Legal Proceedings Report • May 20, 2020
Legal Proceedings Report
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Alla vigilia dell'incontro sulla vertenza Bekaert convocato per domani in videoconferenza dal ministero dello sviluppo economico, cento lavoratori, sui 179 ancora in cassa integrazione, hanno scritto una lettera aperta indirizzata a tutte le istituzioni, sindaci, Regione, parlamentari, per chiedere «una soluzione industriale seria», che garantisca «un futuro di lavoro e dignità». «Nelle assemblee abbiamo sempre chiesto e poi ottenuto, tramite l'accordo del 3 ottobre 2018 siglato al ministero, di poter cercare una reindustrializzazione stabile per il sito di Figline. Per questo crediamo – scrivono – che la strada da percorrere sia la ricerca di una reindustrializzazione basata su industriali che abbiano competenza delle lavorazioni possibili all'interno del sito e una conoscenza dei mercati e dei clienti».
Secondo i lavoratori, la coop SteelValdarno, formata da ex dipendenti Bekaert, non è in gra-

Una delle tante manifestazioni dei lavoratori della Bekaert di Figline
do, da sola, di garantire un futuro allo stabilimento di Figline, che non tornerebbe, con questa soluzione, «produttivo e competitivo». Un futuro potrebbe esserci con Trafilerie Meridionali o con il colosso indiano Jindal South West, ipotesi per le quali i sindacati si aspettano novità nell'incontro di domani.
Hanno risposto alla lettera i deputati di Forza Italia Stefano Mugnai e Maurizio D'Ettore: condividendo che «ogni soluzione debba essere volta a dare reali opportunità per il mantenimento e lo sviluppo di quote di mercato e, quindi, di garanzia dei livelli occupazionali», restano a disposizione «per ogni iniziativa per affrontare ancora, e, auspichiamo, in termini risolutivi, la grave crisi industriale. Due anni di purgatorio sono davvero troppi».
mo.pi.
La Corte di appello ha reintegrato dieci lavoratrici della Rsa Botticelli di Greve. Come spiegano Alessandro Giorgetti e Francesco Belli della Fp Cgil Firenze, la sentenza «ha dichiarato illegittimi i licenziamenti e reintegrato le lavoratrici della Rsa di Strada licenziate ingiustamente dal gruppo La Villa nel 2018». La sezione lavoro della Corte d'appello ha anche predisposto il reintegro «delle lavoratrici nel posto di lavoro» e condannato La Villa «al pagamento in favore delle lavoratrici di una indennità risarcitoria». Ricordano i sindacalisti che «La Villa licenziò le lavoratrici ed esternalizzò il servizio a una coop che le riassunse con un contratto di lavoro peggiore e retribuzioni inferiori: un'esternalizzazione con licenziamenti 'mirati' fatti senza comparare i lavoratori con quelli di altre unità locali del gruppo. La vicenda è stata seguita per la Cgil dall'avvocato Andrea Stramaccia.
Prova a vendere una bicicletta rubata, ma sbaglia cliente e finisce nei guai. Denunciato per ricettazione un moldavo di 40 anni residente a San Casciano. L.P. è stato denunciato dai carabinieri della stazione sancascianese. Aveva tentato di vendere attraverso un social network a un egiziano di 54 anni una mountain bike marca Bottecchia a pedalata assistita, rubataproprio alla moglie del possibile 'cliente'. I militari a seguito di alcuni riscontri hanno potuto appurare che la bici era proprio quella rubata. Da ulteriori verifiche i carabinieri hanno scoperto che il moldavo deteneva anche altre quattro biciclette e due motocoltivatori. Su questi oggetti sono in corso indagini per verificarne la provenienza e per accertare la proprietà. Nel frattempo, in attesa del risultato dei riscontri, tutti gli articoli sono stati sottoposti a sequestro. An.Set.

An.Set.
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