Annual / Quarterly Financial Statement • Aug 31, 2019
Annual / Quarterly Financial Statement
Open in ViewerOpens in native device viewer
TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sede Sociale Cesena (FC) - Via Larga 201 - Italia Capitale Sociale Euro 82.391.632,50 i.v. R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì - Cesena N. 201.271 Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì - Cesena: 01547370401 Sito Internet: www.trevifin.com
Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al Bilancio Consolidato ed al Bilancio d'Esercizio.
Situazione patrimoniale finanziaria consolidata, Conto economico consolidato, Conto economico complessivo consolidato, movimentazione del patrimonio netto consolidato e Rendiconto Finanziario consolidato
Note esplicative
Allegati alla Nota Integrativa
Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010, n.39
Relazione del Collegio Sindacale per l'Assemblea degli Azionisti di approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018
Situazione patrimoniale finanziaria, Conto economico, Conto economico complessivo, movimentazione del Patrimonio Netto e Rendiconto Finanziario
Note esplicative
Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010, n.39
Davide Trevisani
VICE PRESIDENTE ESECUTIVO
Gianluigi Trevisani
VICE PRESIDENTE Cesare Trevisani
Stefano Trevisani Sergio Iasi
Marta Dassù (non esecutivo e indipendente) Umberto della Sala (non esecutivo e indipendente) Cristina Finocchi Mahne (non esecutivo e indipendente) Monica Mondardini (non esecutivo e indipendente) ((1) Guido Rivolta (non esecutivo) Rita Rolli (non esecutivo e indipendente) Simone Trevisani (esecutivo)
Sindaci effettivi Milena Motta (Presidente) Adolfo Leonardi Giancarlo Poletti (3)
Sindaci supplenti Marta Maggi (2) Stefano Leardini (3)
Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi Gianluigi Trevisani (4)
49 Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27 luglio 2018 ha nominato il Dott. Sergio Iasi, Chief Restructuring Officer, quale soggetto incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi alla hace delle dimissioni presentate, per tale ruolo, dal Vice Presidente Esecutivo Gianluigi Trevisani
(1) il Consigliere Monica Mondardini ha rassegnato le proprie dimissioni in data 20 dicembre 2018.
(2) Il Sindaco Supplente dott.ssa Marta Maggi ha presentato le proprie dimissioni in data 27 marzo 2018.
0) Il Sindaco Effettivo Giancarlo Poletti ha presentato le proprie dimissioni in data 15 novembre 2018 e il dott. Stefano Leardini è subentrato nel ruolo di Sindaco effettivo da tale data.
Rita Rolli (Presidente) Umberto della Sala Cristina Finocchi Mahne Rita Rolli (Presidente) Cristina Finocchi Mahne Monica Mondardini (1)
Monica Mondardini (Presidente) (5) Cristina Finocchi Mahne Rita Rolli
Massimiliano Battistelli, nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 8 maggio 2019. Il dott. Battistelli è subentrato al dott. Marco Andreasi che era stato nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2018.
Monica Mondardini (1)
KPMG S.p.A. Nominata in data 15 maggio 2017 ed in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
Enzo Spisni (Presidente) (7) Floriana Francesconi Gerardo Diamanti (8)
4
(9) A seguito delle dimissioni del Consiglio di Aministrazione del 13 febbraio 2019 ha integrato il Comitato Controllo e Rischi nominando l'ing. Umberto della Sala quale membro del Comitato.
(4) l'Organismo di Vigilanza è stato nominato con del Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2018 con un mandato triennale a far data dal 1 gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2020.
(1) il dott. Spisni è diventato Presidente di Vigilanza con delibera del 31/08/2017 a seguito delle dinissioni presentate dal dott. Luca Moretti che è stato assegnato ad altro incarico non compatibile con il ruolo.
(4) il dott. Diamanti è diventato nembro dell'Organismo di Vigilanza con delibera delle dinissioni presentate dal dott. Luca Moretti che è stato assegnato ad altro incarico non compatibile con il ruolo.
Signori Azionisti,
L'esercizio 2018 si è chiuso con un valore totale dei ricavi consolidati di circa 618 milioni di Euro*.
Il Portafoglio Lavori del Settore Fondazioni consolidato è aumentato rispetto all'esercizio precedente, attestandosi a circa 497 milioni di Euro (+30%).
Relativamente al Portafoglio Lavori complessivo del Gruppo, con il settore Oil&Gas, il valore si attesta a 713 milioni di Euro, con un incremento del 33% sull'esercizio precedente.
L'EBITDA si attesta a 50,2 milioni di Euro pari al 8,1% dei Ricavi Totali (Euro 17,3 milioni nel 2017); il Risultato Netto del Gruppo è negativo, pari a -143,4 milioni di Euro -432,8 milioni nel 2017). La Posizione Finanziaria Netta è negativa ed è aumentata del 12% rispetto al 31 dicembre 2017, attestandosi a 693 milioni di Euro.
Dai primi mesi del 2017 la vostra Società ha riscontrato un progressivo deterioramento della situazione finanziaria che ha indotto l'apertura di un processo di negoziazione con le banche finanziatrici finalizzato alla ristrutturazione dell'indebitamento finanziario complessivo di Gruppo. In tale contesto poi si è inserito un più ampio progetto di rafforzamento patrimoniale e di focalizzazione sul core business mediante la cessione delle attività relative al settore Oil&Gas. Tutte le iniziative citate, come verranno diffusamente descritte al successivo paragrafo Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale, sono proficuamente proseguite nel corso sia del 2018 per giungere ad una positiva definizione alla data di approvazione del presente bilancio.
* I risultati risentono dell'applicazione dell'IFRS 5
(in migliaia di Euro)
| 31/12/2018 | 31/12/2017(*) Variazione | Variazione % | ||
|---|---|---|---|---|
| Portafoglio lavori: | 713.479 | 534.779 | 178.700 | 33% |
| di cui Fondazioni | 497 134 | 383.054 | 114.080 | 30% |
| di cui Oil & Gas (attività discontinuate) | 216.345 | 151.725 | 64.620 | 43% |
| Ordini acquisiti: | 943.020 | 651.415 | 291.605 | 45% |
| di cui Fondazioni | 696.153 | 462.042 | 234.111 | 51% |
| di cui Oil & Gas (attività discontinuate) | 246.867 | 189.373 | 57.494 | 30% |
| Valore della produzione | 642.040 | 764.475 | (122.435) | =16% |
| Ricavi Totali | 618.080 | 772.545 | (154.465) | -20% |
| Valore Aggiunto | 214.998 | 202.127 | 12.871 | 6% |
| % sui Ricavi Totali | 34,8% | 26,2% | ||
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) | 50.151 | 17.314 | 32.838 | 190% |
| % sui Ricavi Totali | 8.1% | 2.2% | ||
| Risultato Operativo (EBIT) | 14.210 | (132.784) | 146.993 | 111% |
| % su Ricavi Totali | 2.3% | -17.2% | ||
| Risultato netto da attività discontinuate | (119.550) | (256.613) | 137.063 | 53% |
| Risultato netto di Gruppo | (143.427) | (432.839) | 289.412 | 67% |
| % sui Ricavi Totali | -23.2% | -56.0% | ||
| Dipendenti (numero) | 6.378 | 6.569 | ||
| Utile / (Perdita) per azione (euro) | (0,871) | (2,630) | ||
| Utile / (Perdita) per azione diluito (euro) | (0,873) | (2,635) | ||
| Risultato operativo netto / Capitale investito netto | 3.3% | -54.4% | ||
| (R.O.I.) (*) | ||||
| Risultato netto di Gruppo / | ||||
| Patrimonio netto tot. (R.O.E.) (*) | 97,3% | n.a. | ||
| Risultato operativo netto / Ricavi Totali (R.O.S.) (*) | 2,3% | =17.2% | ||
| Posizione finanziaria netta totale / Patrimonio netto Totale (Debt / Equity) |
-4,7 | -567.3 |
(1) I dati 2017 sono stati modificati per la classificazione come attività discontinuate del settore Oil&Gas, come meglio illustrato nella Nota Esplicativa nel paragrafo "Attività destinate a essere cedute e attività discontinuate"
| 31/12/2018 | 31/12/2017(*) | Variazione | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Investimenti lordi | 39 104 | 46 266 | (7.162) | -15% |
| Capitale investito netto | 545 304 | 618 758 | (73 454) | -12% |
| Posizione finanziaria netta | (692.640) | (619.850) | (72.790) | -12% |
| Patrimonio Netto Totale | (147,335) | (1.093) | (146 243) | n a % |
| Patrimonio Netto del Gruppo | 148.075) | (1.466) | (146 609) | n.a % |
| Patrimonio Netto di pertinenza di terzi | 740 | 374 | 366 | 98% |
(*) Nota metodologica: i dati sopra esposti, così come tutti i dati del presente documento salvo ove specificamente segnalato, riflettono la riclassifica ai sensi del principio contabile IFRS 5 a seguito della prevista dismissione del settore Oil&Gas come meglio specificato nel successivo paragrafo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".
Si precisa che il Portafoglio ordini consolidato comprensivo del settore Oil&Gas al 31 dicembre 2018 ammonta a 713,5 milioni di Euro, in aumento rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 534,8 milioni di Euro (variazione + 178,7 milioni di Euro, pari al + 33%). Il portafoglio ordini del Settore Fondazioni è pari a 497 milioni di Euro (383 milioni di Euro al 31 dicembre 2017); l'incremento di 114,1 milioni di Euro rispetto a dicembre 2017 è dovuto alla buona raccolta ordini dell'anno 2018 soprattutto negli Stati Uniti, in Medio Oriente, dove si segnala, tra l'altro, l'acquisizione della fase 2 della messa in sicurezza della diga di Mosul per circa 90 milioni di Euro, ed in Europa, dove sono state acquisite rilevanti commesse in Francia e Germania.
Gli ordini acquisiti nel 2018 a livello consolidato, comprensivo del settore Oil&Gas sono stati pari a 943 milioni di Euro, in aumento rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 651,4 milioni di Euro (variazione +291,6 milioni di Euro, pari al + 45%). Gli ordini acquisiti nel corso dell'esercizio 2018 dal settore Fondazioni sono pari a circa 696 milioni di Euro (462 milioni di Euro nel corso dell'esercizio 2017, con una variazione positiva di 234 milioni di Euro, + 51%).
I ricavi totali ammontano a circa 618 milioni di Euro, rispetto ai 773 milioni di Euro del 31 dicembre 2017, in calo di circa 155 milioni di Euro. Il settore Fondazioni (core business del Gruppo) ha registrato una riduzione dei ricavi rispetto al medesimo periodo 2017 (615,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2018, contro 757,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2017, con un calo pari a 141,8 milioni di Euro al lordo delle elisioni interdivisionali) derivante principalmente dalla riduzione delle attività in medio Oriente, in Africa ed in Sud America, dove il mercato è stato influenzato da numerosi fattori di incertezza di natura macroeconomica e socio-politica riducendo al minimo le opportunità commerciali.
Rimane invece molto positivo il trend nei mercati di paesi come gli Stati Uniti, con un portafoglio ordini molto importante e le prime importanti commesse acquisite in Europa ed in Australia.
Gli indicatori EBITDA ed EBIT al 31 dicembre 2018 sono pari, rispettivamente, a circa 50,2 e 14,2 milioni di Euro. In particolare i dati 2017 risentivano di corpose svalutazioni di rimanenze e di crediti, oltre che degli impatti derivanti dal test di impairment. Si rammenta che i dati sopra esposti sono riclassificati secondo l'IFRS 5, pertanto riguardano il perimetro del settore Fondazioni, escludendo quindi il settore Oil&Gas, integralmente esposto come Attività discontinuate.
Il risultato netto di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2018 ammonta a -143,4 milioni di Euro, migliorato di 289,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2017, quando si attestava a -432,8 milioni di Euro. Si rammenta che i dati 2017 risentivano della svalutazione dei crediti per imposte anticipate, oggetto di test di recuperabilità.
Si riportano di seguito i prospetti riclassificati di Conto economico consolidato, della Situazione patrimonialefinanziaria e dell'Indebitamento finanziario netto consolidato.
Conto Economico consolidato
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 618.080 | 772.544 | (154.464) |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione | 11.380 | (22.203) | 33,583 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 12 580 | 14-134 | (1.554) |
| VALORE DELLA PRODUZIONE® | 642-040 | 764.475 | (122.435) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni10 | 417 408 | 531-427 | (114.020) |
| Oneri diversi di gestione 1 | વે 635 | 30 921 | (21 286) |
| VALORE AGGIUNTO 12 | 214.998 | 2.02.127 | 12.871 |
| Costo del personale | 164.846 | 184 813 | (19.967) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA)13 | 50.151 | 17.314 | 32.838 |
| Ammortamenti | 31-501 | 38.047 | (6.546) |
| Accantonamenti e svalutazioni | 4.440 | 112.050 | (107-610) |
| RISULTATO OPERATIVO (EBIT)14 | 14.210 | (132.783) | 146.993 |
| Proventi / (Oneri) finanziari 15 | (15.664) | (14.436) | (1.228) |
| Utili / (Perdite) su cambi | (16.002) | (3.332) | (12669) |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | (123) | (3.055) | 2 932 |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (17.579) | (153.607) | 136.029 |
| Utili (Perdite) derivanti da attività destinate alla dismissione | (119.550) | (256.613) | 137 063 |
| Imposte sul reddito | 7-036 | 29 118 | (22.081) |
| Risultato di pertinenza terzi | (737) | (6.498) | 5.761 |
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | (143.427) | (432.839) | 289.411 |
Il Conto Economico sopraesposto, riclassificato IFRS 5 ed oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificato del Cono Economico Consolidato.
8
9 Il valore della produzione comprende le seguenti voci di bilancio: ricavi delle vendite e prestazioni, incrementi di imnobilizzazioni per lavori interni, altri ricavi operativi e la variazione delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione.
10 La voce "Consumi di materie prime e servizi estemi" comprende le seguenti voci di bilancio: materie prime e di consumo, variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, ed altri costi operativi degli oneri diversi di gestione (nota 28).
11 Per il saldo della voce "Oneri diversi di gestione" si veda il dettaglio riportato nella nota 28 del conto economico consolidato
12 11 Valore aggiunto è la somma del valore della produzione, dei consumi di materie prime e servizi esterni e degli oneri diversi di gestione.
13 L'EBITDA (Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBITDA è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBITDA sia un importante della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Alla data odierna (previo approfondimento successivo connesso alle evoluzioni di misuratori alternativi delle performanes aziendali) l'EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and amortization) è definito da Trevi come Uile/Perdita d'esercizio al lordo degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali, accantonamenti e svalutazioni, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
14 L'EBIT (Utile Operativo) è un indicatore cconomico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBT è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBT sia un importante parametro per la misurazione del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. L'EBIT (Earnings before interests and taxes) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
15 La voce "Proventi (oneri) finanziari" è la sommatoria delle seguenti voci di bilancio: proventi finanziari (nota 30) e (costi finanziari) (nota 31).
Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi totali, il peso dell'area italiana sul totale dei ricavi del Gruppo si colloca intorno al 7,3%, con una flessione del -39,3% rispetto all'anno precedente. In Europa, si registra un incremento rispetto all'anno precedente pari al 63,1%, con ricavi totali pari a 73 milioni di Euro. L'incidenza dei ricavi conseguiti in Medio Oriente ed Asia registra un decremento del 37,7%, passando da 326,7 milioni di Euro nel 2017 a 203,5 milioni di Euro nell'anno corrente; il peso sul totale dei ricavi totali di tale area si attesta quindi attorno al 32,9%. Si registra inoltre un decremento nell'area africana del -29,9% rispetto all'anno precedente, con un'incidenza sui ricavi totali del 8,3%. Anche nell'area si registra un decremento del -45,5%. L'area nordamericana registra volumi in crescita rispetto all'anno precedente, attestandosi su 113,8 milioni di Euro (18,4% dei Ricavi Totali). In Estremo Oriente e Oceania si registra invece un incremento del 25,1% circa rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
(In migliaia di Euro)
| Area geografica | 31/12/2018 | 0/0 | 31/12/2017 | 0/0 | Variazioni | 0/0 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 45.346 | 7,3% | 74-728 | 9,7% | (29 382) | -39,3% |
| Europa (esclusa Italia) | 73.751 | 11,9% | 45 210 | 5,9% | 28 541 | 63,1% |
| U S.A. e Canada | 113_847 | 18,4% | 110.294 | 14,3% | 3.552 | 3,2% |
| America Latina | 36 ਰੇਟੋਤ | 5,9% | 67.838 | 8,8% | (30.884) | -45,5% |
| Africa | 51.302 | 8,3% | 73 135 | 9,5% | (21-833) | -29,9% |
| Medio Oriente e Asia | 203 469 | 32,9% | 326 696 | 42,3% | (123 227) | -37,7% |
| Estremo Oriente e Resto del mondo | 93 412 | 15,1% | 74 645 | 9,7% | 18.768 | 25,1% |
| RICA VITTOTALI | 618.080 | 100% | 772.544 | 100% | (154.464) | -20,0% |
L'andamento dei Ricavi totali per settore produttivo risulta essere il seguente:
| 31/12/2018 | 0/0 | 31/12/2017 | 0/0 | Variazioni | Var. % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Lavori speciali di fondazioni | 418 574 | 68% | 556 979 | 72% | (138 405) | -24,8% |
| Produzione macchinari speciali per fondazioni | 204-748 | 33% | 217 233 | 28% | (12 485) | -5,7% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (7-363) | (16 399) | 9.036 | |||
| Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) | 615.960 | 100% | 757.813 | 98% | (141.854) | -18,7% |
| Capogruppo | 27 481 | 28.261 | (780) | -2,8% | ||
| Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo | (25.359) | (13.529) | (11-830) | |||
| GRUPPO TREM | 618.081 | 100% | 772-545 | 100% | (154.464) | -20,0% |
Nella tavola seguente è riportata l'analisi della situazione patrimonialia consolidata, le rimanenze tengono conto della voce lavori in corso su ordinazione:
(In migliaia di Euro)
| 314 22018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| A) Immobilizzazioni |
|||
| Immobilizzazioni materiali (16) | 224 972 | 339 235 | (114 563) |
| Immobilizzazioni immateriali - |
6.397 | 5 127 | 1-271 |
| Immobilizzazioni finanziarie (17) | 4.611 | 4-169 | 442 |
| 235.980 | 348.831 | (112,851) | |
| Capitale d'esercizio netto | |||
| Rimanenze | 187.794 | 328 090 | (140 296) |
| Crediti commerciali (18) | 274 952 | 304 261 | (29 309) |
| Debiti commerciali (-) (19) - |
(193.803) | (235.219) | 41-416 |
| Acconti (-) (20) - |
(29.928) | (91 594) | 61 666 |
| Altre attività (passività) (21) - |
(26,697) | (18.943) | (7.755) |
| 212317 | 286.596 | (74.278) | |
| C) Attività e passività discontinuate |
111.000 | - | 111.000 |
| D) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B+C) | 559.298 | 635.427 | (76.129) |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) E) |
(13.994) | (16.668) | 2.674 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO (D+E) | 545.304 | 618.759 | (73.455) |
| Finanziato da: | |||
| Patrimonio Netto del Gruppo | (148.075) | (1.466) | (146.609) |
| H) Patrimonio Netto di pertinenza di terzi |
740 | 374 | 366 |
| Posizione Finanziaria Netta (22) | 692.640 | 619.850 | 72.789 |
| L) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (G+H+I) | 545.304 | 618.759 | (73.455) |
Lo Stato Patrimoniale sopraesposto, oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificata dello Stato Patrimoniale Consolidato. I dati al 31 dicembre 2018 riflettono la riclassifica secondo quanto disposto dall'IFRS 5
(16) II saldo delle immobilizzazioni materiali tiene conto anche degli investimenti immobiliari non strumentali (nota 3).
(17) Il saldo delle immobilizzazioni finanziarie comprende le partecipazioni (nota 4) e gli altri crediti finanziari a lungo termine (nota 7).
(18) Il saldo della voce crediti comprende: i crediti verso clienti sia non correnti (nota 9) che correnti (nota 11), i crediti verso collegate correnti (nota 11).
(19) II saldo della voce debiti commerciali comprende: i debiti verso fornitori a breve termine (nota 20), i debti verso collegate a breve termine (nota 20).
(20) II saldo della voce acconti comprende sia la parte a lungo (nota 20) che quella a breve (nota 20).
(21) II saldo della voce altre attività(passività) comprende: i crediti(debiti) verso altri, i ratei e risconti attivil((debit) tributari e i fondi rischi sia a breve che a lungo termine (note 5-9-11-11.a-16-19-20-21-25).
(23) La Posizione Finanziaria Netta utilizzata come indicatore finanziario dell'indebitamento, viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato Patrimoniale:
componenti positive a breve e lungo termine: disponibilità liquide (cassa, assegni e banche attive), titoli di pronto smobilizzo dell'attivo circolante e crediti finanziari;
componenti negative a breve e lungo termine: debiti verso altri finanziatori (società di leasing e società di factoring) e debiti verso soci per finanziamenti. Per un maggior dettaglio si rimanda ad apposita tabella in nota esplicativa.
L'ambito di applicazione dell'IFRS 15 è relativo alla contabilizzazione dei lavori in corso su ordinazione nei bilanci degli appaltatori. Il principio prevede che il valore dei lavori in corso su ordinazione venga espresso al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e che tale saldo netto trovi rappresentazione tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avanzamento dei lavori risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra i dati riportati nello stato parimoniale riclassificato che non tiene in considerazione l'esposizione richiesta dall'IFRS 15 rispetto agli schemi di bilancio consolidato in cui tale effetto è riflesso.
| 31/12/2017 | Riclassifica | 31/12/2017 | 31/12/2018 | Riclassifica | 31/12/2018 | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale d'esercizio netto | riclassificato | riclassificato | |||||
| Rimanenze | 328 090 | (95 432) | 232 659 | 187.794 | (42 525) | 145.269 | |
| 18 | Crediti commerciali | 304_261 | 22 159 | 326_420 | 274_952 | 5.022 | 279 974 |
| Debiti commerciali (-) | (235 219) | (235 219) | (193 803) | (193.803) | |||
| Acconti (-) | (91 594) | 47.661 | (43.933) | (29.928) | 5.481 | (24 447) | |
| Altre attività (passività) | (18,943) | 25 612 | 669 | (26.697) | 32 022 | 5.325 | |
| Totale | 286.596 | 0 | 286.596 | 212.317 | 212.317 |
Il capitale investito netto consolidato riesposto è pari a 545,3 milioni di Euro rispetto al valore di 618,8 milioni di Euro registrato al 31 dicembre 2017: il decremento di 73,5 milioni di Euro è dovuto principalmente all'alla prevista cessione del settore Oil&Gas che ha comportato la classificazione delle attività e passività del settore in un'unica riga come Attività discontinuate, non inclusa nella predetta analisi.
La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2018 confrontato con i dati al 31 dicembre 2017 è riportato nel seguente prospetto:
(In migliaia di Euro)
| 31/12/2018 | 31422017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche a breve termine | (658,348) | (645 292) | (13.056) |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (88.846) | (40.244) | (48.602) |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | (359) | (173) | (186) |
| Attività finanziarie correnti | - | ||
| Disponibilità liquide a breve termine | 88 912 | 146 090 | (57-178) |
| Totale a breve termine | (658.641) | (239.619) | (119.022) |
| Debiti verso banche a medio lungo termine | (331) | (11.206) | 10.875 |
| Debiti verso altri finanziatori a medio lungo termine | (33,668) | (69.025) | 35 358 |
| Strumenti finanziari derivati a medio lungo termine | 1 | 1 | |
| Totale medio lungo termine | (33.998) | (80.231) | 46.233 |
| Posizione Finanziaria Netta | (692.640) | (619.850) | (72.789) |
Al 31 dicembre 2018 la Posizione Finanziaria Netta è pari a 692,6 milioni di Euro, confrontata con il valore relativo al 31 dicembre 2017 pari a 619,9 è in peggioramento di 72,8 milioni di Euro; il decremento è principalmente imputabile alla diminuzione delle disponibilità liquide, unitamente ad un minore volume di cessioni pro-soluto effettuate al 31 dicembre 2018 (circa 1,2 milioni di Euro) rispetto al fine esercizio 2017 (circa 33 milioni di Euro).
Si segnala che al 31 dicembre 2018, in continuità con quanto fatto al 31 dicembre 2017, la maggior parte dei debiti verso banche è stata riclassificata a breve termine, in quanto il Gruppo è in violazione dei covenant applicabili a quasi tutti i finanziamenti, che pertanto sono diventati immediatamente esigibili. Per contrastare il rischio di immediata escussione dei finanziamenti, la Società ha portando a termine il proprio processo negoziale con le banche finanziatrici finalizzato alla sottoscrizione di un accordo di ristrutturazione volto a consentire al Gruppo di concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del proprio piano industriale e sulla gestione del processo di riorganizzazione del settore Oil&Gas (come più dettagliatamente descritto al capitolo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale ").

Dopo una fase di crescita nel 2017 e all'inizio del 2018, economia globale ha rallentato notevolmente nella seconda metà dell'anno, riflettendo una confluenza di fattori che influenzano le grandi economie, tra cui le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale la crescita è stata del 3,6% nel 2018 ma è destinata a scendere leggermente nel 2019, per attestarsi intorno al 3,3%.
Sul fronte del settore Fondazioni, il Global Construction Outlook di IHS Markit stima che la spesa globale nel 2018 per il mercato delle costruzioni sia cresciuta del 3,3% e la previsione per il 2019 è pari al 2,7%, nonostante fattori di rischio globale che hanno portato ad un ribasso nelle stime di crescita. La spesa per le grandi infrastrutture è stata oggetto di rivisitazione in molti paesi a seguito delle recenti elezioni governative ma le stime per il 2019 prevedono comunque una crescita del 3,3%. Sul fronte delle costruzioni residenziali e non residenziali le stime parlano di una crescita inferiore, rispettivamente al 2,5% e 1,9%.
Sul fronte dell'Oil&Gas nel 2018 il prezzo medio del Brent si è attestato sui 70 dollari al barile, in sostanziale aumento rispetto ai 50 dollari raggiunti nel 2017. Tuttavia, nel corso dell'anno, le quotazioni del petrolio sono state ancora caratterizzate da estrema volatilità. È significativo ricordare che nell'ultima parte dell'anno il prezzo si è riportato sotto i 60 dollari al barile, perdendo nell'arco di un mese oltre il 30% del proprio valore.
Gli investimenti nel settore stanno comunque gradualmente ripartendo con un netto orientamento verso fonti e tecnologie che vedono nella maggiore sostenibilità ambientale il focus.
Si precisa che il Portafoglio ordini consolidato comprensivo del settore Oil&Gas al 31 dicembre 2018 ammonta a 713,5 milioni di Euro, in aumento rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 534,8 milioni di Euro (variazione + 178,7 milioni di Euro, pari al + 33%). Il portafoglio ordini del Settore Fondazioni è pari a 497 milioni di Euro (383 milioni di Euro al 31 dicembre 2017); l'incremento di 114,1 milioni di Euro rispetto a dicembre 2017 è dovuto alla buona raccolta ordini dell'anno 2018 soprattutto negli Stati Uniti, in Medio Oriente, dove si segnala, tra l'altro, l'acquisizione della fase 2 della messa in sicurezza della diga di Mosul per circa 90 milioni di Euro, ed in Europa, dove sono state acquisite rilevanti commesse in Francia e Germania.
Gli ordini acquisiti nel 2018 a livello consolidato, comprensivo del settore Oil&Gas sono stati pari a 943 milioni di Euro, in aumento rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 651,4 milioni di Euro (variazione +291,6 milioni di Euro, pari al +45%). Gli ordini acquisiti nel corso dell'esercizio 2018 dal settore Fondazioni sono pari a circa 696 milioni di Euro (462 milioni di Euro nel corso dell'esercizio 2017, con una variazione positiva di 234 milioni di Euro, + 51%).
Gli investimenti lordi in immobilizzazioni materiali del Gruppo Trevi per l'esercizio 2018 ammontano a 35,5 milioni di Euro, dovuti sia all'acquisizione di impianti, macchinari e attrezzature da destinare principalmente a
supporto delle attività del settore fondazioni sia all'attività di noleggio svolta dalla divisione Soilmec. I maggiori importi si riferiscono ad investimenti effettuati in America Latina, Stati Uniti, Europa e nell'area Medio Oriente-Asia. Sul valore netto delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2018, pari a 224,9 milioni di Euro, incidono differenze di conversione positive per circa 2,2 milioni di Euro, generati dalla differenza tra i cambi storici e quelli in vigore al 31 dicembre 2018.
Di seguito sono riportate le principali informazioni per Settori:
Il bilancio separato dell'esercizio 2018, redatto dalla Società secondo i principi contabili internazionali IAS / IFRS-EU, si è chiuso con ricavi delle vendite e delle prestazioni per 20.392 migliaia di Euro (21.976 migliaia di Euro nello scorso esercizio, con un decremento di 1.584 migliaia di Euro), altri ricavi per 7.089 migliaia di Euro (6.284 migliaia di Euro nello scorso esercizio con un incremento di 805 migliaia di Euro), proventi finanziari di 13.956 migliaia di Euro (16.864 migliaia di Euro nello scorso esercizio con un decremento di 2.908 migliaia di Euro) e rettifiche di valore ad attività finanziarie per 1.624 migliaia di Euro; la perdita dell'esercizio è di 90.255 migliaia di Euro (355.265 migliaia di Euro di utile nello scorso esercizio, con un miglioramento di 265.010 migliaia di Euro) ed è principalmente dovuta a rettifiche di valore ad attività finanziarie, come meglio dettagliato nel proseguo della presente relazione.
I servizi svolti nei confronti delle controllate, oltre all'attività di noleggio di attrezzature, comprendono la direzione gestionale e amministrativa, la gestione del servizio delle risorse umane, la gestione del servizio informatico, la gestione del servizio di comunicazione di gruppo, la gestione delle partecipazioni e concessione di finanziamenti alle società controllate.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, si evidenzia che nell'esercizio 2018 non sono stati percepiti proventi da partecipazione (analogamente all'esercizio precedente), mentre si registra un decremento degli interessi attivi relativi ai finanziamenti concessi dalla Società alle sue controllate (13.610 migliaia di Euro nell'esercizio 2018 contro i 16.851 migliaia di Euro nell'esercizio 2017); i finanziamenti concessi alle controllate hanno tassi d'interesse in linea con quelli di mercato.
Il risultato finanziario è stato caratterizzato oltre che dagli oneri per interessi di 18.018 migliaia di Euro da utile su cambi per 1.352 migliaia contro una perdita di Euro -4.405 migliaia nell'esercizio precedente.
Si evidenzia altresì un incremento del carico fiscale a carico della Società come ammontare di imposte, ma con una perdita ante imposte nell'esercizio di -3.578 migliaia di Euro, rispetto ad una perdita ante imposte dell'esercizio precedente di -45.215 migliaia di Euro.
Per quanto riguarda le immobilizzazioni materiali, si evidenziano investimenti per 118 migliaia di Euro, dovuto all'acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature di perforazione.
In data 27 luglio 2018 il Consiglio di Amministrazione della Società ha proceduto a deliberare in merito al fafforzamento patrimoniale di alcune società controllate che, anche tramite i propri Collegi Sindacali, hanno
chiesto una rinuncia ai crediti finanziari nei loro confronti al fine di permettere la costituzione una corrispondente riserva di patrimonio netto in conto futuro aumento di capitale. Il Consiglio ha, quindi, deliberato di convertire:
per la controllata Trevi S.p.A. il credito finanziario di 46 milioni di Euro vantato nei confronti della società in un versamento in conto futuro aumento di capitale sociale mediante conversione di crediti finanziari; alla controllata Petreven S.p.A. il credito finanziario di 10 milioni di Euro vantato nei confronti della società in un versamento in conto futuro aumento di capitale sociale mediante conversione di crediti finanziari; alla controllata Drillmec S.p.A. il credito finanziario di Euro vantato nei confronti della società in un versamento in conto futuro aumento di capitale sociale mediante conversione di crediti finanziari;
alla controllata Trevi Energy S.p.A. il credito finanziario di 10 milioni di Euro vantato nei confronti della società in un versamento in conto futuro aumento di capitale mediante conversione di crediti finanziari
In data 8 ottobre 2018, il Consiglio ha nuovamente deliberato in merito al rafforzamento patrimoniale di società controllate autorizzando la conversione del credito finanziario di 3,075 milioni di Euro vantato nei confronti della controllata Pilotes Trevi Argentina in un versamento in conto futuro aumento di capitale sociale (o analogo strumento che ai sensi della legge applicabile consenta patrimoniale) mediante conversione di crediti.
In data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group") per l'acquisizione delle società del Gruppo relative al settore Oil&Gas, segnatamente Drillmec S.p.A., Drillmec INC. e Petreven S.p.A. e relative controllate (a tal proposito si rimanda al successivo paragrafo "Dismissione del settore "Oil&Gas). Per tale motivo la Società ha valutato gli asset destinati alla dismissione il principio contabile IFRS 5 riportando una svalutazione di circa 39 milioni di Euro allocata al valore netto contabile del complesso immobiliare di Piacenza ed a "Rigs" all'interno del perimetro di vendita.
Per quanto riguarda il commento dettagliato alle singole poste di bilancio si rimanda alle Note Esplicative al bilancio d'esercizio individuale della TREVI Finanziaria Industriale S.p.A.
Per il prospetto di raccordo dei risultati di periodo ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo (DEM/6064293 del 28 luglio 2006) si rimanda alla tabella riportata alla fine del Paragrato. Per quanto riguarda la composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, si rimanda ad altre parti della Relazione e alla Relazione sul Governo Societario che fornisce ampi dettagli.

Di seguito si riporta la riconciliazione tra patrimonio netto e risultato della Capogruppo e patrimonio netto e risultato di Gruppo:
| Patrimonio | Risultato | |
|---|---|---|
| Descrizione | netto | Economico |
| al 31.12.18 | ||
| TREVI-Finanziaria Industriale S.p.A | (220.703) | (90.255) |
| Diff.patrimoni netti delle partecipazioni consolidate e loro valore nel bilancio della Capogruppo | 171.148 | (37.716) |
| Effetto eliminazione rivalutazioni) delle partecip.consolidate, finanziamenti e dividendi | 42 494 | |
| Elisioni margini e plusvalenze intragruppo | (43-150) | (915) |
| Effetto fiscale rettifiche consolidamento ed altre rettifiche | (8.894) | 1-592 |
| Differenza di conversione | 13 628 | 0 |
| Effetto applicazione IFRS 5 (*) | (59 365) | (59 365) |
| Patrimonio netto e risultato | (147.335) | (144.164) |
| Patrimonio netto e risultato di pertinenza di terzi | 740 | (737) |
| Patrimonio netto e risultato di Gruppo | (148.075) | (143.427) |
(Importi espressi in migliaia di Euro)
(*) l'effetto dell'applicazione dell'IFRS 5 complessivo sul Gruppo è pari a 98,754 migliaia di Euro, di cui 39,390 migliaia di Euro di perinenza della Capogruppo TREVI-Finanziaria Industriale SpA
Il portafoglio del settore Fondazioni al 31 Dicembre 2018 ammonta a 497,1 milioni di Euro, contro i 383,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2017 (+114,1 milioni di Euro).
Qui di seguito vengono segnalati i principali ordini acquisiti suddivisi per Area Geografica:
In Europa la divisione Trevi ha acquisito 27 nuovi contratti e ricevuto variazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 111 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:

· Commessa in Francia in JV con SEFI e cliente SEFI-Intrafor di 7,5 milioni di Euro per la realizzazione di diaframmi con idrofresa per la stazione di Saint-Denis Pleyel inserita nel contesto della nuova linea metropolitana del Grand Paris Express - Linea 16, lotto 01.
Nell'area del Medio Oriente la divisione Trevi ha acquisito 112 nuovi contrationi contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 190 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
Nell'area dell'Estremo Oriente e Oceania la divisione Trevi ha acquisito 6 nuovi contrazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 45 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
Nell'area del Nord America la divisione Trevi ha acquisito 20 nuovi contratti e ricevuto variazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 144 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
Nell'area del Sud America la divisione Trevi ha acquisito 35 nuovi contrati e ricevuto variazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 36 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
Nell'area dell'Africa la divisione Trevi ha acquisito 30 nuovi contratti e ricevuto variazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 10 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
· Varie commesse in Nigeria per lavori di fondazioni propedeutiche all'ampliamento di siti portuali e industriali e lavori legati al mondo industriale dell'Oil&Gas
Il valore complessivo della produzione del settore Servizi Fondazioni Speciali realizzata nel 2018 è pari a circa 419 milioni di Euro (557 milioni di Euro nel 2017, -138 milioni di Euro). La contrazione è derivante principalmente dalla riduzione delle attività in medio Oriente, legate al minore volume di affari della commessa di Mosul, che includeva, nel 2017, importanti volumi legati alla mobilizzazione e costruzione dell'area residenziale e le palazzine degli uffici. Vi sono state inoltre riduzioni generalizzate a Dubai, a causa della fine dei progetti legati a Expo 2020 e tagli di spesa e degli investimenti in Arabia Saudita che hanno impattato i progetti gestiti dal gruppo Trevi nel paese. Riduzioni di volume si sono evidenziate anche in Africa, per la fine della commessa in Egitto a Port Said e in Sud America, dove la perdurante crisi nei paesi di riferimento ha ridotto al minimo le opportunità commerciali. Rimangono molto positive invece i mercati dei paesi sviluppati, con un portafoglio ordini molto importante negli Stati Uniti e le prime importanti commesse acquisite in Europa e Australia.
Di seguito si riportano le informazioni relative alle principali commesse, gestite durante l'anno 2018, suddivise per area geografica:
Realizzazione delle attività di demolizione, scavo e realizzazione dei pali di fondazione del nuovo fabbricato presso la sede di St di Agrate Brianza (MB).
Progettazione esecutiva per la riconversione d'uso del Molo Pagliari mediante la realizzazione di nuovi edifici ed il recupero delle banchine esistenti e la messa in opera di pontili galleggianti. Nell'anno 2018 si è provveduto al completamento della fornitura e posa in opera dei pontili frangionde e al montaggio della struttura metallica dei fabbricati previsti sul molo Pagliari con annesse attività di impiantistica.
Il progetto prevede la messa in sicurezza della diga di Mosul, nel nord dell'Iraq. A fine 2018 la fase 1 del progetto, che prevedeva la costruzione dell'area residenziale, la costruzione delle nuove palazzine uffici e del nuovo magazzino in diga, l'ammodernamento delle infrastrutture all'interno della galleria, l'installazione del sistema di telecomunicazioni, le lavorazioni subacquee del Bottom Outlet e le attività di Drilling e Grouting sono terminate. Nel frattempo si è firmata l'estensione dei lavori di Drilling e Grouting e si prevede che le attività termineranno a luglio 2019, con l'uscita dal paese del contingente militare italiano e americano.
Il progetto, da realizzarsi nella zona di Karakoy a Istanbul, prevede la realizzazione di un moderno attracco per le navi da crociera e la creazione di una zona "shorefront" completa di attività commerciali, immobiliari e hotel. A fine 2018 la maggior parte delle attività sono concluse e si prevede il completamento dell'opera entro il primo semestre 2019.
Commessa di Compattazione Dinamica in Arabia Saudita con l'azienda cliente Huta Hegerfeld per la costruzione del più grande cantiere navale al mondo a Ras Al-Khair. Il progetto terminerà nel primo trimestre 2019.
11
Commessa di Compattazione Dinamica in Kuwait con l'azienda cliente Hyundai, acquisita e completata nel 2018, relativa alla costruzione della nuova Marina nella Bay Island South.
Questo progetto è parte dell'espansione del già esistente impianto di desalinazione a Shuaiba, che ci si aspetta aggiunga 250.000 m3/giorno all'attuale capacità produttiva. I lavori di pali secanti sono terminati in tempo e con piena soddisfazione del committente, il quale ha deciso di assegnarci lavori addizionali nell'ambito dello
19
Il progetto è locato vicino alle zone centrali di Madinah vicino alla Moschea del Profeta ed è uno dei più importanti progetti di notevole importanza realizzati dalla società nella città. Il lavoro consiste nel shoring system, bearing piles, excavation and dewatering.
Il progetto prevede la realizzazione della linea 7 della M.R.T. per una lunghezza di circa 22 km passando per zone soprelevate, zone depresse comprendente diverse stazioni.
Il progetto, assegnatoci da Leighton Asia, consiste nella esecuzione delle fondazioni speciali (pipe piles wall e jet grouting) propedeutici alla costruzione di una importante estensione della Centrale elettrica. Il progetto iniziale è stato sostanzialmente modificato dal Cliente a causa di condizioni geologiche non previste e queste modifiche progettuali hanno portato ad incremento molto importante contrattuale iniziale assegnato a Trevi Costruction HK. Le lavorazioni proseguono con soddisfazione del Cliente e saranno completate entro metà 2019.
Il progetto ci è stato assegnato da Salini Impregilo JV a settembre 2017 ma di fatto le attività sono incominciate ad inizi 2018. I lavori consistono nella esecuzione delle opere di fondazioni (diaframmi in calcestruzzo, diaframmi plastici, pali secanti e jet grouting) relativi alla costruzione del NEBT Tunnel in Washinghton DC. La principale funzione dell'opera è quella di aumentare la capacità dell'attuale sistema fognario della città e ridurre la forza e l'impatto delle inondazioni migliorando anche la qualità delle acque dell'Anacostia River.
Il progetto, assegnatoci da USACE a fine 2017, fa parte del programma di riabilitazione degli argini del Lago Okeechobee in Florida. Trevilcos South aveva già lavorato progetto in lotti precedentemente assegnati e il nuovo cantiere evidenzia la capacità tecnica e l'alta considerazione con la quale viene valutata nell'ambito dei progetti di "Dam Rehabilitation" in USA e nel mondo.
Il progetto consiste nella esecuzione di un diaframma plastico profondo lungo il Mississipi River e il Canale Wood River in Madison Country in Illinois. Il cantiere in essere fa parte di un ampio progetto che ci ha visto già eseguire il lotto precedente all'interno del progetto gestito dal Southwest Flood Prevention District di USACE.
Il progetto, acquisito in JV con Nicholson, consiste nell'esecuzione di colonne jet grouting che permetteranno l'espansione dell'attuale area dedicata al deposito dei bus a Charlestown (Boston). Il progetto iniziato a febbraio 2018 si è concluso, con piena soddisfazione del Cliente, a dicembre 2018.
Il cantiere, situato a Boston, consiste nella esecuzione di un diaframma che permetterà la futura costruzione di una nuova ala del prestigioso Boston Children's Hospital. La cantierizzazione del progetto è avvenuta a fine 2017 mentre il progetto è stato completato a giugno 2018.
Il progetto consiste nella esecuzione di un diaframma strutturale e del posizionamento delle strutture di bracing necessarie a sostenere lo scavo del basement di un nuovo sviluppo immobiliare nei pressi del famoso Fenway Park, da tutti conosciuto come lo stadio dove gioca il baseball team di Boston (Red Sox). Le attività relative al diaframma sono iniziate in maggio 2018 e completate nell'anno mentre la rimozione del bracing è ancora in corso d'opera.
Il progetto consiste nella costruzione di un ponte di circa 2.750 metri che collegherà l'isola di Chiloe con la terraferma. Trevi Chile ha firmato il contratto per l'esecuzione dei pali trivellati relativi alla Pila Centrale e la Pila Nord per un totale di no. 54 pali di diametro 2500 mm fino ad una profondità massima di 90 metri. Il progetto pur presentando molte difficoltà tecniche e logistiche, è partito ad inizi 2018 e sta procedendo con soddisfazione da parte del Cliente. A seguito di alcune variazioni progettuali sono previsti importanti incrementi delle quantità contrattuali.
Commessa relativa ai lavori di fondazione delle tratte della metropolitana MC1 e MC2 ad Algeri. Nel tratto MC1 la commessa prevede la realizzazione di 1 stazione, 1 pozzo di ventilazione, 1 tunnel a cielo aperto, 1 viadotto e il consolidamento dei tratti di tunnel della Metropolitana di Algeri nella sua estensione verso Baraki della linea C per circa 2,7 chilometri. Mentre per la Metro MC2 si prevede la realizzazione di 9 stazioni e 10 pozzi di ventilazione della Metropolitana di Algeri nella sua estensione verso l'aeroporto per uno sviluppo di oltre 8,0 chilometri. Le tecnologie coinvolte sono: pali trivellati, diaframmi con idrofresa, tiranti, micropali e jet grouting.
La Divisione Soilmec nell'esercizio 2018 ha registrato ricavi in lieve calo (-5%) rispetto all'anno precedente soprattutto a causa di un forte ridimento delle vendite realizzate dalla divisione Water (-80%) e ad un ulteriore contrazione degli investimenti in attrezzature della divisione Trevi.
L'andamento dei ricavi da un punto di vista geografico risulta piuttosto stabile con volumi pressochè costanti
in tutte le aree, nonostante anche per tutto il 2018 non siano stati disponibili finanziamenti di leasing e supporti finanziari per i fornitori.
Da registrare invece un significativo incremento delle vendite nel settore delle macchine da largo diametro di alto tonnellaggio e in quello delle idrofrese. Particolarmente rilevante il successo ottenuto da queste ultime in Cina, in Europa e in Egitto.
Anche per l'anno 2018 la gestione del capitale circolante, ed in particolare la gestione dei fornitori ha risentito della tensione finanziaria e di liquidita legata alla situazione del Gruppo. Soilmec ha affrontato tale situazione mediante la realizzazione di appositi piani di riscadenzamento delle proprie posizioni con i principali fornitori, anche alla luce della attesa finalizzazione del processo di ristrutturazione. EBITDA e EBIT sono stati anche per il 2018 penalizzati in tutte le aree.
Il peggioramento della Posizione Finanziaria Netta ha risentito inoltre della tensione finanziaria delle altre divisioni che in alcune circostanze hanno prolungato a loro volta i tempi di pagamento delle prestazioni intercompany relativi alle forniture di attrezzature e ricambi di Soilmec.
Il 2018 è stato un anno molto impegnativo per Soilmec ma nonostante questo si sono consolidate alcune posizioni di mercato molto positive per il futuro, come in Cina e in Nord America.
Nel 2018 il prezzo medio del Brent si è attestato sui 70 dollari al barile, in sostanziale aumento rispetto ai 50 dollari raggiunti nel 2017. Tuttavia, nel corso dell'anno, le quotazioni del petrolio sono state ancora caratterizzate da estrema volatilità. È significativo ricordare che nell'ultima parte dell'anno il prezzo si è riportato sotto i 60 dollari al barile, perdendo nell'arco di un mese oltre il 30% del proprio valore.
Gli investimenti nel settore stanno comunque gradualmente ripartendo con un netto orientamento verso fonti e tecnologie che vedono nella maggiore sostenibilità ambientale il focus.
Il 2018 è anche stato un anno particolarmente complesso per la Società, partendo dalla decisione di cedere il Settore Oil&Gas che ha portato nel corso dell'anno ad avviare i processi di M&A e Due Diligence da parte di possibili investitori.
Il portafoglio ordini a fine 2018 si attesta a 216 milioni di euro rispetto ai circa 152 milioni di Euro al 31 dicembre 2017 (+64 milioni di Euro). I nuovi ordini acquisiti ammontano a 247 milioni, in forte crescita rispetto all'anno precedente, grazie principalmente all'acquisizione di ordini con YPF per la fornitura di servizi di perforazione con un futuro innovativo impianto (Striker 800) per la perforazione di pozzi multi linea o cluster nello Shale Oil.
Il valore complessivo dei ricavi del settore nel 2018 è pari a 179 milioni di Euro rispetto ai 202 milioni di Euro del 2017, con un decremento di 23 milioni di Euro (-11%).
Il prezzo del Brent ha mantenuto la sua volatilità nel 2018 mantenendo il contesto fortemente competitivo che, insieme alla situazione finanziaria del gruppo, non ha permesso alla Divisione di consolidare il fatturato ai livelli attesi.
L'esercizio 2018 si è chiuso con ricavi totali per circa 98 milioni di Euro, in rialzo rispetto ai 91 del precedente esercizio (+7%). Il principale mercato di sbocco è risultata essere l'area dell'Europa e CSI con oltre il 45% dei ricavi seguita da Americhe e Medio Oriente. Il segmento "Onshore" ha contribuito per per oltre il 50% dei ricavi (51 milioni di euro) seguito dal segmento Spare and Services e Components.
Il portafoglio ordini è rimasto pressoché invariato a 94 milioni di Euro. Le acquisizioni di nuovi ordini ammontano a circa 97 milioni di euro e riguardano principalmente il segmento Onshore con la vendita di impianti di perforazione presenti a magazzino.
Il principale impegno della società è stato infatti quello di ridurre progressivamente il capitale circolante impegnato dai prodotti finiti nell'intento di generare flussi di cassa necessari a gestire la prolungata situazione di stress finanziario.
Ciò nonostante La divisione durante l'anno ha portato avanti il completamento dell'ingegneria relativa a 2 nuovi prodotti (Striker 800 e Stinger) che riassumono gli obiettivi tecnologici della Divisione. Lo Striker 800 è una innovazione nel settore della perforazione onshore riferita allo Shale Oil. Il concept si basa sull'obiettivo di ottimizzare i tempi di perforazione su pozzi di tipo multi linea e cluster integrando nell'high specification design del Rig base diverse funzioni del trattamento fanghi, migliorando di conseguenza l'efficienza generale del sistema. Lo Stinger rappresenta un modo differente di un manipolatore delle aste di perforazione, di fatto unico nel settore, che viene installato direttamente sul mast del Rig in modo da rendere libera tutta l'area frontale del piano sonda, rendendo così molto più sicure tutte le operazioni legate alla preparazione delle batterie di aste mentre di fatto si continua a perforare il pozzo.
Inoltre dopo l'esperienza accumulata nell'HOD sui due casi reali in Offshore è stato possibile riportare importanti miglioramenti al design dell'intero sistema rendendolo ancora più efficiente ed affidabile e definitivamente pronto alla commercializzazione nel mercato.
Nell'Onshore la società conferma la sua leadership tecnologica nei Mobile Rigs lanciando in produzione nello stabilimento Bielorusso due package basati su un design innovativo per il mercato dei paesi a bassa temperatura. Durante tutto il 2018 buona parte dell'organizzazione è stata anche coinvolta nell'importante attività di ingegnerizzazione e preparazione documentale del tender emesso dalla NOC Indiana ONGC, la più grande opportunità del settore O&G degli ultimi anni visto l'entità per numero di impianti. L'offerta tecnologica di Drillmec unita alla forte partnership con una importante società Indiana ci pone tra le potenziali società che hanno una buona possibilità di aggiudicarsi la gara.
Il trend positivo per i components si è confermato anche nel 2018 attraverso la vendita dei primi catwalks, manipolatori di aste automativi che hanno di fatto permesso di aggiornare il design convenzionale degli impianti portandoli ad un livello di automazione importante come da sempre più frequenti richieste del merçato.
Le continue tensioni finanziarie che hanno colpito l'intero Gruppo Trevi hanno limitato la capacità della società di acquisire nuovi contratti a causa del mancato supporto bancario relativo alla fornitura di Bond.
Il segmento Spare & Services continua ad essere il target principale della Divisione grazie alla sua capacità di contribuire in buona percentuale alla tenuta dei margini nonostante il valore della produzione sia stato pressoché invariato rispetto all'anno precedente. Con il mantenimento del prezzo del Brent a livelli più alti rispetto al 2017, molti impianti sono tornati in attività e richiedono supporto per essere ripristinati, aggiornati e ricertificati, opportunità interessanti da cogliere per incrementare il livello di business attraverso nuovi contratti di manutenzione con i nostri principali clienti che gestiscono importanti flotte. L'organizzazione dedicata a questo tipo di attività è in continua evoluzione anche attraverso lo sviluppo di un alto livello di Know how negli strumenti proposti come la gestione delle flotte online attraverso l'utilizzo del DMS.
La Divisione sta attualmente operando in Sud America per conto delle principali Major e National Oil Companies. Gli impianti operativi ammontano a 17, dislocati nei seguenti paesi: 10 in Argentina, 2 in Venezuela, 1 in Cile e 4 in Perù. Inoltre in Argentina viene utilizzata 1 unità di perforazione di terzi trasferita dal Cile nell'ultima parte dell'anno.
L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 60% (65% al 2017) e la realizzazione di 304 pozzi.
L'estrema volatilità del prezzo del petrolio ha penalizzato il fatturato della Divisione. I Ricavi diminuiscono del 26% rispetto all'esercizio precedente (112 milioni di euro) attestandosi a 83 milioni di euro con un peggioramento in termini assoluti di euro. L'Argentina conferma il suo ruolo trainante in termini di fatturato con 58 milioni di euro (65% dei ricavi), seguono il Perù, il Cile e il Venezuela.
Il portafoglio ordini al 31 Dicembre 2018 si attesta a 147 milioni di euro, rispetto a 57 milioni di euro del 31 Dicembre 2017, grazie all'acquisizione di nuovi contratti in particolare in Argentina dove sono stati firmati 100 milioni di nuovi ordini con YPF per la fornitura di servizi di perforazione con un futuro innovativo impianto (Striker 800) per la perforazione di pozzi multi linea o cluster nello Shale Oil. I nuovi ordini acquisiti complessivamente ammontano a 172 milioni di euro. L'Argentina incrementa il peso nel portafoglio ordini complessivo di Petreven con il 87% degli ordini, seguita dal Perù, dal Cile e dal Venezuela.
L'Argentina ha visto aumentare il numero di impianti presenti nel Paese, attestatosi a 11 a seguito del trasferimento dell'impianto di proprietà di terzi nell'ultima parte dell'anno.
Si sono svolte attività per conto della compagnia petrolifera YPF con un impiego di 3 unità di perforazione nella regione di Neuquen, della compagnia petrolifera CGC con l'impiego di 1 unità di perforazione nella regione di Rio Gallego, della compagnia petrolifera PAE con l'impiego di 1 unità di perforazione, della compagnia petrolifera Vista Oil con l'impiego di 1 unità di perforazione e della compagnia petrolifera Pampa Energia (ex Petrobras) con l'impiego di 3 ulteriori unità tutti nella regione di Neuquen . Al 31 Dicembre 2018 risultano attivi contratti per 8 unità.
Complessivamente l'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 68% (70% al 2017) e la realizzazione di 153 pozzi.
Nel mese di giugno la flotta è aumentata di 1 unità di perforazione con l'arrivo di un impianto proveniente dalla Colombia per iniziare un nuovo contratto con CNPC. Al 31 Dicembre 2018 risultano attivi tutte e 4 le unità di perforazione,
L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 83% (82 % al 2017) e la realizzazione di 146 pozzi.
In Venezuela è stato chiuso il contratto con PetroVictoria che ha visto occupata un'unità di perforazione per circa 4 mesi. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 16% (57% nel 2017) e la realizzazione di 2 pozzi.
In Cile si sono conclusi le attività di perforazione per conto del Cliente GDN (gruppo Enel) nella regione dell'Antofagasta, dell'unità che è stata poi trasferita in Argentina. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 36% (54% al 2017) e la realizzazione di 3 pozzi.
La costituzione e sviluppo della società, dedicata al settore delle energie rinnovabili è principalmente attribuibile alla volontà del Gruppo TREVI non solo di adattare a detto settore alcune delle tecnologie già sviluppate e collaudate nel core business e nel drilling, ma anche alla volontà di maturare nuovi sistemi tecnologici appropriati e innovativi per un settore in prevedibile forte espansione futura.
Nell'esercizio la società ha ritenuto non più strategico proseguire nella realizzazione di campi eolici off-shore per i quali stava svolgendo tutto l'iter burocratico. In particolare si è ritenuto di abbandonare l'iter per due i progetti sempre off-shore. Il primo doveva essere ubicato al largo di Lesina Marina (FG) e prevedeva la realizzazione di 60 Aerogeneratori per un totale di 198 MW.
Il secondo doveva essere a Margherita di Savoia e prevedeva 50 Aerogeneratori per un totale di 165 MW.
La TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. ha rapporti limitati con SOFITRE S.r.l., (vedi nota 35 della Nota Integrativa) società controllata al 100% dalla Trevi Holding SE e le società ad essa facenti capo che si occupano prevalentemente dell'attività di costruzione e gestione dei parcheggi. Tali rapporti hanno originato
nell'esercizio per il Gruppo Trevi ricavi per 264 migliaia di Euro, costi per 85 migliaia di Euro e hanno determinato alla data del 31 dicembre 2018 crediti per 2.218 migliaia di Euro e debiti per 153 migliaia di Euro. Le condizioni di vendita praticate con le società correlate sono in linea alle normali condizioni di mercato. Non vi sono rapporti economici e patrimoniali con la società controllante Trevi Holding SE o la sua controllante I.F.I.T. S.r.1. e risultano marginali i rapporti con società controllate e collegate descritti nella nota (35) del bilancio consolidato.
Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo, ivi incluse le controllate Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec S.p.A., si trovano da tempo in una situazione di tensione finanziaria e patrimoniale, che comporta significative incertezze in relazione alla continuità aziendale. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, e, dall'altro, di identificare le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio, nonché lo stato di attuazione e la ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, oggi esiste un percorso concordato approvato dagli amministratori e condiviso dai principali azionisti, lungamente discusso e negoziato con i principali stakeholder che, laddove attuato nei termini previsti, appare ragionevolmente idoneo a consentire alla Società e al Gruppo di superare l'attuale situazione di crisi e, subordinatamente all'attuazione del Piano (come infra definito), di raggiungere target economico-finanziari e patrimoniali adeguati al proprio settore di mercato.
Si ricorda che a partire dall'esercizio 2016, la Società ed il Gruppo hanno registrato un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari e, dal secondo semestre del 2016, l'andamento dei principali indicatori economico-finanziari e dei flussi di cassa prospettici ha fatto emergere una situazione di difficoltà finanziaria che, come si dirà nel prosieguo, ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo. In ragione della suesposta situazione di tensione finanziaria, che peraltro ha interessato tutto il comparto di riferimento, la Società ha preso atto del fatto che non sarebbe stata in grado di rispettare, alle relative date di verifica (che cadevano nel corso dei primi mesi del 2017), i parametri finanziari (cc.dd. covenant) previsti da alcuni dei contratti di finanziamento a medio e lungo termine e dal prestito obbligazionario. Per tali ragioni, nel corso del mese di febbraio 2017 la Società ha inviato alle banche finanziatrici e ai bondholder richieste di waiver in relazione all'obbligo di rispettare i suddetti parametri finanziari. Tali waiver sono stati concessi, rispettivamente, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2017.
In tale contesto, la Società, anche per conto di altre società del Gruppo, ha manifestato alle principali banche
finanziatrici del Gruppo, nel corso di alcuni incontri plenari e/o attraverso interlocuzioni bilaterali, la necessità di adottare una manovra finalizzata alla rimodulazione del proprio indebitamento finanziario in linea con la situazione del Gruppo e con i flussi di cassa previsti.
Pertanto, il 19 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nell'ambito di più ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business del Gruppo TREVI e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha deliberato di sottoporre alle principali banche finanziatici una richiesta di standstill sino al 31 dicembre 2017, volta a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di riorganizzazione del settore Oil&Gas.
Nel corso del medesimo esercizio, l'ulteriore contrazione degli ordini, in particolare nel settore Oil&Gas (cui si è associata la cancellazione di una commessa molto rilevante con il cliente YPFB in Bolivia), ha comportato il perdurare e l'aggravarsi delle criticità legate alla situazione finanziaria della Divisione Drillmec e (anche se in misura minore) del resto del Gruppo.
Nel contesto sopra descritto il Gruppo ha dovuto porre in essere, anche su richiesta degli istituti di credito, alcune azioni immediate, quali, oltre alla richiesta di standstill di cui sopra, l'elaborazione di un forecast per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021, che prevedeva, tra l'altro, una politica di contenimento dei costi attraverso interventi mirati, al fine di interrompere le tendenze negative in atto e porre in essere iniziative di riequilibrio della situazione economica e finanziaria. E stata, inoltre, rafforzata la struttura organizzativa e manageriale del Gruppo e sono state poste in essere azioni volte alla ridefinizione del modello di controllo.
Sempre nel corso del 2017, la Società ha inoltre conferito:
Gli istituti di credito finanziatori hanno anch'essi richiesto, e il Gruppo ha provveduto ad ottemperare a questa richiesta, la nomina di un legale delle banche finanziatrici al fine di assisterli nelle suddette negoziazioni, nonché la nomina di un advisor finanziario di loro gradimento al contenuto delle proposte finanziarie formulate dalla Società e dai suoi advisor, nonché di formulare proposte per conto delle banche finanziatrici.
Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici per la sottoscrizione di un accordo di standstill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle
medesime e continuando a ricevere dalle banche finanziatrici il supporto necessario alla copertura del proprio fabbisogno finanziario per il periodo necessario. La proposta di standstill avanzata agli istituti consisteva, in estrema sintesi in: (i) una sospensione dell'applicazione delle previsioni dei contratti di finanziamento che potessero determinare la scadenza, la risoluzione, il recesso, la decadenza dal beneficio del termine ovvero l'''accelerazione'' (comunque definita) degli obblighi di rimborso a carico delle società del Gruppo in conseguenza della situazione di crisi economico-finanziaria, (ii) una sospensione ovvero una moratoria degli obblighi di pagamento degli importi in linea capitale nei confronti delle banche finanziatrici (fermo restando l'obbligo di corrispondere gli interessi, i corrispettivi e le commissioni contrattualmente dovuti) in scadenza a partire dal 19 maggio 2017; e (iii) la conferma delle linee di credito esistenti e il mantenimento delle linee di credito e degli affidamenti esistenti in linea con quanto utilizzato dal Gruppo alla data del 31 marzo 2017.
Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto alla Società una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR si è incentrata principalmente su quattro macro aree: (i) Analisi e Sensitivity del Piano Industriale, (ii) Analisi Fiscale, (iii) Analisi sui Dati Storici, e (iv) Technical Review sulla gestione delle commesse. L'IBR ha riguardato sia le singole Divisioni che compongono il Gruppo Trevi, sia tutti gli aspetti riguardanti il consolidato.
L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato dell'indebitamento finanziario in linea con il piano industriale.
Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha dunque approvato, in data 31 agosto 2017, il forecast dell'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale di Gruppo per il periodo 2017-2021.
Inoltre, il Consiglio in data 29 settembre 2017 ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2017, sul quale KPMG S.p.A., revisore legale della Società, ha emesso una relazione di revisione limitata contenente una conclusione senza rilievi sul bilancio consolidato semestrale abbreviato. La relazione di revisione limitata contiene inoltre un richiamo di informativa in merito all'applicazione del presupposto della continuità aziendale illustrato dagli amministratori nella nota "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".
Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono proseguite nei mesi successivi, durante i quali tuttavia sono emersi alcuni significativi scostamenti rispetto al piano industriale 2017-2021 e alle relative previsioni dei dati economico-finanziari, con ricadute sulla tenuta/realizzabilità dello stesso. Ciò ha evidentemente influito anche sulla possibilità di concludere celermente accordi con le banche finanziatrici, le quali hanno richiesto, prima di considerare l'adesione a una possibile manovra, di avere una maggiore visibilità sui dati economico-finanziari e sulle prospettive industriali e gestionali della società e del Gruppo.
In data 13 novembre 2017, pertanto, il Consiglio di Amministrazione della Società ha rinviato l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso alla luce delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill, e dunque della conseguente impossibilità di verificare il presupposto della continuità aziendale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione della Società ha, altresi, evidenziato la necessità di implementare, nel contesto della manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della Società e del Gruppo Trevi. Il Consiglio ha inoltre investito i competenti di governance del compito di identificare entro breve termine una figura manageriale di adeguato standing cui potesse essere affidata la responsabilità di Chief Restructuring Officer ("CRO").
In data 18 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la nomina per cooptazione - ai sensi dell'articolo 2386 del codice civile - del Dott. Sergio Iasi, cui sono state attribuite la carica di CRO, nonché le deleghe operative per (i) l'analisi, strutturazione e negoziazione della suddetta operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario della Società e del Gruppo, e (iii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banche finanziatrici e della connessa manovra finanziaria. Il Consiglio, nel prendere atto del perdurare, allo stato, delle incertezze già segnalate al mercato, ha conseguentemente deliberato di posticipare ulteriormente l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso.
Successivamente, in considerazione di alcune analisi di sensitivity nel frattempo svolte sul piano industriale 2017-2021, nonché alla luce dei dati preliminari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e dei primi dati relativi all'esercizio 2018, la Società ha ritenuto opportuno svolgere un ulteriore e definitivo approfondimento sul piano industriale, con il contributo di un consulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici.
Nel corso dei primi mesi del 2018, il management della Società, con la supervisione e sotto il coordinamento del CRO, ha altresì avviato interlocuzioni con diversi potenziali interessati all'acquisizione di tutta o parte delle società operanti nel settore Oil&Gas del Gruppo Trevi.
In tale contesto, il 27 aprile 2018, alla luce della prosecuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e all'accordo di standstill e in considerazione della necessaria definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 e della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017, in precedenza prevista per il 30 aprile 2018.
Sempre nel corso del mese di aprile il CRO, con il supporto del management nonché degli advisor legali e finanziari incaricati, ha avviato alcune interlocuzioni relativamente alla possibile operazione di rafforzamento patrimoniale. Tali interlocuzioni hanno riguardato, oltre che le banche finanziatrici, sia potenziali soggetti terzi interessati a effettuare un intervento di investimento per il salvataggio del Gruppo, sia i principali azionisti della Società. All'esito di tali interlocuzioni, la Società ha altresì ricevuto alcuni preliminari riscontri e manifestazioni di interesse, nonché alcune preliminari offerte. In particolare, sono state presentate due offerte vincolanti, una da parte di Bain Capital Credit ("BCC") e l'altra da parte di Sound Point Capital, e una manifestazione di interesse da parte del fondo Quattro R. Le prime due offerte, quella di BCC e quella di Sound Point Capitale, si basavano essenzialmente sulla concessione di un prestito super senior e su una ripatrimonializzazione attraverso la conversione dei crediti delle banche in strumenti finanziari partecipativi
29
della Società, mentre l'ipotesi di Quattro R ravvisava la necessità di un forte aumento di capitale riservato, al fine di dotare Trevifin di sufficienti mezzi patrimoniali e finanziari migliorando la posizione finanziaria del Gruppo. Tale ultima offerta preliminare, tuttavia, è stata successivamente ritirata da Quattro R, che ha comunicato la propria intenzione di non ritenere sussistenti le condizioni per la prosecuzione delle trattative.
In data 17 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo aver approfonditamente valutato le offerte pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici e dopo aver preso atto del ritiro della manifestazione di interesse presentata da Quattro R, ha ritenuto che, tra le offerte pervenute da terzi investitori, quella preferibile fosse quella presentata da BCC, e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima per una possibile operazione avente ad oggetto l'indebitamento complessivo del Gruppo Trevi. In data 30 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di affidare al CRO il mandato a definire i termini dell'esclusiva con BCC, nonché a sottoporre ai principali creditori la proposta dallo stesso formulata, che si fondava sulla Società di un finanziamento c.d. "supersenior" finalizzato al rimborso di una parte dell'indebitamento in essere e al sostegno del piano industriale nonché su una parziale conversione del debito residuo, senza ricorso a un aumento di capitale. Il Consiglio ha, affidato al CRO il compito di verificare con le banche finanziatrici la percorribilità della soluzione proposta da BCC.
Nonostante la positiva prosecuzione delle trattative con BCC, in considerazione delle incertezze che erano comunque connesse con l'ipotesi di operazione presentata da quest'ultima e della possibilità che la stessa fosse approvata dalle banche, il Consiglio di Amministrazione ha altresì ritenuto prudente che, in contemporanea, venissero esaminate ipotesi di operazioni alternative cc.dd. "stand-alone", che non prevedessero cioè il necessario coinvolgimento di soggetti terzi ma che fossero rivolte esclusivamente agli attuali stakeholder (banche e azionisti) della Società. Tali operazioni sarebbero state, logicamente e funzionalmente, strettamente connesse ad un aumento di capitale. Pertanto, nella medesima sede il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di sottoporre all'approvazione di una convocanda Assemblea Straordinaria della Società la proposta di attribuzione agli amministratori - ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile - della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, sino a euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di euro 150 milioni).
Infatti, il ricorso alla delega prevista dall'articolo 2443 del codice civile ha dotato il Consiglio della facoltà di aumentare il capitale sociale, con modalità e in tempi ragionevolmente flessibili, onde far fronte alle possibili eventuali esigenze o poter trarre beneficio dalle opportunità che si fossero manifestate, sia nell'ambito della possibile operazione con BCC, sia qualora vi fosse stata l'esigenza di ricorrere a soluzioni alternative di intervento a sostegno della Società.
Sempre in tale data, il Consiglio ha infine deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti:
dell'unica azienda; (c) affitto di un ramo o dell'unica azienda; e (d) conferimento di un ramo o dell'unica azienda.
In data 8 giugno 2018, la Società ha sottoscritto un accordo di esclusiva con BCC, valido sino alla data del 16 luglio 2018, in relazione alla prospettata operazione rafforzamento patrimoniale.
Più in dettaglio, la preliminare proposta formulata da BCC prevedeva la concessione alle controllate Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. di un presito supersenior di ammontare pari ad euro 150 milioni con rimborso bullet a quattro anni. La nuova finanza, da erogarsi nell'ambito di ristrutturazione stipulato ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942 ("Legge Fallimentare" o "LF"), avrebbe dovuto essere utilizzata per il sostegno del piano industriale e il rimborso parziale dell'indebitamento finanziario in essere. La restante quota dell'indebitamento avrebbe dovuto essere oggetto di consolidamento in linea con il piano, stralcio e/o conversione in strumenti finanziari. La concessione del prestito sarebbe stata subordinata al verificarsi di alcune condizioni, tra le quali: la stipulazione dell'accordo di standstill con le banche finanziatrici e, più in generale, il raggiungimento di un accordo con i principali creditori finanziari sui termini della manovra, l'evoluzione manageriale e il completamento con esito positivo dell'attività di due diligence avviata da BCC.
In data 11 giugno 2018, in esecuzione della citata delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018, è stata convocata l'Assemblea degli Azionisti per il giorno 27 luglio 2018 alle ore 11.00, in prima convocazione e, occorrendo, il giorno 30 luglio 2018 in seconda convocazione.
Alla luce delle incertezze conseguenti sia alla prosecuzione delle interlocuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e all'accordo di standstill, sia alla definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale e delle trattativa con BCC, in data 14 giugno 2018 la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017, della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017 e del rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.
BCC ha quindi sottoposto alla Società una richiesta di estensione del periodo di esclusiva fino al 31 luglio 2018, che è stata accettata in data 24 luglio 2018, e che ha condotto alla formulazione da parte di BCC medesima di un'offerta vincolante concernente il possibile intervento nell'operazione di rafforzamento patrimoniale sottoposta a un termine di accettazione sino al 10 agosto 2018 e con relativa proroga del periodo di esclusiva fino al 31 ottobre 2018.
In considerazione delle numerose condizioni sospensive dell'offerta, inclusi il raggiungimento di un accordo con le banche finanziatrici e con l'azionista di controllo, anche con riferimento alla futura governance della Società (segnatamente alla recisa discontinuità manageriale), nonché di alcuni elementi meritevoli di ulteriore approfondimento, il Consiglio di Amministrazione, in data 26 luglio 2018, ha dato mandato al CRO di esplorare con l'assistenza degli advisor della Società i margini di miglioramento della stessa, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l'estensiva e la prosecuzione delle trattative, anche con le banche finanziatrici e i principali azionisti.
Il Consiglio ha anche preso atto dello stato di avanzamento delle negoziazioni con le banche finanziatrici per
la sottoscrizione dell'accordo di standstill, approvandone il testo nella sua versione sostanzialmente definitiva e conferendo al CRO i poteri per la sua sottoscrizione.
Avuto anche riguardo ai termini stabiliti nell'ambito del previsto accordo di standstill e alla sospensione già attuata dalla Società del pagamento degli interessi sui debiti a medio-lungo termine nei confronti delle banche finanziatrici, il Consiglio di Amministrazione ha altresì stabilito di sospendere il pagamento degli interessi del prestito obbligazionario emesso in data 28 luglio 2014, del valore nominale di complessivi euro 50 milioni, a partire dalla rata di interessi in scadenza il 30 luglio 2018.
In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A., riunita in seconda convocazione, ha pertanto adottato su proposta del socio Trevi Holding una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 - su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso - come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese – di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il numero di nuove azioni di volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il dirito di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
In virtù della approvata deliberazione assembleare, nel corso del 2018, ed in particolare il giorno 10, le società del Gruppo Trevi interessate hanno definito un accordo di standstill con le banche finanziatrici ed hanno avviato la procedura di raccolta delle sottoscrizioni per adesione delle numerose banche finanziatrici del Gruppo Trevi parti dell'accordo. L'efficacia dell'accordo era subordinata all'accettazione per adesione, entro il 15 settembre 2018, da parte di un numero di creditori finanziari rappresentativi di almeno il 93% dell'indebitamento complessivo vantato nei confronti del Gruppo Trevi dalle banche finanziatrici di cui era prevista l'adesione all'accordo stesso.
Il medesimo accordo veniva proposto alle banche finanziatrici sul presupposto dell'implementazione della manovra finanziaria e di rafforzamento patrimoniale in allora allo studio, comprensiva della parte relativa all'aumento di capitale delegato ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ. ai termini e alle condizioni di cui all'atto
32
di rettifica del 7 agosto 2018. Le banche finanziatrici hanno dunque riposto il loro ragionevole affidamento sulla celere realizzabilità della citata manovra, comprensiva dell'aumento di capitale, come tali richiamati anche nell'accordo di standstill.
Sempre in data 10 agosto 2018 BCC ha concesso alla Società un'estensione del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante presentata sino al 14 settembre 2018, al fine di permettere alle parti di completare le valutazioni in corso e di proseguire le discussioni ancora in atto sui termini di detta proposta. Trevifin ha, da parte sua, accettato di estendere l'esclusiva, precedentemente concessa a BCC per la negoziazione della suddetta offerta, sino alla medesima data del 14 settembre 2018.
Nonostante le articolate e complesse trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo, alla scadenza del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante (14 settembre 2018) la Società ha comunicato a BCC la propria decisione di non aderire alla suddetta offerta. Infatti, l'operazione delineatasi ad esito delle interlocuzioni con tale possibile terzo investitore, anche alla luce di alcune modifiche proposte rispetto ai termini originariamente ipotizzati. In particolare, nell'offerta rivisitata da BCC l'importo del finanziamento super senior era stato ridotto e suddiviso in tranche, la seconda delle quali erogabile solo al verificarsi di determinati presupposti, pur prevedendo un pacchetto di garanzie completo sin dall'inizio. Tale finanziamento, inoltre, non avrebbe più potuto essere utilizzato, nemmeno in parte, al fine di offrire un parziale rimborso agli istituti di credito, rendendo l'offerta stessa meno appetibile per questi ultimi (la cui approvazione era chiaramente una condizione di riuscita dell'operazione). L'offerta era infine soggetta a numerose condizioni sospensive il cui verificarsi era incerto. Pertanto, tale offerta si è rivelata non adeguata e non corrispondente agli obiettivi identificati dal Consiglio di Amministrazione, rendendo incerto il raggiungimento dei target finanziari e patrimoniali individuati dalla Società e finalizzati a consentire il riequilibrio economicopatrimoniale della stessa e del Gruppo, sia in ragione della prevedibile difficoltà di far approvare alle banche finanziatrici l'offerta da ultimo formulata dal terzo investitore. Il Consiglio ha ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle.
La Società ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi na rivolta soltanto ai propri attuali stakeholder). Tale operazione avrebbe necessariamente comportato, anche tenuto conto dell'esito dell'Assemblea Straordinaria tenutasi in data 30 luglio 2018, un aumento di capitale riservato in opzione agli azionisti e la contestuale conversione di parte dell'indebitamento finanziario del Gruppo in strumenti finanziari, sulla cui natura si sarebbe dovuto raggiungere un accordo con le banche chiamate a convertire.
Nei giorni immediatamente successivi, ed in particolare in data 17 settembre 2018, la Società - sul presupposto della manovra basata su un aumento di capitale delegato al consiglio di amministrazione - ha ricevuto formale conferma dell'intervenuta efficacia dell'accordo di standstill, in ragione dell'adesione allo stesso da parte di un numero di creditori finanziari nella percentuale suindicata. L'accordo di standstill, funzionale a consentire alla Società di portare avanti le interlocuzioni in corso con i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento complessivo
secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:
Sul presupposto e nelle more della definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale, comprensiva dell'esecuzione della delega al consiglio di amministrazione ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ., sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.
In data 8 ottobre 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, su proposta del CRO e tenuto conto delle indicazioni preliminari ricevute dai principali azionisti della Società e dalle banche finanziatrici, ha approvato all'unanimità le linee guida dell'ipotesi di manovra alternativa di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento, che includevano inter alia:
il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della LF (l'"Accordo di Ristrutturazione").
Il Consiglio di Amministrazione ha, pertanto, dato mandato al CRO di avviare immediatamente la negoziazione con le banche finanziatrici per la definizione delle modalità dei termini e delle condizioni finali della manovra finanziaria, incluso il tasso di conversione dei crediti nonché le caratteristiche e i diritti spettanti agli strumenti finanziari destinati alle banche finanziatrici in sede di conversione, con l'obiettivo di addivenire alla definizione di un'intesa.
Quanto alla dismissione delle società del Gruppo Trevi operanti nel settore Oil&Gas, in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group") per l'acquisizione delle società del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. (la "Dismissione Oil&Gas").
Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di potenziali acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione della Società ha ritenuto che, considerando le manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute da operatori finanziari o industriali potenzialmente interessati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MEIL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società, anche nella prospettiva della continuità del business, elemento essenziale per preservare il valore della Divisione.
L'offerta di MEIL Group prevede una valorizzazione delle società e degli asset parte della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi basata su un equity value di euro 140 milioni, assumendo: (a) l'assenza di indebitamento finanziario; e (b) un valore del working capital non inferiore a quello rilevato al 30 settembre 2018. Tale valorizzazione è peraltro soggetta ad alcuni aggiustamenti prezzo pre-closing finalizzati a riflettere nell'equity value definitivo gli effetti negativi sulla valorizzazione eventualmente derivanti dal verificarsi di alcuni eventi quali, ad esempio, una riduzione del valore di riferimento del capitale circolante delle società della Divisione Oil&Gas (con un cap fissato al 10% del prezzo proposto) ovvero l'esistenza, alla data del closing, di indebitamento finanziario o, ancora, il verificarsi di leakage (per tali intendendosi pagamenti effettuati dalle società della Divisione Oil&Gas a favore delle altre società del Gruppo Trevi). L'esecuzione dell'operazione è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, usuali per questo tipo di operazioni, tra cui la sottoscrizione, il deposito e l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis LF, nonché il mancato avveramento di eventi significativamente negativi.
Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, preso atto che l'accettazione dell'offerta ha comportato una rilevante svalutazione del valore di carico delle partecipazioni e dei crediti finanziari nei confronti delle società facenti parte della Divisione Oil&Gas, nonché delle necessarie svalutazioni degli altri asset immateriali conseguenti ai prevedibili risultati del test di impairment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione del patrimonio della Società al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile.
In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l'"Operazione").
In particolare, il Piano, che assume che l'Operazione si perfezioni nel corso dell'esercizio 2019, è basato su quattro elementi essenziali:
(a) la concentrazione prospettica del Gruppo in aree geografiche caratterizzate da alti livelli di crescita e da margini interessanti, nonché, al contempo, da un limitato livello di rischio posizionamento del Gruppo;
(b) concentrazione del portafoglio su lavori e prodotti ad elevata complessità e marginalità;
(c) ottimizzazione del footprint commerciale e operativo; e
(d) implementazione di processi standard per massimizzare il controllo delle società del Gruppo.
Il Piano prevede in particolare per le Divisioni Trevi e Soilmec - anche all'esito e per effetto dell'Operazione - il ritorno, entro il periodo considerato, a livelli di ricavi e marginalità comparabili a quelli raggiunti precedentemente all'insorgere delle difficoltà finanziarie, facendo leva sul riconosciuto posizionamento di tali Divisioni nel settore costruzioni e fondazioni speciali; nonché, per effetto della manovra, il raggiungimento entro il 2020 dei target patrimoniali e finanziari individuati come adeguati (anche alla luce di quelli dei principali competitor) dal Consiglio di Amministrazione, ovverosia un rapporto tra indebitamento ed EBITDA non superiore a 3x e un rapporto tra indebitamento e patrimonio netto pari a 1:1.
All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici (e in particolare, a seguito delle comunicazioni ricevute dai consulenti queste ultime in data 2 ottobre e 14 dicembre 2018, nelle quali venivano ipotizzati i termini di massima intorno ai quali vi sarebbe potuto essere un consenso delle banche finanziatrici all'operazione), da un lato, e i principali azionisti della Società, Trevi Holding S.E. ("Trevi Holding"), FSI Investimenti S.p.A. ("FSI") e Polaris Capital Management LLC, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti della Società ("Polaris" e, congiuntamente a FSI, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:
(i) un aumento di capitale per cassa per euro 130 milioni, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, codice civile; e
(ii) un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici da liberarsi mediante la conversione di una parte dei crediti vantati nei confronti della Società e di sue controllate per un importo che, a tale data, anche sulla base delle sopra citate comunicazioni ricevute dagli advisor delle banche, era stato identificato in ca. euro 310 milioni in azioni ordinarie della Società di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA. Si precisa che le banche finanziatrici, cui pure l'opzione era stata reiteratamente sottoposta, hanno ritenuto di accettare la citata conversione esclusivamente a fronte dell'emissione di azioni ordinarie, e non di cc.dd. strumenti finanziari partecipativi (ai sensi dell'art 2346, sesto comma c.c.), in quanto di più semplice liquidazione in un'ottica di recovery dei relativi crediti. Peraltro, l'operazione così strutturata ha comportato la disponibilità delle banche finanziatrici a convertire in equity un ammontare maggiore di crediti, da ciò derivando, sulla base del rapporto di conversione, uno stralcio implicito di circa Euro 240 milioni.
I Soci Istituzionali hanno a tal fine formalmente confermato al Consiglio di Amministrazione che assumeranno l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni (come di seguito meglio precisato), a sottoscrivere la quota di aumento di capitale per cassa di loro spettanza in virtù dei rispettivi diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato di massimi euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi euro 77,4 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della residua quota di aumento di capitale per cassa pari a euro 52,6 milioni verrebbe garantita, in caso di inoptato, da un consorzio di garanzia organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'ambito di capitale a loro riservato e da liberarsi mediante conversione di crediti. Gli impegni assunti dai Soci Istituzionali con riferimento all'attuazione, alla sottoscrizione e al versamento dell'aumento di capitale per
cassa sono oggi regolati dall'accordo di investimento che sarà sottoscritto prima dell'Accordo di Ristrutturazione da parte di questi ultimi e della Società, e che disciplina altresì i principi relativi alla governance della Società (l'"Accordo di Investimento").
Detto aumento di capitale riservato, come detto da sottoscriversi tramite l'utilizzo in compensazione di complessivi euro 284 milioni di crediti - eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione della residua quota di inoptato dell'aumento di capitale per cassa – verrebbe realizzato secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante attribuzione alle banche finanziatrici di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazioni di esse, in ragione dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni euro 4,5 di crediti convertiti.
Ciascuno degli impegni dei Soci Istituzionali è condizionato al verificarsi di diverse circostanze che, oltre alle condizioni cui sono normalmente soggetti questo tipo di impegni, includono, fra l'altro, il completamento della Dismissione Oil&Gas e il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione da sottoporre ad omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis LF di gradimento di tutte le parti coinvolte avente ad oggetto i diversi elementi necessari per l'attuazione dell'Operazione, tra cui la definizione degli accordi sul trattamento dell'indebitamento bancario residuo a seguito della conversione e alla eventuale nuova finanza necessaria per sostenere il Piano, nonché i nuovi principi di governance della Società e delle altre principali società del Gruppo che garantiscano una gestione professionale e indipendente. I'azionista FSI ha subordinato il proprio impegno a che, all'esito dell'Operazione, nessun azionista giunga a detenere una partecipazione di controllo nella Società.
Nelle more dei processi deliberativi delle banche finanziatrici e della definizione dei testi contrattuali, la Società ha chiesto alle banche finanziatrici stesse di estendere il termine di efficacia dell'accordo di standstill in scadenza il 31 dicembre 2018 sino a tutto il periodo necessario per la sottoscrizione degli accordi definitivi, nonché di astenersi dal chiedere il rimborso dell'indebitamento finanziario e mantenere l'attuale operatività delle linee di credito per cassa e per firma.
Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto del verificarsi dei presupposti di cui all'articolo 2447 codice civile per effetto dell'accettazione dell'offerta presentata da MEIL Group per l'acquisizione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, il Consiglio di Amministrazione aveva, altresì, dato mandato al Presidente e al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione dell'Assemblea degli azionisti per i provvedimenti di competenza e di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente l'Accordo di Ristrutturazione, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, valeva a dire entro il mese di aprile 2019.
La manovra oggetto di approvazione da parte del Consiglio prevedeva, inoltre, una possibile ristrutturazione del prestito obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 - 2019», per un valore di emissione di euro 50 milioni, rispetto alla quale è stato condaggio di mercato con alcuni tra i principali detentori e che è stato sottoposto all'assemblea degli obbligazionisti in tempo utile per la definizione dell'Accordo di Ristrutturazione.
Nel corso dei primi mesi del 2019 sono proseguite le trattative con gli istituti di credito finanziatori e con tutti gli stakeholder al fine di definire e concordare i termini dei singoli accordi e di tutte le operazioni previste nel contesto del processo di ristrutturazione ripatrimonializzazione del Gruppo Trevi. Sebbene siano stati fatti progressi sostanziali e le banche finanziatrici abbiano di fatto prorogato le condizioni dell'accordo di standstill, consentendo altresì alcuni nuovi utilizzi per cassa nonché l'emissione di alcune nuove garanzie necessarie per il sostegno finanziario del Gruppo, essendovi ancora taluni elementi in corso di definizione, il Consiglio il 1º aprile 2019 ha deliberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea che verrà convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.
Il 2 maggio 2019, l'Assemblea degli obbligazionisti del prestito obbligazionario, riunitasi in seconda convocazione, ha approvato la concessione di waiver e la modifica di alcuni termini del regolamento del prestito al fine di adeguare le relative disposizioni alla situale della Società e a quanto previsto dal Piano, contribuendo in tal modo al risanamento della struttura finanziaria della Società.
Le modiche al regolamento del prestito concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla data del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi rilevanti al fine di adeguarli all'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Si precisa che l'efficacia delle modifiche al regolamento del prestito è subordinata alla condizione risolutiva della mancata concessione dell'omologa in relazione all'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182bis della Legge Fallimentare e del mancato verificarsi del Closing dell'Operazione entro il termine del 31 dicembre 2019.
In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli relativi all'Operazione, ha deliberato l'approvazione definitiva di manovra finanziaria inclusiva dei piani economicofinanziari, la quale è stata trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.
La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nel Piano e nell'Accordo di Ristrutturazione, è in linea con i principi che erano già stati fissati nella delibera dallo stesso assunta in data 19 dicembre 2018, e in estrema sintesi prevede:
un aumento di capitale da offrirsi in opzione per un importo pari a euro 130 milioni, a un prezzo di (i) sottoscrizione per azione pari a euro 0,0001, in relazione al quale i Soci Istituzionali hanno confermato la disponibilità ad assumere un impegno di sottoscrizione per un totale di euro 77,4 milioni, mentre la restante parte, ove non sottoscritta in opzione dal mercato, sarà sottoscritta dalle banche finanziatrici attraverso la conversione dei relativi crediti secondo il rapporto di conversione indicato al successivo punto (ii);
la conversione in azioni ordinarie di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA dei crediti vantati da parte delle banche finanziatrici, secondo un rapporto di 4,5:1, per un importo massimo pari a
euro 284 milioni, in parte, ove necessario, a garanzia dell'eventuale inoptato e, per la parte residua, per sottoscrivere e liberare un aumento di capitale riservato;
dell'accordo di ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente; e
(x) il riscadenziamento sino a tutto il 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni del prestito obbligazionario emesso da Trevifin.
Quanto al prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione nell'ambito dell'aumento di capitale, in linea con quanto previsto dal documento del Consiglio del 19 dicembre 2018, nonché con gli impegni assunti dai Soci Istituzionali, lo stesso è stato fissato da parte del Consiglio di Amministrazione in misura pari a Euro 0,0001 che, sulla base degli attuali valori di quotazione delle azioni, corrisponde a uno sconto sul TERP pari al 28%, in linea con i precedenti di mercato.
La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società stimata in un range tra circa 390 e 440 milioni di euro e un miglioramento della posizione finanziaria netta di circa 150-250 milioni di euro (a seconda dell'importo dell'aumento di capitale per cassa sottoscritto dal mercato).
Quanto alla Dismissione Oil&Gas, i relativi termini e condizioni sono oggi riflessi e dettagliati negli accordi implementativi della stessa (tra cui, tra gli altri, il Sale and Purchase Agreement, gli Escrow Agreements, , il Non-Compete Agreement e l'Intercompany Commercial Agreement ), alcuni già sottoscritti alla data della presente relazione e altri che saranno sottoscritti dalla Società, Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A., in qualità di venditori, e da uno più veicoli integralmente controllati da MEIL Group, in qualità di acquirenti (gli "Accordi Dismissione Oil&Gas").

Ad oggi, in estrema sintesi i principali indicatori patrimoniali e economico-finanziari del Gruppo / della Società sono i seguenti:
(in migliaia di Euro)
| 31/12/2018 | |
|---|---|
| Valore della produzione | 642.040 |
| Ricavi Totali | 618.080 |
| Valore Aggiunto | 214.998 |
| % sui Ricavi Totali | 34,8% |
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) | 50.151 |
| % sui Ricavi Totali | 8.1% |
| Risultato Operativo (EBIT) | 14.210 |
| % su Ricavi Totali | 2.3% |
| Risultato netto di Gruppo | (143.427) |
| % sui Ricavi Totali | -23,2% |
| Investimenti lordi | 39.104 |
| Capitale investito netto | 434.304 |
| Posizione finanziaria netta | (692.640) |
| Patrimonio Netto Totale | (147.335) |
| Patrimonio Netto del Gruppo | (148.075) |
| Patrimonio Netto di pertinenza di terzi | 740 |
| Risultato operativo netto / Capitale investito netto (R.O.I.) | 3,3% |
| Risultato netto di Gruppo / Patrimonio netto tot. (R.O.E.) | 97,3% |
| Risultato operativo netto / Ricavi Totali (R.O.S.) | 2,3% |
| Posizione finanziaria netta totale / Patrimonio netto Totale (Debt / Equity) | -4.7 |
Tali indicatori confermano che, al fine di superare l'attuale situazione di crisi in cui la Società e in generale il Gruppo attualmente versano, è necessario attuare l'Operazione sopra descritta necessaria per garantire il presupposto della continuità aziendale.
Ad esito dell'attuazione della manovra, sulla base di quanto previsto dal Piano, è previsto infatti che entro l'esercizio 2020, il Gruppo raggiunga target finanziari e patrimoniali coerenti con quelli dei principali competitor di mercato, come individuati dal Consiglio di Amministrazione.
Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.
In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2017 (che viene approvato solo in data 15 luglio 2019 anche in considerazione del fatto che, precedentemente a tale data non era stato possibile accertare il presupposto della continuità), il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
La direzione aziendale, nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, ha tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati all'implementazione della suesposta Operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché all'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza del presupposto della continuità aziendale richiede il verificarsi delle seguenti circostanze, per loro natura incerte, entro l'esercizio 2019:
Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie a valutare la ragionevolezza del verificarsi di tutte le circostanze di cui sopra che
42
rappresentano delle significative incertezze che possono far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ritenendo appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:
proprie relazioni definitive, ma ha già confermato che i Piani di Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. sono, al verificarsi di determinati presupposti e condizioni, attestabili ai sensi dell'articolo 182 bis LF con comfort letter del 19 febbraio 2019, come successivamente integrata in data 20 marzo e 23 maggio 2019. Non vi sono pertanto motivi per ritenere che il Tribunale competente non omologhi l'Accordo di Ristrutturazione, anche in considerazione del fatto che, come da giurisprudenza consolidata, il controllo svolto dal Tribunale su tali accordi riguarda la mera rispondenza degli stessi con i requisiti di legge, oltre che la relativa fattibilità giuridica, salvo il caso in cui siano presentate delle opposizioni e dunque il Tribunale possa dover valutare nel merito anche la fattibilità economica degli accordi e dei piani alla base degli stessi;
infragruppo (ivi incluso l'accollo liberatorio da parte dell'indebitamento esistente in capo a Petreven S.p.A., Drillmec S.p.A. e Drillmec Inc. al fine di consentire il rimborso di detto indebitamento con i proventi netti della dismissione).
Si ricorda inoltre che l'assemblea degli obbligazionisti detentori del prestito obbligazionario ha già approvato nei primi giorni del mese di maggio 2019 le modifiche ai termini e alle condizioni del prestito obbligazionario alla luce del nuovo piano industriale e della situazione attuale della Società. La delibera è esclusivamente soggetta ad alcune condizioni risolutive, quali la mancata omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione e il mancato perfezionamento delle operazioni previste al closing dello stesso entro il 31 dicembre 2019. Tale elemento non è stato, pertanto, considerato tra gli eventi dai quali dipendono le considerazioni circa la continuità aziendale, in quanto appare già essere stato risolto tramite l'adozione della suddetta delibera da parte dei detentori del prestito, fermo restando che, laddove il closing dell'Operazione non dovesse verificarsi entro il 31 dicembre 2019, la delibera assunta diverrebbe inefficace, e il presito diventerebbe immediatamente esigibile.
Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese e da intraprendere.
In sintesi, nel corso del 2019 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari ad Euro 434 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso baloon al 31.12.2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.
Va dato atto che l'esistenza ed il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.
Come già anticipato, il Piano prevede, tra l'altro, la focalizzazione del Gruppo sul settore delle fondazioni speciali e la conseguente dismissione delle Società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, in particolare delle Divisioni Drillmec e Petreven.
L'Accordo Dismissione Oil&Gas ha ad oggetto il trasferimento del 100% delle partecipazioni detenute da Trevifin, Trevi S.p.A, Soilmec S.p.A. nelle società Drillmec S.p.A., e Petreven S.p.A. (e, indirettamente, delle partecipazioni di titolarità tali società nel capitale delle altre società della divisione Oil&Gas) in favore di uno o più veicoli societari interamente controllati da MEIL. Inoltre, dovranno far parte della cessione e, pertanto, essere trasferiti a Petreven S.p.A. alcuni beni, contratti e diritti di proprietà intellettuale relativi albusiness dell'Oil&Gas attualmente di titolarità di Trevi S.p.A., elo Soilmec S.p.A. ovvero di società dalle stesse controllate, pur essendo utilizzati dalle società parte della divisione Oil&Gas.
Alla luce degli accordi in corso di definizione, in sintesi il perimetro delle attività oggetto di cessione incorpora, tra l'altro:
il complesso immobiliare sito in Podenzano (PC);
iv)
46
v) S.p.A., Petreven S.p.A., ovvero dalle altre società della divisone Oil&Gas nello svolgimento della relativa attività.
Inoltre, nel perimetro dell'operazione rientra altresì il 100% del capitale di Drillmec Inc., il cui capitale sociale è interamente detenuto da Trevi Holding USA. Tale società potrebbe essere ceduta o direttamente a MEIL da Trevi Holding USA ovvero quale società interamente controllata da Drillmec S.p.A., a seguito di cessione a quest'ultima da effettuarsi prima del closing della Dismissione Oil&Gas.
Infine, contestualmente alla cessione delle partecipazioni in Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A., dovranno essere risolti alcuni contratti di leasing di titolarità di Trevifin.
Il corrispettivo pattuito per la cessione delle due società è pari complessivamente a 140 milioni di Euro (il "Prezzo Dismissione Oil&Gas"), di cui 78 milioni di Euro riferiti a Drillmec (il "Prezzo Drillmec") e 62 milioni di Euro riferiti a Petreven (il "Prezzo Petreven").
Il Prezzo Dismissione Oil&Gas è stato determinato su base c.d. "debt free", ossia assumendo che Drillmec S.p.A., Petreven S.p.A. e le società della divisione Oil&Gas oggetto di cessione siano trasferite alla data del closing dell'operazione prive di passività finanziarie. Tale impostazione implica dunque che: (a) tutte le passività finanziarie attualmente esistenti in capo a Drillmec S.p.A. e alle altre società che fanno parte del settore Oil&Gas, ivi incluse le passività bancarie e quelle nei confronti di Trevifin e delle altre società del Gruppo Trevi che non rientrano nel perimetro della Dismissione Oil&Gas, vengano estinte e/o rinunciate nei confronti di Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. prima o contestualmente al closing di tale operazione; e (b) qualsiasi passività finanziaria che dovesse residuare al closing dovrà essere dedotta Euro per Euro dal Prezzo Drillmec e/o dal Prezzo Petreven, a seconda dei casi.
Il closing della Dismissione Oil&Gas è soggetto ad alcune condizioni sospensive, che includono, inter alia:
(i) la sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione;
l'intervenuta definitività del decreto di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione; (ii)
(iii) finalizzate a fare in modo che il perimetro della Dismissione Oil&Gas corrisponda a quanto concordato, nonché le operazioni necessarie a consentire, alla data di esecuzione della Dismissione Oil&Gas, l'integrale esdebitazione di Drillmec S.p.A., di Petreven S.p.A. e delle altre società rientranti nel perimetro della Dismissione Oil&Gas;
(iv) - il mancato avveramento, prima della data di esecuzione della Dismissione Oil&Gas, di eventi significativamente negativi per le attività delle società parte della divisione Oil&Gas o per la loro situazione finanziaria.
È inoltre previsto un diritto di recesso in favore del gruppo MEIL qualora, prima della data di esecuzione della Dismissione Oil&Gas, i venditori non pongano in essere le operazioni preliminari o siano presenti vincoli sui beni rientranti nel perimetro della Dismissione Oil&Gas nonché, più in generale, nel caso in cui i venditori si rendano inadempimenti rispetto alle attività necessarie ai fini dell'esecuzione della Dismissione Oil&Gas.
Il Prezzo Dismissione Oil&Gas, dedotto: (a) un importo pari al 10% de prezzo da depositarsi in un conto vincolato per un periodo di 12 mesi a garanzia delle obbligazioni di pagamento dell'indennizzo poste a carico
dei venditori; e (b) gli eventuali aggiustamenti prezzo (di cui si dirà in dettaglio in seguito), verrà corrisposto dall'acquirente alla relativa data di closing. In conformità con quanto previsto nell'offerta vincolante del dicembre 2018, una parte del Prezzo Dismissione Oil&Gas pari a Euro 14 milioni è già stato depositato dal gruppo MEIL, a titolo di caparra confirmatoria ex art. 1385 c.c., su un conto vincolato e sarà liberato a favore della Società al closing dell'operazione di Dismissione Oil&Gas.
Il Sale and Purchase Agreement relativo alla Dismissione Oil&Gas prevede inoltre che il Prezzo Dismissione Oil&Gas sia ridotto, Euro per Euro, per un ammontare pari a: (a) qualsiasi indebitamento finanziario che le società della divisione Oil&Gas dovessero avere al closing; (b) qualsiasi pagamento che dovesse essere effettuato dalle società della divisione Oil&Gas a favore dei venditori e/o delle società da queste controllate nel periodo compreso tra la data di accettazione dell'offerta vincolante di MEIL (i.e., 5 dicembre 2018) e la data di esecuzione della Dismissione Oil&Gas (c.d., leakage); (c) qualsiasi variazione intervenuta sul working capital delle società della divisione Oil&Gas rispetto al 30 settembre 2018 ed utilizzato come valore di riferimento, sino a un importo massimo pari al 10% del Prezzo Dismissione Oil&Gas; (d) il valore dei beni oggetto del perimetro della Dismissione Oil&Gas che non dovessero essere trasferiti al gruppo MEIL; e (e) ulteriori eventuali variazioni di ulteriori voci tenute in considerazione dalle parti ai fini della determinazione del Prezzo Dismissione Oil&Gas.
Come detto, entro la data del closing della Dismissione Oil&Gas, Trevifin (in qualità di accollante) si accollerà l'intero indebitamento di Drillmec S.p.A. e di Drillmec Inc. (di seguito, il "Debito Accollato Drillmec"), da un lato, nonché di Petreven S.p.A. (di seguito, il "Debito Accollato Petreven" e, congiuntamente con il Debito Accollato Drillmec, il "Debito Accollato Oil&Gas"), dall'altro lato. L'accollo sarà effettuato con adesione delle relative Banche Finanziatrici e con conseguente piena liberazione delle società cedute rispetto ai debiti oggetto di accollo; perfanto, a seguito dell'accollo, Trevifin sarà l'unica debitrice rispetto al Debito Accollato Oil&Gas.
Inoltre, nell'Accordo Dismissione Oil&Gas, Trevifin si è impegnata a rinunciare a qualsiasi credito finanziario che dovesse vantare al closing della Dismissione Oil&Gas nei confronti di Drillmec S.p.A., di Petreven S.p.A. e delle società rientranti nel perimetro della dismissione, ivi incluso il credito da regresso connesso alle citate operazioni di accollo.
Come detto, il trattamento in capo a Trevifin del Debito Accollato Oil&Gas è regolato di Ristrutturazione, il quale prevede che i proventi netti derivanti dall'incasso del Prezzo Dismissione Oil&Gas, dovranno essere utilizzati al fine di rimborsare il Debito Accollato Oil&Gas. Il Debito Accollato Oil&Gas non completamente rimborsato mediante i proventi della Dismissione sarà ristrutturato ai termini e alle condizioni dell'indebitamento bancario in capo alla Società così come previsto dall'Accordo di Ristrutturazione e dettagliatamente descritto al precedente paragrafo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".
Di seguito i principali valori patrimoniali del gruppo in dismissione, classificati all'interno delle attività e passività destinate alla vendita:
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|
| Ricavi | 179 659 | 202 608 |
| Risultato operativo (EBIT) | (14.639) | (203 508) |
| Risultato netto del periodo | (20 795) | (256 694) |
| Dati patrimoniali | ||
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2018 | |
| Attività non correnti (*) | 119 111 | |
| Attività correnti | 227 665 | |
| Passività non correnti | 13 570 |
(*) dato al lordo della minusvalenza generatasi dalla dismissione del settore Oil&Gas ai sensi del principio contabile IFRS 5. I dati patrimoniali dell'esercizio 2017 non sono riportati ai sensi dell'IFRS 5 par. 40.
Il Gruppo Trevi è soggetto a diverse tipologie di rischio e di incertezza che possono impattare sull'attività operativa, la struttura finanziaria e i risultati economici.
Innanzitutto il rischio di liquidità che condiziona le scelte strategiche di investimenti e acquisizione delle commesse.
Improvvisi cambiamenti nei contesti politici dove il Gruppo opera hanno immediate conseguenze sui risultati operativi e sulla posizione finanziaria.
Il Gruppo è altresì esposto al rischio di un peggioramento del contesto macro-economico internazionale.
L'operatività della cantieristica e del settore OIL&GAS è soggetta all'andamento dei mercati che hanno acquisito caratteristiche di maggiore stagionalità rispetto al passato anche a causa di un graduale passaggio verso una economia a bassa emissione di carbonio.
L'introduzione di norme più severe in materia di protezione dei dati nell'Unione europea e la maggiore complessità dell'IT, sottopone il Gruppo al rischio cyber.
Per mitigare l'esposizione a tali rischi, il Gruppo Trevi, tra gli altri progetti, ha terminato nel 2018 l'implementazione di un sistema di risk management che si fonda su 2 capisaldi del PRMS (Project Risk Management System) per la Trevi Finanziaria Industriale Spa e per la divisione Trevi ed il definitivo accentramento della Funzione Assicurativa e la gestione dei claim in Trevi-Finanziaria a servizio di tutte le Divisioni del Gruppo.
È stato inoltre creato il Comitato Rischi per l'analisi dettagliata delle commesse in fase di acquisizione.
Per un'azienda la disponibilità di liquidità garantisce il rispetto delle scadenze previste e una sana crescita economica. La pianificazione dei flussi di cassa aziendali permette di avere una programmazione periodica delle liquidità mantenendo il controllo sulle entrate e le uscite e di riconoscere tempestivamente picchi di fabbisogno.
A seguito della sottoscrizione dell'Accordo di moratoria con il ceto bancario, la gestione della liquidità è stata garantita e regolata dallo stesso Accordo attraverso la sospensione dei pagamenti del debito a medio/lungo termine, l'erogazione di nuove linee di cassa a breve termine e nuove linee di firma per l'emissione di garanzie di natura commerciale. Si rammenta che sebbene l'Accordo sia scaduto al 31 dicembre 2018 il Gruppo sta operando in una situazione di Standstill de facto nelle more del perfezionamento dell'accordo di ristrutturazione che cosi come descritto al paragrafo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale" garantirà alla Società ed al Gruppo il riequilibrio finanziario nonché adeguata flessibilità nella gestione delle proprie disponibilità liquide.
È stato inoltre istituito uno Steering Committee al fine di valutare l'andamento della Cassa dando definitivo impulso alle attività di pianificazione finanziaria.
In conformità alle indicazioni dell'Accordo di Standstill e nelle more dell'Accordo di ristrutturazione, il Gruppo ha adempiuto agli obblighi di informativa e agli impegni previsti nell'accordo di Standstill che si sono estrinsecati sostanzialmente nella fornitura bisettimanale del piano di tesoreria e dell'informativa basata su dati gestionali sull'indebitamento finanziario, sullo scaduto verso fornitori, fisco ed enti previdenziali, nonché il dettaglio dei rapporti intercompany e delle garanzie concesse con cadenza trimestrale.
In ragione dell'estensione geografica del Gruppo e dell'accesso ai mercati internazionali per lo sviluppo della cantieristica e delle perforazioni petrolifere, le società sono esposte al rischio che una modifica dei tassi di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino variazioni inattese. Le grandezze economiche e patrimoniali derivanti da questa fluttuazione, potrebbero impattare sia i singoli bilanci societari d'esercizio, sia il livello consolidato. Nello specifico, dato l'attuale assetto di Gruppo, l'esposizione al rischio di tasso di cambio è principalmente legata al dollaro statunitense. Si segnala altresì che il Gruppo ha interessi anche in paesi quali la Turchia, l'Algeria e la Nigeria le cui valute potrebbero essere soggette a fluttuazioni anche rilevanti.
Il Gruppo non ha sottoscritto contratti derivati.
Per quanto riguarda il dollaro statunitense, il rischio di tasso di cambio deriva principalmente dalla conversione in euro delle poste relative alle partecipazioni in società la cui divisa di conto è diversa dall'Euro (c.d. "rischio traslativo").
50

Euro-Lira Turca 2017-2018



Euro-Naira Nigeriana 2017-2018

Il Gruppo non ha sottoscritto derivati anche a causa dei vincoli imposti dalla negoziazione dell'Accordo di Standstill.
La politica di gestione del rischio di tasso di cambio è basata principalmente sull'utilizzo di listini in Euro o Dollaro.
Il rischio di tasso di interesse a carico dell'impresa è costituito dall'aumento degli oneri finanziari derivanti dal rialzo dei tassi di interesse
A seguito della firma dell'Accordo di Standstill, il Gruppo ha ottenuto una moratoria sia sul capitale che sugli interessi delle linee di cassa a Medio e Lungo Termine.
Le linee a Breve Termine erogate e disciplinate dall'accordo di Standstill hanno mantenuto il pricing adeguato alla natura dell'operazione sottostante.
La gestione del credito commerciale è un'attività essenziale per definire il massimo grado di esposizione che l'impresa ritiene ragionevolmente sopportabile per una fornitura che prevede un pagamento differito. Particolarmente utile per la configurazione di procedure finalizzate ad un'anticipata valutazione del rischio e della solvibilità del cliente, è la corretta applicazione delle tecniche di credit scoring e di Trade Finance.
Con la diminuzione dell'utilizzo delle linee di factoring a seguito della moratoria, il rischio di credito ha imposto la creazione di un Comitato Rischi per la valutazione delle singole operazioni ed un'implementazione dell'attività di credit&risk management attraverso l'utilizzo di strumenti di Trade Finance per la metalmeccanica e il controllo degli avanzamenti commesse nella cantieristica.
La veloce raccolta di informazioni inerenti al cliente (o potenziale cliente), la sua storia aziendale, l'assetto societario, il management di riferimento, l'attività svolta, la sua ubicazione, le caratteristiche e le potenzialità commerciali, associate ad informazioni di natura bancaria e ad altre rese disponibili da società specializzate nella proposta di informazioni di natura commerciale, ha rappresentato un elemento a supporto della preliminare valutazione del cliente.
L'evoluzione degli scenari economici e geo-politici influenza da sempre le attività finanziarie e industriali del Gruppo.
I ricavi per attività all'estero del Gruppo Trevi mantengono un trend di forte consolidamento sull'estero attestandosi su un 95% dell'ammontare totale; la crescita del Gruppo è stata localizzata principalmente negli USA, Iraq, Algeria ed in Nord Europa.
Per tale ragione, il "rischio paese" è continuamente monitorato ed è caratterizzato dal rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati, legato all'area geografica di provenienza e indipendente dalla loro volontà. E anche il rischio legato alla provenienza di un determinato strumento finanziario e dipendente da variabili politiche, economiche e sociali.
Con specifico riferimento ai paesi in cui Trevi opera, maggiormente esposii a questa tipologia di rischio, si precisa quanto segue:
Il referendum consultivo di fine 2017 a favore dell'autonomia del Kurdistan iracheno dal governo centrale di Baghdad, ha creato grande allarme nella regione decretando una sostanziale riduzione del territorio sottoposto al controllo delle milizie curde.
Il governo centrale iracheno garantisce adesso, insieme alla Coalizione internazionale, la fascia di sicurezza intorno alla Diga di Mosul precedentemente presidiata dai Peshmerga curdi.
Le elezioni presidenziali previste per il 2019 hanno creato incertezze e rallentamento nei pagamenti delle commesse pubbliche.
L'economia algerina si fonda sul settore del petrolio e del gas, che rappresenta più del 95% dei proventi derivanti dalle esportazioni e il 60% del bilancio statale. Il governo ha cercato di limitare l'impatto economico del deterioramento dei prezzi petroliferi nel periodo 2015/2016 ma il dinaro algerino è stato sottoposto a nuove pressioni
La variazione del prezzo delle materie impatta direttamente attraverso gli acquisti
destinati alla trasformazione e vendita dei prodotti e indirettamente attraverso le politiche di investimento.
I prezzi del petrolio (Brent) nel 2018 hanno quotato in media circa 70 dollari/barile, in sostanziale aumento rispetto ai 50 dollari raggiunti nel 2017, spinti dalle aspettative dei mercati.
Tuttavia, la crescita dei prezzi ha avuto un impatto molto limitato sulle politiche di investimento delle Compagnie che, negli ultimi anni, a causa delle forti incertezze, si sono concentrati su progetti con ritorni a breve termine.
Si stima che nel 2018 gli investimenti in E&P (Esplorazione e Produzione) a livello mondiale si attesteranno a 405 miliardi di dollari, in progresso di poco più del 4% rispetto al 2017, ma ancora ben lontani dal picco di 683 miliardi del 2014 (-41%).
Si è in presenza di un cybercrime sia quando la condotta o l'oggetto materiale del crimine è correlato ad un sistema informatico o telematico, sia quando l'illecito è perpetrato sfruttando o colpendo il sistema.
Anche a seguito del nuovo regolamento europeo per la Data Protection (GDPR), il Gruppo ha iniziato un processo di settaggio di nuove Policy ed una revisione dei programmi di ICT Security.
La Società ha provveduto a verificare la presenza di indicatori al 31 dicembre 2018 che potessero segnalare l'esistenza di perdite durevoli di valore. Tale verifica è stata condotta sia in riferimento alle fonti esterne (capitalizzazione di mercato, tassi di attualizzazione e di crescita) sia in relazione alle fonti interne (indicazioni, derivanti dal sistema informativo interno, circa i risultati attesi). Avendo rilevato presunzioni di impairment sia esterne che interne, la Società, ha provveduto ad effettuare il test di impairment al 31 dicembre 2018: si rimanda allo specifico paragrafo "Impairment" inserito nelle Note Esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.

Nel corso del 2018 le posizioni apicali della Società hanno subito variazioni. In particolare:
L'organico in essere al 31 dicembre 2018 risulta essere pari a 6.378 risorse con un decremento netto di 191 unità rispetto 6.569 risorse in essere al 31 dicembre 2017.
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | Media |
|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 162 | l 12 | રે રેણે રહ્યા છે. આ ગામનાં પ્રાથમિક શાળા, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં પ્રાથમિક શાળા, આંગણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છ | 137 |
| Impiegati e Quadri | 2-820 | 2.294 | 526 | 2 557 |
| Operai | 3.396 | 4.163 | (767) | 3 780 |
| TOTALE DIPENDENTI | 6.378 | 6.569 | (191) | 6.474 |
L'organico medio nel 2018 è stato pari a 6.474 risorse.
Si segnala inoltre che nel corso dell'esercizio non sono state presentate domande per il ricorso a procedure di Cassa Integrazione Guadagni ordinaria e/o straordinaria.
Il Gruppo pone da sempre molta attenzione alla gestione delle proprie risorse umane, che rappresentano un patrimonio inestimabile di competenze di difficile reperimento sul mercato del lavoro.
Il Codice Etico, il principale strumento di formalizzazione degli impegni aziendali su questi temi, definisce le risorse umane come elemento centrale della strategia aziendale, identificando nella tutela delle pari opportunità, nella promozione del merito e del talento, e nella creazione di un ambiente di lavoro sereno, stimolante e gratificante elementi chiave per tutte le società del mondo Trevi.
Il Gruppo, anche nel corso del 2018, ha proseguito nella applicazione e sviluppo di piani di carriera e di formazione, volti ad assicurare la massima crescita del personale chiave in forza, attraverso lo sviluppo di adeguate e specifiche competenze.
Processi strutturati quali quello di Performance Evaluation, consentono inoltre di dare omogeneità e trasparenza alle valutazioni dei singoli e a garantire al tempo stesso i processi formativi da mettere in atto per la crescita delle risorse e corrette politiche di remunerazione delle performance.
Il Gruppo ha al proprio interno una Academy di formazione che ha il compito di presidiare le tematiche formative del proprio personale, costituita da:
Foundations Technology Academy (FTA) che gestisce attività di formazione in aula, online e sul campo, focalizzate su temi prevalentemente tecnici e professionali;
Trevi Group Academy of Management (TGA) che gestisce le attività di formazione per lo sviluppo del middle e top management, in particolare la TGA si è dotata in questo ultimo anno di 4 pillar formativi che sono stati disegnati per le esigenze del Gruppo con la collaborazione docenti qualificati.
Le informazioni sulle politiche retributive sono fornite all'interno della remunerazione predisposta dalla Società ai sensi dell'art. 123 -ter del D. Lgs. Del 24 febbraio 1998 n. 58, disponibile nei termini della vigente normativa sia presso la sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet www.trevifin.com.
La tutela dell'ambiente e la sicurezza e la salute dei lavoratori sono da sempre ai vertici delle priorità del Gruppo. Il Gruppo è costantemente impegnato a mantenere un ambiente di lavoro attento alla sicurezza e a dotare i dipendenti, a seconda dell'attività svolta, di tutte le attrezzature idonee e necessarie per preservarii da qualsiasi rischio o pericolo per la loro integrità. Il Gruppo mantiene i propri stabilimenti, uffici e sistemi operativi in modo tale da rispettare tutti gli standard di sicurezza. Il Gruppo, inoltre, opera in modo da preservare e proteggere l'ambiente, nel rispetto di tutta la normativa ambientale vigente, nonché delle ulteriori disposizioni e procedure eventualmente dalla stessa adottate. Infine, attraverso sistemi di antifurto ed antintrusione viene tutelato il patrimonio aziendale ed in particolare gli elementi riconducibili al magazzino.
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. è esonerata dall'obbligo di redigere la Dichiarazione di carattere non finanziario individuale di cui all'articolo 3 del D. Lgs. 254/2016 (nel seguito anche "il Decreto"), in quanto la stessa redige una Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario, ai sensi dell'articolo 4 del Decreto citato. In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del Decreto, Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ha predisposto la Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario, che costituisce una relazione distinta. La stessa, redatta "in conformità" ai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards (GRI Standards) definiti nel 2016 – opzione referenced – e sottoposta ad esame limitato da parte di KPMG S.p.A., è disponibile sul sito internet del Gruppo.
Il Gruppo Trevi considera da sempre la Sostenibilità come parte integrante e imprescindibile del proprio business in quanto essa rappresenta un modo per garantire la crescita di lungo periodo e la creazione di valore attraverso un efficace coinvolgimento di tutti gli stakeholders.
Inoltre, la natura del business e la complessità delle attività del Gruppo hanno da sempre richiesto una particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza del lavoro, ambientali e sociali nell'esecuzione dei progetti.
In ottemperanza al Decreto, di recepimento della Direttiva Europea 2014/95/UE, il Gruppo Trevi ha redato
anche per l'anno 2018 la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" con la quale rendiconta le proprie performance e politiche in relazione a un insieme di tematiche materiali quali: aspetti ambientali, aspetti relativi alla gestione del personale, tutela dei diritti umani, lotta alla corruzione e aspetti sociali. Tale Dichiarazione intende così assicurare la comprensione dell'azienda, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto da essa prodotto con riferimento all'anno 2018.
Il Gruppo Trevi è presente in oltre 45 paesi e gestisce le proprie attività a stretto con le popolazioni locali, in situazioni geograficamente e culturalmente eterogenee e spesso in scenari socio-politici delicati. Specialmente nei paesi dove la presenza dei cantieri Trevi è consolidata, il Gruppo svolge un ruolo attivo presso le comunità locali, fornendo un contributo allo sviluppo socio-economico del territorio che non si limita alla creazione di posti di lavoro ma implica relazioni di lungo termine con le comunità basate sul reciproco supporto. Gli esempi più rilevanti sono le collaborazioni locali per la realizzazioni locali per la realizzazione di programmi di sviluppo nelle comunità, come ad esempio "Social Value".
Sin dalla sua costituzione avvenuta alla fine del 2007, "Social Value" si propone di promuovere e sostenere, a livello nazionale e internazionale, iniziative di solidarietà soprattutto in favore dei bambini e delle classi più deboli della popolazione con lo scopo di favorirne la crescita sociale e culturale.
Da rimarcare le molteplici esempi di collaborazione che dimostrano la capacità del Gruppo di adattarsi alle varie culture locali e grande capacità di project management nelle commesse più importanti.
Un altro punto di forza del Gruppo in relazione alle comunità locali è rappresentato dal grado sempre crescente di diversità della composizione del proprio personale, inteso come moltitudine di etnie di giovani talenti che oggi coprono il 16% della popolazione aziendale.
Il richiamo all'agire con integrità e professionalità, contenuto fin dal Codice Etico, e il riferimento alla creazione del valore è pienamente espresso dalla missione dell'azienda: "La missione del Gruppo Trevi è di progettare, realizzare ed offrire tecnologie e servizi innovativi per qualsiasi opera d'ingegneria nel sottosuolo". Il modello di Responsabilità Sociale adottato rispecchia questi principi e si esplica concretamente tramite:
la DNF (Dichiarazione non finanziaria) che fornisce un resoconto, accurato e trasparente, degli impatti di natura economica, ambientale, sociale e culturale dell'attività dell'impresa
Crescente attenzione per l'ambiente grazie ad un programma di monitoraggio e di riduzione delle conseguenze ambientali della propria attività
Contributi al benessere dei dipendenti non solo sul posto di lavoro, ma anche sul porre una forte attenzione nel caso di espatriati all'ambiente di vita, alla sistemazione logistica dell'educazione dei figli.
Contribuiti allo sviluppo della comunità di riferimento attraverso investimenti in iniziative di rilievo sociale, educative, culturali e sportive.
Pieno rispetto dei principi contenuti nel Codice Etico nello svolgimento della propria attività.
Trevi si è fatta leader e promotore del progetto "Mosul Dam Project for Social Progress" con lo scopo di ripristinare alcune strutture scolastiche di vario grado e livello nell'area della Diga di Mosul, fomendo inoltre
materiale didattico agli studenti. Un'attività benefica che coinvolge centinaia di bambini, ragazzi e docenti, chiamati a studiare e lavorare, in edifici fatiscenti. Il Progetto Sociale prevede principalmente la ristrutturazione delle aule, l'installazione di nuovi impianti di condizionamento ed il rifacimento dei servizi igienici di 5 edifici scolastici.
Nel 2018, Trevi ha completato i lavori di ristrutturazione della scuola elementare del Mosul Dam Village (banchi nuovi, sistemazione infissi, tinteggiatura interni ed esterni, nuovi servizi igienici, nuovi condizionatori, rigenerazione impianto elettrico e d'illuminazione, acquisto svariati mobili, etc.), la fornitura di materiale didattico e di nuovi PC e stampanti.
Sempre nel 2018 Trevi ha donato all'orfanotrofio femminile di Alqosh, località a maggioranza cattolica a 30 KM dalla Diga di Mosul nuovi PC e condizionatori. L'orfanotrofio è gestito da una suora Irachena, Suor Warena. Il sostentamento è avvenuto tramite la vendita all'interno del campo di tazze (mugs) col logo Trevi-Mosul Dam Project. Le tazze sono andate letteralmente a ruba tra i civili ma soprattutto i militari italiani dei vari contingenti della Task Force Praesidium che si sono avvicendati per la missione.
Consorzio Romagna Iniziative. Romagna Iniziative è un Consorzio che riunisce alcune delle più importanti realtà imprenditoriali del territorio cesenate e romagnolo. Nato nel 1996 anche su input del Gruppo Trevi, il Consorzio di Romagna Iniziative s'impegna a valorizzare progetti di interesse culturale e attività che coinvolgono i ragazzi in quasi tutte le discipline sportive: dal rugby alla pallavolo, dalla scherma al pattinaggio. Lo scopo del Consorzio è di contribuire al miglioramento del territorio in cui risiede. Di seguito le collaborazioni più significative per l'anno 2018:
in Italia sostegno alla Mater Caritas e alla Fondazione Nuova Famiglia.
In Colombia: supporto all'Asociacion AMESE che sin dal febbraio 2006, anno di fondazione, è impegnata nella promozione della prevenzione e sostiene le persone con diagnosi di cancro al seno.
In Colombia: supporto e assistenza alla Fundación Planeta Amor che sostiene i bambini e gli adolescenti che sono nati e vivono con l'HIV, che provengono da famiglie a basso reddito, orfani o abbandonati.
Negli Stati Uniti sostegno al Centro per le attività scolastiche italiane di Boston
Nelle Filippine, supporto a diversi orfanotrofi dell'area di Makari City gestiti principalmente da suore.
Ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2018 il Gruppo Trevi non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definito dalla Comunicazione stessa.
· In data 17 maggio 2018, dopo aver approfonditamente valutato le offerte pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici, ha ritenuto che, tra le offette pervenute da terzi investitori, quella preferibile fosse quella presentata da Bain Capital ("BCC"), e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima per una possibile operazione avente ad oggetto l'indebitamento complessivo del Gruppo Trevi.
ਦੇ ਹੋ
testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese - di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla data della deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il numero di nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
prevedibili risultati del test di impairment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione del patrimonio della Società al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile;
· In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l'"Operazione"). In particolare, il Piano, che assume che l'Operazione si perfezioni nel corso dell'esercizio 2019, è basato su quattro elementi essenziali: (a) la concentrazione prospettica delle attività del Gruppo in aree geografiche caratterizzate da alti livelli di crescita e da margini interessanti, nonché, al contempo, da un limitato livello di rischio posizionamento del Gruppo; (b) concentrazione del portafoglio su lavori e prodotti ad elevata complessità e marginalità; (c) ottimizzazione del footprint commerciale e operativo; e (d) implementazione di processi standard per massimizzare il controllo delle società del Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione ha anche definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale.
In adempimento degli obblighi regolamentari e allo scopo di offrire agli Azionisti una ulteriore informativa utile alla conoscenza della Società, è stata redatta la "Relazione sulla Remunerazione", ai sensi dell'art. 123ter del TUF che viene pubblicata congiuntamente alla presente relazione presso la sede sociale e Borsa Italiana, oltre ad essere consultabile sul sito internet www.trevifin.com nella sezione Investor Relations -Corporate Governance; tale comunicazione è depositata in Borsa Italiana S.p.A. e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato E Market Storage (), nei termini di regolamento.
La Relazione sulla remunerazione, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15 luglio 2019 e tiene conto delle indicazioni di cui alla Delibera Consob n. 18049 del 23 dicembre 2011, pubblicata nella G.U. n. 303 del 30 dicembre 2011.

Il capitale sociale di TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. alla data del 31 dicembre 2018 ammonta a Euro 82.391.632,50, interamente sottoscritto e versato, ed è composto da n. 164.783.265 senza valore nominale (in data 30 luglio 2018 l'Assemblea degli azionisti ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni). La Società è controllata da TREVI Holding SE che detiene, dai dati depositati presso CONSOB e dalle comunicazioni di internal dealing ricevute, alla data di approvazione della presente Relazione, n. 52.427,084 di azioni ordinarie, pari al 31,800% del capitale sociale, società a sua volta controllata al 51% da I.F.I.T. S.r.I. Alla data di approvazione della presente Relazione (dai dati depositati presso CONSOB) oltre all'azionista di controllo, risultano iscritti con una quota superiore al 3% FSI Investimenti S.p.A. con una partecipazione pari al 16,852% e Polaris Capital Management LLC (USA) con una partecipazione pari al 10,072%.
La società, alla data del 31 dicembre 2018 detiene n. 204.000 azioni proprie, pari al 0,124% delle azioni ordinarie complessive. Durante l'esercizio 2018 la società non ha esercitato la delega attribuita dall'Assemblea degli Azionisti.
La Società non detiene né direttamente né tramite società controllate azioni e/o quote della Società controllante Trevi Holding SE o della I.F.I.T. S.r.l.
Nel corso dell'anno 2019 la Società ha ricevuto 13 comunicazioni sulla partecipazione azionaria della Società detenuta da Trevi Holding SE.
Tra il 25 febbraio 2019 e il 17 aprile 2019 1.927.440 azioni, pari al 1,170% del capitale della Società, di proprietà di Trevi Holding SE sono state vendute sul mercato.
Nel corso dell'anno non vi sono state deliberazioni in merito all'acquisto e disposizione di azioni proprie. La società nel corso dell'esercizio 2018, non ha acquistato azioni proprie.
Dal marzo 2004 la Società ha una filiale in Venezuela, con lo scopo di rendere operativo il consorzio tra Trevi S.p.A. (50%) - TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. (45%) - SC Sembenelli S.r.l. (5%), che si è aggiudicata la gara d'appalto in Venezuela indetta da CADAFE per la riparazione della diga "Borde Seco" i cui lavori sono terminati; la filiale non è operativa.
L'attività di ricerca e sviluppo svolta dalle società del Gruppo nel 2018 si è articolata nel perseguimento dei seguenti obiettivi:
Gestire, promuovere e proteggere la proprietà intellettuale ed il know-how aziendale;
Studio di sistemi di misura innovativi
Introduzione di circuiti di comando elettro-proporzionali su gamma SR
Per quanto riguarda il primo punto, nel corso dell'anno sono stati depositati alcuni nuovi brevetti raggruppati in famiglie inerenti gli ambiti tecnologici di maggiore interesse per il Gruppo. Nello stesso anno sono state ottenute le concessioni di diversi brevetti depositati nel periodo precedente al 2018.
Per quanto riguarda il secondo punto, è stato realizzato il progetto esecutivo di un innovativo sistema di misura inerente lo scavo di diaframmi.
Per quanto riguarda il terzo punto si è lavorato sulla semplificazione delle logiche di controllo e sulla integrazione delle varie predisposizioni delle perforatrici.
Il Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018 ha aggiornato, con il parere favorevole del Comitato parti Correlate composto interamente da Amministratori Indipendenti, ai sensi del Regolamento CONSOB n. 17221/2010 e successive modificazioni e integrazioni, la procedura parti correlate, precedentemente approvata il 16 ottobre 2014.
Il Comitato Parti Correlate in carica alla data del 31 dicembre 2017, nominato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2015, è composto dai seguenti amministratori indipendenti e non esecutivi:
La procedura operazioni con parti correlate approvata della società è disponibile sul sito internet www.trevifin.com.
Ai sensi del regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999, le partecipazioni detenute al 31 dicembre 2018 personalmente da Amministratori e dai Sindaci effettivi e supplenti, nella Società e nelle società controllate, risultano essere le seguenti:
| Cognome e Nome | Titolo di Possesso | N. azioni possedute al 31/12/17 |
N. azioni acquistate |
N. azioni vendute |
N. azioni possedute al 31/12/18 |
|---|---|---|---|---|---|
| Trevisani Davide | Proprietà diretta | 2 085 938 | 2.085.938 | ||
| Trevisani Gianluigi | Proprietà diretta | 649 579 | - | 649 579 | |
| Trevisani Cesare | Proprietà diretta | 327-514 | 327 514 | ||
| Trevisani Stefano | - | - | |||
| Trevisani Simone | Proprietà diretta | 45 825 | 0 | 45-825 | |
| Dassù Marta | - | - | |||
| Finocchi Mahne Cristina |
- | - | |||
| Mondardini Monica | - | ||||
| Rivolta Guido | |||||
| Rolli Rita | = | ||||
| della Sala Umberto | - | - | |||
| Leonardi Adolfo | - | ||||
| Motta Milena | - | ||||
| Poletti Giancarlo | - |
| Nella TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | ---------------------------------------------- | -- | -- | -- |
| Cognome e Nome | Titolo di | N. azioni possedute | N. azioni | N. azioni | N. azioni possedute " |
|---|---|---|---|---|---|
| Possesso | al 31/12/17 | Acquistate | vendute | al 31/12/18 | |
| Trevisani Davide | Proprieta | 3.900 | 3.900 |
Ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico, si riporta che al 31 dicembre 2018 e alla data di redazione del presente bilancio, TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. è indirettamente controllata da I.F.I.T. S.r.l. (società con sede a Cesena) e direttamente controllata dalla società italiana TREVI Holding SE, società controllata da I.F.I.T. S.r.L.
Relativamente all'informativa societaria, ex art. 2497 del Codice Civile, relativa all'attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2018 la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad eventuali attività di direzione e coordinamento da parte di società controllanti, in quanto il Consiglio d'Amministrazione della TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. ritiene che, pur nell'ambito di un controllo delle strategie e politiche societarie del Gruppo TREVI indirettamente condotto da I.F.T. S.r.I., la Società sia completamente autonoma dalla propria controllante dal punto di vista operativo e finanziario, e non abbia posto in essere né nel 2017 né in esercizi precedenti nessuna operazione societaria anche nell'interesse della controllante.
La Società, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo), ed esercita ai sensi dell'art. 2497 del C.C., l'attività di direzione e coordinamento dell'attività delle società direttamente controllate:
Per quanto riguarda i fatti di rilievo avvenuti successivamente al 31 Dicembre 2018, si rimanda al paragrafo (38) della Nota Integrativa.
Si ricorda che il presente bilancio è sottoposto all'approvazione degli azionisti nel 2019, e che l'evoluzione fino alla data dell'approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio d'Amministrazione è trattato nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura di esercizio". L'evoluzione prevedibile qui rappresentata è pertanto riferita all'evoluzione successiva.
Alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, è possibile e ragionevole attendersi che entro la fine dell'anno 2019 sia completato l'iter previsto sia in relazione all'operazione del debito e di rafforzamento patrimoniale sia in relazione alla cessione dell'Oil& Gas, potendosi quindi concentrare sull'implementazione del Piano strategico ed industriale.
Nell'ambito della strategia delineata nel citato Piano, i principali driver industriali riflessi prevedono in estrema sintesi:
Gli obiettivi definiti potranno essere influenzati da fattori esogeni non prevedibili e non rientranti nella sfera di dominio del management.
Cesena, lì 15 luglio 2019
Per il consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Davide Trevisani

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Innocenzo Malvasia, 6 40131 BOLOGNA BO Telefono +39 051 4392511 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (nel seguito anche la "Società"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2018, di conto economico, di conto economico complessivo, delle variazioni di patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
Non esprimiamo un giudizio sul bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio" della presente relazione.
Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 evidenzia una perdita d'esercizio di €90,3 milioni, un patrimonio netto negativo di €220,7 milioni ed una posizione finanziaria netta negativa di €391,0 milioni. La Società ricade quindi nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del Codice Civile.
Gli amministratori illustrano nel paragrafo della relazione sulla gestione "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", e nel paragrafo delle note esplicative "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", che la direzione aziendale della Società ha provveduto ad avviare con le banche finanziatrici le interlocuzioni necessarie a rinegoziare e ridefinire le condizioni dei rapporti finanziari in essere, sulla base di un aggiornato Piano industriale 2018-2022 (nel seguito anche il "Piano industriale"). Gli effetti di tale rinegoziazione sono inclusi in una "manovra finanziaria", illustrata diffusamente nella relazione sulla gestione, che prevede fra l'altro, anche:
una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliale a KPMG International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero,
Ancona Aosta Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona
Società per azioni Capitale sociale Euro 10.345.200,00 i v Registro Imprese Milano e
Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Parlita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Inoltre, il processo di risanamento prevede l'omologazione dell'accordo di ristrutturazione del debito riguardante la Società ed alcune sue controllate da parte del Tribunale competente ai sensi dell'articolo 182 bis della Legge Fallimentare ("LF").
Tutto ciò premesso, gli amministratori evidenziano nella nota esplicativa "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale" la presenza di rilevanti incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale. Tali incertezze sono, in sintesi, relative:
Gli amministratori, pur segnalando che il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla direzione aziendale, indicano di aver valutato le incertezze e le circostanze sopra descritte e, dopo aver effettuato le opportune verifiche, in considerazione dell'atteso buon esito delle trattative avviate con le banche finanziatrici e delle altre azioni già intraprese e/o pianificate, ritengono che la Società ed il Gruppo abbiano adeguate risorse finanziarie per continuare la sua esistenza operativa in un prevedibile futuro. Per questo motivo, gli amministratori hanno mantenuto il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018.
Quanto sopra descritto evidenzia che il presupposto della continuità aziendale è soggetto a molteplici significative incertezze con potenziali interazioni e possibili effetti cumulati sul bilancio.

In conseguenza di quanto precedentemente descritto, la valutazione dell'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale ha rappresentato un aspetto chiave della revisione contabile.
Con riferimento a tale aspetto, le nostre procedure di revisione hanno incluso:
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio.
Tuttavia, a causa degli aspetti descritti nel presente paragrafo non siamo stati in grado di formarci un giudizio sul bilancio d'esercizio della Società.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione delle nostre conclusioni sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Oltre a quanto descritto nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio", abbiamo identificato gli aspetti di seguito descritti come aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione.

stima:
Note esplicative al bilancio: nota esplicativa "Perdita di valore di attività", nota esplicativa "Uso di stime", nota esplicativa "Impairment test sulle partecipazioni di controllo e sui crediti finanziari".
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| In conseguenza del contesto nel quale la Società si è trovata ad operare, con riferimento alle partecipazioni in società |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso, anche con il supporto di specialisti KPMG in materia: |
| controllate, gli amministratori hanno effettuato un test di impairment con l'ausilio di un esperto esterno, al fine di verificare la presenza di potenziali perdite di valore. |
- la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment; |
| Inoltre, gli amministratori hanno valutato la recuperabilità dei crediti finanziari verso le medesime società. |
la comprensione del processo adottato nella predisposizione del Piano 2018- 2022 approvato dal Consiglio di |
| Gli amministratori, per le partecipazioni verso società controllate riferibili al settore delle "Fondazioni" (Trevi e Soilmec), hanno determinato il valore recuperabile calcolando il valore d'uso sulla base del metodo |
Amministrazione della Capogruppo dal quale sono estratti i flussi finanziari futuri attesi alla base del test di impairment e della recuperabilità dei crediti finanziari; |
| dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi. Tali flussi identificati per società sono inclusi nel Piano 2018-2022 (di seguito anche il "Piano"), approvato dagli amministratori. |
l'analisi della ragionevolezza delle ipotesi adottate dagli amministratori nella predisposizione del Piano 2018-2022; |
| Al fine di identificare perdite di valore relative alle partecipazioni verso società riferibili al settore Oil & Gas (Drillmec e Petreven), anche in considerazione della loro |
il confronto tra i flussi finanziari utilizzati ai fini del test di impairment e della recuperabilità dei crediti finanziari e i flussi previsti nel Piano 2018-2022; |
| destinazione futura alla cessione a terzi, gli amministratori hanno determinato il valore recuperabile stimando un valore di fair value alla data di riferimento del bilancio utilizzando tecniche valutative che tenessero |
l'esame delle assunzioni e delle stime connesse con l'offerta vincolante ricevuta dalla controparte terza, e relativa analisi di ragionevolezza; |
| conto dell'offerta vincolante, soggetta a condizioni sospensive, ricevuta da una controparte terza ed accettata dal Consiglio di Amministrazione della società capogruppo in data 19 dicembre 2018. |
l'esame della ragionevolezza del modello del test di impairment e delle relative assunzioni, anche attraverso il confronto con dati e informazioni esterni; |
| Inoltre, gli amministratori hanno determinato il valore recuperabile dei crediti finanziari verso le medesime società controllate sulla base dei flussi finanziari attesi inclusi nel citato piano industriale e nella citata offerta |
l'esame degli scostamenti tra le più recenti situazioni contabili predisposte e i dati inclusi nel Piano 2018-2022 e comprensione delle motivazioni alla base degli stessi; |
| vincolante. Lo svolgimento del test di impairment e la valutazione della recuperabilità dei crediti finanziari richiede un elevato grado di qiudizio, con particolare riferimento alla |
l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note esplicative al bilancio in relazione alle attività nette ed al test di impairment. |

| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| - dei flussi finanziari attesi, che per la loro determinazione devono tener conto dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, nonché dei flussi di cassa prodotti dai business delle partecipate negli esercizi passati; |
|
| dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell'attualizzazione dei flussi sopra indicati. |
|
| Per tali ragioni, abbiamo considerato la recuperabilità delle partecipazioni di controllo e dei crediti finanziari riferibili alle medesime partecipazioni un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in

grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

L'Assemblea degli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ci ha conferito in data 15 maggio 2017 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2025.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che la presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Siamo stati incaricati di svolgere le procedure indicate nel principio di revisione (SA ltalia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A causa della significatività di quanto descritto nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio" della relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio, non siamo in grado di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle

stesse alle norme di legge né di rilasciare la dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione.
Bologna, 30 agosto 2019
KPMG S.p.A.
Massimo Tamburini Socio

TREVI ~ Finanziaria Industriale S.p.A. Sede Sociale Cesena (FC) - Via Larga 201 - Italia Capitale Sociale Euro 82.391.632,50 i.v. R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì - Cesena N. 201.271 Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì – Cesena: 01547370401 Sito Internet: www.trevifin.com

| ATTIVITA' | Note | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|---|
| Attività non correntl | |||
| Immobilizzazioni materiall | |||
| Terreni e Fabbricati | 6.480.134 | 27.509.092 | |
| lmpianti e macchinari | 21.952.278 | 49.044.350 | |
| Altri beni | 8.374 | 11.064 | |
| Totale Immobillzzazioni Materiall | (1) | 28.440.786 | 76.564.506 |
| Immobilizzazioni Immateriali | |||
| Concessioni, licenze, marchi | 78.156 | 111.143 | |
| Totale Immobilizzazioni Immateriali | (2) | 78.156 | 111.143 |
| Partecipazioni in altre imprese | (3) | 151.205 | 151.205 |
| Partecipazioni in imprese controllate | (3) | 134.141.707 | 84.960.757 |
| Attività fiscali per imposte differite | (4) | 2 | 202.173 |
| Altri crediti finanziari medio lungo | (5) | 87.159.460 | 168.067.127 |
| termine verso controllate | |||
| - Di cui verso parti correlate | 87.159.460 | 168.067.127 | |
| Crediti commerciali e altri crediti | |||
| medio-lungo termine Totale Immobilizzazioni Finanziarie |
221.452 Fr/ | 253.381.262 | |
| Totale Attlvità non correnti | 249.971.316 | 330.056.911 | |
| Attività correnti | |||
| Crediti commerciali e altri crediti a breve termine |
(6) | 4.915.859 | 8.087.233 |
| - Di cui verso parti correlote | 23.035 | 11.321 | |
| Crediti commerciali e altri crediti a | (7) | 60.690.391 | 47.283.366 |
| breve termine verso controllate | 47.283.366 | ||
| - Di cui verso parti correlate | 60.690.391 7.716.930 |
2.161.419 | |
| Attività fiscali per imposte correnti | (B) | 7.069.643 | |
| Disponibilità liquide | (ਰ) | 708.551 | |
| Totale Attività Correntl | 74.031.732 | 64.601.661 | |
| Attività Destinate alla dismissione | (*) | 2.395.219 | |
| TOTALE ATTIVA | 326.398.267 | 394.658.572 |
Le Note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio (*) si rimanda al paragrafo "Dismissione del settore Oil&Gas"
| PATRIMONIO NETTO | Note | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale e riserve | |||
| Capitale sociale | 82.289.633 | 82.289.633 | |
| Altre riserve | 134.130.377 | 137,203.041 | |
| Utile portato a nuovo incluso risultato netto dell'esercizio | (437.123.297) | (346.868.492) | |
| Totale Patrimonio Netto | (10) | (220.703.287) | (127.375.818) |
| PASSIVITA | |||
| Passività non correnti | |||
| Finanziamenti a lungo termine | (11) | 10.076.147 | |
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine | (12) | 2.658.536 | 29.468.571 |
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | (13) | ||
| Passività fiscali per imposte differite | (14) | 2.642.293 | 2.600.280 |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (15) | 753.310 | 1.036.903 |
| Fondi per rischi ed oneri | (16) | 17.611.398 | 6.266.202 |
| Totale Passività non correnti | 23.665.537 | 49.448.103 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali e altre passività a breve termine | (17) | 12.252.216 | 6.622.743 |
| Debiti commerciali e altre passività a breve termine verso controllate |
(18) | 33.091 372 | 29.649.315 |
| - Di cui verso parti correlate | 33.091.372 | 29.649.315 | |
| Passività fiscali per imposte correnti | (19) | 1.920.590 | 442.051 |
| Finanziamenti a breve termine | (20) | 433.028.189 | 422.918.270 |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (21) | 42,781.666 | 12.252.412 |
| - Di cui verso parti correlate | 426.570 | ||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | (22) | 361.985 | 701.496 |
| Totale Passività correnti | 523.436.017 | 472.586.287 | |
| TOTALE PASSIVITA | 547.101.554 | 522.034.390 | |
| Passività destinate alla dismissione | (*) |
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
326.398.267
394.658.572
Le Note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio
(*) si rimanda al paragrafo "Dismissione del settore Oil&Gas"

| Note | 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | (23) | 20.391.906 | 21.976.199 |
| - Di cui verso parti correlate | 20.320.476 | 21.935.933 | |
| Altri ricavi operativi | (24) | 7.088.756 | 6.284.484 |
| - Di cui verso parti correlate | 6.887.934 | 6.168.144 | |
| Materie prime e di consumo | (25) | 43.290 | 47.850 |
| - Di cui verso parti correlate | |||
| Costo del personale | (26) | 5.262.482 | 5.253.813 |
| Altri costi operativi | (27) | 13.080.742 | 11.734.261 |
| - Di cui verso parti correlate | 293.294 | 484.941 | |
| Ammortamenti | (28) | 3.441.177 | 3.116.583 |
| Accantonamenti | 3.072.480 | 20.000 | |
| Risultato operativo | 2.580.491 | 8.088.175 | |
| Proventi finanziari | (29) | 13.955.577 | 16.863.763 |
| - Di cui verso parti correlate | 13.609.527 | 16.850.811 | |
| Costi finanziari | (30) | 19.842.286 | 18.792.947 |
| Utile (perdita) derivante da transazioni in valute estera | (31) | 1.352.085 | (4.405.101) |
| Sub Totale proventi / (costi) finanziari e utile / (perdita) su cambi | (4.534.624) | (6.334.284) | |
| Rettifiche di valore ad attività finanziarie | (32) | (1.623.759) | (46.969.502) |
| Risultato prima delle Imposte | (3.577.891) | (45.215.611) | |
| Imposte sul reddito | (33) | 1.419.478 | 1.199.622 |
| Risultato Netto derivante dalle attività in funzionamento | (4.997.369) | (46.415.232) | |
| Risultato Netto da attività destinate ad essere cessate | (*) | (85.257.435) | (308.849.662) |
| Risultato netto | (34) | (90.254.804) | (355.264.894) |
Le Note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio (*) si rimanda al paragrafo "Dismissione del settore Oil&Gas"
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|
| Utile/(perdita) del periodo | (90.254.804) | (355.264.894) |
| Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
||
| Riserva di cash flow hedge | ||
| Imposte sul reddito | ||
| Effetto variazione riserva cash flow hedge | ||
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte |
||
| Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio: |
||
| Utili/{perdite} attuariali | 10.022 | 6.167 |
| Imposte sul reddito | (2.888) | (1.777) |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte |
7.134 | 4.390 |
| Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale | (90.247.671) | (355.260.505) |
| DESCRIZIONE | Capitale Sociale |
Altre riserve |
Utili (perdite) accumulati |
Utile del periodo |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2015 | 82.289.633 | 246.444.489 | 7.266.179 | 336.000.301 | |
| Effetto Restatement 2015 | 1.805.212 | 1.805.212 | |||
| Saldo 31/12/2015 rideterminato | 82.289.633 | 246.444.489 | 1.805 22 | 7.266.179 | 337.805.516 |
| Destinazione dell'Utile | 7.266.180 | (7.266.179) | |||
| Distribuzione di dividendi | |||||
| Aumento di Capitale | |||||
| Utile / (Perdita) complessiva | 165.846 | (113.286.637) | (113.120.790) | ||
| Effetto Restatement 2016 | 2.249.963 | 2.249.963 | |||
| Saldo al 31/12/2016 rideterminato | 82.289.633 | 253.876.515 | 1.805.212 | (111.036.674) | 226.934.685 |
| Destinazione dell'Utile | (113.286.637) | 2.249.963 | 111.036.674 | ||
| Distribuzione di dividendi | - | ||||
| Aumento di Capitale | - | ||||
| Utile / (Perdita) complessiva | (3.386.837) | 4.341.228 | (355.264.894) | (354.310.503) | |
| Saldo al 31/12/2017 | 82.289.633 | 137.203.040 | 8.396.402 | (355.264.894) | (127.375.818) |
| IFRS 9 | (3.051.157) | (3.051.157) | |||
| Saldo al 01/01/2018 | 82.289.633 | 134.151.833 | 8.396.402 | (355.264.894) | (130.426.976) |
| Destinazione dell'Utile | (355.264.894) | 355.264.894 | |||
| Distribuzione di dividendi | |||||
| Aumento di Capitale | = | ||||
| Utile / (Perdita) complessiva | (21.507) | (90.254.804) | (90.276.311) | ||
| Saldo al 31/12/2018 | 82.289.633 | 134.130.376 | (346.868.492) | (90.254.804) | (220.703.287) |
Le Note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio
| Note | 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|---|
| Risultato del periodo | (34) | (90.254.804) | (355.264.894) |
| Imposte sul reddito | (33) | 1.419.478 | 1.199.622 |
| Risultato ante imposte | (88.835.326) | (354.065.272) | |
| Ammortamenti | (27) | 6.183.599 | 6.478.450 |
| (Proventi)/Costi finanziari | (29) - (30) - (31) | 4.534.624 | 6.334.284 |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | (32) | 68.341.571 | 352.457.297 |
| Accantonamenti fondo rischi e benefici successivi cessazione del rapporto di lavoro |
(15) | 325.852 | 375.451 |
| Utilizzo fondi rischi e benefici successivi | (15) | (527.217) | (276.993) |
| cessazione del rapporto di lavoro (A) Flusso di cassa dell'attività operativa ante varlazioni del Capitale |
|||
| Circolante | (9.976.898) | 11.303.217 | |
| (Incremento)/Decremento Crediti commerciali | (6) | 3.171.373 | 40.962 |
| (Incremento)/Decremento altre attività | (7) - (8) - (4) | (18.962.537) | 11.425.996 |
| Incremento/ (Decremento) Debiti commerclali | (17) | 5.629.473 | 2.563.392 |
| Incremento/ (Decremento) Altre passività | (14) - (18) - (19) | 15.240.618 | (12.261.179) |
| (B) Variazione del capitale circolante | 5.078.927 | 1.769.171 | |
| (C) Proventi (Costi) finanziari | (29) - (30) - (31) | (4.534.624) | (6.334.284) |
| (D) Imposte dirette pagate | (8) | (150.122) | (452.184) |
| (E) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D) |
(9.156.146) | 6.285.920 | |
| (Investimenti) netti in immobilizzazioni materiali | (1) - (27) | 39.600.965 | (3.208.786) |
| (Investimenti) netti in Immobilizzazioni immateriali | (2) - (27) | (23.075) | (32.525) |
| Variazione netta delle immobilizzazioni finanziarie | (3) - (5) | (36.614.855) | (22.550.106) |
| (F) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento |
2.963.035 | (25.791.417) | |
| Incremento/ (Decremento) Capitale Sociale e riserve per acquisto azioni proprie |
(11) | ||
| Altre variazioni | (11) | (3.051.157) | |
| Incremento/ (Decremento) finanziamenti | (11) - (13) - (20) - (22) | (409.474) | 10.839.482 |
| Incremento/ (Decremento) di debiti verso altri finanziatori | (12) - (21) | 3.719.220 | (7.337.903) |
| Dividendi incassati | (29) | ||
| Dividendi pagati | (11) | ||
| (G) Flusso di cassa netto della gestione finanziaria | 258.589 | 3.501.579 | |
| (H) Aumento (Diminuzione) delle disponibilità liquide (E+F+G) | (6.361.092) | (16.003.918) | |
| Disponibilità liquide iniziali | 7.069.643 | 23.073.560 | |
| Disponibilità liquide finali | 708.551 | 7.069.643 |
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|
| Cassa e altre disponibilità liquide | 708.551 | 7.069.643 |
| Disponibilità liquide finali | 7084551 | 7.069.643 |
Le Note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società da essa controllate (di seguito "Grupoo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nei seguenti due settori:
Tali attività sono coordinate dalle quattro Società operative principali del Gruppo:
Il Gruppo è altresì attivo nel settore delle energie rinnovabili, principalmente il settore eolico, tramite la Società controllata Trevi Energy S.p.A.
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., che è controllata dalla Trevi Holding SE, che è controllata a sua volta dalla Società I.F.I.T. S.r.l., è quotata alla Borsa di Milano dal 15 luglio 1999.
Il presente bilancio è stato approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 15/07/2019. L'Assemblea degli Azionisti ha comunque facoltà di rettificare il bilancio così come proposto dal Consiglio di Amministrazione.
Per un commento sulle varie aree di attività in cui il Gruppo opera, sui rapporti con Società correlate e sui fatti avvenuti successivamente alla data di chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto detto nel paragrafo nella Relazione sulla Gestione.
Il bilancio d'esercizio della Capogruppo è stato redatto conformemente agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 così come recepito dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 e successive modificazioni e delibere CONSOB ed ai relativi principi interpretativi IFRIC emessi dall'International Reporting Interpretation Committee e dai precedenti SIC emessi dallo Standing Interpretations Committee. Il Bilancio 2018 è presentato sull'assunzione che l'Assemblea dei Soci approvi il bilancio 2017 nella stessa forma in cui è presentato.
Nella sezione "Criteri di valutazione" sono indicati i principi contabili di riferimento adottati nella redazione del bilancio della Capogruppo al 31 dicembre 2018.
Il bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2018 presenta, ai fini comparativi, i saldi dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. Sono state utilizzate le seguenti classificazioni:

Tali classificazioni si ritiene forniscano informazioni meglio rispondenti a situazione patrimoniale economica e finanziaria della Società.
La valuta funzionale e di presentazione è l'Euro.
Per quanto riguarda i prospetti contenuti nel presente bilancio e le relative note esplicative, ove non diversamente indicato, sono esposti in unità di Euro.
Il bilancio d'esercizio è stato redatto secondo il principio generale del costo storico per tutte le attività e passività ad eccezione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie per la negoziazione e degli strumenti finanziari derivati per le quali è applicato il principio del fair value nonché sul presupposto della continuità aziendale.
La preparazione del bilancio richiede agli amministratori discrezionali, stime ed ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività, e l'indicazione di passività potenziali alla data di bilancio. Le principali voci di bilancio che hanno richiesto l'utilizzo di stime sono:
Vengono qui di seguito indicati i criteri di valutazione relativi a componenti economico – patrimoniali del bilancio individuale della Società.
Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo, ivi incluse le controllate Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec S.p.A., si trovano da tempo in una situazione finanziaria e patrimoniale, che comporta significative incertezze in relazione alla continuità aziendale. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, e, dall'altro, di identificare le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio, nonché lo stato di attuazione e la ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, oggi esiste un percorso concordato approvato dagli amministratori e condiviso dai principali azionisti, lungamente discusso e negoziato con i principali stakeholder che, laddove attuato nei termini previsti, appare
ragionevolmente idoneo a consentire alla Società e al Gruppo di superare l'attuazione di crisi e, subordinatamente all'attuazione del Piano (come infra definito), di raggiungere target economico-finanziari al proprio settore di mercato.
Si ricorda che a partire dall'esercizio 2016, la Società ed il Gruppo hanno registrato un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari e, dal secondo semestre del 2016, l'andamento dei principali indicatori economico-finanziari e dei flussi di cassa prospettici ha fatto emergere una situazione di difficoltà finanziaria che, come si dirà nel prosieguo, ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo. In ragione della suesposta situazione di tensione finanziaria, che peraltro ha interessato tutto il comparto di riferimento, la Società ha preso atto del fatto che non sarebbe stata in grado di rispettare, alle relative date di verifica (che cadevano nel corso dei primi mesi del 2017), i parametri finanziari (cc.dd. covenont) previsti di finanziamento a medio e lungo termine e dal prestito obbligazionario. Per tali ragioni, nel corso del mese di febbraio 2017 la Società ha inviato alle banche finanziatrici e ai bondholder richieste di waiver in relazione all'obbligo di rispettare i suddetti parametri finanziari. Tali waiver sono stati concessi, rispettivamente, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2017.
In tale contesto, la Società, anche per conto di altre società del Gruppo, ha manifestato alle principali banche finanziatrici del Gruppo, nel corso di alcuni incontri plenari e/o attraverso interlocuzioni bilaterali, la necessità di adottare una manovra finanziaria finalizzata alla rimodulazione del proprio indebitamento finanziario in linea con la situazione del Gruppo e con i flussi di cassa previsti.
Pertanto, il 19 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nell'ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business del Gruppo TREVI e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha deliberato di sottoporre alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill sino al 31 dicembre 2017, volta a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di riorganizzazione del settore Oil&Gas.
Nel corso del medesimo esercizio, l'ulteriore contrazione degli ordini, in particolare nel settore Oil&Gas (cui si è associata la cancellazione di una commessa molto rilevante con il cliente YPFB in Bolivia), ha comportato il perdurare e l'aggravarsi delle criticità legate alla situazione finanziaria della Divisione Drillmec e (anche se in misura minore) del resto del Gruppo.
Nel contesto sopra descritto il Gruppo ha dovuto porre in essere, anche su richiesta degli istituti di credito, alcune azioni immediate, quali, oltre alla richiesta di standstill di cui sopra, l'elaborazione di un forecast per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021, che prevedeva, tra l'altro, una politica di costi attraverso interventi mirati, al fine di interrompere le tendenze negative in atto e porre in essere iniziative di riequilibrio della situazione economica e finanziaria. È stata, inoltre, rafforzata la struttura organizzativa e manageriale del Gruppo e sono state poste in essere azioni volte alla ridefinizione del modello di controllo.
Sempre nel corso del 2017, la Società ha inoltre conferito:
· mandato a un "advisor legale" di assistere il Gruppo nelle negoziazioni dei termini contrattuali con gli istituti bancari finalizzate alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario.
Gli istituti di credito finanziatori hanno anch'essi richiesto, e il Gruppo ha provveduto ad ottemperare a questa richiesta, la nomina di un legale delle banche finanziatrici al fine di assisterli nelle suddette negoziazioni, nonché la nomina di un advisor finanziario di loro gradimento al fine di valutare il contenuto delle proposte finanziarie formulate dalla Società e dai suoi advisor, nonché di formulare proposte per conto delle banche finanziatrici.
Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici per la sottoscrizione di un accordo di standstill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle medesime e continuando a ricevere dalle banche finanziatrici il supporto necessario alla copertura del proprio fabbisogno finanziario per il periodo necessario. La proposta di standstill avanzata agli istituti consisteva, in estrema sintesi in: (i) una sospensione dell'applicazione delle previsioni dei contratti di finanziamento che potessero determinare la scadenza, la risoluzione, il recesso, la decadenza dal beneficio del termine ovvero l'"accelerazione" (comunque definita) degli obblighi di rimborso a carico delle società del Gruppo in conseguenza della situazione di crisi economico-finanziaria, (ii) una sospensione ovvero una moratoria degli obbligni di pagamento degli importi in linea capitale nei confronti delle banche finanziatrici (fermo restando l'obbligo di corrispondere gli interessi, i corrispettivi e le commissioni contrattualmente dovuti) in scadenza a partire dal 19 maggio 2017; e (iii) la conferma delle linee di credito esistenti e il mantenimento delle linee di credito e degli affidamenti esistenti in linea con quanto utilizzato dal Gruppo alla data del 31 marzo 2017.
Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto alla Società una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR si è incentrata principalmente su quattro macro are: (i) Analisi e Sensitivity del Piano Industriale, (ii) Analisi sui Dati Storici, e (iv) Technical Review sulla gestione delle commesse. L'IBR ha riguardato sia le singole Divisioni che compongono il Gruppo Trevi, sia tutti gli aspetti riguardanti il consolidato.
L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario in linea con il piano industriale.
Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha dunque approvato, in data 31 agosto 2017, il forecast dell'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale di Gruppo per il periodo 2017-2021.
Inoltre, il Consiglio in data 29 settembre 2017 ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2017, sul quale KPMG S.p.A., revisore legale della Società, ha emesso una relazione di revisione limitata contenente una conclusione senza rilievi sul bilancio consolidato semestrale abbreviato. La relazione limitata contiene inoltre un richiamo di informativa in merito all'applicazione della continuità aziendale illustrato dagli amministratori nella nota "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".
Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono proseguite nei mesi successivi, durante i quali tuttavia sono emersi alcuni significativi scostamenti rispetto al piano industriale 2017-2021 e alle relative previsioni dei dati economico-finanziari, con ricadute
10
sulla tenuta/realizzabilità dello stesso. Ciò ha evidentemente influito anche sulla possibilità di concludere celermente accordi con le banche finanziatrici, le quali hanno richiesto, prima di considerare l'adesione a una possibile manovra, di avere una maggiore visibilità sui dati economico-finanziari e sulle prospettive industriali e gestionali della società e del Gruppo.
In data 13 novembre 2017, pertanto, il Consiglio di Amministrazione della Società ha rinviato l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso alla luce delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill, e dunque della conseguente impossibilità di verificare il presupposto della continuità aziendale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione della Società ha, altresì, evidenziato la necessità di implementare, nel contesto della manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della Società e del Gruppo Trevi. Il Consiglio i competenti organismi di governance del compito di identificare entro breve termine una figura manageriale di adeguato standing cui potesse essere affidata la responsabilità di Chief Restructuring Officer ("CRO").
In data 18 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la nomina per cooptazione – ai sensi dell'articolo 2386 del codice civile – del Dott. Sergio lasi, cui sono state attribuite la carica di CRO, nonché le deleghe operative per (i) l'analisi, strutturazione e negoziazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario della Società e del Gruppo, e (iii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banziatrici e della connessa manovra finanziaria. Il Consiglio, nel prendere atto del perdurare, allo stato, delle incertezze già segnalate al mercato, ha conseguentemente deliberato di posticipare ulteriormente l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso.
Successivamente, in considerazione di alcune analisi di sensitivity nel frattempo svolte sul piano industriale 2017-2021, nonché alla luce dei dati preliminari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e dei primi dati relativi all'esercizio 2018, la Società ha ritenuto opportuno svolgere un ulteriore e definitivo aprofondimento sul piano industriale, con il contributo di un consulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici.
Nel corso dei primi mesi del 2018, il management della Società, con la supervisione e sotto il coordinamento del CRO, ha altresì avviato interlocuzioni con diversi potenziali interessati all'acquisizione di tutta o parte delle società operanti nel settore Oil&Gas del Gruppo Trevi.
In tale contesto, il 27 aprile 2018, alla luce delle interlocuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstille in considerazione della necessaria definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 e della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017, in precedenza prevista per il 30 aprile 2018.
Sempre nel corso del mese di aprile il CRO, con il supporto del management nonché degli e finanziari incaricati, ha avviato alcune interlocuzioni relativamente alla possibile operazione di rafforzamento patrimoniale. Tali interlocuzioni hanno riguardato, oltre che le banche finanziatrici, sia potenziali soggetti terzi interessati a effettuare un intervento di investimento per il salvataggio del Gruppo, sia i principali azionisti dell'esito di tali interlocuzioni, la Società ha altresì ricevuto alcuni preliminari riscontri e manifestazioni di interesse, nonché alcune
preliminari offerte. In particolare, sono state presentate due offerte vincolanti, una da parte di Bain Capital Credit ("BCC") e l'altra da parte di Sound Point Capital, e una manifestazione di interesse da parte del fondo Quattro R. Le prime due offerte, quella di BCC e quella di Sound Point Capitale, si basavano essenzialmente sulla concessione di un prestito super senior e su una ripatrimonializzazione attraverso la conversione dei crediti delle banche in strumenti finanziari partecipativi della Società, mentre l'ipotesi di Quattro R ravvisava la necessità di un forte aumento di capitale riservato, al fine di dotare Trevifin di sufficienti mezzi patrimoniali e finanziari migliorando la posizione finanziaria del Gruppo. Tale ultima offerta preliminare, tuttavia, è stata successivamente ritirata da Quattro R, che ha comunicato la propria intenzione di non ritenere sussistenti le condizioni per la prosecuzione delle trattative.
In data 17 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo aver approfonditamente valutato le offerte pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici e dopo aver preso atto del ritiro della manifestazione di interesse presentata da QuattroR, ha ritenuto che, tra le offerte pervenute da terzi investitori, quella preferibile fosse quella presentata da BCC, e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima per una possibile operazione avente ad oggetto l'indebitamento complessivo del Gruppo Trevi. In data 30 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di affidare al CRO il mandato a definire i termini dell'esclusiva con BCC, nonché a sottoporre ai principali creditori la proposta dallo stesso formulata, che si fondava sulla concessione alla Società di un finanziamento c.d. "supersenio" finalizzato al rimborso di una parte dell'indebitamento in essere e al sostegno del piano industriale nonché su una parziale conversione del debito residuo, senza ricorso a un aumento di capitale. Il Consiglio ha, altresì, affidato al CRO il compito di verificare con le banche finanziatrici la percorribilità della soluzione proposta da BCC.
Nonostante la positiva prosecuzione delle trattative con BCC, in considerazione delle incertezze che erano comunque connesse con l'ipotesi di operazione presentata da quest'ultima e della possibilità che la stessa fosse approvata dalle banche, il Consiglio di Amministrazione ha altresì ritenuto prudente che, in contemporanea, venissero esaminate ipotesi di operazioni alternative cc.dd. "stand-alone", che non prevedessero coinvolgimento di soggetti terzi ma che fossero rivolte esclusivamente agli attuali stakeholder (banche e azionisti) della Società. Tali operazioni sarebbero state, logicamente e funzionalmente, strettamente connesse ad un aumento di capitale. Pertanto, nella medesima sede il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di sottoporre all'approvazione di una convocanda Assemblea Straordinaria della Società la proposta di attribuzione agli amministratori – ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile – della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, sino a euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di euro 150 milioni).
Infatti, il ricorso alla delega prevista dall'articolo 2443 del codice civile ha dotato il Consiglio della facoltà di aumentare il capitale sociale, con modalità e in tempi ragionevolmente flessibili eventuali esigenze o poter trarre beneficio dalle opportunità che si fossero manifestate, sia nell'ambito della possibile operazione con BCC, sia qualora vi fosse stata l'esigenza di ricorrere a soluzioni alternative di intervento a sostegno della Società.
Sempre in tale data, il Consiglio ha infine deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti:
dell'unica azienda; (b) acquisto di un ramo d'azienda o dell'unica azienda; (c) affitto di un ramo o dell'unica azienda; e (d) conferimento di un ramo o dell'unica azienda.
In data 8 giugno 2018, la Società ha sottoscritto un accordo di esclusiva con BCC, valido sino alla data del 16 luglio 2018, in relazione alla prospettata operazione rafforzamento patrimoniale.
Più in dettaglio, la preliminare proposta formulata da BCC prevedeva la controllate Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. di un prestito supersenior di ammontare pari ad euro 150 milioni con rimborso bullet a quattro anni. La nuova finanza, da erogarsi nell'ambito di un accordo di ristrutturazione stipulato ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942 ("Legge Fallimentare" o "LF"), avrebbe dovuto essere utilizzata per il sostegno del piano industriale e il rimborso parziale dell'indebitamento finanziario in essere. La restante quota dell'indebitamento avrebbe dovuto essere oggetto di consolidamento in linea con il piano, stralcio e/o conversione in strumenti finanziari. La concessione del prestito sarebbe stata subordinata al verificarsi di alcune condizioni, tra le quali: la stipulazione dell'accordo di standstill con le banche finanziatrici e, più in generale, il raggiungimento di un accordo con i principali creditori finanziari sui termini della manovra, l'evoluzione manageriale e il completamento con esito positivo dell'attività di due diligence avviata da BCC.
In data 11 giugno 2018, in esecuzione della citata delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018, è stata convocata l'Assemblea degli Azionisti per il giorno 27 luglio 2018 alle ore 11.00, in prima convocazione e, occorrendo, il giorno 30 luglio 2018 in seconda convocazione.
Alla luce delle incertezze conseguenti sia alla prosecuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill, sia alla definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale e delle trattativa con BCC, in data 14 giugno 2018 la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre finanziaria annuale al 31 dicembre 2017 e del rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.
BCC ha quindi sottoposto alla Società una richiesta di estensione del periodo di esclusiva fino al 31 luglio 2018, che è stata accettata in data 24 luglio 2018, e che ha condotto alla formulazione da parte di BCC medesima di un'offerta vincolante concernente il possibile intervento nell'operazione di rafforzamento patrimoniale sottoposta a un termine di accettazione sino al 10 agosto 2018 e con relativa proroga del periodo di esclusiva fino al 31 ottobre 2018.
In considerazione delle numerose condizioni sospensive dell'offerta, inclusi il raggiungimento di un accordo con le banche finanziatrici e con l'azionista di controllo, anche con riferimento alla futura governonce alla recisa discontinuità manageriale), nonché di alcuni elementi meritevoli di ulteriore approfondimento, il Consiglio di Amministrazione, in data 26 luglio 2018, ha dato mandato al CRO di esplorare con l'assistenza degli advisor della Società i margini di miglioramento della stessa, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l'estensiva e la prosecuzione delle trattative, anche con le banche finanziatrici e i principali azionisti.
Il Consiglio ha anche preso atto dello stato di avanzamento delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la sottoscrizione dell'accordo di standstill, approvandone il testo nella sua versione sostanzialmente definitiva e conferendo al CRO i poteri per la sua sottoscrizione.
Avuto anche riguardo ai termini stabiliti nell'ambito del previsto accordo di standstill e alla sospensione già attuata dalla Società del pagamento degli interessi sui debiti a medio-lungo termine nei confronti delle banche finanziatrici, il Consiglio di Amministrazione ha altresì stabilito di sospendere il pagamento degli interessi del prestito obbligazionario emesso in data 28 luglio 2014, del valore nominale di complessivi euro 50 milioni, a partire dalla rata di interessi in scadenza il 30 luglio 2018.
In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevi - Finanziaria S.p.A., riunita in seconda convocazione, ha pertanto adottato su proposta del socio Trevi Holding una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 – su proposta del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso – come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese – di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le moddità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che la banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
in virtù della approvata deliberazione assembleare, nel corso del 2018, ed in particolare il giorno 10, le società del Gruppo Trevi interessate hanno definito un accordo di standstill con le banche finanziatrici ed hanno avviato la procedura di raccolta delle sottoscrizioni per adesione delle numerose banche finanziatrici del Gruppo Trevi parti dell'accordo. L'efficacia dell'accordo era subordinata all'accettazione entro il 15 settembre 2018, da parte di un numero di creditori finanziari rappresentativi di almeno il 93% dell'indebitamento complessivo vantato nei confronti del Gruppo Trevi dalle banche finanziatrici di cui era prevista l'adesione all'accordo stesso.
Il medesimo accordo veniva proposto alle banche finanziatrici sul presupposto dell'implementazione della manovra finanziaria e di rafforzamento patrimoniale in allora allo studio, comprensiva all'aumento di capitale delegato ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ. ai termini e alle condizioni di rettifica del 7 agosto 2018. Le banche finanziatrici hanno dunque riposto il loro ragionevole affidamento sulla celere realizzabilità della citata manovra, comprensiva dell'aumento di capitale, come tali richiamati anche nell'accordo di standstill.
Sempre in data 10 agosto 2018 BCC ha concesso alla Società un'estensione del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante presentata sino al 14 settembre 2018, al fine di permettere alle parti di completare le valutazioni in corso e di proseguire le discussioni ancora in atto sui termini di detta proposta. Trevifin ha, da parte sua, accettato di estendere l'esclusiva, precedentemente concessa a BCC per la negoziazione della suddetta offerta, sino alla medesima data del 14 settembre 2018.
Nonostante le articolate e complesse trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo, alla scadenza del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante (14 settembre 2018) la Società ha comunicato a BCC la propria decisione di non aderire alla suddetta offerta. Infatti, l'operazione delineatasi ad esito delle interlocuzioni con tale possibile terzo investitore, anche alla luce di alcune modifiche proposte rispetto ai termini originariamente ipotizzati. In particolare, nell'offerta rivisitata da BCC l'importo del finanziamento super senior e suddiviso in tranche, la seconda delle quali erogabile solo al verificarsi di determinati presupposti, pur prevedendo un pacchetto di garanzie completo sin dall'inizio. Tale finanziamento, inoltre, non avrebbe più potuto essere utilizzato, nemmeno in parte, al fine di offrire un parziale rimborso agli istituti di credito, rendendo l'offerta stessa meno appetibile per questi ultimi (la cui approvazione era chiaramente una condizione di riuscita dell'operazione). L'offerta era infine soggetta a numerose condizioni sospensive il cui verificarsi era incerto. Pertanto, tale offerta si è rivelata non adeguata e non corrispondente agli obiettivi identificati dal Consiglio di Amministrazione, rendendo incerto il raggiungimento dei target finanziari e patrimoniali individuati dalla Società e finalizzati a consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della stessa e del Gruppo, sia in ragione della prevedibile difficoltà di far approvare alle banche finanziatrici l'offerta da ultimo formulata dal terzo investitore. Il Consiglio ha ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle.
La Società ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri attuali stakeholder). Tale operazione avrebbe necessariamente comportato, anche tenuto conto dell'esito dell'Assemblea Straordinaria tenutasi in data 30 luglio 2018, un aumento di capitale riservato in opzione agli azionisti e la contestuale conversione di parte dell'indebitamento finanziario del Gruppo in strumenti finanziari, sulla cui natura si sarebbe dovuto raggiungere un accordo con le banche chiamate a convertire.
Nei giorni immediatamente successivi, ed in particolare in data 17 settembre 2018, la Società – sul presupposto della manovra basata su un aumento di capitale delegato al consiglio di amministrazione – ha ricevuto formale conferma dell'intervenuta efficacia dell'accordo di standstil, in ragione dell'adesione allo stesso da parte di un numero di creditori finanziari nella percentuale suindicata. L'accordo di standstill, funzionale a consentire alla Società di portare avanti le interlocuzioni in corso con i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento complessivo secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:
Sul presupposto e nelle more della manovra di rafforzamento patrimoniale, comprensiva dell'esecuzione della delega al consiglio di amministrazione ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ., sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.
In data 8 ottobre 2018, il Consiglio di Amministrazione del CRO e tenuto conto delle indicazioni preliminari ricevute dai principali azionisti e dalle banche finanziatrici, ha approvato all'unanimità le linee guida dell'ipotesi di manovra alternativa di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento, che includevano inter alia:
il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della LF (l'"Accordo di Ristrutturazione").
Il Consiglio di Amministrazione ha, pertanto, dato mandato al CRO di avviare immediatamente la negoziazione con le banche finanziatrici per la definizione delle modalità dei termini e delle manovra finanziaria, incluso il tasso di conversione dei crediti nonché le caratteristiche e i diritti spettanti agli strumenti finanziari destinati alle banche finanziatrici in sede di conversione, con l'obiettivo di addivenire alla definizione di un'intesa.
Quanto alla dismissione delle società del Gruppo Trevi operanti nel settore Oil&Gas, in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group") per l'acquisizione delle società del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. (la "Dismissione Oil&Gas").
Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di potenziali acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione della Società ha ritenuto che, considerando ile manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute da operatori finanziari o industriali potenzialmente interessati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MEIL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società, anche nella prospettiva del a continuità del business, elemento essenziale per preservare il valore della Divisione.
L'offerta di MEIL Group prevede una valorizzazione delle società e degli asset parte della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi basata su un eguity value di euro 140 milioni, assumendo: (q) l'assenza di indebitamento finanziario; e (b) un valore del working capital non inferiore a quello rilevato al 30 settembre 2018. Tale valorizzazione è peraltro soggetta ad alcuni aggiustamenti prezzo pre-closing finalizzati a riflettere nell'equity volue definitivo gli effetti negativi sulla valorizzazione della Divisione eventualmente derivanti dal verificarsi di alcuni eventi quali, ad esempio, una riduzione del valore di riferimento del capitale circolante della Divisione Oil&Gas (con un cap fissato al 10% del prezzo proposto) ovvero l'esistenza, alla data del closing, di indebitamento o, ancora, il verificarsi di leakage (per tali intendendosi pagamenti effettuati dalle società della Divisione Oil&Gas a favore delle altre società del Gruppo Trevi). L'esecuzione dell'operazione è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, usuali per questo tipo di operazioni, tra cui la sottoscrizione, il deposito e l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo
182-bis LF, nonché il mancato avveramento di eventi significativamente negativi.
Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, preso atto che l'accettazione dell'offerta ha comportato una rilevante svalutazione del valore di carico delle partecipazioni e dei crediti finanziari nei confronti delle società facenti parte della Divisione Oil&Gas, nonché delle necessarie svalutazioni degli altri asset immateriali conseguenti ai prevedibili risultati del test di impoirment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione del patrimonio della Società al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile.
In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del monogement (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l'"Operazione").
In particolare, il Piano, che assume che l'Operazione si perfezioni nel corso dell'esercizio 2019, è basato su quattro elementi essenziali:
(a) la concentrazione prospettica del Gruppo in aree geografiche caratterizzate da alti livelli di crescita e da margini interessanti, nonché, al contempo, da un limitato livello di rischio posizionamento del Gruppo;
(b) concentrazione del portafoglio su lavori e prodotti ad elevata complessità e marginalità;
(c) ottimizzazione del footprint commerciale e operativo; e
(d) implementazione di processi standard per massimizzare il controllo delle società del Gruppo.
Il Piano prevede in particolare per le Divisioni Trevi e Soilmec – anche all'esito e per effetto dell'Operazione – il ritorno, entro il periodo considerato, a livelli di ricavi e marginalità comparabili a quelli raggiunti precedentemente all'insorgere delle difficoltà finanziarie, facendo leva sul riconosciuto posizionamento di tali Divisioni nel settore costruzioni e fondazioni speciali; nonché, per effetto della manovra, il raggiungimento entro il 2020 dei target patrimoniali e finanziari individuati come adeguati (anche alla luce di quelli dei principali competitor) di Amministrazione, ovverosia un rapporto tra indebitamento ed EBITDA non superiore a 3x e un rapporto tra indebitamento e patrimonio netto pari a 1:1.
All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici (e in particolare, a seguito delle comunicazioni ricevute dai consulenti queste ultime in data 2 ottobre e 14 dicembre 2018, nelle quali venivano ipotizzati i termini di massima intorno ai quali vi sarebbe potuto essere un consenso delle banche finanziatrici all'operazione), da un lato, e i principali azionisti della Società, Trevi Holding''), FSI Investimenti S.p.A. ("FS") e Polaris Capital Management LLC, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti della Società ("Polaris" e, congiuntamente a FSJ, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:
(i) un aumento di capitale per cassa per euro 130 milioni, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, codice civile: e
(ii) un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici da liberarsi mediante la conversione di una parte dei crediti vantati nei confronti della Società e di sue controllate per un importo che, a tale data, anche sulla base delle sopra citate comunicazioni ricevute dagli advisor delle banche, era stato identificato in ca. euro 310 milioni in azioni ordinarie della Società di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA. Si precisa che le banche finanziatrici, cui pure l'opzione era stata reiteratamente sottoposta, hanno ritenuto di accettare la citata conversione esclusivamente a fronte
dell'emissione di azioni ordinarie, e non di cc.dd. strumenti finanziari partecipativi (ai sensi dell'art 2346, sesto comma c.c.), in quanto di più semplice liquidazione in un'ottica di relativi crediti. Peraltro, l'operazione così strutturata ha comportato la disponibilità delle banche finanziatrici a convertire in equity un ammontare maggiore di crediti, da ciò derivando, sulla base del rapporto di conversione, uno stralcio implicito di circa Euro 240 milioni.
l Soci Istituzionali hanno a tal fine formalmente confermato al Consiglio di Amministrazione che assumeranno l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni (come di seguito meglio precisato), a sottoscrivere la quota di capitale per cassa di loro spettanza in virtù diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato fino all'importo di massimi euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi euro 77,4 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della residua quota di capitale per cassa pari a euro 52,6 milioni verrebbe garantita, in caso di inoptato, da un consorzio di garanzia organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'ambito dell'aumento di capitale a loro riservato e da liberarsi mediante conversione di crediti. Gli imperni assunti dai Soci Istituzionali con riferimento all'attuazione, al versamento dell'aumento di capitale per cassa sono oggi regolati dall'accordo di investimento che sarà sottoscritto prima dell'Accordo di Ristrutturazione da parte di questi ultimi e della Società, e che disciplina altresì i principi relativi alla governonce della Società (l'"Accordo di Investimento").
Detto aumento di capitale riservato, come detto da sottoscriversi tramite l'utilizzo in compensazione di complessivi euro 284 milioni di crediti – eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione dell'aumento di capitale per cassa – verrebbe realizzato secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante attribuzione alle banche finanziatrici di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazione dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni euro 4,5 di crediti convertiti.
Ciascuno degli impegni dei Soci Istituzionato al verificarsi di diverse circostanze che, oltre alle condizioni cui sono normalmente soggetti questo tipo di impegni, includono, fra l'altro, il completamento della Dismissione Oil&Gas e il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione da sottoporre ad omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis LF di gradimento di tutte le parti coinvolte avente ad oggetto i diversi elementi necessari per l'attuazione, tra cui la definizione degli accordi sul trattamento bancario residuo a seguito della conversione e alla eventuale nuova finanza necessaria per sostenere il Piano, nonché i nuovi principi di governance della Società e delle altre principali società del Gruppo che garantiscano una gestionale e indipendente. In particolare, l'azionista FSI ha subordinato il proprio impegno a che, all'Operazione, nessun azionista giunga a detenere una partecipazione di controllo nella Società.
Nelle more dei processi deliberativi delle banche finanziatrici e della definizione dei testi contrattuali, la Società ha chiesto alle banche finanziatrici stesse di estendere il termine di efficacia dell'accordo di standstill in scadenza il 31 dicembre 2018 sino a tutto il periodo necessario per la sottoscrizione degli accordi definitivi, nonché di astenersi dal chiedere il rimborso dell'indebitamento finanziario e mantenere l'attuale operatività delle linee di credito per cassa e per firma.
Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto del presupposti di cui all'articolo 2447 codice civile per effetto dell'offerta presentata da MEL Group per l'acquisizione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, il Consiglio di Amministrazione aveva, altresi, dato mandato al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione degli azionisti per i provvedimenti di competenza di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente l'Accordo di
വ
Ristrutturazione, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, valeva a dire entro il mese di aprile 2019.
La manovra oggetto di approvazione da parte del Consiglio prevedeva, inoltre, una possibile ristrutturazione del prestito obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 – 2019», per un valore di emissione di euro 50 milioni, rispetto alla quale è stato condotto un sondaggio di mercato con alcuni tra i principali detentori e che è stato sottoposto all'approvazione degli obbligazionisti in tempo utile per la definizione dell'Accordo di Ristrutturazione.
Nel corso dei primi mesi del 2019 sono proseguite le trattative con gli istituti di credito finanziatori e con tutti gli stakeholder al fine di definire e concordare i termini dei singoli accordi e di tutte le operazioni previste nel contesto del processo di ristrutturazione ripatrimonializzazione del Gruppo Trevi. Sebbene siano stati fatti progressi sostanziali e le banche finanziatrici abbiano di fatto prorogato le condizioni dell'accordo di standstill, consentendo altresì alcuni nuovi utilizzi per cassa nonché l'emissione di alcune nuove garanzie necessarie per il sostegno finanziario del Gruppo, essendovi ancora taluni elementi in corso di definizione, il Consiglio il 1° aprile 2019 ha deliberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea che verrà convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.
Il 2 maggio 2019, l'Assemblea degli obbligazionisti del prestito obbligazionario, riunitasi in seconda convocazione, ha approvato la concessione di waiver e la modifica di alcuni termini del regolamento del prestito al fine di adeguare le relative disposizioni alla situale della Società e a quanto previsto dal Piano, contribuendo in tal modo al risanamento della struttura finanziaria della Società.
Le modiche al regolamento del prestito concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla data del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi al fine di adeguarii all'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Si precisa che l'efficacia delle modifiche al regolamento del prestito è subordinata alla condizione risolutiva della mancata concessione dell'omologa in relazione all'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare e del mancato verificarsi del closing dell'Operazione entro il termine del 31 dicembre 2019.
In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli accordi relativi all'Operazione, ha deliberato l'approvazione della proposta definitiva di manovra finanziaria inclusiva dei piani economico-finanziari, la quale è stata trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.
La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nell'Accordo di Ristrutturazione, è in linea con i principi che erano già stati fissati nella delibera dallo stesso assunta in data 19 dicembre 2018, e in estrema sintesi prevede:
(i) per azione pari a euro 0,0001, in relazione al quale i Soci Istituzionali hanno confermato la disponibilità ad
assumere un impegno di sottoscrizione per un totale di euro 77,4 milioni, mentre la restante parte, ove non sottoscritta in opzione dal mercato, sarà sottoscritta dalle banche finanziatrici attraverso la conversione dei relativi crediti secondo il rapporto di conversione indicato al successivo punto (ii);
ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente; e
(x) il riscadenziamento sino a tutto il 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni del prestito obbligazionario emesso da Trevifin.
Quanto al prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione nell'ambito dell'aumento di capitale, in linea con quanto previsto dal documento del 19 dicembre 2018, nonché con gli impegni assunti dai Soci Istituzionali, lo stesso è stato fissato da parte del Consiglio di Amministrazione in misura pari a Euro 0,0001 che, sulla base degli attuali valori di quotazione delle azioni, corrisponde a uno sconto sul TERP pari al 28%, in linea con i precedenti di mercato.
La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società stimata in un range tra circa 390 e 440 milioni di euro e un miglioramento della posizione finanziaria netta di circa 150-250 milioni di euro (a seconda dell'importo dell'aumento di capitale per cassa sottoscritto dal mercato).
Quanto alla Dismissione Oil&Gas, i relativi termini e condizioni sono oggi riflessi e dettagliati negli accordi implementativi della stessa (tra cui, tra gli altri, il Sale and Purchase Agreements, , il Non-Compete Agreement e l'Intercompany Commercial Agreement ), alcuni già sottoscritti alla data della presente relazione e altri che saranno sottoscritti dalla Società, Trevi S.p.A., in qualità di venditori, e da uno più veicoli integralmente controllati da MEIL Group, in qualità di acquirenti (gli "Accordi Dismissione Oil&Gas").

Ad oggi, in estrema sintesi i principali indicatori patrimoniali e economico-finanziari della Società sono i seguenti;
(in migliaia di Euro)
| 31/12/2018 | |
|---|---|
| Valore della produzione | 27.481 |
| Ricavi Totali | 27.481 |
| Valore Aggiunto | 14.357 |
| % sui Ricavi Totali | 52,24% |
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) | 9.094 |
| % sui Ricavi Totali | 33,09% |
| Risultato Operativo (EBIT) | 2.580 |
| % su Ricavi Totali | 9,39% |
| Risultato netto | (4.997) |
| % sui Ricavi Totali | -18,2% |
| Investimenti lordi | 141 |
| Capitale investito netto | 170.259 |
| Posizione finanziaria netta | 390.962 |
| Patrimonio Netto | (220.703) |
| Risultato operativo netto / Capitale investito netto (R.O.I.) | -2,94% |
| Risultato netto / Patrimonio netto (R.O.E.) | 2,26% |
| Risultato operativo netto / Ricavi Totali (R.O.S.) | 9,39% |
| Posizione finanziaria netta / Patrimonio netto (Debt / Equity) | (1,8) |
Tali indicatori confermano che, al fine di superare l'attuale situazione di crisi in cui la Società e in generale il Gruppo attualmente versano, è necessario attuare l'Operazione sopra descritta necessaria per garantire il presupposto della continuità aziendale.
Ad esito dell'attuazione della base di quanto previsto dal Piano, è previsto infatti che entro l'esercizio 2020, il Gruppo raggiunga target finanziari e patrimoniali coerenti con quelli dei principali competitor di mercato, come individuati dal Consiglio di Amministrazione.
Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla direzione della Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.
In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2017 (che viene approvato solo in data 15 luglio 2019 anche in considerazione del fatto che, precedentemente a tale data non era stato possibile accertare il presupposto della continuità), il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
La direzione aziendale, nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, ha tenuto conto
di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati all'implementazione della suesposta di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché all'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza del presupposto della continuità aziendale richiede il verificarsi delle seguenti circostanze, per loro natura incerte, entro l'esercizio 2019:
Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie a valutare la ragionevolezza del verificarsi di cui sopra che rappresentano delle significative incertezze che possono far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ritenendo appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:
23
giuridica, salvo il caso in cui siano presentate delle opposizioni e dunque il Tribunale possa dover valutare nel merito anche la fattibilità economica degli accordi e dei piani alla base degli stessi;
Si ricorda inoltre che l'assemblea degli obbligazionisti detentori del prestito obbligazionario ha grimi giorni del mese di maggio 2019 le modifiche ai termini e alle condizioni del prestito obbligazionario alla luce del nuovo piano industriale e della situale della Società. La delibera è esclusivamente soggetta ad alcune condizioni risolutive, quali la mancata omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione e il mancato perfezionamento delle operazioni previste al closing dello stesso entro il 31 dicembre 2019. Tale elemento non è stato, pertanto, considerato tra gli eventi dai quali dipendono le considerazioni circa la continuità aziendale, in quanto appare già essere stato risolto tramite l'adozione della suddetta delibera da parte dei detentori del prestito, fermo restando che, laddove il closing dell'Operazione non dovesse verificarsi entro il 31 dicembre 2019, la delibera assunta diverrebbe inefficace, e il prestito diventerebbe immediatamente esigibile.
Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese e da intraprendere. In sintesi, nel corso del 2019 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari ad Euro 434 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso baloon al 31.12.2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.
Va dato atto che l'esistenza ed il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.
Come già anticipato, il Piano prevede, tra l'altro, la focalizzazione delle fondazioni speciali e la conseguente dismissione delle partecipazioni delle Società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, in particolare delle Divisioni Drillmec e Petreven.
In data 5 Dicembre 2018 la Società ha accettato l'offerta vincolante di MEIL che ha ad oggetto il trasferimento del 100% delle partecipazioni detenute da Trevi S.p.A, Soilmec S.p.A. nelle società Drillmec S.p.A., e Petreven S.p.A. (e, indirettamente, delle partecipazioni di titolarità tali sociale delle altre società della divisione Oil&Gas) in favore di uno o più veicoli societari interamente controllati da MEL. Inoltre, dovranno far parte della cessione e, pertanto, essere trasferiti a Petreven S.p.A. alcuni beni, contratti e diritti di proprietà intellettuale relativi albusiness dell'Oil&Gas attualmente di titolarità di Trevifin, Trevi S.p.A., e/o Soilmec S.p.A. ovvero di società dalle stesse controllate, pur essendo utilizzati dalle società parte della divisione Oil&Gas.
Alla luce degli accordi in corso di definizione, in sintesi il perimetro delle attività oggetto di cessione incorpora, tra l'altro:
il 100% di Drillmec S.p.A., di cui (a) il 98,25% è detenuto da Trevifin; e (b) il 1,75% è detenuto da Soilmec i) S.p.A.;
il 100% di Petreven S.p.A., di cui (a) il 78,38% è detenuto da Trevifin; e (b) il 21,62% è detenuto da Trevi S.p.A.;
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->
lnoltre, nel perimetro dell'operazione rientra altresì il 100% del capitale sociale di Drillmec Inc., il cui capitale sociale è interamente detenuto da Trevi Holding USA Tale società potrebbe essere ceduta o direttamente a MEIL da Trevi Holding USA ovvero quale società interamente controllata da Drillmec S.p.A., a seguito di cessione a quest'ultima da effettuarsi prima del closing della Dismissione Oil&Gas.
Infine, contestualmente alla cessione delle partecipazioni in Drillmec S.p.A., dovranno essere risolti alcuni contratti di leasing di titolarità di Trevifin.
Il corrispettivo pattuito per la cessione delle due società è pari complessivamente a 140 milioni di Euro (il "Prezzo Dismissione Oil&Gas"), di cui 78 milioni di Euro riferiti a Drillmec (il "Prezzo Drillmec") e 62 milioni di Euro riferiti a Petreven (il "Prezzo Petreven").
Il Prezzo Dismissione Oil&Gas è stato determinato su base c.d. "debt free", ossia assumendo che Drillmec S.p.A., Petreven S.p.A. e le società della divisione Oil&Gas oggetto di cessione siano trasferite alla data del closing dell'operazione prive di passività finanziarie. Tale impostazione ime: (a) tutte le passività finanziarie attualmente esistenti in capo a Drillmec S.p.A., Petreven S.p.A. e alle altre società che fanno parte del settore Oil&Gas, ivi incluse le passività bancarie e quelle nei confronti di Trevifin e delle altre società del Gruppo Trevi che non rientrano nel perimetro della Dismissione Oil&Gas, vengano estinte e/o rinunciate nei confronti di Drillmec S.p.A. prima o contestualmente al closing di tale operazione; e (b) qualsiasi passività finanziaria che dovesse residuare al closing dovrà essere dedotta Euro per Euro dal Prezzo Drillmec e/o dal Prezzo Petreven, a seconda dei casi.
Il closing della Dismissione Oil&Gas è soggetto ad alcune condizioni sospensive, che includono, inter alia:
(i)
l'intervenuta definitività del decreto di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione;
(iii) il completamento di tutte le operazioni da porsi in essere in via preliminare, ivi incluse le operazioni finalizzate a fare in modo che il perimetro della Dismissione Oil&Gas corrisponda a quanto concordato, nonché le operazioni necessarie a consentire, alla data di esecuzione della Dismissione Oil&Gas, l'integrale esdebitazione di Drillmec S.p.A., di Petreven S.p.A. e delle altre società rientranti nel perimetro della Dismissione Oil&Gas;
(iv) negativi per le attività delle società parte della divisione Oil&Gas o per la loro situazione finanziaria.
È inoltre previsto un diritto di recesso in favore del gruppo MEIL qualora, prima della data di esecuzione della Dismissione Oil&Gas, i venditori non pongano in essere le operazioni preliminari o siano presenti vincoli sui beni rientranti nel perimetro della Dismissione Oil&Gas nonché, più in generale, nel caso in cui i venditori si rendano inadempimenti rispetto alle attività necessarie ai fini dell'esecuzione della Dismissione Oil&Gas.
Il Prezzo Dismissione Oil&Gas, dedotto: (d) un importo pari al 10% de prezzo da depositarsi in un conto vincolato per un periodo di 12 mesi a garanzia dell'indennizzo poste a carico dell'indennizzo poste a carico dei venditori; e (b) gli eventuali aggiustamenti prezzo (di cui si dirà in dettaglio in seguito), verrà corrisposto dall'acquirente alla relativa data di closing. In conformità con quanto previsto nell'offerta vincolante del dicembre 2018, una parte del Prezzo Dismissione Oil&Gas pari a Euro 14 milioni è già stato depositato dal gruppo MEIL, a titolo di caparra confirmatoria ex art. 1385 c.c., su un conto vincolato e sarà liberato a favore della Società al closing dell'operazione di Dismissione Oil&Gas.
Il Sale and Purchase Agreement relativo alla Dismissione Oil&Gas prevede inoltre che il Prezzo Dismissione Oil&Gas sia ridotto, Euro per Euro, per un ammontare pari a: (a) qualsiasi indebitamento finanziario che le società della divisione Oil&Gas dovessero avere al closing; (b) qualsiasi pagamento che dovesse essere effettuato dalle società della divisione Oil&Gas a favore dei venditori e/o delle società da queste controllate nel periodo compreso tra la data di accettazione dell'offerta vincolante di MEL (i.e., 5 dicembre 2018) e la data di esecuzione della Dismissione Oil&Gas (c.d., leokage); (c) qualsiasi variazione intervenuta sul working capital della divisione Oil&Gas rispetto al valore registrato al 30 settembre 2018 ed utilizzato come valore di riferimento, sino a un importo massimo pari al 10% del Prezzo Dismissione Oil&Gas; (d) il valore dei beni oggetto del perimetro della Dismissione Oil&Gas che non dovessero essere trasferiti al gruppo MEIL; e (e) ulteriori eventuali di ulteriori voci tenute in considerazione dalle parti ai fini della determinazione del Prezzo Dismissione Oil&Gas.
Come detto, entro la data del closing della Dismissione Oil&Gas, Trevifin (in qualità di accollante) si accollerà l'intero indebitamento di Drillmec S.p.A. e di Drillmec Inc. (di seguito, il "Debito Accollato Drillmec"), da un lato, nonché di Petreven S.p.A. (di seguito, il "Debito Accollato Petreven" e, congiuntamente con il Debito Accollato Drillmec, il "Debito Accollato Oil&Gas"), dall'altro lato. L'accollo sarà effettuato con adesione delle relative Banche Finanziatrici e con conseguente piena liberazione delle società cedute rispetto di accollo; pertanto, a seguito dell'accollo, Trevifin sarà l'unica debitrice rispetto al Debito Accollato Oil&Gas.
Inoltre, nell'Accordo Dismissione Oil&Gas, Trevifin si è impegnata a rinunciare a qualsiasi credito finanziario che dovesse vantare al closinq della Dismissione Oil&Gas nei confronti di Drillmec S.p.A., di Petreven S.p.A. e delle società rientranti nel perimetro della dismissione, ivi incluso il credito da regresso connesso alle citate operazioni di accollo.
Come detto, una volta che Trevifin si sarà accollata i debiti finanziari delle società del Settore Oil&Gas pari a circa 120 milioni di Euro, il trattamento di tale debito ("Debito accollato Oil&Gas") seguirà quanto si preveder sarà concordato nell'Accordo di Ristrutturazione, il quale si prevede sarà concordato che i proventi dall'incasso del Prezzo Dismissione Oil&Gas, dovranno essere utilizzati al fine di rimborsare il Debito Accollato Oil&Gas. Il Debito Accollato Oil&Gas non completamente rimborsato mediante i proventi della Dismissione sarà ristrutturato ai termini e alle
condizioni dell'indebitamento bancario in capo alla Società così come dettagliatamente descritto al precedente paragrafo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".
Di seguito si riportano i principali ed economici societari classificati all'interno delle attività e passività destinate alla vendita:
| 31/12/2017 | 31/12/2018 | (in migliaia di Euro) |
|---|---|---|
| (3.362) | (18.540) | Risultato operativo (EBIT) |
| (308.849) | (85.257) | Risultato netto del periodo |
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2018 |
|---|---|
| Attività non correnti | (2.395) |
| Attività correnti |
I dati patrimoniali dell'esercizio 2017 non sono riportati ai sensi dell'IFRS 5 par. 40.
Il risultato operativo derivante da attività destinate alla vendita risulta composto come di seguito presentato:
15.797 migliaia di Euro di accantonamenti legati all'accollo del debito finanziario come previsto negli accordi di vendita.
2.742 migliaia di Euro di ammortamenti relativi agli asset rientranti nel perimetro di cessione
Nel risultato netto del periodo, oltre a quanto sopra, sono incluse le rettifiche di valore delle attività finanziarie relative alle attività cessate per effetto dell'applicazione dell'IFRS 5 come segue:
39.390 migliaia di Euro di svalutazione degli asset Oil&Gas rientranti nel perimetro di cessione;
24.014 migliaia di Euro di svalutazione del credito finanziario residuo verso Petreven S.p.A. in quanto sulla base degli accordi questo verrà estinto e/o rinunciato prima o contestualmente al closing;
10.001 migliaia di Euro di svalutazione delle partecipazioni in Petreven S.p.A. e Petreven S.A;
5.526 migliaia di Euro di rilascio del fondo IFRS 9 inerente alle garanzie finanziarie del settore Oil&Gas;
1.160 rilascio del fondo svalutazione crediti intercompany accantonato nel 2017.
ll valore delle attività non correnti ammonta a 2.395 migliaia di Euro e rappresenta il valore netto contabile residuo degli asset rientranti nel perimetro di cessione, si precisa che tale importo include la svalutazione di 39.390 migliaia di euro derivante dall'applicazione dell'IFRS 5.
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione o di produzione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l'attività e ogni altro costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. Le vite utili per categoria di beni sono le seguenti:
| CATEGORIA CESPITI | ALIQUOTA |
|---|---|
| Terreni | Vita utile illimitata |
| Fabbricati industriali e civili | 5% |
| Mobili e arredi | 12% |
| Macchine elettroniche | 20% |
| Attrezzature di perforazione e fondazione | 7,50% |
| Attrezzature generiche | 10% |
| Automezzi | 18,75% |
| Attrezzature varie e minute | 20% |
I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.
l costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua.
ll valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. Qualora si rilevino indicatori che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile viene svolto l'impairment test. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della stessa.
I contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo. Tale impostazione implica che:
l beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.
l contratti di leasing nei quali il locatore terzo conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativo ed i relativi canoni sono imputati al conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.
l contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Locatore tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono
30
classificati come leasing operativi.
Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate al costo di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l'attività e ogni costenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo.
I diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e software sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo la vita utile attesa pari a 5 esercizi, salvo non siano riscontrate significative perdite di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative, così come stabilito dallo IAS 38.
Sono imprese controllate le imprese su cui TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. ha autonomamente il potere di determinare le scelte strategiche dell'impresa al fine di ottenerici. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando si detiene, direttamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria considerando anche i cosiddetti voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili.
Sono imprese collegate le imprese su cui TREV – Finanziaria Industriale S.p.A. esercita un'influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell'impresa, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili; l'influenza notevole si presume quando Trevi – Finanziaria Industriale S.p.A. detiene, direttamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria.
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate al costo d'acquisto eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale o di riserve di capitale ovvero in presenza di perdite di valore determinate applicando il cosiddetto "impairment test". Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che avevano originato le svalutazioni.
ll valore contabile di queste partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile.
Le partecipazioni in altre imprese minori per le quali non è disponibile una quotazione di mercato sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite di valore.
Una perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un'attività sia superiore al suo valore recuperabile. Ad ogni data di bilancio viene accertata l'eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l'esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell'attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell'eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l'uso e le attività rilevate nell'esercizio in corso, l'impairment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.
Le attività e passività finanziarie sono trattate secondo lo IFRS 9, di prima applicazione dal 1 gennaio 2018.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie, che rappresentano strumenti di debito, sono classificate nelle seguenti tre categorie:
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cosiddetto business model hold to collect). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al nelativo fondo svalutazione. Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contratuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosiddetto business model hold to collect and sell), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCl). In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL). Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento scadono, ovvero sono trasferiti a terzi. Svalutazioni di attività finanziarie La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "Expected Credit Loss model". Per maggiori dettagli sull'introduzione del nuovo principio e dei relativi effetti si rimanda a quanto riportato nello specifico paragrafo "Effetti dell'applicazione dei nuovi principi contabili – IFRS 9.
Debiti finanziari e prestiti obbligazionari I debiti finanziari e i prestiti obbligazionari sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al valore equo del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione dello strumento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati utilizzando il metodo del costo ammortizzato; tale metodo prevede che l'ammortamento venga determinato utilizzando il tasso di interesse effettivo, rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. Gli oneri accessori per le operazioni di finanziamento sono classificati nel passivo di stato patrimoniale a riduzione del finanziamento concesso e il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di tali oneri e di ogni eventuale sconto o premio, previsti al momento della regolazione. Gli effetti economici della valutazione secondo il metodo del costo ammortizzato sono imputati alla voce "(Oneri)/Proventi finanziari".
Per maggiori informazioni si rimanda alla tabella esposta all'interno del paragrafo "IFRS 9 – Impairment"
l crediti e le altre attività finanziarie a lungo termine sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.
Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo. Per ulteriori dettagli, si consulti il paragrafo "IFRS 9 - Measurment and Classification" e "IFRS 9 - Impairment".
I crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.
I crediti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo: tale valore approssima il costo ammortizzato. Se espressi in valuta, i crediti sono valutati al cambio di fine periodo.
Inoltre in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.
Le operazioni di cessione di crediti pro-solvendo e le cessioni pro-soluto che non rispettano i requisiti richiesti dallo IFRS 9 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, in quanto non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici, rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti a terzi.
Le disponibilità liquide sono rappresentate dal saldo di cassa, dei depositi a vista presso le banche di relazione e da investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 3 mesi) comunque facimente convertibili in quantità note di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore.
Le disponibilità liquide sono rilevate al fair value.
33
Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche, altre attività finanziarie a breve ad alta liquidità, con scadenza originaria non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.
La posta è rappresentata dal capitale sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riacquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo e il valore nominale.
. Riserva azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il valore nominale delle azioni proprie è contabilizzato in riduzione del capitale emesso, mentre l'eccedenza del valore di acquisto rispetto al valore nominale è rilevato in apposita riserva di patrimonio netto. Nessun utile (perdita) è rilevata a conto economico per l'acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.
La posta accoglie le variazioni di fair value, al netto delle partite contabilizzate al fair value con contropartita patrimonio netto.
Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica, dalla riserva straordinaria e dalla riserva per conversione obbligazioni.
· Utili (perdite) portati a nuovo incluso l'utile (perdita) dell'esercizio
La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né accantonata a riserva ed i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All'interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell'esercizio.
Sono inizialmente rilevati al costo che, alla data di accensione, risulta pari al fair value del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di transazione. Successivamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di Fine Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici determinati nell'esistenza e nell'ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell'attualizzazione dell'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L'ammontare dell'obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali relative a programmi a benefici derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono contabilizzate nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui si verificano. Per i piani a contribuzione definita la Società versa contributi a fondi pensionistici sia pubblici che privati su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. I contributi sono riconosciuti come costo del lavoro.
A partire dal 1 gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche integrative da lui prescelte oppure mantenuti in azienda.
Si precisa che ai fini del calcolo attuariale, con riferimento sia all'esercizio 2017 è stato utilizzato un tasso di sconto determinato con riferimento ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2016.
I principali dirigenti e alcuni managers della Società possono ricevere parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 gli stessi sono da considerarsi piani regolati con strumenti rappresentativi di capitale (cosidetti "equity settled"). La maturazione del diritto al pagamento è correlata ad un periodo di vesting durante il quale i managers devono svolgere la loro attività come dipendenti. Pertanto, nel corso del periodo di vesting, il valore corrente dei pagamenti basati su azioni alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo con contropartita un'apposita riserva del patrimonio netto. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. In particolare, il costo, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio netto.
l fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l'impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l'impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto dell'attualizzazione è rilevante, l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.
Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; è fornita tuttavia informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.
La Società ha adottato una Risk Policy di Gruppo. La rilevazioni di fair value è differente a seconda della
designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).
Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico. In caso di designazione dello strumento di copertura come Fair Value Hedge, sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumento coperto, indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest'ultimo.
In caso di designazione dello strumento di copertura come Cash Flow Hedge viene sospesa a Patrimonio Netto la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a Patrimonio Netto sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizi in cui l'attività o la passività coperta influenza il conto economico. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di negoziazione.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela viene effettuata applicando un modello che prevede cinque step: (i) identificazione del contratto con il clientificazione delle performance obligation previste dal contratto; (ii) determinazione del corrispettivo della transazione del corrispettivo della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della singola performance obligation.In applicazione di questi criteri, per la Società questo comporta che i ricavi derivanti dalla cessione dei beni di regola sono rilevati, al momento della soddisfazione della performance obligation che solitamente avviene con la spedizione,
mentre i ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati con riferimento allo stadio di completamento, definita sulla base del lavoro svolto.
I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunque secondo il principio della competenza temporale.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenendo conto del tasso effettivo applicabile.
I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
Le imposte dell'esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazione della normativa fiscale vigente.
Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovo di perditi di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione) riduca (aumenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali di operazioni o altri fatti sono rilevati, a conto economico o direttamente a Patrimonio Netto, con le medesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale. Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli "Altri costi operativi".
A partire dall'esercizio 2006 e alla data odierna, per rinnovi triennali, la Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate, dirette, italiane hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.).
Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. funge da Società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di Società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Ciascuna Società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla Società consolidante il reddito imponibile o perdita fiscale). Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. rileva un credito nei confronti delle Società che apportano redditi imponibili, pari all'IRES da versare. Per contro, nei confronti delle Società che apportano perdite fiscali, Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.
Le operazioni in valuta sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data dell'operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liguidazione di tali operazione alla data di rendicontazione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/lsvap n° 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.
L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali lo stato patrimoniale, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.
Copia del presente bilancio, del Bilancio Consolidato, della relazione sulla relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della relazione e di quella degli organi di controllo, sarà depositata presso la
37
sede sociale, sul sito internet www.trevifin.com, presso la Borsa Italiana S.p.A. e presso il Registro delle Imprese nei termini di normativa.
I criteri di redazione adottati nella predisposizione del Bilancio individuale sono coerenti con quelli applicati nella redazione del Bilancio individuale dell'esercizio precedente, fatta eccezione per iprincipi e interpretazioni di nuova emanazione, applicabili a partire dal 1 Gennaio 2018.
La Società ed il Gruppo non hanno adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora obbligatoriamente in vigore.
Ai fini della redazione del Bilancio individuale, la Società Trevi Finanziaria Industriale SpA ha adottato le nuove disposizioni definite dal principio contabile IFRS 9 con specifico riferimento alla classificazione e misurazione delle attività finanziarie, nonché del riconoscimento delle perdite sui crediti in bilancio.
Il principio "IFRS 9 – Financial Instruments", emesso, nella sua versione definitiva, il 24 luglio 2014, sostituisce lo "IAS 39 – Financial Instruments: Recognition and Measurement".
Ai fini della classificazione e valutazione delle attività finanziarie (tra cui anche gli strumenti di debito presenti all'interno del bilancio della Società rientranti nell'ambito di applicazione del principio IFRS 9), queste sono classificate, sulla base del business model (i.e. il modo in cui la Società gestisce le attività finanziarie al fine di generare i flussi di cassa) e delle caratteristiche contrattuali dei fluss di cassa (i.e. SPPI test, "Solely payment of principal and interest"), in una delle seguenti categorie:
Sulla base dei sopra richiamati nuovi criteri introdotti dall'IFRS 9 (i.e. SPPI test e business model) sono state verificate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari presenti in bilancio.
La valutazione del modello di business è stata effettuata alla data di prima applicazione, il 1 ° gennaio 2018, nonché applicata alle attività finanziarie presenti in bilancio antecedente al 1 ° gennaio 2018.
L'analisi, svolta sulla base dei fatti e delle circostanze note al momento della rilevazione iniziale delle attività, ha condotto a confermare che tutti i flussi finanziari contrattuali su strumenti di debito sono costituti esclusivamente da capitale e
interessi
l requisiti di classificazione e misurazione dell'IFRS 9 non hanno avuto un impatto significativo e non sono intervenute variazioni nella classificazione delle attività finanziarie detenute.
In conformità all'IFRS 9 è stato adottato, a partire dal 1° gennaio 2018, un nuovo modello di impoirment per tutte le attività finanziarie non valutate al fair value con contropartita Conto e per le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione del principio.
L'adozione dell'IFRS 9 ha sostanzialmente modificazione delle perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie sostituendo l'approccio delle perdite sostenute dallo IAS 39 con un approccio di perdito attesa (Expected Credit Loss - ECL)..
L'Expected Credit Loss si basa sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i ifiussi finanziari che la Società di ricevere. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali
Nello specifico, il modello prevede:
Per i crediti commerciali, ad eccezione di quelli con componente finanziaria significativa, è applicato il cosiddetto Simplified Approach previsto dal IFRS 9, determinando le perdite attese su un orizzonte corrispondente all'intera vita del credito ed effettuando una valutazione specifica delle singole controparti debitrici, tenendo conto anche dello specifico contesto normativo e regolatorio di riferimento, mediante informazioni quantitative market-based e qualitative interne. La valutazione specifica deriva, principalmente, dall'utilizzo di parametri specifici per la singola controparte, che sono: la previsione teorica di default della controparte (la cd "Probability of Default", "PD") e la capacità di recupero dell'attività nel caso in cui detto default si verifichi (la c.d. "Loss Given Default", "LGD").
In considerazione dello specifico mercato di riferimento e del contesto normativo e regolatorio di settore, nonché delle aspettative di recupero, ai fini della determinazione delle perdite attese, è stata applicata una definizione di defrult pari a 360 giorni di scaduto, in quanto effettiva indicazione di incremento significativo del rischio di credito. Pertanto, le attività finanziarie scadute da oltre 360 giorni, generalmente, sono considerate come in default.
Per tutte le altre attività finanziarie diverse dai crediti commerciali, contract ossets e lease receivables è applicato l'approccio generale basato sul monitoraggio dell'andamento del rischio a partire dall'origination. Il calcolo dell'expected credit loss, quindi, considera un orizzonte temporale di 12 mesi nel alla data di chiusura contabile non si sia manifestato alcun incremento significativo del rischio di credito, overo un miglioramento della qualità del credito; in caso contrario, l'orizzonte temporale di riferimento per il calcolo sarà l'intera vita dell'attività, secondo un approccio lifetime.
Il principio è stato adottato a partite dal 1° gennaio 2018 (con esclusioni relative all'hedge occounting per le quali è possibile un'applicazione successiva). La Società si è dunque avvalsa della possibilità prevista dall'IFRS 9 (art. 7.2.21) di non applicare le nuove disposizioni in tema di hedge accounting, ma di continuare ad adottare le disposizioni
previste dallo IAS 39.
In sede di prima applicazione, in considerazione della complessità di rideterminare i valori comparativi senza riflettere elementi noti successivamente, gli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile in materia di imparment sono stati rilevati nel patrimonio netto al 1º gennaio 2018.
Di seguito si riporta la riconciliazioni effettuate anticipatamente secondo quanto previsto dallo IAS 39 e gli accantonamenti sui saldi di apertura (i.e. 1º gennaio 2018) determinati in accordo all'IFRS 9 per le voci contabili impattate dalle nuove disposizioni:
| Saldo contabile | Accantonamenti per impairment secondo lo IAS 39 al 31 dicembre 2017 |
Rivalutazione | Perdite attese su crediti secondo l' IFRS 9 al 1 gennaio 2018 |
|
|---|---|---|---|---|
| 3000 | 3000 | 0000 | e oooo | |
| Crediti commerciali | 32.371 | 3.051 | 3.051 | |
| Attività da contratto | N.A. | N.A. | N.A. | N.A. |
| Anticipi a fornitori | N.A. | N.A. | N.A. | N.A. |
| Fatture da emettere | N.A. | N.A. | N.A. | N.A. |
| Garanzie finanziarie | 220.307 | 5.828 | O | 5.828 |
| Altre attività | 4.477 | 1 | 1 | |
| finanziarie | ||||
| Totale | 257.154 | 5.823 | 3.052 | 8.830 |
L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 e modificato nell'Aprile 2016 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela viene effettuata applicando un modello che prevede cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation previste dal contratto; (iii) determinazione della transazione; (iv) allocazione del corrispettivo della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della soddisfazione della singola performance obligation.
La Società ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della applicazione retrospettica modificata, permesso dal IFRS 15.C3 lettera b. Usando tale metodo di transizione la Società ha scelto di rilevare l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del presente principio come rettifica del soldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, a seconda del caso, di altra componente dell'esercizio che include la data dell'applicazione iniziale. In base a questo metodo transitorio, inottre, l'entità ha scelto di applicare il presente Principio retroattivamente solo ai contratti che non sono completati alla data dell'applicazione iniziale. Dall'analisi derivante dalla nuova applicazione sul bilancio gli impatti sono risultati non hanno comportato rettifiche sul patrimonio netto al 1 gennaio 2018.
L'IFRS 15 ha inoltre introdotto un divieto di nettare posizioni debitorie per lavori in corso e relativi acconti, se non riferite alla stessa come effetto di tale cambiamento, nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2018 non sono state effettuate compensazioni generali fra lavori in corso e relativi acconti e sono stati introdotte due nuove voci di stato patrimoniale per l'esposizione separata delle attività per lavori in corso e relativi acconti, fino al 31 dicembre 2017 tutte comprese nella voce dei Crediti commerciali.
| Current accounting in accordance with IAS 11 / INS 18 |
Accounting in accordance with IFRS 15 |
|||
|---|---|---|---|---|
| Performance obligation (Step 2 IFRS 15) |
Revenue recognition | Revenue recognition step 5 IFRS 15) |
Accounting model - FRS 15 Standard |
Potential accountin changes |
| Servizi di Manaqument | Fatturazione periodica degli importi a contratto secondo lo IAS 18 |
Over time | Input - prezzo contrattualizzato ripartito per periodo |
No |
| Addebito costi per servizi applicando un marqine |
Fatturazione periodica dei costi sostenuti maggiorati del margine secondo lo IAS 18 |
Over lime | Input - costi sostenuti No | |
| Addebito costi per tidejussioni applicando un mai qine |
Fatturazione periodica dei costi sostenuti maggiorati del marqine secondo lo IAS 18 |
Over time | Input - costi sostenuti No |
| IASB AND IFRS IC DOCUMENTS | EU effective date | Date of endorsement | Date of publication in the Official Journal |
|---|---|---|---|
| Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle (issued on 12 December 2017) |
1 gennaio 2019 | 14 marzo 2019 | 15 marzo 2019 |
| Amendments to IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement (issued on 7 February 2018) |
1 gennaio 2019 | 13 marzo 2019 | 14 marzo 2019 |
| Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (issued on 12 October 2017) |
1 gennaio 2019 | 8 febbraio 2019 | 11 febbraio 2019 |
| IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments (issued on 7 June 2017) |
1 gennaio 2019 | 23 ottobre 2018 | 24 ottobre 2018 |
| Amendments to IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation (issued on 12 October 2017) |
1 gennaio 2019 | 22 marzo 2018 | 26 marzo 2018 |
L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituirà lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27.
L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione e l'informativa dei leasing (contratti che danno il diritto all'utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari – contratti di leasing relativi ad attività di «scarso valore» (ad esempio i personal computer, fotocopiatrici, etc.) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.
L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2019 (il processo di omologa da parte della UE è a tutt'oggi ancora in corso). È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Dalle prime analisi risulta un impatto di right of utilizzo del bene in leasing) all'
41
01/01/2019 pari a 397 migliaia di Euro. La quota di passività divisa tra breve e lungo termine è rispettivamente di 184 migliaia di Euro e 213 migliaia di Euro.
| IFRS STANDARDS AND INTERPRETATIONS | ISSUE DATE |
|---|---|
| IFRS 17 Insurance Contracts | 18 May 2017 |
| AMENDMENTS | ISSUE DATE |
| Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards | 29 March 2018 |
| Amendment to IFRS 3 Business Combinations | 22 October 2018 |
| Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material | 31 October 2018 |
Ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico, si riporta che al 31 dicembre 2018 e alla data di redazione del presente bilancio, TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. è indirettamente controllata da I.F.I.T. S.r.l. (Società con sede a Cesena) e direttamente controllata dalla Società italiana TREVI Holding SE, Società controllata da I.F.I.T. S.r.l..
Relativamente all'informativa societaria, ex art. 2497 del Codice Civile, relativa all'attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da Società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2018 e alla data del presente bilancio la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad direzione e coordinamento da parte di Società controllanti, in quanto il Consiglio d'Amministrazione della TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. ritiene che, pur nell'ambito di un controllo delle strategie e politiche societarie del Gruppo TREVI indirettamente condotto da FFT S.r.l., la Società sia completamente autonoma dalla propria controllante dal punto di vista operativo e finanziario, e peraltro non ha posto in essere né nel 2018 né in esercizi precedenti nessuna operazione societaria con la controllante.
La Società, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo), ed esensi dell'art. 2497 del C.C., l'attività di direzione e coordinamento dell'attività delle Società direttamente controllate:
La Società ha adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo (cosiddetto Modello 231) finalizzato a:
· Incrementare la consapevolezza tra i dipendenti e gli stakeholder.
Il Modello opera attraverso il monitoraggio delle operazioni soggette a rischi di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, introducendo presidi di controllo specifici che sono richiamati e resi operativi all'interno delle procedure/policy aziendali.
Il Modello contiene misure atte a rilevare e ridurre i potenziali rischi di non conformità rispetto alle disposizioni del D.Lgs 231/01. Per quanto attiene i rischi corruzione, i controlli previsti dal Modello sono coordinati e coerenti con il Sistema di Compliance Anti-Corruzione.
Un organismo di controllo indipendente, l'Organismo di Vigilanza, controlla l'effettiva attuazione e l'osservanza del Modello. La Società ha messo a disposizione dei dipendenti un indirizzo di posta elettronica per comunicare direttamente con l'Organismo di Vigilanza, garantendo al segnalante la riservatezza e la protezione da qualunque forma di ritorsione. Il sistema adottato è conforme alle previsioni della L. 179/2017.
Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)
Il 25 maggio 2018 è diventato efficace il Regolamento generale per la protezione dei dati personali (Regolamento UE n. 2016/679 - General Data Protection - GDPR). Il Regolamento è direttamente applicabile in tutti gli Stati dell'Unione Europea e in Italia sostituisce le disposizioni del codice privacy incompatibili. Al fine di garantire - nell'ambito delle Società del Gruppo - la conformità dei trattamenti dei dati personali al GDPR, la Società ha realizzato gli interventi previsti dal piano di adeguamento.
In particolare, le attività svolte hanno comportato:
È stato quindi definito uno specifico progetto formativo finalizzato a sensibilizzare le diverse funzioni aziendali ed a illustrare le policy e procedure emesse per l'applicazione del GDPR.
La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui la Società è esposta, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.
Le attività finanziarie della Società sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, derivanti direttamente dall'attività operativa.
Le passività finanziarie comprendono invece finanziamenti bancari e leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l'attività operativa e di sviluppo internazionale.
I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di interesse, dal rischio di tasso di cambio, dal rischio di liquidità e da quello di credito.
La Società svolge un'attività di monitoraggio dei rischi finanziari sopra illustrati, intervenendo, se necessario, anche mediante l'utilizzo di strumenti finanziari al fine di mitigare/ridurre tali rischi al minimo. Gli strumenti finanziari derivati vengono effettuati per la gestione del rischio di cambio sugli strumenti denominati in valute diverse dall'Euro e per la gestione del rischio di interesse sui finanziamenti a tasso variabile.
La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso variabile viene individuata dalla Società a livello consolidato.
Nei paragrafi seguenti sono esposte alcune sensitivity analysis volte a misurare l'impatto di alcuni dei rischi a cui la Società è esposta.
È il rischio che l'impresa, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, non riesca a far fronte ai pagamenti previsti, determinando così un impatto sul risultato economico nel caso in cui sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a forte rischio l'attività aziendale.
A seguito della sottoscrizione dell'Accordo di moratoria con il ceto bancario, la gestione della liquidità è stata garantita e regolata dallo stesso Accordo attraverso la sospensione dei pagamenti del debito a medio/lungo termine, l'erogazione di nuove linee di cassa a breve termine e nuove linee di faranzie di garanzie di natura commerciale. Si rammenta che sebbene l'Accordo sia scaduto al 31 dicembre 2018 il Gruppo sta operando in una situazione di Standstill de facto nelle more del perfezionamento dell'accordo di ristrutturazione che cosi come descritto al paragrafo "Continuità aziendale" garantirà alla Società ed al Gruppo il riequilibrio finanziario nonché adeguata flessibilità nella gestione delle proprie disponibilità liquide.
È stato inotre istituito uno Steering Committee al fine di valutare l'andamento della Cassa dando definitivo impulso alle attività di pianificazione finanziaria.
In conformità alle indicazioni dell'Accordo di Standstill e nelle more dell'Accordo di ristrutturazione, il Gruppo ha adempiuto agli obblighi di informativa e agli impegni previsti nell'accordo di Standstill che si sono estrinsecati sostanzialmente nella fornitura bisettimanale del piano di tesoreria e dell'informativa basata su dati gestionali sull'indebitamento finanziario, sullo scaduto verso fornitori, fisco ed enti previdenziali, nonché il dettaglio dei rapporti intercompany e delle garanzie concesse con cadenza trimestrale.
ln risposta alla predetta situazione gli Amministratori della Trevi Finanziaria S.p.A. hanno confermato i principi
prudenziali già utilizzati nel Bilancio 2017 riclassificando la quasi totalità dei contratti di finanziamento (mutui) a breve termine.
l finanziamenti bancari di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. alla fine dell'esercizio sono così ripartiti tra breve e lungo termine:
| Finanziamenti a breve termine | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
| Totale | 433.028.189 | 422.918.270 | 10.109.919 |
| Finanziamenti a medio lungo termine | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2017 31/12/2018 |
Variazioni | |||
| Totale | 10.076.147 | (10.076.147) |
Il valore dei finanziamenti bancari a medio lungo termine iscritti a bilancio corrisponde al fair value degli stessi.
La tabella seguente riporta il totale delle passività finanziarie includendo oltre ai finanziamenti bancari anche i derivati passivi, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:
| Passività finanziarie a breve termine | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
| Totale | 476.171.840 | 435.872.178 | 40.299.662 |
| Passività finanziarie a medio lungo termine | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
| Totale | 2.658.536 | 39.544.718 | (36.886.182) |
L'esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d'interesse di mercato ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.
È' policy di Gruppo concludere le operazioni di funding a tasso variabile e successivamente valutare se coprire il rischio di tasso di interesse convertendo un'esposizione a tasso variabile in un'esposizione a tasso fisso attraverso un contratto in derivati.
In data 1º Luglio 2014 il Consiglio di Amministrazione della Società capogruppo Trevi – Finanziaria SpA ha autorizzato la strutturazione ed esecuzione di un'operazione di un prestito obbligazionario denominato "Minibond 2014-2019" per un importo pari a Euro 50 milioni. Lo strumento è stato collocato sul mercato EXTRA MOT PRO di Borsa Italiana, dal 28 luglio 2014 ed è a tasso fisso.
Per maggiore approfondimento riguardo all'accordo con gli obbligazionisti del 2019 si rinvia al paragrafo "eventi successivi".
| 31/12/2018 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tasso Fisso | Tasso Variabile | Totale | ||
| Finanziamenti e Leasing | 54.421.672 | 373.620.149 | 428.041.821 | |
| Prestito Obbligazionario | 50.000.000 | 50.000.000 | ||
| Totale Passività Finanziarie | 104.421.672 | 373.620.149 | 478.041.821 | |
| 22% | 78% | 100% |
| 31/12/2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | Tasso Variabile | Totale | |||||
| Disponibilità Liquide | 708.551 | 708.551 | |||||
| Altri Crediti Finanziari | 87.159.460 | 6 | 87.159.460 | ||||
| Totale Attività finanziarie | 87.159.460 | 708.551 | 87.868.011 | ||||
| % | ਰੇਖੇ | 1% | 100% |
l 31 dicembre 2018, considerando l'effetto di tali contratti, il 22% dei finanziamenti della Società risultano essere a tasso
fisso.
Al 31 dicembre 2018, Trevi Finanziaria S.p.A. ha in essere due contratti di Swap su tasso di interesse stipulati con controparti finanziarie di primario standing. Pur essendo di natura di copertura, la società non applica l'opzione del trattamento hedge accounting, rilevando le valore equo a conto economico. Il totale valore nozionale in origine era pari ad 40 milioni di Euro ed al 31 dicembre 2018 il valore coperto è complessivamente pari a 12.000 migliaia di Euro, con scadenza 2020.
| Strumenti Derivati Copertura Rischio Tasso | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Strumento | Importo Originario |
Importo Residuo |
Scadenza | MTM in Euro | |||
| IRS | 40.000.000 | 12.000.000 | 2020 | -361.985 |
Il fair value di tali contratti al 31 dicembre 2018 risulta negativo per 362 migliaia di Euro.
Al fine di misurare il rischio connesso al tasso d'interesse è stato simulato uno "stress test" nell'andamento dell'Euribor di riferimento relativo ai finanziamenti passivi a tasso variabile ed ai depositi attivi in essere al 31 dicembre 2018.
Da tale esercizio è emerso che un innalzamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni, comportato un peggioramento degli oneri finanziari netti di circa 1.954 migliaia di Euro, così come un abbassamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni, comportato un miglioramento degli oneri finanziari netti di circa 1.954 migliaia di Euro.
Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:
| Rischio Tasso Interesse | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Euro min | -50 bps | PFN 31.12.18 | +50 bps | ||||
| Depositi e attività liquide | (437) | 87.004 | 87.441 | 437 | 87.879 | ||
| Debito Bancario e Strumenti Derivati | 2.166 | (431.224) | (433.390) | (2.166) | (435.557) | ||
| Debiti verso Società di Leasing | 225 | (44.789) | (45.014) | (225) | (45.239) | ||
| Totale PFN | 1.954 | (389.008) | (390.962) | (1.954) | (392.917) |
La Società è esposta al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali della stessa. L'esposizione al rischio della Società è di natura transattiva ovvero derivante da variazioni del tasso di cambio intercorrenti tra la data in cui un impegno finanziario tra controparti diventa altamente probabile e/o certo o e la data di regolamento dell'impegno, variazioni che determinano uno scostamento tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi.
La Società valuta regolarmente la propria esposizione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti in valuta, la vendita/acquisto a termine di valuta e l'utilizzo di strumenti finanziari derivati.
La Società non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IAS 39, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri / proventi finanziari.
Nello specifico, la Società gestisce il rischio transattivo di cui si è fornita una descrizione sopra. L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva principalmente da rapporti intragruppo che la Società detiene. In rischio maggiore è determinato dalla presenza di rapporti in Dollaro Statunitense e in divise ad esso agganciate.
ll fair value di un contratto a terminato come differenza tra un cambio a termine del contratto e quello di un'operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.
Al fine di valutare l'impatto di una variazione nel tasso di cambio Euro/Usd é stata impostata una sensitivity andysis simulando variazioni verosimili del rapporto di cambio sopra indicato.
Le poste contabili ritenute significative ai fini dell'analisi sono: Crediti e Debiti intragruppo, Debiti Commerciali, Debiti Finanziari, Cassa e disponibilità liquide, Strumenti Finanziari Derivati.
l valori di tali poste sulle quali è stata eseguita la sensitivity analysis sono quelli al 31 dicembre 2018.
L'analisi si è focalizzata sulle sole partite denominate in valuta differente dall'Euro.
Considerando un deprezzamento del Dollaro USA nei confronti dell'Euro del 5%, l'impatto sul Risultato Ante Imposte derivante da tale svalutazione sarebbe, a parità di tutte le altre condizioni, di circa 1.256 migliaia di USD negativi.
Un apprezzamento del Dollaro USA del 5% determinerebbe, a parità di tutte le altre condizioni, un impatto sul Risultato ante Imposte di circa 1.388 migliaia di USD positivi.
Tale impatto è riconducibile principalmente alla variazione dei rapporti commerciali Intragruppo.
ll rischio di credito rappresenta la possibilità che il debitore non sia in grado di adempiere ai suoi obblighi di pagamento di interessi e di rimborso di capitale.
La quasi totalità dei crediti commerciali della Società è rappresentata da crediti verso Società controllate.
In relazione agli strumenti finanziari nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair volue, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi da dati di mercato osservabili;
Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi da dati di mercato osservabili.
Nelle tabelle che seguono sono riportate, per le attività e le passività al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 e in base alle categorie previste dallo IFRS 9 le informazioni integrative su sensi dell'IFRS7 e i prospetti degli utili e delle perdite. Sono escluse le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute e le Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
| Fair value a conto economico | FVTPL |
|---|---|
| Fair value a conto economico complessivo | FVOCI |
| Costo ammortizzato | CA |
| FV – strumenti di copertura | FVOCI o FVTPL |
| Classi | Note | 31/12/2018 | Fair Value a Conto economico complessivo (Patrimonio Netto) |
Fair Value a Conto Economico |
Effetto CA a Conto Economico |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Partecipazioni in altre Imprese | 3 151.205 FVOCI |
|||||
| Altri crediti finanziari lungo termine | CA | 5 | 87.159.460 | |||
| Totale Attività Finanziarie non correnti | 87.310.665 | |||||
| Disponibilità liquide | CA | 10 | 708.551 | |||
| Totale Attività Finanziarie correnti | 708.551 | |||||
| TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE | 88.019.216 | - | ||||
| Finanziamenti a lungo termine | CA | 12 | - | |||
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine |
CA | 13 | 2.658.536 | 78.883 | ||
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine |
FV | 14 | ||||
| Totale Passività Finanziarie non correnti | 2.658.536 | 78.883 | ||||
| Finanziamenti a breve termine | CA | 21 | 433.028.189 | 16.480.454 | ||
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine |
CA | 22 | 42.355.096 | 1.256.745 | ||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine |
FVTPL | 14 | 361.985 | 361.985 | 383.110 | |
| Totale Passività Finanziarie correnti | 475.745.270 | 361.985 | 18.120.310 | |||
| TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE | 478.403.806 | 361.985 | 18.199.193 |
La seguente tabella evidenzia le attività e le passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2018, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
| Classi | Note | 31/12/2018 | Gerarchia del Fair Value | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| PASSIVITA' | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | FVTPL | 21 | 361.985 | 361 985 | ||
| Totale passività finanziarie correnti | 361.985 | 361.985 | ||||
| Totale passività finanziarie | 361.985 | 361.985 |
Con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2018 della Capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A., in linea rispetto al 31 dicembre 2017, il Management ha proceduto alla verifica dei valori d'iscrizione delle partecipazioni detenute in Trevi S.p.A. (pari al 99,78%), in Soilmec S.p.A. (pari al 99,92%) e in Trevi Energy S.p.A. (pari al 100,00%).
tal fine, occorre preliminarmente osservare come, di fatto, esista un sostanziale allineamento tra le Cosh Generating
Unit del Gruppo e le rispettive Legal Entities. Ciò premesso, l'impairment test sulle partrollo iscritte nel bilancio separato di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A., è stato condotto partendo dal valore recuperabile nell'accezione di value in use e stimando gli Equity Value delle singole Legal Entities in considerazione della Posizione Finanziaria Netta comprensiva dei fondi rischi assimilati a debito. Successivamente si è proceduto al confronto fra l'Equity Value, così determinato, e il valore di ciascuna partecipazione.
Preme innanzitutto evidenziare che in data 5 dicembre 2018 il Gruppo ha accettato un'offerta vincolante per l'acquisto della Divisione Oil&Gas (con le partecipazioni di controllo in Drillmec S.p.A.), di cui realizzo e completamento è ritenuto probabile, classificando tali partecipazioni e le altre attività e passività collegate alla divisione Oil&Gas pertanto nelle Attività non correnti possedute per la vendita. Considerato che (i) al 31.12.2018 le predette partecipazioni oggetto di offerta irrevocabile d'acquisto sono state contabilizzate dal Gruppo come attività disponibili per la vendita a norma dell'IFRS 5 - Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate - e che (ii) la contabilizzazione delle partecipazioni afferenti al settore Oil & Gas secondo i principi dell'IFRS 5 rappresenta di per se stessa un'espressa esclusione dall'ambito di applicazione dell'impairment test al 31.12.2018 ai sensi dello IAS 36 -Riduzione di valore delle attività -, di conseguenza, rispetto all'impairment test condotto al 31.12.2017, le partecipazioni della Divisione Oil&Gas non risultano più essere parte del test di impairment al 31.12.2018 ai sensi dello IAS 36 ma sono valutate secondo le regole dell'IFRS 5.
La contabilizzazione ai sensi dell'IFRS 5 delle partecipazioni Petreven S.p.A. ha comportato per la sola Petreven S.p.A. l'emersione di una perdita per circa 10 milioni di euro.
Per contro, l'impairment test sulle partecipazioni del comparto Fondazioni (Trevi S.p.A.) e della partecipazione Trevi Energy è stato condotto partendo dal valore recuperabile, nell'accezione di value in use, determinato tramite l'attualizzazione dei flussi di piano industriale di ciascuna Legal Entities, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36.
Tale metodo si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un'azienda ad una certa data (nel presente caso, il 31 dicembre 2018) sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:
Ai fini dell'esecuzione dell'impairment test sono state utilizzate le previsioni dei flussi finanziari scaturenti dall'Actual 2018 e dai Piani 2018 - 2022 elaborati per le Società Trevi S.p.A. con il supporto dell'advisor industriale, nonché dal Piano 2018 - 2022 della Società Trevi Energy S.p.A. elaborato a maggio 2018, normalizzato per tenere in considerazione gli effetti dell'impairment test al 31.12.2017 e i risultati consuntivi al 31.12.2018.
Considerato che i Principi Contabili Internazionali prevedono la possibilità di tenere conto degli effetti positivi di eventuali ristrutturazioni (benefici/sovings) nella stima del valore d'uso della Legal Entity soltanto qualora il bilancio al 31.12.2018 tenga conto dei corrispondenti costi accantonati e che nei predetti Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. i principali accantonamenti legati alle ristrutturazioni sono previsti nell'annualità 2019, mancando i presupposti per l'accantonamento al 31.12.2018, le ristrutturazioni e i relativi benefici sono state escluse dalla stima del valore d'uso delle Società.
Ciò premesso, il flusso monetario atteso è stato costruito sulla base dei dati economici e patrimoniali rilevati nei Piani
2018 – 2022 di ciascuna Società nonché sulla base dei dati Actual 2018. Più in particolare, partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun periodo, sono state calcolate e sottratte figurative ad aliquota piena e successivamente sommati negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti e accantonamenti, determinando il "flusso finanziario della gestione operativa corrente", interpretabile come un flusso monetario "potenziale"; infatti, l'ammontare delle risorse monetarie liberate dalla gestione caratteristica corrente risente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli operativi (crediti commerciali, debiti commerciali, debiti verso il personale, ecc.) - variazioni di Capitale Circolante Netto. Il flusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione anche gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso – c.d. CAPEX -.
Per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC», determinato secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model), distinto in base ai settori di attività di ciascuna Società: settore «Foundations» (Trevi S.p.A.) e «Energie Rinnovabili» (Trevi Energy S.p.A.). Nel primo caso, ovvero per il settore «Foundations», il WACC è stato determinato nel 11,83%, mentre nel secondo caso, ovvero per il settore «Energie Rinnovabili», il WACC è stato determinato nel 7,60%. Le singole variabili sono state desunte come segue:
Per gli anni successivi al 2022, i flussi di cassa delle Società sono stati calcolati sulla base di un Terminal Value determinato proiettando in perpetuity l'EBIT normalizzato dell'ultimo anno di piano esplicito (2022), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. Per le Società Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. è stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione della media dell'inflazione attesa² nei Paesi di operatività di tali Società, ponderata per la percentuale di EBIT 2022 effettivamente prodotta dalle stesse in cotali Paesi. In particolare il tasso di crescita g individuato per il settore Foundations è pari al 3,71%.
Successivamente l'Equity Value delle Società Trevi S.p.A. e Trevi Energy S.p.A. è stato determinato
1 Fonte: International Monetary Found (IMF)
sommando all'Enterprise Value calcolato come sopra i Surplus Assets rilevati e sottraendo la Posizione Finanziaria Netta al
31.12.2018 comprensiva dei fondi rischi assimilati a debito.
Infine si è quindi proceduto al confronto fra l'Equity Value, così determinato, e il valore di carico di ciascuna partecipazione delle divisioni «Foundations» ed «Energie Rinnovabili».
ll test condotto come esposto sopra ha portato all'evidenza di rettifiche di valore delle attività finanziarie relative alle attività cessate per effetto dell'applicazione dell'IFRS 5 come segue:
39.390 migliaia di Euro di svalutazione delle immobilizzazioni;
24.014 migliaia di Euro di svalutazione di crediti finanziari;
10.001 migliaia di Euro di svalutazione delle partecipazioni;
compensate da 5.526 migliaia di Euro di rilascio fondo rischi e 1.160 rilascio fondo svalutazione crediti intercompany accantonato nel 2017.
Conformente a quanto previsto dall'IFRS 7, si riporta di seguito un'analisi della dinamica dei crediti suddivisi in classi di rischio omogenee:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Non scaduto | 13.301.633 | 15.366.834 | (2.065.201) |
| Scaduto da 1 a 3 mesi | 9.283.190 | 5.886.848 | 3 396 342 |
| Scaduto da 3 a 6 mesi | 8.786.908 | 2.288.672 | 6.498.236 |
| Scaduto da oltre 6 mesi | 19.336.784 | 8.759.230 | 10.577.554 |
| Totale | 50.708.515 | 32.301.585 | 18.406.930 |
l crediti si riferiscono a crediti commerciali verso Società controllate per attività commerciali e servizi svolti per 50.709 migliaia di Euro. Inoltre la Società presenta crediti verso parti correlate per 23 migliaia di Euro, crediti per IVA per 4.150 migliaia di Euro e crediti diversi per 38 migliaia di Euro. In questa voce non sono inclusi i crediti per consolidato fiscale pari a 16.106 migliaia di Euro e i risconti attivi per 705 migliaia di Euro.
Si precisa, inoltre, che l'analisi relativa all'ageing dei crediti commerciali è stata svolta sui valori lordi dei medesimi. Nel corso dell'esercizio 2018, infatti, essi sono stati svalutati per un importo complessivo pari a 6.124 migliaia di euro in ottemperanza a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo IFRS 9 -Impairment.
Per la dinamica dei crediti scaduti è stato utilizzato il termine di fatturazione eventualmente integrato da successivi accordi tra le parti; i crediti anche indicati come scaduti sono stati oggetto di definizione tra le parti. Per i suddetti crediti non sono state identificate delle fasce di monitoraggio speciali, rientrando tutti nella categoria standard.
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Monitoraggio standard | 50.708.515 | 32.301.585 | 18.406.930 |
| Monitoraggio speciale | - | - | |
| Monitoraggio per invio a legale | - | 1 | |
| Monitoraggio stragiudiziale in corso | - | ||
| Monitoraggio per causa legale in corso | - | - | |
| Totale | 50.708.515 | 32.301.585 | 18.406.930 |

Le immobilizzazioni materiali ammontano al 31 dicembre 2018 a 28.441 migliaia di Euro, in diminuzione di 48.124 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente; dei quali 39.389 migliaia di Euro si riferiscono a rettifiche di valore per svalutazioni di immobilizzazioni.
| COSTO STORICO | AMMORTAMENTI | F.DO | IMMOB. | Trasferimento | IMMOB. | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 |
Incrementi | Decrementi | Saldo al 31/12/2018 |
Saldo 31/12/17 |
Incrementi | Decrementi | Saldo 31/12/18 |
ALLIN. VALORE DI REALIZZO |
NETTE AL 31/12/17 |
a attività destinate alla vendita |
NETTE AL 31/12/18 (*) |
| Terreni e fabbricati |
37.819.065 | 37 819 065 | 10 309 973 | 1.006 226 | 11 316 199 | 18 874 981 | 27 509 092 | 1.147.751 | 6.480.134 | |||
| Impianti e macchinari |
66 206 039 | 118 312 | 598 050 | 65 726 301 | 17-161 688 | 5-118 620 | 268 592 | 22 011 716 | 20 514 838 | 49,044,350 | 1 247 469 | 21.952 278 |
| Altri beni | 270 717 | 270.717 | 259 653 | 2 691 | 262.343 | 11-064 | 8.374 | |||||
| TOTALI | 104.295.821 | 118.312 | 598-050 | 103.816.083 | 27.731.314 | 6.127.537 | 268.592 | 33.590.259 | 39.389.819 | 76.564.507 | 2.395 219 | 28.440.786 |
I movimenti relativi all'esercizio 2018 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
La voce Terreni e Fabbricati si riferisce al valore di alcuni terreni e fabbricati, siti in Via Larga località di Pievesestina (FC), adiacenti allo stabilimento produttivo di Soilmec S.p.A. e al valore dell'area industriale sita in Gariga di Podenzano (PC), su cui insiste l'attività produttiva della controllata Drillmec S.p.A.
Il trasferimento a Attività Destinate alla Vendita si riferisce dismissione del Settore Oil&Gas.
Nell'esercizio in chiusura e in quello precedente non si è proceduto ad alcuna capitalizzazione di oneri finanziari.
Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2018 ammontano a 78 migliaia di Euro, in diminuzione di 33 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2017.
I movimenti relativi all'esercizio 2018 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
| AMMORTAMENTI | IMMOB. | IMMOB. | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/17 |
Incrementi | Decrementi | Saldo al 31/12/18 |
Saldo al 31/12/17 |
Amm.ti esercizio |
Utilizzo Fondo |
Saldo al 31/12/18 |
NETTE AL 31/12/17 |
NETTE AL 31/12/18 |
| Licenze e marchi | 1.520 954 | 23.075 | 1.544.029 1.409.810 | 56.062 | 1.465.873 | 111.143 | 78.156 | |||
| TOTALI | 1.520.954 | 23.075 | 1.544.029 1.409.810 | 56.062 | : : | 1.465.873 | 111.143 | 78.156 |
Gli incrementi registrati alla voce Licenze e Marchi si riferiscono principalmente all'acquisizione di licenze informatiche e software applicativi e dalla consulenza effettuata nella fase di implementazione degli stessi per le controllate italiane ed estere.

Le partecipazioni ammontano al 31 dicembre 2018 a 134.293 migliaia di Euro, in aumento complessivamente di 49.181 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente si evidenzia la suddivisione delle partecipazioni tra imprese controllate ed altre imprese:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/17 | Incrementi | Svalutazioni | Saldo al 31/12/18 | |
|---|---|---|---|---|---|
| lmprese controllate | 84.960.757 | 133.686.240 | 84.505.290 | 134.141.707 | |
| Altre Imprese | 151.205 | 151.205 | |||
| TOTALE | 85.111.961 | 133.686.240 | 84.505.290 | 134.292.911 |
Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate è riportato di seguito:
| SOCIETA' CONTROLLATE | Saldo al 31/12/17 | Incrementi | Svalutazioni | Saldo al 31/12/18 |
|---|---|---|---|---|
| TREVI S.p.A. | 81.645.817 | 46.000.000 | - | 127.645.817 |
| SOILMEC S.p.A. | - | |||
| PILOTES TREVI S.a.c.i.m.s. | 283.845 | 3.199.611 | 3.483.457 | |
| IMMOBILIARE SIAB S.R.L. | 2.224.314 | 2.224.314 | ||
| INTERNATIONAL DRILLING TECHNOLOGIES FZCO |
21.877 | 21,877 | ||
| TREVI ENERGY S.p.A. | 486.629 | 486 629 | ||
| TREVI FUNDACOES ANGOLA LDA | 18.032 | 18.032 | ||
| TREVI DRILLING SERVICES SAUDI ARABIA CO. | 766.241 | 766.241 | ||
| Trasferimento ad Attività destinate alla vendita |
629 | 84.000.000 | 84.000.629 | |
| TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE | 84.960.757 | 133.686.240 | 84.505.290 | 134.141.707 |
Per quanto riguarda le partecipazioni detenute direttamente, si evidenzia che nell'esercizio c'è stato un incremento della partecipazione nella controllata Trevi S.p.a., Società operante nel settore del sottosuolo, per 46.000 migliaia di Euro, finalizzato sia al sostenimento dell'attività aziendale sia ad un rafforzamento patrimoniale e si evidenzia un incremento della partecipazione di Pilotes Trevi Ss.a.c.i.m.s per 3.200 migliaia di Euro volto ad un rafforzamento patrimoniale della Società controllata.
Per alcune società controllate dal confronto tra il valore di iscrizione in bilancio delle partecipazioni e la corrispondente "frazione del Patrimonio Netto" emerge un Patrimonio Netto negativo. In tal caso la società ha proceduto alla svalutazione integrale del valore della svalutazione dei crediti finanziari corrispondenti all'importo necessario per la ricapitalizzazione.
Si segnala che il minore valore di patrimonio netto di spettanza rispetto al valore netto contabile delle partecipazioni Trevi S.p.A., Pilotes Trevi S.a.c.i.m.s. ed IMMOBILIARE SIAB S.R.L (complessivamente di 107 milioni di euro) risultano recuperabile in virtù della previsione dei risultati futuri come espressi nel piano industriale e confermate da apposito test di impairment. Nel corso dell'esercizio la Società ha già effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di perdite durevoli di valore, adeguando il valore di carico delle partecipazioni al valore di patrimonio netto contabile di spettanza, ritenuto quest'ultimo il valore congruo da attribuire a tali partecipazioni tenuto conto delle prospettive future delle medesime così come formulate di Gruppo 2018-2022 così come approvato dal Consiglio di Amministrazione della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.. In particolare, la rettifica ha riguardato Trevi Fundaciones Angola Lda per 18 migliaia di Euro. Inoltre, sono stati trasferite alla vece Attività destinate alla vendite con conseguente adeguamento del valore netto contabile al minore valore recuperabile dalla cessione le seguenti partecipazioni, con i seguenti effetti di svalutazione:
l) Petreven S.p.A. per 10.000 migliaia di euro, II) Petreven S.A. per 1 migliaio di Euro III) Drillmec S.p.A. per 74.000 migliaia di Euro IV) Trevi Energy per 487 migliaia di Euro. Il totale delle partecipazioni ammonta quindi complessivamente a 84.505 migliaia di euro.
Il saldo delle altre partecipazioni è pari a 151 migliaia di Euro.
Il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese è riportato di seguito:
| PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE | Saldo al 31/12/17 | Incrementi | Decrementi | Saldo al 31/12/18 |
|---|---|---|---|---|
| PARTEC. IN COMEX SPA | ਦਰੋ | ਉਰੇ | ||
| BANCA DI CESENA S.P.A. | 1.136 | 1.136 | ||
| SVILUPPO IMPRESE ROMAGNA S.P.A. | 150.000 | 150.000 | ||
| TOTALE PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE | 151.205 | 151.205 |
Sviluppo Imprese Romagna S.p.a. è una Società la cui attività è finalizzata a favorire la diffusione e lo sviluppo dell'imprenditoria medio piccola e micro impresa nella Romagna, il bilancio della Società è in fase di approvazione alla data di redazione del presente documento.
Riportiamo l'elenco ed i principali dati delle partecipazioni in Società controllate al 31 dicembre 2018:
| SOCIETA CONTROLLATE | Sede | Capitale sociale (1) |
Patrimonio Netto contabile totale (1) 2018 |
Risultato di esercizio (1) 2018 |
% | Valore Contabile (2) |
Ns. quota Patrimonio Netto (2) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TREVI S.p.A. | Italia | 32.300-000 | 22.731.374 | (8.315.405) | 99,78% | 127.645.817 | 22.681.365 |
| SOILMEC S.p.A. | Italia | 25.155.000 | 2.195.466 | 1.935.456 | 99,92% | 2.193.710 | |
| DRILLMEC S.p.A. | Italia | 5.000.000 | (110.444.935) | (14.793.146) | 98,25% | (108.512.149) | |
| PILOTES TREVI S.a.c.i.m.s.(*) | Argentina | 8.135.417 | 5.138.864 | (1.240.893) | 57,00% | 3.483.457 | 2.558.212 |
| INTERNATIONAL DRILLING TECHNOLOGIES FZCO |
UAE | 1.600.000 | 144.172.431 | (17.937.766) | 10,00% | 21.877 | 3.428.595 |
| TREVI ENERGY S.p.A. | Italia | 1.000.000 | 112,439 | (681.006) | 100,00% | 112 439 | |
| PETREVEN S.p.A. | Italia | 4.000-000 | (6.621.031) | (152.184) | 78,38% | (5.189.564) | |
| PETREVEN S.A. | Argentina | 9.615 | 6.984.497 | (1.957.955) | 10,00% | 609.991 | |
| IMMOBILIARE SIAB S.R.L. | Italia | 80.000 | 604 515 | (1.552) | 100,00% | 2.224.314 | 604.515 |
| TREVI FUNDACOES ANGOLA LDA | Angola | 8.577 | (1.000) | (37.134) | 10,00% | (87) | |
| TREVI DRILLING SERVICES SAUDI ARABIA CO. |
Arabia Saudita |
7.500.000 | 7.500.000 | 51,00% | 766.241 | 890.819 | |
| TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE | 134.141.707 | (79.888.746) |
(*) Pilotes Trevi Sacims comprende la "Pilotes Trevi Sacims - Fundaciones Especiales SA UTE" consolidata al 50%
(1) Per Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Trevi Energy S.p.A., Petreven S.p.A., Immobilare SIAB doti in Euro; per Pilotes Trevi S.a.c.i.m.s., Petreven S.A. e Trevi Fundacoes Angola Ldo dati in USD; per International Drilling Technologies FZCO dati in AED; per Trevi Drilling Services Soud Arabia Co. dati in SAR.
(2) Dati in EUR
ll controvalore in Euro è stato ottenuto applicando il rapporto di cambio alla data di fine esercizio per il patrimonio netto e il cambio medio dell'esercizio per il risultato di esercizio, come da tabella seguente, fonte Banca d'Italia:
| Cambio medio dell'esercizio | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Euro | Euro | 1,0000 | |||
| Dollari USA | US\$ | 1,181 | |||
| Riyal Saudita /Saudi Riyal | SAR | 4,4286 | |||
| Dirhams Emirati Arabi | AED | 4,3371 | |||
| Cambio fine esercizio | |||||
| Euro | Euro | 1,0000 | |||
| Dollari USA | ાડદ | 1,145 | |||
| Riyal Saudita /Saudi Riyal | SAR | 4,2938 | |||
| Dirhams Emirati Arabi | AED | 4,205 |
Non vi sono vincoli alla libera disponibilità (incluso l'esercizio del diritto di voto) dei titoli posseduti. Per il dettaglio delle partecipate, controllate e collegate, sia direttamente, si rinvia e si fa rifermento alla Nota Illustrativa del Bilancio Consolidato.
Tale voce ammonta al 31 dicembre 2018 a 0 Euro, in diminuzione di 202 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente in cui ammontava a 202 migliaia di Euro.
Le imposte differite attive delle Società italiane aderenti al consolidato fiscale nazionale erano originate da perdite fiscali maturate dal periodo di imposta 2012 in avanti, pari complessivamente a 17.773 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016; nel corso del 2017 sono state testate in base ad un tax plani industriali 2018-2022 di ciascura Società aderente al consolidato fiscale.
Dal test è emerso che le imposte differite attive da perdite fiscali non sono recuperabili con ragionevole certezza e pertanto si è proceduto alla loro integrale svalutazione per un importo pari a 17.773 migliaia di euro.
Si è provveduto a testare le imposte differite attive originate da variazioni temporanee sulla base del piano industriale di Trevi Finanziaria industriale S.p.A. 2018-2022 e conseguentemente si è proceduto alla svalutazione delle stesse.
Di seguito viene riportato il dettaglio delle attività fiscali per imposte differite:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Differenze cambi non realizzate | |||
| Fair Value dei derivati contabilizzati al cash flow hedge (effetto a Patrimonio Netto) |
2 | 202.173 | (202 171) |
| Perdite fiscali recuperabili negli anni successivi | . . | ||
| Altri effetti | |||
| TOTALE | 2 | 202.173 | (202.171) |
I crediti finanziari a medio lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 87.159 migliaia di Euro, in diminuzione di 80.907 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 168.067 migliaia di Euro. La totalità dei crediti in questione è composta da finanziamenti a Società controllate erogati a sostegno dello sviluppo industriale.
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 | Saldo al 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 23.604.787 | 69.504.787 | (45.900.000) |
| Soilmec S.p.A. | 57.124.673 | 56.663.785 | 460.889 |
| Drillmec S.p.A. | - | ||
| Trevi Energy S.p.A. | 415 | 486.629 | (486.629) |
| Petreven S.p.A. | 34.981.926 | (34.981.926) | |
| Trevigeos Fundacoes Especialis LTDA | 1.700.000 | 1.700.000 | |
| PSM S.r.l. | 4.700.000 | 4.700.000 | |
| Immobiliare SIAB S.r.I. | 30.000 | 30.000 | = |
| TOTALE | 87.159.460 | 168.067.1777 | (80.907.666) |
l valori dei crediti finanziari che la Società vanta verso le controllate Drillmec S.p.A, Trevi Energy S.p.A e Soilmec S.p.A. sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione pari a 154.440 migliaia di Euro, sulla base delle risultanze dell'Impairment test al 31/12/2018.
ll credito finanziario verso la Società Petreven S.p.A. presenta un valore lordo di 44.953 migliaia di Euro ed è stato sottoposto a svalutazione di pari importo, portando quindi il valore netto a zero Euro.
Il fondo svalutazione crediti è stato utilizzato per 105.795 migliaia di Euro a seguito della effettiva svalutazione del credito finanziario verso la Società Drillmec S.p.A. Nel corso dell'esercizio 2017, infatti, era stato accantonato a fondo svalutazione l'intero importo del credito (180.955 migliaia di Euro).
Il credito finanziario verso la società Trevi S.p.A. tiene conto della conversione effettuata nel corso dell'esercizio 2018 per 46 milioni di Euro al fine di rafforzare patrimonialmente la propria controllata.
Sui finanziamenti in oggetto è applicato un tasso di interesse di mercato, salvo il finanziamento di Euro 30 migliaia concesso a Immobiliare SIAB S.r.l., concesso a tasso zero.
l crediti commerciali e gli altri crediti a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 4.916 migliaia di Euro, con un decremento di 3.171 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui ammontavano a 8.087 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 | Saldo al 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 23.035 | 30.654 | (7.618) |
| Risconti attivi | 705.225 | 834.444 | (129.219) |
| lva c/erario | 4.149.731 | 7.191.127 | (3.041.396) |
| Crediti diversi | 37.868 | 31.008 | 6.860 |
| TOTALE | 4.915.859 | 8.087.233 | (3.171.374) |
I crediti commerciali e gli altri crediti a breve termine verso Società controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 60.690 migliaia di Euro, con un incremento di 13.407 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Di seguito vengono riportati i dettagli relativi a tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 | Saldo al 31/12/2017 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti di natura commerciale | 44.584.878 | 32.301.585 | 12.283.293 | ||
| Crediti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo | 16.105.513 | 14.981.781 | 1.123.732 | ||
| TOTALE | 60.690.391 | 47.283.366 | 13.407.025 |
I crediti di natura commerciale nei confronti di Società controllate derivano principalmente dall'attività di locazione operativa di immobilizzazioni tecniche e da servizi resi dalla capogruppo nei confronti delle Società controllate.
I crediti derivanti dal regime di tassazione fiscale si riferiscono ai crediti vantati nei confronti di alcune Società italiane del gruppo in ragione della loro adesione al regime di consolidato fiscale.
L'elenco analitico è disponibile al paragrafo "Altre Informazioni – Parti correlate".
Le attività fiscali per imposte correnti presentano un valore alla data del 31 dicembre 2018 pari a 7.717 migliaia di Euro con un incremento di 5.556 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Le imposte correnti al netto dei debiti verso erario per ritenute, risulta essere 5.796 migliaia di Euro, con una variazione di Euro rispetto al 31 dicembre 2017.
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 | Saldo al 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Ritenute alla fonte Ires interessi attivi | 4.468 | 3-272 | 1.197 |
| Acconti IRAP | 247.009 | 198.787 | 48.222 |
| Erario c/imposte richieste a rimborso | 4.478.307 | 462.560 | 4.015.746 |
| Credito IRES da Withholding Tax | 161.608 | 133.114 | 28.494 |
| Credito IRES Consolidato | 2.825.538 | 1.363.685 | 1.461.853 |
| Totale Attività fiscali per imposte correnti. | 7.716.930 | 2.161.419 | 5.555.511 |
| Debiti verso Erario per ritenute | 1.920.590 | 442-051 | 1.478.538 |
| Imposte correnti | 5.796.340 | 1.719.367 | 4.076.973 |
imposte dirette pagate nel corso dell'esercizio 2018 risultano pari a 150 migliaia di Euro,
Le disponibilità liquide ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 709 migliaia di Euro, con un decremento di 6.361 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 | Saldo al 31/12/2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Depositi bancari | 705.990 | 7.065.064 | (6.359.074) | |
| Denaro e valori di cassa | 2 561 | 4.579 | (2.018) | |
| TOTALE | 708.551 | 7.069.643 | (6.361.092) |
Le variazioni del patrimonio netto della Società sono riportate nel relativo prospetto contabile e nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE | Capitale Sociale |
Riserva sovrapprezzo azioni |
Riserva Legale |
Riserva proprie |
Riserva per Azioni Straordinar ia |
Riserva Differenze Cambi Positive |
ાવડ | Riserva Riserva Fair Riserva Value |
IAS 19 | Riserva IFRS 9 |
Utili (perdite) accumulati |
Risultato dell'esercizio |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo 31/12/2015 rideterminato |
82.289.633 227.766.932 7.989.730 (736.079) 12.935.873 308.000 | 693.901 (2.460.396) (53.474) | 1.805.212 | 7.266.179 | 337.805.512 | ||||||||
| Destinazione dell'Utile |
363.310 | 2.869 642 | 4.033.228 | (7.266.179) | |||||||||
| Utile / (Perdita) complessiva |
215.464 | (49.618) | (113-286-637) (113-120.791) | ||||||||||
| Effetto Restatement 2016 |
2.249.963 | 2.249.963 | |||||||||||
| Saldo al 31/12/2016 Restatement |
82.289.633 227.766.932 8.353.040 (736.079) 15.805.515 4.341.228 693.901 (2.244.932) (103.092) | - | 1.805.212 | (111.036.673) 226.934.685 | |||||||||
| Destinazione dell'Utile |
(113.286.637) | 2.249.963 | 111.036.673 | 0 | |||||||||
| Utile / (Perdita) complessiva |
(4.341.228) | 824-082 | 130.309 | 4.341.228 | (355.264.894) (354.310.503) | ||||||||
| Saldo al 31/12/2017 |
82.289.633 114.480.296 8.353.040 (736.079) 15.805.515 | - | 693.901 | (1.420.850) | 27.217 | 8.396.402 | (355.264.894) (127.375.818) | ||||||
| Effetto FTA IFRS ರಿ |
1 | (3.051.157) | (3.051,157) | ||||||||||
| Saldo al 01/01/2018 |
82.289.633 114.480.296 8.353.040 (736.079) 15.805.515 | 693.901 (1.420.850) 27.217 (3.051.157) 8.396.402 | (355.264.894) (130.426.976) | ||||||||||
| Destinazione dell'Utile |
(355.264.894) 355.264.894 | ||||||||||||
| Utile / (Perdita) complessiva |
(103-735) | 82.228 | (90.254.804) | (90.276.311) | |||||||||
| Saldo al 31/12/2018 |
82.289.633 114.480.296 8.353.040 (736.079) 15.805.515 | . . | 693.901 (1.524.585) 109.445 (3.051.157) (346.868.492) (90.254.804) (220.703.287) |
Vertendo la Società nella situazione di cui all'art. 2447 CC relativamente alle azioni per il superamento di tale situazione si rimanda al contenuto al paragrafo sulla "Continuità aziendale".

La Società ha emesso n. 164.783.265 azioni complessive, di cui acquistate come azioni proprie n. 204.000.
Al 31 dicembre 2018 il Capitale Sociale interamente sottoscritto e versato della Società è pari a Euro 82.391.633, composto da n. 164.783.265 azioni ordinarie del valore nominale unitario di Euro 0,50.
Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale azioni proprie possedute, che ammonta al 31 dicembre 2018 a 82.289.633 Euro:
| Numero di azioni Capitale Sociale | Riserva Azioni Proprie |
||
|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2017 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.079) |
| Acquisto e cessione azioni proprie | |||
| Saldo al 31/12/2018 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.079) |
La riserva ammonta al 31 dicembre 2018 a 114.480 migliaia di Euro, invariata rispetto all'esercizio precedente.
La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. La riserva legale al 31 dicembre 2018 ammonta a 8.353 migliaia di Euro, invariata rispetto all'esercizio precedente.
La riserva azioni proprie in portafoglio, ammonta alla data del 31 dicembre 2018 a - 736 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2018.
La riserva straordinaria ammonta alla data del 31 dicembre 2018 a 15.806 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2018.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2018 a 0 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2018.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2018 a 694 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2018.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2018 a -1.525 migliaia di Euro, in aumento rispetto all'anno precedente di 104 migliaia di Euro, dovuto all'adeguamento del fair value degli strumenti derivati valutati al cash flow hedge e dei rispettivi effetti fiscali.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2018 a 109 migliaia di Euro, in aumento rispetto all'anno precedente di 82 migliaia di Euro.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2018 a - 3.051 migliaia di Euro. Al 31 dicembre 2017 tale riserva non è stata movimentata.
ਦੇ ਭ
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2018 a -346.868 migliaia di Euro in diminuzione rispetto al 2017 di 355.265 migliaia di Euro per effetto della perdita relativa all'esercizio precedente riportata a nuovo.
Ai sensi dell'art. 2427 comma 1 n. 7 bis si dà dettaglio delle voci di Patrimonio Netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità:
| Capitale Sociale | Saldo al 31/12/2018 | Possibilità di utilizzazione | Distribuibilità | Riepilogo utilizzo ultimi tre anni |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Copertura perdite | |||||
| Capitale Sociale | 82.289.633 | ||||
| Riserva Sovrapprezzo Azioni | 114.480.296 | B | 114.480.296 | ||
| Riserva Legale | 8.353.040 | B | 8.353.040 | ||
| Riserva Straordinaria | 15.805.515 | B | 15.805.515 | ||
| Riserva differenza cambi positiva | B | ||||
| Altre Riserve | (3.772.396) | B | (3,772.396) | ||
| Utili (Perdite) Accumulati | (346.868.492) | B | (346,868.492) | ||
| Riserva per azioni proprie | (736.078) | B | (736.078) | ||
| Utile / (Perdita) complessiva | (90.254.804) | ||||
| TOTALE | (220.703.288) |
Possibilità di utilizzazione
A) Per aumento di capitale B) Per copertura perdite C) Per distribuzione ai soci
L'esercizio 2018 ha segnato un andamento positivo a livello di risultato operativo di 2.580 migliaia di Euro (utile operativo dell'esercizio precedente di 8.088 migliaia di Euro, in diminuzione di Euro) ed un negativo andamento della gestione finanziaria per Euro 5.887 migliaia.
Si evidenzia un incremento delle imposte sul reddito pari a 220 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente e svalutazioni di 1.624 migliaia di Euro.
Il risultato dell'esercizio 2018 evidenzia, pertanto, una perdita di Euro, con una riduzione della perdita di 265.010 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui il risultato si era attestato a una perdita di 355.265 migliaia di Euro.
Si evidenzia che la Società al 31.12.2018 presenta un patrimonio netto negativo pari a 220.703 migliaia di Euro e pertanto ricade nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del codice civile.
ll citato articolo del codice civile rende obbligatorio, nel caso di riduzione del capitale al di sotto del minimo legale, la riduzione e il contestuale aumento del capitale sociale.
A tal fine l' Assemblea Straordinaria dei soci in data 30 luglio 2018 ha deliberato di conferire al Consiglio di Amministrazione la facoltà (i) ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile, di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 150 milioni, aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il nuove azioni di volta in volta emittende,
riservando le azioni in opzione agli azionisti, e, esaurito il periodo di offerta in opzione, in caso di inoptato, di consentire la sottoscrizione dell'inoptato anche mediante conversione di crediti aventi natura commerciale o finanziaria, e/o (ii) sempre ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile, di aumentare il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 250 milioni esclusivamente, al servizio della eventuale conversione di strumenti finanziari partecipativi che venissero emessi ai sensi e nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 2346, comma 6, del codice civile a fronte di apporti in denaro da liberare esclusivamente mediante compensazione di crediti finanziari certi, liquidi ed esigibili, forniti di diritti patrimoniali e privi di diritti amministrativi ad eccezione di quelli espressamente stabiliti dalla legge, riservati in tutto o in parte, al servizio della conversione di crediti nei confronti della Società; restando inteso che tali facoltà conferite al Consiglio di Amministrazione potranno essere esercitate solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942.
In sede dell'assemblea straordinaria del 30 luglio 2018 è stato deliberato di conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni).

l finanziamenti a lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a zero migliaia di Euro, con un decremento di 10.076 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 Saldo al 31/12/2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti M/L termine - quota a lungo | 10.076.147 | (10.076.147) | |
| TOTALE | 10.076.147 | (10.076.147) |
A seguito della sospensione delle rate dei finanziamenti a Medio Lungo Termine, questi ultimi sono stati riclassificati a breve Termine.
l debiti verso altri finanziatori a lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 2.659 migliaia di Euro con un decremento di 26.810 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 29.469 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tali debiti:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 | Saldo al 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso UBI Leasing S.p.A. | 262.804 | 359.004 | (96.201) |
| Debiti verso Caterpillar Financial S.A. | 22.044.889 | (22.044.889) | |
| Debiti verso Albaleasing S.p.A. | 3.321.723 | (3.321.723) | |
| Debiti verso Selmabipiemme Leasing S.p.A. | 2.395.733 | 2.701.011 | (305.278) |
| Debiti verso Mediocredito Italiano S.p.A. | 1.041.943 | (1.041.943) | |
| TOTALE | 2.658.536 | 29.468.571 | (26.810.034) |
Al 31 dicembre 2018 la società non presenta strumenti finanziari derivati a lungo termine.
Le passività fiscali per imposte differite ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 2.642 migliaia di Euro, in aumento di
42 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui si attestavano a 2.600 migliaia di Euro.
Di seguito viene riportato il dettaglio delle voci componenti il saldo:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Valutazione terreno Gariga di Podenzano a PN | 1.304.105 | 1.304.105 | |
| Disallineamento ammortamenti fiscali | 176.795 | 300.065 | (123.271) |
| Differenze cambi non realizzate | 1.129.113 | 75.439 | 1.053.674 |
| Altre | 32.280 | 920.671 | (888.391) |
| TOTALE | 2.642.293 | 2.600.280 | 42.013 |
La posta accoglie la stima della passività, determinata sulla base di tecniche al trattamento di fine rapporto da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
l benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 753 migliaia di Euro, con un decremento di 284 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente vengono dettagliate le variazioni di tale voce relativamente all'esercizio 2018:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 |
Quota maturata e stanziata a conto economico |
Quota trasferita ad altre società ed acconti liquidati |
Movimenti a favore di fondi pensionistici integrativi |
Quota a Riserva Fair Value |
Saldo al 31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro |
1.036.903 | 243.624 | (371.331) | (145.863) | (10.022) | 753.310 |
Le ipotesi principali usate nel determinare l'obbligazione relativa al trattamento di fine rapporto sono qui di seguito illustrate:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|---|
| % | % | ||
| Tasso annuo tecnico di attualizzazione | 1,57% | 1,30% | |
| Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% | |
| Tasso annuo incremento TFR | 2,63% | 2,63% | |
| Turnover | 15,00% | 15,00% |
Il fondo ammonta a 17.611 migliaia di Euro, con un incremento di 11.345 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Questa voce si riferisce per 15.797 migliaia di Euro agli oneri futuri relativi all'accollo dei debiti conseguenti alla cessione "debt-free" di alcune Divisioni del Gruppo-. In particolare, nel fondo è confluita una riclassifica di 4.407 migliaia di Euro dal Fondo Garanzie IFRS 9 e ulteriore accantonamento di 11.390 migliaia di Euro. Comprende inoltre 1.420 migliaia di Euro agli accantonamenti a fondo garanzie effettuati in ottemperanza del principio contabile IFRS 9, per 346 migliaia di Euro ad operazioni di leasing e per 47 migliaia di Euro al rischio per un contenzioso in essere con Agenzia delle Entrate di Forlì-Cesena relativo ad imposte di registro, ipotecarie e catastali su compravendite di aree edificabili effettuate negli esercizi precedenti.
| FONDI RISCHI | Saldo al 31/12/2017 | Accantonamenti | Utilizzi e riclassifiche | Saldo al 31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|
| F.do oneri futuri per contenzioso in corso | 47.000 | 47_000 | ||
| F.do Oneri futuri per accollo | 11.390.148 | 4.407.052 | 15.797.200 | |
| F.do Garanzie Finanziarie IFRS 9 | 5.827.928 | (4.407.052) | 1.420.877 | |
| F.do Imposte | 346.321 | 346.321 | ||
| F.do Rischi contrattuali | 44.953 | (44.953) | ||
| TOTALE | 6.266.202 | 11.390.148 | (44.953) | 17.611.398 |
l debiti commerciali e le altre passività a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 12.252 migliaia di
Euro, con un incremento di 5.629 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2018 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 10.672.714 | 5.388.664 | 5.284.050 |
| Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale | 266.929 | 266.976 | (46) |
| Altri Debiti | 1.312.572 | 967.103 | 345.469 |
| TOTALE | 12.252.216 | 6.622.743 | 5.629.473 |
Il dettaglio dei debiti verso fornitori è evidenziato nella tabella seguente:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Non scaduto | 2.467.562 | 3.188.172 | (720.611) |
| Scaduto da 1 a 3 mesi | 2.417.485 | 1.593.636 | 823.849 |
| Scaduto da 3 a 6 mesi | 1.656.507 | 201.497 | 1.455.010 |
| Scaduto da oltre 6 mesi | 4.090.160 | 405.359 | 3.684.801 |
| Totale | 10.631.714 | 5.388.664 | 5.243.050 |
Nella tabella non sono inclusi acconti da clienti per 41 migliaia di Euro.
Il dettaglio dei debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale è evidenziato di seguito:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2018 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Debiti verso NPS — INAIL | 252.289 | 261.930 | (9.640) |
| Debiti verso Fondi pensione integrativi | 14.640 | 5.046 | ਰੇ 594 |
| TOTALE | 266.929 | 266.976 | (46) |
Il dettaglio della voce altri debiti viene fornito dalla seguente tabella:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 | Saldo al 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso dipendenti per ferie maturate e non godute | 383.483 | 385-411 | (1.928) |
| Debiti verso dipendenti per mensilità aggiuntive | 123.081 | 91.750 | 31.331 |
| Altri | 806.008 | 489.942 | 318.057 |
| TOTALE | 1.312.572 | 967.103 | 345.469 |
In particolare la voce altri comprende spese e commissioni non pagate per circa 567 migliaia di Euro.
l debiti commerciali e le altre passività a breve termine verso controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 33.091 migliaia di Euro, con un incremento di 3.442 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 29.649 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 | Saldo al 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti di natura commerciale verso controllate | 3.817.289 | 2.807.660 | 1-009.629 |
| Debiti ascrivibili alla quota di pertinenza dei risultati di esercizio dell'UTE TREVI S.p.A. TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sembenelli S.r.l. per la commessa " Borde Seco" |
2.149.769 | 2.120.102 | 29.667 |
| Debiti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo | 27.124.314 | 24.721.553 | 2 402.761 |
| TOTALE | 33.091.372 | 29.649.315 | 3.442.057 |
I debiti di natura commerciale verso controllate si riferiscono principalmente a partite debitorie correnti verso Trevi S.p.A., Drillmec S.p.A. e Soilmec S.p.A. per il consolidato fiscale. L'elenco analitico è disponibile al paragrafo "Altre Informazioni – Parti correlate".
Le passività fiscali per imposte correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 1.921 migliaia di Euro, tutte esigibili entro l'esercizio successivo, con un incremento di 1.479 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Le passività sono state riclassificate al netto dei crediti tributari. Per maggiori dettagli si veda la Nota 8
l finanziamenti a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 433.028 migliaia di Euro con un incremento di 10.110 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente in cui ammontavano a 422.918 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 | Saldo al 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti M/L termine - quota a breve | 433.028.189 | 422.918.270 | 10.109.919 |
| TOTALE | 433.028.189 | 422.918.270 | 10.109.919 |
La voce finanziamenti Medio/Lungo termine - quota a breve, comprende inoltre il rateo sulla quota degli interessi passivi di pertinenza dell'esercizio su finanziamenti aventi rate in scadenza posticipata rispetto al 31 dicembre 2018 per un importo di 17.191 migliaia di Euro.

I termini e le condizioni dei finanziamenti in essere sono i seguenti:
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| In migliaia di euro | Valuta | Spread | Indicizzazione | Anno di | Valore | Valore | Valore | Valore |
| scadenza | nominale | Contabile | nominale | contabile | ||||
| Prestiti obbligazionari non garantiti | Euro | 5,25%/6,00% | 2019 | 50.000 | 50.000 | 50.000 | 50.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Eurihor 6 mesî | 2020 | 24.667 | 17.267 | 24.667 | 24.667 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 4,68% | Euribor 6 mesi | 2019 | 20.000 | 20.000 | 20.000 | 20.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,00% | Euribor 6 mesi | 2019 | 38.062 | 38.062 | 38.062 | 38.062 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 6 mesi | 2019 | 18 000 | 18.000 | 18.000 | 18.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,70% | Euribor 6 mesi | 2018 | 7.000 | 7.000 | 7.000 | 7.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2020 | 12.000 | 12.000 | 12.000 | 12.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,35% | Euribor 3 mesi | 2018 | 11 552 | 11.552 | 11.552 | 11.552 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,05% | Euribor 3 mesi | 2020 | 26.250 | 26.250 | 26.250 | 26.250 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Euribor 6 mesi | 2025 | 40.000 | 28.000 | 40.000 | 40.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,50% | Euribor 3 mesi | 2019 | 12.639 | 12.639 | 12.639 | 12.639 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2020 | 7.034 | 7.034 | 7.034 | 7.034 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,60% | 2017 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,81% | 2018 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Eurihor 3 mesi | 2017 | 4.167 | 4.167 | 4.167 | 4.167 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 3 mesi | 2019 | 40.000 | 40.000 | 40.000 | 40-000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 3 mesi | 2020 | 30.000 | 30.000 | 30.000 | 30.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2018 | 20.000 | 20.000 | 20.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | CNY | 4,80% | 2018 | 4,317 | 4.287 | 4.357 | 4.357 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,19% | Euribor 3 mesi | 2018 | 30.000 | 30.000 | 30.000 | 30.000 |
| Escussioni su Finanziamenti Bancari | Euro | 39.577 | ||||||
| Totale | 415.688 | 415.836 | 415.727 | 4.15.7777 |
Nel corso dell'esercizio sono intervenute delle escussioni di garanzie in favore di diversi istituti di credito. Il totale dell'importo escusso risulta essere di € 39.577 migliaia, nella tabella suesposta riportati nella riga Escussioni su finanziamenti bancari, mentre i valori contabili dei finanziamenti interessati sono esposti al netto dell'importo escusso.
l debiti verso altri finanziatori a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2018 a 42.782 migliaia di Euro con un incremento di 30.529 migliaia di Euro.
Di seguito il dettaglio di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 | Saldo al 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso Trevi S.p.A. | 426.570 | 426.570 | |
| Debiti verso UBI Leasing S.p.A. | 96.201 | 92 946 | 3.255 |
| Debiti verso Caterpillar Financial S.A. | 37.305.928 | 10.902.177 | 26.403.751 |
| Debiti verso Albaleasing S.p.A. | 3.458.651 | 609.280 | 2.849.371 |
| Debiti verso Selmabipiemme Leasing S.p.A. | 373.562 | 292.837 | 80.725 |
| Debiti verso DeLageLanden International B.V. | 0 | 20.208 | (20.208) |
| Debiti verso Mediocredito Italiano S.p.A. | 1.120.754 | 334.963 | 785.791 |
| TOTALE | 42.781.666 | 12.252.412 | 30.529.254 |
Le passività per strumenti finanziari derivati a breve termine ammontano a 361.985 Euro alla data del 31 dicembre 2018, con un decremento rispetto all'esercizio di 340 migliaia di Euro. Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di voce:
DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2018 Saldo al 31/12/2017 Variazioni 361.985 701.496 (339.511) Strumenti finanziari derivati a B/T TOTALE 361.985 701.496 (339.511)
ll saldo al 31 dicembre 2018 si riferisce al fair value su coperture contro il rischio di variazione del tasso di interesse.
Si riporta di seguito il dettaglio dell'indebitamento finanziario netto:
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA | |||
|---|---|---|---|
| (Importi in Euro) | |||
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | ||
| A | Cassa | 2.561 | 8.316 |
| B | Altre disponibilità liquide (dettagli) | 705.990 | 7.061.327 |
| C | Titoli detenuti per la negoziazione | - | |
| D | Liquidità (A+B+C) | 708.551 | 7.069.643 |
| E | Crediti Finanziari correnti | 87.159.460 | 168.067.127 |
| F | Debiti bancari correnti | - | |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 433.028.189 | 422 918 270 |
| H | Altri debiti finanziari correnti | 43.143.651 | 12.953.908 |
| Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) | 476.171.840 | 435.872.178 | |
| - | Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) | 388.303.829 | 260.735.408 |
| K | Debiti verso banche non correnti | 10.076.147 | |
| Obbligazioni emesse | |||
| M | Altri debiti non correnti | 2.658.536 | 29.468.571 |
| N | Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) | 2.658.536 | 39.544.718 |
| O | Indebitamento finanziario netto (J+N) | 390.962.365 | 300.280.126 |
Di seguito, si elencano le principali garanzie prestate:
Garanzie prestate a Società di assicurazione (sia in euro sia dollari USA): ammontano a Euro 214.103.019 e si riferiscono sia al rilascio di cauzioni per rimborsi di IVA della Società controllate italiane sia alle garanzie rilasciate a favore di primarie compagnie di assicurazione americane, nell'interesse della sub - controllata Trevi lcos Corporation, per l'esecuzione dei propri progetti; tali garanzie si riducono in proporzione al residuo dei lavori ancora da eseguire alla fine di ogni esercizio;
Il decremento delle garanzie prestate a Istituti di Credito rispetto all'anno precedente è riconducibile principalmente alle minori garanzie assicurative nell'interesse della sub - controllata Trevi Icos Corporation.
La voce "mandati di credito" comprende gli impegni per canoni di noleggio a scadere che rappresenta il valore complessivo dei canoni a scadere da corrispondere alle Società locatrici dal 31 dicembre 2018 in poi.

Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relativi al conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
l ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a 20.392 migliaia di Euro contro 21.976 migliaia di Euro del 2017, con un decremento pari a 1.584 migliaia di Euro.
La composizione per natura di tali ricavi è la seguente:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Ricavi per noleggio attrezzature | 11.792.476 | 12.875.392 | (1.082.916) |
| Ricavi per commissioni su garanzie | 1.424.455 | 2.608.357 | (1.183.902) |
| Ricavi per prestazioni di servizi ad imprese controllate | 7.174.975 | 6.492.450 | 682.525 |
| TOTALE | 20.391.906 | 21.976.199 | (1.584.293) |
Di seguito la composizione per area geografica dei ricavi delle vendite e prestazioni di servizio:
| RIPARTIZIONE GEOGRAFICA | 31/12/2018 | % | 31/12/2017 | % |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 8.630.405 | 42,32% | 8.776.331 | 39,94% |
| Europa (esclusa Italia) | 5.556.666 | 27,25% | 6.009.966 | 27,35% |
| U.S.A. e Canada | 222.483 | 1,09% | 196.121 | 0,89% |
| America Latina | 246 699 | 1,21% | 433 994 | 1,97% |
| Australia | 60.000 | 0,29% | 74.574 | 0,34% |
| Asia | 5-675.654 | 27,83% | 6.485.213 | 29,51% |
| TOTALE | 20.391.906 | 100% | 21.976.199 | 100% |
I ricavi sono stati quasi esclusivamente realizzati con Società del Gruppo.
I servizi svolti vanno dall'attività di noleggio di attrezzature, di direzione e supporto gestionale e amministrativo, la gestione del servizio delle risorse umane e personale, la gestione del servizio informatico e del software di gestione integrata d'impresa e la gestione del servizio di comunicazione di Gruppo.
Gli altri ricavi operativi ammontano a 7.089 migliaia di Euro contro i 6.284 migliaia di Euro del 2017, con un incremento pari a 804 migliaia di Euro.
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Affitti Attivi | 1.978.890 | 1.970.140 | 8.750 |
| Recupero spese | 4.935.543 | 4.250.439 | 685.105 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 80.270 | 28.964 | 51.306 |
| Sopravvenienze attive | 17.042 | 28 395 | (11.353) |
| Altri | 77.010 | 6.547 | 70.463 |
| TOTALE | 7.088.756 | 6.284.484 | 804.272 |
Nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:
La voce "Affitti attivi" si riferisce principalmente all'affitto di un terreno, di un capannone industriale e di una palazzina uffici alla controllata Drillmec S.p.A. a Gariga di Podenzano (PC) e l'addebito alla controllata Trevi S,p.A. di uffici in Cesena (FC). La voce "Recupero spese" è riferita principalmente a recuperi di costi sostenuti dalla Capogruppo, comprende: assicurazioni, spese telefoniche e costi di ristrutturazione del debito.
La voce "Altri" comprende inoltre recuperi verso dipendenti per il servizio mensa aziendale.
I costi per materie prime e di consumo ammontano a 43 migliaia di Euro, contro i 48 migliaia di Euro del 2017 con un decremento pari a 5 migliaia di Euro.
l costi del personale ammontano a 5.262 migliaia di Euro contro i 5.254 migliaia di Euro del 2017, con un decremento pari a 9 migliaia di Euro.
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Stipendi | 3.872.299 | 3.819.332 | 52.967 |
| Oneri sociali | 1 146 560 | 1.189.339 | (42.779) |
| Trattamento di fine rapporto | 243.624 | 245.142 | (1.518) |
| TOTALE | 5.262.482 | 5.253.813 | 8.669 |
Il dettaglio del costo del lavoro è sintetizzato nella seguente tabella:
Per l'anno 2018, sono stati valorizzati gli importi relativi alla quota del piano di Stock Grant per il triennio 2016-2018 ed al piano di assegnazione 2017-2019.
I valori sono stati determinati valorizzando per entrambi i piani solamente attribuibile in caso di continuità della presenza in azienda del Dirigente (pari al 50% del totale per il piano relativo al triennio 2016-2018 e al 40% del totale per il piano relativo al triennio 2017-2019).
Al 31/12/2018 non sono stati raggiunti gli obiettivi su entrambi i piani, la cui valorizzazione risulta pertanto zero.
L'importo complessivo iscritto nel bilancio individuale è di 9 migliaia di Euro; il valore dell'azione utilizzato è quello al 29 dicembre 2017 di Euro 0,3141 relativamente al piano 2017-2019 e il valore dell'azione al 31 dicembre 2016 di Euro 0,9810 relativamente al piano 2016-2018.
ll numero medio dei dipendenti per l'esercizio 2018 è di n. 37 unità, costituito da n.10 dirigenti, n. 20 impiegati. Il medesimo valore riferito all'esercizio precedente era pari a 38, con una variazione complessiva in diminuzione di n. 1 unità.
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | Variazioni in aumento |
Variazioni in diminuzione |
31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 10 | 2 | ഗ | 13 |
| Quadri | 7 | 1 | 1 | 7 |
| Ampiegati | 20 | e | র্ব | 18 |
| TOTALE | 37 | ರಿ | 10 | 38 |
| 70 |
Si evidenzia, di seguito, la movimentazione registrata nel corso dell'esercizio:
Gli altri costi operativi ammontano a 13.081 migliaia di Euro contro i 11.734 migliaia di Euro del 2017 con un incremento pari a 1.346 migliaia di euro.
La voce è così composta:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi di terzi | 12.189.439 | 10.071.280 | 2.118.159 |
| Costi per godimento beni di terzi | 388.477 | 484.059 | (95.582) |
| Oneri diversi di gestione | 502.826 | 1.178.922 | (676.096) |
| TOTALE | 13.080.742 | 11.734.261 | 1.346.481 |
I costi per servizi di terzi sono così dettagliati:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Compensi ad Amministratori | 861.683 | 1.007.834 | (146.151) |
| Compensi ai Sindaci | 342.575 | 209.000 | 133.575 |
| Telefoniche | 814.552 | 819.297 | (4.745) |
| Consulenze legali, amministrative e tecniche | 8.077.938 | 6.130.463 | 1,947.476 |
| Manutenzione CED | 1.388.882 | 1.248.880 | 140.003 |
| Vitto, Alloggio e Viaggi | 246.193 | 167.499 | 78.694 |
| Assicurazioni | 265.183 | 230.914 | 34.269 |
| Pubblicità inserzioni e comunicazioni | 44.517 | 103.827 | (59.310) |
| Contributi INPS per lavoratori autonomi | ਓਪੋ ਰੇਤਰ | 53.097 | 8.842 |
| Servizi bancari | 51.501 | 50.150 | 1.351 |
| Altri | 34.475 | 50.319 | (15.844) |
| TOTALE | 12.189.439 | 10.071.280 | 2.118.159 |
La voce "Compensi ad Amministratori" è comprensiva anche dei compensi erogati ai Consiglieri come membri dei Comitati per la nomina e remunerazione degli Amministratori, Comitato Controllo Rischi e Comitato Parti correlate.
Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Altre Informazioni" sui compensi erogati agli Amministratori e Sindaci.
La spesa per canoni CED e manutenzione si riferisce all'attività svolta da fornitori per la manutenzione e lo sviluppo del Servizio Informatico di Gruppo che è accentrato in capo alla TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A.
I costi per godimento beni di terzi sono così ripartiti:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Noleggio di attrezzature | 230.690 | 350.414 | (119.724) |
| Affitti passivi | 157.787 | 133.645 | 24.142 |
| TOTALE | 388.477 | 484.059 | (95.582) |
l dettagli relativi agli oneri diversi di gestione sono riportati nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Imposte e tasse non sul reddito | 363.322 | 565.861 | (202.539) |
| Altri oneri diversi | 101 585 | 270.149 | (168.564) |
| Risultato U.T.E. TREVI S.p.A.- TREVI - Fin.-Sembenelli- Venezuela |
184.775 | (184.775) | |
| Sopravvenienze passive diverse non deducibili | 37.919 | 158.138 | (120.219) |
| TOTALE | 502.826 | 1.178.923 | (676.097) |
La voce imposte e tasse non sul reddito si riferisce prevalentemente all'imposta IMU e la TASI sugli immobili di proprietà. La voce "Altri oneri diversi" è relativa a contributi ad associazioni ed enti no profit (a scopo benefico) all'interno del programma di social value della Società e del Gruppo TREVI.
Gli ammortamenti ammontano a 3.441 migliaia di Euro contro i 3.117 migliaia di Euro del 2017 con un decremento pari a 325 migliaia di Euro, come di seguito dettagliato:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali | 56.062 | 63.388 | (7.325) |
| Ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 3.385.115 | 3.053.195 | 331.919 |
| TOTALE | 3.441.177 | 3.116.583 | 324.594 |
Ulteriori dettagli sono riportati nel commento alla voce dell'attivo Immobilizzazioni Immateriali,
Al 31 dicembre 2018 sono stati effettuati accantonamenti per svalutazione dei crediti commerciali, in ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, di importo pari a 3.072 migliaia di Euro.
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Accantonamenti per rischi | 20.000 | (20.000) | |
| Accantonamenti per crediti | 3.072.480 | 3.072.480 | |
| TOTALE | 3.072.480 | 20.000 | 3.052.480 |
I proventi finanziari ammontano a 13.956 migliaia di Euro contro i 16.864 migliaia di Euro del 2017, con un decremento pari a 2.908 migliaia di Euro.
I dettagli di tale voce sono riportati di seguito:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni | 13.609.527 | 16.850.811 | (3.241.284) |
| Proventi Finanziari diversi | 346.050 | 12.952 | 333.098 |
| TOTALE | 13.955.577 | 16.863.763 | (2.908.186) |
Alla voce proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni sono riportati i ricavi per interessi attivi relativi ai finanziamenti concessi dalla Società alle sue controllate; i tassi d'interesse applicati sono in linea con le condizioni di mercato.
l proventi diversi sono determinati prevalentemente da interessi attivi bancari e dalla quota di competenza delle operazioni di copertura tassi d'interessi.
l costi finanziari ammontano a 19.842 migliaia di Euro contro i 18.793 migliaia di Euro del 2017, con un incremento pari a 1.049 migliaia di Euro dovuto ai maggiori oneri ed interessi di mora sui finanziamenti oggetto della manovra finanziaria. Nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Interessi verso banche | 16.296.249 | 12.366.647 | 3.929.602 |
| Spese e commissioni su fidejussioni | 1.640.081 | 1.985.314 | (345.233) |
| Commissioni su finanziamenti | 184.205 | 1-688-205 | (1.504.001) |
| Interessi passivi verso Società di leasing | 1.335.629 | 1.560.972 | (225,344) |
| Interessi su altri debiti | 386.123 | 1.191.808 | (805,685) |
| TOTALE | 19.842.286 | 18.792.947 | 1.049.339 |
Gli interessi su altri debiti sono legati al differenziale negativo corrisposto agli istituti di credito sulle operazioni di copertura tasso di interesse.
L'utile netto derivante da transazioni in valuta estera ammonta a 1.352 migliaia di Euro, contro una perdita netta pari a 4.405 migliaia di Euro del 2017, con un incremento pari a 5.757 migliaia di Euro.
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Utili (Perdite) derivante da transazioni in valuta estera | 1.352.085 | (4.405.101) | 5.757.186 |
| TOTALE | 1.352.085 | (4.405.101) | 5.757.186 |
Si precisa che il saldo tra utili e perdite su cambi non realizzate ammonta ad un utile di Euro 869 migliaia di Euro,
Nel corso dell'esercizio la Società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di valore di alcune partecipazioni per complessivi 84.505 migliaia di valore per svalutazioni di immobilizzazioni per 39.390 migliaia di Euro, rettifiche di valore per svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni per 24.014 migliaia di Euro e ulteriori rettifiche per 4.407 migliaia di euro, inoltre si è proceduto ad utilizzare il fondo svalutazione crediti per un importo complessivo pari a 75.160 migliaia di Euro. L'effetto dell'IFRS 5 sui dati economici relatività di valore di attività finanziarie destinate alla dismissione è negativo ed è pari a 66.717 migliaia di euro. Pertanto il saldo al 31 dicembre 2018 riesposto della tal voce risulta pari a 1.624 migliaia di Euro.
Maggiori dettagli sono forniti al paragrafo (3) relativamente alle paragrafo (5) relativamente ai crediti finanziari.
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Svalutazioni Immobilizzazioni | 39.389.819 | 39.389.819 | |
| Svalutazioni Imm Fin non cost Partecipazioni | 24.013.514 | 214-765-395 | (190.751.881) |
| Svalutazione di Partecipazioni | 84.505.290 | 131.863.974 | (47.358.684) |
| Utilizzo F.do Svalutazione Crediti | (75.160.000) | 11 | (75.160.000) |
| Rettifica di valore | (4.407.052) | 5.827.928 | (10.234 980) |
| TOTALE | 68.341.571 | 352.457.297 | (284.115.726) |
| Trasferimento attività destinate alla vendita | (66.717.812) | (305.487.796) | |
| TOTALE (*) | 1.623.759 | 46.969.502 |
L'accantonamento delle imposte sul reddito del periodo è stato calcolato tenendo conto del prevedibile imponibile fiscale. Le imposte sul reddito ammontano a 1.419 migliaia di Euro, contro i 1.200 migliaia di Euro del 2017, con un incremento di 220 migliaia di euro.
| DESCRIZIONE | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Imposta IRES dell'esercizio | 1.279.029 | 1.659.289 | (380.260) |
| Imposta IRAP dell'esercizio | = | 253.397 | (253.397) |
| Imposte esercizi precedenti | = | (323.801) | 323.801 |
| Imposte anticipate | 98.436 | (382.389) | 480.825 |
| Imposte differite | 42.013 | (6.874) | 48.887 |
| TOTALE | 1.419.478 | 1.199.622 | 219.856 |
Il dettaglio di tale voce è riepilogato nella seguente tabella:
Le imposte correnti sono state calcolate con le aliquote fiscali del 24% per IRES e 3,90% per IRAP.
| Riconciliazione Onere Fiscale Teorico / Effettivo | ||||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2018 | % | 31/12/2017 | % | |
| Risultato prima delle Imposte | (88.835.326) | (354.065.273) | ||
| Imposte calcolate all'aliquota fiscale in vigore | (21.320.478) | 24,00% | (84.975.666) | 24,00% |
| Differenze Permanenti | 22.599.507 | -25,44% | 86.311.154 | -24,38% |
| Differenze Temporanee Positive | 170.073 | 1.350.492 | ||
| Differenze Temporanee Negative | (306.878) | -0,16% | (141.390) | 0,11% |
| Svalutazione imposte differite attive | (3.644) | (819-839) | ||
| IRAP | 0,00% | 253.397 | -0,07% | |
| Totale Imposte Effettive a Conto Economico | 1.419.478 | -1,6% | 1.199.622 | -0,34% |
Si riporta nella tabella che segue la riconciliazione dell'onere fiscale effettivo con quello teorico;
L'esercizio 2018 ha segnato un andamento positivo a livello di risultato operativo di Euro (risultato operativo dell'esercizio precedente di 8.088 migliaia di Euro, in diminuzione di 5.508 migliaia di Euro) ed un negativo andamento della gestione finanziaria per Euro 5.887 migliaia, contro un andamento negativo riferito 2017 (1.929 migliaia di Euro) e utili derivanti da transazioni in valute estere per 1.352 migliaia di Euro (in aumento rispetto all'esercizio precedente in cui si erano attestate a una perdita netta pari a 4.405 migliaia di Euro). La Società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di valore di partecipazioni, crediti finanziari e immobilizzazioni, sulle partecipate si è proceduto ad utilizzare il fondo precedentemente accantonato, portando la voce rettifiche di valore ad attività finanziarie ad un importo complessivo pari a 1.624 migliaia di Euro.
La Società, per quanto riguarda il settore Oil&Gas, ha contabilizzato accantonamenti per 15.797 migliaia di Euro e rettifiche negative di valore di attività finanziarie per circa 66.718 migliaia di Euro, a seguito di valore di partecipazioni, crediti finanziari e immobilizzazioni; tali importi sono stati classificati alla voce "risultato netto da attività destinate ad essere cessate".
Si evidenzia un incremento delle imposte sul reddito pari a 220 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
ll risultato dell'esercizio 2018 evidenzia, pertanto, una perdita di Euro, con una riduzione della perdita di 265.010 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui il risultato si era attestato a una perdita di 355.265 migliaia di Euro. La Società ha scelto di fornire l'informativa sull'utile per azione esclusivamente nel Bilancio consolidato di Gruppo secondo quanto previsto dallo IAS 33.

Il Consiglio in carica alla data del 31 dicembre 2018 è composto da nove Consiglieri, di cui due Amministratori esecutivi, sette Amministratori non esecutivi, di cui cinque indipendenti.
ll Consiglio di Amministrazione di TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. in carica alla data attuale di approvazione del Bilancio 2018 è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 15 gennaio 2015, per gli esercizi 2015 – 2016 – 2017, un Consigliere indipendente è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 13 maggio 2016, un Consigliere esecutivo è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 15 maggio 2017 e un Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2017; il mandato dei Consiglieri in carica scade con l'approvazione del bilancio al dicembre 2017. Il Consiglio continua ad operare in prorogatio ed approverà anche il 31 dicembre 2018.
Agli Amministratori nell'esercizio 2018 sono stati erogati Emolumenti per la Carica per 1.055 migliaia di Euro, come da dettaglio sottostante.
| Nominativo | Carica | Durata della carica (in mesi) |
Emolumenti per la Carica |
Altri Compensi Società |
Emolumenti Società controllate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Davide Trevisani | Presidente | 12 | 302.000 | 255.000 | 557.000 | |
| Gianluigi Trevisani | Vice Presidente Esecutivo | 12 | 298.000 | 255.000 | 553.000 | |
| Cesare Trevisani | Vice Presidente | 12 | 95.000 | 19.150 | 320.000 | 434.150 |
| Simone Trevisani | Consigliere d'Amministrazione Esecutivo |
12 | 40.000 | 145.000 | 337.500 | 523.000 |
| Stefano Trevisani | Consigliere d'Amministratore esecutivo |
12 | 40.000 | 167.000 | 340.000 | 547.000 |
| Sergio lasi | Consigliere d'Amministrazione Esecutivo |
12 | 40.000 | 360.000 | 400.000 | |
| Marta Dassù | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
12 | 40-000 | 40.000 | ||
| Umberto della Sala | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
12 | 40.000 | 3.500 | 43.500 | |
| Cristina Finocchi Mahne | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
12 | 40.000 | 10.500 | 50.500 | |
| Monica Mondardini (**) | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
12 | 40.000 | 8.500 | 48.500 | |
| Guido Rivolta (*) | Consigliere d'Amministratore non esecutivo |
12 | 40.000 | 40.000 | ||
| Rita Rolli | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
12 | 40.000 | 13.500 | 53.500 | |
| TOTALE | 1.055.000 | 727.150 | 1.507.500 | 3.289.650 |
(*) Per il Consigliere Guido Rivolta i compensi sono riversati CDP Equity Spa
(**) Il Consigliere Monica Mondardini si è dimesso in data 20 dicembre 2018.
Ai sensi del regolamento Consob, si dettagliano gli emolumenti corrisposti e/o liquidati agli Amministratori e Sindaci della Società, anche da parte di Società controllate.
Gli Altri compensi si riferiscono, per gli amministratori Trevisani Stefano e Trevisani Simone agli importi degli stipendi erogati come dipendenti della Capogruppo, per i Consiglieri Della Sala, Finocchi Mahne, Mondardini e Rolli alle cariche come componenti dei Comitati di cui sotto.
L'attività dei Comitati interni al Consiglio di Amministrazione, in base all'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2015, prevede l'attribuzione, per ciascun Comitato, un compenso annuo di Euro 5.000 (Euro cinquemila/00) per il Presidente ed Euro 3.500 (Euro tremilacinquecento/00) per ciascuno dei componenti. Alla data del 31 dicembre 2017 e alla data di redazione della presente relazione sono stati costituiti tre Comitato Controllo e Rischi, Comitato Nomina e Remunerazione e Comitati Parti Correlate.
Agli Amministratori non sono stati attribuiti benefici di natura non monetaria, stock option, bonus o altri incentivi. Lo statuto della Società attribuisce al Consiglio di Amministrazione la facoltà di nominare un Comitato Esecutivo. Tale facoltà non è stata esercitata dal Consiglio in carica.
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate:
Rapporti con parte controllate:
| Crediti finanziari medio lungo termine verso controllate | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 23.605 | 69.505 | (45.900) |
| Soilmec S.p.A. | 57.125 | 56.664 | 461 |
| Petreven S.p.A. | 34.982 | (34.982) | |
| Altri | 6.430 | 6.917 | (487) |
| TOTALE | 87.159 | 168.067 | (80.908) |
| Crediti commerciali ed altri crediti a breve termini verso controllate | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
| Trevi S.p.A. | 16.049 | 8.823 | 7.226 |
| Soilmec S.p.A. | 6.485 | 4.283 | 2.202 |
| Drillmec S.p.A. | 15.397 | 10.981 | 4.416 |
| Petreven S.p.A. | 2.763 | 3.079 | (317) |
| Altri | 19.997 | 20.116 | (120) |
| TOTALE | 60.690 | 47.283 | 13.407 |
| Debiti finanziari a breve termine verso controllate | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
| Trevi S.p.A. | 427 | 427 | |
| TOTALE | 427 | 427 |
| Debiti commerciali ed altri debiti a breve termini verso controllate | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 12.123 | 11.581 | 542 |
| Soilmec S.p.A. | 2.082 | 2.090 | (8) |
| Drillmec S.p.A. | 14.631 | 12.064 | 2 567 |
| Petreven S.p.A. | 141 | 84 | 57 |
| Altri | 4.114 | 3.830 | 283 |
| TOTALE | 33.091 | 29.649 | 3.442 |
| Ricavi vendite e prestazioni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 5 915 | 5.191 | 724 |
| Soilmec S.p.A. | 3.291 | 2.482 | 810 |
| Drillmec S.p.A. | 4.765 | 5.492 | (727) |
| Petreven S.p.A. | 1.253 | 1.468 | (215) |
| Altri | 12.005 | 13.472 | (1.467) |
| TOTALE | 27.232 | 28.104 | (872) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 102 | 292 | (190) |
| Soilmec S.p.A. | 184 | 182 | (1) |
| Petreven S.p.A. | - | - | |
| Altri | 7 | 8 | (1) |
| TOTALE | 293 | 485 | (192) |
| Proventi finanziari | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
| Trevi S.p.A. | 2.178 | 3.662 | (1.484) |
| Soilmec S.p.A. | 2.539 | 2.562 | (23) |
| Drillmec S.p.A. | 6.269 | 7.690 | (1.421) |
| Petreven S.p.A. | 2.108 | 2.421 | (313) |
| Altri | 516 | 516 | |
| TOTALE | 13.610 | 16.851 | (3.241) |
Le transazioni effettuate con parti correlate sono concluse alle normali condizioni di mercato; non sono presenti rapporti tra la Società e la controllante TREVI Holding SE con sede in Cesena (FC) o della sua controllante I.F.I.T. S.r.I. né con altre parti correlate.
Rapporti con parte correlate:
Importi espressi in migliaia di Euro
| Crediti commerciali ed altri crediti a breve termini verso parti correlate | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| PARCHEGGI S.P.A. | 23 | 11 | 12 |
| TOTALE | 23 | 11 | 12 |
| % sui crediti totali commerciali | 0,47% | 0,14% | |
| Debiti commerciali ed altri debiti a breve termini verso parti correlate | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
| PARCHEGGI S.P.A. | 6 | (6) | |
| TOTALE | 6 | (6) | |
| % sui debiti totali commerciali | 0,09% | ||
| Ricavi vendite e prestazioni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
| PARCHEGGI S.P.A. | 57 | ਟੇਤੋ | 5 |
| TOTALE | 57 | 53 | 5 |
| % sui ricavi totali | 0,28% | 0,24% | |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
| PARCHEGGI S.P.A. | 13 | (13) | |
| TOTALE | t | 13 | (13) |
| % sui rosti di materie nrime e servizi esterni | 111% |
| Nominativo | Carica | Durata della carica (in mesi) |
Emolumenti Società |
Emolumenti Società controllate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Milena Motta | Presidente del Collegio Sindacale |
12 | 50.000 | 50.000 | |
| Adolfo Leonardi | Sindaco Effettivo | 12 | 40.000 | ﺍﻟﻌ | 40.000 |
| Giancarlo Poletti () Stefano Leardini (*) |
Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo |
11 1 |
36.600 3.400 |
5.000 9.000 |
41.600 12.400 |
| TOTALE | 130.000 | 14.000 | 144.000 |
Per i Sindaci è stato iscritto un costo di complessivi Euro 144.000
(*) Il dott. Poletti si è dimesso il 15 novembre 2018;
(**) Il dott. Leardini è diventato sindaco effettivo il 16 novembre 2018.
Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 maggio 2016 ed è in carica per il triennio 2016 – 2017 – 2018, fino all'approvazione del bilancio al 31/12/2018.
Nella tabella che segue sono illustrati i complessivamente corrisposti dalla Società alle Società di revisione e la rete della Società di revisione, ai sensi dell'art. 160 c. 1-bis n. 303 Legge 262 del 28/12/2005 integrata da D. Lgs. 29/12/2006.
| Revisione | Servizi di attestazione | Altri servizi | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Trevi Finanziaria Industriale S.pA. | ||||
| KPMG SpA | 222.944 | 180.500 | - | 403.444 |
| Rete KPMG | ||||
| 222.944 | 180.500 | 403.444 | ||
| Società controllate: | ||||
| KPMG SpA | 113.850 | 210.000 | 323.850 | |
| Rete KPMG | 247.100 | 50.700 | 297.800 | |
| 360.950 | 260.700 | 621.650 | ||
| 583.894 | 441.200 | 1.025.094 |
In considerazione del protrarsi delle tempistiche di approvazione del presente bilancio, gli eventi rilevanti successivi alla data di chiusura del presente esercizio sono già stati riflessi a bilancio. Con specifico riferimento al processo di ristrutturazione e di rafforzamento patrimoniale intrapreso dal Gruppo all'inizio del 2017 e protrattosi sino alla data di approvazione del presente, si rimanda alla sezione "Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione" all'interno del paragrafo "criteri generali di redazione".
Il 2 maggio 2019 l'assemblea degli obbligazionisti ha deliberato le modifiche al regolamento del prestito, le medesime concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla data del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi al fine di adeguarli all'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Ad integrazione di quanto riportato al paragrafo segnalato, si informa che in data 2 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione della Società si è riunito per esaminare la richiesta formulata dall'azionista Trevi Holding S.E. ("THSE") ai sensi dell'articolo 2367 cod. civ. di convocazione dell'assemblea ordinaria per la revoca del consiglio di amministrazione e la contestuale nomina dei nuovi amministratori e, dopo ampio e approfondito esame, con decisione presa a maggioranza, ha ritenuto del tutto infondate e contraddittorie le motivazioni poste alla base della citata istanza di THSE. Il Consiglio di Amministrazione ha, ad ogni modo, doverosamente disposto l'avvio delle opportune attività istruttorie volte all'approfondimento di taluni elementi della richiesta di THSE, tra l'altro chiedendo alla stessa informazioni e chiarimenti.

In conclusione, si propone di riportare l'intera perdita di bilancio, pari ad € 90.254.804 a perdite portate a nuovo nell'esercizio successivo, pur se l'entità di detta perdita conduce ad un patrimonio netto negativo e quindi ad una situazione riconducibile all'Articolo 2447 Codice Civile.
Successivamente alla data di chiusura del bilancio per l'esercizio 2018, la situazione patrimoniale della società è stata monitorata continuamente dagli organi societari attraverso numerose riunioni del Consiglio di Amministrazione confidando che la positiva conclusione dell'articolata manovra di ristrutturazione finanziaria e di rafforzamento patrimoniale della Società e del Gruppo nel suo complesso consentirà di attuare i provvedimenti connessi a quanto richiesto dall'art. 2447 Cod. Civ.
A tal proposito, non appena conseguito il buon esito dell'operazione sarà tempestivamente convocata l'Assemblea degli Azionisti chiamata a deliberare in merito.
Il Presidente del Consiglia di Amministrazione Ing. Davide Trevisani

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2018.
Cesena, 15 luglio 2019 efano Trevisani Amministratore Delegato Sergio laster Amministratore Delegato
Massimiliano Battistelli
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Innocenzo Malvasia, 6 40131 BOLOGNA BO Telefono +39 051 4392511 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Trevi (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria consolidata al 31 dicembre 2018, del conto economico consolidato, del conto economico complessivo consolidato, delle variazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
Non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato del Gruppo Trevi a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio" della presente relazione.
ll bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 evidenzia una perdita d'esercizio di €144,2 milioni, un patrimonio netto negativo di €147,3 milioni ed una posizione finanziaria negativa di €692,6 milioni; inoltre, la società Capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (nel seguito anche "la Capogruppo") presenta un patrimonio netto negativo di €220,7 milioni e ricade quindi nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del Codice Civile.
Gli amministratori illustrano nel paragrafo della relazione sulla gestione "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", e nel paragrafo delle note esplicative "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale", che la direzione aziendale della Capogruppo ha provveduto ad avviare con le banche finanziatrici le interlocuzioni necessarie a rinegoziare e ridefinire le condizioni dei rapporti finanziari in essere, sulla base di un aggiornato Piano industriale 2018-2022 (nel seguito anche il "Piano industriale"). Gli effetti di tale rinegoziazione sono inclusi
KPMG S.p.A. è una società per azioni di dirilto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti alliliale a KPMG International Cooperative ("KPMG International"), enlità di diritto svizzero
Ancona Aosta Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia
Pescara Roma Torino Treviso
Tri Trieste Varese Verona
Società per azioni Capitale sociale Euro 10 345 200,00 iv Registro Imprese Milano e
Codice Fiscale N: 00709600159 R E A. Milano N. 512867 Parlita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

in una "manovra finanziaria", illustrata diffusamente nella relazione sulla gestione, che prevede fra l'altro, anche:
Inoltre, il processo di risanamento prevede l'omologazione dell'accordo di ristrutturazione del debito riguardante la Capogruppo ed alcune sue controllate da parte del Tribunale competente ai sensi dell'articolo 182 bis della Legge Fallimentare ("LF").
Tutto ciò premesso, gli amministratori evidenziano nella nota esplicativa "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale" la presenza di rilevanti incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale. Tali incertezze sono, in sintesi, relative:
Gli amministratori, pur segnalando che il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla direzione aziendale, indicano di aver valutato le incertezze e le circostanze sopra descritte e, dopo aver effettuato le opportune verifiche, in considerazione dell'atteso buon esito delle trattative avviate con le banche finanziatrici e delle altre azioni già intraprese e/o pianificate, ritengono che il Gruppo abbia adeguate risorse finanziarie per continuare la sua esistenza operativa in un prevedibile futuro.

Per questo motivo, gli amministratori hanno mantenuto il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018.
Quanto sopra descritto evidenzia che il presupposto della continuità aziendale è soggetto a molteplici significative incertezze con potenziali interazioni e possibili effetti cumulati sul bilancio.
In conseguenza di quanto precedentemente descritto, la valutazione dell'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale ha rappresentato un aspetto chiave della revisione contabile.
Con riferimento a tale aspetto, le nostre procedure di revisione hanno incluso:
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio.
Tuttavia, a causa degli aspetti descritti nel presente paragrafo non siamo stati in grado di formarci un giudizio sul bilancio consolidato del Gruppo.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione delle nostre

conclusioni sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Oltre a quanto descritto nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio", abbiamo identificato gli aspetti di seguito descritti come aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione,
Note esplicative al bilancio: nota esplicativa "Perdita di valore delle attività", nota esplicativa "Uso di stime", nota esplicativa "Analisi di Impairment test al 31 dicembre 2018", nota esplicativa "Attività discontinuate".
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| In conseguenza del contesto nel quale il Gruppo si è trovato ad operare, gli amministratori hanno effettuato un test di impairment con l'ausilio di un esperto |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso, anche con il supporto di specialisti KPMG in materia: |
| esterno, al fine di verificare la presenza di potenziali perdite di valore, confrontando il valore recuperabile delle attività nette del Gruppo con il relativo valore contabile, per |
la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment; |
| due (Trevi e Soilmec) delle quattro Cash Generating Unit (CGU) identificate (Trevi, Soilmec, Drillmec e Petreven), mentre ha proceduto a contabilizzare le CGU Drillmec e Petreven come attività disponibili per la vendita a norma dell'IFRS 5. |
la comprensione del processo adottato nella predisposizione del Piano industriale 2018-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, il quale include i flussi finanziari futuri attesi alla base del test di impairment; |
| Gli amministratori, per le CGU riferibili al settore delle "Fondazioni" (Trevi e Soilmec), hanno determinato il valore recuperabile calcolando il valore d'uso sulla base del metodo dell'attualizzazione dei flussi |
l'analisi della ragionevolezza delle ipotesi adottate dagli amministratori nella predisposizione del Piano 2018-2022; |
| finanziari attesi. Tali flussi identificati per società sono inclusi nel Piano 2018-2022, approvato dagli amministratori della |
il confronto tra i flussi finanziari utilizzati ai fini del test di impairment e i flussi previsti nel Piano 2018-2022; |
| Capogruppo in data 19 dicembre 2018 e successivamente aggiornato ed approvato in data 8 maggio 2019. |
- l'esame della ragionevolezza del modello del test di impairment e delle relative assunzioni, anche attraverso il |
| Al fine di identificare perdite di valore relative alle CGU del settore Oil & Gas (Drillmec e |
confronto con dati e informazioni esterni; |
| Petreven), destinate alla vendita, gli amministratori hanno stimato il relativo valore di fair value nonché i relativi costi di vendita. Il fair value è stato stimato utilizzando tecniche valutative che tenessero |
l'esame degli scostamenti tra le più recenti situazioni contabili predisposte e i dati inclusi nel Piano 2018-2022 e comprensione delle motivazioni alla base degli stessi; |
| conto dell'offerta vincolante, soggetta a condizioni sospensive, ricevuta da una controparte terza ed accettata dal Consiglio di Amministrazione della società capogruppo in data 5 dicembre 2018. |
l'esame della corretta determinazione del perimetro delle citate quattro CGU; l'esame delle assunzioni e delle stime connesse con l'offerta vincolante relativa alle CGU Drillmec e Petreven ricevuta |
| Gli amministratori hanno inoltre effettuato |
un'analisi di sensitività, i cui risultati sono

| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| illustrati nelle note esplicative del bilancio consolidato, finalizzata alla verifica degli effetti sul valore d'uso di possibili variazioni |
dalla controparte terza, e relativa analisi di ragionevolezza; |
| del tasso di attualizzazione dei flussi e del tasso di crescita successivo al periodo di previsione esplicita rispetto a quanto contenuto nelle previsioni effettuate. |
- l'esame della valutazione condotta dagli amministratori per stimare il fair value ed i costi di vendita delle attività nette disponibili per la vendita e della loro |
| Lo svolgimento del test di impairment richiede un elevato grado di giudizio, con particolare riferimento alla stima: |
classificazione in bilancio: l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note |
| - dei flussi finanziari attesi, che per la loro determinazione devono tener conto dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, nonché dei flussi di cassa prodotti dalle CGU neqli esercizi passati; |
esplicative al bilancio in relazione alle attività nette ed al test di impairment. |
| dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell'attualizzazione dei flussi sopra indicati. |
|
| Per tali ragioni, abbiamo considerato la classificazione e la recuperabilità delle attività nette allocate alle sopra citate CGU un aspetto chiave dell'attività di revisione. |
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
ll Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili delle conclusioni di revisione sul bilancio consolidato.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'Assemblea degli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ci ha conferito in data 15 maggio 2017 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2025.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che la presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2018, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Siamo stati incaricati di svolgere le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A causa della significatività di quanto descritto nel paragrafo "Elementi alla base della dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio" della relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato, non siamo in grado di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2018 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge né di rilasciare la dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione.
Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione di carattere non finanziario. Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/16, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
Bologna, 30 agosto 2019
KPMG S.p.A.
Massimo Tamburini Socio
(Importi in migliaia di Euro)
| ATTIVITA | Note | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni materiali | |||
| Terreni e fabbricati | 45.580 | 77.061 | |
| Impianti e macchinari | 141.609 | 223.904 | |
| Altrezzature industriali e commerciali | 22.485 | 23.127 | |
| Altri beni | 14.775 | 14.558 | |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 523 | 886 | |
| Totale Immobilizzazioni Materiali | (1) | 224.972 | 339.535 |
| Immobilizzazioni immateriali | |||
| Costi di sviluppo | 4.879 | 3.689 | |
| Diritti di brevetto industriale | 256 | 330 | |
| Concessioni, licenze, marchi | ાં 15 | 155 | |
| Avviamento | |||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 40 | ||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 1.147 | 913 | |
| Totale Immobilizzazioni Immateriali | (2) | 6.397 | 5.127 |
| Investimenti immobiliari non strumentali | (3) | ||
| (4) | 1-394 | de0 | |
| Partecipazioni | 21 | ||
| - partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto valuate con il metodo del parimonio nello | 687 707 |
039 | |
| - altre partecipazioni | 46 265 | 50 390 | |
| Attività fiscali per imposte anticipate | (5) (6) |
||
| Strumenti Finanziari derivati a lungo termine Attività finanziarie mantenute fino a scadenza |
(7) | ||
| Altri crediti finanziari a lungo termine | (8) | 3.217 | 3.209 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 1.732 | 1.600 |
| Crediti commerciali ed altre attività a lungo termine | (9) | 6.129 | 20.643 |
| Totale Immobilizzazioni Finanziarie | 57.005 | 75.203 | |
| Totale Attività non correnti | 288.374 | 419.864 | |
| Altività correnti | |||
| Rimanenze | (10) | 145.269 | 232.659 |
| Crediti commerciali e altre attività a breve termine | (11) | 328.965 | 376.546 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 6.596 | 9.559 |
| Attività fiscali per imposte correnti | (11.9) | 17.009 | 30.209 |
| Altri crediti finanziari a breve termine | 121 | 105 | |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine e titoli negoz, fair value | (12) | ો ર | 279 |
| Attività finanziarie correnti | (12.3) | ||
| Disponibilità liquide | (13) | 88.912 | 146.090 |
| Totale Attività correnti | 580.290 | 786.187 | |
| Attività possedute per la vendita | 248 022 | ||
| Attività non correnti possedute per la vendita | 248.022 | ||
| TOTALE ATTIVITA' | 1.116.686 | 1.206.051 |
(Importi in migliaia di Euro)
| Patrimonio Netto | Note | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale e riserve | |||
| Capitale sociale | 82.290 | 82.290 | |
| Altre riserve | 152.395 | 155.577 | |
| Utile (perdita) portato a nuovo | (239.333) | 193.506 | |
| Risultato dell'esercizio | (143.427) | (432.839) | |
| Patrimonio Netto del Gruppo | (14) | (148.075) | (1.465) |
| Patrimonio Netto di terzi | 740 | 374 | |
| Totale Patrimonio netto | (147.335) | (1.092) | |
| PASSIVITA' | |||
| Passività non correnti | |||
| Finanziamenti a lungo termine | (15) | 331 | 11.206 |
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine | (15) | 33.668 | 69.025 |
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | (15) | ||
| Passività fiscali per imposte differite | (16) | 35.360 | 42.628 |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (18) | 13.994 | 16.668 |
| Fondi per rischi ed oneri a lungo termine | (16) | 6.766 | 12.260 |
| Altre passività a lungo termine | (19) | 158 | |
| Totale passività non correnti | 90.118 | 151,945 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali e altre passività a breve termine | (20) | 260 376 | 336 604 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 1 287 | 3.164 |
| Passività fiscali per imposte correnti | (21) | 15.822 | 21.043 |
| Finanziamenti a breve termine | (22) | 658.348 | 645.292 |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (23) | 88.846 | 40.244 |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | (24) | 374 | 751 |
| Fondi a breve termine | (25) | 13.115 | 11.262 |
| Totale passività correnti | 1.036.882 | 1.055.197 | |
| Passività possedute per la vendita | 137.022 | ||
| Passività non correnti possedute per la vendita | 137,022 | ||
| TOTALE PASSIVITA | 1.264.072 | 1.207.142 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 1.116.686 | 1.206.051 |
(Importi in migliaia di Euro)
| Note | 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | (26) | 590.207 | 737.508 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 2.547 | 6.633 |
| Altri ricavi operativi | (26) | 27.873 | 35.037 |
| - di cui con parti correlate | |||
| Sub-Totale Ricavi Totali | 618.080 | 772.545 | |
| Materie prime e di consumo | 211.728 | 270.570 | |
| Variazione rimanenze materie prime, suss., di consumo e merci | 3.340 | (6.547) | |
| Costo del personale | (28) | 164.846 | 184.813 |
| Altri costi operativi | (29) | 211.975 | 298.326 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 517 | 4.051 |
| Ammortamenti | (1)-(2) | 31.501 | 38.047 |
| Accantonamenti e svalutazioni | (30) | 4.440 | 112,050 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | (27) | (12.580) | (14 134) |
| Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione | (11.380) | 22,203 | |
| Risultato operativo | 14.210 | (132.784) | |
| Proventi finanziari | (31) | 10.759 | 11.952 |
| (Costi finanziari) | (32) | (26.423) | (26.388) |
| Utili/(perdite) su cambi | (33) | (16.002) | (3.332) |
| Sub-totale proventi/(costi) finanziari e utili/(perdite) su cambi | (31.665) | (17.768) | |
| Rettifiche di Valore di attività finanziarie | (123) | (3.055) | |
| Risultato prima delle Imposte | (17.578) | (153.606) | |
| Imposte sul reddito | (34) | 7.036 | 29.118 |
| Risultato Netto derivante dalle attività in funzionamento | (24.615) | (182.724) | |
| Risultato Netto da attività discontinuate | (*) | (119.550) | (256.613) |
| Risultato netto del periodo | (144.164) | (439.337) | |
| Attribuibile a: | |||
| Azionisti della Capogruppo | (143.427) | (432-839) | |
| Azionisti terzi | (737) | (6,498) | |
| (144.164) | (439.337) | ||
| Utile/(Perdita) del Gruppo per azione base: | (35) | (0,871) | (2,630) |
| Utile/(Perdita) del Gruppo per azione diluito: | (35) | (0.873) | (2.635) |
(Importi in migliaia di Euro)
| 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|
| (144.164) | (439.337) |
| (144) | 1.143 |
| 40 | (319) |
| (104) | 824 |
| 9 807 | (43,457) |
| 9.703 | (42.633) |
| 234 | 0 |
| (65) | 0 |
| 160 | 0 |
| (134.292) | (481.970) |
| (134.575) | (473.890) |
| 283 | (8 080) |

(Importi in migliaia di Euro)
| Descrizione | Capitale Sociale |
Altre Riscrve |
Utile Portato a nuovo |
Totale del Gruppo |
Quota Spettante A terzi |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 01/01/17 - rideterminato | 82.290 | 309.792 | 80-249 | 472-301 | 8.893 | 481.194 |
| Risultato del periodo | (432.839) | (432.839) | (6.498) | (439.337) | ||
| Utili/(perdite) attuariali | 124 | 124 | 124 | |||
| Altri utili / (perdite) complessivi | (41.051) | (41.051) | (1.582) | (42-633) | ||
| Totale utile/(perdita) complessivi | (40.927) | (432.839) | (473.767) | (8.080) | (481.847) | |
| Destinazione del risultato 2016 e distribuzione dividendi | (113.287) | 113.287 | (439) | (439) | ||
| Variazione area di consolidamento | ||||||
| Saldo al 31/12/17 (Perimetro Costante) | 82.290 | 155577 | (28 0333) | (1.465) | 374 | (1.092) |
| Descrizione | Capitale Sociale |
Altre Riserve |
Utile Portato a nuovo |
Totale del Gruppo |
Quota Spettante A terzi |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/17 (Perimetro Costante) | 82.290 | 155.577 | (239,333) | (1.465) | 374 | (1.092) |
| Effetti IFRS 9 e IFRS 15 | (12.108) | (12.108) | (12.108) | |||
| Saldo al 01/01/18 | 82.2490 | 143.470 | (239.333) | (13.578) | 374 | (13.200) |
| Risultato del periodo (*) | (143.427) | (143.427) | (737) | (144. 164) | ||
| Utili/(perdite) attuariali | 241 | 241 | 241 | |||
| Altri utili / (perdite) complessivi | 8.683 | 8.683 | 1.020 | 9.703 | ||
| Totale utile/(perdita) complessivi | 0 | 8.925 | (143.427) | (134.502) | 233 | (134.220) |
| Destinazione del risultato 2017 e distribuzione dividendi | (0) | 83 | 83 | |||
| Saldo al 31/12/18 (IFRS 5) | 82.290 | 157595 | (382.760) | (148.075) | 740 | (147.335) |

(Importi in migliaia di Euro)
| Note | 31/12/2018 31/12/2017 | ||
|---|---|---|---|
| Risultato netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi Imposte sul reddito |
(34) | (144.164) 7.036 |
(439.337) 52.195 |
| Risultato ante imposte | (137.128) | (387.142) | |
| Ammortamenti | (1)-(2) | 41.294 | 149.208 |
| (Proventi)/Oneri finanziari | (31)-(32) | 26.479 | 29.406 |
| Variaz, dei fondi per rischi ed oneri e del fondo benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (16)-(18) | 219 | 1-250 |
| Accantonamenti fondo rischi ed oneri e benefici successivi cessazione rapporto di lavoro | (16)-(18) | 17.304 | 202.167 |
| Utilizzo fondi rischi e benefici successivi cessazione rapporto di lavoro | (16)-(18) | (4.596) | (33.574) |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie e attività discontinuate | 98.877 | 3.055 | |
| (Plusvalenze)/minusvalenze da realizzo o svalutazione di immobilizzazioni | (26) (29) | (301) | (58) |
| (A) Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del Cap. Circolante | 42.148 | (35.689) | |
| (Incremento)/Decremento Crediti commerciali | (9) (11) | 28.771 | 44.260 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 2.562 | 890 |
| (Incremento)/Decremento Rimanenze | (10) | (8.136) | 31.273 |
| (Incremento)/Decremento altre attività | (17.454) | (7.538) | |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali | (20) | (33.641) | (25.367) |
| - di cui con parti correlate | (36) | (3.164) | 196 |
| Incremento/(Decremento) altre passività (B) Variazione del capitale circolante |
(16.272) | (39.254) | |
| (46.732) | 3.374 | ||
| (C) Interessi passivi ed altri oneri | (31)-(32) | (26.479) | (29.406) |
| (D) Imposte pagate | (13) | (1.595) | (5.669) |
| (E) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D) | (32.659) | (67.390) | |
| Attività di investimento | |||
| (Investimenti) | (1)-(2) | (45.849) | (46.267) |
| Disinvestimenti | (1)-(2) | 17 227 | 13,530 |
| Variazione netta delle attività finanziarie | (4) | (628) | (1.383) |
| (F) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento | (29.250) | (34.120) | |
| Attività di finanziamento Incremento) (Decremento) Capitale e riserve per acquisto azioni proprie e conversione prestito |
(14) | ||
| convertibile indiretto | |||
| Altre variazioni incluse quelle di terzi | (14) | (5.880) | (17.320) |
| Variazioni di prestiti, finanziamenti, strum. fin. Derivati | (15)-(22) | 2.366 | (1.11) |
| Variazioni di passività per leasing finanziario Pagamento dividendi agli azionisti della Capogruppo e di minoranza |
(15)-(23) (13) |
13.245 0 |
(27.595) (907) |
| (G) Flusso di cassa generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | 9.731 | (53.533) | |
| (H) Variazione netta delle disponibilità monetarie (E+F+G) | (52.178) | (155.042) | |
| Disponibilità liquide iniziali | 146.090 | 301.133 | |
| Variazione netta delle disponibilità monetarie | (52.178) | (155.042) | |
| Disponibilità liquide | 93.912 | 146.090 | |
| Disponibilità liquide classificate fra le attività possedute per la vendita | (5.000) | 0 | |
La voce disponibilità liquide nette comprende il valore delle disponibilità liquide:
| Descrizione | Note | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide | (13) | 93.912 | 146.090 |
| Disponibilità liquide classificate fra le attività possedute per la vendita | (13) | (5.000) | |
| Scoperti conti correnti ordinari | (22) | (24.363) | (17.484) |
| Disponibilità liquide finali al netto di scoperti | 64.549 | 128.606 |
TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società") e le società da essa controllate (di seguito "Gruppo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nei seguenti due settori:
Tali attività sono coordinate dalle quattro società operative principali del Gruppo: Settore Fondazioni:
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., che è controllata dalla Trevi Holding SE, che è controllata a sua volta dalla società I.F.I.T. S.r.J., è quotata alla Borsa di Milano dal luglio 1999.
Il presente bilancio è stato approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 15 luglio 2019
Il bilancio consolidato 2018 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC"). Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione degli strumenti finanziari derivati al fair value. Il bilancio consolidato è redatto in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato. Il bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il bilancio include i dati delle società controllate venezuelane così come trasmesse dalle controllate nel regolare processo di consolidamento, centralmente integrati laddove ritenuto opportuno ed allineati ai principi contabili di gruppo. Si segnala che, stante la difficile situazione socio politica attuale del Venezuela, il Gruppo ha riscontrato alcune oggettive difficoltà a mantenere un costante flusso informativo con le partecipate locali e quindi nell'ottenere tutte le informazioni necessarie alla determinazione di alcune scritture di adeguamento. Conseguentemente, il Gruppo ha operato le stime e le integrazioni al migliore livello ottenibile nelle circostanze attuali, tenendo conto in ogni caso anche delle prassi contabili seguite nei bilanci precedenti. Tale situazione potrebbe generare la necessità di alcune modifiche in esercizi successivi, che non si ritengono allo stato di inficiare l'attendibilità del bilancio nel suo complesso.
Il bilancio consolidato del Gruppo Trevi è stato predisposto applicando il presupposto della continuità aziendale, pur in presenza di molteplici incertezze, cosi come diffusamente illustrato di seguito.
Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo, ivi incluse le controllate Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec S.p.A., si trovano da tempo in una situazione finanziaria e patrimoniale, che comporta significative incertezze in relazione alla continuità aziendale. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, e, dall'altro, di identificare le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio, nonché lo stato di attuazione e la ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, oggi esiste un percorso concordato approvato dagli amministratori e condiviso dai principali azionisti, lungamente discusso e negoziato con i principali stakeholder attuato nei termini previsti, appare
ragionevolmente idoneo a consentire alla Società e al Gruppo di superare l'attuazione di crisi e, subordinatamente all'attuazione del Piano (come infra definito), di raggiungere target economico-finanziari e patrimoniali adeguati al proprio settore di mercato.
Si ricorda che a partire dall'esercizio 2016, la Società ed il Gruppo hanno registrato un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari e, dal secondo semestre del principali indicatori economicofinanziari e dei flussi di cassa prospettici ha fatto emergere una situazione di difficoltà finanziaria che, come si dirà nel prosieguo, ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo. In ragione della suesposta situazione di tensione finanziaria, che peraltro il comparto di riferimento, la Società ha preso atto del fatto che non sarebbe stata in grado di rispettare, alle relative date di verifica (che cadevano nel corso dei primi mesi del 2017), i parametri finanziari (cc.dd. covenant) previsti da alcuni dei contratti di finanziamento a medio e lungo termine e dal prestito obbligazionario. Per tali ragioni, nel corso del mese di febbraio 2017 la Società ha inviato alle banche finanziatrici e ai bondholder richieste di vobbligo di rispettare i suddetti parametri finanziari. Tali waiver sono stati concessi, rispettivamente, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2017.
In tale contesto, la Società, anche per conto di altre società del Gruppo, ha manifestato alle principali banche finanziatrici del Gruppo, nel corso di alcuni incontri plenari elo attraverso interlocuzioni bilaterali, la necessità di adottare una manovra finanziaria finalizzata alla rimodulazione del proprio indebitamento finanziario in linea con la situazione del Gruppo e con i flussi di cassa previsti.
Pertanto, il 19 maggio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società, nell'ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business del Gruppo TREVI e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha deliberato di sottoporre alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill sino al 31 dicembre 2017, volta a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di riorganizzazione del settore Oil&Gas.
Nel corso del medesimo esercizio, l'ulteriore contrazione degli ordini, in particolare nel settore Oil&Gas (cui si è associata la cancellazione di una commessa molto rilevante con il cliente YPFB in Bolivia), ha comportato il perdurare e l'aggravarsi delle criticità legate alla situazione finanziaria della Divisione Drillmec e (anche se in misura minore) del resto del Gruppo.
Nel contesto sopra descritto il Gruppo ha dovuto porre in essere, anche su richiesta degli istituti di credito, alcune azioni immediate, quali, oltre alla richiesta di standstill di cui sopra, l'elaborazione di un forecast per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021, che prevedeva, tra l'altro, una politica di costi attraverso interventi mirati, al fine di interrompere le tendenze negative in atto e porre in essere iniziative di riequilibrio della situazione economica e finanziaria. E stata, inoltre, rafforzata la struttura organizzativa e manageriale del Gruppo e sono state poste in essere azioni volte alla ridefinizione del modello di controllo.
Sempre nel corso del 2017, la Società ha inoltre conferito:
Gli istituti di credito finanziatori hanno anch'essi richiesto, e il Gruppo ha provveduto ad ottemperare a questa richiesta, la nomina di un legale delle banche finanziatrici al fine di assisterli nelle suddette negoziazioni, nonché la nomina di un advisor finanziario di loro gradimento al fine di valutare il contenuto delle proposte finanziarie formulate dalla Società e dai suoi advisor, nonché di formulare proposte per conto delle banche finanziatrici.
Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici per la sottoscrizione di un accordo di standatill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle medesime e continuando a ricevere dalle banche finanziatrici il supporto necessario alla copertura del proprio fabbisogno finanziario per il periodo necessario. La proposta di standstill avanzata agli istituti consisteva, in estrema sintesi in: (i) una sospensione dell'applicazione delle previsioni dei contratti di finanziamento che potessero determinare la scadenza, la risoluzione, il recesso, la decadenza dal beneficio del termine ovvero l'"accelerazione" (comunque definita) degli obblighi di rimborso a carico del Gruppo in conseguenza della situazione di crisi economico-finanziaria, (ii) una sospensione ovvero una moratoria degli obblighi di pagamento degli importi in linea capitale nei confronti delle banche finanziatrici (fermo restando l'obbligo di corrispondere gli interessi, i corrispettivi e le commissioni contrattualmente dovuti) in scadenza a partire dal 19 maggio 2017; e (iii) la conferma delle linee di credito esistenti e il mantenimento delle linee di credito e degli affidamenti esistenti in linea con quanto utilizzato dal Gruppo alla data del 31 marzo 2017.
Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto alla Società una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR si è incentrata principalmente su quattro macro aree: (i) Analisi e Sensitivity del Piano Industriale, (ii) Analisi Fiscale, (ii) Analisi sui Dati Storici, e (iv) Technical Review sulla gestione delle commesse. L'IBR ha riguardato sia le singole Divisioni che compongono il Gruppo Trevi, sia tutti gli aspetti riguardanti il consolidato.
L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento in linea con il piano industriale
Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha dunque approvato, in data 31 agosto 2017, il forecast dell'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale di Gruppo per il periodo 2017-2021.
Inoltre, il Consiglio in data 29 settembre 2017 ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2017, sul quale KPMG S.p.A., revisore legale della Società, ha emesso una relazione di revisione limitata contenente una conclusione senza rilievi sul bilancio consolidato semestrale abbreviato. La revisione limitata contiene inoltre un richiamo di informativa in merito all'applicazione del presupposto della continuità aziendale illustrato dagli amministratori nella nota "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valuazioni sulla continuità aziendale".
Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono proseguite nei mesi successivi, durante i quali tuttavia sono emersi alcuni significativi scostamenti rispetto al piano industriale 2017-2021 e alle relative previsioni dei dati economico-finanziari, con ricadute sulla tenuta/realizzabilità dello stesso. Ciò ha evidentemente influito anche sulla possibilità di concludere celermente accordi con le banche finanziatrici, le quali hanno richiesto, prima di considerare l'adesione a una possibile manovra, di avere una maggiore visibilità sui dati economico-finanziari e gestionali e gestionali della società e del Gruppo.
In data 13 novembre 2017, pertanto, il Consiglio di Amministrazione della Società ha rinviato l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso alla luce delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill, e dunque della conseguente impossibilità di verificare il presupposto della continuità aziendale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione della Società ha, altresi, evidenziato la necessità di implementare, nel contesto della manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della Società e del Gruppo Trevi. Il Consiglio ha inoltre investito i competenti organismi di governance del compito di identificare entro breve termine una figura manageriale di adeguato standing cui potesse essere affidata la responsabilità di Chief Restructuring Officer ("CRO").
In data 18 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la nomina per cooptazione – ai sensi dell'articolo 2386 del codice civile - del Dott. Sergio Iasi, cui sono state attribuite la carica di CRO, nonché le deleghe operative per (i) l'analisi, strutturazione della suddetta operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario della Società e del Gruppo, e (ii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banche finanziatrici e della connessa manovra finanziaria. Il Consiglio, nel prendere atto del perdurare, allo stato, delle incertezze già segnalate al mercato, ha conseguentemente deliberato di posticipare ulteriormente l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso.
Successivamente, in considerazione di alcune analisi di sensitivity nel frattempo svolte sul piano industriale 2017-2021, nonché alla luce dei dati preliminari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e dei primi dati relativi all'esercizio 2018, la Società ha ritenuto opportuno svolgere un ulteriore e definitivo approfondimento sul piano industriale, con il contributo di un consulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici.
Nel corso dei primi mesi del 2018, il management della Società, con la supervisione e sotto il coordinamento del CRO, ha
10
altresì avviato interlocuzioni con diversi potenziali investitori interessati all'acquisizione di tutta o parte delle società operanti nel settore Oil&Gas del Gruppo Trevi.
In tale contesto, il 27 aprile 2018, alla luce delle interlocuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill e in considerazione della necessaria definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la Società ha comunicato il rinvio dell'approvazione del rendiconto internedio di gestione al 30 settembre 2017 e della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017, in precedenza prevista per il 30 aprile 2018.
Sempre nel corso del mese di aprile il CRO, con il supporto del management nonché degli advisor legali e finanziari incaricati, ha avviato alcune interlocuzioni relativamente alla possibile operazione di rafforzamento patrimoniale. Tali interlocuzioni hanno riguardato, oltre che le banche finanziatrici, sia potenziali soggetti terzi interessati a effettuare un intervento di investimento per il salvataggio del Gruppo, sia i principali azionisti della Società. All'esito di tali interlocuzioni, la Società ha altresì ricevuto alcuni preliminari riscontri e manifestazioni di interesse, nonché alcune preliminari offerte. In particolare, sono state presentate due offerte vincolanti, una da parte di Bain Capital Credit ("BCC") e l'altra da parte di Sound Point Capital, e una manifestazione di interesse da parte del fondo Quattro R. Le prime due offerte, quella di BCC e quella di Sound Point Capitale, si basavano essenzialmente sulla concessione di un prestito super senior e su una ripatrimonializzazione attraverso la crediti delle banche in strumenti finanziari partecipativi della Società, mentre l'ipotesi di Quattro R ravvisava la necessità di un forte aumento di capitale riservato, al fine di dotare Trevifin di sufficienti mezzi patrimoniali e finanziari migliorando la posizione finanziaria del Gruppo. Tale ultima offerta preliminare, tuttavia, è stata successivamente ritirata da Quattro R, che ha comunicato la propria intenzione di non ritenere sussistenti le condizioni per la prosecuzione delle trattative.
In data 17 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo aver approfonditamente valutato le offere pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici e dopo aver preso atto del ritiro della manifestazione di interesse presentata da QuattroR, ha ritenuto che, tra le offerte pervenute da terzi investitori, quella preferibile fosse quella presentata da BCC, e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima per una possibile operazione avente ad oggetto l'indebitamento complessivo del Gruppo Trevi. In data 30 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di affidare al CRO il mandato a definire i termini dell'esclusiva con BCC, nonché a sottoporre ai principali creditori la proposta dallo stesso formulata, che si fondava sulla concessione alla Società di un finanziamento c.d. "supersenior" finalizzato al rimborso di una parte dell'indebitamento in essere e al sostegno del piano industriale nonché su una parziale conversione del debito residuo, senza ricorso a un aumento di capitale. Il Consiglio ha, altresì, affidato al CRO il compito di verificare con le banche finanziatrici la percorribilità della soluzione proposta da BCC.
Nonostante la positiva prosecuzione delle trattative con BCC, in considerazione delle incertezze che erano comunque connesse con l'ipotesi di operazione presentata da quest'ultima e della possibilità che la stessa fosse approvata dale banche, il Consiglio di Amministrazione ha altresì ritenuto prudente che, in contemporanea, venissero esaminate ipotesi di operazioni alternative cc.dd. "stand-alone", che non prevedessero coinvolgimento di soggetti terzi ma che fossero rivolte esclusivamente agli attuali stakeholder (banche e azionisti) della Società. Tali operazioni sarebbero state, logicamente e funzionalmente connesse ad un aumento di capitale. Pertanto, nella medesima sede il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di una convocanda di una convocanda Assemblea Straordinaria della Società la proposta di attribuzione agli amministratori - ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, sino a euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di euro 150 milioni).
Infatti, il ricorso alla delega prevista dall'articolo 2443 del codice civile ha dotato il Consiglio della facoltà di aumentare il capitale sociale, con modalità e in tempi ragionevolmente flessibili, onde far fronte alle possibili eventuali esignze o poter trarre beneficio dalle opportunità che si fossero manifestate, sia nell'ambito della possibile operazione con BCC, sia qualora vi fosse stata l'esigenza di ricorrere a soluzioni alternative di intervento a sostegno della Società.
Sempre in tale data, il Consiglio ha infine deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti:
ramo o dell'unica azienda; (b) acquisto di un ramo d'azienda o dell'unica azienda; (c) affitto di un ramo o dell'unica azienda; e (d) conferimento di un ramo o dell'unica azienda.
In data 8 giugno 2018, la Società ha sottoscritto un accordo di esclusiva con BCC, valido sino alla data del 16 luglio 2018, in relazione alla prospettata operazione rafforzamento patrimoniale.
Più in dettaglio, la preliminare proposta formulata da BCC prevedeva la concessione alle controllate Trevi Sp.A. e Soilmec S.p.A. di un prestito supersenior di ammontare pari ad euro 150 milioni con rimborso bullet a quattro anni. La nuova finanza, da erogarsi nell'ambito di un accordo di ristrutturazione stipulato ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942 ("Legge Fallimentare" o "LR"), avrebbe dovuto essere utilizzata per il sostegno del piano industriale e il rimborso parziale dell'indebitamento finanziario in essere. La restante quota dell'indebitamento avrebbe dovuto essere oggetto di consolidamento in linea con il piano, stralcio e in strumenti finanziari. La concessione del prestito sarebbe stata subordinata al verificarsi di alcune condizioni, tra le quali: la stipulazione dell'accordo di standstill con le banche finanziatrici e, più in generale, il raggiungimento di un accordo con i principali creditori finanziari sui termini della manovra, l'evoluzione manageriale e il completamento con esito positivo dell'attività di due diligence avviata da BCC.
In data 11 giugno 2018, in esecuzione della citata delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018, è stata convocata l'Assemblea degli Azionisti per il giorno 27 luglio 2018 alle ore 11.00, in prima convocazione e, occorrendo, il giorno 30 luglio 2018 in seconda convocazione.
Alla luce delle incertezze conseguenti sia alla prosecuzioni con le banche finanziatrici finalizzate alla ristrutturazione dell'indebitamento e alla stipulazione dell'accordo di standstill, sia alla definizione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale e delle trattativa con BCC, in data 14 giugno 2018 la Società ha comunicato il rimvio dell'approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre finanziaria annuale al 31 dicembre 2017 e del rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.
BCC ha quindi sottoposto alla Società una richiesta di estensione del periodo di esclusiva fino al 31 luglio 2018, che è stata accettata in data 24 luglio 2018, e che ha condotto alla formulazione da parte di un'offerta vincolante concernente il possibile intervento nell'operazione di rafforzamento patrimoniale sottoposta a un termine di accettazione sino al 10 agosto 2018 e con relativa proroga del periodo di esclusiva fino al 31 ottobre 2018.
In considerazione delle numerose condizioni sospensive dell'offerta, inclusi il raggiungimento di un accordo con le banche finanziatrici e con l'azionista di controllo, anche con riferimento alla futura governance della Società (segnatamente alla recisa discontinuità manageriale), nonché di alcuni elementi meritevoli di ulteriore approfondimento, il Consiglio di Amministrazione, in data 26 luglio 2018, ha dato mandato al CRO di esplorare con l'assistenza degli advisor della Società i margini di miglioramento della stessa, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l'estensione dell'esclusiva e la prosecuzione delle trattative, anche con le banche finanziatrici e i principali azionisti.
Il Consiglio ha anche preso atto dello stato di avanzamento delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la sottoscrizione dell'accordo di standstill, approvandone il testo nella sua versione sostanzialmente definitiva e conferendo al CRO i poteri per la sua sottoscrizione.
Avuto anche riguardo ai termini stabiliti nell'ambito del previsto accordo di standstill e alla sospensione già attuata dalla Società del pagamento degli interessi sui debiti a medio-lungo termine nei confronti delle banche finanziatrioi, il Consiglio di Amministrazione ha altresì stabilito di sospendere il pagamento degli interessi del prestito obbligazionario emesso in data 28 luglio 2014, del valore nominale di complessivi euro 50 milioni, a partire dalla rata di interessi in scadenza il 30 luglio 2018.
In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A., riunita in seconda convocazione, ha pertanto adottato su proposta del socio Trevi Holding una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 - su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso - come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese - di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediane l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto della legge, con facoltà per
il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti della Società, e il numero di nuove azioni di volta in volta enittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facolià conferita di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
In virtù della approvata deliberazione assembleare, nel corso del 2018, ed in particolare il giorno 10, le società del Gruppo Trevi interessate hanno definito un accordo di standstil con le banche finanziatrici ed hanno avviato la procedura di raccolta delle sottoscrizioni per adesione delle numerose banche finanziatrici del Gruppo Trevi parti dell'accordo. L'efficacia dell'accordo era subordinata all'accettazione per adesione, entro il 15 settembre 2018, da parte di un numero di creditori finanziari rappresentativi di almeno il 93% dell'indebitamento complessivo vantato nei confronti del Gruppo Trevi dalle banche finanziatrici di cui era prevista l'accordo stesso.
Il medesimo accordo veniva proposto alle banche finanziatrici sul presupposto dell'implementazione della manovra finanziaria e di rafforzamento patrimoniale in allo studio, comprensiva della parte relativa all'aumento di capitale delegato ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ. ai termini e alle condizioni di cui all'atto di rettifica del 7 agosto 2018. Le banche finanziatrici hanno dunque riposto il loro ragionevole affidamento sulla celere realizzabilità della citata manovra, comprensiva dell'aumento di capitale, come tali richiamati anche nell'accordo di standstill.
Sempre in data 10 agosto 2018 BCC ha concesso alla Società un'estensione del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante presentata sino al 14 settembre 2018, al fine di permettere le valutazioni in corso e di proseguire le discussioni ancora in atto sui termini di detta proposta. Trevifin ha, da parte sua, accettato di estendere l'esclusiva, precedentemente concessa a BCC per la negoziazione della suddetta offerta, sino alla medesima data del 14 settembre 2018.
Nonostante le articolate e complesse trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo, alla scadenza del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante (14 settembre 2018) la Società ha comunicato a BCC la propria decisione di non aderire alla suddetta offerta. Infatti, l'operazione delineatasi ad esito delle interlocuzioni con tale possibile terzo investitore, anche alla luce di alcune modifiche proposte rispetto ai termini originariamente ipotizzati. In paticolare, nell'offerta rivisitata da BCC l'importo del finanziamento super senior era stato ridotto e suddiviso in tranche, la seconda delle quali erogabile solo al verificarsi di determinati presupposti, pur prevedendo un pacchetto di garanzie completo sin dall'inizio. Tale finanziamento, inoltre, non avrebbe più potuto essere utilizzato, nemmeno in parte, al fine di offrire un parziale rimborso agli istituti di credito, rendendo l'offerta stessa meno appetibile per questi ultimi (la cui approvazione era chiaramente una condizione di riuscita dell'operazione). L'offerta era infine soggetta a numerose condizioni sospensive il cui verificarsi era incerto. Pertanto, tale offerta si è rivelata non adeguata e non corrispondente agli obiettivi identificati dal Consiglio di Amministrazione, rendendo incerto dei target finanziari e patrimoniali individuati dalla Società e finalizzati a consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della stessa e del Gruppo, sia in ragione della prevedibile difficoltà di far approvare alle banche finanziatrici l'offerta da ultimo formulata dal terzo investitore. Il Consiglio ha ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle.
La Società ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri atuali stakeholder). Tale operazione avrebbe necessariamente comportato, anche tenuto conto dell'Assemblea Straordinaria tenutasi in data 30 luglio 2018, un aumento di opzione agli azionisti e la contestuale conversione di parte dell'indebitamento finanziario del Gruppo in strumenti si sarebbe dovuto raggiungere un accordo con le banche chiamate a convertire.
Nei giorni immediatamente successivi, ed in particolare in data 17 settembre 2018, la Società – sul presupposto della manovra basata su un aumento di capitale delegato al consiglio di amministrazione – ha ricevuto formale conferma dell'intervenuta efficacia dell'accordo di standstill, in ragione dell'adesione allo stesso da parte di creditori finanziari nella percentuale suindicata. L'accordo di standstill, funzionale a consentire alla Società di portare avanti le interlocuzioni in corso con i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento complessivo secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:
Sul presupposto e nelle more della definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale, comprensiva dell'esecuzione della delega al consiglio di amministrazione ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ., sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.
In data 8 ottobre 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, su proposta del CRO e tenuto conto delle indicazioni preliminari ricevute dai principali azionisti della Società e dalle banche finanziatrici, ha approvato all'unanimità le linee guida dell'ipotesi di manovra alternativa di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento, che includevano inter alia:
il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della LF (l'"Accordo di Ristrutturazione").
Il Consiglio di Amministrazione ha, pertanto, dato mandato al CRO di avviare immediatamente la negoziazione con le banche finanziatici per la definizione delle modalità dei termini e delle condizioni finali della manovra finanziaria, incluso il tasso di conversione dei crediti nonché le caratteristiche e i diritti spettanti agli strumenti finanziari destinati alle banche finanziatrici in sede di conversione, con l'obiettivo di addivenire alla definizione di un'intesa.
Quanto alla dismissione delle società del Gruppo Trevi operanti nel settore Oil&Gas, in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group") per l'acquisizione del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. (la "Dismissione Oil&Gas").
Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di potenziali acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione della Società ha ritenuto che, considerando ile manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute da operatori finanziari o industriali potenzialmente interesati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MEIL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società, anche nella prospettiva della continuità del business, elemento essenziale per preservare il valore della Divisione.
L'offerta di MEIL Group prevede una valorizzazione delle società e degli asset parte della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi basata su un equity value di euro 140 milioni, assumendo: (a) l'assenza di indebitamento finanziario; e (b) un valore del vorking capital non inferiore a quello rilevato al 30 settembre 2018. Tale valorizzazione è peraltro soggetta ad alcuni aggiustamenti prezzo pre-closing finalizzati a riflettere nell'equity value definitivo gli effetti negativi sulla valorizzazione della Divisione eventualmente derivanti dal verificarsi di alcuni eventi quali, ad esempio, una riduzione del valore di riferimento del capitale circolante della Divisione Oil&Gas (con un cap fissato al 10% del prezzo proposto) ovvero l'esistenza, alla data del closing, di indebitamento finanziario o, ancora, il verificarsi di leakage (per tali intendendosi pagamenti effettuati dalle società della Divisione Oil&Gas a favore delle altre società del Gruppo Trevi). L'esecuzione dell'operazione è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, usuali per questo tipo di
operazioni, tra cui la sottoscrizione, il deposito e l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis LF, nonché il mancato avveramento di eventi significativamente negativi.
Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, preso atto che l'offerta ha comportato una rilevante svalutazione del valore di carico delle partecipazioni e dei crediti finanziari nei confronti della Divisione Oil&Gas, nonché delle necessarie svalutazioni degli altri asset immateriali conseguenti ai prevedibili risultati del test di impairment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione del patrimonio della Società al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile.
In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l'"Operazione").
In particolare, il Piano, che assume che l'Operazione si perfezioni nel corso dell'esercizio 2019, è basato su quattro elementi essenziali:
(a) la concentrazione prospettica del Gruppo in aree geografiche caratterizzate da alti livelli di crescita e da margini interessanti, nonché, al contempo, da un limitato livello di rischio posizionamento del Gruppo;
(b) concentrazione del portafoglio su lavori e prodotti ad elevata complessità e marginalità;
(c) ottimizzazione del footprint commerciale e operativo; e
(d) implementazione di processi standard per massimizzare il controllo delle società del Gruppo.
Il Piano prevede in particolare per le Divisioni Trevi e Soilmec - anche all'Operazione - il ritorno, entro il periodo considerato, a livelli di ricavi e marginalità comparabili a quelli raggiunti precedentemente all'insorgere delle difficoltà finanziarie, facendo leva sul riconosciuto posizionamento di tali Divisioni nel settore costruzioni e fondazioni speciali; nonché, per effetto della manovra, il raggiungimento entro il 2020 dei target patrimoniali e finanziari individuati come adeguati (anche alla luce di quelli dei principali competitor) di Amministrazione, ovverosia un rapporto tra indebitamento ed EBITDA non superiore a 3x e un rapporto tra indebitamento e patrimonio netto pari a 1:1.
All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici (e in particolare, a seguito delle comunicazioni ricevute dai consulenti queste ultime in data 2 ottobre e 14 dicembre 2018, nelle quali venivano ipotizzati i termini di massima intorno ai quali vi sarebbe potuto essere un consenso delle banche finanziatrici all'operazione), da un lato, e i principali azionisti della Società, Trevi Holding S.E. ("Trevi Holding"), FSI Investimenti S.p.A. ("FSI") e Polaris Capital Management LLC, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti della Società ("Polaris" e, congiuntamente a FSI, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:
(i) un aumento di capitale per cassa per euro 130 milioni, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, codice civile; e
(ii) un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici da liberarsi mediante la conversione di una parte dei crediti vantati nei confronti della Società e di sue controllate per un importo che, a tale data, anche sulla base delle sopra citate comunicazioni ricevute dagli advisor delle banche, era stato identificato in ca. euro 310 milioni in azioni ordinarie della Società di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA. Si precisa che le banche finanziatrici, cui pure l'opzione era stata reiteratamente sottoposta, hanno ritenuto di accettare la citata conversione esclusivamente a fronte dell'emissione di azioni ordinarie, e non di cc.dd. strumenti finanziari (ai sensi dell'art 2346, sesto comma c.c.), in quanto di più semplice liquidazione in un'ottica di relativi crediti. Peraltro, l'operazione così strutturata ha comportato la disponibilità delle banche finanziatrici a convertire in egaity un ammontare maggiore di crediti, da ciò derivando, sulla base del rapporto di conversione, uno stralcio implicito di circa Euro 240 milioni,
I Soci Istituzionali hanno a tal fine formalmente confermato al Consiglio di Amministrazione che assumeranno l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni (come di seguito meglio precisato), a sottoscrivere la quota di aumento di capitale per cassa di loro spettanza in virtù dei rispettivi diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato fino all'importo di massimi euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi euro 77,4 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della residua quota di aumento di capitale per cassa pari a euro 52,6 milioni verrebbe garantita, in caso di inoptato, da garanzia organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'aumento di capitale a loro riservato e da liberarsi mediante conversione di crediti. Gli impegni assunti dai Soci Istituzionali con riferimento all'attuazione, alla sottoscrizione e al
versamento dell'aumento di capitale per cassa sono oggi regolati dall'accordo di investimento che sarà sottoscritto prima della firma dell'Accordo di Ristrutturazione da parte di questi ultimi e della Società, e che disciplina altresi i principi relativi alla governance della Società (l'"Accordo di Investimento").
Detto aumento di capitale riservato, come detto da sottoscriversi tramite l'utilizzo in compensazione di complessivi euro 284 milioni di crediti - eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione dell'aumento di capitale per cassa - verrebbe realizzato secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante altribuzione alle banche finanziatrici di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazioni dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni euro 4,5 di crediti convertiti.
Ciascuno degli impegni dei Soci Istituzionato al verificarsi di diverse circostanze che, oltre alle condizioni cui sono normalmente soggetti questo tipo di impegni, includono, fra l'altro, il completamento della Dismissione Oil&Gas e il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione da sottoporre ad omologazione ai sensi dell'articolo 182bis LF di gradimento di tutte le parti coinvolte avente ad oggetto i diversi elementi necessari per l'attuazione dell'Operazione, tra cui la definizione degli accordi sul trattamento bancario residuo a seguito della conversione e alla eventuale nuova finanza necessaria per sostenere il Piano, nonché i nuovi principi di governance della Società e delle altre principali società del Gruppo che garantiscano una gestione professionale e indipendente. In particolare, l'azionista FSI ha subordinato il proprio impegno a che, all'esito dell'Operazione, nessun azionista giunga a detenere una partecipazione di controllo nella Società.
Nelle more dei processi deliberativi delle banche finanziatrici e dei testi contrattuali, la Società ha chiesto alle banche finanziatrici stesse di termine di efficacia dell'accordo di standstill in scadenza il 31 dicembre 2018 sino a tutto il periodo necessario per la sottoscrizione degli accordi definitivi, nonché di astenersi dal chiedere il rimborso dell'indebitamento finanziario e mantenere l'attuale operatività delle linee di credito per cassa e per firma.
Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto dei presupposti di cui all'articolo 2447 codice civile per effetto dell'offerta presentata da MEIL Group per l'acquisizione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, il Consiglio di Amministrazione aveva, altresi, dato mandato al Presidente e al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione degli azionisti per i provvedimenti di competenza e di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente l'Accordo di Ristrutturazione, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, valeva a dire entro il mese di aprile 2019.
La manovra oggetto di approvazione da parte del Consiglio prevedeva, inoltre, una possibile ristrutturazione del prestito obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 - 2019», per un valore di emissione di euro 50 milioni, rispetto alla quale è stato condaggio di mercato con alcuni tra i principali detentori e che è stato sottoposto all'approvazione dell'assemblea degli obbligazionisti in tempo utile per la definizione dell'Accordo di Ristrutturazione.
Nel corso dei primi mesi del 2019 sono proseguite le trattative con gli istituti di credito finanziatori e con tutti gli stakeholder al fine di definire e concordare i termini dei singoli accordi e di tutte le operazioni previste nel contesto del processo di ristrutturazione ripatrimonializzazione del Gruppo Trevi. Sebbene siano stati fatti progressi sostanziali e le banche finanziatrici abbiano di fatto prorogato le condizioni dell'accordo di standstill, consentendo altresì alcuni nuovi utilizzi per cassa nonché l'emissione di alcune nuove garanzie necessarie per il sostegno finanziario del Gruppo, essendovi ancora taluni elementi in corso di definizione, il 1º aprile 2019 ha deliberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea che verrà convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.
Il 2 maggio 2019, l'Assemblea degli obbligazionisti del prestito obbligazionario, riunitasi in seconda convocazione, ha approvato la concessione di waiver e la modifica di alcuni termini del regolamento del prestito al fine di adeguare le relative disposizioni alla situale della Società e a quanto previsto dal Piano, contribuendo in tal modo al risanamento della struttura finanziaria della Società
Le modiche al regolamento del prestito concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31
dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi rilevanti all'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Si precisa che l'efficacia delle modifiche al regolamento del prestito è subordinata alla condizione risolutiva della mancata concessione dell'omologa in relazione all'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare e del mancato verificarsi del closing dell'Operazione entro il termine del 31 dicembre 2019.
In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli accordi relativi all'Operazione, ha deliberato l'approvazione della proposta definitiva di manovra finanziaria inclusiva dei piani economico-finanziari, la quale è stata trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.
La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nel 'Accordo di Ristrutturazione, è in linea con i principi che erano già stati nella delibera dallo stesso assunta in data 19 dicembre 2018, e in estrema sintesi prevede:
(viii) la concessione di nuove linee credito per firma a supporto del Piano;
(ix) la messa a disposizione di una parte della nuova finanza per cassa e di una parte delle nuove linee di credito per firma anche durante il periodo intercorrente tra la data di omologa dell'accordo di ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente; e
Quanto al prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione nell'ambito dell'aumento di capitale, in linea con quanto previsto dal documento del 19 dicembre 2018, nonché con gli impegni assunti dai Soci Istituzionali, lo stesso è stato fissato da parte del Consiglio di Amministrazione in misura pari a Euro 0,0001 che, sulla base degli atuali valori di quotazione delle azioni, corrisponde a uno sconto sul TERP pari al 28%, in linea con i precedenti di mercato.
La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società stimata in un range tra circa 390 e 440 milioni di euro e un miglioramento della posizione finanziaria netta di circa 150-250 milioni di euro (a seconda dell'importo dell'aumento di capitale per cassa sottoscritto dal mercato).
Quanto alla Dismissione Oil&Gas, i relativi termini e condizioni sono oggi riflessi e dettagliati negli accordi implementativi della stessa (tra cui, tra gli altri, il Sale and Purchase Agreement, gli Escrow Agreements, , il Non-Compele Agreement e l'Intercompany Commercial Agreement ), alcuni già sottoscritti alla data della presente relazione e altri che saranno sottoscritti dalla Società, Trevi S.p.A., in qualità di venditori, e da uno più veicoli integralmente controllati da MEIL Group, in qualità di acquirenti (gli "Accordi Dismissione Oil&Gas").
Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.
In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2018 (che viene approvato solo in data 15 luglio 2019 anche in considerazione del fatto, precedentemente a tale data, non era stato possibile accettare il presupposto della continuità), il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
La direzione aziendale, nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, ha tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati all'implementazione della suesposta di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché all'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza del presupposto della continuità aziendale richiede il verificarsi delle seguenti circostanze, per loro natura incerte, entro l'esercizio 2019:
ricorrenti ex articolo 182 bis LF; (ii) l'adozione da parte dell'Assemblea degli azionisti delle delibere previste per l'implementazione dell'Operazione così come illustrate nell'Accordo di Ristrutturazione e nell'Accordo di Investimento, ivi inclusa quella relativa alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, circostanza che costituisce una condizione sospensiva ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione; e (iii) l'avvenuto closing, comprensivo dell'effettivo incasso dei corrispettivi pattuiti, della Dismissione Oil&Gas a seguito del verificarsi delle relative condizioni sospensive;
la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano, così come approvati dal Consiglio di Amministrazione del 19 D. dicembre 2018 (cfr. supra), e l'effettivo raggiungimento dei target economico-finanziari che sanciranno il definitivo risanamento del Gruppo secondo le previsioni del Piano medesimo, i quali però dipendono anche da fattori che sono per loro natura futuri, incerti e non controllabili ex ante.
Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie a valutare la ragionevolezza del verificarsi di cui sopra che rappresentano delle significative incertezze che possono far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ritenendo appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:
accordi riguarda la mera rispondenza degli stessi con i requisiti di legge, oltre che la relativa fattibilità giuridica, salvo il caso in cui siano presentate delle opposizioni e dunque il Tribunale possa dover valutare nel merito anche la fattibilità economica degli accordi e dei piani alla base degli stessi;
Si ricorda inoltre che l'assemblea degli obbligazionisti detentori del prestito obbligazionario ha già approvato nei primi giorni del mese di maggio 2019 le modifiche ai termini e alle condizioni del presito obbligazionario alla luce del nuovo piano industriale e della situazione attuale della Società. La delibera è esclusivamente soggetta ad alcune condizioni risolutive, quali la mancata omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione e il mancato perfezionamento delle operazioni previste al closing dello stesso entro il 31 dicembre 2019. Tale elemento non è stato, pertanto, considerato tra gli venti dai quali dipendono le considerazioni circa la continuità aziendale, in quanto appare già essere stato risolto tramite l'adozione della suddetta delibera da parte dei detentori del prestindo che, laddove il closing dell'Operazione non dovesse verificarsi entro il 31 dicembre 2019, la delibera assunta diverrebbe inefficace, e il prestito diventerebbe immediatamente esigibile.
Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese e da intraprendere.
In sintesi, nel corso del 2019 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari ad Euro 434 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso baloon al 31.12.2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.
Va dato atto che l'esistenza ed il superamento di tali incertezze dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.
Lo schema di Conto Economico consolidato riflette l'analisi dei costi e ricavi aggregati per natura in quanto tale classificazione è ritenuta maggiormente significativa ai fini della comprensione del risultato economico del Gruppo.
Lo schema di Conto Economico Complessivo consolidato include oltre all'utile dell'esercizio le altre variazioni dei movimenti di patrimonio netto diverse dalle transazioni con gli azionisti.
La Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è classificata sulla base del ciclo operativo, con la distinzione tra poste correnti e non correnti. Sulla base di questa distinzione le attività e le passività sono considerate correnti se si suppone che siano realizzate o estinte nel normale ciclo operativo del Gruppo entro 12 mesi dalla data del bilancio.
Il Rendiconto Finanziario consolidato è predisposto utilizzando indiretto per la determinazione dei flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.
Al fine della predisposizione del presente bilancio consolidato la Capogruppo e le società controllate, italiane ed estere, hanno predisposto le singole situazioni patrimoniali, economiche in conformità con gli IAS/FRS, rettificando i propri bilanci d'esercizio redatti secondo le normative locali. I reporting package delle società controllate, collegate e delle joint venture sono disponibili presso la sede sociale della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Il bilancio consolidato comprende i bilanci della Trevi Finanziaria S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2018.
il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio controllo su tale entità.
Specificatamente, ed ai sensi di quanto disposto dal principio IFRS 10, le società si definiscono controllate se e solo se la Capogruppo ha:
Quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti simili) deve considerare tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento.
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.
I bilanci di tutte le società controllate hanno data di chiusura con quella della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
I bilanci delle società controllati con il metodo dell'integrazione globale dal momento dell'acquisizione del controllo fino alla data della sua eventuale cessazione. Il metodo dell'integrazione globale prevede che nella preparazione del bilancio consolidato vengano assunte linea per linea le passività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo alle partecipazioni in apposite voci della situazione patrimoniale finanziaria, del conto economico complessivo la quota del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio di loro spettanza.
Ai sensi dell'IFRS 10, la perdita comprensiva dell'utile/perdita dell'esercizio) è attribuita ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche quando il patribuibile alle partecipazioni di minoranza presenta un saldo negativo.
I reciproci rapporti di debito/credito e costo/icavo, presenti tra le società rientranti nell'area di consolidamento, così come gli effetti di tutte le operazioni di rilevanza significativa intercorse tra le stesse, sono elisi. Sono eliminati gli utili non ancora realizzati con terzi derivanti da operazioni tra le società del Gruppo, inclusi quelli derivanti dalla valutazione alla data di bilancio delle rimanenze di magazzino.
11 valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna delle controllate comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione del controllo. In tale data l'avviamento, determinato come nel prosieguo, viene iscritto tra le attività immateriali, mentre l'eventuale "utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli (o avviamento negativo)" è iscritto nel contro economico.
Ai sensi dell'IFRS 10, le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano, in caso di cessione, la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul patrimonio netto. In tali circostanze, i valori contabili delle partecipazioni di maggioranza sono rettificati per riflettere le variazioni nelle loro relative interessenze nella controllata. Qualsiasi differenza tra il valore in cui vengono rettificate le partecipazioni di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto è rilevata direttamente nel patrimonio netto e attribuito ai soci della controllante. Se la controllante perde il controllo di una controllata, essa:
Le società Collegate sono quelle società sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole. L'influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. L'influenza si presume quando il Gruppo detiene una quota rilevante (quota compresa tra il 20% - 10% per partecipazioni in società quotate - ed il 50%) dei diritti di voto in Assemblea.
Le partecipazioni in imprese collegate sono incluse all'interno del bilancio consolidato applicando il metodo del patrimonio netto previsto dallo IAS 28 ("Partecipazioni in società collegate e joint venture").
La partecipazione è inizialmente iscritta al costo e successivamente all'acquisizione rettificata in conseguenza delle variazioni nella quota di pertinenza della partecipante nel patrimonio netto della partecipata.
La quota di pertinenza del Gruppo degli utili o delle perdite successive all'acquisizione delle società collegate viene riconosciuta all'interno dell'utile/perdita dell'esercizio.
Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da operazioni con iminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.
Successivamente all'applicazione del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate".
All'atto della perdita dell'influenza notevole sulla collegata, il Gruppo valuta e rileva la fair
value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
L'IFRS 11 ("Accordi a controllo congiunto") definisce il controllo congiunto come la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando, per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Una Joint Venture pertanto è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Secondo l'IFRS 11, un joint venturer deve rilevare la propria interessenza nella joint venture come una partecipazione e deve contabilizzarla seguendo il metodo del patrimonio netto in conformità allo IAS 28 ("Partecipazioni in società collegate e joint venture").
Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Capogruppo. La conversione in Euro dei bilanci delle società estere oggetto di consolidamento viene effettuata secondo il metodo dei cambi correnti, che prevede l'utilizzo del cambio in vigore alla chiusura dell'esercizio per la conversione delle poste patrimoniali ed il cambio medio dell'anno per le voci del conto economico. Le differenze derivanti dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine esercizio rispetto al valore di apertura e quelle originate dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate in una riserva di conversione inclusa nel Conto Economico Complessivo.
Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo sono classificate come voce di Conto Economico Complessivo fino alla cessazione della partecipazione, momento nel quale tali differenze vengono iscritte nel conto economico.
| 1 cambi utilizzati per l'esercizio 2018 sono stati i seguenti (valuta estera corrispondente ad 1 Euro, tonte dato di talia). | ||||
|---|---|---|---|---|
| ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ | -- | -- | -- | -- |
| Cambio corrente alla | Cambio corrente alla | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valuta | Cambio Medio | data di bilancio | Cambio Medio | data di bilancio | |
| dell'anno 2018 | 31/12/2018 | dell'anno 2017 | 31/12/2017 | ||
| Lira Sterlina | GBP | 0,885 | 0,895 | 0.877 | 0,887 |
| Yen Giapponese | JPY | 130-396 | 125,850 | 126,711 | 135,010 |
| Dollaro Statunitense | USD | 1,181 | 1,1450 | 1,130 | 1,199 |
| Lira Turca | TRY | 5,708 | 6,059 | 4,121 | 4.546 |
| Peso Argentino | ARS | 32,909 | 43,159 | 18,741 | 22,931 |
| Bolivar Venezuelano | VES | 729,8 | 4 014,00 | ||
| Naira Nigeriana | NGN | 360,90 | 350.94 | 350.94 | 367,05 |
| Dollaro Singapore | SGD | 1,593 | ાં રેડવે | 1,559 | 1,602 |
| Peso Filippino | PHP | 62,21 | 60,11 | 56.973 | રુજે 80 |
| Renminbi Cinese | CNY | 7,808 | 7,875 | 7,629 | 7,804 |
| Ringgit Malese | MYR | 4,763 | 4,732 | 4,853 | 4,854 |
| Dirham Emirati Arabi | AED | 4,337 | 4,205 | 4,148 | 4.404 |
| Dinaro Algerino | DZD | 137,65 | 135,49 | 125,319 | 137,83 |
| Dollaro Hong Kong | HKD | 9,256 | 8,968 | 8,805 | 9,372 |
| Rupia Indiana | INR | 80,73 | 79,73 | 73.53 | 76,61 |
| Dollaro Australiano | AUD | 1,580 | 1,622 | 1,473 | 1,535 |
| Dinaro Libico | LYD | 1,610 | 1,597 | 1.574 | 1,631 |
| Riyal Saudita | SAR | 4,429 | 4.294 | 4,237 | 4,497 |
| Real Brasiliano | BRL | 4.309 | 4,444 | 3,605 | 3,973 |
| Corona Danese | DKK | 7,453 | 7,467 | 7.439 | 7,445 |
| Dinaro Kuwait | KWD | 0,357 | 0,348 | 0,343 | 0-362 |
| Baht Thailandese | THB | 38,164 | 37,052 | 38,296 | 39.121 |
| Peso Colombiano | COP | 3.486,7 | 3.721,8 | 3336,2 | 3.580,2 |
| Metical Mozambicano | MZN | 71,29 | 70,51 | 71,69 | 70.66 |
| Rublo Russo | RUB | 74,04 | 79,72 | 65.94 | 69,39 |
| Nuovo Rublo Bielorusso | BYN | 2.41 | 2,47 | 2,184 | 2,366 |
| Peso Cileno | CLP | 756,94 | 794,37 | 732,610 | 737,29 |
| Dollaro Canadese | CAD | 1,529 | 1.561 | 1.465 | 1,504 |
| Pesos Messicano | MXN | 22,705 | 22,492 | 21,329 | 23,66 |
| Lira Egiziana | EGP | 21,041 | 20.511 | 20.156 | 21,331 |
| Dinaro Iracheno | IQD | 1.397,069 | 1 354,535 | 1322,069 | 1-418,77 |
| Corona Norvegese | NOK | 9,598 | 9,948 | 9,327 | 9.840 |
In Argentina, a seguito di un lungo periodo di osservazione dei tassi di inflazione che nell'arco dell'ultimo triennio ha superato il 100% e di altri indicatori, è stato raggiunto un consenso a livello globale relativamente al verificarsi delle condizioni che
determinino la presenza di iperinflazione in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS International Financial Reporting Standards). Ne consegue che, a partire dal 1º luglio 2018 tutte le società operanti in Argentina sono tenute ad applicare il principio IAS 29 - "Financial reporting in Hyperinflationary economies" nella predisposizione delle relazioni finanziarie. Con riferimento al Gruppo, i risultati finanziari consolidati al 31 dicembre 2018 non includono gli effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile sopra citato, in particolare relativamente al conto economico, i costi e i ricavi sono stati già determinati in valuta forte (Euro) in quanto localmente sono predisposti in doppia valuta.
Rispetto al 31 dicembre 2017, l'area di consolidamento al 31 dicembre 2018 è stata modificata per l'inclusione della neocostituita Trevi Fondations Spèciales Sas, società con sede in Francia e detenuta totalmente dalla controllata Trevi Contractros RV
Le Società Collegate in cui la Controllante detiene direttamente una partecipazione non di controllo e le Joint Ventures, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Nell'allegato la sono indicate le partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La valutazione a patrimonio netto viene effettuata prendendo a riferimento l'ultimo bilancio approvato da dette società.
Le partecipazioni di minoranza e le partecipazioni in società consortili minori o non operative, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite durevoli di valore. In particolare, le società consortili a responsabilità limitata ed i consorzi, appositamente costituiti quali entità operative per iniziative o lavori acquisiti in raggruppamento temporaneo con altre imprese, che presentano bilanci senza alcun risultato economico in quanto compensano i costi direttamente sostenuti mediante corrispondenti alle imprese riunite, sono valutate secondo il metodo del costo.
La società Hercules Trevi Foundation A.B. è stata valutata con il metodo del costo, in quanto risulta essere di dimensione non rilevante. Tale società è stata costituita negli scorsi esecuzione di opere nei relativi Paesi di appartenenza. La percentuale di possesso è la seguente:
| Società | % di parti | ||
|---|---|---|---|
| Hercules Trevi Foundation A B | 49 89% | ||
Per un maggiore dettaglio relativo a tutte le partecipazioni valutate con il rinvia all'organigramma del Gruppo (allegato n. 2).
La manovra di ristrutturazione prevede tra l'altro la focalizzazione del Gruppo sul settore delle fondazioni speciali e la conseguente dismissione delle partecipazioni delle società del Gruppo opertanti nel settore Oil&Gas. In relazione a ciò, si è resa necessaria la presentazione di tali asset come "Attività discontinuate".
Coerentemente con quanto previsto dall'IFRS 5, i saldi patrività e passività afferenti al perimetro discontinuato sono stati esposti esclusivamente nel 2018, mentre a livello economico i valori sono stati classificati come risultato da attività discontinuate sia per il 2018 che per l'esercizio comparativo.
Il gruppo prevede di fornire anche in futuro vendite al settore in dismissione e per questo ha deciso di non elidere le operazioni infrasettoriali fra il settore Fondazioni ed il settore O&G, mentre operazioni intersettoriali sono in ogni caso elisi
I termini della prevista cessione sono sintetizzati di seguito.
L'Accordo Dismissione Oil&Gas ha ad oggetto il trasferimento del 100% delle partecipazioni detenute da Trevifin, Trevi S.p.A, Soilmec S.p.A. nelle società Drillmec S.p.A., e Petreven S.p.A. (e, indirettamente, delle partecipazioni di titolarità tali società nel capitale società della divisione Oil&Gas) in favore di uno o più veicoli societari interamente controllati da MEIL. Inoltre, dovranno far parte della cessione e, pertanto, essere trasferiti a Petreven S.p.A. e/o Drillmec S.p.A. alcuni beni, contratti e diritti di proprietà intellettuale relativi albusiness dell'Oil&Gas attualmente di titolarità di Trevifin, Trevi S.p.A., e/o Soilmec S.p.A. ovvero di società dalle stesse controllate, pur essendo utilizzati dalle società parte della divisione Oil&Gas.
Alla luce degli accordi in corso di definizione, in sintesi il perimetro delle attività oggetto di cessione incorpora, tra l'altro:
Inoltre, nel perimetro dell'operazione rientra altresì il 100% del capitale sociale di Drillmec Inc., il cui capitale sociale è interamente detenuto da Trevi Holding USA Tale società potrebbe essere ceduta o direttamente a MEIL da Trevi Holding USA ovvero quale società interamente controllata da Drillmec S.p.A., a seguito di cessione a quest'ultima da effettuarsi prima del closing della Dismissione Oil&Gas.
Infine, contestualmente alla cessione delle partecipazioni in Drillmec S.p.A., dovranno essere risolti alcuni contratti di leasing di titolarità di Trevifin.
Il corrispettivo pattuito per la cessione delle due società è pari complessivamente a 140 milioni di Euro (il "Prezzo Dismissione Oil&Gas"), di cui 78 milioni di Euro riferiti a Drillmec") e 62 milioni di Euro riferiti a Petreven (il "Prezzo Petreven").
Il Prezzo Dismissione Oil&Gas è stato determinato su base c.d. "debt free", ossia assumendo che Drillmec S.p.A., Petreven S.p.A. e le società della divisione Oil&Gas oggetto di cessione siano trasferite alla data del closing dell'operazione prive di passività finanziarie. Tale impostazione implica dunque che: (a) tutte le passività finanziarie attualmente esistenti in capo a Drillmec S.p.A., e alle altre società che fanno parte del settore Oil&Gas, ivi incluse le passività bancarie e quelle nei confronti di Trevifin e delle altre società del Gruppo Trevi che non rientrano nel perimetro della Dismissione Oil&Gas, vengano estinte elo confronti di Drillmec Sp.A. e Petreven S.p.A. prima o contestualmente al closing di tale operazione; e (b) qualsiasi passività finanziaria che dovesse residuare al closing dovrà essere dedotta Euro per Euro dal Prezzo Petreven, a seconda dei casi.
Il closing della Dismissione Oil&Gas è soggetto ad alcune condizioni sospensive, che includono, inter alia:
(i) la sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione;
(ii)
(iii) fare in modo che il perimetro della Dismissione Oil&Gas corrisponda a quanto concordato, nonché le operazioni necessarie a consentire, alla data di esecuzione della Dismissione Oil&Gas, l'integrale esdebitazione di Drillmec S.p.A., di Petreven S.p.A. e delle altre società rientranti nel perimetro della Dismissione Oil&Gas;
(iv) negativi per le attività delle società parte della divisione Oil&Gas o per la loro situazione finanziaria.
È inoltre previsto un diritto di recesso in favore del gruppo MEIL qualora, prima della data di esecuzione della Dismissione Oil&Gas, i venditori non pongano in essere le operazioni preliminari o siano presenti vincoli sui beni
rientranti nel perimetro della Dismissione Oil&Gas nonché, più in generale, nel caso in cui i venditori si rendano inadempimenti rispetto alle attività necessarie ai fini dell'esecuzione della Dismissione Oil&Gas.
Il Prezzo Dismissione Oil&Gas, dedotto: (a) un importo pari al 10% de prezzo da depositarsi in un conto vincolato per un periodo di 12 mesi a garanzia delle obbligazioni di pagamento dell'indennizzo poste a carico dei venditori; e (o) gli eventuali aggiustamenti prezzo (di cui si dirà in dettaglio in seguito), verrà corrisposto dall'acquirente alla relativa data di closing. In conformità con quanto previsto nell'offerta vincolante del dicembre 2018, una parte del Prezzo Dismissione Oil&Gas pari a Euro 14 milioni è già stato depositato dal gruppo MEIL, a titolo di caparra confirmatoria ex art. 1385 c.c., su un conto vincolato e sarà liberato a favore dell'operazione di Dismissione di Dismissione Oil&Gas.
Il Sale and Purchase Agreement relativo alla Dismissione Oil&Gas prevede inoltre che il Prezzo Dismissione Oil&Gas sia ridotto, Euro per Euro, per un ammontare pari a: (a) qualsiasi indebitamento finanziario che le società della divisione Oil&Gas dovessero avere al closing; (b) qualsiasi pagamento che dovesse essere effettuato dalle società della divisione Oil&Gas a favore dei venditori e/o delle società da queste controllate nel periodo compreso tra la data di accettazione dell'offerta vincolante di MEIL (i.e., 5 dicembre 2018) e la data di esecuzione della Dismissione Oil&Gas (c.d., leakage); (c) qualsiasi variazione intervenuta sul working capital della divisione Oil&Gas rispetto al valore registrato al 30 settembre 2018 ed utilizzato come valore di riferimento, sino a un importo massimo pari al 10% del Prezzo Dismissione Oil&Gas; (d) il valore dei beni oggetto del perimetro della Dismissione Oil&Gas che non dovessero essere trasferiti al gruppo MEL; e (e) ulteriori eventuali variazioni di ulteriori voci tenute in considerazione dalle parti ai fini della determinazione del Prezzo Dismissione Oil&Gas.
Come detto, entro la data del closing della Dismissione Oil&Gas, Trevifin (in qualità di accollante) si accollerà l'intero indebitamento di Drillmec S.p.A. e di Drillmec Inc. (di seguito, il "Debito Accollato Drillmec"), da un lato, nonché di Petreven S.p.A. (di seguito, il "Debito Accollato Petreven" e, congiuntamente con il Debito Accollato Drillmec, il "Debito Accollato Oil&Gas"), dall'altro lato. L'accollo sarà effettuato con adesione delle relative Banche Finanziativi e con conseguente piena liberazione delle società cedute rispetto di accollo; pertanto, a seguito dell'accollo, Trevifin sarà l'unica debitrice rispetto al Debito Accollato Oil&Gas.
Inoltre, nell'Accordo Dismissione Oil&Gas, Trevifin si è impegnata a rinunciare a qualsiasi credito finanziario che dovesse vantare al closing della Dismissione Oil&Gas nei confronti di Drillmec S.p.A., di Petreven S.p.A. e delle società rientranti nel perimetro della dismissione, ivi incluso il credito da regresso connesso alle citate operazioni di accollo.
Come detto, il trattamento in capo a Trevifin del Debito Accollato Oil&Gas è regolato dall'Accordo di Ristrutturazione, il quale prevede che i proventi netti derivanti dall'incasso del Prezzo Dismissione Oil&Gas, dovranno essere utilizzati al fine di rimborsare il Debito Accollato Oil&Gas. Il Debito Accollato Oil&Gas non completamente i proventi della Dismissione sarà ristrutturato ai termini e all'indebitamento bancario in capo alla Società così come previsto dall'Accordo di Ristrutturazione e dettagliatamente descritto al precedente paragrafo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valuazioni sulla contimità aziendale".
Di seguito i principali valori patrimoniali del gruppo in dismissione, classificati all'interno delle attività e passività destinate alla vendita:
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2018 | 31/12/2017 |
|---|---|---|
| Ricavi | 179.659 | 202.608 |
| Risultato operativo (EBIT) | (14.639) | (203.508) |
| Risultato netto del periodo | (20.795) | (256.694) |
| Dati patrimoniali | ||
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2018 | |
| Attività non correnti (*) | 119.111 | |
| Attività correnti | 227.665 | |
| Passività non correnti | 13.570 | |
| Passività correnti | 123.452 |
(*) dato al lordo della minusvalenza generatasi dalla dismissione del settore Oil&Gas ai sensi del principio contabile IFRS 5.
I dati patrimoniali dell'esercizio 2017 non sono riportati ai sensi dell'IFRS 5 par. 40.
I più significativi principi contabili e criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 sono i seguenti:
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate e valutate con il metodo del "costo" così come stabilito dallo IAS 16. Con l'utilizzo di tale criterio le immobilizzazioni materiali sono rilevate in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e, successivamente, rettificato per tenere in considerazione gli ammortamenti, le eventuali perdite durevoli di valore ed i relativi ripristini di valore.
Gli ammortamenti sono calcolati ed imputati a Conto Economico con il metodo dell'ammortamento a quote costanti durante la vita utile stimata del cespite sul valore ammortizzabile pari al costo di iscrizione dell'attività, detratto il suo valore residuo.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico.
La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.
Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.
| Descrizione | Anni | 0/0 |
|---|---|---|
| Terreni | Vita utile illimitata | |
| Fabbricati Industriali | 33 | 3% |
| Costruzioni Leggere | 10 | 10% |
| Attrezzature Generiche e Accessori | 20 | 5% |
| Attrezzatura di perforazione | 13 | 7,5% |
| Attrezzatura varia e minuta | ನ | 20% |
| Automezzi | 5-4 | 18,75%-25% |
| Autoveicoli da trasporto | 10 | 10% |
| Escavatori e Pale | 10 | 10% |
| Mobili e arredi per ufficio | 8,3 | 12% |
| Macchine elettromeccaniche per ufficio | 5 | 20% |
| Natanti | 20 | 5% |
Nota: per il fabbricato di Gariga di Podenzano (PC) sede di Drillmec S.p.A. la vita utile è stimata in 20 anni.
I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni esercizio per tener conto di eventuali variazioni significative e sono adeguati in modo prospettico ove necessario.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. Un bene viene eliminato dal momento della vendita o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo uso o dalla sua dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra il ricavato netto della vendita e il valore contabile) sono inclusi nel conto economico al momento dell'eliminazione.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. Quelli aventi carattere incrementativo, in quanto prolungano la vita utile delle immobilizzazioni tecniche, sono capitalizzati.
I contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo. Tale impostazione implica che:
· Il costo dei beni locati sia iscritto fra le immobilizzazioni e sia ammortizzato a quote costanti sulla base della vita utile stimata; in contropartita viene iscritto un debito finanziario nei confronti del locatore per un importo pari al valore del bene locato;
· I canoni del contratto di leasing siano contabilizzati in modo da separare l'elemento finanziario dalla quota capitale, da considerare quale rimborso del debito iscritto nei confronti del locatore, in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati a conto economico
I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.
I contratti di leasing nei quali il locatore terzo conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativo ed i relativi canoni sono imputati al conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Locatore tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi.
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisition method). Secondo tale metodo il costo di una acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione (calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale enessi in cambio dell'impresa acquisita e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita). Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:
L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.
Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.
Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).
Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli Altri Utili o Perdite complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.
Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle
nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.
Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1º gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell'IFRS 3.
L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione così come definito al precedente paragrafo. L'avviamento, non è ammortizzato, ma sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore con periodicità almeno annuale o, più frequentemente, quando vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore ("impairment test"). Al fine della verifica per riduzione di valore l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre altre altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
Al momento della cessione di una parte o dell'intera azienda precedentemente acquisita e ra emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell'avviamento.
Le attività immateriali acquistate separatamente o prodotte internamente nel caso dei costi di sviluppo sono iscritte nell'attivo, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione.
Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti sulla base della loro vita utile stimata come segue:
I costi di ricerca sono imputati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo aventi i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale (la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo tale che sia disponibile all'utilizzo o alla vendità di completare, utilizzare o vendere l'attività, la disponibilità delle risorse necessarie al completamento, la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile durante lo sviluppo e le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri) sono ammortizzati sulla base della loro prevista utilità futura a decorrere dal momento in cui i prodotti risultano disponibili per l'utilizzazione economica. La vita utile viene riesaminata e modificata al mutare dell'utilità futura.
Sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continui a essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno e comunque ogni qual volta dovessero manifestarsi di impairmant così come definiti dallo IAS 36, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali (inclusi i costi di sviluppo capitalizzati) al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. La recuperabilità del valore contabile di una attività materiale (terreni e macchinati, attrezzature industriali e commerciali, altri beni e immobilizzazioni in corso) viene verificata ogniqualvolta sussistano elementi che portino a ritenere la possibilità che si sia verificata una perdita di valore di tali attività.
Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. La perdita di valore viene allocata alle attività non correnti in proporzione pro-rata alle altre attività non correnti fino ad azzerare il valore contabile o fino al valore di mercato del singolo bene documentato da specifica perizia attestante tale valore di mercato.
Il valore recuperabile è testato a livello dell'unità generatrice di flussi di cassa.
Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di unità generatrice di flussi di cassa il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.
Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.
Le attività e passività finanziarie sono trattate secondo lo IFRS 9, di prima applicazione dal 1 gennaio 2018:
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie, che rappresentano strumenti di debito, sono classificate nelle seguenti tre categorie:
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cosiddetto business model hold to collect). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del interesse interno effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosiddetto business model hold to collect and sell), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOC). In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL). Le attività finanziarie cedute sono eliminate quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento scadono, ovvero sono trasferti a terzi. Svalutazioni di attività finanziarie La valutazione della recuperabilità finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "Expected Credit Loss model". Per maggiori dettagli sull'introduzione del nuovo principio e dei relativi effetti si rimanda a quanto riportato nello specifico paragrafo "IFRS 9 - Impairment". Debiti finanziari e prestiti obbligazionari I debiti finanziari e i prestiti bbligazionari sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al valore equo del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione dello strumento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati utilizzando il metodo del costo ammortizzato; tale metodo prevede che l'ammortamento venga determinato utilizzando il tasso di interesse effettivo, rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. Gli oneri accessori per le operazioni di finanziamento sono classificati nel passivo di stato patrimoniale a riduzione del finanziamento concesso e il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di tali oneri e di ogni eventuale sconto o previsti al momento della regolazione. Gli effetti economici della valutazione secondo il metodo del costo ammortizzato sono imputati alla voce "(Oneri)/Proventi finanziari".
Il fair value delle attività finanziarie è determinato sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l'utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell'emittente. Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.
A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di valore e l'eventuale svalutazione è contabilizzata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione.
Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente al patrimonio netto alla voce Azioni proprie. Nessun utile o perdita viene rilevato nel conto economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.
Il corrispettivo pagato o ricevato, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.
I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati cosi come il diritto a ricevere dividendi. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste vengono soddisfatte con azioni proprie.
I crediti e le altre attività finanziarie a lungo termine sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.
Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.
Si segnala le novità introdotte dallo IFRS 9, discusso più dettagliatamente nell'apposito paragrafo sotto l'illustrazione dei principi contabili di prima applicazione.
Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate, collegate e joint venture, per cui si rimanda all'area di consolidamento, sono classificate al momento dell'acquisto all'interno della voce "Partecipazioni" e valutate al costo qualora la determinazione del Fair Value non risulti attendibile; in tal caso viene rettificato per perdite durevoli di valore secondo quanto disposto dallo IFRS9.
I contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i contributi saranno ricevuti, così come stabilito dallo IAS 20 ("Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica").
Il contributo è accreditato a conto economico in base alla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da nettare le quote di ammortamento rilevate.
Un contributo riscuotibile come compensazione di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare un immediato aiuto finanziario all'entità senza che vi siano costi futuri a esso correlati è rilevato come provento nell'esercizio nel quale diventa esigibile.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il valore netto di presumibile realizzo; l'eventuale svalutazione contabilizzata in seguito alla perdita di valore viene ripristinata se negli esercizi successivi non sussistono più i presupposti che avevano portato ad operare la svalutazione stessa.
costo viene determinato secondo la configurazione del costo medio ponderato per le materie prime, sussidiarie, di
consumo ed i semilavorati ed in base al costo specifico per le altre voci di magazzino.
Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.
I crediti sono iscritti al costo ammortizzato, o se inferiore, al loro presumibile valore di realizzo. Se espressi in valuta i crediti sono valutati al cambio di fine periodo. I crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.
Inoltre in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.
Il Gruppo effettua cessioni dei propri crediti commerciali e tributari attraverso operazioni di factoring.
Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedono una franchigia da parte del cedente o implicano il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento derivanti dai crediti ceduti.
Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IFRS9 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.
Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IFRS9 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio consolidato ed iscritta all'interno della voce Debiti verso altri finanziatori. Tutti i crediti attraverso operazioni di factoring che rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IFRS9, dove cioè vengono sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici, vengono eliminati dalla situazione patrimoniale e finanziaria.
Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie ha subito una perdita di valore. Un'attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie è da ritenere soggetta a perdita di valore se vi sia una obiettiva evidenza di perdita di valore come esito di uno o più eventi che sono intervenuti dopo la rilevazione iniziale (quando interviene "un evento di perdita") e questo evento di perdita ha un impatto, che possa essere attendibilmente stimato, sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.
Il Gruppo Trevi ha adottato le nuove disposizioni definite dal principio contabile IFRS 9 con specifico riferimento alla classificazione e misurazione delle attività finanziarie, nonché del riconoscimento delle perdite sui crediti in bilancio.
Il principio "IFRS 9 – Financial Instruments", emesso, nella sua versione definitiva, il 24 luglio 2014, sostituisce lo "IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement".
Ai fini della classificazione e valutazione delle attività finanziarie (tra cui anche gli strumenti di debito presenti all'interno del bilancio del Gruppo rientranti nell'ambito di applicazione del principio IFRS 9), queste sono classificate, sulla base del business model (i.e. il modo in cui il Gruppo gestisce le attività finanziarie al fine di generare i flussi di cassa) e delle caratteristiche contratuali dei flussi di cassa (i.e. SPPI test, "Solely payment of principal and interest"), in una delle seguenti categorie:
costo ammortizzato, per le attività finanziarie detenute con l'obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali che superano l'SPPI test in quanto i flussi di cassa rappresentano esclusivamente pagamenti di capitale e interesse. Tale categoria include i crediti commerciali, altri crediti di natura operativa inclusi nelle altre attività correnti e non correnti e crediti di natura finanziaria inclusi nelle altre attività finanziarie correnti e non correnti;
Sulla base dei sopra richiamati nuovi criteri introdotti dall'IFRS 9 (i.e. SPPI test e business model) sono state verificate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari presenti in bilancio.
La valutazione del modello di business è stata effettuata alla data di prima applicazione, il 1 ° gennaio 2018, nonché applicata alle attività finanziarie presenti in bilancio antecedente al 1 ° gennaio 2018.
L'analisi, svolta sulla base dei fatti e delle circostanze note al momento della rilevazione iniziale delle attività, ha condotto a confermare che tutti i flussi finanziari contrattuali su strumenti di debito sono costituti esclusivamente da capitale e interessi.
I requisiti di classificazione e misurazione dell'IFRS 9 non hanno avuto un impatto significativo e non sono intervenute variazioni nella classificazione delle attività finanziarie detenute.
Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di valore di un'attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita.
Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione dello strumento al di sotto del suo costo. Il termine "significativo" è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine 'prolungato' rispetto al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore di quella attività finanziaria rilevata precedentemente nel conto economico - è stornata dal conto economico complessivo e rilevata nel conto economico.
Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nel conto economico complessivo.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.
Le disponibilità liquide sono rappresentate da cassa, depositi a vista presso le banche di relazione e investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 3 mesi) comunque facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore rilevati al fair value.
Ai fini della redazione del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.
La posta è rappresentata dal capitale della Capogruppo sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riacquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo sostenuto per l'acquisto ed il valore nominale.
La posta accoglie l'eccedenza del prezzo di emissione delle azioni rispetto al loro valore nominale; in tale riserva vanno ricomprese anche le differenze che emergono a seguito delle obbligazioni in azioni.
Altre riserve
Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo e dalle rettifiche eseguite in sede di transizione ai principi IAS/IFRS.
La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite) e i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All'interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell'esercizio.
Le passività finanziarie che ricadono nel capplicazione dello IFRS9 sono classificate tra le passività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione a essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
Sono inizialmente rilevati al costo che, alla data di accensione, risulta pari al fair value del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione. Successivamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Il Gruppo Trevi ha adottato una policy di Gruppo approvata dal C.d.A. del 1 febbraio 2008. Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto e sottoscritto e, successivamente, sono nuovamente valutati al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.
Il fair value degli strumenti finanziari scambiati in un mercato attivo è determinato, a ogni data di bilancio, con riferimento alle quotazioni di mercato o alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione.
Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere:
L'analisi del fair value degli strumenti finanziari e ulteriori dettagli sulla loro valutazione sono riportati nel paragrafo "Informazioni integrative su strumenti finanziari" incluso nel presente documento.
In base allo IFRS9 la rilevazione delle variazioni di fair value varia a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).
Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico.
In caso di applicazione del Fair Value Hedge sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest'ultimo.
n caso di applicazione del Cash Flow Hedge viene sospesa a conto economico complessivo la porzione di variazione del far value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a conto economico complessivo sono rilasciate a conto conomico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l'attività o la passività coperta influenza il conto economico. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzate alla data di negoziazione.
I debiti sono iscritti al costo ammortizzato; tale valore approssima il. Se espressi al cambio di fine periodo.
I benefici a dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l'attività lavorativa.
La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici determinati nell'esistenza e nell'ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell'attualizzazione dell'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L'ammontare dell'obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali relative a programmi a benefici derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono contabilizzate nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui si verificano. Per i piani a contribuzione definita la Società versa contributi a fondi pensionistici sia pubblici che privati su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. I contributi sono riconosciuti come costo del lavoro.
A partire dal 1 gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche integrative da lui prescelte oppure mantenuti in azienda.
Si precisa che ai fini del calcolo attuariale, con riferimento sia all'esercizio 2016 sia all'esercizio 2017, è stato utilizzato un tasso di sconto determinato con riferimento ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2016
L'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), con documento approvato dal Comitato esecutivo in data 26 settembre 2007, recante appendice alla Guida Operativa n. 1 del 2005 in tema di transizione ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) ha fornito ulteriori indicazioni - rispetto a quelle già contento - in tema di determinazione ed esposizione in bilancio del trattamento di fine rapporto dei lavoratori delle società italiane del gruppo, alla luce delle nuove regole dettate in materia dalla legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria 2007) e del relativo decreto attuativo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 70 del 3 aprile 2007.
Il documento OIC non modifica il precedente orientamento espresso riguardo al TFR maturato sino al 31 dicembre 2006 che resta nella disponibilità delle imprese e che mantiene la "defined benefit plan"; tuttavia nel nuovo documento si asserisce che in aderenza alle regole dettate dallo stesso IAS 19 in materia di trattamento contabile delle modifiche che comportano "settlement" dei "post-employment plan", anche il TFR maturato subisce una rilevante variazione di calcolo per effetto del venir meno delle ipotesi attuariali precedentemente previste legate agli incrementi salariali. In altri termini, il debito che resta in capo all'impresa a fronte del TFR pregresso non sarà più suscettibile di variazioni in funzione di successivi eventi.
Il Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica. Il versamento dei contributi esaurisce l'obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti.
I principali dirigenti e alcuni managers della Società possono ricevere parte della remunerazione sotto forma di pegamenti basati su azioni. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 gli stessi sono da considerarsi piani regolati con strumenti rappresentativi di capitale (cosiddetti "equity settled"). La maturazione del diritto al pagamento è correlata ad un periodo di vesting durante il quale i managers devono svolgere la loro attività come dipendenti. Pertanto, nel corso del periodo di vesting, il valore corrente dei pagamenti basati su azioni alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo con contropartita un'apposita riserva del patrimonio del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. In particolare, il costo, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio netto.
I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l'impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da eventi passati e per i quali alla data di chiusura del bilancio può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivanto dell'obbligazione. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati ad ogni data di rendicontazione infrannuale e retificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.
Le attività potenziali non sono rilevate in bilancio; le passività possibili ma non probabili non sono rilevate in bilancio è fornita, tuttavia, informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative a elementi rilevati al di fuori del conto economico sono rilevate anch'esse al di fuori del conto economico e, quindi, nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell'elemento cui si riferiscono.
Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività e il relativo valore in bilancio ("liability method"). Le imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzato o estinte.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a conto economico complessivo che sono contabilizzate direttamente a conto economico complessivo.
Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo.
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventati probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive
Evidenziano gli impegni assunti, le garanzie prestate nonché i beni ricevuti e dati in deposito a vario titolo nei confronti di terzi non compresi nel perimetro di consolidamento... Sono esposte al valore nominale. Le garanzie finanziarie sono rilevate al loro fair value fra le passività; le altre garanzie sono rilevate fra i fondi rischi quando rientrano nei criteri per l'iscrizione
a rilevazione dei ricavi da contrati con la clientela viene effettuata applicando un modello che prevede cinque step: (i)
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->
identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation previste dal contratto; (iii) determinazione del corrispettivo della transazione; (iv) allocazione della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della singola performance obligation. I ricavi riferiti ai lavori su commessa sono determinati in base alla percentuale di completamento, così come in precedenza illustrato nel paragrafo relativo ai Lavori in Corso su Ordinazione.
I costi sono imputati secondo il principio della competenza temporale.
I lavori su commessa sono definiti come contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. I costi di commessa sono rilevati nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti. I ricavi di commessa sono rilevati in relazione allo stato di avanzamento dell'attività di commessa alla data di riferimento del bilancio quando il risultato della commessa può essere stimato con attendibilità.
Quando il risultato di una commessa non può essere stimato con attendibilità, i ricavi sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che è probabile saranno recuperati.
Quando è probabile che i costi totali di commessa eccedano i ricavi totali di commessa, la perdita totale attesa viene rilevata immediatamente come costo.
I ricavi di commessa sono rilevati in base agli IFRS15, si segnala in particolare per i casi di misurazione dei ricavi in base alla misurazione del tempo "over-time":
per le commesse del "Settore Oil&Gas" e per le commesse di maggior durata del "Settore Fondazioni – (Core Business)", la misurazione avviene conil metodo del costo sostenuto (cost-to-cost) che prevede la proporzione tra i costi di commessa sostenuti per lavori svolti fino alla data di riferimento e i costi totali stimati di commessa;
per le commesse del "Settore Fondazioni - (Core Business)", di durata inferiore, la percentuale di completamento viene determinata applicando il criterio delle "misurazioni fisiche" in quanto approssima il cost to cost. L'esposizione dei lavori su commessa nello stato patrimoniale è la seguente:
L'ammontare dovuto dai committenti viene iscritto come valore dell'attivo, nella voce crediti commerciali e altre attività a breve termine, quando i costi sostenuti più i margini rilevati (meno le perdite rilevate) eccedono gli acconti ricevuti:
l'ammontare del valore dei lavori in corso su ordinazione viene iscritto al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e tale saldo netto trova rappresentazione tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avanzamento delle singole commesse risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.
L'ammontare dovuto ai committenti viene iscritto come valore nel passivo, nella voce debiti commerciali e altre passività a breve termine, quando gli acconti ricevuti eccedono i costi sostenuti più i margini rilevati (meno le perdite rilevate).
Si segnala le novità introdotte dallo IFRS 15, discusso più dettagliatamente nell'apposito paragrafo sotto l'illustrazione dei principi contabili di prima applicazione.
Si segnala le novità introdotte dallo IFRS 15, discusso più dettagliatamente nell'apposito paragrafo sotto l'illustrazione dei principi contabili di prima applicazione.
I ricavi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della competenza tenendo conto del tasso effettivo applicabile.
Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incasi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel conto economico.
Sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
La distribuzione di dividendi agli Azionisti viene registrata come passività nel bilancio nel periodo in cui la distribuzione degli stessi viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.
L'utile base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo, attribuibile alle azioni ordinarie, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione, escludendo le azioni proprie.
L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
Un'attività operativa cessata è un componente del Gruppo le cui flussi finanziari sono chiaramente distinguibili dal resto del Gruppo che:
rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività;
fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività; o
è una entità controllata acquisita esclusivamente con l'intenzione di rivenderla.
Un'attività operativa viene classificata come cessata al momento della vendita oppure quando soddisfa le condizioni per la classificazione nella categoria 'posseduta per la vendita, se antecedente.
Quando un'attività operativa viene classificata come cessata, il conto economico complessivo viene rideterminato come se l'attività operativa fosse cessata a partire dall'inizio dell'esercizio comparativo.
I crediti e debiti espressi in valute non appartenenti all'area Euro sono originariamente convertiti in Euro ai cambi storici alla data delle relative operazioni.
Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte a conto economico al momento del realizzo.
Le attività e le passività in valuta, ad eccezione delle immobilizzazioni materiali e partecipazioni, sono adeguate al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili o perdite su cambi sono imputati a Conto Economico. I contratti di compravendita a termine di valuta sono posti in essere per la copertura del rischio di fluttuazione dei corsi delle divise. Per quanto riguarda la contabilità delle filiali estere della controllata Trevi S.p.A. si rende noto che questa viene tenuta nell'ambiente economico primario in cui esse operano (valuta funzionale). Alla chiusura dell'esercizio, si procede alla conversione dei saldi in valuta, in base al cambio puntuale al 31 di dicembre, pubblicato sul sito dell'Ufficio Italiano Cambi e le eventuali differenze di cambio sono riflesse a conto economico.
La predisposizione dei bilanci consolidati richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap nº 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento della redazione del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.
L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale - finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo:
ne e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel
periodo in cui la variazione è avvenuta.
Nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora obbligatoriamente in vigore.
Ai fini della redazione del Bilancio consolidato, il Gruppo Trevi ha adottato le nuove disposizioni definite dal principio contabile IFRS 9 con specifico riferimento alla classificazione delle attività finanziarie, nonché del riconoscimento delle perdite sui crediti in bilancio.
Il principio "IFRS 9 – Financial Instruments", emesso, nella sua versione definitiva, il 24 luglio 2014, sostituisce lo "IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement".
Ai fini della classificazione e valutazione delle attività finanziarie (tra cui anche gli strumenti di debito presenti all'interno del bilancio del Gruppo rientranti nell'ambito di applicazione del principio IFRS 9), queste sono classificate, sulla base del business model (i.e. il modo in cui il Gruppo gestisce le attività finanziarie al fine di generare i flussi di cassa) e delle caratteristiche contratuali dei flussi di cassa (i.e. SPPI test, "Solely payment of principal and interess"), in una delle seguenti categorie:
Sulla base dei sopra richiamati nuovi criteri introdotti dall'IFRS 9 (i.e. SPPI test e business model) sono state verificate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari presenti in bilancio.
La valutazione del modello di business è stata effettuata alla data di prima applicazione, il 1 ° gennaio 2018, nonché applicata alle attività finanziarie presenti in bilancio antecedente al 1 ° gennaio 2018.
L'analisi, svolta sulla base dei fatti e delle circostanze note al momento della rilevazione iniziale delle attività, ha condotto a confermare che tutti i flussi finanziari contrattuali su strumenti di debito sono costituti esclusivamente da capitale e interessi.
I requisiti di classificazione e misurazione dell'IFRS 9 non hanno avuto un impatto significativo e non sono intervenute variazioni nella classificazione delle attività finanziarie detenute.
In conformità all'IFRS 9 è stato adottato, a partire dal 1º gennaio 2018, un nuovo modello di impairment per tutte le attività finanziarie non valutate al fair value con contropartita Conto e per le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione del principio.
L'adozione dell'IFRS 9 ha sostanzialmente modificato la contabilizzazione delle perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie sostituendo l'approccio delle perdite sostenute dallo IAS 39 con un approccio di perdito attesa (Expected Credit Loss - ECL).
L'Expected Credit Loss si basa sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che il Gruppo si aspetta di ricevere. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali.
Nello specifico, il modello prevede:
· la valutazione delle perdite attese sulla base delle ragionevoli informazioni, disponibili senza costi eccessivi, ivi incluse informazioni storiche, correnti e prospettiche.
Per i crediti commerciali, ad eccezione di quelli con componente significativa, è applicato il cosiddetto Simplified Approach previsto dal IFRS 9, determinando le perdite attese su un orizzonte corrispondente all'intera vita del credito ed effettuando una valutazione specifica delle singole controparti debitrici, tenendo conto anche dello specifico contesto normativo e regolatorio di riferimento, mediante informazioni quantitative market-based e qualitative interne. La valutazione specifica deriva, principalmente, dall'utilizzo di parametri specifici per la singola controparte, che sono: la previsione teorica di default della controparte (la cd "Probability of Default", "PD") e la capacità di recupero dell'attività nel caso in cui detto default si verifichi (la c.d. "Loss Given Default", "LGD").
In considerazione dello specifico mercato di riferimento e regolatorio di settore, nonché delle aspettative di recupero, ai fini della determinazione delle perdite attese, è stata applicata una definizione di default pari a 360 giorni di scaduto, in quanto effettiva indicazione di incremento significativo del rischio di credito. Pertanto, le attività finanziarie scadute da oltre 360 giorni, generalmente, sono considerate come in default.
Per tutte le altre attività finanziarie diverse dai crediti commerciali, contract assets e lease receivables è applicato l'approccio generale basato sul monitoraggio dell'andamento del rischio a partire dall'origination. Il calcolo dell'expected credit loss, quindi, considera un orizzonte temporale di 12 mesi nel caso in cui alla data di chiusura contabile non si sia manifestato alcun incremento significativo di credito, ovvero un miglioramento della qualità del credito; in caso contrario, l'orizzonte temporale di riferimento per il calcolo sarà l'intera vita dell'attività, secondo un approccio lifetime.
Il principio è stato adottato a partite dal 1º gennaio 2018 (con esclusione delle disposizioni relative all'hedge accounting per le quali è possibile un'applicazione successiva). Il Gruppo si è dunque avvalso della possibilità prevista dall'IFRS 9 (art. 7.2.21) di non applicare le nuove disposizioni in tema di hedge accounting, ma di continuare ad adottare le disposizioni previste dallo IAS 39.
In sede di prima applicazione, in considerazione della complessità di rideterminare i valori comparativi senza riflettere elementi noti successivamente, gli effetti dell'adozione del nuovo principio contabile in materia di impairment sono stati rilevati nel patrimonio netto al 1º gennaio 2018.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra le svalutazioni effettuate anticipatamente secondo quanto previsto dallo IAS 39 e gli accantonamenti sui saldi di apertura (i.e. 1º gennaio 2018) determinati in accordo all'IFRS 9 per le voci contabili impattate dalle nuove disposizioni:
| Saldo contabile al 31 dicembre 2017 |
Accantonamenti per impairment secondo lo IAS 39 al 31 dicembre 2017 |
Adeguamento per cambio principio contabile |
Perdite attese su crediti secondo l' TERS 9 al 1 gennaio 2018 |
|
|---|---|---|---|---|
| Migliaia di euro | ||||
| Crediti commerciali | 376.616 | 109.162 | 6.688 | 115.850 |
| Attività da contratto | 38.017 | 1.100 | ਰੇਉਰੇ | 2.069 |
| Anticipi a fornitori | 1.940 | 378 | 15 | 393 |
| Fatture da emettere | 65.524 | 24.871 | 184 | 25.055 |
| Garanzie finanziarie | - | |||
| Altre attività finanziarie | 472.322 | 88 | 88 | |
| Totale | 954.419 | 135.511 | 7.944 | 143.455 |
IFRS 15 - L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 e modificato nell'Aprile 2016 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede che la ricavi da contratti con la clientela viene effettuata applicando un modello che prevede cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation previste dal contratto; (iii) determinazione del corrispettivo della transazione; (iv) allocazione della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della soddisfazione della singola performance obligation.
Il Gruppo ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della applicazione retrospettica modificata, permesso dal IFRS 15.C3 lettera b. Usando tale metodo di transizione il Gruppo ha ceno di rilevare l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del presente principio come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, a seconda del caso, di altra componente del patrimonio netto) dell'esercizio che include la data dell'applicazione iniziale. In base a questo metodo transitorio, inoltre, il gruppo ha scelto di applicare il presente Principio retroattivamente solo ai contratti che non sono completati alla data dell'applicazione iniziale.
Dall'analisi derivante dalla nuova applicazione sul bilancio del Gruppo gli impatti non sono significativi e non hanno comportato rettifiche sul patrimonio netto al 1 gennaio 2018.
L'IFRS 15 ha inoltre introdotto di nettare posizioni creditorie con posizioni debitorie per lavori in corso e relativi acconti, se non riferite alla stessa commessa. Come effetto di tale cambiamento, nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2018 non sono state effettuate compensazioni generali fra lavori in corso e relativi acconti e sono stati introdotte due nuove voci di stato patrimoniale per l'esposizione separata delle attività per lavori in corso e relativi acconti, fino al 31 dicembre 2017 tutte comprese nella voce dei Crediti commerciali.Il Gruppo ha quantificato gli effetti della prima applicazione del suddetto modello su ciascuno dei revenue stream identificati a livello di Gruppo, accomunati dai medesimi fattori economici tra cui natura, timing e rischi di esecuzione oltre che da condizioni contrattuali (Terms & Conditions) omogenee per categoria di ricavo (IFRS 15 par. 114):
| DOCUMENTI LASB E IFRS IC | Data di entrata in vigore EU |
Data di approvazione | Data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale |
|---|---|---|---|
| Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle (issued on 2 December 2017) |
gennato 2019 | 14 marzo 2019 | 15 marzo 2019 |
| Amendments to TAS 19 Plan Amendment, Curtailment or Settlement (issued on 7 February 2018) |
gennaio 2019 | 13 marzo 2019 | 14 marzo 2019 |
| Amendments to LAS 28 Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (issued on 12 October 2017) |
gennaio 2019 | 8 febbraio 2019 | 11 febbraio 2019 |
| IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments (issued on 7 June 2017) |
gennaio 2019 | 23 ottobre 2018 | 24 ottobre 2018 |
| Amendments to IFRS 9. Prepayment Features with Negative Compensation (issued on 12 October 2017) |
gennaio 2019 | 22 marzo 2018 | 26 marzo 2018 |
IFRS 16 - L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituirà lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la presentazione e l'informativa dei leasing (contratti che danno il diritto all'utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17, mentre nulla cambia per la contabilizzazione da parte dei locatori. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari - contratti di leasing relativi ad attività di «scarso valore» (ad esempio i personal computer, fotocopiatrici, etc.) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività.
L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1º gennaio 2019; è consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Un locatario può scegliere di principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico modificato. Il principio diventa quindi applicabile per il Gruppo dal 1 gennaio 2019.
Nel corso dell'esercizio 2018 la Società ed il Gruppo hanno svolto il progetto di assessment preliminare dei potenziali
impatti derivanti dall'applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1º gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diverse fasi, tra cui la mappatura completa dei contratti potenzialmente idonei a contenere un lease e l'analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell'IFRS 16.
Dalle preliminari risultanze di tale assesment il Gruppo si attende un circa 23 milioni di Euro (mediante la rilevazione di un una passività finanziaria e un diritto d'uso per tale importo). Il Gruppo ha scelto di applicare il principio retrospettivamente, iscrivendo l'effetto cumulato derivante del principio nel patrimonio netto al 1º gennaio 2019 (metodo retrospettico modificato). In particolare, contabilizzerà, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:
→ una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto il tasso di finarziamento marginale (l'incremental borrowing rate) applicabile alla data di transizione;
→ un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.
Nell'adottare l'IFRS 16, il Gruppo ha deciso di avvalersi dell'esenzione concessa dal principio in relazione agli shortterm lease (contratti con durata inferiore a 12 mesì) per tutte le classi di attività. Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico sulla base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
Il Gruppo intende anche avvalersi dell'esenzione concessa dal principio per quanto concerne i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset, ossia contratti di lease per i quali il valore unitario dei beni sottostanti non è superiore a 5 migliaia di euro quando nuovi.
Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui il Gruppo è esposto, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.
Le attività finanziarie del Gruppo sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, derivanti direttamente dall'attività operativa.
Le passività finanziarie comprendono invece finanziamenti bancari, prestiti obbligazionari e leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l'attività operativa.
I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di interesse, dal rischio di tasso di cambio, dal rischio di liquidità e da quello di credito.
Il Gruppo Trevi svolge un'attività sistematica di monitoraggio dei rischi finanziari sopra illustrati, intervenendo, se necessario, anche mediante l'utilizzo di strumenti derivati al fine di ridure tali rischi al minimo. Gli strumenti finanziari derivati vengono effettuati per la gestione del rischio di cambio sugli strumenti denominati in valute diverse dall'Euro e per la gestione del rischio di interesse sui finanziamenti a tasso variabile.
La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile avviene a livello consolidato.
La gestione dei rischi di tasso di cambio, liquidità e tasso di interesse è svolta principalmente dalla Capogruppo e dalle sub-holding di divisione; la gestione del rischio di credito è demandata alle singole società operative del Gruppo.
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall'altra, le caratteristiche di scadenza e di rinnovabilità del debito o di liquidità degli impieghi finanziari. I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalle funzioni centrali del Gruppo nell'ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie e/o un adeguato investimento della liquidità.
Il Gruppo a continuo monitoraggio della situazione della liquidità predispone i cash flow rotativi periodici e previsonali predisposti da parte di tutte le Società del Gruppo, i quali, poi, vengono consolidati ed analizzati dalla Capogruppo.
| Divisione | Società | Paese | Vincolo | Eur mln 31.12.18 |
|---|---|---|---|---|
| Trevi | Treviicos | Usa | CRA - Bonding Company | 10.0 |
| Trevi | Trevi Foundations Nigeria Ltd | Nigeria | Restrizioni Valutarie | 11.4 |
| Trevi | Foundation Construction Ltd | Nigeria | Restrizioni Valutarie | 0.2 |
| Trevi | Trevi Drilling Services Saudi Arabia Co. | Arabia Saudita |
Capitale versato a seguito di Registrazione Società |
1.7 |
| Trevi | Asasat Trevi General Construction Jv Company | Libia | Capitale versato a seguito di Registrazione Società |
0.3 |
| Trevi | Trevi Cimentaciones Ca (Venezuela) | Venezuela | Restrizioni Valutarie | 0.1 |
| lirevi | Trevi Insaat Ve Muhendislik As | Turchia | Cash Collateral su linea promiscua | 0.3 |
| lirevi | Swissboring Overseas Piling Corp. Ltd (Dubal) | Dubai | Cash Collateral su linea promiscua | 2,5 |
| 26.6 |
Si segnala che le disponibilità liquide sono parzialmente soggette a vincoli valutari relativamente ad alcuni Paesi in cui il Gruppo opera cosi come dettagliato nella seguente tabella:
Ad oggi gran parte degli affidamenti con Istituti finanziatori sono sottoposti ad un processo di revisione in conseguenza alla richiesta di accordo avanzata dal Gruppo al Ceto Bancario e volta a consentire al Gruppo di concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del proprio piano industriale e sulla gestione del processo di riorganizzazione del settore Oil&Gas.
La gestione del rischio di liquidità in un futuro prevedibile non potrà prescindere dal completamento degli accordi funzionali al perfezionamento dell'accordo di ristrutturazione e dal risultati previsti nel piano industriale 2018-2022.
Di seguito viene illustrata la distribuzione geografica delle disponibilità liggide del Gruppo al 31 dicembre 2018:
| . Descrizione |
31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Italia | 13-896 | 45_909 | (32.013) |
| Europa (esclusa Italia) | 7.025 | 16 152 | (9.127) |
| Stati Uniti e Canada | 23.545 | 21.180 | 2 365 |
| Sud America | 9.719 | 9327 | 392 |
| Africa | 13-209 | 19 465 | (6.256) |
| Medio Oriente e Asia | 15-088 | 27 520 | (12.432) |
| Estremo Oriente e Resto del mondo | 6-428 | 6537 | (109) |
| Totale | 88.912 | 146.090 | (57.178) |
I finanziamenti bancari del Gruppo alla fine dell'esercizio sono invece così ripartiti tra breve e lungo termine:
| Finanziamenti a breve termine | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
| Italia | 630.573 | 616 575 | 13.999 |
| Europa (esclusa Italia) | 1.867 | 2 470 | (603) |
| Stati Uniti e Canada | 17.549 | 16.700 | 849 |
| Sud America | 1-080 | 3.407 | (2.327) |
| Africa | ર્ભરે | 156 | (91) |
| Medio Oriente e Asia | 186 | રે રેતે | (169) |
| Estremo Oriente | 7.027 | 5 629 | 1-398 |
| Resto del mondo | 0 | 0 | |
| Totale | 658.348 | 645.292 | 13.056 |
| Finanziamenti a medio lungo termine | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2018 31/12/2017 | Variazioni | |
| Italia | 250 | 10 680 | (10 430) |
| Europa (esclusa Italia) | 6 | 6 | 0 |
| Stati Uniti e Canada | 0 | 0 | |
| Sud America | 75 | 342 | (267) |
| Africa | 0 | 0 | |
| Medio Oriente e Asia | 178 | (178) | |
| Estremo Oriente | 0 | 0 | 0 |
| Resto del mondo | 0 | 0 | |
| Totale | 331 | 11.206 | (10.875) |

| Passività finanziarie a breve termine | Passivita finanziarie a lungo termine | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 317122018 | 31/12/2017 | Variazioni | Descrizione | 31712/2018 31712/2017 | Variazioni | |
| Italia | 713 309 | 651 903 | 61 406 | Italia | 14627 | 54 328 | (39.700) |
| Europa (esclusa Italia) | 4.357 | 4 288 | ਦਰੇ | Europa (esclusa Italia) | 1-055 | 1.172 | (117) |
| Stati Uniti e Canada | 17.804 | 17.036 | 768 | Stati Uniti e Canada | 270 | 322 | (52) |
| Sud America | 1-798 | 5.369 | (3.572) | Sud America | 13.245 | 14.599 | (1.354) |
| Africa | 71 | 168 | (97) | Africa | 766 | 1.089 | (323) |
| Medio Oriente e Asia | 186 | 462 | (276) | Medio Oriente e Asia | 1-978 | 2 819 | (840) |
| Estremo Oriente | 9.572 | 6.158 | 3414 | Estremo Oriente | 2.057 | 5 903 | (3,846) |
| Resto del mondo | 472 | 903 | (431) | Resto del mondo | |||
| Totale | 747.568 | 686.288 | 61.280 | Totale | 33.998 | 80.239 | (46.233) |
La tabella seguente riporta invece il dettaglio per area geografica di tutte le passività finanziarie, includendo oltre ai finanziamenti bancari anche i derivati passivi, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:
Si rammenta che sebbene l'accordo di standstill sia formalmente scaduto al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha successivamente operato in un standstill de facto proseguendo le negoziazioni finalizzate al perfezionamento dell'accordo di ristrutturazione.
Il rischio di mercato è il rischio che il fair valve dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende quattro tipologie di rischio di tasso, il rischio di valuta, il rischio di prezzo delle commodity e altri rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.
L'analisi di sensitività presentata in seguito si riferisce alle posizioni al 31 dicembre 2018.
L'esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d'interesse di mercato è connessa ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.
Al 31 dicembre 2018, considerato l'effetto di tali contratti, circa il 14% dei finanziamenti del Gruppo risulta essere a tasso fisso. a seguito dell'avvio dei negoziati con il sistema bancario per la moratoria del debito, il rischio tasso di interesse sul debito a medio lungo termine, è stato sospeso nelle more della definizione dell'accordo.
| Migliaia di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tasso Fisso | Tasso Variabile | Totale | ||
| Finanziamenti e Leasing | 61 505 | 669.687 | 731.192 | |
| Prestito Obbligazionario | 50 000 | 50.000 | ||
| Totale Passività Finanziarie | 111.505 | 669.687 | 781.192 | |
| 0/0 | 14% | 86% | 100% |
Al 31 dicembre 2018, le Società del Gruppo hanno in essere contratti di Swap su tasso di interesse e di copertura sul cambio EURO/GBP stipulati con controparti finanziarie di primario standing.
Pur essendo di natura di copertura, il Gruppo non applica l'opzione del trattamento hedge accounting, rilevando le variazioni del valore equo a conto economico.
| Strumenti Derivati Copertura Rischio Tasso | ||||
|---|---|---|---|---|
| Strumento | Importo Originario |
Importo Residuo |
Scadenza | MTM in Euro |
| IRS | 50.000 000 | 15 591-275 | 2020 | (372-147) |
| Strumenti Derivati Copertura Rischio Cambio | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valuta Scadenza Strumento Importo |
- MTM in Euro | ||||
| Forward SELL | 2.160.000 | GBP | 2019 | (14.086) |
Il fair value di tali contratti al 31 dicembre 2018 risulta complessivamente negativo per 386 migliaia di Euro.
Al fine di misurare il rischio connesso al interesse è stato simulato uno "stress test" nell'andamento dell'Euribor di riferimento relativo ai finanziamenti passivi a tasso variabile ed ai depositi attivi in essere al 31 dicembre 2018. Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:
| Rischio Tasso Interesse | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Migliaia di euro | -50 bps | PFN 31.12.18 | +50 bps | ||
| Depositi e attività liquide | (445) | 88 467 | 88 912 | 445 | 89 356 |
| Debito Bancario e Strumenti Derivati | (693.049) | (696,531) | (3.482) | (700 013) | |
| Debiti verso Società di Leasing | (84 595) | (85 020) | (425) | (85 446) | |
| Totale PFN | 3.463 | (689.177) | (692.640) | (3.463) | (696.102) |
Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali del Gruppo. L'esposizione al rischio di cambio può essere di natura:
Il Gruppo valuta la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti di anticipazione commerciale e di natura finanziaria in pari valuta con il contratto di vendita a termine di valuta e l'utilizzo di strumenti finanziari derivati. Il Gruppo non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti finanziari derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IFRS 9 o la società decide di non volersi avvalere della possibilità di hedge accounting, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri/proventi finanziari.
Nello specifico, il Gruppo gestisce il rischio transattivo. L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo in una pluralità di Paesi e in monete diverse dall'Euro, in particolare il Dollaro Statunitense e le divise ad esso agganciate. Poiché risultano operazioni significative in Paesi dell'area Dollaro, il bilancio del Gruppo può essere interessato in maniera considerevole dalle variazioni dei tassi di cambio Euro/Usd.
Il fair value di un contratto a termine è determinato come differenza tra il cambio a termine del contratto e quello di un'operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.
Al fine di valutare l'impatto di una variazione nel tasso di cambio EURO/USD è stata impostata una sensitivity analysis simulando variazioni verosimili del rapporto di cambio sopra indicato.
Le poste di consolidato ritenute ai fini dell'analisi sono: Crediti Commerciali, Crediti e Debiti infragruppo, Debiti Commerciali, Debiti Finanziari, Cassa e Disponibilità Liquide, Strumenti Finanziari Derivati.
I valori di tali poste sulle quali è stata eseguita la sensitivity analysis sono quelli al 31 dicembre 2018. L'analisi si è focalizzata sulle sole partite denominate in dollaro statunitense differente da quella funzionale e di presentazione (Euro) dei singoli bilanci inclusi nel consolidato.
Considerando un deprezzamento del Dollaro USA nei confronti dell'Euro del 5%, l'impatto sul Risultato ante Imposte derivante da tale svalutazione sarebbe, a parità di tutte le altre condizioni, di circa 1.673 migliaia di Euro. Un apprezzamento del Dollaro USA del 5% determinerebbe, a parità di tutte le altre condizioni, un impatto sul Risultato ante Imposte di circa 1.849 migliaia di Euro. Tale impatto è riconducibile principalmento dei rapporti commerciali infragruppo, dei crediti e debiti in valuta e delle componenti finanziarie in valuta verso terzi.
વર્ષ્ડ
Il Gruppo è soggetto al rischio che il merito di una controparte finanziaria o commerciale diventi insolvente.
Per la natura della sua attività, articolata in più settori, con un'accentuata diversificazione geografica delle unità produttive e per la pluralità di Paesi in cui sono venduti gli impianti e attrezzature il Gruppo non presenta una concentrazione del rischio di credito su pochi clientiPaesi, anzi l'esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.
Il rischio di credito connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali è monitorato sia dalle singole società sia dalla direzione Finanziaria del Gruppo.
L'obiettivo è quello di minimizzare il rischio controparte attraverso il mantenimento dell'interno di limiti coerenti con il merito creditizio assegnato a ciascuna di esse dai diversi Credit Managers del Gruppo sulla base di informazioni storiche sui tassi di insolvenza delle controparti stesse.
Il Gruppo vende prevalentemente all'estero e utilizza per la copertura dei rischi di credito gli strumenti finanziari disponibili sul mercato, in particolare le Lettere di Credito e utilizza per progetti significativi gli strumento anticipato e della lettera di credito.
Il Gruppo ricorre, inoltre, in maniera limitata alla cessione dei crediti commerciali pro-soluto.
L'evoluzione degli scenari economici e geo-politici influenza da sempre le attività finanziarie e industriali del Gruppo.
I ricavi per attività all'estero del Gruppo Trevi mantengono un trend di forte consolidamento sull'estero attestandosi su un 95% dell'ammontare totale; la crescita del Gruppo è stata localizzata principalmente negli USA, Iraq, Algeria ed in Nord Europa.
Per tale ragione, il "rischio paese" è continuamente monitorato ed è caratterizzato dal rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati, legato all'area geografica di provenienza e indipendente dalla loro volontà. E anche il rischio legato alla provenienza di un determinato finanziario e dipendente da variabili politiche, economiche e sociali.
Con specifico riferimento ai paesi in cui Trevi opera, maggiormente esposti a questa tipologia di rischio, si precisa quanto segue:
II referendum consultivo di fine 2017 a favore dell'autonomia del Kurdistan iracheno dal governo centrale di Baghdad, ha creato grande allarme nella regione decretando una sostanziale riduzione del territorio sottoposto al controllo delle milizie curde
Il governo centrale iracheno garantisce adesso, insieme alla Coalizione internazionale, la fascia di sicurezza intorno alla Diga di Mosul precedentemente presidiata dai Peshmerga curdi.
Le elezioni presidenziali previste per il 2019 hanno creato incertezze e rallentamento nei pagamenti delle commesse pubbliche.
L'economia algerina si fonda sul settore del gas, che rappresenta più del 95% dei proventi derivani dalle esportazioni e il 60% del bilancio statale. Il governo ha cercato di limitare l'impatto economico dei deterioramento dei prezzi petroliferi nel periodo 2015/2016 ma il dinaro algerino è stato sottoposto a nuove pressioni
La variazione del prezzo delle materie impatta direttamente attraverso gli acquisti
destinati alla trasformazione e vendita dei prodotti e indirettamente attraverso le politiche di investimento.
I prezzi del petrolio (Brent) nel 2018 hanno quotato in media circa 70 dollari/barile, in sostanziale aumento rispetto ai 50 dollari raggiunti nel 2017, spinti dalle aspettative dei mercati.
Tuttavia, la crescita dei prezzi ha avuto un impatto molto limitato sulle politiche di investimento delle Compagnie che, negli ultimi anni, a causa delle forti incertezze, si sono concentrati su progetti con ritorni a breve termine.
Si stima che nel 2018 gli investimenti in E&P (Esplorazione) a livello mondiale si attesteranno a 405 miliardi di dollari, in progresso di poco più del 4% rispetto al 2017, ma ancora ben lontani dal picco di 683 miliardi del 2014 (-41%).
Si è in presenza di un cybercrime sia quando la condotta o l'oggetto materiale del crimine è correlato ad un sistema informatico o telematico, sia quando l'illecito è perpetrato sfruttando o colpendo il sistema.
Anche a seguito del nuovo regolamento europeo per la Data Protection (GDPR), il Gruppo ha iniziato un processo di settaggio di nuove Policy ed una revisione dei programmi di ICT Security.
In relazione agli strumenti finanziari rilevati ne patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Nelle tabelle che seguono sono riportate le attività e le passività al 31 dicembre 2017 in base alle categorie previste dallo IFRS 39.
| Legenda Categorie IFRS 9 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fair value a conto economico | FVTPL | |||
| Fair value a conto economico complessivo | FVOCI | |||
| Costo ammortizzato | CA | |||
| FV - strumenti di copertura | FVOCI o FVTPL |
| Classi 21 2 31/12/2018 Note Patrimonio Conto IFRS 9 Economico Netto ATTIVITA' Attività finanziarie non correnti 8 Altri crediti finanziari lungo termine CA 3.217 |
Effetto a Conto Economico = |
|---|---|
| Totale Attività finanziarie non 3.217 1 |
|
| correnti | |
| Attività Finanziarie correnti | |
| Altri crediti finanziari a breve | |
| CA 121 termine |
|
| Strumenti finanziari derivati a breve । ਦ 12 15 FVTPL |
|
| termine | |
| Attività finanziarie correnti CA |
|
| 88 912 Disponibilità liquide 13 CA |
|
| 15 89.048 Totale Attività finanziarie correnti |
|
| 92.265 ાં ર Totale Attività finanziarie |
|
| PASSIVITA' | |
| Passività finanziarie non correnti | |
| ા ર Finanziamenti a lungo termine CA 331 |
|
| Debiti verso altri finanziatori a lungo CA । 33 668 - |
(923) |
| termine | |
| Strumenti finanziari derivati a lungo 15 FV |
|
| termine | |
| Totale passività finanziarie non 33.998 (0) correnti |
(923) |
| Passività finanziarie correnti | |
| 658 348 22 Finanziamenti a breve termine CA |
(26 999) |
| Debiti verso altri finanziatori a breve 88.846 23 CA |
(2.506) |
| termine | |
| Strumenti finanziari derivati a breve 374 374 FVTPL 24 |
|
| termine | |
| Totale passività finanziarie 374 747.568 correnti |
(30.428) |
| 374 781.566 Totale passività finanziarie |
(30.428) |
La seguente tabella evidenzia le attività e le passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2018, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
| 31/12/2018 | Gerarchia del Fair Value | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importi in migliaia di Euro | Classi Note |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| ATTIVITA' | ||||||||
| Attività finanziarie correnti | ||||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | FVTPL | 6 | 15 | 15 | ||||
| Totale Attività finanziarie correnti | 15 | 15 | ||||||
| Totale Attività Finanziarie | 15 | 15 | ||||||
| Passività finanziarie correnti | ||||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | FVTPL | 24 | 374 | 374 | ||||
| Totale passività finanziarie correnti | 374 | 374 | ||||||
| Totale Passività Finanziarie | 374 | 374 |
Il Gruppo ha rivisto i propri indicatori di impairment al 31 dicembre 2018 e ha potuto riscontrare un incremento dei tassi di attualizzazione e in taluni casi un decremento dei flussi reddituali e finanziari prospettici attesi.
Per tali ragioni, e tenendo conto del perdurare di un contesto caratterizzato da grande volatilità, sono state svolte le seguenti considerazioni circa i test di impairment per le 4 Cash Generating Unit (CGU) del gruppo. In particolare, per le 2 CGU del settore Fondazioni facenti parte del Gruppo Trevi (CGU Trevi e CGU Soilmec), per la CGU Trevi Energy e per le 2 CGU della divisione Oil&Gas.
A tal proposito occorre preliminarmente evidenziare che in data 5 dicembre 2018 il Gruppo ha accettato un'offerta vincolante per l'acquisto della Divisione Oil&Gas (con le CGU Drillmec e Petreven). Considerato che (i) al 31 dicembre 2018 gli assets oggetto di offerta irrevocabile d'acquisto sono stati contabilizzati dal Gruppo come attività disponibili per la vendita a norma dell'IFRS 5 - Attività non correnti possedute per la vendita e attivià operative cessate - e che (ii) la contabilizzazione delle attività afferenti al settore Oil & Gas secondo i principi dell'IFRS 5 rappresenta di per se stessa un'espressa esclusione dall'ambito di applicazione dell'impairment test al 31 dicembre 2018 ai sensi dello IAS 36 -Riduzione di valore delle attività -, di conseguenza, rispetto all'impairment test condotto al 31 dicembre 2017, la Divisione Oil&Gas non risulta parte del test di impairment al 31 dicembre 2018 ai sensi dello IAS 36 bensì è stato valutato sulla base dell'offerta vincolante ricevuta.
Ciò premesso il test di impairment, in accordo con lo IAS 36, è inizialmente avvenuto confrontando il valore contabile (carrying value) dell'attività o del gruppo di attività componenti l'unità generatrice di flussi finanziari (COU) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli evendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall'attività componenti la CGU (valore d'uso).
Più in particolare, l'impairment test di primo livello sulle CGU del comparto Fondazioni (Trevi e Soilme) e della divisione Energie Rinnovabili (Trevi Energy) è stato condotto, in continuità di metodo rispetto al test di impairment effettuato al 31 dicembre 2017, testando in primo luogo la recuperabilità del carrying amount di ciascuna CGU tramite il valore d'uso (Value in Use), determinato tramite l'attualizzazione dei flussi di risultato di piano di ciascuna CCU, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36.
Tale metodo si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un'azienda ad una certa data (nel presente caso, il 31 dicembre 2018) sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:
Ai fini dell'esecuzione dell'impairment test sono state utilizzate le previsioni dei flussi finanziari scaturenti dall'Actual 2018 e dai Piani 2018 - 2022 elaborati per le CGU Trevi e Soilmec con il supporto dell'advisor industriale ed approvati in data 19 dicembre 2018 e successivamente aggiornato ed approvato in data 8 maggio 2019, nonché dal Piano 2018 - 2022 della CGU Trevi Energy elaborato a maggio 2018, normalizzato per tenere in considerazione gli effetti dell'impairment test al 31 dicembre 2017 e i risultati consuntivi al 31 dicembre 2018.
Considerato che i Principi Contabili prevedono la possibilità di tenere conto degli effetti positivi di eventuali ristrutturazioni (benefici/savings) nella stima del valore d'uso della CGU soltanto qualora il bilancio al 31 dicembre 2018 tenga conto dei corrispondenti costi accantonati e che nei predetti Piani delle CGU Trevi e Soilmec i prindipali accantonamenti legati alle ristrutturazioni sono previsti nell'annualità 2019, mancando i per l'accantonamento al 31 dicembre 2018, le ristrutturazioni e i relativi benefici sono state escluse dalla stima del valore d'uso delle CGU.
Ciò premesso, il flusso monetario atteso nel periodo esplicito, i.e. 2018-2022, è stato costruito sulla base dei dati economici e patrimoniali rilevati nei Piani 2018 – 2022 di ciascuna CGU nonché sulla base dei dati Actual 2018. Più in particolare, partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun periodo, sono state calcolate e sottratte le imposte dirette figurative ad aliquota piena e successivamente sommati i componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti, determinando il "Jlusso finanziario della gestione operativa correntiva corrente", interpretabile come un flusso monetario "poterciale"; infatti, l'ammontare effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli operativi (crediti commerciali, rimanenze, debiti verso il personale, ecc.) - variazioni di Capitale Circolante Netto. Il flusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione anche gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso - c.d. CAPEX
Sempre in continuità di metodo rispetto al 31 dicembre 2017, per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC», determinato secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model), distinto in base ai settori di attività delle CGU: settore «Foundations» (CGU Trevi e CGU Soilmec) e «Energie Rinnovabili» (CGU Trevi Energy). Nel primo caso, ovvero per il settore «Foundations», il WACC è stato determinato nel 11,83% mentre nel secondo caso, ovvero per il settore «Energie Rinnovabili», il WACC è stato determinato nel 7,60%. Le singole variabili sono state desunte come segue:
Per gli anni successivi al 2022, i flussi di cassa delle CGU sono stati calcolati sulla base di un Terminal Valve determinato proiettando in perpetuity l'EBIT normalizzato dell'ultimo anno di piano esplicito (2022), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. Per le CGU Trevi e Soilmec è stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione della media dell'inflazione attesal nei Paesi di tali CGU, ponderata per la percentuale di EBIT 2022 effettivamente prodotta dalle stesse in cotali Paesi. In particolare il tasso di crescita g individuato per il settore Foundations è pari al 3,71%.
Il test di impairment effettuato sullo scenario, e con i parametri, di base sopra rappresentato non ha portato all'evidenza di una svalutazione degli attivi delle CGU Trevi, Soilmec e Trevi Energy, rispetto al valore contabile di iscrizione.
Al fine di estendere l'analisi di impairment a scenari eventuali che considerassero potenziali peggioramenti del contesto di riferimento, gli amministratori hanno effettuato alcune analisi di sensitività, così come richiesto dallo IAS 36. Considerato che l'unica CGU che ha portato all'evidenza di un margine apprezzabile è la CGU TREVI, tale analisi di sensibilità è stata condotta esclusivamente in relazione a tale CGU. Gli amministratori hanno, quindi, analizzato la variabilità dei risultati della CGU TREVI al mutare dei principali input valutativi assunti, ipotizzando alternativamente: l'incremento del tasso di sconto (WACC) rilevante per la determinazione del Terminal Value, il decremento del tasso di crescita g rilevante per la determinazione del Terminal Value e la varianza dei flussi rilevanti per la determinazione del Terminal Value.
Lo IAS 36 consente infatti di considerare i rischi di realizzazione del piano sia operando delle rettifiche in diminuzione nei flussi attesi, sia effettuando delle rettifiche in aumento nel tasso di attualizzazione.
In particolare, è stata dapprima svolta un'analisi di sensitività sul tasso di sconto (WACC) adottato per il Terminal Value al fine di identificare la maggiorazione di tasso che porterebbe il valore recuperabile della CGU Trevi ad essere pari al carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato nel primo livello del test). In tal circostanza una variazione in incremento puntuale del WACC adottato per il Terminal Value pari allo 0,86% (con WACC pari al 12,69% contro un WACC dell'11,83% adottato nel caso base), porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi della CGU TREVI.
Successivamente è stata svolta un'analisi di sensitività sul tasso di crescita g adottato per il Terminal Value al fine di
1 Fonte: International Monetary Found (IMF)
identificare il decremento di tasso che porterebbe il valore recuperabile della CGU Trevi ad essere pari al carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato nel primo livello del lest). In tal circostanza una variazione in diminuzione puntuale del tasso di crescita g adottato per il 7erninal Value pari all'1,05% (con g rate pari al 2,66% contro il _3,71% adottato nel caso base), porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi della CGU TREVI.
Infine, è stata svolta un'analisi di sensitività sulla variazione degli EBIT rilevanti per la determinazione del Terminal Value, mantenendo invariati tutti gli altri criteri ed assunzioni di stima, al fine di identificare la percentuale di decremento dell'EBIT di Terminal Value che porterebbe il valore recuperabile degli attivi della CGU Trevi ad uguagliare il relativo carrying amount. Tale percentuale di decremento dell'EBIT di Terminal Value è stata individuata nel 8,83% (corrispondente ad un EBIT per il TV pari a 31,10 milioni di Euro contro l'EBIT per il TV del caso base pari a 35,48 milioni di Euro).
L'impairment test di secondo livello è stato effettuato nella modalità asset side, verificando che il valore recuperabile degli attivi di Gruppo fosse superiore al loro valore contabile. L'enterprise Value complessivo è stato calcolato con il metodo per somma di parti (SOTP), ovvero mediante la sommatoria de:
Il valore contabile di confronto è ricavato (per coerenza) sulla base de:
Tale confronto ha portato all'evidenza di una differenza negativa di 0,2 milioni di Euro, considerata trascurabile.
Si precisa che in riferimento alle svalutazioni effettuate, ad eccezione dell'avviamento, il principio contabile IAS 36 prevede che, qualora in un periodo futuro il mutare delle circostanze renda non più necessaria la svalutazione effettuata in passato, deve essere effettuato il ripristino del valore contabile, fino a concorrenza del valore recuperabile.
Le immobilizzazioni materiali a bilancio ammontano al 31 dicembre 2018 a 224.972 migliaia di Euro, con una variazione in decremento di 114.562 migliaia di Euro rispetto al loro valore netto al 31 dicembre 2017 (339.534 migliaia di Euro). La riclassifica a attività possedute per la vendita è pari a 104.338 migliaia di Euro al 31 Dicembre 2018. I movimenti relativi all'esercizio 2018 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
| Descrizione | Costo originario 31/12/2017 |
ammort Accumulato 31/12/2017 31/12/2017 |
Valore netto al |
Increm Decrem Ammort | Utilizzo Fondo |
Svalutaz | Altre var costo orig Cambio |
Diff. | Costo | ammort originario Accumulato netto al 31/12/2018 31/12/2018 31/12/2018 |
Valore | Riclassific a attività possedute) per la vendita |
31/12/2018 | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | 25 500 | 25 500 | 228 | (2) | 25 726 | 25 726 | (17137) | 8 589 | |||||||
| Fabbricati | 93-030 | (41 469) | રા રહા | 2 248 | (୧୯) | (2 333) | 165 | (220) | 217 | 95 207 | (43 636) | 51 571 | (14 580) | 36 991 | |
| Impianti e macchinari | 528 790 | (304 887) | 223 903 | 15 787 | (24 528) (18 971) | 16 597 | (2 302) | 2 107 | 519 853 | (307 261) | 212 592 | (70 983) | 141.609 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali |
93.387 | (70 260) | 23 127 | 7 770 | (6,579) | (4.124) | 3 386 | 643 | (168) | 95.052 | (70.998) | 24 054 | (1 269) | 22 485 | |
| Altrı benı | 87 449 | (72 892) | 14 558 | 8 936 | (7210) | (4,068) | 22 | 2 245 | 49 | 91 470 | (76 938) | 14 532 | 243 | 14.775 | |
| immobilizzazioni in corso ed Icconti |
886 | 886 | 749 | (180) | ( રેત્વે) | 24 | 885 | 88 રે | (362) | 523 | |||||
| TOTALE | 829.041 | (489.507) | 339,534 | 35.490 | (38.566) (29.496) 20.170 | 2.227 | 828.193 | (498.833) | 329.360 | (104,388) | 224.972 |
Gli incrementi lordi del periodo sono complessivamente pari a 35.490 migliaia di Euro mentre i decrementi dell'esercizio sono pari a 38.566 migliaia di Euro; i movimenti evidenziati si riferiscono alla normale attività di sostituzione di impianti ed attrezzature.
L'effetto cambio nell'esercizio 2018 è stato pari a 2.227 migliaia di Euro. Alcune immobilizzazioni sono gravate da ipoteche a fronte dei finanziamenti ricevuti, così come descritti nella voce Debiti.
Il valore netto di carico delle immobilizzazioni materiali detenute in leasing finanziario al 31 dicembre 2018 è pari a 69.948 migliaia di Euro (il corrispondente saldo al 31 dicembre 2017 era pari a 108.797 migliaia di Euro).
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Terreni e Fabbricati | 17-747 | 24.925 | (7.178) |
| Impianti e macchinari | 51 283 | 82.406 | (31.123) |
| Attrezzind e commerciali | 600 | 943 | (344) |
| Altrı beni | 318 | 522 | (204) |
| TOTALE | 69.948 | 108.797 | (38.849) |
Le attività in leasing finanziario sono impiegate come garanzia per le relative passività assunte.
Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2018 ammontano a 6.397 migliaia di Euro, in aumento di 1.270 migliaia di Euro rispetto al valore relativo al 31 dicembre 2017 (5.127 migliaia di Euro).
| Descrizione | Costo originario 31/12/2017 |
Ammort accumulato 31/12/2017 |
Valore netto al 31/12/2017 |
Increm. | Decrem | Ammort | Svalutaz | Diff. Cambio |
Costo originario 31/12/2018 |
Ammort accumulato 31/12/2018 31/12/2018 |
Valore netto al |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamento | |||||||||||
| Costi di sviluppo | 58 106 | (54 417) | 3 689 | 1.781 | (173) | (420) | 2 | 59 716 | (54 837 | 4.879 | |
| Diritti di brevetto ind, e di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
7.623 | (7.293) | 330 | 123 | (196) | 7.746 | (7,489) | 256 | |||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
3.826 | (3.670) | ારક | 37 | (12) | (61) | (1) | 3,847 | (3.731) | 115 | |
| Immobilizzazioni in corso ed acconti |
39 | 39 | 133 | (172) | 0 | 0 | |||||
| Altre immobilizzazioni | 16 354 | (15 441) | 913 | 1 540 | (20) | (1.329) | 43 | 17917 | (16,770) | 1.147 | |
| TOTALE | 85.948 | (80.822) | 5.127 | 3.614 | (380) | (2.006) | 44 | 89.226 | (82,827 | 6.397 |
I movimenti relativi all'esercizio 2018 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
La voce Incrementi, pari a 3.614 migliaia di Euro, si riferisce principalmente ai costi capitalizzati per lo sviluppo di tecnologie e attrezzature utilizzate dalle società del Gruppo; tali costi, che rispettano i requisiti richiesti dallo IAS 38, sono stati infatti capitalizzati e successivamente ammortizzati a partire dall'inizio della produzione e lungo la vita economica media dei prodotti correlati: il valore netto dei costi di sviluppo al 31 dicembre 2018 ammonta a 4.879 migliaia di Euro (3.689 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017), con un incremento lordo di periodo pari a 1.781 migliaia di Euro.
Con riferimento alla voce "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione dell'ingegno" segnaliamo che l'incremento lordo pari a 123 migliaia di Euro è imputabile principalmente alla capitalizzazione relativa a licenze d'uso di programmi.
L'incremento lordo relativo alla voce "concessioni, licenze e marchi" è parì a 37 migliaia di Euro (164 migliaia di Euro nell'esercizio precedente).
Le "altre immobilizzazioni immateriali" ammontano al 31 dicembre 2018 a 1.147 migliaia di Euro, con un incremento lordo rispetto all'esercizio precedente di 1.540 migliaia di Euro.
Non sono presenti investimenti immobiliari non strumentali.
Le partecipazioni ammontano a 1.394 migliaia di Euro, in calo rispetto al valore dell'esercizio precedente, pari a 961 migliaia di Euro.
| Descrizione | Saldo al 31/12/2017 |
Incrementi | Decrementi | Rivalutazioni | Svalutazioni | Saldo al 31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Imprese collegate | 21 | 684 | (18) | 687 | ||
| Altre Imprese | 940 | 74 | (162) | (145) | 707 - | |
| TOTALE | 961 | 758 | (180) | (145) | 1.394 |
Di seguito si evidenziano sinteticamente le variazioni intervenute nel 2018 nelle partecipazioni:
La svalutazione del periodo riflette l'impatto negativo della valutazione col metodo del patrimonio netto di alcune partecipazioni detenute in Trevi Spa, L'incremente alla joint venture Nicholson/Trevilcos. valutata con il metodo del patrimonio netto
Tale voce si riferisce a differenze temporane derivanti principalmente da eliminazioni di utili infragruppo ed al relativo beneficio fiscale e a perdite fiscali pregresse, che in base alla normativa fiscale potranno essere recuperate nei prossimi esercizi.
Nolle seguenti tabelle è fornita la movimentazione netta dei crediti per imposte anticipate e delle passività fiscali per
imposte differite:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti per imposte anticipate | 46 265 | 50.390 | (4-126) |
| Totale | 46.265 | 50.390 | (4.126) |
| Fondo imposte differite | (35,360) | (42 628) | 7 269 |
| Totale | (35.360) | (42.628) | 7.269 |
| Posizione netta alla fine dell'esercizio | 10.905 | 7.762 | 3.143 |
Il valore della posizione netta alla fine dell'esercizio pari a 10.905 migliaia di Euro si riferisce ad una controllata americana le cui perdite fiscali sono considerate recuperabili, poiché la società genera utili sufficienti a recuperare il credito fiscale.
Di seguito sono riportati i principali elementi che compongono le imposte anticipate e le passività per imposte differite e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso ed in quello precedente (migliaia di Euro):
| Elimin. Utili infragruppo |
Leasing finanziari |
Fair value |
Costi svilupno |
Ammortamenti | Altre | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 01.01.17 | 14.115 | (9.423) | (5.858) | (1.294) | (4.832) | 57.635 | 50.343 |
| Effetto a conto economico | (424) | (1,318) | 2 858 | ર્સ્ક | 43 | (28 185) | (23 968) |
| Effetto a patrimonio netto | |||||||
| Differenze cambio | |||||||
| Altre variazioni | (18613) | (18613) | |||||
| Saldi al 31.12.17 | 13.691 | (10.741) | (1.236) | (4.789) | 10.837 | 7.762 | |
| Effetto a conto economico | 239 | (149) | 74 | 8 d | 4 924 | 5 176 | |
| Effetto a patrimonio netto | |||||||
| Differenze cambio | |||||||
| Altre variazioni | (2.033) | (2 033) | |||||
| Saldi al 31.12.18 | 13.930 | (10.890) | (1.163) | (4.701) | 13.728 | 10.905 |
La voce "Altre" è principalmente composta da crediti per imposte anticipate iscriti a fronte delle perdite fiscali di talune società estere del Gruppo ed al 31 dicembre 2018 ammonta a circa 13,7 milioni di Euro.
Le perdite pregresse al 31 dicembre 2018 relative alle società italiane aderenti al consolidato fiscale, sulle quali non è stata iscritta fiscalità anticipata, ammontano complessivamente a circa 120.672 migliaia di Euro.
Al 31 dicembre 2018 non sono presenti strumenti derivati attivi a lungo termine.
Al 31 dicembre 2018 non sono presenti strumenti attività finanziarie mantenute fino a scadenza.
I crediti verso altri al 31 dicembre 2018 ammontano a 3.217 migliaia di Euro e si riferiscono principalmente a crediti verso imprese collegate e a depositi cauzionali.
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso imprese collegate | 1-732 | 1.601 | 131 |
| Depositi cauzionali | 1 237 | ા ૩૩૨ | (98) |
| Altri | 248 | 273 | 25) |
| TOTALE | 3.217 | 3.209 |
La voce "Altri" contiene acconti a lungo termine versati nel corso dell'esercizio per operazioni che non si concluderanno
nei prossimi 12 mesi.
I crediti commerciali ed altre attività a lungo termine al 31 dicembre 2018 ammontano a 6.129 migliaia di Euro.
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 5.105 | 20 038 | (14.933) |
| Ratei e Risconti | 1-024 | ୧୦૨ | 419 |
| TOTALE | 6.129 | 20.643 | 14.514) |
I crediti verso clienti si riferiscono a crediti commerciali verso clienti terzi con scadenza superiore all'anno, per 954 migliaia di Euro della controllata Soilmec S.p.A., per 4.062 migliaia di Euro della controllata Swissboring Overseas Piling Corporation e per 88 migliaia di Euro della controllata Trevi Germania.
Il totale delle rimanenze al 31 dicembre 2018 ammonta a 145.269 migliaia di Euro e risulta così composto:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Materie prime sussidiarie e di consumo | 92 978 | 130 435 | (37.457) |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 10.367 | 25.472 | (15.105) |
| Prodotti finiti e merci | 41 287 | 74 305 | (33 018) |
| Acconti | 637 | 2 447 | (1 810) |
| TOTALE RIMANENZE | 145.269 | 232.659 | (87.390) |
Le rimanenze finali del Gruppo afferiscono alla produzione di macchinari per l'ingegneria del sottosuolo e sono rappresentate dai materiali e dai ricambi impiegati dal settore fondazioni; le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione per 37,7 milioni di Euro (al 31 dicembre 2017 era pari ad Euro 97,1 milioni).
I lavori in corso su ordinazione sono espressi al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avanzamento dei lavori risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.
| Il fondo svalutazione rimanenze ammonta a 37.742 migliaia di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente: | |
|---|---|
| ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | -- |
| Descrizione | 31/12/2017 | Incrementi | Utilizzi | Ric assifiche | Altre Variazioni |
31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Materie prime sussidiarie e di consumo | 41 862 | 2 164 | (1.353) | 384 | (16.852) | 26 205 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 2 989 | (211) | 2.778 | |||
| Prodotti finiti e merci | 52.220 | (2.346) | (384) | (40.731) | 8 759 | |
| Acconti | ||||||
| TOTALE FONDO SVALUAZIONE RIMANENZE | 97.071 | 2.164 | (3.699) | (57.794) | 37.742 |
La voce "Altre variazioni" è principalmente attribuibile all'applicazione del principio IFRS 5 relativamente alla dismissione del settore Oil&Gas.
| Note Descrizione |
31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 263 202 | 274 664 | (11.463) | ||
| Subtotale Importo dovuto dai commitenti | 5 019 | 22 158 | (17 139) | ||
| Sub Totale Clienti | 268.220 | 296.822 | (28.602) | ||
| Crediti verso imprese collegate | 6,597 | તે રેરેતે | (2 962) | ||
| Crediti verso l'erario per IVA | 20312 | 27 923 | (7611) | ||
| Crediti verso altri | 29 435 | 31-167 | (1.732) | ||
| Ratei e Risconti | 4 401 | 11-075 | (6.674) | ||
| Sub Totale Clienti ed Altri | 328.965 | 376.546 | (47.581) | ||
| Crediti tributari | 17.009 | 30.209 | (13.200) | ||
| TOTALE | 345.974 | 406.755 | (60.781) |
L'ammontare totale al 31 dicembre 2018 è pari a 345.974 migliaia di Euro. La voce è così composta:
La voce "Crediti verso clienti" è al netto dei crediti ceduti tramite operazioni di factoring pro-soluto, il Gruppo al 31 dicembre 2018 ha un effetto netto per cessioni pro-soluto a società di factoring crediti per 1,2 milioni di Euro. Il debito verso società di factoring relativo ad incassi ricevuti da clienti ma non rimborsati al factor è pari a 27,8 milioni di Euro.
Di seguito si fornisce il dettaglio delle voci "Importi dovuti dai committenti" ed "Importi dovuti ai committenti":
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|
| 47 138 | 100.759 | (53.621) |
| (31 269) | (31,506) | 236 |
| 15.869 | 69.253 | (53.385) |
| (10 850) | (47.095) | 36.245 |
| 5.019 | 22.158 | (17.139) |
| 47 326 | 159 032 | (111.706) |
| 0 | 0 | |
| (53.917) | (169 538) | 115 621 |
| (6.591) | (10.506) | 3.915 |
Il fondo svalutazione crediti ammonta a 69.328 migliaia di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2017 |
Accantonamentı | Utilizzi | Rilasci | Altre variazioni | Saldo al 31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti v/clienti | 110 635 | 2.727 | (3.733) | (40.300) | 69.328 | |
| Fondo per interessi di mora | ||||||
| TOTALE | 110.635 | 2.727 | (3.733) | (40 300) | 69.328 |
La voce "Altre variazioni" è principalmente attribuibile all'applicazione del principio IFRS 5 relativamente alla dismissione del settore Oil&Gas.
Tale voce risulta composta principalmente da risconti attivi dettagliati come segue:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Premi assicurativi anticipati | 415 | 1-358 | (943) |
| Affitti passivi anticipati | 730 | 924 | (194) |
| Interessi legge Sabatini | ਦੇ ਤੋਂ | 94 | (41) |
| Altri | 3 203 | 8-698 | (5.495) |
| TOTALE | 4.401 | 11.075 | (6.674) |
a voce Altri ratei e risconti attivi include costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi cessivi di diversa natura.
| 31/12/2018 | Italia | Europa (esclusa Italia) |
U.S.A. e Canada |
America Latina |
Africa | Medio Oriente ed Asia |
Estremo Oriente |
Resto del mondo |
Totale Crediti |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 29 552 | 30 947 | 32 783 | 14911 | 40.653 | 77 655 | 31 218 | 10.501 | 268 220 |
| Crediti verso collegate | 5 934 | 336 | 326 | ર રેતેરે | |||||
| Crediti tributari e IVA | 22_171 | 1-103 | 213 | 5 620 | 2-512 | 4-002 | 1.662 | 38 | 37_321 |
| Crediti verso altri | 15.496 | 767 | રેરે | 881 | 670 | 9.705 | 1-758 | 103 | 29 435 |
| Ratei e risconti | 1-603 | 183 | 568 | ਦੇ ਤੋਂ ਤੋਂ | 278 | 632 | 571 | 33 | 4 401 |
| TOTALE | 74.756 | 33.336 | 33.619 | 21.945 | 44.113 | 91.994 | 35.535 | 10.676 | 345.974 |
| 31/12/2017 | Europa | U.S.A. e | America | Africa | Medio Oriente | Estremo | Resto del | Totale | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | (esclusa Italia) | Canada | Latina | ed Asia | Oriente | mondo | Crediti | |||
| Crediti verso clienti | 16.353 | 31.571 | 24.671 | 46.989 | 38.207 | 113915 | 23 027 | 2.089 | 296.822 | |
| Crediti verso collegate | 7.317 | 902 | 92 | 103 | 36 | 411 | 698 | 0 | 0.559 | |
| Crediti tributari e IVA | 27175 | 4-753 | 364 | 18.075 | 3.073 | 3 485 | 1-170 | 37 | 58.132 | |
| Crediti verso altrı | 16 649 | 1-929 | 685 | 2,779 | 720 | ર તેરણ | 1.442 | 7 | 31.167 | |
| Ratei e risconti | 2.258 | 410 - | 3.284 | 3 076 | 396 | 1-486 | 127 | 38 | 11.075 | |
| TOTALE | 69.752 | 39.565 | 29.095 | 71.022 | 42.432 | 26.464 | 2.171 | 406.755 |
I crediti verso società collegate al 31 dicembre 2018 ammontano a 6.596 migliaia di Euro; il dettaglio è riportato nella Nota (36) – Rapporti con entità correlate.
La ripartizione dei Crediti verso clienti per valuta risulta essere la seguente:
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|
| 112 073 | 92 444 | 19 629 |
| 38 606 | 77.406 | (38 801) |
| 26 111 | 23 012 | 3 100 |
| 3 265 | 2.197 | 1-068 |
| 950 | 950 | 0 |
| 4 213 | 4-103 | 109 |
| 83 003 | 96 710 | (13.708) |
| 268.220 | 296.822 | (28.602) |
Conformente a quanto previsto dall'IFRS 7, si riporta di seguito un'analisi della dinamica dei crediti suddivisi in classi di rischio omogenee:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Non scaduto | 129-786 | 170.224 | (40.438) |
| Scaduto da 1 a 3 mesi | 40.222 | 69 820 | (29 598) |
| Scaduto da 3 a 6 mesi | 27 027 | 22 648 | 4.379 |
| Scaduto da oltre 6 mesi | 71 184 | 34 130 | 37.054 |
| Totale | 268.220 | 296.822 | (28.602) |
Nell'ottica di una politica di costante monitoraggio del credito da parte del Gruppo, sono state identificate delle fasce standard di valutazione, esplicitate nella seguente tabella:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Monitoraggio standard | 234 450 | 264-726 | (30 276) |
| Monitoraggio speciale | 10 095 | 11-866 | (1.770) |
| Monitoraggio per invio a legale | 1-844 | 2 604 | (760) |
| Monitoraggio stragiudiziale in corso | 2.033 | 2-191 | (158) |
| Monitoraggio per causa legale in corso | 19 797 | 15 436 | 4.361 |
| fotale | 268.220 | 296.822 | (28.602) |
Il dettaglio dei "Crediti verso altri" è il seguente:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso dipendenti | 1 445 | 1 334 | 111 |
| Anticipi a fornitori | 10-115 | 14 815 | (4.700) |
| Crediti verso società di factoring | 4 274 | 4.044 | 230 |
| Altri | 13.601 | 10 974 | 2.627 |
| TOTALE | 29.435 | 31.167 | (1.732) |
| I crediti tributari verso l'Erario sono rappresentati principalmente dirette e da acconti di imposta. | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | ||
| Crediti verso l'erario per imposte dirette | 17.009 | 30 209 | (13.200) | ||
| TOTALE | 17.009 | 30.209 | (13.200) |
Gli importi maggiormente significativi sono rappresentati dai crediti per imposte assolte all'estero e dagli acconti versati in capo alle società controllate in Italia.
Al 31 dicembre 2018, il saldo è pari a 15 migliaia di Euro.
La voce è così composta:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni (56 989) (189) |
|
|---|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 87 875 | 144 864 | ||
| Denaro e valori di cassa | 1-037 | 1-226 | ||
| TOTALE | 88.912 | 146.090 | (57.178) |
Per un'analisi della posizione finanziaria netta e alle disponibilità liquide de! Gruppo Trevi si rimanda alla relazione sulla gestione ed al rendiconto finanziario.
Le disponibilità liquide comprendono importi non trasferibili senza autorizzazione dell'Istituto Finanziario presso cui sono depositate in quanto sono a garanzia di linee di fido bancarie per emissione di bond commerciali; al 31 dicembre 2018 sono pari a circa 2,5 milioni di Euro negli Emirati Arabi Uniti e a circa 0,3 milioni di Euro in Turchia. È altresi presente un vincolo di 10 milioni di Dollari americani a garanzia di Bond Assicurativi negli Stati Uniti.
Inoltre nel Gruppo sono presenti realtà nelle quali le disponibilità liquide presenti societari non sono trasferibili nell'immediato per motivi di restrizioni valutarie in Nigeria per 11,6 milioni di Euro ed in Venezuela per 0,1 milioni di Euro). A queste vanno aggiunte liquidità vincolate in società estere dormienti per motivi di natura politica e/o commerciale (circa 1,7 milioni di Euro in Arabia e 0,3 milioni di Euro in Libia), così come dettagliato al precedente paragrafo "Rischio di liquidità".

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo:
| Descrizione | Capitale Sociale |
Riserva Sovrapp Azioni |
Riserva Legale |
Altre Riserve | Riserva di Convers |
Utile portato a nuovo |
Utile del periodo di pertin, del Gruppo |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2016 rideterminato | 82.290 | 7777766 | 8.353 | 26,866 | 46.806 | 164.702 | (84.483) | 472.301 |
| Destinazione del risultato 2016 | (113 287) | 28,804 | 84.483 | 0 | ||||
| Distribuzione di dividendi | 0 | |||||||
| Differenza di conversione e altri movimenti | (41,966) | (41.966) | ||||||
| Variazione area di consolidamento | 0 | |||||||
| Utili/(perdite) attuariali | 84 | 84 | ||||||
| Acquisizione quote di minoranza | 0 | |||||||
| Riserva da Cash-Flow Hedge | વેરે રે | તે રેરે | ||||||
| Aumento capitale | 0 | |||||||
| Utile del periodo di pertinenza del Gruppo | (432 839) | (432 839) | ||||||
| Saldo al 31/12/2017 | 82.290 | 114.480 | 8.353 | 27.905 | 4.840 | 193.506 | (432.839) | (1.465) |
| Effetti IFRS 9ed IFRS 15 | (12,108) | (12,108) | ||||||
| Saldo al 1/1/2018 | 82.290 | 114.480 | 8.353 | 15.797 | 4.840 | 193.506 | (432.839) | (13.573) |
| Destinazione del risultato 2017 | (432 839) | 432 839 | ||||||
| Distribuzione di dividendi | ||||||||
| Differenza di conversione e altri movimenti | 8.787 | 8.787 | ||||||
| Utili/(perdite) attuariali e stock grant | 241 | 241 | ||||||
| Acquisizione quote di minoranza | 0 | |||||||
| Riserva da Cash-Flow Hedge | (104) | (104) | ||||||
| Utile del periodo di pertinenza del Gruppo | (44.673) | (44 673) | ||||||
| Minusvalenza da cessione Settore Oil&Gas | (98.754) | (98.754) | ||||||
| Saldo al 31/12/2018 | 82.290 | 114.480 | 8.358 | 15.934 | (13.628) | (239.333) | (143.427) | (148.075) |
Capitale Sociale:
La società ha emesso n. 164.783.265 azioni, di cui acquistate come azioni proprie n. 204.000.
Al 31 dicembre 2018 il Capitale Sociale interamente sottoscritto e versato della Società è pari a 82.290 migliaia di Euro al netto delle azioni proprie, composto da n. 164.579.265 azioni ordinarie.
Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale azioni proprie possedute, che ammonta al 31 dicembre 2018 a 82.289.633 Euro:
| Numero di azioni | Capitale Sociale | Riserva Azioni Proprie | ||
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2016 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) | |
| Acquisto e cessione azioni proprie | ||||
| Saldo al 31/12/2017 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) | |
| Acquisto e cessione azioni proprie | ||||
| Saldo al 31/12/2018 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) |
Ammonta al 31 dicembre 2018 a 114.480 migliaia di Euro. Rispetto al 31 dicembre 2017 la riserva legale non ha subito variazioni.
La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. Rispetto al 31 dicembre 2017 la riserva legale non ha subito variazioni. Al 31 dicembre 2018 il valore di tale riserva ammonta a 8.353 migliaia di Euro.
Altre riserve: Le altre riserve sono così composte:
La riserva fair value accoglie la contropartita degli strumenti finanziari valutati al Cash flow hedge secondo quanto previsto dallo IAS 39.
La riserva straordinaria ammonta alla data del 31 dicembre 2018 a 15.805 migliaia di Euro.
La posta accoglie gli effetti della transizione agli IAS/IFRS delle società del Gruppo effettuata con riferimento al 19 gennaio 2004.
La riserva azioni proprie in portafoglio, ammonta alla data del 31 dicembre 2018 a 736 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2017.
Tale riserva, pari ad un valore positivo per 13.628 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018, riguarda le differenze cambio da conversione in Euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'Euro; la fluttuazione dei cambi, principalmente tra l'Euro ed il Dollaro Americano e tra l'Euro e le valute dei paesi in Sud America.
La posta include i risultati economici consolidati degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita come dividendi agli Azionisti; il decremento rispetto al 31 dicembre 2018 è dato dalla destinazione del risultato dell'esercizio precedente.
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 331 | 11-206 | (10 875) | |
| Debiti verso società di leasing | 33 460 | 68.777 | (35 316) | |
| Debiti verso altri finanziatori | 207 | 248 | (41) | |
| Strumenti finanziari derivati | ||||
| TOTALE | 33.998 | 80.231 | (46.233) | |
| La suddivisione dei debiti verso banche per scadenza si può così riassumere: | ||||
| Descrizione | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
| Debiti verso banche | 331 | 331 | ||
| TOTALE | 331 | 331 |

I termini e le condizioni dei finanziamenti in essere sono i seguenti:
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| In migliaia di euro | Valuta | Spread | Indicizzazione | Anno scadenza |
Valore nominale |
Valore Contabile |
Valore nominale |
Valore Contabile |
|
| Prestiti obbligazionari non garantiti | Euro | 5,25%/6,00% | 2019 | 50.000 | 50.000 | 50.000 | 50.000 | ||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Euribor 6 mesi | 2020 | 24.667 | 17.267 | 24.667 | 24.667 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 4,60% | Euribor 6 mesi | 2019 | 20.000 | 20.000 | 20.000 | 20.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,00% | Euribor 6 mesi | 2019 | 38.062 | 38.062 | 38.062 | 38.062 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 6 mesi | 2019 | 18.000 | 18.000 | 18.000 | 18.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Euribor 6 mesi | 2018 | 7.000 | 7.000 | 7.000 | 7.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesí | 2020 | 12.000 | 12.000 | 12.000 | 12.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,35% | Euribor 3 mesi | 2018 | 11.552 | 11.552 | 11.552 | 11.552 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,25% | Euribor 3 mesi | 2020 | 26.250 | 26.250 | 26.250 | 26.250 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Euribor 6 mesi | 2025 | 40.000 | 28.000 | 40.000 | 40.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,50% | Euribor 3 mesi | 2019 | 12.639 | 12.639 | 12.639 | 12.639 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2020 | 7.034 | 7.034 | 7.034 | 7.034 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,60% | 2017 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | ||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,81% | 2018 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | ||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 4,25% | 2022 | 10.104 | 10.104 | 12.083 | 12.083 | ||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2017 | 4.167 | 4.167 | 4.167 | 4.167 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 3 mesi | 2019 | 40.000 | 40.000 | 40.000 | 40.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 3 mesi | 2020 | 30.000 | 30.000 | 30.000 | 30.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,95% | Euribor 3 mesi | 2018 | 20.000 | 20.000 | 20.000 | ||
| Finanziamento bancario non garantito | CNY | 4,80% | 2018 | 4.317 | 4.287 | 4.357 | 4.357 | ||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,25% | Euribor 3 mesi | 2018 | 30.000 | 30.000 | 30.000 | 30.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,30% | 2017 | ||||||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,30% | 2017 | ||||||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,60% | Euribor 3 mesi | 2017 | 1.318 | 1.318 | 1.318 | 1.318 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,40% | Euribor 6 mesi | 2017 | 5.500 | 5.500 | 5.500 | 5.500 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,55% | Euribor 3 mesi | 2020 | 7.083 | 7.083 | 7.083 | 7.083 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,55% | Euribor 3 mesi | 2019 | 7.552 | 7.552 | 7.552 | 7.552 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,50% | Euribor 3 mesi | 2017 | 15.000 | 7.500 | 15.000 | 15.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,00% | Euribor 6 mesi | 2017 | |||||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,60% | Euribor 3 mesi | 2017 | 439 | ਕੰਤਰ | 439 | 439 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,70% | Euribor 3 mesi | 2020 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | |
| Escussioni/Rientri su Finanziamenti Bancari | Euro | 46.900 | |||||||
| Totale passività onerose | 472.686 | 472.656 | 474.704 | 474.704 |
Le Parti Finanziarie e le Società del Gruppo Trevi hanno pattuito, in linea con l'Accordo di Ristrutturazione in via di definizione, che le garanzie prestate da una Parte Finanziaria in favore di un'altra Parte Finanziaria a garanzia dell'indebitamento finanziario di una o più delle Società del Gruppo potessero essere escusse ferma restando la moratoria dei relativi crediti da regresso nei confronti delle stesse Società.
Le escussioni/rientri su finanziamenti bancari sono le seguenti:
Si evidenzia, inoltre, la suddivisione dei debiti verso società di leasing per scadenza:
| Descrizione | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|
| Debiti verso società di leasing | 33 460 | 33 460 | |
| TOTALE | 33.460 | 33.460 |
Il valore del debito verso società di leasing, iscritto a bilancio è pari 33.460 migliaia di Euro.
I debiti verso altri finanziatori a lungo termine ammontano a 207 migliaia di Euro.
Gli strumenti finanziari derivati a lungo termine sono pari a zero.
Le passività fiscali per imposte differite e i fondi per rischi ed oneri ammontano complessivamente a 35.360 migliaia di Euro, in diminuzione di 7.268 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2017, in cui ammontavano a 42.628 migliaia di Euro.
La movimentazione del fondo passività fiscali per imposte differite è la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2017 |
Accantonamenti | Rilasci | Altre Variazioni | Saldo al 31/12/2018 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo passività fiscali per imposte differite | 42 628 | (1.701) | 3 539 | (9 107) | 35 360 | |
| TOTALE | 42.628 | (1.701) | 3.539 | (9.107) | 35.360 |
Le passività fiscali per imposte differite si riferiscono alle differenze tra i valori delle attività e passività esposte nel bilancio consolidato ed i corrispondenti valori fiscalmente riconosciuti nei Paesi ove il Gruppo opera. Per il dettaglio della composizione del fondo imposte differite si rimanda a quanto già esposto alla nota (5).
Il saldo degli "Altri Fondi a lungo termine" è parì a 6.766 migliaia di Euro, in diminuzione di 5.494 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2017, pari a 12.260 migliaia di Euro. Tale saldo è il risultato della seguente movimentazione avvenuta nel corso del 2018:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2017 |
Accantonament | Utilizzi | Rilasci | Altre Variazioni |
Saldo al 31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri fondi a lungo termine | 12 260 | 342 | (517) | (5318) | 6.766 | |
| TOTALE | 12.260 | 342 | (517) | (5.318) | 6.766 |
Riportiamo nella seguente tabella la composizione dettagliata della voce "Altri Fondi":
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni (45) |
|
|---|---|---|---|---|
| Rischi contrattuali | 35 | 80 | ||
| Interventi in garanzia | 878 | 3 275 | (2 697) | |
| Copertura perdite società partecipate | 822 | 822 | (0) | |
| Rischi su vertenze | 1-780 | 1 833 | (53) | |
| Altri fondi rischi | 3 250 | 5 949 | (2 699) | |
| TOTALE | 6.766 | 12.260 | (5.493) |
Il fondo per interventi in garanzia pari a 878 migliaia di Euro è relativo agli accantonamenti per interventi in garanzia tecnica sui prodotti assistibili delle società del settore metalmeccanico.
Il fondo oneri per copertura pertecipate per 822 migliaia di si riferisce alle partecipazioni minori della Trevi S.p.A.
Il fondo rischi su vertenze pari a 1.780 migliaia di Euro si riferisce prevalentemente per 1.363 migliaia di Euro alla Trevigalante SA, per 162 migliaia di Euro a Trevi S.p.A., per 160 migliaia di Euro alla controllata Soilmec S.p.A., per 87 migliaia di Euro alla controllata Pilotes Trevi Sacims in Argentina e per 47 migliaia di Euro a Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Tale fondo rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività che devono essere contabilizzate con riferimento a:
La voce "altri fondi rischi" include principalmento effettuato dalla Capogruppo a fronte di una perdita attesa connessa alla cessione del settore Oil&Gas ed in particolare relativa al complesso immobiliare di Piacenza e a taluni impianti di perforazione petrolifera (cc.dd. Rig). Vi sono poi passività probabili di varia natura legate al difficile contesto macro economico attuale e ascrivibili ad una pluralità di società appartenenti al Gruppo.
Essendo le vendite di attrezzature e di servizi ripartite annualmente su centinaia di contratti, i rischi a cui il Gruppo è esposto sono ridotti per la natura stessa dell'attività svolta. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza. È possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti, o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi, aventi pertanto effetti sulla situazione finanziaria e sui risultati del Gruppo. Tuttavia alla data del 31 dicembre 2017 il Gruppo ritiene di non avere passività potenziali eccedenti quanto stanziato alla voce "Altri Fondi" all'interno della categoria Interventi in garanzia in quanto ritiene che non vi sia un esborso probabile di risorse.
Per quanto concerne le passività potenziali relative ai contenziosi fiscali, sulla base delle informazioni attualmente a disposizione e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, si ritiene non determineranno sul bilancio effetti negativi rilevanti. Di seguito si riportano i principali contenziosi relativi alle società italiane ed estere controllate direttamente o indirettamente da Trevi Finanziaria Industriale:
Si segnalano i tre seguenti contenziosi fiscali con riferimento a società italiane:
Con riferimento a due società italiane consortili, di cui Trevi spa detiene la quota di maggioranza si segnala:
Agenzia delle Entrate avvalendosi del disposto dell'art. 54, comma 5, del D.P.R. n. 633/1972, ha proceduto alla rettifica delle dichiarazioni Iva per gli anni d'imposta 2001 e 2002, presentate da società consortile partecipata, recuperando a tassazione, quale credito IVA non spettante, per l'anno 2001, l'importo pari ad Euro 736,4 migliaia di euro ed annullando per intero la parte di credito IVA chiesta a rimborso, per l'anno 2002, pari ad Euro 1.600 migliaia di euro. La società consortile ha quantificato, sulla base di analisi condivisa con il legale, in Euro 390 migliaia di euro il rischio legato alla vicenda ed ha proceduto all'accantonamento ad uno specifico fondo. L'importo accantonato è inferiore all'importo contestato in considerazione della natura di riva. Il contenzioso è stato recentemente trattato in Cassazione in data 16 marzo 2019 e si è in attesa di conoscere il dispositivo.
Agenzia delle Entrate, avvalendosi del disposto dell'art. 54, comma 5, del D.P.R. n. 633/1972, ha proceduto alla rettifica delle dichiarazioni Iva per gli anni d'imposta 2013 e 2014, presentate da una seconda società consortile a responsabilità limitata partecipata da Trevi Spa, recuperando a tassazione, quale credito IVA non spettante, per l'anno 2013, l'importo di Euro 2.502,9 migliaia di euro, oltre interessi e sanzioni, per l'anno 2014, l'importo di Euro 4.818,7 migliaia di euro oltre interessi e sanzioni. In data 14/12/2017 CTP ha emesso sentenza favorevole alla società. La società considerando la natura di rivalsa dell'Iva e la sentenza favorevole, previa condivisione con il legale, non ha accantonato somme sul contenzioso in questione. Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso è si è in attesa dell'udienza in Regionale.
Si segnalano i due seguenti contenziosi fiscali con riferimento a società estere:
Autorità fiscale olandese in data 29 Dicembre 2018 ha notificato una contestazione nei confronti della sub holding
olandese della divisione Petreven avente ad oggetto il recupero di una maggiore Corporate Income Tax ed interessi per un importo pari a circa Euro 4.300 migliaia di euro con riferimento al periodo di imposta 2014.
La società ha presentato a fine luglio 2019, per il tramite del consulente fiscale Deloitte, memoria difensiva attraverso cui ritiene di aver spiegato alle autorità fiscali il legittimo comportamento fiscale adottato.
La società sulla base anche di un parere fiscale reso da primario consulente fiscale olandese, non ha accantonato nulla, pur ritenendo possibile un parziale esito sfavorevole della vicenda, ad oggi non quantificabile.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ed il fondo di trattamento di quiescenza sono piani a benefici definiti ed ammontano al 31 dicembre 2018 a 13.994 migliaia di Euro e riflettono l'indennità maturata a fine anno dai dipendenti delle società italiane in conformità alle disposizioni di legge e ad accantonamenti effettuati dalle consociate estere per coprire le passività maturate nei confronti dei dipendenti.
Essi sono stati determinati come valore attuale dell'obbligo di prestazione definita, rettificato per tener conto degli "utili e perdite attuariali". L'effetto rilevato è stato calcolato da un attuario esterno ed indipendente in base al metodo della proiezione unitaria del credito.
La movimentazione nel corso dell'esercizio è stata la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2017 |
Accantonamenti | Indennità e acconti Utili/(Perdite) liquidati |
attuariali | Altri Movimenti 31/12/2018 |
Saldo al |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | 7.950 | 531 | (1.238) | 234 | (1 479) | ર 998 |
| Fondo di trattamento di quiescenza ed obblighi simili | 8 718 | 3 066 | (1.682) | (2 106) | 7 996 | |
| TOTALE | 16.668 | 3.597 | (2.920) | 234 | (3.585) | 13.994 |
Gli altri movimenti del fondo trattamento di quiescenza si riferiscono all'effetto cambio delle controllate estere, nonché gli utili/perdite attuariali.
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 7.950 | 9.783 |
| Costi operativi per servizi | 238 | 317 |
| Interessi passivi | 84 | ો રિ |
| Indennità pagate | (1 238) | (2.264) |
| Riclassifica attività possedute per la vendita | (1 037) | |
| Saldo finale | 5.998 | 7.950 |
Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario sono esposte di seguito:
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | |
|---|---|---|
| Tasso annuo tecnico di attualizzazione | 1.57% | 1,30% |
| Tasso annuo di inflazione | 1 -50% | 1 .50% |
| Tasso annuo aumento retribuzioni complessive | 2,50% | 2,50% |
| Tasso annuo incremento TFR | 2.63% | 2.63% |
Si precisa che ai fini del calcolo attuariale è stato utilizzato un tasso di sconto determinato ad un paniere obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2018.
Le ulteriori assunzioni utilizzate alla base del calcolo attuariale sono riportate di seguito:
| Gruppo Trevi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Past Service Liability | ||||||
| Tasso annuo di attualizzazione | ||||||
| +0,5% | -0,5% | |||||
| Trevi S.p.A. | 2.079 | 2 248 | ||||
| Trevi Finanziaria Industriale S.p A | 734 | 774 | ||||
| Soilmec S.p.A. | 2.004 | 2 205 | ||||
| Drillmec S.p.A. | 564 | 617 | ||||
| PSM S J. | ે 335 | 1-034 | ||||
| Petreven S.p.A. | 353 | 338 | ||||
| Totali | 6.669 | 7.216 |
| Past Service Liability | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tasso di inflazione | ||||
| 40,25% | -0,25% | |||
| Trevi S.p.A. | 2,186 | 2.137 | ||
| Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. | 758 | 749 | ||
| Soilmec S.p.A. | 2 131 | 2.072 | ||
| Drillmec S.p.A. | 597 | 582 | ||
| PSM S.r.I. | 993 | 972 | ||
| Petreven S.p. A. | ਤੇ ਤੋਂ । | 328 | ||
| Totali | 6.996 | 6.840 |
| Past Service Liability Tasso annuo di turnover |
|||
|---|---|---|---|
| +2,00% | -2,00% | ||
| Trevi S.p.A. | 2.150 | 2.174 | |
| Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. | 749 | 759 | |
| Soilmec S.p.A. | 2.085 | 2.120 | |
| Drillmec S.p.A. | ર 86 | 594 | |
| PSM S T-L | જેવી સ | 1 007 | |
| Petreven S.p.A. | 328 | 344 | |
| Totali | 6.863 | 6.998 |
64
Ammontano a 1.036.882 migliaia di Euro, in diminuzione di 18.315 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Si fornisce di seguito la consistenza della variazione delle varie voci:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti a breve termine (debiti verso banche) | 583 447 | 565 364 | 18 083 |
| Scoperti di conto corrente | 24.363 | 18.562 | ર 801 |
| Anticipi commerciali | 50 538 | 61 366 | (10.828) |
| Sub-totale finanziamenti a breve | 658.348 | 645.292 | 13.056 |
| Debiti verso società di leasing | રી | 20 482 | 31-078 |
| Debiti verso altri finanziatori | 37 286 | 19 762 | 17 524 |
| Sub-totale debiti verso altri finanziatori | 88.846 | 40.244 | 48.602 |
| Strumenti derivati a breve termine | 374 | 751 | (377) |
| Sub-totale Strumenti Derivati a breve | 374 | 751 | (377) |
| Debiti verso fornitori | 192 561 | 231-833 | (39.272) |
| Acconti | 24 447 | 43.933 | (19 486) |
| Importi dovuti ai committenti | 6.591 | 10 506 | (3,915) |
| Debiti verso imprese collegate | 1 287 | 3.164 | (1,877) |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 3.941 | 6.776 | (2.835) |
| Ratei e risconti passivi | 10.924 | 7.406 | 3.518 |
| Altri debiti | 15.723 | 26 272 | (10 549) |
| Debiti verso Erario per I.V.A | 4 902 | 6.714 | (1.813) |
| Fondi a Breve Termine | 13 115 | 11.262 | ા 853 |
| Sub-totale altre passività a breve termine | 273.492 | 347,867 | (74.375) |
| Passività fiscali per imposte correnti | 15.822 | 21.043 | (5.221) |
| Sub-totale passività fiscali per imposte correnti | 15.822 | 21.043 | (5.221) |
| 1.055.197 | (18.315) | ||
| TOTALE | 1.036.882 |
Relativamente agli scaduti dei rapporti debitori commerciali, finanziari, e verso dipendenti al 31/12/2018 si evidenziano scaduti commerciali per un totale di circa 89,5 milioni di Euro, scaduti finanziari per complessivi 385.2 milioni di Euro e scaduti tributari per circa 0,5 milioni di Euro, non si evidenziano scaduti riconducibili a debiti verso dipendenti ed istituti previdenziali.
Si registra un decremento dei debiti verso fornitori al 31 dicembre 2018 (pari a circa 39,3 milioni di Euro) rispetto al corrispondente saldo al 31 dicembre 2017 (231,8 milioni di Euro).
| La ripartizione per area geogratica dei debiti verso fornitori ed acconti a breve termine risulta essere la seguente. | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| -- | ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | -- | -- | -- | -- | -- |
| 31/12/2018 | Italia | Europa (esclusa Italia) |
U.S.A. e Canada |
America Latina | Africa | Medio Oriente ed Asia |
Estremo Oriente |
Resto del mondo |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fornitori | 100 408 | 12 033 | 25 044 | 6 997 | 6 153 | 32 202 | 8.884 | 841 | 192.561 |
| Acconti | 208 | રેરો | 4 053 | 3-814 | 5.994 | 5-402 | 2.939 | 1 484 | 24.447 |
| Importi dovuti ai committenti | 1.370 | 1 393 | 3 828 | 6.591 | |||||
| Debiti verso collegate | 683 | 0 | 297 | () | 1.287 | ||||
| TOTALE | 102.669 | 13.978 | 32.925 | 10.819 | 12.147 | 38.201 | 11.823 | 2.325 | 224.887 |
| 31/12/2017 | Italia | Europa lesclusa Italia) |
U.S.A. e Canada |
America Latina | Africa | Medio Oriente ed Asia |
Estremo Oriente |
Resto del mondo |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Formitorı | 116 038 | 14.836 | 13,768 | 20 134 | 9 653 | 47.259 | 8 965 | 1.180 | 231.832 |
| Acconti | 466 | 12 857 | 1 728 | 7.973 | 6311 | 10 206 | 4 297 | 94 | 43.933 |
| Importi dovuti ai committenti | 2640 | 0 | 3 178 | 0 | 2.326 | 2.363 | 0 | () | 10.506 |
| Debiti verso collegate | 2 427 | 101 | র্য | 72 | 549 | 0 | 3.164 | ||
| TOTALE | 121.571 | 27.795 | 18.673 | 28.121 | 18.362 | 60.377 | 13-262 | 1.274 | 289.435 |
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|
| 115 880 | 137.354 | (21.473) |
| 40.293 | 34.456 | 5.836 |
| 6619 | 14.697 | (8.078) |
| 31 | 233 | (202) |
| 29 739 | 45.092 | (15 354) |
| 192.561 | 231.832 | (39.271) |
La voce Importo dovuto ai committenti, per un importo pari a 6.591 migliaia di Euro, espone i lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti relativi.
I debiti verso imprese collegate ammontanti a 1.287 migliaia di Euro si riferiscono quasi interamente ai debiti di natura commerciale della controllata Trevi S.p.A. nei confronti di consorzi, si rimanda per il dettaglio di questi valla Nota (36) - Rapporti con entità correlate.
I debiti verso Erario per I.V.A. sono diminuiti rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2017 (6.714 migliaia di Euro) di circa 1.813 migliaia di Euro ed ammontano al 31 dicembre 2018 a 4.902 migliaia di Euro.
Nella voce "Altri debiti" sono principalmente ricompresi:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso dipendenti | 12031 | 20 026 | (7.995) |
| Altri | 3 692 | 6.246 | (2 554) |
| TOTALE | 15.723 | 26.272 | (10.549) |
I debiti verso dipendenti sono relativi ai salari e stipendi del mese di dicembre 2018 ed agli accantonamenti per ferie maturate e non godute.
I Ratei e risconti passivi ammontano al 31 dicembre 2018 a 10.925 migliaia di Euro. Tale voce risulta così composta:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| r | 45 | ||
| Ratei su premi assicurativi | C | ||
| Ratei su interessi passivi Altri ratei passivi |
4 407 | 2 725 | 1.682 |
| TOTALE | 4.459 | 2.770 | 1.688 |

| KISCOULL DRISSIVI | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | ||
| Risconti per interessi LL Sabatini e Ossola | ારિર | 109 | 56 | ||
| Risconti su noleggi | 5 | 6 | (2) | ||
| Altri risconti passivi | 6.296 | 4.521 | 1.775 | ||
| TOTALE | 6.466 | 4.636 | 1.830 |
Le tabelle sopra evidenziate accolgono principalmente gli effetti economici di alcune commesse delle società controllate del settore fondazioni al fine di un allineamento con i margini per le commesse stesse con particolare riferimento alla commessa acquisita e lavorata dalla controllata Trevi Insaat AS in Turchia. Inoltre, i saldi includono il residuo delle plusvalenze da "lease-back" effettuate da talune società del Gruppo nelle vendite a società di leasing. Tali plusvalenze, secondo quanto previsto dai principi contabili, sono riscontate sulla base della durata dei contratti sottostanti.
I Debiti tributari ammontano al 31 dicembre 2018 a 15.822 migliaia di Euro e risultano così composti:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso Erario per imposte dirette | 11-762 | 12 991 | (1.229) |
| Altri | 4 060 | 8.052 | (3 992) |
| TOTALE | 15.822 | 21.043 | (5.221) |
I Finanziamenti a breve termine ammontano al 31 dicembre 2018 a 658.348 migliaia di Euro e risultano così composti:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Scoperti di conto corrente | 24 363 | 18 562 | 5 801 | |
| Antıcıpı commerciali | રેરે રહતે | 61 366 | 2 203 | |
| Debiti verso banche | 93_281 | 95-101 | (1-821) | |
| Quota dei mutui e finanziamenti scadenti entro i dodici mesi | 477.135 | 470.263 | 6 872 | |
| TOTALE | 658.348 | 645.292 | 13.056 |
Si segnala che al 31 dicembre 2018, la maggior parte dei debiti verso banche è stata riclassificata a breve termine, in quanto il Gruppo già nel corso del 2017, a seguito del mancato rispetto dei covenant, nell'ambito di più ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha sottoposto alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill. Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono proseguite fattivamente sia nel corso del 2017 che nel 2018, giungendo nel corso del mese di agosto del 2018 alla effettiva sottoscrizione dell'accordo di standsill con le principali banche finanziatrici, divenuto efficace il 17 settembre dell'accordo al 31 dicembre 2018. Tale accordo non è stato ulteriormente rinnovato.
Le interlocuzioni con le banche finanziatrici sono poi proseguite al fine di trovare un più ampio accordo circa la manovra di ristrutturazione finanziaria del Gruppo che alla data di approvazione del presente bilancio risulta sostanzialmente concordata, così come diffusamente descritto nel paragrafo circa la continuità aziendale riportato nella relazione sulla gestione.
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso società di leasing | 51-560 | 20 482 | 31-078 |
| Debiti verso altri finanziatori | 37 286 | 19 762 | 17.524 |
| TOTALE | 88.846 | 40.244 | 48.602 |
I debiti verso società di leasing si riferiscono alle quote capitali delle rate in scadenza entro 12 mesi.
Al 31 dicembre 2018 sono presenti 374 migliaia di euro di strumenti finanziari derivati a breve termine
| Descrizione | Saldo al 31/12/2017 |
Accantonamenti | Un ivel | Rilasci | Altre | Saldo al Variazioni - 31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri fondi a breve termine | 11-262 | (281) | /(74 | 13.115 | ||
| TOTALE | 11.262 | 1.37 | 281 | 764 | 13.115 |
I fondi classificati a breve termine al 31 dicembre 2018 ammontano a 13.115 migliaia di Euro al 31 dicembre 2017). L'importo più significativo di tale saldo è ascrivibile alla Swissboring Overseas Piling Corporation per 9.847 migliaia di Euro, ed è relativo ad un fondo rischi contrattuale inerente una commessa in Oman.
Si riporta il dettaglio dell'Indebitamento Finanziario Netto
| Note | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| A | Cassa | (13) | (1-036) | (1,226) | 190 |
| B | Altre disponibilità liquide | (13) | (87,876) | (144 864) | 56 989 |
| C | Titoli detenuti per la negoziazione | ||||
| D | Liquidità (A+B+C) | (88.912) | (146.090) | 57.178 | |
| F | Crediti finanziari correnti | (7) | 0 | 0 | 0 |
| F | Debiti bancari correnti | (22) | 181 213 | 175 029 | 6 184 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (22) | 477-135 | 470 263 | 6.872 |
| H | Altri debiti finanziari correnti | (23) (24) | 89.205 | 40.417 | 48 788 |
| Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) | 747.553 | 685.709 | 61.844 | ||
| J | Indebitamento finanziario corrente netto (I+E+D) | 658.641 | 539.610 | 119.022 | |
| K | Debiti bancari non correnti | (15) | 331 | 11 206 | (10 875) |
| L | Obbligazioni emesse | ||||
| M | Altri debiti non correnti | (15) | 33,668 | 69.025 | (35.357) |
| N | Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) | 33.998 | 80.231 | (46.232) | |
| O | Indebitamento finanziario netto (J+N) | 692.640 | 619.850 | 72.789 |
Di seguito, si elencano le garanzie prestate:
Garanzie prestate a Società di assicurazione (sia in Euro sia dollari USA): ammontano a Euro 305.770.982 e si riferiscono sia al rilascio di cauzioni di IVA della Società e delle principali Società controllate italiane sia alle garanzie rilasciate a favore di primarie compagnie di assicurazione, nell'interesse della sub - controllata Trevi Icos Corporation, per l'esecuzione dei propri progetti; tali garanzie si riducono in proporzione al residuo dei lavori ancora da eseguire alla fine di ogni esercizio;
Si segnala che a livello di Gruppo Trevi, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, sono stati ricevuti alcuni solleciti ed ingiunzioni da fornitori a fronte di rapporti commerciali. Il valore in aggregato di tali posizioni è pari a circa Euro 12,7 milioni di cui circa Euro 7,7 milioni sono stati oggetto di ricomposizione e circa Euro 5 milioni sono in corso di ricomposizione.

Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relative al conto economico consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. Per un'analisi più dettagliata dell'andamento dell'esercizio si rimanda a quanto detto nella Relazione sulla Gestione.
Ammontano a 618.080 migliaia di Euro contro 772.545 migliaia di Euro del 2017 con un decremento pari a 154.465 migliaia di Euro. Il Gruppo opera in diversi settori di attività ed in diverse aree geografiche.
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi e degli altri ricavi è la seguente:
| Area geografica | 31/12/2018 | 0/0 | 31/12/2017 | 0/0 | Variazioni |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 45 346 | 7.3% | 74.728 | 9.7% | (29 382) |
| Europa (esclusa Italia) | 73.751 | 11,9% | 45.210 | 5,9% | 28 541 |
| US A e Canada | 113.847 | 18,4% | 110.294 | 14,3% | 3.553 |
| America Latina | 36 023 | 6.0% | 67 838 | 8,8% | (30 885) |
| Africa | 51 302 | 8.3% | 73.135 | 9.5% | (21 833) |
| Medio Oriente e Asia | 203 469 | 32,9% | 326 696 | 42,3% | (123,227) |
| Estremo Oriente e Resto del Mondo | 93 412 | 15,1% | 74.645 | 9.7% | 18 768 |
| RICAVI TOTALI | 618.080 | 100% | 772.545 | 100% | (154.465) |
A perimetro costante il decremento dell'area mediorientale è ascrivibile prevalentemente alle attività del settore fondazioni per effetto del completamento di alcune commesse in particolare nell'area del Kuwait e Iraq.
In America Latina il decremento è riconducibile prevalentemente alle attività del settore fondazioni.
In Africa, il Settore Fondazioni registra un calo significativo rispetto all'esercizio precedente; la diminuzione del fatturato in Italia è riconducibile prevalentemente alte attività della divisione Soilmec.
In Estremo Oriente e Oceania il miglioramento è attribuibile in larga parte alle attività di fondazioni, in particolare nell'area delle Filippine.
Viene di seguito evidenziata la ripartizione dei ricavi fra il settore Fondazioni e la Capogruppo:
| 31/22018 | 0/0 | 31/12/2017 | % | Variazioni | Var. % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Lavori speciali di fondazioni | 418 574 | 68% | 556 979 | 72% | (138.405) | -24,8% |
| Produzione macchinari speciali per fondazioni | 204-748 | 33% | 217-233 | 28% | (12.485) | -5.7% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (7.363) | (16 399) | 9.036 | |||
| Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) | 615.960 | 100% | 757.813 | 98% | (141.854) | -18,7% |
| Capogruppo | 27.481 | 28 261 | (780) | -2,8% | ||
| Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo | (25 359) | (13 529) | (11 830) | |||
| GRUPPO TREVI | 618.080 | 100% 772.545 | 100% | (154.464) | -20,0% |
Gli "Altri ricavi e Proventi" ammontano a 27.873 migliaia di Euro e risultano in calo di 7.164 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è così composta:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Contributi in conto esercizio | 652 | 430 | 222 |
| Recuperi spese e riaddebiti a Consorzi | 10 511 | 13.136 | (2.625) |
| Rilascio fondi | 97 | 181 | (83) |
| Vendite di ricambi e materie prime | 791 | 779 | 12 |
| Plusvalenze da alienazione di beni strumentali | 1.900 | 2 431 | (531) |
| Risarcimento danni | 3.365 | 1-353 | 2.012 |
| Affitti attivi | 3 632 | 5 733 | (2.101) |
| Sopravvenienze attive | 2618 | 3,484 | (866) |
| Altri | 4.307 | 7-511 | (3.204) |
| TOTALE | 27.873 | 35.037 | (7.164) |
Si cilevano nell'esercizio 2018 "Recuperi di spese e riadebiti a Consorzi" per 10.511 migliaia di Euro, in calo rispetto
all'anno precedente di 2.625 migliaia di Euro; le "Vendite di ricambi" si assestano a 791 migliaia di Euro; le "Plusvalenze da alienazione a terzi di beni strumentali" ammontano a 1.900 migliaia di Euro contro 2.431 migliaia di Euro dell'precedente esercizio; le "Sopravvenienze attive" ammontano a 2.618 migliaia di Euro e si riferiscono principalmente a Trevi S.p.A. per 1.759 migliaia di Euro e Soilmec S.p.A. per 562 migliaia di Euro.
La voce incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ammonta al 31 dicembre 2018 a 12.580 migliaia di Euro, con un decremento di Euro 1.554 migliaia rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2017.
I costi della produzione ammontano complessivamente a 627.830 migliaia di Euro contro i 897.259 migliaia di Euro del precedente esercizio, con un decremento di 269.429 migliaia di Euro; di seguito si analizzano le principali voci.
Ammontano a 164.846 migliaia di Euro, in calo di 19.967 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Saları e stipendi | 128.226 | 142 593 | (14367) | |
| Oneri sociali | 25 923 | 29 098 | (3.175) | |
| Trattamento di fine rapporto | 682 | 1 616 | (934) | |
| Trattamento di fine quiescenza | 1.837 | 3 579 | (1,742) | |
| Altri costi | 8-178 | 7927 | 251 | |
| TOTALE | 164.846 | 184.813 | (19.967) |
All'interno della voce sono altresi contabilizzati gli importi relativi alla quota del piano di Stock Grant per il triennio 2017-2019.
| L'organico dei dipendenti a perimetro costante e la variazione rispetto all'esercizio precedente risulta così determinato: | ||
|---|---|---|
| ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | -- | -- |
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | Media |
|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 162 | 112 | 50 | 137 |
| Impiegati e Quadri | 2 820 | 2 294 | 526 | 2.557 |
| Operai | 3.396 | 4.163 | (767) | 3.780 |
| Totale Dipendenti | 6.378 | 6.569 | (191) | 6.474 |
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 160 206 | 225 664 | (65 458) |
| Costi per godimento beni di terzi | 42 134 | 52 825 | (10 691) |
| Oneri diversi di gestione | તે છે 635 | 19 837 | (10 202) |
| TOTALE | 211.975 | 298.326 | (86.351) |
Ammontano a 211.975 migliaia di Euro, in diminuzione di 86.351 migliaia di Euro rispetto all'eservizio precedente, per maggiori dettagli si rimanda alle descrizioni di seguito riportate.
Ammontano a 160.206 migliaia di Euro al 31 Dicembre 2018 contro i 225.664 migliaia del 31 dicembre 2017. In questa voce sono principalmente ricompresi:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Lavorazioni esterne | 2 110 | 10.812 | (8,702) |
| Assistenza tecnica | 4.055 | 8.840 | (4.785) |
| Forza Motrice | 1.505 | 2 120 | (614) |
| Subappalti | 42 630 | 76 102 | (33,471) |
| Servizi Amministrativi | 2077 | 2.170 | (93) |
| Spese di Rappresentanza | ર્સ્વર્ડ | 865 | (320) |
| Consulenze tecniche, legali, fiscali e altre | 30 893 | 40.430 | (9.536) |
| Manutenzioni e riparazioni | ਹੇ ਰੇਤਰੇ | 9.889 | 70 |
| Assicurazioni | 9 474 | 10 377 | (904) |
| Spese di spedizione, doganali e trasporti | 14 868 | 17 508 | (2 641) |
| Spese per energia, telefoniche, gas, acqua e postali | 4 246 | 4.939 | (693) |
| Provvigioni ed oneri accessori | 3-513 | 1.970 | 1-543 |
| Spese di vitto, alloggio e viaggi | 17 264 | 17391 | (128) |
| Pubblicità e promozioni | 1 884 | 3.397 | (1.512) |
| Servizi bancari | 4.963 | 5 233 | (270) |
| Quota costi consortili | 232 | 3-436 | (3 204) |
| Altre spese per prestazioni di servizi | 9.988 | 10-185 | (197) |
| Totale | 160.206 | 225.664 | (65.458) |
I costi per servizi sono diminuiti del 29% rispetto l'esercizio precedente, con un decremento di 65.458 migliaia di Euro. Le variazioni decrementative principali riguardano i subappalti in calo di 33.471 migliaia di Euro, le lavorazioni esterne in calo di 8.702 migliaia di Euro, le manutenzioni decrementative per 9.536 migliaia di Euro e le spese di assistenza tecnica per 4.785 migliaia di Euro e sono tutte correlate alla contrazione dei volumi dei ricavi sul settore fondazioni.
Ammontano a 42.134 migliaia di Euro, in diminuzione di 10.691 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. La voce si riferisce principalmente:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Noleggi di attrezzature | 32 366 | 42.767 | (10.401) |
| Affitti passivi | 9.768 | 10.058 | (290) |
| Totale | 42.134 | 52.825 | (10.691) |
La voce "noleggi di attrezzature" comprende i costi per noleggi operativi delle commesse in corso.
Ammontano a 9.635 migliaia di Euro, in decremento di 10.202 migliaia di Euro rispetto all'esercizi precedente. La loro composizione è la seguente:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte e tasse indirette | 3 676 | 6 556 | (2-880) |
| Minusvalenze ordinarie da alienazione cespiti | 1.867 | 2.363 | (496) |
| Sopravvenienze passive | 1-274 | 7 945 | (6.671) |
| Altri oneri diversi | 2 818 | 2.973 | (155) |
| Totale | 9.635 | 19.837 | (10.202) |
Le imposte e tasse indirette originano principalmente dalle società operanti in America Latina.
Le sopravvenienze passive si riferiscono prevalentemente sia allo stralcio di crediti non più recuperabili
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti per rischi | 1-713 | 31.456 | (29.743) | |
| Accantonamenti per crediti | 2727 | 36 578 | (33,851) | |
| Svalutazioni | 44 016 | (44.016) | ||
| Totale | 4 440 | 112.050 | (107.610) |
Ammontano a 1.713 migliaia di Euro e si riferiscono principalmenti relativi al fondo garanzia prodotti, vertenze legali e rischi contrattuali.
L'importo pari a 2.727 migliaia di Euro, si riferisce quasi esclusivamente all'accantonamento per rischi su crediti commerciali di dubbio realizzo delle singole società controllate.
Rispetto lo scorso esercizio che rilevavano svalutazioni pari a 44.016 migliaia di Euro non si registrano ulteriori svalutazioni di asset nel corso del 2018.
La voce risulta così composta:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Interessi su crediti verso banche | 1 579 | 1.255 | 324 |
| Interessi su crediti verso la clientela | 136 | 117 | 19 |
| Altri proventi finanziari | 9.044 | 10.580 | (1.536) |
| TOTALE | 10.759 | 11.952 | (1.193) |
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Interessi su debiti verso banche | 20 511 | 16 774 | 3.737 |
| Spese e commissioni bancarie | 1 993 | 4.357 | (2.364) |
| Interessi passivi su mutui | 492 | 530 | (38) |
| Interessi verso società di leasing | 2 232 | 2 430 | (198) |
| Sconti bancari | 121 | 531 | (410) |
| Interessi su debiti verso altri finanziatori | 1 074 | 1 766 | (692) |
| TOTALE | 26.423 | 26.388 | 35 |
Al 31 dicembre 2018, le differenze di cambio nette ammontano ad un importo negativo pari a 16.002 migliaia di Euro e si originano principalmente dalla la fluttuazione tra l'Euro ed il Dollaro Americano e tra l'Euro e le valute dei paesi in Sud America.
Si riporta di seguito la composizione di tale voce:
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Differenza cambio attive realizzate | 4.362 | 11 267 | (6.905) |
| Differenza cambio passive realizzate | 14 894) | (14.741) | (153) |
| Sub-Totale utili/(perdite) realizzate | (10.532) | (3.474) | (7.058) |
| Differenza cambio attive non realizzate | 7.957 | 21 494 | (13 537) |
| Differenza cambio passive non realizzate | (13.426) | (21 352) | 7.926 |
| Sub-Totale utili/(perdite) non realizzate | (5.469) | 141 | (5.488) |
| Utile/perdita per differenze cambio | (16.002) | (3.332) | (12.547) |
| e minore neue de periodo originally and hausants at 52.001 mighten in Eart of Themation of Administra. | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni | ||
| Imposte correnti: | |||||
| - IRAP. | 896 | 1.004 | (109) | ||
| - Imposte sul reddito | 11-317 | 27 092 | (15.775) | ||
| Imposte differite | (1.632) | 7.632 | (9 264) | ||
| Imposte anticipate | (3.544) | (6.610) | 3 067 | ||
| TOTALE | 7.036 | 29.118 | (22.081) |
riduzione di 22.081 migliaia di Euro e risultano così composte: oste nette del neriodo evidenziano una
Le imposte sul reddito dell'esercizio riguardano la stima delle imposte dirette dovute per l'esercizio, calcolate sulla base del reddito imponibile delle singole società del Gruppo consolidate.
Le imposte per le società estere sono calcolate secondo le aliquote vigenti nei rispettivi paesi.
| Descrizione | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Utile del periodo prima delle imposte e dei terzi | (137.128) | (516.957) | 379.828 |
| I R.E.S. società italiane | 2 448 | 17-886 | (15.438) |
| Imposte differite società italiane e scritture di consolidamento | (5611) | 1 971 | (7.583) |
| Imposte complessive correnti e differite sul reddito società estere | 7.571 | 7.280 | 290 |
| IRAP | 896 | 1-004 | (108) |
| Imposte di competenza estera | 1.768 | 854 | 914 |
| Differenze imposte esercizi precedenti I.R.E.S. | (35) | 123 | (158) |
| Imposte sul reddito riportate nel conto economico consolidato | 7.036 | 29.118 | (22.081) |
| Tax-rate | -5,1% | -5,6% |
Le assunzioni base per la determinazione dell'utile base e diluito sono le seguenti:
| Descrizione | 31/12/2018 Risultato Netto derivante dalle attività in funzionamento |
31/12/2018 Risultato Netto da attività discontinuate |
31/12/2017 Risultato Netto derivante dalle attività in funzionamento |
31/12/2017 Risultato Netto da attività discontinuate |
|---|---|---|---|---|
| Utile/(Perdita) netta del periodo (migliaia di Euro) | (23 877) | (119.550) | (176 226) | (256.613) |
| Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile base per azione |
164 579 265 | 164 579 265 | 164 579 265 | 164 579.265 |
| Utile/(Perdita) per azione base: (A*1000)/B | (0,1451) | (0,7264) | (1,0708) | (1,5592) |
| Utile/(Perdita) netta rettificata per dilution analysis (migliaia di Euro) | (23,877) | (119 550) | (176,226) | (256 613) |
| Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile diluito per azione |
164 270 181 | 164-270-181 | 164 270 181 | 64 270.18 |
| Utile/(Perdita) per azione diluito: (D*1000)/E | (0.1454) | (0,7278) | (1,0728) | (1,5621) |
Qui di seguito si indica, relativamente all'anno 2017, l'ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:
| Nominativo | Società | Carica | Emolumenti per la carica (Euro/000) |
Altri compensi (Euro/000) |
|---|---|---|---|---|
| Davide Trevisani | TREVI - Fin. Ind. S.p.A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione |
302 | |
| Trevi S.p. A. | Consigliere d'Amministrazione | 120 | ||
| Drillmec S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 40 | ||
| Soilmec S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | ર્ભર | ||
| Petreven S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 30 | ||
| Gianluigi Trevisani | Trevi Finanziaria | Vice Presidente Esecutivo | 298 | |
| Trevi S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 120 | ||
| Drillmec S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 40 | ||
| Soilmec S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | ર્ણ્ટ | ||
| Petreven S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 30 | ||
| Cesare Trevisani | Trevi Finanziaria | Vice Presidente | તેર | ਤੇ ਤੇ |
| Trevi S.p. A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
140 | ||
| Soilmec S p. A. | Consigliere d'Amministrazione | 65 | ||
| Drillmec S.p. A. | Consigliere d'Amministrazione | 40 | ||
| RCT Srl | Amministratore Unico | 0 | ||
| Petreven S.p.A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
75 | ||
| Stefano Trevisani | Trevi Finanziaria | Amministratore Delegato | 40 | 167 |
| Drillmec S.p. A. | Consigliere d'Amministrazione | 40 | ||
| Soilmec S.p. A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
110 | ||
| Trevi S.p. A. | Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
160 | ||
| Petreven S.p. A. | Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
30 | ||
| Sergio Iasi | Trevi Finanziaria | Amministratore Delegato | 40 | 360 |
| Marta Dassù | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
40 | 0 |
| Umberto della Sala | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
40 | 4 |
| Cristina Finocchi Manne | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
40 | 1-1 |
| Monica Mondardini | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
40 | 9 |
| Guido Rivolta (*) | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo |
40 | 0 |
| Rita Rolli | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministratore non esecutivo ed indipendente |
40 | 14 |
| Simone Trevisani | Trevi Finanziaria | Consigliere d'Amministrazione esecutivo | 40 | 145 |
| Trevi S.p. A. | Consigliere d'Amministrazione | 30 | ||
| Drillmec S.p.A. | Amministratore Delegato | । 35 | ||
| Soilmec S.p.A. | Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
125 | ||
| PSM SpA | Consigliere d'Amministrazione | 10 | ||
| Petreven S p. A. | Consigliere d'Amministrazione | 30 1555 |
745 |
(*) Per il Consiglieri Guido Rivolta i compensi sono riversati a CDP Equity S.p.A.
I rapporti del Gruppo Trevi con entità correlate sono costituiti principalmente dai rapporti commerciali della controllata Trevi S.p.A. verso i propri consorzi, regolati a condizioni di mercato.
Gli importi più significativi di tali crediti a lungo termine al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2017 sono di seguito esposti:
| Crediti finanziari a lungo termine | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Porto Messina S c a r 1. | 720 | 720 | |
| Filippella S car.l. | 225 | 225 | |
| Pescara Park S.r.l. | રી રે | ર 3 | (16) |
| Altri | 272 | 124 | 148 |
| TOTALE | 1.732 | 1.600 | 132 |
Gli importi più significativi dei crediti a breve termine al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2017 compresi all'interno della voce "Crediti commerciali e altre attività a breve termine" sono di seguito esposti:
| Crediti commerciali a breve termine | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Parcheggi S p A | 164 | ો રેર | 9 |
| Roma Park Srl | 634 | 597 | 37 |
| Parma Park Srl | 0 | । ୧୨ | (169) |
| Sofitre S.r.L. | 1.391 | 1.383 | 8 |
| Altri | 29 | 29 | |
| Sub-totale | 2.218 | 2.333 | (115) |
| Porto di Messina S.c.a.r. | 764 | 749 | ો ર |
| Consorzio Trevi Adanti | 7 | 6 | |
| Nuova Darsena S c a r.l. | 1-035 | 2.809 | (1,774) |
| Trevi S.G.F. Inc. per Napoli | 1-857 | 1.950 | (93) |
| Altri | 715 | 1-711 | (ਰੇਰੇਲ) |
| Sub-totale | 4.378 | 7.226 | (2.838) |
| TOTALE | 6.596 | 9.559 | (2.963) |
| % sui crediti commerciali consolidati | 2,3% | 3,1% |
I ricavi realizzati dal Gruppo verso tali società sono di seguito esposti:
| Ricavi vendite e prestazioni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Roma Park Srl | 30 | 30 | |
| Parcheggi S.p.A. | 228 | 293 | (65) |
| Sofitre Srl | 7 | T | |
| Sub-totale | 264 | 323 | (રક) |
| Hercules Foundation AB | 1.010 | 3.146 | (2,136) |
| Nuova Darsena | 30 | 606 | (576) |
| Altri | 1.243 | 2 558 | (1-315) |
| Sub-totale | 2.283 | 6.310 | (4.027) |
| TOTALE | 2.547 | 6.633 | (4.086) |
| % su ricavi totali | 0,3% | 0.8% |
Gli importi più significativi dei debiti verso società correlate al 31 dicembre 2018 compresi all'interno della voce "Debiti commerciali e altre passività a breve termine" sono di seguito esposti:
| Debiti commerciali a breve termine | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Parcheggi S.p.A., | 6 | (6) | |
| IFC Ltd | 130 | 72 | રે 8 |
| Sofitre S.r.l. | 23 | 22 | |
| Sub-totale | 153 | 79 | 74 |
| Trevi Adantı | 8 | 5 | 3 |
| Nuova Darsena S.c.a.r. | 2.000 | (2,000) | |
| Porto di Messina S.c.a.rl | 386 | 351 | ે રે |
| Trevi S G F. Inc S.c.a.r.l. | 32 | 03 | (61) |
| Altri | 708 | 636 | 72 |
| Sub-totale | 1.134 | 3.085 | (1.951) |
| TOTALE | 1.287 | 3.164 | (1.877) |
| % sui debiti commerciali consolidati | 0,5% | 1.1% |
I costi sostenuti dal Gruppo verso tali società correlate sono di seguito esposti:
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Sofitre Srl | 84 | 79 | ನ |
| Parcheggi S.p.A. | 2 | 13 | (11) |
| Sub-totale | 85 | 92 | (6) |
| Porto di Messina S c a rl | 41 | 0 | 41 |
| Trevi S.G.F. Inc. Scarl | 8 | 0 | 8 |
| Filippella S c a r l | 6 | 0 | 6 |
| Nuova Darsena S.c.a.r. | 299 | 3 447 | (3.148) |
| Altri | 78 | 512 | (434) |
| Sub-totale | 432 | 3.959 | (3.528) |
| TOTALE | 517 | 4.051 | (3.534) |
| % sui consumi di materie prime e servizi esterni consolidati |
0.1% | 1.4% |
Oltre a quanto già evidenziato nell'informativa relativa alle acquisizioni del periodo, come si evince dalle tabelle sopraesposte, il Gruppo Trevi ha in essere rapporti modesti capo a Sofitre S.r.l., società controllata al 100% dalla famiglia Trevisani. Le transazioni con società del Gruppo Sofitre (qualificabili per il Gruppo TREVI come società sottoposte al comune controllo da parte della famiglia Trevisani), avvenute nel corso del 2018 a normali condizioni di mercato, sono sintetizzate nella tabella sopraesposta, dalla quale emerge anche la trascurabile incidenza sui dati consolidati di Gruppo.
Infine, si segnala che non sono avvenuti rapporti economici tra le società del Gruppo TREVI e la TREVI Holding S.E., controllante della TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., né con la controllante di quest'ultima, I.F.I.T. S.r.I.
Al fine della presentazione di un'informativa economica, patrimoniale e finanziaria per settore (Segment Reporting) il Gruppo ha identificato, quale schema primario di presentazione dei dati settoriali, la distinzione per settore di attivià. Tale rappresentazione riflette l'organizzazione del Gruppo e la struttura del reporting interno, sulla base della considerazione che i rischi ed i benefici sono influenzati dai settori di attività in cui il Gruppo opera.
Il management monitora separatamente i risultati operativi delle sue unità di business allo scopo di prendere decisioni in merito all'allocazione delle risorse ed alla valutazione delle performance del settore è valutata sulla base dell'utile o perdita operativa che in cetti aspetti, come riportato nelle tabelle che seguono, è misurato in modo diverso dall'utile o perdita operativa nel bilancio consolidato. Finora, in attesa del processo di dismissione, non ci sono cambiamenti nella struttura delle informazioni riviste dagli amministratori. Pertanto, la informativa settoriale continua essere organizzato per i settori Fondazioni e O&G, anche se quest'ultimo è presentato come Attività discontinuata.
Quale informativa settoriale secondaria, vengono monitorati dal management i soli ricavi per area geografica; per maggiori dettagli si rimanda alla premessa delle note esplicative ed integrative.
Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economici settoriali al 31 dicembre 2018, rinviando a quanto riportato nella Relazione sulla gestione per un commento sull'andamento economico registrato dai due Settori.
(In miglinia di Euro)
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione | ||
|---|---|---|---|---|
| A) | Immobilizzazioni | 211.524 | 214.866 | (3.342) |
| B) | Capitale d'esercizio netto | |||
| Rimanenze | 187.639 | 190.933 | (3.294) | |
| Crediti commerciali - |
253 299 | 257.838 | (4.539) | |
| Debiti commerciali (-) - |
(195.165) | (218.458) | 23.293 | |
| Acconti (-) - |
(30.287) | (47.019) | 16.732 | |
| Altre attività (passività) | (29.967) | (23.062) | (6 905) | |
| 185.519 | 160.232 | 25.287 | ||
| C) | Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 397.043 | 375.098 | 21.945 |
| D) | Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (13.241) | (14.075) | 834 |
| ID) | CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 383.802 | 361.023 | 22.779 |
| Finanziato da: | ||||
| P) | Patrimonio Netto | 193.212 | 165,823 | 27.389 |
| G) | Posizione Finanziaria Netta / (Disponibilità liquide) | 190.590 | 195.200 | (4.610) |
| H) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G) | 383.802 | 361.023 | 22.779 |

(In migliaia di Euro)
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| A) Immobilizzazioni |
64.900 | 63.340 | 1.560 |
| B) Capitale d'esercizio netto |
|||
| Rimanenze | 124 914 | 137.914 | (13.000) |
| Crediti commerciali - |
92 944 | 120 227 | (27 283) |
| Debiti commerciali (-) - |
(93.487) | (105-796) | 12.309 |
| Acconti (-) - |
(45 300) | (44 975) | (325) |
| Altre attività (passività) । |
20 126 | 878 | 19.248 |
| 99.197 | 108.248 | (9.051) | |
| Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) C) |
164.097 | 171.588 | (7.491) |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) D) |
(1.206) | (1.556) | 350 |
| E) CAPITALE INVESTITO NELLO (C+D) |
162.891 | 170.032 | (7.141) |
| Finanziato da: | |||
| Patrimonio Netto | (97.529) | (159.497) | 61.968 |
| Posizione Finanziaria Netta / (Disponibilità liquide) G) |
260.421 | 329,529 | (69.108) |
| H) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G) | 162.891 | 170.032 | (7.141) |
(In migliaia di Euro)
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 615.960 | 757,813 | (141.853) |
| -di cui interdivisionali | 13 816 | 12 195 | 1.621 |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, | |||
| semilavorati e finiti | 11-067 | (22 239) | 33.306 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 1 554 | 13618 | (12 064) |
| Altri ricavi operativi | 0 | ||
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 628.581 | 749.193 | (120.612) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 420.618 | 547 172 | (126,554) |
| Oneri diversi di gestione | 8.749 | 18 450 | (9 701) |
| VALORE AGGIUNTO | 199.215 | 183.571 | 15.644 |
| % sui Ricavi Totali | 32,3% | 24,2% | |
| Costo del lavoro | 159 584 | 179.576 | (19 992) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 39.631 | 3.995 | 35.636 |
| % sui Ricavi Totali | 6,4% | 0.5% | |
| Ammortamenti | 27419 | 34.593 | (7.174) |
| Accantonamenti e Svalutazioni | 2 224 | 104.045 | (101 821) |
| RISULTATO OPERATIVO | 9.988 | (134.643) | 144.631 |
| % sui Ricavi Totali | 1,6% | -17,8% |

(In migliaia di Euro)
| 31/12/2018 | 31/12/2017 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 178.885 | 202-092 | (23.207) |
| -di cui interdivisionali | 1 074 | 1 482 | (408) |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
(1.287) | (53.521) | 52.234 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 3.412 | 3.511 | (99) |
| Altri ricavi operativi | 0 | ||
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 181.010 | 152.082 | 28.928 |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 126 123 | 172.989 | (46.866) |
| Oneri diversi di gestione | 2151 | 11.177 | (6.026) |
| VALORE AGGIUNTO | 49.736 | (32.083) | 81.819 |
| % sui Ricavi Totali | 27,8% | -15,9% | |
| Costo del lavoro | 50-249 | 66 428 | (16.179) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | (513) | (98.511) | 97.998 |
| % sui Ricavi Totali | -0.3% | -48,7% | |
| Ammortamenti | 7-062 | 16 748 | (9,686) |
| Accantonamenti e Svalutazioni | 4 295 | 85.936 | (81 641) |
| RISULTATO OPERATIVO | (11.870) | (201.195) | 189.325 |
| 0% гай Dicani Totali | 6 60% | 00 60% |
Si ritiene che il settore primario per identificare l'attività del Gruppo sia la attività, mentre per il segmento secondario si fa riferimento all'area geografica; si rimanda alla relazione per il commento relativo alle sintesi economiche fornite dalla segment information

| Settore Fondazioni (Core Business) |
Settore Oil & Gas |
TREVI- Fin.Ind.S.p.A. |
Rettifiche | Riclassifiche a Attività discontinuate |
Gruppo Trevi | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| RICA VITTOTALI | 615.960 | 178.885 | 27.481 | (39.476) | (164.769) | 618.080 |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
11 067 | (1_287) | 312 | 1 287 | 11-380 | |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni |
1.554 | 3411 | - | 10.252 | (2.637) | 12 580 |
| Altri ricavi operativi | ||||||
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 628.581 | 181.010 | 27.481 | (28.912) | (166.120) | 642.040 |
| Consumi di materie prime e servizi estemı |
420.618 | 126 123 | 12.621 | (30 479) | (111,475) | 417 408 |
| Oneri diversi di gestione | 8.749 | રી રીકો | 503 | 383 | (5,151) | તે 635 |
| VALORE AGGIUNTO | 199,215 | 49.736 | 14.357 | 1.185 | (49.494) | 214.998 |
| Costo del lavoro | 159 584 | 50 249 | 5 262 | 0 | (50 249) | 164 846 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 39.631 | (213) | 9.094 | 1.185 | 754 | 50.151 |
| Ammortamenti | 27 419 | 7.062 | 6.184 | 630 | (9.793) | 31-501 |
| Accantonamenti e Svalutazioni | 2 224 | 4 295 | 18.870 | (16.666) | (4.283) | 4 440 |
| RISULTATO OPERATIVO | 9.988 | (11.870) | (15.959) | 17.222 | 14.829 | 14.210 |

(In migliaia di Euro)
| Settore Fondazioni (Core Business) |
Settore Oil & Gas |
TREVI- Fin. Ind.S.p.A. |
Rettifiche | Riclassifiche a Attività possedute per la vendita |
Gruppo Trevi |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A) | Immobilizzazioni | 211.524 | 64.900 | 165.207 | (100.593) | (105.058) | 235.980 |
| B) | Capitale d'esercizio netto | ||||||
| Rimanenze | 187.639 | 124.914 | 0 | 155 | (124.913) | 187-794 | |
| Crediti commerciali | 253 299 | 92.944 | 60.713 | (123.158) | (8.846) | 274.952 | |
| Debiti commerciali (-) - |
(195.165) | (93.487) | (43.723) | 130.796 | 7.776 | (193.803) | |
| Acconti (-) | (30,287) | (45.300) | (41) | 400 | 45 300 | (29.928) | |
| Altre attività (passività) - |
(29.967) | 20_126 | (11.144) | 14 505 | (20217) | (26.697) | |
| 185.519 | 99.197 | 5.805 | 22.698 | (100.902) | 212.317 | ||
| C) | Attività e passività destinate alla dismissione |
11.000 | 11.000 | ||||
| D) | Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) |
397.043 | 164.097 | 171.012 | (77.895) | (205.960) | 448.298 |
| E) | Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) |
(13.241) | (1 206) | (753) | 0 | 1 206 | (13,994) |
| F) | CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 383.802 | 162.891 | 170.259 | (77.895) | (93.754) | 545.304 |
| Finanziato da: | |||||||
| G) | Patrimonio Netto | 193.212 | (97.529) | (220.703) | 76.440 | (98.754) | (147.335) |
| H) | Posizione Finanziaria Netta | 190.590 | 260.421 | 390.962 | (154.334) | 5.000 | 692.640 |
| e | TOTALE FONT DI FINANZIA MENTO 17777777 |
383.802 | 162.891 | 170.259 | (77.894) | (93.754) | 545.304 |
La colonna rettifiche a livello di stato patrimoniale per la voce immobilizzazioni l'elisione delle partecipazioni e l'elisione dei crediti finanziari inmobilizzati intercompary, per i crediti commerciali le restanti elisioni intercompany, per il Patrimonio Netto di Gruppo principalmente la contropartita dell'elisione delle partecipazioni.
In considerazione del protrarsi delle tempistiche di approvazione del presente bilancio, gli eventi rilevanti successivi alla data di chiusura del presente esercizio sono già stati riflessi a bilancio. Con specifico riferimento agli aspetti attinenti al processo di ristrutturazione e di rafforzamento patrimoniale intrapreso dal Gruppo all'inizio del 2017 e protrattosi sino alla data di approvazione del presente, si rimanda alla sezione "Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione" all'interno del paragrafo "criteri generali di redazione".
Il 2 maggio 2019 l'assemblea degli obbligazionisti della Trevi Finanziaria SpA ha deliberato le modifiche al regolamento del prestito, le medesime concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi rilevanti al 'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Ad integrazione di quanto riportato al paragrafo segnalato, si informa che in data 2 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione della Trevi Finanziaria Industriale SpA si è richiesta formulata dall'azionista Trevi Holding S.E. ("THSE") ai sensi dell'articolo 2367 cod. civ. di convocazione dell'assemblea ordinaria per la revoca del consiglio di amministrazione e la contestuale noministratori e, dopo ampio e approfondito esame, con decisione presa a maggioranza, ha ritenuto del tutto infondate e contrazioni poste alla base della citata istanza di THSE. Il Consiglio di Amministrazione ha, ad ogni modo, doverosamente disposto l'avvio delle opportune attività istruttorie volte all'approfondimento di taluni elementi della richiesta di THSE, tra l'altro chiedendo alla stessa informazioni e chiarimenti.

Qui di seguito si indica, relativamente all'anno 2018, l'ammontare dei compensi spettanti ai Sindaci della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:
| Nominativo | Società | Carica | Emolumenti per la carica (Euro/000) |
Altri compensi (Euro/000) |
|---|---|---|---|---|
| Milena Motta | Trevi Finanziaria | Sindaco Effettivo (Presidente) |
રેી | |
| Giancarlo Poletti | Trevi Finanziaria | Sindaco Effettivo | 35 | |
| PSM SpA | Presidente del Collegio Sindacale |
5 | ||
| Adolfo Leonardi | Trevi Finanziaria | Sindaco Effettivo | 40 | |
| Stefano Leardini | Trevi Finanziaria | Sindaco Effettivo | 5 | |
| TOTALE | 135 |
Corrispettivi di revisione contabile ai sensi dell'art. 160 c. 1-bis n. 303 Legge 262 del 28/12/2005 integrata da D.Lgs. 29/12/2006
| (In migliaia di Euro) | Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 |
|---|---|---|---|
| Revisione contabile | KMPG S.p.A. | Capogruppo e società controllate | 337 |
| Rete KPMG | Società controllate | 247 | |
| Servizi di attestazione | KMPG S.p.A. | Capogruppo | 112 |
| KMPG S.p.A. | Società controllate | 151 | |
| Totale | 847 |

Relativamente alla situazione al 31.12.2018, le informazioni sono state oggetto di comunicazione al mercato con i seguenti Comunicati Stampa:
In data 10 dicembre 2018 Consob, ai sensi dell'art. 114 del D.Lgs. n. 58/98, ha richiesto alla Società di comunicare, entro la fine di ogni mese, le seguenti informazioni aggiornate alla fine del mese precedente:
Relativamente alla situazione al 31.12.2018, le informazioni sono state oggetto di comunicazione al mercato con i seguenti Comunicati Stampa:
Tutti i Comunicati Stampa citati sono disponibili nel sito internet della Società al seguente indirizzo: https://www.trevifin.com/it/comunicati stampa

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note esplicative ed integrative, della quale costituiscono parte integrante.

| DENOMINAZIONE SOCIALE |
SEDE LEGALE | VALUTA | CAPITALE SOCIALE |
QUOTA % TOTALE DEL GRUPPO |
|
|---|---|---|---|---|---|
| TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. |
Italia | Euro | 82 391.632 | Capogruppo | |
| 2 | Soilmec S.p.A. | Italia | Euro | 25.155.000 | 99,9% |
| 3 | Soilmec U.K. Ltd | Regno Unito | Sterlina inglese | 120:000 | 99,9% |
| 4 | Soilmec Japan Co. Ltd | Giappone | Yen | 45.000 000 | 92,9% |
| 5 | Soilmec France S.a.S. | Francia | Euro | 1_100_000 | 99,9% |
| 6 | Drillmec S.p.A. | Italia | Euro | 5.000-000 | 99,9% |
| 7 | Soilmec H.K. Ltd. | Hong Kong | Euro | 44_743 | 99,9% |
| 8 | Drillmec Inc. USA | USA | Dollaro U S.A. | 5.000 000 | 99,8% |
| 9 | IDT SrL | Rep_di San Marino | Euro | 25 500 | 99,9% |
| 10 | Pilotes Trevi Sacims |
Argentina | Pesos | 1 650 000 | 98.9% |
| 11 | Cifuven C.A. | Venezuela | Bolivares | 300-000 | 99,8% |
| 12 | Petreven C A | Venezuela | Bolivares | 10.504 361 346 | 99,9% |
| 13 | Trevi S.p.A. | Italia | Euro | 32,300,000 | 99,8% |
| 14 | R.C.T. S.t.l. | Italia | Euro | 500-000 | 99,8% |
| ાં ડ | Treviicos Corporation | USA. | Dollaro U S.A. | 23 500 | 99,8% |
| 16 | Trevi Foundations Canada Inc. |
Canada | Dollaro Canadese | 10 | 99,8% |
| 17 | Trevi Cimentaciones CA |
Venezuela | Bolivares | 12,766 206,370 | 99,8% |
| 18 | Trevi Construction Co. Ltd. |
Hong Kong | Dollaro U.S.A. | 2,051,668 | 99,8% |
| 19 | Trevi Foundations Nigeria Ltd. |
Nigeria | Naira | 402 554 879 | 59,9% |
| 20 | Trevi Contractors B V | Olanda | Euro | 907 600 | 99,8% |
| 21 | Trevi Foundations Philippines Inc |
Filippine | Pesos Filippino | 52.500-000 | 99,8% |
| 22 | Swissboring Overseas Piling Corporation |
Svizzera | Franco Svizzero | 100-000 | 99,8% |
| 23 | Swissboring & Co. LLC. |
Oman | Rials Oman | 250 000 | 99,8% |
| 24 | Swissboring Qatar WLL |
Qatar | Riyal Qatariano | 250 000 | 99,8% |
| 25 | Idt Fzco | Emirati Arabi Uniti | Dirhams | 1-600-000 | 99,8% |
| 26 | Treviicos South Inc. | USA | Dollaro U S.A. | 5 | 99,8% |
| 27 | Wagner Constructions L.L.C. |
U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 5 200 000 | 99,8% |
| 28 | Trevi Algerie E.U.R.L. | Algeria | Dinaro | 53.000.000 | 99,8% |
| 29 | Borde Seco | Venezuela | Bolivares | 94,9% | |
| 30 | Trevi Insaat Ve Muhendislik A.S. |
Turchia | Lira Turca | 777,600 | 99,8% |
| 31 | Petreven S.A. | Argentina | Peso | 30.000 | 99,9% |
| 32 | Petreven - U TE - Argentina |
Argentina | Peso | 99,8% | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 33 | Soilmec F. Equipment Pvt Ltd. |
India | Rupia Indiana | 500.000 | 79.9% | |
| 34 | PSM Sp A. | Italia | Euro | 1 000 000 | 99.9% | |
| રે રે | Trevi Energy S.p.A. | Italia | Euro | 1 000 000 | 100% | |
| 36 | Trevi Geotechnik Ges.m.b.H. |
Austria | Euro | 100 000 | 99,8% | |
| 37 | Trevi Panamericana S.A. |
Repubblica di Panama | Balboa | 10 000 | 99,8% | |
| 38 | Soilmec North America | U.S.A. | Dollaro U S A | 10 | 79.9% | |
| ਤੇ ਰੇ | Soilmec Deutschland Gmbh |
Germania | Euro | 100_000 | 99.9% | |
| 40 | Soilmec Investment Pty Ltd. |
Australia | Dollaro Australiano 100 |
99,9% | ||
| 41 | Soilmec Australia Pty Ltd. |
Australia | Dollaro Australiano | 100 | 99.9% | |
| 42 | Soilmec WuJiang Co Ltd. |
Cina | Renminbi | 58 305 193 | 51% | |
| 43 | Soilmec do Brasil S/A | Brasile | Real | 5.500.000 | 38% | |
| 44 | Trevi Asasat J.V. | Libia | Dinaro Libico | 300 000 | 64,9% | |
| 45 | Watson Inc. USA USA. |
Dollaro U S A | 37.500 | 79,9% | ||
| 46 | Arabian Soil Contractors |
Arabia Saudita Ryal Saudita |
1.000.000 | 84,8% | ||
| 47 | Galante Foundations Repubblica di Panama S.A. |
Balboa | 99.8% | |||
| 48 | Trevi Galante S A | Colombia | 1 000 000 000 | 99,8% | ||
| 49 | Trevi Cimentacones y Consolidaciones S.A. |
Repubblica di Panama | Balboa | 10.000 | 99,8% | |
| 50 | Petreven S p.A. | Italia | Euro | 4.000.000 | 99,9% | |
| રા | Idt Lic | Emirati Arabi Uniti | Dirhams | 1-000-000 | 99,8% | |
| 52 | Idt Llc Fzc | Emirati Arabi Uniti | Dirhams | 6-000-000 | 99,8% | |
| 53 | Soilmec Algeria | Algeria | Dinaro Algerino | 1-000-000 | 69,9% | |
| 54 | Drillmec OOC | Russia | Rublo Russia | 153 062 | 99,9% | |
| 55 | Drillmec International Sales Inc. |
U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 2.500 | 99.9% | |
| રેરે | Watson International Sales Inc. |
USA. | Dollaro U S.A. | 2.500 | 79.9% | |
| 57 | Perforazioni Trevi Energie B.V |
Olanda | Euro | 18 000 | 99.9% | |
| રેકે | Trevi Drilling Services | Arabia Saudita | Ryal Saudita | 7 500-000 | 51,0% | |
| રેતે | Trevi Foundations Saudi Arabia Co. Ltd. |
Arabia Saudita | Ryal Saudita | 500.000 | 99,8% | |
| 60 | Petreven Perù SA | Perù | Nuevo Sol | 11 216 041 | 99.9% | |
| 61 | Petreven Chile S.p.A. | Cile | Peso Cileno | 239 550 000 | 99,9% | |
| 62 | Trevi Foundations Kuwait |
Kuwait | Dinaro Kuwait | 100.000 | 99,8% | |
| 63 | Trevi Foundations Denmark |
Danimarca | Corona Danese | 2,000-000 | 99,8% | |
| 64 | Trevi Fundacoes | Angola | Kwanza | 800 000 | 99.8% | |
| Angola Lda | ||||||
| 65 | Trevi ITT JV | Thailandia | Baht | 94,9% | ||
| 66 | Soilmec Colombia Sas | Colombia | Pesos Colombiano | 335 433 812 | 99,9% |
| 68 | Galante Cimentaciones Sa |
Peru | Nuevo Sol | 3 000 | 99,8% |
|---|---|---|---|---|---|
| 69 | Trevi SpezialTiefBau GmbH |
Germania | Euro | 50.000 | 99,8% |
| 70 | Profuro Intern. L.d.a. | Mozambico | Metical | 36,000,000 | 99,3% |
| 71 | Hyper Servicos de Perfuracao AS |
Brasile | Real Brasiliano | 1.200 000 | 50,9% |
| 72 | Immobiliare SIAB S r 1. | Italy | Euro | 80.000 | 100% |
| 73 | Foundation Construction |
Nigeria | Naira | 28.006 440 | 80,2% |
| 74 | OJSC Seismotekhnika Bielorussia |
Rublo Bielorusso 12.029.000 |
50,9% | ||
| 75 | Trevi Australia Pty Ltd | Australia | Dollaro Australiano | 10 | 99,8% |
| 76 | Soilmec Singapore Pte Ltd |
Singapore | Dollaro di Singapore | 100.109 | 99.9% |
| 77 | Trevi Icos Soletanche JV |
Stati Uniti | Dollaro U.S. A. | 54,9% | |
| 78 | TreviGeos Fundacoes Especiais |
Brasile | Real Brasiliano | 5.000 000 | 50,9% |
| 79 | RCT Explore Colombia SAS |
Colombia | Peso Colombiano | 960 248.914 | 99,8% |
| 80 | 6V SRL | Italia | Euro | 150.000 | 50.9% |
| 81 | Trevi Arabco J V Egitto |
Lira Egiziana | 50,9% | ||
| 82 | Trevi Holding USA | Stati Uniti | USD | 1 | 99,8% |
| 83 | Drillmec Messico S de RL de CV |
Messico | Peso Messicano | 99.6% | |
| 84 | Trevi Chile S.p.A | Chile | Peso Cileno | 10 510 930 | 98,9% |
| 85 | Trevi Fondations Spèciales SAS |
Francia | Euro | 100-000 | 99,8% |
| DENOMINAZIONE SOCIALE | SEDE CIBGALIB |
VALUTA | CAPITALE SOCIALE (*) |
QUOTA % TOT. DEL GRUPPO |
VALORE DI BILANCIO (Euro/000) |
|---|---|---|---|---|---|
| J.V. Rodio-Trevi-Arab Contractor | Svizzera | Dollaro U.S.A. | 100.000 | 17,5% | |
| Cons. El Palito | Venezuela | Bolivares | 0 | 14,9% | |
| Dragados y Obras Portuarias S A Pilotes Trevi SACIMS Other |
Argentina | Pesos | 49,9% | 3 | |
| VPP Pilotes Trevi SACIMS Fesa UTE | Argentina | Pesos | 49,9% | ||
| DC Slurry partners | USA | Dollaro U S.A. | 49,9% | ||
| Trevi Icos-Nicholson JV | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 49,5% | 684 | |
| TYOTHA LE | 687 |
(*) Per i consorzi situati in Argentina il valore indicato corrisponde con il Patrimonio netto
| DENOMINAZIONE SOCIALE | SEDE LEGALE | VALUTA | CAPITALE SOCIALE |
QUOTA % TOT. DEL GRUPPO |
VALORE DI BILANCIO (in migliaia di euro) |
|---|---|---|---|---|---|
| SOCIETA' CONSORTILI E CONSORZI | |||||
| Consorzio Romagna Iniziative | Italia | Euro | 41.317 | 12,0% | 5 |
| Consorzio Trevi Adanti | Italia | Euro | 10.329 | 48,9% | 5 |
| Trevi S.G.F Inc. per Napoli | Italia | Euro | 10-000 | 54,9% | 6 |
| Consorzio Fondav | Italia | Euro | 25.823 | 37,0% | 10 |
| Filippella S.c.a.r.I. | Italia | Euro | 10 000 | 74,8% | 8 |
| Porto di Messina S c a r 1. | Italia | Euro | 10 200 | 79,8% | 8 |
| Consorzio Water Alliance | Italia | Euro | 60.000 | 64,9% | 39 |
| Compagnia del Sacro Cuore S.r.l. | Italia | Euro | |||
| SO CO VIA S carl. | Italia | Euro | |||
| Consorzio NIM-A | Italia | Euro | 60.000 | 66,5% | 40 |
| Cermet | Italia | Euro | 420-396 | 0,5% | |
| Centuria S c a r l | Italia | Euro | 308.000 | 1,6% | 5 |
| Idroenergia S.c.a.r.l. | Italia | Euro | |||
| Soilmec Arabia | Arabia Saudita | Rial Saudita | 24,3% | 44 | |
| Nuova Darsena S.C.A.R.L. | Italia | Euro | 10-000 | 50,8% | 5 |
| Cons. Geo Sinergy Soc. Cons a R.I. | Italia | Euro | 1 | ||
| ALTRE SOCIETA' | |||||
| Comex S.p.A. (in liquidazione) | Italia | Euro | 10-000 | 0,7% | |
| Credito Cooperativo Romagnolo - BCC di Cesena e Gatteo |
Italia | Euro | 7.474.296 | 0,01% | - |
| Italthai Trevi | Thailandia | Baht | 80.000-000 | 2,2% | 134 |
| Hercules Trevi Foundation A.B. | Svezia | Corona | 100-000 | 49,89% | 103 |
| Japan Foundations | Giappone | Yen | 5 907 978 000 | 0,005% | 73 |
| Bologna Park S.r.1, | Italia | Euro | 50 000 | 56,1% | 74 |
| Pescara Park S.r.l. | Italia | Euro | 10.000 | 34,9% | |
| Parma Park SrL | Italia | Euro | 200-000 | 30,0% | 0 |
| I.F.C | Hong Kong | Dollaro U S A | 18 933 | 0,1% | |
| OOO Trevi Stroy | Russia | Rublo Russo | 5 000 000 | 100% | 0 |
| Trevi Cote d'Ivoire | Costa d'Avorio | Franco CFA | 264.630.000 | 100% | 0 |
| Gemac Srl | Romania | Nuovo Leu | 50.000 | 24,6% | 3 |
| Sviluppo Imprese Romagna S.p.A. | Italia | Euro | 1 125 000 | 13,3% | 150 |
| TOTALE | 707 |
| 1 | India | ||
|---|---|---|---|
92
Allegato 2
ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO


delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2018.
Cesena, 15 luglio 2019 Stefano Trevisani Amministratore Delegato Sergio flasi
Massim liano Pattistelli Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Amministratore Delegato
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.