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Trevi Fin Industriale

Environmental & Social Information Aug 31, 2019

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Environmental & Social Information

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Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario al 31 dicembre 2017

(con relativa relazione della società di revisione)

KPMG S.p.A. 30 agosto 2019

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Innocenzo Malvasia, 6 40131 BOLOGNA BO Telefono +39 051 4392511 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016 n. 254 e dell'art. 5 del Regolamento Consob adottato con Delibera n. 20267 del 18 gennaio 2018

Al Consiglio di Amministrazione della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016 n. 254 (di seguito anche il "Decreto") e dell'art. 5 del Regolamento Consob adottato con Delibera n. 20267 del 18 gennaio 2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo Trevi (di seguito anche il "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 predisposta ai sensi dell'art. 4 del Decreto e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 15 luglio 2019 (di seguito anche la "DNF").

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016 dal GRI - Global Reporting Initiative ("GRI Standards"), selezionati come specificato nella "Nota metodologica" ("GRI - Referenced"), da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'art. 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi

è una società per azioni di dirillo italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero,

Ancona Aosla Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia
Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia
Pescara Roma Torino Treviso Triesto Vareso Verona

Società per azioni Capilale sociale Euro 10,345 200,00 i v Registro Imprese Milano e
Codice Fiscale N. 00709600159 REA Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number | T00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Gruppo Trevi Relazione della società di revisione 31 dicembre 2017

individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità. obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e ai GRI - Referenced. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito anche "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board per gli incarichi di limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo I'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli e altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

  • 1 Analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività e alle caratteristiche del Gruppo rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'art. 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato.
  • 2 Analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto.
  • 3 Comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario inclusi nella DNF e i dati e le informazioni inclusi nel bilancio consolidato del Gruppo.
  • 4 Comprensione dei seguenti aspetti:

Gruppo Trevi Relazione della società di revisione 31 dicembre 2017

  • modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'art. 3 del Decreto;
  • politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
  • principali rischi, generati o subiti, connessi ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto.

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto, lettera a).

5 Comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF

In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (nel seguito anche "la Capogruppo") e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • a livello di capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. e società controllate:
    • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare al modello aziendale, alle politiche praticate e ai principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili,
    • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati;
  • per la società Trevi S.p.A., che abbiamo selezionato sulla base della sua attività, del suo contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato e della sua ubicazione, abbiamo effettuato visite in loco nel corso delle quali ci siamo confrontati con i responsabili e abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Elementi alla base della conclusione con rilievi

Il paragrafo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale" della DNF include dati e informazioni di carattere economico-finanziario derivanti dal bilancio consolidato del Gruppo Trevi predisposto per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017.

Su tale bilancio consolidato abbiamo emesso in data odierna una relazione di revisione contenente una dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio in conseguenza dell'esistenza di significative incertezze che possono far sorgere dubbi

Gruppo Trevi Relazione della società di revisione 31 dicembre 2017

sulla capacità della Capogruppo e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale.

Conseguentemente, non siamo stati in grado di concludere sui menzionati dati e informazioni di carattere economico-finanziario tratti dal bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2017.

Conclusioni con rilievi

Sulla base del lavoro svolto, ad eccezione dei possibili effetti di quanto descritto nel paragrafo "Elementi alla base della conclusione con rilievi" della presente relazione, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo Trevi Finanziaria Industriale relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016 dal GRI - Global Reporting Initiative ("GRI Standards"), selezionati come specificato nella Nota metodologica ("GRI - Referenced").

Altri aspetti

I dati comparativi presentati nella dichiarazione consolidata di carattere non finanziario in relazione all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 non sono stati sottoposti a verifica.

Bologna, 30 agosto 2019

KPMG S.p.A.

Massimo Tamburini Socio

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017

Indice

La DNF del Gruppo Trevi বা
Il Gruppo Trevi oggi 6
- Le Divisioni operative e i Settori di attività 8
- Corporate Governance 12
- Gestione dei Rischi 14
- Innovazione e qualità per il cliente 16
Lotta alla corruzione 20
La mitigazione degli impatti ambientali 22
La gestione del personale 30
L'attenzione alle comunità locali 40
Il rispetto dei diritti umani 42
Piano industriale, principali rischi ed incertezze
cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni
sulla continuità aziendale
44
Piano di miglioramento 62
Nota metodologica 63
Relazione della Società di revisione 73

1

Guida alla lettura La DNF del Gruppo Trevi

Il presente documento costituisce la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" 2017 del Gruppo Trevi, così come richiesto dal Decreto Legislativo n. 254 del 30 dicembre 2016 (di seguito il "Decreto"). Il Decreto rappresenta il recepimento nell'ordinamento italiano della Direttiva Europea 2014/95/UE (di seguito la "Direttiva"), entrata in vigore il 6 dicembre 2014, che istituisce l'obbligo di comunicare le informazioni di carattere non finanziario e le politiche in materia di diversità da parte delle organizzazioni di grandi dimensioni che siano enti di interesse pubblico.

Nello specifico, il Decreto richiede la pubblicazione di una Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito "DNF" o "Dichiarazione") che, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione delle attività dell'azienda, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta, fornisca informazioni relative a cinque ambiti: temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva. In riferimento a questi ambiti, il Decreto richiede la descrizione dei principali rischi, generati e/o subiti, delle politiche praticate dall'impresa, dei relativi indicatori di prestazione e del modello aziendale di gestione ed organizzazione (Art. 3, c.1).

Il Gruppo Trevi (di seguito denominato anche come "Gruppo"), in quanto ente d'interesse pubblico di grandi dimensioni, è soggetto al suddetto Decreto per l'anno di rendicontazione 2017. La presente DNF è stata elaborata con lo scopo di adempiere alle sue disposizioni e - su decisione del Gruppo - costituisce una Relazione distinta rispetto alla Relazione sulla Gestione e Assetti Proprietari 2017.

In accordo a queste disposizioni, il Gruppo Trevi, attraverso un'analisi di rilevanza la cui metodologia è dettagliata in nota metodologica, ha identificato una lista di tematiche materiali che costituiscono l'oggetto di questo documento e che sono sintetizzate in Tabella 1 in relazione ai diversi ambiti di riferimento.

fubella 1 Ambili del Decreto tomattelie e voresponden zo com git statutard GBI

Energia ed emissioni climalteranti

Impegno nel contenimento dei consumi energetici e delle emissioni derivanti dalle diverse attività del business

Gestione dei rifiuti

Attenzione alla corretta gestione dei rifiuti prodotti dal Gruppo, presso le sedi legali, operative e i cantieri (qualora gestiti come General Contractor).

Gestione dei consumi idrici

Impegno nel contenimento dei consumi idrici del Gruppo, presso le sedi legali, operative e i cantieri (qualora gestiti come General Contractor).

Tutela della biodiversità

Impegno da parte del Gruppo nella protezione della biodiversità e degli ecosistemi in prossimità delle operations aziendali.

Temi materiali del Gruppo

lmpatto sulle comunità locali

Impegno con comunità locali nel gestire l'impatto derivante dalle attività del Gruppo e promozione di programmi di sviluppo.

Mantenimento dei livelli occupazionali

Gestione del personale secondo un approccio di tutela dei lavoratori, rispetto della normativa e dialogo con le parti sociali,

Formazione e sviluppo

lmpegno nello sviluppare e formare i dipendenti per migliorare le loro competenze tecniche e manageriali.

Diversità e pari opportunità

Impegno del Gruppo nel garantire le medesime opportunità a tutti i lavoratori, in termini di trattamenti retributivo e contrattuale, basati puramente su criteri quali meritocrazia e competenze.

Salute e sicurezza sul lavoro

Promozione della salute e della sicurezza per tutte le risorse che prendano parte, direttamente o indirettamente, alle attività del Gruppo con un approccio teso al miglioramento continuo e alla mitigazione dei rischi.

Compliance e anticorruzione

Promozione della compliance e impegno nella lotta alla corruzione attiva e passiva attraverso policy, procedure e meccanismi di segnalazione di potenziali irregolarità o comportamenti illeciti

Gestione della catena di fornitura

Controllo da parte del Gruppo della propria filiera di fornitura, garantendo qualità del prodotto e rispetto di principi etici.

Tutela dei diritti umani

Impegno nel garantire pratiche e condizioni di lavoro adeguate ad assicurare la tutela dei diritti umani da parte del Gruppo e dei fornitori,

6

mo il risultato di un lungo viaggio che rappresenta allo stesso

E' questa l'essenza del nostro Gruppo.

tempo un nuovo punto di partenza.

:

Il Gruppo Trevi oggi Settori d'attività e modello operativo

Il Gruppo opera attraverso quattro divisioni, sotto la quida strategica e il coordinamento di TREVI-Finanziaria Industriale S.p.A. (TreviFin), la capogruppo quotata alla Borsa Italiana dal 1999, con sede legale in Via Larga, 201 a Cesena.

Nel settore Costruzioni & Infrastrutture - che comprende servizi specialistici nelle fondazioni profonde e lavori geotecnici per opere civili ed infrastrutturali, nonché attività di ingegneria meccanica per la progettazione, la produzione e l'assemblaggio di macchinari e apparecchiature, utilizzate per le opere di fondazioni speciali e lavori geotecnici - Trevi è attiva tramite le divisioni Trevi e Soilmec.

Nel mondo Oil & Gas, attraverso le divisioni Petreven e Drillmec, il Gruppo produce e assembla macchinari e apparecchiature utilizzate per la ricerca e la perforazione di idrocarburi, svolge ricerche idriche e offre servizi di perforazione per l'estrazione di petrolio e gas.

Le quattro divisioni operano a livelli diversi della catena del valore e secondo modelli operativi distintivi, che prevedono un'integrazione in termini di know-how tra i servizi di ingegneria proposti da Trevi e Petreven e quelli di progettazione e produzione di macchinari di Soilmec e Drillmec.

Trevi e Petreven operano principalmente come sub-contractor per conto di clienti pubblici e privati, a valle della valutazione di fattibilità, del processo autorizzativo e dell'ottenimento dei permessi per la realizzazione delle opere e infrastrutture. Nella maggior parte dei casi, pertanto, le due divisioni assumono un ruolo prettamente esecutivo, in cui l'approvvigionamento dei materiali e la gestione dei cantieri e dei loro impatti, anche per quanto riguarda aspetti

quali i rifiuti, l'acquisto di energia e le relazioni con le comunità locali, sono gestite direttamente dal Genera Contractor, responsabile dell'esecuzione dell'opera nel suo complesso.

Drillmec e Soilmec condividono un modello operativo che parte con la progettazione dei macchinari e degli impianti in carico a team di ricerca e sviluppo, in grado di rispondere in modo mirato alle esigenze dei diversi clienti, prosegue con l'approvvigionamento di materiali - principalmente prodotti finiti (come ad esempio motori, parti elettroniche, impianti idraulici, strutture metalliche, semilavorati, ecc.) - e culmina nella produzione, insieme di attività di assemblaggio di componenti e piccola carpenteria, che si caratterizza per una forte attenzione alla qualità e alla sicurezza per l'utilizzatore finale. Entrambe le divisioni si occupano della distribuzione e della vendita degli apparecchi attraverso le proprie filiali commerciali in Italia e all'estero e offrono servizi di affitto, manutenzione programmata e straordinaria e formazione sull'utilizzo delle macchine. Nella maggior parte dei casi la dismissione dei macchinari giunti a fine vita e completamente ammortizzati non ricade nel perimetro di responsabilità delle società del Gruppo; infatti, per tali macchinari esistono delle liste di dismissione, che prevedono la loro cessione a terzi.

Le divisioni attive nel settore delle Costruzioni & Infrastrutture

Realizza opere di fondazioni speciali e consolidamenti di terreni per grandi interventi infrastrutturali (metropolitane, dighe, porti e banchine, ponti, linee ferroviarie e autostradali, edifici industriali e civili), mette in sicurezza siti inquinati, costruisce e gestisce parcheggi interrati e automatizzati. Grazie all'innovazione e alla qualità di esecuzione dei propri servizi, Trevi è riconosciuta come partner tecnologico di riferimento nel campo delle opere ingegneristiche relative al sottosuolo a livello mondiale.

È tra i leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di attrezzature e servizi per opere di fondazioni speciali e consolidamenti di terreni. Soilmec offre una gamma ampia e personalizzabile di impianti e di attrezzature di supporto in grado di rispondere a qualsiasi esigenza operativa e di cantiere.

Le divisioni attive nel settore Oil & Gas

Si occupa di progettazione e produzione di sistemi di perforazione per l'industria petrolifera e per il settore geotermico, gestendo la produzione di sistemi completi e delle attrezzature a essi connesse. I sistemi idraulici automatizzati garantiscono alti livelli di performance, sicurezza e un impatto ambientale limitato. l macchinari di Drillmec vengono utilizzati sia per perforazioni on-shore che offshore. Il principale valore aggiunto che offre Drillmec è l'innovazione che consente un costante miglioramento della qualità, della sicurezza e della sostenibilità dei servizi offerti.

È specializzata in servizi di perforazione per le compagnie petrolifere e che operano nel settore Oil & Gas. Grazie alle competenze e al know-how offerti dai suoi tecnici e all'uso di impianti idraulici automatizzati (prodotti da Drillmec), Petreven è in grado di fornire prestazioni elevate anche in situazioni di perforazione complesse e di garantire ai propri clienti risultati competitivi in termini di impatto ambientale e di sicurezza.

Il Gruppo Trevi oggi Innovazione e qualità per il cliente

L'innovazione tecnologica rappresenta un elemento centrale del modo di operare di tutte le divisioni, che attraverso i propri centri di ricerca e uffici tecnici, riescono a rispondere alle esigenze di volta in volta espresse dai clienti. Grazie al proprio know-how, il Gruppo ha infatti partecipato negli anni ad alcuni dei progetti fra i più ambiziosi e innovativi nei settori delle Costruzioni & Fondazioni e dell'Oil & Gas, contribuendo alla realizzazione di opere che hanno fatto la storia dell'ingegneria e creato valore sociale e ambientale in tutto il mondo. Tra questi è possibile citare la realizzazione della Diga di Ertan in Cina, il consolidamento della Torre di Pisa, la costruzione della nuova Biblioteca di Alessandria in Egitto, le fondazioni del Ponte Vasco da Gama sul fiume Tago in Portogallo, le opere di fondazione del nuovo World Trade Center di New York, il consolidamento dell'argine LPV-111 di New Orleans distrutto dall'uragano Katrina, il recupero della Costa Concordia e la messa in sicurezza della diga di Mosul in Iraq.

Anche la qualità, intesa come sicurezza e affidabilità del prodotto, è un elemento imprescindibile dell'approccio del Gruppo ed è gestita attraverso specifici presidi operativi e politiche. Dodici società sono infatti certificate ISO 9001:2015, tra cui tutte le società controllate di Petreven, Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., PSM S.p.A., Soilmec Foundations, Drillmec S.p.A. e OJSC Seismotekhnika in Bielorussia. Drillmec Inc. (USA) è certificata con l'equivalente API 4F, che stabilisce i requisiti di qualità per le strutture in acciaio adatti per perforazioni e costruzione di pozzi nell'industria petrolifera.

Corporate governance

TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. (TreviFin) è organizzata secondo il modello di amministrazione e controllo tradizionale di cui agli artt. 2380-bis e seguenti del Codice Civile.

Il sistema di governance adottato è in linea con i criteri e i principi applicativi formulati dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana per le società quotate, ai quali il Gruppo ha aderito su base volontaria. Il Consiglio d'Amministrazione (CdA) riveste un ruolo centrale nella guida e nella gestione del Gruppo, assumendo le decisioni più importanti sotto il profilo economico e strategico.

Alla data del 31 dicembre 2017, la Società ha istituito al suo interno, così come previsto dal Codice di Autodisciplina, il Comitato per la Nomina e la Remunerazione, il Comitato Controllo e Rischi e, dall'esercizio 2010, a seguito dell'approvazione della prima procedura parti correlate, la Società ha istituito un Comitato Parti Correlate, non previsto nel Codice di Autodisciplina; ciascun comitato è costituito da Amministratori tutti non esecutivi e indipendenti.

Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo funzionamento. La revisione legale dei bilanci di esercizio e consolidati è affidata alla società di revisione KPMG S.p.A., ai sensi del D. Lgs. 39/2010 per il novennio 2017-2025. L'Assemblea degli Azionisti rappresenta l'universalità degli Azionisti di TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A., ed il suo funzionamento è disciplinato dalla normativa italiana vigente in materia e dallo Statuto.

Tubella 2: Composizione del Consiglio di Anninistrazione di TREVI - Finanziaria Industrale SapAr

Alla data della presente Dichiarazione il Consiglio di Amministrazione del Gruppo risulta essere composto da 12 membri, di cui 5 consiglieri indipendenti. L'età media dei consiglieri in carica alla data della Dichiarazione è di 60 anni, con 2 Consiglieri nella fascia di età 30-50 anni e 10 nella fascia di età oltre 50 anni. Le donne rappresentano il 33% deli componenti del Consiglio di Amministrazione.

13

-

2

Gestione dei rischi

Nell'ottica di assicurare una gestione organica ed efficace dei principali rischi di impresa che possano avere impatto sugli obiettivi del Gruppo Trevi, Trevi Finanziaria Industriale S.p.A., capogruppo e Holding, ha istituito la funzione di Risk Management.

Nel corso dell'esercizio 2017, tale funzione ha lavorato per definire, strutturare e sviluppare le attività di gestione del rischio agendo, con differenti livelli di applicazione nelle Divisioni, principalmente su tre ambiti:

1. Progetto

Individuazione e gestione dei rischi con potenziale impatto sugli obiettivi di progetto/commessa.

Il Project Risk Management (PRM), concepito per l'applicazione sia nella Fase Commerciale di definizione dell'opportunità che nella Fase di Esecuzione dei progetti, è composto - nel rispetto delle peculiarità del business - da metodologie e strumenti omogenei tra le Divisioni.

L'approccio proposto consiste in una Risk Analysis bottom-up e quali-quantitativa, sviluppata per le singole Divisioni sulla base degli obiettivi operativi di progetto e su possibili tematiche trasversali a livello di project portfolio anche a livello di singola Legal Entity. l e attività avranno cadenza continua sulla base delle tempistiche commerciali ed operative dei progetti/ commesse.

7 Processo

Individuazione e gestione dei rischi trasversali (Enterprise) con potenziale impatto sugli obiettivi di Divisione e di Gruppo e sulla garanzia di prodotti e servizi di valore per i Clienti.

L'approccio proposto consiste in una Risk Analysis bottom-up e quali-quantitativa, sviluppata per le singole

Divisioni sulla base degli obiettivi operativi e strategici. Le attività avranno cadenza annuale sulla base delle tempistiche del processo di Pianificazione.

3. Piano Strategico

Individuazione e gestione dei Top Risk con potenziale impatto sull'EBIT previsto dal Piano Industriale.

L'approccio proposto consiste in una Risk Analysis topdown e quantitativa a partire dagli obiettivi strategici e dalle aree di rischio individuate all'interno di un Risk Model univoco basato e confrontato con qli obiettivi di Piano Industriale.

Le attività avranno cadenza annuale sulla base delle tempistiche del processo di Pianificazione. Le Divisioni Trevi, Drillmec e Petreven si sono dotate di un Comitato Rischi e di un sistema di Project Risk Management il cui modello comprende rischi relativi agli ambiti identificati dal D. Lgs. 254/2016. La Divisione Drillmec (che sarà seguita dalla Divisione

Trevi entro il 2018) si è dotata di un sistema di Risk Management per monitorare e gestire i rischi a livello Enterprise e legati ai processi aziendali, includendo anche quelli di natura non-finanziaria. I principali rischi che riguardano le attività del Gruppo verranno più dettagliatamente trattati in corrispondenza dei capitoli dedicati ai singoli ambiti del D. Lgs. 254/2016 della presente Dichiarazione.

È stato inoltre definito il set di requisiti funzionali utili ad implementare le features delle attività di Risk Management così sviluppate su un apposito sistema informativo - il cui rilascio è previsto nel 2018 - integrato con le Funzioni Tesoreria e Bilancio Consolidato, al fine dell'ulteriore potenziamento dei processi ed una più ampia diffusione presso tutte le realtà che compongono il Gruppo.

Infine si segnala che la Trevi-Finanziaria Spa, nonchè le principali Società del Gruppo, si trovano da tempo in una situazione di tensione finanziaria e patrimoniale che comporta significative incertezze in relazione alla continuità aziendale. Per maggiori dettagli si rimanda a pagina 44.

Lavori di tipristino per la Diga di Arapuni, Nuova Zealanda

Compliance e anti-corruzione

Quale realtà che opera a livello internazionale con una molteplicità di soggetti pubblici e privati, il Gruppo Trevi è esposto ad una pluralità di rischi in termini di compliance che include la commissione di reati di corruzione attiva e passiva. Tali rischi sono principalmente legati alla possibilità di inadeguata selezione dei partner commerciali, inefficace definizione e gestione dei modelli di partnership e joint venture, violazione di proprietà intellettuali di terze parti, non conformità con policy, procedure e standard di Gruppo. Il verificarsi di tali rischi può risultare in sanzioni, perdita di profitto e di opportunità di sviluppo di relazioni commerciali, danni d'immagine e capacità di mantenere competitività.

In questo contesto, il Codice Etico è il documento che, dal 2011, esprime gli impegni e le responsabilità nella conduzione del business e delle attività aziendali assunti da collaboratori, amministratori e dipendenti di TreviFin e delle società da essa controllate, direttamente o indirettamente.

Il Codice identifica i principi generali che ispirano le relazioni con gli stakeholder e i valori di riferimento legalità, moralità, dignità, uguaglianza e professionalità – chiarendo le modalità di gestione delle relazioni con i portatori d'interesse e fornendo le linee guida e le norme alle quali i collaboratori del Gruppo sono tenuti ad attenersi per prevenire il rischio di comportamenti non etici. Il sistema è fondato sull'identificazione dei meccanismi di attuazione e di controllo circa l'osser vanza del Codice Etico ed è improntato al migliora mento continuo. Il documento, pubblicato sul sito Internet della società (www.trevifin.com), è consegnato a tutti i neoassunti congiuntamente al Modello 231 per presa visione, al fine di ridurre il rischio di commissione di reati nell'espletamento delle loro attività.

Come già evidenziato nei capitoli precedenti del presente Bilancio Consolidato, il Codice Etico costituisce parte integrante del Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (di seguito Modello 231) adottato da TreviFin e dalle sue controllate italiane, al fine di prevenire la commissione dei reati che rientrano nel perimetro di riferimento del sopra-citato Decreto. Il Modello, come da ultimo approvato nel 2018, fornisce un sistema strutturato di procedure e attività di controllo, per la prevenzione dei reati, inclusa la corruzione attiva e passiva ed è, alla data di redazione della presente Dichiarazione, in corso di aggiornamento per tutte le Divisioni italiane del Gruppo.

I dipendenti sono tenuti ad osservare le prescrizioni contenute nel Modello e le Società sono chiamate ad assicurare una corretta divulgazione dei contenuti e dei principi dello stesso all'interno ed all'esterno della propria organizzazione. Questi principi interessano anche quei soggetti che, pur non rivestendo la qualifica formale di dipendente, operano - anche occasionalmente - per il conseguimento degli obiettivi della Società in forza di rapporti contrattuali. L'attività di comunicazione e formazione è quindi diversificata a seconda dei destinatari a cui essa si rivolge, con particolare attenzione ai dipendenti che operano in specifiche aree di rischio, all'Organo di Vigilanza ed ai preposti al controllo interno. In ogni caso, è improntata a principi di completezza, chiarezza, accessibilità e continuità al fine di assicurare ai diversi destinatari la piena consapevolezza delle disposizioni aziendali che sono tenuti a rispettare e delle norme etiche che devono ispirare i loro comportamenti.

Allo scopo di promuovere in modo trasversale il presidio e la cultura della legalità, da inizio 2018, è stata istituita la Funzione Compliance a livello centrale e nominato un Compliance Officer di Gruppo. Il perimetro

di operatività della nuova Funzione è definito dal Compliance Framework, in fase di approvazione, che sarà applicabile a tutto il Gruppo e il cui principio ispiratore è quello dello sviluppo di attività di carattere preventivo per la gestione dei rischi di compliance. Tra gli obiettivi della Funzione, vi è anche lo svolgimento di un risessessment per l'analisi dei rischi di compliance su tutte le divisioni, finalizzato a rafforzare la gestione delle attività di compliance a livello di Gruppo.

Al di là dei presidi sopra indicati, attualmente il Gruppo non è dotato di linee guida formalizzate in tema di Bribery & Corruption. Per l'Italia, la gestione di questa tipologia di reati è compresa nell'ambito dell'attuale sistema di controllo interno e nello specifico delle attività realizzate ai fini del Modello 231/2001, del Modello 262/2005 e delle altre attività di verifica della funzione Internal Audit. Ad oggi le attività di audit previste, sia generali sia specifiche relative al sistema 231, che possono essere collegate indirettamente a questo aspetto, sono definite attraverso un risk model e un processo di risk assessment che non tiene conto in senso stretto degli aspetti di Bribery & Corruption. Questo ambito verrà affrontato nel corso del 2018 con la definizione del piano di Bribery & Corruption di Gruppo nell'ambito delle attività previste dal programma di lavoro della funzione Compliance.

Nel 2016 e nel 2017 nessun episodio di corruzione è stato rilevato nelle società del Gruppo, né sono stati avviati procedimenti legali per motivi di corruzione. Questa dichiarazione è fornita sulla base delle informazioni in possesso della Società e dei contenuti circa le attività di controllo riportate nelle relazioni dell'interna audit e dell'organismo di vigilanza ex D. Lgs. 231/01 per gli anni di riferimento.

Annullamento contratto di perforazione in Bolivia

Nel corso del mese di Aprile 2017, TreviFin ha reso noto che Drillmec S.p.A. ha ricevuto, senza preavviso alcuno, un "avviso di annullamento" del contratto per la fornitura di tre impianti di perforazione in Bolivia dal cliente, Yacimientos Petroliferos Fiscales Bolivianos ("YPFB"), società controllata dal Governo Boliviano, che ha dichiarato la cancellazione del contratto sostenendo la ricorrenza di una "forza maggiore", senza tuttavia fornire ulteriori elementi a sostegno di tale decisione.

Drillmec S.p.A., all'esito di tale comunicazione – avvenuta dopo aver ricevuto l'assegnazione formale e ufficiale e successiva firma del contratto – pur ritenendo che l'inaspettata azione di YPFB non abbia alcun fondamento giuridico e/o di fatto, ha valutato di non voler iniziare un contenzioso con la controparte, che avrebbe dovuto essere incardinato sul territorio Boliviano, stante l'incertezza dettata dalle condizioni politiche locali e dagli alti costi che avrebbe dovuto sostenere per avviare la procedura arbitrale. Inoltre, tale atteggiamento consente alla società di poter valutare la partecipazione al nuovo bando di assegnazione della commessa che, alla data attuale, deve essere ancora rilasciato.

Infine, nel corso del mese di settembre 2017, YPFB ha restituito a Drillmec S.p.A. le due fideiussioni (per un valore complessivo di circa 40 milioni di dollari) che erano state rilasciate in esecuzione degli obblighi contrattuali e che, sempre ai sensi del contratto sottoscritto, avrebbero potuto essere trattenute ed escusse anche nel caso in cui il fornitore avesse posto in essere atti corruttivi.

Nel corso del 2017, inoltre, il Gruppo Trevi non ha registrato sanzioni significative in ambito ambientale.

La tutela dell'ambiente

L'approccio alla gestione ambientale

Trevi è consapevole dei potenziali impatti negativi e dei rischi ambientali delle proprie attività, principalmente in ambiti quali i consumi energetici e le relative emissioni clima-alteranti, la gestione di scarichi, sversamenti e rifiuti, la gestione delle risorse idriche e la biodiversità. Consapevole della portata di questi impatti, il Gruppo ha sempre posto la tutela dell'ambiente ai vertici delle proprie priorità, dedicando grande attenzione all'agire nel rispetto delle normative ambientali vigenti considerato il rischio legato alla natura internazionale del business del Gruppo.

Per quanto riguarda il mondo delle commesse, la gestione dei rischi relativi ai potenziali effetti negativi in ambito ambientale, insieme all'elaborazione e all'implementazione di adeguate misure di sicurezza, sono aspetti che ricadono sotto la responsabilità del General Contractor e quindi sono al di fuori della discrezionalità del Gruppo, che può solo limitarsi a svolgere delle verifiche di conformità. Nonostante questo, però, a prova dell'attenzione dedicata al contenimento degli impatti ambientali, e dell'approccio orientato alla trasparenza, il Gruppo ha deciso di estendere la rendicontazione in ambito ambientale, laddove i dati fossero disponibili, anche alle principali commesse delle divisioni Trevi e Petreven attive negli esercizi 2016 e 2017. In corrispondenza di ogni indicatore è specificato il perimetro di riferimento.

La convinzione che l'ambiente sia un bene primario da salvaguardare ispira l'operato del Gruppo a partire dal Codice Etico che impegna l'azienda sia a mitigare i principali impatti ambientali delle attività aziendali, sia a contribuire alla protezione ambientale e alla salvaguardia delle risorse attraverso investimenti in ricerca e sviluppo su prodotti e servizi.

In accordo con questo principio, tutte le divisioni e le società del Gruppo, ad esclusione delle società commerciali minori, hanno una funzione salute, sicurezza e ambiente – che spesso presidia anche la gestione della qualità - e dispongono di specifiche politiche e sistemi di gestione come di seguito riportato.

- Trevi

Trevi S.p.A. ha ottenuto la certificazione ISO 14001, che copre le sedi Legale e Operativa di Cesena. Inoltre, la Divisione ha implementato un Environmental Action Plan (EAP): una policy volta a minimizzare l'impatto di tutte le sue controllate sull'ambiente e a garantire il rispetto della compliance ambientale per tutte le attività da loro svolte, in accordo con le leggi vigenti a livello nazionale e internazionale e con le richieste dei clienti I FAP descrive i processi di gestione del rischio ambientale, di monitoraggio e di reporting a livello di commessa. Per ogni area di potenziale impatto, l'EAP descrive i maggiori rischi identificati, i requisiti necessari e le misure di mitigazione previsti dal Sistema di Gestione ambientale, le procedure di prevenzione intraprese e i piani di emergenza.

- Petreven

Tutte le società della Divisione hanno ottenuto la certificazione ISO 14001. Risultano quindi coperte dalla certificazione: le sedi Legale e Direzionale di Cesena, le basi operative e le sedi principali delle società estere (Petreven S.A. - Argentina, Petreven Chile S.p.A., Petreven Perù S.A., Petreven Servicios y Perforaciones Petroleras C.A. Sucursal Venezuela).

- Drillmec

Drillmec S.p.A. e OJSC Seismotekhnika hanno ottenuto la certificazione ISO 14001, mentre Drillmec Inc. ad oggi non è certificata a livello ambientale. Tutte le altre società controllate di Drillmec sono piccole società commerciali, con impatti ambientali limitati.

- Soilmec

In Italia Soilmec S.p.A. e PSM S.p.A. hanno ottenuto la certificazione ISO 14001; Soilmec UK ha implementato una sezione dedicata alla gestione ambientale all'interno della propria policy HSE; Soilmec Foundations (India) non è dotata di policy ambientale, ma si adegua alle normative nazionali dettate dall'ente governativo preposto; Watson Inc. (USA), in collaborazione con dei consulenti esterni, monitora mensilmente che le attività svolte siano in compliance con la normativa vigente. Tutte le altre società controllate di Soilmec sono piccole società commerciali, con impatti ambientali limitati.

Alcune società del Gruppo (la divisione Trevi e Soilmec S.p.A.) hanno inoltre un piano di audit interni annuale, volto al monitoraggio degli adempimenti in materia ambiente e sicurezza.

Ouando l'innovazione aiuta l'ambiente: alcuni esempi dal mondo Trevi

Lavori ambientali nel porto di Palermo: trattamento innovativo dei sedimenti contaminati

6V (una collaborazione tra Trevi e 3V Green Eagle) ha completato il progetto di Sediment Washing (SW) per l'Autorità Portuale di Palermo al Bacino Carenaggio da 150.000 tonnellate di portata lorda. L'impianto è un assemblaggio di cinque strutture tecnologiche che hanno lo scopo di coprire l'intero processo di gestione dei rifiuti da trattare ed è costituito da diverse sezioni di trattamento: alimentazione, lavaggio e separazione granulometrica, trattamento chimico fisico della torbida di processo, addensamento frazione fine e filtrazione e fissaggio acque. L'obiettivo del processo di Sediment Washing è il recupero di materia e la conseguente riduzione di rifiuti da smaltire. A fine campagna sono state trattate circa 111.000 tonnellate di rifiuti, recuperando 41.400 tonnellate di sabbie, 15.200 tonnellate di ghiaie ed avviando 25.400 tonnellate di frazione fine contaminata in impianto esterno.

Cerro Pabellón:

il contributo del Gruppo Trevi a un impianto geotermico "da guinness"

A Cerro Pabellón si trova oggi il primo impianto geotermico del Sud America, nonché l'impianto binario più "alto" del mondo, posizionato a 4.600 metri sul livello del mare nel deserto di Atacama (Cile). Petreven, ha partecipato al progetto con la gestione della perforazione e la manutenzione dell'impianto di trivellazione H202 Extreme (HH220 Drillmec) per l'esecuzione dei pozzi. La sfida più importante è stata la temperatura, variabile tra -25 e +18 °C, nonché le sfide legate alla realizzazione dell'impianto in uno degli ecosistemi più incontaminati del pianeta.

Diga di Mosul: un intervento strategico per la ricostruzione dell'Iraq

model to the pin

Il Ministero delle Risorse Idriche Iracheno ha aggiudicato il progetto della Diga di Mosul alla Trevi nel marzo 2016. Da subito la Trevi ha lavorato a stretto contatto con USACE (US Army Corps of Engineers), a cui è stata affidata la direzione lavori. Le condizioni di sicurezza della diga di Mosul erano molto critiche, prevalentemente a causa delle condizioni problematiche delle fondamenta, che consistono in strati di gesso e rocce

altamente frauturate, per cul e necessaria una conti nua manutenzione adialto livello tecnologico. La diga di Mosul è una struttura di grande rilievo in Iraq, è il serbatoio più importante per la fornitura di energia elettrica, di acqua di irrigazione e di acqua potabile per le grandi città lunge il Tigri.

l a tutela dell'ambiente

aspetti ambientali

Consumi energetici ed emissioni

In accordo con gli impegni dichiarati nei sistemi di gestione ambientale, il Gruppo pone particolare attenzione alla gestione e al contenimento dei propri consumi energetici, in quanto le emissioni climalteranti da essi derivanti vengono percepite tra gli impatti ambientali più significativi che le attività del Gruppo possono avere sull'ambiente. Questo avviene non solo presso gli stabilimenti produttivi e gli uffici, ma anche presso i cantieri, ambito solitamente di responsabilità del General Contractor. Un ulteriore esempio dell'attenzione verso la sostenibilità degli approvvigionamenti energetici è l'installazione presso Soilmec S.p.A. e Trevi S.p.A. a Cesena, uno dei siti produttivi più significativi in termini di consumi, di due impianti fotovoltaici rispettivamente di 189 kW e 198,45 kW e di un impianto geotermico.

La divisione Trevi, a partire dal 2017 ha attivato un progetto pilota sulle tre commesse più significative in termini di impatto ambientale (una ad Hong Kong, e due negli Emirati Arabi Uniti), in collaborazione con EFFC (European Federation of Foundation Contractors) e DFI (Deep Foundation Institute - Sustainability Committee). Tale iniziativa ha lo scopo di misurare le emissioni in atmosfera delle attività in ambito di fondazioni e ingegneria geotecnica ed è basato su uno strumento che consente la misurazione delle emissioni dovute a: materiali, energia e carburante utilizzati e rifiuti prodotti presso i cantieri. L'obiettivo è di estendere questo progetto a tutti i Paesi in cui la Divisione è presente entro il 2019, così da avere un dato che misuri la performance e l'impegno in materia ambientale, oltre a dotarsi di un sistema di monitoraggio dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera.

Si riportano in Tabella 3 i consumi energetici di tutte le società del Gruppo per l'anno 2017.

l consumi vengono riportati in un'unità di misura uniforme (GJ).

[G] Consumi energetici Gruppo Trevi 2017

Totale consumi energetici 1.161.015
lotale consumo diretto energia, di cui: 1.043.777
- Diesel 1.006.057
Gas Naturale 34.026
- GPL 304
- Benzina 3.390
Totale consumo indiretto di energia 113.303
– Energia elettrica assorbita dalla rete
di cui da fonte di energia rinnovabile
106.830
502
- Energia termica 5.971
Totale Energia rinnovabile
auto-prodotta e consumata
3.934
Energia rinnovabile
auto-prodotta venduta

Tabella 3: Consumi energetici del Gruppo

  1. I dati relativi a Trevi ICOS CORP, Trevi ICOS SOUTH, Trevi Cimentaciones, Trevi Hong Kong, Trevi Austria, Profuro LDA e Soilmec France non sono disponibili.

l consumi energetici del Gruppo per l'anno 2017 ammontano ad un totale di 1.161.015 GJ, di cui il 87% derivante da consumo di diesel, il 9% da consumo di energia elettrica e il 3% da consumo di gas naturale. L'elevato consumo di diesel trova giustificazione nell'utilizzo di macchinari da perforazione e di generatori per la produzione di energia elettrica presso i cantieri non collegati alla rete nazionale. Tale voce di consumo viene monitorata, ottimizzata e rendicontata anche se non di diretta responsabilità del Gruppo. Circa il 18%

dei consumi energetici è invece dovuto a un consumo di energia elettrica e termica provenienti dalla rete di distribuzione nazionale. È inoltre presente una quota di consumi (1%) dovuta ad energia da fonti rinnovabili autoprodotta proveniente interamente dagli impianti fotovoltaici e geotermico di Cesena. Il 12% dell'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici è stata venduta in Conto scambio GSE.

Data la natura del business e delle attività di Trevi, le emissioni in atmosfera significative sono legate solamente ai gas serra dovute ai consumi energetici, gestite dal Gruppo in termini di monitoraggio e contenimento dell'impatto ambientale. Non sono identificati rischi rilevanti legati ad altre emissioni dannose per l'ambiente. Le emissioni delle attività del Gruppo vengono calcolate, in termini di tonnellate equivalenti di CO2, rendicontando emissioni dirette e indirette:

  • emissioni dirette (Scopo 1): derivanti dal funzionamento degli impianti e dei macchinari di proprietà o sotto la gestione del Gruppo, ad esempio i macchinari in uso presso le commesse alimentati a gasolio;

  • emissioni indirette (Scopo 2): derivanti dai consumi energetici di tutti i siti di proprietà o gestiti del Gruppo allacciati alla rete elettrica locale, al netto della produzione e fornitura da impianti a fonte rinnovabile (impianti fotovoltaici e geotermici).

Si riportano in Tabella 4 le emissioni dirette ed indirette generate da tutte le società del Gruppo per l'anno 2017. Le emissioni vengono riportate in tonnellate di CO2 equivalenti (ton CO2).

Le emissioni di Scopo 2 sono state calcolate in accordo con il metodo Location-based previsto nel

"GHG Protocol Scope 2 Guidance - An amendment to the GHG Protocol Corporate Standard" (2015). Coerentemente con i consumi energetici descritti nel paragrafo precedente, le emissioni relative all'utilizzo di combustibili fossili sono prevalentemente derivanti dall'uso di diesel.

Emissioni dirette e indirette 2017 [ton CO₂]

Totale emissioni 89.439
Totale emissioni dirette (Scopo 1),
di cui:
76.001
- Diesel 73.931
- Gas Naturale 1.812
- GPI 20
- Benzina 238
Totale emissioni indirette (Scopo 2),
di cui:
13.438
- Energia Elettrica 13.438

Tabella 4: Emissioni dirette e indirette 2017.

Per il perimetro di rendicontazione si veda la Tabella 3.

La tutela dell'ambiente

aspetti ambientali

Gestione dei rifiuti e delle risorse idriche

Rifiuti: gestione e smaltimento

La gestione dei rifiuti è risultata materiale solo per gli uffici e gli stabilimenti delle divisioni Soilmec e Drillmec, gli uffici delle divisioni Trevi e Petreven. Data l'attenzione del Gruppo agli impatti ambientali, i dati relativi alla gestione dei rifiuti vengono monitorati e inclusi nella rendicontazione anche per le commesse di Trevi attive nell'esercizio di riferimento sul territorio italiano.

Per quanto riguarda gli uffici e gli stabilimenti, i principali rischi riguardano il corretto smaltimento dei rifiuti, regolamentato dalle società del Gruppo tramite le procedure previste dai Sistemi di Gestione Ambientale in essere. Particolare attenzione viene dedicata alle procedure di classificazione, raccolta e deposito dei rifiuti pericolosi, e al controllo dei fornitori che si occupano del loro smaltimento.

Si riporta in Tabella 5 e in Tabella 6 il peso totale dei rifiuti, rispettivamente pericolosi e non-pericolosi, prodotti dal Gruppo durante il 2016 e il 2017, suddiviso per modalità di smaltimento.

Rifiuti pericolosi prodotti [ton] 2016 2017
Rifiuti pericolosi prodotti, di cui: 236 207
- Inviati a riutilizzo 61 34
- Inviati a riciclo 13 16
- Inviati a recupero,
incluso a recupero energetico
68 63
- Smaltiti in discarica 92 61
- Inviati a stoccaggio temporaneo 2 03
- Altro 03 33

Tabella 5: Rifiuti pericolosi prodotti nel 2017 per modalità smaltimento. Sono inclusi i dati relativi a Trevi S.p.A., Drillmec S.p.A., Dril-Imec Inc., Seismotekhnika, Soilmec S.p.A., PSM S.p.A., Soilmec India, Soilmec North America, Soilmec U.K. Ltd., Watson Inc. e Soilmec Wujiang (per il 2016 e 2017).

Rifiuti non pericolosi prodotti [ton] 2016 2017
Rifiuti non pericolosi prodotti, di cui: 1.634 1.135
- Inviati a riutilizzo
- Inviati a riciclo 401 381
- Inviati a recupero,
incluso a recupero energetico
941 508
- Smaltiti in discarica 287 237
- Inviati a stoccaggio temporaneo 1 0.04
- Altro

Tabella 6: Rifiuti non-pericolosi prodotti per modalità di smaltimento. Sono inclusi i dati relativi a Trevi S.p.A., Drillmec S.p.A., Drillmec Inc., Seismotekhnika, Soilmec S.p.A., PSM S.p.A., Soilmec India, Soilmec North America, Soilmec U.K. Ltd., Watson Inc. e Soilmec Wujiang (per il 2016 e 2017). I dati di Soilmec S.p.A. per il 2016 e 2017 sono derivanti da una stima del fornitore dei servizi di smaltimento

La produzione di rifiuti pericolosi del Gruppo è risultata essere pari a 236 tonnellate nel 2016 e 207 tonnellate nel 2017. Questo calo (-12%), è principalmente legato alla diminuzione di rifiuti inviati a stoccaggio temporaneo e ai materiali inviati al riutilizzo. Si osserva un andamento analogo anche per la produzione di rifiuti non pericolosi (-30%), che vede un netto calo dal 2016 al 2017, passando da più di 1.633 tonnellate a 1.135 tonnellate.

Sversamenti: prevenzione e procedure di ripristino

Lo sversamento di liquidi e di oli idraulici contenuti all'interno dei macchinari prodotti e utilizzati è un rischio che riguarda principalmente Drillmec e Petreven, le divisioni che operano nel settore Oil & Gas, a causa delle dimensioni dei macchinari e dei quantitativi di olio che esse contengono (fino a 5.000 litri per macchinario). Per quanto riguarda i macchinari rispettivamente prodotti e utilizzati da Soilmec e Trevi il rischio è molto meno significativo (la quantità di olio contenuto nei macchinari è due ordini di grandezza inferiore). Per minimizzare il rischio di sversamento, il Gruppo si è dotato di equipaggiamenti e procedure specifiche nelle diverse divisioni di riferimento anche per quanto riguarda la gestione delle emergenze. In particolare, Petreven dispone di una procedura anti-sversamento; il tema è trattato all'interno dell'Environmental Action Plan di Trevi e in Drillmec e Soilmec ed è gestito e monitorato tramite i Sistemi di Gestione Ambientale. Il rischio di sversamenti può verificarsi principalmente durante la fase di collaudo dei macchinari e durante i loro utilizzo in cantiere. Nel primo caso, per minimizzare exante la possibilità di fuoriuscite, le procedure sopra citate prevedono la pavimentazione dell'area di collaudo, in modo da contenere gli impatti raccogliendo gli olii fuoriusciti, che possono essere in seguito smaltiti come rifiuti pericolosi secondo le procedure previste dal Sistema di Gestione Ambientale in essere. Nel secondo caso, si procede all'impermeabilizzazione dell'area circostante i macchinari durante le fasi di perforazione: la procedura prevede che gli olii vengano raccolti in appositi de-oleatori e convogliati in un depuratore, per essere poi smaltiti secondo le procedure

previste dal Contractor del sito. Per limitare i danni di eventuali sversamenti minori in relazione ai macchinari Soilmec, è stato predisposto anche uno spill-kit per la raccolta degli olii e la pulizia dell'area interessata da parte dei dipendenti, che sono appositamente formati sulle procedure da seguire.

Inoltre, in fase di progettazione, tutti i macchinari di Soilmec e Drillmec vengono dotati di bacini di contenimento sovradimensionati per trattenere gli oli in caso di perdite.

Grazie all'insieme di queste pratiche di prevenzione, a livello di Gruppo non si sono registrati sversamenti nel corso degli esercizi 2016 e del 20171.

' Nonostante il rischio relativo agli sversamenti sia considerato poco rilevante, la divisione Soilmec presidia questo tema. La divisione è stata comunque esclusa dalla rendicontazione dell'indicatore ad essi associato.

Consumi idrici

Analogamente a quanto accade per gli altri parametri ambientali monitorati, anche l'approvvigionamento di risorse idriche risulta materiale per uffici e stabilimenti delle divisioni Soilmec e Drillmec, uffici delle divisioni Trevi e Petreven.

l consumi idrici vedono un incremento complessivo del 5% circa tra il 2016 e il 2017, dovuto all'aumento di utilizzo di acque da acquedotto, riconducibile principalmente alle attività cantieristiche della divisione Trevi, in aumento nel corso del biennio. Rimangono stabili i consumi da falda acquifera, e da scolo di acque piovane, utilizzate in realtà produttive quali Soilmec S.p.A., Drillmec S.p.A. e PSM S.p.A. I consumi di acque di scarico provenienti da altre organizzazioni sono riconducibili a Soilmec India, che recupera e potabilizza questa risorsa.

Consumi idrici
suddivisione per fonti [m³]
2016 2017
Acque da acquedotto 435.842 460.594
Acque di superficie
(come ad esempio fiumi, laghi, o oceani)
0
Acque da falda
acquifera sotterranea
31.915 30.291
Acque di scarico
provenienti da altre organizzazioni
20 20
Acque piovane
raccolte direttamente
0
Scarico urbano
delle acque piovane
16.908 16.908
Totale 484.685 507.813

Tabella 7: Consumi di acqua per tipologia di fonte di prelievo -2017. Oltre alle società escluse dal perimetro di rendicontazione dei dati ambientali (si veda Tabella 17), sono stati esclusi anche i consumi idrici di Watson (per il 2016), Petreven S.p.A, Trevi Foundations Nigeria, Foundations Construction Nigeria, Trevi ICOS Corp, Trevi ICOS South, Trevi Cimentaciones, Trevi Hong Kong, i Austria, Profuro LDA e Soilmec France (per il 2016 e 2017),

Tutela della biodiversità

In tema di tutela della biodiversità l'approccio del Gruppo è coerente con quanto dichiarato nelle politiche dei Sistemi di Gestione Ambientale certificati, secondo i quali il rispetto dell'ambiente, la salvaguardia degli ecosistemi e l'uso efficiente e sostenibile delle risorse naturali costituiscono un requisito imprescindibile nella pianificazione delle attività aziendali.

Le divisioni maggiormente interessate da questa tipologia di rischio sono Trevi e Petreven, in relazione allo svolgimento di attività di perforazioni e fondazioni. Allo scopo di ridurre il rischio di causare impatti negativi per l'ambiente in aree ad alta biodiversità, in aggiunta alla valutazione di impatto ambientale svolta dal General Contractor, entrambe le divisioni si impegnano nella realizzazione di analisi specifiche in fase di avvio di ogni commessa. Inoltre, ogniqualvolta le proprie attività si trovino in zone ad alto contenuto di biodiversità o in zone protette, vengono elaborati dei piani di mitigazione specifici per i contesti in cui le divisioni operano.

Per quanto riguarda gli esercizi 2016 e 2017, il Gruppo Trevi non ha operato in siti ad alto valore di biodiversità.

La gestione del personale

l rischi e le politiche

I principali rischi identificati in relazione alla gestione del personale riguardano il mantenimento dell'occupazione in un contesto di business caratterizzato da una forte discontinuità, la perdita di personale chiave data la crescente competizione sul mercato del lavoro per le risorse più qualificate e la compliance con le normative sul lavoro, legata anche alla forte differenziazione geografica delle società del Gruppo.

La gestione del personale è in capo alle diverse società con il coordinamento e l'indirizzo della Funzione Risorse Umane Corporate. Il Codice Etico, il principale strumento di formalizzazione degli impegni aziendali su questi temi, definisce le risorse umane come elemento centrale della strategia aziendale, identificando nella tutela delle pari opportunità, nella promozione del merito e del talento, e nella creazione di un ambiente di lavoro sereno, stimolante e gratificante elementi chiave in tutte le società del mondo Trevi. Per gestire in modo organico le relazioni con i dipendenti e i lavoratori, il Gruppo si è dotato di procedure specifiche che disciplinano aspetti quali la ricerca e la selezione del personale, le assunzioni, il training e la formazione, la remunerazione dei dipendenti e la gestione di eventuali contenziosi.

Gli aspetti di salute e sicurezza sono gestiti direttamente dalle singole divisioni e società che, come illustrato nel seguito del capitolo, hanno messo a punto sistem di gestione e politiche specifiche.

Il lavoro nel Gruppo Trevi

Al 31 dicembre 2017, i dipendenti del Gruppo Trevi risultano essere complessivamente 6.560. La maggior parte dei dipendenti risiede principalmente in Asia (nel 2017 il 29,5% del totale), seguito dall'America 427,1%), l'Italia (18,23%), l'Africa (15,4%), l'Europa (9,6%) e l'Oceania (0,17%), a dimostrazione della presenza globale del Gruppo.

2016 2017
ndeterminato Determinato TOTALE Indeteminato Determinato TOTALE
Italia 1.297 105 1.402 1.082 114 1.196
Europa 332 16 348 598 32 630
Africa 470 730 1.200 373 637 1.010
Asia 1.517 31 ਰੇ 1.836 1:479 456 1.935
Oceania 8 - g 2 11
America 1.532 49 1.581 1.550 228 1.778
Totale dipendenti 6.376 6.560

Tabella 8: Totale dipendenti con spaccato per regione geografica e tipologia di contratto. I valori riportati includono i lavoratori assunti direttamente da Trevi e quelli assunti tramite agenzia interinale.

Per il calcolo degli spaccati relativi alla tipologia di contratto e alla tipologia di impiego, è stata fatta un'assunzione relativa agli Other workers, che sono stati considerati: tutti uomini, con contratto a tempo determinato e full-time.

Per il 2017 , l'77% dei dipendenti risulta essere assunto con contratto a tempo indeterminato (o equivalente), di cui il 57% presso gli uffici e gli stabilimenti e il 43% presso i cantieri, in aumento rispetto al 2016 in cui questa quota risultava essere pari al 81%. Per quanto riguarda la tipologia di impiego, la maggior parte dei lavoratori viene assunta con contratto full-time (99,4% nel 2016 e 99,7% nel 2017). Inoltre, i contratti part-time sono prevalentemente utilizzati da dipendenti donne (l'82% nel 2016 e il 89% nel 2017).

La quota di personale femminile rappresenta il 7% del

totale nel 2016 e nel 2017. La percentuale di donne che ricoprono una posizione manageriale rispetto al totale dei lavoratori di genere femminile risulta essere pari al 4% nel 2017. Inoltre, data la natura delle attività del Gruppo, la maggior parte dei dipendenti, il 64% nel 2016 e il 65% nel 2017, è rappresentata dalla categoria da operai, seguiti dagli impiegati che rappresentano, rispettivamente nel 2016 e nel 2017, il 28% e il 27%.

La natura globale del business del Gruppo Trevi richiede forme contrattuali diversificate a seconda dei Paesi in cui il Gruppo opera. In Italia, vengono garantite a tutti i lavoratori le condizioni contrattuali previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di settore. Le divisioni TreviFin, Trevi e Petreven si rifanno al CCNL del settore edile, mentre Drillmec, Soilmec e PSM utilizzano il CCNL del settore metalmeccanico. All'estero le società hanno relazioni continuative con i sindacati locali, laddove presenti, che garantiscono il rispetto della normativa vigente in materia di gestione del personale e applicano contratti collettivi nazionali o equivalenti. Il Gruppo si affida ad agenzie esterne per il recruiting, specialmente quando l'entità della forza lavoro necessaria all'attivazione e gestione dei cantieri rende troppo onerosa la gestione del processo di selezione e assunzione, oppure quando è necessario disporre di visti di lavoro in breve tempo. Data la difficile situazione economico-finanziaria degli ultimi anni, dal 2016, il Gruppo è stato costretto ad attivare diverse procedure di mobilità gestite a stretto contatto con i sindacati competenti. Ciò ha condotto a una crescita del turnover significativa soprattutto per quanto riguarda Drillmec, Trevi e Petreven in Italia ed Argentina.

Diversità degli impiegati 2016 2017 140 129 UOMINI Dirigenti 21 17 DONNE 337 UOMINI 363 Quadri DONNE UOMINI 590 -400 Impiegati DONNE 366 UOMINI 4:152 4 358 Operai DONNE 28 31 Totale donne 427 462 Totale uomini 6.029 6.440

Tabella 9: Totale dipendenti suddivisi in base all'inquadramento professionale e al genere.

Drillmec, in particolare, ha fatto inizialmente ricorso ad ammortizzatori sociali quali ad esempio i contratti di solidarietà. Una volta esaurite queste risorse, l'unica opzione disponibile è stata l'effettiva riduzione dell'organico, che ha coinvolto circa 285 persone in due anni. Nel corso del 2017, sul totale delle persone coinvolte, 90 sono stati gli effettivi licenziamenti gestiti in accordo con i sindacati tramite mobilità incentivata. La parte rimanente delle cessazioni è dovuta al mancato rinnovo di contratti a termine, ad alcuni casi di dimissioni volontarie, a trasferimenti intra-gruppo, a pensionamenti e ricollocamenti presso altre società. `

Anche Trevi e Petreven sono state interessate da una riduzione del personale. Trevi ha avviato nel 2017 un processo di mobilità incentivata conclusosi con la chiusura di 90 posizioni, mentre Petreven S.A. Argentina ha subito una riduzione del personale locale paria circa 110 posizioni. I dati relativi alle nuove assunzioni e al totale dei rapporti cessati per il 2016 e il 2017 vengono riportati in Tabella 10 e in Tabella 11.

2016 2017
TURNOVER IN ENTRATA ITALIA EUROPA ASIA AFRICA AMERICA OCEANIA Gruppo ITALIA EUROPA ASIA AFRICA AMERICA OCEANIA Gruppo
Uomini Dirigenti 5 2 0 14 8 0 6 0 3 18
Quadri 6 0 38 35 10 0 89 5 40 11 9 0 66
Impiegati 19 293 дд 104 0 520 21 36 305 65 101 529
Operal 13 d45 444 694 0 2.098 8 41 916 318 553 1.838
Totale 42 0 1.281 579 810 0 2.721 38 82 1.267 394 666 2.451
Donne Dirigenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Quadri 0 0 0 2 3 0 0 2 0 6
Impiegati 8 24 8 33 0 78 4 5 23 6 38 0 86
Operai 0 0 11 5 14 0 30 0 0 11 6 0 24
Totale 8 6 35 15 50 0 114 5 17 34 15 45 O 116
Totale 50 15 1.316 594 860 0 2835 43 ਹੇਰੇ 1.301 409 711 4 2.524
Tasso di turnover 4% 4% 72% 50% 54% 0% 44% 4% 16% 67% 40% 40% 36% 39%

Tabella 10: Turnover in entrata dei dipendenti del Gruppo

2016 2017
TURNOVER IN USCITA ITALIA EUROPA ASIA AFRICA AMERICA OCEANIA Gruppo ITALIA EUROPA ASIA AFRICA AMERICA OCEANIA Gruppo
Uomini Dirigenti 6 0 0 O 2 0 8 5 6 2 2 0
Quadri 5 12 0 6 0 30 5 21 0 11 0 48
Impiegali 40 36 30 89 197 55 22 20 55 74 0 226
Operai 56 135 14 340 657 1.203 176 138 ટેર 320 700 1.390
Totale 107 183 15 376 755 1.438 241 187 77 388 787 1.681
Donne Dingenti 0 0 0 0 0 0 0 0
Quadri O 0 0 3 0 7 0 5 0 0 4 0 ਰੇ
Impiegati 4 34 0 6 37 0 81 13 23 বা 42 0 89
Operai O 0 0 19 0 26 0 0 0 15 14 30
Totale 4 39 0 13 59 0 115 13 29 8 19 60 130
Totale 111 222 15 389 814 2 1.553 254 216 85 407 847 2 1.811
Tasso di turnover 8% 64% 1% 32% 51% 22% 24% 21% 34% 4% 40% 48% 18% 28%

Tabella 11: Turnover in uscita dei dipendenti del Gruppo

Sviluppo delle risorse

Trevi identifica nella crescita dei dipendenti un driver importante per il business. Per questo motivo il Gruppo utilizza un approccio orientato alla gestione per obiettivi, che permette di evidenziare il contributo individuale della persona in relazione agli obiettivi dell'azienda nel suo insieme, valorizzando le competenze e le capacità di sviluppo di ogni individuo.

La definizione, comunicazione e valutazione degli obiettivi è gestita attraverso il Performance Manaqement System (PMS). Sulla base delle competenze e dei risultati conseguiti da ciascun collaboratore, il responsabile formula la valutazione delle performance,

indicando anche eventuali azioni di sviluppo e formazione da intraprendere per il potenziamento delle sue competenze. Questo diventa il punto cruciale per l'elaborazione dei piani di sviluppo individuali, dei percorsi di carriera e delle attività di formazione professionale. La creazione di competenze nei settori in cui opera il Gruppo richiede molti anni e la formazione, il tutoraggio e il "training on the job" sono attività promosse e praticate, nella consapevolezza della relazione positiva e imprescindibile tra performance aziendali e know-how dei dipendenti.

Nel 2006, il Gruppo ha inaugurato la Foundations Technology Academy (FTA) che gestisce attività di formazione in aula, online e sul campo, focalizzate su temi prevalentemente tecnici e professionali per il settore delle costruzioni e accessibile sia al personale interno sia ai clienti di divisione. Un'iniziativa simile, con un piano formativo di natura tecnica, è stata avviata anche per il mondo perforazioni con la creazione della Drillmec Academy (DTA), aperta sia ai dipendenti che ai clienti della divisione.

Allo scopo di promuovere iniziative di training finalizzate allo sviluppo di competenze trasversali e manageriali per tutto il Gruppo, anche attraverso nuove tecnologie e nuovi strumenti di comunicazione, è stata creata la Trevi Group Academy of Management (TGA). Il percorso offerto dall'Accademy è strutturato su quattro Pillar: Project Management, People Management, Client Management e Finance for non Financial People. Ciascun Pillar è suddiviso in moduli: ciò consente lo sviluppo di piani personalizzati sulla base delle competenze e del piano di sviluppo di ogni partecipante.

Le attività della TGA sono impostate sulla metodologia

cosiddetta "blended", che propone un mix di formazione e-learning, virtual team project work e formazione in aula con uno specialista a conclusione del percorso. Ciò favorisce il coinvolgimento di tutti i dipendenti, superando le distanze geografiche ed andando incontro alle esigenze di flessibilità e mobilità del Gruppo.

L'impegno per la salute e la sicurezza

Il Gruppo Trevi si impegna a promuovere la salute e la sicurezza sul posto di lavoro in tutte le attività aziendali, dotando i dipendenti e collaboratori, a seconda dell'attività svolta, di tutte le attrezzature idonee e necessarie per preservarli da qualsiasi rischio o pericolo per la loro integrità.

I rischi in materia di salute e sicurezza - significativi per i lavoratori dei cantieri e degli stabilimenti - sono differenziati in base alle mansioni svolte. La natura manuale di numerose lavorazioni, la presenza di macchinari il cui corretto utilizzo richiede competenze specifiche e, infine, la presenza di mansioni ripetitive e/o di routine la cui pericolosità può essere trascurata dal lavoratore, sono tra i fattori di rischio più significativi.

Considerata la natura internazionale del business del Gruppo, in relazione alla prevenzione di incidenti sul lavoro, un rischio significativo risulta essere l'implementazione di processi e procedure conformi agli standard locali vigenti.

Per rispondere e mitigare questi rischi, tutte le società della divisione Trevi e 5 società delle altre divisioni (Drillmec S.p.A., OJSC Seismotekhnika, Drillmec Inc., Watson Inc. e Soilmec UK) si sono dotate di un sistema di gestione di salute e sicurezza, spesso integrato con la tutela ambientale. A garanzia di un approccio omogeneo e sistematico nella gestione dei processi, tutte le società italiane hanno ottenuto la certificazione OHSAS 18001 (ad esclusione di Soilmec S.p.A. - per la quale tale sistema è in corso di implementazione e TreviFin) e le singole divisioni si sono dotate di specifici presidi. Inoltre, la divisione Trevi dispone di un piano di audit su base annuale, con lo scopo di monitorare la compliance in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro.

Tabella 11: Politiche HSE delle divisioni del Gruppo

TREVI

Certificazione OHSAS 18001

Trevi S.p.A. – sede legale ed operativa

Policy HSE

Dal 2013, la divisione Trevi ha approvato una HSE policy, "Corporate Responsibility Program for Health and Safety", valida integrato di salute, sicurezza. ambiente e qualità.

soilmeco

Certificazione OHSAS 18001

Soilmec S.p.A. ad oggi è in fase di implementazione del sistema di gestione per la certificazione OHSAS 18001

Policy HSE

Soilmec S.p.A. e PSM S.p.A., hanno deciso di adottare lo "Zero accidents" per tutte le controllate e che rap- target, che definisce un impegno presenta un sistema di gestione costante nel garantire un ambiente di lavoro protetto per i propri dipendenti.

Alcune società controllate si sono anche dotate di specifiche policy HSE per presidiare al meglio questi temi localmente, come ad esempio Watson Inc. (negli Stati Uniti) o Soilmec UK.

(10) 221 11/150

Certificazione OHSAS 18001

Drillmec S.p.A., e il sito produttivo in Bielorussia gestito da OJSC Seismotekhnika è certificato STB 18001 (equivalente locale della certificazione OHSAS 18001)

Policy HSE

Drillmec S.p.A., OJSC Seismotekhnika, e Drillmec Inc. negli Stati Uniti, si sono dotate di una "Occupational health and safety policy".

Petreven

Certificazione OHSAS 18001

Petreven S.p.A. e tutte le sue società controllate e attive nell'esercizio 2017

Policy HSE

Ad oggi, non è prevista nessuna Policy HSE.

Giornata Mondiale della sicurezza sul lavoro

Dal 2012, il Gruppo Trevi celebra il 28 aprile la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro per promuovere la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Questa campagna intende puntare i riflettori sui nuovi sviluppi in tema di salute e di sicurezza e sensibilizzare i lavoratori sui corretti comportamenti da tenere nel luogo di lavoro. In linea con questo approccio, ogni anno, viene pubblicato un poster e coniato uno slogan ad hoc. Nel corso della giornata, in ogni cantiere, ufficio ed officina vengono organizzati eventi, riunioni ed incontri dedicati. La celebrazione della giornata mondiale della sicurezza coinvolge più di 4.000 lavoratori Trevi nel mondo.

La formazione in materia di salute e sicurezza è un altro strumento fondamentale, la cui importanza è riconosciuta dallo stesso Codice Etico. La divisione Trevi organizza programmi ad hoc, come il "Safety Induction", un corso obbligatorio per tutti i lavoratori della durata di qualche ora e organizzato all'avvio del cantiere, mirato ad aumentare la consapevolezza sui rischi legati alle attività lavorative. Il programma è rivolto anche ai lavoratori assunti dalle agenzie del lavoro locali, una tipologia di collaboratore particolarmente a rischio, dato il diverso livello di preparazione su questi temi. La formazione HSE di divisione comprende inoltre sessioni di orientamento per i nuovi dipendenti, un corso di sicurezza base, un corso di sicurezza per Site Manager e Senior Manager e corsi di formazione locali organizzati da terze parti per il personale qualificato, che includono ad esempio corsi di primo soccorso e addestramento del personale per i sollevamenti.

Di seguito, nella Tabella 12 vengono riportate le ore di formazione totali su queste tematiche per l'intero Gruppo.

Ore medie di formazione
Unità 2016 2017
Ore medie
di formazione
persona 23.60 26.94

Tabella 12: Ore medie di formazione HSE

Lo spaccato relativo alle ore medie di formazione materia di sicurezza per divisione è fornita nelle seguenti tabelle: Tabella 15 per la divisione Trevi, Tabella 16 per la divisione Petreven, Tabella 17 per la divisione Soilmec e Tabella 18 per la divisione Drillmec. Petreven risulta essere la divisione che eroga il maggior numero di ore di formazione ai propri dipendenti (168,62 ore medie di formazione per dipendente), dati i rischi presenti per i lavoratori che operano nel settore Oil & Gas.

TREVI Ore medie di formazione
Unità 2016 2017
Ore medie
di formazione
persona 6,82 9,67

Tabella 15: Ore medie di formazione HSE per la divisione Trevi. Per questa divisione non è disponibile lo spaccato per genere e inquadramento.

Ore medie di formazione
-etreven Unità 2016 2017
Ore medie
di formazione
persona 156.81 168,62
Genere
Uomini h/persona 161.45 172,02
Donne h/persona 0 0

Tabella 16: Ore medie di formazione HSE per la divisione Petreven. Per questa divisione, non è disponibile lo spaccato per inquadramento.

soilmeco Ore medie di formazione
Unità 2016 2017
Ore medie
di formazione
h/persona 3,87 3.04
Genere
Uomini h/persona 3,85 3,08
Donne h/persona 4,09 2,83
Inquadramento
Dirigenti h/persona 6,24 6,53
Quadri h/persona 3,55 3,67
Impiegati h/persona 2,13 1,59
Operai h/persona 4.90 3,91

Tabella 17: Ore medie di formazione HSE per la divisione Soilmec.

Ore medie di formazione
LUMEC
AND STATE
Unità 2016 2017
Ore medie
di tormazione
h/persona 7,99 5,97
Genere
Uomini h/persona 9,30 7,01
Donne h/persona 1,13 0,58
Inquadramento
Dirigenti h/persona 2.22 2,82

Quadri h/persona 12,16 9.47 lmpiegati h/persona 3,05 0,50 Operai h/persona 10,94 8,90 Tabella 18: Ore medie di formazione HSE per la divisione

Drillmec. Il dato relativo alla formazione in materia HSE per la società Drillmec Spa è il risultato di una stima: le ore sono state ricavate riproporzionando in % sulla base del numero di impiegati e quadri.

Sempre sui cantieri, un importante strumento di sensibilizzazione è il "Safety Alert", una comunicazione interna con una spiegazione dettagliata degli incidenti verificatisi che viene inviata su base mensile ai coordinatori HSE. Un'ulteriore procedura formalizzata all'interno della "Corporate Responsibility Program for Health and Safety" della divisione Trevi, è il "Toolbox talk": con cadenza giornaliera o settimanale viene organizzata una breve riunione prima dell'inizio dell'attività lavorativa che prevede un confronto tra il supervisore e/o capocantiere e i lavoratori sui possibili rischi, gli incidenti verificatisi e i potenziali problemi legati all'attività svolta. La funzione HQSE di divisione, infine, monitora mensilmente i dati di salute e sicurezza sulle diverse commesse, così da individuare tempestivamente eventuali elementi di criticità.

La divisione Petreven invece affida il presidio di questi temi al sistema di gestione integrato certificato in

accordo ai requisiti dello Standard OHSAS 18001. Anche per quanto riguarda i rischi legati alla realtà degli stabilimenti produttivi, ossia per le divisioni Soilmec e Drillmec, la gestione di questi aspetti è affidata al sistema di gestione integrato e certificato.

A livello di Gruppo, nel 2017 si sono registrati 63 infortuni, di cui 5 in itinere. I relativi tassi sono riportati in Tabella 19 per il 2016 e Tabella 20 per il 2017. Nel conteggio degli infortuni non sono stati considerati gli infortuni minori che non hanno comportato giorni persi per i lavoratori (come ad esempio gli incidenti risolti tramite un primo soccorso in sito). Inoltre, sia per il 2016 che per il 2017 non si sono verificati casi di malattia professionale.

Oltre agli infortuni riportati sopra, si segnalano un incidente mortale avvenuto nel 2016 e uno nel 2017. Nel 2016 un operaio presso la società Galante SA in Colombia è stato coinvolto in un incidente provocato dalla caduta della gru che stava smontando. Nel 2017, un dipendente Soilmec Hong Kong presso un cantiere di Trevi Insaat ad Istanbul (Turchia), è stato coinvolto in un incidente mortale durante la riparazione di un guasto su una macchina Soilmec in funzione.

Indici infortunistici, malattie professionali e assenteismo 2016
TALIA EUROPA ASIA AFRICA OCEANIA AMERICA
INDICE DI: UOMIN DONNE UOMINI DONNE UOMINI DONNE DONNE DOMNE DOMNE DONNE UOMINI DONNE
Gravità 0.36 0 0 0 0 0 0 0.02 - 0 - 0,02 - 0,02 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0 - 0,10 - 0,10 - 0,10 - 0,10 - 0,00 -
Frequenza 16,25 16,25 10,0 1,200 1,200 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000
TASSO DI:
Assenteismo 5,30% 0,53% 0.66% 7,13% 0,00% 0,70%

Tabella 19: Indici infortunistici, malattie professionali e assenteismo 2016. Si segnala è stato calcolato utilizzando le ore lavorate invece che le ore lavorabili. Oltre alle società escluse dal perimetro di dati HSE è stato escluso anche il dato relativo al tasso di assenteismo di Seismotekhnika e il dato relativo al tasso di frequenza di Soilmec UK per l'Europa

Indici infortunistici, malattie professionali e assenteismo 2017
ITALIA EUROPA ASIA AFRICA OCEANIA AMERICA
INDICE DI: UOMINI DONNE UOMINI DONNE UOMNE DONNE DOMNE DOMNE DOMNE DONNE DONNE DONNE
Gravità 0,28 0 0,03 € 0 0,00 0 0,02 0 0,05 0.01
Frequenza 2017,06 - 0 0 - 1 /,69 - 0 - 0 - 0,52 - 0 - 0,43 - 0,43 - 0,43 - 0,43 - 0 - 0,43 - 0,43 - 2,29 - - 5,90
TASSO DI:
Assenteismo 4,55% 6,68% 0,69% 6,84% 0,10% 0,57%

Tabella 20: Indici infortunistici, malattie professionali e assenteismo 2017. Si segnala che il tasso di gravità è stato colcolato utilizzando le ore lavorate invece che le ore lavorabili. Oltre alle società escluse dal perimetro di dati HSE è stato escluso anche il dato relativo al tasso di frequenza di Soilmec UK per l'Europa

Trevi è presente in oltre 45 paesi e gestisce le proprie attività a stretto contatto con le popolazioni locali, in situazioni geograficamente e culturalmente eterogenee e spesso in scenari socio-politici delicati. Specialmente nei paesi dove la presenza dei cantieri Trevi è consolidata, il Gruppo svolge un ruolo attivo presso le comunità locali, fornendo un contributo allo sviluppo socio-economico del territorio che non si limita alla creazione di posti di lavoro ma implica relazioni di lungo termine con le comunità basate sul reciproco supporto.

aspetti sociali

Gli esempi più rilevanti sono le collaborazioni con gli enti locali per la realizzazione di programmi di sviluppo nelle comunità, come ad esempio "Social Value", un progetto nato per promuovere e sostenere a livello locale, nazionale e internazionale, iniziative di solidarietà principalmente a favore dei bambini. Durante i primi anni di attività, Social Value ha seguito direttamente oltre 50 progetti di solidarietà sul territorio. Si riportano di seguito i progetti più significativi che il Gruppo ha sostenuto nel corso del 2017.

Inoltre, il Gruppo è costantemente impegnato nel supporto di progetti a scopo sociale tramite donazioni alle organizzazioni impegnate sul territorio locale, nazionale e internazionale.

Nella Tabella 21 viene indicato l'investimento di Trevi in iniziative a scopo sociale.

Di seguito le collaborazioni più significative per gli anni 2016 e 2017:

  • A Cesena: supporto alla Fondazione Romagna Solidale, che riunisce le principali aziende del territorio per sostenere iniziative sociali sul territorio, e supporto alla Caritas nella fornitura di pasti.

  • Nel Centro Italia: contributi alle ricostruzioni nelle località colpite dal sisma.

  • In Colombia: supporto alla Fundacion Las Golondrinas, che sostiene più di 92.000 persone bisognose delle comunità di Bogotà, con particolare attenzione all'infanzia.

  • A Panama: donazione a Casa Esperanza, associazione che combatte il lavoro infantile fornendo servizi medici ed educativi ai più piccoli.

  • Nelle Filippine, supporto a diversi orfanotrofi dell'area di Makari City gestiti principalmente da suore.

  • In Argentina, collaborazione con Jardín Nuestra Señora del Valle nella costruzione di una nuova scuola dell'infanzia, l'unica struttura aperta tutto il giorno e gratuita nel distretto Bancalari (Buenos Aires).

Gli aggiornamenti delle iniziative relative al progetto Social Value sono riportate nell'apposita sezione del sito di Gruppo e pubblicate sul Journal di Gruppo, che viene pubblicato semestralmente sul sito web per comunicare tutti i risultati ottenuti e i progressi raggiunti.

INVESTIMENTO
Euro %
214.500 66,06%
53.500 16,48%
43.900 13,52%
8.800 2,71%
4.000 1,23%

Tabella 21: Investimento di Trevi in iniziative a scopo sociale.

Ricominciare da Erbil

Erbil era stata, tra 2014 e 2015, uno dei principali poli di attrazione di rifugiati di tutto l'Iraq, così come della Siria. Di questi, il 73% risiede al di fuori dei campi ufficiali, dando vita a un problema di integrazione sociale e lavorativa. Alla periferia di Erbil, la Fondazione AVSI ha aperto nell'aprile 2015 l'asilo "Casa del bambino".

Dal 2016, Trevi Group ha sostenuto questa struttura, che

ospita 150 bambini (di cui 7 con disabilità), sia cristiani che yazidi, che trovano non solo accesso alla formazione primaria, ma anche a un luogo sicuro e protetto dove stare insieme,

L'asilo ha inoltre assunto

8 insegnanti irachene, profughe, che grazie a questo lavoro contribuiscono ora al sostentamento delle loro famiglie e di famiglie amiche. Ma Trevi Group ha impegnato le sue risorse anche per avviare le attività di un centro di formazione linguistica e professionale, fondamentale per ampliare le possibilità lavorative dei profughi. Questo centro, grazie a corsi di lingua inglese, mira ad abbattere le barriere linguistiche e a promuovere il dialogo tra rifugiati e comunità ospitante.

Consorzio Romagna Iniziative

Romagna Iniziative è un Consorzio che riunisce alcune delle più importanti realtà imprenditoriali del territorio cesenate e romagnolo. Nato nel 1996 anche su input del Gruppo Trevi, il Consorzio di Romagna Iniziative s'impegna a valorizzare

progetti di interesse culturale e attività che coinvolgono i ragazzi in quasi tutte le discipline sportive: dal calcio al basket, dal rugby alla pallavolo, dalla scherma al pattinaggio Lo scopo del Consorzio è di contribuire al miglioramento del territorio in cui risiede. Alcuni numeri: oltre 10.000 i giovani del territorio romagnolo che praticano sport in società sostenute da Romagna Iniziative; oltre 40 le associazioni e gli eventi sportivi

sponsorizzati ogni anno dal Consorzio; oltre 20 i progetti culturali realizzati ogni anno grazie al contributo di Romagna Iniziative; oltre 30 i concerti e gli eventi ospitati ogni anno al Nuovo Teatro Carisport.

Mosul Dam Project for Social Progress

Trevi si è fatta leader e promotore del progetto "Mosul Dam Project for Social Progress" con lo scopo di ripristinare alcune strutture scolastiche di vario grado e livello nell'area della Diga di Mosul, fornendo inoltre materiale didattico agli studenti. Un'attività benefica che coinvolge centinaia di bambini, ragazzi e docenti, chiamati a studiare e lavorare, in edifici fatiscenti. Il Progetto Sociale prevede principalmente

la ristrutturazione delle aule, l'installazione di nuovi impianti di condizionamento e riscaldamento ed il rifacimento dei servizi igienici di 5 edifici scolastici. Attualmente sono in via di completamento le 17 aule, gli uffici ed i bagni di una scuola elementare con circa 400 studenti. In questo caso specifico, per la sicurezza dei bambini, si è inoltre reso necessario reinstallare qli impianti elettrici. Il Gruppo si è inoltre

impegnato nella ricostruzione di un campo da calcio per i bambini della comunità locale.

Il rispetto dei diritti umani

Il Gruppo Trevi è consapevole che il rispetto dei diritti umani sia un tema fondamentale, soprattutto per le aziende che operano a livello internazionale e a stretto contatto con paesi caratterizzati da scenari socio-politici complessi e nei quali i diritti dei lavoratori e le prassi gestionali dei partner non sono sempre regolamentati da normative equivalenti a quelle italiane. Ad oggi, il Gruppo non ha elaborato una politica formalizzata e condivisa da tutte le divisioni per la gestione della propria catena di fornitura e la tutela dei diritti umani. Rischi considerati come residuali in relazione a questi temi riguardano la gestione delle relazioni di sub-appalto - ad oggi non valutato come materiale né nelle divisioni del settore Fondazioni né nell'Oil & Gas – e l'impiego di lavoratori sul mercato locale, gestito tramite agenzie di recruiting in loco.

l principi di legalità e dignità ed uguaglianza espressi dal Codice Etico, così come la scelta di partner di comprovata affidabilità per quanto riguarda la gestione dei lavoratori locali e dei fornitori, sono gli elementi su cui il Gruppo si basa per la mitigazione di questi rischi. Particolarmente rilevante per Trevi è la relazione che viene instaurata con i propri fornitori, che si traduce in sistemi di gestione della qualità certificati e procedure di selezione e monitoraggio delle loro performance, gestite in autonomia dalle diverse società. Tutte le società controllate selezionano partner che condividono gli stessi valori di qualità e affidabilità che ispirano la condotta aziendale

Le società del Gruppo si riforniscono da 11.676 fornitori, che corrispondono a circa il 60% del volume degli acquisti. Per quanto riguarda gli acquisti di propria competenza le società del Gruppo si riforniscono localmente, il numero di fornitori è quindi più elevato in corrispondenza dei paesi dove si trovano le commesse più significative: in ordine di rilevanza si trovano in Italia (3.881), Stati Uniti (3.133), Argentina (1.026), Emirati Arabi (490) e Nigeria (330). In fase di selezione di nuovi fornitori, viene attivato un processo di qualifica che può prevedere visite in sito e revisione documentale, e includere requisiti relativi al rispetto di norme cogenti sulla salute e sicurezza dei lavoratori, i diritti sul lavoro e le norme ambientali. Tali società dispongono inoltre di un sistema di vendor rating per la misurazione della performance dei fornitori che viene periodicamente aggiornato e che implica anche la realizzazione di audit. Ad oggi, le società non effettuano assessment relativi ad impatti sociali negativi lungo la catena di fornitura.

Per quanto riquarda i dipendenti e lavoratori, il Gruppo Trevi si impegna a rispettare la dignità personale e creare un ambiente di lavoro caratterizzato dall'assenza di discriminazioni razziali, culturali, ideologiche, sessuali, fisiche, morali, religiose o di altra natura e di offrire a tutti i dipendenti e collaboratori pari opportunità a parità di condizioni. A tutti i lavoratori sono garantiti gli stessi diritti, indipendentemente dalla sede di lavoro, e come esplicitato nella Procedura di Assunzione del Gruppo Trevi è vietata ogni forma di discriminazione. Si segnala che negli esercizi 2016 e 2017 non si sono registrati episodi di discriminazione. Per quanto riguarda il rischio di violazione dei diritti umani da parte di fornitori e subappaltatori, ad oggi non è un aspetto su cui il Gruppo effettua assessment, né interni né su fornitori.

Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale

Introduzione

Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo, ivi incluse le controllate Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec S.p.A., si trovano da tempo in una situazione di tensione finanziaria e patrimoniale, che comporta significative incertezze in relazione alla continuità aziendale. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, e, dall'altro, di identificare le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio, nonché lo stato di attuazione e la ragionevole pro babilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, oggi esiste un percorso concordato approvato dagli amministratori e condiviso dai principali azionisti, lungamente discusso e negoziato con i principali stakeholder che, laddove attuato nei termini previsti, appare ragionevolmente idoneo a consentire alla Società e al Gruppo di superare l'attuale situazione di crisi e, subordinatamente all'attuazione del Piano (come infra definito), di raggiungere target economico-finanziari e patrimoniali adeguati al proprio settore di mercato.

Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione

Si ricorda che a partire dall'esercizio 2016, la Società ed il Gruppo hanno registrato un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari e, dal secondo semestre del 2016, l'andamento dei principali indicatori economico-finanziari e dei flussi di cassa prospettici ha fatto emergere una situazione di difficoltà finanziaria che, come si dirà nel prosieguo, ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo. In ragione della suesposta situazione di tensione finanziaria, che peraltro ha interessato tutto il comparto di riferimento, la Società ha preso atto del fatto che non sarebbe stata in grado di rispettare, alle relative date di verifica (che cadevano nel corso dei primi mesi del 2017), i parametri finanziari (cc.dd. covenant) previsti da alcuni dei contratti di finanziamento a medio e lungo termine e dal prestito obbligazionario. Per tali ragioni, nel corso del mese di febbraio 2017 la Società ha inviato alle banche finanziatrici e ai hondholder richieste di waiver in relazione all'obbligo di rispettare i suddetti parametri finanziari. Tali waiver sono stati concessi, rispettivamente, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2017.

In tale contesto, la Società, anche per conto di altre società del Gruppo, ha manifestato alle principali banche finanziatrici del Gruppo, nel corso di alcuni incontri plenari e/o attraverso interlocuzioni bilaterali, la necessità di adottare una manovra finanziaria finalizzata alla

rimodulazione del proprio indebitamento finanziario in linea con la situazione del Gruppo e con i flussi di cassa previsti.

Pertanto, il 19 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nell'ambito di più ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business del Gruppo TREVI e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha deliberato di sottoporre alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill sino al 31 dicembre 2017, volta a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di riorganizzazione del settore Oil&Gas.

Nel corso del medesimo esercizio, l'ulteriore contrazione degli ordini, in particolare nel settore Oil&Gas (cui si è associata la cancellazione di una commessa molto rilevante con il cliente YPFB in Bolivia), ha comportato il perdurare e l'aggravarsi delle criticità legate alla situazione finanziaria della Divisione Drillmec e (anche se in misura minore) del resto del Gruppo.

Nel contesto sopra descritto il Gruppo ha dovuto porre in essere, anche su richiesta degli istituti di credito, alcune azioni immediate, quali, oltre alla richiesta di standstill di cui sopra, l'elaborazione di un forecast per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021, che prevedeva, tra l'altro, una politica di contenimento dei costi attraverso interventi mirati, al fine di interrompere le tendenze negative in atto e porre in essere iniziative di riequilibrio della situazione economica e finanziaria. E stata, inoltre, rafforzata la struttura organizzativa e manageriale del Gruppo e sono state poste in essere azioni volte alla ridefinizione del modello di controllo.

Sempre nel corso del 2017, la Società ha inoltre conferito:

· mandato ad un "advisor finanziario" di assistere il Gruppo nella richiesta agli istituti bancari di supporto finanziario attraverso il mantenimento delle linee di credito ed una moratoria nei rimborsi dei finanziamenti:

· mandato ad un "advisor industriale" di assistere il Gruppo nella predisposizione di un nuovo piano industriale;

· mandato a un "advisor legale" di assistere il Gruppo nelle negoziazioni dei termini contrattuali con gli istituti bancari finalizzate alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario.

Gli istituti di credito finanziatori hanno anch'essi richiesto, e il Gruppo ha provveduto ad ottemperare a questa richiesta, la nomina di un legale delle banche finanziatrici al fine di assisterli nelle suddette negoziazioni, nonché la nomina di un advisor finanziario di loro gradimento al fine di valutare il contenuto delle proposte finanziarie formulate dalla Società e dai suoi advisor, nonché di formulare proposte per conto delle banche finanziatrici.

Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici per la sottoscrizione di un accordo di standstill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle medesime e continuando a ricevere dalle banche finanziatrici il supporto necessario alla copertura del proprio fabbisogno finanziario per il periodo necessario. La proposta di standstill avanzata agli istituti consisteva, in estrema sintesi in: (i) una sospensione dell'applicazione delle previsioni dei contratti di finanziamento che potessero determinare la scadenza, la risoluzione, il recesso, la decadenza dal beneficio del termine ovvero l'"accelerazione" (comunque definita)

degli obblighi di rimborso a carico delle società del Gruppo in consequenza della situazione di crisi economico-finanziaria, (ii) una sospensione ovvero una moratoria degli obblighi di pagamento degli importi in linea capitale nei confronti delle banche finanziatrici (fermo restando l'obbligo di corrispondere gli interessi, i corrispettivi e le commissioni contrattualmente dovuti) in scadenza a partire dal 19 maggio 2017; e (iii) la conferma delle linee di credito esistenti e il mantenimento delle linee di credito e degli affidamenti esistenti in linea con quanto utilizzato dal Gruppo alla data del 31 marzo 2017.

Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto alla Società una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR si è incentrata principalmente su quattro macro aree: (i) Analisi e Sensitivity del Piano Industriale, (ii) Analisi Fiscale, (iii) Analisi sui Dati Storici, e (iv) Technical Review sulla gestione delle commesse. L'IBR ha riguardato sia le singole Divisioni che compongono il Gruppo Trevi, sia tutti gli aspetti riguardanti il consolidato

L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario in linea con il piano industriale.

Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha dunque approvato, in data 31 agosto 2017, il forecast dell'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale di Gruppo per il periodo 2017-2021.

Inoltre, il Consiglio in data 29 settembre 2017 ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2017, sul quale KPMG S.p.A., revisore legale della Società, ha emesso una relazione di revisione limitata contenente una conclusione

senza rilievi sul bilancio consolidato semestrale abbreviato. La relazione di revisione limitata contiene inoltre un richiamo di informativa in merito all'applicazione del presupposto della continuità aziendale illustrato dagli amministratori nella nota "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".

Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono prosequite nei mesi successivi, durante i quali tuttavia sono emersi alcuni significativi scostamenti rispetto al piano industriale 2017-2021 e alle relative previsioni dei dati economico-finanziari, con ricadute sulla tenuta/realizzabilità dello stesso. Ciò ha evidentemente influito anche sulla possibilità di concludere celermente accordi con le banche finanziatrici, le quali hanno richiesto, prima di considerare l'adesione a una possibile manovra, di avere una maggiore visibilità sui dati economico-finanziari e sulle prospettive industriali e gestionali della società e del Gruppo.

In data 13 novembre 2017, pertanto, il Consiglio di Amministrazione della Società ha rinviato l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso alla luce delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill, e dunque della consequente impossibilità di verificare il presupposto della continuità aziendale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione della Società ha, altresì, evidenziato la necessità di implementare, nel contesto della manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della Società e del Gruppo Trevi. Il

Consiglio ha inoltre investito i competenti organismi di governance del compito di identificare entro breve termine una figura manageriale di adeguato standing cui potesse essere affidata la responsabilità di Chief Restructuring Officer ("CRO").

In data 18 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la nomina per cooptazione – ai sensi dell'articolo 2386 del codice civile – del Dott. Sergio lasi, cui sono state attribuite la carica di CRO, nonché le deleghe operative per (i) l'analisi, strutturazione e negoziazione della suddetta operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario della Società e del Gruppo, e (iii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banche finanziatrici e della connessa manovra finanziaria. Il Consiglio, nel prendere atto del perdurare, allo stato, delle incertezze già segnalate al mercato, ha conseguentemente deliberato di posticipare ulteriormente l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso.

Successivamente, in considerazione di alcune analisi di sensitivity nel frattempo svolte sul piano industriale 2017-2021, nonché alla luce dei dati preliminari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e dei primi dati relativi all'esercizio 2018, la Società ha ritenuto opportuno svolgere un ulteriore e definitivo approfondimento sul piano industriale, con il contributo di un consulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici.

Nel corso dei primi mesi del 2018, il management della Società, con la supervisione e sotto il coordinamento del CRO, ha altresì avviato interlocuzioni con diversi potenziali investitori interessati all'acquisizione di tutta o parte delle società operanti nel settore Oil&Gas del Gruppo Trevi.

In tale contesto, il 27 aprile 2018, alla luce della prosecuzione delle interlocuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill e in considerazione della necessaria definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 e della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017, in precedenza prevista per il 30 aprile 2018.

Sempre nel corso del mese di aprile il CRO, con il supporto del management nonché degli advisor legali e finanziari incaricati, ha avviato alcune interlocuzioni relativamente alla possibile operazione di rafforzamento patrimoniale. Tali interlocuzioni hanno riguardato, oltre che le banche finanziatrici, sia potenziali soggetti terzi interessati a effettuare un intervento di investimento per il salvataggio del Gruppo, sia i principali azionisti della Società. All'esito di tali interlocuzioni, la Società ha altresì ricevuto alcuni preliminari riscontri e manifestazioni di interesse, nonché alcune preliminari offerte. In particolare, sono state presentate due offerte vincolanti, una da parte di Bain Capital Credit ("BCC") e l'altra da parte di Sound Point Capital, e una manifestazione di interesse da parte del fondo Quattro R. Le prime due offerte, quella di BCC e quella di Sound Point Capitale, si basavano essenzialmente sulla concessione di un prestito super senior e su una ripatrimonializzazione attraverso la conversione dei crediti delle banche in strumenti finanziari partecipativi della Società, mentre l'ipotesi di Quattro R ravvisava la necessità di un forte aumento di capitale riservato, al fine di dotare Trevifin di sufficienti mezzi patrimoniali e finanziari migliorando la posizione finanziaria del Gruppo. Tale ultima offerta preliminare, tuttavia, è stata successivamente ritirata da Quattro R, che ha comunicato la propria intenzione di non ritenere sussistenti le condizioni per la prosecuzione delle trattative.

In data 17 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo aver approfonditamente valutato le offerte pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici e dopo aver preso atto del ritiro della manifestazione di interesse presentata da Quattro R, ha ritenuto che, tra le offerte pervenute da terzi investitori, quella preferibile fosse quella presentata da BCC, e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima per una possibile operazione avente ad oggetto l'indebitamento complessivo del Gruppo Trevi. In data 30 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di affidare al CRO il mandato a definire i termini dell'esclusiva con BCC, nonché a sottoporre ai principali creditori la proposta dallo stesso formulata, che si fondava sulla concessione alla Società di un finanziamento c.d. "supersenior" finalizzato al rimborso di una parte dell'indebitamento in essere e al sostegno del piano industriale nonché su una parziale conversione del debito residuo, senza ricorso a un aumento di capitale. Il Consiglio ha, altresì, affidato al CRO il compito di verificare con le banche finanziatrici la percorribilità della soluzione proposta da BCC.

Nonostante la positiva prosecuzione delle trattative con BCC, in considerazione delle incertezze che erano comunque connesse con l'ipotesi di operazione presentata da quest'ultima e della possibilità che la stessa fosse approvata dalle banche, il Consiglio di Amministrazione ha altresì ritenuto prudente che, in contemporanea, venissero esaminate ipotesi di operazioni alternative cc.dd. "stand-alone", che non prevedessero cioè il necessario coinvolgimento di soggetti terzi ma che fossero rivolte esclusivamente agli attuali stakeholder (banche e azionisti) della Società. Tali operazioni sarebbero state, logicamente e funzionalmente, strettamente connesse ad un aumento di capitale. Pertanto, nella medesima sede il Consiglio di Amministrazione

ha altresì deliberato di sottoporre all'approvazione di una convocanda Assemblea Straordinaria della Società la proposta di attribuzione agli amministratori - ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile - della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, sino a euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di euro 150 milioni).

Infatti, il ricorso alla delega prevista dall'articolo 2443 del codice civile ha dotato il Consiglio della facoltà di aumentare il capitale sociale, con modalità e in tempi ragionevolmente flessibili, onde far fronte alle possibili eventuali esigenze o poter trarre beneficio dalle opportunità che si fossero manifestate, sia nell'ambito della possibile operazione con BCC, sia qualora vi fosse stata l'esigenza di ricorrere a soluzioni alternative di intervento a sostegno della Società.

Sempre in tale data, il Consiglio ha infine deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti:

  1. l'eliminazione del valore nominale delle azioni; e

  2. la modifica all'articolo 23 dello statuto della Società per eliminare il vincolo all'organo amministrativo di ottenere la preventiva autorizzazione dell'Assemblea ordinaria per le seguenti operazioni: (a) cessione di un ramo o dell'unica azienda; (b) acquisto di un ramo d'azienda o dell'unica azienda; (c) affitto di un ramo o dell'unica azienda; e (d) conferimento di un ramo o dell'unica azienda.

In data 8 giugno 2018, la Società ha sottoscritto un accordo di esclusiva con BCC, valido sino alla data del 16 luglio 2018, in relazione alla prospettata operazione rafforzamento patrimoniale.

Più in dettaglio, la preliminare proposta formulata da BCC prevedeva la concessione alle controllate Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. di un prestito supersenior di ammontare pari ad euro 150 milioni con rimborso bullet

a quattro anni. La nuova finanza, da erogarsi nell'ambito di un accordo di ristrutturazione stipulato ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942 ("Legge Fallimentare" o "LF"), avrebbe dovuto essere utilizzata per il sostegno del piano industriale e il rimborso parziale dell'indebitamento finanziario in essere. La restante quota dell'indebitamento avrebbe dovuto essere oggetto di consolidamento in linea con il piano, stralcio e/o conversione in strumenti finanziari. La concessione del prestito sarebbe stata subordinata al verificarsi di alcune condizioni, tra le quali: la stipulazione dell'accordo di standstill con le banche finanziatrici e, più in generale, il raggiungimento di un accordo con i principali creditori finanziari sui termini della manovra, l'evoluzione manageriale e il completamento con esito positivo dell'attività di due diligence avviata da BCC.

In data 11 giugno 2018, in esecuzione della citata delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018, è stata convocata l'Assemblea degli Azionisti per il giorno 27 luglio 2018 alle ore 11.00, in prima convocazione e, occorrendo, il giorno 30 luglio 2018 in seconda convocazione.

Alla luce delle incertezze conseguenti sia alla prosecuzione delle interlocuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill, sia alla definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale e delle trattativa con BCC, in data 14 giugno 2018 la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017, della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017 e del rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.

BCC ha quindi sottoposto alla Società una richiesta di estensione del periodo di esclusiva fino al 31 luglio 2018, che è stata accettata in data 24 luglio 2018, e

che ha condotto alla formulazione da parte di BCC medesima di un'offerta vincolante concernente il possibile intervento nell'operazione di rafforzamento patrimoniale sottoposta a un termine di accettazione sino al 10 agosto 2018 e con relativa proroga del periodo di esclusiva fino al 31 ottobre 2018.

In considerazione delle numerose condizioni sospensive dell'offerta, inclusi il raggiungimento di un accordo con le banche finanziatrici e con l'azionista di controllo, anche con riferimento alla futura governance della Società (segnatamente alla recisa discontinuità manageriale), nonché di alcuni elementi meritevoli di ulteriore approfondimento, il Consiglio di Amministrazione, in data 26 luglio 2018, ha dato mandato al CRO di esplorare con l'assistenza degli advisor della Società i margini di miglioramento della stessa, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l'estensione dell'esclusiva e la prosecuzione delle trattative, anche con le banche finanziatrici e i principali azionisti.

Il Consiglio ha anche preso atto dello stato di avanzamento delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la sottoscrizione dell'accordo di standstill, approvandone il testo nella sua versione sostanzialmente definitiva e conferendo al CRO i poteri per la sua sottoscrizione.

Avuto anche riguardo ai termini stabiliti nell'ambito del previsto accordo di standstill e alla sospensione già attuata dalla Società del pagamento degli interessi sui debiti a medio-lungo termine nei confronti delle banche finanziatrici, il Consiglio di Amministrazione ha altresì stabilito di sospendere il pagamento degli interessi del prestito obbligazionario emesso in data 28 luglio 2014, del valore nominale di complessivi euro 50 milioni, a partire dalla rata di interessi in scadenza il 30 luglio 2018.

In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di

Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A., riunita in seconda convocazione, ha pertanto adottato su proposta del socio Trevi Holding una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 - su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso – come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese - di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla data della deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il numero di nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".

In virtù della approvata deliberazione assembleare, nel

corso del mese di agosto del 2018, ed in particolare il giorno 10, le società del Gruppo Trevi interessate hanno definito un accordo di standstill con le banche finanziatrici ed hanno avviato la procedura di raccolta delle sottoscrizioni per adesione delle numerose banche finanziatrici del Gruppo Trevi parti dell'accordo. L'efficacia dell'accordo era subordinata all'accettazione per adesione, entro il 15 settembre 2018, da parte di un numero di creditori finanziari rappresentativi di almeno il 93% dell'indebitamento complessivo vantato nei confronti del Gruppo Trevi dalle banche finanziatrici di cui era prevista l'adesione all'accordo stesso.

Il medesimo accordo veniva proposto alle banche finanziatrici sul presupposto dell'implementazione della manovra finanziaria e di rafforzamento patrimoniale in allora allo studio, comprensiva della parte relativa all'aumento di capitale delegato ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ. ai termini e alle condizioni di cui all'atto di rettifica del 7 agosto 2018. Le banche finanziatrici hanno dunque riposto il loro ragionevole affidamento sulla celere realizzabilità della citata manovra, comprensiva dell'aumento di capitale, come tali richiamati anche nell'accordo di standstill.

Sempre in data 10 agosto 2018 BCC ha concesso alla Società un'estensione del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante presentata sino al 14 settembre 2018, al fine di permettere alle parti di completare le valutazioni in corso e di proseguire le discussioni ancora in atto sui termini di detta proposta. Trevifin ha, da parte sua, accettato di estendere l'esclusiva, precedentemente concessa a BCC per la negoziazione della suddetta offerta, sino alla medesima data del 14 settembre 2018.

Nonostante le articolate e complesse trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo, alla scadenza del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante (14 settembre 2018) la Società ha comunicato a BCC la propria decisione di non aderire alla suddetta offerta. Infatti, l'operazione delineatasi ad esito delle interlocuzioni con tale possibile terzo investitore, anche alla luce di alcune modifiche proposte rispetto ai termini originariamente ipotizzati. In particolare, nell'offerta rivisitata da BCC I'importo del finanziamento super senior era stato ridotto e suddiviso in tranche, la seconda delle quali erogabile solo al verificarsi di determinati presupposti, pur prevedendo un pacchetto di garanzie completo sin dall'inizio. Tale finanziamento, inoltre, non avrebbe più potuto essere utilizzato, nemmeno in parte, al fine di offrire un parziale rimborso agli istituti di credito, rendendo l'offerta stessa meno appetibile per questi ultimi (la cui approvazione era chiaramente una condizione di riuscita dell'operazione). L'offerta era infine soggetta a numerose condizioni sospensive il cui verificarsi era incerto. Pertanto, tale offerta si è rivelata non adeguata e non corrispondente agli obiettivi identificati dal Consiglio di Amministrazione, rendendo incerto il raggiungimento dei target finanziari e patrimoniali individuati dalla Società e finalizzati a consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della stessa e del Gruppo, sia in ragione della prevedibile difficoltà di far approvare alle banche finanziatrici l'offerta da ultimo formulata dal terzo investitore. Il Consiglio ha ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle

La Società ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri attuali stakeholder). Tale operazione avrebbe necessariamente comportato, anche tenuto conto dell'esito dell'Assemblea Straordinaria tenutasi in data 30 luglio 2018, un aumento di capitale riservato in opzione agli azionisti e la contestuale conversione

di parte dell'indebitamento finanziario del Gruppo in strumenti finanziari, sulla cui natura si sarebbe dovuto raqqiungere un accordo con le banche chiamate a convertire.

Nei giorni immediatamente successivi, ed in particolare in data 17 settembre 2018, la Società – sul presupposto della manovra basata su un aumento di capitale delegato al consiglio di amministrazione - ha ricevuto formale conferma dell'intervenuta efficacia dell'accordo di standstill, in ragione dell'adesione allo stesso da parte di un numero di creditori finanziari nella percentuale suindicata. L'accordo di standstill, funzionale a consentire alla Società di portare avanti le interlocuzioni in corso con i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento complessivo secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:

i) la concessione di una moratoria degli obblighi di pagamento degli importi in linea capitale relativi ai finanziamenti a medio-lungo termine concessi al Gruppo Trevi, sino al 31 dicembre 2018 nonché, relativamente alla sola Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A., una moratoria sugli interessi che matureranno sui finanziamenti a medio-lungo termine;

ii) il mantenimento delle linee di credito a breve termine esistenti entro il limite degli importi attualmente utilizzati per Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A. e le altre società del Gruppo Trevi operanti nel settore delle fondazioni; e

iii) la possibilità di effettuare nuovi utilizzi per cassa e per firma a valere sulle linee di credito esistenti confermate nell'ambito dell'accordo al fine di far fronte alle esigenze di liquidità e di sostenere lo sviluppo del business nei mercati nazionali e internazionali in cui il Gruppo opera.

Sul presupposto e nelle more della definizione della

manovra di rafforzamento patrimoniale, comprensiva dell'esecuzione della delega al consiglio di amministrazione ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ., sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.

In data 8 ottobre 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, su proposta del CRO e tenuto conto delle indicazioni preliminari ricevute dai principali azionisti della Società e dalle banche finanziatrici, ha approvato all'unanimità le linee quida dell'ipotesi di manovra alternativa di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento, che includevano inter alia:

i) un aumento del capitale sociale per euro 130 milioni, da liberarsi con pagamento in denaro da offrire in opzione agli azionisti, avvalendosi dei poteri conferiti dall'Assemblea Straordinaria degli azionisti del 30 luglio 2018 ai sensi dell'articolo 2443 codice civile; e

ii) la conversione di crediti vantati dalle banche finanziatrici nei confronti della Società e delle altre società del Gruppo Trevi per euro 250 milioni in azioni (o eventualmente, ove accettati, in strumenti finanziari) e il riscadenziamento dei crediti residui,

il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della LF (l'"Accordo di Ristrutturazione"),

Il Consiglio di Amministrazione ha, pertanto, dato mandato al CRO di avviare immediatamente la negoziazione con le banche finanziatrici per la definizione delle modalità dei termini e delle condizioni finali della manovra finanziaria, incluso il tasso di conversione dei crediti nonché le caratteristiche e i diritti spettanti agli strumenti finanziari destinati alle banche finanziatrici in sede di conversione, con l'obiettivo di addivenire alla definizione di un'intesa.

Quanto alla dismissione delle società del Gruppo Trevi operanti nel settore Oil&Gas, in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group") per l'acquisizione delle società del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. (la "Dismissione Oil&Gas").

Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di potenziali acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione della Società ha ritenuto che, considerando le manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute da operatori finanziari o industriali potenzialmente interessati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MEIL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società, anche nella prospettiva della continuità del business, elemento essenziale per preservare il valore della Divisione.

L'offerta di MEIL Group prevede una valorizzazione delle società e degli asset parte della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi basata su un equity value di euro 140 milioni, assumendo: (a) l'assenza di indebitamento finanziario; e (b) un valore del working capital non inferiore a quello rilevato al 30 settembre 2018. Tale valorizzazione è peraltro soggetta ad alcuni aggiustamenti prezzo pre-closing finalizzati a riflettere nell'equity value definitivo gli effetti negativi sulla valorizzazione della Divisione eventualmente derivanti dal verificarsi di alcuni eventi quali, ad esempio, una riduzione del valore di riferimento del capitale circolante delle società della Divisione Oil&Gas (con un cap fissato al 10% del prezzo proposto) ovvero l'esistenza, alla data del closing, di indebitamento finanziario o, ancora, il verificarsi di leakage (per tali intendendosi pagamenti effettuati dalle società della Divisione Oil&Gas a favore delle altre società del Gruppo Trevi). L'esecuzione dell'operazione è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, usuali per questo tipo di operazioni, tra cui la sottoscrizione, il deposito e l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis LF, nonché il mancato avveramento di eventi significativamente negativi.

Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, preso atto che l'accettazione dell'offerta ha comportato una rilevante svalutazione del valore di carico delle partecipazioni e dei crediti finanziari nei confronti delle società facenti parte della Divisione Oil&Gas, nonché delle necessarie svalutazioni degli altri asset immateriali conseguenti ai prevedibili risultati del test di impairment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione del patrimonio della Società al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile.

In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l'"Operazione").

In particolare, il Piano, che assume che l'Operazione si perfezioni nel corso dell'esercizio 2019, è basato su quattro elementi essenziali:

(a) la concentrazione prospettica delle attività del Gruppo in aree geografiche caratterizzate da alti livelli di crescita e da margini interessanti, nonché, al contempo, da un limitato livello di rischio posizionamento del Gruppo;

(b) concentrazione del portafoglio su lavori e prodotti ad elevata complessità e marginalità;

(c) ottimizzazione del footprint commerciale e operativo; e

(d) implementazione di processi standard per massimizzare il controllo delle società del Gruppo.

Il Piano prevede in particolare per le Divisioni Trevi e Soilmec – anche all'esito e per effetto dell'Operazione – il ritorno, entro il periodo considerato, a livelli di ricavi e marginalità comparabili a quelli raggiunti precedentemente all'insorgere delle difficoltà finanziarie, facendo leva sul riconosciuto posizionamento di tali Divisioni nel settore costruzioni e fondazioni speciali; nonché, per effetto della manovra, il raggiungimento entro il 2020 dei target patrimoniali e finanziari individuati come adeguati (anche alla luce di quelli dei principali competitor) dal Consiglio di Amministrazione, ovverosia un rapporto tra indebitamento ed EBITDA non superiore a 3x e un rapporto tra indebitamento e patrimonio netto pari a 1:1.

All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici (e in particolare, a seguito delle comunicazioni ricevute dai consulenti queste ultime in data 2 ottobre e 14 dicembre 2018, nelle quali venivano ipotizzati i termini di massima intorno ai quali vi sarebbe potuto essere un consenso delle banche finanziatrici all'operazione), da un lato, e i principali azionisti della Società, Trevi Holding S.E. ("Trevi Holding"), FSI Investimenti S.p.A. ("FSI") e Polaris Capital Management LLC, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti della Società ("Polaris" e, congiuntamente a FSI, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:

(i) un aumento di capitale per cassa per euro 130 milioni, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, codice civile; e

(ii) un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici da liberarsi mediante la conversione di una parte dei crediti vantati nei confronti della Società e di sue controllate per un importo che, a tale data, anche sulla base delle sopra citate comunicazioni ricevute dagli advisor delle banche, era stato identificato in ca. euro 310 milioni in azioni ordinarie della Società di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA. Si precisa che le banche finanziatrici, cui pure l'opzione era stata reiteratamente sottoposta, hanno ritenuto di accettare la citata conversione esclusivamente a fronte dell'emissione di azioni ordinarie, e non di cc.dd. strumenti finanziari partecipativi (ai sensi dell'art 2346, sesto comma c.c.), in quanto di più semplice liquidazione in un'ottica di recovery dei relativi crediti. Peraltro, l'operazione così strutturata ha comportato la disponibilità delle banche finanziatrici a convertire in equity un ammontare maggiore di crediti, da ciò derivando, sulla base del rapporto di conversione, uno stralcio implicito di circa Euro 240 milioni.

l Soci Istituzionali hanno a tal fine formalmente confer mato al Consiglio di Amministrazione che assumeranno l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni (come di seguito meglio precisato), a sottoscrivere la quota di aumento di capitale per cassa di loro spettanza in virtù dei rispettivi diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato fino all'importo di massimi euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi euro 77,4 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della resi dua quota di aumento di capitale per cassa pari a euro 52,6 milioni verrebbe garantita, in caso di inoptato, da un consorzio di garanzia organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'ambito dell'aumento di capitale a loro riservato e da liberarsi

mediante conversione di crediti. Gli impegni assunti dai Soci Istituzionali con riferimento all'attuazione, alla sottoscrizione e al versamento dell'aumento di capitale per cassa sono oggi regolati dall'accordo di investimento che sarà sottoscritto prima della firma dell'Accordo di Ristrutturazione da parte di questi ultimi e della Società, e che disciplina altresì i principi relativi alla governance della Società (l'"Accordo di Investimento").

Detto aumento di capitale riservato, come detto da sottoscriversi tramite l'utilizzo in compensazione di complessivi euro 284 milioni di crediti - eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione della residua quota di inoptato dell'aumento di capitale per cassa – verrebbe realizzato secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante attribuzione alle banche finanziatrici di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazioni di esse, in ragione dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni euro 4,5 di crediti convertiti.

Ciascuno degli impegni dei Soci Istituzionali è condizionato al verificarsi di diverse circostanze che, oltre alle condizioni cui sono normalmente soggetti questo tipo di impegni, includono, fra l'altro, il completamento della Dismissione Oil&Gas e il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione da sottoporre ad omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis LF di gradimento di tutte le parti coinvolte avente ad oggetto i diversi elementi necessari per l'attuazione dell'Operazione, tra cui la definizione degli accordi sul trattamento dell'indebitamento bancario residuo a seguito della conversione e alla eventuale nuova finanza necessaria per sostenere il Piano, nonché i nuovi principi di governance della Società e delle altre principali società del Gruppo che garantiscano una gestione professionale e indipendente. In particolare, l'azionista FSI ha subordinato il proprio impegno a che, all'esito dell'Operazione, nessun azionista giunga a detenere una partecipazione di controllo nella Società.

Nelle more dei processi deliberativi delle banche finanziatrici e della definizione dei testi contrattuali, la Società ha chiesto alle banche finanziatrici stesse di estendere il termine di efficacia dell'accordo di standstill in scadenza il 31 dicembre 2018 sino a tutto il periodo necessario per la sottoscrizione degli accordi definitivi, nonché di astenersi dal chiedere il rimborso dell'indebitamento finanziario e mantenere l'attuale operatività delle linee di credito per cassa e per firma.

Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto del verificarsi dei presupposti di cui all'articolo 2447 codice civile per effetto dell'accettazione dell'offerta presentata da MEIL Group per l'acquisizione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, il Consiglio di Amministrazione aveva, altresì, dato mandato al Presidente e al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione dell'Assemblea degli azionisti per i provvedimenti di competenza e di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente l'Accordo di Ristrutturazione, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, valeva a dire entro il mese di aprile 2019.

La manovra oggetto di approvazione da parte del Consiglio prevedeva, inoltre, una possibile ristrutturazione del prestito obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 – 2019», per un valore di emissione di euro 50 milioni, rispetto alla quale è stato condotto un sondaggio di mercato con alcuni tra i principali detentori e che è stato sottoposto all'approvazione dell'assemblea degli obbligazionisti in tempo utile per la definizione dell'Accordo di Ristrutturazione.

Nel corso dei primi mesi del 2019 sono proseguite le

trattative con qli istituti di credito finanziatori e con tutti gli stakeholder al fine di definire e concordare i termini dei singoli accordi e di tutte le operazioni previste nel contesto del processo di ristrutturazione ripatrimonializzazione del Gruppo Trevi. Sebbene siano stati fatti progressi sostanziali e le banche finanziatrici abbiano di fatto prorogato le condizioni dell'accordo di standstill, consentendo altresì alcuni nuovi utilizzi per cassa nonché l'emissione di alcune nuove garanzie necessarie per il sostegno finanziario del Gruppo, essendovi ancora taluni elementi in corso di definizione, il Consiglio il 1º aprile 2019 ha deliberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea che verrà convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.

Il 2 maggio 2019, l'Assemblea degli obbligazionisti del prestito obbligazionario, riunitasi in seconda convocazione, ha approvato la concessione di waiver e la modifica di alcuni termini del regolamento del prestito al fine di adeguare le relative disposizioni alla situazione attuale della Società e a quanto previsto dal Piano, contribuendo in tal modo al risanamento della struttura finanziaria della Società.

Le modiche al regolamento del prestito concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla data del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi rilevanti al fine di adeguarli all'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.

Si precisa che l'efficacia delle modifiche al regolamento del prestito è subordinata alla condizione risolutiva della mancata concessione dell'omologa in relazione all'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182 bis della Legge Fallimentare e del mancato verificarsi del closing dell'Operazione entro il termine del 31 dicembre 2019

In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli accordi relativi all'Operazione, ha deliberato l'approvazione della proposta definitiva di manovra finanziaria inclusiva dei piani economico-finanziari, la quale è stata trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.

La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nel Piano e nell'Accordo di Ristrutturazione, è in linea con i principi che erano già stati fissati nella delibera dallo stesso assunta in data 19 dicembre 2018, e in estrema sintesi prevede:

(i) un aumento di capitale da offrirsi in opzione per un importo pari a euro 130 milioni, a un prezzo di sottoscrizione per azione pari a euro 0,0001, in relazione al quale i Soci Istituzionali hanno confermato la disponibilità ad assumere un impegno di sottoscrizione per un totale di euro 77,4 milioni, mentre la restante parte, ove non sottoscritta in opzione dal mercato, sarà sottoscritta dalle banche finanziatrici attraverso la conversione dei relativi crediti secondo il rapporto di conversione indicato al successivo punto (ii);

(ii) la conversione in azioni ordinarie di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA dei crediti vantati da parte delle banche finanziatrici, secondo un rapporto di 4,5:1, per un importo massimo pari a euro 284 milioni, in parte, ove necessario, a garanzia dell'eventuale inoptato e, per la parte residua, per sottoscrivere e liberare un aumento di capitale riservato:

(iii) un ulteriore aumento di capitale, fino ad un massimo di circa euro 20 milioni, riservato agli attuali azionisti della Società, con corrispondente emissione di complessivi n. 164.783.265 "loyalty warrant" quotati di tipo europeo, ciascuno valido per sottoscrivere n. 933 azioni di compendio, per un totale di massime n. 184.491.343.494 azioni di compendio, da sottoscriversi per cassa, ad un prezzo di esercizio per warrant pari a euro 0,00013;

(iv) operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari che hanno rifiutato di aderire alla proposta di conversione in azioni ordinarie di cui al precedente punto (ii) per un importo complessivo pari ca. 32 mln, con un beneficio patrimoniale stimato di ca. ulteriori 20 mln;

(v) la dismissione delle partecipazioni detenute, direttamente o indirettamente, da Trevifin in Drillmec e Petreven (e, attraverso queste ultime, nelle altre società dalle stesse controllate e operanti nel settore dell'Oil&Gas), in favore di MEIL Group e la destinazione dei relativi proventi netti al rimborso del debito gravante, rispettivamente, su ciascuna di tali società, previo accollo liberatorio di tali esposizioni da parte di Trevifin immediatamente prima del closing della dismissione. Il debito residuo non rimborsato tramite l'utilizzo dei proventi netti per cassa derivanti dalla Dismissione Oil&Gas sarà in parte convertito nell'ambito dell'aumento di capitale per conversione, in parte eventualmente stralciato in quanto non garantito da Trevifin e, per la porzione residua garantita da Trevifin, riscadenziato e rimodulato in maniera uniforme al debito oggetto di ristrutturazione di cui al successivo punto (vi);

(vi) nel caso di mancata integrale sottoscrizione della porzione di aumento di capitale per cassa riservata in opzione agli azionisti esistenti, l'eventuale concessione ed erogazione in favore di Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. di un finanziamento a medio-lungo termine in pool per cassa per un importo massimo complessivo pari al minore tra (a) euro 41 milioni, e (b) la differenza tra euro 130 milioni e l'ammontare dell'aumento di capitale per cassa sottoscritto dal mercato e dagli azionisti (ivi inclusi i Soci Istituzionali). Di tale finanziamento, euro 12 milioni dovranno essere erogati nel periodo intercorrente tra il deposito del ricorso e la data di intervenuta definitività del decreto di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione (e, dunque, a seguito dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente ai sensi dell'articolo 182 quinquies, comma 1, LF). L'importo della nuova finanza, che è stato calcolato, tenuto conto degli accordi raggiunti con MEIL, assumendo che dalla dismissione di Petreven il gruppo beneficerà, dopo aver rimborsato l'intero indebitamento di tale società, di un importo netto pari a ca. Euro 11,6 milioni, sarà comunque ridotto in misura pari agli importi netti derivanti dalla dismissione di Petreven che eccedano il suddetto importo di Euro 11,6 milioni;

(vii) il consolidamento e il riscadenziamento del debito bancario che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso balloon al 31 dicembre 2024, salvi i casi di rimborso anticipato obbligatorio, e la modifica dei relativi termini e condizioni;

(viii) la concessione di nuove linee credito per firma a supporto del Piano;

(ix) la messa a disposizione di una parte della nuova finanza per cassa e di una parte delle nuove linee di credito per firma anche durante il periodo intercorrente tra la data di deposito e la data di omologa dell'accordo di ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente; e

(x) il riscadenziamento sino a tutto il 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni del prestito obbligazionario emesso da Trevifin.

Quanto al prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione nell'ambito dell'aumento di capitale, in linea con quanto previsto dal documento del Consiglio del 19 dicembre 2018, nonché con gli impegni assunti dai Soci Istituzionali, lo stesso è stato fissato da parte del Consiglio di Amministrazione in misura pari a Euro 0,0001 che, sulla base degli attuali valori di quotazione delle azioni, corrisponde a uno sconto sul TERP pari al 28%, in linea con i precedenti di mercato.

La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società stimata in un range tra circa 390 e 440 milioni di euro e un miglioramento della posizione finanziaria netta di circa 150-250 milioni di euro (a seconda dell'importo dell'aumento di capitale per cassa sottoscritto dal mercato).

Ouanto alla Dismissione Oil&Gas, i relativi termini e condizioni sono oggi riflessi e dettagliati negli accordi implementativi della stessa (tra cui, tra gli altri, il Sale and Purchase Agreement, gli Escrow Agreements, , il Non-Compete Agreement e l'Intercompany Commercial Agreement ), alcuni già sottoscritti alla data della presente relazione e altri che saranno sottoscritti dalla Società, Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A., in qualità di venditori, e da uno più veicoli integralmente controllati da MEIL Group, in qualità di acquirenti (gli "Accordi Dismissione Oil&Gas").

Principali indicatori

patrimoniali ed economicofinanziari del Gruppo

Ad oggi, in estrema sintesi i principali indicatori patrimoniali e economico-finanziari del Gruppo sono i seguenti:

(in migliaia di euro) 31/12/2017
Valore della produzione 890.602
Ricavi Totali 949.197
Valore Aggiunto 169.782
% sui Ricavi Totali 17.9%
Margine Operativo Lordo (EBITDA) (81.442)
% sui Ricavi Totali -8,6 %
Risultato Operativo (EBIT) (336.579)
% su Ricavi Totali -35,5%
Risultato netto di Gruppo (432.839)
% sui Ricavi Totali -45,6%
Investimenti lordi 46.836
Capitale investito netto 618.759
Posizione finanziaria netta (619.850)
Patrimonio Netto Totale -1.092
Patrimonio Netto del Gruppo - 1.466
Patrimonio Netto di pertinenza di terzi 374
Risultato operativo netto/Capitale investito netto (R.O.I.) -54,4%
Risultato netto di Gruppo/Patrimonio netto tot.R.O.E.) n.a.%
Risultato operativo netto/Ricavi Totali (R.O.S.) -35,5%
Posizione finanziaria netta totale
/Patrimonio netto Totale (Debt/Equity)
-567.4

Tali indicatori confermano che, al fine di superare l'attuale situazione di crisi in cui la Società e in generale il Gruppo attualmente versano, è necessario attuare l'Operazione sopra descritta necessaria per garantire il presupposto della continuità aziendale.

Ad esito dell'attuazione della manovra, sulla base di

quanto previsto dal Piano, è previsto infatti che entro l'esercizio 2020, il Gruppo raggiunga target finanziari e patrimoniali coerenti con quelli dei principali competitor di mercato, come individuati dal Consiglio di Amministrazione.

Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale

Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla direzione della Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.

In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2017 (che viene approvato solo in data 15 luglio 2019 anche in considerazione del fatto che, precedentemente a tale data non era stato possibile accertare il presupposto della continuità), il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.

La direzione aziendale, nel determinare se il presupposto della continuazione dell'attività sia applicabile, ha tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati all'implementazione della suesposta Operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché all'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza del presupposto della continuità aziendale richiede il verificarsi delle seguenti circostanze, per loro natura incerte, entro l'esercizio 2019:

A. la sottoscrizione: (i) dell'Accordo di Ristrutturazione

da parte di tutte le relative parti e il deposito dello stesso presso il Tribunale competente da parte delle società ricorrenti (i.e., Trevifin, Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A.) per ottenerne l'omologazione ai sensi dell'articolo 182 bis LF; (ii) dell'accordo di risanamento ai sensi dell'articolo 67, comma 3, lett. d) LF tra PSM S.p.A. e le relative banche finanziatrici; (iii) dell'Accordo di Investimento e l'assunzione degli impegni da parte dei Soci Istituzionali; e (iv) degli Accordi Dismissione Oil&Gas con MEIL, nonché l'adempimento degli impegni assunti dalle relative controparti negli accordi di cui ai punti da (i) a (iv);

B. l'ottenimento da parte del Tribunale competente dell'autorizzazione ex articolo 182 quinquies LF, ai fini dell'erogazione della nuova finanza per cassa e per firma nel periodo intercorrente tra la data di deposito dei ricorsi e l'omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché l'effettiva erogazione della stessa da parte delle banche finanziatrici; e

C. l'intervenuta efficacia degli accordi descritti sub A, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive contenute negli stessi, ivi inclusa: (i) l'omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché degli ulteriori accordi di cui sia fatta richiesta di omologa, con decreto del Tribunale competente nei confronti di tutte le società ricorrenti ex articolo 182 bis LF; (ii) l'adozione da parte dell'Assemblea degli azionisti delle delibere previste per l'implementazione dell'Operazione così come illustrate nell'Accordo di Ristrutturazione e nell'Accordo di Investimento, ivi inclusa quella relativa alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, circostanza che costituisce una condizione sospensiva ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione; e (iii) l'avvenuto closing, comprensivo dell'effettivo incasso dei corrispettivi pattuiti, della Dismissione Oil&Gas a seguito del verificarsi delle relative condizioni sospensive;

D. la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano, così come approvati dal Consiglio di Amministrazione del 19 dicembre 2018 (cfr. supra), e l'effettivo raggiungimento dei target economico-finanziari e patrimoniali che sanciranno il definitivo risanamento del Gruppo secondo le previsioni del Piano medesimo, i quali però dipendono anche da fattori che sono per loro natura futuri, incerti e non controllabili ex ante.

Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie a valutare la ragionevolezza del verificarsi di tutte le circostanze di cui sopra che rappresentano delle significative incertezze che possono far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ritenendo appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:

  1. con riferimento al precedente paragrafo A:

(i) l'Accordo di Ristrutturazione risulta ormai in procinto di essere sottoscritto, essendo i relativi contenuti, salvo alcuni aspetti di minor rilievo, interamente concordati tra le relative parti. Inoltre, l'Operazione è attualmente all'attenzione degli organi deliberanti delle banche finanziatrici, come confermato da parte dell'advisor legale delle stesse, il quale in data 5 luglio 2019 ha rilasciato una comfort letter con la quale ha confermato che n. 6 Gruppi Bancari, hanno completato positivamente i relativi iter deliberativi e che i processi decisionali dei restanti istituti si concluderanno indicativamente entro la fine del mese di luglio e/o i primi giorni del mese di agosto 2019;

(ii) l'Accordo di Investimento risulta essere concordato nella sua interezza, salvo aspetti di minor rilievo, tra Trevifin e i Soci Istituzionali, che hanno assunto i relativi impegni;

(iii) il Sale and Purchase Agreement relativo alla Dismissione Oil&Gas risulta anch'esso già concordato tra le parti, sostanzialmente in linea con quanto già concordato nell'offerta vincolante di MEIL Group del dicembre 2018. Secondo quanto rappresentato, l'aspettativa è dunque di sottoscrivere tali accordi nei giorni immediatamente precedenti la data di sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione;

  1. con riferimento al precedente paragrafo B, l'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente ex articolo 182 quinquies LF, nonché l'effettiva erogazione della nuova finanza da parte delle banche finanziatrici durante il periodo antecedente l'omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione, sebbene dipenda da considerazioni che il Tribunale dovrà svolgere sotto la propria responsabilità e discrezionalità, appare realistica, anche in considerazione del fatto che tale autorizzazione dovrebbe essere rilasciata non nell'ambito di un c.d. concordato "in bianco" (dunque in assenza di un piano e di una manovra già definiti), ma in presenza di un accordo di ristrutturazione già definito e sottoscritto, nonché di un'esaustiva attestazione da parte del professionista incaricato circa la funzionalità della nuova finanza interinale ad assicurare una migliore soddisfazione dei creditori non aderenti;

  2. con riferimento al precedente paragrafo C, si rileva che, con riferimento alle condizioni sospensive:

(i) il Prof. Enrico Laghi - in qualità di professionista incaricato di attestare l'attuabilità dell'Accordo di Ristrutturazione con relazione ex articolo 182 bis LF - sta completando la predisposizione delle proprie relazioni definitive, ma ha già confermato che i Piani di Trevifin, Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. sono, al

verificarsi di determinati presupposti e condizioni, attestabili ai sensi dell'articolo 182 bis I F con comfort letter del 19 febbraio 2019. come successivamente integrata in data 20 marzo e 23 maggio 2019. Non vi sono pertanto motivi per ritenere che il Tribunale competente non omologhi l'Accordo di Ristrutturazione, anche in considerazione del fatto che, come da giurisprudenza consolidata, il controllo svolto dal Tribunale su tali accordi riguarda la mera rispondenza degli stessi con i requisiti di legge, oltre che la relativa fattibilità qiuridica, salvo il caso in cui siano presentate delle opposizioni e dunque il Tribunale possa dover valutare nel merito anche la fattibilità economica degli accordi e dei piani alla base degli stessi;

(ii) le ulteriori condizioni sospensive previste dall'Accordo di Ristrutturazione (che coincidono in larga parte con quelle di cui all'Accordo di Investimento) appaiono ragionevolmente realizzabili, e per la gran parte dipendono principalmente da attività che dovranno essere poste in essere dalla Società e che sono sotto il controllo della stessa, con alcune eccezioni. In particolare: (a) la condizione sospensiva relativa all'ottenimento dell'autorizzazione da parte di Consob alla pubblicazione del prospetto informativo da emettersi nel contesto dell'aumento di capitale, che dipende ovviamente anche dalla discrezionalità dell'autorità di vigilanza. Appare tuttavia ragionevole ritenere che tale autorizzazione sarà concessa da parte della stessa, considerando che l'aumento di capitale risulta strettamente necessario nel contesto dell'Operazione, è stato largamente anticipato al mercato e all'autorità, e risulta già essere garantito per l'intero importo necessario, e (b) la nomina da parte dell'Assemblea degli azionisti della Società del nuovo Consiglio di Amministrazione secondo le previsioni dell'Accordo di Ristrutturazione e dell'Accordo di Investimento, che dipende dalle determinazioni dell'Assemblea dei soci, che non sono ovviamente sotto il controllo della Società. Tuttavia, anche con riferimento a tale condizione, occorre considerare

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che i soci saranno messi debitamente a conoscenza circa la necessità che la nomina del nuovo Consiglio avvenga in conformità a quanto previsto dagli accordi sottoscritti e che, pertanto, in assenza di tale nomina, l'Operazione non potrà essere perfezionata e il presente bilancio non potrà essere approvato sul presupposto della continuità. Inoltre, si ricorda che i Soci Istituzionali hanno assunto a tal fine uno specifico impegno nell'ambito dell'Accordo di Investimento alla sollecitazione di deleghe; e

(iii) il Sale and Purchase Agreement relativo alla Dismissione Oil&Gas prevede quali principali condizioni sospensive la sottoscrizione e l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione (su cui si rimanda al precedente punto (i), nonché l'approvazione da parte dei competenti organi societari della Società delle delibere di aumento di capitale previste nel piano di ristrutturazione del Gruppo Trevi e l'assunzione da parte dei Soci Istituzionali e delle banche finanziatrici degli obblighi di sottoscrizione di tale aumento di capitale qià previsti nell'Accordo di Ristrutturazione. Le ulteriori condizioni sospensive riguardano il mancato verificarsi di eventi significativamente negativi e altre attività che sono prevalentemente sotto il controllo di Trevifin, ivi inclusa l'esecuzione da parte del Gruppo Trevi di talune operazioni prodromiche e funzionali alla dismissione stessa, per lo più infragruppo (ivi incluso l'accollo liberatorio da parte della Società dell'indebitamento esistente in capo a Petreven S.p.A., Drillmec S.p.A. e Drillmec Inc. al fine di consentire il rimborso di detto indebitamento con i proventi netti della dismissione).

  1. Con riferimento, infine, al precedente Paragrafo D, relativo ai fattori di incertezza legati al Piano, si ricorda che quest'ultimo è stato redatto, sulla base di criteri prudenziali, con l'ausilio di primari advisor industriali e finanziari, è stato più volte esaminato dal Consiglio di Amministrazione ed è, infine, in corso di attestazione da parte dell'esperto nominato ai sensi dell'articolo

182 bis, il quale, come sopra rilevato, ha già emesso più comfort letter con le quali ha confermato di ritenere il Piano attestabile.

Si ricorda inoltre che l'assemblea degli obbligazionisti detentori del prestito obbligazionario ha già approvato nei primi giorni del mese di maggio 2019 le modifiche ai termini e alle condizioni del prestito obbligazionario alla luce del nuovo piano industriale e della situazione attuale della Società. La delibera è esclusivamente soggetta ad alcune condizioni risolutive, quali la mancata omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione e il mancato perfezionamento delle operazioni previste al closing dello stesso entro il 31 dicembre 2019. Tale elemento non è stato, pertanto, considerato tra gll eventi dai quali dipendono le considerazioni circa la continuità aziendale, in quanto appare già essere stato risolto tramite l'adozione della suddetta delibera da parte dei detentori del prestito, fermo restando che, laddove il closing dell'Operazione non dovesse verificarsi entro il 31 dicembre 2019, la delibera assunta diverrebbe inefficace, e il prestito diventerebbe immediatamente esigibile.

Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese e da intraprendere.

In sintesi, nel corso del 2019 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari ad Euro 434 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso baloon al 31.12.2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.

Va dato atto che l'esistenza ed il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.

Nota metodologica

La metodologia

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017 del Gruppo Trevi risponde alle richieste del Decreto Legislativo 254/2016 sull'obbligo di rendicontazione delle informazioni non finanziarie da parte degli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni. La DNF ha l'obiettivo di assicurare la comprensione del modello organizzativo, delle politiche, dei principali rischi e degli indicatori di prestazione del Gruppo relativamente agli aspetti ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva che risultano rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'azienda

La DNF è approvata dal Consiglio di Amministrazione di TreviFin il 15 luglio 2019 e costituisce una Relazione distinta rispetto alla Relazione sulla Gestione e Assetti Proprietari 2017.

La DNF è redatta in conformità a quanto richiesto dal Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti nel 2016 dal GRI - Global Reporting Initiative ("GRI Standards"). In particolare, secondo quanto previsto dallo Standard GRI 101: Foundation, paragrafo 3, all'interno della DNF si è fatto riferimento ai Reporting Standards 2016 riportati nel Content Index ("GRI Standards - opzione GRI-referenced").

Le informazioni e i dati riportati nella presente DNF fanno riferimento al periodo 1/1/2017 - 31/12/2017 oppure si riferiscono all'esercizio 2017.

È stata inoltre sottoposta a esame limitato, secondo quanto previsto dal principio International Standard on Assurance Engagement (ISAE 3000 Revised) da parte di KPMG S.p.A.

Processo di individuazione dei temi materiali

In accordo col D. Lgs. 254/2016 e con altre fonti, il Gruppo Trevi ha individuato i temi che assicurano l'effettiva comprensione dell'attività dell'impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta, e che rivestono un'importanza strategica per la Società stessa in quanto potrebbero influire sulle valutazioni dei suoi stakeholder.

Per individuare i temi definiti come materiali, il Gruppo ha realizzato alcune analisi volte a comprendere le principali pressioni provenienti dai propri portatori di interesse e le priorità aziendali, anche in relazione agli impatti prodotti e/o generati dalle proprie attività, con riferimento ai cinque ambiti del D. Lgs 254/2016 (ambientale, sociale, attinente al personale, al rispetto dei diritti umani, e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva).

Nello specifico, le analisi realizzate per individuare i principali aspetti rilevanti, sono le seguenti:

– analisi di benchmark di settore, attraverso la mappatura degli aspetti non finanziari evidenziati come rilevanti per i settori in cui opera il Gruppo. In particolare, sono stati analizzati i report di sostenibilità pubblicati dai principali competitor e peer del Gruppo;

– analisi dei trend di sostenibilità: l'analisi è stata effettuata analizzando i trend dei settori Machinery e Construction, attraverso fonti quali SASB Materiality Map, RobecoSAM, e documentazione a supporto pubblicata dal GRI;

  • analisi dei media tramite la ricerca per parole chiave di articoli sulle principali testate giornalistiche nazionali e internazionali che abbiano trattato temi non finanziari in relazione al Gruppo Trevi nel corso dell'esercizio di riferimento.

l temi così individuati sono stati ulteriormente valutati sulla base sulle specifiche richieste del Decreto e degli impatti che caratterizzano il business model delle diverse divisioni del Gruppo, caratterizzate da modelli operativi distintivi. Il risultato è una lista di tematiche ritenute rilevanti che rappresenta l'oggetto di rendicontazione della presente DNF.

Il perimetro

All'interno del perimetro di rendicontazione della presente DNF rientrano le società del Gruppo Trevi consolidate integralmente come riportato nella Relazione sulla Gestione al 31/12/2017. In Tabella 22 si riportano i criteri di definizione del perimetro di rendicontazione per ciascun ambito del Decreto.

L'esclusione di alcune società dal perimetro è stata valutata in coerenza con le disposizioni dell'art. 4 del D. Lgs. n. 254/2016, che descrive la possibilità di escludere dalla rendicontazione della DNF quelle società che, seppure incluse nel perimetro di rendicontazione contabile, non risultano necessarie ai fini di una comprensione delle attività e degli impatti del Gruppo. Infatti, gli impatti socio-economici di queste società risultano essere poco significativi in ragione della scarsa incidenza in termini di: tipologia di attività (non produttive), numero di dipendenti (meno di 15 risorse). Per quanto riguarda le divisione Trevi e Petreven, le società aventi commesse attive nel corso dell'esercizio 2017 e quindi riconducibili ad impatti rilevanti, sono: TREVI S.p.A., Trevi Insaat Turchia, Trevi Cimentaciones, Foundations Nigeria, Foundations Philippines, Swissboring, Icos Corportation, Icos South, Pilotes Argentina, Galante S.A. Colombia, Trevi Algeria, Arabian Soil Contractors, Kuwait Foundations e Foundation Construction Ltd Nigeria, Petreven S.p.A., Petreven C.A. Venezuela, Petreven Cile, Petreven Perù S.A., Petreven S.A. Argentina.

Eventuali ulteriori limitazioni a tale perimetro sono indicate all'interno del documento in corrispondenza dei singoli indicatori.

Ambito Perimetro di rendicontazione Limitazioni di perimetro
Ambiente Vengono escluse dalla rendicontazione
tutte le società che, al 31/12/2017
presentano un organico inferiore alle 15
unità.
302-1;
305-1:
305-2
Per la divisione Trevi, commesse attive:
commesse attive: Trevi Icos Corp. + Trevi Icos South e Trevi Cimen-
taciones;
- commesse non attive: : Trevi Hong Kong, Trevi Austria, e Profuro LDA
Per la divisione Soilmec:
Soilmec France
303-1 Per la divisione Trevi, commesse attive:
- commesse attive: Trevi Cimentaciones, Foundations Nigeria e Foun-
dations Construction Ltd. Nigeria, Icos Corp. e Icos South;
- commesse non attive: : Trevi Hong Konq, Trevi Austria, e Profuro LDA
Per la divisione Petreven:
Petreven S.p.A.
-
Ambito Perimetro di rendicontazione Limitazioni di perimetro
303-1 Per la divisione Soilmec:
- Soilmec France (dati 2016 e 2017)
Watson Inc. (dati 2016)
306-2 Per la divisione Trevi:
tutte le società estere
Per la divisione Petreven:
tutte le società
Per la divisione Soilmec:
Soilmec Wujiang e Soilmec France
306-3 Non viene rendicontato l'indicatore per la divisione Soilmec in quanto non risulta
un indicatore rilevante
304-1
Compliance
e anti-cor-
ruzione
Per le divisioni Trevi e Petreven:
le società a cui non sono collegate
commesse attive nell'esercizio 2017
205-3
Per le divisioni Drillmec e Soilmec:
non vi sono esclusioni di perimetro
307-1
Sociale Per le divisioni Trevi e Petreven:
le società a cui non sono collegate
commesse attive nell'esercizio 2017
413-1
Per le divisioni Drillmec e Soilmec:
non vi sono esclusioni di perimetro
Diritti
umani
Vengono escluse dalla rendicontazione
tutte le società che, al 31/12/2017
presentano un organico inferiore alle
15 unità.
406-1
412-1
414-2 Vengono escluse dal perimetro di rendicontazione tutte le società estere.
Personale Per le divisioni Trevi e Petreven:
le società a cui non sono collegate
-
commesse attive nell'esercizio 2017
Per le divisioni Drillmec e Soilmec:
102-8 Per la divisione Drillmec:
Drillmec Russia
401-1 Per la divisione Drillmec:
Drillmec Russia
non vi sono esclusioni di perimetro 403-2 Per la divisione Drillmec:
Drillmec Russia
Per il calcolo del tasso di assenteismo, il dato non è disponibile per le sequenti
società: Soilmec Japan, Watson Inc., Trevi Profuro, Trevi Egitto, Trevi Cile, Trevi Ca-
nada, Trevi Australia, Drillmec Inc., Drillmec Colombia
404-1 Per la divisione Trevi:
— venqono escluse tutte le società che, al 31/12/2017 presentano un
organico inferiore alle 15 unità.
Per la divisione Drillmec:
Drillmec Russia
405-1 Per la divisione Drillmec:
Drillmec Russia

Tabella 22: criteri di definizione del perimetro di rendicontazione

Le metodologie di calcolo

La definizione dei contenuti della DNF 2017 ha coinvolto tutte le funzioni aziendali rilevanti e responsabili degli aspetti rendicontati.

Di seguito si indicano le definizioni e le metodologie di calcolo dei tassi e degli indicatori relativi ai dati ambientali.

- Consumi energetici, che includono:

  • · Consumo di combustibili fossili
  • (benzina, diesel, gas naturale e GPL)
  • Consumo di energia da fonti rinnovabili (eolico, solare, biomasse, geotermico)
  • · Consumo di elettricità da rete nazionale
  • · Energia autonomamente prodotta da fonti rinnovabili e non, consumata in loco

Questi consumi sono stati convertiti in GJ secondo i seguenti fattori di conversione, provenienti da Greenhouse Gas Protocol reporting conversion factors e riportati in Tabella 23.

Vettore
energetico
Unità di misura
utilizzata per la
raccolta del dato
Fattore
di conversione
Unità di misura
fattore di
conversione
Benzina l/anno 0,0327 GJ/I
Diesel l/anno 0,0360 GJ/
Gas Naturale m³/anno 0,0369 GJ/m3
GPL /anno 0,0236 GJ/
Elettricità kWh/anno 0,0036 GJ/kWh

Tabella 23: Fattori di conversione dei consumi energetici in GJ. Fonte: Greenhouse Gas Protocol reporting conversion factors, 2017

- Emissioni di scopo 1:

Per il calcolo delle emissioni di scopo 1 viene considerato il consumo di combustibili quali benzina, diesel,

gas naturale e GPL. Le emissioni di CO2 vengono calcolate moltiplicando i GJ di energia per i fattori di emissione derivanti dalla letteratura tecnica vigente. In particolare, per i combustibili fossili è stata utilizzata la tabella dei parametri standard nazionali del Ministero Ambiente che utilizza i dati ISPRA, aggiornati al 2017. l fattori di emissione utilizzati sono rappresentati in Tabella 24.

Combustibile Fattore di emissione [tonco_/m³]
Benzina 3,140
Diesel 3,155
Gas Naturale 1.955
GPL 3,024

Tabella 24: Fattori di conversione da metri cubi di combustibile consumato a tonnellate equivalenti di CO2 emessa. Fonte: ISPRA

- Emissioni di scopo 2:

Per il calcolo delle emissioni di gas ad effetto serra sono state considerate unicamente le emissioni di CO2. Le emissioni di CO2 vengono calcolate moltiplicando i GJ di energia elettrica e termica acquistata da terzi per i fattori di emissione nazionali derivanti dalla letteratura tecnica vigente . Dove il fattore di emissione nazionale non fosse presente, è stato utilizzato il fattore di conversione medio continentale. In particolare, i fattori di conversione vengono forniti dall'Ufficio statistico di Terna S.p.A., parte del Sistema Statistico Nazionale che ha il compito per legge di elaborare le statistiche ufficiali dell'intero settore elettrico nazionale ed è pertanto anche responsabile per il nostro Paese delle comunicazioni statistiche ufficiali agli organismi internazionali come Eurostat, IEA, OCSE, ONU.

Di seguito si indicano le definizioni e le metodologie di calcolo dei tassi e degli indici relativi ai dati salute e sicurezza sul lavoro:

- Tasso di assenteismo

È stato calcolato come il rapporto tra la somma del totale di giorni di malattia, giorni di infortunio e giorni di permesso non retribuito, sul totale dei giorni lavorabili

- Indice di frequenza degli infortuni

È calcolato come il rapporto fra numero totale di infortuni con assenza superiore a un giorno e il numero totale di ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000; sono esclusi dal calcolo del tasso di infortunio gli infortuni in itinere.

- Indice di gravità

È calcolato come il rapporto tra il numero totale di giornate di lavoro perse per infortunio e il numero totale di ore lavorabili, moltiplicato per 1.000.

- Tasso di malattia professionale

È calcolato come il rapporto tra il numero totale di casi di malattia professionale e il numero totale di ore lavorate, moltiplicato per 1.000.000.

- Giornate di lavoro perse

Rappresentano i giorni di calendario persi per infortunio a partire dal primo giorno di assenza del luogo di lavoro.

- Ore lavorate

Nei casi di indisponibilità del dato per alcuni dipendenti, è stata effettuata una stima sulla base delle ore effettivamente lavorate dalla restante forza lavoro di Trevi.

GRI Standard Disclosure Numero di pagina Note / Omissioni
GRI 102: GENERAL DISCLOSURES 2016
102-1 Nome dell'organizzazione 9
102-2 Attività, brand, prodotti e servizi 5-9
102-3 Località della sede legale di Gruppo 5
102-8 Informazioni sui dipendenti e altre tipologie di lavoratori 25-26 Per questo anno di rendicontazione, lo
spaccato determinato-indeterminato
per genere non è disponibile. Il Gruppo
Trevi si Impegna, per i prossimi anni, ad
integrare la rendicontazione su questa
disclosure.
102-15 Impatti chiave, rischi e opportunità 11
102-18 Corporate Governance 9-10
107272 Composizione del Consiglio di Amministrazione e dei suoi comitati 10
1022-243 Presidente del Consiglio di Amministrazione 10
102-45 Società incluse nel perimetro consolidato integralmente
102-46 Definizione dei contenuti del Report e del perimetro dei temi 1-2; 36-38
102-47 Lista dei temi materiali 1-2
102-50 Periodo di rendicontazione 1
102-54 Dichiarazione di conformità alle linee guida GRI standards 36
102-55 Tabella esplicativa dei contenuti della relazione (GRI content index) 40-44
102-56 Politiche e pratiche di verifica esterna della relazione sulla responsabilità sociale 45
GRI Standard Disclosure Numero di pagina Note / Omissioni
MATERIAL TOPICS
INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICA
ANTICORRUZIONE
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione
GRI 205: Anticorruzione 2016
205-3 Incidenti di corruzione e azioni intraprese 14
INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE
ENERGIA
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 15-20; 37
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 15-20
103-3 15-20
Valutazione sull'approccio di gestione
GRI 302: Energia 2016
302-1 Consumi energetici all'interno dell'organizzazione 19
CONSUMI IDRICI
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 15-16; 23; 37-38
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 15-16; 23
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione 15-16;23
GRI 303: Consumi Idrici 2016
303-1 Consumi idrici suddivisi per fonte 23
BIODIVERSITA
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 15-16; 23; 38
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 15-16; 23
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione 15-16; 23
GRI 304: Biodiversità 2016
304-1 Siti di attività in prossimità di aree protette all'interno di aree protette o aree ad altro con-
tenuto di biodiversità
23
EMISSIONI
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 15-20; 37
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 15-20
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione 15-20
GRI Standard Disclosure
Numero di pagina
Note / Omissioni
GRI 305: Emissioni 2016
305-1 Emissioni dirette di gas ad effetto serra 20
305-2 Emissioni indirette di gas ad effetto serra 20
RIFIUTI E SCARICHI
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 15-16; 21-22; 38
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 15-16; 21-22
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione 15-16; 21-22
GRI 306: Gestione dei rifiuti e degli scarichi 2016
306-2 Rifiuti totali per tipologia e metodi di smaltimento 21
306-3 Sversamenti 22
COMPLIANCE AMBIENTALE
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini
13-18:38
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratte-
ristiche
13-18
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione 13-18
GRI 307: Compliance Ambientale 2016
307-1 Non conformità con leggi e regolamenti in tema ambientale 14
GRI Standard Disclosure Numero di pagina Note / Omissioni
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE
OCCUPAZIONE
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 25-28; 38
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 25-28
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione
25-28: 38
GRI 401: Occupazione 2016
GRI 401-1 Nuovi assunti e dimessi 26-27 Per questo anno di rendicontazione, lo
spaccato per fascia d'età non è disponibi-
le. Il Gruppo Trevi si impegna, per i pros-
simi anni, ad integrare la rendicontazione
su questa disclosure.
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 25; 29-32; 38
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 25; 29-32
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione 25; 29-32
GRI Standard Disclosure Note / Omissioni
GRI 403: Salute e Sicurezza sul lavoro 2016
GRI 403-2 Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero
totale di decessi
32 Per questo anno di rendicontazione, lo
spaccato per genere nel calcolo del tasso
di assenteismo non è disponibile, Inoltre,
per questo tasso ad oggi non sono dispo-
nibili le informazioni relative agli "Other
workers". Il Gruppo Trevi si impegna, per
i prossimi anni, ad integrare la rendicon-
tazione su questa disclosure,
FORMAZIONE E ISTRUZIONE
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 28-31; 38
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 28-31
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione 28-31
GRI 404: Formazione e Istruzione 2016
404-1 Ore medie di formazione annue per dipendente
30-31
Per questo anno di rendicontazione il
dato relativo alle ore di formazione si ri-
ferisce solo alla formazione in materia di
salute e sicurezza sul lavoro. Inoltre, per
la divisione Trevi manca lo spaccato per
genere e per le divisioni Trevi e Petreven
manca lo spaccato per inquadramento. Il
Gruppo Trevi si impegna, per i prossimi
anni, ad integrare la rendicontazione su
questa disclosure,
DIVERSITA E PARI OPPORTUNITÀ
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 25-26, 38
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 25-26
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione 25-26
GRI 405: Diversità e Pari opportunità 2016
405-1 Composizione degli organi di governo dell'impresa e ripartizione dei dipendenti in base a
26
genere, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità
Per questo anno di rendicontazione, lo
spaccato per fascia d'età dei dipendenți
non è disponibile, Il Gruppo Trevi si im-
pegna, per i prossimi anni, ad integrare
la rendicontazione su questa disclosure.
NON-DISCRIMINAZIONE
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 32: 38
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche ਤੇ ਦ
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione રે રે
GRI 406: Non-discriminazione 2016
GRI 406-1 Incidenti di discriminazione ed azioni correttive intraprese ਤੋਂ ਤੋਂ
GRI Standard Numero di pagina
Disclosure
Note / Omissioni
VALUTAZIONE SUI DIRITTI UMANI
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 35:38
Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 35
103-3 Valutazione sull'approccio di gestione ડેરે
GRI 412: Valutazione sui diritti umani 2016
GRI 412-1 Operations oggetto valutazioni relativi al rispetto dei diritti umani
ਤੇ ਤੇ
COMUNITÀ LOCALI
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini 33-34,38
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 33-34
103-3 33-34
Valutazione sull'approccio di gestione
GRI 413: Comunità locali 2016
413-1 33
Coinvolgimento delle comunità locali, valutazione di impatto e programmi di sviluppo
VALUTAZIONE SOCIALE DEI FORNITORI
GRI 103: Management Approach 2016
103-1 32: 38
Spiegazione degli aspetti materiali e relativi confini
103-2 Informazioni generali sull'approccio di gestione e relative caratteristiche 35
103-3 35
Valutazione sull'approccio di gestione
GRI 414: Valutazione sociale dei fornitori 2016
414-2 lmpatti sociali negativi legati alla catena di fornitura e azioni intraprese 35

Piano di miglioramento

Obiettivi DNF 2017 Tempistiche Stato di avanzamento al 31/12/2018
e obiettivi DNF 2018
Tempistiche
nuove azioni
- Sviluppo e formalizzazione della policy di gestione
della Compliance di Gruppo
La policy è stata sviluppata. L'approvazione e la comunicazione del documento
a tutte le socletà del Gruppo è prevista entro il 2019
31/12/2019
- Sviluppo e formalizzazione della policy di acquisti di
beni e servizi di Gruppo
31/12/2018 La policy è stata completata ed è in fase di approvazione 30/06/2019
Obiettivi DNF 2017 confermati nel 2018
- Sviluppo e formalizzazione di un sistema di gestlone di
Bribery & Corruption di Gruppo
30/06/2019 Nel corso del 2018 è stata predisposta una fattibilità tecnica ed economica
del progetto. L'approvazione del progetto e l'implementazione del sistema
sono previste entro Il 2019, anche se il progetto deve intendersi di durata
pluriennale
31/12/2019
- Implementazione di un sistema gestionale di Gruppo
In tema di risorse umane, volto a facilitare la mappatura
della presenza di personale presso i cantierl e a stabilire
una nomenclatura univoca con il mondo salute e
sicurezza
E stato avviato lo sviluppo del Sistema Gestionale di Gruppo per l'area HR. La
finalizzazione del sistema avverrà nel corso del 2019.
- Formalizzazione di una policy ambientale di Gruppo,
per aumentare il presidio relativo agli impatti ambien-
tali anche sui cantieri
31/12/2019 La policy è stata sviluppata. L'approvazione e la comunicazione del documento
a tutte le società del Gruppo è prevista entro il 2019.
31/12/2019
- Avvio della pianificazione e svolgimento di audit di
interni condotti da società terze presso uffici, cantieri
e siti produttivi in ambito ambientale, sociale, diritti
umani, salute e sicurezza
Nell'ambito dell'implementazione dei sistemi di gestione, si conferma l'avvio e
implementazione degli audit. La tutela dei diritti umani sarà progressivamente
integrata tra I criteri di verifica,
- Avvio dell'implementazione del sistema di gestione
ambientale ISO 14001 per le società del Gruppo
ad oggi non ancora certificate.
- Avvio dell'implementazione del sistema di gestione
per la qualità ISO 9001 per le socletà del Gruppo
ad oggi non ancora certificate.
31/12/2020 E stata avvlata l'implementazione del sistema di gestione ISO 45001 (ex OHSAS
18001) per Sollmec SpA. Si conferma la progressiva implementazione dei
sistemi di gestione ISO 14001, ISO 9001 e ISO 45001.
31/12/2020
- Avvio dell'implementazione del sistema di gestione
salute e sicurezza OHSAS 18001 per le società del
Gruppo ad oggi non ancora certificate.

Relazione della società di revisione

Non Financial Information 2017

..

Non Financial Information 2017

72

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