Quarterly Report • May 12, 2020
Quarterly Report
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2020
Banca Ifis S.p.A - Sede legale in Via Terraglio 63 30174 Venezia - Mestre - Numero di iscrizione al Registro delle imprese di Venezia e codice fiscale 02505630109 Partita IVA 04570150278- Numero REA: VE – 0247118 Capitale Sociale Euro 53.811.095 i.v. - Iscritta all'Albo delle banche al n. 5508 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Ifis S.p.A. iscritto all'albo dei Gruppi bancari - Società aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, all'Associazione Italiana per il Factoring e al Factors Chain lnternational.
| 1. Cariche sociali 4 | |
|---|---|
| 2. Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo 6 | |
| 2.1 Risultati e strategia 7 | |
| 2.2 Highlights 14 | |
| 2.3 Risultati per settore di attività15 | |
| 2.4 Evoluzione Trimestrale Riclassificata 17 | |
| 2.5 Dati storici del Gruppo19 | |
| 3. Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo 20 | |
| 3.1 La struttura organizzativa21 | |
| 4. Prospetti contabili riclassificati 35 | |
| 4.1 Stato Patrimoniale consolidato riclassificato36 | |
| 4.2 Conto Economico Consolidato riclassificato37 | |
| 4.3 Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva riclassificato37 | |
| 5. Nota informativa 38 | |
| 5.1 Politiche contabili 39 | |
| 5.2 Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo44 | |
| 5.3 Fatti di rilievo avvenuti nel periodo59 | |
| 5.4 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo60 | |
| 5.5 Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 61 |
Presidente Sebastien Egon Fürstenberg Amministratore Delegato Luciano Colombini (1) Consiglieri Simona Arduini
Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio Monica Billio Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Divo Gronchi Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Riccardo Preve Daniele Umberto Santosuosso
1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.
Collegio Sindacale Presidente Giacomo Bugna
Società di Revisione EY S.p.A.
Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari
Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di Factors Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Chain International Indirizzo Internet: www.bancaifis.it
Sindaci Effettivi Marinella Monterumisi Franco Olivetti Sindaci Supplenti Alessandro Carducci Artenisio Giuseppina Manzo
Stiamo affrontando un periodo complesso, una crisi globale imprevista, a cui abbiamo risposto con rapidità ed efficienza. Banca Ifis ha tempestivamente implementato misure incisive a tutela della salute e sicurezza di dipendenti e clienti garantendo allo stesso tempo la piena operatività: il 93% delle nostre persone in circa dieci giorni ha iniziato a operare in modalità smart working e la Società ha continuato la sua attività nel rispetto di tutte le normative.
Gli impatti economici della pandemia Covid-19 sono certamente caratterizzati da una forte incertezza ma la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è solida e consente alla Banca di affrontare con fiducia l'attuale crisi finanziaria: al 31 marzo abbiamo registrato un aumento del CET1 all'11,12% (+0,16% rispetto al 31 dicembre 2019) e la liquidità disponibile è di circa 1,4 miliardi di euro.
I risultati del primo trimestre sono stati impattati dal Covid-19, anche se i primi due mesi dell'anno erano in linea con i target del Piano industriale. Nel periodo sono state portate a termine alcune operazioni, come il perfezionamento della vendita dell'immobile di Corso Venezia a Milano, che ha comportato una plusvalenza di 24 milioni di euro e la collocazione, con successo, di un'obbligazione senior di 400 milioni di euro coerentemente con la strategia di diversificazione delle fonti di finanziamento. In linea con le tempistiche stabilite, è stata avviata la ristrutturazione societaria e organizzativa del business NPL e i lavori per la costruzione di una piattaforma IT a supporto delle Piccole e Medie Imprese.
Nel mese di marzo, quando il diffondersi della pandemia ha portato alla chiusura di molte attività economiche e ha fortemente limitato le possibilità di movimento della popolazione, abbiamo messo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione per far fronte a questa sfida e gestire al meglio la nuova situazione. Abbiamo accelerato i processi di trasformazione digitale e in poche settimane, abbiamo fatto un grande salto tecnologico, sperimentato nuove modalità di lavoro che ci hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi, a conferma del fatto che il modello della Banca è agile e dinamico.
Abbiamo contattato oltre 5.000 clienti e attivato circa 300 nuovi clienti, sviluppato nuovi prodotti e servizi come i finanziamenti per le riconversioni industriali o il potenziamento delle linee produttive legate all'emergenza. È stato inoltre attivato un forte monitoraggio e presidio su alcuni settori particolarmente impattati dal Covid-19. In poche settimane abbiamo predisposto una piattaforma digitale per efficientare il processo di erogazione dei nuovi crediti garantiti dallo Stato previsti dal Decreto Cura Italia.
Abbiamo continuato a investire nel mercato dei Non Performing Loans, partecipando attivamente ai processi di cessione di crediti NPL unsecured e rafforzato l'attività di recupero attraverso la modalità telefonica essendo state temporaneamente sospese le attività della rete agenti. Per il futuro, grazie alla nostra decennale esperienza nel settore, confidiamo di continuare a effettuare buoni acquisti. Prevediamo, inoltre, che l'impatto della chiusura dei tribunali sia temporaneo e principalmente legato a più lunghe tempistiche di pagamento piuttosto che a minori pagamenti. Banca Ifis, infatti, offre ai suoi debitori rimborsi attraverso piani sostenibili di lungo termine con una durata media del recupero del portafoglio tra i 5 e i 7 anni.
Alla luce dell'eccezionalità di questa situazione, data l'incertezza dell'evoluzione dell'emergenza e dei suoi impatti nei prossimi mesi e nel rispetto dei principi di prudenza, il Consiglio di Amministrazione della Banca, lo scorso 1° Aprile ha deciso di attenersi responsabilmente alle indicazioni delle Autorità di Vigilanza, proponendo il rinvio della distribuzione dei dividendi per l'esercizio 2019, almeno fino al 1° Ottobre 2020, e quindi di procedere al detto pagamento dopo tale data ove, prima di allora, non siano state emanate disposizioni normative regolamentari o raccomandazioni delle Autorità di Vigilanza ostative a ciò. Banca Ifis ha inoltre, valutato di sospendere gli obiettivi economici e finanziari inclusi nel Piano Industriale 2020-2022 che sarà rivisto e aggiornato appena il contesto macroeconomico si sarà stabilizzato.
Il Consiglio di Amministrazione, gli organi di controllo e la direzione della Società continuano a monitorare costantemente l'evoluzione dell'emergenza derivante dalla diffusione di Covid-19 e ad adottare tutte le decisioni e le misure necessarie per affrontarla.
Gli impatti economici sulle diverse società del gruppo della pandemia Covid-19 sono attualmente caratterizzati da una forte incertezza. La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è solida e consente alla Banca di affrontare l'attuale crisi finanziaria.
I risultati del primo trimestre 2020 includono gli impatti del Covid-19 ragionevolmente prevedibili al 31 marzo 2020. È possibile che il Covid-19 non esaurisca i suoi impatti negativi nel primo trimestre 2020 ma abbia ulteriori impatti negativi nei prossimi trimestri, al momento non prevedibili in termini di tempistica e importo.
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, dando seguito alla raccomandazione di Banca d'Italia del 27 Marzo 2020, ha deciso di attenersi responsabilmente alle indicazioni delle Autorità di Vigilanza proponendo il rinvio della distribuzione dei dividendi per l'esercizio 2019 almeno fino al 1° Ottobre 2020 e, quindi, di procedere al detto pagamento dopo tale data ove, prima di allora, non siano state emanate disposizioni normative regolamentari o raccomandazioni delle Autorità di Vigilanza ostative a ciò.
La solida posizione patrimoniale del Gruppo e la capacità riorganizzativa dimostrata anche in occasione dell'emergenza Covid-19, salvo ulteriori peggioramenti del contesto che considerate l'eccezionalità e l'incertezza attuale non possono essere esclusi, consentirà comunque a Banca Ifis di proseguire, come nel passato, a una remunerazione sostenibile degli azionisti.
Il Consiglio di Amministrazione, gli organi di controllo e la direzione della Società continuano a monitorare costantemente l'evoluzione dell'emergenza derivante dalla diffusione di Covid-19 e ad adottare tutte le decisioni e le misure necessarie per affrontarla.
Al fine di dare piena attuazione al modello di business del Gruppo, previsto dal Piano Industriale 2020-2022, sono state introdotte talune modifiche ai settori operativi precedentemente esposti: il Settore Imprese, ora rinominato Commercial & Corporate Banking, aggrega le attività commerciali rivolte alle imprese ed esclude i portafogli creditizi erogati da Interbanca prima della acquisizione e posti in run-off (precedentemente aggregati nel Settore Imprese); il Settore NPL è stato mantenuto allineato al passato mentre l'ultimo Settore, ora denominato Governance & Servizi e Non Core, è stato integrato della sezione non core che accoglie i portafogli esclusi da Commercial & Corporate Banking.
L'informativa per Settore si articola quindi, coerentemente con la nuova struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:
L'attribuzione ai settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.
Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, si è proceduto ad ampliare l'informativa di settore relativamente alle componenti di conto economico fino a portare la visione dei risultati a livello di utile netto.
A tale scopo è stato necessario procedere con l'attribuzione dei costi operativi ai settori di riferimento e si è proceduto secondo le seguenti modalità:
• Per i costi diretti, si è proceduto ad una allocazione secondo l'utilizzo del centro di costo per segmento di riferimento;
• Per i costi indiretti, che per loro natura non sono attribuibili ad uno specifico settore in quanto sostenuti per garantire la normale operatività ed il buon funzionamento dell'intera struttura (cd. servizi centrali), l'indirizzo ai singoli settori è stata effettuata utilizzando per le diverse categorie di costo, strumenti differenti di allocazione basati anche su survey interne.
I valori comparativi nel presente documento sono stati riesposti in linea con la nuova presentazione dei settori di attività.
Il margine di intermediazione1 consolidato, quasi esclusivamente a causa degli effetti negativi legati all'emergenza economicosanitaria che ha investito il Paese nel mese di marzo e che ha avuto come conseguenza il lockdown, risulta pari a 106 milioni di euro, in calo del 18,6% rispetto al corrispondente periodo del 2019. La chiusura di tutte le attività produttive, e nello specifico dei tribunali, ha di fatto impedito lo svolgersi delle attività legali orientate all'ottenimento di precetti, pignoramenti e ordinanze di assegnazione somme che sono quelle tipicamente più redditizie per l'intero settore. Tutto questo ha influito principalmente sul margine del Settore NPL che si attesta a complessivi 43,2 milioni di euro rispetto ai 61,8 milioni di euro del primo trimestre 2019 (-30,0%).
Il margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking, pari a 53,8 milioni di euro, è in diminuzione dell'8,0%, rispetto al 31 marzo 2019. Contenuto il calo dell'Area Factoring (-3,4%) rispetto a quello dell'Area Leasing (-11,1%) e dell'Area Corporate Banking & Lending che ha registrato - 32,0%, principalmente per il minore contributo del "reversal PPA"2 rispetto all'omologo periodo del 2019.
Nel trimestre le rettifiche di valore nette1 per rischio di credito ammontano a 18,5 milioni di euro rispetto ai 13,1 milioni di euro del 31 marzo 2019. Tali rettifiche sono riferite principalmente ai maggiori accantonamenti nel Settore Governance & Servizi e Non Core all'interno del quale ci sono state delle svalutazioni analitiche calcolate su una singola posizione rilevante, operante nel settore retail, che a causa della chiusura delle attività commerciali per effetto del Covid-19 si è ulteriormente deteriorata.
I costi operativi del primo trimestre 2020 diminuiscono dell'1,2% a 73,5 milioni di euro (74,4 milioni di euro al 31 marzo 2019). L'effetto della diminuzione dei ricavi dovuta al Covid-19 ha influito sul cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) che si attesta al 69,4% rispetto al 57,2% del 31 marzo 2019.
Le spese per il personale ammontano a 32,0 milioni di euro e sono sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente (31,4 milioni di euro al 31 marzo 2019).
Le altre spese amministrative sono in diminuzione del 6,5% e si attestano a 40,5 milioni di euro contro i 43,3 milioni di euro al 31 marzo 2019, per effetto della riduzione delle spese per acquisti di beni e servizi nonché della voce imposte indirette e tasse, che ha più che compensato l'incremento dei costi per i servizi professionali.
Gli altri proventi netti di gestione, pari a 8,0 milioni di euro (7,0 milioni di euro al 31 marzo 2019), sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing, in linea con il medesimo periodo del precedente esercizio.
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 38,1 milioni di euro (-10,7% rispetto al 31 marzo 2019). Un risultato sul quale, nonostante l'effetto positivo derivante dalla cessione dell'immobile di Milano per 24,2 milioni di euro, incide negativamente l'effetto connesso alla pandemia di Covid-19 che somma: 9,4 milioni di euro di impatti sull'operatività del Settore NPL legati alla chiusura dei tribunali a cui si aggiungono 6,9 milioni di euro di svalutazione di fondi OICR prevalentemente legati a crediti deteriorati della ex Interbanca e 7,6 milioni di euro di accantonamenti per rischio di credito e firma su un'unica posizione singolarmente significativa.
Al 31 marzo 2020 l'utile netto si attesta a 26,4 milioni di euro rispetto ai 29,9 milioni di euro del 31 marzo 2019, registrando un decremento dell'11,7%.
1 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business essendo esse parte integrante del rendimento complessivo.
2 Con "reversal PPA" si intende lo smontamento temporale del differenziale tra il valore di fair value determinato in sede di business combination e il valore contabile di bilancio dei crediti dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca, acquisito il 30 novembre 2016.
Con riguardo al contributo dei singoli Settori alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 31 marzo 2020, si riportano di seguito le principali dinamiche:
Nel Settore Commercial & Corporate Banking l'utile netto di periodo, che contribuisce per il 41,2% al totale, si attesta a 10,9 milioni di euro rispetto ai 16,5 milioni di euro al 31 marzo 2019 (-33,9%). A fronte di un utile netto dell'Area Factoring in crescita a 8,5 milioni di euro il risultato è impattato dal calo dell'utile sia nell'Area Leasing sia nell'Area Corporate Banking & Lending.
• In particolare, il margine di intermediazione dell'Area Factoring risulta in diminuzione del 3,4% rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente. Tale risultato è conseguenza del positivo contributo del margine di interesse, in aumento di 0,8 milioni di euro, a cui si contrappone una riduzione delle commissioni nette (2,1 milioni di euro), condizionata da masse gestite in diminuzione per la congiuntura negativa manifestatasi in conseguenza del Covid-19, nonché dalla pressione competitiva sulle condizioni economiche applicate alla clientela.
Diminuiscono a 4,8 milioni di euro le rettifiche di valore nette per rischio di credito (rispetto ai 6,9 milioni di euro del primo trimestre 2019), una riduzione attribuibile a maggiori riprese dovute principalmente ad incassi su posizioni precedentemente svalutate o oggetto di write-off.
I costi operativi sono sostanzialmente allineati a quelli del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'effetto combinato di questi fattori ha permesso un utile netto di periodo di 8,5 milioni di euro in leggera crescita del 7,3% rispetto al 31 marzo 2019.
Il totale dei crediti verso la clientela dell'Area si attesta a 2.973,9 milioni di euro (-7,9% rispetto a fine 2019).
• Nel primo trimestre 2020 l'Area Leasing presenta un margine di intermediazione pari a 11,8 milioni di euro, in diminuzione dell'11,1% rispetto al 31 marzo 2019, a causa del maggior costo derivante da un minore margine commissionale di circa 0,5 milioni di euro.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 4,3 milioni di euro, in aumento di 2,8 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2019. Un incremento legato alla migrazione di controparti precedentemente non deteriorate verso stati di rischio maggiormente penalizzanti.
In diminuzione del 10,4% i costi operativi che nel 2019 avevano risentito di costi non ricorrenti quali sviluppi e consulenze software non capitalizzabili e manutenzioni straordinarie della sede di Mondovì.
L'utile netto di periodo si attesta quindi a 2,4 milioni di euro rispetto ai 5,5 milioni di euro dei primi tre mesi del 2019.
L'ammontare dei crediti verso la clientela è pari a 1.403,5 milioni di euro (-3,1% rispetto al 31 dicembre 2019) come conseguenza di una diminuzione dei volumi erogati nel trimestre (in calo del 37% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente).
• Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending risulta in diminuzione del 32,0% rispetto al 31 marzo 2019, principalmente per effetto della riduzione del valore del fair value dei fondi OICR in portafoglio. Tale effetto è imputabile al peggioramento dei fattori di rischio (liquidità e credito) nel corso del trimestre condizionati negativamente dall'instabilità dei mercati nell'attuale contesto.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 1,9 milioni di euro, in aumento di 1,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2019, soprattutto in considerazione della crescita degli impieghi. In crescita anche i costi operativi di circa 0,9 milioni di euro legati a costi del personale a supporto della crescita prevista per gli impieghi dell'Area.
In considerazione di quanto sopra, il periodo registra una perdita di 71 mila euro rispetto a un utile di 3,0 milioni di euro al 31 marzo 2019.
Al 31 marzo 2020 il totale dei crediti verso clientela è pari a 879,1 milioni di euro, in crescita del 17,6% rispetto all'esercizio precedente: risultano infatti in aumento sia gli impieghi connessi alla finanza strutturata sia le nuove erogazioni alle PMI, in linea con la strategia di sviluppo.
Il margine di intermediazione del Settore NPL3 ammonta a 43,2 milioni di euro (-30,0%) rispetto ai 61,8 milioni di euro al 31 marzo 2019, ed è caratterizzato dalle seguenti voci.
La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, passa da 30,7 milioni di euro a 34,5 milioni di euro con un incremento del 12,4% dovuto principalmente all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato, in cui l'apporto maggiore è da ricondursi per 17,2 milioni di euro al bacino dei precetti, pignoramenti e ODA, e per 6,7 milioni di euro al bacino dei piani di rientro.
In diminuzione, al contrario, la voce "Altre componenti del margine di interesse" che include l'effetto economico derivante della variazione dei cash flow attesi in funzione dei maggiori o minori incassi realizzati o attesi rispetto alle precedenti previsioni che diminuisce da 34,8 milioni di euro a 15,1 milioni di euro. Tale voce risente della chiusura dei tribunali nel mese di marzo che ha significativamente ridotto, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, l'ottenimento di precetti, pignoramenti e ODA. Il conto economico del primo trimestre 2019 includeva anche degli effetti positivi non ricorrenti legati al primo consolidamento dell'ex Gruppo Fbs.
Le commissioni nette sono sostanzialmente in linea con il corrispondente trimestre dell'anno precedente e sono quasi integralmente dovute all'apporto delle commissioni attive derivanti dall'attività di servicing su portafogli di terzi.
I costi operativi sono in diminuzione del 15,7% a 33,5 milioni di euro rispetto ai 39,7 milioni di euro del primo trimestre del 2019. La contrazione è principalmente legata ai costi variabili collegati al recupero dei crediti ed in particolar modo a quelli relativi alle attività di recupero giudiziale. Analogamente a quanto accaduto per i ricavi, la chiusura dei tribunali per l'emergenza Covid-19 ha determinato l'arresto di una serie di attività legali onerose di cui il Settore si serve per aumentare le possibilità di recupero.
L'utile netto del periodo, pari a 6,8 milioni di euro, mostra una contrazione di circa 8,7 milioni di euro le cui determinanti sono dovute principalmente, come già specificato in precedenza, a fattori negativi esterni che hanno investito tutto il sistema economico nazionale.
Il margine di intermediazione del Settore Governance & Servizi e Non Core si attesta a 9,0 milioni di euro, in calo di circa 0,9 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2019. La variazione è legata ad una diminuzione del margine di interesse principalmente causata dalla progressiva riduzione del contributo del "reversal della PPA" solo parzialmente compensata da minori svalutazioni di asset al fair value e da un effetto positivo riconducibile all'attività di negoziazione.
Per quanto concerne il costo del credito, si evidenzia un incremento delle rettifiche nette che si attestano a 7,5 milioni di euro rispetto ai 4,4 milioni di euro del primo trimestre 2019. Il principale contributo all'aumento delle rettifiche è attribuibile alle svalutazioni analitiche calcolate su una singola posizione rilevante allocata nel portafoglio in run off dell'ex Interbanca e già oggetto di ristrutturazione in passato. In crescita anche i costi operativi, guidati da maggiori accantonamenti per fondi rischi ed oneri.
Il risultato del Settore accoglie inoltre la plusvalenza, al netto dei relativi costi di vendita, di 24 milioni di euro derivante dalla cessione dell'immobile di Milano in Corso Venezia. La cessione di questo immobile, già classificato come attività non correnti in via di dismissione per 25,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019, a seguito della sottoscrizione di una offerta vincolante per la cessione dello stesso, è stata perfezionata alla fine del mese di marzo 2020 con l'incasso dell'intero corrispettivo.
L'utile netto di periodo del Settore ammonta a 8,8 milioni di euro rispetto ad una perdita di 2,0 milioni di euro al 31 marzo 2019.
Al 31 marzo 2020, il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 1.073,4 milioni di euro, in crescita del 13,5% rispetto al dato al 31 dicembre 2019 (945,6 milioni di euro). L'incremento è sostanzialmente legato all'attività di Finanza Proprietaria (circa 160 milioni di euro) la quale, prevalentemente attraverso l'acquisto di titoli governativi, ha più che compensato la fisiologica riduzione dei portafogli in run-off del Settore.
3 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business essendo esse parte integrante del rendimento complessivo.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 7.600,7 milioni di euro, sostanzialmente linea rispetto il 31 dicembre 2019 (-0,7%). Il Settore Commercial & Corporate Banking è in diminuzione del -3,1% rispetto al saldo del 31 dicembre 2019, il Settore NPL è in linea con il saldo al 31 dicembre 2019 (-0,7%), infine risulta in aumento il Settore Governance & Servizi e Non Core (+13,5% rispetto al saldo del 31 dicembre 2019).
Le attività deteriorate nette del Settore Commercial & Corporate Banking si attestano al 31 marzo 2020 a 252,1 milioni di euro, in aumento di 25,7 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2019 (226,4 milioni di euro) e sono cosi composte:
Complessivamente, il Gross NPE ratio del Settore Commercial & Corporate Banking è in crescita rispetto al 31 dicembre 2019 e pari a 9,3% mentre il Net NPE ratio è pari a 4,8% (4,2% al 31 dicembre 2019).
Nel corso del primo trimestre 2020 il Gruppo ha proseguito la strategia di consolidamento della raccolta wholesale con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. In linea con questa strategia, nel periodo, sono state realizzate operazioni sul mercato del debito con investitori istituzionali. Al 31 marzo 2020 il totale della raccolta è di 8.468,5 milioni di euro, in linea con il dato di fine esercizio 2019, e la struttura del funding risulta così composta:
Al 31 marzo 2020 i debiti verso la clientela si attestano a 4.894,3 milioni di euro (-7,4% rispetto al 31 dicembre 2019), per effetto di una diminuzione della raccolta retail (Rendimax e Contomax) che passa da 4.790,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019 a 4.528,6 milioni di euro al 31 marzo 2020.
I debiti verso banche ammontano a 1.014,4 milioni di euro (+5,7% rispetto al 31 dicembre 2019). La voce è riferita prevalentemente alle tranche TLTRO sottoscritte rispettivamente nel 2017 e a fine 2019 e pari complessivamente a 791,5 milioni di euro, depositi a scadenza presso altre banche per 166,7 milioni di euro e 56,2 milioni di euro relativi ad altri conti correnti e finanziamenti.
I titoli in circolazione ammontano a 2.559,8 milioni di euro, la voce comprende per complessivi 1.085,4 milioni di euro (1.150 milioni di euro al 31 dicembre 2019) i titoli emessi dalla società veicolo, nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione di crediti commerciali posta in essere a fine 2016. Sono incluse altresì le obbligazioni senior emesse da Banca Ifis per 1.006,9 milioni di euro, inclusivi di interessi, nonché il bond Tier 2 per 406,3 milioni di euro, inclusivi di interessi. La residua parte dei titoli in circolazione al 31 marzo 2020 si riferisce ad un prestito obbligazionario per 60,7 milioni di euro emesso, a suo tempo, dall'incorporata Interbanca.
Si rafforza il patrimonio netto consolidato del Gruppo che, al 31 marzo 2020, sale a 1.542,4 milioni di euro rispetto ai 1.539,0 milioni di euro del 31 dicembre 2019.
I coefficienti del solo Gruppo Banca Ifis, senza considerare gli effetti del consolidamento nella controllante La Scogliera, al 31 marzo 2020 si attestano per il CET1 al 14,59% (rispetto al 14,28% al 31 dicembre 20194 ), per il TIER1 a 14,59% (14,28% al 31 dicembre 20194 ) e per il Total Capital al 19,07% (rispetto al 18,64% del dato al 31 dicembre 20194 ).
4 Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2019, al netto del dividendo approvato e sospeso.
I coefficienti con il consolidamento prudenziale in La Scogliera al 31 marzo 2020 si attestano per il CET1 all'11,12% (rispetto al 10,96% al 31 dicembre 20195 ), per il TIER1 all'11,72% (11,56% al 31 dicembre 20195 ) e per il Total Capital al 14,80% (rispetto al 14,58% del dato al 31 dicembre 20195 ).
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri non comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 marzo 2020 in quanto non oggetto di attestazione da parte del revisore legale. Le medesime grandezze includono invece gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2019 al netto del dividendo approvato e sospeso.
Si segnala inoltre che, Banca d'Italia, ha comunicato al Gruppo Banca Ifis di adottare per il 2020, in continuità con il 2019, i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Il Gruppo Bancario Banca Ifis soddisfa al 31 marzo 2020 i predetti requisiti prudenziali.
5 Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2019, al netto del dividendo approvato e sospeso.
Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.215.355 | 1.173.808 | 41.547 | 3,5% | |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 628.756 | 626.890 | 1.866 | 0,3% | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 7.600.742 | 7.651.226 | (50.484) | (0,7)% | |
| Totale attivo | 10.492.616 | 10.526.024 | (33.408) | (0,3)% | |
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato | 1.014.365 | 959.477 | 54.888 | 5,7% | |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 4.894.280 | 5.286.239 | (391.959) | (7,4)% | |
| Titoli in circolazione | 2.559.834 | 2.217.529 | 342.305 | 15,4% | |
| Patrimonio netto | 1.542.430 | 1.538.953 | 3.477 | 0,2% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI TRIMESTRALI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2020 | 2019 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 105.952 | 130.109 | (24.157) | (18,6)% | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (18.512) | (13.088) | (5.424) | 41,4% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 87.440 | 117.021 | (29.581) | (25,3)% | |
| Costi operativi | (73.499) | (74.364) | 865 | (1,2)% | |
| Utili (Perdite) da cessioni di investimenti | 24.161 | - | 24.161 | n.s. | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 38.102 | 42.657 | (4.555) | (10,7)% | |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 26.426 | 29.920 | (3.494) | (11,7)% |
| REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA RICLASSIFICATA TRIMESTRALE | 1° TRIMESTRE | |
|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2020 | 2019 |
| Utile (Perdita) del periodo | 26.442 | 29.941 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (13.453) | 54 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (9.594) | 187 |
| Redditività complessiva | 3.395 | 30.182 |
| Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | 16 | 21 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 3.379 | 30.161 |
| KPI DI GRUPPO | 31.03.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Ratio - Totale Fondi propri | 14,80% | 14,58% |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 11,12% | 10,96% |
| Numero azioni capitale sociale (in migliaia) | 53.811 | 53.811 |
| Numero di azioni in circolazione a fine periodo (1) (in migliaia) | 53.452 | 53.452 |
| Book value per share | 28,86 | 28,79 |
| EPS | 0,49 | 2,30 |
(1) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.
Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL | SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Attività finanziarie detenute per la | |||||||
| negoziazione con impatto a conto economico | |||||||
| Dati al 31.03.2020 | - | - | - | - | - | 31.162 | 31.162 |
| Dati al 31.12.2019 | - | - | - | - | - | 24.313 | 24.313 |
| Variazione % | - | - | - | - | - | 28,2% | 28,2% |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
|||||||
| Dati al 31.03.2020 | 37.990 | - | - | 37.990 | 9.286 | 56.467 | 103.743 |
| Dati al 31.12.2019 | 39.767 | - | - | 39.767 | 10.190 | 62.828 | 112.785 |
| Variazione % | (4,5)% | - | - | (4,5)% | (8,9)% | (10,1)% | (8,0)% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||
| Dati al 31.03.2020 | 4.229 | - | - | 4.229 | - | 1.211.126 | 1.215.355 |
| Dati al 31.12.2019 | 6.733 | - | - | 6.733 | - | 1.167.075 | 1.173.808 |
| Variazione % | (37,2)% | - | - | (37,2)% | - | 3,8% | 3,5% |
| Crediti verso banche | |||||||
| Dati al 31.03.2020 | - | - | - | - | - | 628.756 | 628.756 |
| Dati al 31.12.2019 | - | - | - | - | - | 626.890 | 626.890 |
| Variazione % | - | - | - | - | - | 0,3% | 0,3% |
| Crediti verso clientela | |||||||
| Dati al 31.03.2020 | 5.256.477 | 2.973.885 | 1.403.522 | 879.070 | 1.270.883 | 1.073.382 | 7.600.742 |
| Dati al 31.12.2019 | 5.425.270 | 3.229.347 | 1.448.463 | 747.460 | 1.280.332 | 945.624 | 7.651.226 |
| Variazione % | (3,1)% | (7,9)% | (3,1)% | 17,6% | (0,7)% | 13,5% | (0,7)% |
| Debiti verso banche | |||||||
| Dati al 31.03.2020 | - | - | - | - | - | 1.014.365 | 1.014.365 |
| Dati al 31.12.2019 | - | - | - | - | - | 959.477 | 959.477 |
| Variazione % | - | - | - | - | - | 5,7% | 5,7% |
| Debiti verso clientela | |||||||
| Dati al 31.03.2020 | - | - | - | - | - | 4.894.280 | 4.894.280 |
| Dati al 31.12.2019 | - | - | - | - | - | 5.286.239 | 5.286.239 |
| Variazione % | - | - | - | - | - | (7,4)% | (7,4)% |
| Titoli in circolazione | |||||||
| Dati al 31.03.2020 | - | - | - | - | - | 2.559.834 | 2.559.834 |
| Dati al 31.12.2019 | - | - | - | - | - | 2.217.529 | 2.217.529 |
| Variazione % | - | - | - | - | - | 15,4% | 15,4% |
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL | SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Margine di intermediazione | |||||||
| Dati al 31.03.2020 | 53.765 | 37.969 | 11.833 | 3.963 | 43.235 | 8.952 | 105.952 |
| Dati al 31.03.2019 | 58.454 | 39.315 | 13.309 | 5.830 | 61.797 | 9.858 | 130.109 |
| Variazione % | (8,0)% | (3,4)% | (11,1)% | (32,0)% | (30,0)% | (9,2)% | (18,6)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | |||||||
| Dati al 31.03.2020 | 42.717 | 33.167 | 7.496 | 2.054 | 43.235 | 1.488 | 87.440 |
| Dati al 31.03.2019 | 49.810 | 32.449 | 11.800 | 5.561 | 61.797 | 5.414 | 117.021 |
| Variazione % | (14,2)% | 2,2% | (36,5)% | (63,1)% | (30,0)% | (72,5)% | (25,3)% |
| Utile di periodo | |||||||
| Dati al 31.03.2020 | 10.882 | 8.534 | 2.419 | (71) | 6.773 | 8.787 | 26.442 |
| Dati al 31.03.2019 | 16.465 | 7.953 | 5.512 | 3.000 | 15.514 | (2.038) | 29.941 |
| Variazione % | (33,9)% | 7,3% | (56,1)% | (102,4)% | (56,3)% | n.s. | (11,7)% |
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL | SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE |
| Costo della qualità creditizia | ||||||
| Dati al 31.03.2020 | 0,83% | 0,62% | 1,22% | 0,97% | n.a. | 4,29% |
| Dati al 31.12.2019 | 0,95% | 1,11% | 0,72% | 0,74% | n.a. | 6,62% |
| Variazione | (0,12)% | (0,49)% | 0,50% | 0,23% | n.a. | (2,33)% |
| Crediti in sofferenza netti/ Crediti verso clientela |
||||||
| Dati al 31.03.2020 | 0,82% | 1,32% | 0,19% | 0,10% | 75,13% | 4,01% |
| Dati al 31.12.2019 | 0,77% | 1,19% | 0,18% | 0,12% | 75,34% | 4,36% |
| Variazione | 0,05% | 0,13% | 0,01% | (0,02)% | (0,21)% | (0,35)% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde | ||||||
| Dati al 31.03.2020 | 79,69% | 79,83% | 81,12% | 54,97% | 0,00% | 15,99% |
| Dati al 31.12.2019 | 79,62% | 79,79% | 81,02% | 51,47% | 0,00% | 14,99% |
| Variazione | 0,07% | 0,04% | 0,10% | 3,50% | 0,00% | 1,00% |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti |
||||||
| Dati al 31.03.2020 | 4,80% | 7,31% | 1,70% | 1,25% | 99,14% | 9,85% |
| Dati al 31.12.2019 | 4,17% | 6,07% | 1,24% | 1,65% | 99,30% | 11,27% |
| Variazione | 0,63% | 1,24% | 0,46% | (0,40)% | (0,16)% | (1,42)% |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi |
||||||
| Dati al 31.03.2020 | 9,34% | 13,92% | 3,93% | 1,62% | 99,14% | 13,99% |
| Dati al 31.12.2019 | 8,46% | 12,08% | 3,21% | 2,20% | 99,30% | 15,42% |
| Variazione | 0,88% | 1,84% | 0,72% | (0,58)% | (0,16)% | (1,43)% |
| RWA(1) | ||||||
| Dati al 31.03.2020 | 4.968.942 | 2.637.722 | 1.318.175 | 1.013.045 | 1.999.933 | 990.887 |
| Dati al 31.12.2019 | 5.222.609 | 2.945.792 | 1.398.434 | 878.384 | 2.039.840 | 958.110 |
| Variazione | (4,9)% | (10,5)% | (5,7)% | 15,3% | (2,0)% | 3,4% |
(1) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di crediti.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE |
ESERCIZIO 2020 |
ESERCIZIO 2019 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03 | 31.12 | 30.09 | 30.06 | 31.03 |
| ATTIVO | |||||
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
103.743 | 112.785 | 147.935 | 182.094 | 174.508 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.215.355 | 1.173.808 | 996.048 | 693.533 | 432.901 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
628.756 | 626.890 | 1.041.312 | 726.052 | 996.333 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
7.600.742 | 7.651.226 | 7.118.150 | 7.343.892 | 7.322.130 |
| Attività materiali | 109.632 | 106.301 | 128.827 | 128.809 | 145.869 |
| Attività immateriali | 61.893 | 60.919 | 64.026 | 65.282 | 65.855 |
| Attività fiscali | 389.964 | 391.185 | 388.624 | 390.503 | 396.280 |
| Altre voci dell'attivo | 382.531 | 402.910 | 364.209 | 357.877 | 329.756 |
| Totale dell'attivo | 10.492.616 | 10.526.024 | 10.249.131 | 9.888.042 | 9.863.632 |
| STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE |
ESERCIZIO 2020 |
ESERCIZIO 2019 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03 | 31.12 | 30.09 | 30.06 | 31.03 |
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | |||||
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato | 1.014.365 | 959.477 | 913.855 | 781.199 | 844.790 |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
4.894.280 | 5.286.239 | 5.257.047 | 5.069.334 | 5.021.481 |
| Titoli in circolazione | 2.559.834 | 2.217.529 | 2.061.600 | 2.102.076 | 1.955.400 |
| Passività fiscali | 68.066 | 69.018 | 70.806 | 65.913 | 63.066 |
| Altre voci del passivo | 413.641 | 454.808 | 444.379 | 397.263 | 489.594 |
| Patrimonio netto: | 1.542.430 | 1.538.953 | 1.501.444 | 1.472.257 | 1.489.301 |
| - Capitale, sovrapprezzi e riserve | 1.516.004 | 1.415.856 | 1.417.448 | 1.403.991 | 1.459.381 |
| - Utile netto di pertinenza della Capogruppo | 26.426 | 123.097 | 83.996 | 68.266 | 29.920 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 10.492.616 | 10.526.024 | 10.249.131 | 9.888.042 | 9.863.632 |
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE RICLASSIFICATO |
ESERCIZIO 2020 |
ESERCIZIO 2019 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 1° Trim. | 4° Trim. | 3° Trim. | 2° Trim. | 1° Trim. |
| Margine di interesse | 91.416 | 134.230 | 91.081 | 118.293 | 115.264 |
| Commissioni nette | 21.097 | 25.349 | 22.190 | 22.711 | 23.828 |
| Altre componenti del margine di intermediazione |
(6.561) | 7.511 | (1.225) | 8.084 | (8.983) |
| Margine di intermediazione | 105.952 | 167.090 | 112.046 | 149.088 | 130.109 |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(18.512) | (38.169) | (13.968) | (21.958) | (13.088) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 87.440 | 128.921 | 98.078 | 127.130 | 117.021 |
| Spese per il personale | (32.029) | (34.262) | (31.534) | (32.716) | (31.447) |
| Altre spese amministrative | (40.520) | (56.183) | (43.740) | (71.034) | (43.321) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (4.889) | (351) | (5.653) | (3.860) | (2.512) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(4.039) | (3.046) | (4.517) | (4.214) | (4.062) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 7.978 | 12.161 | 11.454 | 46.938 | 6.978 |
| Costi operativi | (73.499) | (81.681) | (73.990) | (64.886) | (74.364) |
| Utili (Perdite) da cessioni di investimenti | 24.161 | - | - | (408) | - |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte |
38.102 | 47.240 | 24.088 | 61.836 | 42.657 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(11.660) | (8.105) | (8.343) | (23.469) | (12.716) |
| Utile (Perdita) di periodo | 26.442 | 39.135 | 15.745 | 38.367 | 29.941 |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | 16 | 34 | 15 | 21 | 21 |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo |
26.426 | 39.101 | 15.730 | 38.346 | 29.920 |
Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
Di seguito i principali indicatori e performance registrati dal Gruppo nei corrispondenti periodi degli ultimi 5 anni.
| DATI STORICI (1) (in migliaia di Euro) |
31.03.2020 | 31.03.2019 | 31.03.2018 | 31.03.2017 | 31.03.2016 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (IFRS 9) |
1.215.355 | 432.901 | 453.847 | 631.568 | n.a. |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita (IAS 39) | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. | 1.066.413 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 7.600.742 | 7.322.130 | 6.457.208 | 5.803.700 | 3.307.793 |
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato | 1.014.365 | 844.790 | 820.190 | 1.028.971 | 182.568 |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 4.894.280 | 5.021.481 | 5.022.110 | 5.055.558 | 3.722.501 |
| Titoli di circolazione | 2.559.834 | 1.955.400 | 1.774.973 | 1.122.879 | - |
| Patrimonio netto | 1.542.430 | 1.489.301 | 1.412.989 | 1.253.638 | 550.243 |
| Margine di intermediazione | 105.952 | 130.109 | 139.378 | 103.543 | 76.604 |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 87.440 | 117.021 | 128.421 | 101.375 | 68.339 |
| Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 26.426 | 29.920 | 37.854 | 32.687 | 22.045 |
| KPI: | |||||
| Cost/Income ratio | 69,4% | 57,2% | 52,7% | 53,7% | 46,7% |
| Ratio - Totale Fondi propri | 14,80% | 14,02% | 15,35% | 14,90% | 14,67% |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 11,12% | 10,29% | 11,10% | 14,02% | 13,63% |
(1) Ai fini comparativi i dati dei periodi 2017 e 2018 sono stati riesposti per omogeneità contabile rispetto ai valori al 31 marzo 2020 per tener conto delle modifiche introdotte dall'IFRS 9; i dati dei periodi precedenti sono invece quelli originariamente pubblicati. Tale riesposizione non è stata applicata al calcolo degli indici comparativi che rimangono allineati ai valori precedentemente pubblicati.
Dati riclassificati: le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono state qui di seguito interamente riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentono agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.
L'identificazione dei settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.
Al fine di dare piena attuazione al modello di business del Gruppo, previsto dal Piano Industriale 2020-2022, sono state introdotte talune modifiche ai settori operativi precedentemente esposti: il Settore Imprese, ora rinominato Commercial & Corporate Banking, aggrega le attività commerciali rivolte alle imprese ed esclude i portafogli creditizi erogati da Interbanca prima della acquisizione e posti in run-off (precedentemente aggregati nel Settore Imprese); il Settore NPL è stato mantenuto allineato al passato mentre l'ultimo Settore, ora denominato Governance & Servizi e Non Core, è stato integrato della sezione non core che accoglie i portafogli esclusi da Commercial & Corporate Banking.
L'informativa per Settore si articola quindi, coerentemente con la nuova struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:
L'attribuzione ai settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.
Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, si è proceduto ad ampliare l'informativa di settore relativamente alle componenti di conto economico fino a portare la visione dei risultati a livello di utile netto.
A tale scopo è stato necessario procedere con l'attribuzione dei costi operativi ai settori di riferimento e si è proceduto secondo le seguenti modalità:
I valori comparativi nel presente documento sono stati riesposti in linea con la nuova presentazione dei settori di attività.
Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:
| DATI ECONOMICI | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2020 | 31.03.2019 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 36.059 | 36.751 | (692) | (1,9)% | |
| Commissioni nette | 19.725 | 22.053 | (2.328) | (10,6)% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (2.019) | (350) | (1.669) | 476,9% | |
| Margine di intermediazione | 53.765 | 58.454 | (4.689) | (8,0)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (11.048) | (8.644) | (2.404) | 27,8% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 42.717 | 49.810 | (7.093) | (14,2)% | |
| Costi operativi | (28.015) | (27.971) | (44) | 0,2% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 14.702 | 21.839 | (7.137) | (32,7)% | |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (3.820) | (5.374) | 1.554 | (28,9)% | |
| Utile (perdita) del periodo | 10.882 | 16.465 | (5.583) | (33,9)% |
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 10,9 milioni di euro, in diminuzione del 33,9% (-5,6 milioni) rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Tale variazione negativa è determinata dalla riduzione del margine di intermediazione per 4,7 milioni (-8,0%), dall'incremento delle rettifiche di valore per rischio di credito per 2,4 milioni di euro (+27,8%). I costi operativi sono allineati a quelli del primo trimestre dello scorso esercizio anche se con dinamiche differenti tra le diverse Aree di business.
L'andamento della gestione delle Aree di business che compongono il Settore è descritto ed approfondito in seguito.
Si evidenzia che all'interno del Settore Commercial & Corporate Banking, sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca: il valore netto di tali attività, interamente classificato come deteriorato (stage 3), è di 0,9 milioni di euro al 31 marzo 2020 rispetto a 1,2 milioni di euro del 31 dicembre 2019.
Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale della "PPA", sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9.
Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.
| COMMERCIAL & CORPORATE BANKING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2020 | ||||||
| Valore nominale | 211.108 | 175.543 | 132.090 | 518.741 | 5.034.038 | 5.552.779 |
| Rettifiche di valore | (168.234) | (88.406) | (10.028) | (266.668) | (29.634) | (296.302) |
| Valore di bilancio | 42.873 | 87.137 | 122.063 | 252.073 | 5.004.404 | 5.256.477 |
| Coverage ratio | 79,7% | 50,4% | 7,6% | 51,4% | 0,6% | 5,3% |
| Gross ratio | 3,8% | 3,2% | 2,4% | 9,3% | 90,7% | 100,0% |
| Net ratio | 0,8% | 1,7% | 2,3% | 4,8% | 95,2% | 100,0% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2019 | ||||||
| Valore nominale | 205.115 | 173.116 | 104.862 | 483.093 | 5.228.197 | 5.711.290 |
| Rettifiche di valore | (163.304) | (84.536) | (8.852) | (256.692) | (29.328) | (286.020) |
| Valore di bilancio | 41.811 | 88.580 | 96.010 | 226.401 | 5.198.869 | 5.425.270 |
| Coverage ratio | 79,6% | 48,8% | 8,4% | 53,1% | 0,6% | 5,0% |
| Gross ratio | 3,6% | 3,0% | 1,8% | 8,5% | 91,5% | 100,0% |
| Net ratio | 0,8% | 1,6% | 1,8% | 4,2% | 95,8% | 100,0% |
Le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking si attestano al 31 marzo 2020 a 252,1 milioni di euro, in aumento di 25,7 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2019 (226,4 milioni di euro): i crediti in sofferenza sono sostanzialmente stabili, nel contempo, si mantiene stabile anche il rapporto sofferenze nette su totale crediti (0,8%), le inadempienze probabili diminuiscono di 1,4 milioni di euro (-1,6%) anche a seguito dell'aumento del coverage medio ed infine le esposizioni scadute aumentano di 26,1 milioni di euro (+27,1%).
Il coverage ratio delle attività deteriorate passa dal 53,1% del 31 dicembre 2019 al 51,4% del 31 marzo 2020 a seguito dell'incremento del peso relativo delle esposizioni scadute sul totale dei crediti deteriorati, con particolare riferimento all'Area di business factoring.
| KPI | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | ||
| Costo della qualità creditizia | 0,83% | 0,95% | n.a. | (0,12)% | |
| Net NPE ratio | 4,80% | 4,17% | n.a. | 0,63% | |
| Gross NPE ratio | 9,34% | 8,46% | n.a. | 0,88% | |
| Totale RWA | 4.968.942 | 5.222.609 | (253.667) | (4,9)% |
Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.
| DATI ECONOMICI | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2020 | 31.03.2019 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 22.597 | 21.826 | 771 | 3,5% | |
| Commissioni nette | 15.372 | 17.489 | (2.117) | (12,1)% | |
| Margine di intermediazione | 37.969 | 39.315 | (1.346) | (3,4)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (4.802) | (6.866) | 2.064 | (30,1)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 33.167 | 32.449 | 718 | 2,2% | |
| Costi operativi | (20.871) | (21.119) | 248 | (1,2)% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 12.296 | 11.330 | 966 | 8,5% | |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (3.762) | (3.377) | (385) | 11,4% | |
| Utile (perdita) del periodo | 8.533 | 7.953 | 580 | 7,3% |
Il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta, nel trimestre, a 38,0 milioni di euro, in diminuzione dell'3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tale risultato è conseguenza del positivo contributo del margine di interesse, in aumento di 0,8 milioni di euro, a cui si contrappone una riduzione delle commissioni nette per 2,1 milioni di euro.
La positiva variazione del margine di interesse è determinata da una diminuzione degli interessi figurativi passivi riconosciuti al Settore Governance & Servizi e Non Core quale remunerazione del costo della provvista che si confronta con un rendimento medio degli impieghi, a titolo di interessi attivi, allineato a quello espresso nel primo trimestre 2019.
La negativa variazione delle commissioni nette è stata invece condizionata da masse gestite in diminuzione (turnover 3,2 miliardi di euro nel 2020, in diminuzione di 273 milioni di euro e outstanding di 3,5 miliardi di euro, in diminuzione di 291 milioni di euro) in coerenza con la congiuntura negativa manifestatasi a partire dagli inizi del mese di marzo, in conseguenza del Covid-19, oltre che dalla pressione competitiva sulle condizioni economiche applicate alla clientela.
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 4,8 milioni di euro (rispetto ai 6,9 milioni di euro del primo trimestre 2019, -30,1%); la riduzione del costo del credito è attribuibile a maggiori riprese dovute principalmente ad incassi su posizioni precedentemente svalutate o oggetto di write-off.
Il risultato della gestione finanziaria si attesta quindi a 33,2 milioni di euro, in aumento di 0,7 milioni di euro (+2,2%).
I costi operativi sono sostanzialmente allineati a quelli del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
Al 31 marzo 2020, il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 3,0 miliardi di euro, in diminuzione del 7,9% rispetto al dato del 31 dicembre 2019. Come precedentemente indicato, tale variazione è connessa principalmente alla congiuntura negativa manifestatasi a partire dagli inizi del mese di marzo, in conseguenza del Covid-19, che ha comportato la chiusura di molte attività economiche e la conseguente riduzione di acquisti e di operazioni di fine trimestre.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.
| AREA FACTORING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2020 | ||||||
| Valore nominale | 195.167 | 137.730 | 114.640 | 447.537 | 2.767.671 | 3.215.208 |
| Rettifiche di valore | (155.798) | (70.307) | (4.179) | (230.284) | (11.038) | (241.323) |
| Valore di bilancio | 39.369 | 67.423 | 110.462 | 217.253 | 2.756.632 | 2.973.885 |
| Coverage ratio | 79,8% | 51,0% | 3,6% | 51,5% | 0,4% | 7,5% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2019 | ||||||
| Valore nominale | 189.854 | 138.209 | 90.490 | 418.553 | 3.045.611 | 3.464.164 |
| Rettifiche di valore | (151.481) | (67.861) | (3.065) | (222.407) | (12.410) | (234.817) |
| Valore di bilancio | 38.373 | 70.348 | 87.425 | 196.146 | 3.033.201 | 3.229.347 |
| Coverage ratio | 79,8% | 49,1% | 3,4% | 53,1% | 0,4% | 6,8% |
| KPI | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | ||
| Costo della qualità creditizia | 0,62% | 1,11% | n.a. | (0,49)% | |
| Net NPE ratio | 7,31% | 6,07% | n.a. | 1,24% | |
| Gross NPE ratio | 13,92% | 12,08% | n.a. | 1,84% | |
| Totale RWA | 2.637.722 | 2.945.792 | (308.070) | (10,5)% |
| DATI ECONOMICI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2020 | 31.03.2019 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 8.995 | 10.000 | (1.005) | (10,0)% |
| Commissioni nette | 2.838 | 3.309 | (471) | (14,2)% |
| Margine di intermediazione | 11.833 | 13.309 | (1.476) | (11,1)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (4.337) | (1.509) | (2.828) | 187,4% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 7.496 | 11.800 | (4.304) | (36,5)% |
| Costi operativi | (4.988) | (5.566) | 578 | (10,4)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 2.508 | 6.234 | (3.726) | (59,8)% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (89) | (722) | 633 | (87,7)% |
| Utile (perdita) del periodo | 2.419 | 5.512 | (3.093) | (56,1)% |
Il margine di intermediazione del Leasing risulta pari a 11,8 milioni di euro, in diminuzione dell'11,1% rispetto al dato del 31 marzo 2019; tale variazione negativa è imputabile al maggior costo della provvista per circa 1,0 milioni di euro dovuto a un incremento degli interessi figurativi riconosciuti al Settore Governance & Servizi e Non Core e da un minore margine commissionale di circa 0,5 milioni di euro.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 4,3 milioni di euro, in aumento di 2,8 milioni di euro rispetto al primo trimestre del 2019.
L'incremento nel primo trimestre 2020 è imputabile alla migrazione di controparti non deteriorate verso stati di rischio maggiormente penalizzanti, contrapposto ad un primo trimestre 2019, che aveva invece beneficiato di minori accantonamenti rispetto alla media 2019.
La diminuzione dei costi operativi dell'Area Leasing è principalmente imputabile alla riduzione di costi ICT e per manutenzione immobili. Tali voci di costo, nel primo trimestre del 2019, avevano subito l'impatto di talune spese non ricorrenti quali sviluppi e consulenze software non capitalizzabili e manutenzioni straordinarie della sede di Mondovì.
Al 31 marzo 2020, il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.404 milioni di euro rispetto ai 1.448 milioni di euro del 31 dicembre 2019, con una variazione negativa del 3,1%. Il decremento è dovuto principalmente ai minori volumi erogati nel corso del primo trimestre 2020, in diminuzione del 37% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. In particolare, il trimestre risulta penalizzato dalla diminuzione dei volumi nel prodotto del leasing auto che risente della crisi del settore connessa con la pandemia di Covid-19.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.
| AREA LEASING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2020 | ||||||
| Valore nominale | 14.049 | 25.732 | 16.965 | 56.746 | 1.387.265 | 1.444.011 |
| Rettifiche di valore | (11.396) | (15.660) | (5.826) | (32.882) | (7.607) | (40.489) |
| Valore di bilancio | 2.653 | 10.072 | 11.139 | 23.864 | 1.379.658 | 1.403.522 |
| Coverage ratio | 81,1% | 60,9% | 34,3% | 57,9% | 0,5% | 2,8% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2019 | ||||||
| Valore nominale | 13.429 | 21.949 | 12.383 | 47.761 | 1.438.367 | 1.486.128 |
| Rettifiche di valore | (10.880) | (13.858) | (5.088) | (29.826) | (7.839) | (37.665) |
| Valore di bilancio | 2.549 | 8.091 | 7.295 | 17.935 | 1.430.528 | 1.448.463 |
| Coverage ratio | 81,0% | 63,1% | 41,1% | 62,4% | 0,5% | 2,5% |
| VARIAZIONE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | |
| Costo della qualità creditizia | 1,22% | 0,72% | n.a. | 0,50% | |
| Net NPE ratio | 1,70% | 1,24% | n.a. | 0,46% | |
| Gross NPE ratio | 3,93% | 3,21% | n.a. | 0,72% | |
| Totale RWA | 1.318.175 | 1.398.434 | (80.259) | (5,7)% |
| DATI ECONOMICI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2020 | 31.03.2019 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 4.467 | 4.925 | (458) | (9,3)% |
| Commissioni nette | 1.515 | 1.255 | 260 | 20,7% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (2.019) | (350) | (1.669) | n.s. |
| Margine di intermediazione | 3.963 | 5.830 | (1.867) | (32,0)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (1.909) | (269) | (1.640) | n.s. |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 2.054 | 5.561 | (3.507) | (63,1)% |
| Costi operativi | (2.156) | (1.286) | (870) | 67,7% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | (102) | 4.275 | (4.377) | (102,4)% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | 31 | (1.275) | 1.306 | (102,5)% |
| Utile (perdita) del periodo | (71) | 3.001 | (3.072) | (102,4)% |
Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 4,0 milioni di euro al 31 marzo 2020, mostra una diminuzione di 1,9 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (-32,0%). La variazione negativa è principalmente riferibile alle "altre componenti del margine di intermediazione" ed è dovuta alla riduzione del valore del fair value dei fondi OICR in portafoglio, la quale ha pesato per circa 1,6 milioni di euro. Tale effetto è imputabile al peggioramento dei fattori di rischio (liquidità e credito) nel corso del trimestre condizionati negativamente dall'instabilità dei mercati nell'attuale contesto.
Per quanto riguarda il margine di interesse, la variazione negativa è principalmente imputabile ai maggiori costi della raccolta delle attività di Finanza Strutturata in crescita di 0,8 milioni di euro e dalla riduzione fisiologica del contributo da PPA per 0,2 milioni di euro (il cui ammontare complessivo residuo del "reversal PPA" dell'Area di Business risulta pari a 5,1 milioni di euro al 31 marzo 2020), solo parzialmente compensata dalla crescita degli interessi attivi e collegata all'attività di impiego lending in crescita di 0,5 milioni di euro.
Le commissioni risultano invece in leggero aumento sia per quanto riguarda la Finanza Strutturata sia per le operazioni di finanziamento alle PMI.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 1,9 milioni di euro, in aumento di 1,6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento è attribuibile per 1,0 milioni di euro a operazioni di Finanza Strutturata a seguito dell'aumento dei volumi e alla revisione del merito creditizio di alcune controparti che ha comportato il passaggio da stage 1 a stage 2 nel corso del trimestre e, per 0,6 milioni di euro, a maggiori accantonamenti forfettari su finanziamenti alle PMI conseguenti alla crescita del portafoglio.
L'incremento dei costi operativi dell'Area Corporate Banking & Lending per 0,9 milioni di euro è principalmente riconducibile ai maggiori costi del personale a supporto della crescita prevista per gli impieghi dell'Area.
Al 31 marzo 2020, il totale dei crediti verso clientela netti dell'Area ammonta a 879,1 milioni di euro, rispetto ai 747,5 milioni di euro del 31 dicembre 2019, con una variazione positiva del 17,6%. Risultano infatti in aumento gli impeghi connessi alla finanza strutturata per 66,5 milioni di euro grazie al completamento di alcune operazioni iniziate prima dell'inizio della pandemia di Covid-19, nonché a nuove erogazioni per circa 63,1 milioni di euro alle PMI in linea con la strategia di sviluppo di tale prodotto.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.
| AREA CORPORATE BANKING & LENDING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2020 | ||||||
| Valore nominale | 1.892 | 12.081 | 485 | 14.458 | 879.102 | 893.560 |
| Rettifiche di valore | (1.040) | (2.439) | (23) | (3.502) | (10.988) | (14.490) |
| Valore di bilancio | 852 | 9.642 | 462 | 10.956 | 868.114 | 879.070 |
| Coverage ratio | 55,0% | 20,2% | 4,7% | 24,2% | 1,2% | 1,6% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2019 | ||||||
| Valore nominale | 1.832 | 12.958 | 1.989 | 16.779 | 744.219 | 760.998 |
| Rettifiche di valore | (943) | (2.817) | (699) | (4.459) | (9.079) | (13.538) |
| Valore di bilancio | 889 | 10.141 | 1.290 | 12.320 | 735.140 | 747.460 |
| Coverage ratio | 51,5% | 21,7% | 35,1% | 26,6% | 1,2% | 1,8% |
| KPI | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | ||
| Costo della qualità creditizia | 0,97% | 0,74% | n.a. | 0,23% | |
| Net NPE ratio | 1,25% | 1,65% | n.a. | (0,40)% | |
| Gross NPE ratio | 1,62% | 2,20% | n.a. | (0,58)% | |
| Totale RWA | 1.013.045 | 878.384 | 134.661 | 15,3% |
È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured sia secured di difficile esigibilità nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi.
L'attività è per sua natura strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.
Il portafoglio crediti acquistati viene gestito tramite due differenti modalità: gestione stragiudiziale e gestione giudiziale. All'interno delle due modalità la gestione si articola in una ulteriore pluralità di attività e obiettivi operativi.
Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio crediti del Settore NPL per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli «interessi a conto economico» si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivante dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 34,5 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 15,1 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici" nel seguito del presente paragrafo.
| Portafoglio Settore NPL (in migliaia di euro) |
Valore nominale residuo |
Valori di bilancio |
Val. bil. / Val. nom. res. |
Interessi a conto economico |
ERC | Criterio di contabilizzazione prevalente |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo | 1.439.908 | 65.011 | 4,5% | - | 135.909 | Costo d'acquisto |
| Stragiudiziale | 10.619.437 | 363.979 | 3,4% | 17.048 | 636.484 | |
| di cui: Massiva (curve) | 10.206.100 | 192.861 | 1,9% | (4.104) | 310.961 | CA= VAN Flussi da modello |
| di cui: Piani | 413.337 | 171.118 | 41,4% | 21.152 | 325.523 | CA= VAN Flussi da modello |
| Giudiziale | 5.719.613 | 839.899 | 14,7% | 32.537 | 1.717.127 | |
| di cui: Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale |
2.533.351 | 298.484 | 11,8% | - | 608.356 | Costo d'acquisto |
| di cui: Precetti, Pignoramenti, ODA |
1.210.896 | 389.724 | 32,2% | 26.175 | 904.586 | CA= VAN Flussi da modello |
| di cui: Secured e Corporate | 1.975.366 | 151.691 | 7,7% | 6.362 | 204.185 | CA= VAN Flussi da modello |
| Totale | 17.778.958 | 1.268.889 | 7,1% | 49.585 | 2.489.520 |
Nella fase immediatamente successiva all'acquisto, in attesa che vengano espletate tutte le attività di ricerca informazioni propedeutiche all'instradamento della posizione verso le modalità di trasformazione più adeguate, il credito viene classificato in una area cosiddetta di "staging" e contabilmente valorizzato al costo di acquisto (65 milioni di euro al 31 marzo 2020 rispetto a 109 milioni di euro al 31 dicembre 2019) senza contribuzione a conto economico in termini di margine.
A valle di tale fase, che dura di norma 6-12 mesi, le posizioni vengono indirizzate verso la forma di gestione più adeguata alle loro caratteristiche; l'attività di gestione stragiudiziale consiste prevalentemente nell'attivazione del credito mediante sottoscrizione da parte del debitore di piani cambiari o piani di rientro volontari; l'attività di gestione giudiziale consiste per la maggior parte nella trasformazione mediante azione legale volta all'ottenimento da parte del tribunale dell'ordinanza di assegnazione (ODA) del quinto della pensione o dello stipendio, la cui esistenza è il presupposto necessario per l'avvio di tale forma di trasformazione.
Le posizioni che non hanno i requisiti per la lavorazione giudiziale, completate le attività propedeutiche al rilascio in lavorazione, vengono classificate in un portafoglio cosiddetto di gestione "massiva", in attesa che vengano raccolti i piani di rientro di cui sopra.
In questa fase le posizioni sono valorizzate al costo ammortizzato (192,9 milioni di euro al 31 marzo 2020 rispetto a 189,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019), calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa attesi determinati sulla base di un modello statistico proprietario sviluppato su dati storici interni; tale modello prevede stime di trasformazione su cluster di crediti omogenei. Si segnala che tale modello è oggetto di aggiornamento periodico per tenere conto delle evoluzioni storiche osservate sia nella dinamica degli incassi sia nelle caratteristiche dei portafogli oggetto di acquisto.
Al momento della sottoscrizione di un piano di rientro o di un piano cambiario, per il quale sia intervenuto il pagamento di almeno 3 volte la rata media dalla data di raccolta, le pratiche incluse in questo portafoglio vengono riclassificate nella voce "Piani"; tali posizioni sono valorizzate al costo ammortizzato (171,1 milioni di euro al 31 marzo 2020 rispetto a 166,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019 ) calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa stimati sulla base dei piani di rientro, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato.
Le posizioni che hanno i requisiti per la lavorazione giudiziale vengono avviate nella relativa gestione; in particolare la lavorazione giudiziale, intesa come azione esecutiva mobiliare presso terzi, è caratterizzata da diverse fasi legali finalizzate all'ottenimento di un titolo esecutivo, che nel complesso durano di norma 18-24 mesi e sono così declinate: fase di ottenimento del decreto ingiuntivo, fase di ottenimento del precetto, fase di ottenimento del pignoramento mobiliare e infine ottenimento dell'ODA emessa da parte del tribunale.
In sintesi, la lavorazione giudiziale prevede una prima fase nella quale vengono compiute tutte le attività necessarie per ottenere un decreto ingiuntivo e le posizioni continuano ad essere valorizzate al costo di acquisto. Nella precedente tabella, tali pratiche sono incluse nella categoria "Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale" che ammonta a 298,5 milioni di euro al 31 marzo 2020, rispetto a 274,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019.
Nelle fasi successive, nelle quali avviene la notifica del precetto e la notifica dell'atto di pignoramento al terzo (datore di lavoro) e al debitore e l'ottenimento dell'ODA, le pratiche sono valorizzate a costo ammortizzato calcolato come valore attuale netto dei flussi di incasso futuri i quali tengono conto sia dei tempi medi osservati per ciascuna fase di lavorazione (fase di precetto e pignoramento), sia delle probabilità di successo delle varie fasi (da precetto a pignoramento, da pignoramento ad ODA), sia dei tempi medi osservati tra l'ottenimento di un ODA e la registrazione del primo incasso. All'ottenimento dell'ODA, le pratiche sono valorizzate a costo ammortizzato calcolato come valore attuale netto dei flussi di cassa attesi sulla singola posizione, tenuto conto dei vincoli di età anagrafica del debitore e di rischi di perdita del posto di lavoro. L'ammontare complessivo di tutte le pratiche in fase di precetto, pignoramento mobiliare e ODA è al 31 marzo 2020 pari a 389,7 milioni di euro rispetto 387,1 milioni di euro a fine 2019.
Infine la categoria "Secured e Corporate", pari a 151,7 milioni di euro al 31 marzo 2020 rispetto a 151,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019, comprende portafogli originati in settori corporate bancari o real estate, valutati in modo analitico o mediante un modello per la stima dei flussi di cassa attesi per le posizioni garantite da immobili su cui è presente un'ipoteca.
Nel corso delle varie lavorazioni è anche possibile che le posizioni vengano chiuse con accordi di saldo e stralcio (o marginalmente con piani di trasformazione nel caso della gestione giudiziale) o che vengano riclassificate in gestione massiva nel caso in cui i debitori interrompano il regolare pagamento dei piani sottoscritti o dei pignoramenti del quinto.
Si segnala infine che talvolta, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da code di lavorazione.
| DATI ECONOMICI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2020 | 31.03.2019 | ASSOLUTA | % |
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 34.493 | 30.682 | 3.811 | 12,4% |
| Interessi attivi notes e altre componenti minoritarie | 437 | - | 437 | n.s. |
| Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow | 15.092 | 34.820 | (19.728) | (56,7)% |
| Costo della raccolta | (7.174) | (5.181) | (1.993) | 38,5% |
| Margine di interesse | 42.849 | 60.320 | (17.471) | (29,0)% |
| Commissioni nette | 1.290 | 1.381 | (91) | (6,6)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (904) | 96 | (1.000) | n.s. |
| Margine di intermediazione | 43.235 | 61.797 | (18.562) | (30,0)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 43.235 | 61.797 | (18.562) | (30,0)% |
| Costi operativi | (33.475) | (39.694) | 6.219 | (15,7)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 9.760 | 22.103 | (12.343) | (55,8)% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (2.987) | (6.589) | 3.602 | (54,7)% |
| Utile (perdita) del periodo | 6.773 | 15.514 | (8.741) | (56,3)% |
La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, passa da 30,7 milioni di euro a 34,5 milioni di euro con un incremento del 12,4% dovuto principalmente all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato, in cui l'apporto maggiore è da ricondursi per 17,2 milioni di euro al bacino dei precetti, pignoramenti e ODA, e per 6,7 milioni di euro al bacino dei piani di rientro.
La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow" include l'effetto economico derivante della variazione dei cash flow attesi in funzione dei maggiori o minori incassi realizzati o attesi rispetto alle precedenti previsioni passa da 34,8 milioni di euro a 15,1 milioni di euro con un decremento del 56,7%; a tale voce concorrono il contributo della gestione stragiudiziale per 3,7 milioni di euro, il contributo delle azioni di precetto, pignoramento e ODA per circa 9 milioni di euro e il bacino secured e corporate per circa 2,4 milioni di euro. La diminuzione della voce risente della chiusura dei tribunali nel mese di marzo che ha significativamente ridotto, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, l'ottenimento di precetti, pignoramenti e ODA; inoltre il conto economico del primo trimestre 2019 includeva anche degli effetti positivi non ricorrenti legati al primo consolidamento dell'ex Gruppo Fbs.
La crescita del costo della raccolta è dovuta a maggiori interessi passivi figurativi attribuiti dal Settore Governance & Servizi e Non Core sia a seguito dei maggiori volumi intermediati, sia a seguito dell'aumento del tasso interno di trasferimento in funzione del costo complessivo della raccolta.
La voce commissioni nette è sostanzialmente in linea con il corrispondente trimestre dell'anno precedente ed è quasi integralmente dovuta all'apporto delle commissioni attive derivanti dall'attività di servicing su portafogli di terzi.
Il risultato netto della gestione finanziaria del Settore NPL si attesta pertanto a complessivi 43,2 milioni di euro (61,8 milioni di euro al 31 marzo 2019, -30%). La riduzione significativa di tale risultato rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente è da ricondursi quasi esclusivamente all'emergenza economico-sanitaria che ha investito il paese nel mese di marzo e che ha avuto come conseguenza il lock down imposto da una serie di DPCM. La chiusura di tutte le attività produttive, e nello specifico dei tribunali, ha di fatto impedito lo svolgersi delle attività legali orientate all'ottenimento di precetti, pignoramenti e ordinanze di assegnazione somme che sono quelle tipicamente più redditizie per l'intero Settore.
I costi operativi evidenziano una contrazione del 15,7% passando da 39,7 milioni di euro del primo trimestre del 2019 a 33,5 milioni di euro del 2020. La contrazione è principalmente dovuta ai costi variabili collegati al recupero dei crediti ed in particolar modo a quelli relativi alle attività di recupero giudiziale. Analogamente a quanto accaduto per i ricavi, si ricorda come la chiusura dei tribunali per l'emergenza Covid-19 ha determinato l'arresto di una serie di attività legali onerose di cui il Settore si serve per aumentare le possibilità di recupero.
L'utile del periodo mostra una contrazione di oltre il 56% pari a circa 8,7 milioni di euro in valore assoluto le cui determinanti sono dovute principalmente, come già specificato in precedenza, a fattori negativi esterni che hanno investito tutto il sistema economico nazionale.
Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per categoria di rischio di vigilanza.
| DATI PATRIMONIALI | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | |
| Crediti in sofferenza netti | 954.776 | 964.611 | (9.835) | (1,0)% | |
| Inadempienze probabili nette | 305.138 | 306.688 | (1.550) | (0,5)% | |
| Esposizioni scadute deteriorate nette | 32 | 29 | 3 | 10,3% | |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela (stage 3) | 1.259.946 | 1.271.328 | (11.382) | (0,9)% | |
| Crediti in bonis netti (stage 1 e 2) | 10.937 | 9.004 | 1.933 | 21,5% | |
| (1) Totale crediti per cassa verso clientela |
1.270.883 | 1.280.332 | (9.449) | (0,7)% |
(1) Il totale crediti per cassa verso clientela include crediti per fatture da emettere rinvenienti dall'attività di servicing della controllata Ifis NPL Servicing S.p.A. (già Fbs S.p.A.) per 1.994 mila euro e per 2.112 mila euro rispettivamente al 31 marzo 2020 e al 31 dicembre 2019.
I crediti del Settore NPL appartengono alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impaired- introdotta dal principio contabile IFRS 9, rappresentato da tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate.
| KPI | 31.03.2020 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 31.12.2019 | ASSOLUTA % |
|||
| Valore nominale dei crediti gestiti | 17.778.958 | 17.840.822 | (61.864) | (0,3%) |
| Totale RWA | 1.999.933 | 2.039.840 | (39.907) | (2,0)% |
La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a circa 2,5 miliardi di euro.
| ANDAMENTO PORTAFOGLIO CREDITI SETTORE NPL | 31.03.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Portafoglio crediti iniziale | 1.278.220 | 1.092.799 |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | 23.952 |
| Acquisti | 6.313 | 182.297 |
| Cessioni | - | (26.677) |
| Utili da cessioni | - | 15.738 |
| Interessi da costo ammortizzato | 34.493 | 128.442 |
| Altre componenti di interesse da variazione cash flow | 15.092 | 119.862 |
| Incassi | (65.230) | (258.193) |
| Portafoglio crediti finale | 1.268.889 | 1.278.220 |
Il totale degli acquisti nel 2020 ammonta a 6,3 milioni in di euro in lieve flessione rispetto ai 9,4 milioni di euro dello stesso trimestre di riferimento dell'anno precedente. Nel primo trimestre del 2020 non sono state concluse operazioni di cessione crediti.
La voce "Incassi" include le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite.
Le dinamiche della raccolta dei piani di rientro (pari al valore nominale di tutte le rate dei piani sottoscritti dai debitori nel periodo) sono risultate in aumento rispetto al 2019, attestandosi a 81,8 milioni di euro al 31 marzo 2020 contro 75,5 milioni di euro del 31 marzo 2019.
A fine periodo il portafoglio gestito dal Settore NPL comprende n° 1.758.397 pratiche, per un valore nominale pari a circa 17,8 miliardi di euro.
Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Controllo, Amministrativocontabile, Finanziaria, Pianificazione, Organizzazione, ICT, Marketing e Comunicazione, HR, nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai settori operativi delle risorse finanziarie. Comprende anche l'attività di Finanza Proprietaria (desk titoli di proprietà) e i risultati economici della controllata Cap. Ital. Fin. S.p.A., società attiva nell'ambito della cessione del quinto dello stipendio o pensione. Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli di prestiti personali.
| DATI ECONOMICI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2020 | 31.03.2019 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 12.508 | 18.193 | (5.685) | (31,2)% |
| Commissioni nette | 82 | 394 | (312) | (79,1)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (3.638) | (8.729) | 5.091 | (58,3)% |
| Margine di intermediazione | 8.953 | 9.858 | (905) | (9,2)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (7.464) | (4.444) | (3.020) | 68,0% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 1.488 | 5.414 | (3.926) | (72,5)% |
| Costi operativi | (12.009) | (6.700) | (5.309) | 79,2% |
| Utile da cessione investimenti | 24.161 | - | 24.161 | n.s. |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 13.640 | (1.286) | 14.926 | n.s. |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (4.853) | (753) | (4.100) | n.s. |
| Utile (perdita) del periodo | 8.787 | (2.039) | 10.826 | n.s. |
Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 9,0 milioni di euro, risultando pertanto in calo rispetto al 31 marzo 2019 di circa 0,9 milioni di euro. La variazione negativa è scomponibile secondo due principali direttrici:
Sul versante della raccolta, i prodotti Rendimax e Contomax continuano a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a circa 16 milioni di euro, leggermente in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (15,5 milioni di euro) a seguito dell'incremento delle masse medie in gestione (4.565 milioni di euro, +0,7%) e nonostante una riduzione dei tassi medi offerti (-3,7%), manovrati in particolare sulle scadenze inferiori all'anno. Al 31 marzo 2020, il valore del costo ammortizzato complessivo delle emissioni obbligazionarie in circolazione ammonta a 1.474 milioni di euro. Si segnala che nel corso del primo trimestre, poco prima dello scoppio dell'emergenza sanitaria, è stato collocato un ulteriore bond senior preferred per un nozionale di 400 milioni che si aggiunge ai quattro strumenti già presenti nel passivo della Banca a fine 2019 (un bond senior unsecured per un valore nominale di 300 milioni di euro e scadenza maggio 2020, un Subordinato Tier 2 per un valore nominale di 400 milioni di euro e scadenza finale ad ottobre 2027 callable ad ottobre 2022, un bond senior preferred unsecured con un valore nominale di 300 milioni di euro ed un prestito obbligazionario rinveniente dall'acquisizione della ex Interbanca per nominali 42,0 milioni di euro). Sul versante economico, gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni sono cresciuti di 1,8 milioni di euro attestandosi complessivamente ad un valore di 9 milioni di euro.
Per quanto concerne il costo del credito, si evidenzia un incremento delle rettifiche nette le quali si attestano a 7,5 milioni di euro rispetto ai 4,4 milioni di euro del primo trimestre 2019. Il principale contributo all'aumento delle rettifiche è attribuibile alle svalutazioni analitiche calcolate su una singola posizione rilevante e operante nel settore retail che, già oggetto di ristrutturazione, è ulteriormente deteriorata a seguito della chiusura delle attività commerciali come conseguenza della pandemia di Covid-19. Si segnala inoltre l'incremento delle rettifiche di valore sul portafoglio titoli di Stato che risentono dell'aumento dei coverage in seguito all'allargamento degli spread creditizi.
L'aumento dei costi operativi per 5,3 milioni di euro è principalmente dovuto a:
La voce utili da cessioni di investimenti accoglie gli effetti derivanti dalla cessione dell'immobile di Milano in Corso Venezia al netto dei relativi costi di vendita. La cessione di questo immobile, già classificato come attività non correnti in via di dismissione per 25,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019 a seguito della sottoscrizione di una offerta vincolante per la cessione dello stesso, è stata perfezionata alla fine del mese di marzo 2020 con l'incasso dell'intero corrispettivo.
Al 31 marzo 2020, il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 1.073,4 milioni di euro, in crescita del 13,5% rispetto al dato al 31 dicembre 2019 (945,6 milioni di euro). L'incremento è sostanzialmente legato all'attività di Finanza Proprietaria (circa 160 milioni di euro) la quale, prevalentemente attraverso l'acquisto di titoli governativi, ha più che compensato la fisiologica riduzione dei portafogli in run-off del Settore (circa 30 milioni di euro).
Si evidenzia che all'interno del Governance & Servizi e Non Core, sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca:
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.
| SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2020 | ||||||
| Valore nominale | 51.235 | 104.441 | 2.931 | 158.606 | 975.054 | 1.133.660 |
| Rettifiche di valore | (8.194) | (43.957) | (695) | (52.847) | (7.432) | (60.278) |
| Valore di bilancio | 43.041 | 60.483 | 2.235 | 105.759 | 967.622 | 1.073.382 |
| Coverage ratio | 16,0% | 42,1% | 23,7% | 33,3% | 0,8% | 5,3% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2019 | ||||||
| Valore nominale | 48.514 | 102.875 | 2.977 | 154.366 | 846.711 | 1.001.077 |
| Rettifiche di valore | (7.274) | (39.724) | (751) | (47.749) | (7.704) | (55.453) |
| Valore di bilancio | 41.240 | 63.151 | 2.226 | 106.617 | 839.007 | 945.624 |
| Coverage ratio | 15,0% | 38,6% | 25,2% | 30,9% | 0,9% | 5,5% |
I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati da crediti appartenenti alla così detta categoria dei "POCI" i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese.
| VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % |
| Costo della qualità creditizia | 4,29% | 6,62% | n.a. | (2,33)% |
| Net NPE ratio | 9,85% | 11,27% | n.a. | (1,42)% |
| Gross NPE ratio | 13,99% | 15,42% | n.a. | (1,43)% |
| Totale RWA | 990.887 | 958.110 | 32.777 | 3,4% |
Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di Euro) |
31.03.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 60 | 56 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico | 31.162 | 24.313 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
103.743 | 112.785 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.215.355 | 1.173.808 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 628.756 | 626.890 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 7.600.742 | 7.651.226 |
| Partecipazioni | 6 | 6 |
| Attività materiali | 109.632 | 106.301 |
| Attività immateriali | 61.893 | 60.919 |
| di cui: | ||
| - avviamento | 39.500 | 39.542 |
| Attività fiscali: | 389.964 | 391.185 |
| a) correnti | 56.185 | 56.869 |
| b) anticipate | 333.779 | 334.316 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | 25.560 |
| Altre attività | 351.303 | 352.975 |
| Totale dell'attivo | 10.492.616 | 10.526.024 |
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di Euro) |
31.03.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 1.014.365 | 959.477 |
| Debiti verso clientela | 4.894.280 | 5.286.239 |
| Titoli in circolazione | 2.559.834 | 2.217.529 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 27.128 | 21.844 |
| Passività fiscali: | 68.066 | 69.018 |
| a) correnti | 33.023 | 28.248 |
| b) differite | 35.043 | 40.770 |
| Altre passività | 340.134 | 390.022 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 9.708 | 9.977 |
| Fondi per rischi e oneri | 36.671 | 32.965 |
| Riserve da valutazione | (24.339) | (3.037) |
| Riserve | 1.381.676 | 1.260.238 |
| Sovrapprezzi di emissione | 102.285 | 102.285 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (3.012) | (3.012) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi (+ / -) | 5.583 | 5.571 |
| Utile (perdita) di periodo (+/-) | 26.426 | 123.097 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 10.492.616 | 10.526.024 |
| VOCI | 31.03.2020 | 31.03.2019 |
|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | ||
| Margine di interesse | 91.416 | 115.264 |
| Commissioni nette | 21.097 | 23.828 |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (6.561) | (8.983) |
| Margine di intermediazione | 105.952 | 130.109 |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (18.512) | (13.088) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 87.440 | 117.021 |
| Spese amministrative: | (72.549) | (74.768) |
| a) spese per il personale | (32.029) | (31.447) |
| b) altre spese amministrative | (40.520) | (43.321) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (4.889) | (2.512) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (4.039) | (4.062) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 7.978 | 6.978 |
| Costi operativi | (73.499) | (74.364) |
| Utile (Perdite) da cessioni di investimenti | 24.161 | - |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 38.102 | 42.657 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (11.660) | (12.716) |
| Utile (perdita) del periodo | 26.442 | 29.941 |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | 16 | 21 |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 26.426 | 29.920 |
| VOCI | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2020 | 31.03.2019 | |
| Utile (perdita) del periodo | 26.442 | 29.941 | |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (13.453) | 54 | |
| Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (13.555) | 339 | |
| Piani a benefici definiti | 102 | (285) | |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (9.594) | 187 | |
| Differenze di cambio | (2.424) | 5 | |
| Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(7.170) | 182 | |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (23.047) | 241 | |
| Redditività complessiva (Voce 10 + 170) | 3.395 | 30.182 | |
| Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | 16 | 21 | |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 3.379 | 30.161 |
Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2020 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale secondo i principi contabili IFRS. Per tale motivo è necessario leggere il Resoconto intermedio di gestione consolidato unitamente al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019. I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o emendati principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) come di seguito esposti.
Per IFRS si intendono i principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.
La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.
I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 sono gli stessi utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 al quale si rimanda per maggiori dettagli.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato è redatto sulla base delle situazioni contabili al 31 marzo 2020 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento.
Il Gruppo al 31 marzo 2020 è composto dalla controllante Banca Ifis S.p.A., dalle società controllate al 100% Ifis Finance Sp. Z. o. o., Ifis Rental Services S.r.l., Ifis NPL S.p.A., Cap. Ital. Fin. S.p.A., Ifis NPL Servicing S.p.A. (già Fbs S.p.A.), Ifis Real Estate S.p.A. (già Fbs Real Estate S.p.A.) e Gemini S.p.A., dalla società controllata al 70% Credifarma S.p.A. e dalla società Elipso Finance S.r.l. controllata in modo congiunto al 50%. Nel corso del primo trimestre 2020 è stato acquistato lo 0,72% residuo del capitale di Ifis Real Estate S.p.A. (già Fbs Real Estate S.p.A.) ed è stata costituita la società Gemini S.p.A. all'interno del più ampio progetto di riorganizzazione del Settore NPL.
Tutte le società sono state consolidate utilizzando il metodo integrale ad eccezione della controllata in modo congiunto Elipso Finance S.r.l. che viene consolidata con il metodo del Patrimonio Netto.
I prospetti contabili della controllata Ifis Finance Sp. Z. o. o. espressi in valuta estera vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell'operazione. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto della partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.
A partire dai bilanci degli esercizi che hanno avuto inizio dal 1° luglio 2009, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3; la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:
Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nel periodo di competenza e classificati tra le spese amministrative.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base de i valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Dal processo di consolidamento delle società controllate sono emersi i seguenti avviamenti iscritti alla voce "attività immateriali": 38,0 milioni di euro per il consolidamento dell'ex Gruppo Fbs, 780 mila euro al cambio di fine periodo per quanto riguarda la controllata Ifis Finance Sp. Z. o. o. e 700 mila euro per la controllata Cap. Ital. Fin S.p.A..
| Tipo di | Rapporto di partecipazione | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazioni imprese | Sede operativa | Sede legale | rapporto (1) |
Impresa partecipante |
Quota % | Disponibilità voti % (2) |
| Ifis Finance Sp. Z o. o. | Varsavia | Varsavia | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis Rental Services S.r.l. | Milano | Milano | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis NPL S.p.A. | Firenze, Milano e Mestre (VE) |
Mestre (VE) | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis NPL Servicing S.p.A. (già Fbs S.p.A.) |
Milano | Milano | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis Real Estate S.p.A. (già Fbs Real Estate S.p.A.) |
Milano | Milano | 1 | Ifis NPL Servicing S.p.A. (già Fbs S.p.A.) |
100% | 100% |
| Cap. Ital. Fin. S.p.A. | Napoli | Napoli | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Gemini S.p.A. | Mestre (VE) | Mestre (VE) | 1 | Ifis NPL S.p.A. | 100% | 100% |
| Credifarma S.p.A. | Roma | Roma | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 70% | 70% |
| Ifis ABCP Programme S.r.l. | Conegliano (TV) | Conegliano (TV) | 4 | Altra | 0% | 0% |
| Indigo Lease S.r.l. | Conegliano (TV) | Conegliano (TV) | 4 | Altra | 0% | 0% |
Legenda
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del "decreto legislativo 87/92"
6 = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del "decreto legislativo 87/92"
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali
Al fine di determinare l'area di consolidamento Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.
La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso del periodo sono inclusi nel Resoconto intermedio di gestione consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate elencate al precedente paragrafo, nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione; tali SPV non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione delle situazioni contabili nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine, inclusi gli eventuali effetti del Covid-19.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale.
Inoltre, le stime ed assunzioni adottate nella predisposizione del presente resoconto sono influenzate dagli impatti ragionevolmente prevedibili del Covid-19. Allo stato attuale non è tuttavia chiaro quali potranno essere le dimensioni e gli impatti della pandemia in corso e delle ipotesi di ripartenza delle attività produttive e commerciali. Conseguentemente, non è possibile escludere che ulteriori impatti negativi nei prossimi trimestri, al momento non prevedibili in termini di tempistica e importo, possano influenzare le ipotesi e assunzioni alla base dei processi di stima rispetto a quelle considerate nelle stime condotte ai fini della redazione del resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020, rendendo così necessario apportare delle variazioni ai valori delle attività e delle passività iscritte, ad oggi non prevedibili né stimabili.
Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci in bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:
In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.
Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al Settore NPL, il Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.
In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.
Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.
Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino a al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.
All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.
Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto nella Parte E – "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" con specifico riferimento alla controllata Ifis NPL S.p.A. del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019
In riferimento ai crediti della BU Pharma, il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".
L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:
La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo. Si rimanda a quanto più diffusamente indicato al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
In base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto annualmente (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita.
Per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento allocato alle Cash Generating Units ("CGU") di cui è composto, il Gruppo Banca Ifis provvede alla stima sia dei flussi finanziari futuri nel periodo esplicito di previsione sia dei flussi utilizzati per determinare il cosiddetto Terminal Value. Analogamente, è oggetto di stima da parte del Gruppo il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari futuri precedentemente stimati. Tale tasso di attualizzazione è stimato dal Gruppo utilizzando il "Capital Asset Pricing Model" (CAPM).
Si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100, Paragrafo 10.3 Altre informazioni del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Per le altre fattispecie elencate, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento
| PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 103.743 | 112.785 | (9.042) | (8,0)% |
| con impatto a conto economico | ||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto | 1.215.355 | 1.173.808 | 41.547 | 3,5% |
| sulla redditività complessiva | ||||
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 628.756 | 626.890 | 1.866 | 0,3% |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 7.600.742 | 7.651.226 | (50.484) | (0,7)% |
| Attività materiali e immateriali | 171.525 | 167.220 | 4.305 | 2,6% |
| Attività fiscali | 389.964 | 391.185 | (1.221) | (0,3)% |
| Altre voci dell'attivo | 382.531 | 402.910 | (20.379) | (5,1)% |
| Totale dell'attivo | 10.492.616 | 10.526.024 | (33.408) | (0,3)% |
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato | 1.014.365 | 959.477 | 54.888 | 5,7% |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 4.894.280 | 5.286.239 | (391.959) | (7,4)% |
| Titoli in circolazione | 2.559.834 | 2.217.529 | 342.305 | 15,4% |
| Passività fiscali | 68.066 | 69.018 | (952) | (1,4)% |
| Fondi per rischi e oneri | 36.671 | 32.965 | 3.706 | 11,2% |
| Altre voci del passivo | 376.970 | 421.843 | (44.873) | (10,6)% |
| Patrimonio netto | 1.542.430 | 1.538.953 | 3.477 | 0,2% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 10.492.616 | 10.526.024 | (33.408) | (0,3)% |
La voce include sostanzialmente i finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI test, i titoli di capitale rappresentati da strumenti finanziari partecipativi, nonché le quote di fondi di OICR.
La diminuzione della voce, pari all'8,0% rispetto al 31 dicembre 2019 è connessa all'effetto combinato di cessione di finanziamenti al fair value per 4,6 milioni di euro, solo parzialmente compensato da sottoscrizioni nette di fondi OICR per 2,5 milioni di euro, e di variazione dei fair value per circa 6,9 milioni di euro. Quest'ultima risente della instabilità dei principali indici quotati utilizzati nei modelli di valutazione degli strumenti.
La composizione della voce è di seguito riportata.
| ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE A FAIR | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO (in migliaia di euro) |
31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | |
| Titoli di debito | 2.397 | 2.713 | (318) | (11,7)% | |
| Quote di O.I.C.R. | 83.073 | 87.763 | (4.690) | (5,3)% | |
| Finanziamenti | 18.273 | 22.309 | (4.034) | (18,1)% | |
| Totale | 103.743 | 112.785 | (9.042) | (8,0)% |
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano a 1.215,4 milioni di euro al 31 marzo 2020, in aumento del 3,5% rispetto al valore del 31 dicembre 2019. Nella voce sono ricompresi titoli di debito che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI Option.
| ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA (in migliaia di euro) |
31.03.2020 | 31.12.2019 | % | |
| Titoli di debito | 1.167.639 | 1.124.634 | 43.005 | 3,8% |
| Titoli di capitale | 47.716 | 49.174 | (1.458) | (3,0)% |
| Totale | 1.215.355 | 1.173.808 | 41.547 | 3,5% |
I titoli di debito detenuti in portafoglio al 31 marzo 2020 ammontano a 1.167,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il saldo al 31 dicembre 2019 (+3,8%)
In particolare, la voce include 1.147,1 milioni di titoli di stato italiani, la cui relativa riserva netta negativa di fair value ammonta a 7,0 milioni rispetto a una riserva netta negativa di 0,4 milioni di euro alla fine del precedente esercizio.
Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.
| Emittente/Scadenza | 1 anno | 2 anni | 3 anni | 5 anni | oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli governativi | 541.164 | 335.193 | - | 195.507 | 75.229 | 1.147.093 |
| % sul totale | 46,3% | 28,7% | - | 16,7% | 6,4% | 98,2% |
| Banche | - | - | - | 9.560 | - | 9.560 |
| % sul totale | - | - | - | 0,8% | - | 0,8% |
| Altri emittenti | - | - | - | 7.837 | 3.149 | 10.986 |
| % sul totale | - | - | - | 0,7% | 0,3% | 0,9% |
| Totale | 541.164 | 335.193 | - | 212.904 | 78.378 | 1.167.639 |
| % sul totale | 46,3% | 28,7% | - | 18,2% | 6,7% | 100,0% |
Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 47,7 milioni di euro, in diminuzione del 3,0% rispetto al 31 dicembre 2019. La riserva netta negativa di fair value per tali titoli ammonta a 8,5 milioni di euro.
Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato al 31 marzo 2020 è risultato pari a 628,8 milioni di euro, rispetto a 626,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019. La voce include Crediti verso banche centrali per 242,6 milioni di euro rispetto ai 373,7 milioni di euro al 31 dicembre 2019.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 7.600,7 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 7.651,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019 (-0,7%). La crescita dell'Area Corporate Banking & Lending del 17,6% e del Settore Governance & Servizi e Non Core del 49,1% è stata compensata dalla diminuzione dei crediti delle Aree Factoring e Leasing, in calo del 7,9% e 3,1% rispettivamente, che hanno risentito del rallentamento congiunturale connesso con il Covid-19.
Si segnala che nella voce "Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato" è presente un'esposizione classificabile come "grande esposizione", che complessivamente risulta superiore al 10% dei Fondi propri.
| CREDITI VERSO LA CLIENTELA | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE (in migliaia di euro) |
31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | |
| Settore Commercial & Corporate Banking | 5.256.477 | 5.425.270 | (168.793) | (3,1)% | |
| - di cui deteriorati | 252.073 | 226.401 | 25.672 | 11,3% | |
| Area Factoring | 2.973.885 | 3.229.347 | (255.462) | (7,9)% | |
| - di cui deteriorati | 217.253 | 196.146 | 21.107 | 10,8% | |
| Area Leasing | 1.403.522 | 1.448.463 | (44.941) | (3,1)% | |
| - di cui deteriorati | 23.864 | 17.935 | 5.929 | 33,1% | |
| Area Corporate Banking & Lending | 879.070 | 747.460 | 131.610 | 17,6% | |
| - di cui deteriorati | 10.956 | 12.320 | (1.364) | (11,1)% | |
| Settore NPL | 1.270.883 | 1.280.332 | (9.449) | (0,7)% | |
| - di cui deteriorati | 1.259.946 | 1.271.328 | (11.382) | (0,9)% | |
| Settore Governance & Servizi e Non Core | 1.073.382 | 945.624 | 127.758 | 13,5% | |
| - di cui deteriorati | 105.759 | 106.617 | (858) | (0,8)% | |
| Totale Crediti verso la clientela | 7.600.742 | 7.651.226 | (50.484) | (0,7)% | |
| - di cui deteriorati | 1.617.778 | 1.604.346 | 13.432 | 0,8% |
Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore NPL, si attesta a 1.617,8 milioni di euro al 31 marzo 2020, sostanzialmente in linea al 31 dicembre 2019 (1.604,3 milioni di euro).
Si rimanda alla sezione "Contributo dei settori di attività ai risultati del Gruppo" per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.
Le immobilizzazioni immateriali si attestano a 61,9 milioni di euro contro 60,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019 (+1,6 %); la voce è riferita inoltre a software per 22,4 milioni di euro e ad avviamenti per 39,5 milioni di euro. In particolare questi ultimi sono connessi per 38,0 milioni di euro all'avviamento che emerge dal consolidamento dell'ex Gruppo Fbs, per 0,8 milioni di euro all'avviamento connesso a Ifis Finance Sp. Z o. o. e per 0,7 milioni di euro all'avviamento determinato conseguente all'acquisizione della controllata Cap. Ital. Fin. S.p.A.
Le immobilizzazioni materiali si attestano a 109,6 milioni di euro rispetto ai 106,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019, in crescita del 3,1% prevalentemente per effetto dell'inizio delle attività volte alla realizzazione dei nuovi uffici della sede di Mestre.
Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia, sede di Banca Ifis. L'immobile Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettato ad ammortamento, ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.
Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.
Le attività fiscali ammontano a 390,0 milioni di euro, sostanzialmente allineate al dato del 31 dicembre 2019 (-0,3%).
Le attività per imposte anticipate ammontano a 333,8 milioni di euro contro 334,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019 di cui 72,9 milioni di euro su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (81,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019), e di cui 218,4 milioni di euro per rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi e trasformabili in credito d'imposta ai sensi della L. 214/2011, invariati rispetto al 31 dicembre 2019.
Le passività fiscali ammontano a 68,1 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto ai 69,0 milioni di euro del 31 dicembre 2019 (-1,4%).
Le passività fiscali correnti, pari a 33,0 milioni di euro, rappresentano il carico fiscale del periodo (28,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le passività per imposte differite, pari a 35,0 milioni di euro, includono principalmente 27,3 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, e 3,2 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali. La diminuzione rispetto al 31 dicembre 2019 è relativa all'utilizzo delle imposte differite iscritte per circa 5,7 milioni sulla rivalutazione dell'immobile di Corso Venezia ceduto in data 30 marzo 2020.
Con riferimento al consolidato prudenziale, le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR), recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.
Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività a rischio ponderate al 31 marzo 2020:
Complessivamente le Attività Fiscali, iscritte al 31 marzo 2020 e dedotte dai Fondi propri al 100%, comportano un onere pari a 1,02% in termini di CET1, destinato a ridursi nel futuro per effetto dell'utilizzo delle poste in contropartita all'emersione di reddito imponibile.
Le altre voci dell'attivo, pari a 382,5 milioni di euro rispetto ad un saldo di 402,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019, accolgono:
milioni di euro al 31 dicembre 2019) e 43,0 milioni di euro per crediti IVA di gruppo per i quali verrà chiesto il rimborso (29,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Risultano azzerate rispetto al 31 dicembre 2019 (25,6 milioni di euro) le attività non correnti in via di dismissione a seguito della cessione dell'immobile di Milano sito in corso Venezia, completata alla fine marzo 2020.
Le altre voci del passivo sono pari a 377,0 milioni di euro rispetto a 421,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019 e sono composte da:
| RACCOLTA | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2020 | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche | 1.014.365 | 959.477 | 54.888 | 5,7% |
| - Eurosistema | 791.460 | 792.168 | (708) | (0,1)% |
| - Altri debiti | 222.905 | 167.309 | 55.596 | 33,2% |
| Debiti verso clientela | 4.894.280 | 5.286.239 | (391.959) | (7,4)% |
| - Pronti contro termine | - | 150.280 | (150.280) | (100,0)% |
| - Rendimax e Contomax | 4.528.553 | 4.790.954 | (262.401) | (5,5)% |
| - Altri depositi vincolati | 79.999 | 72.475 | 7.524 | 10,4% |
| - Debiti per leasing | 16.522 | 15.909 | 613 | 3,9% |
| - Altri debiti | 269.206 | 256.621 | 12.585 | 4,9% |
| Titoli in circolazione | 2.559.834 | 2.217.529 | 342.305 | 15,4% |
| Totale raccolta | 8.468.479 | 8.463.245 | 5.234 | 0,1% |
Il totale della raccolta al 31 marzo 2020 risulta in linea con il dato di fine esercizio 2019 attestandosi a 8.468,5 milioni di euro. La raccolta è composta per il 57,8% da debiti verso la clientela (62,5% al 31 dicembre 2019), dal 12,0% da debiti verso banche (11,3% al 31 dicembre 2019), e dal 30,2% da titoli in circolazione (26,2% al 31 dicembre 2019).
I debiti verso la clientela si attestano al 31 marzo 2020 a 4.894,3 milioni di euro (-7,4% rispetto al 31 dicembre 2019), per effetto di una diminuzione della raccolta retail (Rendimax e Contomax) che passa da 4.790,9 al 31 dicembre 2019 a 4.528,6 milioni di euro al 31 marzo 2020, di seguito il dettaglio.
| RACCOLTA CONTOMAX e RENDIMAX | 31.03.2020 | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | ||
| Raccolta a breve termine (entro 18 mesi) | 3.370.144 | 3.762.031 | (391.887) | (10,4)% | |
| di cui: LIBERO | 826.252 | 798.019 | 28.233 | 3,5% | |
| di cui: LIKE/ONE | 1.329.595 | 1.361.563 | (31.968) | (2,3)% | |
| di cui: VINCOLATI | 1.214.297 | 1.602.449 | (388.152) | (24,2)% | |
| Raccolta lungo termine (oltre 18 mesi) | 1.158.409 | 1.028.923 | 129.486 | 12,6% | |
| Totale raccolta | 4.528.553 | 4.790.954 | (262.401) | (5,5)% |
I debiti verso banche ammontano a 1.014,4 milioni di euro (+5,7% rispetto al dato al 31 dicembre 2019). La voce è riferita prevalentemente alle tranche TLTRO sottoscritte rispettivamente nel 2017 e a fine 2019 e pari complessivamente a 791,5 milioni di euro, depositi a scadenza presso altre banche per 166,7 milioni di euro e 56,2 milioni di euro relativi ad altri conti correnti e finanziamenti.
I titoli in circolazione ammontano a 2.559,8 milioni di euro. La voce comprende per complessivi 1.085,4 milioni di euro (1.150 milioni di euro al 31 dicembre 2019) i titoli emessi dalla società veicolo, nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione di crediti commerciali posta in essere a fine 2016. La voce include altresì le obbligazioni senior emesse da Banca Ifis per 1.006,9 milioni di euro, inclusivi di interessi, nonché il bond Tier 2 per 406,3 milioni di euro, inclusivi di interessi. La residua parte dei titoli in circolazione al 31 marzo 2020 si riferisce ad un prestito obbligazionario per 60,7 milioni di euro emesso a suo tempo dall'incorporata Interbanca.
| FONDI RISCHI E ONERI | 31.03.2020 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
4.992 | 3.952 | 1.040 | 26,3% |
| Controversie legali e tributarie | 22.502 | 22.894 | (392) | (1,7)% |
| Altri fondi | 9.177 | 6.119 | 3.058 | 50,0% |
| Totale fondi per rischi e oneri | 36.671 | 32.965 | 3.706 | 11,2% |
La composizione del fondo per rischi e oneri in essere alla fine del primo trimestre 2020, confrontata con i valori dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.
Al 31 marzo 2020 il saldo è pari a 5,0 milioni di euro e riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo.
Al 31 marzo 2020 sono iscritti fondi per complessivi 22,5 milioni di euro. Tale importo si compone come di seguito dettagliato:
Al 31 marzo 2020, sono in essere "Altri fondi" per 9,2 milioni di euro (6,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019) costituiti principalmente da 4,7 milioni di euro per indennità suppletiva di clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing, in linea con il 31 dicembre 2019, da 3,0 milioni di euro riconducibili alla stima della contribuzione al Fondo Unico di Risoluzione, da 0,5 milioni di euro per oneri legati al personale (0,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e da 0,2 milioni di euro per fondo reclami. L'incremento di 3,1 milioni di euro della voce "Altri fondi" rispetto al saldo al 31 dicembre 2019 è dovuto prevalentemente all'accantonamento nel primo trimestre 2020 della contribuzione al Fondo Unico di Risoluzione.
Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 marzo 2020 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.
L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2014. Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 242,7 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.
L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato l'operazione di ristrutturazione della società GE Capital Services S.r.l. nel suo complesso come "Cessione di ramo d'azienda" chiedendo l'applicazione dell'imposta di registro in misura proporzionale pari al 3% del valore dell'azienda per complessivi 3,6 milioni di euro.
Contenzioso relativo alle ritenute sugli interessi passivi corrisposti in Ungheria. Società coinvolta Banca Ifis come incorporante dell'ex Interbanca S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)
L'Agenzia delle Entrate ha contestato la omessa applicazione della ritenuta d'acconto sugli interessi corrisposti alla società Ungherese per l'annualità 2013.Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 264,8 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 165%.
A seguito dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativamente a Imposte Dirette, IVA e degli altri tributi per le annualità d'imposta 2016 e 2017 e 2013/2015, limitatamente ai rapporti intrattenuti con la controllata Polacca Ifis Finance Sp. Z. o. o., sono stati notificati Avvisi di Accertamento con riferimento alle annualità 2013/2015.
La Guardia di Finanza sostiene di aver ravvisato elementi idonei a ritenere che, nel Paese estero (Polonia), sia stata costituita una "stabile organizzazione" di Banca Ifis e non un autonomo soggetto giuridico con capacità di autodeterminazione.
In altre parole, disconoscendo l'autonoma organizzazione giuridica della Società con contestuale residenza fiscale della stessa in Polonia, i costi ed i ricavi della sede in Polonia costituirebbero componenti positivi o negativi produttivi di reddito imponibile in Italia (al netto del credito di imposta per le imposte pagate all'estero in via definitiva).
Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 756 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.
Il Gruppo - ritenendo infondata la pretesa della Amministrazione Finanziaria - provvederà a impugnare l'Avviso di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie, avendo effettuato il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria.
In merito a tutti i contenziosi fiscali sopra citati, il Gruppo supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile, ma non probabile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.
In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre società partecipate. In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
Con specifico riferimento ad alcuni contenziosi fiscali relativi all'ex Gruppo GE Capital Interbanca, sono state presentate istanze di "definizione agevolata delle controversie tributarie" ai sensi dagli articoli 6 e 7 del Decreto Legge n. 119 del 23 ottobre 2018, convertito con modificazioni dalla legge n. 136 del 17 dicembre 2018, i cui termini scadevano il 31 maggio 2019.
Il Patrimonio netto consolidato, sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2019 (1.539,0 milioni di euro) si attesta al 31 marzo 2020 a 1.542,4 milioni di euro.
La composizione e la variazione rispetto alla fine dell'esercizio precedente sono spiegate nelle tabelle seguenti.
| PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE | 31.03.2020 | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2019 | ASSOLUTA | % | |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | - | 0,0% |
| Sovrapprezzi di emissione | 102.285 | 102.285 | - | 0,0% |
| Riserve da valutazione: | (24.339) | (3.037) | (21.302) | n.s. |
| - Titoli | (16.242) | 2.737 | (18.980) | n.s. |
| - TFR | (23) | (124) | (101) | (81,6)% |
| - differenze di cambio | (8.074) | (5.650) | (2.424) | 42,9% |
| Riserve | 1.381.676 | 1.260.238 | 121.438 | 9,6% |
| Azioni proprie | (3.012) | (3.012) | - | 0,0% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 5.583 | 5.571 | 12 | 0,2% |
| Utile netto di pertinenza della Capogruppo | 26.426 | 123.097 | (96.672) | (78,5)% |
| Patrimonio netto del Gruppo | 1.542.430 | 1.538.953 | 3.477 | 0,2% |
| PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Patrimonio netto al 31.12.2019 | 1.538.953 |
| Incrementi: | 27.206 |
| Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo | 26.426 |
| Variazione riserva da valutazione: | 768 |
| - Titoli | 666 |
| - TFR | 102 |
| Patrimonio netto di terzi | 12 |
| Decrementi: | 23.729 |
| Variazione riserva da valutazione: | 22.070 |
| - Titoli | 19.646 |
| - Differenze di cambio | 2.424 |
| Altre variazioni | 1.659 |
| Patrimonio netto al 31.03.2020 | 1.542.430 |
La variazione della riserva da valutazione su titoli rilevata nel periodo è dovuta all'adeguamento di fair value degli strumenti finanziari nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
31.03.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 994.910 | 1.008.865 |
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.048.554 | 1.064.524 |
| Totale Fondi propri | 1.323.900 | 1.342.069 |
| Totale attività ponderate per il rischio | 8.947.456 | 9.206.155 |
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 11,12% | 10,96% |
| Ratio – Capitale di classe 1 | 11,72% | 11,56% |
| Ratio – Totale Fondi propri | 14,80% | 14,58% |
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri al 31 marzo 2020 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nel medesimo periodo in quanto non oggetto di attestazione da parte del revisore legale.
I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 31 marzo 2020 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR), recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286. In particolare, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile.
Si sottolinea che il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale dei Fondi propri comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2019, al netto del dividendo approvato e sospeso. A tal proposito si segnala infatti che il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, dando seguito alla Raccomandazione di Banca d'Italia del 27 marzo 2020, in merito alla politica dei dividendi nel contesto della pandemia da Covid-19, ha deciso di attenersi responsabilmente alle indicazioni delle Autorità di Vigilanza, proponendo il rinvio della distribuzione dei dividendi per l'esercizio 2019, almeno fino al 1° ottobre 2020.
Quanto al capitale primario di classe 1, al capitale di classe 1 e al totale dei Fondi propri al 31 marzo 2020, essi non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nel periodo di riferimento, in quanto non oggetto di attestazione da parte della società di revisione.
Relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri - Regolamento 2017/2395 che modifica il regolamento n.575/2013 (CRR) – che definiscono per gli Enti la possibilità di includere nel loro capitale primario di classe 1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti, in applicazione dell'IFRS 9 e fino al termine del periodo transitorio (1° gennaio 2018/31 dicembre 2022), si comunica che Banca Ifis ha provveduto ad informare la Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.
L'inclusione nel CET1 avverrà in modo graduale applicando i seguenti fattori:
Al 31 marzo 2020, l'applicazione dell'IFRS 9 ha comportato un aumento degli accantonamenti per perdite attese su crediti per 3,5 di milioni di euro, al netto dell'effetto fiscale. Pertanto, in applicazione delle disposizioni transitorie – "approccio dinamico" - è stato riconosciuto nel capitale primario di classe 1 - CET1 - di pertinenza del Gruppo, l'importo di 1,3 milioni di euro.
La variazione negativa di 18,2 milioni di euro dei Fondi propri rispetto al 31 dicembre 2019 è riconducibile principalmente a:
Il minor assorbimento di capitale derivante dal calo delle attività ponderate per il rischio per circa 259 milioni di euro, rapportato alla diminuzione dei Fondi propri per 18,2 milioni di euro, fa sì che al 31 marzo 2020 il Total capital ratio si attesti al 14,80%, in aumento rispetto alle risultanze conseguite al 31 dicembre 2019, pari al 14,58%; tale trend si riscontra anche per il CET1 ratio, ora pari all'11,12%, rispetto al dato precedente pari al 10,96%.
Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate.
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL | SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Totale RWA Settore | 4.968.942 | 2.637.722 | 1.318.175 | 1.013.045 | 1.999.933 | 990.887 | 7.959.762 |
| Rischio mercato | X | X | X | X | X | X | 88.552 |
| Rischio operative (metodo base) | X | X | X | X | X | X | 889.317 |
| Rischio di aggiustamento della valutazione del credito |
X | X | X | X | X | X | 9.825 |
| Totale RWA | X | X | X | X | X | X | 8.947.456 |
Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha comunicato al Gruppo Bancario Banca Ifis di adottare per il 2020, in continuità con il 2019, i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Il Gruppo Bancario Banca Ifis soddisfa al 31 marzo 2020 i predetti requisiti prudenziali.
In applicazione delle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri, il Gruppo Bancario Banca Ifis è tenuto durante il periodo transitorio a pubblicare gli importi dei Fondi propri e dei relativi coefficienti di capitale di cui disporrebbe se non avesse applicato tali disposizioni transitorie. Si rileva che il moderato impatto derivante dall'applicazione dell'IFRS 9 non determina variazioni rilevanti nelle risultanze tra quanto calcolato con le disposizioni transitorie e senza l'applicazione delle stesse.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9 (in migliaia di euro) |
31.03.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 993.658 | 1.007.416 |
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.047.302 | 1.063.075 |
| Totale Fondi propri | 1.322.647 | 1.340.620 |
| Totale attività ponderate per il rischio | 8.945.808 | 9.204.243 |
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 11,11% | 10,95% |
| Ratio – Capitale di classe 1 | 11,71% | 11,55% |
| Ratio – Totale Fondi propri | 14,79% | 14,57% |
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri al 31 marzo 2020 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nel medesimo periodo in quanto non oggetto di attestazione da parte del revisore legale.
Come descritto in precedenza, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile; ricalcolando ai soli fini informativi i coefficienti patrimoniali del solo Gruppo Bancario Banca Ifis, essi si attesterebbero ai valori riportati nella tabella di seguito esposta.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: PERIMETRO DEL GRUPPO BANCARIO BANCA IFIS (in migliaia di euro) |
31.03.2020 | 31.12.2019 |
|---|---|---|
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.303.361 | 1.312.821 |
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.303.361 | 1.312.821 |
| Totale Fondi propri | 1.703.825 | 1.713.198 |
| Totale attività ponderate per il rischio | 8.933.879 | 9.190.900 |
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 14,59% | 14,28% |
| Ratio – Capitale di classe 1 | 14,59% | 14,28% |
| Ratio – Totale Fondi propri | 19,07% | 18,64% |
Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri al 31 marzo 2020 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nel medesimo periodo in quanto non oggetto di attestazione da parte del revisore legale.
| 31.03.2020 | 31.12.2019 | ||
|---|---|---|---|
| a) | Valore di bilancio | 2.656.446 | 2.565.298 |
| b) | Valore ponderato | 448.512 | 573.734 |
| c) | Numero | 4 | 4 |
L'ammontare complessivo delle grandi esposizioni al valore ponderato al 31 marzo 2020 è costituito per 239 milioni di euro da attività fiscali e per 210 milioni di euro da esposizioni nei confronti di partecipazioni non rientranti nel perimetro di consolidamento prudenziale.
In data 5 agosto 2011 la CONSOB (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.
In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 31 marzo 2020 le esposizioni al Debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana e il cui valore di bilancio ammonta a 1.521 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione negativa pari a 6,7 milioni di euro.
Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a circa 1.498 milioni di euro, sono inclusi nel banking book e presentano una vita media residua ponderata di circa 37 mesi.
I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 31 marzo 2020 sono considerati di livello 1.
In conformità alla comunicazione CONSOB, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato Italiano: tali esposizioni alla data del 31 marzo 2020 ammontano a 738 milioni di euro, di cui 132 milioni di euro relativi a crediti fiscali.
Il margine di intermediazione si attesta a 106,0 milioni di euro, in diminuzione del 18,6% rispetto al primo trimestre 2019 (130,1 milioni di euro).
Tale diminuzione è strettamente legata alle restrizioni imposte a seguito della diffusione del Covid-19 che hanno causato un generale rallentamento nell'attività creditizia e quindi nei volumi gestiti. Risultano quindi in diminuzione i margini di intermediazione delle aree di business Factoring (-3,4%) Leasing (-11,1%) e Corporate Banking & Lending (-32,0%).
Analogamente, le restrizioni imposte hanno comportato da una parte la chiusura dei tribunali e quindi impedito lo svolgersi delle attività legali di cui il settore si serve per aumentare le possibilità di recupero dei crediti deteriorati del Settore NPL che registra di conseguenza una riduzione del margine di intermediazione del 30,0% rispetto al corrispondente periodo del 2019.
A tale effetto si aggiunge inoltre il fisiologico minor contributo del «reversal PPA» (complessivamente 16,6 milioni di euro al 31 marzo 2019 rispetto a 9,0 milioni di euro al 31 marzo 2020).
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2020 | 2019 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 91.416 | 115.264 | (21.928) | (20,7)% |
| Commissioni nette | 21.097 | 23.828 | (2.731) | (11,5)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (6.561) | (8.983) | 2.422 | 27,0% |
| Margine di intermediazione | 105.952 | 130.109 | (24.157) | (18,6)% |
Il margine di interesse passa da 115,3 milioni di euro al 31 marzo 2019 a 91,4 milioni di euro alla fine del primo trimestre (-20,7%), a seguito di quanto sopra descritto con riferimento al margine di intermediazione.
Anche le commissioni nette, che ammontano a 21,1 milioni di euro risultano in diminuzione dell'11,5% rispetto al dato del 31 marzo 2019 a seguito della riduzione dei volumi precedentemente descritta.
Le commissioni attive, pari a 23,8 milioni di euro contro 25,4 milioni di euro al 31 marzo 2019, derivano principalmente da commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile), dalle commissioni per operazioni di finanza strutturata, da operazioni di leasing, da attività di servicing conto terzi nonché dagli altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.
Le commissioni passive, pari a 2,7 milioni di euro contro 1,6 milioni di euro del primo trimestre dell'anno precedente si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e ad intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.
Le altre componenti del margine di intermediazione si compongono come segue:
Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 87,4 milioni di euro contro 117,0 milioni di euro del 31 marzo 2019 (-25,3%).
| FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| DELLA GESTIONE FINANZIARIA (in migliaia di euro) |
2020 | 2019 | ASSOLUTA | % |
| Margine di intermediazione | 105.952 | 130.109 | (24.157) | (18,6)% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (18.512) | (13.088) | (5.424) | 41,4% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 87.440 | 117.021 | (29.581) | (25,3)% |
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 18,5 milioni di euro (rispetto a rettifiche nette per 13,1 milioni al 31 marzo 2019, +41,4%), dovuto da una parte ad una migrazione di controparti non deteriorate dell'Area Leasing verso stati di rischio maggiormente penalizzanti che ha comportato una crescita di circa 2,8 milioni di euro delle rettifiche dell'Area, dall'altra all'incremento del 67,9% delle rettifiche del Settore Governance & Service e Non core. Quest'ultimo risente delle svalutazioni analitiche calcolate su una singola posizione rilevante e operante nel settore retail che, già oggetto di ristrutturazione, è ulteriormente deteriorata a seguito della chiusura delle attività commerciali come conseguenza della pandemia di Covid-19.
| FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2020 | 2019 | ASSOLUTA | % |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 87.440 | 117.021 | (29.581) | (25,3)% |
| Costi operativi | (73.499) | (74.364) | 865 | (1,2)% |
| Utili (Perdite) da cessioni di investimenti | 24.161 | - | 24.161 | n.s. |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 38.102 | 42.657 | (4.555) | (10,7)% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (11.660) | (12.716) | 1.056 | (8,3)% |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | 16 | 21 | (5) | (22,9%) |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo | 26.426 | 29.920 | (3.494) | (11,7)% |
I costi operativi sono pari a 73,5 milioni di euro (74,4 milioni al 31 marzo 2019, -1,2%).
| COSTI OPERATIVI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2020 | 2019 | ASSOLUTA | % |
| Spese amministrative: | 72.549 | 74.768 | (2.219) | (3,0)% |
| a) spese per il personale | 32.029 | 31.447 | 582 | 1,9% |
| b) altre spese amministrative | 40.520 | 43.321 | (2.801) | (6,5)% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 4.889 | 2.512 | 2.377 | 94,6% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | 4.039 | 4.062 | (23) | (0,6)% |
| Altri oneri/proventi di gestione | (7.978) | (6.978) | 1.000 | 14,3% |
| Costi operativi | 73.499 | 74.364 | (865) | (1,2)% |
Sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente, le spese per il personale ammontano al 31 marzo 2020 a 32,0 milioni di euro (31,4 milioni di euro al 31 marzo 2019).
Le altre spese amministrative, pari a 40,5 milioni di euro contro i 43,3 milioni di euro al 31 marzo 2019, registrano una diminuzione del 6,5% guidata dalla riduzione delle spese per acquisti di beni e servizi nonché della voce imposte indirette e tasse, così come più diffusamente commentato nel seguito, che ha più che compensato l'incremento dei costi per servizi professionali.
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE (in migliaia di euro) |
1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | ASSOLUTA | % | ||
| Spese per servizi professionali | 17.869 | 16.601 | 1.268 | 7,6% | |
| Legali e consulenze | 12.267 | 11.378 | 889 | 7,8% | |
| Revisione | 293 | 274 | 19 | 6,9% | |
| Servizi in outsourcing | 5.309 | 4.949 | 360 | 7,3% | |
| Imposte indirette e tasse | 8.670 | 9.804 | (1.134) | (11,6)% | |
| Spese per acquisto di beni e altri servizi | 13.981 | 16.916 | (2.935) | (17,4)% | |
| Spese per informazione clienti | 3.670 | 5.504 | (1.834) | (33,3)% | |
| Assistenza e noleggio software | 3.305 | 3.116 | 189 | 6,1% | |
| Spese relative agli immobili | 1.418 | 1.484 | (66) | (4,4)% | |
| Spese spedizione e archiviazione documenti | 1.318 | 2.000 | (682) | (34,1)% | |
| Spese telefoniche e trasmissione dati | 827 | 820 | 7 | 0,9% | |
| Pubblicità e inserzioni | 738 | 677 | 61 | 9,0% | |
| Gestione e manutenzione autovetture | 601 | 553 | 48 | 8,7% | |
| Viaggi e trasferte | 547 | 688 | (141) | (20,5)% | |
| Costi per cartolarizzazione | 438 | 299 | 139 | 46,5% | |
| FITD e Resolution fund | 11 | 11 | - | 0,0% | |
| Altre spese diverse | 1.108 | 1.764 | (656) | (37,2)% | |
| Totale altre spese amministrative | 40.520 | 43.321 | (2.801) | (6,5)% |
La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 12,3 milioni di euro al 31 marzo 2020 in aumento del 7,8% rispetto a 11,4 milioni di euro del primo trimestre 2019 ed include i costi collegati all'attività di recupero giudiziale, in particolare per i crediti appartenenti al Settore NPL per 6,0 milioni di euro (pari a 7,1 milioni di euro al 31 marzo 2019). La variazione risente dell'incremento delle consulenze legate alla prosecuzione delle attività di riorganizzazione delle strutture aziendali del Gruppo anche a livello tecnologico.
La sottovoce "Servizi in outsourcing", pari a 5,3 milioni di euro al 31 marzo 2020, in aumento del 7,2% rispetto al primo trimestre 2019, è prevalentemente riferibile all'attività di recupero del Settore NPL della gestione stragiudiziale.
La voce "Imposte indirette e tasse", pari a 8,7 milioni di euro rispetto a 9,8 milioni di euro al 31 marzo 2019. La voce è riferita prevalentemente all'imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti per complessivi 5,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 contro i 6,3 milioni di euro del primo trimestre 2019. La voce include inoltre l'imposta di bollo per 2,7 milioni di euro (in linea con il dato di marzo 2019), il cui addebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".
Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 14,0 milioni di euro, in diminuzione del 17,4% rispetto a 17,0 milioni registrati nel primo trimestre 2019. La dinamica della voce è dovuta all'effetto contrapposto nella variazione di alcune voci maggiormente significative, in particolare:
Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 4,9 milioni di euro rispetto ad accantonamenti netti per 2,5 milioni di euro al 31 marzo 2019. Gli accantonamenti netti del periodo sono riferiti principalmente per 3,0 milioni di euro alla stima per la contribuzione al Fondo Unico di Risoluzione; per 0,6 milioni di euro a contenziosi connessi all' Area di business Factoring, e per 0,3 milioni di euro relativi all'Area di business di Leasing. Sono presenti infine, accantonamenti netti per rischio di credito su impegni ad erogare fondi pari a 1,0 milioni di euro legati alla controparte retail precedentemente citata.
Gli altri proventi netti di gestione, pari a 8,0 milioni di euro (7,0 milioni di euro al 31 marzo 2019), sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing, in linea con il medesimo periodo del precedente esercizio.
La voce utili da cessioni di investimenti accoglie gli effetti derivanti dalla cessione dell'immobile di Milano in Corso Venezia al netto dei relativi costi di vendita. La cessione di questo immobile, già classificato come attività non correnti in via di dismissione per 25,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019 a seguito della sottoscrizione di una offerta vincolante per la cessione dello stesso, è stata perfezionata alla fine del mese di marzo 2020 con l'incasso dell'intero corrispettivo.
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 38,1 milioni di euro (-10,7% rispetto al 31 marzo 2019). Tale risultato include sia l'effetto positivo di 24,2 milioni di euro della cessione dell'immobile negativo sia l'effetto negativo connesso alla pandemia di covid-19 per 23,9 milioni di euro di cui 7,6 milioni di euro relativi a maggiori costi per rischio di credito e firma per il default di una controparte commerciale, 6,9 milioni di euro relativi all'instabilità dei principali indici quotati utilizzati nei modelli di valutazione degli strumenti finanziari e 9,4 milioni di euro relativi all'impatto sull'operatività del settore NPL della chiusura dei tribunali.
Le imposte sul reddito ammontano a 11,7 milioni di euro (-8,3% rispetto al 31 marzo 2019). Il tax rate del periodo chiuso al 31 marzo 2020 è pari al 30,60% rispetto al 29,81% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
Al netto dell'utile di pertinenza di terzi, che ammonta a 16 mila euro, l'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 26,4 milioni di euro (-11,7% rispetto al primo trimestre 2019).
Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations Istituzionali" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.
Il 13 gennaio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato il Piano Industriale 2020-2022. Il Piano è stato presentato alla comunità finanziaria il 14 gennaio.
Il 18 febbraio 2020 Banca Ifis (rating Fitch BB+ outlook stabile) ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred destinata a investitori professionali per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L'obbligazione, emessa nell'ambito del Programma EMTN, rientra nella strategia di funding prevista dal Piano Industriale 2020- 2022 che prevede una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento. La transazione ha riscontrato una forte domanda con ordini finali, provenienti per oltre il 60% da investitori esteri, superiori di quasi tre volte l'importo allocato. Il reoffer price è di 99,692 per un rendimento a scadenza dell'1,82% ed una cedola pagabile annualmente del 1,75%.
In data 31 marzo 2020 il dott. Alessandro Csillaghy De Pacser ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Consigliere di Amministrazione della Capogruppo per dedicarsi completamente al progetto di sviluppo internazionale del business del Gruppo e agli incarichi nelle Controllate estere. Alla data delle dimissioni il Consigliere non risulta titolare di azioni della Società e, in linea con la politica di remunerazione adottata dal Gruppo Banca Ifis, la cessazione dalla carica non ha comportato l'erogazione di indennità o altri benefici
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi il 1° aprile 2020 in via straordinaria, dando seguito alla raccomandazione di Banca d'Italia del 27 marzo 2020 in merito alla politica dei dividendi nel contesto della pandemia da Covid-19, ha deciso di attenersi responsabilmente alle indicazioni delle Autorità di Vigilanza, proponendo il rinvio della distribuzione dei dividendi per l'esercizio 2019 almeno fino al 1° ottobre 2020 e, quindi, di procedere al detto pagamento dopo tale data ove, prima di allora, non siano state emanate disposizioni normative regolamentari o raccomandazioni delle Autorità di Vigilanza ostative a ciò. Nel rispetto delle disposizioni applicabili e fermo il fondamentale presidio della solidità patrimoniale del Gruppo, Banca Ifis è fiduciosa di poter dare esecuzione alla distribuzione dei dividendi non appena, dopo il 1° ottobre 2020, le condizioni lo consentano.
In data 10 Aprile 2020 Banca Ifis ha presentato un'offerta vincolante per l'acquisizione del 70,77% del capitale sociale di Farbanca S.p.A. (società detenuta da Banca Popolare di Vicenza), il cui restante 29,23% fa capo a 450 piccoli azionisti, prevalentemente farmacisti. L'offerta, con validità 90 giorni, è subordinata al rilascio delle necessarie autorizzazioni. Successivamente, in data 11 maggio 2020, la Banca ha comunicato di essere entrata in una fase di negoziazione in esclusiva la cui scadenza è prevista il prossimo 29 maggio.
L'Assemblea ordinaria degli azionisti di Banca Ifis S.p.A. riunitasi il 23 aprile 2020 ha approvato il bilancio relativo all'esercizio 2019 e il rinvio della distribuzione del dividendo di euro 1,10 per azione a valere sull'esercizio 2019 almeno fino al 1° ottobre 2020 per procedere al pagamento dopo tale data ove le condizioni lo consentano, così come proposto dal Consiglio di Amministrazione della Banca. Approvate anche: le Politiche di remunerazione del Gruppo Banca Ifis di cui alla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" per l'esercizio 2020, l'aggiornamento del regolamento assembleare e la proposta dell'azionista La Scogliera di nominare come nuovo amministratore Riccardo Preve in sostituzione del consigliere dimissionario Alessandro Csillaghy De Pacser.
Non sono intervenuti altri fatti di rilievo tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione.
Venezia - Mestre, 12 maggio 2020
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente Sebastien Egon Fürstenberg
L'Amministratore Delegato Luciano Colombini
La sottoscritta Mariacristina Taormina, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Banca Ifis S.p.A., dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria" che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2020 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Venezia – Mestre, 12 maggio 2020
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Mariacristina Taormina
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