 1.368.466 1.338.259 30.207 2,3%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI ESERCIZIO ESERCIZIO
(in migliaia di euro) 2018 2017 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 429.167 460.388 (31.221) (6,8)%
Rettifiche di valore nette per rischio di credito (97.796) (18.373) (79.423) 432,3%
Risultato netto della gestione finanziaria 331.371 442.015 (110.644) (25,0)%
Costi operativi (214.845) (226.601) 11.756 (5,2)%
Utile lordo 116.526 215.414 (98.888) (45,9)%
Utile netto 82.806 154.906 (72.100) (46,5)%

Voce riclassificata: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti all' operatività NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

02.3. KPI

Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti all'operatività NPL, fino al momento dello scorporo del relativo ramo d'azienda, sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

ESERCIZIO
KPI 2018 2017(1) VARIAZIONE
ROE 6,1% 12,0% (5,9)%
ROA 1,3% 2,3% (1,0)%
Cost/Income ratio 50,1% 51,1% (1,0)%
Ratio - Totale Fondi propri 20,41% 23,66% (3,25)%
Ratio - Capitale primario di classe 1 15,11% 17,46% (2,35)%
Numero azioni capitale sociale (in migliaia) 53.811 53.811 -
Numero di azioni in circolazione a fine periodo(2)
(in migliaia)
53.441 53.433 0,0%
Book value per share 25,61 25,03 0,58
EPS 1,55 2,90 (46,6)%
Dividendo per azione 1,05(3) 1,00 5,0%
Payout ratio 67,8% 34,5% 33,3%

(1) I dati del 2017 sono quelli originariamente pubblicati.

(2) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

(3) Proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS.

02.4. Contesto

Nell'attuale contesto globalizzato per delineare lo scenario del mercato italiano è gioco forza necessario delineare i trend economici internazionali. Negli ultimi mesi è proseguita la crescita dell'economia mondiale (+3,7% l'ultima stima di crescita del PIL globale 2018 effettuata dal FMI) ma unitamente al manifestarsi di segnali di deterioramento in molte economie avanzate ed emergenti. Conseguentemente l'outlook macro-economico del FMI a gennaio 2019 ha ridotto di 0,2 punti percentuali la variazione del PIL mondiale portandola al 3,5%. Sulle prospettive globali gravano i rischi relativi all'incertezza sull'esito del negoziato commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina, al riacutizzarsi delle tensioni finanziarie nei paesi emergenti e alle modalità con le quali avrà luogo la "Brexit". In particolare, l'evoluzione delle economie cinese e statunitense condizionano significativamente le prospettive di crescita mondiale. Da una parte le esportazioni cinesi hanno risentito della politica protezionistica degli Stati Uniti; dall'altra questi ultimi hanno visto il livello minimo da luglio 2017 dell'indice di fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board. Tale calo di fiducia è stato in parte dovuto al government shutdown (blocco delle attività amministrative conseguenti alla mancata approvazione della legge di bilancio da parte del Congresso) ma anche alla frenata degli investimenti.

Il rallentamento globale della domanda di beni di investimento ha penalizzato l'intera Area Euro e l'economia tedesca, in particolare, che ne ha un'elevata dipendenza. Questa frenata è stata confermata dalle previsioni di crescita del PIL dell'Area Euro per il 2019 in diminuzione dal precedente 1,9% all'1,3% (come recentemente pubblicato sia dalla Commissione Europea sia dal FMI nel suo World Economic Outlook).

In dipendenza da tale scenario internazionale, la proiezione centrale del PIL italiano è pari allo 0,6%, sia nelle stime della Banca d'Italia sia nelle proiezioni del FMI. In entrambi i casi il dato più significativo è la riduzione dello 0,4% rispetto alla valutazione precedente. In linea la variazione acquisita per il 2019 a gennaio: -0,2% indicato dall'ISTAT. Alla revisione delle prospettive hanno concorso sia il ridimensionamento dei piani di investimento delle imprese sia il rallentamento del commercio mondiale. Pur in presenza di condizioni monetarie che la BCE ha dichiarato nella riunione di dicembre 2018 di voler mantenere accomodanti, nel triennio 2019-2021 gli investimenti risentirebbero dell'atteso incremento dei costi dei finanziamenti, del deterioramento della fiducia delle imprese nonché dalla rimodulazione degli incentivi fiscali, inferiori rispetto a quelli del triennio precedente, come previsti dalla Legge di Bilancio 2019. Il trend in flessione degli investimenti e il rallentamento del commercio mondiale hanno avuto un immediato impatto sulla produzione industriale italiana che, pur crescendo dello 0,8% nella media del 2018 grazie all'effetto trascinamento dell'anno precedente, ha mostrato flessioni congiunturali in tutti i trimestri. In particolare, a dicembre 2018 la variazione è ampiamente negativa sia in termini congiunturali sia tendenziali: -0,8% mese su mese e -5,5% su dicembre 2017.

In Italia i principali rischi di instabilità finanziaria derivano dalla scarsa crescita – legata alle determinanti qui illustrate – e dall'elevata incidenza del debito pubblico. Tuttavia, sono presenti punti di forza in grado di controbilanciare detti rischi: indebitamento privato contenuto, tra i più bassi dell'Area Euro; posizione finanziaria netta verso l'estero in riduzione grazie all'ampio avanzo commerciale; debito pubblico con elevata vita media residua in grado di ridurre i rischi di costo del rifinanziamento.

Mercati di riferimento

Imprese

Le aziende italiane sono meno ottimiste circa l'evoluzione della situazione economica generale rispetto a quanto si registrava anche solamente nell'autunno del 2018. L'attesa è di una contrazione della domanda e un rallentamento degli investimenti rispetto al 2018, pur mantenendosi in area positiva.

Il rallentamento ciclico incontra, però, un settore produttivo che dal 2012 sta recuperando redditività e rafforzando la situazione finanziaria. Analisi interne di Banca IFIS (Market Watch PMI di novembre 2018) sugli ultimi bilanci disponibili delle piccole e medie imprese mostrano il fatturato in crescita dell'8,2%, il valore aggiunto in aumento del 9,6% e i dipendenti che salgono dell'8%. Al contempo è significativo lo sviluppo degli investimenti (+6,5% la crescita 2017 delle immobilizzazioni) se confrontato con l'aumento più contenuto (+4,8%) dell'indebitamento finanziario nello stesso periodo. Questo andamento virtuoso ha portato a una riduzione dello -0,23 punti percentuali della leva finanziaria (calcolata come rapporto tra posizione finanziaria netta e MOL) da una media di 1,39 all'1,15 del 2017. Si può quindi attendere che il riequilibrio della struttura patrimoniale e finanziaria avvenuto negli ultimi anni, unitamente al livello ancora basso dei tassi di interesse, sarà in grado di mitigare l'effetto dell'indebolimento della congiuntura. Inoltre, la capacità delle imprese di far fronte a eventuali contrazioni dell'autofinanziamento è favorita dall'accumulazione di attività liquidite, che secondo l'ISTAT ha superato il 20% del PIL, il livello più alto degli ultimi 20 anni. L'analisi dell'osservatorio di Banca IFIS sulle PMI conferma questa tendenza rilevando che i bilanci 2017 mostrano una crescita delle disponibilità liquide del 54% rispetto al 2014.

Le consistenze dei prestiti bancari alle imprese (società finanziarie e famiglie produttrici) alla fine del 2018 sono in contrazione del 6,6% rispetto al 2017 e di quasi il 24% se confrontate con il picco di 995 miliardi di euro del dicembre 2011.

Finanziamenti (consistenze) - Società non finanziarie e Famiglie produttrici (Miliardi di €)

L'indebitamento finanziario delle imprese presenta ampie differenze tra le imprese in ragione delle classi di rischio e della dimensione. La crescita dei finanziamenti sembra essere riservata alle società più solide e a quelle di grande dimensione, lasciando agli operatori finanziari che lo sapranno fare di colmare il gap di liquidità o il sostegno agli investimenti delle piccole e micro imprese.

È possibile analizzare il tema del finanziamento anche in una diversa prospettiva, considerando insieme ai prestiti bancari il credito specializzato (factoring, leasing, prestiti obbligazionari e PIR). La visione complessiva restituisce una riduzione delle consistenze del 8,2% (da 1.114 miliardi di euro del 2008 a 1.023 miliardi di euro a settembre 2018). A questa contrazione più contenuta si associa – ed è qui il dato più significativo - un rilevante aumento dell'incidenza delle forme di credito specializzato dal 16,5% al 28,2% del totale finanziamenti, a dimostrazione del crescente interesse delle imprese verso queste tipologie. La conferma di tale tendenza è nei tassi di crescita del turnover factoring (+7,6% nell'ultimo anno per un ammontare complessivo di 239 miliardi di euro) e dei volumi di stipulato leasing (+5,3% rispetto al 2017).

Credito deteriorato

Il contesto italiano del credito deteriorato (NPE-Non Performing Exposure) ha registrato una riduzione delle consistenze bancarie di 55 miliardi di euro su dicembre 2017 (-21%) e di 114 miliardi di euro (-35%) rispetto alla fine del 2016. Questo aggiustamento sui bilanci bancari è stato guidato dal progressivo aumento di vendite (da parte di banche e società finanziarie) di portafogli di sofferenze (Bad Loan), accompagnato dallo stimolo regolamentario della vigilanza BCE che ha portato, unitamente all'adozione del principio contabile IFRS9 e a una più attenta gestione del credito deteriorato in portafoglio, a un aumento del tasso di copertura delle sofferenze da 61,7% a 68,1%

Questo scenario ha visto, quindi, la crescita del mercato dei portafogli NPL che già nel 2017 è diventato maturo con un ammontare di transazioni di 71 miliardi di euro, seguito da operazioni per 66 miliardi di euro nel 2018 (come stimato dal Market Watch NPL di Banca IFIS).

Transazioni NPL - € milioni

Lo sviluppo del mercato delle transazioni NPL è stato anche agevolato dall'adozione della garanzia pubblica GACS che ha affiancato una quota rilevante dei volumi NPL venduti: 38% nel 2017 e 44% l'anno scorso.

Per il 2019 è atteso che le transazioni dei portafogli di sofferenze si mantengano numerose e per importi significativi. Ciò che caratterizzerà il nuovo trend sarà la crescita del così detto mercato secondario. Nel 2019 si stima un'incidenza del 39% per transazioni tra investitori (fondi e operatori specializzati) su portafogli già messi sul mercato negli anni precedenti.

Dopo aver messo sul mercato circa 155 miliardi di euro (al netto del mercato secondario) nel periodo dal 2015 al 2018, si pone da adesso in avanti il tema della gestione di questi portafogli di NPL. Possiamo stimare in 266 miliardi di euro (Market Watch NPL di Banca IFIS) l'ammontare complessivo di sofferenze da gestire nel sistema Italia alla fine del 2018. Il focus sulla gestione dei crediti in sofferenza rende il tema del servicing centrale. Elevata la concentrazione nel settore del servicing: otto servicer concentrano il 45% dei volumi complessivi NPL; solo il restante 11% è gestito da altri operatori di minore dimensione mentre il 44% sono sofferenze nei bilanci bancari. La dimensione sembra, quindi, fare la differenza nel raggiungere un'adeguata performance nella gestione, probabilmente a causa dei rilevanti investimenti IT e organizzativi necessari. Di conseguenza è possibile attendersi un trend di ulteriori passaggi di mano di NPL e conseguente concentrazione di portafogli e servicer.

02.5. Impatti modifiche normative

Si evidenziano le modifiche normative intervenute nel corso del 2018 rilevanti per Banca IFIS.

  • A far data dal 1° gennaio 2018, sono entrati in vigore i seguenti principi contabili internazionali, i cui effetti derivanti dalla prima applicazione sono descritti dettagliatamente nella Nota Integrativa del Bilancio:
  • l'IFRS 9 "Strumenti finanziari", emanato dallo IASB a luglio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea tramite il Regolamento n. 2067/2016, che ha sostituito lo IAS 39 per quel che attiene alla disciplina della classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, nonché del relativo processo di impairment; si rinvia a quanto descritto nel paragrafo Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9;
  • l'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con clienti", omologato dalla Commissione Europea tramite il Regolamento n.1905/2016, che ha comportato la cancellazione e sostituzione degli IAS 18 "Ricavi" e IAS 11 "Lavori su ordinazione"; si rinvia a quanto descritto nel paragrafo Effetti della prima applicazione dell'IFRS 15.
  • A partire dal 1° gennaio 2018 sono state introdotte delle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'entrata in vigore dell'IFRS 9 sui Fondi propri - Regolamento 2017/2395 che modifica il regolamento n.575/2013 (CRR) – che definiscono per gli Enti la possibilità di includere nel loro capitale primario di classe 1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti, in applicazione dell'IFRS 9 e fino al termine del periodo transitorio (1 gennaio 2018/31 dicembre 2022); Banca IFIS ha provveduto ad informare la Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.
  • A partire dal 1° gennaio 2018 sono terminate le disposizioni transitorie introdotte dal Regolamento n.575/2013 (CRR) volte ad attenuare la deduzione dal CET1 delle "Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" (art. 478 CRR) e la parziale computabilità delle partecipazioni di minoranza (art.480 CRR).
  • Tra le più recenti disposizioni introdotte in materia fiscale, si evidenziano quelle che hanno avuto effetto sulla determinazione delle imposte dell'esercizio 2018 di Banca IFIS. In particolare si ricorda:
  • L. 21 giugno 2017, n.96 ha ridotto all'1,5% il coefficiente di remunerazione da applicare alla variazione netta di capitale proprio per la determinazione del beneficio ACE per l'anno 2018 (4,75% nel 2016, 1,6% nel 2017);
  • L. 27 dicembre 2017, n. 205 (Articolo 1, comma 29) ha previsto la proroga del c.d. super-ammortamento stabilendo per i titolari di reddito d'impresa e per gli esercenti arti e professioni, la maggiorazione del 30% (anziché del 40% in vigore per gli investimenti effettuati fino al 31.12.2017).

02.6. Aggregati patrimoniali ed economici

Al fine di consentire la comparazione dei dati, gli aggregati patrimoniali esposti nella presente Relazione sulla gestione sono confrontati con quelli al 1 gennaio 2018, mentre i dati del conto economico dell'esercizio di confronto sono stati ricondotti su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262. Inoltre le rettifiche di valore nette su crediti afferenti all'operatività NPL, fino al momento dello scorporo del relativo ramo d'azienda, sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.

Aggregati patrimoniali

I PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 31.12.2018 01.01.2018 ASSOLUTA %
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value con impatto a conto economico
163.845 58.758 105.087 178,8%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
432.089 819.355 (387.266) (47,3)%
Crediti verso banche 394.152 1.529.237 (1.135.085) (74,2)%
Crediti verso clientela 6.741.483 5.746.259 995.224 17,3%
Partecipazioni 530.161 364.312 165.849 45,5%
Attività materiali e immateriali 110.509 131.580 (21.071) (16,0)%
Attività fiscali 378.376 373.901 4.475 1,2%
Altre voci dell'attivo 348.885 269.156 79.729 29,6%
Totale dell'attivo 9.099.500 9.292.558 (193.058) (2,1)%
Debiti verso banche 756.432 774.475 (18.043) (2,3)%
Debiti verso clientela 5.577.057 5.966.901 (389.844) (6,5)%
Titoli in circolazione 979.002 789.994 189.008 23,9%
Passività finanziarie di negoziazione 31.188 38.239 (7.051) (18,4)%
Altre voci del passivo 387.355 384.690 2.665 0,7%
Patrimonio netto 1.368.466 1.338.259 30.207 2,3%
Totale del passivo e del patrimonio netto 9.099.500 9.292.558 (193.058) (2,1)%

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

La voce ammonta complessivamente a 163,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018 in aumento del 178,8% rispetto al 1 gennaio 2018 e includono sostanzialmente i finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, nonché le quote di fondi di OICR, così come previsto dal nuovo principio contabile IFRS 9. L'incremento della voce, è prevalentemente riferito all'acquisto di quote di fondi OICR, al netto della variazione di fair value registrata nell'esercizio, per 85,6 milioni di euro, e alla rivalutazione di uno strumento finanziario partecipativo di 11,3 milioni di euro, nonché all'acquisto e sottoscrizione di finanziamenti valutati al fair value per circa 7,2 milioni di euro, inclusivo della variazione di fair value registrata nell'esercizio. La composizione della voce è di seguito riportata.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE A CONSISTENZE VARIAZIONE
FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
31.12.2018 01.01.2018 ASSOLUTA %
Titoli di debito 1.935 955 980 102,6%
Titoli di capitale 11.266 - 11.266 n.a.
Quote di O.I.C.R. 99.349 13.729 85.620 623,6%
Finanziamenti 51.295 44.074 7.221 16,4%
Totale 163.845 58.758 105.087 178,8%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 432,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018, in diminuzione del 47,3% rispetto al valore del 1 gennaio 2018 e includono i titoli di debito che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali la Banca ha esercitato la cosiddetta OCI Option senza successivo giro a conto economico come prevista dal nuovo principio IFRS 9. Il saldo al 1 gennaio 2018 includeva 377,3 milioni di euro riferiti alla cartolarizzazione "Indigo Lease" avente oggetto crediti della incorporata IFIS Leasing S.p.A. e che, a seguito dell'incorporazione di quest'ultima, si configura oggi come una autocartolarizzazione.

ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR VALUE CON CONSISTENZE VARIAZIONE
IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA
(in migliaia di euro)
31.12.2018 01.01.2018 ASSOLUTA %
Titoli di debito 418.709 804.612 (385.903) (48,0)%
Titoli di capitale 13.380 14.743 (1.363) (9,2)%
Totale 432.089 819.355 (387.266) (47,3)%

Ititoli di debito detenuti in portafoglio al 31 dicembre 2018 ammontano a 418,7 milioni di euro, in diminuzione del 2,0% rispetto al 1 gennaio 2018 al netto degli effetti dell'auto-cartolarizzazione sopra descritti, principalmente per la variazione negativa di fair value del periodo che ha più che compensato l'incremento per acquisto di titoli emessi da banche.

In particolare, la voce include 410,4 milioni di titoli di stato italiani (Valore Nominale 423 milioni), la cui relativa riserva netta negativa di fair value su tali titoli ammonta a 8,4 milioni rispetto a una riserva netta positiva di 2,3 milioni di euro del precedente esercizio.

Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.

Emittente/Scadenza 1 anno 2 anni 3 anni 5 anni oltre 5 anni Totale
Titoli governativi 30.004 - - 273.451 106.955 410.410
% sul totale 7,2% - - 65,3% 25,5% 98,0%
Banche - - - - 8.299 8.299
% sul totale - - - - 2,0% 2,0%
Totale 30.004 - - 273.451 115.254 418.709
% sul totale 7,2% - - 65,3% 27,5% 100,0%

Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza per 13,4 milioni di euro (-9,2% rispetto al 1 gennaio 2018). La variazione è riconducibile principalmente alla cessione di una partecipazione di minoranza, compensata dall'adeguamento del fair value dei titoli in portafoglio. La riserva netta positiva di fair value per tali titoli ammonta a 1,6 milioni di euro.

Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso banche al 31 dicembre 2018 è risultato pari a 394,2 milioni di euro, rispetto al valore di 1.529,2 milioni al 1 gennaio 2018. La riduzione della voce, intervenuta nel corso del quarto trimestre, è principalmente riconducibile al sensibile incremento delle erogazioni sul segmento Factoring nel corso delle ultime settimane dell'anno rispetto agli standard medi mensili (circa 300 milioni di euro), nonché agli eventi di seguito dettagliati che hanno assorbito liquidità:

  • "Tender Offer" lanciata nel mese di dicembre sul Bond a 5 anni emesso ad aprile 2018 che ha visto adesioni da parte degli investitori per circa 96 milioni di euro;
  • calo della raccolta Rendimax negli ultimi giorni dell'anno (circa 150 milioni di euro), parzialmente rientrata nei primi giorni del mese di gennaio 2019;
  • sempre sul fronte del passivo si è assistito ad una riduzione della raccolta da depositi vincolati rivolta alla clientela Corporate (circa 200 milioni di euro).

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela è pari a 6.741,5 milioni di euro, in aumento del 17,4% rispetto ai 5.740,8 milioni a fine del 2017. Tale variazione deriva prevalentemente dall'effetto combinato delle seguenti dinamiche:

  • Il dato a fine 2017 include 799,4 milioni di euro di crediti afferenti all'operatività NPL non presenti a fine esercizio per effetto dello scorporo del ramo a IFIS NPL S.p.A. avvenuto a luglio 2018.
  • A fine esercizio sono, invece, presenti 1.187,3 milioni di euro di crediti rinveninti dall'operatività leasing a seguito dell'operazione di fusione di IFIS Leasing S.p.A. avvenuta a maggio 2018.
  • Alla sottoscrizione avvenuta nel corso del 2018 per 77,7 milioni di euro di una tranche senior di cartolarizzazione assistita da garanzia dello Stato (GACS).
  • Alla sottoscrizione di PCT con Cassa Compensazione pari a 49,9 milioni di euro scaduti a fine gennaio 2019.
  • All'acquisizione di due portafogli retail performing per 20,2 milioni di euro. L'acquisto di questi ultimi è avvenuto nell'ambito dell'ordinaria attività di acquisto da parte dell'operatività NPL che riguarda talvolta anche portafogli misti: la parte performing resta comunque sempre residuale rispetto al portafoglio complessivo.

Si segnala che nella voce non sono presenti esposizioni classificabili come "grande esposizione" ovvero esposizioni individuali superiori al 10% dei fondi propri.

CREDITI VERSO CLIENTELA
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.12.2018
Valore nominale 258.726 265.648 104.851 629.225 6.416.645 7.045.870
Rettifiche di valore (179.263) (85.412) (8.954) (273.629) (30.758) (304.387)
Valore di bilancio 79.463 180.236 95.897 355.596 6.385.887 6.741.483
Coverage ratio 69,3% 32,2% 8,5% 43,5% 0,5% 4,3%
Gross ratio 3,7% 3,8% 1,5% 8,9% 91,1% 100,0%
Net ratio 1,2% 2,7% 1,4% 5,3% 94,7% 100,0%
SITUAZIONE AL 01.01.2018
Valore nominale 723.566 498.793 112.208 1.334.567 4.623.664 5.958.231
Rettifiche di valore (134.846) (49.558) (5.680) (190.084) (21.888) (211.972)
Valore di bilancio 588.720 449.235 106.528 1.144.483 4.601.776 5.746.259
Coverage ratio 18,6% 9,9% 5,1% 14,2% 0,5% 3,6%
Gross ratio 12,1% 8,4% 1,9% 22,4% 77,6% 100,0%
Net ratio 10,2% 7,8% 1,9% 19,9% 80,1% 100,0%

Le sofferenze nette dei crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato ammontano a 79,5 milioni, -86,5% rispetto al dato al 1 gennaio 2018 e il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi si attesta allo 1,2%, tale scostamento e principalmente riconducibile alla cessione del ramo d'aziendale dedicato all'operatività NPL avvenuto nel mese di luglio 2018.

La categoria delle inadempienze probabili nette presenta un saldo di 180,2 milioni rispetto ai 449,2 milioni a fine 2017 (-59,9%) per effetto, come detto in precedenza, principalmente riconducibile alla cessione del ramo d'aziendale dedicato all'operatività NPL. Il coverage ratio si attesta al 32,2% (9,9% al 1 gennaio 2018).

Le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano a 95,9 milioni contro i 106,5 milioni al 1 gennaio 2018 (-10,0%). Il coverage ratio si attesta al 8,5% (5,1% al 1 gennaio 2018).

Le partecipazioni

DESCRIZIONE 31.12.2018 01.01.2018
IFIS Finance Sp. Z o. o. 26.356 26.356
IFIS Rental Services S.r.l. 120.895 120.895
IFIS Leasing S.p.A. - 215.061
IFIS NPL S.p.A. 362.000 2.000
Two Solar Park 2008 S.r.l. - -
Cap.Ital.Fin S.p.A. 12.110 -
Credifarma S.p.A. 8.800 -
Totale 530.161 364.312

Le partecipazioni in società del Gruppo ammontano a 530,2 milioni di euro rispetto ai 364,3 milioni del 1 gennaio 2018. La variazione è strettamente legata alle operazioni descritte nei "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio" del presente documento.

Le immobilizzazioni immateriali e materiali

Le immobilizzazioni immateriali si attestano a 19,3 milioni di euro, contro 21,3 milioni al 1 gennaio 2018 (-9,3%), interamente riferibili a software.

Le immobilizzazioni materiali si attestano a 91,2 milioni di euro, rispetto ai 110,3 milioni al 1 gennaio 2018; la variazione in diminuzione è in particolare dovuta allo scorporo del ramo d'azienda dedicato ai Non-Performing Loans (NPL).

Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede di Banca IFIS, nonché due immobili di Milano derivanti dalla suddetta fusione della controllata Interbanca.

L'immobile Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettato ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. L'impairment test non ha evidenziato perdite di valore da iscrivere a conto economico.

Le attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Si dettaglia nella tabella di seguito la composizione per tipologia delle attività fiscali correnti.

ATTIVITA' FISCALI CORRENTI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2018 2017 ASSOLUTA %
Irap 10.102 10.102 - 0,0%
Ires 12.262 12.211 51 0,4%
Ires da cessione di crediti 21.278 21.278 - 0,0%
Crediti da conversione DTA - 25.867 (25.867) (100,0)%
Altre 1.513 1.428 85 6,0%
Totale attività fiscali correnti 45.155 70.886 (25.731) (36,3)%

La variazione delle attività fiscali correnti è strettamente connessa all'utilizzo in compensazione dei crediti rinvenienti dalla conversione delle imposte anticipate di cui alla legge 214/11 per 25,8 milioni di euro.

Le principali fattispecie cui sono riferibili le attività per imposte anticipate sono di seguito riportate:

ATTIVITA' PER IMPOSTE ANTICIPATE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2018 2017 ASSOLUTA %
Crediti verso clientela (Legge 214/2011) 214.627 176.214 38.413 21,8%
Perdite fiscali pregresse riportabili 76.023 91.395 (15.372) (16,8)%
Aiuto alla crescita economica riportabile 22.819 24.599 (1.780) (7,2)%
Crediti verso clientela 2.237 2.237 n.a.
Fondi per rischi e oneri 10.320 7.484 2.836 37,9%
Attività finanziarie a fair value con impatto sulla redditività
complessiva
5.745 - 5.745 n.a.
Altre 1.450 2.243 (793) (35,4)%
Totale attività fiscali anticipate 333.221 301.935 31.286 10,4%

Le attività per imposte anticipate pari a 333,2milioni sono composte principalmente da 214,6milioni di euro per rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi, 76,0 milioni di euro per perdite fiscali pregresse riportabili, 22,8 milioni per ACE riportabile e 10,3 milioni di euro a differenze temporanee su fondi per rischi ed oneri.

Si rammenta infine che, per effetto degli accordi di Consolidamento fiscale in essere, il credito relativo alle imposte anticipate sul risultato fiscale di periodo è stato rilevato tra le Altre Attività quale Credito verso la Scogliera per circa 54,7 milioni di euro.

Le principali fattispecie cui sono riferibili le passività per imposte differite sono di seguito riportate:

PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE CONSISTENZA VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2018 2017 ASSOLUTA %
Crediti verso clientela 3.211 3.460 (249) (7,2)%
Attività materiali 9.193 9.001 192 2,1%
Crediti per interessi di mora 25.763 23.661 2.102 8,9%
Attività finanziarie 673 1.798 (1.125) (62,6)%
Altre 289 583 (294) (50,4)%
Totale passività fiscali differite 39.129 38.503 626 1,6%

Le passività per imposte differite, pari a 39,1 milioni di euro, includono principalmente 25,8 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 9,2milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili e 3,2 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali.

Altre voci dell'attivo e del passivo

Le altre voci dell'attivo si attestano a 348,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (+29,6% rispetto ai dati riesposti al 1 gennaio 2018), accolgono le attività finanziarie valutate detenute per la negoziazione per 31,5 milioni di euro (37,6 milioni di euro al 1 gennaio 2018), e altre attività per 317,4 milioni di euro (231,6 milioni di euro al 1 gennaio 2018).

La voce altre attività comprende un credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. pari a 108,9 milioni di euro, derivanti per 54,7 milioni di euro dall'applicazione del consolidato fiscale e per 53,1milioni di euro per crediti fiscali chiesti a rimborso da quest'ultima a fronte di versamenti di imposta eccedenti effettuati in precedenti esercizi; inoltre la voce comprende per 11,1 milioni di euro crediti verso l'erario per acconti versati (bollo), per 8,0 milioni di euro quali versamenti in pendenza di giudizio e per 38,2 milioni di euro di crediti IVA

Le altre voci del passivo sono pari a 387,4 milioni di euro rispetto a 384,7 milioni di euro al 1 gennaio 2018 e sono composte da 45,0 milioni di euro riferiti a passività fiscali (40,4 milioni di euro al 1 gennaio 2018), dal debito per TFR per 7,1 milioni di euro (5,5 milioni di euro al 1 gennaio 2018), da fondi per rischi e oneri per 22,0 milioni di euro (15,9 milioni di euro al 1 gennaio 2018) e da altre passività per 313,3milioni di euro (322,9 milioni al 1 gennaio 2018). Quest'ultima voce, le cui poste più significative sono da ricondurre prevalentemente a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione.

La raccolta

RACCOLTA CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2018 01.01.2018 ASSOLUTA %
a) Debiti verso banche 756.432 774.475 (18.043) (2,3)%
- Eurosistema 695.075 699.585 (4.510) (0,6)%
- Altri debiti 61.357 74.890 (13.533) (18,1)%
b) Debiti verso clientela 5.577.057 5.966.901 (389.844) (6,5)%
- Rendimax e Contomax 4.424.467 4.948.386 (523.919) (10,6)%
- Altri depositi vincolati 37.669 104.675 (67.006) (64,0)%
- Altri debiti 1.114.921 913.840 201.081 22,0%
c) Titoli di circolazione 979.002 789.994 189.008 23,9%
Totale raccolta 7.312.491 7.531.370 (218.879) (2,9)%

Il totale della raccolta, che al 31 dicembre 2018 risulta pari a 7.312,5 milioni di euro con un decremento del 2,9% rispetto al 1 gennaio 2018, è rappresentato per il 76,3% da Debiti verso la clientela (79,2% al 1 gennaio 2018), per il 10,3% da Debiti verso banche (10,3% al 1 gennaio 2018), e per il 13,4% da Titoli in circolazione (10,5% al 1 gennaio 2018).

I Debiti verso la clientela ammontano al 31 dicembre 2018

a 5.577,1milioni di euro (-6,5% rispetto al 1 gennaio 2018), sostanzialmente per effetto della citata riduzione della raccolta retail (Rendimax e Contomax) che passa da 4.948,4 al 1 gennaio 2018 a 4.424,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018, solo parzialmente compensata dall'incremento degli altri debiti verso la clientela connesso al maggior ricorso alla cartolarizzazione di crediti commerciali.

I Debiti verso banche ammontano a 756,4 milioni di euro rispetto ai 774,5 milioni al 1 gennaio 2018, in diminuzione del 2,3%, e sono principalmente riferibili alla tranche TLTRO sottoscritta per nominali 700,0 milioni di euro a marzo 2017.

I Titoli in circolazione ammontano a 979,0 milioni di euro. La voce include le obbligazioni senior emesse da Banca IFIS per 488,0 milioni di euro, inclusivi di interessi, nonché il bond Tier 2 per 401,7 milioni di euro, inclusivi di interessi. La residua parte dei titoli in circolazione al 31 dicembre 2018 si riferisce a prestiti obbligazionari per 88,8 milioni di euro.

Fondi per rischi e oneri

FONDI PER RISCHI E ONERI
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO VARIAZIONE
31.12.2018 01.01.2018 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
3.623 3.312 311 9,4%
Controversie legali e tributarie 12.966 10.727 2.239 20,9%
Altri fondi 5.425 1.861 3.564 191,5%
Totale fondi per rischi e oneri 22.014 15.900 6.114 38,5%

La composizione del fondo per rischi e oneri in essere a fine esercizio, confrontata con i valori riesposti dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Al 31 dicembre 2018 il saldo pari a 3,6 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dalla Banca secondo il nuovo principio IFRS 9.

Controversie legali e tributarie

Al 31 dicembre 2018 sono iscritti fondi per complessivi 13,0 milioni di euro. Tale importo è interamente riferibile a controversie legali come di seguito dettagliato:

  • per 7,4 milioni di euro a 22 controversie legate all'area Crediti Commerciali (a fronte di un petitum complessivo di 26,8 milioni di euro);
  • per 3,5 milioni di euro (a fronte di un petitum di 50,2 milioni di euro) a 9 controversie in capo alla ex Interbanca;
  • per 2,1 milioni di euro (a fronte di un petitum di 4,2 milioni di euro) relative a 49 cause connesse all'area Leasing.

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 31 dicembre 2018 sono in essere fondi per 5,4 milioni di euro costituiti principalmente da 3,7 milioni di euro per indennità suppletiva di clientela collegata all'operatività dell'area Leasing, da 1,0 milioni di euro per oneri legati al personale da 0,6 milioni di euro per fondo reclami.

Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 dicembre 2018 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.

Controversie legali

Si informa che sia la causa passiva per richiesta di annullamento di transazione sia i procedimenti giudiziari relativi a domande di risarcimento di danni rinvenienti da un'operazione straordinaria inerente una società industriale e di danni ambientali, citati nelle precedenti informative aventi petitum complessivo di circa 4 miliardi di euro, si sono chiusi in forza del passaggio in giudicato di sentenze che hanno respinto le richieste di controparte o in forza di accordo transattivo.

Contenzioso fiscale

Contenzioso relativo all'applicazione delle ritenute alla fonte sugli interessi corrisposti in Ungheria. Società coinvolte: Interbanca S.p.A. e IFIS Leasing S.p.A. (inclusa l'incorporata GE Leasing Italia S.p.A.) - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione della ritenuta del 27% sugli interessi passivi corrisposti alla società ungherese GE Hungary Kft senza l'applicazione della ritenuta in virtù della Convenzione Internazionale contro le Doppie imposizioni in vigore tra l'Italia e l'Ungheria. L'Agenzia delle Entrate ha di fatto concluso che la società ungherese GE Hungary Kft non fosse l'effettiva beneficiaria degli interessi passivi corrisposti dalle società Italiane ma soltanto una conduit company.

L'Agenzia delle Entrate ha, al contrario, individuato come beneficiario effettivo una società presuntivamente residente nelle Bermuda e pertanto è stata disconosciuta l'applicazione della Convenzione Internazionale contro le Doppie Imposizioni stipulata tra Italia ed Ungheria e pretesa l'applicazione della ritenuta del 27% prevista per i soggetti residenti in paesi a fiscalità privilegiata.

Pertanto per le annualità dal 2007 al 2013 sono state accertate complessivamente maggiori ritenute per circa 117 milioni.

Contestualmente sono state anche irrogate sanzioni amministrative nella misura del 150/250%.

Le Società coinvolte hanno impugnato gli Avvisi di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie ed effettuato il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria.

Si segnala infine che l'Autorità fiscale Ungherese a seguito dello scambio di informazioni ai sensi della Direttiva Europea n. 2011/16/EU ha concluso che la società GE Hungary Kft deve essere correttamente considerata come il beneficiario effettivo degli interessi ricevuti dalle controparti Italiane".

Alla data odierna tutte le sentenze che sono state pronunciate presso le competenti Commissioni Tributarie Provinciali e regionali hanno accolto integralmente i ricorsi presentati e, come prevedibile, l'Agenzia ha proposto Appello contro dette decisioni.

Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2013.

Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 810 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.

Contenzioso relativo al trattamento IVA delle attività di intermediazione assicurativa. Società coinvolta IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione del meccanismo del pro-rata nelle annualità dal 2007 al 2010 relativamente alla detrazione dell'IVA sulle operazioni passive a fronte delle provvigioni attive, esenti IVA, riconosciute dalle compagnie assicurative in relazione ad una attività di intermediazione assicurativa svolta considerata come autonoma e non, al contrario, accessoria allo svolgimento dell'attività principale di leasing di autoveicoli (attività soggetta ad IVA).

Per le annualità 2007/2010 è stata accertata una maggiore IVA per 3 milioni di euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 125%.

Contenzioso relativo all'Avviso di Liquidazione imposta di registro 3%. Società coinvolte: Banca IFIS come incorporante di Interbanca S.p.A. e IFIS Rental S.r.l. - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

Con avvisi rispettivamente del 23 luglio e 20 luglio 2018, l'Agenzia delle Entrate ha riqualificato l'operazione ristrutturazione della società GE Capital Services nel suo complesso come "Cessione di ramo d'azienda" chiedendo l'applicazione dell'imposta di registro in misura proporzionale pari al 3% del valore dell'azienda per complessivi 3,6 milioni di euro

In merito ai contenziosi fiscali sopra citati, la Banca supportata dai propri consulenti fiscali, ha ritenuto di presentare riscorso e ritenuto il rischio di soccombenza possibile ma non probabile, pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Indennizzi

In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore (GE Capital International Limited) di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre Società Partecipate.

In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Il patrimonio netto

Il Patrimonio netto si attesta al 31 dicembre 2018 a 1.368,5 milioni di euro, contro i 1.337,3 milioni di euro (+2,3%) del 31 dicembre 2017.

Si ricorda che la Banca si è avvalsa della possibilità di non rideterminare i valori comparativi al 31 dicembre 2017, come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili. Gli effetti della rideterminazione dei valori contabili al 1 gennaio 2018 sono stati imputati a riserve di utili iniziali e ad altre riserve del conto economico complessivo e indicati nelle tabelle di movimentazione del patrimonio netto quale modifica dei saldi di apertura.

Nelle tabelle seguenti sono dettagliate la composizione e la variazione rispetto all'esercizio precedente:

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2018 2017 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 102.116 101.864 252 0,2%
Riserve da valutazione: (8.549) 2.133 (10.682) (500,8)%
- Titoli (8.692) 2.275 (10.967) (482,1)%
- TFR 143 (142) 285 (200,7)%
Riserve 1.141.385 1.027.748 113.637 11,1%
Azioni proprie (3.103) (3.168) 65 (2,1)%
Utile netto 82.806 154.906 (72.100) (46,5)%
Patrimonio netto 1.368.466 1.337.294 31.172 2,3%
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PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI (migliaia di euro)
Patrimonio netto al 31.12.2017 1.337.294
Modifica dei saldi di apertura 965
Incrementi: 94.600
Utile di esercizio 82.806
Vendita/attribuzione propri strumenti 252
Variazione riserva da valutazione: 285
- TFR 285
Altre variazioni 11.257
Decrementi: 64.393
Dividendi distribuiti 53.433
Variazione riserva da valutazione: 10.959
- Titoli 10.959
Patrimonio netto al 31.12.2018 1.368.466

La voce "altre variazioni" è strettamente legata alla fusione per incorporazione della controllata IFIS Leasing S.p.A., completata il 28 maggio 2018. La fusione è stata fatta in continuità di valori con il Bilancio d'esercizio e ha comportato quindi l'iscrizione di un avanzo di fusione di 11,3 milioni di euro.

La variazione della riserva da valutazione su titoli rilevata nel periodo è dovuta all'adeguamento di fair value degli strumenti finanziari nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI DATI AL
(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017
Capitale primario di classe 1(1) (CET1) 1.139.483 1.126.044
Capitale di classe 1 (T1) 1.139.483 1.126.044
Totale fondi propri 1.539.483 1.526.233
Totale attività ponderate per il rischio 7.542.228 6.450.215
Ratio – Capitale primario di classe 1 15,11% 17,46%
Ratio – Capitale di classe 1 15,11% 17,46%
Ratio – Totale fondi propri 20,41% 23,66%

(1) Il capitale primario di classe 1 tiene conto degli utili generati nell'esercizio al netto della stima dei dividendi.

I fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti patrimoniali individuali al 31 dicembre 2018 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR), recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.

Aggregati economici

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 429,2 milioni di euro, rispetto a 460,4 milioni di euro del precedente esercizio, influenzato dallo scorporo del ramo d'azienda dedicato ai Non-Performing Loans avvenuto il 1 luglio 2018.

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2018 2017 ASSOLUTA %
Margine di interesse 340.085 362.003 (21.918) (6,1)%
Commissioni nette 81.489 60.716 20.773 34,2%
Altre componenti del margine di intermediazione 7.593 37.669 (30.076) (79,8)%
Margine di intermediazione 429.167 460.388 (31.221) (6,8)%

Il margine di interesse passa da 362,0 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a 340,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (-6,1%). La variazione è influenzata in modo significativo dalle operazioni di fusione e scorporo avvenute nel corso dell'esercizio già precedentemente citate.

In particolare, con riferimento allo scorporo del ramo d'azienda dedicato ai Non-Performing Loans avvenuto il 1 luglio 2018, gli interessi attivi afferenti a tale operatività sono risultati pari a 122,6milioni di euro nel 2018 (di fatto coincidenti con i primi sei mesi dell'anno) rispetto ai 166,3 milioni di euro dell'intero esercizio precedente.

Incide sulla variazione del margine di interesse in modo positivo e contrapposto al precedente invece la fusione di IFIS Leasing, che ha contribuito al risultato del 2018 per 38,4 milioni di euro.

Senza considerare l'effetto positivo della fusione di IFIS Leasing, si evidenzia il minor contributo fisiologico del "reversal PPA2 " rispetto al precedente esercizio (85,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018 rispetto a 109,9 milioni al 31 dicembre 2017, -22,7%). Tale diminuzione è fisiologica in quanto connessa alla vita media residua dei finanziamenti sottostanti; è stata inoltre accentuata dagli effetti delle estinzioni anticipate occorse nel 2017.

Le commissioni nette ammontano a 81,5 milioni di euro in incremento del 34,2% rispetto al dato al 31 dicembre 2017.

Le commissioni attive, pari a 91,2 milioni di euro contro 67,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017, derivano principalmente da commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile), dalle commissioni per operazioni di finanza strutturata, da operazioni di leasing nonché dagli altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.

Le commissioni passive, pari a 9,7 milioni di euro contro 7,2 milioni di euro dell'esercizio precedente si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari convenzionate, all'attività di mediatori creditizi e a commissioni riconosciute a banche e factors corrispondenti.

Le altre componenti del margine di intermediazione ammontano a 7,6 milioni di euro al 31 dicembre 2018, in diminuzione del 79,8% rispetto al precedente esercizio. Nel dettaglio gli utili da cessione o riacquisto di attività o passività finanziarie, che ammontano a 10,3 milioni di euro contro i 25,6 milioni di euro del 31 dicembre 2017 e sono riconducibili per 2,0 milioni di euro a cessioni di portafogli afferenti all'operatività NPL (19,0 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e per 8,2 milioni di euro al riacquisti di proprie passività finanziarie di cui 7,6 milioni relative al "Tender Offer" precedentemente citato; nel 2017 inoltre vi erano utili da cessione di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per 6,6 milioni di euro.

Il risultato netto dell'attività di negoziazione al 31 dicembre 2018 è negativo di 0,8 milioni di euro rispetto al risultato positivo di 12,0 milioni di euro del precedente esercizio che era positivamente influenzato dalla definizione di una controversia relativa all'uscita dall'investimento in una società tecnologica e definito con la cessione delle azioni all'azionista di maggioranza.

Infine, il risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico è negativo per 2,2 milioni di euro e include da un lato la variazione positiva di fair value di un titolo di capitale per 11,3 milioni di euro e dall'altro le variazioni

2 Con "Reversal PPA" si intende lo smontamento temporale del differenziale tra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile di bilancio dei crediti dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

negative di fair value rispettivamente di finanziamenti che hanno fallito l'SPPI test per 8,1 milioni di euro, di quote di OICR per 3,5 milioni di euro ed infine di titoli di debito per 2,2 milioni di euro. Tale ultima fattispecie è relativa alla rettifica integrale di quota parte di un prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario del FITD nell'ambito dell'operazione di intervento in favore di una banca.

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 331,4 milioni contro 442,0 milioni del 31 dicembre 2017 (-25,0%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO VARIAZIONE
2018 2017 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 429.167 460.388 (31.221) (6,8)%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (97.796) (18.373) (79.423) 432,3%
Risultato netto della gestione finanziaria 331.371 442.015 (110.644) (25,0)%

Le Rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 97,8 milioni di euro (rispetto a rettifiche nette per 18,4 milioni al 31 dicembre 2017). I maggiori accantonamenti al 31 dicembre 2018 rispetto al precedente esercizio, sono dovuti principalmente a posizioni a sofferenza e inadempienze probabili del comparto delle costruzioni per complessivi 60 milioni di euro, due delle quali sono riconducibili a storiche controparti (i rapporti sono iniziati circa 15 anni fa) attive nel settore delle infrastrutture che hanno coinvolto l'intero sistema bancario italiano (50 milioni di euro per le due controparti storiche). A fini comparativi si segnala inoltre che il dato dell'esercizio 2017 includeva riprese di valore a fronte del positivo completamento di operazioni di ristrutturazione, di cui una individualmente significativa per 19 milioni di euro.

La formazione dell'utile netto d'esercizio

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2018 2017 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 331.371 442.015 (110.644) (25,0)%
Costi operativi (214.845) (226.601) 11.756 (5,2)%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 116.526 215.414 (98.888) (45,9)%
Imposte sul reddito (33.720) (60.508) 26.788 (44,3)%
Utile netto 82.806 154.906 (72.100) (46,5)%

Il cost/income ratio ammonta a 50,1% rispetto al 49,2%, ricondotto su base convenzionale, del 31 dicembre 2017.

COSTI OPERATIVI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2017 ASSOLUTA %
Spese amministrative: 227.458 226.167 1.291 0,6%
a) spese per il personale 98.032 83.266 14.766 17,7%
b) altre spese amministrative 129.426 142.901 (13.475) (9,4)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 1.146 (2.460) 3.606 (146,6)%
a) impegni e garanzie rilasciate 311 (5.605) 5.916 (105,5)%
b) altri accantonamenti netti 835 3.145 (2.310) (73,4)%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali 4.538 3.760 778 20,7%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali 5.848 6.722 (874) (13,0)%
Altri oneri/proventi di gestione (24.145) (7.588) (16.557) 218,2%
Costi operativi 214.845 226.601 (11.756) (5,2)%

Le spese per il personale, pari a 98,0 milioni di euro, si incrementano del 17,7% (83,3 milioni di euro a dicembre 2017). In totale il numero dei dipendenti della Banca è di 1.174 risorse contro le 1.218 risorse al 31 dicembre 2017, diminuzione principalmente dovuta allo spostamento delle risorse nella nuova società controllata IFIS NPL S.p.A.

Le altre spese amministrative, pari a 129,4 milioni di euro contro i 142,9 milioni di euro al corrispondente periodo 2017 registrano un calo del 9,4% principalmente a seguito dell'operazione di conferimento di ramo d'azienda alla controllata IFIS NPL S.p.A..

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2018 2017 ASSOLUTA %
Spese per servizi professionali 38.985 43.887 (4.902) (11,2)%
Legali e consulenze 28.967 26.831 2.136 8,0%
Revisione 444 346 98 28,3%
Servizi in outsourcing 9.574 16.710 (7.136) (42,7)%
Imposte indirette e tasse 32.757 26.565 6.192 23,3%
Spese per acquisto di beni e altri servizi 57.684 72.449 (14.765) (20,4)%
Assistenza e noleggio software 14.580 19.589 (5.009) (25,6)%
Spese per informazione clienti 10.056 12.422 (2.366) (19,0)%
Spese relative agli immobili 6.262 5.459 803 14,7%
FITD e Resolution fund 5.983 8.753 (2.770) (31,6)%
Spese spedizione e archiviazione documenti 4.213 6.988 (2.775) (39,7)%
Gestione e manutenzione autovetture 3.365 2.960 405 13,7%
Spese telefoniche e trasmissione dati 3.167 2.519 648 25,7%
Viaggi e trasferte 3.096 3.285 (189) (5,8)%
Pubblicità e inserzioni 2.547 2.694 (147) (5,5)%
Costi per cartolarizzazione 1.642 1.669 (27) (1,6)%
Transitional services agreement - 3.373 (3.373) (100,0)%
Altre spese diverse 2.773 2.738 35 1,3%
Totale altre spese amministrative 129.426 142.901 (13.475) (9,4)%

La sottovoce spese "Legali e consulenze", nonostante l'uscita del ramo d'azienda dedicato all'operatività NPL, aumenta rispetto al precedente esercizio per l'effetto, come precedentemente indicato, dei costi sostenuti dalla Banca nel primo semestre, per l'attività di recupero giudiziale dei crediti del ramo d'azienda dedicato scorporato. In particolare, coerentemente con l'applicazione del modello statistico per la stima dei flussi di cassa anche a parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale, precedentemente contabilizzate al costo di acquisto, sono stati riconosciuti a conto economico nel corso del 2018 i relativi costi collegati all'attività di recupero giudiziale per complessivi 5,0 milioni di euro. Tali costi erano infatti precedentemente sospesi fino all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (individuazione dei flussi di cassa analitici).

La voce "Imposte indirette e tasse" pari a 32,8 milioni di euro (26,6 milioni di euro al 31 dicembre 2017), è prevalentemente riferita a imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti allo scorporo del ramo d'azienda dedicato ai Non-Performing Loans avvenuto al 1 luglio 2018 per complessivi 18,7 milioni al 31 dicembre 2018. La voce include inoltre imposta di bollo per 10,7 milioni di euro di cui 9,0 milioni relativi alla raccolta retail che dal 1 gennaio 2018 viene riaddebitata alla clientela. L'incremento rispetto all'esercizio precedente, nonostante lo scorporo del ramo d'azienda dedicato all'operatività NPL, è connesso al citato modello statistico per la stima dei flussi di cassa che ha comportato maggiori costi per imposta di registro per 9,8 milioni di euro nel primo semestre del 2018.

In diminuzione del 20,4% rispetto al precedente esercizio (da 72,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a 57,7 milioni al 31 dicembre 2018) le "Spese per acquisto di beni e servizi". La dinamica della voce è dovuta all'effetto contrapposto nella variazione di alcune voci maggiormente significative, in particolare:

  • Assistenza e noleggio software che passa da 19,6 milioni a 14,6 milioni di euro, -25,6%: la diminuzione è sostanzialmente riferita al sostenimento nel 2017 di costi di migrazione dei sistemi «core banking»;
  • Spese per informazione clienti che passa da 12,4 milioni a 10,1 milioni, -19,0%: la diminuzione è principalmente riconducibile a costi sostenuti dal ramo d'azienda dedicato ai Non-Performing Loans scorporato durante l'anno 2018;
  • Spese relative agli immobili passano da 5,5 milioni a 6,3 milioni; l'aumento principalmente legato ai costi per affitti e manutenzione degli immobili;
  • FITD e Resolution fund che passa da 8,8 milioni a 6,0 milioni di euro, -31,6%: il saldo del 2017 includeva 2,5 milioni di euro di contributo straordinario dello Schema volontario del FITD a fronte di interventi straordinari su Caricesena, Carim e Carismi;
  • Spese spedizione e archiviazione documenti che passa da 7,0 milioni a 4,2 milioni di euro, -39,7%: la diminuzione è correlata alla flessione negli acquisti di nuovi portafogli NPL iniziata nell'ultima parte del precedente esercizio e protrattasi per buona parte del 2018 nonché agli effetti del citato scorporo del ramo NPL;
  • Spese telefoniche e trasmissione dati passa da 2,5 milioni a 3,2 milioni; l'aumento principalmente legato ai costi per telefonia mobile e collegamenti internet;
  • Transitional services agreement registrati nel solo 2017 per 3,4 milioni di euro relativo ai costi sostenuti nella fase di integrazione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca per l'utilizzo di reti e servizi IT di proprietà del venditore.

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri risultano pari a 1,1 milioni di euro, in particolare riferibili ad alcune controversie legali riconducibili al settore crediti commerciali.

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 24,1 milioni di euro sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 116,5 milioni di euro (-45,9% rispetto all'esercizio precedente).

Le imposte sul reddito ammontano a 33,7milioni di euro (-44,3% rispetto all'esercizio precedente). Il tax rate per il 2018 risulta pari al 28,94% rispetto al 28,09% del precedente esercizio.

02.7. Principali rischi e incertezze

In considerazione dell'attività svolta e dei risultati conseguiti la posizione finanziaria della Banca risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze. La politica finanziaria perseguita dalla Banca è infatti volta a privilegiare la stabilità e la diversificazione della provvista in misura eccedentaria rispetto alle immediate esigenze operative. I principali rischi e incertezze originati dalle attuali condizioni dei mercati finanziari non presentano elementi di particolare criticità per l'equilibrio finanziario della Banca e comunque sono ritenuti tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale.

Si rinvia a quanto esposto nella parte E della Nota integrativa per l'informativa in ordine ai rischi della Banca.

02.8. L'azione Banca IFIS

La quotazione

Con decorrenza 29 novembre 2004 le azioni ordinarie di Banca IFIS S.p.A. sono state ammesse al segmento STAR. Il passaggio al segmento STAR è avvenuto dopo un anno di quotazione al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A.. In precedenza, sin dal 1990, le azioni erano negoziate al Mercato Ristretto di Borsa Italiana. Di seguito sono esposti i valori di quotazione a fine esercizio. Banca IFIS, a partire dal 18 giugno 2012, è diventata operativa nell'indice Ftse Italia Mid Cap.

Prezzo ufficiale azione 31.12. 2018 31.12. 2017 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2014
Prezzo del titolo a fine periodo 15,44 40,77 26,00 28,83 13,69
Azioni in circolazione 31.12. 2018 31.12. 2017 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2014
Numero azioni in circolazione
a fine periodo (in migliaia)(1)
53.441 53.433 53.431 53.072 52.924

(1) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

Payout ratio

Per il 2018 il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 1,05 euro per azione.

Payout ratio (in migliaia di euro) 2018 2017 2016 2015 2014
Utile netto 82.806 154.906 71.722 160.743 94.396
Dividendi 56.113(1) 53.433 43.813 40.334 34.930
Payout ratio 67,8% 34,5% 61,1% 25,1% 37,0%

(1) Proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione.

Azionariato

Il capitale sociale di Banca IFIS al 31 dicembre 2017 ammonta a 53.811.095 euro ed è suddiviso in n. 53.811.095 azioni del valore nominale di 1 euro.

Gli azionisti di Banca IFIS che possiedono direttamente o indirettamente strumenti finanziari rappresentativi del capitale con diritto di voto di Banca IFIS in misura superiore al 3% o superiori al 2% per gli azionisti che risultano anche Consiglieri della Banca, risultano evidenziati nella tabella seguente:

Le regole di corporate governance

Banca IFIS ha aderito al Codice di Autodisciplina delle società quotate. Risultano costituiti, nell'ambito del Consiglio di Amministrazione della Banca, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Nomine e il Comitato Remunerazioni. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo di cui al D.Lgs. 231/2001.

Le regole di internal dealing

La regolamentazione di Banca IFIS in materia di internal dealing è conforme alla disciplina di derivazione comunitaria (Regolamento UE n. 596/2014, c.d. Market Abuse Regulation).

La Politica attualmente vigente disciplina gli adempimenti posti in capo alla Banca in relazione alle operazioni compiute dai Soggetti Rilevanti e dalle Persone ad essi Strettamente Legate e aventi ad oggetto sia quote o altri titoli di credito emessi da Banca IFIS, sia strumenti finanziari ad essi collegati. Ciò al fine di assicurare la massima trasparenza informativa nei confronti del mercato.

In particolare, la Politica disciplina:

  • gli adempimenti connessi alla identificazione dei Soggetti Rilevanti e delle c.d. "Persone Strettamente Legate";
  • la gestione delle informazioni relative alle Operazioni, comunicate alla Banca dai Soggetti Rilevanti;
  • la gestione dei c.d. "periodi di chiusura", vale a dire quegli intervalli temporali nell'ambito dei quali i Soggetti Rilevanti debbono astenersi dal compiere operazioni su quote e altri titoli di credito emessi da Banca IFIS, nonché su strumenti finanziari ad essi collegati.

Tale documento è disponibile nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Le regole per la gestione delle informazioni privilegiate

Le procedure interne in materia di gestione delle informazioni privilegiate e di gestione dell'elenco delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate sono conformi alla richiamata Market Abuse Regulation e sono state aggiornate nel corso dell'esercizio sulla base delle linee guida emanate dalla Consob e del d.lgs 10 agosto 2018, n. 107, recante "Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 596/2016, relativo agli abusi di mercato e che abroga la direttiva 2003/6/CE e le direttive 2003/124/CE, 2003/125/CE e 2004/72/CE"

In applicazione dell'art. 115 bis del D.Lgs. 58/1998, Banca IFIS ha istituito un registro (il c.d. registro degli insider) delle persone che, in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero delle funzioni svolte, hanno accesso ad informazioni privilegiate, e ne cura il puntuale aggiornamento.

Si è inoltre dotata di una politica per la gestione delle informazioni privilegiate al fine di:

  • evitare che soggetti che, per le funzioni che svolgono, non hanno motivo di conoscere tale informazione abbiano accesso alle stesse;
  • individuare in via continuativa le persone che hanno accesso alle informazioni stesse.

Essa disciplina inoltre compiti e responsabilità nell'ambito degli incontri con la comunità finanziaria.

02.9. Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio

Banca IFIS, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations Istituzionali" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo e antecedentemente all'approvazione del presente documento.

Acquisizione del controllo di Cap.Ital.Fin. S.p.A.

Con riferimento all'offerta vincolante relativa all'acquisizione del controllo di Cap.Ital.Fin. S.p.A. presentata il 24 novembre 2017, il 2 febbraio 2018 si è completata l'acquisizione del 100% di Cap.Ital.Fin. S.p.A., società ora iscritta all'elenco di cui all'art. 106 TUB, specializzata in finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio (CQS), cessione del quinto della pensione (CQP) e delegazioni di pagamento per pensionati, dipendenti privati, pubblici, statali operante in tutta Italia.

Collocamento obbligazione senior unsecured preferred

Ad aprile 2018 Banca IFIS ha annunciato e concluso con successo il collocamento della sua prima emissione senior unsecured preferred a 5 anni per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'obbligazione paga una cedola fissa del 2% e ha un prezzo di emissione pari a 99,231%. L'obbligazione, riservata agli investitori istituzionali con l'esclusione degli Stati Uniti, è stata emessa ai sensi del Programma EMTN di Banca IFIS S.p.A. ed è quotata all'Irish Stock Exchange. All'obbligazione, Fitch ha assegnato un rating a lungo termine "BB+".

Conferimento del ramo d'azienda di Banca IFIS dedicato ai Non-Performing Loans

Dal 1 luglio 2018 è diventata operativa a tutti gli effetti IFIS NPL S.p.A., società del Gruppo Banca IFIS che accoglie lo scorporo dell'operatività NPL di Banca IFIS.

IFIS NPL ha ottenuto l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di concessione di finanziamenti ed è stata iscritta all'albo degli intermediari finanziari ex art. 106 del TUB (Testo Unico Bancario) con decorrenza 1 luglio 2018.

Acquisizione del controllo di Credifarma S.p.A.

Il 2 luglio 2018 Banca IFIS ha completato l'operazione di acquisizione della maggioranza di Credifarma S.p.A., società specializzata nel credito alle farmacie. L'operazione è stata finalizzata attraverso l'acquisizione, da parte di Banca IFIS, della totalità delle quote detenute da UniCredit e da BNL – Gruppo BNP Paribas, pari nel complesso al 32,5% del capitale sociale di Credifarma, seguita dall'acquisizione di una parte dell'attuale quota detenuta da Federfarma per il 21,5% del capitale. Infine, l'istituto ha completato un aumento di capitale riservato a Banca IFIS finalizzato a dotare Credifarma di una solida base patrimoniale ai fini regolamentari e per futuri piani di sviluppo. L'operazione ha comportato un investimento complessivo – comprensivo dell'aumento di capitale – pari a circa 8,8 milioni di euro.

Fitch conferma rating BB+, outlook "Stable"

Il 13 settembre 2018 l'agenzia Fitch Rating Inc. ha confermato il giudizio di rating a lungo termine (Long-term Issuer Default Rating, IDR) pari a 'BB+', outlook "Stable" inizialmente emesso a settembre 2017. La conferma per Banca IFISdel medesimo rating ed outlook testimonia la solidità della Banca e la validità del progetto di crescita e sviluppo. Per ulteriori informazioni si fa rinvio al comunicato dalla stessa agenzia di rating, reperibile sul sito www.fitchratings.com.

Rinnovato programma EMTN per emissioni fino a 5 miliardi di euro

Il 26 settembre 2018 è stato firmato il rinnovo del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato "Programma EMTN - Euro Medium Term Notes" costituito a settembre 2017.

Il rinnovo del programma permette a Banca IFIS di continuare a sfruttare con tempestività e flessibilità le opportunità di finanziamento offerte dal mercato del debito da utilizzare attraverso l'emissione di prestiti obbligazionari.

Il plafond massimo di emissioni complessivo cumulabile nell'ambito del programma è pari a 5 miliardi di Euro. Il programma è riservato esclusivamente a investitori istituzionali in Italia e all'estero con esclusione degli Stati Uniti ai sensi della Regulation S dello United Securites Act del 1933.

Public Tender Offer su obbligazione senior Banca IFIS

Il 7 dicembre 2018 è terminato il periodo di adesione all'offerta pubblica di riacquisto parziale (Public Tender Offer) avviata da Banca IFIS S.p.A. lunedì 3 dicembre 2018. L'offerta era rivolta ai portatori delle obbligazioni senior unsecured preferred 2%, scadenza 24 aprile 2023 (ISIN Code XS1810960390), emesse ad aprile 2018 per un valore nominale di 300 milioni di euro, a valere sul programma Euro Medium Term Note. L'importo massimo riacquistabile era fino a 100 milioni di euro di valore nominale.

L'offerta si è conclusa con il riacquisto di obbligazioni per 96,776 milioni di euro di valore nominale rappresentative di circa il 96,8% delle obbligazioni oggetto di offerta e di circa il 32,3% delle obbligazioni emesse. La data di pagamento del corrispettivo alle obbligazioni portate in offerta è stata il 13 dicembre 2018.

02.10. Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

Acquisizione del controllo di FBS S.p.A.

Il 7 gennaio 2019 la Banca ha completato l'acquisizione del controllo di FBS S.p.A., operatore specializzato in attività di servicing (master and special services), gestore di portafogli di NPL garantiti e non, consulente in attività di due diligence e investitore autorizzato in operazioni su NPL. L'operazione, annunciata il 15 maggio 2018, riguarda il 90% del capitale di FBS per un controvalore di 58,5 milioni di euro.

Comunicazioni da parte de La Scogliera S.p.A.

La Scogliera S.p.A. ha comunicato, con riferimento a possibili operazioni idonee a raggiungere «risultati regolamentari sostanzialmente equivalenti al progetto di fusione inversa tra la Banca e La Scogliera che è stata abbandonata», che intende proseguire anche dopo la data della prossima assemblea per l'approvazione del Bilancio di Banca IFIS le proprie analisi circa le possibili operazioni che possano raggiungere i sopracitati risultati regolamentari, salvaguardando le esigenze di capitalizzazione della Banca e tenendo anche in considerazione gli interessi dei gruppi familiari aventi partecipazioni in La Scogliera, fermo l'impegno de La Scogliera a supportare la Banca nel proprio percorso di sviluppo sostenibile.

Non sono intervenuti altri fatti di rilievo nel periodo intercorrente tra la chiusura dell'esercizio e la data di approvazione Bilancio di esercizio da parte del Consiglio di Amministrazione.

02.11. Evoluzione prevedibile della gestione

Il progressivo deterioramento della congiuntura registrato nella seconda parte del 2018 condiziona in modo sensibile anche l'andamento delle aspettative per il 2019. L'arretramento nella crescita per l'anno in corso è comune ai paesi dell'Unione Europea, ma assume in Italia una connotazione più marcata per effetto di due trimestri di contrazione del Prodotto Interno Lordo (terzo e quarto 2018) e di aspettative in termini di crescita del PIL che, attualmente, le case di ricerca più accreditate posizionano tra lo 0 e lo 0,6%. Si tratta di uno scenario non favorevole che si completa, anche, con dati recenti negativi in ordine alla produzione industriale. Le ragioni del rallentamento continentale, presente anche in altre economie sviluppate internazionali, sono ascrivibili certo al venire meno della forza di un lungo ciclo espansivo ma anche a temi che generano incertezza sugli scenari internazionali (le contese commerciali Usa-Cina e le ricadute relative, la contrazione degli accordi di scambio, il progressivo contrarsi delle spinte propulsive favorevoli alla globalizzazione); a temi più specificamente focalizzati sulla politica europea (i rischi derivanti da una Brexit senza accordi con la UE; le preoccupazioni per le prossime elezioni europee e il favore riscosso da componenti ostili allo sviluppo dell'architettura europea); a temi di natura finanziaria (l'apprensione generata sui mercati dalle aspettative di politiche monetarie da parte delle banche centrali progressivamente meno espansive).

In questo contesto la consapevolezza da parte delle autorità monetarie dell'opportunità di rallentare il rientro delle politiche espansive sembramaturare a favore di un ulteriore supporto alla crescita, sia in area Euro, sia in area US\$. Anche livelli di inflazione ancora largamente al di sotto degli obiettivi dichiarati e difficoltà anche nei paesi nordeuropei depongono a favore del rinnovo di politiche monetarie nuovamente più espansive.

In questo scenario, Banca IFIS nel 2019 continuerà da un lato ad essere impegnato nel completamento di una serie di azioni di integrazione e sviluppo già avviate nel 2018 aventi contenuto non ricorrente; dall'altro a consolidare la propria presenza nei settori tipici di presenza del supporto alle piccole e medie imprese e della gestione del credito deteriorato.

Incognite conseguenti il rallentamento congiunturale gravano, in generale, sulla domanda di supporto finanziario da parte delle imprese. I prossimi trimestri, con la auspicata soluzione delle incertezze che zavorrano la ripresa economica, potranno esporre una direzione di marcia più precisa.

Anche per effetto del rallentamento congiunturale e delle prospettive negative per l'evoluzione del PIL nel 2019, non sembra tuttavia immaginabile una solida e soprattutto sostenibile uscita dalle difficoltà degli anni recenti in assenza di nuovo credito bancario per l'economia reale. Da anni il credito alle piccole e medie imprese risulta in flessione, e ciò solo in parte per carenza di domanda. E' infatti dal lato dell'offerta che si rinvengono segnali ricorrenti di contrazione, concentrati sul mercato delle imprese minori. In questo contesto la capacità di assicurare supporto alle piccole e medie imprese con modalità idonee a mitigare il rischio di credito continuerà a rappresentare, per Banca IFIS un vantaggio competitivo che consentirà all'istituto auspicabilmente di acquisire nuova clientela.

Sul fronte dei tassi di impego, le aspettative sono per una risalita anche quale conseguenza dell'incremento nel costo del funding per le banche italiane registrato nella seconda parte del 2018 e confermato ad inizio 2019.

Sul fronte del funding le prospettive restano incerte. La disponibilità di risorse è ancora elevata ma il loro costo è recentemente cresciuto con specifico riferimento all'Italia, in coerenza con l'incremento dei tassi di interesse sui titoli governativi. Si tratta di una tendenza che caratterizza tutto il comparto creditizio italiano con differenze dipendenti dal merito creditizio degli istituti e dalle forme tecniche di raccolta. L'incremento dei tassi può avere impatti sul conto economico di quegli istituti in difficoltà a trasferire alla clientela le variazioni perché con impiego a tasso fisso o indicizzato ai parametri di riferimento (Euribor, IRS) che non hanno registrato movimenti di rilievo. Banca IFIS non risentirà in modo materiale dell'incremento, qualora confermato nel tempo, in quanto le condizioni economiche dell'attivo, in considerazione delle forme tecniche di erogazione, sono rivedibili con relativa rapidità.

Sul fronte della raccolta all'ingrosso, tassi contenuti sul mercato del funding restano disponibili solo in caso di disponibilità di collaterale primario.

Per quanto concerne il portafoglio titoli governativi non sono previsti interventi significativi. Il portafoglio, usato come collaterale per le operazioni di rifinanziamento presso l'Eurosistema, risulta di dimensioni estremamente contenute in relazione agli altri istituti rilevanti, e a breve scadenza; pertanto esporrà la Banca a impatti non materiali in presenza di oscillazioni fisiologiche nei corsi.

In continuità con le recenti evoluzioni e strategie che vedono la trasformazione digitale al centro del percorso di crescita della Banca, una particolare attenzione sarà posta agli investimenti in tecnologie e in risorse umane dedicate al supporto degli sviluppi. La Banca riconosce un ruolo essenziale al miglioramento tecnologico applicato sia ai processi, che vanno resi più efficienti possibile, sia alle relazioni con i propri clienti cui va garantita la migliore esperienza ragionevolmente possibile nel dialogo con la Banca.

Saranno come sempre valutate con attenzione le opportunità di ulteriore crescita, in settori di interesse per la Banca, qualora ricorrano simultaneamente, oltre alla coerenza di prospettive strategiche, una elevata controllabilità dei rischi anche tenuto conto degli assetti manageriali, una buona integrabilità tecnologica e una particolare convenienza economica.

In considerazione di quanto sopra, è ragionevole prevedere per la Banca la continuazione dell'andamento positivo della redditività per il 2019 in un contesto di consapevole attenzione ai rischi e orientamento al consolidamento nei settori di presenza.

02.12. Altre informazioni

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012

In data 21 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt‐out di cui agli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), è stata predisposta una relazione distinta dalla presente relazione sulla gestione, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Corporate governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è stata predisposta sulla base del format messo a disposizione da Borsa Italiana.

Unitamente a tale Relazione è stata messa a disposizione la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

Misure sulla Privacy

Banca IFIS ha consolidato un progetto di adeguamento al Regolamento (UE) 2016/679 al fine di recepire le disposizioni normative nel modello di gestione della privacy interno, prevedendo una serie di interventi di carattere sia tecnologico che organizzativo.

Direzione e coordinamento da parte della controllante

Ai fini del disposto degli artt. dal 2497 al 2497 sexies del codice civile, si precisa che la società controllante La Scogliera S.p.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Banca IFIS, e ciò in espressa deroga al disposto dell'art. 2497 sexies del codice civile, in quanto l'attività di direzione e coordinamento delle banche e società finanziarie partecipate è espressamente esclusa nell'oggetto sociale de La Scogliera ed in coerenza la controllante non esercita, di fatto, alcuna attività di direzione e coordinamento di Banca IFIS.

Adesione al consolidato fiscale nazionale

Banca IFIS ha optato, insieme alla controllante La Scogliera S.p.A., per l'applicazione dell'istituto della tassazione di Gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86.

I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti nel mese di aprile 2016 prevedendo una durata triennale.

Banca IFIS ha provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione.

In forza dell'applicazione di tale istituto, la perdita fiscale di Banca IFIS S.p.A. è trasferita alla consolidante fiscale La Scogliera S.p.A. iscrivendo un credito netto al 31 dicembre 2018 verso la controllante pari a 54,7 milioni di euro.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2017 Banca IFIS deteneva n. 377.829 azioni proprie per un controvalore di 3,2 milioni di euro ed un valore nominale pari a 377.829 euro.

Nel corso dell'esercizio 2018 Banca IFIS ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del bilancio 2014 n. 7.717 azioni proprie al prezzo medio di 32,67 euro, per un controvalore di 252 mila euro ed un valore nominale di 7.717 euro, realizzando utili per 187 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali;

La giacenza a fine esercizio 2018 risulta pertanto pari a n. 370.112 azioni proprie, per un controvalore di 3,1 milioni di euro ed un valore nominale di 370.112 euro.

Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificata con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 263 del 27 dicembre 2006, Titolo V, Capitolo V (aggiornamento del 12 dicembre 2011) in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati" emanate dalla Banca d'Italia, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Nel corso dell'esercizio 2018 sono state effettuate due operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate: la fusione per incorporazione di IFIS Leasing S.p.A. in Banca IFIS, la cui efficacia è decorsa dal 28 maggio 2018, e l'operazione di conferimento di ramo d'azienda alla controllata IFIS NPL S.p.A., con efficacia dal 1 luglio 2018.

Si rinvia a quanto descritto nella parte H della Nota Integrativa per l'informativa in ordine alle singole operazioni con parti correlate.

Operazioni atipiche o inusuali

Nel corso del 2018 la Banca non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definite nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le attività di ricerca e sviluppo

La Banca, in considerazione dell'attività svolta, non ha attivato programmi di ricerca e sviluppo nel corso dell'esercizio.

02.13. Proposta distribuzione utile dell'esercizio

Signori Azionisti,

Il Consiglio di Amministrazione propone di destinare l'utile dell'esercizio di euro 82.805.867,57 come segue:

  • agli azionisti un dividendo in contanti (al lordo delle ritenute di legge) di 1,05 euro per ciascuna azione ordinaria con stacco cedola (n. 22) il 29 aprile 2019. Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie detenute dalla società. Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF) la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3 del TUF, al termine della giornata contabile del 30 aprile 2019 (c.d. record date);
  • ad altre riserve per il residuo.

Venezia - Mestre, 7 marzo 2019

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg

L'Amministratore Delegato Giovanni Bossi

03

Schemi di Bilancio

03.1. Stato Patrimoniale

VOCI DELL'ATTIVO CONSISTENZE AL
(in euro) 31.12.2018 31.12.2017*
10. Cassa e disponibilità liquide 28.574 47.124
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 195.294.622 96.362.516
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 31.449.837 37.555.931
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 163.844.785 58.806.584
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 432.089.320 819.860.213
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 7.135.633.531 7.270.472.283
a) crediti verso banche 394.150.773 1.529.651.897
b) crediti verso clientela 6.741.482.758 5.740.820.386
70. Partecipazioni 530.161.109 364.312.198
80. Attività materiali 91.222.192 110.306.130
90. Attività immateriali 19.287.044 21.273.951
di cui:
- avviamento - -
100. Attività fiscali: 378.376.160 372.820.538
a) correnti 45.155.071 70.885.433
b) anticipate 333.221.089 301.935.105
120. Altre attività 317.405.598 231.552.557
Totale dell'attivo 9.099.498.151 9.287.007.510

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO CONSISTENZE AL
(in euro) 31.12.2018 31.12.2017*
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 7.312.491.232 7.531.369.569
a) debiti verso banche 756.432.526 774.474.603
b) debiti verso clientela 5.577.056.827 5.966.900.815
c) titoli in circolazione 979.001.878 789.994.151
20. Passività finanziarie di negoziazione 31.187.910 38.239.201
60. Passività fiscali: 44.983.990 38.502.573
a) correnti 5.855.068 -
b) differite 39.128.922 38.502.573
80. Altre passività 313.298.052 322.948.039
90. Trattamento di fine rapporto del personale 7.057.190 5.476.274
100. Fondi per rischi e oneri: 22.013.608 13.177.887
a) impegni e garanzie rilasciate 3.622.760 589.741
c) altri fondi per rischi e oneri 18.390.848 12.588.145
110. Riserve da valutazione (8.549.182) 2.132.973
140. Riserve 1.141.385.246 1.027.747.385
150. Sovrapprezzi di emissione 102.116.429 101.864.338
160. Capitale 53.811.095 53.811.095
170. Azioni proprie (-) (3.103.286) (3.167.902)
180. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 82.805.867 154.906.079
Totale del passivo e del patrimonio netto 9.099.498.151 9.287.007.510

03.2. Conto Economico

VOCI ESERCIZIO
(in euro) 31.12.2018 31.12.2017*
10. Interessi attivi e proventi assimilati 368.086.080 363.460.749
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 363.191.390 360.410.026
20. Interessi passivi e oneri assimilati (104.821.505) (103.913.674)
30. Margine di interesse 263.264.575 259.547.075
40. Commissioni attive 91.194.329 67.885.194
50. Commissioni passive (9.704.917) (7.169.305)
60. Commissioni nette 81.489.412 60.715.889
70. Dividendi e proventi simili 335.629 48.379
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (773.780) 12.027.119
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 10.253.694 25.594.075
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.022.522 19.015.446
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (100) 6.578.629
c) passività finanziarie 8.231.272 -
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
(2.223.497) -
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (2.223.497) -
120. Margine di intermediazione 352.346.033 357.932.537
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito di: (20.975.496) 84.083.981
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (19.956.033) 86.124.484
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (1.019.462) (2.040.503)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 331.370.537 442.016.518
160. Spese amministrative: (227.458.307) (226.166.882)
a) spese per il personale (98.032.347) (83.265.835)
b) altre spese amministrative (129.425.960) (142.901.047)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.146.188) 2.459.397
a) impegni e garanzie rilasciate (310.823) 5.604.567
b) altri accantonamenti netti (835.365) (3.145.170)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (4.537.894) (3.759.588)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (5.847.775) (6.721.610)
200. Altri oneri/proventi di gestione 24.145.338 7.588.028
210. Costi operativi (214.844.826) (226.600.655)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni - (24)
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 116.525.711 215.415.839
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (33.719.845) (60.509.760)
300. Utile (Perdita) d'esercizio 82.805.867 154.906.079

03.3. Prospetto della redditività Complessiva

VOCI
(in euro)
31.12.2018 31.12.2017*
10. Utile (Perdita) d'esercizio 82.805.867 154.906.079
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 1.702.721 (465.907)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.586.339 (531.876)
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
- -
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti 116.381 65.969
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico (12.546.152) 1.851.753
100. Copertura di investimenti esteri - -
110. Differenze di cambio - -
120. Copertura dei flussi finanziari - -
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
(12.546.152) 1.851.753
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (10.843.431) 1.385.846
180. Redditività complessiva (Voce 10 + 170) 71.962.436 156.291.925

03.4. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2018

Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
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Capitale:
a) azioni
ordinarie
53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
101.864.338 - 101.864.338 - - - - 252.092 - - - - - 102.116.430
Riserve:
a) di utili 1.022.301.814 972.604 1.023.274.418 101.472.813 - 11.251.408 - (64.616) - - - - - 1.135.934.023
b) altre 5.445.570 - 5.445.570 - - 5.652 - - - - - - - 5.451.222
Riserve da valutazione: 2.132.973 (7.851) 2.125.122 - - 169.127 - - - - - - (10.843.431) (8.549.182)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (3.167.902) - (3.167.902) - - - - 64.616 - - - - - (3.103.286)
Utile (perdita)
d'esercizio
154.906.079 - 154.906.079 (101.472.813) (53.433.266) - - - - - - - 82.805.867 82.805.867
Patrimonio netto 1.337.293.967 964.753 1.338.258.720 - (53.433.266) 11.426.187 - 252.092 - - - - 71.962.436 1.368.466.169

03.5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2017

Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio
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7
Capitale:
a) azioni
ordinarie
53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
101.775.463 - 101.775.463 - - - - 88.875 - - - - - 101.864.338
Riserve:
a) di utili 366.640.991 - 366.640.991 27.908.556 - 627.752.267 - - - - - - - 1.022.301.814
b) altre 5.464.876 - 5.464.876 - - - - (19.306) - - - - - 5.445.570
Riserve da
valutazione:
747.127 - 747.127 - - - - - - - - - 1.385.846 2.132.973
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (3.187.208) - (3.187.208) - - - - 19.306 - - - - - (3.167.902)
Utile (perdita)
d'esercizio
71.721.930 - 71.721.930 (27.908.556) (43.813.374) - - - - - - - 154.906.079 154.906.079
Patrimonio netto 596.974.274 - 596.974.274 - (43.813.374) 627.752.267 - 88.875 - - - - 156.291.925 1.337.293.967

03.6. Rendiconto Finanziario

Metodo indiretto
31.12.2018
31.12.2017*
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
380.569.811
(54.326.398)
- risultato d'esercizio (+/-)
82.805.867
154.906.079
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività
2.997.278
(16.307.403)
valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-)
20.975.496
40.546.744
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
10.385.669
10.481.199
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
1.237.188
3.164.856
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-)
33.719.845
60.509.760
- altri aggiustamenti (+/-)
228.448.468
(307.627.633)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
264.520.450
(192.704.947)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
5.332.314
18.631.009
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value
(107.261.698)
-
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
376.069.275
(498.944.893)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
114.882.718
463.126.075
- altre attività
(124.502.159)
(175.517.138)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
(220.545.097)
310.350.947
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(218.878.337)
261.099.218
- passività finanziarie di negoziazione
(7.051.291)
(11.342.428)
- altre passività
5.384.531
60.594.157
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A (+/-)
424.545.163
63.319.603
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
14.546.044
36.110
- vendite di attività materiali
14.546.044
36.110
2. Liquidità assorbita da
(386.160.869)
(20.073.928)
- acquisti di partecipazioni
(382.300.000)
(2.000.000)
- acquisti di attività materiali
-
(3.611.328)
- acquisti di attività immateriali
(3.860.869)
(14.462.600)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B (+/-)
(371.614.825)
(20.037.818)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
316.708
108.181
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
167.231
438.284
- distribuzione dividendi e altre finalità
(53.432.828)
(43.813.374)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (+/-)
(52.948.889)
(43.266.909)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C
(18.550)
14.876
RICONCILIAZIONE
47.124
32.248
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO E
(18.550)
14.876
LIQUIDITA' TOTALE NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLA VARIAZIONE DEI CAMBI F
-
-
RENDICONTO FINANZIARIO Importo
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO G=E+/-D+/-F 28.574 47.124

LEGENDA:

(+) generata

(-) assorbita

04

Nota Integrativa

A.1 – Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

Per l'interpretazione e l'applicazione dei principi contabili internazionali si è fatto anche riferimento, seppur non omologato dalla Commissione Europea, al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (Framework) e alle Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a completamento dei principi contabili emanati.

I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31 dicembre 2018 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).

Si sono inoltre considerate le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob ed ESMA) che forniscono raccomandazioni sull'informativa da riportare nel bilancio su aspetti di maggior rilevanza o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

Il Bilancio d'esercizio è soggetto all'attestazione, resa da parte degli organi amministrativi delegati e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, prevista dall'art. 154 bis c.5 del D.Lgs n. 58 del 24 febbraio 1998.

Il Bilancio d'esercizio è sottoposto a revisione legale da parte della società di revisione EY S.p.A..

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il Bilancio d'esercizio è costituito da:

  • gli Schemi del bilancio d'esercizio (composto dagli schemi di stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario);
  • dalla Nota integrativa;

ed è inoltre corredato dalla Relazione sulla gestione.

Il Bilancio d'esercizio è stato redatto con l'applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1, facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (il cosiddetto "Framework" recepito dallo IASB) con particolare riguardo ai principi fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma, il concetto della rilevanza e significatività dell'informazione, il principio della competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell'attività.

Per la compilazione del Bilancio d'esercizio si è fatto riferimento agli schemi emanati dalla Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 5° aggiornamento del 22 dicembre 2017.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate in Nota integrativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

La Nota integrativa non espone le voci e le tabelle previste dal Provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005 relative a voci non applicabili a Banca IFIS.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del

1Y18

Bilancio d'esercizio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 a seguito dell'entrata in vigore a partire dall'1 gennaio 2018 dei nuovi principi contabile IFRS 9 "Strumenti finanziari" e IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti".

Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto ai paragrafi "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9" ed "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 15" riportati in seguito.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate inmerito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve/medio periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all'attuale contesto macroeconomico ed avuto anche riguardo ai piani economico finanziari redatti dalla Banca, si ritiene ragionevole l'aspettativa che Banca IFIS continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale.

Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente dalla Banca, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non sono intervenuti fatti nel periodo tra la chiusura dell'esercizio e la data di redazione del bilancio dei quali non si sia tenuto conto ai fini della redazione dello stesso.

Si rinvia all'informativa esposta nella Relazione sulla gestione relativamente agli eventi avvenuti successivamente alla chiusura dell'esercizio e fino alla data di redazione del Bilancio d'esercizio.

Sezione 4 – Altri aspetti

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione delle situazioni contabili nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine.

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 31 dicembre 2018.

Con periodicità almeno annuale, in sede di redazione del bilancio le stime sono riviste.

Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci in bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti dell'operatività NPL;
  • crediti gestiti dalla BU Pharma, con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile;
  • rettifiche di valore per rischio di credito;
  • fondi per rischi e oneri;
  • trattamento di fine rapporto;

• attività immateriali.

Fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati in bilancio al fair value, si rimanda a quanto contenuto nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio.

Crediti del settore NPL

Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al settore NPL, il Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale, anche il c.d. rischio modello effettuando delle analisi ad hoc, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso. Infatti il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.

Nel corso del 2018 si è provveduto ad un affinamento del modello in essere utilizzato per la stima dei flussi di cassa dei crediti in gestione stragiudiziale: in particolare sono state aggiornate le basi dati storiche e affinata la modalità di clusterizzazione del portafoglio al fine di tener conto delle più recenti acquisizioni avvenute in mercati di tipo secondario.

Inoltre è stato sviluppato e applicato ad una parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale un modello per la stima dei flussi di cassa. In particolare vengono valorizzati i flussi di cassa con il nuovo modello statistico per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto o otterranno un precetto a partire dal 1 gennaio 2018. Tali pratiche venivano precedentemente contabilizzate al costo di acquisto fino al momento dell'individuazione dei flussi di cassa analitici. L'applicazione del nuovo modello consente di individuare anticipatamente i flussi di cassa in maniera massiva. L'affinamento è stato reso possibile in seguito al raggiungimento di numeriche consistenti su cui poter basare analisi di stime sufficientemente attendibili. Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino a al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA).

All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.

Crediti gestiti dalla BU Pharma con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile

In riferimento ai crediti della BU Pharma, la Banca utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche della Banca e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca IFIS sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".

Rettifiche di valore per rischio di credito

L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

• la determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, basati essenzialmente su modelli di misurazione delle probabilità di default (PD) all'origination delle attività finanziarie e alla data di bilancio;

• la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

Con riferimento alla determinazione dell'Expected Credit Loss si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9" del presente documento nonché a quanto ulteriormente declinato al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilanci.

Per le altre fattispecie elencate, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio.

Entrata in vigore di nuovi principi contabili

Principi emanati, entrati in vigore ed applicabili al presente bilancio

Il Bilancio al 31 dicembre 2018 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRSin vigore alla data di riferimento. Si veda quanto riportato al paragrafo Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali.

I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Bilancio d'esercizio 31 dicembre 2018, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, risultano modificati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio 2017. Tali modifiche derivano essenzialmente dall'applicazione obbligatoria, a far data dal 1° gennaio 2018, dei seguenti principi contabili internazionali:

  • l'IFRS 9 "Strumenti finanziari", emanato dallo IASB a luglio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea tramite il Regolamento n. 2067/2016, che ha sostituito lo IAS 39 per quel che attiene alla disciplina della classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, nonché del relativo processo di impairment; si rinvia a quanto descritto nel paragrafo Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9;
  • l'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con clienti", omologato dalla Commissione Europea tramite il Regolamento n.1905/2016, che ha comportato la cancellazione e sostituzione degli IAS 18 "Ricavi" e IAS 11 "Lavori su ordinazione"; si rinvia a quanto descritto nel paragrafo Effetti della prima applicazione dell'IFRS 15;

La Banca ha inoltre adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2018. Si riporta nel seguito l'indicazione dei nuovi principi contabili e delle modifiche apportate a principi contabili già esistenti omologati dall'UE, sottolineando che non hanno avuto impatti materiali sui dati riportati nel Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018:

  • Modifiche all'IFRS 2: Classificazione e valutazione delle operazioni di cui il pagamento è basato su azioni;
  • Modifiche allo IAS 40 Investimenti immobiliari: Chiarimento sul principio di trasferimento, entrata o uscita, della categoria Investimenti immobiliari;
  • Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2014-2016: IAS 28 Partecipazioni nelle imprese associate e in quelle in comune e IFRS 1 Esenzioni aggiuntive per le entità che adottano per la prima volta gli IFRS;
  • Interpretazione IFRIC 22 Operazioni in valuta estera e anticipi: L'interpretazione chiarisce la contabilizzazione di operazioni che comprendono la ricezione o il pagamento di anticipi in valuta estera.

Principi emanati ma non ancora in vigore

Alcuni nuovi principi contabili internazionali sono applicabili per gli esercizi iniziati successivamente al 1 gennaio 2018 per i quali l'applicazione anticipata è permessa; tuttavia la Banca non ha adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o modifica pubblicato ma non omologato da parte dell'Unione Europea.

Tra questi principi non ancora in vigore, l'IFRS 16 è quello che comporterà delle modifiche sulla rappresentazione del Bilancio d'esercizio, ancorché l'impatto al momento della sua applicazione iniziale è ritenuto non significativo.

Nel dettaglio, il principio IFRS 16 introduce nuove regole per la rappresentazione contabile dei contratti di leasing sia per i locatori sia per i locatari, sostituendo i precedenti standard/interpretazioni (IAS 17, IFRIC 4, SIC 15 e SIC 27). Il leasing è definito come quel contratto la cui

esecuzione dipende dall'uso di un bene identificato e che attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo del bene per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

L'IFRS 16 stabilisce i principi in materia di rilevazione, valutazione, esposizione nel bilancio e informazioni integrative sui leasing. La finalità è assicurare che locatari e locatori forniscano informazioni appropriate secondo modalità che rappresentino fedelmente le operazioni. Le informazioni forniscono agli utilizzatori del bilancio gli elementi per valutare l'effetto del leasing sulla situazione patrimoniale, il risultato economico e i flussi finanziari dell'entità.

Il Principio si applica a tutti i contratti che contengono il diritto ad utilizzare un bene (c.d. "Right of Use") per un certo periodo di tempo in cambio di un determinato corrispettivo. L'IFRS 16 si applica a tutte le transazioni che prevedono un diritto ad utilizzare il bene, indipendentemente dalla forma contrattuale, ovvero leasing finanziario o operativo, affitto o noleggio.

La principale novità riguarda la rappresentazione nella situazione patrimoniale del locatario in riferimento al "Right of Use" ed all'impegno assunto relativamente ai leasing operativi, tramite l'iscrizione di un'attività e una passività. In particolare il locatario dovrà rilevare una passività sulla base del valore attuale dei canoni futuri in contropartita dell'iscrizione tra le attività del diritto d'uso del bene oggetto del contratto di leasing.

Successivamente all'iscrizione iniziale:

  • il diritto d'uso sarà oggetto di ammortamento lungo la durata del contratto o la vita utile del bene (sulla base dello IAS 16) o valutato con l'uso di un criterio alternativo – modello di rivalutazione o fair value – (rispettivamente IAS 16 o IAS 40);
  • la passività verrà progressivamente ridotta per effetto del pagamento dei canoni e sulla stessa saranno riconosciuti gli interessi da imputare a conto economico.

Possono essere esclusi dall'IFRS 16 i contratti con durata inferiore ai 12 mesi o che abbiano un valore unitario a nuovo del bene oggetto di leasing di modesto valore.

Per il locatore restano sostanzialmente confermate le regole di contabilizzazione dei contratti di leasing dello IAS 17, differenziate a seconda che si tratti di leasing operativo o leasing finanziario. In caso di leasing finanziario il locatore continuerà a rilevare nello stato patrimoniale un credito per i canoni di leasing futuri.

L'IFRS 16 è applicabile dal 1 gennaio 2019 e, ancorché la sua applicazione anticipata sia possibile, la Banca ha deciso di non procedere con l'adozione anticipata.

La Banca ha avviato nel corso del 2018 un apposito progetto volto ad identificare gli impatti qualitativi e quantitativi dell'applicazione di tale nuovo principio contabile, nonché ad individuare ed implementare gli interventi applicativi necessari per la sua adozione.

Da tale progetto Banca IFIS ha identificato la stima degli impatti previsti a seguito della prima applicazione dell'IFRS 16, basata sulle informazioni attualmente disponibili e potrebbe essere soggetta a cambiamenti a seguito di ulteriori informazioni che diverranno disponibili per la Banca nel 2019, quando Banca IFIS adotterà il nuovo principio. Gli effetti sono sostanzialmente riferibili alla necessità di riconoscere attività per il diritto d'uso su auto aziendali a noleggio e su immobili locati ad uso della Banca e che oggi sono contabilizzati come leasing operativi. I relativi costi, precedentemente contabilizzati come costi operativi linearmente sulla durata dei contratti, saranno quindi sostituiti da ammortamento e ed interessi passivi.

La Banca si avvarrà della facoltà prevista dall'IFRS 16 di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 16, secondo quanto previsto dal cosiddetto "modified retrospective approach B" (paragrafo C5 lettera b, C7 e C8 lettera b.ii dell'appendice C all'IFRS 16) che prevede la possibilità di rilevare l'attività consistente nel diritto di utilizzo alla data dell'applicazione iniziale per un importo pari alla passività del leasing; secondo questo approccio alla data di prima applicazione non emergono differenze sul patrimonio netto di Banca IFIS di apertura.

L'IFRS 16 non ha apportato significativi cambiamenti ai criteri di contabilizzazione dei leasing per il locatore, di conseguenza la Banca non prevede impatti in tal senso.

Infine, la Banca ritiene non significativi gli impatti derivanti dall'adozione delle seguenti interpretazioni e modifiche dei principi contabili internazionali già esistenti:

  • IFRIC 23 Uncertainty over Tax Treatments;
  • Prepayment Features with Negative Compensation (Amendments to IFRS 9).
  • Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28);
  • Plan Amendment, Curtailment or Settlement (Amendments to IAS 19);
  • Annual Improvements to IFRS Standards 2015–2017 Cycle various standards;

  • Amendments to References to Conceptual Framework in IFRS Standards;

  • Definition of a Business (Amendment to IFRS 3 Business Combinations);
  • Definition of Material (Amendment to IAS 1 and IAS 8);
  • IFRS 17 Insurance Contracts.

Non si sono verificati ulteriori aspetti che richiedano l'informativa di cui allo IAS 8 paragrafi 28, 29, 30, 31, 39, 40 e 49.

Termini di approvazione e pubblicazione del Bilancio

L'art. 154-ter del D.Lgs. 59/98 (T.U.F.) prevede che entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sia approvato il bilancio d'esercizio della Banca e sia pubblicata la Relazione finanziaria annuale comprendente il progetto di bilancio d'esercizio, la relazione sulla gestione e l'attestazione prevista dall'articolo 154-bis, comma 5. Il progetto di bilancio d'esercizio della Banca è approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 marzo 2019; il bilancio d'esercizio sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei Soci convocata per il giorno 19 aprile 2019, in prima convocazione.

Effetti della prima applicazione dell'IFRS 9

Il nuovo standard contabile IFRS 9, emanato dallo IASB a luglio 2014 ed omologato dalla Commissione Europea tramite il Regolamento n. 2067/2016, sostituisce, a partire dall'1 gennaio 2018, lo IAS 39 nella disciplina della classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, ed è articolato nelle seguenti tre diverse aree: la classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, l'impairment e l'hedge accounting.

In merito alla classificazione, l'IFRS 9 prevede che la stessa sia guidata, da un lato, dalle caratteristiche dei relativi flussi di cassa contrattuali e, dall'altro, dall'intento gestionale (business model) per il quale tali attività sono detenute.

Le attività finanziarie secondo l'IFRS 9 possono essere classificate – secondo i due drivers sopra indicati – in tre categorie:

  • Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato,
  • Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva,
  • Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Le attività finanziarie possono essere iscritte nelle prime due categorie ed essere misurate al costo ammortizzato o al fair value con imputazione a patrimonio netto solo se è dimostrato che le stesse diano origine a flussi finanziari che sono esclusivamente pagamenti di capitale e interessi (cosiddetto "solely payment of principal and interest" – "SPPI test"). I titoli di capitale sono sempre iscritti nella terza categoria e misurati al fair value con imputazione a conto economico, salvo che l'entità scelga (irrevocabilmente, in sede di iscrizione iniziale), per le azioni non detenute con finalità di trading, di presentare le variazioni di valore in una riserva di patrimonio netto (cosiddetta OCI option) che non verrà mai trasferita a conto economico, nemmeno in caso di cessione dello strumento finanziario (Attività finanziarie valutate al fair value con impatti sulla redditività complessiva senza "recycling"). Per i titoli di debito classificati in tale categoria, invece, la riserva di patrimonio netto verrà girata a conto economico in caso di cessione.

Con riferimento all'impairment, per gli strumenti valutati al costo ammortizzato e al fair value con imputazione a patrimonio netto (diversi dagli strumenti di capitale), viene introdotto un modello basato sul concetto di "expected loss" (perdita attesa), in luogo dell'"incurred loss" dello IAS 39, in modo da riconoscere con maggiore tempestività la relativa svalutazione. L'IFRS 9 richiede di contabilizzare le perdite attese nei soli 12 mesi successivi (cosiddetto "Primo stadio" – "Stage 1") sin dall'iscrizione iniziale dello strumento finanziario. L'orizzonte temporale di calcolo della perdita attesa diventa, invece, l'intera vita residua dell'asset oggetto di valutazione, ove la qualità creditizia dello strumento finanziario abbia subito un deterioramento "significativo" rispetto alla misurazione iniziale (cosiddetto "Secondo stadio" – "Stage 2") o nel caso risulti "impaired" (cosiddetto "Terzo stadio" – "Stage 3").

L'introduzione delle nuove regole d'impairment comporta:

  • l'allocazione delle attività finanziarie non deteriorate in differenti stadi di rischio creditizio, cui corrispondono rettifiche di valore basate sulle perdite attese nei 12 mesi successivi ( "Stage 1"), ovvero «lifetime» per tutta la durata residua dello strumento ("Stage 2"), sulla base del significativo incremento del rischio di credito («SICR») determinato tramite il confronto tra le Probabilità di Default alla data di prima iscrizione ed alla data di reporting, ovvero da elementi di anomalia intercettati dai cd. early warning o da scaduto superiore ai 30 giorni;
  • l'allocazione delle attività finanziarie deteriorate nel cosiddetto "Stage 3", con rettifiche di valore di tipo analitico, ovvero percentuali "forfettarie" basate sui tassi di perdita storicamente osservati relativi ai vari stati in cui si trova la pratica.

Infine, con riferimento all'hedge accounting la Banca, non avendo in essere alla data di prima applicazione alcun tipo di relazione di copertura, non si è avvalso della facoltà previsto nelle regole di transizione dell'IFRS 9 di continuare ad applicare i requisiti dell'hedge accounting dello IAS 39.

Sulla base di quanto sopra rappresentato, di seguito viene fornita la sintesi sia degli effetti di riesposizione dei saldi comparativi al 31 dicembre 2017 sia degli impatti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 9 sul patrimonio netto di Banca IFIS al 1 gennaio 2018.

Riconduzione dati comparativi

Come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso, la Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili con le nuove categorie contabili e con i relativi criteri di valutazione introdotti dal nuovo principio contabile.

Ai soli fini di consentire un confronto in termini omogenei dei dati di periodo, gli schemi di stato patrimoniale e conto economico dei periodi precedenti sono stati ricondotti su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" emanato dalla Banca d'Italia per riflettere nei bilanci bancari le novità introdotte dal principio contabile IFRS 9.

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva corrisponde, nell'ambito dell'IFRS 9, al portafoglio "Held to collect and sell (HTCS)", ovvero a titoli di debito caratterizzati da flussi finanziari costituiti solo da rimborso di capitale e interessi e detenuti con finalità di investimento di tesoreria o realizzo. In tale portafoglio sono stati ricondotti anche gli investimenti in titoli di capitale ad eccezione degli strumenti finanziari partecipativi, in precedenza classificati nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita", per i quali è stata esercitata l'opzione c.d. "OCI Option" per la valutazione al fair value esclusivamente a patrimonio netto (senza rigiro a conto economico degli utili e perdite al momento della cessione).

Non è più prevista la possibilità di valutare al fair value con impatto a patrimonio netto le quote di OICR in precedenza allocate al portafoglio AFS che di conseguenza sono state ricondotte, a partire dal 1 gennaio 2018, nel nuovo portafoglio delle attività finanziarie valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico per complessivi 13,7 milioni di euro.

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato corrisponde al portafoglio IFRS 9 denominato "Held to collect and sell(HTC)" e costituito esclusivamente da titoli di debito con le medesime caratteristiche del portafoglio HTCS, ma detenuti a scopo di investimento duraturo. In tale portafoglio trovano collocazione, in linea di principio, i titoli di debito che sarebbero stati precedentemente allocati nei crediti verso banche e clientela ("Loans and receivables").

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico include il preesistente portafoglio di negoziazione ed il nuovo portafoglio delle attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico, costituito dagli investimenti residuali che non trovano collocazione negli altri portafogli, nonché gli strumenti finanziari che non hanno superato il c.d. SPPI Test. Infatti, in caso di mancato superamento di tale test, indipendentemente dal modello di business identificato all'origine dell'acquistodello strumento finanziario, è necessario riclassificare lo stesso tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Di conseguenza, il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico è stato alimentato in sede di prima applicazione dell'IFRS 9 per 58,8 milioni di euro come segue:

  • dal pre-esistente portafoglio AFS per 14,0 milioni di euro di cui 13,7 milioni di euro relativi a quote di OICR e per 0,3 milioni di euro a altri titoli di debito che hanno fallito il c.d. SPPI test;
  • da crediti verso banche per 17,1 milioni di euro per crediti che hanno fallito il c.d. SPPI test ridotto di quanto precedentemente iscritto nelle altre passività per 15,5 milioni di euro per accantonamenti su impegni e garanzie connesse a tali crediti;
  • da crediti verso la clientela per 43,2 milioni di euro per crediti netti che hanno fallito il c.d. SPPI test;
  • da titoli di capitale rappresentati da strumenti finanziari partecipativi rinvenienti da operazioni di ristrutturazione del debito, iscritti ad un valore di 1 euro ciascuno, per i quali la Banca non ha esercitato la "OCI option".

Infine, gli accantonamenti per garanzie rilasciate, precedentemente contabilizzate tra le altre passività sono stati ricondotti nella nuova voce specifica Fondi per rischi e oneri su impegni e garanzie rilasciate, a meno dei sopraccitati 15,5 milioni.

Di seguito vengono presentati i prospetti di riconduzione tra le voci dello schema di Stato patrimoniale attivo e passivo, pubblicate nel Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017, con le voci introdotte dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" della Banca d'Italia. La specifica colonna "31.12.17 Riesposto" rappresenta i saldi comparativi del 2017 delle voci dello stato patrimoniale e del conto economico ricondotti su base convenzionale alle nuove voci IFRS 9.

VOCI DELL'ATTIVO CONSISTENZE VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
Circolare 262/2005
4° Aggiornamento
31.12.2017 Impatti
Classification
31.12.2017
RIESPOSTO
(in migliaia di euro)
Circolare 262/2005
5° Aggiornamento
10. Cassa e disponibilità liquide 47 - 47 10. Cassa e disponibilità liquide
58.807 96.363 20. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
20. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
37.556 - 37.556 a) attività finanziarie detenute per la
negoziazione
30. Attività finanziarie valutate al fair value - - - b) attività finanziarie designate al fair
value
58.807 58.807 c) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fai value
40. Attività finanziarie disponibili per la
vendita
833.833 (13.973) 819.860 30. Attività finanziarievalutate al fair value
con impatto sulla redditività
complessiva
(60.363) 7.270.472 40. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
60. Crediti verso banche 1.546.776 (17.124) 1.529.652 a) crediti verso banche
70. Crediti verso clientela 5.784.059 (43.239) 5.740.820 b) crediti verso clientela
100. Partecipazioni 364.312 - 364.312 70. Partecipazioni
110. Attività materiali 110.306 - 110.306 80. Attività materiali
120. Attività immateriali 21.274 - 21.274 90. Attività immateriali
130. Attività fiscali 372.820 - 372.820 100. Attività fiscali:
150. Altre attività 231.554 - 231.554 120. Altre attività
Totale dell'attivo 9.302.537 (15.529) 9.287.008 Totale dell'attivo
VOCI DEL PASSIVO CONSISTENZE VOCI DEL PASSIVO
(in migliaia di euro)
Circolare 262/2005
4° Aggiornamento
31.12.2017 Impatti
Classification
31.12.2017
RIESPOSTO
(in migliaia di euro)
Circolare 262/2005
5° Aggiornamento
- 7.531.370 10. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
10. Debiti verso banche 774.475 - 774.475 a) debiti verso banche
20. Debiti verso clientela 5.966.901 - 5.966.901 b) debiti verso clientela
30. Titoli in circolazione 789.994 - 789.994 c) titoli in circolazione
40. Passività finanziarie di negoziazione 38.239 - 38.239 20. Passività finanziarie di negoziazione
80. Passività fiscali 38.503 - 38.503 60. Passività fiscali
100. Altre passività 338.492 (15.544) 322.949 80. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto del
personale
5.476 - 5.476 90. Trattamento di fine rapporto del
personale
120. Fondi per rischi e oneri: 13.163 15 13.178 100. Fondi per rischi e oneri:
590 590 a) impegni e garanzie rilasciate
a) quiescenza e obblighi simili - - - b) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi 13.163 (575) 12.588 c) altri fondi per rischi e oneri
130. Riserve da valutazione 2.133 - 2.133 110. Riserve da valutazione
160. Riserve 1.027.747 - 1.027.747 140. Riserve
170. Sovrapprezzi di emissione 101.864 - 101.864 150. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale 53.811 - 53.811 160. Capitale
190. Azioni proprie (-) (3.168) - (3.168) 170. Azioni proprie (-)
200. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 154.906 - 154.906 180. Utile (perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio
netto
9.302.537 (15.529) 9.287.008 Totale del passivo e del patrimonio
netto

Per quanto riguarda lo schema del conto economico, in coerenza rispetto alla composizione delle stesse per l'esercizio 2018, si è provveduto a riclassificare dalla voce "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su crediti" alla voce "Interessi attivi e proventi assimilati" l'effetto delle riprese di valore sulle attività deteriorate dovute al passaggio del tempo («effetto attualizzazione») (5,7 milioni positivi al 31 dicembre 2017) e alla riclassifica dalla voce "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su altre operazioni finanziarie" alla voce "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" dell'effetto della valutazione degli impegni e garanzie rilasciate (5,6 milioni positivi al 31 dicembre 2017).

Inoltre, il nuovo principio contabile IFRS 9 ha introdotto la categoria dei crediti POCI "Purchased or originated credit-impaired" ovvero quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate; in tale definizione rientrano i crediti del ramo d'azienda che si occupa della gestione NPL che in data 1 luglio 2018 è stato ceduto alla neocostituita IFIS NPL S.p.A.

Precedentemente all'introduzione dell'IFRS 9, gli effetti derivanti dalla variazione dei flussi di cassa attesi venivano contabilizzati fra gli Interessi attivi e proventi assimilati o, in presenza di eventi di impairment (VAN dei flussi di cassa attesi inferiori al prezzo pagato, decesso del debitore o pratica prescritta) fra le rettifiche nette di valore su crediti.

Le novità introdotte dal nuovo principio invece prevedono che gli effetti derivanti dalla revisione periodica delle ECL lifetime (perdite attese lungo l'intera vita residua), vengano classificate nella voce Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito. In particolare in tale voce confluiscono gli effetti derivanti dalla variazione periodica delle perdite attese lungo la vita utile del credito, anche se tali variazioni sono favorevoli o inferiori a quelle che sono state incluse nella stima dei flussi di cassa al momento della rilevazione iniziale. Al 31 dicembre 2017 la riclassifica è risultata pari a 135,9 milioni di euro.

Ne consegue che, complessivamente la riclassifica netta tra interessi attivi e riprese di valore nette per rischio di credito ammonta a 130,2 milioni di euro.

Si rinvia a quanto maggiormente dettagliato nel seguito con riferimento alle Attività finanziarie impaired acquistate o originate (POCI).

A seguire si riporta il prospetto di riconduzione tra le voci dello schema di Conto Economico, pubblicate nel Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017, con le voci introdotte dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" della

VOCI DEL CONTO ECONOMICO CONSISTENZE VOCI DEL CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro) 31.12.2017 Impatti 31.12.2017 (in migliaia di euro)
Circolare 262/2005 4° Aggiornamento Classification RIESPOSTO Circolare 262/2005 5° Aggiornamento
10 Interessi attivi e proventi assimilati 493.696 (130.235) 363.461 10 Interessi attivi e proventi assimilati
20 Interessi passivi e oneri assimilati (103.914) - (103.914) 20 Interessi passivi e oneri assimilati
30 Margine di interesse 389.782 (130.235) 259.547 30 Margine di interesse
40 Commissioni attive 67.885 - 67.885 40 Commissioni attive
50 Commissioni passive (7.169) - (7.169) 50 Commissioni passive
60 Commissioni nette 60.716 - 60.716 60 Commissioni nette
70 Dividendi e proventi simili 48 - 48 70 Dividendi e proventi simili
80 Risultato netto dell'attività di
negoziazione
12.027 - 12.027 80 Risultato netto dell'attività di negoziazione
100 Utili (perdite) da cessione o
riacquisto di:
25.595 - 25.595 100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti 19.016 - 19.016 a) attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
b) attività finanziarie disponibili per
la vendita
6.579 - 6.579 b) attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
120 Margine di intermediazione 488.168 (130.235) 357.933 120 Margine di intermediazione
130 Rettifiche/Riprese di valore nette
per deterioramento di:
(40.547) 124.630 84.083 130 Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio
di credito relativo a:
a) crediti (44.111) 130.235 86.124 a) attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
b) attività finanziarie disponibili per
la vendita
(2.041) - (2.041) b) attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
d) altre operazioni finanziarie 5.605 (5.605) -
140 Risultato netto della gestione
finanziaria
447.621 (5.605) 442.016 150 Risultato netto della gestione finanziaria
150 Spese amministrative: (226.167) - (226.167) 160 Spese amministrative:
a) Spese per il personale (83.266) - (83.266) a) Spese per il personale
b) Altre spese amministrative (142.901) - (142.901) b) Altre spese amministrative
160 Accantonamenti netti ai fondi per
rischi e oneri
(3.145) 5.605 2.460 170 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri
5.605 5.605 a) impegni e garanzie rilasciate
- (3.145) b) altri accantonamenti netti
170 Rettifiche/Riprese di valore nette
su attività materiali
(3.760) - (3.760) 180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività
materiali
180 Rettifiche/Riprese di valore nette
su attività immateriali
(6.722) - (6.722) 190 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività
immateriali
190 Altri oneri/proventi di gestione 7.553 36 7.589 200 Altri oneri/proventi di gestione
200 Costi operativi (232.241) 5.641 (226.600) 210 Costi operativi
240 Utili (Perdite) da cessioni di
investimenti
36 (36) - 250 Utili (Perdite) da cessioni di investimenti
250 Utile (Perdita) della operatività
corrente al lordo delle imposte
215.416 - 215.416 260 Utile (Perdita) della operatività corrente al
lordo delle imposte
260 Imposte sul reddito dell'esercizio
dell'operatività corrente
(60.510) - (60.510) 270 Imposte sul reddito dell'esercizio
dell'operatività corrente
290 Utile (Perdita) d'esercizio 154.906 - 154.906 300 Utile (Perdita) d'esercizio

1Y18

Effetti prima applicazione

Si rappresentano nel seguito gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 9 suddivisi tra effetti derivanti dall'applicazione del nuovo criterio di impairment ed effetti derivanti dalla misurazione (nel seguito "Measurement") delle attività finanziarie in conseguenza dell'effettuazione dell'SPPI test e dell'individuazione dei business model.

Tali effetti, che riguardano sia l'ammontare sia la composizione del patrimonio netto, derivano principalmente:

  • dall'obbligo di rideterminare le rettifiche di valore sulle attività finanziarie in portafoglio utilizzando il modello delle "expected credit losses" in sostituzione del previgente modello delle "incurred credit losses". In particolare, per quel che attiene alle esposizioni in Stage 1 e Stage 2, l'incremento/decremento delle rettifiche di valore è ascrivibile:
  • alla classificazione in Stage 2 di una quota di portafoglio con conseguente rettifica "lifetime";
  • all'applicazione di rettifiche anche a portafogli precedentemente non assoggettati ad impairment (crediti verso banche, titoli di stato, garanzie ricevute);
  • dall'esigenza di riclassificare alcune attività finanziarie in portafoglio sulla base del risultato combinato dei due driver di classificazione previsti dal principio: il business model sulla base del quale tali strumenti sono gestiti e le caratteristiche contrattuali dei relativi flussi di cassa (SPPI test).

L'effetto combinato di quanto sopra ha comportato sul patrimonio netto della Banca un impatto positivo di 1,0 milioni di euro, al netto del relativo effetto fiscale.

Di seguito vengono presentati gli effetti della transizione all'IFRS 9 partendo dai dati patrimoniali del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 ricondotti convenzionalmente sulla base del 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" della Banca d'Italia.

VOCI DELL'ATTIVO CONSISTENZE IMPATTI IFRS 9 CONSISTENZE
(unità di euro)
Circolare 262/2005
5° Aggiornamento
31.12.2017
RIESPOSTO
Measurement Impairment 01.01.2018
10. Cassa e disponibilità liquide 47 - - 47
20. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
96.363 (49) - 96.314
a) attività finanziarie detenute per la
negoziazione
37.556 - - 37.556
b) attività finanziarie designate al fair value - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fai value
58.807 (49) - 58.758
30. Attività finanziarievalutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
819.860 - (505) 819.355
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 7.270.472 - 5.024 7.275.496
a) crediti verso banche 1.529.652 - (415) 1.529.237
b) crediti verso clientela 5.740.820 - 5.439 5.746.259
70. Partecipazioni 364.312 - - 364.312
80. Attività materiali 110.306 - - 110.306
90. Attività immateriali 21.274 - - 21.274
100. Attività fiscali 372.820 16 1.064 373.900
120. Altre attività 231.554 - - 231.554
Totale dell'attivo 9.287.008 (33) 5.583 9.292.558
VOCI DELL'PASSIVO CONSISTENZE IMPATTI IFRS 9 CONSISTENZE
(unità di euro)
Circolare 262/2005
5° Aggiornamento
31.12.2017 Measurement Impairment 01.01.2018
10. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
7.531.370 - - 7.531.370
a) debiti verso banche 774.475 - - 774.475
b) debiti verso clientela 5.966.901 - - 5.966.901
c) titoli in circolazione 789.994 - - 789.994
20. Passività finanziarie di negoziazione 38.239 - - 38.239
60. Passività fiscali 38.503 - 1.864 40.367
80. Altre passività 322.949 - - 322.949
90. Trattamento di fine rapporto del personale 5.476 - - 5.476
100. Fondi per rischi e oneri: 13.178 - 2.722 15.900
a) impegni e garanzie rilasciate 590 - 2.722 3.312
b) quiescenza e obblighi simili - - - -
c) altri fondi per rischi e oneri 12.588 - - 12.588
110. Riserve da valutazione 2.133 (7) - 2.126
140. Riserve 1.027.747 (26) 997 1.028.718
150. Sovrapprezzi di emissione 101.864 - - 101.864
160. Capitale 53.811 - - 53.811
170. Azioni proprie (-) (3.168) - - (3.168)
180. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 154.906 - - 154.906
Totale del passivo e del patrimonio netto 9.287.008 (33) 5.583 9.292.558

Effetti della prima applicazione dell'IFRS 15

L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio sostituisce tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. La Banca ha avviato una attenta analisi nel corso del 2017 dalla quale sulla base delle tipologie di prodotti presenti nella Banca non si rilevano impatti significativi.

A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico ("FVTPL")

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione, sostanzialmente rappresentate da titoli di debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione;
  • attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie non derivate così definite al momento della rilevazione iniziale e qualora ne sussistano i presupposti. Un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico solo se, così facendo, elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.
  • attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. In particolare rientrano in questa categoria:

  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti che non presentano flussi di cassa costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", (cd. "SPPI test" non superato);

  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né "Held to collect" (il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali né "Held to collect and sell" (il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita di attività finanziarie);
  • le quote di OICR;
  • gli strumenti di capitale per i quali la Banca non applica l'opzione concessa dal principio di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Fra i contratti derivati sono inclusi anche quelli incorporati in strumenti finanziari complessi, in cui il contratto primario non sia una attività finanziaria che rientra nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9, che sono oggetto di rilevazione separata nel caso in cui:

  • le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non siano strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario;
  • uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato;
  • lo strumento ibrido cui appartengono non sia valutato al fair value con le relative variazioni a conto economico.

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage allocation) ai fini dell'impairment.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono rilevate ad un valore pari al corrispettivo pagato, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che vengono imputati a conto economico.

Criteri di valutazione

Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valorizzate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio sono imputati nel conto economico.

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari classificati nel presente portafoglio è basata su prezzi rilevati in mercati attivi, su prezzi forniti da operatori di mercato o su modelli interni di valutazione, generalmente utilizzati dalla pratica finanziaria, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato.

Per le attività finanziarie non quotate in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati.

Criteri di cancellazione

La cancellazione delle attività finanziarie avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ("FVOCI")

Criteri di classificazione

Sono incluse in questa categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita (Business model "Held to Collect and Sell"), e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", in cui la remunerazione del valore temporale del denaro e del rischio di credito rappresentano gli elementi più significativi (cd. "SPPI test" superato).

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (cosiddetta "OCI option" senza successivo rigiro a conto economico).

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale ed alla data di erogazione per i finanziamenti. Tali attività sono inizialmente iscritte al fair value comprensivo degli eventuali costi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a conto economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati in un'apposita riserva del patrimonio netto fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono riclassificati nel conto economico.

Gli strumenti di capitale per i quali è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva rappresentate sia da titoli di debito sia da crediti, sono soggette alla verifica dell'incremento significativo del rischio creditizio (impairment) prevista dall'IFRS 9, con conseguente rilevazione a conto economico di una rettifica di valore a copertura delle perdite attese.

I titoli di capitale, al contrario, non sono sottoposti al processo di impairment.

La cancellazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e dei benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

3 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Held to Collect"), e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", in cui la remunerazione del valore temporale del denaro e del rischio di credito rappresentano gli elementi più significativi (cd. "SPPI test" superato).

In particolare, sono ricompresi in questa voce, qualora ne presentino i requisiti tecnici precedentemente illustrati:

  • i crediti verso banche,
  • i crediti verso clientela, principalmente costituiti:
  • da anticipazioni a vista erogate alla clientela nell'ambito dell'attività di factoring a fronte del portafoglio crediti ricevuto prosolvendo che rimane iscritto nel bilancio della controparte cedente, o da crediti acquisiti prosoluto, per i quali sia stata accertata l'inesistenza di clausole contrattuali che facciano venire meno i presupposti per la loro iscrizione;
  • da impieghi con la clientela derivanti dalla sottoscrizione di mutui o finanziamenti erogati nell'ambito dell'attività di corporate banking;
  • da crediti di difficile esigibilità acquisiti da banche e operatori del credito retail;
  • da crediti fiscali acquisiti da procedure concorsuali;
  • da operazioni di pronti contro termine;
  • da crediti originati da operazioni di leasing finanziario;
  • i titoli di debito in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi.

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

La prima iscrizione di tali attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i crediti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono iscritte al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili alla stessa attività. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività finanziaria stessa. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una metodologia finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito.

Il metodo del costo ammortizzato non viene di norma utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione. Tali crediti vengono valorizzati al costo d'acquisto. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca.

Ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale viene calcolata la stima delle perdite di valore di tali attività, determinata in ossequio alle regole di impairment dell'IFRS 9 così come più dettagliatamente esposte al paragrafo 16 – Altre informazioni.

Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a Conto economico nella voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni.

Le riprese di valore sono iscritte a fronte di una migliorata qualità dell'esposizione tale da comportare una diminuzione della svalutazione complessiva precedentemente rilevata.

Nel Conto economico, alla voce "Interessi attivi e proventi assimilati" è rilevato l'importo rappresentato dal progressivo rilascio dell'attualizzazione calcolata al momento dell'iscrizione della rettifica di valore.

In nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come analitiche nella citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario.

In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.

In generale, le modifiche di un'attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all'iscrizione di una nuova attività quando sono "sostanziali". La valutazione circa la "sostanzialità" della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.

Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la "sostanzialità" delle modifiche contrattuali apportate ad un'attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:

  • le finalità per cui le modifiche sono state effettuate: ad esempio, rinegoziazioni per motivi commerciali o concessioni per difficoltà finanziarie della controparte:
  • le prime, volte a "trattenere" il cliente, vedono coinvolto un debitore che non versa in una situazione di difficoltà finanziaria. In questa casistica sono incluse tutte le operazioni di rinegoziazione che sono volte ad adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato. Tali operazioni comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto, solitamente richieste dal debitore, che attiene ad aspetti connessi alla onerosità del debito, con un conseguente beneficio economico per

1Y18

il debitore stesso. In linea generale si ritiene che, ogniqualvolta la banca effettui una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, ove non fosse effettuata, il cliente potrebbe finanziarsi presso un altro intermediario e la banca subirebbe un decremento dei ricavi futuri previsti;

  • le seconde, effettuate per "ragioni di rischio creditizio" (misure di forbearance), sono riconducibili al tentativo della banca di massimizzare il recovery dei cash flow del credito originario. I rischi e i benefici sottostanti, successivamente alle modifiche, di norma, non sono sostanzialmente trasferiti e, conseguentemente, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio (salvo quanto si dirà in seguito in tema di elementi oggettivi), è quella effettuata tramite il "modification accounting" - che implica la rilevazione a conto economico della differenza tra valore contabile e valore attuale dei flussi di cassa modificati scontati al tasso di interesse originario - e non tramite la derecognition;
  • la presenza di specifici elementi oggettivi che incidono sulle modifiche sostanziali delle caratteristiche e/o dei flussi contrattuali dello strumento finanziario (quali, a solo titolo di esempio la modifica della tipologia di rischio controparte a cui si è esposti), che si ritiene comportino la derecognition in considerazione del loro impatto (atteso come significativo) sui flussi contrattuali originari.

Criteri di cancellazione

L'eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile con rinuncia al diritto legale di recuperare il credito da parte della Banca. A titolo esemplificativo e non esaustivo ciò avviene in presenza della chiusura di una procedura concorsuale, morte del debitore senza eredi, sentenza definitiva di insussistenza del credito, ecc.

Per quello che riguarda le cancellazioni totali o parziali senza rinuncia al credito, al fine di evitare il mantenimento in bilancio di crediti che, pur continuando ad essere gestiti dalle strutture di recupero, presentano possibilità di recupero molto marginali, su base almeno semestrale si procede all'individuazione dei rapporti da assoggettare ad una cancellazione contabile che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche:

  • svalutazione totale del credito;
  • anzianità di permanenza nello status sofferenza superiore a 5 anni;
  • avvenuta dichiarazione di fallimento, o ammissione a liquidazione coatta amministrativa o altra procedura concorsuale in corso.

Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti per la quota residua non ancora rettificata e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti in riduzione della medesima voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti.

Le attività finanziarie cedute o cartolarizzate sono eliminate solo quando la cessione ha comportato il trasferimento sostanziale di tutti i relativi rischi e benefici. Peraltro, qualora i rischi e i benefici siano stati mantenuti, tali attività finanziarie continuano ad essere iscritte, ancorché giuridicamente la loro titolarità sia stata effettivamente trasferita.

A fronte del mantenimento dell'iscrizione dell'attività finanziaria ceduta, è rilevata una passività finanziaria per un importo pari al corrispettivo incassato al momento della cessione dello strumento finanziario.

Nel caso in cui non tutti i rischi e benefici siano stati trasferiti, le attività finanziarie sono eliminate soltanto se non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Qualora, invece, il controllo sia stato conservato, le attività finanziarie sono esposte proporzionalmente al coinvolgimento residuo.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

4 – Partecipazioni

Criteri di classificazione

Il controllo si ottiene quando la Banca è esposta o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, la Banca controlla una partecipata se, e solo se ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), la Banca considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali.

La Banca riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.

Criteri di iscrizione

Il costo dell'acquisizione viene determinato come somma:

  • dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;
  • di qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.

Criteri di valutazione

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

5 - Attività materiali

Criteri di classificazione

Nella voce figurano le attività materiali detenute a scopo di investimento e quelle ad uso funzionale.

Sono classificati come investimenti immobiliari gli immobili posseduti (a titolo di proprietà o tramite un contratto di locazione finanziaria) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Sono classificati come immobili ad uso funzionale gli immobili posseduti (a titolo di proprietà o tramite un contratto di locazione finanziaria) per uso aziendale e che ci si attende di utilizzare per più di un esercizio.

Le attività materiali ad uso funzionale includono:

  • terreni;
  • immobili;
  • mobili ed arredi;
  • macchine d'ufficio elettroniche;
  • macchine e attrezzature varie;
  • automezzi;

• migliorie su beni di terzi.

Si tratta di attività aventi consistenza fisica detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.

In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati in qualità di locatari nell'ambito di un contratto di leasing finanziario.

Sono contratti di leasing finanziario quelli che trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene.

Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In genere tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti i costi direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene.

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato; altrimenti sono rilevate nel conto economico.

Criteri di valutazione

Le attività materiali, inclusi gli immobili detenuti a scopo di investimento, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.

Le immobilizzazioni a vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o il cui valore residuo è pari o superiore al valore contabile dell'attività.

I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente a fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto caratterizzati da vita utile illimitata. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell'applicazione dell'approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall'edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti "cielo-terra".

La vita utile, valori residui e metodi d'ammortamento delle attività materiali vengono riviste ad ogni chiusura di periodo e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:

fabbricati: non superiore a 34 anni;
mobili: non superiore a 7 anni;
impianti elettronici: non superiore a 3 anni;
altre: non superiore a 5 anni;
migliorie apportate su beni di terzi: non superiore a 5 anni.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore netto contabile dell'attività ed il corrispettivo percepito) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

6 - Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica, che soddisfano le caratteristiche di identificabilità, controllo della risorsa in oggetto ed esistenza di benefici economici futuri. Esse includono principalmente l'avviamento ed il software.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono inizialmente iscritte in bilancio al costo, rappresentato dal prezzo di acquisto e da qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo.

L'avviamento è rappresentato dalla differenza positiva tra il costo di acquisizione rispetto al fair value delle attività e delle passività di pertinenza della società acquisita, e quando tale differenza positiva è rappresentativa delle capacità reddituali future dell'investimento.

Criteri di valutazione

Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate in base alla stima della loro vita utile.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede al raffronto tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.

Le attività immateriali aventi vita utile illimitata non sono ammortizzate. Per queste attività si procede con cadenza almeno annuale ad un raffronto fra il valore contabile ed il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva a conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.

Nel caso di ripristino di valore delle attività immateriali precedentemente svalutate, ad esclusione dell'avviamento, l'accresciuto valore netto contabile non può eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore viene imputata a conto economico e non è eliminata negli anni successivi nel caso in cui venga meno il presupposto della rettifica.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. Qualsiasi utile o perdita derivante dall'eliminazione dell'attività (calcolata come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è inclusa nel conto economico.

7 - Fiscalità corrente e differita

Criteri di classificazione

Le imposte correnti e differite, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.

Il debito per imposte correnti è esposto in bilancio al netto dei relativi acconti pagati per l'esercizio in corso.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, le prime classificate nella voce "Attività fiscali" e le seconde nella voce "Passività fiscali", salvo l'esistenza di un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte anticipate e differite facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.

Per effetto degli accordi di consolidamento fiscale in essere tra le società del Gruppo le imposte correnti relative all'IRES dell'esercizio – trasferite al Consolidato Fiscale - vengono iscritte tra le Altre Attività ovvero le Altre passività come Crediti/Debiti verso la Consolidante/Controllante La Scogliera S.p.A..

1Y18

Criteri di iscrizione e di valutazione

Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali, applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa tributaria teorica in vigore alla data di realizzo.

Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità di Banca IFIS, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi.

Il valore di carico delle imposte anticipate viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte anticipate non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni dei maggiori valori dell'attivo in sospensione d'imposta rappresentati da partecipazioni strategiche per le quali non è prevista la cessione e delle riserve in sospensione d'imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate d'iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione.

8 – Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Inoltre accolgono anche i fondi per rischi ed oneri costituti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie peculiarità, non rientrano nel richiamato perimetro di applicazione dell'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nello specifico gli altri fondi per rischi e oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

9 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso titoli obbligazionari in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell'ambito di operazioni di leasing finanziario.

Criteri di iscrizione

I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione sono inizialmente iscritti al loro fair value, che corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

Criteri di valutazione

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, tali strumenti sono successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le passività la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano annullate o scadute o estinte ovvero adempiute. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico.

La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi, ancorché tali strumenti siano destinati alla successiva rivendita. I profitti o le perdite derivanti dalla rilevazione del riacquisto quale estinzione sono rilevati a conto economico qualora il prezzo di riacquisto dell'obbligazione sia superiore o inferiore al suo valore contabile.

La successiva alienazione di obbligazioni proprie sul mercato è trattata come emissione di un nuovo debito.

10 – Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di classificazione

Le passività finanziarie di negoziazione sono riferiti a contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura.

Criteri di iscrizione

All'atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie di negoziazione sono iscritte al loro fair value.

Criteri di valutazione

Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie di negoziazione sono valorizzate al fair value alla chiusura del periodo di riferimento e gli effetti dell'applicazione di questo criterio sono imputati nel conto economico. Il fair value viene determinato sulla base dei medesimi criteri illustrati per le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono eliminate quando vengono estinte ovvero quando la relativa obbligazione è adempiuta, cancellata o scaduta. La differenza che emerge in sede di cancellazione è imputata a conto economico.

11 – Operazioni in valuta

Rilevazione iniziale

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Rilevazioni successive

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le attività e passività monetarie di bilancio in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.

Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono, salvo quelle relative ad attività finanziarie disponibili per la vendita in quanto rilevate in contrapposizione di patrimonio netto.

12 - Altre informazioni

Trattamento di fine rapporto

In applicazione dello IAS 19 "Benefici ai dipendenti", il Trattamento di fine rapporto del personale, applicato ai dipendenti di Banca IFIS, sino al 31 dicembre 2006 era considerato un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come "piano a benefici definiti". Pertanto esso doveva essere iscritto in bilancio sulla base del valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito".

A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato all' 1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dall'1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.

L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dall'1 gennaio 2007.

In particolare:

  • le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dall'1 gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote deve, pertanto, essere determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
  • il trattamento di fine rapporto del personale maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato come "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di continuare ad effettuare una valutazione attuariale che tuttavia, rispetto alla metodologia di calcolo applicata sino al 31 dicembre 2006, non comporta più l'attribuzione proporzionale del beneficio al periodo di lavoro prestato. Ciò in quanto l'attività lavorativa da valutare si considera interamente maturata per effetto della modifica della natura contabile delle quote che maturano a partire dall'1 gennaio 2007.

Gli utili/perdite attuariali devono essere incluse nel computo delle passività nette verso i dipendenti in contropartita di una posta di patrimonio netto, da esporre nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, regolati in azioni rappresentative del capitale.

Il principio contabile internazionale di riferimento è l'IFRS 2 – Share based payments; in particolare, essendo previsto che l'obbligazione della Banca a fronte del ricevimento della prestazione lavorativa venga regolata in azioni (shares "to the value of", cioè un determinato importo viene tradotto in un numero variabile di azioni, sulla base del fair value alla data di assegnazione), la fattispecie contabile che ricorre è quella degli "equity-settled share based payment". Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato.

Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale lungo il periodo di maturazione ("vesting period") in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.

La regola generale di contabilizzazione prevista dall'IFRS 2 per tale fattispecie prevede la contabilizzazione del costo tra le spese per il personale in contropartita di una riserva di patrimonio netto; la contabilizzazione del costo avviene pro rata nel periodo di maturazione ("vesting period") del diritto della controparte a ricevere il pagamento in azioni, ripartendo il costo in modo lineare nel periodo.

Azioni proprie

In base alla normativa italiana vigente l'acquisto di azioni proprie è subordinato a specifica delibera assembleare e al corrispondente stanziamento di una specifica riserva di patrimonio netto. Le azioni proprie presenti in portafoglio vengono iscritte in apposita voce in

deduzione del patrimonio netto e sono valutate al costo determinato secondo la metodologia "Fifo". Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti dall'attività di trading svolta nel periodo di riferimento su tali azioni sono registrate tra le riserve di patrimonio netto.

Riconoscimento dei costi e dei ricavi

I proventi relativi a commissioni di gestione e di garanzia sui crediti acquistati nell'ambito dell'attività di factoring sono rilevati fra le commissioni in funzione della loro durata. Sono escluse le componenti considerate nel costo ammortizzato al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate fra gli interessi.

I costi vengono contabilizzati per competenza. Con riferimento ai costi dell'operatività NPL, i costi sostenuti up-front per il recupero stragiudiziale mediante sottoscrizione di piani di rientro e i costi per spese legali e imposte di registro per il recupero giudiziale, vengono rilasciati a conto economico alla voce "Altre spese amministrative" nel periodo in cui i crediti cui si riferiscono rilasciano a conto economico gli effetti positivi derivanti dalla modifica dei cash flow sottostanti riconducibili ai piani raccolti o ai provvedimenti giudiziali ottenuti.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio.

Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.

Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio del tasso d'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio del tasso d'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

Il costo ammortizzato si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, a quelle valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, nonché alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Con particolare riferimento alle attività finanziarie considerate deteriorate al momento della rilevazione iniziale, siano esse valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, e qualificate come "Attività finanziarie impaired acquisite o originate" ("Purchased or Originated Credit Impaired Asset - POCI") alla data di rilevazione iniziale si calcola un tasso di interesse effettivo corretto per il credito (c.d. "credit-adjusted effective interest rate"), per la cui individuazione è necessario includere, nelle stime dei flussi finanziari, le perdite attese iniziali. Per l'applicazione del costo ammortizzato, e il conseguente calcolo degli interessi, si applica tale tasso di interesse effettivo corretto per il credito.

Attività finanziarie impaired acquistate o originate (POCI)

Si definiscono "Attività finanziarie impaired acquisite o originate (POCI) le esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono originate.

Sono comprese nei POCI anche le esposizioni creditizie acquisite nell'ambito di operazioni di cessione (individuale o di portafoglio) e di aggregazione aziendale.

A seconda del Business Model con il quale l'attività è gestita, i POCI sono classificati o come Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o come Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Come precedentemente indicato, gli interessi contabilmente rilevati sono determinati mediante applicazione di un tasso di interesse effettivo corretto per il credito cioè il tasso che, al momento della rilevazione iniziale, attualizza tutti i futuri incassi stimati al costo ammortizzato dell'attività considerando nella stima anche le perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario ("ECL lifetime").

Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione a conto economico di rettifiche o di riprese di valore. Le variazioni favorevoli delle ECL lifetime sono rilevate come riprese di valore, anche qualora tali ECL lifetime risultassero inferiori a quelle che sono state incluse nelle stime dei flussi di cassa al momento della rilevazione iniziale.

Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stage 3.

Un successivo miglioramento del merito creditizio della controparte, che potrà riflettersi nel valore attuale dei flussi di cassa, comporta la classificazione nell'ambito dello Stage 2.

Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stage 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.

Impairment degli strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 9, sono soggette alle relative previsioni in materia di impairment le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva diverse dai titoli di capitale e gli impegni all'erogazione di finanziamenti e le garanzie rilasciate che non sono valutati al fair value con impatto a Conto economico.

La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.

Il modello generale di deterioramento richiede la classificazione in tre stage degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9. I tre Stage riflettono il modello di deterioramento della qualità del credito:

  • Stage 1: strumenti finanziari che non hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale o con un basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio;
  • Stage 2: strumenti finanziari che hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale (a meno che abbiano basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio), ma che singolarmente non hanno evidenze oggettive di riduzione di valore;
  • Stage 3: attività finanziarie che hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale con oggettiva evidenza di perdita alla data di riferimento del bilancio. Coincide con le attività deteriorate, ovvero quelle per le quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o esposizione scaduta deteriorata secondo le regole di Banca d'Italia.

L'individuazione della presenza di un incremento significativo del rischio di credito viene effettuata seguendo una logica per singolo rapporto e si basa sull'utilizzo di criteri sia qualitativi sia quantitativi. Il Banca IFIS impiega, in modo differenziato per i vari perimetri del portafoglio crediti in essere, i seguenti criteri di trasferimento:

• confronto tra le PD one-year al momento dell'iscrizione iniziale con le PD one-year alla data di bilancio; qualora la variazione di PD risulti superiore ad una soglia definita, l'esposizione viene classificata in Stage 2. La soglia è definita come un fattore X dove PDt=rep(t = rep) > X ∗ PDt=0 (t = 0) = Threshold

La soglia per classe di rating at origination è definita in modo da rendere significativo e sensitivo l'incremento del rischio di credito;

  • esposizioni con più di 30 giorni di sconfino / scaduto;
  • esposizioni oggetto di concessioni (forbearance);
  • "Watchlist & altri Early Warnings (es. indicatori di bilancio)", esposizioni classificate in watchlist nell'ambito del monitoraggio creditizio di primo livello oppure esposizioni verso imprese che presentano patrimonio netto negativo, sostanziali riduzioni del fatturato e/o dell'EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) rispetto all'esercizio precedente.

La classificazione tra stage relativa alle esposizioni del portafoglio Titoli di debito, è gestita a livello di tranche di acquisto per ciascun ISIN detenuto alla data di riferimento e presuppone l'utilizzo di un rating esterno dell'emissione o, se non disponibile, dell'emittente; in sintesi, la classificazione in stage viene definita secondo i seguenti criteri di trasferimento:

  • "Low credit risk exemption": qualora il rating dell'emissione del titolo (ISIN) valutato alla data di riferimento risulti "investment grade", la tranche viene classificata in Stage 1; altresì, viene valutato l'aumento significativo del rischio di credito tra origination e reporting;
  • qualora l'emissione del titolo risulti "speculative grade", viene valutata, per singola tranche, la differenza tra rating dell'emissione alla data di reporting e rating dell'emissione alla data di origination; qualora il delta rating così calcolato risulti pari a 2 o più classi, la tranche viene classificata in Stage 2, in caso contrario in Stage 1;
  • qualora il rating dell'emissione alla data di reporting risulti classificato come "speculative grade" e in caso di assenza di rating di emissione alla data di origination, la tranche sarà classificata in Stage 2;
  • in caso di assenza di rating di emissione alla data di reporting, ma presenza di rating dell'emittente, l'esposizione sarà classificata applicando al rating dell'emittente le logiche previste per il rating di emissione descritte nei punti precedenti.

Le esposizioni sono classificate in Stage 3 nei casi in cui rischio creditizio si è incrementato al punto che lo strumento è considerato impaired ossia classificato tra i deteriorati, ivi inclusi le fattispecie di strumenti finanziari in default.

Qualora un'esposizione ad una definita data di rilevazione venga classificata in Stage 2 per una o più condizioni di trasferimento sopra descritte, ma nelle successive date di valutazione tali condizioni vengano meno, l'esposizione viene riclassificata in Stage 1.

Ne consegue che per le attività finanziarie oggetto di impairment ai fini dell'IFRS 9, la perdita attesa è una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario e viene calcolata in base alla classificazione in stage sopra definita. In particolare:

  • perdita attesa a 12 mesi, per le attività classificate nello Stage 1. Le perdite attese a 12 mesi sono quelle derivanti da eventi di default che sono possibili nei prossimi 12 mesi (o in un periodo più breve se la vita attesa è inferiore a 12 mesi), ponderati per la probabilità che l'evento di default si verifichi.
  • perdita attesa "Lifetime", per le attività classificate nello Stage 2 e Stage 3. Le perdite attese lifetime sono quelle derivanti da eventi di default che sono possibili lungo tutta la vita attesa dello strumento finanziario, ponderati per la probabilità che si verifichi il default.

Se, alla data di chiusura di bilancio, il rischio di credito su uno strumento finanziario non è aumentato significativamente rispetto alla data di prima iscrizione, l'entità deve adeguare il fondo svalutazione dello strumento finanziario ad un importo pari alle perdite attese a 12 mesi. Gli elementi chiave nel calcolo dell'ECL sono i seguenti:

  • PD Probability of Default è una stima della probabilità di default su un dato orizzonte temporale, la stessa viene concepita in un'ottica multi-periodale. Un valore predefinito può verificarsi solo in un determinato momento nel periodo valutato, se l'attività finanziaria non è stata precedentemente cancellata ed è ancora in portafoglio. Le PD multi-periodali sono stimate su base storica e vengono corrette nelle aspettative di breve periodo ai fini di incorporare effetti point-in-time (fase corrente dei fattori di rischio Banca rispetto la situazione di lungo periodo).
  • EAD Exposure at Default è una stima dell'esposizione in una futura data di default, prendendo in considerazione delle variazioni attese nell'esposizione dopo la data di bilancio, inclusi i rimborsi di capitale e interessi, sia previsti contrattualmente o diversamente (bullet), i tiraggi previsti su strutture impegnate e fuori bilancio (mediante l'applicazione del Fattore di Conversione Creditizia) e interessi di mora sui mancati pagamenti.

• LGD Loss Given Default è una stima della perdita che si manifesta nel caso in cui si verifichi un default in uno specifico istante temporale. Viene stimata sulla base dei flussi di recupero storici e differenziata per stato del credito (bonis, past-due, unlikely-topay e sofferenza) e altri driver ritenuti significativi nel determinare il processo di recupero specifico per tipologia di business e prodotto.

Una volta definita l'allocazione delle esposizioni nei diversi stadi di rischio creditizio, la determinazione delle perdite attese (ECL) è effettuata, a livello di singola operazione o tranche di titolo, partendo da modelli calibrati su dati interni della Banca, e modelli calibrati su dati di External Credit Assessment Institution (c.d. "Agenzie ECAI") su portafogli per cui non sono disponibili osservazioni interne, basata sui parametri di Probabilità di Default (PD), Loss Given Default (LGD) e Exposure at Default (EAD), su cui sono effettuati opportuni interventi correttivi, in modo da garantirne l'aderenza con le prescrizioni peculiari dell'IFRS 9.

Le PD multi-periodali vengono corrette nelle aspettative di breve periodo ai fini di incorporare effetti point-in-time (fase corrente dei fattori di rischio Banca rispetto la situazione di lungo periodo). Il parametro LGD viene stimato in modo differenziato per stato del credito (bonis, past due, unlikely to pay e sofferenza), sulla base di evidenze interne (ove disponibili) circa il processo di "cure" (le probabilità di ritorno allo stato bonis per una posizione considerando il verificarsi un evento di default non assorbente) nonché di recovery delle posizioni passate a sofferenza osservato storicamente (quantificazione della percentuale di recupero osservata, su dati storici, per posizioni in sofferenza il cui ciclo di recupero è concluso).

I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica o collettiva a seconda delle casistiche sotto specificate e l'ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia.

Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a conto economico. Il valore originario dei crediti è ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

I crediti a sofferenza, ad esclusione di quelli riferibili ai portafogli leasing e retail di prestiti personali o mutui, con importo lordo residuo superiore a 100 mila euro sono oggetto di un processo di valutazione analitica, mentre le sofferenze con importo lordo residuo inferiore a 100 mila euro nonché le sofferenze con importo lordo residuo maggiore di 100 mila euro ma la cui classificazione risale a oltre 10 anni dalla data di riferimento sono svalutate integralmente.

I crediti ad inadempienza probabile, ad esclusione di quelli riferibili ai portafogli leasing e retail di prestiti personali o mutui, di importo superiore ai 100 mila euro sono valutati analiticamente mentre quelle di importo inferiore ai 100 mila euro sono sottoposti a valutazione collettiva di perdita di valore.

Per gli altri crediti deteriorati si procede a valutazione collettiva di perdita di valore. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti.

A.2.1 – Parte relativa alle principali voci dei dati comparativi riferiti agli strumenti finanziari

Gli accantonamenti per rettifiche di valore su crediti della Banca per il 2017 sono stati effettuati secondo quanto previsto dallo IAS 39 nel rispetto del criterio dell'incurred loss. Tali accantonamenti comprendevano elementi sia analitici sia massivi, come più diffusamente descritto nella Relazione finanziaria annuale per l'esercizio 2017.

A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio 2018 non sono stati effettuati trasferimenti di attività finanziarie tra portafogli.

A.4 – Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (ossia un prezzo di chiusura), indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando un'altra tecnica di valutazione.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni delle attività/passività sottostanti; in particolare la gerarchia si compone di tre livelli.

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato in base a prezzi di quotazione (non rettificati) osservati su mercati attivi.
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, come ad esempio:
  • prezzi quotati per attività o passività similari;
  • prezzi quotati per attività o passività identiche o similari su mercati non attivi;
  • parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, tassi di default e fattori di illiquidità;
  • parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi.

Ogni attività o passività finanziaria della Banca viene ricondotta alternativamente ad uno dei precedenti livelli, le cui valutazioni possono essere ricorrenti o non ricorrenti (cfr. IFRS 13, paragrafo 93, lettera a). La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello.

La scelta delle tecniche di valutazione non è opzionale, sono applicate in ordine gerarchico: la gerarchia del fair value attribuisce infatti la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3).

Le tecniche di valutazione utilizzate per valutare il fair value sono applicate in maniera uniforme e con continuità nel tempo.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

In assenza di una quotazione su un mercato attivo, la misurazione del fair value di uno strumento finanziario avviene utilizzando tecniche valutative che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato.

L'utilizzo di una tecnica di valutazione ha l'obiettivo di stimare il prezzo a cui avrebbe luogo una regolare operazione di vendita di una attività o di trasferimento di una passività tra operatori di mercato alla data di valutazione, alle condizioni di mercato correnti. In questo caso la valutazione del fair value può essere di Livello 2 o Livello 3 in funzione del grado di osservabilità dei parametri in input considerati nel modello di pricing.

In assenza di prezzi rilevabili su mercati attivi per l'attività o passività finanziaria da valutare, il fair value degli strumenti finanziari è determinato attraverso il cosiddetto "comparable approach" (Livello 2) che presuppone l'utilizzo di modelli valutativi alimentati da parametri di mercato.

In questo caso la valutazione non è basata su quotazioni dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione (identical asset), ma su prezzi, credit spread o altri fattori desunti dalle quotazioni ufficiali di strumenti sostanzialmente simili in termini di fattori di rischio e caratteristiche di durata/rendimento, utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di pricing).

Nei casi in cui non sia disponibile la quotazione su un mercato attivo di uno strumento similare o le caratteristiche stesse dello strumento da valutare non consentano l'applicazione di modelli alimentati da input osservabili su mercati attivi, è necessario ricorrere a modelli valutativi che presuppongono l'utilizzo di parametri non direttamente osservabili sul mercato e che quindi comportano stime ed assunzioni

da parte del valutatore (non observable input - Livello 3). In questi casi la valutazione dello strumento finanziario viene condotta utilizzando una data metodologia di calcolo che si basa su specifiche ipotesi riguardanti:

  • lo sviluppo dei cash flow futuri, eventualmente condizionati a eventi futuri cui possono essere attribuite probabilità desunte dall'esperienza storica o sulla base di ipotesi di comportamento;
  • il livello di determinati parametri di input non quotati su mercati attivi, per la cui stima sono comunque privilegiate le informazioni acquisite da prezzi e spread osservati sul mercato. Nel caso non siano disponibili, si ricorre a dati storici del fattore di rischio specifico sottostante o a ricerche specializzate in materia (ad es. report di agenzie di rating o primari attori del mercato).

Nei casi descritti è valutata l'opportunità di ricorrere a dei valuation adjustment che tengono conto dei risk premiums che gli operatori considerano quando prezzano gli strumenti. I valuation adjustments, se non considerati esplicitamente nel modello di valutazione, possono includere:

  • model adjustments: aggiustamenti che tengano conto di eventuali debolezze dei modelli valutativi evidenziate durante le fasi di calibrazione;
  • liquidity adjustments: aggiustamenti per tener conto del bid-ask spread nel caso in cui il modello stimi un mid price;
  • credit risk adjustments: aggiustamenti connessi al rischio di controparte o al proprio rischio emittente;
  • other risk adjustments: aggiustamenti connessi ad un risk premium 'prezzato' sul mercato (ad esempio relativo alla complessità di valutazione dello strumento).

Per quanto riguarda la valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, il metodo utilizzato dalla Banca per la valutazione dei crediti obbligatoriamente al fair value è il Discounted Cash Flow Model (DCF), declinato scontando i flussi di cassa attesi di ogni finanziamento ad un tasso di mercato costituito tenendo in considerazione elementi quali il tasso risk free per pari scadenze, il costo del funding, il rischio di credito lifetime di controparte ed il costo dell'assorbimento di capitale.

Per la valorizzazione dei titoli di capitale non quotati, si utilizzano principalmente modelli reddituali e finanziari (Discounted Cash Flow Model o Multipli di mercato di società comparabili).

Con specifico riferimento alla valutazione delle quote di OICR, l'approccio utilizzato sulla base delle metodologie sopra presentate per la valutazione è il Net Asset Value determinato dalla SGR. Si dovrà verificare se, nella determinazione del NAV, gli asset del fondo sono stati valutati a fair value secondo gli IVS (International Valuation Standards) e/o i RICS Valuation (Professional Standars Red Book). Al NAV così determinato viene applicato uno sconto mediante un tasso strutturato come precedentemente descritto.

Infine con riferimento ai derivati non quotati in mercati attivi, "over the counter" (OTC), il fair value deve essere quantificato in base a tecniche di valutazione che tengano conto di tutti i fattori di rischio che potrebbero incidere sul valore dello strumento finanziario da valutare, utilizzando, parametri rilevabili sui mercati (tassi di interesse, tassi di cambio, indici di borsa, ecc.) opportunamente corretti per tenere conto del merito creditizio della specifica controparte, per includere il rischio di credito della controparte (CVA, Credit Value Adjustment) e/o il proprio rischio di credito (DVA, Debt Value Adjustment).

Per quanto riguarda la valutazione di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente, ll portafoglio crediti di riferimento è costituito da quelle esposizione per cassa classificate in bonis con una vita residua superiore all'anno (medio lungo termine). Sono pertanto escluse dal perimetro di valutazione tutte le esposizioni classificate in Default, le esposizioni che presentano una vita residua inferiore all'anno ed i crediti di firma in quanto si ritiene che il fair value possa essere assimilabile al costo ammortizzato.

Per la valorizzazione al fair value dei crediti in bonis, data l'assenza di prezzi direttamente rilevabili su mercati attivi e liquidi, si fa ricorso a tecniche valutative basate su un modello teorico rispondente ai requisiti indicati dai principi IAS/IFRS (Livello 3). L'approccio utilizzato per la determinazione del fair value dei crediti è il Discounted Cash Flow Model, ovvero lo sconto dei flussi di cassa futuri previsti ad un tasso risk free per pari scadenza, a cui va aggiunto uno spread rappresentativo del rischio di default delle controparti, a cui è aggiunto un liquidity premium.

In generale per la valutazione del fair value di Livello 3 di attività e passività si fa riferimento a:

  • tassi di mercato, calcolati come da market practice utilizzando o i tassi monetari per scadenze inferiori all'anno e tassi swap per scadenze superiori, ovvero i tassi rilevati sul mercato per transazioni equivalenti;
  • credit spread di Banca IFIS;
  • bilanci consuntivi e dati di business plan.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Come richiesto dal principio IFRS 13, la Banca effettua per le attività finanziarie e per le passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, delle verifiche di sensitivity con riferimento al cambiamento di uno o più dei parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate per la determinazione del fair value, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo gli elementi che vanno a comporre la curva di sconti dei flussi di cassa, ovvero i flussi di cassa attesi.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Con riferimento alle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, Banca IFIS effettua passaggi di livello sulla base delle seguenti linee guida.

Per i titoli di debito, il passaggio da livello 3 a livello 2 avviene nel caso in cui i parametri rilevanti utilizzati come input della tecnica di valutazione siano, alla data di riferimento, osservabili sul mercato. Il passaggio dal livello 3 al livello 1 si realizza, invece, quando, alla data di riferimento, è stata verificata con successo la presenza di un mercato attivo. Il passaggio da livello 2 a livello 3 si verifica quando, alla data di riferimento, alcuni dei parametri significativi nella determinazione del fair value non risultano direttamente osservabili sul mercato.

Per gli strumenti di capitale iscritti tra le attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva il trasferimento di livello avviene:

  • quando nel periodo si sono resi disponibili input osservabili sul mercato (es. prezzi definiti nell'ambito di transazioni comparabili sul medesimo strumento tra controparti indipendenti e consapevoli). In questo caso, si procede alla riclassifica dal livello 3 al livello 2;
  • quando gli elementi direttamente o indirettamente osservabili presi a base per la valutazione sono venuti meno, ovvero non sono più aggiornati (es. transazioni comparabili non più recenti o multipli non più applicabili). In questo caso si ricorre a tecniche di valutazione che utilizzano input non osservabili.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività misurate al fair value 31.12.2018 31.12.2017*
(in migliaia di euro) L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valute al fair value con impatto
a conto economico
- 80.532 114.763 - 41.483 54.880
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione - 31.450 - - 37.367 189
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
- 49.082 114.763 - 4.116 54.691
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
418.709 - 13.380 430.908 10.222 378.730
3. Derivati di copertura - - - - - -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 418.709 80.532 128.143 430.908 51.706 433.610
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 31.188 - - 38.239 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - - -
Totale - 31.188 - - 38.239 -

Legenda:

L1= Livello 1: fair value di uno strumento finanziario quotato in un mercato attivo;

L2= Livello 2: fair value misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;

L3= Livello 3: fair value calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato.

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Si segnala che alla data del 31 dicembre 2018 l'impatto dell'applicazione del Credit Value Adjustment sui valori patrimoniali dei derivati con mark-to-market positivo è pari a 0,9 mila euro (relativi a derivati di negoziazione); per quanto riguarda gli strumenti con mark-to-market negativo, non vi è impatto dell'applicazione del Debit Value Adjustment sui valori patrimoniali dei derivati.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
Attività
finanziarie
Totale di cui: a)
attività
finanziarie
detenute
per la
negozia
zione
di cui: b)
attività
finanziarie
designate
al fair
value
di cui: c)
altre
attività
finanziarie
obbligato
riamente
valutate al
fair value
valutate al
fair value
con
impatto
sulla
redditività
comple
ssiva
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali* 54.880 189 - 54.691 378.730 - - -
2. Aumenti 78.678 - - 78.678 12.480 - - -
2.1.
Acquisti
48.852 - - 48.852 - - - -
2.2.
Profitti imputati a :
- - - - - - - -
2.2.1. Conto economico 25.684 - - 25.684 - - - -
– di cui plusvalenze 13.419 - - 13.419 - - -
2.2.2. Patrimonio netto - X X - 2.258
2.3. Trasferimenti da altri livelli 4.116 - - 4.116 10.222 - - -
2.4. Altre variazioni in aumento 26 - - 26 - - -
3. Diminuzioni 18.795 189 - 18.606 377.830 - - -
3.1.
Vendite
189 189 - - - - - -
3.2.
Rimborsi
3.880 - - 3.880 - - - -
3.3.
Perdite imputate a:
- - - - - - - -
3.3.1. Conto economico 14.726 - - 14.726 - - - -
– di cui minusvalenze 14.726 - - 14.726 - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - X X - 546 - - -
3.4.
Trasferimenti ad altri livelli
- - - - - - - -
3.5.
Altre variazioni in
diminuzione
- - - - 377.284 - - -
4. Rimanenze finali 114.763 - - 114.763 13.380 - - -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli del fair value

Attività/Passività non misurate al 31.12.2018 31.12.2017*
fair value o misurate al fair value
su base non ricorrente
(in migliaia di euro)
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
7.135.635 14.155 - 7.217.251 7.270.472 - - 7.405.297
2. Attività materiali detenute a scopo
di investimento
720 - - 880 720 - - 880
3. Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione
- - - - - - - -
Totale 7.136.355 14.155 - 7.218.131 7.271.192 - - 7.406.177
1. Passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
7.312.491 708.742 - 6.485.996 7.531.370 88.768 712.400 6.743.162
2. Passività associate ad attività in
via di dismissione
- - - - - - - -
Totale 7.312.491 708.742 - 6.485.996 7.531.370 88.768 712.400 6.743.162

Legenda

VB= Valore di bilancio

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

A.5 - Informativa su cd. "day one profit/loss"

Con riferimento a quanto previsto da IFRS 7 par. 28, viene stabilito che uno strumento finanziario deve essere iscritto inizialmente per un valore pari al suo fair value che, salvo evidenze contrarie, è pari al prezzo pagato/incassato nella negoziazione. Il succitato principio disciplina tali situazioni stabilendo che è legittima l'iscrizione dello strumento finanziario ad un fair value diverso dall'importo pagato/incassato solo se il fair value è determinato:

  • facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili nel medesimo strumento;
  • attraverso tecniche di valutazione che utilizzano esclusivamente, quali variabili, soltanto dati derivanti da mercati osservabili.

In altri termini, la presunzione dello IFRS 9, secondo cui il fair value è pari al prezzo pagato/incassato, può essere superata solo nel caso in cui sussistano evidenze oggettive che il prezzo pagato/incassato non sia rappresentativo del reale valore di mercato dello strumento finanziario oggetto della negoziazione.

Dette evidenze devono essere desunte unicamente da parametri oggettivi e non confutabili, eliminando in questo modo ogni ipotesi di discrezionalità in capo al valutatore.

La differenza tra il fair value ed il prezzo negoziato, solamente al ricorrere delle condizioni sopra riportate, è rappresentativa del c.d. "day one profit" ed è iscritta immediatamente a conto economico.

Nell'ambito dell'attività svolta dalla Banca nel corso del 2018 non sono rilevabili operazioni ascrivibili alla fattispecie in parola.

04.2. Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31.12.2018 31.12.2017
a) Cassa 29 47
b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -
Totale 29 47

Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/Valori 31.12.2018 31.12.2017
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine attivi - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 31.450 - - 37.367 189
1.1 di negoziazione - 31.450 - - 37.367 189
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) - 31.450 - - 37.367 189
Totale (A+B) - 31.450 - - 37.367 189

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione in essere al 31 dicembre 2018 sono relative a contratti su tassi di interesse, negoziati dalla società incorporata Interbanca S.p.A. con la clientela Corporate fino al 2009, effettuati al fine di offrire a quest'ultima strumenti finalizzati alla copertura dei rischi legati all'operatività di impresa, quali l'oscillazione dei tassi. Tutte le posizioni in essere sono coperte, ai fini dell'annullamento del rischio di mercato, con operazioni "back to back" per le quali sono state assunte con controparti di mercato esterne posizioni opposte a quelle vendute alla clientela corporate.

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

Voci/Valori 31.12.2018 31.12.2017
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale - -
a) Banche - -
b) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
c) Società non finanziarie - -
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) - -
B. Strumenti derivati - -
a) Controparti Centrali - -
b) Altre 31.450 37.556
Totale (B) 31.450 37.556
Totale (A+B) 31.450 37.556

2.5 Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Voci/Valori 31.12.2018 31.12.2017*
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito - - 1.935 - - 955
1.1. Titoli strutturati - - - - - -
1.2. Altri titoli di debito - - 1.935 - - 955
2. Titoli di capitale - - 11.266 - - -
3. Quote di O.I.C.R. - 49.082 50.267 - 4.116 9.613
4. Finanziamenti - - 51.295 - - 44.123
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2. Altri - - 51.295 - - 44.123
Totale - 49.082 114.763 - 4.116 54.691

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Gli altri titoli di debito sono rappresentati da titoli junior e mezzanine connessi ad operazioni di cartolarizzazione.

I titoli di capitale per 11,3 milioni di euro sono rinvenienti dalla positiva conclusione di una operazione di ristrutturazione di una posizione precedentemente classificata come deteriorata e che aveva comportato una conversione di parte dell'esposizione creditizia in strumenti di capitale.

La variazione delle quote di O.I.C.R. è sostanzialmente dovuta alle acquisizioni fatte nell'esercizio.

2.6 Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

31.12.2018 31.12.2017*
1. Titoli di capitale 11.266 -
di cui: banche - -
di cui: altre società finanziarie - -
di cui: società non finanziarie 11.266 -
2. Titoli di debito 1.935 955
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 1.935 955
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie -
3. Quote di O.I.C.R. 99.349 13.729
4. Finanziamenti 51.295 44.123
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 37.306 34.497
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 13.988 9.622
f) Famiglie 2 4
Totale 163.845 58.807

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Le quote di fondi O.I.C.R. sono composte per 5,3 milioni di euro da fondi immobiliari chiusi, per 39,1 milioni di euro da fondi mobiliari che investono in crediti deteriorati, per 5,9 milioni di euro in fondo mobiliari di equity nonché 49,1 milioni di euro in fondi obbligazionari.

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

31.12.2018 31.12.2017*
Voci/Valori L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 418.709 - - 427.833 - 377.284
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 418.709 - - 427.833 - 377.284
2. Titoli di capitale - - 13.385 3.075 10.222 1.446
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 418.709 - 13.385 430.908 10.222 378.730

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Gli "altri titoli di debito" di livello 1, sono riferiti principalmente a titoli di Stato italiani a tasso variabile prevalentemente riferiti a BTP Italia. La diminuzione è dovuta principalmente alla variazione di fair value dell'esercizio che ha più che compensato l'incremento per acquisto di titoli emessi da banche.

I "titoli di capitale" si riferiscono a partecipazioni di minoranza, la cui variazione è dovuta all'adeguamento del relativo fair value.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31.12.2018 31.12.2017*
1. Titoli di debito 418.709 805.117
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 410.410 427.833
c) Banche 8.299 -
d) Altre società finanziarie - 377.284
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 13.380 14.743
a) Banche 22 22
b) Altri emittenti: 13.358 14.721
- altre società finanziarie 6.671 10.001
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie - -
- altri 6.688 4.719
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 432.089 819.860

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive Write-off
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
di rischio
di credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
parziali
compless
ivi(1)
Titoli di debito 419.996 419.996 - - 1.287 - - -
Finanziamenti - - - - - - - -
Totale 31.12.2018 419.996 419.996 - - 1.287 - - -
Totale 31.12.2017* 427.833 427.833 - - - - - -
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
X X - - X - - -

(1) Valore da esporre a fini informativi

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

31.12.2018 31.12.2017*
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche
Centrali
280.871 - - X X X 1.347.384 - n.a. X X X
1. Depositi a scadenza - - - X X X - - n.a. X X X
2. Riserva obbligatoria 33.212 - - X X X 37.370 - n.a. X X X
3. Pronti contro termine - - - X X X - - n.a. X X X
4. Altri 247.659 - - X X X 1.310.014 - n.a. X X X
B. Crediti verso banche 113.280 - - X X X 199.392 - n.a. X X X
1. Finanziamenti 113.280 - - X X X 199.392 - n.a. X X X
1.1 Conti correnti e
depositi a vista
73.207 - - X X X 95.857 - n.a. X X X
1.2 Depositi a scadenza 38.461 - - X X X 85.712 - n.a. X X X
1.3 Altri finanziamenti: 1.612 - - X X X 699 - n.a. X X X
- Pronti contro
termine attivi
- - - X X X - - n.a. X X X
- Leasing finanziario - - - X X X - - n.a. X X X
- Altri 1.612 - - X X X 699 - n.a. X X X
2. Titoli di debito - - - X X X - - n.a. X X X
2.1 Titoli strutturati - - - X X X - - n.a. X X X
2.2 Altri titoli di debito - - - X X X - - n.a. X X X
Totale 394.151 - - - - 394.151 1.529.652 - n.a. - - 1.529.652

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Il fair value dei crediti verso banche risulta allineato al relativo valore di bilancio in considerazione del fatto che i depositi interbancari sono di breve o brevissima scadenza a tasso indicizzato.

31.12.2018 31.12.2017*
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 6.222.169 355.596 126.927 4.507.153 1.187.879 n.a.
1. Conti correnti 126.595 40.980 134 X X X 133.925 80.878 n.a. X X X
2.Pronti contro termine attivi 49.846 - - X X X - - n.a. X X X
3. Mutui 1.931.965 130.010 122.272 X X X 885.370 189.205 n.a. X X X
4. Carte di credito, prestiti
personali e cessioni del
quinto
- - - X X X 70 387.764 n.a. X X X
5. Leasing finanziario 1.158.551 16.410 - X X X 11 259 n.a. X X X
6. Factoring 2.610.077 149.261 3 X X X 2.562.265 170.838 n.a. X X X
7. Altri finanziamenti 345.134 18.935 4.518 X X X 968.040 316.407 n.a. X X X
2. Titoli di debito 163.717 1 - X X X 45.788 - n.a. X X X
2.1. Titoli strutturati - - - X X X - - n.a. X X X
2.2. Altri titoli di debito 163.717 1 - X X X 45.788 - n.a. X X X
Totale 6.385.886 355.597 126.927 14.155 - 6.823.100 4.595.469 1.145.351 n.a. - - 5.875.645

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

I crediti acquistati deteriorati sono relativi prevalentemente ai deteriorati rinvenienti dall'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca Infine, gli altri titoli di debito includono 138,6 milioni di euro di titoli senior connessi con operazioni di cartolarizzazione così come più diffusamente commentato nella sezione E del presente documento.

4.3 Leasing finanziario

Canoni minimi Investimento lordo
Quota capitale Quota Interessi
Entro 1 anno 27.506 957 28.463
Tra 1 e 5 anni 1.135.439 106.704 1.242.143
Oltre 5 anni 1.374 147 1.521
Deteriorati netti 16.410 - 16.410
Totale 1.180.729 107.808 1.288.537
Rettifiche di portafoglio (5.768) - (5.768)
Totale netto 1.174.961 107.808 1.282.769

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

31.12.2018 31.12.2017*
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui: impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
1. Titoli di debito: 163.717 1 - 45.789 - n.a.
a) Amministrazioni pubbliche - - - - - n.a.
b) Altre società finanziarie 146.017 - - 40.780 - n.a.
di cui: imprese di assicurazione - - - - - n.a.
c) Società non finanziarie 17.700 1 - 5.009 - n.a.
2. Finanziamenti verso: 6.222.169 355.596 124.106 4.549.681 1.145.350 n.a.
a) Amministrazioni pubbliche 705.261 51.656 - 743.620 54.249 n.a.
b) Altre società finanziarie 1.003.050 2.760 4.455 882.367 773.128 n.a.
di cui: imprese di assicurazione 83 - - 16 - n.a.
c) Società non finanziarie 4.084.451 256.502 101.240 2.923.694 317.973 n.a.
d) Famiglie 429.407 44.678 18.411 - - n.a.
Totale 6.385.886 355.597 124.106 4.595.470 1.145.350 n.a.
Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Write-off
parziali
comples
sivi(1)
Titoli di debito 164.299 164.299 - 322 582 - 321 -
Finanziamenti 5.977.386 - 388.554 628.902 26.452 4.040 273.306 340.838
Totale 31.12.2018 6.141.685 164.299 388.554 629.224 27.034 4.040 273.627 340.838
Totale 31.12.2017* 6.153.653 1.962.393 31.417 814.157 n.a.
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
X X 23.563 100.543 X - - 226.283

4.5 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(1) Valore da esporre a fini informativi

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Sezione 7 - Partecipazioni – Voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede legale Sede Operativa Quota di
partecipazione %
Disponibilità voti
%
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. IFIS Finance Sp. Z o. o. Varsavia Varsavia 100% 100%
2. IFIS Rental Services S.r.l. Milano Milano 100% 100%
3. IFIS NPL S.p.A. Mestre Firenze, Milano e
Mestre
100% 100%
4. Two Solar Park 2008 S.r.l. Milano Milano 100% 100%
5. Cap.Ital.Fin. S.p.A. Napoli Napoli 100% 100%
6. Credifarma S.p.A. Roma Roma 70% 70%
B. Imprese controllate in modo congiunto - - - -
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole - - - -

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

31.12.2018 31.12.2017
A. Esistenze iniziali 364.312 135.789
B. Aumenti 380.910 582.625
B.1 Acquisti 9.510 108.880
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 371.400 337.956
C. Diminuzioni 215.061 218.313
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Svalutazioni - -
C.4 Altre variazioni 215.061 218.313
D. Rimanenze finali 530.161 364.312
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - -

Gli acquisti si riferiscono all'acquisizione di Cap.Ital.Fin. S.p.A e Credifarma S.p.A..

Le "Altre variazioni" in aumento si riferiscono per 11.4 milioni di euro all'aumento di capitale a favore della controllata Cap.Ital.fin. S.p.A. e per 360,0 milioni di euro al conferimento a IFIS NPL S.p.A. del ramo d'azienda dedicato ai Non-Performing Loans.

Le "Altre variazioni" in diminuzione si riferiscono al valore di carico della società incorporata IFIS Leasing S.p.A..

Sezione 8 - Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31.12.2018 31.12.2017
1. Attività di proprietà 86.660 105.989
a) terreni 35.902 35.892
b) fabbricati 43.481 61.495
c) mobili 1.332 1.887
d) impianti elettronici 4.487 4.893
e) altre 1.458 1.822
2. Attività acquisite in leasing finanziario 3.842 3.597
a) terreni - -
b) fabbricati 3.842 3.597
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
Totale 90.502 109.586
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Le immobilizzazioni materiali si attestano a 90,5milioni di euro, rispetto ai 109,6milioni del 1 gennaio 2018, in diminuzione sostanzialmente per effetto dello scorporo del ramo d'azienda dedicato ai Non-Performing Loans.

Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede di Banca IFIS.

L'immobile Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettato ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo viene sottoposto a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. L'impairment test non ha evidenziato perdite di valore da iscrivere a conto economico.

8.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

31.12.2018 31.12.2017
Attività/Valori Fair value
Valore di
Valore di Fair value
Bilancio L1 L2 L3 Bilancio L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 720 - - 880 720 - - 880
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati 720 - - 880 720 - - 880
2. Attività acquisite in leasing finanziario - - - - - - - -
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale 720 - - 880 720 - - 880
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - - - - - - - -

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
31.12.2018
A. Esistenze iniziali lorde 35.892 86.749 11.220 16.877 12.467 163.205
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (21.657) (9.333) (11.524) (11.105) (53.619)
A.2 Esistenze iniziali nette 35.892 65.092 1.887 5.353 1.362 109.586
B. Aumenti 10 4.364 320 1.284 935 6.913
B.1 Acquisti 10 4.308 284 1.179 334 6.115
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di investimento
- - X X X -
B.7 Altre variazioni - 56 36 105 601 798
C. Diminuzioni - (22.133) (875) (2.150) (839) (25.997)
C.1 Vendite - - - (306) (429) (735)
C.2 Ammortamenti - (2.143) (340) (1.659) (396) (4.538)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo
di investimento
- - X X X -
b) attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - - -
C.7 Altre variazioni - (19.990) (535) (185) (14) (20.724)
D. Rimanenze finali nette 35.902 47.323 1.332 4.487 1.458 90.502
D.1 Riduzioni di valore totali nette - (20.508) (9.941) (13.717) (11.859) (56.025)
D.2 Rimanenze finali lorde 35.902 67.831 11.273 18.204 13.317 146.527
E. Valutazione al costo - - - - - -

Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo e sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile, ad esclusione dei terreni a vita utile illimitata e dell'immobile "Villa Marocco" in considerazione del fatto che il valore residuo dell'immobile stimato al termine della sua vita utile prevista è superiore al valore contabile.

Gli immobili e i mobili non ancora entrati in funzione alla data di riferimento del bilancio non vengono ammortizzati.

Le altre variazioni in aumento sono riferite alla fusione per incorporazione della società IFIS Leasing S.p.A.. Per contro, le altre variazioni in diminuzione sono connesse al conferimento a IFIS NPL S.p.A. dell'operatività relativa.

8.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

31.12.2018
Terreni Fabbricati
A. Esistenze iniziali - 720
B. Aumenti - -
B.1 Acquisti - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -
B.3 Variazioni positive di fair value - -
B.4 Riprese di valore - -
B.5 Differenze di cambio positive - -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - -
B.7 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - -
C.1 Vendite - -
C.2 Ammortamenti - -
C.3 Variazioni negative di fair value - -
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -
C.5 Differenze di cambio negative - -
C.6 Trasferimenti a: - -
a) immobili ad uso funzionale - -
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
C.7 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali - 720
E. Valutazione al fair value - 880

I fabbricati detenuti a scopo di investimento sono valutati al costo e sono riferiti a immobili locati. Tali immobili non vengono ammortizzati in quanto destinati alla vendita.

Sezione 9 - Attività immateriali - Voce 90

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività/Valori 31.12.2018 31.12.2017
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento X - X -
A.2 Altre attività immateriali 19.287 - 21.274 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 19.287 - 21.274 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 19.287 - 21.274 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 19.287 - 21.274 -

Le altre attività immateriali al 31 dicembre 2018 sono relative esclusivamente all'acquisizione ed allo sviluppo di software, ammortizzate a quote costanti per un periodo stimato di durata utile pari a cinque anni dall'entrata in funzione.

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività immateriali:
altre
Totale
31.12.2018
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali - - - 37.455 - 37.455
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - (16.181) - (16.181)
A.2 Esistenze iniziali nette - - - 21.274 - 21.274
B. Aumenti - - - 6.167 - 6.167
B.1 Acquisti - - - 4.708 - 4.708
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - 1.459 - 1.459
C. Diminuzioni - - - (8.154) - (8.154)
C.1 Vendite - - - (63) - (63)
C.2 Rettifiche di valore - - - (5.849) - (5.849)
- Ammortamenti X - - (5.849) - (5.849)
- Svalutazioni: - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti
in via di dismissione
- - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - (2.242) - (2.242)
D. Rimanenze finali nette - - - 19.287 - 19.287
D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - - - -
E. Rimanenze finali lorde - - - 19.287 - 19.287
F. Valutazione al costo - - - - - -

Legenda

DEF: a durata definita

INDEF: a durata indefinita

Gli acquisti si riferiscono esclusivamente ad investimenti per il potenziamento di sistemi informatici.

Sezione 10 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Le principali fattispecie cui sono riferibili le attività per imposte anticipate sono di seguito riportate:

Attività per imposte anticipate 31.12.2018 31.12.2017
A. Attività per imposte anticipate lorde 333.221 301.935
A1. Crediti (incluse cartolarizzazioni) 216.864 176.214
A2. Altri strumenti finanziari 5.745 -
A3. Avviamenti - -
A4. Oneri pluriennali - -
A5. Immobilizzazioni materiali - -
A6. Fondi per rischi e oneri 10.320 7.484
A7. Spese di rappresentanza - -
A8. Oneri relativi al personale - -
A9. Perdite fiscali 98.842 115.994
A10. Crediti di imposta non utilizzati da scomputare - -
A11. Altre 1.450 2.243
B. Compensazione con passività fiscali differite - -
C. Attività per imposte anticipate nette 333.221 301.935

L'incremento delle imposte anticipate è principalmente dovuto all'effetto della fusione per incorporazione della controllata IFIS Leasing che contribuisce per circa 56,7 milioni di euro, parzialmente compensato dall'utilizzo delle perdite fiscali pregresse.

Le attività per imposte anticipate pari a 333,2 milioni sono così classificabili: 214,6 milioni di euro per rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi, 76,0 milioni di euro per perdite fiscali pregresse riportabili, 22,8 milioni per ACE riportabile, 5,7 milioni di euro riferite ad attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva e per 14,0 milioni di euro a differenze temporanee su fondi per rischi ed oneri nonché per vari costi a deducibilità differita.

10.2 Passività per imposte differite: composizione

Le principali fattispecie cui sono riferibili le passività per imposte differite sono di seguito riportate:

Passività per imposte differite 31.12.2018 31.12.2017
A. Passività per imposte differite lorde 39.129 38.503
A1. Plusvalenze da rateizzare - -
A2. Avviamenti - -
A3. Immobilizzazioni materiali 9.193 9.001
A4. Strumenti finanziari 673 1.798
A5. Oneri relativi al personale - -
A6. Altre 29.263 27.704
B. Compensazione con attività fiscali anticipate - -
C. Passività per imposte differite nette 39.129 38.503

Le passività per imposte differite, pari a 39,1 milioni di euro, includono principalmente 25,8 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 9,2milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili e 3,2 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali.

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31.12.2018 31.12.2017
1. Importo iniziale 301.603 38.204
2. Aumenti 67.111 396.109
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 10.431 15.167
a) relative a precedenti esercizi - 814
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 10.431 14.353
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 56.680 380.942
3. Diminuzioni 41.261 132.710
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 41.242 123.306
a) rigiri 38.349 123.306
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre 2.893 -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni: 19 9.404
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 19 9.404
b) altre - -
4. Importo finale 327.453 301.603

Gli "altri aumenti" dell'esercizio sono relativi al riconoscimento della fiscalità differita dell'incorporata IFIS Leasing S.p.A.; la medesima voce nel 2017 era relativi al riconoscimento della fiscalità differita delle controllate incorporate Interbanca S.p.A. e, in minor misura, IFIS Factoring S.r.l..

10.3 bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

31.12.2018 31.12.2017
1. Importo iniziale 176.214 -
2. Aumenti 38.427 185.618
3. Diminuzioni 29 9.404
3.1 Rigiri - -
3.2 Trasformazioni in crediti d'imposta 19 9.404
a) derivante da perdite di esercizio - 9.242
b) derivante da perdite fiscali 19 162
3.3 Altre diminuzioni 9 -
4. Importo finale 214.613 176.214

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31.12.2018 31.12.2017
1. Importo iniziale 36.704 13.925
2. Aumenti 9.419 27.181
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 9.419 18.017
a) relative a precedenti esercizi - 9.679
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 9.419 8.338
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 9.164
3. Diminuzioni 7.751 4.402
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 7.751 4.402
a) rigiri 7.565 4.402
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 186 -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 38.372 36.704

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2018 31.12.2017
1. Importo iniziale 332 79
2. Aumenti 5.904 277
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 5.881 -
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 5.881 -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 23 277
3. Diminuzioni 468 24
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 468 24
a) rigiri 191 24
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre 277 -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 5.768 332

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2018 31.12.2017
1. Importo iniziale 1.799 394
2. Aumenti 59 1.405
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 59 662
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 59 662
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 743
3. Diminuzioni 1.101 -
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 1.101 -
a) rigiri - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 1.101
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 757 1.799

Sezione 12 - Altre attività – Voce 120

12.1 Altre attività: composizione

CONSISTENZE
31.12.2018 31.12.2017
Crediti verso Erario 68.529 35.253
Ratei e risconti attivi 6.921 47.185
Depositi cauzionali 940 616
Altre partite diverse 241.016 148.500
Totale altre attività 317.406 231.554

Le altre attività si attestano a 317,4 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (+37,1% rispetto ai dati riesposti al 1 gennaio 2018).

La voce comprende un credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. pari a 108,9 milioni di euro, derivanti per 54,7 milioni di euro dall'applicazione del consolidato fiscale e per 53,1 milioni di euro per crediti fiscali chiesti a rimborso da quest'ultima a fronte di versamenti di imposta eccedenti effettuati in precedenti esercizi; inoltre la voce comprende per 11,1 milioni di euro crediti verso l'erario per acconti versati (bollo), per 8,0 milioni di euro quali versamenti in pendenza di giudizio e per 38,2 milioni di euro di crediti IVA.

PASSIVO

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

31.12.2018 31.12.2017*
Tipologia operazioni/Valori VB Fair Value VB Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali 695.075 X X X 699.585 X X X
2. Debiti verso banche 61.357 X X X 74.890 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 32.551 X X X 20.825 X X X
2.2 Depositi a scadenza 25.393 X X X 38.205 X X X
2.3 Finanziamenti 3.413 X X X 15.860 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi - X X X - X X X
2.3.2 Altri 3.413 X X X 15.860 X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- X X X - X X X
2.5 Altri debiti - X X X - X X X
Totale 756.432 - - 756.432 774.475 - - 774.475

Legenda

VB=Valore di bilancio

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

I Debiti verso banche centrali sono rappresentati sostanzialmente dalla tranche TLTRO sottoscritta per nominali 700,0 milioni di euro nel mese di marzo 2017.

Il fair value dei debiti verso banche risulta allineato al relativo valore di bilancio in considerazione del fatto che i depositi interbancari sono di breve o brevissima scadenza.

31.12.2018 31.12.2017*
Tipologia operazioni/Valori VB Fair Value VB Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 1.017.824 X X X 1.169.221 X X X
2. Depositi a scadenza 3.649.160 X X X 4.106.828 X X X
3. Finanziamenti 897.375 X X X 682.576 X X X
3.1 Pronti contro termine passivi - X X X - X X X
3.2 Altri 897.375 X X X 682.576 X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- X X X - X X X
5. Altri debiti 12.698 X X X 8.276 X X X
Totale 5.577.057 - - 5.558.561 5.966.901 - - 5.968.107

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

Legenda

VB=Valore di bilancio

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

I conti correnti e i depositi a vista in essere al 31 dicembre 2018 includono la raccolta effettuata con il conto deposito rendimax libero e con il conto corrente online contomax, rispettivamente per 779,6 milioni di euro e per 40,0 milioni di euro; la sottovoce depositi a scadenza rappresenta la raccolta effettuata mediante rendimax, contomax vincolati e time deposit vincolati.

Si evidenzia che la Banca non effettua operazioni denominate "term structured repo".

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

31.12.2018 31.12.2017*
Tipologia titoli/Valori Fair Value VB Fair Value
VB L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Titoli
1. Obbligazioni 978.462 708.742 - 170.463 789.414 88.768 712.400 -
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 978.462 708.742 - 170.463 789.414 88.768 712.400 -
2. Altri titoli 540 - - 540 580 - - 580
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri 540 - - 540 580 - - 580
Totale 979.002 708.742 - 171.003 789.994 88.768 712.400 580

Legenda

VB=Valore di bilancio

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Le obbligazioni comprendono, per capitale e interessi, le obbligazioni senior emesse da Banca IFIS per complessivi 488,0 milioni di euro nonché il bond Tier 2 di 401,7 milioni emesso a metà ottobre 2017.

La voce include inoltre 88,8 milioni di euro relativi a prestiti obbligazionari emessi dalla società incorporata Interbanca S.p.A..

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

La voce "Titoli in circolazione" comprende Titoli subordinati per 401,7 milioni di euro.

1.6 Debiti per leasing finanziario

31.12.2018 31.12.2017
Debiti per leasing finanziario 3.471 3.608

Il debito suesposto è relativo al leasing finanziario immobiliare stipulato dalla ex società Toscana Finanza S.p.A. nel 2009 per un immobile sito in Firenze. Il contratto stipulato con Centro Leasing S.p.A. prevede una durata di 18 anni (dal 01.03.2009 al 01.03.2027), con pagamento di 216 rate mensili di 28.490 euro, comprensive di quota capitale, interessi ed una opzione di acquisto al termine del contratto di 1.876.800 euro.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione - Voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

31.12.2018 31.12.2017
Tipologia operazioni/Valori Fair value Fair Fair value Fair
VN L1 L2 L3 value* VN L1 L2 L3 value*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - - 31.188 - - - - 38.239 - -
1.1 Di negoziazione X - 31.188 - X X - 38.239 - X
1.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X - - - - -
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale (B) X - 31.188 - X - - 38.239 - -
Totale (A+B) X - 31.188 - X X - 38.239 - X

Legenda

VN = valore nominale o nozionale

L1= Livello 1

Fair Value* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

Relativamente alle passività di negoziazione di livello 2, si veda quanto commentato alla sezione 2 dell'attivo.

Sezione 6 – Passività fiscali - Voce 60

Si veda la sezione 10 dell'attivo.

L2= Livello 2

L3= Livello 3

Sezione 8 - Altre passività - Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

31.12.2018 31.12.2017*
Debiti verso fornitori 29.541 32.504
Debiti verso il personale 11.833 8.135
Debiti verso Erario ed Enti previdenziali 8.294 13.283
Somme a disposizione della clientela 18.889 33.022
Ratei e risconti passivi 4.300 3.737
Altri debiti 240.443 232.268
Totale 313.300 322.949

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31.12.2018 31.12.2017
A. Esistenze iniziali 5.476 1.507
B. Aumenti 2.428 4.176
B.1 Accantonamento dell'esercizio 91 43
B.2 Altre variazioni 393 91
Operazioni di aggregazioni aziendale 1.944 4.042
C. Diminuzioni 847 207
C.1 Liquidazioni effettuate 105 97
C.2 Altre variazioni 553 110
Operazioni di aggregazioni aziendale 189 -
D. Rimanenze finali 7.057 5.476
Totale 7.057 5.476

Gli aumenti derivanti da operazioni di aggregazione aziendale riguardano i saldi debitori per trattamento di fine rapporto confluiti in Banca IFIS per effetto della fusione per incorporazione della controllata IFIS Leasing S.p.A. mentre le diminuzioni da operazioni di aggregazione aziendale riguardano i saldi conferiti a IFIS NPL S.p.A.

Le liquidazioni effettuate rappresentano i benefici pagati ai dipendenti nell'esercizio.

Le altre variazioni in diminuzione includono l'effetto dell'attualizzazione del fondo maturato sino al 31 dicembre 2006 rimasto in azienda, che, in base alle modifiche introdotte dal nuovo IAS 19, sono rilevate in contropartita del patrimonio netto.

In conformità a quanto richiesto dall'ESMA nel documento "European common enforcement priorities for 2012 financial statements" del 12 novembre 2012, si evidenzia che per l'attualizzazione è stato considerato il tasso di interesse basato sul tasso di rendimento di un benchmark di titoli emessi da emittenti corporate europei con rating AA per durate maggiori di 10 anni. Il medesimo tasso era stato utilizzato per l'attualizzazione effettuata al 31 dicembre 2017.

9.2 Altre informazioni

I principi contabili IAS/IFRS prevedono che le passività a carico dell'impresa, per le indennità che saranno riconosciute ai dipendenti al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, quali il trattamento di fine rapporto, siano stanziate in bilancio sulla base di una valutazione attuariale dell'ammontare che sarà riconosciuto alla data di maturazione.

In particolare, tale accantonamento deve tenere conto dell'ammontare già maturato alla data di bilancio, proiettandolo nel futuro per stimare l'ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Tale somma viene in seguito attualizzata per tenere conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento.

A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato all'1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dall'1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.

L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dall'1 gennaio 2007.

In particolare:

  • le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dall'1 gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote deve, pertanto, essere determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
  • il trattamento di fine rapporto del personale maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato come "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di continuare ad effettuare una valutazione attuariale che tuttavia, rispetto alla metodologia di calcolo applicata sino al 31 dicembre 2006, non comporta più l'attribuzione proporzionale del beneficio al periodo di lavoro prestato. Ciò in quanto l'attività lavorativa da valutare si considera interamente maturata per effetto della modifica della natura contabile delle quote che maturano a partire dall'1 gennaio 2007.

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri - Voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti 31.12.2018 31.12.2017*
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 3.623 590
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate - -
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 18.391 12.588
4.1 controversie legali e fiscali 3.517 10.152
4.2 oneri per il personale 926 1.604
4.3 altri 13.948 832
Totale 22.014 13.178

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi su altri
impegni e
garanzie
finanziarie
rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi ed oneri
Totale
31.12.2018
A. Esistenze iniziali* - - 12.588 12.588
B. Aumenti - - 9.748 9.748
B.1 Accantonamento dell'esercizio - - 3.187 3.187
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -
B.4 Altre variazioni - - 6.561 6.561
C. Diminuzioni - - 3.945 3.945
C.1 Utilizzo nell'esercizio - - 1.492 1.492
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -
C.3 Altre variazioni - - 2.453 2.453
D. Rimanenze finali - - 18.391 18.391

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

10.3 Fondi per rischi di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale
Impegni a erogare fondi 1.378 - - 1.378
Garanzie finanziarie rilasciate 368 1 1.877 2.245
Totale 1.746 1 1.877 3.623

10.6 Fondi per rischi e oneri – Altri fondi

Controversie legali e tributarie

Al 31 dicembre 2018 sono iscritti fondi per complessivi 13,0 milioni di euro. Tale importo è interamente riferibile a controversie legali come di seguito dettagliato:

  • per 7,4 milioni di euro a 22 controversie legate all'area Crediti Commerciali (a fronte di un petitum complessivo di 26,8 milioni di euro);
  • per 3,5 milioni di euro (a fronte di un petitum di 50,2 milioni di euro) a 9 controversie in capo alla ex Interbanca;
  • per 2,1 milioni di euro (a fronte di un petitum di 4,2 milioni di euro) relative a 49 cause connesse all'area Leasing.

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 31 dicembre 2018 sono in essere fondi per 5,4 milioni di euro costituiti principalmente da 3,7 milioni di euro per indennità suppletiva di clientela collegata all'operatività dell'area Leasing, da 0,9 milioni di euro per oneri legati al personale e da 0,6 milioni di euro per fondo reclami.

Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 dicembre 2018 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.

Controversie legali

Si informa che sia la causa passiva per richiesta di annullamento di transazione sia i procedimenti giudiziari relativi a domande di risarcimento di danni rinvenienti da un'operazione straordinaria inerente una società industriale e di danni ambientali, citati nelle precedenti informative aventi petitum complessivo di circa 4 miliardi di euro, si sono chiusi in forza del passaggio in giudicato di sentenze che hanno respinto le richieste di controparte o in forza di accordo transattivo.

Contenzioso fiscale

Contenzioso relativo all'applicazione delle ritenute alla fonte sugli interessi corrisposti in Ungheria. Società coinvolte: Interbanca S.p.A. e IFIS

Leasing S.p.A. (inclusa l'incorporata GE Leasing Italia S.p.A.) - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione della ritenuta del 27% sugli interessi passivi corrisposti alla società ungherese GE HungaryKft senza l'applicazione della ritenuta in virtù della Convenzione Internazionale contro le Doppie imposizioni in vigore tra l'Italia e l'Ungheria. L'Agenzia delle Entrate ha di fatto concluso che la società ungherese GE Hungary Kft non fosse l'effettiva beneficiaria degli interessi passivi corrisposti dalle società Italiane ma soltanto una conduit company.

L'Agenzia delle Entrate ha, al contrario, individuato come beneficiario effettivo una società presuntivamente residente nelle Bermuda e pertanto è stata disconosciuta l'applicazione della Convenzione Internazionale contro le Doppie Imposizioni stipulata tra Italia ed Ungheria e pretesa l'applicazione della ritenuta del 27% prevista per i soggetti residenti in paesi a fiscalità privilegiata.

Pertanto per le annualità dal 2007 al 2013 sono state accertate complessivamente maggiori ritenute per circa 117 milioni.

Contestualmente sono state anche irrogate sanzioni amministrative nella misura del 150/250%.

Le Società coinvolte hanno impugnato gli Avvisi di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie ed effettuato il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria.

Si segnala infine che l'Autorità fiscale Ungherese a seguito dello scambio di informazioni ai sensi della Direttiva Europea n. 2011/16/EU ha concluso che la società GE Hungary Kft deve essere correttamente considerata come il beneficiario effettivo degli interessi ricevuti dalle controparti Italiane".

Alla data odierna tutte le sentenze che sono state pronunciate presso le competenti Commissioni Tributarie Provinciali e regionali hanno accolto integralmente i ricorsi presentati e, come prevedibile, l'Agenzia ha proposto Appello contro dette decisioni.

Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2013. Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 810 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.

Contenzioso relativo al trattamento IVA delle attività di intermediazione assicurativa. Società coinvolta IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha contestato la mancata applicazione del meccanismo del pro-rata nelle annualità dal 2007 al 2010 relativamente alla detrazione dell'IVA sulle operazioni passive a fronte delle provvigioni attive, esenti IVA, riconosciute dalle compagnie assicurative in relazione ad una attività di intermediazione assicurativa svolta considerata come autonoma e non, al contrario, accessoria allo svolgimento dell'attività principale di leasing di autoveicoli (attività soggetta ad IVA).

Per le annualità 2007/2010 è stata accertata una maggiore IVA per 3 milioni di euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 125%.

Contenzioso relativo all'Avviso di Liquidazione imposta di registro 3%. Società coinvolte: Banca IFIS come incorporante di Interbanca S.p.A. e IFIS Rental S.r.l. - (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

Con avvisi rispettivamente del 23 luglio e 20 luglio 2018, l'Agenzia delle Entrate ha riqualificato l'operazione ristrutturazione della società GE Capital Services nel suo complesso come "Cessione di ramo d'azienda" chiedendo l'applicazione dell'imposta di registro in misura proporzionale pari al 3% del valore dell'azienda per complessivi 3,6 milioni di euro In merito ai contenziosi fiscali sopra citati, la Banca supportata dai propri consulenti fiscali, ha ritenuto di presentare riscorso e ritenuto il rischio di soccombenza possibile ma non probabile, pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Indennizzi

In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore (GE Capital International Limited) di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre Società Partecipate.

In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Sezione 12 – Patrimonio dell'impresa - Voce 110, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

12.1 Capitale e azioni proprie: composizione

Voce 31.12.2018 31.12.2017
160 Capitale sociale (in migliaia di euro) 53.811 53.811
Numero azioni ordinarie 53.811.095 53.811.095
Valore nominale azioni ordinarie 1 euro 1 euro
170 Azioni proprie (in migliaia di euro) (3.103) (3.168)
Numero azioni proprie 370.112 377.829

12.2 Capitale - numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 53.811.095 -
- interamente liberate 53.811.095 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (377.829) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 53.433.266 -
B. Aumenti 7.717 -
B.1 Nuove emissioni - -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: - -
- a favore dei dipendenti - -
- a favore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni 7.717 -
C. Diminuzioni - -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie - -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 53.440.983 -
D.1 Azioni proprie (+) 370.112 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 53.811.095 -
- interamente liberate 53.811.095 -
- non interamente liberate - -

12.3 Capitale: altre informazioni

Il capitale sociale è composto da n. 53.811.095 azioni ordinarie di nominali 1 euro cadauna per le quali non sono previsti diritti, privilegi e vincoli, inclusi i vincoli nella distribuzione dei dividendi e nel rimborso del capitale.

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Voci/Componenti 31.12.2018 31.12.2017
Riserva legale 10.762 10.762
Riserva straordinaria 487.336 385.863
Altre riserve 637.906 625.677
Totale riserve di utili 1.136.004 1.022.302
Riserva acquisto azioni proprie 3.103 3.168
Riserva futuro acquisto azioni proprie - -
Altre riserve 2.278 2.278
Totale voce riserve 1.141.385 1.027.747

Si segnala che le riserve di utili includono una riserva patrimoniale, indisponibile fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, per euro 633,4 milioni di euro pari al "gain on bargain purchase" emerso dall'operazione di acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

La variazione delle altre riserve rispetto al precedente esercizio è strettamente legata alla fusione per incorporazione della controllata IFIS Leasing S.p.A., completata il 28 maggio 2018. La fusione è stata fatta in continuità di valori con il Bilancio consolidato del Gruppo.

A norma del disposto dell'art. 1, comma 147 della Legge di Stabilità per il 2014 (Legge n. 147 del 27.12.2013), la Banca ha provveduto a riallineare il differenziale tra il valore civilistico e il valore fiscale sui beni materiali iscritti nel bilancio al 31 dicembre 2012 e ancora posseduti al 31 dicembre 2013. L'importo corrispondente ai maggiori valori oggetto di riallineamento, al netto dell'imposta sostitutiva, genera una riserva in sospensione d'imposta ai fini fiscali pari a 7,4 milioni di euro.

Inoltre, a seguito della fusione di Interbanca S.p.A. in Banca IFIS S.p.A. è sorto l'obbligo in capo alla incorporante di ricostituire, ai sensi dell'art. 172 comma 5 TUIR, le riserve in sospensione di imposta dell'incorporata come segue:

  • Riserva speciale ex art. 15 comma 10 L7/8/82 n. 516 per 4,6 milioni di euro;
  • Riserva da rivalutazione L. 408/90 per 2,3 milioni di euro.

Infine, si precisa che vi sono ulteriori 20,7 milioni di euro di riserve in sospensione di imposta imputate al capitale sociale di Banca IFIS e rinvenienti dall'incorporazione di Interbanca, ai sensi delle seguenti leggi: n. 576/75; n. 83/72 e n. 408/90 e precedentemente imputati al capitale sociale di quest'ultima.

Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

Valore nominale su impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
Totale
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio 31.12.2018 31.12.2017
1. Impegni a erogare fondi 750.823 552 82.574 833.949 131.240
a) Banche Centrali - - - - n.a.
b) Amministrazioni pubbliche 440 - - 440 n.a.
c) Banche - - - - n.a.
d) Altre società finanziarie 484.414 - - 484.414 n.a.
e) Società non finanziarie 258.688 342 80.257 339.287 n.a.
f) Famiglie 7.281 210 2.317 9.808 n.a.
2. Garanzie finanziarie rilasciate 209.458 23 37.908 247.390 320.340
a) Banche Centrali - - - - n.a.
b) Amministrazioni pubbliche - - - - n.a.
c) Banche - - - - n.a.
d) Altre società finanziarie 6.965 - - 6.965 n.a.
e) Società non finanziarie 202.218 23 25.381 227.623 n.a.
f) Famiglie 275 - 12.527 12.802 n.a.

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 31.12.2018 31.12.2017*
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - 17.124
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 410.410 427.833
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.542 36.513
4. Attività materiali - -
- di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono riferite a titoli di stato a garanzia dell'operazione di finanziamento presso l'Eurosistema.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si riferiscono a depositi bancari a garanzia di operazioni interbancarie ("IBLOR") e a operazioni in derivati.

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) acquisti -
1. regolati -
2. non regolati -
b) vendite -
1. regolate -
2. non regolate -
2. Gestione individuale di portafogli -
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca
depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli -
b) altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 586.980
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli 586.980
c) titoli di terzi depositati presso terzi 517.591
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 1.475.106
4. Altre operazioni

04.3. Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 1 – Gli interessi - Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
31.12.2018
Totale
31.12.2017*
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico:
10 12.264 - 12.274 10.325
1.1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
- - - - -
1.2. Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
10 12.264 - 12.274 10.325
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
6.904 - X 6.904 6.564
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
4.260 344.243 - 348.503 346.146
3.1. Crediti verso banche - 2.830 X 2.830 2.411
3.2. Crediti verso clientela 4.260 341.413 X 345.673 343.735
4. Derivati di copertura X X - - -
5. Altre attività X X 405 405 426
6. Passività finanziarie X X X - -
Totale 11.174 356.507 405 368.086 363.461

Con riferimento alla voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico gli importi sono riferiti a titoli di debito e finanziamenti che non hanno superato l'SPPI test, così come previsto dal principio contabile IFRS 9, mentre con riferimento alla voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva gli importi indicati sono per la quasi totalità rinvenienti dai Titoli di Stato in portafoglio.

Gli interessi attivi su Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato riferiti a Titoli di debito sono prevalentemente relativi alla tranche senior di cartolarizzazione assistita da garanzia dello Stato (GACS) sottoscritta dalla Banca nel mese di gennaio 2018.

Infine, gli interessi attivi su attività finanziarie impaired sono prevalentemente riferiti agli interessi attivi su attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

31.12.2018 31.12.2017
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 8.771 6.311

1.2.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario

31.12.2018 31.12.2017
Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario 38.358 -

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
Totale
31.12.2018
Totale
31.12.2017*
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (74.402) (30.420) - (104.822) (103.914)
1.1 Debito verso banche centrali (5.150) X X (5.150) (5.381)
1.2 Debiti verso banche (1.796) X X (1.796) (1.903)
1.3 Debiti verso clientela (67.456) X X (67.456) (85.471)
1.4 Titoli in circolazione X (30.420) X (30.420) (11.159)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi X X - -
5. Derivati di copertura X X - - -
6. Attività finanziarie X X X - -
Totale (74.402) (30.420) - (104.822) (103.914)

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Gli interessi passivi su debiti verso clientela si riferiscono per 59,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018 alla raccolta retail effettuata principalmente tramite il conto deposito Rendimax e Contomax.

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta

(365)

1.4.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario

31.12.2018 31.12.2017
Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario (104) (47)

Sezione 2 – Le commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2018 31.12.2017
a) garanzie rilasciate 2.243 2.126
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 8.138 1.327
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni individuali di portafogli 843 -
4. custodia e amministrazione di titoli - -
5. banca depositaria - -
6. collocamento di titoli - -
7. attività di ricezione e trasmissione ordini - -
8. attività di consulenza - -
8.1. in materia di investimenti - -
8.2. in materia di struttura finanziaria - -
9. distribuzione di servizi di terzi 7.295 728
9.1. gestioni di portafogli - -
9.1.1. individuali - -
9.1.2. collettive - -
9.2. prodotti assicurativi - -
9.3. altri prodotti 7.295 728
d) servizi di incasso e pagamento 147 -
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f) servizi per operazioni di factoring 56.502 53.304
g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -
i) tenuta e gestione dei conti correnti 621 783
j) altri servizi 23.543 10.345
Totale 91.194 67.885

L'incremento delle commissioni è influenzato dalla fusione per incorporazione della controllata IFIS Leasing: le commissioni per distribuzione di prodotti di terzi e per altri servizi connessi al comparto leasing ammontano complessivamente a 15,4 milioni di euro al 31 dicembre 2018.

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31.12.2018 31.12.2017
a) garanzie ricevute (486) (754)
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione e intermediazione: (12) (95)
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - (1)
3. gestioni di portafogli: - -
3.1 proprie - -
3.2 delegate da terzi - -
4. custodia e amministrazione di titoli (12) (94)
5. collocamento di strumenti finanziari - -
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
d) servizi di incasso e pagamento (617) (2.898)
e) altri servizi (8.590) (3.422)
Totale (9.705) (7.169)

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili - Voce 70

Voci/Proventi 31.12.2018 31.12.2017
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 35 - - -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
301 - 48 -
D. Partecipazioni - - - -
Totale 336 - 48 -

Sezione 4 – Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Operazioni / Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
X X X X (2.011)
4. Strumenti derivati 11.121 11.749 (11.992) (9.641) 1.237
4.1 Derivati finanziari: 11.121 11.749 (11.992) (9.641) 1.237
- Su titoli di debito e tassi di interesse 11.121 11.749 (11.992) (9.641) 1.237
- Su titoli di capitale e indici azionari - - - - -
- Su valute e oro X X X X -
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Di cui: coperture naturali connesse con la fair
value option
X X X X -
Totale 11.135 11.749 (14.017) (9.641) (774)

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31.12.2018 31.12.2017*
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
A. Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
2.143 (121) 2.023 19.020 (4) 19.016
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela 2.143 (121) 2.023 19.020 (4) 19.016
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - 7.571 (428) 7.143
2.1 Titoli di debito - - - 7.571 (428) 7.143
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività (A) 2.143 (121) 2.022 26.591 (432) 26.159
Titoli di Capitale n.a. n.a. n.a. - (564) (564)
Totale per comparativo* n.a. n.a. n.a. 26.591 (996) 25.595
B. Passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione 8.233 (2) 8.231 - - -
Totale passività (B) 8.233 (2) 8.231 - - -

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Gli utili su titoli in circolazione si riferiscono al riacquisto di proprie passività finanziarie di cui 7,6 milioni di euro sono relativi alla "Tender Offer" lanciata nel mese di dicembre 2018 sul Bond a 5 anni emesso ad aprile 2018 che ha visto adesioni da parte degli investitori per circa 96 milioni di euro.

Sezione 7 – Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie 13.419 - 15.642 - (2.223)
1.1 Titoli di debito - - 2.243 - (2.243)
1.2 Titoli di capitale 11.266 - - - 11.266
1.3 Quote di O.I.C.R. 378 - 3.490 - (3.112)
1.4 Finanziamenti 1.775 - 9.909 - (8.134)
2. Attività finanziarie: differenze di
cambio
X X X X -
Totale 13.419 - 15.642 - (2.223)

Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito - Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato:
composizione
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio
Operazioni/
componenti reddituali
Primo e
secondo
stadio
Write-off Altre Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio Totale
31.12.2018
Totale
31.12.2017*
A. Crediti verso banche - - - 224 - 224 -
- finanziamenti - - - 224 - 224 -
- titoli di debito - - - - - - -
di cui: crediti impaired acquisiti o
originati
- - - - - - n.a.
B. Crediti verso clientela (3.737) (4.155) (191.930) - 179.643 (20.180) 86.124
- finanziamenti (3.352) (4.155) (191.930) - 179.643 (19.795) 86.124
- titoli di debito (385) - - - - (385) -
di cui: crediti impaired acquisiti o
originati
- - - - - - n.a.
Totale (3.737) (4.155) (191.930) 224 179.643 (19.956) 86.124

* La Banca si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio
Operazioni/
componenti reddituali
Primo e
secondo
stadio
Write-off Altre Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio Totale
31.12.2018
Totale
31.12.2017*
A. Titoli di debito (1.019) - - - - (1.019) (571)
B. Finanziamenti - - - - - - -
- Verso clientela - - - - - - -
- Verso banche - - - - - - -
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate
(1.019) - - - - (1.019) n.a.
Totale (1.019) - - - - (1.019) (571)
Titoli di capitale n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. (1.470
Totale per comparativo* n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. (2.041)

Sezione 10 - Le spese amministrative - Voce 160

10.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spesa/Settori 31.12.2018 31.12.2017
1) Personale dipendente (94.336) (79.121)
a) salari e stipendi (67.242) (58.000)
b) oneri sociali (19.092) (16.170)
c) indennità di fine rapporto - -
d) spese previdenziali - (318)
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (3.833) (3.387)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -
i) altri benefici a favore dei dipendenti (4.169) (1.246)
2) Altro personale in attività (33) (153)
3) Amministratori e sindaci (4.019) (4.207)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 840 504
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società (484) (289)
Totale (98.032) (83.266)

Le spese per il personale, pari a 98,0 milioni di euro, si incrementano del 17,7% (83,3 milioni di euro a dicembre 2017). In totale il numero dei dipendenti della Banca è di 1.174 risorse contro le 1.218 risorse al 31 dicembre 2017, diminuzione principalmente dovuta allo spostamento delle risorse nella nuova società controllata IFIS NPL S.p.A.

La sottovoce accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale include sia le quote del TFR che i dipendenti hanno optato di mantenere in azienda da versare al Fondo di Tesoreria INPS, sia le quote destinate a forme di previdenza, nonché gli interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti.

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Personale dipendente: 31.12.2018 31.12.2017
Personale dipendente: 1.196,0 1.025,0
a) dirigenti 54,5 39,5
b) quadri direttivi 419,5 293,0
c) restante personale dipendente 722,0 692,5
Altro personale - -

10.5 Altre spese amministrative: composizione

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2018 2017 ASSOLUTA %
Spese per servizi professionali 38.985 43.887 (4.902) (11,2)%
Legali e consulenze 28.967 26.831 2.136 8,0%
Revisione 444 346 98 28,3%
Servizi in outsourcing 9.574 16.710 (7.136) (42,7)%
Imposte indirette e tasse 32.757 26.565 6.192 23,3%
Spese per acquisto di beni e altri servizi 57.684 72.449 (14.765) (20,4)%
Assistenza e noleggio software 14.580 19.589 (5.009) (25,6)%
Spese per informazione clienti 10.056 12.422 (2.366) (19,0)%
Spese relative agli immobili 6.262 5.459 803 14,7%
FITD e Resolution fund 5.983 8.753 (2.770) (31,6)%
Spese spedizione e archiviazione documenti 4.213 6.988 (2.775) (39,7)%
Gestione e manutenzione autovetture 3.365 2.960 405 13,7%
Spese telefoniche e trasmissione dati 3.167 2.519 648 25,7%
Viaggi e trasferte 3.096 3.285 (189) (5,8)%
Pubblicità e inserzioni 2.547 2.694 (147) (5,5)%
Costi per cartolarizzazione 1.642 1.669 (27) (1,6)%
Transitional services agreement - 3.373 (3.373) (100,0)%
Altre spese diverse 2.773 2.738 35 1,3%
Totale altre spese amministrative 129.426 142.901 (13.475) (9,4)%

La sottovoce spese "Legali e consulenze", nonostante l'uscita del ramo d'azienda dedicato all'operatività NPL, aumenta rispetto al precedente esercizio per l'effetto, come precedentemente indicato, dei costi sostenuti dalla Banca nel primo semestre, per l'attività di recupero giudiziale dei crediti del ramo d'azienda dedicato scorporato. In particolare, coerentemente con l'applicazione del modello statistico per la stima dei flussi di cassa anche a parte delle pratiche in corso di lavorazione giudiziale, precedentemente contabilizzate al costo di acquisto, sono stati riconosciuti a conto economico nel corso del 2018 i relativi costi collegati all'attività di recupero giudiziale per complessivi 5,0 milioni di euro. Tali costi erano infatti precedentemente sospesi fino all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (individuazione dei flussi di cassa analitici).

La voce "Imposte indirette e tasse" pari a 32,8 milioni di euro (26,6 milioni di euro al 31 dicembre 2017), è prevalentemente riferita a imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti allo scorporo del ramo d'azienda dedicato ai Non-Performing Loans avvenuto al 1 luglio 2018 per complessivi 18,7 milioni al 31 dicembre 2018. La voce include inoltre imposta di bollo per 10,7 milioni di euro di cui 9,0 milioni relativi alla raccolta retail che dal 1 gennaio 2018 viene riaddebitata alla clientela. L'incremento rispetto all'esercizio precedente, nonostante lo scorporo del ramo d'azienda dedicato all'operatività NPL, è connesso al citato modello statistico per la stima dei flussi di cassa che ha comportato maggiori costi per imposta di bollo per 9,8 milioni di euro nel primo semestre del 2018.

In diminuzione dell'20,4% rispetto al precedente esercizio (da 72,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a 57,7 milioni al 31 dicembre 2018) le "Spese per acquisto di beni e servizi". La dinamica della voce è dovuta all'effetto contrapposto nella variazione di alcune voci maggiormente significative, in particolare:

  • Assistenza e noleggio software che passa da 19,6 milioni a 14,6 milioni di euro, -25,6%: la diminuzione è sostanzialmente riferita al sostenimento nel 2017 di costi di migrazione dei sistemi «core banking»;
  • Spese per informazione clienti che passa da 12,4 milioni a 10,1 milioni, -19,0%: la diminuzione è principalmente riconducibile a costi sostenuti dal ramo d'azienda dedicato ai Non-Performing Loans scorporato durante l'anno 2018;
  • Spese relative agli immobili passano da 5,5 milioni a 6,3 milioni; l'aumento principalmente legato ai costi per affitti e manutenzione degli immobili;

  • FITD e Resolution fund che passa da 8,8 milioni a 6,0 milioni di euro, -31,6%: il saldo del 2017 includeva 2,5 milioni di euro di contributo straordinario dello Schema volontario del FITD a fronte di interventi straordinari su Caricesena, Carim e Carismi;

  • Spese spedizione e archiviazione documenti che passa da 7,0 milioni a 4,2 milioni di euro, -39,7%: la diminuzione è correlata alla flessione negli acquisti di nuovi portafogli iniziata nell'ultima parte del precedente esercizio e protrattasi per buona parte del 2018;
  • Spese telefoniche e trasmissione dati passa da 2,5 milioni a 3,2 milioni; l'aumento principalmente legato ai costi per telefonia mobile e collegamenti internet;
  • Transitional services agreement registrati nel solo 2017 per 3,4 milioni di euro relativo ai costi sostenuti nella fase di integrazione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca per l'utilizzo di reti e servizi IT di proprietà del venditore.

Sezione 11 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 170

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

Gli accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate ammontano al 31 dicembre 2018 a 311 mila euro. Il dato riesposto al 31 dicembre 2017 presentava riprese nette per 5,6 milioni di euro, riferibili per 3,3 milioni di euro all'effetto dello smontamento del differenziale tra il valore di fair value degli unfunded committment determinato in sede di business combination e il valore contabile degli stessi iscritti nel bilancio delle controllate. Per la restante parte sonorelative al rilascio di una passività per garanzie a seguito del positivo completamento della più ampia ristrutturazione di una posizione creditoria.

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Si rinvia a quanto già commentato nella Parte B, Sezione 10 Fondi per rischi e oneri, della presente Nota Integrativa.

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà (4.538) - - (4.538)
- Ad uso funzionale (4.538) - - (4.538)
- Per investimento - - - -
- Rimanenze X - - -
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
- Ad uso funzionale - - - -
- Per investimento - - - -
Totale (4.538) - - (4.538)

Sezione 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 190

13.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà (5.848) - - (5.848)
- Generate internamente dall'azienda - - - -
- Altre (5.848) - - (5.848)
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
Totale (5.848) - - (5.848)

Sezione 14 – Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

Tipologia di spesa/Valori 31.12.2018 31.12.2017*
a) Transazioni con clientela (130) (483)
b) Altri oneri (1.039) (1.959)
Totale (1.169) (2.442)

* La Banca si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

Valori/Proventi 31.12.2018 31.12.2017*
a) Recupero spese a carico di terzi 13.861 4.986
b) Fitti attivi 981 1.009
c) Altri proventi 10.472 4.035
Totale 25.314 10.030

* La Banca si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Gli altri proventi netti di gestione, sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

Sezione 19 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Settori 31.12.2018 31.12.2017
1. Imposte correnti (-) (5.855) -
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 116
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) 19 9.404
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (26.216) (66.094)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (1.668) (3.936)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (33.720) (60.510)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Voci/Componenti 31.12.2018 31.12.2017
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 116.526 215.416
IRES - Onere fiscale teorico (27,5%) (32.045) (59.239)
- effetto di proventi non tassabili e altre variazioni in diminuzione - permanenti 6.279 8.297
- effetto di oneri non deducibili e altre variazioni in aumento - permanenti - (1.650)
- Ires non corrente (5) 1.688
IRES - Onere fiscale effettivo (25.771) (50.904)
IRAP - Onere fiscale teorico (5,57%) (6.490) (11.999)
- effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile (1.473) 3.152
- IRAP non corrente 14 (759)
IRAP - Onere fiscale effettivo (7.949) (9.606)
Onere fiscale effettivo di bilancio (33.720) (60.510)

Il tax rate della Banca risulta pari a 28,94%.

Sezione 21 – Altre informazioni

21.rmativa in tema di erogazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 125 della Legge 4 agosto 2017, n. 124 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza")

La Legge n. 124 del 4 agosto 2017 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto all'art. 1, commi da 125 a 129, alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche a decorrere dall'anno 2018. Tali misure hanno la finalità di aumentare la trasparenza dei contributi da parte delle amministrazioni e delle società pubbliche, anche quotate, a favore dei soggetti del terzo settore e delle imprese in generale.

In particolare, con riferimento all'informativa di bilancio 2018 la norma prevede a carico di tutte le imprese l'obbligo di inserire nelle note al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato, ove redatto, informazioni in merito a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti da:

  • pubbliche amministrazioni e soggetti ad esse equiparate (art. 2-bis, D.Lgs. 33/2013);
  • società controllate, di diritto o di fatto, direttamente o indirettamente, da pubbliche amministrazioni; e
  • società in partecipazione pubblica.

Tali informazioni sono da indicare qualora gli importi ricevuti risultino superiori a 10 mila euro nel periodo di riferimento

Coerentemente con i chiarimenti forniti dal Consiglio di Stato con parere del 1 giugno 2018, n. 1149, con gli orientamenti emersi dalle associazioni di categoria (Assonime) e in linea con le informazioni pubbliche ad oggi disponibili, sembrerebbero escluse dagli obblighi di informativa le seguenti fattispecie:

  • corrispettivi di prestazioni dell'impresa nell'ambito dello svolgimento di prestazioni professionali, servizi e forniture o di altro incarico rientrante nell'esercizio tipico dell'attività di impresa. Trattasi, infatti, di importi ricevuti che non attengono al campo delle liberalità/politiche pubbliche di sostegno;
  • le agevolazioni fiscali accessibili a tutte le imprese che soddisfano determinate condizioni, sulla base di criteri generali predeterminati, che peraltro formano oggetto di specifiche dichiarazioni;
  • erogazione alla propria clientela di finanziamenti agevolati, in quanto trattasi di erogazione di fondi altrui (es. contributo in conto interessi da parte della pubblica amministrazione) e non di mezzi propri della banca che funge da intermediario.

Ciò premesso, si riepilogano di seguito sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalla società

Soggetto erogante Riferimento Importo del contributo
pubblico
Fondo Nazionale per il sostegno dell'occupazione nel settore del credito - 430
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale L. 248/2005 292
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale L. 190/2014 TRIE 139
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale L. 205/2017 45
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale L. 208/2015 BIEN 31
Totale 937

Si rimanda al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" per il riepilogo delle richieste effettuate in merito agli Aiuti alla Formazione (art.31 Reg. CE 651/2014) e del relativo impegno di spesa da parte dell'ente erogante.

Sezione 22 – Utile per azione

22.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Utile per azione e utile diluito per azione 31.12.2018 31.12.2017
Utile netto (in migliaia di euro) 82.806 154.906
Numero medio azioni in circolazione 53.438.425 53.431.314
Numero medio azioni diluite 53.438.425 53.431.314
Utile per azione (unità di euro) 1,55 2,90
Utile per azione diluito (unità di euro) 1,55 2,90

04.4. Parte D - Redditività complessiva

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

VOCI
(in migliaia di euro)
31.12.2018 31.12.2017*
10. Utile (Perdita) d'esercizio 82.806 154.906
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 1.703 (466)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 2.370 (795)
a) variazione di fair value 2.379 (795)
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (8) -
70. Piani a benefici definiti 161 91
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (828) 238
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico (12.546) 1.852
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
(18.745) 2.767
a) variazione di fair value (20.268) 4.477
b) rigiro a conto economico 1.523 (1.160)
- rettifiche per rischio di credito 1.523 -
- utili/perdite da realizzo - (1.160)
c) altre variazioni - (551)
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 6.199 (915)
190. Totale altre componenti reddituali (10.843) 1.386
200. Redditività complessiva (Voce 10 + 190) 71.962 156.292

04.5. Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

Nella presente Parte della Nota Integrativa vengono fornite le informazioni di natura quantitativa sui rischi riferite a Banca IFIS S.p.A.. Per le informazioni di carattere qualitativo sul processo di risk management e sulle modalità di gestione e monitoraggio dei rischi, si rinvia all'esposizione presente nella Parte E della Nota Integrativa consolidata.

Si ricorda che, come permesso dalle norme di transizione dell'IFRS 9 stesso, la Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; pertanto i valori del 2017, determinati in accordo allo IAS 39, non sono pienamente comparabili con le nuove categorie contabili e con i relativi criteri di valutazione introdotti dal nuovo principio contabile. Di conseguenza, nella presente parte della Nota integrativa, alcune informazioni a raffronto riferite al 31 dicembre 2017, strettamente correlate alle nuove categorie IFRS 9 non vengono fornite.

Sezione 1 – Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

Le esposizioni lorde indicate nelle tabelle nel seguito riportate tengono conto del differenziale fra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile dei crediti iscritti nel bilancio.

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Esposizioni
non deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
79.462 180.237 95.898 297.098 6.482.939 7.135.634
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - 418.709 418.709
3. Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
- 46.953 - - 6.277 53.230
5. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - -
Totale 31.12.2018 79.462 227.190 95.898 297.098 6.907.925 7.607.573
Totale 31.12.2017* 588.921 488.297 107.556 253.244 6.304.908 7.742.926

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Sono esclusi dalla presente tabella i titoli di capitale e le quote OICR.

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
complessive
valore
Esposizione
netta
complessivi
Write-off
parziali
Esposizione
lorda
Rettifiche di
complessive
valore
Esposizione
netta
Totale
(esposizio
ne netta)
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
629.224 273.627 355.597 2.044 6.811.106 31.069 6.780.037 7.135.634
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - 419.996 1.287 418.709 418.709
3. Attività finanziarie designate
al fair value
- - - - X X - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair
value
46.953 - 46.953 - X X 6.277 53.230
5. Attività finanziarie
in corso di dismissione
- - - - - - - -
Totale 31.12.2018 676.177 273.627 402.550 2.044 7.231.102 32.356 7.205.023 7.607.572
Totale 31.12.2017* 1.998.902 814.128 1.184.774 - 6.589.598 31.446 6.558.152 7.742.926

* La Banca si è avvalso della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

Sono esclusi dalla presente tabella i titoli di capitale e le quote OICR.

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa
qualità creditizia
Minusvalenze
cumulate
Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 850 4.429 27.021
2. Derivati di copertura - - -
Totale 31.12.2018 850 4.429 27.021
Totale 31.12.2017 3.283 3.173 34.383

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Portafogli/stadi di
rischio
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
102.775 4 3 7.127 80.934 182.478 173.929 21.136 160.531
2. Attività finanziarie
valutate al fair value
con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - - - - -
Totale 31.12.2018 102.775 4 3 7.127 80.934 182.478 173.929 21.136 160.531
Totale 31.12.2017* n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi
su impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie
rilasciate
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio di cui:
Causali/stadi di rischio Attività finanziarie valutate al
mortizzato
m
costo a
Attività finanziarie valutate al
mpatto sulla
mplessiva
redditività co
fair value con i
di cui: svalutazioni
individuali
di cui: svalutazioni collettive Attività finanziarie
valutate al costo
mortizzato
m
a
valutate al fair value con
mpatto sulla redditività
Attività finanziarie
mplessiva
co
i
di cui: svalutazioni
individuali
di cui: svalutazioni
collettive
Attività finanziarie
valutate al costo
mortizzato
m
a
valutate al fair value con
mpatto sulla redditività
Attività finanziarie
i
di cui: svalutazioni
mplessiva
individuali
co
di cui: svalutazioni
collettive
attività
finanzia
rie
impaire
d
acquisit
e o
originat
e
mo stadio
Pri
Secondo stadio Terzo stadio Totale
Esistenze iniziali* 27.531 412 - - 3.915 - - - 848.744 - - - - - - - 880.602
effetti applicazione IFRS 9 (8.409) - - - (1.143) - - - (347.183) - - - - 2.264 1.033 - (353.438)
Variazioni in aumento da attività
finanziarie acquisite o originate
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Cancellazioni diverse dai write
off
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Rettifiche/riprese di valore nette
per rischio di credito
(+/-)
1.516 401 - 1.516 1.676 - - 1.676 94.324 - 94.324 - - (517) (1.033) 1.877 98.243
Modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Cambiamenti della metodologia
di stima
415 - - - - - - - - - - - - - - - 415
Write-off - - - - - - - - (340.838) - - - - - - - (340.838)
Altre variazioni 5.438 474 - - 130 - - - 18.580 - - - - - - - 24.622
Rimanenze finali 26.490 1.287 - 1.516 4.579 - - 1.676 273.627 - 94.324 - - 1.746 - 1.877 309.606
Recuperi da incasso su attività
finanziarie oggetto di write-off
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off rilevati direttamente a
conto economico
- - - - - - - - - - - - - - - - -

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra primo stadio
e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo stadio
Trasferimenti tra primo stadio
e terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da primo stadio a
secondo stadio
Da secondo stadio a
primo stadio
Da secondo stadio a
terzo stadio
Da terzo stadio a
secondo stadio
Da primo stadio a terzo
stadio
Da terzo stadio a primo
stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 356.832 54.295 22.722 21.035 155.964 21.432
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - -
3. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate 1 - - - 1.877 19
Totale 31.12.2018 356.833 54.295 22.722 21.035 157.841 21.451
Totale 31.12.2017* n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". Conseguentemente, l'informazione sui saldi comparativi non è disponibile.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valori Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive e
Esposizione Write-off
parziali
Deteriorate Non
deteriorate
accantonamenti
complessivi
Netta complessivi
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
b) Inadempienze probabili - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X 2 - 2 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X 403.232 784 402.448 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -
Totale (A) - 403.234 784 402.450 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - X - - -
b) Non deteriorate X 15.788 - 15.788 -
Totale (B) - 15.788 - 15.788 -
Totale (A+B) - 419.022 784 418.238 -

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso le banche qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (valutate al costo ammortizzato, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, designate al fair value, obbligatoriamente valutate al fair value, in corso di dismissione).

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valori Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive e
Esposizione Write-off
parziali
complessivi
Deteriorate Non
deteriorate
accantonamenti
complessivi
Netta
B. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 258.726 X 179.264 79.462 1.337
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 13.532 X 10.263 3.269 157
b) Inadempienze probabili 312.601 X 85.411 227.190 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 99.059 X 4.690 94.369 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 104.850 X 8.953 95.898 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 2.284 X 373 1.910 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X 299.330 2.091 297.239 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X 4.525 271 4.254 -
e) Altre esposizioni non deteriorate X 6.534.815 29.482 6.505.334 878
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X 25.733 446 25.287 -
Totale (A) 676.177 6.834.145 305.201 7.205.123 2.215
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 125.197 X 1.877 123.321 -
b) Non deteriorate X 971.803 1.746 970.057 -
Totale (B) 125.197 971.803 3.623 1.093.378 -
Totale (A+B) 801.374 7.805.948 308.824 8.298.501 2.215

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso la clientela qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (valutate al costo ammortizzato, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, designate al fair value, obbligatoriamente valutate al fair value, in corso di dismissione).

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale* 1.262.445 662.069 112.110
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
effetti applicazione IFRS 9 (249.109) (141.608) (32)
B. Variazioni in aumento 145.855 233.025 71.118
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 7.817 114.885 55.983
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate 62.578 29.532 15.011
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 63.637 17.770 86
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
B.5 altre variazioni in aumento 11.823 70.838 38
C. Variazioni in diminuzione 900.465 440.885 78.346
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate - 6.391 36.076
C.2 write-off 326.552 15.322 -
C.3 incassi 6.990 30.751 22.812
C.4 realizzi per cessioni - 55.875 -
C.5 perdite da cessione - - -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 96 62.383 19.014
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
C.8 altre variazioni in diminuzione 566.827 270.164 444
D. Esposizione lorda finale 258.726 312.601 104.850
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 6.966 - -

A.1.9 bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Causali/Categorie Esposizioni oggetto di
concessioni: deteriorate
Esposizioni oggetto di
concessioni: non deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale* 351.625 45.024
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -
effetti applicazione IFRS 9 (41.703) (2.707)
B. Variazioni in aumento 24.138 60.120
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni 13.973 16.594
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 10.165 X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 13.330
B.4 altre variazioni in aumento - 30.196
C. Variazioni in diminuzione 219.186 72.179
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X 3.711
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 13.330 X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 10.165
C.4 write-off 14.511 -
C.5 incassi 63.687 26.305
C.6 realizzi per cessioni - -
C.7 perdite da cessione - -
C.8 altre variazioni in diminuzione 127.657 31.998
D. Esposizione lorda finale 114.874 30.258
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 180 1.746

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Sofferenze Inadempienze probabili deteriorate Esposizioni scadute
Causali/Categorie Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali* 673.725 40.671 170.296 103.887 4.723 24
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -
effetti applicazione IFRS 9 (249.109) - (99.070) (79.354) 996 -
B. Variazioni in aumento 104.103 341 94.229 2 7.264 511
B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired
acquisite o originate
23.570 X 12.397 X 4.461 X
B.2. altre rettifiche di valore 31.442 341 71.881 - 1.343 510
B.3 perdite da cessione - - - - - -
B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
23.808 - 637 2 4 -
B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni - X - X - X
B.6 altre variazioni in aumento 25.283 - 9.313 - 1.456 1
C. Variazioni in diminuzione 349.455 30.749 80.044 19.845 4.030 162
C.1 riprese di valore da valutazione - - - - - -
C.2 riprese di valore da incasso 7.483 308 41.038 15.429 2.249 3
C.3 utili da cessione - - - - - -
C.4 write-off 325.632 14.511 15.206 - - -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
50 - 23.800 4.416 600 5
C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni - X - X - X
C.7 altre variazioni in diminuzione 16.291 15.930 - - 1.181 154
D. Rettifiche complessive finali 179.264 10.263 85.411 4.690 8.953 373
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - 697 2 - -

A.2 Classificazione attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)

Ai fini del calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, Banca IFIS utilizza l'agenzia di rating esterna di valutazione (ECAI) Fitch Ratings solo per le posizioni incluse nella classe "Esposizioni verso Amministrazioni centrali e Banche centrali"; per le altre asset class non sono utilizzati rating esterni. In considerazione della composizione dell'attivo, i rating esterni sono utilizzati esclusivamente per il portafoglio titoli di Stato.

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating interni (valori lordi)

La Banca non si avvale di rating interni ai fini del calcolo degli assorbimenti patrimoniali a fini di vigilanza prudenziale. All'interno della Banca è stato implementato un Sistema di Rating Interno sul segmento imprese domestiche. Questo è stato sviluppato su basi dati proprietaria e si compone delle seguenti componenti:

  • un modulo "finanziario", teso a valutare la solidità economico-patrimoniale dell'azienda;
  • un modulo di "centrale dei rischi", il quale cattura l'evoluzione del rischio della controparte a livello di sistema bancario;
  • un modulo "andamentale interno", che traccia le performance dei rapporti che la controparte intrattiene con la Banca.

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati
Esposizione lorda Esposizione netta mobili Ipoteche
m
I
mobili Leasing
finanziario
m
I
Titoli Altre garanzie reali CNL Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti ministrazioni
pubbliche
m
A
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti Totale
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.600 1.596 - - - 1.596 - - - - - - - - - 1.596
1.1 totalmente garantite 1.600 1.596 - - - 1.596 - - - - - - - - - 1.596
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
1.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
- - - - - - - - - - - - - - - -
2.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
2.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati
Esposizione lorda Esposizione netta mobili Ipoteche
m
I
mobili Leasing
finanziario
m
I
Titoli Altre garanzie reali N
CL
Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti ministrazioni
pubbliche
m
A
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti Totale
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 2.368.946 2.295.120 440.922 - 61.636 1.282.631 - - - - - 109.761 202 17.378 225.596 2.138.126
1.1 totalmente garantite 2.041.067 1.981.645 411.962 - 52.894 1.252.034 - - - - - 80.714 202 12.536 171.065 1.981.407
- di cui deteriorate 210.885 163.705 117.029 - 120 21.006 - - - - - 653 202 2.404 22.052 163.466
1.2 parzialmente garantite 327.879 313.475 28.960 - 8.742 30.597 - - - - - 29.047 - 4.842 54.531 156.719
- di cui deteriorate 43.680 32.364 3.564 - - 886 - - - - - 178 - 164 3.893 8.685
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
60.989 60.849 3.542 - 964 20 - - - - - - 725 52 11.759 17.062
2.1 totalmente garantite 13.814 13.798 3.322 - 239 11 - - - - - - - 52 10.184 13.808
- di cui deteriorate 3.321 3.321 3.194 - - - - - - - - - - - 128 3.322
2.2 parzialmente garantite 47.175 47.051 220 - 725 9 - - - - - - 725 - 1.575 3.254
- di cui deteriorate 32.056 32.056 148 - - 9 - - - - - - - - 499 656

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

Amministrazioni
pubbliche
Società finanziarie Società finanziarie
(di cui: imprese di
assicurazione)
Società non
finanziarie
Famiglie
Esposizioni/Controparti Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per
cassa
A.1 Sofferenze 1.423 4.294 1.662 8.478 - - 61.451 152.410 14.926 14.082
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - 533 5.732 - - 2.722 4.522 14 9
A.2 Inadempienze probabili 2.614 395 38.296 1.093 - - 164.699 76.981 21.582 6.943
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
1.666 322 37.306 4 - - 50.247 2.794 5.150 1.570
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
47.619 2.934 108 75 - - 39.998 4.221 8.172 1.722
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
44 1 18 8 - - 1.145 79 703 286
A.4 Esposizioni non deteriorate 1.115.671 1.643 1.151.002 1.979 - - 4.106.493 23.545 429.407 4.405
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
51 - 3.839 - - - 16.446 191 9.205 525
Totale (A) 1.167.327 9.266 1.191.068 11.625 - - 4.372.641 257.157 474.087 27.152
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - 108.477 1.877 14.844 -
B.2 Esposizioni non deteriorate 440 440 490.676 703 - - 471.177 602 7.765 2
Totale (B) 440 440 490.676 703 - - 579.654 2.479 22.609 2
Totale (A+B) 31.12.2018 1.167.767 9.706 1.681.744 12.328 - - 4.952.295 259.636 496.696 27.154
Totale (A+B) 31.12.2017* 1.225.702 6.710 647.150 31.222 368 - 3.701.151 845.050 810.431 13.791

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". Il comparativo 2017 è allineato ai dati pubblicati in quanto non riconducibile alle nuove tabelle

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 79.462 179.176 - 88 - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili 224.700 83.325 2.489 2.086 - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
93.129 8.823 2.749 129 19 1 - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 6.457.475 28.550 231.111 1.890 97.532 1.002 16.288 129 166 1
Totale (A) 6.854.766 299.874 236.349 4.193 97.551 1.003 16.288 129 166 1
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 121.574 1.877 1.747 - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 1.009.679 1.702 82.639 44 78 - 122.422 - 82 -
Totale (B) 1.131.253 3.579 84.386 44 78 - 122.422 - 82 -
Totale (A+B) 31.12.2018 7.986.019 303.453 320.735 4.237 97.629 1.003 106.134 129 248 1
Totale (A+B) 31.12.2017* 6.716.130 865.834 265.870 24.858 60.527 3.308 18.108 182 335 1.552

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". Il comparativo 2017 è allineato ai dati pubblicati in quanto non riconducibile alle nuove tabelle

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
- - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 377.912 723 14.518 36 10.020 25 - - - -
Totale (A) 377.912 723 14.518 36 10.020 25 - - - -
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 3.885 - 643 - 11.261 - - - - -
Totale (B) 3.885 - 643 - 11.261 - - - - -
Totale (A+B) 31.12.2018 381.797 723 15.161 36 21.281 25 - - - -
Totale (A+B) 31.12.2017* 1.523.940 - 15.125 - 25.097 - - - - -

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". Il comparativo 2017 è allineato ai dati pubblicati in quanto non riconducibile alle nuove tabelle

B.4 Grandi esposizioni

31.12.2018 31.12.2017
a) Valore di bilancio 3.040.298 3.504.943
b) Valore ponderato 436.692 418.922
c) Numero 3 3

L'ammontare complessivo delle grandi esposizioni al valore ponderato al 31 dicembre 2018 è costituito per 223 milioni di euro da attività fiscali e per 213 milioni di euro da esposizioni nei confronti di partecipazioni non rientranti nel perimetro di consolidamento prudenziale

In data 5 agosto 2011 la CONSOB (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.

In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 31 dicembre 2018 le esposizioni al Debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana; il valore di bilancio - iscritto nella voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" – ammonta a 410,4 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione negativa pari a 8,4 milioni di euro.

Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a 423 milioni di euro, sono inclusi nel banking book e presentano una vita media residua ponderata di circa 65 mesi.

I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 31 dicembre 2018 sono considerati di livello 1.

In conformità alla comunicazione CONSOB, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi nei confronti dello Stato Italiano; tali esposizioni alla data del 31 dicembre 2018 ammontano a 757 milioni di euro, di cui 96 milioni di euro relativi a crediti fiscali.

C. Operazioni di cartolarizzazione

Non formano oggetto di rilevazione nella presente Parte le operazioni di cartolarizzazione nelle quali la Banca sia originator e per le quali il complesso delle passività emesse dalle società veicolo sia stato da essa sottoscritto all'atto dell'emissione. Per l'illustrazione di questa tipologia di operazioni di rimanda alla sezione della Parte E della Nota Integrativa relativa al rischio di liquidità.

Informazioni di natura qualitativa

Obiettivi, strategie e processi

La Banca detiene esposizioni verso operazioni di cartolarizzazioni originate da terzi, acquisite con finalità di investimento allo scopo di generare margine di profitto e di realizzare un apprezzabile ritorno a medio-lungo termine sul capitale.

Tali operazioni possono essere originate dalle diverse Business Unit della Banca, in relazione alle caratteristiche del portafoglio sottostante, sia in bonis che deteriorato, ovvero nell'ambito dell'attività di investimento della liquidità.

Le attività di acquisizione vengono svolte in conformità con le politiche e procedure relative al rischio di credito, ed in particolare con la "Politica per la gestione delle operazioni di cartolarizzazione", e nel rispetto della propensione al rischio stabilite nell'ambito del Risk Appetite Framework. La Banca investe in cartolarizzazioni di cui è in grado di valutare, in forza dell'esperienza maturata, i relativi asset sottostanti.

In particolare, l'unità proponente, identificata l'opportunità di investimento, svolge le attività di due diligence al fine di valutare i flussi di cassa futuri e la congruità del prezzo, coordinando, a tal fine, le unità organizzative di volta in volta competenti e formalizzando i relativi esiti da sottoporre all'organo deliberante competente.

Successivamente all'acquisizione, l'investimento è oggetto di monitoraggio, su base continuativa, con riferimento agli indicatori di performance delle esposizioni sottostanti e all'aderenza dei flussi di cassa rispetto alle valutazioni effettuate in sede di acquisizione.

Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi connessi con l'operatività in cartolarizzazioni

La Banca non ha posto in essere operazioni di cartolarizzazione con trasferimento di rischio a terzi.

Politiche di copertura adottate per mitigare i rischi connessi

La Banca si è dotata di una "Politica per la gestione delle operazioni di cartolarizzazione" con la quale disciplina il processo di gestione delle operazioni di cartolarizzazione nelle ipotesi in cui intervenga nel ruolo di "investitore" (cioè di soggetto sottoscrittore dei titoli) ovvero di "promotore" (cioè di soggetto che struttura l'operazione). La politica definisce con chiarezza, per ciascuna delle fattispecie identificate, i compiti delle unità organizzative e degli organi aziendali coinvolti, sia con riferimento alle attività propedeutiche di due diligence sia con riguardo al monitoraggio, nel continuo, delle performance dell'operazione.

Nella presente sezione viene fornita illustrazione sulle esposizioni della Banca verso le operazioni di cartolarizzazione; in tali operazioni la Banca riveste, a seconda dei casi, il ruolo di originator, sponsor o investitore.

Operazione di cartolarizzazione IFIS ABCP Programme

In data 7 ottobre 2016 ha preso avvio un programma revolving di cartolarizzazione di crediti commerciali verso debitori ceduti di durata triennale. A fronte della ricessione iniziale dei crediti da parte di Banca IFIS (originator) per un ammontare pari a 1.254,3 milioni di euro, il veicolo denominato IFIS ABCP Programme S.r.l. ha emesso titoli senior, sottoscritti da veicoli di investimento che fanno riferimento alle banche co-arrengers dell'operazione, per un ammontare pari a 850 milioni di euro, aumentato a 1.000 milioni di euro nel corso del secondo trimestre del 2018. Un ulteriore quota di titoli senior, del valore nominale massimo di 150 milioni di euro, inizialmente sottoscritti per 19,2 milioni di euro, con adeguamento successivo in funzione della composizione del portafoglio riceduto, è stata sottoscritta da Banca IFIS che utilizzerà tale titolo come collaterale in operazioni di rifinanziamento con controparti terze. Al 31 dicembre 2018 la quota sottoscritta dalla Banca ha raggiunto l'importo massimo di 150 milioni di euro. Il differenziale fra il valore del portafoglio crediti e i titoli senior emessi rappresenta il supporto di credito per i portatori dei titoli stessi, che ha la forma di un prezzo di cessione differito (c.d. deferred purchase price).

L'attività di servicing è svolta dalla stessa Banca IFIS che, con la propria struttura, si occupa di:

  • seguire giornalmente le attività per la gestione degli incassi e la verifica dei flussi di cassa;
  • assicurare ad ogni cut off date la quadratura delle evidenze di fine periodo;
  • procedere ad ogni cut off date alla verifica, al completamento e alla trasmissione del Service report contenente le informazioni del portafoglio cartolarizzato richieste dal veicolo e dalle banche finanziatrici.

Il programma di cartolarizzazione prevede che gli incassi ricevuti dalla Banca vengano trasmessi al veicolo quotidianamente, mentre le ricessioni periodiche del nuovo portafoglio avvengono con cadenza di circa sei volte al mese; in questo modo viene garantito un elapsed temporale ravvicinato fra i flussi in uscita dalla Banca e i flussi in entrata relativi al pagamento delle nuove cessioni.

Si evidenzia che i crediti verso debitori ceduti cartolarizzati sono solo in parte iscritti nell'attivo di bilancio, in particolare per la parte che la Banca ha acquistato dal cedente a titolo definitivo, ovvero con il trasferimento al cessionario di tutti i rischi e benefici. Le tabelle riportate nell'informativa quantitativa riportano pertanto solamente tale porzione di portafoglio.

In ossequio ai principi contabili IAS/IFRS, l'operazione di cartolarizzazione allo stato non configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici, in quanto non soddisfa i requisiti per la derecognition. Inoltre si è provveduto al consolidamento dei veicoli al fine di meglio rappresentare l'operazione nel suo insieme.

La perdita teorica massima che può subire Banca IFIS è rappresentata dalle eventuali perdite che possono manifestarsi all'interno del portafoglio crediti riceduti, i cui impatti sono i medesimi che Banca IFIS subirebbe in assenza del programma di cartolarizzazione stesso; di conseguenza, la cartolarizzazione in bilancio è stata rilevata come segue:

  • i crediti acquistati a titolo definitivo cartolarizzati rimangono iscritti, nell'ambito dei "crediti verso clientela", alla sottovoce "factoring";
  • il finanziamento ottenuto attraverso l'emissione dei titoli senior sottoscritti da terzi è stato iscritto tra i "titoli in circolazione";
  • gli interessi attivi sui crediti sono rimasti iscritti nella medesima voce di bilancio "interessi attivi su crediti verso clientela";
  • gli interessi passivi maturati sui titoli sono iscritti negli "interessi passivi e oneri assimilati" nella sottovoce "titoli in circolazione";
  • le commissioni di organizzazione dell'operazione sono state interamente spesate nel conto economico dell'esercizio in cui ha avuto inizio il programma.

Al 31 dicembre 2018 gli interessi passivi sulle senior notes iscritti a conto economico sono pari a 7,6 milioni di euro.

Operazioni di cartolarizzazione di terzi

Al 31 dicembre 2018 la Banca detiene un portafoglio di titoli derivanti da cartolarizzazioni di terzi per complessivi 140,0 milioni di euro: in particolare detiene titoli senior per 138,1 milioni di euro e junior per 1,9 milioni di euro.

Nello specifico trattasi di cinque distinte operazioni di cartolarizzazione di terzi aventi sottostanti rispettivamente due portafogli di crediti non performing secured, un mutuo fondiario a fini speculativi, un portafoglio di minibond emessi da società quotate italiane e un portafoglio di crediti non performing parzialmente garantito da ipoteche la cui cartolarizzazione è assistita da garanzia dello stato.

Di seguito si riportano le caratteristiche principali delle operazioni in essere alla data di riferimento:

  • Cartolarizzazione "San Marco": trattasi di una cartolarizzazione di un portafoglio non performing secured di mutui ipotecari con valore nominale complessivo di circa 160 milioni di euro e scadenza a settembre 2022 in cui la Banca partecipa come Senior Noteholder e Sponsor, sottoscrivendo la totalità delle tranche senior, al 31 dicembre 2018 pari a 19,8 milioni di euro e il 5% delle tranche junior, per 0,7 milioni di euro, le quali sono state emesse dal veicolo Tiberio SPV S.r.l.;
  • Cartolarizzazione "Project Firenze": si tratta di una securitization di un portafoglio non performing composto da posizioni bancarie secured prevalentemente verso PMI con valore nominale complessivo di circa 264 milioni di euro e scadenza nel 2023. In tale operazione le notes sono state emesse dal veicolo Orione SPE S.r.l. e la Banca ha partecipato come Senior Noteholder e Sponsor, sottoscrivendo il 100% delle tranche senior per un valore al 31 dicembre 2018 di 35,0 milioni di euro nonché il 5% delle tranche junior per 1,1 milioni di euro;
  • Cartolarizzazione "Cinque V": l'operazione, avviata a fine novembre 2017, consiste in una securitization tramite il veicolo Ballade SPV S.r.l. avente come sottostante unicamente un mutuo fondiario classificato a sofferenza, un valore nominale di 20 milioni di euro e scadenza nel mese di ottobre 2020 in cui la Banca partecipa, anche in questo caso, a titolo di Senior Noteholder e Sponsor, divenendo titolare del 100% dei titoli senior per 2,1 milioni di euro e del 5% dei titoli junior; l'operazione è sostanzialmente chiusa a seguito della cessione dell'asset sottostante al Credito Fondiario;
  • Cartolarizzazione "Elite Basket Bond (EBB)", la quale ha previsto da parte del veicolo EBB S.r.l. l'emissione ad un prezzo pari al valore nominale, per complessivi 122 milioni di euro, di Asset Backed Securities (ABS) in un'unica tranche con durata sino a dicembre 2027 avente come underlying un portafoglio ("Basket") di minibond emessi da n. 11 società quotate italiane. La peculiarità di tale operazione consiste nel fatto che tali titoli sono obbligazioni senior unsecured ma beneficiano di un Credit Enhancement di stampo mutualistico pari al 15% dell'importo complessivo dell'operazione (24 milioni di euro), da utilizzarsi nel caso di ritardi e/o insolvenze da parte delle società emittenti nel pagamento di interessi e/o capitale sui minibond. La Banca partecipa a tale operazione nella sola qualità di underwriter iscrivendosi nel proprio attivo una quota della tranche di cui sopra pari a 6,0 milioni di euro;
  • Cartolarizzazione "FINO 1": si tratta di un investimento in qualità di Senior Noteholder in un'operazione di securitization le cui tranche emesse sono supportate da garanzia statale "GACS" (Garanzia sulla Cartolarizzazione di Sofferenze) e con sottostante posizioni a sofferenza aventi un valore nominale complessivo originario di circa 5,4 miliardi di euro. La tranche oggetto di sottoscrizione per originari 92,5 milioni di euro da parte di Banca IFIS (su un valore nominale complessivo di 650 milioni di euro) è la Senior Note di Classe A, caratterizzata da una scadenza ad ottobre 2045. Al netto dei rimborsi avvenuti nel corso dell'esercizio, al 31 dicembre 2018 la quota sottoscritta di tranche presenta un valore di bilancio pari a 77,6 milioni di euro.

Si segnala per completezza che la Banca partecipa, attraverso il più ampio intervento compiuto nel 2017 dallo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, a quote delle notes mezzanine e junior della cartolarizzazione "Berenice" per complessivi 0,1 milioni di euro.

Informazioni di natura quantitativa

C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività
cartolarizzate/ Esposizioni
Valore di
bilancio
Rettifiche/
riprese di
valore
Valore di
bilancio
Rettifiche/
riprese di
valore
Valore di
bilancio
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
ne netta
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
ne netta
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
ne netta
riprese di
Rettifiche/
valore
Esposiz.io
ne netta
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
ne netta
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
ne netta
Rettifiche/
riprese di
valore
A. Oggetto di integrale
cancellazione dal bilancio
-
-
-
-
- - -
-
- - - - -
-
-
-
- -
B. Oggetto di parziale
cancellazione dal bilancio
-
-
-
-
- - -
-
- - - - -
-
-
-
- -
C. Non cancellate dal
bilancio
-
-
-
-
138.288 - -
-
- - - - -
-
-
-
- -
- crediti verso clientela
deteriorati
-
-
-
-
- - -
-
- - - - -
-
-
-
- -
- crediti verso clientela in
bonis
-
-
-
-
138.288 - -
-
- - - - -
-
-
-
- -

C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di "terzi" ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività
cartolarizzate/ Esposizioni
Valore di
bilancio
Rettifiche/
riprese di
valore
Valore di
bilancio
Rettifiche/
riprese di
valore
Valore di
bilancio
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
netta
ne
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
ne netta
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
ne netta
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
ne netta
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
ne netta
Rettifiche/
riprese di
valore
Esposiz.io
ne netta
Rettifiche/
riprese di
valore
Mutui secured e unsecured 132.137 473 86 - 1.849 - -
-
-
-
-
-
- - - - -
-
Titoli di debito 5.974 31 - - - - -
-
-
-
-
-
- - - - -
-
Totale 138.111 504 86 - 1.849 - -
-
-
-
-
-
- - - - -
-

C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione

Nome cartolarizzazione / Attività Passività
Denominazione società veicolo Sede legale Consolidamento Crediti Titoli di
debito
Altre Senior Mezzanine Junior
IFIS ABCP Programme S.r.l. Conegliano (TV) 100% 1.738.830 - 106.213 1.150.000 - -

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

Le attività finanziarie trasferite ma non eliminate sono riferite ai crediti cartolarizzati.

Informazioni di natura quantitativa

E.1. Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui:
oggetto di
operazioni di
cartolarizzazi
one
di cui:
oggetto di
contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto
di operazioni
di
cartolarizzazio
ne
di cui: oggetto
di contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
1. Titoli di debito - - - X - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - X - - -
4. Derivati - - - X - - -
B. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair
value
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
C. Attività finanziarie designate al fair
value
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - - - - -
D. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
E. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti 767.627 767.627 - - - - -
Totale 31.12.2018 767.627 767.627 - - 146.305 146.305 -
Totale 31.12.2017* 220.919 220.220 - - 95.463 95.463 -

Sezione 2 - Rischi di mercato

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari – Valuta di denomianione Euro

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
da oltre 5
anni fino
a 10 anni
oltre 10
anni
durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso - - - - - - - -
anticipato
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe 576 221.994 115.657 5.802 81.424 29.068 - -
+ posizioni corte 576 43.002 115.630 5.775 81.370 29.068 - -

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari – Valuta di denomianione: Altre Valute

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
da oltre 5
anni fino
a 10 anni
oltre 10
anni
durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - 13.819 - - - - - -
+ posizioni corte - 192.618 - - - - - -

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione: Euro

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
da oltre 5
anni fino a
10 anni
oltre 10
anni
Durata
indeter
minata
1. Attività per cassa 2.249.935 2.723.071 1.146.544 278.086 886.202 97.096 6.454 -
1.1 Titoli di debito - 142.387 410.887 847 23.954 226 6.060 -
- con opzione di rimborso anticipato - 64.813 477 847 23.954 226 6.060 -
- altri - 77.573 410.410 - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 67.559 303.597 5.534 194 1.000 3 - -
1.3 Finanziamenti a clientela 2.182.377 2.277.087 730.123 277.045 861.247 96.867 394 -
- c/c 159.429 3.979 2.800 - - 1.657 - -
- altri finanziamenti 2.022.948 2.273.108 727.323 277.045 861.247 95.210 394 -
- con opzione di rimborso anticipato 195.418 931.383 510.922 63.681 461.508 83.496 268 -
- altri 1.827.530 1.341.726 216.401 213.364 399.739 11.714 127 -
2. Passività per cassa 1.145.897 1.418.566 260.158 658.384 3.403.403 407.438 - -
2.1 Debiti verso clientela 1.032.333 1.418.075 260.154 658.317 2.201.584 5.753 - -
- c/c 237.929 52.684 5.221 10.375 3.325 3.180 - -
- altri debiti 794.405 1.365.391 254.933 647.942 2.198.259 2.573 - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 794.405 1.365.391 254.933 647.942 2.198.259 2.573 - -
2.2 Debiti verso banche 24.466 460 - - 713.701 - - -
- c/c 21.062 - - - - - - -
- altri debiti 3.404 460 - - 713.701 - - -
2.3 Titoli di debito 89.097 31 4 67 488.118 401.685 - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - 401.685 - -
- altri 89.097 31 4 67 488.118 - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ posizioni lunghe 356.998 - - - - - - -
+ posizioni corte 180.374 3.033 1.574 - 105.319 66.697 - -

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione: Altre valute

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
da oltre 5
anni fino a
10 anni
oltre 10
anni
Durata
indeter
minata
1. Attività per cassa 37.391 123.750 7.693 261 327 12 - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 9.294 6.970 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 28.096 116.780 7.693 261 327 12 - -
- c/c 2.357 - - - - - - -
- altri finanziamenti 25.740 116.780 7.693 261 327 12 - -
- con opzione di rimborso anticipato 43 26.908 6.970 67 327 12 - -
- altri 25.696 89.872 722 328 - - - -
2. Passività per cassa 139 17.761 - 44 701 - - -
2.1 Debiti verso clientela 139 - - - 701 - - -
- c/c 139 - - - 701 - - -
- altri debiti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche - 17.761 - 44 - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - 17.761 - 44 - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ posizioni lunghe 9.388 - - - - - - -
+ posizioni corte 9.388 - - - - - - -

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Valute
Voci DOLLARI
USA
STERLINE YEN DOLLARI
CANADESI
FRANCHI
SVIZZERI
ALTRE
VALUTE
A. Attività finanziarie (185.945) (3.638) (18) (35) (308) (17.890)
A.1 Titoli di debito - - - - - -
A.2 Titoli di capitale (30.540) - - - - (1.153)
A.3 Finanziamenti a banche (11.692) (836) (16) (34) (43) (5.501)
A.4 Finanziamenti a clientela (143.713) (2.802) (2) (1) (265) (11.236)
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività - - - - - -
C. Passività finanziarie 16.332 3.693 - - 133 6.139
C.1 Debiti verso banche 15.533 3.691 - - 133 6.096
C.2 Debiti verso clientela 799 2 - - - 43
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività - - - - - -
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - -
- Altri
+ posizioni lunghe - - - - - (13.819)
+ posizioni corte (166.750) - - - - (25.868)
Totale attività (185.945) (3.638) (18) (35) (308) (31.709)
Totale passività 183.082 3.693 - - 133 32.007
Sbilancio (+/-) (2.863) 55 (18) (35) (175) 298

Sezione 3 - Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

31.12.2018 31.12.2017
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie Senza controparti centrali Senza controparti centrali
derivati Controparti
centrali
Con accordi
di compensa
zione
Senza
accordi di
compensa
zione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con
accordi di
compensa
zione
Senza
accordi di
compensa
zione
Mercati
organizzati
1.Titoli di debito e tassi
d'interesse
- - 261.621 - - - 361.406 -
a) Opzioni - - - - - - 21.168 -
b) Swap - - 261.621 - - - 340.238 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - -
-
-
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e indici
azionari
- - 30.091 - - - 30.091 -
a) Opzioni - - 30.091 - - - 30.091 -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - 206.437 - - - 249.875 -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - 206.437 - - - 249.875 -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 498.149 - - - 641.372 -

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo – ripartizione per prodotti

31.12.2018 31.12.2017
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Controparti
centrali
Con accordi
di
compensa
zione
Senza
accordi di
compensa
zione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi
di
compensa
zione
Senza
accordi di
compensa
zione
Mercati
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Interest rate swap - - (30.023) - - - 34.514 -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - (1.426) - - - 2.853 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale - - (31.449) - - - 37.367 -
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Interest rate swap - - 30.970 - - - 37.955 -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - 218 - - - 284 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale - - 31.188 - - - 38.239 -

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione - - - -
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X 163.220 - 98.401
- fair value positivo X 14.362 - 15.662
- fair value negativo X 30.970 - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X - 30.091 -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale X 192.618 13.819 -
- fair value positivo X 1.426 - -
- fair value negativo X 184 33 -
4) Merci
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
5) Altri
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione - - - -
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 40.690 162.794 58.137 261.621
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - 30.091 - 30.091
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 206.437 - - 206.437
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31.12.2018 247.127 192.885 58.137 498.149
Totale 31.12.2017 319.819 229.218 92.335 641.372

Sezione 4 - Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1
giorno a 7
giorni
da oltre 7
giorni a
15 giorni
da oltre
15 giorni
a 1 mese
da oltre 1
mese fino
a 3 mesi
da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
durata
indetermi
nata
A. Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato - - - - - 30.692 677 281.000 112.000 -
A.2 Altri titoli di debito 173 - - 707 262 1.022 1.541 80.867 99.176 -
A.3 Quote O.I.C.R. 68.810 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 979.299 54.576 203.018 452.451 1.243.257 534.794 604.477 2.128.039 501.498 327.913
- banche 63.510 - - - 20.917 790 2.222 8.024 3 280.960
- clientela 915.789 54.576 203.018 452.451 1.222.340 534.004 602.255 2.120.015 501.495 46.953
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti 1.041.173 35.247 40.361 71.315 1.272.223 261.653 668.515 1.306.519 3.180 -
- banche 21.062 - - 460 - - - - - -
- clientela 1.020.111 35.247 40.361 70.855 1.272.223 261.653 668.515 1.306.519 3.180 -
B.2 Titoli di debito 275 7 1 1 17.570 8.958 18.067 527.333 400.000 -
B.3 Altre passività 12.274 - - 28 57 85 1.195 1.597.502 2.573 -
C. Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - 17.700 60.000 115.200 - - - - -
- posizioni corte - - - - 13.800 - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- posizioni lunghe 30.023 - - - - - - - - -
- posizioni corte 30.970 - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- posizioni lunghe 78.783 - - 4.471 37 1.979 698 182.376 88.654 -
- posizioni corte 180.374 - - 3.033 - 1.574 - 105.319 66.697 -
C.5 garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Altre valute

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1
giorno a 7
giorni
da oltre 7
giorni a
15 giorni
da oltre
15 giorni
a 1 mese
da oltre 1
mese fino
a 3 mesi
da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
durata
indetermi
nata
A. Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote O.I.C.R. 30.540 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 32.128 12.640 10.596 26.462 58.977 7.752 11.171 23.705 979 -
- banche 11.180 6.988 - - - - - - - -
- clientela 20.949 5.652 10.596 26.462 58.977 7.752 11.171 23.705 979 -
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti 144 1.954 5.168 9.324 9.020 - 45 701 - -
- banche - 1.954 5.168 9.324 9.020 - 45 - - -
- clientela 144 - - - - - - 701 - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
C. Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - 13.819 - - - - -
- posizioni corte - - 17.798 59.972 114.848 - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- posizioni lunghe 7.719 - - - - - 479 - - -
- posizioni corte 8.199 - - - - - - - - -
C.5 garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -

Operazioni di autocartolarizzazione

Nel corso del mese di dicembre 2016, la Banca, tramite la società oggi incorporata IFIS Leasing S.p.A. (originator), ha perfezionato un'operazione di cartolarizzazione che ha comportato la cessione alla società veicolo Indigo Lease S.r.l. di un portafoglio di crediti in bonis per un ammontare di 489 milioni di euro.

All'operazione è stato attribuito un rating da Moody's e da DBRS. Le medesime agenzie si occuperanno del monitoraggio annuale per tutta la durata dell'operazione.

Il prezzo a pronti del portafoglio crediti ceduto, pari a 489 milioni di euro, è stato pagato dal veicolo all'incorporata IFIS Leasing S.p.A. utilizzando i fondi rivenienti dall'emissione di titoli senior per l'importo di 366 milioni di euro, a cui è stato attribuito un rating di Aa3 (sf) (Moody's) e di AA (sf) (DBRS), il cui rimborso è legato agli incassi realizzati sul portafoglio crediti. Inoltre sono stati emessi dal veicolo titoli junior acquistati dalla incorporata IFIS Leasing S.p.A., a cui non è stato attribuito un rating, per un valore pari a 138 milioni di euro. Inoltre, a quest'ultima è stato conferito specifico mandato di servicing per la riscossione e la gestione dei crediti.

Nel corso del terzo trimestre 2017, la Banca IFIS S.p.A. ha provveduto a riacquistare la totalità dei titoli senior emessi dal veicolo. Alla data del 31 dicembre 2018 la totalità dei titoli emessi dal veicolo sono stati quindi sottoscritti dalla Banca.

Si segnala che, in forza delle condizioni contrattuali sottostanti l'operazione, non si configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici relativi alle attività cedute (crediti).

Operazioni di cartolarizzazione

Si rinvia a quanto commentato fra i rischi di credito in ordine alle operazioni di cartolarizzazione in essere al 31 dicembre 2018 e alle finalità per le quali sono state effettuate.

Sezione 5 - Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

04.6. Parte F - Informazioni sul patrimonio

Sezione 1 – Il Patrimonio dell'impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

La gestione del patrimonio riguarda l'insieme delle politiche e delle scelte necessarie per stabilire la dimensione del patrimonio in modo da assicurare che esso sia coerente con le attività ed i rischi assunti dalla Banca. La Banca è soggetto ai requisiti di adeguatezza patrimoniale stabiliti dal cd. Comitato di Basilea (CRR/CRD IV).

L'attività di verifica del rispetto dei requisiti di vigilanza minimi e della conseguente adeguatezza del patrimonio regolamentare, nonché dei limiti patrimoniali definiti a livello di Risk Appetite Framework (RAF), viene svolta nel continuo e rendicontata al Consiglio di Amministrazione.

In aggiunta, anche in accordo con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea del 28 gennaio 2015, il rispetto dell'adeguatezza patrimoniale è anche garantito dall'osservanza di una politica di pay out correlata al raggiungimento dei requisiti patrimoniali minimi sopra menzionati, nonché dell'attenta analisi di eventuali impatti di operazioni di finanza straordinaria (aumenti di capitale, prestiti convertibili, ecc.).

Un'ulteriore fase di analisi e controllo preventivo dell'adeguatezza patrimoniale della Banca avviene ogni qualvolta si programmino operazioni di carattere straordinario. In questo caso, sulla base delle informazioni relative all'operazione da porre in essere, si provvede a stimare l'impatto sui coefficienti regolamentari, nonché sul RAF, e si analizzano le eventuali azioni necessarie per rispettare i vincolirichiesti.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2017 Banca IFIS deteneva n. 377.829 azioni proprie per un controvalore totale di 3,1 milioni di euro ed un valore nominale complessivo pari a 377.829 euro.

Nel corso dell'esercizio 2018 la Banca ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del bilancio 2014 n. 7.717 azioni proprie al prezzo medio di 32,67 euro, per un controvalore di 252 mila euro ed un valore nominale di 7.717 euro, realizzando utili per 187 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve patrimoniali.

La giacenza a fine esercizio risulta pertanto pari a n. 370.112 azioni proprie, per un controvalore complessivo di 3,1 milioni di euro ed un valore nominale totale di 370.112 euro.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci del patrimonio netto 31.12.2018 31.12.2017*
1. Capitale sociale 53.811 53.811
2. Sovrapprezzi di emissione 102.116 101.864
3. Riserve 1.141.385 1.027.748
- di utili - -
a) legale - -
b) statutaria - -
c) azioni proprie - -
d) altre - -
- altre - -
4. Strumenti di capitale - -
5. (Azioni proprie) (3.103) (3.168)
6. Riserve da valutazione: (8.549) 2.133
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (8.692) 2.275
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimenti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari - -
- Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti in via di dismissione - -
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) - -
- Utili (Perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti 143 (142)
- Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
- Leggi speciali di rivalutazione - -
7. Utile (perdita) d'esercizio 82.806 154.906
Totale 1.368.466 1.337.294

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Attività/Valori 31.12.2018 31.12.2017*
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito - (10.279) 2.627 -
2. Titoli di capitale 2.102 (515) - (352)
3. Finanziamenti - - - -
Totale 31.12.2018 2.102 (10.794) 2.627 (352)

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1.
Esistenze iniziali (31.12.17)*
2.627 (352) -
Effetto adozione IFRS 9 (359) 352 -
2.
Variazioni positive
1.019 2.212 -
2.1
Incrementi di fair value
- 2.212 -
2.2
Rettifiche di valore per rischio di credito
1.019 X -
2.3
Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo
- X -
2.4
Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale)
- - -
2.5
Altre variazioni
- - -
3.
Variazioni negative
13.566 625 -
3.1
Riduzioni di fair value
13.566 619 -
3.2
Riprese di valore per rischio di credito
- - -
3.3
Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo
- X -
3.4
Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale)
- 6 -
3.5
Altre variazioni
- - -
4.
Rimanenze finali
(10.279) 1.587 -

* La Banca si è avvalsa della facoltà di non rideterminare su basi omogenee i valori comparativi nell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 9; tuttavia si è proceduto alla loro riconduzione su base convenzionale nelle nuove voci previste dal 5° aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Le Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti ammontano al 31 dicembre 2018 al valore positivo di 118 mila euro di pertinenza della Banca. L'aumento della voce rispetto al valore positivo di 20 mila euro risultante alla fine dell'esercizio precedente deriva principalmente dagli utili netti attuariali maturati nel periodo sul Trattamento di fine rapporto della Banca.

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

In applicazione della Circolare 262 – 5° aggiornamento – a partire dai Bilanci chiusi al 31 dicembre 2018, la sezione relativa ai fondi propri e ai coefficienti patrimoniali viene sostituita con un rinvio alle analoghe informazioni contenute nell'informativa al pubblico "Terzo Pilastro". Di seguito sono comunque riportate le principali informazioni relative ai fondi propri e ai coefficienti patrimoniali.

31.12.2018 31.12.2017
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei
filtri prudenziali
1.312.353 1.283.861
- di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) - -
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) 1.312.353 1.283.861
D. Elementi da dedurre dal CET1 172.841 188.717
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di
disposizioni transitorie
(29) 30.900
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E) 1.139.483 1.126.044
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli - -
effetti del regime transitorio
- di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall'AT1 - -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nell'AT1
per effetti di disposizioni transitorie
- -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I) - -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime
transitorio
400.000 400.000
- di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nel T2
per effetti di disposizioni transitorie
- 189
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O) 400.000 400.189
Q. Totale fondi propri (F+L+P) 1.539.483 1.526.233
Importi non ponderati Importi ponderati / requisiti
Categorie/Valori 31.12.2018 31.12.2017 31.12.2018 31.12.2017
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata 9.637.194 9.830.705 6.678.451 5.750.800
2. Metodologia basata su rating interni - - - -
2.1 Base - - - -
2.2 Avanzata - - - -
3. Cartolarizzazioni - - - -
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 534.276 460.064
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito e di controparte 1.264 1.726
B.3 Rischio di regolamento - -
B.4 Rischi di mercato - -
1. Metodologia standard 464 1.166
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione - -
B.5 Rischio operativo
1. Metodo base 67.374 53.060
2. Metodo standardizzato - -
3. Metodo avanzato - -
B.6 Altri elementi di calcolo - -
B.7 Totale requisiti prudenziali 603.378 516.016
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 7.542.228 6.450.215
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 Capital ratio) 15,11% 17,46%
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 15,11% 17,46%
C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 20,41% 23,66%

04.7. Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l'esercizio

1.1 Operazioni di aggregazione aziendale

Nel mese di maggio 2018 Banca IFIS ha acquisito proceduto alla fusione per incorporazione della controllata IFIS Leasing S.p.A., società specializzata in leasing finanziario e operativo facente parte dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca S.p.A. acquisito nel corso del anno 2016. La fusione è avvenuta in continuità di valori con il bilancio consolidato del Gruppo; ciò ha comportato una variazione positiva di patrimonio netto pari a 11,3 milioni di euro.

1.2 Operazioni di scorporo aziendale

Dal 1 luglio 2018 è diventata operativa a tutti gli effetti IFIS NPL S.p.A., società controllata da Banca IFIS che accoglie lo scorporo del ramo dedicato ai crediti non performing loans.

IFIS NPL S.p.A. ha ottenuto l'autorizzazione all'esercizio dell'attività di concessione di finanziamenti ed è stata iscritta all'albo degli intermediari finanziari ex art. 106 del TUB (Testo Unico Bancario) con decorrenza 1 luglio 2018.

IFIS NPL S.p.A.

I principali dettagli patrimoniali relativi della nuova società IFIS NPL S.p.A. alla data di conferimento sono di seguito riportati:

DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di Euro)
01.07.2018
Patrimonio Netto 360.000
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 856.465
Attività materiali e immateriali 22.965
Attività e passività fiscali nette 28
Altre voci dell'attivo 50.584
Altre passività 46.273
Trattamento di fine rapporto del personale 169
Fondi per rischi e oneri 101

Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio

Il 7 gennaio 2019 la Banca ha completato l'acquisizione del controllo di FBS S.p.A., operatore specializzato in attività di servicing (master and special services), gestore di portafogli di NPL garantiti e non, consulente in attività di due diligence e investitore autorizzato in operazioni su NPL. L'operazione, annunciata il 15 maggio 2018, riguarda il 90% del capitale di FBS per un controvalore di 58,5 milioni di euro.

Non sono intervenuti altri fatti di rilievo nel periodo intercorrente tra la chiusura dell'esercizio e la data di approvazione del Bilancio di esercizio da parte del Consiglio di Amministrazione.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive

Durante l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non sono state effettuate rettifiche retrospettive.

04.8. Parte H - Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010), e a quanto prescritto dalla Banca d'Italia con la circolare 263/2006 (Titolo V, Capitolo 5), è stata predisposta la procedura per l'operatività con "soggetti collegati", la cui ultima versione è approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 6 marzo 2018. Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Nel corso dell'esercizio 2018 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate.

Al 31 dicembre 2018 il Gruppo Banca IFIS è controllato dalla società La Scogliera S.p.A. ed è composto dalla Capogruppo Banca IFIS S.p.A., dalle società controllate al 100% IFIS Finance Sp. Z o. o., IFIS Rental Services S.r.l., IFIS NPL S.p.A., Two Solar Park 2008 S.r.l. e Cap.Ital.Fin. S.p.A. nonché dalla società controllata al 70% Credifarma S.p.A..

Le tipologie di parti correlate, così come definite dallo IAS 24, significative per Banca IFIS, comprendono:

  • la società controllante;
  • le società controllate;
  • i dirigenti con responsabilità strategica;
  • gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategica o le società controllate dagli (o collegate agli) stessi o dai (ai) loro stretti familiari.

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica e quelle sulle transazioni con le diverse tipologie di parti correlate.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività di Banca IFIS, inclusi gli amministratori (esecutivi o non esecutivi) della Banca.

Conformemente alle previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (5° aggiornamento del 22 dicembre 2017) sono inclusi fra i dirigenti con responsabilità strategica anche i membri del Collegio Sindacale.

Dirigenti con responsabilità strategica

Benefici a breve termine
per i dipendenti
Benefici successivi al
rapporto di lavoro
Altri benefici a lungo
termine
Indennità per
cessazione del rapporto
di lavoro
Pagamenti basati su
azioni
4.769 - 212 79 504

Nelle informazioni sopra riportate sono compresi i compensi corrisposti agli Amministratori per un importo lordo di 3,4 milioni di euro e ai Sindaci per un importo lordo di 296 mila euro.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2018, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Voci di bilancio Società
controllant
e
Società
controllate
Dirigenti
con
responsabi
lità
stategica
Altri parti
correlate
Totale % su voce
di
bilancio
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
valutate al fair value con impatto a conto
economico
- 1.659 - - 1.659 5,3%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - 6.918 6.918 1,6%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
- 904.906 253 5.464 910.623 13,5%
Altre attività 108.860 306 - - 109.166 34,4%
Totale attività 108.860 905.212 253 12.382 1.026.707 11,3%
Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato - 16.434 41 2.908 19.383 0,3%
Passività finanziarie di negoziazione - 33 - - 33 0,1%
Altre passività - 282 - - 282 0,1%
Riserve - - - 327 327 0,0%
Totale passività - 16.749 41 3.235 20.025 0,2%
Garanzie rilasciate e impegni - 355.176 15 8.965 364.156 n.a.
Voci di bilancio Società
controllant
e
Società
controllate
Dirigenti
con
responsabi
lità
stategica
Altri parti
correlate
Totale % su voce
di
bilancio
Interessi attivi - 7.270 - 1.342 8.612 2,3%
Interessi passivi - - (1) (21) (22) 0,0%
Commissioni attive - - - 4 4 0,0%
Commissioni passive - (72) - - (72) 0,7%
Altre spese amministrative - 101 - (16) 85 0,1%
Altri oneri e proventi di gestione - 4.331 - - 4.331 17,9%

I rapporti con la società controllante sono relativi all'applicazione dell'istituto della tassazione di Gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86. I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti nel mese di aprile 2016, prevedendo una durata triennale. Banca IFIS ha provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione. In forza dell'applicazione di tale istituto, il reddito imponibile di Banca IFIS è trasferito alla consolidante La Scogliera S.p.A. che provvede alla determinazione del reddito complessivo di Gruppo. In seguito all'esercizio dell'opzione, Banca IFIS ha iscritto un credito netto al 31 dicembre 2018 verso la controllante pari a 108,9 milioni di euro.

I rapporti con le società controllate sono relativi:

  • al derivato in essere con la controllata Two Solar Park 2008 S.r.l. per 1,7 milioni di euro;
  • ai finanziamenti concessi da Banca IFIS alle controllate per 904,9 milioni di euro;

    • agli interessi su finanziamenti e rapporti di conto corrente per 7,3 milioni di euro;
  • a riaddebito spese per affitto locali e distacchi del personale per 4,3 milioni di euro.

I rapporti con i dirigenti con responsabilità strategica sono per la quasi totalità relativi a conti deposito rendimax o contomax e a mutui. I rapporti con le altre parti correlate che rientrano nell'ordinaria attività esercitata da Banca IFIS vedono condizioni applicate allineate a quelle di mercato.

Durante l'anno è proseguita ordinaria attività di factoring a favore di un'impresa amministrata da stretti familiari di membri esecutivi del Consiglio di Amministrazione; l'esposizione della Banca al 31 dicembre 2018 risulta pari a 0,4 milioni di euro.

Risulta una posizione classificata fra i crediti in sofferenza per l'importo netto di 0,6 milioni di euro verso un'impresa garantita da stretti familiari di membri del Consiglio di Amministrazione.

Sono inoltre presenti i rapporti verso due entità per cui Banca IFIS detiene una partecipazione superiore al 20% iscritte tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per un importo pari a 6,9 milioni di euro.

Tali rapporti sono relativi a finanziamenti per ammontari pari a 4,3 milioni di euro.

04.9. Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

La remunerazione dell'Alta Direzione è composta da un compenso fisso ricorrente e da una parte variabile calcolata in percentuale dell'utile consolidato al lordo delle imposte.

L'accesso alla parte variabile è subordinato al:

  • risultato consolidato del Gruppo, al lordo delle sole imposte di competenza dell'esercizio, superiore a 80 milioni di euro;
  • rispetto del limite minimo regolamentare tempo per tempo vigente dell'indicatore Liquidity Coverage Ratio (LCR) di Gruppo rilevato trimestralmente nell'anno di riferimento;
  • rispetto del limite minimo regolamentare tempo per tempo vigente dell'indicatore Net Stable Funding Ratio di Gruppo rilevato trimestralmente nell'anno di riferimento.
  • Ratio Totale Fondi propri consolidato superiore ai requisiti di capitale (Overall Capital Requirement) comunicati dall'Organo di Vigilanza nell'ambito delle "Decisioni sul capitale" a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale (SREP).

Il mancato raggiungimento di uno di tali parametri impedirà la corresponsione della componente variabile.

E' previsto che l'incidenza della componente variabile sulla componente fissa rispetti il rapporto massimo di 1:1 per l'Amministratore Delegato e non superi il 60% della RAL per il Direttore Generale. Tale componente variabile viene corrisposta per una quota pari al 60% con un pagamento non differito (up front) e per una quota pari al 40% con un pagamento differito per un periodo di tempo di tre anni a decorrere dalla data di promessa di consegna.

La quota della remunerazione variabile sottoposta a differimento (pari al 40%) viene così corrisposta:

  • il 50% in azioni della Capogruppo che saranno assegnate successivamente alla scadenza del periodo di vesting (periodo al termine del quale le azioni possono essere assegnate) di tre anni e che saranno esercitabili al termine del periodo di mantenimento (periodo di retention durante il quale vige un divieto di vendita delle azioni) di un ulteriore anno a cui le azioni sono soggette;
  • il restante 50% di remunerazione variabile sottoposta a differimento temporale viene invece corrisposta cash alla scadenza del periodo di tre anni ed è oggetto di rivalutazione annuale al tasso legale tempo per tempo vigente.

La componente variabile non sottoposta a differimento (il restante 60% - up front) viene invece così corrisposta:

  • il 50% cash;
  • e il restante 50% in azioni della Banca esercitabili al termine del periodo di mantenimento (periodo di retention) di tre anni a cui le azioni sono soggette, in linea con l'orizzonte di pianificazione strategica.

A partire dall'esercizio 2014, la corresponsione della retribuzione variabile avviene per il 50% in denaro e per il 50% in azioni della Banca, sia con riferimento alla componente up front sia alla componente differita.

Il numero delle azioni da assegnare è calcolato prendendo come fair value dell'azione la media del prezzo di borsa del mese precedente la determinazione della retribuzione variabile di competenza, quest'ultima da effettuarsi alla data dell'Assemblea che approva il Bilancio.

La componente variabile è soggetta ai meccanismi di malus/claw back i quali possono determinare la riduzione fino all'azzeramento dell'importo, al verificarsi di determinate condizioni.

Informazioni di natura quantitativa

La tabella delle variazioni annue non viene avvalorata in quanto per Banca IFIS gli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali non rientrano nella fattispecie richiesta dalla tabella stessa.

2. Altre informazioni

La retribuzione variabile dell'Alta Direzione determinata assegnata nell'esercizio 2018, riferita alla componente da corrispondere in azioni, è pari a 418 mila euro; il numero di azioni che verranno attribuite sarà calcolato come sopra descritto.

04.10. Parte L - Informativa di settore

Banca IFIS S.p.A., Capogruppo del Gruppo Banca IFIS, avvalendosi della facoltà concessa dall'IFRS 8, redige l'informativa di settore nella Parte L della Nota integrativa consolidata.

Venezia - Mestre, 7 Marzo 2019

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg

L'Amministratore Delegato Giovanni Bossi

05

Allegati al bilancio d'Esercizio

05.1. Prospetto dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999.

Tipologia dei servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
(unità di euro)
Revisione contabile EY S.p.A Banca IFIS S.p.A. 325.843
Società controllate 161.713
Servizi di attestazione EY S.p.A Banca IFIS S.p.A. 25.000
Società controllate -
Servizi di consulenza fiscale EY S.p.A Banca IFIS S.p.A. -
Società controllate -
Altri servizi(1) EY S.p.A Banca IFIS S.p.A. 75.000
Società controllate -
Totale 587.556

(1) La voce "Altri servizi" è da attribuire a compensi principalmente riferibili a servizi connessi al Programma EMTN.

05.2. Attestazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 ai sensi dell'art. 154-bis, paragrafo 5, del D.lgs. 58 del 24 febbraio 1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Giovanni Bossi, Amministratore Delegato, e Mariacristina Taormina, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca IFIS S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • i. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa;
  • ii. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili;

per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo 1° gennaio 2018 – 31 dicembre 2018.

    1. La verifica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrativo contabili per la formazione del bilancio d'esercizio è stata condotta sulla base di una metodologia sviluppata da Banca IFIS S.p.A. ispirata alle linee guida fornite dall'Internal Control – Integrated Framework emanato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO), standard riconosciuto a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1. il bilancio d'esercizio:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicati riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
  • 3.2. La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Venezia, 7 marzo 2019

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Giovanni Bossi Mariacristina Taormina

05.3. Relazione del collegio sindacale

Signori Azionisti,

con la presente relazione – redatta ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 2°, c.c. – il Collegio Sindacale di Banca IFIS S.p.a. Vi riferisce sull'attività di vigilanza e controllo svolta, nell'adempimento dei propri doveri, nel corso dell'esercizio conclusosi il 31 dicembre 2018.

1. Attività del collegio sindacale

Nel corso dell'esercizio 2018 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto delle norme del codice civile e dei Decreti Legislativi n° 385/1993 (TUB), n° 58/1998 (TUF) e n° 39/2010, dello Statuto, nonché di quelle emesse dalle Autorità pubbliche che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo altresì in considerazione le norme di comportamento raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel documento dell'aprile 2018.

Il Collegio Sindacale ha svolto, nel corso dell'esercizio, la propria attività effettuando n° 27 riunioni, di cui n° 8 si sono svolte in forma congiunta con il Comitato Controllo e Rischi e n° rma congiunta con il Comitato Controllo e Rischi e l'Organismo di Vigilanza.

Il Collegio ha inoltre partecipato alle n° 19 riunioni del Consiglio di Amministrazione.

Il Presidente del Collegio Sindacale o un altro Sindaco hanno altresì partecipato alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Nomine e del Comitato Remunerazione.

I verbali del Collegio Sindacale, che talora contengono delle esplicite raccomandazioni ad agire per il pronto superamento delle criticità emerse, vengono sempre inviati in forma integrale all'Amministratore Delegato ed al Direttore Generale. Il Presidente del Comitato Controllo e Rischi è costantemente invitato a partecipare alle riunioni del Collegio. Si ritiene in tal modo di garantire un idoneo flusso informativo endo-societario.

Alle riunioni del Collegio partecipa altresì, come invitato permanente, il responsabile della Funzione Internal Audit, per una continua interazione con la funzione aziendale di controllo di terzo livello.

2. Operazioni significative dell'esercizio

Nell'espletamento dell'attività di vigilanza e controllo il Collegio Sindacale ha ottenuto periodicamente dagli Amministratori, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Banca e dalle controllate, anche ai sensi dell'art. 150, comma 1°, del TUF.

Durante l'esercizio la Banca ha proceduto con l'incorporazione di IFIS Leasing S.p.a. e con il conferimento tramite scorporo a favore di IFIS NPL S.p.a. delle attività inerenti l'acquisto e la gestione dei crediti NPL. Inoltre sono state completate le acquisizioni di Cap.Ital.Fin. S.p.a. e di Credifarma S.p.a.

Conseguentemente il perimetro di consolidamento risulta mutato rispetto l'esercizio precedente ed al 31 dicembre 2018 include le società partecipanti al gruppo bancario IFIS Finance Sp. Z o.o, IFIS NPL S.p.a., Cap.Ital.Fin. S.p.a., Credifarma S.p.a., oltre alle società non regolamentate IFIS Rental Services S.r.l. e Two Solar Park 2008 S.r.l.

Fra i fatti significativi del 2018, per il cui dettaglio si rimanda alla Relazione sulla Gestione ed alla Nota Integrativa, si ritiene opportuno segnalare la prima applicazione del principio contabile IFRS 9, i cui effetti sono esposti nella Nota Integrativa.

Si ritiene infine utile segnalare che la Banca, nel gennaio 2019, ha completato l'acquisizione del controllo (90% del capitale) di FBS S.p.a., operatore specializzato (iscritto all'Albo ex art. 106 del TUB) in attività di servicing (master and special servicer) di portafogli di NPL, garantiti e non.

3. Attività di vigilanza

3.1 – Attività di vigilanza sull'osservanza della legge, dello Statuto e del codice di autodisciplina delle società quotate

Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza il Collegio Sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere in difformità alla legge e allo Statuto sociale, non rispondenti all'interesse della Banca, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Il Collegio non è venuto a conoscenza di operazioni in potenziale conflitto di interesse.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità della Procedura per l'operatività con soggetti collegati alla normativa vigente e sulla sua corretta applicazione.

In particolare, come previsto dal relativo regolamento, il Presidente e/o gli altri Sindaci hanno partecipato alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi per la trattazione delle operazioni con parti correlate; il Collegio Sindacale ha ricevuto periodicamente le informazioni inerenti l'andamento delle relative posizioni.

Il Collegio ha valutato che il Consiglio di Amministrazione, nella Relazione sulla Gestione e nella Nota Integrativa, abbia fornito un'adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate, tenuto conto di quanto previsto dalla vigente disciplina. Per quanto noto al Collegio Sindacale, non risultano operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere nell'esercizio 2018 in contrasto con l'interesse della Società.

La Banca, nell'esercizio 2018, non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali. Per quanto riguarda le operazioni di maggior rilievo, esse rispettano i canoni di prudenza, non contrastano con le delibere consigliari e non sono tali da recare pregiudizio al patrimonio sociale.

In materia di esternalizzazione delle attività della Banca, ed in particolare delle Funzioni Operative Importanti, il Collegio Sindacale ha preso atto della relazione predisposta dall'Internal Audit ed espresso il proprio parere e le proprie raccomandazioni nella seduta consigliare del 27 aprile 2018, come richiesto dalla Autorità di Vigilanza.

Il Collegio Sindacale, nel dare atto dell'adesione di Banca IFIS S.p.a. al codice di autodisciplina delle società quotate, ha proceduto alla verifica dei requisiti di indipendenza dei propri componenti, nonché della corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza degli Amministratori.

3.2 – Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno, dei sistemi di gestione del rischio e dell'assetto organizzativo

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio attraverso:

  • incontri con i vertici della Banca;
  • incontri periodici con le Funzioni di Controllo Internal Audit, Compliance, Antiriciclaggio, Risk Management e Dirigente Preposto – al fine di valutare le modalità di pianificazione del lavoro, basato sull'identificazione e valutazione dei principali rischi presenti nei processi e nelle unità organizzative;
  • esame delle Relazioni periodiche delle Funzioni di controllo e delle informative periodiche sugli esiti dell'attività di monitoraggio;
  • acquisizione di informazioni dai responsabili di Funzioni aziendali;
  • discussione dei risultati del lavoro della Società di Revisione;
  • partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e, quando gli argomenti lo richiedevano, trattazione congiunta degli stessi con il Comitato.

Nello svolgimento della propria attività di controllo, il Collegio Sindacale ha mantenuto un'interlocuzione continua con le Funzioni di Controllo.

Considerato lo sviluppo della Banca, non solo dal punto di vista quantitativo, il Collegio ha prestato attenzione all'approntamento di presidi organizzativi per un continuo miglioramento del monitoraggio dei principali rischi.

Il Collegio ha posto attenzione all'articolazione organizzativa delle funzioni di controllo, orientata al presidio dei rischi nell'ambito della nuova configurazione del gruppo bancario.

In tale ambito ha preso atto dell'adeguamento dei presidi di controllo al nuovo perimetro di gruppo tramite la definizione dei processi e politiche di direzione e coordinamento delle funzioni di controllo ed alle scelte di accentramento/decentramento delle stesse.

Il Collegio ha inoltre raccomandato il rafforzamento delle procedure per il monitoraggio e controllo dei rischi eventuali connessi alla liquidità (quali mismatching e funding gaps), potenzialmente derivanti dall'evoluzione dei profili di approvvigionamento.

Nel riconoscere le novità introdotte a livello di struttura organizzativa, il Collegio ha raccomandato l'attenzione dell'Alta Direzione alla verifica dell'adeguatezza delle risorse umane dedicate – con particolare riferimento alle funzioni di controllo – alla luce dell'allargamento del perimetro del gruppo bancario.

Inoltre l'Area NPL è stata oggetto di evoluzioni nell'assetto societario: le attività nel settore NPL sono rimaste nell'alveo di Banca IFIS S.p.a. sino al 1° luglio 2018, data in cui, come già illustrato, le stesse sono state conferite a IFIS NPL S.p.a. Le funzioni di controllo sono rimaste accentrate presso la capogruppo.

Il Collegio ha comunque ribadito la necessità del costante miglioramento (i) della reportistica per gli Organi aziendali relativamente all'acquisizione, andamento e monitoraggio delle attività dell'Area NPL e (ii) del sistema di controllo interno, con particolare riferimento alle nuove asset classes oggetto di acquisizione quali gli NPL Corporate Secured.

Anche a seguito del confronto con la Società di Revisione, il Collegio ha, inoltre, raccomandato l'assunzione di ogni necessaria od opportuna iniziativa – quale il completamento dell'assetto della Funzione di Convalida – per garantire la completezza e correttezza dell'applicazione dei modelli valutativi e delle assunzioni ad essi sottostanti per i portafogli di crediti non performing.

Infine, quanto agli sviluppi delle attività relative al disegno e all'attuazione del sistema IRB ai fini gestionali, il Collegio ha ricordato la necessità della sua completa implementazione per le varie fasi del processo del credito, non solo ai fini statistici e di reporting, e della sua applicazione generalizzata nell'ambito del gruppo bancario.

Nel corso del 2018 il Collegio ha inoltre monitorato la manutenzione del Risk Appetite Framework e vigilato sull'adeguatezza e sulla rispondenza dell'intero processo ICAAP e ILAAP ai requisiti richiesti dalla normativa, sottolineando l'utilità di appropriati processi di aggregazione, integrazione e validazione dei dati ai fini della manutenzione dei documenti citati.

Il Collegio Sindacale dà atto che le Relazione annuali delle Funzioni di controllo concludono con un giudizio sostanzialmente favorevole sull'assetto dei controlli interni.

Con riferimento alle attività ed alle criticità individuate sono stati predisposti piani di intervento, la cui tempestiva attuazione è giudicata dal Collegio Sindacale essenziale e che richiedono particolare attenzione da parte dell'Organo con Funzione di Gestione.

Il Collegio Sindacale, sulla base dell'attività svolta ed anche dei risultati delle verifiche sviluppate dall'Internal Audit – e considerata la continua crescita della Banca e del gruppo – ritiene che vi siano alcuni ambiti di possibile ulteriore miglioramento, evidenziando nel contempo che non vi siano elementi di criticità tali da inficiare il sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi.

3.3 – Attività di vigilanza sul sistema amministrativo-contabile e sul processo di informativa finanziaria e dei Dati Non Finanziari

Il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha monitorato il processo e controllato l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio per quanto attiene l'informativa finanziaria.

Il Collegio ha incontrato periodicamente il Dirigente Preposto per lo scambio di informazioni sul sistema amministrativocontabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione.

Nel corso di tali incontri il Dirigente Preposto non ha segnalato significative carenze nei processi operativi e di controllo tali da poter inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo contabili.

Il Collegio ha esaminato la Relazione del Dirigente Preposto predisposta per il bilancio 2018, che contiene l'esito dei test sui controlli svolti nonché le principali problematiche rilevate nel quadro dell'applicazione della normativa di riferimento e delle metodologie utilizzate e che identificano gli appropriati rimedi.

Nel corso dell'esercizio la Banca, anche su costante stimolo del Collegio, ha migliorato i presidi di controllo, che garantiscono l'omogeneità e l'allineamento dei dati fra le varie fonti caratteristiche delle singole informazioni.

Il Collegio Sindacale ha inoltre preso atto delle attestazioni rilasciate il 7 marzo 2019 dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto, a norma delle disposizioni contenute nell'art. 154 bis del TUF e nell'art. 81 ter del Regolamento Consob 11971/1999, dalle quali non emergono carenze che possano inficiare il giudizio di adeguatezza delle procedure amministrativo-contabili.

Il Collegio Sindacale ha poi preso atto delle attività di controllo sviluppate dalla funzione del Dirigente Preposto relativamente alle controllate rientranti nel perimetro di consolidamento, dalle quali non emergono profili di criticità significativi.

La Società di Revisione EY S.p.a., nel corso degli incontri periodici ed alla luce della Relazione Aggiuntiva -– prevista ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014 e rilasciata in data 25 marzo 2019 -– non ha segnalato al Collegio Sindacale situazioni di criticità tali da poter inficiare il sistema di controllo interno inerente le procedure amministrative e contabili, né ha mai evidenziato fatti ritenuti censurabili o irregolarità tali da richiedere la segnalazione ai sensi dell'art. 155, comma 2°, del TUF.

Il Consiglio di Amministrazione ha predisposto, ai sensi di legge, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 del Gruppo Banca IFIS, bilancio sottoposto al controllo contabile della Società di Revisione EY S.p.a. Il perimetro del consolidamento, come già evidenziato, risulta mutato a seguito dell'evoluzione societaria intervenuta nel corso del 2018. Il Collegio ha preso atto dell'approntamento delle istruzioni impartite alle controllate per il processo di consolidamento.

Quanto al bilancio consolidato – come previsto dalle norme di comportamento raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel documento dell'aprile 2018 – il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle norme procedurali inerenti la formazione e l'impostazione dello stesso e della relazione sulla gestione.

Alla luce di quanto sopra non emergono elementi tali da far ritenere che l'attività non sia stata svolta nel rispetto dei principi di corretta amministrazione né che l'assetto organizzativo, il sistema dei controlli interni e l'apparato contabileamministrativo non siano, nel loro complesso, sostanzialmente adeguati alle esigenze e dimensioni aziendali.

La Banca ha predisposto la Dichiarazione Non Finanziaria (di seguito DNF): l'obbligo per la predisposizione della DNF è stato introdotto dal D.Lgs. 254/2016 e le indicazioni normative sono state completate dal "Regolamento di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254" pubblicato il 18 gennaio 2018 dalla Consob con la Delibera n° 20267 e dal Richiamo di attenzione n° 1 emesso dalla Consob in data 28 febbraio 2019.

La Banca ha predisposto la DNF, come documento autonomo inserito nel fascicolo di bilancio, su base consolidata e questo Collegio, alla luce delle previsioni dell'art 3, comma 7, del D.Lgs 254/2016, ne ha verificato – anche alla luce di quanto espresso dalla Società di revisione nella propria relazione ai sensi dell'art 3, comma 10, del D.Lgs 254/2016 rilasciata il 25 marzo 2019 – la sua completezza e la sua rispondenza a quanto previsto dalle norme ed in ragione dei criteri di redazione illustrati nella Nota Metodologica della DNF, senza riscontrare elementi che ne richiedano menzione in questa nostra relazione.

3.4 – Attività di vigilanza ai sensi del D.Lgs. 39/2010

Il Collegio Sindacale, quale "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile", ha svolto l'attività di vigilanza sull'operatività della Società di Revisione, come previsto dall'art. 19 del D.Lgs. n° 39/2010.

Il Collegio Sindacale ha incontrato più volte nel corso dell'esercizio, come già evidenziato, la Società di Revisione EY S.p.a., ai sensi dell'art. 150 del TUF, al fine di scambiare dati e informazioni attinenti l'attività svolta nell'espletamento dei rispettivi compiti.

La Società di Revisione

  • in data 3 agosto 2018 ha emesso la relazione sulla revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, senza evidenziare eccezioni;
  • in data 25 marzo 2019 ha rilasciato ai sensi degli art. 14 del D.Lgs. n° 39/2010 e art. 10 del Regolamento (UE) n° 537 del 16 aprile 2014 – le relazioni di certificazione dalle quali risulta che i bilanci, d'esercizio e consolidato, chiusi al 31 dicembre 2018 sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa di Banca IFIS S.p.a. e del gruppo per l'esercizio chiuso a tale data. A giudizio della Società di Revisione, inoltre, la Relazione sulla Gestione al bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2018 e le informazioni della "Relazione sul governo Societario e sugli Assetti Proprietari" sono coerenti con il bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2018.

La Società di Revisione ha sottoposto al Collegio, sempre in data 25 marzo 2019, la Relazione Aggiuntiva, prevista ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, che questo Collegio porterà all'attenzione del prossimo Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2019.

Dalla Relazione Aggiuntiva non risultano carenze significative del sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di "governance".

Nella Relazione Aggiuntiva la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dall'art. 6 del Regolamento (UE) n.537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possono comprometterne l'indipendenza.

Infine, il Collegio ha preso atto della Relazione di Trasparenza al 30 giugno 2018 predisposta dalla società di revisione pubblicata sul proprio sito internet ai sensi del D.Lgs. 39/2010.

Infine il Collegio ha esaminato, come già detto, il contenuto della relazione della EY S.p.a. sulla Dichiarazione dei Dati Non Finanziari emessa ai sensi dell'art 3, comma 10, del D.Lgs 254/2016 in data 25 marzo 2019.

Il Collegio Sindacale segnala che nel corso del 2018, oltre gli incarichi di revisione contabile del bilancio individuale, del bilancio consolidato e dei bilanci delle controllate, sono stati affidati a EY S.p.a., con il parere favorevole di questo Collegio, i seguenti incarichi audit related:

  • Profit verification 31/12/2018 BANCA IFIS per euro 22.000
  • Comfort Letter su EMTN Program rinnovo 2018 per euro 45.000
  • Comfort letter su Bond senior preferred 300MM per euro 30.000
  • Agreed Upon procedures su TLTRO II Aprile 2018 per euro 27.000

Inoltre EY S.p.a., in data 11 marzo 2019, ha fatto pervenire una richiesta di integrazione del proprio compenso, conseguente alle maggiori attività che si sono rese necessarie per le attività di revisione contabile relative all'esercizio 2018 ed una richiesta di adeguamento dei propri compensi a seguito delle fusioni per incorporazione di IFIS Leasing S.p.a. in Banca IFIS S.p.a. e dello scorporo delle attività dell'area NPL conferite in IFIS NPL S.p.a.

Il Collegio, nella seduta del 26 marzo 2019, ha esaminato tali richieste e sottopone a questa Assemblea, con documento separato, il proprio parere favorevole in merito alle stesse.

La Società di Revisione ha inoltre confermato al Collegio Sindacale che, nel corso dell'esercizio e in assenza del verificarsi dei presupposti per il loro rilascio, non ha emesso pareri ai sensi di legge.

3.5 – Rapporti con l'Organismo di vigilanza

Come raccomandato dalle norme di comportamento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel corso del 2018 il Collegio Sindacale ha acquisito dall'Organismo di Vigilanza ogni informazione utile al fine di verificare gli aspetti inerenti all'autonomia, all'indipendenza e alla professionalità necessarie per svolgere efficacemente l'attività ad esso assegnata.

Il Collegio Sindacale ha quindi acquisito dall'Organismo le informazioni relative all'adeguatezza del modello organizzativo adottato dalla società, al suo concreto funzionamento ed alla sua efficace attuazione.

L'Organismo di Vigilanza ha relazionato sulle attività svolte nel corso dell'esercizio 2018 senza segnalare significativi profili di criticità ed evidenziando una situazione di sostanziale allineamento a quanto previsto dal Modello di organizzazione e gestione ex D.Lgs. n° 231/2001.

Si ritiene utile rappresentare che il Consiglio di Amministrazione nella seduta dell'8 novembre 2018 ha deliberato di procedere ad una modifica dei criteri di formazione dell'Organismo di vigilanza. Il Consiglio ha ritenuto infatti di rivedere la composizione dell'Organismo di vigilanza di Banca IFIS, alla sua scadenza naturale, prevedendone una composizione formata da un Sindaco (a scelta del Collegio Sindacale), dai Responsabili delle funzioni Internal Audit e Compliance oltre che da due consiglieri indipendenti, uno dei quali con l'incarico di presidente; ha inoltre deliberato di prevedere una specifica funzione di supporto tecnico metodologico, a cura dell'U.O. Organizzazione della Capogruppo, per le attività di tutti gli Organismi di Vigilanza del Gruppo.

Inoltre il Consiglio ha ritenuto di sottoporre ai Consigli delle controllate l'ipotesi, da questi accolta, di rivedere e uniformare la composizione dei loro Organismi di Vigilanza, che potrebbero essere presieduti da un Sindaco (a scelta dei rispettivi Collegi Sindacali) e composti anche dai Responsabili delle funzioni Internal Audit e Compliance di Banca IFIS.

4. Politiche di remunerazione

Il Collegio ha preso atto che, nella seduta del 7 marzo 2019, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il documento "Relazione sulla Remunerazione" relativo all'esercizio 2018.

Con riferimento alle politiche retributive si ritiene opportuno ricordare che lo Statuto prevede l'impossibilità per l'Assemblea stessa di: (i) "fissare un limite al rapporto tra la componente variabile e quella fissa della remunerazione individuale superiore a 1 : 1" ; (ii) attribuire al Presidente una remunerazione superiore a quella "fissa percepita dal vertice dell'Organo con Funzione di Gestione".

Il Collegio, nella seduta del 26 marzo 2019, ha inoltre preso atto, condividendo i commenti contenuti, delle verifiche condotte dalla funzione Internal Audit ed esposte nel documento "Informativa sulle verifiche condotte in materia di rispondenza delle prassi di remunerazione alle politiche ed al contesto normativo": verifiche che hanno condotto ad un giudizio soddisfacente.

Il Collegio Sindacale ha preso atto, tramite la partecipazione alla seduta del Comitato Remunerazioni del 26 aprile 2018, dell'assegnazione di azioni proprie della Banca all'Amministratore Delegato e al Direttore Generale in applicazione delle politiche approvate dall'Assemblea dei soci del 21 aprile 2017 e della procedura operativa approvata dal Consiglio di Amministrazione.

In generale, alla luce di quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in tema di sistemi di remunerazione e incentivazione, il Collegio Sindacale ha vigilato, in stretto raccordo con il Comitato Remunerazioni, sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle Funzioni di Controllo e del Dirigente Preposto ed alla diffusione delle politiche di remunerazione per l'esercizio 2019 alle società appartenenti al Gruppo.

Il Collegio sulla base delle informazioni disponibili, ritiene che i principi contenuti nella Relazione sulla remunerazione non siano in contrasto con gli obiettivi aziendali, le strategie e le politiche di prudente gestione dei rischi.

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Il Collegio Sindacale non è a conoscenza, oltre a quanto già illustrato in precedenza, di fatti o esposti di cui riferire all'Assemblea.

Al Collegio Sindacale non sono pervenute, nel corso dell'esercizio 2018, denunce da parte di Soci ex art. 2408 codice civile.

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Nel corso dell'attività svolta e sulla base delle informazioni ottenute non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze significative tali da richiederne la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente relazione.

Concludendo, il Collegio Sindacale – tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, che ha emesso il proprio parere senza riserve, ed alla luce delle attestazioni rilasciate ex art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e dall'Amministratore Delegato – non ha osservazioni da formulare all'Assemblea, ai sensi dell'art. 153 del TUF, in merito all'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2018, accompagnato dalla Relazione sulla Gestione come presentato dal Consiglio di Amministrazione e pertanto non ha obiezioni circa l'approvazione del bilancio, la proposta di destinazione dell'utile di esercizio e di distribuzione dei dividendi.

L'Assemblea convocata ha, tra gli altri argomenti all'Ordine del Giorno, anche la nomina degli Amministratori e la determinazione del loro compenso.

A tal fine il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'11 febbraio 2019 una Relazione sulla "Composizione qualiquantitativa ottimale del Consiglio di amministrazione di Banca IFIS", alla quale si rimanda.

Ricordiamo infine che, con l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2018, viene a scadere il nostro mandato triennale; l'Assemblea dovrà quindi provvedere anche alla nomina del Collegio Sindacale.

Venezia - Mestre, 26 marzo 2019.

per il Collegio Sindacale Il Presidente

05.4. Relazione della società di revisione al Bilancio d'Esercizio

Aspetti chiave Risposte di revisione
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la Clientela e Impatti connessi con la prima
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Reporting Standards 9 "Strumenti Finanziari"

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