Annual / Quarterly Financial Statement • Jun 8, 2020
Annual / Quarterly Financial Statement
Open in ViewerOpens in native device viewer

TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sede Sociale Cesena (FC) - Via Larga 201 - Italia Capitale Sociale Euro 82.391.632,50 i.v. R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì - Cesena N. 201.271 Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì - Cesena: 01547370401 Sito Internet: www.trevifin.com

(con relativa relazione della società di revisione)
KPMG S.p.A. 8 giugno 2020
Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al Bilancio Consolidato ed al Bilancio d'Esercizio.
Situazione patrimoniale finanziaria consolidata, Conto economico consolidato, Conto economico complessivo
eoroalidato consolidato, movimentazione del patrimonio netto consolidato e Rendiconto Finanziario consolidato
Note esplicative
Allegati alla Nota Integrativa
Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010, n.39
Relazione del Collegio Sindacale per l'Assemblea degli Azionisti di approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019
Situazione patrimoniale finanziaria, Conto economico, Conto economico complessivo, movimentazione del Patrimonio Netto e Rendiconto Finanziario Note esplicative
Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010, n.39
Luca d'Agnese
VICE PRESIDENTE
Cesare Trevisani
Giuseppe Caselli Sergio Iasi
Marta Dassù (non esecutivo e indipendente) Elisabetta Oliveri (non esecutivo e indipendente) Cristina Finocchi Mahne (non esecutivo e indipendente) Alessandro Piccioni (non esecutivo e indipendente) Luca Caviglia (non esecutivo) Rita Rolli (non esecutivo e indipendente) Stefano Trevisani (esecutivo)
Sindaci effettivi Milena Motta (Presidente) Raffaele Ferrara Marco Vicini
Sindaci supplenti Mara Pierini Massimo Giondi
Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi Sergio Iasi
Elisabetta Oliveri (Presidente) Alessandro Piccioni Cristina Finocchi Mahne
Marta Dassù (Presidente) Elisabetta Oliveri Rita Rolli
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità Rita Rolli (Presidente) Cristina Finocchi Mahne Luca Caviglia
Massimo Sala, nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 settembre2019. Il dott. Sala è subentrato al dott. Massimiliano Battistelli che era stato nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 8 maggio 2019.
Nominata in data 15 maggio 2017 ed in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
Enzo Spisni (Presidente) Floriana Francesconi Matteo Tradii (2)
(^) il dott. Tradii è diventato nembro di Vigilanza con delibera del 24/02/2019 a seguito delle dimissioni presentate dal dott. Gerardo Diamanti.

KPMG S.p.A.
(1) l'Organismo di Vigilanza è stato noninato con del Consiglio di Amninistrazione del 31 gennaio 2018 con un mandato triennale a far data dal 1 gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2020.
l'esercizio 2019 il cui bilancio viene sottoposto alla Vostra Approvazione ha visto il Gruppo Trevi impegnato in grandi e profonde trasformazioni. Nei primi nove mesi dell'anno la capogruppo ha visto l'approvazione del proprio progetto di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione finanziaria approvato dal Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2019 per il quale è stata ottenuta l'omologa dal Tribunale di Bologna il 10 gennaio 2020.
Il protrarsi dell'operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione finanziaria oltre il 2019, insieme al verificarsi di altri fenomeni non ripetitivi, ha rallentato nel 2019 l'implementazione del Piano Industriale oltre che lo sviluppo delle attività commerciali. Nonostante tali difficoltà, il Gruppo ha resistito, reagito ed è riuscito a completare la ristrutturazione finanziaria nel primo semestre del 2020, realizzando la cessione della Divisione Oil&Gas al Gruppo indiano MEIL il 31 marzo 2020 e lanciando l'aumento di capitale in Borsa alla fine del mese di aprile.
In tutto questo lungo processo, durato oltre due anni e mezzo il Gruppo ha dato prova di grande resilienza, non solo finanziaria, ma soprattutto commerciale ed industriale, riuscendo pur in una situazione di difficoltà ed incertezza a proseguire nell'esecuzione delle attività operative, nella produzione di macchine per fondazioni e consolidamenti dei terreni, nell'acquisizione di nuove commesse operando nelle varie aree geografiche con continuità selezionando Paesi e mercati per le attività future.
Ricordiamo che l'Assemblea degli Azionisti il 30 settembre 2019 ha nominato un nuovo Consiglio di Amministrazione ed il nuovo Management si è subito attivato con azioni per assicurare il controllo del Gruppo e l'effettiva implementazione del Piano Industriale. Oltre al continuo monitoraggio sull'andamento economico e finanziario del Gruppo, dal mese di novembre 2019 è stata implementata una nuova struttura organizzativa, che prevede il riporto gerarchico al Group CEO delle attività operative e di quelle di Staff, sia della capogruppo che - attraverso le attività di direzione e coordinamento - delle controllate Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A.
Anche le funzioni di Staff sono state centralizzate e sono state riviste le governance nelle varie controllate, con il coinvolgimento diretto del Group CEO e dei direttori delle funzioni di Staff centrali. Si è rivista la geografia delle operazioni, migliorato il controllo di gestione delle commesse, lanciato un piano per l'ottimizzazione dei costi del Gruppo e migliorato il controllo del capitale circolante. Sono state avviate le iniziative per l'implementazione della nuova piattaforma IT in linea con quanto previsto dal Piano Industriale del Gruppo. Da rimarcare inoltre che oltre alle implementazioni ed al perfezionamento delle attività sopra descritte si è cominciato a lavorare sulla prospettica organizzazione gestionale ed industriale del Gruppo.
Oggi il Gruppo Trevi, dopo la cessione della Divisione Oil&Gas, è una multinazionale concentrata nell'ingegneria del sottosuolo a 360 gradi (fondazioni speciali, consolidamenti del terreno, recupero siti inquinati, nella progettazione e commercializzazione di tecnologie specialistiche del settore quali macchine per pali, diaframmi e consolidamenti). Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. opera attraverso due principali controllate: Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. Tutte le attività del Gruppo beneficiano dalle sinergie e dalla collaborazione tra queste due realtà, garantendo al Gruppo Trevi la possibilità di agire come un operatore
innovativo e molto specializzato in grado di fornire prodotti e servizi nell'ingegneria del sottosuolo ad alto valore aggiunto.
Nei primi mesi del 2020, oltre che nell'implementazione del Piano Industriale e nell'esecuzione della complessiva Manovra Finanziaria, il Gruppo ha dovuto affrontare le sfide derivanti dal diffondersi dell'emergenza Covid-19 in Italia e in altri Paesi europei. Le funzioni competenti hanno garantito l'effettiva messa in atto delle prescrizioni dei vari Governi, oltre che la continuità delle attività aziendali, nei vari Paesi in cui opera il Gruppo. Seppur non siano completamente de possibili conseguenze della pandemia, riteniamo che il Gruppo sia pronto per affrontare questa nuova complessa sfida sia in termini di realizzazione della Manovra Finanziaria di rafforzamento patrimoniale, sia per le iniziative di messa in sicurezza economica delle proprie attività operative che per le competenze ingegneristiche, tecnologiche e realizzative. La resilienza del Gruppo dimostrata negli anni precedenti non è stata acquisita per caso: deriva dalla fiducia che gli azionisti, gli istituti di credito, i clienti ed i fornitori hanno garantito alle persone della nostra organizzazione.
Il mio personale ringraziamento e quello dell'intero Consiglio di Amministrazione va a tutti gli stakeholders del Gruppo Trevi ed alle persone della nostra organizzazione, ora pronti per le nuove sfide che avremo di fronte a noi.
Caselli
(in migliaia di Euro)
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Portafoglio lavori (1) | 374.470 | 497.134 | (122.664) | -25% |
| Ordini acquisiti (1) | 503.530 | 696.153 | (192.623) | -28% |
| Ricavi Totali | 623.204 | 618.080 | 5.125 | 1% |
| EBITDA Ricorrente | 59.436 | 56.687 | 2.749 | 5% |
| EBITDA | 42.454 | 50.152 | (7.698) | -15% |
| Risultato Operativo (EBIT) | (36.896) | 14.210 | (51.106) | -360% |
| Risultato netto da attività discontinuate | (11.440) | (119.550) | 108.110 | -90% |
| Risultato netto di Gruppo | (75.802) | (143.427) | 67.625 | -47% |
| Utile /(Perdita) per azione (euro) (2) | (46,058) | (87,148) | ||
| Utile /(Perdita) per azione diluito (euro) (2) | (45,972) | (86,984) | ||
(1) Si precisa i dati relativi a Portafoglio lavori e Ordini si riferiscono, sia al 31/12/2019, escusivamente al setore Fondazioni, core business del Gruppo (sono stati esclusi i dai del settore Oli&Gas poiché si è perfezionato non sono più rappresentativi).
(2) Si precisa che nel calcolo si è tenuo conto del raggruppamento delle azioni avvenuo nel corso dell'esercizio 2019
(in migliaia di Euro)
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Dipendenti (numero) | 5.903 | 6.378 | (475) | -7% |
| Investimenti lordi | 51.839 | 39.104 | 12.735 | 33% |
| Capitale investito netto | 514.210 | 545.304 | (31.094) | -6% |
| Posizione finanziaria netta | (736.375) | (692.640) | (43.735) | 6% |
Nota metodologica: i dati sopra esposti, così come tutti i dati del presente documento salvo ove specificamente segnalato, riflettono la riclassifica ai sensi del principio contabile IFRS 5 a seguito della dismissione del settore Oil&Gas come meglio specificato nel successivo paragrafo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".
Si precisa che il Portafoglio ordini al 31 dicembre 2019 è relativo al Settore Fondazioni ed ammonta a 374,5 milioni di Euro, in diminuzione rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 497,1 milioni di Euro (variazione - 122,7 milioni di Euro, pari al - 25%). Gli ordini acquisiti dal Settore Fondazioni sono pari a 503,5 milioni di Euro (696,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2018); il decremento di 192,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2018 è anche dovuto al fatto che nel 2018 è stata acquisita la commessa relativa alla fase 2 della messa in sicurezza della diga di Mosul per circa 90 milioni di Euro.
I ricavi totali ammontano a circa 623 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, rispetto ai 618 milioni di Euro del 31 dicembre 2018, in lieve aumento per circa 5 milioni di Euro. Si ricorda che tali valori si riferiscono esclusivamente al Settore Fondazioni (core business del Gruppo) in coerenza con l'applicazione del principio contabile IFRS 5.
Gli indicatori EBITDA ricorrente ed e EBITDA al 31 dicembre 2019 sono pari, rispettivamente, a circa 59,4 e
42,5 milioni di Euro. La differenza tra essi è legata agli oneri non ricorrenti che nel 2019 sono stati pari a circa 17 milioni di Euro (6,5 milioni di Euro nel 2018). Detti oneri sono ascrivibili principalmente agli onorari dei diversi advisor che hanno collaborato a vario titolo con il buon esito del processo di ristrutturazione, e ad altri oneri di natura straordinaria e/o non ricorrenti nella gestione.
L'EBIT al 31 dicembre 2019 è pari a -36,9 milioni di Euro. In particolare i dati 2019 risentono di svalutazioni di immobilizzazioni, rimanenze e crediti, derivanti anche dalle valutazioni conseguenti alla strategia di permanenza o meno in taluni mercati ed al focus su alcuni Paesi come previsto nel Piano Industriale.
Il risultato netto di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2019 ammonta a -75,8 milioni di Euro, migliorato di 67,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2018, quando si attestava a -143,4 milioni di Euro.

Si riportano di seguito i prospetti riclassificati di Conto economico consolidato, della Situazione patrimonialefinanziaria e dell'Indebitamento finanziario netto consolidato.
GRUPPO TREVI
| Conto Economico consolidato | |||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| RICAVI TOTAL | 623.204 | 618.080 | 5.124 |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione | (11 646) | 11-380 | (23 026) |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 12.241 | 12 580 | (339) |
| VALORE DELLA PRODUZIONE3 | 623.799 | 642.040 | (18.241) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni4 | 384 963 | 410.872 | (25.909) |
| Oneri diversi di gestione3 | 13 067 | 9635 | 3 432 |
| VALORE AGGIUNTO® | 225,769 | 221.533 | 4.236 |
| Costo del personale | 166 333 | 164.846 | 1 487 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) Ricorrente7 | 59.436 | 56.687 | 2.750 |
| Oneri non ricorrenti | 16.982 | 6535 | 10 447 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) | 42.453 | 50.152 | (7.699) |
| Ammortamenti | 47.014 | 31 501 | 15 513 |
| Accantonamenti e svalutazioni | 32 336 | 4 440 | 27.896 |
| RISULTATO OPERATIVO (EBIT)8 | (36.897) | 14.211 | (51.106) |
| Proventi / (Oneri) finanziari" | (16.447) | (15 664) | (784) |
| Utili / (Perdite) su cambi | (5,100) | (16 002) | 10.901 |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | (1,608) | (123) | (1.485) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (60.051) | (17.578) | (42.473) |
| Utili (Perdite) derivanti da attività destinate alla dismissione | (11.440) | (119 550) | 108 110 |
| Imposte sul reddito | 6472 | 7.036 | (564) |
| Risultato di pertinenza terzi | (2 162) | (737) | (1 425) |
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | (75.802) | (143.427) | 67.626 |
Il Conto Economico sopraesposto, riclassificato IFRS 5 ed oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificata del Cono Economico Consolidato
Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi totali, il peso dell'area italiana sul totale dei ricavi del Gruppo si colloca intorno al 9,3%, con un incremento del 28,1% rispetto all'anno precedente. In Europa, si
3 Il valore della produzione comprende le seguenti voci di bilancio: ricavi delle vendite e prestazioni, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, altri ricavi operativi e la variazione delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione.
4 La voca "Consuni di materie prime e servizi estemi" comprende le seguenti voci di bilancio: materie prime e di consumo, variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, ed altri costi operativi degli oneri diversi di gestione (nota 28). Tale voce è esposta al netto degli oneri non ricorrenti.
5 Per il saldo della voce "Oneri di gestione" si veda il dettaglio riportato nella nota 28 del conto economico consolidato
6 Il Valore aggiunto è la somma del valore della produzione, dei consumi di materie prime e servizi esterni e degli oneri diversi di gestione.
L'EBITDA (Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBITDA è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBITDA sia un importante della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilià dovuta agli effetti di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Alla data odierna (previo approfondimento successivo connesso alle evoluzioni di misuratori alternativi delle performances aziendali) l'EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and amortization) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali, accantonamenti e svalutazioni, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
L'EBITDA ricorrente rappresenta l'EBITDA normalizzato eliminando dal calcolo dell'EBITDA i proventi e gli oneri straordinari e/o non ricorrenti nella gestione.
8 L'EBIT (Utile Operativo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBIT è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Grupo. Il Management ritiene che l'EBT sia un importante parametro per la misurazione del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. L'EBIT (Earnings before interests and taxes) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli oneri e delle imposte sul reddito.
9 La voce "Proventi (oneri) finanzian" è la sommatoria delle seguenti finanziari (nota 30) e (costi finanziari) (nota 31).
registra un incremento rispetto all'anno precedente pari al 49,4%, con ricavi totali pari a 110,2 milioni di Euro. L'incidenza dei ricavi conseguiti in Medio Oriente ed Asia registra un decremento del 32%, passando da 203,5 milioni di Euro nel 2018 a 138,3 milioni di Euro nell'anno corrente; il peso sul totale dei ricavi totali di tale area si attesta quindi attorno al 22,2%. Si registra inoltre un decremento nell'area africana del 14,7% rispetto all'anno precedente, con un'incidenza sui ricavi totali del 7%. Anche nell'area sudamericana si registra un decremento del -7,6%. L'area nordamericana registra volumi in crescita rispetto all'anno precedente, attestandosi su 135,2 milioni di Euro (21,7% dei Ricavi Totali). In Estremo Oriente e Oceania si registra invece un incremento del 10,9% circa rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
(In migliaia di Euro)
| Area geografica | 31/12/2019 | 0/0 | 31/12/2018 | 0/0 | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 58.091 | 9,3% | 45 346 | 7,3% | 12 745 | 28,1% |
| Europa (esclusa Italia) | 110.172 | 17.7% | 73-751 | 11,9% | 36 421 | 49.4% |
| US A e Canada | 135.180 | 21,7% | 113.847 | 18,4% | 21 333 | 18,7% |
| America Latina | 34-154 | 5,5% | 36 053 | 6.0% | -2 799 | -7.6% |
| Africa | 43.746 | 7,0% | 51.302 | 8,3% | -7.556 | -14,7% |
| Medio Oriente e Asia | 138.303 | 22,2% | 203 469 | 32,9% | -65 166 | -32,0% |
| Estremo Oriente e Resto del mondo | 103 558 | 16,6% | 93 412 | 15.1% | 10.146 | 10.9% |
| RICA VI TOTALI | 623,204 | 100% | 618.080 | 100% | 5.125 | 1,0% |
| 31/12/2019 | 0/0 | 31/12/2018 | 0/0 | Variazioni | Var. % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Lavori speciali di fondazioni | 417.227 | 67% | 418 574 | 68% | (1 347) | -0.3% |
| Produzione macchinari speciali per fondazioni | 209 089 | 34% | 204 748 | 33% | 4.341 | 2,1% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (11 847) | (7 363) | (4.484) | |||
| Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) | 614.469 | 99% | 615.959 | 100% | (1.490) | -0,2% |
| Capogruppo | 32 446 | 27 481 | 4 965 | |||
| Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo | (23-710) | (25 359) | 1.649 | |||
| GRUPPO TREVI | 623,205 | 100% | 618.081 | 100% | 5.124 | 0,8% |
Nella tavola seguente è riportata l'analisi della situazione patrimonialia consolidata, le rimanenze tengono conto della voce lavori in corso su ordinazione:
| (In migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
| A) Immobilizzazioni | |||
| Immobilizzazioni materiali (10) | 231.545 | 224 972 | 6 574 |
| Immobilizzazioni immateriali | 6.793 | 6.397 | 396 |
| Immobilizzazioni finanziarie (I) | 7 283 | 4611 | 2672 |
| 245.621 | 235.980 | 9.641 | |
| Capitale d'esercizio netto B) |
|||
| Rimanenze | 160 227 | 187.794 | (27.567) |
| Crediti commerciali (12) | 244 297 | 274.952 | (30 654) |
| Debiti commerciali (-) (13) | (170.096) | (193.803) | 23.707 |
| Acconti (-) (14) | (24.753) | (29.928) | 5.175 |
| Altre attività (passività) (15) | (27.372) | (26 697) | (674) |
| 182.304 | 212.317 | (30.013) | |
| C) Attività e passività discontinuate | 99.965 | 111.000 | (11.035) |
| D) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B+C) | 527.891 | 559.298 | (20.372) |
| E) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (13.682) | (13.994) | 311 |
| F) CAPITALE INVESTITO NETTO (D+E) | 514.208 | 545.304 | (31.095) |
| Finanziato da: | |||
| Patrimonio Netto del Gruppo G) |
(219.090) | (148.075) | (71.015) |
| Patrimonio Netto di pertinenza di terzi H) |
(3.076) | 740 | (3 816) |
| Posizione Finanziaria Netta (16) I) |
736.375 | 692.640 | 43.735 |
| L) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (G+H+I) | 514.208 | 545.304 | (31.095) |
Lo Stato Patrimoniale sopraesposto, oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificata dello Stato Parimoniale Consolidato. I dati al 31 dicembre 2018 riflettono la riclassifica secondo quanto disposto dall'IFRS 5
(15) Il saldo della voce altre attività(passività) comprende: i crediti(debiti) verso altri, i ratei e risconti attivil(passivi), i crediti/(dobit) tributari e i fondi rischi sia a breve che a lungo termine (note 5-9-11-11.a-16-19-20-21-25).
(10) Il saldo delle immobilizzazioni materiali tiene conto anche degli investimenti immobiliari non strumentali (nota 3).
(1) Il saldo delle immobilizzazioni finanziarie comprende le partecipazioni (nota 4) e gli altri crediti finanziari a lungo termine (nota 7). (12) Il saldo della voce crediti commerciali comprende i crediti sia non correnti (nota 9) che correnti (nota 11), i crediti verso collegate correnti (nota 11).
(13) Il saldo della voce debiti commerciali comprende: i debiti verso fornitori a breve termine (nota 20), i debiti verso collegate a breve termine (nota 20).
(14) Il saldo della voce acconti comprende sia la parte a lungo (nota 20) che quella a breve (nota 20).
(0) La Posizione Finanziaria Netta utilizatore finanziario dell'indebitamento, viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato Patrimoniale:
componenti positive a breve e lungo termine: disponibilità liquide (cassa, assegni e banche attive), titoli di pronto smobilizzo dell'attivo circolante e crediti finanziari;
- componenti negative a breve e lungo termine: debiti verso altri finanziatori (società di leasing e società di factoring) e debiti verso soci per finanziamenti. Per un maggior dettaglio si rimanda ad apposita tabella in nota esplicativa.
L'ambito di applicazione dell'IFRS 15 è relativo alla contabilizzazione dei lavori in corso su ordinazione nei bilanci degli appaltatori. Il principio prevede che il valore dei lavori in corso su ordinazione venga espresso al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e che tale saldo netto trovi rappresentazione tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avanzamento dei lavori risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra i dati riportati nello stato patrimoniale riclassificato, sopra esposto, che non tiene in considerazione l'esposizione richiesta dall'IFRS 15 rispetto agli schemi di bilancio consolidato in cui tale effetto è riflesso.
(in migliaia di Euro)
| Capitale d'esercizio netto | 31/12/2018 | Riclassifica | 31/12/2018 riclassificato |
314 22019 | Riclassifica | 31/12/2019 riclassificato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rimanenze | 187.794 | (42.525) | 145 269 | 160.227 | (41 330) | 118.897 | |
| Crediti commerciali | 274 952 | 5 022 | 279 974 | 244 297 | 4 048 | 248 345 | |
| Debiti commerciali (-) | (193.803) | 0 | (193 803) | (170 096) | O | (170.096) | |
| Acconti (-) | (29 928) | 5.481 | (24 447) | (24.753) | 8 222 | (16.531) | |
| Altre attività (passività) | (26.697) | 32 022 | 5 325 | (27,372) | 29 060 | 1.688 | |
| Totale | 212.318 | 0 | 212.318 | 182.304 | 0 | 182.304 |
Il capitale investito netto consolidato è pari a 514,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 rispetto al valore di 545,3 milioni di Euro registrato al 31 dicembre 2018: il decremento di 31 milioni di Euro è riconducibile alle svalutazioni dell'esercizio 2019, come più approfonditamente dettagliato nel proseguo del presente documento.
La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2019 confrontata con i dati al 31 dicembre 2018 è riportata nel seguente prospetto:
| (In migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
| Debiti verso banche a breve termine | (553 193) | (658 348) | 105.155 |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (238.316) | (88 846) | (149.470) |
| Strumenti finanziari derivați a breve termine | (132) | (359) | 226 |
| Attività finanziarie correnti | 10.977 | 10 977 | |
| Disponibilità liquide a breve termine | 77.709 | 88 912 | (11-203) |
| Totale a breve termine | (702.955) | (658.641) | (44.314) |
| Debiti verso banche a medio lungo termine | (7 656) | (331) | (7 325) |
| Debiti verso altri finanziatori a medio lungo termine | (25 764) | (33 668) | 7.904 |
| Strumenti finanziari derivati a medio lungo termine | |||
| Totale medio lungo termine | (33.420) | (33.999) | 578 |
| Posizione Finanziaria Netta | (736.375) | (692.640) | (43.735) |
Al 31 dicembre 2019 la Posizione Finanziaria Netta è pari a 736,4 milioni di Euro, confrontata con il valore relativo al 31 dicembre 2018 pari a 692,6 è in peggioramento di 43,7 milioni di Euro; l'incremento è principalmente imputabile agli oneri finanziari capitalizzati ed alla nuova finanza interinale erogata dagli istituti di credito nel mese di ottobre 2019; inoltre nel corso dell'esercizio è stato contabilizzato l'incasso del first escrow account relativo all'operazione Oil&Gas (classificato tra le attività finanziarie correnti) che trova la sua contropartita nella voce "debiti verso banche a breve termine" in quanto soggetto al vincolo di indisponibilità come da accordi con l'acquirente.
Si segnala che al 31 dicembre 2019, in continuità con quanto fatto al 31 dicembre 2018, la maggior parte dei debiti verso banche è stata riclassificata a breve termine, in quanto alla data di chiusura dell'esercizio non erano ancora divenuti efficaci gli accordi di ristrutturazione sottoscritti nel corso del 2019con gli Istituti di credito, così come più dettagliatamente descritto al successivo capitolo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale "
Prima dello scoppio del coronavirus (COVID-19), il Global Construction Outlook di IHS Market aveva predetto che ci sarebbe stata un'accelerazione nel 2020 del ritmo di crescita nel settore delle costruzioni globale, al 3,1% dal 2,6% nel 2019. Tuttavia, data la grave interruzione della Cina e delle altre principali economie di tutto il mondo dopo lo scoppio, le previsioni di crescita per il 2020 sono state riviste allo 0,5%. Le previsioni attuali presuppongono che l'epidemia sia contenuta in tutti i principali mercati entro la fine del secondo trimestre, a seguito della quale, le condizioni consentirebbero un ritorno alla normalità in termini di attività economica e libertà di movimento nella seconda metà dell'anno. Tuttavia, ci sarà un impatto persistente e potenzialmente pesante sugli investimenti privati a causa del bilancio finanziario che imprese e agli investitori in una vasta gamma di settori.
I governi e le autorità pubbliche mireranno probabilmente a far avanzare la spesa per progetti infrastrutturali non appena la normalità ritorna in modo da rinvigorire il settore. Questo sarà diffuso in tutte le aree delle infrastrutture di trasporto, energia e servizi pubblici. Con i tassi di interesse che scenderanno ai minimi storici, i costi di prestito saranno al minimo, ma il successo degli sforzi del governo per spendere pesantemente in infrastrutture dipenderà in parte dalla loro attuale situazione finanziaria. Inoltre, con la maggior parte dei governi che privilegiano le distribuzioni di liquidità, in particolare per il segmento economicamente più debole, è probabile che la loro capacità di investire nel segmento delle infrastrutture sia limitata, specialmente nei paesi con debiti elevati.
Si precisa che il Portafoglio ordini consolidato al 31 dicembre 2019 ammonta a 374,5 milioni di Euro, in diminuzione rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 497,1 milioni di Euro (variazione -122,7 milioni di Euro, pari al -25%). La riduzione è dovuta al completamento della fase 2 della messa in sicurezza della diga di Mosul, del progetto Galataport in Turchia e della realizzazione del 80% del progetto Frankfurt 4,
in parte compensato dalle nuove commesse firmate in Francia, nell'ambito dello sviluppo della rete metropolitana Gran Paris Express a Parigi e varie commesse negli Stati Uniti. Gli ordini acquisiti nel 2019 a livello consolidato sono stati pari a 503,5 milioni di Euro, in decremento rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 696,2 milioni di Euro (variazione -192,6 milioni di Euro, pari al -28%).
Gli investimenti lordi in immobilizzazioni materiali del Gruppo Trevi per l'esercizio 2019 ammontano a 27,2 milioni di Euro, dovuti sia all'acquisizione di impianti, macchinari e attrezzature da destinare principalmente a supporto delle attività del settore fondazioni sia all'attività di noleggio svolta dalla divisione Soilmec. I maggiori importi si riferiscono ad investimenti effettuati in America Latina, Stati Uniti, Europa e nell'area Medio Oriente-Asia. Sul valore netto delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2019, pari a 231,5 milioni di Euro, incidono differenze di conversione per circa 1,9 milioni di Euro, generati dalla differenza tra i cambi storici e quelli in vigore al 31 dicembre 2019.
Si precisa che a partire dal 1º gennaio 2019 è entrato in vigore il principio contabile IFRS 16 - Leasing, il cui impatto lordo sulle immobilizzazioni è stato pari a circa 37,5 milioni di Euro; si rimanda a quanto dettagliato nelle note esplicative al bilancio per maggiori informazioni.
Di seguito sono riportate le principali informazioni per Settori:
I servizi svolti dalla Capogruppo nei controllate controllate comprendono la direzione gestionale e amministrativa, la gestione del servizio delle risorse umane, la gestione del servizio informatico, la gestione del servizio di comunicazione di gruppo, la gestione delle partecipazioni e concessione di finanziamenti alle società controllate, oltre che l'attività di noleggio di attrezzature.
Il bilancio separato della Capogruppo dell'esercizio 2019, redatto secondo i principi contabili internazionali IAS / IFRS-EU, si è chiuso con ricavi delle vendite e delle prestazioni per 27,2 milioni di Euro (20,4 milioni di Euro nello scorso esercizio, con un incremento di 6,8 milioni di Euro), altri ricavi per 5,3 milioni di Euro (7,1 milioni di Euro nello scorso esercizio con un decremento di 1,9 milioni di Euro).
Il risultato operativo (EBIT) è negativo per circa 0,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, a fronte di un risultato positivo per circa 2,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2018.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, si evidenzia che nell'esercizio 2019 non sono stati perceptiti proventi da partecipazione (analogamente all'esercizio precedente); i proventi finanziari ammontano a circa 10,1 milioni di Euro (13,9 milioni di Euro nello scorso esercizio con un decremento di 3,8 milioni di Euro), di cui interessi attivi relativi ai finanziamenti concessi dalla Capogruppo alle sue controllate per 9,9 milioni di Euro nell'esercizio 2019 contro i 13,6 milioni di Euro nell'esercizio 2018; i finanziamenti concessi alle controllate hanno tassi d'interesse in linea con quelli di mercato. Il risultato finanziario è stato altresì caratterizzato dagli oneri per interessi passivi per circa 18 milioni di Euro (in lieve miglioramento rispetto ai 19,8 milioni di Euro registrati nel corso dell'esercizio 2018) e da una perdita su cambi per 56 migliaia di Euro rispetto ad un utile di
1,4 milioni di Euro nell'esercizio precedente. Le rettifiche di valore ad attività finanziarie ammontano a circa 11,7 milioni di Euro.
La Capogruppo ha quindi riportato un risultato ante imposte negativo per 19,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in peggioramento di 16,2 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2018 in cui aveva ottenuto un risultato negativo per 3,6 milioni di Euro.
Si evidenzia una riduzione del carico fiscale verso la Capogruppo come ammontare di imposte.
La perdita dell'esercizio ammonta a 47,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 (90,3 milioni di Euro è stata la perdita nello scorso esercizio, con un miglioramento di 42,4 milioni di Euro).
Per quanto riguarda l'attivo immobilizzato, si evidenziano investimenti pari a 0,4 milioni di Euro, dovuti all'acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature di perforazione per 0,1 milioni di Euro e 0,3 milioni di Euro per licenze e software.
La Società, anche in seguito alle risultanze dell'Impairment Test al 31 dicembre 2019 ha provveduto alle seguenti svalutazioni:
In data 8 novembre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il raggruppamento delle azioni ordinarie, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria, cedola n.1 ogni n. 100 (cento) esistenti azioni ordinarie, previo annullamento di n. 65 (sessantacinque) azioni proprie al fine di consentire la quadratura complessiva dell'operazione di raggruppamento e senza che ciò comporti la riduzione del capitale sociale. L'ammontare del capitale sociale rimane invariato ad Euro 82.391.632,50 suddiviso ora in 1.647.832 azioni, tutte prive dell'indicazione del valore nominale.
Per quanto riguarda il commento dettagliato alle singole poste di bilancio si rimanda alle Note Esplicative al bilancio d'esercizio individuale della TREVI Finanziaria Industriale S.p.A.
Per il prospetto di raccordo dei risultati di periodo ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo (DEM/6064293 del 28 luglio 2006) si rimanda alla tabella riportata alla fine del Paragrafo.
Per quanto riguarda la composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, si rimanda ad altre parti della Relazione e alla Relazione sul Governo Societario che fornisce ampi dettagli.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra patrimonio netto e risultato della Capogruppo e patrimonio netto e risultato di Gruppo:
| Patrimonio | Risultato | |
|---|---|---|
| Descrizione | netto | |
| al 31.12.19 | ||
| TREVI-Finanziaria Industriale S.p.A. | (268.633) | (47.831) |
| Diff.patrimoni netti delle partecipazioni consolidate e loro valore nel bilancio della Capogruppo | 151.957 | (92 868) |
| Effetto eliminazione rivalutazioni) delle partecip.consolidate, finanziamenti e dividendi | 21 864 | |
| Elisioni margini e plusvalenze intragruppo | (42.616) | (2.433) |
| Effetto fiscale rettifiche consolidamento ed altre rettifiche | (3.038) | 4 387 |
| Effetto applicazione IFRS 5 | (59.836) | 38 918 |
| Patrimonio netto e risultato | (222.167) | (77.964) |
| Patrimonio netto e risultato di pertinenza di terzi | (3.076) | (2.162) |
| Patrimonio netto e risultato di Gruppo | (219.090) | (75.802) |
| Riconciliazione Patrimonio Netto e Risultato da Bilancio Capogruppo a Bilancio Consolidato | |
|---|---|
| (Importi espressi in migliaia di Euro) |
Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2019 ammonta a 374,5 milioni di Euro, contro i 497 milioni di Euro al 31 dicembre 2018 (- 123 milioni di Euro).
Qui di seguito vengono segnalati i principali ordini acquisiti da inizio anno, suddivisi per Area Geografica:
In Europa la Divisione Trevi ha acquisito 15 nuovi contratti, per un valore totale, comprese le variazioni di contratti in essere, di circa 80,20 milioni di Euro. I maggiori progetti sono stati:
Nell'area del Medio Oriente la divisione Trevi ha acquisito 94 nuovi contratti, per un valore totale, comprese le variazioni di contratti in essere, di circa 46,6 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
Swissboring è responsabile dell'installazione di pali secanti e di ancoraggi lungo l'intero perimetro dell'area di sviluppo.
· Commessa in Oman -RES-3173 - Piling to Apartment Block Juman 2 con Al Mouj Muscat SAOC valore di ca. 1,8 M EUR
Nell'area dell'Estremo Oriente e Oceania la divisione Trevi ha acquisito 8 nuovi contratti ad Hong Kong e nelle Filippine per un valore totale, comprese le variazioni contrattuali, di circa 35,60 milioni di Euro. I maggiori contratti acquisiti nel 4Q sono:
· HK Int'l Airport Contract 3206 con il cliente Penstone Hong Kong Limited, a Hong Kong - valore di ca. 4,5 M EUR. Il progetto concerne l'espansione dell'aeroporto esistente in un sistema a tre piste (3RS) con componenti chiave del progetto che comprendono la formazione di terreni di circa 650 ettari e tutte le strutture e infrastrutture associate tra cui piste di rullaggio, piazzali, piazzole di aeromobili, un
corridoio passeggeri, un terminal ampliato 2, tutte le relative opere lato terra e le relative strutture ausiliarie e di supporto.
Nell'area del Nord America la divisione Trevi ha acquisito 22 nuovi contratti per un valore totale, comprese le variazioni di contratti in essere, di circa 78,3 milioni di Euro.
Di seguito l'elenco dei maggiori contratti:
Nell'area del Sud America la divisione Trevi ha acquisito 36 nuovi contratti per un valore totale, comprese le variazioni di contratti in essere e le cancellazioni, di circa 24,6 M EUR.
La maggiore commessa è stata acquisita in Uruguay, si tratta del Progetto PUERTO CAPURRO, un porto, con il cliente Teyma - Chediack, del valore di ca. 6 M EUR
Altra commessa acquisita in Argentina con il cliente Vitco, di 2,3 M EUR, per l'espansione dei siti di stoccaggio di proprietà della società.
Nel Progetto Puente Chacao, cliente Consorcio Puente Chacao SA in Cile, ci sono state variazioni contrattuali per ca. 5,3 M EUR.
Nell'area dell'Africa la divisione Trevi ha acquisito 42 nuovi contratti e ricevuto variazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 35,7 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:
Il valore complessivo della produzione del settore Servizi Fondazioni speciali realizzata nel 2019 è pari a circa 419 milioni di Euro (421 di Euro nel 2018, -3 milioni di Euro).
La sostanziale costanza dei volumi è derivante principalmente dall'apertura di iniziative nel nuovo mercato di riferimento europeo, principalmente in Francia, Germania e dalla crescita dei volumi negli Stati Uniti e in Cile e nelle Filippine che compensano la fine della commessa di Mosul in Iraq e il calo generalizzato dei mercati a Dubai e Nigeria.
Di seguito si riportano le informazioni relative alle principali commesse, gestite durante l'anno 2019, suddivise per area geografica:
Costruzione delle fondazioni speciali del progetto Four Frankfurt in centro a Francoforte che comprende la costruzione di 4 torri e 4 piani di parcheggi sotterranei.
Realizzazione di diaframmi con idrofresa e Jet Grouting nel contesto della nuova linea metropolitana del Grand Paris Express - Linea 16, lotto 02 e lotto 03; e linea 17 lotto 01 - Groupment AVENIR con DEMATHIEU BARD
Progettazione esecutiva per la riconversione d'uso del Molo Pagliari mediante di nuovi edifici ed il recupero delle banchine esistenti e la messa in opera di pontili galleggianti.
Costruzione di una discarica in una vecchia cava adiacente all' ILVA di Taranto
Fondazioni speciali per la costruzione di un impianto di generazione di energia elettrica nei confini tra Austria e Svizzera.
Il progetto prevede la messa in sicurezza della diga di Mosul, nel nord dell'Iraq. A fine 2018 la fase 1 del progetto, che prevedeva la costruzione dell'area residenziale, la costruzione delle nuove palazzine uffici e del nuovo magazzino in diga, l'ammodernamento delle infrastrutture all'interno della galleria, l'installazione del sistema di telecomunicazioni, le lavorazioni subacquee del Bottom Outlet e le attività di Drilling e Grouting sono terminate. Nel frattempo si è firmata l'estensione dei lavori di Drilling e Grouting e le attività sono
terminate a luglio 2019, con l'uscita dal paese del contingente militare italiano e americano.
Il progetto, da realizzarsi nella zona di Karakoy a Istanbul, prevede la realizzazione di un moderno attracco per le navi da creazione di una zona "shorefront" completa di attività commerciali, immobiliari e hotel. L'opera è stata completata nel terzo trimestre 2019.
Commessa di Compattazione Dinamica in Arabia Saudita con l'azienda cliente Huta Hegerfeld per la costruzione del più grande cantiere navale al mondo a Ras Al-Khair. Il progetto è terminato nel primo trimestre 2019.
Commessa di Compattazione Dinamica con il cliente Al-Shalawi per l'espansione della zona industriale legata allo sviluppo Oil&Gas del Marjan Field
Questo progetto è parte dell'espansione del già esistente impianto di desalinizzazione a Shuaiba, che ci si aspetta aggiunga 250.000 m³/giorno all'attuale capacità produttiva.
Progetto realizzato per la committente Larsen & Toubro per l'espansione dell'orto botanico di Muscat.
Progetto per la realizzazione di pali per le fondazioni di un nuovo resort di lusso a sud di Muscat.
Il contratto, firmato con Accions-CCLEX, prevede la costruzione di un collegamento tra le isole di Cebù e Mactan.
Il progetto, firmato con Leighton, prevede la costruzione di una superstrada chiamata North Luzon Expressway (NLEX) Harbour Link Segment 10 - R10 Exit Ramp.
Il progetto, assegnatoci da Leighton Asia, consiste nella esecuzione delle fondazioni speciali (pipe piles wall e jet grouting) propedeutici alla costruzione di una importante estensione della Centrale elettrica.
Il progetto ci è stato assegnato da Salini Impregilo JV a settembre 2017 ma di fatto le attività sono incominciate ad inizi 2018. I lavori consistono nella esecuzione delle opere di fondazioni (diaframmi in calcestruzzo, diaframmi plastici, pali secanti e jet grouting) relativi alla costruzione del NEBT Tunnel in Washinghton DC. La principale funzione dell'opera è quella di aumentare la capacità dell'attuale sistema fognario della città e ridurre la frequenza, la forza e l'impatto delle inondazioni migliorando anche la qualità delle acque dell'Anacostia River.
Il progetto, firmato con USACE a fine 2017, fa parte del programma di riabilitazione degli argini del Lago
Okeechobee in Florida. Trevilcos South aveva già lavorato in questo progetto in lotti precedentemente assegnati e il nuovo cantiere evidenzia la capacità tecnica e l'alta considerazione con la quale viene valutata nell'ambito dei progetti di "Dam Rehabilitation" in USA e nel mondo.
Commessa con J. Derenzo Inc. che prevede lo sviluppo di un garage sotterraneo per un nuovo complesso residenziale in centro città. La tecnologia utilizzata è diaframma con fango bentonitico, posizionato con puntelli in fase di scavo.
Contratto con Cajun Contractors che prevede l'allargamento della strada Florida Avenue a New Orleans.
Il progetto consiste nella costruzione di un ponte di circa 2.750 metri che collegherà l'isola di Chiloe con la terraferma. Trevi Chile ha firmato il contratto per l'esecuzione dei pali trivellati relativi alla Pila Centrale e la Pila Nord ad una profondità massima di 90 metri. Il progetto pur presentando molte difficoltà tecniche e logistiche, è partito ad inizi 2018 e sta procedendo nei tempi previsti.
Commessa relativa ai lavori di fondazione delle tratte della metropolitana MC1 e MC2 ad Algeri. Nel tratto MC1 la commessa prevede la realizzazione di 1 stazione, 1 pozzo di ventilazione, 1 tunnel a cielo aperto, 1 viadotto e il consolidamento dei tratti di tunnel della Metropolitana di Algeri nella sua estensione verso Baraki della linea C per circa 2,7 chilometri. Mentre per la Metro MC2 si prevede la realizzazione di 9 stazioni e 10 pozzi di ventilazione della Metropolitana di Algeri nella sua estensione verso l'aeroporto per uno sviluppo di oltre 8,0 chilometri. Le tecnologie coinvolte sono: pali trivellati, diaframmi con idrofresa, tiranti, micropali e jet grouting.
La divisione Soilmec nell'esercizio 2019 ha registrato ricavi in lieve crescita di circa il 2% rispetto all'anno precedente.
Da un punto di vista geografico i ricavi sono concentrati nell'area del Far East (circa 31%) e nell'area del Nord America (30%). L'area dell'America Latina si attesta su valori più bassi (6%), mentre risulta in netto calo l'Europa (22% Italia compresa).
Con riferimento alle vendite per tipologie di prodotto, occorre sottolineare un incremento nel settore delle macchine da largo diametro, di alto tonnellaggio e in quello delle idrofrese.
Nell'esercizio 2019 la gestione del capitale circolante, ed in particolare la gestione dei rapporti con i fornitori, ha risentito della tensione finanziaria legata al perfezionamento dell'Accordo di Ristrutturazione. Soilmec si è adoperata nella realizzazione di appositi piani di riscadenzamento delle proprie posizioni con i principali fornitori, al fine di mitigare gli effetti di detta tensione.
Per quanto riguarda la Posizione Finanziaria Netta si riscontra a fine esercizio un peggioramento dell'indebitamento dovuto essenzialmente all'incremento dei debiti finanziari intercompany verso la divisione
Trevi.
Nonostante le difficoltà legate alla situazione del Gruppo, Soilmec ha comunque consolidato la propria presenza in alcuni mercati che potranno garantire buoni volumi di vendita nel futuro.
Dopo il crollo registrato negli ultimi mesi del 2018, con un minimo prossimo ai 50 \$/barile in chiusura di anno, il prezzo del petrolio (Brent) si è progressivamente rafforzato nel corso del 2019 fino a quasi toccare i 70 \$/barile a fine anno. La ripresa è stata sostenuta dalla buona dinamica della domanda, dalla disciplina produttiva dell'OPEC e della Russia e dalle sanzioni USA nei confronti di Venezuela e Iran.
Tuttavia, nel mese di gennaio 2020 il prezzo del greggio ha registrato una brusca correzione ed è sceso in prossimità dei 50 \$/barile, a causa dell'improvvisa e inattesa contrazione della domanda cinese legata alle straordinarie misure messe in atto per limitare la diffusione del nuovo virus 2019-nCov, più comunemente conosciuto come Coronavirus e successivamente è sceso ulteriormente.
La domanda cinese di greggio ha imboccato il trend discendente, a causa del rallentamento dei consumi, scendendo di 2-3 milioni di barili al giorno. Si teme che durante il 2020 non solo non ci sarà alcuna crescita della domanda cinese ma, che tale domanda potrebbe ridursi ulteriormente.
L'OPEC si dice pronta a nuove misure di sostegno al mercato petrolifero. L'Arabia Saudita, il Kuwait e gli Emirati Arabi Uniti, che rappresentano più della metà dell'OPEC, hanno tenuto coll'OPEC, hanno tenuto colloqui per discutere di un possibile taglio congiunto. La Russia non intende, preliminarmente, avallare questa posizione ma attende segnali più concreti di calo della propria domanda di petrolio, dettati dal coronavirus anche se L'Arabia Saudita e altri membri Opec stanno cercando di convincere la Russia a condividere l'iniziativa di tagliare ulteriormente la produzione per sostenere i prezzi, che sono crollati a causa dell'epidemia.
Il passaggio dell'emergenza sanitaria dalla Cina all'Europa ha depresso ulteriormente il prezzo del petrolio fino a portarlo a 20\$/barile.
Le principali banche d'affari hanno rivisto le loro stime sui prezzi del Brent a 40 dollari il barile per il primo semestre, prevedendo però un graduale recupero a 60 dollari entro fine anno. L'aggravarsi dell'emergenza COVID-19, la fragile crescita economica e l'indebolimento della domanda di greggio globale rappresenteranno però ancora dei rischi al ribasso del petrolio e un livello ancora contenuto degli investimenti delle compagnie petrolifere dovrebbero caratterizzare con tutta probabilità anche il 2020.
Il 2019 è stato un anno particolarmente complesso per la Divisione il cui principale impegno è stato quello di generare flussi di cassa necessari a gestire la prolungata situazione di stress finanziario. Il management ha costantemente lavorato in equilibrio di flussi di cassa con conseguenze però negative sulle performance e l'efficienza delle operations. In questo contesto si sono ridotte al minimo tutte le attività relative all'R&D portando a zero il numero delle risorse dedicate allo sviluppo di nuove tecnologie e linee di prodotto.
Il contesto di mercato fortemente competitivo, insieme alla situazione finanziaria del gruppo non ha permesso alla Società di consolidare il fatturato ai livelli attesi.
L'esercizio 2019 della Divisione si è chiuso con ricavi totali per circa 97,2 milioni di Euro, in ribasso rispetto ai 98,1 del precedente esercizio (-1%). Il principale mercato di sbocco è risultato essere l'area dell'Europa e CSI seguita da Medio Oriente e Americhe. Il segmento "Onshore" ha contribuito per oltre il 49% dei ricavi seguito dal segmento Spare and Services e Components. A questi risultati si contrappone però la forte crescita del portafoglio ordini (+299%) che è passato da 93,8 Milioni del 2018 a 374,5 milioni di Euro del 2019. Le acquisizioni di nuovi ordini ammontano a circa 377,9 milioni di euro e riguardano principalmente i contrati di subfornitura sottoscritti con il Gruppo MEIL per la realizzazione e la vendita di 27 impianti di perforazione e di 20 workovers.
I contratti ad oggi firmati permettono una copertura totale dei ricavi stimati per il 2020 e una continuità degli impegni di produzione per almeno due anni.
la società ha inoltre lavorato intensamente per portare a termine due progetti importanti per lo sviluppo futuro. Il primo la consegna in Argentina per YPF di un nuovo drilling rig package, Striker 800, relativo alla innovativa tecnologia dedicata allo shale gas, passo fondamentale per poter posizionare Drillmec nelle migliori condizioni competitive per lo sviluppo dei Shale Gas fields ritenuti strategici nei prossimi anni. Il secondo la consegna in Russia del new design per mobile/work over rigs a bassa temperatura full electric.
Gli impegni assunti da parte del nuovo azionista di maggioranza per il rafforzamento patrimoniale della società hanno inoltre trovato un puntuale compimento con la cessione del comparto Oil & Gas a seguito dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis LF, che ha dato efficacia all'Accordo di Ristrutturazione dei debiti con le banche. Gli accordi sottoscritti per l'acquisto delle società operanti nel settore Oil&Gas, che hanno per oggetto il trasferimento del 100% delle partecipazioni detenute da Trevifin, Trevi e Soilmec nelle società Drillmec e Petreven e di alcuni beni, contratti e diritti di proprietà intellettuale relativi al business dell'Oil&Gas prevedono infatti che Drillmec, Petreven e le società da queste ultime controllate siano trasferite prive di passività finanziarie.
Sotto riportate le principali dinamiche delle linee di business in cui si articola la società:
Nell'Onshore la Società conferma la sua leadership tecnologica attraverso il perfezionamento di diversi contratti di fornitura in India (27 Impianti di perforazione e 20 unità di workover per la compagnia petrolifera statale ONGC) in Russia (5 Impianti per la Società petrolifera Rosneft e 3 impianti per Gazpromneft) e Europa (3 impianti per le 59 società nazionali polacche). Ciò permette alla Società di avere un orizzonte temporale di copertura della capacità produttiva per i prossimi due anni.
Nell'Offshore le continue tensioni finanziarie che hanno colpito l'intero Gruppo Trevi durante l'anno ed in particolare della divisione O&G ha limitato la capacità di acquisire nuovi contratti dovuto principalmente al mancato supporto bancario relativo alla fornitura di Bond necessari per questa tipologia di contratti.
Il segmento Spare & Services continua ad essere il target principale della divisione, visto che con il calo degli investimenti in nuove attrezzature, molti impianti richiedono supporto per essere ripristinati, aggiornati e ricertificati; ciò costituisce un'opportunità interessante da cogliere per incrementare il livello di business
attraverso nuovi contratti di manutenzione con i principali clienti che gestiscono importanti flotte. L'organizzazione dedicata a questo tipo di attività è in continua evoluzione per adattarsi con flessibilità alle richieste e rimane importante per la qualità del servizio mantenere alto il livello di Know-how ed esperienza necessario. Il training e la gestione delle flotte online, attraverso l'utilizzo di strumenti digitali come il DMS su piattaforma icloud, prendono sempre più spazio tra le attività continuative della divisione e diventeranno una costante nel prossimo futuro.
La Divisione sta attualmente operando in Sud America e India per conto delle principali Major e National Oli Companies.
Gli impianti operativi ammontano a 20, dislocati nei seguenti paesi: 13 in Argentina, 2 in Venezuela, 4 in Perù, e 1 in India. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 62% (60% al 2018) e la realizzazione di 317 pozzi.
I Ricavi operativi in Sud America sono sensibilmente cresciuti rispetto all'esercizio precedente (83 milioni di euro) attestandosi a 98 milioni di euro. L'Argentina conferma il suo ruolo trainante in termini di fatturato con 68 milioni di euro (69% dei ricavi), seguono il Perù e l'India.
Il portafoglio ordini della divisione al 31 Dicembre 2019 si riduce a 74 milioni di euro, rispetto a 147 milioni di euro del 31 Dicembre 2018, a causa della cancellazione del contratto con YPF relativo allo Striker 800 (48 milioni di Euro) e del contratto con Pampa Energia relativo all'H-202 (13 milioni di Euro). L'Argentina incrementa il peso nel portafoglio ordini complessivo di Petreven con il 79% degli ordini, seguita dal Perù e dall'India.
Da Luglio 2019 si è registrata una forte svalutazione del peso argentino e il governo è stato costretto a rivolgersi al Fondo Monetario Internazionale per cercare di stabilizzare la grave crisi economica che ha colpito il paese. Il governo argentino ha imposto importanti restrizioni valutarie per regolare le transazioni sul mercato dei cambi. La Società ha svolto nel paese attività per conto della compagnia petrolifera YPF con un impiego di 6 unità di perforazione nella regione di Neuquen, della compagnia petrolifera CGC con l'impiego di 1 unità di perforazione nella regione di Rio Gallegos, della compagnia petrolifera CAPSA con l'impiego di 1 unità di perforazione, della compagnia petrolifera PAE con l'impiego di 2 unità di perforazione nella provincia di Santa Cruz, della compagnia petrolifera Vista Oil con l'impiego di 1 unità di perforazione e della compagnia petrolifera Pampa Energia (ex Petrobras) con l'impiego di 1 ulteriore unità nella regione di Neuquen .Al 31 Dicembre 2019 risultano attivi contratti per 8 unità. Complessivamente l'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 66% (68% al 2018) e la realizzazione di 167 pozzi.
Nel 2019 le unità operative sono state 4, in linea con il 2018. A 31 Dicembre 2019 risultano attive solo 2 unità di perforazione. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 85% (83% al 2018) e la realizzazione di 150 pozzi.
India
A partire da Ottobre 2019 Petreven ha iniziato ad operare in India per conto del cliente Schlumberger con l'impiego di un rig modello HH220 noleggiato da Drillmec S.p.A. Il contratto con il cliente, che prevede la possibilità di un rinnovo per 24 mesi, ha una durata di nove mesi e terminerà in giugno 2020. Nel corso dell'anno 2019 sono stati perforati 2 pozzi.
I significativi eventi occorsi negli scorsi mesi hanno visto la situazione politica, economica e sociale del Venezuela ulteriormente aggravata. In particolare:
• Gli Stati Uniti hanno imposto un embargo totale al Venezuela. La misura prevede che tutte le proprietà del Venezuela negli Stati Uniti siano bloccate, e che siano anche vietate tutte le transazioni economiche. L'embargo mette il Venezuela sullo stesso livello di Corea del Nord, Iran, Siria e Cuba
• Se nella prima parte dell'anno le iniziative dell'opposizione, avevano fatto pensare che la fine del governo fosse imminente l'attuale presidente, forte dell'appoggio di Cina e Russia e della fedeltà dei militari, non solo ha saputo resistere ma intende consolidarsi riprendendo il controllo dell'Assemblea Nazionale con le prossime elezioni legislative.
· La crisi economica e umanitaria è sempre più drammatica: secondo il Fondo Monetario Internazionale, nel 2019 il PIL venezuelano si è contratto del 35 per cento e alla fine del 2020 il numero degli emigrati venezuelani potrebbe arrivare a sei milioni (sono ormai 4,6 milioni i venezuelani che hanno abbandonato il Paese), quasi il 20 per cento della popolazione.
In considerazione della congiuntura che il Paese vive le attività operative sono state sostanzialmente sospese. Cile
La grave crisi politica e sociale che ha travolto il Cile negli ultimi mesi del 2019 ha colto molti di sorpresa. Gli eventi drammatici che si sono susseguiti a partire dal 18 ottobre, quando ignoti hanno dato alle fiamme una decina di stazioni della metropolitana facendo piombare Santiago nel caos, hanno portato a mesi di proteste di piazza, con un drammatico corollario di oltre 20 morti e centinaia di feriti.
Le rivolte e le tensioni sociali, non completamente placate, hanno frenato l'economia cilena. La Banca centrale cilena ha annunciato un forte calo dell'attività economica, la peggiore performance rispetto a quella registrata nel 2009, quando la grande recessione aveva colpito duramente l'economia del paese sudamericano. La Banca centrale ha anche tagliato le sue previsioni di crescita economica per il 2020 allo 0,5% ipotizzato in precedenza. L'impatto delle proteste potrebbe anche spingere l'economia cilena in una recessione tecnica. Il caos ha spaventato gli investitori stranieri e tra gli agenti economici vige un alto livello di pessimismo.
La società, dedicata al settore delle energie rinnovabili, fu costituita con l'intento di adattare a detto settore alcune delle tecnologie già sviluppate e collaudate nel core business e nel drilling. Nel corso dell'esercizio 2019 la società è stata sostanzialmente inattiva.
Il Gruppo Trevi ha rapporti limitati con SOFITRE S.r.l., (vedi nota Integrativa) società controllata al 100% dalla Trevi Holding SE e le società ad essa facenti capo che si occupano prevalentemente dell'attività di costruzione e gestione dei parcheggi. Tali rapporti hanno originato nell'esercizio per il Gruppo Trevi ricavi per 6 migliaia di Euro, costi per 28 migliaia di Euro e hanno determinato alla data del 31 dicembre 2019 crediti per 7,3 migliaia di Euro, al netto del fondo svalutazione relativo, e debiti per 0 migliaia di Euro.
Le condizioni di vendita praticate con le società correlate sono in linea alle normali condizioni di mercato. Non vi sono rapporti economici e patrimoniali con la società controllante Trevi Holding SE o la sua controllante I.F.I.T. S.r.l. e risultano marginali i rapporti con società controllate e collegate descritti nella nota (35) del bilancio consolidato.
Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo Trevi, cioè Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Drillmec S.p.a. e Petreven S.p.A., si sono venute a trovare, a partire dall'esercizio 2017, in una situazione di tensione finanziaria e patrimoniale, che ha comportato significative incertezze in relazione alla continuità aziendale del Gruppo e di ciascuna di esse. Tali incertezze sono in corso di superamento grazie alle misure che sono state e che saranno poste in essere in esecuzione dell'Accordo di Ristrutturazione e del relativo Piano (come infra definiti), in corso di realizzazione alla data di redazione della presente relazione. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, dall'altro, di descrivere le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio e, da ultimo, di dare conto dello stato di attuazione e della ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio, prendendo in considerazione le specifiche incertezze caratterizzanti la continuità aziendale della Società e le relative valutazioni effettuate. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, il percorso approvato dagli amministratori si estrinseca fondamente nei seguenti elementi salienti dettagliatamente descritti nel prosieguo: I'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto con le banche creditrici della Società (e del Gruppo Trevi) ed omologato dalla Corte d'Appello di Bologna in data 10 gennaio 2020, l'Accordo di Cessione della attività della Divisione Oil&Gas con il Gruppo MEIL (come infra definito) nonché l'aumento di capitale per cassa conclusosi in data 29 maggio 2020. Tale percorso appare idoneo a consentire alla Società ed al Gruppo nel suo complesso di superare l'attuale situazione di crisi.
Pare utile ripercorrere sommariamente gli eventi più rilevanti che hanno portato alla situazione attuale.
Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici (le quali, a loro volta, hanno nominato un "advisor legale" e un "advisor finanziario) per la sottoscrizione di un accordo di standstill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle medesime e continuando a ricevere dalle banche finanziatrici il supporto necessario alla copertura del proprio fabbisogno finanziario per il periodo necessario.
Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto a Trevifin una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario in linea con il piano industriale.
definitivo approfondimento sul piano industriale, con il contributo di un consulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici.
Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla data della deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
investitore. Il Consiglio ha infine ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle. Trevifin ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri attuali stakeholder).
Sul presupposto e nelle more della definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale, sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.
il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare (1'"Accordo di Ristrutturazione").
stato identificato in ca. Euro 310 milioni in azioni ordinarie di Trevifin di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA.
e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.
warrant" quotati di tipo europeo, ciascuno valido per sottoscrivere n. 934 azioni di compendio, da sottoscriversi per cassa, ad un prezzo di esercizio per warrant pari a Euro 0,013 (tenuto conto del raggruppamento azionario eseguito il 18 novembre 2019);
di ripatrimonializzazione di Trevifin e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi e più in dettaglio:
KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso una relazione contenente l'impossibilità di esprimere un giudizio sui bilanci sopra indicati a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte in precedenza.
In data 28 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2019 sulla base del presupposto della continuità aziendale in relazione dei seguenti elementi:
i) rigetto adottato dal Tribunale di Forlì al fine di ottenere l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione;
informativo, depositando una nuova versione del documento comprensiva degli allegati necessari. In data 19 marzo 2020 si è proceduto ad un nuovo filing al fine di adempiere alle richieste di integrazione nel frattempo ricevute da CONSOB.
soci del 30 luglio 2018. Il Consiglio di Amministrazione ha altresi approvato il calendario dell'Offerta in Opzione e la struttura dei Warrant. Più in dettaglio,
in esecuzione della citata delega il Consiglio di Amministrazione, in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, ha deliberato un aumento del capitale sociale dell'Emittente per un ammontare complessivo pari a Euro 213 milioni, così articolato: (i) un aumento di capitale sociale a pagamento e in via inscindibile, per un importo complessivo di Euro 130.001.189,07 comprensivo di sovrapprezzo. mediante emissione di complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,01 (il "Prezzo di Emissione"), dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del Codice Civile, entro il 31 maggio 2020 (l'"Aumento di Capitale in Opzione"); (i) un aumento del capitale sociale a pagamento per un importo complessivo di Euro 63.137.242,00, inscindibile sino all'importo di Euro 10.593.896,00, mediante emissione di complessive n. 6.313.724.200 azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,01, dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo (le "Azioni Conversione"), da offrire, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5, del Codice Civile, alle banche con liberazione mediante compensazione volontaria di crediti certi, liquidi ed esigibili, entro il 31 maggio 2020, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 4,5 a 1 (1"Aumento di Capitale per Conversione" e congiuntamente all'Aumento di Capitale in Opzione, l'"Aumento di Capitale"); e (iii) un aumento di capitale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo complessivo di Euro 19.986.562,21 comprensivo di sovrapprezzo, che sarà attuato mediante la futura emissione di massime n. 1.537.170.662 azioni ordinarie (le "Azioni di Compendio") a servizio dell'esercizio di massimi n. 1.647.832 warrant (i "Warrant") che saranno assegnati gratuitamente a coloro che risultino azionisti prima dello stacco del diritto di opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione (i.e. il 4 maggio 2020) (l'"Aumento di Capitale a Servizio dei Warrant"), Warrant che potranno essere esercitati alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025.
Si rammenta altresì che, nell'ambito della Manovra Finanziaria, i Soci Istituzionali FSI Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC hanno assunto l'impegno a sottoscrivere l'Aumento di Capitale in Opzione per un ammontare complessivo pari a Euro 77,5 milioni circa. In particolare:
a) FSII ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 21.907.237 (di cui Euro 2.190.724 a titolo di capitale ed Euro 19.716.513 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per un importo massimo pari a Euro 16.821.090 (di cui Euro 1.682.109 a titolo di capitale ed Euro
15.138.981 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate; e
b) Polaris, nella sua qualità di asset management company, ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di sottoscrizione di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 13.879.745 (di cui Euro 1.387.974 a titolo di capitale ed Euro 12.491.770 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per l'importo massimo pari a Euro 24.848.582 (di cui Euro 2.484.858 a titolo di capitale ed Euro 22.363.724 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate.
Le banche hanno invece assunto l'impegno, subordinatamente all'integrale adempimento da parte dei Soci Istituzionali degli impegni di sottoscrizione sopra indicati, a sottoscrivere le azioni inoptate dell'Aumento di Capitale in Opzione e/o le Azioni Conversione, liberandole mediante compensazione volontaria di propri crediti per cassa vantati nei confronti di Trevifin per complessivi Euro 284,1 milioni, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 4,5 a 1, per un controvalore pari a circa Euro 63,1 milioni.
Il calendario per l'esecuzione dell'offerta delle complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione e rivenienti dall'Aumento di Capitale in Opzione, da offrire in sottoscrizione agli azionisti di Trevifin al Prezzo di Emissione e nel rapporto di n. 7.899 azioni in offerta per ogni azione posseduta (1"Offerta in Opzione"). Il controvalore massimo dell'Offerta in Opzione sarà pari ad Euro 130.001.189,07, comprensivo di sovrapprezzo. I diritti di opzione, avendo ottenuto in data 29 aprile c.a. (cfr Infra) da CONSOB il provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo, che danno diritto alla sottoscrizione delle azioni oggetto dell'Offerta in Opzione (i "Diritti di Opzione") devono essere esercitati a pena di decadenza nel periodo dal 4 maggio 2020 al 18 maggio 2020 inclusi (il "Periodo di Offerta"). I Diritti di Opzione sono negoziabili in Borsa dal 4 maggio 2020 inclusi. I Diritti di Opzione non esercitati entro il termine del Periodo di Offerta saranno offerti in borsa dall'Emittente entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta per almeno cinque giorni di mercato aperto, ai sensi dell'articolo 2441, comma terzo, del Codice Civile (1'"Offerta in Borsa").
I Warrant, oggetto di ammissione alla quotazione sul MTA, sono n. 1.645.793 warrant di tipo europeo esercitabili a scadenza, con codice ISIN IT0005402885. I Warrant sono stati assegnati gratuitamente agli azionisti prima dello stacco del Diritto di Opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione, ossia il 4 maggio 2020 (la "Data di Emissione"), in ragione di n. 1 Warrant per ciascuna azione posseduta. Non sono stati assegnati Warrant alle azioni proprie detenute da Trevifin, pari a n. 2.039. I Warrant hanno come strumento finanziario sottostante l'azione ordinaria Trevifin, conferendo al detentore la facoltà di sottoscrivere - ai termini e alle condizioni previste nel Regolamento dei Warrant - azioni di nuova emissione nel rapporto di n. 934 Azioni
di Compendio per ogni Warrant detenuto, al prezzo di esercizio per ciascuna Azione di Compendio sottoscritta pari a Euro 0,013. L'esercizio del diritto di sottoscrizione potrà avvenire esclusivamente alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025. I titolari dei Warrant che abbiano mantenuto ininterrottamente la titolarità di tali strumenti finanziari tra il sesto mese successivo alla data di emissione e la data di scadenza (ossia tra il 4 novembre 2020 e il 5 maggio 2025), avranno altresi il diritto di sottoscrizione n. 1 ulteriore azione (l'"Azione Bonus") ogni n. 5 Azioni di Compendio sottoscritte tramite l'esercizio dei Warrant. Ai fini dell'identificazione del possesso ininterrotto per tale periodo di tempo, a partire dal sesto mese successivo alla data di emissione (ossia dal 4 novembre 2020) i Warrant saranno identificati dal codice ISIN IT0005402935. Qualora i Warrant siano oggetto di trasferimento prima del predetto termine, assumeranno codice ISIN IT0005402885 e in tal caso, se esercitati, non daranno diritto a sottoscrivere le Azioni Bonus. Si informa che Borsa Italiana ha ammesso i Warrant alla quotazione sul MTA con provvedimento n. 8646 del 20 aprile 2020; è previsto che la data di inizio delle negoziazioni coincida con la data di assegnazione, ossia il 4 maggio 2020.
in Offerta"). Durante il Periodo di Offerta (dal 4 maggio 2020 al 18 maggio 2020, estremi inclusi), a seguito dell'esercizio di n. 580.357 Diritti di Opzione, sono state sottoscritte complessivamente n. 4.584.239.943 Azioni in Offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 45.842.399,43. Si rammenta inoltre che i soci istituzionali FSI Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC hanno esercitato tutti i diritti di opzione ad essi spettanti nell'ambito dell'offerta in opzione di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie Trevifin, sottoscrivendo e liberando tutte le relative azioni per un controvalore complessivamente pari a circa Euro 35,8 milioni, in adempimento degli obblighi di sottoscrizione dagli stessi assunti ai sensi dell'accordo di investimento sottoscritto in data 5 agosto 2019. Al termine del Periodo di Offerta risultano non esercitati n. 1.065.436 Diritti di Opzione, relativi alla sottoscrizione di n. 8.415.878.964 Azioni in Offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 84.158.789,64.
La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società per circa 400 milioni di euro ed una posizione finanziaria netta finata in circa 250 milioni di euro.
Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla direzione della Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.
In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
Nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, si è tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati agli effetti dell'Operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché ai risultati prevedibili derivanti dall'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza della continuità aziendale ha comportato l'analisi dell'avanzamento delle seguenti circostanze:
Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie ad analizzare le sopra menzionate circostanze. Alla data di redazione del presente bilancio tutte le circostanze da A. a C. si sono positivamente risolte, come si illustrerà dettagliatamente in seguito, mentre residua solamente come significativa incertezza che possa far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano, che sono in definitiva il rimborso dei debiti finanziari nel
dicembre 2024 o la rifinanziabilità dei debiti residui alle migliori di mercato. Dalle analisi effettuate la Società ed il Gruppo hanno ritenuto appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:
vii) Con riferimento, infine, ai fattori di incertezza legati al Piano, si ricorda che quest'ultimo è stato redatto, sulla base di criteri prudenziali, con l'ausilio di primari advisor industriali e stato più volte esaminato dal Consiglio di Amministrazione attestato da parte dell'esperto nominato ai sensi dell'articolo 182 bis ed omologato dal tribunale di Bologna.
Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno quindi adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese. In sintesi, nel corso del mese di giugno 2020 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari a circa Euro 400 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saramo benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso bullet al 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.
Va dato atto che l'esistenza ed il superamento dell'incertezza relativa alla realizzazione del Piano dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.
Un importante fatto di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio, è la diffusione sul territorio nazionale dell'emergenza epidemiologica COVID-19, con conseguenze finanziarie e umanitarie per piccole, medie e grandi imprese.
Alla data di approvazione in Consiglio del progetto di bilancio, l'Italia è uno dei Paesi europei – e uno dei principali a livello mondiale - nel quale il contagio da COVID-19 (c.d. Coronavirus) si è maggiormente diffuso. Il Governo Italiano e quelli di altri Paesi europei ed extra-europei hanno applicato misure straordinarie per limitare la diffusione del Coronavirus, dichiarato "pandemia" dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. In particolare, il Governo italiano ha emanato il Decreto Legge 23 febbraio 2020, n. 6, "recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19", successivamente integrato con tre Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 1 marzo e 8 marzo 2020, provvedimenti che hanno sostanzialmente creato un cordone sanitario intorno alla Regione Lombardia e a 14 Province, imponendo misure rigide, tra le quali la limitazione degli spostamenti in entrata e in uscita da detti territori, fatto salvo per quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Con Decreto del Presidente del Consiglio del 9 marzo 2020, tali misure sono state estese all'intero territorio nazionale. Con ulteriore Decreto del Consiglio dei Ministri dell'11 marzo 2020 è stata imposta, tra l'altro, la chiusura di tutti gli esercizi commerciali (salvo quelli di prima necessità) su tutto il territorio nazionale, facendo salvi gli stabilimenti industriali, ai quali è stato tuttavia imposto il rispetto di regole di salvaguardia sanitaria. Successivamente, con Decreto del Consiglio dei Ministri del 22 marzo
2020, è stata imposta la chiusura di tutte le attività produttive, consentendo esclusivamente l'apertura di quelle ritenute essenziali, indicate in una apposita lista allegata al suddetto Decreto. In seguito, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020, con riferimento all'intero territorio nazionale, ferma restando quanto sopra, è stata disposta la riapertura di alcune attività commerciali ritenute non essenziali. Inoltre, sono state autorizzate le attività produttive delle imprese beneficiarie dei prodotti e servizi, ovvero delle imprese che siano funzionali ad assicurare la continuità delle filiere, attinenti alle attività consentite ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020. Con Decreto del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 è stata concessa, nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria, la riapertura di una serie di attività produttive ed industriali (tra le quali le attività di costruzione); sono state mantenute, viceversa, le limitazioni agli spostamenti extra-regionali, fatto salvo per comprovate esigenze di varia natura. Si segnala che, la Società e le sue controllate italiane hanno assunto le dovute misure cautelative, anche in tema di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori, nel rispetto di quanto previsto dai Decreti del Consiglio dei Ministri, dalle circolari ministeriali, dalle ordinanze della Protezione Civile, nonché dalle indicazioni diffuse dalle altre Autorità presenti sul territorio. In considerazione del virus sia in us sia in altri Paesi dell'Unione Europea, sia a livello mondiale, numerosi Governi hanno progressivamente applicato misure straordinarie di limitazione alla circolazione di merci e persone e di chiusura degli stabilimenti e delle attività commerciali e produttive, analogamente a quanto fatto dal Governo italiano. In alcuni Paesi in cui opera il Gruppo, tali misure stanno determinando difficoltà o l'impossibilità per il Gruppo di proseguire la normale attività di produzione nei cantieri. Il perdurare o l'inasprimento di tali misure potrebbe determinare gravi conseguenze per tutto il sistema economico, nazionale, soprattutto nei diversi Paesi oggetto di tali misure. Alla data di approvazione del progetto di bilancio, la Società è nella condizione di constatare i seguenti effetti negativi verificatisi tra marzo e aprile derivanti dal diffondersi della pandemia elo dalle misure assunte dalle autorità governative dei Paesi indicati: - sono stati fermi i cantieri del Gruppo in Francia, Austria, Filippine, Oman, Kuwait, Argentina, Venezuela e Nigeria; - sono stati fermi i cantieri a Boston (Massachusetts) negli Stati Uniti, mentre sono proseguite con alcune difficoltà operative i cantieri in Florida e Tennesse, ed anche a Hong Kong, Cile, Montecarlo, Algeria, Arabia Saudita, UAE e Australia; - a causa del Coronavirus sono, inoltre, rallentate le trattative per la vendita di macchine Soilmec e diversi cantieri in Italia hanno affrontato difficoltà operative e logistiche; - l'inizio dell'esecuzione dei lavori per il nuovo ordine acquisito in Norvegia nel febbraio 2020 è slittato a causa della sospensione dei voli aerei verso la Norvegia e la conseguente impossibilità ad iniziare la "mobilizzazione" per l'apertura del cantiere. Alla data di approvazione del progetto di bilancio - 29 maggio 2020-, in Italia sono aperte le sedi a Cesena (FC) della Capogruppo, di Trevi, di Soilmec (di cui è attivo lo stabilimento industriale), e di PSM di Caselle d'Asolo (TV), con il relativo stabilimento. Sono aperti in Italia i cantieri di Palermo-Bacino e Roma Metro C, Taranto, Mirage Pavullo (MO) e La Spezia. Sono ancora chiusi il cantiere di Livorno, quelli in Venezuela, Argentina. Tutti gli altri sono aperti, così come il cantiere in Norvegia, sono aperti. Il Consiglio di Amministrazione aveva assunto che lo stato di emergenza nazionale ed internazionale si protraesse per un trimestre intero (1 marzo 2020 – 31 maggio 2020) in relazione alle aree geografiche in cui il Gruppo opera, con confinamenti e limitazioni ai trasporti ed alle attività industriali, ipotizzando per il periodo successivo una ripresa graduale, nonché che il Gruppo continuasse ad operare, evitando costi non necessari e mirando a non perdere possibili vendite in Paesi non
toccati dall'emergenza Coronavirus ed in Paesi che sembrano esserne usciti dando già alcuni segnali di ripresa. Sulla base di tali assunzioni, il Gruppo ha stimato a livello consolidato per l'esercizio 2020: un ammontare di ricavi pari a Euro 489 milioni, un EBITDA ricorrente pari a Euro 52 milioni, un EBITDA pari a Euro 50 milioni, un EBIT pari a Euro 13 milioni e un risultato netto pari a Euro 196 milioni. La stima del risultato netto è principalmente influenzata dalla sopravvenienza attiva per circa 221 milioni di euro derivante dalla conversione degli istituti di credito di crediti finanziari per 284 milioni di euro in azioni, con un rapporto di conversione di 4,5 a 1), generando uno stralcio implicito pari, appunto, a circa 221 milioni di euro.
L'impatto negativo sui risultati del Gruppo atteso per l'esercizio 2020, derivante dalla pandemia, rientra complessivamente nei range previsti dalle analisi di sensitività che sono state svolte sul Piano Industriale da parte dell'Esperto nell'ambito dell'Attestazione, anche considerato (tale impatto negativo) congiuntamente agli scostamenti registrati per l'esercizio 2019.
Come già anticipato, l'operazione di ristrutturazione prevede la focalizzazione esclusiva del Gruppo sul proprio core business costituito dall'ingegneria del sottosuolo e, pertanto, dalle attività di fondazioni speciali, scavo di gallerie e consolidamenti del terreno e realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore. Questo ha comportato la conseguente dismissione della Divisione Oil&Gas.
La decisione del Gruppo di dismettere la Divisione Oil&Gas è stata determinata, da una parte, dalle perdite accumulate dalla Divisione Oil&Gas fin dal 2015 e, dalla volontà del Gruppo di abbandonare un settore caratterizzato dalla necessità di impiegare importanti risorse di cassa e, conseguentemente, di focalizzarsi esclusivamente sul proprio core business.
Facendo seguito all'offerta vincolante presentata da MEIL in data 4 dicembre 2018 e accettata da Trevifin in data 5 dicembre 2018, in data 5 agosto 2019, Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Trevi Holding U.S.A. Corporation (congiuntamente, i "Venditori") e MEIL Global Holdings B.V., società di diritto olandese direttamente controllata da MEIL (l^^Acquirente") hanno sottoscritto un contratto di cessione di partecipazioni (il "Sale and Purchase Agreement") volto a disciplinare i termini e le condizioni dell'operazione di cessione all'Acquirente della Divisione Oil&Gas costituita dall'intero capitale sociale di Drillmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec Inc. nonché da determinate controllate e partecipate delle stesse (la "Dismissione Oil&Gas").
Ai sensi del Sale and Purchase Agreement era previsto che prima del trasferimento della Divisione Oil&Gas, i Venditori e le società della Divisione Oil&Gas ponessero in essere talune operazioni e attività preliminari funzionali e propedeutiche al perfezionamento della Dismissione Oil&Gas e, in particolare, fare in modo che il perimetro della Divisione Oil&Gas oggetto di tale Dismissione includesse tutti gli
asset, i contratti e le partecipazioni relativi allo svolgimento dell'attività caratteristica nell' Oil&Gas. Infatti, tra il 28 febbraio (data del Primo Closing) ed il 31 marzo 2020 (data del Secondo Closing), Trevifin, Trevi, Soilmec, Trevi USA (congiuntamente, i "Venditori"), da una parte, e MEIL Global Holdings B.V., società di diritto olandese direttamente controllata da MEIL (l'"Acquirente" e, congiuntamente ai Venditori, le "Parti Dismissione Oil&Gas"), dall'altra parte, hanno dato esecuzione al contratto, cedendo all'Acquirente l'intero capitale di Drillmec, Petreven, Drillmec Inc. e determinate controllate e partecipate delle stesse (la "Dismissione Oil&Gas"), per un corrispettivo, debt free, pari a circa Euro 116,4 milioni (il "Prezzo").
Come previsto dal "Sale and Purchase Agreement", la Dismissione Oil&Gas è stata eseguita in due momenti temporali al fine di dotare l'Emittente delle risorse necessarie per riscattare alcuni beni condotti in leasing e utilizzati dalle società della Divisione Oil&Gas (i "Beni in Leasing") e trasferire tali beni a Drillmec e Petreven mediante appositi conferimenti in natura, prima della definitiva cessione integrale delle società oggetto di dismissione all'Acquirente.
Nella prima parte del closing (il "Primo Closing"), a fronte del pagamento da parte dell'Acquirente a Trevifin di una porzione di Prezzo pari a circa Euro 20,2 milioni, sono avvenuti i seguenti atti : (a) è stata ceduta all'Acquirente una partecipazione di minoranza in Petreven; (b) Trevifin ha riscattato i Beni in Leasing utilizzando la parte di Prezzo pagata dall'Acquirente; e (c) Trevifin ha conferito in Petreven e Drillmec i Beni in Leasing già riscattati.
Il Secondo Closing è stato, invece, eseguito mediante: (a) il trasferimento dai Venditori all'Acquirente dell'intero capitale sociale di Drillmec, di Petreven (al netto della partecipazione di minoranza già trasferita in occasione del Primo Closing) e di Drillmec Inc.; (b) il pagamento da parte dell'Acquirente di un'ulteriore porzione di Prezzo (per ulteriori informazioni, cfr. infra); e (c) la sottoscrizione dei seguenti accordi (gli "Accordi Ancillari"): (a) il c.d. Final Escrow Agreement, contenente i termini e le condizioni per il deposito, la gestione e la liberazione da parte di Cordusio Fiduciaria S.p.A. (soggetto individuato dalle Parti Dismissione Oil&Gas quale depositario) dell'Escrow Oil&Gas; (b) il c.d. Non-Compete and Non-Solicitation Agreement mediante il quale i Venditori hanno assunto nei confronti dell'Acquirente determinati obblighi di non concorrenza e non sollecitazione del personale impiegato, per un periodo di cinque anni a decorrere dal Secondo Closing; (c) un accordo quadro mediante il quale Trevifin si è impegnata a fornire alle società della Divisione Oil&Gas, a loro richiesta, taluni servizi relativi a HR, fiscali, corporate secretary, assistenza tecnologica per un periodo di 12 mesi a decorrere dal Secondo Closing; e (d) un contratto con il quale il Trevifin ha concesso alle società della Divisione Oil&Gas l'utilizzo gratuito, per un periodo di 12 mesi a decorrere dal Secondo Closing, di taluni diritti di proprietà intellettuale detenuti da Trevifin e utilizzati dalle società della Divisione Oil&Gas.
Si segnala che, successivamente alla sottoscrizione del Sale and Purchase Agreement e prima del Primo Closing, in conformità con quanto previsto nell'Accordo di Ristrutturazione, tra l'altro: (a) è stato trasferito a Trevifin in forza di accollo liberatorio ex art. 1273 del Codice Civile il 100% dell'Indebitamento Finanziario delle società della Divisione Oil&Gas (il "Debito Oil&Gas") (l'"Atto di Accollo Debito
Oil&Gas"); e (b) è stato estinto per effetto di compensazione e/o di apposite rinunce l'intero Indebitamento Finanziario della Divisione Oil&Gas nei confronti del Gruppo.
Ai sensi del Sale and Purchase Agreement, l'Acquirente aveva il diritto di risolvere il Sale and Purchase Agreement in caso di: (i) mancata sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione con le Parti Finanziarie, tale da avere un impatto sulla Dismissione Oil&Gas; (ii) mancato ottenimento dell'Omologa; (iii) mancata approvazione dell'Aumento di Capitale e mancata assunzione degli impegni di sottoscrizione da parte dei Soci Istituzionali; (iv) mancata rinuncia dei diritti di risoluzione nascenti dall'esecuzione della Dismissione Oil&Gas, da parte di controparti in rapporti contrattuali aventi valore superiore a Euro 1 milione (i.e., due contratti di fornitura sottoscritti tra Drillmec, Drillmec Inc. e Pemex Exploracion Y Produccion); (v) il verificarsi di eventi significativi rilevanti ("MAC", come identificati nel Sale and Purchase Agreement); (vi) presenza di difetti o vincoli sulla proprietà, titolarità o i diritti inerenti le azioni e gli asset oggetto della Dismissione Oil&Gas; e (vii) mancata esecuzione di una serie di attività funzionali all'esecuzione dell'operazione da parte dei Venditori. Il Sale and Purchase Agreement non prevede condizioni risolutive invocabili dall'Acquirente successivamente al Primo Closing.
Ai sensi del Sale and Purchase Agreement, il prezzo iniziale per la Dismissione Oil&Gas era stato stabilito in complessivi Euro 140 milioni, ammontare soggetto ad aggiustamento in base ad eventuali variazioni del capitale circolante della Divisione Oil&Gas e ad altri aspetti specifici. All'esito delle procedure previste nel Sale and Purchase Agreement, come successivamente modificate e integrate dalle Parti, il Prezzo è stato determinato in complessivi Euro 116,4 milioni circa, come di seguito calcolato:
Euro 140 milioni (prezzo iniziale concordato nel Sale and Purchase Agreement); meno Euro 21,5 milioni circa a titolo di aggiustamento prezzo relativo, tra l'altro, alle variazioni del working capital delle società della Divisone Oil&Gas, come determinate dalle Parti Dismissione Oil&Gas con accordo del 14 novembre 2019; meno Euro 1,1 milioni circa a titolo di aggiustamento prezzo relativo alle altre voci specificamente previste nel Sale and Purchase Agreement, come determinato dalle Parti Dismissione Oil&Gas con accordo del 30 marzo 2020; meno Euro 1 milione a titolo di penale dovuta dai Venditori all'Acquirente per la mancata entrata in operatività entro il 31 dicembre 2019 di n. 2 rigs (H200 e H301) di proprietà di Petreven siti in Venezuela.
Alla Data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del progetto di Bilancio, l'Acquirente ha già corrisposto ai Venditori un ammontare del Prezzo pari a circa Euro 107,4 milioni, a valere sul Prezzo e, precisamente: - circa Euro 2,0 milioni sono stati corrisposti dall'Acquirente dopo la sottoscrizione del Sale and Purchase Agreement, ma prima del Primo Closing, al fine di rendere disponibili alle società della Divisione Oil&Gas le risorse necessarie per riscattare taluni beni condotti in leasing ulteriori rispetto ai Beni in Leasing; - circa Euro 20,2 milioni sono stati corrisposti dall'Acquirente al Primo Closing; - circa Euro 80,1 milioni sono stati corrisposti dall'Acquirente al Secondo Closing; e - Euro 5,0 milioni sono stati depositati – in data 9 aprile 2020 – dall'Acquirente su un conto vincolato della durata di 12 mesi (l'"Escrow
Oil&Gas") a garanzia delle obbligazioni dei Venditori ai sensi del Sale and Purchase Agreement (ivi incluso l'indennizzo per l'eventuale violazione di dichiarazioni e garanzie). La parte residua del Prezzo, pari a circa Euro 9 milioni sarà corrisposta dall'Acquirente: a titolo di importo residuo dell'Escrow Oil&Gas entro i tre mesi successivi al 13 aprile 2020. La somma oggetto dell'Escrow Oil&Gas sarà liberata alla fine del periodo di garanzia a favore dell'Acquirente e/o dei Venditori sulla base di una procedura prevista nel Sale and Purchase Agreement, in linea con prassi seguite per operazioni similari. In particolare, ai sensi del Sale and Purchase Agreement è previsto che, qualora le richieste di indennizzo eventualmente presentate dall'Acquirente ai Venditori siano relative alla violazione e garanzie riferibili a Drillmec, i relativi importi saranno imputati a riduzione della parte dell'Escrow Oil&Gas riferibile a Drillmec (pari a circa il 55,7% dell'Escrow Oil&Gas, l'"Importo Escrow Drillmec"), sino a concorrenza dello stesso e, solo successivamente, della parte dell'Importo Escrow Oil&Gas riferibile a Petreven (pari a circa il 44,3% dell'Escrow Oil&Gas, l'"Importo Escrow Petreven"), e, viceversa.
Al fine di determinare i proventi netti di cessione di 99,9 milioni di Euro, occorre sottrarre al Prezzo finale di complessivi 116,4 milioni di Euro: i) il Final Escrow per 14 milioni di Euro; e ii) i costi dei consulenti per circa 2,5 milioni di Euro. Al termine del periodo di garanzia, qualora non sorgessero potenziali passività, la riscossione del Final Escrow potrebbe trasformarsi in effetto economico positivo.
Per completezza si segnala, altresì, che alla data del Secondo Closing Trevifin ha sottoscritto con l'Acquirente un contratto mediante il quale si è impegnata ad erogare a favore dell'Acquirente un finanziamento per un importo pari a Euro 10 milioni, rimborsabile bullet a 3 anni - salvi i casi di rimborso anticipato - e remunerato al tasso di interesse fisso del 2% annuo (il "Vendor Loan"). Tale finanziamento è volto a consentire all'Acquirente di effettuare finanziamenti infragruppo tramite i quali dotare le società della Divisione Oil&Gas delle risorse necessarie a fare fronte alle esigenze finanziarie derivanti dallo svolgimento della propria attività caratteristica nella complessa situazione causata da Covid-19. In linea con quanto concordato con l'Acquirente, Trevifin ha erogato il Vendor Loan in data 6 aprile 2020, utilizzando una parte del Prezzo non destinata a rimborso dell'Indebitamento finanziario della Divisione Oil&Gas e, pertanto, nella libera disponibilità dell''Emittente. Il Vendor Loan, risulta, inoltre, garantito dalla controllante MEIL, che ha garantito a Trevifin che l'Acquirente disponga dei fondi necessari ad effettuare il rimborso di capitale e interessi fino a massimi Euro 11 milioni e ha assunto un impegno, ai sensi dell'art. 1381 del Codice Civile, che l'Acquirente adempia correttamente a tutte le obbligazioni poste a proprio carico ai sensi del Vendor Loan, ivi inclusi il rimborso dell'importo finanziato e il pagamento dei relativi interessi.
Ai sensi del Sale and Purchase Agreement, i Venditori si sono impegnati, in via disgiunta tra di Ioro, a tenere indenni e manlevati l'Acquirente, le società della Divisione Oil&Gas e i loro rispettivi amministratori, dipendenti e/o agenti autorizzati ad agire in nome e per conto delle società della Divisione Oil&Gas per qualsiasi danno (come definito nel Sale and Purchase Agreement) effettivamente subito in conseguenza: (a) di qualsiasi inesattezza e/o violazione delle dichiarazioni e garanzie rilasciate dai
Venditori; (b) di qualsiasi violazione di una qualsiasi obbligazione posta a carico dei Venditori ai sensi del Sale and Purchase Agreement o degli Accordi Ancillari; (c) di qualsiasi debito finanziario esistente a carico delle società della Divisione Oil&Gas dopo la data del Secondo Closing e non oggetto di aggiustamento del Prezzo o derivante da qualsiasi operazione posta in essere dalle Divisione Oil&Gas prima del primo giorno successivo alla data del Secondo Closing o, ancora, derivante da atti, fatti o omissioni posti in essere dalle stesse prima del primo giorno successivo alla data del Secondo Closing, salva espressa autorizzazione dell'Acquirente, dei rappresentanti di MEIL; (d) di qualsiasi eventuale escussione di alcuna delle Garanzie Oil&Gas Esistenti o delle Nuove Garanzie Oil&Gas sostituite dall'Acquirente dopo il Secondo Closing per circostanze, fatti o difetti attribuibili alla gestione delle società della Divisione Oil&Gas da parte dei Venditori prima del Secondo Closing; (e) di qualsiasi perdita, anche fiscale, derivante dalle rinunce dei crediti infragruppo eseguite nell'ambito delle operazioni preliminari; e (f) di qualsiasi perdita subita dalle società della Divisione Oil&Gas in relazione alla normativa in materia di privacy e derivanti da atti o omissioni poste in essere dalle società della Divisione Oil&Gas sotto la gestione dei Venditori (gli "Eventi Indennizzabili"). Inoltre, ai sensi del Sale and Purchase Agreement è previsto che i Venditori siano responsabili, in via esclusiva, rispetto a qualsiasi passività che dovesse derivare: (a) dai contratti di fornitura stipulati con Pemex Exploracion e già eseguiti prima della data di sottoscrizione del Sale and Purchase Agreement; (b) dalla c.d. water division del Gruppo; (c) dalla messa in liquidazione di alcune società (escluse dal perimetro della Dismissione Oil&Gas); e (d) dalla struttura concordata tra le Parti per il trasferimento di Drillmec Inc. L'obbligo di indennizzo è previsto quale rimedio esclusivo fatta eccezione per i casi di dolo e colpa grave. Gli obblighi di indennizzo dei Venditori sono soggetti alle seguenti limitazioni temporali: (i) nessuna limitazione temporale, per la violazione delle dichiarazioni e garanzie relative a: (a) validità e good standing dei Venditori e delle società della Divisione Oil&Gas e poteri dei Venditori per la sottoscrizione ed esecuzione del Sale and Purchase Agreement e delle operazioni ivi previste; (b) titolarità dei beni oggetto di trasferimento; (c) assenza di conflitti per la sottoscrizione ed esecuzione del Sale and Purchase Agreement; e (d) rispetto della normativa fiscale e integrale pagamento di tributi; (ii) durata massima pari al periodo di prescrizione applicabile, per la violazione delle obbligazioni previste a carico dei Venditori ai sensi del Sale and Purchase Agreement; (iii) durata massima di 18 mesi dal Secondo Closing per la violazione delle dichiarazioni e garanzie dei Venditori in materia di conformità alla normativa applicabile, operazioni straordinarie e infragruppo, principali clienti e fornitori, assicurazioni e responsabilità da prodotto, gestione ordinaria del business, cause pendenti e assenza di ulteriori contenziosi, veridicità e completezza dei bilanci, validità ed eseguibilità dei contratti e assenza di inadempimenti significativi, esistenza e validità dei crediti, garanzie, immobili, assenza di mediatori, conti bancari e assenza di indebitamento finanziario, rispetto della normativa relativa alla corruzione dei pubblici ufficiali; (iv) durata massima pari al periodo di prescrizione applicabile a ciascuna dichiarazione e garanzia per la violazione delle dichiarazioni e garanzie in materia di dipendenti, diritti di proprietà intellettuale, trattamento dei dati personali, permessi per la conduzione del business e normativa ambientale. In aggiunta a quanto precede, per la responsabilità dei Venditori per le ipotesi di cui ai precedenti punti (i) e (ii) non è previsto alcun limite di importo, mentre per le ipotesi di cui ai precedenti punti (iii) e (iv) è prevista l'applicazione: (a) di un valore minimo per ciascun danno
rimborsabile (c.d. "de minimis") pari a Euro 15 migliaia, e (b) di una franchigia assoluta una tantum di Euro 3 milioni (che, pertanto, andrà integralmente decurtata dall'importo da rimborsare dai Venditori a titolo di indennizzo) e una soglia massima dell'ammontare rimborsabile pari, complessivamente, al 30% del prezzo iniziale concordato nel Sale and Purchase Agreement (i.e., Euro 140 milioni). Le limitazioni economiche sopra descritte non troveranno applicazione (e, pertanto, i relativi danni dovranno essere rimborsati Euro per Euro, c.d. indennizzi speciali) in caso di dolo o colpa grave e per il verificarsi di danni effettivamente subiti dall'Acquirente e/o dalle società della Divisione Oil&Gas in relazione ai contenziosi pendenti alla data del Secondo Closing e indicati nel Sale and Purchase Agreement. Inoltre, nell'ambito degli accordi sottoscritti in occasione del Secondo Closing, i Venditori si sono inoltre obbligati a pagare all'Acquirente un importo di Euro 3 milioni a titolo di penale qualora la base logistica sita in Neuquen (Argentina) di titolarità di Food Service S.A. non possa essere trasferita a Petreven S.A., come invece previsto dal Sale and Purchase Agreement in quanto parte delle c.d. "operazioni preliminari" da completarsi prima del Secondo Closing, a causa del mancato consenso al trasferimento da parte dell'Autorità argentina competente ovvero dell'esercizio, da parte di tale autorità, del diritto di prelazione alla stessa spettante ai sensi di legge. In caso di mancato trasferimento della base logistica, Food Service S.A. dovrà corrispondere un'indennità a Petreven S.A. e, come concordato tra le Parti Dismissione Oil&Gas, l'Acquirente si è assunto l'obbligo di far in modo che la suddetta indennità – una volta effettivamente corrisposto da Food Service S.A. a Petreven S.A. – sia trasferita ai Venditori. Fermo restando quanto precede, i Venditori non avranno alcun obbligo di indennizzo ai sensi del Sale and Purchase Agreement nel caso in cui: (a) l'evento o la circostanza oggetto dell'obbligo di indennizzo sia stato già preso in considerazione ai fini dell'aggiustamento del Prezzo; (b) la perdita da indennizzarsi da parte dei Venditori sia parti indennizzabili da qualsiasi soggetto terzo, ivi incluse eventuali compagnie assicurative; (c) l'eventuale violazione delle dichiarazioni e garanzie dei Venditori abbia un impatto esclusivamente contabile, senza alcuna fuoriuscita di cassa a carico dei soggetti indennizzabili; (d) la perdita da indennizzare sia generata o incrementata da qualsiasi atto o omissione dei soggetti indennizzabili; (e) la perdita da indennizzare sia generata o incrementata da qualsiasi variazione di legge, inclusa quella fiscale, intervenuta successivamente al Secondo Closing; e/o (f) la perdita da indennizzare sia generata o incrementata da qualsiasi variazione nei principi contabili applicabili.
Si precisa infine che, sebbene la Dismissione Oil&Gas si inserisca e vada inquadrata nell'ambito della complessiva Operazione, rappresentando peraltro uno dei pilastri fondamentali del piano industriale, economico e finanziario approvato dal Gruppo Trevi e della relativa manovra finanziaria, la stessa costituisce, da un punto di vista giuridico, un'operazione autonoma e a sé stante rispetto alla complessiva operazione di rafforzamento patrimoniale di Trevifin e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi.
| Dati economici (in migliaia di Euro) |
31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Ricavi | 192 986 | 179 659 |
| Risultato operativo (EBIT) | (25,850) | (14 639) |
| Risultato netto del periodo | (43 824) | (20.795) |
| Dati patrimoniali | ||
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
| Attività non correnti (*) | 132 210 | 119 111 |
| Attività correnti | 178.047 | 227.665 |
| Passività non correnti | 15.495 | 13 570 |
| 119 244 | 123.452 |
(*) dato al lordo della minusvalenza generatasi dalla dismissione del settore Oil&Gas ai sensi del principio contabile IFRS 5.
Il Gruppo Trevi è soggetto a diverse tipologie di rischio e di incertezza che possono impattare sull'attività operativa, la struttura finanziaria e i risultati economici.
Innanzitutto il rischio di liquidità che condiziona le scelte strategiche di investimenti e acquisizione delle commesse.
Improvvisi cambiamenti nei contesti politici dove il Gruppo opera hanno immediate conseguenze sui risultati operativi e sulla posizione finanziaria.
Il Gruppo è altresì esposto al rischio di un peggioramento del contesto macro-economico internazionale.
L'operatività della cantieristica e del settore OIL&GAS è soggetta all'andamento dei mercati che hanno acquisito caratteristiche di maggiore stagionalità rispetto al passato anche a causa di un graduale passaggio verso una economia a bassa emissione di carbonio.
L'introduzione di norme più severe in materia di protezione dei dati nell'Unione europea e la maggiore complessità dell'IT, sottopone il Gruppo al rischio cyber.
Per mitigare l'esposizione a tali rischi, il Gruppo Trevi, tra gli altri progetti, ha terminato nel 2018 l'implementazione di un sistema di risk management che si fonda su 2 capisaldi del PRMS (Project Risk Management System) per la Trevi Finanziaria Industriale Spa e per la divisione Trevi ed il definitivo accentramento della Funzione Assicurativa e la gestione dei claim in Trevi-Finanziaria a servizio di tutte le Divisioni del Gruppo.
È stato inoltre creato il Comitato Rischi per l'analisi dettagliata delle commesse in fase di acquisizione.
Per un'azienda la disponibilità di liquidità garantisce il rispetto delle scadenze previste e una sana crescita economica. La pianificazione dei flussi di cassa aziendali permette di avere una programmazione periodica delle liquidità mantenendo il controllo sulle entrate e le uscite e di riconoscere tempestivamente picchi di fabbisogno.
A seguito della sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione, firmato in data 5 agosto 2019, la gestione della liquidità è stata garantita e regolata dallo stesso Accordo. Si ricorda che in data 29 aprile 2020, le banche
creditrici parte dell'Accordo di Ristrutturazione, per il tramite dell'agente, hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione a partire da tale data. Nell'ambito delle previsioni contrattuali dell'Accordo di Ristrutturazione sono previste alcune circostanze (cosiddette Eventi Rilevanti) normalmente previste in contratti di finanziamento di questa natura, il cui verificarsi potrebbe portare, in assenza di azioni o di iniziative idonee a sanare tali circostanze, portare alla decadenza del termine ovvero al recesso da parte delle parti finanziarie. Tra queste circostanze si segnalano il rispetto di Parametri Finanziari e la mancata liberazione dell'Escrow Oil&Gas nei tempi e nei modi previsti. Gli amministratori hanno giudicato bassa la probabilità di accadimento degli Eventi Rilevanti.
È stato inoltre istituito uno Steering Committee al fine di valutare l'andamento della Cassa dando definitivo impulso alle attività di pianificazione finanziaria.
In ragione dell'estensione geografica del Gruppo e dell'accesso ai mercati internazionali per lo sviluppo della cantieristica e delle perforazioni petrolifere, le società sono esposte al rischio che una modifica dei tassi di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino variazioni inattese. Le grandezze economiche e patrimoniali derivanti da questa fluttuazione, potrebbero impattare sia i singoli bilanci societari d'esercizio, sia il livello consolidato. Nello specifico, dato l'attuale assetto di Gruppo, l'esposizione al rischio di tasso di cambio è principalmente legata al dollaro statunitense. Si segnala altresì che il Gruppo ha interessi anche in paesi quali la Turchia, l'Algeria e la Nigeria le cui valute potrebbero essere soggette a fluttuazioni anche rilevanti.
Per quanto riguarda il dollaro statunitense, il rischio di tasso di cambio deriva principalmente dalla conversione in euro delle poste relative alle partecipazioni in società la cui divisa di conto è diversa dall'Euro (c.d. "rischio traslativo").



Euro-Dinaro Algerino 2018-2019


Il Gruppo non ha sottoscritto derivati di copertura sui tassi di cambio anche a causa dei vincoli imposti dalla negoziazione dell'Accordo di Ristrutturazione.
La politica di gestione del rischio di tasso di cambio è basata principalmente sull'utilizzo di listini in Euro o Dollaro.
Il rischio di tasso di interesse a carico dell'impresa è costituito dall'aumento degli oneri finanziari derivanti dal rialzo dei tassi di interesse.
A seguito della firma dell'Accordo di Standstill e successivamente dell'Accordo di Ristrutturazione, il Gruppo ha ottenuto una moratoria sia sul capitale che sugli interessi delle linee di cassa a Medio e Lungo Termine.
Le linee a Breve Termine erogate e disciplinate dall'accordo di Ristrutturazione hanno mantenuto il pricing adeguato alla natura dell'operazione sottostante.
Il Gruppo ha in essere alcuni contratti derivati sul tasso di interesse conclusi negli anni passati al fine di coprire l'oscillazione della componente variabile di alcuni finanziamenti. Tali rapporti saranno estinti in conformità con quanto previsto nell'Accordo di Ristrutturazione.
La gestione del credito commerciale è un'attività essenziale per definire il massimo grado di esposizione che l'impresa ritiene ragionevolmente sopportabile per una fornitura che prevede un pagamento differio. Particolarmente utile per la configurazione di procedure finalizzate ad un'anticipata valutazione del rischio e della solvibilità del cliente, è la corretta applicazione delle tecniche di credit scoring e di Trade Finance.
Con la cancellazione dell'utilizzo delle linee di factoring a seguito della moratoria e confermate momentaneamente dall'Accordo di Ristrutturazione, il rischio di credito ha imposto la creazione di un Comitato
Rischi per la valutazione delle singole operazioni ed un'implementazione dell'attività di credit&risk management attraverso l'utilizzo di strumenti di Trade Finance per la metalmeccanica e il controllo degli avanzamenti commesse nella cantieristica.
La veloce raccolta di informazioni inerenti al cliente (o potenziale cliente), la sua storia aziendale, l'assetto societario, il management di riferimento, l'attività svolta, la sua ubicazione, le caratteristiche e le potenzialità commerciali, associate ad informazioni di natura bancaria e ad altre rese disponibili da società specializzate nella proposta di informazioni di natura commerciale, ha rappresentato a supporto della preliminare valutazione del cliente.
L'evoluzione degli scenari economici e geo-politici influenza da sempre le attività finanziarie e industriali del Gruppo.
I ricavi per attività all'estero del Gruppo Trevi mantengono un trend di forte consolidamento sull'estero attestandosi su un 91% dell'ammontare totale; la crescita del Gruppo è stata localizzata principalmente negli USA, Iraq, Algeria ed in Nord Europa.
Per tale ragione, il "rischio paese" è continuamente monitorato ed è caratterizzato dal rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati, legato all'area geografica di provenienza e indipendente dalla loro volontà. E anche il rischio legato alla provenienza di un determinato strumento finanziario e dipendente da variabili politiche, economiche e sociali.
Con specifico riferimento ai paesi in cui Trevi opera, maggiormente esposti a questa tipologia di rischio, si precisa quanto segue:
L'Iraq dopo anni difficili è tornato a produrre quasi cinque milioni di barili di petrolio al giorno, raggiungendo la sua piena capacità. Il Paese ha ancora necessità di investimenti in infrastrutture e, più in generale, per la ricostruzione (per la quale sono state destinate risorse limitate negli ultimi anni). Ciò vale in particolare per le aree più danneggiate (quelle sunnite), elemento che ha esacerbato il malcontento della popolazione all'ingerenza iraniana (sciita) nelle vicende e nel governo del Paese. Gli scontri tra la popolazione e le forze di sicurezza (che comprendono anche le milizie sciite) hanno anche causato un ampio numero di vittime e feriti.
L'Algeria è alle prese con la più grave crisi di politica interna dai tempi della guerra civile degli anni Novanta, culminata con le nuove elezioni presidenziali del dicembre scorso. Queste ultime non sono tuttavia state ancora "accettate" dalla piazza, che chiedeva un azzeramento della classe politica alla guida del Paese negli ultimi venti anni; nonostante l'abbondanza di materie prime (Oil & Gas), l'Algeria ha esaurito il proprio fondo sovrano e presenta un'economia sostanzialmente chiusa al contesto internazionale.
In relazione al prezzo del petrolio, lo scenario di base SACE SIMEST rimane nell'intorno dei livelli dei 60 dollari al barile per il 2020. Alcuni accadimenti recenti, quali l'attacco alla raffineria di Saudi Aramco del settembre 2019 e l'escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Iran del gennaio 2020, non sembrano in grado di ingenerare aumenti sostanziali. Basti pensare che anche a seguito dell'uccisione di Soleimani, l'incremento si è
riassorbito nel giro di pochi giorni. In maniera analoga, i timori legati all'epidemia coronavirus dovrebbero avere un impatto temporaneo sul prezzo del petrolio.
L'attuale prezzo del greggio, da un lato sembra sufficiente per sostenere tutti i progetti nel settore - anche quelli finanziati nel corso dell'ultima fase di quotazioni elevate (2011-2014) – dall'altro, rimane al di sotto dei livelli di break-even fiscale (ossia il prezzo necessario affinché il bilancio pubblico del singolo paese chiuda in pareggio) di diversi Paesi del Medio Oriente e potrà quindi richiedere ulteriori tagli alla spesa. Occorre evidenziare come, stante il perdurare di situazioni di conflitto vero e proprio nell'area (Iraq, Siria e Yemen), gli eventi violenti sopra menzionati non abbiano implicato il dispiegamento massiccio di forze di terra o azioni prolungate. Un eventuale peggioramento del quadro – ipotesi che a oggi ha una limitata probabilità di accadimento - da un lato spingerebbe verso l'alto il prezzo del barile, dall'altro avrebbe ripercussioni negative sul commercio internazionale attraverso vari canali (minore fiducia degli operatori, minore percorribilità delle rotte tradizionali), colpendo anche i Paesi dell'area, pur in presenza di prezzi del petrolio superiori.
Si è in presenza di un cybercrime sia quando la condotta o l'oggetto materiale del crimine è correlato ad un sistema informatico o telematico, sia quando l'illecito è perpetrato sfruttando o colpendo il sistema. Nell'intento di aumentare ed efficientare costantemente i processi di ICT Security, il Gruppo ha continuato nel percorso di adozione di nuove iniziative, strumenti e procedure volte a garantire livelli di sicurezza ICT sempre più elevati.
Il Gruppo ha provveduto a verificare la presenza di indicatori al 31 dicembre 2019 che potessero segnalare l'esistenza di perdite durevoli di valore. Tale verifica è stata condotta sia in riferimento alle fonti esterne (capitalizzazione di mercato, tassi di attualizzazione e di crescita) sia in relazione alle fonti interne (indicazioni, derivanti dal sistema informativo interno, circa i risultati attesi). Avendo rilevato presunzioni di impairment, la Società, ha provveduto ad effettuare il test di impairment al 31 dicembre 2019: si rimanda allo specifico paragrafo "Impairment" inserito nelle Note Esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Nel corso del 2019 le posizioni apicali della Società hanno subito variazioni. In particolare:
sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. N. 58/1998 in sostituzione del dott. Marco Andreasi, che per gravi motivi di salute non ha potuto proseguire nelle proprie funzioni. Il dott. Massimiliano Battistelli, in data 25 settembre 2019, è stato inserito nell'elenco dei manager apicali come Chief Financial Officer di Trevi S.p.A .;
in data 30 settembre 2019 viene nominato Chief Financial Officer della Società e del Gruppo il dott. Massimo Sala; lo stesso, con parere favorevole del Collegio Sindacale, sempre in data 30 settembre 2019, è stato nominato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. N. 58/1998, in sostituzione del dott. Massimiliano Battistelli.
L'organico in essere al 31 dicembre 2019 risulta essere pari a 5.903 risorse con un decremento netto di 475 unità rispetto 6.378 risorse in essere al 31 dicembre 2018.
L'organico medio nel 2019 è stato pari a 6.141 risorse.
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | Media |
|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 148 | 162 | (14) | ોર્ટર્ |
| Impiegati e Quadri | 2612 | 2.820 | (208) | 2.716 |
| Operal | 3-143 | 3 396 | (253) | 3.270 |
| Totale Dipendenti | 5.903 | 6.378 | (475) | 6.141 |
Il Gruppo pone da sempre molta attenzione alla gestione delle proprie risorse umane, che rappresentano un patrimonio inestimabile di competenze di difficile reperimento sul mercato del lavoro.
Il Codice Etico, il principale strumento di formalizzazione degli impegni aziendali su questi temi, definisce le risorse umane come elemento centrale della strategia aziendale, identificando nella tutela delle pari opportunità, nella promozione del merito e del talento, e nella creazione di un ambiente di lavoro sereno, stimolante e gratificante elementi chiave per tutte le società del mondo Trevi.
Il Gruppo Trevi premia il raggiungimento dei risultati sia Aziendali, la assegnazione e valutazione degli obiettivi è gestita già dal 2016 attraverso il Performance Management System (PMS). Il PMS ha lo scopo di supportare e formalizzare lo scambio continuo ed il confronto tra capo e collaboratore in merito all'andamento della performance individuale e del suo impatto sull'organizzazione. Il processo prevede la definizione di obiettivi di performance chiaramente definiti ed il monitoraggio del livello di padronanza delle competenze richieste dal ruolo, basate su un modello di comportamenti unico per tutto il Gruppo. Il processo non si limita ad una mera valutazione annuale di questi elementi, in quanto per essere efficace richiede una costante e profonda opera di confronto attraverso l'utilizzo di continuous feedback, di incontri periodici e l'individuazione di azioni di sviluppo e formazione. Il PMS diventa quindi uno strumento cruciale per l'elaborazione dei piani di sviluppo individuali, dei percorsi di cariera e delle attività di formazione professionale.
Processi strutturati quali quello del PMS, consentono di dare omogeneità e trasparenza alle valutazioni dei singoli e di garantire al tempo stesso i processi formativi da mettere in atto per la crescita delle risorse e corrette politiche di remunerazione delle performance.
Lo sviluppo delle risorse del Gruppo e della loro specifica professionalità avviene anche attraverso percorsi formativi che prevedono sia attività in aula, sia attività di affiancamento on the job.
Il Gruppo ha al proprio interno una Academy di formazione che ha il compito di presidiare le tematiche
formative del proprio personale, costituita da:
Foundations Technology Academy (FTA) ha l'ambizioso obiettivo di trasmettere l'enorme bagaglio di esperienza del Gruppo Trevi e la sua passione, stimolando uno sviluppo del business e un miglioramento della sicurezza e delle performance su scala globale. La formazione è trasmessa da professionisti con esperienza diretta sul campo, con un approccio pragmatico, strumenti didattici innovativi, prove pratiche e linguaggio semplice. Le attività di formazione promosse da FTA si svolgono in aula, online e sul campo, e sono rivolte non solo al personale interno ma anche ai clienti di divisione .;
Trevi Group Academy of Management (TGA) ha lo scopo di promuovere iniziative di training finalizzate allo sviluppo di competenze trasversali per tutto il Gruppo, anche attraverso nuove tecnologie e nuovi strumenti di comunicazione. Il percorso offerto dall'Academy è strutturato su quattro Pillar:
Ciascun Pillar è suddiviso in moduli: ciò consente lo sviluppo di piani personalizzati sulla base delle competenze e del piano di sviluppo di ogni partecipante.
Le attività della TGA sono impostate sulla metodologia cosidetta "blended", che propone un mix di affiancamento a persone qualificate, formazione e-learniti customizzati creati ad hoc da specialisti esterni sulla base di case histories e materiali di Gruppo Trevi, virtual team project work e formazione in aula con esercitazioni e role-playing guidata da un trainer a conclusione del percorso. Ciò favorisce il coinvolgimento di tutti i dipendenti, superando le distanze geografiche ed andando incontro alle esigenze di flessibilità e mobilità del Gruppo.
La TGA promuove inoltre percorsi di formazione manageriali attingendo formazione dalle principali scuole manageriali.
Le informazioni sulle politiche retributive sono fornite all'interno della remunerazione predisposta dalla Società ai sensi dell'art. 123 -ter del D. Lgs. Del 24 febbraio 1998 n. 58, disponibile nei termini della vigente normativa sia presso la sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet www.trevifin.com.
Il Gruppo Trevi considera come requisito fondamentale la tutela della sicurezza del suo personale. La sicurezza dei nostri lavoratori è per il Gruppo un obiettivo primario e strategico ed è costantemente garantita e monitorata tramite il sistema di gestione integrato messo in piedi dal Gruppo Trevi, che soddisfa ampiamente tutti gli standard internazionale e leggi vigenti. Siamo costantemente impegnati a mantenere un ambiente di lavoro attento alla sicurezza e a dotare i dipendenti, a seconda dell'attività svolta, di tutte le attrezzature idonee e necessarie per preservarli da qualsiasi rischio o pericolo per la loro integrità
Abbiamo sempre posto la tutela dell'ambiente ai vertici delle proprie priorità, dedicando grande attenzione all'agire nel rispetto delle normative ambientali vigenti considerato il rischio legato alla natura internazionale del business del Gruppo e operando sempre in modo da preservare e proteggere l'ambiente.
Il Gruppo monitora e attua iniziative di mitigazione del proprio impatto ambientale attraverso una funzione salute, sicurezza e ambiente presente in tutte le divisioni e le società del Gruppo.
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. è esonerata dall'obbligo di redigere la Dichiarazione di carattere non finanziario individuale di cui all'articolo 3 del D. Lgs. 254/2016 (nel seguito anche "il Decreto"), in quanto la stessa redige una Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario, ai sensi dell'articolo 4 del Decreto citato. In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del Decreto, Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ha predisposto la Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario, che costituisce una relazione distinta. La stessa, redatta "in conformità" ai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards (GRI Standards) definiti nel 2016 – opzione referenced – e sottoposta ad esame limitato da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A., è disponibile sul sito internet del Gruppo.
Il Gruppo Trevi considera da sempre la Sostenibilità come parte integrante e imprescindibile del proprio business in quanto essa rappresenta un modo per garantire la crescita di lungo periodo e la creazione di valore attraverso un efficace coinvolgimento di tutti gli stakeholders.
Inoltre, la natura del business e la complessità delle attività del Gruppo hanno da sempre richiesto una particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza del lavoro, ambientali e sociali nell'esecuzione dei progetti.
In ottemperanza al Decreto, di recepimento della Direttiva Europea 2014/95/UE, il Gruppo Trevi ha redatto anche per l'anno 2019 la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" con la quale rendiconta le proprie performance e politiche in relazione a un insieme di tematiche materiali quali: aspetti relativi alla gestione del personale, tutela dei diritti umani, lotta alla corruzione e aspetti sociali. Tale Dichiarazione intende così assicurare la comprensione dell'azienda, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto da essa prodotto con riferimento all'anno 2019.
Il Gruppo Trevi è presente in oltre 70 paesi e gestisce le proprie attività a stretto con le popolazioni locali, in situazioni geograficamente e culturalmente eterogenee e spesso in scenari socio-politici delicati. Specialmente nei paesi dove la presenza dei cantieri Trevi è consolidata, il Gruppo svolge un ruolo attivo presso le comunità locali, fornendo un contributo allo sviluppo socio-economico del territorio che non si limita alla creazione di posti di lavoro ma implica relazioni di lungo termine con le comunità basate sul reciproco supporto. Gli esempi più rilevanti sono le collaborazioni con enti e organizzazioni locali per la realizzazione di programmi di sviluppo nelle comunità, come ad esempio "Social Value".
Sin dalla sua costituzione avvenuta alla fine del 2007, "Social Value" si propone di promuovere e sostenere, a livello nazionale e internazionale, iniziative di solidarietà soprattutto in favore dei bambini e delle classi più deboli della popolazione con lo scopo di favorirne la crescita sociale e culturale.
Da rimarcare le molteplici esempi di collaborazione che dimostrano la capacità del Gruppo di adattarsi alle varie culture locali e grande capacità di project management nelle commesse più importanti.
Un altro punto di forza del Gruppo in relazione alle comunità locali è rappresentato dal grado sempre crescente di diversità della composizione del proprio personale, inteso come moltitudine di etnie di giovani talenti che oggi coprono il 16% della popolazione aziendale.
Il richiamo all'agire con integrità e professionalità, contenuto fin dal Codice Etico, e il riferimento alla creazione del valore è pienamente espresso dalla missione dell'azienda: "La missione del Gruppo Trevi è di progettare, realizzare ed offrire tecnologie e servizi innovativi per qualsiasi opera d'ingegneria nel sottosuolo".
Il modello di Responsabilità Sociale adottato rispecchia questi principi e si esplica concretamente tramite:
· la DNF (Dichiarazione non finanziaria) che fornisce un resoconto, accurato e trasparente, degli impati di
natura economica, ambientale, sociale e culturale dell'attività dell'impresa
Trevi si è fatta leader e promotore del progetto "Mosul Dam Project for Social Progress" con lo scopo effettuare una serie di interventi di sostegno e supporto alla popolazione del Villaggio di Mosul e dintorni. Nella prima parte del 2019, a completamento del programma che ha portato di cinque strutture scolastiche nell'area della Diga di Mosul e alla fornitura di materiale didattico agli studenti, si è provveduto a riparare e costruire l'intera parete perimetrale della scuola secondaria femminile del villaggio di Mosul e a fornire attrezzature mediche, mobili, elettrodomestici e condizionatori d'aria all'ospedale del villaggio di Mosul. Anche nel 2019 Trevi ha continuato con le donazioni all'orfanotrofio femminile di Alqosh, località a maggioranza cattolica a 30 KM dalla Diga di Mosul nuovi PC e condizionatori. L'orfanotrofio è gestito da una suora Irachena, Suor Warena. Il sostentamento è avvenuto tramite la vendita all'interno del campo di tazze (mugs) col logo Trevi-Mosul Dam Project. Le tazze sono andate letteralmente a ruba tra i civili ma soprattutto i militari italiani dei vari contingenti della Task Force Praesidium che si sono avvicendati per la missione.
Fra le altre iniziative di sostegno e solidarietà portate avanti nel 2019 nell'ambito del progetto Social Value citiamo:
sostegno alla Croce Verde, associazione Onlus senza fini di lucro che svolge attività di trasporto sanitario con ambulanza, di trasporto disabili con pulmino attrezzato e attività di protezione civile.
sostegno all'organizzazione non profit del Centro per le Attività Scolastiche Italiane di Boston (USA), a favore della promozione dell'insegnamento della lingua italiana
contributo all'organizzazione no-profit statunitense Giving Circle che fornisce assistenza ai lavoratori che si ritrovano ad affrontare difficoltà personali impreviste
contribuito economico per le attività didattiche della scuola professionale elettrotecnica di Ezeiza, città della provincia di Buenos Aires (Argentina) dove si trova l'aeroporto più grande della nazione
sovvenzioni per corsi di formazione e aggiornamento per i disoccupati delle Isole Malvinas (Argentina) nell'ottica di creare opportunità d'impiego.
sostegno delle spese ospedaliere necessarie al ricovero, operazione e degenza di una bambina malata che viveva in stato di povertà nei pressi del nostro Progetto CLJV-CCLEX di Cebu (Filippine). A seguito del supporto della Trevi la bambina è definitivamente guarita.
donazione alle scuole secondarie 7 e 14 di Gomel (Bielorussia). Donazione all'Istituto "Centro dei servizi sociali per la popolazione della Zona Sovetsky della città di Gomel" per bambini ospiti della struttura. finanziamento per la realizzazione di un pozzo di acqua ad Enugu, capitale dell'omonimo stato federale
nigeriano ed ex capitale della Repubblica del Biafra.
Infine, Trevi S.p.A. partecipa al Consorzio Romagna Iniziative è un Consorzio che riunisce alcune delle più importanti realtà imprenditoriali del territorio cesenate e romagnolo. Nato nel 1996 anche su input del Gruppo Trevi, il Consorzio di Romagna Iniziative s'impegna a valorizzare progetti di interesse culturale e attività che coinvolgono i ragazzi in quasi tutte le discipline sportive: dal calcio al basket, dal rugby alla pallavolo, dalla scherma al pattinaggio. Lo scopo del Consorzio è di contribuire al miglioramento del territorio in cui risiede.
Ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2019 il Gruppo Trevi non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definito dalla Comunicazione stessa.
· La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nel Piano, nell'Accordo di Ristrutturazione, nell'Accordo di Investimento e negli ulteriori accordi che sono stati sottoscritti nel contesto della manovra stessa, prevede in estrema sintesi:
· un aumento di capitale da offrirsi in opzione per un importo pari a Euro 130 milioni a un prezzo di sottoscrizione per azione pari a Euro 0,01 (tenuto conto del raggruppamento azionario eseguito il 18 novembre 2019), in relazione al quale i Soci Istituzionali hanno confermato la disponibilità ad assumere un impegno di sottoscrizione per un totale di Euro 77.456.654 milioni, mentre la restante parte, ove non sottoscritta in opzione dal mercato, sarà sottoscritta dalle banche finanziatrici attraverso la conversione dei relativi crediti secondo il rapporto di conversione indicato al successivo punto (ii);
la conferma delle linee di credito e la concessione di nuove linee di credito per firma, volte a consentire al Gruppo di emettere le garanzie richieste nell'ambito della propria attività ordinaria, per complessivi circa Euro 200 milioni, una parte delle quali - pari a complessivi Euro 39,3 milioni - da erogarsi anche durante il periodo intercorrente tra la data di omologa dell'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente;
· il pagamento, da parte di Trevifin, di un importo pari a Euro 8,3 milioni in favore di SC Lowy -creditore finanziario che ha rifiutato di aderire alla proposta di conversione in azioni ordinarie di cui al precedente punto (ii) – a saldo e stralcio del credito di Euro 27,8 milioni (con uno stralcio implicito del credito originario pari al 70%); e
· KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso una relazione di revisione contenente l'impossibilità di esprimere un giudizio sui bilanci sopra indicati a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte in relazione.
· L'Assemblea straordinaria, convocata anche per l'assunzione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, ha approvato la situazione patrimoniale di Trevifin al 30 giugno 2019 redatta ai fini degli articoli 2446 e 2447 del codice civile, prendendo atto dell'accesso da parte di Trevifin alla procedura di cui all'articolo 182-bis della Legge Fallimentare e, di conseguenza, dell'articolo 182-sexies della Legge Fallimentare con conseguente sospensione degli articoli 2446, secondo e terzo comma, e 2447 del codice civile. L'Assemblea ha comunque preso atto dell'idoneità delle misure previste dall'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto tra Trevifin e le principali banche creditrici e, in particolare, delle misure di ricapitalizzazione ivi previste, a consentire la copertura delle perdite di Trevifin, sanando così la situazione prevista dall'articolo 2447 del codice civile.
· la conferma per iscritto ricevuta da MEIL in relazione agli impegni dalla stessa assunti ai sensi dello Sale and Purchase Agreement (come infra definito) già
· sottoscritto in data 5 agosto 2019, confermando altresì la disponibilità ad addivenire al closing dell'operazione all'esito del procedimento di omologa; e
In adempimento degli obblighi regolamentari e allo scopo di offrire agli Azionisti una ulteriore informativa utile alla conoscenza della Società, è stata redatta la "Relazione sulla Remunerazione", ai sensi dell'art. 123-ter del TUF che viene pubblicata congiuntamente alla presente relazione presso la sede sociale e Borsa Italiana, oltre ad essere consultabile sul sito internet www.trevifin.com nella sezione Investor Relations - Corporate Governance; tale comunicazione è depositata in Borsa Italiana S.p.A. e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato E Market Storage (), nei termini di regolamento.
La Relazione sulla remunerazione, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29 maggio 2020 e tiene conto delle indicazioni di cui alla Delibera Consob n. 18049 del 23 dicembre 2011, pubblicata nella G.U. n. 303 del 30 dicembre 2011.
Il capitale sociale di TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. alla data del 31 dicembre 2019 ammonta a Euro 82.391.632,50, interamente sottoscritto e versato, ed è composto da n. 1.647.832senza valore nominale (in data 30 luglio 2018 l'Assemblea degli azionisti ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni e in data 30 settembre 2019 l'Assemblea degli azionisti ha deliberato il raggruppamento nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 100 (cento) esistenti azioni ordinarie previo annullamento di n. 65 (sessantacinque) azioni proprie al fine di consentire la quadratura complessiva dell'operazione di raggruppamento e senza che ciò abbia comportato la riduzione del capitale sociale).
Al 31 dicembre 2019 la Società è controllata da TREVI Holding SE che detiene, dai dati depositati presso CONSOB e dalle comunicazioni di internal dealing ricevute, una partecipazione pari al 31,751% del capitale sociale, società a sua volta controllata al 51% da I.F.I.T. S.r.l.
Alla data del 31 dicembre 2019 (dai dati depositati presso CONSOB) oltre all'azionista di controllo, risultano iscritti con una quota superiore al 3% FSI Investimenti S.p.A. con una partecipazione pari al 16,852% e Polaris Capital Management LLC (USA) con una partecipazione pari al 10,072%. A seguito dell'aumento di capitale gli azionisti di TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. sono:
per il 25,67% FSI Investimenti S.p.A. (società controllata da CDP Equity)
per il 25,67% Polaris Capital Management LLC
per il 41,85% banche ed istituzioni finanziarie che hanno assunto impegni di sottoscrizione nell'ambito dell'Accordo di Ristrutturazione
per il 6,81% mercato ed altri investitori minori.
La società, alla data del 31 dicembre 2019 detiene n. 2.039 azioni proprie, pari al 0,124% delle azioni ordinarie complessive. Durante l'esercizio 2019 la società non ha acquistato azioni proprie.
La Società non detiene né direttamente né tramite società controllate azioni e/o quote della Società controllante Trevi Holding SE o della I.F.I.T. S.r.l.
Nel corso dell'anno 2019 la Società ha ricevuto 13 comunicazioni sulla partecipazione azionaria della Società detenuta da Trevi Holding SE.
Tra il 25 febbraio 2019 e il 17 aprile 2019 1.927.440 azioni, pari al 1,170% del capitale della Società, di proprietà di Trevi Holding SE sono state vendute sul mercato.
Dal marzo 2004 la Società ha una filiale in Venezuela, con lo scopo di rendere operativo il consorzio tra Trevi S.p.A. (50%) - TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. (45%) - SC Sembenelli S.r.l. (5%), che si è aggiudicata la gara d'appalto in Venezuela indetta da CADAFE per la riparazione della diga "Borde Seco" i cui lavori sono terminati; la filiale non è operativa.
L'attività di ricerca e sviluppo svolta dalle società del Gruppo nel 2019 si è articolata nel perseguimento dei seguenti obiettivi:
Gestire, promuovere e proteggere la proprietà intellettuale ed il know-how aziendale;
Per quanto riguarda il primo punto, nel corso dell'anno sono stati alcuni nuovi brevetti raggruppati in famiglie inerenti gli ambiti tecnologici di maggiore interesse per il Gruppo. Nello stesso anno sono state ottenute le concessioni di diversi brevetti depositati nel periodo precedente al 2019.
Per quanto riguarda il secondo punto, è stato avviato il progetto per strumentare i sottocarri delle macchine in modo da rilevarne le condizioni di carico e procedere poi con lo sviluppo dell'auto-stabilità.
Per quanto riguarda il terzo punto si è lavorato sulla semplificazione delle logiche di controllo e sulla integrazione delle varie predisposizioni delle perforatrici.
Il Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018 ha aggiornato, con il parere favorevole del Comitato parti Correlate composto interamente da Amministratori Indipendenti, ai sensi del Regolamento CONSOB n. 17221/2010 e successive modificazioni e integrazioni, la procedura parti correlate, precedentemente approvata il 16 ottobre 2014.
La procedura operazioni con parti correlate approvata della società è disponibile sul sito internet
www.trevifin.com.
Ai sensi del regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999, al 31 dicembre 2019 non risultano esserci partecipazioni detenute personalmente da Amministratori e dai Sindaci effettivi e supplenti, nella Società e nelle società controllate
Ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico, si riporta che al 31 dicembre 2019, TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. è indirettamente controllata da I.F.I.T. S.r.I. (Società con sede a Cesena) e direttamente controllata dalla Società italiana TREVI Holding SE, Società controllata da I.F.I.T. S.r.l.
Relativamente all'informativa societaria, ex art. 2497 del Codice Civile, relativa all'attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da Società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2019 e alla del presente bilancio la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad eventuali attività di direzione e coordinamento da parte di Società controllanti, in quanto il Consiglio d'Amministrazione della TREVI -Finanziaria Industriale S.p.A. ritiene che la Società sia completamente autonoma dalla propria controllante dal punto di vista operativo e finanziario, e peraltro non ha posto in essere né nel 2019 né in esercizi precedenti nessuna operazione societaria con la controllante.
La Società, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo), ed esercita ai sensi dell'art. 2497 del C.C., l'attività di direzione e coordinamento dell'attività delle Società direttamente controllate:
Per quanto riguarda i fatti di rilievo avvenuti successivamente al 31 Dicembre 2019, si rimanda al paragrafo (38) della Nota Integrativa.
Il 2020 ha visto il verificarsi di alcuni accadimenti positivi nello scenario economico e finanziario del Gruppo. Il processo di ristrutturazione del Gruppo che ha caratterizzato gli ultimi due anni è ormai prossimo alla sua completa realizzazione: gli effetti di tale ristrutturazione saranno sicuramente positivi sia dal punto di vista finanziario, grazie alle nuove risorse rivenienti dall'aumento di capitale unitamente al riscadenziamento dei debiti finanziari - scadenza aggiornata dicembre 2024 con rimborso bullet -, sia dal punto di vista di una più concreta stabilità operativa che tali risorse permetteranno.
Nei primi mesi del 2020, oltre che nell'implementazione del Piano Industriale e nell'esecuzione della complessiva Manovra Finanziaria, il Gruppo ha dovuto affrontare le sfide derivanti dal diffondersi dell'emergenza Covid-19 in Italia e in altri Paesi europei. Le funzioni competenti hanno garantito l'effettiva messa in atto delle prescrizioni dei vari Governi, oltre che la continuità delle attività aziendali, nei vari Paesi in cui opera il Gruppo. Seppur non siano completamente de possibili conseguenze della pandemia, riteniamo che il Gruppo sia pronto per affrontare questa nuova complessa sfida sia in termini di realizzazione della Manovra Finanziaria di rafforzamento patrimoniale, sia per le iniziative di messa in sicurezza economica delle proprie attività operative che per le competenze ingegneristiche, tecnologiche e realizzative. Nei primi quattro mesi dell'anno gli ordini acquisiti sono risultati pari a circa 200 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente ed il backlog ha raggiunto i 444 milioni di euro, in aumento di circa l'1% rispetto al 2019.
Cesena, lì 29 maggio 2020
Per il consiglio di Amministrazione
Il Presidente Luca d'Agnese



(Importi in migliaia di Euro)
| ATTIMITA | Note | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni materiali | |||
| Terreni e Fabbricati | 52 227 | 45.580 | |
| Impianti e macchinari | 128-731 | 141 609 | |
| Attrezzature Industriali e commerciali | 30 560 | 22 485 | |
| Altri beni | 16 809 | 14 775 | |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 3.219 | 523 | |
| Totale Immobilizzazioni Materiali | (1) | 231.546 | 224.972 |
| Immobilizzazioni immateriali | |||
| Costi di sviluppo | 5 260 | 4 879 | |
| Diritti di brevetto indust e utiliz opere dell'ingegno | 290 | 256 | |
| Concessioni, licenze, marchi | 142 | ા । રે | |
| Avviamento | |||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 218 | ||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 884 | 1 147 | |
| Totale Immobilizzazioni Immateriali | (2) | 6.794 | 6.397 |
| Investimenti immobiliari non strumentali | (3) | (0) | (0) |
| Partecipazioni | (4) | 4 000 | 1 394 |
| - partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto valulate con il metodo del patrimonio netto |
3 403 | 687 | |
| - altre partecipazioni | 597 | 707 | |
| Attività fiscali per imposte anticipate | (5) | 44.163 | 46 265 |
| Attività fiscali per imposte non correnti | |||
| Titoli al valore nominale | |||
| Strumenti finanzairi derivati a lungo termine | (6) | ||
| Attività finanziarie mantenute fino a scadenza | (7) | ||
| Altri crediti finanziari lungo termine | (8) | 3 283 | 3217 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 1-353 | 1.732 |
| Crediti commerciali ed altre attività a lungo termine | (9) | 2 946 | 6 129 |
| Totale Immobilizzazioni Finanziarie | 54.392 | 57.005 | |
| Totale Attività non correnti | 292.732 | 288.374 | |
| Attività non correnti destinate alla dismissione | 250.420 | 248.022 | |
| Attività destinate alla dismissione | 250.420 | 248 022 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | (10) | 118.897 | 145 269 |
| Crediti commerciali e altre attività a breve termine | (11) | 289.331 | 328 965 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 14.711 | 6.596 |
| Attività fiscali per imposte correnti | (11.a) | 12 086 | 17009 |
| Altri crediti finanziari a breve termine | 145 | 121 | |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | (12) | ો રે | |
| Attività finanziarie correnti | (12.a) | 10 977 | |
| Disponibilità liquide | (13) | 77 709 | 88 912 |
| Totale Attività correnti | 509.145 | 580.290 | |
| TOTALE ATTIVITA' | 1.052.297 | 1.116.686 |
(Importi in migliaia di Euro)
| PATRIMONIO NETTO | Note | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale e riserve | |||
| Capitale sociale | 82.290 | 82.290 | |
| Altre riserve | 157 181 | 152 395 | |
| Utile portato a nuovo | (382 760) | (239 333) | |
| Risultato di periodo | (75.802) | (143.427) | |
| Patrimonio Netto del Gruppo | (14) | (219.089) | (148.075) |
| Capitale e riserve di terzi | (914) | 1.477 | |
| Utile del periodo di terzi | (2.162) | (737) | |
| Parimonio Netto di terzi | (3.076) | 740 | |
| Totale Patrimonio netto | (222,167) | (147.335) | |
| PASSIVITA' | |||
| Passività non correnti | |||
| Finanziamenti a lungo termine | (15) | 7.656 | 331 |
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine | (15) | 25 764 | 33 668 |
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | (15) | (0) | (0) |
| Passività fiscali per imposte differite | (16) | 31.729 | 35.360 |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro | (18) | 13 682 | 13 994 |
| Fondi a lungo termine | (16) | 7235 | 6.766 |
| Altre passività a lungo termine | (19) | 41 | |
| Totale passività non correnti | 86.107 | 90.118 | |
| Passività non correnti destinate alla dismissione | 150.455 | 137.022 | |
| Passività destinate alla dismissione | 150 455 | 137.022 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali e altre passività a breve termine | (20) | 224.280 | 260 376 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 2.363 | 1.287 |
| Passività fiscali per imposte correnti | (21) | 12631 | 15.822 |
| Finanziamenti a breve termine | (22) | 553 193 | 658 348 |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (23) | 238 316 | 88 846 |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | (24) | 132 | 374 |
| Fondi a breve termine | (25) | 9 350 | 13-115 |
| Totale passività correnti | 1.037.902 | 1.036.882 | |
| TOTALE PASSIVITA' | 1.274.462 | 1.264.022 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 1.052.299 | 1.116.686 |
(Importi in migliaia di Euro)
| Note | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | (26a) | 593 970 | 590 207 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 9.190 | 2 547 |
| Altri ricavi operativi | (26b) | 29 234 | 27 873 |
| Sub-Totale Ricavi Totali | 623.204 | 618.080 | |
| Materie prime e di consumo | 213 330 | 211-728 | |
| Variazione rimanenze materie prime, suss ,di consumo e merci | 217 | 3.340 | |
| Costo del personale | (28) | 166 333 | 164 846 |
| Altri costi operativi | (29) | 201.465 | 211 975 |
| - di cui con parti correlate | (36) | 5 381 | 517 |
| Ammortamenti | (1)-(2) | 47 014 | 31.501 |
| Accantonamenti e svalutazioni | (30) | 32.336 | 4 440 |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | (27) | (12241) | (12,580) |
| Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione | (27) | 11646 | (11 380) |
| Risultato operativo | (36.896) | 14.210 | |
| Proventi finanziari | (31) | 9227 | 10 759 |
| (Costi finanziari) | (32) | (25 674) | (26.423) |
| Utili/(perdite) su cambi | (33) | (5 100) | (16.002) |
| Sub-totale proventi/(costi) finanz. e utili/(perdite) su cambi | (21.547) | (31.665) | |
| Rettifiche di Valore di attività finanziarie | (1.608) | (123) | |
| Utili e perdite derivante da attività destinate alla dismissione | 0 | ||
| Risultato prima delle Imposte | (60.051) | (17.578) | |
| Imposte sul reddito | (34) | 6.472 | 7 036 |
| Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento | (66.523) | (24.615) | |
| Risultato netto derivante dalle attività destinate a essere cessate | (11.440) | (119,550) | |
| Risultato dopo le imposte | (77.963) | (144.164) | |
| Attribuibile a: | |||
| Azionisti della Capogruppo | (75 802) | (143.427) | |
| Interessi di minoranza | (2.162) | (737) | |
| (77.964) | (144.164) | ||
| Risultato del Gruppo per azione: | (35) | (46,058) | (87,148) |
| (45,972) | (86,984) | ||
| Risultato del Gruppo per azione diluito: | (35) |
(Importi in migliaia di Euro)
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|
| Utile/(perdita) del periodo | (77.964) | (144.164) |
| Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
||
| Riserva di cash flow hedge | 0 | (144) |
| Imposte sul reddito | 0 | 40 |
| Effetto variazione riserva cash flow hedge | 0 | (104) |
| Riserva di conversione | 4 512 | 9.807 |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte |
4.512 | 9.703 |
| Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio: |
||
| Utili/(perdite) attuariali | (334) | 234 |
| Imposte sul reddito | ર્ણ | (65) |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte |
(268) | 169 |
| Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale | (73.720) | (134.292) |
| Azionisti della Società Capogruppo | (72 588) | (134 575) |
| Interessi di minoranza | (1.132) | 283 |
| (Importi in migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | Capitale Sociale |
Altre Riserve |
Utile Portato a OVOU |
Totale del Gruppo |
Quota Spettante A terzi |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 01/01/18 | 82.290 | 143.470 | (239.333) | (13.573) | 374 | (13.200) |
| Risultato del periodo | (143.427) | (143,427) | (737) | (144.164) | ||
| Utili/(perdite) attuariali | 241 | 241 | 241 | |||
| Altri utili / (perdite) complessivi | 8.683 | 8 683 | 1.020 | 9 703 | ||
| Totale utile/(perdita) complessivi | 0 | 8.925 | (143.427) | (134.502) | 283 | (134.220) |
| Destinazione del risultato 2017 e distribuzione dividendi |
0 | 83 | 83 | |||
| Saldo al 31/12/18 | 82.290 | 152.395 | (382.760) | (148.075) | 740 | (147.385) |
| Capitale | Altre | Utile | Totale del | Quota | Totale | |
| Descrizione | Sociale | Riserve | Portato a | Gruppo | Spettante | Patrimonio |
| nuovo | A terzi | Netto | ||||
| Saldo al 01/01/19 | 82.290 | 152.395 | (382.760) | (148.075) | 740 | (147.335) |
| Risultato del periodo | (75,802) | (75.802) | (2 162) | (77-964) | ||
| Utili/(perdite) attuariali | (268) | (268) | (268) | |||
| Altri utili / (perdite) complessivi | 3.481 | 3 481 | 1 030 | 4511 | ||
| Totale utile/(perdita) complessivi | 0 | 3.213 | (75.802) | (72.589) | (1.132) | (73.721) |
| Destinazione del risultato 2018 e distribuzione dividendi |
0 | 0 | (1.111) | (1-11) | ||
| Acquisizione quote di minoranza | 1 572 | 1 572 | (1 572) | 0 | ||
| Saldo al 31/12/19 | 82.290 | 157.181 | (458.562) | (220.664) | (3.076) | (222.167) |
| RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|
| Risultato netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi | (77.964) 6 472 |
(144 164) 7 036 |
|
| Imposte sul reddito | |||
| Risultato ante imposte | (71.492) | (137.128) | |
| Ammortamenti e svalutazioni | 47.014 | 41 294 | |
| (Proventi)/Oneri finanziari netti | 16 447 | 26 479 | |
| Variaz. dei fondi per rischi ed oneri e del fondo benefici successivi cessazione del rapporto di lavoro |
(11.138) | 219 | |
| Accantonamenti fondo rischi ed oneri | 35.419 | 12.708 | |
| Rettifiche di Valore di attività finanziarie e attività discontinuate | 0 | 98.877 | |
| (Plusvalenze)/minusvalenze da realizzo o svalutazione di immobilizzazioni | (1,796) | (301) | |
| (A) Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del Cap.Circolante | 14.455 | 42.148 | |
| (Incremento)/Decremento Rimanenze | 16 735 | (8 136) | |
| (Incremento)/Decremento Crediti commerciali | 20.891 | 28 771 | |
| Incremento/(Decremento) Debiti commerciali | (33.746) | (33 641) | |
| (Incremento / Decremento altre attività/passività | 10 958 | (33.726) | |
| (B) Variazione del capitale circolante | 14.839 | (46.732) | |
| (C) Incasso proventi finanziari/pagamento interessi passivi | (4 125) | (26 479) | |
| (D) | Imposte pagate | (7.991) | (1,595) |
| (E) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D) | 17.178 | (32.659) | |
| Attività di investimento | |||
| (Investimenti)/Disinvestimenti operativi | (20 749) | (28 622) | |
| Differenze cambio | 0 | ||
| Variazione netta delle attività finanziarie | (2.747) | (628) | |
| (F) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento | (23.496) | (29.250) | |
| Attività di finanziamento | |||
| Incremento/(Decremento) Capitale Sociale e riserve per acquisto azioni proprie | 0 | (0) | |
| Altre variazioni incluse quelle di terzi | 1 648 | (5 880) | |
| Variazioni di prestiti, finanziamenti, strum fin derivati | (31,553) | 2 366 | |
| Variazioni di passività per leasing finanziario e altri finanziatori | 28 567 | 13 245 | |
| Dividendi incassati/(pagati) | (48) | 0 | |
| (G) Flusso di cassa generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | (1.385) | 9.731 | |
| (H) Variazione attività/(passività) discontinuate | (0) | ||
| Variazione netta delle disponibilità monetarie (E+F+G+H) | (7.702) | (52.178) | |
| Disponibilità liquide iniziali | 88.912 | 146.090 | |
| Variazione cassa per attività destinate ad essere cedute | (3.500) | (5.000) | |
| Effetto variazione dei tassi di cambio sulle disponibilità liquide | ﻭ 1 9 | ||
| Variazione netta delle disponibilità monetarie | (8.621) | (52.178) | |
| 77.709 | 88.912 | ||
| Disponibilità liquide finali |
La voce disponibilità liquide nette comprende il valore delle disponibilità liquide
| Descrizione | Nota | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide | (13) | 77.709 | 93_912 |
| Variazione cassa per attività destinate ad essere cedute | (13) | (3.500) | (5_000) |
| Scoperti conti correnti ordinari | (22) | (25 200) | (24 363) |
| Disponibilità liquide finali al netto di scoperti | 49.009 | 64.549 |

TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società") e le società da essa controllate (di seguito "Gruppo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nei seguenti due settori:
Tali attività sono coordinate dalle quattro società operative principali del Gruppo:
Settore Fondazioni:
Settore Oil&Gas
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., che è controllata dalla Trevi Holding SE, che è controllata a sua volta dalla società I.F.I.T. S.r.l., è quotata alla Borsa di Milano dal luglio 1999.
Il presente bilancio è stato approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 29 maggio 2020.
Il bilancio consolidato 2019 è stato predisposto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC"). Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione degli strumenti finanziari che sono stati valutati al fair value. Il bilancio consolidato è redatto in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato. Il bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il bilancio include i dati delle società controllate venezuelane così come trasmesse dalle controllate nel regolare processo di consolidamente integrati laddove ritenuto opportuno ed allineati ai principi contabili di gruppo. Si segnala che, stante la difficile situazione socio politica attuale del Venezuela, il Gruppo ha riscontrato alcune oggettive difficoltà a mantenere un costante flusso informativo con le partecipate locali e quindi nell'ottenere tutte le informazioni necessarie alla determinazione di adeguamento. Conseguentemente, il Gruppo ha operato le stime e le integrazioni al migliore livello ottenibile nelle circostanze attuali, tenendo conto in ogni caso anche delle prassi contabili seguite nei bilanci precedenti.
Il bilancio consolidato del Gruppo Trevi è stato predisposto applicando il presupposto della continuità aziendale.
Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo Trevi, cioè Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Drillmec S.p.a. e Petreven S.p.A., si sono venute a trovare, a partire dall'esercizio 2017, in una situazione finanziaria e patrimoniale, che ha comportato significative incertezze in relazione alla continuità aziendale del Gruppo e di ciascuna di esse. Tali incertezze sono in corso di superamento grazie alle misure che saranno poste in essere in esecuzione dell' Accordo di Ristrutturazione e del relativo Piano (come infra definiti), in corso di realizzazione alla data di redazione della presente relazione. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, dall'altro, di descrivere le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio e, da ultimo, di dare conto dello stato di attuazione e della ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio, prendendo in considerazione le specifiche incertezze caratterizzanti la continuità aziendale della Società e le relative valutazioni effettuate. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, il percorso approvato dagli
amministratori csi estrinseca fondamente nei seguenti elementi salienti dettagliatamente descritti nel prosieguo: l'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto con le banche creditrici della Società (e del Gruppo Trevi) ed omologato dalla Corte d'Appello di Bologna in data 10 gennaio 2020, l'Accordo di Cessione delle attività della Divisione Oil&Gas con il Gruppo MEIL (come infra definito) nonché l'aumento di capitale per cassa conclusosi in data 29 maggio 2020 . Tale percorso appare idoneo a consentire alla Società ed al Gruppo nel suo complesso di superare l'attuale situazione di crisi.
Pare utile ripercorrere sommariamente gli eventi più rilevanti che hanno portato alla situazione attuale.
far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale del Gruppo Trevi..
Trevifin ha altresì deliberato di sottoporre all'approvazione di una convocanda Assemblea Straordinaria la proposta di attribuzione agli amministratori – ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile – della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, sino a Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni).
i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento complessivo secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:
Sul presupposto e nelle more della definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale, sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.
il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182bis della Legge Fallimentare (l'"Accordo di Ristrutturazione").
Trevi Holding S.E., FSI Investimenti S.p.A. ("FSI"), società facente parte del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, e Polaris Capital Management LLC, primaria società di gestione, specializzata in investimenti nel settore delle costruzioni, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti di Trevifin ("Polaris" e, congiuntamente a FSI, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:
trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.
anche durante il periodo intercorrente tra la data di deposito e la data di omologa dell'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente;
KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso una relazione contenente l'impossibilità di esprimere un giudizio sui bilanci sopra indicati a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte in precedenza.
· L'Assemblea straordinaria, convocata anche per l'assunzione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del
codice civile, ha approvato la situazione patrimoniale di Trevifin al 30 giugno 2019 redatta ai fini degli articoli 2446 e 2447 del codice civile, prendendo atto dell'accesso da parte di Trevifin alla procedura di cui all'articolo 182-bis della Legge Fallimentare e, di conseguenza, dell'applicazione dell'articolo 182-sexies della Legge Fallimentare con conseguente sospensione degli effetti degli articoli 2446, secondo e terzo comma, e 2447 del codice civile. L'Assemblea ha comunque preso atto dell'idoneità delle misure previste dall'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto tra Trevifin e le principali banche creditrici e, in particolare, delle misure di ricapitalizzazione ivi previste, a consentire la copertura delle perdite di Trevifin, sanando così la situazione prevista dall'articolo 2447 del codice civile.
all'efficacia di tale accordo, le quali hanno confermato formalmente tale estensione il 28 febbraio c.a .: e
in esecuzione della citata delega il Consiglio di Amministrazione, in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, ha deliberato un aumento del capitale sociale dell'Emittente per un ammontare complessivo pari a Euro 213
milioni, così articolato: (i) un aumento di capitale a pagamento e in via inscindibile, per un importo complessivo di Euro 130.001.189,07 comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione di complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,01 (il "Prezzo di Emissione"), dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del Codice Civile, entro il 31 maggio 2020 (1"Aumento di Capitale in Opzione"); (ii) un aumento del capitale sociale a pagamento per un importo complessivo di Euro 63.137.242,00, inscindibile sino all'importo di Euro 10.593.896,00, mediante emissione di complessive n. 6.313.724.200 azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,01, dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo (le "Azioni Conversione"), da offrire, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5, del Codice Civile, alle banche con liberazione mediante compensazione volontaria di crediti certi, liquidi ed esigibili, entro il 31 maggio 2020, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 4,5 a 1 (l'**Aumento di Capitale per Conversione" e congiuntamente all'Aumento di Capitale in Opzione, I'"Aumento di Capitale"); e (iii) un aumento di capitale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo complessivo di Euro 19.986.562,21 comprensivo di sovrapprezzo, che sarà attuato mediante la futura emissione di massime n. 1.537.170.662 azioni ordinarie (le "Azioni di Compendio") a servizio dell'esercizio di massimi n. 1.647.832 warrant (i "Warrant") che saranno assegnati gratuitamente a coloro che risultino azionisti prima dello stacco del diritto di opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione (i.e. il 4 maggio 2020) (1"Aumento di Capitale a Servizio dei Warrant"), Warrant che potranno essere esercitati alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025.
Si rammenta altresì che, nell'ambito della Manovra Finanziaria, i Soci Istituzionali FSI Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC hanno assunto l'impegno a sottoscrivere l'Aumento di Capitale in Opzione per un ammontare complessivo pari a Euro 77,5 milioni circa. In particolare:
a) FSII ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 21.907.237 (di cui Euro 2.190.724 a titolo di capitale ed Euro 19.716.513 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per un importo massimo pari a Euro 16.821.090 (di cui Euro 1.682.109 a titolo di capitale ed Euro 15.138.981 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate; e
b) Polaris, nella sua qualità di asset management company, ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di sottoscrizione di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 13.879.745 (di cui Euro 1.387.974 a titolo di capitale ed Euro 12.491.770 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per l'importo massimo pari a Euro 24.848.582 (di cui Euro 2.484.858 a titolo di capitale ed Euro 22.363.724 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate. Le banche hanno invece assunto l'impegno, subordinatamente all'integrale adempimento da parte dei Soci Istituzionali degli impegni di sottoscrizione sopra indicati, a sottoscrivere le azioni inoptate dell'Aumento di Capitale in Opzione e/o le Azioni Conversione, liberandole mediante compensazione volontaria di propri crediti per cassa vantati nei confronti di Trevifin per complessivi Euro 284,1 milioni, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 4,5 a 1, per un controvalore pari a circa Euro 63,1 milioni.
II. Con riferimento al calendario dell'Offerta in Opzione
Il calendario per l'esecuzione dell'offerta delle complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione e rivenienti dall'Aumento di Capitale in Opzione, da offrire in sottoscrizione agli azionisti di Trevifin al Prezzo di Emissione e nel rapporto di n. 7.899 azioni in offerta per ogni azione posseduta (I'"Offerta in Opzione"). Il controvalore massimo dell'Offerta in Opzione sarà pari ad Euro 130.001.189,07, comprensivo di sovrapprezzo. I diritti di opzione, avendo ottenuto in data 29 aprile c.a. (cfr Infra) da CONSOB il provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo, che danno diritto alla sottoscrizione delle azioni oggetto dell'Offerta in Opzione (i "Diritti di Opzione") devono essere esercitati a pena di decadenza nel periodo dal 4 maggio 2020 al 18 maggio 2020 inclusi (il "Periodo di Offerta"). I Diritti di Opzione sono negoziabili in Borsa dal 4 maggio al 12 maggio 2020 inclusi. I Diritti di Opzione non esercitati entro il termine del
Periodo di Offerta saranno offerti in borsa dall'Emittente entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta per almeno cinque giorni di mercato aperto, ai sensi dell'articolo 2441, comma terzo, del Codice Civile (I'"Offerta in Borsa").
I Warrant, oggetto di ammissione alla quotazione sul MTA, sono n. 1.645.793 warrant di tipo europeo esercitabili a scadenza, con codice ISIN IT0005402885. I Warrant sono stati assegnati gratuitamente agli azionisti prima dello stacco del Diritto di Opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione, ossia il 4 maggio 2020 (la "Data di Emissione"), in ragione di n. 1 Warrant per ciascuna azione posseduta. Non sono stati assegnati Warrant alle azioni proprie detenute da Trevifin, pari a n. 2.039. I Warrant hanno come strumento finanziario sottostante l'azione ordinaria Trevifin, conferendo al detentore la facoltà di sottoscrivere - ai termini e alle condizioni previste nel Regolamento dei Warrant - azioni di nuova emissione nel rapporto di n. 934 Azioni di Compendio per ogni Warrant detenuto, al prezzo di esercizio per ciascuna Azione di Compendio sottoscritta pari a Euro 0,013. L'esercizio del diritto di sottoscrizione potrà avvenire esclusivamente alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025. I titolari dei Warrant che abbiano mantenuto ininterrottamente la titolarità di tali strumenti finanziari tra il sesto mese successivo alla data di emissione e la data di scadenza (ossia tra il 4 novembre 2020 e il 5 maggio 2025), avranno altresì il diritto di sottoscrizione n. 1 ulteriore azione (l'"Azione Bonus") ogni n. 5 Azioni di Compendio sottoscritte tramite l'esercizio dei Warrant. Ai fini dell'identificazione del possesso ininterrotto per tale periodo di tempo, a partire dal sesto mese successivo alla data di emissione (ossia dal 4 novembre 2020) i Warrant saranno identificati dal codice ISIN IT0005402935. Qualora i Warrant siano oggetto di trasferimento prima del predetto termine, assumeranno codice ISIN IT0005402885 e in tal caso, se esercitati, non daranno diritto a sottoscrivere le Azioni Bonus. Si informa che Borsa Italiana ha ammesso i Warrant alla quotazione sul MTA con provvedimento n. 8646 del 20 aprile 2020; è previsto che la data di inizio delle negoziazioni coincida con la data di assegnazione, ossia il 4 maggio 2020.
controvalore complessivamente pari a circa Euro 35,8 milioni, in adempimento degli obblighi di sottoscrizione dagli stessi assunti ai sensi dell'accordo di investimento sottoscritto in data 5 agosto 2019. Al termine del Periodo di Offerta risultano non esercitati n. 1.065.436 Diritti di Opzione, relativi alla sottoscrizione di n. 8.415.878.964 Azioni in Offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 84.158.789,64.
La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società per circa 400 milioni di euro ed una posizione finanziaria netta finata in circa 270 milioni di euro.
Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.
In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
Nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, si è tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati agli effetti dell'Operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché ai risultati prevedibili derivanti dall'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza del presupposto della continuità aziendale ha comportato l'analisi dell'avanzamento delle seguenti circostanze:
costituiva una condizione sospensiva ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione; e (iii) l'avvenuto closing, comprensivo dell'effettivo incasso dei corrispettivi pattuiti, della Dismissione Oil&Gas a seguito del verificarsi delle relative condizioni sospensive;
d) a realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano, così come approvati dal Consiglio di Amministrazione del 19 dicembre 2018 (cfr. supra), e l'effettivo raggiungimento dei target economico-finanziari che sanciranno il definitivo risanamento del Gruppo secondo le previsioni del Piano medesimo, i quali però dipendono anche da fattori che sono per loro natura futuri, incerti e non controllabili ex ante.
Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie ad analizzare le sopra menzionate circostanze. Alla data di redazione del presente bilancio tutte le circostanze da A. a C. si sono positivamente risolte, come si illustrerà dettagliatamente in seguito, mentre residua solamente come significativa incertezza che possa far sorgere dubbi sulla Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano che sono in definitiva il rimborso dei debit finanziari nel dicembre 2024 o la rifinanziabilità dei debiti residui alle migliori condizioni di mercato. Dalle analisi effettuate la Società ed il Gruppo hanno ritenuto appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:
Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno quindi adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese. In sintesi, nel corso del mese di giugno 2020 la manovra finanziaria di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari a circa Euro 400 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso bullet al 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.
Va dato atto che l'esistenza ed il superamento dell'incertezza relativa alla realizzazione del Piano dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.
Per quanto riguarda la diffusione sul territorio nazionale ed in altri paesi europei dell'emergenza epidemiologica COVID-19, avvenuta dopo la chiusura dell'esercizio, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione aveva assunto che lo stato di emergenza nazionale ed internazionale si protraesse per un trimestre intero (1 marzo 2020 – 31 maggio 2020) in relazione alle aree geografiche in cui il Gruppo opera, con confinamenti e limitazioni ai trasporti ed alle attività industriali, ipotizzando per il periodo successivo una ripresa graduale, nonché che il Gruppo continuasse ad operare, evitando costi non necessari e mirando a non perdere possibili vendite in Paesi non toccati dall'emergenza Coronavirus ed in Paesi che sembrano esserne usciti dando già alcuni segnali di ripresa. L'impatto negativo sui risultati del Gruppo atteso per l'esercizio 2020, derivante dalla pandemia, rientra in ogni caso complessivamente nei range previsti dalle analisi di sensitività che sono state svolte sul Piano Industriale da parte dell'Attestazione, anche considerato (tale impatto negativo) congiuntamente agli scostamenti registrati per l'esercizio 2019.
Lo schema di Conto Economico consolidato riflette l'analisi dei costi e ricavi aggregati per natura in quanto tale classificazione è ritenuta maggiormente significativa ai fini della comprensione del risultato economico del Gruppo.
Lo schema di Conto Economico Complessivo consolidato include oltre all'utile dell'esercizio le altre variazioni dei movimenti di patrimonio netto diverse dalle transazioni con gli azionisti.
La Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è classificata sulla base del ciclo operativo, con la distinzione tra poste correnti e non correnti. Sulla base di questa distinzione le attività e le passività sono considerate correnti se si suppone che siano realizzate o estinte nel normale ciclo operativo del Gruppo entro 12 mesi dalla data del bilancio.
Il Rendiconto Finanziario consolidato è predisposto utilizzando il metodo indiretto per la determinazione dei flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.
Al fine della predisposizione del presente bilancio consolidato la Capogruppo e le società controllate, italiane ed estere, hanno predisposto le singole situazioni patrimoniali, economiche e finanziarie in conformità con gli IAS/IFRS, rettificando i propri bilanci d'esercizio redatti secondo le normative locali. I reporting package delle società controllate, collegate e delle joint venture sono disponibili presso la sede sociale della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Il bilancio consolidato comprende i bilanci della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2019.
il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio controllo su tale entità.
Specificatamente, ed ai sensi di quanto disposto dal principio IFRS 10, le società si definiscono controllate se e solo se la Capogruppo ha:
· la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.
Quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti simili) deve considerare tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento.
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.
I bilanci di tutte le società controllate hanno data di chiusura coincidente con quella della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
I bilanci delle società controllati con il metodo dell'integrazione globale dal momento dell'acquisizione del controllo fino alla data della sua eventuale cessazione. Il metodo dell'integrazione globale prevede che nella preparazione del bilancio consolidato vengano assunte linea per linea le attività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo alle partecipazioni in apposite voci della situazione patrimoniale finanziaria, del conto economico e del conto economico complessivo la quota del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio di loro spettanza.
Ai sensi dell'IFRS 10, la perdita comprensiva dell'utile/perdita dell'esercizio) è attribuita ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche quando il patribuibile alle partecipazioni di minoranza presenta un saldo negativo.
I reciproci rapporti di debito/credito e costo/ricavo, presenti tra le società rientranti nell'area di consolidamento, così come gli effetti di tutte le operazioni di rilevanza significativa intercorse tra le stesse, sono elisi. Sono eliminati gli utili non ancora realizzati con terzi derivanti da operazioni tra le società del Gruppo, inclusi quelli derivanti dalla valutazione alla data di bilancio delle rimanenze di magazzino.
Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna delle controllate comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione del controllo. In tale data l'avviamento, determinato come nel prosieguo, viene iscritto tra le attività immateriali, mentre l'eventuale "utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli (o avviamento negativo)" è iscritto nel contro economico.
Ai sensi dell'IFRS 10, le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano, in caso di cessione, la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul patrimonio netto. In tali circostanze, i valori contabili delle partecipazioni di maggioranza sono rettificati per riflettere le variazioni nelle loro relative interessenze nella controllata. Qualsiasi differenza tra il vengono rettificate le partecipazioni di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto è rilevata direttamente nel patrimonio netto e attribuito ai soci della controllante. Se la controllante perde il controllo di una controllata, essa:
Le società Collegate sono quelle società sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole. L'influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. L'influenza si presume quando il Gruppo detiene una quota compresa tra il 20% - 10% per partecipazioni in società quotate - ed il 50%) dei diritti di voto in Assemblea.
Le partecipazioni in imprese collegate sono incluse all'interno del bilancio consolidato applicando il metodo del patrimonio

netto previsto dallo IAS 28 ("Partecipazioni in società collegate e joint venture").
La partecipazione è inizialmente iscritta al costo e successivamente all'acquisizione rettificata in conseguenza delle variazioni nella quota di pertinenza della partecipante nel patrimonio netto della partecipata.
La quota di pertinenza del Gruppo degli utili o delle perdite successive all'acquisizione delle società collegate viene riconosciuta all'interno dell'utile/perdita dell'esercizio.
Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da operazioni con iminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.
Successivamente all'applicazione del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate".
All'atto della perdita dell'influenza notevole sulla collegata, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
L'IFRS 11 ("Accordi a controllo congiunto") definisce il controllo congiunto come la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando, per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Una Joint Venture pertanto è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Secondo I'IFRS 11, un joint venturer deve rilevare la propria interessenza nella joint venture come una partecipazione e deve contabilizzarla seguendo il metodo del patrimonio netto in conformità allo IAS 28 ("Partecipazioni in società collegate e joint venture").
Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Capogruppo. La conversione in Euro dei bilanci delle società estere oggetto di consolidamento viene effettuata secondo il metodo dei cambi correnti, che prevede l'utilizzo del cambio in vigore alla chiusura dell'esercizio per la conversione delle poste patrimoniali ed il cambio medio dell'anno per le voci del conto economico. Le differenze derivanti dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine esercizio rispetto al valore di apertura e quelle originate dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate in una riserva di conversione inclusa nel Conto Economico Complessivo.
Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo sono classificate come voce di Conto Economico Complessivo fino alla cessazione della partecipazione, momento nel quale tali differenze vengono iscritte nel conto economico.
I cambi utilizzati per l'esercizio 2019 sono stati i seguenti (valuta estera corrispondente ad 1 Euro, fonte dati Banca d'Italia);
| Valuta | Cambio Medio per il 31 Dicembre 2019 |
Cambio corrente alla data di bilancio 31/12/2019 |
Cambio Medio per il 31 Dicembre 2018 |
Cambio corrente alla data di bilancio 31/12/2018 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Lira Sterlina | GBP | 0,88 | 0,85 | 0,89 | 0,90 |
| Yen Giapponese | JPY | 122,01 | 121,94 | 130,40 | 125,85 |
| Dollaro Statunitense | USD | 1,12 | 1,12 | 1,18 | ો. 15 |
| Lira Turca | TRY | 6,36 | 6,68 | 5,71 | 6,06 |
| Peso Argentino | ARS | 53,82 | 67,27 | 32,91 | 43,16 |
| Bolivar Soberano | VES | 14 693 | 52 308 | 729,80 | |
| Naira Nigeriana | NGN | 343,05 | 344,32 | 360,90 | 350,94 |
| Dollaro Singapore | SGD | 1,53 | 1,51 | 1,59 | 1,56 |
| Peso Filippino | PHP | 57,99 | 56.90 | 62.21 | 60,111 |
| Renminbi Cinese | CNY | 7,74 | 7,82 | 7,81 | 7,88 |
| Ringgit Malese | MYR | 4,64 | 4,60 | 4,76 | 4,73 |
| Dirham Emirati Arabi | AED | 4,11 | 4.13 | 4,34 | 4,21 |
| Dinaro Algerino | DZD | 133,68 | 133,89 | 137,65 | 135,49 |
| Dollaro Hong Kong | HKD | 8.77 | 8,75 | 9,26 | 8,97 |
| Rupia Indiana | INR | 78,84 | 80,19 | 80,73 | 79,73 |
| Dollaro Australiano | AUD | 1,61 | 1,60 | 1,58 | 1,62 |
| Dinaro Libico | LYD | 1,57 | 1,57 | 1,61 | 1,60 |
| Riyal Saudita | SAR | 4,20 | 4,21 | 4,43 | 4,29 |
| Real Brasiliano | BRL | 4,41 | 4,52 | 4,31 | 4,44 |
| Corona Danese | DKK | 7,47 | 7,47 | 7,45 | 7,47 |
| Dinaro Kuwait | KWD | 0,34 | 0,34 | 0,36 | 0,35 |
| Baht Thailandese | THB | 34,76 | 33,42 | 38,16 | 37,05 |
| Peso Colombiano | COP | 3 674,52 | 3,688,66 | 3.486,70 | 3 721,80 |
| Metical Mozambicano | MZN | 69,94 | 69,59 | 71,29 | 70,51 |
| Rublo Russo | RUB | 72,46 | 69,96 | 74,04 | 79,72 |
| Nuovo Rublo Bielorusso | BYN | 2,34 | 2,37 | 2,41 | 2,47 |
| Peso Cileno | CLP | 786,89 | 844,86 | 756,94 | 794,37 |
| Dollaro Canadese | CAD | 1,49 | 1,46 | 1,53 | 1,56 |
| Pesos Messicano | MXN | 21,56 | 21,22 | 22,71 | 22,49 |
| Lira Egiziana | FGP | 18,84 | 18,02 | 21,04 | 20,51 |
| Dinaro Iracheno | IQD | 1 324,34 | 1.328,98 | 1.397,07 | 1 354,54 |
| Corona Norvegese | NOK | 9,85 | 9,86 | 9,60 | તે તે રે |
| Peso Uruguaiano | UYU | 39,43 | 41,84 | 39,43 | 36,23 |
In Argentina, a seguito di un lungo periodo di osservazione dei tassi di inflazione che nell'arco dell'ultimo triennio ha superato il 100% e di altri indicatori, è stato raggiunto un consenso a livello globale relativamente al verificarsi delle condizioni che determinino la presenza di iperinflazione in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS International Financial Reporting Standards). Ne consegue che, a partire dal 1º luglio 2018 tutte le società operanti in Argentina sono tenute ad applicare il principio IAS 29 - "Financial reporting in Hyperinflationary economies" nella predisposizione delle relazioni finanziarie. Con riferimento al Gruppo, i risultati finanziari consolidati al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2019 non includono gli effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile sopra citato, in quanto il bilancio ai fini del Consolidato è recepito già in valuta forte (Usd).
Anche il Venezuela è un paese soggetto a forte inflazione, che rende applicabile il principio IAS 29. Tuttavia il bilancio ai fini del Consolidato viene redatto già in valuta forte (Euro), con conseguente disapplicazione di tale principio.
Rispetto al 31 dicembre 2018, l'area di consolidamento è stata modificata per l'inclusione della neo-costituita Trevi Pilotes Uruguay, società con sede in Uruguay e detenuta totalmente dalla controllata Pilotes S.a.c.i.s.m.
Inoltre il Gruppo ha effettuato la liquidazione delle seguenti società: Trevi Angola e IDT RSM. Nel corso del mese di dicembre 2019 la controllata Soilmec SpA ha perfezionato la cessione dell'intera quota posseduta nella Watson Inc.
Infine il Gruppo ha incrementato la propria quota di controllo all'interno della Società Arabian Soil Contractors, passando dall'84,16% al 100%, tramite la propria controllata Trevi Geotechnik GmBh.
Le Società Collegate in cui la Controllante detiene direttamente una partecipazione non di controllo e le Joint Ventures, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Nell'allegato la sono indicate le partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La valutazione a patrimonio netto viene effettuata prendendo a riferimento l'ultimo bilancio approvato da dette società.
Le partecipazioni di minoranza e le partecipazioni in società consortili minori o non operative, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite durevoli di valore. In società consortili a responsabilità limitata ed i consorzi, appositamente costituiti quali entità operative per iniziative o lavori acquisiti in raggruppamento temporaneo con altre imprese, che presentano bilanci senza alcun risultato economico in quanto compensano i costi direttamente sostenuti mediante corrispondenti addebiti alle imprese riunite, sono valutate secondo il metodo del costo.
La società Hercules Trevi Foundation A.B. è stata valutata con il metodo del costo, in quanto risulta essere di dimensione non rilevante. Tale società è stata costituita negli scorsi esercizi per l'esecuzione di opere nei relativi Paesi di appartenenza. La percentuale di possesso è la seguente:
| Società | % di partecipazione |
|---|---|
| Hercules Trevi Foundation A.B. | 49.89% |
Per un maggiore dettaglio relativo a tutte le partecipazioni valutate con il rinvia all'organigramma del Gruppo (allegato n. 2).
L'operazione di ristrutturazione prevede la focalizzazione esclusiva del Gruppo sul proprio core business costituito dall'ingegneria del sottosuolo e, pertanto, dalle attività di fondazioni speciali, scavo di gallerie e consolidamenti del terreno e realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore. Questo ha comportato la conseguente dismissione della Divisione Oil&Gas. In relazione a ciò, si è resa necessaria la presentazione di tali asset come "Attività discontinuate".
Coerentemente con quanto previsto dall'IFRS 5 si è proceduto a esporre i saldi patrimoniali ed economici relativi alle attività e passività afferenti al perimetro discontinuato per il periodo precedente. Il gruppo prevede di fornire anche in futuro vendite al settore in dismissione e per questo ha deciso di non elidere le operazioni infrasettoriali fra il settore Fondazioni ed il settore Oil&Gas, mentre operazioni intersettoriali sono in ogni caso elisi.
Facendo seguito all'offerta vincolante presentata da MEIL in data 4 dicembre 2018 e accettata da Trevifin in data 5 dicembre 2018, in data 5 agosto 2019, Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Trevi Holding U.S.A. Corporation (congiuntamente, i "Venditori") e MEIL Global Holdings B.V., società di diritto olandese direttamente controllata da MELL (I''Acquirente'') hanno sottoscritto un contratto di cessione di partecipazioni (il "Sale and Purchase Agreement'') volto a disciplinare i termini e le condizioni dell'operazione di cessione all'Acquirente della Divisione Oil&Gas costituita dall'intero capitale sociale di Drillmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec Inc. nonché da determinate controllate e partecipate delle stesse (la "Dismissione Oil&Gas").
Ai sensi del Sale and Purchase Agreement era previsto che prima della Divisione Oil&Gas, i Venditori e le società della Divisione Oil&Gas ponessero in essere talune operazioni e attività preliminari funzionali e propedeutiche al perfezionamento della Dismissione Oil&Gas e, in particolare, fare in modo che il perimetro della Divisione Oil&Gas oggetto di tale Dismissione includesse tutti gli asset, i contratti e le partecipazioni relativi allo svolgimento dell'attività caratteristica nell' Oil&Gas.
Infatti, tra il 28 febbraio 2020 (data del Primo Closing) ed il 31 marzo 2020 (data del Secondo Closing), Trevifin, Trevi,
Soilmec, Trevi Holding USA (congiuntamente, i "Venditori"), da una parte, e MEIL Global Holdings B.V., società di dirito olandese direttamente controllata da MEIL (l'"Acquirente" e, congiuntamente ai Venditori, le "Parti Dismissione Oil&Gas"), dall'altra parte, hanno dato esecuzione al contratto, cedendo all'Acquirente l'intero capitale di Drillmec, Petreven, Drillmec Inc. e determinate controllate e partecipate delle stesse (la ""Dismissione Oil&Gas"), per un corrispettivo, debtfree, pari a circa Euro 116,4 milioni (il "Prezzo").
Come previsto dal "Sale and Purchase Agreement", la Dismissione Oil&Gas è stata eseguita in due momenti temporali al fine di dotare l'Emittente delle risorse necessarie per riscattare alcuni beni condotti in leasing e utilizzati dalla Divisione Oil&Gas (i "Beni in Leasing") e trasferire tali beni a Drillmec e Petreven mediante appositi conferimenti in natura, prima della definitiva cessione integrale delle società oggetto di dismissione all'Acquirente.
Nella prima parte del closing (il "Primo Closing"), a fronte del pagamento da parte dell'Acquirente a Trevifin di una porzione di Prezzo pari a circa Euro 20,2 milioni, sono avvenuti i seguenti atti : (a) è stata ceduta all'Acquirente una partecipazione di minoranza in Petreven; (b) Trevifin ha riscattato i Beni in Leasing utilizzando la parte di Prezzo pagata dall'Acquirente; e (c) Trevifin ha conferito in Petreven e Drillmec i Beni in Leasing già riscattati.
Il Secondo Closing è stato, invece, eseguito mediante: (a) il trasferimento dai Venditori all'Acquirente dell'intero capitale sociale di Drillmec, di Petreven (al netto della partecipazione di minoranza già trasferita in occasione del Primo Closing) e di Drillmec Inc.; (b) il pagamento da parte dell'Acquirente di un'ulteriore porzione di Prezzo (per ulteriori informazioni, cfr. infra); e (c) la sottoscrizione dei seguenti accordi (gli "Accordi Ancillari"): (a) il c.d. Final Escrow Agreement, contenente i termini e le condizioni per il deposito, la gestione da parte di Cordusio Fiduciaria S.p.A. (soggetto individuato dalle Parti Dismissione Oil&Gas quale depositario fiduciario) dell'Escrow Oil&Gas; (b) il c.d. Non-Compete and Non-Solicitation Agreement mediante il quale i Venditori hanno assunto nei confronti dell'Acquirente determinati obblighi di non concorrenza e non sollecitazione del personale impiegato, per un periodo di cinque anni a decorrere dal Secondo Closing; (c) un accordo quadro mediante il quale Trevifin si è impegnata a fornire alle società della Divisione Oil&Gas, a loro richiesta, taluni servizi relativi a HR, fiscali, corporate secretary, assistenza e tecnologica per un periodo di 12 mesi a decorrere dal Secondo Closing; e (d) un contratto con il Trevifin ha concesso alle società della Divisione Oil&Gas l'utilizzo gratuito, per un periodo di 12 mesi a decorrere dal Secondo Closing, di taluni diritti di proprietà intellettuale detenuti da Trevifin e utilizzati dalle società della Divisione Oil&Gas.
Si segnala che, successivamente alla sottoscrizione del Sale and Purchase Agreement e primo Closing, in conformità con quanto previsto nell'Accordo di Ristrutturazione, tra l'altro: (a) è stato trasferito a Trevifin in forza di accollo liberatorio ex art. 1273 del Codice Civile il 100% dell'Indebitamento Finanziario delle società della Divisione Oil&Gas (il "Debito Oil&Gas") {{"Atto di Accollo Debito Oil&Gas"}; e (b) è stato estinto per effetto di compensazione e/o di apposite rinunce l'intero Indebitamento Finanziario della Divisione Oil&Gas nei confronti del Gruppo.
Di seguito i principali valori patrimoniali del gruppo in dismissione, classificati all'interno delle attività e passività destinate alla vendita:
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Ricavi | 192.986 | 179 659 |
| Risultato operativo (EBIT) | (25 850) | (14.639) |
| Risultato netto del periodo | (43 824) | (20.795) |
| Dati patrimoniali | ||
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
| Attivita non correnti (*) | 132 210 | 119.111 |
| Attività correnti | 178.047 | 227 665 |
| Passività non correnti | 15 495 | 13 570 |
| Passività correnti | 119 244 | 123 452 |
(*) dato al lordo della minusvalenza generatasi dalla dismissione del settore Oil&Gas ai sensi del principio contabile IFRS 5.
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->
I più significativi principi contabili e criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono i seguenti:
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate e valutate con il metodo del "costo" così come stabilito dallo IAS 16. Con l'utilizzo di tale criterio le immobilizzazioni materiali sono rilevate in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e, successivamente, rettificato per tenere in considerazione gli ammortamenti, le eventuali perdite durevoli di valore ed i relativi ripristini di valore.
Gli ammortamenti sono calcolati ed imputati a Conto Economico con il metodo dell'ammortamento a quote costanti durante la vita utile stimata del cespite sul valore ammortizzabile pari al costo di iscrizione dell'attività, detratto il suo valore residuo.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico.
La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.
Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.
| Descrizione | Anni | 0/0 |
|---|---|---|
| Terreni | Vita utile illimitata | - |
| Fabbricati Industriali | 33 | 3% |
| Costruzioni Leggere | 10 | 10% |
| Attrezzature Generiche e Accessori | 20 | 5% |
| Attrezzatura di perforazione | 13 | 7.5% |
| Attrezzatura varia e minuta | 5 | 20% |
| Automezzi | 5-4 | 18.75%-25% |
| Autoveicoli da trasporto | 10 | 10% |
| Escavatori e Pale | 10 | 10% |
| Mobili e arredi per ufficio | 8,3 | 12% |
| Macchine elettromeccaniche per ufficio | റ | 20% |
| Natanti | 20 | 5% |
Nota: per il fabbricato di Gariga di Podenzano (PC) sede di Drillmec S.p.A. la vita utile è stimata in 20 anni.
I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni esercizio per tener conto di eventuali variazioni significative e sono adeguati in modo prospettico ove necessario.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. Un bene viene eliminato dal momento della vendita o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo uso o dalla sua dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra il ricavato netto della vendita e il valore contabile) sono inclusi nel conto economico al momento dell'eliminazione.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. Quelli aventi carattere incrementativo, in quanto prolungano la vita utile delle immobilizzazioni tecniche, sono capitalizzati.
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisition method). Secondo tale metodo il costo di una acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di aquisizione (calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio dell'impresa acquisita e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita). Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel momento in cui sono sostenuti.
Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla di acquisizione; costituiscono un'eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:
L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.
Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.
Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).
Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli Altri Utili o Perdite complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.
Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.
Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1º gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell'IFRS 3.
L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione così come definito al precedente paragrafo. L'avviamento, non è ammortizzato, ma sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore con periodicità almeno annuale o, più frequentemente, quando vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore ("impairment test"). Al fine della verifica per riduzione di valore l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
Al momento della cessione di una parte o dell'intera azienda precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell'avviamento.
Le attività immateriali acquistate separatamente o prodotte internamente nel caso dei costi di sviluppo sono iscritte nell'attivo, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione.
Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti sulla base della loro vita utile stimata come
Costi di Sviluppo:
I costi di ricerca sono imputati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo aventi i requisti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale (la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo tale che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita, l'intenzione e la capacità di completare, utilizzare o vendere l'attività, la disponibilità delle risorse necessarie al completamento, la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile durante lo sviluppo e le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri) sono ammortizzati sulla base della loro prevista utilità futura a decorrere dal momento in cui i prodotti risultano disponibili per l'utilizzazione economica. La vita utile viene riesaminata e modificata al mutare delle previsioni sull'utilità futura.
Sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continui a essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno e comunque ogni qual volta dovessero manifestarsi indicatori di impairment così come definiti dallo IAS 36, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali (inclusi i costi di sviluppo capitalizzati) al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. La recuperabilità del valore contabile di una attività materiale (terreni e macchinati, attrezzature industriali e commerciali, altri beni e immobilizzazioni in corso) viene verificata ogniqualvolta sussistano elementi che portino a ritenere la possibilità che si sia verificata una perdita di valore di tali attività.
Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. La perdita di valore viene allocata alle attività non correnti in proporzione pro-rata alle altre attività non correnti fino ad azzerare il valore contabile o fino al valore di mercato del singolo bene documentato da specifica perizia attestante tale valore di mercato. Il valore recuperabile è testato a livello dell'unità generatrice di flussi di cassa.
Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di unità generatrice di flussi di cassa il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.
Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.
Le attività e passività finanziarie sono trattate secondo lo IFRS 9, applicato a partire dal 1° Gennaio 2018: In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti tre categorie:
collect and sell). Le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita OCI, per poi essere rilasciate a Conto economico in sede di derecognition;
(iii) fair value con contropartita Conto economico (FVTPL – fair value through profit or loss), categoria che include le attività finanziarie che non hanno superato il test SPPI e quelle detenute con finalità di negoziazione. In tal caso, le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita il Conto economico.
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cosiddetto business model held to collect). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassa contratuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosidetto business model held to collect and sell), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI). In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che è detenuta con finalità di negoziazione o che, pur rientrando nei business model HTC o HTC&S non abbia superato il test SPPI, è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL). Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali comessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferiti a terzi. La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "Expected Credit Loss model".
I debiti finanziari e i prestiti obbligazionari sono rilevati inizialmente al valore equo del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione dello strumento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati utilizzando il metodo del costo ammortizzato; tale metodo prevede che l'ammortamento venga determinato utilizzando il tasso di interesse effettivo, rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. Gli oneri accessori per le operazioni di finanziamento sono classificati nel passivo di stato patrimoniale a riduzione del finanziamento concesso e il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di tali oneri e di ogni eventuale sconto o premio, previsti al momento della regolazione. Gli effetti economici della valutazione secondo il metodo del costo ammortizzato sono imputati alla voce "(Oneri)/Proventi finanziari".
Il fair value delle attività finanziarie è determinato sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l'utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell'emittente. Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.
A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di valore e l'eventuale svalutazione è contabilizzata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione.
Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente al patrimonio netto alla voce Azioni proprie. Nessun utile o perdita viene rilevato nel conto economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.
Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.
I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati cosi come il diritto a ricevere dividendi. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste vengono soddisfatte con azioni proprie.
Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate, collegate e joint venture, per cui si rimanda all'area di consolidamento, sono classificate al momento dell'acquisto all'interno della voce "Partecipazioni" e valutate al costo qualora la determinazione del Fair Value non risulti attendibile; in tal caso il costo viene rettificato per perdite durevoli di valore secondo quanto disposto dallo IFRS9.
I contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i contributi saranno ricevuti, così come stabilito dallo IAS 20 ("Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica").
Il contributo è accreditato a conto economico in base alla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da nettare le quote di ammortamento rilevate.
Un contributo riscuotibile come compensazione di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare un immediato aiuto finanziario all'entità senza che vi siano costi futuri a esso correlati è rilevato come provento nell'esercizio nel quale diventa esigibile.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il presumibile realizzo; l'eventuale svalutazione contabilizzata in seguito alla perdita di valore viene ripristinata se negli esercizi successivi non sussistono più i presupposti che avevano portato ad operare la svalutazione stessa.
Il costo viene determinato secondo la configurazione del costo medio ponderato per le materie prime, sussidiarie, di consumo ed i semilavorati ed in base al costo specifico per le altre voci di magazzino.
Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.
I crediti sono iscritti al costo ammortizzato, o se inferiore, al loro presumibile valore di realizzo. Se espressi in valuta i crediti sono valutati al cambio di fine periodo. I crediti, la cui scadenza rientra nei nomali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.
Inoltre, in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.
Il Gruppo effettua cessioni dei propri crediti commerciali e tributari attraverso operazioni di factoring.
Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedono una franchigia da parte del cedente o implicano il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.
Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IFRS9 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.
Di conseguenza, tutti i crediti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IFRS9 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio consolidato ed iscritta all'interno della voce Debiti verso altri finanziatori. Tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IFRS9, dove cioè vengono sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici, vengono eliminati dalla situazione partimoniale e finanziaria.
Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.
Le disponibilità liquide sono rappresentate da cassa, depositi a vista presso le banche di relazione e investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 3 mesi) comunque facilmente convertibili in ammontare noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore rilevati al fair value.
Ai fini della redazione del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.
La posta è rappresentata dal capitale della Capogruppo sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riacquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo sostenuto per l'acquisto ed il valore nominale.
La posta accoglie l'eccedenza del prezzo di emissione delle azioni rispetto al loro valore nominale; in tale riserva vanno ricomprese anche le differenze che emergono a seguito delle obbligazioni in azioni.
Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo e dalle rettifiche essguite in sede di transizione ai principi IAS/IFRS.
La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite) e i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All'interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell'esercizio.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Il Gruppo Trevi ha adottato una policy di Gruppo approvata dal C.d.A. del 1º febraio 2008. Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto è sottoscritto e, successivamente, sono nuovamente valutati al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.
Il fair value degli strumenti finanziari in un mercato attivo è determinato, a ogni data di bilancio, con riferimento alle quotazioni di mercato o alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione.
Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere:
L'analisi del fair value degli strumenti finanziari e ulteriori dettagli sulla loro valutazione sono riportati nel paragrafo "Informazioni integrative su strumenti finanziari" incluso nel presente documento.
In base allo IFRS9 la rilevazione delle variazioni di fair value varia a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).
Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico. In caso di applicazione del Fair Value Hedge sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest'ultimo. In caso di applicazione del Cash Flow Hedge viene sospesa a conto economico complessivo la porzione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, rilevando a conto economico la porzione
inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a conto economico complessivo sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l'attività o la passività coperta influenza il conto economico. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di negoziazione.
I debiti sono iscritti al costo ammortizzato. Se espressi in valuta sono espressi al cambio di fine periodo.
I benefici a dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l'attività lavorativa.
La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici determinati nell'esistenza e nell'ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell'attualizzazione dell'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L'ammontare dell'obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali relative a programmi a benefici definiti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono contabilizzati nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui si verificano. Per i piani a contribuzione definita la Società versa contributi a fondi pensionistici sia privati su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. I contributi sono riconosciuti come costo del lavoro.
A partire dal 1º gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche integrative da lui prescelte oppure mantenuti in azienda.
Il Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica. Il versamento dei contributi esaurisce l'obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costi del periodo in cui sono dovuti.
I principali dirigenti e alcuni managers della Società possono ricevere parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 gli stessi sono da considerarsi piani regolati con strumenti rappresentativi di capitale (cosiddetti "equity settled"). La maturazione del diritto al pagamento è correlata ad un periodo di vesting durante il quale i managers devono svolgere la loro attività come dipendenti. Pertanto, nel corso del periodo di vesting, il valore corrente dei pagamenti basati su azioni alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo con contropartita un'apposita riserva del patrimonio netto. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. In particolare, il costo, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita iconosciuta a patrimonio netto.
I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l'impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da eventi passati e per i quali alla data di chiusura del bilancio può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dell'obbligazione. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati ad ogni data di rendicontazione infrannuale e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.
Le attività potenziali non sono rilevate in bilancio; le passività possibili ma non probabili non sono
rilevate in bilancio è fornita, tuttavia, informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative a elementi rilevati al di fivori del conto economico sono rilevate anch'esse al di fuori del conto economico e, quindi, nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell'elemento cui si riferiscono
Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività e il relativo valore in bilancio ("liability method"). Le imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a conto economico complessivo che sono contabilizzate direttamente a conto economico complessivo.
Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo.
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventati probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Evidenziano gli impegni assunti, le garanzie prestate nonché i beni ricevuti e dati in deposito a vario titolo nei confronti di terzi non compresi nel perimetro di consolidamento. Le passività potenziali sono esposte al valore nominale. Le garanzie finanziarie sono rilevate al loro fair value fra le passività; le altre garanzie sono rilevate fra i fondi rischi quando rientrano nei criteri per l'iscrizione.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela viene effettuata applicando un modello che prevede cinque step: (i) identificazione del contratto con il clientificazione delle performance obligation previste dal contratto; (iii) determinazione del corrispettivo della transazione; (iv) allocazione della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della singola performance obligation. I ricavi riferiti ai lavori su commessa sono determinati in base alla percentuale di completamento.
I costi sono imputati secondo il principio della competenza temporale.
I lavori su commessa sono definiti come contratti stipulati specificamente per la costruzione di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. I costi di commessa sono rilevati nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti. I ricavi di commessa sono rilevati in relazione allo stato di avanzamento dell'attività di commessa alla data di riferimento del bilancio quando il risultato della commessa può essere stimato con attendibilità.
Quando il risultato di una commessa non può essere stimato con attendibilità, i ricavi sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che è probabile saranno recuperati.
Quando è probabile che i costi totali di commessa eccedano i ricavi totali di commessa, la perdita totale attesa viene rilevata immediatamente come costo.
I ricavi di commessa sono rilevati in base agli IFRS15, si segnala in particolare per i casi di misurazione dei ricavi in base alla misurazione del tempo "over-time":
per le commesse del "Settore Oil&Gas" e per le commesse di maggior durata del "Settore Fondazioni – (Core Business)", la misurazione avviene conil metodo del costo sostenuto (cost-to-cost) che prevede la proporzione tra i costi di commessa sostenuti per lavori svolti fino alla data di riferimento e i costi totali stimati di commessa;
per le commesse del "Settore Fondazioni – (Core Business)", di durata inferiore, la percentuale di completamento .
viene determinata applicando il criterio delle "misurazioni fisiche" in quanto approssima il cost to cost.
L'esposizione dei lavori su commessa nello stato patrimoniale è la seguente:
L'ammontare dovuto dai committenti viene iscritto come valore dell'attivo, nella voce crediti commerciali e altre attività a breve termine, quando i costi sostenuti più i margini rilevati (meno le perdite rilevate) eccedono gli acconti ricevuti:
l'ammontare del valore dei lavori in corso su ordinazione viene iscritto al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e tale saldo netto trova rappresentazione tra i crediti o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avanzamento delle singole commesse risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.
L'ammontare dovuto ai committenti viene iscritto come valore nella voce debiti commerciali e altre passività a breve termine, quando gli acconti ricevuti eccedono i costi sostenuti più i margini rilevati (meno le perdite rilevate).
I ricavi e gli oneri finanziari sono rilevati a conomico in base al principio della competenza temporale tenendo conto del tasso effettivo applicabile.
Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere come disponibili per la vendita, gli interessi attivizzando il tasso di interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incasi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel conto economico.
Sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
La distribuzione di dividendi agli Azionisti viene registrata come passività nel bilancio nel la distribuzione degli stessi viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.
L'utile base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo, attribuibile alle azioni ordinarie, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione, escludendo le azioni proprie.
L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto difuitivo.
Un'attività operativa cessata è un componente del Gruppo le cui flussi finanziari sono chiaramente distinguibili dal resto del Gruppo che:
rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività;
fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività; o
è una entità controllata acquisita esclusivamente con l'intenzione di rivenderla.
Un'attività operativa viene classificata come cessata al momento della vendita oppure quando soddisfa le condizioni per la classificazione nella categoria 'posseduta per la vendita, se antecedente.
Quando un'attività operativa viene classificata come cessata, il conto economico comparativo viene rideterminato come se l'attività operativa fosse cessata a partire dall'inizio dell'esercizio comparativo.
I crediti e debiti espressi in valute non appartenenti all'area Euro sono originariamente convertiti in Euro ai cambi storici alla data delle relative operazioni.
Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte a conto economico al momento del realizzo.
Le attività e le passività in valuta, ad eccezione delle immobilizzazioni materiali e partecipazioni, sono adeguate al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'eservizio ed i relativi utili o perdite su cambi sono imputati a Conto Economico. I contratti di compravendita a termine di valuta sono posti in essere per la copertura del rischio di fluttuazione dei corsi delle divise. Per quanto riguarda la contabilità delle filiali estere della controllata Trevi S.p.A. si rende
noto che questa viene tenuta nell'ambiente economico primario in cui esse operano (valuta funzionale). Alla chiusura dell'esercizio, si procede alla conversione dei saldi in valuta, in base al cambio puntuale al 31 di dicembre, pubblicato sul sito dell'Ufficio Italiano Cambi e le eventuali differenze di cambio sono riflesse a conto economico.
La predisposizione dei bilanci consolidati richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap nº 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento della redazione del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.
L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale - finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni sulla quali si basano le stime.
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo:
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.
L'Impairment si applica a tutte le attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato e al Fair Value con variazioni di valore presentate nella voce Other Comprehensive Income (FVOCI), mentre sono escluse quelle al Fair Value i cui effetti delle variazioni sono rilevati a Conto Economico. Inoltre, rientrano nel perimetro di applicazione anche le seguenti tipologie di strumenti:
Tra gli elementi di discontinuità rispetto al passato, vi è anche l'inclusione delle garanzie finanziarie non valutate al Fair Value rilevato a Conto Economico di applicazione delle disposizioni dell'IFRS 9 relativamente all'impairment.
La definizione di garanzia finanziaria resta invariata rispetto a quanto già previsto dallo IAS 39 per il quale risultava che:
"Una garanzia finanziaria rappresenta un contratto nel quale la Società è tenuta ad onorare gli obblighi contrattuali di una terza parte nel momento in cui questa non rimborsi il proprio creditore".
La Società iscrive le garanzie finanziarie in Bilancio al fair value alla data di rilevazione iniziale ovvero alla data in cui diventa parte delle clausole contrattuali. Le garanzie finanziarie sono poi soggette ad impairment; pertanto, alle date di valutazione successive, il loro valore d'iscrizione sarà pari al maggiore tra il iscrizione iniziale, al netto di eventuale ammortamento dei costi, e l'expected credit loss determinato secondo le nuove disposizioni dell'IFRS 9.
La regola generale di impairment prevista dall'IFRS 9 ha l'obiettivo di dare rappresentazione del deterioramento o del miglioramento della qualità del credito nel valore delle attività finanziarie detenute dalla Società. La modalità con cui si calcola l'ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende, dunque, dalla variazione del rischio di credito dall'iscrizione iniziale dell'attività alla data di valutazione.
Pertanto, ad ogni reporting date, la Società rileverà l'accantonamento per le perdite future attese distinguendo tra differenti stage di collocazione che riflettono il merito creditizio della controparte, in particolare:
In aggiunta, I'IFRS 9 §par. 5.5.15 prevede anche la possibilità di adottare un approccio semplificato per il calcolo delle perdite attese esclusivamente per le seguenti categorie:
L'approccio semplificato parte dall'impostazione prevista per l'approccio generale, senza tuttavia richiedere alla Società di monitorare le variazioni del rischio di credito della controparte in quanto l'expected losse lifetime.
Il modello di impairment descritto nella presente istruzione operativa è stato applicato a tutte le attività finanziarie come definite dall'IFRS 9. Di seguito si riportano in principali caratteristiche degli approcci adottati dal Gruppo e previsti da IFRS 9: Simplified Approach e General Approach.
L'approccio semplificato è stato adottato dal Gruppo con riferimento a:
Per tali fattispecie sono state applicate le regole dell'approccio semplificato indicate da IFRS 9, calcolando il valore del fondo svalutazione mediante il prodotto dei seguenti fattori:
Per le attività finanziarie rientranti dell'approccio semplificato il periodo di default sulla base delle statistiche di incasso delle poste attive rientranti nel perimetro. Pertanto:
per le posizioni "in bonis" ovvero quelle non scadute, con riferimento esclusivo ai crediti commerciali ed alle fatture da emettere, la PD è definita su un orizzonte temporale di riferimento di 60 giorni, in coerenza con l'orizzonte medio di dilazione di pagamento che il Gruppo ha concordato sulla base:
per le posizioni scadute entro il periodo di default (stabilito ad una soglia di 360 giorni dalla data di scadenza del credito), la PD è espressiva di un orizzonte temporale pari ad 1 anno. Il Gruppo ha concordato l'applicazione di una soglia di default diversa da quella definita dal principio contabile IFRS 9 (i.e. 90 giorni di scaduto), rigettando tale presunzione (si veda IFRS 9, par. B5.5.37) sulla base:
Entrando nel merito delle singole divisioni del gruppo: per la divisione Soilmec le vendite sono principalmente fatte tramite dealer/agenti con i quali esiste una "linea di credito" che viene regolarmente monitorata. Le partite scadute sono comunque oggetto di garanzia mediante le macchine in stock presso la yard del dealer. Sulle vendite, inoltre, salvo pochi casi, il pagamento avviene contestualmente alla consegna dell'attrezzatura o con una dilazione concordata per particolari clienti con cui esiste una "storicità".
Con riferimento alla divisione Trevi SpA, invece, e più in dettaglio alle "difficoltà temporanee di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni" nonché alle "difficoltà oggettive a ricevere incassi da clienti di alcuni paesi dettate da situazioni contingenti di natura legislativa", di seguito sono riportati alcuni esempi edificanti di ritardi nei pagamenti superiori ai 90 giorni:
Per tali motivi, il Gruppo ha prolungato il riconoscimento di un default optando per l'applicazione di una soglia pari ad 1 anno, ritenendo il superamento di tale soglia come identificativo di una effettiva difficoltà della controparte nel far fronte ai propri impegni debitori, generando un mancato incasso del credito per le società del Gruppo.
per le posizioni scadute oltre il periodo di default, invece, la PD è stata posta pari al 100%.
Il modello di valutazione dell'impairment dei contract assets e degli anticipi a fornitori, similmente a quanto definito per i crediti commerciali scaduti ma non in default, prevede l'applicazione di un orizzonte temporale di 1 anno.
Tuttavia, all'applicazione delle regole quantitative per il calcolo del fondo svalutazione dei crediti, può seguire l'applicazione di una percentuale di svalutazione specifica per determinate posizioni (i.e. clienti) sulla base dell'esperienza
del management e/o di specifiche informazioni qualitative a disposizione.
Per ciò che concerne, invece, le poste oggetto di impairment IFRS 9 che presentano i presupposti per l'applicazione del General Approach, la Società ha provveduto a definire una metodologia di Expected Credit Loss per ogni cluster di merito creditizio definito per tali esposizioni.
Come anticipato, l'approccio generale prevede che la definizione dei parametri con cui si calcola l'ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende dalla variazione del rischio di credito dall'iscrizione iniziale alla data di valutazione.
Per la valutazione dell'incremento del rischio di credito, il Gruppo ha preso in considerazione tutte le informazioni ragionevoli e accettabili che ha a disposizione o che può ottenere senza incorrere in oneri eccessivi.
Il Principio', inoltre, fornisce una lista esemplificativa delle variabili che possono essere considerate come driver per l'incremento del rischio di credito e che possono essere distinte in: dati macro economici (modifiche nella normativa, instabilità politica), dati relativi alla controparte (peggioramento nei risultati economico/finanziari, dovegrade del credit rating), dati di mercato (CDS, credit spread, rating) e dati relativi al contratto (perdita di valore nei collateral, modifiche contrattuali sfavorevoli).
Di conseguenza, il calcolo dell'impairment su queste poste è stato effettuato in applicazione delle seguenti regole:
Le evidenze oggettive utilizzate dalla Società ai fini della classificazione a Stage 3 derivano da un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari che ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo.
• Calcolo della perdita attesa: alla stregua di quanto descritto per i crediti commerciali del Gruppo, ai fini del calcolo dell'Expected Credit Loss per le posizioni relative alle garanzie finanziarie erogate è stato effettuato mediante il prodotto dei tre parametri di rischio:
IFRS 9 Spar B.5.5.17.
² La classificazione a stage 3, con conseguente valutazione incurred loss dell'impairment, delle garanzie erogate nei confronti delle Divisioni appartenenti al settore Costruzioni (Trevi SpA) e al settore dell'Oil&Gas (Petreven e Drillme) del Gruppo, deriva dal withdrawn del rating lo scorso luglio 2018, da parte della società di rating Cerved, precedentemente declassato all'ultima classe di rating sulla scala della medesima agenzia (C2.1).
I TFRS 9, art. B5 5.18; "In some cases, the qualitative information available may be sufficient to determine that a financial instrument has net the criterion for the recognition of a loss allowance at an amount equal to lifetime expected credit losses. That is, the information does not need to flow through a statistical model or crecit ratings process in order there has been a significant increase in the credit risk of the financial instrument. [ .. ] Altematively, the assessment on both types of information, ie qualitative factors that are not captured through the internal ratings process and a spectic internal rating category at the reporting date, taking into credit risk characteristics at initial recognition, if both types of information are relevant."
La Loss Given Default (LGD) è quel parametro che identifica la percentuale di perdita stima effettivamente di realizzare in caso di defualt della controparte, il cui complemento a uno è il recovery rate (RR), ossia la percentuale dell'esposizione che la società attende di recuperare dall'attività di recovery della posizione.
Con specifico riferimento alle garanzie finanziarie erogate dalla Holding Trevi Finanziaria SpA in favore delle divisioni del Gruppo Trevi, la Società ha effettuato un'analisi basata sulla quantificazione di tale parametro in ipotesi di smobilizzo degli asset in caso di default delle medesime Divisioni.
Il valore di recovery, dunque, si basa sul valore dell'attivo aggregato per settore di business (Costruzioni e Oil&Gas) che la Holding andrebbe a liquidare qualora dovesse effettivamente far fronte al soddisfacimento dell'uscita di cassa dovuto dalla riscossione delle garanzie erogate in favore delle degli intermediari.
In particolare, nella determinazione degli asset oggetto di analisi, è stato considerato sia il capitale circolante (crediti commerciali, acconti, rimanenze, lavori in corso e altri crediti), che il valore delle immobilizzazioni. Tale valore è stato poi nettato dell'importo delle passività finanziarie che si assume dovranno comunque essere onorate in caso di liquidazione, ovvero: i benefici ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e dei debiti finanziari non oggetto di garanzia.
Nel processo di determinazione del valore degli asset oggetto di analisi, inoltre, è stato tenuto in considerazione anche il valore dell'impairment già calcolato per alcune voci di bilancio nella misura in cui l'importo della svalutazione è stata portata a decremento del valore degli asset.
Il Gruppo valuta all'atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di un corrispettivo.
Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, eccetto per i leasing di breve termine ed i leasing di beni di modico valore. Il Gruppo riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l'attività per diritto d'uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.
Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti.
Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attivià sottostante al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l'attività consistente nel diritto d' uso dalla data di decorrenza fino alla fine dell'attività
Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment.
Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del Gruppo dell'opzione dell'opzione del leasing stesso. I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo (salvo che non siano stati sostenuti per la produzione di rimanenze) in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.
Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'opzione dell'attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell'indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.
Le passività per leasing del Gruppo sono incluse nella voce (23) Debiti verso società di Leasing e altri finanziatori.
Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione di breve durata relativi ad alcune autovetture e mezzi interni di trasporto (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). Il Gruppo ha applicato inoltre l'esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad apparecchiature per ufficio il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.
L'IFRS 16 sostituisce lo IAS 17 (Leasing), I'IFRIC 4 (Determinare se un accordo contiene un leasing), il SIC 15 (Leasing Operativo-Incentivi) e il SIC-27 (La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing). L'IFRS 16 stabilisce i principi per la rilevazione, la misurazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare la maggior parte dei contratti di leasing seguendo un unico modello contabile in bilancio.
Il metodo di contabilizzazione per il locatore indicato nell'IFRS 16 rimane sostanzialmente invariato rispetto allo IAS 17. I locatori continueranno a classificare i leasing distinguendoli tra operativo e finanziario usando lo stesso principio di classificazione dello IAS 17. Pertanto, l'IFRS 16 non avrà impatti per i leasing laddove il Gruppo fosse un locatore.
Il Gruppo ha adottato l'IFRS 16 utilizzando il metodo di adozione retrospettico modificato con la data di applicazione iniziale al 1 ° gennaio 2019. Secondo questo metodo, il principio viene applicato retroattivamente con l'effetto cumulativo di prima applicazione rilevato alla data di applicazione iniziale. Il Gruppo ha scelto di utilizzare l'espediente pratico di transizione secondo cui non è tenuta a rideterminare se il contratto è, o contiene, un leasing alla data dell'applicazione iniziale del 1º gennaio 2019. Invece, il Gruppo ha applicato lo standard solo ai contratti, che alla data di applicazione iniziale, venivano precedentemente identificati come leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4.
Di seguito l'effetto dell'adozione dell'IFRS 16 al 1º gennaio 2019 (incremento)) sul Gruppo Trevi incluso il settore Oil&Gas:
| (In migliaia di Euro) | |
|---|---|
| Attività | |
| Attività per diritti d'uso | 42 008 |
| Totale attività | 42.008 |
| Passività | |
| Lease Liability | 41-969 |
| Risconti | 39 |
| Totale passività | 42.008 |
| Totale aggiustamenti su patrimonio netto: | - |
L'impatto del settore Oil&Gas sui valori della sopraesposta tabella ammontano a circa 6.085 migliaia di Euro sia sulle Attività per diritti d'uso sia sulle Lease Liability.
Il Gruppo ha in essere contratti per lease aventi ad oggetto varie tipologie di immobili, auto e attrezzature varie. Prima dell'adozione dell'IFRS 16, il Gruppo ha classificato ciascuno dei suoi lease (come locatario) alla data di inizio del contratto distinguendoli tra operativi e finanziari. Si veda la nota I. Leasing per i principi contabili antecedenti al 1º gennaio 2019.
In sede di prima adozione dell'IFRS 16, il Gruppo ha adottato un unico approccio per il riconoscimento e la valutazione per tutti i leasing, eccetto che per i leasing di breve termine e di modico valore. Si veda la 1. Leasing per le politiche contabili adottate a partire dal 1º gennaio 2019. Lo standard contiene specifici requisiti di prima adozione ed espedienti pratici, che sono stati applicati dal Gruppo.
Il Gruppo non ha modificato il valore di carico delle attività e passività alla data di prima applicazione per i leasing precedentemente classificati come finanziari (e.g. le attività per diritto d'uso e le passività per leasing sono misurate al medesimo valore che avevano applicando lo IAS 17). I requisti dell'IFRS 16 sono stati applicati a questi contratti di leasing a partire dal 1º gennaio 2019.
Il Gruppo ha iscritto le attività per diritto d'uso e le passività per leasing per quei contratti che erano precedentemente classificati come operativi, eccetto che per i leasing di breve durata (inferiore ai 12 mesi) e per quelli di modico valore (valore unitario del bene inferiore a 5.000 Euro). Le attività per diritto d'uso sono state iscritte per un valore pari a quello della corrispondente passività per leasing, rettificato per l'importo di eventuali risconti passivi o ratei attivi relativi al leasing rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale. Le passività per lease sono state misurate al valore attuale dei restanti pagamenti dovuti per il leasing, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data dell'applicazione iniziale.
Il Gruppo, inoltre, si è basato sulle esperienze acquisite, per esempio nel determinare la durata del leasing contenente opzioni di proroga o di risoluzione del leasing.
Sulla base di quanto precedentemente indicato, al 1º Gennaio 2019:
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso per l'intero Gruppo Trevi, incluso il settore Oil&Gas:
| Immobili | Autoveico i | Attrezzature | Totale Attività per Diritto D'Uso |
|
|---|---|---|---|---|
| €000 | €000 3.322 |
€000 | €000 | |
| Al 1 Gennaio 2019 Incrementi |
13.081 | 157 | 25.605 | 42.008 1.949 |
| Costi per ammortamenti | 944 (5.227) |
(1 881) | 848 (12 375) |
(19.483) |
| Al 31 Dicembre 2019 | 8.798 | 1.598 | 14.078 | 24.474 |
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce prestiti e finanziamenti) e i loro movimenti nel periodo per l'intero Gruppo Trevi, incluso il settore Oil&Gas:
| 2019 | |
|---|---|
| €000 | |
| Al 1 Gennaio | 41.969 |
| Incrementi | 1 949 |
| Accrescimento degli interessi | 1.000 |
| Pagamenti | (20 222) |
| Al 31 Dicembre | 24.695 |
| Corrente | 13 394 |
| Non corrente | 11.301 |
Di seguito gli importi iscritti nel prospetto dell'utile(perdita) d'esercizio per l'intero Gruppo Trevi, incluso il settore Oil&Gas:
| - 2019 | |
|---|---|
| €000 | |
| Costi per ammortamento dei diritti d'uso | 19.483 |
| Oneri finanziari sulle passività per leasing | 1-000 |
| Totale ammontare iscritto nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio | 20.483 |
Le altre modifiche ed interpretazioni ai principi e criteri contabili in vigore dal 1º gennaio 2019 disciplinano fattispecie e casistiche non presenti o non rilevanti per il bilancio consolidato del Gruppo:
| Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore |
Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione |
|---|---|---|---|---|
| Elementi di pagamento anticipato con compensazione negativa (Modifiche all'IFRS 9) |
ottobre 2017 | 1º gennaio 2019 | 22 marzo 2018 | (UE) 2018/498 26 marzo 2018 |
| Interpretazione IFRIC 23 - Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito |
giugno 2017 | 1º gennaio 2019 | 23 ottobre 2018 | (UE) 2018/1595 24 ottobre 2018 |
| Interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture (Modifiche allo IAS 28) |
ottobre 2017 | 1º gennaio 2019 | 8 febbraio 2019 | (UE) 2019/237 11 febbraio 2019 |
| Modifica, riduzione o estinzione del piano (Modifiche allo IAS 19) |
febbraio 2018 | 1º gennaio 2019 | 13 marzo 2019 | (UE) 2019/402 14 marzo 2019 |
| Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2015-2017 |
dicembre 2017 | 1º gennaio 2019 | 14 marzo 2019 | (UE) 2019/412 15 marzo 2019 |
Di seguito sono indicati i nuovi principi o modifiche ai principi, applicabili per gli esercizi che hanno inizio dopo il 1º gennaio 2020, la cui applicazione anticipata è consentita. Il Gruppo ha deciso di non adottarii anticipatamente per la preparazione del presente bilancio:
| Titolo documento | Data emissione | Data di entrata in vigore |
Data di omologazione | Regolamento UE e data di pubblicazione |
|---|---|---|---|---|
| Modifiche ai riferimenti al Quadro concettuale negli IFRS |
marzo 2018 | 1º gennaio 2020 | 29 novembre 2019 | (UE) 2019/2075 6 dicembre 2019 |
| Definizione di rilevante (Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8) |
ottobre 2018 | 1º gennaio 2020 | 29 Novembre 2019 | (UE) 2019/2014 10 dicembre 2019 |
| Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse (Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39 e all'IFRS 7) |
settembre 2019 | 1º gennaio 2020 | 15 gennaio 2020 | (UE) 2020/34 16 gennaio 2020 |
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE:
| Titolo documento | Data emissione da parte dello IASB |
Data di entrata in vigore del documento IASB |
Data di prevista omologazione da parte dell'UE |
|---|---|---|---|
| Standards | |||
| IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts | gennaio 2014 | (Nota 1) | (Nota 1) |
| IFRS 17 Insurance Contracts | maggio 2017 | 1º gennaio 2021 (Nota 2) |
TBD |
| Amendments | |||
| Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and (AS 28) |
settembre 2014 | Differita fino al completamento del progetto IASB sull'equity method |
Rinviata in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method |
| Definition of business (Amendments to IFRS 3) | ottobre 2018 | 1º gennaio 2020 | Marzo 2020 |
| gennaio 2020 | 1º gennaio 2022 | TBD |
La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui il Gruppo è esposto, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.
Le attività finanziarie del Gruppo sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, derivanti direttamente dall'attività operativa.
Le passività finanziarie comprendono invece finanziamenti bancari, prestiti obbligazionari e leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l'attività operativa.
I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di inchio di tasso di cambio, dal rischio di liquidità e da quello di credito.
Il Gruppo Trevi si limita a svolgere un'attività sistematica di monitoraggio dei rischi finanziari sopra illustrati, non potendo, a causa dell'Accordo di Ristrutturazione, utilizzare strumenti finanziari al fine di ridurre tali rischi al minimo.
La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile avviene a livello consolidato.
La gestione dei rischi di tasso di cambio, liquidità e tasso di interesse è svolta principalmente dalla Capogruppo e dalle subholding di divisione; la gestione del rischio di credito è demandata alle singole società operative del Gruppo.
Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall'altra, le caratteristiche di scadenza e di rinnovabilità del debito o di liquidità degli impieghi finanziari. I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalle funzioni centrali del Gruppo nell'ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie e/o un adeguato investimento della liquidità.
Il Gruppo a continuo monitoraggio della situazione della liquidità predispone i cash flow rotativi periodici e previsonali predisposti da parte di tutte le Società del Gruppo, i quali, poi, vengono consolidati ed analizzati dalla Capogruppo.
Si segnala che le disponibilità liquide sono parzialmente soggette a vincoli valutari relativamente ad alcuni Paesi in cui il Gruppo opera cosi come dettagliato nella seguente tabella:
| Eur min | ||||
|---|---|---|---|---|
| Divisione | Società | Pacse | Vincolo | 31.12.2019 |
| Trevi | Treviicos | Usa | CRA - Bonding Company (Soggetta a Covenant) | 10.0 |
| Trevi | Trevi Foundations Nigeria Ltd | Nigeria | Restrizioni Valutarie | 8.0 |
| Trevi | Foundation Construction Ltd | Nigeria | Restrizioni Valutarie | 0,4 |
| Trevi | Asasat Trevi General Construction Jv Company | Libia | Capitale versato a seguito di Registrazione Società | 0.3 |
| Trevi | Trevi Cimentaciones Ca (Venezuela) | Venezuela | Restrizioni Valutarie | 0.2 |
| Trevi | Trevi Insaat Ve Muhendislik As | Turchia | Cash Collateral su linea promiscua | |
| Trevi | Swissboring Overseas Piling Corp. Ltd (Dubai) Dubai | Cash Collateral su linea promiscua | 2.5 | |
| Totale | 21,4 |
Si segnala che il Gruppo espone al 31 dicembre 2019 tra le attività finanziarie corrente sottoposto a vincolo contenente l'incasso del First Escrow account relativo alla dismissione del settore Oil&Gas.
Ad oggi gran parte degli affidamenti con Istituti finanziatori sono regolati dall'Accordo di Ristrutturazione che si è perfezionato con l'aumento di capitale e la conversione dei crediti vantati dagli istituti di credito in capitale.
Di seguito viene illustrata la distribuzione geografica delle disponibilità liquide del Gruppo al 31 dicembre 2019:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Italia | 23 471 | 13 896 | 9 575 |
| Europa (esclusa Italia) | 7 092 | 7.025 | 67 |
| Stati Uniti e Canada | 17412 | 23 545 | (6 133) |
| Sud America | 3 510 | 9 719 | (6 209) |
| Africa | 9 864 | 13 209 | (3 346) |
| Medio Oriente e Asia | 9 663 | 15 088 | (5.426) |
| Estremo Oriente e Resto del mondo | 6697 | 6 428 | 269 |
| Totale | 77.709 | 88.912 | (11.203) |
I finanziamenti bancari del Gruppo alla fine dell'esercizio sono invece così ripartiti tra breve e lungo termine:
| Finanziamenti a breve termine | Finanziamenti a medio lungo termine | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | Descrizione | 31/12/2019 31/12/2018 | Variazioni | |
| Italia | 526 794 | 630 573 | (103 780) | Italia | 7.282 | 250 | 7 032 |
| Europa (esclusa Italia) | 1-754 | 1.867 | (113) | Europa (esclusa Italia) | 0 | 6 | (6) |
| Stati Uniti e Canada | 16.913 | 17.549 | (636) | Stati Uniti e Canada | 0 | 0 | 0 |
| Sud America | 690 | 1.080 | (390) | Sud America | 34 | 75 | (41) |
| Africa | ા ર | ર્ણ્ટ | (20) | Africa | 0 | 0 | 0 |
| Medio Oriente e Asia | 0 | 186,036 | (186) | Medio Oriente e Asia | 0 | 0 | 0 |
| Estremo Oriente | 7.027 | 7 027 | 0 | Estremo Oriente | 340 | 0 | 340 |
| Resto del mondo | 0 | 0 | 0 | Resto del mondo | 0 | 0 | |
| Totale | 553.193 | 658.348 | (105.154) | Totale | 7.656 | 331 | 7.325 |
La tabella seguente riporta invece il dettaglio per area geografica finanziarie, includendo oltre ai finanziamenti bancari anche i derivati passivi, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:
| Passività finanziarie a breve termine | Passività finanziarie a lungo termine | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | Descrizione | 317 222019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| Italia | 761 041 | 713_309 | 47.732 | Italia | 28.337 | 14.627 | 13-710 |
| Europa (esclusa Italia) | 2.598 | 43.57 | (1.759) | Europa (esclusa Italia) | 928 | 1-055 | (127) |
| Stati Uniti e Canada | 17.248 | 17.804 | (556) | Stati Uniti e Canada | 1322 | 270 | 1 052 |
| Sud America | 1 369 | 1.798 | (429) | Sud America | 201 | 13 245 | (13 044) |
| Africa | ા ર | 71 | (56) | A frica | 416 | 766 | (350) |
| Medio Oriente e Asia | 0 | 186 | (186) | Medio Oriente e Asia | 1 207 | 1 978 | (772) |
| Estremo Oriente | 9 293 | 9572 | (279) | Estremo Oriente | 1-008 | 2.057 | (1.048) |
| Resto del mondo | 76 | 472 | (396) | Resto del mondo | 0 | 0 | 0 |
| Totale | 791.641 | 747.568 | 44.071 | Totale | 33.419 | 33.998 | (579) |
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende quattro tipologie di rischio di tasso, il rischio di valuta, il rischio di prezzo delle commodity e altri rischi di prezzo, così come il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.
L'esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d'interesse di mercato è connessa ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.
Al 31 dicembre 2019, considerato l'effetto di tali contratti, circa il 15% dei finanziamenti del Gruppo risulta essere a tasso fisso. a seguito dell'avvio dei negoziati con il sistema bancario per la moratoria del debito, il rischio tasso di interesse sul debito a medio lungo termine, è stato sospeso nelle more della definizione dell'accordo.
| 31/12/2019 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso Fisso | Tasso Variabile | Totale | |||
| Finanziamenti e Leasing | 73 505 | 701.423 | 774.928 | ||
| Prestito Obbligazionario | 50.000 | 50.000 824.928 |
|||
| Totale Passività Finanziarie | 123.505 | 701.423 | |||
| 0/0 | 15% | 85% | 100% |
Al 31 dicembre 2019, le Società del Gruppo hanno in essere contratti di Swap su tasso di interesse.
Pur essendo di natura di copertura, il Gruppo non applica l'opzione del trattamento hedge accounting, rilevando le variazioni del valore equo a conto economico.
| Strumenti Derivati Copertura Rischio Tasso | ||||
|---|---|---|---|---|
| Strumento | lmporto Originario |
lmporto Residuo |
Scadenza | MTM in Euro |
| IRS | 50.000-000 | 10.257 942 | 2020 | (136.588) |
Il fair value di tali contratti al 31 dicembre 2019 risulta complessivamente negativo per 137 migliaia di Euro.
Al fine di misurare il rischio connesso al interesse è stato simulato uno "stress test" nell'andamento dell'Euribor di riferimento relativo ai finanziamenti passivi a tasso variabile ed ai depositi attivi in essere al 31 dicembre 2019. Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:
| Migliaia di euro | -50 bps | PEN 31/12/19 | +50 bps | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Depositi e attività liquide | (443) | 88 243 | 88 686 | 443 | 89 130 |
| Debito Bancario e Strumenti Derivati | 3-081 | (613 242) | (616 323) | (3.081) | (619.404) |
| Debiti verso Società di Leasing | 1_044 | (207 694) | (208.738) | (1-044) | (209.781) |
| Totale PFN | 3.681 | (732.693) | (736.374) | (3.681) | (740.056) |
Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali del Gruppo. L'esposizione al rischio di cambio può essere di natura:
Il Gruppo valuta la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti di anticipazione commerciale e di natura finanziaria in pari valuta con il contratto di vendita a termine di valuta e l'utilizzo di strumenti finanziari derivati. Il Gruppo non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti finanziari derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IFRS 9 o la società decide di non volersi avvalere della possibilità di hedge accounting, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri/proventi finanziari.
Nello specifico, il Gruppo gestisce il rischio transattivo. L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo in una pluralità di Paesi e in monete diverse dall'Euro, in particolare il Dollaro Statunitense e le divise ad esso agganciate. Poiché risultano operazioni significative in Paesi dell'area Dollaro, il bilancio del Gruppo può essere interessato in maniera considerevole dalle variazioni dei tassi di cambio Euro/Usd.
Il fair value di un contratto a termine è determinato come differenza tra il cambio a termine del contratto e quello di un'operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.
Al fine di valutare l'impatto di una variazione nel tasso di cambio EURO/USD è stata impostata una sensitivity analysis simulando variazioni verosimili del rapporto di cambio sopra indicato.
Le poste di consolidato ritenute ai fini dell'analisi sono: Crediti Commerciali, Crediti e Debiti infragruppo, Debiti Commerciali, Debiti Finanziari, Cassa e Disponibilità Liquide, Strumenti Finanziari Derivati.
I valori di tali poste sulle quali è stata eseguita la sensitivity analysis sono quelli al 31 dicembre 2019. L'analisi si è focalizzata sulle sole partite denominate in dollaro statunitense differente da quella funzionale e di presentazione (Euro) dei singoli bilanci inclusi nel consolidato.
Considerando un deprezzamento del Dollaro USA nei confronti dell'Euro del 5%, l'impatto sul Risultato ante Imposte derivante da tale svalutazione sarebbe, a parità di tutte le altre condizioni, di circa 2,4 milioni di Euro. Un apprezzamento del Dollaro USA del 5% determinerebbe, a parità di tutte le altre condizioni, un impatto sul Risultato ante Imposte di circa 2,7 milioni di Euro. Tale impatto è riconducibile principalmente al riadeguamento dei rapporti commerciali infragruppo, dei crediti e debiti in valuta e delle componenti finanziarie in valuta verso terzi.
Il Gruppo è soggetto al rischio che il merito di una controparte finanziaria o commerciale diventi insolvente.
Per la natura della sua attività, articolata in più settori, con un'accentuata diversificazione geografica delle unità produttive e per la pluralità di Paesi in cui sono venduti gli impianti e attrezzature il Gruppo non presenta una concentrazione del rischio di credito su pochi clienti/Paesi, anzi l'esposizione creditoria e suddivisa su un largo numero di controparti e clienti. Il rischio di credito connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali è monitorato sia dalle singole società sia dalla direzione Finanziaria del Gruppo.
L'obiettivo è quello di minimizzare il rischio controparte attraverso il mantenimento dell'esposizione all'interno di limiti coerenti con il merito creditizio assegnato a ciascuna di esse dai diversi Credit Managers del Gruppo sulla base di informazioni storiche sui tassi di insolvenza delle controparti stesse.
Il Gruppo vende prevalentemente all'estero e utilizza per la copertura dei rischi di credito gli strumenti finanziari disponibili sul mercato, in particolare le Lettere di Credito e utilizza per progetti significativi gli strumenti del pagamento anticipato e della lettera di credito
L'evoluzione degli scenari economici e geo-politici influenza da sempre le attività finanziarie e industriali del Gruppo.
I ricavi per attività all'estero del Gruppo Trevi mantengono un trend di forte consolidamento sull'estero attestandosi su un 91% dell'ammontare totale; la crescita del Gruppo è stata localizzata principalmente negli USA, Iraq, Algeria ed in Nord Europa.
Per tale ragione, il "rischio paese" è continuamente monitorato ed è caratterizzato dal rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati, legato all'area geografica di provenienza e indipendente dalla loro volontà. È anche il rischio legato alla provenienza di un determinato strumento finanziario e dipendente da variabili politiche, economiche e sociali.
Con specifico riferimento ai paesi in cui Trevi opera, maggiormente esposti a questa tipologia di rischio, si precisa quanto segue:
L'Iraq dopo anni difficili è tornato a produrre quasi cinque milioni di petrolio al giorno, raggiungendo la sua piena capacità. Il Paese ha ancora necessità di investimenti in infrastrutture e, più in generale, per la ricostruzione (per la quale sono state destinate risorse limitate negli ultimi anni). Ciò vale in particolare per le aree più dameggiate (quelle sunnite), elemento che ha esacerbato il malcontento della popolazione all'ingerenza iraniana (sciita) nelle vicende e nel governo del Paese. Gli scontri tra la popolazione e le forze di sicurezza (che comprendono anche le milizie sciite) hanno anche causato un ampio numero di vittime e feriti.
L'Algeria è alle prese con la più grave crisi di politica interna dai tempi della guerra civile degli anni Novanta, culminata con le nuove elezioni presidenziali del dicembre scorso. Queste ultime non sono tuttavia state ancora "accettate" dalla piazza, che chiedeva un azzeramento della classe politica alla guida del Paese negli ultimi venti anni; nonostante l'abbondanza di materie prime (Oil & Gas), l'Algeria ha esaurito il proprio fondo sovrano e presenta un'economia sostanzialmente chiusa al contesto internazionale
La variazione del prezzo delle materie impatta direttamente attraverso gli acquisti
destinati alla trasformazione e vendita dei prodotti e indirettamente attraverso le politiche di investimento.
I prezzi del petrolio (Brent) nel 2019 hanno quotato in media circa 68 dollari/barile, in lieve decremento rispetto ai 70 dollari raggiunti nel 2018. Il sostanziale stallo dei prezzi ha avuto un impatto molto limitato sulle politiche di investimento delle Compagnie che, negli ultimi anni, a causa delle forti incertezze, si sono concentrati su progetti con ritorni a breve termine.
Si è in presenza di un cybercrime sia quando la condotta o l'oggetto materiale del crimine è correlato ad un sistema informatico o telematico, sia quando l'illecito è perpetrato sfruttando o colpendo il sistema.
Nell'intento di aumentare ed efficientare costantemente i processi di ICT Security, il Gruppo ha continuato nel percorso di adozione di nuove iniziative, strumenti e procedure volte a garantire livelli di sicurezza ICT sempre più elevati.
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare, la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Nelle tabelle che seguono sono riportate le attività e le passività al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 in base alle categorie previste dallo IFRS 39.
| Fair value a conto economico | FVTPL | |
|---|---|---|
| Fair value a conto economico complessivo | FVOCI | |
| Costo ammortizzato | CA | |
| FV - strumenti di copertura | FVOCI o FVTPL |
Di seguito sono riportate le informazioni integrative su strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS7.
| Classi 1 FR 89 |
Note del bilancio consolidato |
31/12/2019 | Fair Value 2 Patrimonio Netto |
Fair Value a Conto Economico |
Effetto a Conto Economico |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | ||||||
| Attività finanziarie non correnti | ||||||
| Altri crediti finanziari lungo termine | CA | 8 | 3 283 | |||
| Totale Attività finanziarie non correnti | 3.283 | |||||
| Attività Finanziarie correnti | CA | 145 | ||||
| Altri crediti finanziari a breve termine | FVTPL | 12 | ||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | CA | 10 977 | ||||
| Attività finanziarie correnti | ||||||
| Disponibilità liquide | CA | 13 | 77.709 | |||
| Totale Attività finanziarie correnti | 88.831 | |||||
| Totale Attività finanziarie | 92.114 | |||||
| PASSIVITA' | ||||||
| Passività finanziarie non correnti | ||||||
| Finanziamenti a lungo termine | CA | ા ર | 7656 | |||
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine | CA | ો ર | 25 764 | (648) | ||
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | FV | 15 | (0) | (0) | ||
| Totale passività finanziarie non correnti | 33.420 | (0) | (648) | |||
| Passività finanziarie correnti | ||||||
| Finanziamenti a breve termine | CA | 22 | 553 193 | (21 315) | ||
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | CA | 23 | 238 316 | (3.657) | ||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | FVTPL | 24 | 132 | 132 | ||
| Totale passività finanziarie correnti | 791.641 | 132 | (24.972) | |||
| Totale passività finanziarie | 825.061 | (0) | 132 | (25.620) |
La seguente tabella evidenzia le attività e le passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2019, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
| Importi in migliaia di Euro | Classi | Note | 31/12/2019 | Gerarchia del Fair Value | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| ATTIVITA' | ||||||
| Attività finanziarie non correnti | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | ||||||
| Totale attività finanziarie non correnti | ||||||
| Attività finanziarie correnti | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | FVTPL | 6 | ||||
| Totale Attività finanziarie correnti | ||||||
| Totale Attività Finanziarie | ||||||
| PASSIVITA' | ||||||
| Passività finanziarie non correnti | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | ા ર | (0) | (0) | |||
| Totale passività finanziarie non correnti | (0) | (0) | ||||
| Passività finanziarie correnti | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | FVTPL | 24 | 132 | 132 | ||
| Totale passività finanziarie correnti | 132 | 132 | ||||
Il Gruppo ha rivisto i propri indicatori di impairment al 31 dicembre 2019 Avendo rilevato presunzioni di impairment e in considerazione del perdurare di un contesto di mercato caratterizzato da grande volatilità, è stato effettuato un test di inpairment per le 2 Cash Generaling Unit (CGU) del settore Fondazioni facenti parte del Gruppo Trevi (CGU Trevi e CGU Soilmec) e per il Gruppo nel suo complesso.
Il test di impairment, in accordo con lo IAS 36, è inizialmente avvenuto confrontando il valore contabile (carrying value) dell'attività o del gruppo di attività componenti l'unità generatrice di flussi finanziari (CGU) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli evendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall'attività o dal gruppo di attività componenti la CGU (valore d'uso).
Più in particolare, l'impairment test di primo livello sulle CGU del comparto Fondazioni (Trevi e Soilmec) è stato condotto, in continuità di metodo rispetto al test di impairnent effettuato al 31 dicembre 2018, testando in primo luogo la recuperabilità del carrying amount di ciascuna CGU tramite il valore d'uso (Value in Use), determinato tramite l'attualizzazione dei flussi di risultato di ciascuna CGU, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36.
Tale metodo si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un'azienda ad una certa data (nel presente caso, il 31 dicembre 2019) sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:
Ai fini dell'esecuzione dell'impairment test sono state utilizzate le previsioni dei flussi finanziari scaturenti dall'Actual 2019 e dai Piani 2018 - 2022 elaborati per le CGU Trevi e Soilmec con il supporto della società Boston Consulting Group, approvati in data 1º aprile 2019 e recentemente rivisti per considerare i dati consuntivi al 31 dicembre 2019, con il supporto della società Boston Consulting Group.
Considerato che i Principi Contabili Internazionali prevedono la possibilità di tenere conto degli effetti positivi di eventuali ristrutturazioni (benefici/savings) nella stima del valore d'uso della CGU soltanto qualora il bilancio al 31 dicembre 2019 tenga conto dei corrispondenti costi accantonati, mancando i presupposti per l'accantonamento al 31 dicembre 2019, le ristrutturazioni e i relativi benefici prospettici sono stati esclusi dalla stima del valore d'uso delle CGU.
Ciò premesso, il flusso monetario atteso è stato costruito sulla base dei dati economici e patrimoniali rilevati nei Piani 2018 - 2022 di ciascuna CGU nonché sulla base dei dati Actual 2019. Più in particolare, partendo dal reddito operativo (EBIT)
di ciascun periodo, sono state calcolate e sottratte le imposte dirette figurative ad aliquota piena e sommati i componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti, determinando il "flusso finanziario della gestione operativa corrente", interpretabile come un flusso monetario "potenziale"; infatti, l'ammontare delle risorse monetarie effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente risente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli operativi (crediti commerciali, rimanenze, debiti commerciali, debiti verso il personale, ecc.) - variazioni di Capitale Circolante Netto. Il flusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione anche gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso - c.d. CAPEX -.
Sempre in continuità di metodo rispetto al 31 dicembre 2018, per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC», determinato secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model) per il settore di attività delle CGU: settore «Foundations». Il WACC è stato determinato nel 10,29% e le singole variabili sono state desunte come segue:
Per gli anni successivi al 2022, i flussi di cassa delle CGU sono stati calcolati sulla base di un Terminal Value determinato proiettando in perpetuity l'EBIT normalizzato dell'ultimo anno di piano esplicito (2022), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. È stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione dell'inflazione attesa nei Paesi di operatività di tali CGU, ponderata per la percentuale di EBIT 2022 effettivamente prodotta dalle stesse in tali Paesi. In particolare il tasso di crescita g individuato per il settore Foundations è pari al 3,36%. Si precisa che ai fini della determinazione del Terminal Value, prudenzialmente, il WACC è stato aumentato di 1 punto percentuale (ovvero è stato considerato un WACC pari all'11,29%).
Il test di impairment effettuato sullo scenario, e con i parametri di base, sopra rappresentato non ha portato all'evidenza di una svalutazione degli attivi delle CGU Trevi e Soilmec, rispetto al valore contabile di iscrizione.
Al fine di estendere l'analisi di impairment a scenari eventuali che considerassero potenziali peggioramenti del contesto di riferimento, il Management ha effettuato alcune analisi di sensitività, così come richiesto dallo IAS 36.
Il Management ha, quindi, analizzato la variabilità dei risultati delle CGU Trevi e Soilmec, al mutare dei principali input valutativi assunti, ipotizzando alternativamente: l'incremento del tasso di sconto (WACC) rilevante per la determinazione del Terminal Value, il decremento del tasso di crescita g rilevante per la determinazione del Terminal Value e la varianza dei flussi rilevanti per la determinazione del Terminal Value.
Lo IAS 36 consente infatti di considerare i rischi di realizzazione del piano sia operando delle rettifiche in diminuzione nei flussi attesi, sia effettuando delle rettifiche in aumento nel tasso di attualizzazione.
È stata dapprima svolta un'analisi di sensitività sul tasso di sconto (WACC) adottato per il Terminal Value al fine di identificare la maggiorazione di tasso che porterebbe il valore recuperabile delle CGU TREVI e SOILMEC ad essere almeno pari al relativo carrying anount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato nel primo livello del test). In tal circostanza:
una variazione in incremento puntuale del WACC pari al 3,74% (con WACC pari al 15,03% contro un WACC del 11,29% adottato nel caso base) porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi della CGU TREVI, mentre
Successivamente è stata svolta un'analisi di sensitività sul tasso di crescita g adottato per il Terminal Value al fine di identificare il decremento di tasso che porterebbe il valore recuperabile delle CGU TREVI e SOILMEC ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato nel primo livello del test). In tal circostanza:
È stata poi svolta un'analisi di sensitività sulla variazione degli EBIT rilevanti per la determinazione del Terminal Value, mantenendo invariati tutti gli altri criteri ed assunzioni di stima, al fine di identificare la percentuale di decremento dell'EBIT di Terminal Value che porterebbe il valore recuperabile degli attivi delle CGU TREVI e SOILMEC ad uguagliare il relativo carrying amount.
Tale percentuale di decremento è stata individuata:
L'impairment test di secondo livello è stato effettuato nella modalità asset side, verificando che il valore recuperabile degli attivi di Gruppo fosse superiore al loro valore contabile. L'enterprise Value complessivo è stato calcolato con il metodo per somma di parti (SOTP), ovvero mediante la sommatoria de:
Si precisa che tale confronto porta all'evidenza di una differenza positiva, ma in ottica prudenziale e in considerazione dell'attuale incertezza, si è ritenuto opportuno non effettuare alcun ripristino di valore.
Il Management, in conformità a quanto effettuato per il primo livello del test, ha analizzato la variabilità delle stime di secondo livello al mutare dei principali input valutativi assunti, ipotizzando alternativamente: l'incremento del tasso di sconto (WACC) rilevante per la determinazione del Terminal Value, il decremento del tasso di crescita g rilevante per la determinazione del Terminal Value e la varianza dei flussi rilevanti per la determinazione del Terminal Value.
È stata dapprima svolta un'analisi di sensitività sul tasso di sconto (WACC) adottato per il Terminal Value al fine di identificare la maggiorazione di tasso che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di Gruppo ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all'azzeramento del 'headroom riscontrato nel secondo livello del test, In tal circostanza una variazione in incremento puntuale del WACC pari al 2,08% per le CGU TREVI e SOILMEC (con WACC pari al 13,37% contro un WACC del 11,29% adottato nel caso base), porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi di Gruppo (con un margine di primo livello: per la CGU TREVI di Euro 31 milioni rispetto agli 88 milioni di Euro del caso base e per la CGU SOILMEC di Euro 5 milioni rispetto ai 34 milioni di Euro del caso base).
Successivamente è stata svolta un'analisi di sensitività sul tasso di crescita g adottato per il Terminal Value al fine di identificare il decremento di tasso che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di Gruppo ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato nel secondo livello del test). In tal circostanza una variazione in diminuzione puntuale del tasso di crescita g pari all'1,46% contro il 3,36% adottato nel caso base), porterebbe ad una coincidenza tra il valore contabile degli attivi di Gruppo (con un margine di primo livello: per la CGU TREVI di Euro 31 milioni rispetto agli 88 milioni di Euro del caso base e per la CGU SOILMEC di Euro 5 milioni rispetto ai 34 milioni di Euro del caso base).
E stata poi svolta un'analisi di sensitività sulla variazione degli EBIT rilevanti per la determinazione del Terminal Value, mantenendo invariati tutti gli altri criteri ed assunzioni di stima, al fine di identificare la percentuale di decremento dell'EBIT di Terminal Value che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di Gruppo ad uguagliare il relativo carrying amount.
Tale percentuale di decremento è stata individuata nel 16,25% (corrispondente ad un EBIT per il TV pari: per la CGU TREVI a 29 milioni di Euro contro l'EBIT per il TV del caso base pari a 37 milioni di Euro e per la CGU SOILMEC a 15 milioni di Euro contro l'EBIT per il TV del caso base pari a 19 milioni di Euro). In tale circostanza si otterrebbe un margine di primo livello pari a Euro 28 milioni per la CGU TREVI rispetto agli 88 milioni di Euro del caso base e pari a Euro 7 milioni per la CGU SOILMEC rispetto ai 34 milioni di Euro del caso base.
Infine, in considerazione dell'emergenza sanitaria derivante dal virus COVID-19, dell'incertezza sulla durata della pandemia e sugli effetti che la stessa potrà avere sulla situazione economica mon è possibile escludere possibili impatti sulla capacità della Società di raggiungere i propri obiettivi economico-finanziari di breve termine.
Per tali ragioni il Management ha ritenuto opportuno effettuare un'apposita sensitivity che preveda un sostanziale decremento dei flussi e, quindi, degli EBIT del primo anno esplicito di Piano (2020).
La situazione appena descritta, infatti, potrebbe ragionevolmente portare uno slittamento della maggior parte dei ricavi e degli incassi del 2020, comportando sostanzialmente un allungamento delle aspettative di ricavo/incasso. L'effetto dello slittamento determina di fatto uno spostamento dei flussi dal 2020 alla fine di ciascun periodo valutativo considerato (ovvero: del Terminal Value). Si precisa che la valorizzazione di tali somme alla fine del periodo valutativo, stante il significativo lasso temporale intercorrente, porterebbe alla determinazione di valori decisamente trascurabili e pertanto non è stata fattorizzata.
Alla luce di quanto esposto si è proceduto ad effettuare una sensitivity che prevedesse la considerazione dell'EBIT 2020 solamente al 50%, ipotizzando, come appena esposto, che la restante parte dell'EBIT sarà realizzata da ciascuna CGU alla fine del periodo valutativo.
Un decremento dell'EBIT 2020 pari al 50,00% per ciascuna CGU porterebbe:
In linea con quanto già effettuato al 31 dicembre 2018, è stato svolto uno specifico test di impairment sui Progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalla divisione Trevi e dalla divisione Soilmec negli anni scorsi. Tale specifico test è stato condotto mediante l'attualizzazione dei flussi riconducibili a ciascun Progetto al tasso WACC determinato per il settore Foundations, pari al 10,29%. Il test non ha portato all'evidenza di alcuna perdita di valore.
Si dà atto che nel corso del 2018 nell'ambito della divisione Trevi è stata istituita una Joint Venture c.d. "IV USA di Boone Dam" o "Boone Dam". Tale Joint Venture, essendo minoritaria e contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, è stata trattata come una partecipazione. La stessa è stata quindi oggetto di separato impairment test effettuato mediante il confronto fra il valore recuperabile e il valore contabile (carrying amount) iscritto nello stato patrimoniale della CGU Trevi al 31 dicembre 2019.
Nella fattispecie in esame è stato considerato quale valore recuperabile il valore d'uso, determinato attualizzando i flussi di cassa operativi di Boone Dam mediante il metodo dell'Unlevered Discounted Cash Flow o "UDC"" al fine dell'individuazione dell'Enterprise Value e del relativo confronto con il carrying amount. Per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato adottato un costo medio ponderato del capitale «WACC» pari al 7,78%, determinato secondo i seguenti parametri:
6 per la definizione del beta.
Il tax rate adottato è quello USA, ovvero il Paese di effettiva produzione degli EBIT Boone Dam. Il test condotto non ha portato all'evidenza di alcuna perdita durevole di valore.
Le immobilizzazioni materiali a bilancio al 31 dicembre 2019 a 231,5 milioni di Euro, con un incremento di 6,6 milioni di Euro rispetto al loro valore netto al 31 dicembre 2018 (224,9 milioni di Euro). I movimenti relativi all'esercizio 2019 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
| Costo | ammort | Valore | Incre m. |
Incre m |
Decrem | Ammort | Ammort | Utilizz 0 |
Svalutaz | Altre var |
Diff | Costo | ammort | Valore | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | originario ਡੀ |
accumula to |
netto al | IFRS 16 |
IFRS 16 | Fondo | costo orig |
Camb IO |
onginario al |
accumula to |
netto al | ||||
| 31/12/2018 | 31/12/20 18 |
31/12/20 18 |
31/12/20 19 |
31/12/20 19 |
31/12/20 19 |
||||||||||
| Terreni | 8 589 | 8.589 | 217 | (82) | 0 | 0 | 0 | 0 | 48 | 8 772 | 0 | 8 772 | |||
| Fabbricati | 62 851 | (25 860) | 36 991 | 908 | 9 425 | (1 511) | (2 158) | (2387) | 1 592 | (1 626) | 2 003 | 219 | 72 269 | (28 813) | 43 456 |
| Impianti e macchinari | 349 092 | (207 483 | 141 609 | 10 37 0 |
1 433 | (16 136) | (17295) | (802) | 21 470 | (6 347) | (7 194) | 627 | 332 846 | (204 113 | 128 733 |
| Attrezzature industriali e commerciali |
69 741 | (47 255) | 22 485 | ર 869 | 24 009 | (5 158) | (4 042) | (10.651 | 3 021 | (6 112) | -300 | (161 | 89 488 | (58 927) | 30 561 |
| Altri beni | 63 769 | (48 995) | 14 775 | ર રેડિક | 2 606 | (4.891) | (5 650) | (1 130) | 1 523 | 3 854 | 165 | 71-058 | (54.252) | 16 806 | |
| Immobilizzazioni in corso ed acconti |
523 | 0 | 523 | 4 305 | (283) | 0 | 0 | 0 | (1 380) | 39 | 16 | 3 220 | 0 | 3 220 | |
| TOTALE | 554.565 | (329,593 | 224.972 | 27.22 0 |
37.473 | (28.060) | (29.145) | (14,973 | 27.606 | (15.465) | 0 | 1.909 | 577.651 | (346.105 | 231,546 |
Gli incrementi lordi del periodo, sono complessivamente pari 27,2 milioni di Euro mentre i decrementi dell'esercizio sono risultano pari a 28 milioni di Euro; i movimenti evidenziati si riferiscono alla normale attività di sostituzione di impianti ed attrezzature.
L'effetto cambio nell'esercizio 2019 è stato pari a 1,9 milioni di Euro. Alcune immobilizzazioni sono gravate da ipoteche a fronte dei finanziamenti ricevuti, così come descritti nella voce Debiti. Nel corso dell'esercizio sono state effettuate alcune svalutazioni in società controllate, principalmente dell'area sudamericana (Venezuela e Colombia), allineando i saldi di bilancio al valore presumibile di realizzo.
Il valore netto di carico delle immobilizzazioni materiali detenute in leasing al 31 dicembre 2019 è pari a 75,1 milioni di Euro (il corrispondente saldo al 31 dicembre 2018 era pari a 69,9 milioni di Euro). L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente riconducibili dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 - Leasing a partire dal 1º gennaio 2019.
| Importi in migliaia di Euro | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| Terreni e Fabbricati | 25 141 | 17 747 | 7394 |
| Impianti e macchinari | 34.351 | 51 283 | (16.932) |
| Attrezz ind e commerciali | 14.022 | 600 | 13 423 |
| Altrı beni | 1 632 | 318 | 1.314 |
| TOTALE | 75.146 | 69.948 | 5.198 |
Le attività in leasing finanziario sono impiegate come garanzia per le relative passività assunte.
Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2019 ammontano a 6,8 milioni di Euro, in aumento di 0,4 milioni di Euro rispetto al valore relativo al 31 dicembre 2018 (6,4 milioni di Euro).
| Descrizione | Costo originario all 31/12/2018 |
Fondo ammort.al 31/12/2018 |
Valore netto al 31/12/2018 |
Incrementi | Decrem. | Ammort. | Svalutaz ioni |
Diff. Cambio |
Costo originario al 31/12/2019 |
Fondo ammort.al 31/12/2019 |
Valore netto al 31/12/2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamento | O | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||||
| Costi di sviluppo | 59 716 | (54 837) | 4 879 | 1 780 | (175) | (1 224) | 61 321 | (56,062) | 5 260 | ||
| Diritti di brevetto ind e di ulilizzazione delle opere dell'ingegno |
7 746 | (7 489) | 256 | 223 | (190) | 7 969 | (7679) | 290 | |||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
3 847 | (3.731) | 115 | 87 | (61) | 0 | 3 934 | (3 792) | 142 | ||
| Immobilizzazioni in corso ed acconti |
0 | 0 | 0 | 218 | 0 | 218 | 0 | 218 | |||
| Altre immobilizzazioni | 17917 | (16 770) | 1 147 | 466 | (16) | (1 122) | (608) | 17 | 18 776 | (17892) | 884 |
| TOTALE | 89.226 | (82.827) | 6.397 | 3.774 | (191) | (2.597) | (608) | 17 | 92.218 | (85.424) | 6.794 |
I movimenti relativi all'esercizio 2019 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
La voce Incrementi, pari a 3,7 milioni di Euro, si riferisce principalmente ai costi capitalizzati per lo sviluppo di tecnologie e attrezzature utilizzate dalle società del Gruppo; tali costi, che rispettano i requisiti richiesti dallo IAS 38, sono stati infatti capitalizzati e successivamente ammortizzati a partire dall'inizio della produzione e lungo la vita economica media dei prodotti correlati: il valore netto dei costi di sviluppo al 31 dicembre 2019 ammonta a 5,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), con un incremento lordo di periodo pari a 1.781 migliaia di Euro.
Con riferimento alla voce "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione dell'ingegno" segnaliamo che l'incremento lordo pari a 0,2 milioni di Euro è imputabile principalmente alla capitalizzazione relativa a licenze d'uso di programmi.
L'incremento lordo relativo alla voce "concessioni, licenze e marchi" è pari a 0,08 milioni di Euro nell'esercizio precedente).
Le "altre immobilizzazioni immateriali" ammontano al 31 dicembre 2019 a 0,9 milioni di Euro, in calo rispetto all'esercizio precedente di 0,2 milioni di Euro. L'incremento di questa voce è principalmente riferito alla divisione Trevi, anche per l'applicazione dell'IFRS 15 alle commesse pluriennali.
Non sono presenti investimenti immobiliari non strumentali.
Le partecipazioni ammontano a 4 milioni di Euro, in incremento rispetto al valore dell'esercizio precedente, pari a 1,4 milioni di Euro.
Di seguito si evidenziano sinteticamente le variazioni intervenute nel 2019 nelle partecipazioni:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2018 | Incrementi | Decrementi | Rivalutazioni | Svalutazioni | Saldo al 31/12/2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Imprese collegate | 687 | 2716 | (0) | 3 403 | ||
| Altre Imprese | 707 | 31 - | (0) (0) == (0) == | (141) | 597 | |
| TOTALE | 1.394 | 2.747 | 000 | (141) | 4.000 |
L'incremento del periodo si riferisce per la maggior parte alla società Trevi Nicholson JV. Le svalutazioni di periodo riguardano alle partecipazioni in altre imprese di Trevi S.p.A.
Tale voce si riferisce a differenze temporanee derivanti principalmente da eliminazioni di utili infragruppo ed al relativo beneficio fiscale e a perdite fiscali pregresse, che in base alla normativa fiscale potranno essere recuperate nei prossimi esercizi.
Nelle seguenti tabelle è fornita la movimentazione netta dei crediti per imposte anticipate e delle passività fiscali per imposte differite:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti per imposte anticipate | 44 163 | 46 265 | (2.102) |
| Totale | 44.163 | 46.265 | (2.102) |
| Fondo imposte differite | (31.729) | (35 360) | 3.631 |
| Totale | (31.729) | (35.360) | 3.631 |
| Posizione netta alla fine dell'esercizio | 12.434 | 10.905 | 1.529 |
Il valore della posizione netta alla fine dell'esercizio pari a 12,4 milioni di Euro si riferisce principalmente ad una controllata americana le cui perdite fiscali sono considerate recuperabili, poiché la società genera utili sufficienti a recuperare il credito fiscale.
Di seguito sono riportati i principali elementi che compongono le imposte anticipate e le passività per imposte differite e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso ed in quello precedente (migliaia di Euro):
| Elimin, Utili infragruppo |
Applicazione Principi Contabili Internazionali |
Costi di Sviluppo |
Adeguamento Aliquote di Gruppo |
Bilanci Civilistici e a tre |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 01.01.18 | 13.691 | (10.741) | (1.236) | (4.789) | 10.837 | 7.762 |
| Effetto a conto economico | 239 | 774 | 74 | 89 | 4.000 | 5-176 |
| Effetto a patrimonio netto | 0 | 247 | 0 | 0 | 0 | 247 |
| Differenze cambio | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altre variazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | (2 280) | (2.280) |
| Saldi al 31.12.18 | 13.930 | (9.720) | (1.162) | (4.700) | 12.557 | 10.905 |
| Effetto a conto economico | 936 | 616 | 205 | 14 | 3 073 | 4 844 |
| Effetto a patrimonio netto | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Differenze cambio | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altre variazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | (3 315) | (3 315) |
| Saldi al 31.12.19 | 14.866 | (9.103) | (957) | (4.686) | 12.315 | 12.434 |
La voce "Bilanci Civilistici e altre" è principalmente composta da crediti per imposte iscritti a fronte delle perdite fiscali di talune società estere del Gruppo ed al 31 dicembre 2019 ammonta a circa 12,3 milioni di Euro. Le perdite pregresse al 31 dicembre 2019 relative alle società italiane aderenti al consolidato fiscale, sulle quali non è stata iscritta fiscalità anticipata, ammontano complessivamente a circa 140 milioni di Euro.
Al 31 dicembre 2019 non sono presenti strumenti derivati attivi a lungo termine.
I crediti verso altri al 31 dicembre 2019 ammontano a 3,3 milioni di Euro e si riferiscono principalmente a crediti verso imprese collegate e a depositi cauzionali.
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso imprese collegate | 1 353 | 1-732 | (379) |
| Depositi cauzionali | 1-709 | 1 237 | 472 |
| Altri | 222 | 248 | (26) |
| TOTALE | 3.283 | 3.217 | 66 |
La voce "Altri" contiene acconti a lungo termine versati nel corso dell'esercizio per operazioni che non si concluderanno nei prossimi 12 mesi.
I crediti commerciali ed altre attività a lungo termine al 31 dicembre 2019 ammontano a 2,9 milioni di Euro,
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 2 185 | ર 105 | (2.920) |
| Ratei e risconti | 760 | 1-024 | (264) |
| TOTALE | 2.946 | 6.129 | (3.183) |
I crediti verso clienti si riferiscono a crediti commerciali verso clienti terzi con scadenza superiore all'anno, per 1,6 milioni di Euro della controllata Swissboring Overseas Piling Corporation e per 0,5 milioni di Euro della controllata Soilmec S.p.A. I Risconti attivi sono riferiti per la maggior parte ad un credito relativo alla controllata Trevi Nigeria che ammonta a 0,5 milioni di Euro.
Il totale delle rimanenze al 31 dicembre 2019 ammonta a 118.9 milioni di Euro e risulta così composto:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Materie prime sussidiarie e di consumo | 79-129 | 92 978 | (13.849) |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 11.167 | 10.367 | 800 |
| Prodotti finiti e merci | 28 123 | 41 287 | (13 164) |
| Acconti | 478 | 637 | (159) |
| TOTALE RIMANENZE | 118.897 | 145.269 | (26.372) |
Le rimanenze finali del Gruppo afferiscono alla produzione di macchinari per l'ingegneria del sottosuolo e sono rappresentate dai materiali e dai ricambi impiegati dal settore fondazioni; le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione per 26 milioni di Euro (al 31 dicembre 2018 era pari ad Euro 37,7 milioni).
I lavori in corso su ordinazione sono espressi al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e riclassificati tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avori risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.
Il fondo svalutazione rimanenze ammonta a 26 milioni di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente:
| Descrizione | 31/12/2018 | Incrementi | Utilizzi | Riclassifiche | Altre | 31/12/2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Materie prime sussidiarie e di consumo | 26 205 | 387 | (2.097) | (35) | (385) | 24.075 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 2.778 | = | (0) | (2,569) | 209 | |
| Prodotti finiti e merci | 8 759 | 172 | (896) | (6.253) | 1-782 | |
| Acconti | ||||||
| TOTALE FONDO SVALUAZIONE RIMANENZE 37,742 | 559 | (35) (35) (9.207) | 26.066 |
La voce Altre accoglie quasi esclusivamente le movimentazioni riconducibili al deconsolidamento della società Watson Inc. a seguito dell'avvenuta cessione della stessa nel corso dell'esercizio 2019.
L'ammontare totale al 31 dicembre 2019 è pari a 301,4 milioni di Euro. La voce è così composta:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 229 430 | 263 202 | (33.772) |
| Subtotale Importo dovuto dai committenti | 4 048 | 5 019 | (970) |
| Sub Totale Clienti | 233.478 | 268.220 | (34.742) |
| Crediti verso imprese collegate | 14.711 | 6.597 | 8.114 |
| Crediti verso l'erario per IVA | 22 430 | 20 312 | 2.118 |
| Crediti verso altri | 13.963 | 29 435 | (15.472) |
| Ratei e Risconti | 4.749 | 4 401 | 348 |
| Sub Totale Clienti ed Altri | 289.331 | 328.965 | (39.634) |
| Crediti tributari | 12 086 | 17.009 | (4 923) |
| TOTALE | 301.417 | 345.974 | (44.557) |
Il Gruppo, nel corso dell'esercizio, non ha effettuato operazioni di cessione pro-soluto a società di factoring.
Di seguito si fornisce il dettaglio delle voci "Importi dovuti dai committenti" ed "Importi dovuti ai committenti":
| Importi in migliaia di Euro | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| Attivo corrente: | |||
| Lavori in corso su ordinazione | 80 506 | 47-138 | 33 368 |
| Fondo svalutazione perdite a finire | (29.928) | (31-269) | 1.341 |
| Totale lavori in corso su ordinazione | 50.578 | 15.869 | 34.709 |
| Acconti da committenti | (46 530) | (10 850) | (35 680) |
| Totale importi dovuti dai committenti | 4.048 | 5.019 | (970) |
| Passivo corrente: | |||
| Lavori in corso su ordinazione | 61-860 | 47_326 | 14 533 |
| Crediti vs clienti | 0 | 0 | |
| Acconti da committenti | (65 877) | (53,917) | (11 960) |
| l'otale importi dovuti ai committenti | (4.017) | (6.591) | 2.574 |
Il fondo svalutazione crediti ammonta a 74,9 milioni di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2018 |
Accantonamenti | Utilizzi | Rilasci | Altre Variazioni | Saldo al 31/12/2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti v/clienti | 69 328 | 9 919 | 4.894 | 625 | 74 979 | |
| TOTALE | 69.329 | 9.919 | 4.894 | 625 | 74.979 |
Tale voce risulta composta principalmente da risconti attivi dettagliati come segue:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Premi assicurativi anticipati | 502 | 415 | 87 |
| Affitti passivi anticipati | 1.900 | 730 | 1 171 |
| Interessi legge Sabatini | 27 | ર 3 | (27) |
| Altri | 2 320 | 3.203 | (883) |
| TOTALE | 4.749 | 4.401 | 348 |
La voce Altri ratei e risconti attivi include costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi successivi di diversa natura.
La ripartizione dei crediti per area geografica al 31 dicembre 2019 risulta essere la seguente:
| 317 22019 | Italia | Europa (esclusa Italia) |
U.S.A. e Сапада |
America Latina |
Africa | Medio Oriente e Asia |
Estremo Oriente |
Resto del mondo |
Totale Crediti |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 34 768 | 24 933 | 32.546 | 7819 | 37 994 | 63 499 | 25 048 | 6 872 | 238.278 |
| Crediti verso collegate | 4 248 | 5 831 | 4.342 | 6 | () | 0 | 284 | () | 14.711 |
| Crediti tributari e IVA | 19 276 | 3 777 | 398 | 4 850 | 1 570 | 3.165 | 1-483 | (3) | 34.516 |
| Crediti verso altri | 5.197 | 762 | 100 | 2 242 | 632 | 3211 | 1-809 | 10 | 13.963 |
| Ratei e risconti | 1.503 | 625 | 747 | 396 | 290 | 710 | 443 | 36 | 4.749 |
| TOTALE | 64.992 | 35.928 | 38.134 | 15.313 | 40.486 | 70.585 | 29.067 | 6.915 | 301.417 |
| 31/12/2018 | Italia | Europa (esclusa Italia) |
U.S.A. e Canada |
America Latina |
Africa | Medio Oriente ed Asia |
Estremo Oriente |
Resto del mondo |
Totale Crediti |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 29 552 | 30 947 | 32 783 | 14.911 | 40 653 | 77.655 | 31 218 | 10 501 | 268.220 |
| Crediti verso collegate | 5 934 | 336 | 326 | 6 596 | |||||
| Crediti tributari e IVA | 22.17 J | 1.103 | 213 | 5 620 | 2512 | 4.002 | 1 662 | 38 | 37 321 |
| Crediti verso altri | 15.496 | 767 | રે રે | 881 | 670 | 9.705 | 1-758 | 103 | 29 435 |
| Ratei e risconti | 1-603 | 183 | 568 | ਦੇ ਤੇ ਤੋ | 278 | 632 | 571 | 33 | 4 401 |
| TOTALE | 74.756 | 33.336 | 33.619 | 21.945 | 44.113 | 91.994 | 35.535 | 10.676 | 345.974 |
I crediti verso società collegate al 31 dicembre 2019 ammontano a 14,7 milioni di Euro; il dettaglio è riportato nella Nota (36) - Rapporti con entità correlate.
La ripartizione dei Crediti verso clienti per valuta risulta essere la seguente:
| 1 31/12/2019 |
31/12/2018 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Descrizione | ||||
| EURO | 84 365 | 112 073 | (27-708) | |
| USD | 34 253 | 38 606 | (4.353) | |
| AED-OMR-QAR | 25 972 | 26 111 | (139) | |
| NGN | 3.456 | 3 265 | 191 | |
| GBP | 786 | 950 | (164) | |
| ALTRI | 84 646 | 87215 | (2 569) | |
| Totale | 233.478 | 268.220 | (34.742) |
Conformente a quanto previsto dall'IFRS 7, si riporta di seguito un'analisi della dinamica dei crediti scaduti, suddivisi in classi di rischio omogenee:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|
| 116 986 | 129.787 | (12 801) |
| 42 328 | 40 222 | 2 106 |
| 24.123 | 27 027 | (2 904) |
| 50 041 | 71-184 | (21.143) |
| 233.478 | 268.220 | (34.742) |
Nell'ottica di una politica di costante monitoraggio del credito da parte delle singole Società del Gruppo, sono state identificate delle fasce standard di valutazione, esplicitate nella seguente tabella:
| 31/12/2019 | ||
|---|---|---|
| 31/12/2018 | Variazioni | |
| 171.615 | 234 451 | (62 836) |
| 48 279 | 10.095 | 38_184 |
| 1.378 | 1-844 | (466) |
| 1.672 | 2.033 | (361) |
| 10 535 | 19.797 | (9 262) |
| 233.478 | 268.220 | (34.742) |
| Il dettaglio dei "Crediti verso altri" è il seguente: | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | -- | ------------------------------------------------------- |
| . ) |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | ||
| Crediti verso dipendenti | 1 090 | 1.445 | (355) | ||
| Anticipi a fornitori | 4_740 | 10.115 | (5.375) | ||
| Crediti verso società di factoring | 0 | 4 274 | (4.274) | ||
| Altri | 8.132 | 13 601 | (5 470) | ||
| TOTALE | 13.962 | 29.435 | (15.473) | ||
I crediti tributari verso l'Erario sono rappresentati principalmente da crediti per imposte dirette e da acconti di imposta.
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti verso l'erario per imposte dirette | 17.009 | (4.923 | |
| TOTALE | 12.086 | 17.009 | (4.923) |
Gli importi maggiormente significativi sono rappresentati dai crediti per imposte assolte all'estero e dagli acconti versati in capo alle società controllate in Italia.
Al 31 dicembre 2019, il saldo è pari a 0.
Le Attività finanziarie correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 10,9 milioni di Euro e sono riferiti all'incasso del First Escrow Account relativo all'operazione di cessione Oil&Gas che trova la sua contropartita nella voce "passività finanziarie a breve termine" in quanto soggetto al vincolo di indisponibilità da accordi con l'acquirente.
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie correnti | 10 977 | 10 977 | |
| Totale | 10.977 | 10 977 |
La voce è così composta:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 76 899 | 87-875 | (10.976) |
| Denaro e valori di cassa | 810 | 1.037 | (227) |
| TOTALE | 77.709 | 88.912 | (11.203) |
Per un'analisi della posizione finanziaria netta e alle disponibilità liquide del Gruppo Trevi si rimanda alla relazione sulla gestione ed al rendiconto finanziario.
Le disponibilità liquide comprendono importi non trasferibili senza autorizzazione dell'Istituto Finanziario presso cui sono depositate in quanto sono a garanzia di linee di fido bancarie per emissione di bond commerciali; al 31 dicembre 2019 sono pari a circa 2,5 milioni di Euro negli Emirati Arabi Uniti.
È altresi presente un vincolo di 10 milioni di Dollari americani a garanzia delle emissioni di Bond Assicurativi negli Stati I Initi
Inoltre nel Gruppo sono presenti realtà nelle quali le disponibilità liquide presenti sui conti correnti societari non sono trasferibili nell'immediato per motivi di restrizioni valutarie (principalmente in Nigeria per 8 milioni di Euro ed in Venezuela per 0,2 milioni di Euro). A queste vanno aggiunte liquidità vincolate in società estere dormienti per motivi di natura politica e/o commerciale per 0,3 milioni di Euro in Libia, così come dettagliato al precedente paragrafo "Rischio di liquidità".
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo:
| Descrizione | Capitale Sociale |
Riserva Sovrapp. Azioni |
Riserva Legale |
Altre Riserve |
Riserva di Convers. |
I Itile portato a nuovo |
Utile del periodo di pertin. del Gruppo |
Totale Patrimonio Netto del Gruppo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1/1/2018 | 82.290 | 114.480 | 8.353 | 15.797 | 4.840 | 193.506 | (432.839) | (13.573) |
| Destinazione del risultato 2017 | (432 839) | 432 839 | ||||||
| Distribuzione di dividendi | ||||||||
| Differenza di conversione e altri movimenti | 8 787 | 8.787 | ||||||
| Utili/(perdite) attuariali e stock grant | 241 | 241 | ||||||
| Acquisizione quote di minoranza | 0 | |||||||
| Riserva da Cash-Flow Hedge | (104) | (104) | ||||||
| Utile del periodo di pertinenza del Gruppo | (143 427) | (143.427) | ||||||
| Saldo al 31/12/2018 | 82.290 | 114.480 | 8.353 | 15.934 | 13.628 | (239.383) | (143.427) | (148.075) |
| Destinazione del risultato 2018 | (143.427) | 143 427 | 0 | |||||
| Distribuzione di dividendi | 0 | |||||||
| Differenza di conversione e altri movimenti | 3 482 | 3.482 | ||||||
| Utili/(perdite) attuariali e stock grant | (268) | (268) | ||||||
| Acquisizione quote di minoranza | 1 572 | 1.572 | ||||||
| Riserva da Cash-Flow Hedge | 0 | |||||||
| Utile del periodo di pertinenza del Gruppo | (75 802) | (75.802) | ||||||
| Saldo al 31/12/2019 | 82.290 | 114.480 | 8.353 | 17.238 | 17.110 | (382.760) | (75.802) | (219.090) |
Alla chiusura del presente bilancio la Capogruppo si trova nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del Codice Civile. A conclusione del buon esito del processo di ristrutturazione la Capogruppo è stata ripatrimonializzata per circa 400 milioni di Euro tal per cui il patrimonio netto della Capogruppo è tornato positivo, con conseguente superamento della fattispecie di cui all'art. 2447 del Codice Civile.
Capitale Sociale
La Società ha emesso n. 164.783.265 azioni complessive, di cui acquistate come azioni proprie n. 204.000. In data 19 novembre la Società ha proceduto ad un primo raggruppamento, propedeutico alla successiva operazione di aumento di capitale, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 100 (cento) esistenti azioni ordinarie. Ai fini di tale raggruppamento, si è altresì proceduto all'annullamento di 65 azioni proprie. All'esito di tale raggruppamento, le azioni della Società sono 1.647.832. Le azioni proprie in possesso della Società sono, 2.039.
Il valore del capitale sociale, al lordo delle azioni proprie, ammonta al 31 dicembre 2019 a Euro 82.391.632.
Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale azioni proprie possedute, che ammonta al 31 dicembre 2019 a 82.289.633 Euro:
| Numero di azioni | Capitale Sociale | Riserva Azioni Proprie | |
|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2016 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) |
| Acquisto e cessione azioni proprie | |||
| Saldo al 31/12/2017 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) |
| Acquisto e cessione azioni proprie | |||
| Saldo al 31/12/2018 | 164.579.265 | 82.289.633 | (736.078) |
| Acquisto e cessione azioni proprie | |||
| Saldo al 31/12/2019 | 1.645.793 | 82.289.633 | (736.078) |
Ammonta al 31 dicembre 2019 a 114.480 migliaia di Euro. Rispetto al 31 dicembre 2018 la riserva legale non ha subito variazioni.
La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. Rispetto al 31 dicembre 2018 la riserva legale non ha subito variazioni. Al 31 dicembre 2019 il valore di tale riserva ammonta a 8.353 migliaia di Euro.
Le altre riserve sono così composte:
La riserva fair value accoglie la contropartita derivati valutati al Cash flow hedge secondo quanto previsto dallo IAS 39.
La riserva straordinaria ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 15.806 migliaia di Euro:
La posta accoglie gli effetti della transizione agli IAS/IFRS delle società del Gruppo effettuata con riferimento al 1º gennaio 2004.
La riserva azioni proprie in portafoglio, ammonta alla del 31 dicembre 2019 a 736 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2018.
Tale riserva, pari ad un valore positivo per 17.110 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019, riguarda le differenze cambio da conversione in Euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'Euro; la fluttuazione dei cambi, principalmente tra l'Euro ed il Dollaro Americano e tra l'Euro e le valute dei paesi in Sud America.
La posta include i risultati economici consolidati degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita come dividendi agli Azionisti; il decremento rispetto al 31 dicembre 2019 è dato dalla destinazione del risultato dell'esercizio precedente.
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 7.656 | 331 | 7-325 |
| Debiti verso società di leasing | 14.998 | 33.460 | (18.462) |
| Debiti verso altri finanziatori | 10.766 | 207 | 10 રહેવે |
| Strumenti finanzjari derivati | - | - | |
| TOTALE | 33.420 | 33.998 | (578) |
La suddivisione dei finanziamenti bancari ed altri finanziamenti per scadenza si può così riassumere:
| Descrizione | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 7.656 | 7.656 | ||
| Debiti verso società di leasing | 10-495 | 4.503 | 14.998 | |
| Debiti verso altri finanziatori | 10 282 | 484 | 10.766 | |
| TOTALE | 28.433 | 4.987 | 33.420 |
Il debito verso banche non corrente è principalmente riferito alla c.d. "nuova finanza interinale" che il Gruppo ha incassato nel corso del 2019.
Il valore del debito non corrente verso società di leasing iscritto a bilancio è pari 15 milioni di Euro ed è riferito a contratti di leasing finanziario.
I debiti verso altri finanziatori non correnti ammontano a 10,8 milioni di Euro, principalmente riferiti al debito sorto dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 - Leasing a partire dal 1º gennaio 2019.
Gli strumenti finanziari derivati a lungo termine sono pari a zero.
I termini e le condizioni dei finanziamenti in essere sono i seguenti:
31/12/2019 31/12/2018 Valore Valore Valore Valore Anno Indicizzazione Valuta In migliaia di euro Spread Contabile nominale scadenza nominale Contabile 50.000 50.000 50.000 2024 50.000 5.25%/2.00% Prestiti obbligazionari non garantiti Euro 24.667 17.267 2020 24.667 0 0.00% Finanziamento bancario non garantito Euro Euribor 6 mesi 14.000 20.000 20.0000 2019 20.000 Euribor 6 mesi Finanziamento bancario non garantito Euro 4.45% 2019 38.062 38.062 38.062 38.062 Euribor 6 mesi Euro 2.75% Finanziamento bancario non garantito 18.000 18.000 2019 18.000 18.000 Euribor 6 mesi Furo 1.80% Finanziamento bancario non garantito 7.000 7.000 2018 7.000 7.000 Euro 0.00% Euribor 6 mesi Finanziamento bancario non garantito 12.000 12.000 2020 12.000 12.000 Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito Euro 2.00% 11.552 11.552 11.552 11.552 2018 Euribor 3 mesi Euro 1.35% Finanziamento bancario non garantito 26.250 26.250 Euribor 3 mesi 2020 26.250 26.250 Finanziamento bancario non garantito Euro 3.25% 40.000 28.000 40.000 0 2025 Finanziamento bancario non garantito Euro 0.00% Euribor 6 mesi 12.639 12.639 12.639 2019 12.639 Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito Euro 1.50% 2020 7.034 7.034 7.034 7.034 Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito Euro 2.00% 10.000 10.000 2017 10.000 10.000 Euro 1.60% Finanziamento bancario non garantito 10.000 10.000 2018 10.000 10.000 Finanziamento bancario non garantito Euro 2.81% 10.104 10.104 2022 10.104 10.104 Finanziamento bancario non garantito Emo 4.25% 2017 4.167 4.167 4.167 4.167 Euribor 3 mesi Euro 2.00% Finanziamento bancario non garantito 40.000 40.000 2019 40,000 40.000 Euribor 3 mesi Euro 1.80% Finanziamento bancario non garantito 30.000 30.000 30.000 2020 30.000 Euro 1.80% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito 20.000 2018 20,000 0 Euribor 3 mesi Euro 1.95% Finanziamento bancario non garantito 4.317 4.287 2018 4.317 4.317 CNY 4.80% Finanziamento bancario non garantito 30.000 30.000 30.000 30.000 2018 Euro 2.25% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito 2017 n 0 Finanziamento bancario non garantito Euro 1.30% 2017 0 Euro 1.30% Finanziamento bancario non garantito 1.318 1.318 2017 1.318 1.318 Euro 3 60% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito 5.500 5.500 5.500 5.500 2017 Euro 2.40% Euribor 6 mesi Finanziamento bancario non garantito 7.083 7.083 2020 7.083 7.083 Finanziamento bancario non garantito Euro 1.55% Euribor 3 mesi 7.552 7.552 7.552 7.552 2019 Euro 1.55% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito 15.000 7.500 15.000 7.500 2017 Euro 2.50% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito Euro 3.00% Euribor 6 mesi 2017 0 Finanziamento bancario non garantito 439 439,48715 439,48715 439 2017 Finanziamento bancario non garantito Euro 3,60% Euribor 3 mesi 10.000 10.000 10.000 10.000 2020 Furo 2,70% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito 236 236 Finanziamento bancario non garantito Euro 1,80% 238 238 Euro 1,80% Finanziamento bancario non garantito 2.940 2.940 2017 Finanziamento bancario non garantito Euro 1.75% 1.136 1.136 2017 Euro 1,75% Finanziamento bancario non garantito 2023 8.400 8.400 Euro 6,00% Finanziamento bancario non garantito 3.600 3.600 Euro 6.00% 2023 Finanziamento bancario non garantito 46.900 98.275 Escussioni/Rientri su Finanziamenti Bancari Euro 472.656 489.236 489,344 472.686 Totale passività onerose
Le Parti Finanziarie e le Società del Gruppo Trevi hanno pattuito, in linea con l'Accordo di Ristrutturazione, che le garanzie prestate da una Parte Finanziaria in faltra Parte Finanziaria a garanzia dell'indebitamento finanziario di una o
31/12/2018
31/12/2019
più delle Società del Gruppo potessero essere escusse ferma restando la moratoria dei relativi crediti da regresso nei confronti delle stesse Società.
Le escussioni/rientri su finanziamenti bancari sono le seguenti:
Le passività fiscali per imposte differite e i fondi per rischi ed oneri ammontano complessivamente a 31,7 milioni di Euro, in diminuzione di 3,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2018, in cui ammontavano a 35,4 milioni di Euro. La movimentazione del fondo passività fiscali per imposte differite è la seguente:
| Descrizione | Saldo al 31/12/2018 |
Accantonamenti | Utilizzi | Rilasci | Altre Variazioni | Saldo al 31/12/2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo imposte differite |
35 360 | 2694 | (3 440) | (565) | (2 320) | 31.728 |
| TOTALE | 35.360 | 2.694 | (3.440) | (565) | (2.320) | 31.728 |
Le passività fiscali per imposte differite si riferiscono alle differenze tra i valori delle attività e passività esposte nel bilancio consolidato ed i corrispondenti valori fiscalmente riconosciuti nei Paesi ove il Gruppo opera. Per il dettaglio della composizione del fondo imposte differite si rimanda a quanto già esposto alla nota (5).
Il saldo degli "Altri Fondi a lungo termine" è pari a 7,24 milioni di Euro, in aumento di 0,47 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2018, pari a 6,7 milioni di Euro. Tale saldo è il risultato della seguente movimentazione avvenuta nel corso del 2019.
| Descrizione | Saldo al 31/12/2018 | Accantonamenti | Utilizzi | Rilasci | Altre Variazioni |
Saldo al 31/12/2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri fondi a lungo termine | 6 766 | 2 524 | (2.245) | 189 | 7.235 | |
| TOTALE | 6.766 | 2.524 | (2.245) | 4 | 189 | 7.235 |
Riportiamo nella seguente tabella la composizione dettagliata della voce "Altri Fondi":
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Rischi contrattuali | ર્દિતે | 35 | 624 |
| Interventi in garanzia | 636 | 878 | (242) |
| Copertura perdite società partecipate | 1-042 | 822 | 220 |
| Rischi su vertenze | 3_110 | 1 780 | 1 330 |
| Altri fondi rischi | 1-787 | 3 250 | (1.463) |
| TOTALE Fondi rischi ed oneri a lungo termine | 7.235 | 6.766 | 469 |
| Altri Fondi rischi | 9.350 | 13-115 | (3.765) |
| TOTALE Fondi rischi ed oneri a breve termine | 9.350 | 13.115 | (3.765) |
| TOTALE | 16.585 | 19.881 | (3.296) |
Il fondo per interventi in garanzia pari a 0,6 milioni di Euro è relativo agli accantonamenti per interventi in garanzia tecnica sui prodotti assistibili delle società del settore metalmeccanico.
Il fondo oneri per copertura perdite società partecipate per 1 milione di Euro si riferisce alle partecipazioni minori della Trevi S.p.A.
Il fondo rischi su vertenze pari a 3,1 milioni di Euro si riferisce prevalentemente per 1,5 milioni di Euro alla Trevigalante SA, per 0,4 milioni di Euro alla controllante Trevi Finanziaria S.p.A., per 0,6 milioni di Euro per la controllata Trevi Nigeria, per 0,4 milioni di Euro a Trevi S.p.A., per 0,2 milioni di Euro alla controllata RCT S.r.l. e per 14 migliaia di Euro a Pilotes Trevi S.a.c.i.m.s.
Tale fondo rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività che devono essere contabilizzate con riferimento a:
La voce "altri fondi rischi" a breve termine, pari a 9.350 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019, include principalmente fondi rischi ascrivibili alla controllata Trevi Francia per circa 4,1 milioni di Euro, relativi alle commesse in corso di lavorazione, oltre che circa 1 milione di Euro ascrivibile a contenziosi di natura fiscale e legale.
Vi sono poi passività probabili di varia natura legate al difficile contesto macroeconomico attuale e ascrivibili ad una pluralità di società appartenenti al Gruppo.
Essendo le vendite di attrezzature e di servizi ripartite annualmente su centinaia di contratti, i rischi a cui il Gruppo è esposto sono ridotti per la natura stessa dell'attività svolta. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza. È possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti, o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi, aventi pertanto effetti sulla situazione finanziaria e sui risultati del Gruppo. Tuttavia alla del 31 dicembre 2019 il Gruppo ritiene di non avere passività potenziali eccedenti quanto stanziato alla voce "Altri Fondi" all'interno della categoria Interventi in garanzia in quanto ritiene che non vi sia un esborso probabile di risorse.
Per quanto concerne le passività potenziali relative ai contenziosi fiscali, sulla base delle informazioni attualmente a disposizione e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, si ritiene non determineranno sul bilancio effetti negativi rilevanti. Di seguito si riportano i principali contenziosi relativi alle società italiane ed estere controllate direttamente da Trevi Finanziaria Industriale:
Si segnalano i tre seguenti contenziosi fiscali con riferimento a società italiane:
Con riferimento a due società italiane consortili, di cui Trevi spa detiene la quota di maggioranza si segnala:
17 ottobre 2019 in Cassazione in parte sfavorevole alla società in quanto prevede applicazione dell'iva per in importo di 1,6 milioni di euro relativamente alle fatture di ribaltamento costi ai soci ma ha altresì previsto la non applicabilità delle sanzioni. La maggiore imposta iva addebitata ai soci potrà essere richiesta da questi ultimi a rimborso. La società consortile prima di emettere nota di variazione iva nei confronti dei soci, sta valutando la presentazione di un interpello preventivo all'Agenzia delle Entrate al fine di avere conferma circa l'effettivo esercizio del diritto di rivalsa da parte dei soci. La risposta dell'agenzia delle entrate non potrà comunque pervenire prima del 31 agosto 2020, in base a quanto stabilito dal Decreto Cura Italia. Rimangono ancora pendenti i contenziosi sulle due cartelle esattoriali
Si segnalano i due seguenti contenziosi fiscali con riferimento a società estere:
La società ha presentato a fine luglio 2019, per il tramite del consulente fiscale Deloitte, memoria difensiva attraverso cui ritiene di aver spiegato alle autorità fiscali il legittimo comportamento fiscale adottato.
La società sulla base anche di un parere fiscale reso da primario consulente fiscale olandese, non ha accantonato nulla, pur ritenendo possibile un parziale esito sfavorevole della vicenda, ad oggi non quantificabile.
La Capogruppo era parte passiva nel ricorso ex art. 2409 del Codice Civile, presentato al Tribunale di Bologna dal socio THSE, per la denuncia di presunte gravi irregolarità nella gestione della Capogruppo, con contestuale richiesta di nomina del curatore speciale. La notifica è stata ricevuta in data 31 luglio 2019 con fissazione dell'udienza per comparizione delle parti in data 11 settembre 2019. In data 5 settembre 2019 il Tribunale, su richiesta di THSE, ha disposto il differimento del termine per la costituzione dei resistenti sino al 21 ottobre 2019 e ha rinviato l'udienza per la comparizione delle parti al 31 ottobre 2019. Successivamente, in data 14 ottobre 2019, THSE ha presentato al Tribunale di Forlì, competente per la procedura concordataria alla quale la stessa è assoggettata, una istanza di autorizzazione a rinunciare agli atti del procedimento pendente innanzi al Tribunale di Bologna. In data 18 ottobre 2019, THSE ha depositato presso il Tribunale di Bologna rinuncia ex art. 306 c.p.c. agli atti del giudizio. Con decreto del 30 ottobre 2019, il Tribunale di Bologna ha dichiarato estinto il procedimento. Si segnala che in conseguenza dell'estinzione di tale procedimento si è verificata la Condizione Sospensiva prevista a tale riguardo dall'Accordo di Ristrutturazione.
Soilmec S.p.A. è destinataria di un decreto ingiuntivo per circa Euro 127 migliaia per fatture scadute e non pagate alla società Alfagomma Hydraulic S.p.A. Soilmec S.p.A. ha depositato l'opposizione presso il competente Tribunale di Teramo in data 2 maggio 2019, basandosi sul fatto che Alfagomme Hydraulic S.p.A. ha richiesto il pagamento anche di fatture già
pagate e di altre non ancora scadute. Inoltre, nei giorni precedenti alla notifica del decreto ingiuntivo le due società stavano negoziando un accordo ex art. 182 bis Legge Fallimentare. Le fatture effettivamente scadute e non pagate ammonterebbero a circa Euro 48 migliaia. A seguito dell'udienza del 25 settembre 2019, il Giudice ha emesso in data 21 gennaio 2020 una ordinanza con la quale: (i) è stata rigettata la richiesta di concessione del decreto ingiuntivo ex art. 648 c.p.c. avanzata da Alfagomma; (ii) sono state rigettate le istanze formulate da Alfagomma ai sensi degli art. 186 bis e 186 ter c.p.s.; e (ii) è stata rinviata la causa all'udienza del 12 maggio 2020, per l'ammissione degli eventuali mezzi istruttori richiesti dalle parti.
Soilmec S.p.A. ha ricevuto in data 13 novembre 2018 la notifica di decreto ingiuntivo per circa Euro 3 milioni, presentato al Tribunale di Forlì dal Solution Bank (già Credito di Romagna S.p.A.) a seguito della chiusura di linee di credito con saldo negativo sul conto corrente. Il decreto non è stato opposto entro 40 giorni dalla notifica ed è quindi divenuto esecutivo. In data 4 luglio 2019, tale banca ha ottenuto in forza del suindicato decreto la iscrizione in proprio favore di un'ipoteca giudiziale in relazione a proprio credito su taluni beni immobili di titolarità di Soilmec S.p.A. siti in Cesena. A tale riguardo, in data 5 agosto 2019 è stato sottoscritto un accordo con Solution Bank volto a disciplinare, in estrema sintesi: (a) Il rimborso di una rata capitale pari a Euro 750.000 entro il quinto Giorno Lavorativo successivo alla Data di Conversione (e in ogni caso entro il 31 dicembre 2019), oltre interessi nel frattempo maturati, e il riscadenziamento del restante importo sino al 31 dicembre 2023, da rimborsarsi mediante rate semestrali di pari importo, la prima delle quali in scadenza il quinto Giorno Lavorativo successivo alla Data di Conversione, oltre interessi; e (b) la fissazione di un tasso di interesse onnicomprensivo pari a 200 bps per anno, pagabile semestralmente per cassa. L'accordo con Solution Bank prevede inoltre l'obbligo della banca di (i) non avviare azioni esecutive, salvo che l'Accordo di Ristrutturazione e/o l'accordo con tale banca non venga dichiarato definitivamente inefficace per il realizzarsi degli eventi previsti nello stesso che comportino la sua risoluzione o la decadenza del debitore ex art. 1186 del Codice Civile, e (ii) cancellare prontamente la suindicata ipoteca giudiziale, a spese equamente suddivise, entro e non oltre quindici giorni dalla data di richiesta avanzata da Soilmec S.p.A., successivamente alla Data di Conversione ed al pagamento delle somme nel frattempo dovute.
Soilmec S.p.A. è impegnata in una causa passiva contro gli eredi del dipendente Marino Iannello, deceduto durante l'attività di manutenzione di una macchina presso un cantiere in Turchia. La società ha ricevuto richieste di risarcimento: (i) dalla moglie ed i figli in data 15 maggio 2017, per Euro 4 milioni più spese pari al 10% del risarcimento; (ii) dai genitori, in data 13 settembre 2017, senza quantificazione delle richieste. Soilmec S.p.A. ha riscontrato le richieste di risarcimento affermando la propria estraneità ai fatti poiché il Sig. lannello non era un dipendente Soilmec S.p.A., ma un dipendente Soilmec Honk Kong. Rispetto a Soilmec S.p.A., il Sig. Iannello era in aspettativa non retribuita. Soilmec S.p.A. è dotata di copertura assicurativa con un massimale pari ad Euro 3.000.000. Per accertare eventuali responsabilità di Soilmec S.p.A. e del suo legale rappresentante pro tempore nell'infortunio mortale del Sig. Iannello, è stata aperta un'indagine sia da parte della Procura della Repubblica di Forlì, sia da parte delle autorità turche.
Soilmec S.p.A. è impegnata in un contenzioso in fase pre-giudiziale a seguito dell'agente Erke Dis Ticaret Ltd Sti con riferimento al riconoscimento dell'indennità di fine rapporto a seguito del recesso del contratto di distribuzione comunicato con preavviso da parte di Soilmec S.p.A. La società ritiene di non dover riconoscere alcun importo alla controparte in ragione dell'attività di distribuzione svolta in via prevalente rispetto all'attività di agenzia nel territorio della Turchia. Il rapporto dell'ufficio legale evidenzia, inoltre, che, qualora venisse riconosciuta la fondatezza della richiesta di una somma a titolo di indennità per la cessazione del rapporto di agenzia, sulla base delle prescrizioni dell'art. 1751 del Codice Civile, che prevede il calcolo dell'indennità sulla media annuale delle retribuzioni riscosse dall'agente negli ultimi cinque anni e, se il contratto risale a meno di cinque anni, sulla media del periodo, l'importo eventualmente dovuto sarebbe stimato in un ambito ricompreso tra Euro 65 migliaia. Soilmec S.p.A. è titolare di un credito verso la controparte pari a circa Euro 126 migliaia per fatture scadute da circa un anno e non pagate; pertanto anche in caso di riconoscimento di indennità l'ammontare potrebbe essere compensato con i maggiori crediti vantati da Soilmec S.p.A.
Trevi S.p.A. è impegnata in un contenzioso per il risarcimento danni per cause civili intentate da 33 controparti proprietarie di negozi e appartamenti interessati dal crollo di parti di palazzine ascrivibile all'erronea esecuzione dei lavori di
realizzazione della stazione "Linea 6" della Metropolitana di Napoli, concessi dal Comune di Ansaldo S.T.S., appaltati all'ATI Linea ed eseguiti da Arco Mirelli scari e, in parte, subappaltati al Consorzio TREVI SGF INC. Allo stato sono state stimate richieste complessive di danni per circa Euro 30 milioni (comprensive anche delle cause già transate e di quelle la cui quantificazione non è stata ancora definità di Trevi è stimata essere intorno al 50% (pari a circa Euro 15 milioni). Le transazioni sinora chiuse sono state effettuate da Generali Assicurazioni a fronte di una copertura assicurativa per il sinistro con un massimale di Euro 5 milioni. Trevi S.p.A. è dotata inoltre di una polizza a secondo rischio (ovvero che interviene in seconda battuta ad esaurimento del primo massimale), pari a Euro 10 milioni con Allianz che, al momento, non ha espresso posizioni in merito alla sua attivazione; in ogni caso, la società ha effettuato un accantonamento pari a Euro 7 milioni valutando il rischio che Allianz metta a disposizione un importo massimo di Euro 3 milioni (rispetto al massimale di Euro 10 milioni).
Trevi S.p.A. è impegnata in un contenzioso con Penta Group, fornitore coinvolto nella commessa Mosul (Iraq). Il Tribunale di Forlì ha notificato il 15 marzo 2018 l'atto di precetto, con la richiesta di pagamento di Euro 5.470 migliaia - derivante dall'omologa di un verbale di conciliazione sottoscritto in data 23 febbraio 2017 tra Trevi e Penta Group avente ad oggetto la contrati per servizi legati al progetto ed in particolare per il riconoscimento di somme per c.d. Servizio Visti per l'Iraq. L'atto di precetto è stato oggetto di rinuncia da parte di Penta Group che ha avviato procedimento arbitrale presso la Camera Arbitrale di Milano. In data 23 Luglio 2019 si è tenuta l'udienza in cui sono stati altresi escussi i testimoni mentre nei mesi di settembre e ottobre sono state de memorie conclusionali. Il Collegio ha fissato inizialmente il termine per la pronuncia del lodo al 15 aprile 2020; tale termine – anche a seguito delle sospensioni dei termini dovute all'emergenza dell'epidemia da Coronavirus - è stato successivamente posticipato al 10 giugno 2020.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ed il fondo di trattamento di quiescenza sono piani a benefici definiti ed ammontano al 31 dicembre 2019 a 13,7 milioni di Euro e riflettono l'indennità maturata a fine anno dai dipendenti delle società italiane in conformità alle disposizioni di legge e ad accantonamenti effettuati dalle consociate estere per coprire le passività maturate nei confronti dei dipendenti.
Essi sono stati determinati come valore attuale dell'obbligo di prestazione definita, rettificato per tener conto degli "utili e perdite attuariali". L'effetto rilevato è stato calcolato da un attuario esterno ed indipendente in base al metodo della proiezione unitaria del credito.
| Descrizione | Saldo al 31/12/2018 |
Accantoname nti |
l Cifetto curtailment |
Indennità e acconti liquidati |
Utili/(Perdite) attuariali |
Altri Movimenti |
31/12/2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato |
રે 998 | 757 | (388) | (279) | રે રે | 6 143 | |
| Fondo di trattamento di quiescenza ed obblighi simili |
7 996 | 1-387 | (2.076) | 232 | 7539 | ||
| TOTALE | 13.994 | 2.144 | (2.464) | (279) | 287 | 13.682 |
nel corso dell'esercizio è stata la seguente:
Gli altri movimenti del fondo trattamento di quiescenza si riferiscono all'effetto cambio delle controllate estere, nonché gli utili/perdite attuariali.
| Saldo iniziale | 5.998 | 7.950 |
|---|---|---|
| Costi operativi per servizi | 261 | 238 |
| Interessi passivi | 91 | 84 |
| Indennità pagate | (388) | (1 238) |
| Riclassifica attività destinate ad essere cedute | 181 | (1-037) |
| Saldo finale | 6.143 | 5.998 |
Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario sono esposte di seguito:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|
| Tasso annuo tecnico di attualizzazione | 0.77% | 1.57% |
| Tasso annuo di inflazione | 1.00% | 1.50% |
| Tasso annuo aumento retribuzioni complessive | 2.50% | 2.50% |
| Tasso annuo incremento Tfr | 2.25% | 2,63% |
Si precisa che ai fini del calcolo attuariale è stato utilizzato un tasso di sconto determinato ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2019.
Le ulteriori assunzioni utilizzate alla base del calcolo attuariale sono riportate di seguito:
Viene di seguito riportata un'analisi qualitativa della sensitività per le assunzioni significative al 31 dicembre 2019:
| Gruppo Trevi | ||
|---|---|---|
| Past Service Liability | ||
| Tasso annuo di attualizzazione | ||
| +0,5% | -0,50% | |
| Trevi S.p.A. | 2.082 | 2.245 |
| Trevi Finanziaria Industriale S.p A | 816 | 861 |
| Soilmec S p.A. | 1-766 | 1 962 |
| Drillmec S p.A. | 597 | 652 |
| PSM S r.l. | 1021 | 1-160 |
| Petreven S p A. | 396 | 44 |
| Totali | 6.708 | 7.321 |
| Past Service Liability | ||
| Tasso di inflazione | ||
| +0,25% | -0,25% | |
| Trevi S p A. | 2 184 | 2 138 |
| Trevi Finanziaria Industriale S p A | 843 | 833 |
| Soilmec S p.A. | 1 889 | 1 831 |
| Drillmec S p A. | 632 | 616 |
| PSM Srl. | 1115 | 1092 |
| Petreven S p A | 421 | 405 |
| Totali | 7.084 | 6.915 |
| Past Service Liability | ||
| Tasso annuo di turnover | ||
| +2,00% | -2,00% | |
| Trevi S.p A | 2 44 | 2 182 |
| Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. | 828 | 848 |
| Soilmec S p A | 1 833 | 1 893 |
| Drillmec S p.A. | 616 | 632 |
| PSM S r.l. | 1075 | 1-139 |
| Petreven S p A | 405 | 432 |
| Totali | 6.901 | 7.126 |
Ammontano a 1.038 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in incremento di 1 milione di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Si fornisce di seguito la consistenza della variazione delle varie voci:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti a breve termine (debiti verso banche) | 482 777 | 583 447 | (100-670) |
| Scoperti di conto corrente | 25.200 | 24 363 | 837 |
| Anticipi commerciali | 45 216 | 50 538 | (5.322) |
| Sub-totale finanziamenti a breve | 553.193 | 658.348 | (105.155) |
| Debiti verso società di leasing | 51 200 | રી રહી | (360) |
| Debiti verso altri finanziatori | 187115 | 37 286 | 149 829 |
| Sub-totale debiti verso altri finanziatori | 238.316 | 88.846 | 149.470 |
| Strumenti derivati a breve termine | 132 | 374 | (242) |
| Sub-totale Strumenti Derivati a breve | 132 | 374 | (242) |
| Debiti verso fornitori | 168.302 | 192 561 | (24 259) |
| Acconti | 15 982 | 24 447 | (8 465) |
| Importi dovuti ai committenti | 4017 | 6.591 | (2.574) |
| Debiti verso imprese collegate | 2 363 | 1 287 | 1.076 |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 5 049 | 3,941 | 1.108 |
| Ratei e risconti passivi | 4_736 | 10 924 | (6.188) |
| Altri debiti | 15 931 | 15 723 | 208 |
| Debiti verso Erario per I.V A | 7 900 | 4 902 | 2 998 |
| Fondi a Breve Termine | 9 350 | 13 115 | (3.765) |
| Sub-totale altre passività a breve termine | 233.630 | 273.491 | (39.861) |
| Passività fiscali per imposte correnti | 12631 | 15.822 | (3-191) |
| Sub-totale passività fiscali per imposte correnti | 12.631 | 15.822 | (3.191) |
| TOTALE | 1.037.902 | 1.036.881 | 1.021 |
Relativamente agli scaduti dei rapporti debitori commerciali, finanziari e verso dipendenti al 31 dicembre 2019 si evidenziano scaduti commerciali per un totale di circa 96,1 milioni di Euro, scaduti finanziari per complessivi 524,4 milioni di Euro e scaduti tributari per circa 0,6 milioni di Euro. Infine si evidenziano 0,2 milioni di Euro scaduti riconducibili a debiti verso dipendenti ed istituti previdenziali.
Si registra un decremento dei debiti verso fornitori al 31 dicembre 2019 (pari a circa 24,3 milioni di Euro) rispetto al corrispondente saldo al 31 dicembre 2018 (224,9 milioni di Euro).
| 31/12/2019 | Italia | Europa (esclusa Italia) |
U.S.A. e Canada |
America Latina |
Africa | Medio Oriente e Asia |
Estremo Oriente |
Resto del mondo |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fornitori | 68 939 | 22 092 | 21.991 | 9.249 | 9 883 | 28.683 | 6.260 | 1 205 | 168.302 |
| Acconti da clienti | 714 | 4 007 | 2084 | 1 879 | 4,746 | 1 653 | 574 | 325 | 15.982 |
| Importi dovuti ai committenti | 357 | 1 433 | 1.904 | ારો | 172 | 4.017 | |||
| Debiti verso società collegate | 634 | 971 | 11 | । ਤੇਰੇ | 608 | 0 | 2.363 | ||
| TOTALE | 70.644 | 28.503 | 25.979 | 11.139 | 14.919 | 30.944 | 6.834 | 1.702 | 190.664 |
La ripartizione per area geografica dei debiti verso fornitori ed acconti a breve termine risulta essere la seguente:
| 31/12/2018 | Italia | Europa (esclusa |
U.S.A. e | America Latina | Africa | Medio Oriente |
Estremo Oriente |
Resto del mondo |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia) | Canada | ed Asia | |||||||
| Fornitorı | 100 408 | 12 033 | 25.044 | 6.997 | 6 153 | 32 202 | 8 884 | 841 | 192.561 |
| Accontı | 208 | રેરો | 4 053 | 3814 | ર વેવેન | 5.402 | 2 939 | 1.484 | 24.447 |
| Importi dovuti ai committenti | 1.370 | 1.393 | 3.828 | 6.591 | |||||
| Debiti verso collegate | 683 | - () | 8 | 0 - | 597 | 0- | -1.287 | ||
| TOTALE | 102.669 | 13.978 | 32.925 | 10.819 | 12.147 | 38.201 | 11.823 | 2.325 | 224.887 |
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| EURO | 102 252 | 115 880 | (13 628) |
| USD | 27 688 | 40 293 | (12604) |
| AED-OMR-QAR | 15 411 | 6619 | 8 793 |
| NGN | 847 | 31 | 816 |
| ALTRI | 22 104 | 29.739 | (7635) |
| Totale | 168.302 | 192.561 | (24.259) |
La voce Importo dovuto ai committenti, per un importo pari a 4 milioni di Euro, espone i lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti relativi.
I debiti verso imprese collegate ammontanti a 2,4 milioni di Euro si riferiscono quasi interamente ai debiti di natura commerciale della controllata Trevi S.p.A. nei confronti di consorzi, si rimanda per il dettaglio di questi valori alla Nota (36) - Rapporti con entità correlate.
I debiti verso Erario per I.V.A. sono incrementati rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2018 (4,9 milioni di Euro) di circa 3 milioni di Euro ed ammontano al 31 dicembre 2019 a 7,9 milioni di Euro.
Altri debiti:
| Nella voce "Altri debiti" sono principalmente ricompresi: | |||
|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | ----------------------------------------------------------- |
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso dipendenti | 13 578 | 12 031 | 1.547 |
| Altri | 2.353 | 3 692 | (1.339) |
| TOTALE | 15.931 | 15.723 | 208 |
I debiti verso dipendenti sono relativi ai salari e stipendi del mese di dicembre 2019 ed agli accantonamenti per ferie maturate e non godute.
Ratei e risconti:
I Ratei e risconti passivi ammontano al 31 dicembre 2019 a 4,7 milioni di Euro. Tale voce risulta così composta: Ratei passivi
| Descrizione | A + 1 + A 1 + 0 + 0 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 31/12/2019 |
A 4 1 1 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 SI / L / ZULO |
ariazioni |
|---|---|---|---|
| Ratei su premi assicurativi | 51 | (51) | |
|---|---|---|---|
| Ratei su interessi passivi | |||
| Altri ratei passivi | 3 162 | 4 407 | 1.245) |
| TOTALE | 3.162 | 4.458 | (1.295) |
| Risconti passivi | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione Risconti per interessi LL Sabatini e Ossola Risconti su noleggi |
31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| 31 | 165 | (134) | |
| (ર) | |||
| Altri risconti passivi | 1 543 | 6 296 | (4.753) |
| TOTALE | 1.574 | 6.466 | (4.892) |
Le tabelle sopra evidenziate accolgono principalmente gli effetti economici di alcune commesse delle società controllate del settore fondazioni al fine di un allineamento della competenza economica dei ricavi da contratti.
Inoltre, i saldi includono il residuo delle plusvalenze da "lease-back" effettuate da talune società del Gruppo nelle vendite a società di leasing. Tali plusvalenze, secondo quanto previsto dai principi contabili, sono riscontate sulla base della durata dei contratti sottostanti.
I Debiti tributari ammontano al 31 dicembre 2019 a 12,6 milioni di Euro e risultano così composti:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso Erario per imposte dirette | 9 369 | 11-762 | (2 393) | |
| Altri | 3 262 | 4_060 | 1981 | |
| TOTALE | 12.631 | 15.822 | (3.191) |
I Finanziamenti a breve termine ammontano al 31 dicembre 2019 a 553 milioni di Euro e risultano così composti:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|
| 25 200 | 24 363 | 837 |
| 45 217 | 63 569 | (18,352) |
| 3 956 | 93.281 | (89.324) |
| 478 821 | 477-135 | 1.686 |
| 553.193 | 658.348 | (105.155) |
Si segnala che a partire dal 31 dicembre 2019, la maggior parte dei debiti verso banche è stata riclassificata a breve termine, in quanto il Gruppo già nel corso del 2018, a seguito del mancato rispetto dei covenant, nell'ambito di più ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha sottoposto alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill.
La voce debiti verso banche si decrementa in seguito alla riclassifica che trova contropartita tra i debiti verso altri finanziatori a breve termine come dettagliato nel successivo paragrafo (23) Debiti verso società di Leasing e altri finanziatori.
I debiti verso società di Leasing ed altri finanziatori ammontano al 31 dicembre 2019 a 238 milioni di Euro e risultano così composti:
| Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| (360) | ||||
| 37 286 | 149 829 | |||
| 238.316 | 88.846 | 149.469 | ||
| 31/12/2019 51 200 187115 |
31/12/2018 51 560 |
I debiti verso società di leasing si riferiscono alle quote capitali delle rate in scadenza entro 12 mesi relative ai contratti di Leasing.
I debiti verso altri finanziatori risultano pari a 187,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in aumento di 149,8 milioni di Euro rispetto al periodo precedente.
Questo drastico incremento è dovuto a due principali ragioni:
Al 31 dicembre 2019 sono presenti 0,1 milioni di euro di strumenti finanziari derivati a breve termine
I fondi classificati a breve termine al 31 dicembre 2019 ammontano a 9,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2018). L'importo più significativo di tale saldo è ascrivibile alla Trevi Francia.
Di seguito si riporta la movimentazione dell'esercizio:
| and the contraction of the comments of the comments of the comments of Descrizione |
Saldo al 31/12/2018 | Accantonamenti | Utilizzi | Rilasci | Altre Variazioni |
Saldo al 31/12/2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri fondi a breve termine | 13 115 | 2 860 | (7.952) | 1.327 | 9 350 | |
| TOTALE | 13.115 | 2.860 | (7.952) | 1.326 | 9.350 |
Si riporta il dettaglio dell'Indebitamento Finanziario Netto
| Note | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| A | Cassa | (13) | (810) | (1.036) | 226 |
| B | Altre disponibilità liquide | (13) | (76.899) | (87 876) | 10 977 |
| C | Titoli detenuti per la negoziazione | 0 | 0 | 0 | |
| D | Liquidità (A+B+C) | (77.709) | (88.912) | 11.203 | |
| E | Crediti finanziari correnti | (12 a) | (10.977) | 0 | (10.977) |
| F | Debiti bancari correnti | (22) | 74.372 | 181-213 | (106,841) |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (22) | 478 821 | 477 135 | 1-686 |
| H | Altri debiti finanziari correnti | (23) (24) | 238 448 | 89 205 | 149 243 |
| Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) | 791.640 | 747.553 | 44.088 | ||
| Indebitamento finanziario corrente netto (I+E+D) | 702.954 | 658.641 | 43.862 | ||
| K | Debiti bancari non correnti | (15) | 7.656 | 331 | 7.325 |
| L | Obbligazioni emesse | 0 | 0 | 0 | |
| M | Altri debiti non correnti | (15) | 25 764 | 33 668 | (7.904) |
| N | Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) | 33.419 | 33.998 | (579) | |
| 0 | Indebitamento finanziario netto (J+N) | 736.374 | 692.640 | 43.283 |
Di seguito, si elencano le garanzie prestate:
Si segnala che a livello di Gruppo Trevi, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, sono stati ricevuti alcuni solleciti ed ingiunzioni da fornitori a fronte di rapporti commerciali. Il valore in aggregato di tali posizioni è pari a circa Euro 3,2 milioni di cui circa Euro 1,6 milioni sono stati oggetto di ricomposizione e circa Euro 1,6 milioni sono in corso di ricomposizione.
Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relative al conto economico consolidato dell'esercizio chiuso al v tirgono ul segano forma accar viva dell'andamento dell'esercizio si rimanda a quanto detto nella Relazione sulla Gestione.
Ammontano a 623 milioni di Euro contro 618 milioni di Euro del 2018 con un incremento pari a 5,1 milioni di Euro. Il Gruppo opera in diversi settori di attività ed in diverse aree geografiche.
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi e degli altri ricavi è la seguente:
| Area geografica | 31/12/2019 | 0/0 | 31/12/2018 | 0/0 | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 58.091 | 9,3% | 45 346 | 7,3% | 12 745 | 28,1% |
| Europa (esclusa Italia) |
110-172 | 17,7% | 73.751 | 11,9% | 36 421 | 49,4% |
| U S.A. e Canada | 135.180 | 21,7% | 113.847 | 18,4% | 21 333 | 18,7% |
| America Latina | 34 154 | 5,5% | 36 953 | 6,0% | (2.799) | -7.6% |
| Africa | 43.746 | 7,0% | 51.302 | 8.3% | (7.556) | -14,7% |
| Medio Oriente e Asıa |
138 303 | 22,2% | 203 469 | 32,9% | (65.166) | -32,0% |
| Estremo Oriente e Resto del mondo |
103 559 | 16,6% | 93.412 | 15,1% | 10 147 | 10,9% |
| RICAVI TOTALI | 623,205 | 100% | 618.080 | 100% | 5.125 | 1% |
L'incremento del fatturato in Italia è riconducibile prevalentemente alle attività di vendita della divisione Soilmec. E il decremento dell'area mediorientale è ascrivibile prevalentemente alle attività del settore fondazioni per effetto del completamento di alcune commesse in particolare nell'area del Kuwait e Iraq.
ocompretatione ed in Africa il decremento è riconducibile prevalentemente alle attività del settore fondazioni. In Estremo Oriente e Oceania il miglioramento è attribuibile in larga parte alle attività di vendita della divisione Soilmec
Viene di seguito evidenziata la ripartizione dei ricavi fra il settore Fondazioni e la Capogruppo:
| 31/12/2019 | 0/0 | 31/12/2018 | 0/0 | Variazioni | Var. % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Lavori speciali di fondazioni | 417227 | 68% | 418 574 | 68% | (1 347) | -0.3% |
| Produzione macchinari speciali per fondazioni | 209-089 | 34% | 204 748 | 33% | 4 341 | 2,1% |
| Elisioni e rettifiche Interdivisionali | (11 847) | (7.363) | (4 484) | |||
| Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) | 614.468 | 100% | 615.959 | 100% | (1.490) | -0,2% |
| Capogruppo | 32 446 | 27 481 | 4 965 | |||
| Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo | (23.710) | (25 359) | 649 | |||
| GRUPPO TREVI | 623.205 | 100% | 618.080 | 100% | 5.125 | 0.8% |
Gli "Altri ricavi e Proventi" ammontano a 29,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in incremento di 1,3 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è così composta:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Contributi in conto esercizio | 270 | 652 | (382) |
| Recuperi spese e riaddebiti a Consorzi | 7.035 | 10 511 | (3.476) |
| Rilascio fondi | 97 | (97) | |
| Vendite di ricambi e materie prime | 3 972 | 791 | 3 181 |
| Plusvalenze da alienazione di beni strumentali | 4.149 | 1 900 | 2 249 |
| Risarcimento danni | 3.148 | 3.365 | (217) |
| Affitti attivi | 2.291 | 3.632 | (1.341) |
| Sopravvenienze attive | 1 921 | 2618 | (697) |
| Altri | 6 448 | 4 307 | 2 142 |
| TOTALE | 29.234 | 27.873 | 1.361 |
Si rilevano nell'esercizio 2019 "Recuperi di spese e riaddebiti a Consorzi" per 7 milioni di Euro, in calo rispetto all'anno precedente di 3,5 milioni di Euro; le "Vendite di ricambi" si assestano a 3,9 milioni di Euro in incremento di 3,2 milioni di Euro; le "Plusvalenze da alienazione a terzi di beni strumentali" ammontano a 4,2 milioni di Euro contro 2,3 milioni di Euro dell' precedente esercizio; le "Sopravvenienze attive" ammontano a 1,9 milioni di Euro e si riferisono principalmente a Trevi S.p.A. per 1,5 milioni di Euro dovuto prevalentemente allo stralcio di posizioni debitorie passive.
La voce "altri" è imputabile prevalentemente alla controllata Austriaca per circa 3 milioni di Euro per recupero costi legati alle attività del cantiere in Germania, per 0,8 milioni di Euro alla controllata Algerina a seguito della positiva chiusura di alcuni claim e per 0,5 milioni di Euro alla controllata Swissboring per il recupero costi legati alle attività dell'area.
La voce incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ammonta al 31 dicembre 2019 a 12,2 milioni di Euro, con un decremento di 0,3 milioni rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2018.
I costi della produzione ammontano complessivamente a 660,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 rispetto i 603,8 milioni di Euro del precedente esercizio, con un incremento di 56,3 milioni di Euro; di seguito si analizzano le principali voci.
Ammontano a 166,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in aumento di 1,5 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente.
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 127-148 | 128 226 | (1-078) | |
| Oneri sociali | 25 702 | 25 923 | (221) | |
| Trattamento di fine rapporto | 1 494 | 682 | 812 | |
| Trattamento di fine quiescenza | 3 541 | 1 837 | 1-704 | |
| Altri costi | 8 448 | 8 178 | 271 | |
| TOTALE | 166.333 | 164.846 | 1.487 |
| L'organico dei dipendenti a perimetro costante e la variazione rispetto all'esercizio precedente risulta cosi determinato: | ||||
|---|---|---|---|---|
| -- | ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | -- | -- | -- |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | Media |
|---|---|---|---|
| 148 | 162 | (14) | ારડી |
| 2612 | 2 820 | (208) | 2716 |
| 3 143 | 3 396 | (253) | 3 270 |
| 5.903 | 6.378 | (475) | 6.141 |
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi | 164.213 | 160 206 | 4.007 |
| Costi per godimento beni di terzi | 24-185 | 42 134 | (17949) |
| Oneri diversi di gestione | 13-067 | તે 635 | 3 432 |
| TOTALE | 201.465 | 211.975 | (10.510) |
Ammontano a 201,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in diminuzione di 10,5 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente, per maggiori dettagli si rimanda alle descrizioni di seguito riportate.
Ammontano a 164,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 contro i 160,2 milioni del 31 dicembre 2018. In questa voce sono principalmente ricompresi:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Lavorazioni esterne | 6837 | 2 110 | 4.727 |
| Assistenza tecnica | 9416 | 4 055 | 5.361 |
| Forza motrice | 1.616 | 1 505 | 111 |
| Subappalti | 31.603 | 42 630 | (11 027) |
| Servizi amministrativi | 1.322 | 2077 | (755) |
| Spese di rappresentanza | 60ર | ਟੈਂਟੇ | 60 |
| Consulenze tecniche, legali e fiscali | 35 254 | 30.893 | 4 361 |
| Manutenzioni e riparazioni | 11 288 | વે તેરતે | 1.329 |
| Assicurazioni | 10 601 | 9 474 | 1.127 |
| Spese di spedizione, doganali e trasporti | 13.725 | 14 868 | (1_143) |
| Spese per energia, telefoniche, gas, acqua e postali | 3.285 | 4 246 | (961) |
| Provvigioni ed oneri accessori | 879 | 3 213 | (2.634) |
| Spese di vitto, alloggio e viaggi | 16 882 | 17.264 | (382) |
| Pubblicità e promozioni | 1.637 | 1.884 | (247) |
| Servizi bancari | 4.526 | 4 963 | (437) |
| Quota costi consortili | ਰੇਤ | 232 | (137) |
| Altre spese per prestazioni di servizi | 14 642 | 9.988 | 4 653 |
| TOTALE | 164.213 | 160.206 | 4.007 |
I costi per servizi sono aumentati del 2,5% rispetto l'esercizio precedente, con un incremento di 4 milioni di Euro,
Ammontano a 24,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in diminuzione di 17,9 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente, a seguito dell'applicazione a partire dal 1º gennaio 2019 del nuovo principio contabile IFRS 16 -Leasing, che ha impattato in maniera migliorativa i costi per godimento di beni terzi per circa 15,8 milioni di Euro. La voce si riferisce principalmente:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|
| 16 357 | 32.366 | (16 009) |
| 7.829 | 9 768 | (1 939) |
| 24.185 | 42.134 | (17.949) |
La voce "noleggi di attrezzature" costi per noleggi operativi residuali, relativi a contratti che possiedono i requisiti per essere esclusi dal trattamento contabile previsto dall'IFRS 16.
Ammontano a 13,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in aumento di 3,4 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente, La loro composizione è la seguente:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Imposte e tasse indirette | 2889 | 3676 | (787) |
| Minusvalenze ordinarie da alienazione cespiti | 2 295 | 1.867 | 428 |
| Sopravvenienze passive | 1.576 | 1.274 | 302 |
| Altri oneri diversi | 6 307 | 2.818 | 3 489 |
| TOTALE | 13-067 | 9.635 | 3.432 |
Le imposte e tasse indirette si originano principalmente nelle società italiane per complessivi 1,6 milioni di Euro, e dalle società della divisione fondazioni operanti in Sud America.
L'incremento degli altri oneri diversi è da imputare principalmente alla controllata francese della divisione Trevi ed è inerente alla perdita prevista nella joint venture, non consolidata, operante su Metro Grand Paris.
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Accantonamenti per rischi | ર 385 | 1.713 | 3 672 |
| Accantonamenti per crediti | 9.142 | 2 727 | 6415 |
| Svalutazione anticipi dati a fornitori | 1.736 | 0 | 1.736 |
| Svalutazione Asset | 16 073 | () | 16 073 |
| TOTALE | 32.336 | 4.440 | 27.896 |
Accantonamenti per rischi:
Ammontano a 5,4 milioni di Euro e si riferiscono principalmente ad accantonamenti relativi al fondo garanzia prodotti, vertenze legali e rischi contrattuali.
I tevanonaneri a 9,1 milioni di Euro, si riferisce quasi esclusivamento per rischi su crediti commerciali di dubbio realizzo delle singole società controllate.
Si registrano la svalutazione di anticipi dati a fornitori per 1,7 milioni di Euro e di Asset per 16,1 milioni di Euro. Si veda la nota (1) Immobilizzazioni materiali.
I proventi finanziari ammontano a 9,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in diminuzione di 1,5 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente.
| La Voce risulta così composta. | |||
|---|---|---|---|
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| Interessi su crediti verso banche | 1.109 | 1 579 | (470) |
| Interessi su crediti verso la clientela | 327 | 136 | 191 |
| Altri proventi finanziari | 7 791 | 4 (144 | (1.253) |
| TOTALE | 9.227 | 10.759 | (1.532) |
All'interno della voce "Altri proventi finanziari" sono inclusi per 6,3 milioni di Euro interessi attivi maturati verso il Settore Oil&Gas a fronte dei finanziamenti intercompany in essere nel corso dell'esercizio 2019; detti importi vengono riesposti ai sensi del principio contabile IFRS 5.
I costi finanziari ammontano a 25,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in calo di 0,8 milioni di Euro rispetto al periodo precedente.
Gli interessi su debiti verso banche rappresentano i costi legati al reperimento di risorse finanziario lecessarie no On molessi sa decin volto con compo sul quale incidono in prevalenza le società capodivisione e la capogruppo, per un totale combinato di circa 19 milioni di Euro.
La voce risulta così composta:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Interessi su debiti verso banche | 19 882 | 20.511 | (629) |
| Spese e commissioni bancarie | 217 | 1 993 | (1_776) |
| Interessi passivi su mutui | 1 216 | 492 | 724 |
| Interessi verso società di leasing | 1-545 | 2 232 | (687) |
| Sconti bancari | ટને | 121 | (67) |
| Interessi su debiti verso altri finanziatori | 2.760 | 1.074 | 1 686 |
| TOTALE | 25.674 | 26.423 | (749) |
Al 31 dicembre 2019, le differenze di cambio nette ammontano ad un importo negativo pari a 5,1 milioni di Euro e si originano principalmente dalla la fluttuazione tra l'Euro ed il Dinaro degli Emirati Arabi e tra l'Euro e le valute dei paesi in Sud America.
Si riporta di seguito la composizione di tale voce:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Differenza cambio attive realizzate | 7.623 | 4.362 | 3 261 |
| Differenza cambio passive realizzate | (8 417) | (14 894) | 6477 |
| Sub-Totale utili/(perdite) realizzate | (794) | (10.532) | 9.738 |
| Differenza cambio attive non realizzate | 4 367 | 7.957 | (3.590) |
| Differenza cambio passive non realizzate | (8 673) | (13,426) | 4.753 |
| Sub-Totale utili/(perdite) non realizzate | (4.306) | (5.469) | 1.163 |
| Utile/perdita per differenze cambio | (5.100) | (16.001) | 10.901 |
Le imposte nette del periodo evidenziano una riduzione di 0,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 rispetto all'esercizio precedente e risultano così composte:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Imposte correnti: | |||||
| - IRAP. | 493 | 896 | (403) | ||
| - Imposte sul reddito | 10.824 | 11 317 | (493) | ||
| Imposte differite | (1 492) | (1 632) | 140 | ||
| Imposte anticipate | (3 353) | (3 544) | 191 | ||
| TOTALE | 6.472 | 7.037 | (565) |
Le imposte sul reddito dell'esercizio riguardano la stima delle imposte dirette dovute per l'esercizio, calcolate sulla base del reddito imponibile delle singole società del Gruppo consolidate.
Le imposte per le società estere sono calcolate secondo le aliquote vigenti nei rispettivi Paesi.
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Utile del periodo prima delle imposte e dei terzi | (71.492) | (137.128) | 65.636 |
| I.R.E.S. società italiane | 0 | 2448 | (2 448) |
| Imposte differite società italiane e scritture di consolidamento | (5 319) | (5611) | 292 |
| Imposte complessive correnti e differite sul reddito società estere | 8 274 | 7.571 | 703 |
| IRAP. | 493 | 896 | (403) |
| Imposte pagate all'estero | 1 958 | 1 768 | 190 |
| Differenze imposte esercizi precedenti I R.E.S. | 1 067 | (35) | 1-102 |
| Imposte sul reddito riportate nel conto economico consolidato | 6.472 | 7.037 | (565) |
| Tax-rate | A 401 111 / V |
5.1% | |
|---|---|---|---|
Le assunzioni base per la determinazione dell'utile base e diluito sono le seguenti:
| Descrizione | 31/12/2019 Risultato Netto derivante dalle attività in funzionamento |
31/12/2019 Risultato Netto da attività destinate ad essere cessate |
31/12/2018 Risultato Netto derivante dalle attività in funzionamento |
31/12/2018 Risultato Netto da attività destinate ad essere cessate |
|
|---|---|---|---|---|---|
| A Utile/(Perdita) netta del periodo (migliaia di Euro) | (64.361) | (11-440) | (23,877) | (119.550) | |
| B | Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile base per azione |
1.645.793 | 1.645.793 | 1.645.793 | 1.645.793 |
| C | Utile/(Perdita) per azione base: (A* 1000)/B | (39,106) | (6,951) | (14,508) | (72,640) |
| D | Utile/(Perdita) netta rettificata per dilution analysis (migliaia di Euro) |
(64,361) | (11.440) | (23.877) | (119.550) |
| E | Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile diluito per azione |
1 648 884 | 1 648 884 | 1.648.884 | 1-648 884 |
| F | Utile/(Perdita) per azione diluito: (D*1000)/E | (39,033) | (6,938) | (14,481) | (72,504) |
Si precisa che nel calcolo al 31 dicembre 2018 si è tenuto conto del raggruppamento delle azioni avvenuto nel corso dell'esercizio 2019.
Si specifica inoltre che sia la perdita per azione base sia la perdita per azione diluita sarebbero state pari a (0,005) € utilizzando per il calcolo il nuovo numero di azioni ordinarie post aumento di capitale, pari a 15.085.596.328 azioni.
Qui di seguito si indica, relativamente all'anno 2019, l'ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:
| Nominativo | Società | Carica | Emolumenti per la carica (Euro/000) |
Emolumenti controllate |
Altri compensi (Euro/000) |
|---|---|---|---|---|---|
| Davide | Trevi - Fin. Ind. | Presidente del Consiglio di Amministrazione fino al | 226 | ||
| Trevisani | S.p.A | 30/09/2019 | 70 | ||
| Trevi S p A. | Consigliere d'Amministrazione Consigliere d'Amministrazione |
40 | |||
| Drillmec S.p. A. Soilmec S p A. |
Consigliere d'Amministrazione | 38 | |||
| Petreven S p A. | Consigliere d'Amministrazione | 30 | |||
| Gianluigi | Trevi - Fin. Ind. | Vice Presidente Esecutivo fino al 30/09/2019 | 224 | ||
| Trevisani | S.p.A | ||||
| Trevi S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 70 | |||
| Drillmec S p A. | Consigliere d'Amministrazione | 40 | |||
| Soilmec S p A. | Consigliere d'Amministrazione | 38 | |||
| Petreven S.p. A. | Consigliere d'Amministrazione | 30 | |||
| Cesare Trevisani |
Trevi - Fin. Ind. S.p.A |
Vice Presidente fino al 30/09/2019 | તેન્દ | 35 | |
| Trevi S.p. A. | PRE ed Amministratore Delegato | 82 | |||
| Soilmec S.p A. | Consigliere d'Amministrazione | 38 | |||
| Drillmec S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 40 | |||
| RCT Srl | Amministratore Unico | 0 | |||
| Petreven S.p.A. | PRE ed Amministratore Delegato | 75 | |||
| Stefano Trevisani |
Trevi - Fin. Ind. S.p.A |
Amministratore Delegato | 40 | 167 | |
| Drillmec S p A | Consigliere d'Amministrazione | 40 | |||
| Soilmec S p A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
64 | |||
| Trevi S p A. | Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
142 | |||
| Petreven Sp A | Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
30 | |||
| Sergio Iasi | Trevi - Fin. Ind. S.p.A |
Amministratore Delegato | 70 | 330 | |
| Marta Dassù | Trevi - Fin. Ind. S.p.A |
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente |
40 | 0 | |
| Umberto della | Trevi - Fin. Ind. | Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed | |||
| Sala | S.p.A | indipendente fino al 30/09/2019 | 30 | 3 | |
| Cristina | |||||
| Finocchi | Trevi - Fin. Ind. | Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed | 40 | 11 | |
| Mahne | S.p.A | indipendente | |||
| Blisabetta | Trevi - Fin. Ind. | Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed | |||
| Olivieri | S.p.A | indipendente dal 30/09/2019 | 10 | 0 | |
| Alessandro | Trevi - Fin. Ind. | Consigliere d'Amministrazione non esecutivo dal | |||
| Piccioni | S.p.A | 30/09/2019 | 10 | 0 | |
| Rita Rolli | Trevi - Fin. Ind. S.D.A |
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente |
40 | 11 | |
| Luca | Trevi - Fin. Ind. | Presidente del Consiglio d'Amministrazione dal | |||
| D'Agnese | S.p.A | 30/09/2019 | 10 | 0 | |
| Giuseppe Caselli |
Trevi - Fin. Ind. S.p.A |
Amministratore Delegato dal 30/09/2019 | 0 | 125 | |
| Luca Caviglia | Trevi - Fin. Ind. | Consigliere d'Amministratore non esecutivo dal | 10 | 0 | |
| S.p.A | 30/09/2019 Consigliere d'Amministrazione esecutivo fino al |
||||
| 30 | 145 | ||||
| Simone | Trevi - Fin. Ind. | ||||
| Trevisani | S.p.A | 30/09/2019 | |||
| Trevi S.p.A. | Consigliere d'Amministrazione | 18 | |||
| Drillmec S.p.A. | Amministratore Delegato | 175 | |||
| Soilmec S.p. A | Vice presidente del Consiglio d'Amministrazione e | 109 | |||
| P.S.M. Sp.A. | Amministratore Delegato Consigliere d'Amministrazione |
ી રે |
I rapporti del Gruppo Trevi con entità correlate sono costituiti principalmente dai rapporti commerciali della controllata Trevi S.p.A. verso i propri consorzi, regolati a condizioni di mercato.
rivi Sp.r. Verso i propri ociisori, regitar al vego termine al 31 dicembre 2019 sono di seguito esposti:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|
| 720 | 720 | 0 |
| () | 225 | (225) |
| 633 | ર્રા રે | 118 |
| 0 | 272 | (272) |
| 1.353 | 1.732 | (379) |
Gli importi più significativi dei crediti commerciali a breve termine al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 compresi all'interno della voce "Crediti commerciali e altre attività a breve termine" sono di seguito esposti:
| Crediti commerciali e altre attività a breve termine | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Parcheggi S p A. | 63 | 164 | (101) |
| Roma Park Srl | 634 | 634 | 0 |
| Sofitre S r.l. | 7 | 1.391 | (1,384) |
| Altri | 29 | 29 | 0 |
| Sub-totale | 733 | 2.218 | (1.485) |
| Porto di Messina S c a r l | 794 | 764 | 30 |
| Consorzio Trevi Adanti | 0 | 7 | (7) |
| Nuova Darsena S c a.r I | 822 | 1.035 | (213) |
| Trevi S G F. Inc. per Napoli | 1.860 | 1 857 | 3 |
| Trevi Nicholson JV | 4 342 | 0 | 4 342 |
| Sep Trevi Sefi | 5.812 | 0 | 5812 |
| Altri | 348 | 715 | (367) |
| Sub-totale | 13.978 | 4.378 | 9.600 |
| TOTALE | 14.711 | 6.596 | 8.115 |
| % sui crediti commerciali consolidati | 5,1% | 2,3% |
I ricavi realizzati dal Gruppo verso tali società sono di seguito esposti:
| 1 Ricavi vendite e prestazioni |
31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Roma Park Srl | 0 | 30 | (30) |
| Parcheggi S p A. | 261 | 228 | 34 |
| Sofitre Srl | 6 | (1) | |
| Sub-totale | 267 | 265 | 2 |
| Hercules Foundation AB | ો ર | 1-010 | (995) |
| Nuova Darsena | 625 | 30 | રેતેરિ |
| Sep Trevi Sefi | 4 066 | 0 | 4 066 |
| Trevi Nicholson JV | 3 601 | 0 | 3 601 |
| Altri | 615 | 1 243 | (628) |
| Sub-totale | 8.922 | 2.283 | 6.639 |
| TOTALE | 9.189 | 2.548 | 6.641 |
| % su ricavi totali | 1,5% | 0,3% |
| Ricavi Finanziari | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Hercules Foundation AB | 933 | 933 | |
| Altri | 13 | ||
| Sub-totale | 946 | 946 |
Gli importi più significativi dei debiti verso società correlate al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 compressi On miporti pra signineari i i commerciali e altre passività a breve termine" sono di seguito esposti:
| Debiti commerciali e altre passività a breve termine | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| IFC Ltd | । ਤੇ ਰੇ | 130 | 9 |
| Sofitre S.r.l. | 0 | 23 | (23) |
| Sub-totale | 139 | 153 | (14) |
| Filippella Scarl. | 0 | ||
| Consorzio Trevi Adanti | 9 | 8 | |
| Porto di Messina S c.a rl | 403 | 386 | 17 |
| Trevi S G.F. Inc. Scar.1. | 43 | 32 | 11 |
| Sep Trevi Sefi | 971 | 0 | 971 |
| Altri | 797 | 708 | 89 |
| Sub-totale | 2.224 | 1.134 | 1.090 |
| TOTALE | 2.363 | 1.287 | 1.076 |
| % sui debiti commerciali consolidati | 1,1% | 0,5% |
osti sostenuti dal Gruppo verso tali società correlate sono di seguito esposti;
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Sofitre Srl | 28 | 84 | (56) |
| Parcheggi S p A. | 0 | 2 | (2) |
| Sub-totale | 28 | 86 | (28) |
| Porto di Messina S c a rl, | 8 | 41 | (33) |
| Trevi S G F Inc Scarl | 4 | 8 | (4) |
| Filippella S.c.ar.l. | 6 | (ર) | |
| Nuova Darsena S car.l. | 172 | 299 | (127) |
| Sep Trevi Sefi | 3 453 | 0 | 3 453 |
| Gemac Srl | 1.701 | 0 | 1.701 |
| Altri | ો ર | 78 | (63) |
| Sub-totale | 5.354 | 432 | 4.922 |
| TOTALE | 5.382 | 518 | 4.864 |
| % sui consumi di materie prime e servizi esterni consolidati | 2,7% | 0,1% |
Oltre a quanto già evidenziato nell'informativa relativa alle acquisizioni del periodo, come si evince dalle tabelle Otte a "quanto" gia" vi rasmino" nessere rapporti modesti con le società facenti capo a Sofitre S.r.l., società controllita al soovo dalla famiglia Trevisani. Le transazioni con società del Gruppo Sofitre (qualificabili per il Gruppo TREVI come società sottoposte al comune controllo da parte della famiglia Trevisani), avvenute nel corso del 2019 a normali condizioni soletti solopoto al comano condia sopraesposta, dalla quale emerge anche la trascurabile incidenza sui dati consolidati di Gruppo.
oonistiali di Stappoi controllante della TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., né con la controllante di quest'ultima, I.F.I.T. S.r.l.
Le voci "Attività / passività destinate alla dismissioni" e "Risultato netto derivante dalle attività destinate ad essere cessate" accolgono, in accordo con quanto richiesto dal principio contabile IFRS 5, i valori del perimetro di cessione del settore avio Gas a seguito degli accordi di vendita stipulati con l'acquirente. Per maggiori dettagli si rinvia al precedente paragrafo "Attività discontinuate".
Al fine della presentazione di un'informativa economica, patrimoniale e finanziaria per settore (Segment Reporting) il Gruppo ha identificato, quale schema primario di presentazione dei dati settoriali, la distinzione per settore di attività. Tale Orappo na accininzazione del business del Gruppo e la struttura del reporting interno, sulla base della considerazione che i rischi ed i benefici sono influenzati dai settori di attività in cui il Gruppo opera.
oonerazione ene i risultati operativi delle sue unità di business allo scopo di prendere decisioni in rruito all'allocazione delle risorse ed alla valutazione delle performance del settore è valutata sulla base
dell'utile o perdita operativa che in certi aspetti, come riportato nelle tabelle che seguono, è misurato in modo diverso dall'utile o perdita operativa nel bilancio consolidato. Finora, in attesa del completamento del processo di dismissione, non ci sono cambiamenti nella struttura delle informazioni riviste dagli amministratori. Pertanto, la informativa settoriale continua essere organizzato per i settori Fondazioni e O&G, anche se quest'ultimo è presentato come Attività discontinuata. Quale informativa settoriale secondaria, vengono monitorati dal management i soli ricavi per maggiori dettagli si rimanda alla premessa delle note esplicative ed integrative.
Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economici settoriali al 31 dicembre 2019, rinviando a quanto riportato nella Relazione sulla gestione per un commento sull'andamento economico registrato dai due Settori.
| (In migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
| A) Immobilizzazioni |
218.563 | 211.524 | 7.039 |
| B) Capitale d'esercizio netto |
|||
| Rimanenze | 160.072 | 187.639 | (27.567) |
| Crediti commerciali | 251-120 | 253.299 | (2.179) |
| Debiti commerciali (-) = |
(205 333) | (195-165) | (10.168) |
| Acconti (-) | (25.153) | (30.287) | 5 134 |
| Altre attività (passività) - |
(34.724) | (29.967) | (4.757) |
| 145.982 | 185.519 | (39.537) | |
| Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) C) |
364.546 | 397.043 | (32.497) |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) D) |
(12.844) | (13.241) | 397 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) E) |
351.702 | 383.802 | (32.100) |
| Finanziato da: | |||
| দি) Patrimonio Netto di Gruppo |
124.828 | 193.212 | (68.384) |
| Posizione Finanziaria Netta G) |
226.874 | 190.590 | 36.283 |
| H) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) | 351.702 | 383.802 | (32.100) |
| (In migliaia di Euro) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni | 83.852 | 64.900 | 18.952 |
| Capitale d'esercizio netto | |||
| Rimanenze | 99.756 | 124,914 | (25,157) |
| Crediti commerciali - |
61 | 92.944 | (30.948) |
| Debiti commerciali (-) | (81.961) | (93.487) | 11.525 |
| Acconti (-) - |
(47 267) | (45.300) | (1,967) |
| Altre attività (passività) - |
18-126 | 20 126 | (2,000) |
| 50.650 | 99.197 | (48.547) | |
| Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 134.502 | 164.097 | (29.595) |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (1.419) | (1.206) | (213) |
| CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 133.083 | 162.891 | (29.808) |
| Finanziato da: Patrimonio Netto di Gruppo |
22.263 | (97.529) | 119.792 |
| Posizione Finanziaria Netta | 110.820 | 260.421 | (149.600) |
| H) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) | 133.083 | 162.891 | (29.808) |
(In migliaia di Euro)
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 614.468 | 615.960 | (1.491) |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, | |||
| semilavorati e finiti | (11.646) | 13816 | (25 462) |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 10.599 | 11.067 | (468) |
| Altri ricavi operativi | 1.554 | 1 544 | |
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 613.421 | 628.581 | (15.160) |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 405 932 | 420 618 | (14.686) |
| Oneri diversi di gestione | 11-796 | 8 749 | 3.047 |
| VALORE AGGIUNTO | 195.693 | 199.215 | (3.522) |
| % sui Ricavi Totali | 31,8% | 32,3% | |
| Costo del lavoro | 158 603 | 159 584 | (980) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 37.088 | 39.631 | (2.542) |
| % sui Ricavi Totali | 6,0% | 6,4% | |
| Ammortamenti | 44_188 | 27 419 | 16-769 |
| Accantonamenti e Svalutazioni | 41-335 | 2 224 | 39 112 |
| RISULTATO OPERATIVO | (48.436) | 9.988 | (58.423) |
| % sui Ricavi Totali | -7.9% | 1,6% |
(In migliaia di Euro)
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 191.345 | 178.885 | 12.460 |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di | |||
| lavorazione, semilavorati e finiti | (4.501) | (1.287) | (3.214) |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 11.710 | 3.411 | 8.299 |
| Altri ricavi operativi | 0 | ||
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 198.554 | 181.010 | 17.544 |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 139.379 | 126.123 | 13.256 |
| Oneri diversi di gestione | 6.807 | 5.151 | 1.656 |
| VALORE AGGIUNTO | 52.368 | 49.736 | 2.632 |
| % sui Ricavi Totali | 27,4% | 27.8% | |
| Costo del lavoro | 54.510 | 50.249 | 4.261 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | (2.142) | (513) | (1.629) |
| % sui Ricavi Totali | -1,1% | -0,3% | |
| Ammortamenti | 13.424 | 7.062 | 6.362 |
| Accantonamenti e Svalutazioni | 10.411 | 4.295 | 6.116 |
| RISULTATO OPERATIVO | (25.977) | (11.870) | (14.107) |
| % sui Ricavi Totali | -13,6% | -6.6% |
Si rittene che il settore primario per identificare l'attività del Gruppo sia la suddivisione per tipologia di attività, or nivelle one il segmento secondario si fa riferimento all'area geografica; si rimanda alla relazione per il commento relativo alle sintesi economiche fornite dalla segment information.
| Settore Fondazioni (Core Business) |
Settore Oil & Gas |
TREVI- Fin.Ind.S.p.A |
Rettifiche | Riclassifiche a Attività destinate a essere cedute |
Gruppo Trevi |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| RICAVI TOTALI | 614.468 | 191.345 | 32.446 | (31.115) | (183.940) | 623.205 |
| Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti |
(11,646) | (4,501) | 0 | 0 | 4.501 | (11-646) |
| Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni | 10 રેતેવે | 11_710 | 0 | (10.069) | 12:241 | |
| Altri ricavi operativi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| VALORE DELLA PRODUZIONE | 613.422 | 198.554 | 32.446 | (31.114) | (189.509) | 623.800 |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 405 932 | 139 379 | 17.721 | (30.242) | (130,845) | 401 945 |
| Oneri diversi di gestione | 11.797 | 6.808 | 1.421 | (151) | (6.808) | 13 067 |
| VALORE AGGIUNTO | 195.693 | 52.368 | 13.304 | (721) | (51.855) | 208.788 |
| Costo del lavoro | 158 604 | 54-510 | 7.729 | (54 510) | 166 333 | |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 37.088 | (2.142) | 5.575 | (721) | 2.654 | 492.454 |
| Ammortamenti | 44.188 | 13.424 | 3.142 | (444) | (13.296) | 47-014 |
| Accantonamenti e Svalutazioni | 41.336 | 10.411 | 21.412 | (23.875) | (16.947) | 32.336 |
| RISULTATO OPERATIVO | (48.436) | (25.977) | (18.979) | 23.598 | 32.897 | (36.897) |
(in migliaia di Euro)
| Settore Fondazioni (Core Business) |
Settore 011 & Gas |
TREMI- Fin. Ind. S.p.A. |
Rettifiche | Riclassifiche a Attività destinate a essere cedute |
Gruppo Trevi |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A) | Immobilizzazioni | 218.563 | 83.852 | 156.639 | (95.366) | (118.067) | 245.621 |
| B) | Capitale d'esercizio netto | ||||||
| Rimanenze | 160.072 | 99 756 | 0 | ા રેટે | (99.756) | 160.227 | |
| Crediti commerciali | 251.120 | 61.996 | 42_482 | (86.814) | (24.488) | 244 297 | |
| Debiti commerciali (-) | (205,333) | (81.961) | (39.491) | 115.978 | 40_711 | (170.096) | |
| Acconti (-) | (25.153) | (47.267) | 0 | 400 | 47 267 | (24.753) | |
| Altre attività (passività) | (34.724) | 18 126 | (11.913) | 15 932 | (14.793) | (27,372) | |
| 145.982 | 50.650 | (8.921) | 45.651 | (51.059) | 182.303 | ||
| C) Attività e passività destinate alla dismissione | વેવે તેરેર | 99.965 | |||||
| D) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) | 364.546 | 134.502 | 147.718 | (49.715) | (69.161) | 527.890 | |
| IE) | Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) | (12 844) | (1.419) | (838) | 0 | 1-419 | (13 682) |
| F) | CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) | 351.702 | 133.083 | 146.880 | (49.715) | (67.742) | 514.208 |
| Finanziato da: | |||||||
| G) | Patrimonio Netto di Gruppo | 124.828 | 22.263 | (268.633) | (40.788) | (59.837) | (222 167) |
| H) | Posizione Finanziaria Netta | 226.874 | 110.820 | 415.512 | (8.927) | (7.906) | 736.373 |
| I) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) | 351.702 | 133.083 | 146.880 | (49.715) | (67.743) | 514.207 |
La colonna rettifiche a livello di stato patrimoniale comprende per la voce immobilizzazioni l'elisione delle partecipazioni e l'elisione dei crediti finanziari intercompany, per i crediti e debiti commerciali le restanti elisioni intercompany, per il Patrimonio Netto di Gruppo principalmente la contropartita dell'elisione delle partecipazioni.
Con specifico riferimento agli aspetti attinenti al processo di rafforzamento patrimoniale intrapreso dal Gruppo all'inizio del 2017 e protrattosi sino alla data di approvazione del presente, si rimanda alla sezione "Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla della presente relazione" all'interno del paragrafo "criteri generali di redazione". Di seguito i principali accadimenti del 2020:
Inoltre, nei primi quattro mesi dell'anno gli ordini acquisiti sono risultati pari a circa 200 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente ed il backlog ha raggiunto i 444 milioni di euro, in aumento di circa l'1% rispetto al 2019.

Qui di seguito si indica, relativamente all'anno 2019, l'ammontare dei compensi spettanti ai Sindaci della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:
| Nominativo | Carica | Durata della carica (in mesi) |
Emolumenti Società |
Altri compensi | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Milena Motta | Sindaco Effettivo (Presidente) | 12 | 50 | 0 | 50 |
| Marco Vicini | Sindaco Effettivo dal 30/09/2019 | 3 | 10 | 0 | 10 |
| Raffaele Ferrara | Sindaco Effettivo dal 30/09/2019 | 3 | 10 | 0 | 10 |
| Adolfo Leonardi | Sindaco Effettivo fino al 30/09/2019 |
9 | 30 | 0 | 30 |
| Stefano Leardini | Sindaco Effettivo fino al 30/09/2019 |
9 | 30 | 0 | 30 |
| Totale | 130 | 0 | 130 |
Corrispettivi di revisione contabile ai sensi dell'art. 160 c. 1-bis n. 303 Legge 262 del 28/12/2005 integrata da D.Lgs. 29/12/2006
| (Importi in Euro) | Revisione | Servizi di attestazione | Altri servizi | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Trevi Finanziaria Industriale S.pA. |
||||
| KPMG SpA | 227 109 | 235.712 | 462 821 | |
| Rete KPMG | ||||
| 227.109 | 235.712 | 462.821 | ||
| Società controllate: | ||||
| KPMG SpA | 114417 | 268 800 | 383.217 | |
| Rete KPMG | 218 646 | 35 200 | 253.846 | |
| 333.063 | 304.000 | 637.063 | ||
| 560.172 | 539.712 | 1.099.884 |
In data 10 dicembre 2018 Consob, ai sensi dell'art. 114 del D.Lgs. n. 58/98, ha richiesto alla Società di comunicare, entro la fine di ogni mese, le seguenti informazioni aggiornate alla fine del mese precedente:
Relativamente alla situazione al 31 dicembre 2019, le informazioni sono state oggetto di comunicazione al mercato con singoli Comunicati Stampa emessi mensilmente nel corso di tutto l'anno.Tutti i Comunicati Stampa citati sono disponibili nel sito internet della Società al seguente indirizzo: https://www.trevifin.com/it/comunicati_stampa

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note esplicative ed integrative, della quale costituiscono parte integrante.
| # | DENOMINAZIONE SOCIALE |
SEDE LEGALE | VALUTA | CAPITALE SOCIALE | QUOTA % TOTALE DEL GRUPPO |
|---|---|---|---|---|---|
| TREVI - Finanziaria Industriale S p A |
Italia | Euro | 82 289 633 | Capogruppo | |
| 2 | Soilmec S.p. A. | Italia | Euro | 25 155 000 | 99,90% |
| 3 | Soilmec U K. Ltd | Regno Unito | Sterlina inglese | 120.000 | 99,90% |
| 4 | Soilmec Japan Co Ltd | Giappone | Yen | 45 000 000 | 92,90% |
| 5 | Soilmec France S a S. | Francia | Euro | 1.100.000 | 99,90% |
| 6 | Drillmec S p A. | Italia | Euro | 5 000 000 | 99,90% |
| 7 | Soilmec H K. Ltd. | Hong Kong | Euro | 44 743 | 99,90% |
| 8 | Drillmec Inc USA | USA | Dollaro U S A | 5 000 000 | 99,80% |
| 9 | Pilotes Trevi Sacims | Argentina | Pesos | 1 650 000 | 98,90% |
| 10 | Cifuven C.A. | Venezuela | Bolivares | 300 000 | 99,80% |
| 11 | Petreven C A | Venezuela | Bolivares | 10 504 361 346 | 99,90% |
| 12 | Trevi S p.A. | Italia | Euro | 32 300-000 | 99,80% |
| 13 | RCT S r L | Italia | Euro | 500 000 | 99,80% |
| 14 | Treviicos Corporation | USA | Dollaro U S A | 23 500 | 99,80% |
| ા ર | Trevi Foundations Canada Inc. |
Canada | Dollaro Canadese | 7 | 99,80% |
| 16 | Trevi Cimentaciones C. A. | Venezuela | Bolivares | 12-766-206-370 | 99,80% |
| 17 | Trevi Construction Co. Ltd. | Hong Kong | Dollaro U S A | 2051.668 | 99,80% |
| 18 | Trevi Foundations Nigeria Ltd |
Nigeria | Naira | 402 554 879 | 59,90% |
| 19 | Trevi Contractors B.V. | Olanda | Euro | 907 600 | 99,80% |
| 20 | Trevi Foundations Philippines Inc. |
Filippine | Pesos Filippino | 52 500 000 | 99,80% |
| 21 | Swissboring Overseas Piling Corporation |
Svizzera | Franco Svizzero | 100 000 | 99,80% |
| 22 | Swissboring & Co LLC | Oman | Rials Oman | 250 000 | 99,80% |
| 23 | Swissboring Qatar WLL | Qatar | Riyal Qatariano | 250 000 | 99,80% |
| 24 | Idt Fzco | Emirati Arabi Uniti | Dirhams | 1_000_000 | 99.80% |
| 25 | Treviicos South Inc. | USA. | Dollaro U S A | 5 | 99,80% |
| 26 | Wagner Constructions LLC |
USA | Dollaro U S A | 5 200 000 | 99,80% |
| 27 | Trevi Algerie E.U.R.L. | Algeria | Dinaro | 53-000-000 | 99,80% |
| 28 | Borde Seco | Venezuela | Bolivares | 94,90% | |
| 29 | Trevi Insaat Ve Muhendislik AS |
Turchia | Lira Turca | 777 600 | 99,80% |
| 30 | Petreven S A | Argentina | Peso | 30 000 | 99,90% |
| 31 | Petreven - U TE - Argentina | Argentina | Peso | 99,80% | |
| 32 | Soilmec F Equipment Pvt. Ltd. |
India | Rupia Indiana | 500-000 | 79,90% |
| 33 | PSM S.p.A. | Italia | Euro | 1 000 000 | 99,90% |
| 34 | Trevi Energy S p A | Italia | Euro | 112 439 | 100% |
| 35 | Trevi Geotechnik Ges m b H. |
Austria | Euro | 100 000 | 99,80% |
| 36 | Trevi Panamericana S A | Repubblica di Panama | Balboa | 10 000 | 99,80% |

| # | DENOMINAZIONE SOCIALE |
SEDE LEGALE | VALUTA | CAPITALE SOCIALE | QUOTA % TOTALE DEL GRUPPO |
|---|---|---|---|---|---|
| 37 | Soilmec North America | USA. | Dollaro U S A | 10 | 79,90% |
| 38 | Soilmec Deutschland Gmbh | Germania | Euro | 100 000 | 99,90% |
| ਤੇ ਰੇ | Soilmec Investment Pty Ltd. | Australia | Dollaro Australiano | 100 | 99,90% |
| 40 | Soilmec Australia Pty Ltd | Australia | Dollaro Australiano | 100 | 99,90% |
| 41 | Soilmec Wuliang Co Ltd. | Cina | Renminbi | 58 305 193 | 51% |
| 42 | Soilmec do Brasil S/A | Brasile | Real | 5 500 000 | 38% |
| 43 | Trevi Asasat J V | Libia | Dinaro Libico | 300 000 | 64,90% |
| 44 | Watson Inc. USA | USAA. | Dollaro U S A | 79,90% | |
| વર્સ | Arabian Soil Contractors | Arabia Saudita | Ryal Saudita | 1 000 000 | 84,80% |
| 46 | Galante Foundations S.A. | Repubblica di Panama | Balboa | 99,80% | |
| 47 | Trevi Galante S A. | Colombia | Pesos Colombiano | 1-000-000 000 | 99,80% |
| 48 | Trevi Cimentacones y Consolidaciones S A |
Repubblica di Panama | Balboa | 10 000 | 99,80% |
| 49 | Petreven S p A | Italia | Euro | 4 000 000 | 99,90% |
| 50 | Idt Lic | Emirati Arabi Uniti | Dirhams | 1_000_000 | 99,80% |
| 51 | Idt Llc Fzc | Emirati Arabi Uniti | Dirhams | 6 000 000 | 99,80% |
| 52 | Soilmec Algeria | Algeria | Dinaro Algerino | 1 000 000 | 69,90% |
| રું રે | Drillmec OOC | Russia | Rublo Russia | 153 062 | 99,90% |
| રવ | Drillmec International Sales Inc. |
US A. | Dollaro U S A- | 2 500 | 99,90% |
| રેરે | Watson International Sales Inc |
USA | Dollaro U S A | 2 500 | 79,90% |
| ર્ફ | Perforazioni Trevi Energie B.V |
Olanda | Euro | 18 000 | 99,90% |
| 57 | Trevi Drilling Services | Arabia Saudita | Ryal Saudita | 7 500 000 | 51,00% |
| રેક | Trevi Foundations Saudi Arabia Co Ltd |
Arabia Saudita | Ryal Saudita | 500 000 | 99,80% |
| ਟੇਰੇ | Petreven Perù SA | Perù | Nuevo Sol | 11-216-041 | 99,90% |
| 60 | Petreven Chile S p A | Cile | Peso Cileno | 239 550 000 | 99,90% |
| 61 | Trevi Foundations Kuwait | Kuwait | Dinaro Kuwait | 100 000 | 99,80% |
| 62 | Trevi Foundations Denmark | Danimarca | Corona Danese | 2 000 000 | 99,80% |
| 63 | Trevi ITT JV | Thailandia | Baht | 94,90% | |
| 64 | Soilmec Colombia Sas | Colombia | Pesos Colombiano | 335 433 812 | 99,90% |
| ર્ણ (રેટ | Petreven do Brasil Ltd | Brasile | Rial Brasiliano | 1.000.000 | 99,90% |
| 66 | Galante Cimentaciones Sa | Peru | Nuevo Sol | 3 000 | 99,80% |
| 67 | Trevi SpezialTiefBau GmbH | Germania | Euro | 50 000 | 99,80% |
| 68 | Profuro Intern L d a | Mozambico | Metical | 36 000 000 | 99,30% |
| 69 | Hyper Servicos de Perfuracao AS |
Brasile | Real Brasiliano | 1 200 000 | 50,90% |
| 70 | Immobiliare SIAB Sr1 | Italia | Euro | 80 000 | 100% |
| 71 | Foundation Construction Ltd | Nigeria | Naira | 28 006 440 | 80,20% |
| 72 | OJSC Seismotekhnika | Bielorussia | Rublo Bielorusso | 12 029 000 | 50,90% |
| 73 | Trevi Australia Pty Ltd | Australia | Dollaro Australiano | 10 | 99,80% |
| 74 | Soilmec Singapore Pte Ltd | Singapore | Dollaro di Singapore | 100 109 | 99,90% |
| 75 | Trevi Icos Soletanche JV | Stati Uniti | Dollaro U S-A- | = | 54,90% |

| 76 | TreviGeos Fundacoes Especiais |
Brasile | Real Brasiliano | 50,90% | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| # | DENOMINAZIONE SOCIALE |
SEDE LEGALE | VALUTA | CAPITALE SOCIALE | QUOTA 0/0 TOTALE DEL GRUPPO |
|
| RCT Explore Colombia SAS | Colombia | Peso Colombiano | 960 248 914 | 99,80% | ||
| 78 | 6V SRL | Italia | Euro | 154 700 | 50,90% | |
| 79 | Trevi Arabco J V | Egitto | Lira Egiziana | - | 50,90% | |
| 80 | Trevi Holding USA | Stati Uniti | USD | 99,80% | ||
| 81 | Drillmec Messico S de RL de CV |
Messico | Peso Messicano | 99,60% | ||
| 82 | Trevi Chile S.p.A | Chile | Peso Cileno | 10.510.930 | 98,90% | |
| 83 | Trevi Fondations Speciales SAS |
Francia | Euro | 100-000 | 99,80% | |
| 84 | Pilotes Uruguay SA | Uruguay | Peso Uruguayano | 80.000 | 98.91% |
| DENOMINAZIONE SOCIALE | SEDE LEGALE |
VALUTA | CAPITALE SOCIALE (*) |
QUOTA % TOT. DEL GRUPPO |
VALORE DI BILANCIO (Euro/000) |
|---|---|---|---|---|---|
| J.V. Rodio-Trevi-Arab Contractor | Svizzera | Dollaro U.S.A. | 100 000 | 17.46% | |
| Dragados y Obras Portuarias S A Pilotes Trevi SACIMS UTE |
Argentina | Pesos | 49,90% | ||
| VPP Pilotes Trevi SACIMS Fesa UTE | Argentina | Pesos | 49.90% | ||
| Trevi Icos-Nicholson JV | U.S.A. | Dollaro U.S.A. | 49,50% | 3.396 | |
| TOTALE | 3.403 |
(*) Per i consorzi situati in Argentina il valore indicato corrisponde con il Patrimonio netto
| DENOMINAZIONE SOCIALE | SEDE LEGALE |
VALUTA | CAPITALE SOCIALE |
QUOTA % TOT. DEL GRUPPO |
VALORE DI BILANCIO (in migliaia di euro) |
|---|---|---|---|---|---|
| SOCIETA' CONSORTILI E CONSORZI | |||||
| Consorzio Romagna Iniziative | Italia | Euro | 41,317 | 12% | 0 |
| Consorzio Trevi Adanti | Italia | Euro | 10.329 | 48,89% | 0 |
| Trevi S G F Inc. per Napoli | Italia | Euro | 10.000 | 54,88% | 6 |
| Consorzio Fondav | Italia | Euro | 25 823 | 37,00% | 0 |
| Filippella Scarl | Italia | Euro | 10-000 | 74,84% | 8 |
| Porto di Messina S c a r l | Italia | Euro | 10.200 | 79,80% | 0 |
| Consorzio Water Alliance | Italia | Euro | 60 000 | 64,86% | |
| Compagnia del Sacro Cuore S r 1 | Italia | Euro | |||
| Consorzio NIM-A | Italia | Euro | 60.000 | 66,52% | 40 |
| Centuria S c ar I. | Italia | Euro | 308 000 | 1,58% | 5 |
| Soilmec Arabia | Arabia Saudita | Rial Saudita | 24,25% | 44 | |
| Nuova Darsena S C A R L | Italia | Euro | 10.000 | 50,80% | 5 |
| ALTRE SOCIETA' | |||||
| Comex S p A. (in liquidazione) | Italia | Euro | 10.000 | 0,69% | 0 |
| Credito Cooperativo Romagnolo - BCC di Cesena e Gatteo |
Italia | Euro | 7.474 296 | 0,01% | 1 |
| Trevi Park P1 c | Regno Unito | Sterlina U K. | 4,236,98 | 29,70% | |
| Italthai Trevi | Thailandia | Baht | 80 000 000 | 2,19% | ાં રેરિ |
| Hercules Trevi Foundation A B | Svezia | Corona | 100 000 | 49,50% | 103 |
| Japan Foundations | Giappone | Yen | 5 907 978 00 0 |
0,00% | 97 |
| Bologna Park Sir 1. | Italia | Euro | 50.000 | 56,13% | 0 |
| Pescara Park S r 1 | Italia | Euro | 10 000 | 34,92% | |
| Parma Park SrL | Italia | Euro | 200 000 | 29,96% | 0 |
| IF.C | Hong Kong | Dollaro U.S.A. |
18.933 | 0,10% | |
| OOO Trevi Stroy | Russia | Rublo Russo | 5 000 000 | 100% | |
| Trevi Cote d'Ivoire Sarl | Costa d'Avorio |
Franco CFA | 264 630 000 | 100% | |
| Gemac Srl | Romania | Nuovo Leu | 50 000 | 24,59% | 3 |
| Sviluppo Imprese Romagna S p A | Italia | Euro | 1.125 000 | 13,33% | 150 |
| SEP SEFI JV | Francia | Euro | 50% | ||
| TOTALE | 597 |
| MINAZIONE SOCIALE | SEDE LEGALE |
VALUTA | CAPITALE SOCIALE |
QUOTA % TOT. DEL GRUPPO |
VALORE DI BILANCIO (in migliaia di euro) |
|---|---|---|---|---|---|
| ------------------- | ---------------- | -------- | --------------------- | ---------------------------- | --------------------------------------------------- |
| 1 T C India |
Sin alia IIIdla |
Rupia | ||
|---|---|---|---|---|
Allegato 2


delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.
Cesena, 8 giugno 2020
Giyseppe Caselli ministratore Delegato
Massimo Sala Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Innocenzo Malvasia, 6 40131 BOLOGNA BO Telefono +39 051 4392511 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Trevi (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria consolidata al 31 dicembre 2019, del conto economico consolidato, del conto economico complessivo consolidato, delle variazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (nel seguito anche la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.
KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International
Cooperative ("KPMG International"), enlità di dinto svizzero,
Ancona Aosta Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia
Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona
Società per azioni Capilale sociale Euro 10,415,500,00 i.v. Registro Imprese Milano e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159
VAT number IT00709600159
Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Si richiama l'attenzione su quanto descritto dagli Amministratori nel paragrafo "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale" delle note di commento al bilancio consolidato, in merito ad eventi e circostanze che indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.
L'ottenimento di elementi probativi sufficienti sull'appropriato utilizzo da parte degli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. del presupposto della continuità aziendale ha rappresentato un aspetto chiave della revisione contabile.
Le nostre procedure di revisione hanno incluso:
Il nostro giudizio non è espresso con rilievi in relazione a tale aspetto.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Note esplicative al bilancio: nota esplicativa "Perdita di valore delle attività", nota esplicativa "Uso di stime", nota esplicativa "Analisi di Impairment test al 31 dicembre 2019".
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| In conseguenza del contesto nel quale il Gruppo si è trovato ad operare, gli amministratori hanno effettuato un test di impairment con l'ausilio di un esperto esterno, al fine di verificare la presenza di potenziali perdite di valore, confrontando il valore recuperabile delle attività nette del Gruppo con il relativo valore contabile, per le Cash Generating Unit (CGU) identificate (Trevi e Soilmec). Gli amministratori hanno determinato il |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso, anche con il supporto di specialisti KPMG in materia: la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment; la comprensione del processo adottato nella predisposizione del Piano industriale 2018-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione della |
||||
| valore recuperabile calcolando il valore d'uso sulla base del metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi. Tali flussi identificati per società sono inclusi nel Piano 2018- 2022, approvato dagli amministratori della Capogruppo in data 19 dicembre 2018 e successivamente aggiornato ed approvato in data 8 maggio 2019 e omologato dal Tribunale di Bologna in data 10 gennaio 2020 nell'ambito dell'omologa di un accordo di ristrutturazione ai sensi dell'art.182 bis LF. |
Capogruppo, il quale include i flussi finanziari futuri attesi alla base del test di impairment; l'analisi della ragionevolezza delle ipotesi adottate dagli amministratori nella predisposizione del Piano 2018-2022; il confronto tra i flussi finanziari utilizzati ai fini del test di impairment e i flussi previsti nel Piano 2018-2022; |
||||
| Gli amministratori hanno inoltre effettuato un'analisi di sensitività, i cui risultati sono illustrati nelle note esplicative del bilancio consolidato, finalizzata alla verifica degli effetti sul valore d'uso di possibili variazioni del tasso di attualizzazione dei flussi e del tasso di crescita successivo al periodo di previsione esplicita rispetto a quanto contenuto nelle previsioni effettuate. Lo svolgimento del test di impairment richiede un elevato grado di giudizio, con particolare riferimento alla stima: |
l'esame della ragionevolezza del modello del test di impairment e delle relative assunzioni, anche attraverso il confronto con dati e informazioni esterni; l'esame degli scostamenti tra le più recenti situazioni contabili predisposte e i dati inclusi nel Piano 2018-2022 e comprensione delle motivazioni alla base degli stessi; l'esame della corretta determinazione del perimetro delle CGU; |
||||
| dei flussi finanziari attesi, che per la loro determinazione devono tener conto dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, nonché dei flussi di cassa prodotti dalle CGU negli esercizi passati; dei parametri finanziari da utilizzare ai |
l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note esplicative al bilancio in relazione alle attività nette ed al test di impairment. |
||||
| fini dell'attualizzazione dei flussi sopra indicati. Per tali ragioni, abbiamo considerato la |
|||||
| recuperabilità delle attività nette allocate alle |
3

Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
sopra citate CGU un aspetto chiave dell'attività di revisione.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

L'Assemblea degli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ci ha conferito in data 15 maggio 2017 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2025.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione di carattere non finanziario. Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/16, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte di altro revisore.
Bologna, 8 giugno 2020
KPMG S.p.A.
Massimo Tamburini Socio
TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sede Sociale Cesena (FC) - Via Larga 201 - Italia Capitale Sociale Euro 82.391.632,50 i.v. R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì - Cesena N. 201.271 Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì - Cesena: 01547370401 Sito Internet: www.trevifin.com
| ATTIVITA' | Note | 31/12/2019 (*) | 31/12/2018 (*) |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni materiali | |||
| Terreni e Fabbricati | 6.281.314 | 6.480.134 | |
| Impianti e macchinari | 19.061.611 | 21.952.278 | |
| Altri beni | 128.617 | 8.374 | |
| Totale Immobilizzazioni Materiali | (1) | 25.471.542 | 28.440.786 |
| Immobilizzazioni immateriali | |||
| Concessioni, licenze, marchi | 100.856 | 78.156 | |
| Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti | 217.500 | ||
| Totale Immobilizzazioni Immateriali | (2) | 318.356 | 78.156 |
| Partecipazioni in altre imprese | (3) | 151.205 | 151.205 |
| Partecipazioni in imprese controllate | (3) | 128.266.670 | 134.141.707 |
| Attività fiscali per imposte differite | (4) | 1.416.754 | 2 |
| Altri crediti finanziari medio lungo termine | 35.996 | ||
| Altri crediti finanziari medio lungo termine verso | (5) | 82.489.602 | 87.159.460 |
| controllate - Di cui verso parti correlate |
82.489.602 | 87.159.460 | |
| Crediti commerciali e altri crediti medio-lungo | |||
| termine | |||
| Totale Immobilizzazioni Finanziarie | 212.360.227 | 221.452.374 | |
| Totale Attività non correnti | 238.150.125 | 249.971.316 | |
| Attività Destinate alla dismissione | 3.395.219 | 2.395.219 | |
| Attività correnti | |||
| Crediti commerciali e altri crediti a breve termine | (6) | 8.969.839 | 4.915.859 |
| - Di cui verso parti correlate | 10.037 | 23.035 | |
| Crediti commerciali e altri crediti a breve termine verso controllate |
(7) | 42.472.247 | 60.690.391 |
| - Di cui verso parti correlate | 42.472.246 | 60.690.391 | |
| Attività fiscali per imposte correnti | (8) | 1.712.665 | 7.716.930 |
| Attività finanziarie correnti | (a) | 10.977.362 | |
| Disponibilità liquide | (10) | 146.231 | 708.551 |
| Totale Attività correnti | 64.278.344 | 74.031.731 | |
| TOTALE ATTIVITA' | 305.823.688 | 326.398.266 |
| PATRIMONIO NETTO | Note | 31/12/2019 (*) | 31/12/2018 (*) |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale e riserve | |||
| Capitale sociale | 82.289.633 | 82.289.633 | |
| Altre riserve | 134.032.585 | 134.130.376 | |
| Utile portato a nuovo incluso risultato netto dell'esercizio | (484.954.764) | (437.123.295) | |
| Totale Patrimonio Netto | (11) | (268.632.546) | (220.703.286) |
| PASSIMITA | |||
| Passività non correnti | |||
| Finanziamenti a lungo termine | (12) | ||
| Debiti verso altri finanziatori a lungo termine | (13) | 401.443 | 2.658.536 |
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | (14) | ||
| Passività fiscali per imposte differite | (15) | 814.505 | 2.642.293 |
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di | (16) | 838.048 | 753.310 |
| lavoro Fondi per rischi ed oneri |
(17) | 18.049.214 | 17.611.398 |
| Totale Passività non correnti | 20.103.210 | 23.665.537 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali e altre passività a breve | (18) | 23.260.577 | 12.252.213 |
| termine Debiti commerciali e altre passività a breve termine verso controllate |
(19) | 20.064.253 | 33.091.372 |
| - Di cui verso parti correlate | 20.064.253 | 33.091.372 | |
| Passività fiscali per imposte correnti | (20) | 1.920.590 | |
| Finanziamenti a breve termine | (21) | 319.663.188 | 433.028.189 |
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | (22) | 189.931.854 | 42.781.666 |
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | (23) | 129.047 | 361.985 |
| Totale Passività correnti | 553.048.919 | 523.436.015 | |
| TOTALE PASSIVITA' | 575. 152.129 | 547.101.52 | |
| Passività destinate alla dismissione | 1.304.105 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E | 305.823.688 | 326.398.266 |
| Note | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | (24) | 27.177.528 | 20.391.906 |
| - Di cui verso parti correlate | 27.177.457 | 20.320.476 | |
| Altri ricavi operativi | (25) | 5.268.732 | 7.088.755 |
| - Di cui verso parti correlate | 3.119.976 | 6.887.934 | |
| Materie prime e di consumo | (26) | 32.040 | 43.290 |
| - Di cui verso parti correlate | |||
| Costo del personale | (27) | 7.729.286 | 5.262.483 |
| Altri costi operativi | (28) | 19.110.173 | 13.080.743 |
| - Di cui verso parti correlate | 658.642 | 293 294 | |
| Ammortamenti | (29) | 2.959.330 | 3.441.177 |
| Accantonamenti | 2.747.022 | 3.072.480 | |
| Risultato operativo | (131.591) | 2.580.489 | |
| Proventi finanziari | (30) | 10.148.331 | 13.955.578 |
| - Di cui verso parti correlate | 10.148.467 | 13.609.527 | |
| Costi finanziari | (31) | 17.975.345 | 19.842.286 |
| Utile (perdita) derivante da transazioni in valute estera |
(32) | (56.315) | 1.352.085 |
| Sub Totale proventi / (costi) finanziari e utile / (perdita) su cambi |
(7.883.329) | (4.534.623) | |
| Rettifiche di valore ad attività finanziarie | (33) | (11.724.934) | (1.623.759) |
| - Di cui verso parti correlate | |||
| Risultato prima delle Imposte | (19.739.855) | (3.577.893) | |
| Imposte sul reddito | (34) | (1.137.828) | 1.419.478 |
| Risultato Netto derivante dalle attività in funzionamento |
(18.602.027) | (4.997.371) | |
| Risultato Netto da attività destinate ad essere cessate |
(29.229.442) | (85.257.434) | |
| Risultato netto | (35) | (47.831.469) | (90.254.805) |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|
| Utile/(perdita) del periodo | (47.831.471) | (90.254.805) |
| Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
||
| Riserva di cash flow hedge | ||
| Imposte sul reddito | ||
| Effetto variazione riserva cash flow hedge | ||
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte |
0 | 0 |
| Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio: |
||
| Utili/(perdite) attuariali | (97.791) | 10.022 |
| Imposte sul reddito | (2.888) | |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte |
(97.791) | 7.134 |
| Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale | (47.929.262) | (90.247.671) |
| DESCRIZIONE | Capitale Sociale | Altre riserve | Utili (perdite) accumulati | Utile del periodo | Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2017 | 82,289,633 | 137.203.040 | 8.396.403 | (355.264.894) | (127.375.819) |
| IFRS 9 | (3 051 157) | (3,051 157) | |||
| Saldo al 01/01/2018 | 82.289.633 | 134,151.883 | 8.396.403 | (355.264.894) | (130.426.976) |
| Destinazione dell'Utile | (355 264 894) | 355 264 894 | |||
| Distribuzione di dividendi | = | ||||
| Aumento di Capitale | 1 | ||||
| Utile / (Perdita) complessiva | - | (21 507) | (90 254 804) | (90 276 311) | |
| Saldo al 31/12/2018 | 82.289.633 | 134.130.376 | (346.868.491) | (90,254,804) | (220.703.287) |
| Destinazione dell'Utile | (90.254 804) | 90 254 804 | |||
| Distribuzione di dividendi | |||||
| Aumento di Capitale | |||||
| Utile / (Perdita) complessiva | (97.791) | (47 831 471) | (47 929 262) | ||
| Saldo al 31/12/2019 | 82.289.633 | 134.032.585 | (437.123.296) | (47.831.471) | (268.632.548) |
| Note | 30/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|
| Risultato del periodo | (35) | (47.831.471) | (90.254.804) |
| Imposte sul reddito | (34) | (1.137.827) | 1.419.478 |
| Risultato ante imposte | (48.969.298) | (88.835.326) | |
| Ammortamenti | (29) | 3.142.261 | 6.183.599 |
| (Plusvalenze)/Minusvalenze per alienazione cespiti | (1) - (2) | (2.018.097) | |
| (Proventi)/Costi finanziari | (30) - (31) - (32) | (4.008.467) | 4.534.624 |
| Rettifiche di valore di attività finanziarie | (33) | 22.106.491 | 68.341.571 |
| Accantonamenti fondo rischi e benefici successivi cessazione del rapporto di lavoro |
(16) | 201.667 | 325.852 |
| Utilizzo fondi rischi e benefici successivi cessazione del rapporto di lavoro |
(16) | (411.067) | (527.217) |
| Accantonamenti fondi rischi e oneri | (17) | 21.461.054 | |
| Utilizzi fondi rischi e oneri | (17) | ||
| (A) Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del Capitale Circolante |
(8.495.455) | (9.976.898) | |
| (Incremento)/Decremento Crediti commerciali | (6) | (4.053.980) | 3.171.373 |
| (Incremento)/Decremento altre attività | (7) - (8) - (4) | 24.222.410 | (18.962.537) |
| Incremento/ (Decremento) Debiti commerciali | (18) | 11.008.365 | 5.629.473 |
| Incremento/ (Decremento) Altre passività | (15) - (19) - (20) | (36.773.556) | 15.240.618 |
| (B) Variazione del capitale circolante | (5.596.761) | 5.078.928 | |
| (C) Proventi (Costi) finanziari | (30) - (31) - (32) | 4.008.467 | (4.534.624) |
| (D) Rettifiche di valore di attività finanziarie | (33) | ||
| (E) Imposte dirette (pagate)/incassate | (8) | (150.122) | |
| (F) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D+E) |
(10.083.749) | (9.582.716) | |
| (Investimenti) netti in immobilizzazioni materiali | (1) - (29) | 1.890.204 | 39.600.965 |
| (Investimenti) netti in immobilizzazioni immateriali | (2) - (29) | (285.325) | (23.075) |
| Variazione netta delle Attività finanziarie | (3) - (5) | (12.597.593) | (36.614.855) |
| (G) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento |
(10.992.715) | 2.963.035 | |
| Incremento/ (Decremento) Capitale Sociale e riserve per acquisto azioni proprie |
(11) | ||
| Altre variazioni | (11) | 192.257 | (3.051.157) |
| Incremento/ (Decremento) finanziamenti | (12) - (14) - (21) - (23) | (113.597.937) | (409.474) |
| Incremento/ (Decremento) di debiti verso altri finanziatori |
(13) - (22) - (9) | 133.915.735 | 3.719.220 |
| Dividendi incassati | (30) | 4.091 | |
| Dividendi pagati | (11) | ||
| (H) Flusso di cassa netto della gestione finanziaria | 20.514.146 | 258.589 | |
| (I) Aumento (Diminuzione) delle disponibilità liquide (F+G+H) |
(562.318) | (6.361.092) | |
| Disponibilità liquide iniziali | 708.551 | 7.069.643 | |
| Disponibilità liquide finali | 146.231 | 708.551 |
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società") e le Società da essa controllate (di seguito "Gruppo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nei seguenti due settori:
Tali attività sono coordinate dalle quattro Società operative principali del Gruppo:
Il Gruppo è altresì attivo nel settore delle energie rinnovabili, principalmente il settore eolico, tramite la Società controllata Trevi Energy S.p.A.
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., che è controllata dalla Trevi Holding SE, che è controllata a sua volta dalla Società I.F.I.T. S.r.l., è quotata alla Borsa di Milano dal 15 luglio 1999.
Il presente bilancio è stato approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data XXX. L'Assemblea degli Azionisti ha comunque facoltà di rettificare il bilancio così come proposto dal Consiglio di Amministrazione.
Per un commento sulle varie aree di attività in cui il Gruppo opera, sui rapporti con Società correlate e sui fatti avvenuti successivamente alla data di chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto detto nel a Relazione sulla Gestione.
Il bilancio d'esercizio della Capogruppo è stato redatto conformemente agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 così come recepito dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 e successive modificazioni e delibere CONSOB ed ai relativi principi interpretativi IFRIC emessi dall'International Reporting Interpretation Committee e dai precedenti SIC emessi dallo Standing Interpretations Committee.
Nella sezione "Criteri di valutazione" sono indicati i principi contabili riferimento adottati nella redazione del bilancio della Capogruppo al 31 dicembre 2019.
Il bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2019 presenta, ai fini comparativi, i saldi dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
Sono state utilizzate le seguenti classificazioni:
Tali classificazioni si ritiene forniscano informazioni a rappresentare la situazione patrimoniale economica e finanziaria della Società.
La valuta funzionale e di presentazione è l'Euro.
Per quanto riguarda i prospetti contenuti nel presente bilancio e le relative, ove non diversamente indicato, sono esposti in unità di Euro.
Il bilancio d'esercizio è stato redatto secondo il principio generale del costo storico per tutte le attività e passività ad eccezione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie possedute per la negoziazione e degli strumenti finanziari derivati per le quali è applicato il principio del fair value nonché sul presupposto della continuità aziendale.
La preparazione del bilancio richiede agli amministratori discrezionali, stime ed ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività, e l'indicazione di passività potenziali alla data di bilancio. Le principali voci di bilancio che hanno richiesto l'utilizzo di stime sono:
Vengono qui di seguito indicati i criteri di valutazione relativi a componenti economico – patrimoniali del bilancio individuale della Società.

Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Drillmec S.p.a. e Petreven S.p.A., si sono venute a trovare, a partire dall'esercizio 2017, in una situazione finanziaria e patrimoniale, che ha comportato significative incertezze in relazione alla continuità aziendale del Gruppo e di ciascuna di esse. Tali incertezze sono in corso di superamento grazie alle misure che sono state e che saranno poste in esecuzione dell'Accordo di Ristrutturazione e del relativo Piano (come infra definiti), in corso di realizzazione alla data di redazione della presente relazione. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, dall'altro, di descrivere le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio e, da ultimo, di dare conto della ragione e della ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente in considerazione le specifiche incertezze caratterizzanti la continuità azietà e le relative valutazioni effettuate. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, il percorso approvato dagli amministratori si estrinseca fondamentalmente nei seguenti elementi salienti dettagliatamente descritti nel prosiegno: l'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto con le banche creditrici della Società (e del Gruppo Trevi) ed omologato dalla Corte d'Appello di Bologna in data 10 gennaio 2020, l'Accordo di Cessione delle attività della Divisione Oil&Gas con il Gruppo MEIL (come infra definito) nonché l'aumento di capitale per cassa conclusosi in data 29 maggio 2020. Tale percorso appare idoneo a consentire alla Società ed al Gruppo nel suo complesso di superare l'attuale situazione di crisi.
Pare utile ripercorrere sommariamente gli eventi più rilevanti che hanno portato alla situazione attuale.
cui sopra, l'elaborazione di una previsione (forecast) per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021.
· Sempre nel corso del 2017, la Società ha, inoltre, conferito:
i) mandato ad un "advisor finanziario" di assistere il Gruppo nella richiesta agli istituti bancari di supporto finanziario attraverso il mantenimento delle linee di credito ed una moratoria nei rimborsi dei finanziamenti;
ii) mandato ad un "advisor industriale" di assistere il Gruppo nella predisposizione di un nuovo piano industriale; e
manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale di Trevifin e del Gruppo Trevi.

Consiglio ha infine ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle. Trevifin ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri attuali stakeholder).
Sul presupposto e nelle more della definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale, sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.
il tutto da attuarsi nell'ambito e in esccuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare (l'it'Accordo di Ristrutturazione'').
Quanto alla dismissione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas (la "Divisione Oil&Gas"), in data 4 ● dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group" o "MEIL") per l'acquisizione delle società del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di potenziali acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di
advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha ritenuto che, considerando le manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute da operatori o industriali potenzialmente interessati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MEIL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società e del Gruppo. Per una illustrazione dell'offerta ricevuta da MEIL e degli accordi successivamente raggiunti con quest'ultima si rimanda a quanto descritto nei Paragrafi successivi della presente relazione.
sono regolati dall'Accordo di Ristrutturazione.
accordi che regoleranno l'operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, ivi incluso l'Accordo di Investimento.
complessivi circa Euro 200 milioni, una parte delle quali - pari a complessivi Euro 39,3 milioni - da erogarsi anche durante il periodo intercorrente tra la data di deposito e la data di omologa dell'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente;
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->
infrannuale.
KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso una relazione contenente l'impossibilità di esprimere un giudizio sui bilanci sopra indicati a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte in precedenza.
In data 28 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2019 sulla base del presupposto della continuità aziendale in relazione dei seguenti elementi:
i) la presentazione, presso la Corte di Bologna, del reclamo avverso il provvedimento di rigetto adottato dal Tribunale di Forlì al fine di ottenere l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione;
In data 27 gennaio 2020, a seguito dell'omologa da parte della Corte di Appello di Bologna, è stato effettuato un nuovo "filing" formale della domanda di approvazione del prospetto informativo, depositando una nuova versione del documento comprensiva degli allegati necessari. In data 19 marzo 2020 si è proceduto ad un nuovo filing al fine di adempiere alle richieste di integrazione nel frattempo ricevute da CONSOB.
ii) numeri interi (evitando i decimali), l'incremento dell'ammontare di capitale in opzione ad un importo complessivo di Euro 130.001.189,07 (pertanto maggiore per Euro 1.189,07 rispetto a quanto già deliberato), mediante emissione (tenuto conto del raggruppamento eseguito il 18 novembre 2019) di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie (n. 118.907 azioni in più).
in esecuzione della citata delega il Consiglio di Amministrazione, in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, ha deliberato un aumento del capitale sociale dell'Emittente per un ammontare complessivo pari a Euro 213 milioni, così articolato: (i) un aumento di capitale sociale a pagamento e in via inscindibile, per un importo complessivo di Euro 130.001.189,07 comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione di complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,01 (il "Prezzo di Emissione"), dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del Codice Civile, entro il 31 maggio 2020 (l'''Aumento di Capitale in Opzione''); (ii) un aumento del capitale sociale a pagamento per un importo complessivo di Euro 63.137.242,00, inscindibile sino all'importo di Euro 10.593.896,00, mediante emissione di complessive n. 6.313.724.200 azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per
azione di Euro 0,01, dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo (le "Azioni Conversione"), da offrire, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5, del Codice Civile, alle banche con liberazione mediante compensazione volontaria di crediti certi, liquidi ed esigibili, entro il 31 maggio 2020, secondo un rapporto di credito in capitale di 4,5 a 1 (l'"Aumento di Capitale per Conversione" e congiuntamente all'Aumento di Capitale in Opzione, 1''Aumento di Capitale"); e (iii) un aumento di capitale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo complessivo di Euro 19.986.562,21 comprensivo di sovrapprezzo, che sarà attuato mediante la futura emissione di massime n. 1.537.170.662 azioni ordinarie (le "Azioni di Compendio") a servizio dell'esercizio di massimi n. 1.647.832 warrant (i "Warrant") che saranno assegnati gratuitamente a coloro che risultino azionisti prima dello stacco del diritto di opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione (i.e. il 4 maggio 2020) (146 Aumento di Capitale a Servizio dei Warrant''), Warrant che potranno essere esercitati alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025.
Si rammenta altresì che, nell'ambito della Manovra Finanziaria, i Soci Istituzionali FSI Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC hanno assunto l'impegno a sottoscrivere l'Aumento di Capitale in Opzione per un ammontare complessivo pari a Euro 77,5 milioni circa. In particolare:
a) FSII ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 21.907.237 (di cui Euro 2.190.724 a titolo di capitale ed Euro 19.716.513 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per un importo massimo pari a Euro 16.821.090 (di cui Euro 1.682.109 a titolo di capitale ed Euro 15.138.981 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate; e
b) Polaris, nella sua qualità di asset management company, ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di sottoscrizione di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 13.879.745 (di cui Euro 1.387.974 a titolo di capitale ed Euro 12.491.770 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per l'importo massimo pari a Euro 24.848.582 (di cui Euro 2.484.858 a titolo di capitale ed Euro 22.363.724 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate.
Le banche hanno invece assunto l'impegno, subordinatamente all'integrale adempimento da parte dei Soci Istituzionali degli impegni di sottoscrizione sopra indicati, a sottoscrivere le azioni inoptate dell'Aumento di Capitale in Opzione e/o le Azioni Conversione, liberandole mediante compensazione volontaria di propri crediti per cassa vantati nei confronti di Trevifin per complessivi Euro 284,1 milioni, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 4,5 a 1, per un controvalore pari a circa Euro 63,1 milioni.
II. Con riferimento al calendario dell'Offerta in Opzione
Il calendario per l'esecuzione dell'offerta delle complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione e rivenienti dall'Aumento di Capitale in Opzione, da offrire in sottoscrizione agli azionisti di Trevifin al Prezzo di Emissione e nel rapporto di n. 7.899 azioni in offerta per ogni azione posseduta (l'"Offerta in Opzione"). Il controvalore massimo dell'Offerta in Opzione sarà pari ad Euro 130.001.189,07, comprezzo. I diritti di opzione, avendo ottenuto in data 29 aprile c.a. (cfr Infra) da CONSOB il provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo, che danno diritto alla sottoscrizione delle azioni oggetto
dell'Offerta in Opzione (i "Diritti di Opzione") devono essere esercitati a pena di decadenza nel periodo dal 4 maggio 2020 al 18 maggio 2020 inclusi (il "Periodo di Offerta"). I Diritti di Opzione sono negoziabili in Borsa dal 4 maggio al 12 maggio 2020 inclusi. I Diritti di Opzione non esercitati entro il termine del Periodo di Offerta saranno offerti in borsa dall'Emittente entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta per almeno cinque giorni di mercato aperto, ai sensi dell'articolo 2441, comma terzo, del Codice Civile (1'"Offerta in Borsa").
I Warrant, oggetto di ammissione alla quotazione sul MTA, sono n. 1.645.793 warrant di tipo europeo esercitabili a scadenza, con codice ISIN IT0005402885. I Warrant sono stati assegnati gratuitamente agli azionisti prima dello stacco del Diritto di Opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione, ossia il 4 maggio 2020 (la "Data di Emissione"), in ragione di n. 1 Warrant per ciascuna azione posseduta. Non sono stati assegnati Warrant alle azioni proprie detenute da Trevifin, pari a n. 2.039. I Warrant hanno come strumento finanziario sottostante l'azione ordinaria Trevifin, conferendo al detentore la facoltà di sottoscrivere - ai termini e alle condizioni previste nel Regolamento dei Warrant - azioni di nuova emissione nel rapporto di n. 934 Azioni di Compendio per ogni Warrant detenuto, al prezzo di esercizio per ciascuna Azione di Compendio sottoscritta pari a Euro 0,013. L'esercizio del diritto di sottoscrizione potrà avvenire esclusivamente alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025. I titolari dei Warrant che abbiano mantenuto ininterrottamente la titolarità di tali strumenti finanziari tra il sesto mese successivo alla data di scadenza (ossia tra il 4 novembre 2020 e il 5 maggio 2025), avranno altresì il diritto di sottoscrizione n. 1 ulteriore azione (1" Azione Bonus") ogni n. 5 Azioni di Compendio sottoscritte tramite l'esercizio dei Warrant. Ai fini dell'identificazione del possesso ininterrotto per tale periodo di tempo, a partire dal sesto mese successivo alla data di emissione (ossia dal 4 novembre 2020) i Warrant saranno identificati dal codice ISIN IT0005402935. Qualora i Warrant siano oggetto di trasferimento prima del predetto termine, assumeranno codice ISIN IT0005402885 e in tal caso, se esercitati, non daranno diritto a sottoscrivere le Azioni Bonus. Si informa che Borsa Italiana ha ammesso i Warrant alla quotazione sul MTA con provvedimento n. 8646 del 20 aprile 2020; è previsto che la data di inizio delle negoziazioni coincida con la data di assegnazione, ossia il 4 maggio 2020.
confermato che gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale dalle stesse assunti ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione devono intendersi irrevocabili e incondizionati, fatta unicamente eccezione per la condizione relativa all'intervenuto integrale adempimento da parte dei soci FSII e Polaris di tutti gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale per Cassa dagli stessi assunti ai sensi dell'Accordo di Investimento
La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società per circa 400 milioni di euro ed una posizione finanziaria netta finata in circa 270 milioni di euro.
Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.
In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
Nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, si è tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati agli effetti dell'Operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché ai risultati prevedibili derivanti dall'attuazione del Piano. In sussistenza del presupposto della continuità aziendale ha comportato l'analisi dell'avanzamento delle seguenti circostanze:
Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie ad analizzare le sopra menzionate circostanze. Alla data di redazione del presente bilancio tutte le circostanze da A. a C. si sono positivamente risolte, come si illustrerà dettagliatamente in seguito, mentre come significativa incertezza che possa far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano che sono in definitiva il rimborso dei debiti finanziari nel dicembre 2024 o la rifinanziabilità dei debiti residui alle migliori condizioni di mercato. Dalle analisi effettuate la Società ed il Gruppo hanno ritenuto appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:
(vii) Con riferimento, infine, ai fattori di incertezza legati al Piano, si ricorda che quest'ultimo è stato redatto, sulla base di criteri prudenziali, con l'ausilio di primari advisor industriali e finanziari, è stato più volte esaminato dal Consiglio di Amministrazione attestato da parte dell'esperto nominato ai sensi dell'articolo 182 bis ed omologato dal tribunale di Bologna.
Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno quindi adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio separato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese. In sintesi, nel corso del mese di giugno 2020 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari a circa Euro 400 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso bullet al 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.
Va dato atto che l'esistenza ed il superamento dell'incertezza relativa alla realizzazione del Piano dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.
Per quanto riguarda la diffusione sul territorio nazionale ed in altri paesi europei dell'emergenza epidemiologica COVID-19, avvenuta dopo la chiusura dell'esercizio, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione aveva assunto che lo stato di emergenza nazionale ed internazionale si protraesse per un trimestre intero (1 marzo 2020 – 31 maggio 2020) in relazione alle aree geografiche in cui il Gruppo opera, con confinamenti e limitazioni ai trasporti ed alle attività industriali, ipotizzando per il periodo successivo una ripresa graduale, nonché che il Gruppo continuasse ad operare, evitando costi non necessari e mirando a non perdere possibili vendite in Paesi dall'emergenza Coronavirus ed in Paesi che sembrano esserne usciti dando già alcuni segnali di ripresa. L'impatto negativo sui risultati del Gruppo atteso per l'esercizio 2020, derivante dalla pandemia, rientra in ogni caso complessivamente nei range previsti dalle analisi di sensitività che sono state svolte sul Piano Industriale da parte dell'Attestazione, anche considerato (tale impatto negativo) congiuntamente agli scostamenti registrati per l'esercizio 2019.

Ad oggi, in estrema sintesi i principali indicatori patrimoniali e economico-finanziari della Società sono i seguenti:
| (in migliaia di Euro) | 31/12/2019 |
|---|---|
| Valore della produzione | 32,446.260 |
| Ricavi Totali | 32.446.260 |
| Valore Aggiunto | 13.304.047 |
| % sui Ricavi Totali | 41.00% |
| Margine Operativo Lordo (EBITDA) | 5.574.761 |
| % sui Ricavi Totali | 17.18% |
| Risultato Operativo (EBIT) | (131.591) |
| % su Ricavi Totali | (0,41)% |
| Risultato netto | (18.602.027) |
| % sui Ricavi Totali | (57,33)% |
| Investimenti lordi | 387.370 |
| Capitale investito netto | 147.879.791 |
| Posizione finanziaria netta | 416.512.337 |
| Patrimonio Netto | (268.632.546) |
| Risultato operativo netto / Capitale investito netto (R.O.I.) | (0,09)% |
| Risultato netto / Patrimonio netto (R.O.E.) | 6,92% |
| Risultato operativo netto / Ricavi Totali (R.O.S.) | (0,41)% |
| Posizione finanziaria netta / Patrimonio netto (Debt / Equity) | (155,05)% |
Tali indicatori confermano che, al fine di superare l'attuale situazione di crisi in cui la Società e in generale il Gruppo attualmente versano, è necessario attuare l'Operazione sopra descritta necessaria per garantire il presupposto della continuità aziendale.
Ad esito dell'attuazione della manovra, sulla base di quanto previsto infatti che entro l'esercizio 2020, il Gruppo raggiunga target finanziari e patrimoniali coerenti con quelli dei principali competitor di mercato, come individuati dal Consiglio di Amministrazione.

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione o di produzione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l'attività e ogni altro costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significatione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. Le vite utili per categoria di beni sono le seguenti:
| CATEGORIA CESPITI | ALIQUOTA |
|---|---|
| Terreni | Vita utile illimitata |
| Fabbricati industriali e civili | 5% |
| Mobili e arredi | 12% |
| Macchine elettroniche | 20% |
| Attrezzature di perforazione e fondazione | 7-50% |
| Attrezzature generiche | 10% |
| Automezzi | 18,75% |
| Attrezzature varie e minute | 20% |
I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori resaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. Qualora si rilevino indicatori che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile viene svolto l'impairment test. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della stessa.
I contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo. Tale impostazione implica che:
I beni in leasing sono ammortizzati sulla vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.
I contratti di leasing nei quali il locatore terzo conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativo ed i relativi canoni sono imputati al conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Locatore tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi.
Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate al costo di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l'attività e ogni costenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo.
I diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e software sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo la vita utile attesa pari a 5 esercizi, salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative, così come stabilito dallo IAS 38.
Sono imprese controllate le imprese su cui TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. ha autonomamente il potere di determinare le scelte strategiche dell'impresa al fine di ottenerne i relativi benefici. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando si detiene, direttamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria considerando anche i cosiddetti voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili.
Sono imprese collegate le imprese su cui TREVI - Finanziaria S.p.A. esercita un'influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell'impresa, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti convertibili; l'influenza notevole si presume quando Trevi – Finanziaria Industriale S.p.A. detiene, direttamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria. Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate al costo d'acquisto eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale o di riserve di capitale ovvero in presenza di perdite di valore determinate applicando il cosiddetto "impairment test". Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono che avevano originato le svalutazioni
Il valore contabile di queste partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile.
Le partecipazioni in altre imprese minori per le quali non è disponibile una quotazione di mercato sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite di valore.
Una perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un'attività sia superiore al suo valore recuperabile. A d ogni data di bilancio viene accertata l'eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l'esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell'attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell'eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l'uso e nell'esercizio in corso, l'impairment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.
Le attività e passività finanziarie sono trattate secondo lo IFRS 9, di prima applicazione dal 1 gennaio 2018.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie, che rappresentano strumenti di debito, sono classificate nelle seguenti tre categorie:
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di capresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cosidetto business model hold to collect). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della ritevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le attività finanziarie di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosiddetto business model hold to collect and sell), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI). In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCl è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL). Le attività finanziarie cedute sono eliminate quando i diritti contratuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferti a terzi. Svalutazioni di attività finanziarie della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "Expected Credit Loss model". Per maggiori dettagli sull'introduzione dei relativi effetti si rimanda a quanto riportato nello specifico paragrafo "Effetti dell'applicazione dei nuovi principi contabili - IFRS 9.
Debiti finanziari e prestiti obbligazionari e i prestiti obbligazionari sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al valore equo del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione dello strumento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati utilizzando il metodo del costo ammortizzato; tale metodo prevede che l'ammortamento venga determinato utilizzando il tasso di interesse effettivo, rappresentato dal tasso che rende uguali, al
momento della rilevazione iniziale, il valore dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. Gli oneri accessori per le operazioni di finanziamento sono classificati nel passivo di stato patrimoniale a riduzione del finanziamento concesso e il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di tali oneri e di ogni eventuale sconto o premio, previsti al momento della regolazione. Gli effetti economici della valutazione secondo il metodo del costo ammortizzato sono imputati alla voce "(Oneri)/Proventi finanziari".
Per maggiori informazioni si rimanda alla tabella esposta all'interno del paragrafo "IFRS 9 - Impairment"
I crediti e le altre attività finanziarie a lungo termine sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.
Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista videnza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo. Per ulteriori dettagli, si consulti il paragrafo "IFRS 9 - Measurment and Classification" e "IFRS 9 - Impairment".
I crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.
I crediti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo: tale valore approssima il costo ammortizzato. Se espressi in valuta, i crediti sono valutati al cambio di fine periodo.
Inoltre, in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.
Le operazioni di cessione di crediti pro-solvendo e le cessioni pro-soluto che non rispettano i requisiti richiesti dallo IFRS 9 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, in quanto non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici, rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti a terzi.
Le disponibilità liquide sono rappresentate dal saldo di cassa, dei depositi a vista presso le banche di relazione e da investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 3 mesi) comunque facilmente convertibili in quantità note di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore.
Le disponibilità liquide sono rilevate al fair value.
Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche, altre attività finanziarie a breve ad alta liquidià, con scadenza originaria non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.
Capitale sociale
La posta è rappresentata dal capitale sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riaquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo e il valore nominale.
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. In valore nominale delle azioni proprie è contabilizzato in riduzione del capitale sociale emesso, mentre l'eccedenza del valore di alore nominale
è rilevato in apposita riserva di patrimonio netto. Nessun utile (perdita) è rilevata a conto economico per l'acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.
La posta accoglie le variazioni di fair value, al netto dell'effetto imposte, delle partite contabilizzate al fair value con contropartita patrimonio netto.
Altre riserve
Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica, dalla riserva straordinaria e dalla riserva per conversione obbligazioni.
· Utili (perdite) portati a nuovo incluso l'utile (perdita) dell'esercizio
La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né accantonata a riserva ed i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All'interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell'esercizio.
Sono inizialmente rilevati al costo che, alla data di accensione, risulta pari al fair value del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di transazione. Successivamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici definiti determinati nell'esistenza e nell'ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell'attualizzazione dell'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L'ammontare dell'obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali sono contabilizzati nel conto economico di competenza per l'intero ammontare. La Società non ha infatti usufruito della facilitazione del cosiddetto "metodo del corridoio".
A partire dal 1 gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche integrative da lui prescette oppure mantenuti in azienda.
Si precisa che ai fini del calcolo attuariale, con riferimento sia all'esercizio 2018, è stato utilizzato un tasso di sconto determinato con riferimento ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2016.
I principali dirigenti e alcuni managers della Società possono ricevere parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 gli stessi sono da considerarsi piani regolati con strumenti rappresentativi di capitale (cosiddetti "equity settled"). La maturazione del diritto al pagamento è correlata ad un periodo di vesting durante il quale i managers devono svolgere la loro attività come dipendenti. Pertanto, nel corso del periodo di vesting, il valore corrente dei pagamenti basati su azioni alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo con contropartita un'apposita riserva del patrimonio netto. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione
non hanno effetto sulla valutazione iniziale. In particolare, il costo, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio netto.
I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l'impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l'impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicone e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto dell'attualizzazione è rilevante, l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.
Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; è fornita tuttavia informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.
La Società ha adottato una Risk Policy di Gruppo. La rilevazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).
Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico.
In caso di designazione dello strumento di copertura come Fair Value Hedge, sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumento coperto, indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest'ultimo.
In caso di designazione dello strumento di copertura come Cash Flow Hedge viene sospesa a Patrimonio Netto la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta efficace, rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a Patrimonio Netto sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l'attività o la passività coperta influenza il conto economico.
Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di negoziazione.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela viene effettuata applicando un modello che prevede cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (i) identificazione delle performance obligation previste dal contratto; (iii) determinazione del corrispettivo della transazione; (iv) allocazione della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della singola performance obligation.In applicazione di questi criteri, per la Società questo comporta che i ricavi derivanti dalla cessione dei beni di regola sono rilevati, al momento della soddisfazione della performance obligation che solitamente avviene con la spedizione,
mentre i ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati con riferimento allo stadio di completamento, definita sulla base del lavoro svolto.
I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di ricavi e comunque secondo il principio della competenza temporale.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenendo conto del tasso effettivo applicabile.
I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
Le imposte dell'esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazione della normativa fiscale vigente.
Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali di operazioni o altri fatti sono rilevati, a conto economico o direttamente a Patrimonio Netto, con le medesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale. Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli "Altri costi operativi". A partire dall'esercizio 2006 e alla data odierna, per rinnovi triennali, la Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate, dirette e indirette, italiane hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.).
Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. funge da Società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di Società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Ciascuna Società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla Società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. rileva un credito nei confronti delle Società che apportano redditi imponibili, pari all'IRES da versare. Per confronti delle Società che apportano perdite fiscali, Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.
Le operazioni in valuta sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data dell'operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla di rendicontazione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap n° 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.
L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli schemi di bilancio, quali lo stato patrimoniale, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:
Accantonamenti per rischi su crediti; .
Benefici ai dipendenti; 0
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.
Copia del presente bilancio, del Bilancio Consolidato, della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della relazione e di quella degli organi di controllo, sarà depositata presso la sede sociale, sul sito internet www.trevifin.com, presso la Borsa Italiana S.p.A. e presso il Registro delle Imprese nei termini di normativa.
A seguito delle conseguenze della crisi finanziaria, lo IASB ha ritenuto che le disposizioni dettate dallo IAS 39 in tema di impairment non fossero più sufficienti ad una rapida, oggettiva e predittiva misurazione delle perdite. Tale criticità ha, pertanto, fatto sorgere l'esigenza di avere delle nuove regole relative alla rilevazione e contabilizzazione delle perdite che permettessero di dare maggiore rilevanza ad una visione forward-looking nella stima, nonché ad una anticipazione dei loro effetti nei Bilanci delle Società.
Il board ha dunque modificato l'approccio di svalutazione passando da un modello definito di "Incurred Loss" previsto dallo IAS 39 ad un modello definito di "Expected Credit Loss". Il primo prevedeva la rilevazione della perdita esclusivamente nel momento di cui avveniva l'evento di default; il secondo, al contrario, anticipa la rilevazione della perdita stimando, mediante l'utilizzo di variabili forward-looking, la probabilità che si verifichi l'evento di default.
IFRS 9 § 5.5.1 e 5.5.2: L'Impairment si applica a tutte le attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato e al Fair Value con variazioni di valore presentate nella voce Other Comprehensive Income (FVOCI), mentre sono escluse quelle al Fair Value i cui effetti delle variazioni sono rilevati a Conto Economico. Inoltre, rientrano nel perimetro di applicazione anche le seguenti tipologie di strumenti:
Tra gli elementi di discontinuità rispetto al passato, vi è anche l'inclusione delle garanzie finanziarie non valutate al Fair Value rilevato a Conto Economico di applicazione delle disposizioni dell'IFRS 9 relativamente all'impairment. La definizione di garanzia finanziaria resta invariata rispetto a quanto già previsto dallo IAS 39 per il quale risultava che: "Una garanzia finanziaria rappresenta un contratto nel quale la Società è tenuta ad onorare gli obblighi contrattuali di una
terza parte nel momento in cui questa non rimborsi il proprio creditore".
La Società iscrive le garanzie financio al fair value alla data di rilevazione iniziale ovvero alla data in cui diventa parte delle clausole contratuali. Le garanzie finanziarie sono poi soggette ad impairment; pertanto, alle date di valutazione successive, il loro valore d'iscrizione sarà pari al maggiore tra il valore di iscrizione iniziale, al netto di eventuale ammortamento dei costi, e l'expected credit loss determinato secondo le nuove disposizioni dell'IFRS 9.
La regola generale di impairment prevista dall'IFRS 9 ha l'obiettivo di dare rappresentazione del deterioramento o del miglioramento della qualità del credito nel valore delle attività finanziarie dalla Società. La modalità con cui si calcola l'ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende, dalla variazione del rischio di credito dall'iscrizione iniziale dell'attività alla data di valutazione.
Pertanto, ad ogni reporting date, la Società rileverà l'accantonamento per le perdite future attese distinguendo tra differenti stage di collocazione che riflettono il merito creditizio della controparte, in particolare:
In aggiunta, I'IFRS 9 § 5.5.1.5 prevede anche la possibilità di adottare un approccio semplificato per il calcolo delle perdite attese esclusivamente per le seguenti categorie:
L'approccio semplificato parte dall'impostazione prevista per l'approccio generale, senza tuttavia richiedere alla Società di monitorare le variazioni del rischio di credito della controparte in quanto l'expected loss è sempre calcolata su base lifetime.
Il Gruppo Trevi SpA ha adottato i nuovi requirement previsti dall'IFRS 9 in materia di strumenti finanziari a partire da 1º gennaio 2018, ad eccezione delle disposizioni previste per l'hedge accounting per le quali il Gruppo si è avvalso della possibilità prevista dall'IFRS 9 § 7.2.21 di non applicare dette nuove regole e di continuare ad adottare le disposizioni previste dallo IAS 39.
Pertanto, ai fini del bilancio consolidato, è stata effettuata la valutazione dell'impairment sui saldi delle attività finanziarie rientranti nel perimetro di applicazione al 1º gennaio 2018 ed al 31 dicembre 2018 per tutte le Società del Gruppo, utilizzando il modello sintetizzato nella presente nota metodologica. Inoltre, la medesima valutazione è stata effettuata per il Bilancio Separato della holding Trevi Finanziaria Industriale Spa.
La rilevazione degli effetti iniziali, ovvero la maggiore svalutazione derivante del nuovo Principio, è stata contabilizzata in un Riserva patrimoniale - Riserva per la First Time Adoption.
Il modello di impairment descritto nella presente istruzione operativa è stato applicato a tutte le attività finanziarie come definite dall'IFRS 9. Di seguito si riportano in particolare, le principali caratteristiche degli approcci adottati dal Gruppo e previsti da IFRS 9: Simplified Approach e General Approach.
L'approccio semplificato è stato adottato dal Gruppo con riferimento a:
Per tali fattispecie sono state applicate le regole dell'approccio semplificato indicate da IFRS 9, calcolando il valore del fondo svalutazione mediante il prodotto dei seguenti fattori:
· EAD - Exposure At Default: esposizione contabile alla data di valutazione;
Per le attività finanziarie rientranti dell'approccio semplificato il periodo di default sulla base delle statistiche di incasso delle poste attive rientranti nel perimetro. Pertanto:
Entrando nel merito delle singole divisioni del gruppo: per la divisione Soilmec le vendite sono principalmente fatte tramite dealer/agenti con i quali esiste una "linea di credito" che viene regolarmente monitorata. Le partite scadute sono comunque oggetto di garanzia mediante le macchine in stock presso la yard del dealer. Sulle vendite, inoltre, salvo pochi casi, il pagamento avviene contestualmente alla
consegna dell'attrezzatura o con una dilazione concordata per particolari clienti con cui esiste una "storicità".
Con riferimento alla divisione Trevi SpA, invece, e più in dettaglio alle "difficoltà temporanee di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni" nonché alle "difficoltà oggettive a ricevere incassi da clienti di alcuni paesi dettate da situazioni contingenti di natura legislativa", di seguito sono riportati alcuni esempi edificanti di ritardi nei pagamenti superiori ai 90 giorni:
Per tali motivi, il Gruppo ha prolungato il riconoscimento di un default optando per l'applicazione di una soglia pari ad 1 anno, ritenendo il superamento di tale soglia come identificativo di una effettiva difficoltà della controparte nel far fronte ai propri impegni debitori, generando un mancato incasso del credito per le società del Gruppo.
per le posizioni scadute oltre il periodo di default, invece, la PD è stata posta pari al 100%.
Il modello di valutazione dell'impairment dei contract assets e degli anticipi a fornitori, similmente a quanto definito per i crediti commerciali scaduti ma non in default, prevede l'applicazione di un orizzonte temporale di 1 anno.
Tuttavia, all'applicazione delle regole quantitative per il calcolo del fondo svalutazione dei crediti, può seguire l'applicazione di una percentuale di svalutazione specifica per determinate posizioni (i.e. clienti) sulla base dell'esperienza del management e/o di specifiche informazioni qualitative a disposizione.
Per ciò che concerne, invece, le poste oggetto di impairment IFRS 9 che presupposti per l'applicazione del General Approach, la Società ha provveduto a definire una metodologia di Expected Credit Loss per ogni cluster di merito creditizio definito per tali esposizioni.
Ai fini del bilancio IFRS, la metodologia del General Approach definita dal Gruppo è finalizzata alla quantificazione dell'impairment sulle garanzie finanziarie erogate/rilasciate da parte della Holding Trevi Finanziaria SpA in favore delle Divisioni del Gruppo Trevi.
Come anticipato, l'approccio generale prevede che la definizione dei parametri con cui si calcola l'ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende del rischio di credito che l'attività ha subito dall'iscrizione iniziale alla data di valutazione.
Per la valutazione dell'incremento del rischio di credito, il Gruppo ha preso in considerazione tutte le informazioni ragionevoli e accettabili che ha a disposizione o che può ottenere senza incorrere in oneri eccessivi.
Il Principio', inoltre, fornisce una lista esemplificativa delle variabili che possono essere considerate come driver per l'incremento del rischio di credito e che possono essere distinte in: dati macro economici (modifiche nella normativa, instabilità politica), dati relativi alla controparte (peggioramento nei risultati economico/finanziari, downgrade del credit
IFRS 9 & B.5.5.17.
rating), dati di mercato (CDS, credit spread, ratinelativi al contratto (perdita di valore nei collateral, modifiche contrattuali sfavorevoli).
Di conseguenza, il calcolo dell'impairment su queste poste è stato effettuato in applicazione delle seguenti regole:
Le evidenze oggettive utilizzate dalla Società ai fini della classificazione a Stage 3 derivano da un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari che ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo (per maggiore dettaglio si rimanda all'appendice 1 del seguente documento - "Accordo di ristrutturazione").
I IFRS 9, at. B5.5.18: "In sone cases, the pantiative information available may be sufficient o determine that financel has met the crierion for the recognition of a loss allowane of theme expected credit losses. That is, the information dos: not need to flow hrough a statistical nodel or credit raines process in order there has been a significant novease in the credit risk of the financial instruments | | Alternatively, the entity may hase the assessment on both ypes of information in are not captured hrough the internal raings process and a spective intend rating category at the eporting date, taking into consideration the credit risk characteristics at initial recognition, if both types of information are relevant."

4 La classificazione a stage 3, con conseguente varred loss dell'inpairnent, delle garanzie erogate nei confinati delle Divisioni apparterenti al settor Costuzioni (Trevi SpA e Soilmec SpA) e al setoven e Drillme) del Gruppo, deriva del vitharen del rating lo scorso belio 2018, da parte della scistà di rating Cerved, precedentemente declassato all'ultima classe di rating sulla scala della medesima agenzia (C2.1),
Inoltre, la definizione con le banche creditiri di un pre-acordo (cd. "congelamento" del debito nell'anno 2017 (successivamente sottoscrito ad Agosto 2018 con validità per 4 mesi e successivo de facio), con la porca alla ristutturazione dei debiti del Croppo Trevi entro il 2024, afferna l'effetiva difficoltà finanziaria che la Società sto attraversando negli ultimi anni.
La Loss Given Default (LGD) è quel parametro che identifica la percentuale di perdita che la Società stima effettivamente di realizzare in caso di defualt della controparte, il cui complemento a uno è il recovery rate (RR), ossia la percentuale dell'esposizione che la società attende di di recuperare dall'attività di recovery della posizione.
Con specifico riferimento alle garanzie finanziarie erogate dalla Holding Trevi Finanziaria SpA in favore delle divisioni del Gruppo Trevi, la Società ha effettuato un'analisi basata sulla quantificazione di tale parametro in ipotesi di smobilizzo delle asset in caso di default delle medesime Divisioni.
Il valore di recovery, dunque, si basa sul valore dell'attivo aggregato per settore di business (Costruzioni e Oil&Gas) che la Holding andrebbe a liquidare qualora dovesse effettivamente far fronte al soddisfacimento dell'uscita di cassa dovuto dalla riscossione delle garanzie erogate in favore delle degli intermediari finanziari.
In particolare, nella determinazione del valore degli asset oggetto di analisi, è stato considerato sia il capitale circolante (crediti commerciali, acconti, rimanenze, lavori in corso e altri crediti), che il valore delle immobilizzazioni. Tale valore è stato poi nettato dell'importo delle passività finanziarie che si assume dovranno comunque essere onorate in caso di iquidazione, ovvero: i benefici ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e dei debiti finanziari non oggetto di garanzia.
Sono state escluse dal calcolo le partite intercompary sia lato passivo in quanto, nell'ottica di un processo di liquidazione nonché di una gestione della finanza a livello di "divisione", è stato ritenuto opportuno concentrare l'aralisi solo sugli investimenti e sulle passività verso entità esterne al Gruppo.
Nel processo di determinazione del valore degli asset oggetto di analisi, inoltre, è stato tenuto in considerazione anche il valore dell'impairment già calcolato per alcune voci di bilancio nella misura in cui l'importo della svalutazione è stata portata a decremento del valore degli asset (per dettaglio, si rimanda all'appendice 2 del seguente documento – "Individuazione della recovery").
In sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2018 con riferimento alla Divisione Oil & Gas sono state svolte alcune considerazioni addizionali legate all'evoluzione del processo di cessione.
Più in dettaglio, in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Trevi Finanziaria ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL") per l'acquisizione delle società del Gruppo relative al settore Oil&Gas, segnatamente Drillmec SpA e Petreven SpA.
In estrema sintesi il corrispettivo pattuito per la cessione della divisione Oil&Gas è pari complessivamente a 140 milioni di Euro, determinato su base c.d. "debt free", ossia assumendo che Drillmec, Petreven e le società della divisione Oli&Gas oggetto di cessione siano trasferite alla data del closing dell'operazione prive di passività finanziarie. Tale impostazione implica dunque che tutte le passività finanziarie attualmente esistenti in capo alle società che fanno parte del settore Oil&Gas, ivi incluse le passività bancarie e quelle nei confronti di Trevi Finanziaria Industriale SpA e delle altre società del Gruppo Trevi che non rientrano nel perimetro della dismissione, vengano estinte e/o rinunciate nei confronti di Drillmec e Petreven. L'accordo prevede altresì che ci possa essere un aggiustamento prezzo sino a un importo massimo pari al 10% del Prezzo Dismissione e che un importo pari al 10% de prezzo sia da depositarsi in un conto vincolato per un periodo di 12 mesi a garanzia delle obbligazioni di pagamento dell'indennizzo poste a carico dei venditori.
In considerazione dei costi stimati dell'operazione, nonché delle poste relative all'aggiustamento prezzo e all'importo vincolato a garanzia, in sede di predisposizione del bilancio 2018, si è prudentemente stimato un cash in pari complessivamente a 111 milioni di euro (rispetto ai 140 milioni di corrispettivo pattuito) a fronte di un accollo di circa 120 milioni di euro. Risulta quindi evidente che al closing dell'operazione vi sarà uno sbilanciamento pari a circa 9 milioni di euro. A fronte di tale sbilanciamento è stato prudentemente stanziato di copertura che verrà rilasciato al
momento del perfezionamento della cessione.
In tale ottica, al fine di evitare duplicazioni di copertura dei rischi finanziari connessi all'operazione, è stato rilasciato il fondo stanziato ai fini dell'IFRS9 connesso alle garanzie Oil&Gas in quanto sostanzialmente già incluso nel fondo di copertura.
| Trevi Fin - 31/12/2019 | EAD IFRS9 EURO |
Bad Debt provision (Local accounting standard) EURO (F) |
Bad Debt provision (B) IFRS 9 EURO |
Delta (B-F) EURO |
|---|---|---|---|---|
| Trade receivables | 37,251 670 | 4.713.997 | 4 713 997 | |
| Construction contracts | ||||
| Advances to suppliers | ||||
| Invoices to be issued | ||||
| Financial guarantees | 111-860-503 | 2.123.888 | 2.123.888 | |
| Other financial assets | 95 042 | = | 215 | 215 |
| Total | 149.207.216 | 6.838.100 | 6.838.100 |
Il nuovo principio dell'IFRS 15 è stato emanato nel Maggio del 2014 dal FASB, con l'intento di sostituire i seguenti principi:
L'obiettivo dell'introduzione del principio contabile IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers", infatti, è quello di creare un quadro di riferimento completo ed omogeneo per la ricavi, applicabile a tutti i contratti commerciali (ad eccezione dei contratti di leasing, dei contratti assicurativi e degli strumenti finanziari).
In questo modo, si crea una concentrazione della disciplina dei ricavi in un unico principio, definito "Five step model framework":
l) Identificazione del contratto con il cliente, per identificare l'insieme di diritti ed obblighi contrattuali a cui applicare il modello. In tale contesto, il Board ha definito i criteri che devono essere rispettati per includere i contratti con i clienti nello scope dello standard.
2) identificazione delle performance obligation previste dal contratto, identificando beni e servizi promessi all'interno del contratto per determinare se possano o meno configurarsi come «performance obligations» separato. La valutazione deve essere fatta all'«inception date» per poter identificare le PO e in tale contesto, vanno determinate le PO distinte.
(3) determinazione del corrispettivo della transazione: l'ammontare di corrispettivo che l'entità si aspetta di ricevere a fronte dei beni o servizi trasferiti al cliente, che include al suo interno, qualsiasi tipo di variable consideration.
(4) allocazione del corrispettivo della transazione alle performance obligation;
(5) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della singola performance obligation: Il Gruppo deve riconoscersi i ricavi al momento in cui le PO vengono soddisfatte attraverso il trasferimento dei beni o servizi al cliente, e, in tale contesto, gli asset vengono trasferiti al momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene.
Il principio stabilisce che tale valutazione debba essere effettuata per ogni PO.
Tale modello introduce così un modello basato sul concetto di trasferimento di controllo.
L'IFRS 15.23 richiede, inoltre, ad un'entità di fornire informazioni circa i giudizi fatti, e le loro variazione dello standard che significativamente influenzano la determinazione dell'ammontare e delle tempistiche di riconoscimento dei ricavi da contratti con i clienti.
Il Gruppo nell'ambito dell'informativa dei principi contabili applicati ha fornito una descrizione dei giudizi che significativamente influenzano la determinazione dell'ammontare e delle tempistiche di ricavi da contratti
con i clienti. Le entità devono esercitare giudizio professionale nell'assicurarsi che le informazioni fornite siano sufficienti per rispettare gli obiettivi di informativa presenti nello standard.
Applicando il principio, dunque, le entità devono riconoscere i ricavi in modo da rappresentare in maniera fedele il trasferimento dei beni e servizi ceduti al cliente in misura rappresentativa del compenso che l'azienda si attende di ottenere in cambio dei beni e servizi forniti.
Contestualmente viene introdotta anche una specifica disciplina per la contabilizzazione dei corrispettivi "variabili" o "potenziali".
Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, il Gruppo stima l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei beni al cliente.
Il corrispettivo variabile è stimato al momento della stipula del contratto e non ne è possibile la rilevazione fino a quando non sia altamente probabile che quando successivamente sarà risolta al corrispettivo variabile, non si debba rilevare una significativa rettifica in diminuzione all'importo dei ricavi cumulati che sono stati contabilizzati.
L'IFRS 15.48 richiede che l'entità nel determinare il prezzo dell'operazione debba tener conto degli effetti del corrispettivo variabile, della limitazione del corrispettivo variabile, dell'esistenza nel contratto di una componente di finanziamento significativa, del corrispettivo non monetario e del corrispettivo da pagare al cliente. Il corrispettivo da pagare al cliente è contabilizzato come una riduzione del prezzo dell'operazione a meno che il pagamento al cliente è effettuato in cambio di un bene o servizio distinto che il cliente trasferisce all'entità (IFRS 15.70). L'entità deve includere tale aspetto nell'informativa dei principi applicati, se significativa.
Il Gruppo fornisce tipicamente delle garanzie per le riparazioni dei difetti esistenti al momento della vendita, così come richiesto dalla legge. Queste garanzie di tipo standard sulla qualità sono contabilizzate come accantonamento a fondi per rischi e oneri.
Se il cliente ha la possibilità di acquistare la garanzia separatamente o se la garanzia fornisce un servizio distinto al cliente, oltre a correggere i difetti esistenti al momento della vendita, l'IFRS 15.B29 stabilisce che l'entità fornisca un servizio che è un'obbligazione di fare separata. In caso contrario, si tratta di una garanzia standard sulla qualità, che fornisce al cliente la certezza che il prodotto è conforme alle specifiche concordate.
Il Gruppo, nel corso del 2018, ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della applicazione retrospettica modificata, permesso dal IFRS 15.C3 lettera b.
Usando tale metodo di transizione il Gruppo ha scelto di rilevare l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del presente principio come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, a seconda del caso, di altra componente del patrimonio netto) dell'esercizio che include la data dell'applicazione iniziale. In base a questo metodo transitorio, inoltre, il gruppo ha scelto di applicare il presente Principio retroattivamente solo ai contratti che non sono completati alla data dell'applicazione iniziale.
L'IFRS 15 ha inoltre introdotto un divieto di nettare posizioni debitorie per lavori in corso e relativi acconti, se non riferite alla stessa commessa. Come effetto di tale cambiamento, e dopo che nel 2018 sono state introdotte due nuove voci di stato patrimoniale per l'esplosione separata delle attività per lavori in corso e relativi acconti, nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2019 non sono state effettuate compensazioni generali fra lavori in corso e relativi acconti.
Il Gruppo ha applicato il modello IFRS 15 su ciascuno dei revenue stream identificati a livello di Gruppo, accomunati dai medesimi fattori economici tra cui natura, timing e rischi di esecuzione oltre che da condizioni contrattuali (Terms & Conditions) omogenee per categoria di ricavo (IFRS 15 par. 114), rispettivamente:
Ai fini IFRS 15, nel Gruppo Trevi, è principalmente la revenue stream "Foundation & Construction contract" a registrare impatti, tramite la presenza di costi incrementali da capitalizzare, quali rispettivamente, costi di MOB, e commissioni pagate ad agenti (Costs to obtain a contract).
Nella revenue stream "Foundation & Construction contract", infatti, si evidenziano costi e ricavi relativi alla mobilitazione e al cantieramento (MOB), che, sotto applicazione IFRS 15, sono regolati all'interno dei "Costs to fulfil a contract".
E' stato osservato come nella maggior parte dei contratti dal Gruppo tali costi risultino esplicitamente riconosciuti dal committente con l'identificazione di un corrispettivo per tali attività, mentre in altri casi meno frequenti e soprattutto relativi alle commesse di minori dimensioni, tali costi non trovino un esplicito riconoscimento e vengano remunerati attraverso il margine complessivo di commessa.
Sulla base delle analisi svolte, è stato valutato come il riconoscimento esplicito di tali costi comporti l'effettivo trasferimento del controllo dell'opera oggetto del contratto alla controparte nel momento in cui vengono sostenuti.
Conseguentemente tali costi devono concorrere alla determinazione dell'avanzamento contrattuale sia nel caso venga adottato un metodo di rilevazione dei ricavi over-time basato sugli output, sia nel caso venga adottato un metodo di rilevazione dei ricavi over -time basato sugli input. Solo nel caso in cui il margine medio di commessa risulti significativamente più elevato rispetto al margine generato dalle prime fasi di mobilitazione e cantieramente, tali costi sono prudenzialmente rilevati nel limite dei ricavi in relazione agli sforzi effettuati dal Gruppo per ottenere sul luogo le risorse necessarie (iminstalled materials) per procedere alla realizzazione dell'oggetto contrattuale (la fondazione).
Ai fini IFRS 15, solo nel caso in cui il contratto non preveda il riconoscimento esplicito di tali costi, questi devono essere oggetto di capitalizzazione e successivo ammortamento in coerenza con il trasferimento del controllo dell'asset, sempre che risultino (i) inerenti alla commessa, (ii) recuperabili e sottoposti regolarmente a processo di impairment per verificame la recuperabilità.
Contestualmente nel Gruppo Trevi, si evidenzia la presenza dei costi di all'ultima fase del lavoro in cui avviene l'attività di smobilizzo del cantiere, contabilizzati in accordo allo IAS 37 "Provisions, contingent liabilities, and contingent assets". In tale prospettiva, il Gruppo provvede ad allocare in un fondo ad hoc, la quota annua di accontonamento di tali costi.
Oltre ai costi di MOB e DEMOB, è stato evidenziato come in alcuni contratti vengano riscontrate commissioni pagate ad agenti, identificati come "costs to obtain a contract". In accordo all'IFRS 15, tali costi vengono capitalizzati e ammortizzati lungo tutta la durata del contratto.
In alcuni contratti, in particolare, inerenti alla revenue stream "Full Package", inoltre, sono state identificate delle clausole che potrebbero comportare una variazione del prezzo, in particolar modo liquidated damages (penalità per ritardi). Il management deve quindi considerare l'evenienza che tali penali vengano attivate e deve, nel caso siano più che probabili, iscrivere il ricavo direttamente al netto di queste penali, in modo da riflettere il corrispettivo che la società riceverà in cambio
della sua prestazione.
La società valuta all'atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.
La società adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i l'easing, eccetto per i leasing di breve termine ed i leasing di beni di modico valore. La società riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l'attività per diritto d'uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.
La società riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti.
Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l'attività consistente nel diritto d' uso dalla data di decorrenza fino alla fine dell'attività sottostante.
Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment. Si rinvia a quanto indicato nella sezione s) Perdita di valore di attività non finanziarie.
Alla data di decorrenza del leasing, la società rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a itolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dalla Società e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing tiene conto dell'esercizio da parte della Società dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.
I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo (salvo che non siano stati sostenuti per la produzione di rimanenze) in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.
Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, la Società usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per
la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresi, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'acquisto dell'attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell'indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.
Le passività per leasing della Società sono incluse nella voce Finanziamenti e Prestiti (vedi nota 21.2),
La Società applica l'esenzione per la rilevazione di breve durata (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). La Società ha applicato inoltre l'esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad attrezzature il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.
L'IFRS 16 sostituisce lo IAS 17 (Leasing), l'IFRIC 4 (Determinare se un accordo contiene un leasing), il SIC 15 (Leasing Operativo-Incentivi) e il SIC-27 (La valutazione delle operazioni nella forma legale del leasing). L'IFRS 16 stabilisce i principi per la rilevazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare la maggior parte dei contratti di leasing seguendo un unico modello contabile in bilancio.
Il metodo di contabilizzazione per il locatore indicato nell'IFRS 16 rimane sostanzialmente invariato rispetto allo IAS 17. I locatori continueranno a classificare i leasing distinguendoli tra operativo e finanziario usando lo stesso principio di classificazione dello IAS 17. Pertanto, l'IFRS 16 non avrà impatti per i leasing laddove la Società fosse un locatore.
La Società ha adottato l'IFRS 16 utilizzando il metodo di adozione retrospettico modificato con la data di applicazione iniziale al 1º gennaio 2019. Secondo questo metodo, il principio viene applicato retroattivamente con l'effetto cumulativo di prima applicazione rilevato alla data di applicazione iniziale. La Società ha scelto di utilizzare l'espediente pratico di transizione secondo cui non è tenuta a rideterminare se il contratto è, o contiene, un leasing alla data dell'applicazione iniziale del 1º gennaio 2019. Invece, la Società ha applicato lo standard solo ai contratti, che alla data di applicazione iniziale, venivano precedentemente identificati come leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4.
Di seguito l'effetto dell'adozione dell'IFRS 16 al 1º gennaio 2019 (incremento/(decremento)):
| €000 | |
|---|---|
| Attività Attività per diritti d'uso |
609 |
| Totale attività | 609 |
| Passività Lease Liability |
609 |
| Totale passività | 609 |
| Totale aggiustamenti su patrimonio netto: |
La Società ha in essere contratti per lease aventi ad oggetto varie tipologie di immobili, auto e attrezzature. Prima dell'adozione dell'IFRS 16, la Società ha classificato ciascuno dei suoi lease (come locatario) alla data di inizio del

contratto distinguendoli tra operativi e finanziari. Si veda la nota 1. Leasing per i principi contabili antecedenti al 1° gennaio 2019.
In sede di prima adozione dell'IFRS 16, la Società ha adottato un unico approccio per il riconoscimento e la valutazione per tutti i leasing, eccetto che per i leasing di breve termine e di modico valore. Si veda la nota 1. Leasing per le politiche contabili adottate a partire dal 1º gennaio 2019. Lo standard contiene specifici requisiti di prima adozione ed espedienti pratici, che sono stati applicati dalla Società.
La Società non ha modificato il valore di carico delle attività e passività alla data di prima applicazione per i leasing precedentemente classificati come finanziari (e.g. le attività per diritto d'uso e le passività per leasing sono misurate al medesimo valore che avevano applicando lo IAS 17). I requisiti dell'IFRS 16 sono stati applicati a questi contratti di leasing a partire dal 1º gennaio 2019.
La Società ha iscritto le attività per diritto d'uso e le passività per leasing per quei contratti che erano precedentemente classificati come operativi, eccetto che per i leasing di breve durata e per quelli di modico valore. Le attività per dirito d'uso sono state iscritte per un valore pari a quello della corrispondente passività per l'importo di eventuali risconti passivi o ratei attivi al leasing rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale. Le passività per lease sono state misurate dei restanti pagamenti dovuti per il leasing, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data dell'applicazione iniziale
La Società ha inoltre applicato i seguenti espedienti pratici consentiti dall'IFRS16 che permettono di:
Sulla base di quanto precedentemente indicato, al 1º gennaio 2019:
La Società ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto immobili e veicoli che sono usati nelle attività operative. La Società inoltre ha taluni leasing la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi ed attrezzature il cui valore è modesto. La Società ha scelto per questi contrati di applicare le esenzioni previste dall'IFRS16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore.
Attrezzature Totale Attività Autoveicoli Immobili per Diritto D'Uso €000 €000 €000 €000 609 178 63 Al 1 Gennaio 2019 368 0 9 0 9 Incrementi (29) (217) (65) Costi per ammortamenti (123) 401 34 Al 31 Dicembre 2019 254 113
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso:
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce prestiti e finanziamenti) e i loro movimenti nel periodo:
| 2019 €000 |
|
|---|---|
| Al 1 Gennaio | 609 |
| Incrementi | ರ |
| Accrescimento degli interessi | 11 |
| Pagamenti | (238) |
| Al 31 Dicembre | 391 |
| Corrente | । ২3 |
| Non corrente | 238 |
Di seguito gli importi iscritti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio:
| 2019 | |
|---|---|
| COOL | |
| Costi per ammortamento dei diritti d'uso Oneri finanziari sulle passività per leasing |
217 |
| Totale ammontare iscritto nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio | 228 |
| Nuovi pronunciamenti | Data* |
|---|---|
| Definizione di un Business - Modifiche all'IFRS 3 | 1 gen 2020 |
| Riforma del benchmark dei tassi di interesse- Modifiche agli IFRS 7, IFRS 9 e IAS 39 | l gen 2020 |
| Definizione di rilevante – Modifiche agli IAS 1 e IAS 8 | 1 gen 2020 |
| The Conceptual Framework for Financial Reporting | l gen 2020 |
| IFRS 17 Contratti Assicurativi | 1 gen 2021** |
| Classificazione di Passività come Correnti o Non-correnti – Modifiche allo IAS 1 | 1 gen 2022 |
| Vendita o Contribuzione di Asset fra un Investitore e I suoi soci o Joint Venture – Modifiche all'IFRS 10 e IAS 28 | Nota 1 |
*Efficacia per il periodo che inizia dalla data indicate.
**Il 20 Marzo, lo IASB ha decretato di ritardare l'entrata in funzione dell'IFRS 17 al 1° Gennaio 2023.
Nota 1: il Dicembre 2015 Lo IASB ha posticipato l'entreta in vigore della modifica in attesa dei risultati dei progetti di ricerca sulla contabilità con l'Equity Method.
Ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico, si riporta che al 31 dicembre 2019 e alla data di redazione del presente bilancio, TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. è indirettamente controllata da I.F.I.T. S.r.l. (Società con sede a Cesena) e direttamente controllata dalla Società italiana TREVI Holding SE, Società controllata da I.F.I.T. S.r.l.
Relativamente all'informativa societaria, ex art. 2497 del Codice Civile, relativa all'attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da Società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2019 e alla data del presente bilancio la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad eventuali attività di direzione e coordinamento da parte di Società controllanti, in quanto il Consiglio d'Amministrazione della TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. ritiene che, pur nell'ambito di un controllo delle strategie e politiche societarie del Gruppo TREVI indirettamente condotto da IFTT S.r.l., la Società sia completamente autonoma dalla propria controllante dal punto di vista operativo e finanziario, e peraltro non ha posto in essere né nel 2019 né in esercizi precedenti nessuna operazione societaria con la controllante.
La Società, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo), ed esercita ai sensi dell'art. 2497 del C.C., l'attività di direzione e coordinamento dell'attività delle Società direttamente controllate:
La Società ha adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo (cosiddetto Modello 231) finalizzato a:
Il Modello opera attraverso il monitoraggio delle operazioni soggette a rischi di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, introducendo presidi di controllo specifici che sono richiamati e resi operativi all'interno delle procedure/policy aziendali. Il Modello contiene misure a ridure i potenziali rischi di non conformità rispetto alle disposizioni del D.Lgs 231/01. Per quanto attiene i rischi corruzione, i controlli previsti dal Modello sono coordinati e coerenti con il Sistema di Compliance Anti-Corruzione.
Un organismo di controllo indipendente, l'Organismo di Vigilanza, controlla l'effettiva attuazione e l'osservanza del Modello. La Società ha messo a disposizione dei dipendenti un indirizzo di posta elettronica per comunicare direttamente con l'Organismo di Vigilanza, garantendo al segnalante la riservatezza e la protezione da qualunque forma di ritorsione. Il sistema adottato è conforme alle previsioni della L. 179/2017.
Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)
Il 25 maggio 2018 è diventato efficace il Regolamento generale per la protezione dei dati personali (Regolamento UE n. 2016/679 - General Data Protection - GDPR). Il Regolamento è direttamente applicabile in tutti gli Stati dell'Unione Europea e in Italia sostituisce le disposizioni del codice privacy incompatibili. Al fine di garantire - nell'ambito delle Società del Gruppo - la conformità dei trattamenti dei dati personali al GDPR, la Società ha realizzato gli interventi previsti dal piano di adeguamento.
In particolare, le attività svolte hanno comportato:
È stato quindi definito uno specifico progetto formativo finalizzato a sensibilizzare le diverse funzioni aziendali ed a illustrare le policy e procedure emesse per l'applicazione del GDPR.
La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui la Società è esposta, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.
Le attività finanziarie della Società sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, derivanti direttamente dall'attività operativa.
Le passività finanziarie comprendono invece finanziamenti bancari e leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l'attività operativa e di sviluppo internazionale.
I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di ischio di tasso di cambio, dal rischio di liquidità e da quello di credito.
La Società si limita a svolgere un'attività sistematica di monitoraggio dei rischi finanziari sopra illustrati, non potendo, a causa dell'Accordo di Ristrutturazione, utilizzare strumenti finanziari derivati al fine di rischi al minimo.
La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile viene individuata dalla Società a livello consolidato.
Nei paragrafi seguenti sono esposte alcune sensitivity analysis volte a misurare l'impatto di potenziali scenari relativamente ai rischi a cui la Società è esposta.
È il rischio che l'impresa, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, non riesca a far fronte ai pagamenti previsti, determinando così un impatto sul risultato economico nel caso in cui sia costenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a forte rischio l'attività aziendale.
A seguito della sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione, firmato in data 5 agosto 2019, , la gestione della liquidità è stata garantita e regolata dallo stesso Accordo.
È stato inoltre istituito uno Steering Committee al fine di valutare l'andamento della Cassa dando definitivo impulso alle attività di pianificazione finanziaria.
In risposta alla predetta situazione gli Amministratori della Trevi Finanziaria S.p.A. hanno confermato i principi prudenziali già utilizzati nel Bilancio 2018 riclassificando la quasi totalità dei contratti di finanziamento (mutui) a breve termine.
I finanziamenti bancari di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A alla fine dell'esercizio sono così ripartiti tra breve e lungo termine:
| Finanziamenti a breve termine | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
| Totale | 319 663 190 | 433.028.189 | (113.364.999) |
| Finanziamenti a medio lungo termine | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
| Totale |
Il valore dei finanziamenti bancari a medio lungo termine iscritti a bilancio corrisponde al fair value degli stessi.
La tabella seguente riporta il totale delle passività finanziamenti bancari ancari anche i derivati passivi, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:
| Passività finanziarie a breve termine | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
| Totale | 509 724.091 | 476 171 840 | 33.552.251 |
| Passività finanziarie a medio lungo termine | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
| Totale | 401_443 | 2.658.536 | (2.257 093) |
L'esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d'interesse di mercato è connessa ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.
È' policy di Gruppo concludere le operazioni di funding a tasso variabile e successivamente valutare se coprire il rischio di tasso di interesse convertendo un'esposizione a tasso variabile in un'esposizione a tasso fisso attraverso un contratto in derivati.
In data 1º Luglio 2014 il Consiglio di Amministrazione della Società capogruppo Trevi – Finanziaria SpA ha autorizzato la strutturazione ed esecuzione di un'operazione di un prestito obbligazionario denominato "Minibond 2014-2019" per un importo pari a Euro 50 milioni. Lo strumento è stato collocato sul mercato EXTRA MOT PRO di Borsa Italiana, dal 28 luglio 2014 ed è a tasso fisso. Le modiche al regolamento del prestito concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla data del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi rilevanti al fine di adeguarli all'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.
Per maggiore approfondimento riguardo con gli obbligazionisti del 2019 si rinvia al paragrafo "eventi successiv". In migliaia di Euro
| 31/12/2019 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tasso Fisso | Tasso Variabile | Totale | ||
| Finanziamenti e Leasing | 54 422 | 404 608 | 459.029 | |
| Prestito Obbligazionario | 50 000 | 0 | 50.000 | |
| Totale Passività Finanziarie | 104.422 | 404.608 | 509.029 | |
| 0/0 | 21% | 79% | 100% |
| 31/12/2019 | |||
|---|---|---|---|
| Tasso fisso | Tasso Variabile | Totale | |
| Disponibilità Liquide | 11.123.593 | 11.123.593 | |
| Altri Crediti Finanziari | 87 414 519 | 87 414 519 | |
| Totale Attività finanziarie | 87.414 519 | 11.123 593 | 98.538.112 |
| 0/0 | 89% | 11% | 100% |
Al 31 dicembre 2019, considerando l'effetto di tali contratti, il 21% dei finanziamenti della Società risultano essere a tasso fisso. Al fine di misurare il rischio connesso al tasso d'interesse è stato simulato uno "stress test" nell'andamento dell''Euribor di riferimento relativo ai finanziamenti passivi a tasso variabile ed ai depositi attivi in essere al 31 dicembre 2019.
Da tale esercizio è emerso che un innalzamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni, comportato un peggioramento degli oneri finanziari netti di circa 2.077 migliaia di Euro, così come un abbassamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni, comportato un miglioramento degli oneri finanziari netti di circa 2.077migliaia di Euro.
Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:
In migliaia di Euro
| Rischio Tasso Interesse | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Euro | -50 bps | +50 bps | |||
| Depositi e attività liquide | (468) | 468 | |||
| Finanziamenti bancari | 2 319 | (2,319) | |||
| Debiti verso altri finanziatori | 227 | (227) | |||
| TOTALE | 2077 | (2.077) |
La Società è esposta al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali della stessa. L'esposizione al rischio di cambio della Società è di natura transattiva ovvero derivante da variazioni del tasso di cambio intercorrenti tra la data in cui un impegno finanziario tra controparti diventa altamente probabile e/o certo o e la data di regolamento dell'impegno, variazioni che determinano uno scostamento tra flussi di cassa effettivi.
La Società valuta regolarmente la propria esposizione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazionenti in valuta, la venditalacquisto a termine di valuta e l'utilizzo di strumenti finanziari derivati.
La Società non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IAS 39, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri / proventi finanziari.
Nello specifico, la Società gestisce il rischio transattivo di cui si è fornita una descrizione sopra. L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva principalmente da rapporti intragruppo che la Società detiene. In rischio maggiore è determinato dalla presenza di rapporti in Dollaro Statunitense e in divise ad esso agganciate.
Il fair value di un contratto a terminato come differenza tra un cambio a termine del contratto e quello di un'operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.
Al fine di valutare l'impatto di una variazione nel tasso di cambio Euro/USD é stata impostata una sensitivity analysis simulando variazioni verosimili del rapporto di cambio sopra indicato.
Le poste contabili ritenute significative ai fini dell'analisi sono: Crediti e Debiti intragruppo, Debti Commerciali, Debiti Finanziari, Cassa e disponibilità liquide, Strumenti Finanziari Derivati.
I valori di tali poste sulle quali è stata eseguita la sensitivity analysis sono quelli al 31 dicembre 2019.
L'analisi si è focalizzata sulle sole partite denominate in valuta differente dall'Euro.
Considerando un deprezzamento del Dollaro USA nei confronti dell'Euro del 5%, l'impatto sul Risultato Ante Imposte derivante da tale svalutazione sarebbe, a parità di tutte le altre condizioni, di circa 253 migliaia di USD negativi.
Un apprezzamento del Dollaro USA del 5% determinerebbe, a parità di tutte le altre condizioni, un impatto sul Risultato ante Imposte di circa 229 migliaia di USD positivi.
Tale impatto è riconducibile principalmente alla variazione dei rapporti commerciali Intragruppo.
Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:
In migliaia di Euro
| NAS LES CARDE FERENCE TO CONSULT OF CONSULTION OF Rischio Tasso di cambio EURUSD |
|||
|---|---|---|---|
| USD + 5% | USD - 5% | ||
| Crediti Commercial in valuta | |||
| Crediti e debiti Infragruppo | 229 | (253) | |
| Componenti Finanziarie v/terzi | (0) | 0 | |
| Debiti Commerciali in Valuta | 0.5 | (0.5) | |
| Coperture in divisa | = | ||
| TOTALE | 229 | (253) |
Il rischio di credito rappresenta la possibilità che il debitore non sia in grado di adempiere ai suoi obblighi di pagamento di interessi e di rimborso di capitale.
La quasi totalità dei crediti commerciali della Società è rappresentata da crediti verso Società controllate.

In relazione agli strumenti finanzione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare, la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi da dati di mercato osservabili;
Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti da dati di mercato osservabili.
Nelle tabelle che seguono sono riportate, per le attività e le passività al 31 dicembre 2019 e in base alle categorie previste dallo IAS 39/IFRS 9 le informazioni integrative su strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS7 e i prospetti degli utili e delle perdite. Sono escluse le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute e le Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
| Legenda Categorie IAS 39 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti e crediti | Loans and Receivables | LaR | ||||
| Attività possedute fino a scadenza | Financial assets Held-to-Maturity | HtM | ||||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | Financial assets Available-for-Sale | AfS | ||||
| Attività e passività al fair value rilevato a conto economico possedute per la negoziazione |
Financial Assets/Liabilities Held for Trading | FAHfT e FLHfT | ||||
| Passività al costo ammortizzato | Financial Liabilities at Amortised Cost | FLAC | ||||
| Derivati di copertura | Hedge Derivatives | HD | ||||
| Non applicabile | Not applicable | na. |
| Valori di bilancio Rilevati secondo lo IAS 39 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DESCRIZIONE | Classi JAS 39 |
Note | 31/12/2019 | Costo ammortizzato |
Costo | Fair Value 66 Patrimonio Netto |
Fair Value a Conto Economico |
Effetto a Conto Economico |
| Partecipazioni | HIM | 3 | 151 205 | 151 205 | ||||
| Altri crediti finanziari lungo termine Totale Attività Finanziarie non correnti Attività finanziarie a breve |
LaR LaR LaR |
5 9 10 |
82 525 598 82.676.803 10 977 362 146 231 |
82.525 598 82.525.598 10 977 362 146 231 |
151.205 | 9911214 9.911.214 |
||
| Disponibilità liquide Totale Attività Finanziarie correnti |
11.123.593 | 11.123.593 | 237 117 237.117 |
|||||
| TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE | 94.800.396 | 94.649.192 | 151.205 | 10.148.331 | ||||
| Finanziamenti a lungo termine Debiti verso altri finanziatori a lungo termine Strumenti finanziari derivati a lungo termine Totale Passività Finanziarie non correnti Finanziamenti a breve termine |
LaR LaR HD LaR |
12 13 14 21 |
401 443 401.443 319 663 190 |
401 443 401.443 319 663 190 |
- | - | 1.717 1.717 15 700 728 |
|
| Debiti verso altri finanziatori a breve termine | LaR | 22 | 189 931 855 | 189 931 855 | 812 177 | |||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine Totale Passività Finanziarie correnti |
HD | 23 | 129 047 509.724.093 |
509.595.046 | 129 047 129.047 |
219666 16.732.571 |
||
| TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE | 510.125.536 | 509.996.489 | 129.047 | 16.734.287 |
La seguente tabella evidenzia le attività e le passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2019, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
| DESCRIZIONE | Classi IFRS 9 | Note | 31/12/2019 | Gerarchia del Fair Value | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| ATTIVITA' | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | HD | |||||
| Totale Attività finanziarie non correnti | ||||||
| PASSIVITA' | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a lungo termine | HD | 14 | ||||
| Totale passività finanziarie non correnti | ||||||
| Strumenti finanziari derivati a breve termine | FLAFT | 22 | 129 047 | 129 047 | ||
| Totale passività finanziarie correnti | 129.047 | 129.047 | ||||
| Totale passività finanziarie | 129.047 | 129.047 |
50
Con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2019 della Capogruppo Trevi Finanziaria S.p.A., in linea rispetto al 31 dicembre 2018, il Management ha proceduto alla verifica dei valori d'iscrizione delle partecipazioni detenute in Trevi S.p.A. (pari al 99,78%) e in Soilmec S.p.A. (pari al 99,92%).
A tal fine, occorre preliminarmente osservare come, di fatto, esista un sostanziale allineamento tra le Cash Generating Unit del Gruppo e le rispettive Legal Entities. Ciò premesso, l'impartecipazioni di controllo iscritte nel bilancio separato di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A., è stato condotto partendo dal valore recuperabile nell'accezione di value in use e stimando gli Equity Value delle singole Legal Entities in considerazione dei Surplus Assets rilevati e della Posizione Finanziaria Netta comprensiva dei fondi assimilati a debito. Successivamente si è proceduto al confronto fra l'Equity Value, così determinato, e il valore di carico di ciascuna partecipazione.
L'impairment test sulle partecipazioni del comparto Fondazioni (Trevi S.p.A.) è stato condotto partendo dal valore recuperabile, nell'accezione di value in use, determinato tramite l'attualizzazione dei flussi di piano di ciascuna Legal Entities, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36.
Tale metodo si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un'azienda ad una certa data (nel presente caso, il 31 dicembre 2019) sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:
Ai fini dell'esecuzione dell'impairment test sono state utilizzate le previsioni dei flussi finanziari scaturenti dall'Actual 2019 e dai Piani 2018 - 2022 elaborati con il supporto della società Boston Consulting Group, approvati in data 1 aprile 2019 e recentemente aggiornati per considerare i dati consuntivi al 31.12.2019.
Considerato che i Principi Contabili prevedono la possibilità di tenere conto degli effetti positivi di eventuali ristrutturazioni (benefici/sovings) nella stima della Legal Entity soltanto qualora il bilancio al 31.12.2019 tenga conto dei corrispondenti costi accantonati, mancando i presupposti per l'accantonamento al 31.12.2019, le ristrutturazioni e i relativi benefici sono stati esclusi dalla stima del valore d'uso delle Società.
Ciò premesso, il flusso monetario atteso è stato costruito partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun periodo, calcolando e sottraendo le imposte dirette figurative ad aliquota piena e successivamente sommando i componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti, e determinando così il "flusso finanziario della gestione operativa corrente", interpretabile come un flusso monetario "potenziale", infatti, l'ammontare delle risorse monetarie effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente risente subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli commerciali, rimanenze, debiti commerciali, debiti verso il personale, ecc.) – variazioni di Capitale Netto. Il flusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione anche gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso - c.d. CAPEX -.
Per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC», determinato secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model), pari al 10,29%.
Le singole variabili sono state desunte come segue:
5666
Per gli anni successivi al 2022, i flussi di cassa delle Società sono stati calcolati sulla base di un Terminal Value determinato proiettando in perpetuity l'EBIT normalizzato dell'ultimo anno di piano esplicito (2022), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. È stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione dell'inflazione attesa nei Paesi di operatività di tali CGU, ponderata per la percentuale di EBIT 2022 effettivamente prodotta dalle stesse in tali Paesi. In particolare, il tasso di crescita g individuato per il settore Foundations è pari al 3,36%. Si precisa che ai fini della determinazione del Terminal Value, prudenzialmente, il WACC è stato aumentato di 1 punto percentuale (ovvero è stato considerato un WACC pari all'11,29%).
Successivamente l'Equity Value delle Società Trevi S.p.A. è stato determinato sommando all'Enterprise Value calcolato come sopra i Surplus Assets rilevati e sottraendo le Minorities e la Posizione Finanziaria Netta al 31.12.2019 comprensiva dei fondi rischi assimilati a debito.
Infine, si è, quindi, proceduto al confronto fra l' Equity Value, così determinato, e il valore di ciascuna partecipazione. Il test così operato non ha portato all'evidenza di alcuna perdita durevole del valore delle partecipazioni, ad eccezione di quella nella controllata argentina Pilotes Trevi Sacims (detenuta per il 57%). Infatti, avendo rilevato presunzioni di impairment, l'impairment test svolto ha evidenziato dal confronto fra l'Equity Value e il valore di carico della stessa a perdita durevole di valore di complessivi 4,15 milioni di Euro.
Si precisa che, sebbene il test relativo alla partecipazione Soilmec SpA abbia avuto esito positivo ed evidenziato margini positivi, in ottica prudenziale e in considerazione dell'attuale incertezza, si è ritenuto opportuno non effettuare alcun ripristino di valore.
Conformente a quanto previsto dall'IFRS 7, si riporta di seguito un'analisi della dinamica dei crediti scaduti, suddivisi in classi di rischio omogenee:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Non scaduto | 30-016-598 | 13-301-633 | 16.714.965 |
| Scaduto da 1 a 3 mesi | 5 841 269 | 9 283 190 | (3.441.921) |
| Scaduto da 3 a 6 mesi | 5 876 190 | 8.786.908 | (2.910.718) |
| Scaduto da oltre 6 mesi | 14.589 813 | 19 336 784 | (4.746.971) |
| TOTALE | 56.323.870 | 50.708.515 | 5.615.356 |
I crediti si riferiscono a crediti commerciali verso Società controllate per attività commerciali e servizi svolti per 56.324 migliaia di Euro. Inoltre, la Società presenta crediti verso parti correlate per 10 migliaia di Euro, crediti per IVA per 6.585 migliaia di Euro e crediti diversi per 1.697 migliaia di Euro.
In questa voce non sono inclusi i crediti per consolidato fiscale pari a 10.202 migliaia di Euro e i risconti attivi per 676 migliaia di Euro.
Si precisa, inoltre, che l'analisi relativa all'ageing dei crediti commerciali è stata svolta sui valori lordi dei medesimi. Nel corso dell'esercizio 2019, infatti, essi sono stati svalutati per un importo complessivo pari a 4.714 migliaia di euro in ottemperanza a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo IFRS 9 -Impairment.
Per la dinamica dei crediti scaduti è stato utilizzato il termine di fatturazione eventualmente integrato da successivi accordi tra le parti; i crediti anche indicati come scaduti sono stati oggetto di definizione tra le parti. Per i suddetti crediti non sono state identificate delle fasce di monitoraggio speciali, rientrando tutti nella categoria standard.
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Monitoraggio standard | 56.323.870 | 50-708-515 | 5615 355 |
| Monitoraggio speciale | |||
| Monitoraggio per invio a legale | |||
| Monitoraggio stragiudiziale in corso | |||
| Monitoraggio per causa legale in corso | |||
| TOTALE | 56.323.870 | 50.708.515 | 5-615-355 |
Le immobilizzazioni materiali ammontano al 31 dicembre 2019 a 27.500 migliaia di Euro, in diminuzione di 3.336 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
| DESCRIZIONE | COSTO STORICO | AMMORTAMENTI | F.DO ALLIN. VALORE DI REA MAXO |
IMMOB. NOWNE AL |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2018 |
Incrementi | Decrementi | Saldo al 31/12/2019 |
Saldo 31/12/18 |
Incrementi | Decrementi | Saldo 31/12/19 |
Saldo 31/12/18 |
Variazione | Saldo 31/12/19 |
31/12/2019 | |
| Terreni e fabbricati Impianti e |
37 819 065 | 37 819 065 | 11.316 199 | 150 016 | 11 466 215 | 18 874 981 | 303 137 | 19 178:118 | 7 174 732 | |||
| macchinari | 65 726 301 | 92 380 | 6 606 284 | 59 212 396 | 22 011 717 | 2 752 822 | (2 514 183) | 22 250 356 | 20 514 838 | (3 861 877) | 16652 961 | 20 309 079 |
| Altri beni | 270 717 | 9 666 | 2151 | 278 232 | 262 343 | 2.274 | (2 151) | 262 465 | 15 766 | |||
| TOTALI | 103.816.083 | 102.045 | 6,608,436 | 97.309.693 | 33.590.259 | 2.905.111 | (2.516.334) | 33.979.036 | 39.389.819 | (3.558.740) | 35.831.079 | 27.499.578 |
I movimenti relativi all'esercizio 2019 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
La voce Terreni e Fabbricati si riferisce al valore di alcuni terreni e fabbricati, siti in Via Larga località di Pievesetina (FC), adiacenti allo stabilimento produttivo di Soilmec S.p.A. e al valore dell'area industriale sita in Gariga di Podenzano (PC), su cui insiste l'attività produttiva della controllata Drillmes S.p.A. Il valore esposto nella colonna variazioni si riferisce al rilascio del fondo dovuto al riscatto da parte di Petreven SpA di alcuni rigs, nell'ambito dell'accordo di cessione del Settore Oil&Gas che erano stati svalutati precedentemente
Nell'esercizio in chiusura e in quello precedente non si è proceduto ad alcuna capitalizzazione di oneri finanziari.
Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2019 ammontano a 318 migliaia di Euro, in aumento di 240 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2018.
| DESCRIZIONE | COSTO STORICO | AMMORTAMENTI | IMMOB. NETTE AL 31/12/19 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al Saldo al Saldo al Saldo al Utilizzo Amm.ti 31/12/18 Incrementi 31/12/19 31/12/18 esercizio 31/12/19 Decrementi Pondo |
||||||||||
| Licenze e marchi | 1 544 029 | 67 825 | 1 611 854 | 465 873 | 45 125 | 1.510 998 | 78.156 | 100.856 | ||
| Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti |
217 500 | 217 500 | 217.500 | |||||||
| TOTALI | 1.544.029 | 285.325 | 1.829.354 | 1.465.873 | 45.125 | 1.510.998 | 78.156 | 318.356 |
I movimenti relativi all'esercizio 2019 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
Gli incrementi registrati alla voce Licenze e Marchi si riferiscono principalmente all'acquisizione di licenze informatiche e software applicativi e dalla consulenza effettuata nella fase di implementazione degli stessi per le controllate italiane ed estere.
Le partecipazioni ammontano al 31 dicembre 2019 a 128.418 migliaia di Euro, in diminuzione di 5.875 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente si evidenzia la suddivisione delle partecipazioni tra imprese controllate ed altre impress:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/18 | Incrementi | Saldo al 31/12/19 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Imprese controllate | 134 141-707 | 5.875.037 | 128 266 669 | ||
| Altre Imprese | 151 205 | 151 205 | |||
| TOTALE | 134.292.911 | 5.875.037 | 128.417.874 |
Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate è riportato di seguito:
| SOCIETA' CONTROLLATE | Saldo al 31/12/18 | Incrementi | Svalutazioni | Saldo al 31/12/19 | |
|---|---|---|---|---|---|
| TREVI S p.A. | 127 645 817 | 127.645.817 | |||
| SOILMEC S p.A. | |||||
| PILOTES TREVISacims | 3 483 457 | 3 483 457 | |||
| IMMOBILIARE SIAB S R L | 2 224 314 | 1 625 339 | 598 975 | ||
| INTERNATIONAL DRILLING TECHNOLOGIES | |||||
| FZCO | 21_877 | = | 21 877 | ||
| TREVI ENERGY SpA | |||||
| PETREVENS A | |||||
| TREVI FUNDACOES ANGOLA LDA | |||||
| TREVI DRILLING SERVICES SAUDI ARABIA CO | 766 241 | 766 241 | |||
| DRILLMEC S p A | |||||
| TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE | 134.141.707 | 5.875.037 | 128.266.670 |
Per quanto riguarda le partecipazioni detenute direttamente, si evidenzia che nell'esercizio sono state effettuate due svalutazioni. La partecipazione nella controllata Trevi Drilling Services Saudi Arabia CO. è stata svalutato per l'importo di 766 migliaia di Euro e la partecipazione nella controllata Pilotes Trevi S.a.c.i.m.s è stata svalutata per l'importo di 3.483 migliaia di Euro portando quindi il valore di carico di entrambe le partecipazioni a 0.
Per queste società controllate dal confronto tra il valore di iscrizione in bilancio delle partecipazioni e la corrispondente "frazione del Patrimonio Netto" è emerso un Patrimonio Netto negativo. In tal caso la società ha proceduto alla svalutazione integrale del valore della partecipazione dei crediti finanziari corrispondenti all'importo necessario per la ricapitalizzazione.
Infine, il valore della partecipazione nella controllata Immobiliare SIAB S.r.l. è stato sottoposto a svalutazione per 1.625 migliaia di Euro, portando così il valore di carico a 599 migliaia di Euro.
Il saldo delle altre partecipazioni è pari a 151 migliaia di Euro.
Il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese è riportato di seguito:
| SOCIETA' CONTROLLATE | Saldo al 31/12/18 | Incrementi | Decrementi | Saldo al 31/12/19 |
|---|---|---|---|---|
| PARTEC. IN COMEX SPA | રેતે રહ્યું હતું. સ્વિત્ | 69 | ||
| BANCA DI CESENA SPA | 1.136 | 1 136 | ||
| SVILUPPO IMPRESE ROMAGNA S P A | 150 000 | 150 000 | ||
| TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE | 151.205 | 151.205 |
Sviluppo Imprese Romagna S.p.a. è una Società la cui attività è finalizzata a favorire la diffusione e lo sviluppo dell'imprenditoria medio piccola e micro-impresa nella Romagna, il bilancio della Società è in fase di approvazione alla data di redazione del presente documento.
| SOCIETA' CONTROLLATE | Sede | Capitale sociale (1) |
Patrimonio Netto contabile totale (1) 2019 |
Risultato di esercizio (1) 2019 |
0/0 | Valore Contabile (2) |
Ns. quota Patrimonio Netto (2) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TREVI S p A. | Italia | 32 300 000 | 9 669 036 | (13.095.410) | 100% | 127 645 817 | 9 649 698 |
| SOILMEC Sp.A. | Italia | 25.155.000 | (15.952.562) | (18.148.028) | 100% | 0 | (15.920 657) |
| DRILLMEC S.p.A. | Italia | 5 000 000 | (38.413.749) | (40.565 524) | 100% | 0 | (38 336 922) |
| PILOTES TREVI Sacims (*) | Argentina | 6.129.227 | 3 460 373 | (224.331) | 100% | 0 | 3 074.108 |
| INTERNATIONAL DRILLING TECHNOLOGIES FZCO |
UAE | 1.000 000 | 122 206 458 | (23.445.832) | 100% | 21 877 | 29 561 526 |
| TREVI ENERGY S p A | Italia | 112.439 | 145 297 | 32 858 | 100% | 0 | 145 297 |
| PETREVEN S p A | Italia | 4 000 000 | 6231.076 | (39.953 611) | 100% | 0 | 6218614 |
| PETREVENS A. | Argentina | તે છે હિંદિ | 7 766 548 | (5.048.992) | 100% | 0 | 6 899 605 |
| IMMOBILIARE SIAB SIR L | Italia | 80 000 | 598 975 | (3.904) | 100% | 598 975 | 598.975 |
| TREVI DRILLING SERVICES SAUDI ARABIA CO. |
Arabia Saudita | 500.000 | (1-010 593) | (189 840) | 100% | () | (239.407) |
| TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE |
128.266.670 | 1.650.837 |
Riportiamo l'elenco ed i principali dati delle partecipazioni in Società controllate al 31 dicembre 2019:
(*) Pilotes Trevi Sacims comprende la "Pilotes Trevi Sacism - Fundaciones Especiales SA UTE" consolidata al 50%
(1) Per Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Trevi Energy S.p.A., Pereven S.p.A., Imnobiliare SIAB dati in Euro; per Pilotes Trevi S.a.i.s.m., Petreven S.A. e Trevi Fundacoes Argola Lda dati in USD; per International Drilling Technologies FZCO dati in AED; per Trevi Drilling Services Sandi Arabia Co. dati in SAR.
(2) Dati in EUR
Il controvalore in Euro è stato ottenuto applicando il rapporto di cambio alla data di fine esercizio per il patrimonio netto e il cambio medio dell'esercizio per il risultato di esercizio, come da tabella seguente, fonte Banca d'Italia:
| Cambio medio dell'esercizio | |||
|---|---|---|---|
| Euro | Euro | 1,0000 | |
| Dollari USA | US\$ | 1,1195 | |
| Riyal Saudita /Saudi Riyal | SAR | 4,1980 | |
| Dirhams Emirati Arabi | AED | 4,113 | |
| Euro | Euro | ||
| 1,0000 | |||
| Dollari USA | US\$ | 1,1234 | |
| Riyal Saudita /Saudi Riyal | SAR | 4,2128 | |
| Dirhams Emirati Arabi | AED | 4,1257 |
Non vi sono vincoli alla libera disponibilità (incluso l'esercizio del diritto di voto) dei titoli posseduti.
Per il dettaglio delle partecipate, controllate e collegate, sia direttamente, si rinvia e si fa riferimento alla Nota Illustrativa del Bilancio Consolidato.
Tale voce ammonta al 31 dicembre 2019 a 1.417 migliaia di Euro, in aumento di 1.417 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente in cui ammontava a 2 Euro.
Si è provveduto a testare le imposte differite attive originate da variazioni temporanee sulla base del piano industriale di Trevi Finanziaria industriale S.p.A. 2018-2022 ed è emersa una recuperabilità delle DTA per gli anni 2020, 2021 e 2022 pari a 1.417 migliaia di Euro.
Di seguito viene riportato il dettaglio delle attività fiscali per imposte differite:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Differenze cambi non realizzate | = | ||
| Fair Value dei derivati contabilizzati al cash flow hedge (effetto a | 2 | (2) | |
| Patrimonio Netto) | |||
| Perdite fiscali recuperabili negli anni successivi | = | ||
| Altri effetti | 1 416 754 | 1.416.754 | |
| TOTALE | 1.416.754 | 2 | 1.416.752 |
I crediti finanziari a medio lungo termine verso controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 83.490 migliaia di Euro, in decremento di 3.670 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 87.159 migliaia di Euro.
Gli altri crediti finanziari ammontano a 36 migliaia di Euro, in aumento di 36 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Crediti Finanziari verso controllate | |||
| Trevi S p A. | 23 604 787 | 23 604.787 | |
| Soilmec S p.A. | 57 154 816 | 57 124 673 | 30 143 |
| Drillmec S p A. | 1 000 000 | 1.000 000 | |
| RCTSRL | |||
| Petreven S p A | |||
| PSM S r.l. | 4 700.000 | (4.700 000) | |
| Trevigeos Fundacoes Especialis LTDA | 1 700 000 | 1.700 000 | - |
| Immobiliare SIAB Sr.L. | 30-000 | 30 000 | |
| Totale crediti finanziari verso controllate | 83.489.603 | 87.159.460 | (3.669 857) |
| Altri Crediti Finanziari | |||
| Depositi cauzionali | 35 997 | - | 35.997 |
| Totale Crediti Finanziari | 83.525.600 | 87.159.460 | (3 633 860) |
I crediti finanziari sono riconducibili a due nature distinte: crediti finanziari a medio lungo termine verso le controllate per 83.490 migliaia di Euro, di cui 1.000 migliaia di Euro verso Drillmec S.p.A. e Altri crediti finanziari per 36 migliaia di Euro. I crediti finanziari a medio lungo termine verso le controllate sono composti da finanziamenti a Società controllate erogati a sostegno dello sviluppo industriale.
Il valore dei crediti finanziari che la Società vanta verso le società controllate è stato esposto al netto del relativo fondo
67
svalutazione. In base alle risultanze dell'Impairment test al 31/12/2019 il fondo risulta pari a 8.618 migliaia di Euro ed è così strutturato: 3.693 migliaia di Euro verso Soilmec S.p.A. 225 migliaia di Euro verso RCT S.r.l. e 4.700 migliaia di Euro verso PSM S.r.l. Sui finanziamenti in oggetto è applicato un tasso di intercato, salvo il finanziamento di Euro 30 migliaia concesso a Immobiliare SIAB S.r.l., concesso a tasso zero.
I crediti commerciali e gli altri crediti a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 8.970 migliaia di Euro, con un incremento di 4.054 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui ammontavano a 4.916 migliaia di Euro.
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni (12 851) |
|
|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 10 184 | 23 035 | ||
| Risconti attivi | 676 154 | 705 225 | (29 071) 2 435 324 1 659 761 |
|
| Iva c/erario | 6 585 055 | 4.149.731 | ||
| Crediti diversi | 1 697 629 | 37 868 | ||
| Acconti | 817 | 0 | 817 | |
| TOTALE | 8.969.839 | 4.915.859 | 4.053.980 |
Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:
I crediti commerciali e gli altri crediti a breve termine verso Società controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 42.472 migliaia di Euro, con un decremento di 18.218 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Di seguito vengono riportati i dettagli relativi a tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti di natura commerciale | 32 269 405 | 44 584 878 | (12 315 473) | ||
| Crediti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo | 10 202 841 | 16 105 513 | (5.902 672) | ||
| TOTALE | 42.472.246 | 60.690.391 | (18.218.145) |
I crediti di natura commerciale nei confronti di Società controllate derivano principalmente dall'attività di locazione operativa di immobilizzazioni tecniche e da servizi resi dalla capogruppo nei confronti delle Società controllate.
I crediti derivanti dal regime di tassazione fiscale si riferiscono ai crediti vantati nei confronti di alcune Società italiane del gruppo in ragione della loro adesione al regime di consolidato fiscale.
I valori dei crediti sia di natura commerciale che derivanti dal regime di gruppo sono considerati al netto del fondo svalutazione dell'importo di 24.044 migliaia di Euro.
L'elenco analitico è disponibile al paragrafo "Altre Informazioni - Parti correlate".
Le attività fiscali per imposte correnti presentano una posizione netta alla data del 31 dicembre 2019 pari a 1.269 migliaia di Euro con un decremento di 4.528 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. In particolare, le imposte fiscali derivanti dal credito IRES consolidato ammontano nel 31 Dicembre 2019 a 1.394 migliaia di Euro.
| Descrizione | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Ritenute alla fonte Ires interessi attivi | 22 | 4.468 | (4_446) | |
| Acconti IRAP | 247 009 | |||
| Erario c/imposte richieste a rimborso | 71-087 | 4 478 307 | (4.407.219) | |
| Credito IRES da Withholding Tax | 161 608 | (161.608) | ||
| Credito IRES da CFC | 803 | 803 | ||
| Erario c/Irap Crediti Tributari | 247 009 | |||
| Credito IRES Consolidato | 1 393 743 | 2 825 538 | (1.431.795) | |
| Totale Attività fiscali per imposte correnti | 1.712.665 | 7.716.930 | (6.005.068) | |
| Debiti verso Erario per ritenute | 443-600 | 1 920 590 | (1 476 990) | |
| Imposte correnti | 1.269.065 | 5.796.340 | (4.528.078) |
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio:
Le Attività finanziarie correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 10.977 migliaia di Euro e sono riferiti all'incasso del First Escrow Account relativo all'operazione di cessione Oil&Gas che trova la sua contropartita nella voce "Debiti verso banche a breve termine" in quanto soggetto al vincolo di indisponibilità da accordi con l'acquirente.
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività Finanziarie a Breve | |||||
| Cordusio fiduciaria S p A. | 10 977 362 | 10 977 362 | |||
| Totale Attività Finanziarie a Breve | 10.977.362 | 10.977.362 |
Le disponibilità liquide ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 146 migliaia di Euro, con un decremento di 562 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Si segnala al 31.12 l'importo di relativo all'Escrow Account di importo pari 10.977 migliaia di Euro è stato ricassificato all'interno dei titoli negoziabili al Fair Value
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Depositi bancari I Denaro e valori di cassa |
106 166 40 065 |
705 990 2 561 |
(599 824) 37 504 |
|
| TOTALE | 146.231 | 708.551 | (562.320) |
Le variazioni del patrimonio netto della Società sono riportate nel relativo prospetto contabile e nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE | Capitale Suciale |
Riserva sovrapprezzo azioni |
Riserva Legale |
Riseria per Aziont proprie |
Riserva Straordinaria |
Risersu Differenze Cambi Pasitise |
Riserva IAS | Riserva Conversione Obbligazioni |
Riserva Fair Value |
Riserva IAS 19 |
Riserva IFRS 0 |
Utili (perdite) necumulati |
Risultato dell'esercizio |
Totale Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2017 |
82.289.633 | 114.480.296 | 8.353.039 | (736.078) | 15.805.515 | 693.901 | (1.420.850) | 27.217 | 8.396 402 | (355 264 894) | (127.375.819) | |||
| Effetto FTA IFRS 9 Effetto FTAIFRS ાર |
(3.051.157) | (3,051,157) | ||||||||||||
| Saldo al 01/01/2018 |
82.289.633 | 11-180.296 | 0.353 039 | (736.078) | 15 805 515 | 693.901 | (1.420 850) | 27.217 | (3.051.157) | 8.396.402 | (355 264.894) | (130,426,976) | ||
| Destinazione dell' Utile |
(355 264 894) | 355 264 894 | ||||||||||||
| Ulile / (Perdita) complessiva |
(103.735) | 82 228 | (90 254 804) | (90 276 311) | ||||||||||
| Saldo al 31/12/2018 |
82.289.633 | 11-180-296 | 8.353.039 | (736,078) | 15.805.515 | 693.901 | (1,524,585) | 109-445 | (3.051.157) | (346,868.192) | (90.254.804) | (220.703.280) | ||
| Saldo al 01/01/2019 |
82.289.633 | 114.480.296 | 9.353.039 | (736,078) | 15.805.515 | 693.901 | (1,524.585) | 109.445 | (3.051.157) | (3-16.868.492) | (90.254.804) | (220.703.288) | ||
| Destinazione dell' Utile |
(90,254 804) | 90 254 804 | ||||||||||||
| Utile / (Perdita) complessiva |
(97 791) | (47 831 471) | (47 929 262) | |||||||||||
| Saldo al 31/12/2019 |
82.289.633 | 114.480.296 | 8-353-039 | (736.078) | 15.805.515 | 693.901 | (1.524.585) | 11.654 | (3.051.157) | (437.123.297) | (47,831_471) | (268.632,549) |
Alla chiusura del presente bilancio la Società si trova nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del Codice Civile. A conclusione del buon esito del processo di ristrutturazione la Società è stata ripatrimonializzata per circa 400 milioni di Euro tal il patrimonio netto della Società è tornato positivo, con conseguente superamento della fattispecie di cui all'art. 2447 del Codice Civile.
La Società ha emesso n. 164.783.265 azioni complessive, di cui acquistate come azioni proprie n. 204.000. In data 19 novembre la Società ha proceduto ad un primo raggruppamento, propedeutico alla successiva operazione di aumento di capitale, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 100 (cento) esistenti azioni ordinarie. Ai fini di tale raggruppamento, si è altresì proceduto all'annullamento di 65 azioni proprie.
All'esito di tale raggruppamento, le azioni della Società sono 1.647.832. Le azioni proprie in possesso della Società sono, 2.039.
Il valore del capitale sociale, al lordo delle azioni proprie, ammonta al 31 dicembre 2019 a Euro 82.391.632.
Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale azioni proprie possedute, che ammonta al 31 dicembre 2019 a 82.289.633 Euro:
| DESCRIZIONE | Numero di azioni | Capitale Sociale | Riserva Azioni Proprie |
|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2018 | 164.579.265 | 82 289 633 | (736.078) |
| Acquisto e cessione azioni proprie | |||
| Saldo al 31/12/2019 | 1.645.793 | 82.289.633 | (736.078) |
La riserva ammonta al 31 dicembre 2019 a 114.480 migliaia di Euro, invariata rispetto all'esercizio precedente.
La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. La riserva legale al 31 dicembre 2019 ammonta a 8.353 migliaia di Euro, invariata rispetto all'esercizio precedente.
La riserva azioni proprie in portafoglio ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a (736) migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2019.
La riserva straordinaria ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 15.806 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2019.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 0 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2019.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 694 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2019.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a (1.525) migliaia di Euro e non ha subito variazioni rispetto all'anno precedente.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a (184) migliaia di Euro, in decremento di 295 migliaia di Euro rispetto all'anno precedente.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 196 migliaia di Euro, in incremento di 196 migliaia di Euro rispetto
all'anno precedente.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a (3.051) migliaia di Euro. Al 31 dicembre 2018 tale riserva non è stata movimentata.
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 437.123 migliaia di Euro in aumento rispetto al 2018 di 90.255 migliaia di Euro per effetto della perdita relativa all'esercizio precedente riportata a nuovo.
Ai sensi dell'art. 2427 comma 1 n. 7 bis si dà dettaglio delle voci di Patrimonio Netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità:
| Capitale Sociale | Saldo al 31/12/2019 | Possibilità di | Distribuibilità | Riepilogo utilizzo ultimi tre anni |
|
|---|---|---|---|---|---|
| utilizzazione | Copertura perdite | ||||
| Capitale Sociale | 82 289 633 | ||||
| Riserva Sovrapprezzo Azioni | 114 480 296 | B | 114 480 296 | ||
| Riserva Legale | 8 353 040 | B | 8 353 040 | ||
| Riserva Straordinaria | 15 805 515 | B | 15 805 515 | ||
| Riserva differenza cambi positiva | B | ||||
| Altre Riserve | (3.870 187) | B | (3,870 187) | ||
| Utili (Perdite) Accumulati | (437-123-297) | B | (437.123.297) | ||
| Riserva per azioni proprie | (736.078) | B | (736 078) | ||
| Utile / (Perdita) complessiva | (47 831.471) | ||||
| TOTALE | (268.632.549) |
Possibilità di utilizzazione
A) Per aumento di capitale B) Per copertura perdite C) Per distribuzione ai soci
L'esercizio 2019 ha segnato un andamento positivo a livello di risultato operativo di 131 migliaia di Euro (utile operativo dell'esercizio precedente di 2.580 migliaia di Euro, in diminuzione di 2.712 migliaia di Euro) ed un negativo andamento della gestione finanziaria per Euro 7.883 migliaia.
Si evidenzia una riduzione delle imposte sul reddito pari a 2.557 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente e rettifiche di valore di attività finanziarie pari a 11.725 migliaia di Euro.
Il risultato dell'esercizio 2019 evidenzia, pertanto, una perdita di Euro, con una riduzione della perdita di 42.423 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui il risultato si era attestato a una perdita di 90.255 migliaia di Euro.
Si evidenzia che la Società al 31.12.2019 presenta un patrimonio netto negativo pari a 268.633 migliaia di Euro e perfanto ricade nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del codice civile.
Il citato articolo del codice civile rende obbligatorio, nel caso di riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale, la riduzione e il contestuale aumento del capitale sociale, che è stato effettuato nel corso del mese di maggio 2020.
In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevifin, riunita in seconda convocazione, ha adottato su proposta del socio Trevi Holding S.E. una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 - su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso - come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese - di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla data della deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il numero di nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
In data 17 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin, in esecuzione della delega ad esso conferita dall'assemblea straordinaria della Società ai sensi dell'art. 2443 del cod civ., ha quindi provveduto a deliberare l'Aumento di Capitale della Società e l'Aumento di Capitale a Servizio dei Warrant.
I finanziamenti a lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 0 migliaia di Euro, con un decremento di 0 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti M/L termine - quota a lungo | |||
| TOTALE |
A seguito della sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti a Medio Lungo Termine, questi ultimi sono stati riclassificati a breve Termine.
I debiti verso altri finanziatori a lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 401 migliaia di Euro con un decremento di 2.495 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 2.659 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tali debiti:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso UBI Leasing S p A | 163 259 | 262 804 | (99.544) | |
| Debiti verso Caterpillar Financial S.A. | ||||
| Debiti verso Albaleasing S p A. | ||||
| Debiti verso Selmabipiemme Leasing S.p.A. | 2 395 733 | (2.395.733) | ||
| Debiti verso DeLageLanden International B.V. | ||||
| Debiti verso Mediocredito Italiano S.p.A. | ||||
| Debiti IFRS 16 Lungo Termine | 238 184 | |||
| TOTALE | 401.443 | 2.658.536 | (2.495.277) |
Al 31 dicembre 2019 la società non presenta strumenti finanziari derivati a lungo termine.
Le passività fiscali per imposte differite ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 1.772 migliaia di Euro, in diminuzione di 870 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui si attestavano a 2.642 migliaia di Euro.
Di seguito viene riportato il dettaglio delle voci componenti il saldo:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Valutazione terreno Gariga di Podenzano a PN | 1.304.105 | 1 304.105 | ||
| Disallineamento ammortamenti fiscali | 1.782 | 176 795 | (175 013) | |
| Plusvalenze rateizzate | ||||
| Differenze cambi non realizzate | 466 375 | 1-129 113 | (662 738) | |
| Altre | 32 280 | (32.280) | ||
| TOTALE | 1.772.263 | 2.642.293 | (870.031) |
La posta accoglie la stima della passività, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa al trattamento di fine rapporto da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 838 migliaia di Euro, con un incremento di 85 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente vengono dettagliate le variazioni di tale voce relativamente all'esercizio 2019:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2018 |
Quota maturata e stanziata a conto economico |
Quota trasferita ad altre società ed acconti liquidati |
Movimenti a favore di fondi pensionistici integrativi |
Quota a Riserya Fair Value |
Saldo al 31/12/2019 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro |
753.310 | 201 667 | (115 350) | (99.369) | 97 791 | 838.049 |
Le ipotesi principali usate nel determinare l'obbligazione relativa al trattamento di fine rapporto sono qui di seguito illustrate:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|
| 0/0 | ||
| Tasso annuo tecnico di attualizzazione | 0,77% | 1,57% |
| Tasso di inflazione | 1.00% | 1,50% |
| Tasso annuo incremento TFR | 2,25% | 2,63% |
| Turnover | 15_00% | 15,00% |
Il fondo ammonta a 18.396 migliaia di Euro, con un incremento di Euro rispetto all'esercizio precedente. Questa voce si riferisce per 15.269 migliaia di Euro agli oneri futuri relativi all'accollo dei debiti conseguenti alla cessione di alcune Divisioni del Gruppo, per 2.346 migliaia di Euro agli accantonamenti a fondo garanzie effettuati in ottemperanza del principio contabile IFRS 9, per 346 migliaia di Euro ad operazioni di leasing e per 434 migliaia di Euro al rischio per un contenziosi al rischio per contenziosi iuslegali.
| I DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Fondi per rischi ed oneri | 18 395 534 | 17611398 | 784 136 |
| TOTALE | 18.395.534 | 17.611.398 | 784.136 |
I debiti commerciali e le altre passività a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 23.261 migliaia di Euro, con un incremento di 11.008 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 19 427 128 | 10 672 714 | 8.754 414 |
| Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale | 181 497 | 266 929 | (85 432) |
| Altri Debiti | 3 393 195 | 1 312 572 | 2.080 622 |
| Risconti Passivi per canoni di noleggio | 258 758 | 0 | 258.758 |
| TOTALE | 23.260.578 | 12.252.216 | 11.008.362 |
Il dettaglio dei debiti verso fornitori è evidenziato nella tabella seguente:
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Non scaduto | 8 320.386 | 2 467 562 | 5.852 824 |
| Scaduto da 1 a 3 mesi | 1 576 000 | 2417 485 | (841.485) |
| Scaduto da 3 a 6 mesi | 1-293.867 | 1 656 507 | (362 640) |
| Scaduto da oltre 6 mesi | 11 422 489 | 4 090 160 | 7 332 329 |
| Totale | 22.612.742 | 10.631.714 | 11.981.028 |
Il dettaglio degli Altri debiti è evidenziato di seguito:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti verso dipendenti per ferie maturate e non godute | 414 296 | 383 483 | 30 812 |
| Debiti verso dipendenti per mensilità aggiuntive | 2 497 477 | 123 081 | 2.374 396 |
| Altri | 481 422 | 806-008 | (324 586) |
| TOTALE | 3.393.195 | 1.312.572 | 2.080.622 |
l debiti commerciali e le altre passività a breve termine verso controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 20.064 migliaia di Euro, con un decremento di 13.027 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 33.091 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debiti di natura commerciale verso controllate | 6.201.064 | 3.817 289 | 2.383.775 |
| Debiti ascrivibili alla quota di pertinenza dei risultati di esercizio dell'UTE TREVI S.p.A. TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sembenelli S.r.l. per la commessa " Borde Seco" |
33.747 | 2.149.769 | (2.116 022) |
| Debiti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo | 13.829.441 | 27 124 314 | (13.294.873) |
| TOTALE | 20.064.253 | 33.091.372 | (13.027.119) |
l debiti di natura commerciale verso controllate si riferiscono principalmente a partite debitorie correnti verso Trevi S.p.A., Drillmec S.p.A. e Soilmec S.p.A. per il consolidato fiscale. L'elenco analitico è disponibile al paragrafo "Altre Informazioni - Parti correlate".
Le passività fiscali per imposte correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 0 migliaia di Euro, con un decremento di 1.921 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Le passività sono state riclassificate al netto dei crediti tributari. Per maggiori dettagli si veda la Nota 8
I finanziamenti a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 319.663 migliaia di Euro con un decremento di 1 13.365 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente in cui ammontavano a 433.028 migliaia di Euro.
Questo drastico calo è dovuto ad una riclassifica di 130.035 migliaia di Euro di Finanziamenti a breve termine in Debiti verso altri finanziatori a breve termine:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Finanziamenti M/L termine - quota a breve | 319.663.190 | 433 028 189 | (113 364 999) |
| TOTALE | 319.663.190 | 433.028.189 | (113.364.999) |
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Valore | Valore | Valore | Valore | ||||
| In migliaia di euro | Valuta | Spread | Indicizzazione | scadenza | nominale | Contabile | nominale | Contabile |
| Prestiti obbligazionari non garantiti | Euro | 5,25%/2,00% | 2024 | 50.000 | 50.000 | 50.000 | 50.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Euribor 6 mesi | 2020 | 24.667 | 0 | 24.667 | 17.267 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 4,45% | Euribor 6 mesi | 2019 | 20.000 | 14.000 | 20.000 | 20.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,75% | Euribor 6 mesi | 2019 | 38,062 | 38.062 | 38.062 | 38.062 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 6 mesi | 2019 | 18.000 | 18.000 | 18.000 | 18.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Euribor 6 mesi | 2018 | 7.000 | 7.000 | 7.000 | 7.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2020 | 12.000 | 12.000 | 12.000 | 12.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,35% | Euribor 3 mesi | 2018 | 11.552 | 11.552 | 11.552 | 11.552 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,25% | Euribor 3 mesi | 2020 | 26.250 | 26.250 | 26.250 | 26.250 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 0,00% | Euribor 6 mesi | 2025 | 40.000 | 0 | 40.000 | 28.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,50% | Euribor 3 mesi | 2019 | 12.639 | 12.639 | 12.639 | 12.639 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2020 | 7.034 | 7.034 | 7.034 | 7.034 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,60% | 2017 | 10.000 | 10.000 | 10,000 | 10.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,81% | 2018 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 4,25% | 2022 | 10.104 | 10.104 | 10.104 | 10.104 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,00% | Euribor 3 mesi | 2017 | 4.167 | 4.167 | 4.167 | 4.167 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 3 mesi | 2019 | 40.000 | 40.000 | 40.000 | 40.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | Euribor 3 mesi | 2020 | 30.000 | 30.000 | 30.000 | 30.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,95% | Euribor 3 mesi | 2018 | 20.000 | 0 | 20.000 | |
| Finanziamento bancario non garantito | CNY | 4,80% | 2018 | 4.317 | 4.317 | 4.317 | 4.287 | |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,25% | Euribor 3 mesi | 2018 | 30.000 | 30.000 | 30.000 | 30.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,30% | 2017 | 0 | 0 | |||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,30% | 2017 | 0 | 0 | |||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,60% | Euribor 3 mesi | 2017 | 1.318 | 1.318 | 1,318 | 1.318 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,40% | Euribor 6 mesi | 2017 | 5,500 | 5.500 | 5.500 | 5.500 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,55% | Euribor 3 mesi | 2020 | 7.083 | 7.083 | 7.083 | 7.083 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | l,55% | Euribor 3 mesi | 2019 | 7.552 | 7.552 | 7.552 | 7.552 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,50% | Euribor 3 mesi | 2017 | 15.000 | 7.500 | 15.000 | 7.500 |
| Finanziamento bancario non garantito | En10 | 3,00% | Euribor 6 mesi | 2017 | 0 | 0 | ||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 3,60% | Euribor 3 mesi | 2017 | 439,48715 | 439,48715 | 439 | 439 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 2,70% | Euribor 3 mesi | 2020 | 10.000 | 10.000 | 10.000 | 10.000 |
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | 236 | 236 | ||||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,80% | 238 | 238 | ||||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,75% | 2017 | 2,940 | 2,940 | |||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 1,75% | 2017 | 1.136 | 1.136 | |||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 6,00% | 2023 | 8.400 | 8.400 | |||
| Finanziamento bancario non garantito | Euro | 6,00% | 2023 | 3.600 | 3.600 | |||
| Escussioni/Rientri su Finanziamenti Bancari |
Euro | 98.275 | - 10 | 46.900 | ||||
| Totale passività onerose | 489.236 | 489,344 | 472.686 | 472.656 |
I debiti verso altri finanziatori a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 189.932 migliaia di Euro con un incremento di 147.150 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Di seguito il dettaglio di tale voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 |
Saldo al 31/12/2018 |
Variazioni |
|---|---|---|---|
| Debito verso Trevi S.p.A | 966.994 | 426 570 | 540 424 |
| Debiti verso UBI Leasing S.p.A. | 100 291 | 96 201 | 4.090 |
| Debiti verso Caterpillar Financial S.A. | 27.042.884 | 37 305 928 | (10.263.044) |
| Debiti verso Albaleasing Sp.A. | 3 553 300 | 3 458 651 | 94 649 |
| Debiti verso Mediocredito Italiano S.p.A. | 1.148.087 | 1.120.754 | 27.333 |
| Debiti verso Selmabipiemme Leasing S.p.A. | 2 827 814 | 373 562 | 2 454 252 |
| Caterpillar C/Finanziamento | 10.104.267 | 10.104.267 | |
| Debiti verso SC Lowy Financial | 67,216,737 | - | 67.216 737 |
| Acconto verso Escrow Account | 13 999 403 | 13.999 403 | |
| Debiti verso Amco Asset Mgmt Co. S.p.A. | 11.552 253 | 11.552 253 | |
| Debiti verso Sace S p A. | 51.266 667 | 5 266 667 | |
| DEBITI IFRS 16 SHORT TERM | 153 159 | 153 159 | |
| TOTALE | 189.931.855 | 42.781.666 | 147.150.189 |
Le passività per strumenti finanziari a breve termine ammontano a 129 migliaia di Euro alla data del 31 dicembre 2019, con un decremento rispetto all'esercizio precedente di 233 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di voce:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 | Saldo al 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| l Strumenti finanziari derivati a B\T | 129 047 | 361 985 | (232 938) |
| TOTALE | 129.047 | 361.985 | (232.938) |
Il saldo al 31 dicembre 2019 si riferisce al fair value su coperture contro il rischio di variazione del tasso di interesse.
Si riporta di seguito il dettaglio dell'indebitamento finanziario netto:
| (Importi in Euro, | |
|---|---|
| ในปี บรรจุดา คร ค.ศ. ราคม ปริ | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 337 | 2.561 |
| B | Altre disponibilità liquide (dettagli) | 145.893 | 705-990 |
| C | Titoli detenuti per la negoziazione | ||
| D | Liquidità (A+B+C) | 146.231 | 708.551 |
| - R | Crediti Finanziari correnti | 93.466.964 | 87.159.460 |
| મિ | Debiti bancari correnti | - | |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 319 663 188 | 433.028.189 |
| H | Altri debiti finanziari correnti | 190.060.901 | 43. 43.651 |
| 1 Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) | 509.724.089 | 476.171.840 | |
| ー | Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) | 416.110.894 | 388.303.829 |
| K | Debiti verso banche non correnti | ||
| L | Obbligazioni emesse | - | |
| M | Altri debiti non correnti | 401-443 | 2.658.536 |
| N Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) | 401.443 | 2.658.536 | |
| O Indebitamento finanziario netto (J+N) | 416.512.337 | 390.962.365 |
78 78
Di seguito, si elencano le garanzie prestate:
Il decremento/incremento delle garanzie prestate a Istituti di Credito rispetto all'anno precedente è riconducibile principalmente alle minori garanzie assicurative nell'interesse della sub – controllata Trevi Icos Corporation.
La voce "mandati di credito" comprende gli impegni per canoni di noleggio a scadere che rappresenta il valore complessivo dei canoni a scadere da corrispondere alle Società locatrici dal 31 dicembre 2019 in poi.
Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relativi al conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a 27.178 migliaia di Euro contro 20.392 migliaia di Euro del 2018, con un incremento pari a 6.786 migliaia di Euro.
La composizione per natura di tali ricavi è la seguente:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Ricavi per noleggio attrezzature | 10 172 604 | 11.792.476 | (1.619 872) |
| Ricavi per commissioni su garanzie | 1 973 633 | 1 424 455 | 549 178 |
| Ricavi per prestazioni di servizi ad imprese controllate | 15 031 291 | 7.174.975 | 7.856 315 |
| TOTALE | 27.177.528 | 20.391.906 | 6.785.622 |
Di seguito la composizione per area geografica dei ricavi delle vendite e prestazioni di servizio:
| RIPARTIZIONE GEOGRAFICA | 31/12/2019 | 0/0 | 31/12/2018 | 0/0 |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 16 575.479 | 60,99% | 8 630 405 | 42,32% |
| Europa (esclusa Italia) | 4 248.298 | 15,63% | 5 556 666 | 27,25% |
| U S.A. e Canada | 5 548 360 | 20,42% | 222 483 | 1,09% |
| America Latina | 266 857 | 0,98% | 246 699 | 1,21% |
| Africa | 532 571 | 1.96% | 60 000 | 0,29% |
| Asia | 5 964 | 0,02% | 5.675 654 | 27,83% |
| TOTALE | 27.177.528 | 100% | 20.391.906 | 100% |
I ricavi sono stati quasi esclusivamente realizzati con Società del Gruppo.
I servizi svolti vanno dall'attività di noleggio di attrezzature, di direzione e amministrativo, la gestione del servizio delle risorse umane e personale, la gestione del software di gestione integrata d'impresa e la gestione del servizio di comunicazione di Gruppo.
Gli altri ricavi operativi ammontano a 5.269 migliaia di Euro contro i 7.089 migliaia di Euro del 2018, con un decremento pari a 1.820 migliaia di Euro.
Nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Affitti Attivi | 2-012-501 | 1 978 890 | 33611 |
| Recupero nostre spese | 1.069 643 | 4 935 543 | (3 865 900) |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 2018 097 | 80 270 | 1 937 826 |
| Sopravvenienze attive | 130 653 | 17 042 | 113-611 |
| Risultato UTE TREVI S.p.A - TREVI - Fin -Sembenelli- enezuela |
0 | 0 | |
| Altri | 37.838 | 77-010 | (39 172) |
| TOTALE | 5.268.732 | 7.088.756 | (1.820.024) |
La voce "Affitti attivi" si riferisce principalmente all'addebito dell'affitto di un terreno, di un capannone industriale e di una palazzina uffici alla controllata Drillmec S.p.A. a Gariga di Podenzano (PC) e l'addebito alla controllata Trevi S.p.A. di uffici in Cesena (FC). La voce "Recupero spese" è riferita principalmente a recuperi di costi sostenuti dalla Capogruppo, comprende: assicurazioni, spese telefoniche e costi di ristrutturazione del debito.
La voce "Altri" comprende inoltre recuperi verso dipendenti per il servizio mensa aziendale.
I costi per materie prime e di consumo ammontano a 32 migliaia di Euro, contro i 43 migliaia di Euro del 2018 con un decremento pari a 11 migliaia di Euro.
I costi del personale ammontano a 7.729 migliaia di Euro contro i 5.262 migliaia di Euro del 2018, con un incremento pari a 2.467 migliaia di Euro.
Il dettaglio del costo del lavoro è sintetizzato nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Stipendi | 5.936 574 | 3 872 299 | 2 064 276 |
| Oneri sociali | 1 591 045 | 1-146 560 | 444 485 |
| Trattamento di fine rapporto | 201 667 | 243 624 | (41.957) |
| TOTALE | 7.729.286 | 5.262.482 | 2.466.804 |
Il numero medio dei dipendenti per l'esercizio 2019 è di n. 38 unità, costituito da n.13 dirigenti, n. 3 quadri, n. 22 impiegati. Il medesimo valore riferito all'esercizio precedente era pari a 37, con una variazione complessiva in aumento di n. 1 unità. Si evidenzia, di seguito, la movimentazione registrata nel corso dell'esercizio:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | Variazioni in aumento |
Variazioni in diminuzione |
31/12/2018 |
|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 13 | n | 2 | 10 |
| Quadri | 3 | 0 | 4 | 7 |
| Impiegati | 22 | 20 | ||
| TOTALE | 38 | 12 | 11 | 37 |
Gli altri costi operativi ammontano a 19.110 migliaia di Euro contro i 13.081 migliaia di Euro del 2018 con un incremento pari a 6.029 migliaia di euro.
La voce è così composta:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Costi per servizi di terzi | 17 564 329 | 12.189.439 | 5 374 890 |
| Costi per godimento beni di terzi | 125 116 | 388.477 | (263 361) |
| Oneri diversi di gestione | 1 420 731 | 502 826 | 917,904 |
| TOTALE | 19.110.175 | 13.080.742 | 6.029.433 |
I costi per servizi di terzi sono così dettagliati:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Compensi ad Amministratori | 926 921 | 861 683 | 65 238 |
| Compensi ai Sindaci | 137.863 | 342 575 | (204 712) |
| Telefoniche | 738 985 | 814 552 | (75 567) |
| Consulenze legali, amministrative e tecniche | 12 920 379 | 8.077.938 | 4 842 440 |
| Manutenzione CED | 1.750 431 | 1 388 882 | 361 549 |
| Vitto, Alloggio e Viaggi | 428.557 | 246.193 | 182 364 |
| Assicurazioni | 466 324 | 265-183 | 201 141 |
| Pubblicità inserzioni e comunicazioni | 65 536 | 44 517 | 21 019 |
| Contributi INPS per lavoratori autonomi | 42 606 | 61.939 | (19 333) |
| Servizi bancari | 40 017 | 51.501 | (11.484) |
| Altri | 46 710 | 34.475 | 12 234 |
| TOTALE | 17.564.329 | 12.189.439 | 5.374.890 |
La voce "Compensi ad Amministratori" è comprensiva anche dei compensi ai Consiglieri come membri dei Comitati per la nomina e remunerazione degli Amministratori, Comitato Controllo Rischi e Comitato Parti correlate.
Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Altre Informazioni" sui compensi erogati agli Amministratori e Sindaci.
La spesa per canoni CED e manutenzione si riferisce all'attività svolta da fornitori per la manutenzione e lo sviluppo del Servizio Informatico di Gruppo che è accentrato in capo alla TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A.
I costi per godimento beni di terzi sono così ripartiti:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Noleggio di attrezzature | 211 200 | 230.690 | (19.490) |
| Affitti passivi | (86.084) | 157.787 | (243 871) |
| TOTALE | 125.116 | 388.477 | (263.361) |
I dettagli relativi agli oneri diversi di gestione sono riportati nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Imposte e tasse non sul reddito | 785 335 | 363 322 | 422 013 |
| Altri oneri diversi | 599 326 | 101 585 | 497 741 |
| Risultato UTE TREVI Sp A - TREVI - Fin -Sembenelli- Venezuela |
0 | ○ | |
| Sopravvenienze passive diverse non deducibili | 36 070 | 37919 | (1 850) |
| TOTALE | 1.420.731 | 502.826 | 917.904 |
La voce imposte e tasse non sul reddito si riferisce prevalentemente all'imposta IMU e la TASI sugli immobili di proprietà. La voce "Altri oneri diversi" è relativa a contributi ad associazioni ed enti no profit (a scopo benefico) all'interno del programma di social value della Società e del Gruppo TREVI e minusvalenze da cespiti ammortizzati per 514 migliaia di Euro
Gli ammortamenti ammontano a 2.959 migliaia di Euro contro i 3.441 migliaia di Euro del 2018 con un decremento pari a 482 migliaia di Euro, come di seguito dettagliato:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali | 45 125 | 56 062 | (10.937) |
| Ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 2 914 205 | 3 385 115 | (470 910) |
| TOTALE | 2.959.330 | 3.441.177 | (481.847) |
Ulteriori dettagli sono riportati nel commento alla voce dell'attivo Immobilizzazioni Immateriali.
Al 31 dicembre 2019 sono stati effettuati accantonamenti per svalutazione dei crediti commerciali, in ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, di importo pari a 2.747 migliaia di Euro.
Gli accantonamenti sono stati effettuati per le seguenti ragioni:
| DESCRIZIONE | Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 | Variazioni | |
|---|---|---|---|
| Accantonamenti per rischi | 409 461 | 409 461 | |
| Accantonamenti per crediti | 2337 563 | 3.072 480 | (734 917) |
| l Perdite su crediti | |||
| TOTALE | 2.747.024 | 3.072.480 | (325.456) |
I proventi finanziari ammontano a 10.148 migliaia di Euro contro i 13.956 migliaia di Euro del 2018, con un decremento pari a 3.807 migliaia di Euro.
I dettagli di tale voce sono riportati di seguito:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni | 9911 214 | 13.609.527 | (3 698 313) |
| Proventi Finanziari diversi | 237 117 | 346 050 | (108 933) |
| TOTALE | 10.148.331 | 13.955.577 | (3.807.245) |
Alla voce proventi finanziari da crediti nelle immobilizzazioni sono riportati i ricavi per interessi attivi relativi ai finanziamenti concessi dalla Società alle sue controllate; i tassi d'interesse applicati sono in linea con le condizioni di mercato. I proventi diversi sono determinati prevalentemente da interessi attivi bancari e dalla quota di competenza delle operazioni di copertura tassi d'interessi.
I costi finanziari ammontano a 17.975 migliaia di Euro contro i 19.842 migliaia di Euro del 2018, con un decremento pari a 1.878 migliaia di Euro dovuto ad una riduzione degli oneri ed interessi di mora sui finanziamenti oggetto della manovra finanziaria.
Nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Interessi verso banche | 15 567 142 | 16 296 249 | (729-107) |
| Spese e commissioni su fidejussioni | 1 212 367 | 1 640 081 | (427.714) |
| Commissioni su finanziamenti | 133-586 | 184 205 | (50 619) |
| Interessi passivi verso società di leasing | 813 894 | 1 335 629 | (521,735) |
| Interessi su altri debiti | 237 398 | 386 123 | (148.725) |
| Interessi Passivi per IFRS16 | 10 958 | 10 958 | |
| TOTALE | 17.975.345 | 19.842.286 | (1.877.900) |
Gli interessi su altri debiti sono legativo corrisposto nell'esercizio agli istituti di credito sulle operazioni di copertura tasso di interesse.
Per una corretta informativa di bilancio, occorre precisare, in conformità a quanto previsto nell'accordo di ristrutturazione, che gli istituti di credito hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione.
In base all'efficacia dell'accordo di ristrutturazione gli istituti di creditori della Società Trevifin, ciascuno singolarmente per quanto concerne la propria posizione creditoria, assumono nei confronti della Società di rinunciare irrevocabilmente, ora per allora, con effetto dalla Data di Conversione dei loro crediti in Capitale al termine dell'aumento di capitale, agli interessi di mora maturati e maturandi successivamente al 31 dicembre 2018 (Data di Riferimento) e agli altri interessi ordinari maturati e maturandi tra la Data di Riferimento (esclusa) e la Data di Conversione (attesa avvenire tra il 29 maggio ed il 1º giugno) ad un tasso eccedente il tasso di interessi del 2%.
Più in dettaglio, Trevi Finanziaria ha provveduto alla contabilizzazione nel conto economico del presente bilancio interessi ordinari e di mora per circa 6,8 milioni di Euro che saranno rinunciati irrevocabilmente dagli istituti di credito alla Data di conversione. Questo porterà un benefico diretto a conto economico a seguito della sopravvenienza attiva che si andrà a realizzare.
Le transazioni in valuta estera per l'anno comportato una perdita netta pari a 56 migliaia di Euro, rispetto ad un utile netto pari a 1.352 migliaia di Euro del 2018, con un decremento pari a 1.408 migliaia di Euro.
| Descrizione | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Utili (Perdite) derivante da transazioni in valuta estera | (56 314) | 1 352 085 | 1-408 399) | |
| TOTALE | (56.314) | 1.352.085 | (1.408.399) |
Si precisa che il saldo tra utili e perdite su cambi non realizzate ammonta ad un utile di Euro.
Nel corso dell'esercizio la Società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di perdite durevoli di valore di alcune partecipazioni per complessivi 169.255 migliaia di valore per svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni per 7.487 migliaia di Euro e ulteriori rettifiche per 925 migliaia di euro, inoltre si è proceduto ad utilizzare il fondo svalutazione crediti per un importo complessivo pari a 155.561
migliaia di Euro. L'effetto dell'IFRS 5 sui dati economici relativi alle rettifiche di valore di attività finanziarie destinate alla dismissione è negativo ed è pari a 10.382 migliaia di euro. Pertanto, il saldo al 31 dicembre 2019 riesposto della tal voce risulta pari a 11.725 migliaia di Euro.
Maggiori dettagli sono forniti al paragrafo (3) relativamente al paragrafo (5) relativamente ai crediti finanziari.
| DESCRIZIONE | 317 22019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Svalutazioni Immobilizzazioni | 39 389 819 | (39.389 819) | |
| Svalutazioni Imm Fin non cost Partecipazioni | 7 487 381 | 24 013 514 | (16.526.133) |
| Svalutazione di Partecipazioni | 169 255 424 | 84 505 290 | 84 750 134 |
| Utilizzo F do Svalutazione Crediti | (155,561,295) | (75 160 000) | (80.401.295) |
| Rettifica di valore | 924 981 | (4 407 052) | 5-332-033 |
| TOTALE | 22.106.491 | 68.341.571 | (46.235.080) |
| Trasferimento attività destinate alla vendita | (10 381.557) | (66.717.811) | |
| TOTALE (*) | 11.724.934 | 1.623.760 |
L'accantonamento delle imposte sul reddito del periodo è stato calcolato tenendo conto del prevedibile imponibile fiscale. Le imposte sul reddito ammontano a (1.138) migliaia di Euro, contro i 1.419 migliaia di Euro del 2018, con un decremento di 2.557 migliaia di euro.
Il dettaglio di tale voce è riepilogato nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| Imposta IRES dell'esercizio | 1 009 475 | 1-279-029 | 338 548 | |
| Imposta IRAP dell'esercizio | ||||
| lmposte esercizi precedentı | 139 456 | 139 456 | ||
| Imposte anticipate | (1 416 754) | 98_436 | (1 515 190) | |
| Imposte differite | (870 030) | 42 013 | (912 043) | |
| TOTALE | (1.137.827) | 1.419.478 | (2.557.305) |
Le imposte correnti sono state calcolate con le aliquote fiscali del 24% per IRES e 3,90% per IRAP.
Si riporta nella tabella che segue la riconciliazione dell'onere fiscale effettivo con quello teorico:
| Riconciliazione Onere Fiscale Teorico / Effettivo | 31/12/2019 | 0/0 | 31/12/2018 | 0/0 |
|---|---|---|---|---|
| Risultato prima delle Imposte | (48.969.298) | (88.835.326) | ||
| Imposte calcolate all'aliquota fiscale in vigore | (11.752.635) | 24.00% | (21.320.478) | 24,00% |
| Differenze Permanenti | 15.177.243 | (17,08%) | 22.599.507 | (25,44%) |
| Differenze Temporanee | (2.286.784) | 2,57% | 140.449 | (0,16%) |
| IRAP | ||||
| Totale Imposte Effettive a Conto Economico | (1.137.827) | (128,00%) | 1.419.478 | (1,60%) |
L'esercizio 2019 ha segnato un andamento negativo a livello di risultato operativo di (132) migliaia di Euro (risultato operativo dell'esercizio precedente di 2.580 migliaia di Euro, in diminuzione di 2.712 migliaia di Euro) ed un negativo andamento della gestione finanziaria per 7.883 migliaia Euro, in peggioramento rispetto all'esercizio 2018 di 3.349 migliaia di Euro, che ricomprende una perdita derivante da transazioni in valute estere per 56 migliaia di Euro (in diminuzione rispetto all'esercizio precedente in cui si erano attestate ad un utile netto pari a 1.352 migliaia di Euro). La Società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di valore di partecipazioni, crediti finanziari e immobilizzazioni, sulle partecipate si è proceduto ad utilizzare il fondo precedentemente accantonato, portando la voce rettifiche di valore ad attività finanziarie ad un importo complessivo pari a 11.725 migliaia di Euro.
La Società, per quanto riguarda il settore Oil&Gas, ha contabilizzato accantonamenti per 18.665 migliaia di Euro e retifiche negative di valore di attività finanziarie per circa 10.382 migliaia di Euro, a seguito di valore di partecipazioni, crediti finanziari e immobilizzazioni; tali importi sono stati classificati alla voce "risultato netto da attività destinate ad essere cessate".
Si evidenzia un decremento delle imposte sul reddito pari 2.557 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.
Il risultato dell'esercizio 2019 evidenzia, pertanto, una perdita di Euro, con una riduzione della perdita di 42.423 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui il risultato si era attestato a una perdita di 90.255 migliaia di Euro. La Società ha scelto di fornire l'informativa sull'utile per azione esclusivamente nel Bilancio consolidato di Gruppo secondo quanto previsto dallo IAS 33.
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate:
Rapporti con parte controllate:
| Importi espressi in migliaia di Euro Crediti finanziari medio lungo termine verso controllate |
31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| Trevi S.p.A. | 23.605 | 23.605 | |
| Soilmec S.p.A. | 57.155 | 57.125 | 30 |
| Drillmec S.p.A. | 1.000 | ||
| Petreven S.p.A. | |||
| Altri | 1-730 | 6 430 | (4.700) |
| TOTALE | 82.490 | 87.159 | (3.670) |
| Crediti commerciali ed altri crediti a breve termini verso controllate | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| Trevi S.p.A. | 18.183 | 16.049 | 2.134 |
| Soilmec S.p.A. | 9.523 | 6.485 | 3.038 |
| Drillmec S.p.A. | 15.397 | (15.397) | |
| Petreven S.p.A. | 0 | 2.763 | (2.763) |
| Altri | 14.766 | 19.997 | (5.231) |
| TOTALE | 42.472 | 60.690 | (18.218) |
| Debiti finanziari ed altri debiti a breve termini verso controllate | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| Trevi S.p.A. | 967 | 427 | 540 |
| TOTALE | 967 | 427 | 540 |
| Debiti commerciali ed altri debiti a breve termini verso controllate | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| Trevi S.p.A. | 12.392 | 12.123 | 269 |
| Soilmec S.p.A. | 3.155 | 2.082 | 1.074 |
| Drillmec S.p.A. | 14.631 | (14.631) | |
| Petreven S.p.A. | 141 | (141) | |
| Altri | 4.517 | 4.114 | 403 |
| TOTALE | 20.064 | 33.091 | (13.027) |
| Ricavi vendite e prestazioni | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| Trevi S.p.A. | 9.025 | 5.915 | 3.110 |
| Soilmec S.p.A. | 4.724 | 3.291 | 1.433 |
| Drillmec S.p.A. | 1.147 | 4.765 | (3.618) |
| Petreven S.p.A. | 675 | 1.253 | (579) |
| Altri | 11.607 | 12.005 | (398) |
| TOTALE | 27.177 | 27.230 | (52) |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni | |
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 230 | 102 | 128 |
| Trevi S.p.A. | 425 | 184 | 241 |
| Soilmec S.p.A. | |||
| Drillmec S.p.A. | |||
| Petreven S.p.A. | 3 | 7 | (4) |
| Altri | 293 | 365 | |
| TOTALE | 659 | ||
| Proventi finanziari | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| 953 | 2.178 | (1.225) | |
| Trevi S.p.A. | 2.537 | 2.539 | (2) |
| Soilmec S.p.A. | 4.291 | 6.269 | (1.979) |
| Drillmec S.p.A. | 1.866 | 2.108 | (241) |
| Petreven S.p.A. | 516 | (14) | |
| Altri | 502 | ||
| TOTALE | 10.148 | 13.610 | (3.461) |
78484
Le transazioni effettuate con parti correlate sono concluse alle normali condizioni di mercato; non sono presenti rapporti tra la Società e la controllante TREVI Holding SE con sede in Cesena (FC) o della sua controllante I.F.I.T. S.r.I. né con altre parti correlate.
| Crediti commerciali ed altri crediti a breve termini verso parti correlate | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
|---|---|---|---|
| PARCHEGGI S.P.A. | 10 | 23 | (13) |
| TOTALE | 10 | 23 | (13) |
| 0,02% | 0,47% | ||
| Debiti commerciali ed altri debiti a breve termini verso parti correlate | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| PARCHEGGI S.P.A. | |||
| TOTALE | - | ||
| Ricavi vendite e prestazioni | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| PARCHEGGI S.P.A. | 57 | 57 | (0) |
| TOTALE | 57 | 57 | |
| 0,21% | 0,28% | ||
| Consumi di materie prime e servizi esterni | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazioni |
| PARCHEGGI S.P.A. | - | ||
| TOTALE | - |
80 85
Il Consiglio di Amministrazione di TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. in carica alla data attuale di approvazione del Bilancio 2019 è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 30 settembre 2019, per gli esercizi 2019 – 2021 ed è composto da undici membri di cui cinque Amministratori esecutivi (Cesare Trevisani - in conformità con il criterio applicativo 2.C.1. del Codice di Autodisciplina - sono considerati tali poiché ricoprono la carica di amministratori o amministratori delegati in alcune società controllate dall'Emittente), un amministratore non esecutivo e cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti.
Agli Amministratori nell'esercizio 2019 sono stati erogati Emolumenti per la Carica per 875 migliaia di Euro, come da dettaglio sottostante.
| Nominativo | Carica | Durata della carica (in mesi) |
Emolumenti per la Carica |
Altri Compensi Società |
Emolumenti Società controllate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Davide Trevisani |
Presidente del Consiglio di Amministrazione fino al 30/09/2019 |
9 | 226.000 | 178 000 | 404.000 | |
| Gianluigi Trevisani |
Vicepresidente Esecutivo fino al 30/09/2019 |
9 | 224 000 | 178 000 | 402.000 | |
| Cesare Trevisani |
Vicepresidente fino al 30/09/2019 |
9 | 95 000 | 35.000 | 235 000 | 365.000 |
| Stefano Trevisani |
Amministratore Delegato | 12 | 40 000 | 167 000 | 276.000 | 483.000 |
| Sergio lasi | Amministratore Delegato | 12 | 70 000 | 330 000 | 400.000 | |
| Marta Dassu | Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente |
12 | 40_000 | 40.000 | ||
| Umberto della Sala |
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente fino al 30/09/2019 |
9 | 30 000 | 3 000 | 33.000 | |
| Cristina Finocchi Mahne |
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente |
12 | 40.000 | 11-000 | 51.000 | |
| Elisabetta Olivieri |
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente dal 30/09/2019 |
3 | 10 000 | 10.000 | ||
| Alessandro Piccioni |
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo dal 30/09/2019 |
3 | 10 000 | 10.000 | ||
| Rita Rolli | Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente |
12 | 40 000 | 11 000 | 51.000 | |
| Luca D'Agnese | Presidente del Consiglio d'Amministrazione dal 30/09/2019 |
3 | 10 000 | 10.000 | ||
| Giuseppe Caselli |
Amministratore Delegato dal 30/09/2019 |
3 | 125 000 | 125.000 | ||
| Luca Caviglia | Consigliere d'Amministratore non esecutivo dal 30/09/2019 |
3 | 10.000 | 10.000 | ||
| Simone Trevisani |
Consigliere d'Amministrazione esecutivo fino al 30/09/2019 |
9 | 30 000 | 145 000 | 347 000 | 522.000 |
| TOTALE | 875.000 | 827.000 | 1.214.000 | 2.916.000 |
Ai sensi del regolamento Consob, si dettagliano gli emolumenti corrisposti e/o liquidati agli Amministratori e Sindaci della Società, anche da parte di Società controllate.
Gli Altri compensi si riferiscono, per gli amministratori Trevisani Stefano, Giuseppe Caselli e Sergio Iasi agli importi degli stipendi erogati come dipendenti della Capogruppo, per i Consiglieri Della Sala, Finocchi Malne e Rolli alle cariche come componenti dei Comitati di cui sotto.
L'attività dei Comitati interni al Consiglio di Amministrazione, in base all'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2015, prevede l'attribuzione, per ciascun Comitato, un compenso annuo di Euro 5.000 (Euro cinquemila/00) per il Presidente ed Euro 3.500 (Euro tremilacinquecento/00) per ciascuno dei componenti. Alla data del 31 dicembre 2017 e alla data di redazione della presente relazione sono stati costituiti tre Comitato Controllo e Rischi, Comitato Nomina e Remunerazione e Comitati Parti Correlate.
Agli Amministratori non sono stati attribuiti benefici di natura non monetaria, stock option, bonus o altri incentivi. Lo statuto della Società attribuisce al Consiglio di Amministrazione la facoltà di nominare un Comitato Eseutivo. Tale facoltà non è stata esercitata dal Consiglio in carica.
| Nominativo | Carica | Durata della carica (in mesi) |
Emolumenti Società |
Emolumenti Società controllate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Milena Motta | Sindaco Effettivo (Presidente) | 12 | 50 000 | 50.000 | |
| Marco Vicini | Sindaco Effettivo dal 30/09/2019 | ಗ | 10-000 | 10.000 | |
| Raffaele Ferrara | Sindaco Effettivo dal 30/09/2019 | 3 | 10-000 | 10 000 | |
| Adolfo Leonardi | Sindaco Effettivo fino al 30/09/2019 | ರ | 30.000 | 30.000 | |
| Stefano Leardini | Sindaco Effettivo fino al 30/09/2019 | 0 | 30-000 | 30.000 | |
| TOTALE | 130.000 | 130.000 |
Per i Sindaci è stato iscritto un costo di complessivi Euro 130 migliaia di Euro
Il Collegio Sindacale in carica alla data attuale di approvazione del Bilancio 2019 è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti in data 30 settembre 2019 ed è in carica per il triennio 2019 - 2020 - 2021, fino all'approvazione del bilancio al 31/12/2021.
Nella tabella che segue sono illustrati i corrispettivi complessivamente corrisposti dalla Società di revisione e la rete della Società di revisione, ai sensi dell'art. 160 c. 1-bis n. 303 Legge 262 del 28/12/2005 integrata da D. Lgs. 29/12/2006.
| (in Euro) | Soggetto che ha erogato il servizio | Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 |
|
|---|---|---|---|
| Revisione contabile | KPMG | 1 127 480 | |
| Totale | 1.127.480 |
In considerazione del protrarsi delle tempistiche di approvazione del presente bilancio, gli eventi rilevanti successivi alla data di chiusura del presente esercizio sono già stati riflessi a bilancio. Con specifico riferimento agli aspetti attinenti al processo di ristrutturazione e di rafforzamento parrimoniale intrapreso dal Gruppo all'inizio del 2017 e protrattosi sino alla data di approvazione del presente, si rimanda alla sezione "Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione" all'interno del paragrafo "criteri generali di redazione".
Di seguito i principali accadimenti del 2020:
Inoltre, nei primi quattro mesi dell'anno gli ordini sono risultati pari a circa 200 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente ed il backlog ha raggiunto i 444 milioni di euro, in aumento di circa l'1% rispetto al 2019.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Luca d'Agnese

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Innocenzo Malvasia, 6 40131 ROLOGNA BO Telefono +39 051 4392511 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (nel seguito anche la "Società"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2019, di conto economico, di conto economico complessivo, delle variazioni di patrimonio netto e del rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.
KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International
Cooperative ("KPMG International"), enlità di dirillo svizzero
Ancona Aosta Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Poscara Roma Torino Treviso
Pescara Roma Torino Treviso
Trieste Varese Verona
Società per azioni Canitale sociale Euro 10,415,500,00 i v Registro Imprese Milano e Codice Fiscale N. 00709600159 REA Milano N 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number iTT0000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000

Si richiama l'attenzione su quanto descritto dagli Amministratori nel paragrafo "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale" delle note di commento al bilancio d'esercizio, in merito ad eventi e circostanze che indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.
L'ottenimento di elementi probativi sufficienti sull'appropriato utilizzo da parte degli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. del presupposto della continuità aziendale ha rappresentato un aspetto chiave della revisione contabile.
Le nostre procedure di revisione hanno incluso:
Il nostro giudizio non è espresso con rillevi in relazione a tale aspetto.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Note esplicative al bilancio: nota esplicativa "Perdita di valore di attività", nota esplicativa "Uso di stime", nota esplicativa "Impairment test sulle partecipazioni di controllo e sui crediti finanziari".
| Aspetto chiave | Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave |
|---|---|
| In conseguenza del contesto nel quale la Società si è trovata ad operare, con riferimento alle partecipazioni in società controllate, gli amministratori hanno |
Le procedure di revisione svolte hanno incluso, anche con il supporto di specialisti KPMG in materia: |
| effettuato un test di impairment con l'ausilio di un esperto esterno, al fine di verificare la presenza di potenziali perdite di valore. Inoltre, gli amministratori hanno valutato la recuperabilità dei crediti finanziari verso le medesime società. |
la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment; la comprensione del processo adottato nella predisposizione del Piano 2018- |
| Gli amministratori, per le partecipazioni verso società controllate riferibili al settore delle "Fondazioni" (Trevi e Soilmec), hanno determinato il valore recuperabile calcolando il valore d'uso sulla base del metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi. Tali flussi identificati per società sono inclusi nel Piano 2018-2022 (di seguito anche il "Piano"), approvato dagli amministratori. |
2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo dal quale sono estratti i flussi finanziari futuri attesi alla base del test di impairment e della recuperabilità dei crediti finanziari; l'analisi della ragionevolezza delle ipotesi adottate dagli amministratori nella predisposizione del Piano 2018-2022; |
| Inoltre, gli amministratori hanno determinato il valore recuperabile dei crediti finanziari verso le medesime società controllate sulla base dei flussi finanziari attesi inclusi nel citato piano industriale. |
il confronto tra i flussi finanziari utilizzati ai fini del test di impairment e della recuperabilità dei crediti finanziari e i flussi previsti nel Piano 2018-2022; l'esame della ragionevolezza del |
| Lo svolgimento del test di impairment e la valutazione della recuperabilità dei crediti finanziari richiede un elevato grado di giudizio, con particolare riferimento alla stima: |
modello del test di impairment e delle relative assunzioni, anche attraverso il confronto con dati e informazioni esterni; l'esame degli scostamenti tra le più |
| dei flussi finanziari attesi, che per la loro determinazione devono tener conto dell'andamento economico generale e del settore di appartenenza, nonché dei flussi di cassa prodotti dai business delle partecipate negli esercizi passati; |
recenti situazioni contabili predisposte e i dati inclusi nel Piano 2018-2022 e comprensione delle motivazioni alla base degli stessi; l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita nelle note |
| dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell'attualizzazione dei flussi sopra indicati. |
esplicative al bilancio in relazione alle attività nette ed al test di impairment. |
| Per tali ragioni, abbiamo considerato la recuperabilità delle partecipazioni di controllo e dei crediti finanziari riferibili alle medesime partecipazioni un aspetto chiave dell'attività di revisione. |

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società:
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'Assemblea degli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ci ha conferito in data 15 maggio 2017 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2025.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio

Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Bologna, 8 giugno 2020
KPMG S.p.A.
Massimo Tamburini Socio
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2019.
Cesena, 8 giugno 2020
Gruseppe Caselli Amministratore Delegato
Massimo Sala
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.