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Banca Ifis

Earnings Release Aug 3, 2023

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Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
0147-38-2023
Data/Ora Inizio
Diffusione
03 Agosto 2023
11:33:58
Euronext Star Milan
Societa' : BANCA IFIS
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 180001
Nome utilizzatore : IFISN01 - DA RIO
Tipologia : 1.2
Data/Ora Ricezione : 03 Agosto 2023 11:33:56
Data/Ora Inizio
Diffusione
: 03 Agosto 2023 11:33:58
Oggetto : Banca Ifis: l'utile netto del primo semestre
cresce del 25,5% a 91 milioni di euro.
Rivista al rialzo la guidance per il 2023
Testo del comunicato

Vedi allegato.

Banca Ifis: l'utile netto del primo semestre cresce del 25,5% a 91 milioni di euro. Rivista al rialzo la guidance per il 2023

  • Rivista al rialzo la guidance di utile 2023: previsto un utile netto di 160 milioni di euro, in aumento rispetto ai 150 milioni indicati a febbraio 2023 e all'obiettivo di 137 milioni di euro del Piano Industriale 2022- 2024.
  • Approvata la nuova politica di dividendi di tipo progressivo che prevede l'incremento del payout ratio al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale della Banca, nel rispetto del contesto macroeconomico e regolamentare di riferimento, e dello stato di avanzamento del Piano Industriale.
  • L'andamento favorevole dei ricavi, in crescita dell'8% rispetto al primo semestre 2022, è sostenuto dalla positiva correlazione dei crediti commerciali al rialzo dei tassi di interesse e dalla politica di pricing della Banca.
  • Salgono a 195 milioni di euro i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 7,0% rispetto al primo semestre del 2022, nonostante le tensioni inflattive.
  • Il costo del credito del semestre, ai minimi storici, è pari a 16 milioni di euro, pur includendo 14 milioni di euro di accantonamenti prudenziali sui crediti in bonis a fronte di rischi macroeconomici.
  • Il CET1 ratio si è attestato al 15,01%, escludendo l'utile del primo semestre 2023, ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti, pari all'8,65%.

Risultati del primo semestre 2023

Dati riclassificati1 – 1° gennaio 2023 / 30 giugno 2023

  • L'utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 91,0 milioni di euro, in crescita del 25,5% rispetto ai 72,5 milioni di euro del primo semestre 2022.
  • Portata a 160 milioni di euro la guidance per l'utile netto nel 2023, in rialzo rispetto ai 150 milioni di euro stimati lo scorso febbraio. La nuova guidance, che si basa sull'assunzione che non si verifichino eventi geopolitici o macroeconomici straordinari e neppure significativi cambiamenti regolamentari, include gli effetti dell'aumento del costo della raccolta e i costi dell'integrazione di Revalea, la società del gruppo Mediobanca la cui acquisizione è stata annunciata lo scorso maggio con closing previsto nel quarto trimestre del 2023.
  • Il margine di intermediazione, in crescita del 7,6% a 348,5 milioni di euro rispetto ai 324,0 milioni di euro del primo semestre 2022, beneficia della positiva correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking al rialzo dei tassi di interesse e della politica di pricing della Banca. I ricavi del Settore Npl, seppur sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre 2022, evidenziano la resilienza della raccolta nonostante il rialzo dell'inflazione.
  • I costi operativi, pari a 195,8 milioni di euro (+5,5% rispetto al dato di 185,5 milioni di euro del primo semestre 2022), aumentano per le maggiori spese del personale (80,4 milioni di euro rispetto a 73,6 milioni di euro del primo semestre 2022), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per gli accantonamenti a fronte del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti bancari, e per le maggiori altre spese amministrative (119,2 milioni di euro rispetto a 114,6 milioni di euro del primo semestre 2022), le quali riflettono la compensazione dell'effetto inflattivo con l'attento controllo dei costi e il continuo miglioramento dell'efficienza.
  • Il costo del credito è pari a 16,3 milioni di euro, in riduzione di oltre il 50% rispetto al primo semestre 2022, pur includendo 14 milioni di euro di accantonamenti sul portafoglio crediti in bonis a fronte di potenziali rischi macroeconomici.

1 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito": – le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

La posizione di liquidità al 30 giugno 2023 è pari a circa 1,1 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.000%).

Requisiti di capitale2

CET1 pari a 15,01% (in linea con il dato al 31 dicembre 2022) e TCR pari a 18,04% (18,82% al 31 dicembre 2022), calcolati escludendo l'utile del primo semestre 2023.

Milano, 3 agosto 2023 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati relativi al primo semestre 2023.

"I risultati ottenuti dalla Banca nel primo semestre 2023 confermano la solidità di un modello di business che, nonostante un contesto macroeconomico sfidante, ha dimostrato di saper coniugare la sostenibilità finanziaria con l'attenzione a tutti gli stakeholder. Nel periodo, tutti i principali indicatori hanno registrato una importante crescita che ci ha portato a rivedere al rialzo le stime di utile per il 2023 a 160 milioni di euro, rispetto ai 150 milioni di euro stimati a febbraio 2023, che già superavano l'obiettivo di 137 milioni di euro del Piano Industriale 2022-2024. Tale risultato è stato raggiunto anche grazie alla crescita positiva dei ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, sostenuti dalla positiva correlazione con il rialzo dei tassi di interesse, dal dinamismo della rete commerciale e dall'accelerazione del processo di digitalizzazione che ha messo a disposizione nuove piattaforme e strumenti utili a migliorare l'efficienza sia del business commerciale che nell'Npl dove, nel periodo, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 195 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al primo semestre del 2022" - dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, che aggiunge: "abbiamo già avviato il piano di funding per rimborsare i 2 miliardi di euro di TLTRO, potenzialmente anche prima della scadenza di settembre 2024, con il remarketing delle note senior della cartolarizzazione leasing per circa 400 milioni di euro e il ramp-up della cartolarizzazione Npl per ulteriori circa 400 milioni di euro. A queste operazioni si aggiungono i circa 700 milioni di euro del portafoglio di proprietà in naturale scadenza entro settembre 2024. Nei prossimi trimestri sono, inoltre, previste operazioni di pronti contro termine sul portafoglio di proprietà, l'aumento della raccolta retail con una strategia multicanale ed emissioni obbligazionarie senior. Infine, nel primo semestre 2023, la prudente politica di credito della Banca ci ha portato a incrementare di 14 milioni di euro, per un totale di 65 milioni di euro, le riserve accantonate per far fronte ai potenziali rischi macroeconomici".

***

I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, in crescita del 23% rispetto al primo semestre 2022, riflettono la positiva correlazione del Gruppo al rialzo dei tassi di interesse (l'85% del portafoglio crediti commerciali è a tasso variabile). Il dinamismo della rete commerciale del Gruppo è stato evidenziato dai tassi di crescita superiori a quelli dei mercati di riferimento: nel primo semestre 2023 il turnover del Factoring è cresciuto dell'11,3% (rispetto all'1,1% del mercato) e le erogazioni del Leasing sono cresciute del 15,1% (rispetto al 13,1% del mercato).

Nel Settore Npl, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 195 milioni di euro, in crescita del 7,0% rispetto al primo semestre del 2022. L'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia ad oggi impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse.

Il processo di digitalizzazione di Banca Ifis ha avuto una accelerazione nel primo semestre 2023. Il Gruppo è impegnato nella realizzazione del Piano Industriale D.O.E.S. 2022-2024 che punta su innovazione e digitalizzazione, attraverso importanti investimenti in progetti che hanno l'obiettivo di rendere il modello del Gruppo sempre più sostenibile ed efficiente. Nel Settore Npl sono stati sviluppati sistemi innovativi a supporto delle strategie decisionali di acquisto e recupero; il portale "Pagochiaro", ora esteso a tutta la raccolta giudiziale e stragiudiziale, consente ai debitori di monitorare i pagamenti e al Gruppo di riconciliare gli incassi in modo più efficiente. Nel Settore Commercial & Corporate Banking è stata sviluppata una nuova piattaforma che supporta gli analisti nell'attività di valutazione e delibera del credito e una nuova piattaforma digitale di vendita multiprodotto "Next" aperta a clienti e reti fisiche di agenti.

Il portafoglio di proprietà nel Settore Governance & Servizi e Non Core ha beneficiato dell'acquisto, nel corso del quarto trimestre del 2022, di un portafoglio titoli di debito emessi da primarie istituzioni finanziarie e corporate europee con un rapporto rischio rendimento particolarmente interessante.

2 Il CET1 e il totale Fondi propri (Total Capital) al 30 giugno 2023 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi sei mesi del 2023.

Il costo medio della raccolta del secondo trimestre 2023, pari al 2,76%, è in aumento rispetto al 2,24% del primo trimestre 2023, e in linea con le stime. La posizione di liquidità al 30 giugno 2023 è pari a circa 1,1 miliardi di euro è sostanzialmente in linea con la media dei trimestri precedenti.

I rapporti di qualità dell'attivo, il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 5,9% e al 3,9%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 4,5% e al 2,4%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento.

I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità sia della Banca sia del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 15,01% (in linea con il dato al 31 dicembre 2022) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 18,04% (18,82% al 31 dicembre 2022), calcolati escludendo l'utile del primo semestre 2023.

***

Nuova politica di dividendi

Contestualmente all'approvazione dei risultati del primo semestre 2023, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la nuova politica di remunerazione degli azionisti di Banca Ifis. La Dividend Policy prevede un meccanismo di tipo progressivo con incremento del payout ratio al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale della Banca (retained earnings), nel rispetto del contesto macroeconomico e regolamentare di riferimento e dello stato di avanzamento del Piano Industriale tempo per tempo vigente. Il Consiglio potrà proporre all'Assemblea di distribuire una quota degli utili d'esercizio della Banca fino al 50% dell'utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis fino alla Soglia di Rilevanza identificata in sede di definizione del budget annuale e al 100% dell'utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis eccedente la Soglia di Rilevanza. La Soglia di Rilevanza, per il 2023, è fissata in 100 milioni di euro. Resta ferma, in ogni caso, la piena discrezionalità del Consiglio nella definizione, volta per volta, della proposta di distribuzione di dividendi da sottoporre all'Assemblea, in conformità a quanto previsto dall'art. 28 CRR.

TCFD Report

Nell'ambito delle attività ESG, il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato la prima edizione del TCFD Report, la relazione che presenta le informazioni utili agli investitori e agli stakeholder per valutare correttamente i rischi e le opportunità di Banca Ifis legati al clima. Il documento, redatto su base volontaria e allineato alle raccomandazioni della Task-force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), nata su iniziativa del Financial Stability Board, amplia ulteriormente la rendicontazione ESG del Gruppo, rappresentando, tra gli altri progetti, la strategia di riduzione delle emissioni finanziate sul portafoglio creditizio che la Banca ha definito aderendo, per prima in Italia, alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), l'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale.

Il documento integrale è disponibile sul sito web di Banca Ifis all'indirizzo: https://www.bancaifis.it/la-nostrasostenibilita/environment/tcfd-report/

Principali dinamiche

DATI RICLASSIFICATI3

Il conto economico consolidato al 30 giugno 2023 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 91 milioni di euro.

Di seguito le principali voci economiche dei risultati relativi ai primi sei mesi del 2023 del Gruppo Banca Ifis.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 348,5 milioni di euro, in crescita del 7,6% rispetto ai 324,0 milioni di euro del 30 giugno 2022. A tale risultato contribuiscono la crescita dell'Area Factoring, con 86,4 milioni di euro e un incremento del 9,5%, grazie all'aumento del margine di interesse e delle commissioni nette, la crescita dell'Area Leasing (30,5 milioni di euro, in miglioramento di 1,6 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 30 giugno 2022) e alle migliori performance dell'Area Corporate Banking & Lending (57,9 milioni di euro, +68,7% rispetto al dato del 30 giugno 2022).

Il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a complessivi 136,5 milioni di euro, in aumento di 1,5 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo dell'esercizio precedente, soprattutto grazie ai maggiori interessi attivi (connessi all'aumento del valore medio dei crediti sottostanti) e alle buone performance della raccolta legale riconducibili principalmente al maggior numero di precetti e pignoramenti prodotti. Tali variazioni sono state controbilanciate dalla minor raccolta stragiudiziale.

Il margine di intermediazione del Settore Governance & Servizi e Non Core si attesta a 37,1 milioni di euro, in diminuzione di 9,6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022, tale riduzione è determinata da un decremento del margine di interesse di 5,3 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 principalmente per effetto l'impatto negativo dovuto all'incremento del costo del funding e dalle altre componenti del margine di intermediazione che risultano anch'esse in diminuzione di 5,2 milioni di euro, a seguito di minori utili da cessione di attività finanziarie e a variazioni negative di fair value su strumenti derivati di negoziazione.

Rettifiche di valore nette

Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 16,3 milioni di euro risultano in diminuzione di 17,3 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2022. La riduzione è principalmente legata a maggiori riprese da incasso su posizioni deteriorate precedentemente svalutate.

Costi operativi

I costi operativi sono pari a 195,8 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 giugno 2022 (+5,5%). Il cost/income ratio si attesta al 56,2% (in miglioramento dell'1,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Di seguito si riportano le principali componenti della voce:

  • Le spese per il personale, pari a 80,4 milioni di euro, registrano un aumento del 9,3% da ricondursi ad una crescita delle risorse in forza alla data di riferimento, a maggiori remunerazioni variabili e alla stima dei costi connessi al rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti bancari;
  • Le altre spese amministrative al 30 giugno 2023 sono pari a 119,2 milioni di euro registrano una crescita del 4,0% rispetto a giugno 2022 soprattutto con riferimento alle spese di acquisto di beni e servizi, in aumento del 14,0%.

• gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

3 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito": – le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 30 giugno 2023 risultano essere pari a 526 mila euro. La voce nel primo semestre 2022 aveva beneficiato di rilasci per 5,6 milioni di euro a seguito di operazioni di cessione di crediti in ambito GACS.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 91 milioni di euro, in aumento del 25,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Focus sui singoli Settori

Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 30 giugno 2023.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 49,4 milioni di euro, in aumento di 25,1 milioni di euro (+102,9%) rispetto al 30 giugno 2022. Come meglio dettagliato in seguito, tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 16,1 milioni di euro (+16,1%), delle commissioni nette (+7,3 milioni di euro, pari al +17,6%) e delle altre componenti del margine di intermediazione per 9,3 milioni di euro, nonché dalle minori rettifiche di valore nette per 8,4 milioni di euro (-29,7%).

Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:

  • il contributo dell'Area Factoring ammonta a 86,4 milioni di euro, in aumento del 9,5% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo sia del margine di interesse (in aumento di 3,5 milioni di euro) sia delle commissioni nette (in aumento di 4,6 milioni di euro), come conseguenza dell'aumento dei rendimenti dei crediti gestiti;
  • il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 30,5 milioni di euro, in miglioramento di 1,6 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 30 giugno 2022. Tale aumento è dovuto al maggior contributo del margine di interesse per 2,4 milioni di euro, il quale è stato compensato parzialmente dal minore margine commissionale per 0,9 milioni di euro;
  • il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 57,9 milioni di euro al 30 giugno 2023, risulta in aumento di 23,6 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2022 (+68,7%). La variazione positiva è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:
    • crescita di 10,1 milioni di euro del margine di interesse (+37,0%), grazie in particolare al positivo apporto del comparto Lending, per effetto dei contributi del comparto farmaceutico per 5,0 milioni di euro, per 2,4 milioni di euro del comparto che assiste le PMI, per 2,3 milioni di euro del comparto Corporate Banking (e in particolare della business unit Finanza strutturata) ed, infine, per 0,4 milioni di euro comparto CQS/CQP gestito tramite la controllata Cap.Ital.Fin.;
    • maggiori commissioni nette per 3,6 milioni di euro (+65,9%), principalmente derivanti dal comparto Corporate Banking (nello specifico dell'unità Finanza strutturata);
    • incremento di 9,9 milioni di euro delle altre componenti del margine di intermediazione riconducibili al comparto Corporate Banking derivante dal maggior contributo generato dalle poste valutate al fair value, tra cui i fondi OICR e le partecipazioni di minoranza.

Le rettifiche di valore nette su crediti del Settore ammontano a 19,8 milioni di euro, in diminuzione di 8,4 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è riconducibile principalmente all'Area Factoring, sia perché il dato del primo semestre 2022 era influenzato da rettifiche su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il SSN sia in quanto nel primo semestre 2023 si sono registrate maggiori riprese da incasso su posizioni deteriorate precedentemente svalutate.

L'aumento dei costi operativi di 4,5 milioni di euro del Settore Commercial & Corporate Banking rispetto al 30 giugno 2022 è sostanzialmente dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico sia per maggiori remunerazioni variabili e per ulteriori stanziamenti in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL).

L'utile del periodo del Settore Npl è pari a 30,5 milioni di euro. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 136,5 milioni di euro e risulta sostanzialmente in linea con il dato dell'omologo periodo dell'esercizio precedente, in quanto la crescita degli interessi legata all'incremento degli impieghi medi e le migliori performance della raccolta legale sono state sostanzialmente compensate dal minor contributo della gestione stragiudiziale e da minori utili da cessione di portafogli Npl. I costi operativi risultano in crescita di 4,8 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 risultando pari a 91,6 milioni di euro al 30 giugno 2023. Tale incremento è dato da maggiori spese del personale per 2,0 milioni di euro sia per incremento organico (inclusivo dell'effort della Capogruppo Banca Ifis) che per aumenti previsti del CCNL (già fattorizzati su giugno 2023), mentre il residuo incremento di 2,8 milioni di euro è relativo a maggiori costi di recupero.

Gli incassi del Settore Npl nel primo semestre 2023 sono pari a 195,0 milioni di euro, includono le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risultano in aumento del 7,0% rispetto agli incassi di 182,2 milioni di euro del primo semestre 2022.

L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 30 giugno 2023 è pari a 12,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato del 30 giugno 2022 pari a 15,9 milioni di euro. Il margine di intermediazione si attesta a 37,1 milioni di euro, in diminuzione di 9,6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022, a causa di un decremento del margine di interesse di 5,3 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022, principalmente per l'incremento del costo del funding, e delle altre componenti del margine di intermediazione, che risultano anch'esse in diminuzione di 5,2 milioni di euro, a seguito di minori utili da cessione di attività finanziarie e di variazioni negative di fair value su strumenti derivati di negoziazione.

I costi operativi del Settore si attestano a 22,5 milioni di euro, registrando un aumento di 1,0 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2022. Tale variazione è legata alle maggiori attività in essere in ambito Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability nel corso del primo semestre del 2023, anno in cui ricorre il 40° anniversario di Banca Ifis. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri risultano pari a 0,2 milioni di euro, in aumento di 3,9 milioni di euro rispetto al dato al 30 giugno 2022, principalmente perché il dato comparativo includeva riprese su GACS al termine del periodo di garanzia.

Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 giugno 2023.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.114,4 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (10.186,9 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2,1 miliardi di euro (in aumento rispetto al dato di fine 2022 di 1,9 miliardi di euro, +6,3%), di cui 1,7 miliardi di euro relativi a titoli di Stato. Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un leggero rallentamento (-2,0%) concentrato nell'Area Factoring (-7,2%) la quale risente dell'effetto della stagionalità, a fronte della sostanziale stabilità dell'Area Leasing e dell'Area Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in crescita di 102,5 milioni di euro (principalmente a seguito dell'aumento nel primo semestre 2023 del portafoglio di titoli di debito), mentre i crediti del Settore Npl registrano una leggera riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 (-2,9%).

Raccolta

Nel corso del primo semestre 2023 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità al 30 giugno 2023 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR (con indice superiore al 1.000%).

Il totale della raccolta al 30 giugno 2023 risulta pari a 11,1 miliardi di euro e risulta in linea con il dato al 31 dicembre 2022, ed è rappresentato per il 49,0% da debiti verso la clientela (45,8% al 31 dicembre 2022), per il 27,6% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 23,4% da titoli in circolazione (incidenza invariata rispetto al 31 dicembre 2022).

La struttura del funding risulta così composta:

  • 49,0% clientela;
  • 18,4% TLTRO;
  • 13,1% Asset Backed Securities (ABS);
  • 10,3% titoli di debito;
  • 9,2% altro.

I debiti verso banche ammontano a 3,1 miliardi di euro, in diminuzione del 10,0% rispetto al dato di fine dicembre 2022 principalmente per effetto della sopraggiunta scadenza di finanziamenti a breve termine verso banche centrali (LTRO).

Al 30 giugno 2023 il saldo dei debiti verso banche è rappresentato principalmente dalle operazioni di TLTRO per circa 2,0 miliardi di euro e da PCT per 0,8 miliardi di euro.

I debiti verso la clientela ammontano al 30 giugno 2023 a 5,5 miliardi di euro, in crescita del 7,0% rispetto al 31 dicembre 2022. La crescita è sostenuta sia dalla raccolta retail, che ammonta a 4,3 miliardi di euro a fine giugno 2023 (+2,8%), sia dalla componente pronti contro termine (PCT), che registra una crescita di 255,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

I titoli in circolazione ammontano al 30 giugno 2023 a 2,6 miliardi di euro e sono composti da:

  • titoli emessi dal veicolo ABCP Programme per 1,1 miliardi di euro relativi alla tranche senior ;
  • titoli emessi dal veicolo Emma SPV per 0,4 miliardi di euro relativi alla tranche senior;
  • obbligazioni emesse da Banca Ifis per 1,1 miliardi di euro, di cui 0,4 miliardi di euro relativi a prestiti subordinati. Rispetto al 31 dicembre 2022 si segnala la seguente movimentazione:
    • 300 milioni di euro relativi senior bond di durata 4 anni emesso a gennaio 2023;
    • 45 milioni di euro relativi alla seconda tranche emessa a marzo 2023 e relativa a un senior bond di durata 4 anni e nominale complessivo 110 milioni di euro;
    • rimborso di 300 milioni di euro dell'obbligazione senior emessa nel 2018 e scaduta ad aprile 2023.

Patrimonio e ratio4

Al 30 giugno 2023 il Patrimonio netto consolidato si attesta a 1.675,0 milioni di euro (1.597,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Le principali variazioni possono ricondursi a:

  • la variazione positiva relativa al risultato del periodo di pertinenza della Capogruppo di 91,0 milioni di euro;
  • la variazione negativa per il pagamento del saldo sui dividendi 2022 per 21,0 milioni di euro;
  • la variazione positiva netta di 4,9 milioni di euro della sola componente di conto economico complessivo della riserva di valutazione, principalmente dovuta alle variazioni di fair value degli strumenti finanziari con impatto sulla redditività complessiva e per differenze cambio;
  • la variazione positiva del Patrimonio netto di terzi per 1,0 milioni di euro, per la quota parte dei risultati di periodo maturati dalla controllata Banca Credifarma;
  • altre variazioni in aumento per 1,3 milioni di euro connessi ai programmi di remunerazione in azioni della Capogruppo Banca Ifis previsti dal Gruppo.

I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 giugno 2023 si attestano per il CET1 al 15,01%, per il Tier 1 a 15,02% e per il Total Capital al 18,04%.

Si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha adottato i seguenti requisiti di capitale per il Gruppo Banca Ifis, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • CET1 Ratio pari al 7,90%, vincolante nella misura del 5,40%;
  • Tier 1 Ratio pari al 9,75%, vincolante nella misura del 7,25%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,15%, vincolante nella misura del 9,65%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari all'8,65%, composto da un OCR CET1 Ratio pari al 7,90% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 0,75%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,50%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 9,75% e da una componente target pari a 0,75%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,90%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,15% e da una componente target pari a 0,75%.

Il Gruppo Banca Ifis al 30 giugno 2023 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.

4 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 giugno 2023 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi sei mesi del 2023.

Fatti di rilievo avvenuti nel corso del periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sottosezione "Comunicati Stampa" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel primo semestre 2023.

Emissione bond da 300 milioni di euro con scadenza a 4 anni

In data 12 gennaio 2023, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali. In particolare, l'emissione ha una durata quadriennale, con data di regolamento prevista per il 19 gennaio 2023. Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's. Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'esercizio 2022, la distribuzione di un dividendo di 0,40 euro per azione a titolo di saldo per l'esercizio e la nomina di Sebastien Egon Fürstenberg a Presidente Onorario

L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi in data 20 aprile 2023 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato:

  • in sede ordinaria:
    • il Bilancio d'esercizio 2022 di Banca Ifis;
    • la distribuzione agli azionisti di un dividendo di 0,40 euro a titolo di saldo per l'esercizio 2022, al lordo delle eventuali ritenute di legge, per ciascuna azione con stacco cedola (n. 27) il 22 maggio 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 23 maggio 2023 e data di pagamento (payment date) il 24 maggio 2023;
    • la Sezione I del documento "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" redatto ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. L'Assemblea ha inoltre deliberato in senso favorevole sulla Sezione II del citato documento relativa all'attuazione delle politiche di remunerazione nel corso dell'esercizio 2022;
    • la modifica a talune previsioni del piano di incentivazione di lungo termine denominato "Piano LTI 2021- 2023";
    • la nomina del Fondatore, Sebastien Egon Fürstenberg, a Presidente Onorario di Banca Ifis a tempo indeterminato.
  • in sede straordinaria, le modifiche agli articoli 2, 4, 6, 8, 12, 14 e 20 dello Statuto di Banca Ifis.

Siglata partnership industriale negli Npl con il Gruppo Mediobanca

In data 22 giugno 2023, Banca Ifis e il Gruppo Mediobanca hanno comunicato di aver siglato una partnership di lungo periodo per la gestione dei crediti deteriorati (Npl). Secondo l'accordo Banca Ifis rileverà da Mediobanca, per un corrispettivo di 100 milioni di euro, Revalea S.p.A., società nata nel 2022 dallo scorporo di Npl derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze.

La partnership ha una forte valenza industriale poiché consolida il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured. I due istituti hanno inoltre contestualmente siglato un accordo pluriennale di servicing che prevede che MBCredit Solutions (società del Gruppo Mediobanca specializzata nella gestione dei crediti) continui ad affiancare Banca Ifis nell'attività di gestione nonché di recupero dei crediti in sofferenza e deteriorati mettendo a disposizione del partner le proprie competenze professionali e industriali, in aggiunta a un accordo di forward flow sugli Npl derivanti dal credito al consumo di Compass.

Il portafoglio di crediti deteriorati di Revalea S.p.A., del valore nominale di 6,8 miliardi di euro e netto di bilancio di 256 milioni di euro, è caratterizzato da prestiti unsecured provenienti per l'89% dal settore bancario e composti per il 64% da crediti Retail e per il restante da Crediti Corporate. Al perfezionamento dell'operazione, il team di 22 professionisti che fanno parte di Revalea andrà a rafforzare la squadra di Banca Ifis.

Il closing dell'operazione, subordinato solo all'ottenimento delle relative autorizzazioni normativo regolamentari, è atteso entro il quarto trimestre del 2023. L'operazione comporterà una decurtazione del CET1 di Banca Ifis di circa 40 bps.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis nomina Simona Arduini Vice Presidente

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S.p.A., riunitosi in data 13 luglio 2023 ha approvato all'unanimità la nomina della professoressa Simona Arduini a Vice Presidente. Simona Arduini supporterà la Banca, tra l'altro, nello sviluppo di progetti nell'ambito della sostenibilità in ogni sua declinazione. La prof. Arduini manterrà il proprio ruolo di Presidente del Comitato Controllo e Rischi fino a scadenza ed entrerà altresì a far parte del Comitato Sostenibilità. È stata, inoltre, confermata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo alla prof. Arduini.

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Massimo Luigi Zanaboni, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Schemi di Bilancio riclassificati e principali dati patrimoniali

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
    • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
    • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
    • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Stato Patrimoniale Consolidato riclassificato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
30.06.2023 31.12.2022
Cassa e disponibilità liquide 681.428 603.134
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 25.263 26.868
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a
conto economico
167.874 195.220
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
773.675 697.611
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 630.277 565.762
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 10.114.445 10.186.932
Derivati di copertura 323 -
Attività materiali 128.356 126.341
Attività immateriali 68.618 64.264
di cui:
- avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali: 292.251 325.181
a) correnti 51.549 60.924
b) anticipate 240.702 264.257
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 813 -
Altre attività 468.773 471.064
Totale dell'attivo 13.352.096 13.262.377

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
30.06.2023 31.12.2022
Debiti verso banche 3.079.322 3.422.160
Debiti verso clientela 5.460.902 5.103.343
Titoli in circolazione 2.601.658 2.605.195
Passività finanziarie di negoziazione 25.954 25.982
Derivati di copertura 12 -
Passività fiscali: 42.584 52.298
a) correnti 12.517 21.961
b) differite 30.067 30.337
Altre passività 406.913 391.697
Trattamento di fine rapporto del personale 7.565 7.696
Fondi per rischi e oneri 52.198 56.225
Riserve da valutazione (52.760) (59.722)
Riserve 1.507.208 1.440.944
Acconti su dividendi (-) - (52.433)
Sovrapprezzi di emissione 84.108 83.767
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (21.817) (22.104)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 13.402 12.432
Utile (perdita) del periodo (+/-) 91.036 141.086
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.352.096 13.262.377

Conto Economico Consolidato riclassificato

VOCI
(in migliaia di euro)
30.06.2023 30.06.2022
Margine di interesse 274.686 264.351
Commissioni nette 50.297 42.212
Altre componenti del margine di intermediazione 23.523 17.391
Margine di intermediazione 348.506 323.954
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (16.338) (33.674)
Risultato netto della gestione finanziaria 332.168 290.280
Spese amministrative: (199.694) (188.245)
a) spese per il personale (80.445) (73.598)
b) altre spese amministrative (119.249) (114.647)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (8.552) (8.225)
Altri oneri/proventi di gestione 12.466 10.960
Costi operativi (195.780) (185.510)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (526) 3.061
Rettifiche di valore dell'avviamento - (762)
Utile (perdite) da cessioni di investimenti - 135
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 135.862 107.204
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (43.856) (34.423)
Utile (perdita) del periodo 92.006 72.781
(Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi (970) (266)
Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 91.036 72.515

Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 30.06.2023(1) 31.12.2022
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.501.605 1.520.570
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.502.575 1.521.490
Totale Fondi propri 1.804.800 1.906.288
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 10.004.645 10.128.064
CET1 Ratio 15,01% 15,01%
Tier 1 Ratio 15,02% 15,02%
Total Capital Ratio 18,04% 18,82%

(1) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 giugno 2023 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi sei mesi del 2023.

Rosalba Benedetto

Direttore Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability Banca Ifis S.p.A.

Davide Tammaro

Responsabile Brand, Corporate Communication & Sustainability [email protected] +39 366 6258525

Martino Da Rio

Responsabile Investor Relations & Corporate Development Banca Ifis S.p.A. +39 02 24129953

Davide Pastore

Responsabile Relazioni con i Media [email protected] +39 337 1115357

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2023

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