AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Caleffi

Annual Report Apr 17, 2019

4234_bfr_2019-04-17_971ac91d-9c77-4643-ac45-8298b0b592ed.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Bilancio Consolidato e Separato al 31 dicembre 2018

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.126.602,12 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

Indice

Pagina
La storia 3
La strategia e il modello di business
Prodotti e marchi
Organi societari e revisori contabili 7
Convocazione Assemblea degli Azionisti 2019 9
Relazione degli Amministratori sulla gestione 13
Bilancio consolidato Gruppo Caleffi al 31 dicembre 2018
-
Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata
42
-
Conto Economico consolidato
43
-
Conto Economico complessivo consolidato
44
-
Rendiconto Finanziario consolidato
45
-
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
46
-
Note esplicative
47
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 100
Bilancio Caleffi S.p.A. al 31 dicembre 2018
-
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
101
-
Conto Economico
102
-
Conto Economico complessivo
103
-
Rendiconto Finanziario
104
-
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
105
-
Note esplicative
106
Attestazione del Bilancio Separato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 156
Informazione ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Consob 11971 157
Elenco partecipazioni detenute al 31 dicembre 2018 158
Relazione del Collegio Sindacale 159
Relazioni della Società di Revisione 160

Camillo Caleffi era solito ripetere: "Ho sempre cercato il successo al di là dei motivi economici. Mi piace di più pensare alla divulgazione del marchio, alla crescita della quota di mercato, alla reputazione personale e dell'azienda. Uno dei valori intangibili a cui do molta importanza è la passione con la quale, a tutti i livelli aziendali, si portano avanti i progetti".

OLTRE 50 ANNI D'IMPRESA

nel segno della nostra mission:

Coniugare i valori di immagine, stile, innovazione e qualità con un sistema aziendale competitivo in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato Home Fashion.

1962 Camillo Caleffi fonda l'attività basata su una produzione di cuscini imbottiti con resine espanse.

1967 viene costituita in forma societaria con il nome originario di "Ceolima".

1975 viene introdotta la Trapunta, rivoluzionaria nel pensiero industriale di Camillo Caleffi.

1987 viene acquisita la licenza Disney per l'Italia.

1992 nasce lo Scaldotto, il trapuntino per il relax in casa.

2004 la Società ottiene la Certificazione di Qualità UNI ISO 9001/2000.

2005 la Caleffi ottiene la Certificazione di Salute e Sicurezza OHSAS 18001.

2005 la Società si quota sul mercato di Borsa Italiana, segmento EXPANDI.

2008 viene siglato il closing per l'acquisto del 55% delle azioni di Mirabello S.p.A., storico brand italiano di biancheria per la casa con sede a Milano.

2010 viene acquisito un ramo di azienda di Manifattura Tessuti Spugna Besana S.p.A., storica maison fondata nel 1948 dalla famiglia Carrara.

2011 la Capogruppo sottoscrive, con il Gruppo Roberto Cavalli Home Collection, un contratto di licenza worldwide per la produzione e distribuzione della linea Roberto Cavalli Home Collection.

2012 la Capogruppo installa un impianto fotovoltaico per complessivi 1 Mwh di potenza, che consente di produrre l'energia elettrica necessaria per l'attività da fonti rinnovabili.

2012 incorporazione della Carrara S.r.l. nella Mirabello S.p.A.. La fusione consente di concentrare in un'unica struttura gestionale e distributiva tutti i marchi "Luxury" del Gruppo.

2015 la Controllata Mirabello Carrara sottoscrive un contratto di licenza, con Trussardi S.p.A., uno tra i più prestigiosi brand italiani, per la produzione e distribuzione a livello mondiale della linea tessile casa "Trussardi Home Linen" con marchio Trussardi.

2016 la controllata Mirabello Carrara sottoscrive un contratto di licenza, di durata quinquennale, con DIESEL, lifestyle brand internazionale che fa capo al gruppo OTB, per la produzione e distribuzione a livello mondiale della home linen DIESEL.

Gruppo CALEFFI

STRATEGIA E MODELLO DI BUSINESS

Il business model del Gruppo Caleffi è caratterizzato da una struttura snella e flessibile, vincente rispetto ai tradizionali competitors del settore.

I principali drivers della creazione di valore sono riconducibili a:

Brand

Il Gruppo dispone di un portafoglio ampio ed equilibrato con marchi propri e in licenza (tra cui Disney, Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen, Diesel Home Linen e Marvel) che garantiscono un'elevata riconoscibilità e notorietà presso i consumatori. L'ampiezza di gamma e la diversificazione delle linee del Gruppo hanno, nel corso degli anni, contribuito all'affermazione di nuove tendenze, la più importante fra le quali è stata il cambiamento di percezione della biancheria della casa agli occhi del consumatore: da semplice prodotto di servizio a vera e propria proposta Home Fashion.

Rete distributiva

Grazie a un'estesa rete distributiva sia nel business retail sia nel wholesale oggi il Gruppo è capillarmente presente in Italia e all'estero.

Per quanto riguarda il retail, il Gruppo vanta la più capillare ed efficiente distribuzione del settore con circa 1.800 negozi sul mercato nazionale e circa 400 sul mercato internazionale, operanti nel segmento biancheria per la casa. Ulteriori canali distributivi sono costituiti dai department store, dal wholesale, dalla grande distribuzione, dal business to business, dai punti vendita diretti (negozi e factory stores) e dallo shopping on line.

Ricerca e sviluppo

Fondamentale leva competitiva della strategia di sviluppo Caleffi, l'attività di ricerca e sviluppo punta all'innovazione e all'eccellenza dello stile e del design italiano per creare maggior valore aggiunto e consolidare così il vantaggio competitivo, accentuando il proprio posizionamento nei "Luxury Goods".

Qualità del prodotto

Il Gruppo punta all'eccellenza qualitativa attraverso un presidio interno delle fasi ad alto valore aggiunto e un rigoroso quality control delle fasi esternalizzate.

Struttura produttiva e supply chain

Struttura produttiva efficiente e flessibile, in grado di rispondere tempestivamente all'andamento del mercato, conserva il suo cuore strategico in Italia, attraverso il presidio di tutte le fasi a monte della catena del valore (concept, progettazione e design), di quelle trasversali al processo produttivo (controllo qualità dei processi e dei prodotti) e dell'intero processo logistico.

PRODOTTI E MARCHI

Connubio di sofisticato glamour e praticità, le proposte Caleffi sono concepite per vestire la casa in modo elegante e rendere più piacevoli i momenti di relax.

L'offerta si articola in:

  • Trapunte e Copriletto
  • Scaldotto e Piumini
  • Lenzuola e Copripiumini
  • Accessori per il Letto
  • Collezione Spugna
  • Collezione Tavola e Cucina
  • Homewear & Nightwear

Brand

Con un portafoglio marchi tra i più forti ed equilibrati del settore, l'offerta del Gruppo Caleffi si arricchisce con le licenze Disney e Marvel dedicate a baby e teen agers, con la licenza Sogni di Viaggio by Marco Carmassi ai "fashionisti" e con le licenze Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen e Diesel Home Linen per la clientela "luxury".

Marchi propri

Licenze "Luxury"

Licenze "Fashion"

Licenze "Teen"

Gruppo CALEFFI

ORGANI SOCIETARI E REVISORI CONTABILI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nominato dall'assemblea del 5 maggio 2017 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

PRESIDENTE Giuliana Caleffi
AMMINISTRATORE DELEGATO Guido Ferretti
CONSIGLIERI Rita Federici Caleffi
Raffaello Favagrossa
Roberto Ravazzoni (Indipendente)
Francesca Golfetto (Indipendente)
Pasquale Pilla (Indipendente)

COLLEGIO SINDACALE

Nominato dall'assemblea del 5 maggio 2017 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

PRESIDENTE Pier Paolo Caruso
SINDACI EFFETTIVI Francesca Rosetti 1
Stefano Lottici
SINDACI SUPPLENTI Cristian Poldi Allai
Cristina Seregni 2

ORGANISMO DI VIGILANZA (ex. D.Lgs. 231/2001)

Nominato dal consiglio di amministrazione del 5 maggio 2017 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

MEMBRI EFFETTIVI Cristina Seregni3

PRESIDENTE Andrea Romersa Daniele Bottoli

1 Dimessa in data 15/10/2018

2 Subentrata ai sensi di legge e di statuto quale Sindaco Effettivo sino alla prossima Assemblea dei Soci

3 Nominata, dal Consiglio di Amministrazione in data 12/12/2018, membro effettivo dell'Odv nella sua qualità di Sindaco Effettivo, a seguito delle dimissioni di Francesca Rosetti in data 15/10/2018

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Nominato dal consiglio di amministrazione del 5 maggio 2017 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019. Giovanni Bozzetti

SOCIETA' DI REVISIONE EY S.p.A.

Incarico conferito dall'assemblea del 30 aprile 2014 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

COMITATO CONTROLLO, RISCHI, REMUNERAZIONE E NOMINE

Nominato dal consiglio di amministrazione del 5 maggio 2017 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

PRESIDENTE Roberto Ravazzoni

MEMBRO Francesca Golfetto

COMITATO STRATEGIE

Nominato dal consiglio di amministrazione del 12 dicembre 2018 con durata in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019.

PRESIDENTE Roberto Ravazzoni

MEMBRO Guido Ferretti

MEMBRO Raffaello Favagrossa

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI 2018

I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea ordinaria di Caleffi S.p.A. ("Società" o "Caleffi"), presso la sede legale in Viadana (MN), Via Belfiore n. 24, per il giorno 10 maggio 2019, alle ore 11.00, in unica convocazione, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

  • 1. Bilancio di esercizio al 31.12.2018. Presentazione del bilancio consolidato al 31.12.2018. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni inerenti e conseguenti
  • 2. Integrazione del Collegio Sindacale ai sensi dell'art. 2401 cod. civ.:
    • a. Nomina di un Sindaco effettivo;
    • b. Nomina di un Sindaco supplente;
    • c. Determinazione del compenso.

Deliberazioni inerenti e conseguenti

  • 3. Relazione sulla Remunerazione. Deliberazioni inerenti e conseguenti
  • 4. Acquisto e disposizione di azioni proprie. Deliberazioni inerenti e conseguenti

* * *

Informazioni relative al capitale sociale

Il capitale sociale di Caleffi S.p.A. è pari a euro 8.126.602,12, suddiviso in 15.628.081 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Al termine della giornata contabile del 27 marzo 2019, la Società possiede 409.948 azioni proprie ordinarie pari al 2,62% del capitale sociale.

Legittimazione all'intervento

Possono intervenire all'Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto ai sensi della normativa, anche regolamentare, vigente.

In particolare, la legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società effettuata dall'intermediario autorizzato, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea ("record date"), vale a dire alla data del 30 aprile 2019.

La citata comunicazione deve pervenire a Caleffi entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea (7 maggio 2019). Resta ferma la legittimazione all'intervento e al voto qualora la comunicazione sia pervenuta alla Società oltre il suddetto termine, purché entro l'inizio dei lavori assembleari.

Coloro che risulteranno titolari delle azioni solo successivamente a tale data ("record date") non avranno il diritto di intervenire e votare in Assemblea.

Integrazione dell'ordine del giorno e presentazione di nuove proposte di deliberazione

Entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso, i soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono:

  • chiedere l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti, ovvero
  • presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno.

Le domande - sottoscritte da coloro che le presentano e corredate dalla certificazione attestante la titolarità della partecipazione - devono essere presentate per iscritto presso la sede della Società (ovvero trasmesse a mezzo raccomandata a.r. ovvero all'indirizzo di posta elettronica [email protected]) all'attenzione dell'Ufficio Affari Legali e Societari.

L'integrazione dell'ordine del giorno non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta dell'organo di amministrazione o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa da quelle indicate all'articolo 125-ter, comma 1 del TUF.

Colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.

I soci che richiedono l'integrazione dell'ordine del giorno predispongono una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie di cui essi propongono la trattazione ovvero la motivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione presentate su materie già all'ordine del giorno. La relazione è presentata per iscritto presso la sede della Società (ovvero trasmessa a mezzo raccomandata a.r. ovvero all'indirizzo di posta elettronica [email protected]) all'attenzione dell'Organo di amministrazione della Società e dell'Ufficio Affari legali e Societari, entro il dianzi citato termine ultimo per la presentazione della richiesta di integrazione. L'Organo di amministrazione della Società mette a disposizione del pubblico la relazione, accompagnata dalle proprie eventuali valutazioni, contestualmente alla pubblicazione, di cui infra, della notizia dell'integrazione o della presentazione, con le modalità di cui all'articolo 125-ter, comma 1 del TUF.

Delle integrazioni all'ordine del giorno o della presentazione di ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno è data notizia, nelle stesse forme prescritte per la pubblicazione dell'avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima di quello fissato per l'Assemblea. Le ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno sono messe a disposizione del pubblico con le modalità di cui all'articolo 125–ter, comma 1 del TUF, contestualmente alla pubblicazione della notizia della presentazione.

Voto per delega e voto per corrispondenza o con mezzi elettronici

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare mediante delega rilasciata secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

Un fac-simile del modulo di delega di voto è reperibile presso la sede sociale e sul sito internet della Società www.caleffigroup.it - sezione "governance" – documenti societari - assemblea 10 maggio 2019. La delega può essere presentata per iscritto presso la sede della Società (ovvero notificata a mezzo raccomandata a.r. ovvero all'indirizzo di posta elettronica [email protected]) all'attenzione dell'Ufficio Affari Legali e Societari.

Il delegato che interverrà all'Assemblea dovrà comunque attestare la conformità all'originale della copia notificata e l'identità del delegante.

La Società non ha provveduto ad individuare un "rappresentate designato" di Caleffi a cui conferire deleghe con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno.

Lo Statuto sociale non prevede l'espressione del voto per corrispondenza o con mezzi elettronici.

Domande sulle materie all'ordine del giorno

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, entro il 7 maggio 2019 (compreso).

A tali domande verrà data risposta, al più tardi, durante l'Assemblea stessa.

Le domande - sottoscritte da coloro che le presentano e corredate dalla certificazione attestante la titolarità della partecipazione - devono essere presentate per iscritto presso la sede della Società (ovvero trasmesse a mezzo raccomandata a.r. ovvero all'indirizzo di posta elettronica [email protected]) all'attenzione dell'Ufficio Affari Legali e Societari.

La Società può fornire una risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto.

Non è dovuta una risposta, neppure in Assemblea, alle domande poste prima della stessa, quando le informazioni richieste siano già disponibili in formato "domanda e risposta" nell'eventuale sezione dedicata del sito internet www.caleffigroup.it ovvero quando, sempre sul sito internet della Società, la risposta sia stata pubblicata.

Si considera fornita in Assemblea la risposta in formato cartaceo messa a disposizione di ciascuno degli aventi diritto al voto all'inizio dell'adunanza.

Integrazione del Collegio Sindacale

A seguito delle dimissioni, nel corso dell'esercizio 2018, del Sindaco effettivo Francesca Rosetti, l'Assemblea degli azionisti è chiamata, tra l'altro, ad assumere i provvedimenti di cui all'art. 2401 cod. civ. ai fini dell'integrazione del Collegio Sindacale. In particolare, l'Assemblea è chiamata a:

  • nominare un Sindaco effettivo;
  • nominare un Sindaco supplente;
  • determinarne il compenso.

Si rammenta che - ai sensi dell'art. 13 dello statuto sociale - in caso di integrazione del Collegio Sindacale ai sensi dell'art. 2401 cod. civ., l'Assemblea è chiamata a deliberare con le modalità e maggioranze ordinarie; non trova, dunque, applicazione il sistema del voto di lista.

Tenuto conto della necessità di garantire - ai sensi della vigente disciplina - l'equilibrio tra i generi in seno all'organo di controllo, dovranno essere nominati candidati appartenenti al genere femminile.

Documentazione informativa

La documentazione inerente ai punti all'ordine del giorno sarà messa a disposizione del pubblico - presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A. (www.borsaitaliana.it), presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE () gestito da Spafid Connect S.p.A., nonché pubblicate sul sito internet della Società www.caleffigroup.it (sezione "governance" – documenti societari - assemblea 10 maggio 2019) almeno 21 giorni prima della data dell'Assemblea, ad eccezione della documentazione inerente al secondo punto all'ordine del giorno già a disposizione del pubblico dal 29 marzo 2019.

La documentazione di cui all'art. 77, comma 2-bis del cd. Regolamento Emittenti Consob sarà messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale entro il 24 aprile 2019.

I soci hanno diritto di prendere visione di tutti gli atti depositati presso la sede sociale e di ottenerne copia a proprie spese.

Contatti societari

L'Ufficio Affari Legali e Societari di Caleffi S.p.A. è a disposizione per eventuali ulteriori informazioni.

  • Telefono: +39 0375 7881
  • Indirizzo e-mail: [email protected]
  • Indirizzo: Via Belfiore n. 24 46019 Viadana (MN)

Per ogni altra informazione i singoli Azionisti sono invitati a fare riferimento al sito internet www.caleffigroup.it

Viadana (MN), 29 marzo 2019

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Giuliana Caleffi

Gruppo CALEFFI

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.126.602,12 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

RELAZIONE DEGLI

AMMINISTRATORI SULLA

GESTIONE

Gruppo CALEFFI

PREMESSA

La relazione sulla gestione consolidata del Gruppo Caleffi e la relazione sulla gestione della Capogruppo Caleffi S.p.A. vengono presentate in un unico documento, così come consentito dal D. Lgs. 9 aprile 1991, n. 127, art. 40, comma 2bis, dando maggiore rilievo, ove opportuno, agli aspetti rilevanti per il complesso delle imprese incluse nel consolidamento.

STRUTTURA E ATTIVITA' DEL GRUPPO

La struttura del Gruppo Caleffi al 31 dicembre 2018, include oltre alla Capogruppo Caleffi S.p.A., la seguente società controllata:

  • Mirabello Carrara S.p.A., partecipata al 70%, svolge attività di commercializzazione sul mercato mondiale dell'Home Fashion di lusso. Distribuisce con i marchi propri Mirabello, Carrara e Besana nonché con le licenze, in esclusiva worldwide, Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen, Diesel Home Linen.

Il consolidamento avviene con il metodo integrale.

OVERVIEW GRUPPO CALEFFI

  • Specializzato nella produzione e commercializzazione di collezioni moda e lusso per la casa, è tra i principali operatori del settore Home Fashion a livello internazionale;
  • Opera da più di 50 anni in uno dei tre settori che veicolano l'eccellenza del "Made in Italy" nel mondo: Fashion, Food e Furnishing;
  • Distribuisce a livello nazionale in oltre 1800 punti vendita (di cui 19 diretti) e a livello internazionale con una presenza nei più prestigiosi department store e in oltre 400 punti vendita;
  • Dispone di un prestigioso portafoglio di marchi propri e in licenza.

ANALISI DEL SETTORE

Il settore della biancheria casa ha fatto registrare nel 2018 un valore pari ad € 1,34 miliardi in flessione del 2% rispetto al dato 2017. (Fonte: Sita Ricerche).

Il settore si presenta piuttosto concentrato: i primi tre brand (Bassetti, Caleffi, Ikea) rappresentano il 25,6% del totale comparto.

Continua il trend di crescita della quota di mercato di Caleffi che è passata dal 4,7% del 2012 al 7,8% del 2018 (7,7% nel 2017) facendo registrare il più alto tasso di crescita fra tutti i competitors, consentendole di raggiungere la seconda posizione sul mercato.

HIGHLIGHTS 2018

In data 13 novembre 2018 Caleffi S.p.A. ha sottoscritto, con la RSU aziendale e i rappresentanti delle OO.SS territoriali di Mantova un accordo avente ad oggetto l'attivazione del contratto di solidarietà difensivo a far data dal prossimo 1° gennaio 2019, per la durata di 24 mesi con possibilità di estensione di ulteriori 12 mesi. Detto accordo - rivolto al personale in forza presso la sede di Viadana (uffici ed opificio) - garantisce tutti i posti di lavoro e minimizza i negativi impatti occupazionali e sociali scaturenti dalla forte contrazione del mercato dei prodotti imbottiti e trapuntati. L'accordo consente alla Società di preservare il proprio know-how interno e di gestire con maggiore flessibilità e competitività le proprie risorse produttive in funzione del concreto andamento del proprio business.

Andamento del titolo

Segmento: MTA
Codice ISIN IT0003025019
NUMERO AZIONI 15.628.081
CAPITALIZZAZ. (€ mln) al 27/03/2019 22,3

Partecipazioni rilevanti nel capitale secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'art. 120 del T.U.F. (situazione aggiornata al 27/03/2019)

FONTE: CONSOB

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale ordinario Quota % su capitale votante
Giuliana Caleffi Giuliana Caleffi 40,40% 41,49%
Rita Federici Rita Federici 14,70% 15,09%

CALENDARIO FINANZIARIO 2019

28 marzo 2019 CDA: Approvazione Progetto di Bilancio 2018
10 maggio 2019 Assemblea dei soci: Approvazione Bilancio 2018
10 maggio 2019 CDA: Informativa ricavi consolidati al 31/03/2019
12 settembre 2019 CDA: Approvazione Semestrale al 30/06/2019
12 dicembre 2019 CDA: Informativa ricavi consolidati al 30/09/2019

CONTATTI INVESTOR RELATIONS

Emanuela Gazza IR TOP Srl

Via Belfiore 24 Via Cantù 1 46019 Viadana (MN) 20121 Milano Tel: 0375 7881 Tel: 02 45473884 Fax: 0375 788320 Fax: 02 91390665 Email: [email protected] Email: [email protected]

Gruppo CALEFFI

ANALISI DELLA SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL GRUPPO

Di seguito vengono riportati i principali dati relativi al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2018 comparativamente con quelli dell'esercizio precedente.

RISULTATI ECONOMICI *
(in migliaia di euro) 31/12/2018 31/12/2017
Fatturato 50.616 56.281 °
Valore della produzione 51.083 56.868 °
Costo della produzione -50.462 -54.904 °
EBITDA 621 1,23% 1.964 3,49%
Ammortamenti e svalutazioni -1.601 -1.603
EBIT -980 -1,94% 361 0,64%
Oneri Finanziari e Perdite su Cambi -257 -335
Proventi Finanziari 191 49
Risultato prima delle imposte -1.046 -2,07% 75 0,13%
Imposte sul reddito 228 -100 °
Risultato dell'esercizio -818 -25
(Utile)/Perdita di pertinenza di terzi -88 -70
Risultato del Gruppo -906 -1,79% -95 -0,17%
ROE (Risultato/Patrimonio Netto) x 100 -6,97% -0,66%
ROI (Ebit/CIN) x 100 -3,93% 1,22%
ROS (Ebit/Fatturato) x 100 -1,94% 0,64%

* Il valore della produzione è dato dalla somma delle voci "Vendita di beni e servizi" e "Altri ricavi e proventi" esposti nello schema di conto economico.

Il costo della produzione è dato dalla somma delle voci "Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso", "Costi delle materie prime e altri materiali", "Variazione rimanenze di materie prime", "Costi per servizi", "Costi per godimento beni di terzi", "Costi per il personale" e "Altri costi operativi" esposti nello schema di conto economico.

L'Ebitda è pari al risultato operativo (€ -980 migliaia), aumentato degli "Ammortamenti" (€ 1.281 migliaia) e delle "Svalutazioni e rettifiche su crediti" (€ 320 migliaia).

L'Ebit equivale al risultato operativo esposto nello schema di conto economico.

Il calcolo del CIN, capitale investito netto, è esposto nella pagina seguente.

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA*

(in migliaia di euro)

31/12/2018 31/12/2017
1 Crediti commerciali 16.994 18.815
°
2 Rimanenze 15.403 17.217
°
Attività per imposte correnti 128 142
°
Altre attività correnti 959 522
A ATTIVO CORRENTE 33.484 36.696
3 Debiti commerciali 13.831 12.406
Altre passività correnti 1.749 2.156
°
B PASSIVO CORRENTE 15.580 14.562
A-B Capitale Circolante Netto (CCN) 17.904 22.134
Immobilizzazioni materiali 5.010 5.724
Immobilizzazioni immateriali 2.747 2.814
Partecipazioni 11 11
Imposte differite attive 1.463 1.182
Crediti tributari 144 193
C ATTIVO NON CORRENTE 9.375 9.924
Benefici verso i dipendenti 1.913 1.962
Imposte differite passive 3 -
Altri fondi 432 418
D PASSIVO NON CORRENTE 2.348 2.380
(A-B)+C-D Capitale Investito Netto (CIN) 24.931 29.678
(1+2-3) CAPITALE CIRCOLANTE OPERATIVO 18.566 23.626
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA -11.395 -14.830
PATRIMONIO NETTO 13.536 14.848

* La posizione finanziaria netta viene calcolata come da tabella a pagina 83

RICAVI

I ricavi sono pari ad € 50.616 mila in decremento del 10,1% rispetto al dato 2017 (€ 56.281 mila).

Le vendite Italia ammontano a € 46.478 mila con un'incidenza sul fatturato complessivo del 91,8%, in decremento rispetto al dato del 31 dicembre 2017 pari ad € 50.045 mila.

Le vendite estero sono pari ad € 4.138 mila con una incidenza del 8,2% sul fatturato complessivo, in decremento rispetto all'esercizio precedente (€ 6.236 mila, 11,1% sul fatturato).

La ripartizione geografica del fatturato estero è stata la seguente: € 1.884 mila nei paesi UE, € 2.254 mila nei paesi Extra-UE.

RISORSE UMANE

Il costo per il personale ammonta complessivamente a € 8.500 mila con un'incidenza sul fatturato del 16,8%.

Il dettaglio del personale in forza al 31 dicembre 2018 è il seguente:

31/12/2018 31/12/2017
Operai 73 76
Impiegati
Quadri
72
16
64
16
Dirigenti 1 1
Totale dipendenti 162 157
Lavoratori interinali 45 48
Totale complessivo 207 205

MATERIE PRIME

I prezzi delle materie prime si sono mantenuti sostanzialmente in linea con quelli dell'esercizio precedente.

RISULTATI ECONOMICI

L'EBITDA è positivo per € 621 mila (1,2% sul fatturato) in decremento rispetto al dato positivo per € 1.964 mila dell'esercizio 2017 (3,5% sul fatturato).

Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 1.281 mila in linea rispetto ad € 1.293 mila contabilizzati nel precedente esercizio, di cui € 1.171 mila relativi ad ammortamenti economico-tecnici delle immobilizzazioni materiali ed € 110 mila ad ammortamenti di immobilizzazioni immateriali.

L'EBIT è negativo per € 980 mila in decremento rispetto al dato del 2017 pari ad € 361 mila (0,6% sul fatturato).

Il risultato netto del Gruppo è negativo per € 906 mila, in peggioramento rispetto al risultato negativo per € 95 mila dell'esercizio precedente.

GESTIONE FINANZIARA E DEI RISCHI

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2018 è negativa per € 11.395 mila in miglioramento rispetto al dato del 31 dicembre 2017, negativo per € 14.830 mila.

Il rapporto fra esposizione finanziaria netta e mezzi propri al 31 dicembre 2018 risulta pari a 0,8.

Gli oneri finanziari ammontano a € 250 mila con un'incidenza sul fatturato pari allo 0,5% rispetto allo 0,6% del precedente esercizio.

Il saldo netto degli utili e perdite su cambi è negativo per € 7 mila. Le differenze cambio sono relative alla gestione operativa ordinaria, in particolare della controllata, poiché una parte del suo fatturato estero si sviluppa con gli Stati Uniti e le relative transazioni sono regolate in dollari americani. I proventi finanziari, pari a € 164 mila, si riferiscono principalmente a plusvalenze da "Attività finanziarie disponibili per la vendita", per effetto della contabilizzazione di ulteriori due acconti sulla liquidazione della holding di partecipazioni "Equilybra Capital Partners". Al 31 dicembre 2018 tutti gli importi versati, dalla Capogruppo, negli anni precedenti sono stati rimborsati e per il maggior valore sono stati contabilizzati proventi finanziari. L'attività di liquidazione di "Equilybra Capital Partners" continuerà nel corso del 2019, ma al momento non siamo in grado di stimare se vi saranno ulteriori riparti a favore di Caleffi S.p.A..

L'indebitamento finanziario è in parte regolato da tassi di interesse variabile, quindi il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse e, ad eccezione di quanto successivamente specificato, si evidenzia che il Gruppo non ha stipulato contratti derivati con finalità di copertura specifica in quanto ritiene che l'eventuale aumento dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale, data l'attuale struttura dell'indebitamento. Il ricorso a finanziamenti viene valutato in base alle esigenze aziendali del periodo. Si segnala che al 31 dicembre 2018 la Capogruppo ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 19 mila. Tale importo, al 31 dicembre 2018, è stato contabilizzato a conto economico nella voce "Oneri finanziari".

Il Gruppo effettua una parte degli acquisti di materia prima in dollari e per tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati e acquisti a termine di valuta. Tali derivati sono valutati al fair value. Al 31 dicembre 2018 non risultano in essere acquisti a termine di valuta.

L'eventuale aumento dei prezzi di acquisto di determinate materie prime, rappresenta un rischio abbastanza contenuto, in quanto il Gruppo, disponendo di una rete di fornitori ampia ed ubicata in diverse aree geografiche del mondo, riesce tempestivamente ad approvvigionarsi sul mercato che presenta le migliori condizioni di prezzo, senza che questo vada a discapito della qualità.

La Capogruppo e la Mirabello Carrara S.p.A. hanno in essere al 31 dicembre 2018 cessioni di crediti pro soluto (per i quali è stata effettuata la derecognition), rispettivamente per € 4,0 milioni e per € 0,1 milioni. Tali cessioni sono state regolate ai normali tassi di mercato e sono poste in essere per beneficiare di condizioni migliorative rispetto alle normali forme di finanziamento utilizzate.

La qualità del credito è molto elevata, frutto di una attenta selezione dei clienti e di un costante monitoraggio sul loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti mostra un valore contenuto. Il rischio di credito risulta riflesso in bilancio, nella voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni". Non vi sono condizioni di particolare concentrazione del rischio di credito.

La Capogruppo e la Mirabello Carrara S.p.A. non hanno in essere covenants su finanziamenti.

RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 35 e 36 del bilancio consolidato e nella Nota 33 e 34 del bilancio separato. Nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari pubblicata sul sito internet della società (www.caleffigroup.it), è illustrato il regolamento che disciplina i rapporti con le parti correlate.

La Capogruppo e la controllata Mirabello Carrara S.p.A., hanno rinnovato nell'esercizio 2018, l'adesione al consolidato fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del Tuir, D.P.R. 22 dicembre 1986 n° 917 per il triennio 2018-2020.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DELLA CAPOGRUPPO

RISULTATI ECONOMICI*

(in migliaia di euro) 31/12/2018 31/12/2017
Fatturato 38.422 41.219
°
Valore della produzione 38.884 41.768
°
Costo della produzione -39.146 -40.797
EBITDA -262
-0,68%
971
2,36%
Ammortamenti e svalutazioni -1.169 -1.090
EBIT -1.431
-3,72%
-119
-0,29%
Oneri Finanziari e Perdite su Cambi -172 -196
Proventi Finanziari e Utili su Cambi 187 72
Risultato prima delle imposte -1.416
-3,69%
-243
-0,59%
Imposte sul reddito 305 11
Risultato dell'esercizio -1.111
-2,89%
-232
-0,56%
ROE (Risultato/Patrimonio Netto) x 100 -8,26% -1,54%
ROI (Ebit/CIN) x 100 -6,94% -0,46%
ROS (Ebit/Fatturato) x 100 -3,72% -0,29%

° Ricalcolato per applicazione IFRS 15

* Il valore della produzione è dato dalla somma delle voci "Vendita di beni e servizi" e "Altri ricavi e proventi" esposti nello schema di conto economico.

Il costo della produzione è dato dalla somma delle voci "Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso", "Costi delle materie prime e altri materiali", "Variazione rimanenze di materie prime", "Costi per servizi", "Costi per godimento beni di terzi", "Costi per il personale" e "Altri costi operativi" esposti nello schema di conto economico.

L'Ebitda è pari al risultato operativo (€ -1.431 migliaia), aumentato degli "Ammortamenti" (€ 969 migliaia) e delle "Svalutazioni e rettifiche su crediti" (€ 200 migliaia).

L'Ebit equivale al risultato operativo esposto nello schema di conto economico.

Il calcolo del CIN, capitale investito netto, è esposto nella pagina seguente.

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA*

(in migliaia di euro)
-- ----------------------- -- -- --
31/12/2018 31/12/2017
1 Crediti commerciali 11.481 15.911
°
2 Rimanenze 10.042 11.802
°
Attività per imposte correnti 106 120
Altre attività correnti 634 417
A ATTIVO CORRENTE 22.263 28.250
3 Debiti commerciali 8.661 9.723
Altre passività correnti 1.615 1.846
B PASSIVO CORRENTE 10.276 11.569
A-B Capitale Circolante Netto (CCN) 11.987 16.681
Immobilizzazioni materiali 4.111 4.660
Immobilizzazioni immateriali 666 706
Partecipazioni 3.891 3.891
Imposte differite attive 1.242 937
Crediti tributari 144 193
C ATTIVO NON CORRENTE 10.054 10.387
Benefici verso i dipendenti 1.068 1.108
Altri fondi 348 332
D PASSIVO NON CORRENTE 1.416 1.440
(A-B)+C-D Capitale Investito Netto (CIN) 20.625 25.628
(1+2-3) CAPITALE CIRCOLANTE OPERATIVO 12.862 17.990
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA -7.173 -10.542
PATRIMONIO NETTO 13.452 15.086

° Ricalcolato per applicazione IFRS 15

* La posizione finanziaria netta viene calcolata come da tabella a pagina 141

La Società ha realizzato nel corso del 2018 un fatturato di € 38.422 mila in decremento del 6,8% rispetto all'esercizio precedente, pari ad € 41.219 mila. L'Ebitda è negativo per € 262 mila, in peggioramento rispetto al dato positivo per € 971 mila del 2017 (2,4% sul fatturato). L'Ebit è negativo per € 1.431 mila in peggioramento rispetto al dato negativo per € 119 mila del 2017.

Il risultato netto dell'esercizio è negativo per € 1.111 mila in peggioramento rispetto al dato 2017 negativo per € 232 mila. L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 è pari ad € 7.173 mila, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2017, negativo per € 10.542 mila.

INVESTIMENTI

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell'esercizio ammontano ad € 354 mila in decremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad € 822 mila, ed hanno riguardato principalmente il refitting del punto vendita di Noventa (VE), l'aggiornamento del sistema gestionale AS 400, la realizzazione di corner dedicati presso principali clienti e l'acquisto di carrelli elevatori.

L'investimento in comunicazione, interamente contabilizzato a conto economico nell'esercizio, è stato di € 538 mila, pari al 1,4% del fatturato, rispetto a € 694 mila del 2017. Il piano di comunicazione ha coinvolto una pluralità di mezzi: a una capillare campagna stampa, declinata su testate di settore e magazine femminili consumer, si è affiancata una strategica presenza televisiva, che ha visto il long video 60" on air nel preserale e prime time di Canale 5. Il concept della campagna è stato poi declinato in materiali pop finalizzati alla totale personalizzazione delle vetrine presso i principali clienti, nonché in una impattante campagna in esterna a supporto. Sono proseguite infine le iniziative di visual merchandising e di social media marketing, mirate ad una efficace conversione all'acquisto nei punti vendita fisici e online.

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, finalizzata allo studio e alla progettazione di nuovi prodotti e nuovi materiali, rappresenta un elemento fondamentale del modello industriale di Caleffi ed una tra le principali leve strategiche.

La Caleffi S.p.A. nel corso dell'esercizio 2018 ha proseguito nella sua attività di ricerca e sviluppo ed ha indirizzato i propri sforzi in particolare su progetti ritenuti particolarmente innovativi quali attività di studio, analisi, ricerca e sviluppo per la realizzazione delle nuove collezioni per i marchi propri e in licenza.

Per lo sviluppo dei progetti sopra indicati la Società ha sostenuto costi per un valore complessivo pari a circa € 538 mila. Sulla spesa incrementale complessiva di € 90 mila (calcolata rispetto alla media del triennio 2012-2014) la Società ha intenzione di avvalersi del credito di imposta Ricerca e Sviluppo previsto ai sensi dell'Art. 1, comma 35, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, e di fruirne in base alle modalità previste dalla suddetta normativa. L'importo di tale credito d'imposta, iscritto in bilancio, è pari ad € 45 mila.

L'attività di ricerca in argomento proseguirà nel corso dell'esercizio 2019.

Confidiamo che l'esito positivo di tali innovazioni possa generare buoni risultati in termini di fatturato con ricadute favorevoli sull'economia dell'azienda.

Tutti i relativi costi sostenuti nell'esercizio sono stati imputati a conto economico.

TUTELA DELLA PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI

A seguito dell'entrata in vigore del "nuovo" regolamento comunitario in materia di privacy - General Data Protection Regulation - la Società ha implementato una serie di attività finalizzate a garantire la compliance aziendale rispetto alla vigente disciplina in materia.

In particolare:

  • è stato istituito un registro dei trattamenti della Società, ove è riportata la mappatura di tutti i trattamenti di dati personali effettuati all'interno dell'organizzazione di Caleffi, sia come titolare del trattamento sia come responsabile esterno del trattamento;
  • sono state predisposte le nuove informative privacy;
  • è stata adottata una privacy policy in cui viene puntualmente descritto il modello organizzativo della Società in materia privacy e il sistema di gestione dei trattamenti operati all'interno della organizzazione aziendale.

All'Amministratore Delegato sono stati attribuiti specifici poteri (i.e. delega) per l'esercizio della titolarità privacy in capo a Caleffi S.p.A..

AZIONI PROPRIE

Il totale delle azioni proprie in portafoglio al 31dicembre 2018 ammonta a n. 370.745 azioni, pari al 2,37% del capitale sociale, per un controvalore di € 537 mila.

L'assemblea dei soci del 26 aprile 2018 ha conferito al Consiglio di Amministrazione, in continuità con la delibera assembleare del 5 maggio 2017, l'autorizzazione alla compravendita di azioni proprie sino al limite di legge. Tale autorizzazione è valida sino all'assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2018.

La controllata Mirabello Carrara S.p.A. non detiene azioni proprie, né azioni della controllante Caleffi S.p.A..

PARTECIPAZIONI DETENUTE DAGLI AMMINISTRATORI, DAI SINDACI, DAI DIRETTORI GENERALI E DAI LORO CONIUGI NON LEGALMENTE SEPARATI E FIGLI MINORI

Soggetto Funzione n° azioni
possedute
al 31/12/17
n° azioni
acquistate
nell'esercizio
n° azioni
vendute
nell'esercizio
n° azioni
possedute
al 31/12/2018
% capitale
sociale
Caleffi Giuliana Presidente 6.314.037 - - 6.314.037 40,40%
Federici Rita Amministratore 2.296.847 - - 2.296.847 14,70%
Ferretti Guido Amminist. Delegato 43.750 - - 43.750 0,28%
Soggetto Funzione n° warrant
posseduti
al 31/12/17
n° warrant
acquistati
nell'esercizio
n° warrant
venduti
nell'esercizio
n° warrant
posseduti
al 31/12/2018
% totale
warrant
Caleffi Giuliana Presidente 762.808 - - 762.808 24,43%
Federici Rita Amministratore 99.369 - - 99.369 3,18%
Ferretti Guido Amminist. Delegato 30.000 - - 30.000 0,96%

ANALISI ANDAMENTO DELLA SOCIETA' CONTROLLATA

Mirabello Carrara S.p.A.

La controllata Mirabello Carrara S.p.A. ha realizzato nell'esercizio 2018 un fatturato di € 14.820 mila in decremento dell'8,7% rispetto all'esercizio precedente (fatturato pari ad € 16.223 mila).

Il fatturato Italia è pari ad € 10.891 mila (73,5% del totale), mentre il fatturato estero è di pari ad € 3.929 mila (26,5% del totale).

La ripartizione geografica del fatturato estero è stata la seguente: € 1.745 mila nei paesi UE e 2.184 mila nel paesi Extra-UE.

L'Ebitda è pari ad € 889 mila con un'incidenza sul fatturato del 6%, rispetto ad € 1.003 mila del 2017 (6,2% sul fatturato).

L'Ebit è positivo per € 461 mila, con un'incidenza sul fatturato pari al 3,1% rispetto ad € 527 mila del 2017 (3,2% sul fatturato).

Il risultato netto è positivo per € 312 mila (2,1% sul fatturato) rispetto ad € 251 mila del 2017 (1,5% sul fatturato.

RICONCILIAZIONE TRA IL RISULTATO ECONOMICO E IL PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E IL RISULTATO ECONOMICO E IL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATI

valori in migliaia di euro

Risultato
Economico
Patrimonio Netto
al 31/12/2018
Bilancio della Capogruppo -1.111 13.452
Effetti dell'eliminazione delle partecipazioni -2 -660
Risultato pro-quota Mirabello Carrara S.p.A. 207 207
Bilancio consolidato di gruppo -906 12.999

INFORMAZIONI SUL PERSONALE, SULLA SICUREZZA E SULL'AMBIENTE

Per quanto riguarda le informazioni sul personale, sulla sicurezza e sulla gestione ambientale ai sensi dell'art. 2428 comma 2 del Codice Civile, si rinvia a quanto ampiamente commentato nella "Relazione sociale" esposta nel proseguimento del documento.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non sono occorsi eventi tali da rendere l'attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica sostanzialmente diversa da quella risultante dal bilancio al 31 dicembre 2018 o tali da richiedere rettifiche od annotazioni integrative allo stesso.

Si segnala che in data 1 marzo 2019 la Capogruppo è subentrata alla controllata Mirabello Carrara nella gestione del punto vendita presso l'outlet "Puglia Outlet Village" di Molfetta (BA).

Inoltre in data 7 marzo 2019 la Capogruppo è subentrata alla controllata Mirabello Carrara nella gestione del punto vendita presso l'outlet "La Reggia Designer Outlet" di Marcianise (CE).

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'attuale scenario di previsione è caratterizzato da rischi legati prevalentemente al rallentamento del commercio internazionale, anche a seguito di misure protezionistiche introdotte e da una accresciuta instabilità politica.

I consumi delle famiglie beneficeranno presumibilmente del miglioramento del mercato del lavoro e di bassi tassi reali di interesse.

Nel settore in cui opera il Gruppo le previsioni prospettano una sostanziale stabilità a volume e un leggero

Gruppo CALEFFI

calo a valore.

La Capogruppo sta predisponendo un Piano Strategico a medio termine (2019-2021), guida e base di riferimento per conseguire obiettivi di sviluppo e creazione di valore sostenibile nel tempo.

Tale piano, che indicherà:

  • Linee guida strategiche,
  • Segmenti e mercati di riferimento nel medio termine,
  • Strategie competitive e business model,
  • Opzioni di sviluppo per linee esterne,

si affiancherà alle iniziative già definite a fine 2018 e con impatti economici efficaci a partire dall'esercizio 2019, i cui pilastri fondamentali risultano essere la rivisitazione e razionalizzazione dell'offerta prodotti, la chiusura di punti vendita non performanti e il sensibile ridimensionamento dei costi di struttura per effetto del contratto di solidarietà sottoscritto e già descritto nel paragrafo "Highlights 2018". L'insieme di tali interventi determinerà un netto miglioramento della marginalità.

PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE CUI CALEFFI S.p.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI

Rischi e incertezze connessi alle condizioni generali dell'economia

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macro-economico, inclusi l'andamento del mercato immobiliare, l'incremento o il decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e il costo delle materie prime.

I risultati attesi possono inoltre essere influenzati, sul mercato domestico, dalla difficoltà della ripresa economica associata ad un alto tasso di disoccupazione, con la conseguente riduzione del reddito disponibile per il consumo, nonché dalla generalizzata difficoltà nell'accesso al credito.

Per quanto riguarda i mercati internazionali, le tensioni geopolitiche in essere in alcune regioni possono determinare rallentamenti nei flussi operativi.

Le incertezze sopra descritte potrebbero impattare negativamente i business e le attività del Gruppo.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse

Il Gruppo Caleffi, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse. L'esposizione ai rischi di cambio è collegata totalmente all'area dollaro, per effetto dei flussi esportativi verso gli Stati Uniti regolati in dollari, e dei flussi importativi da diverse parti del mondo in taluni casi regolati in dollari.

Il Gruppo, al fine di tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua talvolta coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati e acquisti a termine di valuta. Al 31 dicembre 2018 non risultano in essere acquisti a termine di valuta.

L'indebitamento finanziario del Gruppo è in parte regolato da tassi di interesse variabile, sui quali non sono state effettuate coperture specifiche, in quanto la fluttuazione dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale, tenendo conto dell'attuale struttura dell'indebitamento. Si segnala che al 31 dicembre 2018 la Capogruppo ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 19 mila.

Rischi connessi al management

Il successo del Gruppo dipende in larga parte dall'abilità dei propri amministratori e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo. La perdita delle prestazioni di un amministratore, manager o altre risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive, sulle attività e sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

Rischi connessi ai rapporti con i dipendenti

In Italia i dipendenti del Gruppo sono protetti da varie leggi e/o contratti collettivi di lavoro che garantiscono loro, tramite rappresentanze locali e nazionali, il diritto di essere consultati riguardo a determinate questioni, ivi inclusi il ridimensionamento e la riduzione dell'organico. Tali leggi e/o contratti collettivi di lavoro applicabili al Gruppo potrebbero influire sulla sua flessibilità nel ridefinire e/o riposizionare strategicamente la propria attività.

Si ritiene che il Gruppo, per le sue dimensioni e per la sua storia di relazioni sindacali, non sia toccato in maniera significativa da tali rischi.

Rischio prezzo

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo per quanto concerne gli acquisti di determinate materie prime. Per far fronte a tale rischio, il Gruppo da diversi anni ha costituito una rete di fornitori ampia e ubicata in diverse aree geografiche del mondo ed ha reindustrializzato il prodotto, riuscendo ad approvvigionarsi sul mercato che al momento rappresenta le migliori condizioni di prezzo senza che questo vada a discapito della qualità.

Le oscillazioni dei prezzi nei mercati azionari potrebbero determinare perdite di valore delle eventuali attività finanziarie classificate come "available for sale". Nel bilancio dell'esercizio 2018 non sono state iscritte a conto economico perdite di valore, bensì è stato iscritto un provento finanziario pari ad € 164 mila, per effetto del provento derivante dal rimborso parziale dell'investimento in "Equilybra Capital Partners".

Rischio credito

Il rischio di credito correlato alla solvibilità delle controparti commerciali, è da sempre oggetto di una politica attenta alla selezione dei clienti e di costante monitoraggio del loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti e delle sofferenze mostra un valore contenuto. Non vi sono particolari Gruppo CALEFFI

concentrazioni di crediti da segnalare.

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Al momento non si segnalano difficoltà per il Gruppo ad ottenere linee di credito e finanziamenti.

Continuità aziendale

Poiché non vi sono dubbi circa la continuità aziendale del Gruppo, il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività e della capacità a operare come un'entità in funzionamento. La storia di redditività del Gruppo, il portafoglio brand di eccellenza, l'assenza di problematiche nell'accesso alle risorse finanziarie e di impatti negativi dei rischi e delle incertezze descritti nella presente sezione, confermano l'appropriata adozione del presupposto della continuità aziendale.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

La relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2019 è disponibile sul sito internet della Società (www.caleffigroup.it).

Gruppo CALEFFI

RELAZIONE SOCIALE

La Relazione Sociale del Gruppo Caleffi è uno strumento volontario con il quale si dà conto a tutti gli stakeholder, o portatori d'interesse, del proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili all'interno e all'esterno i programmi, le attività e i risultati raggiunti secondo modalità non evidenti nei tradizionali documenti. In un contesto di sempre maggior attenzione, anche il Gruppo Caleffi si è voluto orientare verso azioni di responsabilità sociale o corporate social responsibility. Adottare decisioni di responsabilità sociale significa per il Gruppo Caleffi tenere un comportamento attento alle implicazioni sociali delle attività svolte dall'organizzazione, ossia andare oltre il semplice rispetto della legge vigente, investendo di più nel rapporto con le parti interessate, nel capitale umano e nell'ambiente.

E' noto come la performance del Gruppo dipenda non solo da elementi concreti ma anche dai cosiddetti intagibles, quali la fiducia degli stakeholders, la reputazione e l'attenzione al benessere dell'ambiente e della comunità in cui il Gruppo opera o con cui entra in contatto. Tutti questi elementi non devono essere considerati solamente come costi, ma anche e soprattutto come opportunità che permettono al Gruppo di aumentare la propria competitività e i propri risultati, incrementando il suo sviluppo. Il profitto non può e non deve essere percepito come unico indicatore dello stato di salute del Gruppo; esso indica sicuramente la capacità di stare sul mercato, ma non deve essere l'unico scopo, in particolare si deve fare carico di altri tipi di responsabilità che vanno oltre i risultati puramente economici, quali ad esempio soddisfare i consumatori, attirare nuovi clienti e contribuire allo sviluppo della comunità in cui il Gruppo si trova ad essere integrata.

Da sempre i pilastri su cui la responsabilità sociale del Gruppo Caleffi si basa sono: innovazione, qualità, creatività, attenzione al cliente e risorse umane, elementi considerati imprescindibili per coniugare il successo dell'impresa con l'etica nella conduzione degli affari.

Lo strumento principale attraverso il quale il Gruppo Caleffi persegue tali obiettivi è rappresentato dal Codice di Condotta. Il Codice di Condotta può definirsi la "Carta Costituzionale del Gruppo", una carta dei diritti e dei doveri morali che determina le responsabilità etico-morali da rispettare, in modo da evitare comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera all'interno o con il Gruppo, che potrebbero ledere l'immagine e il corretto funzionamento dello stesso. Si tratta quindi di un documento ufficiale del Gruppo Caleffi approvato dal Consiglio di Amministrazione che contiene i valori cui il Gruppo si ispira nella conduzione degli affari, nonché le responsabilità e l'impegno "etico". Caleffi aveva già adottato un proprio Codice di Condotta nel 2004 con l'obiettivo di diffondere all'interno dell'azienda una cultura "etica", nel 2008 e nel 2011 sono state effettuate delle rivisitazioni al fine di confermare l'impegno del Gruppo e resesi necessarie a causa anche delle evoluzioni organizzative intervenute e, in particolar modo, dei mutamenti dello scenario normativo.

Il Codice è parte integrante e sostanziale del contratto di lavoro di ogni dipendente, di conseguenza il Gruppo esige da tutti i dipendenti una rigorosa osservanza delle disposizioni del Codice. Qualsiasi violazione delle disposizioni dello stesso è perciò trattata con fermezza con la conseguente adozione di adeguate misure sanzionatorie. Il Gruppo si adopera inoltre per fare in modo che i principi del Codice siano condivisi, oltre che dai soggetti interni, anche da consulenti, da fornitori e da qualsiasi altro soggetto con cui intrattiene rapporti stabili d'affari. Il Gruppo non instaura né prosegue rapporti d'affari con chiunque si rifiuti espressamente di rispettare i principi del Codice.

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

Il Gruppo Caleffi riconosce la centralità e l'importanza delle persone, valore primo in azienda per garantirne la crescita stessa perché contribuiscono, con l'impegno, le capacità professionali e le idee, alla realizzazione della Mission aziendale, creando benefici per tutti gli stakeholder.

È inoltre innegabile riconoscere come il miglioramento costante del servizio alla clientela e l'accrescimento dei risultati aziendali sono resi possibili dall'impegno, dalla competenza e dalla disponibilità delle proprie risorse umane che compongono la comunità aziendale. Sono, infatti, le risorse umane che rappresentano il Gruppo Caleffi e ne testimoniano, con i propri comportamenti, la professionalità, la serietà, la reputazione e la credibilità. Per tali motivi, le persone che lavorano nel Gruppo Caleffi, sono considerate la più importante e preziosa risorsa competitiva e come tale è valorizzata e tutelata attraverso il rispetto, il coinvolgimento, la motivazione, unita ad una continua ed adeguata formazione.

Il Gruppo Caleffi promuove la cultura e la politica delle pari opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento equo sulla base delle competenze e delle capacità, senza discriminazione alcuna. In particolare chiunque lavori per il Gruppo Caleffi deve veder rispettati i suoi diritti umani fondamentali, e non subire alcuna sofferenza fisica o psicologica a causa del proprio lavoro. Raccomandiamo che tutti i nostri dipendenti siano liberi di aderire pacificamente e legalmente ad associazioni di propria scelta, e che abbiano diritto alla contrattazione collettiva. Il Gruppo Caleffi non si avvale di lavoro minorile.

Tutti i dipendenti sono tutelati dal subire discriminazioni a causa della propria razza, colore, sesso, preferenza sessuale, stato civile, gravidanza, maternità o paternità, religione, opinioni politiche, nazionalità, origine etnica o sociale, stato sociale, invalidità, età, appartenenza sindacale, e così via.

Il Gruppo Caleffi si preoccupa che i dipendenti con pari esperienza, rendimento e competenza ricevano la stessa remunerazione per lo stesso lavoro svolto da altri in condizioni di lavoro analoghe.

Il Gruppo Caleffi si impegna a salvaguardare l'integrità morale dei dipendenti, assicurando il diritto a condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona. Per questo motivo garantisce i lavoratori da atti di violenza psicologica o mobbing e osteggia qualsiasi atteggiamento o comportamento contrario al principio del pluralismo o lesivo della persona e delle sue inclinazioni. I dipendenti, ad ogni livello, sono tenuti a collaborare al fine di mantenere in azienda un clima di reciproco rispetto della dignità, dell'onore e della reputazione di ciascuno, facendosi parti attive per impedire comportamenti interpersonali ingiuriosi o diffamatori. Non sono ammesse molestie sessuali e devono essere evitati comportamenti che possono turbare la sensibilità della persona.

E' importante che ciascun dipendente abbia una buona comprensione dell'andamento operativo e finanziario dell'azienda, e possa così adoperarsi meglio per potenziarlo. Essendo il Gruppo Caleffi una realtà quotata, tuttavia, ciò deve essere conforme alla politica aziendale riguardante la divulgazione di informazioni finanziarie e con norme quali le regole su operazioni "insider" e quelle adottate dalle borse valori e dalle autorità di vigilanza. L'obbligo del Gruppo Caleffi di attenersi a tali regole definisce il modo in cui vanno gestite notizie che potrebbero influire sulla quotazione dei titoli. Osservazioni sull'andamento finanziario e sulle prospettive possono essere espresse a terzi soltanto dai portavoce ufficiali del Gruppo, a ciò autorizzati dalla direttiva in materia. A nessun dipendente è consentito offrire a nome di Caleffi commenti sul Gruppo o sui suoi affari alla stampa, né ad investitori, analisti finanziari o settoriali, o consulenti esterni, né su pagine chat in internet od in altri fori pubblici, se non previo benestare della funzione Investor Relations del Gruppo.

La funzione Risorse Umane si attiva al fine di diffondere a tutta la struttura l'applicazione della politica etica dell'azienda in termini di risorse umane e per assicurare la realizzazione degli obiettivi indicati. Le attività svolte dalla funzione Risorse Umane rispondono a diversi obiettivi e possono così distinguersi:

Ricerca, selezione e assunzione: l'obiettivo è quello di garantire la copertura costante degli organici previsti in budget, con personale la cui qualità, considerata in rapporto al costo e con riferimento così alla prestazione immediata come al suo potenziale, sia in linea con i programmi di sviluppo del Gruppo.

La valutazione del personale da assumere è effettuata in base alla corrispondenza dei profili dei candidati rispetto a quelli attesi in funzione delle esigenze del Gruppo, nel rispetto delle pari opportunità per tutti i soggetti interessati.

  • Addestramento del personale: l'obiettivo è quello di integrare le conoscenze, capacità ed attitudini del personale di ogni livello in modo da assicurare l'adeguatezza a quanto richiesto dai compiti correntemente svolti, rispondendo anche alle ragionevoli aspirazioni in materia del personale stesso ed anticipando le esigenze future del Gruppo.
  • Formazione del personale: l'obiettivo è quello di inserire come componente dello sviluppo del personale, la considerazione del miglioramento globale della personalità, per facilitarne il mantenimento su livelli di comprensione della realtà esterna ed interna al Gruppo, adeguati ai cambiamenti che si verificano ed alle problematiche che si presentano.
  • Gestione delle qualifiche e delle retribuzioni: l'obiettivo è consentire al Gruppo di disporre stabilmente nelle posizioni previste in organico di persone in possesso delle qualifiche più adatte, retribuite in modo equo rispetto alle situazioni del Gruppo ed extra-Gruppo.
  • Gestione del personale e piani di carriera: l'obiettivo è quello di predisporre i mezzi per garantire al massimo la rispondenza tra necessità del Gruppo e fondate ambizioni personali quanto a evoluzioni di carriera, individuando con l'utilizzo di valutazioni raccolte sul personale, le risorse potenzialmente suscettibili di promozione. Il Gruppo si impegna a definire sostenibili piani di carriera, obiettivi e premi incentivanti per il personale e comunque tali da non condurre il personale al compimento di attività contrarie ai principi e valori sanciti dal presente Codice.
  • Comunicazione col personale: l'obiettivo dell'attività consiste nel:
    1. diffondere a tutto il personale e ricevere da questo informazioni, dati ed opinioni sulle situazioni e problemi del Gruppo in modo da facilitare la comprensione reciproca tra direzione e personale e la matura integrazione di questo nel contesto del Gruppo;
    1. sviluppare la cultura del confronto tra RSU e azienda finalizzata ad avvicinare le reciproche posizioni, al miglioramento delle reciproche comprensioni e creare un equilibrio nei rapporti interpersonali che impedisca eventuali tensioni.

Ciascun dipendente, nello svolgimento della propria attività, è tenuto a tutelare ed utilizzare con diligenza i beni e le attrezzature aziendali messi a sua disposizione, attraverso comportamenti responsabili, evitando sia un uso improprio, che possa danneggiare gli stessi o ridurne l'efficienza, sia un utilizzo a fini personali o comunque contrari agli interessi del Gruppo. Mentre per quanto riguarda le applicazioni informatiche, ogni dipendente e collaboratore è tenuto ad adottare scrupolosamente quanto previsto dalle politiche di sicurezza del Gruppo, al fine di non compromettere la funzionalità e la protezione dei sistemi informatici o telematici.

RAPPORTI CON L'ESTERNO

Clienti

I rapporti di affari instaurati dal Gruppo Caleffi si ispirano ai principi di lealtà, correttezza, trasparenza, efficienza e con il dovuto rispetto delle norme poste a tutela della salute del consumatore.

I dipendenti devono seguire le procedure interne del Gruppo finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo attraverso lo sviluppo e il mantenimento di rapporti proficui e duraturi con i clienti, offrendo sicurezza, assistenza, qualità e valore sostenuto dall'innovazione continua.

Il Gruppo Caleffi, ha l'obiettivo della piena soddisfazione del consumatore finale e quindi deve riservare particolare attenzione ai reclami del cliente, in quanto rappresentano la più grande ricchezza del Gruppo.

Il Gruppo, nel rapporto con i clienti, deve evitare ingiuste discriminazioni nelle trattative con gli stessi e non deve fare uso improprio del loro potere contrattuale a danno di un qualsiasi cliente. In tal senso il Gruppo non ricorre a pratiche elusive o comunque scorrette e fornisce ai clienti comunicazioni complete, onde evitare di tralasciare qualsivoglia elemento rilevante ai fini della decisione del cliente. In particolare, porre in essere attività di commercializzazione di prodotti idonee a trarre in inganno il consumatore finale circa quantità, qualità, origine e provenienza dei prodotti offerti.

Il Gruppo, all'interno delle varie campagne pubblicitarie, si impegna a non utilizzare strumenti pubblicitari ingannevoli o non veritieri e ad attenersi a verità nelle comunicazioni pubblicitarie, commerciali o di qualsiasi altro genere, impegnandosi e garantendo che i prodotti erogati ai clienti corrispondano agli standard commerciali ed alle comunicazioni suddette.

Il Gruppo si impegna inoltre a fornire prodotti che soddisfino le ragionevoli aspettative del cliente e ne tutelino la sicurezza e l'incolumità, a garantire adeguati standard di qualità dei servizi/prodotti offerti sulla base di livelli predefiniti, monitorando periodicamente la qualità percepita e la piena conformità (in termini di origine, provenienza, qualità, quantità) dei suddetti prodotti con quanto statuito nei propri standard contrattuali e nelle proprie comunicazioni commerciali e pubblicitarie in genere. Proprio per questi motivi da anni sono in funzione un numero verde dedicato (800 238 066) e un indirizzo di posta elettronica specifico ([email protected]) che forniscono al cliente risposte puntuali e precise a fronte delle varie richieste di natura tecnica, di distribuzione e relative alla struttura dei prodotti. Dal 2011 inoltre il servizio Linea Cortese è stato ulteriormente potenziato, in quanto a seconda della specifica richiesta o bisogno del cliente, il centralino smista automaticamente la telefonata verso il soggetto competente nella risposta, permettendo quindi al cliente di ottenere una risposta ancora più precisa e tempestiva rispetto al passato.

Fornitori

Il Sistema Fornitori svolge un ruolo fondamentale per il miglioramento della competitività del Gruppo. Le relazioni che il Gruppo Caleffi ha con i propri fornitori sono improntate alla collaborazione di lungo periodo e sono basate sulla correttezza negoziale, l'integrità, l'equità contrattuale e la condivisione delle strategie di crescita. Il Gruppo Caleffi garantisce l'assoluta imparzialità nella scelta dei fornitori e si impegna a rispettare rigorosamente i termini di pagamento pattuiti. Inoltre il Gruppo intende perseguire una politica di approvvigionamento che rafforzi il proprio legame con il territorio locale.

Nei rapporti di fornitura di beni e/o servizi è fatto obbligo ai dipendenti di osservare le normative interne per la selezione e la gestione dei rapporti con i fornitori, non precludendo ad alcuna azienda fornitrice in possesso dei requisiti richiesti la possibilità di competere per aggiudicarsi una fornitura, adottare nella selezione criteri di valutazione oggettivi e trasparenti, ispirarsi ai principi di correttezza e buona fede nella corrispondenza e nel dialogo con i fornitori, in linea con le più rigorose pratiche aziendali ed ottenere la collaborazione del fornitore nell'assicurare costantemente il soddisfacimento delle esigenze dei clienti del Gruppo Caleffi in termini di qualità e costi.

I principi ispiratori a cardine della politica di acquisto sono la soddisfazione del cliente, la redditività dell'attività d'impresa, l'immagine del Gruppo, la responsabilità ambientale, mentre i processi di selezione privilegiano la competenza dei fornitori, spesso correlata alla qualità del management, ed alla loro competitività.

I fornitori sono individuati e selezionati attraverso procedure chiare e non discriminatorie, utilizzando criteri oggettivi e trasparenti, ed ispirandosi ai seguenti principi:

  • ricercare fornitori referenziati ed in possesso di considerevoli competenze e risorse tecnologiche con i quali instaurare veri e propri rapporti di lungo termine finalizzati ad ottimizzare l'efficienza complessiva delle relazioni commerciali;
  • individuare fornitori con idee innovative;
  • ricercare fornitori che abbiano la consapevolezza ed il rispetto per l'ambiente non solo per quanto riguarda le problematiche d'inquinamento ma anche le problematiche sociali e in particolare la tutela dei diritti dei lavoratori e della loro sicurezza;
  • garantire il rispetto degli standard qualitativi definiti a livello di Gruppo;
  • contenere i costi;
  • gestire le trattative negoziali con la massima imparzialità e secondo criteri preliminarmente stabiliti;
  • rispettare la trasparenza nella valutazione e scelta dei fornitori adottando criteri standardizzati alla luce degli obbiettivi aziendali;
  • rispettare i precetti normativi;
  • adeguare continuamente strumenti e processi in linea con le più moderne metodologie;
  • accrescere la cultura dei collaboratori con particolare attenzione alle competenze specifiche e alla conoscenza e consapevolezza dei valori e degli obbiettivi del nostro Gruppo.

Il personale che si occupa della selezione e valutazione dei fornitori deve richiedere inoltre a questi ultimi una dichiarazione che attesta che l'azienda fornitrice aderisce ai principi generali della norma internazionale SA8000, ed in particolare che:

  • non utilizza o dà sostegno a lavoro infantile;
  • non ricorre né dà sostegno a lavoro forzato;
  • garantisce ai propri dipendenti un luogo di lavoro salubre ed adotta le misure adeguate per prevenire incidenti o danni alla salute che possono verificarsi durante lo svolgimento del lavoro od in conseguenza di esso, minimizzando, per quanto sia ragionevolmente praticabile, le cause di pericolo ascrivibili all'ambiente di lavoro;
  • rispetta il diritto di tutto il personale a formare libere associazioni od aderire alle associazioni dei lavoratori di loro scelta ed il diritto alla contrattazione collettiva;
  • non attua, né dà sostegno alla discriminazione nell'assunzione, nella remunerazione, nell'accesso alla formazione, promozione, pensionamento, in base a razza, ceto, origine, religione, invalidità, sesso, orientamento sessuale, appartenenza sindacale, affiliazione politica, ecc.;
  • non attua o dà sostegno all'uso di punizioni corporali, coercizione mentale o fisica, abuso verbale, ecc.;
  • rispetta le leggi e gli standard applicabili sull'orario di lavoro;
  • garantisce che il salario pagato sia sempre corrispondente agli standard minimi o legali e che sia sufficiente a soddisfare i bisogni primari del personale.

Una volta iscritti all'interno dell'anagrafica fornitori, gli stessi sono costantemente monitorati attraverso un sistema di vendor rating e, successivamente, a campione tra quelli più importanti per valore aggiunto conferito al prodotto, attraverso visite presso le proprie sedi, volte ad accertare il rispetto dei requisiti specificati dal Gruppo Caleffi e dichiarati al momento della qualifica.

POLITICA IN MATERIA DI IGIENE, SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Il Gruppo Caleffi svolge le proprie attività in armonia con la legislazione vigente a tutela delle condizioni di lavoro. Nel rispetto della persona quale elemento indispensabile al raggiungimento degli obiettivi dell'azienda, il Gruppo si impegna affinché la propria attività, i propri impianti e servizi siano compatibili con l'obiettivo della miglior prevenzione e protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori, nell'ottica di minimizzare i rischi derivanti dall'attività lavorativa normale, da situazioni particolari o di emergenza.

La gestione efficiente degli aspetti della sicurezza ed il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento richiedono il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutto il personale. La formazione diviene dunque un momento fondamentale per educare, istruire, sensibilizzare il personale e motivarlo al perseguimento degli obiettivi comuni. Per questo motivo ogni anno vengono organizzati corsi di formazione sulla sicurezza sul luogo di lavoro oppure i dipendenti prendono parte a corti specifichi organizzati da soggetti terzi. L'obiettivo è quello di contribuire a far nascere una vera e propria cultura della sicurezza in modo tale che lavorare in sicurezza diventi parte integrante delle modalità di conduzione e gestione di tutte le attività aziendali. Nel corso dell'anno 2018 sono stati organizzati in sede i seguenti corsi:

  • Corso di formazione per addetti ai carrelli elevatori, tenutosi dal 12 e 16 Gennaio, a cui hanno partecipato nr. 6 operai per nr. 72 ore complessive;
  • Corso di aggiornamento primo soccorso, tenutosi in data 18 Aprile, a cui hanno partecipato nr. 9 operai e nr. 4 impiegati, per nr. 52 ore complessive;
  • Corso di aggiornamento antincendio rischio medio, tenutosi in data 10 Maggio, a cui hanno partecipato nr. 13 operari, nr. 4 impiegati e nr. 2 quadri, per nr. 76 ore complessive;
  • Corso di formazione specifica sulla sicurezza per lavoratori ad alto rischio, tenutosi dal16 al 23 Ottobre, a cui hanno partecipato nr. 2 operai e nr. 1 quadri, per nr. 36 ore complessive.

Nel 2018 si sono verificati due infortuni sul lavoro e nessun infortunio in itinere.

Infortuni Uomini Donne Somma
sul lavoro 1 1 2
in itinere 0 0 0
Totale 1 1 2

37 Bilancio al 31 dicembre 2018

Giornate perse per infortunio Uomini Donne Somma
sul lavoro 6 20 26
in itinere 0 0 0
Totale 6 20 26

Inoltre per implementare azioni di miglioramento e per coinvolgere i lavoratori, sono previste riunioni annuali tra la Direzione, il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il Responsabile dei lavoratori per la sicurezza; un momento di confronto per analizzare le situazioni problematiche ed adottare le misure correttive adeguate, in un'ottica di miglioramento continuo.

Per realizzare quanto detto il Gruppo si impegna quotidianamente a:

  • eliminare/ridurre al minimo i rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, privilegiando gli interventi alla fonte;
  • adottare, per l'esercizio dell'attività produttiva, attrezzature, macchinari ed impianti rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza;
  • sostituire, per quanto riguarda i prodotti utilizzati, ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
  • limitare al minimo il numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti ai rischi;
  • adottare sistemi di gestione appropriati per assicurare e mantenere un elevato livello di prevenzione e di protezione dai rischi di infortuni e di malattie professionali;
  • garantire idonea informazione, formazione, sensibilizzazione ed addestramento in materia di sicurezza e di salute a tutti i lavoratori.

Alla data del 31 Dicembre 2018 il sistema di gestione per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro di Caleffi è certificato secondo gli standard internazionali OHSAS 18001.

Occorre infine ricordare che in tema di sicurezza sul luogo di lavoro, a seguito degli eventi sismici del 20 e del 29 Maggio 2012, che hanno interessato anche la Provincia di Mantova, il Gruppo Caleffi, all'indomani del tragico evento, tramite tecnici specializzati ha provveduto immediatamente ad effettuare uno scrupoloso sopralluogo di tutti i fabbricati ed ad apportare nel corso dei mesi successivi gli eventuali interventi, che si sono ritenuti necessari, per ripristinare le condizioni di sicurezza qualora queste fossero venute meno ed ad evitare cedimenti nei fabbricati come si sono verificate in Emilia, qualora dovessero ripresentarsi scosse telluriche.

GESTIONE AMBIENTALE

La tutela dell'ambiente è in questi anni un tema che incide fortemente sulla competitività delle imprese. La gestione degli impatti ambientali, la prevenzione e la gestione dei rischi, ma anche il problema dell'energia e dei suoi costi, rappresentano oggi per le imprese aspetti di importanza sostanziale, perché direttamente connessi alla sostenibilità del business e quindi alla capacità di sopravvivenza dell'impresa stessa. Per questi motivi, pur non avendo impatti ambientali particolarmente rilevanti in relazione al proprio processo produttivo, il tema dell'ambiente è particolarmente importante per il Gruppo Caleffi e per i suoi stakeholder e da molti anni Caleffi si adopera appunto per minimizzare il suo impatto ambientale. Il sistema di gestione ambientale è basato sullo standard ISO 9001:2000.

Proprio in tal ottica nel 2012 il Gruppo Caleffi ha realizzato un impianto fotovoltaico della potenza di 1 MGW sulle coperture dei propri magazzini. Tale operazione del costo complessivo di quasi due milioni di Euro ha permesso da un lato di eliminare le vecchie coperture esistenti in amianto, bonificando quindi il materiale stesso ed adempiendo ad un obbligo di legge, molti anni prima della sua scadenza, e dall'altro lato di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile al servizio del processo produttivo, mentre

quella prodotta in eccesso, rispetto al fabbisogno aziendale, viene immessa in rete e venduta al gestore. Nel 2018 l'energia elettrica prodotta è stata pari 860.712 Kwh, di cui Kwh 426.792 consumata direttamente dalla società all'interno del proprio processo produttivo (pari a circa il 50% del fabbisogno energetico aziendale) e Kwh 433.920 ceduta al gestore. Tale produzione, che avrebbe permesso la ricarica di nr. 21.540 automobili elettriche, ha evitato l'emissione in atmosfera di CO2 pari a 457 tonnellate, equivalenti alla piantumazione di nr. 1.120 alberi. Inoltre nell'ottica di massimizzare l'energia prodotta da fonte rinnovabile dal 2017 è stato introdotto un sistema di monitoraggio dell'impianto fotovoltaico con sensore di temperatura e di irraggiamento dei moduli.

La performance in materia ambientale viene realizzata mediante l'attuazione della politica ambientale del gruppo, che consiste nel:

  • tutelare l'ambiente attraverso il rispetto delle prescrizioni legislative e regolamentari;
  • migliorare la consapevolezza ambientale di tutti i dipendenti;
  • non inquinare;
  • collaborare con i fornitori per evitare rischi ambientali;
  • ottimizzare costantemente l'impiego delle risorse;
  • ridurre consumi e emissioni di CO2 legati al parco auto aziendale, attraverso il ricambio periodico degli autoveicoli;
  • controllare periodicamente i consumi di energia elettrica, idrici e termici delle sedi centrali e dei vari punti vendita dislocati sul territorio. A tal fine proprio dal 2017 è stato implementato un sistema di misuratori elettronici volti a tenere monitorati i consumi elettrici.

ATTIVITA' SOCIALI

Valorizzando l'attività di Corporate Giving, il Gruppo intende innanzitutto sostenere il terzo settore con risorse volte a stimolare il miglioramento del contesto sociale in cui operano, con il principale obiettivo di coprire aree di solidarietà altrimenti scoperte e diffondere la cultura del sociale in strati più larghi della popolazione, affermando modelli di comportamento valoriali.

Infatti negli ultimi anni il Gruppo Caleffi ha mantenuto ed ampliato l'impegno rivolto al mondo dello sport, coniugando l'attenzione alla formazione dei più giovani con l'ascolto delle esigenze più dinamiche del tessuto sociale locale. Le società sportive sostenute, oltre a promuovere una cultura di sport, come il calcio, il volley e il rugby, sono attive nella formazione di bambini e ragazzi grazie ai settori giovanili.

In tal ottica nel 2018 il Gruppo Caleffi ha continuato a sostenere il progetto locale VBC Pallavolo Rosa Casalmaggiore. Il progetto, attivo dal luglio 2008, è nato dalla unione di due pluritrentennali realtà della

pallavolo cremonese: la VBC Casalmaggiore e la Pallavolo Ostiano e nel giro di pochi anni, a suon di promozioni, è arrivata a partecipare alla massima competizione nazionale. La VBC Casalmaggiore infatti è riuscita a conquistare, nel 2013, la partecipazione al campionato nazionale (A1 femminile) di pallavolo e nel Maggio 2015 ha addirittura festeggiato la conquista del suo primo storico scudetto, tra lo stupore degli addetti ai lavori, garantendosi, per la stagione sportiva successiva, la partecipazione

alla Champions League, che è arrivata a conquistare ad Aprile, laureandosi Campione d'Europa da matricola, e sconfiggendo sul campo squadre di caratura mondiale. La conquista della Champions League ha consegnato al club la possibilità di partecipare al Mondiale del Club, disputatosi ad Ottobre 2016 nelle Filippine, arrivando a disputando la finalissima, persa poi al tie-break del quinto set.

Infine per quanto riguarda il calcio Caleffi sostiene l'associazione Rapid United A.s.d., nata nel 2015 dalla fusione di due realtà calcistiche del territorio. L'A.s.d. Rapid United opera oggi su un territorio di otto Comuni dell'area Oglio Po a cavallo tra le province di Mantova e Cremona. La struttura consta attualmente 14 squadre iscritti ai vari campionati, dalla prima squadra militante nel campionato di Seconda Categoria sino ai Piccoli Amici,

per complessivi 250 atleti e 50 persone tra staff tecnico e dirigenti.

Inoltre il Gruppo Caleffi da sempre dà il proprio contributo a sostegno di iniziative benefiche locali, in particolare omaggiando con prodotti di propria produzione le scuole del territorio ed associazioni no profit del territorio operanti nel terzo settore.

Gruppo CALEFFI

PROPOSTE ALL'ASSEMBLEA

Nell'invitarVi ad approvare il bilancio che Vi sottoponiamo, Vi proponiamo la copertura della perdita dell'esercizio, pari ad € 1.110.919,58 utilizzando per € 409.991,47 la Riserva Straordinaria e per € 700.928,11 la Riserva Sovrapprezzo azioni.

Viadana, 28 marzo 2019

Il Consiglio di Amministrazione

Bilancio Consolidato Gruppo Caleffi al 31 dicembre 2018

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

(in migliaia di euro)
Note ATTIVITA' 31/12/2018 31/12/2017
1 Immobili, impianti e macchinari 5.010 5.724
2 Attività immateriali 2.747 2.814
3 Attività finanziare 5 5
3 Partecipazioni 11 11
4 Attività per imposte differite 1.463 1.182
5 Crediti tributari 144 193
Totale attività non correnti 9.380 9.929
6 Rimanenze 15.403 17.217 *
7 Crediti commerciali 16.994 18.815 *
8 Altri crediti 959 522
9 Attività per imposte correnti 128 142 *
10 Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0
11 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.198 2.557
Totale attività correnti 36.682 39.253
TOTALE ATTIVITA' 46.062 49.182
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 31/12/2018 31/12/2017
Capitale sociale 8.127 8.127
Riserva sovrapprezzo azioni 4.176 4.176
Riserva legale 974 974
Altre riserve 1.286 2.042
Riserva utili/(perdite) indivisi -658 -816
Risultato dell'esercizio
Patrimonio netto del gruppo
12
-906
12.999
-95 *
14.408
Capitale di terzi 449 370
Utile/(Perdita) di terzi 88 70
Totale patrimonio netto consolidato 13.536 14.848
Passività finanziarie non correnti
13
6.984 8.211
Benefici ai dipendenti
14
1.913 1.962
Altri fondi
15
432 418
Passività per imposte differite
16
3 0
Totale passività non correnti 9.332 10.591
Debiti commerciali
17
13.831 12.406
di cui verso parti correlate 533 566
Altri debiti
18
711 1.155
Benefici ai dipendenti
19
673 671
Passività per imposte correnti
20
365 330 *
Passività finanziarie correnti
21
7.614 9.181
Totale passività correnti 23.194 23.743
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 46.062 49.182

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
22 Vendita di beni e servizi 50.616 56.281 *
23 Altri ricavi e proventi 467 587
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso -738 1.111 *
Costi delle materie prime e altri materiali -23.924 -28.577
Variazione rimanenze di materie prime -576 -228
24 Costi per servizi -12.552 -13.709 *
25 Costi per godimento beni di terzi -3.870 -4.401
di cui verso parti correlate 352 254
26 Costi per il personale -8.500 -8.750
27 Ammortamenti -1.281 -1.293
27 Svalutazioni e rettifiche su crediti -320 -310
28 Altri costi operativi -302 -350
Risultato operativo -980 361
29 Oneri finanziari -250 -317
30 Proventi finanziari 191 49
Utile/perdite su cambi -7 -18
Risultato prima delle imposte -1.046 75
31 Imposte correnti -77 -114 *
31 Imposte differite (attive)/passive 305 14
Risultato dell'esercizio -818 -25 *
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo -906 -95
Azionisti Minoranza 88 70
Utile/(Perdita) base per azione (euro) -0,06 -0,01
32 Utile/(Perdita) diluita per azione (euro) -0,06 -0,01
32

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
Risultato dell'esercizio -818 -25 *
Altre componenti del conto economico complessivo:
Componenti che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile o perdita dell'esercizio
31 -2
33 Utili/(perdite) da valutazione TFR Ias 19 40 -3
33 Effetto fiscale -9 1
Componenti che saranno successivamente riclassificati
nell'utile o perdita dell'esercizio
0 0
Totale componenti del conto economico complessivo 31 -2
Risultato complessivo dell'esercizio -787 -27
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo -880 -96
Azionisti Minoranza 93 69

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) Rif. note 31-dic-18 31-dic-17
A esplicative
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 2.557 2.229
B Liquidità generata dall'attività operativa
Risultato dell'esericizio -818 -12
Rettifiche per:
- Ammortamenti 27 1.281 1.293
Variazione del capitale d'esercizio
- Rimanenze finali 6 1.814 -384
- Crediti commerciali 7 1.821 2.827
- Debiti commerciali 17 1.425 -3.883
- Altre attività correnti 8 -437 162
- Altre passività correnti 18 -444 58
- Attività per imposte correnti 9 14 -66
- Passività per imposte correnti 20 35 -18
- Attività per imposte differite 4 -281 14
- Crediti tributari non correnti 5 49 0
- Passività per imposte differite 16 3 -11
- Fondi relativi al personale 14 -49 -46
- Debiti relativi al personale 19 2 -135
- Altri fondi 15 14 45
TOTALE 4.429 -157
- Investimenti in immobili, impianti e macchinari
- Investimenti in immobilizzazioni immateriali
- Disinvestimenti di immobilizzazioni
1
2
1 ; 2
-481
-43
24
-1.645
-166
38
TOTALE -500 -1.772
D Liquidità generata dall'attività finanziaria
- Disinvestimenti di attività finanziarie 10 0 59
- Variazione utilizzo fidi bancari 21 -1.196 3.306
- Rimborso quote finanziamenti 13 ; 21 -4.685 -4.400
- Nuove erogazioni finanziamenti 13 3.100 3.200
- Variazione altre debiti finanziari 21 -13 -13
TOTALE -2.794 2.154
E Movimenti del patrimonio netto
- Acquisti/Vendite azioni proprie 12 -537 406
- Dividendi corrisposti 12 0 -307
- Aumento di capitale 12 0 4
- Altri movimenti di patrimonio netto 12 43 1
TOTALE -494 104
F Flusso monetario del periodo esercizio (B+C+D+E) 641 328
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti a fine esercizio 3.198 2.557
Ulteriori informazioni sui flussi finanziari: 31-dic-18 31-dic-17
Imposte pagate nell'esercizio 30 128
Interessi pagati nell'esercizio 203 188

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Riserva Riserva Totale Patrimonio Totale
sovrapp. Riserva di Riserva Altre Riserva azioni Risultato patrimonio netto di patrimonio
in migliaia di Euro Capitale azioni Rivalutaz. legale riserve utili indivisi proprie dell'esercizio del Gruppo Terzi Consolidato
Saldo al 31 dicembre 2016 8.125 4.174 853 943 819 -712 -305 503 14.399 371 14.770
Risultato dell'esercizio -86 -86 74 -12
Altre componenti del risultato complessivo:
Perdita attuariale da valutazione TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale 0 -1 -1 -1 -2
Risultato complessivo dell'esercizio 0 -86 -87 73 -14
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2016 30 576 -103 -503 0 0
Distribuzione dividendi -307 -307 -307
Aumento di capitale 2 2 4 4
Acquisto/Vendita azioni proprie 101 305 406 406
Saldo al 31 dicembre 2017 8.127 4.176 853 974 1.189 -816 0 -86 14.417 444 14.861 *
Risultato dell'esercizio -906 -906 88 -818
Altre componenti del risultato complessivo:
Utile attuariale da valutazione TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale 14 12 26 5 31
Risultato complessivo dell'esercizio 14 12 -906 -880 93 -787
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2017 -232 146 86 0 0
Acquisto/Vendita azioni proprie -537 -537 -537
Saldo al 31/12/2018 8.127 4.176 853 974 971 -658 -537 -906 12.999 537 13.536

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

* per effetto dell'applicazione dell'IFRS 15, il risultato dell'esercizio al 31 dicembre 2017 sarebbe negativo per € 95 mila, il Patrimonio Netto del Gruppo sarebbe € 14.408 mila e il Patrimonio Netto Consolidato sarebbe 14.848 mila.

Gruppo CALEFFI

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.126.602,12 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

Note esplicative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

Caleffi S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") ha sede in Italia. Il bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio di dodici mesi chiuso al 31 dicembre 2018 comprende i bilanci della Capogruppo Caleffi S.p.A. e della sua controllata Mirabello Carrara S.p.A. (il "Gruppo").

Dichiarazione di conformità

Il Gruppo Caleffi ha predisposto il bilancio consolidato in conformità ai principi contabili internazionali IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ed adottati dall'Unione Europea ai sensi del regolamento n° 1606/2002 e relative interpretazioni, nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS e IFRS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Nella predisposizione del presente bilancio consolidato sono stati applicati i principi contabili illustrati nei successivi paragrafi.

Il presente bilancio consolidato è stato autorizzato alla pubblicazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2019.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è disponibile su richiesta presso la sede della Società e sul sito internet www.caleffigroup.it.

Modifiche agli IFRS

I seguenti nuovi principi e le seguenti modifiche sono efficaci dal 1 gennaio 2018:

  • IFRS 9 Financial Instruments
  • IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers
  • Chiarimenti sul IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers
  • IFRIC Interpretazione n. 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration
  • Amendments to IAS 40 Transfers of Investment Property
  • Amendments to IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions
  • Amendments to IFRS 4 Applying IFRS 9 Financial Instruments con IFRS 4 Insurance Contracts
  • Amendments to IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures

  • Amendments to IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Deletion of short-term exemptions for first-time adopters

Principi emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.

IFRS 16 – Leases

Il nuovo standard sul leasing, che sostituirà l'attuale IAS 17, fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce per il locatario (lessee) un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo patrimoniale con contropartita un debito finanziario, per un ammontare pari al valore attuale dei futuri pagamenti. Scompare il concetto di leasing operativo. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Tale principio, omologato dall'Unione Europea, si applica dal 1° gennaio 2019. Il Gruppo applicherà il nuovo standard a partire dalla data di entrata in vigore.

Il Gruppo ha completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali impatti derivanti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16.

Il Gruppo si è avvalso dell'espediente pratico previsto dal principio che consente di basarsi sulle conclusioni raggiunte in passato sulla base dell'IFRIC 4 e IAS 17 circa la quantificazione di lease operativo per uno specifico contratto. Tale espediente pratico è stato applicato a tutti i contratti.

Il Gruppo ha scelto di applicare il principio con approccio "modified retrospective" al 1° gennaio 2019. In particolare, il Gruppo contabilizzerà, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • − una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto il tasso di finanziamento marginale (incremental borrowing rate) applicabile alla data di transizione;
  • − un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

La tabella seguente riporta gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione:

(In migliaia di Euro)
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali
- Diritto d'uso terreni e fabbricati 8.684
- Diritto d'uso attrezzature e altri beni 173
Totale 8.857
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti verso banche e altri finanziatori 7.278
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti verso banche e altri finanziatori 1.579
Totale 8.857

Nell'adottare l'IFRS 16, il Gruppo ha deciso di avvalersi dell'esenzione concessa dal principio in relazione agli short-term lease (contratti con durata inferiore a 12 mesi) per tutte classi di attività.

Il Gruppo intende anche avvalersi dell'esenzione concessa dal principio per quanto concerne i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset, ossia contratti di lease per i quali il valore unitario dei beni sottostanti non è superiore a 4,5 migliaia di euro quando nuovi. I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:

  • − computers, telefoni e tablet;
  • − stampanti da ufficio e multifunzione;
  • − altri dispositive elettronici.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Con riferimento alle regole di transizione, il Gruppo intende avvalersi dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:

− classificazione dei contratti che scadono entro 12 mesi dalla data di transizione come short term lease. Per tali contratti i canoni di lease saranno iscritti a conto economico su base lineare;

− utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.

La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale e l'utilizzo di assunzioni e di stime in relazione al lease term, alla definizione dell'incremental borrowing rate. I principali sono riassunti di seguito:

  • − il Gruppo ha deciso di non applicare l'IFRS 16 per i contratti contenenti un lease che hanno come attività sottostante un bene immateriale;
  • − le clausole di rinnovo dei contratti sono considerate ai fini della determinazione della durata del contratto quando il loro esercizio è ritenuto ragionevolmente certo, ossia quando il Gruppo ha l'opzione di esercitarle senza necessità di ottenere il consenso della controparte. In caso di clausole che prevedono rinnovi multipli esercitabili unilateralmente dal Gruppo, sono stati considerati il numero di rinnovi ad oggi ragionevolmente certi;
  • − le clausole di rinnovo automatico in cui entrambe le parti hanno diritto a terminare il contratto non sono considerate ai fini della determinazione della durata del contratto, in quanto la capacità di estendere la durata dello stesso non è sotto il controllo unilaterale del Gruppo e la penale a cui il locatore potrebbe essere esposto è considerata non significativa. Tuttavia, nel caso in cui il locatore sia esposto ad una penale significativa, il Gruppo include l'opzione di rinnovo nella determinazione della durata contrattuale. Tale valutazione viene effettuata anche considerando il grado di personalizzazione del bene oggetto di leasing: se la personalizzazione è elevata, il locatore potrebbe incorrere in una penale significativa nel caso si opponesse al rinnovo;
  • − clausole di chiusura anticipata dei contratti: tali clausole non sono considerate nelle determinazione della durata del contratto se esercitabili solo dal locatore oppure da entrambe le parti. Nel caso siano esercitabili unilateralmente dal Gruppo, vengono effettuate valutazioni specifiche contratto per contratto (ad es. il Gruppo sta già negoziando un nuovo contratto oppure ha già dato disdetta al locatore);
  • incremental borrowing rate: il Gruppo ha deciso di utilizzare un tasso di sconto costituito da una componente risk free (tassi risk free propri del mercato interbancario, swap standard rates vs Euribor 6 mesi ponderati per la durata dei vari contratti), e da una componente di credit risk ( credit spread applicato dalla banca per un finanziamento recente con condizioni simili al contratto di leasing).

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel Maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, riassicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

Si applicheranno limitate eccezioni. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:

• Uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (il variable fee approach).

• Un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. E' permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente. Questo principio non si applica al Gruppo.

IFRIC Interpretation 23 Uncertainty over Income Tax Treatment

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, nè include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L'Interpretazione è in vigore per gli esercizi che si aprono al 1° Gennaio 2019 o successivamente, ma sono disponibili alcune agevolazioni per la prima applicazione. Il Gruppo applicherà l'interpretazione alla data di entrata in vigore. Poiché il Gruppo non opera in un contesto fiscale multinazionale, l'applicazione non avrà effetti sul Gruppo.

Modifiche all'IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation

Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento".

Le modifiche devono essere applicate retrospetticamente e sono effettive dal 1° gennaio 2019, e l'applicazione anticipata è consentita. Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture

Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Il Gruppo applicherà queste modifiche quando entreranno in vigore.

Gruppo CALEFFI

Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement

Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano.

Le modifiche si applicano a modifiche, riduzioni o regolamenti del piano che si verificano a partire dal primo esercizio che inizia il 1° gennaio 2019 o successivamente, e ne è consentita l'applicazione anticipata.

Tali variazioni si applicheranno solo a eventuali modifiche future del piano, riduzioni o transazioni del Gruppo.

Modifiche allo IAS 28: Long-term interests in associates and joint ventures

Le modifiche specificano che un'entità applica l'IFRS 9 per investimenti a lungo termine in una società collegata o joint venture, per i quali non si applica il metodo del patrimonio netto ma che, in sostanza, formano parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture (interessi a lungo termine). Le modifiche devono essere applicate in maniera retrospettica e sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2019, e l'applicazione anticipata è consentita. Le modifiche non avranno impatto sul bilancio consolidato.

Principi per la predisposizione del bilancio

Il bilancio consolidato è stato redatto in osservanza di quanto previsto dal regolamento Consob n° 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche.

Sono state adottate tutte le indicazioni previste dalle delibere Consob 15519 e 15520 nonché dalla comunicazione DEM/6064293, che prevedono la presentazione, qualora significative, delle posizioni o transazioni con parti correlate nonché dei componenti di reddito derivanti da eventi o fatti il cui accadimento risulti non ricorrente, e l'informativa da fornire nelle note esplicative.

Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, composto dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, così come previsto dalle modifiche dello IAS 1 "Presentazione del bilancio", e dalle relative note esplicative, è stato predisposto applicando i criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dagli IFRS in vigore alla data di redazione del bilancio.

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 sono quelli omogeneamente applicati anche al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, presentato ai fini comparativi. Il Gruppo ha applicato, a far data dall'esercizio 2018, il nuovo principio contabile IFRS 15 e di conseguenza ha ricalcolato i comparativi 2017.

Il bilancio al 31 dicembre 2018 e i dati comparativi al 31 dicembre 2017 sono redatti sulla base del criterio generale del costo storico, ad eccezione di alcune attività materiali, valutate inizialmente al deemed cost, per le quali si sono mantenuti i valori derivanti da rivalutazioni ex lege operate in esercizi precedenti e degli eventuali strumenti finanziari derivati e delle attività finanziarie "available for sale", valutati al fair value.

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1, si è deciso di adottare, con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria, uno schema in cui le componenti correnti e non correnti delle attività e delle passività sono esposte separatamente e, con riferimento al conto economico complessivo, uno schema con l'esposizione dei costi effettuata in base alla natura degli stessi. Per corrente si intende un'attività o passività che si suppone sia realizzata/estinta entro i 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.

L'area di consolidamento, come lo scorso anno, include il bilancio della Capogruppo, Caleffi S.p.A. e della sua controllata Mirabello Carrara S.p.A..

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

I valori riportati nei prospetti contabili, nelle tabelle e nelle note esplicative sono in migliaia di euro, salvo dove diversamente specificato.

Cambiamenti principi contabili ed errori

Lo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) disciplina, tra l'altro, le modalità di rilevazione e rappresentazione degli errori di esercizi precedenti. Secondo tale principio rientrano nel concetto di errore gli errori aritmetici, gli errori nell'applicazione di principi contabili, le sviste o interpretazioni distorte di fatti e le frodi.

Gli errori rilevanti, in relazione alla loro dimensione e alle circostanze che li hanno determinati, devono essere corretti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue:

  • Determinando nuovamente gli importi comparativi per gli esercizi precedenti in cui è stato commesso l'errore; o
  • Determinando nuovamente i saldi di apertura di attività, passività e patrimonio netto per il primo esercizio precedente presentato se l'errore è stato commesso precedentemente a tale esercizio.

La determinazione retroattiva dei valori consiste nel correggere la rilevazione, la valutazione e l'informativa concernente gli importi di elementi del bilancio come se l'errore di un esercizio precedente non fosse mai avvenuto.

Uso di stime

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di valutazioni, stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni sono effettuate sulla base dell'esperienza storica e di altri elementi giudicati ragionevoli ai fini della determinazione del valore di attività e passività quando questo non è ottenibile tramite fonti oggettive.

I risultati a consuntivo potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate, tra l'altro, per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di poste dell'attivo, benefici ai dipendenti, imposte, fondi rischi ed oneri ed altri accantonamenti e fondi.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti d'ogni variazione sono riflessi nel conto economico del periodo contabile in cui la stima è stata rivista.

Le principali stime ed assunzioni operate nella redazione del bilancio sono di seguito descritte:

Perdita di valore di attività

Taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività immobilizzate, sono effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio consolidato di fine esercizio, allorquando sono disponibili tutte le informazioni necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di perdita di valore. Il test di impairment delle attività immateriali a vita utile indefinita viene eseguito annualmente o più frequentemente qualora vi sia un'indicazione di perdita di valore.

Accantonamenti e svalutazioni

I fondi rettificativi delle poste dell'attivo circolante (crediti, rimanenze, attività finanziarie e altre attività correnti) sono stati iscritti, quanto ai crediti, sulla base di una valutazione dell'esigibilità dei crediti in essere e sull'esperienza storica di perdite su crediti; quanto alle rimanenze di magazzino sulle base delle prospettive di utilizzo delle giacenze nel ciclo produttivo e sulla possibilità di realizzo delle giacenze di prodotti finiti con un margine di profitto. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono state valutate al fair value.

Gli importi rilevati come accantonamento ai fondi per rischi ed oneri rappresentano la migliore stima degli oneri richiesti per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di riferimento del bilancio e riflettono rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.

Recuperabilità delle imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di differenze temporanee deducibili e benefici fiscali teorici per perdite riportabili a nuovo. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive eventualmente da svalutare e quindi del saldo di imposte differite attive che possono essere contabilizzate nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali tali differenze/perdite potranno essere assorbite. Il tax rate adottato per il calcolo delle imposte differite attive ai fini Ires è pari al 24% per gli esercizi successivi. Ai fini Irap il tax rate adottato è pari al 3,9%.

Benefici a dipendenti

Gli accantonamenti connessi ai fondi relativi al personale sono determinati sulla base di ipotesi attuariali. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani, i tassi di crescita delle retribuzioni ed i tassi di crescita dei costi di assistenza medica, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. Le variazioni di tali ipotesi potrebbero avere effetti significativi su tali fondi.

Imposte sul reddito

Le imposte rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dell'esercizio applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Principi di consolidamento

a) Area di consolidamento

Il presente bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2018 di Caleffi S.p.A., Società Capogruppo, e i bilanci o le situazioni contabili alla stessa data, approvate dagli organi competenti, relative alle società nelle quali la Capogruppo controlla direttamente o indirettamente la maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria, o nelle quali dispone dei voti sufficienti ad esercitare un'influenza dominante nell'assemblea ordinaria.

La società inclusa nell'area di consolidamento, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, è, come già nel 2017, oltre alla Capogruppo, la Mirabello Carrara S.p.A..

b) Criteri di consolidamento

Il bilancio consolidato del Gruppo comprende le relazioni di tutte le imprese in cui il Gruppo esercita il controllo. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci e/o le situazioni contabili delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui si assume il controllo, fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere, ad eccezione di quelle per le quali l'inclusione fino alla data di cessione non influenzerebbe la presentazione dei valori economici. Le quote di patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente sia nella situazione patrimoniale-finanziaria che nel conto economico consolidato.

Le partecipazioni del Gruppo comprendono l'avviamento identificato al momento dell'acquisizione al netto delle perdite di valore cumulate. Il bilancio consolidato comprende la quota di pertinenza del gruppo degli utili o delle perdite delle partecipate rilevate secondo il metodo del patrimonio netto, al netto delle eventuali rettifiche necessarie per allineare i principi contabili a quelli del Gruppo a partire dalla data in cui ha inizio l'influenza notevole o il controllo congiunto fino alla data in cui detta influenza o controllo cessano. Quando la quota delle perdite di pertinenza del Gruppo di una partecipazione contabilizzata con il metodo del patrimonio netto eccede il valore contabile di detta partecipata, il Gruppo azzera la partecipazione e cessa di rilevare la quota delle ulteriori perdite, tranne nei casi in cui il Gruppo abbia contratto obbligazioni legali o implicite oppure abbia effettuato dei pagamenti per conto della partecipata.

c) Tecniche di consolidamento

I principali criteri di consolidamento adottati sono di seguito indicati:

  • 1) le voci dell'attivo e del passivo nonché i costi ed i ricavi delle società consolidate, sono recepiti integralmente nei prospetti contabili consolidati;
  • 2) il valore di carico della partecipazione è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto della società partecipata; le quote di patrimonio netto e gli utili o le perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza sono esposti separatamente nel patrimonio netto consolidato e nel conto economico consolidato. Le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale (ossia operazioni con soci nella loro qualità di soci);
  • 3) le eventuali differenze tra il costo d'acquisizione e la relativa frazione di patrimonio netto alla data di acquisto è imputata, ove possibile, a rettifica delle specifiche voci dell'attivo e del passivo dell'impresa partecipata sulla base della valutazione effettuata a valori correnti al momento dell'acquisto. L'eventuale residuo positivo è iscritto in una voce dell'attivo denominata Avviamento, che non viene ammortizzato, ma assoggettato a valutazione annuale volta ad individuare perdite di valore secondo le metodologie descritte nel paragrafo "Perdita di valore di attività";
  • 4) gli incrementi/decrementi del patrimonio netto delle società consolidate imputabili ai risultati conseguiti successivamente alla data di acquisto della partecipazione, in sede di elisione, vengono iscritti in un'apposita riserva di patrimonio netto denominata "Riserva utili indivisi";
  • 5) i rapporti reciproci di debito e credito, di costi e di ricavi tra società consolidate, unitamente agli effetti economici e patrimoniali di tutte le operazioni intercorse tra le stesse, vengono eliminati;
  • 6) i dividendi distribuiti dalle imprese del Gruppo alle rispettive partecipazioni vengono eliminati dal conto economico in sede di consolidamento.

Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate, le imprese controllate congiuntamente con altri soci, le imprese collegate e le altre partecipazioni rilevanti a norma dell'articolo 126 della deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni sono distintamente indicate nell'allegato "Elenco delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2018" che è parte integrante delle presenti note.

Principi contabili e criteri di valutazione

I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati coerentemente in tutti i periodi inclusi nel presente bilancio.

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Immobili, impianti e macchinari

Un bene, appartenente alla categoria immobili, impianti e macchinari viene rilevato al costo storico di acquisto o di produzione al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include:

  • il prezzo di acquisto del bene, inclusivo di eventuali dazi all'importazione e tasse di acquisto non recuperabili, dopo aver dedotto sconti commerciali ed abbuoni;
  • eventuali costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale;
  • la stima iniziale dei costi di smantellamento e rimozione del bene e messa in sicurezza.

Alcuni elementi di immobili, impianti e macchinari, così come previsto dall'IFRS 1, che sono stati rivalutati al fair value precedentemente alla data di passaggio agli IFRS, sono valutati sulla base del sostituto del costo, pari all'importo rivalutato alla data di rivalutazione.

Considerata la probabilità che i futuri benefici derivanti dal costo sostenuto per la sostituzione di una parte di un elemento di immobili, impianti e macchinari affluiranno al Gruppo e il costo dell'elemento può essere determinato attendibilmente, tale costo viene rilevato come un aumento del valore contabile dell'elemento a cui si riferisce. Tutti gli altri costi sono recepiti nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

L'ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente degli elementi di immobili, impianti e macchinari. I terreni non sono ammortizzabili. Le vite utili stimate e le relative percentuali di ammortamento, non variate rispetto allo scorso esercizio sono le seguenti:

Fabbricati (migliorie) lungo la durata del contratto di affitto se minore 10%
Costruzioni leggere 10%
Impianti e macchinari 12,5% - 17,5%
Impianti e macchinari (impianto fotovoltaico) 5%
Attrezzature:
- quadri stampa 50%
- altre attrezzature 25%
Mobili e macchine d'ufficio 12%
Macchine elettroniche 20%
Automezzi industriali 20%
Autovetture 25%

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Le manutenzioni straordinarie sono incluse nel valore contabile dell'attività solo quando è probabile che da esse deriveranno futuri benefici economici. Le manutenzioni ordinarie sono imputate a conto economico nell'esercizio nel quale sono state effettuate.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore.

Gli ammortamenti sono ripartiti secondo un criterio sistematico lungo la vita utile dell'attività immateriale a partire dal momento in cui la stessa è pronta per l'uso. Le aliquote di ammortamento applicate, invariate rispetto al precedente esercizio, sono le seguenti:

Diritti di brevetto ed utilizzo opere dell'ingegno 33%
Concessioni licenze, marchi e simili 10%
Altre - lungo la durata del relativo contratto se minore 33%
Diritto di superficie impianto fotovoltaico

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Gruppo CALEFFI

Attività immateriali a vita utile indefinita

Le attività immateriali a vita utile indefinita vengono inizialmente iscritte al costo. Tale importo non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, nel caso in cui si verificano eventi o cambiamenti di circostanze che possono far emergere cambiamenti di valore, ad un'analisi di recuperabilità (impairment test). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore a quello di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore.

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Avviamento

L'avviamento viene rilevato inizialmente capitalizzando tra le immobilizzazioni immateriali l'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alle attività nette a valore corrente dell'impresa di nuova acquisizione. Secondo quanto previsto dallo IAS 38 "Attività immateriali", al momento dell'iscrizione vengono scorporate dall'avviamento stesso eventuali attività immateriali, che rappresentano risorse generate internamente dall'entità acquisita. L'avviamento non viene ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment per identificare eventuali perdite di valore di attività. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamene soltanto se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Ricerca e sviluppo

Le spese di ricerca e sviluppo, intraprese con la prospettiva di conseguire nuove conoscenze e scoperte, scientifiche o tecniche, sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute. I costi sostenuti per la realizzazione ed il lancio della prima collezione Trussardi sono stati capitalizzati nella voce "Altre immobilizzazioni Immateriali" e ammortizzati in 3 anni, lungo la durata del relativo contratto. Al 31 dicembre 2018 tali costi capitalizzati risultavano totalmente ammortizzati.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITA'

Quando si verificano eventi che lasciano presupporre una potenziale riduzione di valore delle attività materiali ed immateriali valutate al costo, il valore recuperabile dell'attività è stimato e confrontato con il valore netto contabile, per quantificare l'eventuale riduzione di valore. Tale verifica viene svolta almeno annualmente per le attività immateriali a vita indefinita o non ancora disponibili all'uso. Se, sulla base di tale verifica, emerge che le attività hanno effettivamente subito una perdita di valore, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'attività.

Quando il valore di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile, il Gruppo rileva la relativa perdita di valore nel conto economico.

Perdita di valore

Le perdite di valore di unità generatrici di flussi finanziari sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari (gruppo di unità) e, quindi, a riduzione delle altre attività dell'unità (gruppo di unità) in proporzione al valore contabile di ciascuna attività che fa parte dell'unità (gruppo di unità).

Calcolo del valore recuperabile

Il valore recuperabile delle attività è il valore maggiore tra il prezzo netto di vendita (fair value less costs of disposal) e il valore d'uso. Per determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se l'attività non genera flussi finanziari in entrata che siano prevalentemente indipendenti, il valore recuperabile viene riferito all'unità generatrice di flussi finanziari alla quale l'attività appartiene.

Ripristini di valore

Ad eccezione dell'avviamento, una perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Il valore contabile risultante a seguito di ripristino di perdita di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di ammortamento) se la perdita di valore dell'attività non fosse mai stata contabilizzata.

ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Le attività finanziarie disponibili per la vendita ("AFS") sono quelle attività finanziarie non derivate, che sono designate come disponibili per la vendita o non sono classificate come:

  • finanziamenti e crediti;
  • investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;

e sono valutate utilizzando il metodo del fair value. Il fair value generalmente corrisponde al valore di mercato. Se non esiste un valore di mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, come ad esempio il metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati ad un tasso di interesse di mercato. Le differenze derivanti da tali valutazioni vengono iscritte in apposita riserva di patrimonio netto. Gli effetti valutativi sospesi in tale riserva sono iscritti a conto economico nel momento del realizzo dell'attività finanziaria conseguente alla cessione, realizzo o vendita dell'attività stessa.

Nel caso di perdita di valore significativa e prolungata, tale importo viene stornato dal patrimonio netto e viene imputato al conto economico.

Le passività finanziarie si riferiscono a debiti finanziari e sono rilevate al costo ammortizzato, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione, rilevando le eventuali differenze tra costo e valore di rimborso nel conto economico lungo la durata delle attività/passività, in conformità al metodo del tasso di interesse effettivo.

Determinazione del fair value

L'IFRS 7 richiede che gli strumenti finanziari derivati rilevati al fair value siano valutati sulla base di una gerarchia di livelli (enunciata dall'IFRS 13) che riflette la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.

Si distinguono in particolare i seguenti livelli:

  • livello 1: quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2: tecniche valutative basate su dati di mercato direttamente o indirettamente osservabili;
  • livello 3: tecniche valutative non basate su dati di mercato osservabili.

RIMANENZE

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o produzione e il valore netto di realizzo, che corrisponde al prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento nonché della stima dei costi necessari per realizzare la vendita.

Il costo delle rimanenze, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e i costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Nel caso di rimanenze di lavori in corso si tiene conto del costo di produzione in funzione delle fasi di lavorazione raggiunte a fine esercizio. Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

I crediti commerciali e gli altri crediti sono contabilizzati al presunto valore di realizzo, pari al costo ammortizzato al netto delle perdite di valore.

DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e in conti correnti bancari caratterizzati da un'elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto e soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore.

ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA E ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE

Al momento della classificazione iniziale dell'attività come posseduta per la vendita, le attività non correnti sono valutate al minore tra il valore contabile e il prezzo netto di vendita.

Le perdite di valore che emergono dalla valutazione iniziale di un'attività classificata come posseduta per la vendita sono rilevate nel conto economico, anche se tali attività erano state rivalutate. Lo stesso trattamento si applica agli utili e alle perdite risultanti dalla valutazione successiva.

Un'attività operativa cessata è una componente che rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o è una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

Un'attività operativa viene classificata come cessata al momento della cessione oppure quando soddisfa le condizioni per la classificazione nella categoria "posseduta per la vendita", se antecedente.

OPERAZIONI CON PAGAMENTI BASATI SU AZIONI (STOCK OPTION)

Le remunerazioni riconosciute ai dipendenti e agli amministratori tramite l'assegnazione di stock option sono riconosciute a conto economico tramite l'iscrizione del costo con contropartita il patrimonio netto, e valutate in base al fair value delle operazioni alla data di attribuzione. Tale valore è misurato al momento dell'assegnazione delle stock option ed è riconosciuto lungo il periodo nel quale le opzioni maturano le condizioni per l'esercizio (vesting period). Il fair value dell'opzione alla data di attribuzione è valutato utilizzando modelli finanziari, considerando i termini e le condizioni in base alle quali sono stati assegnati tali diritti. Si precisa che l'Assemblea dei Soci della Capogruppo in data 29 aprile 2016 ha deliberato un piano di stock grant, legato all'operazione di quotazione sul mercato AIM di Mirabello Carrara. Successivamente il Consiglio della Capogruppo, con il parere favorevole del "Comitato per la remunerazione", ha stabilito le caratteristiche e i beneficiari del piano. Al momento il piano è sospeso in attesa del buon esito della possibile futura quotazione della controllata.

BENEFICI AI DIPENDENTI

A) Piani a contribuzione definita

I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

B) Piani a benefici definiti

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) delle società italiane è considerato un piano a benefici definiti, secondo quanto disposto dallo IAS 19 modificato, applicato dal Gruppo anticipatamente a partire dal 31 dicembre 2012.

L'obbligazione del Gruppo derivante da piani a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, viene calcolata stimando l'importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell'attività prestata nell'esercizio corrente e nei precedenti esercizi. Tale beneficio viene attualizzato, alla data di riferimento del bilancio, ad un tasso che esprime il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dall'obbligazione. Il calcolo è eseguito da un attuario indipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito.

Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale, in conseguenza dell'applicazione a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2012 del nuovo principio modificato, sono stati rilevati in bilancio nel conto economico complessivo.

In seguito alle modifiche apportate alla disciplina del Trattamento di Fine Rapporto ('TFR') dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, il Gruppo ha adottato il seguente trattamento contabile:

  • i benefici verso dipendenti maturati al 31 dicembre 2006 sono considerati un piano a benefici definiti secondo lo IAS 19. I benefici garantiti ai dipendenti, sotto forma di TFR, erogati in coincidenza della cessazione del rapporto di lavoro, sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa è determinata sulla base di ipotesi attuariali e dell'effettivo debito maturato e non liquidato alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento, applicando i criteri previsti dalla normativa vigente. Il processo di attualizzazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie, è affidato ad attuari professionisti. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata.

In considerazione delle novità introdotte dalla riforma, la componente legata agli incrementi salariali futuri attesi è stata esclusa dal calcolo di attualizzazione a partire dal 1° gennaio 2007. Per effetto delle modifiche allo IAS 19, gli utili e le perdite attuariali sono interamente imputati al conto economico complessivo nel periodo di riferimento;

  • i benefici verso dipendenti maturati dal 1° gennaio 2007 sono considerati un piano a contribuzione definita e pertanto i contributi maturati nel periodo sono stati interamente rilevati come costo ed esposti come debito nell'omonima voce di bilancio, dopo aver dedotto eventuali contributi già versati.

FONDI PER RISCHI E ONERI

Il Gruppo contabilizza un fondo per rischi e oneri nella situazione patrimoniale-finanziaria quando ha assunto un'obbligazione (legale o implicita) quale risultato di un evento passato, è probabile che sarà necessario l'impiego di risorse che producono i benefici economici necessari per adempiere all'obbligazione e può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Se l'effetto del valore temporale del denaro è rilevante, l'importo degli accantonamenti è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati attualizzati ad un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività.

DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI

I debiti sono iscritti al costo ammortizzato.

Gruppo CALEFFI

STRUMENTI DERIVATI E COPERTURE DEI FLUSSI FINANZIARI

Gli strumenti derivati sono valutati inizialmente al fair value e successivamente adeguati al fair value riferito alla data di bilancio e classificati nella situazione patrimoniale-finanziaria rispettivamente tra le altre attività e passività correnti.

Il fair value degli interest rate swap riflette il valore attuale della differenza tra il tasso da versare/ricevere e il tasso di interesse valutato sulla base dell'andamento del mercato alla stessa data dello swap.

Il fair value dei contratti a termine di valuta è calcolato da autorevoli istituti finanziari sulla base delle condizioni di mercato.

Le variazioni del fair value dei derivati che soddisfano i requisiti per essere definiti "di copertura" sono rilevate tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentate nel patrimonio netto nella riserva di copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge). Tali importi e le successive variazioni di valore dei derivati sono rilevati a conto economico nello stesso periodo in cui sono rilevati i flussi originati dalle relative operazioni coperte e classificati nella stessa voce di conto economico.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano i requisiti per essere considerati "di copertura" dei flussi finanziari e la parte inefficace di quelli che invece soddisfano tali criteri sono rilevate a conto economico.

OPERAZIONI IN VALUTA ESTERA

Le operazioni in valuta estera sono registrate inizialmente al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite in euro utilizzando il tasso di cambio a tale data. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione o dalla conversione di poste monetarie a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale, sono rilevate a conto economico. Gli elementi non monetari che sono iscritti al costo storico in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI DI SERVIZI

I ricavi dalla vendita di merci sono rilevati a conto economico quando i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente. Essi sono registrati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenendo conto del valore di eventuali sconti commerciali e riduzioni. I ricavi derivanti da una prestazione di servizi sono rilevati a conto economico in base allo stato di avanzamento dell'operazione alla data di riferimento del bilancio. Lo stadio di completamento viene valutato sulla base delle misurazioni del lavoro svolto. I ricavi non sono rilevati quando c'è incertezza sulla recuperabilità del corrispettivo, sui relativi costi o sulla possibile restituzione delle merci, o se la direzione continua ad esercitare il solito livello continuativo di attività associate con la proprietà sulla merce venduta. Le transazioni con parti correlate sono effettuate su basi equivalenti a quelle prevalenti in transazioni tra parti indipendenti.

CONTRIBUTI PUBBLICI

Se esiste una ragionevole certezza che i contributi saranno ricevuti e che il Gruppo rispetterà le condizioni previste, i contributi pubblici sono rilevati inizialmente come ricavi differiti. I contributi sono successivamente riconosciuti a conto economico come proventi, con un criterio sistematico lungo gli esercizi necessari a contrapporli ai costi che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto esercizio e lungo la vita utile dell'attività che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto capitale.

ONERI E PROVENTI FINANZIARI

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati a conto economico, per competenza, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

IMPOSTE SUL REDDITO (CORRENTI, DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE)

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, fatta eccezione per quelle relative ad operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute, calcolate sul reddito imponibile del periodo, applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione delle differenze temporanee rilevate in sede di rilevazione iniziale dell'avviamento, della rilevazione iniziale di attività o passività che non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile e delle differenze relative ad investimenti in società controllate per le quali è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Le imposte differite attive e i debiti per imposte differite sono valutati utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile delle imposte differite attive viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

Le attività e passività fiscali correnti, differite attive e passive sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

Gruppo CALEFFI

UTILE/PERDITA PER AZIONE

L'utile/perdita base per azione è dato dal rapporto tra risultato del Gruppo e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, con l'esclusione delle azioni proprie in portafoglio.

L'utile/perdita diluito per azione è dato dal rapporto tra il risultato del Gruppo e la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del Patrimonio Netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di Patrimonio Netto.

INFORMATIVA DI SETTORE

L'informativa relativa ai settori di attività è stata predisposta secondo le disposizioni dell'IFRS 8 "Settori Operativi", entrato in vigore a partire dall'esercizio 2009, che prevedono la presentazione dell'informativa coerentemente con le modalità adottate dalla Direzione Aziendale per l'assunzione delle decisioni operative. Pertanto, l'identificazione dei settori operativi e l'informativa presentata sono definite sulla base della reportistica interna utilizzata dalla Direzione Aziendale ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e per l'analisi delle relative performance. Sono stati individuati due diverse Business Unit, sulla base del segmento di mercato di riferimento, come meglio specificato a pag. 84.

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobili, impianti e macchinari

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalutazioni Svalutazioni Ammortamento Saldo al 31/12/17
Terreni e Fabbricati 2.278 1.086 1.192
Impianti e Macchinari 10.221 775 8.553 2.443
Attrezzature e Altri Beni 8.445 6.369 2.076
Immob. in corso ed acconti 13 13
Totale 20.957 775 - 16.008 5.724
Movimenti dell'esercizio
Riclassifiche Incrementi Cessioni/Stralci Utilizzo fondo Ammortamenti Saldo al 31/12/18
Terreni e Fabbricati - 81 239 239 237 1.036
Impianti e Macchinari - 83 103 97 395 2.125
Attrezzature e Altri Beni 13 304 297 279 539 1.836
Immob. in corso ed acconti -
13
13 - - - 13
Totale - 481 639 615 1.171 5.010

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell'esercizio ammontano a € 481 mila in decremento rispetto all'esercizio precedente pari ad € 1.645 mila, ed hanno riguardato principalmente il refitting del punto vendita di Noventa (VE), l'aggiornamento del sistema gestionale AS 400, la realizzazione di corner dedicati presso principali clienti, l'acquisto di carrelli elevatori e l'acquisto di quadri e cilindri per la stampa dei tessuti.

Sono state, di contro, effettuate dismissioni e stralci di impianti e attrezzature per un valore contabile originario di € 639 mila che risultavano ammortizzati per € 615 mila. Tali dismissioni hanno generato minusvalenze per € 23 mila e plusvalenze per € 5 mila.

La voce "terreni e fabbricati" è costituita da costruzioni leggere e da migliorie su immobili di terzi.

Per i dettagli della voce rivalutazioni si veda la nota 1 del bilancio della Caleffi S.p.A..

Non vi sono restrizioni alla titolarità e proprietà di immobili, impianti e macchinari.

Al 31 dicembre 2018 non vi sono significativi ordini emessi per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari.

2. Attività immateriali

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalut./Svalut. Ammortamento Saldo al 31/12/17
Diritti di brevetto e opere ingegno 323 - 315 8
Marchi 888 - 701 187
Avviamento 2.025 - - 2.025
Altre 931 - 337 594
Immob. in corso ed acconti - -
Totale 4.167 - 1.353 2.814
Movimenti dell'esercizio
Altre
Acquisizioni
Cess./Riduzioni
Ammortamenti
Saldo al 31/12/18
Diritti di brevetto e opere ingegno - 1 - 3 6
Marchi - 27 - 42 172
Avviamento - - - - 2.025
Altre - 15 - 65 544
Immob. in corso ed acconti - - - - -
Totale - 43 - 110 2.747

Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta l'anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore, secondo le regole dello IAS 36.

L'impairment test consiste nel confrontare il valore recuperabile della Cash Generating Unit cui è allocato l'avviamento con il valore contabile (carrying amount) del relativo capitale investito netto operativo.

Se il valore contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa eccede il rispettivo valore recuperabile, occorre rilevare a conto economico una perdita per riduzione di valore dell'avviamento allocato alla CGU.

La perdita per riduzione di valore dell'avviamento non può essere successivamente ripristinata.

Il valore recuperabile di una CGU è il maggiore fra il valore equo (fair value less costs of disposal) al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso della stessa unità.

Il fair value al netto dei costi di vendita (fair value less costs of disposal) di una CGU coincide con l'ammontare ottenibile dalla vendita della CGU in una libera transazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione.

Il valore d'uso di una CGU è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi ottenuto sulla base di un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. La stima analitica dei flussi di cassa futuri da attualizzare non dovrebbe considerare un orizzonte temporale superiore ai cinque anni; il valore dei flussi di cassa attesi oltre tale periodo viene colto in maniera sintetica nella stima di un valore terminale.

Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato per la stima del valore terminale della CGU non dovrebbe superare il tasso medio di crescita a lungo termine del settore o del mercato nel quale l'unità opera.

I flussi di cassa futuri devono essere stimati facendo riferimento alle condizioni correnti della CGU e non devono considerare né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali l'entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'unità.

Ai fini della stima del valore recuperabile dell'avviamento si è fatto riferimento alla Cash Generating

Unit coincidente con la controllata Mirabello Carrara S.p.A., relativa quindi alla sua attività di produzione e commercializzazione di biancheria per la casa di alto di gamma.

La stima del valore recuperabile fa riferimento al valore d'uso basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa operativi (c.d. unlevered free cash flow) ad un saggio che esprime l'appropriato costo medio ponderato del capitale.

Il test di impairment sull'avviamento Mirabello Carrara, effettuato con il metodo del Discounted Cash Flow con riferimento al 31 dicembre 2018, è stato predisposto con il supporto di esperti indipendenti. La previsione dei futuri flussi di cassa operativi deriva dal budget 2019 e da un piano previsionale per gli esercizi 2019-2021 redatto ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Mirabello Carrara S.p.A. in data 19 marzo 2019.

I flussi attesi sono stati proiettati sul risultato operativo consuntivo e sul piano previsionale 2019-2021 e poi attualizzati sulla base di un costo medio del capitale (WACC ) pari al 6,58% netto (nel 2017 il WACC applicato era pari al 6,46 netto). Tale tasso riflette le valutazioni correnti di mercato sia del costo del capitale preso a prestito sia della remunerazione attesa dai portatori di capitale di rischio connessa ai rischi specifici dell'attività di Mirabello Carrara S.p.A..

Il terminal value è stato calcolato capitalizzando il flusso di cassa disponibile atteso in perpetuità a partire dal 2022 (€ 631 mila per anno), nell'ipotesi che lo stesso cresca all'infinito in ragione di un tasso "g" pari al saggio di crescita reale atteso pari all'1% (stesso valore utilizzato nel 2017).

L'impairment test non ha fatto emergere riduzione di valore dell'avviamento in quanto il valore recuperabile della CGU cui è allocato è risultato superiore di circa € 3.464 mila al relativo capitale investito netto operativo.

Analisi di sensitività dell'impairment

Variando il WACC di mezzo punto percentuale in più, a parità di tasso di crescita perpetuo, l'impairment non avrebbe prodotto riduzioni per perdita di valore, poiché l'incidenza di tale variazione è di € 1.096 mila circa.

Una riduzione del tasso di crescita perpetuo di mezzo punto percentuale, a parità di tasso di sconto (WACC) avrebbe prodotto riduzioni per perdita di valore, poiché l'incidenza di tale variazione è di € 993 mila circa.

L'effetto congiunto di un aumento del WACC di mezzo punto percentuale e di una contestuale riduzione di tasso di crescita perpetuo del medesimo importo avrebbe prodotto riduzioni per perdita di valore, poiché l'incidenza di tale variazione è di € 1.929 mila circa.

Nella voce "Marchi" sono inclusi ed ammortizzati in dieci anni:

  • gli oneri di natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione del marchio Caleffi per un valore residuo di € 116 mila;

  • il fair value dei marchi Carrara e Besana, pari ad € 32 mila, rilevato in occasione dell'acquisto del ramo di azienda da Manifattura Tessuti Spugna Besana nel 2010;

  • gli oneri di natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi Mirabello, Carrara e Besana per un valore residuo di € 24 mila.

La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" comprende prevalentemente costi per l'acquisto di software.

Caleffi S.p.A. ha contabilizzato nella voce "altre attività immateriali" il costo relativo al diritto di superficie del lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. La controparte con la quale è stato stipulato il contratto è la parte correlata Pegaso S.r.l.. Il costo complessivo del diritto di superficie per il periodo 01/01/2013 – 31/12/2032 è pari a 20 canoni annuali di importo fisso di € 42.500, per complessivi € 850 mila. I canoni sono stati fatturati dalla controparte in un'unica soluzione nel 2013 e il costo complessivo del diritto di superficie è stato contabilizzato nelle attività immateriali, con contropartita un debito commerciale, in quanto soddisfa la definizione di attività immateriale secondo quanto previsto dai principi contabili di riferimento. Il valore dell'ammortamento per l'esercizio 2018 è pari ad € 38 mila. L'attualizzazione ha comportato l'iscrizione per competenza di oneri finanziari pari ad € 8 mila.

3. Attività finanziarie e partecipazioni

31/12/2018 31/12/2017
Immobilizzazioni finanziarie
Partecipazioni
5
11
5
11
Totale 16 16

Le immobilizzazioni finanziarie si riferiscono a crediti finanziari verso il Centro Medico S. Nicola di Viadana. Tali attività sono iscritte al costo, eventualmente ridotto in presenza di perdite di valore. Le partecipazioni fanno riferimento a partecipazioni minoritarie nel Consorzio per lo sviluppo produttivo e distributivo dell'area viadanese, nella società Immobilindustria S.p.A. e in altri consorzi minori.

4. Attività per imposte differite

31/12/2018 31/12/2017
Imposte differite attive 1.463 1.182
Totale 1.463 1.182
Diff. temporanea Ires 24% Irap 3,90% Imp. Ant.
F.do indennità suppletiva clientela 311 75 0 75
Rettifiche per svalutazione crediti 1.069 257 0 257
Rettifiche per obsolescenza magazzino 342 82 13 95
Rettifiche per resi su vendite 122 29 5 34
Amm. e costi a deducibilità differita 560 129 9 138
Interessi passivi 362 87 0 87
Perdita fiscale 3.163 759 0 759
Perdita attuariale su TFR IAS 19 76 18 0 18
Totale 6.005 1.436 27 1.463

Il dettaglio delle imposte differite attive al 31 dicembre 2018 è il seguente:

La recuperabilità delle imposte differite attive è basata sui risultati positivi attesi del Gruppo (budget 2019 della Capogruppo e piano 2019-2021 della Mirabello Carrara S.p.A.), in grado di generare imponibili fiscali sufficienti ad assorbire le differenze temporanee. Non ci sono imposte differite attive non iscritte.

La controllata ha aderito al consolidato fiscale.

La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

Saldo iniziale Riclassifiche Rilevate nelle altre
componenti del c.e.
complessivo
Utilizzo Incremento Saldo finale
Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap
F.do indennità suppletiva clientela 76 - - - - 1 - - - 75 -
Rettifiche per svaluzione crediti 221 - - - - - 21 - 57 - 257 -
Rettifiche per obsolescenza magazzino 82 13 - - - - - - - - 82 13
Rettifiche per resi su vendite 29 5 - - - - 146 24 146 24 29 5
Amm. e costi a deducibilità differita 182 9 -22 - - - 44 1 13 1 129 9
Interessi passivi 92 - - - - - 5 - - - 87 -
Perdita fiscale 468 - - - - - - - 291 - 759 -
Perdita attuariale su TFR IAS 19 5 - 22 - -5 - 4 - - - 18 -
Totale 1.155 27 - - -5 - 221 25 507 25 1.436 27

Gli utilizzi e gli incrementi sono stati contabilizzati a conto economico.

La voce "Rilevate nelle altre componenti del c.e. complessivo" si riferisce alla rilevazione dell'utile attuariale sul TFR IAS 19 contabilizzato nell'esercizio.

Il tax rate adottato nel calcolo delle imposte differite attive è ai fini Ires il 24% e il 3,9% ai fini Irap.

31/12/2018 31/12/2017
Crediti tributari 144 193
Totale 144 193

5. Crediti tributari

Tale voce è relativa al credito verso l'erario per il rimborso Ires per mancata deduzione dell'Irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato degli anni 2007-2011, per il quale è stata presentata istanza di rimborso nel mese di marzo 2013. Si segnala che in data 19 febbraio 2018 è stato contabilizzato un rimborso parziale per € 49 mila, relativo all'istanza presentata per l'esercizio 2009.

ATTIVITA' CORRENTI

Capitale circolante

L'analisi del capitale circolante del Gruppo è la seguente:

Totale 18.566 23.626
Rimanenze
Debiti commerciali
15.403
-13.831
17.217
*
-12.406
Crediti commerciali 31/12/2018
16.994
31/12/2017
18.815
*
31/12/2018 31/12/2017
Materie Prime e Sussidiarie 3.308 3.936
Merci in viaggio Materie Prime 122 70
- Rettifiche per obsolescenza materie prime -30 -30
Prodotti in corso di lavor. e semilavor. 246 151
Prodotti Finiti 11.502 12.644
Merci in viaggio Prodotti Finiti 567 758
*
- Rettifiche per obsolescenza prodotti finiti -312 -312
Totale 15.403 17.217

6. Rimanenze

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

Le voci "Rettifiche per obsolescenza materie prime e prodotti finiti", sono determinate da accantonamenti tassati effettuati per adeguare al presunto valore di realizzo le materie prime e i prodotti finiti a lento rigiro.

Il valore delle rimanenze non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio.

7. Crediti commerciali

Totale 16.994 18.815
- Rettifiche ai crediti per resi -659 -637 *
- Rettifiche ai crediti per svalutazioni -1.155 -1.011
Crediti commerciali paesi extra-UE 363 318
Crediti commerciali paesi UE 284 296
Crediti commerciali Italia 18.161 19.849
31/12/2018 31/12/2017

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

Non vi sono concentrazioni di crediti significativi verso uno o pochi clienti. I crediti in valuta estera sono stati convertiti al cambio del 31 dicembre 2018. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

Si precisa che il valore netto contabile dei crediti commerciali approssima il rispettivo valore equo.

La voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" ha avuto la seguente movimentazione nel corso dell'esercizio:

F.do Art. 106 T.U.I.R. F.do tassato Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 90 921 1.011
Utilizzo per perdite su crediti -90 -86 -176
Accantonamento dell'esercizio per rischi inesigibilità 86 234 320
Saldo al 31 dicembre 2018 86 1.069 1.155

La voce "Rettifiche ai crediti per resi" è relativa all'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2019, in applicazione del principio IFRS15.

8. Altri crediti

31/12/2018 31/12/2017
Crediti verso dipendenti 16 17
Acconti a fornitori per servizi 156 112
Note di accredito da ricevere 50 60
Crediti vari 100 180
Crediti verso Erario per Iva 271 -
Risconti attivi 366 153
Totale 959 522

La voce "Note di accredito da ricevere" è relativa a premi su acquisti, definiti sulla base di contratti stipulati con alcuni fornitori, al raggiungimento di determinati volumi di acquisto. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

I "Risconti attivi", nelle componenti più significative, si riferiscono a canoni di affitto e a contratti di manutenzione.

9. Attività per imposte correnti

Totale 128 142
Crediti verso Erario per Ires
Crediti verso Erario per Irap
Crediti imposta Ricerca & Sviluppo
39
23
66
33
*
43
66
31/12/2018 31/12/2017

I "Crediti verso Erario per Irap" derivano da acconti Irap versati nel 2018 superiori all'effettivo debito dell'anno.

La voce "Crediti imposta Ricerca & Sviluppo" è relativa al credito d'imposta sui costi di Ricerca & Sviluppo calcolato come da Legge 190/14 art. 1 comma 35.

10. Attività finanziarie disponibili per la vendita

La voce "Attività finanziarie disponibili per la vendita" è relativa all'investimento, effettuato dalla Capogruppo, nella holding di partecipazioni "Equilybra Capital Partners" che a far data dal 26 maggio 2016 è in liquidazione.

Nel corso dell'esercizio 2018 sono stati contabilizzati ulteriori due acconti sulla liquidazione per un totale di € 164 mila. Al 31 dicembre tutti gli importi versati sono stati restituiti e per il maggior valore, pari ad € 164 mila, è stato contabilizzato un provento finanziario a conto economico.

L'attività di liquidazione di "Equilybra Capital Partners" continuerà anche nel corso dell'esercizio 2019, ma al momento non siamo in grado di stimare se vi saranno ulteriori riparti a favore della Capogruppo.

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

31/12/2018 31/12/2017
Depositi bancari e postali
Assegni
Denaro e valori in cassa
3.143
6
49
2.328
192
37
Totale 3.198 2.557

Non vi sono vincoli al libero utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti esistenti al 31 dicembre 2018.

Per quanto riguarda la dinamica delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" si rimanda al Rendiconto Finanziario.

12. Patrimonio netto del Gruppo

31/12/2018 31/12/2017
Capitale Sociale 8.127 8.127
Riserva Sovrapprezzo Azioni 4.176 4.176
Riserva Legale 974 974
Riserva utili/(perdite) indivisi -658 -816
Altre Riserve 1.823 2.042
Riserva azioni proprie -537 0
Risultato dell'esercizio -906 -95 *
Totale 12.999 14.408

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

Il capitale sociale della Capogruppo, interamente versato, ammonta a € 8.127 mila ed è costituito da n. 15.628.081 azioni senza valore nominale.

Al 31 dicembre 2018 la Capogruppo detiene nel proprio portafoglio n° 370.475 azioni proprie, per un controvalore complessivo di € 537 mila. Tale valore secondo quanto stabilito dallo IAS 32 è stato portato a diretta rettifica della voce "Altre Riserve" del patrimonio netto.

La movimentazione delle azioni proprie nell'esercizio è stata la seguente:

Totale azioni al 31/12/2018 370.745 controvalore 537.457
Azioni vendute 0 controvalore 0
Azioni acquistate 370.745 controvalore 537.457
Azioni al 31/12/2017 0 controvalore 0

PASSIVITA' NON CORRENTI

13. Passività finanziarie non correnti

31/12/2018 31/12/2017
Finanziamenti da banche 6.984 8.211
Totale 6.984 8.211

La composizione dei debiti verso banche per finanziamenti è la seguente:

31/12/2018 31/12/2017
Quota da rimborsare entro l'anno 4.073 4.031
Quota da rimborsare tra 1 e 5 anni 6.984 8.211
Quota da rimborsare oltre 5 anni - -
Totale debiti verso banche per finanziamenti 11.057 12.242

Una parte dei flussi finanziari in uscita, rappresentati dagli interessi pagati sui finanziamenti ottenuti dal sistema bancario, è esposta al rischio di variazione dei tassi di interesse. Riteniamo che tale rischio non sia in grado di influenzare in modo significativo la redditività aziendale, per tale motivo non sono state poste in essere apposite coperture. Si segnala che al 31 dicembre 2018 la Capogruppo ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 19 mila. Tale importo, al 31 dicembre 2018, è stato contabilizzato tra le "Passività finanziarie correnti" e a conto economico nella voce "Oneri finanziari".

A fronte dei suddetti finanziamenti non sono state rilasciate garanzie.

Tutti i finanziamenti non sono soggetti a restrizioni o vincoli (covenant).

Si rinvia inoltre alla nota n° 13 del bilancio della Capogruppo Caleffi S.p.A..

31/12/2018 31/12/2017
T.F.R. da lavoro subordinato
T.F.M. amministratore
1.880
33
1.948
14
Totale 1.913 1.962

14. Benefici ai dipendenti

La voce "T.F.M. amministratore" è relativa al trattamento di fine mandato da attribuirsi all'Amministratore Delegato, come deliberato dall'Assemblea dei soci del 5 maggio 2017.

La voce "T.F.R. da lavoro subordinato" riflette le indennità di fine rapporto maturate a fine periodo dal personale dipendente, che sono valutate secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.

Tale modalità di calcolo ha comportato l'iscrizione di oneri finanziari per € 25 mila e utili attuariali per € 40 mila.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2017 1.948
Trattamento fine rapporto pagato nell'esercizio -100
Accantonamento dell'esercizio 47
Onere finanziario 25
(Utile) / Perdita attuariale -40
Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2018 1.880

Gli oneri finanziari sono classificati nella relativa voce del conto economico, l'utile attuariale è contabilizzato nel conto economico complessivo.

La passività netta alla chiusura dell'esercizio si basa sulla valutazione attuariale determinata, a sua volta, sulla base dei seguenti parametri:

IPOTESI FINANZIARIE 2018 2017 2016 2015 2014
Tasso di attualizzazione 1,57% 1,30% 1,31% 2,03% 1,49%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,50% 1,50% 1,50% 0,60%
Tasso annuo incremento TFR 2,63% 2,63% 2,63% 2,63% 1,95%
Frequenza annua anticipazioni 2,50% 2,50% 2,50% 2,50% 2,50%
Frequenza turnover 3,00% 3,00% 3,00% 3,00% 4,00%

In ottemperanza a quanto previsto dal nuovo IAS 19, di seguito si forniscono le informazioni aggiuntive richieste:

  • analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell'esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti;
  • indicazione della durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a beneficio definito.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 36 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 36 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione aumentasse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 25 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione diminuisse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 25 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover aumentasse dell'1% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 7 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover diminuisse dell'1% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 7 mila.

La duration media del piano è di 11 anni.

15. Altri fondi

31/12/2018 31/12/2017
F.do indennità suppletiva di clientela 432 418
Totale 432 418

Il fondo indennità suppletiva di clientela viene stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi.

Il "F.do indennità suppletiva di clientela" ha avuto la seguente movimentazione:

Fisc
art. 105 TUIR
Fisc
tassato
Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 102 316 418
Utilizzo dell'esercizio -30 -5 -35
Incremento dell'esercizio 49 0 49
Saldo al 31 dicembre 2018 121 311 432

16. Passività per imposte differite

31/12/2018 31/12/2017
Imposte differite passive 3 -
Totale 3 -

L'importo delle "Imposte differite passive" è generato da ammortamenti di cespiti.

Il tax rate adottato nel calcolo delle imposte differite passive è ai fini Ires il 24% e ai fini Irap il 3,9%.

Nella determinazione delle imposte differite passive si è fatto riferimento alle aliquote fiscali previste dalla normativa in vigore.

PASSIVITA' CORRENTI

17. Debiti commerciali

31/12/2018 31/12/2017
Debiti verso fornitori Italia 7.790 6.436
Debiti verso fornitori paesi UE 1.187 1.075
Debiti verso fornitori paesi extra-UE 2.705 2.210
Fatture da ricevere 2.149 2.685
Totale 13.831 12.406
di cui verso parti correlate 533 566

Non vi sono concentrazioni di debiti significati verso uno o pochi fornitori.

I debiti verso parti correlate, pari a € 533 mila, sono inclusi nella voce "Debiti verso fornitori Italia" e si riferiscono al debito attualizzato con la Pegaso S.r.l. per il diritto di superficie dell'impianto fotovoltaico. Il dettaglio delle scadenze del debito per il diritto di superficie è il seguente: quota a breve € 35 mila, quota da 1 a 5 anni € 145 mila, quota oltre i 5 anni € 353 mila.

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni, ad eccezione del debito per il diritto di superficie sopradescritto.

Si precisa che il valore contabile dei debiti commerciali approssima con il rispettivo valore equo.

18. Altri debiti

31/12/2018 31/12/2017
Istituti di previdenza e sicur. sociale 474 506
Note di accr. da emett. (premi clienti) 97 78
Debiti verso sindaci 53 63
Debiti per Iva - 342
Debiti vari 87 166
Totale 711 1.155

La voce "Istituti di previdenza e sicurezza sociale" è relativa ai debiti per le ritenute sugli stipendi e sui salari del mese di dicembre, versati nei primi mesi del 2019. La voce "Note di accredito da emettere" si riferisce ai premi a clienti per raggiungimento di determinati obiettivi di fatturato. Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

19. Benefici ai dipendenti

31/12/2018 31/12/2017
Retribuzioni da corrispondere
Ferie maturate e non godute
408
265
381
290
Totale 673 671

La voce "Retribuzioni da corrispondere" è relative alle retribuzioni del mese di dicembre 2018, corrisposte nel corso del 2019. La voce "Ferie maturate e non godute" evidenzia il costo complessivo delle ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2018.

20. Passività per imposte correnti

Totale 365 330
Ritenute su redditi di lavoro dipend.
Ires
Irap
365
-
-
315
-
15
*
31/12/2018 31/12/2017

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

21. Passività finanziarie correnti

31/12/2018 31/12/2017
Debiti verso banche
Fair value derivato tassi
Ratei passivi
7.564
19
31
9.117
27
37
Totale 7.614 9.181

Il dettaglio della voce "debiti verso banche" è il seguente:

31/12/18 31/12/17
Scoperti di conto corrente ed anticipazioni 3.491 5.086
Quota corrente finanziamenti 4.073 4.031
Totale 7.564 9.117

La composizione dei "Debiti verso banche" per finanziamenti è esposta nella nota 13 passività finanziarie.

In applicazione dell'IFRS 13, la seguente tabella evidenzia le passività valutate al fair value al 31 dicembre 2018, per livello gerarchico di valutazione del fair value:

Descrizione Valore
nozionale
Fair
Value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivato sui tassi 648 -19 0 -19 0
Totale 648 -19 0 -19 0

La distinzione fra i livelli gerarchici indicati in tabella sono i seguenti:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività oggetto di valutazione;

Livello 2 – dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Posizione Finanziaria Netta

Rifer. Note

31/12/2018 31/12/2017 Esplicative
A Cassa 49 37 11
B Altre disponibilità liquide (assegni, depositi bancari e postali) 3.149 2.520 11
C Attività disponibili per la vendita 0 0 10
D Liquidità (A + B + C) 3.198 2.557
E Crediti Finanziari correnti 0 0
F Debiti Finanziari correnti -3.491 -5.086 21
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente -4.073 -4.031 21
H Obbligazioni emesse 0 0 21
I Altri debiti finanziari correnti -50 -64 21
J Indebitamento finanziario corrente (F + G + H + I) -7.614 -9.181
K Indebitamento finanziario corrente netto (J + E + D) -4.416 -6.624
L Crediti Finanziari non correnti 5 5 3
M Debiti bancari non correnti -6.984 -8.211 13
N Obbligazioni emesse 0 0 13
O Altri debiti non correnti 0 0
P Indebitamento finanziario non corrente (M + N + O) -6.984 -8.211
Q Indebitamento finanziario non corrente netto (L + P) -6.979 -8.206
R Indebitamento finanziario netto (Q + K) -11.395 -14.830

22. Vendite di beni e servizi

Totale 50.616 56.281
Vendite Italia
Vendite paesi UE
Vendite paesi extra-UE
46.478
1.884
2.254
50.045
*
2.813
3.423
31/12/2018 31/12/2017

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

I ricavi delle vendite sono esposti al netto di resi, sconti ed abbuoni riconosciuti ai clienti, nonché dell'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2019, in applicazione del principio IFRS 15.

Per maggiori dettagli si rinvia ai commenti contenuti nella Relazione sulla Gestione.

INFORMATIVA DI SETTORE

Il principio contabile IFRS 8 – Settori operativi, è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2009 in sostituzione dello IAS 14 – Informativa di settore. Il principio richiede la presentazione di informazioni in merito ai Settori operativi del Gruppo e sostituisce i requisiti per la determinazione dei settori primari (business) e secondari (geografici) del Gruppo. Il principio contabile richiede alla società di basare l'informativa di settore sugli elementi che il management utilizza per prendere le proprie decisioni operative, quindi richiede l'identificazione dei segmenti operativi sulla base della reportistica interna che è regolarmente rivista dal management al fine dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e al fine delle analisi di performance.

STATO PATRIMONIALE

(in migliaia di euro)

CALEFFI MIRABELLO CARRARA ELISIONI TOTALE
ATTIVITA' dic-18 dic-17 dic-18 dic-17 dic-18 dic-17 dic-18 dic-17
Lmmobili, impianti e macchinari 4.111 4.660 890 1.052 9 12 5.010 5.724
Attività immateriali 666 706 127 154 1.954 1.954 2.747 2.814
Attività finanziare 5 5 0 0 0 0 5 5
Partecipazioni 3.892 3.892 0 0 (3.881) (3.881) 11 11
Attività per imposte differite 1.242 937 149 180 72 65 1.463 1.182
Crediti Tributari 144 193 0 0 0 0 144 193
ToPale aPPiviPà non correnPi 10.059 10.392 1.166 1.386 (1.846) (1.850) 9.380 9.929
Rimanenze 10.042 11.802 5.361 5.415 0 0 15.403 17.217 *
Crediti commerciali 11.481 15.911 5.513 2.934 0 (30) 16.994 18.815 *
Altri crediti 634 417 613 943 (288) (838) 959 522
Attività per imposte correnti 106 120 22 22 0 (0) 128 142 *
Attività finanziarie 0 0 0 0 0 0 0 0
5isponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.014 1.300 1.185 1.257 (1) 0 3.198 2.557
ToPale aPPiviPà correnPi 24.277 29.551 12.694 10.571 (289) (868) 36.682 39.253
TOTALE ATTIVITA' 34.337 39.943 13.860 11.957 (2.135) (2.718) 46.062 49.182
CALEFFI S.P.A. MIRABELLO CARRARA S.P.A. ELISIONI TOTALE
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO dic-18 dic-17 dic-18 dic-17 dic-18 dic-17 dic-18 dic-17
CapiPale sociale 8.127 8.127 1.170 1.170 (1.170) (1.170) 8.127 8.127
Riserva sovrapprezzo azioni 4.176 4.176 0 0 4.176 4.176
Riserva legale 974 974 81 69 (81) (69) 974 974
AlPre riserve 1.286 2.042 389 139 (389) (139) 1.286 2.042
Riserva uPili indivisi 0 0 0 0 (658) (816) (658) (816)
RisulPaPo dell'esercizio (1.111) (232) 295 237 (90) (100) (906) (95) *
ToPale paPrimonio nePPo 13.452 15.087 1.935 1.614 (2.388) (2.294) 12.999 14.408
CapiPale di Perzi 449 370 449 370
UPileC(PerdiPa) di Perzi 88 70 88 70
ToPale paPrimonio nePPo consolidaPo 13.452 15.087 1.936 1.615 (1.851) (1.855) 13.536 14.848
PassiviPà finanziarie non correnPi 4.143 6.046 2.841 2.166 0 0 6.984 8.211
Benefici a dipendenPi 1.068 1.108 845 854 0 0 1.913 1.962
AlPri fondi 348 332 84 85 0 0 432 418
PassiviPà per imposPe differiPe 0 0 0 0 3 0 3 0
ToPale passiviPà non correnPi 5.559 7.486 3.770 3.105 3 0 9.332 10.591
DebiPi commerciali 8.661 9.723 5.290 3.335 (120) (653) 13.831 12.406
AlPri debiPi 738 1.052 139 320 (166) (216) 711 1.155
Benefici a dipendenPi 584 539 88 132 1 0 673 671
PassiviPà per imposPe correnPi 294 257 71 73 0 0 365 330 *
AlPre passiviPà finanziarie 5.049 5.801 2.566 3.380 (1) 0 7.614 9.181
ToPale passiviPà correnPi 15.326 17.371 8.155 7.241 (286) (869) 23.194 23.743
TOTALE PASSIVITA' E PATR. NETTO 34.337 39.943 13.860 11.959 (2.134) (2.724) 46.062 49.182

Informazioni settoriali

Conto Economico (dati al 31/12/2018 e al 31/12/2017) (in migliaia di euro)

CALEFFI
dic-18
dic-17 MIRA.ELLO CARRARA
dic-18
dic-17 EIISIONI
dic-18
dic-17 TOTALE GRUPPO
dic-18
dic-17
Vendite di beni e servizi 38.422 41.15E 14.1E5 16.223 -2.001 -1.101 50.616 56.281 *
Valore della produzione 37.836 43.367 14.681 16.27E -1.435 -2.778 51.083 56.868 *
Costo della produzione -38.2E7 -42.3E6 -13.E20 -15.268 1.755 2.761 -50.462 -54.E04
E.IT5A -461 971 761 1.012 321 -18 621 1.964 *
E.IT5A% -1,2% 2,3% 5,4% 6,2% 1,2% 3,5%
Amm.to e Svalutazioni -969 -1.090 -308 -476 -37 -38 -1.601 -1.603
E.IT -1.431 -119 454 536 -37 -56 -980 361 *
E.IT% -3,7% -0,3% 3,2% 3,3% -1,9% 0,6%
Proventi e Oneri finanziari 15 -124 -81 -162 -66 -286
Risultato prima delle imposte -1.416 -243 373 373 -37 -55 -1.046 75 *
Risultato prima delle imposte% -3,7% -0,6% 2,6% 2,3% -2,1% 0,1%
Imposte 304 11 -78 -127 1 16 228 -100
Risultato dell'esercizio -1.111 -232 295 246 -2 -3E -818 -25 *
Risultato dell'esercizio % -2,9% -0,6% 2,1% 1,5% -1,6% 0,0%
(Utile)/perdite di pertinenza di terzi -88 -70 -88 -70 *
Risultato del gruppo -906 -95 *
Risultato del gruppo % -1,8% -0,2%

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

I settori di attività sono rappresentati dalle seguenti Business Unit: Caleffi e Mirabello Carrara. La Business Unit Caleffi operante nell'Home Fashion, si occupa della produzione e commercializzazione di articoli di biancheria per la casa a marchio Caleffi, Walt Disney, Marvel, Warner Bros, Sogni di Viaggio by Marco Carmassi, Discovery e Pets by Myrna.

La Business Unit Mirabello Carrara, attiva nell'Home Luxury, si occupa della commercializzazione di articoli di biancheria per la casa di fascia premium con i marchi Mirabello, Carrara, Besana, Roberto Cavalli, Trussardi e Diesel.

La metodologia di allocazione utilizzata è quella specifica per Business Unit.

Il conto economico è riclassificato sulla base dello schema di pag. 17.

Informazioni su prodotti e servizi

Il Gruppo suddivide i ricavi di vendita in due categorie come da classificazione Nielsen:

  • Letto che comprende la copertura letto, la teleria e gli accessori;
  • Altri che comprende il bagno, l'arredamento, il nightwear/homewear, la tavola e la cucina.

I ricavi al 31 dicembre 2018 sono così suddivisi: € 35.068 mila per la categoria Letto, € 15.548 mila per la categoria Altri.

Informazioni sulle aree geografiche

L'informativa per area geografica non viene evidenziata in quanto poco significativa dato che il fatturato realizzato in Italia è pari al 91,8% del totale.

Informazioni sui principali clienti

Il Gruppo non realizza ricavi pari o superiori al 10%, con un singolo cliente, pertanto non vi sono casi di dipendenza dai principali clienti.

23. Altri ricavi e proventi

31/12/2018 31/12/2017
Rimborsi assicurativi 6 13
Plusvalenze da beni patrimoniali 5 51
Sopravvenienze attive 220 198
Contributo GSE fotovoltaico 200 243
Altri 36 82
Totale 467 587

La voce "Contributo GSE fotovoltaico" è relativa al contributo erogato dal Gestore Servizi Energetici come previsto dal 4° conto energia, relativamente all'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico di 1 Mwh installato nell'esercizio 2012.

Nella voce "Sopravvenienze attive" sono inclusi € 66 mila relativi al credito d'imposta sui costi di Ricerca & Sviluppo calcolato come da Legge 190/14 art. 1 comma 35.

31/12/2018 31/12/2017
Stampa tessuti e altre lavorazioni esterne 3.484 4.251
Altri costi industriali e r&s 2.008 1.992
Pubblicità e promozioni 686 744
*
Altri costi commerciali 4.015 4.261
Costi amministrativi 2.359 2.461
Totale 12.552 13.709

24. Costi per servizi

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

La voce "Altri costi commerciali" è costituita principalmente da provvigioni e oneri accessori (€ 1.187 mila) e da trasporti su vendite (€ 1.855 mila).

La voce "Costi amministrativi" comprende principalmente i compensi e oneri amministratori (€ 860 mila), le consulenze legali e amministrative (€ 340 mila), le assicurazioni (€ 213 mila) e le commissioni bancarie e di factoring (€ 251 mila).

25. Costi per godimento beni di terzi

31/12/2018 31/12/2017
1.097 1.515
2.773 2.886
3.870 4.401
352 254

La voce "Royalties" è relativa alle vendite di prodotti a marchio Disney, Roberto Cavalli Home Collection, Trussardi Home Linen, Diesel Home Linen, Les Voiles de Saint Tropez, Marvel, Warner Bros, Pets by Mirna, Discovery e Sogni di Viaggio by Marco Carmassi per i quali sono in essere o sono stati in essere contratti di licenza.

Nella voce "Affitti e locazioni passive" sono compresi € 352 mila relativi al contratto di affitto degli immobili strumentali stipulato con Pegaso S.r.l., società posseduta interamente dai consiglieri Giuliana Caleffi e Rita Federici.

26. Costi per il personale

31/12/2018 31/12/2017
Salari e stipendi 5.215 5.388
Oneri sociali 1.624 1.632
Trattamento fine rapporto 391 394
Costo interinali 1.270 1.336
Totale 8.500 8.750

L'incidenza del costo del personale sul fatturato è pari al 16,8%.

31/12/2018 31/12/2017
Operai 73 76
Impiegati 72 64
Quadri 16 16
Dirigenti 1 1
Totale dipendenti 162 157
Lavoratori interinali 45 48
Totale complessivo 207 205

Il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2018 suddiviso per categoria è il seguente:

I compensi degli amministratori della Capogruppo per prestazioni svolte a favore delle società del Gruppo, sono i seguenti:

Consiglio di Amministrazione

Cognome e Nome Carica Periodo
Carica
Scadenza
Carica
Emolumenti
Caleffi Giuliana Consigliere Mirabello S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 10
Ferretti Guido Consigliere Mirabello S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 60

27. Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche su crediti

31/12/2018 31/12/2017
Ammortamento immobil. immateriali
Ammortamento immobil. materiali
Acc. per rettifiche ai crediti
110
1.171
320
178
1.115
310
Totale 1.601 1.603

Nella voce "Ammortamento immobilizzazioni immateriali" sono compresi € 38 mila relativi all'ammortamento del costo del diritto di superficie, contrattualizzato con la parte correlata Pegaso S.r.l., iscritto nelle attività immateriali.

28. Altri costi operativi

31/12/2018 31/12/2017
Minusvalenze patrimoniali 23 20
Sopravvenienze e insussistenze passive 35 56
Oneri diversi di gestione 244 274
Totale 302 350

La voce "Minusvalenze patrimoniali" è relativa alle dismissioni degli arredi del punto vendita di Noventa (VE) oggetto di refitting nel corso dell'esercizio, dalla cessione/distruzione di cilindri e quadri per la stampa, nell'ambito del fisiologico processo di sostituzione dei cespiti produttivi e dalla dismissione degli impianti del negozio di Milano chiuso a febbraio 2018.

La voce "Oneri diversi di gestione" è costituita principalmente da imposte e tasse per € 133 mila e da contributi associativi per € 71 mila.

29. Oneri finanziari

31/12/2018 31/12/2017
Interessi di conto corrente 9 11
Interessi su mutui passivi 138 180
Interessi di factoring 19 26
Interessi su altri finanziamenti 8 13
Oneri finanziari Tfr IAS19 25 26
Interessi vari 51 61
Totale 250 317

La voce "Oneri finanziari Tfr Ias 19" evidenzia la componente finanziaria della rilevazione del debito TFR in applicazione dei principi contabili internazionali.

La voce "Interessi vari" si riferisce per € 8 mila ad oneri finanziari derivanti dall'attualizzazione del debito nei confronti della Pegaso S.r.l. in virtù del contratto di diritto di superficie descritto alla nota 2.

30. Proventi finanziari

27 3
1
45
191 49
-
164

La voce "Proventi da titoli" è relativa al provento finanziario generatosi dalla liquidazione parziale dell'investimento in "Equilybra Capital Partners".

31. Imposte dell'esercizio

31/12/2018 31/12/2017
Imposte correnti
Imposte differite attive
Imposte differite passive
77
-554
249
114
*
-3
-11
Totale -228 100

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

Le imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate nel rispetto della normativa vigente. Le norme fiscali hanno reso necessario operare delle rettifiche al risultato economico determinato secondo i principi contabili internazionali.

Per quanto riguarda la riconciliazione tra le imposte teoriche e l'effettivo carico fiscale dell'esercizio si rinvia alla nota 30 del bilancio separato della Capogruppo.

32. Utile/Perdita per azione

31/12/2018 31/12/2017
Risultato netto ( a ) -906 -95 *
Media ponderata azioni in circolazione nell'esercizio ( b ) 15.403.243 15.344.331
Media ponderata rettificata azioni in circolazione nell'esercizio ( c ) 15.403.243 15.344.331
Utile/(Perdita) base per azione (a / c) -0,06 -0,01
Utile/(Perdita) diluita per azione (a / b) -0,06 -0,01

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

La differenza fra il totale delle azioni Caleffi S.p.A. (15.628.081) e la media ponderata in circolazione dell'esercizio (15.403.243) è determinata dalle azioni proprie in portafoglio.

33. Altre componenti di conto economico complessivo

L'effetto relativo alle altre componenti di conto economico complessivo rilevate al 31 dicembre 2018 è così composto:

Utili/(perdite) attuariali da valutazione TFR IAS 19 40
Effetto fiscale -9
Totale 31

34. Gestione dei rischi e informativa finanziaria

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento finanziario è in parte regolato da tassi di interesse variabile, quindi il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse. Si evidenzia che il Gruppo non ha stipulato contratti di copertura specifici in quanto ritiene che l'eventuale aumento dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale. Il ricorso a finanziamenti viene valutato in base alle esigenze aziendali del periodo.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che i tassi di interesse aumentino dell'1%, l'incremento degli oneri finanziari del Gruppo sarebbe di circa € 81 mila.

Rischio di cambio

Il Gruppo effettua una parte degli acquisti di materia prima e una parte delle vendite all'estero in dollari e per tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati ed acquisti a termine di valuta. Al 31 dicembre 2018 non risultano in essere derivati su valute.

Nel corso del 2018 sono state registrate a conto economico differenze cambio passive per € 24 mila e differenze cambio attive per € 17 mila.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il cambio €/\$ aumenti di 5 cents, l'effetto sui saldi in valuta al 31 dicembre 2018 sarebbe positivo € 7 mila. Nel caso che il cambio €/\$ diminuisca di 5 cents, l'effetto sarebbe negativo per circa € 7 mila.

Rischio di prezzo

L'eventuale aumento dei prezzi di acquisto di determinate materie prime, rappresenta un rischio contenuto, in quanto il Gruppo, disponendo di una rete di fornitori ampia ed ubicata in diverse aree geografiche del mondo, riesce tempestivamente ad approvvigionarsi sul mercato che presenta le migliori condizioni di prezzo, senza che questo vada a discapito della qualità. Questo ha inoltre permesso di mitigare in parte i fortissimi rialzi che il cotone ha avuto in passato.

Le oscillazioni dei prezzi nei mercati azionari potrebbero determinare perdite durevoli di valore delle attività finanziarie classificate come "available for sale". Nel bilancio dell'esercizio 2018 non sono state iscritte a conto economico perdite di valore, bensì è stato iscritto un provento finanziario pari ad € 164 mila, per effetto del parziale rimborso dell'investimento in "Equilybra Capital Partners".

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o un'altra controparte possa non rispettare gli impegni alla scadenza causando una perdita al Gruppo.

La qualità del credito è molto elevata, frutto di un'attenta selezione dei clienti e di un costante monitoraggio sul loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti mostra un valore contenuto. Il rischio di credito risulta riflesso in bilancio, nella voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" (si veda nota 7 "Crediti commerciali"). Non vi sono condizioni di particolare concentrazione del rischio di credito.

La riduzione di valore dei crediti viene determinata in modo che il saldo delle rettifiche per svalutazione alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore degli stessi a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse

93 Bilancio al 31 dicembre 2018

a seconda dell'anzianità del credito. Il Gruppo utilizza le rettifiche ai crediti per svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, la voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

31/12/2018 31/12/2017
Crediti non scaduti 13.377 78,72% 15.408 81,89%
Crediti Scaduti
entro 30 gg 1.393 8,20% 1.107 5,88%
da 30 a 60 gg 367 2,16% 663 3,52%
da 60 a 90 gg 980 5,77% 623 3,31%
oltre 90 gg 2.691 15,84% 2.662 14,15%
Totale Crediti 18.808 20.463
- Rettifiche ai crediti per svalutazioni -1.155 -1.011
- Rettifiche ai crediti per resi -659 -637
Totale a bilancio 16.994 18.815

Nella seguente tabella viene esposto lo scadenziario dei crediti commerciali:

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

Non vi sono in essere garanzie e/o concessioni di finanziamenti ai clienti.

Il valore delle perdite su crediti registrate nel 2018 è pari ad € 176 mila, a fronte delle quali è stata utilizzata la voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni", stanziata in precedenti esercizi.

La Capogruppo e la Mirabello Carrara S.p.A. hanno in essere al 31 dicembre 2018 cessioni di crediti prosoluto, rispettivamente per circa € 4 milioni e € 0,1 milioni. Tali cessioni sono state regolate ai normali tassi di mercato.

I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall'attivo dello stato patrimoniale se e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell'anticipazione ricevuta.

Si segnala che una parte dei crediti commerciali della Capogruppo al 31 dicembre 2018, per complessivi € 1.630 mila, è coperta da garanzia assicurativa.

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Al momento non si segnalano difficoltà per il Gruppo ad ottenere linee di credito e finanziamenti.

Attività e passività finanziarie - fair value

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile e il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value quando il loro valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione dello stesso.

Fair value
Note Possedute per
la negoziazione
Finanziamenti e
crediti
Disponibili per
la vendita
Altre passività Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività
*APPiviPà finanziarie disponiNili per la vendiPa 10 - - -
DisponiNiliPà liquide e mezzi equivalenPi 11 3.198 3.198
APPiviPà finanziarie non correnPi 3 D D
FrediPi commerciali 7 16.994 16.994
AlPri crediPi 8 9D9 9D9
Passività
Finanziamenti da banche
Prestito Obbligazionario
6.984 6.984
Passività finanziarie non correnti 13 6.984 6.984
*Interest rate swap non di copertura
Scoperti di conto corrente
Finanziamenti da banche quota corrente
19 3.491
4.073
19
3.491
4.073
19
Altri debiti finanziari correnti
Totale passività finanziarie correnti
21 31 31
7.614
DeNiPi commerciali 17 13.831 13.831
AlPri deNiPi 18 711 711

*Attività e passività rilevate al fair value

Gestione del capitale

Le politiche di gestione del capitale da parte del Consiglio di Amministrazione prevedono il mantenimento di un livello elevato di capitale proprio al fine di preservare un rapporto di fiducia con gli investitori, i creditori ed il mercato, consentendo altresì lo sviluppo futuro dell'attività. Inoltre, il Consiglio monitora la tipologia di azionisti, il rendimento del capitale, inteso dal Gruppo come patrimonio netto totale ed il livello di dividendi da distribuire ai detentori di azioni ordinarie. Talvolta la Capogruppo acquista sul mercato azioni proprie con tempistiche che dipendono dai prezzi di mercato. Le politiche di gestione del capitale del Gruppo non hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio.

35. Rapporti con controparti correlate e attività di direzione e coordinamento

Ai sensi e per gli effetti di cui agli art. 2497 e succ. del cod. civile, si rileva che la Società (ed il Gruppo ad esso facente capo) non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di altre società od enti.

Con delibera n.17221 del 12 marzo 2010, anche ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 2391-bis del Codice Civile, la Consob ha adottato il regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, successivamente modificato con delibera n.17389 del 23 giugno 2010 ("Disciplina Consob"). A seguito dell'adozione della Disciplina Consob, al fine di assicurare la trasparenza nonché la correttezza sostanziale e procedurale delle eventuali operazioni poste in essere da Caleffi con soggetti qualificabili come "parti correlate" ai sensi della dianzi citata Disciplina Consob, la Capogruppo ha approvato una specifica e articolata procedura per le operazioni con parti correlate (modificata, da ultimo, in data 29 agosto 2016), consultabile sul sito internet www.caleffigroup.it..

Ai sensi dell'art. 5, comma 8 della Disciplina Consob, si rileva che, nel corso dell'esercizio 2018:

• il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato una operazione di maggiore rilevanza così come definita dall'art. 3 comma 1, lett. b) della Disciplina Consob, relativa alla risoluzione per mutuo consenso, del contratto di locazione degli immobili strumentali all'esercizio dell'attività in essere e la contestuale sottoscrizione di un "nuovo" contratto a condizioni economiche migliorative.

In particolare gli immobili strumentali all'esercizio dell'attività della Società (complesso industriale, uffici ed emporio di Viadana) sono concessi in locazione a Caleffi da Pegaso S.r.l. società immobiliare interamente posseduta dagli amministratori Rita Federici e Giuliana Caleffi in forza di contratto di locazione stipulato nel mese di settembre 2018 e con decorrenza 1° ottobre 2018 ("Nuovo Contratto").

Le condizioni del Nuovo Contratto - allineate con la prassi di mercato – prevedono tra l'altro:

  • o durata di 6 anni, rinnovabile tacitamente di 6 (sei) anni in 6 (sei) anni, qualora non intervenga disdetta da parte del Conduttore con preavviso di almeno 12 mesi rispetto alla scadenza dello stesso;
  • o canone annuo di Euro 325.000 oltre IVA e rivalutazione ISTAT (annuale sulla base del 75% della variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e a partire dal 4° anno di locazione), da corrispondersi in rate trimestrali anticipate;
  • o facoltà per Caleffi ai sensi e per gli effetti di cui al penultimo comma dell'art. 27 della Legge 392/1978 - di recedere in qualsiasi momento, anche in assenza di grave motivo,

dal Nuovo Contratto, anche nel corso del primo sessennio di locazione, con un preavviso di almeno 12 (dodici) mesi dalla data di effettiva esecuzione del recesso medesimo.

Per maggiori informazioni si rimanda al "Documento Informativo" reperibile sul sito www.caleffigroup.it.

Inoltre, sempre con Pegaso S.r.l., in data 20 settembre 2012, la Capogruppo ha sottoscritto un contratto di costituzione di diritto di superficie e servitù relativo al lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. Il contratto ha una durata di 20 anni a partire dal 1° gennaio 2013 per un controvalore complessivo di € 850 mila.

• Non si registrano ulteriori operazioni con parti correlate concluse nel periodo di riferimento che abbiamo influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo.

Si rammenta, da ultimo, che Guido Ferretti riveste la qualifica di Amministratore Delegato della Capogruppo e di Amministratore Delegato della società controllata Mirabello Carrara S.p.A. e che Giuliana Caleffi è Presidente della Capogruppo e Presidente della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

La partecipazione di minoranza, pari al 30%, della controllata Mirabello Carrara S.p.A. è detenuta dalla Ermes S.r.l., società interamente posseduta da Giuliana Caleffi e Rita Federici.

RAPPORTI CON CONTROPARTI CORRELATE/CONTROLLATE E COLLEGATE NON CONSOLIDATE INTEGRALMENTE
Effetto
a C.E.
Incidenza Incidenza
sul fatturato sul risultato al 31/12/18
lordo
Debito * Credito
al 31/12/18
Incidenza
sui debiti
Incidenza
sui crediti
Incidenza
su PFN
Pegaso s.r.l. affitto immobili strumentali -352 0,70% -33,65% 533 0 3,85% 0,00% 4,68%
TOTALI -352 0,70% -33,65% 533 0 3,85% 0,00% 4,68%

* La voce "Debito al 31/12/2018" è relativa al valore attuale del debito per diritto di superficie

36. Dettaglio compensi amministratori, sindaci e direttori generali del Gruppo

Cognome e Nome
(dati in migliaia di euro)
Carica Periodo
Carica
Scadenza
Carica
Emolumenti Benefici
non monetari
Altri
compensi
Caleffi Giuliana Presidente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 172 4 -
Ferretti Guido Amministratore Delegato Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 247 3 20
Federici Rita Vice Presidene Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 162 - -
Favagrossa Raffaello Consigliere Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 52 - -
Ravazzoni Roberto Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 20 - 13
Golfetto Francesca Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 19 - 9
Pasquale Pilla Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 19 - -
Caleffi Giuliana Presidente Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 10 - -
Ferretti Guido Amministratore Delegato Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 60 - -

Consiglio di Amministrazione

Collegio Sindacale

Cognome e Nome Carica Periodo Scadenza Emolumenti
(dati in migliaia di euro) Carica Carica
Caruso Pier Paolo Sindaco Effettivo/Presidente 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 18
Stefano Lottici Sindaco Effettivo 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 15
Rosetti Francesca Sindaco Effettivo 01/01 - 15/10 Approvazione Bilancio 2019 12
Seregni Cristina Sindaco Effettivo 16/10 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 3
Romersa Andrea Sindaco Effettivo/Presidente Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 16
Marchi Carlo Alberto Sindaco Effettivo Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 14
Ambrosiani Fabio Sindaco Effettivo Mirabello Carrara S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2018 14

La Società non ha erogato finanziamenti né ha assunto impegni per effetto di garanzie prestate ai membri dell'Organo di Amministrazione né del Collegio Sindacale.

37. Passività potenziali

Alla data di pubblicazione del presente bilancio non risultano passività potenziali di rilievo per cui risulti prevedibile un esborso futuro da parte del Gruppo. Si segnala, in capo alla Capogruppo, la sussistenza di n° 2 passività potenziali di natura giuslavoristica le cui rivendicazioni, anche economiche, non risultano allo stato ben delineate dalle controparti. Trattandosi di contestazioni ancora meramente potenziali e considerato che, nel caso, la Capogruppo dispone di tutti gli elementi e argomentazioni a supporto della regolarità del proprio operato, con il parere di un legale interpellato, si ritiene di non dover effettuare accantonamenti specifici.

Alla data di pubblicazione del presente bilancio consolidato non risultano passività potenziali di rilievo per cui risulti prevedibile un esborso futuro da parte del Gruppo.

Gruppo CALEFFI

38. Garanzie prestate

Le fideiussioni rilasciate dalla Capogruppo a diversi soggetti ammontano complessivamente ad € 1.073 mila.

Le fideiussioni rilasciate dalla Mirabello Carrara S.p.A. a diversi soggetti ammontano complessivamente ad € 140 mila.

39. Eventi od operazioni significative non ricorrenti

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non si sono registrati eventi/operazioni rientranti nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione, per eventi od operazioni significative non ricorrenti si intendono quelli il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

40. Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non si sono registrati eventi/operazioni rientranti nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione "per operazioni atipiche e/o inusuali" si intendono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

41. Eventi successivi alla chiusura del bilancio

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non sono occorsi eventi tali da rendere l'attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica sostanzialmente diversa da quella risultante dal bilancio al 31 dicembre 2018 o tali da richiedere rettifiche od annotazioni integrative allo stesso.

Viadana, 28 marzo 2019

Il Consiglio di Amministrazione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS. 58/98

I sottoscritti Guido Ferretti in qualità di "Amministratore Delegato" e Giovanni Bozzetti in qualità di "Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari" della Caleffi S.p.A., tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154 bis commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, attestano:

  • a) l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa;
  • b) l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato relativo all'esercizio 2018.

Si attesta inoltre che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2018

  • a) corrisponde alle risultanze contabili;
  • b) è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005 e quanto consta è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • c) la relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'Emittente e delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

Viadana, 28 marzo 2019

L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Guido Ferretti Giovanni Bozzetti

Bilancio Separato Caleffi S.p.A. al 31 dicembre 2018

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

(valori espressi in euro)
Note ATTIVITA' 31/12/2018 31/12/2017
Immobili, impianti e macchinari 4.111.429 4.659.784
1
2
Attività immateriali 666.040 706.015
3 Attività finanziare 4.648 4.648
3 Partecipazioni 3.891.548 3.891.548
4 Attività per imposte differite 1.242.445 937.434
5 Crediti tributari 143.651 192.591
Totale attività non correnti 10.059.761 10.392.020
6 Rimanenze 10.042.290 11.802.000 *
7 Crediti commerciali 11.481.011 15.911.441 *
di cui verso parti correlate 0 30.010
8 Altri crediti 634.372 416.803
9 Attività per imposte correnti 105.564 120.301
10 Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0
11 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.013.732 1.300.148
Totale attività correnti 24.276.969 29.550.692
TOTALE ATTIVITA' 34.336.730 39.942.712
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 31/12/2018 31/12/2017
Capitale sociale 8.126.602 8.126.602
Riserva sovrapprezzo azioni 4.176.201 4.176.201
Riserva legale 973.894 973.894
Altre riserve 1.286.156 2.042.084
Risultato dell'esercizio -1.110.920 -232.339
12 Totale patrimonio netto 13.451.933 15.086.442
13 Passività finanziarie non correnti 4.143.318 6.045.736
14 Benefici ai dipendenti 1.067.882 1.107.568
15 Altri fondi 348.137 332.372
Totale passività non correnti 5.559.337 7.485.676
16 Debiti commerciali 8.660.622 9.723.073
di cui verso parti correlate 653.462 1.219.070
17 Altri debiti 737.694 1.051.508
di cui verso parti correlate 165.527 184.947
18 Benefici ai dipendenti 584.393 538.570
19 Passività per imposte correnti 294.160 256.725
20 Passività finanziarie correnti 5.048.591 5.800.718
Totale passività correnti 15.325.460 17.370.594
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 34.336.730 39.942.712

CONTO ECONOMICO

(valori espressi in euro)

Note 31/12/2018 31/12/2017
21 Vendita di beni e servizi 38.422.213 41.219.309 *
di cui verso parti correlate 482.895 132.076
22 Altri ricavi e proventi 461.437 549.056
di cui verso parti correlate 101.823 119.577
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso -1.046.669 1.220.622 *
Costi delle materie prime e altri materiali -19.998.301 -23.708.628
di cui verso parti correlate 1.517.960 958.487
Variazione rimanenze di materie prime -256.267 -89.759
23 Costi per servizi -7.630.315 -7.843.913 *
di cui verso parti correlate 6.863 16.759
24 Costi per godimento beni di terzi -3.123.492 -3.394.584
di cui verso parti correlate 416.865 299.284
25 Costi per il personale -6.851.359 -6.697.267
26 Ammortamenti -968.936 -850.234
26 Svalutazione e rettifiche su crediti -200.000 -240.000
27 Altri costi operativi -239.472 -284.015
Risultato operativo -1.431.161 -119.413
28 Oneri finanziari -156.036 -195.827
29 Proventi finanziari 187.267 48.224
Utile/perdite su cambi -15.635 24.004
Risultato prima delle imposte -1.415.565 -243.012
30 Imposte correnti -24.722 -81.639
30 Imposte differite (attive)/passive 329.367 92.312
Risultato dell'esercizio -1.110.920 -232.339

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(valori espressi in euro)
Note 31/12/2018 31/12/2017
Risultato dell'esercizio -1.110.920 -232.339
Altre componenti del conto economico complessivo:
Componenti che non saranno successivamente riclassificate
nell'utile o perdita dell'esericizo
13.868 313
31
31
Utili/(perdite) da valutazione TFR Ias 19
Effetto fiscale
18.247
-4.379
412
-99
Componenti che saranno successivamente riclassificate
nell'utile o perdita dell'esercizio
0 0
Totale componenti del conto economico complessivo 13.868 313
Risultato complessivo dell'esercizio -1.097.052 -232.026

RENDICONTO FINANZIARIO

(valori espressi in di euro) Rif. note 31-dic-18 31-dic-17
esplicative
A Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 1.300.148 1.623.840
B Liquidità generata dall'attività operativa
Risultato dell'esercizio -1.110.920 -232.339
Rettifiche per:
- Ammortamenti 26 968.936 850.234
Variazione del capitale d'esercizio
- Rimanenze finali 6 1.759.710 -674.090
- Crediti commerciali 7 4.430.430 2.117.066
- Debiti commerciali 16 -1.062.451 -2.469.597
- Altre attività correnti 8 -217.569 164.569
- Altre passività correnti 17 -313.814 -14.760
- Attività per imposte correnti 9 14.737 -92.864
- Passività per imposte correnti 19 37.435 -23.291
- Attività per imposte differite 4 -305.011 -35.423
- Crediti tributari 5 48.940 0
- Passività per imposte differite 0 0
- Fondi relativi al personale 14 -39.686 -15.811
- Debiti relativi al personale 18 45.823 -120.114
- Altri fondi 15 15.765 40.000
TOTALE 4.272.325 -506.421
- Investimenti in immobili, impianti e macchinari
- Investimenti in immobilizzazioni immateriali
1
2
-354.172
-38.643
-821.842
-160.599
- Disinvestimenti di immobilizzazioni 1 ; 2 12.208 22.927
TOTALE -380.607 -959.514
D Liquidità generata dall'attività finanziaria
- Disinvestimenti di attività finanziarie 10 0 58.948
- Variazione utilizzo fidi bancari 20 -636.759 857.702
- Rimborso quote finanziamenti 13 ; 20 -2.997.786 -4.363.890
- Nuove erogazioni finanziamenti 13 1.000.000 4.500.000
- Variazione altre debiti finanziari 20 -20.000 -14.124
TOTALE -2.654.545 1.038.636
E Movimenti del patrimonio netto
- Acquisti/Vendite azioni proprie 12 -537.457 406.428
- Dividendi corrisposti 12 0 -306.703
- Aumento di capitale 12 0 3.568
- Altri movimenti di patrimonio netto 12 13.868 313
TOTALE -523.589 103.606
F Flusso monetario del periodo/esercizio (B+C+D+E) 713.584 -323.692
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti a fine esercizio 2.013.732 1.300.148
Ulteriori informazioni sui flussi finanziari: 31-dic-18 31-dic-17
Imposte pagate nell'esercizio - 127.272
Interessi pagati nell'esericizo 147.796 182.503

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Riserva
sovrapp.
Riserva di Riserva Altre Riserva
azioni
Risultato Totale
patrimonio
in Euro Capitale azioni Rivalutaz. legale riserve proprie dell'esercizio netto
Saldo al 31 dicembre 2016 8.125.228 4.174.007 853.441 943.555 817.614 -305.455 606.785 15.215.175
Risultato dell'esercizio -232.339 -232.339
Altre componenti del risultato complessivo:
Utile attuariale da valutazione TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale 313 313 313
Risultato complessivo dell'esercizio 313 -232.026 -232.026
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2016 30.339 576.446 -606.785 0
Distribuzione dividendi -306.703 -306.703
Aumento di capitale 1.374 2.194 3.568
Acquisto/Vendita azioni proprie 100.973 305.455 406.428
Saldo al 31 dicembre 2017 8.126.602 4.176.201 853.441 973.894 1.188.643 0 -232.339 15.086.442
Risultato dell'esercizio -1.110.920 -1.110.920
Altre componenti del risultato complessivo:
Utile attuariale da valutazione TFR IAS 19 al netto dell'effetto fiscale 13.868 13.868 13.868
Risultato complessivo dell'esercizio 13.868 -1.097.052 -1.097.052
Operazioni con gli azionisti:
Destinazione risultato 2017 -232.339 232.339 0
Acquisto/Vendita azioni proprie -537.457 -537.457
Saldo al 31 dicembre 2018 8.126.602 4.176.201 853.441 973.894 970.172 -537.457 -1.110.920 13.451.933

Gruppo CALEFFI

CALEFFI S.p.A.

Via Belfiore, 24 - 46019 Viadana (MN) - Cap. Sociale €. 8.126.602,12 i.v.

Iscritta al Registro delle Imprese di Mantova n. 00154130207 - C. F. e P. IVA IT 00154130207

Note esplicative al Bilancio Caleffi S.p.A. al 31 dicembre 2018

Dichiarazione di conformità

Il bilancio dell'esercizio 2018 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Caleffi S.p.A. ed è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ed adottati dall'Unione Europea ai sensi del regolamento n° 1606/2002 e relative interpretazioni, nonché sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Nella predisposizione del presente bilancio separato sono stati applicati i principi contabili illustrati nei successivi paragrafi.

Il presente bilancio separato è stato autorizzato alla pubblicazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2019.

Il bilancio separato al 31 dicembre 2018 è disponibile su richiesta presso la sede della Società e sul sito internet www.caleffigroup.it.

In base alla normativa vigente, la Società predispone il bilancio consolidato.

La durata della Società è sino al 31 dicembre 2050.

Modifiche agli IFRS

I seguenti nuovi principi e le seguenti modifiche sono efficaci dal 1 gennaio 2018:

  • IFRS 9 Financial Instruments
  • IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers
  • Chiarimenti sul IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers
  • IFRIC Interpretazione n. 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration
  • Amendments to IAS 40 Transfers of Investment Property
  • Amendments to IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions
  • Amendments to IFRS 4 Applying IFRS 9 Financial Instruments con IFRS 4 Insurance Contracts
  • Amendments to IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures

  • Amendments to IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Deletion of short-term exemptions for first-time adopters.

Principi emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio separato della Società, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.

IFRS 16 – Leases

Il nuovo standard sul leasing, che sostituirà l'attuale IAS 17, fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discriminanti l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce per il locatario (lessee) un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo patrimoniale con contropartita un debito finanziario, per un ammontare pari al valore attuale dei futuri pagamenti. Scompare il concetto di leasing operativo. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Tale principio, omologato dall'Unione Europea, si applica dal 1° gennaio 2019. La Società applicherà il nuovo standard a partire dalla data di entrata in vigore.

La Società ha completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali impatti derivanti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16.

La Società si è avvalsa dell'espediente pratico previsto dal principio che consente di basarsi sulle conclusioni raggiunte in passato sulla base dell'IFRIC 4 e IAS 17 circa la quantificazione di lease operativo per uno specifico contratto. Tale espediente pratico è stato applicato a tutti i contratti.

È in fase di completamento il processo di implementazione del principio, che prevede il settaggio dell'infrastruttura informatica volta alla gestione contabile del principio e l'allineamento dei processi amministrativi e dei controlli a presidio delle aree critiche su cui insiste il principio. Il completamento di tale processo è previsto entro il primo trimestre 2019.

La Società ha scelto di applicare il principio con approccio "modified retrospective" al 1° gennaio 2019. In particolare, la Società contabilizzerà, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • − una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto il tasso di finanziamento marginale (incremental borrowing rate) applicabile alla data di transizione;
  • − un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

La tabella seguente riporta gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione:

(In Euro)
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali
- Diritto d'uso terreni e fabbricati 7.692.625
- Diritto d'uso attrezzature e altri beni 172.406
Totale 7.865.031
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti verso banche e altri finanziatori 6.373.307
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti verso banche e altri finanziatori 1.491.724
Totale 7.865.031

Nell'adottare l'IFRS 16, la Società ha deciso di avvalersi dell'esenzione concessa dal principio in relazione agli short-term lease (contratti con durata inferiore a 12 mesi) per tutte classi di attività.

La Società intende anche avvalersi dell'esenzione concessa dal principio per quanto concerne i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset, ossia contratti di lease per i quali il valore unitario dei beni sottostanti non è superiore a 4,5 migliaia di euro quando nuovi. I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno delle seguenti categorie:

  • − computers, telefoni e tablet;
  • − stampanti da ufficio e multifunzione;
  • − altri dispositive elettronici.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Con riferimento alle regole di transizione, la Società intende avvalersi dei seguenti espedienti pratici disponibili in caso di scelta del metodo di transizione retrospettivo modificato:

− classificazione dei contratti che scadono entro 12 mesi dalla data di transizione come short term lease. Per tali contratti i canoni di lease saranno iscritti a conto economico su base lineare;

− utilizzo delle informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione del lease term, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di estensione e di chiusura anticipata.

La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale e l'utilizzo di assunzioni e di stime in relazione al lease term, alla definizione dell'incremental borrowing rate. I principali sono riassunti di seguito:

  • − la Società ha deciso di non applicare l'IFRS 16 per i contratti contenenti un lease che hanno come attività sottostante un bene immateriale;
  • − le clausole di rinnovo dei contratti sono considerate ai fini della determinazione della durata del contratto quando il loro esercizio è ritenuto ragionevolmente certo, ossia quando la Società ha l'opzione di esercitarle senza necessità di ottenere il consenso della controparte. In caso di clausole che prevedono rinnovi multipli esercitabili unilateralmente dalla Società, sono stati considerati il numero di rinnovi ad oggi ragionevolmente certi;
  • − le clausole di rinnovo automatico in cui entrambe le parti hanno diritto a terminare il contratto non sono considerate ai fini della determinazione della durata del contratto, in quanto la capacità di estendere la durata dello stesso non è sotto il controllo unilaterale della Società e la penale a cui il locatore potrebbe essere esposto è considerata non significativa. Tuttavia, nel caso in cui il locatore sia esposto ad una penale significativa, la Società include l'opzione di rinnovo nella determinazione della durata contrattuale. Tale valutazione viene effettuata anche considerando il grado di personalizzazione del bene oggetto di leasing: se la personalizzazione è elevata, il locatore potrebbe incorrere in una penale significativa nel caso si opponesse al rinnovo;
  • − clausole di chiusura anticipata dei contratti: tali clausole non sono considerate nelle determinazione della durata del contratto se esercitabili solo dal locatore oppure da entrambe le parti. Nel caso siano esercitabili unilateralmente dalla Società, vengono effettuate valutazioni specifiche contratto per contratto (ad es. la Società sta già negoziando un nuovo contratto oppure ha già dato disdetta al locatore);
  • incremental borrowing rate: la Società ha deciso di utilizzare un tasso di sconto costituito da una componente risk free (tassi risk free propri del mercato interbancario, swap standard rates vs Euribor 6 mesi ponderati per la durata dei vari contratti), e da una componente di credit risk ( credit spread applicato dalla banca per un finanziamento recente con condizioni simili al contratto di leasing).

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel Maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, riassicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

Allo scopo si applicheranno limitate eccezioni. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:

• Uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (il variable fee approach)

• Un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. E' permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente. Questo principio non si applica alla Società.

IFRIC Interpretation 23 Uncertainty over Income Tax Treatment

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, nè include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti.

L'Interpretazione è in vigore per gli esercizi che si aprono al 1° Gennaio 2019 o successivamente, ma sono disponibili alcune agevolazioni per la prima applicazione. La Società applicherà l'interpretazione alla data di entrata in vigore. Poiché la Società non opera in un contesto fiscale multinazionale, l'applicazione non avrà effetti sul bilancio separato.

Modifiche all'IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation

Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento".

Le modifiche devono essere applicate retrospetticamente e sono effettive dal 1° gennaio 2019, e l'applicazione anticipata è consentita. Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio separato della Società.

Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture

Le modifiche trattano il conflitto tra l'IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. La Società applicherà queste modifiche quando entreranno in vigore.

Gruppo CALEFFI

Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement

Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano.

Le modifiche si applicano a modifiche, riduzioni o regolamenti del piano che si verificano a partire dal primo esercizio che inizia il 1° gennaio 2019 o successivamente, e ne è consentita l'applicazione anticipata.

Tali variazioni si applicheranno solo a eventuali modifiche future del piano.

Modifiche allo IAS 28: Long-term interests in associates and joint ventures

Le modifiche specificano che un'entità applica l'IFRS 9 per investimenti a lungo termine in una società collegata o joint venture, per i quali non si applica il metodo del patrimonio netto ma che, in sostanza, formano parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture (interessi a lungo termine). Le modifiche devono essere applicate in maniera retrospettica e sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2019, e l'applicazione anticipata è consentita. Le modifiche non avranno impatto sul bilancio separato.

Principi per la predisposizione del bilancio

Il bilancio separato al 31 dicembre 2018 è composto dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle relative note esplicative.

Il bilancio separato al 31 dicembre 2018 è stato predisposto applicando i criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dagli IFRS in vigore alla data di redazione del bilancio.

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2018 sono quelli omogeneamente applicati anche al bilancio separato al 31 dicembre 2017, presentato ai fini comparativi. La Società ha applicato, a far data dall'esercizio 2018, il nuovo principio contabile IFRS 15 e di conseguenza ha ricalcolato i comparativi 2017.

Il bilancio al 31 dicembre 2018 e i dati comparativi al 31 dicembre 2017 sono redatti sulla base del criterio generale del costo storico, ad eccezione di alcune attività materiali, valutate inizialmente al deemed cost, per le quali si sono mantenuti i valori derivanti da rivalutazioni ex lege operate in esercizi precedenti e degli eventuali strumenti finanziari derivati e delle attività finanziarie "available for sale", valutati al fair value.

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1, si è deciso di adottare, con riferimento allo stato patrimoniale, uno schema in cui le componenti correnti e non correnti delle attività e delle passività sono esposte separatamente e, con riferimento al conto economico, uno schema con l'esposizione dei costi effettuata in base alla natura degli stessi. Per corrente si intende una attività o passività che si suppone sia realizzata/estinta entro i 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

I valori riportati nei prospetti contabili, sono espressi in unità di euro, mentre quelli riportati nelle tabelle e nelle note esplicative sono in migliaia di euro, salvo dove diversamente specificato.

I principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi sono i medesimi adottati per la redazione del bilancio consolidato e sono esposti nel seguito.

Cambiamenti principi contabili ed errori

Lo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) disciplina, tra l'altro, le modalità di rilevazione e rappresentazione degli errori di esercizi precedenti. Secondo tale principio rientrano nel concetto di errore gli errori aritmetici, gli errori nell'applicazione di principi contabili, le sviste o interpretazioni distorte di fatti e le frodi.

Gli errori rilevanti, in relazione alla loro dimensione e alle circostanze che li hanno determinati, devono essere corretti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue:

  • Determinando nuovamente gli importi comparativi per gli esercizi precedenti in cui è stato commesso l'errore; o
  • Determinando nuovamente i saldi di apertura di attività, passività e patrimonio netto per il primo esercizio precedente presentato se l'errore è stato commesso precedentemente a tale esercizio.

La determinazione retroattiva dei valori consiste nel correggere la rilevazione, la valutazione e l'informativa concernente gli importi di elementi del bilancio come se l'errore di un esercizio precedente non fosse mai avvenuto.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di valutazioni, stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni sono effettuate sulla base dell'esperienza storica e di altri elementi giudicati ragionevoli ai fini della determinazione del valore di attività e passività quando questo non è ottenibile tramite fonti oggettive.

I risultati a consuntivo potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate, tra l'altro, per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di poste dell'attivo, benefici ai dipendenti, imposte, fondi rischi ed oneri ed altri accantonamenti e fondi.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti d'ogni variazione sono riflessi nel conto economico del periodo contabile in cui la stima è stata rivista.

Le principali stime ed assunzioni operate nella redazione del bilancio sono di seguito descritte:

Gruppo CALEFFI

Perdita di valore di attività

Taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività immobilizzate, sono effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio di fine esercizio, allorquando sono disponibili tutte le informazioni necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di perdita di valore. Il test di impairment delle attività immateriali a vita utile indefinita viene eseguito annualmente o più frequentemente qualora vi sia un'indicazione di perdita di valore.

Accantonamenti e svalutazioni

I fondi rettificativi delle poste dell'attivo circolante (crediti, rimanenze, attività finanziarie e altre attività correnti) sono stati iscritti, quanto ai crediti, sulla base di una valutazione dell'esigibilità dei crediti in essere e sull'esperienza storica di perdite su crediti; quanto alle rimanenze di magazzino sulla base delle prospettive di utilizzo delle giacenze nel ciclo produttivo e sulla possibilità di realizzo delle giacenze di prodotti finiti con un margine di profitto. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono state valutate al fair value.

Gli importi rilevati come accantonamento ai fondi per rischi ed oneri rappresentano la migliore stima degli oneri richiesti per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di riferimento del bilancio e riflettono rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.

Recuperabilità delle imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di differenze temporanee deducibili e benefici fiscali teorici per perdite riportabili a nuovo. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive eventualmente da svalutare e quindi del saldo di imposte differite attive che possono essere contabilizzate nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali tali differenze/perdite potranno essere assorbite. Il tax rate adottato per il calcolo delle imposte differite attive ai fini Ires è pari al 24% e ai fini Irap è pari al 3,9%.

Benefici a dipendenti

Gli accantonamenti connessi ai fondi relativi al personale sono determinati sulla base di ipotesi attuariali. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto o il rendimento atteso di lungo termine delle attività a servizio dei piani, i tassi di crescita delle retribuzioni ed i tassi di crescita dei costi di assistenza medica, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l'uso di parametri di natura demografica come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. Le variazioni di tali ipotesi potrebbero avere effetti significativi su tali fondi.

Imposte sul reddito

Le imposte rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dell'esercizio applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Principi contabili e criteri di valutazione

Nel presente bilancio la situazione patrimoniale-finanziaria, il conto economico, il conto economico complessivo, il rendiconto finanziario e il prospetto delle variazioni di patrimonio netto sono espressi in unità di Euro, tutte le altre tabelle sono redatte in migliaia di Euro. I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati coerentemente in tutti i periodi inclusi nel presente bilancio.

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Immobili, impianti e macchinari

Un bene, appartenente alla categoria immobili, impianti e macchinari viene rilevato al costo storico di acquisto o di produzione al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include:

  • il prezzo di acquisto del bene, inclusivo di eventuali dazi all'importazione e tasse di acquisto non recuperabili, dopo aver dedotto sconti commerciali ed abbuoni;
  • eventuali costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale;
  • la stima iniziale dei costi di smantellamento e rimozione del bene e messa in sicurezza.

Alcuni elementi di immobili, impianti e macchinari, così come previsto dall'IFRS 1, che sono stati rivalutati al fair value precedentemente alla data di passaggio agli IFRS, sono valutati sulla base del sostituto del costo, pari all'importo rivalutato alla data di rivalutazione.

Considerata la probabilità che i futuri benefici derivanti dal costo sostenuto per la sostituzione di una parte di un elemento di immobili, impianti e macchinari affluiranno alla Società e il costo dell'elemento può essere determinato attendibilmente, tale costo viene rilevato come un aumento del valore contabile dell'elemento a cui si riferisce. Tutti gli altri costi sono recepiti nel conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

L'ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente degli elementi di immobili, impianti e macchinari. I terreni non sono ammortizzabili.

Nell'esercizio di entrata in funzione gli ammortamenti vengono calcolati al 50%, per tenere conto del relativo minore utilizzo.

Le vite utili stimate e le relative percentuali di ammortamento, non modificate rispetto allo scorso esercizio, sono le seguenti:

Fabbricati (migliorie) lungo la durata del contratto di affitto se minore 10%
Costruzioni leggere 10%
Impianti e macchinari 12,5% - 17,5%
Impianti e macchinari (impianto fotovoltaico) 5%
Attrezzature:
- quadri stampa 50%
- altre attrezzature 25%
Mobili e macchine d'ufficio 12%
Macchine elettroniche 20%
Automezzi industriali 20%
Autovetture 25%

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Le manutenzioni straordinarie sono incluse nel valore contabile dell'attività solo quando è probabile che da esse deriveranno futuri benefici economici. Le manutenzioni ordinarie sono imputate a conto economico nell'esercizio nel quale sono state effettuate.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto del relativo fondo di ammortamento e di eventuali perdite di valore.

Gli ammortamenti sono ripartiti secondo un criterio sistematico lungo la vita utile dell'attività immateriale a partire dal momento in cui la stessa è pronta per l'uso. Le aliquote di ammortamento applicate, invariate rispetto all'esercizio precedente, sono le seguenti:

Diritti di brevetto ed utilizzo opere dell'ingegno 33%
Concessioni licenze, marchi e simili 10%
Altre 33%
Diritto di superficie impianto fotovoltaico 5%

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Le attività immateriali a vita utile indefinita vengono inizialmente iscritte al costo. Tale importo non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, nel caso in cui si verificano eventi o cambiamenti di circostanze che possono far emergere cambiamenti di valore, ad un'analisi di recuperabilità (impairment test). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore a quello di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore.

La recuperabilità del valore contabile residuo viene verificata attraverso impairment test laddove emergano oggettivi segnali di perdita di valore e il valore contabile viene rettificato quando necessario, secondo le regole previste dallo IAS 36.

Ricerca e sviluppo

Le spese di ricerca e sviluppo, intraprese con la prospettiva di conseguire nuove conoscenze e scoperte, scientifiche o tecniche, sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.

RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITA'

Quando si verificano eventi che lasciano presupporre una potenziale riduzione di valore delle attività materiali ed immateriali valutate al costo, il valore recuperabile dell'attività è stimato e confrontato con il valore netto contabile, per quantificare l'eventuale riduzione di valore. Tale verifica viene svolta almeno annualmente per le attività immateriali a vita indefinita o non ancora disponibili all'uso. Se, sulla base di tale verifica, emerge che le attività hanno effettivamente subito una perdita di valore, la Società stima il valore recuperabile dell'attività.

Quando il valore di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile, la Società rileva la relativa perdita di valore nel conto economico.

Perdita di valore

Le perdite di valore di unità generatrici di flussi finanziari sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari (gruppo di unità) e, quindi, a riduzione delle altre attività dell'unità (gruppo di unità) in proporzione al valore contabile di ciascuna attività che fa parte dell'unità (gruppo di unità).

Calcolo del valore recuperabile

Il valore recuperabile delle attività è il valore maggiore tra il prezzo netto di vendita (fair value less costs

of disposal) e il valore d'uso. Per determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri stimati sono attualizzati al valore attuale utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se l'attività non genera flussi finanziari in entrata che siano prevalentemente indipendenti, il valore recuperabile viene riferito all'unità generatrice di flussi finanziari alla quale l'attività appartiene.

Ripristini di valore

Ad eccezione dell'avviamento, una perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Il valore contabile risultante a seguito di ripristino di perdita di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di ammortamento) se la perdita di valore dell'attività non fosse mai stata contabilizzata.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione rettificato in presenza di perdite durevoli di valore.

La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

Le partecipazioni in imprese controllate sono sottoposte, qualora ne ricorrano i presupposti, a verifica circa eventuali perdite di valore. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione.

Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

Si segnala che la Società redige il bilancio consolidato ai sensi della normativa vigente.

ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Le attività finanziarie disponibili per la vendita ("AFS") sono quelle attività finanziarie non derivate, che sono designate come disponibili per la vendita o non sono classificate come:

  • finanziamenti e crediti;
  • investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;

e sono valutate utilizzando il metodo del fair value. Il fair value generalmente corrisponde al valore di mercato. Se non esiste un valore di mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, come ad esempio il metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati ad un tasso di interesse di mercato. Le differenze derivanti da tali valutazioni vengono iscritte in apposita riserva di patrimonio netto. Gli effetti valutativi sospesi in tale riserva sono iscritti a conto economico nel momento del realizzo dell'attività finanziaria conseguente alla cessione, realizzo o vendita dell'attività stessa.

Nel caso di perdita di valore, tale importo viene stornato dal patrimonio netto e viene imputato al conto economico.

Le passività finanziarie si riferiscono a debiti finanziari e sono rilevate al costo ammortizzato, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l'acquisizione, rilevando le eventuali differenze tra costo e valore di rimborso nel conto economico lungo la durata delle attività/passività, in conformità al metodo del tasso di interesse effettivo.

Determinazione del fair value

L'IFRS 7 richiede che gli strumenti finanziari derivati rilevati al fair value siano valutati sulla base di una gerarchia di livelli (enunciata dall'IFRS 13) che riflette la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.

Si distinguono in particolare i seguenti livelli:

  • livello 1: quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;

  • livello 2: tecniche valutative basate su dati di mercato direttamente o indirettamente osservabili;

  • livello 3: tecniche valutative non basate su dati di mercato osservabili.

RIMANENZE

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o produzione e il valore netto di realizzo, che corrisponde al prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento nonché della stima dei costi necessari per realizzare la vendita.

Il costo delle rimanenze, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e i costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Nel caso di rimanenze di lavori in corso si tiene conto del costo di produzione in funzione delle fasi di lavorazione raggiunte a fine esercizio. Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

I crediti commerciali e gli altri crediti sono contabilizzati al valore di realizzo, determinato come costo ammortizzato al netto delle perdite di valore.

DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e in conti correnti bancari caratterizzati da un'elevata liquidità e facilmente convertibili in denaro per un importo noto e soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore.

ATTIVITA' NON CORRENTI POSSEDUTE PER LA VENDITA E ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE

Al momento della classificazione iniziale dell'attività come posseduta per la vendita, le attività non correnti sono valutate al minore tra il valore contabile e il prezzo netto di vendita.

Le perdite di valore che emergono dalla valutazione iniziale di un'attività classificata come posseduta per la vendita sono rilevate nel conto economico, anche se tali attività erano state rivalutate. Lo stesso trattamento si applica agli utili e alle perdite risultanti dalla valutazione successiva.

Un'attività operativa cessata è una componente che rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o è una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

Un'attività operativa viene classificata come cessata al momento della cessione oppure quando soddisfa le condizioni per la classificazione nella categoria "posseduta per la vendita", se antecedente.

OPERAZIONI CON PAGAMENTI BASATI SU AZIONI (STOCK OPTION)

Le remunerazioni riconosciute ai dipendenti e agli amministratori tramite l'assegnazione di stock option sono riconosciute a conto economico tramite l'iscrizione del costo con contropartita il patrimonio netto, e valutate in base al fair value delle operazioni alla data di attribuzione. Tale valore è misurato al momento dell'assegnazione delle stock option ed è riconosciuto lungo il periodo nel quale le opzioni maturano le condizioni per l'esercizio (vesting period). Il fair value dell'opzione alla data di attribuzione è valutato utilizzando modelli finanziari, considerando i termini e le condizioni in base alle quali sono stati assegnati tali diritti. Si precisa che l'Assemblea dei Soci della Capogruppo in data 29 aprile 2016 ha deliberato un piano di stock grant, legato all'operazione di quotazione sul mercato AIM di Mirabello Carrara. Successivamente il Consiglio della Capogruppo, con il parere favorevole del "Comitato per la remunerazione", ha stabilito le caratteristiche e i beneficiari del piano. Al momento il piano è sospeso in attesa del buon esito della possibile futura quotazione della controllata.

BENEFICI AI DIPENDENTI

A) Piani a contribuzione definita

I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

B) Piani a benefici definiti

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) delle società italiane è considerato un piano a benefici definiti, secondo quanto disposto dallo IAS 19 modificato, applicato dalla Società anticipatamente a partire dal 31 dicembre 2012.

L'obbligazione della Società derivante da piani a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, viene calcolata stimando l'importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell'attività prestata nell'esercizio corrente e nei precedenti esercizi. Tale beneficio viene attualizzato, alla data di riferimento del bilancio, ad un tasso che esprime il rendimento di mercato di titoli di aziende primarie con una scadenza coerente con quella attesa dall'obbligazione. Il calcolo è eseguito da un attuario indipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito.

Gli utili e le perdite derivanti dal calcolo attuariale, in conseguenza dell'applicazione del nuovo principio modificato, sono stati rilevati in bilancio nel conto economico complessivo.

In seguito alle modifiche apportate alla disciplina del Trattamento di Fine Rapporto ('TFR') dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti ('Riforma Previdenziale') emanati nei primi mesi del 2007, la Società ha adottato il seguente trattamento contabile:

  • i benefici verso dipendenti maturati al 31 dicembre 2006 sono considerati un piano a benefici definiti secondo lo IAS 19. I benefici garantiti ai dipendenti, sotto forma di TFR, erogati in coincidenza della cessazione del rapporto di lavoro, sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto. La passività relativa è determinata sulla base di ipotesi attuariali e dell'effettivo debito maturato e non liquidato alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento, applicando i criteri previsti dalla normativa vigente. Il processo di attualizzazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie, è affidato ad attuari professionisti. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata.

In considerazione delle novità introdotte dalla riforma, la componente legata agli incrementi salariali futuri attesi è stata esclusa dal calcolo di attualizzazione a partire dal 1° gennaio 2007. Per effetto dell'applicazione anticipata delle modifiche allo IAS 19 a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2012, gli utili e le perdite attuariali sono interamente imputati al conto economico complessivo nel periodo di riferimento;

  • i benefici verso dipendenti maturati dal 1° gennaio 2007 sono considerati un piano a contribuzione definita e pertanto i contributi maturati nel periodo sono stati interamente rilevati come costo ed esposti come debito nell'omonima voce di bilancio, dopo aver dedotto eventuali contributi già versati.

FONDI PER RISCHI E ONERI

La Società contabilizza un fondo per rischi e oneri nello stato patrimoniale quando ha assunto un'obbligazione (legale o implicita) quale risultato di un evento passato, è probabile che sarà necessario l'impiego di risorse che producono i benefici economici necessari per adempiere all'obbligazione e può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Se l'effetto del valore temporale del denaro è rilevante, l'importo degli accantonamenti è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati attualizzati ad un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività.

DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI

I debiti sono iscritti al costo ammortizzato.

STRUMENTI DERIVATI E COPERTURE DEI FLUSSI FINANZIARI

Gli strumenti derivati sono valutati inizialmente al fair value e successivamente adeguati al fair value riferito alla data di bilancio e classificati nella situazione patrimoniale-finanziaria rispettivamente tra le altre attività e passività correnti.

Il fair value degli interest rate swap riflette il valore attuale della differenza tra il tasso da versare/ricevere e il tasso di interesse valutato sulla base dell'andamento del mercato alla stessa data dello swap.

Il fair value dei contratti a termine di valuta è calcolato da autorevoli istituti finanziari sulla base delle condizioni di mercato.

Le variazioni del fair value dei derivati che soddisfano i requisiti per essere definiti "di copertura" sono rilevate tra le altre componenti del conto economico complessivo e presentate nel patrimonio netto nella riserva di copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge). Tali importi e le successive variazioni di valore dei derivati sono rilevati a conto economico nello stesso periodo in cui sono rilevati i flussi originati dalle relative operazioni coperte e classificati nella stessa voce di conto economico.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano i requisiti per essere considerati "di copertura" dei flussi finanziari e la parte inefficace di quelli che invece soddisfano i seguenti criteri sono rilevate a conto economico.

OPERAZIONI IN VALUTA ESTERA

Le operazioni in valuta estera sono registrate inizialmente al tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite in euro utilizzando il tasso di cambio a tale data. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione o dalla conversione di poste monetarie a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale, sono rilevate a conto economico. Gli elementi non monetari che sono iscritti al costo storico in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI DI SERVIZI

I ricavi dalla vendita di merci sono rilevati a conto economico quando i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente. Essi sono registrati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, tenendo conto del valore di eventuali sconti commerciali e riduzioni. I ricavi derivanti da una prestazione di servizi sono rilevati a conto economico in base allo stato di avanzamento dell'operazione alla data di riferimento del bilancio. Lo stadio di completamento viene valutato sulla base delle misurazioni del lavoro svolto. I ricavi non sono rilevati quando c'è incertezza sulla recuperabilità del corrispettivo, sui relativi costi o sulla possibile restituzione delle merci, o se la direzione continua ad esercitare il solito livello continuativo di attività associate con la proprietà sulla merce venduta. Le transazioni con parti correlate sono effettuate su basi equivalenti a quelle prevalenti in transazioni tra parti indipendenti.

DIVIDENDI

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione che corrisponde con la delibera di distribuzione.

CONTRIBUTI PUBBLICI

Se esiste una ragionevole certezza che i contributi saranno ricevuti e che la Società rispetterà le condizioni previste, i contributi pubblici sono rilevati inizialmente come ricavi differiti. I contributi sono successivamente riconosciuti a conto economico come proventi, con un criterio sistematico lungo gli esercizi necessari a contrapporli ai costi che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto esercizio e lungo la vita utile dell'attività che il contributo intende compensare nel caso di contributi in conto capitale.

ONERI E PROVENTI FINANZIARI

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati a conto economico, per competenza, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

IMPOSTE SUL REDDITO (CORRENTI, DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE)

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute, calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato in modo puntuale applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione delle differenze temporanee rilevate in sede di rilevazione iniziale dell'avviamento, della rilevazione iniziale di attività o passività che non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile e delle differenze relative ad investimenti in società controllate per le quali è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Le imposte differite attive e i debiti per imposte differite passive sono valutati utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile delle imposte differite attive viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

Le attività e passività fiscali correnti, differite attive e passive sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del Patrimonio Netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di Patrimonio Netto.

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobili, impianti e macchinari

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalutazioni Svalutazioni Ammortamento Saldo al 31/12/17
Terreni e Fabbricati 1.541 785 756
Impianti e Macchinari 10.045 775 8.412 2.408
Attrezzature e Altri Beni 6.468 4.985 1.483
Immob. in corso ed acconti 13 13
Totale 18.067 775 - 14.182 4.660
Movimenti dell'esercizio
Riclassifiche Incrementi Cessioni/Stralci Utilizzo fondo Ammortamenti Saldo al 31/12/18
Terreni e Fabbricati - 45 - - 186 615
Impianti e Macchinari - 69 - - 387 2.090
Attrezzature e Altri Beni 13 227 46 34 317 1.393
Immob. in corso ed acconti -
13
13 13
Totale - 354 46 34 890 4.111

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nell'esercizio ammontano ad € 354 mila in decremento rispetto all'esercizio precedente, pari ad € 822 mila, ed hanno riguardato principalmente il refitting del punto vendita di Noventa (VE), l'aggiornamento del sistema gestionale AS 400, la realizzazione di corner dedicati presso principali clienti e l'acquisto di carrelli elevatori.

Sono state, di contro, effettuate dismissioni e stralci di impianti e attrezzature per un valore contabile originario di € 46 mila che risultavano ammortizzati per € 34 mila. Tali dismissioni hanno generato minusvalenze per € 12 mila.

Ai sensi della Legge 72 del 19 marzo 1983 la Società ha eseguito, nell'esercizio 1983 la rivalutazione dei beni aziendali iscritti nella categoria "Impianti e Macchinari" per un importo di € 83 mila. I beni oggetto della rivalutazione sono ancora presenti nel patrimonio aziendale.

Ai sensi della Legge 342 del 21 novembre 2000 la Società ha eseguito, nell'esercizio 2003 la rivalutazione dei beni aziendali iscritti nella categoria "Impianti e Macchinari" in essere al 31 dicembre 2003 e riferiti alle annualità 1996, 1997 e 1998. L'importo complessivo della rivalutazione pari a € 692 mila, è stato iscritto in apposita riserva del patrimonio netto, previa deduzione dell'imposta sostitutiva pari a € 131 mila. La rivalutazione è stata effettuata sulla base di una perizia estimativa redatta da società indipendente. I beni oggetto della rivalutazione sono ancora presenti nel patrimonio aziendale.

Non vi sono restrizioni alla titolarità e proprietà di immobili, impianti e macchinari.

La voce "terreni e fabbricati" è costituita da costruzioni leggere e da migliorie su immobili di terzi.

Al 31 dicembre 2018 non vi sono significativi ordini emessi per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari.

2. Attività immateriali

Situazione iniziale Fondo
Costo Storico Rivalut./Svalut. Ammortamento Saldo al 31/12/017
Diritti di brevetto e opere ingegno 21 16 5
Marchi 256 143 113
Altre 766 178 588
Totale 1.043 - 337 706
Movimenti dell'esercizio
Altre Acquisizioni Cess./Riduzioni Ammortamenti Saldo al 31/12/18
Diritti di brevetto e opere ingegno 1 3 3
Marchi 24 21 116
Altre 14 55 547
Totale - 39 - 79 666

La voce "Marchi" è relativa agli oneri di natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione del marchio Caleffi per un valore residuo di € 116 mila.

La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" comprende prevalentemente costi per l'acquisto di software.

Caleffi S.p.A. ha contabilizzato nella voce "altre attività immateriali" il costo relativo al diritto di superficie del lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. La controparte con la quale è stato stipulato il contratto è la parte correlata Pegaso S.r.l.. Il costo complessivo del diritto di superficie per il periodo 01/01/2013 – 31/12/2032 è pari a 20 canoni annuali di importo fisso di € 42.500, per complessivI € 850 mila. I canoni sono stati fatturati dalla controparte in un'unica soluzione nel 2013 e il costo complessivo del diritto di superficie è stato contabilizzato nelle attività immateriali, con contropartita un debito commerciale, in quanto soddisfa la definizione di attività immateriale secondo quanto previsto dai principi contabili di riferimento.

Il valore dell'ammortamento per l'esercizio 2018 è pari ad € 38 mila. L'attualizzazione ha comportato l'iscrizione per competenza di oneri finanziari pari ad € 8 mila.

3. Attività finanziarie e partecipazioni

31/12/2018 31/12/2017
Immobilizzazioni finanziarie
Partecipazioni
5
3.891
5
3.891
Totale 3.896 3.896

Le immobilizzazioni finanziarie si riferiscono a crediti finanziari verso il Centro Medico S. Nicola di Viadana.

La voce "partecipazioni" risulta cosi composta:

  • € 3.882 mila si riferisce al 70% della controllata Mirabello Carrara S.p.A.. Tale partecipazione è stata svalutata per € 800 mila nel corso dell'esercizio 2012.
  • € 9 mila si riferiscono a partecipazioni minoritarie in aziende e consorzi operanti a livello locale.

Tali attività sono iscritte al costo, eventualmente ridotto in presenza di impairment.

La Società detiene al 31 dicembre 2018 la seguente partecipazione diretta in società controllate:

(in migliaia di euro)
Denominazione
Paese % di possesso Valore Contabile
Mirabello Carrara S.p.A. Italia 70% 3.882
Principali dati di bilancio delle società controllate:
Attività Passività Patrimonio Netto Patrimonio Netto
di spettanza
Ricavi Utile/(perdita)
Mirabello Carrara S.p.A. 13.810 11.853 1.957 1.370 14.820 312
I dati della controllata sono riferiti al progetto di bilancio 2018 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 19/03/2019

Si segnala che la Società al 31 dicembre 2018 detiene una partecipazione di controllo nella Mirabello Carrara S.p.A., iscritta per € 3.882 mila.

In relazione a tale partecipazione, è stato effettuato un impairment test a fine esercizio, secondo le regole dello IAS 36.

L'impairment test consiste nel confrontare il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa (CGU) con il valore contabile (carrying amount) della stessa.

Se il valore contabile della CGU eccede il rispettivo valore recuperabile, occorre rilevare a conto economico una perdita per riduzione di valore della partecipazione. La perdita per riduzione di valore della partecipazione può essere successivamente ripristinata, qualora vengano meno le ragioni della svalutazione effettuata.

Il valore recuperabile di una CGU è il maggiore fra il valore equo (fair value) al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso della stessa unità.

Il fair value al netto dei costi di vendita (fair value less costs of disposal) di una CGU coincide con l'ammontare ottenibile dalla vendita della CGU in una libera transazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione.

Il valore d'uso di una CGU è costituito dal valore attuale dei flussi di cassa attesi ottenuto sulla base di un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. La stima analitica dei flussi di cassa futuri da attualizzare non dovrebbe considerare un orizzonte temporale superiore ai cinque anni; il valore dei flussi di cassa attesi oltre tale periodo viene colto in maniera sintetica nella stima di un valore terminale.

Il tasso di crescita a lungo termine utilizzato per la stima del valore terminale della CGU non dovrebbe superare il tasso medio di crescita a lungo termine del settore o del mercato nel quale l'unità opera.

I flussi di cassa futuri devono essere stimati facendo riferimento alle condizioni correnti della CGU e non

devono considerare né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali l'entità non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'unità.

Ai fini della stima del valore recuperabile della predetta partecipazione si è fatto riferimento alla Cash Generating Unit rappresentata dalla partecipata stessa.

La stima del valore recuperabile fa riferimento al valore d'uso basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa operativi (c.d. unlevered free cash flow) ad un saggio che esprime l'appropriato costo medio ponderato del capitale. Il value in use della partecipazione è stato quindi assunto pari al valore di enterprise value emergente dal criterio suddetto sommato algebricamente alla posizione finanziaria netta della controllata.

La previsione dei futuri flussi di cassa operativi deriva dal budget 2019 e da un piano previsionale per gli esercizi 2019-2021 redatto ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Mirabello Carrara S.p.A. in data 19 marzo 2019.

I flussi attesi sono stati proiettati sul risultato operativo consuntivo e sul piano previsionale 2019-2021 e poi attualizzati sulla base di un costo medio del capitale (WACC ) pari al 6,58 netto (nel 2017 il WACC applicato era pari al 6,46% netto). Tale tasso riflette le valutazioni correnti di mercato sia del costo del capitale preso a prestito sia della remunerazione attesa dai portatori di capitale di rischio connessa ai rischi specifici dell'attività di Mirabello Carrara S.p.A..

Il terminal value è stato calcolato capitalizzando il flusso di cassa disponibile atteso in perpetuità a partire dal 2022 (€ 631 mila per anno), nell'ipotesi che lo stesso cresca all'infinito in ragione di un tasso "g" pari al saggio di crescita reale atteso pari all'1% (stesso valore utilizzato nel 2017).

L'impairment test non ha fatto emergere riduzione di valore della partecipazione in quanto il valore recuperabile della CGU (equity value) pari ad € 5.819 mila è risultato superiore al relativo valore di carico della partecipazione iscritto in bilancio pari ad € 3.882 mila.

Analisi di sensitività

L'analisi di sensitività evidenzia che:

  • una variazione in aumento del WACC di mezzo punto percentuale avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 5.052 mila (a parità di "g rate");
  • una variazione in diminuzione del WACC di mezzo punto percentuale avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 6.739 mila (a parità di "g rate");
  • una riduzione del tasso di crescita g dell'1% avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 4.536 mila (a parità di WACC);
  • un aumento del tasso di crescita g dell'1% avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 7.664 mila (a parità di WACC);
  • l'effetto congiunto di un aumento del WACC di mezzo punto percentuale e di una contestuale riduzione del tasso di crescita perpetuo del medesimo importo avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 4.469 mila;
  • l'effetto congiunto di una riduzione del WACC di mezzo punto percentuale e di un contestuale aumento del tasso di crescita perpetuo del medesimo importo avrebbe determinato un valore recuperabile della partecipazione iscritta di circa € 7.761 mila.

4. Attività per imposte differite

31/12/2018 31/12/2017
Imposte differite attive 1.242 937
Totale 1.242 937

Il dettaglio delle imposte differite attive al 31 dicembre 2018 è il seguente:

Diff. temporanea Ires 24% Irap 3,90% Imp. Ant.
F.do indennità suppletiva clientela 252 61 0 61
Rettifiche per svalutazione crediti 829 199 0 199
Rettifiche per obsolescenza magazzino 192 46 7 53
Rettifiche per resi su vendite 122 29 5 34
Amm. a deducibilità differita 138 33 5 38
Interessi passivi 362 87 0 87
Perdita fiscale 3.163 759 0 759
TFR IAS 19 4 1 0 1
Altri costi a deducibilità differita 37 9 1 10
Totale 5.099 1.224 18 1.242

La recuperabilità delle imposte differite attive è basata sui risultati positivi attesi del Gruppo (budget 2019 della Capogruppo e piano 2019-2021 della Mirabello Carrara S.p.A.), in grado di generare imponibili fiscali sufficienti ad assorbire le differenze temporanee.

La controllata Mirabello Carrara S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale.

La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

Saldo iniziale Rettifiche Utilizzo Incremento Saldo finale
Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap Ires Irap
F.do indennità suppletiva clientela 61 - - - - - - 61 -
Rettifiche per svaluzione crediti 173 - - - 8 - 34 - 199 -
Rettifiche per obsolescenza magazz 46 7 - - - - - - 46 7
Rettifiche per resi su vendite 29 5 - - 146 24 146 24 29 5
Ammortamenti a deducibilità differita 45 7 - - 12 2 - - 33 5
Interessi passivi 90 - - - 3 - - - 87 -
Perdita fiscale 468 - - - - - 291 - 759 -
Perdita attuariale su TFR IAS 19 5 - - - 4 - - - 1 -
Costi a deducibilità differita 1 - - - - - 8 1 9 1
Totale 918 19 - - 173 26 479 25 1.224 18

Gli utilizzi e gli incrementi sono stati contabilizzati a conto economico, ad eccezione dell'utilizzo della perdita attuariale che è stato rilevato nel conto economico complessivo.

Il tax rate adottato nel calcolo delle imposte differite attive è ai fini Ires il 24% il 3,9% ai fini Irap.

5. Crediti tributari

31/12/2018 31/12/2017
Crediti tributari 144 193
Totale 144 193

Tale voce è relativa al credito verso l'erario per il rimborso Ires per mancata deduzione dell'Irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato degli anni 2007-2011, per il quale è stata presentata istanza di rimborso nel mese di marzo 2013. Si segnala che in data 19 febbraio 2018 è stato contabilizzato un rimborso parziale per € 49 mila, relativo all'istanza presentata per l'esercizio 2009.

ATTIVITA' CORRENTI

Capitale circolante

L'analisi del capitale circolante è la seguente:

Crediti commerciali 31/12/2018
11.481
31/12/2017
15.911
*
Rimanenze
Debiti commerciali
10.042
-8.661
11.802
*
-9.723
Totale 12.862 17.990

6. Rimanenze

526
-162
683
*
-162
7.154 8.596
151
-30
122 70
2.494
31/12/2018 31/12/2017
2.186
-30
246

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

Le voci "Rettifiche per obsolescenza materie prime e prodotti finiti", sono dovute ad accantonamenti tassati effettuati per adeguare al presunto valore di realizzo le materie prime e i prodotti finiti a lento rigiro.

Il valore delle rimanenze non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio.

7. Crediti commerciali

31/12/2018 31/12/2017
Crediti commerciali Italia 12.917 17.176
Crediti commerciali paesi UE 45 49
Crediti commerciali paesi extra-UE 14 53
- Rettifiche ai crediti per svalutazioni -886 -790
- Rettifiche ai crediti per resi -609 -577 *
Totale 11.481 15.911
di cui verso parti correlate 0 30

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

Non vi sono concentrazioni di crediti significativi verso uno o pochi clienti. Non vi sono crediti in valuta estera. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

Si precisa che il valore contabile dei crediti commerciali approssima il rispettivo valore equo.

La voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" ha avuto la seguente movimentazione nel corso dell'esercizio:

F.do Art. 106 T.U.I.R. F.do tassato Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 71 719 790
Utilizzo per perdite su crediti -71 -33 -104
Accantonamento dell'esercizio per rischi inesigibilità 57 143 200
Saldo al 31 dicembre 2018 57 829 886

Una parte dei crediti commerciali, per complessivi € 1.630 mila, è coperta da garanzia assicurativa.

La voce "Rettifiche ai crediti per resi" è relativa all'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2019, come previsto dall'IFRS 15.

8. Altri crediti

31/12/2018 31/12/2017
Crediti verso dipendenti 15 15
Acconti a fornitori per servizi 53 28
Note di accredito da ricevere 50 60
Crediti vari 97 167
Crediti verso Erario per Iva 102 -
Risconti attivi 317 147
Totale 634 417

La voce "Note da accredito da ricevere" è relativa a premi su acquisti, definiti sulla base di contratti stipulati con alcuni fornitori, al raggiungimento di determinati volumi di acquisto. Non vi sono crediti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

I "Risconti attivi", nelle componenti più significative, si riferiscono a canoni di affitto e a contratti di manutenzione.

9. Attività per imposte correnti

31/12/2018 31/12/2017
Crediti verso Erario per Ires
Crediti verso Erario per Irap
Crediti imposta Ricerca & Sviluppo
39
22
45
29
43
48
Totale 106 120

I "Crediti verso Erario per Ires e per Irap" derivano da acconti versati superiori all'effettivo debito dell'esercizio.

La voce "Crediti imposta Ricerca & Sviluppo" è relativa al credito d'imposta sui costi di Ricerca & Sviluppo calcolato come da Legge 190/14 art. 1 comma 35.

10. Attività finanziarie

La voce "Attività finanziarie disponibili per la vendita" è relativa all'investimento nella holding di partecipazioni "Equilybra Capital Partners" che a far data dal 26 maggio 2016 è in liquidazione.

Nel corso dell'esercizio 2018 sono stati contabilizzati ulteriori due acconti sulla liquidazione per un totale di € 164 mila. Al 31 dicembre tutti gli importi versati sono stati restituiti e per il maggior valore, pari ad € 164 mila, è stato contabilizzato un provento finanziario a conto economico.

L'attività di liquidazione di "Equilybra Capital Partners" continuerà anche nel corso dell'esercizio 2019, ma al momento non siamo in grado di stimare se vi saranno ulteriori riparti a favore della Caleffi S.p.A..

31/12/2018 31/12/2017
Depositi bancari e postali
Assegni
Denaro e valori in cassa
1.986
-
28
1.139
139
22
Totale 2.014 1.300

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Non vi sono vincoli al libero utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti esistenti al 31 dicembre 2018.

Per quanto riguarda la dinamica delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" si rimanda al Rendiconto Finanziario.

12. Patrimonio netto

31/12/2018 31/12/2017
Capitale Sociale 8.127 8.127
Riserva Sovrapprezzo Azioni 4.176 4.176
Riserva Legale 974 974
Altre Riserve 1.823 2.041
Riserva azioni proprie -537 0
Risultato dell'esercizio -1.111 -232
Totale 13.452 15.086

Il capitale sociale, interamente versato, ammonta a € 8.127 mila ed è costituito da n. 15.628.081 azioni senza valore nominale.

Al 31 dicembre 2018 la Società detiene nel proprio portafoglio n° 370.475 azioni proprie, per un controvalore complessivo di € 537 mila. Tale valore secondo quanto stabilito dallo IAS 32 è stato portato a diretta rettifica della voce "Altre Riserve" del patrimonio netto.

La movimentazione delle azioni proprie nell'esercizio è stata la seguente:

Totale azioni al 31/12/2018 370.745 controvalore 537.457
Azioni vendute 0 controvalore 0
Azioni acquistate 370.745 controvalore 537.457
Azioni al 31/12/2017 0 controvalore 0

La composizione del patrimonio netto è così articolata:

Riep. utilizz. 3 eserc. preced.

Descrizione Importo Possibilità
di utilizzazione
Quota
Disponibile
Per Copertura
Perdite
Per altre
ragioni
Capitale Sociale 8.127
Riserva Sovrapp. Azioni 4.176 A , B 4.176
Riserva di rivalutazione 853 A , B , C 853
Riserva Legale 974 B
Altre Riserve 433 A , B , C 433 232
Perdita d'Esercizio -1.111
Totale 13.452 5.462 232
Quota Distribuibile 5.462

Legenda:

A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci

In merito al regime fiscale in caso di distribuzione si segnala che il patrimonio netto contiene riserve in sospensione di imposta per € 594 mila. Su tali riserve non sono state iscritte imposte, in quanto le stesse verranno trattate in modo da non renderle fiscalmente rilevanti.

PASSIVITA' NON CORRENTI

13. Passività finanziarie non correnti

31/12/2018 31/12/2017
Finanziamenti da banche 4.143 6.046
Totale 4.143 6.046

Il dettaglio dei debiti verso banche per finanziamenti è il seguente:

Data di
stipula
Importo
originario
Scadenza Quota
entro
l'anno
Quota
da 1 a 5
anni
Quota
oltre
5 anni
Totale
residuo
Cariparma 25-09-12 1.350 25-09-22 173 497 0 670
Banca Pop. Emilia 30-09-14 950 15-12-19 190 0 0 190
Banco Popolare 16-12-14 1.000 15-12-19 250 0 0 250
Banca Pop. Sondrio 06-05-16 1.000 31-07-21 201 356 0 557
Unicredit 05-07-16 1.000 30-06-21 200 300 0 500
Intesa San Paolo 20-09-16 1.000 20-09-21 211 375 0 586
Banca Nazionale Lavoro 18-05-17 1.000 17-05-21 375 568 0 943
Unicredit 28-07-17 1.000 31-12-21 250 500 0 750
Cariparma 28-11-17 1.000 28-11-22 198 606 0 804
BPM 11-12-17 1.000 31-12-20 333 337 0 670
Intesa San Paolo 22-02-18 1.000 22-02-22 264 604 0 868
Totale 11.300 2.645 4.143 0 6.788

Una parte dei flussi finanziari in uscita, rappresentati dagli interessi pagati sui finanziamenti ottenuti dal sistema bancario, è esposta al rischio di variazione dei tassi di interesse. Riteniamo che tale rischio non sia in grado di influenzare in modo significativo la redditività aziendale, per tale motivo non sono state poste in essere apposite coperture. Si segnala che al 31 dicembre 2018 la Società ha in essere un derivato sui tassi considerato di copertura non efficace. Il fair value di tale strumento finanziario è negativo per € 19 mila. Tale importo, al 31 dicembre 2018, è stato contabilizzato tra le "Passività finanziarie correnti" e a conto economico nella voce "Oneri finanziari".

Il valore contabile dei finanziamenti a tasso variabile approssima il loro valore equo.

A fronte dei suddetti finanziamenti non sono state rilasciate garanzie.

Tutti i finanziamenti non sono soggetti a restrizioni o vincoli (covenant).

14. Benefici ai dipendenti

31/12/2018 31/12/2017
T.F.R. da lavoro subordinato
T.F.M. amministratore
1.035
33
1.094
14
Totale 1.068 1.108

La voce "T.F.M. amministratore" è relativa al trattamento di fine mandato da attribuirsi all'Amministratore Delegato, come deliberato dall'Assemblea dei soci del 5 maggio 2017.

La voce "T.F.R. da lavoro subordinato" riflette le indennità di fine rapporto maturate a fine periodo dal personale dipendente, che sono valutate secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. Tale modalità di calcolo ha comportato l'iscrizione di oneri finanziari per € 14 mila e utili attuariali per € 18 mila.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2017 1.094
Trattamento fine rapporto pagato nell'esercizio -55
Onere finanziario 14
(Utile) / Perdita attuariale -18
Passività netta per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2018 1.035

Gli oneri finanziari sono classificati nella relativa voce del conto economico, l'utile attuariale è rilevato nel conto economico complessivo.

La passività netta alla chiusura dell'esercizio si basa sulla valutazione attuariale determinata, a sua volta, sulla base dei seguenti parametri:

IPOTESI FINANZIARIE 2018 2017 2016 2015 2014
Tasso di attualizzazione 1,57% 1,30% 1,31% 2,03% 1,49%
Tasso annuo di inflazione 1,50% 1,50% 1,50% 1,50% 0,60%
Tasso annuo incremento TFR 2,63% 2,63% 2,63% 2,63% 1,95%
Frequenza annua anticipazioni 4,00% 4,00% 4,00% 4,00% 2,00%
Frequenza turnover 5,00% 5,00% 5,00% 5,00% 4,00%

In ottemperanza a quanto previsto dal nuovo IAS 19, di seguito si forniscono le informazioni aggiuntive richieste:

  • analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale rilevante alla fine dell'esercizio, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili a tale data, in termini assoluti;
  • indicazione della durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a beneficio definito.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione aumentasse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 16 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di attualizzazione diminuisse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 16 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione aumentasse dello 0,25% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 10 mila.

Nell'ipotesi che il tasso d'inflazione diminuisse dello 0,25% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 10 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover aumentasse dell'1% l'effetto positivo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 2 mila.

Nell'ipotesi che il tasso di turnover diminuisse dell'1% l'effetto negativo sulla valutazione del TFR sarebbe di € 2 mila.

La duration del piano è di 7 anni.

15. Altri fondi

31/12/2018 31/12/2017
F.do indennità suppletiva di clientela 348 332
Totale 348 332

Il fondo indennità suppletiva di clientela viene stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi.

La voce "F.do indennità suppletiva di clientela" ha avuto la seguente movimentazione:

Fisc
art. 105 TUIR
Fisc
tassato
Totale
Saldo al 31 dicembre 2017 80 252 332
Utilizzo dell'esercizio -24 0 -24
Incremento dell'esercizio 40 0 40
Saldo al 31 dicembre 2018 96 252 348

PASSIVITA' CORRENTI

16. Debiti commerciali

31/12/2018 31/12/2017
Debiti verso fornitori Italia 4.889 5.179
Debiti verso fornitori paesi UE 769 880
Debiti verso fornitori paesi extra-UE 1.700 1.358
Fatture da ricevere 1.303 2.306
Totale 8.661 9.723
di cui verso parti correlate 653 1.219

Non vi sono concentrazioni di debiti significative verso uno o pochi fornitori.

Tra i "Debiti verso fornitori paesi extra-UE" segnaliamo la presenza di debiti in valuta per USD 70 mila convertiti al cambio al 31 dicembre 2018. Tale conversione ha generato un utile su cambi per € 0,2 mila. I debiti verso parti correlate, pari a € 653 mila, sono inclusi nella voce "Debiti verso fornitori Italia" e si riferiscono al debito attualizzato con la Pegaso S.r.l. per il diritto di superficie dell'impianto fotovoltaico per € 533 mila e debito commerciale verso la controllata Mirabello Carrara S.p.A. per € 120 mila. Il dettaglio delle scadenze del debito per il diritto di superficie è la seguente: quota a breve € 35 mila, quota da 1 a 5 anni € 145 mila, quota oltre i 5 anni € 353 mila.

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni, ad eccezione del debito per il diritto di superficie sopradescritto.

Si precisa che il valore contabile dei debiti commerciali approssima il rispettivo valore equo.

17. Altri debiti

31/12/2018 31/12/2017
Istituti di previdenza e sicur. sociale 385 399
Note di accr. da emett. (premi clienti) 73 72
Debiti v/controllata per consol. fiscale 166 185
Debiti verso sindaci 36 24
Debiti per Iva - 331
Debiti vari 78 41
Totale 738 1.052
di cui verso parti correlate 166 185

La voce "Istituti di previdenza e sicurezza sociale" è relativa ai debiti per le ritenute sugli stipendi e sui salari del mese di dicembre, versati nei primi mesi del 2019. La voce "Note di accredito da emettere" si riferisce ai premi a clienti per raggiungimento di determinati obiettivi di fatturato.

La voce "Debiti v/controllata per consolidato fiscale" è relativa al contratto di consolidato fiscale in essere con la controllata Mirabello Carrara S.p.A..

Non vi sono debiti con scadenza superiore a 12 mesi o 5 anni.

18. Benefici ai dipendenti

31/12/2018 31/12/2017
Retribuzioni da corrispondere
Ferie maturate e non godute
353
231
292
247
Totale 584 539

La voce "Retribuzioni da corrispondere" è relative alle retribuzioni del mese di dicembre 2018, corrisposte nel corso del 2019. La voce "Ferie maturate e non godute" evidenzia il costo complessivo delle ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2018.

19. Passività per imposte correnti

31/12/2018 31/12/2017
Ritenute su redditi di lavoro dipend.
Ires
Irap
294
-
-
257
-
-
Totale 294 257

20. Passività finanziarie correnti

31/12/2018 31/12/2017
Debiti verso banche
Fair value derivato tassi
Ratei passivi
5.012
19
18
5.744
27
30
Totale 5.049 5.801

Il dettaglio della voce "Debiti verso banche" è il seguente:

31/12/18 31/12/17
Scoperti di conto corrente ed anticipazioni
Quota corrente finanziamenti
2.367
2.645
3.004
2.740
Totale 5.012 5.744

Il dettaglio della quota corrente dei finanziamenti è esposto nella tabella riportata nella nota 13 passività finanziare.

In applicazione dell'IFRS 13, la seguente tabella evidenzia le passività valutate al fair value al 31 dicembre 2018, per livello gerarchico di valutazione del fair value:

Descrizione Valore
nozionale
Fair
Value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivato sui tassi 648 -19 0 -19 0
Totale 648 -19 0 -19 0

La distinzione fra i livelli gerarchici indicati in tabella sono i seguenti:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività oggetto di valutazione;

Livello 2 – dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Rifer. Note 31/12/2018 31/12/2017 Esplicative A Cassa 49 37 11 B Altre disponibilità liquide (assegni, depositi bancari e postali) 3.149 2.520 11 C Attività disponibili per la vendita 0 0 10 D Liquidità (A + B + C) 3.198 2.557 E Crediti Finanziari correnti 0 0 F Debiti Finanziari correnti -3.491 -5.086 21 G Parte corrente dell'indebitamento non corrente -4.073 -4.031 21 H Obbligazioni emesse 0 0 21 I Altri debiti finanziari correnti -50 -64 21 J Indebitamento finanziario corrente (F + G + H + I) -7.614 -9.181 K Indebitamento finanziario corrente netto (J + E + D) -4.416 -6.624 L Crediti Finanziari non correnti 5 5 3 M Debiti bancari non correnti -6.984 -8.211 13 N Obbligazioni emesse 0 0 13 O Altri debiti non correnti 0 0 P Indebitamento finanziario non corrente (M + N + O) -6.984 -8.211 Q Indebitamento finanziario non corrente netto (L + P) -6.979 -8.206 R Indebitamento finanziario netto (Q + K) -11.395 -14.830 Posizione Finanziaria Netta

21. Vendite di beni e servizi

31/12/2018 31/12/2017
Vendite Italia 38.212 40.920 *
Vendite paesi UE 139 145
Vendite paesi extra-UE 71 154
Totale 38.422 41.219
di cui verso parti correlate 483 132

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

I ricavi delle vendite sono esposti al netto di resi, sconti e abbuoni riconosciuti ai clienti, nonché dell'ammontare stimato di resi su vendite realizzate nell'esercizio, ma che presumibilmente verranno effettuati nei primi mesi dell'esercizio 2019, come previsto dal principio contabile IFRS 15.

Le vendite a soggetti Extra-UE sono tutte fatturate in euro.

Per ulteriori informazioni si rinvia ai commenti contenuti nella Relazione sulla Gestione.

31/12/2018 31/12/2017
Rimborsi assicurativi 4 13
Plusvalenze da beni patrimoniali 0 41
Sopravvenienze attive 123 100
Contributo GSE fotovoltaico 200 243
Servizi a controllate 102 120
Altri 32 32
Totale 461 549
di cui verso parti correlate 102 120

22. Altri ricavi e proventi

La voce "Contributo GSE fotovoltaico" è relativa al contributo erogato dal Gestore Servizi Energetici come previsto dal 4° conto energia, relativamente all'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico di 1 Mwh installato nell'esercizio 2012.

L'importo di € 102 mila verso parti correlate è relativo a servizi effettuati dalla controllante Caleffi S.p.A. in favore della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

31/12/2018 31/12/2017
Stampa tessuti e altre lavorazioni est. 1.087 961
Altri costi industriali e r&s 1.196 1.120
Pubblicità e promozioni 567 700
*
Altri costi commerciali 2.779 3.051
Costi Amministrativi 2.001 2.012
Totale 7.630 7.844
di cui verso parti correlate 7 17

23. Costi per servizi

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

La voce "Altri costi commerciali" è costituita principalmente da provvigioni e oneri accessori (€ 815 mila) e da trasporti su vendite (€ 1.570 mila).

La voce "Costi amministrativi" comprende principalmente i compensi e oneri amministratori (€ 790 mila), le consulenze legali e amministrative (€ 265 mila), le assicurazioni (€ 190 mila) e le commissioni bancarie e di factoring (€ 204 mila).

24. Costi per godimento beni di terzi

31/12/2018 31/12/2017
Royalties 639 1.071
Affitti e locazioni passive 2.484 2.324
Totale 3.123 3.395
di cui verso parti correlate 417 299

La voce "Royalties" è relativa alle vendite di prodotti a marchio Disney, Marvel, Warner Bros, Sogni di Viaggio by Marco Carmassi, Pets by Myrna e Discovery per i quali sono in essere o sono stati in essere contratti di licenza. Sono comprese royalties pagate alla controllata Mirabello Carrara per € 65 mila.

Nella voce "Affitti e locazioni passive" sono compresi € 352 mila relativi al contratto di affitto degli immobili strumentali stipulato con Pegaso S.r.l., società posseduta interamente dai consiglieri Giuliana Caleffi e Rita Federici.

25. Costi per il personale

31/12/2018 31/12/2017
Salari e stipendi 4.125 3.997
Oneri sociali 1.306 1.225
Trattamento fine rapporto 307 291
Costo interinali 1.113 1.184
Totale 6.851 6.697

L'incidenza del costo del personale sul fatturato è pari al 17,8%.

Il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2018 e 2017, nonché la media dell'esercizio 2018, suddiviso per categoria, è stato il seguente:

31/12/2018 31/12/2017 Media 2018
Operai 73 75 75
Impiegati 46 38 43
Quadri 13 13 13
Dirigenti 1 1 1
Totale dipendenti 133 127 132
Lavoratori interinali 39 41 39
Totale complessivo 172 168 171

26. Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche su crediti

31/12/2018 31/12/2017
Ammortamento immobil. immateriali
Ammortamento immobil. materiali
Accant. per rettifiche ai crediti
79
890
200
76
774
240
Totale 1.169 1.090

Nella voce "Ammortamento immobilizzazioni immateriali" sono compresi € 38 mila relativi all'ammortamento del costo del diritto di superficie, contrattualizzato con la parte correlata Pegaso S.r.l., iscritto nelle attività immateriali.

27. Altri costi operativi

31/12/2018 31/12/2017
Minusvalenze patrimoniali
Sopravvenienze e insussistenze pass.
Oneri diversi di gestione
12
27
200
11
44
229
Totale 239 284

La voce "Minusvalenze patrimoniali" è relativa alle dismissioni degli arredi del punto vendita di Noventa (VE) oggetto di refitting nel corso dell'esercizio.

La voce "Oneri diversi di gestione" è costituita principalmente da imposte e tasse per € 92 mila e da contributi associativi per € 79 mila.

28. Oneri finanziari

31/12/2018 31/12/2017
Interessi di conto corrente 5 7
Interessi su mutui passivi 96 124
Interessi di factoring 15 19
Interessi su altri finanziamenti 3 5
Oneri finanziari Tfr IAS19 14 15
Interessi vari 23 26
Totale 156 196

La voce "Oneri finanziari Tfr Ias 19" evidenzia la componente finanziaria della rilevazione del debito TFR in applicazione dei principi contabili internazionali.

La voce "Interessi vari" si riferisce per € 8 mila ad oneri finanziari derivanti dall'attualizzazione del debito nei confronti della Pegaso S.r.l. in virtù del contratto di diritto di superficie descritto alla nota 2.

29. Proventi finanziari

31/12/2018 31/12/2017
Interessi da clienti
Interessi da depositi bancari e postali
Proventi da titoli
23
-
164
3
-
45
Totale 187 48

La voce "Proventi da titoli" è relativa al provento finanziario generatosi dalla liquidazione parziale dell'investimento in "Equilybra Capital Partners".

30. Imposte dell'esercizio

31/12/2018 31/12/2017
Imposte correnti
Imposte differite attive
Oneri/(Proventi) da consolidato fiscale
25
-310
-19
82
-19
-74
Totale -305 -11

Le imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate nel rispetto della normativa vigente. Le norme fiscali hanno reso necessario operare delle rettifiche al risultato economico determinato secondo i principi contabili internazionali.

La riconciliazione tra le imposte calcolate con l'aliquota ordinaria pari al 27,9% e le imposte effettivamente imputate a conto economico è la seguente:

31/12/2018 % 31/12/2017 %
Risultato prima delle imposte -1.416 -243
Imposta teorica -395 27,9% -68 27,9%
Costi non deducibili fiscalmente ai fini Ires 37 -2,6% 38 -15,6%
Effetto delle differenze IRAP
calcolate su diversa base imponibile
80 -5,6% 91 -37,4%
Proventi non tassabili ai fini Ires -44 3,1% -57 23,6%
Oneri/Proventi da consolidato fiscale 19 -1,3% 74 -30,5%
Perdite fiscali da consolidato fiscale 0 0,0% -89 36,6%
Carico fiscale effettivo -304 21,4% -11 4,7%
di cui corrente 25 82
di cui differito -329 -93

31. Altre componenti di conto economico complessivo

L'effetto relativo alle altre componenti di conto economico complessivo rilevate al 31 dicembre 2018 è così composto:

Utili/(perdite) attuariali da valutazione TFR IAS 19 18
Effetto fiscale -4
Totale 14

32. Gestione dei rischi e informativa finanziaria

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento finanziario è in parte regolato da tassi di interesse variabile, quindi la Società è esposta al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse. Si evidenzia che la Società non ha stipulato contratti di copertura specifici in quanto ritiene che l'eventuale aumento dei tassi di interesse non avrebbe impatti significativi sulla redditività aziendale. Negli ultimi esercizi la Società si è frequentemente finanziata tramite cessioni di credito pro-soluto a società di factoring; a tali finanziamenti viene applicato un tasso in linea con le altre operazioni di finanziamento. Il ricorso a finanziamenti e ad operazioni di factoring viene valutato in base alle esigenze aziendali del periodo.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che i tassi di interesse aumentino dell'1%, l'incremento degli oneri finanziari sarebbe di circa € 52 mila.

Rischio di cambio

La Società effettua una parte degli acquisti di materia prima in dollari e per tutelarsi rispetto al rischio di cambio, ove necessario, effettua coperture generiche attraverso la stipula di contratti derivati e acquisti a termine di valuta. Tali derivati sono valutati al fair value. Al 31 dicembre 2018 non risultano in essere acquisti a termine di valuta.

Nel corso del 2018 sono state registrate a conto economico differenze cambio passive per € 22 mila e differenze cambio attive per € 6 mila.

Analisi di sensitività

Nell'ipotesi che il cambio €/\$ aumenti di 5 cents, l'effetto sui saldi in valuta al 31 dicembre 2018 sarebbe positivo per circa € 3 mila. Nel caso che il cambio €/\$ diminuisca di 5 cents, l'effetto sarebbe negativo per circa € 3 mila.

Rischio di prezzo

L'eventuale aumento dei prezzi di acquisto di determinate materie prime, rappresenta un rischio contenuto, in quanto la Società, disponendo di una rete di fornitori ampia e ubicata in diverse aree geografiche del mondo, riesce tempestivamente ad approvvigionarsi sul mercato che presenta le migliori condizioni di prezzo, senza che questo vada a discapito della qualità.

Le oscillazioni dei prezzi nei mercati azionari potrebbero determinare perdite durevoli di valore delle attività finanziarie classificate come "available for sale". Nel bilancio dell'esercizio 2018 non sono iscritte attività finanziarie "available for sale".

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o un'altra controparte possa non rispettare gli impegni alla scadenza causando una perdita alla Società.

La qualità del credito è molto elevata, frutto di una attenta selezione dei clienti e di un costante monitoraggio sul loro stato di salute. Il trend storico delle perdite su crediti mostra un valore contenuto. Il rischio di credito risulta riflesso in bilancio, nella voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni" (si veda nota 7 "Crediti commerciali"). Non vi sono condizioni di particolare concentrazione del rischio di credito.

La riduzione di valore dei crediti viene determinata in modo che il saldo delle rettifiche ai crediti per svalutazioni alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore degli stessi a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito. La Società utilizza le rettifiche ai crediti per svalutazioni per

riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, le rettifiche ai crediti per svalutazioni e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

31/12/2018 31/12/2017
Crediti non scaduti 9.888 76,20% 13.473 77,98%
Crediti Scaduti
entro 30 gg 493 3,80% 704 4,07%
da 30 a 60 gg 252 1,94% 542 3,14%
da 60 a 90 gg 573 4,41% 349 2,02%
oltre 90 gg 1.770 13,64% 2.210 12,79%
Totale Crediti 12.976 17.278
- Rettifiche ai crediti per svalutazioni -886 -790
- Rettifiche ai crediti per resi -609 -577
Totale a bilancio 11.481 15.911 *

Nella seguente tabella viene esposto il dettaglio per fasce di scadenza dei crediti commerciali:

* Ricalcolato per applicazione IFRS 15

Non vi sono in essere garanzie e/o concessioni di finanziamenti ai clienti.

Il valore delle perdite su crediti registrate nel 2018 è pari ad € 104 mila, a fronte delle quali è stata utilizzata la voce "Rettifiche ai crediti per svalutazioni", stanziata in precedenti esercizi.

La Società ha in essere al 31 dicembre 2018 cessioni di crediti pro soluto per un importo di circa € 4 milioni. Tale cessione è stata regolata ai normali tassi di mercato ed è stata determinata da una momentanea esigenza di liquidità e dall'applicazione di condizioni migliorative rispetto ad altre tipologie di finanziamento.

I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall'attivo dello stato patrimoniale se e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell'anticipazione ricevuta.

Attività e passività finanziarie – fair value

Nella seguente tabella sono esposti, per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile e il fair value, compreso il relativo livello della gerarchia del fair value. Sono escluse le informazioni sul fair value delle attività e passività finanziarie non valutate al fair value quando il loro valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione dello stesso.

Fair value
Note Possedute per
la negoziazione
Finanziamenti e
crediti
Disponibili per
la vendita
Altre passività Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività
*APPiviPà finanziarie disponiNili per la vendiPa 10
DisponiNiliPà liquide e mezzi equivalenPi 11 2.014 2.014
APPiviPà finanziarie non correnPi 3 D D
APPiviPà finanziarie correnPi 10 - -
FrediPi commerciali 7 11.481 11.481
AlPri crediPi 8 634 634
Passività
Finanziamenti da banche 4.143 4.143
Passività finanziarie non correnti 13 4.143 4.143
*Interest rate swap non di copertura 19 19 19
Scoperti di conto corrente
Finanziamenti da banche quota corrente
2.367
2.645
2.367
2.645
Prestito Obbligazionario
Altri debiti finanziari correnti
18 18
Totale passività finanziarie correnti 20 5.049
DeNiPi commerciali 16 8.661 8.661
AlPri deNiPi 17 738 738

*Attività e passività rilevate al fair value

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività della Società.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Al momento non si segnalano difficoltà per la Società ad ottenere linee di credito e finanziamenti.

Gestione del capitale

Le politiche di gestione del capitale da parte del Consiglio di Amministrazione prevedono il mantenimento di un livello elevato di capitale proprio al fine di mantenere un rapporto di fiducia con gli investitori, i creditori ed il mercato, consentendo altresì lo sviluppo futuro dell'attività. Inoltre, il Consiglio monitora la tipologia di azionisti, il rendimento del capitale, inteso dalla Società come patrimonio netto totale ed il livello di dividendi da distribuire ai detentori di azioni ordinarie. Talvolta la Società acquista sul mercato azioni proprie con tempistiche che dipendono dai prezzi di mercato. Le politiche di gestione del capitale della Società non hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio.

Gruppo CALEFFI

33. Rapporti con controparti correlate e attività di direzione e coordinamento

Ai sensi e per gli effetti di cui agli art. 2497 e succ. del cod. civile, si rileva che la Società non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di altre società od enti.

Con delibera n.17221 del 12 marzo 2010, anche ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 2391-bis del Codice Civile, la Consob ha adottato il regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, successivamente modificato con delibera n.17389 del 23 giugno 2010 ("Disciplina Consob"). A seguito dell'adozione della Disciplina Consob, al fine di assicurare la trasparenza nonché la correttezza sostanziale e procedurale delle eventuali operazioni poste in essere da Caleffi con soggetti qualificabili come "parti correlate" ai sensi della dianzi citata Disciplina Consob, la Società ha approvato una specifica e articolata procedura per le operazioni con parti correlate (modificata, da ultimo, in data 29 agosto 2016), consultabile sul sito internet www.caleffigroup.it..

Ai sensi dell'art. 5, comma 8 della Disciplina Consob, si rileva che, nel corso dell'esercizio 2018:

• il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato una operazione di maggiore rilevanza così come definita dall'art. 3 comma 1, lett. b) della Disciplina Consob, relativa alla risoluzione per mutuo consenso, del contratto di locazione degli immobili strumentali all'esercizio dell'attività in essere e la contestuale sottoscrizione di un "nuovo" contratto a condizioni economiche migliorative.

In particolare gli immobili strumentali all'esercizio dell'attività della Società (complesso industriale, uffici ed emporio di Viadana) sono concessi in locazione a Caleffi da Pegaso S.r.l. società immobiliare interamente posseduta dagli amministratori Rita Federici e Giuliana Caleffi in forza di contratto di locazione stipulato nel mese di settembre 2018 e con decorrenza 1° ottobre 2018 ("Nuovo Contratto").

Le condizioni del Nuovo Contratto - allineate con la prassi di mercato – prevedono tra l'altro:

  • o durata di 6 anni, rinnovabile tacitamente di 6 (sei) anni in 6 (sei) anni, qualora non intervenga disdetta da parte del Conduttore con preavviso di almeno 12 mesi rispetto alla scadenza dello stesso;
  • o canone annuo di Euro 325.000 oltre IVA e rivalutazione ISTAT (annuale sulla base del 75% della variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e a partire dal 4° anno di locazione), da corrispondersi in rate trimestrali anticipate;
  • o facoltà per Caleffi ai sensi e per gli effetti di cui al penultimo comma dell'art. 27 della Legge 392/1978 - di recedere in qualsiasi momento, anche in assenza di grave motivo, dal Nuovo Contratto, anche nel corso del primo sessennio di locazione, con un preavviso di almeno 12 (dodici) mesi dalla data di effettiva esecuzione del recesso medesimo.

Per maggiori informazioni si rimanda al "Documento Informativo" reperibile sul sito www.caleffigroup.it.

Inoltre, sempre con Pegaso S.r.l., in data 20 settembre 2012 è stato sottoscritto un contratto di costituzione di diritto di superficie e servitù relativo al lastrico solare sul quale è installato l'impianto fotovoltaico. Il contratto ha una durata di 20 anni a partire dal 1° gennaio 2013 per un controvalore complessivo di € 850 mila.

• Non si registrano ulteriori operazioni con parti correlate concluse nel periodo di riferimento che abbiamo influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società. In proposito si segnala la sussistenza di operazioni infragruppo realizzate nell'ambito dell'ordinaria gestione ed a normali condizioni di mercato riferite essenzialmente ad operazioni di natura commerciale, service agreement nonché all'adesione al consolidato fiscale (previsto dagli articoli 117 e seguenti del Tuir, D.P.R. 22 dicembre 1986 n° 917 per il triennio 2018-2020).

Si rammenta, da ultimo, che Guido Ferretti riveste la qualifica di Amministratore Delegato della Capogruppo e di Amministratore Delegato della società controllata Mirabello Carrara S.p.A. e che Giuliana Caleffi è Presidente della Capogruppo e Presidente della controllata Mirabello Carrara S.p.A..

La partecipazione di minoranza, pari al 30%, della controllata Mirabello Carrara S.p.A. è detenuta dalla Ermes S.r.l., società interamente posseduta da Giuliana Caleffi e Rita Federici.

RAPPORTI CON CONTROPARTI CORRELATE Effetto
a C.E.
Incidenza Incidenza
sul fatturato sul risultato al 31/12/18 al 31/12/18
lordo
Debito * Credito Incidenza
sui debiti
Incidenza
sui crediti
Incidenza
su PFN
Pegaso s.r.l. affitto immobili strumentali -352 0,92% -24,88% 533 0 6,16% 0,00% 7,43%
TOTALI -352 0,92% -24,88% 533 0 6,16% 0,00% 7,43%

* La voce "Debito al 31/12/2018" è relativa al valore attuale del debito per diritto di superficie

RAPPORTI CON SOCIETA' CONTROLLATE
Vendite
merce
Servizi
erogati
Acquisti
merce
Servizi
ricevuti
Royalties Debito
al 31/12/18
Credito
al 31/12/18
Incidenza
sui crediti
Incidenza
sui debiti
Incidenza
su PFN
Mirabello Carrara S.p.A. 483 102 1518 7 65 286 0 0,00% 3,30% 3,99%
TOTALI 483 102 1518 7 65 286 0 0,00% 3,30% 3,99%

34. Dettaglio compensi amministratori, sindaci e direttori generali della Capogruppo

Cognome e Nome Carica Periodo Scadenza Emolumenti Benefici Altri
(dati in migliaia di euro) Carica Carica non monetari compensi
Caleffi Giuliana Presidente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 172 4 -
Ferretti Guido Amministratore Delegato Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 247 3 20
Federici Rita Vice Presidene Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 162 - -
Favagrossa Raffaello Consigliere Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 52 - -
Ravazzoni Roberto Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 20 - 13
Golfetto Francesca Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 19 - 9
Pasquale Pilla Consigliere Indipendente Caleffi S.p.A. 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 19 - -

Consiglio di Amministrazione

Collegio Sindacale

Cognome e Nome
(dati in migliaia di euro)
Carica Periodo
Carica
Scadenza
Carica
Emolumenti
Caruso Pier Paolo Sindaco Effettivo/Presidente 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 18
Stefano Lottici Sindaco Effettivo 01/01 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 15
Rosetti Francesca Sindaco Effettivo 01/01 - 15/10 Approvazione Bilancio 2019 12
Seregni Cristina Sindaco Effettivo 16/10 - 31/12 Approvazione Bilancio 2019 3

La Società non ha erogato finanziamenti né ha assunto impegni per effetto di garanzie prestate ai membri dell'Organo di Amministrazione né del Collegio Sindacale.

35. Passività potenziali

Alla data di pubblicazione del presente bilancio non risultano passività potenziali di rilievo per cui risulti prevedibile un esborso futuro da parte della Società. Si segnala la sussistenza di n° 2 passività potenziali di natura giuslavoristica le cui rivendicazioni, anche economiche, non risultano allo stato ben delineate dalle controparti. Trattandosi di contestazioni ancora meramente potenziali e considerato che, nel caso, la Società dispone di tutti gli elementi e argomentazioni a supporto della regolarità del proprio operato, con il parere di un legale interpellato, si ritiene di non dover effettuare accantonamenti specifici.

36. Garanzia prestate

Le fideiussioni rilasciate dalla Società a diversi soggetti ammontano complessivamente ad € 1.073 mila. La Società ha rilasciato garanzie per finanziamenti concessi alla controllata Mirabello Carrara S.p.A. per

€ 1.325 mila.

La Società ha rilasciato garanzie per affidamenti concessi alla controllata Mirabello Carrara S.p.A. per € 6.752 mila.

Gruppo CALEFFI

37. Informazioni ex art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017 n. 124

Si evidenzia che ai sensi dell'art. 1, commi 125 e seguenti della legge n.124/2017 (Legge concorrenza) la Società non ha ricevuto sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere dalle pubbliche amministrazioni superiori ad euro 10.000.

Si segnala, nell'incertezza della norma, che la Società beneficia del credito d'imposta Ricerca e Sviluppo previsto dall'art. 1, comma 35, della Legge n. 190 del 23 dicembre 2014, pari ad euro 44.964, così come risultante nel quadro RU del modello Redditi SC 2019 , nonché nel paragrafo "Attività di ricerca e sviluppo" della Relazione sulla gestione.

Si segnala inoltre che nel corso dell'esercizio 2018 la Società ha ricevuto contributi dal Gestore Servizi Energetici per euro 199.661, come previsto dal 4° conto energia, relativamente all'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico installato nell'esercizio 2012.

38. Eventi od operazioni significative non ricorrenti

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non si sono registrati eventi/operazioni rientranti nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione, per eventi od operazioni significative non ricorrenti si intendono quelli il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

39. Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non si sono registrati eventi/operazioni rientranti nell'ambito previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Come indicato in tale Comunicazione "per operazioni atipiche e/o inusuali" si intendono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

40. Eventi successivi alla chiusura del bilancio

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non sono occorsi eventi tali da rendere l'attuale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica sostanzialmente diversa da quella risultante dal bilancio al 31 dicembre 2018 o tali da richiedere rettifiche od annotazioni integrative allo stesso.

Si dichiara che la presente relazione, integrata degli allegati che lo compongono, è conforme alle risultanze dei libri e delle scritture contabili.

Viadana, 28 marzo 2019

Il Consiglio di Amministrazione

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO SEPARATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS. 58/98

I sottoscritti Guido Ferretti in qualità di "Amministratore Delegato" e Giovanni Bozzetti in qualità di "Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari" della Caleffi S.p.A., tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154 bis commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, attestano:

a) l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa;

b) l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato relativo all'esercizio 2018.

Si attesta inoltre che il bilancio separato al 31 dicembre 2018

  • a) corrisponde alle risultanze contabili;
  • b) è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n° 38/2005 e quanto consta è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente;
  • c) la relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'Emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui è esposto.

Viadana, 28 marzo 2019

L'Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Guido Ferretti Giovanni Bozzetti

INFORMAZIONI RICHIESTE DALL'ARTICOLO 149-duodecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI

Il presente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 a fronte dei servizi forniti dalla società di revisione EY S.p.A..

Tipologia servizio Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi (€/000)
Revisione Contabile Revisore della Capogruppo Società Capogruppo 76
Revisione Contabile Revisore della Capogruppo Società Controllata 15
Totale 91

ELENCO PARTECIPAZIONI DETENUTE AL 31/12/2018

(in migliaia di euro)
Denominazione Paese Sede Legale Capitale
Sociale
%
di possesso
diretta
Numero azioni
o quote
Valore
contabile
Criterio di
consolidamento
Mirabello Carrara S.p.A. Italia Via Einstein 9/11
20821 Meda (MB)
€ 1.170 70% 819.000 3.882 Integrale

158 Bilancio al 31 dicembre 2018

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

RELAZIONE SOCIETA' DI REVISIONE

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.