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Netweek

Annual Report Jun 5, 2020

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Annual Report

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Netweek S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F., P.IVA e Registro Imprese: 12925460151 - Cap. soc. Euro 7.745.561,81 Società soggetta a direzione e coordinamento di Litosud Partecipazioni S.r.l. - C.F. 15288601006

BILANCIO CONSOLIDATO E SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2019

Il presente bilancio è messo a disposizione del pubblico presso la sede della Società e di Borsa Italiana S.p.A. nonché sul sito http://www.netweekspa.it

INDICE

ATTIVITA' E STRUTTURA DEL GRUPPO 7
ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO (EX ART. 2497 E SS. COD. CIV.)7
RISORSE UMANE DEL GRUPPO8
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 10
RELAZIONE SULLA GESTIONE11
INTRODUZIONE E DATI DI SINTESI AL BILANCIO CONSOLIDATO E SEPARATO 11
COMMENTO AI RISULTATI DELL'ESERCIZIO 14
RISULTATI PER AREA DI ATTIVITÀ15
FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO 18
FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO21
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE E VALUTAZIONE DEL PRESUPPOSTO DELLA
CONTINUITÀ AZIENDALE 23
RAPPORTI CON PARTI CORRELATE28
PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI IL GRUPPO NETWEEK È ESPOSTO28
INFORMAZIONI ATTINENTI ALL'AMBIENTE E AL PERSONALE30
ALTRE INFORMAZIONI 30
PROSPETTO DI RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO E RISULTATO DELLA CAPOGRUPPO E DEL
PATRIMONIO NETTO E RISULTATO DI GRUPPO34
RISULTATO PER AZIONE35
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 E PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI 37
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA 38
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 39
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO39
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 40
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 41
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018 41
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO44
NOTA 1 - INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE 45
NOTA 2 – CRITERI DI REDAZIONE45
NOTA 3 – PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO 48
NOTA 4 – VALUTAZIONE SULLA CONTINUITÀ AZIENDALE 65
NOTA 5 – INFORMAZIONI DI SETTORE 70
NOTA 6 – AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA INDEFINITA 70
NOTA 7 – IMPAIRMENT TEST 71
NOTA 8 – ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA74
NOTA 9 – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI 74
NOTA 10 – INVESTIMENTI IMMOBILIARI 75
NOTA 11 – DIRITTI D'USO SU BENI IN LOCAZIONE 75
NOTA 12 – PARTECIPAZIONI, TITOLI E CREDITI FINANZIARI 76
NOTA 13 – ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE E FONDO PER IMPOSTE DIFFERITE77
NOTA 14 – RIMANENZE DI MAGAZZINO78
NOTA 15 – CREDITI TRIBUTARI 79
NOTA 16 – CREDITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE ATTIVITA' CORRENTI79
NOTA 17 – CASSA E ALTRE DISPONIBILITÀ EQUIVALENTI80
NOTA 18 – PATRIMONIO NETTO 80
NOTA 19 – PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI82
NOTA 20 – TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE 84
NOTA 21 – FONDI PER RISCHI E ONERI FUTURI E PASSIVITA' POTENZIALI85
NOTA 22 – PASSIVITÀ PER LOCAZIONI FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI 86
NOTA 23 – INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO87
NOTA 24 - DEBITI TRIBUTARI88
NOTA 25 - DEBITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI88
CONTO ECONOMICO 90
NOTA 26 - RICAVI E ALTRI RICAVI E PROVENTI 90
NOTA 27 – COSTI PER ACQUISTI E VARIAZIONE RIMANENZE90
NOTA 28 - COSTI PER SERVIZI91
NOTA 29 - COSTI PER IL PERSONALE 91
NOTA 30 - ALTRI COSTI OPERATIVI92
NOTA 31 - AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI 92
NOTA 32 – PROVENTI E ONERI FINANZIARI 93
NOTA 33 – IMPOSTE94
NOTA 34 – RISULTATO PER AZIONE94
NOTA 35 – STRUMENTI FINANZIARI E GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI95
NOTA 36 – RAPPORTI CON PARTI CORRELATE E TRANSAZIONI NON RICORRENTI 100
NOTA 37 – IMPEGNI E GARANZIE106
NOTA 38 – FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 106
NOTA 39 - INFORMATIVA RELATIVA AI CONTRIBUTI RICEVUTE DALLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE O SOGGETTI EQUIPARATI106
ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO109
BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2019 112
PROSPETTI CONTABILI E NOTE ILLUSTRATIVE AL 31 DICEMBRE 2019 114
SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA 115
CONTO ECONOMICO 116
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO116
RENDICONTO FINANZIARIO117
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 118
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO SEPARATO DI NETWEEK S.P.A. 120
NOTA 1 - FORMA CONTENUTO E ALTRE INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE121
NOTA 2 – VALUTAZIONE SULLA CONTINUITÀ AZIENDALE 129
NOTA 3 – INVESTIMENTI IMMOBILIARI 134
NOTA 4 – PARTECIPAZIONI134
NOTA 5 – CREDITI E DEBITI TRIBUTARI138
NOTA 6 – CREDITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI 138
NOTA 7 – CASSA E ALTRE DISPONIBILITÀ LIQUIDE EQUIVALENTI138
NOTA 8 – PATRIMONIO NETTO 139
NOTA 9 – FONDO PER RISCHI ED ONERI FUTURI 139
NOTA 10 – PASSIVITA' FINANZIARIE 140
NOTA 11 – DEBITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI140
CONTO ECONOMICO 141
NOTA 12 – RICAVI 141
NOTA 13 – COSTI PER SERVIZI 141
NOTA 14 – COSTI PER IL PERSONALE142
NOTA 15 – ALTRI COSTI OPERATIVI142
NOTA 16 – AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI, AL NETTO DEI RILASCI142
NOTA 17 - RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE142
NOTA 18 – PROVENTI E ONERI FINANZIARI 143
NOTA 19 – IMPOSTE143
NOTA 20 – RAPPORTI CON PARTI CORRELATE143
NOTA 22 – TRANSAZIONI NON RICORRENTI147
NOTA 23 – IMPEGNI E GARANZIE147
NOTA 24 – INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO147
NOTA 25 – FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 148
NOTA 26 – INFORMATIVA RELATIVA AI CONTRIBUTI RICEVUTE DALLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE O SOGGETTI EQUIPARATI148
NOTA 27– PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELL'ESERCIZIO 148
ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO150

ORGANI SOCIALI AL 31 DICEMBRE 2019

Consiglio d'Amministrazione (1) Presidente e Amministratore Delegato Alessio Laurenzano Vicepresidente Marco Farina Consiglieri Mario Volpi

Consiglieri Indipendenti Lucia Pierini

Collegio Sindacale (2)

Società di revisione (3)

Deloitte & Touche S.p.A.

Comitato per la remunerazione (4)

Comitato di controllo e rischi (4)

Comitato per le parti correlate (4)

Indipendente Annalisa Lauro

Francesca Secco Gianluca Farina

Annalisa Lauro

Presidente Nicola Giovanni Iberati

Sindaci Effettivi Sergio Torretta Nadia Pozzi

Sindaci Supplenti Antonio Danese Giuliana Cassioli

Indipendente Lucia Pierini (Presidente)

Indipendente Annalisa Lauro

Indipendente Annalisa Lauro (Presidente) Indipendente Lucia Pierini

Indipendente Lucia Pierini (Presidente)

Note

  • (1) In data 29 maggio 2017 l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato la nomina del Consiglio di Amministrazione della Società con mandato di durata triennale che scadrà alla data dell'assemblea ordinaria che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019, composto da sette consiglieri di amministrazione nelle persone del sig. Vittorio Farina (Presidente), sig. Alessio Laurenzano, sig. Mario Volpi, sig.ra Francesca Secco, sig. Gianluca Farina, sig.ra Annamaria Cardinale (amministratore indipendente) e Lucia Pierini (amministratore indipendente). A seguito delle dimissioni irrevocabili del Presidente, sig. Vittorio Farina, comunicate in data 19 settembre 2017, il Consiglio di Amministrazione di Netweek S.p.A si è riunito in data 22 settembre 2017 per procedere alla cooptazione di un nuovo consigliere e nominare il Presidente del Consiglio di Amministrazione. In tale riunione il Consiglio di Amministrazione ha provveduto alla nomina per cooptazione del nuovo consigliere sig. Marco Farina. ed ha altresì conferito la carica di Presidente della Società all'Amministratore Delegato sig Alessio Laurenzano, nominando il sig. Marco Farina Vicepresidente. A seguito delle dimissioni del consigliere indipendente Annamaria Cardinale del 2 settembre 2019, il Consiglio di Amministratore ha nominato per cooptazione quale consigliere indipendente, previa verifica dei relativi requisiti, la dott.ssa Annalisa Lauro
  • (2) In data 29 maggio 2017 l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato altresì la nomina del Presidente del collegio sindacale nella persona del sig. Nicola Iberati, di due sindaci effettivi nelle persone del sig. Sergio Torretta e sig.ra Nadia Pozzi ed infine di due sindaci supplenti nelle persone del sig. Antonio Danese e sig.ra Giuliana Cassioli. Il Collegio Sindacale resterà in carica per tre esercizi, più precisamente sino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica (2019).
  • (3) La Società di Revisione è stata nominata in data 7 maggio 2012 per gli esercizi 2012 2020 e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio dell'ultimo di tali esercizi.
  • (4) Nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 12 giugno 2017 sono stati formalmente costituiti il Comitato di controllo e rischi, il Comitato per le parti correlate e il Comitato per la remunerazione, tutti composti da tre membri di cui due amministratori indipendenti ed uno non esecutivo, nel seguente modo:
  • a. Comitato per la remunerazione: Lucia Pierini (Presidente indipendente), Annamaria Cardinale (Consigliere Indipendente) e Francesca Secco;
  • b. Comitato di controllo e rischi: Mario Volpi (Presidente), Lucia Pierini (Consigliere Indipendente) e Annamaria Cardinale (Consigliere Indipendente);
  • c. Comitato per le parti correlate: Lucia Pierini (Presidente indipendente), Annamaria Cardinale (Consigliere Indipendente) e Francesca Secco.

A seguito delle dimissioni da consigliere della dott.ssa Annamaria Cardinale e delle dimissioni da membri di tutti i Comitati del dott. Mario Volpi e della dott.ssa Francesca Secco, il Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2019 ha deliberato di ricostituire i comitati determinando in due il numero dei membri di ciascuno di essi, avvalendosi della possibilità prevista dall'articolo 4.C.1 del Codice di Autodisciplina in caso di comitati composti esclusivamente da consiglieri indipendenti. Pertanto, alla data del 31 dicembre 2019, i Comitati risultano così composti:

  • a. Comitato di Remunerazione: Lucia Pierini (Presidente indipendente), Annalisa Lauro (Consigliere Indipendente);
  • b. Comitato Controllo e Rischi: Annalisa Lauro (Presidente indipendente), Lucia Pierini (Consigliere Indipendente);
  • c. Comitato Parti Correlate: Lucia Pierini (Presidente indipendente), Annalisa Lauro (Consigliere Indipendente).

ATTIVITA' E STRUTTURA DEL GRUPPO

Netweek S.p.A. è la capogruppo (di seguito anche la "Capogruppo" o la "Società") che controlla direttamente ed indirettamente le altre società così come rappresentato dallo schema di seguito allegato, nel quale sono riportate le informazioni principali relative al gruppo Netweek al 31 dicembre 2019 (di seguito anche il "Gruppo" o il "Gruppo Netweek").

Nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo ha avviato e portato a termine un processo di razionalizzazione della propria struttura societaria attraverso un'operazione di fusione tesa al raggiungimento di una più performante organizzazione societaria sia per quanto attiene le attività editoriali del Gruppo che per quelle commerciali e di raccolta pubblicitaria.

Nello specifico, la società Media(iN) S.r.l. ha incorporato tutte le società editoriali del Gruppo accentrando di conseguenza le attività redazionali di tutte le testate editoriali, dei prodotti collaterali e degli allegati tematici editi dal Gruppo; al contempo, la società Publi(iN) S.r.l. ha incorporato tutte le attività commerciali, di comunicazione e di raccolta pubblicitaria del Gruppo divenendo così l'unica concessionaria di pubblicità a servizio dei mezzi di comunicazione gestiti dal Gruppo e dagli editori affiliati.

ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO (EX ART. 2497 E SS. COD. CIV.)

Netweek S.p.A. è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti Codice civile da parte di Litosud Partecipazioni S.r.l., con sede legale a Roma, via Carlo Pesenti n° 130, C.F. 15288601006.

La società è il soggetto che esercita direzione e coordinamento sulle società del Gruppo Netweek S.p.A., anche in materia di governance.

In Litosud Partecipazioni S.r.l. è stata conferita la partecipazione posseduta da Litosud S.r.l. in D.Holding S.r.l. (azionista di controllo di Netweek S.p.A). Il progetto di scissione, approvato dall'Assemblea dei Soci di Litosud S.r.l. in data 19 dicembre 2018, ha conferito il ramo partecipazioni mobiliari alla società beneficiaria sulla base dei valori iscritti al 30 settembre 2018 con contestuale riduzione del patrimonio netto della società scindenda. Alla data della presente relazione non sono disponibili i dati relativi all'ultimo bilancio approvato dalla società Litosud Partecipazioni S.r.l.

RISORSE UMANE DEL GRUPPO

La seguente tabella illustra il numero dei dipendenti per la società capogruppo e le società riconducibili alla CGU Dmedia Group S.p.A.:

Società 31/12/2019 31/12/2018
Netweek S.p.A. 1 1
Area Media Locali 183 175
Totale 184 176

Si riporta inoltre un dettaglio della composizione dell'organico del Gruppo per inquadramento al 31 dicembre 2019:

Società Operai Impiegati Quadri Dirigenti Totale al
31/12/2019
Netweek S.p.A. 0 0 0 1 1
Dmedia Group S.p.A. 0 23 5 0 28
Media (IN) S.r.l. 0 86 0 0 86
Publi (IN) S.r.l. 0 46 1 1 48
Società Gestione Periodici S.r.l. 3 13 0 0 16
(IN) Toscana 0 5 0 0 5
Totale 3 173 6 2 184

Netweek S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F., P.IVA e Registro Imprese: 12925460151 - Cap. soc. Euro 7.745.561,81 Società soggetta a direzione e coordinamento di Litosud Partecipazioni S.r.l. - C.F. 15288601006

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

RELAZIONE SULLA GESTIONE

La Società si è avvalsa della facoltà di presentare un'unica relazione sulla gestione dando maggiore rilievo, ove opportuno, alle questioni che sono rilevanti per il complesso delle imprese incluse nel consolidamento ed inserendo uno specifico paragrafo dedicato ai risultati della Capogruppo.

INTRODUZIONE E DATI DI SINTESI AL BILANCIO CONSOLIDATO E SEPARATO

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo Netweek presenta un risultato negativo pari ad Euro 5,1 milioni (negativo per Euro 5,4 milioni al 31 dicembre 2018). A seguito di tale risultato, il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 è negativo per Euro 3,6 milioni (negativo per Euro 1,7 milioni al 31 dicembre 2018).

La Capogruppo ha chiuso l'esercizio 2019 con un risultato negativo di Euro 2,6 milioni (negativo per Euro 5,9 milioni nel 2018) ed un Patrimonio Netto pari ad Euro 2 milioni (Euro 0,9 milioni al 31 dicembre 2018).

PRINCIPALI DATI ECONOMICI (importi in migliaia di euro) 2019 2018 Variazione Var.%
Totale ricavi e altri proventi operativi area Media Locali 25.820 27.485 (1.665) -6%
Totale ricavi e altri proventi operativi Netweek S.p.A. 547 579 (32) -6%
Elisioni (250) (256) 6 -2%
Totale ricavi e altri proventi operativi consolidati delle attività in funzionamento 26.117 27.808 (1.691) -6%
Margine operativo lordo Altre attività 0 0 0 0%
Margine operativo lordo Media Locali (508) 0 (508) 100%
Margine operativo lordo della gestione industriale (508) 0 (508) 100%
Margine operativo lordo Netweek S.p.A. (578) (339) (239) 71%
Elisioni 0 0 0 0%
Margine operativo lordo delle attività in funzionamento (A) (1.086) (339) (747) 220%
Svalutazione crediti commerciali, vari e altre attività correnti (970) (1.458) 488 -33%
Ammortamenti (1.552) (1.399) (153) 11%
Altri accantonamenti al netto dei rilasci (667) (1.498) 831 -55%
Risultato Operativo delle attività in funzionamento (4.275) (4.694) 419 -9%
Oneri finanziari netti (incluse svalutazioni partecipazioni) (352) (262) (90) 34%
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (45) (159) 114 -72%
Risultato ante imposte delle attività in funzionamento (4.672) (5.115) 443 -9%
Imposte delle attività in funzionamento (474) (246) (228) 93%
Risultato dell'esercizio consolidato delle attività in funzionamento (5.146) (5.361) 215 -4%
Risultato Netto delle attività evidenziate separatamente 0 0 0 0%
Risultato dell'esercizio netto consolidato (5.146) (5.361) 215 -4%

I principali dati economici consolidati dell'esercizio, confrontati con quelli dell'esercizio precedente, sono riepilogati nella tabella che segue:

(A) Il margine operativo lordo viene definito come il risultato operativo desunto dal bilancio consolidato dedotti gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Il margine operativo lordo è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo della stessa e non è identificata come misura contabile nell'ambito dei principi IFRS. Essa non deve essere considerata misura alternativa per la valutazione dell'andamento del risultato del Gruppo. Il management ritiene tuttavia che il margine operativo lordo sia un importante parametro per la misurazione delle performance di Gruppo. Si precisa che il valore al 31 dicembre 2019 comprende i benefici derivanti dalla prima applicazione del principio IFRS 16 – Leases pari ad Euro 0,4 milioni in assenza del quale il valore consuntivato sarebbe stato negativo per Euro 1,5 milioni. Il principio, infatti, prevede la contabilizzazione dai costi per affitto e dei noleggi operativi come ammortamenti e oneri finanziari in luogo ai canoni di locazione contabilizzati precedentemente nella voce altri costi operativi.

La situazione patrimoniale/finanziaria al 31 dicembre 2019, comparata con quella al 31 dicembre 2018, è riepilogata nel seguente prospetto:

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI / FINANZIARI
(importi in migliaia di euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Patrimonio netto di Gruppo (3.229) (1.732) (1.497)
Patrimonio netto di Terzi (395) 49 (444)
Patrimonio netto di Gruppo e di Terzi (3.624) (1.683) (1.941)
Indebitamento bancario netto delle attività in funzionamento (2.623) (3.856) 1.233
Indebitamento bancario netto generale (2.623) (3.856) 1.233
Indebitamento finanziario netto delle attività in funzionamento (6.013) (5.672) (341)
Indebitamento finanziario generale (6.013) (5.672) (341)
Rapporto Debt/Equity 1,66 3,37 (1,71)
Dividendi distribuiti 0 0 0

L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2019 comparato con quello al 31 dicembre 2018 è di seguito esposto:

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
(Importi in Migliaia di Euro) 31/12/2019 31/12/2018
A Cassa 42 21
B Altre disponibilità liquid 878 274
C Liquidità A+B 920 295
D Debiti bancari correnti (3.194) (3.621)
E Quota corrente finanziamenti a medio e lungo termine (176) (183)
F Altri debiti finanziari correnti (311) (1.031)
G Obbligazioni Emesse (392) 0
H Indebitamento per leasing ex IAS 17 (71) (68)
I Debiti finanziari correnti per leasing ex IFRS 16 (343) 0
J Indebitamento finanziario corrente D+E+F+G+H+I (4.487) (4.903)
K Indebitemento finanziario corrente Netto (3.567) (4.608)
L Debiti bancari non correnti (173) (348)
M Indebitamento per leasing ex IAS 17 (645) (716)
N Debiti finanziari non correnti per leasing ex IFRS 16 (1.628) 0
O Indebitamento finanziario non corrente K+L+M+N (2.446) (1.064)
P INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO C+J+O (6.013) (5.672)

L'Indebitamento Finanziario Netto è pari ad Euro 6.013 migliaia, in aumento per Euro 341 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 quando era pari ad Euro 5.672 migliaia. La variazione è principalmente riconducibile all'effetto combinato di: (i) adozione del nuovo principio contabile IFRS 16 – Leases, che ha comportato la rilevazione di ulteriori passività per locazioni finanziarie (pari ad Euro 2.304 migliaia, di cui Euro 2.107 migliaia come prima applicazione al 1 gennaio 2019) il cui debito residuo al 31 dicembre 2019 risulta pari ad Euro 1.971 migliaia (non considerando gli effetti derivanti dall'applicazione del predetto principio, l'indebitamento finanziario netto sarebbe diminuito per Euro 1.629 migliaia); (ii) diminuzione dei finanziamenti erogati dalla controllante D.Holding per effetto della conversione in conto capitale del finanziamento pari ad Euro 736 migliaia erogato in favore di Netweek e (iii) aumento delle disponibilità liquide per effetto prevalentemente degli aumenti di capitale parzialmente assorbiti dalla gestione corrente e dagli investimenti dell'esercizio. Per maggiori dettagli sulle dinamiche che hanno concorso alla variazione delle disponibilità liquide si rimanda al rendiconto finanziario.

L'indebitamento si riferisce a:

  • affidamenti bancari per Euro 3.194 migliaia;
  • indebitamento bancario non corrente per Euro 173 migliaia;
  • quote correnti dei debiti a medio lungo termine per Euro 176 migliaia;
  • debiti correnti per finanziamenti verso la controllante D.Holding per Euro 311 migliai;
  • prestito obbligazionario convertendo per Euro 392 migliaia, convertita parzialmente in capitale nel mese di gennaio 2020;
  • debiti correnti e non correnti per residui leasing (legati principalmente ad un immobile dell'area Media Locali), per Euro 716 migliaia;
  • debiti finanziari correnti e non correnti derivanti dall'applicazione del principio contabili IFRS 16 per Euro 1.971 migliaia;

In merito alla variazione della quota corrente dei debiti a medio lungo termine si rimanda a quanto dettagliato nella nota illustrativa N.19 del bilancio consolidato.

Conto economico consolidato
(Importi in migliaia di euro) 2019 Marg. % 2018 Marg. % Var. Var. %
Ricavi 25.901 99% 27.490 99% (1.589) -6%
Altri ricavi 216 1% 218 1% (2) -1%
Totale ricavi e altri proventi operativi 26.117 100% 27.708 100% (1.591) -6%
Costi per acquisti e variazione rimanenze (1.671) -6% (1.765) -6% 94 -5%
Margine lordo di contribuzione 24.446 94% 25.943 94% (1.497) -6%
Costi per servizi (18.425) -71% (18.633) -67% 208 -1%
Costi per il personale (6.387) -24% (6.359) -23% (28) 0%
Altri costi operativi (720) -3% (1.290) -5% 570 -44%
Margine operativo lordo (A) (1.086) -4% (339) -1% (747) 220%
Svalutazione crediti commerciali, vari e altre attività correnti (970) -4% (1.458) -5% 488 -33%
Ammortamenti (1.552) -6% (1.399) -5% (153) 11%
Altri accantonamenti al netto dei rilasci (667) -3% (1.498) -5% 831 -55%
Risultato operativo (4.275) -16% (4.694) -17% 419 -9%
Proventi (oneri) finanziari netti (352) -1% (262) -1% (90) 34%
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (45) 0% (159) -1% 114 -72%
Risultato ante imposte (4.672) -18% (5.115) -18% 443 -9%
Imposte (474) -2% (246) -1% (228) 93%
Risultato Netto (5.146) -20% (5.361) -19% 215 -4%

COMMENTO AI RISULTATI DELL'ESERCIZIO

(A) Il margine operativo lordo viene definito come il risultato operativo desunto dal bilancio consolidato dedotti gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Il margine operativo lordo è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo della stessa e non è identificata come misura contabile nell'ambito dei principi IFRS. Essa non deve essere considerata misura alternativa per la valutazione dell'andamento del risultato del Gruppo. Il management ritiene tuttavia che il margine operativo lordo sia un importante parametro per la misurazione delle performance di Gruppo. Si precisa che il valore al 31 dicembre 2019 comprende i benefici derivanti dalla prima applicazione del principio IFRS 16 – Leases pari ad Euro 0,4 milioni in assenza del quale il valore consuntivato sarebbe stato negativo per Euro 1,5 milioni. Il principio, infatti, prevede la contabilizzazione dai costi per affitto e dei noleggi operativi come ammortamenti e oneri finanziari in luogo ai canoni di locazione contabilizzati precedentemente nella voce altri costi operativi.

Il risultato netto consolidato al 31 dicembre 2019 è negativo per Euro 5,1 milioni che, confrontato con il risultato netto consolidato conseguito dal Gruppo alla data del 31 dicembre 2018, negativo per Euro 5,4 milioni, evidenzia una variazione complessiva di Euro 0,3 milioni.

L'esercizio in oggetto ha fatto registrare una diminuzione dei ricavi netti consolidati del 6% che sono passati da Euro 27,7 milioni dell'esercizio 2018 a Euro 26,1 milioni dell'esercizio in oggetto. A tale riduzione, non ha fatto seguito un'analoga riduzione dei costi per servizi e di struttura e, pertanto, il margine operativo lordo si è ridotto di Euro 0,8 milioni, passando da negativo per Euro 0,3 milioni nell'esercizio 2018 a negativo per Euro 1,1 milioni nell'esercizio 2019.

Il risultato operativo al 31 dicembre 2019 risulta in miglioramento di Euro 0,4 milioni rispetto all'esercizio precedente, in virtù dei minori oneri non ordinari.

Le imposte sono negative per Euro 0,5 milioni al 31 dicembre 2019 mentre erano negative per Euro 0,2 milioni nell'esercizio precedente.

RISULTATI PER AREA DI ATTIVITÀ

AREA MEDIA LOCALI

Media Locali
(importi in migliaia di Euro) 2019 Marg. % 2018 Marg. % Var. Var. %
Ricavi 25.631 99% 27.222 99% (1.591) -6%
Altri ricavi 189 1% 263 1% (74) -28%
Totale ricavi e altri proventi
operativi
25.820 100% 27.485 100% (1.665) -6%
Costi per acquisti e variazione
rimanenze
(1.671) -6% (1.765) -6% 94 -5%
Costi per servizi (17.829) -69% (18.469) -67% 640 -3%
Costi per il personale (6.154) -24% (6.014) -22% (140) 2%
Altri costi operativi (674) -3% (1.237) -5% 563 -46%
Margine operativo lordo (A) (508) -2% 0 0% (508) 100%
Svalutazione crediti commerciali,
vari e altre attività correnti
(970) -4% (1.458) -5% 488 -33%
Ammortamenti (1.552) -6% (1.399) -5% (153) 11%
Altri accantonamenti al netto dei
rilasci
(667) -3% (1.872) -7% 1.205 -64%
Risultato operativo (3.697) -14% (4.729) -17% 1.032 -22%
Proventi (oneri) finanziari netti (330) -1% (239) -1% (91) 38%
Altri proventi ed oneri da attività e
passività finanziarie
(45) 0% (159) -1% 114 -72%
Risultato ante imposte (4.072) 0 (5.127) -19% 1.055 -21%
Imposte (474) -2% (246) -1% (228) 93%
Risultato Netto (4.546) -18% (5.373) -20% 827 -15%

(A) Il margine operativo lordo viene definito come il risultato operativo desunto dal bilancio consolidato dedotti gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Il margine operativo lordo è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo della stessa e non è identificata come misura contabile nell'ambito dei principi IFRS. Essa non deve essere considerata misura alternativa per la valutazione dell'andamento del risultato del Gruppo. Il management ritiene tuttavia che il margine operativo lordo sia un importante parametro per la misurazione delle performance di Gruppo. Si precisa che il valore al 31 dicembre 2019 comprende i benefici derivanti dalla prima applicazione del principio IFRS 16 – Leases pari ad Euro 0,4 milioni in assenza del quale il valore consuntivato sarebbe stato negativo per Euro 0,9 milioni. Il principio, infatti, prevede la contabilizzazione dai costi per affitto e dei noleggi operativi come ammortamenti e oneri finanziari in luogo ai canoni di locazione contabilizzati precedentemente nella voce altri costi operativi.

I ricavi dell'area Media Locali si attestano ad Euro 25,8 milioni registrando una riduzione pari ad Euro 1,7 milioni, con una variazione del 6% negativa rispetto al dato del 31 dicembre 2018 quando ammontava ad Euro 27,5 milioni.

I Ricavi pubblicitari hanno dimostrato una miglior tenuta rispetto ad un andamento del mercato di riferimento che è sceso del 5%, continua la discesa dei ricavi edicola, in calo del 8,1% rispetto al 2018, ma meglio del mercato che è sceso del 10%.

L'area Media Locali ha registrato un margine operativo lordo negativo per Euro 0,5 milioni, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2018, quando era risultato in pareggio; tale variazione è imputabile principalmente al consolidamento del risultato delle testate edite dalla controllata (iN) Toscana S.r.l., che hanno generato un Margine operativo lordo negativo pari ad Euro 0,4 milioni. Nella seconda metà dell'anno sono state lanciate una serie di azioni per la riduzione dei costi che hanno comportato la chiusura delle testate venete e la riduzione dei costi redazionali con una migliore utilizzazione delle risorse interne.

Tali azioni sono divenute effettive a partire da gennaio 2020 e porteranno ad una riduzione dei costi di circa Euro 0,6 milioni per quanto riguarda i minori costo redazionali ed Euro 0,4 milioni relativamente alla chiusura delle testate in perdita.

Il risultato operativo ha registrato una variazione positiva pari ad euro 1 milione passando da un risultato negativo di Euro 4,7 milioni ad un risultato negativo di Euro 3,7 milioni, per effetto delle minori svalutazioni dei crediti commerciali per Euro 0,5 milioni, nonché dei minori accantonamenti per rischi ed oneri per Euro 1,2 milioni.

Il risultato netto risulta essere negativo per Euro 4,6 milioni, in miglioramento di Euro 0,8 milioni rispetto a quello dell'esercizio precedente, quando era negativo per Euro 5,4 milioni.

Netweek S.p.A.
(importi in migliaia di Euro) 2019 2018 Var Var %
Ricavi 520 524 (4) -1%
Altri ricavi 27 55 (28) -51%
Totale ricavi e altri proventi operativi 547 579 (32) -6%
Costi per acquisti e variazione rimanenze 0 0 0 0%
Costi per servizi (767) (519) (248) 48%
Costi per il personale (312) (345) 33 -10%
Altri costi operativi (46) (54) 8 -15%
Margine operativo lordo (A) (578) (339) (239) 71%
Svalutazione crediti commerciali, vari e altre attività correnti 0 0 0 0%
Ammortamenti 0 0 0 0%
Altri accantonamenti al netto dei rilasci 0 374 (374) -100%
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (2.010) (5.900) 3.890 -66%
Risultato operativo (2.588) (5.865) 3.277 -56%
Proventi (oneri) finanziari netti (22) (22) 0 0%
Risultato ante imposte (2.610) (5.887) 3.277 -56%
Imposte 0 0 0 0%
Risultato Netto (2.610) (5.887) 3.277 -56%

ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO

(A) Il margine operativo lordo viene definito come il risultato operativo desunto dal bilancio dedotti gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Il margine operativo lordo è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo della stessa e non è identificata come misura contabile nell'ambito dei principi IFRS. Essa non deve essere considerata misura alternativa per la valutazione dell'andamento del risultato del Gruppo. Il management ritiene tuttavia che il margine operativo lordo sia un importante parametro per la misurazione delle performance di Gruppo. Si precisa che il valore al 31 dicembre 2019 non ha risentito degli impatti rivenienti dall'applicazione del nuovo principio IFRS 16 – Leases.

Nel corso dell'esercizio 2019 i ricavi della capogruppo Netweek S.p.A. ammontano ad Euro 520 migliaia (Euro 524 migliaia nel 2018) e sono relativi principalmente a servizi amministrativi erogati a società del Gruppo ed alla controllante.

La voce "Altri ricavi" ammonta ad Euro 27 migliaia (Euro 55 migliaia nel 2018) e si riferisce prevalentemente ad affitti attivi riguardanti la gestione dell'immobile di proprietà sito in Pontassieve, concesso in locazione fino a giugno 2019 ed ora destinato alla vendita.

Il margine operativo lordo è negativo per Euro 578 migliaia, in peggioramento di Euro 239 migliaia rispetto al dato del 2018, quando era negativo per a Euro 339 migliaia. Il dato è negativamente influenzato da costi non ricorrenti legati ai servizi di consulenza sostenuti per la realizzazione del Piano Industriale ed all'aumento di capitale e all' emissione del prestito convertendo perfezionati nel corso dell'esercizio.

Il risultato operativo è negativo per Euro 2.588 migliaia, in miglioramento di Euro 3.277 migliaia rispetto al 2018 (quando era negativo per Euro 5.865 migliaia) a seguito delle minori svalutazioni delle partecipazioni detenute rispetto all'esercizio precedente.

I proventi ed oneri finanziari netti dell'esercizio ammontano ad Euro 22 migliaia e si riferiscono prevalentemente agli interessi per finanziamenti erogati dall'azionista di controllo. Si sottolinea inoltre come anche nel 2019 la Società non abbia beneficiato di dividendi dalle controllate.

Al 31 dicembre 2019 il conto economico della Società non ha contabilizzato imposte (dato invariato rispetto all'esercizio precedente).

L'esercizio 2019 si è chiuso con un risultato negativo di Euro 2.610 migliaia (negativo per Euro 5.887 migliaia nel 2018). Il risultato negativo dell'esercizio, unitamente alle perdite cumulate negli esercizi precedenti, ha comportato, come già perlatro manifestatosi al 31 dicembre 2018, una riduzione del capitale sociale di oltre un terzo, pertanto la Capogruppo al 31 dicembre 2019 si trova, per il secondo esercizio consecutivo, nella fattispecie prevista dall'art 2446 C.C.

FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Approvazione del nuovo Piano Industriale 2019-2023

In data 7 giugno 2019, il Consiglio di Amministrazione di Netweek S.p.A. ha approvato all'unanimità il nuovo Piano Industriale 2019-2023, elaborato in collaborazione con BAIN & Co. con l'obiettivo di contrastare il calo dei ricavi edicola consentendo di recuperare redditività operativa. I target sintetici del Piano Industriale al 2023 sono i seguenti:

  • RICAVI: oltre 30 milioni di euro con un CAGR del 5%;
  • EBITDA MARGIN: 10% (attualmente -4%);
  • CASH FLOW: oltre 2,5 milioni nell'orizzonte di piano.

Il Piano Industriale si articola su quattro leve fondamentali:

    1. rifocalizzazione della base clienti con maggiore penetrazione sulle categorie commerciali non ancora presidiate ed incremento del rapporto con i grandi clienti;
    1. efficientamento del processo di redazione dei prodotti editoriali per assicurare il raggiungimento del break-even per ogni prodotto editoriale;
    1. espansione dei ricavi digitali integrando l'offerta dei servizi web;
    1. razionalizzazione della struttura societaria e dei processi operativi riducendo drasticamente il numero delle società con conseguente riduzione dei costi centrali.

Incremento del capitale flottante

In data 29 marzo 2019 l'Azionista di riferimento D.Holding S.r.l. ha comunicato di aver raggiunto la soglia del 79,35% riducendo le azioni in portafoglio a n° 86.902.953, tramite la cessione diretta sul mercato di n. 4.297.434 azioni. Tale attività, in linea con quanto già comunicato attraverso le procedure di internal dealing pubblicate nei mesi scorsi, ha permesso di raggiungere l'obiettivo della ricostituzione di un flottante non inferiore al 20% adeguandosi così alle direttive di Borsa Italiana, per favorire ed assicurare un corretto scambio di azioni sul mercato azionario.

Esito delle verifiche INPGI

Nel corso dell'esercizio 2018, l'INPGI (di seguito anche l'"Ente") ha effettuato ispezioni e controlli sulla regolarità contributiva di talune Società del Gruppo Netweek a seguito delle quali sono stati notificati nel corso dei primi mesi del 2019 avvisi di accertamento per complessivi Euro 1,7 milioni. A seguito dei ricorsi presentati con il supporto dei propri consulenti legali e mediante una proficua interlocuzione con l'Ente finalizzata alla conclusione bonaria della vertenza, quest'ultimo con delibera Presidenziale del 28 maggio 2019 ha parzialmente accolto alcune controdeduzioni delle società ricorrenti rideterminando così l'importo accertato in complessivi Euro 610 migliaia, iscritti originariamente nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 nella voce "fondi per rischi ed oneri futuri" e riclassificati nel corso dell'esercizio tra i debiti di natura previdenziale. Tale esborso risultante dall'accordo transattivo con l'Ente non include il rischio afferente la responsabilità solidale scaturente dal contratto di appalto con un fornitore commerciale relativamente alle irregolarità contributive di cui sopra, il cui esborso previsto pari ad Euro 260 migliaia, a sua volta potenzialmente rideterminabile nell'ambito delle interlocuzioni con l'Ente, è stato tuttavia rilevato in bilancio mediante stanziamento di un ulteriore accantonamento a fondo rischi di pari importo supportato dalle valutazioni dei propri consulenti legali.

Poiché gli impatti di tali verifiche risultavano già riflessi nella relazione finanziaria 2018, non si registrano ulteriori effetti economici sulla relazione finanziaria 2019. Nel corso dei primi mesi del 2020 sono state pagate le prime rate riguardanti la rateazione concordata.

Acquisizioni partecipazioni di minoranza e razionalizzazione della struttura societaria

A seguito dell'esercizio dell'opzione di vendita da parte dei soci di minoranza di Società Gestione Periodici S.r.l., relativa alle proprie quote di pertinenza pari al 40% del capitale sociale della Società per complessivi Euro 320 migliaia, i cui effetti risultano già iscritti al 31 dicembre 2018 nella voce "Debiti commerciali, vari e altre passività correnti" con contropartita patrimonio netto di terzi, sino all'azzeramento di quest'ultimo, e per la parte residuale nel patrimonio netto di Gruppo, in data 28 maggio 2019 è stato formalizzato l'acquisto delle quote con la parte cedente Associazione industriali di Novara relativamente al 20% di propria competenza per un valore pari ad Euro 160 migliaia. In data 25 giugno 2019 è stato formalizzato l'acquisto delle quote con la parte cedente Unione Industriale Biellese relativamente al 20% residuo per un controvalore pari ad Euro 160 migliaia. A seguito di tale operazione, Dmedia Group S.p.A. risulta titolare del 100% delle quote di Società Gestione Periodici S.r.l.

Nell'ambito del Piano Industriale del Gruppo, che prevede, tra l'altro, la razionalizzazione della struttura societaria, in data 24 giugno 2019 è stato perfezionato l'acquisto dal socio di minoranza del 40% delle quote di Editrice Lecchese S.r.l. da parte della sub-holding Dmedia Group S.p.A., ad un corrispettivo pari ad Euro 40 migliaia.

In data 29 luglio 2019, inoltre, è stato formalizzato l'acquisto delle quote pari al 40% di Giornale di Merate S.r.l. e di Promotion Merate S.r.l. con la parte cedente Imbri 90 – S.r.l. per un corrispettivo pattuito di Euro 50 migliaia. A seguito di tale operazione, Dmedia Group S.p.A. risulta titolare del 100% delle quote di tali società e delle società indirettamente controllate da quest'ultime.

In data 19 novembre 2019, con la stipula dell'atto di fusione, si è concluso il processo di razionalizzazione della struttura societaria teso al raggiungimento di una più performante organizzazione societaria sia per quanto attiene le attività editoriali del Gruppo che per quelle commerciali e di raccolta pubblicitaria. La decorrenza ed efficacia contabile dell'atto di fusione è stata convenuta retroattivamente al 1° gennaio 2019.

Nello specifico, la società Media(iN) S.r.l.– indirettamente controllata da Netweek S.p.A. attraverso Dmedia Group S.p.A.– ha incorporato tutte le società editoriali del Gruppo accentrando di conseguenza le attività redazionali di tutte le testate editoriali, dei prodotti collaterali e degli allegati tematici editi dal Gruppo; al contempo, la società Publi(iN) S.r.l.– anch'essa indirettamente controllata da Netweek S.p.A. attraverso

Dmedia Group S.p.A.– ha incorporato tutte le attività commerciali, di comunicazione e di raccolta pubblicitaria del Gruppo divenendo così l'unica concessionaria di pubblicità a servizio dei mezzi di comunicazione gestiti dal Gruppo e dagli editori affiliati.

Aumento di capitale ed emissione prestito obbligazionario convertendo

In data 26 giugno 2019 - in esecuzione della delega conferita ex art. 2443 cod. civ. dall'assemblea straordinaria dell'11 settembre 2017, nella quale aveva deliberato di attribuire al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, per il periodo di 60 mesi dalla data della deliberazione, la delega ad aumentare il capitale sociale, a pagamento ed in via scindibile, di un importo complessivo, comprensivo di sovrapprezzo, pari ad Euro 30.000.000,00 - si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Netweek S.p.A. il quale ha deliberato, avanti al notaio Stefano Rampolla di Milano, di esercitare parzialmente la delega aumentando il capitale sociale a pagamento per massimi Euro 3.499.986,52 comprensivi di sovrapprezzo mediante emissione di massimi 19.045.680 nuove azioni senza indicazione del valore nominale al prezzo unitario di Euro 0,183768 - di cui Euro 0,0105 per azione a titolo di capitale sociale ed Euro 0,173268 a titolo di sovraprezzo - da offrire in opzione ai Soci ai sensi dell'art. 2441 cod. civ. e della normativa di legge e regolamentare vigente, previa approvazione della situazione patrimoniale della Società al 30 aprile 2019 e della relazione illustrativa dell'organo amministrativo di cui all'art. 72 comma1-bis del regolamento Consob n. 11971/1999. Le nuove azioni rivenienti dall'aumento di capitale, corrispondenti al 17% del capitale sociale della Società, sono state offerte a ciascun Socio nel rapporto di 4 nuove azioni ogni 23 azioni possedute, con medesime caratteristiche di quelle in circolazione alla data di emissione e godimento regolare.

A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione di aumento di capitale summenzionata, nel periodo di offerta in opzione, iniziato l'8 luglio 2019 e terminato il 2 agosto 2019, tenuto anche conto dei risultati dell'asta dei diritti inoptati, sono stati esercitati n. 104.028.034 diritti di opzione validi per la sottoscrizione di n. 18.091.832 azioni ordinarie della Società pari a circa 94,99% del totale delle nuove azioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 3.324.700.

Per effetto di detta operazione, il Capitale Sociale della capogruppo Netweek S.p.A. è risultato aumentato da Euro 7.365.062,73 ad Euro 7.555.026,96, mentre il numero delle azioni è passato da 109.512.666 a 127.604.498. L'attestazione di cui all'art. 2444 cod. civ., relativa all'avvenuta esecuzione dell'aumento di capitale riservato, è stata depositata, con decorrenza 6 settembre 2019, presso il Registro delle Imprese di Lecco.

In data 27 settembre 2019 è stato sottoscritto un Subscription Agreement tra D.Holding S.r.l., Netweek S.p.A. e Atlas Corporate Management in ragione del quale il fondo di investimento ha manifestato il proprio impegno alla sottoscrizione di un Prestito Obbligazionario Convertendo da emettersi in capo a Netweek S.p.A. fino ad un importo massimo di Euro 2,8 milioni.

A seguito di tale accordo, in data 28 ottobre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'emissione di un Prestito Obbligazionario Convertendo per un importo massimo di Euro 2.800.000 da erogarsi in 7 tranches da euro 400.000 entro un periodo di 24 mesi dalla data della prima erogazione (di seguito "Prestito

Convertendo"). La delibera consigliare è stata adottata in esecuzione delle determinazioni adottate dall'Assemblea degli azionisti di Netweek S.p.A. dell'11 settembre 2017, e prevede che le obbligazioni possono essere convertite in azioni Netweek entro 24 mesi dall'emissione. Alla data della presente relazione, sono state emesse le seguenti tranches, tutte dell'importo pari ad Euro 400.000 e sottoscritte da Atlas Special Opportunities:

  • Prima tranche emessa in data 12 novembre 2019: tale tranche è stata interamente convertita in più fasi, l'ultima delle quali in data 12 dicembre 2019 con emissione a favore di complessive Atlas n. 2.766.464 nuove azioni Netweek aventi godimento regolare al prezzo medio pari ad Euro 0,1446 per azione;

  • Seconda tranche emessa in data 27 dicembre 2019, con la seguente modalità:

  • per Euro 140.000 mediante emissione a favore di Atlas n. 1.044.233 nuove azioni Netweek aventi godimento regolare al prezzo pari ad Euro 0,1341 per azione;

  • per Euro 260.000 tramite l'utilizzo da parte di Atlas di un prestito di azioni Netweek sottoscritto tra Atlas ed il socio di riferimento D.Holding S.r.l.;
  • Terza Tranche emessa in data 17 gennaio 2020: tale emissione è stata in più tranche convertita tramite l'utilizzo da parte di Atlas di un prestito di azioni Netweek sottoscritto tra Atlas medesima e l'azionista di riferimento D.Holding S.r.l..

Per effetto delle operazioni sopracitate, alla data odierna il capitale sociale di Netweek risulta essere pari ad Euro 7.745.561,81, diviso in n.131.415.195 azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale.

Dimissioni Consigliere di Amministrazione

Con decorrenza 2 settembre 2019, la Dott.ssa Annamaria Cardinale ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere di Amministrazione della società. La Dott.ssa Annamaria Cardinale era amministratore indipendente e non esecutivo, e ricopriva altresì la carica di membro dei Comitati Controllo e Rischi, Parti Correlate e Remunerazione.

In data 30 settembre 2019 il Consiglio d'Amministrazione ha nominato per cooptazione quale consigliere indipendente, previa verifica dei relativi requisiti, la dott.ssa Annalisa Lauro, nominandola, inoltre, membro dei Comitati Controllo e Rischi, Parti Correlate e Remunerazione.

FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non si sono verificati eventi successivi alla chiusura dell'esercizio tali da richiedere rettifiche ai valori esposti rispetto a quanto già riportato nella presente Relazione Finanziaria.

Emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19

Come noto, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei diversi Paesi interessati. Con riferimento a tale emergenza, alle misure di contenimento messe in atto dal Governo ed all'impatto di tali misure sull'andamento della situazione economica nazionale e di settore, alla data attuale, risulta molto arduo effettuare previsioni circa la loro durata. Sebbene le conseguenze sui risultati 2020 siano ancor di difficile stima, l'attuale emergenza sanitaria in corso, oltre al grave impatto sociale, sta avendo ripercussioni, dirette e indirette, anche sull'andamento generale dell'economia determinando un contesto di generale incertezza nonché significative ripercussioni sul Gruppo, che ad oggi si sono sostanziati nella significativa riduzione dei ricavi pubblicitari e degli ordinativi per prossime campagne pubblicitarie che, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2020, risultano in ridotti di oltre il 40% ed una conseguente perdita di marginalità stimata in un range fra 0,7 ed 1 milione.

In risposta a tale evento, gli Amministratori hanno immediatamente implementato un recovery plan le cui linee guida sono di seguito riassunte:

  • misure finalizzate alla salvaguardia del benessere dei lavoratori, dei clienti e dei fornitori:
  • o è stato aggiornato il protocollo di sorveglianza sanitaria aziendale, di concerto con il medico competente e l'RSPP;
  • o sono state immediatamente chiuse le sedi aziendali e, a partire dal 4 maggio, si è provveduto alla loro riapertura ma con la presenza del personale ridotta al minimo;
  • misure organizzative finalizzate ad assicurare la "continuità operativa":
  • o è stato attivato immediatamente lo "smart working" per tutte le funzioni aziendali, che risultano efficacemente e normalmente operative;
  • o è stata verificata la continuità operativa degli abituali fornitori esterni dei servizi aziendali essenziali.

Tali azioni sono state implementate senza dover modificare la struttura informatica aziendale ed i normali processi operativi in essere, già pronti ad operare in situazioni di emergenza.

  • azioni finalizzate a preservare l'equilibrio finanziario della società:
  • o abbattimento immediato dei costi di struttura non indispensabili;
  • o valutazione di tutte le misure introdotte dal "Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18: Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19" e delle normative successivamente emanate;
  • o accesso alla Cassa Integrazione in deroga applicata a tutti i dipendenti con una percentuale media del 53%;
  • attività di monitoraggio quotidiano:
  • o analisi degli scenari ipotizzabili per verificare la sostenibilità finanziaria nel caso di un prolungamento dell'emergenza sanitaria, tenendo conto delle disponibilità liquide aziendali e delle linee di credito a breve in essere (di cassa e di smobilizzo commerciale), che peraltro risultano non interamente utilizzate;
  • o incasso crediti verso clienti: ad oggi gli incassi sono regolari e non si evidenziano rischi incrementali permanenti sui crediti;

  • o andamento gestionale e acquisizione ordini: nei primi mesi dell'anno, l'attività di vendita degli spazi commerciali è rallentata a partire dal mese di marzo con una diminuzione dei ricavi pubblicitari di oltre il 40%; tale contrazione è proseguita anche nel mese di aprile. Non è possibile al momento determinare quanto di questo fatturato verrà recuperato nei prossimi mesi;

  • o Attivate le richieste al sistema creditizio di utilizzo delle linee di credito garantite al 90% dal Governo coerentemente a quanto previsto dalle norme "Liquidità" per complessivi Euro 4,5 milioni.

In presenza dell'incertezza che il progressivo diffondersi del contagio da COVID-19 genera nella valutazione degli scenari macroeconomici nazionali e internazionali, (come commentato al successivo paragrafo "PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI IL GRUPPO NETWEEK È ESPOSTO" della presente relazione) le stime di bilancio sono state effettuate basandosi su assunzioni relative al futuro caratterizzate da un rilevante grado di incertezza. Pertanto è possibile che nei prossimi esercizi, al concretizzarsi di risultati diversi rispetto alle stime effettuate per il bilancio al 31 dicembre 2019, si possano rendere necessarie rettifiche anche significative ai valori di bilancio oggetto di valutazione, tra i quali si evidenziano per la loro significatività l'avviamento relativo alla CGU Dmedia Group S.p.A, le imposte anticipate e la stima sulla recuperabilità dei crediti per il bilancio consolidato nonché la recuperabilità del valore di carico delle partecipazioni iscritte nel bilancio separato di Netweek S.p.A.

I potenziali effetti a medio-lungo termine della pandemia COVID-19 sono, ad oggi, di difficile valutazione e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE E VALUTAZIONE DEL PRESUPPOSTO DELLA CONTINUITÀ AZIENDALE

Signori Azionisti,

si evidenzia che il bilancio consolidato del Gruppo presenta una perdita di Euro 5,1 milioni e un patrimonio netto negativo di Euro 3,6 milioni mentre la Capogruppo ha chiuso l'esercizio 2019 con un risultato negativo di Euro 2,6 milioni e versa nella fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile.

Sotto altro profilo l'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2019 ammonta ad Euro 6 milioni (Euro 5,7 milioni al 31 dicembre 2018) e sono presenti debiti tributari e commerciali scaduti di importi rilevanti dovuti principalmente al fabbisogno finanziario generatosi durante il percorso di risanamento del Gruppo, stante le difficoltà di accesso al mercato del credito a seguito della situazione che ha interessato la Capogruppo. Pertanto, alla data di approvazione del presente bilancio il Gruppo versa in una situazione di forte tensione finanziaria a causa dell'eccessivo grado di indebitamento a breve termine e dall'andamento negativo dell'esercizio 2019 che, come più ampiamente commentato nel seguito, si è discostato rispetto a quanto previsto.

A termine della positiva chiusura della Procedura di Concordato Preventivo avviata nel 2015 e stante il perdurare delle difficili condizioni del mercato editoriale e della significativa tensione finanziaria già in essere al 31 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione, coadiuvato da Bain & Co., ha deciso di addivenire alla stesura di un Piano Industriale 2019-2023 approvato in data 7 giugno 2019, avente come obiettivo il ritorno a risultati economici e finanziari nel medio termine attraverso: i) la focalizzazione dell'attività del Gruppo sulle testate più profittevoli, ii) la razionalizzazione dei costi di redazione e di struttura, anche per il tramite di una semplificazione della struttura del Gruppo, e iii) lo sviluppo di prodotti e di servizi digitali (il "Piano").

Il Piano prevedeva un fabbisogno finanziario complessivo, inclusivo di quanto necessario per far fronte al significativo indebitamento corrente finanziario, di circa Euro 9 milioni, ed in particolare il fabbisogno previsto entro il 30 giugno 2020 era stimato in circa Euro 7 milioni. Tale fabbisogno di breve termine derivava prevalentemente dagli investimenti previsti per l'implementazione del Piano, dai risultati ancora negativi attesi delle società del Gruppo e dal rimborso di debiti finanziari, tributari e commerciali al fine di riequilibrare le posizioni in essere scadute.

A copertura del sopracitato fabbisogno di breve termine il Consiglio di Amministrazione aveva approvato una serie di operazioni ed in particolare:

  • Aumento di capitale scindibile in opzione agli Azionisti per un ammontare massimo di Euro 3,5 milioni comprensivo di sovrapprezzo;
  • Emissione di un Prestito Obbligazionario Convertendo fino ad un ammontare massimo di Euro 2,8 milioni;
  • Emissione di un Prestito Obbligazionario per un ammontare di Euro 3 milioni.

Era inoltre previsto l'incasso di crediti verso la controllante pari a Euro 1,3 milioni.

Le operazioni suddette al momento dell'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2018 non erano ancora realizzate e per tale motivo il Consiglio d'Amministrazione aveva dovuto compiere le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.

Gli Amministratori avevano in quella sede considerato che esistessero gli elementi di incertezza di seguito sintetizzati tali da far sorgere dubbi significativi sulla capacità di Netweek S.p.A. e del Gruppo a proseguire l'attività operativa in continuità nel prossimo futuro:

  • tempistica e buon esito delle sopracitate operazioni di copertura del fabbisogno finanziario (aumento di capitale, prestiti obbligazionari ed incasso del credito verso la controllante);
  • realizzazione degli obiettivi di Piano che prevede un sostanziale recupero di redditività tramite una serie di iniziative future di carattere ipotetico volte al riequilibrio economico-finanziario nel medio termine delle società controllate ed in particolare la capacità delle stesse di generare flussi di cassa necessari a garantire la continuità della Controllante e del Gruppo;
  • presenza di un elevato indebitamento a breve termine ed andamento negativo delle società del Gruppo;
  • fattispecie prevista dall'art. 2446 Codice Civile della Capogruppo.

Alla luce di quanto avvenuto nel corso del 2019 alcuni degli elementi di incertezza sono stati risolti, in particolare:

  • l'aumento di capitale si è positivamente concluso in data 25 luglio 2019, con la sottoscrizione di n. 18.091.832 azioni ordinarie della Società pari a circa 94,99% del totale delle nuove azioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 3.324.700;
  • in data 27 settembre 2019 è stato sottoscritto un Subscription Agreement tra D.Holding S.r.l., Netweek S.p.A. e Atlas Corporate Management in ragione del quale il fondo di investimento ha manifestato il proprio impegno alla sottoscrizione di un Prestito Obbligazionario Convertendo da emettersi in capo a Netweek S.p.A. fino ad un importo massimo di Euro 2,8 milioni.

A seguito di tale accordo, in data 28 ottobre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'emissione di un Prestito Obbligazionario Convertendo per un importo massimo di Euro 2.800.000 da erogarsi in 7 tranches da Euro 400.000 entro un periodo di 24 mesi dalla data della prima erogazione.

Al 31 dicembre 2019 sono state erogate 2 tranche per un importo complessivo di Euro 0,8 milioni, di cui convertiti in azioni della Società Euro 0,5 milioni, nel mese di gennaio 2020 è stata ulteriormente sottoscritta una terza tranche pari ad Euro 0,4 milioni.

L'implementazione del Piano è stata avviata nella seconda metà dell'esercizio 2019 e sebbene a causa di alcuni ritardi i risultati consuntivati nel 2019 si discostino dagli obiettivi di redditività previsti nel Piano, la Società ritiene che lo stesso possa nel suo complesso considerarsi realizzabile. Inoltre sono state poste in essere ulteriori azioni, originariamente non previste nel Piano, a cavallo tra l'esercizio 2019 e 2020, quali la rinegoziazione di tutti i contratti con i giornalisti inquadrati con contratto di cessione di diritto di autore, che permetterà un risparmio su base annua di circa Euro 500 mila, l'aumento del prezzo di copertina relativamente ad alcune testate edite dal Gruppo che passeranno nel corso del 2020 da Euro 1,5 ad Euro 2,0 con un significativo recupero di marginalità e la chiusura delle testate venete strutturalmente in perdita.

In sede di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha quindi rinnovato le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.

Come già descritto in precedenza il risultato negativo 2019 risente ancora di un risultato operativo al di sotto delle aspettative dovuto alla difficoltà ed al ritardo di implementazione del Piano, circostanza che, unitamente al non completo reperimento delle risorse finanziarie previste, ha determinato sotto il profilo finanziario il permanere di una situazione di significativa tensione.

Occorre infine rilevare che, come noto, i primi mesi del 2020 sono stati caratterizzati dalla diffusione del Coronavirus che avrà significative ripercussioni sul Gruppo, sebbene le conseguenze sui risultati 2020 siano ancor di difficile stima. Ad oggi tali effetti si sono sostanziati nella significativa riduzione dei ricavi pubblicitari che, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2020, risultano ridotti di oltre il 40%. In un'ottica di contenimento dei costi, il Gruppo ha dato risposta attuando una serie di interventi atti a contenere i costi industriali, fra i quali l'accesso alla cassa integrazione in deroga applicata a tutti i dipendenti con una percentuale media del 53%. Pur tuttavia, i potenziali effetti a medio-lungo termine della pandemia Covid-19 sono, ad oggi, di difficile valutazione e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.

Tenuto conto degli scostamenti consuntivati e della difficile situazione del mercato dei capitali, ulteriormente irrigiditasi per effetto della già citata emergenza sanitaria, gli Amministratori, anche al fine di valutare il fabbisogno finanziario e il rischio di liquidità dei prossimi 12 mesi, pur confermando le linee di indirizzo del Piano, hanno provveduto a formulare un aggiornamento dello stesso adottando i principi dettati dalla normativa, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 maggio 2020 (il "Piano Aggiornato").

Le nuove previsione formulate dal Management considerano un miglioramento del flusso di cassa operativo (derivante dalle società del settore Media) rispetto ai dati consuntivi del 2019 ed un fabbisogno complessivo di cassa derivante prevalentemente da investimenti, da rimborsi di debiti finanziari a breve (area Media Locali) e dal parziale pagamento di debiti commerciali e tributari scaduti. In particolare, il fabbisogno finanziario previsto per l'anno 2020 e nella ipotesi che siano rinnovate le attuali linee di credito, è confermato essere pari a circa Euro 4 milioni mentre quello entro il 30 giugno 2021 è pari a ulteriori circa Euro 1,5 milioni. Preme tuttavia ricordare che quanto sopra non include le ulteriori necessità finanziarie, ad oggi stimate in un range fra Euro 0,7 ed 1,0 milioni, venutesi a creare con l'emergenza sanitaria Covid-19 e la conseguente sensibile contrazione della raccolta pubblicitaria, i cui tempi di recupero sono oltremodo incerti e potrebbero ulteriormente appesantire le necessità di liquidità del Gruppo.

La copertura di tale fabbisogno verrà ottenuta per quanto riguarda Euro 2,0 milioni tramite l'emissione della restante parte del prestito convertendo, di cui una nuova tranche di Euro 0,4 milioni è stata erogata nel mese di marzo 2020. Quale ulteriore fonte di finanziamento, non essendo percorribile nelle attuali circostanze di mercato l'originale ipotesi di emissione di un prestito obbligazionario, cosiddetto minibond, la Società ha deciso di utilizzare le opportunità di finanziamento introdotte dai recenti provvedimenti governativi atti a favorire le imprese colpite dall'emergenza sanitaria. Questa scelta permetterà di ottenere maggiori risorse ad un costo più contenuto e sono stati pertanto avviati i primi contatti con due controparti bancarie.

In particolare, sono stati richiesti a primari Istituti di Credito nuovi finanziamenti, garantiti al 90% dal Fondo Garanzie, per un importo complessivo di Euro 4,6 milioni.

Il fabbisogno di breve termine sarà inoltre coperto mediante l'incasso parziale di crediti verso la controllante, che alla data di riferimento del bilancio ammontavano ad Euro 1,6 milioni.

In considerazione della situazione attuale, gli Amministratori ritengono che rispetto all'anno precedente alcuni elementi di incertezza, sia sotto il profilo finanziario sia sotto il profilo operativo, si siano risolti ma in ogni caso sussistano ancora taluni elementi di incertezza di seguito sintetizzati che fanno sorgere dubbi significativi sulla capacità di Netweek S.p.A. e del Gruppo a proseguire l'attività operativa in continuità nel prossimo futuro:

  • tempistica e buon esito della sopracitata operazione di accensione dei nuovi finanziamenti come da provvedimenti governativi;
  • piena realizzazione degli obiettivi economico-finanziari che prevedono nel medio termine il riequilibrio economico-finanziario delle società controllate e la capacità delle stesse di generare flussi

di cassa necessari a garantire la continuità della Controllante e del Gruppo, ma che risultano dipendenti da azioni future ipotetiche e comunque potenzialmente influenzati da variabili esogene, fra i quali anche l'attuale situazione di emergenza sanitaria, ad oggi non pienamente quantificabili né controllabili;

  • presenza di un elevato indebitamento a breve termine ed andamento negativo delle società del Gruppo;
  • fattispecie prevista dall'art. 2446 Codice Civile della Capogruppo.

Alla luce di quanto sopra, il Consiglio ritiene che la possibilità per la Società ed il Gruppo di continuare la propria operatività per un futuro prevedibile sia necessariamente legata oltre al mantenimento delle linee di credito esistenti, al puntuale reperimento delle risorse finanziarie precedentemente descritte necessarie per coprire il fabbisogno finanziario nel breve termine, nonché al raggiungimento dei target operativi e finanziari previsti del Piano Aggiornato che prevedono, peraltro, una generazione di flussi di cassa operativi positivi nel medio termine.

Va comunque osservato, come già detto, che, anche nel caso in cui i sopracitati target economico-finanziari fossero raggiunti, non è possibile escludere un andamento macroeconomico, in particolare per quanto riguarda l'andamento del PIL e quindi anche del mercato pubblicitario ad esso fortemente correlato, anche significativamente differente negli anni del Piano Aggiornato rispetto a quanto ipotizzato. Va dunque richiamata l'attenzione sulla circostanza che il mancato raggiungimento anche solo in parte dei risultati operativi previsti dal Piano Aggiornato e/o nel caso di mancato reperimento delle sopradescritte risorse finanziarie necessarie per coprire il fabbisogno finanziario del Gruppo previsto nel breve termine, anche in considerazione della circostanza che l'esecuzione di tali azioni richiede il coinvolgimento/assenso di soggetti esterni al Gruppo, in assenza di ulteriori tempestive azioni, sarebbe pregiudicata la prospettiva della continuità aziendale.

Pur in presenza di significative e molteplici incertezze legate all'attuale situazione patrimoniale, all'ammontare significativo di debiti scaduti, alla realizzazione degli obiettivi del Piano Aggiornato e alle tempistiche ed effettiva realizzabilità delle citate fonti di copertura finanziaria, tenuto conto delle avvenute operazioni di rafforzamento patrimoniale, che i risultati di Piano, prima dell'insorgere dell'emergenza sanitaria, erano in linea con gli obiettivi e della ragionevole aspettativa della positiva conclusione delle trattative in corso con gli Istituti di Credito per l'ottenimento dei finanziamenti richiesti, gli Amministratori della Società hanno ritenuto ragionevole adottare il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2019.

Per tale motivo, dunque, gli Amministratori continuano ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio ritenendo di aver comunque fornito un'informativa esaustiva delle significative e molteplici incertezze in essere e dei conseguenti dubbi significativi che insistono sul mantenimento di tale presupposto.

Deve essere dunque nuovamente sottolineato, per quanto ovvio, che il giudizio prognostico sotteso alla determinazione degli Amministratori è suscettibile di essere contraddetto dall'evoluzione dei fatti seppur svolto con diligenza e ragionevolezza; e ciò sia perché eventi ritenuti probabili (quali l'ottenimento dei finanziamenti richiesti) potrebbero non verificarsi, sia perché potrebbero emergere fatti o circostanze, ad oggi non noti o comunque non valutabili nella loro portata, anche fuori dal controllo degli Amministratori, suscettibili di mettere a repentaglio la continuità aziendale pur a fronte di un esito positivo delle condizioni a cui oggi gli Amministratori legano la continuità aziendale.

Da ultimo e quale ulteriore nota di prudenza, gli Amministratori, consapevoli dei limiti intrinseci della propria determinazione, manterranno un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione, così da poter assumere, laddove se ne verificassero i presupposti, i necessari provvedimenti, nonché provvedere, con analoga prontezza, ad assolvere agli obblighi di comunicazione al mercato.

Va considerato che qualora le citate operazioni di copertura finanziaria non fossero finalizzate in tempi relativamente brevi, il Consiglio di Amministrazione sarebbe costretto a rivedere il presupposto della continuità; il venir meno delle prospettive di continuazione dell'attività implicherebbe la necessità di effettuare successive verifiche, valutazioni ed approfondimenti, e comprometterebbe seriamente la possibilità di recuperare integralmente il valore delle attività iscritte in bilancio al 31 dicembre 2019 con conseguenti significative ulteriori svalutazioni dell'attivo, nonché eventuali maggiori accantonamenti di fondi per eventuali passività potenziali.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni poste in essere con parti correlate rientrano nella normale gestione di impresa, nell'ambito dell'attività tipica di ciascun soggetto interessato e sono regolate a condizioni di mercato. Per l'analisi delle operazioni con parti correlate si rimanda a quanto descritto nella nota N. 36 del bilancio consolidato ed alla nota N. 20 del bilancio separato.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI IL GRUPPO NETWEEK È ESPOSTO

RISCHI RELATIVI ALL'ANDAMENTO MACROECONOMICO E DEI SETTORI IN CUI IL GRUPPO OPERA

In base ai dati Istat, nel 2019 il prodotto interno lordo (PIL) è cresciuto dello 0,3% in termini reali, in deciso rallentamento rispetto all'anno precedente. La spesa delle famiglie e delle ISP in termini reali è diminuita dello 0,2%, in rallentamento rispetto all'anno precedente. La decelerazione dei ritmi produttivi inciderebbe anche sul mercato del lavoro. Nel 2019 l'occupazione è rimasta sui livelli dell'anno precedente (+0,3%) mentre si è registrato una lieve riduzione del tasso di disoccupazione, passato dal 10,6% del 2018 al 10% del 2019. I redditi da lavoro dipendente e le retribuzioni lorde sono cresciuti rispettivamente del 2,0% e dell'1,7%. Le retribuzioni lorde pro-capite hanno registrato un incremento dell'1,3% nel totale dell'economia.

Come noto, a partire dal mese di gennaio 2020, lo scenario nazionale e internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei diversi Paesi interessati.

Tale scenario, a causa del perdurare della pandemia COVID-19 e delle relative misure di contenimento, continua a essere eccezionalmente negativo.

L'impatto del COVID-19 sull'economia italiana è profondo ed esteso. La stima preliminare del PIL riferita al primo trimestre 2020 ha fornito una prima quantificazione degli effetti della crisi sull'economia: la caduta dell'attività economica rispetto al trimestre precedente è stata pari al 4,7% mentre la variazione acquisita per il 2020 è del -4,9%. (Fonte: ISTAT).

La situazione economico finanziaria del Gruppo è influenzata dalle condizioni generali dell'economia, che includono non solo i mercati di riferimento, bensì l'incremento o il decremento del prodotto nazionale lordo, i costi delle materie prime, il tasso di disoccupazione, nonché la facilità di accesso al credito per molte aziende, con le quali interagisce il Gruppo. Le attività del Gruppo Netweek si svolgono principalmente in Italia. Pertanto, i risultati del Gruppo sono influenzati dai tempi che il Paese impiegherà per reagire alla congiuntura sfavorevole e, prima ancora, dall'entità della crisi derivante dall'attuale emergenza sanitaria che, oltre al grave impatto sociale, sta avendo ripercussioni, dirette e indirette, anche sull'andamento generale dell'economia determinando un contesto di generale incertezza con particolare riferimento alla flessione della raccolta pubblicitaria.

Il Gruppo sta monitorando quotidianamente l'evolversi della situazione al fine di minimizzarne gli impatti sia in termini di salute e sicurezza sul lavoro sia in termini economici, patrimoniali e finanziari, mediante la definizione e implementazione di piani di azioni flessibili e tempestivi.

Lo sviluppo della situazione, nonché i suoi potenziali effetti sulla evoluzione della gestione, non sono al momento ancora prevedibili - in quanto dipendono, tra l'altro, dalla durata dell'emergenza sanitaria, così come dalle misure pubbliche, sia economiche sia finanziarie, che verranno nel frattempo implementate - e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI ED INCERTEZZA SULL'USO DELLE STIME

Si rimanda a quanto descritto in dettaglio nelle note al bilancio (Nota 35 del bilancio consolidato "Strumenti finanziaiari e gestione dei Rischi Finanziari" e paragrafo "uso di stime" della Nota 3 del bilancio consolidato).

RISCHI LEGALI

Responsabilità da prodotto

Per quanto concerne il circuito dei Media Locali, le testate edite sono considerabili giornali di opinione e pertanto le società editrici sono suscettibili di potenziali passività legali a fronte di citazioni giudiziarie per diffamazione e per richieste di risarcimento danni per articoli ivi pubblicati.

Rischi relativi a procedimenti giudiziari- fiscali

Non sono presenti rischi relativi a procedimenti giudiziari e fiscali tali da essere riflessi nella relazione sula gestione al 31 dicembre 2019.

RISCHI CONNESSI AL CLIMATE CHANGE

Il Gruppo Netweek è caratterizzato sia dalla specificità della propria catena di fornitura, centrata sull'approvvigionamento della materia prima "carta", sia dalla tipicità del proprio prodotto cartaceo, la cui lavorazione è esternalizzata e gestita in Italia presso stabilimenti di terzi, sia dal processo distributivo dei prodotti editoriali cartacei il cui funzionamento è esternalizzato. Per quel che concerne la produzione editoriale e la catena distributiva esternalizzata, il Gruppo Netweek opera nel rispetto della normativa vigente. Inoltre, il prodotto tradizionale sviluppato su carta sta progressivamente migrando su supporti digitali riducendo ancor di più i già contenuti impatti ambientali. Eventuali sconvolgimenti climatici potrebbero anche pregiudicare l'equilibrio delle zone boschive, comportando impatti sul prezzo della materia prima e conseguenze sui risultati del Gruppo, nonché ripercuotersi sul sistema dei trasporti e quindi sulla catena distributiva, con effetti diretti sui ricavi del Gruppo. La collocazione geografica dell'approvvigionamento della carta (Austria e Slovenia) con riferimento al rischio di incendi boschivi e la tendenza alla progressiva sostituzione del prodotto tradizionale sviluppato su carta con il prodotto digitale con riferimento al rischio legato ai trasporti, riducono, e potrebbero mitigare anche in prospettiva, tali rischi.

RISCHI CONNESSI ALLA PROTEZIONE DEI DATI - CYBERSECURITY

L'innovazione e il rafforzamento delle piattaforme tecnologiche e lo sviluppo organico di prodotti digitali e strategie "customer centric" portano ad un incremento dei rischi legati a cybersecurity e data protection. Il tema della tutela della privacy e della protezione dei dati personali è sempre più rilevante per il Gruppo e, in particolare nell'editoria, assume un ruolo chiave nel rapporto di fiducia con i propri lettori e utenti. Sono necessarie regole e politiche rigorose, accompagnate da una cultura aziendale in linea con le più recenti normative che hanno esteso e consolidato la tutela dei diritti degli interessati. Il Gruppo si è dotato di procedure e strumenti volti a garantire l'osservanza del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali EU 679/2016, nonché del D.Lgs 196/2003 come modificato dal D.Lgs. 101/2018 in Italia.

INFORMAZIONI ATTINENTI ALL'AMBIENTE E AL PERSONALE

Nel corso dell'esercizio non sono state accertate responsabilità aziendali in tema di infortuni gravi o decessi sul lavoro, né addebiti alla Società in ordine a malattie professionali.

Si segnala che nel corso dell'esercizio non sono state accertate responsabilità aziendali inerenti a danni causati all'ambiente o per reati ambientali.

ALTRE INFORMAZIONI

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2019 Netweek S.p.A. non è titolare di azioni proprie.

Andamento del titolo Netweek S.p.A.

L'andamento del prezzo e dei volumi di scambio del titolo Netweek sono di seguito rappresentati (periodo esercizio 2019 – fonte https://it.finance.yahoo.com/):

Composizione Azionariato

L'azionariato della Società alla data della presente relazione viene di seguito rappresentato:

Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che Netweek S.p.A. non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla comunicazione stessa.

Adozione del codice di comportamento in materia di "Internal Dealing"

Riguardo alla gestione degli adempimenti informativi derivanti dalla nuova disciplina dell'Internal Dealing di cui all'art. 114, comma 7 del TUF e agli artt. 152-sexies, 152-septies e 152-octies del Regolamento Emittenti Consob, in vigore per le società quotate a partire dal 1° aprile 2006, il Consiglio dell'Emittente, in data 27 marzo 2006, ha deliberato di adottare la Procedura per l'adempimento degli obblighi in materia di Internal Dealing (la "Procedura Internal Dealing"), diretta ad assicurare la massima trasparenza ed omogeneità informativa al mercato.

Nel corso della riunione tenutasi in data 29 marzo 2007, il Consiglio ha provveduto a modificare la Procedura di Internal Dealing, così da adeguarne il contenuto al nuovo Regolamento di Borsa. E' stato pertanto introdotto il divieto per taluni soggetti, individuati dal Regolamento Emittenti Consob di compiere, direttamente o per interposta persona, operazioni sul titolo nei 15 giorni precedenti la riunione del Consiglio convocata per l'approvazione dei dati contabili di periodo (c.d. black-out period), ai sensi dell'art. 2.2.3, comma 3, lettera p) del Regolamento di Borsa, applicabile anche agli emittenti che rivestono la qualifica STAR, come recentemente modificato.

Nel corso della riunione tenutasi in data 3 marzo 2011, il Consiglio ha provveduto ad apportare modifiche di carattere formale alla Procedura di Internal Dealing.

Le comunicazioni relative alle operazioni rilevanti ai sensi della disciplina dell'Internal Dealing compiute nel corso dell'esercizio sono state rese note al mercato nel rispetto della Procedura Internal Dealing e sono disponibili sul sito internet della Società (www.Netweekgroup.it - sezione "area finanziaria").

Adozione del Codice di Autodisciplina

Lo Statuto della Società contiene disposizioni che recepiscono direttamente le previsioni del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate.

In conformità all'articolo 2.2.3, comma 3, lett. n) del Regolamento di Borsa, e del Criterio applicativo 8.C.3 del Codice, nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 12 giugno 2017 sono stati formalmente costituiti il Comitato di controllo e rischi, il Comitato per le parti correlate e il Comitato per la remunerazione, tutti composti da tre membri di cui due amministratori indipendenti ed uno non esecutivo, nel seguente modo:

  • a) Comitato per la remunerazione: Lucia Pierini (Presidente indipendente), Annamaria Cardinale (Consigliere Indipendente) e Francesca Secco, fissando in Euro 4.000 il compenso del Presidente e in Euro 3.000 il compenso di ciascuno degli altri membri.
  • b) Comitato di controllo e rischi: Mario Volpi (Presidente), Lucia Pierini (Consigliere Indipendente) e Annamaria Cardinale (Consigliere Indipendente), fissando in Euro 5.000 il compenso del Presidente e in Euro 3.000 il compenso di ciascuno degli altri membri.
  • c) Comitato per le parti correlate: Lucia Pierini (Presidente indipendente), Annamaria Cardinale (Consigliere Indipendente) e Francesca Secco, fissando in Euro 4.000 il compenso del Presidente e in Euro 3.000 il compenso di ciascuno degli altri membri.

A seguito delle dimissioni da consigliere della dott.ssa Annamaria Cardinale e delle dimissioni da membri di tutti i Comitati del dott. Mario Volpi e della dott.ssa Francesca Secco, il Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2019 ha deliberato di ricostituire i comitati determinando in due il numero dei membri di ciascuno di essi, avvalendosi della possibilità prevista dall'articolo 4.C.1 del Codice in caso di comitati composti esclusivamente da consiglieri indipendenti. Pertanto, alla data del 31 dicembre 2019, i Comitati risultano così composti:

    1. a. Comitato per la remunerazione: Lucia Pierini (Presidente indipendente), Annalisa Lauro (Consigliere Indipendente);
    1. b. Comitato di controllo e rischi: Annalisa Lauro (Presidente indipendente), Lucia Pierini (Consigliere Indipendente);
    1. c. Comitato per le parti correlate: Lucia Pierini (Presidente indipendente), Annalisa Lauro (Consigliere Indipendente).

Sempre nel corso dell'adunanza del 12 giugno 2017, il Consiglio ha riconfermato il Dott. Massimo Cristofori quale Dirigente Preposto ed Investor Relator.

Modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001

In ossequio all'art. 2.2.3., comma 3, lett. j) del Regolamento di Borsa, il Consiglio dell'Emittente, nel corso della riunione tenutasi in data 27 marzo 2008, ha adottato un Modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati previsti dal decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, che reca la "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica".

Prodromica alla redazione del Modello è stata la mappatura delle attività svolte dall'Emittente al fine di individuare le aree maggiormente esposte al rischio di commissione dei reati rilevanti e di introdurre appositi presidi atti a ridurre al minimo siffatti elementi di rischio.

Nell'ambito di tale attività si è anche proceduto all'elaborazione e/o modificazione di alcune procedure aziendali.

Il Modello, elaborato anche in base ai principi enucleati dalle Linee Guida di Confindustria, consente l'esonero della responsabilità per la società e si articola in una Parte Generale ed in una Parte Speciale.

Per ottenere l'esimente, la Società ha nominato il c.d. Organismo di Vigilanza optando per la costituzione di un Organismo di Vigilanza in forma monocratica individuato nella persona dell'avvocato Paolo Bernardini. A seguito delle dimissioni dell'avvocato Paolo Bernardini, comunicate il 23 aprile 2015, in data 1° maggio 2015 il Consiglio di Amministrazione ha nominato l'avvocato Roberto Spreafico quale attuale responsabile monocratico dell'Organismo di Vigilanza.

L'Organismo di Vigilanza ha, come previsto dalla legge, autonomi poteri di iniziativa e controllo, al fine di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello, ma non ha poteri coercitivi o di intervento modificativi della struttura aziendale o sanzionatori nei confronti di Dipendenti, Partners, Organi Sociali o soggetti terzi, poteri questi che sono demandati ai competenti Organi Societari o funzioni aziendali, secondo i protocolli previsti nel Modello (anche attraverso il richiamo ad altre procedure).

Nel corso dell'esercizio 2011 il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha provveduto all'aggiornamento del Modello Organizzativo di Netweek S.p.A. e in data 26 marzo 2012 ha approvato un'ulteriore versione del Modello, in considerazione di intervenute modifiche inerenti alla struttura organizzativa societaria.

Nel corso del 2012 sono stati inseriti nel c.d. "catalogo" dei reati presupposto il reato di impiego della manodopera clandestina ed il reato di corruzione tra privati. La Società si riserva di implementare il modello organizzativo, una volta valutato l'impatto delle due fattispecie di reato sulla specifica realtà aziendale.

Nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 18 maggio 2020 è stato deliberato l'aggiornamento del Modello Organizzativo al fine di ricomprendere i nuovi reati presupposto.

Disposizioni in materia di trattamento dei dati

Nell'impostazione del modello organizzativo per la compliance in materia di protezione dati personali, gli Amministratori danno atto che nel corso dell'esercizio sono state adottate le necessarie misure richieste per l'adeguamento alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Le informazioni previste dall'art. 123-bis del TUF sul sistema di Corporate Governance di Netweek S.p.A. sono contenute nella Relazione sul governo societario e assetti proprietari, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 18 maggio 2020, che sarà depositata presso la sede della Società e messa a disposizione del pubblico entro i termini e con le modalità di legge e pubblicata sul sito Internet della Società all'indirizzo www.netweekspa.it.

Redazione della dichiarazione non finanziaria:

La Società si è avvalsa della facoltà di non redigere la dichiarazione non finanziaria in quanto non ricorrono i requisiti obbligatori previsti dal D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254 per l'applicazione.

PROSPETTO DI RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO E RISULTATO DELLA CAPOGRUPPO E DEL PATRIMONIO NETTO E RISULTATO DI GRUPPO

Descrizione Situazione al 31/12/2019 Situazione al 31/12/2018
Risultato Patrimonio Netto Risultato Patrimonio Netto
Risultato / Patrimonio Netto Capogruppo (2.610) 2.006 (5.888) 900
Elisione partecipazioni detenute dalla Capogruppo 2.010 (1.405) 5.900 (1.055)
Sub consolidato area Media Locali secondo IFRS (4.546) (6.819) (5.080) (4.122)
Elisione (utili) / perdite infragruppo 0 0 (293) 0
Allocazione Avviamento 0 2.594 0 2.594
Totale Risutlato / Patrimonio netto Consolidato (5.146) (3.624) (5.361) (1.683)
Risultato / Patrimonio netto di pertinenza di Terzi (327) (395) (658) 49
Risultato / Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo (4.819) (3.229) (4.703) (1.732)

RISULTATO PER AZIONE

Per l'informativa riguardante il risultato per azione si rimanda al paragrafo relativo del bilancio consolidato di Gruppo.

Merate, 18 maggio 2020 Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Alessio Laurenzano

Netweek S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F., P.IVA e Registro Imprese: 12925460151 - Cap. soc. Euro 7.745.561,81 Società soggetta a direzione e coordinamento di Litosud Partecipazioni S.r.l. - C.F. 15288601006

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 E PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

ATTIVITA'
(importi in migliaia di euro) Note 31/12/2019 31/12/2018
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento 6 2.594 2.594
Attività immateriali a vita definita 8 3.715 4.039
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari 9 2.646 4.248
Investimenti immobiliari 10 470 470
Diritti d'uso su beni in locazione 11 3.177 0
Partecipazioni 12 563 611
Titoli e crediti finanziari 12 246 311
di cui parti correlate 246 311
Crediti vari e altre attività non correnti 120 123
Attività per imposte anticipate 13 1.303 1.733
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI (A) 14.834 14.129
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 14 343 211
Crediti tributari 15 465 361
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 16 10.536 11.430
di cui parti correlate 2.409 2.912
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti 12 69 69
di cui parti correlate 69 69
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 17 920 296
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI (B) 12.333 12.367
TOTALE ATTIVITA' CESSATE/DESTINATE AD ESSERE CEDUTE (C) 0 0
TOTALE ATTIVITA' (A+B+C) 27.167 26.496

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

PASSIVITA'
(importi in migliaia di euro) Note 31/12/2019 31/12/2018
Patrimonio Netto
Quota di pertinenza della Capogruppo 18 (3.229) (1.732)
Quota di pertinenza dei Terzi 18 (395) 49
TOTALE PATRIMONIO NETTO (D) (3.624) (1.683)
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 19 173 348
di cui parti correlate 0 0
TFR e altri fondi relativi al personale 20 4.024 3.496
Fondo imposte differite 13 407 454
Fondo per rischi e oneri futuri 21 1.891 2.628
Passività per locazione finanziarie 22 2.273 716
Debiti tributari non correnti 24 3.411 2.740
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI (E) 12.179 10.382
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 19 4.073 4.834
di cui parti correlate 311 1.031
Passività per locazione finanziarie 22 414 69
Debiti tributari 24 3.728 3.532
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 25 10.397 9.362
di cui parti correlate 1.732 2.168
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI (F) 18.612 17.797
TOTALE PASSIVITA' (H=E+F) 30.791 28.179
TOTALE PASSIVITA' CESSATE/DESTINATE AD ESSERE CEDUTE (G) 0 0
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' (D+H+G) 27.167 26.496

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO (importi in migliaia di euro) Note 2019 2018
Ricavi 26 25.901 27.490
di cui parti correlate 677 1.485
Altri ricavi 26 216 218
di cui parti correlate 40 5
Costi per acquisti e variazione rimanenze 27 (1.671) (1.765)
Costi per servizi 28 (18.346) (18.633)
di cui parti correlate (3.727) (4.314)
Costi per il personale 29 (6.466) (6.359)
Altri costi operativi 30 (720) (1.290)
di cui parti correlate (36) (36)
Svalutazione crediti commerciali, vari e altre attività correnti 31 (970) (1.458)
Ammortamenti 31 (1.552) (1.399)
Altri accantonamenti al netto dei rilasci 31 (667) (1.498)
Risultato operativo (4.275) (4.694)
Proventi (oneri) finanziari netti 32 (352) (262)
di cui parti correlate (34) (19)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (45) (159)
Risultato ante imposte e minoranze (4.672) (5.115)
Imposte 33 (474) (246)
Risultato netto delle attività in funzionamento (5.146) (5.361)
di cui parti correlate (2.879)
Risultato Netto delle attività destinate alla dismissione 0 0
Risultato dell'esercizio (5.146) (5.361)
Attribuibile a:
- Risultato netto di periodo di Gruppo (4.819) (4.703)
- Risultato netto di periodo di terzi (327) (658)
Utile (Perdita) base per azione attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo 34 (0,037) (0,043)
Utile (Perdita) diluito per azione attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo 34 (0,037) (0,043)
Utile (Perdita) base per azione delle attività in funzionamento 34 (0,039) (0,049)
Utile (Perdita) diluito per azione delle attività in funzionamento 34 (0,039) (0,049)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (importi in migliaia di euro) Note 2019 2018
Risultato netto prima della quota di azionisti terzi (5.146) (5.361)
Altri utili (perdite) complessivi
Poste che non saranno riclassificate a conto economico
- Utili (perdite) attuariali (170) 501
- Effetto fiscale relativo alle poste che non saranno riclassificate a conto economico 0 (192)
Subtotale poste che non saranno riclassificate a conto economico (170) 309
Poste che potrebbero essere riclassificate a conto economico
- Utili (perdite) iscritti a riserva cash flow hedge
- Effetto fiscale relativo alle poste che potrebbero essere riclassificate a conto economico
- Utili (perdite) iscritti a riserva di conversione 0 0
Subtotale poste che potrebbero essere riclassificate a conto economico 0 0
Totale Altri utili (perdite) complessivi (170) 309
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (5.316) (5.052)
Attribuibile a:
- Azionisti della capogruppo (4.983) (4.414)
- Terzi (333) (638)

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
------------------------------------ -- -- --
RENDICONTO FINANZIARIO (importi in migliaia di euro) Note 31/12/2019 31/12/2018
Risultato netto dell'esercizio (5.146) (5.361)
Quota ammortamento immobilizzazioni immateriali 827 996
Quota ammortamento immobilizzazioni materiali 303 403
Quota ammortamento diritti d'uso su beni in locazione 422 0
Accantonamenti e svalutazioni al netto di rilasci 1.637 2.956
Oneri finanziari netti 352 262
di cui parte correlata (15) (16)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 45 159
Minusvalenze/(Plusvalenze) da alienazioni 17 (23)
Imposte correnti, differite e anticipate 474 246
Flusso di cassa Gestione corrente A (1.069) (362)
Variazione crediti commerciali, vari e altre attività correnti (540) (470)
di cui parte correlata (397) 1.210
Variazione delle rimanenze al lordo delle svalutazioni (132) (12)
Variazione debiti verso fornitori e altri debiti 835 483
di cui parte correlata (58) (2.529)
Pagamento debiti legati alla procedura di concordato 0 (668)
Variazione TFR ed altri fondi 38 (153)
Variazione delle attività e passività dell'esercizio B 201 (820)
Flusso finanziario netto generato (assorbito) dall'attività operativa C= A+B (868) (1.182)
Investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali (524) (542)
Cessioni di immobilizzazioni materiali ed immateriali 24 78
Acquisto interessenze di minoranza (90) 0
Flusso finanziario netto generato (assorbito) dall'attività di investimento D (590) (464)
Aumenti di capitale 2.980 276
Prestito obbligazionario 392 0
Finanziamenti azionista D.Holding S.r.l 15 270
di cui parti correlate 15 270
Accensione di nuovi finanziamenti 0 40
Rimborso quote capitale finanziamenti (182) (288)
Incremento/(Decremento) dei debiti bancari correnti (427) 284
Accensione nuovi contratti per locazioni finanziarie 0 64
Pagamento debiti per locazione finanziarie (402) (68)
Oneri finanziari pagati (294) (207)
di cui parti correlate 15 16
Flusso finanziario netto generato (assorbito) dall'attività di finanziamento E 2.082 371
Variazione disponibilità finanziarie nette a breve F=C+D+E 624 (1.275)
Cassa e altre disponibilità liquide ed equivalenti nette a inizio esercizio H 296 1.571
Cassa e altre disponibilità liquide ed equivalenti nette a fine esercizio I=F+H 920 296
Natura
monetaria
Natura contabile
Debiti finanziari (importi in migliaia di euro) 31/12/2018 Cash Flow Riclassifiche
MLT /BT
Variazioni
Non
monetarie
31/12/2019
PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI 348 (182) 7 0 173
Debiti Verso Banche a Breve 3.621 (427) 0 0 3.194
Debito Verso Banche per quota corrente mutuo e
finanziamenti
182 1 (7) 0 176
Prestito obbilgazionario 0 392 0 0 392
Altri finanziamenti a breve 1.031 15 0 (736) 311
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI 4.834 (18) (7) (736) 4.073
Indebitamento per leasing ex IAS 17 Non corrente 716 (69) (2) 0 645
Indebitamento per leasing ex IAS 17 Corrente 69 0 2 0 71
Debiti finanziari non correnti per leasing ex IFRS 16 0 (333) 0 1.961 1.628
Debiti finanziari correnti per leasing ex IFRS 16 0 0 0 343 343
TOTALE LOCAZIONI FINANZIARIE 785 (402) 0 2.304 2.687
TOTALE INDEBITAMENTO 5.967 (602) 0 1.568 6.933

Di seguito si riporta la movimentazione delle passività finanziarie:

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

(importi in migliaia di euro) Capitale
Sociale
Riserva
Sovrapprezzo
azioni
Utili
(Perdite)
Accumul
Riserva
Utili/Perdite
attuariali
Risultato
d'esercizio
Patr.
netto
di
gruppo
Patr.
netto
di
terzi
Totale
gruppo
e terzi
Saldo al 1° gennaio 2019 7.365 7.365 (4.616) 222 (4.703) (1.732) 49 (1.683)
Movimentazione del risultato 0 0 (4.703) 0 4.703 0 0 0
Aumenti di Capitale 328 3.388 0 0 0 3.716 0 3.716
Altri movimenti 0 0 (230) 0 0 (230) (111) (341)
Totale utile (perdita) complessivo
d'esercizio
0 0 0 (164) (4.819) (4.983) (333) (5.316)
Saldo al 31 dicembre 2019 7.693 10.753 (9.549) 58 (4.819) (3.229) (395) (3.624)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2018

(importi in migliaia di euro) Capitale
Sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Utili
(Perdite)
Accumul
Riserva
Utili/Perdite
attuariali
Risultato
d'esercizio
Patr.
netto di
gruppo
Patr.
netto di
terzi
Totale
gruppo
e terzi
Saldo al 1° gennaio 2018 7.365 0 (2.360) (67) (1.556) 3.382 381 3.763
Destinazione del risultato 0 0 (1.556) 0 1.556 0 0 0
Aumento di Capitale 0 0 0 0 0 0 276 276
Effetti derivanti
dall'applicazione dell'IFRS 9
0 0 (350) 0 0 (350) 0 (350)
Altri movimenti 0 0 (350) 0 0 (350) 30 (320)
Totale utile (perdita)
complessivo d'esercizio
0 0 0 289 (4.703) (4.414) (638) (5.052)
Saldo al 31 dicembre 2018 7.365 (4.616) (4.616) 222 (4.703) (1.732) 49 (1.683)

Il commento alla disponibilità e distribuibilità delle riserve del patrimonio netto (previsto dall'articolo 2427,7 bis del codice civile) è riportato nello schema integrativo delle variazioni di patrimonio netto del Bilancio Separato di Netweek S.p.A.

Merate, 18 maggio 2020 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Alessio Laurenzano

Netweek S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F., P.IVA e Registro Imprese: 12925460151 - Cap. soc. Euro 7.745.561,81 Società soggetta a direzione e coordinamento di Litosud Partecipazioni S.r.l. - C.F. 15288601006

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

NOTA 1 - INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Netweek S.p.A. è una società con personalità giuridica costituita in conformità all'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana. Netweek S.p.A. e le sue società controllate operano in Italia.

Il Gruppo è impegnato nel settore dei media locali.

La sede legale del Gruppo è a Merate (LC), in Italia.

Il bilancio consolidato del Gruppo Netweek per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 maggio 2020, che ne ha autorizzato la pubblicazione.

Il bilancio consolidato del Gruppo Netweek è presentato in migliaia di euro (salvo ove diversamente indicato), che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera, ed è la valuta funzionale del Gruppo.

Il bilancio consolidato è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, salvo che per la valutazione degli investimenti immobiliari che sono valutati al fair value in accordo alle disposizioni dello IAS 40.

Negli schemi di bilancio al 31 dicembre 2019 sono stati evidenziati separatamente i rapporti significativi con le "parti correlate" e le "partite non ricorrenti" quando applicabili come richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.

In osservanza della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si rileva che le attività in funzionamento del Gruppo non hanno posto in essere operazioni significative non ricorrenti, ovvero operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività che hanno impatto sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico nonché sui flussi finanziari del Gruppo.

In ossequio alla Comunicazione Consob n. 6064293, si precisa che nel corso dell'esercizio il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, nell'accezione prevista dalla medesima Comunicazione.

NOTA 2 – CRITERI DI REDAZIONE

Forma e contenuto

Il presente bilancio è stato redatto secondo il presupposto della continuità aziendale, come dettagliatamente descritto nella Nota 4.

La struttura di bilancio scelta dal Gruppo prevede il conto economico classificato per natura e lo stato patrimoniale basato sulla divisione tra attività e passività correnti e non correnti. Si ritiene che questa rappresentazione rifletta al meglio gli elementi che hanno determinato il risultato economico del Gruppo nonché la sua struttura patrimoniale e finanziaria.

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto, prendendo come riferimento la "Cassa e altre disponibilità liquide ed equivalenti". Per una migliore chiarezza espositiva, si segnala che a seguito dell'introduzione del nuovo principio IFRS 16, per i cui maggiori dettagli si rimanda alla successiva nota "PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2019", gli esborsi relativi ai canoni di leasing operativi relativi al 2019 sono stati classificati all'interno dei flussi della gestione finanziaria.

Per quanto riguarda l'informativa di settore richiesta dall'IFRS 8, i segmenti operativi identificati dal Gruppo riflettono gli elementi utilizzati dal management per la gestione e per l'analisi della performance.

Si precisa che gli schemi di bilancio contengono al loro interno quanto previsto dalla delibera Consob del 27 luglio 2006 numero 15519 con riferimento alle parti correlate.

Si segnala inoltre che non vi sono proventi ed oneri non ricorrenti di ammontare significativo.

Composizione e variazione dell'area di consolidamento

Rispetto al 31 dicembre 2018, nell'ambito dell'operazione di razionalizzazione della struttura societaria descritta al paragrafo "FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO" della relazione sulla gestione, si evidenziano le seguenti variazioni nella composizione del Gruppo Netweek:

  • Giornale di Merate S.r.l.: acquisizione del 40% e successiva incorporazione in Media (iN) S.r.l.;
  • Promotion Merate S.r.l.: acquisizione del 40% e successiva incorporazione in Publi (iN) S.r.l.;
  • Editrice Vimercatese S.r.l.: acquisizione del 40% e successiva incorporazione in Media (iN) S.r.l.;
  • Editrice Lecchese S.r.l.: acquisizione del 40% e successiva incorporazione in Media (iN) S.r.l.;
  • Promotion Lecco S.r.l.: acquisizione del 40% e successiva incorporazione in Publi (iN) S.r.l.;
  • Editrice Valtellinese S.r.l.: acquisizione del 26% e successiva incorporazione in Media (iN) S.r.l.
  • Consolidamento integrale della partecipata (iN) Toscana S.r.l.

Con riferimento a quest'ultima, a seguito dell'acquisizione di un ulteriore quota avvenuta in chiusura dell'esercizio 2018, gli Amministratori hanno valutato i rapporti in essere con l'entità e hanno ritenuto sussistere il controllo ai sensi dell'IFRS 10.

La tabella che segue mostra l'elenco delle imprese incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2019, confrontate con le medesime informazioni al 31 dicembre 2018

DENOMINAZIONE SOCIALE E SEDE % di possesso
diretto
31.12.2019
% di possesso
indiretto
31.12.2019
% di possesso
diretto
31.12.2018
% di possesso
indiretto
31.12.2018
NETWEEK S.p.A. – Via Campi 29/L, Merate (Lc)
D-SERVICE S.r.l. – Corso Vittorio Emanuele II 15, Milano (Mi) 100% 100%
AREA MEDIA LOCALI
DMEDIA GROUP S.p.A. – Via Campi 29/L, Merate (Lc) 100% 100%
PUBLI (iN) S.r.l. – Via Campi 29/L, Merate (Lc) 100% 100%
MEDIA (iN) S.r.l. – Via Paolo Regis 7, Chivasso (To) 100% 100%
BERGAMO POST S.r.l. in liquidazione - Via Giuseppe Verdi 10, Bergamo
(Bg)
100% 100%
SGP SOCIETA' GESTIONE PERIODICI S.r.l. - Via Merula 1, Novara (No) 100% 60%
PROMOTION MERATE S.r.l. – Via Campi 29/L, Merate (Lc) (*) - 60%
PROMOTION LECCO S.r.l. – Via Roma 78, Lecco (Lc) (*) - 76%
EDITRICE LECCHESE S.r.l. – Via Roma 78, Lecco (Lc) (**) - 60%
EDITRICE VALTELLINESE S.r.l. – Via Visconti 37, Monza (Mb) (**) - 60%
EDITRICE VIMERCATESE S.r.l. – Via Cavour 59, Vimercate (Mi) (**) - 60%
GIORNALE DI MERATE S.r.l. – Via Campi 29/L, Merate (Lc) (**) - 60%
KOMUNIKE' S.r.l. - Regione Borgnalle 10/F, Aosta (Ao) 55% 55%
(iN) TOSCANA S.r.l. - Merate (LC) 40% 40%
SOCIETA' COLLEGATE
IDEA EDITRICE S.r.l. – Borgosesia (VC) 18% 18%
PMDG S.r.l. – Alessandria (AL) 25% 25%
GENIUS S.r.l. - Saluzzo (CN) 20% 20%
LA NUOVA PROVINCIA DI BIELLA S.r.l. - Biella (Bi) 28,80% 28,80%

(*) nel 2019 fusa per incorporazione in Publi (iN) S.r.l.

(**) nel 2019 fusa per incorporazione in Media (iN) S.r.l.

Di seguito i principali dati delle società partecipate incluse nell'area di consolidamento:

Denominazione
(Importi in Euro)
Valore di
carico (A)
Patrimonio
Netto
31/12/2019
(B)
Utile
(perdita)
2019 (B)
% Possesso
D-MEDIA GROUP SPA 1.350.000 1.349.699 (2.000.386) 100% controllata direttamente
D-SERVICE SRL 55.400 52.939 (9.718) 100% controllata direttamente
PUBLI (iN) SRL 3.621.381 301.219 (1.144.223) 100% tramite Dmedia Group S.p.A.
MEDIA (iN) SRL 1.408.702 298.490 (1.457.766) 100% tramite Dmedia Group S.p.A.
BERGAMOPOST SRL 0 (51.412) (48.512) 100% tramite Dmedia Group S.p.A.
SGP SRL 682.369 31.684 (289.910) 100% tramite Dmedia Group S.p.A.
KOMUNIKE' 4.000 (56.704) (68.057) 55% tramite Dmedia Group S.p.A.
IDEA EDITRICE SRL 106.772 320.040 (2.727) 18% tramite Dmedia Group S.p.A.
(IN) TOSCANA SRL 3.100 (423.750) (435.334) 40% tramite Dmedia Group S.p.A.
GENIUS SRL 12.387 63.032 (2.016) 20% tramite Dmedia Group S.p.A.
PMDG SRL * 304.294 981.965 (143.561) 24,5% tramite Dmedia Group S.p.A.
EDITORIALE LA NUOVA PROVINCIA DI BIELLA 141.420 72.343 (1.012) 28,8 % tramite Dmedia Group S.p.A.

Note:

(A): Nel bilancio individuale della controllante diretta (eccetto per Dmedia Group S.p.A. e D-Service S.r.l.)

(B): In base ai progetti di bilancio approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione predisposti secondo i principi contabili nazionali

*: Relativamente alla collegata PMDG S.r.l. si precisa che i dati di patrimonio netto e risultato riportati in tabella fanno riferimento all'esercizio 2018 in quanto alla data della presente relazione non è disponibile la situazione economico, patrimoniale e finanziaria aggiornata al 31 dicembre 2019.

NOTA 3 – PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Le società controllate sono consolidate integralmente dalla data di acquisizione, ovvero alla data in cui il Gruppo ne acquisisce il controllo e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo viene trasferito al di fuori del Gruppo. Il controllo viene definito come il potere della controllante di determinare le politiche finanziare e operative di un'impresa controllata in modo tale da ottenere benefici dalla sua attività. I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell'esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall'effettiva data di acquisizione o fino all'effettiva data di cessione.

I principi contabili adottati sono omogenei per tutte le società incluse nel consolidato e le relative situazioni economico patrimoniali sono tutte redatte al 31 dicembre 2019.

Nella preparazione del bilancio consolidato vengono assunte linea per linea le attività, le passività, nonché i ricavi e i costi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo ai soci di minoranza in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico la quota del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio di loro spettanza.

Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna di esse, comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione (purchase method). L'eventuale differenza residua, se positiva è iscritta all'interno della voce dell'attivo non corrente "Avviamento", se negativa è rilevata come provento a conto economico.

Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni tra le società nel perimetro di consolidamento, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.

Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate a partire dalla data in cui inizia l'influenza notevole fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere. Qualora l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite della collegata ecceda il valore contabile della partecipazione in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata se non nella misura in cui il Gruppo abbia l'obbligo di risponderne.

Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da operazioni con imprese collegate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.

Le partecipazioni in imprese collegate nonché quelle a controllo congiunto sono incluse nel bilancio consolidato secondo il metodo del patrimonio netto, come previsto, rispettivamente, dallo IAS 28 e dallo IFRS 11. Le imprese collegate sono quelle nelle quali il Gruppo detiene almeno il 20% dei diritti di voto ovvero esercita un'influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie ed operative.

I bilanci delle società incluse nel bilancio consolidato, la cui data di chiusura coincide con quella della Capogruppo, sono stati approvati dai rispettivi organi amministrativi e redatti secondo i principi contabili civilistici e adattati per recepire i principi IAS/IFRS.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Nella presente sezione vengono riepilogati i più significativi principi e criteri di valutazione del Gruppo Netweek nella predisposizione del bilancio consolidato IAS/IFRS al 31 dicembre 2019.

ATTIVITÀ IMMATERIALI

AVVIAMENTO

Le aggregazioni di aziende sono contabilizzate secondo il cosiddetto "aquisition method". Il corrispettivo trasferito in una aggregazione aziendale è valutato al fair value determinato come la somma dei fair value alla data di acquisizione, delle attività trasferite dall'acquirente ai precedenti soci dell'acquisita, delle passività sostenute dall'acquirente per tali soggetti e delle interessenze emesse dall'acquirente. I costi correlati all'acquisizione sono contabilizzati come spese nei periodi in cui tali costi sono sostenuti.

L'avviamento è rilevato alla data di acquisizione del controllo di una entità acquisita ed è valutato per differenza fra la sommatoria di:

• il corrispettivo trasferito, l'importo di qualsiasi interessenza di minoranza nell'acquisita valutata in conformità alle regole previste dall'IFRS 3 (fair value del pro-quota delle attività nette riconducibili alle interessenze di minoranza), in una aggregazione realizzata in più fasi il fair value alla data di acquisizione dell'interessenza precedentemente posseduta dall'acquirente;

• il valore netto degli importi, alla data di acquisizione, delle attività identificabili acquisite e delle passività assunte identificabili valutate al fair value.

Se il fair value delle attività nette identificabili acquisite è superiore al corrispettivo trasferito la differenza che emerge, dopo avere verificato se il fair value delle attività e passività acquisite è corretto, viene rilevata nel conto economico alla data di acquisizione. L'utile è attribuito all'acquirente.

In una aggregazione realizzata in più fasi l'interessenza precedentemente detenuta nell'acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita è rilevata a conto economico. Se negli esercizi precedenti era stato rilevato nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo le variazioni di valore riconducibili alla interessenza precedentemente detenuta, tale ammontare è contabilizzato a conto economico analogamente a quanto stabilito nel caso in cui si avesse dismesso direttamente l'interessenza in precedenza.

Se al termine dell'esercizio in cui ha luogo l'aggregazione, la contabilizzazione iniziale di una aggregazione aziendale è incompleta essa è rilevata utilizzando valori provvisori. Le rettifiche degli importi provvisori rilevati alla data di acquisizione sono contabilizzate con effetto retroattivo così da riflettere le nuove informazioni apprese su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione che, se note, avrebbero influenzato la valutazione degli importi rilevati in tale data. Il periodo di valutazione ha una durata di 12 mesi a decorrere dalla data di acquisizione.

Se il corrispettivo trasferito include una componente di corrispettivo potenziale, alla data di acquisizione viene rilevato il fair value del corrispettivo potenziale come parte integrante del corrispettivo trasferito in cambio dell'acquisita.

L'avviamento acquisito in una aggregazione aziendale non è ammortizzato, ma è sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di avere subito una perdita di valore, a test di impairment secondo le modalità previste dallo IAS 36 – riduzione di valore delle attività.

Ai fini del test di impairment l'avviamento è allocato, alla data di acquisizione, a ogni unità generatrice di flussi di cassa dell'acquirente, o a gruppi di unità generatrici di flussi di cassa, che si prevede beneficino delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità o gruppi di unità.

Se il valore recuperabile dell'unità (o gruppi di unità) cui è allocato l'avviamento è inferiore al suo valore contabile si rileva una perdita di valore secondo questo ordine: prima, per ridurre il valore contabile dell'avviamento all'unità generatrice di flussi di cassa, e quindi alle altre attività dell'unità (o gruppo di unità) in proporzione al valore contabile di ciascuna attività che fa parte dell'unità (o gruppo di unità).

Se l'avviamento è stato allocato a una unità generatrice di flussi di cassa e tale unità viene dismessa o ceduta, l'avviamento è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione.

ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI

Le altre attività immateriali acquistate sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (attività immateriali), quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono rilevate al costo di acquisto ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro stimata vita utile, se le stesse hanno una vita utile definita. In particolare, per quanto riguarda i diritti di brevetto sono ammortizzati in tre anni, le testate comprese nella categoria "concessioni licenze marchi e diritti simili" sono state giudicate a vita utile definita e quindi ammortizzabili in un periodo di venti anni.

I costi delle licenze software, comprensivi degli oneri accessori, sono capitalizzati e iscritti in bilancio al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulate. Sono ammortizzati in base alla loro vita utile a quote costanti.

CATEGORIA ALIQUOTA %
Testate editoriali 5%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5%
Diritti di brevetto industriale 33%
Altre immobilizzazioni 20%

IMMOBILI, IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRI BENI DI PROPRIETÀ

Gli immobili, impianti e macchinari di proprietà utilizzati per lo svolgimento dell'attività del Gruppo, sono iscritti al costo di acquisto o di produzione ovvero, per quelli in essere alla data di transizione agli IFRS (1° gennaio 2004), al costo presunto (deemed cost). I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se determinano un incremento dei benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono.

Tutti gli altri costi (esclusi gli oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso) sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

Il costo iniziale dei cespiti include anche i costi previsti per lo smantellamento del cespite e il ripristino del sito.

La corrispondente passività è rilevata, nel periodo in cui sorge, in un fondo del passivo nell'ambito dei fondi per rischi e oneri futuri, al valore di mercato (fair value); l'imputazione a conto economico dell'onere capitalizzato avviene lungo la vita utile delle relative attività materiali attraverso il processo di ammortamento delle stesse.

L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile all'uso ovvero è in grado di operare in base a quanto inteso dalla direzione aziendale e cessa alla data in cui l'attività è classificata come detenuta per la vendita o viene eliminata contabilmente.

CATEGORIA ANNI
Fabbricati 33
Impianti generici 10
Impianti specifici 10 – 5
Macchine Ufficio elettroniche 5
Mobili e arredi 9
Automezzi 5
Elaboratori 5
Attrezzatura 7
Autoveicoli 4
Telefoni cellulari 5

L'ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività:

I terreni, inclusi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati. Un bene materiale viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile) sono inclusi a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Le migliorie su beni di terzi sono classificate nelle immobilizzazioni materiali, coerentemente con la natura del costo sostenuto. Il periodo di ammortamento corrisponde al minore tra la vita utile residua dell'immobilizzazione materiale e la durata residua del contratto di locazione.

INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Gli immobili detenuti per l'investimento sono iscritti inizialmente al costo storico, comprensivo di costi di negoziazione. Il valore contabile include il costo afferente alla sostituzione di parte di un investimento immobiliare nel momento in cui tale costo viene sostenuto, a condizione che siano soddisfatti i criteri di rilevazione ed esclude i costi di manutenzione ordinaria. Successivamente alla rilevazione iniziale, gli investimenti immobiliari sono iscritti al fair value, che riflette le condizioni di mercato alla data di chiusura del bilancio. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value degli investimenti immobiliari sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui si manifestano.

Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando sono ceduti o quando l'investimento è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua cessione. Eventuali utili o perdite derivanti dal ritiro o dismissione di un investimento immobiliare sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene il ritiro o la dismissione.

Le riclassifiche da o ad un investimento immobiliare avvengono quando vi è un cambiamento d'uso. Per le riclassifiche da investimento immobiliare a proprietà ad utilizzo diretto, il valore di riferimento dell'immobile per la successiva contabilizzazione è il valore equo alla data di cambiamento d'uso. Se una proprietà immobiliare ad uso diretto diventa investimento immobiliare, il Gruppo rileva tali beni conformemente ai criteri indicati al punto "immobili impianti e macchinari" fino alla data del cambiamento d'uso.

DIRITTI D'USO SU BENI IN LOCAZIONE

I diritti d'uso su beni in locazione si riferiscono a contratti di leasing sottoscritti dal Gruppo in qualità di locatario, aventi durata superiore ai 12 mesi e che non siano caratterizzati da un importo di modesto valore. Un contratto è o contiene un lease se in cambio di un corrispettivo conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di una attività specificata per un determinato periodo. La voce include altresì i beni posseduti mediante contratti di locazione finanziaria precedentemente classificati nella voce "Immobili, impianti e macchinari".

PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ

Lo IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore (c.d. impairment test) delle immobilizzazioni materiali, immateriali e delle attività finanziarie in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento e delle altre attività immateriali a vita indefinita o di attività non disponibili per l'uso, tale valutazione viene fatta almeno annualmente.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene, o da un'aggregazione di beni (c.d. cash generating unit), nonché dal valore che ci si attende dalla dismissione al termine della sua vita utile. Le cash generating unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come

aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Quando, successivamente, una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile, ma non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto, in base al quale la collegata al momento dell'acquisizione viene iscritta al costo, rettificato successivamente per la frazione di spettanza delle variazioni di patrimonio netto della collegata stessa.

CREDITI

I crediti (ad eccezione dei crediti commerciali) e le altre attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, più (nel solo caso di un'attività finanziaria classificata al fair value con variazioni imputate a conto economico) gli oneri accessori di acquisizione. Facendo eccezione alla regola generale, i crediti commerciali al momento della rilevazione iniziale sono valutati al prezzo stabilito nell'operazione. Il management determina la classificazione delle attività finanziarie secondo i criteri definiti dall'IFRS 9 al momento della loro prima iscrizione. Successivamente all'iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in relazione alla loro classificazione all'interno di una delle seguenti categorie. In particolare, si evidenzia che:

‒ La valutazione dei crediti e altre attività finanziarie è effettuata secondo il criterio del costo ammortizzato, rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo ossia applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Le perdite sono iscritte a conto economico al manifestarsi di perdite di valore o quando i finanziamenti e i crediti sono contabilmente eliminati. I crediti sono assoggettati ad impairment e quindi iscritti al valore di presumibile realizzo (fair value), mediante lo stanziamento di uno specifico fondo svalutazione portato a diretta detrazione del valore dell'attività.

‒ I crediti vengono svalutati quando esiste una indicazione oggettiva della probabile inesigibilità del credito ed in base all'esperienza storica e ai dati statistici (expected losses).

‒ Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato, se non fosse stata effettuata la svalutazione.

‒ Il Gruppo Netweek evidenzia in questa categoria prevalentemente attività con scadenza entro i dodici mesi iscritte in bilancio al loro valore nominale, quale approssimazione del costo ammortizzato. Nel caso in cui il pagamento preveda termini superiori alle normali condizioni di mercato e il credito non maturi interessi, è presente una componente finanziaria implicita nel valore iscritto in bilancio, che viene pertanto attualizzato, addebitando a conto economico lo sconto.

RIMANENZE DI MAGAZZINO

Le rimanenze di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra il costo e il valore di mercato; il costo viene determinato con il metodo del FIFO ("First in First out"). Per l'adeguamento delle rimanenze al valore netto di realizzo si è tenuto conto degli elementi di obsolescenza tecnica e commerciale creando fondi di rettifica che sono portati in diminuzione della parte attiva.

CASSA E ALTRE DISPONIBILITÀ LIQUIDE EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi bancari e postali a vista e investimenti finanziari effettuati nell'ambito dell'attività di gestione della tesoreria, che abbiano scadenza a breve termine, che siano molto liquidi e soggetti ad un rischio insignificante di cambiamenti di valore.

Sono iscritte al valore nominale.

Ai fini della classificazione degli strumenti finanziari secondo i criteri definiti dallo IFRS 9 come richiesto dall'IFRS 7 le disponibilità liquide sono state classificate ai fini del rischio di credito nella categoria nelle Attività finanziarie al costo ammortizzato.

PASSIVITÀ FINANZIARIE

Le passività finanziarie sono rappresentate dai debiti finanziari verso banche, dai debiti di natura finanziaria nei confronti della società controllante e dai debiti per obbligazioni emesse.

Le passività finanziarie sono inizialmente iscritte al valore di mercato (fair value) incrementato dei costi dell'operazione; successivamente vengono valutate al costo ammortizzato e cioè al valore iniziale, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati, rettificato (in aumento o in diminuzione) in base all'ammortamento (utilizzando il metodo dell'interesse effettivo) di eventuali differenze fra il valore iniziale e il valore alla scadenza.

FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE

I finanziamenti sono inizialmente rilevati al costo, corrispondente al valore equo del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati utilizzando il metodo del costo ammortizzato; tale metodo prevede che l'ammortamento venga determinato utilizzando il tasso di interesse interno effettivo, rappresentato dal tasso che equipara, al momento della rilevazione iniziale, il valore dei flussi di cassa attesi ed il valore di iscrizione iniziale. Il costo ammortizzato viene calcolato tenendo conto dei costi di emissione e di ogni eventuale sconto o premio, previsto al momento della erogazione.

PASSIVITÀ PER LOCAZIONI FINANZIARIE

Rappresentano il valore attuale dei pagamenti dovuti per i lease (aventi durata superiore ai dodici mesi ed un importo non di modesto valore), valutati alla data di decorrenza del contratto e non ancora versati alla data di bilancio.

ATTIVITÀ CESSATE/DESTINATE A ESSERE CEDUTE

Le attività cessate/destinate a essere cedute includono le attività o gruppi di attività in corso di dismissione, il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita o la dismissione piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo. Le attività destinate alla dismissione sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

In conformità agli IFRS, i dati relativi alle discontinued operations vengono presentati come segue:

  • in due specifiche voci dello stato patrimoniale: attività destinate ad essere cedute e passività correlate ad attività destinate ad essere cedute;
  • in una specifica voce del conto economico: risultato netto delle attività destinate alla dismissione.

Pertanto, in ottemperanza a quanto previsto dai principi contabili internazionali (IFRS 5), sono stati evidenziati separatamente i risultati economici ed i flussi finanziari delle attività destinate ad essere cedute.

L'informativa di cui sopra viene presentata anche per il periodo comparativo.

SETTORI OPERATIVI

Le note relative all'IFRS 8 sono illustrate nella nota 5, incluse le relative informazioni comparative riesposte. I segmenti operativi del gruppo, individuati sulla base della reportistica interna utilizzata dal management al fine dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e al fine delle analisi delle performance, sono organizzati e gestiti separatamente in base, preliminarmente, al settore di appartenenza, che rappresenta un'unità strategica di business e all'interno del settore laddove necessario, alla natura dei diversi prodotti offerti. All'interno del Gruppo Netweek sono stati individuati due settori operativi: i) Media Locali e ii) Funzioni Corporate.

FONDO PER IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR)

Il Trattamento di fine rapporto delle società italiane fino al 31 dicembre 2006 era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n° 296 (Legge Finanziaria 2007) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da

considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Il TFR è considerato un piano a benefici definiti e viene determinato da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). Il trattamento di fine rapporto è definito come il valore attuariale dell'effettivo debito del Gruppo verso tutti i dipendenti, determinati applicando i criteri previsti dalla normativa vigente. Il processo di attuarizzazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie, è affidato ad attuari professionisti esterni.

A seguito dell'emendamento al principio IAS 19 "Benefici ai dipendenti", in vigore dal 1° gennaio 2013, il Gruppo riconosce gli utili e le perdite attuariali immediatamente nel Prospetto degli Altri utili (perdite) complessivi in modo che l'intero ammontare netto dei fondi per benefici definiti sia iscritto nella situazione patrimoniale-finanziaria consolidata. L'emendamento ha previsto inoltre che le variazioni tra un esercizio e il successivo del fondo per benefici definiti devono essere suddivise in tre componenti: le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa dell'esercizio devono essere iscritte a Conto Economico come "service costs"; gli oneri finanziari netti calcolati applicando l'appropriato tasso di sconto al saldo del fondo per benefici definiti devono essere iscritti a Conto Economico come tali; gli utili e perdite attuariali che derivano dalla passività devono essere iscritti nel Prospetto degli Altri utili (perdite) complessivi.

FONDI PER RISCHI E ONERI FUTURI

Il Gruppo rileva i fondi per rischi e oneri futuri quando, in presenza di un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione avviene.

DEBITI

I debiti sono inizialmente iscritti al fair value, rappresentato normalmente dal corrispettivo pattuito ovvero dal valore attuale dell'ammontare che sarà pagato. Sono successivamente valutati al costo ammortizzato.

Il costo ammortizzato è calcolato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, che equivale al tasso di attualizzazione che, applicato ai flussi di cassa futuri, rende il valore attuale contabile di tali flussi pari al fair value iniziale.

I debiti in valuta diversa dalla valuta funzionale delle singole entità sono adeguati ai cambi di fine anno con contropartita conto economico. I debiti sono eliminati dal bilancio quando la specifica obbligazione contrattuale è estinta.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI E DEGLI ONERI A CONTO ECONOMICO

I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri sono rilevati in bilancio secondo il principio della competenzae economica escludendo gli utili non realizzati e tenendo conto dei rischi e delle perdite maturate nell'esercizio, anche se divenuti noti successivamente.

I ricavi sono rilevati a conto economico quando sono soddisfatti i criteri previsti dall'IFRS 15. In particolare, il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

‒ l'identificazione del contratto con il cliente;

‒ l'identificazione delle performance obligations contenute nel contratto;

‒ la determinazione del prezzo;

‒ l'allocazione del prezzo alle performance obligations contenute nel contratto;

‒ i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile; essi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi.

I ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati a conto economico con riferimento allo stadio di completamento dell'operazione e solo quando il risultato della prestazione può essere attendibilmente stimato.

La competenza economica dei costi per acquisto di merce viene determinata con riferimento al momento del trasferimento della proprietà dei beni. I costi per servizi vengono contabilizzati al momento dell'ultimazione della prestazione.

I contratti di leasing aventi natura finanziaria vengono iscritti in bilancio consolidato secondo il metodo finanziario previsto dal principio contabile IAS 17.

IMPOSTE

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile delle società del Gruppo.

Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate ad una riserva di patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente alla riserva di patrimonio netto. Gli accantonamenti per imposte che potrebbero generarsi dal trasferimento di utili non distribuiti delle società controllate sono effettuati solo dove vi sia la reale intenzione di trasferire tali utili. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra i costi operativi.

L'onere o il provento per imposte correnti sul reddito dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente.

Le imposte differite/anticipate sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività (balance sheet liability method). Esse vengono determinate sulla base delle differenze fiscali temporanee originate dalla differenza tra i valori di bilancio attivi e passivi ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. In particolare, le attività fiscali differite sono iscritte solo se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile nell'ambito del consolidato fiscale a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, mentre le passività fiscali differite devono essere rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili. Sono valutate secondo le aliquote fiscali vigenti che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale.

Le imposte differite non sono attualizzate.

Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate adottando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee si annulleranno.

DIVIDENDI

I dividendi pagabili a terzi sono rilevati alla data della delibera assembleare di distribuzione.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

RISULTATO PER AZIONE

L'utile/perdita base per azione ordinaria è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo attribuibile alle azioni ordinarie per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, escludendo le azioni proprie.

USO DI STIME

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di ipotesi che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza e lento movimento di magazzino, gli ammortamenti, le svalutazioni di attività, i benefici ai dipendenti, le imposte nonché altri accantonamenti ai fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima.

Per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza riguardano i fondi svalutazione crediti, l'avviamento, le imposte anticipate, le immobilizzazioni materiali ed immateriali, i fondi per rischi ed oneri, il fondo per il trattamento di fine rapporto nonché i diritti d'uso su beni in locazione e le relative passività per locazioni finanziarie.

Si rileva, in particolare, che gli Amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali con effetto significativo sui valori iscritti a bilancio nelle seguenti voci di bilancio:

  • Perdita di valore dell'avviamento, il quale viene sottoposto a verifica per eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale; detta verifica richiede una stima discrezionale dei valori d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l'avviamento a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base ad un tasso di sconto adeguato.
  • Imposte differite attive, le quali sono rilevate a fronte delle perdite fiscali riportate a nuovo e delle altre differenze temporanee, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite e le differenze temporanee potranno essere utilizzate. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive che possono essere contabilizzate.
  • Fondi rischi ed oneri: la stima per vertenze legali comporta l'elaborazione di stime discrezionali basate sull'esito futuro di contenziosi in essere o potenziali.
  • Diritti d'uso su beni in locazione: relativamente ai contratti rientranti nel nuovo ambito di applicazione indicato dall'IFRS 16 una valutazione discrezionale è richiesta al management relativamente (i) alla definizione del lease term ovvero la durata dei contratti stessi, identificando il periodo non annullabile del lease (non cancellable period) e integrandolo per tener conto di eventuali opzioni il cui esercizio è ragionevolmente certo, nonché (ii) all'utilizzo di un tasso di attualizzazione appropriato (incremental borrowing rate).
  • Fondi svalutazione crediti: la valutazione riguardante la recuperabilità dei crediti comporta l'elaborazione di stime discrezionali basate sulla previsione delle perdite attese e sull'esito futuro delle azioni di recupero.

In data successiva alla chiusura dell'esercizio, lo scenario nazionale ed internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del COVID-19 e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, posti in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. L'attuale emergenza sanitaria, oltre al grave impatto sociale, sta avendo ripercussioni dirette e indirette, anche sull'andamento generale dell'economia, determinando un contesto di maggior incertezza nell'utilizzo di stime (come riportato nei fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio).

VARIAZIONI DEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2019

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019:

• In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il Principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti di fornitura di servizi, individuando quali discriminanti dei lease: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il Principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease, anche operativo, nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, il principio non comprende modifiche significative per i locatori.

Il Gruppo ha scelto di applicare il principio secondo il metodo di transizione modified retrospective senza rideterminare le informazioni comparative. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

a) una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;

b) un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

L'adozione del nuovo principio non ha comportato rettifiche del saldo di apertura degli utili riportati a nuovo al 1° gennaio 2019.

La passività finanziaria emergente dall'applicazione del metodo "modified retrospective" è stata attualizzata al 1° gennaio 2019 utilizzando un IBR (Incremental Borrowing Rate) pari al 5% coerente con la maturity dei contratti sottostanti.

Nell'adottare l'IFRS 16, il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa dal paragrafo IFRS 16:5(a) in relazione agli short-term lease e ai low value asset per lo più riconducibili a stampanti, computers e altri disposizitivi elettronici.

Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non ha comportato la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione continuano ad essere rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Relativamente ai contratti rientranti nel nuovo ambito di applicazione indicato dall'IFRS 16, questi sono prevalentemente riconducibili ad affitti di immobili e da auto aziendali in via residuale. Il management nell'applicare il metodo di contabilizzazione dei lease ha attentamente valutato la definizione del lease term ovvero la durata dei contratti stessi, identificando il periodo non annullabile del lease (non cancellable period) e integrandolo per tener conto di eventuali opzioni il cui esercizio è ragionevolmente certo. Nel mese di dicembre 2019 l'IFRS Interpretation Committee ha pubblicato le proprie conclusioni relative ad una Agenda Decision riguardante il Lease Term e, a corredo, la vita utile delle Migliorie su beni di terzi. Alla data di predisposizione del presente Bilancio, il Gruppo sta valutando i possibili impatti rivenienti da tale interpretazione sull'accurata stima del lease term dei propri contratti di leasing e anche sulla vita utile delle migliorie su beni di terzi. Alla luce di quanto riportato nell'Agenda Decision, il Gruppo non prevede impatti significativi sulla determinazione del Diritto d'uso per beni in leasing e delle passività per locazioni finanziarie e si attende di completare questa analisi nel 2020.

I lease iscritti nel bilancio al 31 dicembre 2018 in applicazione dello IAS 17, sono stati analizzati per verificare se applicando le nuove disposizioni dell'IFRS 16 avrebbero dovuto subire modifiche in relazione alla loro durata o a eventuali componenti di service obbligation incluse nei contratti stessi, concludendo che le modalità con le quali tali leasing sono riflessi nel bilancio al 31 dicembre 2018, non dovevano subire modifiche di trattamento nel 2019. Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2019, gli stessi sono stati riclassificati nell'apposita voce di bilancio "Diritti d'uso su beni in locazione" per un valore pari ad Euro 1,3 milioni.

La passività finanziaria stimata emergente dall'applicazione dell'IFRS 16, calcolata come sopra descritto risulta, al 1° gennaio 2019, è pari a 2,1 milioni.

ATTIVITA' 31/12/2018 Impatti Riclassifica Beni in 01/01/2019
(importi in migliaia di euro) IFRS 16 locazione Ex IAS 17
Attività non correnti
Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita 2.594 - - 2.594
Attività immateriali a vita definita 4.039 - - 4.039
Immobili, impianti e macchinari 4.248 - (1.295) 2.953
Investimenti immobiliari 470 - - 470
Diritti d'uso su beni in locazione - 2.107 1.295 3.402
Partecipazioni 611 - - 611
Titoli e crediti finanziari 311 - - 311
Crediti vari e altre attività non correnti 123 - - 123
Attività per imposte anticipate 1.733 - - 1.733
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI (A) 14.129 2.107 - 16.236

La tabella seguente riporta gli impatti stimati dall'adozione dell'IFRS 16 alla data di transizione:

Attività correnti - -
Rimanenze di magazzino 211 - - 211
Crediti tributari 361 - - 361
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 11.430 - - 11.430
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti 69 - - 69
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 296 - - 296
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI (B) 12.367 - - 12.367
TOTALE ATTIVITA' CESSATE/DESTINATE AD ESSERE CEDUTE (C) - - - -
TOTALE ATTIVITA' (A+B+C) 26.496 2.107 - 28.603
PASSIVITA' Impatti Riclassifica Beni in
(importi in migliaia di euro) 31/12/2018 IFRS 16 locazione Ex IAS 17 01/01/2019
Patrimonio Netto
Quota di pertinenza della Capogruppo (1.732) - - (1.732)
Quota di pertinenza dei Terzi 49 - - 49
TOTALE PATRIMONIO NETTO (D) (1.683) - - (1.683)
Passività non correnti - - -
Passività finanziarie non correnti 348 - - 348
TFR e altri fondi relativi al personale 3.496 - - 3.496
Fondo imposte differite 454 - - 454
Fondo per rischi e oneri futuri 2.628 - - 2.628
Passività per locazione finanziarie 716 1.765 - 2.481
Debiti tributari non correnti 2.740 - - 2.740
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI (E) 10.382 1.765 - 12.147
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 4.834 - - 4.834
Passività per locazione finanziarie 69 342 - 411
Debiti tributari 3.532 - - 3.532
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 9.362 - - 9.362
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI (F) 17.797 342 - 18.139
TOTALE PASSIVITA' (H=E+F) 28.179 2.107 - 30.286
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' (D+H) 26.496 2.107 - 28.603

Inoltre, l'adozione dello standard ha comportato l'introduzione di due nuove componenti di costo nel Conto Economico:

  • gli ammortamenti e svalutazioni dei Diritti d'uso su beni in locazioni (Euro 422 migliaia per i dodici mesi del 2019):

  • gli interessi figurativi, ossia l'aggiornamento del valore attuale delle passività per locazioni finanziarie (Euro 119 migliaia per i dodici mesi del 2019).

Al fine di fornire un ausilio alla comprensione degli impatti rivenienti dalla prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di

Riconciliazione impegni per lease - € migliaia 01/01/2019
Impegni per lease operativi al 31 dicembre 2018 1.375
Canoni per short term lease (esenzione) (16)
Canoni per low-value lease (esenzione) (200)
Impegni per Lease derivanti da opzioni di rinnovo 1.374
Passività finanziaria non attualizzata per i lease al 1° gennaio 2019 2.533
Effetto di attualizzazione (426)
Passività finanziaria per lease operativi al 1° gennaio 2019 2.107
Valore attuale passività per lease finanziari al 31 dicembre 2018 785
Passività per locazioni finanziarie ex IFRS 16 e IAS 17 al 1° gennaio 2019 2.892

lease, di cui fu data informativa al paragrafo "37- IMPEGNI E GARANZIE" del bilancio consolidato relativo all'esercizio 2018 e l'impatto derivante dall'adozione dell'IFRS 16 al 1° gennaio 2019.

La prima applicazione del nuovo principio contabile ha inoltre richiesto al Gruppo di adottare apposite procedure per la mappatura e l'analisi di tutti i contratti che potrebbero contenere un lease, effettuando le opportune valutazioni in conformità al nuovo principio.

La transizione all'IFRS 16 ha introdotto alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni e di stime significative. Le principali sono riassunte di seguito:

  • l'identificazione del lease term è una tematica molto rilevante caratterizzata dall'esercizio di stime in merito alle valutazioni riguardanti le opzioni di rinnovo. Il Gruppo infatti, basandosi anche sull'esperienza storica, ha definito una policy contabile che prevede l'inclusione, oltre al periodo non cancellabile, del periodo di rinnovo contrattuale, limitatamente ai casi in cui il contratto di affitto assegni un "enforceable right" che il Gruppo stima di voler esercitare con ragionevole certezza;

  • poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dal Gruppo non è presente un tasso di interesse implicito, il tasso di attualizzazione da applicare ai pagamenti futuri dei canoni di affitto è stato determinato considerando un tasso rappresentativo del costo medio dell'indebitamento del Gruppo.

Si segnala infine che il 26 novembre 2019, l'IFRS Interpretations Committee (IFRS IC) ha pubblicato la "final agenda decision" sui contratti di locazione annullabili o rinnovabili con un preavviso di chiusura. Dal momento della prima adozione dell'IFRS 16 Leasing, il Gruppo sta valutando il potenziale impatto di tale interpretazione sulle stime utilizzate al fine di determinare la durata dei contratti di affitto.

Per maggior completezza al 31 dicembre 2019 le linee di bilancio, patrimoniali ed economiche interessate dai contratti di lease passivi e attivi, sono riepilogate alle note 11, 22, 31e 32.

Di seguito si elencano gli emendamenti, le interpretazioni ed i miglioramenti in vigore dal 1° gennaio 2019 per i quali non si sono evidenziati impatti significativi sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 del Gruppo:

  • Emendamento all'IFRS 9 Strumenti finanziari: elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa;
  • IFRIC 23 Incertezze in merito alle imposte sul reddito;
  • Emendamento allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate: Long-term Interests in Associates and joint ventures;
  • Emendamento allo IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or Settlement;
  • Miglioramenti agli IFRS: Ciclo 2015-2017:
  • IFRS 3 Business Combination e IFRS 11 Joint Arrangements;
  • IAS 12 –Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity;
  • IAS 23 Borrowing costs eligible for capitalization.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS e IFRIC OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2019

  • In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors;
  • In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards".
  • Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform".

Le valutazioni in merito a potenziali impatti sono tutt'ora in corso ma gli Amministratori si attendono che l'applicazione di tali principi, emendamenti e interpretazioni non comporterà un impatto significativo sugli importi iscritti a bilancio e sulla relativa informativa.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente bilancio, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • Emendamento all'IFRS 10 Bilancio Consolidato e IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture;
  • Emendamento all'IFRS 3 Definition of a Business;
  • Emendamento allo IAS 1 e allo IAS 8 Definition of Material;

Le valutazioni in merito a potenziali impatti sono tutt'ora in corso ma gli Amministratori si attendono che l'applicazione di tali principi, emendamenti e interpretazioni non comporterà un impatto significativo sugli importi iscritti a bilancio e sulla relativa informativa.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI ED ALTRE INFORMAZIONI RICHIESTE DAL PRINCIPIO IFRS 7

Per un'analisi esaustiva dei rischi finanziari del Gruppo, si rinvia alla Nota esplicativa N. 35.

NOTA 4 – VALUTAZIONE SULLA CONTINUITÀ AZIENDALE

Si evidenzia che il bilancio consolidato del Gruppo presenta una perdita di Euro 5,1 milioni e un patrimonio netto negativo di Euro 3,6 milioni mentre la Capogruppo ha chiuso l'esercizio 2019 con un risultato negativo di Euro 2,6 milioni e versa nella fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile.

Sotto altro profilo l'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2019 ammonta ad Euro 6 milioni (Euro 5,7 milioni al 31 dicembre 2018) e sono presenti debiti tributari e commerciali scaduti di importi rilevanti dovuti principalmente al fabbisogno finanziario generatosi durante il percorso di risanamento del Gruppo, stante le difficoltà di accesso al mercato del credito a seguito della situazione che ha interessato la Capogruppo. Pertanto, alla data di approvazione del presente bilancio il Gruppo versa in una situazione di forte tensione finanziaria a causa dell'eccessivo grado di indebitamento a breve termine e dall'andamento negativo dell'esercizio 2019 che, come più ampiamente commentato nel seguito, si è discostato rispetto a quanto previsto.

A termine della positiva chiusura della Procedura di Concordato Preventivo avviata nel 2015 e stante il perdurare delle difficili condizioni del mercato editoriale e della significativa tensione finanziaria già in essere al 31 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione, coadiuvato da Bain & Co., ha deciso di addivenire alla stesura di un Piano Industriale 2019-2023 approvato in data 7 giugno 2019, avente come obiettivo il ritorno a risultati economici e finanziari nel medio termine attraverso: i) la focalizzazione dell'attività del Gruppo sulle testate più profittevoli, ii) la razionalizzazione dei costi di redazione e di struttura, anche per il tramite di una semplificazione della struttura del Gruppo, e iii) lo sviluppo di prodotti e di servizi digitali (il "Piano").

Il Piano prevedeva un fabbisogno finanziario complessivo, inclusivo di quanto necessario per far fronte al significativo indebitamento corrente finanziario, di circa Euro 9 milioni, ed in particolare il fabbisogno previsto entro il 30 giugno 2020 era stimato in circa Euro 7 milioni. Tale fabbisogno di breve termine derivava prevalentemente dagli investimenti previsti per l'implementazione del Piano, dai risultati ancora negativi attesi delle società del Gruppo e dal rimborso di debiti finanziari, tributari e commerciali al fine di riequilibrare le posizioni in essere scadute.

A copertura del sopracitato fabbisogno di breve termine il Consiglio di Amministrazione aveva approvato una serie di operazioni ed in particolare:

  • Aumento di capitale scindibile in opzione agli Azionisti per un ammontare massimo di Euro 3,5 milioni comprensivo di sovrapprezzo;
  • Emissione di un Prestito Obbligazionario Convertendo fino ad un ammontare massimo di Euro 2,8 milioni;
  • Emissione di un Prestito Obbligazionario per un ammontare di Euro 3 milioni.

Era inoltre previsto l'incasso di crediti verso la controllante pari a Euro 1,3 milioni.

Le operazioni suddette al momento dell'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2018 non erano ancora realizzate e per tale motivo il Consiglio d'Amministrazione aveva dovuto compiere le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.

Gli Amministratori avevano in quella sede considerato che esistessero gli elementi di incertezza di seguito sintetizzati tali da far sorgere dubbi significativi sulla capacità di Netweek S.p.A. e del Gruppo a proseguire l'attività operativa in continuità nel prossimo futuro:

  • tempistica e buon esito delle sopracitate operazioni di copertura del fabbisogno finanziario (aumento di capitale, prestiti obbligazionari ed incasso del credito verso la controllante);
  • realizzazione degli obiettivi di Piano che prevede un sostanziale recupero di redditività tramite una serie di iniziative future di carattere ipotetico volte al riequilibrio economico-finanziario nel medio termine delle società controllate ed in particolare la capacità delle stesse di generare flussi di cassa necessari a garantire la continuità della Controllante e del Gruppo;
  • presenza di un elevato indebitamento a breve termine ed andamento negativo delle società del Gruppo;
  • fattispecie prevista dall'art. 2446 Codice Civile della Capogruppo.

Alla luce di quanto avvenuto nel corso del 2019 alcuni degli elementi di incertezza sono stati risolti, in particolare:

  • l'aumento di capitale si è positivamente concluso in data 25 luglio 2019, con la sottoscrizione di n. 18.091.832 azioni ordinarie della Società pari a circa 94,99% del totale delle nuove azioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 3.324.700;
  • in data 27 settembre 2019 è stato sottoscritto un Subscription Agreement tra D.Holding S.r.l., Netweek S.p.A. e Atlas Corporate Management in ragione del quale il fondo di investimento ha manifestato il proprio impegno alla sottoscrizione di un Prestito Obbligazionario Convertendo da emettersi in capo a Netweek S.p.A. fino ad un importo massimo di Euro 2,8 milioni.

A seguito di tale accordo, in data 28 ottobre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'emissione di un Prestito Obbligazionario Convertendo per un importo massimo di Euro 2.800.000 da erogarsi in 7 tranches da Euro 400.000 entro un periodo di 24 mesi dalla data della prima erogazione.

Al 31 dicembre 2019 sono state erogate 2 tranche per un importo complessivo di Euro 0,8 milioni, di cui convertiti in azioni della Società Euro 0,5 milioni, nel mese di gennaio 2020 è stata ulteriormente sottoscritta una terza tranche pari ad Euro 0,4 milioni.

L'implementazione del Piano è stata avviata nella seconda metà dell'esercizio 2019 e sebbene a causa di alcuni ritardi i risultati consuntivati nel 2019 si discostino dagli obiettivi di redditività previsti nel Piano, la Società ritiene che lo stesso possa nel suo complesso considerarsi realizzabile. Inoltre sono state poste in essere ulteriori azioni, originariamente non previste nel Piano, a cavallo tra l'esercizio 2019 e 2020, quali la rinegoziazione di tutti i contratti con i giornalisti inquadrati con contratto di cessione di diritto di autore, che permetterà un risparmio su base annua di circa Euro 500 mila, l'aumento del prezzo di copertina relativamente ad alcune testate edite dal Gruppo che passeranno nel corso del 2020 da Euro 1,5 ad Euro 2,0 con un significativo recupero di marginalità e la chiusura delle testate venete strutturalmente in perdita.

In sede di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha quindi rinnovato le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.

Come già descritto in precedenza il risultato negativo 2019 risente ancora di un risultato operativo al di sotto delle aspettative dovuto alla difficoltà ed al ritardo di implementazione del Piano, circostanza che, unitamente al non completo reperimento delle risorse finanziarie previste, ha determinato sotto il profilo finanziario il permanere di una situazione di significativa tensione.

Occorre infine rilevare che, come noto, i primi mesi del 2020 sono stati caratterizzati dalla diffusione del Coronavirus che avrà significative ripercussioni sul Gruppo, sebbene le conseguenze sui risultati 2020 siano ancor di difficile stima. Ad oggi tali effetti si sono sostanziati nella significativa riduzione dei ricavi pubblicitari che, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2020, risultano ridotti di oltre il 40%. In un'ottica di contenimento dei costi, il Gruppo ha dato risposta attuando una serie di interventi atti a contenere i costi industriali, fra i quali l'accesso alla cassa integrazione in deroga applicata a tutti i dipendenti con una percentuale media del 53%. Pur tuttavia, i potenziali effetti a medio-lungo termine della pandemia Covid-19 sono, ad oggi, di difficile valutazione e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.

Tenuto conto degli scostamenti consuntivati e della difficile situazione del mercato dei capitali, ulteriormente irrigiditasi per effetto della già citata emergenza sanitaria, gli Amministratori, anche al fine di valutare il fabbisogno finanziario e il rischio di liquidità dei prossimi 12 mesi, pur confermando le linee di indirizzo del Piano, hanno provveduto a formulare un aggiornamento dello stesso adottando i principi dettati dalla normativa, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 maggio 2020 (il "Piano Aggiornato").

Le nuove previsione formulate dal Management considerano un miglioramento del flusso di cassa operativo (derivante dalle società del settore Media) rispetto ai dati consuntivi del 2019 ed un fabbisogno complessivo di cassa derivante prevalentemente da investimenti, da rimborsi di debiti finanziari a breve (area Media Locali) e dal parziale pagamento di debiti commerciali e tributari scaduti. In particolare, il fabbisogno finanziario previsto per l'anno 2020 e nella ipotesi che siano rinnovate le attuali linee di credito, è confermato essere pari a circa Euro 4 milioni mentre quello entro il 30 giugno 2021 è pari a ulteriori circa Euro 1,5 milioni. Preme tuttavia ricordare che quanto sopra non include le ulteriori necessità finanziarie, ad oggi stimate in un range fra Euro 0,7 ed 1,0 milioni, venutesi a creare con l'emergenza sanitaria Covid-19 e la conseguente sensibile contrazione della raccolta pubblicitaria, i cui tempi di recupero sono oltremodo incerti e potrebbero ulteriormente appesantire le necessità di liquidità del Gruppo.

La copertura di tale fabbisogno verrà ottenuta per quanto riguarda Euro 2,0 milioni tramite l'emissione della restante parte del prestito convertendo, di cui una nuova tranche di Euro 0,4 milioni è stata erogata nel mese di marzo 2020. Quale ulteriore fonte di finanziamento, non essendo percorribile nelle attuali circostanze di mercato l'originale ipotesi di emissione di un prestito obbligazionario, cosiddetto minibond, la Società ha deciso di utilizzare le opportunità di finanziamento introdotte dai recenti provvedimenti governativi atti a favorire le imprese colpite dall'emergenza sanitaria. Questa scelta permetterà di ottenere maggiori risorse ad un costo più contenuto e sono stati pertanto avviati i primi contatti con due controparti bancarie.

In particolare, sono stati richiesti a primari Istituti di Credito nuovi finanziamenti, garantiti al 90% dal Fondo Garanzie, per un importo complessivo di Euro 4,6 milioni.

Il fabbisogno di breve termine sarà inoltre coperto mediante l'incasso parziale di crediti verso la controllante, che alla data di riferimento del bilancio ammontavano ad Euro 1,6 milioni.

In considerazione della situazione attuale, gli Amministratori ritengono che rispetto all'anno precedente alcuni elementi di incertezza, sia sotto il profilo finanziario sia sotto il profilo operativo, si siano risolti ma in ogni caso sussistano ancora taluni elementi di incertezza di seguito sintetizzati che fanno sorgere dubbi significativi sulla capacità di Netweek S.p.A. e del Gruppo a proseguire l'attività operativa in continuità nel prossimo futuro:

  • tempistica e buon esito della sopracitata operazione di accensione dei nuovi finanziamenti come da provvedimenti governativi;
  • piena realizzazione degli obiettivi economico-finanziari che prevedono nel medio termine il riequilibrio economico-finanziario delle società controllate e la capacità delle stesse di generare flussi di cassa necessari a garantire la continuità della Controllante e del Gruppo, ma che risultano dipendenti da azioni future ipotetiche e comunque potenzialmente influenzati da variabili esogene, fra i quali anche l'attuale situazione di emergenza sanitaria, ad oggi non pienamente quantificabili né controllabili;
  • presenza di un elevato indebitamento a breve termine ed andamento negativo delle società del Gruppo;
  • fattispecie prevista dall'art. 2446 Codice Civile della Capogruppo.

Alla luce di quanto sopra, il Consiglio ritiene che la possibilità per la Società ed il Gruppo di continuare la propria operatività per un futuro prevedibile sia necessariamente legata oltre al mantenimento delle linee di credito esistenti, al puntuale reperimento delle risorse finanziarie precedentemente descritte necessarie per coprire il fabbisogno finanziario nel breve termine, nonché al raggiungimento dei target operativi e finanziari previsti del Piano Aggiornato che prevedono, peraltro, una generazione di flussi di cassa operativi positivi nel medio termine.

Va comunque osservato, come già detto, che, anche nel caso in cui i sopracitati target economico-finanziari fossero raggiunti, non è possibile escludere un andamento macroeconomico, in particolare per quanto riguarda l'andamento del PIL e quindi anche del mercato pubblicitario ad esso fortemente correlato, anche significativamente differente negli anni del Piano Aggiornato rispetto a quanto ipotizzato. Va dunque richiamata l'attenzione sulla circostanza che il mancato raggiungimento anche solo in parte dei risultati operativi previsti dal Piano Aggiornato e/o nel caso di mancato reperimento delle sopradescritte risorse finanziarie necessarie per coprire il fabbisogno finanziario del Gruppo previsto nel breve termine, anche in considerazione della circostanza che l'esecuzione di tali azioni richiede il coinvolgimento/assenso di soggetti esterni al Gruppo, in assenza di ulteriori tempestive azioni, sarebbe pregiudicata la prospettiva della continuità aziendale.

Pur in presenza di significative e molteplici incertezze legate all'attuale situazione patrimoniale, all'ammontare significativo di debiti scaduti, alla realizzazione degli obiettivi del Piano Aggiornato e alle tempistiche ed effettiva realizzabilità delle citate fonti di copertura finanziaria, tenuto conto delle avvenute operazioni di rafforzamento patrimoniale, che i risultati di Piano, prima dell'insorgere dell'emergenza sanitaria, erano in linea con gli obiettivi e della ragionevole aspettativa della positiva conclusione delle trattative in corso con gli Istituti di Credito per l'ottenimento dei finanziamenti richiesti, gli Amministratori della Società hanno ritenuto ragionevole adottare il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2019.

Per tale motivo, dunque, gli Amministratori continuano ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio ritenendo di aver comunque fornito un'informativa esaustiva delle significative e molteplici incertezze in essere e dei conseguenti dubbi significativi che insistono sul mantenimento di tale presupposto.

Deve essere dunque nuovamente sottolineato, per quanto ovvio, che il giudizio prognostico sotteso alla determinazione degli Amministratori è suscettibile di essere contraddetto dall'evoluzione dei fatti seppur svolto con diligenza e ragionevolezza; e ciò sia perché eventi ritenuti probabili (quali l'ottenimento dei finanziamenti richiesti) potrebbero non verificarsi, sia perché potrebbero emergere fatti o circostanze, ad oggi non noti o comunque non valutabili nella loro portata, anche fuori dal controllo degli Amministratori, suscettibili di mettere a repentaglio la continuità aziendale pur a fronte di un esito positivo delle condizioni a cui oggi gli Amministratori legano la continuità aziendale.

Da ultimo e quale ulteriore nota di prudenza, gli Amministratori, consapevoli dei limiti intrinseci della propria determinazione, manterranno un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione, così da poter assumere, laddove se ne verificassero i presupposti, i necessari provvedimenti, nonché provvedere, con analoga prontezza, ad assolvere agli obblighi di comunicazione al mercato.

Va considerato che qualora le citate operazioni di copertura finanziaria non fossero finalizzate in tempi relativamente brevi, il Consiglio di Amministrazione sarebbe costretto a rivedere il presupposto della continuità; il venir meno delle prospettive di continuazione dell'attività implicherebbe la necessità di effettuare successive verifiche, valutazioni ed approfondimenti, e comprometterebbe seriamente la possibilità di recuperare integralmente il valore delle attività iscritte in bilancio al 31 dicembre 2019 con conseguenti significative ulteriori svalutazioni dell'attivo, nonché eventuali maggiori accantonamenti di fondi per eventuali passività potenziali.

NOTA 5 – INFORMAZIONI DI SETTORE

L'informativa richiesta dall'IFRS 8 è fornita tenendo conto dell'assetto organizzativo del Gruppo. I segmenti operativi, individuati sulla base della reportistica interna utilizzata dal management al fine dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e al fine delle analisi delle performance, sono organizzati e gestiti separatamente in base, preliminarmente, al settore di appartenenza che rappresenta un'unità strategica di business e all'interno del settore, laddove necessario, alla natura dei diversi prodotti offerti.

Per i commenti sui risultati dei settori operativi si veda il relativo paragrafo contenuto all'interno della relazione sulla gestione.

Il segmento operativo Media Locali opera nel settore editoriale le cui attività sono gestite attraverso Dmedia Group che controlla Netweek, il primo circuito di media locali nel nord Italia, costituito, alla data odierna, da 53 edizioni locali, Dmedia è anche editore del sito Netweek.it, il portale di news locali.

La funzione corporate svolta dalla Capogruppo (Netweek S.p.A.) individua il secondo segmento operativo.

Conto economico consolidato 2019
(importi in migliaia di euro)
Media Locali Funzioni
Corporate
Elisioni / scritture
di consolidamento
Consolidato
Ricavi 25.631 520 (250) 25.901
Altri ricavi 189 27 0 216
Totale ricavi e altri proventi operativi 25.820 547 (250) 26.117
Costi per acquisti e variazione rimanenze (1.671) 0 0 (1.671)
Margine lordo di contribuzione 24.149 547 (250) 24.446
Costi per servizi (17.829) (767) 250 (18.346)
Costi per il personale (6.154) (312) 0 (6.466)
Altri costi operativi (674) (46) 0 (720)
Svalutazione crediti (970) 0 0 (970)
Ammortamenti (1.552) 0 0 (1.552)
Altri accantonamenti al netto dei rilasci (667) 0 0 (667)
Risultato operativo (3.697) (578) 0 (4.275)
Proventi (oneri) finanziari netti (330) (22) 0 (352)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (45) (2.010) 2.010 (45)
Risultato ante imposte (4.072) (2.610) 2.010 (4.672)
Imposte (474) 0 0 (474)
Risultato Netto delle attività in funzionamento (4.546) (2.610) 2.010 (5.146)
Risultato Netto (4.546) (2.610) 2.010 (5.146)

SCHEMA PER SEGMENTI OPERATIVI DI GRUPPO

NOTA 6 – AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA INDEFINITA

Il valore dell'avviamento relativo alla CGU Dmedia Group S.p.A al 31 dicembre 2019, a seguito del test di impairment, risulta invariato rispetto a quello dell'esercizio precedente.

Importi in migliaia di euro 31/12/2019 Incrementi Decrementi 31/12/2019
Dmedia Group S.p.A. 2.594 0 0 2.594
Totale 2.594 0 0 2.594

NOTA 7 – IMPAIRMENT TEST

L'avviamento, acquisito attraverso l'aggregazione di imprese ed allocato in base allo IAS 36 a gruppi di cash generating units (CGU), è allocato interamente alla CGU "Dmedia Group S.p.A.", rappresentata dalle singole società che operano nell'area Media Locali.

L'avviamento, in osservanza ai principi contabili internazionali, non è soggetto ad ammortamento, bensì ad una verifica annuale (impairment test) volta ad individuare la presenza di eventuali perdite di valore. Tale test viene condotto confrontando il valore contabile degli avviamenti con il loro valore recuperabile, determinato attraverso l'utilizzo del modello "Discounted Cash Flow", che prevede la stima dei futuri flussi di cassa e l'attualizzazione degli stessi con un tasso coincidente col costo medio ponderato del capitale (WACC).

L'ammontare recuperabile della Cash Generating Unit (CGU) è stato determinato in base al valore d'uso calcolato utilizzando le proiezioni dei flussi di cassa del settore Media Locali desunti dalle previsioni per gli esercizi 2020-2023 predisposte ai fini dell'impairment test e approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 18 maggio 2020.

Le principali ipotesi utilizzate nella determinazione del valore in uso delle cash generating unit, sono costituite dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati che si suppone deriveranno da un uso continuativo delle attività, dalla scelta del tasso di sconto e dal tasso di crescita.

In particolare, il Gruppo ha utilizzato tassi di sconto che ritiene riflettano le valutazioni del mercato, alla data di riferimento della stima, del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla singola CGU.

Le previsioni dei flussi di cassa operativi utilizzato sono coerenti con le sopracitate previsioni 2020-2023, tenendo conto dei criteri previsti dallo IAS 36.

Le previsioni dei flussi di cassa si riferiscono a condizioni correnti di esercizio dell'attività, quindi non includono flussi finanziari connessi a eventuali interventi di natura straordinaria.

Inoltre, le previsioni si basano su criteri di coerenza con i dati storici relativamente all'imputazione delle spese generali future, alla tendenza degli investimenti attesi di capitale, alle condizioni di equilibrio finanziario, nonché alle ipotesi macroeconomiche, con particolare riferimento agli incrementi di prezzo dei prodotti e degli spazi pubblicitari, che tengono conto dei tassi di inflazione attesi.

Di seguito vengono evidenziati i principali parametri utilizzati per lo svolgimento del test di impairment svolto sull'avviamento allocato alla CGU Dmedia Group S.p.A.

Orizzonte temporale considerato

Per la proiezione dei flussi di cassa espliciti è stato utilizzato un arco temporale di 4 anni. I flussi di cassa sono stati determinati in maniera puntuale fino al 2023, essendo tale periodo coperto dal piano aziendale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società. Per la determinazione del valore attuale dei predetti flussi sono stati utilizzati i seguenti parametri finanziari:

Parametri economico-finanziari

Ai fini dell'attualizzazione dei flussi finanziari è stato utilizzato un tasso rappresentativo del costo medio del capitale investito al netto delle imposte (Weighted Average Cost of Capital o "WACC") come descritto nella seguente tabella:

Dmedia Group 2018 Dmedia Group 2019
Wacc 11,10% 10,42%

La variazione del tasso di attualizzazione rispetto al Wacc adottato al 31 dicembre 2018 è principalmente riconducibile alla riduzione del tasso risk free (media ponderata annua dei Governement Bond italiani a 10 anni – "BTP Italia"), al decremento del Market risk premium e alla diversa ripartizione della struttura finanziaria che prevede una maggiore quota di debito rispetto al capitale proprio, parzialmente compensati dall'incremento del rischio d'esecuzione del piano alla luce dello scostamento dei risultati consuntivati rispetto al budget.

Dmedia Group 2018 Dmedia Group 2019
Beta 0,902 0,898
Tasso free risk 2,62% 1,90%
Market risk premium 5,96% 5,20%
Premio small size 3,48% 3,48%
Execution Risk 1,5% 2,5%
Costo del debito after tax 3,42% 3,42%

Il WACC è stato determinato attraverso il Capital Asset Pricing Model, impiegando i seguenti parametri:

Con riferimento alla struttura finanziaria si è ipotizzato una ripartizione tra capitale proprio e mezzi finanziari di terzi (onerosi) così composta: 76,68% capitale proprio (80,37% al 31 dicembre 2018) e 23,32% mezzi finanziari di terzi (19,63% al 31 dicembre 2018).

Si evidenzia inoltre che il tasso di crescita dei flussi finanziari "g", utilizzato per la determinazione del c.d. "terminal value" della CGU in oggetto, è stato ipotizzato in termini nominali pari a zero, in analogia a quanto utilizzato nelle valutazioni effettuate negli esercizi precedenti.

Si riportano di seguito le considerazioni emerse dall'analisi del valore di bilancio relativo alla CGU Dmedia Group S.p.A,, unitamente ai relativi effetti sul bilancio al 31 dicembre 2019.

Dmedia Group S.p.A.

Si tratta della Sub-Holding avente sede operativa in Merate (LC) alla quale fanno capo, al 31 dicembre 2019, le società del gruppo Netweek operanti all'interno dell'area Media Locali.

La partecipata è attiva nel settore dell'editoria locale attraverso tre linee di business strettamente correlate: (i) redazione e distribuzione di settimanali a diffusione locale; (ii) raccolta pubblicitaria e (iii) fornitura di servizi gestionali ed organizzativi di supporto ad editori terzi per la produzione e distribuzione di settimanali a diffusione locale relativamente ai quali gli editori terzi mantengono la gestione dei relativi contenuti editoriali.

La verifica al 31 dicembre 2019 è stata effettuata mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi ("Discounted Cash Flow" - DCF), i cui principali pillar sono:

  • rifocalizzazione della base clienti con maggiore penetrazione sulle categorie commerciali non ancora presidiate ed incremento del rapporto con i grandi clienti;
  • efficientamento del processo di redazione dei prodotti editoriali per assicurare il raggiungimento del break even per ogni prodotto editoriale;
  • espansione dei ricavi digitali integrando l'offerta dei servizi web;
  • razionalizzazione della struttura societaria e dei processi operativi riducendo drasticamente il numero delle società con conseguente riduzione dei costi centrali;
  • sostenimento dei ricavi diffusionali mediante aumento del prezzo di copertina;

Inoltre, il calcolo del terminal value è stato elaborato considerando la marginalità dell'ultimo anno di periodo esplicito ed un tasso di crescita (g-rate) pari a zero.

L'esito di tale verifica ("impairment test") non ha comportato la svalutazione dell'avviamento iscritto e delle altre attività immobilizzate.

Secondo quanto previsto dalla best – practice, è stata effettuata un'analisi di Sensitivity al fine di verificare la variazione del valore recuperabile al modificarsi di variabili rilevanti – in particolare, al variare del tasso WACC. Nel dettaglio, per quanto riguarda la CGU Dmedia Group S.p.A. l'analisi di sensitivity effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti i piani aziendali, ha evidenziato che una variazione del tasso di attualizzazione WACC (in un range compreso tra +/- 50 punti base) non determinerebbe una svalutazione dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato del Gruppo Netweek S.p.A.

Il valore del WACC che rende il valore recuperabile uguale al carrying amount della CGU (Analisi di break – even) risulta pari a 16,36%.

È da segnalare comunque che diversi fattori, legati anche all'evoluzione del difficile contesto del mercato finanziario con impatti anche sul mercato editoriale e del commercio, oltre all'esito delle azioni poste in essere dal Gruppo per il riequilibrio economico e finanziario (si veda la Nota 4) e a quanto descritto al paragrafo "FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO" della relazione sulla gestione in merito all'emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19, potrebbero richiedere una rideterminazione anche dei piani aziendali e quindi del valore recuperabile delle attività nette e degli avviamenti relativi alle CGU descritti nel paragrafo precedente. Conseguentemente, non si può escludere valori consuntivi anche significativamente diversi da quanto previsto e che quindi potrebbero richiedere rettifiche anche significative, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, al valore delle attività iscritte in bilancio. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal Gruppo.

NOTA 8 – ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

Il saldo della voce attività immateriali a vita definita ammonta ad Euro 3.715 migliaia e mostra un decremento netto di Euro 324 migliaia rispetto al precedente esercizio.

(importi in migliaia di euro) +/- Diritti di brevetto Concessioni, licenze, marchi Altre Totale
Valore netto contabile al 31/12/2017 498 3.795 376 4.669
Incrementi + 163 4 199 366
Cessioni/decrementi - 0 0 0 0
Ammortamenti - (316) (470) (210) (996)
Valore netto contabile al 31/12/2018 345 3.329 365 4.039
Incrementi + 277 0 226 503
Cessioni/decrementi - 0 0 0 0
Ammortamenti - (318) (420) (89) (827)
Variazione Area di consolidamento 0 0 0 0
Valore netto contabile al 31/12/2019 304 2.909 502 3.715

L'importo maggiormente significativo delle attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2019 è rappresentato dalle testate giornalistiche per la parte attribuibile all'area Media Locali e dai diritti di brevetto facenti riferimento ai programmi software utilizzati dal Gruppo. Si rileva che nel corso dell'esercizio sono stati capitalizzati costi interni per circa Euro 88 migliaia principalmente relativi allo sviluppo dei portali online e al potenziamento dell'offerta digitale.

Si evidenzia che le testate sono state sottoposte ad impairment test in quanto asset fondamentali che costituiscono il carrying amount nell'ambito della CGU Dmedia Group S.p.A. (vedi Nota 7).

NOTA 9 – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Di seguito si riporta una tabella contenente tutte le attività materiali possedute dal Gruppo:

(importi in migliaia di euro) Terreni e
Fabbricati
Impianti
Macchinari
Attrezzature
ind.
e commerciali
Altri Beni Totale
Valore netto contabile al 31/12/2017 3.840 82 59 616 4.597
Incrementi 1 27 7 141 176
Cessioni/decrementi (121) 0 0 (1) (122)
Ammortamenti (151) (27) (23) (202) (403)
Valore netto contabile al 31/12/2018 3.569 82 43 554 4.248
Riclassifiche Beni in Locazione Ex IAS 17 (1.239) 0 0 (56) (1.295)
Incrementi 3 8 0 10 21
Cessioni/decrementi 0 0 0 (41) (41)
Ammortamenti (111) (23) (20) (149) (303)
Variazione Area di consolidamento 0 0 7 9 16
Valore netto contabile al 31/12/2019 2.222 67 30 327 2.646

Il saldo delle attività materiali al 31 dicembre 2019 ammonta ad Euro 2.646 migliaia (Euro 4.248 migliaia al 31 dicembre 2018) evidenziando un decremento netto di periodo pari ad Euro 1.602 migliaia prevalentemente riconducibile alla riclassifica dei beni materiali in locazione finanziaria a seguito dell'introduzione del nuovo principio IFRS 16 – Leases per Euro 1.295 migliaia, iscritta nella voce "Diritti d'uso su beni in locazione", e ammortamenti d'esercizio per Euro 303 migliaia.

Con riferimento alla riclassifica dei beni materiali posseduti in locazione finanziaria, questi fanno riferimento ad un fabbricato relativo alla controllata Dmedia Group S.p.A ed un'autovettura della controllata Publi(IN) S.r.l. Per maggiori dettagli sugli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo principio IFRS 16 – Leases, si rimanda al paragrafo "PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2019"

NOTA 10 – INVESTIMENTI IMMOBILIARI

La voce investimenti immobiliari pari ad Euro 470 migliaia (Euro 470 migliaia al 31 dicembre 2018) è relativa al fabbricato di proprietà della controllante Netweek S.p.A., valutato a Fair value, in accordo con lo IAS 40, in quanto posseduto per l'apprezzamento del capitale investito e destinato alla vendita. Il valore di carico è allineato al valore desunto da perizia redatta da terzi indipendenti nonché dal preliminare di vendita relativo a circa il 50% del valore dell'immobile.

NOTA 11 – DIRITTI D'USO SU BENI IN LOCAZIONE

La voce comprende i diritti d'uso (right of use) relativi ai contratti di leasing iscritti in bilancio a seguito dell'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 – Leases a partire dal 1° gennaio 2019. Al 31 dicembre 2019 sono pari ad Euro 3.177 migliaia.

La tabella che segue riporta la composizione dei diritti d'uso e la relativa movimentazione intercorsa nel periodo:

(Importi in migliaia di euro) Diritti d'uso Beni Immobili Diritti d'uso Autovetture Totale
Valore Netto Contabile al 31/12/2018 0 0 0
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 1.865 168 2.033
Variazione Area di condosildamento 74 0 74
Riclassifiche Beni in Locazione Ex IAS 17 1.239 56 1.295
Valore Netto Contabile al 01/01/2019 3.178 224 3.402
Incrementi 183 14 197
Ammortamenti (346) (76) (422)
Valore Netto Contabile al 31/12/2019 3.015 162 3.177

I diritti d'uso riguardano prevalentemente i contratti di locazione di beni immobili riconducibili alle sedi operative delle società controllate appartenenti all'area Media Locali ed in via residuale noleggi di auto

aziendali. I movimenti dell'esercizio si riferiscono principalmente agli incrementi relativi a tre nuovi contratti d'affitto stipulati dalle controllate Media In S.r.l., Publi In S.r.l. e S.G.P. S.r.l., il cui effetto è parzialmente mitigato dagli ammortamenti d'esercizio.

NOTA 12 – PARTECIPAZIONI, TITOLI E CREDITI FINANZIARI

Le variazioni intervenute nella voce "Partecipazioni" rispetto al precedente esercizio sono così riassunte:

Partecipazioni
(importi in migliaia di euro)
31/12/2018 Incrementi/(Decrementi) Variazione
area di
consolidamento
Svalutazioni 31/12/2019
Partecipazioni in imprese collegate
Idea Editrice S.r.l. 116 0 0 (10) 106
PMDG S.r.l. 302 0 0 0 302
Itinerari e Luoghi S.r.l. 0 0 0 0 0
(iN) Toscana S.r.l. 3 0 (3) 0 0
Genius S.r.l. 15 0 0 (1) 14
Komunikè (già Il corriere.net gruppo) 0 0 0 0 0
Editoriale La nuova provincia di Biella 175 0 0 (34) 141
Totale partecipazioni in imprese collegate 611 0 (3) (45) 563

Con riferimento alla partecipazione nella società (iN) Toscana S.r.l. si evidenzia che la stessa è consolidata secondo il metodo integrale a partire dal primo gennaio 2019.

Le partecipazioni in imprese collegate si riferiscono principalmente alle seguenti società partecipate di Dmedia Group S.p.A.:

DENOMINAZIONE SOCIALE E SEDE % di possesso al 31.12.2019
IDEA EDITRICE S.r.l. – Borgosesia (VC) 18%
PMDG S.r.l. – Alessandria (AL) 24,50%
ITINERARI E LUOGHI S.r.l. - Merate (Lc) 33,33%
GENIUS S.r.l. - Saluzzo (CN) 20%
LA NUOVA PROVINCIA DI BIELLA S.r.l. - Biella (Bi) 28,80%

Di seguito si riportano i principali dati delle summenzionate società:

Denominazione
(Importi in Euro)
Patrimonio Netto 31/12/2019 (B) Utile (perdita) 2019 (B)
IDEA EDITRICE SRL 320.040 (2.727)
GENIUS SRL 63.032 (2.016)
PMDG SRL * 981.965 (143.561)
EDITORIALE LA NUOVA PROVINCIA DI BIELLA SRL 72.343 (1.012)

(B): In base ai progetti di bilancio approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione predisposti secondo i principi contabili nazionali

*: Relativamente alla collegata PMDG S.r.l. si precisa che i dati di patrimonio netto e risultato riportati in tabella fanno riferimento all'esercizio 2018 in quanto alla data della presente relazione non è disponibile la situazione economico, patrimoniale e finanziaria aggiornata al 31 dicembre 2019.

La variazione intervenuta rispetto al precedente esercizio è relativa all'adeguamento del valore di altre società partecipate dovuto alla contabilizzazione delle medesime con il metodo del patrimonio netto.

La voce "Titoli e crediti finanziari" inclusa nelle attività non correnti, al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 246 migliaia, è relativa alla quota con scadenza oltre l'esercizio successivo di un credito vantato verso la collegata PMDG S.r.l. per complessivi Euro 315 migliaia, esposto al netto del relativo fondo svalutazione crediti pari ad Euro 185 migliaia. La quota breve, pari ad Euro 69 migliaia, è stata iscritta nella voce "Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti". Il credito in oggetto ha un valore nominale pari ad Euro 905 migliaia, garantito da pegno pari al 32,75% delle ulteriori quote della partecipata PMDG S.r.l. per il quale nel corso dell'esercizio 2016 è stato formalizzato con la controparte un piano di rimborso in più esercizi oltre interessi determinati ad un tasso del 4%. Alla data della presente relazione il piano di rimborso risulta rispettato.

NOTA 13 – ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE E FONDO PER IMPOSTE DIFFERITE

Il saldo della voce attività per imposte anticipate e fondo per imposte differite al 31 dicembre 2019 è dettagliato nella successiva tabella; le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Imposte anticipate e differite su differenze
temporanee
(importi in migliaia di euro)
2018
imponibili
effetto
fiscale
2019
imponibili
effetto
fiscale
Variazione effetto
fiscale
Imposte anticipate
Fondi Tassati (6.402) 1.536 (4.781) 1.147 (389)
Altri (845) 82 (317) 77 (5)
Perdite fiscali (480) 115 (303) 79 (36)
Totale imposte anticipate (7.727) 1.733 (5.401) 1.303 (430)
Imposte differite passive
Su attività materiali e immateriali 1.892 (454) 1.299 (407) 47
Totale imposte differite passive 1.892 (454) 1.299 (407) 47
Totale imposte differite attive nette (5.835) 1.279 (4.102) 896 (383)

Le imposte anticipate pari ad Euro 1.303 migliaia (Euro 1.733 migliaia al 31 dicembre 2018) e le imposte differite passive pari ad Euro 407 migliaia (Euro 454 migliaia al 31 dicembre 2018) sono calcolate sulle differenze temporanee tra attività e passività riconosciute ai fini fiscali e quelle iscritte in bilancio.

Il saldo netto pari ad Euro 896 migliaia si decrementa per Euro 383 migliaia rispetto al corrispondente saldo dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.279 migliaia principalmente per effetto della riduzione delle attività per imposte anticipate a seguito degli utilizzi dei fondi tassati il cui effetto fiscale, contabilizzato nella voce imposte del conto economico d'esercizio, ammonta ad Euro 430 migliaia, parzialmente compensato dalla riduzione delle imposte differite passive per Euro 47 migliaia.

Le perdite fiscali iscritte al 31 dicembre 2019 risultano essere illimitatamente riportabili. Le imposte differite attive, si riferiscono per lo più a svalutazioni di crediti commerciali riferibili alla controllata Dmedia Group

S.p.A. e alle società dalla stessa controllate (area Media Locali). Le imposte differite passive sono relative principalmente all'iscrizione dei beni in leasing in accordo a quanto previsto dall' IFRS 16 e alle allocazioni effettuate in sede di consolidamento. La recuperabilità delle imposte anticipate, al netto delle imposte differite passive, si basa sulla previsione di imponibili fiscali così come evidenziati dalle previsioni predisposte dagli Amministratori per gli esercizi 2020-2023 ai fini del test di impairment e approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 18 maggio 2020, ed estrapolando da quest'ultimo la base di calcolo per le proiezioni dei successivi esercizi. È da segnalare comunque che diversi fattori, legati anche all'evoluzione del difficile contesto del mercato finanziario con impatti anche sul mercato editoriale e del commercio, oltre all'esito delle azioni poste in essere dal Gruppo per il riequilibrio economico e finanziario (si veda la Nota 4) potrebbero richiedere una rideterminazione anche dei piani aziendali e quindi del valore recuperabile delle attività per imposte anticipate. Conseguentemente, non si può escludere valori consuntivi anche significativamente diversi da quanto previsto e che quindi potrebbero richiedere rettifiche anche significative, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, al valore delle attività per imposte anticipate iscritte in bilancio. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dalla Società.

Con riferimento alle perdite fiscali si precisa che a livello consolidato, per le società rientranti nell'accordo di consolidato fiscale, le perdite illimitatamente riportabili ammontano ad Euro 12,3 milioni, relativamente alla quali non sono state iscritte in bilancio attività per imposte anticipate pari ad Euro 3 milioni.

Si segnala, inoltre, che non sono state iscritte in bilancio attività per imposte anticipate relative ed eccedenze di interessi passivi riportabili pari a circa Euro 1,4 milioni, prevalentemente riferibili alla Capogruppo, e imposte anticipate relative a differenze temporanee riguardanti fondi svalutazione crediti e fondi per rischi ed oneri per Euro 0,9 milioni riconducibili all'area Media Locali.

NOTA 14 – RIMANENZE DI MAGAZZINO

La voce si compone come segue:

Descrizione
( Importo in migliaia di euro) 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Materie Prime sussidiarie e di consumo + 241 118 123
Prodotti finiti merci 270 261 9
Fondo svaluzione magazzino - (168) (168) 0
Totale 343 211 132

Il saldo della voce al 31 dicembre 2019 è riferibile principalmente alle giacenze di carta per la stampa ed aumenta rispetto all'esercizio precedente di Euro 132 migliaia a seguito dell'effetto combinato relativo all'aumento delle giacenze e del prezzo della carta.

NOTA 15 – CREDITI TRIBUTARI

La voce ammonta a Euro 465 migliaia, con un incremento di Euro 104 migliaia rispetto all'esercizio precedente, relativo principalmente all'aumento del credito IVA rispetto al saldo al 31 dicembre 2018; di seguito il dettaglio della voce:

Descrizione
(importi in migliaia di euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Erario c/ acconti imposte dirette 17 20 (3)
Crediti v/erario per IVA 399 335 64
Altri crediti tributari 16 6 10
Variazione Area di consolidamento 33 0 33
Totale 465 361 104

Con riferimento ai crediti IVA, si segnala che alcune Società del Gruppo hanno ottenuto il visto di conformità rilasciato dal proprio consulente fiscale che consentirà di utilizzare tali crediti in compensazione dei debiti tributari, ancorchè non riconducibili alla medesima natura del tributo.

NOTA 16 – CREDITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

La voce, al netto del fondo svalutazione crediti pari ad Euro 8.384 migliaia, ammonta a Euro 10.536 migliaia, in diminuzione di Euro 894 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018, e risulta così composta:

Descrizione
(importi in migliaia di euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Verso clienti 17.132 17.170 (38)
Risconti e ratei attivi 160 224 (64)
Verso Altri 2.488 2.904 (416)
Variazione area di consolidamento (860) 0 (860)
Totale crediti lordi A 18.920 20.298 (1.378)
Fondo svalutazione crediti
Saldo 1/1 8.868 7.549 1.319
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 9 + 0 350 (350)
Variazione area di consolidamento +/- (372) 0 (372)
Accantonamenti dell'esercizio + 970 1.458 (488)
Utilizzi dell'esercizio - (1.082) (489) (593)
Saldo Fondo Svalutazione Crediti B 8.384 8.868 (484)
Saldo Crediti Netti al 31/12 A-B 10.536 11.430 (894)

La diminuzione dei crediti commerciali, vari e altre attività correnti è prevalentemente riconducibile ad un calo del fatturato. La voce crediti verso clienti comprende in prevalenza esposizioni riconducibili all'attività di raccolta pubblicitaria effettuata dalle concessionarie del Gruppo. Gli altri crediti comprendono principalmente esposizioni vantate nei confronti di agenti, a seguito degli acconti provvigionali erogati agli stessi le cui provvigioni maturate risultano inferiori ai medesimi. Alla data di riferimento del bilancio, al fine di allineare il valore dei crediti al presumibile valore di realizzo, sono stati effettuati accantonamenti al fondo svalutazione per complessivi 970 migliaia, di cui Euro 282 migliaia riguardanti posizioni a credito nei confronti di agenti.

Gli utilizzi del fondo svalutazione crediti pari ad Euro 1.082 migliaia fanno riferimento prevalentemente alla cessazione dei rapporti con agenti intervenuti nel corso dell'esercizio. Il fondo svalutazione residuo allocato agli altri crediti risulta pertanto pari ad Euro 479 migliaia.

NOTA 17 – CASSA E ALTRE DISPONIBILITÀ EQUIVALENTI

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
(importi in migliaia di euro)
Depositi bancari e postali 878 275 603
Assegni 24 1 23
Danaro e valori in cassa 18 20 (2)
Totale 920 296 624

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2019 sono pari a Euro 920 migliaia e presentano un incremento di Euro 624 migliaia rispetto al saldo del 31 dicembre 2018.

Per comprendere con maggiore dettaglio le dinamiche di tale grandezza nell'esercizio in oggetto, si rimanda al rendiconto finanziario.

NOTA 18 – PATRIMONIO NETTO

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI
(importi in migliaia di euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variaz. Var. %
Patrimonio netto di gruppo e di terzi (3.624) (1.683) (1.941) 115%
Patrimonio netto di Gruppo (3.229) (1.732) (1.497) 86%
Patrimonio netto di Terzi (395) 49 (444) -906%

La movimentazione delle singole poste di patrimonio netto è espressa nella seguente tabella:

(importi in migliaia di euro) Capitale
Sociale
Riserva
Sovrapprezzo
azioni
Utili
(Perdite)
Accumul
Riserva
Utili/Perdite
attuariali
Risultato
d'esercizio
Patr.
netto
di
gruppo
Patr.
netto
di
terzi
Totale
gruppo
e terzi
Saldo al 1° gennaio 2019 7.365 0 (4.616) 222 (4.703) (1.732) 49 (1.683)
Movimentazione del risultato 0 0 (4.703) 0 4.703 0 0 0
AumentI di Capitale 328 3.388 0 0 0 3.716 0 3.716
Altri movimenti 0 0 (230) 0 0 (230) (111) (341)
Totale utile (perdita) complessivo
d'esercizio
0 0 0 (164) (4.819) (4.983) (333) (5.316)
Saldo al 31 dicembre 2019 7.693 3.388 (9.549) 58 (4.819) (3.229) (395) (3.624)
(importi in migliaia di euro) Capitale
Sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Utili
(Perdite)
Accumul
Riserva
Utili/Perdite
attuariali
Risultato
d'esercizio
Patr.
netto di
gruppo
Patr.
netto di
terzi
Totale
gruppo
e terzi
Saldo al 1° gennaio 2018 7.365 0 (2.360) (67) (1.556) 3.382 381 3.763
Destinazione del risultato 0 0 (1.556) 0 1.556 0 0 0
Aumento di Capitale 0 0 0 0 0 0 276 276
Effetti derivanti
dall'applicazione dell'IFRS 9
0 0 (350) 0 0 (350) 0 (350)
Altri movimenti 0 0 (350) 0 0 (350) 30 (320)
Totale utile (perdita)
complessivo d'esercizio
0 0 0 289 (4.703) (4.414) (638) (5.052)
Saldo al 31 dicembre 2018 7.365 0 (4.616) 222 (4.703) (1.732) 49 (1.683)

Le variazioni che hanno interessato il patrimonio netto sono le seguenti:

  • Aumento di capitale perfezionatosi a luglio 2019 per complessivi Euro 3.324 migliaia di cui Euro 736 migliaia avvenuti mediante conversione di un credito vantato dall'azionista di riferimento;
  • Ulteriore aumento di capitale per Euro 392 migliaia perfezionatosi nei mesi di novembre e dicembre a seguito della conversione della prima tranche del prestito obbligazionario convertendo sottoscritto da Atlas Corporate Management;
  • Perdita complessiva d'esercizio per Euro 5.316;
  • Effetti rivenienti dal consolidamento di (iN) Toscana S.r.l. al primo gennaio 2019 che ha comportato la rilevazione di un patrimonio netto di terzi negativo per Euro 251 migliaia;
  • Acquisto delle interessenze di minoranza per Euro 90 migliaia;

Al 31 dicembre 2019 Netweek S.p.A. non è titolare di azioni proprie.

CAPITALE E RISERVE DI TERZI

Il saldo ammonta a Euro 395 migliaia e si riferisce alla quota di patrimonio netto di competenza degli azionisti terzi.

% minorities
31/12/2019
Utile
(perdita)
minorities
2019
Patrimonio
Netto
31/12/2019
%
minorities
31/12/2018
Utile
(perdita)
minorities
2018
Patrimonio
Netto
31/12/2018
AREA MEDIA LOCALI
PROMOTION MERATE S.r.l. – Via Campi 29/L,
Merate (Lc)*
0% (49) 0 40% (119) 51
EDITRICE LECCHESE S.r.l. – Via Roma 78, Lecco
(Lc)**
0% (1) 0 40% (127) (69)
EDITRICE VALTELLINESE S.r.l. – Via Visconti
37, Monza (Mb)**
0% (3) 0 24% 1 150
EDITRICE VIMERCATESE S.r.l. – Via Cavour 59,
Vimercate (Mi)**
0% (30) 0 40% (100) (101)
GIORNALE DI MERATE S.r.l. – Via Campi 29/L,
Merate (Lc)**
0% (80) 0 40% (165) 1
PROMOTION LECCO S.r.l. – Via Roma 78, Lecco
(Lc)*
0% (19) 0 40% 3 15
SGP SOCIETA' GESTIONE PERIODICI S.r.l. - Via
Merula 1, Novara (No)
0% 0 0 40% (152) 0
(iN) TOSCANA S.r.l. - Merate (LC) 60% (114) 370 0% 0 0
KOMUNIKE' S.r.l. - Regione Borgnalle 10/F, Aosta
(Ao)
45% (31) 25 45% 1 2
TOTALE MINORITIES (327) 395 (658) 49

* Incorporazione in Publi (iN) S.r.l.

**Incorporazione in Media (IN) S.r.l.

Si ricorda che, nell'ambito delle operazioni di fusione legate al processo di riorganizzazione societaria, nel corso dell'esercizio sono state acquisite le partecipazioni di minoranza delle seguenti società, con successiva incorporazione in Media (iN) S.r.l. e Publi (iN) S.r.l.:

  • Giornale di Merate S.r.l.: acquisizione del 40% e successiva incorporazione in Media (iN) S.r.l.;
  • Promotion Merate S.r.l.: acquisizione del 40% e successiva incorporazione in Publi (iN) S.r.l.;
  • Editrice Vimercatese S.r.l.: acquisizione del 40% e successiva incorporazione in Media (iN) S.r.l.;
  • Editrice Lecchese S.r.l.: acquisizione del 40% e successiva incorporazione in Media (iN) S.r.l.;
  • Promotion Lecco S.r.l.: acquisizione del 40% e successiva incorporazione in Publi (iN) S.r.l.;
  • Editrice Valtellinese S.r.l.: acquisizione del 26% e successiva incorporazione in Media (iN) S.r.l.

NOTA 19 – PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI

Le passività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2019 sono costituite dalla quota non corrente dei finanziamenti a medio lungo termine per Euro 173 migliaia. Riportiamo nella tabella sottostante il dettaglio di tali voci:

SOCIETA' FINANZIAMENTI
(importi in migliaia
di euro)
Importo
originario
Tasso Debito
residuo
corrente
31/12/2019
Debito
residuo
non
corrente
31/12/2019
Debito
residuo
31/12/2019
Debito
residuo
corrente
31/12/2018
Debito
residuo
non
corrente
31/12/2018
Debito
residuo
31/12/18
Dmedia
Group
S.p.A.
Banca popolare di
Sondrio
86 5,14% 0 0 0 0 0 0
Dmedia
Group
S.p.A.
Banca popolare di
Sondrio
100 5,14% 21 21 42 20 42 62
Dmedia
Group
S.p.A.
October Italia
S.r.l.(ex Lendix)
600 6,50% 155 152 307 145 306 451
S.G.P. S.r.l. Biver Banca 300 4,60% 0 0 0 0 0 0
S.G.P. S.r.l. Finanziamento
Banco Desio
40 2,50% 0 0 0 17 0 17
TOTALE
FINANZIAMENTI
1.126 176 173 349 182 348 530

Il decremento relativo alle passività finanziarie non correnti per complessivi Euro 175 migliaia è riconducibile al rimborso dei finanziamenti in essere.

Si segnala inoltre che, con riferimento al finanziamento concesso da October Italia S.r.l. (già Lendix Italia S.r.l.) è stata concessa una moratoria che ha sospeso il rimborso delle sole quote capitale relative alle mensilità di aprile, maggio e giugno 2020 estendendo il periodo di ammortamento sino a febbraio 2022.

Le passività finanziarie correnti si riducono di Euro 761 migliaia passando da Euro 4.834 migliaia a Euro 4.073 migliaia.

(importi in migliaia di euro) 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti Verso Banche a Breve 3.194 3.621 (427)
Debito Verso Banche per quota corrente mutuo e finanziamenti 176 182 (6)
Altri debiti finanziari correnti 311 1.031 (720)
Obbligazioni Emesse 392 0 392
Totale 4.073 4.834 (761)

Per quanto concerne i debiti verso banche per la quota corrente di mutuo pari ad Euro 176 migliaia (Euro 182 migliaia al 31 dicembre 2018) si rimanda al prospetto di dettaglio contenuto nella tabella precedente relativa alle passività finanziarie non correnti.

I debiti verso banche a breve fanno riferimento agli affidamenti bancari ed ammontano complessivamente ad Euro 3.194 migliaia ed evidenziano un decremento rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 427 migliaia.

Gli altri debiti finanziari correnti pari ad Euro 311 migliaia sono relativi ai finanziamenti erogati dalla controllante D.Holding ed in particolare al debito residuo di Dmedia Group S.p.A.

Nel corso dell'esercizio la controllante ha erogato ulteriori finanziamenti alla Netweek S.p.A per Euro 55 migliaia che, in aggiunta agli originari 681 migliaia iscritti al 31 dicembre 2018, sono stati convertiti per complessivi Euro 736 migliaia nell'ambito dell'aumento di capitale perfezionatosi a luglio 2019.

Con riferimento alla quota di finanziamento erogato alla Dmedia Group S.p.A, nel corso dell'esercizio è stato effettuato un rimborso parziale per Euro 40 migliaia mentre la residua quota pari ad Euro 311 migliaia è stata rimborsata a gennaio 2020.

Le obbligazioni emesse pari ad Euro 392 migliaia fanno riferimento all'emissione della seconda tranche del prestito obbligazionario convertendo sottoscritto da Atlas Corporate Management, che è stata integralmente convertita nel corso del mese di gennaio 2020 anche per il tramite di un prestito titoli erogato dall'azionista di riferimento D.Holding S.r.l. al sottoscrittore, che verrà estinto entro il 31 luglio 2020.

La seguente tabella riporta le variazioni intervenute tra il saldo di apertura e quello di fine esercizio, differenziando i flussi di natura monetaria da quelli quelli di sola natura contabile.

Natura
monetaria
Natura contabile
Debiti finanziari (importi in migliaia di euro) 31/12/2018 Cash Flow Variazioni
Riclassifiche
Non
MLT /BT
monetarie
31/12/2019
PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI 348 (182) 7 0 173
Debiti Verso Banche a Breve 3.621 (427) 0 0 3.194
Debito Verso Banche per quota corrente mutuo e
finanziamenti
182 1 (7) 0 176
Prestito obbilgazionario 0 392 0 0 392
Altri finanziamenti a breve 1.031 15 0 (736) 311
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI 4.834 (18) (7) (736) 4.073
Indebitamento per leasing ex IAS 17 Non corrente 716 (69) (2) 0 645
Indebitamento per leasing ex IAS 17 Corrente 69 0 2 0 71
Debiti finanziari non correnti per leasing ex IFRS 16 0 (333) 0 1.961 1.628
Debiti finanziari correnti per leasing ex IFRS 16 0 0 0 343 343
TOTALE LOCAZIONI FINANZIARIE 785 (402) 0 2.304 2.687
TOTALE INDEBITAMENTO 5.967 (602) 0 1.568 6.933

NOTA 20 – TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE

Il dettaglio del fondo TFR e altri fondi del personale è esposto nella tabella sottostante:

TFR e altri Fondi Relativi al Personale
(importi in migliaia di euro)
Anno 2019 Anno 2018
Fondo TFR 4.024 3.496
Totale 4.024 3.496

In particolare, il fondo trattamento di fine rapporto ha subito nell'esercizio 2019 la seguente movimentazione:

Descrizione
(importi in migliaia di euro) Anno 2019 Anno 2018
Saldo all'1/01 + 3.496 3.924
Service cost + 366 449
Utilizzi - (79) (548)
Interest cost + 58 55
(Utili) / perdite attuariali +/- 170 (501)
Obbligazione acquisita/ Variazione area di consolidamento +/- 13 117
Saldo al 31/12 4.024 3.496

Alla data del 31 dicembre 2019, il trattamento di fine rapporto, ammonta a Euro 4.024 migliaia (Euro 3.496 migliaia al 31 dicembre 2018). L'analisi di sensitività effettuata per il fondo trattamento di fine rapporto sul tasso di attualizzazione e sul tasso di incremento salariale in un range compreso tra il +0,5% e il meno 0,5% non comporterebbe una variazione significativa del fondo iscritto a bilancio. Gli utilizzi pari ad Euro 79 migliaia fanno riferimento ad esborsi relativi ad anticipi e cessazioni avvenute nel corso dell'esercizio.

Infine, con riferimento all'esercizio 2019, le perdite attuariali derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali sono pari a Euro 170 migliaia.

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto rientra nei piani a benefici definiti. Per la determinazione delle passività è stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit Credit Cost articolata secondo le seguenti fasi:

• sono stati proiettati, sulla base di una serie di ipotesi finanziarie (incremento del costo della vita, incremento retributivo ecc.), le possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a favore di ciascun dipendente iscritto al programma nel caso di pensionamento, decesso, invalidità, dimissioni ecc.. La stima delle future prestazioni includerà gli eventuali incrementi corrispondenti all'ulteriore anzianità di servizio maturata nonché alla presumibile crescita del livello retributivo percepito alla data di valutazione;

  • è stato calcolato alla data della valutazione, sulla base del tasso annuo di interesse adottato e della probabilità che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente erogata, il valore attuale medio delle future prestazioni;
  • è stata definita la passività per la Società individuando la quota del valore attuale medio delle future prestazioni che si riferisce al servizio già maturato dal dipendente in azienda alla data della valutazione.
Ipotesi finanziarie Anno 2019 Anno 2018
Tasso annuo di attualizzazione 0,77% 1,57%
Tasso annuo di rotazione 3,00% 3,00%
Tasso d'inflazione 0,77% 1,57%
Tasso di anticipazioni 2,00% 2,00%
Tasso di incremento retribuzioni 4,50% 4,50%

Nel bilancio al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha utilizzato un tasso di attualizzazione del fondo a benefici definiti in applicazione dello IAS 19, basato su di un paniere di titoli obbligazionari Corporate con rating AA.

NOTA 21 – FONDI PER RISCHI E ONERI FUTURI E PASSIVITA' POTENZIALI

Fondi rischi ed Oneri

Alla data del 31 dicembre 2019, i fondi rischi e oneri futuri ammontano ad Euro 1.891 migliaia (Euro 2.628 migliaia al 31 dicembre 2018) evidenziando un decremento netto nel periodo di riferimento di Euro 737 migliaia.

Il saldo al 31 dicembre 2019 comprende il fondo per rischi legali pari ad Euro 77 migliaia, il fondo rischi diversi per Euro 1.222 migliaia ed il fondo indennità suppletiva di clientela per Euro 592 migliaia.,

Dettaglio altri fondi
(importi in migliaia di euro)
F.do rischi
legali
Fondo rischi diversi F.do ind. Suppl
clientela
Totale
Saldo all'31/12/2018 175 1.781 672 2.628
Accantonamenti al netto dei rilasci + 72 595 73 740
Utilizzi - (170) 0 (153) (323)
Riclassifiche a debiti previdenziali +/- 0 (610) 0 (610)
Riclassifica a debiti tributari - 0 (334) 0 (334)
Variazione Area Consolidamento +/- 0 (210) 0 (210)
Saldo al 31/12/2019 77 1.222 592 1.891

Di seguito riportiamo la movimentazione dei fondi rischi relativa all'esercizio 2019:

Fondo Rischi Legali

I fondi rischi legali accolgono stanziamenti prevalentemente riconducibili a rischi inerenti all'esercizio dell'attività editoriale riguardanti alcune controllate.

Fondo Rischi Diversi

Il fondo rischi diversi, al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 1.222 migliaia, risulta così dettagliato:

  • Fondo rischi passività di natura tributaria: Euro 384 migliaia;
  • Fondo rischi relativo ad altre passività per controversie e rischi potenziali: Euro 838 migliaia.

La variazione dell'esercizio comprende principalmente accantonamenti pari ad Euro 740 migliaia prevalentemente riconducibili ai rischi di natura tributaria e commerciale per Euro 667 e indennità riconosciute agli agenti per Euro 73 migliaia, quest'ultimi classificati nei costi per servizi; utilizzi per Euro 323 migliaia principalmente riconducibili agli esborsi relativi alle controversie di natura legale e alla cessazione dei rapporti con agenti; riclassifiche relative a debiti contributivi INPGI per Euro 610 migliaia e a debiti tributari per Euro 334 migliaia con riferimento alle sanzioni e interessi inerenti a posizioni scadute regolarizzate nel corso dell'esercizio

Inoltre, sussiste il rischio di una possibile controversia (passività massima Euro 2,6 milioni) legata a rapporti in essere di natura commerciale in relazione al quale gli Amministratori, acquisito le valutazioni del consulente legale del Gruppo, hanno ritenuto che non sussistano i presupposti per l'iscrizione di un fondo rischi.

NOTA 22 – PASSIVITÀ PER LOCAZIONI FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI

La voce passività per locazioni finanziarie non correnti ammonta ad Euro 2.273 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 716 migliaia al 31 dicembre 2018) e comprende la parte non corrente dei debiti residui derivanti dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 - Leases per Euro 1.628 migliaia in aggiunta alle passività per locazioni finanziarie ex IAS 17, già presenti al 31 dicembre 2018, per residui Euro 645 migliaia e diminuite rispetto all'esercizio precedente per Euro 71 migliaia a seguito di rimborsi del periodo.

(importi in migliaia di euro) 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti per locazioni finanziarie non correnti Ex IAS 17 645 716 (71)
Debiti finanziari non correnti per leasing ex IFRS 16 1.628 0 1.628
Totale 2.273 716 (1.557)

La voce passività per locazioni finanziarie correnti ammonta ad Euro 414 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 69 migliaia al 31 dicembre 2018) e comprende la parte corrente dei debiti residui derivanti dal nuovo principio contabile IFRS 16 – Leases per Euro 343 migliaia in aggiunta dalla parte corrente delle passività per locazioni finanziarie ex IAS 17 per Euro 71 migliaia.

(importi in migliaia di euro) 31/12/2019 31/12/2019 Variazione
Debiti per locazioni finanziarie correnti Ex IAS 17 71 69 2
Debiti finanziari correnti per leasing ex IFRS 16 343 0 343
Totale 414 69 345

NOTA 23 – INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

Di seguito viene esposto l'indebitamento finanziario netto come previsto dalla delibera Consob N. 15519 del 27 luglio 2006 comparata con quella dell'esercizio 2018.

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
(Importi in Migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018
A Cassa 42 21
B Altre disponibilità liquide 878 274
C Liquidità A+B 920 295
D Debiti bancari correnti (3.194) (3.621)
E Quota corrente finanziamenti a medio e lungo termine (176) (183)
F Altri debiti finanziari correnti (311) (1.031)
G Obbligazioni Emesse (392) 0
H Indebitamento per leasing ex IAS 17 (71) (68)
I Debiti finanziari correnti per leasing ex IFRS 16 (343) 0
J Indebitamento finanziario corrente D+E+F+G+H+I (4.487) (4.903)
K Indebitemento finanziario corrente Netto (3.567) (4.608)
L Debiti bancari non correnti (173) (348)
M Indebitamento per leasing ex IAS 17 (645) (716)
N Debiti finanziari non correnti per leasing ex IFRS 16 (1.628) 0
O Indebitamento finanziario non corrente K+L+M+N (2.446) (1.064)
P INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO C+J+O (6.013) (5.672)

L'Indebitamento Finanziario Netto è pari ad Euro 6.013 migliaia, in aumento per Euro 341 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 quando era pari ad Euro 5.672 migliaia. La variazione è principalmente riconducibile all'effetto combinato di: (i) adozione del nuovo principio contabile IFRS 16 – Leases, che ha comportato la rilevazione di ulteriori passività per locazioni finanziarie (pari ad Euro 2.304 migliaia di cui Euro 2.107 migliaia come prima applicazione al 1 gennaio 2019) il cui debito residuo al 31 dicembre 2019 risulta pari ad Euro 1.971 migliaia (non considerando gli effetti derivanti dall'applicazione del predetto principio, l'indebitamento finanziario netto sarebbe diminuito per Euro 1.629 migliaia); (ii) diminuzione dei finanziamenti erogati dalla controllante D.Holding per effetto della conversione in conto capitale del finanziamento pari ad Euro 736 migliaia erogato in favore di Netweek e (iii) aumento delle disponibilità liquide per effetto prevalentemente degli aumenti di capitale parzialmente assorbiti dalla gestione corrente e dagli investimenti dell'esercizio. Per maggiori dettagli sulle dinamiche che hanno concorso alla variazione delle disponibilità liquide si rimanda al rendiconto finanziario.

L'indebitamento si riferisce a:

  • affidamenti bancari per Euro 3.194 migliaia;
  • indebitamento bancario non corrente per Euro 173 migliaia;
  • quote correnti dei debiti a medio lungo termine per Euro 176 migliaia;
  • debiti correnti per finanziamenti verso la controllante D.Holding per Euro 311 migliaia;
  • prestito obbligazionario convertendo per Euro 392 migliaia, convertita parzialmente in capitale nel mese di gennaio 2020;

  • debiti correnti e non correnti per residui leasing (legati principalmente ad un immobile dell'area Media Locali), per Euro 716 migliaia;

  • debiti finanziari correnti e non correnti derivanti dall'applicazione del principio contabili IFRS 16 per Euro 1.971 migliaia;

In merito alla variazione della quota corrente dei debiti a medio lungo termine si rimanda a quanto dettagliato nella precedente Nota N.19.

NOTA 24 - DEBITI TRIBUTARI

I debiti tributari risultano cosi composti:

Descrizione
(importi in migliaia di euro) 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti Tributari
IRAP 374 348 26
IRES 26 12 14
IVA 4.498 3.500 998
Altri 2.223 2.412 (189)
Variazione Area Di consolidamento 18 0 18
Totale 7.139 6.272 867
Di Cui Non Correnti 3.411 2.740 671
Di Cui Correnti 3.728 3.532 196

I debiti tributari mostrano un incremento di Euro 867 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 e si riferiscono sostanzialmente alle società controllate operanti nel settore media locali. Alla data di bilancio la voce in oggetto include debiti scaduti per circa Euro 7 milioni, di cui Euro 4,8 milioni oggetto di rateazione al 31 dicembre 2019, dovuti principalmente al fabbisogno finanziario generatosi durante il percorso di risanamento del Gruppo.

NOTA 25 - DEBITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Il saldo al 31 dicembre 2019 ammonta ad Euro 10.397 migliaia. Il raffronto di tale voce con quella al 31 dicembre 2018, evidenzia decremento di Euro 1.035 migliaia:

Descrizione
(importi in migliaia di euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Debiti verso fornitori a breve 6.655 6.371 284
Debiti verso istituti di previdenza a breve 1.655 659 996
Altri debiti 2.081 2.332 (251)
Variazione Area Di Consolidamento 6 0 6
Totale 10.397 9.362 1.035

L'incremento della voce è prevalentemente riconducibile all'aumento dei debiti verso l'istituto previdenziale INPGI a seguito della riclassifica dai fondi rischi diversi di Euro 610 migliaia (per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 21) e del mancato versamento di alcune mensilità sempre riconducibile all'INPGI e relative all'esercizio in corso.

Con riferimento alle posizioni debitorie scadute, al 31 dicembre 2019 sono presenti debiti commerciali scaduti per Euro 2,7 milioni, debiti previdenziali scaduti per Euro 1,1 milioni e altri debiti scaduti per Euro 0,2 milioni (quest'ultimi riferibili alla Capogruppo).

CONTO ECONOMICO

NOTA 26 - RICAVI E ALTRI RICAVI E PROVENTI

I ricavi totali passano da Euro 27.708 migliaia al 31 dicembre 2018 ad a Euro 26.117 migliaia al 31 dicembre 2019 evidenziando una riduzione pari ad Euro 1.591 migliaia pari a circa il 6%.

I ricavi da attività caratteristica risultano in diminuzione del 5,8% passando da Euro 27.490 migliaia (dato al 31 dicembre 2018) ad Euro 25.901 migliaia del 31 dicembre 2019, per effetto della contrazione del mercato editoriale e pubblicitario.

Ricavi
(importi in migliaia di euro)
2019 2018 Var.
Ricavi da pubblicità 15.506 16.128 (622)
Ricavi Editoriali 8.116 9.079 (963)
Ricavi da outsourcong e altre attività media 2.047 2.283 (236)
Variazione area di consolidamento 232 0 232
Totale 25.901 27.490 (1.589)

La voce altri ricavi invece ammonta ad Euro 216 migliaia, in linea con i valori dell'esercizio precedente, ed è prevalentemente composta da affitti attivi per la locazioni della capogruppo e altri proventi diversi.

NOTA 27 – COSTI PER ACQUISTI E VARIAZIONE RIMANENZE

Si inserisce di seguito il dettaglio dei costi per acquisti:

Acquisti
(importi in migliaia di euro)
2019 2018 Var.
Acquisti di merci 201 134 67
Acquisti carta 1.446 1.390 56
Acquisti materiale di consumo 46 43 3
Acquisti Vari 106 210 (104)
Variazione delle rimanenze (129) (12) (117)
Variazione area di consolidamento 1 0 1
Totale 1.671 1.765 (94)

I costi per acquisti, inclusa la variazione delle rimanenze, ammontano ad Euro 1.671 migliaia e registrano una variazione in diminuzione di Euro 94 migliaia rispetto al corrispondente periodo di riferimento (Euro 1.765 migliaia), a seguito della riduzione delle tirature parzialmente compensata dall'aumento del costo per l'acquisto di carta per effetto dell'aumento dei prezzi di mercato della stessa.

NOTA 28 - COSTI PER SERVIZI

La voce costi per servizi risulta essere così composta:

Costi per servizi
(importi in migliaia di euro)
2019 2018 Var.
Spese trasporto su vendite e acquisti 80 71 9
Provvigioni e royalties 2.713 3.240 (527)
Promoz. E altre spese pubblicitarie 279 247 32
Spese telefoniche 205 239 (34)
Collaborazioni 573 612 (39)
Legali e notarili 191 243 (52)
Altre prestazioni professionali 486 353 133
Compensi Amministratori 333 521 (188)
Compensi Sindaci 104 116 (12)
Viaggi e trasferte 1.015 723 292
Revisione contabile 219 221 (2)
Utenze 129 121 8
Assicurazioni 92 40 52
Manutenzioni e riparazioni 121 108 13
Spese amministrative 193 60 133
Spese di rappresentanza 0 1 (1)
Spese diverse di gestione 841 465 376
Costi di Formazione 16 2 14
Altri costi media commerce 187 200 (13)
Servizi stampa editoriali 3.322 3.511 (189)
Servizi redazionali 2.314 2.316 (2)
Distribuzione edicole 1.415 1.588 (173)
Distributori – diffusione 969 1.025 (56)
Servizi Commerciali 139 158 (19)
Diritti d'autore 114 120 (6)
Servizi fotografici – grafici 25 37 (12)
Altri costi per servizi editoriali 132 126 6
Spazi pubblicitari 1.586 1.826 (240)
Altri costi media 404 343 61
Variazione area di consolidamento 149 0 149
Totale costi per servizi 18.346 18.633 (287)

Il costo per servizi ammonta a Euro 18.346 migliaia al 31 dicembre 2019 e mostra un decremento rispetto al 31 dicembre 2018 di Euro 287 migliaia principalmente correlato ai minori ricavi conseguiti nel corso dell'esercizio.

NOTA 29 - COSTI PER IL PERSONALE

Costo del personale 2019 2018 Var.
(importi in migliaia di euro)
Salari e Stipendi 4.402 4.411 (9)
Oneri sociali 1.376 1.261 115
Trattamento di fine rapporto 471 543 (72)
Altri costi 79 144 (65)
Variazione Area di consolidamento 138 0 138
Totale 6.466 6.359 107

Il costo del personale al 31 dicembre 2019 registrano un incremento rispetto allo scorso esercizio prevalentemente riconducibile al consolidamento di (iN) Toscana S.r.l. Si ricorda che tale voce beneficia delle misure di ristrutturazione avviate su talune controllate nel corso dello scorso esercizio.

Altri costi operativi 2019 2018 Var.
(importi in migliaia di euro)
Affitti passivi 101 469 (368)
Noleggi e simili 162 246 (84)
Totale costi per godimento beni di terzi 263 715 (452)
Perdite su crediti e altre insussistenze 17 0 17
Imposte e tasse diverse (ici e altre) 75 85 (10)
Altri oneri 178 210 (32)
Omaggi e art. Promozionali 5 3 2
Abbonamenti 15 13 2
Variazione Area di consolidamento 6 0 6
Totale Oneri diversi di gestione 296 311 (15)
Sopravvenienze passive 144 244 (100)
Altri 15 20 (5)
Variazione Area di consolidamento 2 0 2
Totale altri oneri 161 264 (103)
Totale 720 1.290 (570)

NOTA 30 - ALTRI COSTI OPERATIVI

Gli altri costi operativi al 31 dicembre 2019 mostrano un decremento di Euro 570 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018.

La riduzione dei costi godimento beni di terzi pari a Euro 452 migliaia è riconducibile principalmente alla diversa contabilizzazione dei canoni di locazione per affitti, leasing e noleggi a seguito dell'applicazione del principio contabile IFRS16 Leases che prevede che i contratti di locazione per i quali non è prevista l'esenzione dai sensi dello standard di riferimento vadano rilevati in bilancio come attività (diritti d'uso su beni di terzi) e passività finanziarie, con relativa contabilizzazione nel conto economico degli ammortamenti e degli oneri finanziari, come dettagliatamente riportato in Nota 1.

NOTA 31 - AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI

La voce ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni risulta essere così composta:

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni
(importi in migliaia di euro)
2019 2018 Variazione
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 827 996 (169)
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 297 403 (106)
Ammortamenti diritti d'uso 422 0 422
Accantonamento fondo svalutazione crediti 970 1.458 (488)
Altri accantonamenti(utilizzi)/svalutazioni 667 1.498 (831)
Variazione Area di consolidamento 6 0 6
Totale 3.189 4.355 (1.166)

La voce mostra un decremento di Euro 1.166 migliaia rispetto ai corrispondenti valori al 31 dicembre 2018, a seguito principalmente sia dei minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti ed ai fondi rischi effettuati nel corso dell'esercizio parzialmente mitigato dai maggiori ammortamenti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16.

NOTA 32 – PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Proventi e oneri finanziari
(importi in migliaia di euro) 2019 2018 Variazione
Proventi
Altri 35 43 (8)
Totale Altri Proventi finanziari 35 43 (8)
Oneri
Interessi bancari (139) (136) (3)
Interessi anticipi fatture (31) (35) 4
Interessi su leasing (119) (32) (87)
Altri oneri (72) (64) (8)
Interessi passivi su finanziamenti (26) (38) 12
Totale Interessi e altri oneri finanziari (387) (305) (82)
Proventi e oneri finanziari netti (352) (262) (90)

I proventi ed oneri finanziari netti al 31 dicembre 2019 sono negativi per Euro 352 migliaia, in aumento rispetto a quelli relativi al 31 dicembre 2018 di Euro 90 migliaia, a seguito dell'incremento degli oneri finanziari derivanti dall'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16, che prevede la contabilizzazione degli oneri finanziari inerenti le passività per locazioni finanziarie iscritte a bilancio pari al al valore attuale dei canoni previsti per i contratti di lease operativi.

Si riporta di seguito la tabella di raccordo dei proventi/oneri finanziari suddivisi per categoria di attività/passività finanziaria, così come statuite dal nuovo principio contabile internazionale IFRS 9:

Proventi e oneri finanziari
(importi in migliaia di euro)
Da
interessi
Da
variazioni
di Fair
Value
Da riserva di
Patrimonio
Netto
Utili e
perdite su
cambi
Esercizio
2019
Attività finanziarie al costo ammortizzato 35 0 0 0 35
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico 0 0 0 0 0
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico complessivo 0 0 0 0 0
Passività finanziarie al costo ammortizzato (387) 0 0 0 (387)
Passività finanziarie al fair value imputate a conto economico 0 0 0 0 0
Passività finanziarie al fair value imputate a conto economico complessivo 0 0 0 0 0
Totale (352) 0 0 0 (352)

NOTA 33 – IMPOSTE

IMPOSTE
(importi in migliaia di euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazione
Imposte sul reddito dell'esercizio correnti (91) (79) (12)
Imposte sul reddito dell'esercizio differite (383) (167) (216)
Totale (474) (246) (228)

Le imposte correnti risultano essere pari ad Euro 91 migliaia e sono riconducibili ad IRAP per Euro 77 migliaia e ad IRES esercizi precedenti per Euro 14 migliaia. Il saldo delle imposte differite e anticipate risulta negativo per Euro 383 migliaia (per maggiori dettagli si rimanda ai commenti riportati alla precedente NOTA 13).

NOTA 34 – RISULTATO PER AZIONE

Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base e diluito:

Utile (perdita) base per azione attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo 31/12/2019 31/12/2018
Risultato netto di periodo (Euro/000) (4.819) (4.703)
Numero medio delle azioni ordinarie (nr.) 130.370.962 109.512.666
Risultato base per azione ordinaria (Euro) (0,037) (0,043)
Utile (perdita) per azione diluito attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo 31/12/2019 31/12/2018
Risultato netto di periodo (Euro/000) (4.819) (4.703)
Numero medio delle azioni post opzione (nr.) 130.370.962 109.512.666
Risultato diluito per azione ordinaria (Euro) (0,037) (0,043)
Utile (perdita) base per azione delle attività in funzionamento 31/12/2019 31/12/2018
Risultato netto di periodo (Euro/000) (5.146) (5.361)
Numero medio delle azioni ordinarie (nr.) 130.370.962 109.512.666
Utile base per azione ordinaria delle attività in funzionamento (Euro) (0,039) (0,049)
Utile (perdita) diluito per azione delle attività in funzionamento 31/12/2019 31/12/2018
Risultato netto di periodo (Euro/000) (5.146) (5.361)
Numero medio delle azioni post opzione (nr.) 130.370.962 109.512.666
Utile diluito per azione ordinaria delle attività in funzionamento (Euro) (0,039) (0,049)

Il risultato per azione è calcolato dividendo il risultato netto dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno. Si precisa che non sono presenti strumenti potenzialmente diluitivi del risultato per azione.

NOTA 35 – STRUMENTI FINANZIARI E GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

La seguente tabella riporta il confronto del valore contabile e del fair value per tutte le attività e passività finanziarie del Gruppo. Dall'analisi della tabella si evince che non esistono attività e passività finanziarie il cui fair value diverge dal valore contabile.

Valore contabile Fair value
(in migliaia di euro) 31/12/2019 31/12/2018 31/12/2019 31/12/2018
Attività finanziarie
Crediti vari e altre attività non correnti 120 123 120 123
Titoli e crediti finanziari 246 311 246 311
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 9.566 10.786 9.566 10.786
Titoli diversi 0 0 0 0
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti 69 69 69 69
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 920 296 920 296
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 10.921 11.585 10.921 11.585
Passività finanziarie
Passività finanziarie non correnti 173 348 173 348
Passività per locazioni finanziarie 2.273 716 2.273 716
Debiti vari e altre passività non correnti 0 0 0 0
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 4.073 4.834 4.073 4.834
Fair value derivati 0 0 0 0
Passività per locazione finanziarie 414 69 414 69
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 6.655 6.371 6.655 6.371
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 13.588 12.338 13.588 12.338

Categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio e gerarchia del fair value

In conformità a quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, nella tabella che segue sono fornite le informazioni relative alle categorie di attività e passività finanziarie del Gruppo in essere al 31 dicembre 2019 secondo le disposizioni previste dal principio contabile internazionale IFRS 9.

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale e finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede, inoltre, che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la rilevanza degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
  • livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario. In particolare, il fair value dei derivati è stato determinato utilizzando le curve forward dei tassi di cambio e dei tassi di interesse;

• livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato.

Con riferimento a quest'ultimo aspetto, si sottolinea che il Gruppo non possiede attività/passività finanziarie valutate al fair value precisando, tuttavia, che il valore espresso in bilancio delle disponibilità liquide, dei crediti finanziari e commerciali opportunamente rettificati per perdite di valore che allineano i medesimi al presumibile valore di realizzo, nonché delle passività finanziarie, compresi i debiti finanziari a tasso fisso, approssimano il fair value.

Importi al 31 Dicembre 2019
(in migliaia di euro)
Attività
Finanziarie
al Costo
Ammortizz
ato
Attività
finanziar
ie al fair
value
imputate
a conto
economi
co
Attività
finanziari
e al fair
value
imputate
a conto
economic
o
complessi
vo
Attività
Finanziar
ie
Disponibi
li Per La
Vendita
Passività
Finanziarie
al Costo
Ammortizz
ato
Passività
finanziar
ie al fair
value
imputate
a conto
economi
co
Passività
finanziari
e al fair
value
imputate
a conto
economic
o
complessi
vo
Titoli e crediti finanziari non correnti 120
Crediti vari e altre attività non correnti 246
Crediti commerciali, vari e altre attività
correnti
9.566
Crediti finanziari e altre attività finanziarie
correnti
69
Cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti
920
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 11.891
Passività finanziarie non correnti 173
Passività per locazioni finanziarie Non
correnti
2.273
Passività finanziarie correnti 3.681 392
Passività per locazione finanziarie correnti 414
Debiti commerciali, vari e altre passività
correnti
6.655
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 13.196 392

Nella categoria "Attività finanziarie al costo ammortizzato" sono classificati:

  • Titoli e crediti finanziari non correnti;
  • Crediti vari e altre attività non correnti;
  • Crediti commerciali;
  • Crediti vari e altre attività correnti, dai quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi: crediti verso l'Erario, crediti verso Enti Previdenziali, acconti a fornitori ed i ratei e risconti attivi;
  • Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti;
  • Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti;

Nella categoria "Passività finanziarie al costo ammortizzato" sono classificate:

• Passività finanziarie non correnti;

  • Passività per locazioni finanziarie non correnti;
  • Passività finanziarie correnti;
  • Passività per locazioni finanziarie correnti;
  • debiti commerciali;
  • debiti vari e altre passività correnti, dai quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi: debiti verso l'Erario, debiti verso Enti Previdenziali, debiti verso il personale e i ratei e risconti passivi.

Nella categoria "Passività finanziarie al fair value imputate a conto economico" sono classificate:

• Passività finanziarie correnti.

Gestione dei Rischi finanziari

I principali strumenti finanziari del Gruppo, diversi dai derivati, comprendono finanziamenti bancari, depositi bancari a vista a breve termine e leasing finanziari ivi incluso le passività finanziarie derivanti dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 – Leases entrato in vigore dal 1 gennaio 2019 e per i quali effetti si rimanda alla "Nota 3 – Principi di consolidamento" del presente bilancio. L'obiettivo principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative del Gruppo. Il Gruppo ha diversi altri strumenti finanziari, come debiti e crediti commerciali derivanti dall'attività operativa. Nell'ambito dello svolgimento della propria attività il Gruppo Netweek si trova esposto in particolare ad alcuni rischi finanziari quali: rischio di tasso di interesse, rischio di cambio, rischio di prezzo, rischio di credito/controparte e rischio di liquidità.

Sotto il profilo finanziario, l'evoluzione del Gruppo dipenderà da numerose condizioni, e principalmente dalla finalizzazione del Piano Industriale precedentemente descritto alla Nota 4, nonché dall'andamento delle condizioni generali dell'economia. Si specifica che la struttura d'indebitamento è relativa principalmente a posizioni debitorie a breve.

L'indebitamento corrente è concentrato prevalentemente in capo alla sub-holding Dmedia Group S.p.A., la quale provvede alla gestione centralizzata, in base ai fabbisogni complessivi, degli affidamenti tra le principali società dell'area Media Locali.

Gestione del Rischio tasso di interesse

In relazione al rischio di tasso, si fa presente che il Gruppo risulta esposto alle oscillazioni dei tassi di interesse solo in relazione ai debiti bancari a breve riconducibili in prevalenza agli affidamenti concessi dagli Istituti di Credito alle società appartenenti all'Area Media Locali mentre la parte residuale risulta essere a tasso fisso. Infatti, sia la passività finanziaria verso la controllante pari ad Euro 0,3 milioni, come il finanziamento concesso da October Italia S.r.l (già Lendix Italia S.r.l) per Euro 0,3 milioni e le passività per locazioni finanziarie per Euro 0,7 milioni risultano contrattualizzate a tasso fisso. Per maggiori dettagli si rimanda alla NOTA 19 – PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI.

Il Gruppo non adotta misure di copertura dal rischio di tasso d'interesse tramite strumenti derivati.

La seguente tabella illustra i risultati dell'analisi di sensitività del rischio di tasso di interesse con l'indicazione dell'impatto a conto economico, così come richiesto dal principio IRFS 7. Tale analisi è stata condotta assumendo una variazione di +/- 0,50% nelle curve dei tassi di riferimento.

Analisi di sensitività del
rischio di tasso di interesse
Sottostante (in Euro/000) Incremento/Riduzione dei tassi di
interesse sottostanti
Impatti a Conto
Economico(in Euro/000)
2019 (3.854) 0,50% (19)
2019 (3.854) -0,50% 19

Gli impatti di tale sensitivity risultano non significativi.

Gestione del Rischio di cambio

Il Gruppo non è esposto al rischio di fluttuazione dei tassi di cambio in divisa estera, pertanto, ha deciso di non utilizzare nel corso del 2019 contratti derivati a termine su valuta.

Gestione del Rischio di liquidità

Relativamente al rischio di liquidità, si segnala che l'obiettivo del Gruppo è di conservare un equilibrio tra il mantenimento delle risorse finanziarie e la flessibilità attraverso l'uso di scoperti, finanziamenti e leasing finanziari. Al riguardo vedasi le considerazioni svolte e riportante nella Nota N.4 a cui si rinvia. La seguente tabella riporta l'analisi per scadenza di attività e passività finanziarie del Gruppo:

31/12/2019
(importi in migliaia di euro)
A vista entro 1 anno da 1 a 5 anni oltre 5 anni Totale
Titoli e Crediti finanziari 0 69 246 0 315
Crediti commerciali, vari e altre attività 3.669 5.897 120 0 9.686
Disponibilità liquide 920 0 0 0 920
Totale attività 4.589 5.966 366 0 10.921
Debiti verso banche per mutui e altre passività finanziarie 0 3.370 173 0 3.543
Debiti per locazione finanziaria 0 414 1.535 738 2.687
Altri debiti finanziari 311 392 0 0 703
Debiti commerciali 2.684 3.971 0 0 6.655
Totale passività 2.995 8.147 1.708 738 13.588

La seguente tabella riporta l'analisi dei flussi finanziari contrattuali (capitale più interessi) relativi alle sole attività e passività finanziarie onerose:

Flussi contrattuali passività finanziarie
(importi in migliaia di euro)
Tasso
interesse
medio
Meno
di un
mese
Da 1 a
3 mesi
Da 3
mesi a
un
anno
da 1 a 5
anni
oltre
5
anni
Totale
Titoli di credito finanziari 4% 7 14 63 265 0 349
Debiti per locazione finanziaria 4,06% (29) (59) (432) (1.529) (816) (2.865)
Debiti verso banche per mutui e altre passività
finanziarie a tasso fisso
6,00% (330) (29) (96) (232) 0 (687)
Totale (352) (74) (465) (1.496) (816) (3.203)

Gestione del Rischio di Credito

Relativamente ai rischi di credito, non sono presenti rischi significativi in termini di concentrazione delle posizioni che, tuttavia, data la natura delle controparti e le caratteristiche della raccolta pubblicitaria a livello locale comportano rischi intrinseci in termini di esigibilità dei corrispettivi in ogni caso gestiti mediante un'adeguata valutazione dei debitori e di recupero dei crediti attraverso l'implementazione di procedure di controllo e monitoraggio. È comunque possibile che l'aggravarsi della crisi finanziaria e dei fattori di incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, assieme alla stretta creditizia che ne è stata conseguenza, possano avere un impatto negativo sulla qualità del credito ed in genere sui normali tempi di incasso.

Di seguito si riporta movimentazione del fondo svalutazione crediti allocato a posizioni commerciali prevalentemente riconducibili all'attività di raccolta pubblicitaria nonché ad esposizioni creditorie relative ad anticipi provvigionali riconosciuti ad agenti nell'ambito dell'intermediazione prestata.

Fondo svalutazione crediti 31/12/2018
(importi in migliaia di euro) 31/12/2019
Saldo 1/1 8.868 7.549
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 9 0 350
Variazione Area di consolidamento (372) 0
Accantonamenti dell'esercizio 970 1.458
Utilizzi dell'esercizio (1.082) (489)
Saldo al 31/12 8.384 8.868

Relativamente al rischio di credito correlato ai crediti commerciali e agli altri crediti di cui sopra, la tabella sottostante illustra l'analisi delle posizioni scadute ed a scadere nonché l'allocazione del relativo fondo svalutazione, adeguato nel corso dell'esercizio a seguito di attente valutazioni circa le probabilità di recupero con il supporto, ove necessario, di consulenti legali esterni:

(importi in migliaia di euro) A scadere Scaduti
<30 giorni 30-60 60-90 >90 31/12/2019
Crediti lordi al 31 dicembre 2019 6.106 1.448 376 183 9.837 17.950
Fondo svalutazione crediti (209) (52) (15) (9) (8.099) (8.384)
Crediti netti al 31 dicembre 2019 5.897 1.396 361 174 1.738 9.566
(importi in migliaia di euro) A scadere Scaduti
<30 giorni 30-60 60-90 >90 31/12/2018
Crediti lordi al 31 dicembre 2018 6.317 1.566 390 214 11.167 19.654
Fondo svalutazione crediti (221) (55) (16) (9) (8.567) (8.868)
Crediti netti al 31 dicembre 2018 6.096 1.511 374 205 2.600 10.786

NOTA 36 – RAPPORTI CON PARTI CORRELATE E TRANSAZIONI NON RICORRENTI

Ai sensi della direttiva Consob N. 15519 del 27 luglio 2006, viene presentato apposito schema con indicazione dei rapporti con le parti correlate e delle transazioni non ricorrenti, con l'indicazione delle relative voci di bilancio di competenza.

DESCRIZIONE RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Ai sensi del principio contabile internazionale IAS 24, si precisa che sono state considerate parti correlate di Netweek S.p.A. le seguenti entità:

  • i membri del Consiglio di Amministrazione delle società del Gruppo ed eventuali Società in cui singoli membri detengano una partecipazione di controllo o collegamento;
  • le persone fisiche detentrici, direttamente od indirettamente, di una quota di partecipazione nella Società in grado di esercitare un'influenza sui processi decisionali.

Le operazioni poste in essere con parti correlate rientrano nella normale gestione d'impresa, nell'ambito dell'attività tipica di ciascun soggetto interessato, e sono regolate a condizione di mercato.

Le operazioni effettuate con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando invece nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo. Dette operazioni, quando non concluse a condizioni standard o dettate da specifiche condizioni normative, sono state comunque regolate a condizioni di mercato.

Vengono di seguito dettagliati gli effetti economici, patrimoniali e finanziari delle operazioni con le parti correlate al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018:

Anno 2019

Società
(Importi in
miglaia di
Euro)
Fornitore/Cliente Natura Classificazione
Conto
Economico
Ricavo/(
Costo)
Credito/(Deb
ito)
Classificazione Stato
Patrimoniale
Dmedia
Group S.p.A.
Idea editrice S.r.l. Servizi affiliazione,
fornitura carta e servizi
stampa
Ricavi 240 62 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Idea editrice S.r.l. Ricavi vari Altri ricavi 2 0 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
PMDG S.r.l. Servizi affiliazione,
fornitura carta e servizi
stampa
Ricavi 339 172 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
PMDG S.r.l. Costi vari Costi per servizi (4) (6) Passività correnti
Publi (iN)
S.r.l.
Idea editrice S.r.l. Costi spazi pubblicitari Costi per servizi (218) (77) Passività correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Idea editrice S.r.l. Debiti - 0 (13) Passività correnti
Dmedia
Group S.p.A.
D. Holding S.r.l. Debiti - 0 (310) Passività finanziarie
correnti
Dmedia
Group S.p.A.
D. Holding S.r.l. Oneri finanziari Proventi e oneri
finanziari
(13) (34) Passività correnti
Dmedia
Group S.p.A.
D. Holding S.r.l. Ricavi vari Ricavi 138 246 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
PMDG S.r.l. Crediti finanziario
scadente entro l'esercizio
Proventi e oneri
finanziari
(4) 69 Attività finanziarie
correnti
Dmedia
Group S.p.A.
PMDG S.r.l. Crediti finanziario
scadente oltre l'esercizio
- 0 246 Attività finanziarie
non correnti
Publi (iN)
S.r.l.
PMDG S.r.l. Ricavi (quota editore) Ricavi (700) (234) Passività correnti
Publi (iN)
S.r.l.
PMDG S.r.l. Costi vari Costi per servizi (6) 0 Passività correnti
Publi (iN)
S.r.l.
PMDG S.r.l. Servizi affiliazione - 0 104 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Rotosud S.p.A. Servizi stampa Ricavi 0 15 Attività Correnti
Publi (iN)
S.r.l.
Rotosud S.p.A. Servizi stampa Ricavi 0 35 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Litosud S.r.l. Costi stampa Costi per servizi (2.493) (851) Passività correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Litosud S.r.l. Costi godimento beni di
terzi
Costi godimento
beni di terzi
(24) 0 Passività correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Litosud S.r.l. Servizi stampa Ricavi 7 3 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Edizioni Vero S.r.l. Costi vari Costi per servizi (8) (2) Passività correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Edizioni Vero S.r.l. Ricavi pubblicitari Ricavi 80 98 Attività Correnti
Publi (iN)
S.r.l.
Edizioni Vero S.r.l. Costi vari Costi per servizi (298) (100) Passività correnti
Publi (iN)
S.r.l.
Edizioni Vero S.r.l. Ricavi vari Altri ricavi 6 6 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
N.m.e New Media
Enterprise srl
Costi vari Costi per servizi (80) (98) Passività correnti
Publi (iN)
S.r.l.
N.m.e New Media
Enterprise srl
Costi vari Costi per servizi (11) (8) Passività correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Puntoweb srl Costi vari Costi per servizi (219) (159) Passività correnti
Netweek spa D. Holding S.r.l. Oneri finanziari Proventi e oneri
finanziari
(17) (17) Passività correnti
Netweek spa G.F. Uno spa Ricavi vari Altri ricavi 0 45 Attività Correnti
Netweek spa D. Holding S.r.l. Ricavi vari Ricavi 320 957 Attività Correnti
Netweek spa D. Holding S.r.l. Costi per servizi Costi per servizi 12 0 Attività Correnti
Netweek spa D. Holding S.r.l. Altri crediti 0 419 Attività Correnti
Publi (iN)
S.r.l.
Idea editrice S.r.l. Ricavi vari Ricavi 5 3 Attività Correnti
Publi (iN)
S.r.l.
Genius S.r.l. Costi spazi pubblicitari Costi per servizi (170) (1) Passività correnti
Publi (iN)
S.r.l.
Genius S.r.l. Ricavi vari Ricavi 0 143 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Genius S.r.l. Servizi affiliazione Ricavi 16 4 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Editoriale La Nuova
Provincia di Biella
S.r.l.
Servizi affiliazione Ricavi 232 97 Attività Correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Editoriale La Nuova
Provincia di Biella
S.r.l.
Ricavi vari Altri ricavi 2 0 Attività Correnti
Publi (iN)
S.r.l.
Editoriale La Nuova
Provincia di Biella
S.r.l.
Costi spazi pubblicitari Costi per servizi (230) (117) Passività correnti
Publi (iN)
S.r.l.
Editoriale La Nuova
Provincia di Biella
S.r.l.
Costi godimento beni di
terzi
Costi godimento
beni di terzi
(12) 0 Passività correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Editoriale La Nuova
Provincia di Biella
S.r.l.
Servizi vari Costi per servizi (2) (15) Passività correnti
Dmedia
Group S.p.A.
Itinerari e Luoghi
S.r.l.
Sopravvenienze attive Altri ricavi 23 0 Attività Correnti
Publi (iN)
S.r.l.
Itinerari e Luoghi
S.r.l.
Sopravvenienze attive Altri ricavi 7 0 Attività Correnti

Anno 2018

Società (Importi in
migliaia di Euro)
Fornitore/Cliente Natura Classificazione
Conto
Economico
Ricavo/
(Costo)
Credito/
(Debito)
Classificazione
Stato
Patrimoniale
Dmedia Group
S.p.A.
Idea editrice S.r.l. Servizi affiliazione,
fornitura carta e servizi
stampa
Ricavi 243 62 Attività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
PMDG S.r.l. Servizi affiliazione,
fornitura carta e servizi
stampa
Ricavi 338 333 Attività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
PMDG S.r.l. Debiti Costi per servizi (4) (4) Passività correnti
Publi (iN) S.r.l. Idea editrice S.r.l. Costi spazi pubblicitari Costi per servizi (218) (70) Passività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
Idea editrice S.r.l. Debiti (11) Passività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
D. Holding S.r.l. Debiti Finanziari Proventi e oneri
finanziari
(13) (350) Passività
Finanziarie
correnti
Dmedia Group
S.p.A.
D. Holding S.r.l. (21) Passività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
D. Holding S.r.l. Ricavi vari Ricavi 108 108 Attività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
PMDG S.r.l. Crediti finanziari scadente
entro l'esercizio
Proventi e oneri
finanziari
16 70 Attività finanziarie
correnti
Dmedia Group
S.p.A.
PMDG S.r.l. Crediti finanziari scadente
oltre l'esercizio
311 Attività finanziarie
non correnti
Publi (iN) S.r.l. PMDG S.r.l. Costi spazi pubblicitari Costi per servizi (741) (248) Passività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
Rotosud S.p.A. Servizi stampa Ricavi 15 Attività correnti
Publi (iN) S.r.l. Rotosud S.p.A. Servizi stampa Ricavi 35 Attività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
Litosud S.r.l. Costi stampa Costi per servizi (2.366) (1.076) Passività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
Litosud S.r.l. Costi godimento beni di
terzi
Altri Costi
Operativi
(23)
Dmedia Group
S.p.A.
Edizioni Vero S.r.l. Costi vari Costi per servizi (24) (3) Passività correnti
Dmedia Group D.Print S.p.A. Costi vari Costi per servizi (4) (4) Passività correnti
S.p.A.
Dmedia Group
S.p.A. Edizioni Vero S.r.l. Ricavi vari Altri ricavi 5 6 Attività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
Puntoweb srl Costi vari Costi per servizi (388) (223) Passività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
Effe Editore srl Costi vari Costi per servizi (5) (6) Passività correnti
Netweek spa D.Print S.p.A. Costi vari Costi per servizi (18) (15) Passività correnti
Netweek spa D. Holding S.r.l. Altri Crediti 489 Attività correnti
Netweek spa D. Holding S.r.l. Debiti finanziari Proventi e oneri
finanziari
(22) (681) Passività
Finanziarie
correnti
Netweek spa G.F. Uno spa 45 Attività correnti
Netweek spa D. Holding S.r.l. Ricavi vari Ricavi 320 662 Attività correnti
Publi (iN) S.r.l. Itinerari e Luoghi S.r.l. Costi spazi pubblicitari Costi per servizi 0 (11) Passività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
Itinerari e Luoghi S.r.l. Servizi affiliazione Ricavi (2) 1 Attività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
(iN) Toscana S.r.l. Servizi affiliazione,
fornitura carta e servizi
stampa
Ricavi 161 670 Attività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
(iN) Toscana S.r.l. Servizi vari Costi per servizi (174) Passività correnti
Publi (iN) S.r.l. (iN) Toscana S.r.l. Ricavi pubblicitari Ricavi 17 75 Attività correnti
Publi (iN) S.r.l. (iN) Toscana S.r.l. Costi spazi pubblicitari Costi per servizi (184) (204) Passività correnti
Promotion Merate
S.r.l.
(iN) Toscana S.r.l. Costi spazi pubblicitari Costi per servizi 0 0 Passività correnti
Promotion Merate
S.r.l.
(iN) Toscana S.r.l. Ricavi pubblicitari Ricavi 0 1 Attività correnti
Media In srl (iN) Toscana S.r.l. Ricavi vari Ricavi 73 152 Attività correnti
Publi (iN) S.r.l. Idea editrice S.r.l. Ricavi vari Ricavi 7 7 Attività correnti
Giornale di Merate
S.r.l.
(iN) Toscana S.r.l. Ricavi vari Ricavi 0 2 Attività correnti
Publi (iN) S.r.l. Genius S.r.l. Costi spazi pubblicitari Costi per servizi (149) 1 Attività correnti
Publi (iN) S.r.l. Genius S.r.l. Ricavi vari Ricavi 1 163 Attività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
Genius S.r.l. Servizi affiliazione Ricavi 16 4 Attività correnti
Dmedia Group
S.p.A.
Editoriale La Nuova
Provincia di Biella
S.r.l.
Servizi affiliazione Ricavi 203 82 Attività correnti
Publi (iN) S.r.l. Editoriale La Nuova
Provincia di Biella
S.r.l.
Costi spazi pubblicitari Costi per servizi (211) (96) Passività correnti
Publi (iN) S.r.l. Editoriale La Nuova
Provincia di Biella
S.r.l.
Costi godimento beni di
terzi
Altri Costi
Operativi
(12)
Dmedia Group
S.p.A.
Editoriale La Nuova
Provincia di Biella
S.r.l.
Servizi vari Costi per servizi (2) (2) Passività correnti

I crediti e debiti relativi alle operazioni con parti correlate, sono già inclusi nelle voci crediti commerciali e crediti verso altri nelle attività correnti e nei debiti commerciali ed altri nelle passività correnti. Con riferimento ai crediti commerciali, vari e altre attività correnti vantati dalle Società del Gruppo nei confronti di parti correlate, si precisa che i relativi saldi riportati all'interno delle precedenti tabelle sono da considerarsi al lordo del relativo fondo svalutazione qualora applicabile.

Riepiloghiamo di seguito i principali rapporti professionali in essere con le parti correlate del Gruppo:

• Dmedia Group S.p.A. ha sottoscritto con le società collegate Idea Editrice S.r.l. e PMDG S.r.l., contratti di fornitura di stampa dei settimanali, di fornitura di carta e di fornitura di servizi volti alla gestione dell'area amministrativa e dell'information technology per Euro 579 migliaia. Dmedia Group S.p.A. ha inoltre acquistato da terzi un credito ora vantato verso la collegata PMDG S.r.l. il cui valore nominale al 31 dicembre 2018, al netto della quota prudenzialmente svalutata pari ad Euro 185 migliaia e del risconto passivo per quote di competenza di esercizi futuri pari ad Euro 298 migliaia, ammonta ad Euro 315 migliaia, di cui 246 migliaia riclassificato nella voce "Titoli e crediti finanziari" delle Attività non correnti ed Euro 69 migliaia riclassificato nella voce "Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti";

  • Publi (iN) S.r.l. ha sottoscritto contratti per la raccolta di spazi pubblicitari con la società collegata Idea Editrice S.r.l. per Euro 218 migliaia, con la società collegata PMDG per Euro 700 migliaia, con la società collegata Editoriale La Nuova Provincia di Biella per Euro 230 migliaia;
  • Dmedia Group S.p.A. ha sottoscritto un contratto per la fornitura di servizi di stampa dei settimanali con la società Litosud S.p.A. per Euro 2.493 migliaia.

TRANSAZIONI NON RICORRENTI

In ottemperanza a quanto richiesto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 si evidenzia che nell'esercizio in esame non sono state effettuate transazioni non ricorrenti. Si precisa inoltre che il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali ai sensi della stessa comunicazione.

POSSESSI AZIONARI

Di seguito si riportano le informazioni richieste secondo lo schema previsto dall'art. 79 del Regolamento Emittenti.

La situazione dei possessi azionari al 31/12/2019 da parte di:

Eventuali società in cui i singoli consiglieri detengono una partecipazione di controllo:

D.Holding S.r.l., società controllata dalla famiglia Farina, al 31 dicembre 2019 deteneva il 77,07% (n. 100.478.289 azioni) del capitale sociale di Netweek S.p.A..

Persone fisiche detentrici di una quota di partecipazione in Netweek S.p.A. che hanno ricoperto, anche per una frazione di anno, la carica di amministratore, di sindaco o di direttore generale della società e delle società da questa controllate:

Non risultano possessi azionari in tal senso nel corso del 2019.

COMPENSI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, AL COLLEGIO SINDACALE ED ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE

COMPENSI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, AL COLLEGIO SINDACALE E AI DIRETTORI GENERALI E AGLI ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

Sulla base delle delibere rispettivamente dell'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2017 e del Consiglio di Amministrazione di Netweek S.p.A. del 12 giugno 2017, a ciascuno dei membri del Consiglio di Amministrazione nominati in data 29 maggio 2017, sono stati imputati, relativamente all'esercizio 2019, i seguenti importi:

SOGGETTO (importi euro) DESCRIZIONE CARICA COMPENSI
COGNOME E NOME CARICA
RICOPERTA
DURATA
CARICA
EMOLUMENTI
PER LA
CARICA
BENEFICI
NON
MONETARI
BONUS E
ALTRI
INCENTIVI
ALTRI
COMPENSI
Alessio Laurenzano* Consigliere A.D. (A) 0* 0 0 0
Mario Volpi* Consigliere (A) 0* 0 0 0
Francesca Secco Consigliere (A) 12.000 0 0 6.000
Gianluca Farina* Consigliere (A) 0* 0 0 0
Lucia Pierini Consigliere (A) 12.000 0 0 11.000
Marco Farina Vice Presidente (B) 0* 0 0 0
Annamaria Cardinale Consigliere (C) 8.055 0 0 6.041
Annalisa Lauro Consigliere (D) 3.058 0 0 2.293
TOTALE AMMINISTRATORI 35.113 0 0 25.334

(A) nominati in data 29 maggio 2017 e sino all'approvazione del bilancio al 31/12/2019

(B) nominato per cooptazione in data 22 settembre 2017 e confermato nell'incarico dall'Assemblea del 30 maggio 2018

(C) cessata dalla carica a seguito dimissioni a far data dal 2 settembre 2019

(D) nominata per cooptazione in data 30 settembre 2019

* hanno rinunciato al compenso

Per quanto riguarda i compensi corrisposti ai membri del Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2019, nominati anch'essi nel corso dell'Assemblea dei Soci del 29 maggio 2017, si fornisce la tabella il dettaglio degli importi deliberati:

SOGGETTO (importi euro) DESCRIZIONE CARICA COMPENSI
COGNOME E NOME CARICA
RICOPERTA
DURATA
DELLA
CARICA
EMOLUMENTI PER LA
CARICA
BENEFICI
NON
MONETARI
BONUS E
ALTRI
INCENTIVI
ALTRI
COMPENSI
Nicola Giovanni Iberati Presidente (A) 25.000
Sergio Torretta Sindaco effettivo (A) 20.000 0 0 0
Nadia Pozzi Sindaco effettivo (A) 20.000 0 0 0
TOTALE SINDACI 65.000 0 0 0

(A) nominati in data 29 maggio 2017 e sino all'approvazione del bilancio al 31/12/2019

La Società non ha piani di stock-option in essere. Si specifica inoltre che la Società non ha sottoscritto nessun accordo che preveda indennità di risarcimento in caso di scioglimento anticipato dei rapporti con i propri Amministratori.

COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia corrispettivi di competenza dell'esercizio 2018 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla stessa Società di revisione e da società appartenenti alla sua rete:

Descrizione (importi in euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2019 (*)
Verso la Capogruppo
Per servizi di verifica finalizzati all'emissione della relazione Deloitte & Touche S.p.A. 46.000
Per prestazione di altri servizi** Deloitte & Touche S.p.A. 75.000
Verso le società controllate
Per servizi di verifica finalizzati all'emissione della relazione Deloitte & Touche S.p.A. 98.000
Per prestazione di altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 0
Totale Gruppo 219.000

* Importi non comprensivo di spese e contributo Consob ove dovuto;

** Onorari riconducibuli ad attività di attestazione richiesta nell'ambito dell'operazione di aumento di capitale al servizio del prestito obbligazionario convertendo

NOTA 37 – IMPEGNI E GARANZIE

Alla data del 31 dicembre 2019 non risultano in essere vincoli sull'immobile di proprietà.

Inoltre, si rileva che la Società ha prestato garanzie bancarie in favore delle controllate per Euro 1,1 milioni, relativi ad affidamenti deliberati in capo alla Società ed utilizzati dalle controllate.

Infine, con riferimento agli impegni si rileva che i canoni futuri derivanti da affitti, contratti di leasing e noleggio operativi non rientranti nell'applicazione del nuovo proncipio IFRS 16 – Leases ammontano complessivamente ad Euro 0,1 milioni. Si precisa che, a tale ammontare vanno aggiunti i canoni di locazione relativi ai beni in leasing operativi e finanziari rilevati in bilancio in conformità al summenzionato principio per i cui dettagli si rimanda alla Nota 22 – PASSIVITA' PER LOCAZIONE FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI.

NOTA 38 – FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Per l'elenco dei fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio si rimanda a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione al paragrafo "FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO"

NOTA 39 - INFORMATIVA RELATIVA AI CONTRIBUTI RICEVUTE DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE O SOGGETTI EQUIPARATI

L'art. 1, commi 125-129 della legge n° 124/2017 successivamente integrata dal DecretoLegge n° 113/2018 (Sicurezza) e dal decreto Legge n° 135/2018 (Semplificazione), ha introdotto la disciplina sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche. Qui di seguito si forniscono pertanto le informazioni richieste.

Nel corso del 2019, il Gruppo ha ricevuto contributi, di cui all'art. 1 comma 25 della suddetta legge, pari a Euro 93 migliaia. La seguente tabella riporta i dati inerenti ai Soggetti eroganti e all'ammontare del contributo ricevuto e alla motivazione annessa al beneficio. Si segnala che sono esposti i contrubti superiori alla soglia di 10.000 Euro con riferimento al medesimo soggetto erogante, così come previsto dalla normativa vigente.

Ente concedente Riferim. Normativo che prevede l'agevolazione Contributo ricevuto
Regione Piemonte Legge Regionale 25 giugno 2008 n.18 capo III 93.348

Merate, 18 maggio 2020

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Alessio Laurenzano

Netweek S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F., P.IVA e Registro Imprese: 12925460151 - Cap. soc. Euro 7.745.561,81 Società soggetta a direzione e coordinamento di Litosud Partecipazioni S.r.l. - C.F. 15288601006

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni

  1. I sottoscritti Alessio Laurenzano, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Massimo Cristofori, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Netweek S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche del Gruppo,

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato nel corso dell'esercizio 2019.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 2.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 di Netweek S.p.A.:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese, incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Merate, 18 maggio 2020

Il Presidente del Consiglio Dirigente preposto alla redazione dei di Amministrazione documenti contabili societari Alessio LAurenzano Massimo Cristofori

Netweek S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F., P.IVA e Registro Imprese: 12925460151 - Cap. soc. Euro 7.745.561,81 Società soggetta a direzione e coordinamento di Litosud Partecipazioni S.r.l. - C.F. 15288601006

BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2019

Netweek S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F., P.IVA e Registro Imprese: 12925460151 - Cap. soc. Euro 7.745.561,81 Società soggetta a direzione e coordinamento di Litosud Partecipazioni S.r.l. - C.F. 15288601006

PROSPETTI CONTABILI E NOTE ILLUSTRATIVE AL 31 DICEMBRE 2019

ATTIVITÀ – SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA (Valori in euro) Note 31/12/2019 31/12/2018
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita 0 0
Attività immateriali a vita definita 1.244 1.405
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari 0 0
Investimenti Immobiliari 3 470.000 470.000
Altre attività non correnti
Partecipazioni 4 1.405.400 1.055.400
Crediti vari e altre attività non correnti 15.000 0
di cui parti correlate 0 0
Titoli e crediti finanziari 0 0
Attività per imposte anticipate 0 0
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 1.891.644 1.5206.805
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 0 0
Crediti tributari 5 128.811 186.302
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 6 1.830.258 1.447.737
di cui parti correlate 20 1.829.813 1.452.702
Titoli diversi dalle partecipazioni 0 0
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
di cui parti correlate 0 0
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 7 400.190 42.382
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 2.359.259 1.676.421
TOTALE ATTIVITA' CESSATE/DESTINATE AD ESSERE CEDUTE 0 0
TOTALE ATTIVITA' 4.250.903 3.203.226

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

PASSIVITA' – SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA (Valori in euro) Note 31/12/2019 31/12/2018
Patrimonio Netto 8 2.006.266 899.934
TOTALE PATRIMONIO NETTO 8 2.006.266 899.934
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 0 0
di cui parti correlate 0 0
TFR e altri fondi relativi al personale 0 0
Fondo imposte differite 0 0
Fondo per rischi e oneri futuri 9 133.240 133.240
Passività per locazione finanziarie 0 0
Debiti vari e altre passività non correnti
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 133.240 133.240
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 10 529.333 818.333
di cui parti correlate 20 137.333 818.333
Passività per locazione finanziarie 0 0
Debiti tributari 5 165.752 167.460
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 11 1.416.312 1.184.259
di cui parti correlate 20 354.971 272.622
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 2.111.397 2.170.052
TOTALE PASSIVITA' 2.244.637 2.303.292
TOTALE PASSIVITA' CESSATE/DESTINATE AD ESSERE CEDUTE
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 4.250.903 3.203.226

CONTO ECONOMICO

CONTO ECONOMICO SEPARATO (importi in euro) Note 2019 2018
Ricavi 12 520.000 524.261
di cui parti correlate 20 520.000 524.261
Altri ricavi 12 27.004 54.975
di cui parti correlate 0 0
Totali ricavi e altri proventi 547.004 579.236
Costi per acquisti (87) 0
di cui parti correlate 0 0
Costi per servizi 13 (766.822) (519.562)
di cui parti correlate 20 (17.177) (50.000)
Costi per il personale 14 (312.414) (344.968)
Altri costi operativi 15 (45.994) (53.747)
Ammortamenti e accantonamenti al netto dei rilasci 16 (161) 373.689
Rettifiche di valore di attività finanziarie 17 (2.010.000) (5.900.000)
Risultato operativo (2.588.474) (5.865.352)
Proventi (Oneri) finanziari 18 (21.894) (22.344)
di cui parti correlate 20 (16.997) (22.627)
Risultato ante imposte (2.610.368) (5.887.696)
Imposte 19 0 0
Risultato dell'esercizio (2.610.368) (5.887.696)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (importi in euro) Note 2019 2018
Risultato netto (2.610.368) (5.887.696)
Altri utili (perdite) complessivi
Poste che non saranno riclassificate a conto economico
- Utili (perdite) attuariali
- Effetto fiscale relativo alle poste che non saranno riclassificate a conto economico
Subtotale poste che non saranno riclassificate a conto economico 0 0
Poste che potrebbero essere riclassificate a conto economico
- Utili (perdite) iscritti a riserva cash flow hedge
- Effetto fiscale relativo alle poste che potrebbero essere riclassificate a conto economico
- Utili (perdite) iscritti a riserva di conversione
Subtotale poste che potrebbero essere riclassificate a conto economico 0 0
Totale Altri utili (perdite) complessivi 0 0
Totale utile (perdita) complessivo del periodo (2.610.368) (5.887.696)

RENDICONTO FINANZIARIO

RENDICONTO FINANZIARIO (Euro/migliaia) Note 31/12/2019 31/12/2018
Risultato d'esercizio (2.610) (5.887)
Ammortamenti e accantonamenti al netto dei rilasci 0 (374)
Oneri finanziari netti 22 22
di cui parte correlata 17 22
Rettifiche di valore di attività finanziarie 2.010 5.900
Imposte correnti, differite e anticipate 0 0
Flusso di cassa Gestione corrente A (578) (339)
Variazione crediti commerciali, vari e altre attività correnti (350) (427)
di cui parte correlata (377) (300)
Variazione debiti verso fornitori e altri debiti 230 (89)
di cui parte correlata 82 (5)
Pagamento fornitori ammessi alla procedura di concordato 0 (668)
Variazione dei fondi 0 (5)
Variazione delle attività e passività dell'esercizio B (120) (1.189)
Flusso finanziario netto generato (assorbito) dall'attività operativa C= A+B (698) (1.528)
Acquisti (vendita) di immobilizzazioni 0 (1)
Aumento di capitale nella controllata Dmedia Group S.p.A (2.350) 0
Flusso finanziario netto generato (assorbito) dall'attività di investimento D (2.350) (1)
Aumenti di capitale 2.980 0
Prestito obbligazionario 392 0
Finanziamenti azionista D.Holding S.r.l 55 220
di cui parti correlate 55 220
Erogazione nuovi finanziamenti da controllata 0 70
di cui parti correlate 0 70
Pagamento debiti finanziari 0 (49)
Oneri finanziari pagati (22) (22)
di cui parti correlate (17) (22)
Flusso finanziario netto generato (assorbito) dall'attività di finanziamento E 3.405 219
Variazione disponibilità finanziarie nette a breve F=C+D+E 357 (1.310)
Cassa e altre disponibilità liquide ed equivalenti a inizio esercizio G 43 1.353
Cassa e altre disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio H=F+G 400 43

Di seguito si riporta la movimentazione delle passività finanziarie:

Debiti finanziari Natura monetaria Natura contabile
(importi in migliaia
di euro)
31/12/2018 Cash Flow Riclassifiche MLT
/BT
Variazioni Non
monetarie
31/12/2019
PASSIVITA'
FINANZIARIE
NON CORRENTI
0 0 0 0 0
Prestito
obbilgazionario
0 392 0 0 392
Altri finanziamenti a
breve
818 55 0 (736) 137
TOTALE
PASSIVITA'
FINANZIARIE
CORRENTI
818 447 0 (736) 529
TOTALE
INDEBITAMENTO
818 447 0 (736) 529
(in migliaia di Euro) Capitale Sociale Riserva Sovrapprezzo
Azioni
Utili Perdite
Accumulati
Risultato
d'esercizio
Totale
Patrimonio
Netto
Totale al 31/12/2017 7.365 0 0 (577) 6.788
Destinazione del risultato 0 0 (577) 577 0
Utile (perdita) dell'esercizio 0 0 0 (5.888) (5.888)
Totale al 31/12/2018 7.365 0 (577) (5.888) 900
Destinazione del risultato 0 0 (5.888) 5.888 0
Aumento di capitale 328 3.388 0 0 3.716
Utile (perdita) dell'esercizio 0 0 0 (2.610) (2.610)
Totale al 31/12/2019 7.693 3.388 (6.465) (2.610) 2.006

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Nel prospetto seguente, si evidenzia la disponibilità e la possibile distribuzione delle riserve che compongono il Patrimonio Netto, così come previsto dall'art. 2427, 7-bis) del Codice Civile.

Patrimonio Netto
(Importi in Migliaia di euro)
Importo Disponibilità Distribuibilità
Capitale Sociale 7.693 B 0
Riserva Sovrapprezzo Azioni 3.388 A, B, C 0
Utili Perdite Accumulati (6.465) 0
Risultato d'esercizio (2.610) 0
Totale Patrimonio Netto 2.006 0

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione ai soci

Merate, 18 maggio 2020

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Alessio Laurenzano

Netweek S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F., P.IVA e Registro Imprese: 12925460151 - Cap. soc. Euro 7.745.561,81 Società soggetta a direzione e coordinamento di Litosud Partecipazioni S.r.l. - C.F. 15288601006

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO SEPARATO DI NETWEEK S.P.A.

NOTA 1 - FORMA CONTENUTO E ALTRE INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Netweek S.p.A. è una società con personalità giuridica, costituita in conformità all'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana. Essa è la società Capogruppo che detiene al 31 dicembre 2019, in maniera diretta o indiretta, partecipazioni in società che operano nel settore dei media locali in Italia.

Netweek S.p.A., in qualità di Capogruppo, svolge principalmente attività di direzione e coordinamento delle società controllate.

La sede legale di Netweek S.p.A. è a Merate (LC), in Italia.

Il bilancio di Netweek S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 maggio 2020 che ne ha autorizzato la pubblicazione.

Il bilancio di Netweek S.p.A. è presentato in Euro che è anche la moneta corrente nelle economie in cui la società opera principalmente.

Il presente bilancio è stato redatto secondo il presupposto della continuità aziendale sulla base delle considerazioni svolte dagli Amministratori e descritte nella Nota 2.

Il Consiglio di Amministrazione si riserva la possibilità di modificarlo qualora accadessero eventi successivi rilevanti fino alla data dell'Assemblea.

Il presente bilancio, redatto in conformità a quanto disposto dalla Consob con delibera n. 11971/1999 e successive modifiche, tra cui in particolare quelle introdotte dalle delibere n. 14990 del 14 aprile 2005 e n. 15519 del 27 luglio 2006 contiene i prospetti contabili e le note relative alla Società, elaborati adottando i principi contabili internazionali IFRS emessi dallo IASB (International Accounting Standards Boards) e adottati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Standards Interpretations Committee" (IFRS IC, già IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC).

In particolare, si rileva che gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati nel presente documento.

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, salvo che per la valutazione degli investimenti immobiliari che sono valutati al fair value in accordo alle disposizioni dello IAS 40.

Per quanto riguarda gli schemi per la presentazione del bilancio separato, la Società ha adottato nella predisposizione del conto economico uno schema di classificazione dei ricavi e dei costi per natura, in considerazione della specifica attività svolta.

La situazione patrimoniale e finanziaria viene presentata a sezioni contrapposte con separata indicazione delle attività, passività e patrimonio netto. A loro volta le attività e le passività vengono esposte in Bilancio sulla base della loro classificazione come correnti e non correnti. Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto, prendendo come riferimento la "Cassa e altre disponibilità liquide ed equivalenti".

Negli schemi di bilancio al 31 dicembre 2019 sono stati evidenziati separatamente, i rapporti significativi con le "parti correlate" e le eventuali "transazioni non ricorrenti" come richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Si riportano di seguito i criteri di valutazione applicati nella redazione del presente bilancio.

ATTIVITÀ IMMATERIALI

Le attività immateriali acquistate sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività Immateriali), quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono rilevate al costo di acquisto ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro stimata vita utile, se le stesse hanno una vita utile definita.

INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Gli immobili detenuti per investimento sono iscritti inizialmente al costo storico, comprensivo di costi di negoziazione. Il valore contabile include il costo afferente alla sostituzione di parte di un investimento immobiliare nel momento in cui tale costo viene sostenuto, a condizione che siano soddisfatti i criteri di rilevazione ed esclude i costi di manutenzione ordinaria. Successivamente alla rilevazione iniziale, gli investimenti immobiliari sono iscritti al fair value, che riflette le condizioni di mercato alla data di chiusura del bilancio. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value degli investimenti immobiliari sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui si manifestano.

Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando sono ceduti o quando l'investimento è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua cessione. Eventuali utili o perdite derivanti dal ritiro o dismissione di un investimento immobiliare sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene il ritiro o la dismissione.

Le riclassifiche da o ad un investimento immobiliare avvengono quando vi è un cambiamento d'uso. Per le riclassifiche da investimento immobiliare a proprietà ad utilizzo diretto, il valore di riferimento dell'immobile per la successiva contabilizzazione è il valore equo alla data di cambiamento d'uso. Se una proprietà immobiliare ad uso diretto diventa investimento immobiliare, la Società rileva tali beni conformemente ai criteri indicati al punto "immobili impianti e macchinari" fino alla data del cambiamento d'uso.

PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITA'

Lo IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore (c.d. impairment test) delle immobilizzazioni in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso degli avviamenti,

delle altre attività immateriali a vita indefinita o di attività non disponibili per l'uso, tale valutazione viene fatta almeno annualmente.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi ("Discounted Cash Flow") dall'utilizzo del bene, o da un'aggregazione di beni (c.d. cash generating unit), nonché dal valore che ci si attende dalla dismissione al termine della sua vita utile. Le cash generating unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business della società, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in società controllate sono valutate con il metodo del costo e, in presenza di indicatori di perdita di valore, sono assoggettate ad impairment test. Tale test viene effettuato ogni volta in cui vi sia l'evidenza di una probabile perdita di valore delle partecipazioni. Il metodo di valutazione utilizzato è effettuato sulla base del Discounted Cash Flow, applicando il metodo descritto in "Perdite di valore delle attività". Qualora si evidenziasse la necessità di procedere ad una svalutazione, questa verrà addebitata a conto economico nell'esercizio in cui è rilevata. Quando vengono meno i motivi che hanno determinato la diminuzione di valore, il valore contabile della partecipazione è incrementato fino a concorrenza del costo originario. Tale ripristino viene iscritto a conto economico.

AZIONI PROPRIE

Le azioni proprie, se presenti, sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

I crediti (ad eccezione dei crediti commerciali) e le altre attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, più, (nel solo caso di un'attività finanziaria classificata al fair value con variazioni imputate a conto economico), gli oneri accessori di acquisizione. Facendo eccezione alla regola generale, i crediti commerciali al momento della rilevazione iniziale sono valutati al prezzo stabilito nell'operazione. Il management determina la classificazione delle attività finanziarie, secondo i criteri definiti dall'IFRS 9 e come richiesto dall'IFRS 7 al momento della loro prima iscrizione. Successivamente all'iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in relazione alla loro classificazione all'interno di una delle seguenti categorie. In particolare, si evidenzia che:

• La valutazione dei crediti e altre attività finanziarie è effettuata secondo il criterio del costo ammortizzato, rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo ossia applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Le perdite sono iscritte a conto economico al manifestarsi di perdite di valore o quando i finanziamenti e i crediti sono contabilmente eliminati. I crediti sono assoggettati ad impairment e quindi iscritti al valore di presumibile realizzo (fair value), mediante lo stanziamento di uno specifico fondo svalutazione portato a diretta detrazione del valore dell'attività.

  • I crediti vengono svalutati quando esiste una indicazione oggettiva della probabile inesigibilità del credito ed in base all'esperienza storica e ai dati statistici (expected losses).
  • Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato, se non fosse stata effettuata la svalutazione.
  • La Società evidenzia in questa categoria prevalentemente attività con scadenza entro i dodici mesi iscritte in bilancio al loro valore nominale, quale approssimazione del costo ammortizzato. Nel caso in cui il pagamento preveda termini superiori alle normali condizioni di mercato e il credito non maturi interessi, è presente una componente finanziaria implicita nel valore iscritto in bilancio, che viene pertanto attualizzato, addebitando a conto economico lo sconto.

CASSA E ALTRE DISPONIBILITÀ LIQUIDE EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi bancari e postali a vista e investimenti finanziari effettuati nell'ambito dell'attività di gestione della tesoreria, che abbiano scadenza a breve termine, che siano molto liquidi e soggetti ad un rischio insignificante di cambiamenti di valore.

Sono iscritte al valore nominale.

Ai fini della classificazione degli strumenti finanziari secondo i criteri definiti dallo IFRS 9 come richiesto dall'IFRS 7. le disponibilità liquide sono state classificate ai fini del rischio di credito nella categoria nelle Attività finanziarie al costo ammortizzato.

FONDI PER RISCHI E ONERI FUTURI

La Società rileva i fondi per rischi e oneri futuri quando, in presenza di un'obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Le passività ritenute possibili ma non probabili sono descritte nelle note illustrative.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione avviene.

PASSIVITÀ FINANZIARIE

I finanziamenti sono inizialmente rilevati al costo, corrispondente al valore equo del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati utilizzando il metodo del costo ammortizzato; tale metodo prevede che l'ammortamento venga determinato utilizzando il tasso di interesse interno effettivo, rappresentato dal tasso che equipara, al momento della rilevazione iniziale, il valore dei flussi di cassa attesi ed il valore di iscrizione iniziale. Il costo ammortizzato viene calcolato tenendo conto dei costi di emissione e di ogni eventuale sconto o premio, previsto al momento della erogazione.

La passività finanziaria riguardante il prestito obbligazionario convertendo è iscritta al fair value con variazione imputata nel conto economico d'esercizio.

DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI

I debiti sono inizialmente iscritti al fair value, rappresentato normalmente dal corrispettivo pattuito ovvero dal valore attuale dell'ammontare che sarà pagato. Sono successivamente valutati al costo ammortizzato.

Il costo ammortizzato è calcolato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, che equivale al tasso di attualizzazione che, applicato ai flussi di cassa futuri, rende il valore attuale contabile di tali flussi pari al fair value iniziale.

I debiti in valuta diversa dalla valuta funzionale delle singole entità sono adeguati ai cambi di fine anno con contropartita conto economico. I debiti sono eliminati dal bilancio quando la specifica obbligazione contrattuale è estinta.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI E DEGLI ONERI A CONTO ECONOMICO

I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri sono rilevati in bilancio secondo il principio della competenzae economica escludendo gli utili non realizzati e tenendo conto dei rischi e delle perdite maturate nell'esercizio, anche se diveuti noti successivamente.

I ricavi sono rilevati a conto economico quando sono soddisfatti i criteri previsti dall'IFRS 15. In particolare, il principio stabilisce un modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il modello sono:

  • l'identificazione del contratto con il cliente;
  • l'identificazione delle performance obligations contenute nel contratto;
  • la determinazione del prezzo;
  • l'allocazione del prezzo alle performance obligations contenute nel contratto;
  • i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile; essi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi.

I ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati a conto economico con riferimento allo stadio di completamento dell'operazione e solo quando il risultato della prestazione può essere attendibilmente stimato.

La competenza economica dei costi per acquisto di merce viene determinata con riferimento al momento del trasferimento della proprietà dei beni. I costi per servizi vengono contabilizzati al momento dell'ultimazione della prestazione.

IMPOSTE

Includono imposte correnti e imposte differite. L'onere o il provento per imposte correnti sul reddito dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. A tal riguardo, occorre rilevare che Netweek S.p.A. e le sue società controllate dirette ed indirette hanno aderito al consolidato fiscale nazionale (D.Lgs. n. 344 del 12 dicembre 2003).

Le imposte anticipate e differite vengono determinate sulla base delle differenze fiscali temporanee originate dalla differenza tra i valori di bilancio attivi e passivi ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. In particolare, le attività fiscali differite sono iscritte solo se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile nell'ambito del consolidato fiscale a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, mentre le passività fiscali differite devono essere rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili. Sono valutate secondo le aliquote fiscali vigenti che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale.

DIVIDENDI

I dividendi sono rilevati alla data della delibera assembleare di distribuzione.

USO DI STIME

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di ipotesi che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, le svalutazioni di attività, le imposte nonché altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima.

Per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche anche significative, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono il fondo svalutazione crediti, le partecipazioni, gli investimenti immobiliari e i fondi per rischi ed oneri.

Si rileva, in particolare, che gli Amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali con effetto significativo sui valori iscritti a bilancio nelle seguenti voci di bilancio:

  • perdita di valore delle partecipazioni, che vengono sottoposte a verifica per eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale; detta verifica richiede una stima discrezionale dei valori d'uso dell'unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito il valore di carico delle partecipazioni, a sua volta basato sulla stima dei flussi finanziari attesi dall'unità e sulla loro attualizzazione in base ad un tasso di sconto adeguato;
  • fondo svalutazione crediti: la valutazione riguardante la recuperabilità dei crediti comporta l'elaborazione di stime discrezionali basate sulla previsione delle perdite attese e sull'esito futuro delle azioni di recupero.
  • fondi rischi ed oneri: la stima dei fondi comporta l'elaborazione di stime discrezionali basate sia su dati storici che prospettici.

In data successiva alla chiusura dell'esercizio, lo scenario nazionale ed internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del COVID-19 e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, posti in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. L'attuale emergenza sanitaria, oltre al grave impatto sociale, sta avendo ripercussioni dirette e indirette, anche sull'andamento generale dell'economia, determinando un contesto di maggior incertezza nell'utilizzo di stime (come riportato nei Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio).

VARIAZIONI DEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2019

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2019:

• In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il Principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sulla nozione di controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di lease dai contratti di fornitura di servizi, individuando quali discriminanti dei lease: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e, da ultimo, il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il Principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di lease per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease, anche operativo, nell'attivo con contropartita un debito finanziario. Al contrario, il principio non comprende modifiche significative per i locatori. Il principio fornisce inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i beni di modico valore unitario (vale a dire i contratti di leasing aventi ad oggetto delle attività di valore inferiore a 5.000 euro) e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi.

L'introduzione del nuovo principio non ha comportato impatti significativi per il bilancio separato della Società al 31 dicembre 2019.

Di seguito si elencano gli emendamenti le interpretazioni ed i miglioramenti in vigore dal 1° gennaio 2019 per i quali non si sono evidenziati impatti significativi sul bilancio separato al 31 dicembre 2019 della Società

  • Emendamento all'IFRS 9 Strumenti finanziari: elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa;
  • IFRIC 23 Incertezze in merito alle imposte sul reddito;
  • Emendamento allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate: Long-term Interests in Associates and joint ventures;
  • Emendamento allo IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or Settlement;
  • Miglioramenti agli IFRS: Ciclo 2015-2017:
  • IFRS 3 Business Combination e IFRS 11 Joint Arrangements;
  • IAS 12 –Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity;
  • IAS 23 Borrowing costs eligible for capitalization.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS e IFRIC OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETA' AL 31 DICEMBRE 2019

  • In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors;
  • In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards".
  • Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform".

Le valutazioni in merito a potenziali impatti sono tutt'ora in corso ma gli Amministratori si attendono che l'applicazione di tali principi, emendamenti e interpretazioni non comporterà un impatto significativo sugli importi iscritti a bilancio e sulla relativa informativa.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente bilancio, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • Emendamento all'IFRS 10 Bilancio Consolidato e IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture;
  • Emendamento all'IFRS 3 Definition of a Business;
  • Emendamento allo IAS 1 e allo IAS 8 Definition of Material;

Le valutazioni in merito a potenziali impatti sono tutt'ora in corso ma gli Amministratori si attendono che l'applicazione di tali principi, emendamenti e interpretazioni non comporterà un impatto significativo sugli importi iscritti a bilancio e sulla relativa informativa.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI ED ALTRE INFORMAZIONI RICHIESTE DALLA APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO IFRS 7

La società svolge l'attività di gestione dei rischi finanziari per tutte le società controllate. Per un'analisi esaustiva dei rischi finanziari, si rinvia alla Nota N.35 del bilancio consolidato.

NOTA 2 – VALUTAZIONE SULLA CONTINUITÀ AZIENDALE

Si evidenzia che il bilancio consolidato del Gruppo presenta una perdita di Euro 5,1 milioni e un patrimonio netto negativo di Euro 3,6 milioni mentre la Capogruppo ha chiuso l'esercizio 2019 con un risultato negativo di Euro 2,6 milioni e versa nella fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile.

Sotto altro profilo l'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2019 ammonta ad Euro 6 milioni (Euro 5,7 milioni al 31 dicembre 2018) e sono presenti debiti tributari e commerciali scaduti di importi rilevanti dovuti principalmente al fabbisogno finanziario generatosi durante il percorso di risanamento del Gruppo, stante le difficoltà di accesso al mercato del credito a seguito della situazione che ha interessato la Capogruppo. Pertanto, alla data di approvazione del presente bilancio il Gruppo versa in una situazione di forte tensione finanziaria a causa dell'eccessivo grado di indebitamento a breve termine e dall'andamento negativo dell'esercizio 2019 che, come più ampiamente commentato nel seguito, si è discostato rispetto a quanto previsto.

A termine della positiva chiusura della Procedura di Concordato Preventivo avviata nel 2015 e stante il perdurare delle difficili condizioni del mercato editoriale e della significativa tensione finanziaria già in essere al 31 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione, coadiuvato da Bain & Co., ha deciso di addivenire alla stesura di un Piano Industriale 2019-2023 approvato in data 7 giugno 2019, avente come obiettivo il ritorno a risultati economici e finanziari nel medio termine attraverso: i) la focalizzazione dell'attività del Gruppo sulle testate più profittevoli, ii) la razionalizzazione dei costi di redazione e di struttura, anche per il tramite di una semplificazione della struttura del Gruppo, e iii) lo sviluppo di prodotti e di servizi digitali (il "Piano").

Il Piano prevedeva un fabbisogno finanziario complessivo, inclusivo di quanto necessario per far fronte al significativo indebitamento corrente finanziario, di circa Euro 9 milioni, ed in particolare il fabbisogno previsto entro il 30 giugno 2020 era stimato in circa Euro 7 milioni. Tale fabbisogno di breve termine derivava prevalentemente dagli investimenti previsti per l'implementazione del Piano, dai risultati ancora negativi attesi delle società del Gruppo e dal rimborso di debiti finanziari, tributari e commerciali al fine di riequilibrare le posizioni in essere scadute.

A copertura del sopracitato fabbisogno di breve termine il Consiglio di Amministrazione aveva approvato una serie di operazioni ed in particolare:

  • Aumento di capitale scindibile in opzione agli Azionisti per un ammontare massimo di Euro 3,5 milioni comprensivo di sovrapprezzo;
  • Emissione di un Prestito Obbligazionario Convertendo fino ad un ammontare massimo di Euro 2,8 milioni;
  • Emissione di un Prestito Obbligazionario per un ammontare di Euro 3 milioni.

Era inoltre previsto l'incasso di crediti verso la controllante pari a Euro 1,3 milioni.

Le operazioni suddette al momento dell'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2018 non erano ancora realizzate e per tale motivo il Consiglio d'Amministrazione aveva dovuto compiere le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.

Gli Amministratori avevano in quella sede considerato che esistessero gli elementi di incertezza di seguito sintetizzati tali da far sorgere dubbi significativi sulla capacità di Netweek S.p.A. e del Gruppo a proseguire l'attività operativa in continuità nel prossimo futuro:

  • tempistica e buon esito delle sopracitate operazioni di copertura del fabbisogno finanziario (aumento di capitale, prestiti obbligazionari ed incasso del credito verso la controllante);
  • realizzazione degli obiettivi di Piano che prevede un sostanziale recupero di redditività tramite una serie di iniziative future di carattere ipotetico volte al riequilibrio economico-finanziario nel medio termine delle società controllate ed in particolare la capacità delle stesse di generare flussi di cassa necessari a garantire la continuità della Controllante e del Gruppo;
  • presenza di un elevato indebitamento a breve termine ed andamento negativo delle società del Gruppo;
  • fattispecie prevista dall'art. 2446 Codice Civile della Capogruppo.

Alla luce di quanto avvenuto nel corso del 2019 alcuni degli elementi di incertezza sono stati risolti, in particolare:

  • l'aumento di capitale si è positivamente concluso in data 25 luglio 2019, con la sottoscrizione di n. 18.091.832 azioni ordinarie della Società pari a circa 94,99% del totale delle nuove azioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 3.324.700;
  • in data 27 settembre 2019 è stato sottoscritto un Subscription Agreement tra D.Holding S.r.l., Netweek S.p.A. e Atlas Corporate Management in ragione del quale il fondo di investimento ha manifestato il proprio impegno alla sottoscrizione di un Prestito Obbligazionario Convertendo da emettersi in capo a Netweek S.p.A. fino ad un importo massimo di Euro 2,8 milioni.

A seguito di tale accordo, in data 28 ottobre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'emissione di un Prestito Obbligazionario Convertendo per un importo massimo di Euro 2.800.000 da erogarsi in 7 tranches da Euro 400.000 entro un periodo di 24 mesi dalla data della prima erogazione.

Al 31 dicembre 2019 sono state erogate 2 tranche per un importo complessivo di Euro 0,8 milioni, di cui convertiti in azioni della Società Euro 0,5 milioni, nel mese di gennaio 2020 è stata ulteriormente sottoscritta una terza tranche pari ad Euro 0,4 milioni.

L'implementazione del Piano è stata avviata nella seconda metà dell'esercizio 2019 e sebbene a causa di alcuni ritardi i risultati consuntivati nel 2019 si discostino dagli obiettivi di redditività previsti nel Piano, la Società ritiene che lo stesso possa nel suo complesso considerarsi realizzabile. Inoltre sono state poste in essere ulteriori azioni, originariamente non previste nel Piano, a cavallo tra l'esercizio 2019 e 2020, quali la rinegoziazione di tutti i contratti con i giornalisti inquadrati con contratto di cessione di diritto di autore, che permetterà un risparmio su base annua di circa Euro 500 mila, l'aumento del prezzo di copertina relativamente ad alcune testate edite dal Gruppo che passeranno nel corso del 2020 da Euro 1,5 ad Euro 2,0 con un significativo recupero di marginalità e la chiusura delle testate venete strutturalmente in perdita.

In sede di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha quindi rinnovato le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.

Come già descritto in precedenza il risultato negativo 2019 risente ancora di un risultato operativo al di sotto delle aspettative dovuto alla difficoltà ed al ritardo di implementazione del Piano, circostanza che, unitamente al non completo reperimento delle risorse finanziarie previste, ha determinato sotto il profilo finanziario il permanere di una situazione di significativa tensione.

Occorre infine rilevare che, come noto, i primi mesi del 2020 sono stati caratterizzati dalla diffusione del Coronavirus che avrà significative ripercussioni sul Gruppo, sebbene le conseguenze sui risultati 2020 siano ancor di difficile stima. Ad oggi tali effetti si sono sostanziati nella significativa riduzione dei ricavi pubblicitari che, nel corso dei mesi di marzo e aprile 2020, risultano ridotti di oltre il 40%. In un'ottica di contenimento dei costi, il Gruppo ha dato risposta attuando una serie di interventi atti a contenere i costi industriali, fra i quali l'accesso alla cassa integrazione in deroga applicata a tutti i dipendenti con una percentuale media del 53%. Pur tuttavia, i potenziali effetti a medio-lungo termine della pandemia Covid-19 sono, ad oggi, di difficile valutazione e saranno oggetto di costante monitoraggio nel prosieguo dell'esercizio.

Tenuto conto degli scostamenti consuntivati e della difficile situazione del mercato dei capitali, ulteriormente irrigiditasi per effetto della già citata emergenza sanitaria, gli Amministratori, anche al fine di valutare il fabbisogno finanziario e il rischio di liquidità dei prossimi 12 mesi, pur confermando le linee di indirizzo del Piano, hanno provveduto a formulare un aggiornamento dello stesso adottando i principi dettati dalla normativa, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 maggio 2020 (il "Piano Aggiornato").

Le nuove previsione formulate dal Management considerano un miglioramento del flusso di cassa operativo (derivante dalle società del settore Media) rispetto ai dati consuntivi del 2019 ed un fabbisogno complessivo di cassa derivante prevalentemente da investimenti, da rimborsi di debiti finanziari a breve (area Media Locali) e dal parziale pagamento di debiti commerciali e tributari scaduti. In particolare, il fabbisogno finanziario previsto per l'anno 2020 e nella ipotesi che siano rinnovate le attuali linee di credito, è confermato essere pari a circa Euro 4 milioni mentre quello entro il 30 giugno 2021 è pari a ulteriori circa Euro 1,5 milioni. Preme tuttavia ricordare che quanto sopra non include le ulteriori necessità finanziarie, ad oggi stimate in un range fra Euro 0,7 ed 1,0 milioni, venutesi a creare con l'emergenza sanitaria Covid-19 e la conseguente sensibile contrazione della raccolta pubblicitaria, i cui tempi di recupero sono oltremodo incerti e potrebbero ulteriormente appesantire le necessità di liquidità del Gruppo.

La copertura di tale fabbisogno verrà ottenuta per quanto riguarda Euro 2,0 milioni tramite l'emissione della restante parte del prestito convertendo, di cui una nuova tranche di Euro 0,4 milioni è stata erogata nel mese di marzo 2020. Quale ulteriore fonte di finanziamento, non essendo percorribile nelle attuali circostanze di mercato l'originale ipotesi di emissione di un prestito obbligazionario, cosiddetto minibond, la Società ha deciso di utilizzare le opportunità di finanziamento introdotte dai recenti provvedimenti governativi atti a favorire le imprese colpite dall'emergenza sanitaria. Questa scelta permetterà di ottenere maggiori risorse ad un costo più contenuto e sono stati pertanto avviati i primi contatti con due controparti bancarie.

In particolare, sono stati richiesti a primari Istituti di Credito nuovi finanziamenti, garantiti al 90% dal Fondo Garanzie, per un importo complessivo di Euro 4,6 milioni.

Il fabbisogno di breve termine sarà inoltre coperto mediante l'incasso parziale di crediti verso la controllante, che alla data di riferimento del bilancio ammontavano ad Euro 1,6 milioni.

In considerazione della situazione attuale, gli Amministratori ritengono che rispetto all'anno precedente alcuni elementi di incertezza, sia sotto il profilo finanziario sia sotto il profilo operativo, si siano risolti ma in ogni caso sussistano ancora taluni elementi di incertezza di seguito sintetizzati che fanno sorgere dubbi significativi sulla capacità di Netweek S.p.A. e del Gruppo a proseguire l'attività operativa in continuità nel prossimo futuro:

  • tempistica e buon esito della sopracitata operazione di accensione dei nuovi finanziamenti come da provvedimenti governativi;
  • piena realizzazione degli obiettivi economico-finanziari che prevedono nel medio termine il riequilibrio economico-finanziario delle società controllate e la capacità delle stesse di generare flussi di cassa necessari a garantire la continuità della Controllante e del Gruppo, ma che risultano dipendenti da azioni future ipotetiche e comunque potenzialmente influenzati da variabili esogene,

fra i quali anche l'attuale situazione di emergenza sanitaria, ad oggi non pienamente quantificabili né controllabili;

  • presenza di un elevato indebitamento a breve termine ed andamento negativo delle società del Gruppo;
  • fattispecie prevista dall'art. 2446 Codice Civile della Capogruppo.

Alla luce di quanto sopra, il Consiglio ritiene che la possibilità per la Società ed il Gruppo di continuare la propria operatività per un futuro prevedibile sia necessariamente legata oltre al mantenimento delle linee di credito esistenti, al puntuale reperimento delle risorse finanziarie precedentemente descritte necessarie per coprire il fabbisogno finanziario nel breve termine, nonché al raggiungimento dei target operativi e finanziari previsti del Piano Aggiornato che prevedono, peraltro, una generazione di flussi di cassa operativi positivi nel medio termine.

Va comunque osservato, come già detto, che, anche nel caso in cui i sopracitati target economico-finanziari fossero raggiunti, non è possibile escludere un andamento macroeconomico, in particolare per quanto riguarda l'andamento del PIL e quindi anche del mercato pubblicitario ad esso fortemente correlato, anche significativamente differente negli anni del Piano Aggiornato rispetto a quanto ipotizzato. Va dunque richiamata l'attenzione sulla circostanza che il mancato raggiungimento anche solo in parte dei risultati operativi previsti dal Piano Aggiornato e/o nel caso di mancato reperimento delle sopradescritte risorse finanziarie necessarie per coprire il fabbisogno finanziario del Gruppo previsto nel breve termine, anche in considerazione della circostanza che l'esecuzione di tali azioni richiede il coinvolgimento/assenso di soggetti esterni al Gruppo, in assenza di ulteriori tempestive azioni, sarebbe pregiudicata la prospettiva della continuità aziendale.

Pur in presenza di significative e molteplici incertezze legate all'attuale situazione patrimoniale, all'ammontare significativo di debiti scaduti, alla realizzazione degli obiettivi del Piano Aggiornato e alle tempistiche ed effettiva realizzabilità delle citate fonti di copertura finanziaria, tenuto conto delle avvenute operazioni di rafforzamento patrimoniale, che i risultati di Piano, prima dell'insorgere dell'emergenza sanitaria, erano in linea con gli obiettivi e della ragionevole aspettativa della positiva conclusione delle trattative in corso con gli Istituti di Credito per l'ottenimento dei finanziamenti richiesti, gli Amministratori della Società hanno ritenuto ragionevole adottare il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2019.

Per tale motivo, dunque, gli Amministratori continuano ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio ritenendo di aver comunque fornito un'informativa esaustiva delle significative e molteplici incertezze in essere e dei conseguenti dubbi significativi che insistono sul mantenimento di tale presupposto.

Deve essere dunque nuovamente sottolineato, per quanto ovvio, che il giudizio prognostico sotteso alla determinazione degli Amministratori è suscettibile di essere contraddetto dall'evoluzione dei fatti seppur svolto con diligenza e ragionevolezza; e ciò sia perché eventi ritenuti probabili (quali l'ottenimento dei finanziamenti richiesti) potrebbero non verificarsi, sia perché potrebbero emergere fatti o circostanze, ad oggi non noti o comunque non valutabili nella loro portata, anche fuori dal controllo degli Amministratori,

suscettibili di mettere a repentaglio la continuità aziendale pur a fronte di un esito positivo delle condizioni a cui oggi gli Amministratori legano la continuità aziendale.

Da ultimo e quale ulteriore nota di prudenza, gli Amministratori, consapevoli dei limiti intrinseci della propria determinazione, manterranno un costante monitoraggio sull'evoluzione dei fattori presi in considerazione, così da poter assumere, laddove se ne verificassero i presupposti, i necessari provvedimenti, nonché provvedere, con analoga prontezza, ad assolvere agli obblighi di comunicazione al mercato.

Va considerato che qualora le citate operazioni di copertura finanziaria non fossero finalizzate in tempi relativamente brevi, il Consiglio di Amministrazione sarebbe costretto a rivedere il presupposto della continuità; il venir meno delle prospettive di continuazione dell'attività implicherebbe la necessità di effettuare successive verifiche, valutazioni ed approfondimenti, e comprometterebbe seriamente la possibilità di recuperare integralmente il valore delle attività iscritte in bilancio al 31 dicembre 2019 con conseguenti significative ulteriori svalutazioni dell'attivo, nonché eventuali maggiori accantonamenti di fondi per eventuali passività potenziali.

NOTA 3 – INVESTIMENTI IMMOBILIARI

La voce investimenti immobiliari pari ad Euro 470 migliaia (Euro 470 migliaia al 31 dicembre 2018) è relativa al di proprietà della Società sito in Sieci (FI) e valutato a Fair value, in accordo con lo IAS 40, in quanto posseduto per l'apprezzamento del capitale investito e destinato alla vendita. Il valore di carico è allineato al valore desunto da perizia redatta da terzi indipendenti nonché dal preliminare di vendita firmato nel febbraio 2020 relativamente a circa il 50% del valore dell'immobile.

NOTA 4 – PARTECIPAZIONI

Imprese controllate Valore al
31/12/2018
Incremento Decremento Valore al
31/12/2019
Dmedia Group S.p.A. Unipersonale 1.000 2.350 (2.000) 1.350
D-Service S.r.l. 55 10 (10) 55
Totale imprese controllate 1.055 2.360 (2.010) 1.405

Si evidenzia di seguito il dettaglio delle partecipazioni e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio:

Verifica della Riduzione di Valore

Le partecipazioni in società controllate sono valutate con il metodo del costo ed assoggettate periodicamente ad impairment test al fine di verificare che non vi siano eventuali perdite di valore. Tale test viene effettuato ogni volta in cui vi sia l'evidenza di una probabile perdita di valore delle partecipazioni.

Per la verifica delle eventuali perdite di valore delle partecipazioni detenute dalla Capogruppo nelle principali società controllate, sono state considerate come base le stesse metodologie e le stesse "cash generating units"

adottate per la verifica dell'impairment test dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato e descritto in dettaglio nelle note illustrative del bilancio consolidato.

A 31 dicembre 2019, in presenza di indicatori di perdita di valore, si è reso necessario effettuare un Impairment test relativamente alla partecipazione in Dmedia Group S.p.A al fine di verificare che tale attività sia iscritta in bilancio ad un valore non superiore rispetto a quello recuperabile.

L'ammontare recuperabile della partecipazione è stato determinato in base al valore d'uso calcolato utilizzando le proiezioni aggiornate dei flussi di cassa relativi alla partecipazione in oggetto e alle sue società controllate (area Media Locali) desunti dal Piano Industriale 2020-2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 18 maggio 2020.

Le principali ipotesi utilizzate nella determinazione del valore in uso della partecipazione e sue controllate, sono costituite dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati che si suppone deriveranno dalle stesse, dalla scelta del tasso di sconto e dal tasso di crescita.

In particolare, la Società ha utilizzato tassi di sconto che ritiene riflettano le valutazioni del mercato, alla data di riferimento della stima, del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla singola partecipata e sue controllate.

Le previsioni dei flussi di cassa operativi utilizzato sono coerenti con le sopracitate previsioni, tenuto conto dei criteri previsti dallo IAS 36.

Le previsioni dei flussi di cassa si riferiscono a condizioni correnti di esercizio dell'attività, quindi non includono flussi finanziari connessi a eventuali interventi di natura straordinaria.

Inoltre, le previsioni si basano su criteri di coerenza con i dati storici relativamente all'imputazione delle spese generali future, alla tendenza degli investimenti attesi di capitale, alle condizioni finanziarie, nonché alle ipotesi macro-economiche, con particolare riferimento agli incrementi di prezzo dei prodotti e dei servizi, che tengono conto dei tassi di inflazione attesi.

Di seguito vengono evidenziati i principali parametri utilizzati per lo svolgimento del test di impairment svolto sulla partecipazione detenuta nella Dmedia Group S.p.A.

Orizzonte temporale considerato

Per la proiezione dei flussi di cassa espliciti è stato utilizzato un arco temporale di 4 anni. I flussi di cassa sono stati determinati in maniera puntuale fino al 2023, essendo tale periodo coperto dall'aggiornamento delle previsioni contenute nel Piano Industriale 2020-2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione delle Società. Per la determinazione del valore attuale dei predetti flussi sono stati utilizzati i seguenti parametri finanziari:

Parametri economico-finanziari

Ai fini dell'attualizzazione dei flussi finanziari è stato utilizzato un tasso rappresentativo del costo medio del capitale investito al netto delle imposte (Weighted Average Cost of Capital o "WACC") come descritto nella seguente tabella:

Dmedia Group 2018 Dmedia Group 2019
Wacc 11,10% 10,42%

La variazione del tasso di attualizzazione rispetto al Wacc adottato al 31 dicembre 2018 è principalmente riconducibile alla riduzione del tasso risk free (media ponderata annua dei Governement Bond italiani a 10 anni – "BTP Italia"), al decremento del Market risk premium e alla diversa ripartizione della struttura finanziaria che prevede una maggiore quota di debito rispetto al capitale proprio, parzialmente compensati dall'incremento del rischio d'esecuzione del Piano alla luce dello scostamento dei risultati consuntivati rispetto al budget.

Dmedia Group 2018 Dmedia Group 2019
Beta 0,902 0,898
Tasso free risk 2,62% 1,90%
Market risk premium 5,96% 5,20%
Premio small size 3,48% 3,48%
Execution Risk 1,5% 2,5%
Costo del debito after tax 3,42% 3,42%

Il WACC è stato determinato attraverso il Capital Asset Pricing Model, impiegando i seguenti parametri:

Con riferimento alla struttura finanziaria si è ipotizzato una ripartizione tra capitale proprio e mezzi finanziari di terzi (onerosi) così composta: 76,68% capitale proprio (80,37% al 31 dicembre 2018) e 23,32% mezzi finanziari di terzi (19,63% al 31 dicembre 2018).

Si evidenzia inoltre che il tasso di crescita dei flussi finanziari "g", utilizzato per la determinazione del c.d. "terminal value" della partecipata in oggetto, è stato ipotizzato pari a zero, in analogia a quanto utilizzato nelle valutazioni effettuate negli esercizi precedenti. Ai fini della determinazione del terminal value sono stati proiettati i flussi di cassa derivanti dall'ultimo anno di periodo esplicito senza ipotizzare alcuna crescita degli stessi.

Si riportano di seguito le considerazioni emerse dall'analisi del valore di bilancio partecipazione in Dmedia Group S.p.A., unitamente ai relativi effetti sul bilancio al 31 dicembre 2019.

Dmedia Group S.p.A.

Si tratta della Sub-Holding avente sede operativa in Merate (LC) alla quale fanno capo, al 31 dicembre 2019, le società del Gruppo Netweek operanti all'interno dell'area Media Locali.

La partecipata è attiva nel settore dell'editoria locale attraverso tre linee di business strettamente correlate: (i) redazione e distribuzione di settimanali a diffusione locale; (ii) raccolta pubblicitaria; e (iii) fornitura di servizi gestionali ed organizzativi di supporto ad editori terzi per la produzione e distribuzione di settimanali a diffusione locale relativamente ai quali gli editori terzi mantengono la gestione dei relativi contenuti editoriali.

La verifica al 31 dicembre 2019 è stata effettuata mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi ("Discounted Cash Flow" - DCF), i cui principali pillar sono:

  • rifocalizzazione della base clienti con maggiore penetrazione sulle categorie commerciali non ancora presidiate ed incremento del rapporto con i grandi clienti;
  • efficientamento del processo di redazione dei prodotti editoriali per assicurare il raggiungimento del break even per ogni prodotto editoriale;
  • espansione dei ricavi digitali integrando l'offerta dei servizi web;
  • razionalizzazione della struttura societaria e dei processi operativi riducendo drasticamente il numero delle società con conseguente riduzione dei costi centrali;
  • sostenimento dei ricavi diffusionali mediante aumento del prezzo di copertina;

L'esito di tale verifica ("impairment test") ha comportato la rilevazione a conto economico di una svalutazione della partecipazione in oggetto pari ad Euro 2.000 migliaia al fine di allineare il suo valore di carico al valore d'uso stimato con le modalita indicate precedentemente.

In linea con quanto previsto dalla best practice e dai principi contabili di riferimento, è stata, inoltre, svolta un'analisi di sensitività al fine di verificare la variazione del valore recuperabile al modificarsi di variabili rilevanti – in particolare, al variare del tasso WACC.

In particolare, l'analisi di sensitivity effettuata mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti i piani aziendali, ha evidenziato che una variazione del tasso di attualizzazione WACC (+/- 50 punti base) comporterebbe, rispettivamente una maggiore svalutazione per Euro 680 migliaia e una minore svalutazione di circa Euro 750 migliaia.

WACC
9,92% (-50bp) 10,42% 10,92% (+50bp)
(1.250) (2.000) (2.680)

È da segnalare comunque che diversi fattori, legati anche all'evoluzione del difficile contesto del mercato finanziario con impatti anche sul mercato editoriale e del commercio, oltre all'esito delle azioni poste in essere dalla Società per il riequilibrio economico e finanziario (si veda la Nota 2) e a quanto descritto al paragrafo "FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO" della relazione sulla gestione in merito all'emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19, potrebbero richiedere una rideterminazione delle proiezioni economico-finanziarie e quindi del valore recuperabile della partecipazione. Conseguentemente, non si può escludere valori consuntivi anche significativamente diversi da quanto previsto e che quindi potrebbero richiedere rettifiche anche significative, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, al valore delle attività iscritte in bilancio. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal Gruppo.

NOTA 5 – CREDITI E DEBITI TRIBUTARI

I crediti tributari ammontano ad Euro 129 migliaia e registrano un decremento di Euro 57 migliaia rispetto all'esercizio precedente relativo alla riduzione del credito IVA.

I debiti tributari risultano essere invece pari ad Euro 166 migliaia e sono riconducibili a ritenute e ad addizionali, nonché debiti per IMU scaduti.

NOTA 6 – CREDITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
(Importi in migliaia di euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Crediti commerciali verso clienti 1.260 808 452
Altri crediti e ratei e risconti attivi 570 632 (62)
Totale 1.830 1.440 390

I crediti commerciali, vari e altre attività correnti al 31 dicembre 2019 ammontano complessivamente ad Euro 1.830 migliaia e si incrementano di Euro 390 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018. La variazione è riconducibile all'aumento dei crediti commerciali verso clienti, prevalentemente riconducibili ai rapporti verso la controllata Dmedia Group S.p.A e la controllante D.Holding S.r.l. La voce comprende crediti verso parti correlate per Euro 1.399 migliaia prevalentemente riconducibili ai rapporti commerciali con le summenzionate entità.

Il fondo svalutazione crediti ammonta ad Euro 185 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al precedente esercizio.

Fondo Svalutazione crediti
(Importi in migliaia di euro)
31/12/2018 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci 31/12/2019
Fondo Svalutazione crediti 185 0 0 185
Totale 185 0 0 185

NOTA 7 – CASSA E ALTRE DISPONIBILITÀ LIQUIDE EQUIVALENTI

Cassa e Altre Disponibilità Equivalenti
(Importi in migliaia di euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Depositi Bancari e Postali 400 42 358
Denaro e valori in cassa 0 0 0
Totale 400 42 358

La cassa e le altre disponibilità equivalenti ammontano a Euro 400 migliaia e si incrementano di Euro 358 migliaia rispetto al bilancio dell'esercizio 2018. Per comprendere le dinamiche di tale grandezza nell'esercizio in oggetto, si rimanda al rendiconto finanziario.

NOTA 8 – PATRIMONIO NETTO

La movimentazione delle singole poste di patrimonio netto è espressa dalla seguente tabella:

(in migliaia di Euro) Capitale
Sociale
Riserva Sovrapprezzo
Azioni
Utili Perdite
Accumulati
Risultato
d'esercizio
Totale Patrimonio
Netto
Totale al 31/12/2017 7.365 0 0 (577) 6.788
Destinazione del risultato 0 0 (577) 577 0
Utile (perdita) dell'esercizio 0 0 0 (5.888) (5.888)
Totale al 31/12/2018 7.365 0 (577) (5.888) 900
Destinazione del risultato 0 0 (5.888) 5.888 0
Aumento di capitale 328 3.388 0 0 3.716
Utile (perdita) dell'esercizio 0 0 0 (2.610) (2.610)
Totale al 31/12/2019 7.693 3.388 (6.465) (2.610) 2.006

Le variazioni del patrimonio netto rispetto al dato comparativo sono relative a:

  • risultato negativo dell'esercizio pari a Euro 2.610 migliaia
  • Aumento di capitale perfezionatosi a luglio 2019 per complessivi Euro 3.324 migliaia di cui Euro 736 migliaia avvenuti mediante conversione di un credito vantato dall'azionista di riferimento;
  • Aumento di capitale per Euro 392 migliaia perfezionatosi nei mesi di novembre e dicembre a seguito della conversione della prima tranche del prestito obbligazionario convertendo sottoscritto da Atlas Corporate Management;

Il risultato negativo dell'esercizio, unitamente alle perdite cumulate negli esercizi precedenti, ha comportato, come già perlatro manifestatosi al 31 dicembre 2018, una riduzione del capitale sociale di oltre un terzo, pertanto la Capogruppo al 31 dicembre 2019 si trova, per il secondo esercizio consecutivo, nella fattispecie prevista dall'art 2446 C.C.

Al 31 dicembre 2019 Netweek S.p.A. non è titolare di azioni proprie.

NOTA 9 – FONDO PER RISCHI ED ONERI FUTURI

Il fondo per rischi ed oneri futuri ammonta ad Euro 133 migliaia al 31 dicembre 2019 e non ha subito movimentazione nel corso dell'esercizio:

Descrizione
(importi in migliaia di euro)
31/12/2019 31/12/2018
Saldo all'1/1 + 133 698
Rilasci + 0 (374)
Utilizzi +/- 0 (320)
Altri movimenti 0 129
Saldo al 31/12 133 133

Il valore al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 133 migliaia riguarda passività per controversie e rischi potenziali.

NOTA 10 – PASSIVITA' FINANZIARIE

La voce accoglie il debito relativo all'emissione della seconda tranche del prestito obbligazionario convertendo di nominali Euro 400 migliaia, esposto al netto dello sconto d'emissione sotto la pari di Euro 8 migliaia ed il finanziamento erogato dalla società controllata Dmedia Group S.p.A. pari ad Euro 137 migliaia, il cui importo non ha subito modifiche rispetto all'esercizio precedente.

Con riferimento al finanziamento fruttifero erogato dalla controllante D.Holding S.r.l. il cui ammontare al 31 dicembre 2018 era pari ad Euro 681 migliaia, nel corso dell'esercizio, dopo aver ricevuto ulteriori finanziamenti per Euro 55 migliaia, tale passività è stata oggetto di conversione per complessivi Euro 736 migliaia nell'ambito dell'operazione di aumento di capitale precedentemente descritta.

Di seguito viene riportata, pertanto, la tabella che riepiloga le passività finanziarie correnti.

Passività Finanziarie Correnti
(Importi in migliaia di euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Prestito obbligazionario 392 0 392
Debiti verso D. Holding S.r.l. 0 681 (681)
Finanziamento Dmedia Group S.p.A. 137 137 0
Totale 529 818 (289)

Alla data del 31 dicembre 2019, pertanto, la Società non ha debiti di alcuna natura nei confronti degli Istituti di Credito.

NOTA 11 – DEBITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

I debiti al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 1.416 migliaia (Euro 1.184 migliaia al 31 dicembre 2018) e mostrano un incremento pari ad Euro 232 migliaia rispetto allo scorso esercizio, imputabile principalmente debiti di natura commerciale.

Il saldo al 31 dicembre 2019 include prevalentemente Euro 535 migliaia quali debiti verso fornitori terzi, Euro 242 migliaia quali debiti verso controllate per trasferimento di perdite fiscali nell'ambito del consolidato fiscale, Euro 129 migliaia per debiti verso fondi previdenziali, Euro 190 migliaia per debiti scaduti verso amministratori, ed Euro 30 migliaia per debiti verso il personale.

CONTO ECONOMICO

NOTA 12 – RICAVI

Si riporta di seguito il dettaglio della voce:

Ricavi
(Importi in migliaia di euro)
2019 2018 Variazioni
Ricavi 520 524 (4)
Altri ricavi 27 55 (28)
Totale 547 579 (32)

I ricavi ammontano complessivamente ad Euro 547 migliaia (Euro 579 migliaia nel 2018) e sono relativi principalmente a servizi erogati a società del Gruppo e alla controllante D.Holding per complessivi Euro 520 migliaia e ad altri ricavi per complessivi 27 migliaia (Euro 55 migliaia nel 2018). Questi ultimi si riferiscono ad affitti attivi riguardanti la gestione dell'immobile di proprietà sito in Sieci (FI) concesso in locazione sino a giugno 2020.

NOTA 13 – COSTI PER SERVIZI

I costi per servizi al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 767 migliaia (Euro 520 migliaia al 31 dicembre 2018) e sono così dettagliati:

Costi per Servizi
(Importi in migliaia di euro)
2019 2018 Variazioni
Prestazioni professionali 327 214 113
Legali e notarili 47 52 (5)
Compensi Amministratori 24 (13) 37
Compensi Sindaci 68 70 (2)
Revisione contabile e altri servizi 121 56 65
Assicurazioni 52 0 52
Spese amministrative 62 80 (18)
Spese diverse di gestione 28 17 11
Altri costi 38 44 (6)
Totale 767 520 247

La voce evidenzia un incremento pari ad Euro 247 migliaia riconducibile prevalentemente a oneri non ricorrenti per prestazioni professionali legati alla redazione del Piano e a costi correlati all'emissione del prestito obbligazionario convertendo nonché ai costi assicurativi di competenza dell'esercizio relativamente ad una polizza assicurativa sottoscritta l'esercizio scorso.

NOTA 14 – COSTI PER IL PERSONALE

Il costo del personale al 31 dicembre 2019 ammonta ad Euro 312 migliaia, in diminuzione rispetto a quanto consuntivato nell'esercizio precedente e si riferiscono all'unico rapporto di lavoro subordinato in essere.

Si riporta di seguito il dettaglio dei costi per il personale:

Costi per il Personale
(Importi in migliaia di euro)
2019 2018 Variazioni
Salari e stipendi 235 274 (39)
Oneri sociali 58 53 5
Trattamento di fine rapporto 19 18 1
Totale per il personale 312 345 (33)

Si riporta nella seguente tabella la ripartizione dei dipendenti nelle varie categorie:

Numero dipendenti 31/12/2019 31/12/2018
Dirigenti 1 1
Quadri 0 0
Impiegati 0 0
Totale 1 1

NOTA 15 – ALTRI COSTI OPERATIVI

Il saldo al 31 dicembre 2019 della voce risulta essere pari a Euro 46 migliaia, in riduzione per Euro 8 migliaia rispetto quello contabilizzato nell'esercizio precedente, quando era pari ad Euro 54 migliaia.

NOTA 16 – AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI, AL NETTO DEI RILASCI

Il saldo della voce ammortamenti e accantonamenti al netto dei rilasci al 31 dicembre 2019 è pari a 0. La voce al 31 dicembre 2018 era pari ad Euro 374 migliaia e si riferiva al rilascio del fondo rischi per il potenziale rischio IVA sui debiti chirografari oggetto di falcidia.

NOTA 17 - RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE

Nel corso del 2019 è stata effettuata una svalutazione della partecipazione in Dmedia Group S.p.A. pari ad Euro 2 milioni, ad esito delle risultanze del test di impairment eseguito in sede di redazione del bilancio. La voce accoglie inoltre la svalutazione della partecipazione in D-Service per Euro 10 migliaia.

Per maggiori dettagli si rimanda alla NOTA 4 – PARTECIPAZIONI del presente Bilancio.

NOTA 18 – PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Il dettaglio della voce è così composto:

Proventi e oneri finanziari
(Importi in migliaia di euro)
Proventi
2019 2018 Variazioni
Proventi
Altri 1 0 1
Totale Altri Proventi finanziari 1 0 1
Oneri
Altri oneri finanziari (5) 0 (5)
Interessi passivi su finanziamenti Infragruppo (18) (22) 4
Totale Interessi e altri oneri finanziari (23) (22) (1)
Proventi e oneri finanziari netti (22) (22) 0

Il saldo della voce proventi ed oneri finanziari netti dell'esercizio 2019 è pari ad Euro 22 migliaia, relativi principalmente agli interessi maturati sul finanziamento erogato dall'Azionista di controllo prima della sua conversione in aumento di capitale.

NOTA 19 – IMPOSTE

Al 31 dicembre 2019 il conto economico della società non rileva imposte (pari a zero anche nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018).

NOTA 20 – RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Ai sensi del principio contabile internazionale IAS 24, si precisa che sono state considerate parti correlate di Netweek S.p.A. le seguenti entità:

  • i membri del Consiglio di Amministrazione delle società del Gruppo ed eventuali Società in cui singoli membri detengano una partecipazione di controllo o collegamento;
  • le persone fisiche detentrici, direttamente o indirettamente, di una quota di partecipazione nella Società in grado di esercitare un'influenza sui processi decisionali.

Le operazioni poste in essere con parti correlate rientrano nella normale gestione d'impresa, nell'ambito dell'attività tipica di ciascun soggetto interessato, e sono regolate a condizione di mercato.

Le operazioni effettuate con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando invece nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo. Dette operazioni, quando non concluse a condizioni standard o dettate da specifiche condizioni normative, sono state comunque regolate a condizioni di mercato.

Vengono di seguito dettagliati gli effetti economici, patrimoniali e finanziari delle operazioni con le parti correlate al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018:

Controparte Natura Classificazione Conto
Economico
(Costo)/
Ricavo
(Debito)/
Credito
Classificazione Stato
Patrimoniale
D. Holding S.r.l. Oneri finanziari Proventi (Oneri) Finanziari (16.997) (16.997) Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
G.F. Uno S.p.A. Ricavi vari Altri ricavi 0 45.323 Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
D. Holding S.r.l. Ricavi vari Ricavi 320.000 956.783 Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
D. Holding S.r.l. Costi per servizi Costi per servizi 12.000 0
D. Holding S.r.l. Altri crediti 0 418.982 Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Dmedia Group S.p.A. Ricavi
Amministrativi
Ricavi 200.000 380.702 Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Dmedia Group S.p.A. Costi per servizi Costi per servizi 35.000 10.000 Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Dmedia Group S.p.A. Costi servizi vari
infranet
Costi per servizi (51.577) (68.091) Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Dmedia Group S.p.A. Finanziamento
infruttifero
(137.333) Passività finanziarie correnti
Dmedia Group S.p.A. Altri Debiti (245.383) Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Publi(iN) S.r.l Costi per servizi Costi per servizi 1.902 4.558 Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Publi(iN) S.r.l Costi servizi vari
infranet
Costi per servizi (12.439) (22.128) Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Publi(iN) S.r.l Costi servizi vari
infranet
Costi per servizi (2.063) (2.372) Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
D-Service S.r.l. Crediti commerciali 9.740 Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
D-Service S.r.l. Altri Crediti 3.725 Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti

Anno 2019 – dati in unità di Euro

Anno 2018 – dati in unità di Euro

Controparte Natura Classificazione Conto Economico (Costo)/
Ricavo
(Debito)/
Credito
Classificazione Stato Patrimoniale
Dmedia Group
S.p.a. Costi servizi vari infranet Costi per servizi (50.000) (21.466) Debiti commerciali, vari e altre passività correnti
Dmedia Group
S.p.a. Debiti commerciali (608) Debiti commerciali, vari e altre passività correnti
Dmedia Group
S.p.a.
Debiti per consolidato fiscale (244.776) Debiti commerciali, vari e altre passività correnti
Giornale di
Merate Srl Debiti commerciali (160) Debiti commerciali, vari e altre passività correnti
D-Service S.r.l. Debiti fin. v/Imprese controllate 424 Debiti commerciali, vari e altre passività correnti
Dmedia Group
S.p.A. Finanziamento infruttifero (137.333) Passività finanziarie correnti
D. Holding srl Finanziamento fruttifero Proventi (Oneri) finanziari (22.627) (681.000) Passività finanziarie correnti
G.F. Uno S.p.A. Crediti commerciali 45.323 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
Dmedia Group
S.p.a. Ricavi amministrativi Ricavi 200.000 230.542 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
Publi (iN) Srl Crediti commerciali 2.656 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
D. Holding srl Altri crediti 488.982 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
D. Holding srl Ricavi amministrativi Ricavi 320.000 661.784 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
D-Service S.r.l. Ricavi vari Ricavi 9.740 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
D-Service S.r.l. Altri crediti 13.675 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti
Publi in srl Costi servizi vari infranet Costi per servizi (6.036) Debiti commerciali, vari e altre passività correnti

I crediti e debiti relativi alle operazioni con parti correlate, sono già inclusi nelle voci crediti commerciali e crediti verso altri nelle attività correnti e nei debiti commerciali ed altri nelle passività correnti. Con riferimento ai crediti commerciali, vari e altre attività correnti vantati dalla Società nei confronti di parti correlate, si precisa che i relativi saldi riportati all'interno delle precedenti tabelle sono da considerarsi al lordo del relativo fondo svalutazione qualora applicabile.

I principali rapporti professionali in essere con le parti correlate della Società riguardano ricavi e crediti vantati nei confronti della controllata Dmedia Group S.p.A. e della controllante D.Holding S.r.l. relativi ai servizi amministrativi erogati da Netweek S.p.A. nonché debiti di natura finanziaria vantati nei confronti delle medesime controparti.

POSSESSI AZIONARI

Di seguito si riportano le informazioni richieste secondo lo schema previsto dall'art. 79 del Regolamento Emittenti.

La situazione dei possessi azionari al 31/12/2019 da parte di:

Eventuali società in cui i singoli consiglieri detengono una partecipazione di controllo:

D.Holding S.r.l., società controllata dalla famiglia Farina, al 31 dicembre 2019 deteneva il 77,07% (n. 100.478.289 azioni) del capitale sociale di Netweek S.p.A..

Persone fisiche detentrici di una quota di partecipazione in Netweek S.p.A. che hanno ricoperto, anche per una frazione di anno, la carica di amministratore, di sindaco o di direttore generale della società e delle società da questa controllate:

Non risultano possessi azionari in tal senso nel corso del 2019.

COMPENSI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, AL COLLEGIO SINDACALE ED ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE

COMPENSI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, AL COLLEGIO SINDACALE E AI DIRETTORI GENERALI E AGLI ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

Sulla base delle delibere rispettivamente dell'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2017 e del Consiglio di Amministrazione di Netweek S.p.A. del 12 giugno 2017, a ciascuno dei membri del Consiglio di Amministrazione nominati in data 29 maggio 2017, sono stati imputati, relativamente all'esercizio 2019, i seguenti importi:

SOGGETTO (importi euro) DESCRIZIONE CARICA COMPENSI
COGNOME E NOME CARICA
RICOPERTA
DURATA
CARICA
EMOLUMENTI
PER LA
CARICA
BENEFICI
NON
MONETARI
BONUS E
ALTRI
INCENTIVI
ALTRI
COMPENSI
Alessio Laurenzano* Consigliere A.D. (A) 0* 0 0 0
Mario Volpi* Consigliere (A) 0* 0 0 0
Francesca Secco Consigliere (A) 12.000 0 0 6.000
Gianluca Farina* Consigliere (A) 0* 0 0 0
Lucia Pierini Consigliere (A) 12.000 0 0 11.000
Marco Farina Vice Presidente (B) 0* 0 0 0
Annamaria Cardinale Consigliere (C) 8.055 0 0 6.041
Annalisa Lauro Consigliere (D) 3.058 0 0 2.293
TOTALE AMMINISTRATORI 35.113 0 0 25.334

(A) nominati in data 29 maggio 2017 e sino all'approvazione del bilancio al 31/12/2019

(B) nominato per cooptazione in data 22 settembre 2017 e confermato nell'incarico dall'Assemblea del 30 maggio 2018

(C) cessata dalla carica a seguito dimissioni a far data dal 2 settembre 2019

(D) nominata per cooptazione in data 30 settembre 2019

* hanno rinunciato al compenso

Per quanto riguarda i compensi corrisposti ai membri del Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2019, nominati anch'essi nel corso dell'Assemblea dei Soci del 29 maggio 2017, si fornisce la tabella il dettaglio degli importi deliberati:

SOGGETTO (importi euro) DESCRIZIONE CARICA COMPENSI
COGNOME E NOME CARICA
RICOPERTA
DURATA
DELLA
CARICA
EMOLUMENTI PER LA
CARICA
BENEFICI
NON
MONETARI
BONUS E
ALTRI
INCENTIVI
ALTRI
COMPENSI
Nicola Giovanni Iberati Presidente (A) 25.000
Sergio Torretta Sindaco effettivo (A) 20.000 0 0 0
Nadia Pozzi Sindaco effettivo (A) 20.000 0 0 0
TOTALE SINDACI 65.000 0 0 0

(A) nominati in data 29 maggio 2017 e sino all'approvazione del bilancio al 31/12/2019

La Società non ha piani di stock-option in essere. Si specifica inoltre che la Società non ha sottoscritto nessun accordo che preveda indennità di risarcimento in caso di scioglimento anticipato dei rapporti con i propri Amministratori.

COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla stessa Società di revisione e da società appartenenti alla sua rete:

Descrizione (importi in euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2019 (*)
Per servizi di verifica finalizzati all'emissione della relazione Deloitte & Touche S.p.A. 46.000
Per prestazione di altri servizi** Deloitte & Touche S.p.A. 75.000
Totale 121.000

* Importo non comprensivo di spese e contributo Consob ove dovuto.

** Gli onorari si riferiscono alle attività di attestazione prestate in relazione all'aumento di capitale al servizio del prestito obbligazionario convertendo

NOTA 22 – TRANSAZIONI NON RICORRENTI

In ottemperanza a quanto richiesto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 si evidenzia che non sono state effettuate transazioni non ricorrenti nel corso dell'esercizio. Si precisa inoltre che la Capogruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali ai sensi della stessa comunicazione.

NOTA 23 – IMPEGNI E GARANZIE

Alla data del 31 dicembre 2019 non risultano in essere vincoli sull'immobile di proprietà. Restano in essere, tuttavia, le garanzie bancarie che la Società ha prestato in favore delle controllate per Euro 1,1 milioni, relativi ad affidamenti deliberati in capo alla Società ed utilizzati dalle controllate.

NOTA 24 – INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

L'indebitamento finanziario netto della Capogruppo è negativo per Euro 129 migliaia (negativo per Euro 776 migliaia al 31 dicembre 2018). La variazione è principalmente legata all'aumento delle disponibilità liquide in ragione dei fenomeni descritti nel rendiconto finanziario a cui si rimanda e alla riduzione dell'indebitamento per effetto della conversione del finanziamento concesso dall'azionista di controllo D.Holding S.r.l. nell'ambito dell'operazione di aumento di capitale perfezionatasi a luglio 2019.

Si allega di seguito il prospetto relativo all'indebitamento finanziario netto come richiesto dalla delibera Consob n° 15119 del 28 luglio 2006:

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
(Importi in Migliaia di Euro) 31/12/2019 31/12/2018
A Cassa e altre disponibilità liquide 400 42
B Titoli detenuti per la negoziazione 0 0
C Liquidità A+B 400 42
D Crediti finanziari correnti 0 0
E Debiti bancari correnti 0 0
F Quota corrente dei debiti a medio lungo termine 0 0
G Altri debiti finanziari correnti (leasing finanziari) 0 0
H Altri debiti finanziari correnti (comprende fair value derivati) (137) (818)
di cui parti correlate (137) (818)
I Obbligazioni Emesse (392) 0
J Indebitamento finanziario corrente E+F+G+H+I (529) (818)
K Indebitamento finanziario corrente netto J+D+C (129) (776)
L Debiti bancari non correnti 0 0
M Altri debiti non correnti (leasing finanziari) 0 0
N Altri debiti non correnti 0 0
di cui parti correlate 0 0
O Altri debiti non correnti 0 0
P Indebitamento finanziario non corrente L+M+N+O 0 0
Q Indebitamento finanziario netto come da Comunicazione CONSOB
DEM/6064293/2006
P+K (129) (776)
R Altri crediti finanziari non correnti (fair value derivati) 0 0
S Altri crediti finanziari non correnti 0 0
T Altri debiti non correnti (fair value derivati) 0 0
U Indebitamento finanziario netto delle attività in funzionamento Q+R+S+T (129) (776)
V Posizione finanziaria netta delle attività destinate alla cessione 0 0
Z Indebitamento finanziario netto totale U+V (129) (776)

NOTA 25 – FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Per l'elenco dei fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio si rimanda a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione al paragrafo "FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO".

NOTA 26 – INFORMATIVA RELATIVA AI CONTRIBUTI RICEVUTE DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE O SOGGETTI EQUIPARATI

L'art. 1, commi 125-129 della legge n° 124/2017 successivamente integrata dal Decreto-legge n° 113/2018 (Sicurezza) e dal decreto Legge n° 135/2018 (Semplificazione), ha introdotto la disciplina sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 la Capogruppo non ha ricevuto contributi dalle pubbliche amministrazioni.

NOTA 27– PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELL'ESERCIZIO

Signori Azionisti,

il bilancio chiuso al 31 dicembre 2019 della Netweek S.p.A., che sottoponiamo alla Vostra approvazione, evidenzia una perdita pari ad Euro 2.610.368, che vi proponiamo di riportare a nuovo.

Merate, 18 maggio 2020 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Alessio Laurenzano

Netweek S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F., P.IVA e Registro Imprese: 12925460151 - Cap. soc. Euro 7.745.561,81 Società soggetta a direzione e coordinamento di Litosud Partecipazioni S.r.l. - C.F. 15288601006

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

Attestazione del Bilancio di Esercizio ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni

  1. I sottoscritti Alessio Laurenzano, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Massimo Cristofori, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Netweek S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche della Società,

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di Esercizio nel corso dell'esercizio 2019.

  1. Si attesta, inoltre, che:

2.1 il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 di Netweek S.p.A.:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;

2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Merate, 18 maggio 2020

Il Presidente del Consiglio Dirigente preposto alla redazione dei di Amministrazione documenti contabili societari Alessio Laurenzano Massimo Cristofori

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