Annual / Quarterly Financial Statement • Aug 31, 2019
Annual / Quarterly Financial Statement
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TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sede Sociale Cesena (FC) – Via Larga 201 – Italia Capitale Sociale Euro 82.391.632,50 i.v. R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì - Cesena N. 201.271 Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì - Cesena: 01547370401 Sito Internet: www.trevifin.com
Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al Bilancio Consolidato ed al Bilancio d'Esercizio,
Situazione patrimoniale finanziaria consolidata, Conto economico consolidato, Conto economico complessivo consolidato, movimentazione del patrimonio netto consolidato e Rendiconto Finanziario consolidato
Note esplicative
Allegati alla Nota Integrativa
Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010, n.39
Relazione del Collegio Sindacale per l'Assemblea degli Azionisti di approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017
Situazione patrimoniale finanziaria, Conto economico, Conto economico complessivo, movimentazione del Patrimonio Netto e Rendiconto Finanziario
Note esplicative
Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010, n.39

Davide Trevisani
VICE PRESIDENTE ESECUTIVO Gianluigi Trevisani
Cesare Trevisani
Stefano Trevisani Sergio Iasi (1)
Marta Dassù (non esecutivo e indipendente) Umberto della Sala (non esecutivo e indipendente) Cristina Finocchi Mahne (non esecutivo e indipendente) Monica Mondardini (non esecutivo e indipendente) (2) Guido Rivolta (non esecutivo) Rita Rolli (non esecutivo e indipendente) Simone Trevisani (esecutivo)
Sindaci effettivi Milena Motta (Presidente) Adolfo Leonardi Giancarlo Poletti (3)
Sindaci supplenti Marta Maggi (4) Stefano Leardini (3)
Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi Gianluigi Trevisani (5)
| Comitato per la nomina e remunerazione degli Amministratori Comitato Parti Correlate | |
|---|---|
| Rita Rolli (Presidente) | Rita Rolli (Presidente) |
| Umberto della Sala | Cristina Finocchi Mahne |
(1) nominato per coopiazione in data 18 dicembre 2017 ed incaricato come Chief Restructuring Officer (CRO). Sostituisce il dott. Marco Andreasi che si è dimesso dall'incarico di consigliere di amministrazione in data 18 dicembre 2017.
(2) il Consigliere Monica Mondardini ha rassegnato le proprie dimissioni in data 20 dicembre 2018.
(3) Il Sindaco Effettivo Giancarlo Poletti ha presentato le proprie dimissioni in data 15 novembre 2018 e il dott. Stefano Leardini è subentrato nel ruolo di Sindaco effettivo da tale data.
(4) Il Sindaco Supplente dott.ssa Marta Maggi ha presentato le proprie dimissioni in data 27 marzo 2018.
(5) Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27 luglio 2018 ha nominato il Dott. Sergio Iasi, Chief Restructuring Officer, quale soggetto incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi presentate, per tale ruolo, dal Vice Presidente Esecutivo Gianluigi Trevisani
Cristina Finocchi Mahne
Monica Mondardini (2)
Comitato Controllo Rischi
Monica Mondardini (Presidente) (6) Cristina Finocchi Mahne Rita Rolli
Massimiliano Battistelli, nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 8 maggio 2019. Il dott. Battistelli è subentrato al dott. Marco Andreasi che era stato nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2018.
Lead Independent Director Monica Mondardini (2)
KPMG S.p.A. Nominata in data 15 maggio 2017 ed in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
Enzo Spisni (Presidente) (8) Floriana Francesconi Gerardo Diamanti (9)
(6) A seguito delle dimissioni del Consiglio il Consiglio di Amministrazione del 13 febbraio 2019 ha integrato il Comitato Controllo e Rischi nominando l'ing. Umberto della Sala quale membro del Comitato.
(1) l'Organismo di Vigilanza è stato noninato con del Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2018 con un mandao triennale a far data dal 1 gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2020.
(8) il dott. Spisni è diventato Presidente dell'Organismo di Vigilanza con delibera del 31/08/2017 a seguito delle dimissioni presentate dal dott. Luca Moretti che è stato assegnato ad altro incarico non compatibile con il ruolo.
0) il dott. Diamano e diventato membro dell'Organismo di Vigilanza con delibera del 31/08/2017 a seguito delle dimissioni presentate dollalon. Luca Moretti che è stato assegnato ad altro incarico non compatibile con il ruolo.
Signori Azionisti,
l'esercizio 2017 si è chiuso con un valore totale dei ricavi consolidati di circa 949 milioni di Euro, con un'incidenza del Settore Fondazioni pari a circa il 79%, e il Settore Oil&Gas che si è ridotto ad un'incidenza pari a circa il 21% sul totale ricavi.
Il Portafoglio Lavori è diminuito rispetto all'esercizio precedente, attestandosi a circa 535 milioni di Euro (-44%).
L'EBITDA si attesta a -81,4 milioni di Euro pari al -8,6% dei Ricavi Totali (Euro 88,5 milioni nel 2016); il Risultato Netto del Gruppo è negativo, pari a -432,8 milioni di Euro -84,5 milioni nel 2016). La Posizione Finanziaria Netta è aumentata del 24% rispetto al 31 dicembre 2016, attestandosi a 619,9 milioni di Euro.
Dai primi mesi del 2017 la vostra Società ha riscontrato un progressivo deterioramento della situazione finanziaria che ha indotto l'apertura di un processo di negoziazione con le banche finanziatrici finalizzato alla ristrutturazione dell'indebitamento finanziario complessivo di Gruppo. In tale contesto poi si è inserito un più ampio progetto di rafforzamento patrimoniale e di focalizzazione sul core business mediante la cessione delle attività relative al settore Oil&Gas. Tutte le iniziative citate, come verranno diffusamente e dettagliatamente descritte al successivo paragrafo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", sono proficuamente proseguite nel corso sia del 2018 per giungere ad una positiva definizione alla data di approvazione del presente bilancio.
Nota metodologica: come più ampiamente descritto nel successivo paragrafo delle Note Esplicative "Criteri generali di redazione", nella presente Relazione annuale 2017 sono state modificate alcune poste del bilancio 2016. La Società ed il Gruppo, in accordo con lo IAS 8 e a fini di massima trasparenza, hanno determinato l'entità delle rettifiche dei dati di bilancio al 31 dicembre 2016 modificando i valori comparativi a tale data e includendo nel bilancio una terza colonna di stato patrimoniale al 1º gennaio 2016. All'interno del sopracitato paragrafo viene dettagliata l'entifiche per ciascuna voce di bilancio: nella Relazione sulla gestione e nelle Note esplicative che seguono i dati presenti nel bilancio al 31 dicembre 2017 sono confrontati con i dati rideterminati al 31 dicembre 2016.
(in migliaia di Euro)
| 31/12/2016 | Variazione | Variazione % | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | rideterminato | ||||
| Portafoglio lavori | 534.779 | 956.411 | (421_632) | -44% | |
| Ordini acquisiti | 651.415 | 1.090.098 | (438.683) | -40% | |
| Valore della produzione | 890.602 | 1.151.885 | (261,283) | -23% | |
| Ricavi Totali | 949.197 | 1.083.044 | (133.847) | -12% | |
| Valore Aggiunto | 169.782 | 332.006 | (162.224) | -49% | |
| % sui Ricavi Totali | 17.9% | 30.7% | |||
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) | (81.442) | 88.451 | (169.892) | -192% | |
| % sui Ricavi Totali | -8,6% | 8,2% | |||
| Risultato Operativo (EBIT) | (336.579) | (32.278) | (304.301) | 943% | |
| % su Ricavi Totali | -35,5% | -3,0% | |||
| Risultato netto di Gruppo | (432.839) | (84.483) | (348.356) | 412% | |
| % sui Ricavi Totali | -45,690 | -7,8% | |||
| Dipendenti (numero) | 6.569 | 7.237 | |||
| Utile / (Perdita) per azione (euro) | (2,630) | (0,513) | |||
| Utile / (Perdita) per azione diluito (euro) | (2,633) | (0,513) | |||
| Risultato operativo netto / Capitale investito netto | -54,4% | -3,3% | |||
| (R.O.I.) | |||||
| Risultato netto di Gruppo / | -17,6% | ||||
| Patrimonio netto tot. (R.O.E.) | n.a. | ||||
| Risultato operativo netto / Ricavi Totali (R.O.S.) | -35,5% | -3,0% | |||
| Posizione finanziaria netta totale / Patrimonio netto Totale (Debt / Equity) |
-567,4 | 1,0 |
| 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione | Variazione % | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Investimenti lordi | 46.266 | 44.189 | 2.647 | 6% | |
| Capitale investito netto | 618.759 | 981.308 | (362.550) | -37% | |
| Posizione finanziaria netta | (619.850) | (500.113) | (119.737) | 24% | |
| Patrimonio Netto Totale | -1.091 | 481.194 | (482.285) | -100% | |
| Patrimonio Netto del Gruppo | -1.465 | 472,301 | (473.766) | -100% | |
| Patrimonio Netto di pertinenza di terzi | 374 | 8.893 | (8.520) | -96% |
Il portafoglio ordini è pari a 535 milioni di Euro (956 milioni di Euro al 31 dicembre 2016); il decremento di 422 milioni di Euro rispetto a dicembre 2016 è principalmente riconducibile alla perdurante stagnazione del settore Oil&Gas. Anche sul fronte del settore Fondazioni tuttavia l'acquisizione ordini è stata al di sotto delle aspettative, anche a causa dell'instabilità del prezzo del petrolio che ha influito sullo sviluppo delle economie di alcuni paesi esportatori nei quali il Gruppo tradizionalmente opera. Inoltre, si ricorda che, la consistenza del portafoglio ordini del 2016 è stata positivamente influenzata dall'acquisizione, nel primo semestre dell'anno, della commessa, particolarmente significativa (circa 273,5 milioni di euro), per la messa in sicurezza della diga di Mosul in Iraq e per quanto riguarda Drillmec dall'acquisizione (circa 140 milioni di Euro) della commessa relativa al contratto per la fornitura di tre impianti di perforazione in Bolivia.
Gli ordini acquisiti nel corso dell'esercizio 2017 sono pari a circa 651 milioni di Euro (1.090 milioni di Euro nel corso dell'esercizio 2016, con una variazione negativa di 439 milioni di Euro).
I ricavi totali ammontano a circa 949 milioni di Euro, rispetto ai 1.083 milioni di Euro del 31 dicembre 2016, in calo di circa 134 milioni di Euro.
Il settore Fondazioni (core business del Gruppo) ha registrato una riduzione dei ricavi rispetto al medesimo periodo 2016 (757,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2017, contro 829,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2016, con un calo pari a 72,1 milioni di Euro al lordo delle elisionali) derivante principalmente da una riduzione dei volumi nei mercati le cui economie risentono della debolezza del settore petrolifero.
Il settore Oil&Gas, a causa del perdurare dello scenario di crisi del comparto che a livello globale ha continuato a colpire le società che vi operano, ha registrato una significativa contrazione dei ricavi rispetto all'analogo periodo dello scorso esercizio (i ricavi totali del Settore al 31 dicembre 2017 sono stati pari a 202,1 milioni di Euro, contro 274,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2016, con un calo pari a 72,1 milioni di Euro al lordo delle elisioni interdivisionali). A tal riguardo, la variazione è attribuibile principalmente alla divisione Drillmec su cui ha gravato il mancato avanzamento della commessa relativa al contratto con il cliente YPFB, per la fornitura di tre impianti di perforazione in Bolivia, a seguito dell'annullamento contrattuale richiesto dal cliente stesso oltre che le minori commesse acquisite della stessa divisione nel corso del 2017 rispetto al medesimo periodo 2016.
Il suddetto calo dei volumi, unitamente ad un differente mix e della relativa marginalità delle commesse lavorate nel periodo principalmente nel Settore Fondazioni, nonché ad accantonamenti effettuati nel periodo al fondo obsolescenza rimanenze, ed ai costi sostenuti nell'ambito del progetto per la ristrutturazione finanziaria, hanno determinato un EBITDA pari ad Euro -81,4 milioni di Euro (-8,6% sui ricavi totali), in calo di 169,9 milioni di Euro rispetto ai 88,5 milioni di Euro registrati al 31 dicembre 2016 (8,2% sui ricavi totali).
L'EBTT risulta pari a -336,6 milioni di Euro (-35,5% sui ricavi totali) rispetto a -32,3 milioni di Euro del 31 dicembre 2016, (-3% sui ricavi totali), in calo di -304,3 milioni di Euro. La contrazione suddetta, oltre ad essere conseguenza dei fenomeni sopra esposti, è anche riconducibile ad accantonamenti al fondo svalutazione crediti, al fondo rischi contrattuali ed alle svalutazioni dei costi di sviluppo capitalizzati e delle immobilizzazioni materiali dovute alle risultanze del test di impairment (si rimanda su questo punto al paragrafo 2.7 "Analisi Impairment test al 31 dicembre 2017" inserito nelle Note Esplicative).
Le rilevanti svalutazioni effettuate nell'esercizio 2017 sono originate principalmente dall'effetto congiunto di una perdurante stagnazione di mercato in alcuni settori e delle rilevanti difficoltà finanziarie riscontrate, che hanno reso difficoltoso il perseguimento degli obiettivi di business su tutti i settori del Gruppo.
Il risultato netto di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2017 ammonta a -432,8 milioni di Euro, peggiorato di 348,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2016, quando si attestava a -84,5 milioni di Euro. Tale risultato include anche la svalutazione delle imposte differite attive (derivanti da perdite fiscali e da variazioni temporanee) per circa -47,2 milioni di Euro a seguito delle valutazioni di recuperabilità delle stesse effettuate al 31 dicembre
2017.
Si riportano di seguito i prospetti riclassificati di Conto economico consolidato, della Situazione patrimonialefinanziaria e della Posizione finanziaria netta consolidata.
Conto Economico consolidato (IN MIGLIAIA DI EURO)
| 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 949.197 | 1.083.044 | (133.847) |
| Variazioni nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione | (75.724) | 60 al d | (136.643) |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 17.129 | 7 922 | 9.207 |
| VALORE DELLA PRODUZIONE (10) | 890.602 | 1.151.885 | (261.283) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni ((1) | 689.898 | 800.631 | (110.733) |
| Oneri diversi di gestione (12) | 30.922 | 19.248 | 11.674 |
| VALORE AGGIUNTO (13) | 169.782 | 332,006 | (162.224) |
| Costo del personale | 251 224 | 243.555 | 7.668 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (14) | (81.442) | 88.451 | (169.893) |
| Ammortamenti | 57.525 | 66.069 | (8.544) |
| Accantonamenti e svalutazioni | 197-612 | 54.660 | 142.952 |
| RISULTATO OPERATIVO (15) | (336.579) | (32.278) | (304.301) |
| Proventi/(Oneri) finanziari (16) | (29.406) | (29.280) | (125) |
| Utili/(Perdite) su cambi | (18.103) | (13.159) | (4.944) |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | (3.055) | (104) | (2.951) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (387.142) | (74.821) | (312.322) |
| Imposte sul reddito | 52.195 | 7-564 | 44.631 |
| Risultato di pertinenza terzi | (6.498) | 2.098 | (8.596) |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | (432.839) | (84.483) | (348.356) |
Il Conto Economico sopraesposto, oggello delle nole di commento, è una sintesi riclassificata del Conto Econonico Consolidato.
(0) Il valore della produzione comprende le seguenti voci di bilancio: ricavi delle vendite e prestazioni, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, altri ricavi operativi e la variazione delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione.
(1) La voce "Consumi di materie prime e servizi esterni" comprende le seguenti voci di bilancio: materie prime e di consumo, variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, ed altri costi operativi degli oneri diversi di gestione (nota 28).
(12 Per il saldo della voce "Oneri diversi di gestione" si veda il dettaglio riportato nella nota 28 del conto economico consolidato (13) Il Valore aggiunto è la somma del aproduzione, dei consumi di materie prime e servizi esterni e degli oneri diversi di gestione.
(4) L'EBITDA (Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBITDA è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBITDA sia un importante della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi critori di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché di ammortamento. Alla data odierna (previo approfondimento successo all'evoluzione delle definizioni di misuratori alternativi delle performanes aziendali) l'EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation à definito da Trevi come UúlePerdita d'esercizio al lordo degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali, accantonamenti e svalutazioni, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
(15) L'EBTT (Uile Operativo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBT è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBIT sia un importante parametro per la misurazione del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilià dovuta agli effetti di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. L'EBIT (Earnings before interests and taxes) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli oneri e delle imposte sul reddito.
(16) La vocc "Proventi ((oneri) finanziari" è la sommatoria delle scguenti voci di bilancio: proventi finanziari (nota 30) e (costi finanziari) (nota 31).
Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi totali, il peso dell'area italiana sul totale dei ricavi del Gruppo si colloca intorno al 6,3%, con una flessione del 11,6% rispetto all'anno precedente. In Europa, si registra un incremento rispetto all'anno precedente pari al 3%, con ricavi totali pari a 85,6 milioni di Euro. L'incidenza dei ricavi conseguiti in Medio Oriente ed Asia registra un incremento del 5,7%, passando da 327,3 milioni di Euro nel 2016 a 345,9 milioni di Euro nell'anno corrente; il peso sul totale dei ricavi totali di tale area si attesta quindi attorno al 36,4%. Si registra inoltre un decremento nell'area africana del 52,2% rispetto all'anno precedente, con un'incidenza sui ricavi totali del 9,1%. Anche nell'area sudamericana si registra un decremento del 16,1%, imputabile principalmente al settore Oil&Gas. L'area nordamericana registra volumi in calo rispetto all'anno precedente, attestandosi su 181,9 milioni di Euro (19,2% dei Ricavi Totali). In Estremo Oriente e Oceania si registra invece un decremento del 13% circa rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
(In mieliaia di Euro)
| Area geografica | 3171 222017 | ማወ | 31/12/2016 | 00 | Variazioni | 0/0 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 59.528 | 6,3% | 67.315 | 6,2% | (7.787) | -11,6% |
| Europa | 9,0% | 7,7% | 2.497 | 3,0% | ||
| (esclusa Italia) | 85.567 | 83 069 | ||||
| U.S.A. e Canada | 108.840 | 11,5% | 115.143 | 10,6% | (6.303) | -5,5% |
| America Latina | 181 866 | 19,2% | 216,797 | 20,0% | (34.931) | -16,1% |
| Africa | 86.064 | 9.1% | 179.963 | 16,6% | (93.899) | -52,2% |
| Medio Oriente | 345.933 | 36,4% | 327.345 | 30,2% | 18.587 | 5.7% |
| e Asia | ||||||
| Estremo Oriente e | 81.400 | 93.412 | 8,6% | (12.012) | -12,9% | |
| Resto del mondo | 8,6% | |||||
| RICAVI TOTALI | 949.197 | 100% | 1.083.044 | 100% | (133.847) | =12,4% |
L'andamento dei Ricavi totali per settore produttivo risulta essere il seguente:
| 317 222017 | 00 | 31/12/2016 rideterminato |
Oft | Variazioni | Var. % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Macchinari per perforazioni pozzi di petrolio, gas ed acqua | 90.901 | 10% | 158.468 | 15% | (67.585) | -42,6% |
| Attività di perforazione | 112.287 | 12% | 117.016 | 11% | (4.730) | -4,0% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (1.095) | (1.277) | 182 | |||
| Sub-Totale Settore Oil &Gas | 202-092 | 21 % | 274.208 | 25% | (72.133) | -26,3% |
| Lavori speciali di fondazioni | 556.979 | 59% | 612.045 | 57% | (55.065) | -9,0% |
| Produzione macchinari speciali per fondazioni | 217 233 | 23% | 239.102 | 22% | (21.869) | -9,1% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (16.399) | (21.218) | 3.429 | |||
| Sub-Totale Settore Fondazioni (Corc Business) | 757.813 | 80% | 829.929 | 77% | (73.506) | =8,9% |
| Capogruppo | 28.261 | 26.581 | 1.679 | 6,3% | ||
| Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo | (38.970) | (47.674) | 10.113 | |||
| GRUPPO TREVI | 949.197 | 100% | 1.083.044 | 100% | (133.847) | -12,4% |
Nella tavola seguente è riportata l'analisi della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata riclassificata Nenere conto dello IAS 11 e del relativo trattamento contabile previsto dei ricavi e dei costi riguardanti le commesse a lungo termine, per quanto concerne i lavori in corso su ordinazione al 31 dicembre 2017:
(In migliaia di Euro)
| 31/12/2016 | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | rideterminato | Variazioni | 90 | |
| A) Immobilizzazioni | ||||
| Immobilizzazioni materiali (17) | 339.535 | 420.572 | (81.037) | |
| Immobilizzazioni immateriali | 5.127 | 65.226 | (60.099) | |
| Immobilizzazioni finanziarie (18) | 4.169 | 6.927 | (2.758) | |
| 348.831 | 492.725 | (143.894) | -29.2% | |
| Capitale d'esercizio netto B) |
||||
| Rimanenze | 328.090 | 502 889 | (174.798) | |
| Crediti commerciali (19) | 304.261 | 361.659 | (57.398) | |
| Debiti commerciali (-) (20) | (235,219) | (260.586) | 25.367 | |
| Acconti (-) (21) | (91.594) | (141.465) | 49.871 | |
| Altre attività (passività) (22) | (18.943) | 45.816 | (64.759) | |
| 286.596 | 508.312 | (221.717) | -43.6% | |
| C) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 635.427 | 1.001.037 | (365.610) | -36,5% |
| D) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (16.668) | (19.729) | 3.061 | -15.5% |
| E) CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 618.729 | 981.308 | (362.549) | -36,9% |
| Finanziato da: | ||||
| F) Patrimonio Netto del Gruppo |
(1.465) | 472.301 | (473.767) | -100,3% |
| (3) Patrimonio Netto di pertinenza di terzi |
374 | 8.893 | (8.519) | |
| Posizione Finanziaria Netta (23) H) |
619.850 | 500.113 | 119.737 | 23,9% |
| TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) I) |
618.758 | 981.308 | (362.549) | -36,9% |
Lo Stato Patrimoniale sopraesposto, oggetto delle note di commento, è una sintesi richassificata dello Stato Patrimoniale Consolidato.
(18) Il saldo delle immobilizzazioni finanziarie comprende le gli altri crediti finanziari a lungo termine (nota 7). (19) Il saldo della voce crediti comprende: i crediti verso clienti sia a lungo (nota 9) che a breve termine (nota 11), i crediti verso collegate a breve termine (nota 11).
(17) Il saldo delle immobilizzazioni materiali tiene conto anche degli investimenti immobiliari non strumentali (nota 3).
(20) II saldo della voce debiti commerciali comprende: i debiti verso fornitori a breve termine (nota 20), i debiti verso collegate a breve termine (nota 20).
(21) Il saldo della voce acconti comprende sia la parte a lungo (nota 20) che quella a breve (nota 20).
(22) Il saldo della voce altre attività(passività) comprende: i crediti/(debiti) verso altri, i ratei e risconti attivil(passivi), i credit/(debiti) tributari e i fondi rischi sia a breve che a lungo termine (note 5-9-11-11.a-16-19-20-21-25).
(23) La Posizione Finanziaria Neua utilizzata come indicatore finanziario dell'indebitamento, viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato Patrimoniale:
componenti positive a breve e lungo termine: disponibilità liquide (cassa, assegni e banche attive), titoli di pronto smobilizzo dell'attivo circolante e crediti finanziari;
componenti negative a breve e lungo termine: debiti verso altri finanziatori (società di leasing e società di factoring) e debiti verso soci per finanziamenti. Per un maggior dettaglio si rimanda ad apposita tabella in nota esplicaliva.
L'ambito di applicazione dello IAS 11 è relativo alla contabilizzazione dei lavori in corso su ordinazione nei bilanci degli appaltatori. Il principio prevede che il valore dei lavori in corso su ordinazione venga espresso al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e che tale saldo netto trovi rappresentazione tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avori risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra i dati riportati nello stato patrimoniale riclassificato che non tiene in considerazione l'applicazione dello IAS 11 rispetto agli schemi di bilancio consolidato in cui tale effetto è riflesso.
| 31/12/2016 | TAS 11 | 31/12/2016 | 31/12/2017 | 31/12/2017 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale d'esercizio netto | rideterminato | riclassificato | IAS 11 | riclassificato | |||
| Rimanenze | 502.889 | (148.169) | 354.720 | 328.090 | (95.432) | 232.659 | |
| Crediti commerciali | 361 659 | 76.409 | 438.068 | 304.261 | 22.159 | 326.420 | |
| Debiti commerciali (-) | (260.586) | 0 | (260.586) | (235.219) | 0 | (235.219) | |
| Acconti (-) | (141.465) | 74.695 | (66.770) | (91.594) | 47.661 | (43.933) | |
| Altre attività (passività) | 45.816 | (2.936) | 42.880 | (18.943) | 25.612 | 6 669 | |
| Totale | 508.312 | 0 | 508.312 | 286.596 | (1) | 286.595 |
Il capitale investito netto consolidato è pari a 618,8 milioni di Euro rispetto al valore rideterminato di 981,3 milioni di Euro registrato al 31 dicembre 2016: il decremento di 362,5 milioni di Euro è dovuto in larga misura agli impatti delle svalutazioni dell'attivo circolante ed immobilizzato a seguito delle specifiche analisi di recuperabilità dei saldi iscritti, oltre che dalle risultanze dell'impairment test.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2017 confrontata con i dati al 31 dicembre 2016 rideterminati è riportato nel seguente prospetto:
(In migliaia di Euro)
| 31/12/2016 | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | rideterminato | Variazioni | ||
| Debiti verso banche a breve termine | (645.292) | (610.324) | (34.968) | |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (40.244) | (40.035) | (210) | |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | (173) | (447) | 274 | |
| Attività finanziarie correnti | 0 | 0 | 0 | |
| Disponibilità liquide a breve termine | 146-090 | 301.133 | (155.043) | |
| Totale a breve termine | (539.619) | (349.672) | (189.947) | |
| Debiti verso banche a medio lungo termine | (11.206) | (62.798) | 51-591 | |
| Debiti verso altri finanziatori a medio lungo termine | (69.025) | (86.518) | 17.493 | |
| Strumenti finanziari derivati a medio lungo termine | 0 | (1.126) | 1.126 | |
| Totale medio lungo termine | (80.231) | (150.441) | 70.210 | |
| Posizione Finanziaria Netta | (619.850) | (500.113) | (119.737) |
Al 31 dicembre 2017 la Posizione Finanziaria Netta è pari a 619,9 milioni di Euro, confrontata con il valore rideterminato relativo al 31 dicembre 2016 pari a 500,1 è in peggioramento di 119,7 milioni di Euro, si evidenzia il minore volume di cessioni pro-soluto effettuate nel 2017 (circa 33 milioni di Euro) rispetto al fine esercizio 2016 (circa 105 milioni di Euro); inoltre si ricorda che nell'esercizio 2016 la Posizione Finanziaria Netta ha beneficiato del significativo incasso dell'anticipo relativo alla commessa Mosul. Si segnala che al 31 dicembre 2017, in continuità con quanto fatto al 30 giugno 2017, la maggior parte dei debiti verso banche è stata riclassificata a breve termine, in quanto il Gruppo al 31 dicembre dei covenant applicabili ai finanziamenti, che pertanto sono diventati immediatamente esigibili. Per contrastare il rischio di immediata escussione dei finanziamenti, la Società ha intrapreso nei primi mesi del 2017 un percorso negoziale con le banche finanziatrici finalizzato alla ristrutturazione delle proprie esposizioni debitorie, come descritto ampiamente nel prosieguo della presente relazione. In estrema sintesi nel corso del 2017 sono proseguite le negoziazioni con le banche finalizzate sia alla sottoscrizione di un accordo di standstill, sia, in un più ampio contesto, alla condivisione dell'ambito della manovra finanziaria nel suo complesso.
L'effettiva sottoscrizione dell'accordo di standstill si è verificata nel corso dell'esercizio 2018 pertanto al 31 dicembre 2017 il Gruppo Trevi ha operato in un regime di standstill de facto.

Per l'economia mondiale l'anno 2017 si è chiuso con l'attività economica mondiale con segno positivo, merito soprattutto di un secondo semestre che ha registrato una crescita del 4%, il miglior risultato dal 2010 ad oggi, supportato dalla ripresa degli investimenti. Il World Economic Outlook dell'ottobre 2017 prevedeva un graduale e continuo miglioramento dell'area Euro, degli Stati Uniti, della Cina e del Giappone, trainate dall'esportazione di materie prime e supportate da condizioni finanziarie favorevoli, nonostante la volatilità dei mercati finanziari. Le stime di gennaio 2018 del FMI proiettano la crescita globale al 3,9% per gli anni 2018 e 2019, migliorando di 0,2% la precedente stima dell'ottobre 2017. Le prospettive restano favorevoli nei mercati emergenti dell'Asia ed in Europa, mentre sono giudicate più sfidanti in regioni quali l'Africa sub-sahariana dove - nonostante qualche ripresa - il medio termine è caratterizzato da un'elevata incertezza.
Secondo una stima di IHS Markit, il mercato delle costruzioni a livello globale è cresciuto del 6,2% nel 2017 e si stima possa raggiungere il 7,6 % nel 2018; nel report dell'aprile 2018 le stime per l'anno sono riviste al rialzo, grazie a condizioni economiche e finanziare globali favorevoli allo sviluppo. Negli Stati Uniti l'attuale Amministrazione ha posto molta attenzione agli investimenti nelle infrastrutture. Sul fronte delle costruzioni residenziali e non residenziali le stime sono di crescita, rispettivamente al 2,8% e 2,3%.
Sul fronte dell'Oil&Gas, nel corso del 2017 il prezzo medio del Brent si è attestato sopra i 50 dollari al barile, in ripresa rispetto ai circa 45 dollari al barile del 2016, sostenuto dagli accordi di riduzione della produzione siglati dai Paesi dell'OPEC e dalla Russia e dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
Tale trend, concentrato nell'ultima parte dell'anno, non ha tuttavia determinato effetti rilevanti sulla crescita degli investimenti delle compagnie Petrolifere, ancora molto distanti dai livelli pre-crisi.
In particolare nel 2017 il settore ha continuato a essere interessato da programmi di riduzione costi, razionalizzazioni organizzative, ristrutturazioni e operazioni straordinarie, volti al perseguimento dell'ottimizzazione e dell'efficienza operativa.
Le acquisizioni di ordini nel corso del 2017 ammontano a 651,4 milioni di Euro, contro i 1.090,1 milioni di Euro del 2016 (-439 milioni di Euro circa) che, però, comprendevano l'acquisizione della commessa, particolarmente significativa, relativa ai lavori di messa in sicurezza della diga di Mosul, in Iraq, per un valore di 273,5 milioni di Euro; la quasi totalità degli ordini acquisiti nel 2017 e del portafoglio ordini è riconducibile ad attività svolte all'estero.
Il portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2017 è pari a 534,8 milioni di Euro (956,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2016). La riduzione del portafoglio è imputabile ancellazione dell'ordine con il cliente YPFB in Bolivia, per effetto dell'annullamento contrattuale richiesta dal cliente stesso (il cui valore iscritto nel portafoglio ordini al 31 dicembre 2016 era pari a 121,4 milioni di Euro).

Gli investimenti lordi in immobilizzazioni materiali del Gruppo Trevi per l'esercizio 2017 ammontano a 42,9 milioni di Euro, dovuti sia all'acquisizione di impianti, macchinari e attrezzature da destinare principalmente a supporto delle attività del settore fondazioni sia all'attività di noleggio svolto dalla divisione Soilmec. I maggiori importi si riferiscono ad investimenti effettuati in America Latina, Medio Oriente, Stati Uniti ed Europa. Sul valore netto delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2017, pari a 339,5 milioni di Euro, incidono differenze di conversione negative per circa 24,3 milioni di Euro, generati dalla differenza tra i cambi storici e quelli in vigore al 31 dicembre 2016.
Di seguito sono riportate le principali informazioni per Settori:
Nota metodologica: come più ampiamente descritto nel successivo paragrafo delle Note Esplicative "Crieri generali di redazione", nella presente Relazione annuale 2017 sono state modificate alcune poste del bilancio 2016. La Società, in accordo con lo IAS 8 e a fini di massima trasparenza, hanno determinato l'entità delle rettifiche dei dati di bilancio al 31 dicembre 2016 modificando i valori comparativi a tale data. Pertanto i dati presenti nel bilancio al 31 dicembre 2017 sono sempre confrontati con i dati rideterminati al 31 dicembre 2016.
Il bilancio separato dell'esercizio 2017, redatto dalla Società secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS-EU, si è chiuso con ricavi delle vendite e delle prestazioni per 21.976 migliaia di Euro (23.457 migliaia di Euro nello scorso esercizio, con un decremento di 1.481 migliaia di Euro), altri ricavi per 6.284 migliaia di Euro (3.124 migliaia di Euro nello scorso esercizio con un incremento di 3.160 migliaia di Euro), proventi finanziari di 16.864 migliaia di Euro (18.252 migliaia di Euro nello scorso esercizio con un decremento di 1.388 migliaia di Euro) e rettifiche di valore ad attività finanziarie per 352.457 migliaia di Euro; la perdita dell'esercizio è di 355.265 migliaia di Euro (11.037 migliaia di Euro di perdita nello scorso esercizio, con un peggioramento di 244.228 migliaia di Euro) ed è principalmente dovuta a rettifiche di valore ad attività finanziarie, come meglio dettagliato nel proseguo della presente relazione.
I servizi svolti nei confronti delle controllate, oltre all'attività di noleggio di attrezzature, comprendono il coordinamento del servizio progettazione, ricerca e sviluppo, la direzione gestionale e amministrativa, la gestione del servizio delle risorse umane, la gestione del servizio informatico, la gestione del servizio di comunicazione di gruppo, la gestione delle partecipazioni e concessione di finanziamenti alle società controllate.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, si evidenzia che nell'esercizio 2017 non sono stati percepiti proventi da partecipazione (analogamente all'esercizio precedente), mentre si registra un decremento degli interessi attivi relativi ai finanziamenti concessi dalla Società alle sue controllate (16.851 migliaia di Euro nell'esercizio 2017
contro i 18.247 migliaia di Euro nell'esercizio 2016); i finanziamenti concessi alle controllate hanno tassi d'interesse in linea con quelli di mercato.
Il risultato finanziario è stato caratterizzato oltre che dagli oneri per interessi di 18.793 migliaia di euro da perdite su cambi per -4.405 migliaia di euro contro un utile su cambi di 1.178 migliaia di euro nell'esercizio precedente. Si evidenzia altresì un decremento del carico fiscale a carico della Società come ammontare di imposte, ma con una perdita ante imposte nell'esercizio di -354.065 migliaia di euro, rispetto ad una perdita ante imposte dell'esercizio precedente di -107.771 migliaia di euro.
Nel corso dell'esercizio 2017 la Società ha effettuato un versamento in conto capitale, pari a 15.000 migliaia di euro, verso la controllata Trevi S.p.A., finalizzato sia al sostenimento dell'attività aziendale sia ad un rafforzamento patrimoniale e 50.000 migliaia di euro verso Drillmec S.p.A. finalizzato al rafforzamento patrimoniale.
La Società ha altresì effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di valore, adeguando nel bilancio separato il valore di carico delle partecipazioni al valore di patrimonio netto contabile di spettanza o all'Equity Value determinato con una valutazione dei flussi di cassa futuri, ritenuto quest'ultimo il valore congruo da attribuire a tali partecipazioni, tenuto conto delle prospettive future delle medesime così come formulate nel Piano Industriale di Gruppo 2017-2021. In particolare, la suddetta rettifica ha riguardato i) Drillmec S.p.A. per 83.135 migliaia di euro e ii) Soilmec S.p.A. per 33.125 migliaia di euro, iii) Petreven S.p.A. per 14.932 migliaia di euro e iv) Trevi Energy S.p.A. per 672 migliaia di euro, per complessivi 131.864 migliaia di euro. La Società ha, inoltre, proceduto ad accantonare a fondo svalutazione crediti finanziari verso Società controllate Euro 214.765 migliaia di euro, sulla base dell'impairment test al 31 dicembre 2017. In particolare, tale accantonamento ha riguardato i) Drillmec S.p.A. per 180.955 migliaia di euro, portando il valore netto del suddetto credito finanziario a 0 migliaia di Euro, ii) Petreven S.p.A. per 20.939 migliaia di euro, portando il valore netto a 34.982 migliaia di euro, iii) Trevi Energy S.p.A. per 9.178 migliaia di euro, portano il valore netto a 487 migliaia di euro.
Per quanto riguarda le immobilizzazioni materiali, si evidenziano investimenti netti per 3.205 migliaia di euro, dovuto all'acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature di perforazione.
Per quanto riguarda gli impegni e garanzie prestate, segnaliamo che le garanzie prestate a favore di istituti di credito a garanzia di finanziamenti a medio lungo termine e per la concessione di garanzie commerciali accentrate sulla capogruppo, ammontano al 31 dicembre 2017 a 354.093 migliaia di euro.
Le garanzie rilasciate a compagnie di assicurazioni ammontano al 31 dicembre 2017 a 29.574 migliaia di euro. Il forte decremento delle garanzie prestate a Istituti di Credito rispetto all'anno precedente è riconducibile principalmente al minor utilizzo di linee di credito del settore Oil&Gas a seguito della contrazione del fatturato. Per quanto riguarda il commento dettagliato alle singole poste di bilancio si rimanda alle Note Esplicative al bilancio d'esercizio individuale della Società.
Pec il prospetto di raccordo dei risultati di periodo ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della
Capogruppo (DEM/6064293 del 28 luglio 2006) si rimanda alla tabella riportata alla fine del Paragrafo. Per quanto riguarda la composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, si rimanda al altre parti della Relazione e alla Relazione sul Governo Societario che fornisce ampi dettagli.
Inoltre si evidenza che la Società nell'esercizio 2017, prima dell'approvazione della presente relazione, ha visto un importante rafforzamento organizzativo e manageriale, di cui viene data evidenza anche nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra patrimonio netto e risultato della Capogruppo e patrimonio netto e risultato di Gruppo:
| (Importi espressi in migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Patrimonio netto al | Risultato |
|---|---|---|
| 31/12/17 | Economico | |
| TREVI-Finanziaria Industriale S.p.A. | (127.376) | (355.265) |
| Diff.patrimoni netti delle partecipazioni consolidate e loro valore nel bilancio della Capogruppo | 172669 | (843 613) |
| Effetto eliminazione rivalutazioni/(svalutazioni) delle partecip. consolidate e dividendi | 758.786 | |
| Elisioni margini e plusvalenze infragruppo | (41.513) | 187 |
| Effetto fiscale rettifiche consolidamento ed altre rettifiche | (9.802) | 268 |
| Differenza di conversione | 4.931 | 0 |
| Patrimonio netto e risultato | (1.091) | (439.337) |
| Patrimonio netto e risultato di pertinenza di terzi | 374 | (6.498) |
| Patrimonio netto c risultato di Gruppo | (1.465) | (432.839) |
Il portafoglio del settore Fondazioni al 31 Dicembre 2017 ammonta a 328,5 milioni di Euro, contro i 626,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2016 (-298,0 milioni di Euro); si ricorda che nel primo semestre 2016 è stata acquisita la commessa relativa alla messa in sicurezza della diga di Mosul per 273,5 milioni di Euro, le cui attività sono in fase di significativo avanzamento a fine del 2017.
Si segnala che l'attività del Settore Fondazioni, come del resto tutto il Gruppo, ha risentito della situazione di tensione finanziaria connessa al processo di ristrutturazione intrapreso sia in termini di volume d'affari che di approvvigionamento di materiali e servizi.
Qui di seguito vengono segnalati i principali ordini acquisiti suddivisi per Area Geografica:
In Europa la divisione Trevi ha acquisito 15 nuovi contratti e ricevuto variazioni contratti in essere per un totale di circa 18 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
· Commessa con Tecnis Spa per 4,0 milioni di Euro per la chiusura dell'anello ferroviario, in sotterraneo, nel tratto di linea tra le stazioni di Palermo Notarbartolo e Giachery e proseguimento fino a Politeama;
Nell'area del Medio Oriente la divisione Trevi ha acquisito 113 nuovi contrazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 92 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
Nell'area dell'Estremo Oriente e Oceania la divisione Trevi ha acquisito 13 nuovi contratti e ricevuto variazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 29 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
Nell'area del Nord America la divisione Trevi ha acquisito 13 nuovi contratti e ricevuto variazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 48 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
Nell'area del Sud America la divisione Trevi ha acquisito 40 nuovi contratti e ricevuto variazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 33 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
Nell'area dell'Africa la divisione Trevi ha acquisito 42 nuovi contratti e ricevuto variazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 31 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:

Il valore complessivo della produzione del settore Servizi Fondazioni Speciali realizzata nel 2017 è pari a circa 557 milioni di Euro (612 milioni di Euro nel 2016, -55 milioni di Euro). La contrazione è derivante principalmente dai ridotti volumi di attività nei mercati le cui economie risentono della debolezza del settore petrolifero (Nigeria e Venezuela).
Di seguito si riportano le informazioni relative alle principali commesse, gestite durante l'anno 2017, suddivise per area geografica:
Progetto per i lavori di consolidamento e messa in sicurezza statica preliminari allo svuotamento della vasca bacino e successive indagini e verifiche propedeutiche al progetto generale di completamento.
Ponte sul fiume Tagliamento per la realizzazione dell'Autostrada A4. In particolare il contratto prevede tutte le opere di sottofondazione del Viadotto Tagliamento mediante di pali trivellati di grande diametro a grande profondità e diaframmi.
Il progetto prevede la messa in sicurezza della diga di Mosul, nel nord dell'Iraq. A maggio 2017, dopo circa 6 mesi dall'inizio delle attività, i lavori di consolidamento della struttura della diga, hanno permesso di poter regolare in sicurezza il livello dell'invaso per la prima volta negli ultimi 12 anni.
Contratto con Hyundai relativa a lavori di fondazione per un deposito di gas liquefatto nella zona di Az-Zour
Il progetto, da realizzarsi nella zona di Karakoy a Istanbul, prevede la realizzazione di un moderno attracco per le navi da creazione di una zona "shorefront" completa di attività commerciali, immobiliari e hotel.
Il progetto prevede lavori di fondazione per una torre di 54 piani. I lavori sono iniziati nel marzo 2017.
Lavori di fondazione realizzati per Salini Impregilo per la costruzione di un nuovo centro commerciale.
Il progetto commissionato dall'azienda di costruzioni Saif Bin Darwish prevede il consolidamento del terreno, al fine di espandere la superficie edificabile e permettere l'ampliamento della città di Abu Dhabi.
Il lavoro, terminato nell'anno in corso, ha previsto la costruzione di circa 540 pali di grande diametro e circa 300 pali di diametro medio.
La commessa prevede lavori di fondazioni speciali propedeutiche alla costruzione di un viadotto autostradale nella città di Manila.
Il progetto, assegnatoci dalla JV Salini Impregilo - NRW, consiste nella esecuzione delle opere di consolidamento di 9 tunnel di collegamento della linea metropolitana che collega l'aeroporto di Perth con la città. La linea si svilupperà per un tracciato di oltre 8,0 km e renderà molto più agevoli i collegamenti nell'area East della principale città del West Australia interconnettendo la linea metropolitana a quella ferroviaria e con l'aeroporto.
Il progetto prevede lavori di fondazione speciali per la costruzione di un complesso da 750 unità abitative nel centro di Boston. Il progetto consiste nell'esecuzione dei muri di supporto temporaneo all'interno del progetto 121 Seaport nella zona di Boston Seaport. Trevilcos ha introdotto un value engineering che ha facilitato il General Contractor ottimizzando le fasi esecutive per via della prossimità degli scavi con la linea metropolitana Silver Line.
La commessa prevede diversi lavori di fondazione nel complesso progetto di riqualificazione immobiliare della zona di Kendall Square. Il progetto ci è stato assegnato da Turner Construction Co. e comprende l'esecuzione dei diaframmi perimetrali e delle barrettes che serviranno per sostenere l'esecuzione di tre edifici multi funzionali all'interno del prestigioso MIT Campus a Boston.
Il progetto fa parte del Hurricane Protection System istituito in New Orleans dopo i disastrosi avvenimenti riscontrati nella città seguito dell'Uragano Katrina. I lavori assegnati a Trevilcos South consistono nell' esecuzione di colonne jet grouting ellittiche che faciliteranno la costruzione di un importante canale per la raccolta delle acque superficiali.
Il progetto, conosciuto più comunemente come El Pedregal, consiste nella esecuzione di una paratia permanente tramite diaframmi profondi fino a 70 metri per lo scavo del basement relativo a 3 edifici adibiti sia a scopo commerciale che abitativo. Il progetto vede impiegate in Colombia le prime Hydromill Soilmec SC 90 Tiger per
la realizzazione degli scavi per permettere un controllo molto accurato della tolleranza di verticalità oltre a garantire una qualità migliore rispetto allo scavo convenzionale con benna.
Il progetto, assegnato dalla società Planificada, importante impresa di costruzioni colombiana, consiste nella realizzazione di diaframmi, barrettes e pali di fondazione per un importante Centro Commerciale in Bogotà. Trevi Galante ha impiegato nel cantiere 7 gruppi di lavoro in simultanea per poter fra fronte alle esigenze programmatiche del Cliente completando i lavori nei tempi richiesti con piena soddisfazione del Cliente.
Il progetto, assegnato da Renova SA ad una JV formata da Pilotes Trevi e Dragados Y Obra Portuarias consiste nella costruzione di un jetty sul fiume Paranà per il carico di soia. Il lavoro comprende sia le opere di fondazione (pali grande diametro, infissione di palancolati metallici, tiranti d'ancoraggio) che le relative opere civili. Il completamento del lavoro ha trovato la massima soddisfazione del Cliente sia dal punto di vista tecnico che programmatico.
Il progetto, denominato "Three Tunnels Under Suez Canal at South Port Said" è relativo alla costruzione di due gallerie stradali che attraversano il Canale di Suez in direzione Est-Ovest nelle vicinanze di Port Said.
Commessa acquisita da una delle maggiori società di produzione di Petrolio della Nigeria per la costruzione delle fondazioni relative ad una torre di 20 piani nella città di Lagos.
Commessa relativa ai lavori di fondazione delle tratte della metropolitana MC1 e MC2 ad Algeri. Nel tratto MC1 la commessa prevede la realizzazione di 1 stazione, 1 ventilazione, 1 tunnel a cielo aperto, 1 viadotto e il consolidamento dei tratti di tunnel della Metropolitana di Algeri nella sua estensione verso Baraki della linea C per circa 2,7 chilometri. Mentre per la Metro MC2 si prevede la realizzazione di 9 stazioni e 10 pozzi di ventilazione della Metropolitana di Algeri nella sua estensione verso l'aeroporto per uno sviluppo di oltre 8,0 chilometri. Le tecnologie sono: pali trivellati, diaframmi con idrofresa, tiranti, micropali e jet grouting.
La Divisione Soilmec nell'esercizio 2017 ha registrato ricavi in calo di circa il 9% rispetto all'anno precedente. Questa variazione è dovuta soprattutto ad una notevole riduzione degli investimenti della Divisione Trevi (-53%) e ad un sensibile calo delle vendite realizzate nell'area Middle East e Africa (-42%) a causa del completamento nel 2016 delle forniture rivolte all' Esercito Egiziano e soprattutto dalla forte svalutazione subita dalla valuta locale egiziana (-80%).
Per contro i volumi di vendita sono aumentati considerevolmente nell'area Asia/Pacific (+40%) soprattutto grazie ad una forte crescita del mercato cinese (+70%), dovuta principalmente al prodotto Idrofresa, e ad un significativo incremento delle vendite nel sud-est asiatico (+50%). Stabili i volumi espressi dall'Europa e dalle Americhe
Come già anticipato, l'attività della Divisione, come del resto tutto il Gruppo, ha risentito della situazione di tensione finanziaria connessa al processo di ristrutturazione intrapreso. Da un lato la possibilità di ricorrere limitatamente all'ausilio del sistema creditizio e dall'altro la comessa gestione del capitale hanno avuto impatti sulla marginalità. Soprattutto con riferimento a questo secondo elemento la situazione di precarietà del Gruppo Trevi ha condizionato sia le negoziazioni relative alle vendite, inducendo la concessione di maggiori sconti, ma soprattutto a livello di acquisti, dove Soilmec è stata costretta ad accettare condizioni di acquisto più penalizzanti da parte dei fornitori principali. Tali eventi hanno naturalmente avuto ripercussioni anche sulla Posizione Finanziaria Netta che ha risentito della riduzione dei termini di pagamento ai fornitori.
Pertanto è possibile affermare che l'andamento negativo della Divisione è riconducibile sia a condizioni di mercato sia ai riflessi della crisi finanziaria del Gruppo.
Il settore Oil&Gas è strutturato nelle business unit: Drillmec, Onshore, Components, Offshore, Spares and Services, e Petreven.
Nel 2017 il mercato dell'Oil&Gas ha continuato a essere interessato da programmi di riduzione costi, razionalizzazioni organizzative, ristrutturazioni e operazioni straordinarie, volti al perseguimento dell'ottimizzazione e dell'efficienza operativa.
Sebbene in generale non ci si aspetti un radicale cambio di tendenza nell'andamento del mercato, nell'ultimo periodo dell'anno si è comunque riscontrato qualche fatto incoraggiante a livello di acquisizione ordini. Il portafoglio ordini del settore Oil & Gas a fine 2017 si attesta a circa 153 milioni di euro rispetto ai 290 milioni di Euro al 31 dicembre 2016 (-139 milioni di Euro, -48%). I nuovi ordini acquisiti ammontano nell'esercizio a 189 milioni di euro. La riduzione sostanziale del portafoglio ordini è principalmente dovuta alla cancellazione di un importante contratto di fornitura in Bolivia che prevedeva la consegna di tre Impianti di Perforazione da 2000 e 3000 HP.
La crisi prolungata ha determinato una forte riduzione delle principali dinamiche economico patrimoniali delle società del gruppo che operano nel Settore rispetto agli anni passati. Il valore complessivo dei ricavi del settore Oil&Gas realizzati nel 2017 è pari a circa 203 milioni di Euro rispetto ai 274 milioni di Euro al 31 dicembre 2016, con un decremento di 72 milioni di Euro rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (-26%).
La continua volatilità del prezzo del petrolio e l'instabilità geopolitica del Medio Oriente non hanno permesso alla Divisione di consolidare il fatturato ai livelli precedenti. A questo si sono aggiunti gli effetti negativi della cancellazione di un importante contratto di fornitura in Bolivia che prevedeva la consegna di tre Impianti di Perforazione da 2000 e 3000 HP.
L'esercizio 2017 si è chiuso con ricavi totali per circa 91 milioni di Euro, contro i 159 del precedente esercizio (-43%). Il principale mercato di sbocco è risultata essere l'area dell'Europa e CSI con quasi il 40% dei ricavi seguita dal Medio Oriente, Nord Africa e Estremo Oriente. Il segmento "Spare and Services" ha contribuito per il 36% dei ricavi (34 milioni di euro) seguito dal segmento On-shore, Components e Offshore
Il portafoglio ordini a fine 2017 si attesta a circa 94 milioni di euro (che garantisce la quasi completa copertura dei Ricavi attesi nel 2018) rispetto ai 213 milioni di Euro al 31 dicembre 2016 (-119 milioni di Euro, -56%). La riduzione è dovuta principalmente alla cancellazione del contratto di formitura in Bolivia sopramenzionato. Le acquisizioni di nuovi ordini ammontano a oltre 98 milioni di euro
La contrazione dei ricavi associata ad una ridotta marginalità dovuta alla forte pressione competitiva ha spinto l'organizzazione, sotto continuo stress finanziario, ad un forte ridimensionamento della sua capacità produttiva. Sia gli stabilimenti di Houston che di Piacenza hanno subito una forte riduzione degli organici.
L'onshore si conferma il principale mercato di riconoscimento per la Drillmec. La leadership sul mercato viene confermata dai contratti in via di esecuzione in diverse aree geografiche in particolare nel mercato Russo.
I Components evidenziano un importante trend positivo. Sono stati siglati numerosi contratti in tutta I'area FSI (Russia, Bielorussia e Ucraina) a conferma del crescente interesse per la linea di Top Drive da 250 e 500 Tons e delle motopompe da 1600 HP.
In questo segmento la divisione è stata impegnata principalmente nella commessa di un Work Over offshore per il cliente SapuraKencana. Il progetto è stato di particolare soddisfazione dal punto di vista tecnologico e realizzativo permettendo alla società di posizionarsi in maniera sempre più competitiva nel mercato della perforazione Shallow water. Le continue tensioni finanziarie che hanno colpito l'intero Gruppo Trevi hanno però limitato la capacità della società di acquisire nuovi contratti in questo segmento a causa del mancato supporto bancario per il rilascio di Bond a garanzia.
La recente creazione della business unit Spares & Service sta confermando la validità della strategia adottata. Il turnover realizzato ed il portafoglio man mano in crescita ha permesso di raggiungere il target prefissato dei ricavi e si sono registrati i primi contratti di certificazione e refurbishing in Nord Africa e nell'area Medio Orientale, aree che offrono interessanti prospettive legate alla presenza di diversi impianti di produzione Drillmec che sono in scadenza di certificazione periodica.
L'attività dei servizi "HOD" (o sistema di circolazione continua) ha registrato un notevole successo tecnico nel trial eseguito con Shell. La forza contrattuale delle "major" (Schlumberger, WDI, Halliburton, etc.) in questo settore ci costringe però a rivedere la strategia proponendo un modello di business basato su alleanze strategiche.
A tale riguardo sono in corso contatti con una società leader nel servizi nell'Oil&Gas, che potrebbe portare a positivi risultati negli esercizi successivi.
Petreven sta attualmente operando in Sud America per conto delle principali Major e National Oil Companies. Gli impianti operativi ammontano a 17, dislocati nei seguenti paesi: 10 in Argentina, 2 in Venezuela, 1 in Cile, 3 in Perù, e 1 in Colombia. Inoltre in Cile è stato utilizzato 1 impianto di terzi.
L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 65% (69% al 2016) e la realizzazione di 278 pozzi.
Il perdurare del basso prezzo del petrolio rispetto agli anni antecedenti il 2015, in cui ha raggiunto picchi oltre i 100 dollari al barile, ha penalizzato il fatturato della Divisione. I Ricavi sono diminuiti del 3% rispetto all'esercizio precedente (115 milioni di euro) attestandosi a 112 milioni di euro con un peggioramento in termini assoluti di 3 milioni di euro. L'Argentina conferma il suo ruolo trainante in termini di fatturato con 67 milioni di euro (58% dei ricavi), seguono il Venezuela, il Cile e il Perù.
Il portafoglio ordini al 31 Dicembre 2017 si attesta a 58 milioni di euro, in calo rispetto ad 76 milioni di euro dell'anno precedente. I nuovi ordini acquisiti ammontano nell'esercizio complessivamente a 91 milioni di euro. L'Argentina è tornata ad essere il mercato di maggior peso nel portafoglio ordini complessivo di Petreven con il 78% degli ordini seguita dal Perù e dal Cile.
L'Argentina ha visto ridurre il numero di impianti presenti nel Paese, attestatosi a 10 a seguito del trasferimento in Perù nel mese di febbraio di un'unità.
Si sono svolte attività per conto della compagnia petrolifera YPF con un impiego di 5 unità di perforazione (3 nella regione di Neuquen e 2 nella regione di Santa Cruz), della compagnia petrolifera CGC con l'impiego di 1 unità di perforazione e 1 di workover nella regione di Rio Gallego e della compagnia petrolifera Pampa Energia (ex Petrobras) con l'impiego di 1 ulteriore unità nella regione di Neuquen. Tra i mesi di maggio e luglio sono terminate le attività di perforazione di 4 unità nella regione di Santa Cruz e di Neuquen mentre nell'ultimo trimestre dell'anno l'attività ha ripreso quota con 3 impianti nuovamente sotto contratto. Al 31 dicembre 2017 risultavano attivi contratti per 8 unità di perforazione.
Complessivamente l'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 70% (82% al 2016) e la realizzazione di 144 pozzi.
Nel mese di marzo la flotta è aumentata di 1 unità di perforazione con l'arrivo di un impianto proveniente dall'Argentina per iniziare un nuovo contratto biennale con CNPC. A fine anno risultavano attive tutte e 3 le unità di perforazione.
L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 82% (50 % al 2016) e la realizzazione di 121 pozzi.

In Venezuela si sono chiusi i contratti con Petrosinovensa e DP Delta Servicios SA che ha visto occupata un'unità di perforazione per la seconda parte dell'anno. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 57% (100% nel 2016) e la realizzazione di 8 pozzi.
In Cile stanno terminando le attività di perforazione per conto del Cliente GDN (gruppo Enel) nella regione di Antofagasta. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 54% (41% al 2016) e la realizzazione di 5 pozzi.
L'impianto di perforazione presente nel paese è rimasto in zona franca senza contratto.
La costituzione e sviluppo della società, dedicata al settore dell'è principalmente attribuibile alla volontà del Gruppo Trevi non solo di adattare a detto settore alcune delle tecnologie già sviluppate e collaudate nel core business e nel drilling, ma anche alla volontà di maturare nuovi sistemi tecnologici appropriati e innovativi.
Nell'esercizio la società ha proseguito, in accordo alla normativa vigente, l'iter amministrativo, iniziato negli anni precedenti, volto all'ottenimento di specifiche autorizzazioni demaniale e autorizzazione unica e VIA) per lo sviluppo di parchi eolici offshore nel Sud Italia.
Di seguito gli impianti sui quali sono concentrate le attività:
Chieuti (sito off-shore della potenza complessiva di 150 megawatt) e Manfredonia (sito off-shore della potenza complessiva di 195 megawatt): dopo che il 14 febbraio 2014 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha negato l'autorizzazione richiesta, e dopo che era iniziato l'iter per impugnare la decisione innanzi al TAR di Roma, la Società ha ritenuto di abbandonare tale ricorso.
L'investimento era già stato spesato prudenzialmente negli esercizi precedenti.
Nel corso del 2016 è iniziato l'iter per due nuovi progetti sempre off-shore. Il primo per essere ubicato al largo di Lesina Marina (FG) e prevede la realizzazione di 60 Aerogeneratori per un totale di 198 MW. Il secondo da installare a Margherita di Savoia e prevede 50 Aerogeneratori per un totale di 165 MW. Nel corso del 2017 sono stati sviluppati i progetti preliminari necessari all'ottenimento in prima istanza dell'autorizzazione alla Concessione Demaniale.
Il prototipo della turbina da 3 MW, a seguito delle risultanze derivanti dal test di Impairment, è stato interamente svalutato

La TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. ha rapporti limitati con SOFITRE S.r.l., (vedi nota 35 della Nota Integrativa) società controllate al 100% dalla famiglia Trevisani e le società ad essa facenti capo che si occupano prevalentemente dell'attività di costruzione e gestione dei parcheggi. Tali rapporti hanno originato nell'esercizio per il Gruppo Trevi ricavi per 323 migliaia di Euro, costi per 92 migliaia di Euro e hanno determinato alla data del 31 dicembre 2017 crediti per 2.333 migliaia di Euro e debiti per 79 migliaia di Euro.
Le condizioni di vendita praticate con le società correlate sono in linea alle normali condizioni di mercato. Non vi sono rapporti economici e patrimoniali con la società controllante Trevi Holding SE o la sua controllante I.F.I.T. S.r.l. e risultano marginali i rapporti con società controllate e collegate descritti nella nota (35) del bilancio consolidato.

Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo, ivi incluse le controllate Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec S.p.A., si trovano da tempo in una situazione di tensione finanziaria e patrimoniale, che comporta significative incertezze in relazione alla continuità aziendale. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, e, dall'altro, di identificare le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio, nonché lo stato di attuazione e la ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, oggi esiste un percorso concordato approvato dagli amministratori e condiviso dai principali azionisti, lungamente discusso e negoziato con i principali stakeholder che, laddove attuato nei termini previsti, appare ragionevolmente idoneo a consentire alla Società e al Gruppo di superare l'attuale situazione di crisi e, subordinatamente all'attuazione del Piano (come infra definito), di raggiungere target economico-finanziari e patrimoniali adeguati al proprio settore di mercato. Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione
Si ricorda che a partire dall'esercizio 2016, la Società ed il Gruppo hanno registrato un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari e, dal secondo semestre del 2016, l'andamento dei principali indicatori economico-finanziari e dei flussi di cassa prospettici ha fatto emergere una situazione di difficoltà finanziaria che, come si dirà nel prosieguo, ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo. In ragione della suesposta situazione di tensione finanziaria, che peraltro ha interessato tutto il comparto di riferimento, la Società ha preso atto del fatto che non sarebbe stata in grado di rispettare, alle relative date di verifica (che cadevano nel corso dei primi mesi del 2017), i parametri finanziari (cc.dd. covenant) previsti da alcuni dei contratti di finanziamento a medio e lungo termine e dal prestito obbligazionario. Per tali ragioni, nel corso del mese di febbraio 2017 la Società ha inviato alle banche finanziatrici e ai bondholder richieste di waiver in relazione all'obbligo di rispettare i suddetti parametri finanziari. Tali waiver sono stati concessi, rispettivamente, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2017.
In tale contesto, la Società, anche per conto di altre società del Gruppo, ha manifestato alle principali banche finanziatrici del Gruppo, nel corso di alcuni incontri plenari e/o attraverso interlocuzioni bilaterali, la necessità di adottare una manovra finalizzata alla rimodulazione del proprio indebitamento finanziario in linea con la situazione del Gruppo e con i flussi di cassa previsti.
Pertanto, il 19 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nell'ambito di più ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business del Gruppo TREVI e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha deliberato di sottoporre alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill sino al 31 dicembre 2017, volta a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di riorganizzazione del
Nel corso del medesimo esercizio. I'ulteriore contrazione degli ordini, in particolare nel settore Oil&Gas (cui si è associata la cancellazione di una commessa molto rilevante con il cliente YPFB in Bolivia), ha comportato il perdurare e l'aggravarsi delle criticità legate alla situazione finanziaria della Divisione Drillmec e (anche se in misura minore) del resto del Gruppo.
Nel contesto sopra descritto il Gruppo ha dovuto porre in essere, anche su richiesta degli istituti di credito, alcune azioni immediate, quali, oltre alla richiesta di standstill di cui sopra, l'elaborazione di un forecast per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021, che prevedeva, tra l'altro, una politica di contenimento dei costi attraverso interventi mirati, al fine di interrompere le tendenze negative in atto e porre in essere iniziative di riequilibrio della situazione economica e finanziaria. E stata, inoltre, rafforzata la struttura organizzativa e manageriale del Gruppo e sono state poste in essere azioni volte alla ridefinizione del modello di controllo.
Sempre nel corso del 2017, la Società ha inoltre conferito:
Gli istituti di credito finanziatori hanno anch'essi richiesto, e il Gruppo ha provveduto ad ottemperare a questa richiesta, la nomina di un legale delle banche finanziatrici al fine di assisterli nelle suddette negoziazioni, nonché la nomina di un advisor finanziario di loro gradimento al fine di valutare il contenuto delle proposte finanziarie formulate dalla Società e dai suoi advisor, nonché di formulare proposte per conto delle banche finanziatrici.
Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici per la sottoscrizione di un accordo di standstill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle medesime e continuando a ricevere dalle banche finanziatrici il supporto necessario alla copertura del proprio fabbisogno finanziario per il periodo necessario. La proposta di standistill avanzata agli istituti consisteva, in estrema sintesi in: (i) una sospensione dell'applicazione delle previsioni dei contratti di finanziamento che potessero determinare la scadenza, la risoluzione, il recesso, la decadenza dal beneficio del termine ovvero l''accelerazione'' (comunque definita) degli obblighi di rimborso a carico delle società del Gruppo in conseguenza della situazione di crisi economico-finanziaria, (ii) una sospensione ovvero una moratoria degli obblighi di pagamento degli importi in linea capitale nei confronti delle banche finanziatrici (fermo restando l'obbligo di corrispondere gli interessi, i corrispettivi e le commissioni contrattualmente dovuti) in scadenza a
partire dal 19 maggio 2017; e (iii) la conferma delle linee di credito esistenti e il mantenimento delle linee di credito e degli affidamenti esistenti in linea con quanto utilizzato dal Gruppo alla data del 31 marzo 2017.
Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto alla Società una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR si è incentrata principalmente su quattro macro aree: (i) Analisi e Sensitivity del Piano Industriale, (ii) Analisi Fiscale, (iii) Analisi sui Dati Storici, e (iv) Technical Review sulla gestione delle commesse. L'IBR ha riguardato sia le singole Divisioni che compongono il Gruppo Trevi, sia tutti gli aspetti riguardanti il consolidato.
L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario in linea con il piano industriale.
Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha dunque approvato, in data 31 agosto 2017, il forecast dell'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale di Gruppo per il periodo 2017-2021.
Inoltre, il Consiglio in data 29 settembre 2017 ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2017, sul quale KPMG S.p.A., revisore legale della Società, ha emesso una relazione di revisione limitata contenente una conclusione senza rilievi sul bilancio consolidato semestrale abbreviato. La relazione di revisione limitata contiene inoltre un richiamo di informativa in merito all'applicazione del presupposto della continuità aziendale illustrato dagli amministratori nella nota "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".
Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono proseguite nei mesi successivi, durante i quali tuttavia sono emersi alcuni significativi scostamenti rispetto al piano industriale 2017-2021 e alle relative previsioni dei dati economicofinanziari, con ricadute sulla tenuta/realizzabilità dello stesso. Ciò ha evidentemente influito anche sulla possibilità di concludere celermente accordi con le banche finanziatrici, le quali hanno richiesto, prima di considerare l'adesione a una possibile manovra, di avere una maggiore visibilità sui dati economico-finanziari e sulle prospettive industriali e gestionali della società e del Gruppo.
In data 13 novembre 2017, pertanto, il Consiglio di Amministrazione della Società ha rinviato l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso alla luce delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill, e dunque della conseguente impossibilità di verificare il presupposto della continuità aziendale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione della Società ha, altresì, evidenziato la necessità di implementare, nel contesto della manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della Società e del Gruppo Trevi. Il Consiglio ha inoltre investito i competenti organismi di governance del compito di identificare entro breve termine una figura manageriale di adeguato standing cui potesse essere affidata la responsabilità di
Thief Restructuring Officer ("CRO").
In data 18 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la nomina per cooptazione - ai sensi dell'articolo 2386 del codice civile - del Dott. Sergio Iasi, cui sono state attribuite la carica di CRO, nonché le deleghe operative per (i) l'analisi, strutturazione della suddetta operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario della Società e del Gruppo, e (iii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banche finanziatrici e della connessa manovra finanziaria. Il Consiglio, nel prendere atto del perdurare, allo stato, delle incertezze già segnalate al mercato, ha conseguentemente deliberato di posticipare ulteriormente l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso.
Successivamente, in considerazione di alcune analisi di sensitivity nel frattempo svolte sul piano industriale 2017-2021, nonché alla luce dei dati preliminari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e dei primi dati relativi all'esercizio 2018, la Società ha ritenuto opportuno svolgere un ulteriore e definitivo approfondimento sul piano industriale, con il contributo di un consulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici.
Nel corso dei primi mesi del 2018, il management della Società, con la supervisione e sotto il coordinamento del CRO, ha altresì avviato interlocuzioni con diversi potenziali investitori interessati all'acquisizione di tutta o parte delle società operanti nel settore Oil&Gas del Gruppo Trevi.
In tale contesto, il 27 aprile 2018, alla luce della prosecuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill e in considerazione della necessaria definizione dell'operazione patrimoniale, la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 e della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017, in precedenza prevista per il 30 aprile 2018.
Sempre nel corso del mese di aprile il CRO, con il supporto del management nonché degli advisor legali e finanziari incaricati, ha avviato alcune interlocuzioni relativamente alla possibile operazione di rafforzamento patrimoniale. Tali interlocuzioni hanno riguardato, oltre che le banche finanziatrici, sia potenziali soggetti terzi interessati a effettuare un intervento di investimento per il salvataggio del Gruppo, sia i principali azionisti della Società. All'esito di tali interlocuzioni, la Società ha altresì ricevuto alcuni preliminari riscontri e manifestazioni di interesse, nonché alcune preliminari offerte. In particolare, sono state presentate due offerte vincolanti, una da parte di Bain Capital Credit ("BCC") e l'altra da parte di Sound Point Capital, e una manifestazione di interesse da parte del fondo Quattro R. Le prime due offerte, quella di Sound Point Capitale, si basavano essenzialmente sulla concessione di un prestito super senior e su una ripatrimonializzazione attraverso la conversione dei crediti delle banche in strumenti finanziari partecipativi della Società, mentre l'ipotesi di Quattro R ravvisava la necessità di un forte aumento di capitale riservato, al fine di dotare Trevifin di sufficienti mezzi patrimoniali e finanziari migliorando la posizione finanziaria del Gruppo. Tale ultima offerta preliminare, tuttavia, è stata successivamente ritirata da Quattro R, che ha comunicato la propria intenzione di non ritenere sussistenti le condizioni per la prosecuzione delle trattative.
In data 17 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo aver approfonditamente valutato le offerie pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze
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patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici e dopo aver preso atto del ritiro della manifestazione di interesse presentata da Quattro R, ha ritenuto che, tra le offerte pervenute da terzi investitori, quella preferibile fosse quella presentata da BCC, e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima per una possibile operazione avente ad oggetto l'indebitamento complessivo del Gruppo Trevi. In data 30 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di affidare al CRO il mandato a definire i termini dell'esclusiva con BCC, nonché a sottoporre ai principali creditori la proposta dallo stesso formulata, che si fondava sulla concessione alla Società di un finanziamento c.d. "supersenior" finalizzato al rimborso di una parte dell'indebitamento in essere e al sostegno del piano industriale nonché su una parziale conversione del debito residuo, senza ricorso a un aumento di capitale. Il Consiglio ha, altresì, affidato al CRO il compito di verificare con le banche finanziatrici la percorribilità della soluzione proposta da BCC.
Nonostante la positiva prosecuzione delle trattative con BCC, in considerazione delle incertezze che erano comunque connesse con l'ipotesi di operazione presentata da quest'ultima e della possibilità che la stessa fosse approvata dalle banche, il Consiglio di Amministrazione ha altresì ritenuto prudente che, in contemporanea, venissero esaminate ipotesi di operazioni alternative cc.dd. "stand-alone", che non prevedessero cioè il necessario coinvolgimento di soggetti terzi ma che fossero rivolte esclusivamente agli attuali stakeholder (banche e azionisti) della Società. Tali operazioni sarebbero state, logicamente e funzionalmente, strettamente connesse ad un aumento di capitale. Pertanto, nella medesima sede il Consiglio di Amministrazione ha altresi deliberato di sottoporre all'approvazione di una convocanda Assemblea Straordinaria della Società la proposta di attribuzione agli amministratori – ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile – della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, sino a euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di euro 150 milioni).
Infatti, il ricorso alla delega prevista dall'articolo 2443 del codice civile ha dotato il Consiglio della facoltà di aumentare il capitale sociale, con modalità e in tempi ragionevolmente flessibili, onde far fronte alle possibili eventuali esigenze o poter trarre beneficio dalle opportunità che si fossero manifestate, sia nell'ambito della possibile operazione con BCC, sia qualora vi fosse stata l'esigenza di ricorrere a soluzioni alternative di intervento a sostegno della Società.
Sempre in tale data, il Consiglio ha infine deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti:
In data 8 giugno 2018, la Società ha sottoscritto un accordo di esclusiva con BCC, valido sino alla data del 16 luglio 2018, in relazione alla prospettata operazione rafforzamento patrimoniale.
Più in dettaglio, la preliminare proposta formulata da BCC prevedeva la concessione alle controllate Trevi S.p.A.
e Soilmec S.p.A. di un prestito di ammontare pari ad euro 150 milioni con rimborso bullet a quattro anni. La nuova finanza, da erogarsi nell'ambito di un accordo di ristrutturazione stipulato ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942 ("Legge Fallimentare" o "LF"), avrebbe dovuto essere utilizzata per il sostegno del piano industriale e il rimborso parziale dell'indebitamento finanziario in essere. La restante quota dell'indebitamento avrebbe dovuto essere oggetto di consolidamento in linea con il piano, stralcio e/o conversione in strumenti finanziari. La concessione del prestito sarebbe stata subordinata al verificarsi di alcune condizioni, tra le quali: la stipulazione dell'accordo di standstill con le banche finanziatrici e, più in generale, il raggiungimento di un accordo con i principali sui termini della manovra, l'evoluzione manageriale e il completamento con esito positivo dell'attività di due diligence avviata da BCC.
In data 11 giugno 2018, in esecuzione della citata delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018, è stata convocata l'Assemblea degli Azionisti per il giorno 27 luglio 2018 alle ore 11.00, in prima convocazione e, occorrendo, il giorno 30 luglio 2018 in seconda convocazione.
Alla luce delle incertezze conseguenti sia alla prosecuzione con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill, sia alla definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale e delle trattativa con BCC, in data 14 giugno 2018 la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017, della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017 e del rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.
BCC ha quindi sottoposto alla Società una richiesta di estensione del periodo di esclusiva fino al 31 luglio 2018, che è stata accettata in data 24 luglio 2018, e che ha condotto alla formulazione da parte di BCC medesima di un'offerta vincolante concernente il possibile intervento nell'operazione di rafforzamento patrimoniale sottoposta a un termine di accettazione sino al 10 agosto 2018 e con relativa proroga del periodo di esclusiva fino al 31 ottobre 2018.
In considerazione delle numerose condizioni sospensive dell'offerta, inclusi il raggiungimento di un accordo con le banche finanziatrici e con l'azionista di controllo, anche con riferimento alla futura governance della Società (segnatamente alla recisa discontinuità manageriale), nonché di alcuni elementi meritevoli di ulteriore approfondimento, il Consiglio di Amministrazione, in data 26 luglio 2018, ha dato mandato al CRO di esplorare con l'assistenza degli advisor della Società i margini di miglioramento della stessa, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l'estensione dell'esclusiva e la prosecuzione delle trattative, anche con le banche finanziatrici e i principali azionisti.
Il Consiglio ha anche preso atto dello stato di avanzamento delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la sottoscrizione dell'accordo di standstill, approvandone il testo nella sua versione sostanzialmente definitiva e conferendo al CRO i poteri per la sua sottoscrizione.
Avuto anche riguardo ai termini stabiliti nell'ambito del previsto accordo di standstill e alla sospensione già attuata dalla Società del pagamento degli interessi sui debiti a medio-lungo termine nei confronti delle banche finanziatrici, il Consiglio di Amministrazione ha altresì stabilito di sospendere il pagamento degli interessi del prestito obbligazionario emesso in data 28 luglio 2014, del valore nominale di complessivi euro 50 milioni, a
partire dalla rata di interessi in scadenza il 30 luglio 2018.
In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevi - Finanziaria S.p.A., riunita in seconda convocazione, ha pertanto adottato su proposta del socio Trevi Holding una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 - su proposta del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso - come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese - di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla data della deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il numero di nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amninistrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
In virtù della approvata deliberazione assembleare, nel corso del mese di agosto del 2018, ed in particolare il giorno 10, le società del Gruppo Trevi interessate hanno definito un accordo di standstill con le banche finanziatrici ed hanno avviato la procedura di raccolta delle sottoscrizioni per adesione delle numerose banche finanziatrici del Gruppo Trevi parti dell'accordo. L'efficacia dell'accordo era subordinata all'accettazione per adesione, entro il 15 settembre 2018, da parte di un numero di creditori finanziari rappresentativi di almeno il 93% dell'indebitamento complessivo vantato nei confronti del Gruppo Trevi dalle banche finanziatrici di cui era prevista l'adesione all'accordo stesso.
Il medesimo accordo veniva proposto alle banche finanziatrici sul presupposto dell'implementazione della manovra finanziaria e di rafforzamento patrimoniale in allora allo studio, comprensiva della parte relativa all'aumento di capitale delegato ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ. ai termini e alle condizioni di cui all'atto di rettifica del 7 agosto 2018. Le banche finanziatrici hanno dunque riposto il loro ragionevole affidamento sulla celere realizzabilità della citata manovra, comprensiva dell'aumento di capitale, come tali richiamati anche nell'accordo di standstill.
Sempre in data 10 agosto 2018 BCC ha concesso alla Società un'estensione del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante presentata sino al 14 settembre 2018, al fine di permettere alle parti di completare le valutazioni in corso e di proseguire le discussioni ancora in atto sui termini di detta proposta. Trevifin ha, da
parte sua, accettato di estendere l'esclusiva, precedentemente concessa a BCC per la negoziazione della suddetta offerta, sino alla medesima data del 14 settembre 2018.
Nonostante le articolate e complesse trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo, alla scadenza del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante (14 settembre 2018) la Società ha comunicato a BCC la propria decisione di non aderire alla suddetta offerta. Infatti, l'operazione delineatasi ad esito delle interlocuzioni con tale possibile terzo investitore, anche alla luce di alcune modifiche proposte rispetto ai termini originariamente ipotizzati. In particolare, nell'offerta rivisitata da BCC l'importo del finanziamento super senior era stato ridotto e suddiviso in tranche, la seconda delle quali erogabile solo al verificarsi di determinati presupposti, pur prevedendo un pacchetto di garanzie completo sin dall'inizio. Tale finanziamento, inoltre, non avrebbe più potuto essere utilizzato, nemmeno in parte, al fine di offrire un parziale rimborso agli istituti di credito, rendendo l'offerta stessa meno appetibile per questi ultimi (la cui approvazione era chiaramente una condizione di riuscita dell'operazione). L'offerta era infine soggetta a numerose condizioni sospensive il cui verificarsi era incerto. Pertanto, tale offerta si è rivelata non adeguata e non corrispondente agli obiettivi identificati dal Consiglio di Amministrazione, rendendo incerto il raggiungimento dei target finanziari e patrimoniali individuati dalla Società e finalizzati a consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della stessa e del Gruppo, sia in ragione della prevedibile difficoltà di far approvare alle banche finanziatrici l'offerta da ultimo formulata dal terzo investitore. Il Consiglio ha ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle.
La Società ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri attuali stakeholder). Tale operazione avrebbe necessariamente comportato, anche tenuto conto dell'esito dell'Assemblea Straordinaria tenutasi in data 30 luglio 2018, un aumento di capitale riservato in opzione agli azionisti e la contestuale conversione di parte dell'indebitamento finanziario del Gruppo in strumenti finanziari, sulla cui natura si sarebbe dovuto raggiungere un accordo con le banche chiamate a convertire.
Nei giorni immediatamente successivi, ed in particolare in data 17 settembre 2018, la Società – sul presupposto della manovra basata su un aumento di capitale delegato al consiglio di amministrazione – ha ricevuto formale conferma dell'intervenuta efficacia dell'accordo di standstill, in ragione dell'adesione allo stesso da parte di un numero di creditori finanziari nella percentuale suindicata. L'accordo di standstill, funzionale a consentire alla Società di portare avanii le interlocuzioni in corso con i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento complessivo secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:
i) ai finanziamenti a medio-lungo termine concessi al Gruppo Trevi, sino al 31 dicembre 2018 nonché, relativamente alla sola Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A., una moratoria sugli interessi che matureranno sui finanziamenti a medio-lungo termine;

Sul presupposto e nelle more della definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale, comprensiva dell'esecuzione della delega al consiglio di amministrazione ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ., sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.
In data 8 ottobre 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, su proposta del CRO e tenuto conto delle indicazioni preliminari ricevute dai principali azionisti della Società e dalle banche finanziatrici, ha approvato all'unanimità le linee guida dell'ipotesi di manovra alternativa di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento, che includevano inter alia:
il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della LF (l'"Accordo di Ristrutturazione").
Il Consiglio di Amministrazione ha, pertanto, dato mandato al CRO di avviare immediatamente la negoziazione con le banche finanziatrici per la definizione delle modalità dei termini e delle condizioni finali della manovra finanziaria, incluso il tasso di conversione dei crediti nonché le caratteristiche e i diritti spettanti agli strumenti finanziari destinati alle banche finanziatrici in sede di conversione, con l'obiettivo di addivenire alla definizione di un'intesa.
Quanto alla dismissione delle società del Gruppo Trevi operanti nel settore Oil&Gas, in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group") per l'acquisizione delle società del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. (la "Dismissione Oil&Gas").
Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione della Società ha ritenuto che, considerando ile manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute
da operatori finanziari o industriali potenzialmente interessati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MEIL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società, anche nella prospettiva del business, elemento essenziale per preservare il valore della Divisione.
L'offerta di MEIL Group prevede una valorizzazione delle società e degli asset parte della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi basata su un equity value di euro 140 milioni, assumendo: (a) l'assenza di indebitamento finanziario; e (b) un valore del working capital non inferiore a quello rilevato al 30 settembre 2018. Tale valorizzazione è peraltro soggetta ad alcuni aggiustamenti prezzo pre-closing finalizzati a riflettere nell'equity value definitivo gli effetti negativi sulla valorizzazione della Divisione eventualmente derivanti dal verificarsi di alcuni eventi quali, ad esempio, una riduzione del valore di riferimento del capitale circolante delle società della Divisione Oil&Gas (con un cap fissato al 10% del prezzo proposto) ovvero l'esistenza, alla data del closing, di indebitamento finanziario o, ancora, il verificarsi di leakage (per tali intendendosi pagamenti effettuati dalle società della Divisione Oil&Gas a favore delle altre società del Gruppo Trevi). L'esecuzione dell'operazione è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, usuali per questo tipo di operazioni, tra cui la sottoscrizione, il deposito e l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis LF, nonché il mancato avveramento di eventi significativamente negativi.
Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, preso atto che l'accettazione dell'offerta ha comportato una rilevante svalutazione del valore di carico delle partecipazioni e dei crediti finanziari nei confronti delle società facenti parte della Divisione Oil&Gas, nonché delle necessarie svalutazioni degli altri asset immateriali conseguenti ai prevedibili risultati del test di impairment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione della Società al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile.
In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l' "Operazione").
In particolare, il Piano, che assume che l'Operazione si perfezioni nel corso dell'esercizio 2019, è basato su quattro elementi essenziali:
(a) la concentrazione prospettica del Gruppo in aree geografiche caratterizzate da alti livelli di crescita e da margini interessanti, nonché, al contempo, da un limitato livello di rischio posizionamento del Gruppo;
(b) concentrazione del portafoglio su lavori e prodotti ad elevata complessità e marginalità;
(c) ottimizzazione del footprint commerciale e operativo; e
(d) implementazione di processi standard per massimizzare il controllo delle società del Gruppo.
Il Piano prevede in particolare per le Divisioni Trevi e Soilmec - anche all'esito e per effetto dell'Operazione il ritorno, entro il periodo considerato, a livelli di ricavi e marginalità comparabili a quelli raggiunti precedentemente all'insorgere delle difficoltà finanziarie, facendo leva sul riconosciuto posizionamento di tali Divisioni nel settore costruzioni e fondazioni speciali; nonché, per effetto della manovra, il raggiungimento entro il 2020 dei target patrimoniali e finanziari individuati come alla luce di quelli dei principali competitor) dal Consiglio di Amministrazione, ovverosia un rapporto tra indebitamento ed EBITDA non superiore a 3x e un rapporto tra indebitamento e patrimonio netto pari a 1:1.
All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici (e in particolare, a seguito delle comunicazioni ricevute dai consulenti queste ultime in data 2 ottobre e 14 dicembre 2018, nelle quali venivano ipotizzati i termini di massima intorno ai quali vi sarebbe potuto essere un consenso delle banche finanziatrici all'operazione), da un lato, e i principali azionisti della Società, Trevi Holding S.E. ("Trevi Holding"), FSI Investimenti S.p.A. ("FSI") e Polaris Capital Management LLC, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti della Società ("Polaris" e, congiuntamente a FSI, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:
(i) un aumento di capitale per cassa per euro 130 milioni, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, codice civile; e
(ii) un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici da liberarsi mediante la conversione di una parte dei crediti vantati nei confronti della Società e di sue controllate per un importo che, a tale data, anche sulla base delle sopra citate comunicazioni ricevute dagli advisor delle banche, era stato identificato in ca. euro 310 milioni in azioni ordinarie della Società di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA. Si precisa che le banche finanziatrici, cui pure l'opzione era stata reiteratamente sottoposta, hanno ritenuto di accettare la citata conversione esclusivamente a fronte dell'emissione di azioni ordinarie, e non di cc.dd. strumenti finanziari partecipativi (ai sensi dell'art 2346, sesto comma c.c.), in quanto di più semplice liquidazione in un'ottica di recovery dei relativi crediti. Peraltro, l'operazione così strutturata la disponibilità delle banche finanziatrici a convertire in equity un ammontare maggiore di crediti, da ciò derivando, sulla base del rapporto di conversione, uno stralcio implicito di circa Euro 240 milioni.
I Soci Istituzionali hanno a tal fine formalmente confermato al Consiglio di Amministrazione che assumeranno l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni (come di seguito meglio precisato), a sottoscrivere la quota di aumento di capitale per cassa di loro spettanza in virtù diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato fino all'importo di massimi euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi euro 77,4 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della residua quota di aumento di capitale per cassa pari a euro 52,6 milioni verrebbe garantita, in caso di inoptato, da un consorzio di garanzia organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'ambito dell'aumento di capitale a loro riservato e da liberarsi mediante conversione di crediti. Gli impegni assunti dai Soci Istituzionali con riferimento all'attuazione, alla sottoscrizione e al versamento dell'aumento di capitale per cassa sono oggi regolati dall'accordo di investimento che sarà sottoscritto prima dell'Accordo di Ristrutturazione da parte di questi ultimi e della Società, e che disciplina altresì i principi relativi alla governance della Società (1"Accordo
di Investimento").
Detto aumento di capitale riservato, come detto da sottoscriversi tramite l'utilizzo in compensazione di complessivi euro 284 milioni di crediti - eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione della residua quota di inoptato dell'aumento di capitale per cassa - verrebbe realizzato secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante attribuzione alle banche finanziatrici di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazioni di esse, in ragione dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni euro 4,5 di crediti convertiti.
Ciascuno degli impegni dei Soci Istituzionato al verificarsi di diverse circostanze che, oltre alle condizioni cui sono normalmente soggetti questo tipo di impegni, includono, fra l'altro, il completamento della Dismissione Oil&Gas e il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione da sottoporre ad omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis LF di gradimento di tutte le parti coinvolte avente ad oggetto i diversi elementi necessari per l'attuazione dell'Operazione, tra cui la definizione degli accordi sul trattamento bancario residuo a seguito della conversione e alla eventuale nuova finanza necessaria per sostenere il Piano, nonché i nuovi principi di governance della Società e delle altre principali società del Gruppo che garantiscano una gestione professionale e indipendente. In particolare, l'azionista FSI ha subordinato il proprio impegno a che, all'esito dell'Operazione, nessun azionista giunga a detenere una partecipazione di controllo nella Società.
Nelle more dei processi deliberativi delle banche finanziatrici e della definizione dei testi contratuali, la Società ha chiesto alle banche finanziatrici stesse di estendere il termine di efficacia dell'accordo di standstill in scadenza il 31 dicembre 2018 sino a tutto il periodo necessario per la sottoscrizione degli accordi definitivi, nonché di astenersi dal chiedere il rimborso dell'indebitamento finanziario e mantenere l'attuale operatività delle linee di credito per cassa e per firma.
Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto del verificarsi dei presupposti di cui all'articolo 2447 codice civile per effetto dell'accettazione dell'offerta presentata da MEIL Group per l'acquisizione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, il Consiglio di Amministrazione aveva, altresì, dato mandato al Presidente e al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione dell'Assemblea degli azionisti per i provvedimenti di competenza e di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente l'Accordo di Ristrutturazione, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, valeva a dire entro il mese di aprile 2019.
La manovra oggetto di approvazione da parte del Consiglio prevedeva, inoltre, una possibile ristrutturazione del prestito obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 - 2019», per un valore di emissione di euro 50 milioni, rispetto alla quale è stato condotto un sondaggio di mercato con alcuni tra i principali detentori e che è stato sottoposto all'assemblea degli obbligazionisti in tempo utile per la definizione dell'Accordo di Ristrutturazione.
Nel corso dei primi mesi del 2019 sono proseguite le trattative con gli istituti di credito finanziatori e con tutti gli stakeholder al fine di definire e concordare i termini dei singoli accordi e di tutte le operazioni previste nel contesto del processo di ristrutturazione ripatrimonializzazione del Gruppo Trevi. Sebbene siano stati fatti progressi sostanziali e le banche finanziatrici abbiano di fatto prorogato le condizioni dell'accordo di standstill, consentendo altresì alcuni nuovi utilizzi per cassa nonché l'emissione di alcune nuove garanzie necessarie per il
sostegno finanziario del Gruppo, essendovi ancora taluni elementi in corso di definizione, il Consiglio il 1º aprile 2019 ha deliberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea che verrà convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.
Il 2 maggio 2019, l'Assemblea degli obbligazionisti del prestito obbligazionario, riunitasi in seconda convocazione, ha approvato la concessione di waiver e la modifica di alcuni termini del regolamento del prestito al fine di adeguare le relative disposizioni alla situazione attuale della Società e a quanto previsto dal Piano, contribuendo in tal modo al risanamento della struttura finanziaria della Società.
Le modiche al regolamento del prestito concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla data del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi rilevanti al fine di adeguarli all'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Si precisa che l'efficacia delle modifiche al regolamento del prestito è subordinata alla condizione risolutiva della mancata concessione dell'omologa in relazione all'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182bis della Legge Fallimentare e del mancato verificarsi del Operazione entro il termine del 31 dicembre 2019.
In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli accordi relativi all'Operazione, ha deliberato l'approvazione della proposta definitiva di manovra finanziaria inclusiva dei piani economico-finanziari, la quale è stata trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.
La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nel Piano e nell' Accordo di Ristrutturazione, è in linea con i principi che erano già stati fissati nella delibera dallo stesso assunta in data 19 dicembre 2018, e in estrema sintesi prevede:
(ii) la conversione in azioni ordinarie di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA dei crediti vantati da parte delle banche finanziatrici, secondo un rapporto di 4,5:1, per un importo massimo pari a euro 284 milioni, in parte, ove necessario, a garanzia dell'eventuale inoptato e, per la parte residua, per sottoscrivere e liberare un aumento di capitale riservato;
(ii) un ulteriore aumento di capitale, fino ad un massimo di circa euro 20 milioni, riservato agli attuali azionisti della Società, con corrispondente emissione di complessivi n. 164.783.265 "loyalty warrani" quotati di tipo europeo, ciascuno valido per sottoscrivere n. 933 azioni di compendio, per un totale di massime n. 184.491.343.494 azioni di compendio, da sottoscriversi per cassa, ad un prezzo di esercizio per warrant pari a euro 0,00013:
(x) il riscadenziamento sino a tutto il 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni del prestito obbligazionario emesso da Trevifin.
Quanto al prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione nell'ambito dell'aumento di capitale, in linea con quanto previsto dal documento del Consiglio del 19 dicembre 2018, nonché con gli impegni assunti dai Soci Istituzionali, lo stesso è stato fissato da parte del Consiglio di Amministrazione in misura pari a Euro 0,0001 che, sulla base degli attuali valori di quotazione delle azioni, corrisponde a uno sconto sul TERP pari al 28%, in linea con i precedenti di mercato.
La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società stimata in un range tra circa 390 e 440 milioni di euro e un miglioramento della posizione finanziaria netta di circa 150-250 milioni di euro (a seconda dell'importo dell'aumento di capitale per cassa sottoscritto dal mercato).
Quanto alla Dismissione Oil&Gas, i relativi termini e condizioni sono oggi riflessi e dettagliati negli accordi implementativi della stessa (tra cui, tra gli altri, il Sale and Purchase Agreement, gli Escrow Agreements, , il Non-Compete Agreement e l'Intercompany Commercial Agreement ), alcuni già sottoscritti alla data della presente relazione e altri che saranno sottoscritti dalla Società, Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A., in qualità di venditori, e da uno più veicoli integralmente controllati da MEIL Group, in qualità di acquirenti (gli "Accordi Dismissione Oil&Gas").
Ad oggi, in estrema sintesi i principali indicatori patrimoniali e economico-finanziari del Gruppo sono i seguenti:
(in migliuia di Euro)
| 31/12/2017 | |
|---|---|
| Valore della produzione | 890.602 |
| Ricavi Totali | 949.197 |
| Valore Aggiunto | 169.782 |
| % sui Ricavi Totali | 17.9% |
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) | (81.442) |
| % sui Ricavi Totali | -8,6%c |
| Risultato Operativo (EBIT) | (336.579) |
| % su Ricavi Totali | -35,5% |
| Risultato netto di Gruppo | (432.839) |
| % sui Ricavi Totali | -45.6% |
| Investimenti lordi | 46.266 |
| Capitale investito netto | 618.759 |
| Posizione finanziaria netta | (619.850) |
| Patrimonio Netto Totale | -1.092 |
| Patrimonio Netto del Gruppo | -1.466 |
| Patrimonio Netto di pertinenza di terzi | 374 |
| Risultato operativo netto / Capitale investito netto (R.O.I.) | -54.4% |
| Risultato netto di Gruppo / Patrimonio netto tot. (R.O.E.) | n.a. % |
| Risultato operativo netto / Ricavi Totali (R.O.S.) | -35,5% |
| Posizione finanziaria netta totale / Patrimonio netto Totale (Debt / Equity) | -567,4 |
Tali indicatori confermano che, al fine di superare l'attuazione di crisi in cui la Società e in generale il Gruppo attualmente versano, è necessario attuare l'Operazione sopra descritta necessaria per garantire il presupposto della continuità aziendale.
Ad esito dell'attuazione della manovra, sulla base di quanto previsto infatti che entro l'esercizio 2020, il Gruppo raggiunga target finanziari e patrimoniali coerenti con quelli dei principali competitor di mercato, come individuati dal Consiglio di Amministrazione.
Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.
In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2017 (che viene approvato solo in data 15 luglio 2019 anche in considerazione del fatto che, precedentemente a tale data non era stato possibile accertare il presupposto della continuità), il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
La direzione aziendale, nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, ha tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati all'implementazione della suesposta Operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché all'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza del presupposto della continuità aziendale richiede il verificarsi delle seguenti circostanze, per loro natura incerte, entro l'esercizio 2019:
dei ricorsi e l'omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché l'effettiva erogazione della stessa da parte delle banche finanziatrici; e
Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie a valutare la ragionevolezza del verificarsi di tutte le circostanze di cui sopra che rappresentano delle significative incertezze che possono far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ritenendo appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:
(iii) il Sale and Purchase Agreement relativo alla Dismissione Oil&Gas risulta anch'esso già concordato tra le parti, sostanzialmente in linea con quanto già concordato nell'offerta vincolante di MEIL Group del dicembre 2018. Secondo quanto rappresentato, l'aspettativa è dunque di sottoscrivere tali accordi nei giorni immediatamente precedenti la data di sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione;

all'autorità, e risulta già essere garantito per l'intero importo necessario, e (b) la nomina da parte dell'Assemblea degli azionisti della Società del nuovo Consiglio di Amministrazione secondo le previsioni dell'Accordo di Ristrutturazione e dell'Accordo di Investimento, che dipende dalle determinazioni dell'Assemblea dei soci, che non sono ovviamente sotto il controllo della Società. Tuttavia, anche con riferimento a tale condizione, occorre considerare che i soci saranno messi debitamente a conoscenza circa la necessità che la nomina del nuovo Consiglio avvenga in conformità a quanto previsto dagli accordi sottoscritti e che, pertanto, in assenza di tale nomina, l'Operazione non potrà essere perfezionata e il presente bilancio non potrà essere approvato sul presupposto della continuità. Inoltre, si ricorda che i Soci Istituzionali hanno assunto a tal fine uno specifico impegno nell'ambito dell'Accordo di Investimento alla sollecitazione di deleghe; e
Si ricorda inoltre che l'assemblea degli obbligazionisti detentori del prestito obbligazionario ha già approvato nei primi giorni del mese di maggio 2019 le modifiche ai termini e alle condizioni del prestito obbligazionario alla luce del nuovo piano industriale e della situazione attuale della Società. La delibera è esclusivamente soggetta ad alcune condizioni risolutive, quali la mancata omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione e il mancato perfezionamento delle operazioni previste al closing dello stesso entro il 31 dicembre 2019. Tale elemento non è stato, pertanto, considerato tra gli eventi dai quali dipendono le considerazioni circa la continuità aziendale, in quanto appare già essere stato risolto tramite l'adozione della suddetta delibera da parte dei detentori del prestito, fermo restando che, laddove il closing dell'Operazione non dovesse verificarsi entro il 31
dicembre 2019, la delibera assunta diverrebbe inefficace, e il prestito diventerebbe immediatamente esigibile.
Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese e da intraprendere.
In sintesi, nel corso del 2019 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari ad Euro 434 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso baloon al 31.12.2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.
Va dato atto che l'esistenza ed il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.
Per la natura propria del business, il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischi. In particolare si rilevano rischi di natura finanziaria, operativa, legale relativi a commesse, rischi strategici derivanti dall'evoluzione del contesto del mercato internazionale.
Per mitigare l'esposizione a tali rischi, il Gruppo Trevi svolge specifiche attività di analisi, misurazione, monitoraggio e gestione, descritte nei paragrafi successivi.
In particolare a partire dal 2017, il Gruppo ha avviato l'implementazione di un sistema di risk management che si fonda su due capisaldi fondamentali:
Per un'azienda la disponibilità di liquidità garantisce il rispetto delle scadenze previste e una sana crescita economica. La pianificazione dei flussi di cassa aziendali permette di avere una programmazione periodica delle liquidità mantenendo il controllo sulle entrate e le uscite e di riconoscere tempestivamente picchi di fabbisogno.
L'obiettivo principale è quello di garantire la liquidità del Gruppo ossia l'accesso al credito e alle disponibilità liquide nel momento in cui vengono richiesti i pagamenti.
Poiché il Gruppo ha avviato un processo di moratoria del debito, la politica di gestione del rischio di liquidità si è concentrata su una più efficace gestione del working capital, del magazzino e dell'hedging dei crediti commerciali.
In ragione dell'estensione geografica del Gruppo e dell'accesso ai mercati internazionali per lo sviluppo della cantieristica e delle perforazioni petrolifere, le società sono esposte al rischio che una modifica dei tassi di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino variazioni inattese. Le grandezze economiche e patrimoniali derivanti da questa fluttuazione, potrebbero impattare sia i singoli bilanci societari d'esercizio, sia il livello consolidato. Nello specifico, dato l'attuale assetto di Gruppo, l'esposizione al rischio di tasso di cambio è principalmente legata al dollaro statunitense. Si segnala altresì che il Gruppo ha interessi anche in paesi quali la Turchia, l'Algeria e la Nigeria le cui valute potrebbero essere soggette a fluttuazioni anche rilevanti.
Il Gruppo non ha sottoscritto contratti derivati.
Per quanto riguarda il dollaro statunitense, il rischio di tasso di cambio deriva principalmente dalla conversione in euro delle poste relative alle partecipazioni in società la cui divisa di conto è diversa dall'Euro (c.d. "fischio traslativo").




Euro- Dinaro Algerino 2016-2017


Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni del livello dei tassi di interesse applicati agli impegni di natura finanziaria, comportino variazioni inattese degli oneri finanziari netti o del valore di attività e passività finanziarie valutate al fair value.
Al 31 dicembre 2017 circa il 15% dei finanziamenti del Gruppo risulta essere a tasso fisso; a seguito dell'avvio dei negoziati con il sistema bancario per la moratoria del debito, il rischio tasso di interesse sul debito a medio lungo termine, è stato sospeso nelle more della definizione dell'accordo.
I contratti commerciali espongono il Gruppo al rischio di credito, ovvero all'eventualità in cui si verifichi un peggioramento del merito creditizio delle controparti. Questo infatti potrebbe portare effetti negativi sul valore atteso della posizione creditoria oppure un incremento dei tempi medi di incasso.
La politica di gestione e mitigazione del rischio di credito derivante dalle attività commerciali core del Gruppo, prevedono la valutazione preliminare del merito creditizio delle controparti e l'adozione di strumenti di contenimento del rischio, come ad esempio le polizze per la copertura del rischio credito.
Inoltre, il Gruppo pone in essere operazioni di cessione dei crediti senza rivalsa (pro soluto) principalmente nella forma del factoring e che danno luogo all'integrale eliminazione dal bilancio delle corrispondenti attività oggetto di cessione.
I ricavi sono di fonte estera per una quota maggiore del 93% rispetto all'ammontare totale. La forte internazionalizzazione del Gruppo - presente in numerose regioni, tra cui Middle East e Nord Africa, NordAmerica, Sud America, - sottopone Trevi all'obbligo di considerare e valutare il c.d. "rischio Paese". Precisamente il rischio paese comprende i rischi di natura macroeconomica e finanziaria, rischi regolatori e di mercato, rischi geopolitici e sociali, il cui verificarsi potrebbe determinare un effetto negativo sia sui flussi reddituali sia sulla protezione degli asset aziendali.
Non essendo possibile eliminare il rischio paese nelle attività di cantieristica e di perforazione attraverso gli strumenti tradizionali del Trade Finance (es. assicurazione sul rischio di produzione), le procedure di controllo vengono attuate sullo stato di avanzamento dei cantieri e sul monitoraggio della sicurezza.
Con specifico riferimento ai paesi in cui il Gruppo Trevi opera, maggiormente esposti a questa tipologia di rischio, si precisa quanto segue.
Nel 2017, il referendum consultivo indetto per l'indipendenza del Kurdistan iracheno ha influenzato la logistica del cantiere presso la Diga di Mosul.
A seguito del referendum, le milizie della Regione Autonoma del Kurdistan iracheno hanno dovuto cedere il controllo della Diga alle forze di sicurezza irachene.
Venezuela
L'approccio cautelativo adottato dal Gruppo ha portato a contenere l'attività sui progetti in essere nell'Area, a seguito delle difficoltà economiche del Paese registrate negli ultimi anni che, di fatto, hanno determinato un ritardo negli adempimenti del Cliente (pubblico e privato) delle commesse in esecuzione nell'Area.
Turchia
L'instabilità economica ed i correlati risvolti politici della Turchia generano incertezze nella capacità del Paese di investire sulle infrastrutture.
Si riportano alcuni esempi, come la crescita del PIL pari al 7% annuo falsato dalle vicende politiche (tentato colpo di stato) verificatesi nel 2016; boom di Ankara per l'apertura di finanziamenti a sostegno del crollo del turismo; l'emergenza e successiva repressione governativa; il timore per nuovi picchi di inflazione; il calo del flusso degli investimenti; l'indebolimento della valuta locale; l'eccessiva esposizione debitoria dello Stato.
L'oscillazione del prezzo di alcune materie prime ha imposto la necessità di modulare l'effetto della fluttuazione mediante politiche di approvvigionamento diversificate, accordi quadro con fornitori strategici e clausole contrattuali di revisione prezzo. Si segnala inoltre che le vendite di perforazione petrolifera possono essere soggette alle politiche di investimento delle società nazionali/private di riferimento del settore a loro volta influenzate dall'andamento del prezzo del petrolio.
Con riferimento al settore Oil&Gas, l'accordo "Opec Plus" prorogato nel 2018, ha sostenuto l'aumento del prezzo del greggio verificatosi nel 2017, in aumento del 25% rispetto all'annualità 2016.
L'aumento dei prezzi ha invertito la tendenza negativa degli investimenti in Esplorazione (E&P) che nel 2017 sono infatti aumentati del 6%.
Questi investimenti restano comunque inferiori del 41% rispetto ai livelli del 2014 e ad ogni modo in ulteriore riduzione per la parte Esplorazione.
La Società ha provveduto a verificare la presenza di indicatori al 31 dicembre 2017 che potessero segnalare l'esistenza di perdite durevoli di valore. Tale verifica è stata condotta sia in riferimento alle fonti esterne (capitalizzazione di mercato, tassi di attualizzazione e di crescita) sia in relazione alle fonti interne (indicazioni, derivanti dal sistema informativo interno, circa i risultati attesi). Avendo rilevato presunzioni di impairment sia esterne che interne, la Società, ha provveduto ad effettuare il test di impairment al 31 dicembre 2017: si rimanda allo specifico paragrafo "Analisi di Impairment Test al 31 dicembre 2017" inserito nelle Note Esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.
Nel corso del 2017 le posizioni apicali della Società hanno subito variazioni. In particolare:
Vel difficile contesto di mercato in cui il Gruppo si trova, durante il 2017 alcune società del Gruppo hanno
predisposto un piano di riassetto organizzativo finalizzato al redditività negli esercizi futuri. In particolare, in una delle società controllate italiane è terminato a marzo 2017 l'accordo di solidarietà e la procedura di mobilità volontaria con incentivazione all'esodo avviato alla fine dell'anno 2016 ed è stato avviato un nuovo accordo di solidarietà e procedura di mobilità volontaria, con incentivazione all'esodo, terminato alla fine di settembre 2017; sempre in Italia, in un'altra società controllata, sono state avviate e concluse entro l'anno azioni di mobilità volontaria con incentivazione all'esodo.
L'organico in essere al 31 dicembre 2017 risulta essere pari a 6.569 risorse con un decremento netto di 668 unità rispetto 7.237 risorse in essere al 31 dicembre 2016.
L'organico medio nel 2017 è stato pari a 6.907 risorse.
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazioni | Media | |
|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 112 | તેરી | 17 | 104 | |
| Impiegati e Quadri | 2.294 | 2.416 | (122) | 2.329 | |
| Operai | 4.163 | 4.726 | (563) | 4.474 | |
| Totale Dipendenti | 6.569 | 7.237 | (668) | 6.907 | |
L'organico dei dipendenti e la variazione rispetto all'esercizio precedente risultano così determinati:
Il Gruppo pone da sempre molta attenzione alla gestione delle proprie risorse umane, che rappresentano un patrimonio inestimabile di competenze di difficile reperimento sul mercato del lavoro.
Il Codice Etico, il principale strumento di formalizzazione degli impegni aziendali su questi temi, definisce le risorse umane come elemento centrale della strategia aziendale, identificando nella tutela delle pari opportunità, nella promozione del merito e del talento, e nella creazione di un ambiente di lavoro sereno, stimolante e gratificante elementi chiave per tutte le società del mondo Trevi.
Il Gruppo, anche nel corso del 2017, ha sviluppato piani di carriera e di formazione, volti ad assicurare la massima crescita del personale chiave in forza, attraverso lo sviluppo di adeguate e specifiche competenze, nell'ottica di favorire lo sviluppo interno di talenti e di assicurare i piani di successione.
E' stato impostato un processo strutturato di Performance Evaluation supportato da uno specifico software, al fine di migliorare il sistema di valutazione dei singoli per identificare i corretti percorsi di crescita.
Il Gruppo ha al proprio interno una Academy di formazione che ha il compito di presidiare le tematiche formative del proprio personale, costituita da:
Foundations Technology Academy (FTA) che gestisce attività di formazione in aula, online e sul campo, focalizzate su temi prevalentemente tecnici e professionali;
Trevi Group Academy of Management (TGA) che gestisce le attività di formazione per lo sviluppo del middle e top management.
Le informazioni sulle politiche retributive sono fornite all'interno della remunerazione predisposta dalla Società ai sensi dell'art. 123 -ter del D. Lgs. Del 24 febbraio 1998 n. 58, disponibile nei termini della Nigente normativa sia presso la sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet www.trevifin.com.
La tutela dell'ambiente e la sicurezza e la salute dei lavoratori sono da sempre ai vertici del Gruppo. Il Gruppo è costantemente impegnato a mantenere un ambiente di lavoro attento alla sicurezza e a dotare i dipendenti, a seconda dell'attività svolta, di tutte le attrezzature idonee e necessarie per preservarii da qualsiasi rischio o pericolo per la loro integrità. Il Gruppo mantiene inoltre i propri stabilimenti, uffici e sistemi operativi in modo tale da rispettare tutti gli standard di sicurezza. Il Gruppo, inoltre, opera in modo da preservare e proteggere l'ambiente, nel rispetto di tutta la normativa ambientale vigente, nonché delle ulteriori disposizioni e procedure eventualmente dalla stessa adottate. Infine, attraverso sistemi di antifurto ed antintrusione viene tutelato il patrimonio aziendale ed in particolare gli elementi riconducibili al magazzino.
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. è esonerata dall'obbligo di redigere la Dichiarazione di carattere non finanziario individuale di cui all'articolo 3 del D. Lgs. 254/2016 in quanto la stessa redige una Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario, ai sensi dell'articolo 4 del decreto citato.
Il Gruppo Trevi considera la Sostenibilità come parte integrante e imprescindibile del proprio business in quanto essa rappresenta un modo per garantire la crescita di lungo periodo e la creazione di valore attraverso un efficace coinvolgimento di tutti gli stakeholders.
La natura del business e la tipologia nonché complessità del Gruppo hanno da sempre richiesto una particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza del lavoro, ambientali e sociali nell'esecuzione dei progetti.
In ottemperanza del Decreto Legislativo n. 254 del 30 dicembre 2016 di recepimento della Direttiva Europea 2014/95/UE, il Gruppo Trevi ha redatto per l'anno 2017 la prima "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" con la quale rendiconta le proprie performance e politiche in relazione a un insieme di tematiche materiali quali: aspetti ambientali, aspetti relativi alla gestione del personale, tutela dei diritti umani, lotta alla corruzione e aspetti sociali. Tale Dichiarazione intende così assicurare la comprensione delle attività dell'azienda, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto da essa prodotto con riferimento all'anno 2017. Il Gruppo Trevi è presente in oltre 45 paesi e gestisce le proprie attività a stretto con le popolazioni locali, in situazioni geograficamente e culturalmente eterogenee e spesso in scenari socio-politici delicati. Specialmente nei paesi dove la presenza dei cantieri Trevi è consolidata, il Gruppo svolge un ruolo attivo presso le comunità locali, fornendo un contributo allo sviluppo socio-economico del territorio che non si limita alla creazione di posti di lavoro ma implica relazioni di lungo termine con le comunità basate sul reciproco supporto. Gli esempi più rilevanti sono le collaborazioni con enti e organizzazioni locali per la realizzazione di programmi di sviluppo nelle comunità, come ad esempio "Social Value".
Sin dalla sua costituzione avvenuta alla fine del 2007, "Social Value" si propone di promuovere e sostenere, a livello nazionale e internazionale, iniziative di solidarietà soprattutto in favore dei bambini e delle classi più deboli della popolazione con lo scopo di favorirne la crescita sociale e culturale.
Da rimarcare le molteplici esempi di collaborazione che dimostrano la capacità del Gruppo di adattarsi alle varie
culture locali e grande capacità di project management nelle commesse più importanti.
Un altro punto di forza del Gruppo in relazione alle comunità locali è rappresentato dal grado sempre crescente di diversità della composizione del proprio personale, inteso come moltitudine di etnie di giovani talenti che oggi coprono il 16% della popolazione aziendale.
Il richiamo all'agire con integrità e professionalità, contenuto fin dal Codice Etico, e il riferimento alla creazione del valore è pienamente espresso dalla missione dell'azienda: "La missione del Gruppo Trevi è di progettare, realizzare ed offrire tecnologie e servizi innovativi per qualsiasi opera d'ingegneria nel sottosuolo".
Il modello di Responsabilità Sociale adottato rispecchia questi principi e si esplica concretamente tramite:
Mosul Dam Project for Social Progress. Trevi si è fatta leader e promotore del progetto "Mosul Dam Project for Social Progress" con lo scopo di ripristinare alcune strutture scolastiche di vario grado e livello nell'area della Diga di Mosul, fornendo inoltre materiale didattico agli studenti. Un'attività benefica che coinvolge centinaia di bambini, ragazzi e docenti, chiamati a studiare e lavorare, in edifici fatiscenti. Il Progetto Sociale prevede principalmente la ristrutturazione delle aule, l'installazione di nuovi impianti di condizionamento e riscaldamento ed il rifacimento dei servizi igienici di 5 edifici scolastici. Attualmente sono in via di completamento le 17 aule, gli uffici ed i bagni di una scuola elementare con circa 400 studenti. In questo caso specifico, per la sicurezza dei bambini, si è inoltre reso necessario reinstallare gli impianti elettrici. Il Gruppo si è inoltre impegnato nella ricostruzione di un campo da calcio per i bambini della comunità locale.
Consorzio Romagna Iniziative. Romagna Iniziative è un Consorzio che riunisce alcune delle più importanti realtà imprenditoriali del territorio cesenate e romagnolo. Nato nel 1996 anche su input del Gruppo Trevi, il Consorzio di Romagna Iniziative s'impegna a valorizzare progetti di interesse culturale e attività che coinvolgono i ragazzi in quasi tutte le discipline sportive: dal rugby alla pallavolo, dalla scherma al pattinaggio. Lo scopo del Consorzio è di contribuire al miglioramento del territorio in cui risiede. Alemi numeri: oltre 10.000 i giovani del territorio romagnolo che praticano sport in società sostenute da
Romagna Iniziative; oltre 40 le associazioni e gli eventi sportivi sponsorizzati ogni anno dal Consorzio; oltre 20 i progetti culturali realizzati ogni anno grazie al contributo di Romagna Iniziative; oltre 30 i concerti e gli eventi ospitati ogni anno al Nuovo Teatro Carisport.
A Cesena: supporto alla Fondazione Romagna Solidale, che riunisce le principali aziende del territorio per sostenere iniziative sociali sul territorio, e supporto alla Caritas nella fornitura di pasti.
Nel Centro Italia: contributi alle ricostruzioni nelle località colpite dal sisma.
In Colombia: supporto alla Fundacion Las Golondrinas, che sostiene più di 92.000 persone bisognose delle comunità di Bogotà, con particolare attenzione all'infanzia.
A Panama: donazione a Casa Esperanza, associazione che combatte il lavoro infantile fornendo servizi medici ed educativi ai più piccoli.
Nelle Filippine, supporto a diversi orfanotrofi dell'area di Makari City gestiti principalmente da suore.
In Argentina, collaborazione con Jardín Nuestra Señora del Valle nella costruzione di una nuova scuola dell'infanzia, l'unica struttura aperta tutto il giorno e gratuita nel distretto Bancalari (Buenos Aires)
Ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2017 il Gruppo Trevi non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definito dalla Comunicazione stessa.
L'Assemblea degli Azionisti del 15 maggio 2017 ha in sede ordinaria:
nuovo piano di incentivazione basato su azioni denominato "Piano di Stock Grant 2017" rivolto a taluni dipendenti e amministratori investiti di particolari cariche delle società controllate, mediante attribuzione di massime n. 700.000 azioni della Società, i cui termini, condizioni e modalità di attuazione sono descritti nel documento informativo allegato alla relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione; a tale delibera è stata data attuazione dal Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 26 luglio 2017 che ha deliberato di assegnare gratuitamente complessivi n. 444.841 diritti per l'attribuzione a titolo gratuito di un pari numero di azioni della Società, ai termini e alle condizioni previste nel Regolamento del Piano di Stock Grant 2017, individuando i relativi beneficiari tra dipendenti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e agli amministratori investiti di particolari cariche della Società o delle società dalla stessa controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile
L'Assemblea degli Obbligazionisti del prestito «TREVI-FINANZIARIA INDUSTRIALE S.P.A. 5,25% 2014 - 2019» CODICE ISIN IT0005038382, quotato sul Segmento Extra MOT PRO di Borsa Italiana S.p.A. è stata convocata per il 6 settembre 2017, in prima convocazione, e per il 20 settembre 2017, in seconda convocazione con il seguente Ordine del Giorno:
L'Assemblea non ha raggiunto i quorum costitutivi in entrambe le convocazioni.
Si evidenzia altresì che, nel corso dell'esercizio, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto:
Presidente del Consiglio di Amministrazione un compenso annuo di Euro 302.000, di attribuire al Vice Presidente Esecutivo, Gianluigi Trevisani, un compenso annuo di Euro 298.000, di attribuire al Vice Presidente, Cesare Trevisani, un compenso annuo di Euro 95.000 e di mantenere il compenso annuo base di Euro 40.000 per la carica di Consigliere;
· in data 19 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nell'ambito di più ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business del Gruppo TREVI e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha deliberato di sottoporre alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill sino al 31 dicembre 2017, volta a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di riorganizzazione del settore Oil&Gas.
Sempre nel corso del 2017, la Società ha inoltre conferito:
suddetta operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario della Società e del Gruppo, e (iii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banche finanziatrici e della connessa manovra finanziaria. Il Consiglio, nel prendere atto del perdurare, allo stato, delle incertezze già segnalate al mercato, ha conseguentemente deliberato di posticipare ulteriormente l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso.
In adempimento degli obblighi regolamentari e allo scopo di offrire agli Azionisti una ulteriore informativa utile alla conoscenza della Società, è stata redatta la "Relazione sulla Remunerazione", ai sensi dell'art. 123-ter del TUF che viene pubblicata congiuntamente alla presente relazione presso la sede sociale e Borsa Italiana, oltre ad essere consultabile sul sito internet www.trevifin.com nella sezione Investor Relations - Corporate Governance; tale comunicazione è depositata in Borsa Italiana S.p.A. e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato E Market Storage (), nei termini di regolamento.
La Relazione sulla remunerazione, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15 luglio 2019 e tiene conto delle indicazioni di cui alla Delibera Consob n. 18049 del 23 dicembre 2011, pubblicata nella G.U. n. 303 del 30 dicembre 2011.

Il capitale sociale di TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. alla data del 31 dicembre 2017 ammonta a Euro 82.391.632,50, interamente sottoscritto e versato, ed è composto da n. 164.783.265 di azioni ordinarie da Euro 0,50 cadauna (in data 30 luglio 2018 l'Assemblea degli azionisti ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni).
La Società è controllata da TREVI Holding SE che detiene, dai dati depositati presso CONSOB e dalle comunicazioni di internal dealing ricevute, alla data di approvazione della presente Relazione, n. 52.427,084 di azioni ordinarie, pari al 32,970% del capitale sociale, società a sua volta controllata al 51% da I.F.I.T. S.r.I. Alla data di approvazione della presente Relazione (dai dati depositati presso CONSOB) oltre all'azionista di controllo, risultano iscritti con una quota superiore al 3% FSI Investimenti S.p.A. con una partecipazione pari al 16,852% e Polaris Capital Management LLC (USA) con una partecipazione pari al 10,072%.
La società, alla data del 31 dicembre 2017 detiene n. 204.000 azioni proprie, pari al 0,124% delle azioni ordinarie complessive. Durante l'esercizio 2017 la società non ha esercitato la delega attribuita dall'Assemblea degli Azionisti.
La Società non detiene né direttamente né tramite società controllate azioni e/o quote della Società controllante Trevi Holding SE o della I.F.I.T. S.r.l.
Nel corso dell'anno 2017 non sono state effettuate comunicazioni,
L'Assemblea degli Azionisti del 15 maggio 2017 non ha deliberato in merito all'acquisto e disposizione di azioni proprie. La società nel corso dell'esercizio 2017, non ha acquistato azioni proprie.
Dal marzo 2004 la Società ha una filiale in Venezuela, con lo scopo di rendere operativo il consorzio tra Trevi S.p.A. (50%) - TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. (45%) - SC Sembenelli S.r.l. (5%), che si è aggiudicata la gara d'appalto in Venezuela indetta da CADAFE per la riparazione della diga "Borde Seco" i cui lavori sono terminati; la filiale non è operativa.
recerca e sviluppo svolta dalle società del Gruppo nel 2017 si è articolata nel perseguimento dei
seguenti obiettivi:
Per quanto riguarda il primo punto, nel corso dell'anno sono stati alcuni nuovi brevetti singoli raggruppati in famiglie inerenti gli ambiti tecnologici di maggiore interesse per il Gruppo. Nello stesso anno sono state ottenute le concessioni di diversi brevetti depositati nel periodo precedente al 2017.
Per quanto riguarda il secondo punto, sono state condotte diverse analisi di fattibilità tecnico economica e preprogetti avanzati con soluzioni tecniche fortemente innovative.
Per quanto riguarda il terzo punto si è lavorato per far sbarcare sul cloud in ambiente IoT la suite di prodotti di acquisizione dati.
Il Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018 ha aggiornato, con il parere favorevole del Comitato parti Correlate composto interamente da Amministratori Indipendenti, ai sensi del Regolamento CONSOB n. 17221/2010 e successive modificazioni e integrazioni, la procedura parti correlate, precedentemente approvata il 16 ottobre 2014.
Il Comitato Parti Correlate in carica alla data del 31 dicembre 2017, nominato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2015, è composto dai seguenti amministratori indipendenti e non esecutivi:
La procedura operazioni con parti correlate approvata della società è disponibile sul sito internet www.trevifin.com.
Ai sensi del regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999, le partecipazioni detenute al 31 dicembre 2017 personalmente da Amministratori e dai Sindaci effettivi e supplenti, nella Società controllate, risultano essere le seguenti:
| N. azioni possedute | N. azioni | N. azioni | N. azioni possedute | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Cognome e Nome | Titolo di Possesso | al 31/12/16 | acquistate | vendute | al 31/12/17 |
| Trevisani Davide | Proprietà diretta | 2 085 938 | 2.085.938 | ||
| Trevisani Gianluigi | Proprietà diretta | 649.579 | - | 649.579 | |
| Trevisani Cesare | Proprietà diretta | 327.514 | 11 | 327.514 | |
| Trevisani Stefano | = | 11 | |||
| Trevisani Simone | Proprietà diretta | 45.825 | 45.825 | ||
| Dassù Marta | . . | ||||
| Finocchi Mahne Cristina | = | ||||
| Mondardini Monica | - | 1 |
| Rivolta Guido | |||
|---|---|---|---|
| Rolli Rita | |||
| della Sala Umberto | |||
| Leonardi Adolfo | |||
| Motta Milena | |||
| Poletti Giancarlo |
| Cognome e Nome | Titolo di | IN. azioni possedute | N. azioni | N. azioni | N. azioni possedute |
|---|---|---|---|---|---|
| Possesso | al 31/12/16 | Acquistate | vendute | al 31/12/17 | |
| Trevisani Davide | Proprietà | 3.900 | 3-900 |
Ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico, si riporta che al 31 dicembre 2017 e alla data di redazione del presente bilancio, TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. è indirettamente controllata da I.F.I. S.r.l. (società con sede a Cesena) e direttamente controllata dalla società italiana TREVI Holding SE, società controllata da I.F.I.T. S.r.l. Relativamente all'informativa societaria, ex art. 2497 del Codice Civile, relativa all'attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2017 la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad eventuali attività di direzione e coordinamento da parte di società controllanti, in quanto il Consiglio d'Amministrazione della TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. ritiene che, pur nell'ambito di un controllo delle strategie e politiche societarie del Gruppo TREVI indirettamente condotto da I.F.I.T. S.r.I., la Società sia completamente autonoma dalla propria controllante dal punto di vista operativo e finanziario, e non abbia posto in essere né nel 2017 né in esercizi precedenti nessuna operazione societaria anche nell'interesse della controllante.
La Società, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo), ed esercita ai sensi dell'art. 2497 del C.C., l'attività di direzione e coordinamento dell'attività delle società direttamente controllate:
In considerazione del protrarsi delle tempistiche di approvazione del presente bilancio, gli eventi rilevanti successivi alla data di chiusura del presente esercizio sono già stati riflessi a bilancio. Con specifico riferimento agli aspetti attinenti al processo di ristrutturazione e di rafforzamento patrimoniale intrapreso dal Gruppo all'inizio del 2017 e protrattosi sino alla data di approvazione del presente, si rimanda alla sezione "Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione" all'interno del paragrafo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".
Si ricorda che il presente bilancio è sottoposto all'approvazione degli azionisti nel 2019, e che l'evoluzione fino alla data dell'approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio d'Amministrazione è trattato nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura di esercizio". L'evoluzione prevedibile qui rappresentata è pertanto riferita all'evoluzione successiva.
Alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, è possibile e ragionevole attendersi che entro la fine dell'anno 2019 sia completato l'iter previsto sia in relazione all'operazione del debito e di rafforzamento patrimoniale sia in relazione alla attività relative all'Oil& Gas, potendosi quindi concentrare sull'implementazione del Piano strategico ed industriale.
Nell'ambito della strategia delineata nel citato Piano, i principali driver industriali riflessi prevedono in estrema sintesi:
Gli obiettivi definiti potranno essere influenzati da fattori esogeni non prevedibili e non rientranti nella sfera di dominio del management.
Cesena, lì 15 luglio 2019
Per il sensiglio di Amministrazione
Il Presidente Ing. Davide Trevisani

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Innocenzo Malvasia, 6 40131 BOI OGNA BO Telefono +39 051 4392511 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (nel seguito anche la "Società"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2017, del conto economico, del conto economico complessivo, delle variazioni di patrimonio netto e del rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
Non esprimiamo un giudizio sul bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio" della presente relazione.
Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 evidenzia una perdita d'esercizio di €355,3 milioni, un patrimonio netto negativo di €127,4 milioni ed una posizione finanziaria netta negativa di €300,3 milioni. La Società ricade quindi nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del Codice Civile.
Gli amministratori illustrano nel paragrafo della relazione sulla gestione "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", e nel paragrafo delle note esplicative "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", che la direzione aziendale della Società ha provveduto ad avviare con le banche finanziatrici le interlocuzioni necessarie a rinegoziare e ridefinire le condizioni dei rapporti finanziari in essere, sulla base di un aggiornato Piano industriale 2018-2022 (nel seguito anche il "Piano industriale"). Gli effetti di tale rinegoziazione sono inclusi in una "manovra finanziaria", illustrata diffusamente nella relazione sulla gestione, che prevede fra l'altro, anche:
KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte de network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative ('KPMG International'), entila di diritto svizzero.
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Società per azioni Capitale social Euro 10 345 200,00 i, v. Registro Imprese Milano e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159
Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Inoltre, il processo di risanamento prevede l'omologazione dell'accordo di ristrutturazione del debito riguardante la Società ed alcune sue controllate da parte del Tribunale competente ai sensi dell'articolo 182 bis della Legge Fallimentare ("LF").
Tutto ciò premesso, gli amministratori evidenziano nella nota esplicativa "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale" la presenza di rilevanti incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale. Tali incertezze sono, in sintesi, relative:
Gli amministratori, pur segnalando che il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla direzione aziendale, indicano di aver valutato le incertezze e le circostanze sopra descritte e, dopo aver effettuato le opportune verifiche, in considerazione dell'atteso buon esito delle trattative avviate con le banche finanziatrici e delle altre azioni già intraprese e/o pianificate, ritengono che la Società ed il Gruppo abbiano adeguate risorse finanziarie per continuare la sua esistenza operativa in un prevedibile futuro.
Per questo motivo, gli amministratori hanno mantenuto il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017.

Quanto sopra descritto evidenzia che il presupposto della continuità aziendale è soggetto a molteplici significative incertezze con potenziali interazioni e possibili effetti cumulati sul bilancio.
In conseguenza di quanto precedentemente descritto, la valutazione dell'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale ha rappresentato un aspetto chiave della revisione contabile.
Con riferimento a tale aspetto, le nostre procedure di revisione hanno incluso:
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio.
Tuttavia, a causa degli aspetti descritti nel presente paragrafo non siamo stati in grado di formarci un giudizio sul bilancio d'esercizio della Società.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione delle nostre conclusioni sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Oltre a quanto descritto nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio", abbiamo identificato gli aspetti di seguito descritti come aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione.
Note esplicative al bilancio: nota esplicativa "Perdita di valore di attività", nota esplicativa "Uso di stime", nota esplicativa "Impairment test sulle partecipazioni di controllo e sui crediti finanziari".
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| In conseguenza del contesto nel quale la Società si è trovata ad operare, con riferimento alle partecipazioni in società controllate, gli amministratori hanno effettuato un test di impairment con l'ausilio di un esperto esterno, al fine di verificare la presenza di potenziali perdite di valore. Inoltre, gli-amministratori-hanno valutato la |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso, anche con il supporto di specialisti KPMG in materia: - la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment; |
| recuperabilità dei crediti finanziari verso le medesime società. Gli amministratori, per le partecipazioni verso società controllate riferibili al settore delle "Fondazioni" (Trevi e Soilmec), hanno determinato il valore recuperabile calcolando |
la comprensione del processo adottato nella predisposizione del Piano industriale 2018-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, dal quale sono estratti i flussi finanziari futuri attesi alla base del test di impairment e della recuperabilità |
| il valore d'uso sulla base del metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi. Tali flussi identificati per società sono inclusi nel Piano 2018-2022 (di seguito anche il "Piano"), approvato dagli amministratori della società in data 19 dicembre 2018. |
dei crediti finanziari; - l'analisi della ragionevolezza delle ipotesi adottate dagli amministratori nella predisposizione del Piano 2018-2022; il confronto tra i flussi finanziari utilizzati |
| Al fine di identificare perdite di valore relative alle partecipazioni verso società riferibili al settore Oil & Gas (Drillmec e Petreven), anche in considerazione della loro |
ai fini del test di impairment e della recuperabilità dei crediti finanziari e i flussi previsti nel Piano 2018-2022; |
| destinazione futura alla cessione a terzi, gli amministratori hanno ritenuto opportuno determinare il valore recuperabile stimando un valore di fair value alla data di riferimento del bilancio utilizzando tecniche valutative |
- l'esame della ragionevolezza del modello del test di impairment e delle relative assunzioni, anche attraverso il confronto con dati e informazioni esterni; |
| sviluppate tenendo conto di quanto previsto dall'IFRS 13 e quindi delle informazioni disponibili. |
- l'esame degli scostamenti tra le più recenti situazioni contabili predisposte e i dati inclusi nel Piano 2018-2022 e |
| Inoltre, gli amministratori hanno determinato il valore recuperabile dei crediti finanziari |
comprensione delle motivazioni alla base degli stessi; |
| verso le medesime società controllate sulla base dei flussi finanziari attesi inclusi nel citato piano industriale. |
- l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note esplicative al bilancio in relazione alle |
| Lo svolgimento del test di impairment e la valutazione della recuperabilità dei crediti finanziari richiede un elevato grado di |
attività nette ed al test di impairment. |

| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| giudizio, con particolare riferimento alla stima: |
|
| - dei flussi finanziari attesi, che per la loro determinazione devono tener conto dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, nonché dei flussi di cassa prodotti dai business delle partecipate negli esercizi passati; |
|
| dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell'attualizzazione dei flussi sopra indicati; |
|
| con riferimento alle partecipate del settore Oil & Gas, dei parametri di mercato disponibili alla data di riferimento del bilancio. |
|
| Per tali ragioni, abbiamo considerato la recuperabilità delle partecipazioni di controllo e dei crediti finanziari riferibili alle medesime partecipazioni un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
Il bilancio d'esercizio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, in data 21 aprile 2017, ha espresso un giudizio senza modifica sul bilancio d'esercizio.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'Assemblea degli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ci ha conferito in data 15 maggio 2017 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2025.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che la presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Siamo stati incaricati di svolgere le procedure indicate nel principio di revisione (SA ltalia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A causa della significatività di quanto descritto nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio" della relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio, non siamo in grado di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle

stesse alle norme di legge né di rilasciare la dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione.
Bologna, 30 agosto 2019
KPMG S.p.A.
Massimo Tamburini Socio
TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A.
TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sede Sociale Cesena (FC) - Via Larga 201 - Italia Capitale Sociale Euro 82.391.632,50 i.v. R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì - Cesena N. 201.271 Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì – Cesena: 01547370401 Sito Internet: www.trevifin.com
| ATTIVITA' | Note | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
01/01/2016 Rideterminato |
|---|---|---|---|---|
| Attività non correnti | ||||
| Immobilizzazioni materiali | ||||
| Terreni e Fabbricati | 27.509.092 | 28.467.318 | 29.386.081 | |
| Impianti e macchinari | 49.044.350 | 51.283.844 | 56.369.766 | |
| Altri beni | 11.064 | 19.624 | 39.005 | |
| Totale Immobilizzazioni Materiali | (1) | 76.564.506 | 79.770.786 | 85.794.851 |
| Immobilizzazioni immateriali | ||||
| Concessioni, licenze, marchi | 111.143 | 142.006 | 205.750 | |
| Totale Immobilizzazioni Immateriali | (2) | 111,143 | 142.006 | 205,750 |
| Partecipazioni in altre imprese | (3) | 151.205 | 151.205 | 151.205 |
| Partecipazioni in imprese controllate | (ਤੇ) | 84.960.757 | 151.824.730 | 226.578.664 |
| Attività fiscali per imposte differite | (4) | 202.173 | 19.022.425 | 18.213.159 |
| Altri crediti finanziari medio lungo termine verso controllate |
(5) | 168.067.127 | 431.110.344 | 445.578.159 |
| - Di cui verso parti correlate | 168.067.127 | 431.110.344 | 445.578.159 | |
| Crediti commerciali e altri crediti medio lungo termine | ||||
| Totale Immobilizzazioni Finanziarie | 253.381.262 | 602.108.705 | 690.521.187 | |
| Totale Attività non correnti | 330.056.911 | 682.021.496 | 776.521.789 | |
| Attività correnti | ||||
| Crediti commerciali e altri crediti a breve termine | (6) | 8.087.233 | 8.128.194 | 6.643.592 |
| - Di cui verso parti correlate | 11.321 | 16.785 | 32.693 | |
| Crediti commerciali e altri crediti a breve termine verso controllate |
(7) | 47.283.366 | 36.907.040 | 27.826.325 |
| - Di cui verso parti correlate | 47.283.366 | 36.907.040 | 27.826.325 | |
| Attività fiscali per imposte correnti | (8) | 2.161.419 | 5.143.488 | 6.613.415 |
| Disponibilità liquide | (a) | 7.069.643 | 23.073.560 | 10.192.788 |
| Totale Attività correnti | 64.601.661 | 73.252.281 | 51.276.119 | |
| TOTALE ATTIVITA' | 394.658.572 | 755.278.778 | 827.797.908 |
Le Note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio

| PATRIMONIO NETTO | Note | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
01/01/2016 Rideterminato |
|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale e riserve | ||||
| Capitale sociale | 82.289.633 | 82.289.633 | 82.289.633 | |
| Altre riserve | 137.203.041 | 253.876.515 | 246.444.489 | |
| Utile portato a nuovo incluso risultato netto dell'esercizio | (346.868.492) | (109.231.462) | 9.071.390 | |
| Totale Patrimonio Netto | (10) | (127.375.818) | 226.934.685 | 337.805.572 |
| PASSIVITA | ||||
| Passività non correnti | ||||
| Finanziamenti a lungo termine | (11) | 10.076.147 | 47.148.060 | 292.790.057 |
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine | (12) | 29.468.571 | 39.031.864 | 13.566.499 |
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | (13) | 1.157.744 | 1.535.972 | |
| Passività fiscali per imposte differite | (14) | 2.600.280 | 5.653.497 | 5.350.149 |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (15) | 1.036.903 | 1.068.755 | 970.261 |
| Fondi per rischi ed oneri | (16) | 6.266.202 | 47.000 | 47.000 |
| Totale Passività non correnti | 49.448.105 | 94.106.920 | 314.259.938 | |
| Passività correnti | ||||
| Debiti commerciali e altre passività a breve termine | (17) | 6.622.743 | 4.059.351 | 12.916.940 |
| Debiti commerciali e altre passività a breve termine verso controllate | (18) | 29.649.315 | 44.417.970 | 34.310.971 |
| - Di cui verso parti correlate | 29.649.315 | 44.417.970 | 34.310.976 | |
| Passività fiscali per imposte correnti | (19) | 442.051 | 353.122 | 336.328 |
| Finanziamenti a breve termine | (20) | 422.918.270 | 375.374.710 | 125.849.412 |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (21) | 12.252.412 | 10.027.021 | 2.318.806 |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | (22) | 701.496 | ||
| Totale Passività correnti | 472.586.287 | 434.232475 | 175.732.457 | |
| TOTALE PASSIVITA | 522.034.391 | 578 - k 3 094 | 489.992.396 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 394.658.572 | 155 48 88 87 88 | 827.797.908 |
Le Note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio
| Note | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
|
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | (23) | 21.976.199 | 23.456.994 |
| - Di cui verso parti correlate | 21.935.933 | 23.348.240 | |
| Altri ricavi operativi | (24) | 6.284.484 | 3.124.445 |
| - Di cui verso parti correlate | 6.168.144 | 3.092.666 | |
| Materie prime e di consumo | (25) | 47.850 | 88.301 |
| - Di cui verso parti correlate | 37.691 | ||
| Costo del personale | (26) | 5.253.813 | 4.133.437 |
| Altri costi operativi | (27) | 11.734.261 | 8.469.886 |
| - Di cui verso parti correlate | 484.941 | 1.364.050 | |
| Ammortamenti | (28) | 6.478.450 | 6.098.389 |
| Accantonamenti | 20.000 | 0 | |
| Risultato operativo | 4.726.309 | 7.791.426 | |
| Proventi finanziari | (29) | 16.863.763 | 18.251.626 |
| - Di cui verso parti correlate | 16.850.810 | 18.246.955 | |
| Costi finanziari | (30) | 18.792.947 | 15.137.758 |
| Utile (perdita) derivante da transazioni in valute estera | (31) | (4.405.101) | 1.177.944 |
| Sub Totale proventi / (costi) finanziari e utile / (perdita) su cambi |
(6.334.285) | 4.291.813 | |
| Rettifiche di valore ad attività finanziarie | (32) | 352.457.297 | 119.85 333 |
| - Di cui verso parti correlate | 352.457.297 | 119.853.934 | |
| Risultato prima delle Imposte | (354.065.273) | (107.770.695) | |
| imposte sul reddito | (83) | 1.199.622 | 3.265.978 |
| Risultato netto | (34) | (355.264.894) | (111.036.674) |
Le Note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio

| 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
31/12/2016 | |
|---|---|---|---|
| Utile/(perdita) del periodo | (355.264.894) | (111.036.674) | (113.286.637) |
| Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/{perdita} d'esercizio |
|||
| Riserva di cash flow hedge | 90.384 | 90.384 | |
| Imposte sul reddito | 125.080 | 125.080 | |
| Effetto variazione riserva cash flow hedge | 215.464 | 215.464 | |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/[perdita] d'esercizio al netto delle imposte |
215.464 | 215.464 | |
| Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio: |
|||
| Utili/(perdite) attuariali | 6.167 | (73.313) | (49.618) |
| Imposte sul reddito | (1.777) | 23.695 | |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte |
4.390 | (49.618) | (49.618) |
| Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale | (355.260.505) | (110.870.827) | (113.120.790) |
| DESCRIZIONE | Capitale Sociale | Altre riserve | Utill (perdite) accumulati |
Utile del perlodo | Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2015 | 82.289.633 | 246.444.489 | 7.266.179 | 336.000.301 | |
| Effetto Rideterminazione 2015 | 1.805.22 | 1.805 22 | |||
| Saldo 31/12/2015 Rideterminato | 82.289.633 | 246.444.489 | 1,805,212 | 7.266.179 | 337.805.513 |
| Destinazione dell'Utile | 7.266.180 | (7.266.179) | |||
| Distribuzione di dividendi | |||||
| Aumento di Capitale | |||||
| Utile / (Perdita) complessiva | 165.846 | (113.286.637) | (113.120.790) | ||
| Effetto Rideterminazione 2016 | 2.249.963 | 2.249.963 | |||
| Saldo al 31/12/2016 Rideterminato | 82,289,635 | 253.876.515 | 1.805.212 | (111.036.674) | 226.934.685 |
| Destinazione dell'Utile | (113.286.637) | 2.249.963 | 111.036.674 | - | |
| Distribuzione di dividendi | |||||
| Aumento di Capitale | |||||
| Utile / (Perdita) complessiva | (3.386.837) | 4.341.228 | (355.264.894) | (354.310.503) | |
| Saldo al 31/12/2017 | 82.289.63 | 137.203.042 | 8.396.402 | (355.264.894) | (127.375.818) |
Le Note esplicative sono parte integrante del seguente bliancio
| RENDICONTO FINANZIARIO | Note | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
|---|---|---|---|
| Risultato del periodo | (34) | (355.264.894) | (111.036.674) |
| Imposte sul reddito | (33) | 1.199.622 | 3.265.978 |
| Risultato ante imposte | (354.065.272) | (107.770.695) | |
| (27) | 6.478.450 | 6.098.389 | |
| Ammortamenti | 6.334.284 | (4.291.813) | |
| (Proventi)/Costi finanziari | (29) - (30) - (31) | ||
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | (32) | 352.457.297 | 119.853.934 |
| Accantonamenti fondo rischi e benefici successivi | (15) | 375.451 | 124.115 |
| cessazione del rapporto di lavoro Utilizzo fondi rischi e benefici successivi |
|||
| cessazione del rapporto di lavoro | (15) | (276.993) | (75.240) |
| (A) Flusso di cassa dell'attività operativa ante varlazioni del Capitale | 11.303.217 | 13.938.691 | |
| Circolante (Incremento)/Decremento Crediti commerciali |
(6) | 40.962 | (1.484.603) |
| (Incremento)/Decremento altre attività | (7) - (8) - (4) | 11.425.996 | (8.420.056) |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali | (17) | 2.563.392 | (744.764) |
| Incremento/(Decremento) Altre passività | (14) - (18) - (19) | (12.261.179) | 8.604.483 |
| (B) Variazione del capitale circolante | 1.769.171 | (2.044.940) | |
| (C) Proventi (Costi) finanziari | (29) - (30) - (31) | (6.334.284) | 4.291.813 |
| (D) Imposte dirette pagate | (8) | (452.184) | (439.930) |
| (E) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D) |
6.285.920 | 15.745.633 | |
| (Investimenti) netti in immobilizzazioni materiali | (1) - (27) | (3.208.786) | (43.093.291) |
| (Investimenti) netti in immobilizzazioni immateriali | (2) - (27) | (32.525) | (1.440) |
| (Incrementi) Decrementi netti delle immobilizzazioni finanziarie | (3) - (5) | (22.550.106) | (30.632.185) |
| (F) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento | (25.791.417) | (73.726.916) | |
| Incremento/ (Decremento) Capitale Sociale e riserve per acquisto azioni proprie |
(11) | ||
| Incremento/(Decremento) finanziamenti | (11) - (13) - (20) - (22) |
10.839.482 | 37.688.474 |
| Incremento/(Decremento) di debiti verso altri finanziatori | (12) - (21) | (7.337.903) | 33.173.581 |
| Dividendi incassati | (29) | ||
| Dividendi pagati | (11) | ||
| (G) Flusso di cassa netto della gestione finanziaria | 3.501.579 | 70.862.055 | |
| (H) Aumento (Diminuzione) delle disponibilità liquide (E+F+G) | (16.003.918) | 12.880.772 | |
| 23.073.560 | 10.192.788 | ||
| Disponibilità liquide iniziali | |||
| Disponibilità liquide finali | 7.069.643 | 23.073.560 |
| 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
|
|---|---|---|
| Cassa e altre disponibilità liquide | 7.069.643 | 23.073.560 |
| Disponibilità liguide finali | 7.069.643 | 23.073.560 |
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società da essa controllate (di seguito "Gruppo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nei seguenti due settori:
Tali attività sono coordinate dalle quattro Società operative principali del Gruppo:
Il Gruppo è altresì attivo nel settore delle energie rinnovabili, principalmente il settore eolico, tramite la Società controllata Trevi Energy S.p.A.
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., che è controllata dalla Trevi Holding SE, che è controllata a sua volta dalla Società I.F.I.T. S.r.l., è quotata alla Borsa di Milano dal 15 luglio 1999.
ll presente bilancio è stato approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 15/07/2019. L'Assemblea degli Azionisti ha comunque facoltà di rettificare il bilancio così come proposto dal Consiglio di Amministrazione.
Per un commento sulle varie aree di attività in cui il Gruppo opera, sui rapporti con Società correlate e sui fatti avvenuti successivamente alla data di chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto detto nella Gestione nonché al paragrafo "Rapporti con parti correlate" ed "Eventi successivi" contenuti nelle presenti note esplicative.
Il bilancio d'esercizio della Capogruppo è stato redatto conformemente agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 così come recepito dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 e successive modificazioni e delibere CONSOB ed ai relativi principi interpretativi IFRIC emessi dall'International Reporting Interpretation Committee e dai precedenti SIC emessi dallo Standing Interpretations Committee.
Nella sezione "Criteri di valutazione" sono indicati i principi contabili intermento adottati nella redazione del bilancio della Capogruppo al 31 dicembre 2017.
Il bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2017 presenta, ai fini comparativi, i saldi dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016. Sono state utilizzate le seguenti classificazioni:
la "situazione patrimoniale – finanziaria" per poste correnti/non correnti;
"conto economico" per natura;
Tali classificazioni si ritiene forniscano informazioni a rappresentare la situazione patrimoniale economica e finanziaria della Società.
La valuta funzionale e di presentazione è l'Euro.
Per quanto riguarda i prospetti contenuti nel presente bilancio e le relative note esplicative, ove non diversamente indicato, sono esposti in unità di Euro.
Il bilancio d'esercizio è stato redatto secondo il principio generale del costo storico per tutte le attività e passività ad eccezione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie possedute per la negoziazione e degli strumenti finanziari derivati per le quali è applicato il principio del fair value nonché sul presupposto della continuità aziendale.
La preparazione del bilancio richiede agli amministratori discrezionali, stime ed ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività, e l'indicazione di passività potenziali alla data di bilancio. Le principali voci di bilancio che hanno richiesto l'utilizzo di stime sono:
Nel corso del 2017 la Società ha riscontrato errori contabili nel bilancio al 31 dicembre 2016. In particolare, la Società, avendo rilevato che gli errori sono stati commessi anche precedentemente al primo esercizio presentato, in accordo con lo IAS 8 e ai fini di massima trasparenza, ha determinato l'entifiche dei di attività, passività e patrimonio netto alla data d'apertura e alla data di chiusura dell'esercizio al 31 dicembre 2016 modificando i valori comparativi a tale data.
Di seguito i dati relativi all'esercizio 2016 rideterminati secondo quanto sopra esposto:
situazione patrimoniale-finanziaria
| ATTIVITA | 31/12/2016 | IAS 8 | 31/12/2016 rideterminato |
|---|---|---|---|
| Totale Immobilizzazioni Materiali | 38.873.715 | 40.897.069 | 79.770.784 |
| Totale Immobilizzazioni Immateriali | 142.006 | 142.006 | |
| Totale Immobilizzazioni Finanziarie | 602.108.705 | - | 602.108.705 |
| Totale Attività non correnti | 641.124.426 | 40.897.069 | 682.021.496 |
| Totale Attività correnti | 73.252.281 | - | 73.252.281 |
| TOTALE ATTIVITA' | 714.376.708 | 40.897.069 | 755.273.778 |
| PATRIMONIO NETTO | 31/12/2016 | IAS 8 | 31/12/2016 rideterminato |
| Totale Patrimonio Netto | 222.879.511 | 4.055.174 | 226.934.685 |
|---|---|---|---|
| PASSIVITA | |||
| Totale Passività non correnti | 64.413.049 | 29.693.872 | 94.106.921 |
| Totale Passività correnti | 427.084.148 | 7.148.025 | 434.232.173 |
| TOTALE PASSIVITA' | 491 497 197 | 36.841.897 | 528.339.094 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 714.376.708 | 40.897.071 | 755.273.778 |
| 31/12/2016 | IAS 8 | 31/12/2016 rideterminato | |
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 23.456.994 | 23.456.994 | |
| Altri ricavi operativi | 3.124.445 | 3 124.445 | |
| Materie prime e di consumo | 88.301 | 88.301 | |
| Costo del personale | 4.133.437 | 4.133.437 | |
| Altri costi operativi | 17.184.104 | (8.714.218) | 8.469.886 |
| Ammortamenti | 2.106.095 | 3.992.294 | 6.098.389 |
| Accantonamenti | |||
| Risultato operativo | 3.069.502 | 4 7 2 1 3 24 | 7.791.426 |
| Proventi finanziari | 18.251.626 | 18.251.626 | |
| Costi finanziari | 13.613.204 | 1.524.553 | 15.137.757 |
| Utile (perdita) derivante da transazioni in valute estera |
1.177.944 | 1.177.944 | |
| Sub Totale proventi / (costi) finanziari e utile / (perdita) su cambi |
5.816.366 | (1,524.553) | 4.291.813 |
| Rettifiche di valore ad attività finanziarie | 119.853.934 | 119.853.934 | |
| Risultato prima delle Imposte | (110.968.066) | 3.197.371 | (107.770.695) |
| Imposte sul reddito | 2.318.571 | 947.408 | 3.265.978 |
| Risultato netto | (113.286.637) | 2.249.963 | (111.036.674) |
Il principale effetto di correzione dell'applicazione del criterio del leasing finanziario secondo lo IAS 17 ad una serie di contratti stipulati in anni precedenti ed incide principalmento finanziario e l'ammontare delle voci legate alle immobilizzazioni materiali: La Società in stipulato contratti per l'utilizzo di macchinari con società del gruppo e società terzi che sono storicamente state come leasing operativo. Un'analisi più approfondita dei contratti e delle operazioni nel loro complesso ha portato a concludere che tali operazioni debbano essere più propriamente come di leasing finanziario, da contabilizzare in accordo a quanto previsto dallo IAS 17. Sono inoltre stati recuperati mancati ammortamenti ed elisioni di talune immobilizzazioni materiali.
Si segnala inoltre che la Società al 31/12/2016 aveva rilevato il versamento effettuato a fondo copertura perdite della controllata Drillmec S.p.A. mediante la conversione di crediti finanziari per un valore di Euro 45 milioni. Considerata la data di accettazione della rinuncia da parte della controllata, intercorsa dopo la chiusura dell'esercizio 2016 e prima della data di redazione del progetto di bilancio il fatto contabile deve essere solo menzionato nella nota integrativa dell'esercizio in chiusura e contabilizzato nell'esercizio in cui è pervenuta l'accettazione. Si precisa che detto importo di 45 milioni di Euro era stato integralmente svalutato al 31 dicembre 2016 in fase di adere di carico delle partecipazioni al valore di patrimonio netto contabile di spettanza. Si è quindi proceduto a modificare i saldi relativi all'esercizio precedente rilevando un aumento dei crediti finanziari verso la controllata iscritti in bilancio, in contropartita ad una riduzione del valore di carico della partecipazione; coerentemente a ciò la società ha provveduto a riclassificare il fondo svalutazione partecipazione crediti finanziari per pari importo.
Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo, ivi incluse le controllate Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec S.p.A., si trovano da tempo in una situazione finanziaria e patrimoniale, che comporta significative incertezze in relazione alla continuità aziendale. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, e, dall'altro, di identificare le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio, nonché lo stato di attuazione e la ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, oggi esiste un percorso concordato approvato dagli amministratori e condiviso dai principali azionisti, lungamente discusso e negoziato con i principali stakeholder che, laddove attuato nei termini previsti, appare ragionevolmente idoneo a consentire alla Società e al Gruppo di superare l'attuale situazione di crisi e, subordinatamente all'attuazione del Piano (come infra definito), di raggiungere target economico-finanziari e patrimoniali adeguati al proprio settore di mercato.
Si ricorda che a partire dall'esercizio 2016, la Società ed il Gruppo hanno registrato un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari e, dal secondo semestre del principali indicatori economico-finanziari e dei flussi di cassa prospettici ha fatto emergere una situazione di difficoltà finanziaria che, come si dirà nel prosieguo, ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo. In ragione della suesposta situazione di tensione finanziaria, che peraltro ha interessato tutto il comparto di riferimento, la Società ha preso atto del fatto che non sarebbe stata in grado di rispettare, alle relative date di verifica (che cadevano nel corso dei primi mesi del 2017), i parametri finanziari (c.dd. covenant) previsti da alcuni dei contratti di finanziamento a medio e lungo termine e dal prestito obbligazionario. Per tali ragioni, nel corso del mese di febbraio 2017 la Società ha inviato alle banche finanziatrici e ai bondholder richieste di waiver in relazione all'obbligo di rispettare i suddetti parametri finanziari. Tali waiver sono stati concessi, rispettivamente, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2017.
In tale contesto, la Società, anche per conto di altre società del Gruppo, ha manifestato alle principali banche finanziatrici del Gruppo, nel corso di alcuni incontri plenari e/o attraverso interlocuzioni bilaterali, la necessità di adottare una manovra finanziaria finalizzata alla rimodulazione del proprio indebitamento finanziario del Gruppo e con i flussi di cassa previsti.
Pertanto, il 19 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nell'ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business del Gruppo TREVI e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha deliberato di sottoporre alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill sino al 31 dicembre 2017, volta a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di riorganizzazione del settore Oil&Gas.
Nel corso del medesimo esercizio, l'ulteriore contrazione degli ordini, in particolare nel settore Oil&Gas (cui si è associata la cancellazione di una commessa molto rilevante con il cliente YPFB in Bolivia), ha comportato il perdurare e l'aggravarsi delle criticità legate alla situazione finanziaria della Divisione Drillmec e in misura minore) del resto del Gruppo.
Nel contesto sopra descritto il Gruppo ha dovuto porre in essere, anche su richiesta degli istituti di credito, alcune azioni immediate, quali, oltre alla richiesta di standstill di cui sopra, l'elaborazione di un forecast per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021, che prevedeva, tra l'altro, una politica di costi attraverso interventi mirati, al fine di interrompere le tendenze negative in atto e porre in essere iniziative di riequilibrio della situazione economica e finanziaria. È stata, inoltre, rafforzata la struttura organizzativa e manageriale del Gruppo e sono state poste in essere azioni volte alla ridefinizione del modello di controllo.
Sempre nel corso del 2017, la Società ha inoltre conferito:
Gli istituti di credito finanziatori hanno anch'essi richiesto, e il Gruppo ha provveduto ad ottemperare a questa richiesta, la nomina di un legale delle banche finanziatrici al fine di assisterli nelle suddette negoziazioni, nonché la nomina di un advisor finanziario di loro gradimento al fine di valutare il contenuto delle proposte finanziarie formulate dalla Società e dai suoi advisor, nonché di formulare proposte per conto delle banche finanziatrici.
Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici per la sottoscrizione di un accordo di standstill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle medesime e continuando a ricevere dalle banche nanziatrici il supporto necessario alla copertura del proprio fabbisogno finanziario per il periodo necessario. La proposta di standstill avanzata agli istituti consisteva, in estrema sintesi in: (i) una sospensione dell'applicazione delle previsioni dei contratti di finanziamento che potessero determinare la scadenza, la risoluzione, il recesso, la decadenza dal beneficio del termine ovvero l''accelerazione'' (comunque definita) degli obblighi di rimborso a carico delle società del Gruppo in conseguenza della situazione di crisi economico-finanziaria, (ii) una sospensione ovvero una moratoria degli obblighi di pagamento degli importi in linea capitale nei confronti delle banche finanziatrici (fermo restando l'obbligo di corrispondere gli interessi, i corrispettivi e le commissioni contrattualmente dovuti) in scadenza a partire dal 19 maggio 2017; e (iii) la conferma delle linee di credito esistenti e il mantenimento delle linee di credito e degli affidamenti esistenti in linea con quanto utilizzato dal Gruppo alla data del 31 marzo 2017.
Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto alla Società una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR si è incentrata principalmente su quattro macro are: (i) Analisi e Sensitivity del Piano Industriale, (ii) Analisi sui Dati Storici, e (iv) Technical Review sulla gestione delle commesse. L'IBR ha riguardato sia le singole Divisioni che compongono il Gruppo Trevi, sia tutti gli aspetti riguardanti il consolidato.
L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario in linea con il piano industriale.
Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha dunque approvato, in data 31 agosto 2017, il forecast dell'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale di Gruppo per il periodo 2017-2021.
lnoltre, il Consiglio in data 29 settembre 2017 ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2017, sul quale KPMG S.p.A., revisore legale della Società, ha emesso una relazione di revisione limitata contenente una conclusione senza rilievi sul bilancio consolidato semestrale abbreviato. La relazione limitata contiene inoltre un richiamo di informativa in merito all'applicazione della continuità aziendale illustrato dagli amministratori nella nota "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".
Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono proseguite nei mesi successivi, durante i quali tuttavia sono emersi alcuni significativi scostamenti rispetto al piano industriale 2017-2021 e alle relative previsioni dei dati economico-finanziari, con ricadute sulla tenuta/realizzabilità dello stesso. Ciò ha evidentemente influito anche sulla possibilità di concludere celermente accordi con le banche finanziatrici, le quali hanno richiesto, prima di considerare l'adesione a una possibile manovra, di avere una maggiore visibilità sui dati economico-finanziari e sulle prospettive industriali e gestionali della società e del Gruppo.
In data 13 novembre 2017, pertanto, il Consiglio di Amministrazione della Società ha rinviato l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso alla luce delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill, e dunque della conseguente impossibilità di verificare il presupposto della continuità aziendale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione della Società ha, altresì, evidenziato la necessità di implementare, nel contesto della manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della Società e del Gruppo Trevi. Il Consiglio ha inoltre investito i competenti organismi di governance del compito di identificare entro breve termine una figura manageriale di adeguato standing cui potesse essere affidata la responsabilità di Chief Restructuring Officer ("CRO").
In data 18 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la nomina per cooptazione – ai sensi dell'articolo 2386 del codice civile – del Dott. Sergio lasi, cui sono state attribuite la carica di CRO, nonché le deleghe operative per (i) l'analisi, strutturazione e negoziazione della suddetta operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario della Società e del Gruppo, e (iii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banche finanziatrici e della connessa manovra finanziaria. Il Consiglio, nel prendere atto del perdurare, allo stato, delle incertezze già segnalate al mercato, ha conseguentemente deliberato di posticipare ulteriormente l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso.
Successivamente, in considerazione di alcune analisi di sensitivity nel frattempo svolte sul piano industriale 2017-2021, nonché alla luce dei dati preliminari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e dei primi dati relativi all'esercizio 2018, la Società ha ritenuto opportuno svolgere un ulteriore e definitivo approfondimento sul piano industriale, con il contributo di un consulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici.
Nel corso dei primi mesi del 2018, il management della Società, con la supervisione e sotto il coordinamento del CRO, ha altresì avviato interlocuzioni con diversi potenziali investitori interessati all'acquisizione di tutta o parte delle società operanti nel settore Oil&Gas del Gruppo Trevi.
In tale contesto, il 27 aprile 2018, alla luce delle interlocuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill e in considerazione della necessaria definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 e della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017, in precedenza prevista per il 30 aprile 2018.
Sempre nel corso del mese di aprile il CRO, con il supporto del management nonché degli e finanziari incaricati, ha avviato alcune interlocuzioni relativamente alla possibile operazione di rafforzamento patrimoniale. Tali interlocuzioni hanno riguardato, oltre che le banche finanziatrici, sia potenziali soggetti terzi interessati a effettuare un intervento di investimento per il salvataggio del Gruppo, sia i principali azionisti della Società. All'esito di tali interlocuzioni, la Società ha altresì ricevuto alcuni preliminari riscontri e manifestazioni di interesse, nonché alcune preliminari offerte. In particolare, sono state presentate due offerte vincolanti, una da parte di Bain Capital Credit ("BCC") e l'altra da parte di Sound Point Capital, e una manifestazione di interesse da parte del fondo Quattro R. Le prime due offerte, quella di BCC e quella di Sound Point Capitale, si basavano essenzialmente sulla concessione di un prestito super senior e su una ripatrimonializzazione attraverso la conversione dei crediti delle banche in strumenti finanziari partecipativi della Società, mentre l'ipotesi di Quattro R ravvisava la necessità di un forte aumento di capitale riservato, al fine di dotare Trevifin di sufficienti mezzi patrimoniali e finanziari migliorando la posizione finanziaria del Gruppo. Tale ultima offerta preliminare, tuttavia, è stata successivamente ritirata da Quattro R, che ha comunicato la propria intenzione di non ritenere sussistenti le condizioni per la prosecuzione delle trattative.
In data 17 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo aver approfonditamente valutato le offerte pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici e dopo aver preso atto del ritiro della
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manifestazione di interesse presentata da QuattroR, ha ritenuto che, tra le offerte pervenute da terzi investitori, quella preferibile fosse quella presentata da BCC, e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima per una possibile operazione avente ad oggetto l'indebitamento complessivo del Gruppo Trevi. In data 30 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di affidare al CRO il mandato a definire i termini dell'esclusiva con BCC, nonché a sottoporre ai principali creditori la proposta dallo stesso formulata, che si fondava sulla concessione alla Società di un finanziamento c.d. "supersenior" finalizzato al rimborso di una parte dell'indebitamento in essere e al sostegno del piano industriale nonché su una parziale conversione del debito residuo, senza ricorso a un aumento di capitale. Il Consiglio ha, altresì, affidato al CRO il compito di verificare con le banche finanziatrici la percorribilità della soluzione proposta da BCC.
Nonostante la positiva prosecuzione delle trattative con BCC, in considerazione delle incertezze che erano comunque connesse con l'ipotesi di operazione presentata da quest'ultima e della possibilità che la stessa fosse approvata dalle banche, il Consiglio di Amministrazione ha altresì ritenuto prudente che, in contemporanea, venissero esaminate ipotesi di operazioni alternative cc.dd. "stand-alone", che non prevedessero coinvolgimento di soggetti terzi ma che fossero rivolte esclusivamente agli attuali stakeholder (banche e azionisti) della Società. Tali operazioni sarebbero state, logicamente e funzionalmente connesse ad un aumento di capitale. Pertanto, nella medesima sede il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di sottoporre all'approvazione di una convocanda Assemblea Straordinaria della Società la proposta di attribuzione agli amministratori – ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile – della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, sino a euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di euro 150 milioni).
Infatti, il ricorso alla delega prevista dall'articolo 2443 del codice civile ha dotato il Consiglio della facoltà di aumentare il capitale sociale, con modalità e in tempi ragionevolmente flessibili, onde far fronte alle possibili esigenze o poter trarre beneficio dalle opportunità che si fossero manifestate, sia nell'ambito della possibile operazione con BCC, sia qualora vi fosse stata l'esigenza di ricorrere a soluzioni alternative di intervento a sostegno della Società.
Sempre in tale data, il Consiglio ha infine deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti:
In data 8 giugno 2018, la Società ha sottoscritto un accordo di esclusiva con BCC, valido sino alla data del 16 luglio 2018, in relazione alla prospettata operazione rafforzamento patrimoniale.
Più in dettaglio, la preliminare proposta formulata da BCC prevedeva la controllate Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. di un prestito supersenior di ammontare pari ad euro 150 milioni con rimborso bullet a quattro anni. La nuova finanza, da erogarsi nell'ambito di un accordo di ristrutturazione stipulato ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942 ("Legge Fallimentare" o "LF"), avrebbe dovuto essere utilizzata per il sostegno del piano industriale e il rimborso parziale dell'indebitamento finanziario in essere. La restante quota dell'indebitamento avrebbe dovuto essere oggetto di consolidamento in linea con il piano, stralcio e/o conversione in strumenti finanziari. La concessione del prestito sarebbe stata subordinata al verificarsi di alcune condizioni, tra le quali: la stipulazione
dell'accordo di standstill con le banche finanziatrici e, più in generale, il raggiungimento di un accordo con i principali creditori finanziari sui termini della manovra, l'evoluzione manageriale e il completamento con esito positivo dell'attività di due diligence avviata da BCC.
n data 11 giugno 2018, in esecuzione della citata delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018, è stata convocata l'Assemblea degli Azionisti per il giorno 27 luglio 2018 alle ore 11.00, in prima convocazione e, occorrendo, il giorno 30 luglio 2018 in seconda convocazione.
Alla luce delle incertezze conseguenti sia alla prosecuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill, sia alla definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale e delle trattativa con BCC, in data 14 giugno 2018 la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017, della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017 e del rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.
BCC ha quindi sottoposto alla Società una richiesta di estensione del periodo di esclusiva fino al 31 luglio 2018, che è stata accettata in data 24 luglio 2018, e che ha condotto alla formulazione da parte di BCC medesima di un'offerta vincolante concernente il possibile intervento nell'operazione di rafforzamento patrimoniale sottoposta a un termine di accettazione sino al 10 agosto 2018 e con relativa proroga del periodo di esclusiva fino al 31 ottobre 2018.
In considerazione delle numerose condizioni sospensive dell'offerta, inclusi il raggiungimento di un accordo con le banche finanziatrici e con l'azionista di controllo, anche con riferimento alla futura governance alla recisa discontinuità manageriale), nonché di alcuni elementi meritevoli di ulteriore approfondimento, il Consiglio di Amministrazione, in data 26 luglio 2018, ha dato mandato al CRO di esplorare con l'assistenza degli advisor della Società i margini di miglioramento della stessa, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l'estusiva e la prosecuzione delle trattative, anche con le banche finanziatrici e i principali azionisti.
ll Consiglio ha anche preso atto dello stato di avanzamento delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la sottoscrizione dell'accordo di standstill, approvandone il testo nella sua versione sostanzialmente definitiva e conferendo al CRO i poteri per la sua sottoscrizione.
Avuto anche riguardo ai termini stabiliti nell'ambito del previsto accordo di standstill e alla sospensione già attuata dalla Società del pagamento degli interessi sui debiti a medio-lungo termine nei confronti delle banche finanziatrici, il Consiglio di Amministrazione ha altresì stabilito di sospendere il pagamento degli interessi del prestito obbligazionario emesso in data 28 luglio 2014, del valore nominale di complessivi euro 50 milioni, a partire dalla rata di interessi in scadenza il 30 luglio 2018.
In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A., riunita in seconda convocazione, ha pertanto adottato su proposta del socio Trevi Holding una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 – su proposta del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso – come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese – di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitole sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante di azioni
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ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le moddità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
In virtù della approvata deliberazione assembleare, nel corso del 2018, ed in particolare il giorno 10, le società del Gruppo Trevi interessate hanno definito un accordo di standstill con le banche finanziatrici ed hanno avviato la procedura di raccolta delle sottoscrizioni per adesione delle numerose banche finanziatrici del Gruppo Trevi parti dell'accordo. L'efficacia dell'accordo era subordinata all'accettazione per adesione, entro il 15 settembre 2018, da parte di un numero di creditori finanziari rappresentativi di almeno il 93% dell'indebitamento complessivo vantato nei confronti del Gruppo Trevi dalle banche finanziatrici di cui era prevista l'adesione all'accordo stesso.
Il medesimo accordo veniva proposto alle banche finanziatrici sul presupposto dell'implementazione della manovra finanziaria e di rafforzamento patrimoniale in allora allo studio, comprensiva della parte relativa all'aumento di capitale delegato ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ. ai termini e alle condizioni di cui all'atto di rettifica del 7 agosto 2018. Le banche finanziatrici hanno dunque riposto il loro ragionevole affidamento sulla celere realizzabilità della citata manovra, comprensiva dell'aumento di capitale, come tali richiamati anche nell'accordo di standstill.
Sempre in data 10 agosto 2018 BCC ha concesso alla Società un'estensione del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante presentata sino al 14 settembre 2018, al fine di permettere alle parti di completare le valutazioni in corso e di proseguire le discussioni ancora in atto sui termini di detta proposta. Trevifin ha, da parte sua, accettato di estendere l'esclusiva, precedentemente concessa a BCC per la negoziazione della suddetta offerta, sino alla medesima data del 14 settembre 2018.
Nonostante le articolate e complesse trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo, alla scadenza del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante (14 settembre 2018) la Società ha comunicato a BCC la propria decisione di non aderire alla suddetta offerta. Infatti, l'operazione delineatasi ad esito delle interlocuzioni con tale possibile terzo investitore, anche alla luce di alcune modifiche proposte rispetto ai termini originariamente ipotizzati. In particolare, nell'offerta rivisitata da BCC l'importo del finanziamento super senior era stato ridotto e suddiviso in tranche, la seconda delle quali erogabile solo al verificarsi di determinati presupposti, pur prevedendo un pacchetto di garanzie completo sin dall'inizio. Tale finanziamento, inoltre, non avrebbe più potuto essere utilizzato, nemmeno in parte, al fine di offrire un parziale rimborso agli istituti di credito, rendendo l'offerta stessa meno appetibile per questi ultimi (la cui approvazione era chiaramente una condizione di riuscita dell'operazione). L'offerta era infine soggetta a numerose condizioni sospensive il cui verificarsi era incerto. Pertanto, tale offerta si è rivelata non adeguata e non corrispondente agli obiettivi identificati dal Consiglio di Amministrazione, rendendo incerto il raggiungimento dei target finanziari e patrimoniali individuati dalla Società e finalizzati a consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della stessa e del Gruppo, sia in ragione della prevedibile difficoltà di far approvare alle banche finanziatrici l'offerta da ultimo formulata dal terzo vestitore. Il Consiglio ha ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle.
La Società ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-done" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri attuali stakeholder). Tale operazione avrebbe necessariamente comportato, anche tenuto conto dell'esito dell'Assemblea Straordinaria tenutasi in data 30 luglio 2018, un aumento di capitale riservato in opzione agli azionisti e la contestuale conversione di parte dell'indebitamento finanziario del Gruppo in strumenti finanziari, sulla cui natura si sarebbe dovuto raggiungere un accordo con le banche chiamate a convertire.
Nei giorni immediatamente successivi, ed in particolare in data 17 settembre 2018, la Società – sul presupposto della manovra basata su un aumento di capitale delegato al consiglio di amministrazione – ha ricevuto formale conferma dell'intervenuta efficacia dell'accordo di standstill, in ragione allo stesso da parte di un numero di creditori finanziari nella percentuale suindicata. L'accordo di standstill, funzionale a consentire alla Società di portare avanti le interlocuzioni in corso con i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento complessivo secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:
Sul presupposto e nelle more della manovra di rafforzamento patrimoniale, comprensiva dell'esecuzione della delega al consiglio di amministrazione ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ., sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.
In data 8 ottobre 2018, il Consiglio di Amministrazione del CRO e tenuto conto delle indicazioni preliminari ricevute dai principali azionisti e dalle banche finanziatrici, ha approvato all'unanimità le linee guida dell'ipotesi di manovra alternativa di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento, che includevano inter alia:
un aumento del capitale sociale per euro 130 milioni, da liberarsi con pagamento in denaro da offrire in i) opzione agli azionisti, avvalendosi dei poteri conferiti dall'Assemblea Straordinaria del 30 luglio 2018 ai sensi dell'articolo 2443 codice civile; e
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la conversione di crediti vantati dalle banche finanziatrici nei confronti della Società del Ca ii) Gruppo Trevi per euro 250 milioni in azioni (o eventualmente, ove accettati, in strumenti finanziari) e il riscadenziamento dei crediti residui,
il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della LF (l'"Accordo di Ristrutturazione").
ll Consiglio di Amministrazione ha, pertanto, dato mandato al CRO di avviare immediatamente la negoziazione con le banche finanziatrici per la definizione delle modalità dei termini e delle manovra finanziaria, incluso il tasso di conversione dei crediti nonché le caratteristiche e i diritti spettanti finanziari destinati alle banche finanziatrici in sede di conversione, con l'obiettivo di addivenire alla definizione di un'intesa.
Quanto alla dismissione delle società del Gruppo Trevi operanti nel settore Oil&Gas, in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group") per l'acquisizione delle società del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. (la "Dismissione Oil&Gas").
Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di potenziali acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione della Società ha ritenuto che, considerando ile manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute da operatori finanziari o industriali potenzialmente interessati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MEIL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società, anche nella prospettiva della continuità del business, elemento essenziale per preservare il valore della Divisione.
L'offerta di MEIL Group prevede una valorizzazione delle società e degli asset parte della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi basata su un equity value di euro 140 milioni, assumendo: (g) l'assenza di indebitamento finanziario; e (b) un valore del working capital non inferiore a quello rilevato al 30 settembre 2018. Tale valorizzazione è peraltro soggetta ad alcuni aggiustamenti prezzo pre-closing finalizzati a riflettere nell'equity value definitivo gli effetti negativi sulla valorizzazione della Divisione eventualmente derivanti dal verificarsi di alcuni eventi quali, ad esempio, una riduzione del valore di riferimento del capitale circolante della Divisione Oil&Gas (con un cap fissato al 10% del prezzo proposto) ovvero l'esistenza, alla data del closing, di indebitamento o, ancora, il verificarsi di leakage (per tali intendendosi pagamenti effettuati dalle società della Divisione Oil&Gas a favore delle altre società del Gruppo Trevi). L'esecuzione dell'operazione è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, usuali per questo tipo di operazioni, tra cui la sottoscrizione, il deposito e l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis LF, nonché il mancato avveramento di eventi significativamente negativi.
Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, preso atto che l'accettazione dell'offerta ha comportato una rilevante svalutazione del valore di carico delle partecipazioni e dei crediti finanziari nei confronti delle società facenti parte della Divisione Oil&Gas, nonché delle necessarie svalutazioni degli altri asset immateriali conseguenti ai prevedibili risultati del test di impoirment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione del patrimonio della Società al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile.
In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l'"Operazione").
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In particolare, il Piano, che assume che l'Operazione si perfezioni nel corso dell'esercizio 2019, è basato su quattro elementi essenziali:
(a) la concentrazione prospettica del Gruppo in aree geografiche caratterizzate da alti livelli di crescita e da margini interessanti, nonché, al contempo, da un limitato livello di rischio posizionamento del Gruppo;
(b) concentrazione del portafoglio su lavori e prodotti ad elevata complessità e marginalità;
(c) ottimizzazione del footprint commerciale e operativo; e
(d) implementazione di processi standard per massimizzare il controllo delle società del Gruppo.
Il Piano prevede in particolare per le Divisioni Trevi e Soilmec – anche all'esito e per effetto dell'Operazione – il ritorno, entro il periodo considerato, a livelli di ricavi e marginalità comparabili a quelli raggiunti precedentemente all'insorgere delle difficoltà finanziarie, facendo leva sul riconosciuto posizionamento di tali Divisioni nel settore costruzioni e fondazioni speciali; nonché, per effetto della manovra, il raggiungimento entro il 2020 dei target patrimoniali e finanziari individuati come adeguati (anche alla luce di quelli dei principali competitor) di Amministrazione, ovverosia un rapporto tra indebitamento ed EBITDA non superiore a 3x e un rapporto tra indebitamento e pari a 1:1.
All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici (e in particolare, a seguito delle comunicazioni ricevute dai consulenti queste ultime in data 2 ottobre e 14 dicembre 2018, nelle quali venivano ipotizzati i termini di massima intorno ai quali vi sarebbe potuto essere un consenso delle banche finanziatrici all'operazione), da un lato, e i principali azionisti della Società, Trevi Holding"), FSI Investimenti S.p.A. ("FS") e Polaris Capital Management LLC, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti della Società ("Polaris" e, congiuntamente a FSI, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:
(i) un aumento di capitale per cassa per euro 130 milioni, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, codice civile; e
(ii) un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici da liberarsi mediante la conversione di una parte dei crediti vantati nei confronti della Società e di sue controllate per un importo che, a tale data, anche sulla base delle sopra citate comunicazioni ricevute dagli advisor delle banche, era stato identificato in ca. euro 310 milioni in azioni ordinarie della Società di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA. Si precisa che le banche finanziatrici, cui pure l'opzione era stata reiteratamente sottoposta, hanno ritenuto di accettare la citata conversione esclusivamente a fronte dell'emissione di azioni ordinarie, e non di cc.dd. strumenti finanziari partecipativi (ai sensi dell'art 2346, sesto comma c.c.), in quanto di più semplice liquidazione in un'ottica di relativi crediti. Peraltro, l'operazione così strutturata ha comportato la disponibilità delle banche finanziatrici a convertire in equity un ammontare maggiore di crediti, da ciò derivando, sulla base del rapporto di conversione, uno stralcio implicito di circa Euro 240 milioni.
l Soci Istituzionali hanno a tal fine formalmente confermato al Consiglio di Amministrazione che assumeranno l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni (come di seguito meglio precisato), a sottoscrivere la quota di capitale per cassa di loro spettanza in virtù dei rispettivi diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato fino all'importo di massimi euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi euro 77,4 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della residua quota di capitale per cassa pari a euro 52,6 milioni verrebbe garantita, in caso di inoptato, da un consorzio di garanzia organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'ambito dell'aumento di capitale a loro riservato e da liberarsi mediante conversione di crediti. Gli impegni assunti dai Soci Istituzionali con riferimento all'attuazione e al versamento dell'aumento di capitale per cassa sono oggi regolati dall'accordo di investimento che sarà sottoscritto prima dell'Accordo di Ristrutturazione da parte di questi ultimi e della Società, e che disciplina altresì i principi relativi alla governance della Società (l'"Accordo di Investimento").
Detto aumento di capitale riservato, come detto da sottoscriversi tramite l'utilizzo in compensazione di complessivi euro 284 milioni di crediti – eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione dell'aumento di capitale per cassa – verrebbe realizzato secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante attribuzione alle banche finanziatrici di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazione dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni euro 4,5 di crediti convertiti.
Ciascuno degli impegni dei Soci Istituzionato al verificarsi di diverse circostanze che, oltre alle condizioni cui sono normalmente soggetti questo tipo di impegni, includono, fra l'altro, il completamento della Dismissione Oll&Gas e il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione da sottoporre ad omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis LF di gradimento di tutte le parti coinvolte avente ad oggetto i diversi elementi necessari per l'attuazione dell'Operazione, tra cui la definizione degli accordi sul trattamento dell'indebitamento residuo a seguito della conversione e alla eventuale nuova finanza necessaria per sostenere il Piano, nonché i nuovi principi di governance della Società e delle altre principali società del Gruppo che garantiscano una gestione professionale e indipendente. In particolare, l'azionista FSI ha subordinato il proprio impegno a che, all'Operazione, nessun azionista giunga a detenere una partecipazione di controllo nella Società.
Nelle more dei processi deliberativi delle banche finanziatrici e della definizione dei testi contrattuali, la Società ha chiesto alle banche finanziatrici stesse di estendere il termine di efficacia di standstill in scadenza il 31 dicembre 2018 sino a tutto il periodo necessario per la sottoscrizione degli accordi definitivi, nonché di astenersi dal chiedere il rimborso dell'indebitamento finanziario e mantenere l'attuale operatività delle linee di credito per cassa e per firma.
Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto del presupposti di cui all'articolo 2447 codice civile per effetto dell'accettazione dell'offerta presentata da MEL Group per l'acquisizione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, il Consiglio di Amministrazione aveva, altresì, dato mandato al Presidente e al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione degli azionisti per i provvedimenti di competenza e di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente l'Accordo di Ristrutturazione, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, valeva a dire entro il mese di aprile 2019.
La manovra oggetto di approvazione da parte del Consiglio prevedeva, inoltre, una possibile ristrutturazione del prestito obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 – 2019», per un valore di emissione di euro 50 milioni, rispetto alla quale è stato condaggio di mercato con alcuni tra i principali detentori e che è stato sottoposto all'approvazione degli obbligazionisti in tempo utile per la definizione dell'Accordo di Ristrutturazione.
Vel cosso dei primi mesi del 2019 sono proseguite le trattative con gli istituti di credito finanziatori e con tutti gli
stakeholder al fine di definire e concordare i termini dei singoli accordi e di tutte le operazioni previste nel contesto del processo di ristrutturazione ripatrimonializzazione del Gruppo Trevi. Sebbene siano stati fatti progressi sostanziali e le banche finanziatrici abbiano di fatto prorogato le condizioni dell'accordo di standstill, consentendo altresì alcuni nuovi utilizzi per cassa nonché l'emissione di alcune nuove garanzie necessarie per il sostegno finanziario del Gruppo, essendovi ancora taluni elementi in corso di definizione, il Consiglio il 1º aprile 2019 ha deiberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea che verrà convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.
11 2 maggio 2019, l'Assemblea degli obbligazionisti del prestito obbligazionario, riunitasi in seconda convocazione, ha approvato la concessione di waiver e la modifica di alcuni termini del regolamento del prestito al fine di adeguare le relative disposizioni alla situale della Società e a quanto previsto dal Piano, contribuendo in tal modo al risanamento della struttura finanziaria della Società.
Le modiche al regolamento del prestito concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla data del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi al fine di adeguarli all'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Si precisa che l'efficacia delle modifiche al regolamento del condizione risolutiva della mancata concessione dell'omologa in relazione all'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare e del mancato verificarsi del closing dell'Operazione entro il termine del 31 dicembre 2019.
In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli accordi relativi all'Operazione, ha deliberato l'approvazione della proposta definitiva di manovra finanziaria dei piani economico-finanziari, la quale è stata trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.
La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nell'Accordo di Ristrutturazione, è in linea con i principi che erano già stati fissati nella delibera dallo stesso assunta in data 19 dicembre 2018, e in estrema sintesi prevede:
Quanto al prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione nell'ambito dell'aumento di capitale, in linea con quanto previsto dal documento del 19 dicembre 2018, nonché con gli impegni assunti dai Soci Istituzionali, lo stesso e stato fissato da parte del Consiglio di Amministrazione in misura pari a Euro 0,0001 che, sulla base degli attuali valori di quotazione delle azioni, corrisponde a uno sconto sul TERP pari al 28%, in linea con i precedenti di mercato.
La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società stimata in un range tra circa 390 e 440 milioni di euro e un miglioramento della posizione finanziaria netta di circa 150-250 milioni di euro (a seconda dell'importo dell'aumento di capitale per cassa sottoscritto dal mercato).
Quanto alla Dismissione Oil&Gas, i relativi termini e condizioni sono oggi riflessi e dettagliati negli accordi implementativi della stessa (tra cui, tra gli altri, il Sale and Purchase Agreements, , il Non-Compete Agreement e l'Intercompany Commercial Agreement ), alcuni già sottoscritti alla data della presente relazione e altri che saranno sottoscritti dalla Società, Trevi S.p.A., in qualità di venditori, e da uno più veicoli integralmente controllati da MEIL Group, in qualità di acquirenti (gli "Accordi Dismissione Oil&Gas").

Ad oggi, in estrema sintesi i principali indicatori patrimoniali e economico-finanziari della Società sono i seguenti;
(in migliaia di Euro)
| 31/12/2017 | |
|---|---|
| Valore della produzione | 28.261 |
| Ricavi Totali | 28.261 |
| Valore Aggiunto | 16.479 |
| % sui Ricavi Totali | 58,31% |
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) | 11.225 |
| % sui Ricavi Totali | 39,72% |
| Risultato Operativo (EBIT) | 4.726 |
| % su Ricavi Totali | 16,72% |
| Risultato netto di Gruppo | (355.265) |
| % sui Ricavi Totali | -1257,10% |
| Investimenti lordi | 3.784 |
| Capitale investito netto | 172.908 |
| Posizione finanziaria netta | (300.283) |
| Patrimonio Netto | (127.376) |
| Risultato operativo netto / Capitale investito netto (R.O.I.) | -205,46% |
| Risultato netto / Patrimonio netto tot. (R.O.E.) | 278,91% |
| Risultato operativo netto / Ricavi Totali (R.O.S.) | 16,72% |
| Posizione finanziaria netta / Patrimonio netto (Debt / Equity) Equity) | (2,4) |
Tali indicatori confermano che, al fine di superare l'attuale situazione di crisi in cui la Società e in generale il Gruppo attualmente versano, è necessario attuare l'Operazione sopra descritta necessaria per garantire il presupposto della continuità aziendale.
Ad esito dell'attuazione della base di quanto previsto dal Piano, è previsto infatti che entro l'esercizio 2020, il Gruppo raggiunga target finanziari e patrimoniali coerenti con quelli dei principali competitor di mercato, come individuati dal Consiglio di Amministrazione.
Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla direzione della Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.
In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2017 (che viene approvato solo in data 15 luglio 2019 anche in considerazione del fatto che, precedentemente a tale data non era stato possibile accertare il presupposto della continuità), il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
La direzione aziendale, nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, ha tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento
del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati all'implementazione della suesposta di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché all'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza del presupposto della continuità aziendale richiede il verificarsi delle seguenti circostanze, per loro natura incerte, entro l'esercizio 2019:
Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie a valutare la ragionevolezza del verificarsi di cui sopra che rappresentano delle significative incertezze che possono far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ritenendo appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:
con riferimento al precedente paragrafo A:
1.
Si ricorda inoltre che l'assemblea degli obbligazionisti del prestito obbligazionario ha già approvato nei primi
giorni del mese di maggio 2019 le modifiche ai termini e alle condizioni del prestito obbligazionario alla luce del nuovo piano industriale e della situazione attuale della Società. La delibera è esclusivamente soggetta ad alcune condizioni risolutive, quali la mancata omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione e il mancato perfezionamento delle operazioni previste al closing dello stesso entro il 31 dicembre 2019. Tale elemento non è stato, pertanto, considerato tra gli eventi dai quali dipendono le considerazioni circa la continuità aziendale, in quanto appare già essere stato risolto tramite l'adozione della suddetta delibera da parte dei detentori del prestito, fermo restando che, laddove il closing dell'Operazione non dovesse verificarsi entro il 31 dicembre 2019, la delibera assunta diverrebbe inefficace, e il prestito diventerebbe immediatamente esigibile.
Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese e da intraprendere. In sintesi, nel corso del 2019 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari ad Euro 434 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso baloon al 31.12.2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.
Va dato atto che l'esistenza ed il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione o di produzione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l'attività e ogni altro costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzazione dei costi inerenti l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.
Le vite utili per categoria di beni sono le seguenti:
| CATEGORIA CESPITI | ALIQUOTA |
|---|---|
| Terreni | Vita utile illimitata |
| Fabbricati industriali e civili | 5% |
| Mobili e arredi | 12% |
| Macchine elettroniche | 20% |
| Attrezzature di perforazione e fondazione | 7,50% |
| Attrezzature generiche | 10% |
| Automezzi | 18,75% |
| Attrezzature varie e minute | 20% |
l criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.
l costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua.
ll valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. Qualora si rilevino indicatori che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile viene svolto l'impairment test. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della stessa.
l contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo. Tale impostazione implica che:
l beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.
l contratti di leasing nei quali il locatore terzo conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativo ed i relativi canoni sono imputati al conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.
l contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Locatore tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi.
Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate al costo di aroduzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value del prezzo par acquisire l'attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo.
l diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e software sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo la vita utile attesa pari a 5 esercizi, salvo non siano riscontrate significative perdite di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative, così come stabilito dallo IAS 38.
Sono imprese controllate le imprese su cui TREVI - Finanziaria S.p.A. ha autonomamente il potere di determinare le scelte strategiche dell'impresa al fine di ottenerici. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando si detiene, direttamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria consideri voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili.
Sono imprese collegate le imprese su cui TREV - Finanziaria Industriale S.p.A. esercita un'influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell'impresa, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili; l'influenza notevole si presume quando Trevi – Finanziaria Industriale S.p.A. detiene, direttamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria.
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate al costo d'acquisto eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale o di riserve di capitale ovvero in presenza di perdite di valore determinate applicando il cosiddetto "impairment test". Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che avevano originato le svalutazioni.
ll valore contabile di queste partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile.
Le partecipazioni in altre imprese minori per le quali non è disponibile una quotazione di mercato sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite di valore.
Una perdita di valore si origina ogniqualvolta il vn'attività sia superiore al suo valore recuperabile. Ad ogni data di bilancio viene accertata l'eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l'esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell'attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell'eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l'uso e le attività rilevate nell'esercizio in corso, l'impairment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.

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Le attività e passività finanziarie sono trattate secondo lo IAS 39 e classificate nelle seguenti categorie:
La Società determina la classificazione delle attività finanziarie all'atto dell'acquisizione; la rilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi di transazione; per data di acquisizione e cessione si intende la data di regolamento.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarita contropartita conto economico e le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value, le attività finanziarie detenute fino alla scadenza nonché i prestiti e altri crediti finanziari sono valutati al costo ammortizzato con il metodo del tasso d'interesse effettivo come disciplinato dallo IAS 39.
Gli utili e le perdite derivanti da variazioni di fair value delle attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività disponibili per la cessione sono rilevati a Patrimonio Netto.
l fair volue delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l'utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell'emittente. Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.
A ciascuna data di bilancio, è verificata la presenza di indicatori di valore e l'eventuale svalutazione è contabilizzata a conto economico.
Le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato.
l crediti e le altre attività finanziarie a lungo termine sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.
Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.
I crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.
l crediti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo: tale valore approssima il costo ammortizzato. Se espressi in valuta, i crediti sono valutati al cambio di fine periodo.
lnoltre in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.
Le operazioni di cessione di crediti pro-solvendo e le cessioni pro-soluto che non rispettano i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, in quanto non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici, rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti a terzi.
Le disponibilità liquide sono rappresentate dal saldo di cassa, dei depositi a vista presso le banche di relazione e da investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 3 mesi) comunque facilmente convertibili in quantità note di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore.
Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche, altre attività finanziarie a breve ad alta liquidità, con scadenza originaria non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei del passivo corrente.
La posta è rappresentata dal capitale sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riacquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo e il valore nominale.
· Riserva azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patricolare il valore nominale delle azioni proprie è contabilizzato in riduzione del capitale emesso, mentre l'eccedenza del valore di acquisto rispetto al valore nominale è rilevato in apposita riserva di patrimonio netto. Nessun utile (perdita) è rilevata a conto economico per l'acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.
· Riserva di fair value
La posta accoglie le variazioni di fair value, al netto delle partite contabilizzate al fair value con contropartita patrimonio netto.
Altre riserve
Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica, dalla riserva straordinaria e dalla riserva per conversione obbligazioni.
· Utili (perdite) portati a nuovo incluso l'utile (perdita) dell'esercizio
La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né accantonata a riserva ed i trasferimenti da altre iserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All'interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell'esercizio.
Sono inizialmente rilevati al costo che, alla data di accensione, risulta pari al fair value del corrispettivo ricevuto al netto bell'oneri accessori di transazione, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
, lani al benefici a g
La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine za oso.
Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici definiti determinati nell'esistenza e nell'ammontare nepperty.
ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo ma mono nella unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell'attualizzazione dell'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando a inno il te libresconto). L'ammontare dell'obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali relative a programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono contabilizzate nel conto economico complessivo e di l'esercizio in cui si verificano. Per i piani a contribuzione definita la Società versa contributi a fondi pensionistici sia nell'este privati su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. I contributi sono riconosciuti come costo del lavoro.
A partire dal 1 gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i ellovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche integrative da lui prescelte oppure mantenuti in azienda.
manterito in 22.
Si precisa che ai fini del calcolo attuariale, con riferimento sia all'esercizio 2016 sia all'esercizio 2017, è stato utilizzato un to provinci
tasso di sconto determinato ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2016.
l grincipali dirigenti e alcuni managers della Società possono ricevere parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 gli stessi sono da considerarsi piani regolati con strumenti pesentativi di capitale (cosidetti "equity settled"). La maturazione del diritto al pagamento è correlata ad un periodo r pri
di vesting durante il quale i managers devono svolgere la loro attività come dipendenti. Pertanto, nel corso del periodo di ar rosso o rostino
costo con contropartita un'apposita riserva del patrimonio netto. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. In particolare, il costo, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio
netto.
l fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l'impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l'impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente
Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto dell'attualizzazione è rilevante, l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.
Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; è fornita tuttavia informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.
La Società ha adottato una Risk Policy di Gruppo. La rilevazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).
Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico. In caso di designazione dello strumento di copertura come Foir Value Hedge, sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumente dal criterio di valutazione adottato per quest'ultimo.
ln caso di designazione dello strumento di copertura come Cash Flow Hedge viene sospesa a Patrimonio Netto la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a Patrimonio Netto sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizi in cui l'attività o la passività coperta influenza il conto economico. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzate alla data di negoziazione.
l ricavi sono valutati al fair value dei corrispettivi ricevuti o spettanti. In generale, i ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici dell'operazione saranno goduti dall'impresa e il loro valore, nonché i costi sostenuti o da sostenere per l'operazione possano essere attendibilmente determinati.
I ricavi derivanti dalla cessione dei beni sono rilevati, al momento dei rischi e dei benefici che solitamente avviene con la spedizione, al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante tenuto conto del valore di eventuali sconti.
I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di completamento, definita sulla base del lavoro svolto.
l costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunque secondo il principio della competenza temporale.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenendo conto del tasso effettivo
I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
Le imposte dell'esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazione della normativa fiscale vigente.
Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione) riduca (aumenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali di operazioni o altri fatti sono rilevati, a conto economico o direttamente a Patrimonio Netto, con le medesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale. Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli "Altri costi operativi".
A partire dall'esercizio 2006 e alla data odierna, per rinnovi triennali, la Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate, dirette e indirette, italiane hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.).
Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. funge da Società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di Società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Ciascuna Società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla Società consolidante il reddito imponibile o perdita fiscale). Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. rileva un credito nei confronti delle Società che apportano redditi imponibili, pari all'IRES da versare. Per contro, nei confronti delle Società che apportano perdite fiscali, Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.
Le operazioni in valuta sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data dell'operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazione alla data di rendicontazione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e reative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/lsvap n° 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.
L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali lo stato patrimoniale, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.
35
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.
Copia del presente bilancio, della relazione sulla gestione, della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della relazione e di quella degli organi di controllo, sarà depositata presso la sede sociale, sul sito internet www.trevifin.com, presso la Borsa Italiana S.p.A. e presso il Registro delle Imprese nei termini di normativa.
Nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora obbligatoriamente in vigore.
| EU effective date | Date of endorsement |
Date of publication in the Official Journal |
||
|---|---|---|---|---|
| IASB AND IFRS IC DOCUMENTS | ||||
| Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle (issued on 8 December 2016) |
1 January 2017 1 January 2018 |
7 febbraio 2018 | 8 febbraio 2018 | |
| Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative (issued on 29 January 2016) | 1 gennaio 2017 | 6 novembre 2017 | 9 novembre 2017 | |
| Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (issued on 19 January 2016) |
1 gennaio 2017 | 6 novembre 2017 | 9 novembre 2017 |
Non ci sono effetti dall'applicazione di nuovi principi contabili.
| IFRS STANDARDS2 AND INTERPRETATIONS | ISSUE DATE | ||
|---|---|---|---|
| IFRS 17 Insurance Contracts | 18 May 2017 | ||
| AMENDMENTS | ISSUE DATE | ||
| Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards | 29 March 2018 | ||
| Amendment to IFRS 3 Business Combinations | 22 October 2018 | ||
| Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material | 31 October 2018 |
36
Il Gruppo ha valutato l'impatto delle modifiche, emendamenti ed interpretazioni ai Principi Contabili omologati non adottati in via anticipata o in corso di omologazione. In particolare:
| IASB AND IFRS IC DOCUMENTS | EU effective date | Date of endorsement | Date of publication in the Official Journal |
|
|---|---|---|---|---|
| Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle (issued on 12 December 2017) |
1 gennaio 2019 | 14 marzo 2019 | 15 marzo 2019 | |
| Amendments to IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement (issued on 7 February 2018) |
1 gennaio 2019 | 13 marzo 2019 | 14 marzo 2019 | |
| Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (issued on 12 October 2017) |
1 gennaio 2019 | 8 febbraio 2019 | 11 febbraio 2019 | |
| IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments (issued on 7 June 2017) |
1 gennaio 2019 | 23 ottobre 2018 | 24 ottobre 2018 | |
| IFRIC 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (issued on 8 December 2016) |
1 gennaio 2018 | 28 marzo 2018 | 3 aprile 2018 | |
| Amendments to IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation (issued on 12 October 2017) |
1 gennaio 2019 | 22 marzo 2018 | 26 marzo 2018 | |
| Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property (issued on 8 December 2016) |
1 gennaio 2018 | 14 marzo 2018 | 15 marzo 2018 | |
| Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions (issued on 20 June 2016) |
1 gennaio 2018 | 26 febbraio 2018 | 27 febbraio 2018 | |
| Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts (issued on 12 September 2016) |
1 gennaio 2018 | 3 novembre 2017 | 9 novembre 2017 | |
| Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (issued on 12 April 2016) |
1 gennaio 2018 | 31 ottobre 2017 | 9 novembre 2017 | |
| IFRS 16 Leases (issued on 13 January 2016) | 1 gennaio 2019 | 31 ottobre 2017 | 9 novembre 2017 | |
| IFRS 9 Financial Instruments (issued on 24 July 2014) | 1 gennaio 2018 | 22 novembre 2016 | 29 novembre 2016 | |
| IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (issued on 28 May 2014) including amendments to IFRS 15: Effective date of IFRS 15 (issued on 11 September 2015) |
1 gennaio 2018 | 22 settembre 2016 | 29 ottobre 2016 |
IFRS 9 - Il principio "IFRS 9 – Financial Instruments", emesso, nella sua versione definitiva, il 24 luglio 2014, sostituisce lo "IAS 39 – Financial Instruments: Recognition and Measurement".
Ai fini della classificazione e valutazione delle attività finanziarie (tra cui anche gli strumenti di debito presenti all'interno del bilancio del Gruppo rientranti nell'ambito di applicazione del principio IFRS 9), queste sono classificate, sulla base del business model (i.e. il modo in cui il Gruppo gestisce le attività finanziarie al fine di generare i flussi di cassa) e delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa (i.e. SPPI test, "Solely payment of principal and interest"), in una delle seguenti categorie:
to collect and sell). Le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita OCI, per poi essere rilasciate a Conto economico in sede di derecognition;
fair value con contropartita Conto economico (FVTPL - fair value through profit or loss), come categoria residuale, per le attività che non sono detenute in uno dei business model di cui sopra. In tal caso, le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita il Conto economico.
Sulla base dei sopra richiamati nuovi criteri introdotti dall'IFRS 9 (i.e. SPPI test e business model) sono state verificate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari presenti in bilancio.
L'analisi, svolta sulla base dei fatti e delle circostanze note al momento della rilevazione iniziale delle attività, ha condotto a confermare che tutti i flussi finanziari contrattuali su strumenti di debito sono costituti esclusivamente da capitale e interessi.
La società stima che l'applicazione dell'IFRS 9 non avrà un impatto significativo e che non interverranno variazioni nella classificazione delle attività finanziarie detenute.
L'adozione dell'IFRS 9 ha sostanzialmente modificato la contabilizzazione delle per riduzione di valore delle attività finanziarie sostituendo l'approccio delle perdite sostenute dallo IAS 39 con un approccio di perdito attesa (Expected Credit Loss - ECL).
L'Expected Credit Loss si basa sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che il Gruppo si aspetta di ricevere. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali.
Nello specifico, il modello prevede:
Per i crediti commerciali, ad eccezione di quelli con componente finanziaria è applicato il cosiddetto Simplified Approach previsto dal IFRS 9, determinando le perdite attese su un orizzonte corrispondente all'intera vita del credito ed effettuando una valutazione specifica delle singole controparti debitrici, tenendo conto anche dello specifico contesto normativo e regolatorio di riferimento, mediante informazioni quantitative market-based e qualitative interne. La valutazione specifica deriva, principalmente, dall'utilizzo di parametri specifici per la singola controparte, che sono: la previsione teorica di default della controparte (la cd "Probability of Default", "PD") e la capacità di recupero dell'attività nel caso in cui detto default si verifichi (la c.d. "Loss Given Default", "LGD").
In considerazione dello specifico mercato di riferimento e del contesto normativo e regolatorio di settore, nonché delle aspettative di recupero, ai fini della determinazione delle perdite attese, è stata applicata una definizione di default pari a 360 giorni di scaduto, in quanto effettiva indicazione di incremento significativo del rischio di credito. Pertanto, le attività finanziarie scadute da oltre 360 giorni, generalmente, sono considerate come in default.
Per tutte le altre attività finanziarie diverse dai crediti contract assets e lease receivables è applicato l'approccio generale basato sul monitoraggio dell'andamento del rischio a partire dall'origination. Il calcolo
dell'expected credit loss, quindi, considera un orizzonte temporale di 12 mesi nel alla data di chiusura contabile non si sia manifestato alcun incremento significativo del rischio di credito, ovvero un miglioramento della qualità del credito; in caso contrario, l'orizzonte temporale di riferimento per il calcolo sarà l'intera vita dell'attività, secondo un approccio lifetime.
IFRS 15 - L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 e modificato nell'Aprile 2016 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Dall'analisi derivante dalla nuova applicazione sul bilancio gli impatti non sono risultati significativi.
IFRS 16 - L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituirà lo IAS 17 Leasing, I'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27.
L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la presentazione e l'informativa dei leasing (contratti che danno il diritto all'utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di «scarso valore» (ad esempio i personal computer, fotocopiatrici, etc.) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.
L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2019 (il processo di omologa da parte della UE è a tutt'oggi ancora in corso). E consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Dalle prime analisi risulta un impatto di utilizzo del bene in leasing) all'1 gennaio 2019 pari a 397 migliaia di Euro. la quota di passività divisa tra breve e lungo termine è rispettivamente di 184 migliaia di Euro e 213 migliaia di Euro.
Ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico, si riporta che al 31 dicembre 2017 e alla data di redazione del presente bilancio, TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. è indirettamente controllata da I.F.I.T. S.r.l. (Società con sede a Cesena) e direttamente controllata dalla Società italiana TREVI Holding SE, Società controllata da I.F.I.T. S.r.l.
Relativamente all'informativa societaria, ex art. 2497 del Codice Civile, relativa all'attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da Società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2017 e alla data del presente bilancio la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad direzione e coordinamento da parte di Società controllanti.
La Sgereta, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il
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bilancio consolidato di Gruppo), ed esercita ai sensi dell'art. 2497 del C.C., l'attività di direzione e coordinamento dell'attività delle Società direttamente controllate:
La Società ha adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo (cosiddetto Modello 231) finalizzato a:
Il Modello opera attraverso il monitoraggio delle operazioni soggette a rischi di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, introducendo presidi di controllo specifici che sono richiamati e resi operativi all'interno delle procedure/policy aziendali.
Il Modello contiene misure atte a ridurre i potenziali rischi di non conformità rispetto alle disposizioni del D.Lgs 231/01. Per quanto attiene i rischi corruzione, i controlli previsti dal Modello sono coordinati e coerenti con il Sistema di Compliance Anti-Corruzione.
Un organismo di controllo indipendente, l'Organismo di Vigilanza, controlla l'effettiva attuazione e l'osservanza del Modello. La Società ha messo a disposizione dei dipendenti un indirizzo di posta elettronica per comunicare direttamente con l'Organismo di Vigilanza, garantendo al segnalante la riservatezza e la protezione da qualunque forma di ritorsione. Il sistema adottato è conforme alle previsioni della L. 179/2017.
Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)
ll 25 maggio 2018 è diventato efficace il Regolamento generale per la protezione dei dati personali (Regolamento UE n. 2016/679 - General Data Protection Regulation – GDPR). Il Regolamento è direttamente applicabile in tutti gli Stati dell'Unione Europea e in Italia sostituisce le disposizioni del codice privacy incompatibili. Al fine di garantire - nell'ambito delle Società del Gruppo - la conformità dei trattamenti dei dati personali al GDPR, la Società ha realizzato gli interventi previsti dal piano di adeguamento.
In particolare, le attività svolte hanno comportato:
Agreement (DPA) a soggetti terzi che trattano i dati personali per conto del titolare del trattamento (es. fornitori di servizi quali il medico competente, gestore di servizi IT, etc.). I principali fornitori della Società e del Gruppo hanno già sottoscritto tali DPA;
È stato quindi definito uno specifico progetto formativo finalizzato a sensibilizzare le diverse funzioni aziendali ed a illustrare le policy e procedure emesse per l'applicazione del GDPR.
La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui la Società è esposta, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.
Le attività finanziarie della Società sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, derivanti direttamente dall'attività operativa.
Le passività finanziarie comprendono invece finanziari e debiti per leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l'attività operativa e di sviluppo internazionale.
I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di interesse, dal rischio di tasso di cambio, dal rischio di liquidità e da quello di credito.
La Società svolge un'attività di monitoraggio dei rischi finanziari sopra illustrati, intervenendo, se necessario, anche mediante l'utilizzo di strumenti finanziari al fine di mitigare/ridurre tali rischi al minimo. Gli strumenti finanziari derivati vengono effettuati per la gestione del rischio di cambio sugli strumenti denominati in valute diverse dall'Euro e per la gestione del rischio di interesse sui finanziamenti a tasso variabile.
La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso variabile viene individuata dalla Società a livello consolidato.
Nei paragrafi seguenti sono esposte alcune sensitivity andlysis volte a misurare l'impatto di potenziali scenari su alcuni dei rischi a cui la Società è esposta.
È il rischio che l'impresa, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, non riesca a far fronte ai pagamenti previsti, determinando così un impatto sul risultato economico nel caso in cui sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a forte rischio l'attività aziendale.
Come illustrato nel paragrafo "Continuità aziendale", nel corso del 2017 si è manifestato una crisi di liquidità che ha comportato la sospensione del interessi e di ogni rimborso capitale dei finanziamenti in essere. A seguito di tale situazione e nelle more della sottoscrizione di un accordo di standstill richiesto al Ceto Bancario in data 19 maggio 2017 e come illustrato nel paragrafo "Eventi successivi" finalizzato solo nel secondo semestre 2018, gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. hanno riclassificato la quasi totaltà di finanziamento (mutui) a breve termine a causa dei covenant non rispettati.
Con riferimento alle linee di cassa a breve termine, la Società e il Gruppo hanno continuato ad operare secondo le modalità in essere prima del 19 maggio 2017.
l finanziamenti bancari della Società capogruppo alla fine dell'esercizio sono così ripartiti tra breve e lungo termine:
| Finanziamenti a breve termine | Finanziamenti a medio lungo termine | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni | 31/12/2017 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni | |||
| Totale | 422.918.270 | 375.374.710 | 47.543.560 | Totale 10.076.147 | 47.148.060 | (37.071.912) |
La tabella seguente riporta il totale delle passività finanziamenti bancari ancari anche i derivati passivi, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:
| Passività finanziarie a breve termine | Passività finanziarie medio lungo termine | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni | 31/12/2017 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni | |||
| Totale | 435.872.178 | 385.401.730 | 50.470.447 | Totale 39.544.718 | 87.337.668 | (47.792.950) |
L'esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d'interesse di mercato è connessa ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.
È' policy di Gruppo concludere le operazioni di funding a tasso variabile e successivamente valutare se coprire il rischio di tasso di interesse convertendo un'esposizione a tasso variabile in un'esposizione a tasso fisso attraverso in contratto in derivati. Per far ciò, sono stati stipulati contratti di Interest Rate Swap in cui il Gruppo accetta di scambiare, ad intervalli definiti, la differenza tra tasso d'interesse fisso e tasso di interesse variabile calcolata con riferimento ad un capitale nozionale predefinito.
In data 1º Luglio 2014 il Consiglio di Amministrazione della Società capogruppo Trevi – Finanziaria Industriale SpA ha autorizzato la strutturazione ed esecuzione di emissione di un prestito obbligazionario denominato "Minibond 2014-2019" per un importo pari a Euro 50 milioni. Lo strumento è stato collocato sul mercato EXTRA MOT PRO di Borsa Italiana, dal 28 luglio 2014 ed è a tasso fisso.
| 31/12/2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tasso Fisso | Tasso Variabile | Totale | ||||
| Finanziamenti e Leasing | 56.439.333 | 368.276.067 | 424.715.400 | |||
| Prestito Obbligazionario | 50.000.000 | 50.000.000 | ||||
| Totale Passività Finanziarie | 106.439.333 | 368.276.067 | 474.715.400 | |||
| % | 22% | 78% | 100% |
| 31/12/2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | Tasso Variabile | Totale | ||||
| Disponibilità Liquide | 7.069.643 | 7-069-643 | ||||
| Altri Crediti Finanziari | 168.067.127 | 168.067.127 | ||||
| Totale Attività finanziarie | 168.067.127 | 7.069.643 | 175.136.770 | |||
| % | ಕಿಳಿಸ | 4% | 100% |
Al 31 dicembre 2017, considerando l'effetto di tali contratti, il 22% dei finanziamenti della Società risultano essere a tasso fisso.
Al 31 dicembre 2017, Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ha in essere due contratti di Swap su tasso di interesse stipulati con controparti finanziarie di primario stando di natura di copertura, la società non applica l'opzione del trattamento hedge accounting, rilevando le valore equo a conto economico. Il totale nozionale coperto in origine era pari ad 40 milioni di Euro ed al 31 dicembre 2017 il valore coperto è complessivamente pari a 17.333 migliaia di Euro, con scadenza 2020.
| Strumenti Derivati Copertura Rischio Tasso | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Strumento | Importo Originario |
Importo Residuo |
Scadenza | MTM in Euro | |||
| IRS | 40.000.000 | 17.333.333 | 2020 | -701.496 |
Il fair value di tali contratti al 31 dicembre 2017 risulta negativo per 701 migliaia di Euro.
Al fine di misurare il rischio connesso al tasso d'interesse è stato simulato uno "stress test" nell'andamento dell'Euribor di riferimento relativo ai finanziamenti passivi a tasso variabile ed ai depositi attivi in essere al 31 dicembre 2017. Da tale esercizio è emerso che un innalzamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni,
comportato un peggioramento degli oneri finanziari netti di Euro, così come un abbassamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni, comportato un miglioramento degli oneri finanziari netti di circa 969 migliaia di Euro.
Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:
| Rischio Tasso Interesse | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Euro min | -50 bps | PFN 31.12.17 |
+50 bps | ||||
| Depositi e attività liquide | (876) | 174.257 | 175.133 | 876 | 176.009 | ||
| Debito Bancario e Strumenti Derivati | 1.636 | (432.059) | (433.695) | (1.636) | (435.332) | ||
| Debiti verso Società di Leasing | 209 | (41.512) | (41.721) | (209) | (41.930) | ||
| Totale PFN | ਰਵਰ | (299.314) | (300.283) | (aea) | (301.252) |
La Società è esposta al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali della stessa. L'esposizione al rischio della Società è di natura transattiva ovvero derivante da variazioni del tasso di cambio intercorrenti tra la data in cui un impegno finanziario tra controparti diventa altamente probabile e/o certo o e la data di regolamento dell'impegno, variazioni che determinano uno scostamento tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi.
La Società valuta regolarmente la propria esposizione al rischio dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti in valuta, la vendita/acquisto a termine di valuta e l'utilizzo di strumenti finanziari derivati.
La Società non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IAS 39, le loro variazioni di fair volue sono contabilizzate a conto economico come oneri / proventi finanziari.

Nello specifico, la Società gestisce il rischio di cui si è fornita una descrizione sopra. L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva principalmente da rapporti intragruppo che la Società detiene. Il rischio maggiore è determinato dalla presenza di rapporti in Dollaro Statunitense e in divise ad esso agganciate.
ll fair value di un contratto a terminato come differenza tra un cambio a termine del contratto e quello di un'operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.
Al fine di valutare l'impatto di una variazione nel tasso di cambio Euro/Usd é stata impostata una sensitivity and/sis simulando variazioni verosimili del rapporto di cambio sopra indicato.
Le poste contabili ritenute significative ai fini dell'analisi sono: Crediti e Debiti intragruppo, Debiti Commerciali, Debiti Finanziari, Cassa e disponibilità liquide, Strumenti Finanziari Derivati. I valori di tali poste sulle quali è stata eseguita la sensitivity analysis sono quelli al 31 dicembre 2017. L'analisi si è focalizzata sulle sole partite denominate in valuta differente dall'Euro.
Considerando un deprezzamento del Dollaro USA nei confronti dell'Euro del 5%, l'impatto sul Risultato Ante Imposte derivante da tale svalutazione sarebbe, a parità di tutte le altre condizioni, di circa 1.486 migliaia di USD negativi. Un apprezzamento del Dollaro USA del 5% determinerebbe, a parità di tutte le altre condizioni, un impatto sul Risultato ante Imposte di circa 1.642 migliaia di USD positivi.
Tale impatto è riconducibile principalmente alla variazione dei rapporti commerciali intragruppo.
ll rischio di credito rappresenta la possibilità che il debitore non sia in grado di adempiere ai suoi obblighi di pagamento di interessi e di rimborso di capitale.
La quasi totalità dei crediti commerciali della Società è rappresentata da crediti verso Società controllate.
ln relazione agli strumenti finanziari nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare, la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti ivelli:
Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi da dati di mercato osservabili;
Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti da dati di mercato osservabili.
Nelle tabelle che seguono sono riportate, per le attività e le passività al 31 dicembre 2017 e in base alle categorie previste dallo IAS 39 le informazioni integrative su sensi dell'IFRS7 e i prospetti degli utili e delle perdite. Sono escluse le Attività non correnti destinate ad essere cedute e le Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
Legenda Categorie IAS 39
| Attività possedute fino a scadenza | HtM | |
|---|---|---|
| Disponibili per la vendita | Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato e partecipazioni |
AFS |
| Passività al costo ammortizzato | FLAC | |
| Attività e passività al fair value rilevato a conto economico possedute per la negoziazione |
FV | |
| Derivati di copertura | HD |
| Classi IAS 39 | Note | 31/12/2017 | Fair Value a Patrimonio Netto |
Fair Value a Conto Economico |
Effetto a Conto Economico |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | AFS | 3 | 151.205 | |||
| Altri crediti finanziari lungo termine |
AFS | 5 | 168.067.127 | |||
| Totale Attività Finanziarie non correnti |
168.218.332 | |||||
| Disponibilità liquide | EV | 10 | 7.069.643 | |||
| Totale Attività Finanziarie correnti |
7.069.643 | |||||
| TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE | 175.287.975 | |||||
| Finanziamenti a lungo termine | FLAC | 12 | 10.076.147 | 327.068 | ||
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine |
FLAC | 13 | 29.468.571 | 1.102.554 | ||
| Totale Passività Finanziarie non correnti |
39.544.718 | 1.429.622 | ||||
| Finanziamenti a breve termine | FLAC | 21 | 422.918.270 | 13.727.784 | ||
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine |
FLAC | 22 | 12.252.412 | 1.560.972 | ||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine |
HtM | 14 | 701.496 | 701-496 | 490.238 | |
| Totale Passività Finanziarie correnti |
435.872.178 | 701.496 | 15.778.994 | |||
| TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE | 475.416.896 | 701.496 | 17.208.616 |
La seguente tabella evidenzia le attività e le passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2017, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
| Classi IAS ਤਰੇ |
Note | 31/12/2017 | Gerarchia del Fair Value | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| PASSIVITA' | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | HtM | 21 | 701.496 | 701.496 | ||
| Totale passività finanziarie correnti | 701.496 | 701.496 | ||||
| Totale passività finanziarie | 701.496 | 701.496 |
Con riferimento al 31 dicembre 2017 il Management ha proceduto alla verifica dei valori di iscrizione delle partecipazioni detenute da Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (pari al 98,25%), in Petreven S.p.A. (pari al 78,38%), in Trevi S.p.A. (pari al 99,78%), in Soilmec S.p.A. (pari al 99,92%) e in Trevi Energy S.p.A. (pari al 100,00%).
L'impairment test sulle predette partecipazioni di controllo e stato condotto partendo dal valore recuperabile, nell'accezione di fair value less costs to sell'accezione di value in use per gli altri comparti, e stimando gli Equity Value delle singole Legal Entities in considerazione dei Surplus Assets rilevati e della Posizione Finanziaria Netta al 31.12.2017 comprensiva dei fondi rischi assimilati a debito. Successivamente si è proceduto al confronto fra l'Equity Value, così determinato, e il valore di ciascuna partecipazione.
Più in particolare, con riferimento alla divisione Oil & Gas del Gruppo Trevi, e quindi alle Società Drilmec S.p.A. e Petreven S.p.A., considerato che alla data del 31.12.2017 non si era in possesso di un piano formalmente approvato, nella determinazione del valore recuperabile ai sensi dello IAS 36 è risultato necessario fare esclusivo riferimento al fair value al netto dei costi di vendita. La stima del foir value delle Società Drillmec S.p.A. è stata quindi sviluppata secondo il criterio di mercato indicato dall'IFRS 13, sulla base degli input informativi a disposizione nonché sulla base dell'unico Piano aggiornato a disposizione (Piano 2018 - 2022 di maggio 2018). Tale criterio valutativo, anziché pervenire ad un "valore economico obiettivo" dell'asset, indica direttamente un "valore di mercato" dello stesso, determinato facendo riferimento all'EBITDA e applicando allo stesso, per moltiplo EV/EBITDA calcolato quale media semplice (senza gli estremi) dei rapporti fra Enterprise Value ed EBITDA di un campione di società comparabili (comparables). Tale moltiplicatore medio individuato è stato poi abbattuto del 20% al fine di considerare la minor capitalizzazione delle due Società rispetto ai comparables quotati, come è solito nella prassi valutativa. Per coerenza, si è poi proceduto applicando: all'EBITDA normalizzato¹ 2019² della Società Drillmec S.p.A. il multiplo medio 2019 abbattuto e all'EBITDA normalizzato³ 2018 della Società Petreven S.p.A. il multiplo medio 2018 abbattuto. Successivamente l'Equity Value delle predette Società Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. è stato determinato sommando all'Enterprise Value, calcolato come sopra, i Surplus Assets rilevati e sottraendo la Posizione Finanziaria Netta al 31.12.2017 comprensiva dei fondi rischi assimilati a debito.
Infine si è quindi proceduto al confronto fra l'Equity Value, così determinato, e il valore di carico di cascuna partecipazione della divisione Oil&Gas.
Per contro, l'impoirment test sulle partecipazioni (Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. e Soilmec S.p.A.) e della partecipazione Trevi Energy è stato condotto partendo dal valore recuperabile, nell'accezione di value in use, determinato tramite l'attualizzazione dei flussi di piano industriale di ciascuna Legal Entities, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36.
Tale metodo si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un'azienda ad una certa data (nel presente caso, il 31 dicembre 2017) sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:
Ai fini dell'esecuzione dell'impairment test sono state utilizzate le previsioni dei flussi finanziari scaturenti dall'Actual 2017 e dai Piani 2018 - 2022 elaborati per le Società Trevi S.p.A. con il supporto dell'advisor industriale e
3 Idem.
1 Ovvero debitamente rettificato per le componenti straordinarie e non ripetibili.
2 È stato preso a riferimento l'EBITDA 2019 in quanto l'EBITDA 2018 essendo negativo non sarebbe stato rappresentativo,
approvati in data 19 dicembre 2018, nonché dal Piano 2018 - 2022 della Società Trevi Energy S.p.A. elaborato a maggio 2018.
Considerato che i Principi Contabili Internazionali prevedono la possibilità di tenere conto degli effetti positivi di eventuali ristrutturazioni (benefici/savings) nella stima del valore d'uso della Leggi Entity soltanto qualora il bilancio al 31.12.2017 tenga conto dei corrispondenti costi accantonati e che nei predetti Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. i principali accantonamenti legati alle ristrutturazioni sono previsti nelle annualità 2018 e, soprattutto 2019, mancando i presupposti per l'accantonamento al 31.12.2017, le ristrutturazioni e i relativi benefici prospettici sono state escluse dalla stima del valore d'uso delle Società.
Ciò premesso, il flusso monetario atteso è stato costruito sulla base dei dati economici e patrimoniali rilevati nei Piani 2018 – 2022 di ciascuna Società nonché sulla base dei dati Actual 2017. Più in particolare, partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun periodo, sono state calcolate e sottratte figurative ad aliquota piena e successivamente sommati i componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti e accantonamenti, determinando il "flusso finanziario della gestione operativa corrente", interpretabile come un flusso monetario "potenziale"; infatti, l'ammontare effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente risente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli operativi (crediti commerciali, rimanenze, debiti verso il personale, ecc.) – variazioni di Capitale Circolante Netto. Il flusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione anche gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso – c.d. CAPEX -.
Per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC», determinato secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model), distinto in base ai settori di attività di ciascuna Società: settore «Foundations» (Trevi S.p.A.) e «Energie Rinnovabili» (Trevi Energy S.p.A.). Nel primo caso, ovvero per il settore «Foundations», il WACC è stato determinato nel 10,36%, mentre nel secondo caso, ovvero per il settore «Energie Rinnovabili», il WACC è stato determinato nel 7,43%. Le singole variabili sono state desunte come segue:
structura finanziaria: determinata quale media dei comparables già considerati per la definizione del beta.
Per gli anni successivi al 2022, i flussi di cassa delle Società sono stati calcolati sulla base di un Terminal Value determinato proiettando in perpetuity l'EBIT normalizzato dell'ultimo anno di piano esplicito (2022), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. Per le Società Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. è stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione della media dell'inflazione attesa" nei Paesi di operatività di tali Società, ponderata per la percentuale di EBIT 2022 effettivamente prodotta dalle stesse in cotali Paesi. In particolare il tasso di crescita g individuato per il settore Foundations è pari al 3,59%.
Successivamente l'Equity Value delle Società Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A. è stato determinato sommando all'Enterprise Value calcolato come sopra i Surplus Assets rilevati e sottraendo la Posizione Finanziaria Netta al 31.12.2017 comprensiva dei fondi rischi assimilati a debito.
Infine si è quindi proceduto al confronto fra l'Equity Value, così determinato, e il valore di carico di ciascuna partecipazione delle divisioni «Foundations» ed «Energie Rinnovabili».
Il test condotto come esposto sopra ha portato all'evidenza di una perdita durevole del valore delle partecipazioni Drillmec S.p.A., per circa Euro 83 milioni, Petreven S.p.A., per circa Euro 15 milioni, Soilmec S.p.A., per circa Euro 33 milioni e Trevi Energy S.p.A., per circa Euro 0,7 milioni, iscritte nel Bilanco separato della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Con riferimento ai crediti finanziari, sono state effettuate le seguenti svalutazioni:
il credito finanziario verso Drillmec S.p.A. presentava un valore lordo di 135.955 migliaia di Euro ed è stato sottoposto a svalutazione di pari importo, portando quindi il valore netto a zero; il credito finanziario verso Trevi Energy S.p.A, presentava un valore lordo di 9.665 migliaia di Euro ed è stato sottoposto a svalutazione per 9.178 migliaia di Euro, portando quindi il valore netto a 487 migliaia di Euro, il credito finanziario verso Petreven S.p.A. presentava un valore lordo di 55.921 migliaia di Euro ed è stato sottoposto a svalutazione per 20.939 migliaia di Euro, portando quindi il valore netto a 34.982 migliaia di Euro; il credito finanziario verso Soilmec S.p.A., infine, presentava un valore lordo di 60.356 migliaia di Euro ed è stato sottoposto a svalutazione per 3.693 migliaia di Euro, portando il valore netto a 56.664 migliaia di Euro.
Conformente a quanto previsto dall'IFRS 7, si riporta di seguito un'analisi della dinamica dei crediti suddivisi in classi di rischio omogenee:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Non scaduto | 22.619 623 | 21.748.406 | 871.217 |
| Scaduto da 1 a 3 mesi | 5.886.848 | 3.918.828 | 1.968.020 |
| Scaduto da 3 a 6 mesi | 2.288.672 | 2.362.790 | (74.118) |
| Scaduto da oltre 6 mesi | 8.759.230 | 2-007-075 | 6.752.155 |
| Totale | 39.554.374 | 30.037.099 | 9.517.273 |
I crediti si riferiscono a crediti commerciali verso Società controllate per attività finanziarie e servizi svolti per 32.302 migliaia di Euro, crediti per IVA per 7.191 migliaia di Euro, crediti vari per 31 migliaia di Euro e crediti verso clienti per 31 migliaia di Euro. In questa voce non sono inclusi i crediti per consolidato fiscale pari a 14.981 migliaia di Euro, integralmente recuperabili in base alle disposizioni del contratto di consolidato fiscale vigente, e i risconti attivi per 865
4 Fonte; International Monetgry Found (IMF)
migliaia di Euro. Il contratto di consolidato fiscale prevede che, qualora dal modello di dichiarazione dei redditi della consolidata emerga una perdita fiscale che sia trasferita alla consolidante corrisponderà alla consolidata una somma equivalente alla aliquota lres vigente applicata effettivamente sommata algebricamente al Reddito Imponibile di Gruppo. La corresponsione è subordinata all'effettivo utilizzo della perdita fiscale in diminuzione del reddito imponibile di Gruppo. Per la dinamica dei crediti scaduti è stato utilizzato il termine di pagamento di fatturazione eventualmente integrato da successivi accordi tra le parti; i crediti anche indicati come scaduti sono stati oggetto di definizione tra le parti. Per i suddetti crediti non sono state identificate delle fasce di monitoraggio speciali, rientrando tutti nella categoria standard.
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Monitoraggio standard | 39.554.374 | 30.037.100 | 9.517.274 |
| Monitoraggio speciale | |||
| Monitoraggio per invio a legale | = | ||
| Monitoraggio stragiudiziale in corso | - | ||
| Monitoraggio per causa legale in corso | - | ||
| Totale | 39.554.374 | 30.037.100 | 9.517.274 |

Le immobilizzazioni materiali ammontano al 31 dicembre 2017 a 76.565 migliaia di Euro, in diminuzione di 3.206 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
| COSTO STORICO | AMMORTAMENTI | IMMOB. | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2016 Ridet. |
Incrementi | Decrementi | Saldo al 31/12/2017 |
Saldo al 31/12/2016 Ridet. |
Incrementi | Decrementi | Saldo 31/12/17 |
NETTE AL 31/12/16 Ridet. |
IMMOB. NETTE AL 31/12/17 |
| Terreni e fabbricati |
37.771 065 | 48 000 | . . | 37.819.065 | 9 303 747 | 1,006 226 | 10.309.973 | 28.467.318 | 27.509.092 | |
| Impianti e macchinari |
63.048.819 | 3,703,256 | 546.037 | 66 206.039 | 11.764.975 | 5.400.280 | 3,565 | 17,161,688 | 51.283.842 | 49.044.350 |
| Altri beni | 270.717 | 270.717 | 251.093 | 8 259 | 114 | 259 653 | 19.624 | 11.064 | ||
| TOTALI | 101.090.602 | 3.751.256 | 546.037 | 104.295.822 | 21.319.815 | 6.415.065 | 3.565 | 27.731.314 | 79.770.784 | 76.564.507 |
l movimenti relativi all'esercizio 2017 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
La voce Terreni e Fabbricati si riferisce al valore di alcuni terreni e fabbricati, siti in Via Larga località di Pievesestina (FC), adiacenti allo stabilimento produttivo di Soilmec S.p.A. e al valore dell'area industriale sita in Gariga di Podenzano (PC), su cui insiste l'attività produttiva della controllata Drillmec S.p.A. La valutazione degli asset iscritti è supportata da perizie svolte da esperti indipendenti.
Il saldo rideterminato al 31 dicembre 2016 della voce terreni e fabbricati recepisce l'importo di Euro 190.438 in diminuzione, a seguito della cessione a titolo gratuito di due terreni siti a Podenzano (PC).
Gli incrementi dell'esercizio sono principalmente imputabili alla voce Impianti e Macchinari, relativa alla sottoscrizione di nuovi contratti di leasing finanziario riferiti ad attrezzature date in locazione a società del Gruppo Trevi.
ll valore netto di carico delle immobilizzazioni detenute in leasing finanziario al 31 dicembre 2017 è di 61.999 migliaia di Euro (nel 2016 tale valore era pari a 65.102 migliaia di Euro). Nell'esercizio in chiusura e in quello precedente non si è proceduto ad alcuna capitalizzazione di oneri finanziari.
Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2017 ammontano a 111 migliaia di 31 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2016.
| DESCRIZIONE | COSTO STORICO | AMMORTAMENTI | IMMOB. | IMMOB. | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/16 Ridet. |
Incrementi | Decrementi | Saldo al 31/12/17 |
Saldo al 31/12/16 Ridet. |
Amm.ti esercizio |
Utilizzo Fondo |
Saldo al 31/12/17 |
NETTE AL 31/12/16 Ridet. |
||
| Licenze e marchi | 1 488 429 | 32 525 | 1.520.954 | 1.346.423 | 63.388 | 1 409 810 | 142.006 | 111.143 | ||
| TOTALI | 1.488.429 | 32.525 | 1.520.954 | 1.346.423 | 63.388 | 1.409.810 | 142.006 | 111.143 |
l movimenti relativi all'esercizio 2017 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
Gli incrementi registrati alla voce Licenze e Marchi si riferiscono principalmente all'acquisizione di licenze informatiche e software applicativi e dalla consulenza ella fase di implementazione degli stessi per le controllate italiane ed estere.
Le partecipazioni ammontano al 31 dicembre 2017 a 85.112 migliaia di Euro, in diminuzione di 66.864 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente si evidenzia la suddivisione delle partecipazioni tra imprese controllate ed altre imprese:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/16 Rideterminato |
Incrementi | Svalutazioni | Saldo al 31/12/17 |
|---|---|---|---|---|
| Imprese controllate | 151.824.730 | 65.000.000 | (131.863.974) | 84.960.757 |
| Altre Imprese | 151.205 | 151.205 | ||
| TOTALE | 151.975.934 | 65.000.000 | (131.863.974) | 85.111.962 |
Saldo al 31/12/16 SOCIETA' CONTROLLATE Incrementi Svalutazioni/riclassifiche Saldo al 31/12/17 Rideterminato TREVI S.p.A. 66.645.817 15.000.000 81 645 817 SOILMEC S.p.A. 33.124.991 (33.124.991) DRILLMEC S.p.A. 33.135-422 95.000.000 (128.135.422) PILOTES TREVI S.a.c.i.m.s. 283.845 283.845 IMMOBILIARE SIAB S.R.L. 2.224.314 2.224.314 PETREVEN S.p.A. 14.931.932 (14.931.932) INTERNATIONAL DRILLING TECHNOLOGIES FZCO 21.877 21.877 TREVI ENERGY S.p.A. 671.629 (671.629) PETREVEN S.A. 629 629 TREVI FUNDACOES ANGOLA LDA 18.032 18.032 TREVI DRILLING SERVICES SAUDI ARABIA CO. 766.241 766 241 TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE 151.824.730 110.000.000 (176.863.974) 84.960.757
Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate è riportato di seguito:
Per quanto riguarda le partecipazioni detenute direttamente, si evidenzia che nell'esercizio c'è stato un incremento della partecipazione nella controllata Trevi S.p.a. Società operante nel sottosuolo, per 15.000 migliaia di Euro, e Drillmec S.p.A. per 95.000 migliaia di Euro finalizzato sia al sostenimento dell'attività aziendale.
Si segnala che il minore valore di patrimonio netto di spettanza rispetto al valore netto contabile delle partecipazioni Trevi S.p.A., INTERNATIONAL DRILLING TECHNOLOGIES FZCO ed IMMOBILIARE SIAB S.R.L (complessivamente di 85 milioni di euro) risultano recuperabile in virtù della previsione dei risultati futuri come espressi nel piano industriale e confermate da apposito test di impairment.
Nel corso dell'esercizio la Società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di di valore, adeguando il valore di carico delle partecipazioni al valore di patrimonio netto contabile di spettanza, ritenuto quest'ultimo il valore congruo da attribuire a tali partecipazioni tenuto conto delle medesime così come formulate nel Piano Industriale di Gruppo 2018-2022 così come approvato dal Consiglio di Amministrazione della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. In particolare la rettifica ha riguardato i) Drillmec S.p.A. per 128.135 migliaia di Euro, ii) Soilmec S.p.A. per 33.125 migliaia di Euro, iii) Petreven S.p.A. per 14.932 migliaia di Euro e iv) Trevi Energy S.p.A. per 672 migliaia di Euro, per un totale complessivo di 176.864 migliaia di Euro.
Per alcune società controllàte dal confronto tra il valore di iscrizione in bilancio delle partecipazioni e la corrispondente "frazione del Patrimonio Netto" emerge un Patrimonio Netto negativo. In tal caso la società ha proceduto alla svalutazione integrale del valore della partecipazione e alla successiva ricapitalizzazione della controllata mediante rinuncia al credito finanziario, già adeguatamente svalutato alla data di bilancio, oppure comunque alla svalutazione dei crediti finanziari corrispondenti all'importo necessario per la ricapitalizzazione.
Il saldo delle altre partecipazioni è pari a 151 migliaia di Euro.
Il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese è riportato di seguito:
| PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE | Saldo al 31/12/16 Incrementi Rideterminato |
Decrementi | Saldo al 31/12/17 |
|
|---|---|---|---|---|
| PARTEC. IN COMEX SPA | ea | 4 | ਦਰੇ | |
| BANCA DI CESENA S.P.A. | 1 136 | 1 136 | ||
| SVILUPPO IMPRESE ROMAGNA S.P.A. | 150.000 | 150.000 | ||
| TOTALE PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE | 151.205 | 0 | 151.205 |
Sviluppo Imprese Romagna S.p.a. è una Società la cui attività è finalizzata a favorire la diffusione e lo sviluppo dell'imprenditoria medio piccola e micro impresa nella Romagna; alla data del presente documento, la Società ha approvato il bilancio dell'esercizio 2017 che evidenzia un Patrimonio Netto totale pari a 928 migliaia di Euro, comprensivo di una perdita pari a 163 migliaia di Euro.
| SOCIETA' CONTROLLATE | Sede | Capitale sociale (1) |
Patrimonio Netto contabile totale (1) 2017 |
Risultato di esercizio (1) 2017 |
% | Valore Contabile (2) |
Ns. quota Patrimonio Netto (2) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TREVI S.p.A. | Italia | 32.300.000 | (14.920.143) | (56.111.118) | 99,78% | 81.645.817 | (14.920.140) |
| SOILMEC S.p.A. | Italia | 25.155.000 | 260.010 | (50.515.566) | 99,92% | 259.802 | |
| DRILLMEC S.p.A. | Italia | 5.000.000 | (169.651.789) | (246.296.911) | 98,25% | (166 682 883) | |
| PILOTES TREVI S.a.c.i.m.s.(*) | Argentina | 1.650 000 | 2.466.080 | (2.507.529) | 57,00% | 283.845 | 1.172.072 |
| INTERNATIONAL DRILLING TECHNOLOGIES FZCO |
UAE | 1.600.000 | 162.110.195 | (20.773.178) | 10,00% | 21.877 | 3.680.847 |
| TREVI ENERGY S.p.A. | Italia | 1.000.000 | (8.871.555) | (9.543.184) | 100,00% | (8.871.555) | |
| PETREVEN S.p.A. | Italia | 4.000.000 | (16.468.847) | (40.923.639) | 78,38% | (12.982.392) | |
| PETREVEN S.A. | Argentina | 9.615 | 8 942 357 | 941.867 | 10,00% | 629 | 745.631 |
| IMMOBILIARE SIAB S.R.L. | Italia | 80.000 | 606.067 | (3.201) | 100,00% | 2.224.314 | 606.067 |
| TREVI FUNDACOES ANGOLA LDA | Angola | 8.577 | 36.134 | 208.116 | 10,00% | 18.032 | 3.013 |
| TREVI DRILLING SERVICES SAUDI ARABIA CO. |
Arabia Saudita |
7.500.000 | 7.500.000 | 51,00% | 766 241 | 850 491 | |
| TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE | 84.960.757 | (196.193.247) |
Riportiamo l'elenco ed i principali dati delle partecipazioni in Società controllate al 31 dicembre 2017.
(*) Pilotes Trevi Sacims comprende la "Pilotes Trevi Sacism - Fundaciones Especiales SA UTE" consolidata al 50%
(1) Per Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Drilmec S.p.A., Petreven S.p.A., Petreven S.p.A., Immobiliare SIAB dati in Euro; per Pilotes Trevi S.a.c.i.s.m., Petreven (1) Per Trevi S.p.A., Solinec Sp.A., Drilling Technologies FZCO dati in AED; per Trevi Drilling Services Saudi Ardoia Co. dati in SAR.
(2) Dati in EUR
Si segnala che il minore valore di patrimonio netto di spettanza rispetto al valore netto contabile delle partecipazioni Trevi S.p.A. ed IMMOBILIARE SIAB S.R.L (complessivamente di circa 66 milioni di euro) risultano recuperabile in virtù della previsione dei risultai futuri come espressi nel piano industriale e confermate da apposito test di impairment.
Il controvalore in Euro è stato ottenuto applicando il rapporto di cambio alla data di fine esercizio per il patrimonio netto e il cambio medio dell'esercizio per il risultato di esercizio, come da tabella seguente, fonte dati da Banca d'italia:
| Cambio medio dell'esercizio | ||
|---|---|---|
| Euro | Euro | 1,0000 |
| Dollari USA | ાડદ | 1,1297 |
| Riyal Saudita /Saudi Riyal | SAR | 4,2366 |
| Dirhams Emirati Arabi | AED | 4,1475 |
| Cambio fine esercizio | ||
|---|---|---|
| Euro | Euro | 1,0000 |
| Dollari USA | પાડર્ટ | 1,1993 |
| Riyal Saudita /Saudi Riyal | SAR | 4,4974 |
| Dirhams Emirati Arabi | AED | 4,4044 |
Non vi sono vincoli alla libera disponibilità (incluso l'esercizio del diritto di voto) dei titoli posseduti. Per il dettaglio delle partecipate, controllate e collegate, sia direttamente, si rinvia e si fa riferimento alla Nota Illustrativa del Bilancio Consolidato.
Tale voce ammonta al 31 dicembre 2017 a 202 migliaia di Euro, in diminuzione di 18.820 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente in cui ammontava a 19.022 migliaia di Euro.
Le imposte differite attive delle Società italiane aderenti al consolidato fiscale nazionale erano originate da perdite fiscali maturate dal periodo di imposta 2012 in avanti, pari complessivamente a 17.73 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016; nel corso del 2017 sono state testate in base ad un tax plani industriali 2018-2022 di ciascuna Società aderente al consolidato fiscale.
Dal test è emerso che le imposte differite attive da perdite fiscali non sono recuperabili con ragionevole certezza e pertanto si è proceduto alla loro integrale svalutazione per un importo pari a 17.773 migliaia di euro.
Si è altresì provveduto a testare le imposte differite attive originate da variazioni temporanee sulla base del piano industriale di Trevi Finanziaria industriale S.p.A. 2018-2022 e conseguentemente si è proceduto alla svalutazione delle stesse come risulta dal prospetto allegato.
Di seguito viene riportato il dettaglio delle attività fiscali per imposte differite:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Differenze cambi non realizzate | 223.671 | (223.671) | |
| Fair Value dei derivati contabilizzati al cash flow hedge (effetto a Patrimonio Netto) |
202 173 | 333.662 | (131.489) |
| Perdite fiscali recuperabili negli anni successivi | 17.773.361 | (17.773.361) | |
| Altri effetti | 691.731 | (691.731) | |
| TOTALE | 202.173 | 19.022.425 | (18.820.252) |
l crediti finanziari a medio lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 168.067 migliaia di Euro, in diminuzione di 263.043 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 431.110 migliaia di Euro. La totalità dei crediti in questione è composta da finanziamenti a Società controllate erogati a sostegno dello sviluppo industriale.
| DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2017 |
Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 69.504.787 | 128.782.120 | (59.277.333) | |
| Soilmec S.p.A. | 56.663.785 | 60.644.682 | (3.980.897) | |
| Drillmec S.p.A. | 0 | 168.500.000 | (168.500.000) | |
| Trevi Energy S.p.A. | 486.629 | 8.940.000 | (8.453.371) | |
| Petreven S.p.A. | 34.981.926 | 62.513.542 | (27.531.616) | |
| Trevigeos Fundacoes Especialis LTDA | 1.700.000 | 1.700.000 | 0 | |
| PSM S.r.l. | 4.700.000 | 0 | 4.700.000 | |
| Immobiliare SIAB S.r.I. | 30.000 | 30.000 | 0 | |
| TOTALE | 168.067.127 | 431.110.344 | (263.043.217) |
l valori delle Società Drillmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Soilmec S.p.A. sono esposti già al netto del relativo fondo svalutazione pari a 169.765 migliaia di Euro, accantonato sulla base dell'impairment test al 31/12/2017.
ll credito finanziario verso Drillmec S.p.A. presentava un valore lordo di 135.955 migliaia di Euro ed è stato sottoposto a svalutazione di pari importo, portando quindi il valore netto a zero; il credito finanziario verso Trevi Energy S.p.A, presentava un valore lordo di 9.665 migliaia di Euro ed è stato sottoposto a svalutazione per 9.178 migliaia di Euro, portando quindi il valore netto a 487 migliaia di Euro, il credito finanziario verso Petreven S.p.A. presentava un valore lordo di 55.921 migliaia di Euro ed è stato sottoposto a svalutazione per 20.939 migliaia di Euro, portando quindi il valore netto a 34.982 migliaia di Euro; il credito finanziario verso Soilmec S.p.A., infine, presentava un valore lordo di 60.356 migliaia di Euro ed è stato sottoposto a svalutazione per 3.693 migliaia di Euro, portando il valore netto a 56.664 migliaia di Euro.
Sui finanziamenti in oggetto è applicato un tasso di interesse di mercato, salvo il finanziamento di Euro 30 migliaia concesso a Immobiliare SIAB S.r.J. a tasso zero
l crediti commerciali e gli altri crediti a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 8.087 migliaia di Euro, con un decremento di 41 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui ammontavano a 8.128 migliaia di Euro. Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 30.654 | 30.693 | (3a) |
| Risconti attivi | 834.444 | 1.091.996 | (257.552) |
| lva c/erario | 7.191.127 | 6.982.731 | 208.396 |
| Crediti diversi | 31.008 | 22.774 | 8.234 |
| TOTALE | 8.087.233 | 8.128.194 | (40.961) |
54
I crediti commerciali e gli altri crediti a breve termine verso Società controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2017 47.283 migliaia di Euro con un incremento di 10.376 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Di seguito vengono riportati i dettagli relativi a tale voce:
| Crediti commerciali | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti di natura commerciale | 32.301.585 | 23.000.902 | 9.300.683 |
| l Crediti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo | 14.981.781 | 13.906.138 | 1.075.643 |
| TOTALE | 47.283.366 | 36.907.040 | 10.376.326 |
I crediti di natura commerciale nei confronti di Società controllate derivano principalmente dall'attività di locazione operativa di immobilizzazioni tecniche e da servizi resi dalla capogruppo nei confronti delle Società controllate.
l crediti derivanti dal regime di tassazione fiscale si riferiscono ai crediti vantati nei confronti di alcune Società italiane del gruppo in ragione della loro adesione al regime di consolidato fiscale.
L'elenco analitico è disponibile al paragrafo "Altre Informazioni – Parti correlate".
Le attività fiscali per imposte correnti presentano un valore alla data del 31 dicembre 2017 pari a 2.161 migliaia di Euro con un decremento di 2.982 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. In particolare, le imposte fiscali derivanti dal credito IRES consolidato ammontano nel 31 Dicembre 2017 a 1.364 migliaia di Euro.
| Descrizione | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Ritenute alla fonte Ires interessi attivi | 3.272 | 1.133 | 2.139 | |
| Acconti IRAP | 198.787 | (13.799) | 212.586 | |
| Erario c/imposte richieste a rimborso | 462 560 | 462 560 | ||
| Credito IRES da Withholding Tax | 133.114 | 140.360 | (7.245) | |
| Credito IRES Consolidato | 1.363.685 | 4 553 234 | (3.189.549) | |
| Totale Attività fiscali per imposte correnti | 2.161.419 | 5.143.488 | (2.982.070) | |
| Debiti verso Erario per ritenute | (442.051) | (353-122) | (88.929) | |
| Imposte correnti | 1.719.368 | 4.790.366 | (3.070.999) |
Le disponibilità liquide ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 7.070 migliaia di Euro con un decremento di 16.004 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| l Depositi bancari | 7.065.064 | 23.066.340 | (16.001.277) |
| l Denaro e valori di cassa | 4.579 | 7.219 | (2.640) |
| TOTALE | 7.069.643 | 23.073.560 | (16.003.917) |
Le disponibilità liquide al 31/12/2017 comprendono 550 migliaia di Euro in deposito a termine (Time Deposit) presso Banco Do Brasil a garanzia di un finanziamento concesso ad una controllata. Si segnala che in data 30/01/2018 la Banca Do Brasil ha escusso la garanzia vantata nei confronti di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. e contestualmente proceduto all'iscrizione di un credito verso la controllata.
Le variazioni del patrimonio netto della Società sono riportate nel relativo prospetto contabile e nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE | Capitale Sociale |
Riserva sovrapprezzo azioni |
Riserva Legale |
Riserva per Azioni proprie |
Riserva Straordinaria |
Riserva Differenze Cambi Positive |
Riserva IAS | Riserva Falr Value |
Riserva IAS 19 | Utili (perdite) accumulati |
Risultato dell'esercizio |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2014 | 82,327.433 | 227.766.932 | 7.627.925 | (687.271) | 16.892.059 | 0 | 693.901 | (2.723.263) | (94.104) | 1,003.365 | 7.236.095 | 340.043.074 |
| Destinazione dell'Utile | 361 805 | 308 000 | (୧୧୨ ୫୦२) | 0 | ||||||||
| Distribuzione di dividendi | (3.965 174) | (1 003 365) | (6,566,290) | (11 534 829) | ||||||||
| Vendita / (Acquisto) Azioni proprie |
(37 800) | (48,807) | 8.988 | (77.619) | ||||||||
| Utile / (Perdita) complessiva |
4 | 262,867 | 40 630 | 7,266,179 | 7.569.676 | |||||||
| Saldo al 31/12/2015 | 82,289.633 | 227.766.932 | 7.989.730 | (736.078) | 12,935.873 | 308,000 | 693.901 | (2.460.396) | (53.474) | 0 | 7.266.179 | 336.000.301 |
| Effetto Ridet. 2015 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.805.212 | 0 | 1,805.212 |
| Saldo 31/12/2015 Rideterminato |
82.289.633 | 227.766.932 | 7,989.730 | (736.078) | 12.935.873 | 308.000 | 693.901 | (2.460.396) | (53.474) | 1.805.212 | 7.266.179 | 337.805.513 |
| Destinazione dell'Utile | 363,309 | 2 869,642 | 4.033.228 | (7,266,179) | ||||||||
| Utile / (Perdita) complessiva |
215 464 | (49,618) | (113,286,637) | (113 120 790) | ||||||||
| Effetto Ridet, 2016 | 2 249 963 | 2 249 963 | ||||||||||
| Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
82.289.633 | 227.766.932 | 8.353.039 | (736.078) | 15.805.515 | 4.341.228 | 693.901 | (2.244.932) | (103.092) | 1.805.212 | (111.036.673) | 226.934.685 |
| Destinazione dell'Utile | (113 286 637) | O | 0 | 0 | 2 249 963 | 111 036 673 | 0 | |||||
| Utile / (Perdita) complessiva |
(4,341,228) | 824 082 | 130 309 | 4 341 228 | (355 264 894) | (354 310 503) | ||||||
| Saldo al 31/12/2017 | 82.289.633 | 114.480.296 | 8,353.039 | (736.078) | 15.805.515 | 0 | 693.901 | (1.420.850) | 27.217 | 8.396.402 | (355.264.894) | (127.375.818) |
La Società ha emesso n. 164.783.265 azioni complessive, di cui acquistate come azioni proprie n. 204.000.
Al 31 dicembre 2017 il Capitale Sociale interamente sottoscritto e versato della Società è pari a Euro 82.391.633, composto da n. 164.783.265 azioni ordinarie del valore nominale unitario di Euro 0,50.
Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale azioni azioni azioni azioni proprie possedute, che ammonta al 31 dicembre 2017 a 82,289,633 Euro:
| Numero di azioni | Capitale Sociale | Riserva Azioni Proprie |
|
|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2015 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) |
| Acquisto e cessione azioni proprie | O | 0 | 0 |
| Saldo al 31/12/2016 Rideterminato | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) |
| Acquisto e cessione azioni proprie | O | 0 | O |
| Saldo al 31/12/2017 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) |
Come da delibera dell'assemblea ordinaria dei soci del 15 maggio 2017, la riserva è stata utilizzata a copertura della perdita dell'esercizio precedente; ammonta al 31 dicembre 2017 a 114.480 migliaia di Euro.
La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. La riserva legale al 31 dicembre 2017 ammonta a 8.353 migliaia di Euro invariata rispetto all'esercizio precedente.
La riserva azioni proprie in portafoglio, ammonta alla del 31 dicembre 2017 a - 736 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2017.
La riserva straordinaria ammonta alla data del 31 dicembre 2017 a 15.805 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2017.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2017 a 0 migliaia di Euro, in diminuzione rispetto all'anno precedente di 4.341 migliaia di Euro. Tale importo è stato riclassificato nella voce "Utili (perdite) accumulati" in quanto riserva non più distribuibile avendo la Società conseguito nell'esercizio 2017 una perdita.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2017 a 694 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2017.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2017 a -1.421 migliaia di Euro, legato ad effetti di anni precedenti. La variazione include il rilascio a conto economico della riserva di cash flow hedge per 824 migliaia di Euro a seguito del venir meno della soddisfazione delle condizioni del hedge accounting.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2017 a 27 migliaia di Euro, in aumento rispetto all'anno precedente di 130 migliaia di Euro.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2017 a 8.396 migliaia di Euro in aumento 6.591 migliaia di Euro rispetto al 2016. Come esplicitato sopra, tale voce di è incrementata per 4.341 migliaia di Euro a fronte della voce "Riserva differenze Cambi Positive".
Ai sensi dell'art. 2427 comma 1 n. 7 bis si dà dettaglio delle voci di Patrimonio Netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità:
| Capitale Sociale | Saldo al 31/12/2017 | Possibilità di utilizzazione | Distribuibilità | Riepilogo utilizzo ultimi tre annı |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Copertura perdite | |||||
| Capitale Sociale | 82-289.633 | ||||
| Riserva Sovrapprezzo Azioni | 114.480.296 | B | 114.480.296 | ||
| Riserva Legale | 8.353.039 | B | 8.353.039 | ||
| Riserva Straordinaria | 15.805.515 | B | 15.805.515 | ||
| Riserva differenza cambi positiva | B | ||||
| Altre Riserve | (699.732) | B | (699.732) | ||
| Utili (Perdite) Accumulati | 8.396.402 | B | 8.396.402 | ||
| Riserva per azioni proprie | (736.078) | B | (736.078) | ||
| Utile / (Perdita) complessiva | (355.264.894) | ||||
| TOTALE | (127.375.819) |
Possibilità di utilizzazione
A) Per aumento di capitale B) Per copertura perdite C) Per distribuzione ai soci
L'esercizio 2017 ha segnato un andamento positivo a livello del risultato operativo di 4.726 migliaia di Euro (risultato operativo dell'esercizio precedente di 7.791 migliaia di Euro, in diminuzione di 3.065 migliaia di Euro) ed un negativo andamento della gestione finanziaria per Euro 1.929 migliaia.
Si evidenzia un decremento delle imposte sul reddito pari a 2.066 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
ll risultato dell'esercizio 2017 evidenzia, pertanto, a seguito delle svalutazioni registrate, una perdita di 355.265 migliaia di Euro, con un peggioramento di 244.228 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui il risultato si era attestato a una perdita di 111.037 migliaia di Euro.
Si evidenzia che la Società al 31.12.2017 presenta un patrimonio netto negativo pari a 127.375 migliaia di Euro e pertanto ricade nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del codice civile.
Il citato articolo del codice civile rende obbligatorio, nel caso di riduzione del capitale al di sotto del minimo legale, la riduzione e il contestuale aumento del capitale sociale.
A tal fine l'Assemblea Straordinaria dei soci in data 30 luglio 2018 ha deliberato di conferire al Consiglio di Amministrazione la facoltà (i) ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile, di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 150 milioni, aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il nuove azioni di volta in volta emittende, riservando le azioni in opzione agli azionisti, e, esaurito il periodo di offerta in opzione, in caso di inoptato, di consentire la sottoscrizione dell'inoptato anche mediante conversione di crediti aventi natura commerciale o finanziaria, e/o (ii) sempre ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile, di aumentare il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 250 milioni esclusivamente, al servizio della eventuale di strumenti finanziari partecipativi che venissero emessi ai sensi e nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 2346, comma 6, del codice civile a fronte di apporti in denaro da liberare esclusivamente mediante compensazione di crediti finanziari certi, liquidi ed esigibili, forniti di diritti patrimoniali e privi di diritti amministrativi ad eccezione di quelli espressamente stabiliti dalla legge, riservati in tutto o in parte, al servizio della conversione di crediti nei confronti della Società; restando inteso che tali facoltà conferite al Consiglio di Amministrazione potranno essere esercitate solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942.
In sede dell'assemblea straordinaria del 30 luglio 2018 è stato deliberato di conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni).
Per quanto con cerne la fattispecie prevista dall'art. 2447 del codice civile, si rimanda al precedente paragrafo "Continuità Aziendale"
l finanziamenti a lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 10.076 migliaia di Euro, con un decremento di 37.072 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti M/L termine - quota a lungo | 10.076.147 | 47.148.060 | (37.071.913) | |
| TOTALE | 10.076.147 | 47.148.060 | (37.071.913) |
A seguito della sospensione delle rate dei finanziamenti a Medio Lungo Termine, questi ultimi sono stati riclassificati a breve Termine con l'eccezione di un contratto di mutuo regolarmente onorato nel 2017.
Si segnala che taluni finanziamenti sono garantiti dal rispetto di determinati indici "covenants" calcolati sul bilancio annuale consolidato costituiti da:
Si segnala, tuttavia, che il mancato rispetto dei covenant non è stato considerato ed eccepito dal sistema bancario/creditizio in quanto il Gruppo ha intrapreso un processo di ristrutturazione del debito, come meglio illustrato nel paragrafo sugli "Eventi successivi".
l debiti verso altri finanziatori a lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 29.469 migliaia di Euro con un decremento di 9.563 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 39.031 migliaia di Euro.
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso UBI Leasing S.p.A. | 359.004 | 451.951 | (92-946) |
| Debiti verso Caterpillar Financial S.A. | 22-044-889 | 30.254.189 | (8.209.300) |
| Debiti verso Albaleasing S.p.A. | 3.321.723 | 3.931.003 | (609.280) |
| Debiti verso Selmabipiemme Leasing S.p.A. | 2.701.011 | 2.997.034 | (296.023) |
| Debiti verso DeLageLanden International B.V. | 20.208 | (20.208) | |
| Debiti verso Mediocredito Italiano S.p.A. | 1.041.943 | 1-377.480 | (335.537) |
| TOTALE | 29.468.571 | 39.031.864 | (9.563.293) |
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tali debiti:
Le passività per strumenti finanziari a lungo termine ammontano a 0 migliaia di Euro alla data del 31 dicembre 2017 con un decremento rispetto all'esercizio precedente di 1.158 migliaia di Euro
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari derivati a M/L | 1.157.744 | (1.157.744) | ||
| TOTALE | 1.157.744 | (1.157.744) |
Il saldo al 31 dicembre 2017 si riferisce al fair value su coperture contro il rischio di variazione del tasso di interesse.
Le passività fiscali per imposte differite ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 2.600 migliaia di Euro, in diminuzione di 3.053 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui si attestavano a 5.653 migliaia di Euro. Di seguito viene riportato il dettaglio delle voci componenti il saldo:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Valutazione terreno Gariga di Podenzano a PN | 1.304.105 | 1.304.105 | |
| Disallineamento ammortamenti fiscali | 300.065 | 452.156 | (152.091) |
| Differenze cambi non realizzate | 920.671 | 1.781.585 | (860.914) |
| Altre | 75.439 | 2.115.651 | (2.040.212) |
| TOTALE | 2.600.280 | 5.653.497 | (3.053.216) |
La posta accoglie la stima della passività, determinata sulla base di tecniche al trattamento di fine rapporto da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
l benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 1.037 migliaia di Euro, con un decremento di 32 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente vengono dettagliate le variazioni di tale voce relativamente all'esercizio 2017:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Quota maturata e stanziata a conto economico |
Quota trasferita ad altre Società ed acconti liquidati |
Movimenti a favore di fondi pensionistici integrativi |
Quota a Riserva Fair Value |
Saldo al 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro |
1.068.755 | 245.142 | (140.937) | (129.890) | (6.167) | 1.036.903 |
Le ipotesi principali usate nel determinare l'obbligazione relativa al trattamento di fine rapporto sono qui di seguito illustrate:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|---|
| % | % | ||
| Tasso annuo tecnico di attualizzazione | 1,30% | 1,31% | |
| Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% | |
| Tasso annuo incremento TFR | 2,63% | 2,63% | |
| Turnover | 15,00% | 15,00% |
II fondo ammonta a 6.266 migliaia di Euro, con un incremento di 6.219 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Questo fondo si riferisce per 5.828 migliaia di Euro agli accantonamenti a fondo garanzie come da principio contabile IAS39, per 346 migliaia di Euro alla stima del potenziale impatto fiscale dovuto al restatement dei leasing, per 45 migliaia di Euro a rischi contrattuali in essere e per 47 migliaia di Euro al rischio per un contenzioso in essere con Agenzia delle Entrate di Forlì-Cesena relativo ad imposte di registro, ipotecarie e catastali su compravendite di aree edificabili effettuate negli esercizi precedenti.
| FONDI RISCHI | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Accantonamenti | Utilizzi | Saldo al 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|
| F.do oneri futuri per contenziosi in corso | 47.000 | 47.000 | ||
| F.do Garanzie Finanziarie IFRS 9 | 5.827.928 | 5.827.928 | ||
| F.do Imposte | 346.321 | 346.321 | ||
| F.do Rischi contrattuali | 44.953 | 44.953 | ||
| TOTALE | 47.000 | 6.219.202 | 6.266.202 |
l debiti commerciali e le altre passività a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 6.623 migliaia di Euro, con un incremento di 2.563 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 5.388.664 | 2.646.551 | 2.742.113 |
| Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale | 266.976 | 247.608 | 19.368 |
| Altri Debiti | 967.103 | 1.165.191 | (198.088) |
| TOTALE | 6.622.743 | 4.059.351 | 2.563.392 |
Il dettaglio dei debiti verso fornitori è evidenziato nella tabella seguente:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Non scaduto | 3.188.172 | 1.164.052 | 2.024.120 |
| Scaduto da 1 a 3 mesi | 1.593.636 | 871.415 | 722.221 |
| Scaduto da 3 a 6 mesi | 201.497 | 159 509 | 41.988 |
| Scaduto da oltre 6 mesi | 405.359 | 451.575 | (46.216) |
| TOTALE | 5.388.664 | 2.646.551 | 2.742.113 |
Il dettaglio dei debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale è evidenziato di seguito:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso INPS - INAIL | 261.930 | 242.689 | 19.241 |
| l Debiti verso Fondi pensione integrativi | 5.046 | 4 919 | 127 |
| TOTALE | 266.976 | 247.608 | 19.368 |
Il dettaglio della voce altri debiti viene fornito dalla seguente tabella:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso dipendenti per ferie maturate e non godute | 477.161 | 619.895 | (142.734) |
| Debiti verso dipendenti per mensilità aggiuntive | 59.332 | 60.159 | (827) |
| Altri | 430.610 | 485.137 | (54.527) |
| TOTALE | 967.103 | 1.165.191 | (198.088) |
(20) 2001 com com i l'esta controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 29.649 migliaia di Euro, con un decremento di 14.769 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 44.418 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti di natura commerciale verso controllate | 2.807.660 | 712.845 | 2.094.815 |
| Debiti ascrivibili alla quota di pertinenza dei risultati di esercizio dell'UTE TREVI S.p.A. TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sembenelli S.r.l. per la commessa " |
2.120.102 | 2.048.761 | 71.341 |
| Borde Seco" Debiti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo |
24.721.553 | 41.656.364 | (16.934.811) |
| TOTALE | 29.649.315 | 44.417.970 | (14.768.655) |
l debiti di natura commerciale verso controllate si riferiscono principalmente a partite debitorie correnti verso Trevi S.p.A. Drillmec S.p.A. e Soilmec S.p.A. per il consolidato fiscale. L'elenco analitico è disponibile al paragrafo "Altre Informazioni – Parti correlate".
(e) l'essività fiscali per imposte correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 442 migliaia di Euro, tutte esigibili entro l'esercizio successivo, con un incremento di 89 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Le passività sono state riclassificate al netto dei crediti tributari. Per maggiori dettagli si veda la Nota 8.
l finanziamenti a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 422.918 migliaia di Euro con un incremento di 47.544 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente in cui ammontavano a 375.375 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti M/L termine - quota a breve | 422.918.270 | 375.374.710 | 47.543.560 |
| TOTALE | 422.918.270 | 375.374.710 | 47.543.560 |
La voce finanziamenti Medio/Lungo termine - quota a breve, comprende inoltre il rateo sulla quota degli interessi passivi di pertinenza dell'esercizio su finanziamenti aventi rate in scadenza periodica posticipata rispetto al 31 dicembre 2017 per un importo di 4.650 migliaia di Euro.
Il prestito obbligazionario "Minibond 2014-2019" riporta, oltre ai precedenti, un ulteriore indice "covenant" calcolato sul bilancio annuale consolidato:
– EBITDA / Net Financial Charges: indicatore di incidenza costi per interessi passivi, calcolato dal rapporto tra EBITDA e interessi passivi.
Si segnala, tuttavia, che il mancato rispetto dei covenant non è stato considerato ed eccepito dal sistema bancario/creditizio in quanto il Gruppo ha intrapreso un processo di moratoria e di ristrutturazione del debito, come meglio illustrato nel paragrafo sugli "Eventi successivi".
Si evidenzia che a partire dal 28 luglio 2018 è stato sospeso il pagamento degli interessi in scadenza sul prestito obbligazionario di importo pari a 50 mln emesso dalla Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in data 28 luglio 2014 e avente scadenza originaria il 28 luglio 2019.
l debiti verso altri finanziatori a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2017 a 12.252 migliaia di Euro con un incremento di 2.225 migliaia di Euro.
Di seguito il dettaglio di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso UBI Leasing S.p.A. | 92.946 | 89.802 | 3.144 |
| Debiti verso Caterpillar Financial S.A. | 10.902.177 | 8.685.208 | 2.216.969 |
| Debiti verso Albaleasing S.p.A. | 609-280 | 591.611 | 17.669 |
| Debiti verso Selmabipiemme Leasing S.p.A. |
292.837 | 286.729 | 6.108 |
| Debiti verso DeLageLanden International B.V. |
20.208 | 45.210 | (25.003) |
| Debiti verso Mediocredito Italiano S.p.A. | 334 963 | 328.461 | 6.502 |
| TOTALE | 12.252.412 | 10.027.021 | 2.225.391 |
Le passività per strumenti finanziari a breve termine ammontano a 701 migliaia di Euro alla data del 31 dicembre 2017 riclassificato da lungo a breve termine e si riferiscono a Euro 17.333.333, "Interest Rate Swap" su piano di ammortamento di un contratto di finanziamento di durata dieci anni e scadenza il 03/11/2020

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | Saldo al 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 701.496 l Strumenti finanziari derivati a B/T 701.496 TOTALE |
701.496 | |||
| 701.496 | ||||
ll saldo al 31 dicembre 2017, si riferisce al fair value su coperture contro il rischio di variazione del tasso di interesse. Si riporta di seguito il dettaglio dell'indebitamento finanziario netto:
| (Importi in Euro) | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
|
|---|---|---|---|
| 7.775 | |||
| A Cassa |
8.316 | ||
| Altre disponibilità liquide (dettagli) B |
7.061.327 | 23.065.785 | |
| Titoli detenuti per la negoziazione C |
|||
| Liquidità (A+B+C) D |
7.069.643 | 23.073.560 | |
| Crediti Finanziari correnti E |
168.067.127 | 431.110.344 | |
| Debiti bancari correnti F |
|||
| Parte corrente dell'indebitamento non corrente G |
422.918.270 | 375.374.710 | |
| Altri debiti finanziari correnti H |
12.953.908 | 10.027.021 | |
| Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) | 435.872 178 | 385.401.731 | |
| Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) | 260.735.408 | (68.782.173) | |
| Debiti verso banche non correnti | 10.076.147 | 47.148.060 | |
| K | 1.157.744 | ||
| Obbligazioni emesse L |
29.468.571 | 39.031.864 | |
| Altri debiti non correnti M |
87.337.668 | ||
| Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) ह |
39.544.718 | ||
| O Indebitamento finanziario netto (J+N) | 300.280.126 | 18.555.495 |

Di seguito, si elencano le garanzie prestate:
ll decremento delle garanzie prestate a Istituti di Credito rispetto all'anno precedente è riconducibile principalmente al minore utilizzo di linee di credito del settore OIL&GAS a seguito della contrazione del fatturato.
La voce impegni per canoni di noleggio a scadere rappresenta il valore complessivo dei canoni a scadere da corrispondere alle Società locatrici dal 31 dicembre 2017 in poi.

Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relativi al conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a 21.976 migliaia di Euro contro 23.457 migliaia di Euro del 2016, con un decremento pari a 1.481 migliaia di Euro.
La composizione per natura di tali ricavi è la seguente:
| DESCRIZIONE | 31/12/2016 Rideterminato 31/12/2017 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Ricavi per noleggio attrezzature | 12.875.392 | 14.201.731 | (1.326.339) |
| Ricavi per commissioni su garanzie | 2.608.357 | 2.655.938 | (47.580) |
| Ricavi per prestazioni di servizi ad imprese controllate | 6.492.450 | 6.599.326 | (106.876) |
| TOTALE | 21.976.199 | 23.456.994 | (1.480.795) |
Di seguito la composizione per area geografica dei ricavi delle vendite e prestazioni di servizio;
| RIPARTIZIONE GEOGRAFICA | 31/12/2017 | % | 31/12/2016 Rideterminato | % |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 8.776.331 | 39,94% | 8.597.590 | 36,65% |
| Europa (esclusa Italia) | 6.009.966 | 27,35% | 6.422.316 | 27,38% |
| U.S.A. e Canada | 196.121 | 0,89% | 385.761 | 1,64% |
| America Latina | 433.994 | 1,97% | 1.539.873 | 6,56% |
| Australia | 74.574 | 0,34% | 29.792 | 0,13% |
| Asia | 6.485.213 | 29,51% | 6.481.663 | 27,63% |
| TOTALE | 21.976.199 | 100% | 23.456.994 | 100% |
I ricavi sono stati quasi esclusivamente realizzati con Società del Gruppo.
I servizi svolti vanno dall'attività di noleggio di attrezzature, di direzione e supporto gestionale e amministrativo, la gestione del servizio delle risorse umane e personale, la gestione del servizio informatico e del software di gestione integrata d'impresa a la gestione del servizio di comunicazione di Gruppo.
Gli altri ricavi operativi ammontano a 6.284 migliaia di Euro contro i 3.124 migliaia di Euro del 2016, con un incremento pari a 3.160 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Affitti Attivi | 1.970.140 | 1.969.641 | ਧਰੇਰੇ |
| Recupero spese | 4.250.439 | 1.050.684 | 3.199.754 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 28.964 | 46.732 | -17.768 |
| Sopravvenienze attive | 28.395 | 14.834 | 13.562 |
| Risultato U.T.E. TREVI S.p.A.- TREVI - Fin .- Sembenelli- Venezuela | 37.016 | -37.016 | |
| Altri | 6.547 | 5.539 | 1.008 |
| TOTALE | 6.284.484 | 3.124.445 | 3.160.039 |
La voce "Affitti attivi" si riferisce principalmente all'affitto di un terreno, di un capannone industriale e di una palazzina uffici alla controllata Drillmec S.p.A. a Gariga di Podenzano (PC) e l'addebito alla controllata Trevi S.p.A. di uffici in Cesena (FC). La voce "Recupero spese" è riferita principalmente a recuperi di costi sostenuti dalla Capogruppo, comprende: assicurazioni, spese telefoniche e costi di ristrutturazione del debito.
La voce "Altri" comprende inoltre recuperi verso dipendenti per il servizio mensa aziendale.
I costi per materie prime e di consumo ammontano a 48 migliaia di Euro, contro i 88 migliaia di Euro del 2016 con un decremento pari a 40 migliaia di Euro.
l costi del personale ammontano a 5.254 migliala di Euro contro i 4.133 migliaia di Euro del 2016 con un incremento pari a 1.120 migliaia di Euro.
Il dettaglio del costo del lavoro è sintetizzato nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Stipendi | 3.819.332 | 3-021.060 | 798.272 |
| Oneri sociali | 1.189.339 | 938.644 | 250.695 |
| Trattamento di fine rapporto | 245.142 | 173.733 | 71.409 |
| TOTALE | 5.253.813 | 4.133.437 | 1.120.376 |
Per l'anno 2017, sono stati valorizzati gli importi relativi alla quota del piano di Stock Grant per il triennio 2016-2018 e a quella relativa al piano di assegnazione 2017-2019.
l valori sono stati determinati valorizzando per entrambi i piani solamente attribuibile in caso di continuità della presenza in azienda del Dirigente (pari al 50% del totale per il piano relativo al triennio 2016-2018 e al 40% del totale per il piano relativo al triennio 2017-2019).
Al 31/12/2017 non sono stati raggiunti obiettivi su entrambi i piani, i cui valorizzazione risulta pertanto zero. L'importo complessivo iscritto nel bilancio individuale è di 9 migliaia di Euro; il valore dell'azione utilizzato è quello al 29 dicembre 2017 di Euro 0,3141 relativamente al piano 2017-2019 e quello al 31 dicembre 2016 di Euro 0,9810 relativamente al piano 2016-2018.
Il numero medio dei dipendenti per l'esercizio 2017 è di n. 38 unità, costituito da n.13 dirigenti, n. 18 impiegati. Il medesimo valore riferito all'esercizio precedente era pari a 35, con una variazione complessiva in aumento di n. 3 unità.
Variazioni in Variazioni in 31/12/2016 DESCRIZIONE 31/12/2017 Rideterminato aumento diminuzione 9 5 1 13 Dirigenti 2 7 7 2 Quadri 19 7 8 18 Impiegati 14 11 35 TOTALE 38
Si evidenzia, di seguito, la movimentazione registrata nel corso dell'esercizio:
Gli altri costi operativi ammontano a 11.734 migliaia di Euro contro i 8.470 migliaia di Euro del 2016 con un decremento pari a 3.264 migliaia di Euro.
La voce è così composta:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| l Costi per servizi di terzi | 10.071.280 | 5.970.661 | 4.100.619 |
| l Costi per godimento beni di terzi | 484.059 | 1.942.470 | (1.458.411) |
| Oneri diversi di gestione | 1.178.922 | 556.755 | 622.168 |
| TOTALE | 11.734.261 | 8.469.886 | 3.264.375 |
l costi per servizi di terzi sono così dettagliati:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Compensi ad Amministratori | 1.007.834 | 1.091.000 | (83.166) |
| Compensi ai Sindaci | 209.000 | 130.000 | 79.000 |
| Telefoniche | 819.297 | 878.996 | (59.699) |
| Consulenze legali, amministrative e tecniche | 6.130.463 | 1.838.626 | 4.291.836 |
| Manutenzione CED | 1.248.880 | 1.260.872 | (11.992) |
| Vitto, Alloggio e Viaggi | 167.499 | 124,700 | 42.799 |
| Assicurazioni | 230.914 | 238 626 | (7.712) |
| Pubblicità inserzioni e comunicazioni | 103.827 | 168.771 | (64.944) |
| Contributi INPS per lavoratori autonomi | 53.097 | 32.187 | 20.910 |
| Servizi bancari | 50.150 | 62.939 | (12.789) |
| Altri | 50.319 | 143.945 | (93.626) |
| TOTALE | 10.071.280 | 5.970.661 | 4.100.619 |
La voce "Compensi ad Amministratori" è comprensiva anche dei compensi erogati ai Consiglieri come membri dei Comitati per la nomina e remunerazione degli Amministratori, Comitato Controllo Rischi e Comitato Parti correlate.
L'Assemblea degli Azionisti del 15 maggio 2017 ha deliberato i compensi compensi compensi complessivi dei Consiglieri dando mandato al Consiglio di rideterminare gli importi attribuiti a ciascun consigliere nel rispetto anche di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti il 15 gennaio 2015, ossia di attribuire un compenso complessivo al Consiglio di Amministrazione di Euro 1.055.000 con un compenso base di Euro 40.000 per la carica di Consigliere. I compensi dei Sindaci sono stati deliberati dall'Assemblea Ordinaria del 13 maggio 2016. Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Altre Informazioni" sui compensi erogati agli Amministratori e Sindaci.
L'incremento rispetto all'esercizio precedente, pari a 4.101 migliaia di Euro, è imputabile principalmente ai costi per consulenze legate alla ristrutturazione dell'indebitamento ed all'accordo di standstill.
La spesa per canoni CED e manutenzione si riferisce all'attività svolta da fornitori per la manutenzione e lo sviluppo del Servizio Informatico di Gruppo che è accentrato in capo alla TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A..
l costi per godimento beni di terzi sono così ripartiti:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Noleggio di attrezzature | 350.414 | 1.832.169 | (1.481.755) |
| Affitti passivi | 133.645 | 110 301 | 23.344 |
| TOTALE | 484.059 | 1.942.470 | (1.458.411) |
l dettagli relativi agli oneri diversi di gestione sono riportati nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Imposte e tasse non sul reddito | 565.861 | 448.656 | 117.205 |
| Altri oneri diversi | 270.148 | 99.379 | 170.769 |
| Risultato U.T.E. TREVI S.p.A.- TREVI - Fin .- Sembenelli- Venezuela |
184.775 | = | 184.775 |
| Sopravvenienze passive diverse non deducibili | 158.138 | 8.720 | 149,418 |
| TOTALE | 1.178.972 | 556.755 | 622.167 |
La voce imposte e tasse non sul reddito si riferisce prevalentemente all'imposta IMU e la TASI sugli immobili di proprietà. La voce "Altri oneri diversi" è relativa a contributi ad associazioni ed enti no profit (a scopo benefico) all'interno del programma di social value della Società e del Gruppo TREVI.
Gli ammortamenti ammontano a 6.478 migliaia di Euro contro i 6.098 migliaia di Euro del 2016 con un incremento pari a 380 migliaia di Euro, come di seguito dettagliato:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 131/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali | 63.388 | 65.184 | (1.796) |
| Ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 6.415.062 | 6.033.205 | 381.857 |
| TOTALE | 6.478.450 | 6.098.389 | 380.061 |
Ulteriori dettagli sono riportati nel commento alla voce dell'attivo Immobilizzazioni Immateriali.
Al 31/12/2017 sono stati effettuati Accantonamenti per rischi per 20 mila Euro. Trattasi di accantonamento per maggior carico fiscale legato all'applicazione del restatement Leasing/IAS 8 per l'importo di 20 migliaia di Euro.
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Accantonamenti per rischi | 20.000 | 20.000 | |
| TOTALE | 20.000 | 20.000 |

l proventi finanziari ammontano a 16.864 migliaia di Euro contro i 18.252 migliaia di Euro del 2016 con un decremento pari a 1.388 migliaia di Euro.
I dettagli di tale voce sono riportati di seguito:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni | 16.850.811 | 18.246.955 | (1.396.144) |
| Proventi Finanziari diversi | 12.952 | 4.671 | 8.280 |
| TOTALE | 16.863.763 | 18.251.626 | (1.387.863) |
Alla voce proventi finanziari da crediti nelle immobilizzazioni sono riportati i ricavi per interessi attivi relativi ai finanziamenti concessi dalla Società alle sue controllate; i tassi d'interesse applicati sono in linea con le condizioni di mercato.
l proventi diversi sono determinati prevalentemente da interessi attivi bancari e dalla quota di competenza delle operazioni di copertura tassi d'interessi.
l costi finanziari ammontano a 18.793 migliaia di Euro contro i 15.138 migliaia di Euro del 2016, con un incremento pari a 3.655 migliaia di Euro dovuto ai maggiori oneri ed interessi di mora sui finanziamenti oggetto della manovra finanziaria. Nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Interessi verso banche | 12.366.647 | 9.428.347 | 2.938.300 |
| Spese e commissioni su fidejussioni | 1.985.314 | 1.979.108 | 6.206 |
| Commissioni su finanziamenti | 1.688.205 | 1.093.257 | 594.948 |
| Interessi passivi verso Società di leasing | 1.560.972 | 2.084.166 | (523.196) |
| Interessi su altri debiti | 1.191.809 | 552.880 | 638.929 |
| TOTALE | 18.792.947 | 15.137.758 | 3.655.189 |
Gli interessi su altri debiti sono legati al differenziale negativo corrisposto nell'esercizio agli istituti di credito sulle operazioni di copertura tasso di interesse.
La perdita netta derivante da transazioni in valuta estera ammonta a 4.405 migliaia di Euro, contro un utile netto di 1.178 migliaia di Euro del 2016, con un decremento pari a 5.583 migliaia di Euro.
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| / Utili (Perdite) derivante da transazioni in valuta estera | (4.405.101) | 1.177.944 | (5.583.045) |
| TOTALE | (4.405.101) | 1.177.944 | (5.583.045) |
Si precisa che il saldo tra utili e perdite su cambi non realizzate ammonta ad una perdita di Euro.
Nel corso dell'esercizio la Società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di perdite durevoli di
valore di alcune partecipazioni e alcuni crediti finanziari verso le Società controllate, per complessivi 352.457 migliaia di Euro; maggiori dettagli sono forniti al paragrafo (3) relativamente alle partecipazioni e al paragrafo (5) relativamente ai crediti finanziari.
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Svalutazione di partecipazioni | 131.863.974 | 119.853.934 | 12.010.040 |
| Svalutazioni Imm Fin non cost Partecipazioni | 214.765.395 | 214.765.395 | |
| Rettifica di valore | 5.827.928 | . . | 5.827.928 |
| TOTALE | 352.457.297 | 119.853.934 | 232.603.363 |
L'accantonamento delle imposte sul reddito del periodo è stato calcolato tenendo conto del prevedibile imponibile fiscale. Le imposte sul reddito ammontano a 1.200 migliaia di Euro, contro i 3.266 migliaia di Euro del 2016, con un decremento di 2.066 migliaia di Euro.
Il dettaglio di tale voce è riepilogato nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Imposta IRES dell'esercizio | 1.659.289 | 3.011.770 | (1.352.481) |
| Imposta IRAP dell'esercizio | 253.397 | 453.729 | (200.332) |
| lmposte esercizi precedenti | (323.801) | (21.074) | (302.727) |
| Imposte anticipate | (382.389) | 465.613 | (848.002) |
| Imposte differite | (6.874) | (644.060) | 637.186 |
| TOTALE | 1.199.622 | 3.265.978 | (2.066.356) |
Le imposte sono state calcolate con le aliquote fiscali del 24% per IRES e 4,82% per IRAP.
Si riporta nella tabella che segue la riconciliazione dell'onere fiscale effettivo con quello teorico:
| Riconciliazione Onere Fiscale Teorico / Effettivo | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | 8 | 31/12/2016 Rideterminato |
જે | |
| Risultato prima delle Imposte | (354.065.273) | (107.770.695) | ||
| Imposte calcolate all'aliquota fiscale in vigore | (84.975.666) | 24,00% | (29.636.941) | 27,50% |
| Differenze Permanenti | 86.311.154 | -24,38% | 25.738.788 | -23,88% |
| Differenze Temporanee Positive | 1-350.492 | 279.968 | ||
| Differenze Temporanee Negative | (141.390) | 0,11% | (683.591) | -0,17% |
| Adeguamento aliquota IRES | 582.069 | |||
| Differenze da svalutazione DTA | (819.839) | |||
| RAP | 253.397 | -0,07% | 453.729 | -0,42% |
| Totale Imposte Effettive a Conto Economico | 1.199.622 | -0,34% | (3.265.978) | 3,03% |
L'esercizio 2017 ha segnato un andamento positivo del risultato operativo di 4.726 migliaia di Euro (risultato operativo dell'esercizio precedente di 7.791 migliaia di Euro, in diminuzione di 3.065 migliaia di Euro), un negativo andamento della gestione finanziaria per Euro 1.929 migliaia, contro un andamento, invece, positivo riferito all'esercizio 2016 (3.114 migliaia di Euro) e perdite derivanti da transazioni in valute estere a 4.405 migliaia di Euro (in decremento rispetto all'esercizio precedente in cui si erano attestate a 1.178 migliaia di Euro). La Società ha inoltre effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di valore di partecipazioni e crediti finanziari, sulle partecipate per complessivi 352.457 migliaia di Euro.
Si evidenzia un decremento delle imposte sul reddito pari a 2.066 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
ll risultato dell'esercizio 2017 evidenzia, pertanto, una perdita di Euro, con un incremento della perdita di 244.228 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui il risultato si era attestato a una perdita di 111.037 migliaia di Euro.
La Società ha scelto di fornire l'informativa sull'utile per azione esclusivamente nel Bilancio consolidato di Gruppo secondo quanto previsto dallo IAS 33.

ll Consiglio in carica alla data del 31 dicembre 2017 è composto da dodici Consiglieri, di cui sei Amministratori esecutivi,
Un Amministratore non essentiva un Amministratore non esecutivo e cinque indipendenti.
ll Consiglio di Amministrazione di TREV – Finanziaria Industriale S.p.A. in carica alla data attuale di approvazione del Bilancio 2017 è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 15 gennaio 2015, per gli esercizi 2015 – 2017, un Consigliere indipendente è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 13 maggio 2017, un Consigliere essecutivo è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 15 maggio 2017 e un Consigliere è stato cooptato dal Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2017; il mandato dei Consiglieri in carica scade con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.
Il Consiglio continua ad operare in prorogatio ed approverà anche il 31 dicembre 2018.
Agli Amministratori nell'esercizio 2017 sono stati erogati Emolumenti per la Carica per 1.055 migliaia di Euro, come da dettaglio sottostante.
| Nominativo | Carica | Durata della | Emolumenti per | Altri Compensi | Emolumenti Società | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Davide Trevisani | carica (in mesi) | la Carica. | Società | controllate | Totale | |
| Presidente | 12 | 309.000 | 255.000 | |||
| Gianluigi Trevisani | Vice Presidente | 12 | 306.000 | 564.000 | ||
| Cesare Trevisani | Esecutivo | 255.000 | 561.000 | |||
| Vice Presidente | 12 | 96.000 | 115.000 | 320.000 | 531.000 | |
| Simone Trevisani | Consigliere | |||||
| d'Amministrazione | 12 | 40.000 | 145-000 | 337.500 | 522.500 | |
| Esecutivo | ||||||
| Stefano Trevisani | Consigliere d'Amministratore |
|||||
| esecutivo | 12 | 40.000 | 167.000 | 340.000 | 547.000 | |
| Consigliere | ||||||
| Sergio lasi (***) | d'Amministrazione | 1 | ||||
| Esecutivo | 2.000 | 14.000 | 16.000 | |||
| Consigliere | ||||||
| Marco Andreasi | d'Amministratore non | |||||
| esecutivo ed | 12 | 22.000 | 378.000,00 | |||
| indipendente | 400.000 | |||||
| Consigliere | ||||||
| Marta Dassù | d'Amministratore non | |||||
| esecutivo ed | 12 | 40.000 | 40.000 | |||
| indipendente | ||||||
| Consigliere | ||||||
| Umberto della Sala (**) | d'Amministratore non | |||||
| esecutivo ed | 12 | 40.000 | 3.500 | 43.500 | ||
| indipendente | ||||||
| Consigliere | ||||||
| Cristina Finocchi Mahne | d'Amministratore non | |||||
| esecutivo ed | 12 | 40.000 | 10.500 | 50.500 | ||
| indipendente | ||||||
| Consigliere | ||||||
| Monica Mondardini | d'Amministratore non | 12 | ||||
| esecutivo ed | 40.000 | 8.500 | 48.500 | |||
| indipendente | ||||||
| Guido Rivolta (*) | Consigliere | |||||
| d'Amministratore non | 8 | 40.000 | 40.000 | |||
| esecutivo | ||||||
| Consigliere | ||||||
| Rita Rolli | d'Amministratore non | 12 | 40.000 | |||
| esecutivo ed | 13.500 | 53.500 | ||||
| TOTALE | indipendente | |||||
| (*) Per il Consigliere Guido Rivolta i comnensi sono riversati CDR D | 1.055.000 | 855.000 | 1.507.500 | 3.417.500 |
(*) Per il Consigliere Guido Rivolta i compensi sono riversati CDP Equity Spa

(** ) Per il Consigliere Umberto della Solo i compensi sono riversati CDP Equity Spa fino al 30/06/2017 - Dal 01/01/2017 corripsorti direttamente al
Consigliere
(***) ll Consigliere Sergio lasi è stato nominato per cooptazione in data 18 di nescicao come Chief Restructuring Officer (CRO).
Sostituisce Marco Andreasi che si è dimesso Sostituisce Marco Andreasi che nominato per cooptazione in data 18 dicembre 2017 ed incariatori
Sostituisce Marco Andreasi che si è dimesso dall'incarico di Consigliere di
Ai sensi del regolamento Consob, si dettagliano gli emolumenti corrisposti e/o liquidati agli Amministratori e Sindaci della Società, anche da parte di Società controllate.
Gli Altri compensi si riferiscono, per gli amministratori Trevisani Stefano, Trevisani Stefano, Trevisani Simone, Marco Andreasi e Sergio Iasi agli importi degli stipendi erogati come dipendenti della Capogruppo, per i Consiglieri della Sala, Finocchi Mahne, Mondardini e Rolli alle cariche come componenti dei Comitati di cui sotto.
L'attività dei Comitati interni al Consiglio di Amministrazione, in base all'Assemblea Ordinaria degli Azionisti
del 30 aprile 2015, provodo Kuttilo d del 30 aprile 2015, prevede l'attribuzione, per ciascun Comitato, un compenso annua di Euro Euro F.000 (Euro cinquemila/00) per il Presidente ed Euro 3.500 (Euro tremilacinquecento/00) per ciascuno dei componenti.
Alla data del 31 dicembre 2017 e alla data di redazione della presente relazione sono presenti tre Comitati: Comitato Controllo e Rischi, Comitato Nomina e Remunerazione e Comitato Parti Correlate.
Agli Amministratori non sono stati attribuiti benefici di natura non monetaria, stock option, bonus o altri incentivi.
Lo statuto della Sani Vanta di Monte non monetaria
Lo statuto della Società attribuisce al Consiglio di Amministrazione la facoltà di nominare un Comitato Eseutivo. Tale facoltà non è stata esercitata dal Consiglio in carica.
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate:
Rapporti con parte controllate:
Importi espressi in migliaia di Euro
| Crediti finanziari medio lungo termine verso controllate | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 69.505 | 128.782 | |
| Soilmec S.p.A. | 56.664 | 60.645 | (59.277) |
| Drillmec S.p.A. | 168.500 | (3.981) | |
| Petreven S.p.A. | 34.982 | (168.500) | |
| Altri | 62.514 | (27.532) | |
| TOTALE | 6.917 | 10.670 | (3.753) |
| 168.067 | 431.110 | (263.043) | |
| Crediti commerciali ed altri crediti a breve termini verso | |||
| controllate | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
| Trevi S.p.A. | 8.823 | 8.000 | |
| Soilmec S.p.A. | 4.283 | 3.102 | 823 |
| Drillmec S.p.A. | 10.981 | 1.181 | |
| Petreven S.p.A. | 3.079 | 7.678 | 3.303 |
| Altri | 2.581 | 498 | |
| TOTALE | 20.116 | 15.547 | 4.569 |
| 47.283 | 36.907 | 10.376 | |
| Debiti commerciali ed altri debiti a breve termini verso controllate |
31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
| Trevi S.p.A. | 11.581 | ||
| Soilmec S.p.A. | 2.090 | 19.107 | (7.526) |
| Drillmec S.p.A. | 5.262 | (3.172) | |
| Petreven S.p.A. | 12.064 | 14.755 | (2.691) |
| Altri | 84 | 91 | (7) |
| TOTALE | 3.824 | 5.203 | 11 2701 |
29.643
44.418
(14.775)
| Ricavi vendite e prestazioni | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 5.191 | 4 269 | 922 |
| Soilmec S.p.A. | 2.482 | 1.894 | 588 |
| Drillmec S.p.A. | 5.492 | 4.488 | 1.004 |
| Petreven S.p.A. | 1.467 | ਟਰੇਲ | 869 |
| Altri | 13.472 | 15.192 | (1.720) |
| TOTALE | 28.104 | 26.441 | 1.663 |
のお気になる。
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 292 | 248 | 44 |
| Soilmec S.p.A. | 185 | 1.088 | (903) |
| Drillmec S.p.A. | 9 | (ਰ) | |
| Petreven S.p.A. | t | ||
| Altri | 8 | 57 | (49) |
| TOTALE | 4:35 | 1.402 | (917) |
| Proventi finanziari | 31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazioni |
| Proventi finanziari | 31/12/2017 | one the form and of mind of the for Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 3.662 | 5.691 | (2.029) |
| Soilmec S.p.A. | 2.562 | 2.643 | (81) |
| Drillmec S.p.A. | 7.690 | 7.244 | 446 |
| Petreven S.p.A. | 2.421 | 2.302 | 119 |
| Altri | 516 | 367 | 149 |
| TOTALE | 16.851 | 18.247 | (1.396) |
Le transazioni effettuate con parti correlate sono concluse alle normali condizioni di mercato, non sono presenti rapporti tra la Società e la controllante TREVI Holding SE con sede in Cesena (FC) o della sua controllante I.F.I.T. S.r.I. né con altre parti correlate.
| Importi espressi in migliaia di Euro | |||
|---|---|---|---|
| Crediti commerciali ed altri crediti a breve termini verso parti correlate | 31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazioni |
| PARCHEGGI S.P.A. | 11 | 17 | (6) |
| TOTALE | 11 | 17 | (6) |
| % sui crediti totali commerciali | 0,14% | 0,20% | |
| Debiti commerciali ed altri debiti a breve termini verso parti correlate | 31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazioni |
| PARCHEGGI S.P.A. | 6 | - | 6 |
| TOTALE | 6 | 6 | |
| % sui debiti totali commerciali | 0,09% | ||
| Ricavi vendite e prestazioni | 31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazioni |
| PARCHEGGI S.P.A. | 53 | ਟੇਤੋ | |
| TOTALE | ਵਿੱਚ | ਟੇਤੋ | |
| % sui ricavi totali | 0,24% | ||
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazioni |
| PARCHEGGI S.P.A. | 13 | - | 13 |
| TOTALE | 13 | 13 | |
| % sui costi di materie prime e servizi esterni | 0,11% | ||
Per i Sindaci è stato iscritto un costo di complessivi Euro 130.000.
| Nominativo | Carica | Durata della carica (in mesi) |
Emolumenti Società |
Emolumenti Società controllate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Milena Motta | Presidente del Collegio Sindacale |
12 | 50.000 | 50.000 | |
| Adolfo Leonardi | Sindaco Effettivo | 12 | 40.000 | 40.000 | |
| Giancarlo Poletti (*) | Sindaco Effettivo | 12 | 40.000 | 5.000 | 45.000 |
| TOTALE | 130.000 | 5.000 | 135.000 |
(*) Il dott. Poletti si è dimesso il 15 Novembre 2018.
ll Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 maggio 2016 ed è in carica per il triennio 2016 ~ 2017 – 2018, fino all'approvazione del bilancio al 31/12/2018.
Nella tabella che segue sono illustrati i corrispettivi complessivamente corrisposti dalla Società da lei controllate alla Società di revisione e la rete dell'art. 160 c. 1-bis n. 160 c. 1-bis n. 303 Legge 262 del 28/12/2005 integrata da D. Lgs. 29/12/2006.
| Revisione | Servizi di attestazione |
Altri servizi | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. | ||||
| KPMG SpA | 220.300 | 83.000 | - | 303.300 |
| Rete KPMG | ||||
| 220.300 | 83.000 | 1 | 303.300 | |
| Società controllate: | ||||
| KPMG SpA | 112.500 | 15.000 | 127.500 | |
| Rete KPMG | 247 100 | 50.700 | 297.800 | |
| 359.600 | 65.700 | 425.300 | ||
| TOTALE | 579.900 | 148.700 | 728.600 |

In considerazione del protrarsi delle tempistiche di approvazione del presente bilancio, gli eventi rilevanti successivi alla data di chiusura del presente esercizio sono già stati riflessi a bilancio. Con specifico riferimento agli aspetti attionnti al processo di ristrutturazione e di rafforzamento patrimoniale intrapreso dal Gruppo all'inizio del 2017 e procettosi si no alla data di approvazione del presente, si rimanda al paragrafo "Breve excursus degli eventi più rilevarti sino alla data della presente relazione".
Il 2 maggio 2019 l'assemblea degli obbligazionisti ha deliberato le modifiche al regolamento del prestito, le medesime concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulezione dell' interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla data del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alouni obblighi contrattuali e di taluni eventi rilevanti al fine di adeguarli all'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Nel 2018 e 2019 la Società ha subito escussioni di garanzie concesse alle controllate per complessivi € 39.577 migliaia. Ad integrazione di quanto riportato al paragrafo segnalato, si informa che in data 2 luglio 2019 il miglior di Amministrazione della Società si è riunito per esaminare la richiesta formulata dall'azionista Trevi Holdine S.E. ("TSE") ai sensi dell'articolo 2367 cod. civ. di convocazione dell'assemblea ordinaria per la revoca del consiglio di amministrazione e la contestuale nomina dei nuovi amministratori e, dopo ampio e approfondito esame, con decisione presa a maggioranza, ha ritenuto del tutto infondate e contraddittorie le motivazioni poste alla base della citata istanza di THSE. Il Consiglio di Amministrazione ha, ad ogni modo, doverosamente disposto l'avvio delle opportune attività istruttore volte all'approfondimento di taluni elementi della richiesta di THSE, tra l'altro chiedendo alla stessa informazioni e chiarimenti.
In conclusione, si propone di riportare l'intera perdita di bilancio, pari ad € 355.264.894 a perdite a nuovo nell'esercizio successivo, pur se l'entità di detta perdita conduce ad un patrimonio netto negativo e quindi a luna situazione riconducibile all'Articolo 2447 Codice Civile.
Successivamente alla data di chiusura del bilancio per l'esercizio 2017, la situazione patrimoniale della società è stata monitorata continuamente dagli organi societari attraverso numerose riunioni del Consiglio di Amministrazione confidando che la positiva conclusione dell'articolata manovra di ristrutturazione finanziaria e di rafforzamento patrimoniale della Società e del Gruppo nel suo complesso consentirà di attuare i provvedimenti connessi a quanto richiesto dall'art. 2447 Cod. Civ.
A tal proposito, non appena conseguito il buon esito dell'operazione di ristrutturazione sarà tempestivamente convocata l'Assemblea degli Azionisti chiamata a deliberare in merito.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Ing. Davide Trevisani
77
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2017.
Cesena, 15 luglio 2019 Stefano Tre visa Ampinistratore Delegato Sergib la Amministratore Delegato
Massimiliano Battistelli Dirigente Preposto alla reduzione dei documenti contabili societari

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Innocenzo Malvasia, 6 40131 BOLOGNA BO Telefono +39 051 4392511 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Trevi (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria consolidata al 31 dicembre 2017, del conto economico consolidato, del conto economico complessivo consolidato, delle variazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
Non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato del Gruppo Trevi a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio" della presente relazione.
Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 evidenzia una perdita d'esercizio di €439,3 milioni, un patrimonio netto negativo di €1,1 milioni ed una posizione finanziaria negativa di €619,8 milioni; inoltre, la società Capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (nel seguito anche la Capogruppo) presenta un patrimonio netto negativo di €127,4 milioni e ricade quindi nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del Codice Civile.
Gli amministratori illustrano nel paragrafo della relazione sulla gestione "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", e nel paragrafo delle note esplicative "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", che la direzione aziendale della Capogruppo ha provveduto ad avviare con le banche finanziatrici le interlocuzioni necessarie a rinegoziare e ridefinire le condizioni dei rapporti finanziari in essere, sulla base di un aggiornato Piano industriale 2018-2022 (nel seguito anche il "Piano industriale"). Gli effetti di tale rinegoziazione sono inclusi
KPMG S.p A è una società per azioni di diritto italiano e la parte del network KPMG di entità indipendenti affiliale a KPMG International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero.
Ancona Aosta Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona
Società per azioni Capitale sociale Euro 10 345 200.00 i v Registro Imprese Milano e Codice Fiscale N. 00709600159 R E.A. Milano N. 512867 Parlíta IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

in una "manovra finanziaria", illustrata diffusamente nella gestione sulla gestione, che prevede fra l'altro, anche:
Inoltre, il processo di risanamento prevede l'omologazione dell'accordo di ristrutturazione del debito riguardante la Capogruppo ed alcune sue controllate da parte del Tribunale competente ai sensi dell'articolo 182 bis della Legge Fallimentare ("LF").
Tutto ciò premesso, gli amministratori evidenziano nella nota esplicativa "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale" la presenza di rilevanti incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale. Tali incertezze sono, in sintesi, relative:
Gli amministratori, pur segnalando che il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla direzione aziendale, indicano di aver valutato le incertezze e le circostanze sopra descritte e, dopo aver effettuato le opportune verifiche, in considerazione dell'atteso buon esito delle trattative avviate con le banche finanziatrici e delle altre azioni già intraprese e/o pianificate, ritengono che il Gruppo abbia adeguate risorse finanziarie per continuare la sua esistenza operativa in un prevedibile futuro.

Per questo motivo, gli amministratori hanno mantenuto il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.
Quanto sopra descritto evidenzia che il presupposto della continuità aziendale è soggetto a molteplici significative incertezze con potenziali interazioni e possibili effetti cumulati sul bilancio.
In conseguenza di quanto precedentemente descritto, la valutazione dell'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale ha rappresentato un aspetto chiave della revisione contabile.
Con riferimento a tale aspetto, le nostre procedure di revisione hanno incluso:
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio.
Tuttavia, a causa degli aspetti descritti nel presente paragrafo non siamo stati in grado di formarci un giudizio sul bilancio consolidato del Gruppo.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione delle nostre

conclusioni sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Oltre a quanto descritto nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio", abbiamo identificato gli aspetti di seguito descritti come aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione,
Note esplicative al bilancio: nota esplicativa "Perdita di valore delle attività", nota esplicativa "Uso di stime", nota esplicativa "Analisi di Impairment test al 31 dicembre 2017".
| Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|
| Le procedure di revisione svolte hanno incluso, anche con il supporto di specialisti KPMG in materia: |
| - la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment; |
| la comprensione del processo adottato nella predisposizione del Piano industriale 2018-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione della |
| Capogruppo, il quale include i flussi finanziari futuri attesi alla base del test di impairment; |
| l'analisi della ragionevolezza delle ipotesi adottate dagli amministratori nella predisposizione del Piano 2018-2022; |
| il confronto tra i flussi finanziari utilizzati ai fini del test di impairment e i flussi previsti nel Piano 2018-2022; |
| l'esame della ragionevolezza del modello del test di impairment e delle relative assunzioni, anche attraverso il confronto con dati e informazioni esterni; |
| l'esame degli scostamenti tra le più recenti situazioni contabili predisposte e i dati inclusi nel Piano 2018-2022 e comprensione delle motivazioni alla |
| base degli stessi; l'esame della corretta determinazione |
| del perimetro delle citate quattro CGU; |
| l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note esplicative al bilancio in relazione alle attività nette ed al test di impairment. |

| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| Lo svolgimento del test di impairment richiede un elevato grado di giudizio, con particolare riferimento alla stima: |
|
| dei flussi finanziari attesi, che per la loro determinazione devono tener conto dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, nonché dei flussi di cassa prodotti dalle CGU negli esercizi passati; |
|
| dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell'attualizzazione dei flussi sopra indicati; |
|
| con riferimento alle CGU del settore Oil & Gas, dei parametri di mercato disponibili alla data di riferimento del bilancio. |
|
| Per tali ragioni, abbiamo considerato la recuperabilità delle attività nette allocate alla sopra citate CGU un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, in data 21 aprile 2017, ha espresso un giudizio senza modifica sul bilancio consolidato.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili delle conclusioni di revisione sul bilancio consolidato.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'Assemblea degli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ci ha conferito in data 15 maggio 2017 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2025.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che la presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Siamo stati incaricati di svolgere le procedure indicate nel principio di revisione (SA ltalia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A causa della significatività di quanto descritto nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio" della relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato, non siamo in grado di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge né di rilasciare la dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione.
Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione di carattere non finanziario. Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/16, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Bologna, 30 agosto 2019
KPMG S.p.A.
Massimo Tamburini Socio

(Importi in migliaia di Euro)
| ATTIVITA | Note 31/12/2017 |
31/12/2016 | 01/01/2016 Rideterminato |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Rideterminato | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobilizzazioni materiali | |||||
| Terreni e fabbricati | 77.061 | 101.635 | 103.778 | ||
| Impianti e macchinari | 223.904 | 280.657 | 312.552 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali | 23.127 | 21.978 | 26.629 | ||
| Altri beni | 14.558 | 15.182 | 23.210 | ||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 886 | 1.120 | 3.401 | ||
| Totale Immobilizzazioni Materiali | (1) | 339,535 | 420.572 | 469.570 | |
| Immobilizzazioni immateriali | |||||
| Costi di sviluppo | 3.689 | 47.797 | 67.132 | ||
| Diritti di brevetto industriale | 330 | 418 | 500 | ||
| Concessioni, licenze, marchi | ાં રેર | 870 | 1.073 | ||
| Avviamento | 0 | 6.001 | 6.001 | ||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 40 | 8.490 | 9.344 | ||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 913 | 1 650 | 3.101 | ||
| Totale Immobilizzazioni Immateriali | (2) | 5.127 | 65.226 | 87.150 | |
| Investimenti immobiliari non strumentali | (3) | 0 | |||
| (4) | 960 | 2.631 | 1.800 | ||
| Partecipazioni | |||||
| - partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto valulate | 21 | 31 | 39 | ||
| con il metodo del patrimonio netto | |||||
| - altre partecipazioni | 039 | 2.600 | 1.761 | ||
| Attività fiscali per imposte anticipate | (5) | 20.390 | 82.435 | 95.101 | |
| Strumenti Finanziari derivati a lungo termine | (6) | 776 | |||
| Attività finanziarie mantenute fino a scadenza | (7) | 0 | |||
| Altri crediti finanziari a lungo termine | (8) | 3.209 | 4.295 | 3.909 | |
| - di cui con parti correlate | (36) | 1-600 | 2.662 | 3.245 | |
| Crediti commerciali ed altre attività a lungo termine | (a) | 20.643 | 20.946 | 28.856 | |
| Totale Immobilizzazioni Finanziarie | 75.203 | 110,308 | 128.441 | ||
| Totale Attività non correnti | 419.864 | 596.106 | 685,162 | ||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | (10) | 232.659 | 354.719 | 302.642 | |
| Crediti commerciali e altre attività a breve termine | (11) | 376.546 | 492.311 | 673.928 | |
| - di cui con parti correlate | (36) | 9.559 | 10.449 | 9.933 | |
| Attività fiscali per imposte correnti | (11.9) | 30.209 | 32.424 | 47.606 | |
| Altri crediti finanziari a breve termine | ા 05 | 0 | 1 063 | ||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine e titoli negoz, fair value | (12) | ર 79 | 0 | 471 | |
| Attività finanziarie correnti | (12.a) | 0 | 0 | 1.824 | |
| Disponibilità liquide | (13) | 146.090 | 301.133 | 296.861 | |
| Totale Attività correnti | 786.187 | 1.180.589 | 1.324.395 | ||
| TOTALE ATTIVITA' | 1.206.051 | 1.776.695 | 2.009.557 |
(Importi in migliaia di Euro)
| Note | 31/12/2016 | 01/01/2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Patrimonio Netto | 31/12/2017 | Rideterminato | Rideterminato | |
| Capitale sociale e riserve | ||||
| Capitale sociale | 82.290 | 82.290 | 82.289 | |
| Altre riserve | 155.577 | 309.205 | 314.987 | |
| Utile portato a nuovo | 193.506 | 165.290 | 165.851 | |
| Risultato dell'esercizio | (432.839) | (84.483) | ||
| Patrimonio Netto del Gruppo | (14) | (1.465) | 472.301 | 563.127 |
| Patrimonio Netto di terzi | 374 | 8.893 | 13.181 | |
| Totale Patrimonio netto | (1.091) | 481.194 | 576.308 | |
| PASSIVITA' | ||||
| Passività non correnti | ||||
| Finanziamenti a lungo termine | (15) | 11.206 | 62.798 | 338.240 |
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine | (15) | 69.025 | 86.518 | 71.537 |
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | (15) | 0 | 1.126 | 1.504 |
| Passività fiscali per imposte differite | (16) | 42.628 | 32.093 | 64.060 |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (18) | 16.668 | 19.729 | 21.225 |
| Fondi per rischi ed oneri a lungo termine | (16) | 12.260 | 4,450 | 6.952 |
| Altre passività a lungo termine | (19) | । રેજ | 127 | 324 |
| Totale passività non correnti | 151.945 | 206.840 | 503.843 | |
| Passività correnti | ||||
| Debiti commerciali e altre passività a breve termine | (20) | 336 604 | 394.092 | 532.610 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 3 164 | 2 968 | 3.231 |
| Passività fiscali per imposte correnti | (21) | 21.043 | 29.871 | 29.198 |
| Finanziamenti a breve termine | (22) | 645.292 | 600.012 | 331.517 |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (23) | 40 244 | 50 347 | 34.111 |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | (24) | 751 | 447 | 0 |
| Fondi a breve termine | (25) | 11 262 | 13.891 | 1.970 |
| Totale passività correnti | 1.055 197 | 1.088.661 | 929.406 | |
| TOTALE PASSIVITA | 1.207.142 | 1.295.501 | 1.433.249 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA | 1.206.051 | 1.776.695 | 2.009.557 |

(Importi in migliaia di Euro)
| Note | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
|
|---|---|---|---|
| (26) | 906.077 | 1.033.436 | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | (36) | 6.633 | 9.078 |
| - di cui con parti correlate Altri ricavi operativi |
(26) | 43.120 | 49.608 |
| Sub-Totale Ricavi Totali | 949.197 | 1.083.044 | |
| 329.743 | 413.888 | ||
| Materie prime e di consumo | 1.624 | (5.684) | |
| Variazione rimanenze materie prime, suss., di consumo e merci | 251,224 | 243.555 | |
| Costo del personale | (243) | ||
| Altri costi operativi | (29) | 389.453 | 411.675 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 4.051 | 11.140 |
| Ammortamenti | (1)-(2) | 57.525 | 66.069 |
| Accantonamenti e svalutazioni | (30) | 197,612 | 54.660 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | (27) | (17.129) | (7.922) |
| Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione | 75.724 | (60.919) | |
| Risultato operativo | (336.579) | (52.278) | |
| Proventi finanziari | (31) | 2.135 | 2.499 |
| (Costi finanziari) | (82) | (31.541) | (31.780) |
| (33) | (18.103) | (13.128) | |
| Utili/(perdite) su cambi Sub-totale proventi/(costi) finanziari e utili/(perdite) su cambi |
(47,509) | (42-439) | |
| Rettifiche di Valore di attività finanziarie | (3.055) | (104) | |
| Risultato prima delle Imposte | (387.142) | (74.821) | |
| Imposte sul reddito | (34) | 52.195 | 7.564 |
| Risultato netto del periodo | (439.337) | (82-385) | |
| Attribuibile a: | |||
| Azionisti della Capogruppo | (432.839) | (84.483) | |
| Azionisti terzi | (6.498) | 2.098 | |
| (439.387) | (82-385) | ||
| Utile/(Perdita) del Gruppo per azione base: | (35) | (2,630) | (0,513) |
| Utile/(Perdita) del Gruppo per azione diluito: | (32) | (2.633) | (0,513) |

(Importi in migliaia di Euro)
| 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
|
|---|---|---|
| Utile/(perdita) del periodo | (439.337) | (82-385) |
| Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
||
| Riserva di cash flow hedge | 1.143 | 341 |
| Imposte sul reddito | (319) | (125) |
| Effetto variazione riserva cash flow hedge | 824 | 215 |
| Riserva di conversione | (43.457) | (12.493) |
| Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio: |
||
| Utili/(perdite) attuariali | 0 | 550,6 |
| Imposte sul reddito | 0 | (153.6) |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte |
0 | 397 |
| Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale | (481.970) | (94.266) |
| Azionisti della Società Capogruppo | (473.890) | |
| (90.628) |

(Importi in migliaia di Euro)
| Capitale | Altre | Utile | Totale | Quota | Totale Patrimonio | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | Sociale | Riserve | portato a nuovo | del Gruppo | spettante a terzi | Netto |
| Saldo al 01/01/16 approvato | 82.290 | 315.322 | 167,302 | 564.914 | 14.658 | 579.572 |
| Effetto applicazione IAS 8 | 0 | 252 | (2.237) | (1.985) | (1.478) | (3.463) |
| Saldo al 01/01/16 rideterminato | 82.290 | 315.574 | 165.065 | 562.929 | 13.180 | 576.109 |
| Risultato del periodo | 363 | (86.400) | (86.037) | 2.098 | (83.939) | |
| Utili/(perdite) attuariali e stock grant | 397 | 397 | 397 | |||
| Altri utili / (perdite) complessivi | (6.542) | 0 | (6.542) | (5.736) | (12.278) | |
| Effetto applicazione IAS 8 | 1917 | 1.917 | 1.917 | |||
| Totale utile/(perdita) complessivi | 0 | (5.782) | (86.400) | (90.265) | (3.638) | (93.903) |
| Destinazione del risultato 2015 e distribuzione | (363) | (649) | (1.012) | |||
| dividendi | ||||||
| Variazione area di consolidamento | ||||||
| Saldo al 31/12/16 rideterminato | 82,290 | 309,792 | 80-219 | 422301 | 8.893 | 481.194 |
| Risultato del periodo | (432.839) | (432.839) | (6.498) | (439.337) | ||
| Utili/(perdite) attuariali e stock grant | 124 | 124 | 124 | |||
| Altri utili / (perdite) complessivi | (41.051) | (41.051) | (1.582) | (42,633) | ||
| Totale utile/(perdita) complessivi | D | (40.927) | (432.839) | (473.767) | (8.080) | (481.847) |
| Destinazione del risultato 2016 e distribuzione dividendi |
0 | (113.287) | 113.287 | 0 | (439) | (439) |
| Variazione area di consolidamento | ||||||
| Saldo al 31/12/17 | 82.290 | 155.577 | (239.333) | (1.465) | 374 | (1.092) |

(Importi in migliaia di Euro)
| Note | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
|
|---|---|---|---|
| Risultato netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi | (439.337) | (82.385) | |
| Imposte sul reddito | (34) | 52.195 | 7.564 |
| Risultato ante imposte | (387.142) | (74.821) | |
| Ammortamenti | (1)-(2) | 149.208 | 66.069 |
| (Proventi)/Oneri finanziari | (31)-(32) | 29.406 | 29 280 |
| Variaz. dei fondi per rischi ed oneri e del fondo benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro |
(16)-(18) | 1.250 | 10.089 |
| Accantonamenti fondo rischi ed oneri e benefici successivi cessazione rapporto di lavoro |
(16)-(18) | 202.167 | 13.079 |
| Utilizzo fondi rischi e benefici successivi cessazione rapporto di lavoro | (16)-(18) | (33.574) | (17.700) |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | 3.055 | 104 | |
| (Plusvalenze)/minusvalenze da realizzo o svalutazione di immobilizzazioni | (26)-(29) | (58) | 2.677 |
| (A)Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del Cap. Circolante | (35.689) | 28.776 | |
| (Incremento)/Decremento Crediti commerciali | (9)-(11) | 44.260 | 164.185 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 890 | (516) |
| (Incremento)/Decremento Rimanenze | (10) | 31.273 | (53.637) |
| (Incremento)/Decremento altre attività | (7.538) | 51.597 | |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali | (20) | (25.367) | (99.955) |
| - di cui con parti correlate | (36) | 196 | (263) |
| Incremento/(Decremento) altre passività | (39.254) | (58.551) | |
| (B) Variazione del capitale circolante | 3.374 | 3.638 | |
| (C)Interessi passivi ed altri oncri | (31)-(32) | ||
| (D)Imposte pagate | (13) | (29.406) (5.669) |
(29.280) (2.335) |
| (E) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D) | (67.390) | 799 | |
| Attività di investimento | |||
| (Investimenti) | (1)-(2) | (46.267) | (39 330) |
| Disinvestimenti | (1)-(2) | 13.530 | 17.709 |
| Variazione netta delle attività finanziarie | (4) | (1.383) | (935) |
| (F) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento | (34.120) | (22.555) | |
| Attività di finanziamento | |||
| Incremento/(Decremento) Capitale Sociale e riserve per acquisto azioni proprie e | |||
| conversione prestito convertibile indiretto | (14) | ||
| Altre variazioni incluse quelle di terzi | (14) | ||
| Variazioni di prestiti, finanziamenti, strum. fin. Derivati | (17320) | 2.381 | |
| Variazioni di passività per leasing finanziario | (15)-(22) | (7.711) | 30.760 |
| Pagamento dividendi agli azionisti della Capogruppo e di minoranza | (15)-(23) (13) |
(27.595) | (7.519) |
| (907) | (649) | ||
| (G)Flusso di cassa generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | (28.533) | 24.974 | |
| (H) Variazione netta delle disponibilità monetarie (E+F+G) | (155.043) | 3.218 | |
| Disponibilità liquide iniziali | 301-133 | 297.915 | |
| Variazione netta delle disponibilità monetarie | (155.043) | 3.218 | |
| Disponibilità liquide finali La voce disponibilità liquide nette comprende il valore delle disponibilità liquide): |
146.090 | 301.133 | |
| Descrizione | Note | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
| Disponibilità liquide | (13) | 146.090 | 301.133 |
| Scoperti conti correnti | (22) | (17.484) | (7.424) |
| Disponibilità liquide finali al netto di scoperti | 128 606 | 293 700 |
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società") e le società da essa controllate (di seguito "Gruppo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nei seguenti due settori:
Tali attività sono coordinate dalle quattro società operative principali del Gruppo:
Settore Fondazioi:
Settore Oil&Gas:
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., che è controllata dalla Trevi Holding SE, che è controllata a sua volta dalla società I.F.I.T. S.r.l., è quotata alla Borsa di Milano dal luglio 1999.
Il presente bilancio è stato approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 15 luglio 2017.
Il bilancio consolidato 2017 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC"). Il bilancio consolidato è redato in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato. Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione degli strumenti finanziari derivati che sono stati valutati al fair value.
Il bilancio include i dati delle società controllate venezuelane così come trasmesse dalle controllate nel regolare processo di consolidamento, centralmente integrati laddove ritenuto opportuno ed allineati ai principi contabili di gruppo. Si segnala che, stante la difficile situazione socio politica attuale del Venezuela, il Gruppo ha riscontrato alcune oggettive difficoltà a mantenere un costante flusso informativo con le partecipate locali e quindi nell'ottenere tutte le informazioni necessarie alla determinazione di alcune scritture di adeguamento. Conseguentemente, il Gruppo ha operato le stime e le integrazioni al migliore livello ottenibile nelle circostanze attuali, tenendo conto in ogni caso anche delle prassi contabili seguite nei bilanci precedenti. Tale situazione potrebbe generare la necessità di alcune modifiche in esercizi successivi, che non si ritengono allo stato di rilevanza tale da inficiare l'attendibilità del bilancio nel suo complesso.
Il bilancio consolidato del Gruppo Trevi è stato predisposto applicando il presupposto della continuità aziendale, pur in presenza di molteplici incertezze, cosi come diffusamente illustrato di seguito.
Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo, ivi incluse le controllate Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec S.p.A., si trovano da tempo in una situazione finanziaria e patrimoniale, che comporta significative incertezze in relazione alla continuità aziendale. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, e, dall'altro, di identificare le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio, nonché lo stato di attuazione e la ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, oggi esiste un percorso concordato approvato dagli amministratori e condiviso dai principali azionisti, luggamente discusso e negoziato con i principali stakeholder che, laddove attuato nei termini previsti, appare ragionevolmente idoneo a consentire alla Società e al Gruppo di superare l'attuazione di crisi e, subordinatamente all'attuazione del Piano (come infra definito), di raggiungere target economico-finanziari e patrimoniali adeguati al proprio settore di mercato.
Si ricorda che a partire dall'esercizio 2016, la Società ed il Gruppo hanno registrato un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari e, dal secondo semestre del 2016, l'andamento dei principali indicatori economicofinanziari e dei flussi di cassa prospettici ha fatto emergere una situazione di difficoltà finanziaria che, come si dirà nel prosieguo, ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo. In ragione della suesposta situazione di tensione finanziaria, che peraltro hi comparto di riferimento, la Società ha preso atto del fatto che non sarebbe stata in grado di rispettare, alle relative date di verifica (che cadevano nel corso dei primi mesi del 2017), i parametri finanziari (cc.dd. covenant) previsti da alcuni dei contratti di finanziamento a medio e lungo termine e dal prestito obbligazionario. Per tali ragioni, nel corso del mese di febbraio 2017 la Società ha inviato alle banche finanziatrici e ai bondholder richieste di waiver in relazione all'obbligo di rispettare i suddetti parametri finanziari. Tali waiver sono stati concessi, rispettivamente, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2017.
In tale contesto, la Società, anche per conto di altre società del Gruppo, ha manifestato alle principali banche finanziatrici del Gruppo, nel corso di alcuni incontri plenari e/o attraverso interlocuzioni bilaterali, la necessità di adottare una manovra finanziaria finalizzata alla rimodulazione del proprio indebitamento finanziario in linea con la situazione del Gruppo e con i flussi di cassa previsti.
Pertanto, il 19 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nell'ambito di più ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business del Gruppo TREVI e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha deliberato di sottoporre alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill sino al 31 dicembre 2017, volta a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di riorganizzazione del settore Oil&Gas.
Nel corso del medesimo esercizio, l'ulteriore contrazione degli ordini, in particolare nel settore Oil&Gas (cui si è associata la cancellazione di una commessa molto rilevante con il cliente YPFB in Bolivia), ha comportato il perdurare e l'aggravarsi delle criticità legate alla situazione finanziaria della Divisione Drillmec e (anche se in misura minore) del resto del Gruppo.
Nel contesto sopra descritto il Gruppo ha dovuto porre in essere, anche su richiesta degli istituti di credito, alcune azioni immediate, quali, oltre alla richiesta di standstill di cui sopra, l'elaborazione di un forecast per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021, che prevedeva, tra l'altro, una politica di costi attraverso interventi mirati, al fine di interrompere le tendenze negative in atto e porre in essere iniziative di riequilibrio della situazione economica e finanziaria. È stata, inoltre, rafforzata la struttura organizzativa e manageriale del Gruppo e sono state poste in essere azioni volte alla ridefinizione del modello di controllo.
Sempre nel corso del 2017, la Società ha inoltre conferito:
Gli istituti di credito finanziatori hanno anch'essi richiesto, e il Gruppo ha provveduto ad ottemperare a questa richiesta, la nomina di un legale delle banche finanziatrici al fine di assisterli nelle suddette negoziazioni, nonché la nomina di un advisor finanziario di loro gradimento al fine di valutare il contenuto delle proposte finanziarie formulate dalla Società e dai suoi advisor, nonché di formulare proposte per conto delle banche finanziatrici.
Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici per la sottoscrizione di un accordo di standstill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle medesime e continuando a ricevere dalle banche finanziariei il supporto necessario alla copertura del proprio fabbisogno finanziario per il periodo necessario. La proposta stands avanzata agli istituti consisteva, in estrema sintesi in: (i) una sospensione dell'applicazione delle previsioni dei contratti di finanziamento che potessero determinare la scadenza, la risoluzione, il recesso, la decadenza dal beneticio del termine ovvero l'"accelerazione" (comunque definita) degli obblighi di rimborso a carico del Gruppo in conseguenza della situazione di crisi economico-finanziaria, (ii) una sospensione ovvero una moratoria degli obblighi di pagamento degli importi in linea capitale nei confronti delle banche finanziatrici (fermo restando l'obbligo di corrispondere gli interessi, i corrispettivi e le commissioni contrattualmente dovuti) in scadenza a partire dal 19 maggio 2017; e (iii) la conferma delle linee di credito esistenti e il mantenimento delle linee di credito e degli affidamenti esistenti in linea con quanto utilizzato dal Gruppo alla data del 31 marzo 2017.
Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto alla Società una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR si è incentrata principalmente su quattro macro aree: (i) Analisi e Sensitivity del Piano Industriale, (ii) Analisi Fiscale, (ii) Analisi sui Dati Storici, e (iv) Technical Review sulla gestione delle commesse. L'IBR ha riguardato sia le singole Divisioni che compongono il Gruppo Trevi, sia tutti gli aspetti riguardanti il consolidato.
L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario in linea con il piano industriale.
Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha dunque approvato, in data 31 agosto 2017, il forecast dell'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale di Gruppo per il periodo 2017-2021.
Inoltre, il Consiglio in data 29 settembre 2017 ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2017, sul quale KPMG S.p.A., revisore legale della Società, ha emesso una relazione di revisione limitata contenente una conclusione senza rilievi sul bilancio consolidato semestrale abbreviato. La relazione di revisione limitata contiene inoltre un richiamo di informativa in merito all'applicazione del presupposto della continuità aziendale illustrato dagli amministratori nella nota "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valuazioni sulla continuità aziendale".
Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono proseguite nei mesi successivi, durante i quali tuttavia sono emersi alcuni significativi scostamenti rispetto al piano industriale 2017-2021 e alle relative previsioni dei dati economico-finanziari, con ricadute sulla tenuta/realizzabilità dello stesso. Ciò ha evidentemente influito anche sulla possibilità di concludere celermente accordi con le banche finanziatrici, le quali hanno richiesto, prima di considerare l'adesione a una possibile manovra, di avere una maggiore visibilità sui dati economico-finanziari e sulle prospettive industriali e gestionali della società e del Gruppo.
In data 13 novembre 2017, pertanto, il Consiglio di Amministrazione della Società ha rinviato l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso alla luce delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill, e dunque della conseguente impossibilità di verificare il presupposto della continuità aziendale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione della Società ha, altresì, evidenziato la necessità di implementare, nel contesto della manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della Società e del Gruppo Trevi. Il Consiglio ha inoltre investito i competenti organismi di governance del compito di identificare entro breve termine una figura manageriale di adeguato standing cui potesse essere affidata la responsabilità di Chief Restructuring Officer ("CRO").
In data 18 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la nomina per cooptazione – ai sensi dell'articolo 2386 del codice civile - del Dott. Sergio Iasi, cui sono state attribuite la carica di CRO, nonché le deleghe operative per (i) l'analisi, strutturazione e negoziazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario della Società e del Gruppo, e (iii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banche finanziatrici e della connessa manovra finanziaria. Il Consiglio, nel prendere atto del perdurare, allo stato, delle incertezze già segnalate al mercato, ha conseguentemente deliberato di posticipare ulteriormente l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso.
Successivamente, in considerazione di alcune analisi di sensitivity nel frattempo svolte sul piano industriale 2017-2021, nonché alla luce dei dati preliminari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e dei primi dati relativi all'esercizio 2018, la Società ha ritenuto opportuno svolgere un ulteriore e definitivo approfondimento sul piano industriale, con il contributo di upeconsulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici,
Nel corso dei primi mesi del 2018, il management della Società, con la supervisione e sotto il coordinamento del CRO, ha altresì avviato interlocuzioni con diversi potenziali investitori interessati all'acquisizione di tutta o parte delle società operanti nel settore Oil&Gas del Gruppo Trevi.
In tale contesto, il 27 aprile 2018, alla luce della prosecuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill e in considerazione della necessaria definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 e della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017, in precedenza prevista per il 30 aprile 2018.
Sempre nel corso del mese di aprile il CRO, con il supporto del management nonché degli advisor legali e finanziari incaricati, ha avviato alcune interlocuzioni relativamente alla possibile operazione di rafforzamento patrimoniale. Tali interlocuzioni hanno riguardato, oltre che le banche finanziatrici, sia potenziali soggetti terzi interessati a effettuare un intervento di investimento per il salvataggio del Gruppo, sia i principali azionisti della Società. All'esito di tali interlocuzioni, la Società ha altresì ricevuto alcuni preliminari riscontri e manifestazioni di interesse, nonché alcune preliminari offerte. In particolare, sono state presentate due offerte vincolanti, una da parte di Bain Capital Credit ("BCC") e l'altra da parte di Sound Point Capital, e una manifestazione di interesse da parte del fondo Quattro R. Le prime due offerte, quella di BCC e quella di Sound Point Capitale, si basavano essenzialmente sulla concessione di un prestito super senior e su una ripatrimonializzazione attraverso la crediti delle banche in strumenti finanziari partecipativi della Società, mentre l'ipotesi di Quattro R ravvisava la necessità di un forte aumento di capitale riservato, al fine di dotare Trevifin di sufficienti mezzi patrimoniali e finanziari migliorando la posizione finanziaria del Gruppo. Tale ultima offerta preliminare, tuttavia, è stata successivamente ritirata da Quattro R, che ha comunicato la propria intenzione di non ritenere sussistenti le condizioni per la prosecuzione delle trattative.
In data 17 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo aver approfonditamente valutato le offerte pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici e dopo aver preso atto del ritiro della manifestazione di interesse presentata da Quattro R, ha ritenuto che, tra le offerte pervenute da terzi investioni, quella preferibile fosse quella presentata da BCC, e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima per una possibile operazione avente ad oggetto l'indebitamento complessivo del Gruppo Trevi. In data 30 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di affidare al CRO il mandato a definire i termini dell'esclusiva con BCC, nonché a sottoporre ai principali creditori la proposta dallo stesso formulata, che si fondava sulla Società di un finanziamento c.d. "supersenio" finalizzato al rimborso di una parte dell'indebitamento in essere e al sostegno del piano industriale nonché su una parziale conversione del debito residuo, senza ricorso a un aumento di capitale. Il Consiglio ha, altresì, affidato al CRO il compito di verificare con le banche finanziatrici la percorribilità della soluzione proposta da BCC.
Nonostante la positiva prosecuzione delle trattative con BCC, in considerazione delle incertezze che erano comunque connesse con l'ipotesi di operazione presentata da quest'ultima e della possibilià che la stessa fosse approvata dalle banche, il Consiglio di Amministrazione ha altresì ritenuto prudente che, in contemporanea, venissero esaminate ipotesi di operazioni alternative cc.dd. "stand-alone", che non prevedessero coinvolgimento di soggetti terzi ma che fossero rivolte esclusivamente agli attuali stakeholder (banche e azionisti) della Società. Tali operazioni sarebbero state, logicamente e funzionalmente, strettamente connesse ad un aumento di capitale. Pertanto, nella medesima sede il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di una convocanda di una convocanda Assemblea Straordinaria della Società la proposta di attribuzione agli amministratori - ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, anche in via scindibile, sino a euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di euro 150 milioni).
Infatti, il ricorso alla delega prevista dall'atticolo 2443 del codice civile ha dotato il Consiglio della facoltà di aumentare il capitale sociale, con modalità e in tempi ragionevolmente flessibili, onde far fronte alle possibili eventuali esigenze o poter trarre beneficio dalle opportunità che si fossero manifestate, sia nell'ambito della possibile operazione con BCC, sia qualora vi fosse stata l'esigenza di ricorrere a soluzioni alternative di intervento a sostegno della Società.
Sempre in tale data, il Consiglio ha infine deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti:
ramo o dell'unica azienda; (b) acquisto di un ramo d'azienda o dell'unica azienda; (c) affitto di un ramo o dell'unica azienda; e (d) conferimento di un ramo o dell'unica azienda.
In data 8 giugno 2018, la Società ha sottoscrito un accordo di esclusiva con BCC, valido sino alla data del 16 luglio 2018, in relazione alla prospettata operazione rafforzamento patrimoniale.
Più in dettaglio, la preliminare proposta formulata da BCC prevedeva la concessione alle controllate Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. di un prestito supersenior di ammontare pari ad euro 150 milioni con rimborso bullet a quattro anni. La nuova finanza, da erogarsi nell'ambito di un accordo di ristrutturazione stipulato ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942 ("Legge Fallimentare" o "LR"), avrebbe dovuto essere utilizzata per il sostegno del piano industriale e il rimborso parziale dell'indebitamento finanziario in essere. La restante quota dell'indebitamento avrebbe dovuto essere oggetto di consolidamento in linea con il piano, stralcio in strumenti finanziari. La concessione del prestito sarebbe stata subordinata al verificarsi di alcune condizioni, tra le quali: la stipulazione dell'accordo di standstill con le banche finanziattici e, più in generale, il raggiungimento di un accordo con i principali creditori finanziari sui termini della manovra, l'evoluzione manageriale e il completamento con esito positivo dell'attività di due diligence avviata da BCC.
In data 11 giugno 2018, in esecuzione della citata delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018, è stata convocata l'Assemblea degli Azionisti per il giorno 27 luglio 2018 alle ore 11.00, in prima convocazione e, occorrendo, il giorno 30 luglio 2018 in seconda convocazione.
Alla luce delle incertezze conseguenti sia alla prosecuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill, sia alla definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale e delle trattativa con BCC, in data 14 giugno 2018 la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017, della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017 e del rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.
BCC ha quindi sottoposto alla Società una richiesta di estensione del periodo di esclusiva fino al 31 luglio 2018, che è stata accettata in data 24 luglio 2018, e che ha condotto alla formulazione da parte di BCC medesima di un'offerta vincolante concernente il possibile intervento nell'operazione di rafforzamento patrimoniale sottoposta a un termine di accettazione sino al 10 agosto 2018 e con relativa proroga del periodo di esclusiva fino al 31 ottobre 2018.
In considerazione delle numerose condizioni sospensive dell'offerta, inclusi il raggiungimento di un accordo con le banche finanziatrici e con l'azionista di controllo, anche con riferimento alla futura governance della Società (segnatamente alla recisa discontinuità manageriale), nonché di alteriore approfondimento, il Consiglio di Amministrazione, in data 26 luglio 2018, ha dato mandato al CRO di esplorare con l'assistenza degli advisor della Società i margini di miglioramento della stessa, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l'estensione dell'esclusiva e la prosecuzione delle trattative, anche con le banche finanziatrici e i principali azionisti.
Il Consiglio ha anche preso atto dello stato di avanzamento delle negoziazioni con le banche finanziatrio per la sottoscrizione dell'accordo di standstill, approvandone il testo nella sua versione sostanzialmente definitiva e conferendo al CRO i poteri per la sua sottoscrizione.
Avuto anche riguardo ai termini stabiliti nell'ambito del previsto accordo di standstill e alla sospensione già attuata dalla Società del pagamento degli interessi sui debiti a medio-lungo termine nei confronti delle banche finanziatrioi, il Consiglio di Amministrazione ha altresì stabilito di sospendere il pagamento degli interessi del presito obbligazionario emesso in data 28 luglio 2014, del valore nominale di complessivi euro 50 milioni, a partire dalla rata di interessi in scadenza il 30 luglio 2018.
In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevi - Finanziaria S.p.A., nunita in seconda convocazione, ha pertanto adottato su proposta del socio Trevi Holding una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 - su proposta del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso - come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese – di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per casa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi nediane l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa vefino da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto della legge, con facoltà per
il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti della Società, e il numero di nuove azioni di volta in volta enittente, purché l'aunento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facotta conferita di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
In virtù della approvata deliberazione assembleare, nel corso del 2018, ed in particolare il giorno 10, le società del Gruppo Trevi interessate hanno definito un accordo di standstill con le banche finanziatrici ed hanno avviato la procedura di raccolta delle sottoscrizioni per adesione delle numerose banche finanziatrici del Gruppo Trevi parti dell'accordo. L'efficacia dell'accordo era subordinata all'accettazione per adesione, entro il 15 settembre 2018, da parte di un numero di creditori finanziari rappresentativi di almeno il 93% dell'indebitamento complessivo vantato nei confronti del Gruppo Trevi dalle banche finanziatrici di cui era prevista l'accordo stesso.
Il medesimo accordo veniva proposto alle banche finanziatrici sul presupposto dell'implementazione della manovra finanziaria e di rafforzamento patrimoniale in allora allo studio, comprensiva della parte relativa all'aumento di capitale delegato ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ. ai termini e all'atto di rettifica del 7 agosto 2018. Le banche finanziatrici hanno dunque riposto il loro ragionevole affidamento sulla celere realizzabilità della citata manovra, comprensiva dell'aumento di capitale, come tali richiamati anche nell'accordo di standstill.
Sempre in data 10 agosto 2018 BCC ha concesso alla Società un'estensione del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante presentata sino al 14 settembre 2018, al fine di permettere alle parti di completare le valutazioni in corso e di proseguire le discussioni ancora in atto sui termini di detta proposta. Trevifin ha, da parte sua, accettato di estendere l'esclusiva, precedentemente concessa a BCC per la negoziazione della suddetta offerta, sino alla medesima data del 14 settembre 2018.
Nonostante le articolate e complesse trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo, alla scadenza del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante (14 settembre 2018) la Società ha comunicato a BCC la propria decisione di non aderire alla suddetta offerta. Infatti, l'operazione delineatasi ad esito delle interlocuzioni con tale possibile terzo investitore, anche alla luce di alcune modifiche proposte rispetto ai termini originariamente ipotizzati. In particolare, nell'offerta rivisitata da BCC l'importo del finanziamento super senior era stato ridotto e suddiviso in tranche, la seconda delle quali erogabile solo al verificarsi di determinati presupposti, pur prevedendo un pacchetto di garanzie completo sin dall'inizio. Tale finanziamento, inoltre, non avrebbe più potuto essere utilizzato, nemmeno in parte, al fine di offrire un parziale rimborso agli istituti di credito, rendendo l'offerta stessa meno appetibile per questi ultimi (la cui approvazione era chiaramente una condizione di riuscita dell'operazione). L'offerta era infine soggetta a numerose condizioni sospensive il cui verificarsi era incerto. Pertanto, tale offerta si è rivelata non adeguata e non corrispondente agli obiettivi identificati dal Consiglio di Amministrazione, rendendo incerto il raggiungimento dei target finanziari e patrimoniali individuati dalla Società e finalizzati a consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della stessa e del Gruppo, sia in ragione della prevedibile difficoltà di far approvare alle banche finanziatrici l'offerta da ultimo formulata dal terzo investitore. Il Consiglio ha ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle.
La Società ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri atuali stakeholder). Tale operazione avrebbe necessariamente comportato, anche tenuto conto dell'Assemblea Straordinaria tenutasi in data 30 luglio 2018, un aumento di capitale riservato in opzione agli azionisti e la contestuale conversione di parte dell'indebitamento finanziario del Gruppo in strumenti finanziari, sulla cui natura si sarebbe dovuto raggiungere un accordo con le banche chiamate a convertire.
Nei giorni immediatamente successivi, ed in particolare in data 17 settembre 2018, la Società – sul presupposto della manovra basata su un aumento di capitale delegato al consiglio di amministrazione – ha ricevuto formale conferma dell'intervenuta efficacia dell'accordo di standstill, in ragione dell'adesione allo stesso da parte di un numero di creditori finanziari nella percentuale suindicata. L'accordo di standstill, funzionale a consentire alla Società di portare avanti le interlocuzioni in corso con i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristruturazione dell'indebitamento complessivo secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:
Sul presupposto e nelle more della definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale, comprensiva dell'esecuzione della delega al consiglio di amministrazione ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ., sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.
In data 8 ottobre 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, su proposta del CRO e tenuto conto delle indicazioni preliminari ricevute dai principali azionisti della Società e dalle banche finanziatrici, ha approvato all'unanimità le linee guida dell'ipotesi di manova alternativa di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento, che includevano inter alia:
il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della LF (l''Accordo di Ristrutturazione").
Il Consiglio di Amministrazione ha, pertanto, dato mandato al CRO di avviare immediatamente la negoziazione con le banche finanziatrici per la definizione delle modalifà dei termini e delle manovra finanziaria, incluso il tasso di conversione dei crediti nonché le caratteristiche e i diritti spettanti agli strumenti finanziari destinati alle banche finanziatrici in sede di conversione, con l'obiettivo di addivenire alla definizione di un'intesa.
Quanto alla dismissione delle società del Gruppo Trevi operanti nel settore Oil&Gas, in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group") per l'acquisizione delle società del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. (la "Dismissione Oil&Gas").
Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di potenziali acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione della Società ha ritenuto che, considerando ile manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute da operatori finanziari o industriali potenzialmente interessati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MEIL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società, anche nella prospettiva della continuità del business, elemento essenziale per preservare il valore della Divisione.
L'offerta di MEIL Group prevede una valorizzazione delle società e degli asset parte della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi basata su un equity value di euro 140 milioni, assumendo: (a) l'assenza di indebitamento finanziario; e (b) un valore del working capital non inferiore a quello rilevato al 30 settembre 2018. Tale valorizzazione è peraltro soggetta ad alcuni aggiustamenti prezzo pre-closing finalizzati a riflettere nell'equity value definitivo gli effetti negativi sulla valorizzazione della Divisione eventualmente derivanti dal verificarsi di alcuni eventi quali, ad esempio, una riduzione del valore di riferimento del capitale circolante della Divisione Oil&Gas (con un cap fissato al 10% del prezzo proposto) ovvero l'esistenza, alla data del closing, di indebitamento finanziario o, ancora, il verificarsi di leakage (per tali intendendosi pagamenti effettuati dalle società della Divisione Oil&Gas a favore delle altre società del Gruppo vi). L'esecuzione dell'operazione è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, usuali per questo tipo di
operazioni, tra cui la sottoscrizione, il deposito e l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis LF, nonché il mancato avveramento di eventi significativamente negativi.
Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, preso atto che l'accettazione dell'offerta ha comportato una rilevante svalutazione del valore di carico delle partecipazioni e dei crediti finanziari nei confronti delle società facenti parte della Divisione Oil&Gas, nonché delle necessarie svalutazioni degli altri asset immateriali conseguenti ai prevedibili risultati del test di impairment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione del patrimonio della Società al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile.
In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l'"Operazione").
In particolare, il Piano, che assume che l'Operazione si perfezioni nel corso dell'esercizio 2019, è basato su quattro elementi essenziali:
(a) la concentrazione prospettica del Gruppo in aree geografiche caratterizzate da alti livelli di crescita e da margini interessanti, nonché, al contempo, da un limitato livello di rischio posizionamento del Gruppo;
(b) concentrazione del portafoglio su lavori e prodotti ad elevata complessità e marginalità;
(c) ottimizzazione del footprint commerciale e operativo; e
(d) implementazione di processi standard per massimizzare il controllo delle società del Gruppo.
Il Piano prevede in particolare per le Divisioni Trevi e Soilmec - anche all'Operazione - il ritorno, entro il periodo considerato, a livelli di ricavi e marginalità comparabili a quelli raggiunti precedentemente all'insorgere delle difficoltà finanziarie, facendo leva sul riconosciuto posizionamento di tali Divisioni nel settore costruzioni e fondazioni speciali; nonché, per effetto della manovra, il raggiungimento entro il 2020 dei target patrimoniali e finanziari individuati come adeguati (anche alla luce di quelli dei principali competitor) dal Consiglio di Amministrazione, ovverosia un rapporto tra indebitamento ed EBITDA non superiore a 3x e un rapporto tra indebitamento e parimonio netto pari a 1:1.
All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici (e in particolare, a seguito delle comunicazioni ricevute dai consulenti queste ultime in data 2 ottobre e 14 dicembre 2018, nelle quali venivano ipotizzati i termini di massima intorno ai quali vi sarebbe potuto essere un consenso delle banche finanziatrici all'operazione), da un lato, e i principali azionisti della Società, Trevi Holding S.E. ("Trevi Holding"), FSI Investimenti S.p.A. ("FSI") e Polaris Capital Management LLC, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti della Società ("Polaris" e, congiuntamente a FSI, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:
(i) un aumento di capitale per cassa per euro 130 milioni, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, codice civile; e
(ii) un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici da liberarsi mediante la conversione di una parte dei crediti vantati nei confronti della Società e di sue controllate per un importo che, a tale data, anche sulla base delle sopra citate comunicazioni ricevute dagli advisor delle banche, era stato identificato in ca. euro 310 milioni in azioni ordinarie della Società di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA. Si precisa che banche finanziatrici, cui pure l'opzione era stata reiteratamente sottoposta, hanno ritenuto di accettare la citata conversione esclusivamente a fronte dell'emissione di azioni ordinarie, e non di cc.dd. strumenti finanziari partecipativi (ai sensi dell'art 2346, sesto comma c.c.), in quanto di più semplice liquidazione in un'ottica di relativi crediti. Peraltro, l'operazione così strutturata ha comportato la disponibilità delle banche finanziatrici a convertire in equity un ammontare maggiore di crediti, da ciò derivando, sulla base del rapporto di conversione, uno stralcio implicito di circa Euro 240 milioni.
I Soci Istituzionali hanno a tal fine formalmente confermato al Consiglio di Amministrazione che assumeranno l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni (come di seguito meglio precisato), a sottoscrivere la quota di aumento di capitale per cassa di loro spettanza in virtù dei rispettivi diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato fino all'importo di massimi euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi euro 77,4 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della residua quota di aumento di capitale per cassa pari a euro 52,6 milioni verrebbe garantita, in caso di inoptato, da un consorzio di garanzia organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'ambito dell'aumento di capitale a loro riservato e da liberarsi mediante conversione di crediti. Gli impegni assunti dai Soci Istituzionali con riferimento all'attuazione, alla sottoscrizione e al

versamento dell'aumento di capitale per cassa sono oggi regolati dall'accordo di investimento che sarà sottoscritto prima della firma dell'Accordo di Ristrutturazione da parte di questi ultimi e della Società, e che disciplina altresì i principi relativi alla governance della Società (l'"Accordo di Investimento").
Detto aumento di capitale riservato, come detto da sottoscriversi tramite l'utilizzo in compensazione di complessivi euro 284 milioni di crediti – eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione dell'aumento di capitale per cassa – verrebbe realizzato secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante altribuzione alle banche finanziatrici di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazioni di esse, in ragione dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni euro 4,5 di crediti convertiti.
Ciascuno degli impegni dei Soci Istituzionato al verificarsi di diverse circostanze che, oltre alle condizioni cui sono normalmente soggetti questo tipo di impegni, includono, fra l'altro, il completamento della Dismissione Oil&Gas e il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione da sottoporre ad omologazione ai sensi dell'articolo 182bis LF di gradimento di tutte le parti coinvolte avente ad oggetto i diversi elementi necessari per l'attuazione dell'Operazione, tra cui la definizione degli accordi sul trattamento bancario residuo a seguito della conversione e alla eventuale nuova finanza necessaria per sostenere il Piano, nonché i nuovi principi di governance della Società e delle altre principali società del Gruppo che garantiscano una gestione professionale e indipendente. In particolare, l'azionista FSI ha subordinato il proprio impegno a che, all'esito dell'Operazione, nessun azionista giunga a detenere una partecipazione di controllo nella Società.
Nelle more dei processi deliberativi delle banche finanziatrici e della definizione dei testi contrattuali, la Società ha chiesto alle banche finanziatrici stesse di estendere il termine di efficacia dell'accordo di standstill in scadenza il 31 dicembre 2018 sino a tutto il periodo necessario per la sottoscrizione degli accordi definitivi, nonché di astenersi dal chiedere il rimborso dell'indebitamento finanziario e mantenere l'attuale operatività delle linee di credito per cassa e per firma.
Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto del verificarsi dei presupposti di cui all'articolo 2447 codice civile per effetto dell'accettazione dell'offerta presentata da MEIL Group per l'acquisizione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, il Consiglio di Amministrazione aveva, altresi, dato mandato al Presidente e al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione degli azionisti per i provvedimenti di competenza e di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente l'Accordo di Ristrutturazione, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, valeva a dire entro il mese di aprile 2019.
La manovra oggetto di approvazione da parte del Consiglio prevedeva, inoltre, una possibile ristrutturazione del prestito obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 - 2019», per un valore di emissione di euro 50 milioni, rispetto alla quale è stato condaggio di mercato con alcuni tra i principali detentori e che è stato sottoposto all'approvazione dell'assemblea degli obbligazionisti in tempo utile per la definizione dell'Accordo di Ristrutturazione.
Nel corso dei primi mesi del 2019 sono proseguite le trattative con gli istituti di credito finanziatori e con tutti gli stakeholder al fine di definire e concordare i termini dei singoli accordi e di tutte le operazioni previste nel contesto del processo di ristrutturazione ripatrimonializzazione del Gruppo Trevi. Sebbene siano stati fatti progressi sostanziali e le banche finanziatrici abbiano di fatto prorogato le condizioni dell'accordo di standstill, consentendo altresì alcuni nuovi utilizzi per cassa nonché l'emissione di alcune nuove garanzie necessarie per il sostegno finanziario del Gruppo, essendovi ancora taluni elementi in corso di definizione, il Consiglio il 1º aprile 2019 ha deliberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea che verrà convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.
Il 2 maggio 2019, l'Assemblea degli obbligazionisti del prestito obbligazionario, riunitasi in seconda convocazione, ha approvato la concessione di waiver e la modifica di alcuni termini del prestito al fine di adeguare le relative disposizioni alla situazione attuale della Società e a quanto previsto dal Piano, contribuendo in tal modo al risanamento della struttura finanziaria della Società.
Le modiche al regolamento del prestito concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31
dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi rilevanti al 'intuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Si precisa che l'efficacia delle modifiche al regolamento del prestito è subordinata alla condizione risolutiva della mancata concessione dell'omologa in relazione all'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare e del mancato verificarsi del closing dell'Operazione entro il termine del 31 dicembre 2019.
In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli accordi relativi all'Operazione, ha deliberato l'approvazione della proposta definitiva di manovra finanziaria inclusiva dei piani economico-finanziari, la quale è stata trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.
La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nel Piano e nell'Accordo di Ristrutturazione, è in linea con i principi che erano già stati fissati nella delibera dallo stesso assunta in data 19 dicembre 2018, e in estrema sintesi prevede:

Quanto al prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione nell'ambito dell'aumento di capitale, in linea con quanto previsto dal documento del Consiglio del 19 dicembre 2018, nonché con gli impegni assunti dai Soci Istituzionali, lo stesso è stato fissato da parte del Consiglio di Amministrazione in misura pari a Euro 0,0001 che, sulla base degli attuali valori di quotazione delle azioni, corrisponde a uno sconto sul TERP pari al 28%, in linea con i precedenti di mercato.
La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società stimata in un range tra circa 390 e 440 milioni di euro e un miglioramento della posizione finanziaria netta di circa 150-250 milioni di euro (a seconda dell'importo dell'aumento di capitale per cassa sottoscritto dal mercato).
Quanto alla Dismissione Oil&Gas, i relativi termini e condizioni sono oggi riflessi e dettagliati negli accordi implementativi della stessa (tra cui, tra gli altri, il Sale and Purchase Agreement, gli Escrow Agreements, , il Non-Compete Agreement e l'Intercompany Commercial Agreement ), alcuni già sottoscritti alla data della presente relazione e altri che saranno sottoscritti dalla Società, Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A., in qualità di venditori, e da uno più veicoli integralmente controllati da MEIL Group, in qualità di acquirenti (gli "Accordi Dismissione Oil&Gas").
Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hamo richiesto alla Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.
In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2017 (che viene approvato solo in data 15 luglio 2019 anche in considerazione del fatto, precedentemente a tale data, non era stato possibile accettare il presupposto della continuità), il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
La direzione aziendale, nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, ha tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati all'implementazione della suesposta di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché all'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza del presupposto della continuità aziendale richiede il verificarsi delle seguenti circostanze, per loro natura incerte, entro l'esercizio 2019:
ricorrenti ex articolo 182 bis LF; (ii) l'adozione da parte dell'Assemblea degli azionisti delle delibere previste per l'implementazione dell'Operazione così come illustrate nell'Accordo di Ristrutturazione e nell'Accordo di Investimento, ivi inclusa quella relativa alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, circostanza che costituisce una condizione sospensiva ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione; e (iii) l'avvenuto closing, comprensivo dell'effettivo incasso dei corrispettivi pattuiti, della Dismissione Oil&Gas a seguito del verificarsi delle relative condizioni sospensive;
la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano, così come approvati dal Consiglio di Amministrazione del 19 D. dicembre 2018 (cfr. supra), e l'effettivo raggiungimento dei target economico-finanziari che sanciranno il definitivo risanamento del Gruppo secondo le previsioni del Piano medesimo, i quali però dipendono anche da fattori che sono per loro natura futuri, incerti e non controllabili ex ante.
Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie a valutare la ragionevolezza del verificarsi di cui sopra che rappresentano delle significative incertezze che possono far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ritenendo appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:
accordi riguarda la mera rispondenza degli stessi con i requisiti di legge, oltre che la relativa fattibilità giuridica, salvo il caso in cui siano presentate delle opposizioni e dunque il Tribunale possa dover valutare nel merito anche la fattibilità economica degli accordi e dei piani alla base degli stessi;
Si ricorda inoltre che l'assemblea detentori detentori del prestito obbligazionario ha già approvato nei primi giorni del mese di maggio 2019 le modifiche ai termini e alle condizioni del prestito obbligazionario alla luce del nuovo piano industriale e della situale della Società. La delibera è esclusivamente soggetta ad alcune condizioni risolutive, quali la mancata omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione e il mancato perfezionamento delle operazioni previste al closing dello stesso entro il 31 dicembre 2019. Tale elemento non è stato, pertanto, considerato tra gli eventi dai quali dipendono le considerazioni circa la continuità aziendale, in quanto appare già essere stato risolto tramite l'adozione della suddetta delibera da parte dei detentori del prestito, fermo restando che, laddove il closing dell'Operazione non dovesse verificarsi entro il 31 dicembre 2019, la delibera assunta diverrebbe inefficace, e il prestito diventerebbe immediatamente esigibile.
Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intrapresse e da intraprendere.

In sintesi, nel corso del 2019 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari ad Euro 434 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso baloon al 31.12.2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.
Va dato atto che l'esistenza ed il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.
Il bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente.
Nella presente Relazione finanziaria annuale 2017 sono state modificate alcune poste di bilancio per le correzioni di errori. In particolare, nel corso del 2017 il Gruppo si è reso conto di aver effettuato errati trattamenti contabili. Infatti, il Gruppo, avendo rilevato che gli errori sono stati commessi anche antecedentemente al primo esercizio precedente presentato, ha proceduto a determinare nuovamente anche i saldi di apertura di attività, passività e patrimonio netto per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, modificando i valori comparativi a tale data.
Gli errori identificati afferiscono alle tematiche riportate di seguito:
A partire dal 2012, alcune società del Gruppo, nell'esercizio delle proprie attività caratteristiche, hanno attivato contratti per l'utilizzo di macchinari con una società di leasing alla quale i medesimi macchinari venivano contestualmente ceduti da società produttive del Gruppo, o anche a terzi con contestuali opzioni put e call. La contabilizzazione degli effetti di tali contratti di leasing è avvenuta sulla considerazione che tali transazioni riguardassero operazioni classificabili come di leasing operativo.
Un'analisi più approfondita dei contratti di leasing e della struttura delle operazioni nel loro complesso ha portato a concludere che tali operazioni (stante anche la loro sostanziale assimilabilità a sale and leaseback) debbano essere più propriamente classificate come di leasing finanziario, da contabilizzare in accordo a quanto previsto dallo IAS 17.
A supporto di tali conclusioni il Gruppo ha ottenuto apposito parere di un esperto indipendente.
Il Gruppo ha proceduto a correggere gli errori rideterminando ciascuna voce di bilancio dell'esercizio 2016, ivi inclusi gli effetti fiscali. L'effetto sul bilancio consolidato del Gruppo è indicato nelle tabelle seguenti:
Rettifiche di consolidamento connesse a operazioni di cessione intercompany
Storicamente, a livello consolidato, il Gruppo ha sempre proceduto a stornare gli effetti economici e patrimoniali connessi a cessioni di macchinari avvenuti tra società controllate e/o collegate. L'obiettivo perseguito è quello di fornire una rappresentazione corretta del volume d'affari del gruppo nel suo complesso non impattato dai benefici figurativi e dai margini conseguiti in relazione ad operazioni di cessione all'interno del Gruppo medesimo.
Tuttavia, nel corso del 2017, da un'analisi storica puntuale delle operazioni Intercompany è emerso che nel bilancio al 31 dicembre 2016 anche nei casi in cui i macchinari originariamente ceduti a società controllate e/o collegate fossero stati successivamente ceduti a terzi estranei al Gruppo, nella predisposizione del bilancio consolidato non veniva registrato il riversamento della scrittura di consolidamento e quindi il bilancio consolidato non includeva i relativi margini ormai realizzati con terzi.
Il Gruppo ha proceduto a correggere gli errori rideterminando ciascuna voce di bilancio dell'esercizio 2016, ivi inclusi gli effetti fiscali.
Nel corso del 2017 Trevi Finanziaria, nell'ambito di approfondite analisi circa le modalità di contabilizzazione delle immobilizzazioni materiali nonché della corretta applicazione delle aliquote di ammortamento, si è resa conto di aver commesso nel bilancio al 31 dicembre 2016 da un lato un errato conteggio delle quote di ammortamento di taluni fabbricati dall'altro di non aver assoggettato ad 'ammortamento taluni fabbricati.
Il Gruppo ha proceduto a correggere gli errori rideterminando ciascuna voce di bilancio dell'esercizio 2016, ivi inclusi gli effetti fiscali.
Nel corso del 2017 nell'ambito della predisposizione del proprio bilancio consolidato Trevi Finanziaria ha proceduto a rilevare che una porzione dell'accantonamento relativo al fondo svalutazione crediti della propria partecipata Trevi Galante Sa Gosse in realtà di competenza dell'esercizio precedente in quanto relativo a posizioni per le quali già nel corso
del 2016 si sarebbe dovuto stanziare un fondo ad apposita copertura.
Il Gruppo ha proceduto a correggere l'errore rideterminando ciascuna voce di bilancio dell'esercizio 2016, ivi inclusi gli effetti fiscali.
Nel corso delle analisi di chiusura contabile svolte con riferimento all'esercizio 2017 sono emersi alcuni errori nel bilancio al 31 dicembre 2016 di individualmente modesta rilevanza che nel loro complesso meritano la correzione dei saldi d'apertura. In particolare è emerso che nel corso di alcuni esercizi non si è proceduto alla chiusura del processo di attualizzazione di taluni crediti
E' emerso altresì, una erronea determinazione dell'utile di pertinenza del Gruppo e dei terzi al 31 dicembre 2015 e 2016 connessa all'errata considerazione dei costi relativi a prestazioni fornite di una Joint Venture considerati come di competenza del Gruppo anziché di competenza di terzi.
Da approfondite analisi in merito alle rettifiche di consolidamento storicamente iscritte è emerso che in taluni casi non si fosse proceduto a stornare le quote di ammortamento relative alle plusvalenze da cessione di cespiti intercompany.
Nel corso del 2017, come già rappresentato in sede di predisposizione della semestrale, il Gruppo ha proceduto a stimare le imposte differite attive e passive di tutte le proprie controllate. Tuttavia, successivamente rispetto alla data di pubblicazione della relazione semestrale, è stata condotta una puntuale analisi in merito alla fiscalità differita negli Stati Uniti relativamente alla partecipata Trevi Icos dalla quale è emersa la necessità di effettuare un riallineamento puntuale al conteggio analitico svolto a livello locale. Il Gruppo ha proceduto a correggere gli errori rideterminando ciascuna voce di bilancio dell'esercizio 2016.
E' inoltre stato identificato che, di fronte alla cessione di alcuni terreni in anni pregressi, non è stato effettuato alcuno storno della quota di rivalutazione relativa effettuato in sede di prima adozione IFRS. Tuttavia, stante la non specifica allocazione della rivalutazione a diversi terreni acquistati in anni diversi, non è stato possibile determinare con ragionevole certezza l'ammontare dell'errore presente al 31.12.2016 e, pertanto, non sono state retifiche relative a tale casistica. In applicazione dei paragrafi 45-47 dello IAS 8, l'errore è stato corretto per l'impossibilità di determinazione dell'errore al 31 dicembre 2016 con la svalutazione integrale nel 2017 a seguito dei risultati dell'impairment test.

L'effetto sul bilancio consolidato del Gruppo delle variazioni descritte è dettagliato nelle tabelle seguenti:
| e etters du blianos comoriado del childred dens in median asseming o dere more more more do contri | IAS 8 totale |
PUBBLICA 11.47 |
TAS 8 totale |
RIDE TORMINA TO |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | 01/01/20 16 |
31/12/2016 | CONTRAT TI LEASING |
CESSION I TINTER- V |
TERRENI E COMPAN FABBRICA TI |
FONDO SVALU T. CREDI TI |
ALTRI ERRO RI |
31/12/20 16 |
31/12/2016 |
| Attività non correnti | |||||||||
| Immobilizzazioni materiali | |||||||||
| Terreni e Fabbricati | (673) | 102.398 | (763) | (763) | 101.635 | ||||
| Impianti e macchinari | 70.366 | 215.737 | 60.124 | 5.360 | (564) | 64.920 | 280.657 | ||
| Attrezzature Industriali e commerciali | 21.978 | 21.978 | |||||||
| Altri beni | 15.182 | 15.182 | |||||||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 1.120 | 1.120 | |||||||
| Totale Immobilizzazioni Materiali | 69.693 | 356.415 | 60.124 | 5.360 | (763) | 0 | (564) | 64.157 | 420.572 |
| Immobilizzazioni immatcriali | |||||||||
| Costi di sviluppo | 47.797 | 47.797 | |||||||
| Diritti di brevetto indust. e utiliz. opere | 418 | 418 | |||||||
| dell'ingegno | 870 | 870 | |||||||
| Concessioni, licenze, marchi | 6.001 | ||||||||
| Avviamento Immobilizzazioni in corso e acconti |
6.001 8.490 |
8.490 | |||||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 1.650 | ||||||||
| 1.650 | 65.226 | ||||||||
| Totale Immobilizzazioni Immateriali | 0 | 65.226 | |||||||
| Investimenti immobiliari non strumentali | 0 | ||||||||
| Partecipazioni | 2.631 | 2.631 | |||||||
| Attività fiscali per imposte anticipate | 82.141 | 1.033 | (738) | 295 | 82.435 | ||||
| Attività fiscali per imposte non correnti | 776 | 0 | |||||||
| Titoli al valore nominale | |||||||||
| Strumenti finanzairi derivati a lungo termine Attività finanziarie mantenute fino a scadenza |
0 0 |
||||||||
| Altri crediti finanziari lungo termine | 4.295 | 4.295 | |||||||
| Crediti commerciali ed altre attività a lungo | 20.946 | 20.946 | |||||||
| termine Totale Immobilizzazioni Finanziarie |
776 | 110.013 | 1.033 | (738) | 0 | 0 | 0 | 295 | 110.308 |
| 61.157 | 0 | 64.452 | 596.106 | ||||||
| Totale Attività non correnti | 70.469 | 531.654 | 4.622 | (763) | (564) | ||||
| Attività correnti | |||||||||
| Rimanenze | 1.560 | 352.398 | 1.990 | 332 | 2.322 | 354.719 | |||
| Crediti commerciali e altre attività a breve termine |
70 | 493.642 | (1.704) | 373 | (1.331) | 492.311 | |||
| Attività fiscali per imposte correnti | 32.424 | 32.424 | |||||||
| Altri crediti finanziari a breve termine | (0) | (0) | |||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | 0 | 0 | |||||||
| Attività finanziarie correnti | 0 | 0 | |||||||
| Disponibilità liquide | 301:133 | 301.133 | |||||||
| Totale Attività correnti | 1.630 | 1.179.597 | 0 | 1.990 | 0 | (1.704) | 705 | 991 | 1.180.589 |
| TOTALE ATTIVITA' | 72.099 | 1.711.251 | 61.157 | 6.613 | (763) | (1.704) | 140 | 65.443 | 1.776.695 |
: •
| IAS 8 totale |
PUBBLICA ચિત્ર ભાગમાં |
IAS 8 totale |
RIDETIERMINA ARD |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio Netto | 01/01/20 16 |
31/12/2016 | CONTRAT TI LEASING |
CESSION I INTER- COMPA NY |
TERRENI E FABBRICA TI |
FONDO SVALU T. CREDI TI |
ALTRI ERRO RI |
31/12/20 16 |
31/12/2016 |
| Capitale sociale e riserve | |||||||||
| Capitale sociale | 82.290 | 82.290 | |||||||
| Altre riserve | (336) | 309.540 | (336) | (336) | 309.205 | ||||
| Utile portato a nuovo incluso risultato del periodo |
(1.649) | 80.539 | (2.810) | 5.328 | (763) | (1.487) | 268 | 80.807 | |
| Patrimonio Netto del Gruppo | (1.985) | 472.369 | (2.810) | 5.328 | (763) | (1.823) | (0) | (68) | 472.301 |
| Capitale e riserve di terzi | (1.478) | 8.273 | 0 | 0 | 0 | 0 (1.478) | (1.478) | 6.795 | |
| Utile del periodo di terzi | 2.098 | 0 | 2.098 | ||||||
| Parimonio Netto di terzi | (1.478) | 10.371 | 0 | 0 | 0 | 0 (1.478) | (1.478) | 8.893 | |
| Totale Patrimonio netto | (3.463) | 482.740 | (2.810) | 5.328 | (763) | (1.823) (1.478) | (1.546) | 481.194 | |
| PASSIVITA' | |||||||||
| Passività non correnti | |||||||||
| Finanziamenti a lungo termine | 62.798 | 62.798 | |||||||
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine | 21.176 | 37.599 | 21.176 | 21.176 | 58.775 | ||||
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | 1.126 | 1.126 | |||||||
| Passività fiscali per imposte differite Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro |
1.312 | 29.790 19.729 |
253 | 1.284 | I I d | 646 | 2.302 | 32.093 19.729 |
|
| Fondi a lungo termine | 4.450 | 4.450 | |||||||
| Altre passività a lungo termine | 127 | 127 | |||||||
| Totale passività non correnti | 22.487 | 155.619 | 49.172 | 1.284 | 0 | 119 | 646 | 23.478 | 179.097 |
| Passività correnti | |||||||||
| Debiti commerciali e altre passività a breve termine |
16.676 | 388.636 | 4.484 | 972 | 5.456 | 394.092 | |||
| Passività fiscali per imposte correnti | 29.871 | 29.871 | |||||||
| Finanziamenti a breve termine | 36.398 | 600.012 | 38.055 | 38.055 | 638.067 | ||||
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | 40.035 | 40.035 | |||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | 447 | 447 | |||||||
| Fondi a breve termine | 13.891 | 13.891 | |||||||
| Totale passività correnti | 53.074 | 1.072.892 | 42.539 | 0 | 0 | 0 | 972 | 43.511 | 1,116.404 |
| TOTALE PASSIVITA' | 75.562 | 1.228.511 | 63.967 | 1.284 | 0 | 119 | 1.618 | 66.989 | 1.295.501 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' |
72.099 | 1.711.251 | 61.157 | 6.613 | (763) | (1.704) | 140 | 65.443 | 1.776.695 |

| PUBBLICATO | IAS 8 totale | RIDETERMINA 120 |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2016 | CONTRA TTI LEASING |
CESSIONI INTER- COMPANY |
TERRENI D FABBRIC ATI |
FONDO SVALUT. CREDITI |
ALTRI ERRORI |
31/12/2016 | 31/12/2016 | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni |
1.033.436 | 1.033.436 | ||||||
| Altri ricavi operativi | 47.088 | 1.690 | 829 | 0 | 0 | 0 | 2.520 | 49.608 |
| Sub-Toțale Ricavi Totali | 1.080.524 | 1.690 | 829 | 0 | 0 | 0 | 2.520 | 1,083.044 |
| Materie prime e di consumo Variazione rimanenze materie prime, suss.,di consumo e |
413,888 (5.517) |
(167) | (167) | 413.888 (5.684) |
||||
| merci | 243.555 | 243.555 | ||||||
| Costo del personale | 411.675 | |||||||
| Altri costi operativi | 421.766 | -10.682 | રેજે રહ્યા | (10.092) | ||||
| Ammortamenti | 60.666 | 5.142 | 136 | 90 | 34 | 5.403 | 66.069 | |
| Accantonamenti e svalutazioni Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni |
53.061 (7.922) |
ાં રેતેત્વે | 1.599 | 54.660 (7.922) |
||||
| Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione Variazione di lavori in corso su |
(60.919) | (60.919) | ||||||
| ordinazione | 0 | 0 | ||||||
| Risultato operativo | (38.054) | 7.230 | 860 | (90) | (1.599) | (625) | 5.776 | (32.278) |
| Proventi finanziari | 2.499 | 2.499 | ||||||
| (Costi finanziari) | (29.469) | (2.311) | (2.311) | (31.780) | ||||
| Utili/(perdite) su cambi | (13.158) | (13.158) | ||||||
| Sub-totale proventi/(costi) finanz. e utili/(perdite) su cambi |
(40.128) | (2.311) | 0 | 0 | 0 | 0 | (2.311) | (42.439) |
| Rettifiche di Valore di attività finanziarie |
(104) | (104) | ||||||
| Utili e perdite derivante da attività destinate alla dismissione |
0 | |||||||
| Risultato prima delle Imposte | (78.286) | 4.919 | 860 | (90) | (1.599) | (625) | 3.465 | (74.821) |
| Imposte sul reddito | 6.016 | 1.385 | 247 | (112) | 28 | 1.548 | 7.564 | |
| Risultato del periodo totale | (84.302) | 3.534 | 613 | (90) | (1.487) | (653) | 1.917 | (82.385) |
| Attribuibile a: Azionisti della Capogruppo Interessi di minoranza |
(86.400) 2.098 |
3.534 | 613 | (90) | (1.487) | (653) | 1.917 | (84.483) 2.098 |
| (84.302) | 3.534 | 613 | (90) | (1.487) | (653) | 1.917 | (82.385) |
Lo schema di Conto Economico consolidato riflette l'analisi dei costi e ricavi aggregati per natura in quanto tale classificazione è ritenuta maggiormente significativa ai fini della comprensione del risultato economico del Gruppo.
Lo schema di Conto Economico Complessivo consolidato include oltre all'utile dell'esercizio le altre variazioni dei movimenti di patrimonio netto diverse dalle transazioni con gli azionisti.
La Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è classificata sulla base del ciclo operativo, con la distinzione tra poste correnti e non correnti. Sulla base di questa distinzione le attività e le passività sono considerate correnti se si suppone che siano realizzate o estinte nel normale ciclo operativo del Gruppo entro 12 mesi dalla data del bilancio.
Il Rendiconto Finanziario consolidato è predisposto utilizzando il metodo indiretto per la determinazione dei flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.
Al fine della predisposizione del presente bilancio consolidato la Capogruppo e le società controllate, italiane ed estere, hanno predisposto le singole situazioni patrimoniali, economiche in conformità con gli IAS/IFRS,
rettificando i propri bilanci d'esercizio redatti secondo le normative locali. I reporting package delle società controllate, collegate e delle joint venture sono disponibili presso la sede sociale della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Il bilancio consolidato comprende i bilanci della Trevi Finanziaria S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2017.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio controllo su tale entità.
Specificatamente, ed ai sensi di quanto disposto dal principio IFRS 10, le società si definiscono controllate se e solo se la Capogruppo ha:
Quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti simili) deve considerare tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento.
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.
I bilanci di tutte le società controllate hanno data di chiusura coincidente con quella della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
I bilanci delle società controllati con il metodo dell'integrazione globale dal momento dell'acquisizione del controllo fino alla data della sua eventuale cessazione. Il metodo dell'integrazione globale prevede che nella preparazione del bilancio consolidato vengano assunte linea le attività, le passività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo alle partecipazioni in apposite voci della situazione patrimoniale finanziaria, del conto economico e del conto economico complessivo la quota del parimonio netto e del risultato dell'esercizio di loro spettanza.
Ai sensi dell'IFRS 10, la perdita comprensiva dell'utile/perdita dell'esercizio) è attribuita ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche quando il patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza presenta un saldo negativo.
I reciproci rapporti di debito/credito e costo/ricavo, presenti tra le società rientranti nell'area di consolidamento, così come gli effetti di tutte le operazioni di rilevanza significativa intercorse tra le stesse, sono elisi. Sono eliminati gli utili non ancora realizzati con terzi derivanti da operazioni tra le società del Gruppo, inclusi quelli derivanti dalla valutazione alla data di bilancio delle rimanenze di magazzino.
Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna delle controllate comprensiva degli eventuali al fair value alla data di acquisizione del controllo. In tale data l'avviamento, determinato come nel prosieguo, viene iscritto tra le attività immateriali, mentre l'eventuale "utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli (o avviamento negativo)" è iscritto nel contro economico.
Ai sensi dell'IFRS 10, le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano, in caso di cessione, la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul patrimonio netto. In tali circostanze, i valori contabili delle partecipazioni di maggioranza sono rettificati per riflettere le variazioni nelle loro relative interessenze nella controllata. Qualsiasi differenza tra il valore in cui vengono rettificate le partecipazioni di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto è rilevata direttamente nel patrimonio netto e attribuito ai soci della controllante. Se la controllante perde il controllo di una controllata, essa:
Rileva il fair value (valore equo) del corrispettivo eventualmente ricevuto a seguito dell'operazione, dell'ovento o delle circostanze che hanno determinato la perdita del controllo
· Rileva, se l'operazione che ha determinato la perdita del controllo implica una distribuzione della azioni della controllata ai soci nella loro qualità di soci, detta distribuzione
Le società Collegate sono quelle società sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole. L'influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. L'influenza si presume quando il Gruppo detiene una quota compresa tra il 20% - 10% per partecipazioni in società quotate - ed il 50%) dei diritti di voto in Assemblea.
Le partecipazioni in imprese collegate sono incluse all'interno consolidato applicando il metodo del patrimonio netto previsto dallo IAS 28 ("Partecipazioni in società collegate e joint venture").
La partecipazione è inizialmente iscritta al costo e successivamente all'acquisizione rettificata in conseguenza delle variazioni nella quota di pertinenza della partecipante nel patrimonio netto della partecipata.
La quota di pertinenza del Gruppo degli utili o delle perdite successive all'acquisizione delle società collegate viene riconosciuta all'interno dell'utile/perdita dell'esercizio.
Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da operazioni con imprese collegate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.
Successivamente all'applicazione del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate".
All'atto della perdita dell'influenza notevole sulla collegata, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
L'IFRS 11 ("Accordi a controllo congiunto") definisce il controllo congiunto come la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando, per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Una Joint Venture pertanto è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Secondo l'IFRS 11, un joint venturer deve rilevare la propria interessenza nella joint venture come una partecipazione e deve contabilizzarla seguendo il metodo del patrimonio netto in conformità allo IAS 28 ("Partecipazioni in società collegate e joint venture").
Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Capogruppo. La conversione in Euro dei bilanci delle società estere oggetto di consolidamento viene effettuata secondo il metodo dei cambi correnti, che prevede l'utilizzo del cambio in vigore alla chiusura dell'esercizio per la conversione delle poste patrimoniali ed il cambio medio dell'anno per le voci del conto economico. Le differenze derivanti dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine esercizio rispetto al valore di apertura e quelle originate dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate in una riserva di conversione inclusa nel Conto Economico Complessivo.
Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo sono classificate come voce di Conto Economico Complessivo fino alla cessazione della partecipazione, momento nel quale tali differenze vengono iscritte nel conto economico.
| I cambi utilizzati per l'esercizio 2017 sono stati i seguenti (valuta estera corrispondente ad 1 Euro, fonte Banca d'Ilana): Valuta |
Cambio Medio dell'anno 2017 |
Cambio corrente alla data di bilancio 31/12/2017 |
Cambio Medio dell'anno 2016 |
Cambio corrente alla data di bilancio 31/12/2016 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Lira Sterlina | GBP | 0,877 | 0,887 | 0,820 | 0,856 |
| Yen Giapponese | JPY | 126,711 | 135,010 | 120,197 | 123,400 |
| Dollaro Statunitense | USD | 1,130 | 1,1993 | 1,107 | 1,054 |
| Lira Turca | TRY | 4,121 | 4,546 | 3,343 | 3,707 |
| Peso Argentino | ARS | 18.741 | 22,931 | 16,342 | 16,749 |
| Bolivar Venezuelano | 4,014,0 | 709,61 | |||
| Naira Nigeriana | NGN | 350,94 | 367.05 | 285,45 | 332,31 |
| Dollaro Singapore | SGD | ા 'રેજેતે | 1,602 | 1,528 | 1.523 |
| Peso Filippino | PHP | 56,97 | 59,80 | 52,556 | 52,27 |
| Renminbi Cinese | CNY | 7,629 | 7,804 | 7,352 | 7.320 |
| Ringgit Malese | MYR | 4,853 | 4,854 | 4,584 | 4.729 |
| Dirham Emirati Arabi | AED | 4,148 | 4,404 | 4,063 | 3.870 |
| Dinaro Algerino | DZD | 125,32 | 137,83 | 121,097 | 116,38 |
| Dollaro Hong Kong | HKD | 8,805 | 9,372 | 8,592 | 8.175 |
| Rupia Indiana | INR | 73,53 | 76,61 | 74,37 | 71,59 |
| Dollaro Australiano | AUD | 1,473 | ાં, રેડિક | 1,488 | 1.460 |
| Dinaro Libico | LYD | 1.574 | 1,631 | 1,530 | 1.516 |
| Riyal Saudita | SAR | 4,237 | 4.497 | 4,152 | 3.954 |
| Real Brasiliano | BRL | 3,605 | 3,973 | 3,856 | 3.431 |
| Corona Danese | DKK | 7,439 | 7.445 | 7,445 | 7.434 |
| Dinaro Kuwait | KWD | 0,343 | 0,362 | 0,335 | 0.322 |
| Baht Thailandesc | TIIB | 38,296 | 39,121 | 39.043 | 37,726 |
| Peso Colombiano | COP | 3 336,2 | 3.580,2 | 3376,9 | 3.169.5 |
| Metical Mozambicano | MZN | 71.69 | 70.66 | 69.32 | 75,20 |
| Rublo Russo | RUB | 65.94 | 69,39 | 74,14 | 64,30 |
| Nnovo Rublo Bielorusso | BYN | 2,18 | 2,37 | 2,144 | 2,064 |
| Peso Cileno | CLP | 732,61 | 737,29 | ||
| Dollaro Canadese | CAD | 1,465 | 1,504 | 1,466 | 1.419 |
| Pesos Messicano | MXN | 21,329 | 23,661 | 20,667 | 21,77 |
| Lira Egiziana | EGP | 20,156 | 21,331 | 11,071 | 19,210 |
| Dinaro Iracheno | IQD | 1.322,069 | 1.418,772 | 1289,540 | 1.228,03 |
| Corona Norvegese | NOK | 9,327 | 9,840 | 9,291 | 9,086 |
Rispetto al 31 dicembre 2016, l'area di consolidamento al 31 dicembre 2017 è stata modificata per l'inclusione della Drillmec Messico S. de R.L. de C.V., società neo-costituita in Messico, facente parte della divisione Drillmec. Inoltre, la Trevi Austria Ges.m.b.H. ha mutato la propria ragione sociale in Trevi Geotechnik G.m.b.H. E' stata infine consolidata con il metodo integrale la società Trevi Chile S.p.A., con sede legale in Cile, controllata al 100% dalla Pilotes Trevi Sacims e costituita nel corso dell'esercizio 2017.
Le Società Collegate in cui la Controllante detiene direttamente una partecipazione non di controllo e le Joint Ventures, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Nell'allegato la sono indicate le partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La valutazione a patrimonio netto viene effettuata prendendo a riferimento l'ultimo bilancio approvato da dette società.
Le partecipazioni di minoranza e le partecipazioni in società consortili minori o non operative, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite durevoli di valore. In particolare, le società consortili a responsabilità limitata ed i consorzi, appositamente costituiti quali entità operative per iniziative o lavori acquisiti in raggruppamento temporaneo con altre imprese, che presentano bilanci senza alcun risultato economico in quanto compensano i costi direttamente sostenuti mediante corrispondenti addebiti alle imprese riunite, sono valutate secondo il metodo del costo.
La società Hercules Trevi Foundation A.Bè stata valutata con il metodo del costo, in quanto risulta essere di dimensione non rilevante. Tale società è stata costituita negli scorsi esercizi per l'esecuzione di opere nei relativi Paesi di appartenenza. Le percentuali di possesso è la seguente:
% di partecipazione 49,89%
Hercules Trevi Foundation A.B.
Società
Per un maggiore dettaglio relativo a tutte le partecipazioni valutate con il metodo del costo si rinvia all'organigramma del Gruppo (allegato n. 2).
I più significativi principi contabili e criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 sono i seguenti:
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate e valutate con il metodo del "costo" così come stabilito dallo IAS 16. Con l'utilizzo di tale criterio le immobilizzazioni materiali sono rilevate in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e, successivamente, rettificato per tenere in considerazione gli ammortamenti, le eventuali perdite durevoli di valore ed i relativi ripristini di valore.
Gli ammortamenti sono calcolati ed imputati a Conto Economico con il metodo dell'ammortamento a quote costanti durante la vita utile stimata del cespite sul valore ammortizzabile pari al costo di iscrizione dell'attività, detratto il suo valore residuo.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico.
La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.
Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.
| Descrizione | Anni | 9/0 |
|---|---|---|
| Terreni | Vita utile illimitata | - |
| Fabbricati Industriali | 33 | 3% |
| Costruzioni Leggere | 10 | 10% |
| Attrezzature Generiche e Accessori | 20 | 5% |
| Attrezzatura di perforazione | 13 | 7,5% |
| Attrezzatura varia e minuta | 5 | 20% |
| Automezzi | 5-4 | 18,75%-25% |
| Autoveicoli da trasporto | 10 | 10% |
| Escavatori e Pale | 10 | 10% |
| Mobili e arredi per ufficio | 8,3 | 12% |
| Macchine elettromeccaniche per ufficio | 5 | 20% |
| Natanti | 20 | 5% |
Nota: per il fabbricato di Gariga di Podenzano (PC) sede di Drillmec S.p.A. la vita utile è stimata in 20 anni.
I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni esercizio per tener conto di eventuali variazioni significative e sono adeguati in modo prospettico ove necessario.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. Un bene viene eliminato dal momento della vendita o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo uso o dalla sua dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra il ricavato netto della vendita e il valore contabile) sono inclusi nel conto economico al momento dell'eliminazione.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. Quelli aventi carattere incrementativo, in quanto prolungano la vita utile delle immobilizzazioni tecniche, sono capitalizzati.
I contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo. Tale impostazione implica che:

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.
I contratti di leasing nei quali il locatore terzo conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativo ed i relativi canoni sono imputati al conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Locatore tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi.
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisition method). Secondo tale metodo il costo di una acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione (calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio dell'impresa acquisita e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita). Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate alla dia di acquisizione; costituiscono un'eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:
L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferii nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferti, del valore del patrimonio netto di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.
Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.
Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).
Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli Altri Utili o Perdite complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.
Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.
Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1º gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell'IFRS 3.
L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione così come definito al precedente paragrafo. L'avviamento, non è ammortizzato, ma sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore con periodicità almeno annuale o, più frequentemente, quando vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore ("imparment test"). Al fine della verifica per riduzione di valore l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre altre altre altività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
Al momento della cessione di una parte o dell'intera azienda precedentemente acquisita e ra emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell'avviamento.
Le attività immateriali acquistate separatamente o prodotte internamente nel caso dei costi di sviluppo sono iscrite nell'attivo, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione.
Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti sulla base della loro vita utile stimata come segue:
I costi di ricerca sono imputati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo aventi i requisti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale (la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo tale che sia disponibile all'utilizzo o alla vendità di completare, utilizzare o vendere l'attività, la disponibilità delle risorse necessarie al capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile durante lo sviluppo e le modalità con cui l'attività genererà benefici futuri) sono ammortizzati sulla base della loro prevista utilità futura a decorrere dal momento in cui i prodotti risultano disponibili per l'utilizzazione economica. La vita utile viene riesaminata e modificata al mutare dell'utilità futura.
Sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La via utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continui a essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno e comunque ogni qual volta dovessero manifestarsi indicatori di impairnt così come definiti dallo IAS 36, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali (inclusi i costi di sviluppo capitalizzati) al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. La recuperabilità del valore contabile di una attività materiale (terreni e fabbricati, impianti e macchinati, attrezzature industriali e commerciali, altri beni e immobilizzazioni in corso) viene verificata ogniqualvolta sussistano elementi che portmo a ritenere la possibilità che si sia verificata una perdita di valore di tali attività.
Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. La perdita di valore viene allocata alle attività non correnti in proporzione pro-rata alle altre attività non correnti fino ad azzerare il valore contabile o fino al valore di mercato del singolo bene documentato da specifica perizia attestante tale valore di mercato. Il valore recuperabile è testato a livello dell'unità generatrice di flussi di cassa.
Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di unità generatrice di flussi di cassa il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.
Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.
Le attività finanziarie che rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 39 sono classificate nelle seguenti categorie:
Il Gruppo determina la classificazione dell'attività finanziarie all'atto dell'acquisizione. La rilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico; per data di acquisizione e cessione si intende la data di regolamento.
Dopo la rilevazione iniziale, le "attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico" e le "attività disponibili per la cessione" sono valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti da variazioni di fair value delle attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti di fair value delle attività classificate come attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto.
Le "attività finanziarie detenute fino alla scadenza" nonché i prestiti finanziari sono valutati in base al criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE) al netto di eventuali perdite durevoli di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari.
Il fair value delle attività finanziarie è determinato sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l'utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell'emittente. Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.
A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di valore e l'eventuale svalutazione è contabilizzata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione.
Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente al patrimonio netto alla voce Azioni proprie. Nessun utile o perdita viene rilevato nel conto economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.
Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.
I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati cosi come il diritto a ricevere dividendi. In caso di eseccizio nel periodo di opzioni su azioni, queste vengono soddisfatte con azioni proprie.
I crediti e le altre attività finanziarie a lungo termine sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.
Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.
Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate, collegate e joint venture, per cui si rimanda all'area di consolidamento, sono classificate al momento dell'acquisto all'interno della voce "Partecipazioni" e valutate al costo qualora la determinazione del Fair Value non risulti attendibile; in tal caso il costo viene rettificato per perdite durevoli di valore secondo quanto disposto dallo IAS39.
I contributi sono rilevati qualora esista, indipendentente dalla presenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i contributi saramo ricevuti, così come stabilito dallo IAS 20 ("Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica").
Il contributo è accreditato a conto economico in base alla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da nettare le quote di ammortamento rilevate.
Un contributo riscuotibile come compensazione di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare un immediato aiuto finanziario all'entità senza che vi siano costi futuri a esso correlati è rilevato come provento nell'esercizio nel quale diventa esigibile.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il presumibile realizzo; l'eventuale svalutazione contabilizzata in seguito di valore viene ripristinata se negli esercizi successivi non sussistono più i presupposti che avevano portato ad operare la svalutazione stessa.
Il costo viene determinato secondo la configurazione del costo medio ponderato per le materie prime, sussidiarie, di consumo ed i semilavorati ed in base al costo specifico per le altre voci di magazzino.
Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.
I lavori su commessa sono definiti dallo IAS 11 ("Commesse a lungo termine") come contrati stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. I costi di commessa sono rilevati nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti. I ricavi di commessa sono rilevati in relazione allo stato di avanzamento dell'attività di commessa alla data di riferimento del bilancio quando il risultato della commessa può essere stimato con attendibilità.
Quando il risultato di una commessa non può essere stimato con attendibilità, i ricavi sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che è probabile saranno recuperati.
Quando è probabile che i costi totali di commessa eccedano i ricavi totali di commessa, la perdita totale attesa viene rilevata immediatamente come costo.
I ricavi di commessa sono rilevati in relazione allo stato di attività di commessa secondo il criterio della percentuale di completamento; applicando:
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L'esposizione dei lavori su commessa nello stato patrimoniale è la seguente:
I crediti sono iscriți al costo ammortizzato, o se inferiore, al loro presumibile valore di realizzo. Se espressi in valuta i crediti sono valutati al cambio di fine periodo. I crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e comunque inferiore ad un anno o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.
Inoltre in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.
Il Gruppo effettua cessioni dei propri crediti commerciali e tributari attraverso operazioni di factoring.
Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedono una franchigia da parte del cedente o implicano il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.
Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.
Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio consolidato ed iscritta all'interno della voce Debiti verso altri finanziatori. Tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IAS 39, dove cioè vengono sostanzialmente trasferti tutti i rischi e benefici, vengono eliminati dalla situzzione patrimoniale e finanziaria.
Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie ha subito una perdita di valore. Un'attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie è da ritenere soggetta a perdita di valore se vi sia una obiettiva evidenza di perdita di valore come esito di uno o più eventi che sono intervenuti dopo la rilevazione iniziale (quando interviene "un evento di perdita") e questo evento di perdita ha un impatto, che possa essere attendibilmente stimato, sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di inportanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.
Se esiste un'indicazione oggettiva che un finanziamento o credito iscritto al costo ammortizzato ha subito una perdita di valore, l'importo della perdita è misurato come la differenza fra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi finanziari stimati scontato al tasso di interesse effettivo originale dell'attivià. Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'un fondo accantonamento. L'importo della perdita viene rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i fini della valutazione della perdita di valore. Gli interessi attivi sono registrati tra i proventi finanziari nel conto economico.
R Gruppo valuta l'esistenza di indicazioni oggettive di valore a livello individuale; se, in un periodo successivo,
l'importo della perdita di valore si riduce e tale riduzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo tale rilevazione, il valore precedentemente ridotto può essere ripristinato. Eventuali successivi ripristini di valore sono rilevati a conto economico, nella misura in cui il valore contabile dell'attività non supera il costo ammortizzato alla data del ripristino.
Con riferimento ai crediti commerciali, un accantonamento per perdita di valore si effettua quando esiste indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che il Gruppo non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni originali. Il valore contabile del credito è ridotto mediante il ricorso ad un apposito fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati se ritenuti irrecuperabili.
Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di valore di un'attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita.
Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione del fair value dello strumento al di sotto del suo costo. Il termine "significativo" è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine 'prolungato' rispetto al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore di quella attività finanziaria rilevata precedentemente nel conto economico - è stornata dal conto economico complessivo e rilevata nel conto economico.
Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nel conto economico complessivo.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.
Le disponibilità liquide sono rappresentate da cassa, depositi a vista presso le banche di relazione e investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 3 mesi) comunque facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore rilevati al fair value.
Ai fini della redazione del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.
La posta è rappresentata dal capitale della Capogruppo sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riacquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo sostenuto per l'acquisto ed il valore nominale.
La posta accoglie l'eccedenza del prezzo di emissione delle azioni rispetto al loro valore nominale; in tale riserva vanno ricomprese anche le differenze che emergono a seguito della conversione delle obbligazioni in azioni.
Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo e dalle rettifiche eseguite in sede di transizione ai principi IAS/IFRS.
– Utili (perdite) a nuovo
La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite) e i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All'interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell'esercizio.
Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IAS 39 sono classificate tra le passività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione a essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
Sono inizialmente rilevati al costo che, alla data di accensione, risulta pari al fair value del corrispettivo ricevulo al netto degli oneri accessori di acquisizione. Successivamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Il Gruppo Trevi ha adottato una policy di Gruppo approvata dal C.d.A. del 1 febbraio 2008. Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono nuovamente valutati al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.
Il fair value degli strumenti finanziari scambiati in un mercato attivo è determinato, a ogni data di bilancio, con riferimento alle quotazioni di mercato o alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione.
Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere:
L'analisi del fair value degli strumenti finanziari e ulteriori dettagli sulla loro valutazione sono riportati nel paragrafo "Informazioni integrative su strumenti finanziari" incluso nel presente documento.
In base allo IAS 39 la rilevazione delle variazioni di fair value varia a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).
Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico. In caso di applicazione del Fair Value Hedge sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest'ultimo.
In caso di applicazione del Cash Flow Hedge viene sospesa in apposita riserva del patrimonio netto a conto economico complessivo la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, rilevando a conto economico la porzione inefficace. La riserva è rilasciata a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l'attività o la passività coperta influenza il conto economico.
Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzate alla data di negoziazione.
I debiti sono iscritti al loro presumibile valore di estinzione; tale valore approssima il costo ammortizzato. Se espressi in valuta sono espressi al cambio di fine periodo.

I benefici a dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel viene prestata l'attività lavorativa.
La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici determinati nell'esistenza e nell'ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell'attualizzazione dell'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L'ammontare dell'obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali relative a programmi a benefici derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono contabilizzate nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui si verificano. Per i piani a contribuzione definita la Società versa contributi a fondi pensionistici sia pubblici che privati su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. I contributi sono riconosciuti come costo del lavoro.
A partire dal 1 gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche integrative da lui prescelte oppure mantenuti in azienda.
Si precisa che ai fini del calcolo attuariale, con riferimento sia all'esercizio 2016 sia all'esercizio 2017, è stato utilizzato un tasso di sconto determinato con riferimento ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2016.
L'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), con documento approvato dal Comitato esecutivo in data 26 settembre 2007, recante appendice alla Guida Operativa n. 1 del 2005 in tema di transizione ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) ha fornito ulteriori indicazioni in tema di determinazione ed esposizione in bilancio del trattamento di fine rapporto dei lavoratori dipendenti delle società italiane del gruppo, alla luce dettate in materia dalla legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria 2007) e del relativo decreto attuativo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 70 del 3 aprile 2007.
Il documento OIC non modifica il precedente orientamento espresso riguardo al TFR maturato sino al 31 dicembre 2006 che resta nella disponibilità delle imprese e che mantiene la "defined benefit plan"; tuttavia nel nuovo documento si asserisce che in aderenza alle regole dettate dallo stesso IAS 19 in materia di trattamento contabile delle modifiche che comportano "settlement" dei "post-employment plan", anche il TFR maturato subisce una rilevante variazione di calcolo per effetto del venir meno delle ipotesi attuariali precedentemente previste legate agli incrementi salariali. In altri termini, il debito che resta in capo all'impresa a fronte del TFR pregresso non sarà più suscettibile di variazioni in funzione di successivi eventi.
Il Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica. Il versamento dei contributi esaurisce l'obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti.
I principali dirigenti e alcuni managers della Società possono ricevere parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 gli stessi sono da considerarsi piani regolati con strumenti rappresentativi di capitale (cosiddetti "equity settled"). La maturazione del diritto al pagamento è correlata ad un periodo di vesting durante il quale i managers devono svolgere la loro attività come dipendenti. Pertanto, nel corso del periodo di vesting, il valore corrente dei pagamenti basati su azioni alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo con contropartita un'apposita riserva del patrimonio netto. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. In particolare, il costo, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio netto.

I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l'impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da eventi passati e per i quali alla data di chiusura del bilancio può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'obbligazione. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati ad ogni data di rendicontazione infrannuale e retificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.
Le attività potenziali non sono rilevate in bilancio; le passività potenziali valutati possibili ma non probabili non sono rilevate in bilancio, è fornita, tuttavia, informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative a elementi rilevati al di fuori del conto economico sono rilevate anch'esse al di fuori del conto economico e, quindi, nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell'elemento cui si riferiscono.
Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività e il relativo valore in bilancio ("liability method"). Le imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a conto economico complessivo che sono contabilizzate direttamente a conto economico complessivo.
Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo.
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventati probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Evidenziano gli impegni assunti, le garanzie prestate nonché i beni ricevuti e dati in deposito a vario titolo nei confronti di terzi non compresi nel perimetro di consolidamento. Sono esposte al valore nominale. Le garanzie finanziarie sono rilevate al loro fair value fra le passività; le altre garanzie sono rilevate fra i fondi rischi quando rientrano nei criteri per l'iscrizione.
I ricavi sono riconosciuti e contabilizzati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti sono rilevati al momento del passaggio di proprietà.
I ricavi riferti ai lavori su commessa sono determinati in base alla percentuale di completamento, così come in precedenza illustrato nel paragrafo relativo ai Lavori in Corso su Ordinazione.
I costi sono imputati secondo il principio della competenza temporale.
I ricavi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della competenza tenendo conto del tasso effettivo applicabile.
Per regui gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere come
disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel conto economico.
Sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
La distribuzione di dividendi agli Azionisti viene registrata come passività nel bilancio nel periodo in cui la distribuzione degli stessi viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.
L'utile base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo, attribuibile alle azioni ordinarie, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione, escludendo le azioni proprie.
L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
I crediti e debiti espressi in valute non appartenenti all'area Euro sono originariamente convertiti in Euro ai cambi storici alla data delle relative operazioni.
Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte a conto economico al momento del realizzo.
Le attività e le passività in valuta, ad eccezione delle immobilizzazioni materiali e partecipazioni, sono adeguate al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili o perdite su cambi sono imputati a Conto Economico. I contratti di compravendita a termine di valuta sono posti in essere per la copertura del rischio di fluttuazione dei corsi delle divise. Per quanto riguarda la contabilità delle filiali estere della controllata Trevi S.p.A. si rende noto che questa viene tenuta nell'ambiente economico primario in cui esse operano (valuta funzionale). Alla chiusura dell'esercizio, si procede alla conversione dei saldi in valuta, in base al cambio puntuale al 31 di dicembre, pubblicato sul sito dell'Ufficio Italiano Cambi e le eventuali differenze di cambio sono riflesse a conto economico.
La predisposizione dei bilanci consolidati richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap nº 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.
L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale - finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni sulla quali si basano le stime.
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo:
to dime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel
periodo in cui la variazione è avvenuta.
Nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora obbligatoriamente in vigore.
| Data di entrata in vigore EU |
Data di approvazione |
Data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale |
|
|---|---|---|---|
| DOCUMENTI TASB E IFRS IC | |||
| Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle (rilasciato I 8 dicembre 2016) |
gennaio 2017 gennaio 2018 |
7 febbraio 2018 | 8 febbraio 2018 |
| Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative (rilasciato il 29 gennaio 2016) | gennaio 2017 | 6 novembre 2017 |
9 novembre 2017 |
| Amendments to IAS 12: Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (rilasciato il 19 gennaio 2016) |
gennaio 2017 | 6 novembre 2017 |
9 novembre 2017 |
Non ci sono effetti dall'applicazione di nuovi principi contabili.
| STANDARD IFRS E INTERPRETAZIONI | DATA DI RILASCIO 18 maggio 2017 |
||
|---|---|---|---|
| IFRS 17 Insurance Contracts | |||
| MODIFICHE | DATA DI RILASCIO | ||
| Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards |
29 marzo 2018 | ||
| Amendment to IFRS 3 Business Combinations | 22 ottobre 2018 | ||
| Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material | 31 ottobre 2018 |
Il Gruppo sta valutando l'impatto delle modifiche, emendamenti ed interpretazioni ai Principi Contabili omologati non adottati in via anticipata o in corso di omologazione. In particolare
| DOCUMENTI IASB E IFRS IC | Data di entrata in vigore EU |
Data di approvazione |
Data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale |
|---|---|---|---|
| Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle (issued on 12 December 2017) |
1 gennaio 2019 | 14 marzo 2019 | 15 marzo 2019 |
| Amendments to IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement (issued on 7 February 2018) |
1 gennaio 2019 | 13 marzo 2019 | 14 marzo 2019 |
| Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (issued on 12 October 2017) |
1 gennaio 2019 | 8 febbraio 2019 | 11 febbraio 2019 |
| IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments (issued on 7 June 2017) |
gennaio 2019 | 23 ottobre 2018 | 24 ottobre 2018 |
| IFRIC 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (issued on 8 December 2016) |
gennaio 2018 | 28 marzo 2018 | 3 aprile 2018 |
| Amendments to IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation (issued on 12 October 2017) |
1 gennaio 2019 | 22 marzo 2018 | 26 marzo 2018 |
| Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property (issued on 8 December 2016) |
1 gennaio 2018 | 14 marzo 2018 | 15 marzo 2018 |
| Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions (issued on 20 June 2016) |
1 gennaio 2018 | 26 febbraio 2018 | 27 febbraio 2018 |
| Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts (issued on 12 September 2016) |
1 gennaio 2018 | 3 novembre 2017 | 9 novembre 2017 |
| Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (issued on 12 April 2016) |
1 gennaio 2018 | 31 ottobre 2017 | 9 novembre 2017 |
| IFRS 16 Leases (issued on 13 January 2016) | 1 gennaio 2019 | 31 ottobre 2017 | 9 novembre 2017 |
| IFRS 9 Financial Instruments (issued on 24 July 2014) | 1 gennaio 2018 | 22 novembre 2016 | 29 novembre 2016 |
| IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (issued on 28 May 2014) including amendments to IFRS 15: Effective date of IFRS 15 (issued on 11 September 2015) |
1 gennaio 2018 | 22 settembre 2016 | 29 oftobre 2016 |
40
IFRS 9 - Il principio "IFRS 9 - Financial Instruments", emesso, nella sua versione definitiva, il 24 luglio 2014, sostituisce lo "IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement".
Ai fini della classificazione e valutazione delle attività finanziarie (tra cui anche gli strumenti di debito presenti all'interno del bilancio del Gruppo rientranti nell'ambito di applicazione del principio IFRS 9), queste sono classificate, sulla base del business model (i.e. il modo in cui il Gruppo gestisce le attività finanziarie al fine di generare i flussi di cassa) e delle caratteristiche contratuali dei flussi di cassa (i.e. SPPI test, "Solely payment of principal and interess"), in una delle seguenti categorie:
Sulla base dei sopra richiamati nuovi criteri introdotti dall'IFRS 9 (i.e. SPPI test e business model) sono state verificate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari presenti in bilancio.
L'analisi, svolta sulla base dei fatti e delle circostanze note al momento della rilevazione iniziale delle attività, ha condotto a confermare che tutti i flussi finanziari contrattuali su strumenti di debito sono costituti esclusivamente da capitale e interessi.
I requisiti di classificazione e misurazione dell'IFRS 9 non hanno avuto un impatto significativo e non sono intervenute variazioni nella classificazione delle attività finanziarie detenute.
L'adozione dell'IFRS 9 ha sostanzialmente modificazione delle perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie sostituendo l'approccio delle perdite sostenute dallo IAS 39 con un approccio di perdito attesa (Expected Credit Loss - ECL).
L'Expected Credit Loss si basa sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che il Gruppo si aspetta di ricevere. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali.
Nello specifico, il modello prevede:
Per i crediti commerciali, ad eccezione di quelli con componente significativa, è applicato il cosiddetto Simplified Approach previsto dal IFRS 9, determinando le perdite attese su un orizzonte corrispondente all'intera vita del credito ed effettuando una valutazione specifica delle singole controparti debitrici, tenendo conto anche dello specifico contesto normativo e regolatorio di riferimento, mediante informazioni quantitative market-based e qualitative interne. La valutazione specifica deriva, principalmente, dall'utilizzo di parametri specifici per la singola controparte, che sono: la previsione teorica di default della controparte (la cd "Probability of Default", "PD") e la capacità di recupero dell'attività nel caso in cui detto default si verifichi (la c.d. "Loss Given Default", "LGD").
In considerazione dello specifico mercato di riferimento e del contesto normativo e regolatorio di settore, nonché delle aspettative di recupero, ai fini della determinazione delle perdite attese, è stata applicata una definizione di default pari a 360 giorni di scaduto, in quanto effettiva indicazione di incremento significativo del rischio. Pertanto, le attività finanziarie scadute da oltre 360 giorni, generalmente, sono considerate come in default.
41
Per tutte le altre attività finanziarie diverse dai crediti commerciali, contract ussets e lease receivables è applicato l'approccio generale basato sul monitoraggio dell'andamento del rischio di credito a partire dall'origination. Il calcolo dell'expected credit loss, quindi, considera un orizzonte temporale di 12 mesi nel caso in cui alla data di chiusura contabile non si sia manifestato alcun incremento significativo di credito, ovvero un miglioramento della qualità del credito; in caso contrario, l'orizzonte temporale di riferimento per il calcolo sarà l'intera vita dell'attività, secondo un approccio lifetime.
IFRS 15 - L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 e modificato nell'Aprile 2016 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.
Dall'analisi derivante dalla nuova applicazione sul bilancio gli impatti non sono risultati significativi.
IFRS 16 - L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituirà lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la presentazione e l'informativa dei leasing (contratti che danno il diritto all'utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei leasing relativi ad attività di «scarso valore» (ad esempio i personal computer, fotocopiatrici, etc.) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di lecatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.
L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1º gennaio 2019 (il processo di omologa da parte della UE è a tutt'oggi ancora in corso). È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato.
La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui il Gruppo è esposto, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.
Le attività finanziarie del Gruppo sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, derivanti direttamente dall'attività operativa.
Le passività finanziarie comprendono invece finanziamenti bancari, prestiti obbligazionari e leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l'attività operativa.
I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di interesse, dal rischio di tasso di cambio, dal rischio di liquidità e da quello di credito.
Il Gruppo Trevi svolge un'attività sistematica di monitoraggio dei rischi finanziari intervenendo, se necessario, anche mediante l'utilizzo di strumenti derivati al fine di ridurre tali rischi al minimo. Gli strumenti finanziari derivati vengono effettuati per la gestione del rischio di cambio sugli strumenti denominati in valute diverse dall'Euro e per la gestione del rischio di interesse sui finanziamenti a tasso variabile.
La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile avviene a livello consolidato.
La gestione dei rischi di tasso di cambio, liquidità e tasso di interesse è svolta principalmente dalla Capogruppo e dalle sub-holding di divisione; la gestione del rischio di credito è demandata alle singole società operative del Gruppo.
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall'altra, le caratteristiche di scadenza e di rinnovabilità del debito o di liquidità degli impieghi finanziari. I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalle funzioni

centrali del Gruppo nell'ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie e/o un adeguato investimento della liquidità.
Il Gruppo a continuo monitoraggio della situazione della liquidità predispone i cash flow rotativi periodici e previsionali predisposti da parte di tutte le Società del Gruppo, i quali, poi, vengono consolidati ed analizzati dalla Capogruppo.
Si segnala che le disponibilità liquide sono parzialmente soggette a vincoli valutari relativamente ad alcuni Paesi in cui il Gruppo opera, così come dettagliato nella seguente tabella:
| Divisione | Società | Paese | Vincolo | Milioni di euro 31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|
| Trevi | Trevi Foundations Nigeria Ltd | Nigeria | Restrizioni Valutarie | 15,2 |
| Trevi | Foundation Construction Ltd | Nigeria | Restrizioni Valutarie | 0,4 |
| Trevi | Trevi Drilling Services Saudi Arabia Co. | Arabia Saudita | Capitale versato a seguito di Registrazione Società | 1,7 |
| Trevi | Asasat Trevi General Construction Jv Company | Libia | Capitale versato a seguito di Registrazione Società | 0,3 |
| Trevi | Trevi Cimentaciones Ca (Venezuela) | Venezuela | Restrizioni Valutarie | 1.9 |
| Trevi | Trevi Insaat Ve Muhendislik As | Turchia | Cash Collateral su linea promiscua | 0,3 |
| Trevi | Swissboring Overseas Piling Corp. Ltd (Dubai) | Dubai | Cash Collateral su linca promiscua | 2.5 |
| 22.3 |
Ad oggi gran parte degli affidamenti con Istituti finanziatori sono sottoposti ad un processo di revisione in conseguenza alla richiesta di accordo avanzata dal Gruppo al Ceto Bancario e volta a consentire al Gruppo di concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del proprio piano industriale e sulla gestione del settore Oil&Gas.
La gestione del rischio di liguidità in un futuro prevedibile non potrà prescindere dal completamento degli accordi funzionali alla sottoscrizione dell'accordo con gli Istituti finanziatori e dal risultati previsti nel Piano Industriale 2018-2022.
Di seguito viene illustrata la distribuzione geografica delle disponibilità liquide del Gruppo al 31 dicembre 2017/
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Italia | 45.909 | 133.454 | (87.545) |
| Europa (esclusa Italia) | 16.152 | 13.576 | 2.576 |
| Stati Uniti e Canada | 21-180 | 35.567 | (14.387) |
| Sud America | 9.327 | 13.172 | (3-845) |
| Africa | 19,465 | 26-116 | (6.651) |
| Medio Oriente e Asia Estremo Oriente e Resto del |
27.520 | 53.692 | (26.172) |
| mondo | 6.537 | 25.556 | (19.019) |
| 0 | |||
| Totale | 146.090 | 301.133 | -155.043 |
I finanziamenti bancari del Gruppo alla fine dell'esercizio sono invece così ripartiti tra breve e lungo termine:
| Finanziamenti a breve termine | ||||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
| Italia | 616.575 | 552.129 | 64.446 | |
| Europa (esclusa Italia) | 2.470 | 2 922 | (452) | |
| Stati Uniti e Canada | 16.700 | 33.283 | (16.583) | |
| Sud America | 3.407 | 2 979 | 428 | |
| Africa | 156 | 172,34 | (16) | |
| Medio Oriente ed Asia | 355 | 404.321 | (49) | |
| Estremo Oriente | 5.629 | 7.083 | (1.454) | |
| Resto del mondo | 1.039 | (1.039) | ||
| Totalc | 645.292 | 600-011 | 45.281 |
| Finanziamenti a medio lungo termine | ||||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
| Italia | 10-680 | 59.835 | (49.155) | |
| Europa (esclusa Italia) | 6 | 14 | (8) | |
| Stati Uniti e Canada | 0 | 1.084 | (1.084) | |
| Sud America | 342 | 10 | 332 | |
| Africa | 0 | 1-211 | (1.211) | |
| Medio Oriente ed Asia | 178 | 606 | (428) | |
| Estremo Oriente | (0) | (0) | 0 | |
| Resto del mondo | 0 | 37 | (37) | |
| Totalc | 11.206 | 62.797 | (51.591) |
| Passività finanziarie a breve termine | Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | 31/12/2016 Variazioni | 31/12/2017 | 31/12/2016 Variazioni | ||||
| Descrizione | rideterminato | Descrizione | rideterminato | ||||
| Italia | 651.903 | 600.336 | 51.567 Italia | 54.328 | 119.056 | (64.729) | |
| Europa (esclusa Italia) | 4.288 | 3.038 | 1.250 Europa (esclusa Italia) | 1.172 | 1.000 | 172 | |
| Stati Uniti e Canada | 17.036 | 33 548 | (16.512) Stati Uniti e Canada | 322 | 1.255 | (933) | |
| Sud America | 5.369 | 4.973 | 396 Sud America | 14.599 | 18.510 | (3.911) | |
| Africa | 168 | 181 | (13) Africa | 1.089 | 1-252 | (163) | |
| Medio Oriente e Asia | 462 | 516 | (54) Medio Oriente e Asia | 2.819 | 2.190 | 629 | |
| Estremo Oriente | 6.158 | 7.174 | (1.014) Estremo Oriente | 5.903 | 7.141 | (1.238) | |
| Resto del mondo | 903 | 1-039 | (136) Resto del mondo | 0 | 37 | (37) | |
| Totale | 686.288 | 650.805 | 35.483 Totale | 80.231 | 150.441 | (70,210) |
La tabella seguente riporta invece il dettaglio per area geografica di tutte le passività finanziarie, includendo oltre ai finanziamenti bancari anche i derivati passivi, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende quattro tipologie di rischio di tasso, il rischio di valuta, il rischio di prezzo delle commodity e altri rischi di prezzo, così come il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.
L'analisi di sensitività presentata in seguito si riferisce alle posizioni al 31 dicembre 2017.
L'esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d'interesse di mercato è connessa ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.
È policy di Gruppo concludere le operazioni di funding a tasso variabile e successivamente valutare se coprire il rischio di tasso di interesse convertendo un'esposizione a tasso variabile in un'esposizione a tasso fisso attraverso un contratto derivato. Per far ciò, sono stati stipulati contratti di Interest Rate Swap in cui il Gruppo accetta di scambiare, ad intervalli definiti, la differenza tra tasso d'interesse fisso e tasso di interesse variabile calcolata con riferimento ad un capitale nozionale predefinito.
Al 31 dicembre 2017, considerato l'effetto di tali contratti, circa il 15% dei finanziamenti del Gruppo risulta essere a tasso fisso:
| Migliaia di Euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tasso Fisso | Tasso Variabile | Totale | ||
| Finanziamenti e Leasing | 63.523 | 652-245 | 715.767 | |
| Prestito Obbligazionario | 50.000 | G | 50.000 | |
| Totale Passività Finanziarie | 113.523 | 652,245 | 765.767 | |
| જુદ | 15% | 85% | 100% |
Al 31 dicembre 2017, le Società del Gruppo hanno in essere contratti di Swap su tasso di interesse e di copertura sul cambio EURO/USD ed EURO/GBP stipulati con controparti finanziarie di primario standing.
Pur essendo di natura di copertura, il Gruppo non applica l'opzione del trattamento hedge accounting, rilevando le variazioni del valore equo a conto economico.
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| Strumenti Derivati Copertura Rischio Tasso | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Strumento | Importo Originario |
Importo Residuo |
Scadenza | MTM in Euro | ||
| IRS | 50.000.000 | 22.932.183 | 03/11/2020 | -719.064 |
| Strumenti Derivati Copertura Rischio Cambio | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Strumento | Importo | Valuta | Scadenza | MTM in Euro | ||
| Forward SELL | 10.000.000 | USD | 2018 | 578.646 | ||
| Forward SELL | 4.300.000 | GBP | 2018 | 25.925 |
Il fair value di tali contratti al 31 dicembre 2017 risulta complessivamente negativo per 115 migliaia di Euro.
Al fine di misurare il rischio connesso al tasso di interesse è stato simulato uno "stress test" nell'andamento dell'Euribor di riferimento relativo ai finanziamenti passivi a tasso variabile ed ai depositi attivi in essere al 31 dicembre 2017. Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:
| Rischio Tasso Interesse | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Migliaia di Euro | -50 bps | PFN 31.12.17 | +50 bps | ||||
| Depositi e attività liquide | (730) | 145.359 | 146.090 | 730 | 146.820 | ||
| Debito Bancario e Strumenti Derivati | 2816 | (673.866) | (676-682) | (2.816) | (679.498) | ||
| Debiti verso Società di Leasing | 446 | (88.812) | (89.258) | (446) | (89.705) | ||
| Totale PEN | 2.532 | (617.319) | (619.850) | (2.532) | (622,382) |
Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali del Gruppo. L'esposizione al rischio di cambio può essere di natura:
Il Gruppo valuta la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti di anticipazione commerciale e di natura finanziaria in pari valuta con il contratto di vendita a termine di valuta e l'utilizzo di strumenti finanziari derivati. Il Gruppo non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti finanziari derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IAS 39 o la società decide di non volersi avvalere della possibilità di hedge accounting, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri/proventi finanziari.
Nello specifico, il Gruppo gestisce il rischio transattivo. L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo in una pluralità di Paesi e in monete diverse dall'Euro, in particolare il Dollaro Statunitense e le divise ad esso agganciate. Poiché risultano operazioni significative in Paesi dell'area Dollaro, il bilancio del Gruppo può essere interessato in maniera considerevole dalle variazioni dei tassi di cambio Euro/Usd.
Il fair value di un contratto a termine è determinato come differenza tra il cambio a termine del contratto e quello di m sperazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di
Al fine di valutare l'impatto di una variazione nel tasso di cambio EURO/USD è stata impostata una sensitivity analysis simulando variazioni verosimili del rapporto di cambio sopra indicato.
Le poste di consolidato ritenute significative ai fini dell'analisi sono: Crediti Commerciali, Crediti infragruppo, Debiti Commerciali, Debiti Finanziari, Cassa e Disponibilità Liquide, Strumenti Finanziari Derivati.
I valori di tali poste sulle quali è stata eseguita la sensitivity analysis sono quelli al 31 dicembre 2017. L'analisi si è focalizzata sulle sole partite denominate in dollaro statunitense differente da quella funzionale e di presentazione (Euro) dei singoli bilanci inclusi nel consolidato.
Considerando un deprezzamento del Dollaro USA nei confronti dell'Euro del 5%, l'impatto sul Risultato ante Imposte derivante da tale svalutazione sarebbe, a parità di tutte le altre condizioni, di circa 1.147 migliaia di Euro. Un apprezzamento del Dollaro USA del 5% determinerebbe, a parità di tutte le altre condizioni, un impatto sul Risultato ante Imposte di circa 1.268 migliaia di Euro. Tale impatto è riconducibile principalmente al riadeguamento dei rapporti commerciali infragruppo, dei crediti e debiti in valuta e delle componenti finanziarie in valuta verso terzi.
Il Gruppo è soggetto al rischio che il merito di una controparte finanziaria o commerciale diventi insolvente.
Per la natura della sua attività, articolata in più settori, con un'accentuata diversificazione geografica delle unità produttive e per la pluralità di Paesi in cui sono venduti gli impianti e attrezzature il Gruppo non presenta una concentrazione del rischio di credito su pochi clienti/Paesi, anzi l'esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.
Il rischio di credito connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali è monitorato sia dalle singole società sia dalla direzione Finanziaria del Gruppo.
L'obiettivo è quello di minimizzare il rischio controparte attraverso il mantenimento dell'esposizione all'interno di limiti coerenti con il merito creditizio assegnato a ciascuna di esse dai diversi Credit Managers del Gruppo sulla base di informazioni storiche sui tassi di insolvenza delle controparti stesse.
Il Gruppo vende prevalentemente all'estero e utilizza per la copertura dei rischi di credito gli strumenti finanziari disponibili sul mercato, in particolare le Lettere di Credito e utilizza per progetti significativi gli strumenti del pagamento anticipato, della lettera di credito.
Il Gruppo ricorre, inoltre, in maniera limitata alla cessione dei crediti commerciali pro-soluto.
I ricavi sono di fonte estera per una quota maggiore del 93% rispetto all'ammontare totale. La forte internazionalizzazione del Gruppo – presente in numerose regioni, tra cui Middle East e Nord Africa, Sud America, - sottopone Trevi all'obbligo di considerare e valutare il c.d. "rischio Paese". Precisamente il rischio paese comprende i rischi di natura macroeconomica e finanziaria, rischi regolatori e di mercato, rischi geopolitici e sociali, il cui verificarsi potrebbe determinare un effetto negativo sia sui flussi reddituali sia sulla protezione degli asset aziendali.
Non essendo possibile eliminare il rischio paese nelle attività di cantieristica e di perforazione attraverso gli strumenti tradizionali del Trade Finance (es. assicurazione sul rischio di produzione), le procedure di controllo vengono attuate sullo stato di avanzamento dei cantieri e sul monitoraggio della sicurezza.
Con specifico riferimento ai paesi in cui il Gruppo Trevi opera, maggiormente esposti a questa tipologia di rischio, si precisa quanto segue.
Nel 2017, il referendum consultivo indetto per l'indipendenza del Kurdistan iracheno la logistica del cantiere presso la Diga di Mosul.
A seguito del referendum, le milizie della Regione Autonoma del Kurdistan iracheno hanno dovuto cedere il controllo della Diga alle forze di sicurezza irachene.
L'approccio cautelativo adottato dal Gruppo ha portato a contenere l'attività sui progetti in essere nell'Area, a seguito delle difficoltà economiche del Paese registrate negli ultimi anni che, di fatto, hanno determinato un ritardo negli adempimenti del Cliente (pubblico e privato) delle commesse in esecuzione nell'Area.
L'instabilità economica ed i correlati politici della Turchia generano incertezze nella capacità del Paese di investire sulle infrastrutture.

Si riportano alcuni esempi, come la crescita del PIL pari al 7% annuo falsato dalle vicende politiche (tentato colpo di stato) verificatesi nel 2016; boom di Ankara per l'apertura di finanziamenti a sostegno del crollo del turismo; l'emergenza e successiva repressione governativa; il timore per nuovi picchi di inflazione; il calo del flusso degli investimenti; l'indebolimento della valuta locale; l'eccessiva esposizione debitoria dello Stato.
L'oscillazione del prezzo di alcune materie prime ha imposto la necessità di modulare l'effetto della fluttuazione mediante politiche di approvvigionamento diversificate, accordi quadro con fornitori strategici e clausole contrattuali di revisione prezzo. Si segnala inoltre che le vendite di impianti di perforazione petrolifera possono essere soggette alle politiche di investimento delle società nazionali/private di riferimento del settore a loro volta influenzate dall'andamento del prezzo del petrolio.
Con riferimento al settore Oil&Gas, l'accordo "Opec Plus" prorogato nel 2018, ha sostenuto l'aumento del prezzo del greggio verificatosi nel 2017, in aumento del 25% rispetto all'annualità 2016.
L'aumento dei prezzi ha invertito la tendenza negativa degli investimenti in Esplorazione e Produzione (E&P) che nel 2017 sono infatti aumentati del 6%.
Questi investimenti restano comunque inferiori del 41% rispetto ai livelli del 2014 e ad ogni modo in ulteriore riduzione per la parte Esplorazione.
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Nelle tabelle che seguono sono riportate le attività e le passività al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 rideterminato in base alle categorie previste dallo IAS 39.
Legenda Categorie IAS 39
| Attività possedute fino a scadenza | HtM | |
|---|---|---|
| Disponibili per la vendita | Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato e partecipazioni |
AFS |
| Passività al costo ammortizzato | FLAC | |
| Attività e passività al fair value rilevato a conto economico possedute per la negoziazione |
FV | |
| Derivati di copertura | HD |
Di seguito sono riportate le informazioni integrative su strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS7 sia per l'esercizio 2017 che per l'esercizio 2016 rideterminato.
| Olassi IAS 39 |
Note | 31/12/2017 | Fair Value તા Patrimonio Netto |
Fair Value a Conto Economico |
Effetto a Conto Economico |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | ||||||
| Attività finanziaric non correnti | ||||||
| Altri crediti finanziari lungo termine | AFS | 8 | 3.209 | |||
| Totale Attività finanziarie non correnti |
3.209 | |||||
| Attività Finanziarie correnti | ||||||
| Altri crediti finanziari a breve termine | LaR | 105 | ||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine |
HD | 12 | 579 | 579 | ||
| Attività finanziarie correnti | LaR | |||||
| Disponibilità liquide | FV | 13 | 146.090 | |||
| Totale Attività finanziarie correnti | 146.774 | 579 | ||||
| Totale Attività finanziarie | 149.983 | 579 | ||||
| PASSIVITA ' Passività finanziarie non correnti |
||||||
| Finanziamenti a lungo termine | FLAC | 15 | 11.206 | (1.713) | ||
| Debiti verso altri finanziatori a lungo | 15 | 69.025 | (2.471) | |||
| termine | FLAC | |||||
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine |
HD | 15 | ||||
| Totale passività finanziarie non correnti |
80.231 | (4.184) | ||||
| Passività finanziarie correnti Finanziamenti a breve termine |
FLAC | 22 | 645.292 | (24.123) | ||
| Debiti verso altri finanziatori a breve | ||||||
| termine | FLAC | 23 | 40.244 | (2.581) | ||
| Strumenti finanziari derivati a breve | HtM | 24 | 751 | 0 | 751 | |
| termine | 686.287 | 0 | 751 | (26.704) | ||
| Totale passività finanziarie correnti Totale passività finanziarie |
766.518 | 0 | 751 | (30.888) |
La seguente tabella evidenzia le attività e le passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2017, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
| Classi | Note | 31/12/2017 | Gerarchia del Fair Value | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Importi in migliaia di Euro | IAS 39 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| ATTIVITA ' | ||||||
| Attività finanziarie correnti | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | HD | 6 | 579 | 579 | ||
| Totale Attività finanziarie correnti | 579 | 579 | ||||
| Totale Attività Finanziarie | 579 | 579 | ||||
| PASSIVITA ' | ||||||
| Passività finanziarie correnti | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | HiM | 24 | 751 | 751 | ||
| Totale passività finanziarie correnti | 751 | 751 | ||||
| Totale Passività Finanziarie | 751 | 751 |
Allo stato attuale non è oggettivamente determinabile il Fair Value delle passività finanziarie non valutate al Fair Value.
Nel rivedere i propri indicatori di Gruppo ha preso in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile al 31.12.2017. A tale data la capitalizzazione di mercato del Gruppo è inferiore al valore contabile del patrimonio netto, situazione che indica una potenziale perdita di valore. Inoltre, il Gruppo ha potuto riscontrare un incremento dei tassi di attualizzazione e un decremento dei flussi reddituali e finanziari prospettici attesi.
Per tali ragioni, e tenendo conto del perdurare di un contesto di mercato caratterizzato da bassi prezzi del petrolio e grande volatilità, è stato effettuato un test di impairment per le 4 divisioni facenti parte del Gruppo Trevi, per la Cash Generating Unit (CGU) Trevi Energy, per l'avviamento della Watson Inc. e per il Gruppo nel suo complesso.
Il test, in accordo con lo IAS 36, è avvenuto confrontando il valore contabile (carrying value) dell'attività o del gruppo di attività componenti l'unità generatrice di flussi finanziari (CGU) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall'attività o dal gruppo di attività componenti la CGU (valore d'uso).
Nel caso di specie, con riferimento alla divisione Oil & Gas del Gruppo Trevi, e quindi alle CGU Drillmec e Petroven, considerato che alla data del 31.12.2017 non si era in possesso di un piano approvato dal Consiglio d'Amministrazione della Capogruppo, nella determinazione del valore recuperabile ai sensi dello IAS 36 è risultato necessario fare esclusivo riferimento al fair value al netto dei costi di vendita. La stima del fair value delle CGU Drillmec e Petreven è stata quindi sviluppata secondo il criterio di mercato indicato dall'IFRS 13, sulla base degli input informativi a disposizione nonché sulla base dell'unico Piano aggiornato a disposizione (Piano 2018 - 2022 di maggio 2018). Tale criterio valutativo, anziché pervenire ad un "valore economico obiettivo" dell'asset, indica direttamente un "valore di mercato" dello stesso, determinato facendo riferimento all'EBITDA e applicando allo stesso, per moltiplicazione, un multiplo EV/EBITDA calcolato quale media semplice (senza gli estremi) dei rapporti fra Enterprise Value ed EBITDA di un campione di società comparabili (comparables). Tale moltiplicatore medio individuato è stato poi abbattuto del 20% al fine di considerare la minor capitalizzazione delle due CGU rispetto ai comparables quotati, come è solito nella prassi valutativa. Per coerenza, si è poi proceduto applicando: all'EBITDA normalizzato! 20192 della CGU Drillmec il multiplo medio 2019 abbattuto e all'EBITDA normalizzato³ 2018 della CGU Petreven il multiplo medio 2018 abbattuto. Di conseguenza, l'impairment test di primo livello sulle CGU del comparto Oil & Gas è stato condotto testando in primo luogo la recuperabilità del carrying amount di ciascuna CGU tramite il fair value dedotti i costi di vendita, determinato come descritto in precedenza.
Per contro, l'impairment test di primo livello sulle CGU del comparto Fondazioni (Trevi e della divisione Energie Rinnovabili (Trevi Energy) è stato condotto, in continuità di metodo rispetto al test di impuirment effettuato al 30.06.2017, testando in primo luogo la recuperabilità del carrying amount di ciascuna CGU tramite il valore d'uso (Value in Use), determinato tramite l'attualizzazione dei flussi di risultato di ciascuna CGU, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36.
Tale metodo si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un'azienda ad una certa data (nel presente caso, il 31 dicembre 2017) sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:
Ai fini dell'esecuzione dell'impairment test sono state utilizzate le previsioni dei flussi finanziari scaturenti dall'Actual 2017 e dai Piani 2018 - 2022 elaborati per le CGU Trevi e Soilmec con il supporto dell'advisor industriale incaricato e approvati dal Consiglio d'Amministrazione della Capogruppo in 19 dicembre 2018, nonché dal Piano 2018 - 2022 della CGU Trevi Energy elaborato a maggio 2018.
Considerato che i Principi Contabili Internazionali prevedono la possibilità di tenere conto degli effetti positivi di eventuali ristrutturazioni (benefici/savings) nella stima del valore d'uso della CGU soltanto qualora il bilancio al 31.12.2017 tenga conto dei corrispondenti costi accantonati e che nei predetti Piani delle CGU Trevi e Soilmec i principali accantonamenti legati alle ristrutturazioni sono previsti nelle annualità 2018 e, soprattuto 2019, mancando i presupposti per l'accantonamento al 31.12.2017, le ristrutturazioni e i relativi benefici prospettici sono state escluse dalla
Idem
1 Ovvero debitamente rettificato per le componenti straordinarie e non ripetibili.
2 È stato preso a riferimento l'EBITDA 2019 in quanto l'EBITDA 2018 essendo negativo non sarebbe stato rappresentativo.
stima del valore d'uso delle CGU.
Ciò premesso, il flusso monetario atteso nel periodo esplicito, i.e. 2018-2022, è stato costruito sulla base dei dati economici e patrimoniali rilevati nei Piani 2018 – 2022 di ciascuna CGU nonché sulla base dei dati Actual 2017. Più in particolare, partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun periodo, sono state calcolate e sottratte le imposte dirette figurative ad aliquota piena e successivamente sommati negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti, determinando il "flusso finanziario della gestione operativa corrente", interpretabile come un flusso monetario "potenziale"; infatti, l'ammontare effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente risente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli operativi (crediti commerciali, rimanenze, debiti verso il personale, ecc.) - variazioni di Capitale Circolante Netto. Il fiusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione anche gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso – c.d. CAPEX
Sempre in continuità di metodo rispetto al 30 giugno 2017, per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC», determinato secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model), distinto in base ai settori di attività delle CGU: settore «Foundations» (CGU Trevi e CGU Soilmec) e «Energie Rinnovabili» (CGU Trevi Energy). Nel primo caso, ovvero per il settore «Foundations», il WACC è stato determinato nel 10,36%, mentre nel secondo caso, ovvero per il settore «Energie Rinnovabili», il WACC è stato determinato nel 7,43%. Le singole variabili sono state desunte come segue:
Per gli anni successivi al 2022, i flussi di cassa delle CGU sono stati calcolati sulla base di un Terminal Value determinato proiettando in perpetuity l'EBIT normalizzato dell'ultimo anno di piano esplicito (2022), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. Per le CGU Trevi e Soilmec è stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione dell'inflazione attesa" nei Paesi di operatività di tali CGU, ponderata per la percentuale di EBIT 2022 effettivamente prodotta dalle stesse in cotali Paesi. In particolare il tasso di crescita g individuato per il settore Foundations è pari al 3,59%.
Il test di impairment effettuato sullo scenario, e con i parametri, di base sopra rappresentato ha portato all'evidenza di una svalutazione degli attivi della CGU Drillmec per circa Euro 66,6 milioni, della CGU Petreven per circa Euro 25 milioni, della CGU Soilmec per circa Euro 30,7 milioni e della CGU Trevi Energy per circa Euro 7,6 milioni, rispetto al valore contabile di iscrizione.
Si segnala che relativamente alle CGU Drillmec e Petreven rispetto ad una indicazione di impairmente pari a circa 92 milioni di Euro gli Amministratori delle socifiche analisi, anche sulla base di apposite perizie, al fine di verificare l'effettiva allocabilità alle singole poste delle immobilizzazioni; tali anno mostrato l'assenza di oggettivi presupposti per il recepimento integrale di impairment e pertanto il management ha proceduto ad un recepimento pari a circa 11 milioni di Euro. Nelle CGU Soilmec e Trevi Energy è stato recepito l'intero ammontare derivante dall'analisi di impairment.
Al fine di estendere l'analisi di impairment a scenari eventuali che considerassero potenziali peggioramenti del contesto di riferimento, gli amministratori hanno effettuato alcune analisi di sensitività, così come richiesto dallo IAS 36. Considerato che tutte le CGU esaminate hanno portato all'evidenza della necessità di effettuare una svalutazione ad
4 Fonte: International Monetary Found (IMF)
eccezione della CGU Trevi, tale analisi di sensitività è stata condotta esclusivamente in relazione a tale ultima CGU. Gli amministratori hanno, quindi, analizzato la variabilità dei risultati della CGU Trevi al mutare dei principali input valutativi assunti, ipotizzando alternativamente: l'incremento del tasso di sconto (WACC) rilevante per la determinazione del Terminal Value, il decremento del tasso di crescita g rilevante per la determinal Value e la varianza dei flussi rilevanti per la determinazione del Terminal Value.
Lo IAS 36 consente infatti di considerare i rischi di realizzazione del piano sia operando delle rettifiche in diminuzione nei flussi attesi, sia effettuando delle rettifiche in aumento nel tasso di attualizzazione.
In particolare è stata dapprima svolta un'analisi di sensitività sul tasso di sconto (WACC) adottato per il Terminal Value al fine di identificare la maggiorazione di tasso che porterebbe il valore recuperabile della CGU Trevi ad essere pari al carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato del test). In tal circostanza una variazione in incremento puntuale del WACC adottato per la determinazione del Terminal Value pari allo 0,60% (con WACC pari al 10,96% contro il 10,36%adottato nel caso base), porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi della CGU Trevi.
Successivamente è stata svolta un'analisi di sensitività sul tasso di crescita g adottato per il Terminal Value al fine di identificare il decremento di tasso che porterebbe il valore recuperabile della CGU Trevi ad essere pari al carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato nel primo livello del test). In tal circostanza una variazione in decremento puntuale del tasso di crescita g adottato per il Terminal Value pari allo 0,75% (con g rate pari al 2,84% contro il 3,59% adottato nel caso base), porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi della CGU Trevi.
Infine, è stata svolta un'analisi di sensitività sulla variazione degli EBIT rilevanti per la determinazione del Terminal Value, mantenendo invariati tutti gli altri criteri ed assunzioni di stima, al fine di identificare la percentuale di decremento dell'EBIT di Terminal Value che porterebbe il valore recuperabile degli attivi della CGU Trevi ad uguagliare il relativo carrying amount. Tale percentuale di decremento dell'EBIT del Terminal Value è stata individuata nel 7,37% (corrispondente ad un EBIT per il TV pari a 28,66 milioni di Euro contro l'EBIT per il TV del caso base pari a 32,06 milioni di Euro).
L'impairment test di secondo livello è stato effettuato nella modalità asset side, verificando che il valore recuperabile degli attivi di Gruppo fosse superiore al loro valore contabile. L'enterprise Value complessivo è stato calcolato con il metodo per somma di parti (SOTP), ovvero mediante la sommatoria de:
Il valore contabile di confronto è ricavato (per coerenza) sulla base de:
Tale confronto ha portato all'evidenza di una differenza negativa di Euro 171,44 milioni, considerata non durevole. Tale considerazione è stata supportata dall'analisi di impairment condotta al 31 dicembre 2018 che non ha evidenziato differenze negative relativamente al test di secondo livello.
Infine, il Management ha condotto l'impairmento», rilevato per 6 milioni di Euro nel bilancio consolidato del Gruppo, derivante dal plusvalore emerso in sede di acquisizione della controllata Watson Inc. avvenuta nel corso dell'esercizio 2008. Il test ha comportato la svalutazione integrale dell'avviamento. Nella fattispecie in esame è stato considerato quale valore recuperabile il valore d'uso, determinato attualizzando i flussi di cassa operativi di Watson mediante il metodo dell'Unlevered Discounted Cash Flow o "UDCF" al fine dell'individuazione dell'Enterprise Value della CGU e del relativo confronto con il Capitale Investito Netto della stessa comprensivo del valore dell'avviamento. Git Unlevered Free Cash Flows sono stati determinati in maniera analitica rettificando l'EBIT di periodo (al netto delle imposte figurative con aliquota piena) per le variazioni di Capitale Circolante Netto e per le Capex (investimenti e disinvestimenti). Per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato adottato un costo medio ponderato del capitale «WACC» pari al 7,09%, determinato secondo i seguenti parametri:
tasso risk-free: tasso di rendimento dei titoli di un Paese maturo (Stati Uniti), pari alla media dei Bond 10Y relativi ai dodici mesi precedenti il 31.12.2017;
beta levered: costruito come media del beta unlevered a 3Y di un campione di società comparabili levereggiato in
funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables;
market risk premium: è stato utilizzato il tasso di un Paese maturo (Fonte: Aswath Damodaran, aggiornamento di gennaio 2018);
premio addizionale per il rischio: in funzione della specifica small cap della società Watson Inc. rispetto ai comparables quotati;
costo del debito lordo: determinato sommando al valore medio actual delle linee a medio lungo termine (che tiene conto dell'attuale livello di leva) del Gruppo il valore corrente del tasso fisso IRS a 10 anni;
struttura finanziaria: determinata quale media dei comparables già considerati per la definizione del beta.
Il confronto fra l'Enterprise Value e il Capitale Investito Netto della società Watson Inc. compensivo del valore dell'avviamento ha portato all'evidenza di una perdita durevole di conseguenza, l'avviamento iscritto nel bilancio consolidato del Gruppo Trevi è stato integralmente svalutato per Euro 6 milioni.
Si precisa che in riferimento alle svalutazioni effettuate, ad eccezione dell'avviamento, il principio contabile IAS 36 prevede che, qualora in un periodo futuro il mutare delle circostanze renda non più necessaria la svalutazione effettuata in passato, deve essere effettuato il ripristino del valore contabile, fino a concorrenza del valore recuperabile.

Le immobilizzazioni materiali ammontano al 31 dicembre 2017 a 339.535 migliaia di Euro, con una variazione in decremento di 81.037 migliaia di Euro rispetto al loro valore netto al 31 dicembre 2016 rideterminato (420.572 migliaia di Euro).
I movimenti relativi all'esercizio 2017 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
| Costo originario al 31/12/16 Ridetermi nalo |
Fondo ammort al 31/12/16 Rideterini nato |
Valore nello al 31/12/16 Ridetermi nato |
Increm | Decrem | Ammont | Utilizzo Fondo |
Svalutaz | Altre Variazio ni |
Diff Cambio |
Costo Originario = 31/12/17 |
Fondo ammort, a 31/12/17 |
Valore nello al 31/12/17 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | 32,150 | 0 | 32.150 | 1,326 | (1.182) | 0 | 0 | (6,248) | (72) | (474) | 25,500 | 25_500 | |
| Fabbricati | 107-312 | (37.826) | 69.485 | 4.295 | 272 | (4.000) | 358 | (10.555) | (5.487) | (2 808) | 93.030 | (41,469) | 51.561 |
| Impianti e macchinari | 556.012 | (275,354) | 280 657 | 13.837 | (15.588) | (34.425) | 4.893 | (17.772) | 10.150 | (17,849) | 528,790 | (304 887) | 223 904 |
| Attrezzature industriali e commerciali |
89.261 | (67-283) | 21,978 | 9,778 | (3.599) | (5.445) | 2,468 | (1.767) | 759 | (1.046) | 93.387 | (70.260) | 23.127 |
| Altri beni | 85.718 | (70.537) | 15.182 | 12.765 | (3,243) | (2 386) | 3.031 | (1,311) | (4.391) | (2.089) | 87-449 | (72 892) | 14.558 |
| Immobilizzazioni in corso ed acconti |
1:120 | 0 | 1.120 | 88 | (101) | 0 | 0 | (તેરત) | (રેર) | 886 | 0 | 886 | |
| TOTALE | 871.573 | (451.000) | 420.572 | 42.883 | (23.442) | (49.257) | 10.750 | (37.651 | (0) | (24.321) | 829.041 | (489.507) | 339.535 |
Gli incrementi lordi del periodo sono complessivamente pari a 42.883 migliaia di Euro mentre i decrementi dell'esercizio sono pari a 23.442 migliaia di Euro; i movimenti evidenziati si riferiscono alla normale attività di sostituzione di impianti ed attrezzature. Inoltre, nel corso dell'esercizio sono state effettuate alcune svalutazioni, frutto sia delle risultanze dell'impairment test che del processo di ridimensionamento di alcune filiali e legal entity del Gruppo; l'effeto cambio nell'esercizio 2017 è stato pari a (24.321) migliaia di Euro.
Il valore netto di carico delle immobilizzazioni materiali detenute in leasing finanziario al 31 dicembre 2017 è pari a 108.797 migliaia di Euro (il corrispondente saldo al 31 dicembre 2016 era pari a 119.444 migliaia di Euro).
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Terreni e Fabbricati | 24.925 | 24.551 | 374 | |
| Impianti e macchinari | 82.406 | 93.402 | (10.996) | |
| Attrezz.ind.e commerciali | 943 | 0 | 943 | |
| Altri beni | 522 | 1.490 | (968) | |
| TOTALE | 108.797 | 119.444 | (10.647) |
Le attività in leasing finanziario sono impiegate come garanzia per le relative passività assunte,

Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2017 ammontano a 5.127 migliaia di Euro, in diminuzione di 60.099 migliaia di Euro rispetto al valore relativo al 31 dicembre 2016 (65.226 migliaia di Euro).
| Descrizione | Costo originario ਸ ( 31/12/16 ridetermin alo |
Fondo ammito al 31/12/16 ridetermin ato |
Valore netto al 31/12/16 ridetermi nato |
Increm | Decrem Ammort | Svaluta- zioni |
Diff Cambio |
Costo Originario al 31/12/17 |
Fondo amm to al 31/12/17 |
Valore netto al 31/12/17 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamento | 6-001 | 0 | 6.001 | (6.001) | 0 | 0 | 0 | ||||
| Costi di sviluppo | 95.222 | (47.425) | 47.797 | 2.082 | (6.992) | (39-136) | (64) | 58-106 | (54.417) | 3.689 | |
| Diritti di brevetto ind, e di utiliz, opere dell'ingegno |
7.466 | (7.049) | 417 | 157 | (244) | 7.623 | (7.293) | 330 | |||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 4.174 | (3.304) | 870 | 164 | (492) | (367) | (20) | 3.826 | (3.670) | ા રેરે | |
| Immobilizzazioni in corso ed acconti | 8.490 | 0 | 8.490 | રતે ર | (16) | (8.895) | (137) | 39 | 0 | 40 | |
| Altre immobilizzazioni | 16.425 | (14.775) | 1.650 | 384 | (272) | (666) | (181) | 16.354 | (15.441) | 913 | |
| TOTALE | 137.778 | (72.553) | 65.225 | 3.384 | (780) | (8.269) | (54.032) | (402) | 85.948 | (80.822) | 5.127 |
I movimenti relativi all'esercizio 2017 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
L'incremento pari a 3.384 migliaia di Euro si riferisce principalmente ai costi capitalizzati per lo sviluppo di tecnologie e attrezzature utilizzate dalle società del Gruppo; tali costi, che rispettano i requisiti richiesti dallo IAS 38, sono stati infatti capitalizzati e successivamente ammortizzati a partire dall'inizio della produzione e lungo la vita economica media dei prodotti correlati.
Il valore netto dei costi di sviluppo al 31 dicembre 2017 ammonta a 3.689 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016), con decrementi per svalutazioni da impairment pari a 39.136 migliaia di Euro;
Nel periodo in esame sono infatti emersi indicatori di impairment su tutte le divisioni: gli Amministratori hanno pertanto effettuato delle specifiche valutazioni sulla base delle quali hanno ritenuto necessario dover svalutare i costi di sviluppo capitalizzati nelle due divisioni Drillmec e Soilmec; per ulteriori dettagli circa le assunzioni utilizzate per gli impairment test si rimanda allo specifico paragrafo della presente Nota Esplicativa.
Con riferimento ai costi di brevetto, segnaliamo che l'incremento lordo pari a 157 migliaia di Euro è imputabile principalmente alla capitalizzazione relativa a licenze d'uso di programmi.
L'incremento lordo relativo alla voce "concessioni, licenze e marchi" è pari a 164 migliaia di Euro (200 migliaia di Euro nell'esercizio precedente).
Le "altre immobilizzazioni immateriali" ammontano al 31 dicembre 2017 a 913 migliaia di Euro, con un incremento lordo rispetto all'esercizio precedente di 384 migliaia di Euro.
Non sono presenti investimenti immobiliari non strumentali.
Le partecipazioni ammontano a 960 migliaia di Euro, in calo rispetto al valore dell'esercizio precedente, pari a 2.631 migliaia di Euro.
Di seguito si evidenziano sinteticamente le variazioni intervenute nel 2017 nelle partecipazioni:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2016 rideterminato |
Incrementi | Decrementi | Rivalutazioni | Svalutazioni | Saldo al 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Imprese collegate | 31 | こ | (10) | こ | C | 21 |
| Altre Imprese | 2.600 | (1.666) | 939 | |||
| TOTALE | 2.631 | (10) | (1.666) | 960 |
La svalutazione del periodo riflette l'impatto negativo della valutazione col metodo del patrimonio netto di alcune qartecipazioni. In particolare, la svalutazione del periodo ha riguardato i) Bologna Park S.r.l. per un importo pari a 631
migliaia di Euro, ii) Trevi Cote D'Ivoire per 403 migliaia di Euro, iii) Orascom-Trevi Skikda Ltd per 330 migliaia di Euro, iv) Trevi Stroy per un importo pari a 57 migliaia di Euro, v) CTM Bau per un importo pari a 20 migliaia di Euro, vi) Parma Park S.r.1 per un importo pari a 60 migliaia di Euro e infine vii) Compagnia del Sacro cuore S.r.L. per un importo pari a 150 migliaia di Euro. L'incremento delle partecipazioni pari a 6 migliaia di Euro ha riguardato le Società. Japan Foundations e Centuria S.c.ar.1 mentre il decremento di periodo pari a 10 migliaia di Euro ha riguardato le Società Dragados y Obras Portuarias S A Pilotes Trevi SACIMS UTE e VPP - Trevi Chile.
Tale voce si riferisce a differenze temporane derivanti principalmente da eliminazioni di utili infragruppo ed al relativo beneficio fiscale e a perdite fiscali pregresse, che in base alla normativa fiscale potranno essere recuperate nei prossimi esercizi.
Nelle seguenti tabelle è fomita la movimentazione netta dei crediti per imposte anticipate e delle passività fiscali per imposte differite:
| 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Imposte anticipate | 50.390 | 82.435 | -32.045 | |
| Totale | 50.390 | 82.435 | -32.045 | |
| Passività fiscali per imposte differite | (42.628) | (32.093) | (10.535) | |
| Totale | (42.628) | (32.093) | (10.535) | |
| Posizione netta alla fine dell'esercizio | 7.762 | 50.342 | (42.580) |
Il valore della posizione netta alla fine dell'esercizio pari a 7.762 migliaia di Euro si riferisce ad una controllata americana le cui perdite fiscali sono considerate recuperabili, poiché la società genera utili sufficienti a recuperare il credito fiscale.
Di seguito sono riportati i principali elementi che compongono le imposte anticipate e le passività per imposte differite e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso ed in quello precedente (migliaia di Euro):
| Elimin. Utili infragruppo |
Leasing finanziari |
Fair value Costi sviluppo Ammortamenti | Altre | Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 01/01/16 rideterminato | 14.622 | (7.825) | (5.858) | (2.301) | (4.506) | 40.614 | 34.747 |
| Effetto a conto economico | (507) | (1,651) | 1.007 | (326) | 11.097 | 0.619 | |
| Effetto a patrimonio netto | 0 | ||||||
| Differenze cambio | 0 | ||||||
| Altre variazioni | 53 | 5.924 | 5.977 | ||||
| Saldi al 31/12/16 rideterminato | 14.115 | (9.423) | (2.85%) | (1.294) | (4.832) | 57.635 | 50.343 |
| Effetto a conto economico | (424) | (1.318) | 5.858 | 58 | 43 | (28.185) | (23.968) |
| Effetto a patrimonio netto | 0 | ||||||
| Differenze cambio | |||||||
| Altre variazioni | (18 613) | (18.613) | |||||
| Saldi al 31/12/17 | 13.691 | (10.741) | 0 | (1.236) | (4.789) | 10.837 | 7.762 |
La voce "Altre" è per lo più composta da crediti per imposte anticipate iscritti a fronte delle perdite fiscali di talune società estere del Gruppo ed al 31 dicembre 2017 ammonta a circa 10,8 milioni di Euro.
Le perdite pregresse al 31 dicembre 2017 relative alle società italiane aderenti al consolidato fiscale, sulle quali non è stata iscritta fiscalità anticipata ammontano complessivamente a circa 113.948 migliaia di Euro.
Al 31 dicembre 2017 non sono presenti strumenti derivati attivi a lungo termine.
Al 31 dicembre 2017 non sono presenti strumenti attività finanziarie mantenute fino a scadenza.
I crediti verso altri al 31 dicembre 2017 ammontano a 3.209 migliaia di Euro e si riferiscono principalmente a crediti verso imprese collegate e a depositi cauzionali.
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso imprese collegate | 1.601 | 2.662 | (1.061) |
| Depositi cauzionali | 1-335 | 1.473 | (138) |
| Altri | 273 | 160 | 113 |
| TOTALE | 3.209 | 4.295 | (1.086) |
La voce "Altri" contiene acconti a lungo termine versati nel corso dell'esercizio per operazioni che non si concluderanno nei prossimi 12 mesi.
I crediti commerciali ed altre attività a lungo termine al 31 dicembre 2017 ammontano a 20.643 migliaia di Euro.
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 20.038 | 19.752 | 286 |
| Ratei e Risconti | 605 | 1.194 | (589) |
| TOTALE | 20.643 | 20.946 | (303) |
I crediti verso clienti si riferiscono a crediti commerciali verso clienti terzi con scadenza superiore all'anno, per 14.734 migliaia di Euro della controllata Soilmec S.p.A.; per 3.795 migliaia di Euro della controllata Swissboring Overseas Piling Corporation; e per 1.510 migliaia di Euro della controllata in Trevi in Turchia.

Il totale delle Rimanenze al 31 dicembre 2017 ammonta a 232.659 migliaia di Euro e risulta così composto:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Materie prime sussidiarie e di consumo | 130.435 | 154.919 | (24.484) |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 25.472 | 40.199 | (14.727) |
| Prodotti finiti e merci | 74.305 | 157.123 | (82.818) |
| Acconti | 2.447 | 2-478 | (31) |
| TOTALE RIMANERY B | 232.659 | 354.719 | (122.060) |
Le rimanenze finali del Gruppo si riferiscono allo sviluppo di macchinari per l'ingegneria del sottosuolo ed alla realizzazione di impianti per la perforazione e l'estrazione petrolifera, le rimanenze residue sono rappresentate dai materiali e dai ricambi impiegati dal settore fondazioni. Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione che è pari a circa 97 milioni di Euro con un accantonamento nell'esercizio 2017 pari a circa per 91.1 milioni di Euro (il fondo obsolescenza al 31 dicembre 2016 era pari a circa 7 milioni di euro); tale svalutazione deriva dalle puntuali analisi condotte dalle singole legal entity.
Il fondo svalutazione rimanenze ammonta a 97.072 migliaia di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente:
| Descrizione | 31/12/2016 rideterminato |
Incrementi | Utilizzi | Riclassifiche | Altri Variazioni |
31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Materie prime sussidiarie e di consumo | 7.000 | 34.583 | 572 | (293) | 41 862 | |
| Prodotti in corso di lavorazione e semila vorati | 2.989 | 0 | 2.989 | |||
| Prodotti finiti e merci | 23 | 53.280 | (509) | (572) | (2) | 52.220 |
| TOTALE FONDO SVALUAZIONE RIMANENZE | 7.023 | 90.852 | (200) | 0 | (295) | 97.072 |
L'ammontare totale al 31 dicembre 2017 è pari a 406.755 migliaia di Euro. La voce è così composta:
| Descrizione | 31/16222017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 274.664 | 331.458 | (56.794) |
| Importo dovuto dai committenti | 22.158 | 76.410 | (54.252) |
| Sub Totale Clienti | 296.822 | 407.868 | (111.046) |
| Crediti verso imprese collegate | 9.559 | 10.449 | (890) |
| Crediti verso l'erario per IVA | 27.923 | 23.698 | 4.225 |
| Crediti verso altri | 31.167 | 34.774 | (3.608) |
| Ratei e Risconti | 11.075 | 15.521 | (4.446) |
| Sub Totale Clienti ed Altri | 376.546 | 492.311 | (115.765) |
| Crediti tributarı | 30.209 | 32.424 | (2.215) |
| TROTTATIC | 406.755 | 524.735 | (117.980) |
La voce "Crediti verso clienti" è al netto dei crediti ceduti tramite operazioni di factoring pro-soluto, il Gruppo al 31 dicembre 2017 ha un effetto netto per cessioni pro-soluto a società di factoring crediti per circa 33 milioni di Euro. Il debito verso società di factoring relativo ad incassi ricevuti da clienti ma non rimborsati al factor è pari a 16,1 milioni di Euro.

| 31/12/2016 | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2017 rideterminato |
|||
| Attivo corrente: | ||||
| Lavori in corso su ordinazione | 100.759 | 109.843 | (9.084) | |
| Fondo svalutazione perdite a finire | (31.506) | (5.500) | (26.006) | |
| Totale lavori in corso su ordinazione | 69.253 | 104.343 | (35.089) | |
| Acconti da committenti | (47.095) | (27.933) | (19,163) | |
| Totale importi dovuti dai committenti | 22.158 | 76.410 | (54.252) | |
| Passivo corrente: | ||||
| Lavori in corso su ordinazione | 159.032 | 193 339 | (34.308) | |
| Acconti da committenti | (169.538) | (209.889) | 40.351 | |
| Totale importi dovuti ai committenti | (10:506) | (16.550) | 6.044 |
Di seguito si fornisce il dettaglio delle voci "Importi dovuti dai committenti" ed "Importi dovuti ai committenti": Importi in migliaia di Euro
La voce "Importo dovuto dai committenti", pari al 31 dicembre 2017 a 22.158 migliaia di Euro, espone i lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti relativi, principalmente ascrivibili alle commesse della Settore Oil&Gas del gruppo Drillmec; tale analisi viene effettuata commessa: qualora il differenziale risulti positivo (per effetto di lavori in corso superiori all'importo degli acconti), lo sbilancio è classificato tra le attività correnti nella voce "crediti commerciali verso clienti" come importo dovuto dai committenti; qualora invece tale differenziale risulti negativo, lo sbilancio viene classificato tra le passività correnti nella voce "Altri debiti" quale importo dovuto ai committenti. I crediti commerciali sono inoltre esposti al netto dei relativi fondi svalutazione e tengono conto del differenziale positivo
a 110 635 migliaia di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente:
| 100 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 10 11 0 1 10 11 0 10 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 10 0 10 0 10 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Descrizione |
Saldo al 31/12/2016 rideterminato |
Accantonamenti | Utilizzi | Rilasci | Altre variazioni | Saldo al 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti v/clienti | 48.127 | 67.389 | (2.127) | (2.043) | 110.635 | |
| TOTALE | 48.127 | 67.389 | (2.127) | (711) | (2.043) | 110.635 |
Gli accantonamenti iscritti al termine dell'esercizio sono riferiti alle società del Settore Fondazioni e del Settore Oil&Gas e sono pari a 67.389 migliaia di Euro (26.933 migliaia di Euro nel precedente esercizio); si riferiscono alla valutazione individuale di crediti, basata sull'analisi specifica delle singole posizioni, per i quali si ritiene che vi sia un grado di rischio nella riscossione.
Tale voce risulta composta principalmente da risconti attivi dettagliati come segue:
derivante dalla compensazione degli anticipi per ogni singola commessa.
| T MET ( ( ) One Fermanen Borner ( | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2016 | Variazioni | |||
| Descrizione | 31/12/2017 | rideterminato | ||
| Premi assicurativi anticipati | 1.358 | 2.196 | (838) | |
| Affitti passivi anticipati | 924 | 1.674 | (750) | |
| Interessi legge Sabatini | 94 | 82 | 13 | |
| Altri | 8.699 | 11.570 | (2.871) | |
| TOTALE | 11.075 | 15.521 | (4.446) |
La voce Altri ratei e risconti attivi è principalmente riconducibile alle società appartenenti sia al Settore Fondazioni sia al Settore Oil&Gas ed include costi sostenui entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi successivi di diversa natura,
La ripartizione dei crediti per area geografica al 31 dicembre 2017 risulta essere la seguente:
| 31/12/2017 | Europa (esclusa Italia) |
U.S.A. e Canada |
America Latina |
Africa | Medio Oriente | Estremo | Resto del | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | ed Asia | Oriente | mondo | Crediti | |||||
| Crediti verso clienti | 16.353 | 31.571 | 24-671 | 46.989 | 38.207 | 113.916 | 23.027 | 2.089 | 296.822 |
| Crediti verso collegate | 7.3 7 | 902 | 91 | 103 | 36 | 411 | 698 | 0 | 0.559 |
| Crediti tributari e IVA | 27.175 | 4.753 | 364 | 18.075 | 3.073 | 3.485 | 1-170 | 37 | 58.132 |
| Crediti verso altri | 16.649 | 1.929 | 682 | 2.779 | 720 | 6.956 | 1.442 | 31.167 | |
| Ratei e risconti | 2.258 | 410 | 3.284 | 3.076 | 396 | 1.486 | 127 | 38 | 11.075 |
| TOTALE | 69.752 | 39.565 | 29.094 | 71.023 | 42.432 | 126.253 | 26.464 | 2.171 | 406.755 |
| 31/12/2016 | Europa | U.S.A. e | America | Medio Oriente | Hstremo | Resto del | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| rideterminato | Italia | (esclusa Italia) | Canada | Catina | Africa | ed Asia | Oriente | mondo | Crediti |
| Crediti verso clienti | 18-297 | 52.547 | 17.499 | 106.305 | 60.693 | 125.010 | 24.394 | 3.123 | 407.868 |
| Crediti verso collegate | 8.028 | 1.529 | 104 | 122 | 33 | 411 | 223 | 0 | 10.449 |
| Crediti tributari e IVA | 28.768 | 2.852 | 2.717 | 14.378 | 3.769 | 2.234 | 1.324 | 79 | 56.122 |
| Crediti verso altri | 15-672 | 818 | 344 | 4.403 | 869 | 11.624 | 982 | 61 | 34.774 |
| Ratei e risconti | 2.267 | 365 | 6.430 | 3.914 | 581 | ાં 795 | 170 | 15.521 | |
| TOTALE | 73.032 | 58.112 | 27.094 | 129.121 | 65.946 | 141.074 | 27.092 | 3.263 | 524.735 |
I crediti verso società collegate al 31 dicembre 2017 ammontano a 9.559 migliaia di Euro; il dettaglio è riportato nella Nota (36) – Rapporti con entità correlate.
La ripartizione dei Crediti verso clienti per valuta risulta essere la seguente:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| EURO | 92.444 | 84.587 | 7.857 | |
| USD | 77.406 | 129.798 | (52,392) | |
| AED-OMR-QAR | 23.012 | 32.187 | (9.175) | |
| NGN | 2 197 | 8.211 | (6.014) | |
| GBP | 950 | 1.332 | (382) | |
| DKK | 4.103 | 20 340 | (16.237) | |
| ALTRE | 96.710 | 131.413 | (34.703) | |
| Totale | 296.822 | 407,868 | (11.046) |
Conformente a quanto previsto dall'IFRS 7, si riporta di seguito un'analisi della dinamica dei crediti suddivisi in classi di rischio omogenee:
| 31/12/2016 | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2017 | rideterminato | ||
| Non scaduto | 170.224 | 235.010 | (64.786) | |
| Scaduto da 1 a 3 mesi | 69.820 | 56.477 | 13.343 | |
| Scaduto da 3 a 6 mesi | 22.648 | 12.138 | 10.510 | |
| Scaduto da oltre 6 mesi | 34.130 | 104.243 | (70.113) | |
| Totale | 296.822 | 407.868 | (111.046) |
Nell'ottica di una politica di costante monitoraggio del credito da parte delle singole Società del Gruppo, sono state identificate delle fasce standard di valutazione, esplicitate nella seguente tabella:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni (73.538) (15.296) (2.695) |
|
|---|---|---|---|---|
| Monitoraggio standard | 264.726 | 338.264 | ||
| Monitoraggio speciale | 11-866 | 27.162 | ||
| Monitoraggio per invio a legale | 2.604 | 5.299 | ||
| Monitoraggio stragiudiziale in corso | 2.191 | 479 | 1.712 | |
| Monitoraggio per causa legale in corso | 15.435 | 36.664 | (21.229) | |
| Totale | 296.822 | 407.868 | (11.046) |
Il dettaglio dei "Crediti verso altri" è il seguente:
| Descrizione | 31/12/2016 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | rideterminato | |||
| Crediti verso dipendenti | 1.334 | 1.721 | (387) | |
| Anticipi a fornitori | 14.815 | 13.329 | 1.486 | |
| Crediti verso società di factoring | 4.044 | 6.000 | (1.956) | |
| Altri | 10.974 | 13.724 | (2.750) | |
| TOTALE | 31.167 | 34.774 | (3.607) |
I crediti tributari verso l'Erario sono rappresentati principalmente da crediti per imposte dirette e da acconti di imposta.
| Descrizione | 31/12/2017 | 3171222016 rideterminato |
Variazioni (2.215) |
|
|---|---|---|---|---|
| Crediti verso l'erario per imposte dirette | 30.209 | 32 424 | ||
| TOTALE | 30.209 | 32.424 | (2.215) |
59
Gli importi maggiormente significativi sono rappresentati dai crediti per imposte assolte all'estero e dagli acconti versati in capo alle società controllate in Italia.
Al 31 dicembre 2017, il saldo è pari a 579 migliaia di Euro.
La voce è così composta:
| Descrizione | 31/12/2016 | Variazioni (154.846) (197) |
||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | rideterminato | |||
| Depositi bancari e postali | 144.864 | 299.710 | ||
| Denaro e valori di cassa | 1.226 | 1.423 | ||
| TOTALE | 146.090 | 301.133 | (155.043) |
Per un'analisi della posizione finanziaria netta e alle disponibilità liquide del Gruppo Trevi si rimanda alla relazione sulla gestione ed al rendiconto finanziario.
Le disponibilità liquide comprendono importi non trasferibili senza autorizzazione dell'Istituto Finanziario presso cui sono depositate in quanto sono a garanzia di linee di fido bancarie per emissione di bond commerciali; al 31 dicembre 2017 sono pari a circa 2,5 milioni di Euro negli Emirati Arabi Uniti e a circa 0,3 milioni di Euro in Turchia.
Inoltre nel Gruppo sono presenti realtà nelle quali le disponibilità liquide presenti societari non sono trasferibili nell'immediato per motivi di restrizioni valutarie (principalmente in Nigeria per 15,6 milioni di Euro ed in Venezuela per 1,9 milioni di Euro). A queste vanno aggiunte liquidità vincolate in società estere dormienti per motivi di natura politica e/o commerciale (circa 1,7 milioni di Euro in Arabia Saudita e 0,3 milioni di Euro in Libia), cosi come dettagliato al precedente paragrafo "rischio di liquidità".

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo:
| Descrizione | Capitale Sociale |
Riserva Sovrapp. Azioni |
Riserva Legale |
Altre Riserve |
Riserva di Convers. |
Utile portalo a 04000 |
Utile del periodo di pertin, del Gruppo |
Totale Patrimonio Netto del Gruppo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2015 approvato | 82.290 | 277.766 | 7.990 | 26.590 | 52.976 | 282.490 | (115.188) | 564.914 |
| Effetti applicazione IAS 8 | (336) | 288 | (2.237) | (1.985) | ||||
| Saldo al 31/12/2015 rideterminato | 82.290 | 27.766 | 7.990 | 26.254 | 53.564 | 280.254 | (115.188) | 562.929 |
| Destinazione del risultato 2015 | 363 | (115.551) | 115.188 | 0 | ||||
| Distribuzione di dividendi | 0 | |||||||
| Differenza di conversione e altri movimenti | (6.757) | (6.757) | ||||||
| Variazione area di consolidamento | 0 | |||||||
| Utili/(perdite) attuariali | 397 | 397 | ||||||
| Acquisizione quote di minoranza | 0 | |||||||
| Riserva da Cash-Flow Hedge | 215 | 215 | ||||||
| Aumento capitale | 0 | |||||||
| Effetti applicazione IAS 8 | 1.917 | 1.917 | ||||||
| Utile del periodo di pertinenza del Gruppo | (86.400) | (86.400) | ||||||
| Saldo al 31/12/2016 rideterminato | 82.290 | 277.766 | 8.353 | 26.866 | 46.806 | 164.702 | (84.483) | 472.301 |
| Destinazione del risultato 2016 | (113.287) | 28.804 | 84.483 | 0 | ||||
| Distribuzione di dividendi | 0 | |||||||
| Differenza di conversione e altri movimenti | (41.875) | (41.875) | ||||||
| Variazione area di consolidamento | 0 | |||||||
| Utili/(perdite) attuariali | 124 | 124 | ||||||
| Acquisizione quote di minoranza | 0 | |||||||
| Riserva da Cash-Flow Hedge | 824 | 824 | ||||||
| Aumento capitale | 0 | |||||||
| Utile del periodo di pertinenza del Gruppo | (432.839) | (432.839) | ||||||
| Saldo al 31/12/2017 | 82.290 | 114.480 | 8.353 | 27.814 | 4.931 | 193.506 | (432.839) | (1.465) |
Capitale Sociale:
= La società ha emesso n. 164.783.265 azioni, di cui acquistate come azioni proprie n. 204.000.
= Pertanto, al 31 dicembre 2017 il Capitale interamente sottoscritto e versato della Società è pari a 82.290 migliaia di Euro (al netto delle azioni proprie) composto da n. 164.579.265 azioni ordinarie del valore nominale unitario di Euro 0,50.
Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale azioni proprie possedute, che ammonta al 31 dicembre 2017 a 82.289.633 Euro:
| Numero di azioni | Capitale Sociale | Riserva Azioni Proprie (736.078) |
||
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2015 | 164.579.265 | 82.289.633 | ||
| Acquisto e cessione azioni proprie | ||||
| Saldo al 31/12/2016 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) | |
| Acquisto e cessione azioni proprie | 0 | |||
| Saldo al 31/12/2017 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) |
Ammonta al 31 dicembre 2017 a 114.480 migliaia di Euro, in diminuzione di 113.287 rispetto l'anno precedente (227.767 migliaia di Euro)
Riserva Legale:
La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. Rispetto al 31 dicembre 2017 la riserva legale non ha subito variazioni. Al 31 dicembre 2017 il valore di tale riserva ammonta a 8.353 migliaia di Euro.
Le altre riserve sono così composte:
La riserva fair value accoglie la contropartita degli strumenti finanziari al Cash flow hedge secondo quanto previsto dallo IAS 39.
La riserva straordinaria ammonta alla data del 31 dicembre 2017 a 20.147 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2016.
La posta, pari a 13.802 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017, accoglie gli effetti della transizione agli IAS/IFRS delle società del Gruppo effettuata con riferimento al 1º gennaio 2004.
La riserva azioni proprie in portafoglio, ammonta alla data del 31 dicembre 2017 a 736 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2016. Il valore della riserva, determinato dall'esercizio 2017, rappresenta il risultato conseguito nelle transazioni di acquisto e vendita di azioni proprie, come autorizzato dall' Azionisti.
Tale riserva, di un valore pari a 4.840 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017, riguarda le differenze cambio da conversione in Euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'Euro; la fluttuazione dei cambi, principalmente tra l'Euro ed il Dollaro Americano e tra l'Euro e le valute dei paesi in Sud America, nel corso dell'esercizio 2017 rispetto all'esercizio precedente ha portato ad un effetto decrementativo su tale riserva per 41.875 migliaia di Euro.
La posta include i risultati economici consolidati degli esercizi precedenti, per la parte non dividendi agli Azionisti; il decremento rispetto al 31 dicembre 2017 è dato dalla destinazione del risultato dell'esercizio precedente.
Per la riconciliazione fra patrimonio netto e risultato del bilancio separato della capogruppo con il patrimonio netto e risultato del bilancio consolidato si rimanda al paragrafo "Riconciliazione Patrimonio Netto e Risultato da Bilancio Capogruppo a Bilancio Consolidato" della Relazione sulla Gestione.

| Descrizione | 31/12/2016 31/12/2017 rideterminato |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 11.206 | 62.798 | (51.592) | |
| Debiti verso società di leasing | 68.777 | 86.458 | (17.681) | |
| Debiti verso altri finanziatori | 248 | 61 | 187 | |
| Strumenti finanziari derivati | 1.126 | (1.126) | ||
| TOTALE | 80.231 | 150.443 | (70.212) |
Il debito verso banche nelle passività non correnti è rappresentato principalmente i cui pagamenti risultano essere regolari fino al 31/12/2017.
La suddivisione dei debiti verso banche per scadenza si può così riassumere:
| Descrizione | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 11.206 | 11.206 | |
| TOTALE | 11.206 | 11-206 |
I termini e le condizioni dei finanziamenti in essere sono i seguenti:
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| In migliaia di euro | Valuta | Spread | Indicizzazione | Аппо scadenza |
Valore nominale |
Valore Contabile |
Valore nominale |
Valore Contabile |
| Prestiti obbligazionari non garantiti | Euro | 5,25%/6,00% | 2019 | 50.000 | 50.000 | 50.000,00 | 50.000,00 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Euribor 6 mesi | 2020 | 24.667 | 24.667 | 28.000,00 | 28.000,00 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 4,60% | Euribor 6 mesi | 2019 | 20.000 | 20.000 | 20.000,00 | 20.000,00 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,00% | Euribor 6 mesi | 2019 | 38.062 | 38.062 | 38.062 | 38.062 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 6 mesi | 2019 | 18.000 | 18.000 | 18.000 | 18.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Euribor 6 mesi | 2018 | 7.000 | 7.000 | 7.000 | 7.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2020 | 12.000 | 12.000 | 14.000 | 14.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,35% | Euribor 3 mesi | 2018 | 11.552 | 11.552 | 11.552 | 11.552 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,25% | Euribor 3 mesi | 2020 | 26.250 | 26.250 | 26.250 | 26.250 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Euribor 6 mesi | 2025 | 40.000 | 40.000 | 40.000 | 40.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,50% | Euribor 3 mesi | 2019 | 12.639 | 12.639 | 15.111 | 15.111 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2020 | 7.034 | 7.034 | 7.519 | 8.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,60% | 2017 | 10.000 | 10.000 | |||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,81% | 2018 | 10.000 | 10.000 | |||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 4,25% | 2022 | 12.083 | 12.083 | |||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2017 | 4.167 | 4.167 | 8.000 | 8.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 3 mesi | 2019 | 40.000 | 40.000 | 40.000 | 40.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 3 mesi | 2020 | 30.000 | 30.000 | 30.000 | 30.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,95% | Euribor 3 mesî | 2018 | 20.000 | 20.000 | 20.000 | 20.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | CNY | 4,80% | 2018 | 4.357 | 4.357 | 4.645 | 4.645 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,25% | Euribor 3 mesi | 2018 | 30.000 | 30.000 | 24.000 | 24.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,30% | 2017 | 10.000 | 10.000 | |||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,30% | 2017 | 10.000 | 10.000 | |||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,60% | Euribor 3 mesi | 2017 | 1.318 | 1.318 | 2.624 | 2.624 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,40% | Euribor 6 mesi | 2017 | 5.500 | 5.500 | 5.500 | 5.500 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,55% | Euribor 3 mesi | 2020 | 7.083 | 7.083 | 7.575 | 7.575 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,55% | Euribor 3 mesi | 2019 | 7.552 | 7.552 | 7.552 | 7.552 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,50% | Euribor 3 mesi | 2017 | 15.000 | 15.000 | 15.000 | 15.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,00% | Euribor 6 mesi | 2017 | 87 | 87 | ||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,60% | Euribor 3 mesi | 2017 | 439 | 439 | 875 | 875 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,70% | Euribor 3 mesi | 2020 | 10.000 | 10.000 | ||
| Escussioni/Rientri su Finanziamenti Bancari | Euro | - | ||||||
| Totale passività onerose | 474.704 | 474.704 | 461.351 | 461.832 |
Totale passività onerose

Si evidenzia, inoltre, la suddivisione dei debiti verso società di leasing per scadenza:
| Descrizione | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso società di leasing | 62.724 | 6.053 | 68.777 | |
| TOTALE | 62.724 | 6.053 | 68.777 |
Il valore del debito verso società di leasing, iscritto a bilancio è pari a 68.777 migliaia di Euro.
I debiti verso altri finanziatori a lungo termine ammontano a 248 migliaia di Euro.
Le passività fiscali per imposte differite e i fondi per rischi ed oneri ammontano complessivamente a 42.628 migliaia di Euro, in aumento di 10.535 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2016, in cui ammontavano a 32.093 migliaia di Buro. La movimentazione del fondo passività fiscali per imposte differite è la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2016 rideterminato |
Accantonamenti | Utilizzi | Rilasci | Altre Variazioni |
Saldo al 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo passività fiscali per imposte differite | 32.093 | 33.238 | (21.930) | 0 | (772) | 42.628 |
| TOTALE | 32.093 | 33.238 | (21.930) | (772) | 42.628 |
Le passività fiscali per imposte differite si riferiscono alle differenze tra i valori delle attività e passività esposte nel bilancio consolidato ed i corrispondenti valori fiscalmente riconosciuti nei Paesi ove il Gruppo opera. Per il dettaglio della composizione del fondo imposte differite si rimanda a quanto già esposto alla nota (5).
Il saldo degli "Altri Fondi" è pari a 12.260 migliaia di Euro, in aumento di 7.810 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2016, pari a 4.450 migliaia di Euro. Tale saldo è il risultato della seguente movimentazione avvenuta nel corso del 2017:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2016 rideterminato |
Accantonamenti | Ofilizzi | Rilasci | Altre Variazioni |
Saldo al 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri fondi a lungo termine | 4.450 | 36.833 | (28.994) | 0 | (29) | 12-260 |
| TOTALE | 4.450 | 36,833 | (28.994) | 0 | (29) | 12-260 |
Si segnala che sia gli accantonamenti che gli utilizzi risentono in maniera preponderante della riclassificazione dello stanziamento effettuato nel corso dell'esercizio relativo ai lavori in corso della controllata Trevi Foundation Denmark, che successivamente è stato riclassificato, secondo quanto dettato dello IAS 11, unitamente agli acconti tra i crediti commerciali.
Riportiamo nella seguente tabella la composizione dettagliata della voce "Altri Fondi":
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Rischi contrattuali | 80 | 0 | 80 | |
| Interventi in garanzia | 3.575 | 2.895 | 680 | |
| Copertura perdite società partecipate | 822 | 742 | 80 | |
| Rischi su vertenze | 1-833 | 704 | 1.129 | |
| Altri fondi rischi | 5.949 | 108 | 5.841 | |
| TOTALE | 12.260 | 4.450 | 7.810 |
Il Fondo per interventi in garanzia pari a 3.575 migliaia di Euro è relativo agli accantonamenti per interventi in garanzia tecnica sui prodotti assistibili delle società del settore metalmeccanico.
Il Fondo oneri per copertura perdite società partecipate per 822 migliaia di Euro si riferisce alla Joint Venture Rodio-Trevi-Arab Contractor ed ad altre partecipazioni minori della Trevi S.p.A.
Il fondo rischi su vertenze pari a 1.833 migliaia di Euro si riferisce per 1.192 migliaia di Euro alla Trevigalante SA, per 240 miglia di Edro a Trevi S.p.A., per 207 migliaia di Euro alla controllata Soilmec S.p.A., per 87 migliaia di Euro alla
controllata Pilotes Trevi Sacims in Argentina, per 60 migliaia di euro a Petreven S.p.A. e per 47 migliaia di Euro a Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Tale fondo rappresenta la miglior stima da parte del management delle devono essere contabilizzate con riferimento a:
La voce Altri fondi rischi include gli accantonamenti effettuati dal management per passività probabili principalmente ascrivibili al settore Oil&Gas e relativi ad assistenza post installazione previsti contrattualmente. Vi sono poi passivià probabili di varia natura legate al difficile contesto macro economico attuale e ascrivibili ad una pluralità di società appartenenti al Gruppo.
Essendo le vendite di attrezzature e di servizi ripatite annualmente su centinaia di contratti, i risch a cui il Gruppo è esposto sono ridotti per la natura stessa dell'attività svolta. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza. È possibile che giudiziari possano determinare costi non coperti, o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi, aventi pertanto effeti sulla situazione finanziaria e sui risultati del Gruppo. Tuttavia alla data del 31 dicembre 2017 il Gruppo ritiene di non avere passività potenziali eccedenti quanto stanziato alla voce "Altri Fondi" all'interno della categoria In garanzia in quanto ritiene che non vi sia un esborso probabile di risorse.
Per quanto concerne le passività potenziosi fiscali, sulla base delle informazioni attualmente a disposizione e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, si ritiene non determineranno sul bilancio effetti negativi rilevanti. Di seguito si riportano i principali contenziosi relativi alle società italiane ed estere controllate direttamente o indirettamente da Trevi Finanziaria Industriale:
Si segnalano i tre seguenti contenziosi fiscali con riferimento a società italiane:
Con riferimento a due società italiane consortili, di cui Trevi spa detiene la quota di maggioranza si segnala:
Agenzia delle Entrate avvalendosi del 'art. 54, comma 5, del D.P.R. n. 633/1972, ha proceduto alla rettifica delle dichiarazioni Iva per gli anni d'imposta 2001 e 2002, presentate da società consortile partecipata, recuperando a tassazione, quale credito IVA non spettante, per l'anno 2001, l'importo pari ad Euro 736,4 migliaia di euro ed annullando per intero la parte di credito IVA chiesta a rimborso, per l'anno 2002, pari ad Euro 1.600 migliaia di euro. La società consortile ha quantificato, sulla base di analisi condivisa con il legale, in Euro 390 migliaia di euro il rischio legato alla vicenda ed ha proceduto all'accantonamento ad uno specifico fondo. L'importo accantonato è inferiore all'importo contestato in considerazione dell'iva. Il contenzioso è stato recentemente trattato in Cassazione in data 16 marzo 2019 e si è in attesa di conoscere il dispositivo.
Agenzia delle Entrate, avvalendosi del disposto dell'art. 54, comma 5, del D.P.R. n. 633/1972, ha proceduto alla rettifica delle dichiarazioni Iva per gli anni d'imposta 2013 e 2014, presentate da una seconda società consortile a responsabilità limitata partecipata da Trevi Spa, recuperando a tassazione, quale credito IVA non spettante, per l'anno 2013, l'importo di Euro 2.502,9 migliaia di euro, oltre interessi e sanzioni, per l'anno 2014, l'importo di Euro 4.818,7 migliaia di euro oltre interessi e sanzioni. In data 14/12/2017 CTP ha emesso sentenza favorevole alla società. La società considerando la natura di rivalsa dell'Iva e la sentenza favorevole, previa condivisione con il legale, non ha accantonato somme sul confenzioso in questigne. Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso è si è in attesa della convocazione dell'udienza in Regionale.
Si segnalano i due seguenti contenziosi fiscali con riferimento a società estere:
La società ha presentato a fine luglio 2019, per il tramite del consulente fiscale Deloitte, memoria difensiva attraverso cui ritiene di aver spiegato alle autorità fiscali il legittimo comportamento fiscale adottato.
La società sulla base anche di un parere fiscale reso da primario consulente fiscale olandese, non ha accantonato nulla, pur ritenendo possibile un parziale esito sfavorevole della vicenda, ad oggi non quantificabile.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ed il fondo di trattamento di quiescenza sono piani a benefici definiti ed ammontano al 31 dicembre 2017 a 16.668 migliaia di Euro e riflettono l'indennità maturata a fine anno dai dipendenti delle società italiane in conformità alle disposizioni di legge e ad accantonamenti effettuati dalle consociate estere per coprire le passività maturate nei confronti dei dipendenti.
Essi sono stati determinati come valore attuale dell'obbligo di prestazione definita, rettificato per tener conto degli "utili e perdite attuariali". L'effetto rilevato è stato calcolato da un attuario esterno ed indipendente in base al metodo della proiezione unitaria del credito.
La movimentazione nel corso dell'esercizio è stata la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2016 rideterminato |
Accantonamenti | Indennità e acconti liquidati |
Altri Movimenti |
Saldo al 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 9.783 | 743 | (2.264) | (312) | 7.950 |
| Fondo di trattamento di quiescenza ed obblighi simili | 9.946 | 4.707 | (2.315) | (3.620) | 8.718 |
| TOTALE | 19.729 | 5-450 | (4.580) | (3.932) | 16.668 |
Gli altri movimenti del fondo trattamento di quiescenza si rifetto cambio delle controllate estere, nonché gli utili/perdite attuariali.
| 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
||
|---|---|---|---|
| Saldo iniziale | 9.783 | 9.933 | |
| Costi operativi per servizi | 317 | 291 | |
| Passività neo assunti | 0 | 0 | |
| Interessi passivi | ા 15 | 192 | |
| (Utili) Perdite Attuariali | 0 | 397 | |
| Indennità pagate | (2.264) | (1.030) | |
| Trasferimenti F.P. e Tassazione | 0 | ||
| Saldo finale | 7.950 | 9.783 |

Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario sono esposte di seguito:
| 31/12/2017 | 31/12/2016 | |
|---|---|---|
| Tasso annuo tecnico di attualizzazione | 1.30% | 1.31% |
| Tasso annuo di inflazione | 1.50% | 1.50% |
| Tasso annuo aumento retribuzioni complessive | 2.50% | 2.50% |
| Tasso annuo incremento TFR | 2.63% | 2,63% |
Si precisa che ai fini del calcolo attuariale è stato utilizzato un tasso di sconto determinato ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2017.
Le ulteriori assunzioni utilizzate alla base del calcolo attuariale sono riportate di seguito:
Viene di seguito riportata un'analisi qualitativa della sensitività per le assunzioni significative al 31 dicembre 2017:
| Gruppo Trevi | ||
|---|---|---|
| Past Service Liability | ||
| Tasso annuo di attualizzazione | ||
| +0,5% | -0,5% | |
| Trevi S.p.A. | 2,577 | 2.800 |
| Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. | 1.015 | 1.060 |
| Soilmec S.p.A. | 2.120 | 2.342 |
| Drillmec S.p.A. | 721 | 786 |
| PSM S.r.I. | 906 | 1-008 |
| Petreven S.p.A. | ડવેત | 303 |
| Totale | 7.608 | 8.299 |
| Past Service Liability | ||
|---|---|---|
| Tasso di inflazione | ||
| +0,25% | -0,25% | |
| Trevi S.p.A. | 2.717 | 2 653 |
| Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. | 1.042 | 1.032 |
| Soilmec S.p.A. | 2.259 | 2.194 |
| Drillmec S.p.A. | 762 | 743 |
| PSM S.r.l. | 965 | 944 |
| Petreven S.p.A. | 288 | 282 |
| Totali | 8.033 | 7.848 |
| Past Service Liability Tasso annuo di turnover |
||
|---|---|---|
| +2,00% | -2,00% | |
| Trevi S.p.A. | 2.663 | 2.711 |
| Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. | 1.028 | 1.045 |
| Soilmec S.p.A. | 2.201 | 2.258 |
| Drillmec S.p.A. | 746 | 761 |
| PSM S.r.l. | 930 | તે જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામમાં પ્રાથમિક શાળા, પંચાયતઘર, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામમાં પ્રાથમિક શાળા, પંચાયતઘર, આંગણવાડી તેમ જ દૂધ |
| Petreven S.p.A. | 279 | 293 |
| Totali | 7.847 | 8.054 |
Ammontano a 158 migliaia di Euro, con un incremento rispetto all'esercizio precedente pari a 31 migliaia di Euro.
Le passività correnti ammontano a 1.055.197 migliaia di Euro, in diminuzione di 33.466 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Si fornisce di seguito la consistenza della variazione delle varie voci:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti a breve termine (debiti verso banche) | 565.364 | 215 035 | 49.429 |
| Scoperti di conto corrente | 18.562 | 7.424 | 11.137 |
| Anticipi commerciali | 61-366 | 76.653 | (15.287) |
| Sub-totale finanziamenti a breve | 645.292 | 600.012 | 45.280 |
| Debiti verso società di leasing | 20.482 | 16.922 | 3.560 |
| Debiti verso altri finanziatori | 19.762 | 33.425 | (13.663) |
| Sub-totale debiti verso altri finanziatori | 40.244 | 50.347 | (10.103) |
| Strumenti derivati a breve termine | 751 | 447 | 304 |
| Sub-totale Strumenti Derivati a breve | 751 | 447 | 304 |
| Debiti verso fornitori | 231.833 | 257.605 | (25.773) |
| Acconti | 43.933 | 66.769 | (22.836) |
| Importi dovuti ai committenti | 10.506 | 16.550 | (6.116) |
| Debiti verso imprese collegate | 3.164 | 2,968 | 196 |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 6.776 | 8.787 | (2.011) |
| Ratei e risconti passivi | 7.406 | 8.487 | (1.081) |
| Altri debiti | 26.272 | 23.566 | 2.778 |
| Debiti verso Erario per I.V.A | 6.714 | 9.360 | (2.646) |
| Fondi a Breve Termine | 11.262 | 13.891 | (2.628) |
| Sub-totale altre passività a breve termine | 347.867 | 407.983 | (60.116) |
| Passività fiscali per imposte correnti | 21.043 | 29.873 | (8.831) |
| Sub-totale passività fiscali per imposte correnti | 21.043 | 29.874 | (8.831) |
| TOTALE | 1.055.197 | 1.088.661 | (33.466) |
Si evidenzia che, nell'ambito dei fondi a breve termine, il saldo è principalmente afferente ad un rischio contrattuale inerente una commessa in Oman (circa 8,9 milioni di Euro); inoltre, a partire dal 28 luglio 2018 è stato sospeso il pagamento degli interessi in scadenza sul prestito obbligazionario di importo pari a 50 milioni di Euro emesso dalla Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in data 28 luglio 2014 e avente scadenza originaria il 28 luglio 2019.
Relativamente agli scaduti dei rapporti debitori commerciali, finanziari, e verso dipendenti al 31 dicembre 2017 si evidenziano scaduti commerciali per un totale di circa 97,8 milioni di Euro, scaduti finanziari per complessivi 302,9 milioni di Euro e scaduti tributari per circa 0,6 milioni di Euro, non si evidenziano scaduti riconducibili a debiti verso dipendenti ed istituti previdenziali.
Si registra un decremento dei debiti verso fornitori al 31 dicembre 2017 (pari a circa 25,8 milioni di Euro) rispetto al corrispondente saldo al 31 dicembre 2016 (257,6 milioni di Euro).
| 31/12/2017 | Italia | Europa (esclusa Italia) |
U.S.A. e Canada |
America Latina | Africa | Medio Oriente ed Asia |
Estremo Oriente |
Resto de mondo |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fornitori | 116.038 | 14.836 | 13.768 | 20.134 | 9.653 | 47.259 | 8.965 | 1.180 | 231.833 |
| Acconti | 466 | 12.857 | 1.728 | 7.973 | 6.311 | 10.206 | 4.297 | 94 | 43.933 |
| Importi dovuti ai committenti | 2.640 | 0 | 3.178 | 0 | 2.326 | 2.363 | 0 | 0 | 10.506 |
| Debiti verso collegate | 2427 | 101 | 0 | 4 | 72 | 549 | 0 | 0 | 3.164 |
| TOTACE | 121.571 | 27.795 | 18.673 | 28.121 | 18.362 | 60.377 | 13.262 | 1.274 | 289.435 |
| 31/12/2016 rideterminato |
Italia | Europa (esclusa Italia) |
U.S.A. e Canada |
America Latina | Africa | Medio Oriente ed Asia |
Estremo Oriente |
Resto del mondo |
Totale |
| Fornitori | 142.085 | 13.318 | 14.500 | 22.121 | 10.156 | 47.637 | 6.728 | 1 059 | 257.605 |
| Acconti | 669 | 2.594 | 7.077 | 17.452 | 25.969 | 10.360 | 2.498 | 151 | 66.770 |
| Importi dovuti ai committenti | 1.229 | 0 | 4.167 | 0 | 11.027 | 126 | 0 | 0 | 16.550 |
| Debiti verso collegate | 2-123 | 626 | 0 | 9 | 0 | 200 | 0 | 0 | 2.968 |
| TOTALE | 146.107 | 16.538 | 25.744 | 39.592 | 47.152 | 58.323 | 9.226 | 1.209 | 343.892 |
La ripartizione per area geografica dei debiti verso fornitori ed acconti a breve termine risulta essere la seguente:
La tabella sottostante riporta la ripartizione per valuta dei debiti verso fornitori:
| Valuta | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Euro | 137.354 | 156.056 | (18.702) | |
| Dollaro Americano | 34.456 | 31.920 | 2.537 | |
| Dirham Emirati Arabi | 14.697 | 21.605 | (6.908) | |
| Naira Nigeriana | 233 | 127 | 106 | |
| Altre | 45.093 | 47.896 | (2.803) | |
| Totale | 231.833 | 257.605 | (25.772) |
La voce Importo dovuto ai committenti, per un importo pari a 10.506 migliaia di Euro, espone i lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti relativi viene effettuata commessa per commessa: qualora il differenziale risulti positivo (per effetto di lavori in corso superiori all'importo degli acconti), lo sbilancio è classificato tra le attività correnti nella voce "crediti commerciali verso clienti" come importo dai committenti; qualora invece tale differenziale risulti negativo, lo sbilancio viene classificato tra le passività correnti nella voce "altri debit" quale importo dovuto ai committenti.
I debiti verso imprese collegate ammontanti a 3.164 migliaia di Euro si riferiscono quasi interamente ai debiti di natura commerciale della controllata Trevi S.p.A. nei confronti di consorzi, si rimanda per il dettaglio di questi valla Nota (36) - Rapporti con entità correlate.
I debiti verso Erario per I.V.A. decrementati rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2016 (9.360 migliaia di Euro) di circa 2.646 migliaia di Euro, ammontano al 31 dicembre 2017 a 6.714 migliaia di Euro.
Altri debiti:
Nella voce "Altri debiti" sono principalmente ricompresi:
| Descrizione | 31/12/2016 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 | rideterminato | |||
| Debiti verso dipendenti | 20.026 | 18 961 | 1.065 | |
| Altri | 6.246 | 4.605 | 1.641 | |
| TOTALE | 26.272 | 23.566 | 2.706 |
I debiti verso dipendenti sono relativi ai salari e stipendi del mese di dicembre 2017 ed agli accantonamenti per ferie maturate e non godute.
I Ratei e risconti passivi ammontano al 31 dicembre 2017 a 7.406 migliaia di Euro. Tale voce risulta così composta:
| Ratei passivi | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazioni | ||
| rideterminato | |||||
| Ratei su premi assicurativi | 45 | 52 | (7) | ||
| Altri ratei passivi | 2.725 | 1.877 | 848 | ||
| TOTALE | 2.770 | 1.929 | 841 |
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Risconti per interessi LL.Sabatini e Ossola | 1 09 | 94 | ા રે | |
| Risconti su noleggi | 6 | 41 | (35) | |
| Altri risconti passivi | 4.521 | 6.423 | (1.902) | |
| TOTALE | 4.636 | 6.558 | (1.922) |
I Debiti tributari ammontano al 31 dicembre 2017 a 21.043 migliaia di Euro e risultano così composti:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso Erario per imposte dirette | 12.991 | 18.796 | (5.805) | |
| Altri | 8.052 | 11.078 | (3.026) | |
| TOTALE | 21.043 | 29.874 | (8.831) |
I Finanziamenti a breve termine ammontano al 31 dicembre 2017 a 645.292 migliaia di Euro e risultano così composti:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 Rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Scoperti di conto corrente | 18.562 | 7.424 | 11.137 |
| Anticipi commerciali | 61.366 | 76.653 | (15.287) |
| Debiti verso banche | 95 110 | 111.448 | (16.347) |
| Quota dei mutui e finanziamenti scadenti entro i dodici mesi | 470-263 | 404.487 | 65.776 |
| TOTALE | 645.292 | 600.012 | 45.280 |
La voce "Quota dei mutui e finanziamenti scadente entro i dodici mesi" incorpora il prestito obbligazionario da 50 milioni di Euro emesso dalla Capogruppo.
Si segnala che al 31 dicembre 2017, la maggior parte dei debiti verso banche è stata riclassificata a breve termine, in quanto il Gruppo nel corso del 2017, a seguito del mancato rispetto dei covenant, nell'ambito di più ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha sottoposto alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill. Come riportato "Eventi successivi", le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla manovra finanziaria, sono proseguite fattivamente sia nel corso del 2017 che nel 2018, giungendo nel corso del mese di agosto del 2018 alla effettiva sottoscrizione dell'accordo di standstill con le principali banche finanziatrici, divenuto efficace il 17 settembre

Le interlocuzioni con le banche finanziatrici sono poi proseguite al fine di trovare un più ampio accordo circa la manovra di ristrutturazione finanziaria del Gruppo che alla data di approvazione del presente bilancio risulta sostanzialmente concordata, così come diffusamente descritto nel paragrafo circa la continuità aziendale riportato nella relazione sulla gestione.
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| rideterminato | ||||
| Debiti verso società di leasing | 20.482 | 16.922 | 3,560 | |
| Debiti verso altri finanziatori | 19.762 | 33.425 | (13.663) | |
| TOTALE | 40.244 | 50.347 | (10.103) |
I debiti verso società di leasing si riferiscono alle quote capitali delle rate in scadenza entro 12 mesi.
Al 31 dicembre 2017 sono presenti 751 migliaia di Euro di strumenti finanziari derivati a breve termine ascrivibili a IRS su finanziamenti.
| Descrizione | Saldo al 31/12/2016 rideterminato |
Accantonamenti | Utilizzi | Rilasci | Altre Variazioni |
Saldo al 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri fondi a breve termine | 13.891 | 707 | (3.347) | (989) | 11.262 | |
| TOTALE | 13.891 | 1.707 | (3.347) | (989) | 11.262 |
I fondi classificati a breve termine al 31 dicembre 2017 ammontano a 11.262 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016); il saldo è principalmente afferente ad un rischio contrattuale inerente una commessa in Oman (circa 8,9 milioni di Euro).
Si riporta il dettaglio dell'Indebitamento Finanziario Netto Consolidato
| 31/12/2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Note | 31/12/2017 | rideterminato | Variazioni | ||
| A | Cassa | (13) | (1.226) | (1.423) | 197 |
| в | Altre disponibilità liquide | (13) | (144.864) | (299.710) | 154.846 |
| C | Titoli detenuti per la negoziazione | ||||
| D | Liquidità (A+B+C) | (146.090) | (301.133) | 155.043 | |
| E | Crediti finanziari correnti | 0 | () | 0 | |
| । | Debiti bancari correnti | (20) | 175.029 | 195.525 | (20.496) |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (20) | 470.263 | 404.487 | 65.776 |
| H | Altri debiti finanziari correnti | (21) | 40.416 | 50.793 | (10.377) |
| Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) | 685.708 | 650.805 | 34.903 | ||
| J | Indebitamento finanziario corrente netto (I+E+D) | 539.618 | 349.672 | 189.947 | |
| K | Debiti bancari non correnti | (14) | 11.206 | 62.797 | (51.591) |
| L | Obbligazioni emesse | ||||
| M | Altri debiti non correnti | (14) | 69.025 | 87.644 | (18.619) |
| N | Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) | 80-231 | 150.441 | (70.210) | |
| 0 | Indebitamento finanziario netto (J+N) | 619.849 | 500.113 | 119.736 |
Di seguito, si elencano le garanzie prestate:
Il decremento delle garanzie prestate a Istituti di Credito rispetto all'anno precedente è riconducibile principalmente al minore utilizzo di linee di credito del settore Oil&Gas a seguito della contrazione del fatturato.
Si segnala che a livello di Gruppo Trevi sono stati ricevuti alcuni solleciti e ingiunzioni da fornitori a fronte di rapporti commerciali. Il valore in aggregato di tali posizioni è pari a circa Euro 3,3 milioni di cui circa Euro 0,8 milioni sono oggetto di ricomposizione ed Euro 2,5 milioni sono relativi ad un contenzioso giudiziale avviato con la controparte.

Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relative al conto economico consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. Per un'analisi più dettagliata dell'andamento dell'esercizio si rimanda a quanto detto nella Relazione sulla Gestione.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizio e altri ricavi ammontano a 949.197 migliaia di Euro contro 1.083.044 migliaia di Euro del 2016 con un decremento pari a 133.847 migliaia di Euro (-12,4%). Il Gruppo opera in diversi settori di attività ed in diverse aree geografiche.
La ripartizione geografica dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi e degli altri ricavi è la seguente:
| Area geografica | 31/12/2017 | 90 | 31/12/2016 rideterminato |
00 | Variazioni |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 59.528 | 6.3% | 67.315 | 6,2% | (7.787) |
| Europa (esclusa Italia) | 85.567 | 9,0% | 83.069 | 7.7% | 2 497 |
| U.S.A. e Canada | 108.840 | 11,5% | 115.143 | 10,6% | (6.303) |
| America Latina | 181.866 | 19,2% | 216.797 | 20,0% | (34.931) |
| Africa | 86.064 | 9.1% | 179 963 | 16,6% | (93 899) |
| Medio Oriente e Asia | 345 933 | 36,4% | 327,345 | 30,2% | 18.587 |
| Estremo Oriente e Resto del Mondo | 81.400 | 8,6% | 93 412 | 8,6% | (12.012) |
| RICAVI TOTALI | 949.197 | 100% | 1.083.044 | 100% | (133.847) |
In Medio Oriente ed Asia il miglioramento è ascrivibile prevalentemente alle controllate del Settore Fondazioni, in particolare in Iraq ed in Turchia.
TI fatturato negli Stati Uniti decresce rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente in relazione al completamento di alcune commesse del settore Fondazioni.
In riferimento all'area Sudamericana, si registra un effetto complessivo imputabile principalmente al settore Oil&Gas.
In Africa, sia il Settore Fondazioni che l'Oil&Gas registrano un calo significativo rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
La diminuzione del fatturato in Estremo Oriente e Oceania rispetto lo stesso periodo dell'esercizio precedente è invece imputabile esclusivamente alle attività del Settore Oil&Gas, registra invece un trend positivo il settore Fondazioni.
Viene qui di seguito evidenziata la ripartizione dei ricavi fra i settori del Gruppo:
| 31/12/2017 | 90 | 31/12/2016 rideterminato |
0/0 | Variazioni | Var. % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Macchinari per perforazioni pozzi di petrolio, gas ed acqua | 90.901 | 10% | 158.468 | 15% | (67.567) | -42,6% |
| Attività di perforazione | 112.287 | 12% | 117.016 | 11% | (4.730) | -4,0% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (1.095) | (1.277) | 182 | |||
| Sub-Totale Settore Oil&Gas | 202.092 | 21 % | 274.208 | 25% | (72.115) | -26,3% |
| Lavori speciali di fondazioni | 556.979 | 59% | 612.045 | 57% | (55.065) | -9,0% |
| Produzione macchinari speciali per fondazioni | 217.233 | 23% | 239.102 | 22% | (21.869) | -9,1% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (16.399) | (21.218) | 4.819 | |||
| Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) | 757.813 | 79% | 829,929 | 77 % | (72.116) | -8,8% |
| Capogruppo | 28.261 | 26.581 | 1.679 | 6,3% | ||
| Elisioni Interdivisionali e con la Capogruppo | (38.970) | (47.674) | 8.704 | |||
| GROPPO TREAT | 949.197 | 100% | 1.083.044 | 100% | (133.847) | -12,4% |
Gli "Altri ricavi e Proventi" ammontano a 43.120 migliaia di Euro e risultano in calo di 6.759 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è così composta:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Contributi in conto esercizio | 464 | 244 | 220 |
| Recuperi spese e riaddebiti a Consorzi | 20.866 | 29.380 | (8.514) |
| Rilascio fondi | 810 | 47 | 763 |
| Vendite di ricambi | 045 | 2.637 | (1.692) |
| Plusvalenze da alienazione di beni strumentali | 3.108 | 2.013 | 1.094 |
| Risarcimento danni | 1.449 | 3.537 | (2.088) |
| Affitti attivi | 1.525 | 896 | 629 |
| Sopravvenienze attive | 4.225 | 2.139 | 2.086 |
| Altri | 9.728 | 8.714 | 1.014 |
| Totale | 43.120 | 49.608 | (6.488) |
Si rilevano nell'esercizio 2017 "Recuperi di spese e riaddebiti a Consorzi" per 20.866 migliaia di Euro, in calo rispetto all'anno precedente di 8.514 migliaia di Euro; le "Vendite di ricambi" si assestano a 945 migliaia di Euro; le "Plusvalenze da alienazione a terzi di beni strumentano a 3.108 migliaia di Euro contro 2.013 migliaia di Euro dell'precedente esercizio; le "Sopravvenienze attive" ammontano a 4.225 migliaia di Euro e si riferiscono principalmente a Drillmec S.p.A. per 701 migliaia di Euro, Trevi S.p.A. per 1.426 migliaia di Euro, RCT srl per 675 migliaia di Euro e Soilmec S.p.A. per 231 migliaia di Euro. La voce altri ricavi si riferisce principalmente per 2.560 migliaia di Euro a Trevi S.p.A. e per 2.337 migliaia di Euro alle società controllate Petreven Sa Argentina e Petreven Cile.
La voce incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ammonta al 31 dicembre 2017 a 17.128 migliaia di Euro, un incremento di Euro 9.207 migliaia rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2016.
I costi della produzione ammontano complessivamente a 1.227.181 migliaia di Euro contro i 1.184.163 migliaia di Euro del precedente esercizio, con un aumento di 43.018 migliaia di Euro; di seguito si analizzano le principali voci.
I costi del personale ammontano a 251.224 migliaia di Euro, in aumento di 7.668 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 201.104 | 197.207 | 3.897 |
| Oneri sociali | 34.791 | 33.407 | 1.385 |
| Trattamento di fine rapporto | 1.766 | 605 | 1.161 |
| Trattamento di fine quiescenza | 4.708 | 4.591 | 117 |
| Altri costi | 8.854 | 7.746 | 1.108 |
| TOTALE | 251.224 | 243.555 | 7.668 |
All'interno della voce sono altresì contabilizzati gli importi relativi alla quota del piano di Stock Grant per il triennio 2016-2018: detti importi sono stati determinati valorizzando per il primo anno (primo su tre del piano) la componente attribuibile in caso di continuità della presenza in azienda del Dirigente pari la 50% del totale del piano (100% di probabilità per i dipendenti in servizio al 31 dicembre 2016).

| L'organico dei dipendenti e la variazione rispetto all'esercizio precedente risulta così determinato | |||
|---|---|---|---|
| ------------------------------------------------------------------------------------------------------ | -- | -- | -- |
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 | Variazioni | Media |
|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | l 12 | તે રે | 17 | 104 |
| Impiegati e Quadri | 2.294 | 2.416 | (122) | 2.329 |
| Operai | 4.163 | 4.726 | (563) | 4.474 |
| Totale Dipendenti | 6.569 | 7.237 | (668) | 6.907 |
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 297.207 | 326.711 | (29.504) |
| Costi per godimento beni di terzi | 61.324 | 65.715 | (4.391) |
| Oneri diversi di gestione | 30.922 | 19-248 | 11.674 |
| Totale | 389.453 | 411.675 | (22.221) |
Gli altri costi operativi ammontano a 389.453 migliaia di Euro, in diminuzione di 22.221 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, per maggiori dettagli si rimanda alle descrizioni di seguito riportate.
Ammontano a 297.207 migliaia di Euro contro i 326.711 migliaia del 31 dicembre 2016. In questa voce sono principalmente ricompresi:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Lavorazioni esterne | 15.466 | 20.849 | (5.383) |
| Assistenza tecnica | 11.618 | 9.002 | 2.616 |
| Forza Motrice | 2.448 | 1.529 | 919 |
| Subappalti | 80.488 | 88.980 | (8.493) |
| Servizi Amministrativi | 3.209 | 3.857 | (647) |
| Spese di Rappresentanza | 919 | 900 | 19 |
| Consulenze tecniche, legali, fiscali e altre | 50 157 | 41.209 | 8.948 |
| Manutenzioni e riparazioni | 17.729 | 24.444 | (6.714) |
| Assicurazioni | 13.532 | 15-091 | (1.559) |
| Spese di spedizione, doganali e trasporti | 27.257 | 37.029 | (9.772) |
| Spese per energia, telefoniche, gas, acqua e postali | 6.330 | 6.587 | (257) |
| Provvigioni ed oneri accessori | 8.194 | 11.575 | (3.380) |
| Spese di vitto, alloggio e viaggi | 24.713 | 22.964 | 1.749 |
| Pubblicità e promozioni | 4.162 | 2.675 | 1.488 |
| Servizi bancari | 8.100 | 14.766 | (6.665) |
| Quota costi consortili | 3.436 | 11.000 | (7.564) |
| Altre spese per prestazioni di servizi | 19.448 | 14.254 | 5.193 |
| Totale | 297.207 | 326.711 | (29.504) |
I costi per servizi sono diminuiti del 9 % rispetto l'esercizio precedente, con un decremento di 29.504 migliaia di Euro. Le variazioni decrementative principali riguardano i Subappalti in calo di 8.493 migliaia di Euro, le lavorazioni esterne in caldo di 5.383 migliaia di Euro, le Manutenzioni decrementative per 6.714 migliaia di Euro e le Spedizione e doganali per 9.442 migliaia di Euro e sono tutte correlate alla contrazione dei volumi dei Ricavi.
Ammontano a 61.324 migliaia di Euro, in diminuzione di 4.391 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La voce si riferisce principalmente:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Noleggi di attrezzature | 49.430 | 52.455 | (3.025) |
| Affitti passivi | 11.894 | 13.260 | (1.366) |
| Totale | 61.324 | 65.715 | (4.391) |
La voce "noleggi di attrezzature" comprende i costi per noleggi operativi delle commesse in corso.
Ammontano a 30.922 migliaia di Euro, in incremento di 11.673 migliaia di Euro rispetto all'esercizi precedente. La loro composizione è la seguente:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte e tasse indirette | 12.277 | 11-607 | 670 |
| Minusvalenze ordinarie da alienazione cespiti | 3.050 | 3.421 | (371) |
| Sopravvenienze passive | ા રોડિ | 2.358 | 9.157 |
| Altri oncri diversi | 4.080 | 1.862 | 2.218 |
| Totale | 30.922 | 19.248 | 11.674 |
Le imposte e tasse indirette originano principalmente dalle società operanti in America Latina.
Le sopravvenienze passive si riferiscono prevalentemente sia allo stralcio di crediti non più recuperabili, sia a costi derivanti dalla cancellazione della commessa in Bolivia con il cliente YPFB avvenuta nel corso del 2017
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Accantonamenti per crediti | 67.389 | 28.532 | 38.857 |
| Svalutazioni | 91.683 | 11.911 | 79.771 |
| Perdite su crediti | 0 | 374 | (374) |
| Totale | 197.612 | 54.660 | 142.952 |
Ammontano a 38.540 migliaia di Euro e si riferiscono principalmenti relativi a rischi contrattuali, vertenze legali e fondo garanzia prodotti. Si segnalano gli accantonamenti in Trevi Danimarca per circa 20,3 milioni di Euro relativo alla commessa "Cityringen" Metro e Trevi SpA per circa 5,8 milioni di Euro relativi alle passività potenziali di Arco Mirelli e Penta Group.
L'importo, pari a 67.389 migliaia di Euro, si riferisce alle puntuali analisi condotte dalle singole società.
La voce comprende svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali per un controvalore di circa 54.032 migliaia di Euro (principalmente relativa alla svalutazione dei costi di sviluppo in Drillmec SpA per circa 35,5 milioni di Euro, per 6 milioni di Euro relativi all'avviamento della controllata Watson, per 7,6 milioni di Euro relativi a Trevi Energy e per 3,2 milioni di Euro a Soilmec SpA), e per 37.651 da svalutazioni relative ad immobilizzazioni materiali (dei quali 10,9 milioni di Euro si riferiscono al Settore Oil&Gas, per 21,3 milioni di Euro alla divisione Soilmec e per la restante parte alla divisione Trevi
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi su crediti verso banche | 1.490 | 839 | 651 |
| Interessi su crediti verso la clientela | 117 | 347 | (230) |
| Altri proventi finanziari | 528 | 1.313 | (785) |
| Totale | 2.135 | 2.499 | (364) |
76
La voce risulta così composta:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Interessi su debiti verso banche | 19.164 | 17.672 | 1.492 |
| Spese e commissioni bancarie | 5.387 | 3.906 | 1.481 |
| Interessi passivi su mutui | 1.407 | 2.524 | (1.117) |
| Interessi verso società di leasing | 3.176 | 4.086 | (910) |
| Sconti bancari | 530 | 831 | (301) |
| Interessi su debiti verso altri finanziatori | 1.876 | 2.760 | (884) |
| Totale | 31.541 | 31.780 | (239) |
La voce "interessi su debiti verso altri finanziatori" include circa 0,7 milioni di Euro relativi a oneri su derivati.
Al 31 dicembre 2017, le differenze di cambio nette ammontano ad un importo negativo pari a 18.103 migliaia di Euro e si originano, principalmente tra l'Euro ed il Dollaro Americano e tra l'Euro e le valute dei paesi in Sud America. Si riporta di seguito la composizione di tale voce:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Differenza cambio attive realizzate | 26.157 | 34.410 | (8.253) |
| Differenza cambio passive realizzate | (34.307) | (46.11) | 11.804 |
| Sub-Totale utili/(perdite) realizzate | (8.150) | (11.701) | 3.551 |
| Differenza cambio attive non realizzate | 18.523 | 44.156 | (25.633) |
| Differenza cambio passive non realizzate | (28.476) | (45.614) | 17.138 |
| Sub-Totale utili/(perdite) non realizzate | (9.953) | (1.458) | (8.495) |
| Utile/perdita per differenze cambio | (18.103) | (13.159) | (4.945) |
Le imposte nette del periodo incidono come costo per 52.195 migliaia di Euro e risultano così composte;
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti: | |||
| - I.R.A.P. | 1.132 | 1.515 | (383) |
| - Imposte sul reddito | 27.095 | 15 669 | 11.426 |
| Imposte differite | 33.238 | 3.402 | 29.836 |
| Imposte anticipate | (9.270) | (13.021) | 3.751 |
| Totale | 52.195 | 7.564 | 44.630 |
Le imposte sul reddito dell'esercizio riguardano la stima delle imposte dirette dovute per l'esercizio, calcolate sulla base del reddito imponibile delle singole società del Gruppo consolidate.
Le imposte per le società estere sono calcolate secondo le aliquote vigenti nei rispettivi paesi.
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Utile del periodo prima delle imposte e degli utili di terzi | (387.142) | (74.821) | (312,322) |
| I.R.E.S. società italiane | 20.312 | (2.647) | 22.959 |
| Imposte differite società italiane e scritture di consolidamento | 8.927 | (6.308) | 15.235 |
| Imposte complessive correnti e differite sul reddito società estere | 20.339 | 7.237 | 13.102 |
| I.R.A.P. | 1.132 | 1-515 | (383) |
| Imposte di competenza estera | 854 | 2.407 | (1.553) |
| Differenze imposte esercizi precedenti I.R.E.S. | 631 | 5.361 | (4.730) |
| Imnoste sul reddito riportate nel conto economico consolidato | 52.195 | 7.564 | 44.630 |
Per quanto concerne le imposte correnti e differite sul reddito società estere, l'effetto principale è dovuto dal maggior carico fiscale di alcune società, in particolare Drillmec Inc (circa 14 milioni di Euro rispetto al periodo precedente) imputabile principalmente alla svalutazione delle DTA relative alle perdite fiscali maturate.
Le assunzioni base per la determinazione dell'utile base e diluito sono le seguenti:
| Descrizione | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
|
|---|---|---|---|
| র্ব | Utile netto del periodo (migliaia di Euro) | (432.839) | (84.483) |
| B | Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile base per azione | 164.579.265 | 164.579.265 |
| C | Utile per azione base: (A*1000)/B | (2,6300) | (0,5133) |
| D | Utile netto Base per calcolo utile per azione diluito (migliaia di Euro) | (432.839) | (84.483) |
| IC | Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile diluito per azione | 164.387.653 | 164.387.653 |
| P | Utile per azione diluito: (D*1000)/E | (2,6330) | (0,5139) |

Qui di seguito si indica, relativamente all'anno 2017, l'ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:
| Nominativo | Società | Carica | Emolumenti per la carica (Euro/000) |
Altri compensi (Euro/000) |
|---|---|---|---|---|
| Davide Trevisani | TREVI - Fin. Ind. | Presidente del Consiglio di | 310 | |
| S.p.A. | Amministrazione | |||
| Trevi S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 120 | ||
| Drillmec S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 40 | ||
| Soilmec S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 65 | ||
| Petreven S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 30 | ||
| Gianluigi Trevisani | Trevi Finanziaria | Vice Presidente Esecutivo | 306 | |
| Trevi S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 120 40 |
||
| Drillmec S.p.A. Soilmec S.p.A. |
Consigliere d'Amministrazione Consigliere d'Amministrazione |
65 | ||
| Petreven S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 30 | ||
| Cesare Trevisani | Trevi Finanziaria | Vice Presidente | 97 | । । રે |
| Trevi S.p.A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
140 | ||
| Soilmec S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 65 | ||
| Drillmec S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 40 | ||
| RCT STI | Amministratore Unico | 0 | ||
| Presidente del Consiglio di Amministrazione | ||||
| Petreven S.p.A. | e Amministratore Delegato | 75 | ||
| Stefano Trevisani | Trevi Finanziaria | Amministratore Delegato | 40 | 167 |
| Drillmec S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 40 | ||
| Soilmec S.p.A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
110 | ||
| Trevi S.p.A. | Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
160 | ||
| Petreven S.p.A. | Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
30 | ||
| Marco Andreasi (***) | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore esecutivo | 22 | 378 |
| Sergio Iasi (***) | Trevi Finanziaria | Amministratore Delegato | 2 | 14 |
| Marta Dassù | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
40 | 0 |
| Umberto della Sala (**) |
Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
40 | 4 |
| Cristina Finocchi Mahne |
Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
40 | 11 |
| Monica Mondardini | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
40 | 9 |
| Guido Rivolta (*) | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo |
40 | 0 |
| Rita Rolli | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
40 | 14 |
| Simone Trevisani | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministrazione esecutivo | 40 | 145 |
| Trevi S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 30 | ||
| Drillmec S.p.A. | Amministratore Delegato | 135 | ||
| Soilmec S.p.A. | Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
125 | ||
| P.S.M. S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 10 | ||
| Consigliere d'Amministrazione | 30 | |||
| TOTALE | Petreven S.p.A. | 2557 | 857 |
I rapporti del Gruppo TREVI con entità correlate sono costituiti principalmente dai rapporti commerciali della controllata Trevi S.p.A. verso i propri consorzi, regolati a condizioni di mercato.
Gli importi più significativi di tali crediti a lungo termine al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 sono di seguito esposti:
| Crediti finanziari a lungo termine | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Porto Messina S.c.a.r.l. | 720 | 720 | 0 | |
| Filippella S.c.a.r.I. 225 |
225 | 0 | ||
| Pescara Park S.r.). | ਦੇ ਤੋਂ । | 1.458 | (927) | |
| Altri | 124 | 260 | ||
| TOTALE | 1.600 | 2.662 | (1.062) |
Gli importi più significativi dei crediti commerciali a breve termine al 31 dicembre 2017 ed al 31 dicembre 2016 compresi all'interno della voce "Crediti commerciali e altre attività a breve termine" sono di seguito esposti:
| Crediti commerciali a breve termine | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Parcheggi S.p.A. | ો રેડ | 36 119 |
||
| Roma Park Srl | 597 561 |
36 | ||
| Parma Park Srl | । ୧୦ | 718 | (549) | |
| Sofitre S.r.l. | 1.383 | 1.383 | 0 | |
| Altri | 29 | 0 | 29 | |
| Sub-totale | 2.333 | 2.781 | (448) | |
| Porto di Messina S.c.a.r.l. | 749 | 745 | র্য | |
| Consorzio Principe Amedeo | 0 314 |
(314) | ||
| Consorzio Trevi Adanti | 6 | 6 | 0 | |
| Nuova Darsena S c.a.r.1. | 2.809 | 2.281 | 528 | |
| Trevi S.G.F. Inc. per Napoli | 1 950 | 1 962 | (12) | |
| Arge Baugrube Q1 10 | 0 331 |
(331) | ||
| Trevi Park PLC | 0 165 |
(165) | ||
| Altri | 1.711 | 1-866 | (155) | |
| Sub-totale | 7.226 | 7.668 | (445) | |
| TOTALE | તે જેવી તેમ જ દિવેલા ગુજરાત રાજ્યના ઉત્તર પ્રાથમિક શાળા, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છ | 10.542 | (893) | |
| % sui crediti commerciali consolidati | 3,1% | 2,5% |
I ricavi realizzati dal Gruppo verso tali società sono di seguito esposti:
| Ricavi vendite e prestazioni | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Roma Park Srl | 30 | 30 | 0 |
| Parcheggi S.p.A. | 293 | 262 | 31 |
| Sofitre Srl | 0 | 1.363 | (1.363) |
| Sub-totale | 323 | 1.656 | (1.332) |
| Hercules Foundation AB | 3.146 | 2.808 | 338 |
| Nuova Darsena | 606 | 2.779 | (2.173) |
| Altri | 2.558 | 1.836 | 722 |
| Sub-totale | 6.310 | 7.423 | (1.113) |
| TOTALE | 6.633 | 9.078 | (2.445) |
| % su ricavi totali | 0,7% | 0.8% |
| Debiti commerciali a breve termine | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni (8) 14 |
|
|---|---|---|---|---|
| Parcheggi S.p.A. | 6 | |||
| IFC Ltd | 72 | 30 | 42 | |
| Sofitre S.r.l. | 1 | 0 | ||
| Sub-totale | 79 | 45 | 34 | |
| Principe Amedeo | 0 | 131 | (131) | |
| Trevi Adantı | 5 5 |
0 | ||
| So.Co.Via S.c.r.l. | 0 | 100 | (100) | |
| Nuova Darsena S.c.a.r.1. | 2.000 | 1.818 | 182 | |
| Porto di Messina S.c.a.rl. | 351 | 10 | ||
| Trevi S.G.F. Inc. S.c.a.r.1. | ਹੇਤੇ | 14 | ||
| Dach-Arghe Markt Leipzig | 0 517 |
(517) | ||
| Trevi Park PLC | 0 | 100 | (100) | |
| Altri | ર્ભ રેસ્વિ | 227 | 409 | |
| Sub-totale | 3.085 | 2.922 | 162 | |
| TOTALE | 3.164 | 2.968 | 196 | |
| % sui debiti commerciali consolidati | 1.1% | 0,9% |
Gli importi più significativi dei debiti verso società correlate al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 compresi all'interno della voce "Debiti commerciali e altre passività a breve termine" sono di seguito esposti:
I costi sostenuti dal Gruppo verso tali società correlate sono di seguito esposti:
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Sofitre Srl | 79 | 62 | 16 |
| Parcheggi S.p.A. | 13 | 0 | 13 |
| Sub-totale | 92 | 62 | 29 |
| Porto di Messina S_c.a.rl. | 0 | ડેરે | (35) |
| Trevi S.G.F. Inc. S.c.a.r.l | 0 | । ਤੇ | (13) |
| Nuova Darsena S.c.a.r.1. | 3.447 | 11.023 | (7.576) |
| Altri | 512 | 6 | 506 |
| Sub-totale | 3.959 | 11.077 | (7.118) |
| TOTALE | 4.051 | 11.140 | (7.089) |
| % sui consumi di materie prime e servizi esterni consolidati |
0,6% | 1.4% |
Nell'informativa relativa alle acquisizioni del periodo, il Gruppo Trevi ha in essere rapporti modesti con le società facenti capo a Sofitre S.r.l., società controllata al 100% dalla famiglia Trevisani. Le transazioni con società del Gruppo Sofitre (qualificabili per il Gruppo Trevi come società sottoposte al comune controllo da parte della famiglia Trevisani), avvenute nel corso del 2017 a normali condizioni di mercato risultano di importo trascurabile rispetto ai dati consolidati di Gruppo. Infine, si segnala che non sono avvenuti rapporti economici tra le società del Gruppo TREVI e la TREVI Holding S.E., controllante della TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., e di la sua controllante I.F.I.T S.r.l.

Al fine della presentazione di un'informativa economica, patrimoniale e finanziaria per settore (Segment Reporting) il Gruppo ha identificato, quale schema primario di presentazione dei dati settoriali, la distinzione per settore di attività. Tale rappresentazione riflette l'organizzazione del Gruppo e la struttura del reporting interno, sulla base della considerazione che i rischi ed i benefici sono influenzati dai settori di attività in cui il Gruppo opera.
Il management monitora separatamente i risultati operativi delle sue unità di business allo scopo di prendere decisioni in merito all'allocazione delle risorse ed alla valutazione delle performance del settore è valutata sulla base dell'utile o perdita operativa che in certi aspetti, come riportato nelle tabelle che seguono, è misurato in modo diverso dall'utile o perdita operativa nel bilancio consolidato.
Quale informativa settoriale secondaria, vengono monitorati dal management i soli ricavi per area geografica; per maggiori dettagli si rimanda alla premessa delle note esplicative ed integrative.
Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economici settoriali al 31 dicembre 2017, rinviando a quanto riportato nella Relazione sulla gestione per un commento sull'andamento economico registrato dai due Settori.
| 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione | ||
|---|---|---|---|---|
| A) | Immobilizzazioni | 214.866 | 281.648 | (66.782) |
| B) | Capitale d'esercizio netto | |||
| Rimanenze | 190.933 | 287.275 | (96.343) | |
| Crediti commerciali | 257.838 | 324.148 | (66.310) | |
| Debiti commerciali (-) - |
(218.458) | (253.612) | 35.154 | |
| Acconti (-) | (47.019) | (114.004) | 66.986 | |
| Altre attività (passività) | (23.062) | (10.039) | (13.024) | |
| 160.232 | 233.769 | (73.537) | ||
| C) | Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 375.098 | 515.417 | (140.319) |
| D) | Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (14.075) | (16.822) | 2.748 |
| E) | CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 361.023 | 498.594 | (137.571) |
| Finanziato da: | ||||
| F) | Patrimonio Netto | 165.823 | 374.413 | (208.591) |
| G) | Posizione Finanziaria Netta / (Disponibilità Liquide) | 195.200 | 124.181 | 71.019 |
| 361.023 | 498.594 | (137.572) |

| 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione | ||
|---|---|---|---|---|
| A) | Immobilizzazioni | 63.340 | 133.266 | (69.926) |
| B) | Capitale d'esercizio netto | |||
| Rimanenze | 137.914 | 217.079 | (79.165) | |
| Crediti commerciali | 120.227 | 127,983 | (7.756) | |
| Debiti commerciali (-) | (105.796) | (93.426) | (12.370) | |
| Acconti (-) | (44.975) | (23.928) | (21.047) | |
| Altre attività (passività) | 878 | 30.578 | (29.700) | |
| 108.248 | 258.286 | (150.037) | ||
| C) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 178 588 | 391 552 | (219.963) | |
| D) | Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (1.556) | (1.817) | 260 |
| E) CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 170.032 | 389.735 | (219.703) | |
| Finanziato da: | ||||
| F) | Patrimonio Netto | (159.497) | 41.035 | (200.533) |
| G) Posizione Finanziaria Netta / (Disponibilità Liquide) | 329.529 | 348.699 | (19.170) |

| 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione | |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 757.813 | 829.929 | (72.116) |
| -di cui interdivisionali | 12.195 | 20.352 | (8.157) |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, | |||
| semilavorati e finiti | (22.239) | 19.188 | (41.427) |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 13.618 | 6.643 | 6.975 |
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 749.193 | 855.760 | (106.567) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 547.172 | 582.015 | (34.843) |
| Oneri diversi di gestione | 18.450 | 10.847 | 7.604 |
| VALORE AGGIUNTO | 183.571 | 262-898 | (79.327) |
| % sui Ricavi Totali | 24,2% | 31,7% | |
| Costo del lavoro | 179.576 | 165.923 | 13.653 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 3.995 | 96.975 | (92.981) |
| % sui Ricavi Totali | 0.5% | 11,7% | |
| Ammortamenti | 34.593 | 40.308 | (5.715) |
| Accantonamenti e Svalutazioni | 104.045 | 17.050 | 86.995 |
| RISULTATO OPERATIVO | (134.643) | 39.618 | (174.261) |
| % sui Ricavi Totali | -17,8% | 4,8% |

| 31/12/2017 | 31/12/2016 rideterminato |
Variazione | |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 202.092 | 274.208 | (72.115) |
| -di cui interdivisionali | 1.482 | 776 | 706 |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, | |||
| semilavorati e finiti | (53.521) | 39614 | (93.134) |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 3.511 | 1.279 | 2.231 |
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 152.082 | 315.101 | (163.019) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 172.989 | 255.997 | (83.009) |
| Oneri diversi di gestione | 11.177 | 7.392 | 3.785 |
| VALORE AGGIUNTO | (32-083) | 51.712 | (83.795) |
| % sui Ricavi Totali | -15,9% | 18,9% | |
| Costo del lavoro | 66.478 | 73.350 | (6.922) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | (98.511) | (21.638) | (76.873) |
| % sui Ricavi Totali | -48,7% | -7,9% | |
| Ammortamenti | 16.748 | 20.184 | (3.436) |
| Accantonamenti e Svalutazioni | 85.936 | 36.446 | 49.490 |
| RISULTATO OPERATIVO | (201.195) | (78.268) | (122.927) |
| % sui Ricavi Totali | -99,6% | -28,5% |

(In migliaia di Euro)
| Settore Fondazioni (Core Business) |
Settore Oil & Gas |
THRIBME Fin.Ind.S.p.A. |
Rettifiche | Gruppo Trevi |
|
|---|---|---|---|---|---|
| RICA 1 TOTALI | 7.813 | 202.092 | 28.261 | (38.970) | 949.197 |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di | |||||
| lavorazione, semilavorati e finiti | (22.239) | (53.521) | 0 | 36 | (75.724) |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 13.618 | 3.511 | 0 | 0 | 17.129 |
| 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 749.193 | 152.082 | 28.261 | (38.934) | 890.602 |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 547.172 | 172.989 | 10.684 | (40.946) | 689.899 |
| Oneri diversi di gestione | 18.450 | 11.177 | 1.098 | 196 | 30.921 |
| VALORE AGGIUNTO | 183.571 | (32.083) | 16.479 | 1.816 | 169.782 |
| Costo del lavoro | 179.576 | 66.428 | 5.254 | (34) | 251.224 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 3.995 | (98.511) | 11.225 | 1.850 | (81.442) |
| Ammortamenti | 34.593 | 16.748 | 6.478 | (294) | 57.525 |
| Accantonamenti e Svalutazioni | 104.045 | 85.936 | 20 | 7.612 | 197.612 |
| RISULTATO OPERATIVO | (134.643) | (201.195) | 4.726 | (5.468) | (336.579) |
(In migliaia di Euro
| Settore Fondazioni (Core Business) |
Settore Oil& Gas |
TREVI- Fin.Ind.S.p.A. |
Rettifiche | Gruppo Trevi | |
|---|---|---|---|---|---|
| A) Immobilizzazioni | 214.866 | 63.340 | 161.788 | (91.162) | 348.831 |
| B) Capitale d'esercizio netto | |||||
| Rimanenze | 190.933 | 137.914 | 0 | (756) | 328.090 |
| Crediti commerciali - |
257.838 | 120.227 | 47.222 | (121.027) | 304.261 |
| Debiti commerciali (-) l |
(218.458) | (105.796) | (34.706) | 123.740 | (235.219) |
| Acconti (-) - |
(47.019) | (44.975) | 0 | 400 | (91.594) |
| Altre attività (passività) | (23.062) | 878 | (358) | 3.601 | (18.943) |
| 160.232 | 108.248 | 102.157 | 5.958 | 286.596 | |
| C) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 375.098 | 171.588 | 173.945 | (85.204) | 635.427 |
| D) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (14.075) | (1.556) | (1.037) | 0 | (16.668) |
| E) CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 361.023 | 170.032 | 172.908 | (85.204) | 618.759 |
| Finanziato da: | |||||
| F) Patrimonio Netto | 165.823 | (159.497) | (127.376) | 119.957 | (1.091) |
| G) Posizione Finanziaria Netta | 195.200 | 329.529 | 300.284 | (205.163) | 619.850 |
| H) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G) | 361.023 | 170.032 | 172.908 | (85.204) | 618.759 |
La colonna retifiche a livello di stato patrimoniale comprende per la voce immobilizzazioni l'elisione dei credit finanziari immobilizzati intercompany, per i crediti commerciali le restanti elisioni intercompany, per il Patrimonio Netto di Gruppo principalmente la contropartita dell'elisione delle partecipazioni.
In considerazione del protrarsi delle tempistiche di approvazione del presente bilancio, gli eventi rilevanti successivi alla data di chiusura del presente esercizio sono già stati riflessi a bilancio. Con specifico riferimento agli aspetti attinenti al processo di ristrutturazione e di rafforzamento patrimoniale intrapreso dal Gruppo all'inizio del 2017 e protrattosi sino alla data di approvazione del presente, si rimanda alla sezione "Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione" all'interno del paragrafo "criteri generali di redazione".
Il 2 maggio 2019 l'assemblea degli obbligazionisti di Trevi Finanziaria Industriale SpA ha deliberato le modifiche al regolamento del prestito, le medesime concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla data del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contratuali e di taluni eventi rilevanti al 'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Ad integrazione di quanto riportato al paragrafo segnalato, si informa che in data 2 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione della Trevi Finanziaria Industriale SpA si è riunito per esaminare la richiesta formulata dall'azionista Trevi Holding S.E. ("THSE") ai sensi dell'articolo 2367 cod. civ. di convocazione dell'assemblea ordinaria per la revoca del consiglio di amministrazione e la contestuale noministratori e, dopo ampio e approfondito esame, con decisione presa a maggioranza, ha ritenuto del tutto infondate e contraddittorie le motivazioni poste alla base della citata istanza di THSE. Il Consiglio di Amministrazione ha, ad ogni modo, doverosamente disposto l'avvio delle opportune attività istruttorie volte all'approfondimento di taluni elementi della richiesta di THSE, tra l'altro chiedendo alla stessa informazioni e chiarimenti.

Qui di seguito si indica, relativamente all'anno 2017, l'ammontare dei compensi spettanti ai Sindaci della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:
| Nominativo | Società | Carica | Emolumenti per la carica (Euro/000) Altri compensi (Euro/000) | |
|---|---|---|---|---|
| Milena Motta | Trevi Finanziaria Sindaco Effettivo (Presidente) | 50 | 1 . | |
| Giancarlo Poletti Trevi Finanziaria Sindaco Effettivo | 40 | |||
| PSM SpA | Presidente del Collegio Sindacale | n | ||
| Adolfo Leonardi Trevi Finanziaria Sindaco Effettivo | 40 | |||
| TOTALE | 135 |
(*) Per il Consigliere Guido Rivolta i compensi sono riversati a CDP Equity S.p.A.
(**) Per il Consigliere Umberto della Sala i compensi sono riversati a CDP Equity S.p.A. fino al 30 giugno 2017
(***) Sergio Iasi nominato per cooptazione in data 18 dicembre 2017 ed incaricato come Chief Restructuring Officer (CRO). Sostituisce Marco Andreasi che si è dimesso dall'incarico di consigliere di amministrazione in data 18 dicembre 2017.
| (In migliaia di Euro) | Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 |
|---|---|---|---|
| Revisione contabile | KMPG S.p.A. | Capogruppo e società controllate | 333 |
| Rete KPMG | Società controllate | 247 | |
| Servizi di attestazione | KMPG S.p.A. | Capogruppo | 08 |
| Società controllate | 51 | ||
| Totale | 729 |
In data 26 ottobre 2017 Consob, ai sensi dell'art. 114 del D.Lgs. n. 58/98, ha richiesto alla Società di integrare le relazioni finanziarie annuali, semestrali e i resoconti intermedi di gestione, ove pubblicati su base volontaria, nonché i comunicati stampa aventi ad oggetto l'approvazione dei suddetti documenti contabili, con le seguenti informazioni:
Relativamente alla situazione al 31.12.2017, le informazioni sono state oggetto di comunicazione al mercato con il Comunicato Stampa del 27 aprile 2018 con il quale la Società ha comunicato i dati richiesti contestualmente alla comunicazione di rinvio del resconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 e della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017. (Allegato 3)
Tutti i Comunicati Stampa citati sono disponibili nel sito internet della Società al seguente indirizzo: https://www.trevifin.com/it/comunicati_stampa


I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note esplicative ed integrative, della quale costituiscono parte integrante.

| DENOMINAZIONE SOCIALE |
SEDE LEGALE | VALUTA | CAPITALE SOCIALE |
QUOTA % TOTALE DEL GRUPPO |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. |
Italia | Euro | 82.391.632 | Capogruppo | ||
| 2 | Soilmec S.p.A. | Italia | Euro | 25.155.000 | 99.9% | |
| 3 | Soilmec U.K. Ltd | Regno Unito | Sterlina inglese | 120.000 | 99,9% | |
| 4 | Soilmec Japan Co. Ltd | Giappone | Yen | 45.000.000 | 92,9% | |
| 5 | Soilmec France S.a.S. | Francia | Euro | 1.100.000 | 99,9% | |
| 6 | Drillmec S.p.A. | Italia | Euro | 5 000 000 | 99,9% | |
| 7 | Soilmec H.K. Ltd. | Hong Kong | Euro | 44.743 | 99,9% | |
| 8 | Drillmec Inc. USA | U S.A. | Dollaro U.S.A. | 5.000.000 | 99,8% | |
| 9 | I.D.T. S.r.L. | Rep. di San Marino | Euro | 25.500 | 99,9% | |
| 10 | Pilotes Trevi S.a.c.i.m.s. |
Argentina | Pesos | 1.650,000 | 98,9% | |
| 11 | Cifuven C.A. | Venezuela | Bolivares | 300.000 | 99,8% | |
| 12 | Petreven C.A. | Venezuela | Bolivares | 10.504.361.346 | 99,9% | |
| 13 | Trevi S.p.A. | Italia | Euro | 32.300.000 | 99,8% | |
| 14 | R.C.T. S.r.l. | Italia | Euro | 500,000 | 99,8% | |
| ો રે | Treviicos Corporation | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 23.500 | 99,8% | |
| 16 | Trevi Foundations Canada Inc. |
Canada | Dollaro Canadese | 10 | 99,8% | |
| 17 | Trevi Cimentaciones C.A. |
Venezuela | Bolivares | 12.766.206.370 | 99,8% | |
| 18 | Trevi Construction Co. Ltd. |
Hong Kong | Dollaro U.S.A. | 2.051.668 | 99,8% | |
| 19 | Trevi Foundations Nigeria Ltd. |
Nigeria | Naira | 402.554.879 | 59,9% | |
| 20 | Trevi Contractors B.V. | Olanda | Euro | 907.600 | 99,8% | |
| 21 | Trevi Foundations Philippines Inc. |
Filippine | Pesos Filippino | 52.500.000 | 99,8% | |
| 22 | Swissboring Overseas Piling Corporation |
Svizzera | Franco Svizzero | 100.000 | 99,8% | |
| 23 | Swissboring & Co. LLC. |
Oman | Rials Oman | 250-000 | 99,8% | |
| 24 | Swissboring Qatar WLL |
Qatar | Riyal Qatariano | 250.000 | 99,8% | |
| 25 | Idt Fzco | Emirati Arabi Uniti | Dirhams | 1.600.000 | 99,8% | |
| 26 | Treviicos South Inc. | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 5 | 99,8% | |
| 27 | Wagner Constructions L.L.C. |
U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 5.200.000 | 99,8% | |
| 28 | Trevi Algerie E.U.R.L. | Algeria | Dinaro | 53.000.000 | 99,8% | |
| 29 | Borde Seco | Venezuela | Bolivares | 94,9% | ||
| 30 | Trevi Insaat Ve Muhendislik A.S. |
Turchia | Lira Turca | 777.600 | 99,8% | |
| 31 | Petreven S.A. | Argentina | Peso | 30.000 | 99,9% |
| 32 | Petreven - U TE - Argentina |
Argentina | Peso | 99,9% | |
|---|---|---|---|---|---|
| 33 | Soilmec F. Equipment Pvt. Ltd. |
India | Rupia Indiana | 500-000 | 79,9% |
| 34 | PSM S.p.A. | Italia | Euro | 1.000.000 | 99.9% |
| ડેરે | Trevi Energy S.p.A. | Italia | Euro | 1.000.000 | 100% |
| 36 | Trevi Geotechnik Ges.m.b.H. |
Austria | Buro | 100.000 | 99,8% |
| 37 | Trevi Panamericana S.A. |
Repubblica di Panama | Balboa | 10.000 | 99,8% |
| 38 | Soilmec North America | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 10 | 79,9% |
| 39 | Soilmec Deutschland Gmbh |
Germania | Euro | 100.000 | 99,9% |
| 40 | Soilmec Investment Pty Ltd. |
Australia | Dollaro Australiano | 100 | 99,990 |
| 41 | Soilmer Australia Pty Ltd. |
Australia | Dollaro Australiano | 1 00 | 99,9% |
| 42 | Soilmec WuJiang Co. Ltd. |
Cina | Renminbi | 58.305.193 | 51% |
| 43 | Soilmec do Brasil S/A | Brasile | Real | 5.500 000 | 38% |
| 44 | Trevi Asasat J.V. | Libia | Dinaro Libico | 300.000 | 64,9% |
| 45 | Watson Inc. USA | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 37.500 | 79,9% |
| 46 | Arabian Soil Contractors |
Arabia Saudita | Ryal Saudita | 1.000.000 | 84,8% |
| 47 | Galante Foundations S.A. |
Repubblica di Panama | Balboa | 99,8% | |
| 48 | Trevi Galante S.A. | Colombia | Pesos Colombiano | 6.392.061.500 | 99,8% |
| 49 | Trevi Cimentacones y Consolidaciones S.A. |
Repubblica di Panama | Balboa | 10.000 | 99,8% |
| 50 | Petreven S.p.A. | Italia | Euro | 4.000.000 | 99,9% |
| 51 | Idt Llc | Emirati Arabi Uniti | Dirhams | 1.000.000 | 99,8% |
| 52 | Idt Lic Fzc | Emirati Arabi Uniti | Dirhams | 6.000.000 | 99,8% |
| 53 | Soilmec Algeria | Algeria | Dinaro Algerino | 1.000.000 | 69,9% |
| 54 | Drillmec OOC | Russia | Rublo Russia | 153.062 | 99,9% |
| રેરે | Drillmec International Sales Inc. |
U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 2.500 | 99,9% |
| રહ | Watson International Sales Inc. |
U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 2.500 | 79,9% |
| 57 | Perforazioni Trevi Energic B.V. |
Olanda | Euro | 18.000 | 99,9% |
| રેક | Trevi Drilling Services | Arabia Saudita | Ryal Saudita | 7.500.000 | 51,0% |
| રેજે | Trevi Foundations Saudi Arabia Co. Ltd. |
Arabia Saudita | Ryal Saudita | 500.000 | 99,8% |
| 60 | Petreven Perù SA | Perù | Nuevo Sol | 11.216.041 | 99.9% |
| 61 | Petreven Chile S.p.A. | Cile | Peso Cileno | 239.550.000 | 99,9% |
| 62 | Trevi Foundations Kuwait |
Kuwait | Dinaro Kuwait | 100.000 | 99,8% |
| 63 | Trevi Foundations Denmark |
Danimarca | Corona Danese | 2.000.000 | 99,8% |
| 64 | Trevi Fundacoes Angola Lda |
Angola | Kwanza | 800.000 | 99,8% |
| 65 | Trevi ITT JV | Thailandia | Baht | 94,9% | |
| 66 | Soilmec Colombia Sas | Colombia | Pesos Colombiano | 263.060 630 | 99,9% |
| 67 | Petreven do Brasil Ltd | Brasile | Rial Brasiliano | 1.000.000 | 99,9% |

| 68 | Galante Cimentaciones Sa |
Peru | Nuevo Sol | 3.000 | 99,8% |
|---|---|---|---|---|---|
| હતે | Trevi SpezialTiefBau GmbH |
Germania | Euro | 50.000 | 99,8% |
| 70 | Profuro Intern. L.d.a. | Mozambico | Metical | 36.000.000 | 99,3% |
| 71 | Hyper Servicos de Perfuracao AS |
Brasile | Real Brasiliano | 1.200.000 | 50,9% |
| 72 | Immobiliare SIAB S.r.I. | Italy | Euro | 80.000 | 100% |
| 73 | Foundation Construction |
Nigeria | Naira | 28.006.440 | 80,2% |
| 74 | OJSC Seismotekhnika | Bielorussia | Rublo Bielorusso | 12.029.000 | 50,9% |
| 75 | Trevi Australia Pty Ltd | Australia | Dollaro Australiano | 10 | 99,8% |
| 76 | Soilmec Singapore Pte Ltd |
Singapore | Dollaro di Singapore | 100.109 | 99.9% |
| 77 | Trevi Icos Soletanche IV |
Stati Uniti | Dollaro U.S.A. | 54,9% | |
| 78 | TreviGeos Fundacoes Especiais |
Brasile | Real Brasiliano | 5.000.000 | 50.9% |
| 79 | RCT Explore Colombia SAS |
Colombia | Peso Colombiano | 960.248.914 | 99,8% |
| 80 | 6V SRL | Italia | Euro | 150.000 | 50,9% |
| 81 | Trevi Arabco J.V. | Egitto | Lira Egiziana | 50,9% | |
| 82 | Trevi Holding USA | Stati Uniti | USD | 1 | 99,8% |
| 83 | Drillmec Messico S de RL de CV |
Messico | Peso Messicano | 99,6% | |
| 84 | Trevi Chile S.p.A | Chile | Peso Cileno | 10.510.930 | 98,9% |
| DENOMINAZIONE SOCIALE | SEDE LEGALE | VALUTA | CAPITALE SOCIALE (*) |
QUOTA % TOT. DEL GRUPPO |
VALORE DI BILANCIO (Euro/000) |
|---|---|---|---|---|---|
| J.V. Rodio-Trevi-Arab Contractor | Svizzera | Dollaro U.S.A. | 100.000 | 17,5% | |
| Cons. El Palito | Venezuela | Bolivares | 26.075 | 14,9% | |
| Dragados y Obras Portuarias S A Pilotes Trevi SACIMS UNE |
Argentina | Pesos | 49,9% | 21 | |
| VPP Pilotes Trevi SACIMS Fesa UTE | Argentina | Pesos | 49,9% | ||
| STRY A UTE | Argentina | Pesos | 19.435 | 17,3% | |
| DC Slurry partners | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 49.9% | ||
| TOTALE | 21 |
(*) Per i consorzi situati in Argentina il valore indicato corrisponde con il Patrimonio nello

| DENOMINAZIONE SOCIALE | SEDE LEGALE | VALUTA | CAPITALE SOCIALE |
QUOTA % TOT. DEL GRUPPO |
VALORE DI BILANCIO (in migliaia di euro) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| SOCIETA' CONSORTILI E CONSORZI | ||||||
| Consorzio Romagna Iniziative | Italia | Euro | 41.317 | 12,0% | 5 | |
| Consorzio Trevi Adanti | Italia | Euro | 10.329 | 48,9% | 5 | |
| Trevi S.G.F Inc. per Napoli | Italia | Euro | 10.000 | 54,9% | 6 | |
| Consorzio Fondav | Italia | Euro | 25.823 | 37,0% | 10 | |
| Filippella S c.a.r.l. | Italia | Euro | 10.000 | 74,8% | 8 | |
| Porto di Messina S.c.a.r.l. | Italia | Euro | 10.200 | 79,8% | 8 | |
| Consorzio Water Alliance | Italia | Euro | 60.000 | 64,9% | 39 | |
| Compagnia del Sacro Cuore S.r.l. | Italia | Euro | 0 | |||
| SO.CO.VIA S.c.a.r.1. | Italia | Euro | ||||
| Consorzio NIM-A | Italia | Euro | 60.000 | 66,5% | 40 | |
| Cermel | Italia | Euro | 420 396 | 0,5% | ||
| Centuria S.c.a.r.1. | Italia | Euro | 308.000 | 1,6% | 5 | |
| Idroenergia S.c.a.r.1. | Italia | Euro | ||||
| Soilmec Arabia | Arabia Saudita | Rial Saudita | 24,3% | 44 | ||
| Nuova Darsena S.C.A.R.L. | Italia | Euro | 10.000 | 50,9% | 5 | |
| Cons. Geo Sinergy Soc. Cons a R.I. | Italia | Euro | 1 | |||
| ALTRE SOCIETA' | ||||||
| Comex S.p.A. (in liquidazione) | Italia | Euro | 10.000 | 0,7% | ||
| Credito Cooperativo Romagnolo - BCC di Cesena e Gatteo |
Italia | Euro | 7.474.296 | 0,01% | 1 | |
| Italthai Trevi | Thailandia | Baht | 80.000.000 | 2,2% | ા રેડ | |
| Drillmec India | India | Rupia Indiana | 71 | |||
| Hercules Trevi Foundation A.B. | Svezia | Corona | 100.000 | 49,9% | 103 | |
| Japan Foundations | Giappone | Yen | 5.907.978.000 | 0.005% | 82 | |
| I.F.C. | Hong Kong | Dollaro U.S.A. | 18.933 | 0,1% | ||
| Bologna Park S.r.1. | Italia | Euro | 50.000 | 56,1% | 219 | |
| Pescara Park S.r.l. | Italia | Euro | 10.000 | 34,9% | ||
| Parma Park SrL | Italia | Euro | 200.000 | 30,0 % | ||
| OOO Trevi Stroy | Russia | Rublo Russo | 5.000.000 | 100% | 0 | |
| Trevi Cote d'Ivoire | Costa d'Avorio | Franco CFA | 264.630.000 | 100% | 0 | |
| Gemac Srl | Romania | Nuovo Leu | 50-000 | 24,6% | 3 | |
| Sviluppo Imprese Romagna S.p.A. | Italia | Euro | 1.125.000 | 13,3% | ા રેણ | |
| TOTHALLE | તે 339 |
Allegato 2
ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2017.
Cesena, 15 luglio 2019
Amministratore Delegato
Sergio last Amministratore Delegato
Massimiliano Battistelli
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
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