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Trevi Fin Industriale

Annual / Quarterly Financial Statement Jun 8, 2020

4302_10-k_2020-06-08_1eae4951-86df-430c-a8a1-25e7b09315d4.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A.

Bilancio d'Esercizio e Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019

TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sede Sociale Cesena (FC) - Via Larga 201 - Italia Capitale Sociale Euro 82.391.632,50 i.v. R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì - Cesena N. 201.271 Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì - Cesena: 01547370401 Sito Internet: www.trevifin.com

Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

Bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2019

(con relativa relazione della società di revisione)

KPMG S.p.A. 8 giugno 2020

SOMMARIO

PRINCIPALI DATI ECONOMICI E FINANZIARI

Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al Bilancio Consolidato ed al Bilancio d'Esercizio.

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019

Situazione patrimoniale finanziaria consolidata, Conto economico consolidato, Conto economico complessivo
eoroalidato consolidato, movimentazione del patrimonio netto consolidato e Rendiconto Finanziario consolidato

Note esplicative

Allegati alla Nota Integrativa

Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010, n.39

Relazione del Collegio Sindacale per l'Assemblea degli Azionisti di approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2019

Situazione patrimoniale finanziaria, Conto economico, Conto economico complessivo, movimentazione del Patrimonio Netto e Rendiconto Finanziario Note esplicative

Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010, n.39

COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIETARI

PRESIDENTE

Luca d'Agnese

VICE PRESIDENTE

Cesare Trevisani

AMMINISTRATORI DELEGATI

Giuseppe Caselli Sergio Iasi

CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE

Marta Dassù (non esecutivo e indipendente) Elisabetta Oliveri (non esecutivo e indipendente) Cristina Finocchi Mahne (non esecutivo e indipendente) Alessandro Piccioni (non esecutivo e indipendente) Luca Caviglia (non esecutivo) Rita Rolli (non esecutivo e indipendente) Stefano Trevisani (esecutivo)

COLLEGIO SINDACALE

Sindaci effettivi Milena Motta (Presidente) Raffaele Ferrara Marco Vicini

Sindaci supplenti Mara Pierini Massimo Giondi

ALTRI ORGANI SOCIALI

Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi Sergio Iasi

Comitato per la nomina e remunerazione degli Amministratori Comitato Parti Correlate

Elisabetta Oliveri (Presidente) Alessandro Piccioni Cristina Finocchi Mahne

Marta Dassù (Presidente) Elisabetta Oliveri Rita Rolli

Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità Rita Rolli (Presidente) Cristina Finocchi Mahne Luca Caviglia

Direttore Amministrazione Finanza e Controllo

Massimo Sala, nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 settembre2019. Il dott. Sala è subentrato al dott. Massimiliano Battistelli che era stato nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 8 maggio 2019.

Società di Revisione

Nominata in data 15 maggio 2017 ed in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.

Organismo di Vigilanza Modello Organizzativo (1)

Enzo Spisni (Presidente) Floriana Francesconi Matteo Tradii (2)

(^) il dott. Tradii è diventato nembro di Vigilanza con delibera del 24/02/2019 a seguito delle dimissioni presentate dal dott. Gerardo Diamanti.

KPMG S.p.A.

(1) l'Organismo di Vigilanza è stato noninato con del Consiglio di Amninistrazione del 31 gennaio 2018 con un mandato triennale a far data dal 1 gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2020.

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO E AL BILANCIO D'ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2019

Signori Azionisti,

l'esercizio 2019 il cui bilancio viene sottoposto alla Vostra Approvazione ha visto il Gruppo Trevi impegnato in grandi e profonde trasformazioni. Nei primi nove mesi dell'anno la capogruppo ha visto l'approvazione del proprio progetto di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione finanziaria approvato dal Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2019 per il quale è stata ottenuta l'omologa dal Tribunale di Bologna il 10 gennaio 2020.

Il protrarsi dell'operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione finanziaria oltre il 2019, insieme al verificarsi di altri fenomeni non ripetitivi, ha rallentato nel 2019 l'implementazione del Piano Industriale oltre che lo sviluppo delle attività commerciali. Nonostante tali difficoltà, il Gruppo ha resistito, reagito ed è riuscito a completare la ristrutturazione finanziaria nel primo semestre del 2020, realizzando la cessione della Divisione Oil&Gas al Gruppo indiano MEIL il 31 marzo 2020 e lanciando l'aumento di capitale in Borsa alla fine del mese di aprile.

In tutto questo lungo processo, durato oltre due anni e mezzo il Gruppo ha dato prova di grande resilienza, non solo finanziaria, ma soprattutto commerciale ed industriale, riuscendo pur in una situazione di difficoltà ed incertezza a proseguire nell'esecuzione delle attività operative, nella produzione di macchine per fondazioni e consolidamenti dei terreni, nell'acquisizione di nuove commesse operando nelle varie aree geografiche con continuità selezionando Paesi e mercati per le attività future.

Ricordiamo che l'Assemblea degli Azionisti il 30 settembre 2019 ha nominato un nuovo Consiglio di Amministrazione ed il nuovo Management si è subito attivato con azioni per assicurare il controllo del Gruppo e l'effettiva implementazione del Piano Industriale. Oltre al continuo monitoraggio sull'andamento economico e finanziario del Gruppo, dal mese di novembre 2019 è stata implementata una nuova struttura organizzativa, che prevede il riporto gerarchico al Group CEO delle attività operative e di quelle di Staff, sia della capogruppo che - attraverso le attività di direzione e coordinamento - delle controllate Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A.

Anche le funzioni di Staff sono state centralizzate e sono state riviste le governance nelle varie controllate, con il coinvolgimento diretto del Group CEO e dei direttori delle funzioni di Staff centrali. Si è rivista la geografia delle operazioni, migliorato il controllo di gestione delle commesse, lanciato un piano per l'ottimizzazione dei costi del Gruppo e migliorato il controllo del capitale circolante. Sono state avviate le iniziative per l'implementazione della nuova piattaforma IT in linea con quanto previsto dal Piano Industriale del Gruppo. Da rimarcare inoltre che oltre alle implementazioni ed al perfezionamento delle attività sopra descritte si è cominciato a lavorare sulla prospettica organizzazione gestionale ed industriale del Gruppo.

Oggi il Gruppo Trevi, dopo la cessione della Divisione Oil&Gas, è una multinazionale concentrata nell'ingegneria del sottosuolo a 360 gradi (fondazioni speciali, consolidamenti del terreno, recupero siti inquinati, nella progettazione e commercializzazione di tecnologie specialistiche del settore quali macchine per pali, diaframmi e consolidamenti). Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. opera attraverso due principali controllate: Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. Tutte le attività del Gruppo beneficiano dalle sinergie e dalla collaborazione tra queste due realtà, garantendo al Gruppo Trevi la possibilità di agire come un operatore

innovativo e molto specializzato in grado di fornire prodotti e servizi nell'ingegneria del sottosuolo ad alto valore aggiunto.

Nei primi mesi del 2020, oltre che nell'implementazione del Piano Industriale e nell'esecuzione della complessiva Manovra Finanziaria, il Gruppo ha dovuto affrontare le sfide derivanti dal diffondersi dell'emergenza Covid-19 in Italia e in altri Paesi europei. Le funzioni competenti hanno garantito l'effettiva messa in atto delle prescrizioni dei vari Governi, oltre che la continuità delle attività aziendali, nei vari Paesi in cui opera il Gruppo. Seppur non siano completamente de possibili conseguenze della pandemia, riteniamo che il Gruppo sia pronto per affrontare questa nuova complessa sfida sia in termini di realizzazione della Manovra Finanziaria di rafforzamento patrimoniale, sia per le iniziative di messa in sicurezza economica delle proprie attività operative che per le competenze ingegneristiche, tecnologiche e realizzative. La resilienza del Gruppo dimostrata negli anni precedenti non è stata acquisita per caso: deriva dalla fiducia che gli azionisti, gli istituti di credito, i clienti ed i fornitori hanno garantito alle persone della nostra organizzazione.

Il mio personale ringraziamento e quello dell'intero Consiglio di Amministrazione va a tutti gli stakeholders del Gruppo Trevi ed alle persone della nostra organizzazione, ora pronti per le nuove sfide che avremo di fronte a noi.

Caselli

Principali dati e risultati economico-patrimoniali del Gruppo

(in migliaia di Euro)

31/12/2019 31/12/2018 Variazione Variazione %
Portafoglio lavori (1) 374.470 497.134 (122.664) -25%
Ordini acquisiti (1) 503.530 696.153 (192.623) -28%
Ricavi Totali 623.204 618.080 5.125 1%
EBITDA Ricorrente 59.436 56.687 2.749 5%
EBITDA 42.454 50.152 (7.698) -15%
Risultato Operativo (EBIT) (36.896) 14.210 (51.106) -360%
Risultato netto da attività discontinuate (11.440) (119.550) 108.110 -90%
Risultato netto di Gruppo (75.802) (143.427) 67.625 -47%
Utile /(Perdita) per azione (euro) (2) (46,058) (87,148)
Utile /(Perdita) per azione diluito (euro) (2) (45,972) (86,984)

(1) Si precisa i dati relativi a Portafoglio lavori e Ordini si riferiscono, sia al 31/12/2019, escusivamente al setore Fondazioni, core business del Gruppo (sono stati esclusi i dai del settore Oli&Gas poiché si è perfezionato non sono più rappresentativi).

(2) Si precisa che nel calcolo si è tenuo conto del raggruppamento delle azioni avvenuo nel corso dell'esercizio 2019

(in migliaia di Euro)

31/12/2019 31/12/2018 Variazione Variazione %
Dipendenti (numero) 5.903 6.378 (475) -7%
Investimenti lordi 51.839 39.104 12.735 33%
Capitale investito netto 514.210 545.304 (31.094) -6%
Posizione finanziaria netta (736.375) (692.640) (43.735) 6%

Nota metodologica: i dati sopra esposti, così come tutti i dati del presente documento salvo ove specificamente segnalato, riflettono la riclassifica ai sensi del principio contabile IFRS 5 a seguito della dismissione del settore Oil&Gas come meglio specificato nel successivo paragrafo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale".

Si precisa che il Portafoglio ordini al 31 dicembre 2019 è relativo al Settore Fondazioni ed ammonta a 374,5 milioni di Euro, in diminuzione rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 497,1 milioni di Euro (variazione - 122,7 milioni di Euro, pari al - 25%). Gli ordini acquisiti dal Settore Fondazioni sono pari a 503,5 milioni di Euro (696,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2018); il decremento di 192,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2018 è anche dovuto al fatto che nel 2018 è stata acquisita la commessa relativa alla fase 2 della messa in sicurezza della diga di Mosul per circa 90 milioni di Euro.

I ricavi totali ammontano a circa 623 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, rispetto ai 618 milioni di Euro del 31 dicembre 2018, in lieve aumento per circa 5 milioni di Euro. Si ricorda che tali valori si riferiscono esclusivamente al Settore Fondazioni (core business del Gruppo) in coerenza con l'applicazione del principio contabile IFRS 5.

Gli indicatori EBITDA ricorrente ed e EBITDA al 31 dicembre 2019 sono pari, rispettivamente, a circa 59,4 e

42,5 milioni di Euro. La differenza tra essi è legata agli oneri non ricorrenti che nel 2019 sono stati pari a circa 17 milioni di Euro (6,5 milioni di Euro nel 2018). Detti oneri sono ascrivibili principalmente agli onorari dei diversi advisor che hanno collaborato a vario titolo con il buon esito del processo di ristrutturazione, e ad altri oneri di natura straordinaria e/o non ricorrenti nella gestione.

L'EBIT al 31 dicembre 2019 è pari a -36,9 milioni di Euro. In particolare i dati 2019 risentono di svalutazioni di immobilizzazioni, rimanenze e crediti, derivanti anche dalle valutazioni conseguenti alla strategia di permanenza o meno in taluni mercati ed al focus su alcuni Paesi come previsto nel Piano Industriale.

Il risultato netto di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2019 ammonta a -75,8 milioni di Euro, migliorato di 67,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2018, quando si attestava a -143,4 milioni di Euro.

Si riportano di seguito i prospetti riclassificati di Conto economico consolidato, della Situazione patrimonialefinanziaria e dell'Indebitamento finanziario netto consolidato.

GRUPPO TREVI

Conto Economico consolidato
(in migliaia di Euro) 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
RICAVI TOTAL 623.204 618.080 5.124
Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione (11 646) 11-380 (23 026)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 12.241 12 580 (339)
VALORE DELLA PRODUZIONE3 623.799 642.040 (18.241)
Consumi di materie prime e servizi esterni4 384 963 410.872 (25.909)
Oneri diversi di gestione3 13 067 9635 3 432
VALORE AGGIUNTO® 225,769 221.533 4.236
Costo del personale 166 333 164.846 1 487
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) Ricorrente7 59.436 56.687 2.750
Oneri non ricorrenti 16.982 6535 10 447
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 42.453 50.152 (7.699)
Ammortamenti 47.014 31 501 15 513
Accantonamenti e svalutazioni 32 336 4 440 27.896
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)8 (36.897) 14.211 (51.106)
Proventi / (Oneri) finanziari" (16.447) (15 664) (784)
Utili / (Perdite) su cambi (5,100) (16 002) 10.901
Rettifiche di valore di attività finanziarie (1,608) (123) (1.485)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (60.051) (17.578) (42.473)
Utili (Perdite) derivanti da attività destinate alla dismissione (11.440) (119 550) 108 110
Imposte sul reddito 6472 7.036 (564)
Risultato di pertinenza terzi (2 162) (737) (1 425)
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO (75.802) (143.427) 67.626

Il Conto Economico sopraesposto, riclassificato IFRS 5 ed oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificata del Cono Economico Consolidato

Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi totali, il peso dell'area italiana sul totale dei ricavi del Gruppo si colloca intorno al 9,3%, con un incremento del 28,1% rispetto all'anno precedente. In Europa, si

3 Il valore della produzione comprende le seguenti voci di bilancio: ricavi delle vendite e prestazioni, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, altri ricavi operativi e la variazione delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione.

4 La voca "Consuni di materie prime e servizi estemi" comprende le seguenti voci di bilancio: materie prime e di consumo, variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, ed altri costi operativi degli oneri diversi di gestione (nota 28). Tale voce è esposta al netto degli oneri non ricorrenti.

5 Per il saldo della voce "Oneri di gestione" si veda il dettaglio riportato nella nota 28 del conto economico consolidato

6 Il Valore aggiunto è la somma del valore della produzione, dei consumi di materie prime e servizi esterni e degli oneri diversi di gestione.

L'EBITDA (Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBITDA è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Gruppo. Il Management ritiene che l'EBITDA sia un importante della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilià dovuta agli effetti di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Alla data odierna (previo approfondimento successivo connesso alle evoluzioni di misuratori alternativi delle performances aziendali) l'EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and amortization) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali, accantonamenti e svalutazioni, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.

L'EBITDA ricorrente rappresenta l'EBITDA normalizzato eliminando dal calcolo dell'EBITDA i proventi e gli oneri straordinari e/o non ricorrenti nella gestione.

8 L'EBIT (Utile Operativo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L'EBIT è una misura utilizzata dal Management di Trevi per monitorare e valutare l'andamento operativo del Grupo. Il Management ritiene che l'EBT sia un importante parametro per la misurazione del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. L'EBIT (Earnings before interests and taxes) è definito da Trevi come Utile/Perdita d'esercizio al lordo degli oneri e delle imposte sul reddito.

9 La voce "Proventi (oneri) finanzian" è la sommatoria delle seguenti finanziari (nota 30) e (costi finanziari) (nota 31).

registra un incremento rispetto all'anno precedente pari al 49,4%, con ricavi totali pari a 110,2 milioni di Euro. L'incidenza dei ricavi conseguiti in Medio Oriente ed Asia registra un decremento del 32%, passando da 203,5 milioni di Euro nel 2018 a 138,3 milioni di Euro nell'anno corrente; il peso sul totale dei ricavi totali di tale area si attesta quindi attorno al 22,2%. Si registra inoltre un decremento nell'area africana del 14,7% rispetto all'anno precedente, con un'incidenza sui ricavi totali del 7%. Anche nell'area sudamericana si registra un decremento del -7,6%. L'area nordamericana registra volumi in crescita rispetto all'anno precedente, attestandosi su 135,2 milioni di Euro (21,7% dei Ricavi Totali). In Estremo Oriente e Oceania si registra invece un incremento del 10,9% circa rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

GRUPPO TREVI

RIPARTIZIONE PER AREA GEOGRAFICA E SETTORE PRODUTTIVO

(In migliaia di Euro)

Area geografica 31/12/2019 0/0 31/12/2018 0/0 Variazioni %
Italia 58.091 9,3% 45 346 7,3% 12 745 28,1%
Europa (esclusa Italia) 110.172 17.7% 73-751 11,9% 36 421 49.4%
US A e Canada 135.180 21,7% 113.847 18,4% 21 333 18,7%
America Latina 34-154 5,5% 36 053 6.0% -2 799 -7.6%
Africa 43.746 7,0% 51.302 8,3% -7.556 -14,7%
Medio Oriente e Asia 138.303 22,2% 203 469 32,9% -65 166 -32,0%
Estremo Oriente e Resto del mondo 103 558 16,6% 93 412 15.1% 10.146 10.9%
RICA VI TOTALI 623,204 100% 618.080 100% 5.125 1,0%

L'andamento dei Ricavi totali per settore produttivo risulta essere il seguente:

31/12/2019 0/0 31/12/2018 0/0 Variazioni Var. %
Lavori speciali di fondazioni 417.227 67% 418 574 68% (1 347) -0.3%
Produzione macchinari speciali per fondazioni 209 089 34% 204 748 33% 4.341 2,1%
Elisioni e rettifiche Interdivisionali (11 847) (7 363) (4.484)
Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) 614.469 99% 615.959 100% (1.490) -0,2%
Capogruppo 32 446 27 481 4 965
Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo (23-710) (25 359) 1.649
GRUPPO TREVI 623,205 100% 618.081 100% 5.124 0,8%

Nella tavola seguente è riportata l'analisi della situazione patrimonialia consolidata, le rimanenze tengono conto della voce lavori in corso su ordinazione:

GRUPPO TREVI

Stato patrimoniale consolidato

(In migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
A) Immobilizzazioni
Immobilizzazioni materiali (10) 231.545 224 972 6 574
Immobilizzazioni immateriali 6.793 6.397 396
Immobilizzazioni finanziarie (I) 7 283 4611 2672
245.621 235.980 9.641
Capitale d'esercizio netto
B)
Rimanenze 160 227 187.794 (27.567)
Crediti commerciali (12) 244 297 274.952 (30 654)
Debiti commerciali (-) (13) (170.096) (193.803) 23.707
Acconti (-) (14) (24.753) (29.928) 5.175
Altre attività (passività) (15) (27.372) (26 697) (674)
182.304 212.317 (30.013)
C) Attività e passività discontinuate 99.965 111.000 (11.035)
D) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B+C) 527.891 559.298 (20.372)
E) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) (13.682) (13.994) 311
F) CAPITALE INVESTITO NETTO (D+E) 514.208 545.304 (31.095)
Finanziato da:
Patrimonio Netto del Gruppo
G)
(219.090) (148.075) (71.015)
Patrimonio Netto di pertinenza di terzi
H)
(3.076) 740 (3 816)
Posizione Finanziaria Netta (16)
I)
736.375 692.640 43.735
L) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (G+H+I) 514.208 545.304 (31.095)

Lo Stato Patrimoniale sopraesposto, oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificata dello Stato Parimoniale Consolidato. I dati al 31 dicembre 2018 riflettono la riclassifica secondo quanto disposto dall'IFRS 5

(15) Il saldo della voce altre attività(passività) comprende: i crediti(debiti) verso altri, i ratei e risconti attivil(passivi), i crediti/(dobit) tributari e i fondi rischi sia a breve che a lungo termine (note 5-9-11-11.a-16-19-20-21-25).

(10) Il saldo delle immobilizzazioni materiali tiene conto anche degli investimenti immobiliari non strumentali (nota 3).

(1) Il saldo delle immobilizzazioni finanziarie comprende le partecipazioni (nota 4) e gli altri crediti finanziari a lungo termine (nota 7). (12) Il saldo della voce crediti commerciali comprende i crediti sia non correnti (nota 9) che correnti (nota 11), i crediti verso collegate correnti (nota 11).

(13) Il saldo della voce debiti commerciali comprende: i debiti verso fornitori a breve termine (nota 20), i debiti verso collegate a breve termine (nota 20).

(14) Il saldo della voce acconti comprende sia la parte a lungo (nota 20) che quella a breve (nota 20).

(0) La Posizione Finanziaria Netta utilizatore finanziario dell'indebitamento, viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato Patrimoniale:

componenti positive a breve e lungo termine: disponibilità liquide (cassa, assegni e banche attive), titoli di pronto smobilizzo dell'attivo circolante e crediti finanziari;

- componenti negative a breve e lungo termine: debiti verso altri finanziatori (società di leasing e società di factoring) e debiti verso soci per finanziamenti. Per un maggior dettaglio si rimanda ad apposita tabella in nota esplicativa.

Prospetto di riconciliazione dello Stato Patrimoniale riclassificato con il Bilancio Consolidato in merito alla riclassifica dei lavori in corso su ordinazione:

L'ambito di applicazione dell'IFRS 15 è relativo alla contabilizzazione dei lavori in corso su ordinazione nei bilanci degli appaltatori. Il principio prevede che il valore dei lavori in corso su ordinazione venga espresso al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e che tale saldo netto trovi rappresentazione tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avanzamento dei lavori risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.

Di seguito si riporta la riconciliazione tra i dati riportati nello stato patrimoniale riclassificato, sopra esposto, che non tiene in considerazione l'esposizione richiesta dall'IFRS 15 rispetto agli schemi di bilancio consolidato in cui tale effetto è riflesso.

(in migliaia di Euro)

Capitale d'esercizio netto 31/12/2018 Riclassifica 31/12/2018
riclassificato
314 22019 Riclassifica 31/12/2019
riclassificato
Rimanenze 187.794 (42.525) 145 269 160.227 (41 330) 118.897
Crediti commerciali 274 952 5 022 279 974 244 297 4 048 248 345
Debiti commerciali (-) (193.803) 0 (193 803) (170 096) O (170.096)
Acconti (-) (29 928) 5.481 (24 447) (24.753) 8 222 (16.531)
Altre attività (passività) (26.697) 32 022 5 325 (27,372) 29 060 1.688
Totale 212.318 0 212.318 182.304 0 182.304

Il capitale investito netto consolidato è pari a 514,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 rispetto al valore di 545,3 milioni di Euro registrato al 31 dicembre 2018: il decremento di 31 milioni di Euro è riconducibile alle svalutazioni dell'esercizio 2019, come più approfonditamente dettagliato nel proseguo del presente documento.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2019 confrontata con i dati al 31 dicembre 2018 è riportata nel seguente prospetto:

GRUPPO TREVI

Posizione Finanziaria Netta consolidata

(In migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Debiti verso banche a breve termine (553 193) (658 348) 105.155
Debiti verso altri finanziatori a breve termine (238.316) (88 846) (149.470)
Strumenti finanziari derivați a breve termine (132) (359) 226
Attività finanziarie correnti 10.977 10 977
Disponibilità liquide a breve termine 77.709 88 912 (11-203)
Totale a breve termine (702.955) (658.641) (44.314)
Debiti verso banche a medio lungo termine (7 656) (331) (7 325)
Debiti verso altri finanziatori a medio lungo termine (25 764) (33 668) 7.904
Strumenti finanziari derivati a medio lungo termine
Totale medio lungo termine (33.420) (33.999) 578
Posizione Finanziaria Netta (736.375) (692.640) (43.735)

Al 31 dicembre 2019 la Posizione Finanziaria Netta è pari a 736,4 milioni di Euro, confrontata con il valore relativo al 31 dicembre 2018 pari a 692,6 è in peggioramento di 43,7 milioni di Euro; l'incremento è principalmente imputabile agli oneri finanziari capitalizzati ed alla nuova finanza interinale erogata dagli istituti di credito nel mese di ottobre 2019; inoltre nel corso dell'esercizio è stato contabilizzato l'incasso del first escrow account relativo all'operazione Oil&Gas (classificato tra le attività finanziarie correnti) che trova la sua contropartita nella voce "debiti verso banche a breve termine" in quanto soggetto al vincolo di indisponibilità come da accordi con l'acquirente.

Si segnala che al 31 dicembre 2019, in continuità con quanto fatto al 31 dicembre 2018, la maggior parte dei debiti verso banche è stata riclassificata a breve termine, in quanto alla data di chiusura dell'esercizio non erano ancora divenuti efficaci gli accordi di ristrutturazione sottoscritti nel corso del 2019con gli Istituti di credito, così come più dettagliatamente descritto al successivo capitolo "Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale "

Andamento operativo dell'esercizio 2019

Il contesto di mercato

Prima dello scoppio del coronavirus (COVID-19), il Global Construction Outlook di IHS Market aveva predetto che ci sarebbe stata un'accelerazione nel 2020 del ritmo di crescita nel settore delle costruzioni globale, al 3,1% dal 2,6% nel 2019. Tuttavia, data la grave interruzione della Cina e delle altre principali economie di tutto il mondo dopo lo scoppio, le previsioni di crescita per il 2020 sono state riviste allo 0,5%. Le previsioni attuali presuppongono che l'epidemia sia contenuta in tutti i principali mercati entro la fine del secondo trimestre, a seguito della quale, le condizioni consentirebbero un ritorno alla normalità in termini di attività economica e libertà di movimento nella seconda metà dell'anno. Tuttavia, ci sarà un impatto persistente e potenzialmente pesante sugli investimenti privati a causa del bilancio finanziario che imprese e agli investitori in una vasta gamma di settori.

I governi e le autorità pubbliche mireranno probabilmente a far avanzare la spesa per progetti infrastrutturali non appena la normalità ritorna in modo da rinvigorire il settore. Questo sarà diffuso in tutte le aree delle infrastrutture di trasporto, energia e servizi pubblici. Con i tassi di interesse che scenderanno ai minimi storici, i costi di prestito saranno al minimo, ma il successo degli sforzi del governo per spendere pesantemente in infrastrutture dipenderà in parte dalla loro attuale situazione finanziaria. Inoltre, con la maggior parte dei governi che privilegiano le distribuzioni di liquidità, in particolare per il segmento economicamente più debole, è probabile che la loro capacità di investire nel segmento delle infrastrutture sia limitata, specialmente nei paesi con debiti elevati.

Le acquisizioni ed il portafoglio

Si precisa che il Portafoglio ordini consolidato al 31 dicembre 2019 ammonta a 374,5 milioni di Euro, in diminuzione rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 497,1 milioni di Euro (variazione -122,7 milioni di Euro, pari al -25%). La riduzione è dovuta al completamento della fase 2 della messa in sicurezza della diga di Mosul, del progetto Galataport in Turchia e della realizzazione del 80% del progetto Frankfurt 4,

in parte compensato dalle nuove commesse firmate in Francia, nell'ambito dello sviluppo della rete metropolitana Gran Paris Express a Parigi e varie commesse negli Stati Uniti. Gli ordini acquisiti nel 2019 a livello consolidato sono stati pari a 503,5 milioni di Euro, in decremento rispetto al dato dell'esercizio precedente che era pari a 696,2 milioni di Euro (variazione -192,6 milioni di Euro, pari al -28%).

Gli investimenti

Gli investimenti lordi in immobilizzazioni materiali del Gruppo Trevi per l'esercizio 2019 ammontano a 27,2 milioni di Euro, dovuti sia all'acquisizione di impianti, macchinari e attrezzature da destinare principalmente a supporto delle attività del settore fondazioni sia all'attività di noleggio svolta dalla divisione Soilmec. I maggiori importi si riferiscono ad investimenti effettuati in America Latina, Stati Uniti, Europa e nell'area Medio Oriente-Asia. Sul valore netto delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2019, pari a 231,5 milioni di Euro, incidono differenze di conversione per circa 1,9 milioni di Euro, generati dalla differenza tra i cambi storici e quelli in vigore al 31 dicembre 2019.

Si precisa che a partire dal 1º gennaio 2019 è entrato in vigore il principio contabile IFRS 16 - Leasing, il cui impatto lordo sulle immobilizzazioni è stato pari a circa 37,5 milioni di Euro; si rimanda a quanto dettagliato nelle note esplicative al bilancio per maggiori informazioni.

Di seguito sono riportate le principali informazioni per Settori:

ANALISI SETTORIALE

Andamento della Capogruppo

I servizi svolti dalla Capogruppo nei controllate controllate comprendono la direzione gestionale e amministrativa, la gestione del servizio delle risorse umane, la gestione del servizio informatico, la gestione del servizio di comunicazione di gruppo, la gestione delle partecipazioni e concessione di finanziamenti alle società controllate, oltre che l'attività di noleggio di attrezzature.

Il bilancio separato della Capogruppo dell'esercizio 2019, redatto secondo i principi contabili internazionali IAS / IFRS-EU, si è chiuso con ricavi delle vendite e delle prestazioni per 27,2 milioni di Euro (20,4 milioni di Euro nello scorso esercizio, con un incremento di 6,8 milioni di Euro), altri ricavi per 5,3 milioni di Euro (7,1 milioni di Euro nello scorso esercizio con un decremento di 1,9 milioni di Euro).

Il risultato operativo (EBIT) è negativo per circa 0,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, a fronte di un risultato positivo per circa 2,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2018.

Per quanto riguarda la gestione finanziaria, si evidenzia che nell'esercizio 2019 non sono stati perceptiti proventi da partecipazione (analogamente all'esercizio precedente); i proventi finanziari ammontano a circa 10,1 milioni di Euro (13,9 milioni di Euro nello scorso esercizio con un decremento di 3,8 milioni di Euro), di cui interessi attivi relativi ai finanziamenti concessi dalla Capogruppo alle sue controllate per 9,9 milioni di Euro nell'esercizio 2019 contro i 13,6 milioni di Euro nell'esercizio 2018; i finanziamenti concessi alle controllate hanno tassi d'interesse in linea con quelli di mercato. Il risultato finanziario è stato altresì caratterizzato dagli oneri per interessi passivi per circa 18 milioni di Euro (in lieve miglioramento rispetto ai 19,8 milioni di Euro registrati nel corso dell'esercizio 2018) e da una perdita su cambi per 56 migliaia di Euro rispetto ad un utile di

1,4 milioni di Euro nell'esercizio precedente. Le rettifiche di valore ad attività finanziarie ammontano a circa 11,7 milioni di Euro.

La Capogruppo ha quindi riportato un risultato ante imposte negativo per 19,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in peggioramento di 16,2 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2018 in cui aveva ottenuto un risultato negativo per 3,6 milioni di Euro.

Si evidenzia una riduzione del carico fiscale verso la Capogruppo come ammontare di imposte.

La perdita dell'esercizio ammonta a 47,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 (90,3 milioni di Euro è stata la perdita nello scorso esercizio, con un miglioramento di 42,4 milioni di Euro).

Per quanto riguarda l'attivo immobilizzato, si evidenziano investimenti pari a 0,4 milioni di Euro, dovuti all'acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature di perforazione per 0,1 milioni di Euro e 0,3 milioni di Euro per licenze e software.

La Società, anche in seguito alle risultanze dell'Impairment Test al 31 dicembre 2019 ha provveduto alle seguenti svalutazioni:

  • · Il valore di carico delle società controllate Pilotes Trevi S.a.c.i.m.s. e Trevi Drilling Services Saudi Arabia Co. è stato svalutato per complessivi 4,3 milioni di Euro e pertanto risulta pari a zero.
  • · Il valore di carico della partecipazione nella società Immobiliare SIAB S.r.l. è stato svalutato per 1,6 milioni di Euro, allineando il suddetto al valore del patrimonio netto della controllata.
  • · I crediti finanziari verso le società controllate RCT S.r.l. e PSM S.p.A. sono stati svalutati integralmente per complessivi 4,9 milioni di Euro.

In data 8 novembre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il raggruppamento delle azioni ordinarie, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria, cedola n.1 ogni n. 100 (cento) esistenti azioni ordinarie, previo annullamento di n. 65 (sessantacinque) azioni proprie al fine di consentire la quadratura complessiva dell'operazione di raggruppamento e senza che ciò comporti la riduzione del capitale sociale. L'ammontare del capitale sociale rimane invariato ad Euro 82.391.632,50 suddiviso ora in 1.647.832 azioni, tutte prive dell'indicazione del valore nominale.

Per quanto riguarda il commento dettagliato alle singole poste di bilancio si rimanda alle Note Esplicative al bilancio d'esercizio individuale della TREVI Finanziaria Industriale S.p.A.

Per il prospetto di raccordo dei risultati di periodo ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo (DEM/6064293 del 28 luglio 2006) si rimanda alla tabella riportata alla fine del Paragrafo.

Per quanto riguarda la composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, si rimanda ad altre parti della Relazione e alla Relazione sul Governo Societario che fornisce ampi dettagli.

Di seguito si riporta la riconciliazione tra patrimonio netto e risultato della Capogruppo e patrimonio netto e risultato di Gruppo:

Patrimonio Risultato
Descrizione netto
al 31.12.19
TREVI-Finanziaria Industriale S.p.A. (268.633) (47.831)
Diff.patrimoni netti delle partecipazioni consolidate e loro valore nel bilancio della Capogruppo 151.957 (92 868)
Effetto eliminazione rivalutazioni) delle partecip.consolidate, finanziamenti e dividendi 21 864
Elisioni margini e plusvalenze intragruppo (42.616) (2.433)
Effetto fiscale rettifiche consolidamento ed altre rettifiche (3.038) 4 387
Effetto applicazione IFRS 5 (59.836) 38 918
Patrimonio netto e risultato (222.167) (77.964)
Patrimonio netto e risultato di pertinenza di terzi (3.076) (2.162)
Patrimonio netto e risultato di Gruppo (219.090) (75.802)
Riconciliazione Patrimonio Netto e Risultato da Bilancio Capogruppo a Bilancio Consolidato
(Importi espressi in migliaia di Euro)

Settore Fondazioni

PORTAFOGLIO ORDINI

Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2019 ammonta a 374,5 milioni di Euro, contro i 497 milioni di Euro al 31 dicembre 2018 (- 123 milioni di Euro).

Qui di seguito vengono segnalati i principali ordini acquisiti da inizio anno, suddivisi per Area Geografica:

Europa

In Europa la Divisione Trevi ha acquisito 15 nuovi contratti, per un valore totale, comprese le variazioni di contratti in essere, di circa 80,20 milioni di Euro. I maggiori progetti sono stati:

  • · Commessa in Francia con Demathieu Bard del valore di 24 M EUR per la realizzazione di diaframmi ad idrofresa e iniezioni della nuova linea metropolitana del Grand Paris Express – Linea 17 (Lotto 1);
  • · Commessa in Francia con NGC-Salini del valore di 19 M EUR per la realizzazione di diaframmi ad idrofresa e iniezioni della nuova linea metropolitana del Grand Paris Express – Linea 16 (Lotto 2);
  • · Commessa a Montecarlo con Bouygues Travaux Publics MC, del valore di 15,4 M EUR, progetto di estensione al mare, con lavori di consolidamento mediante jet grouting ellittico, per la realizzazione di un grande complesso residenziale chiamato Anse du Portier;
  • · Commessa con Mirage Spa a Pavullo sul Frignano (MO) in Italia, del valore di ca. 2 M EUR per lavori di consolidamento di una frana con tecnologia pali Trelicon e tiranti
  • · Commessa con D'Agostino Costruzioni Generali, del valore di 1,1 M EUR, per la realizzazione di un anello ferroviario all'interno della città di Palermo con tecnologia pali CFT, CAP e paratie.

Medio Oriente

Nell'area del Medio Oriente la divisione Trevi ha acquisito 94 nuovi contratti, per un valore totale, comprese le variazioni di contratti in essere, di circa 46,6 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:

  • Commessa in Oman, per il progetto Duqm Refinery EPC -3 con cliente Saipem Spa del valore di 8,6 M EUR per l'esecuzione di pali in una zona di bonifica di un'area industriale nell'ambito dello sviluppo della raffineria di Duqm situata a circa 550 km a sud di Muscat, vicino alla costa nel nord est del paese;
  • · Commessa ad Abu Dhabi per il progetto IGD-E Fase 2 con cliente Target. Il progetto fa parte del programma integrato di sviluppo del gas per l'incremento della produzione di gas offshore. Le nuove strutture verranno utilizzate per inviare gas a bassa pressione proveniente dai giacimenti di gas offshore nelle vicinanze dell'isola di Das a Habshan, situata nella parte continentale degli Emirati Arabi Uniti;
  • · Commessa in Arabia Saudita con Al-Ameen Distinctive Co. for Urban Development del valore di 4,1 M EUR per l'esecuzione di pali secanti e attività di dewatering nell'ambito della costruzione del nuovo centro commerciale Al-Ameen a Jeddah;
  • · Commessa in Arabia Saudita settore della Compattazione dinamica Progetto King Abdullah International airport- Jizan per il cliente Safari Co. per un valore di ca. 2,3 M EUR.
  • · Commessa in Arabia Saudita settore della Compattazione dinamica, progetto Hawiyah & Unaizah Gas Reservoir Storage, con Khodari & Sons, per un valore di 1,5 M EUR.
  • Commessa in Kuwait New Palace of Justice, cliente Kharafi per un valore di ca. 2 M EUR per l'installazione e il collaudo di pali di fondazione con 2 linee di ancoraggi, per la costruzione del Nuovo Palazzo di Giustizia situato a Kuwait City. Il progetto prevede la costruzione di un multipiano su una superficie di circa 100.000 mq., compresi parcheggi e strutture correlate.
  • Commessa in UAE The Island Development con Besix valore di ca. 1,4 M EUR. Swissboring partecipa come Sub-contractor al progetto marittimo chiamato the Island Development. Il progetto prevede lo sviluppo di edilizia di lusso lungo la costa di Dubai, tra cui hotel di prestigio, negozi al dettaglio, strutture per l'intrattenimento per famiglie.

Swissboring è responsabile dell'installazione di pali secanti e di ancoraggi lungo l'intero perimetro dell'area di sviluppo.

· Commessa in Oman -RES-3173 - Piling to Apartment Block Juman 2 con Al Mouj Muscat SAOC valore di ca. 1,8 M EUR

Estremo Oriente e Oceania

Nell'area dell'Estremo Oriente e Oceania la divisione Trevi ha acquisito 8 nuovi contratti ad Hong Kong e nelle Filippine per un valore totale, comprese le variazioni contrattuali, di circa 35,60 milioni di Euro. I maggiori contratti acquisiti nel 4Q sono:

· HK Int'l Airport Contract 3206 con il cliente Penstone Hong Kong Limited, a Hong Kong - valore di ca. 4,5 M EUR. Il progetto concerne l'espansione dell'aeroporto esistente in un sistema a tre piste (3RS) con componenti chiave del progetto che comprendono la formazione di terreni di circa 650 ettari e tutte le strutture e infrastrutture associate tra cui piste di rullaggio, piazzali, piazzole di aeromobili, un

corridoio passeggeri, un terminal ampliato 2, tutte le relative opere lato terra e le relative strutture ausiliarie e di supporto.

  • · NL/2017/03 Tung Chun New Town Ext. Trial, cliente Build King SCT Joint Venture, a Hong Kong in cui abbiamo registrato una variazione contrattuale di ca. + 6,5 M EUR. L'opera consiste in lavori di estensione e costruzione della Tung Chung New Town, che comprendono lavori di bonifica in ambito civile, la costruzione di canali sotterranei associati a dighe marittime ed eco-costiere e di drenaggio di canali.
  • · LRT-1 Cavite Extension con il cliente Bouygues TP, valore ca. 4,3 M EUR nelle Filippine. Il progetto di estensione Cavite della linea 1 (LRT-1) di Manila Light Rail Transit amplierà di circa 11,7 km. la prima linea della metropolitana, attualmente di 20,7 km, che serve la regione della Metro Manila. L'estensione Cavite includerà altre 8 stazioni da Baclaran, di cui le prime 5 saranno costruite nella prima fase, mentre le restanti 3 stazioni dovrebbero essere completate nel 2022. Il progetto prevede anche lo sviluppo di tre strutture intermodali, un deposito satellitare e aggiornamenti al deposito esistente.

Nord America

Nell'area del Nord America la divisione Trevi ha acquisito 22 nuovi contratti per un valore totale, comprese le variazioni di contratti in essere, di circa 78,3 milioni di Euro.

Di seguito l'elenco dei maggiori contratti:

  • . Commessa in Florida con USACE di 57 M EUR per il progetto denominato Herbert Hoover Dike 2 (MATOC). Il progetto fa parte del programma di riabilitazione degli argini del Lago Okeechobee;
  • · Commessa a Boston con J. Moriarty & Associates di 11 M EUR per il progetto One Congress relativo alla costruzione di una nuova torre di uffici. La tecnologia utilizzata è diaframma con fango bentonitico eseguito con idrofresa;
  • · Commessa a Boston denominata South Station per il cliente Suffolk Construction, edificio abitativo e parcheggi, per un valore di 7 M EUR utilizzando la tecnologia del diaframma con fango bentonitico con idrofresa;
  • · Commessa in Canada Atwater Caissons, con EMD Construction, per la costruzione di un grande supporto per scavo mediante pali adiacenti di un edificio abitativo per un valore di 2 M EUR;

Sud America

Nell'area del Sud America la divisione Trevi ha acquisito 36 nuovi contratti per un valore totale, comprese le variazioni di contratti in essere e le cancellazioni, di circa 24,6 M EUR.

La maggiore commessa è stata acquisita in Uruguay, si tratta del Progetto PUERTO CAPURRO, un porto, con il cliente Teyma - Chediack, del valore di ca. 6 M EUR

Altra commessa acquisita in Argentina con il cliente Vitco, di 2,3 M EUR, per l'espansione dei siti di stoccaggio di proprietà della società.

Nel Progetto Puente Chacao, cliente Consorcio Puente Chacao SA in Cile, ci sono state variazioni contrattuali per ca. 5,3 M EUR.

Africa

Nell'area dell'Africa la divisione Trevi ha acquisito 42 nuovi contratti e ricevuto variazioni contrattuali di contratti in essere per un totale di circa 35,7 milioni di Euro. I maggiori contratti sono stati:

  • · Varie commesse in Nigeria per lavori di fondazioni propedeutiche all'ampliamento di siti portuali e industriali e lavori legati al mondo industriale dell'Oil&Gas;
  • Estensioni contrattuali della Metro di Algeri con Cosider per circa 24 M EUR

ANDAMENTO DEL BUSINESS

Il valore complessivo della produzione del settore Servizi Fondazioni speciali realizzata nel 2019 è pari a circa 419 milioni di Euro (421 di Euro nel 2018, -3 milioni di Euro).

La sostanziale costanza dei volumi è derivante principalmente dall'apertura di iniziative nel nuovo mercato di riferimento europeo, principalmente in Francia, Germania e dalla crescita dei volumi negli Stati Uniti e in Cile e nelle Filippine che compensano la fine della commessa di Mosul in Iraq e il calo generalizzato dei mercati a Dubai e Nigeria.

Di seguito si riportano le informazioni relative alle principali commesse, gestite durante l'anno 2019, suddivise per area geografica:

Europa

Germania: Frankfurt Four - GP CON GMBH

Costruzione delle fondazioni speciali del progetto Four Frankfurt in centro a Francoforte che comprende la costruzione di 4 torri e 4 piani di parcheggi sotterranei.

Francia.

Eiffage Genie Civil - Metro Grand Paris

Realizzazione di diaframmi con idrofresa e Jet Grouting nel contesto della nuova linea metropolitana del Grand Paris Express - Linea 16, lotto 02 e lotto 03; e linea 17 lotto 01 - Groupment AVENIR con DEMATHIEU BARD

Italia: Autorità Portuale di La Spezia - Molo Pagliari

Progettazione esecutiva per la riconversione d'uso del Molo Pagliari mediante di nuovi edifici ed il recupero delle banchine esistenti e la messa in opera di pontili galleggianti.

Italia: Italcave - Taranto

Costruzione di una discarica in una vecchia cava adiacente all' ILVA di Taranto

Austria: GKI project

Fondazioni speciali per la costruzione di un impianto di generazione di energia elettrica nei confini tra Austria e Svizzera.

Medio Oriente

Iraq: Mosul Dam

Il progetto prevede la messa in sicurezza della diga di Mosul, nel nord dell'Iraq. A fine 2018 la fase 1 del progetto, che prevedeva la costruzione dell'area residenziale, la costruzione delle nuove palazzine uffici e del nuovo magazzino in diga, l'ammodernamento delle infrastrutture all'interno della galleria, l'installazione del sistema di telecomunicazioni, le lavorazioni subacquee del Bottom Outlet e le attività di Drilling e Grouting sono terminate. Nel frattempo si è firmata l'estensione dei lavori di Drilling e Grouting e le attività sono

terminate a luglio 2019, con l'uscita dal paese del contingente militare italiano e americano.

Turchia: Salipazari Cruise Port

Il progetto, da realizzarsi nella zona di Karakoy a Istanbul, prevede la realizzazione di un moderno attracco per le navi da creazione di una zona "shorefront" completa di attività commerciali, immobiliari e hotel. L'opera è stata completata nel terzo trimestre 2019.

Arabia Saudita: King Salaman Project

Commessa di Compattazione Dinamica in Arabia Saudita con l'azienda cliente Huta Hegerfeld per la costruzione del più grande cantiere navale al mondo a Ras Al-Khair. Il progetto è terminato nel primo trimestre 2019.

Arabia Saudita: Marjan Field development

Commessa di Compattazione Dinamica con il cliente Al-Shalawi per l'espansione della zona industriale legata allo sviluppo Oil&Gas del Marjan Field

Arabia Saudita: Shuaiba Phase 3 Desalination Plant

Questo progetto è parte dell'espansione del già esistente impianto di desalinizzazione a Shuaiba, che ci si aspetta aggiunga 250.000 m³/giorno all'attuale capacità produttiva.

Oman: Botanical Garden

Progetto realizzato per la committente Larsen & Toubro per l'espansione dell'orto botanico di Muscat.

Oman: Al Mina Residences at Barr Al Jissah

Progetto per la realizzazione di pali per le fondazioni di un nuovo resort di lusso a sud di Muscat.

Estremo Oriente e Oceania

Filippine: Cebu Link

Il contratto, firmato con Accions-CCLEX, prevede la costruzione di un collegamento tra le isole di Cebù e Mactan.

Filippine: Segment 10

Il progetto, firmato con Leighton, prevede la costruzione di una superstrada chiamata North Luzon Expressway (NLEX) Harbour Link Segment 10 - R10 Exit Ramp.

Hong Kong: CLP Power Station Black Point

Il progetto, assegnatoci da Leighton Asia, consiste nella esecuzione delle fondazioni speciali (pipe piles wall e jet grouting) propedeutici alla costruzione di una importante estensione della Centrale elettrica.

Nord America

Washington: North East Boundary Tunnel

Il progetto ci è stato assegnato da Salini Impregilo JV a settembre 2017 ma di fatto le attività sono incominciate ad inizi 2018. I lavori consistono nella esecuzione delle opere di fondazioni (diaframmi in calcestruzzo, diaframmi plastici, pali secanti e jet grouting) relativi alla costruzione del NEBT Tunnel in Washinghton DC. La principale funzione dell'opera è quella di aumentare la capacità dell'attuale sistema fognario della città e ridurre la frequenza, la forza e l'impatto delle inondazioni migliorando anche la qualità delle acque dell'Anacostia River.

Florida: Herbert Hoover Dike Reach 1 COW - Gap Closure

Il progetto, firmato con USACE a fine 2017, fa parte del programma di riabilitazione degli argini del Lago

Okeechobee in Florida. Trevilcos South aveva già lavorato in questo progetto in lotti precedentemente assegnati e il nuovo cantiere evidenzia la capacità tecnica e l'alta considerazione con la quale viene valutata nell'ambito dei progetti di "Dam Rehabilitation" in USA e nel mondo.

Boston: West End Garage

Commessa con J. Derenzo Inc. che prevede lo sviluppo di un garage sotterraneo per un nuovo complesso residenziale in centro città. La tecnologia utilizzata è diaframma con fango bentonitico, posizionato con puntelli in fase di scavo.

Florida: SELA 26 - Florida Avenue Canal

Contratto con Cajun Contractors che prevede l'allargamento della strada Florida Avenue a New Orleans.

Sud America

Cile: Puente Chacao

Il progetto consiste nella costruzione di un ponte di circa 2.750 metri che collegherà l'isola di Chiloe con la terraferma. Trevi Chile ha firmato il contratto per l'esecuzione dei pali trivellati relativi alla Pila Centrale e la Pila Nord ad una profondità massima di 90 metri. Il progetto pur presentando molte difficoltà tecniche e logistiche, è partito ad inizi 2018 e sta procedendo nei tempi previsti.

Africa

Algeria: Metropolitana di Algeri

Commessa relativa ai lavori di fondazione delle tratte della metropolitana MC1 e MC2 ad Algeri. Nel tratto MC1 la commessa prevede la realizzazione di 1 stazione, 1 pozzo di ventilazione, 1 tunnel a cielo aperto, 1 viadotto e il consolidamento dei tratti di tunnel della Metropolitana di Algeri nella sua estensione verso Baraki della linea C per circa 2,7 chilometri. Mentre per la Metro MC2 si prevede la realizzazione di 9 stazioni e 10 pozzi di ventilazione della Metropolitana di Algeri nella sua estensione verso l'aeroporto per uno sviluppo di oltre 8,0 chilometri. Le tecnologie coinvolte sono: pali trivellati, diaframmi con idrofresa, tiranti, micropali e jet grouting.

Divisione Soilmec

La divisione Soilmec nell'esercizio 2019 ha registrato ricavi in lieve crescita di circa il 2% rispetto all'anno precedente.

Da un punto di vista geografico i ricavi sono concentrati nell'area del Far East (circa 31%) e nell'area del Nord America (30%). L'area dell'America Latina si attesta su valori più bassi (6%), mentre risulta in netto calo l'Europa (22% Italia compresa).

Con riferimento alle vendite per tipologie di prodotto, occorre sottolineare un incremento nel settore delle macchine da largo diametro, di alto tonnellaggio e in quello delle idrofrese.

Nell'esercizio 2019 la gestione del capitale circolante, ed in particolare la gestione dei rapporti con i fornitori, ha risentito della tensione finanziaria legata al perfezionamento dell'Accordo di Ristrutturazione. Soilmec si è adoperata nella realizzazione di appositi piani di riscadenzamento delle proprie posizioni con i principali fornitori, al fine di mitigare gli effetti di detta tensione.

Per quanto riguarda la Posizione Finanziaria Netta si riscontra a fine esercizio un peggioramento dell'indebitamento dovuto essenzialmente all'incremento dei debiti finanziari intercompany verso la divisione

Trevi.

Nonostante le difficoltà legate alla situazione del Gruppo, Soilmec ha comunque consolidato la propria presenza in alcuni mercati che potranno garantire buoni volumi di vendita nel futuro.

Settore Oil&Gas

Dopo il crollo registrato negli ultimi mesi del 2018, con un minimo prossimo ai 50 \$/barile in chiusura di anno, il prezzo del petrolio (Brent) si è progressivamente rafforzato nel corso del 2019 fino a quasi toccare i 70 \$/barile a fine anno. La ripresa è stata sostenuta dalla buona dinamica della domanda, dalla disciplina produttiva dell'OPEC e della Russia e dalle sanzioni USA nei confronti di Venezuela e Iran.

Tuttavia, nel mese di gennaio 2020 il prezzo del greggio ha registrato una brusca correzione ed è sceso in prossimità dei 50 \$/barile, a causa dell'improvvisa e inattesa contrazione della domanda cinese legata alle straordinarie misure messe in atto per limitare la diffusione del nuovo virus 2019-nCov, più comunemente conosciuto come Coronavirus e successivamente è sceso ulteriormente.

La domanda cinese di greggio ha imboccato il trend discendente, a causa del rallentamento dei consumi, scendendo di 2-3 milioni di barili al giorno. Si teme che durante il 2020 non solo non ci sarà alcuna crescita della domanda cinese ma, che tale domanda potrebbe ridursi ulteriormente.

L'OPEC si dice pronta a nuove misure di sostegno al mercato petrolifero. L'Arabia Saudita, il Kuwait e gli Emirati Arabi Uniti, che rappresentano più della metà dell'OPEC, hanno tenuto coll'OPEC, hanno tenuto colloqui per discutere di un possibile taglio congiunto. La Russia non intende, preliminarmente, avallare questa posizione ma attende segnali più concreti di calo della propria domanda di petrolio, dettati dal coronavirus anche se L'Arabia Saudita e altri membri Opec stanno cercando di convincere la Russia a condividere l'iniziativa di tagliare ulteriormente la produzione per sostenere i prezzi, che sono crollati a causa dell'epidemia.

Il passaggio dell'emergenza sanitaria dalla Cina all'Europa ha depresso ulteriormente il prezzo del petrolio fino a portarlo a 20\$/barile.

Le principali banche d'affari hanno rivisto le loro stime sui prezzi del Brent a 40 dollari il barile per il primo semestre, prevedendo però un graduale recupero a 60 dollari entro fine anno. L'aggravarsi dell'emergenza COVID-19, la fragile crescita economica e l'indebolimento della domanda di greggio globale rappresenteranno però ancora dei rischi al ribasso del petrolio e un livello ancora contenuto degli investimenti delle compagnie petrolifere dovrebbero caratterizzare con tutta probabilità anche il 2020.

DRILLMEC

Il 2019 è stato un anno particolarmente complesso per la Divisione il cui principale impegno è stato quello di generare flussi di cassa necessari a gestire la prolungata situazione di stress finanziario. Il management ha costantemente lavorato in equilibrio di flussi di cassa con conseguenze però negative sulle performance e l'efficienza delle operations. In questo contesto si sono ridotte al minimo tutte le attività relative all'R&D portando a zero il numero delle risorse dedicate allo sviluppo di nuove tecnologie e linee di prodotto.

Il contesto di mercato fortemente competitivo, insieme alla situazione finanziaria del gruppo non ha permesso alla Società di consolidare il fatturato ai livelli attesi.

L'esercizio 2019 della Divisione si è chiuso con ricavi totali per circa 97,2 milioni di Euro, in ribasso rispetto ai 98,1 del precedente esercizio (-1%). Il principale mercato di sbocco è risultato essere l'area dell'Europa e CSI seguita da Medio Oriente e Americhe. Il segmento "Onshore" ha contribuito per oltre il 49% dei ricavi seguito dal segmento Spare and Services e Components. A questi risultati si contrappone però la forte crescita del portafoglio ordini (+299%) che è passato da 93,8 Milioni del 2018 a 374,5 milioni di Euro del 2019. Le acquisizioni di nuovi ordini ammontano a circa 377,9 milioni di euro e riguardano principalmente i contrati di subfornitura sottoscritti con il Gruppo MEIL per la realizzazione e la vendita di 27 impianti di perforazione e di 20 workovers.

I contratti ad oggi firmati permettono una copertura totale dei ricavi stimati per il 2020 e una continuità degli impegni di produzione per almeno due anni.

la società ha inoltre lavorato intensamente per portare a termine due progetti importanti per lo sviluppo futuro. Il primo la consegna in Argentina per YPF di un nuovo drilling rig package, Striker 800, relativo alla innovativa tecnologia dedicata allo shale gas, passo fondamentale per poter posizionare Drillmec nelle migliori condizioni competitive per lo sviluppo dei Shale Gas fields ritenuti strategici nei prossimi anni. Il secondo la consegna in Russia del new design per mobile/work over rigs a bassa temperatura full electric.

Gli impegni assunti da parte del nuovo azionista di maggioranza per il rafforzamento patrimoniale della società hanno inoltre trovato un puntuale compimento con la cessione del comparto Oil & Gas a seguito dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis LF, che ha dato efficacia all'Accordo di Ristrutturazione dei debiti con le banche. Gli accordi sottoscritti per l'acquisto delle società operanti nel settore Oil&Gas, che hanno per oggetto il trasferimento del 100% delle partecipazioni detenute da Trevifin, Trevi e Soilmec nelle società Drillmec e Petreven e di alcuni beni, contratti e diritti di proprietà intellettuale relativi al business dell'Oil&Gas prevedono infatti che Drillmec, Petreven e le società da queste ultime controllate siano trasferite prive di passività finanziarie.

Sotto riportate le principali dinamiche delle linee di business in cui si articola la società:

Onshore

Nell'Onshore la Società conferma la sua leadership tecnologica attraverso il perfezionamento di diversi contratti di fornitura in India (27 Impianti di perforazione e 20 unità di workover per la compagnia petrolifera statale ONGC) in Russia (5 Impianti per la Società petrolifera Rosneft e 3 impianti per Gazpromneft) e Europa (3 impianti per le 59 società nazionali polacche). Ciò permette alla Società di avere un orizzonte temporale di copertura della capacità produttiva per i prossimi due anni.

Offshore

Nell'Offshore le continue tensioni finanziarie che hanno colpito l'intero Gruppo Trevi durante l'anno ed in particolare della divisione O&G ha limitato la capacità di acquisire nuovi contratti dovuto principalmente al mancato supporto bancario relativo alla fornitura di Bond necessari per questa tipologia di contratti.

Spares and services

Il segmento Spare & Services continua ad essere il target principale della divisione, visto che con il calo degli investimenti in nuove attrezzature, molti impianti richiedono supporto per essere ripristinati, aggiornati e ricertificati; ciò costituisce un'opportunità interessante da cogliere per incrementare il livello di business

attraverso nuovi contratti di manutenzione con i principali clienti che gestiscono importanti flotte. L'organizzazione dedicata a questo tipo di attività è in continua evoluzione per adattarsi con flessibilità alle richieste e rimane importante per la qualità del servizio mantenere alto il livello di Know-how ed esperienza necessario. Il training e la gestione delle flotte online, attraverso l'utilizzo di strumenti digitali come il DMS su piattaforma icloud, prendono sempre più spazio tra le attività continuative della divisione e diventeranno una costante nel prossimo futuro.

PETREVEN

La Divisione sta attualmente operando in Sud America e India per conto delle principali Major e National Oli Companies.

Gli impianti operativi ammontano a 20, dislocati nei seguenti paesi: 13 in Argentina, 2 in Venezuela, 4 in Perù, e 1 in India. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 62% (60% al 2018) e la realizzazione di 317 pozzi.

I Ricavi operativi in Sud America sono sensibilmente cresciuti rispetto all'esercizio precedente (83 milioni di euro) attestandosi a 98 milioni di euro. L'Argentina conferma il suo ruolo trainante in termini di fatturato con 68 milioni di euro (69% dei ricavi), seguono il Perù e l'India.

Il portafoglio ordini della divisione al 31 Dicembre 2019 si riduce a 74 milioni di euro, rispetto a 147 milioni di euro del 31 Dicembre 2018, a causa della cancellazione del contratto con YPF relativo allo Striker 800 (48 milioni di Euro) e del contratto con Pampa Energia relativo all'H-202 (13 milioni di Euro). L'Argentina incrementa il peso nel portafoglio ordini complessivo di Petreven con il 79% degli ordini, seguita dal Perù e dall'India.

Argentina

Da Luglio 2019 si è registrata una forte svalutazione del peso argentino e il governo è stato costretto a rivolgersi al Fondo Monetario Internazionale per cercare di stabilizzare la grave crisi economica che ha colpito il paese. Il governo argentino ha imposto importanti restrizioni valutarie per regolare le transazioni sul mercato dei cambi. La Società ha svolto nel paese attività per conto della compagnia petrolifera YPF con un impiego di 6 unità di perforazione nella regione di Neuquen, della compagnia petrolifera CGC con l'impiego di 1 unità di perforazione nella regione di Rio Gallegos, della compagnia petrolifera CAPSA con l'impiego di 1 unità di perforazione, della compagnia petrolifera PAE con l'impiego di 2 unità di perforazione nella provincia di Santa Cruz, della compagnia petrolifera Vista Oil con l'impiego di 1 unità di perforazione e della compagnia petrolifera Pampa Energia (ex Petrobras) con l'impiego di 1 ulteriore unità nella regione di Neuquen .Al 31 Dicembre 2019 risultano attivi contratti per 8 unità. Complessivamente l'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 66% (68% al 2018) e la realizzazione di 167 pozzi.

Perù

Nel 2019 le unità operative sono state 4, in linea con il 2018. A 31 Dicembre 2019 risultano attive solo 2 unità di perforazione. L'attività operativa ha comportato un utilizzo medio degli impianti del 85% (83% al 2018) e la realizzazione di 150 pozzi.

India

A partire da Ottobre 2019 Petreven ha iniziato ad operare in India per conto del cliente Schlumberger con l'impiego di un rig modello HH220 noleggiato da Drillmec S.p.A. Il contratto con il cliente, che prevede la possibilità di un rinnovo per 24 mesi, ha una durata di nove mesi e terminerà in giugno 2020. Nel corso dell'anno 2019 sono stati perforati 2 pozzi.

Venezuela

I significativi eventi occorsi negli scorsi mesi hanno visto la situazione politica, economica e sociale del Venezuela ulteriormente aggravata. In particolare:

• Gli Stati Uniti hanno imposto un embargo totale al Venezuela. La misura prevede che tutte le proprietà del Venezuela negli Stati Uniti siano bloccate, e che siano anche vietate tutte le transazioni economiche. L'embargo mette il Venezuela sullo stesso livello di Corea del Nord, Iran, Siria e Cuba

• Se nella prima parte dell'anno le iniziative dell'opposizione, avevano fatto pensare che la fine del governo fosse imminente l'attuale presidente, forte dell'appoggio di Cina e Russia e della fedeltà dei militari, non solo ha saputo resistere ma intende consolidarsi riprendendo il controllo dell'Assemblea Nazionale con le prossime elezioni legislative.

· La crisi economica e umanitaria è sempre più drammatica: secondo il Fondo Monetario Internazionale, nel 2019 il PIL venezuelano si è contratto del 35 per cento e alla fine del 2020 il numero degli emigrati venezuelani potrebbe arrivare a sei milioni (sono ormai 4,6 milioni i venezuelani che hanno abbandonato il Paese), quasi il 20 per cento della popolazione.

In considerazione della congiuntura che il Paese vive le attività operative sono state sostanzialmente sospese. Cile

La grave crisi politica e sociale che ha travolto il Cile negli ultimi mesi del 2019 ha colto molti di sorpresa. Gli eventi drammatici che si sono susseguiti a partire dal 18 ottobre, quando ignoti hanno dato alle fiamme una decina di stazioni della metropolitana facendo piombare Santiago nel caos, hanno portato a mesi di proteste di piazza, con un drammatico corollario di oltre 20 morti e centinaia di feriti.

Le rivolte e le tensioni sociali, non completamente placate, hanno frenato l'economia cilena. La Banca centrale cilena ha annunciato un forte calo dell'attività economica, la peggiore performance rispetto a quella registrata nel 2009, quando la grande recessione aveva colpito duramente l'economia del paese sudamericano. La Banca centrale ha anche tagliato le sue previsioni di crescita economica per il 2020 allo 0,5% ipotizzato in precedenza. L'impatto delle proteste potrebbe anche spingere l'economia cilena in una recessione tecnica. Il caos ha spaventato gli investitori stranieri e tra gli agenti economici vige un alto livello di pessimismo.

TREVI Energy S.p.A.

La società, dedicata al settore delle energie rinnovabili, fu costituita con l'intento di adattare a detto settore alcune delle tecnologie già sviluppate e collaudate nel core business e nel drilling. Nel corso dell'esercizio 2019 la società è stata sostanzialmente inattiva.

Rapporti del Gruppo con imprese controllate, collegate, collegate, controllanti, imprese sottoposte al controllo di queste ultime e con altre entità correlate

Il Gruppo Trevi ha rapporti limitati con SOFITRE S.r.l., (vedi nota Integrativa) società controllata al 100% dalla Trevi Holding SE e le società ad essa facenti capo che si occupano prevalentemente dell'attività di costruzione e gestione dei parcheggi. Tali rapporti hanno originato nell'esercizio per il Gruppo Trevi ricavi per 6 migliaia di Euro, costi per 28 migliaia di Euro e hanno determinato alla data del 31 dicembre 2019 crediti per 7,3 migliaia di Euro, al netto del fondo svalutazione relativo, e debiti per 0 migliaia di Euro.

Le condizioni di vendita praticate con le società correlate sono in linea alle normali condizioni di mercato. Non vi sono rapporti economici e patrimoniali con la società controllante Trevi Holding SE o la sua controllante I.F.I.T. S.r.l. e risultano marginali i rapporti con società controllate e collegate descritti nella nota (35) del bilancio consolidato.

Piano industriale, principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale

Introduzione

Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo Trevi, cioè Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Drillmec S.p.a. e Petreven S.p.A., si sono venute a trovare, a partire dall'esercizio 2017, in una situazione di tensione finanziaria e patrimoniale, che ha comportato significative incertezze in relazione alla continuità aziendale del Gruppo e di ciascuna di esse. Tali incertezze sono in corso di superamento grazie alle misure che sono state e che saranno poste in essere in esecuzione dell'Accordo di Ristrutturazione e del relativo Piano (come infra definiti), in corso di realizzazione alla data di redazione della presente relazione. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, dall'altro, di descrivere le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio e, da ultimo, di dare conto dello stato di attuazione e della ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio, prendendo in considerazione le specifiche incertezze caratterizzanti la continuità aziendale della Società e le relative valutazioni effettuate. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, il percorso approvato dagli amministratori si estrinseca fondamente nei seguenti elementi salienti dettagliatamente descritti nel prosieguo: I'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto con le banche creditrici della Società (e del Gruppo Trevi) ed omologato dalla Corte d'Appello di Bologna in data 10 gennaio 2020, l'Accordo di Cessione della attività della Divisione Oil&Gas con il Gruppo MEIL (come infra definito) nonché l'aumento di capitale per cassa conclusosi in data 29 maggio 2020. Tale percorso appare idoneo a consentire alla Società ed al Gruppo nel suo complesso di superare l'attuale situazione di crisi.

Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione

Pare utile ripercorrere sommariamente gli eventi più rilevanti che hanno portato alla situazione attuale.

  • · Nel corso dei mesi di marzo e aprile dell'esercizio 2017, alla luce del progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari e dei flussi di cassa prospettici del Gruppo (e in particolare del settore dell'Oil&Gas), Trevifin ha richiesto e ottenuto dalle banche finanziatrici (nonché dai bondholder) alcuni waiver per il mancato rispetto dei parametri finanziari (cosiddetti covenant) previsti da alcuni dei contratti di finanziamento a medio e lungo termine (e dal prestito obbligazionario).
  • · In tale contesto, Trevifin, anche per conto delle altre società del Gruppo, ha manifestato alle principali banche finanziatrici del Gruppo, nel corso di alcuni incontri plenari e/o attraverso interlocuzioni bilaterali, la necessità di: (a) adottare una manovra finanziaria finalizzata alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario consolidato in linea con la situazione del Gruppo e con i flussi di cassa previsti; e (b) richiedere alle banche finanziatrici uno standstill sino al 31 dicembre 2017, volto a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di dismissione del settore Oil&Gas.
  • Nel corso del medesimo esercizio, l'ulteriore contrazione degli ordini, in particolare nel settore Oil&Gass (cui si è associata la cancellazione di una commessa molto rilevante con il cliente YPFB in Bolivia), ha comportato il perdurare e l'aggravarsi delle criticità legate alla situazione finanziaria. Nel contesto sopra descritto il Gruppo ha dovuto porre in essere, anche su richiesta degli istituti di credito, alcune azioni immediate, quali, oltre alla richiesta di standstill di cui sopra, l'elaborazione di una previsione (forecast) per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021.
  • Sempre nel corso del 2017, la Società ha, inoltre, conferito:
    • i) mandato ad un "advisor finanziario" di assistere il Gruppo nella richiesta agli istituti bancari di supporto finanziario attraverso il mantenimento delle linee di credito ed una moratoria nei rimborsi dei finanziamenti;
    • ii) mandato ad un "advisor industriale" di assistere il Gruppo nella predisposizione di un nuovo piano industriale; e
    • iii) mandato a un "advisor legale" di assistere il Gruppo nelle negoziazioni dei termini contrattuali con gli istituti bancari finalizzate alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario.
  • Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici (le quali, a loro volta, hanno nominato un "advisor legale" e un "advisor finanziario) per la sottoscrizione di un accordo di standstill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle medesime e continuando a ricevere dalle banche finanziatrici il supporto necessario alla copertura del proprio fabbisogno finanziario per il periodo necessario.

  • Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto a Trevifin una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario in linea con il piano industriale.

  • Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha dunque approvato, in data 31 agosto 2017, il forecast . dell'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale di Gruppo per il periodo 2017-2021. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione in data 29 settembre 2017 ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2017, sul quale KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso una relazione contenente un richiamo di informativa in merito agli eventi e circostanze che indicano l'esistenza di alcune rilevanti incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale del Gruppo Trevi.
  • Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono proseguite nei mesi successivi, durante i quali, tuttavia, sono emersi alcuni significativi scostamenti rispetto al piano industriale 2017-2021 e alle relative previsioni dei dati economico-finanziari, con ricadute sulla tenuta/realizzabilità dello stesso. Ciò ha evidentemente influito anche sulla possibilità di concludere celermente accordi con le banche finanziatrici, le quali hanno richiesto, prima di considerare l'adesione a una possibile manovra, di avere una maggiore visibilità sui dati economico-finanziari e sulle prospettive industriali e gestionali d Trevifin e del Gruppo.
  • In considerazione di tali ultime circostanze, che avevano reso più incerto il percorso per la soluzione della crisi del Gruppo, in data 13 novembre 2017, pertanto, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha rinviato l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso alla luce delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill, e dunque della conseguente impossibilità di verificare il presupposto della continuità aziendale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha, altresi, evidenziato la necessità di implementare, nel contesto della manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale di Trevifin e del Gruppo Trevi.
  • In data 18 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha deliberato la nomina del Dott. Sergio Iasi quale Chief Restructuring Officer ("CRO"), al quale sono state altresì attribuite le deleghe operative per (i) l'analisi, strutturazione e negoziazione della suddetta operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario di Trevifin e del Gruppo, e (ii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banche finanziatrici e della comessa manovra finanziaria.
  • · Successivamente, in considerazione di alcune analisi di sensitivity nel frattempo svolte sul piano industriale 2017-2021, nonché alla luce dei dati preliminari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e dei primi dati relativi all'esercizio 2018, la Società ha ritenuto opportuno svolgere un ulteriore e

definitivo approfondimento sul piano industriale, con il contributo di un consulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici.

  • · Nel corso dei primi mesi del 2018, il management, con la supervisione e sotto il coordinamento del CRO, ha altresì avviato interlocuzioni con diversi potenziali investitori interessati all'acquisizione di tutta o parte delle società operanti nel settore Oil&Gas del Gruppo Trevi.
  • · Nel corso del mese di aprile il CRO, con il supporto del management nonché degli advisor legali e finanziari incaricati, ha avviato alcune interlocuzioni relativamente alla possibile operazione di rafforzamento patrimoniale. Tali interlocuzioni hanno riguardato, oltre che le banche finanziatrici, sia potenziali soggetti terzi interessati a effettuare un intervento di investimento per il salvataggio del Gruppo, sia i principali azionisti di Trevifin. All'esito di tali interlocuzioni, sono state presentate due offerte vincolanti, una da parte di Bain Capital Credit ("BCC") e l'altra da parte di Sound Point Capital, e una manifestazione di interesse da parte del fondo Quattro R. Tutte le offerte presentate prevedevano per quanto riguarda le società operanti nel settore Oil&Gas – la relativa dismissione e la destinazione dei proventi al rimborso del debito finanziario esistente.
  • In data 17 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo aver approfonditamente valutato le proposte pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici, ha ritenuto che, tra le proposte, quella preferibile fosse quella presentata da BCC, e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima.
  • · Nonostante la positiva prosecuzione delle trattative con BCC, in considerazione delle incertezze che erano comunque connesse con l'ipotesi di operazione presentata da quest'ultima e della possibilità che la stessa fosse approvata dalle banche, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha altresì ritenuto prudente che, in contemporanea, venissero esaminate ipotesi di operazioni alternative cosiddette "standalone", che non prevedessero cioè il necessario coinvolgimento di soggetti terzi ma che fossero rivolte esclusivamente agli attuali stakeholder (banche e azionisti) di Trevifin. Tali operazioni sarebbero state, logicamente e funzionalmente, strettamente connesse ad un aumento di capitale. Pertanto, nella medesima sede il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha altresì deliberato di sottoporre all'approvazione di una convocanda Assemblea Straordinaria la proposta di attribuzione agli amministratori - ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile - della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, sino a Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni).
  • · In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevifin, riunita in seconda convocazione, ha pertanto adottato su proposta del socio Trevi Holding S.E. una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 - su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso - come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese – di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del

Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla data della deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".

  • Anche in virtù della approvata deliberazione assembleare, nel corso del mese di agosto del 2018, ed in particolare il giorno 10, Trevifin e le società del Gruppo Trevi interessate hanno definito un accordo di standstill con le banche finanziatrici ed hanno avviato la procedura di raccolta delle sottoscrizioni per adesione delle numerose banche finanziatrici del Gruppo Trevi parti dell'accordo. L'efficacia dell'accordo di standstill era subordinata all'accettazione dello stesso da parte di un numero di banche finanziatrici pari al 93% del debito finanziario.
  • · Nonostante le articolate e complesse trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo con BCC, alla scadenza del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante (14 settembre 2018, a seguito di progressive estensioni del termine per l'accettazione della stessa) Trevifin ha comunicato a BCC la propria decisione di non aderire alla suddetta offerta. Infatti, anche alla luce di alcune modifiche in senso peggiorativo che erano state da ultimo proposte da BCC rispetto ai termini originariamente ipotizzati, l'operazione delineatasi ad esito delle interlocuzioni con tale possibile terzo investitore è stata ritenuta, da un lato, meno conveniente dal punto di vista dell'interesse sociale e comparativamente meno tutelante rispetto all'ipotesi c.d. "stand-alone" e, dall'altro, meno perseguibile dal punto di vista delle banche finanziatrici. In particolare, nell'offerta rivisitata da BCC l'importo del finanziamento super senior era stato ridotto e suddiviso in tranche, la seconda delle quali erogabile solo al verificarsi di determinati presupposti, pur prevedendo un pacchetto di garanzie completo sin dall'inizio. Tale finanziamento, inoltre, non avrebbe più potuto essere utilizzato, nemmeno in parte, per offrire un parziale rimborso agli istituti di credito, rendendo l'offerta stessa meno appetibile per questi ultimi (la cui approvazione era chiaramente una condizione necessaria per la riuscita dell'operazione). L'offerta era, infine, soggetta a numerose condizioni sospensive il cui verificarsi era incerto. Pertanto, tale offerta si è rivelata non adeguata e non corrispondente agli obiettivi identificati dal Consiglio di Amministrazione della Società, rendendo incerto il raggiungimento dei target finanziari e patrimoniali individuati da Trevifin e finalizzati a consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della stessa e del Gruppo, sia in ragione della prevedibile difficoltà di far approvare alle banche finanziatrici l'offerta da ultimo formulata dal terzo

investitore. Il Consiglio ha infine ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle. Trevifin ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri attuali stakeholder).

  • · In data 17 settembre 2018, Trevifin ha ricevuto formale conferma dell'intervenuta efficacia dell'accordo di standstill, in ragione dell'adesione allo stesso da parte di creditori finanziari nella percentuale suindicata. L'accordo di standstill, funzionale a consentire a Trevifin di portare avanti le interlocuzioni in corso con i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento complessivo secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:
    • i) la concessione di una moratoria degli obblighi di pagamento degli importi in linea capitale relativi ai finanziamenti a medio-lungo termine concessi al Gruppo Trevi, sino al 31 dicembre 2018 nonché, relativamente alla sola Trevifin, una moratoria sugli interessi che matureranno sui finanziamenti a medio-lungo termine;
    • ii) il mantenimento delle linee di credito a breve termine esistenti entro il limite degli importi a tale data utilizzati per Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A. e le altre società del Gruppo Trevi operanti nel settore delle fondazioni; e
    • iii)la possibilità di effettuare nuovi utilizzi per cassa e per firma a valere sulle linee di credito esistenti confermate nell'ambito dell'accordo al fine di far fronte alle esigenze di liquidità e di sostenere lo sviluppo del business nei mercati nazionali e internazionali in cui il Gruppo opera.

Sul presupposto e nelle more della definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale, sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.

  • · In data 8 ottobre 2018, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin, tenuto conto delle indicazioni preliminari ricevute dai propri principali azionisti e dalle banche finanziatrici, ha approvato all'unanimità le linee guida dell'ipotesi di manovra alternativa di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento, che includevano inter alia:
    • i) un aumento del capitale sociale per Euro 130 milioni, da liberarsi con pagamento in denaro da offrire in opzione agli azionisti, avvalendosi dei poteri conferiti dall'Assemblea Straordinaria degli azionisti del 30 luglio 2018 ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile; e
    • ii) la conversione di crediti vantati dalle banche finanziatrici nei confronti di Trevifin e delle altre società del Gruppo Trevi per Euro 250 milioni in azioni (o eventualmente, ove accettati, in strumenti finanziari) e il riscadenziamento dei crediti residui,

il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare (1'"Accordo di Ristrutturazione").

  • Quanto alla dismissione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas (la "Divisione Oil&Gas"), co in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group" o "MEIL") per l'acquisizione delle società del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di potenziali acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha ritenuto che, considerando le manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute da operatori o industriali potenzialmente interessati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MEIL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società e del Gruppo. Per una illustrazione dell'offerta ricevuta da MEIL e degli accordi successivamente raggiunti con quest'ultima si rimanda a quanto descritto nei Paragrafi successivi della presente relazione.
  • Il Consiglio di Amministrazione della Società ha altresì preso atto che l'accettazione dell'offerta basata . su un equity value di Euro 140 milioni e soggetta ad alcuni aggiustamenti di prezzo pre-closing - ha comportato una rilevante svalutazione del valore di carico delle partecipazioni e dei crediti finanziari nei confronti delle società facenti parte della Divisione Oil&Gas, nonché delle necessarie svalutazioni degli altri asset immateriali conseguenti ai prevedibili risultati del test di impairment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione del patrimonio di Trevifin al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile.
  • · In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l'"Operazione").
  • All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici, da un lato, e i principali azionisti della Società, Trevi Holding S.E., FSI Investimenti S.p.A. ("FSI"), società facente parte del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, e Polaris Capital Management LLC, primaria società di gestione, specializzata in investimenti nel settore delle costruzioni, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti di Trevifin ("Polaris" e, congiuntamente a FSI, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:
    • i) dell'articolo 2441, comma 1, codice civile; e
    • ii) un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici da liberarsi mediante la conversione di una parte dei crediti vantati nei confronti di Trevifin e di sue controllate per un importo che, a tale data, anche sulla base delle sopra citate comunicazioni ricevute dagli advisor delle banche, era

stato identificato in ca. Euro 310 milioni in azioni ordinarie di Trevifin di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA.

  • · I Soci Istituzionali hanno a tal fine formalmente confermato al Consiglio di Amministrazione di Trevifin che avrebbero assunto l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni, a sottoscrivere la quota di aumento di capitale per cassa di loro spettanza in virtù dei rispettivi diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato fino all'importo di massimi Euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi Euro 77,5 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della residua quota di aumento di capitale per cassa pari a Euro 52,5 milioni viene garantita, in caso di inoptato, da un consorzio di sottoscrizione organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'ambito dell'aumento di capitale a loro riservato e da liberarsi mediante conversione di crediti. Gli impegni assunti dai Soci Istituzionali con riferimento all'attuazione, alla sottoscrizione e al versamento dell'aumento di capitale per cassa sono oggi regolati dall'accordo di investimento che è stato sottoscritto il 5 agosto 2019 da parte di questi ultimi e di Trevifin, e che disciplina altresi i principi relativi alla governance della Società (l'"Accordo di Investimento"), mentre gli impegni di sottoscrizione delle banche a garanzia dell'eventuale inoptato sono regolati dall'Accordo di Ristrutturazione.
  • · Detto aumento di capitale riservato, come detto da sottoscriversi tramite l'utilizzo in compensazione dei crediti delle banche (per un ammontare complessivo che, come si dirà, è stato concordato in Euro 284,1 milioni) – eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione della residua quota di inoptato dell'aumento di capitale per cassa - verrebbe realizzato secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante attribuzione alle banche finanziatrici di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazioni di esse, in ragione dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di Euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni Euro 4,5 di crediti convertiti.
  • · Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto del verificarsi dei presupposti di cui all'articolo 2447 codice civile per effetto dell'accettazione dell'offerta presentata da parte del Gruppo MEIL per l'acquisizione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha, altresì, dato mandato al Presidente e al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione dell'Assemblea degli azionisti per i provvedimenti di competenza e di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente l'Accordo di Ristrutturazione, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, valeva a dire entro il mese di aprile 2019.
  • · Nel corso dei primi mesi del 2019 sono proseguite le trattative con gli istituti di credito finanziatori e con tutti gli stakeholder al fine di definire e concordare i termini dei singoli accordi e di tutte le operazioni previste nel contesto del processo di ristrutturazione e di ripatrimonializzazione del Gruppo Trevi. Sebbene fossero stati fatti progressi sostanziali e le banche finanziatrici avessero di fatto prorogato le condizioni dell'accordo di standstill, consentendo altresì alcuni nuovi utilizzi per cassa nonché l'emissione di alcune nuove garanzie necessarie per il sostegno finanziario del Gruppo, essendovi alla data ancora taluni elementi in corso di definizione, il Consiglio di Trevifin il 1º aprile 2019 ha deliberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima

e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.

  • In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli accordi relativi all'Operazione, ha deliberato l'approvazione della proposta di manovra finanziaria dei piani economicofinanziari, la quale è stata trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.
  • · Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin in data 15 luglio 2019 ha approvato i progetti di bilancio di esercizio e i bilanci consolidati relativi sia all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2017 sia all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2018. Tali bilanci sono stati redatti ed approvati sulla base del presupposto della continuità aziendale ritenendo il Consiglio che le incertezze circa il Gruppo potessero essere ragionevolmente superate mediante l'attuazione della manovra finanziaria prevista dagli accordi a tale data in corso di perfezionamento.
  • In data 17 luglio 2019, Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin, preso atto dell'avanzato stato delle negoziazioni con gli istituti di credito e dei relativi processi deliberativi, ha deliberato l'approvazione della proposta definitiva di manovra finanziaria ed ha autorizzato la sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché degli ulteriori accordi che regoleranno l'operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, ivi incluso l'Accordo di Investimento.
  • · La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nel Piano, nell'Accordo di Ristrutturazione, nell'Accordo di Investimento e negli ulteriori accordi che sono stati sottoscritti nel contesto della manovra stessa, prevede in estrema sintesi:
    • i) di sottoscrizione per azione pari a Euro 0,01 (tenuto conto del raggruppamento azionario eseguito il 18 novembre 2019), in relazione al quale i Soci Istituzionali hanno confermato la disponibilità ad assumere un impegno di sottoscrizione per un totale di Euro 77.456.654 milioni, mentre la restante parte, ove non sottoscritta in opzione dal mercato, sarà sottoscritta dalle banche finanziatrici attraverso la conversione dei relativi crediti secondo il rapporto di conversione indicato al successivo punto (ii);
    • ii) la conversione in azioni ordinarie di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA dei crediti vantati da parte delle banche finanziatrici, secondo un rapporto di 4,5:1, per un importo massimo pari a Euro 284.117.589, in parte, ove necessario, a garanzia dell'eventuale inoptato e, per la parte residua, per sottoscrivere e liberare un aumento di capitale riservato;
    • iii) azionisti di Trevifin, con corrispondente emissione di complessivi n. 164.783.265 "loyalty

warrant" quotati di tipo europeo, ciascuno valido per sottoscrivere n. 934 azioni di compendio, da sottoscriversi per cassa, ad un prezzo di esercizio per warrant pari a Euro 0,013 (tenuto conto del raggruppamento azionario eseguito il 18 novembre 2019);

  • iv) la Dismissione Oil&Gas (come infra definita e meglio descritta) e l'utilizzo dei proventi netti derivanti dalla stessa per il rimborso dell'indebitamento gravante sulle società della Divisione Oil&Gas, previo accollo di tali esposizioni da parte di Trevifin, e riscadenziamento dell'esposizione residua in maniera uniforme al debito oggetto di ristrutturazione di cui al successivo punto (vi);
  • v) nel caso di mancata integrale sottoscrizione della porzione di aumento di capitale per cassa riservata in opzione agli azionisti esistenti, l'eventuale concessione ed erogazione in favore di Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. di un finanziamento a medio-lungo termine in pool per cassa per un importo massimo complessivo pari al minore tra (a) Euro 41 milioni, e (b) la differenza tra Euro 130 milioni e l'ammontare dell'aumento di capitale per cassa effettivamente sottoscritto dal mercato e dagli azionisti (ivi inclusi i Soci Istituzionali), da cui dovranno essere ulteriormente dedotti i proventi netti derivanti dalla cessione della Divisione Petreven in eccesso rispetto a Euro 11,6 milioni. Di tale finanziamento, Euro 12 milioni sono già stati erogati nel periodo intercorrente tra il deposito del ricorso e la data di intervenuta definitività del decreto di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione (e, dunque, a seguito dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente ai sensi dell'articolo 182-quinquies, comma 1, LF);
  • vi) il consolidamento e il riscadenziamento del debito bancario che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso balloon al 31 dicembre 2024, salvi i casi di rimborso anticipato obbligatorio, e la modifica dei relativi termini e condizioni;
  • la conferma delle linee di credito esistenti e la concessione di nuove linee di credito per firma, vii) volte a consentire al Gruppo di emettere le garanzie richieste nell'ambito della propria attività ordinaria, per complessivi circa Euro 200 milioni, una parte delle quali – pari a complessivi Euro 39,3 milioni – da erogarsi anche durante il periodo intercorrente tra la data di deposito e la data di omologa dell'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente;
  • viii) il pagamento, da parte di Trevifin, di un importo pari a Euro 8,3 milioni in favore di SC Lowy creditore finanziario che ha rifiutato di aderire alla proposta di conversione in azioni ordinarie di cui al precedente punto (ii) – a saldo e stralcio del credito di Euro 27,8 milioni (con uno stralcio implicito del credito originario pari al 70%); e
  • ix) del prestito obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 -2019» emesso da Trevifin per un valore di Euro 50 milioni, già approvato dall'assemblea dei bondholder in data 2 maggio 2019.
  • · In data 5 agosto 2019, sono stati sottoscritti gli accordi per la realizzazione della complessiva operazione

di ripatrimonializzazione di Trevifin e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi e più in dettaglio:

  • i) Trevifin e le società controllate Trevi S.p.A. e Trevi Holding USA Corporation hanno sottoscritto con MEIL Global Holdings B.V., società di diritto olandese direttamente controllata da MEIL, gli accordi vincolanti per la cessione a quest'ultima della Divisone Oil&Gas del Gruppo Trevi, come meglio descritti nel prosieguo della presente relazione;
  • ii) controllate, da un lato, e le principali banche finanziatrici del Gruppo, dall'altro, che disciplina la ristrutturazione dell'indebitamento finanziario di Trevifin e del Gruppo Trevi, ivi incluso l'impegno delle banche a sottoscrivere azioni ordinarie di Trevifin nell'ambito dell'aumento di capitale tramite compensazione dei crediti per un importo di Euro 284,1 milioni, secondo un rapporto di conversione pari a 4,5:1;
  • iii) impegni di sottoscrizione per circa Euro 77,5 mln complessivi in relazione all'aumento di capitale in opzione di complessivi Euro 130 milioni, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Trevifin lo scorso 17 luglio 2019; e
  • iv) il contratto di nuova finanza, con il quale alcune banche finanziatrici si sono impegnate a concedere un nuovo finanziamento a Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. per far fronte alle esigenze di liquidità del Gruppo Trevi nell'attuazione dell'Accordo di Ristrutturazione e del relativo piano industriale, per un importo massimo di Euro 41 milioni, dei quali 12 milioni da erogarsi già prima dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione, subordinatamente alla concessione da parte del Tribunale dell'autorizzazione ai sensi dell'articolo 182- quinquies della Legge Fallimentare.
  • · In data 8 agosto 2019, l'Accordo di Ristrutturazione è stato depositato presso il Tribunale di Forlì, competente al fine di richiederne l'omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare.
  • In data 30 settembre 2019 il Consiglio di Amministrazione riunitosi prima dell'assemblea ordinaria/straordinaria delle società, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019. KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso un'impossibilità di esprimere una conclusione sulla conformità del bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2019 al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale.
  • L'assemblea degli azionisti, ordinaria, riunitasi in seconda convocazione il giorno 30 settembre 2019 ha proceduto, tra l'altro, con:
    • a) l'approvazione del bilancio di esercizio ed esame del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017;
    • b) l'approvazione del bilancio di esercizio ed esame del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018; e
    • c) la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Trevifin.

KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso una relazione contenente l'impossibilità di esprimere un giudizio sui bilanci sopra indicati a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte in precedenza.

  • · L'Assemblea straordinaria, convocata anche per l'assunzione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, ha approvato la situazione patrimoniale di Trevifin al 30 giugno 2019 redatta ai fini degli articoli 2446 e 2447 del codice civile, prendendo atto dell'accesso da parte di Trevifin alla procedura di cui all'articolo 182-bis della Legge Fallimentare e, di conseguenza, dell'applicazione dell'articolo 182-sexies della Legge Fallimentare con conseguente sospensione degli effetti degli articoli 2446, secondo e terzo comma, e 2447 del codice civile. L'Assemblea ha comunque preso atto dell'idoneità delle misure previste dall'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto tra Trevifin e le principali banche creditrici e, in particolare, delle misure di ricapitalizzazione ivi previste, a consentire la copertura delle perdite di Trevifin, sanando così la situazione prevista dall'articolo 2447 del codice civile.
  • Con provvedimenti del 2 ottobre 2019 il Tribunale di Forlì ha concesso l'autorizzazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, per l'erogazione da parte di alcune banche finanziatrici del Gruppo di nuova finanza per cassa per complessivi Euro 12 milioni in favore delle controllate Trevi S.p.A. (per Euro 8,4 milioni) e Soilmec S.p.A. (per Euro 3,6 milioni). La nuova finanza, così come prevista a seguito della sottoscrizione di specifico contratto con alcune banche finanziatrici, risultava funzionale a supportare i fabbisogni di cassa del Gruppo sino alla conclusione della complessiva operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione del debito. Il Tribunale di Forlì nella medesima data ha altresì autorizzato la concessione a Trevifin, ai sensi dell'articolo 182-quinquies Legge Fallimentare, di nuova finanza interinale sotto forma di emissione di garanzie bancarie per un importo complessivo di Euro 39,3 milioni.
  • · Con provvedimento del 7 novembre 2019, pervenuto a Trevifin il 15 novembre, il Tribunale di Forlì ha rigettato la richiesta di omologazione degli Accordi di Ristrutturazione. Trevifin, e le controllate Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A., non condividendo le motivazioni e il contenuto del provvedimento del Tribunale di Forlì hanno tempestivamente proposto reclamo presso la Corte di Appello di Bologna in data 29 novembre 2019, affinché, con revisione del provvedimento di rigetto, venisse accolta la richiesta di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione.
  • Inoltre, al fine di non pregiudicare il buon esito della manovra di ristrutturazione, nell'attesa degli esiti del citato reclamo, Trevifin ha attivato le interlocuzioni per l'adozione di tutte le opportune misure conservative della manovra di ristrutturazione, sia con i Soci Istituzionali che hanno assunto impegni di sottoscrizione dell'aumento di capitale, sia con le banche e le istituzioni finanziarie partecipanti all'Accordo di Ristrutturazione, sia infine con MEIL in relazione agli accordi per il trasferimento in favore di quest'ultima della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi.
  • In data 28 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2019 sulla base del presupposto della continuità aziendale in relazione dei seguenti elementi:

  • i) rigetto adottato dal Tribunale di Forlì al fine di ottenere l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione;

  • ii) la conferma per iscritto ricevuta dai Soci Istituzionali che gli impegni dagli stessi assunti relativamente alla sottoscrizione del previsto aumento di capitale erano da intendersi pienamente in vigore, ai medesimi termini e condizioni previsti dall'Accordo di Investimento sottoscritto in data 5 agosto 2019;
  • iii) dello Sale and Purchase Agreement (come infra definito) già sottoscritto in data 5 agosto, confermando altresì la disponibilità ad addivenire al closing dell'operazione all'esito del procedimento di omologa; e
  • iv) l'assenza, anche in base alle interlocuzioni in corso, da parte di alcune delle banche aderenti all'Accordo di Ristrutturazione, di alcun elemento che potesse far ritenere che alcuna delle banche aderenti all'Accordo di Ristrutturazione avesse intenzione di dichiarare lo stesso risolto e/o di recedere dallo stesso.
  • · Con decreti del 10 gennaio 2020, notificati a Trevifin, Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. in data 21 gennaio 2020, la Corte d'Appello di Bologna ha accolto i reclami avverso i provvedimenti del Tribunale di Forlì di rigetto dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione, ritenendo fondate dalle società reclamanti, e ha pertanto omologato l'Accordo di Ristrutturazione medesimo.
  • Trevifin si è quindi prontamente attivata per perfezionare tutte le operazioni previste dall'Accordo di Ristrutturazione nel più breve tempo possibile, ivi inclusa la vendita della divisione Oil&Gas al gruppo indiano MEIL e l'esecuzione dell'aumento di capitale. Più in dettaglio:
    • i) Trevifin, con lettere del 6 febbraio 2020, ha chiesto alle banche parte dell'Accordo di Ristrutturazione di estendere dal 28 febbraio 2020 al 31 marzo 2020 il termine per l'avveramento delle condizioni sospensive all'efficacia di tale accordo, le quali hanno confermato formalmente tale estensione il 28 febbraio c.a .; e
    • ii) per l'avveramento delle condizioni sospensive previste dall'Accordo di Investimento sino 31 marzo 2020.
  • · Con riferimento all'esecuzione dell'aumento di capitale ed alla relativa domanda di approvazione alla pubblicazione del prospetto informativo, presentata all'Autorità competente, i.e. CONSOB, in data 18 ottobre 2019 e in merito alla quale era in corso la relativa istruttoria, Trevifin ha proceduto a ritirare la domanda medesima in data 18 novembre a seguito dei provvedimenti di rigetto assunti dal Tribunale di Forli.
  • · In data 27 gennaio 2020, a seguito dell'omologa da parte della Corte di Appello di Bologna, è stato effettuato un nuovo "filing" formale della domanda di approvazione alla pubblicazione del prospetto

informativo, depositando una nuova versione del documento comprensiva degli allegati necessari. In data 19 marzo 2020 si è proceduto ad un nuovo filing al fine di adempiere alle richieste di integrazione nel frattempo ricevute da CONSOB.

  • · In data 24 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha deliberato inter alia l'approvazione di alcune modifiche di natura tecnica alla delibera del 17 luglio 2019 relativa all'aumento di capitale. In particolare, si fa riferimento a:
  • i) dal 31 marzo al 31 maggio 2020; e
  • ii) al fine di consentire di raggiungere nell'ambito dell'aumento di capitale in rapporto di opzione tra numeri interi (evitando i decimali), l'incremento dell'ammontare di tale aumento di capitale in opzione ad un importo complessivo di Euro 130.001.189,07 (pertanto maggiore per Euro 1.189,07 rispetto a quanto già deliberato), mediante emissione (tenuto conto del raggruppamento eseguito il 18 novembre 2019) di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie (n. 118.907 azioni in più).
  • · In data 28 febbraio 2020 è stata perfezionata la prima fase del "Closing" dell'operazione di cessione delle società del Gruppo Trevi operanti nel settore dell'Oil&Gas, a Megha Global Holdings BV, società facente parte del gruppo di società controllate, direttamente, da Megha Engineering & Infrastructures Ltd (il "Gruppo MEIL") di una prima partecipazione di minoranza in Petreven S.p.A. ("Petreven"), a fronte del pagamento, da parte del Gruppo MEIL, di una porzione del corrispettivo pari a ca. Euro 20 milioni. Tale porzione di prezzo della cessione è stata utilizzata da Trevifin per riscattare anticipatamente alcuni beni detenuti in leasing e utilizzati nell'ambito del settore dell'Oil&Gas per conferirli all'interno della Divisione Oil&Gas.
  • · In data 31 marzo 2020 è stata completata con successo la seconda parte del Closing volto alla cessione della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi a MEIL Global Holdings BV. In particolare, ai sensi del contratto di compravendita sottoscritto in data 5 agosto 2019, come successivamente modificato ("SPA"), l'intero capitale di Drillmec S.p.A., Drillmec Inc. e Petreven S.p.A. (al netto di una partecipazione di minoranza già ceduta al Gruppo MEIL in data 28 febbraio scorso) è stato trasferito al Gruppo MEIL per un importo complessivo pari a circa Euro 116,4 milioni (si veda anche il paragrafo "Dismissione Oil&Gas"). Parte del prezzo corrisposto dal Gruppo MEIL è stato utilizzato da Trevifin, prima del lancio dell'aumento di capitale, per il rimborso di 48,5 milioni di euro dell'indebitamento bancario relativo alla Divisione Oil&Gas, già oggetto di accollo da parte della Società per circa 107,2 milioni di euro, in conformità con quanto previsto dall'accordo di ristrutturazione sottoscritto in data 5 agosto 2019 e omologato dalla Corte d'Appello di Bologna in data 10 gennaio 2020 (13"Accordo di Ristrutturazione").
  • · In data 23 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha confermato le condizioni definitive dell'aumento di capitale deliberato dallo stesso Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, a valere sulla delega conferitagli dall'Assemblea straordinaria dei

soci del 30 luglio 2018. Il Consiglio di Amministrazione ha altresi approvato il calendario dell'Offerta in Opzione e la struttura dei Warrant. Più in dettaglio,

Con riferimento all'Aumento di Capitale -

in esecuzione della citata delega il Consiglio di Amministrazione, in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, ha deliberato un aumento del capitale sociale dell'Emittente per un ammontare complessivo pari a Euro 213 milioni, così articolato: (i) un aumento di capitale sociale a pagamento e in via inscindibile, per un importo complessivo di Euro 130.001.189,07 comprensivo di sovrapprezzo. mediante emissione di complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,01 (il "Prezzo di Emissione"), dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del Codice Civile, entro il 31 maggio 2020 (l'"Aumento di Capitale in Opzione"); (i) un aumento del capitale sociale a pagamento per un importo complessivo di Euro 63.137.242,00, inscindibile sino all'importo di Euro 10.593.896,00, mediante emissione di complessive n. 6.313.724.200 azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,01, dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo (le "Azioni Conversione"), da offrire, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5, del Codice Civile, alle banche con liberazione mediante compensazione volontaria di crediti certi, liquidi ed esigibili, entro il 31 maggio 2020, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 4,5 a 1 (1"Aumento di Capitale per Conversione" e congiuntamente all'Aumento di Capitale in Opzione, l'"Aumento di Capitale"); e (iii) un aumento di capitale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo complessivo di Euro 19.986.562,21 comprensivo di sovrapprezzo, che sarà attuato mediante la futura emissione di massime n. 1.537.170.662 azioni ordinarie (le "Azioni di Compendio") a servizio dell'esercizio di massimi n. 1.647.832 warrant (i "Warrant") che saranno assegnati gratuitamente a coloro che risultino azionisti prima dello stacco del diritto di opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione (i.e. il 4 maggio 2020) (l'"Aumento di Capitale a Servizio dei Warrant"), Warrant che potranno essere esercitati alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025.

Si rammenta altresì che, nell'ambito della Manovra Finanziaria, i Soci Istituzionali FSI Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC hanno assunto l'impegno a sottoscrivere l'Aumento di Capitale in Opzione per un ammontare complessivo pari a Euro 77,5 milioni circa. In particolare:

a) FSII ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 21.907.237 (di cui Euro 2.190.724 a titolo di capitale ed Euro 19.716.513 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per un importo massimo pari a Euro 16.821.090 (di cui Euro 1.682.109 a titolo di capitale ed Euro

15.138.981 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate; e

b) Polaris, nella sua qualità di asset management company, ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di sottoscrizione di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 13.879.745 (di cui Euro 1.387.974 a titolo di capitale ed Euro 12.491.770 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per l'importo massimo pari a Euro 24.848.582 (di cui Euro 2.484.858 a titolo di capitale ed Euro 22.363.724 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate.

Le banche hanno invece assunto l'impegno, subordinatamente all'integrale adempimento da parte dei Soci Istituzionali degli impegni di sottoscrizione sopra indicati, a sottoscrivere le azioni inoptate dell'Aumento di Capitale in Opzione e/o le Azioni Conversione, liberandole mediante compensazione volontaria di propri crediti per cassa vantati nei confronti di Trevifin per complessivi Euro 284,1 milioni, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 4,5 a 1, per un controvalore pari a circa Euro 63,1 milioni.

II. Con riferimento al calendario dell'Offerta in Opzione

Il calendario per l'esecuzione dell'offerta delle complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione e rivenienti dall'Aumento di Capitale in Opzione, da offrire in sottoscrizione agli azionisti di Trevifin al Prezzo di Emissione e nel rapporto di n. 7.899 azioni in offerta per ogni azione posseduta (1"Offerta in Opzione"). Il controvalore massimo dell'Offerta in Opzione sarà pari ad Euro 130.001.189,07, comprensivo di sovrapprezzo. I diritti di opzione, avendo ottenuto in data 29 aprile c.a. (cfr Infra) da CONSOB il provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo, che danno diritto alla sottoscrizione delle azioni oggetto dell'Offerta in Opzione (i "Diritti di Opzione") devono essere esercitati a pena di decadenza nel periodo dal 4 maggio 2020 al 18 maggio 2020 inclusi (il "Periodo di Offerta"). I Diritti di Opzione sono negoziabili in Borsa dal 4 maggio 2020 inclusi. I Diritti di Opzione non esercitati entro il termine del Periodo di Offerta saranno offerti in borsa dall'Emittente entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta per almeno cinque giorni di mercato aperto, ai sensi dell'articolo 2441, comma terzo, del Codice Civile (1'"Offerta in Borsa").

III. Con riferimento ai Warrant

I Warrant, oggetto di ammissione alla quotazione sul MTA, sono n. 1.645.793 warrant di tipo europeo esercitabili a scadenza, con codice ISIN IT0005402885. I Warrant sono stati assegnati gratuitamente agli azionisti prima dello stacco del Diritto di Opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione, ossia il 4 maggio 2020 (la "Data di Emissione"), in ragione di n. 1 Warrant per ciascuna azione posseduta. Non sono stati assegnati Warrant alle azioni proprie detenute da Trevifin, pari a n. 2.039. I Warrant hanno come strumento finanziario sottostante l'azione ordinaria Trevifin, conferendo al detentore la facoltà di sottoscrivere - ai termini e alle condizioni previste nel Regolamento dei Warrant - azioni di nuova emissione nel rapporto di n. 934 Azioni

di Compendio per ogni Warrant detenuto, al prezzo di esercizio per ciascuna Azione di Compendio sottoscritta pari a Euro 0,013. L'esercizio del diritto di sottoscrizione potrà avvenire esclusivamente alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025. I titolari dei Warrant che abbiano mantenuto ininterrottamente la titolarità di tali strumenti finanziari tra il sesto mese successivo alla data di emissione e la data di scadenza (ossia tra il 4 novembre 2020 e il 5 maggio 2025), avranno altresi il diritto di sottoscrizione n. 1 ulteriore azione (l'"Azione Bonus") ogni n. 5 Azioni di Compendio sottoscritte tramite l'esercizio dei Warrant. Ai fini dell'identificazione del possesso ininterrotto per tale periodo di tempo, a partire dal sesto mese successivo alla data di emissione (ossia dal 4 novembre 2020) i Warrant saranno identificati dal codice ISIN IT0005402935. Qualora i Warrant siano oggetto di trasferimento prima del predetto termine, assumeranno codice ISIN IT0005402885 e in tal caso, se esercitati, non daranno diritto a sottoscrivere le Azioni Bonus. Si informa che Borsa Italiana ha ammesso i Warrant alla quotazione sul MTA con provvedimento n. 8646 del 20 aprile 2020; è previsto che la data di inizio delle negoziazioni coincida con la data di assegnazione, ossia il 4 maggio 2020.

  • · In data 29 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha reso noto che CONSOB ha autorizzato con Nota prot. n. 0393199/20 la pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all'offerta in opzione di azioni Trevifin (1"Offerta in Opzione") e all'ammissione alle negoziazioni delle azioni di nuova emissione e dei warrant denominati "Loyalty Warrant Trevi Finanziaria Industriale S.p.A." (i "Warrant") sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. Le azioni di nuova emissione saranno rivenienti dall'aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, a valere sulla delega conferitagli dall'Assemblea straordinaria dei soci del 30 luglio 2018 (l'"Aumento di Capitale"). Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la CONSOB nelle forme e nei termini di legge. Trevifin ha messo a disposizione i Key Investor Document (KID) relativi ai diritti di opzione e ai warrant, predisposti ai sensi del Regolamento (UE) n. 1286/2014 e della relativa normativa di attuazione.
  • · In data 29 aprile 2020, le banche creditrici parte dell'Accordo di Ristrutturazione, per il tramite dell'agente, hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione. Nell'ambito di tale comunicazione le banche hanno altresì confermato che gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale dalle stesse assunti ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione devono intendersi irrevocabili e incondizionati, fatta unicamente eccezione per la condizione relativa all'intervenuto integrale adempimento da parte dei soci FSII e Polaris di tutti gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale per Cassa dagli stessi assunti ai sensi dell'Accordo di Investimento.
  • · In data 18 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è concluso il periodo per l'esercizio dei diritti di opzione (i "Diritti di Opzione") relativi all'offerta in opzione (il "Periodo di Offerta") ai soci di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare (le "Azioni

in Offerta"). Durante il Periodo di Offerta (dal 4 maggio 2020 al 18 maggio 2020, estremi inclusi), a seguito dell'esercizio di n. 580.357 Diritti di Opzione, sono state sottoscritte complessivamente n. 4.584.239.943 Azioni in Offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 45.842.399,43. Si rammenta inoltre che i soci istituzionali FSI Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC hanno esercitato tutti i diritti di opzione ad essi spettanti nell'ambito dell'offerta in opzione di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie Trevifin, sottoscrivendo e liberando tutte le relative azioni per un controvalore complessivamente pari a circa Euro 35,8 milioni, in adempimento degli obblighi di sottoscrizione dagli stessi assunti ai sensi dell'accordo di investimento sottoscritto in data 5 agosto 2019. Al termine del Periodo di Offerta risultano non esercitati n. 1.065.436 Diritti di Opzione, relativi alla sottoscrizione di n. 8.415.878.964 Azioni in Offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 84.158.789,64.

  • In data 29 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è positivamente concluso l'aumento di capitale di capitale di capitale di capitale di capitale di capitale di capitale di deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, nell'ambito del quale sono state sottoscritte n. 15.083.921.496 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 150.839.214,96. In particolare:
    • o la tranche di aumento di capitale offerta in opzione ai soci è stata interamente sottoscritta per Euro 130.001.189,07, di cui Euro 87.701.972,96 tramite versamento di denaro ed Euro 42.299.216,02 con la conversione da parte delle principali banche finanziatrici di crediti finanziari vantati nei confronti della Società, secondo un rapporto di conversione pari a 4,5:1 (l'"Aumento di Capitale in Opzione").
  • · la tranche di aumento di capitale riservata alle banche finanziatrici, con esclusione del diritto di opzione, è stata sottoscritta per Euro 20.838.025,89 tramite conversione dei crediti finanziari vantati dalle banche stesse nei confronti della Società, secondo il medesimo rapporto di conversione pari a 4,5:1 (l^*Aumento di Capitale per Conversione").

La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società per circa 400 milioni di euro ed una posizione finanziaria netta finata in circa 250 milioni di euro.

Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale

Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla direzione della Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.

In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.

Nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, si è tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati agli effetti dell'Operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché ai risultati prevedibili derivanti dall'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza della continuità aziendale ha comportato l'analisi dell'avanzamento delle seguenti circostanze:

  • a) la sottoscrizione: (i) dell'Accordo di Ristrutturazione da parte di tutte le relative parti e il deposito dello stesso presso il Tribunale competente da parte delle società ricorrenti (i.e., Trevifin, Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A.) per ottenerne l'omologazione ai sensi dell'articolo 182 bis LF; (ii) dell'accordo di risanamento ai sensi dell'articolo 67, comma 3, lett. d) LF tra PSM S.p.A. e le relative banche finanziatrici; (iii) dell'Accordo di Investimento e l'assunzione degli impegni da parte dei Soci Istituzionali; e (iv) degli Accordi Dismissione Oil&Gas con MEIL, nonché l'adempimento degli impegni assunti dalle relative controparti negli accordi di cui ai punti da (i) a (iv);
  • b) l'ottenimento da parte del Tribunale competente dell'autorizzazione ex articolo 182 quinquies LF, ai fini dell'erogazione della nuova finanza per cassa e per firma nel periodo intercorrente tra la data di deposito dei ricorsi e l'omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché l'effettiva erogazione della stessa da parte delle banche finanziatrici; e
  • c) l'intervenuta efficacia degli accordi descritti sub A, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive contenute negli stessi, ivi inclusa: (i) l'omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché degli ulteriori accordi di cui sia fatta richiesta di omologa, con decreto del Tribunale competente nei confronti di tutte le società ricorrenti ex articolo 182 bis LF; (ii) l'adozione da parte dell'Assemblea degli azionisti delle delibere previste per l'implementazione dell'Operazione così come illustrate nell'Accordo di Ristrutturazione e nell'Accordo di Investimento, ivi inclusa quella relativa alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, circostanza che costituiva una condizione sospensiva ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione; e (iii) l'avvenuto closing, comprensivo dell'effettivo incasso dei corrispettivi pattuiti, della Dismissione Oil&Gas a seguito del verificarsi delle relative condizioni sospensive;
  • d) la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano, così come approvati dal Consiglio di Amministrazione del 19 dicembre 2018 (cfr. supra), e l'effettivo raggiungimento dei target economico-finanziari e patrimoniali che sanciranno il definitivo risanamento del Gruppo secondo le previsioni del Piano medesimo, i quali però dipendono anche da fattori che sono per loro natura futuri, incerti e non controllabili ex ante.

Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie ad analizzare le sopra menzionate circostanze. Alla data di redazione del presente bilancio tutte le circostanze da A. a C. si sono positivamente risolte, come si illustrerà dettagliatamente in seguito, mentre residua solamente come significativa incertezza che possa far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano, che sono in definitiva il rimborso dei debiti finanziari nel

dicembre 2024 o la rifinanziabilità dei debiti residui alle migliori di mercato. Dalle analisi effettuate la Società ed il Gruppo hanno ritenuto appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:

  • con decreti del 10 gennaio 2020, notificati a Trevifin, Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. in data 21 gennaio i) 2020, la Corte d'Appello di Bologna ha accolto i reclami avverso i provvedimenti del Tribunale di Forlì di rigetto dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione, ritenendo fondate le ragioni addotte dalle società reclamanti, e ha pertanto omologato I' Accordo di Ristrutturazione medesimo.
  • ii) della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi a MEIL Global Holdings BV.
  • iii) In data 29 aprile 2020 la CONSOB ha autorizzato con Nota prot. n. 0393199/20 la pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all'offerta in opzione di azioni Trevifin (l'"Offerta in Opzione") e all'ammissione alle negoziazioni delle azioni di nuova emissione e dei warrant denominati "Loyalty Warrant Trevi Finanziaria Industriale S.p.A." (i "Warrant") sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
  • iv) In data 29 aprile 2020, le banche creditrici parte dell'Accordo di Ristrutturazione, per il tramite dell'agente, hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione a partire da tale data. Nell'ambito di tale comunicazione le banche hanno altresì confermato che gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale dalle stesse assunti ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione devono intendersi a partire da tale data irrevocabili e incondizionati come anche quelli dell'Accordo d'investimento;
  • v) In data 18 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è concluso il periodo per l'esercizio dei diritti di opzione (i "Diritti di Opzione") relativi all'offerta in opzione (il "Periodo di Offerta") ai soci di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare (le "Azioni in Offerta");
  • vi) In data 29 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è positivamente concluso l'aumento di capitale di deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, nell'ambito del quale sono state sottoscritte n. 15.083.921.496 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 150.839.214,96;

vii) Con riferimento, infine, ai fattori di incertezza legati al Piano, si ricorda che quest'ultimo è stato redatto, sulla base di criteri prudenziali, con l'ausilio di primari advisor industriali e stato più volte esaminato dal Consiglio di Amministrazione attestato da parte dell'esperto nominato ai sensi dell'articolo 182 bis ed omologato dal tribunale di Bologna.

Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno quindi adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese. In sintesi, nel corso del mese di giugno 2020 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari a circa Euro 400 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saramo benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso bullet al 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.

Va dato atto che l'esistenza ed il superamento dell'incertezza relativa alla realizzazione del Piano dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.

COVID 19

Un importante fatto di rilievo avvenuto dopo la chiusura dell'esercizio, è la diffusione sul territorio nazionale dell'emergenza epidemiologica COVID-19, con conseguenze finanziarie e umanitarie per piccole, medie e grandi imprese.

Alla data di approvazione in Consiglio del progetto di bilancio, l'Italia è uno dei Paesi europei – e uno dei principali a livello mondiale - nel quale il contagio da COVID-19 (c.d. Coronavirus) si è maggiormente diffuso. Il Governo Italiano e quelli di altri Paesi europei ed extra-europei hanno applicato misure straordinarie per limitare la diffusione del Coronavirus, dichiarato "pandemia" dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. In particolare, il Governo italiano ha emanato il Decreto Legge 23 febbraio 2020, n. 6, "recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19", successivamente integrato con tre Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 1 marzo e 8 marzo 2020, provvedimenti che hanno sostanzialmente creato un cordone sanitario intorno alla Regione Lombardia e a 14 Province, imponendo misure rigide, tra le quali la limitazione degli spostamenti in entrata e in uscita da detti territori, fatto salvo per quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Con Decreto del Presidente del Consiglio del 9 marzo 2020, tali misure sono state estese all'intero territorio nazionale. Con ulteriore Decreto del Consiglio dei Ministri dell'11 marzo 2020 è stata imposta, tra l'altro, la chiusura di tutti gli esercizi commerciali (salvo quelli di prima necessità) su tutto il territorio nazionale, facendo salvi gli stabilimenti industriali, ai quali è stato tuttavia imposto il rispetto di regole di salvaguardia sanitaria. Successivamente, con Decreto del Consiglio dei Ministri del 22 marzo

2020, è stata imposta la chiusura di tutte le attività produttive, consentendo esclusivamente l'apertura di quelle ritenute essenziali, indicate in una apposita lista allegata al suddetto Decreto. In seguito, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020, con riferimento all'intero territorio nazionale, ferma restando quanto sopra, è stata disposta la riapertura di alcune attività commerciali ritenute non essenziali. Inoltre, sono state autorizzate le attività produttive delle imprese beneficiarie dei prodotti e servizi, ovvero delle imprese che siano funzionali ad assicurare la continuità delle filiere, attinenti alle attività consentite ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020. Con Decreto del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 è stata concessa, nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria, la riapertura di una serie di attività produttive ed industriali (tra le quali le attività di costruzione); sono state mantenute, viceversa, le limitazioni agli spostamenti extra-regionali, fatto salvo per comprovate esigenze di varia natura. Si segnala che, la Società e le sue controllate italiane hanno assunto le dovute misure cautelative, anche in tema di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori, nel rispetto di quanto previsto dai Decreti del Consiglio dei Ministri, dalle circolari ministeriali, dalle ordinanze della Protezione Civile, nonché dalle indicazioni diffuse dalle altre Autorità presenti sul territorio. In considerazione del virus sia in us sia in altri Paesi dell'Unione Europea, sia a livello mondiale, numerosi Governi hanno progressivamente applicato misure straordinarie di limitazione alla circolazione di merci e persone e di chiusura degli stabilimenti e delle attività commerciali e produttive, analogamente a quanto fatto dal Governo italiano. In alcuni Paesi in cui opera il Gruppo, tali misure stanno determinando difficoltà o l'impossibilità per il Gruppo di proseguire la normale attività di produzione nei cantieri. Il perdurare o l'inasprimento di tali misure potrebbe determinare gravi conseguenze per tutto il sistema economico, nazionale, soprattutto nei diversi Paesi oggetto di tali misure. Alla data di approvazione del progetto di bilancio, la Società è nella condizione di constatare i seguenti effetti negativi verificatisi tra marzo e aprile derivanti dal diffondersi della pandemia elo dalle misure assunte dalle autorità governative dei Paesi indicati: - sono stati fermi i cantieri del Gruppo in Francia, Austria, Filippine, Oman, Kuwait, Argentina, Venezuela e Nigeria; - sono stati fermi i cantieri a Boston (Massachusetts) negli Stati Uniti, mentre sono proseguite con alcune difficoltà operative i cantieri in Florida e Tennesse, ed anche a Hong Kong, Cile, Montecarlo, Algeria, Arabia Saudita, UAE e Australia; - a causa del Coronavirus sono, inoltre, rallentate le trattative per la vendita di macchine Soilmec e diversi cantieri in Italia hanno affrontato difficoltà operative e logistiche; - l'inizio dell'esecuzione dei lavori per il nuovo ordine acquisito in Norvegia nel febbraio 2020 è slittato a causa della sospensione dei voli aerei verso la Norvegia e la conseguente impossibilità ad iniziare la "mobilizzazione" per l'apertura del cantiere. Alla data di approvazione del progetto di bilancio - 29 maggio 2020-, in Italia sono aperte le sedi a Cesena (FC) della Capogruppo, di Trevi, di Soilmec (di cui è attivo lo stabilimento industriale), e di PSM di Caselle d'Asolo (TV), con il relativo stabilimento. Sono aperti in Italia i cantieri di Palermo-Bacino e Roma Metro C, Taranto, Mirage Pavullo (MO) e La Spezia. Sono ancora chiusi il cantiere di Livorno, quelli in Venezuela, Argentina. Tutti gli altri sono aperti, così come il cantiere in Norvegia, sono aperti. Il Consiglio di Amministrazione aveva assunto che lo stato di emergenza nazionale ed internazionale si protraesse per un trimestre intero (1 marzo 2020 – 31 maggio 2020) in relazione alle aree geografiche in cui il Gruppo opera, con confinamenti e limitazioni ai trasporti ed alle attività industriali, ipotizzando per il periodo successivo una ripresa graduale, nonché che il Gruppo continuasse ad operare, evitando costi non necessari e mirando a non perdere possibili vendite in Paesi non

toccati dall'emergenza Coronavirus ed in Paesi che sembrano esserne usciti dando già alcuni segnali di ripresa. Sulla base di tali assunzioni, il Gruppo ha stimato a livello consolidato per l'esercizio 2020: un ammontare di ricavi pari a Euro 489 milioni, un EBITDA ricorrente pari a Euro 52 milioni, un EBITDA pari a Euro 50 milioni, un EBIT pari a Euro 13 milioni e un risultato netto pari a Euro 196 milioni. La stima del risultato netto è principalmente influenzata dalla sopravvenienza attiva per circa 221 milioni di euro derivante dalla conversione degli istituti di credito di crediti finanziari per 284 milioni di euro in azioni, con un rapporto di conversione di 4,5 a 1), generando uno stralcio implicito pari, appunto, a circa 221 milioni di euro.

L'impatto negativo sui risultati del Gruppo atteso per l'esercizio 2020, derivante dalla pandemia, rientra complessivamente nei range previsti dalle analisi di sensitività che sono state svolte sul Piano Industriale da parte dell'Esperto nell'ambito dell'Attestazione, anche considerato (tale impatto negativo) congiuntamente agli scostamenti registrati per l'esercizio 2019.

Dismissione del settore Oil&Gas

Come già anticipato, l'operazione di ristrutturazione prevede la focalizzazione esclusiva del Gruppo sul proprio core business costituito dall'ingegneria del sottosuolo e, pertanto, dalle attività di fondazioni speciali, scavo di gallerie e consolidamenti del terreno e realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore. Questo ha comportato la conseguente dismissione della Divisione Oil&Gas.

La decisione del Gruppo di dismettere la Divisione Oil&Gas è stata determinata, da una parte, dalle perdite accumulate dalla Divisione Oil&Gas fin dal 2015 e, dalla volontà del Gruppo di abbandonare un settore caratterizzato dalla necessità di impiegare importanti risorse di cassa e, conseguentemente, di focalizzarsi esclusivamente sul proprio core business.

Il Sale and Purchase Agreement (i)

Facendo seguito all'offerta vincolante presentata da MEIL in data 4 dicembre 2018 e accettata da Trevifin in data 5 dicembre 2018, in data 5 agosto 2019, Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Trevi Holding U.S.A. Corporation (congiuntamente, i "Venditori") e MEIL Global Holdings B.V., società di diritto olandese direttamente controllata da MEIL (l^^Acquirente") hanno sottoscritto un contratto di cessione di partecipazioni (il "Sale and Purchase Agreement") volto a disciplinare i termini e le condizioni dell'operazione di cessione all'Acquirente della Divisione Oil&Gas costituita dall'intero capitale sociale di Drillmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec Inc. nonché da determinate controllate e partecipate delle stesse (la "Dismissione Oil&Gas").

Ai sensi del Sale and Purchase Agreement era previsto che prima del trasferimento della Divisione Oil&Gas, i Venditori e le società della Divisione Oil&Gas ponessero in essere talune operazioni e attività preliminari funzionali e propedeutiche al perfezionamento della Dismissione Oil&Gas e, in particolare, fare in modo che il perimetro della Divisione Oil&Gas oggetto di tale Dismissione includesse tutti gli

asset, i contratti e le partecipazioni relativi allo svolgimento dell'attività caratteristica nell' Oil&Gas. Infatti, tra il 28 febbraio (data del Primo Closing) ed il 31 marzo 2020 (data del Secondo Closing), Trevifin, Trevi, Soilmec, Trevi USA (congiuntamente, i "Venditori"), da una parte, e MEIL Global Holdings B.V., società di diritto olandese direttamente controllata da MEIL (l'"Acquirente" e, congiuntamente ai Venditori, le "Parti Dismissione Oil&Gas"), dall'altra parte, hanno dato esecuzione al contratto, cedendo all'Acquirente l'intero capitale di Drillmec, Petreven, Drillmec Inc. e determinate controllate e partecipate delle stesse (la "Dismissione Oil&Gas"), per un corrispettivo, debt free, pari a circa Euro 116,4 milioni (il "Prezzo").

Come previsto dal "Sale and Purchase Agreement", la Dismissione Oil&Gas è stata eseguita in due momenti temporali al fine di dotare l'Emittente delle risorse necessarie per riscattare alcuni beni condotti in leasing e utilizzati dalle società della Divisione Oil&Gas (i "Beni in Leasing") e trasferire tali beni a Drillmec e Petreven mediante appositi conferimenti in natura, prima della definitiva cessione integrale delle società oggetto di dismissione all'Acquirente.

Nella prima parte del closing (il "Primo Closing"), a fronte del pagamento da parte dell'Acquirente a Trevifin di una porzione di Prezzo pari a circa Euro 20,2 milioni, sono avvenuti i seguenti atti : (a) è stata ceduta all'Acquirente una partecipazione di minoranza in Petreven; (b) Trevifin ha riscattato i Beni in Leasing utilizzando la parte di Prezzo pagata dall'Acquirente; e (c) Trevifin ha conferito in Petreven e Drillmec i Beni in Leasing già riscattati.

Il Secondo Closing è stato, invece, eseguito mediante: (a) il trasferimento dai Venditori all'Acquirente dell'intero capitale sociale di Drillmec, di Petreven (al netto della partecipazione di minoranza già trasferita in occasione del Primo Closing) e di Drillmec Inc.; (b) il pagamento da parte dell'Acquirente di un'ulteriore porzione di Prezzo (per ulteriori informazioni, cfr. infra); e (c) la sottoscrizione dei seguenti accordi (gli "Accordi Ancillari"): (a) il c.d. Final Escrow Agreement, contenente i termini e le condizioni per il deposito, la gestione e la liberazione da parte di Cordusio Fiduciaria S.p.A. (soggetto individuato dalle Parti Dismissione Oil&Gas quale depositario) dell'Escrow Oil&Gas; (b) il c.d. Non-Compete and Non-Solicitation Agreement mediante il quale i Venditori hanno assunto nei confronti dell'Acquirente determinati obblighi di non concorrenza e non sollecitazione del personale impiegato, per un periodo di cinque anni a decorrere dal Secondo Closing; (c) un accordo quadro mediante il quale Trevifin si è impegnata a fornire alle società della Divisione Oil&Gas, a loro richiesta, taluni servizi relativi a HR, fiscali, corporate secretary, assistenza tecnologica per un periodo di 12 mesi a decorrere dal Secondo Closing; e (d) un contratto con il quale il Trevifin ha concesso alle società della Divisione Oil&Gas l'utilizzo gratuito, per un periodo di 12 mesi a decorrere dal Secondo Closing, di taluni diritti di proprietà intellettuale detenuti da Trevifin e utilizzati dalle società della Divisione Oil&Gas.

Si segnala che, successivamente alla sottoscrizione del Sale and Purchase Agreement e prima del Primo Closing, in conformità con quanto previsto nell'Accordo di Ristrutturazione, tra l'altro: (a) è stato trasferito a Trevifin in forza di accollo liberatorio ex art. 1273 del Codice Civile il 100% dell'Indebitamento Finanziario delle società della Divisione Oil&Gas (il "Debito Oil&Gas") (l'"Atto di Accollo Debito

Oil&Gas"); e (b) è stato estinto per effetto di compensazione e/o di apposite rinunce l'intero Indebitamento Finanziario della Divisione Oil&Gas nei confronti del Gruppo.

(ii) Condizioni risolutive previste ai sensi del Sale and Purchase Agreement

Ai sensi del Sale and Purchase Agreement, l'Acquirente aveva il diritto di risolvere il Sale and Purchase Agreement in caso di: (i) mancata sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione con le Parti Finanziarie, tale da avere un impatto sulla Dismissione Oil&Gas; (ii) mancato ottenimento dell'Omologa; (iii) mancata approvazione dell'Aumento di Capitale e mancata assunzione degli impegni di sottoscrizione da parte dei Soci Istituzionali; (iv) mancata rinuncia dei diritti di risoluzione nascenti dall'esecuzione della Dismissione Oil&Gas, da parte di controparti in rapporti contrattuali aventi valore superiore a Euro 1 milione (i.e., due contratti di fornitura sottoscritti tra Drillmec, Drillmec Inc. e Pemex Exploracion Y Produccion); (v) il verificarsi di eventi significativi rilevanti ("MAC", come identificati nel Sale and Purchase Agreement); (vi) presenza di difetti o vincoli sulla proprietà, titolarità o i diritti inerenti le azioni e gli asset oggetto della Dismissione Oil&Gas; e (vii) mancata esecuzione di una serie di attività funzionali all'esecuzione dell'operazione da parte dei Venditori. Il Sale and Purchase Agreement non prevede condizioni risolutive invocabili dall'Acquirente successivamente al Primo Closing.

(iii) Prezzo e modalità di aggiustamento

Ai sensi del Sale and Purchase Agreement, il prezzo iniziale per la Dismissione Oil&Gas era stato stabilito in complessivi Euro 140 milioni, ammontare soggetto ad aggiustamento in base ad eventuali variazioni del capitale circolante della Divisione Oil&Gas e ad altri aspetti specifici. All'esito delle procedure previste nel Sale and Purchase Agreement, come successivamente modificate e integrate dalle Parti, il Prezzo è stato determinato in complessivi Euro 116,4 milioni circa, come di seguito calcolato:

Euro 140 milioni (prezzo iniziale concordato nel Sale and Purchase Agreement); meno Euro 21,5 milioni circa a titolo di aggiustamento prezzo relativo, tra l'altro, alle variazioni del working capital delle società della Divisone Oil&Gas, come determinate dalle Parti Dismissione Oil&Gas con accordo del 14 novembre 2019; meno Euro 1,1 milioni circa a titolo di aggiustamento prezzo relativo alle altre voci specificamente previste nel Sale and Purchase Agreement, come determinato dalle Parti Dismissione Oil&Gas con accordo del 30 marzo 2020; meno Euro 1 milione a titolo di penale dovuta dai Venditori all'Acquirente per la mancata entrata in operatività entro il 31 dicembre 2019 di n. 2 rigs (H200 e H301) di proprietà di Petreven siti in Venezuela.

Alla Data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del progetto di Bilancio, l'Acquirente ha già corrisposto ai Venditori un ammontare del Prezzo pari a circa Euro 107,4 milioni, a valere sul Prezzo e, precisamente: - circa Euro 2,0 milioni sono stati corrisposti dall'Acquirente dopo la sottoscrizione del Sale and Purchase Agreement, ma prima del Primo Closing, al fine di rendere disponibili alle società della Divisione Oil&Gas le risorse necessarie per riscattare taluni beni condotti in leasing ulteriori rispetto ai Beni in Leasing; - circa Euro 20,2 milioni sono stati corrisposti dall'Acquirente al Primo Closing; - circa Euro 80,1 milioni sono stati corrisposti dall'Acquirente al Secondo Closing; e - Euro 5,0 milioni sono stati depositati – in data 9 aprile 2020 – dall'Acquirente su un conto vincolato della durata di 12 mesi (l'"Escrow

Oil&Gas") a garanzia delle obbligazioni dei Venditori ai sensi del Sale and Purchase Agreement (ivi incluso l'indennizzo per l'eventuale violazione di dichiarazioni e garanzie). La parte residua del Prezzo, pari a circa Euro 9 milioni sarà corrisposta dall'Acquirente: a titolo di importo residuo dell'Escrow Oil&Gas entro i tre mesi successivi al 13 aprile 2020. La somma oggetto dell'Escrow Oil&Gas sarà liberata alla fine del periodo di garanzia a favore dell'Acquirente e/o dei Venditori sulla base di una procedura prevista nel Sale and Purchase Agreement, in linea con prassi seguite per operazioni similari. In particolare, ai sensi del Sale and Purchase Agreement è previsto che, qualora le richieste di indennizzo eventualmente presentate dall'Acquirente ai Venditori siano relative alla violazione e garanzie riferibili a Drillmec, i relativi importi saranno imputati a riduzione della parte dell'Escrow Oil&Gas riferibile a Drillmec (pari a circa il 55,7% dell'Escrow Oil&Gas, l'"Importo Escrow Drillmec"), sino a concorrenza dello stesso e, solo successivamente, della parte dell'Importo Escrow Oil&Gas riferibile a Petreven (pari a circa il 44,3% dell'Escrow Oil&Gas, l'"Importo Escrow Petreven"), e, viceversa.

Al fine di determinare i proventi netti di cessione di 99,9 milioni di Euro, occorre sottrarre al Prezzo finale di complessivi 116,4 milioni di Euro: i) il Final Escrow per 14 milioni di Euro; e ii) i costi dei consulenti per circa 2,5 milioni di Euro. Al termine del periodo di garanzia, qualora non sorgessero potenziali passività, la riscossione del Final Escrow potrebbe trasformarsi in effetto economico positivo.

Per completezza si segnala, altresì, che alla data del Secondo Closing Trevifin ha sottoscritto con l'Acquirente un contratto mediante il quale si è impegnata ad erogare a favore dell'Acquirente un finanziamento per un importo pari a Euro 10 milioni, rimborsabile bullet a 3 anni - salvi i casi di rimborso anticipato - e remunerato al tasso di interesse fisso del 2% annuo (il "Vendor Loan"). Tale finanziamento è volto a consentire all'Acquirente di effettuare finanziamenti infragruppo tramite i quali dotare le società della Divisione Oil&Gas delle risorse necessarie a fare fronte alle esigenze finanziarie derivanti dallo svolgimento della propria attività caratteristica nella complessa situazione causata da Covid-19. In linea con quanto concordato con l'Acquirente, Trevifin ha erogato il Vendor Loan in data 6 aprile 2020, utilizzando una parte del Prezzo non destinata a rimborso dell'Indebitamento finanziario della Divisione Oil&Gas e, pertanto, nella libera disponibilità dell''Emittente. Il Vendor Loan, risulta, inoltre, garantito dalla controllante MEIL, che ha garantito a Trevifin che l'Acquirente disponga dei fondi necessari ad effettuare il rimborso di capitale e interessi fino a massimi Euro 11 milioni e ha assunto un impegno, ai sensi dell'art. 1381 del Codice Civile, che l'Acquirente adempia correttamente a tutte le obbligazioni poste a proprio carico ai sensi del Vendor Loan, ivi inclusi il rimborso dell'importo finanziato e il pagamento dei relativi interessi.

(iv) Obblighi di indennizzo e manleva

Ai sensi del Sale and Purchase Agreement, i Venditori si sono impegnati, in via disgiunta tra di Ioro, a tenere indenni e manlevati l'Acquirente, le società della Divisione Oil&Gas e i loro rispettivi amministratori, dipendenti e/o agenti autorizzati ad agire in nome e per conto delle società della Divisione Oil&Gas per qualsiasi danno (come definito nel Sale and Purchase Agreement) effettivamente subito in conseguenza: (a) di qualsiasi inesattezza e/o violazione delle dichiarazioni e garanzie rilasciate dai

Venditori; (b) di qualsiasi violazione di una qualsiasi obbligazione posta a carico dei Venditori ai sensi del Sale and Purchase Agreement o degli Accordi Ancillari; (c) di qualsiasi debito finanziario esistente a carico delle società della Divisione Oil&Gas dopo la data del Secondo Closing e non oggetto di aggiustamento del Prezzo o derivante da qualsiasi operazione posta in essere dalle Divisione Oil&Gas prima del primo giorno successivo alla data del Secondo Closing o, ancora, derivante da atti, fatti o omissioni posti in essere dalle stesse prima del primo giorno successivo alla data del Secondo Closing, salva espressa autorizzazione dell'Acquirente, dei rappresentanti di MEIL; (d) di qualsiasi eventuale escussione di alcuna delle Garanzie Oil&Gas Esistenti o delle Nuove Garanzie Oil&Gas sostituite dall'Acquirente dopo il Secondo Closing per circostanze, fatti o difetti attribuibili alla gestione delle società della Divisione Oil&Gas da parte dei Venditori prima del Secondo Closing; (e) di qualsiasi perdita, anche fiscale, derivante dalle rinunce dei crediti infragruppo eseguite nell'ambito delle operazioni preliminari; e (f) di qualsiasi perdita subita dalle società della Divisione Oil&Gas in relazione alla normativa in materia di privacy e derivanti da atti o omissioni poste in essere dalle società della Divisione Oil&Gas sotto la gestione dei Venditori (gli "Eventi Indennizzabili"). Inoltre, ai sensi del Sale and Purchase Agreement è previsto che i Venditori siano responsabili, in via esclusiva, rispetto a qualsiasi passività che dovesse derivare: (a) dai contratti di fornitura stipulati con Pemex Exploracion e già eseguiti prima della data di sottoscrizione del Sale and Purchase Agreement; (b) dalla c.d. water division del Gruppo; (c) dalla messa in liquidazione di alcune società (escluse dal perimetro della Dismissione Oil&Gas); e (d) dalla struttura concordata tra le Parti per il trasferimento di Drillmec Inc. L'obbligo di indennizzo è previsto quale rimedio esclusivo fatta eccezione per i casi di dolo e colpa grave. Gli obblighi di indennizzo dei Venditori sono soggetti alle seguenti limitazioni temporali: (i) nessuna limitazione temporale, per la violazione delle dichiarazioni e garanzie relative a: (a) validità e good standing dei Venditori e delle società della Divisione Oil&Gas e poteri dei Venditori per la sottoscrizione ed esecuzione del Sale and Purchase Agreement e delle operazioni ivi previste; (b) titolarità dei beni oggetto di trasferimento; (c) assenza di conflitti per la sottoscrizione ed esecuzione del Sale and Purchase Agreement; e (d) rispetto della normativa fiscale e integrale pagamento di tributi; (ii) durata massima pari al periodo di prescrizione applicabile, per la violazione delle obbligazioni previste a carico dei Venditori ai sensi del Sale and Purchase Agreement; (iii) durata massima di 18 mesi dal Secondo Closing per la violazione delle dichiarazioni e garanzie dei Venditori in materia di conformità alla normativa applicabile, operazioni straordinarie e infragruppo, principali clienti e fornitori, assicurazioni e responsabilità da prodotto, gestione ordinaria del business, cause pendenti e assenza di ulteriori contenziosi, veridicità e completezza dei bilanci, validità ed eseguibilità dei contratti e assenza di inadempimenti significativi, esistenza e validità dei crediti, garanzie, immobili, assenza di mediatori, conti bancari e assenza di indebitamento finanziario, rispetto della normativa relativa alla corruzione dei pubblici ufficiali; (iv) durata massima pari al periodo di prescrizione applicabile a ciascuna dichiarazione e garanzia per la violazione delle dichiarazioni e garanzie in materia di dipendenti, diritti di proprietà intellettuale, trattamento dei dati personali, permessi per la conduzione del business e normativa ambientale. In aggiunta a quanto precede, per la responsabilità dei Venditori per le ipotesi di cui ai precedenti punti (i) e (ii) non è previsto alcun limite di importo, mentre per le ipotesi di cui ai precedenti punti (iii) e (iv) è prevista l'applicazione: (a) di un valore minimo per ciascun danno

rimborsabile (c.d. "de minimis") pari a Euro 15 migliaia, e (b) di una franchigia assoluta una tantum di Euro 3 milioni (che, pertanto, andrà integralmente decurtata dall'importo da rimborsare dai Venditori a titolo di indennizzo) e una soglia massima dell'ammontare rimborsabile pari, complessivamente, al 30% del prezzo iniziale concordato nel Sale and Purchase Agreement (i.e., Euro 140 milioni). Le limitazioni economiche sopra descritte non troveranno applicazione (e, pertanto, i relativi danni dovranno essere rimborsati Euro per Euro, c.d. indennizzi speciali) in caso di dolo o colpa grave e per il verificarsi di danni effettivamente subiti dall'Acquirente e/o dalle società della Divisione Oil&Gas in relazione ai contenziosi pendenti alla data del Secondo Closing e indicati nel Sale and Purchase Agreement. Inoltre, nell'ambito degli accordi sottoscritti in occasione del Secondo Closing, i Venditori si sono inoltre obbligati a pagare all'Acquirente un importo di Euro 3 milioni a titolo di penale qualora la base logistica sita in Neuquen (Argentina) di titolarità di Food Service S.A. non possa essere trasferita a Petreven S.A., come invece previsto dal Sale and Purchase Agreement in quanto parte delle c.d. "operazioni preliminari" da completarsi prima del Secondo Closing, a causa del mancato consenso al trasferimento da parte dell'Autorità argentina competente ovvero dell'esercizio, da parte di tale autorità, del diritto di prelazione alla stessa spettante ai sensi di legge. In caso di mancato trasferimento della base logistica, Food Service S.A. dovrà corrispondere un'indennità a Petreven S.A. e, come concordato tra le Parti Dismissione Oil&Gas, l'Acquirente si è assunto l'obbligo di far in modo che la suddetta indennità – una volta effettivamente corrisposto da Food Service S.A. a Petreven S.A. – sia trasferita ai Venditori. Fermo restando quanto precede, i Venditori non avranno alcun obbligo di indennizzo ai sensi del Sale and Purchase Agreement nel caso in cui: (a) l'evento o la circostanza oggetto dell'obbligo di indennizzo sia stato già preso in considerazione ai fini dell'aggiustamento del Prezzo; (b) la perdita da indennizzarsi da parte dei Venditori sia parti indennizzabili da qualsiasi soggetto terzo, ivi incluse eventuali compagnie assicurative; (c) l'eventuale violazione delle dichiarazioni e garanzie dei Venditori abbia un impatto esclusivamente contabile, senza alcuna fuoriuscita di cassa a carico dei soggetti indennizzabili; (d) la perdita da indennizzare sia generata o incrementata da qualsiasi atto o omissione dei soggetti indennizzabili; (e) la perdita da indennizzare sia generata o incrementata da qualsiasi variazione di legge, inclusa quella fiscale, intervenuta successivamente al Secondo Closing; e/o (f) la perdita da indennizzare sia generata o incrementata da qualsiasi variazione nei principi contabili applicabili.

Si precisa infine che, sebbene la Dismissione Oil&Gas si inserisca e vada inquadrata nell'ambito della complessiva Operazione, rappresentando peraltro uno dei pilastri fondamentali del piano industriale, economico e finanziario approvato dal Gruppo Trevi e della relativa manovra finanziaria, la stessa costituisce, da un punto di vista giuridico, un'operazione autonoma e a sé stante rispetto alla complessiva operazione di rafforzamento patrimoniale di Trevifin e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi.

Dati economici
(in migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018
Ricavi 192 986 179 659
Risultato operativo (EBIT) (25,850) (14 639)
Risultato netto del periodo (43 824) (20.795)
Dati patrimoniali
(in migliaia di Euro) 31/12/2019 31/12/2018
Attività non correnti (*) 132 210 119 111
Attività correnti 178.047 227.665
Passività non correnti 15.495 13 570
119 244 123.452

(*) dato al lordo della minusvalenza generatasi dalla dismissione del settore Oil&Gas ai sensi del principio contabile IFRS 5.

Rischi e incertezze

Il Gruppo Trevi è soggetto a diverse tipologie di rischio e di incertezza che possono impattare sull'attività operativa, la struttura finanziaria e i risultati economici.

Innanzitutto il rischio di liquidità che condiziona le scelte strategiche di investimenti e acquisizione delle commesse.

Improvvisi cambiamenti nei contesti politici dove il Gruppo opera hanno immediate conseguenze sui risultati operativi e sulla posizione finanziaria.

Il Gruppo è altresì esposto al rischio di un peggioramento del contesto macro-economico internazionale.

L'operatività della cantieristica e del settore OIL&GAS è soggetta all'andamento dei mercati che hanno acquisito caratteristiche di maggiore stagionalità rispetto al passato anche a causa di un graduale passaggio verso una economia a bassa emissione di carbonio.

L'introduzione di norme più severe in materia di protezione dei dati nell'Unione europea e la maggiore complessità dell'IT, sottopone il Gruppo al rischio cyber.

Per mitigare l'esposizione a tali rischi, il Gruppo Trevi, tra gli altri progetti, ha terminato nel 2018 l'implementazione di un sistema di risk management che si fonda su 2 capisaldi del PRMS (Project Risk Management System) per la Trevi Finanziaria Industriale Spa e per la divisione Trevi ed il definitivo accentramento della Funzione Assicurativa e la gestione dei claim in Trevi-Finanziaria a servizio di tutte le Divisioni del Gruppo.

È stato inoltre creato il Comitato Rischi per l'analisi dettagliata delle commesse in fase di acquisizione.

Rischi di liquidità

Per un'azienda la disponibilità di liquidità garantisce il rispetto delle scadenze previste e una sana crescita economica. La pianificazione dei flussi di cassa aziendali permette di avere una programmazione periodica delle liquidità mantenendo il controllo sulle entrate e le uscite e di riconoscere tempestivamente picchi di fabbisogno.

A seguito della sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione, firmato in data 5 agosto 2019, la gestione della liquidità è stata garantita e regolata dallo stesso Accordo. Si ricorda che in data 29 aprile 2020, le banche

creditrici parte dell'Accordo di Ristrutturazione, per il tramite dell'agente, hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione a partire da tale data. Nell'ambito delle previsioni contrattuali dell'Accordo di Ristrutturazione sono previste alcune circostanze (cosiddette Eventi Rilevanti) normalmente previste in contratti di finanziamento di questa natura, il cui verificarsi potrebbe portare, in assenza di azioni o di iniziative idonee a sanare tali circostanze, portare alla decadenza del termine ovvero al recesso da parte delle parti finanziarie. Tra queste circostanze si segnalano il rispetto di Parametri Finanziari e la mancata liberazione dell'Escrow Oil&Gas nei tempi e nei modi previsti. Gli amministratori hanno giudicato bassa la probabilità di accadimento degli Eventi Rilevanti.

È stato inoltre istituito uno Steering Committee al fine di valutare l'andamento della Cassa dando definitivo impulso alle attività di pianificazione finanziaria.

Rischio di tasso di cambio

In ragione dell'estensione geografica del Gruppo e dell'accesso ai mercati internazionali per lo sviluppo della cantieristica e delle perforazioni petrolifere, le società sono esposte al rischio che una modifica dei tassi di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino variazioni inattese. Le grandezze economiche e patrimoniali derivanti da questa fluttuazione, potrebbero impattare sia i singoli bilanci societari d'esercizio, sia il livello consolidato. Nello specifico, dato l'attuale assetto di Gruppo, l'esposizione al rischio di tasso di cambio è principalmente legata al dollaro statunitense. Si segnala altresì che il Gruppo ha interessi anche in paesi quali la Turchia, l'Algeria e la Nigeria le cui valute potrebbero essere soggette a fluttuazioni anche rilevanti.

Per quanto riguarda il dollaro statunitense, il rischio di tasso di cambio deriva principalmente dalla conversione in euro delle poste relative alle partecipazioni in società la cui divisa di conto è diversa dall'Euro (c.d. "rischio traslativo").

Euro-Dollaro 2018-2019

Euro-Lira Turca 2018-2019

Euro-Dinaro Algerino 2018-2019

Euro-Naira Nigeriana 2018-2019

Il Gruppo non ha sottoscritto derivati di copertura sui tassi di cambio anche a causa dei vincoli imposti dalla negoziazione dell'Accordo di Ristrutturazione.

La politica di gestione del rischio di tasso di cambio è basata principalmente sull'utilizzo di listini in Euro o Dollaro.

Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse a carico dell'impresa è costituito dall'aumento degli oneri finanziari derivanti dal rialzo dei tassi di interesse.

A seguito della firma dell'Accordo di Standstill e successivamente dell'Accordo di Ristrutturazione, il Gruppo ha ottenuto una moratoria sia sul capitale che sugli interessi delle linee di cassa a Medio e Lungo Termine.

Le linee a Breve Termine erogate e disciplinate dall'accordo di Ristrutturazione hanno mantenuto il pricing adeguato alla natura dell'operazione sottostante.

Il Gruppo ha in essere alcuni contratti derivati sul tasso di interesse conclusi negli anni passati al fine di coprire l'oscillazione della componente variabile di alcuni finanziamenti. Tali rapporti saranno estinti in conformità con quanto previsto nell'Accordo di Ristrutturazione.

Rischio di credito

La gestione del credito commerciale è un'attività essenziale per definire il massimo grado di esposizione che l'impresa ritiene ragionevolmente sopportabile per una fornitura che prevede un pagamento differio. Particolarmente utile per la configurazione di procedure finalizzate ad un'anticipata valutazione del rischio e della solvibilità del cliente, è la corretta applicazione delle tecniche di credit scoring e di Trade Finance.

Con la cancellazione dell'utilizzo delle linee di factoring a seguito della moratoria e confermate momentaneamente dall'Accordo di Ristrutturazione, il rischio di credito ha imposto la creazione di un Comitato

Rischi per la valutazione delle singole operazioni ed un'implementazione dell'attività di credit&risk management attraverso l'utilizzo di strumenti di Trade Finance per la metalmeccanica e il controllo degli avanzamenti commesse nella cantieristica.

La veloce raccolta di informazioni inerenti al cliente (o potenziale cliente), la sua storia aziendale, l'assetto societario, il management di riferimento, l'attività svolta, la sua ubicazione, le caratteristiche e le potenzialità commerciali, associate ad informazioni di natura bancaria e ad altre rese disponibili da società specializzate nella proposta di informazioni di natura commerciale, ha rappresentato a supporto della preliminare valutazione del cliente.

Rischio connesso alle attività svolte all'estero

L'evoluzione degli scenari economici e geo-politici influenza da sempre le attività finanziarie e industriali del Gruppo.

I ricavi per attività all'estero del Gruppo Trevi mantengono un trend di forte consolidamento sull'estero attestandosi su un 91% dell'ammontare totale; la crescita del Gruppo è stata localizzata principalmente negli USA, Iraq, Algeria ed in Nord Europa.

Per tale ragione, il "rischio paese" è continuamente monitorato ed è caratterizzato dal rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati, legato all'area geografica di provenienza e indipendente dalla loro volontà. E anche il rischio legato alla provenienza di un determinato strumento finanziario e dipendente da variabili politiche, economiche e sociali.

Con specifico riferimento ai paesi in cui Trevi opera, maggiormente esposti a questa tipologia di rischio, si precisa quanto segue:

Iraq Kurdistan iracheno

L'Iraq dopo anni difficili è tornato a produrre quasi cinque milioni di barili di petrolio al giorno, raggiungendo la sua piena capacità. Il Paese ha ancora necessità di investimenti in infrastrutture e, più in generale, per la ricostruzione (per la quale sono state destinate risorse limitate negli ultimi anni). Ciò vale in particolare per le aree più danneggiate (quelle sunnite), elemento che ha esacerbato il malcontento della popolazione all'ingerenza iraniana (sciita) nelle vicende e nel governo del Paese. Gli scontri tra la popolazione e le forze di sicurezza (che comprendono anche le milizie sciite) hanno anche causato un ampio numero di vittime e feriti.

Algeria

L'Algeria è alle prese con la più grave crisi di politica interna dai tempi della guerra civile degli anni Novanta, culminata con le nuove elezioni presidenziali del dicembre scorso. Queste ultime non sono tuttavia state ancora "accettate" dalla piazza, che chiedeva un azzeramento della classe politica alla guida del Paese negli ultimi venti anni; nonostante l'abbondanza di materie prime (Oil & Gas), l'Algeria ha esaurito il proprio fondo sovrano e presenta un'economia sostanzialmente chiusa al contesto internazionale.

Rischio connesso all'andamento dei prezzi delle materie prime

In relazione al prezzo del petrolio, lo scenario di base SACE SIMEST rimane nell'intorno dei livelli dei 60 dollari al barile per il 2020. Alcuni accadimenti recenti, quali l'attacco alla raffineria di Saudi Aramco del settembre 2019 e l'escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Iran del gennaio 2020, non sembrano in grado di ingenerare aumenti sostanziali. Basti pensare che anche a seguito dell'uccisione di Soleimani, l'incremento si è

riassorbito nel giro di pochi giorni. In maniera analoga, i timori legati all'epidemia coronavirus dovrebbero avere un impatto temporaneo sul prezzo del petrolio.

L'attuale prezzo del greggio, da un lato sembra sufficiente per sostenere tutti i progetti nel settore - anche quelli finanziati nel corso dell'ultima fase di quotazioni elevate (2011-2014) – dall'altro, rimane al di sotto dei livelli di break-even fiscale (ossia il prezzo necessario affinché il bilancio pubblico del singolo paese chiuda in pareggio) di diversi Paesi del Medio Oriente e potrà quindi richiedere ulteriori tagli alla spesa. Occorre evidenziare come, stante il perdurare di situazioni di conflitto vero e proprio nell'area (Iraq, Siria e Yemen), gli eventi violenti sopra menzionati non abbiano implicato il dispiegamento massiccio di forze di terra o azioni prolungate. Un eventuale peggioramento del quadro – ipotesi che a oggi ha una limitata probabilità di accadimento - da un lato spingerebbe verso l'alto il prezzo del barile, dall'altro avrebbe ripercussioni negative sul commercio internazionale attraverso vari canali (minore fiducia degli operatori, minore percorribilità delle rotte tradizionali), colpendo anche i Paesi dell'area, pur in presenza di prezzi del petrolio superiori.

Rischio Cyber

Si è in presenza di un cybercrime sia quando la condotta o l'oggetto materiale del crimine è correlato ad un sistema informatico o telematico, sia quando l'illecito è perpetrato sfruttando o colpendo il sistema. Nell'intento di aumentare ed efficientare costantemente i processi di ICT Security, il Gruppo ha continuato nel percorso di adozione di nuove iniziative, strumenti e procedure volte a garantire livelli di sicurezza ICT sempre più elevati.

Analisi di Impairment Test al 31 dicembre 2019

Il Gruppo ha provveduto a verificare la presenza di indicatori al 31 dicembre 2019 che potessero segnalare l'esistenza di perdite durevoli di valore. Tale verifica è stata condotta sia in riferimento alle fonti esterne (capitalizzazione di mercato, tassi di attualizzazione e di crescita) sia in relazione alle fonti interne (indicazioni, derivanti dal sistema informativo interno, circa i risultati attesi). Avendo rilevato presunzioni di impairment, la Società, ha provveduto ad effettuare il test di impairment al 31 dicembre 2019: si rimanda allo specifico paragrafo "Impairment" inserito nelle Note Esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

Personale e organizzazione

La Società TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A.

Nel corso del 2019 le posizioni apicali della Società hanno subito variazioni. In particolare:

  • in data 30 settembre 2019 l'ing. Giuseppe Caselli è stato nominato Amministratore Delegato della Società e del Gruppo, in sostituzione del ing. Stefano Trevisani, il cui mandato è scaduto nella medesima data, mantenendo la carica di Amministratore Delegato della società Trevi S.p.A.;
  • in data 25 settembre 2019 l'avv. Alessandro Vottero è stato inserito nell'elenco dei manager apicali e in data 22 novembre 2019 è stato messo a capo della direzione Legal & Contractual della Società e del Gruppo;
  • in data 8 maggio 2019 il dott. Massimiliano Battistelli è stato nominato quale nuovo Chief Financial Officer Ad Interim del Gruppo e Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai

sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. N. 58/1998 in sostituzione del dott. Marco Andreasi, che per gravi motivi di salute non ha potuto proseguire nelle proprie funzioni. Il dott. Massimiliano Battistelli, in data 25 settembre 2019, è stato inserito nell'elenco dei manager apicali come Chief Financial Officer di Trevi S.p.A .;

in data 30 settembre 2019 viene nominato Chief Financial Officer della Società e del Gruppo il dott. Massimo Sala; lo stesso, con parere favorevole del Collegio Sindacale, sempre in data 30 settembre 2019, è stato nominato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. N. 58/1998, in sostituzione del dott. Massimiliano Battistelli.

Organico al 31 dicembre 2019

L'organico in essere al 31 dicembre 2019 risulta essere pari a 5.903 risorse con un decremento netto di 475 unità rispetto 6.378 risorse in essere al 31 dicembre 2018.

L'organico medio nel 2019 è stato pari a 6.141 risorse.

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni Media
Dirigenti 148 162 (14) ોર્ટર્
Impiegati e Quadri 2612 2.820 (208) 2.716
Operal 3-143 3 396 (253) 3.270
Totale Dipendenti 5.903 6.378 (475) 6.141

Risorse umane

Il Gruppo pone da sempre molta attenzione alla gestione delle proprie risorse umane, che rappresentano un patrimonio inestimabile di competenze di difficile reperimento sul mercato del lavoro.

Il Codice Etico, il principale strumento di formalizzazione degli impegni aziendali su questi temi, definisce le risorse umane come elemento centrale della strategia aziendale, identificando nella tutela delle pari opportunità, nella promozione del merito e del talento, e nella creazione di un ambiente di lavoro sereno, stimolante e gratificante elementi chiave per tutte le società del mondo Trevi.

Il Gruppo Trevi premia il raggiungimento dei risultati sia Aziendali, la assegnazione e valutazione degli obiettivi è gestita già dal 2016 attraverso il Performance Management System (PMS). Il PMS ha lo scopo di supportare e formalizzare lo scambio continuo ed il confronto tra capo e collaboratore in merito all'andamento della performance individuale e del suo impatto sull'organizzazione. Il processo prevede la definizione di obiettivi di performance chiaramente definiti ed il monitoraggio del livello di padronanza delle competenze richieste dal ruolo, basate su un modello di comportamenti unico per tutto il Gruppo. Il processo non si limita ad una mera valutazione annuale di questi elementi, in quanto per essere efficace richiede una costante e profonda opera di confronto attraverso l'utilizzo di continuous feedback, di incontri periodici e l'individuazione di azioni di sviluppo e formazione. Il PMS diventa quindi uno strumento cruciale per l'elaborazione dei piani di sviluppo individuali, dei percorsi di cariera e delle attività di formazione professionale.

Processi strutturati quali quello del PMS, consentono di dare omogeneità e trasparenza alle valutazioni dei singoli e di garantire al tempo stesso i processi formativi da mettere in atto per la crescita delle risorse e corrette politiche di remunerazione delle performance.

Lo sviluppo delle risorse del Gruppo e della loro specifica professionalità avviene anche attraverso percorsi formativi che prevedono sia attività in aula, sia attività di affiancamento on the job.

Il Gruppo ha al proprio interno una Academy di formazione che ha il compito di presidiare le tematiche

formative del proprio personale, costituita da:

Foundations Technology Academy (FTA) ha l'ambizioso obiettivo di trasmettere l'enorme bagaglio di esperienza del Gruppo Trevi e la sua passione, stimolando uno sviluppo del business e un miglioramento della sicurezza e delle performance su scala globale. La formazione è trasmessa da professionisti con esperienza diretta sul campo, con un approccio pragmatico, strumenti didattici innovativi, prove pratiche e linguaggio semplice. Le attività di formazione promosse da FTA si svolgono in aula, online e sul campo, e sono rivolte non solo al personale interno ma anche ai clienti di divisione .;

Trevi Group Academy of Management (TGA) ha lo scopo di promuovere iniziative di training finalizzate allo sviluppo di competenze trasversali per tutto il Gruppo, anche attraverso nuove tecnologie e nuovi strumenti di comunicazione. Il percorso offerto dall'Academy è strutturato su quattro Pillar:

  • 1) Project Management,
  • 2) People Management,
  • 3) Client Management
  • 4) Finance for non-Financial People.

Ciascun Pillar è suddiviso in moduli: ciò consente lo sviluppo di piani personalizzati sulla base delle competenze e del piano di sviluppo di ogni partecipante.

Le attività della TGA sono impostate sulla metodologia cosidetta "blended", che propone un mix di affiancamento a persone qualificate, formazione e-learniti customizzati creati ad hoc da specialisti esterni sulla base di case histories e materiali di Gruppo Trevi, virtual team project work e formazione in aula con esercitazioni e role-playing guidata da un trainer a conclusione del percorso. Ciò favorisce il coinvolgimento di tutti i dipendenti, superando le distanze geografiche ed andando incontro alle esigenze di flessibilità e mobilità del Gruppo.

La TGA promuove inoltre percorsi di formazione manageriali attingendo formazione dalle principali scuole manageriali.

Le informazioni sulle politiche retributive sono fornite all'interno della remunerazione predisposta dalla Società ai sensi dell'art. 123 -ter del D. Lgs. Del 24 febbraio 1998 n. 58, disponibile nei termini della vigente normativa sia presso la sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet www.trevifin.com.

Ambiente, sicurezza e salute dei lavoratori

Il Gruppo Trevi considera come requisito fondamentale la tutela della sicurezza del suo personale. La sicurezza dei nostri lavoratori è per il Gruppo un obiettivo primario e strategico ed è costantemente garantita e monitorata tramite il sistema di gestione integrato messo in piedi dal Gruppo Trevi, che soddisfa ampiamente tutti gli standard internazionale e leggi vigenti. Siamo costantemente impegnati a mantenere un ambiente di lavoro attento alla sicurezza e a dotare i dipendenti, a seconda dell'attività svolta, di tutte le attrezzature idonee e necessarie per preservarli da qualsiasi rischio o pericolo per la loro integrità

Abbiamo sempre posto la tutela dell'ambiente ai vertici delle proprie priorità, dedicando grande attenzione all'agire nel rispetto delle normative ambientali vigenti considerato il rischio legato alla natura internazionale del business del Gruppo e operando sempre in modo da preservare e proteggere l'ambiente.

Il Gruppo monitora e attua iniziative di mitigazione del proprio impatto ambientale attraverso una funzione salute, sicurezza e ambiente presente in tutte le divisioni e le società del Gruppo.

Informazioni non finanziarie (DNF)

Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. è esonerata dall'obbligo di redigere la Dichiarazione di carattere non finanziario individuale di cui all'articolo 3 del D. Lgs. 254/2016 (nel seguito anche "il Decreto"), in quanto la stessa redige una Dichiarazione Consolidata di carattere non Finanziario, ai sensi dell'articolo 4 del Decreto citato. In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del Decreto, Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ha predisposto la Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario, che costituisce una relazione distinta. La stessa, redatta "in conformità" ai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards (GRI Standards) definiti nel 2016 – opzione referenced – e sottoposta ad esame limitato da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A., è disponibile sul sito internet del Gruppo.

Il Gruppo Trevi considera da sempre la Sostenibilità come parte integrante e imprescindibile del proprio business in quanto essa rappresenta un modo per garantire la crescita di lungo periodo e la creazione di valore attraverso un efficace coinvolgimento di tutti gli stakeholders.

Inoltre, la natura del business e la complessità delle attività del Gruppo hanno da sempre richiesto una particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza del lavoro, ambientali e sociali nell'esecuzione dei progetti.

In ottemperanza al Decreto, di recepimento della Direttiva Europea 2014/95/UE, il Gruppo Trevi ha redatto anche per l'anno 2019 la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" con la quale rendiconta le proprie performance e politiche in relazione a un insieme di tematiche materiali quali: aspetti relativi alla gestione del personale, tutela dei diritti umani, lotta alla corruzione e aspetti sociali. Tale Dichiarazione intende così assicurare la comprensione dell'azienda, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto da essa prodotto con riferimento all'anno 2019.

Il Gruppo Trevi è presente in oltre 70 paesi e gestisce le proprie attività a stretto con le popolazioni locali, in situazioni geograficamente e culturalmente eterogenee e spesso in scenari socio-politici delicati. Specialmente nei paesi dove la presenza dei cantieri Trevi è consolidata, il Gruppo svolge un ruolo attivo presso le comunità locali, fornendo un contributo allo sviluppo socio-economico del territorio che non si limita alla creazione di posti di lavoro ma implica relazioni di lungo termine con le comunità basate sul reciproco supporto. Gli esempi più rilevanti sono le collaborazioni con enti e organizzazioni locali per la realizzazione di programmi di sviluppo nelle comunità, come ad esempio "Social Value".

Sin dalla sua costituzione avvenuta alla fine del 2007, "Social Value" si propone di promuovere e sostenere, a livello nazionale e internazionale, iniziative di solidarietà soprattutto in favore dei bambini e delle classi più deboli della popolazione con lo scopo di favorirne la crescita sociale e culturale.

Da rimarcare le molteplici esempi di collaborazione che dimostrano la capacità del Gruppo di adattarsi alle varie culture locali e grande capacità di project management nelle commesse più importanti.

Un altro punto di forza del Gruppo in relazione alle comunità locali è rappresentato dal grado sempre crescente di diversità della composizione del proprio personale, inteso come moltitudine di etnie di giovani talenti che oggi coprono il 16% della popolazione aziendale.

Il richiamo all'agire con integrità e professionalità, contenuto fin dal Codice Etico, e il riferimento alla creazione del valore è pienamente espresso dalla missione dell'azienda: "La missione del Gruppo Trevi è di progettare, realizzare ed offrire tecnologie e servizi innovativi per qualsiasi opera d'ingegneria nel sottosuolo".

Il modello di Responsabilità Sociale adottato rispecchia questi principi e si esplica concretamente tramite:

· la DNF (Dichiarazione non finanziaria) che fornisce un resoconto, accurato e trasparente, degli impati di

natura economica, ambientale, sociale e culturale dell'attività dell'impresa

  • · Crescente attenzione per l'ambiente grazie ad un programma di monitoraggio e di riduzione delle conseguenze ambientali della propria attività
  • · Contributi al benessere dei dipendenti non solo sul posto di lavoro, ma anche sul porre una forte attenzione nel caso di espatriati all'ambiente di vita, alla sistemazione logistica dell'educazione dei figli.
  • · Contribuiti allo sviluppo della comunità di riferimento attraverso investimenti in iniziative di rilievo sociale, educative, culturali e sportive.
  • · Pieno rispetto dei principi contenuti nel Codice Etico nello svolgimento della propria attività.

Fra i vari progetti d'utilità sociale portati avanti nel 2019 dal Gruppo Trevi tramite il progetto Social Value segnaliamo:

Trevi si è fatta leader e promotore del progetto "Mosul Dam Project for Social Progress" con lo scopo effettuare una serie di interventi di sostegno e supporto alla popolazione del Villaggio di Mosul e dintorni. Nella prima parte del 2019, a completamento del programma che ha portato di cinque strutture scolastiche nell'area della Diga di Mosul e alla fornitura di materiale didattico agli studenti, si è provveduto a riparare e costruire l'intera parete perimetrale della scuola secondaria femminile del villaggio di Mosul e a fornire attrezzature mediche, mobili, elettrodomestici e condizionatori d'aria all'ospedale del villaggio di Mosul. Anche nel 2019 Trevi ha continuato con le donazioni all'orfanotrofio femminile di Alqosh, località a maggioranza cattolica a 30 KM dalla Diga di Mosul nuovi PC e condizionatori. L'orfanotrofio è gestito da una suora Irachena, Suor Warena. Il sostentamento è avvenuto tramite la vendita all'interno del campo di tazze (mugs) col logo Trevi-Mosul Dam Project. Le tazze sono andate letteralmente a ruba tra i civili ma soprattutto i militari italiani dei vari contingenti della Task Force Praesidium che si sono avvicendati per la missione.

Fra le altre iniziative di sostegno e solidarietà portate avanti nel 2019 nell'ambito del progetto Social Value citiamo:

sostegno alla Croce Verde, associazione Onlus senza fini di lucro che svolge attività di trasporto sanitario con ambulanza, di trasporto disabili con pulmino attrezzato e attività di protezione civile.

sostegno all'organizzazione non profit del Centro per le Attività Scolastiche Italiane di Boston (USA), a favore della promozione dell'insegnamento della lingua italiana

contributo all'organizzazione no-profit statunitense Giving Circle che fornisce assistenza ai lavoratori che si ritrovano ad affrontare difficoltà personali impreviste

contribuito economico per le attività didattiche della scuola professionale elettrotecnica di Ezeiza, città della provincia di Buenos Aires (Argentina) dove si trova l'aeroporto più grande della nazione

sovvenzioni per corsi di formazione e aggiornamento per i disoccupati delle Isole Malvinas (Argentina) nell'ottica di creare opportunità d'impiego.

sostegno delle spese ospedaliere necessarie al ricovero, operazione e degenza di una bambina malata che viveva in stato di povertà nei pressi del nostro Progetto CLJV-CCLEX di Cebu (Filippine). A seguito del supporto della Trevi la bambina è definitivamente guarita.

donazione alle scuole secondarie 7 e 14 di Gomel (Bielorussia). Donazione all'Istituto "Centro dei servizi sociali per la popolazione della Zona Sovetsky della città di Gomel" per bambini ospiti della struttura. finanziamento per la realizzazione di un pozzo di acqua ad Enugu, capitale dell'omonimo stato federale

nigeriano ed ex capitale della Repubblica del Biafra.

Infine, Trevi S.p.A. partecipa al Consorzio Romagna Iniziative è un Consorzio che riunisce alcune delle più importanti realtà imprenditoriali del territorio cesenate e romagnolo. Nato nel 1996 anche su input del Gruppo Trevi, il Consorzio di Romagna Iniziative s'impegna a valorizzare progetti di interesse culturale e attività che coinvolgono i ragazzi in quasi tutte le discipline sportive: dal calcio al basket, dal rugby alla pallavolo, dalla scherma al pattinaggio. Lo scopo del Consorzio è di contribuire al miglioramento del territorio in cui risiede.

Altre informazioni

Ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2019 il Gruppo Trevi non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definito dalla Comunicazione stessa.

Governance e delibere adottate nel periodo

  • Il Consiglio di Trevifin il 1° aprile 2019 ha deliberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.
  • · In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli accordi relativi all'Operazione, ha deliberato l'approvazione della proposta di manovra finanziaria inclusiva dei piani economico-finanziari, la quale è stata trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.
  • · Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin in data 15 luglio 2019 ha approvato i progetti di bilancio di esercizio e i bilanci consolidati relativi sia all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2017 sia all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2018. Tali bilanci sono stati redatti ed approvati sulla base del presupposto della continuità aziendale ritenendo il Consiglio che le incertezze circa il Gruppo potessero essere ragionevolmente superate mediante l'attuazione della manovra finanziaria prevista dagli accordi a tale data in corso di perfezionamento.
  • . In data 17 luglio 2019, Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin, preso atto dell'avanzato stato delle negoziazioni con gli istituti di credito e dei relativi processi deliberato l'approvazione della proposta definitiva di manovra finanziaria ed ha autorizzato la sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché degli ulteriori accordi che regoleranno l'operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, ivi incluso l'Accordo di Investimento.
  • · La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nel Piano, nell'Accordo di Ristrutturazione, nell'Accordo di Investimento e negli ulteriori accordi che sono stati sottoscritti nel contesto della manovra stessa, prevede in estrema sintesi:

  • · un aumento di capitale da offrirsi in opzione per un importo pari a Euro 130 milioni a un prezzo di sottoscrizione per azione pari a Euro 0,01 (tenuto conto del raggruppamento azionario eseguito il 18 novembre 2019), in relazione al quale i Soci Istituzionali hanno confermato la disponibilità ad assumere un impegno di sottoscrizione per un totale di Euro 77.456.654 milioni, mentre la restante parte, ove non sottoscritta in opzione dal mercato, sarà sottoscritta dalle banche finanziatrici attraverso la conversione dei relativi crediti secondo il rapporto di conversione indicato al successivo punto (ii);

  • · la conversione in azioni ordinarie di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA dei crediti vantati da parte delle banche finanziatrici, secondo un rapporto di 4,5:1, per un importo massimo pari a Euro 284.117.589, in parte, ove necessario, a garanzia dell'eventuale inoptato e, per la parte residua, per sottoscrivere e liberare un aumento di capitale riservato;
  • · un ulteriore aumento di capitale, fino ad un massimo di circa Euro 20 milioni, riservato agli attuali azionisti di Trevifin, con corrispondente emissione di complessivi n. 1.647.832 "loyalty warrant" quotati di tipo europeo, ciascuno valido per sottoscrivere n. 934 azioni di compendio, da sottoscriversi per cassa, ad un prezzo di esercizio per warrant pari a Euro 0,013 (tenuto conto del raggruppamento azionario eseguito il 18 novembre 2019);
  • · la Dismissione Oil&Gas (come infra definita e meglio descritta) e l'utilizzo dei proventi netti derivanti dalla stessa per il rimborso dell'indebitamento gravante sulle società della Divisione Oil&Gas, previo accollo di tali esposizioni da parte di Trevifin, e riscadenziamento dell'esposizione residua in maniera uniforme al debito oggetto di ristrutturazione di cui al successivo punto (vi);
  • · nel caso di mancata integrale sottoscrizione della porzione di capitale per cassa riservata in opzione agli azionisti esistenti, l'eventuale concessione in favore di Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. di un finanziamento a medio-lungo termine in pool per cassa per un importo massimo complessivo pari
  • · al minore tra (a) Euro 41 milioni, e (b) la differenza tra Euro 130 milioni e l'ammontare dell'aumento di capitale per cassa effettivamente sottoscritto dal mercato e dagli azionisti (ivi inclusi i Soci Istituzionali), da cui dovranno essere ulteriormente dedotti i proventi netti derivanti dalla cessione della Divisione Petreven in eccesso rispetto a Euro 11,6 milioni. Di tale finanziamento, Euro 12 milioni sono già stati erogati nel periodo intercorrente tra il deposito del ricorso e la data di intervenuta del decreto di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione (e, dunque, a seguito dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente ai sensi dell'articolo 182-quinquies, comma 1, LF);
  • · il consolidamento e il riscadenziamento del debito bancario che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso balloon al 31 dicembre 2024, salvi i casi di rimborso anticipato obbligatorio, e la modifica dei relativi termini e condizioni;
  • la conferma delle linee di credito e la concessione di nuove linee di credito per firma, volte a consentire al Gruppo di emettere le garanzie richieste nell'ambito della propria attività ordinaria, per complessivi circa Euro 200 milioni, una parte delle quali - pari a complessivi Euro 39,3 milioni - da erogarsi anche durante il periodo intercorrente tra la data di omologa dell'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente;

  • · il pagamento, da parte di Trevifin, di un importo pari a Euro 8,3 milioni in favore di SC Lowy -creditore finanziario che ha rifiutato di aderire alla proposta di conversione in azioni ordinarie di cui al precedente punto (ii) – a saldo e stralcio del credito di Euro 27,8 milioni (con uno stralcio implicito del credito originario pari al 70%); e

  • · il riscadenziamento sino a tutto il 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni del prestito obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 - 2019» emesso da Trevifin per un valore di Euro 50 milioni, già approvato dall'assemblea dei bondholder in data 2 maggio 2019.
  • · In data 5 agosto 2019, sono stati sottoscritti gli accordi per la realizzazione della complessiva operazione di ripatrimonializzazione di Trevifin e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi e più in dettaglio:
  • · Trevifin e le società controllate Trevi S.p.A. e Trevi Holding USA Corporation hanno sottoscritto con MEIL Global Holdings B.V., società di diritto olandese direttamente controllata da MEIL, gli accordi vincolanti per la cessione a quest'ultima della Divisone Oil&Gas del Gruppo Trevi, come meglio descritti nel prosieguo della presente relazione;
  • · l'Accordo di Ristrutturazione dei debiti del Gruppo Trevi tra Trevifin e alcune delle principali controllate, da un lato, e le principali banche finanziatrici del Gruppo, dall'altro, che disciplina la ristrutturazione dell'indebitamento finanziario di Trevifin e del Gruppo Trevi, ivi incluso l'impegno delle banche a sottoscrivere azioni ordinarie di Trevifin nell'ambito dell'aumento di capitale tramite compensazione dei crediti per un importo di Euro 284,1 milioni, secondo un rapporto di conversione pari a 4,5:1;
  • I'Accordo di Investimento, con il quale i Soci Istituzionali hanno assunto nei confronti di Trevifin impegni di sottoscrizione per circa Euro 77,5 mln complessivi in relazione all'aumento di capitale in opzione di complessivi Euro 130 milioni, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Trevifin lo scorso 17 luglio 2019: e
  • il contratto di nuova finanza, con il quale alcune banche finanziatrici si sono impegnate a concedere un nuovo finanziamento a Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. per far fronte alle esigenze di liquidità del Gruppo Trevi nell'attuazione dell'Accordo di Ristrutturazione e del relativo piano industriale, per un importo massimo di Euro 41 milioni, dei quali 12 milioni da erogarsi già prima dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione, subordinatamente alla concessione da parte del Tribunale dell'autorizzazione ai sensi dell'articolo 182quinquies della Legge Fallimentare.
  • · In data 8 agosto 2019, l'Accordo di Ristrutturazione è stato depositato presso il Tribunale di Forlì, competente al fine di richiederne l'omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare.
  • · In data 30 settembre 2019 Il Consiglio di Amministrazione riunitosi prima dell'assemblea ordinaria/straordinaria delle società, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019.
  • · L'assemblea degli azionisti, ordinaria e straordinaria, riunitasi in seconda convocazione il giorno 30 settembre 2019 ha proceduto, tra l'altro, con:
  • · l'approvazione del bilancio di esercizio ed esame del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017;
  • · l'approvazione del bilancio di esercizio ed esame del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018; e
  • · la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Trevifin.
  • · KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso una relazione di revisione contenente l'impossibilità di esprimere un giudizio sui bilanci sopra indicati a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte in relazione.

  • · L'Assemblea straordinaria, convocata anche per l'assunzione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, ha approvato la situazione patrimoniale di Trevifin al 30 giugno 2019 redatta ai fini degli articoli 2446 e 2447 del codice civile, prendendo atto dell'accesso da parte di Trevifin alla procedura di cui all'articolo 182-bis della Legge Fallimentare e, di conseguenza, dell'articolo 182-sexies della Legge Fallimentare con conseguente sospensione degli articoli 2446, secondo e terzo comma, e 2447 del codice civile. L'Assemblea ha comunque preso atto dell'idoneità delle misure previste dall'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto tra Trevifin e le principali banche creditrici e, in particolare, delle misure di ricapitalizzazione ivi previste, a consentire la copertura delle perdite di Trevifin, sanando così la situazione prevista dall'articolo 2447 del codice civile.

  • Con provvedimenti del 2 ottobre 2019 il Tribunale di Forlì ha concesso l'autorizzazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, per l'erogazione da parte di alcune banche finanziatrici del Gruppo di nuova finanza per cassa per complessivi Euro 12 milioni in favore delle controllate Trevi S.p.A. (per Euro 8,4 milioni) e Soilmec S.p.A. (per Euro 3,6 milioni). La nuova finanza, così come prevista a seguito della sottoscrizione di specifico contratto con alcune banche finanziatrici, risultava funzionale a supportare i fabbisogni di cassa del Gruppo sino alla conclusione della complessiva operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione del debito. Il Tribunale di Forlì nella medesima data ha altresì autorizzato la concessione a Trevifin, ai sensi dell'articolo 182-quinquies Legge Fallimentare, di nuova finanza interinale sotto forma di emissione di garanzie bancarie per un importo complessivo di Euro 39,3 milioni.
  • Con provvedimento del 7 novembre 2019, pervenuto a Trevifin il 15 novembre 2019, il Tribunale di Forlì ha rigettato la richiesta di omologazione degli Accordi di Ristrutturazione. Trevifin, e le controllate Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A., non condividendo le motivazioni e il contenuto del provvedimento del Tribunale di Forlì hanno tempestivamente proposto reclamo presso la Corte di Bologna in data 29 novembre 2019, affinché, con revisione del provvedimento di rigetto, venisse accolta la richiesta di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione.
  • · Inoltre, al fine di non pregiudicare il buon esito della manovra di ristrutturazione, nell'attesa degli esiti del citato reclamo, Trevifin ha attivato le interlocuzioni per l'adozione di tutte le opportune misure conservative della manovra di ristrutturazione, sia con i Soci Istituzionali che hanno assunto impegni di sottoscrizione dell'aumento di capitale, sia con le banche e le istituzioni finanziarie partecipanti all'Accordo di Ristrutturazione, sia infine con MEIL in relazione agli accordi per il trasferimento in favore di quest'ultima della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi.
  • · In data 28 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha approvato i risultati al 30 settembre 2019 sulla base del presupposto della continuità aziendale in relazione dei seguenti elementi:
  • · la presentazione, presso la Corte d'Appello di Bologna, del reclamo avverso il provvedimento di rigetto adottato dal Tribunale di Forlì al fine di ottenere l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione;
  • · la conferma per iscritto ricevuta dai Soci Istituzionali che gli impegni dagli stessi assunti relativamente alla sottoscrizione del previsto aumento di capitale erano da intendersi pienamente in vigore, ai medesimi termini e condizioni previsti dall'Accordo di Investimento sottoscritto in data 5 agosto 2019;
  • · la conferma per iscritto ricevuta da MEIL in relazione agli impegni dalla stessa assunti ai sensi dello Sale and Purchase Agreement (come infra definito) già

  • · sottoscritto in data 5 agosto 2019, confermando altresì la disponibilità ad addivenire al closing dell'operazione all'esito del procedimento di omologa; e

  • · l'assenza, anche in base alle interlocuzioni in corso, da parte di alcune delle banche aderenti all'Accordo di Ristrutturazione, di alcun elemento che potesse far ritenere che alcuna delle banche aderenti all'Accordo di Ristrutturazione avesse intenzione di dichiarare lo stesso risolto e/o di recedere dallo stesso.

Relazione sulla Remunerazione

In adempimento degli obblighi regolamentari e allo scopo di offrire agli Azionisti una ulteriore informativa utile alla conoscenza della Società, è stata redatta la "Relazione sulla Remunerazione", ai sensi dell'art. 123-ter del TUF che viene pubblicata congiuntamente alla presente relazione presso la sede sociale e Borsa Italiana, oltre ad essere consultabile sul sito internet www.trevifin.com nella sezione Investor Relations - Corporate Governance; tale comunicazione è depositata in Borsa Italiana S.p.A. e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato E Market Storage (), nei termini di regolamento.

La Relazione sulla remunerazione, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29 maggio 2020 e tiene conto delle indicazioni di cui alla Delibera Consob n. 18049 del 23 dicembre 2011, pubblicata nella G.U. n. 303 del 30 dicembre 2011.

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

COMPOSIZIONE DEL CAPITALE AZIONARIO

Il capitale sociale di TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. alla data del 31 dicembre 2019 ammonta a Euro 82.391.632,50, interamente sottoscritto e versato, ed è composto da n. 1.647.832senza valore nominale (in data 30 luglio 2018 l'Assemblea degli azionisti ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni e in data 30 settembre 2019 l'Assemblea degli azionisti ha deliberato il raggruppamento nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 100 (cento) esistenti azioni ordinarie previo annullamento di n. 65 (sessantacinque) azioni proprie al fine di consentire la quadratura complessiva dell'operazione di raggruppamento e senza che ciò abbia comportato la riduzione del capitale sociale).

Al 31 dicembre 2019 la Società è controllata da TREVI Holding SE che detiene, dai dati depositati presso CONSOB e dalle comunicazioni di internal dealing ricevute, una partecipazione pari al 31,751% del capitale sociale, società a sua volta controllata al 51% da I.F.I.T. S.r.l.

Alla data del 31 dicembre 2019 (dai dati depositati presso CONSOB) oltre all'azionista di controllo, risultano iscritti con una quota superiore al 3% FSI Investimenti S.p.A. con una partecipazione pari al 16,852% e Polaris Capital Management LLC (USA) con una partecipazione pari al 10,072%. A seguito dell'aumento di capitale gli azionisti di TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. sono:

  • per il 25,67% FSI Investimenti S.p.A. (società controllata da CDP Equity)

  • per il 25,67% Polaris Capital Management LLC

  • per il 41,85% banche ed istituzioni finanziarie che hanno assunto impegni di sottoscrizione nell'ambito dell'Accordo di Ristrutturazione

  • per il 6,81% mercato ed altri investitori minori.

Azioni proprie o azioni e quote di società controllanti

La società, alla data del 31 dicembre 2019 detiene n. 2.039 azioni proprie, pari al 0,124% delle azioni ordinarie complessive. Durante l'esercizio 2019 la società non ha acquistato azioni proprie.

La Società non detiene né direttamente né tramite società controllate azioni e/o quote della Società controllante Trevi Holding SE o della I.F.I.T. S.r.l.

Internal Dealing

Nel corso dell'anno 2019 la Società ha ricevuto 13 comunicazioni sulla partecipazione azionaria della Società detenuta da Trevi Holding SE.

Tra il 25 febbraio 2019 e il 17 aprile 2019 1.927.440 azioni, pari al 1,170% del capitale della Società, di proprietà di Trevi Holding SE sono state vendute sul mercato.

Filiale

Dal marzo 2004 la Società ha una filiale in Venezuela, con lo scopo di rendere operativo il consorzio tra Trevi S.p.A. (50%) - TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. (45%) - SC Sembenelli S.r.l. (5%), che si è aggiudicata la gara d'appalto in Venezuela indetta da CADAFE per la riparazione della diga "Borde Seco" i cui lavori sono terminati; la filiale non è operativa.

Attività di ricerca e sviluppo

L'attività di ricerca e sviluppo svolta dalle società del Gruppo nel 2019 si è articolata nel perseguimento dei seguenti obiettivi:

  1. Gestire, promuovere e proteggere la proprietà intellettuale ed il know-how aziendale;

    1. Studio di sistemi di misura innovativi;
    1. Introduzione di circuiti di comando elettro-proporzionali su gamma SR.

Per quanto riguarda il primo punto, nel corso dell'anno sono stati alcuni nuovi brevetti raggruppati in famiglie inerenti gli ambiti tecnologici di maggiore interesse per il Gruppo. Nello stesso anno sono state ottenute le concessioni di diversi brevetti depositati nel periodo precedente al 2019.

Per quanto riguarda il secondo punto, è stato avviato il progetto per strumentare i sottocarri delle macchine in modo da rilevarne le condizioni di carico e procedere poi con lo sviluppo dell'auto-stabilità.

Per quanto riguarda il terzo punto si è lavorato sulla semplificazione delle logiche di controllo e sulla integrazione delle varie predisposizioni delle perforatrici.

Procedura operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018 ha aggiornato, con il parere favorevole del Comitato parti Correlate composto interamente da Amministratori Indipendenti, ai sensi del Regolamento CONSOB n. 17221/2010 e successive modificazioni e integrazioni, la procedura parti correlate, precedentemente approvata il 16 ottobre 2014.

La procedura operazioni con parti correlate approvata della società è disponibile sul sito internet

www.trevifin.com.

Ai sensi del regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999, al 31 dicembre 2019 non risultano esserci partecipazioni detenute personalmente da Amministratori e dai Sindaci effettivi e supplenti, nella Società e nelle società controllate

ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DI SOCIETÀ

Ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico, si riporta che al 31 dicembre 2019, TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. è indirettamente controllata da I.F.I.T. S.r.I. (Società con sede a Cesena) e direttamente controllata dalla Società italiana TREVI Holding SE, Società controllata da I.F.I.T. S.r.l.

Relativamente all'informativa societaria, ex art. 2497 del Codice Civile, relativa all'attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da Società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2019 e alla del presente bilancio la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad eventuali attività di direzione e coordinamento da parte di Società controllanti, in quanto il Consiglio d'Amministrazione della TREVI -Finanziaria Industriale S.p.A. ritiene che la Società sia completamente autonoma dalla propria controllante dal punto di vista operativo e finanziario, e peraltro non ha posto in essere né nel 2019 né in esercizi precedenti nessuna operazione societaria con la controllante.

La Società, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo), ed esercita ai sensi dell'art. 2497 del C.C., l'attività di direzione e coordinamento dell'attività delle Società direttamente controllate:

  • · Trevi S.p.A., partecipata direttamente al 99,78%;
  • · Soilmec S.p.A., partecipata direttamente al 99,92%;
  • · R.C.T. S.r.l., partecipata indirettamente al 99,78% (detenuta al 100% da TREVI S.p.A.);
  • · Trevi Energy S.p.A. con socio unico partecipata direttamente al 100%;
  • · PSM S.p.A., partecipata indirettamente al 99,92% (detenuta da Soilmec S.p.A. al 100%);
  • · Immobiliare SIAB S.r.l. con socio unico, partecipata direttamente al 100%.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura di esercizio

Per quanto riguarda i fatti di rilievo avvenuti successivamente al 31 Dicembre 2019, si rimanda al paragrafo (38) della Nota Integrativa.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il 2020 ha visto il verificarsi di alcuni accadimenti positivi nello scenario economico e finanziario del Gruppo. Il processo di ristrutturazione del Gruppo che ha caratterizzato gli ultimi due anni è ormai prossimo alla sua completa realizzazione: gli effetti di tale ristrutturazione saranno sicuramente positivi sia dal punto di vista finanziario, grazie alle nuove risorse rivenienti dall'aumento di capitale unitamente al riscadenziamento dei debiti finanziari - scadenza aggiornata dicembre 2024 con rimborso bullet -, sia dal punto di vista di una più concreta stabilità operativa che tali risorse permetteranno.

Nei primi mesi del 2020, oltre che nell'implementazione del Piano Industriale e nell'esecuzione della complessiva Manovra Finanziaria, il Gruppo ha dovuto affrontare le sfide derivanti dal diffondersi dell'emergenza Covid-19 in Italia e in altri Paesi europei. Le funzioni competenti hanno garantito l'effettiva messa in atto delle prescrizioni dei vari Governi, oltre che la continuità delle attività aziendali, nei vari Paesi in cui opera il Gruppo. Seppur non siano completamente de possibili conseguenze della pandemia, riteniamo che il Gruppo sia pronto per affrontare questa nuova complessa sfida sia in termini di realizzazione della Manovra Finanziaria di rafforzamento patrimoniale, sia per le iniziative di messa in sicurezza economica delle proprie attività operative che per le competenze ingegneristiche, tecnologiche e realizzative. Nei primi quattro mesi dell'anno gli ordini acquisiti sono risultati pari a circa 200 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente ed il backlog ha raggiunto i 444 milioni di euro, in aumento di circa l'1% rispetto al 2019.

Cesena, lì 29 maggio 2020

Per il consiglio di Amministrazione

Il Presidente Luca d'Agnese

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO DELL'ESERCIZIO 2019

BILANCIO CONSOLIDATO

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

(Importi in migliaia di Euro)

ATTIMITA Note 31/12/2019 31/12/2018
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Terreni e Fabbricati 52 227 45.580
Impianti e macchinari 128-731 141 609
Attrezzature Industriali e commerciali 30 560 22 485
Altri beni 16 809 14 775
Immobilizzazioni in corso e acconti 3.219 523
Totale Immobilizzazioni Materiali (1) 231.546 224.972
Immobilizzazioni immateriali
Costi di sviluppo 5 260 4 879
Diritti di brevetto indust e utiliz opere dell'ingegno 290 256
Concessioni, licenze, marchi 142 ા । રે
Avviamento
Immobilizzazioni in corso e acconti 218
Altre immobilizzazioni immateriali 884 1 147
Totale Immobilizzazioni Immateriali (2) 6.794 6.397
Investimenti immobiliari non strumentali (3) (0) (0)
Partecipazioni (4) 4 000 1 394
- partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto valulate
con il metodo del patrimonio netto
3 403 687
- altre partecipazioni 597 707
Attività fiscali per imposte anticipate (5) 44.163 46 265
Attività fiscali per imposte non correnti
Titoli al valore nominale
Strumenti finanzairi derivati a lungo termine (6)
Attività finanziarie mantenute fino a scadenza (7)
Altri crediti finanziari lungo termine (8) 3 283 3217
- di cui con parti correlate (36) 1-353 1.732
Crediti commerciali ed altre attività a lungo termine (9) 2 946 6 129
Totale Immobilizzazioni Finanziarie 54.392 57.005
Totale Attività non correnti 292.732 288.374
Attività non correnti destinate alla dismissione 250.420 248.022
Attività destinate alla dismissione 250.420 248 022
Attività correnti
Rimanenze (10) 118.897 145 269
Crediti commerciali e altre attività a breve termine (11) 289.331 328 965
- di cui con parti correlate (36) 14.711 6.596
Attività fiscali per imposte correnti (11.a) 12 086 17009
Altri crediti finanziari a breve termine 145 121
Strumenti finanziari derivati a breve termine (12) ો રે
Attività finanziarie correnti (12.a) 10 977
Disponibilità liquide (13) 77 709 88 912
Totale Attività correnti 509.145 580.290
TOTALE ATTIVITA' 1.052.297 1.116.686

BILANCIO CONSOLIDATO

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

(Importi in migliaia di Euro)

PATRIMONIO NETTO Note 31/12/2019 31/12/2018
Capitale sociale e riserve
Capitale sociale 82.290 82.290
Altre riserve 157 181 152 395
Utile portato a nuovo (382 760) (239 333)
Risultato di periodo (75.802) (143.427)
Patrimonio Netto del Gruppo (14) (219.089) (148.075)
Capitale e riserve di terzi (914) 1.477
Utile del periodo di terzi (2.162) (737)
Parimonio Netto di terzi (3.076) 740
Totale Patrimonio netto (222,167) (147.335)
PASSIVITA'
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine (15) 7.656 331
Debiti verso altri finanziatori a lungo termine (15) 25 764 33 668
Strumenti finanziari derivati a lungo termine (15) (0) (0)
Passività fiscali per imposte differite (16) 31.729 35.360
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (18) 13 682 13 994
Fondi a lungo termine (16) 7235 6.766
Altre passività a lungo termine (19) 41
Totale passività non correnti 86.107 90.118
Passività non correnti destinate alla dismissione 150.455 137.022
Passività destinate alla dismissione 150 455 137.022
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve termine (20) 224.280 260 376
- di cui con parti correlate (36) 2.363 1.287
Passività fiscali per imposte correnti (21) 12631 15.822
Finanziamenti a breve termine (22) 553 193 658 348
Debiti verso altri finanziatori a breve termine (23) 238 316 88 846
Strumenti finanziari derivati a breve termine (24) 132 374
Fondi a breve termine (25) 9 350 13-115
Totale passività correnti 1.037.902 1.036.882
TOTALE PASSIVITA' 1.274.462 1.264.022
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 1.052.299 1.116.686

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(Importi in migliaia di Euro)

Note 31/12/2019 31/12/2018
Ricavi delle vendite e delle prestazioni (26a) 593 970 590 207
- di cui con parti correlate (36) 9.190 2 547
Altri ricavi operativi (26b) 29 234 27 873
Sub-Totale Ricavi Totali 623.204 618.080
Materie prime e di consumo 213 330 211-728
Variazione rimanenze materie prime, suss ,di consumo e merci 217 3.340
Costo del personale (28) 166 333 164 846
Altri costi operativi (29) 201.465 211 975
- di cui con parti correlate (36) 5 381 517
Ammortamenti (1)-(2) 47 014 31.501
Accantonamenti e svalutazioni (30) 32.336 4 440
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (27) (12241) (12,580)
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione (27) 11646 (11 380)
Risultato operativo (36.896) 14.210
Proventi finanziari (31) 9227 10 759
(Costi finanziari) (32) (25 674) (26.423)
Utili/(perdite) su cambi (33) (5 100) (16.002)
Sub-totale proventi/(costi) finanz. e utili/(perdite) su cambi (21.547) (31.665)
Rettifiche di Valore di attività finanziarie (1.608) (123)
Utili e perdite derivante da attività destinate alla dismissione 0
Risultato prima delle Imposte (60.051) (17.578)
Imposte sul reddito (34) 6.472 7 036
Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento (66.523) (24.615)
Risultato netto derivante dalle attività destinate a essere cessate (11.440) (119,550)
Risultato dopo le imposte (77.963) (144.164)
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo (75 802) (143.427)
Interessi di minoranza (2.162) (737)
(77.964) (144.164)
Risultato del Gruppo per azione: (35) (46,058) (87,148)
(45,972) (86,984)
Risultato del Gruppo per azione diluito: (35)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(Importi in migliaia di Euro)

31/12/2019 31/12/2018
Utile/(perdita) del periodo (77.964) (144.164)
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Riserva di cash flow hedge 0 (144)
Imposte sul reddito 0 40
Effetto variazione riserva cash flow hedge 0 (104)
Riserva di conversione 4 512 9.807
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte
4.512 9.703
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) attuariali (334) 234
Imposte sul reddito ર્ણ (65)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte
(268) 169
Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale (73.720) (134.292)
Azionisti della Società Capogruppo (72 588) (134 575)
Interessi di minoranza (1.132) 283

PROSPETTO CONSOLIDATO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(Importi in migliaia di Euro)
Descrizione Capitale
Sociale
Altre
Riserve
Utile
Portato a
OVOU
Totale del
Gruppo
Quota
Spettante
A terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 01/01/18 82.290 143.470 (239.333) (13.573) 374 (13.200)
Risultato del periodo (143.427) (143,427) (737) (144.164)
Utili/(perdite) attuariali 241 241 241
Altri utili / (perdite) complessivi 8.683 8 683 1.020 9 703
Totale utile/(perdita) complessivi 0 8.925 (143.427) (134.502) 283 (134.220)
Destinazione del risultato 2017 e
distribuzione dividendi
0 83 83
Saldo al 31/12/18 82.290 152.395 (382.760) (148.075) 740 (147.385)
Capitale Altre Utile Totale del Quota Totale
Descrizione Sociale Riserve Portato a Gruppo Spettante Patrimonio
nuovo A terzi Netto
Saldo al 01/01/19 82.290 152.395 (382.760) (148.075) 740 (147.335)
Risultato del periodo (75,802) (75.802) (2 162) (77-964)
Utili/(perdite) attuariali (268) (268) (268)
Altri utili / (perdite) complessivi 3.481 3 481 1 030 4511
Totale utile/(perdita) complessivi 0 3.213 (75.802) (72.589) (1.132) (73.721)
Destinazione del risultato 2018 e
distribuzione dividendi
0 0 (1.111) (1-11)
Acquisizione quote di minoranza 1 572 1 572 (1 572) 0
Saldo al 31/12/19 82.290 157.181 (458.562) (220.664) (3.076) (222.167)

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 31/12/2019 31/12/2018
Risultato netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi (77.964)
6 472
(144 164)
7 036
Imposte sul reddito
Risultato ante imposte (71.492) (137.128)
Ammortamenti e svalutazioni 47.014 41 294
(Proventi)/Oneri finanziari netti 16 447 26 479
Variaz. dei fondi per rischi ed oneri e del fondo benefici successivi cessazione del rapporto di
lavoro
(11.138) 219
Accantonamenti fondo rischi ed oneri 35.419 12.708
Rettifiche di Valore di attività finanziarie e attività discontinuate 0 98.877
(Plusvalenze)/minusvalenze da realizzo o svalutazione di immobilizzazioni (1,796) (301)
(A) Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del Cap.Circolante 14.455 42.148
(Incremento)/Decremento Rimanenze 16 735 (8 136)
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali 20.891 28 771
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali (33.746) (33 641)
(Incremento / Decremento altre attività/passività 10 958 (33.726)
(B) Variazione del capitale circolante 14.839 (46.732)
(C) Incasso proventi finanziari/pagamento interessi passivi (4 125) (26 479)
(D) Imposte pagate (7.991) (1,595)
(E) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D) 17.178 (32.659)
Attività di investimento
(Investimenti)/Disinvestimenti operativi (20 749) (28 622)
Differenze cambio 0
Variazione netta delle attività finanziarie (2.747) (628)
(F) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento (23.496) (29.250)
Attività di finanziamento
Incremento/(Decremento) Capitale Sociale e riserve per acquisto azioni proprie 0 (0)
Altre variazioni incluse quelle di terzi 1 648 (5 880)
Variazioni di prestiti, finanziamenti, strum fin derivati (31,553) 2 366
Variazioni di passività per leasing finanziario e altri finanziatori 28 567 13 245
Dividendi incassati/(pagati) (48) 0
(G) Flusso di cassa generato (assorbito) dalle attività di finanziamento (1.385) 9.731
(H) Variazione attività/(passività) discontinuate (0)
Variazione netta delle disponibilità monetarie (E+F+G+H) (7.702) (52.178)
Disponibilità liquide iniziali 88.912 146.090
Variazione cassa per attività destinate ad essere cedute (3.500) (5.000)
Effetto variazione dei tassi di cambio sulle disponibilità liquide ﻭ 1 9
Variazione netta delle disponibilità monetarie (8.621) (52.178)
77.709 88.912
Disponibilità liquide finali

La voce disponibilità liquide nette comprende il valore delle disponibilità liquide

Descrizione Nota 31/12/2019 31/12/2018
Disponibilità liquide (13) 77.709 93_912
Variazione cassa per attività destinate ad essere cedute (13) (3.500) (5_000)
Scoperti conti correnti ordinari (22) (25 200) (24 363)
Disponibilità liquide finali al netto di scoperti 49.009 64.549

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO DELL'ESERCIZIO 2019

Profilo ed attività del Gruppo

TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società") e le società da essa controllate (di seguito "Gruppo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nei seguenti due settori:

  • · Servizi di ingegneria delle fondazioni per opere civili, infrastruzione di attrezzature per fondazioni speciali (di seguito "Fondazioni - (Core Business)");
  • · Costruzione di impianti di perforazione di pozzi per estrazione di idrocarburi e ricerche idriche e servizi di perforazione petrolifera (di seguito "Oil&Gas").

Tali attività sono coordinate dalle quattro società operative principali del Gruppo:

Settore Fondazioni:

  • · Trevi S.p.A., al vertice del campo di attività dell'ingegneria del sottosuolo;
  • · Soilmec S.p.A., che guida la relativa Divisione e realizza attrezzature per l'ingegneria del sottosuolo;

Settore Oil&Gas

  • · Petreven S.p.A., attiva nel settore drilling con l'esecuzione di servizi di perforazione petrolifera;
  • · Drillmec S.p.A., che produce e commercializza impianti per la perforazione di pozzi per l'estrazione di idrocarburi e per ricerche idriche.

TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., che è controllata dalla Trevi Holding SE, che è controllata a sua volta dalla società I.F.I.T. S.r.l., è quotata alla Borsa di Milano dal luglio 1999.

Criteri generali di redazione

Il presente bilancio è stato approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 29 maggio 2020.

Il bilancio consolidato 2019 è stato predisposto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC"). Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione degli strumenti finanziari che sono stati valutati al fair value. Il bilancio consolidato è redatto in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato. Il bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il bilancio include i dati delle società controllate venezuelane così come trasmesse dalle controllate nel regolare processo di consolidamente integrati laddove ritenuto opportuno ed allineati ai principi contabili di gruppo. Si segnala che, stante la difficile situazione socio politica attuale del Venezuela, il Gruppo ha riscontrato alcune oggettive difficoltà a mantenere un costante flusso informativo con le partecipate locali e quindi nell'ottenere tutte le informazioni necessarie alla determinazione di adeguamento. Conseguentemente, il Gruppo ha operato le stime e le integrazioni al migliore livello ottenibile nelle circostanze attuali, tenendo conto in ogni caso anche delle prassi contabili seguite nei bilanci precedenti.

Il bilancio consolidato del Gruppo Trevi è stato predisposto applicando il presupposto della continuità aziendale.

Introduzione

Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo Trevi, cioè Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Drillmec S.p.a. e Petreven S.p.A., si sono venute a trovare, a partire dall'esercizio 2017, in una situazione finanziaria e patrimoniale, che ha comportato significative incertezze in relazione alla continuità aziendale del Gruppo e di ciascuna di esse. Tali incertezze sono in corso di superamento grazie alle misure che saranno poste in essere in esecuzione dell' Accordo di Ristrutturazione e del relativo Piano (come infra definiti), in corso di realizzazione alla data di redazione della presente relazione. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, dall'altro, di descrivere le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio e, da ultimo, di dare conto dello stato di attuazione e della ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esse sia data esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente bilancio, prendendo in considerazione le specifiche incertezze caratterizzanti la continuità aziendale della Società e le relative valutazioni effettuate. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, il percorso approvato dagli

amministratori csi estrinseca fondamente nei seguenti elementi salienti dettagliatamente descritti nel prosieguo: l'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto con le banche creditrici della Società (e del Gruppo Trevi) ed omologato dalla Corte d'Appello di Bologna in data 10 gennaio 2020, l'Accordo di Cessione delle attività della Divisione Oil&Gas con il Gruppo MEIL (come infra definito) nonché l'aumento di capitale per cassa conclusosi in data 29 maggio 2020 . Tale percorso appare idoneo a consentire alla Società ed al Gruppo nel suo complesso di superare l'attuale situazione di crisi.

Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione

Pare utile ripercorrere sommariamente gli eventi più rilevanti che hanno portato alla situazione attuale.

  • · Nel corso dei mesi di marzo e aprile dell'esercizio 2017, alla luce del progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari e dei flussi di cassa prospettici del Gruppo (e in particolare del 'Oil&Gas), Trevifin ha richiesto e ottenuto dalle banche finanziatrici (nonché dai bondholder) alcuni waiver per il mancato rispetto dei parametri finanziari (cosiddetti covenant) previsti da alcuni dei contratti di finanziamento a medio e lungo termine (e dal prestito obbligazionario).
  • · In tale contesto, Trevifin, anche per conto delle altre società del Gruppo, ha manifestato alle principali banche finanziatrici del Gruppo, nel corso di alcuni incontri plenari e/o attraverso interlocuzioni bilaterali, la necessità di: (a) adottare una manovra finalizzata alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario consolidato in linea con la situazione del Gruppo e con i flussi di cassa previsti; e (b) richiedere alle banche finanziatrici uno standstill sino al 31 dicembre 2017, volto a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di dismissione del settore Oil&Gas.
  • Nel corso del medesimo esercizio, l'ulteriore contrazione degli ordini, in particolare nel settore Oil&Gas (cui si è associata la cancellazione di una commessa molto rilevante con il cliente YPFB in Bolivia), ha comportato il perdurare e l'aggravarsi delle criticità legate alla situazione finanziaria. Nel contesto sopra descritto il Gruppo ha dovuto porre in essere, anche su richiesta degli istituti di credito, alcune azioni immediate, quali, oltre alla richiesta di standstill di cui sopra, l'elaborazione di una previsione (forecast) per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021.
  • Sempre nel corso del 2017, la Società ha, inoltre, conferito: .
    • i) mandato ad un "advisor finanziario" di assistere il Gruppo nella richiesta agli istituti bancari di supporto finanziario attraverso il mantenimento delle linee di credito ed una moratoria nei rimborsi dei finanziamenti;
    • ii) mandato ad un "advisor industriale" di assistere il Cruppo nella predisposizione di un nuovo piano industriale; e
    • iii) mandato a un "advisor legale" di assistere il Gruppo nelle negoziazioni dei termini contrattuali con gli istituti bancari finalizzate alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario.
  • · Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici (le quali, a loro volta, hanno nominato un "advisor legale" e un "advisor finanziario) per la sottoscrizione di standstill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle medesime e continuando a ricevere dalle banche finanziatrici il supporto necessario alla copertura del proprio fabbisogno finanziario per il periodo necessario.
  • · Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto a Trevifin una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario in linea con il piano industriale.
  • · Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha dunque approvato, in data 31 agosto 2017, il forecast dell'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale di Gruppo per il periodo 2017-2021. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione in data 29 settembre 2017 ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2017, sul quale KPMG S.p.A., il revisore legale, ha una relazione contenente un richiamo di informativa in merito agli eventi e circostanze che indicano l'esistenza di alcune rilevanti incertezze che possono

far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale del Gruppo Trevi..

  • · Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono proseguite nei mesi successivi, durante i quali, tuttavia, sono emersi alcuni significativi scostamenti rispetto al piano industriale 2017-2021 e alle relative previsioni dei dati economicofinanziari, con ricadute sulla tenuta/realizzabilità dello stesso. Ciò ha evidentemente influito anche sulla possibilità di concludere celermente accordi con le banche finanziatrici, le quali hanno richiesto, prima di considerare l'adesione a una possibile manovra, di avere una maggiore visibilità sui dati economico-finanziari e sulle prospettive industriali e gestionali d Trevifin e del Gruppo.
  • In considerazione di tali ultime circostanze, che avevano reso più incerto il percorso per la soluzione della crisi del Gruppo, in data 13 novembre 2017, pertanto, il Consiglio di Trevifin ha rinviato l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso alla luce delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill, e dunque della conseguente impossibilità di verificare il presupposto della continuità aziendale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha, altresi, evidenziato la necessità di implementare, nel contesto della manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale di Trevifin e del Gruppo Trevi.
  • In data 18 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha deliberato la nomina del Dott. Sergio Iasi . quale Chief Restructuring Officer ("CRO"), al quale sono state altribuite le deleghe operative per (i) l'analisi, strutturazione e negoziazione della suddetta operazione di debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario di Trevifin e del Gruppo, e (iii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banche finanziatrici e della connessa manovra finanziaria.
  • Successivamente, in considerazione di alcune analisi di sensitivity nel frattempo svolte sul piano industriale 2017-2021, nonché alla luce dei dati preliminari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e dei primi dati relativi all'esercizio 2018, la Società ha ritenuto opportuno svolgere un ulteriore e definitivo approfondimento sul piano industriale, con il contributo di un consulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici.
  • · Nel corso dei primi mesi del 2018, il management, con la supervisione e sotto il coordinamento del CRO, ha altresì avviato interlocuzioni con diversi potenziali investitori interessati all'acquisizione di tutta o parte delle società operanti nel settore Oil&Gas del Gruppo Trevi.
  • · Nel corso del mese di aprile il CRO, con il supporto del management nonché degli advisor legali e finanziari incaricati, ha avviato alcune interlocuzioni relativamente alla possibile operazione di rafforzamento patrimoniale. Tali interlocuzioni hanno riguardato, oltre che le banche finanziatrici, sia potenziali soggetti terzi interessati a effettuare un intervento di investimento per il salvataggio del Gruppo, sia i principali azionisti di Trevifin. All'esito di tali interlocuzioni, sono state presentate due offerte vincolanti, una da parte di Bain Capital ("BCC") e l'altra da parte di Sound Point Capital, e una manifestazione di interesse da parte del fondo Quattro R. Tutte le offerte presentate prevedevano - per quanto riguarda le società operanti nel settore Oil&Gas - la relativa dismissione e la destinazione dei proventi al rimborso del debito finanziario esistente.
  • · In data 17 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo aver approfonditamente valutato le proposte pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici, ha ritenuto che, tra le proposte, quella preferibile fosse quella presentata da BCC, e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima.
  • · Nonostante la positiva prosecuzione delle trattative con BCC, in considerazione delle incertezze che erano comunque connesse con l'ipotesi di operazione presentata da quest'ultima e della possibilità che la stessa fosse approvata dalle banche, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha altresì ritenuto prudente che, in contemporanea, venissero esaminate ipotesi di operazioni alternative cosiddette "stand- alone", che non prevedessero cioè il necessario coinvolgimento di soggetti terzi ma che fossero rivolte esclusivamente agli attuali stakeholder (banche e azionisti) di Trevifin. Tali operazioni sarebbero state, logicamente, strettamente connesse ad un aumento di capitale. Pertanto, nella medesima sede il Consiglio di Amministrazione di

Trevifin ha altresì deliberato di sottoporre all'approvazione di una convocanda Assemblea Straordinaria la proposta di attribuzione agli amministratori – ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile – della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, sino a Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni).

  • In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevifin, riunita in seconda convocazione, ha pertanto adottato su proposta del socio Trevi Holding S.E. una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 - su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso – come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese - di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla data della deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il numero di nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
  • · Anche in virtù della approvata deliberazione assembleare, nel corso del 2018, ed in particolare il giorno 10, Trevifin e le società del Gruppo Trevi interessate hanno definito un accordo di standstill con le banche finanziatrici ed hanno avviato la procedura di raccolta delle sottoscrizioni per adesione delle numerose banche finanziatrici del Gruppo Trevi parti dell'accordo. L'efficacia dell'accordo di standstill era subordinata all'accettazione dello stesso da parte di un numero di banche finanziatrici pari al 93% del debito finanziario.
  • · Nonostante le articolate e complesse trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo con BCC, alla scadenza del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante (14 settembre 2018, a seguito di progressive estensioni del termine per l'accettazione della stessa) Trevifin ha comunicato a BCC la propria decisione di non aderire alla suddetta offerta. Infatti, anche alla luce di alcune modifiche in senso peggiorativo che erano state da ultimo proposte da BCC rispetto ai termini originariamente ipotizzati, l'operazione delineatasi ad esito delle interlocuzioni con tale possibile terzo investitore è stata ritenuta, da un lato, meno conveniente dal punto di vista dell'interesse sociale e comparativamente meno tutelante rispetto all'ipotesi c.d. "stand-alone" e, dall'altro, meno perseguibile dal punto di vista delle banche finanziatrici. In particolare, nell'offerta rivisitata da BCC l'importo del finanziamento super senior era stato ridotto e suddiviso in tranche, la seconda delle quali erogabile solo al verificarsi di determinati presupposti, pur prevedendo un pacchetto di garanzie completo sin dall'inizio. Tale finanziamento, inoltre, non avrebbe più potuto essere utilizzato, nemmeno in parte, per offrire un parziale rimborso agli istituti di credito, rendendo l'offerta stessa meno appetibile per questi ultimi (la cui approvazione era chiaramente una condizione necessaria per la riuscita dell'operazione). L'offerta era, infine, soggetta a numerose condizioni sospensive il cui verificarsi era incerto. Pertanto, tale offerta si è rivelata non corrispondente agli obiettivi identificati dal Consiglio di Amministrazione della Società, rendendo incerto il raggiungimento dei target finanziari e patrimoniali individuati da Trevifin e finalizzati a consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della stessa e del Gruppo, sia in ragione della prevedibile difficoltà di far approvare alle banche finanziatrici l'offerta da ultimo formulata dal terzo investitore. Il Consiglio ha infine ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle. Trevifin ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri attuali stakeholder).
  • · In data 17 settembre 2018, Trevifin ha ricevuto formale conferma dell'intervenuta efficacia dell'accordo di standstill, in ragione dell'adesione allo stesso da parte di creditori finanziari nella percentuale suindicata. L'accordo di standstill, funzionale a consentire a Trevifin di portare avanti le interlocuzioni in corso con

i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento complessivo secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:

  • i) la concessione di una moratoria degli obblighi di pagamento degli importi in linea capitale relativi ai finanziamenti a medio-lungo termine concessi al Gruppo Trevi, sino al 31 dicembre 2018 nonché, relativamente alla sola Trevifin, una moratoria sugli interessi che matureranno sui finanziamenti a medio-lungo termine;
  • ii) il mantenimento delle linee di credito a breve termine esistenti entro il limite degli importi a tale data utilizzati per Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A. e le altre società del Gruppo Trevi operanti nel settore delle fondazioni; e
  • iii) la possibilità di effettuare nuovi utilizzi per cassa e per firma a valere sulle linee di credito esistenti confermate nell'ambito dell'accordo al fine di far fronte alle esigenze di liquidità e di sostenere lo sviluppo del business nei mercati nazionali e internazionali in cui il Gruppo opera.

Sul presupposto e nelle more della definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale, sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.

  • In data 8 ottobre 2018, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin, tenuto conto delle indicazioni preliminari ricevute dai propri principali azionisti e dalle banche finanziatrici, ha approvato all'unanimità le linee guida dell'ipotesi di manovra alternativa di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento, che includevano inter alia:
    • i) un aumento del capitale sociale per Euro 130 milioni, da liberarsi con pagamento in denaro da offrire in opzione agli azionisti, avvalendosi dei poteri conferiti dall'Assemblea Straordinaria degli azionisti del 30 luglio 2018 ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile; e
    • ii) la conversione di crediti vantati dalle banche finanziatrici nei confronti di Trevifin e delle altre società del Gruppo Trevi per Euro 250 milioni in azioni (o eventualmente, ove accettati, in strumenti finanziari) e il riscadenziamento dei crediti residui,

il tutto da attuarsi nell'ambito e in esecuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182bis della Legge Fallimentare (l'"Accordo di Ristrutturazione").

  • Quanto alla dismissione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas (la "Divisione Oil&Gas"), in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group" o "MEIL") per l'acquisizione delle società del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha ritenuto che, considerando le manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute da operatori finanziari o industriali potenzialmente interessati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MELL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società e del Gruppo. Per una illustrazione dell'offerta ricevuta da MEIL e degli accordi successivamente raggiunti con quest'ultima si rimanda a quanto descritto nei Paragrafi successivi della presente relazione.
  • · Il Consiglio di Amministrazione della Società ha altresì preso atto che l'accettazione dell'offerta basata su un equity value di Euro 140 milioni e soggetta ad alcuni aggiustamenti di prezzo pre-closing - ha comportato una rilevante svalutazione del valore di carico delle partecipazioni e dei crediti finanziari nei confronti delle società facenti parte della Divisione Oil&Gas, nonché delle necessarie svalutazioni degli altri asset immateriali conseguenti ai prevedibili risultati del test di impairment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione del patrimonio di Trevifin al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile.
  • · In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l'"Operazione").
  • All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici, da un lato, e i principali azionisti della Società,

Trevi Holding S.E., FSI Investimenti S.p.A. ("FSI"), società facente parte del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, e Polaris Capital Management LLC, primaria società di gestione, specializzata in investimenti nel settore delle costruzioni, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti di Trevifin ("Polaris" e, congiuntamente a FSI, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:

  • (i) un aumento di capitale per cassa per Euro 130 milioni, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, codice civile; e
  • (ii) un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici da liberarsi mediante la conversione di una parte dei crediti vantati nei confronti di Trevifin e di sue controllate per un importo che, a tale data, anche sulla base delle sopra citate comunicazioni ricevute dagli advisor delle banche, era stato identificato in ca. Euro 310 milioni in azioni ordinarie di Trevifin di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA.
  • I Soci Istituzionali hanno a tal fine formalmente confermato al Consiglio di Amministrazione di Trevifin che avrebbero assunto l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni, a sottoscrivere la quota di capitale per cassa di loro spettanza in virtù diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato fino all'importo di massimi Euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi Euro 77,5 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della residua quota di aumento di capitale per cassa pari a Euro 52,5 milioni viene garantita, in caso di inoptato, da un consorzio di sottoscrizione organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'aumento di capitale a loro riservato e da liberarsi mediante conversione di crediti. Gli impegni assunti dai Soci Istituzionali con riferimento all'attuazione, alla sottoscrizione e al versamento di capitale per cassa sono oggi regolati dall'accordo di investimento che è stato sottoscritto il 5 agosto 2019 da parte di questi ultimi e di Trevifin, e che disciplina altresì i principi relativi alla governance della Società (l'"Accordo di Investimento"), mentre gli impegni di sottoscrizione delle banche a garanzia dell'eventuale inoptato sono regolati dall'Accordo di Ristrutturazione.
  • Detto aumento di capitale riservato, come detto da sottoscriversi tramite l'utilizzo in compensazione dei crediti delle banche (per un ammontare complessivo che, come si dirà, è stato concordato in Euro 284,1 milioni) – eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione della residua quota di inoptato di capitale per cassa - verrebbe realizzato secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante attribuzione alle banche finanziatrici di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazioni di esse, in ragione dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di Euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni Euro 4,5 di crediti convertiti.
  • · Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto del presupposti di cui all'articolo 2447 codice civile per effetto dell'offerta presentata da parte del Gruppo MEIL per l'acquisizione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha, altresì, dato mandato al Presidente e al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione dell'Assemblea degli azionisti per i provvedimenti di competenza e di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente l'Accordo di Ristrutturazione, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, valeva a dire entro il mese di aprile 2019.
  • Nel corso dei primi mesi del 2019 sono proseguite le trattative con gli istituti di credito finanziatori e con tutti gli stakeholder al fine di definire e concordare i termini dei singoli accordi e di tutte le operazioni previste nel contesto del processo di ristrutturazione e di ripatrimonializzazione del Gruppo Trevi. Sebbene fossero stati fatti progressi sostanziali e le banche finanziatrici avessero di fatto prorogato le condizioni dell'accordo di standstill, consentendo altresì alcuni nuovi utilizzi per cassa nonché l'emissione di alcune nuove garanzie necessarie per il sostegno finanziario del Gruppo, essendovi alla data ancora taluni elementi in corso di definizione, il Consiglio di Trevifin il 1º aprile 2019 ha deliberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'atticolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.
  • In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli all'Operazione, ha deliberato l'approvazione della proposta di manovra finanziaria inclusiva dei piani economico-finanziari, la quale è stata

trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.

  • · Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin in data 15 luglio 2019 ha approvato i progetti di bilancio di esercizio e i bilanci consolidati relativi sia all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2017 sia all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2018. Tali bilanci sono stati redatti ed approvati sulla base del presupposto della continuità aziendale ritenendo il Consiglio che le incertezze circa il Gruppo potessero ragionevolmente superate mediante l'attuazione della manovra finanziaria prevista dagli accordi a tale data in corso di perfezionamento.
  • · In data 17 luglio 2019, Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin, preso atto dell'avanzato stato delle negoziazioni con gli istituti di credito e dei relativi, ha deliberato l'approvazione della proposta definitiva di manovra finanziaria ed ha autorizzato la sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché degli ulteriori accordi che regoleranno l'operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, ivi incluso l'Accordo di Investimento.
  • · La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nel Piano, nell'Accordo di Ristrutturazione, nell'Accordo di Investimento e negli ulteriori accordi che sono stati sottoscritti nel contesto della manovra stessa, prevede in estrema sintesi:
    • (i) un aumento di capitale da offrirsi in opzione per un importo pari a Euro 130 milioni a un prezzo di sottoscrizione per azione pari a Euro 0,01 (tenuto conto del raggruppamento azionario eseguito il 18 novembre 2019), in relazione al quale i Soci Istituzionali hanno confermato la disponibilità ad assumere un impegno di sottoscrizione per un totale di Euro 77.456.654 milioni, mentre la restante parte, ove non sottoscritta in opzione dal mercato, sarà sottoscritta dalle banche finanziatrici attraverso la conversione dei relativi crediti secondo il rapporto di conversione indicato al successivo punto (i);
    • (ii) la conversione in azioni ordinarie di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA dei crediti vantati da parte delle banche finanziatrici, secondo un rapporto di 4,5:1, per un importo massimo pari a Euro 284.117.589, in parte, ove necessario, a garanzia dell'eventuale inoptato e, per la parte residua, per sottoscrivere e liberare un aumento di capitale riservato;
    • (iii) un ulteriore aumento di capitale, fino ad un massimo di circa Euro 20 milioni, riservato agli attuali azionisti di Trevifin, con corrispondente emissione di complessivi n. 164.783.265 "loyalty warrant" quotati di tipo europeo, ciascuno valido per sottoscrivere n. 934 azioni di compendio, da sottoscriversi per cassa, ad un prezzo di esercizio per warrant pari a Euro 0,013 (tenuto conto del raggruppamento azionario eseguito il 18 novembre 2019);
    • (iv) la Dismissione Oil&Gas (come infra definita e meglio descritta) e l'utilizzo dei proventi netti derivanti dalla stessa per il rimborso dell'indebitamento gravante sulle società della Divisione Oil&Gas, previo accollo di tali esposizioni da parte di Trevifin, e riscadenziamento dell'esposizione residua in maniera uniforme al debito oggetto di ristrutturazione di cui al successivo punto (vi);
    • (v) nel caso di mancata integrale sottoscrizione della porzione di capitale per cassa riservata in opzione agli azionisti esistenti, l'eventuale concessione in favore di Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. di un finanziamento a medio-lungo termine in pool per cassa per un importo massimo complessivo pari al minore tra (a) Euro 41 milioni, e (b) la differenza tra Euro 130 milioni e l'ammontare dell'aumento di capitale per cassa effettivamente sottoscritto dal mercato e dagli azionisti (ivi inclusi i Soci Istituzionali), da cui dovranno essere ulteriormente dedotti i proventi netti derivanti dalla cessione della Divisione Petreven in eccesso rispetto a Euro 11,6 milioni. Di tale finanziamento, Euro 12 milioni sono già stati erogati nel periodo intercorrente tra il deposito del ricorso e la data di intervenuta definitività del decreto di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione (e, dunque, a seguito dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente ai sensi dell'articolo 182-quinquies, comma 1, LF);
    • (vi) il consolidamento e il riscadenziamento del debito bancario che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso balloon al 31 dicembre 2024, salvi i casi di rimborso anticipato obbligatorio, e la modifica dei relativi termini e condizioni;
    • (vii) la conferma delle linee di credito esistenti e la concessione di credito per firma, volte a consentire al Gruppo di emettere le garanzie richieste nell'ambito della propria attività ordinaria, per complessivi circa Euro 200 milioni, una parte delle quali – pari a complessivi Euro 39,3 milioni – da erogarsi

anche durante il periodo intercorrente tra la data di deposito e la data di omologa dell'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente;

  • (viii) il pagamento, da parte di Trevifin, di un importo pari a Euro 8,3 milioni in favore di SC Lowy -creditore finanziario che ha rifiutato di aderire alla proposta di conversione in azioni ordinarie di cui al precedente punto (ii) - a saldo e stralcio del credito di Euro 27,8 milioni (con uno stralcio implicito del credito originario pari al 70%); e
  • (ix) il riscadenziamento sino a tutto il 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni del prestito obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 - 2019» emesso da Trevifin per un valore di Euro 50 milioni, già approvato dall'assemblea dei bondholder in data 2 maggio 2019.
  • In data 5 agosto 2019, sono stati sottoscritti gli accordi per la realizzazione della complessiva operazione di co ripatrimonializzazione di Trevifin e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi e più in dettaglio:
    • i) Trevifin e le società controllate Trevi S.p.A. e Trevi Holding USA Corporation hanno sottoscritto con MEIL Global Holdings B.V., società di diritto olandese direttamente controllata da MEIL, gli accordi vincolanti per la cessione a quest'ultima della Divisone Oil&Gas del Gruppo Trevi, come meglio descritti nel prosieguo della presente relazione;
    • ii) da un lato, e le principali banche finanziatrici del Gruppo, dall'altro, che disciplina la ristrutturazione dell'indebitamento finanziario di Trevifin e del Gruppo Trevi, ivi incluso l'impegno delle banche a sottoscrivere azioni ordinarie di Trevifin nell'ambito dell'aumento di capitale tramite compensazione dei crediti per un importo di Euro 284,1 milioni, secondo un rapporto di conversione pari a 4,5:1;
    • iii) di sottoscrizione per circa Euro 77,5 mln complessivi in relazione all'aumento di capitale in opzione di complessivi Euro 130 milioni, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Trevifin lo scorso 17 luglio 2019; e
    • iv) il contratto di nuova finanza, con il quale alcune banche finanziatrici si sono impegnate a concedere un nuovo finanziamento a Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. per far fronte alle esigenze di liquidità del Gruppo Trevi nell'attuazione dell'Accordo di Ristrutturazione e del relativo piano industriale, per un importo massimo di Euro 41 milioni, dei quali 12 milioni da erogarsi già prima dell'Accordo di Ristrutturazione, subordinatamente alla concessione da parte dell'autorizzazione ai sensi dell'articolo 182- quinquies della Legge Fallimentare.
  • · In data 8 agosto 2019, l'Accordo di Ristrutturazione è stato depositato presso il Tribunale di Forlì, competente al fine di richiederne l'omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare.
  • · In data 30 settembre 2019 il Consiglio di Amministrazione riunitosi prima dell'assemblea ordinaria delle società, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019. KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso un'impossibilità di esprimere una conclusione sulla conformità del bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2019 al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale.
  • · L'assemblea degli azionisti, ordinaria, riunitasi in seconda convocazione il giorno 30 settembre 2019 ha proceduto, tra l'altro, con:
    • a) l'approvazione del bilancio di esercizio ed esame del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017;
    • b) l'approvazione del bilancio di esercizio ed esame del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018; e
    • c) la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Trevifin.

KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso una relazione contenente l'impossibilità di esprimere un giudizio sui bilanci sopra indicati a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte in precedenza.

· L'Assemblea straordinaria, convocata anche per l'assunzione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del

codice civile, ha approvato la situazione patrimoniale di Trevifin al 30 giugno 2019 redatta ai fini degli articoli 2446 e 2447 del codice civile, prendendo atto dell'accesso da parte di Trevifin alla procedura di cui all'articolo 182-bis della Legge Fallimentare e, di conseguenza, dell'applicazione dell'articolo 182-sexies della Legge Fallimentare con conseguente sospensione degli effetti degli articoli 2446, secondo e terzo comma, e 2447 del codice civile. L'Assemblea ha comunque preso atto dell'idoneità delle misure previste dall'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto tra Trevifin e le principali banche creditrici e, in particolare, delle misure di ricapitalizzazione ivi previste, a consentire la copertura delle perdite di Trevifin, sanando così la situazione prevista dall'articolo 2447 del codice civile.

  • · Con provvedimenti del 2 ottobre 2019 il Tribunale di Forlì ha concesso l'autorizzazione ai sensi dell'articolo 182quinquies LF, per l'erogazione da parte di alcune banche finanziatrici del Gruppo di nuova finanza per cassa per complessivi Euro 12 milioni in favore delle controllate Trevi S.p.A. (per Euro 8,4 milioni) e Soilmec S.p.A. (per Euro 3,6 milioni). La nuova finanza, così come prevista a seguito della sottoscrizione di specifico contratto con alcune banche finanziatrici, risultava funzionale a supportare i fabbisogni di cassa del Gruppo sino alla conclusione della complessiva operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione del debito. Il Tribunale di Forlì nella medesima data ha altresì autorizzato la concessione a Trevifin, ai sensi dell'articolo 182-quinquies Legge Fallimentare, di nuova finanza interinale sotto forma di emissione di garanzie per un importo complessivo di Euro 39,3 milioni.
  • Con provvedimento del 7 novembre 2019, pervenuto a Trevifin il 15 novembre, il Tribunale di Forlì ha rigettato la richiesta di omologazione degli Accordi di Ristrutturazione. Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. e Soilmec S.p.A., non condividendo le motivazioni e il contenuto del Tribunale di Forlì hanno tempestivamente proposto reclamo presso la Corte di Appello di Bologna in data 29 novembre 2019, affinché, con revisione del provvedimento di rigetto, venisse accolta la richiesta di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione.
  • · Inoltre, al fine di non pregiudicare il buon esito della manovra di ristrutturazione, nell'attesa degli esiti del citato reclamo, Trevifin ha attivato le interlocuzioni per l'adozione di tutte le opportune misure conservative della manovra di ristrutturazione, sia con i Soci Istituzionali che hanno assunto impegni di sottoscrizione dell'aumento di capitale, sia con le banche e le istituzioni finanziarie partecipanti all'Accordo di Ristrutturazione, sia infine con MEIL in relazione agli accordi per il trasferimento in favore di quest'ultima della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi.
  • In data 28 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha approvato i risultati al 30 settembre 2019 sulla base del presupposto della continuità aziendale in relazione dei seguenti elementi:
    • i) adottato dal Tribunale di Forlì al fine di ottenere l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione;
    • ii) sottoscrizione del previsto aumento di capitale erano da intendersi pienamente in vigore, ai medesimi termini e condizioni previsti dall'Accordo di Investimento sottoscritto in data 5 agosto 2019;
    • iii) and Purchase Agreement (come infra definito) già sottoscritto in data 5 agosto, confermando altresì la disponibilità ad addivenire al closing dell'operazione all'esito del procedimento di omologa; e
    • iv) Ristrutturazione, di alcun elemento che potesse far ritenere che alcuna delle banche aderenti all'Accordo di Ristrutturazione avesse intenzione di dichiarare lo stesso risolto e/o di recedere dallo stesso.
  • · Con decreti del 10 gennaio 2020, notificati a Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. in data 21 gennaio 2020, la Corte d'Appello di Bologna ha accolto i reclami avverso i provvedimenti del Tribunale di Forlì di rigetto dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione, ritenendo fondate le ragioni addotte dalle società reclamanti, e ha pertanto omologato l'Accordo di Ristrutturazione medesimo.
  • · Trevifin si è quindi prontamente attivata per perfezionare tutte le operazioni previste dall'Accordo di Ristrutturazione nel più breve tempo possibile, ivi inclusa la vendita della divisione Oil&Gas al gruppo indiano MEIL e l'esecuzione dell'aumento di capitale. Più in dettaglio:
    • i) Trevifin, con lettere del 6 febbraio 2020, ha chiesto alle banche parte dell'Accordo di Ristrutturazione di estendere dal 28 febbraio 2020 al 31 marzo 2020 il termine per l'avveramento delle condizioni sospensive

all'efficacia di tale accordo, le quali hanno confermato formalmente tale estensione il 28 febbraio c.a .: e

  • ii) in data 18 febbraio 2020, Trevifin e i Soci Istituzionali hanno formalizzato la proroga del termine per l'avveramento delle condizioni sospensive previste dall'Accordo di Investimento sino 31 marzo 2020.
  • · Con riferimento all'esecuzione dell'aumento di capitale ed alla relativa domanda di approvazione alla pubblicazione del prospetto informativo, presentata all'Autorità competente, i.e. CONSOB, in data 18 ottobre 2019 e in merito alla quale era in corso la relativa istruttoria, Trevifin ha proceduto a ritirare la domanda medesima in data 18 novembre a seguito dei provvedimenti di rigetto assunti dal Tribunale di Forlì.
  • · In data 27 gennaio 2020, a seguito dell'omologa da parte della Corte di Appello di Bologna, è stato effettuato un nuovo "filing" formale della domanda di approvazione alla pubblicazione del prospetto informativo, depositando una nuova versione del documento comprensiva degli allegati necessari. In data 19 marzo 2020 si è proceduto ad un nuovo filing al fine di adempiere alle richieste di integrazione nel frattempo ricevute da CONSOB.
    • In data 24 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha deliberato inter alia l'approvazione di alcune modifiche di natura tecnica alla delibera del 17 luglio 2019 relativa all'aumento di capitale. In particolare, si fa riferimento a:
    • i) al 31 maggio 2020; e
    • ii) tra numeri interi (evitando i decimali), l'incremento dell'ammontare di tale aumento di capitale in opzione ad un importo complessivo di Euro 130.001.189,07 (pertanto maggiore per Euro 1.189,07 rispetto a quanto già deliberato), mediante emissione (tenuto conto del raggruppamento eseguito il 18 novembre 2019) di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie (n. 118.907 azioni in più).
    • · In data 28 febbraio 2020 è stata perfezionata la prima fase del "Closing" dell'operazione di cessione delle società del Gruppo Trevi operanti nel settore dell'Oil&Gas, a Megha Global Holdings BV, società facente parte del gruppo di società controllate, direttamente, da Megha Engineering & Infrastructures Ltd (il "Gruppo MEIL" o "MEIL") di una prima partecipazione di minoranza in Petreven S.p.A. ("Petreven"), a fronte del pagamento, da parte del Gruppo MEIL, di una porzione del corrispettivo pari a ca. Euro 20 milioni. Tale porzione di prezzo della cessione è stata utilizzata da Trevifin per riscattare anticipatamente alcuni beni detenuti in leasing e utilizzati nell'ambito del settore dell'Oil&Gas per conferirli all'interno della Divisione Oil&Gas.
    • · In data 31 marzo 2020 è stata completata con successo la seconda parte del Closing volto alla cessione della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi a MEIL Global Holdings BV. In particolare, ai sensi del contratto di compravendita sottoscritto in data 5 agosto 2019, come successivamente modificato ("SPA"), l'intero capitale sociale di Drillmec S.p.A., Drillmec Inc. e Petreven S.p.A. (al netto di una partecipazione di minoranza già ceduta al Gruppo MEIL in data 28 febbraio scorso) è stato trasferito al Gruppo MEIL per un importo complessivo pari a circa Euro 116,4 milioni (si veda anche il paragrafo "Dismissione Oil&Gas"). Parte del prezzo corrisposto dal Gruppo MEIL è stato utilizzato da Trevifin, prima dell'aumento di capitale, per il rimborso di 48,5 milioni di euro dell'indebitamento bancario relativo alla Divisione Oil&Gas, già oggetto di accollo da parte della Società per circa 107,2 milioni di euro, in conformità con quanto previsto dall'accordo di ristrutturazione sottoscritto in data 5 agosto 2019 e omologato dalla Corte d'Appello di Bologna in data 10 gennaio 2020 (l'"Accordo di Ristrutturazione").
    • · In data 23 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha confermato le condizioni definitive dell'aumento di capitale deliberato dallo stesso Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, a valere sulla delega conferitagli dall'Assemblea straordinaria dei soci del 30 luglio 2018. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il calendario dell'Offerta in Opzione e la struttura dei Warrant. Più in dettaglio,
      • I. Con riferimento all'Aumento di Capitale

in esecuzione della citata delega il Consiglio di Amministrazione, in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, ha deliberato un aumento del capitale sociale dell'Emittente per un ammontare complessivo pari a Euro 213

milioni, così articolato: (i) un aumento di capitale a pagamento e in via inscindibile, per un importo complessivo di Euro 130.001.189,07 comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione di complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,01 (il "Prezzo di Emissione"), dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del Codice Civile, entro il 31 maggio 2020 (1"Aumento di Capitale in Opzione"); (ii) un aumento del capitale sociale a pagamento per un importo complessivo di Euro 63.137.242,00, inscindibile sino all'importo di Euro 10.593.896,00, mediante emissione di complessive n. 6.313.724.200 azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,01, dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo (le "Azioni Conversione"), da offrire, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5, del Codice Civile, alle banche con liberazione mediante compensazione volontaria di crediti certi, liquidi ed esigibili, entro il 31 maggio 2020, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 4,5 a 1 (l'**Aumento di Capitale per Conversione" e congiuntamente all'Aumento di Capitale in Opzione, I'"Aumento di Capitale"); e (iii) un aumento di capitale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo complessivo di Euro 19.986.562,21 comprensivo di sovrapprezzo, che sarà attuato mediante la futura emissione di massime n. 1.537.170.662 azioni ordinarie (le "Azioni di Compendio") a servizio dell'esercizio di massimi n. 1.647.832 warrant (i "Warrant") che saranno assegnati gratuitamente a coloro che risultino azionisti prima dello stacco del diritto di opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione (i.e. il 4 maggio 2020) (1"Aumento di Capitale a Servizio dei Warrant"), Warrant che potranno essere esercitati alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025.

Si rammenta altresì che, nell'ambito della Manovra Finanziaria, i Soci Istituzionali FSI Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC hanno assunto l'impegno a sottoscrivere l'Aumento di Capitale in Opzione per un ammontare complessivo pari a Euro 77,5 milioni circa. In particolare:

a) FSII ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 21.907.237 (di cui Euro 2.190.724 a titolo di capitale ed Euro 19.716.513 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per un importo massimo pari a Euro 16.821.090 (di cui Euro 1.682.109 a titolo di capitale ed Euro 15.138.981 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate; e

b) Polaris, nella sua qualità di asset management company, ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di sottoscrizione di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 13.879.745 (di cui Euro 1.387.974 a titolo di capitale ed Euro 12.491.770 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per l'importo massimo pari a Euro 24.848.582 (di cui Euro 2.484.858 a titolo di capitale ed Euro 22.363.724 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate. Le banche hanno invece assunto l'impegno, subordinatamente all'integrale adempimento da parte dei Soci Istituzionali degli impegni di sottoscrizione sopra indicati, a sottoscrivere le azioni inoptate dell'Aumento di Capitale in Opzione e/o le Azioni Conversione, liberandole mediante compensazione volontaria di propri crediti per cassa vantati nei confronti di Trevifin per complessivi Euro 284,1 milioni, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 4,5 a 1, per un controvalore pari a circa Euro 63,1 milioni.

II. Con riferimento al calendario dell'Offerta in Opzione

Il calendario per l'esecuzione dell'offerta delle complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione e rivenienti dall'Aumento di Capitale in Opzione, da offrire in sottoscrizione agli azionisti di Trevifin al Prezzo di Emissione e nel rapporto di n. 7.899 azioni in offerta per ogni azione posseduta (I'"Offerta in Opzione"). Il controvalore massimo dell'Offerta in Opzione sarà pari ad Euro 130.001.189,07, comprensivo di sovrapprezzo. I diritti di opzione, avendo ottenuto in data 29 aprile c.a. (cfr Infra) da CONSOB il provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo, che danno diritto alla sottoscrizione delle azioni oggetto dell'Offerta in Opzione (i "Diritti di Opzione") devono essere esercitati a pena di decadenza nel periodo dal 4 maggio 2020 al 18 maggio 2020 inclusi (il "Periodo di Offerta"). I Diritti di Opzione sono negoziabili in Borsa dal 4 maggio al 12 maggio 2020 inclusi. I Diritti di Opzione non esercitati entro il termine del

Periodo di Offerta saranno offerti in borsa dall'Emittente entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta per almeno cinque giorni di mercato aperto, ai sensi dell'articolo 2441, comma terzo, del Codice Civile (I'"Offerta in Borsa").

III. Con riferimento ai Warrant

I Warrant, oggetto di ammissione alla quotazione sul MTA, sono n. 1.645.793 warrant di tipo europeo esercitabili a scadenza, con codice ISIN IT0005402885. I Warrant sono stati assegnati gratuitamente agli azionisti prima dello stacco del Diritto di Opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione, ossia il 4 maggio 2020 (la "Data di Emissione"), in ragione di n. 1 Warrant per ciascuna azione posseduta. Non sono stati assegnati Warrant alle azioni proprie detenute da Trevifin, pari a n. 2.039. I Warrant hanno come strumento finanziario sottostante l'azione ordinaria Trevifin, conferendo al detentore la facoltà di sottoscrivere - ai termini e alle condizioni previste nel Regolamento dei Warrant - azioni di nuova emissione nel rapporto di n. 934 Azioni di Compendio per ogni Warrant detenuto, al prezzo di esercizio per ciascuna Azione di Compendio sottoscritta pari a Euro 0,013. L'esercizio del diritto di sottoscrizione potrà avvenire esclusivamente alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025. I titolari dei Warrant che abbiano mantenuto ininterrottamente la titolarità di tali strumenti finanziari tra il sesto mese successivo alla data di emissione e la data di scadenza (ossia tra il 4 novembre 2020 e il 5 maggio 2025), avranno altresì il diritto di sottoscrizione n. 1 ulteriore azione (l'"Azione Bonus") ogni n. 5 Azioni di Compendio sottoscritte tramite l'esercizio dei Warrant. Ai fini dell'identificazione del possesso ininterrotto per tale periodo di tempo, a partire dal sesto mese successivo alla data di emissione (ossia dal 4 novembre 2020) i Warrant saranno identificati dal codice ISIN IT0005402935. Qualora i Warrant siano oggetto di trasferimento prima del predetto termine, assumeranno codice ISIN IT0005402885 e in tal caso, se esercitati, non daranno diritto a sottoscrivere le Azioni Bonus. Si informa che Borsa Italiana ha ammesso i Warrant alla quotazione sul MTA con provvedimento n. 8646 del 20 aprile 2020; è previsto che la data di inizio delle negoziazioni coincida con la data di assegnazione, ossia il 4 maggio 2020.

  • In data 29 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha reso noto che CONSOB ha autorizzato con Nota prot. n. 0393199/20 la pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all'offerta in opzione di azioni Trevifin (1"Offerta in Opzione") e all'ammissione alle negoziazioni delle azioni di nuova emissione e dei warrant denominati "Loyalty Warrant Trevi Finanziaria Industriale S.p.A." (i "Warrant") sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. Le azioni di nuova emissione saranno rivenienti dall'aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, a valere sulla delega conferitagli dall'Assemblea straordinaria dei 30 luglio 2018 (1"Aumento di Capitale"). Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la CONSOB nelle forme e nei termini di legge. Trevifin ha messo a disposizione i Key Investor Document (KID) relativi ai diritti di opzione e ai warrant, predisposti ai sensi del Regolamento (UE) n. 1286/2014 e della relativa normativa di attuazione.
  • · In data 29 aprile 2020, le banche creditrici parte dell'Accordo di Ristrutturazione, per il tramite dell'agente, hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione. Nell'ambito di tale comunicazione le banche hanno altresi confermato che gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale dalle stesse assunti ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione devono intendersi irrevocabili e incondizionati, fatta unicamente eccezione per la condizione relativa all'intervenuto integrale adempimento da parte dei soci FSII e Polaris di tutti gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale per Cassa dagli stessi dell'Accordo di Investimento.
  • · In data 18 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è concluso il periodo per l'esercizio dei diritti di opzione (i "Diritti di Opzione") relativi all'offerta in opzione (il "Periodo di Offerta") ai soci di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare (le "Azioni in Offerta"). Durante il Periodo di Offerta (dal 4 maggio 2020 al 18 maggio 2020, estremi inclusi), a seguito dell'esercizio di n. 580.357 Diritti di Opzione, sono state sottoscritte complessivamente n. 4.584.239.943 Azioni in Offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 45.842.399,43. Si rammenta inoltre che i soci istituzionali FSI Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC hanno esercitato tutti i diritti di opzione ad essi spettanti nell'ambito dell'offerta in opzione di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie Trevifin, sottoscrivendo e liberando tutte le relative azioni per un

controvalore complessivamente pari a circa Euro 35,8 milioni, in adempimento degli obblighi di sottoscrizione dagli stessi assunti ai sensi dell'accordo di investimento sottoscritto in data 5 agosto 2019. Al termine del Periodo di Offerta risultano non esercitati n. 1.065.436 Diritti di Opzione, relativi alla sottoscrizione di n. 8.415.878.964 Azioni in Offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 84.158.789,64.

  • · In data 29 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è positivamente concluso l'aumento di capitale di deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, nell'ambito del quale sono state sottoscritte n. 15.083.921.496 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 150.839.214,96. In particolare:
    • o la tranche di aumento di capitale offerta in opzione ai soci è stata interamente sottoscritta per Euro 130.001.189,07, di cui Euro 87.701.972,96 tramite versamento di denaro ed Euro 42.299.216,02 con la conversione da parte delle principali banche finanziatrici di crediti finanziari vantati nei confronti della Società, secondo un rapporto di conversione pari a 4,5:1 (1™Aumento di Capitale in Opzione").
  • · la tranche di aumento di capitale riservata alle banche finanziatrici, con esclusione del diritto di opzione, è stata sottoscritta per Euro 20.838.025,89 tramite conversione dei crediti finanziari vantati dalle banche stesse nei confronti della Società, secondo il medesimo rapporto di conversione pari a 4,5:1 (1"Aumento di Capitale per Conversione").

La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società per circa 400 milioni di euro ed una posizione finanziaria netta finata in circa 270 milioni di euro.

Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale

Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.

In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.

Nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, si è tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati agli effetti dell'Operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché ai risultati prevedibili derivanti dall'attuazione del Piano. In particolare, la sussistenza del presupposto della continuità aziendale ha comportato l'analisi dell'avanzamento delle seguenti circostanze:

  • a) la sottoscrizione: (i) dell'Accordo di Ristrutturazione da parti e il deposito dello stesso presso il Tribunale competente da parte delle società ricorrenti (i.e., Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A.) per ottenerne l'omologazione ai sensi dell'articolo 182 bis LF; (ii) dell'accordo di risanamento ai sensi dell'articolo 67, comma 3, lett. d) LF tra PSM S.p.A. e le relative banche finanziatrici; (iii) dell'Accordo di Investimento e l'assunzione degli impegni da parte dei Soci Istituzionali; e (iv) degli Accordi Dismissione Oil&Gas con MEIL, nonché l'adempimento degli impegni assunti dalle relative controparti negli accordi di cui ai punti da (i) a (iv);
  • b) l'ottenimento da parte del Tribunale competente dell'autorizzazione ex articolo 182 quinquies LF, ai fini dell'erogazione della nuova finanza per cassa e per firma nel periodo intercorrente tra la data di deposito dei rioorsi e l'omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché l'effettiva erogazione della stessa da parte delle banche finanziatrici; e
  • c) l'intervenuta efficacia degli accordi descritti sub A, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive contenute negli stessi, ivi inclusa: (i) l'omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché degli ulteriori accordi di cui sia fatta richiesta di omologa, con decreto del Tribunale competente nei confronti di tutte le società ricorrenti ex articolo 182 bis LF; (ii) l'adozione da parte dell'Assemblea degli azionisti delle delibere previste per l'implementazione dell'Operazione così come illustrate nell'Accordo di Ristrutturazione e nell'Accordo di Investimento, ivi inclusa quella relativa alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, circostanza che

costituiva una condizione sospensiva ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione; e (iii) l'avvenuto closing, comprensivo dell'effettivo incasso dei corrispettivi pattuiti, della Dismissione Oil&Gas a seguito del verificarsi delle relative condizioni sospensive;

d) a realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano, così come approvati dal Consiglio di Amministrazione del 19 dicembre 2018 (cfr. supra), e l'effettivo raggiungimento dei target economico-finanziari che sanciranno il definitivo risanamento del Gruppo secondo le previsioni del Piano medesimo, i quali però dipendono anche da fattori che sono per loro natura futuri, incerti e non controllabili ex ante.

Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie ad analizzare le sopra menzionate circostanze. Alla data di redazione del presente bilancio tutte le circostanze da A. a C. si sono positivamente risolte, come si illustrerà dettagliatamente in seguito, mentre residua solamente come significativa incertezza che possa far sorgere dubbi sulla Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano che sono in definitiva il rimborso dei debit finanziari nel dicembre 2024 o la rifinanziabilità dei debiti residui alle migliori condizioni di mercato. Dalle analisi effettuate la Società ed il Gruppo hanno ritenuto appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:

  • (i) con decreti del 10 gennaio 2020, notificati a Trevifin, Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. in data 21 gennaio 2020, la Corte d'Appello di Bologna ha accolto i reclami avverso i provvedimenti del Tribunale di Forlì di rigetto dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione, ritenendo fondate le ragioni addotte dalle società reclamanti, e ha pertanto omologato l'Accordo di Ristrutturazione medesimo.
  • (ii) in data 31 marzo 2020 è stata completata con successo la seconda parte del Closing relativo alla cessione della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi a MEIL Global Holdings BV.
  • (iii) In data 29 aprile 2020 la CONSOB ha autorizzato con Nota prot. n. 0393199/20 la pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all'offerta in opzione di azioni Trevifin (l'"Offerta in Opzione") e all'ammissione alle negoziazioni delle azioni di nuova emissione e dei warrant denominati "Loyalty Warrant Trevi Finanziaria Industriale S.p.A." (i "Warrant") sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
  • (iv) In data 29 aprile 2020, le banche creditrici parte dell'Accordo di Ristrutturazione, per il tramite dell'agente, hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione a partire da tale data. Nell'ambito di tale comunicazione le banche hanno altresì confermato che gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale dall'Accordo di Ristrutturazione devono intendersi a partire da tale data irrevocabili e incondizionati come anche quelli dell'Accordo d'investimento;
  • (v) In data 18 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è concluso il periodo per l'esercizio dei diritti di opzione (i "Diritti di Opzione") relativi all'offerta in opzione (il "Periodo di Offerta") ai soci di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare (le "Azioni in Offerta");
  • (vi) In data 29 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è positivamente concluso l'aumento di capitale, deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, nell'ambito del quale sono state sottoscritte n. 15.083.921.496 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 150.839.214,96;
  • (vii) Con riferimento, infine, ai fattori di incertezza legati al Piano, si ricorda che quest'ultimo è stato redatto, sulla base di criteri prudenziali, con l'ausilio di primari advisor industriali e finanziari, è stato più volte esaminato dal Consiglio di Amministrazione attestato da parte dell'esperto nominato ai sensi dell'articolo 182 bis ed omologato dal tribunale di Bologna.

Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno quindi adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese. In sintesi, nel corso del mese di giugno 2020 la manovra finanziaria di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari a circa Euro 400 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso bullet al 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.

Va dato atto che l'esistenza ed il superamento dell'incertezza relativa alla realizzazione del Piano dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.

Per quanto riguarda la diffusione sul territorio nazionale ed in altri paesi europei dell'emergenza epidemiologica COVID-19, avvenuta dopo la chiusura dell'esercizio, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione aveva assunto che lo stato di emergenza nazionale ed internazionale si protraesse per un trimestre intero (1 marzo 2020 – 31 maggio 2020) in relazione alle aree geografiche in cui il Gruppo opera, con confinamenti e limitazioni ai trasporti ed alle attività industriali, ipotizzando per il periodo successivo una ripresa graduale, nonché che il Gruppo continuasse ad operare, evitando costi non necessari e mirando a non perdere possibili vendite in Paesi non toccati dall'emergenza Coronavirus ed in Paesi che sembrano esserne usciti dando già alcuni segnali di ripresa. L'impatto negativo sui risultati del Gruppo atteso per l'esercizio 2020, derivante dalla pandemia, rientra in ogni caso complessivamente nei range previsti dalle analisi di sensitività che sono state svolte sul Piano Industriale da parte dell'Attestazione, anche considerato (tale impatto negativo) congiuntamente agli scostamenti registrati per l'esercizio 2019.

Prospetti e schemi di bilancio

Lo schema di Conto Economico consolidato riflette l'analisi dei costi e ricavi aggregati per natura in quanto tale classificazione è ritenuta maggiormente significativa ai fini della comprensione del risultato economico del Gruppo.

Lo schema di Conto Economico Complessivo consolidato include oltre all'utile dell'esercizio le altre variazioni dei movimenti di patrimonio netto diverse dalle transazioni con gli azionisti.

La Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è classificata sulla base del ciclo operativo, con la distinzione tra poste correnti e non correnti. Sulla base di questa distinzione le attività e le passività sono considerate correnti se si suppone che siano realizzate o estinte nel normale ciclo operativo del Gruppo entro 12 mesi dalla data del bilancio.

Il Rendiconto Finanziario consolidato è predisposto utilizzando il metodo indiretto per la determinazione dei flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

Al fine della predisposizione del presente bilancio consolidato la Capogruppo e le società controllate, italiane ed estere, hanno predisposto le singole situazioni patrimoniali, economiche e finanziarie in conformità con gli IAS/IFRS, rettificando i propri bilanci d'esercizio redatti secondo le normative locali. I reporting package delle società controllate, collegate e delle joint venture sono disponibili presso la sede sociale della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

Principi di Consolidamento

Il bilancio consolidato comprende i bilanci della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2019.

Società Controllate:

il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio controllo su tale entità.

Specificatamente, ed ai sensi di quanto disposto dal principio IFRS 10, le società si definiscono controllate se e solo se la Capogruppo ha:

  • · il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • · l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento; e

· la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti simili) deve considerare tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.

I bilanci di tutte le società controllate hanno data di chiusura coincidente con quella della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

I bilanci delle società controllati con il metodo dell'integrazione globale dal momento dell'acquisizione del controllo fino alla data della sua eventuale cessazione. Il metodo dell'integrazione globale prevede che nella preparazione del bilancio consolidato vengano assunte linea per linea le attività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo alle partecipazioni in apposite voci della situazione patrimoniale finanziaria, del conto economico e del conto economico complessivo la quota del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio di loro spettanza.

Ai sensi dell'IFRS 10, la perdita comprensiva dell'utile/perdita dell'esercizio) è attribuita ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche quando il patribuibile alle partecipazioni di minoranza presenta un saldo negativo.

I reciproci rapporti di debito/credito e costo/ricavo, presenti tra le società rientranti nell'area di consolidamento, così come gli effetti di tutte le operazioni di rilevanza significativa intercorse tra le stesse, sono elisi. Sono eliminati gli utili non ancora realizzati con terzi derivanti da operazioni tra le società del Gruppo, inclusi quelli derivanti dalla valutazione alla data di bilancio delle rimanenze di magazzino.

Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna delle controllate comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione del controllo. In tale data l'avviamento, determinato come nel prosieguo, viene iscritto tra le attività immateriali, mentre l'eventuale "utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli (o avviamento negativo)" è iscritto nel contro economico.

Ai sensi dell'IFRS 10, le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano, in caso di cessione, la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul patrimonio netto. In tali circostanze, i valori contabili delle partecipazioni di maggioranza sono rettificati per riflettere le variazioni nelle loro relative interessenze nella controllata. Qualsiasi differenza tra il vengono rettificate le partecipazioni di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto è rilevata direttamente nel patrimonio netto e attribuito ai soci della controllante. Se la controllante perde il controllo di una controllata, essa:

  • Elimina contabilmente le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata in base ai loro valori contabili alla data della perdita del controllo
  • · Elimina i valori contabili di qualsiasi precedente partecipazione di minoranza nella ex controllata alla data della perdita del controllo (inclusa qualsiasi altra componente di conto economico complessivo a essa attribuibile)
  • o Rileva il fair value (valore equo) del corrispettivo eventualmente ricevuto a seguito dell'operazione, dell'evento o delle circostanze che hanno determinato la perdita del controllo
  • Rileva, se l'operazione che ha determinato la perdita del controllo implica una distribuzione delle azioni della controllata ai soci nella loro qualità di soci, detta distribuzione
  • · Rileva qualsiasi partecipazione precedentemente detenuta nella ex controllata al rispettivo fair value (valore equo) alla data della perdita del controllo
  • · Riclassifica nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, o trasferire direttamente negli utili portati a nuovo se previsto da altri IFRS, gli ammontari rilevati tra le altre componenti di conto economico in relazione alla controllata;
  • Rileva qualsiasi differenza risultante come utile o perdita nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio attribuibile . alla controllante.

Società Collegate:

Le società Collegate sono quelle società sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole. L'influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. L'influenza si presume quando il Gruppo detiene una quota compresa tra il 20% - 10% per partecipazioni in società quotate - ed il 50%) dei diritti di voto in Assemblea.

Le partecipazioni in imprese collegate sono incluse all'interno del bilancio consolidato applicando il metodo del patrimonio

netto previsto dallo IAS 28 ("Partecipazioni in società collegate e joint venture").

La partecipazione è inizialmente iscritta al costo e successivamente all'acquisizione rettificata in conseguenza delle variazioni nella quota di pertinenza della partecipante nel patrimonio netto della partecipata.

La quota di pertinenza del Gruppo degli utili o delle perdite successive all'acquisizione delle società collegate viene riconosciuta all'interno dell'utile/perdita dell'esercizio.

Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da operazioni con iminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.

Successivamente all'applicazione del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate".

All'atto della perdita dell'influenza notevole sulla collegata, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Joint Venture:

L'IFRS 11 ("Accordi a controllo congiunto") definisce il controllo congiunto come la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando, per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Una Joint Venture pertanto è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Secondo I'IFRS 11, un joint venturer deve rilevare la propria interessenza nella joint venture come una partecipazione e deve contabilizzarla seguendo il metodo del patrimonio netto in conformità allo IAS 28 ("Partecipazioni in società collegate e joint venture").

Conversione in Euro dei bilanci delle società estere:

Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Capogruppo. La conversione in Euro dei bilanci delle società estere oggetto di consolidamento viene effettuata secondo il metodo dei cambi correnti, che prevede l'utilizzo del cambio in vigore alla chiusura dell'esercizio per la conversione delle poste patrimoniali ed il cambio medio dell'anno per le voci del conto economico. Le differenze derivanti dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine esercizio rispetto al valore di apertura e quelle originate dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate in una riserva di conversione inclusa nel Conto Economico Complessivo.

Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo sono classificate come voce di Conto Economico Complessivo fino alla cessazione della partecipazione, momento nel quale tali differenze vengono iscritte nel conto economico.

I cambi utilizzati per l'esercizio 2019 sono stati i seguenti (valuta estera corrispondente ad 1 Euro, fonte dati Banca d'Italia);

Valuta Cambio Medio per
il 31 Dicembre 2019
Cambio corrente
alla data di bilancio
31/12/2019
Cambio Medio per
il 31 Dicembre 2018
Cambio corrente
alla data di bilancio
31/12/2018
Lira Sterlina GBP 0,88 0,85 0,89 0,90
Yen Giapponese JPY 122,01 121,94 130,40 125,85
Dollaro Statunitense USD 1,12 1,12 1,18 ો. 15
Lira Turca TRY 6,36 6,68 5,71 6,06
Peso Argentino ARS 53,82 67,27 32,91 43,16
Bolivar Soberano VES 14 693 52 308 729,80
Naira Nigeriana NGN 343,05 344,32 360,90 350,94
Dollaro Singapore SGD 1,53 1,51 1,59 1,56
Peso Filippino PHP 57,99 56.90 62.21 60,111
Renminbi Cinese CNY 7,74 7,82 7,81 7,88
Ringgit Malese MYR 4,64 4,60 4,76 4,73
Dirham Emirati Arabi AED 4,11 4.13 4,34 4,21
Dinaro Algerino DZD 133,68 133,89 137,65 135,49
Dollaro Hong Kong HKD 8.77 8,75 9,26 8,97
Rupia Indiana INR 78,84 80,19 80,73 79,73
Dollaro Australiano AUD 1,61 1,60 1,58 1,62
Dinaro Libico LYD 1,57 1,57 1,61 1,60
Riyal Saudita SAR 4,20 4,21 4,43 4,29
Real Brasiliano BRL 4,41 4,52 4,31 4,44
Corona Danese DKK 7,47 7,47 7,45 7,47
Dinaro Kuwait KWD 0,34 0,34 0,36 0,35
Baht Thailandese THB 34,76 33,42 38,16 37,05
Peso Colombiano COP 3 674,52 3,688,66 3.486,70 3 721,80
Metical Mozambicano MZN 69,94 69,59 71,29 70,51
Rublo Russo RUB 72,46 69,96 74,04 79,72
Nuovo Rublo Bielorusso BYN 2,34 2,37 2,41 2,47
Peso Cileno CLP 786,89 844,86 756,94 794,37
Dollaro Canadese CAD 1,49 1,46 1,53 1,56
Pesos Messicano MXN 21,56 21,22 22,71 22,49
Lira Egiziana FGP 18,84 18,02 21,04 20,51
Dinaro Iracheno IQD 1 324,34 1.328,98 1.397,07 1 354,54
Corona Norvegese NOK 9,85 9,86 9,60 તે તે રે
Peso Uruguaiano UYU 39,43 41,84 39,43 36,23

Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate

In Argentina, a seguito di un lungo periodo di osservazione dei tassi di inflazione che nell'arco dell'ultimo triennio ha superato il 100% e di altri indicatori, è stato raggiunto un consenso a livello globale relativamente al verificarsi delle condizioni che determinino la presenza di iperinflazione in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS International Financial Reporting Standards). Ne consegue che, a partire dal 1º luglio 2018 tutte le società operanti in Argentina sono tenute ad applicare il principio IAS 29 - "Financial reporting in Hyperinflationary economies" nella predisposizione delle relazioni finanziarie. Con riferimento al Gruppo, i risultati finanziari consolidati al 31 dicembre 2018 ed al 31 dicembre 2019 non includono gli effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile sopra citato, in quanto il bilancio ai fini del Consolidato è recepito già in valuta forte (Usd).

Anche il Venezuela è un paese soggetto a forte inflazione, che rende applicabile il principio IAS 29. Tuttavia il bilancio ai fini del Consolidato viene redatto già in valuta forte (Euro), con conseguente disapplicazione di tale principio.

Area di consolidamento

Rispetto al 31 dicembre 2018, l'area di consolidamento è stata modificata per l'inclusione della neo-costituita Trevi Pilotes Uruguay, società con sede in Uruguay e detenuta totalmente dalla controllata Pilotes S.a.c.i.s.m.

Inoltre il Gruppo ha effettuato la liquidazione delle seguenti società: Trevi Angola e IDT RSM. Nel corso del mese di dicembre 2019 la controllata Soilmec SpA ha perfezionato la cessione dell'intera quota posseduta nella Watson Inc.

Infine il Gruppo ha incrementato la propria quota di controllo all'interno della Società Arabian Soil Contractors, passando dall'84,16% al 100%, tramite la propria controllata Trevi Geotechnik GmBh.

Le Società Collegate in cui la Controllante detiene direttamente una partecipazione non di controllo e le Joint Ventures, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Nell'allegato la sono indicate le partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La valutazione a patrimonio netto viene effettuata prendendo a riferimento l'ultimo bilancio approvato da dette società.

Le partecipazioni di minoranza e le partecipazioni in società consortili minori o non operative, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite durevoli di valore. In società consortili a responsabilità limitata ed i consorzi, appositamente costituiti quali entità operative per iniziative o lavori acquisiti in raggruppamento temporaneo con altre imprese, che presentano bilanci senza alcun risultato economico in quanto compensano i costi direttamente sostenuti mediante corrispondenti addebiti alle imprese riunite, sono valutate secondo il metodo del costo.

La società Hercules Trevi Foundation A.B. è stata valutata con il metodo del costo, in quanto risulta essere di dimensione non rilevante. Tale società è stata costituita negli scorsi esercizi per l'esecuzione di opere nei relativi Paesi di appartenenza. La percentuale di possesso è la seguente:

Società % di partecipazione
Hercules Trevi Foundation A.B. 49.89%

Per un maggiore dettaglio relativo a tutte le partecipazioni valutate con il rinvia all'organigramma del Gruppo (allegato n. 2).

Attività discontinuate

L'operazione di ristrutturazione prevede la focalizzazione esclusiva del Gruppo sul proprio core business costituito dall'ingegneria del sottosuolo e, pertanto, dalle attività di fondazioni speciali, scavo di gallerie e consolidamenti del terreno e realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore. Questo ha comportato la conseguente dismissione della Divisione Oil&Gas. In relazione a ciò, si è resa necessaria la presentazione di tali asset come "Attività discontinuate".

Coerentemente con quanto previsto dall'IFRS 5 si è proceduto a esporre i saldi patrimoniali ed economici relativi alle attività e passività afferenti al perimetro discontinuato per il periodo precedente. Il gruppo prevede di fornire anche in futuro vendite al settore in dismissione e per questo ha deciso di non elidere le operazioni infrasettoriali fra il settore Fondazioni ed il settore Oil&Gas, mentre operazioni intersettoriali sono in ogni caso elisi.

Sale and Purchase Agreement - SPA

Facendo seguito all'offerta vincolante presentata da MEIL in data 4 dicembre 2018 e accettata da Trevifin in data 5 dicembre 2018, in data 5 agosto 2019, Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Trevi Holding U.S.A. Corporation (congiuntamente, i "Venditori") e MEIL Global Holdings B.V., società di diritto olandese direttamente controllata da MELL (I''Acquirente'') hanno sottoscritto un contratto di cessione di partecipazioni (il "Sale and Purchase Agreement'') volto a disciplinare i termini e le condizioni dell'operazione di cessione all'Acquirente della Divisione Oil&Gas costituita dall'intero capitale sociale di Drillmec S.p.A., Petreven S.p.A. e Drillmec Inc. nonché da determinate controllate e partecipate delle stesse (la "Dismissione Oil&Gas").

Ai sensi del Sale and Purchase Agreement era previsto che prima della Divisione Oil&Gas, i Venditori e le società della Divisione Oil&Gas ponessero in essere talune operazioni e attività preliminari funzionali e propedeutiche al perfezionamento della Dismissione Oil&Gas e, in particolare, fare in modo che il perimetro della Divisione Oil&Gas oggetto di tale Dismissione includesse tutti gli asset, i contratti e le partecipazioni relativi allo svolgimento dell'attività caratteristica nell' Oil&Gas.

Infatti, tra il 28 febbraio 2020 (data del Primo Closing) ed il 31 marzo 2020 (data del Secondo Closing), Trevifin, Trevi,

Soilmec, Trevi Holding USA (congiuntamente, i "Venditori"), da una parte, e MEIL Global Holdings B.V., società di dirito olandese direttamente controllata da MEIL (l'"Acquirente" e, congiuntamente ai Venditori, le "Parti Dismissione Oil&Gas"), dall'altra parte, hanno dato esecuzione al contratto, cedendo all'Acquirente l'intero capitale di Drillmec, Petreven, Drillmec Inc. e determinate controllate e partecipate delle stesse (la ""Dismissione Oil&Gas"), per un corrispettivo, debtfree, pari a circa Euro 116,4 milioni (il "Prezzo").

Come previsto dal "Sale and Purchase Agreement", la Dismissione Oil&Gas è stata eseguita in due momenti temporali al fine di dotare l'Emittente delle risorse necessarie per riscattare alcuni beni condotti in leasing e utilizzati dalla Divisione Oil&Gas (i "Beni in Leasing") e trasferire tali beni a Drillmec e Petreven mediante appositi conferimenti in natura, prima della definitiva cessione integrale delle società oggetto di dismissione all'Acquirente.

Nella prima parte del closing (il "Primo Closing"), a fronte del pagamento da parte dell'Acquirente a Trevifin di una porzione di Prezzo pari a circa Euro 20,2 milioni, sono avvenuti i seguenti atti : (a) è stata ceduta all'Acquirente una partecipazione di minoranza in Petreven; (b) Trevifin ha riscattato i Beni in Leasing utilizzando la parte di Prezzo pagata dall'Acquirente; e (c) Trevifin ha conferito in Petreven e Drillmec i Beni in Leasing già riscattati.

Il Secondo Closing è stato, invece, eseguito mediante: (a) il trasferimento dai Venditori all'Acquirente dell'intero capitale sociale di Drillmec, di Petreven (al netto della partecipazione di minoranza già trasferita in occasione del Primo Closing) e di Drillmec Inc.; (b) il pagamento da parte dell'Acquirente di un'ulteriore porzione di Prezzo (per ulteriori informazioni, cfr. infra); e (c) la sottoscrizione dei seguenti accordi (gli "Accordi Ancillari"): (a) il c.d. Final Escrow Agreement, contenente i termini e le condizioni per il deposito, la gestione da parte di Cordusio Fiduciaria S.p.A. (soggetto individuato dalle Parti Dismissione Oil&Gas quale depositario fiduciario) dell'Escrow Oil&Gas; (b) il c.d. Non-Compete and Non-Solicitation Agreement mediante il quale i Venditori hanno assunto nei confronti dell'Acquirente determinati obblighi di non concorrenza e non sollecitazione del personale impiegato, per un periodo di cinque anni a decorrere dal Secondo Closing; (c) un accordo quadro mediante il quale Trevifin si è impegnata a fornire alle società della Divisione Oil&Gas, a loro richiesta, taluni servizi relativi a HR, fiscali, corporate secretary, assistenza e tecnologica per un periodo di 12 mesi a decorrere dal Secondo Closing; e (d) un contratto con il Trevifin ha concesso alle società della Divisione Oil&Gas l'utilizzo gratuito, per un periodo di 12 mesi a decorrere dal Secondo Closing, di taluni diritti di proprietà intellettuale detenuti da Trevifin e utilizzati dalle società della Divisione Oil&Gas.

Si segnala che, successivamente alla sottoscrizione del Sale and Purchase Agreement e primo Closing, in conformità con quanto previsto nell'Accordo di Ristrutturazione, tra l'altro: (a) è stato trasferito a Trevifin in forza di accollo liberatorio ex art. 1273 del Codice Civile il 100% dell'Indebitamento Finanziario delle società della Divisione Oil&Gas (il "Debito Oil&Gas") {{"Atto di Accollo Debito Oil&Gas"}; e (b) è stato estinto per effetto di compensazione e/o di apposite rinunce l'intero Indebitamento Finanziario della Divisione Oil&Gas nei confronti del Gruppo.

Di seguito i principali valori patrimoniali del gruppo in dismissione, classificati all'interno delle attività e passività destinate alla vendita:

(in migliaia di Euro) 31/12/2019 31/12/2018
Ricavi 192.986 179 659
Risultato operativo (EBIT) (25 850) (14.639)
Risultato netto del periodo (43 824) (20.795)
Dati patrimoniali
(in migliaia di Euro) 31/12/2019 31/12/2018
Attivita non correnti (*) 132 210 119.111
Attività correnti 178.047 227 665
Passività non correnti 15 495 13 570
Passività correnti 119 244 123 452

(*) dato al lordo della minusvalenza generatasi dalla dismissione del settore Oil&Gas ai sensi del principio contabile IFRS 5.

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PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

I più significativi principi contabili e criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono i seguenti:

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate e valutate con il metodo del "costo" così come stabilito dallo IAS 16. Con l'utilizzo di tale criterio le immobilizzazioni materiali sono rilevate in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e, successivamente, rettificato per tenere in considerazione gli ammortamenti, le eventuali perdite durevoli di valore ed i relativi ripristini di valore.

Gli ammortamenti sono calcolati ed imputati a Conto Economico con il metodo dell'ammortamento a quote costanti durante la vita utile stimata del cespite sul valore ammortizzabile pari al costo di iscrizione dell'attività, detratto il suo valore residuo.

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico.

La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.

Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.

Descrizione Anni 0/0
Terreni Vita utile illimitata -
Fabbricati Industriali 33 3%
Costruzioni Leggere 10 10%
Attrezzature Generiche e Accessori 20 5%
Attrezzatura di perforazione 13 7.5%
Attrezzatura varia e minuta 5 20%
Automezzi 5-4 18.75%-25%
Autoveicoli da trasporto 10 10%
Escavatori e Pale 10 10%
Mobili e arredi per ufficio 8,3 12%
Macchine elettromeccaniche per ufficio 20%
Natanti 20 5%

Nota: per il fabbricato di Gariga di Podenzano (PC) sede di Drillmec S.p.A. la vita utile è stimata in 20 anni.

I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni esercizio per tener conto di eventuali variazioni significative e sono adeguati in modo prospettico ove necessario.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. Un bene viene eliminato dal momento della vendita o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo uso o dalla sua dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra il ricavato netto della vendita e il valore contabile) sono inclusi nel conto economico al momento dell'eliminazione.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. Quelli aventi carattere incrementativo, in quanto prolungano la vita utile delle immobilizzazioni tecniche, sono capitalizzati.

Aggregazioni Aziendali

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell'acquisition method). Secondo tale metodo il costo di una acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di aquisizione (calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio dell'impresa acquisita e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita). Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel momento in cui sono sostenuti.

Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla di acquisizione; costituiscono un'eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:

  • · Imposte differite attive e passive;
  • Attività e passività per benefici ai dipendenti;
  • Passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita;
  • · Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale).

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell'impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l'eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli Altri Utili o Perdite complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.

Se i valori iniziali di un'aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l'aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1º gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell'IFRS 3.

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione così come definito al precedente paragrafo. L'avviamento, non è ammortizzato, ma sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore con periodicità almeno annuale o, più frequentemente, quando vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore ("impairment test"). Al fine della verifica per riduzione di valore l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Al momento della cessione di una parte o dell'intera azienda precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell'avviamento.

Immobilizzazioni immateriali

Le attività immateriali acquistate separatamente o prodotte internamente nel caso dei costi di sviluppo sono iscritte nell'attivo, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione.

Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti sulla base della loro vita utile stimata come

segue:

Costi di Sviluppo:

I costi di ricerca sono imputati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo aventi i requisti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale (la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo tale che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita, l'intenzione e la capacità di completare, utilizzare o vendere l'attività, la disponibilità delle risorse necessarie al completamento, la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile durante lo sviluppo e le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri) sono ammortizzati sulla base della loro prevista utilità futura a decorrere dal momento in cui i prodotti risultano disponibili per l'utilizzazione economica. La vita utile viene riesaminata e modificata al mutare delle previsioni sull'utilità futura.

Diritti di brevetto industriale, utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze e marchi:

Sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continui a essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Perdita di valore delle attività

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno e comunque ogni qual volta dovessero manifestarsi indicatori di impairment così come definiti dallo IAS 36, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali (inclusi i costi di sviluppo capitalizzati) al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. La recuperabilità del valore contabile di una attività materiale (terreni e macchinati, attrezzature industriali e commerciali, altri beni e immobilizzazioni in corso) viene verificata ogniqualvolta sussistano elementi che portino a ritenere la possibilità che si sia verificata una perdita di valore di tali attività.

Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. La perdita di valore viene allocata alle attività non correnti in proporzione pro-rata alle altre attività non correnti fino ad azzerare il valore contabile o fino al valore di mercato del singolo bene documentato da specifica perizia attestante tale valore di mercato. Il valore recuperabile è testato a livello dell'unità generatrice di flussi di cassa.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di unità generatrice di flussi di cassa il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

Attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono trattate secondo lo IFRS 9, applicato a partire dal 1° Gennaio 2018: In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti tre categorie:

  • (i) costo ammortizzato, per le attività finanziarie con l'obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali che superano l'SPPI test in quanto i flussi di cassa rappresentano esclusivamente pagamenti di capitale e interesse. Tale categoria include i crediti commerciali, altri crediti di natura operativa inclusi nelle altre attività correnti e non correnti e crediti di natura finanziaria inclusi nelle altre attività finanziarie correnti e non correnti;
  • (ii) fair value con contropartita patrimonio netto (FVOCl fair value through other comprehensive income), per le attività finanziarie detenute con l'obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali, rappresentati esclusivamente dal pagamento di capitale e interesse, sia di realizzarne il valore attraverso la cessione (cd. business model held to

collect and sell). Le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita OCI, per poi essere rilasciate a Conto economico in sede di derecognition;

(iii) fair value con contropartita Conto economico (FVTPL – fair value through profit or loss), categoria che include le attività finanziarie che non hanno superato il test SPPI e quelle detenute con finalità di negoziazione. In tal caso, le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita il Conto economico.

La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cosiddetto business model held to collect). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassa contratuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosidetto business model held to collect and sell), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI). In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che è detenuta con finalità di negoziazione o che, pur rientrando nei business model HTC o HTC&S non abbia superato il test SPPI, è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL). Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali comessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferiti a terzi. La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "Expected Credit Loss model".

Debiti finanziari e prestiti obbligazionari

I debiti finanziari e i prestiti obbligazionari sono rilevati inizialmente al valore equo del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione dello strumento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati utilizzando il metodo del costo ammortizzato; tale metodo prevede che l'ammortamento venga determinato utilizzando il tasso di interesse effettivo, rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. Gli oneri accessori per le operazioni di finanziamento sono classificati nel passivo di stato patrimoniale a riduzione del finanziamento concesso e il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di tali oneri e di ogni eventuale sconto o premio, previsti al momento della regolazione. Gli effetti economici della valutazione secondo il metodo del costo ammortizzato sono imputati alla voce "(Oneri)/Proventi finanziari".

Il fair value delle attività finanziarie è determinato sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l'utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell'emittente. Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.

A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di valore e l'eventuale svalutazione è contabilizzata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione.

Azioni proprie

Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente al patrimonio netto alla voce Azioni proprie. Nessun utile o perdita viene rilevato nel conto economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.

Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.

I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati cosi come il diritto a ricevere dividendi. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste vengono soddisfatte con azioni proprie.

Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate, collegate e joint venture, per cui si rimanda all'area di consolidamento, sono classificate al momento dell'acquisto all'interno della voce "Partecipazioni" e valutate al costo qualora la determinazione del Fair Value non risulti attendibile; in tal caso il costo viene rettificato per perdite durevoli di valore secondo quanto disposto dallo IFRS9.

Contributi

I contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i contributi saranno ricevuti, così come stabilito dallo IAS 20 ("Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica").

Il contributo è accreditato a conto economico in base alla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da nettare le quote di ammortamento rilevate.

Un contributo riscuotibile come compensazione di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare un immediato aiuto finanziario all'entità senza che vi siano costi futuri a esso correlati è rilevato come provento nell'esercizio nel quale diventa esigibile.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il presumibile realizzo; l'eventuale svalutazione contabilizzata in seguito alla perdita di valore viene ripristinata se negli esercizi successivi non sussistono più i presupposti che avevano portato ad operare la svalutazione stessa.

Il costo viene determinato secondo la configurazione del costo medio ponderato per le materie prime, sussidiarie, di consumo ed i semilavorati ed in base al costo specifico per le altre voci di magazzino.

Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.

Crediti commerciali ed altre attività a breve termine

I crediti sono iscritti al costo ammortizzato, o se inferiore, al loro presumibile valore di realizzo. Se espressi in valuta i crediti sono valutati al cambio di fine periodo. I crediti, la cui scadenza rientra nei nomali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.

Inoltre, in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.

Cessioni di crediti

Il Gruppo effettua cessioni dei propri crediti commerciali e tributari attraverso operazioni di factoring.

Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedono una franchigia da parte del cedente o implicano il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.

Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IFRS9 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.

Di conseguenza, tutti i crediti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IFRS9 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio consolidato ed iscritta all'interno della voce Debiti verso altri finanziatori. Tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IFRS9, dove cioè vengono sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici, vengono eliminati dalla situazione partimoniale e finanziaria.

Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide sono rappresentate da cassa, depositi a vista presso le banche di relazione e investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 3 mesi) comunque facilmente convertibili in ammontare noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore rilevati al fair value.

Ai fini della redazione del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.

Patrimonio Netto

Capitale emesso

La posta è rappresentata dal capitale della Capogruppo sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riacquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo sostenuto per l'acquisto ed il valore nominale.

Sovrapprezzo azioni:

La posta accoglie l'eccedenza del prezzo di emissione delle azioni rispetto al loro valore nominale; in tale riserva vanno ricomprese anche le differenze che emergono a seguito delle obbligazioni in azioni.

Altre riserve

Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo e dalle rettifiche essguite in sede di transizione ai principi IAS/IFRS.

Utili (perdite) a nuovo

La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite) e i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All'interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell'esercizio.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Strumenti derivati

Il Gruppo Trevi ha adottato una policy di Gruppo approvata dal C.d.A. del 1º febraio 2008. Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto è sottoscritto e, successivamente, sono nuovamente valutati al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti finanziari in un mercato attivo è determinato, a ogni data di bilancio, con riferimento alle quotazioni di mercato o alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione.

Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere:

  • · l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato;
  • il riferimento al fair value attuale di un altro strumento sostanzialmente analogo;
  • · un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

L'analisi del fair value degli strumenti finanziari e ulteriori dettagli sulla loro valutazione sono riportati nel paragrafo "Informazioni integrative su strumenti finanziari" incluso nel presente documento.

In base allo IFRS9 la rilevazione delle variazioni di fair value varia a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).

Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico. In caso di applicazione del Fair Value Hedge sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest'ultimo. In caso di applicazione del Cash Flow Hedge viene sospesa a conto economico complessivo la porzione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, rilevando a conto economico la porzione

inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a conto economico complessivo sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l'attività o la passività coperta influenza il conto economico. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di negoziazione.

Debiti

I debiti sono iscritti al costo ammortizzato. Se espressi in valuta sono espressi al cambio di fine periodo.

Benefici ai dipendenti

Benefici a breve termine

I benefici a dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l'attività lavorativa.

Piani a benefici definiti

La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici determinati nell'esistenza e nell'ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell'attualizzazione dell'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L'ammontare dell'obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali relative a programmi a benefici definiti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono contabilizzati nel conto economico complessivo nell'esercizio in cui si verificano. Per i piani a contribuzione definita la Società versa contributi a fondi pensionistici sia privati su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. I contributi sono riconosciuti come costo del lavoro.

A partire dal 1º gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche integrative da lui prescelte oppure mantenuti in azienda.

– Piani a contribuzione definita

Il Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica. Il versamento dei contributi esaurisce l'obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costi del periodo in cui sono dovuti.

Pagamenti basati su azioni

I principali dirigenti e alcuni managers della Società possono ricevere parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 gli stessi sono da considerarsi piani regolati con strumenti rappresentativi di capitale (cosiddetti "equity settled"). La maturazione del diritto al pagamento è correlata ad un periodo di vesting durante il quale i managers devono svolgere la loro attività come dipendenti. Pertanto, nel corso del periodo di vesting, il valore corrente dei pagamenti basati su azioni alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo con contropartita un'apposita riserva del patrimonio netto. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. In particolare, il costo, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita iconosciuta a patrimonio netto.

Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenziali

I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l'impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da eventi passati e per i quali alla data di chiusura del bilancio può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dell'obbligazione. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati ad ogni data di rendicontazione infrannuale e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.

Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività potenziali non sono rilevate in bilancio; le passività possibili ma non probabili non sono

rilevate in bilancio è fornita, tuttavia, informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative a elementi rilevati al di fivori del conto economico sono rilevate anch'esse al di fuori del conto economico e, quindi, nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell'elemento cui si riferiscono

Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività e il relativo valore in bilancio ("liability method"). Le imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a conto economico complessivo che sono contabilizzate direttamente a conto economico complessivo.

Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventati probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Garanzie e passività potenziali

Evidenziano gli impegni assunti, le garanzie prestate nonché i beni ricevuti e dati in deposito a vario titolo nei confronti di terzi non compresi nel perimetro di consolidamento. Le passività potenziali sono esposte al valore nominale. Le garanzie finanziarie sono rilevate al loro fair value fra le passività; le altre garanzie sono rilevate fra i fondi rischi quando rientrano nei criteri per l'iscrizione.

Ricavi e costi

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela viene effettuata applicando un modello che prevede cinque step: (i) identificazione del contratto con il clientificazione delle performance obligation previste dal contratto; (iii) determinazione del corrispettivo della transazione; (iv) allocazione della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della singola performance obligation. I ricavi riferiti ai lavori su commessa sono determinati in base alla percentuale di completamento.

I costi sono imputati secondo il principio della competenza temporale.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori su commessa sono definiti come contratti stipulati specificamente per la costruzione di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. I costi di commessa sono rilevati nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti. I ricavi di commessa sono rilevati in relazione allo stato di avanzamento dell'attività di commessa alla data di riferimento del bilancio quando il risultato della commessa può essere stimato con attendibilità.

Quando il risultato di una commessa non può essere stimato con attendibilità, i ricavi sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che è probabile saranno recuperati.

Quando è probabile che i costi totali di commessa eccedano i ricavi totali di commessa, la perdita totale attesa viene rilevata immediatamente come costo.

I ricavi di commessa sono rilevati in base agli IFRS15, si segnala in particolare per i casi di misurazione dei ricavi in base alla misurazione del tempo "over-time":

per le commesse del "Settore Oil&Gas" e per le commesse di maggior durata del "Settore Fondazioni – (Core Business)", la misurazione avviene conil metodo del costo sostenuto (cost-to-cost) che prevede la proporzione tra i costi di commessa sostenuti per lavori svolti fino alla data di riferimento e i costi totali stimati di commessa;

per le commesse del "Settore Fondazioni – (Core Business)", di durata inferiore, la percentuale di completamento .

viene determinata applicando il criterio delle "misurazioni fisiche" in quanto approssima il cost to cost.

L'esposizione dei lavori su commessa nello stato patrimoniale è la seguente:

L'ammontare dovuto dai committenti viene iscritto come valore dell'attivo, nella voce crediti commerciali e altre attività a breve termine, quando i costi sostenuti più i margini rilevati (meno le perdite rilevate) eccedono gli acconti ricevuti:

l'ammontare del valore dei lavori in corso su ordinazione viene iscritto al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e tale saldo netto trova rappresentazione tra i crediti o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avanzamento delle singole commesse risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.

L'ammontare dovuto ai committenti viene iscritto come valore nella voce debiti commerciali e altre passività a breve termine, quando gli acconti ricevuti eccedono i costi sostenuti più i margini rilevati (meno le perdite rilevate).

Proventi ed oneri finanziari

I ricavi e gli oneri finanziari sono rilevati a conomico in base al principio della competenza temporale tenendo conto del tasso effettivo applicabile.

Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere come disponibili per la vendita, gli interessi attivizzando il tasso di interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incasi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel conto economico.

Dividendi

Sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

La distribuzione di dividendi agli Azionisti viene registrata come passività nel bilancio nel la distribuzione degli stessi viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo, attribuibile alle azioni ordinarie, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione, escludendo le azioni proprie.

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto difuitivo.

Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate

Un'attività operativa cessata è un componente del Gruppo le cui flussi finanziari sono chiaramente distinguibili dal resto del Gruppo che:

  • rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività;

  • fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività; o

  • è una entità controllata acquisita esclusivamente con l'intenzione di rivenderla.

Un'attività operativa viene classificata come cessata al momento della vendita oppure quando soddisfa le condizioni per la classificazione nella categoria 'posseduta per la vendita, se antecedente.

Quando un'attività operativa viene classificata come cessata, il conto economico comparativo viene rideterminato come se l'attività operativa fosse cessata a partire dall'inizio dell'esercizio comparativo.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti e debiti espressi in valute non appartenenti all'area Euro sono originariamente convertiti in Euro ai cambi storici alla data delle relative operazioni.

Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte a conto economico al momento del realizzo.

Le attività e le passività in valuta, ad eccezione delle immobilizzazioni materiali e partecipazioni, sono adeguate al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'eservizio ed i relativi utili o perdite su cambi sono imputati a Conto Economico. I contratti di compravendita a termine di valuta sono posti in essere per la copertura del rischio di fluttuazione dei corsi delle divise. Per quanto riguarda la contabilità delle filiali estere della controllata Trevi S.p.A. si rende

noto che questa viene tenuta nell'ambiente economico primario in cui esse operano (valuta funzionale). Alla chiusura dell'esercizio, si procede alla conversione dei saldi in valuta, in base al cambio puntuale al 31 di dicembre, pubblicato sul sito dell'Ufficio Italiano Cambi e le eventuali differenze di cambio sono riflesse a conto economico.

Uso di stime

La predisposizione dei bilanci consolidati richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap nº 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento della redazione del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.

L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale - finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni sulla quali si basano le stime.

Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo:

  • · Svalutazione degli attivi immobilizzati;
  • · Lavori in corso su ordinazione;
  • Spese di sviluppo;
  • Imposte differite attive; .
  • Accantonamenti per rischi su crediti;
  • Benefici ai dipendenti;
  • Accantonamenti per rischi e oneri. .

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.

Impairment della attività finanziarie e delle financial guarantees

L'Impairment si applica a tutte le attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato e al Fair Value con variazioni di valore presentate nella voce Other Comprehensive Income (FVOCI), mentre sono escluse quelle al Fair Value i cui effetti delle variazioni sono rilevati a Conto Economico. Inoltre, rientrano nel perimetro di applicazione anche le seguenti tipologie di strumenti:

  • Loan Committment; .
  • Crediti per leasing;
  • Contract asset;
  • Garanzie finanziarie incluse nell'IFRS 9.

Tra gli elementi di discontinuità rispetto al passato, vi è anche l'inclusione delle garanzie finanziarie non valutate al Fair Value rilevato a Conto Economico di applicazione delle disposizioni dell'IFRS 9 relativamente all'impairment.

La definizione di garanzia finanziaria resta invariata rispetto a quanto già previsto dallo IAS 39 per il quale risultava che:

"Una garanzia finanziaria rappresenta un contratto nel quale la Società è tenuta ad onorare gli obblighi contrattuali di una terza parte nel momento in cui questa non rimborsi il proprio creditore".

La Società iscrive le garanzie finanziarie in Bilancio al fair value alla data di rilevazione iniziale ovvero alla data in cui diventa parte delle clausole contrattuali. Le garanzie finanziarie sono poi soggette ad impairment; pertanto, alle date di valutazione successive, il loro valore d'iscrizione sarà pari al maggiore tra il iscrizione iniziale, al netto di eventuale ammortamento dei costi, e l'expected credit loss determinato secondo le nuove disposizioni dell'IFRS 9.

La regola generale di impairment prevista dall'IFRS 9 ha l'obiettivo di dare rappresentazione del deterioramento o del miglioramento della qualità del credito nel valore delle attività finanziarie detenute dalla Società. La modalità con cui si calcola l'ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende, dunque, dalla variazione del rischio di credito dall'iscrizione iniziale dell'attività alla data di valutazione.

Pertanto, ad ogni reporting date, la Società rileverà l'accantonamento per le perdite future attese distinguendo tra differenti stage di collocazione che riflettono il merito creditizio della controparte, in particolare:

  • · Stage 1 per le attività che non hanno subito un incremento significativo del rischio di credito rispetto a quanto registrato al momento della rilevazione iniziale si dovrà procedere a rilevare un accantonamento che rifletta la 12months ECL, ovvero la probabilità che si verifichino eventi di default nei successivi 12 mesi (IFRS 9 § par. 5.5.5);
  • · Stage 2 per le attività che, invece, hanno subito un incremento significativo nel rischio di credito rispetto a quanto registrato al momento della rilevazione iniziale si dovrà procedere a rilevare un accantonamento che rifletta la lifetime ECL, ovvero la probabilità che si verifichino eventi di default nella vita dello strumento (IFRS 9 Spar. 5.5.3).
  • · Stage 3 per le attività che presentano evidenze effettive di impairmento dovrà riflettere una svalutazione rappresentativa di un ECL su base lifetime, con probabilità di default pari al 100% (IFRS 9 §par. 5.5.3).

In aggiunta, I'IFRS 9 §par. 5.5.15 prevede anche la possibilità di adottare un approccio semplificato per il calcolo delle perdite attese esclusivamente per le seguenti categorie:

  • · Crediti commerciali e Contract Assets che:
    • o Non contengono una componente finanziaria significativa; o
    • o Contengono una componente finanziaria significativa ma la Società stabilisce a livello di policy contabile di misurare le perdite attese su base lifetime.
  • Crediti per leasing.

L'approccio semplificato parte dall'impostazione prevista per l'approccio generale, senza tuttavia richiedere alla Società di monitorare le variazioni del rischio di credito della controparte in quanto l'expected losse lifetime.

Il modello di impairment descritto nella presente istruzione operativa è stato applicato a tutte le attività finanziarie come definite dall'IFRS 9. Di seguito si riportano in principali caratteristiche degli approcci adottati dal Gruppo e previsti da IFRS 9: Simplified Approach e General Approach.

Simplified Approach

L'approccio semplificato è stato adottato dal Gruppo con riferimento a:

  • · crediti commerciali (incluse le fatture da emettere);
  • · contract assets ("work in progress" attivi al netto degli anticipi ricevuti);
  • · crediti per anticipi erogati a fornitori.

Per tali fattispecie sono state applicate le regole dell'approccio semplificato indicate da IFRS 9, calcolando il valore del fondo svalutazione mediante il prodotto dei seguenti fattori:

  • · EAD Exposure At Default: esposizione contabile alla data di valutazione;
  • PD Probability of Default: la probabilità che l'esposizione oggetto di valutazione possa andare in default e quindi non essere rimborsata. Come driver per la determinazione della probabilità di default dell'esposizione è stata considerata quella specifica della controparte. In particolare, la PD è stata determinata utilizzando fonti esterne (info-provider) e qualora non presente il dato specifico della controparte oggetto di valutazione, è stata applicata una PD espressiva del segmento di appartenenza della controparte o, in caso di campione poco rappresentativo, come ultima alternativa, la PD media rappresentativa del portafoglio crediti. Per le esposizioni verso controparti governative la PD utilizzata è quella relativa allo Stato di riferimento della controparte;
  • · LGD Loss Given Default: percentuale attesa di perdita in caso di default del creditore. Il modello di impairment IFRS 9 prevede la possibilità di calcolare internamente il parametro identificato della perdita attesa in caso di default. In alternativa a quest'ultimo, data l'impossibilità di ricostruire una base dati storica congrua al calcolo della LGD, il Gruppo ha deciso di adottare il parametro standard definito per la normativa bancaria e pari al 45%.

Per le attività finanziarie rientranti dell'approccio semplificato il periodo di default sulla base delle statistiche di incasso delle poste attive rientranti nel perimetro. Pertanto:

per le posizioni "in bonis" ovvero quelle non scadute, con riferimento esclusivo ai crediti commerciali ed alle fatture da emettere, la PD è definita su un orizzonte temporale di riferimento di 60 giorni, in coerenza con l'orizzonte medio di dilazione di pagamento che il Gruppo ha concordato sulla base:

  • o delle diverse aree geografiche in cui operano le singole legal entity di ogni divisione le cui dilazioni medie di pagamento divergono ma si discostano da un orizzonte medio di Gruppo pari a 2 mensilità;
  • o alle caratteristiche del business in cui la Società opera e sulle caratteristiche dei crediti commerciali che, per la maggior parte dei crediti emessi, richiedono una dilazione di pagamento a breve scadenza;

per le posizioni scadute entro il periodo di default (stabilito ad una soglia di 360 giorni dalla data di scadenza del credito), la PD è espressiva di un orizzonte temporale pari ad 1 anno. Il Gruppo ha concordato l'applicazione di una soglia di default diversa da quella definita dal principio contabile IFRS 9 (i.e. 90 giorni di scaduto), rigettando tale presunzione (si veda IFRS 9, par. B5.5.37) sulla base:

  • o dagli evidenti ritardi nei pagamenti da parte dei propri clienti, che molto spesso avvengono oltre i 90 giorni dalla scadenza del documento;
  • o da eventuali ritardi nei pagamenti dovuti alle caratteristiche del business in cui opera la società e, più in particolare, da potenziali ritardi nella fornitura di beni e servizi che il Gruppo offre ai propri clienti, generando un saldo da parte dei clienti solo a conclusione di un servizio, piuttosto che alla consegna fisica di un bene. Nello specifico:
    • " difficoltà temporanee di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni;
    • " un rallentamento nelle vendite dei beni oggetto di costruzione;
    • = difficoltà oggettive a ricevere incassi da clienti di alcuni paesi dettate da situazioni contingenti di natura legislativa o valutaria;
    • · intralci temporanei dovuti al rapporto fra cliente e fornitore che si sviluppa nel corso di una commessa:
    • · due date di non facile determinazione nel caso di pagamenti di ritenute a garanzia o somme precedentemente oggetto di contenzioso;

Entrando nel merito delle singole divisioni del gruppo: per la divisione Soilmec le vendite sono principalmente fatte tramite dealer/agenti con i quali esiste una "linea di credito" che viene regolarmente monitorata. Le partite scadute sono comunque oggetto di garanzia mediante le macchine in stock presso la yard del dealer. Sulle vendite, inoltre, salvo pochi casi, il pagamento avviene contestualmente alla consegna dell'attrezzatura o con una dilazione concordata per particolari clienti con cui esiste una "storicità".

Con riferimento alla divisione Trevi SpA, invece, e più in dettaglio alle "difficoltà temporanee di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni" nonché alle "difficoltà oggettive a ricevere incassi da clienti di alcuni paesi dettate da situazioni contingenti di natura legislativa", di seguito sono riportati alcuni esempi edificanti di ritardi nei pagamenti superiori ai 90 giorni:

  • · Incasso in maggio 2019 dall'Autorità Portuale di Napoli di crediti per fatture emesse a luglio 2018. Tali crediti sono relativi allo Stato di Avanzamento Lavori finale. Il ritardo è dovuto a diversi fattori, fra cui un'analisi interna dell'Autorità Portuale sul corretto operato contabile dell'intera commessa, e la verifica sull'adempimento nei pagamenti dei vari subappaltatori.
  • Incasso in varie date del 2019 di crediti dal cliente Algerino Cosider anche per fatture del 2017. Il ritardo è maturato a causa di 2 fattori principali: ritardo con cui Trevi SpA ha rilasciato alcune integrazioni di fideiussioni contrattuali; livello di maggiore burocrazia nei controlli da parte della Banca Centrale Algerina per le rimesse all'estero rispetto al passato.

Per tali motivi, il Gruppo ha prolungato il riconoscimento di un default optando per l'applicazione di una soglia pari ad 1 anno, ritenendo il superamento di tale soglia come identificativo di una effettiva difficoltà della controparte nel far fronte ai propri impegni debitori, generando un mancato incasso del credito per le società del Gruppo.

per le posizioni scadute oltre il periodo di default, invece, la PD è stata posta pari al 100%.

Il modello di valutazione dell'impairment dei contract assets e degli anticipi a fornitori, similmente a quanto definito per i crediti commerciali scaduti ma non in default, prevede l'applicazione di un orizzonte temporale di 1 anno.

Tuttavia, all'applicazione delle regole quantitative per il calcolo del fondo svalutazione dei crediti, può seguire l'applicazione di una percentuale di svalutazione specifica per determinate posizioni (i.e. clienti) sulla base dell'esperienza

del management e/o di specifiche informazioni qualitative a disposizione.

General Approach

Per ciò che concerne, invece, le poste oggetto di impairment IFRS 9 che presentano i presupposti per l'applicazione del General Approach, la Società ha provveduto a definire una metodologia di Expected Credit Loss per ogni cluster di merito creditizio definito per tali esposizioni.

Financial Guarantees

Come anticipato, l'approccio generale prevede che la definizione dei parametri con cui si calcola l'ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende dalla variazione del rischio di credito dall'iscrizione iniziale alla data di valutazione.

Per la valutazione dell'incremento del rischio di credito, il Gruppo ha preso in considerazione tutte le informazioni ragionevoli e accettabili che ha a disposizione o che può ottenere senza incorrere in oneri eccessivi.

Il Principio', inoltre, fornisce una lista esemplificativa delle variabili che possono essere considerate come driver per l'incremento del rischio di credito e che possono essere distinte in: dati macro economici (modifiche nella normativa, instabilità politica), dati relativi alla controparte (peggioramento nei risultati economico/finanziari, dovegrade del credit rating), dati di mercato (CDS, credit spread, rating) e dati relativi al contratto (perdita di valore nei collateral, modifiche contrattuali sfavorevoli).

Di conseguenza, il calcolo dell'impairment su queste poste è stato effettuato in applicazione delle seguenti regole:

  • · · Stage Allocation: I'allocazione in stage delle garanzie finanziarie della Holding è stato guidato da driver qualitativi e quantitativi. Nell specifico, il Gruppo ha utilizzato come parametro primario il rating fornito dalla società di rating italiana (classificata ECAI - External Credit Assessment Institutions) Cerved SpA e la variazione della probability of default. Come parametri qualitativi, invece, la Società ha fatto uso degli accordi di ristrutturazione e "congelamento" del debito stabilito con gli istituti bancari creditori del Gruppo.
    • o In base ai parametri utilizzati ai fini della stage allocation, le garanzie finanziarie erogate da parte della Holding Trevi Finanziaria SpA nei confronti delle divisioni, appartenenti a tutto il Gruppo Trevi, sono state classificate a Stage 32, ovvero all'interno del cluster identificativo di un aumento del rischio di credito rispetto alla data di erogazione iniziale ("significant increase in credit risk from initial recognition date") tale da riscontrare una perdita effettiva di valore. Ai fini del calcolo dell'impairment IFRS 9, dunque, la PD è stata posta pari al 100%.
    • o Le osservazioni e le analisi svolte dal Gruppo derivano dall'applicazione del principio contabile IFRS 9, il quale richiede, oltre all'utilizzo di indicatori quantitativi per la valutazione del "significant increase in credit risk since initial recognition", di considerare "qualitative and non-statistical quantitative information" (IFRS 9, art. B5.5.182) che, da sole, possono essere sufficienti a valutare il grado di rischiosità raggiunto dagli strumenti oggetto di valutazione.

Le evidenze oggettive utilizzate dalla Società ai fini della classificazione a Stage 3 derivano da un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari che ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo.

• Calcolo della perdita attesa: alla stregua di quanto descritto per i crediti commerciali del Gruppo, ai fini del calcolo dell'Expected Credit Loss per le posizioni relative alle garanzie finanziarie erogate è stato effettuato mediante il prodotto dei tre parametri di rischio:

IFRS 9 Spar B.5.5.17.

² La classificazione a stage 3, con conseguente valutazione incurred loss dell'impairment, delle garanzie erogate nei confronti delle Divisioni appartenenti al settore Costruzioni (Trevi SpA) e al settore dell'Oil&Gas (Petreven e Drillme) del Gruppo, deriva dal withdrawn del rating lo scorso luglio 2018, da parte della società di rating Cerved, precedentemente declassato all'ultima classe di rating sulla scala della medesima agenzia (C2.1).

I TFRS 9, art. B5 5.18; "In some cases, the qualitative information available may be sufficient to determine that a financial instrument has net the criterion for the recognition of a loss allowance at an amount equal to lifetime expected credit losses. That is, the information does not need to flow through a statistical model or crecit ratings process in order there has been a significant increase in the credit risk of the financial instrument. [ .. ] Altematively, the assessment on both types of information, ie qualitative factors that are not captured through the internal ratings process and a spectic internal rating category at the reporting date, taking into credit risk characteristics at initial recognition, if both types of information are relevant."

  • o PD Probability of Default espressiva di un orizzonte temporale pari alla durata residua della garanzia finanziaria (cd. Lifetime) per le garanzie finanziarie allocate a stage 2 o pari al 100% per le posizioni allocate allo stage 3 (ovvero, in default);
  • o LGD Loss Given Default: il modello di calcolo dell'impairment consente l'applicazione di un parametro specifico per il Gruppo che contempli l'effettiva capacità di recupero delle esposizioni in default. A tal proposito la società ha predisposto un'analisi ad hoc per la stima della potenziale perdita in sede di default delle divisioni del Gruppo, come discusso nel paragrafo successivo;
  • o EAD Exposure at Default: pari all'ammontare della garanzia rilasciata applicando un fattore di conversione per le posizioni off-balance del 100%.

Financial Guarantees - Loss Given Default

La Loss Given Default (LGD) è quel parametro che identifica la percentuale di perdita stima effettivamente di realizzare in caso di defualt della controparte, il cui complemento a uno è il recovery rate (RR), ossia la percentuale dell'esposizione che la società attende di recuperare dall'attività di recovery della posizione.

Con specifico riferimento alle garanzie finanziarie erogate dalla Holding Trevi Finanziaria SpA in favore delle divisioni del Gruppo Trevi, la Società ha effettuato un'analisi basata sulla quantificazione di tale parametro in ipotesi di smobilizzo degli asset in caso di default delle medesime Divisioni.

Il valore di recovery, dunque, si basa sul valore dell'attivo aggregato per settore di business (Costruzioni e Oil&Gas) che la Holding andrebbe a liquidare qualora dovesse effettivamente far fronte al soddisfacimento dell'uscita di cassa dovuto dalla riscossione delle garanzie erogate in favore delle degli intermediari.

In particolare, nella determinazione degli asset oggetto di analisi, è stato considerato sia il capitale circolante (crediti commerciali, acconti, rimanenze, lavori in corso e altri crediti), che il valore delle immobilizzazioni. Tale valore è stato poi nettato dell'importo delle passività finanziarie che si assume dovranno comunque essere onorate in caso di liquidazione, ovvero: i benefici ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e dei debiti finanziari non oggetto di garanzia.

Nel processo di determinazione del valore degli asset oggetto di analisi, inoltre, è stato tenuto in considerazione anche il valore dell'impairment già calcolato per alcune voci di bilancio nella misura in cui l'importo della svalutazione è stata portata a decremento del valore degli asset.

Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall'Unione Europea che sono entrali in vigore a partire dall'esercizio iniziato il 1º gennaio 2019

IFRS 16

Leasing

Il Gruppo valuta all'atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di un corrispettivo.

Il Gruppo in veste di locatario

Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, eccetto per i leasing di breve termine ed i leasing di beni di modico valore. Il Gruppo riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l'attività per diritto d'uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.

Attività per diritto d'uso

Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti.

Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attivià sottostante al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l'attività consistente nel diritto d' uso dalla data di decorrenza fino alla fine dell'attività

sottostante.

Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment.

Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del Gruppo dell'opzione dell'opzione del leasing stesso. I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo (salvo che non siano stati sostenuti per la produzione di rimanenze) in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'opzione dell'attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell'indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.

Le passività per leasing del Gruppo sono incluse nella voce (23) Debiti verso società di Leasing e altri finanziatori.

Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore

Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione di breve durata relativi ad alcune autovetture e mezzi interni di trasporto (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). Il Gruppo ha applicato inoltre l'esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad apparecchiature per ufficio il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.

Cambiamenti nelle politiche contabili e informativa

L'IFRS 16 sostituisce lo IAS 17 (Leasing), I'IFRIC 4 (Determinare se un accordo contiene un leasing), il SIC 15 (Leasing Operativo-Incentivi) e il SIC-27 (La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing). L'IFRS 16 stabilisce i principi per la rilevazione, la misurazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare la maggior parte dei contratti di leasing seguendo un unico modello contabile in bilancio.

Il metodo di contabilizzazione per il locatore indicato nell'IFRS 16 rimane sostanzialmente invariato rispetto allo IAS 17. I locatori continueranno a classificare i leasing distinguendoli tra operativo e finanziario usando lo stesso principio di classificazione dello IAS 17. Pertanto, l'IFRS 16 non avrà impatti per i leasing laddove il Gruppo fosse un locatore.

Il Gruppo ha adottato l'IFRS 16 utilizzando il metodo di adozione retrospettico modificato con la data di applicazione iniziale al 1 ° gennaio 2019. Secondo questo metodo, il principio viene applicato retroattivamente con l'effetto cumulativo di prima applicazione rilevato alla data di applicazione iniziale. Il Gruppo ha scelto di utilizzare l'espediente pratico di transizione secondo cui non è tenuta a rideterminare se il contratto è, o contiene, un leasing alla data dell'applicazione iniziale del 1º gennaio 2019. Invece, il Gruppo ha applicato lo standard solo ai contratti, che alla data di applicazione iniziale, venivano precedentemente identificati come leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4.

Di seguito l'effetto dell'adozione dell'IFRS 16 al 1º gennaio 2019 (incremento)) sul Gruppo Trevi incluso il settore Oil&Gas:

(In migliaia di Euro)
Attività
Attività per diritti d'uso 42 008
Totale attività 42.008
Passività
Lease Liability 41-969
Risconti 39
Totale passività 42.008
Totale aggiustamenti su patrimonio netto: -

L'impatto del settore Oil&Gas sui valori della sopraesposta tabella ammontano a circa 6.085 migliaia di Euro sia sulle Attività per diritti d'uso sia sulle Lease Liability.

Il Gruppo ha in essere contratti per lease aventi ad oggetto varie tipologie di immobili, auto e attrezzature varie. Prima dell'adozione dell'IFRS 16, il Gruppo ha classificato ciascuno dei suoi lease (come locatario) alla data di inizio del contratto distinguendoli tra operativi e finanziari. Si veda la nota I. Leasing per i principi contabili antecedenti al 1º gennaio 2019.

In sede di prima adozione dell'IFRS 16, il Gruppo ha adottato un unico approccio per il riconoscimento e la valutazione per tutti i leasing, eccetto che per i leasing di breve termine e di modico valore. Si veda la 1. Leasing per le politiche contabili adottate a partire dal 1º gennaio 2019. Lo standard contiene specifici requisiti di prima adozione ed espedienti pratici, che sono stati applicati dal Gruppo.

· Leasing precedentemente classificati come leasing finanziari

Il Gruppo non ha modificato il valore di carico delle attività e passività alla data di prima applicazione per i leasing precedentemente classificati come finanziari (e.g. le attività per diritto d'uso e le passività per leasing sono misurate al medesimo valore che avevano applicando lo IAS 17). I requisti dell'IFRS 16 sono stati applicati a questi contratti di leasing a partire dal 1º gennaio 2019.

· Leasing precedentemente classificati come operativi

Il Gruppo ha iscritto le attività per diritto d'uso e le passività per leasing per quei contratti che erano precedentemente classificati come operativi, eccetto che per i leasing di breve durata (inferiore ai 12 mesi) e per quelli di modico valore (valore unitario del bene inferiore a 5.000 Euro). Le attività per diritto d'uso sono state iscritte per un valore pari a quello della corrispondente passività per leasing, rettificato per l'importo di eventuali risconti passivi o ratei attivi relativi al leasing rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale. Le passività per lease sono state misurate al valore attuale dei restanti pagamenti dovuti per il leasing, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data dell'applicazione iniziale.

Il Gruppo, inoltre, si è basato sulle esperienze acquisite, per esempio nel determinare la durata del leasing contenente opzioni di proroga o di risoluzione del leasing.

Sulla base di quanto precedentemente indicato, al 1º Gennaio 2019:

  • · Le attività consistenti nel diritto d'uso di 42.008 migliaia di Euro sono state rilevate e presentanente nella situazione patrimoniale-finanziaria., di cui imputabile al settore Oil&Gas per 6.085 migliaia di Euro.
  • . Sono stati rilevate passività per leasing per 41.969 migliaia di Euro ed incluse nella voce Debiti verso società di Leasing e altri finanziatori, di cui imputabile al settore Oil&Gas per 6.085 migliaia di Euro.

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso per l'intero Gruppo Trevi, incluso il settore Oil&Gas:

Immobili Autoveico i Attrezzature Totale Attività per
Diritto D'Uso
€000 €000
3.322
€000 €000
Al 1 Gennaio 2019
Incrementi
13.081 157 25.605 42.008
1.949
Costi per ammortamenti 944
(5.227)
(1 881) 848
(12 375)
(19.483)
Al 31 Dicembre 2019 8.798 1.598 14.078 24.474

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce prestiti e finanziamenti) e i loro movimenti nel periodo per l'intero Gruppo Trevi, incluso il settore Oil&Gas:

2019
€000
Al 1 Gennaio 41.969
Incrementi 1 949
Accrescimento degli interessi 1.000
Pagamenti (20 222)
Al 31 Dicembre 24.695
Corrente 13 394
Non corrente 11.301

Di seguito gli importi iscritti nel prospetto dell'utile(perdita) d'esercizio per l'intero Gruppo Trevi, incluso il settore Oil&Gas:

- 2019
€000
Costi per ammortamento dei diritti d'uso 19.483
Oneri finanziari sulle passività per leasing 1-000
Totale ammontare iscritto nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio 20.483

Le altre modifiche ed interpretazioni ai principi e criteri contabili in vigore dal 1º gennaio 2019 disciplinano fattispecie e casistiche non presenti o non rilevanti per il bilancio consolidato del Gruppo:

Titolo documento Data emissione Data di entrata in
vigore
Data di omologazione Regolamento UE e
data di pubblicazione
Elementi di pagamento anticipato con
compensazione negativa (Modifiche
all'IFRS 9)
ottobre 2017 1º gennaio 2019 22 marzo 2018 (UE) 2018/498
26 marzo 2018
Interpretazione IFRIC 23 - Incertezza sui
trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito
giugno 2017 1º gennaio 2019 23 ottobre 2018 (UE) 2018/1595
24 ottobre 2018
Interessenze a lungo termine in società
collegate e joint venture (Modifiche allo IAS
28)
ottobre 2017 1º gennaio 2019 8 febbraio 2019 (UE) 2019/237
11 febbraio 2019
Modifica, riduzione o estinzione del piano
(Modifiche allo IAS 19)
febbraio 2018 1º gennaio 2019 13 marzo 2019 (UE) 2019/402
14 marzo 2019
Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS
2015-2017
dicembre 2017 1º gennaio 2019 14 marzo 2019 (UE) 2019/412
15 marzo 2019

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2020

Di seguito sono indicati i nuovi principi o modifiche ai principi, applicabili per gli esercizi che hanno inizio dopo il 1º gennaio 2020, la cui applicazione anticipata è consentita. Il Gruppo ha deciso di non adottarii anticipatamente per la preparazione del presente bilancio:

Titolo documento Data emissione Data di entrata in
vigore
Data di omologazione Regolamento UE e
data di pubblicazione
Modifiche ai riferimenti al Quadro
concettuale negli IFRS
marzo 2018 1º gennaio 2020 29 novembre 2019 (UE) 2019/2075
6 dicembre 2019
Definizione di rilevante (Modifiche
allo IAS 1 e allo IAS 8)
ottobre 2018 1º gennaio 2020 29 Novembre 2019 (UE) 2019/2014
10 dicembre 2019
Riforma degli indici di riferimento per
la determinazione dei tassi di interesse
(Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39 e
all'IFRS 7)
settembre 2019 1º gennaio 2020 15 gennaio 2020 (UE) 2020/34
16 gennaio 2020

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea Si segnala che tali documenti saranno applicabili solo dopo l'avvenuta omologazione da parte dell'UE:

Titolo documento Data emissione
da parte dello IASB
Data di entrata in vigore
del documento IASB
Data di prevista omologazione
da parte dell'UE
Standards
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts gennaio 2014 (Nota 1) (Nota 1)
IFRS 17 Insurance Contracts maggio 2017 1º gennaio 2021
(Nota 2)
TBD
Amendments
Sale or Contribution of Assets between an Investor and
its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10
and (AS 28)
settembre 2014 Differita fino al
completamento del
progetto IASB sull'equity
method
Rinviata in attesa della
conclusione del progetto IASB
sull'equity method
Definition of business (Amendments to IFRS 3) ottobre 2018 1º gennaio 2020 Marzo 2020
gennaio 2020 1º gennaio 2022 TBD

GESTIONE DEL RISCHIO

Obiettivi, politica di gestione e identificazione dei rischi finanziari

La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui il Gruppo è esposto, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.

Le attività finanziarie del Gruppo sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, derivanti direttamente dall'attività operativa.

Le passività finanziarie comprendono invece finanziamenti bancari, prestiti obbligazionari e leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l'attività operativa.

I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di inchio di tasso di cambio, dal rischio di liquidità e da quello di credito.

Il Gruppo Trevi si limita a svolgere un'attività sistematica di monitoraggio dei rischi finanziari sopra illustrati, non potendo, a causa dell'Accordo di Ristrutturazione, utilizzare strumenti finanziari al fine di ridurre tali rischi al minimo.

La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile avviene a livello consolidato.

La gestione dei rischi di tasso di cambio, liquidità e tasso di interesse è svolta principalmente dalla Capogruppo e dalle subholding di divisione; la gestione del rischio di credito è demandata alle singole società operative del Gruppo.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare per l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall'altra, le caratteristiche di scadenza e di rinnovabilità del debito o di liquidità degli impieghi finanziari. I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalle funzioni centrali del Gruppo nell'ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie e/o un adeguato investimento della liquidità.

Il Gruppo a continuo monitoraggio della situazione della liquidità predispone i cash flow rotativi periodici e previsonali predisposti da parte di tutte le Società del Gruppo, i quali, poi, vengono consolidati ed analizzati dalla Capogruppo.

Si segnala che le disponibilità liquide sono parzialmente soggette a vincoli valutari relativamente ad alcuni Paesi in cui il Gruppo opera cosi come dettagliato nella seguente tabella:

Eur min
Divisione Società Pacse Vincolo 31.12.2019
Trevi Treviicos Usa CRA - Bonding Company (Soggetta a Covenant) 10.0
Trevi Trevi Foundations Nigeria Ltd Nigeria Restrizioni Valutarie 8.0
Trevi Foundation Construction Ltd Nigeria Restrizioni Valutarie 0,4
Trevi Asasat Trevi General Construction Jv Company Libia Capitale versato a seguito di Registrazione Società 0.3
Trevi Trevi Cimentaciones Ca (Venezuela) Venezuela Restrizioni Valutarie 0.2
Trevi Trevi Insaat Ve Muhendislik As Turchia Cash Collateral su linea promiscua
Trevi Swissboring Overseas Piling Corp. Ltd (Dubai) Dubai Cash Collateral su linea promiscua 2.5
Totale 21,4

Si segnala che il Gruppo espone al 31 dicembre 2019 tra le attività finanziarie corrente sottoposto a vincolo contenente l'incasso del First Escrow account relativo alla dismissione del settore Oil&Gas.

Ad oggi gran parte degli affidamenti con Istituti finanziatori sono regolati dall'Accordo di Ristrutturazione che si è perfezionato con l'aumento di capitale e la conversione dei crediti vantati dagli istituti di credito in capitale.

Di seguito viene illustrata la distribuzione geografica delle disponibilità liquide del Gruppo al 31 dicembre 2019:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Italia 23 471 13 896 9 575
Europa (esclusa Italia) 7 092 7.025 67
Stati Uniti e Canada 17412 23 545 (6 133)
Sud America 3 510 9 719 (6 209)
Africa 9 864 13 209 (3 346)
Medio Oriente e Asia 9 663 15 088 (5.426)
Estremo Oriente e Resto del mondo 6697 6 428 269
Totale 77.709 88.912 (11.203)

I finanziamenti bancari del Gruppo alla fine dell'esercizio sono invece così ripartiti tra breve e lungo termine:

Finanziamenti a breve termine Finanziamenti a medio lungo termine
Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Italia 526 794 630 573 (103 780) Italia 7.282 250 7 032
Europa (esclusa Italia) 1-754 1.867 (113) Europa (esclusa Italia) 0 6 (6)
Stati Uniti e Canada 16.913 17.549 (636) Stati Uniti e Canada 0 0 0
Sud America 690 1.080 (390) Sud America 34 75 (41)
Africa ા ર ર્ણ્ટ (20) Africa 0 0 0
Medio Oriente e Asia 0 186,036 (186) Medio Oriente e Asia 0 0 0
Estremo Oriente 7.027 7 027 0 Estremo Oriente 340 0 340
Resto del mondo 0 0 0 Resto del mondo 0 0
Totale 553.193 658.348 (105.154) Totale 7.656 331 7.325

La tabella seguente riporta invece il dettaglio per area geografica finanziarie, includendo oltre ai finanziamenti bancari anche i derivati passivi, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:

Passività finanziarie a breve termine Passività finanziarie a lungo termine
Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni Descrizione 317 222019 31/12/2018 Variazioni
Italia 761 041 713_309 47.732 Italia 28.337 14.627 13-710
Europa (esclusa Italia) 2.598 43.57 (1.759) Europa (esclusa Italia) 928 1-055 (127)
Stati Uniti e Canada 17.248 17.804 (556) Stati Uniti e Canada 1322 270 1 052
Sud America 1 369 1.798 (429) Sud America 201 13 245 (13 044)
Africa ા ર 71 (56) A frica 416 766 (350)
Medio Oriente e Asia 0 186 (186) Medio Oriente e Asia 1 207 1 978 (772)
Estremo Oriente 9 293 9572 (279) Estremo Oriente 1-008 2.057 (1.048)
Resto del mondo 76 472 (396) Resto del mondo 0 0 0
Totale 791.641 747.568 44.071 Totale 33.419 33.998 (579)

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende quattro tipologie di rischio di tasso, il rischio di valuta, il rischio di prezzo delle commodity e altri rischi di prezzo, così come il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.

Rischio di tasso di interesse

L'esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d'interesse di mercato è connessa ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.

Al 31 dicembre 2019, considerato l'effetto di tali contratti, circa il 15% dei finanziamenti del Gruppo risulta essere a tasso fisso. a seguito dell'avvio dei negoziati con il sistema bancario per la moratoria del debito, il rischio tasso di interesse sul debito a medio lungo termine, è stato sospeso nelle more della definizione dell'accordo.

31/12/2019
Tasso Fisso Tasso Variabile Totale
Finanziamenti e Leasing 73 505 701.423 774.928
Prestito Obbligazionario 50.000 50.000
824.928
Totale Passività Finanziarie 123.505 701.423
0/0 15% 85% 100%

Al 31 dicembre 2019, le Società del Gruppo hanno in essere contratti di Swap su tasso di interesse.

Pur essendo di natura di copertura, il Gruppo non applica l'opzione del trattamento hedge accounting, rilevando le variazioni del valore equo a conto economico.

Strumenti Derivati Copertura Rischio Tasso
Strumento lmporto
Originario
lmporto
Residuo
Scadenza MTM in Euro
IRS 50.000-000 10.257 942 2020 (136.588)

Il fair value di tali contratti al 31 dicembre 2019 risulta complessivamente negativo per 137 migliaia di Euro.

Al fine di misurare il rischio connesso al interesse è stato simulato uno "stress test" nell'andamento dell'Euribor di riferimento relativo ai finanziamenti passivi a tasso variabile ed ai depositi attivi in essere al 31 dicembre 2019. Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:

Migliaia di euro -50 bps PEN 31/12/19 +50 bps
Depositi e attività liquide (443) 88 243 88 686 443 89 130
Debito Bancario e Strumenti Derivati 3-081 (613 242) (616 323) (3.081) (619.404)
Debiti verso Società di Leasing 1_044 (207 694) (208.738) (1-044) (209.781)
Totale PFN 3.681 (732.693) (736.374) (3.681) (740.056)

Rischio di cambio

Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali del Gruppo. L'esposizione al rischio di cambio può essere di natura:

  • · Transattiva: variazioni del tasso di cambio intercorrenti tra la data in cui un impegno finanziario tra controparti diventa altamente probabile e/o certo o e la data di regolamento dell'impegno, variazioni che determinano uno scostamento tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi;
  • · Traslativa: variazioni del tasso di cambio determinano una variazione del valore delle poste patrimoniali in divisa, a seguito del consolidamento dei dati ai fini di bilancio e della loro traduzione nella moneta di conto della Capogruppo (Euro). Tali variazioni non determinano uno scostamento immediato tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi ma solo un effetto contabile sul patrimonio consolidato del Gruppo. L'effetto sui flussi di cassa si manifesta solo qualora siano effettuate operazioni sul patrimonio della società del Gruppo che redige il bilancio in divisa.

Il Gruppo valuta la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti di anticipazione commerciale e di natura finanziaria in pari valuta con il contratto di vendita a termine di valuta e l'utilizzo di strumenti finanziari derivati. Il Gruppo non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti finanziari derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IFRS 9 o la società decide di non volersi avvalere della possibilità di hedge accounting, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri/proventi finanziari.

Nello specifico, il Gruppo gestisce il rischio transattivo. L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo in una pluralità di Paesi e in monete diverse dall'Euro, in particolare il Dollaro Statunitense e le divise ad esso agganciate. Poiché risultano operazioni significative in Paesi dell'area Dollaro, il bilancio del Gruppo può essere interessato in maniera considerevole dalle variazioni dei tassi di cambio Euro/Usd.

Il fair value di un contratto a termine è determinato come differenza tra il cambio a termine del contratto e quello di un'operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.

Al fine di valutare l'impatto di una variazione nel tasso di cambio EURO/USD è stata impostata una sensitivity analysis simulando variazioni verosimili del rapporto di cambio sopra indicato.

Le poste di consolidato ritenute ai fini dell'analisi sono: Crediti Commerciali, Crediti e Debiti infragruppo, Debiti Commerciali, Debiti Finanziari, Cassa e Disponibilità Liquide, Strumenti Finanziari Derivati.

I valori di tali poste sulle quali è stata eseguita la sensitivity analysis sono quelli al 31 dicembre 2019. L'analisi si è focalizzata sulle sole partite denominate in dollaro statunitense differente da quella funzionale e di presentazione (Euro) dei singoli bilanci inclusi nel consolidato.

Considerando un deprezzamento del Dollaro USA nei confronti dell'Euro del 5%, l'impatto sul Risultato ante Imposte derivante da tale svalutazione sarebbe, a parità di tutte le altre condizioni, di circa 2,4 milioni di Euro. Un apprezzamento del Dollaro USA del 5% determinerebbe, a parità di tutte le altre condizioni, un impatto sul Risultato ante Imposte di circa 2,7 milioni di Euro. Tale impatto è riconducibile principalmente al riadeguamento dei rapporti commerciali infragruppo, dei crediti e debiti in valuta e delle componenti finanziarie in valuta verso terzi.

Rischio di credito

Il Gruppo è soggetto al rischio che il merito di una controparte finanziaria o commerciale diventi insolvente.

Per la natura della sua attività, articolata in più settori, con un'accentuata diversificazione geografica delle unità produttive e per la pluralità di Paesi in cui sono venduti gli impianti e attrezzature il Gruppo non presenta una concentrazione del rischio di credito su pochi clienti/Paesi, anzi l'esposizione creditoria e suddivisa su un largo numero di controparti e clienti. Il rischio di credito connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali è monitorato sia dalle singole società sia dalla direzione Finanziaria del Gruppo.

L'obiettivo è quello di minimizzare il rischio controparte attraverso il mantenimento dell'esposizione all'interno di limiti coerenti con il merito creditizio assegnato a ciascuna di esse dai diversi Credit Managers del Gruppo sulla base di informazioni storiche sui tassi di insolvenza delle controparti stesse.

Il Gruppo vende prevalentemente all'estero e utilizza per la copertura dei rischi di credito gli strumenti finanziari disponibili sul mercato, in particolare le Lettere di Credito e utilizza per progetti significativi gli strumenti del pagamento anticipato e della lettera di credito

Rischio connesso alle attività svolte all'estero

L'evoluzione degli scenari economici e geo-politici influenza da sempre le attività finanziarie e industriali del Gruppo.

I ricavi per attività all'estero del Gruppo Trevi mantengono un trend di forte consolidamento sull'estero attestandosi su un 91% dell'ammontare totale; la crescita del Gruppo è stata localizzata principalmente negli USA, Iraq, Algeria ed in Nord Europa.

Per tale ragione, il "rischio paese" è continuamente monitorato ed è caratterizzato dal rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati, legato all'area geografica di provenienza e indipendente dalla loro volontà. È anche il rischio legato alla provenienza di un determinato strumento finanziario e dipendente da variabili politiche, economiche e sociali.

Con specifico riferimento ai paesi in cui Trevi opera, maggiormente esposti a questa tipologia di rischio, si precisa quanto segue:

Iraq-Kurdistan iracheno

L'Iraq dopo anni difficili è tornato a produrre quasi cinque milioni di petrolio al giorno, raggiungendo la sua piena capacità. Il Paese ha ancora necessità di investimenti in infrastrutture e, più in generale, per la ricostruzione (per la quale sono state destinate risorse limitate negli ultimi anni). Ciò vale in particolare per le aree più dameggiate (quelle sunnite), elemento che ha esacerbato il malcontento della popolazione all'ingerenza iraniana (sciita) nelle vicende e nel governo del Paese. Gli scontri tra la popolazione e le forze di sicurezza (che comprendono anche le milizie sciite) hanno anche causato un ampio numero di vittime e feriti.

Algeria

L'Algeria è alle prese con la più grave crisi di politica interna dai tempi della guerra civile degli anni Novanta, culminata con le nuove elezioni presidenziali del dicembre scorso. Queste ultime non sono tuttavia state ancora "accettate" dalla piazza, che chiedeva un azzeramento della classe politica alla guida del Paese negli ultimi venti anni; nonostante l'abbondanza di materie prime (Oil & Gas), l'Algeria ha esaurito il proprio fondo sovrano e presenta un'economia sostanzialmente chiusa al contesto internazionale

Rischio connesso all'andamento dei prezzi delle materie prime

La variazione del prezzo delle materie impatta direttamente attraverso gli acquisti

destinati alla trasformazione e vendita dei prodotti e indirettamente attraverso le politiche di investimento.

I prezzi del petrolio (Brent) nel 2019 hanno quotato in media circa 68 dollari/barile, in lieve decremento rispetto ai 70 dollari raggiunti nel 2018. Il sostanziale stallo dei prezzi ha avuto un impatto molto limitato sulle politiche di investimento delle Compagnie che, negli ultimi anni, a causa delle forti incertezze, si sono concentrati su progetti con ritorni a breve termine.

Rischio Cyber

Si è in presenza di un cybercrime sia quando la condotta o l'oggetto materiale del crimine è correlato ad un sistema informatico o telematico, sia quando l'illecito è perpetrato sfruttando o colpendo il sistema.

Nell'intento di aumentare ed efficientare costantemente i processi di ICT Security, il Gruppo ha continuato nel percorso di adozione di nuove iniziative, strumenti e procedure volte a garantire livelli di sicurezza ICT sempre più elevati.

INFORMAZIONI INTEGRATIVE SU STRUMENTI FINANZIARI

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare, la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:

  • Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
  • Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi da dati di mercato osservabili;
  • Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti da dati di mercato osservabili.

Nelle tabelle che seguono sono riportate le attività e le passività al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 in base alle categorie previste dallo IFRS 39.

Legenda Categorie IFRS 9

Fair value a conto economico FVTPL
Fair value a conto economico complessivo FVOCI
Costo ammortizzato CA
FV - strumenti di copertura FVOCI o FVTPL

Di seguito sono riportate le informazioni integrative su strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS7.

Classi
1 FR 89
Note del
bilancio
consolidato
31/12/2019 Fair Value
2
Patrimonio
Netto
Fair Value
a
Conto
Economico
Effetto a
Conto
Economico
ATTIVITA'
Attività finanziarie non correnti
Altri crediti finanziari lungo termine CA 8 3 283
Totale Attività finanziarie non correnti 3.283
Attività Finanziarie correnti CA 145
Altri crediti finanziari a breve termine FVTPL 12
Strumenti finanziari derivati a breve termine CA 10 977
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide CA 13 77.709
Totale Attività finanziarie correnti 88.831
Totale Attività finanziarie 92.114
PASSIVITA'
Passività finanziarie non correnti
Finanziamenti a lungo termine CA ા ર 7656
Debiti verso altri finanziatori a lungo termine CA ો ર 25 764 (648)
Strumenti finanziari derivati a lungo termine FV 15 (0) (0)
Totale passività finanziarie non correnti 33.420 (0) (648)
Passività finanziarie correnti
Finanziamenti a breve termine CA 22 553 193 (21 315)
Debiti verso altri finanziatori a breve termine CA 23 238 316 (3.657)
Strumenti finanziari derivati a breve termine FVTPL 24 132 132
Totale passività finanziarie correnti 791.641 132 (24.972)
Totale passività finanziarie 825.061 (0) 132 (25.620)

La seguente tabella evidenzia le attività e le passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2019, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Importi in migliaia di Euro Classi Note 31/12/2019 Gerarchia del Fair Value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
ATTIVITA'
Attività finanziarie non correnti
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Totale attività finanziarie non correnti
Attività finanziarie correnti
Strumenti finanziari derivati a breve termine FVTPL 6
Totale Attività finanziarie correnti
Totale Attività Finanziarie
PASSIVITA'
Passività finanziarie non correnti
Strumenti finanziari derivati a lungo termine ા ર (0) (0)
Totale passività finanziarie non correnti (0) (0)
Passività finanziarie correnti
Strumenti finanziari derivati a breve termine FVTPL 24 132 132
Totale passività finanziarie correnti 132 132

Analisi di impairment test al 31 dicembre 2019

Il Gruppo ha rivisto i propri indicatori di impairment al 31 dicembre 2019 Avendo rilevato presunzioni di impairment e in considerazione del perdurare di un contesto di mercato caratterizzato da grande volatilità, è stato effettuato un test di inpairment per le 2 Cash Generaling Unit (CGU) del settore Fondazioni facenti parte del Gruppo Trevi (CGU Trevi e CGU Soilmec) e per il Gruppo nel suo complesso.

Il test di impairment, in accordo con lo IAS 36, è inizialmente avvenuto confrontando il valore contabile (carrying value) dell'attività o del gruppo di attività componenti l'unità generatrice di flussi finanziari (CGU) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli evendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall'attività o dal gruppo di attività componenti la CGU (valore d'uso).

Più in particolare, l'impairment test di primo livello sulle CGU del comparto Fondazioni (Trevi e Soilmec) è stato condotto, in continuità di metodo rispetto al test di impairnent effettuato al 31 dicembre 2018, testando in primo luogo la recuperabilità del carrying amount di ciascuna CGU tramite il valore d'uso (Value in Use), determinato tramite l'attualizzazione dei flussi di risultato di ciascuna CGU, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36.

Tale metodo si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un'azienda ad una certa data (nel presente caso, il 31 dicembre 2019) sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:

  • · valore "operativo", pari al valore attuale dei flussi di cassa prodotti dalla gestione operativa dell'azienda in un arco di tempo definito;
  • · valore delle attività accessorie non strategiche o strumentali alla data di riferimento.

Ai fini dell'esecuzione dell'impairment test sono state utilizzate le previsioni dei flussi finanziari scaturenti dall'Actual 2019 e dai Piani 2018 - 2022 elaborati per le CGU Trevi e Soilmec con il supporto della società Boston Consulting Group, approvati in data 1º aprile 2019 e recentemente rivisti per considerare i dati consuntivi al 31 dicembre 2019, con il supporto della società Boston Consulting Group.

Considerato che i Principi Contabili Internazionali prevedono la possibilità di tenere conto degli effetti positivi di eventuali ristrutturazioni (benefici/savings) nella stima del valore d'uso della CGU soltanto qualora il bilancio al 31 dicembre 2019 tenga conto dei corrispondenti costi accantonati, mancando i presupposti per l'accantonamento al 31 dicembre 2019, le ristrutturazioni e i relativi benefici prospettici sono stati esclusi dalla stima del valore d'uso delle CGU.

Ciò premesso, il flusso monetario atteso è stato costruito sulla base dei dati economici e patrimoniali rilevati nei Piani 2018 - 2022 di ciascuna CGU nonché sulla base dei dati Actual 2019. Più in particolare, partendo dal reddito operativo (EBIT)

di ciascun periodo, sono state calcolate e sottratte le imposte dirette figurative ad aliquota piena e sommati i componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti, determinando il "flusso finanziario della gestione operativa corrente", interpretabile come un flusso monetario "potenziale"; infatti, l'ammontare delle risorse monetarie effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente risente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli operativi (crediti commerciali, rimanenze, debiti commerciali, debiti verso il personale, ecc.) - variazioni di Capitale Circolante Netto. Il flusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione anche gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso - c.d. CAPEX -.

Sempre in continuità di metodo rispetto al 31 dicembre 2018, per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC», determinato secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model) per il settore di attività delle CGU: settore «Foundations». Il WACC è stato determinato nel 10,29% e le singole variabili sono state desunte come segue:

  • tasso risk-free: 2,08%, tasso di rendimento dei titoli di un Paese maturo (Stati Uniti), pari alla media dei Bond 10Y relativi ai dodici mesi precedenti il 31 dicembre 2019;
  • · beta levered: 1,40, costruito come media del beta unlevered a 3 Y di un campione di società comparabili levereggiato in funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables;
  • · equity risk premium: è stato utilizzato un tasso pari al 5,20% (Fonte: Aswath Damodaran, aggiornamento di gennaio 2020);
  • rischio Paese: 2,67%, tale componente è stata aggiunta al Ke dopo aver pesato per il beta l'ERP, ed è stata determinata quale media del rischio Paese dei Paesi di operatività delle CGU del settore «Foundations» ponderata per la percentuale di produzione dell'EBIT 2022 in detti Paesi;
  • · differenziale d'inflazione: 1,06%, tale componente è stata aggiunta al Ke al fine di considerare l'effetto dell'inflazione e determinare il tasso reale. Infatti, i Piani delle diverse CGU sono stati redatti in moneta locale e convertiti in Euro al tasso spot (tasso nominale che non considera l'inflazione);
  • premio prudenzialità di execution: si è ritenuto opportuno incrementare il Ke di 1,50 punti percentuali;
  • · costo del debito lordo: pari al 2,87% (post tax: 2,17%) è stato determinato sommando al valore medio actual delle linee a medio lungo termine del Gruppo (che tiene conto dell'attuale livello di leva) il valore corrente del tasso fisso IRS a 10 anni;
  • struttura finanziaria: D/D+E= 34,61%; E/D+E= 65,39%, determinata quale media dei comparables già considerati per la definizione del beta.

Per gli anni successivi al 2022, i flussi di cassa delle CGU sono stati calcolati sulla base di un Terminal Value determinato proiettando in perpetuity l'EBIT normalizzato dell'ultimo anno di piano esplicito (2022), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. È stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione dell'inflazione attesa nei Paesi di operatività di tali CGU, ponderata per la percentuale di EBIT 2022 effettivamente prodotta dalle stesse in tali Paesi. In particolare il tasso di crescita g individuato per il settore Foundations è pari al 3,36%. Si precisa che ai fini della determinazione del Terminal Value, prudenzialmente, il WACC è stato aumentato di 1 punto percentuale (ovvero è stato considerato un WACC pari all'11,29%).

Il test di impairment effettuato sullo scenario, e con i parametri di base, sopra rappresentato non ha portato all'evidenza di una svalutazione degli attivi delle CGU Trevi e Soilmec, rispetto al valore contabile di iscrizione.

Al fine di estendere l'analisi di impairment a scenari eventuali che considerassero potenziali peggioramenti del contesto di riferimento, il Management ha effettuato alcune analisi di sensitività, così come richiesto dallo IAS 36.

Il Management ha, quindi, analizzato la variabilità dei risultati delle CGU Trevi e Soilmec, al mutare dei principali input valutativi assunti, ipotizzando alternativamente: l'incremento del tasso di sconto (WACC) rilevante per la determinazione del Terminal Value, il decremento del tasso di crescita g rilevante per la determinazione del Terminal Value e la varianza dei flussi rilevanti per la determinazione del Terminal Value.

Lo IAS 36 consente infatti di considerare i rischi di realizzazione del piano sia operando delle rettifiche in diminuzione nei flussi attesi, sia effettuando delle rettifiche in aumento nel tasso di attualizzazione.

È stata dapprima svolta un'analisi di sensitività sul tasso di sconto (WACC) adottato per il Terminal Value al fine di identificare la maggiorazione di tasso che porterebbe il valore recuperabile delle CGU TREVI e SOILMEC ad essere almeno pari al relativo carrying anount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato nel primo livello del test). In tal circostanza:

una variazione in incremento puntuale del WACC pari al 3,74% (con WACC pari al 15,03% contro un WACC del 11,29% adottato nel caso base) porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi della CGU TREVI, mentre

  • una variazione in incremento puntuale del WACC pari al 2,54% (con WACC pari al 13,83% contro un WACC del 11,29% adottato nel caso base) porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi della CGU SOILMEC.

Successivamente è stata svolta un'analisi di sensitività sul tasso di crescita g adottato per il Terminal Value al fine di identificare il decremento di tasso che porterebbe il valore recuperabile delle CGU TREVI e SOILMEC ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato nel primo livello del test). In tal circostanza:

  • l'azzeramento del tasso di crescita adottato per la CGU TREVI (contro il 3,36% adottato nel caso base) porterebbe sostanzialmente il valore recuperabile pari al relativo carrying amount. In tal caso si otterrebbe, infatti, un margine di circa 100.000,00 Euro. Mentre,
  • una variazione in diminuzione puntuale del tasso di crescita g pari al 2,31% (con g rate pari all'1,05% contro il 3,36% adottato nel caso base), porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi della CGU SOILMEC.

È stata poi svolta un'analisi di sensitività sulla variazione degli EBIT rilevanti per la determinazione del Terminal Value, mantenendo invariati tutti gli altri criteri ed assunzioni di stima, al fine di identificare la percentuale di decremento dell'EBIT di Terminal Value che porterebbe il valore recuperabile degli attivi delle CGU TREVI e SOILMEC ad uguagliare il relativo carrying amount.

Tale percentuale di decremento è stata individuata:

  • per la CGU TREVI nel 23,96% (corrispondente ad un EBIT per il TV pari a 25 milioni di Euro contro l'EBIT per il TV del caso base pari a 37 milioni di Euro) e
  • per la CGU SOILMEC nel 20,81% (corrispondente ad un EBIT per il TV pari a 14 milioni di Euro contro l'EBIT per il TV del caso base pari a 19 milioni di Euro).

L'impairment test di secondo livello è stato effettuato nella modalità asset side, verificando che il valore recuperabile degli attivi di Gruppo fosse superiore al loro valore contabile. L'enterprise Value complessivo è stato calcolato con il metodo per somma di parti (SOTP), ovvero mediante la sommatoria de:

  • · (+) l'Enterprise Value delle CGU Trevi e Soilmec;
  • · (+) il valore attuale dei flussi operativi della holding Trevi Finanziaria Industriale;
  • · (+) il valore delle attività afferenti investimenti accessori;
  • · (+) il valore delle attività disponibili per la vendita (comparto Oil & Gas);
  • · (-) il valore contabile dei fondi non operativi assimilabili a debito finanziario.
  • Il valore contabile di confronto è ricavato (per coerenza) sulla base de:
    • · (+) il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2019;
    • · (+) la posizione finanziaria netta, assunta al valore contabile al 31 dicembre 2019.

Si precisa che tale confronto porta all'evidenza di una differenza positiva, ma in ottica prudenziale e in considerazione dell'attuale incertezza, si è ritenuto opportuno non effettuare alcun ripristino di valore.

Il Management, in conformità a quanto effettuato per il primo livello del test, ha analizzato la variabilità delle stime di secondo livello al mutare dei principali input valutativi assunti, ipotizzando alternativamente: l'incremento del tasso di sconto (WACC) rilevante per la determinazione del Terminal Value, il decremento del tasso di crescita g rilevante per la determinazione del Terminal Value e la varianza dei flussi rilevanti per la determinazione del Terminal Value.

È stata dapprima svolta un'analisi di sensitività sul tasso di sconto (WACC) adottato per il Terminal Value al fine di identificare la maggiorazione di tasso che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di Gruppo ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all'azzeramento del 'headroom riscontrato nel secondo livello del test, In tal circostanza una variazione in incremento puntuale del WACC pari al 2,08% per le CGU TREVI e SOILMEC (con WACC pari al 13,37% contro un WACC del 11,29% adottato nel caso base), porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi di Gruppo (con un margine di primo livello: per la CGU TREVI di Euro 31 milioni rispetto agli 88 milioni di Euro del caso base e per la CGU SOILMEC di Euro 5 milioni rispetto ai 34 milioni di Euro del caso base).

Successivamente è stata svolta un'analisi di sensitività sul tasso di crescita g adottato per il Terminal Value al fine di identificare il decremento di tasso che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di Gruppo ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all'azzeramento dell'headroom riscontrato nel secondo livello del test). In tal circostanza una variazione in diminuzione puntuale del tasso di crescita g pari all'1,46% contro il 3,36% adottato nel caso base), porterebbe ad una coincidenza tra il valore contabile degli attivi di Gruppo (con un margine di primo livello: per la CGU TREVI di Euro 31 milioni rispetto agli 88 milioni di Euro del caso base e per la CGU SOILMEC di Euro 5 milioni rispetto ai 34 milioni di Euro del caso base).

E stata poi svolta un'analisi di sensitività sulla variazione degli EBIT rilevanti per la determinazione del Terminal Value, mantenendo invariati tutti gli altri criteri ed assunzioni di stima, al fine di identificare la percentuale di decremento dell'EBIT di Terminal Value che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di Gruppo ad uguagliare il relativo carrying amount.

Tale percentuale di decremento è stata individuata nel 16,25% (corrispondente ad un EBIT per il TV pari: per la CGU TREVI a 29 milioni di Euro contro l'EBIT per il TV del caso base pari a 37 milioni di Euro e per la CGU SOILMEC a 15 milioni di Euro contro l'EBIT per il TV del caso base pari a 19 milioni di Euro). In tale circostanza si otterrebbe un margine di primo livello pari a Euro 28 milioni per la CGU TREVI rispetto agli 88 milioni di Euro del caso base e pari a Euro 7 milioni per la CGU SOILMEC rispetto ai 34 milioni di Euro del caso base.

Infine, in considerazione dell'emergenza sanitaria derivante dal virus COVID-19, dell'incertezza sulla durata della pandemia e sugli effetti che la stessa potrà avere sulla situazione economica mon è possibile escludere possibili impatti sulla capacità della Società di raggiungere i propri obiettivi economico-finanziari di breve termine.

Per tali ragioni il Management ha ritenuto opportuno effettuare un'apposita sensitivity che preveda un sostanziale decremento dei flussi e, quindi, degli EBIT del primo anno esplicito di Piano (2020).

La situazione appena descritta, infatti, potrebbe ragionevolmente portare uno slittamento della maggior parte dei ricavi e degli incassi del 2020, comportando sostanzialmente un allungamento delle aspettative di ricavo/incasso. L'effetto dello slittamento determina di fatto uno spostamento dei flussi dal 2020 alla fine di ciascun periodo valutativo considerato (ovvero: del Terminal Value). Si precisa che la valorizzazione di tali somme alla fine del periodo valutativo, stante il significativo lasso temporale intercorrente, porterebbe alla determinazione di valori decisamente trascurabili e pertanto non è stata fattorizzata.

Alla luce di quanto esposto si è proceduto ad effettuare una sensitivity che prevedesse la considerazione dell'EBIT 2020 solamente al 50%, ipotizzando, come appena esposto, che la restante parte dell'EBIT sarà realizzata da ciascuna CGU alla fine del periodo valutativo.

Un decremento dell'EBIT 2020 pari al 50,00% per ciascuna CGU porterebbe:

  • (i) la CGU TREVI ad un margine di primo livello pari a circa Euro 88 milioni del caso base);
  • (ii) base);
  • (iii)

In linea con quanto già effettuato al 31 dicembre 2018, è stato svolto uno specifico test di impairment sui Progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalla divisione Trevi e dalla divisione Soilmec negli anni scorsi. Tale specifico test è stato condotto mediante l'attualizzazione dei flussi riconducibili a ciascun Progetto al tasso WACC determinato per il settore Foundations, pari al 10,29%. Il test non ha portato all'evidenza di alcuna perdita di valore.

Si dà atto che nel corso del 2018 nell'ambito della divisione Trevi è stata istituita una Joint Venture c.d. "IV USA di Boone Dam" o "Boone Dam". Tale Joint Venture, essendo minoritaria e contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, è stata trattata come una partecipazione. La stessa è stata quindi oggetto di separato impairment test effettuato mediante il confronto fra il valore recuperabile e il valore contabile (carrying amount) iscritto nello stato patrimoniale della CGU Trevi al 31 dicembre 2019.

Nella fattispecie in esame è stato considerato quale valore recuperabile il valore d'uso, determinato attualizzando i flussi di cassa operativi di Boone Dam mediante il metodo dell'Unlevered Discounted Cash Flow o "UDC"" al fine dell'individuazione dell'Enterprise Value e del relativo confronto con il carrying amount. Per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato adottato un costo medio ponderato del capitale «WACC» pari al 7,78%, determinato secondo i seguenti parametri:

  • · tasso risk-free: 2,08%, tasso di rendimento dei titoli di un Paese maturo (Stati Uniti), pari alla media dei Bond 10Y relativi ai dodici mesi precedenti il 31 dicembre 2019;
  • beta levered: 1,39, costruito come media del beta unlevered a 3Y di un campione di società comparabili levereggiato in funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables;
  • equity risk premium: è stato utilizzato un tasso del 5,20% (Fonte: Aswath Damodaran, aggiornamento di gennaio . 2020);
  • premio prudenzialità execution: in funzione della specifica small cap rispetto ai comparables quotati si è ritenuto . opportuno incrementare il Ke di 1,5 punti percentuali;
  • costo del debito lordo: pari al 2,87% (post tax: 2,10%) è stato determinato sommando al valore medio actual delle linee a medio lungo termine del Gruppo (che tiene conto dell'attuale livello di leva) il valore corrente del tasso fisso IRS a 10 anni;

6 per la definizione del beta.

Il tax rate adottato è quello USA, ovvero il Paese di effettiva produzione degli EBIT Boone Dam. Il test condotto non ha portato all'evidenza di alcuna perdita durevole di valore.

COMMENTO DELLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

(1) Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali a bilancio al 31 dicembre 2019 a 231,5 milioni di Euro, con un incremento di 6,6 milioni di Euro rispetto al loro valore netto al 31 dicembre 2018 (224,9 milioni di Euro). I movimenti relativi all'esercizio 2019 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:

Costo ammort Valore Incre
m.
Incre
m
Decrem Ammort Ammort Utilizz
0
Svalutaz Altre
var
Diff Costo ammort Valore
Descrizione originario
ਡੀ
accumula
to
netto al IFRS
16
IFRS 16 Fondo costo
orig
Camb
IO
onginario
al
accumula
to
netto al
31/12/2018 31/12/20
18
31/12/20
18
31/12/20
19
31/12/20
19
31/12/20
19
Terreni 8 589 8.589 217 (82) 0 0 0 0 48 8 772 0 8 772
Fabbricati 62 851 (25 860) 36 991 908 9 425 (1 511) (2 158) (2387) 1 592 (1 626) 2 003 219 72 269 (28 813) 43 456
Impianti e macchinari 349 092 (207 483 141 609 10 37
0
1 433 (16 136) (17295) (802) 21 470 (6 347) (7 194) 627 332 846 (204 113 128 733
Attrezzature industriali
e commerciali
69 741 (47 255) 22 485 ર 869 24 009 (5 158) (4 042) (10.651 3 021 (6 112) -300 (161 89 488 (58 927) 30 561
Altri beni 63 769 (48 995) 14 775 ર રેડિક 2 606 (4.891) (5 650) (1 130) 1 523 3 854 165 71-058 (54.252) 16 806
Immobilizzazioni in
corso ed acconti
523 0 523 4 305 (283) 0 0 0 (1 380) 39 16 3 220 0 3 220
TOTALE 554.565 (329,593 224.972 27.22
0
37.473 (28.060) (29.145) (14,973 27.606 (15.465) 0 1.909 577.651 (346.105 231,546

Gli incrementi lordi del periodo, sono complessivamente pari 27,2 milioni di Euro mentre i decrementi dell'esercizio sono risultano pari a 28 milioni di Euro; i movimenti evidenziati si riferiscono alla normale attività di sostituzione di impianti ed attrezzature.

L'effetto cambio nell'esercizio 2019 è stato pari a 1,9 milioni di Euro. Alcune immobilizzazioni sono gravate da ipoteche a fronte dei finanziamenti ricevuti, così come descritti nella voce Debiti. Nel corso dell'esercizio sono state effettuate alcune svalutazioni in società controllate, principalmente dell'area sudamericana (Venezuela e Colombia), allineando i saldi di bilancio al valore presumibile di realizzo.

Il valore netto di carico delle immobilizzazioni materiali detenute in leasing al 31 dicembre 2019 è pari a 75,1 milioni di Euro (il corrispondente saldo al 31 dicembre 2018 era pari a 69,9 milioni di Euro). L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente riconducibili dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 - Leasing a partire dal 1º gennaio 2019.

Importi in migliaia di Euro
Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Terreni e Fabbricati 25 141 17 747 7394
Impianti e macchinari 34.351 51 283 (16.932)
Attrezz ind e commerciali 14.022 600 13 423
Altrı beni 1 632 318 1.314
TOTALE 75.146 69.948 5.198

Le attività in leasing finanziario sono impiegate come garanzia per le relative passività assunte.

(2) Immobilizzazioni immateriali

Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2019 ammontano a 6,8 milioni di Euro, in aumento di 0,4 milioni di Euro rispetto al valore relativo al 31 dicembre 2018 (6,4 milioni di Euro).

Descrizione Costo
originario
all
31/12/2018
Fondo
ammort.al
31/12/2018
Valore
netto al
31/12/2018
Incrementi Decrem. Ammort. Svalutaz
ioni
Diff.
Cambio
Costo
originario
al
31/12/2019
Fondo
ammort.al
31/12/2019
Valore
netto al
31/12/2019
Avviamento O 0 0 0 0 0
Costi di sviluppo 59 716 (54 837) 4 879 1 780 (175) (1 224) 61 321 (56,062) 5 260
Diritti di brevetto ind e di
ulilizzazione delle opere
dell'ingegno
7 746 (7 489) 256 223 (190) 7 969 (7679) 290
Concessioni, licenze, marchi
e diritti simili
3 847 (3.731) 115 87 (61) 0 3 934 (3 792) 142
Immobilizzazioni in corso ed
acconti
0 0 0 218 0 218 0 218
Altre immobilizzazioni 17917 (16 770) 1 147 466 (16) (1 122) (608) 17 18 776 (17892) 884
TOTALE 89.226 (82.827) 6.397 3.774 (191) (2.597) (608) 17 92.218 (85.424) 6.794

I movimenti relativi all'esercizio 2019 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:

La voce Incrementi, pari a 3,7 milioni di Euro, si riferisce principalmente ai costi capitalizzati per lo sviluppo di tecnologie e attrezzature utilizzate dalle società del Gruppo; tali costi, che rispettano i requisiti richiesti dallo IAS 38, sono stati infatti capitalizzati e successivamente ammortizzati a partire dall'inizio della produzione e lungo la vita economica media dei prodotti correlati: il valore netto dei costi di sviluppo al 31 dicembre 2019 ammonta a 5,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2018), con un incremento lordo di periodo pari a 1.781 migliaia di Euro.

Con riferimento alla voce "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione dell'ingegno" segnaliamo che l'incremento lordo pari a 0,2 milioni di Euro è imputabile principalmente alla capitalizzazione relativa a licenze d'uso di programmi.

L'incremento lordo relativo alla voce "concessioni, licenze e marchi" è pari a 0,08 milioni di Euro nell'esercizio precedente).

Le "altre immobilizzazioni immateriali" ammontano al 31 dicembre 2019 a 0,9 milioni di Euro, in calo rispetto all'esercizio precedente di 0,2 milioni di Euro. L'incremento di questa voce è principalmente riferito alla divisione Trevi, anche per l'applicazione dell'IFRS 15 alle commesse pluriennali.

(3) Investimenti immobiliari non strumentali

Non sono presenti investimenti immobiliari non strumentali.

(4) Partecipazioni

Le partecipazioni ammontano a 4 milioni di Euro, in incremento rispetto al valore dell'esercizio precedente, pari a 1,4 milioni di Euro.

Di seguito si evidenziano sinteticamente le variazioni intervenute nel 2019 nelle partecipazioni:

Descrizione Saldo al 31/12/2018 Incrementi Decrementi Rivalutazioni Svalutazioni Saldo al 31/12/2019
Imprese collegate 687 2716 (0) 3 403
Altre Imprese 707 31 - (0) (0) == (0) == (141) 597
TOTALE 1.394 2.747 000 (141) 4.000

L'incremento del periodo si riferisce per la maggior parte alla società Trevi Nicholson JV. Le svalutazioni di periodo riguardano alle partecipazioni in altre imprese di Trevi S.p.A.

(5) Attività fiscali per imposte anticipate

Tale voce si riferisce a differenze temporanee derivanti principalmente da eliminazioni di utili infragruppo ed al relativo beneficio fiscale e a perdite fiscali pregresse, che in base alla normativa fiscale potranno essere recuperate nei prossimi esercizi.

Nelle seguenti tabelle è fornita la movimentazione netta dei crediti per imposte anticipate e delle passività fiscali per imposte differite:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Crediti per imposte anticipate 44 163 46 265 (2.102)
Totale 44.163 46.265 (2.102)
Fondo imposte differite (31.729) (35 360) 3.631
Totale (31.729) (35.360) 3.631
Posizione netta alla fine dell'esercizio 12.434 10.905 1.529

Il valore della posizione netta alla fine dell'esercizio pari a 12,4 milioni di Euro si riferisce principalmente ad una controllata americana le cui perdite fiscali sono considerate recuperabili, poiché la società genera utili sufficienti a recuperare il credito fiscale.

Di seguito sono riportati i principali elementi che compongono le imposte anticipate e le passività per imposte differite e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso ed in quello precedente (migliaia di Euro):

Elimin, Utili
infragruppo
Applicazione
Principi
Contabili
Internazionali
Costi di
Sviluppo
Adeguamento
Aliquote di
Gruppo
Bilanci
Civilistici
e a tre
Totale
Saldi al 01.01.18 13.691 (10.741) (1.236) (4.789) 10.837 7.762
Effetto a conto economico 239 774 74 89 4.000 5-176
Effetto a patrimonio netto 0 247 0 0 0 247
Differenze cambio 0 0 0 0 0 0
Altre variazioni 0 0 0 0 (2 280) (2.280)
Saldi al 31.12.18 13.930 (9.720) (1.162) (4.700) 12.557 10.905
Effetto a conto economico 936 616 205 14 3 073 4 844
Effetto a patrimonio netto 0 0 0 0 0 0
Differenze cambio 0 0 0 0 0 0
Altre variazioni 0 0 0 0 (3 315) (3 315)
Saldi al 31.12.19 14.866 (9.103) (957) (4.686) 12.315 12.434

La voce "Bilanci Civilistici e altre" è principalmente composta da crediti per imposte iscritti a fronte delle perdite fiscali di talune società estere del Gruppo ed al 31 dicembre 2019 ammonta a circa 12,3 milioni di Euro. Le perdite pregresse al 31 dicembre 2019 relative alle società italiane aderenti al consolidato fiscale, sulle quali non è stata iscritta fiscalità anticipata, ammontano complessivamente a circa 140 milioni di Euro.

(6) Strumenti Finanziari Derivati a lungo termine

Al 31 dicembre 2019 non sono presenti strumenti derivati attivi a lungo termine.

(8) Altri crediti finanziari a lungo termine

I crediti verso altri al 31 dicembre 2019 ammontano a 3,3 milioni di Euro e si riferiscono principalmente a crediti verso imprese collegate e a depositi cauzionali.

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Crediti verso imprese collegate 1 353 1-732 (379)
Depositi cauzionali 1-709 1 237 472
Altri 222 248 (26)
TOTALE 3.283 3.217 66

La voce "Altri" contiene acconti a lungo termine versati nel corso dell'esercizio per operazioni che non si concluderanno nei prossimi 12 mesi.

(9) Crediti commerciali ed altre attività a lungo termine

I crediti commerciali ed altre attività a lungo termine al 31 dicembre 2019 ammontano a 2,9 milioni di Euro,

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Crediti verso clienti 2 185 ર 105 (2.920)
Ratei e risconti 760 1-024 (264)
TOTALE 2.946 6.129 (3.183)

I crediti verso clienti si riferiscono a crediti commerciali verso clienti terzi con scadenza superiore all'anno, per 1,6 milioni di Euro della controllata Swissboring Overseas Piling Corporation e per 0,5 milioni di Euro della controllata Soilmec S.p.A. I Risconti attivi sono riferiti per la maggior parte ad un credito relativo alla controllata Trevi Nigeria che ammonta a 0,5 milioni di Euro.

ATTIVITA' CORRENTI

(10) Rimanenze

Il totale delle rimanenze al 31 dicembre 2019 ammonta a 118.9 milioni di Euro e risulta così composto:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Materie prime sussidiarie e di consumo 79-129 92 978 (13.849)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 11.167 10.367 800
Prodotti finiti e merci 28 123 41 287 (13 164)
Acconti 478 637 (159)
TOTALE RIMANENZE 118.897 145.269 (26.372)

Le rimanenze finali del Gruppo afferiscono alla produzione di macchinari per l'ingegneria del sottosuolo e sono rappresentate dai materiali e dai ricambi impiegati dal settore fondazioni; le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione per 26 milioni di Euro (al 31 dicembre 2018 era pari ad Euro 37,7 milioni).

I lavori in corso su ordinazione sono espressi al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e riclassificati tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avori risulti superiore all'acconto ricevuto o inferiore.

Il fondo svalutazione rimanenze ammonta a 26 milioni di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente:

Descrizione 31/12/2018 Incrementi Utilizzi Riclassifiche Altre 31/12/2019
Materie prime sussidiarie e di consumo 26 205 387 (2.097) (35) (385) 24.075
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 2.778 = (0) (2,569) 209
Prodotti finiti e merci 8 759 172 (896) (6.253) 1-782
Acconti
TOTALE FONDO SVALUAZIONE RIMANENZE 37,742 559 (35) (35) (9.207) 26.066

La voce Altre accoglie quasi esclusivamente le movimentazioni riconducibili al deconsolidamento della società Watson Inc. a seguito dell'avvenuta cessione della stessa nel corso dell'esercizio 2019.

(11) Crediti commerciali ed altre attività a breve termine

L'ammontare totale al 31 dicembre 2019 è pari a 301,4 milioni di Euro. La voce è così composta:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Crediti verso clienti 229 430 263 202 (33.772)
Subtotale Importo dovuto dai committenti 4 048 5 019 (970)
Sub Totale Clienti 233.478 268.220 (34.742)
Crediti verso imprese collegate 14.711 6.597 8.114
Crediti verso l'erario per IVA 22 430 20 312 2.118
Crediti verso altri 13.963 29 435 (15.472)
Ratei e Risconti 4.749 4 401 348
Sub Totale Clienti ed Altri 289.331 328.965 (39.634)
Crediti tributari 12 086 17.009 (4 923)
TOTALE 301.417 345.974 (44.557)

Il Gruppo, nel corso dell'esercizio, non ha effettuato operazioni di cessione pro-soluto a società di factoring.

Di seguito si fornisce il dettaglio delle voci "Importi dovuti dai committenti" ed "Importi dovuti ai committenti":

Importi in migliaia di Euro
Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Attivo corrente:
Lavori in corso su ordinazione 80 506 47-138 33 368
Fondo svalutazione perdite a finire (29.928) (31-269) 1.341
Totale lavori in corso su ordinazione 50.578 15.869 34.709
Acconti da committenti (46 530) (10 850) (35 680)
Totale importi dovuti dai committenti 4.048 5.019 (970)
Passivo corrente:
Lavori in corso su ordinazione 61-860 47_326 14 533
Crediti vs clienti 0 0
Acconti da committenti (65 877) (53,917) (11 960)
l'otale importi dovuti ai committenti (4.017) (6.591) 2.574

Il fondo svalutazione crediti ammonta a 74,9 milioni di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente:

Descrizione Saldo al
31/12/2018
Accantonamenti Utilizzi Rilasci Altre Variazioni Saldo al
31/12/2019
Fondo svalutazione crediti v/clienti 69 328 9 919 4.894 625 74 979
TOTALE 69.329 9.919 4.894 625 74.979

Ratei e risconti attivi

Tale voce risulta composta principalmente da risconti attivi dettagliati come segue:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Premi assicurativi anticipati 502 415 87
Affitti passivi anticipati 1.900 730 1 171
Interessi legge Sabatini 27 ર 3 (27)
Altri 2 320 3.203 (883)
TOTALE 4.749 4.401 348

La voce Altri ratei e risconti attivi include costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi successivi di diversa natura.

La ripartizione dei crediti per area geografica al 31 dicembre 2019 risulta essere la seguente:

317 22019 Italia Europa
(esclusa
Italia)
U.S.A. e
Сапада
America
Latina
Africa Medio
Oriente e
Asia
Estremo
Oriente
Resto del
mondo
Totale
Crediti
Crediti verso clienti 34 768 24 933 32.546 7819 37 994 63 499 25 048 6 872 238.278
Crediti verso collegate 4 248 5 831 4.342 6 () 0 284 () 14.711
Crediti tributari e IVA 19 276 3 777 398 4 850 1 570 3.165 1-483 (3) 34.516
Crediti verso altri 5.197 762 100 2 242 632 3211 1-809 10 13.963
Ratei e risconti 1.503 625 747 396 290 710 443 36 4.749
TOTALE 64.992 35.928 38.134 15.313 40.486 70.585 29.067 6.915 301.417
31/12/2018 Italia Europa
(esclusa
Italia)
U.S.A. e
Canada
America
Latina
Africa Medio
Oriente ed
Asia
Estremo
Oriente
Resto del
mondo
Totale
Crediti
Crediti verso clienti 29 552 30 947 32 783 14.911 40 653 77.655 31 218 10 501 268.220
Crediti verso collegate 5 934 336 326 6 596
Crediti tributari e IVA 22.17 J 1.103 213 5 620 2512 4.002 1 662 38 37 321
Crediti verso altri 15.496 767 રે રે 881 670 9.705 1-758 103 29 435
Ratei e risconti 1-603 183 568 ਦੇ ਤੇ ਤੋ 278 632 571 33 4 401
TOTALE 74.756 33.336 33.619 21.945 44.113 91.994 35.535 10.676 345.974

I crediti verso società collegate al 31 dicembre 2019 ammontano a 14,7 milioni di Euro; il dettaglio è riportato nella Nota (36) - Rapporti con entità correlate.

La ripartizione dei Crediti verso clienti per valuta risulta essere la seguente:

1
31/12/2019
31/12/2018 Variazioni
Descrizione
EURO 84 365 112 073 (27-708)
USD 34 253 38 606 (4.353)
AED-OMR-QAR 25 972 26 111 (139)
NGN 3.456 3 265 191
GBP 786 950 (164)
ALTRI 84 646 87215 (2 569)
Totale 233.478 268.220 (34.742)

Conformente a quanto previsto dall'IFRS 7, si riporta di seguito un'analisi della dinamica dei crediti scaduti, suddivisi in classi di rischio omogenee:

31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
116 986 129.787 (12 801)
42 328 40 222 2 106
24.123 27 027 (2 904)
50 041 71-184 (21.143)
233.478 268.220 (34.742)

Nell'ottica di una politica di costante monitoraggio del credito da parte delle singole Società del Gruppo, sono state identificate delle fasce standard di valutazione, esplicitate nella seguente tabella:

31/12/2019
31/12/2018 Variazioni
171.615 234 451 (62 836)
48 279 10.095 38_184
1.378 1-844 (466)
1.672 2.033 (361)
10 535 19.797 (9 262)
233.478 268.220 (34.742)
Il dettaglio dei "Crediti verso altri" è il seguente:
-- -- -- -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------
.
)
Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Crediti verso dipendenti 1 090 1.445 (355)
Anticipi a fornitori 4_740 10.115 (5.375)
Crediti verso società di factoring 0 4 274 (4.274)
Altri 8.132 13 601 (5 470)
TOTALE 13.962 29.435 (15.473)

(11.a) Attività fiscali per imposte correnti

I crediti tributari verso l'Erario sono rappresentati principalmente da crediti per imposte dirette e da acconti di imposta.

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Crediti verso l'erario per imposte dirette 17.009 (4.923
TOTALE 12.086 17.009 (4.923)

Gli importi maggiormente significativi sono rappresentati dai crediti per imposte assolte all'estero e dagli acconti versati in capo alle società controllate in Italia.

(12) Strumenti finanziari derivati a breve termine e titoli negoziabili al fair value

Al 31 dicembre 2019, il saldo è pari a 0.

(12.a) Attività finanziarie correnti

Le Attività finanziarie correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 10,9 milioni di Euro e sono riferiti all'incasso del First Escrow Account relativo all'operazione di cessione Oil&Gas che trova la sua contropartita nella voce "passività finanziarie a breve termine" in quanto soggetto al vincolo di indisponibilità da accordi con l'acquirente.

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Attività finanziarie correnti 10 977 10 977
Totale 10.977 10 977

(13) Disponibilità liquide

La voce è così composta:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Depositi bancari e postali 76 899 87-875 (10.976)
Denaro e valori di cassa 810 1.037 (227)
TOTALE 77.709 88.912 (11.203)

Per un'analisi della posizione finanziaria netta e alle disponibilità liquide del Gruppo Trevi si rimanda alla relazione sulla gestione ed al rendiconto finanziario.

Le disponibilità liquide comprendono importi non trasferibili senza autorizzazione dell'Istituto Finanziario presso cui sono depositate in quanto sono a garanzia di linee di fido bancarie per emissione di bond commerciali; al 31 dicembre 2019 sono pari a circa 2,5 milioni di Euro negli Emirati Arabi Uniti.

È altresi presente un vincolo di 10 milioni di Dollari americani a garanzia delle emissioni di Bond Assicurativi negli Stati I Initi

Inoltre nel Gruppo sono presenti realtà nelle quali le disponibilità liquide presenti sui conti correnti societari non sono trasferibili nell'immediato per motivi di restrizioni valutarie (principalmente in Nigeria per 8 milioni di Euro ed in Venezuela per 0,2 milioni di Euro). A queste vanno aggiunte liquidità vincolate in società estere dormienti per motivi di natura politica e/o commerciale per 0,3 milioni di Euro in Libia, così come dettagliato al precedente paragrafo "Rischio di liquidità".

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'

(14) Patrimonio netto

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo:

Descrizione Capitale
Sociale
Riserva
Sovrapp.
Azioni
Riserva
Legale
Altre
Riserve
Riserva di
Convers.
I Itile
portato a
nuovo
Utile del
periodo di
pertin. del
Gruppo
Totale
Patrimonio
Netto del
Gruppo
Saldo al 1/1/2018 82.290 114.480 8.353 15.797 4.840 193.506 (432.839) (13.573)
Destinazione del risultato 2017 (432 839) 432 839
Distribuzione di dividendi
Differenza di conversione e altri movimenti 8 787 8.787
Utili/(perdite) attuariali e stock grant 241 241
Acquisizione quote di minoranza 0
Riserva da Cash-Flow Hedge (104) (104)
Utile del periodo di pertinenza del Gruppo (143 427) (143.427)
Saldo al 31/12/2018 82.290 114.480 8.353 15.934 13.628 (239.383) (143.427) (148.075)
Destinazione del risultato 2018 (143.427) 143 427 0
Distribuzione di dividendi 0
Differenza di conversione e altri movimenti 3 482 3.482
Utili/(perdite) attuariali e stock grant (268) (268)
Acquisizione quote di minoranza 1 572 1.572
Riserva da Cash-Flow Hedge 0
Utile del periodo di pertinenza del Gruppo (75 802) (75.802)
Saldo al 31/12/2019 82.290 114.480 8.353 17.238 17.110 (382.760) (75.802) (219.090)

Alla chiusura del presente bilancio la Capogruppo si trova nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del Codice Civile. A conclusione del buon esito del processo di ristrutturazione la Capogruppo è stata ripatrimonializzata per circa 400 milioni di Euro tal per cui il patrimonio netto della Capogruppo è tornato positivo, con conseguente superamento della fattispecie di cui all'art. 2447 del Codice Civile.

Capitale Sociale

La Società ha emesso n. 164.783.265 azioni complessive, di cui acquistate come azioni proprie n. 204.000. In data 19 novembre la Società ha proceduto ad un primo raggruppamento, propedeutico alla successiva operazione di aumento di capitale, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 100 (cento) esistenti azioni ordinarie. Ai fini di tale raggruppamento, si è altresì proceduto all'annullamento di 65 azioni proprie. All'esito di tale raggruppamento, le azioni della Società sono 1.647.832. Le azioni proprie in possesso della Società sono, 2.039.

Il valore del capitale sociale, al lordo delle azioni proprie, ammonta al 31 dicembre 2019 a Euro 82.391.632.

Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale azioni proprie possedute, che ammonta al 31 dicembre 2019 a 82.289.633 Euro:

Numero di azioni Capitale Sociale Riserva Azioni Proprie
Saldo al 31/12/2016 164.579.265 82.289.633 (736.078)
Acquisto e cessione azioni proprie
Saldo al 31/12/2017 164.579.265 82.289.633 (736.078)
Acquisto e cessione azioni proprie
Saldo al 31/12/2018 164.579.265 82.289.633 (736.078)
Acquisto e cessione azioni proprie
Saldo al 31/12/2019 1.645.793 82.289.633 (736.078)

- Riserva Sovrapprezzo azioni:

Ammonta al 31 dicembre 2019 a 114.480 migliaia di Euro. Rispetto al 31 dicembre 2018 la riserva legale non ha subito variazioni.

Riserva Legale:

La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. Rispetto al 31 dicembre 2018 la riserva legale non ha subito variazioni. Al 31 dicembre 2019 il valore di tale riserva ammonta a 8.353 migliaia di Euro.

Altre riserve:

Le altre riserve sono così composte:

- Riserva fair value:

La riserva fair value accoglie la contropartita derivati valutati al Cash flow hedge secondo quanto previsto dallo IAS 39.

Riserva Straordinaria:

La riserva straordinaria ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 15.806 migliaia di Euro:

- Riserva transizione I.F.R.S.:

La posta accoglie gli effetti della transizione agli IAS/IFRS delle società del Gruppo effettuata con riferimento al 1º gennaio 2004.

– Riserva Azioni Proprie in Portafoglio:

La riserva azioni proprie in portafoglio, ammonta alla del 31 dicembre 2019 a 736 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2018.

Riserva di conversione:

Tale riserva, pari ad un valore positivo per 17.110 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019, riguarda le differenze cambio da conversione in Euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'Euro; la fluttuazione dei cambi, principalmente tra l'Euro ed il Dollaro Americano e tra l'Euro e le valute dei paesi in Sud America.

Utile portato a nuovo:

La posta include i risultati economici consolidati degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita come dividendi agli Azionisti; il decremento rispetto al 31 dicembre 2019 è dato dalla destinazione del risultato dell'esercizio precedente.

PASSIVITA' NON CORRENTI

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Debiti verso banche 7.656 331 7-325
Debiti verso società di leasing 14.998 33.460 (18.462)
Debiti verso altri finanziatori 10.766 207 10 રહેવે
Strumenti finanzjari derivati - -
TOTALE 33.420 33.998 (578)

(15) Finanziamenti bancari, altri finanziamenti e strumenti derivati

La suddivisione dei finanziamenti bancari ed altri finanziamenti per scadenza si può così riassumere:

Descrizione Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Debiti verso banche 7.656 7.656
Debiti verso società di leasing 10-495 4.503 14.998
Debiti verso altri finanziatori 10 282 484 10.766
TOTALE 28.433 4.987 33.420

Il debito verso banche non corrente è principalmente riferito alla c.d. "nuova finanza interinale" che il Gruppo ha incassato nel corso del 2019.

Il valore del debito non corrente verso società di leasing iscritto a bilancio è pari 15 milioni di Euro ed è riferito a contratti di leasing finanziario.

I debiti verso altri finanziatori non correnti ammontano a 10,8 milioni di Euro, principalmente riferiti al debito sorto dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 - Leasing a partire dal 1º gennaio 2019.

Gli strumenti finanziari derivati a lungo termine sono pari a zero.

I termini e le condizioni dei finanziamenti in essere sono i seguenti:

31/12/2019 31/12/2018 Valore Valore Valore Valore Anno Indicizzazione Valuta In migliaia di euro Spread Contabile nominale scadenza nominale Contabile 50.000 50.000 50.000 2024 50.000 5.25%/2.00% Prestiti obbligazionari non garantiti Euro 24.667 17.267 2020 24.667 0 0.00% Finanziamento bancario non garantito Euro Euribor 6 mesi 14.000 20.000 20.0000 2019 20.000 Euribor 6 mesi Finanziamento bancario non garantito Euro 4.45% 2019 38.062 38.062 38.062 38.062 Euribor 6 mesi Euro 2.75% Finanziamento bancario non garantito 18.000 18.000 2019 18.000 18.000 Euribor 6 mesi Furo 1.80% Finanziamento bancario non garantito 7.000 7.000 2018 7.000 7.000 Euro 0.00% Euribor 6 mesi Finanziamento bancario non garantito 12.000 12.000 2020 12.000 12.000 Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito Euro 2.00% 11.552 11.552 11.552 11.552 2018 Euribor 3 mesi Euro 1.35% Finanziamento bancario non garantito 26.250 26.250 Euribor 3 mesi 2020 26.250 26.250 Finanziamento bancario non garantito Euro 3.25% 40.000 28.000 40.000 0 2025 Finanziamento bancario non garantito Euro 0.00% Euribor 6 mesi 12.639 12.639 12.639 2019 12.639 Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito Euro 1.50% 2020 7.034 7.034 7.034 7.034 Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito Euro 2.00% 10.000 10.000 2017 10.000 10.000 Euro 1.60% Finanziamento bancario non garantito 10.000 10.000 2018 10.000 10.000 Finanziamento bancario non garantito Euro 2.81% 10.104 10.104 2022 10.104 10.104 Finanziamento bancario non garantito Emo 4.25% 2017 4.167 4.167 4.167 4.167 Euribor 3 mesi Euro 2.00% Finanziamento bancario non garantito 40.000 40.000 2019 40,000 40.000 Euribor 3 mesi Euro 1.80% Finanziamento bancario non garantito 30.000 30.000 30.000 2020 30.000 Euro 1.80% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito 20.000 2018 20,000 0 Euribor 3 mesi Euro 1.95% Finanziamento bancario non garantito 4.317 4.287 2018 4.317 4.317 CNY 4.80% Finanziamento bancario non garantito 30.000 30.000 30.000 30.000 2018 Euro 2.25% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito 2017 n 0 Finanziamento bancario non garantito Euro 1.30% 2017 0 Euro 1.30% Finanziamento bancario non garantito 1.318 1.318 2017 1.318 1.318 Euro 3 60% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito 5.500 5.500 5.500 5.500 2017 Euro 2.40% Euribor 6 mesi Finanziamento bancario non garantito 7.083 7.083 2020 7.083 7.083 Finanziamento bancario non garantito Euro 1.55% Euribor 3 mesi 7.552 7.552 7.552 7.552 2019 Euro 1.55% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito 15.000 7.500 15.000 7.500 2017 Euro 2.50% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito Euro 3.00% Euribor 6 mesi 2017 0 Finanziamento bancario non garantito 439 439,48715 439,48715 439 2017 Finanziamento bancario non garantito Euro 3,60% Euribor 3 mesi 10.000 10.000 10.000 10.000 2020 Furo 2,70% Euribor 3 mesi Finanziamento bancario non garantito 236 236 Finanziamento bancario non garantito Euro 1,80% 238 238 Euro 1,80% Finanziamento bancario non garantito 2.940 2.940 2017 Finanziamento bancario non garantito Euro 1.75% 1.136 1.136 2017 Euro 1,75% Finanziamento bancario non garantito 2023 8.400 8.400 Euro 6,00% Finanziamento bancario non garantito 3.600 3.600 Euro 6.00% 2023 Finanziamento bancario non garantito 46.900 98.275 Escussioni/Rientri su Finanziamenti Bancari Euro 472.656 489.236 489,344 472.686 Totale passività onerose

Le Parti Finanziarie e le Società del Gruppo Trevi hanno pattuito, in linea con l'Accordo di Ristrutturazione, che le garanzie prestate da una Parte Finanziaria in faltra Parte Finanziaria a garanzia dell'indebitamento finanziario di una o

31/12/2018

31/12/2019

più delle Società del Gruppo potessero essere escusse ferma restando la moratoria dei relativi crediti da regresso nei confronti delle stesse Società.

Le escussioni/rientri su finanziamenti bancari sono le seguenti:

  • 1) SACE escussa da Deutsche Bank per Euro 7.500.000, con contratto di garanzia sottoscritto in data 1º ottobre 2014, a garanzia del rimborso da parte di Drillmec Spa in co-obbligo con Trevi Finanziaria industriale del Finanziamento MLT concesso da Deutsche Bank;
  • 2) BPER escussa da dalla Banca Europea degli Investimenti per Euro 7.400.000, con contratto di garanzia sottoscritto in data 18 giugno 2010, a garanzia del rimborso da parte di Trevi Finanziaria Industriale Spa del Finanziamento MLT concesso dalla Banca Europea degli Investimenti. La posizione è stata successivamente ceduta da BPER a SC LOWY nel corso del 2019;
  • 3) CA-CIB escussa dalla Banca Europea degli Investimenti per Euro 12.000.00, con contratto di garanzia sottoscritto in data 13 maggio 2015, a garanzia del rimborso da parte di Trevi Finanziaria Industriale Spa del Finanziamento MLT concesso dalla Banca Europea degli Investimenti,
  • 4) rientro a seguito della revoca del finanziamento RCF concesso da BPER per Euro 20.000.000.
  • 5) SACE escussa favore del finanziamento BEI escussa per Euro 45.266.667
  • 6) SACE escussa da Unicredit per Euro 6.000.000 su un Term Loan di importo originario pari a Euro 20 milioni.

(16) Passività fiscali per imposte differite e fondi a lungo termine

Le passività fiscali per imposte differite e i fondi per rischi ed oneri ammontano complessivamente a 31,7 milioni di Euro, in diminuzione di 3,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2018, in cui ammontavano a 35,4 milioni di Euro. La movimentazione del fondo passività fiscali per imposte differite è la seguente:

Descrizione Saldo al
31/12/2018
Accantonamenti Utilizzi Rilasci Altre Variazioni Saldo al
31/12/2019
Fondo imposte
differite
35 360 2694 (3 440) (565) (2 320) 31.728
TOTALE 35.360 2.694 (3.440) (565) (2.320) 31.728

Le passività fiscali per imposte differite si riferiscono alle differenze tra i valori delle attività e passività esposte nel bilancio consolidato ed i corrispondenti valori fiscalmente riconosciuti nei Paesi ove il Gruppo opera. Per il dettaglio della composizione del fondo imposte differite si rimanda a quanto già esposto alla nota (5).

(17) Passività potenziali

Il saldo degli "Altri Fondi a lungo termine" è pari a 7,24 milioni di Euro, in aumento di 0,47 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2018, pari a 6,7 milioni di Euro. Tale saldo è il risultato della seguente movimentazione avvenuta nel corso del 2019.

Descrizione Saldo al 31/12/2018 Accantonamenti Utilizzi Rilasci Altre
Variazioni
Saldo al 31/12/2019
Altri fondi a lungo termine 6 766 2 524 (2.245) 189 7.235
TOTALE 6.766 2.524 (2.245) 4 189 7.235

Riportiamo nella seguente tabella la composizione dettagliata della voce "Altri Fondi":

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Rischi contrattuali ર્દિતે 35 624
Interventi in garanzia 636 878 (242)
Copertura perdite società partecipate 1-042 822 220
Rischi su vertenze 3_110 1 780 1 330
Altri fondi rischi 1-787 3 250 (1.463)
TOTALE Fondi rischi ed oneri a lungo termine 7.235 6.766 469
Altri Fondi rischi 9.350 13-115 (3.765)
TOTALE Fondi rischi ed oneri a breve termine 9.350 13.115 (3.765)
TOTALE 16.585 19.881 (3.296)

Il fondo per interventi in garanzia pari a 0,6 milioni di Euro è relativo agli accantonamenti per interventi in garanzia tecnica sui prodotti assistibili delle società del settore metalmeccanico.

Il fondo oneri per copertura perdite società partecipate per 1 milione di Euro si riferisce alle partecipazioni minori della Trevi S.p.A.

Il fondo rischi su vertenze pari a 3,1 milioni di Euro si riferisce prevalentemente per 1,5 milioni di Euro alla Trevigalante SA, per 0,4 milioni di Euro alla controllante Trevi Finanziaria S.p.A., per 0,6 milioni di Euro per la controllata Trevi Nigeria, per 0,4 milioni di Euro a Trevi S.p.A., per 0,2 milioni di Euro alla controllata RCT S.r.l. e per 14 migliaia di Euro a Pilotes Trevi S.a.c.i.m.s.

Tale fondo rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività che devono essere contabilizzate con riferimento a:

  • Procedimenti legali sorti nel corso dell'ordinaria attività operativa;
  • Procedimenti legali che vedono coinvolte autorità fiscali o tributarie.

La voce "altri fondi rischi" a breve termine, pari a 9.350 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019, include principalmente fondi rischi ascrivibili alla controllata Trevi Francia per circa 4,1 milioni di Euro, relativi alle commesse in corso di lavorazione, oltre che circa 1 milione di Euro ascrivibile a contenziosi di natura fiscale e legale.

Vi sono poi passività probabili di varia natura legate al difficile contesto macroeconomico attuale e ascrivibili ad una pluralità di società appartenenti al Gruppo.

Essendo le vendite di attrezzature e di servizi ripartite annualmente su centinaia di contratti, i rischi a cui il Gruppo è esposto sono ridotti per la natura stessa dell'attività svolta. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza. È possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti, o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi, aventi pertanto effetti sulla situazione finanziaria e sui risultati del Gruppo. Tuttavia alla del 31 dicembre 2019 il Gruppo ritiene di non avere passività potenziali eccedenti quanto stanziato alla voce "Altri Fondi" all'interno della categoria Interventi in garanzia in quanto ritiene che non vi sia un esborso probabile di risorse.

Per quanto concerne le passività potenziali relative ai contenziosi fiscali, sulla base delle informazioni attualmente a disposizione e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, si ritiene non determineranno sul bilancio effetti negativi rilevanti. Di seguito si riportano i principali contenziosi relativi alle società italiane ed estere controllate direttamente da Trevi Finanziaria Industriale:

Società controllate italiane

Si segnalano i tre seguenti contenziosi fiscali con riferimento a società italiane:

  • A seguito di verifica fiscale chiusa in agosto 2018 relativa ad una società controllata italiana, è stato notificato processo verbale di constatazione avente ad oggetto contestazioni in materia di imposte dirette per un ammontare di circa 4,9 milioni Euro. Sulla base di analisi condivisa con legale, la società ha accantonato 640 migliaia di euro a fronte del rischio legato al contenzioso in essere. L'importo accantonato è inferiore all'importo contestato in considerazione sia della natura di rivalsa dell'iva, sia per la presenza di perdite fiscali per ammontare tale da neutralizzare i rilievi ai fini IRES. Ad oggi non è stato ancora notificato avviso di accertamento. La società, in data 9 dicembre 2019 ha presentato istanza di accertamento con adesione al fine di addivenire ad un possibile accordo ed è in attesa di ricevere relativa proposta da agenzia entrate Treviso. Per effetto della proroga dci termini prevista con decreto legge pubblicato in G.U. il 9/4/2020 la società ha tempo per presentare, in caso di mancata definizione nell'ambito di accertamento con adesione, ricorso entro il 5 giugno 2020.

Con riferimento a due società italiane consortili, di cui Trevi spa detiene la quota di maggioranza si segnala:

  • Agenzia delle Entrate avvalendosi del disposto dell'art. 54, comma 5, del D.P.R. n. 633/1972, ha proceduto alla rettifica delle dichiarazioni Iva per gli anni d'imposta 2001 e 2002, presentate da società consortile partecipata, recuperando a tassazione, quale credito IVA non spettante, per l'anno 2001, l'importo pari a 0,736 milioni di euro ed annullando per intero la parte di credito IVA chiesta a rimborso, per l'anno 2002, pari ad Euro 1,6 milioni di euro. La società consortile ha quantificato, sulla base di analisi condivisa con il legale, in 0,4 milioni di euro il rischio legato alla vicenda ed ha proceduto all'accantonamento ad uno specifico fondo. Per completezza si evidenzia che il concessionario della riscossione nel frattempo ha anche notificato sulla medesima fattispecie due cartelle esattoriali su anni 2001-2002, aventi ad oggetto le somme sopra indicate. La società ha incardinato sulle cartelle esattoriali un ulteriore contenzioso, autonomo rispetto a quello relativo ai due avvisi di accertamento II contenzioso relativo ad avvisi di accertamento si è chiuso con sentenza del

17 ottobre 2019 in Cassazione in parte sfavorevole alla società in quanto prevede applicazione dell'iva per in importo di 1,6 milioni di euro relativamente alle fatture di ribaltamento costi ai soci ma ha altresì previsto la non applicabilità delle sanzioni. La maggiore imposta iva addebitata ai soci potrà essere richiesta da questi ultimi a rimborso. La società consortile prima di emettere nota di variazione iva nei confronti dei soci, sta valutando la presentazione di un interpello preventivo all'Agenzia delle Entrate al fine di avere conferma circa l'effettivo esercizio del diritto di rivalsa da parte dei soci. La risposta dell'agenzia delle entrate non potrà comunque pervenire prima del 31 agosto 2020, in base a quanto stabilito dal Decreto Cura Italia. Rimangono ancora pendenti i contenziosi sulle due cartelle esattoriali

  • A genzia delle Entrate, avvalendosi del disposto dell'art. 54, comma 5, del D.P.R. n. 633/1972, ha proceduto alla rettifica delle dichiarazioni Iva per gli anni d'imposta 2013 e 2014, presentate da una seconda società consortile a responsabilità limitata partecipata da Trevi Spa, recuperando a tassazione, quale credito IVA non spettante, per l'anno 2013, l'importo di 2,5 milioni di euro, oltre interessi e sanzioni, per l'anno 2014, l'importo di Euro 4,8 milioni di euro oltre interessi e sanzioni. In data 14/12/2017 CTP ha emesso sentenza favorevole alla società. La società considerando la natura di rivalsa dell'Iva e la sentenza favorevole, previa condivisione con il legale, non ha accantonato somme sul contenzioso in questione. Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso è si è in attesa della convocazione dell'udienza in Regionale.

Società controllate estere

Si segnalano i due seguenti contenziosi fiscali con riferimento a società estere:

  • Autorità fiscale olandese in data 29 Dicembre 2018 ha notificato una contestazione nei confronti della sub holding olandese della divisione Petreven avente ad oggetto il recupero di una maggiore Corporate Income Tax ed interessi per un importo pari a circa Euro 4,3 milioni di euro con riferimento al periodo di imposta 2014.

La società ha presentato a fine luglio 2019, per il tramite del consulente fiscale Deloitte, memoria difensiva attraverso cui ritiene di aver spiegato alle autorità fiscali il legittimo comportamento fiscale adottato.

La società sulla base anche di un parere fiscale reso da primario consulente fiscale olandese, non ha accantonato nulla, pur ritenendo possibile un parziale esito sfavorevole della vicenda, ad oggi non quantificabile.

  • Autorità fiscale della Repubblica Dominicana, ove società estera della divisione Trevi possiede una branch, ha notificato in data 19 gennaio 2018, contestazione avente ad oggetto il recupero di maggiore corporate Income Tax, oltre a sanzioni ed interessi, pari a circa Euro 2,3 milioni di euro con riferimento ai periodi di imposta 2012/13/14/15/16. La società ha contabilizzato accantonamenti per circa 1,3 milioni di Euro, ed ha incardinato un contenzioso che ha ad oggi non ha portato a sentenza definitiva. L'importo accantonato è inferiore a quello contestato in quanto l'importo contestato non tiene conto di un precedente pagamento eseguito tramite cessione dei crediti verso l'ente pubblico debitore della società, riconosciuto dalla stessa Autorità fiscale Dominicana.

Contenziosi civili

Ricorso ex art. 2409 da parte di THSE

La Capogruppo era parte passiva nel ricorso ex art. 2409 del Codice Civile, presentato al Tribunale di Bologna dal socio THSE, per la denuncia di presunte gravi irregolarità nella gestione della Capogruppo, con contestuale richiesta di nomina del curatore speciale. La notifica è stata ricevuta in data 31 luglio 2019 con fissazione dell'udienza per comparizione delle parti in data 11 settembre 2019. In data 5 settembre 2019 il Tribunale, su richiesta di THSE, ha disposto il differimento del termine per la costituzione dei resistenti sino al 21 ottobre 2019 e ha rinviato l'udienza per la comparizione delle parti al 31 ottobre 2019. Successivamente, in data 14 ottobre 2019, THSE ha presentato al Tribunale di Forlì, competente per la procedura concordataria alla quale la stessa è assoggettata, una istanza di autorizzazione a rinunciare agli atti del procedimento pendente innanzi al Tribunale di Bologna. In data 18 ottobre 2019, THSE ha depositato presso il Tribunale di Bologna rinuncia ex art. 306 c.p.c. agli atti del giudizio. Con decreto del 30 ottobre 2019, il Tribunale di Bologna ha dichiarato estinto il procedimento. Si segnala che in conseguenza dell'estinzione di tale procedimento si è verificata la Condizione Sospensiva prevista a tale riguardo dall'Accordo di Ristrutturazione.

Decreto ingiuntivo Alfagomma Hydraulic S.p.A.

Soilmec S.p.A. è destinataria di un decreto ingiuntivo per circa Euro 127 migliaia per fatture scadute e non pagate alla società Alfagomma Hydraulic S.p.A. Soilmec S.p.A. ha depositato l'opposizione presso il competente Tribunale di Teramo in data 2 maggio 2019, basandosi sul fatto che Alfagomme Hydraulic S.p.A. ha richiesto il pagamento anche di fatture già

pagate e di altre non ancora scadute. Inoltre, nei giorni precedenti alla notifica del decreto ingiuntivo le due società stavano negoziando un accordo ex art. 182 bis Legge Fallimentare. Le fatture effettivamente scadute e non pagate ammonterebbero a circa Euro 48 migliaia. A seguito dell'udienza del 25 settembre 2019, il Giudice ha emesso in data 21 gennaio 2020 una ordinanza con la quale: (i) è stata rigettata la richiesta di concessione del decreto ingiuntivo ex art. 648 c.p.c. avanzata da Alfagomma; (ii) sono state rigettate le istanze formulate da Alfagomma ai sensi degli art. 186 bis e 186 ter c.p.s.; e (ii) è stata rinviata la causa all'udienza del 12 maggio 2020, per l'ammissione degli eventuali mezzi istruttori richiesti dalle parti.

Decreto ingiuntivo Solution Bank

Soilmec S.p.A. ha ricevuto in data 13 novembre 2018 la notifica di decreto ingiuntivo per circa Euro 3 milioni, presentato al Tribunale di Forlì dal Solution Bank (già Credito di Romagna S.p.A.) a seguito della chiusura di linee di credito con saldo negativo sul conto corrente. Il decreto non è stato opposto entro 40 giorni dalla notifica ed è quindi divenuto esecutivo. In data 4 luglio 2019, tale banca ha ottenuto in forza del suindicato decreto la iscrizione in proprio favore di un'ipoteca giudiziale in relazione a proprio credito su taluni beni immobili di titolarità di Soilmec S.p.A. siti in Cesena. A tale riguardo, in data 5 agosto 2019 è stato sottoscritto un accordo con Solution Bank volto a disciplinare, in estrema sintesi: (a) Il rimborso di una rata capitale pari a Euro 750.000 entro il quinto Giorno Lavorativo successivo alla Data di Conversione (e in ogni caso entro il 31 dicembre 2019), oltre interessi nel frattempo maturati, e il riscadenziamento del restante importo sino al 31 dicembre 2023, da rimborsarsi mediante rate semestrali di pari importo, la prima delle quali in scadenza il quinto Giorno Lavorativo successivo alla Data di Conversione, oltre interessi; e (b) la fissazione di un tasso di interesse onnicomprensivo pari a 200 bps per anno, pagabile semestralmente per cassa. L'accordo con Solution Bank prevede inoltre l'obbligo della banca di (i) non avviare azioni esecutive, salvo che l'Accordo di Ristrutturazione e/o l'accordo con tale banca non venga dichiarato definitivamente inefficace per il realizzarsi degli eventi previsti nello stesso che comportino la sua risoluzione o la decadenza del debitore ex art. 1186 del Codice Civile, e (ii) cancellare prontamente la suindicata ipoteca giudiziale, a spese equamente suddivise, entro e non oltre quindici giorni dalla data di richiesta avanzata da Soilmec S.p.A., successivamente alla Data di Conversione ed al pagamento delle somme nel frattempo dovute.

Risarcimento Eredi Marino Iannello

Soilmec S.p.A. è impegnata in una causa passiva contro gli eredi del dipendente Marino Iannello, deceduto durante l'attività di manutenzione di una macchina presso un cantiere in Turchia. La società ha ricevuto richieste di risarcimento: (i) dalla moglie ed i figli in data 15 maggio 2017, per Euro 4 milioni più spese pari al 10% del risarcimento; (ii) dai genitori, in data 13 settembre 2017, senza quantificazione delle richieste. Soilmec S.p.A. ha riscontrato le richieste di risarcimento affermando la propria estraneità ai fatti poiché il Sig. lannello non era un dipendente Soilmec S.p.A., ma un dipendente Soilmec Honk Kong. Rispetto a Soilmec S.p.A., il Sig. Iannello era in aspettativa non retribuita. Soilmec S.p.A. è dotata di copertura assicurativa con un massimale pari ad Euro 3.000.000. Per accertare eventuali responsabilità di Soilmec S.p.A. e del suo legale rappresentante pro tempore nell'infortunio mortale del Sig. Iannello, è stata aperta un'indagine sia da parte della Procura della Repubblica di Forlì, sia da parte delle autorità turche.

Indennità di fine rapporto relativo all'attività di agenzia - Erke Dis Ticaret Ltd Sti

Soilmec S.p.A. è impegnata in un contenzioso in fase pre-giudiziale a seguito dell'agente Erke Dis Ticaret Ltd Sti con riferimento al riconoscimento dell'indennità di fine rapporto a seguito del recesso del contratto di distribuzione comunicato con preavviso da parte di Soilmec S.p.A. La società ritiene di non dover riconoscere alcun importo alla controparte in ragione dell'attività di distribuzione svolta in via prevalente rispetto all'attività di agenzia nel territorio della Turchia. Il rapporto dell'ufficio legale evidenzia, inoltre, che, qualora venisse riconosciuta la fondatezza della richiesta di una somma a titolo di indennità per la cessazione del rapporto di agenzia, sulla base delle prescrizioni dell'art. 1751 del Codice Civile, che prevede il calcolo dell'indennità sulla media annuale delle retribuzioni riscosse dall'agente negli ultimi cinque anni e, se il contratto risale a meno di cinque anni, sulla media del periodo, l'importo eventualmente dovuto sarebbe stimato in un ambito ricompreso tra Euro 65 migliaia. Soilmec S.p.A. è titolare di un credito verso la controparte pari a circa Euro 126 migliaia per fatture scadute da circa un anno e non pagate; pertanto anche in caso di riconoscimento di indennità l'ammontare potrebbe essere compensato con i maggiori crediti vantati da Soilmec S.p.A.

Risarcimento Metropolitana di Napoli

Trevi S.p.A. è impegnata in un contenzioso per il risarcimento danni per cause civili intentate da 33 controparti proprietarie di negozi e appartamenti interessati dal crollo di parti di palazzine ascrivibile all'erronea esecuzione dei lavori di

realizzazione della stazione "Linea 6" della Metropolitana di Napoli, concessi dal Comune di Ansaldo S.T.S., appaltati all'ATI Linea ed eseguiti da Arco Mirelli scari e, in parte, subappaltati al Consorzio TREVI SGF INC. Allo stato sono state stimate richieste complessive di danni per circa Euro 30 milioni (comprensive anche delle cause già transate e di quelle la cui quantificazione non è stata ancora definità di Trevi è stimata essere intorno al 50% (pari a circa Euro 15 milioni). Le transazioni sinora chiuse sono state effettuate da Generali Assicurazioni a fronte di una copertura assicurativa per il sinistro con un massimale di Euro 5 milioni. Trevi S.p.A. è dotata inoltre di una polizza a secondo rischio (ovvero che interviene in seconda battuta ad esaurimento del primo massimale), pari a Euro 10 milioni con Allianz che, al momento, non ha espresso posizioni in merito alla sua attivazione; in ogni caso, la società ha effettuato un accantonamento pari a Euro 7 milioni valutando il rischio che Allianz metta a disposizione un importo massimo di Euro 3 milioni (rispetto al massimale di Euro 10 milioni).

Contenzioso con Penta Group - Diga di Mosul

Trevi S.p.A. è impegnata in un contenzioso con Penta Group, fornitore coinvolto nella commessa Mosul (Iraq). Il Tribunale di Forlì ha notificato il 15 marzo 2018 l'atto di precetto, con la richiesta di pagamento di Euro 5.470 migliaia - derivante dall'omologa di un verbale di conciliazione sottoscritto in data 23 febbraio 2017 tra Trevi e Penta Group avente ad oggetto la contrati per servizi legati al progetto ed in particolare per il riconoscimento di somme per c.d. Servizio Visti per l'Iraq. L'atto di precetto è stato oggetto di rinuncia da parte di Penta Group che ha avviato procedimento arbitrale presso la Camera Arbitrale di Milano. In data 23 Luglio 2019 si è tenuta l'udienza in cui sono stati altresi escussi i testimoni mentre nei mesi di settembre e ottobre sono state de memorie conclusionali. Il Collegio ha fissato inizialmente il termine per la pronuncia del lodo al 15 aprile 2020; tale termine – anche a seguito delle sospensioni dei termini dovute all'emergenza dell'epidemia da Coronavirus - è stato successivamente posticipato al 10 giugno 2020.

(18) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ed il fondo di trattamento di quiescenza sono piani a benefici definiti ed ammontano al 31 dicembre 2019 a 13,7 milioni di Euro e riflettono l'indennità maturata a fine anno dai dipendenti delle società italiane in conformità alle disposizioni di legge e ad accantonamenti effettuati dalle consociate estere per coprire le passività maturate nei confronti dei dipendenti.

Essi sono stati determinati come valore attuale dell'obbligo di prestazione definita, rettificato per tener conto degli "utili e perdite attuariali". L'effetto rilevato è stato calcolato da un attuario esterno ed indipendente in base al metodo della proiezione unitaria del credito.

Descrizione Saldo al
31/12/2018
Accantoname
nti
l Cifetto
curtailment
Indennità e
acconti
liquidati
Utili/(Perdite)
attuariali
Altri
Movimenti
31/12/2019
Trattamento di fine
rapporto di lavoro
subordinato
રે 998 757 (388) (279) રે રે 6 143
Fondo di trattamento di
quiescenza ed obblighi
simili
7 996 1-387 (2.076) 232 7539
TOTALE 13.994 2.144 (2.464) (279) 287 13.682

nel corso dell'esercizio è stata la seguente:

Gli altri movimenti del fondo trattamento di quiescenza si riferiscono all'effetto cambio delle controllate estere, nonché gli utili/perdite attuariali.

Saldo iniziale 5.998 7.950
Costi operativi per servizi 261 238
Interessi passivi 91 84
Indennità pagate (388) (1 238)
Riclassifica attività destinate ad essere cedute 181 (1-037)
Saldo finale 6.143 5.998

Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario sono esposte di seguito:

31/12/2019 31/12/2018
Tasso annuo tecnico di attualizzazione 0.77% 1.57%
Tasso annuo di inflazione 1.00% 1.50%
Tasso annuo aumento retribuzioni complessive 2.50% 2.50%
Tasso annuo incremento Tfr 2.25% 2,63%

Si precisa che ai fini del calcolo attuariale è stato utilizzato un tasso di sconto determinato ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2019.

Le ulteriori assunzioni utilizzate alla base del calcolo attuariale sono riportate di seguito:

  • Per le probabilità di morte sono state assunte quelle determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato denominate RG48 distinte per sesso;
  • Per le probabilità di inabilità sono state assunte quelle distinte per sesso adottate nel modello INPS per le proiezioni al 2010;
  • Per l'epoca di pensionamento per il generico attivo si è presupposto il raggiungimento del requisiti pensionabili validi per l'assicurazione generale obbligatoria;
  • . Per le probabilità di uscita dall'attività lavorativa per cause diverse dalla morte in base a statistiche proprie del Gruppo, sono state considerate delle frequenze annue tra il 2,5 ed il 15%;
  • Per le probabilità di anticipazione si è presupposto un valore anno per anno pari al 2%.

Viene di seguito riportata un'analisi qualitativa della sensitività per le assunzioni significative al 31 dicembre 2019:

Gruppo Trevi
Past Service Liability
Tasso annuo di attualizzazione
+0,5% -0,50%
Trevi S.p.A. 2.082 2.245
Trevi Finanziaria Industriale S.p A 816 861
Soilmec S p.A. 1-766 1 962
Drillmec S p.A. 597 652
PSM S r.l. 1021 1-160
Petreven S p A. 396 44
Totali 6.708 7.321
Past Service Liability
Tasso di inflazione
+0,25% -0,25%
Trevi S p A. 2 184 2 138
Trevi Finanziaria Industriale S p A 843 833
Soilmec S p.A. 1 889 1 831
Drillmec S p A. 632 616
PSM Srl. 1115 1092
Petreven S p A 421 405
Totali 7.084 6.915
Past Service Liability
Tasso annuo di turnover
+2,00% -2,00%
Trevi S.p A 2 44 2 182
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. 828 848
Soilmec S p A 1 833 1 893
Drillmec S p.A. 616 632
PSM S r.l. 1075 1-139
Petreven S p A 405 432
Totali 6.901 7.126

PASSIVITA' CORRENTI

Ammontano a 1.038 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in incremento di 1 milione di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Si fornisce di seguito la consistenza della variazione delle varie voci:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Finanziamenti a breve termine (debiti verso banche) 482 777 583 447 (100-670)
Scoperti di conto corrente 25.200 24 363 837
Anticipi commerciali 45 216 50 538 (5.322)
Sub-totale finanziamenti a breve 553.193 658.348 (105.155)
Debiti verso società di leasing 51 200 રી રહી (360)
Debiti verso altri finanziatori 187115 37 286 149 829
Sub-totale debiti verso altri finanziatori 238.316 88.846 149.470
Strumenti derivati a breve termine 132 374 (242)
Sub-totale Strumenti Derivati a breve 132 374 (242)
Debiti verso fornitori 168.302 192 561 (24 259)
Acconti 15 982 24 447 (8 465)
Importi dovuti ai committenti 4017 6.591 (2.574)
Debiti verso imprese collegate 2 363 1 287 1.076
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 5 049 3,941 1.108
Ratei e risconti passivi 4_736 10 924 (6.188)
Altri debiti 15 931 15 723 208
Debiti verso Erario per I.V A 7 900 4 902 2 998
Fondi a Breve Termine 9 350 13 115 (3.765)
Sub-totale altre passività a breve termine 233.630 273.491 (39.861)
Passività fiscali per imposte correnti 12631 15.822 (3-191)
Sub-totale passività fiscali per imposte correnti 12.631 15.822 (3.191)
TOTALE 1.037.902 1.036.881 1.021

Relativamente agli scaduti dei rapporti debitori commerciali, finanziari e verso dipendenti al 31 dicembre 2019 si evidenziano scaduti commerciali per un totale di circa 96,1 milioni di Euro, scaduti finanziari per complessivi 524,4 milioni di Euro e scaduti tributari per circa 0,6 milioni di Euro. Infine si evidenziano 0,2 milioni di Euro scaduti riconducibili a debiti verso dipendenti ed istituti previdenziali.

(20) Debiti verso fornitori ed acconti: ripartizione per area geografica e valuta

Si registra un decremento dei debiti verso fornitori al 31 dicembre 2019 (pari a circa 24,3 milioni di Euro) rispetto al corrispondente saldo al 31 dicembre 2018 (224,9 milioni di Euro).

31/12/2019 Italia Europa
(esclusa
Italia)
U.S.A. e
Canada
America
Latina
Africa Medio
Oriente e
Asia
Estremo
Oriente
Resto del
mondo
Totale
Fornitori 68 939 22 092 21.991 9.249 9 883 28.683 6.260 1 205 168.302
Acconti da clienti 714 4 007 2084 1 879 4,746 1 653 574 325 15.982
Importi dovuti ai committenti 357 1 433 1.904 ારો 172 4.017
Debiti verso società collegate 634 971 11 । ਤੇਰੇ 608 0 2.363
TOTALE 70.644 28.503 25.979 11.139 14.919 30.944 6.834 1.702 190.664

La ripartizione per area geografica dei debiti verso fornitori ed acconti a breve termine risulta essere la seguente:

31/12/2018 Italia Europa
(esclusa
U.S.A. e America Latina Africa Medio
Oriente
Estremo
Oriente
Resto del
mondo
Totale
Italia) Canada ed Asia
Fornitorı 100 408 12 033 25.044 6.997 6 153 32 202 8 884 841 192.561
Accontı 208 રેરો 4 053 3814 ર વેવેન 5.402 2 939 1.484 24.447
Importi dovuti ai committenti 1.370 1.393 3.828 6.591
Debiti verso collegate 683 - () 8 0 - 597 0- -1.287
TOTALE 102.669 13.978 32.925 10.819 12.147 38.201 11.823 2.325 224.887

La tabella sottostante riporta la ripartizione per valuta dei debiti verso fornitori:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
EURO 102 252 115 880 (13 628)
USD 27 688 40 293 (12604)
AED-OMR-QAR 15 411 6619 8 793
NGN 847 31 816
ALTRI 22 104 29.739 (7635)
Totale 168.302 192.561 (24.259)

Debiti commerciali ed altre passività a breve termine:

Importo dovuto ai committenti:

La voce Importo dovuto ai committenti, per un importo pari a 4 milioni di Euro, espone i lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti relativi.

Debiti verso imprese collegate:

I debiti verso imprese collegate ammontanti a 2,4 milioni di Euro si riferiscono quasi interamente ai debiti di natura commerciale della controllata Trevi S.p.A. nei confronti di consorzi, si rimanda per il dettaglio di questi valori alla Nota (36) - Rapporti con entità correlate.

Debiti verso l'Erario per I.V.A.

I debiti verso Erario per I.V.A. sono incrementati rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2018 (4,9 milioni di Euro) di circa 3 milioni di Euro ed ammontano al 31 dicembre 2019 a 7,9 milioni di Euro.

Altri debiti:

Nella voce "Altri debiti" sono principalmente ricompresi:
-- -- -- -----------------------------------------------------------
Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Debiti verso dipendenti 13 578 12 031 1.547
Altri 2.353 3 692 (1.339)
TOTALE 15.931 15.723 208

I debiti verso dipendenti sono relativi ai salari e stipendi del mese di dicembre 2019 ed agli accantonamenti per ferie maturate e non godute.

Ratei e risconti:

I Ratei e risconti passivi ammontano al 31 dicembre 2019 a 4,7 milioni di Euro. Tale voce risulta così composta: Ratei passivi

Descrizione A + 1 + A 1 + 0 + 0 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 + 1 +
31/12/2019
A 4 1 1 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
SI / L / ZULO
ariazioni
Ratei su premi assicurativi 51 (51)
Ratei su interessi passivi
Altri ratei passivi 3 162 4 407 1.245)
TOTALE 3.162 4.458 (1.295)
Risconti passivi
Descrizione
Risconti per interessi LL Sabatini e Ossola
Risconti su noleggi
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
31 165 (134)
(ર)
Altri risconti passivi 1 543 6 296 (4.753)
TOTALE 1.574 6.466 (4.892)

Le tabelle sopra evidenziate accolgono principalmente gli effetti economici di alcune commesse delle società controllate del settore fondazioni al fine di un allineamento della competenza economica dei ricavi da contratti.

Inoltre, i saldi includono il residuo delle plusvalenze da "lease-back" effettuate da talune società del Gruppo nelle vendite a società di leasing. Tali plusvalenze, secondo quanto previsto dai principi contabili, sono riscontate sulla base della durata dei contratti sottostanti.

(21) Passività fiscali per imposte correnti

I Debiti tributari ammontano al 31 dicembre 2019 a 12,6 milioni di Euro e risultano così composti:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Debiti verso Erario per imposte dirette 9 369 11-762 (2 393)
Altri 3 262 4_060 1981
TOTALE 12.631 15.822 (3.191)

(22) Finanziamenti a breve termine

I Finanziamenti a breve termine ammontano al 31 dicembre 2019 a 553 milioni di Euro e risultano così composti:

31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
25 200 24 363 837
45 217 63 569 (18,352)
3 956 93.281 (89.324)
478 821 477-135 1.686
553.193 658.348 (105.155)

Si segnala che a partire dal 31 dicembre 2019, la maggior parte dei debiti verso banche è stata riclassificata a breve termine, in quanto il Gruppo già nel corso del 2018, a seguito del mancato rispetto dei covenant, nell'ambito di più ampie riflessioni circa lo sviluppo strategico del core business e la riduzione di attività del settore Oil&Gas, ha sottoposto alle principali banche finanziatrici una richiesta di standstill.

La voce debiti verso banche si decrementa in seguito alla riclassifica che trova contropartita tra i debiti verso altri finanziatori a breve termine come dettagliato nel successivo paragrafo (23) Debiti verso società di Leasing e altri finanziatori.

(23) Debiti verso società di leasing e altri finanziatori

I debiti verso società di Leasing ed altri finanziatori ammontano al 31 dicembre 2019 a 238 milioni di Euro e risultano così composti:

Variazioni
(360)
37 286 149 829
238.316 88.846 149.469
31/12/2019
51 200
187115
31/12/2018
51 560

I debiti verso società di leasing si riferiscono alle quote capitali delle rate in scadenza entro 12 mesi relative ai contratti di Leasing.

I debiti verso altri finanziatori risultano pari a 187,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in aumento di 149,8 milioni di Euro rispetto al periodo precedente.

Questo drastico incremento è dovuto a due principali ragioni:

  • · L'effetto IFRS 16 in incremento del debito verso altri finanziatori di 11,7 milioni di Euro;
  • · La riclassifica di circa 130 milioni di Euro di Finanziamenti a breve termine in Debiti verso altri finanziatori a breve termine, avvenuta nel bilancio di Trevi Finanziaria S.p.A.:
  • La riclassifica di 40,2 milioni di Euro di finanziamenti verso BPER in seguito al loro acquisto da parte di SC LOWY, di cui 32 milioni di Euro consistenti in linee di finanziamento verso BPER e i restanti 8,2 milioni di Euro composti dai 7,4 milioni di Euro escussi da BEI e la restante parte di 0,8 milioni di Euro di oneri finanziari ceduti a SC LOWY convertiti in finanziamento;
  • L'acquisto di 27 milioni di Euro di Finanziamenti di Banco Do Brasil da parte di SC LOWY;
  • L'acquisto di 11,5 milioni di Euro di finanziamenti di CARIGE da parte di Amco Asset Management Company S.p.A.
  • Riclassifica del debito verso BEI, circa 45,3 milioni di Euro e verso Unicredit per 6 milioni di Euro in seguito alla loro azione di escussione della garanzia, verso SACE S.p.A. che di questi si era fatta garante.

(24) Strumenti finanziari derivati a breve termine

Al 31 dicembre 2019 sono presenti 0,1 milioni di euro di strumenti finanziari derivati a breve termine

(25) Fondi a breve termine

I fondi classificati a breve termine al 31 dicembre 2019 ammontano a 9,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2018). L'importo più significativo di tale saldo è ascrivibile alla Trevi Francia.

Di seguito si riporta la movimentazione dell'esercizio:

and the contraction of the comments of the comments of the comments of
Descrizione
Saldo al 31/12/2018 Accantonamenti Utilizzi Rilasci Altre
Variazioni
Saldo al 31/12/2019
Altri fondi a breve termine 13 115 2 860 (7.952) 1.327 9 350
TOTALE 13.115 2.860 (7.952) 1.326 9.350

Posizione Finanziaria Netta

Si riporta il dettaglio dell'Indebitamento Finanziario Netto

Note 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
A Cassa (13) (810) (1.036) 226
B Altre disponibilità liquide (13) (76.899) (87 876) 10 977
C Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0
D Liquidità (A+B+C) (77.709) (88.912) 11.203
E Crediti finanziari correnti (12 a) (10.977) 0 (10.977)
F Debiti bancari correnti (22) 74.372 181-213 (106,841)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (22) 478 821 477 135 1-686
H Altri debiti finanziari correnti (23) (24) 238 448 89 205 149 243
Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) 791.640 747.553 44.088
Indebitamento finanziario corrente netto (I+E+D) 702.954 658.641 43.862
K Debiti bancari non correnti (15) 7.656 331 7.325
L Obbligazioni emesse 0 0 0
M Altri debiti non correnti (15) 25 764 33 668 (7.904)
N Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) 33.419 33.998 (579)
0 Indebitamento finanziario netto (J+N) 736.374 692.640 43.283

GARANZIE ED IMPEGNI

Di seguito, si elencano le garanzie prestate:

  • · Garanzie prestate a Società di assicurazione (sia in Euro sia dollari USA): ammontano a Euro 356.959.078 e si riferiscono al rilascio di cauzioni per rimborsi di IVA della Società e delle principali Società controllate italiane, ad altre cauzioni di natura commerciale e alle garanzie rilasciate a favore di assicurazione americane, nell'interesse della sub - controllata Trevi Icos Corporation, per l'esecuzione dei propri progetti; tali garanzie si riducono in proporzione al residuo dei lavori ancora da eseguire alla fine di ogni esercizio;
  • Garanzie prestate a terzi: ammontano a Euro 400.770.601 e si riferiscono in particolare a:
    • Mandati di credito per Euro 266.169.330 a garanzia di linee di cassa, di firma e contrati di leasing in capo alle società controllate da Trevi Finanziaria Industriale Spa;
    • Garanzie commerciali (principalmente per partecipare a gare di appalto, di buona esecuzione e per anticipi contrattuali) per Euro 98.490.830.
    • Garanzie finanziarie per Euro 36.110.441 rilasciate a Istituti di credito per finanziamenti ricevuti.

Si segnala che a livello di Gruppo Trevi, alla data di redazione del presente bilancio consolidato, sono stati ricevuti alcuni solleciti ed ingiunzioni da fornitori a fronte di rapporti commerciali. Il valore in aggregato di tali posizioni è pari a circa Euro 3,2 milioni di cui circa Euro 1,6 milioni sono stati oggetto di ricomposizione e circa Euro 1,6 milioni sono in corso di ricomposizione.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO

Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relative al conto economico consolidato dell'esercizio chiuso al v tirgono ul segano forma accar viva dell'andamento dell'esercizio si rimanda a quanto detto nella Relazione sulla Gestione.

RICAVI

(26a) Ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizio e altri ricavi

Ammontano a 623 milioni di Euro contro 618 milioni di Euro del 2018 con un incremento pari a 5,1 milioni di Euro. Il Gruppo opera in diversi settori di attività ed in diverse aree geografiche.

La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi e degli altri ricavi è la seguente:

Area geografica 31/12/2019 0/0 31/12/2018 0/0 Variazioni %
Italia 58.091 9,3% 45 346 7,3% 12 745 28,1%
Europa
(esclusa Italia)
110-172 17,7% 73.751 11,9% 36 421 49,4%
U S.A. e Canada 135.180 21,7% 113.847 18,4% 21 333 18,7%
America Latina 34 154 5,5% 36 953 6,0% (2.799) -7.6%
Africa 43.746 7,0% 51.302 8.3% (7.556) -14,7%
Medio Oriente
e Asıa
138 303 22,2% 203 469 32,9% (65.166) -32,0%
Estremo Oriente e
Resto del mondo
103 559 16,6% 93.412 15,1% 10 147 10,9%
RICAVI TOTALI 623,205 100% 618.080 100% 5.125 1%

L'incremento del fatturato in Italia è riconducibile prevalentemente alle attività di vendita della divisione Soilmec. E il decremento dell'area mediorientale è ascrivibile prevalentemente alle attività del settore fondazioni per effetto del completamento di alcune commesse in particolare nell'area del Kuwait e Iraq.

ocompretatione ed in Africa il decremento è riconducibile prevalentemente alle attività del settore fondazioni. In Estremo Oriente e Oceania il miglioramento è attribuibile in larga parte alle attività di vendita della divisione Soilmec

Viene di seguito evidenziata la ripartizione dei ricavi fra il settore Fondazioni e la Capogruppo:

31/12/2019 0/0 31/12/2018 0/0 Variazioni Var. %
Lavori speciali di fondazioni 417227 68% 418 574 68% (1 347) -0.3%
Produzione macchinari speciali per fondazioni 209-089 34% 204 748 33% 4 341 2,1%
Elisioni e rettifiche Interdivisionali (11 847) (7.363) (4 484)
Sub-Totale Settore Fondazioni (Core Business) 614.468 100% 615.959 100% (1.490) -0,2%
Capogruppo 32 446 27 481 4 965
Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo (23.710) (25 359) 649
GRUPPO TREVI 623.205 100% 618.080 100% 5.125 0.8%

(26b) Altri ricavi operativi

Gli "Altri ricavi e Proventi" ammontano a 29,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in incremento di 1,3 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è così composta:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Contributi in conto esercizio 270 652 (382)
Recuperi spese e riaddebiti a Consorzi 7.035 10 511 (3.476)
Rilascio fondi 97 (97)
Vendite di ricambi e materie prime 3 972 791 3 181
Plusvalenze da alienazione di beni strumentali 4.149 1 900 2 249
Risarcimento danni 3.148 3.365 (217)
Affitti attivi 2.291 3.632 (1.341)
Sopravvenienze attive 1 921 2618 (697)
Altri 6 448 4 307 2 142
TOTALE 29.234 27.873 1.361

Si rilevano nell'esercizio 2019 "Recuperi di spese e riaddebiti a Consorzi" per 7 milioni di Euro, in calo rispetto all'anno precedente di 3,5 milioni di Euro; le "Vendite di ricambi" si assestano a 3,9 milioni di Euro in incremento di 3,2 milioni di Euro; le "Plusvalenze da alienazione a terzi di beni strumentali" ammontano a 4,2 milioni di Euro contro 2,3 milioni di Euro dell' precedente esercizio; le "Sopravvenienze attive" ammontano a 1,9 milioni di Euro e si riferisono principalmente a Trevi S.p.A. per 1,5 milioni di Euro dovuto prevalentemente allo stralcio di posizioni debitorie passive.

La voce "altri" è imputabile prevalentemente alla controllata Austriaca per circa 3 milioni di Euro per recupero costi legati alle attività del cantiere in Germania, per 0,8 milioni di Euro alla controllata Algerina a seguito della positiva chiusura di alcuni claim e per 0,5 milioni di Euro alla controllata Swissboring per il recupero costi legati alle attività dell'area.

(27) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

La voce incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ammonta al 31 dicembre 2019 a 12,2 milioni di Euro, con un decremento di 0,3 milioni rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2018.

COSTI DELLA PRODUZIONE

I costi della produzione ammontano complessivamente a 660,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 rispetto i 603,8 milioni di Euro del precedente esercizio, con un incremento di 56,3 milioni di Euro; di seguito si analizzano le principali voci.

(28) Costi del personale:

Ammontano a 166,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in aumento di 1,5 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Salari e stipendi 127-148 128 226 (1-078)
Oneri sociali 25 702 25 923 (221)
Trattamento di fine rapporto 1 494 682 812
Trattamento di fine quiescenza 3 541 1 837 1-704
Altri costi 8 448 8 178 271
TOTALE 166.333 164.846 1.487
L'organico dei dipendenti a perimetro costante e la variazione rispetto all'esercizio precedente risulta cosi determinato:
-- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -- -- --
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni Media
148 162 (14) ારડી
2612 2 820 (208) 2716
3 143 3 396 (253) 3 270
5.903 6.378 (475) 6.141

(29) Altri costi operativi

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Costi per servizi 164.213 160 206 4.007
Costi per godimento beni di terzi 24-185 42 134 (17949)
Oneri diversi di gestione 13-067 તે 635 3 432
TOTALE 201.465 211.975 (10.510)

Ammontano a 201,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in diminuzione di 10,5 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente, per maggiori dettagli si rimanda alle descrizioni di seguito riportate.

Costi per servizi:

Ammontano a 164,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 contro i 160,2 milioni del 31 dicembre 2018. In questa voce sono principalmente ricompresi:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Lavorazioni esterne 6837 2 110 4.727
Assistenza tecnica 9416 4 055 5.361
Forza motrice 1.616 1 505 111
Subappalti 31.603 42 630 (11 027)
Servizi amministrativi 1.322 2077 (755)
Spese di rappresentanza 60ર ਟੈਂਟੇ 60
Consulenze tecniche, legali e fiscali 35 254 30.893 4 361
Manutenzioni e riparazioni 11 288 વે તેરતે 1.329
Assicurazioni 10 601 9 474 1.127
Spese di spedizione, doganali e trasporti 13.725 14 868 (1_143)
Spese per energia, telefoniche, gas, acqua e postali 3.285 4 246 (961)
Provvigioni ed oneri accessori 879 3 213 (2.634)
Spese di vitto, alloggio e viaggi 16 882 17.264 (382)
Pubblicità e promozioni 1.637 1.884 (247)
Servizi bancari 4.526 4 963 (437)
Quota costi consortili ਰੇਤ 232 (137)
Altre spese per prestazioni di servizi 14 642 9.988 4 653
TOTALE 164.213 160.206 4.007

I costi per servizi sono aumentati del 2,5% rispetto l'esercizio precedente, con un incremento di 4 milioni di Euro,

Costi per godimento beni di terzi:

Ammontano a 24,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in diminuzione di 17,9 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente, a seguito dell'applicazione a partire dal 1º gennaio 2019 del nuovo principio contabile IFRS 16 -Leasing, che ha impattato in maniera migliorativa i costi per godimento di beni terzi per circa 15,8 milioni di Euro. La voce si riferisce principalmente:

31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
16 357 32.366 (16 009)
7.829 9 768 (1 939)
24.185 42.134 (17.949)

La voce "noleggi di attrezzature" costi per noleggi operativi residuali, relativi a contratti che possiedono i requisiti per essere esclusi dal trattamento contabile previsto dall'IFRS 16.

Oneri diversi di gestione:

Ammontano a 13,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in aumento di 3,4 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente, La loro composizione è la seguente:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Imposte e tasse indirette 2889 3676 (787)
Minusvalenze ordinarie da alienazione cespiti 2 295 1.867 428
Sopravvenienze passive 1.576 1.274 302
Altri oneri diversi 6 307 2.818 3 489
TOTALE 13-067 9.635 3.432

Le imposte e tasse indirette si originano principalmente nelle società italiane per complessivi 1,6 milioni di Euro, e dalle società della divisione fondazioni operanti in Sud America.

L'incremento degli altri oneri diversi è da imputare principalmente alla controllata francese della divisione Trevi ed è inerente alla perdita prevista nella joint venture, non consolidata, operante su Metro Grand Paris.

(30) Accantonamenti e svalutazioni

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Accantonamenti per rischi ર 385 1.713 3 672
Accantonamenti per crediti 9.142 2 727 6415
Svalutazione anticipi dati a fornitori 1.736 0 1.736
Svalutazione Asset 16 073 () 16 073
TOTALE 32.336 4.440 27.896

Accantonamenti per rischi:

Ammontano a 5,4 milioni di Euro e si riferiscono principalmente ad accantonamenti relativi al fondo garanzia prodotti, vertenze legali e rischi contrattuali.

Accantonamenti per crediti compresi nell'attivo circolante:

I tevanonaneri a 9,1 milioni di Euro, si riferisce quasi esclusivamento per rischi su crediti commerciali di dubbio realizzo delle singole società controllate.

Svalutazioni:

Si registrano la svalutazione di anticipi dati a fornitori per 1,7 milioni di Euro e di Asset per 16,1 milioni di Euro. Si veda la nota (1) Immobilizzazioni materiali.

(31) Proventi finanziari

I proventi finanziari ammontano a 9,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in diminuzione di 1,5 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente.

La Voce risulta così composta.
Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Interessi su crediti verso banche 1.109 1 579 (470)
Interessi su crediti verso la clientela 327 136 191
Altri proventi finanziari 7 791 4 (144 (1.253)
TOTALE 9.227 10.759 (1.532)

All'interno della voce "Altri proventi finanziari" sono inclusi per 6,3 milioni di Euro interessi attivi maturati verso il Settore Oil&Gas a fronte dei finanziamenti intercompany in essere nel corso dell'esercizio 2019; detti importi vengono riesposti ai sensi del principio contabile IFRS 5.

(32) Costi finanziari

I costi finanziari ammontano a 25,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, in calo di 0,8 milioni di Euro rispetto al periodo precedente.

Gli interessi su debiti verso banche rappresentano i costi legati al reperimento di risorse finanziario lecessarie no On molessi sa decin volto con compo sul quale incidono in prevalenza le società capodivisione e la capogruppo, per un totale combinato di circa 19 milioni di Euro.

La voce risulta così composta:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Interessi su debiti verso banche 19 882 20.511 (629)
Spese e commissioni bancarie 217 1 993 (1_776)
Interessi passivi su mutui 1 216 492 724
Interessi verso società di leasing 1-545 2 232 (687)
Sconti bancari ટને 121 (67)
Interessi su debiti verso altri finanziatori 2.760 1.074 1 686
TOTALE 25.674 26.423 (749)

(33) Utili / (Perdite) su cambi derivanti da transazioni in valuta estera

Al 31 dicembre 2019, le differenze di cambio nette ammontano ad un importo negativo pari a 5,1 milioni di Euro e si originano principalmente dalla la fluttuazione tra l'Euro ed il Dinaro degli Emirati Arabi e tra l'Euro e le valute dei paesi in Sud America.

Si riporta di seguito la composizione di tale voce:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Differenza cambio attive realizzate 7.623 4.362 3 261
Differenza cambio passive realizzate (8 417) (14 894) 6477
Sub-Totale utili/(perdite) realizzate (794) (10.532) 9.738
Differenza cambio attive non realizzate 4 367 7.957 (3.590)
Differenza cambio passive non realizzate (8 673) (13,426) 4.753
Sub-Totale utili/(perdite) non realizzate (4.306) (5.469) 1.163
Utile/perdita per differenze cambio (5.100) (16.001) 10.901

(34) Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte nette del periodo evidenziano una riduzione di 0,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 rispetto all'esercizio precedente e risultano così composte:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Imposte correnti:
- IRAP. 493 896 (403)
- Imposte sul reddito 10.824 11 317 (493)
Imposte differite (1 492) (1 632) 140
Imposte anticipate (3 353) (3 544) 191
TOTALE 6.472 7.037 (565)

Le imposte sul reddito dell'esercizio riguardano la stima delle imposte dirette dovute per l'esercizio, calcolate sulla base del reddito imponibile delle singole società del Gruppo consolidate.

Le imposte per le società estere sono calcolate secondo le aliquote vigenti nei rispettivi Paesi.

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Utile del periodo prima delle imposte e dei terzi (71.492) (137.128) 65.636
I.R.E.S. società italiane 0 2448 (2 448)
Imposte differite società italiane e scritture di consolidamento (5 319) (5611) 292
Imposte complessive correnti e differite sul reddito società estere 8 274 7.571 703
IRAP. 493 896 (403)
Imposte pagate all'estero 1 958 1 768 190
Differenze imposte esercizi precedenti I R.E.S. 1 067 (35) 1-102
Imposte sul reddito riportate nel conto economico consolidato 6.472 7.037 (565)
Tax-rate A 401
111 / V
5.1%

(35) Utile del Gruppo per azione

Le assunzioni base per la determinazione dell'utile base e diluito sono le seguenti:

Descrizione 31/12/2019
Risultato Netto
derivante dalle
attività in
funzionamento
31/12/2019
Risultato Netto da
attività destinate
ad essere cessate
31/12/2018
Risultato Netto
derivante dalle
attività in
funzionamento
31/12/2018
Risultato Netto da
attività destinate ad
essere cessate
A Utile/(Perdita) netta del periodo (migliaia di Euro) (64.361) (11-440) (23,877) (119.550)
B Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la
determinazione dell'utile base per azione
1.645.793 1.645.793 1.645.793 1.645.793
C Utile/(Perdita) per azione base: (A* 1000)/B (39,106) (6,951) (14,508) (72,640)
D Utile/(Perdita) netta rettificata per dilution analysis
(migliaia di Euro)
(64,361) (11.440) (23.877) (119.550)
E Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la
determinazione dell'utile diluito per azione
1 648 884 1 648 884 1.648.884 1-648 884
F Utile/(Perdita) per azione diluito: (D*1000)/E (39,033) (6,938) (14,481) (72,504)

Si precisa che nel calcolo al 31 dicembre 2018 si è tenuto conto del raggruppamento delle azioni avvenuto nel corso dell'esercizio 2019.

Si specifica inoltre che sia la perdita per azione base sia la perdita per azione diluita sarebbero state pari a (0,005) € utilizzando per il calcolo il nuovo numero di azioni ordinarie post aumento di capitale, pari a 15.085.596.328 azioni.

(36) Rapporti con entità correlate

Operazioni con dirigenti con responsabilità strategiche

Compensi ad Amministratori

Qui di seguito si indica, relativamente all'anno 2019, l'ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:

Nominativo Società Carica Emolumenti
per la carica
(Euro/000)
Emolumenti
controllate
Altri
compensi
(Euro/000)
Davide Trevi - Fin. Ind. Presidente del Consiglio di Amministrazione fino al 226
Trevisani S.p.A 30/09/2019 70
Trevi S p A. Consigliere d'Amministrazione
Consigliere d'Amministrazione
40
Drillmec S.p. A.
Soilmec S p A.
Consigliere d'Amministrazione 38
Petreven S p A. Consigliere d'Amministrazione 30
Gianluigi Trevi - Fin. Ind. Vice Presidente Esecutivo fino al 30/09/2019 224
Trevisani S.p.A
Trevi S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 70
Drillmec S p A. Consigliere d'Amministrazione 40
Soilmec S p A. Consigliere d'Amministrazione 38
Petreven S.p. A. Consigliere d'Amministrazione 30
Cesare
Trevisani
Trevi - Fin. Ind.
S.p.A
Vice Presidente fino al 30/09/2019 તેન્દ 35
Trevi S.p. A. PRE ed Amministratore Delegato 82
Soilmec S.p A. Consigliere d'Amministrazione 38
Drillmec S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 40
RCT Srl Amministratore Unico 0
Petreven S.p.A. PRE ed Amministratore Delegato 75
Stefano
Trevisani
Trevi - Fin. Ind.
S.p.A
Amministratore Delegato 40 167
Drillmec S p A Consigliere d'Amministrazione 40
Soilmec S p A. Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore Delegato
64
Trevi S p A. Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore Delegato
142
Petreven Sp A Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore Delegato
30
Sergio Iasi Trevi - Fin. Ind.
S.p.A
Amministratore Delegato 70 330
Marta Dassù Trevi - Fin. Ind.
S.p.A
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed
indipendente
40 0
Umberto della Trevi - Fin. Ind. Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed
Sala S.p.A indipendente fino al 30/09/2019 30 3
Cristina
Finocchi Trevi - Fin. Ind. Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed 40 11
Mahne S.p.A indipendente
Blisabetta Trevi - Fin. Ind. Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed
Olivieri S.p.A indipendente dal 30/09/2019 10 0
Alessandro Trevi - Fin. Ind. Consigliere d'Amministrazione non esecutivo dal
Piccioni S.p.A 30/09/2019 10 0
Rita Rolli Trevi - Fin. Ind.
S.D.A
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed
indipendente
40 11
Luca Trevi - Fin. Ind. Presidente del Consiglio d'Amministrazione dal
D'Agnese S.p.A 30/09/2019 10 0
Giuseppe
Caselli
Trevi - Fin. Ind.
S.p.A
Amministratore Delegato dal 30/09/2019 0 125
Luca Caviglia Trevi - Fin. Ind. Consigliere d'Amministratore non esecutivo dal 10 0
S.p.A 30/09/2019
Consigliere d'Amministrazione esecutivo fino al
30 145
Simone Trevi - Fin. Ind.
Trevisani S.p.A 30/09/2019
Trevi S.p.A. Consigliere d'Amministrazione 18
Drillmec S.p.A. Amministratore Delegato 175
Soilmec S.p. A Vice presidente del Consiglio d'Amministrazione e 109
P.S.M. Sp.A. Amministratore Delegato
Consigliere d'Amministrazione
ી રે

Altre operazioni con parti correlate

I rapporti del Gruppo Trevi con entità correlate sono costituiti principalmente dai rapporti commerciali della controllata Trevi S.p.A. verso i propri consorzi, regolati a condizioni di mercato.

rivi Sp.r. Verso i propri ociisori, regitar al vego termine al 31 dicembre 2019 sono di seguito esposti:

31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
720 720 0
() 225 (225)
633 ર્રા રે 118
0 272 (272)
1.353 1.732 (379)

Gli importi più significativi dei crediti commerciali a breve termine al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 compresi all'interno della voce "Crediti commerciali e altre attività a breve termine" sono di seguito esposti:

Crediti commerciali e altre attività a breve termine 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Parcheggi S p A. 63 164 (101)
Roma Park Srl 634 634 0
Sofitre S r.l. 7 1.391 (1,384)
Altri 29 29 0
Sub-totale 733 2.218 (1.485)
Porto di Messina S c a r l 794 764 30
Consorzio Trevi Adanti 0 7 (7)
Nuova Darsena S c a.r I 822 1.035 (213)
Trevi S G F. Inc. per Napoli 1.860 1 857 3
Trevi Nicholson JV 4 342 0 4 342
Sep Trevi Sefi 5.812 0 5812
Altri 348 715 (367)
Sub-totale 13.978 4.378 9.600
TOTALE 14.711 6.596 8.115
% sui crediti commerciali consolidati 5,1% 2,3%

I ricavi realizzati dal Gruppo verso tali società sono di seguito esposti:

1
Ricavi vendite e prestazioni
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Roma Park Srl 0 30 (30)
Parcheggi S p A. 261 228 34
Sofitre Srl 6 (1)
Sub-totale 267 265 2
Hercules Foundation AB ો ર 1-010 (995)
Nuova Darsena 625 30 રેતેરિ
Sep Trevi Sefi 4 066 0 4 066
Trevi Nicholson JV 3 601 0 3 601
Altri 615 1 243 (628)
Sub-totale 8.922 2.283 6.639
TOTALE 9.189 2.548 6.641
% su ricavi totali 1,5% 0,3%
Ricavi Finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Hercules Foundation AB 933 933
Altri 13
Sub-totale 946 946

Gli importi più significativi dei debiti verso società correlate al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 compressi On miporti pra signineari i i commerciali e altre passività a breve termine" sono di seguito esposti:

Debiti commerciali e altre passività a breve termine 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
IFC Ltd । ਤੇ ਰੇ 130 9
Sofitre S.r.l. 0 23 (23)
Sub-totale 139 153 (14)
Filippella Scarl. 0
Consorzio Trevi Adanti 9 8
Porto di Messina S c.a rl 403 386 17
Trevi S G.F. Inc. Scar.1. 43 32 11
Sep Trevi Sefi 971 0 971
Altri 797 708 89
Sub-totale 2.224 1.134 1.090
TOTALE 2.363 1.287 1.076
% sui debiti commerciali consolidati 1,1% 0,5%

osti sostenuti dal Gruppo verso tali società correlate sono di seguito esposti;

Consumi di materie prime e servizi esterni 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Sofitre Srl 28 84 (56)
Parcheggi S p A. 0 2 (2)
Sub-totale 28 86 (28)
Porto di Messina S c a rl, 8 41 (33)
Trevi S G F Inc Scarl 4 8 (4)
Filippella S.c.ar.l. 6 (ર)
Nuova Darsena S car.l. 172 299 (127)
Sep Trevi Sefi 3 453 0 3 453
Gemac Srl 1.701 0 1.701
Altri ો ર 78 (63)
Sub-totale 5.354 432 4.922
TOTALE 5.382 518 4.864
% sui consumi di materie prime e servizi esterni consolidati 2,7% 0,1%

Oltre a quanto già evidenziato nell'informativa relativa alle acquisizioni del periodo, come si evince dalle tabelle Otte a "quanto" gia" vi rasmino" nessere rapporti modesti con le società facenti capo a Sofitre S.r.l., società controllita al soovo dalla famiglia Trevisani. Le transazioni con società del Gruppo Sofitre (qualificabili per il Gruppo TREVI come società sottoposte al comune controllo da parte della famiglia Trevisani), avvenute nel corso del 2019 a normali condizioni soletti solopoto al comano condia sopraesposta, dalla quale emerge anche la trascurabile incidenza sui dati consolidati di Gruppo.

oonistiali di Stappoi controllante della TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., né con la controllante di quest'ultima, I.F.I.T. S.r.l.

(37) Attività / passività destinate alla dismissione

Le voci "Attività / passività destinate alla dismissioni" e "Risultato netto derivante dalle attività destinate ad essere cessate" accolgono, in accordo con quanto richiesto dal principio contabile IFRS 5, i valori del perimetro di cessione del settore avio Gas a seguito degli accordi di vendita stipulati con l'acquirente. Per maggiori dettagli si rinvia al precedente paragrafo "Attività discontinuate".

Informativa settoriale

Al fine della presentazione di un'informativa economica, patrimoniale e finanziaria per settore (Segment Reporting) il Gruppo ha identificato, quale schema primario di presentazione dei dati settoriali, la distinzione per settore di attività. Tale Orappo na accininzazione del business del Gruppo e la struttura del reporting interno, sulla base della considerazione che i rischi ed i benefici sono influenzati dai settori di attività in cui il Gruppo opera.

oonerazione ene i risultati operativi delle sue unità di business allo scopo di prendere decisioni in rruito all'allocazione delle risorse ed alla valutazione delle performance del settore è valutata sulla base

dell'utile o perdita operativa che in certi aspetti, come riportato nelle tabelle che seguono, è misurato in modo diverso dall'utile o perdita operativa nel bilancio consolidato. Finora, in attesa del completamento del processo di dismissione, non ci sono cambiamenti nella struttura delle informazioni riviste dagli amministratori. Pertanto, la informativa settoriale continua essere organizzato per i settori Fondazioni e O&G, anche se quest'ultimo è presentato come Attività discontinuata. Quale informativa settoriale secondaria, vengono monitorati dal management i soli ricavi per maggiori dettagli si rimanda alla premessa delle note esplicative ed integrative.

Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economici settoriali al 31 dicembre 2019, rinviando a quanto riportato nella Relazione sulla gestione per un commento sull'andamento economico registrato dai due Settori.

Settore Fondazioni (Core Business)

Sintesi patrimoniale

(In migliaia di Euro)
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
A)
Immobilizzazioni
218.563 211.524 7.039
B)
Capitale d'esercizio netto
Rimanenze 160.072 187.639 (27.567)
Crediti commerciali 251-120 253.299 (2.179)
Debiti commerciali (-)
=
(205 333) (195-165) (10.168)
Acconti (-) (25.153) (30.287) 5 134
Altre attività (passività)
-
(34.724) (29.967) (4.757)
145.982 185.519 (39.537)
Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B)
C)
364.546 397.043 (32.497)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-)
D)
(12.844) (13.241) 397
CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D)
E)
351.702 383.802 (32.100)
Finanziato da:
দি)
Patrimonio Netto di Gruppo
124.828 193.212 (68.384)
Posizione Finanziaria Netta
G)
226.874 190.590 36.283
H) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) 351.702 383.802 (32.100)

Settore Oil&Gas

Sintesi patrimoniale

(In migliaia di Euro) 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Immobilizzazioni 83.852 64.900 18.952
Capitale d'esercizio netto
Rimanenze 99.756 124,914 (25,157)
Crediti commerciali
-
61 92.944 (30.948)
Debiti commerciali (-) (81.961) (93.487) 11.525
Acconti (-)
-
(47 267) (45.300) (1,967)
Altre attività (passività)
-
18-126 20 126 (2,000)
50.650 99.197 (48.547)
Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) 134.502 164.097 (29.595)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) (1.419) (1.206) (213)
CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) 133.083 162.891 (29.808)
Finanziato da:
Patrimonio Netto di Gruppo
22.263 (97.529) 119.792
Posizione Finanziaria Netta 110.820 260.421 (149.600)
H) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) 133.083 162.891 (29.808)

Settore Fondazioni (Core Business)

Sintesi economica

(In migliaia di Euro)

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
RICAVI TOTALI 614.468 615.960 (1.491)
Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti (11.646) 13816 (25 462)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 10.599 11.067 (468)
Altri ricavi operativi 1.554 1 544
VALORE DELLA PRODUZIONE 613.421 628.581 (15.160)
Consumi di materie prime e servizi esterni 405 932 420 618 (14.686)
Oneri diversi di gestione 11-796 8 749 3.047
VALORE AGGIUNTO 195.693 199.215 (3.522)
% sui Ricavi Totali 31,8% 32,3%
Costo del lavoro 158 603 159 584 (980)
MARGINE OPERATIVO LORDO 37.088 39.631 (2.542)
% sui Ricavi Totali 6,0% 6,4%
Ammortamenti 44_188 27 419 16-769
Accantonamenti e Svalutazioni 41-335 2 224 39 112
RISULTATO OPERATIVO (48.436) 9.988 (58.423)
% sui Ricavi Totali -7.9% 1,6%

Settore Oil&Gas

Sintesi economica a perimetro costante

(In migliaia di Euro)

31/12/2019 31/12/2018 Variazione
RICAVI TOTALI 191.345 178.885 12.460
Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di
lavorazione, semilavorati e finiti (4.501) (1.287) (3.214)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 11.710 3.411 8.299
Altri ricavi operativi 0
VALORE DELLA PRODUZIONE 198.554 181.010 17.544
Consumi di materie prime e servizi esterni 139.379 126.123 13.256
Oneri diversi di gestione 6.807 5.151 1.656
VALORE AGGIUNTO 52.368 49.736 2.632
% sui Ricavi Totali 27,4% 27.8%
Costo del lavoro 54.510 50.249 4.261
MARGINE OPERATIVO LORDO (2.142) (513) (1.629)
% sui Ricavi Totali -1,1% -0,3%
Ammortamenti 13.424 7.062 6.362
Accantonamenti e Svalutazioni 10.411 4.295 6.116
RISULTATO OPERATIVO (25.977) (11.870) (14.107)
% sui Ricavi Totali -13,6% -6.6%

Si rittene che il settore primario per identificare l'attività del Gruppo sia la suddivisione per tipologia di attività, or nivelle one il segmento secondario si fa riferimento all'area geografica; si rimanda alla relazione per il commento relativo alle sintesi economiche fornite dalla segment information.

PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE al 31/12/2019

Sintesi economica del Gruppo

(In migliaia di Euro)

Settore
Fondazioni
(Core
Business)
Settore Oil &
Gas
TREVI-
Fin.Ind.S.p.A
Rettifiche Riclassifiche
a Attività
destinate a
essere cedute
Gruppo
Trevi
RICAVI TOTALI 614.468 191.345 32.446 (31.115) (183.940) 623.205
Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di
lavorazione, semilavorati e finiti
(11,646) (4,501) 0 0 4.501 (11-646)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 10 રેતેવે 11_710 0 (10.069) 12:241
Altri ricavi operativi 0 0 0 0 0 0
VALORE DELLA PRODUZIONE 613.422 198.554 32.446 (31.114) (189.509) 623.800
Consumi di materie prime e servizi esterni 405 932 139 379 17.721 (30.242) (130,845) 401 945
Oneri diversi di gestione 11.797 6.808 1.421 (151) (6.808) 13 067
VALORE AGGIUNTO 195.693 52.368 13.304 (721) (51.855) 208.788
Costo del lavoro 158 604 54-510 7.729 (54 510) 166 333
MARGINE OPERATIVO LORDO 37.088 (2.142) 5.575 (721) 2.654 492.454
Ammortamenti 44.188 13.424 3.142 (444) (13.296) 47-014
Accantonamenti e Svalutazioni 41.336 10.411 21.412 (23.875) (16.947) 32.336
RISULTATO OPERATIVO (48.436) (25.977) (18.979) 23.598 32.897 (36.897)

Sintesi patrimoniale a perimetro costante

(in migliaia di Euro)

Settore
Fondazioni
(Core
Business)
Settore
011 &
Gas
TREMI-
Fin. Ind. S.p.A.
Rettifiche Riclassifiche
a Attività
destinate a
essere
cedute
Gruppo
Trevi
A) Immobilizzazioni 218.563 83.852 156.639 (95.366) (118.067) 245.621
B) Capitale d'esercizio netto
Rimanenze 160.072 99 756 0 ા રેટે (99.756) 160.227
Crediti commerciali 251.120 61.996 42_482 (86.814) (24.488) 244 297
Debiti commerciali (-) (205,333) (81.961) (39.491) 115.978 40_711 (170.096)
Acconti (-) (25.153) (47.267) 0 400 47 267 (24.753)
Altre attività (passività) (34.724) 18 126 (11.913) 15 932 (14.793) (27,372)
145.982 50.650 (8.921) 45.651 (51.059) 182.303
C) Attività e passività destinate alla dismissione વેવે તેરેર 99.965
D) Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B) 364.546 134.502 147.718 (49.715) (69.161) 527.890
IE) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-) (12 844) (1.419) (838) 0 1-419 (13 682)
F) CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D) 351.702 133.083 146.880 (49.715) (67.742) 514.208
Finanziato da:
G) Patrimonio Netto di Gruppo 124.828 22.263 (268.633) (40.788) (59.837) (222 167)
H) Posizione Finanziaria Netta 226.874 110.820 415.512 (8.927) (7.906) 736.373
I) TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (F+G+H) 351.702 133.083 146.880 (49.715) (67.743) 514.207

La colonna rettifiche a livello di stato patrimoniale comprende per la voce immobilizzazioni l'elisione delle partecipazioni e l'elisione dei crediti finanziari intercompany, per i crediti e debiti commerciali le restanti elisioni intercompany, per il Patrimonio Netto di Gruppo principalmente la contropartita dell'elisione delle partecipazioni.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Con specifico riferimento agli aspetti attinenti al processo di rafforzamento patrimoniale intrapreso dal Gruppo all'inizio del 2017 e protrattosi sino alla data di approvazione del presente, si rimanda alla sezione "Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla della presente relazione" all'interno del paragrafo "criteri generali di redazione". Di seguito i principali accadimenti del 2020:

  • con decreti del 10 gennaio 2020, notificati a Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. in data 21 gennaio 2020, la Corte d'Appello di Bologna ha accolto i reclami avverso i provvedimenti del Tribunale di Forlì di rigetto dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione e ha pertanto omologato l'Accordo di Ristrutturazione medesimo.
  • in data 31 marzo 2020 è stata completata con successo la seconda parte del Closing relativo alla cessione della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi a MEIL Global Holdings BV.
  • In data 29 aprile 2020 la Consob ha autorizzato la pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all'offerta in opzione di azioni Trevifin.
  • In data 29 aprile 2020, le banche creditrici parte dell'Accordo di Ristrutturazione hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione a partire da tale data.
  • In data 18 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è concluso il periodo per l'esercizio dei diritti di opzione.
  • sono state sottoscritte n. 15.083.921.496 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 150.839.214,96.

Inoltre, nei primi quattro mesi dell'anno gli ordini acquisiti sono risultati pari a circa 200 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente ed il backlog ha raggiunto i 444 milioni di euro, in aumento di circa l'1% rispetto al 2019.

Compensi a Sindaci

Qui di seguito si indica, relativamente all'anno 2019, l'ammontare dei compensi spettanti ai Sindaci della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:

Nominativo Carica Durata della carica (in
mesi)
Emolumenti
Società
Altri compensi Totale
Milena Motta Sindaco Effettivo (Presidente) 12 50 0 50
Marco Vicini Sindaco Effettivo dal 30/09/2019 3 10 0 10
Raffaele Ferrara Sindaco Effettivo dal 30/09/2019 3 10 0 10
Adolfo Leonardi Sindaco Effettivo fino al
30/09/2019
9 30 0 30
Stefano Leardini Sindaco Effettivo fino al
30/09/2019
9 30 0 30
Totale 130 0 130

Corrispettivi di revisione contabile ai sensi dell'art. 160 c. 1-bis n. 303 Legge 262 del 28/12/2005 integrata da D.Lgs. 29/12/2006

(Importi in Euro) Revisione Servizi di attestazione Altri servizi Totale
Trevi Finanziaria
Industriale S.pA.
KPMG SpA 227 109 235.712 462 821
Rete KPMG
227.109 235.712 462.821
Società controllate:
KPMG SpA 114417 268 800 383.217
Rete KPMG 218 646 35 200 253.846
333.063 304.000 637.063
560.172 539.712 1.099.884

Integrazioni richieste da Consob ai sensi dell'art. 114 del D.Lgs. n. 58/98

In data 10 dicembre 2018 Consob, ai sensi dell'art. 114 del D.Lgs. n. 58/98, ha richiesto alla Società di comunicare, entro la fine di ogni mese, le seguenti informazioni aggiornate alla fine del mese precedente:

  • a) la posizione finanziaria netta della Società e del Gruppo ad essa facente capo, con l'evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine;
  • b) le posizioni debitorie scadute della Società e del Gruppo ad essa facente capo, ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria, previdenziale e verso dipendenti) e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura etc.);
  • c) le principali variazioni intervenute nei rapporti verso parti correlate del Gruppo ad essa facente capo rispetto all'ultima relazione finanziaria annuale o semestrale approvata ex art. 154-ter del TUF;

Relativamente alla situazione al 31 dicembre 2019, le informazioni sono state oggetto di comunicazione al mercato con singoli Comunicati Stampa emessi mensilmente nel corso di tutto l'anno.Tutti i Comunicati Stampa citati sono disponibili nel sito internet della Società al seguente indirizzo: https://www.trevifin.com/it/comunicati_stampa

ALLEGATI

I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note esplicative ed integrative, della quale costituiscono parte integrante.

  • il Società assunte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 con il metodo dell'integrazione globale.
  • 1a Società assunte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 con il metodo del patrimonio netto.
  • 1b Società e consorzi assunti nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 con il metodo del costo.
  • 2 Organigramma del Gruppo;

Allegato 1

SOCIETA' ASSUNTE NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE

# DENOMINAZIONE
SOCIALE
SEDE LEGALE VALUTA CAPITALE SOCIALE QUOTA %
TOTALE DEL
GRUPPO
TREVI - Finanziaria
Industriale S p A
Italia Euro 82 289 633 Capogruppo
2 Soilmec S.p. A. Italia Euro 25 155 000 99,90%
3 Soilmec U K. Ltd Regno Unito Sterlina inglese 120.000 99,90%
4 Soilmec Japan Co Ltd Giappone Yen 45 000 000 92,90%
5 Soilmec France S a S. Francia Euro 1.100.000 99,90%
6 Drillmec S p A. Italia Euro 5 000 000 99,90%
7 Soilmec H K. Ltd. Hong Kong Euro 44 743 99,90%
8 Drillmec Inc USA USA Dollaro U S A 5 000 000 99,80%
9 Pilotes Trevi Sacims Argentina Pesos 1 650 000 98,90%
10 Cifuven C.A. Venezuela Bolivares 300 000 99,80%
11 Petreven C A Venezuela Bolivares 10 504 361 346 99,90%
12 Trevi S p.A. Italia Euro 32 300-000 99,80%
13 RCT S r L Italia Euro 500 000 99,80%
14 Treviicos Corporation USA Dollaro U S A 23 500 99,80%
ા ર Trevi Foundations Canada
Inc.
Canada Dollaro Canadese 7 99,80%
16 Trevi Cimentaciones C. A. Venezuela Bolivares 12-766-206-370 99,80%
17 Trevi Construction Co. Ltd. Hong Kong Dollaro U S A 2051.668 99,80%
18 Trevi Foundations Nigeria
Ltd
Nigeria Naira 402 554 879 59,90%
19 Trevi Contractors B.V. Olanda Euro 907 600 99,80%
20 Trevi Foundations
Philippines Inc.
Filippine Pesos Filippino 52 500 000 99,80%
21 Swissboring Overseas Piling
Corporation
Svizzera Franco Svizzero 100 000 99,80%
22 Swissboring & Co LLC Oman Rials Oman 250 000 99,80%
23 Swissboring Qatar WLL Qatar Riyal Qatariano 250 000 99,80%
24 Idt Fzco Emirati Arabi Uniti Dirhams 1_000_000 99.80%
25 Treviicos South Inc. USA. Dollaro U S A 5 99,80%
26 Wagner Constructions
LLC
USA Dollaro U S A 5 200 000 99,80%
27 Trevi Algerie E.U.R.L. Algeria Dinaro 53-000-000 99,80%
28 Borde Seco Venezuela Bolivares 94,90%
29 Trevi Insaat Ve Muhendislik
AS
Turchia Lira Turca 777 600 99,80%
30 Petreven S A Argentina Peso 30 000 99,90%
31 Petreven - U TE - Argentina Argentina Peso 99,80%
32 Soilmec F Equipment Pvt.
Ltd.
India Rupia Indiana 500-000 79,90%
33 PSM S.p.A. Italia Euro 1 000 000 99,90%
34 Trevi Energy S p A Italia Euro 112 439 100%
35 Trevi Geotechnik
Ges m b H.
Austria Euro 100 000 99,80%
36 Trevi Panamericana S A Repubblica di Panama Balboa 10 000 99,80%

# DENOMINAZIONE
SOCIALE
SEDE LEGALE VALUTA CAPITALE SOCIALE QUOTA
%
TOTALE
DEL
GRUPPO
37 Soilmec North America USA. Dollaro U S A 10 79,90%
38 Soilmec Deutschland Gmbh Germania Euro 100 000 99,90%
ਤੇ ਰੇ Soilmec Investment Pty Ltd. Australia Dollaro Australiano 100 99,90%
40 Soilmec Australia Pty Ltd Australia Dollaro Australiano 100 99,90%
41 Soilmec Wuliang Co Ltd. Cina Renminbi 58 305 193 51%
42 Soilmec do Brasil S/A Brasile Real 5 500 000 38%
43 Trevi Asasat J V Libia Dinaro Libico 300 000 64,90%
44 Watson Inc. USA USAA. Dollaro U S A 79,90%
વર્સ Arabian Soil Contractors Arabia Saudita Ryal Saudita 1 000 000 84,80%
46 Galante Foundations S.A. Repubblica di Panama Balboa 99,80%
47 Trevi Galante S A. Colombia Pesos Colombiano 1-000-000 000 99,80%
48 Trevi Cimentacones y
Consolidaciones S A
Repubblica di Panama Balboa 10 000 99,80%
49 Petreven S p A Italia Euro 4 000 000 99,90%
50 Idt Lic Emirati Arabi Uniti Dirhams 1_000_000 99,80%
51 Idt Llc Fzc Emirati Arabi Uniti Dirhams 6 000 000 99,80%
52 Soilmec Algeria Algeria Dinaro Algerino 1 000 000 69,90%
રું રે Drillmec OOC Russia Rublo Russia 153 062 99,90%
રવ Drillmec International Sales
Inc.
US A. Dollaro U S A- 2 500 99,90%
રેરે Watson International Sales
Inc
USA Dollaro U S A 2 500 79,90%
ર્ફ Perforazioni Trevi Energie
B.V
Olanda Euro 18 000 99,90%
57 Trevi Drilling Services Arabia Saudita Ryal Saudita 7 500 000 51,00%
રેક Trevi Foundations Saudi
Arabia Co Ltd
Arabia Saudita Ryal Saudita 500 000 99,80%
ਟੇਰੇ Petreven Perù SA Perù Nuevo Sol 11-216-041 99,90%
60 Petreven Chile S p A Cile Peso Cileno 239 550 000 99,90%
61 Trevi Foundations Kuwait Kuwait Dinaro Kuwait 100 000 99,80%
62 Trevi Foundations Denmark Danimarca Corona Danese 2 000 000 99,80%
63 Trevi ITT JV Thailandia Baht 94,90%
64 Soilmec Colombia Sas Colombia Pesos Colombiano 335 433 812 99,90%
ર્ણ (રેટ Petreven do Brasil Ltd Brasile Rial Brasiliano 1.000.000 99,90%
66 Galante Cimentaciones Sa Peru Nuevo Sol 3 000 99,80%
67 Trevi SpezialTiefBau GmbH Germania Euro 50 000 99,80%
68 Profuro Intern L d a Mozambico Metical 36 000 000 99,30%
69 Hyper Servicos de
Perfuracao AS
Brasile Real Brasiliano 1 200 000 50,90%
70 Immobiliare SIAB Sr1 Italia Euro 80 000 100%
71 Foundation Construction Ltd Nigeria Naira 28 006 440 80,20%
72 OJSC Seismotekhnika Bielorussia Rublo Bielorusso 12 029 000 50,90%
73 Trevi Australia Pty Ltd Australia Dollaro Australiano 10 99,80%
74 Soilmec Singapore Pte Ltd Singapore Dollaro di Singapore 100 109 99,90%
75 Trevi Icos Soletanche JV Stati Uniti Dollaro U S-A- = 54,90%

76 TreviGeos Fundacoes
Especiais
Brasile Real Brasiliano 50,90%
# DENOMINAZIONE
SOCIALE
SEDE LEGALE VALUTA CAPITALE SOCIALE QUOTA
0/0
TOTALE
DEL
GRUPPO
RCT Explore Colombia SAS Colombia Peso Colombiano 960 248 914 99,80%
78 6V SRL Italia Euro 154 700 50,90%
79 Trevi Arabco J V Egitto Lira Egiziana - 50,90%
80 Trevi Holding USA Stati Uniti USD 99,80%
81 Drillmec Messico S de RL de
CV
Messico Peso Messicano 99,60%
82 Trevi Chile S.p.A Chile Peso Cileno 10.510.930 98,90%
83 Trevi Fondations Speciales
SAS
Francia Euro 100-000 99,80%
84 Pilotes Uruguay SA Uruguay Peso Uruguayano 80.000 98.91%

Allegato 1a

SOCIETA' ASSUNTE NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

DENOMINAZIONE SOCIALE SEDE
LEGALE
VALUTA CAPITALE SOCIALE
(*)
QUOTA %
TOT. DEL
GRUPPO
VALORE
DI BILANCIO
(Euro/000)
J.V. Rodio-Trevi-Arab Contractor Svizzera Dollaro U.S.A. 100 000 17.46%
Dragados y Obras Portuarias S A Pilotes
Trevi SACIMS UTE
Argentina Pesos 49,90%
VPP Pilotes Trevi SACIMS Fesa UTE Argentina Pesos 49.90%
Trevi Icos-Nicholson JV U.S.A. Dollaro U.S.A. 49,50% 3.396
TOTALE 3.403

(*) Per i consorzi situati in Argentina il valore indicato corrisponde con il Patrimonio netto

Allegato 1 b

SOCIETA' E CONSORZI ASSUNTI NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 CON IL METODO DEL COSTO

DENOMINAZIONE SOCIALE SEDE
LEGALE
VALUTA CAPITALE
SOCIALE
QUOTA % TOT.
DEL GRUPPO
VALORE DI
BILANCIO
(in migliaia di
euro)
SOCIETA' CONSORTILI E CONSORZI
Consorzio Romagna Iniziative Italia Euro 41,317 12% 0
Consorzio Trevi Adanti Italia Euro 10.329 48,89% 0
Trevi S G F Inc. per Napoli Italia Euro 10.000 54,88% 6
Consorzio Fondav Italia Euro 25 823 37,00% 0
Filippella Scarl Italia Euro 10-000 74,84% 8
Porto di Messina S c a r l Italia Euro 10.200 79,80% 0
Consorzio Water Alliance Italia Euro 60 000 64,86%
Compagnia del Sacro Cuore S r 1 Italia Euro
Consorzio NIM-A Italia Euro 60.000 66,52% 40
Centuria S c ar I. Italia Euro 308 000 1,58% 5
Soilmec Arabia Arabia Saudita Rial Saudita 24,25% 44
Nuova Darsena S C A R L Italia Euro 10.000 50,80% 5
ALTRE SOCIETA'
Comex S p A. (in liquidazione) Italia Euro 10.000 0,69% 0
Credito Cooperativo Romagnolo - BCC di Cesena e
Gatteo
Italia Euro 7.474 296 0,01% 1
Trevi Park P1 c Regno Unito Sterlina U K. 4,236,98 29,70%
Italthai Trevi Thailandia Baht 80 000 000 2,19% ાં રેરિ
Hercules Trevi Foundation A B Svezia Corona 100 000 49,50% 103
Japan Foundations Giappone Yen 5 907 978 00
0
0,00% 97
Bologna Park Sir 1. Italia Euro 50.000 56,13% 0
Pescara Park S r 1 Italia Euro 10 000 34,92%
Parma Park SrL Italia Euro 200 000 29,96% 0
IF.C Hong Kong Dollaro
U.S.A.
18.933 0,10%
OOO Trevi Stroy Russia Rublo Russo 5 000 000 100%
Trevi Cote d'Ivoire Sarl Costa
d'Avorio
Franco CFA 264 630 000 100%
Gemac Srl Romania Nuovo Leu 50 000 24,59% 3
Sviluppo Imprese Romagna S p A Italia Euro 1.125 000 13,33% 150
SEP SEFI JV Francia Euro 50%
TOTALE 597

SOCIETA' E CONSORZI ASSUNTI NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 CON IL METODO DEL COSTO RELATIVI AL SETTORE OIL&GAS

MINAZIONE SOCIALE SEDE
LEGALE
VALUTA CAPITALE
SOCIALE
QUOTA % TOT.
DEL GRUPPO
VALORE DI
BILANCIO
(in migliaia di
euro)
------------------- ---------------- -------- --------------------- ---------------------------- ---------------------------------------------------
1
T
C India
Sin alia
IIIdla
Rupia

Allegato 2

ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/98

    1. I sottoscritti Giuseppe Caselli, Amministratore Delegato, e Massimo Sala, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari del Gruppo Trevi, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa; e
    3. · l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 2.1 Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:
    • a) è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 2.2 La relazione sulla gestione contiene riferimenti agli eventi iche si sono verificati nel corso dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio consolidato, unitamente ad una descrizione dei principali rischi e incertezze dell'esercizio nonché le informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Cesena, 8 giugno 2020

Giyseppe Caselli ministratore Delegato

Massimo Sala Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Innocenzo Malvasia, 6 40131 BOLOGNA BO Telefono +39 051 4392511 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Trevi (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria consolidata al 31 dicembre 2019, del conto economico consolidato, del conto economico complessivo consolidato, delle variazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (nel seguito anche la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International
Cooperative ("KPMG International"), enlità di dinto svizzero,

Ancona Aosta Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia
Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona

Società per azioni Capilale sociale Euro 10,415,500,00 i.v. Registro Imprese Milano e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159
VAT number IT00709600159
Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Incertezza significativa relativa alla continuità aziendale

Si richiama l'attenzione su quanto descritto dagli Amministratori nel paragrafo "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale" delle note di commento al bilancio consolidato, in merito ad eventi e circostanze che indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.

L'ottenimento di elementi probativi sufficienti sull'appropriato utilizzo da parte degli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. del presupposto della continuità aziendale ha rappresentato un aspetto chiave della revisione contabile.

Le nostre procedure di revisione hanno incluso:

  • l'analisi del processo di valutazione degli Amministratori relativamente alla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento;
  • la comprensione e l'analisi di ragionevolezza delle principali ipotesi e assunzioni alla base del piano industriale 2018-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione, omologato dal Tribunale di Bologna nel mese di gennaio 2020, all'interno dell'accordo di ristrutturazione ex 182-bis LF;
  • il confronto delle assunzioni chiave utilizzate con i dati storici della Società e del Gruppo e con informazioni ottenute da fonti esterne, ove disponibili;
  • l'ottenimento e la comprensione delle analisi effettuate dagli Amministratori relativamente alla stima degli impatti attesi dal COVID-19 sul piano industriale 2018-2022 e, conseguentemente, sulla continuità aziendale;
  • l'analisi delle comunicazioni con le banche;
  • l'analisi delle comunicazioni con le autorità di vigilanza competenti;
  • l'analisi dei verbali delle adunanze del Consiglio di Amministrazione;
  • l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili sulla continuità aziendale, compreso anche il risultato dell'operazione di aumento di Capitale Sociale avvenuto nel 2020;
  • l'analisi dell'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note di commento al bilancio relativamente alla continuità aziendale.

Il nostro giudizio non è espresso con rilievi in relazione a tale aspetto.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Recuperabilità delle attività nette del Gruppo

Note esplicative al bilancio: nota esplicativa "Perdita di valore delle attività", nota esplicativa "Uso di stime", nota esplicativa "Analisi di Impairment test al 31 dicembre 2019".

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
In conseguenza del contesto nel quale il
Gruppo si è trovato ad operare, gli
amministratori hanno effettuato un test di
impairment con l'ausilio di un esperto
esterno, al fine di verificare la presenza di
potenziali perdite di valore, confrontando il
valore recuperabile delle attività nette del
Gruppo con il relativo valore contabile, per le
Cash Generating Unit (CGU) identificate
(Trevi e Soilmec).
Gli amministratori hanno determinato il
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso, anche con il supporto di specialisti
KPMG in materia:
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del Piano
industriale 2018-2022 approvato dal
Consiglio di Amministrazione della
valore recuperabile calcolando il valore d'uso
sulla base del metodo dell'attualizzazione dei
flussi finanziari attesi. Tali flussi identificati
per società sono inclusi nel Piano 2018-
2022, approvato dagli amministratori della
Capogruppo in data 19 dicembre 2018 e
successivamente aggiornato ed approvato in
data 8 maggio 2019 e omologato dal
Tribunale di Bologna in data 10 gennaio
2020 nell'ambito dell'omologa di un accordo
di ristrutturazione ai sensi dell'art.182 bis LF.
Capogruppo, il quale include i flussi
finanziari futuri attesi alla base del test di
impairment;
l'analisi della ragionevolezza delle
ipotesi adottate dagli amministratori nella
predisposizione del Piano 2018-2022;
il confronto tra i flussi finanziari utilizzati
ai fini del test di impairment e i flussi
previsti nel Piano 2018-2022;
Gli amministratori hanno inoltre effettuato
un'analisi di sensitività, i cui risultati sono
illustrati nelle note esplicative del bilancio
consolidato, finalizzata alla verifica degli
effetti sul valore d'uso di possibili variazioni
del tasso di attualizzazione dei flussi e del
tasso di crescita successivo al periodo di
previsione esplicita rispetto a quanto
contenuto nelle previsioni effettuate.
Lo svolgimento del test di impairment
richiede un elevato grado di giudizio, con
particolare riferimento alla stima:
l'esame della ragionevolezza del
modello del test di impairment e delle
relative assunzioni, anche attraverso il
confronto con dati e informazioni esterni;
l'esame degli scostamenti tra le più
recenti situazioni contabili predisposte e
i dati inclusi nel Piano 2018-2022 e
comprensione delle motivazioni alla
base degli stessi;
l'esame della corretta determinazione
del perimetro delle CGU;
dei flussi finanziari attesi, che per la loro
determinazione devono tener conto
dell'andamento economico generale e
del settore di appartenenza, nonché dei
flussi di cassa prodotti dalle CGU negli
esercizi passati;
dei parametri finanziari da utilizzare ai
l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
esplicative al bilancio in relazione alle
attività nette ed al test di impairment.
fini dell'attualizzazione dei flussi sopra
indicati.
Per tali ragioni, abbiamo considerato la
recuperabilità delle attività nette allocate alle

3

Aspetto chiave

Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

sopra citate CGU un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di

non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa:
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ci ha conferito in data 15 maggio 2017 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2025.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 254/16

Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione di carattere non finanziario. Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/16, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte di altro revisore.

Bologna, 8 giugno 2020

KPMG S.p.A.

Massimo Tamburini Socio

GruppoTREVI

TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A.

Bilancio d'Esercizio al 31 Dicembre 2019

TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sede Sociale Cesena (FC) - Via Larga 201 - Italia Capitale Sociale Euro 82.391.632,50 i.v. R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì - Cesena N. 201.271 Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì - Cesena: 01547370401 Sito Internet: www.trevifin.com

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

ATTIVITA' Note 31/12/2019 (*) 31/12/2018 (*)
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali
Terreni e Fabbricati 6.281.314 6.480.134
Impianti e macchinari 19.061.611 21.952.278
Altri beni 128.617 8.374
Totale Immobilizzazioni Materiali (1) 25.471.542 28.440.786
Immobilizzazioni immateriali
Concessioni, licenze, marchi 100.856 78.156
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 217.500
Totale Immobilizzazioni Immateriali (2) 318.356 78.156
Partecipazioni in altre imprese (3) 151.205 151.205
Partecipazioni in imprese controllate (3) 128.266.670 134.141.707
Attività fiscali per imposte differite (4) 1.416.754 2
Altri crediti finanziari medio lungo termine 35.996
Altri crediti finanziari medio lungo termine verso (5) 82.489.602 87.159.460
controllate
- Di cui verso parti correlate
82.489.602 87.159.460
Crediti commerciali e altri crediti medio-lungo
termine
Totale Immobilizzazioni Finanziarie 212.360.227 221.452.374
Totale Attività non correnti 238.150.125 249.971.316
Attività Destinate alla dismissione 3.395.219 2.395.219
Attività correnti
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine (6) 8.969.839 4.915.859
- Di cui verso parti correlate 10.037 23.035
Crediti commerciali e altri crediti a breve termine
verso controllate
(7) 42.472.247 60.690.391
- Di cui verso parti correlate 42.472.246 60.690.391
Attività fiscali per imposte correnti (8) 1.712.665 7.716.930
Attività finanziarie correnti (a) 10.977.362
Disponibilità liquide (10) 146.231 708.551
Totale Attività correnti 64.278.344 74.031.731
TOTALE ATTIVITA' 305.823.688 326.398.266
PATRIMONIO NETTO Note 31/12/2019 (*) 31/12/2018 (*)
Capitale sociale e riserve
Capitale sociale 82.289.633 82.289.633
Altre riserve 134.032.585 134.130.376
Utile portato a nuovo incluso risultato netto dell'esercizio (484.954.764) (437.123.295)
Totale Patrimonio Netto (11) (268.632.546) (220.703.286)
PASSIMITA
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine (12)
Debiti verso altri finanziatori a lungo termine (13) 401.443 2.658.536
Strumenti finanziari derivati a lungo termine (14)
Passività fiscali per imposte differite (15) 814.505 2.642.293
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di (16) 838.048 753.310
lavoro
Fondi per rischi ed oneri
(17) 18.049.214 17.611.398
Totale Passività non correnti 20.103.210 23.665.537
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività a breve (18) 23.260.577 12.252.213
termine
Debiti commerciali e altre passività a breve
termine verso controllate
(19) 20.064.253 33.091.372
- Di cui verso parti correlate 20.064.253 33.091.372
Passività fiscali per imposte correnti (20) 1.920.590
Finanziamenti a breve termine (21) 319.663.188 433.028.189
Debiti verso altri finanziatori a breve termine (22) 189.931.854 42.781.666
Strumenti finanziari derivati a breve termine (23) 129.047 361.985
Totale Passività correnti 553.048.919 523.436.015
TOTALE PASSIVITA' 575. 152.129 547.101.52
Passività destinate alla dismissione 1.304.105
TOTALE PATRIMONIO NETTO E 305.823.688 326.398.266

CONTO ECONOMICO

Note 31/12/2019 31/12/2018
Ricavi delle vendite e delle prestazioni (24) 27.177.528 20.391.906
- Di cui verso parti correlate 27.177.457 20.320.476
Altri ricavi operativi (25) 5.268.732 7.088.755
- Di cui verso parti correlate 3.119.976 6.887.934
Materie prime e di consumo (26) 32.040 43.290
- Di cui verso parti correlate
Costo del personale (27) 7.729.286 5.262.483
Altri costi operativi (28) 19.110.173 13.080.743
- Di cui verso parti correlate 658.642 293 294
Ammortamenti (29) 2.959.330 3.441.177
Accantonamenti 2.747.022 3.072.480
Risultato operativo (131.591) 2.580.489
Proventi finanziari (30) 10.148.331 13.955.578
- Di cui verso parti correlate 10.148.467 13.609.527
Costi finanziari (31) 17.975.345 19.842.286
Utile (perdita) derivante da transazioni in
valute estera
(32) (56.315) 1.352.085
Sub Totale proventi / (costi) finanziari e utile / (perdita)
su cambi
(7.883.329) (4.534.623)
Rettifiche di valore ad attività finanziarie (33) (11.724.934) (1.623.759)
- Di cui verso parti correlate
Risultato prima delle Imposte (19.739.855) (3.577.893)
Imposte sul reddito (34) (1.137.828) 1.419.478
Risultato Netto derivante dalle attività in
funzionamento
(18.602.027) (4.997.371)
Risultato Netto da attività destinate ad
essere cessate
(29.229.442) (85.257.434)
Risultato netto (35) (47.831.469) (90.254.805)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

31/12/2019 31/12/2018
Utile/(perdita) del periodo (47.831.471) (90.254.805)
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Riserva di cash flow hedge
Imposte sul reddito
Effetto variazione riserva cash flow hedge
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle
imposte
0 0
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) attuariali (97.791) 10.022
Imposte sul reddito (2.888)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle
imposte
(97.791) 7.134
Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale (47.929.262) (90.247.671)

VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

DESCRIZIONE Capitale Sociale Altre riserve Utili (perdite) accumulati Utile del periodo Totale Patrimonio Netto
Saldo al 31/12/2017 82,289,633 137.203.040 8.396.403 (355.264.894) (127.375.819)
IFRS 9 (3 051 157) (3,051 157)
Saldo al 01/01/2018 82.289.633 134,151.883 8.396.403 (355.264.894) (130.426.976)
Destinazione dell'Utile (355 264 894) 355 264 894
Distribuzione di dividendi =
Aumento di Capitale 1
Utile / (Perdita) complessiva - (21 507) (90 254 804) (90 276 311)
Saldo al 31/12/2018 82.289.633 134.130.376 (346.868.491) (90,254,804) (220.703.287)
Destinazione dell'Utile (90.254 804) 90 254 804
Distribuzione di dividendi
Aumento di Capitale
Utile / (Perdita) complessiva (97.791) (47 831 471) (47 929 262)
Saldo al 31/12/2019 82.289.633 134.032.585 (437.123.296) (47.831.471) (268.632.548)

RENDICONTO FINANZIARIO

Note 30/12/2019 31/12/2018
Risultato del periodo (35) (47.831.471) (90.254.804)
Imposte sul reddito (34) (1.137.827) 1.419.478
Risultato ante imposte (48.969.298) (88.835.326)
Ammortamenti (29) 3.142.261 6.183.599
(Plusvalenze)/Minusvalenze per alienazione cespiti (1) - (2) (2.018.097)
(Proventi)/Costi finanziari (30) - (31) - (32) (4.008.467) 4.534.624
Rettifiche di valore di attività finanziarie (33) 22.106.491 68.341.571
Accantonamenti fondo rischi e benefici successivi
cessazione del rapporto di lavoro
(16) 201.667 325.852
Utilizzo fondi rischi e benefici successivi
cessazione del rapporto di lavoro
(16) (411.067) (527.217)
Accantonamenti fondi rischi e oneri (17) 21.461.054
Utilizzi fondi rischi e oneri (17)
(A) Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del Capitale
Circolante
(8.495.455) (9.976.898)
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali (6) (4.053.980) 3.171.373
(Incremento)/Decremento altre attività (7) - (8) - (4) 24.222.410 (18.962.537)
Incremento/ (Decremento) Debiti commerciali (18) 11.008.365 5.629.473
Incremento/ (Decremento) Altre passività (15) - (19) - (20) (36.773.556) 15.240.618
(B) Variazione del capitale circolante (5.596.761) 5.078.928
(C) Proventi (Costi) finanziari (30) - (31) - (32) 4.008.467 (4.534.624)
(D) Rettifiche di valore di attività finanziarie (33)
(E) Imposte dirette (pagate)/incassate (8) (150.122)
(F) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa
(A+B+C+D+E)
(10.083.749) (9.582.716)
(Investimenti) netti in immobilizzazioni materiali (1) - (29) 1.890.204 39.600.965
(Investimenti) netti in immobilizzazioni immateriali (2) - (29) (285.325) (23.075)
Variazione netta delle Attività finanziarie (3) - (5) (12.597.593) (36.614.855)
(G) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività
di investimento
(10.992.715) 2.963.035
Incremento/ (Decremento) Capitale Sociale e riserve per
acquisto azioni proprie
(11)
Altre variazioni (11) 192.257 (3.051.157)
Incremento/ (Decremento) finanziamenti (12) - (14) - (21) - (23) (113.597.937) (409.474)
Incremento/ (Decremento) di debiti verso altri
finanziatori
(13) - (22) - (9) 133.915.735 3.719.220
Dividendi incassati (30) 4.091
Dividendi pagati (11)
(H) Flusso di cassa netto della gestione finanziaria 20.514.146 258.589
(I) Aumento (Diminuzione) delle disponibilità liquide
(F+G+H)
(562.318) (6.361.092)
Disponibilità liquide iniziali 708.551 7.069.643
Disponibilità liquide finali 146.231 708.551

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DELL'ESERCIZIO CHIUSO IL 31/12/2019

Profilo ed attività della Società

TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito "la Società") e le Società da essa controllate (di seguito "Gruppo TREVI o "il Gruppo") svolgono la propria attività nei seguenti due settori:

  • · Servizi di ingegneria delle fondazioni per opere civili, infrastrutturali e costruzione di attrezzature per fondazioni speciali (di seguito "Fondazioni - (Core Business)");
  • · Costruzione di impianti di perforazione di pozzi per estrazione di idrocarburi e ricerche idriche e servizi di perforazione petrolifera (di seguito "Oil&Gas").

Tali attività sono coordinate dalle quattro Società operative principali del Gruppo:

  • · Trevi S.p.A., al vertice del campo di attività dell'ingegneria del sottosuolo;
  • · Petreven S.p.A., attiva nel settore drilling con l'esecuzione di servizi di perforazione petrolifera;
  • · Soilmec S.p.A., che guida la relativa Divisione e realizza attrezzature per l'ingegneria del sottosuolo;
  • · Drillmec S.p.A., che produce e commercializza impianti per la perforazione di idrocarburi e per ricerche idriche.

Il Gruppo è altresì attivo nel settore delle energie rinnovabili, principalmente il settore eolico, tramite la Società controllata Trevi Energy S.p.A.

TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A., che è controllata dalla Trevi Holding SE, che è controllata a sua volta dalla Società I.F.I.T. S.r.l., è quotata alla Borsa di Milano dal 15 luglio 1999.

Il presente bilancio è stato approvato e autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data XXX. L'Assemblea degli Azionisti ha comunque facoltà di rettificare il bilancio così come proposto dal Consiglio di Amministrazione.

Per un commento sulle varie aree di attività in cui il Gruppo opera, sui rapporti con Società correlate e sui fatti avvenuti successivamente alla data di chiusura dell'esercizio, si rimanda a quanto detto nel a Relazione sulla Gestione.

Struttura e contenuto dei Prospetti Contabili

Il bilancio d'esercizio della Capogruppo è stato redatto conformemente agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 così come recepito dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 e successive modificazioni e delibere CONSOB ed ai relativi principi interpretativi IFRIC emessi dall'International Reporting Interpretation Committee e dai precedenti SIC emessi dallo Standing Interpretations Committee.

Nella sezione "Criteri di valutazione" sono indicati i principi contabili riferimento adottati nella redazione del bilancio della Capogruppo al 31 dicembre 2019.

Il bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2019 presenta, ai fini comparativi, i saldi dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.

Sono state utilizzate le seguenti classificazioni:

  • la "situazione patrimoniale finanziaria" per poste correnti/non correnti;
  • il "conto economico" per natura;
  • il "conto economico complessivo" che include oltre all'utile dell'esercizio le altre variazioni dei movimenti di patrimonio netto diverse dalle transazioni con gli azionisti;
  • il "rendiconto finanziario" redatto con il metodo indiretto.

Tali classificazioni si ritiene forniscano informazioni a rappresentare la situazione patrimoniale economica e finanziaria della Società.

La valuta funzionale e di presentazione è l'Euro.

Per quanto riguarda i prospetti contenuti nel presente bilancio e le relative, ove non diversamente indicato, sono esposti in unità di Euro.

Principi contabili

Il bilancio d'esercizio è stato redatto secondo il principio generale del costo storico per tutte le attività e passività ad eccezione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie possedute per la negoziazione e degli strumenti finanziari derivati per le quali è applicato il principio del fair value nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Criteri di Valutazione

La preparazione del bilancio richiede agli amministratori discrezionali, stime ed ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività, e l'indicazione di passività potenziali alla data di bilancio. Le principali voci di bilancio che hanno richiesto l'utilizzo di stime sono:

  • · valutazione delle partecipazioni; attività per imposte anticipate, relativamente, in particolare, alla probabilità di futuro riversamento delle stesse;
  • · accantonamenti al fondo svalutazione crediti ed ai fondi rischi;
  • ipotesi principali applicate al ricalcolo attuariale del fondo TFR (benefici ai dipendenti), quali il tasso di turnover futuro e il tasso di sconto.

Vengono qui di seguito indicati i criteri di valutazione relativi a componenti economico – patrimoniali del bilancio individuale della Società.

V ALUTAZIONI IN MERITO ALLA CONTINUITÀ AZIENDALE

Introduzione

Come noto, la Società nonché le principali società del Gruppo Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Drillmec S.p.a. e Petreven S.p.A., si sono venute a trovare, a partire dall'esercizio 2017, in una situazione finanziaria e patrimoniale, che ha comportato significative incertezze in relazione alla continuità aziendale del Gruppo e di ciascuna di esse. Tali incertezze sono in corso di superamento grazie alle misure che sono state e che saranno poste in esecuzione dell'Accordo di Ristrutturazione e del relativo Piano (come infra definiti), in corso di realizzazione alla data di redazione della presente relazione. La presente sezione ha lo scopo, da un lato, di identificare tali incertezze anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo, dall'altro, di descrivere le misure che sono state individuate e condivise dagli amministratori al fine di porvi rimedio e, da ultimo, di dare conto della ragione e della ragionevole probabilità che tali misure siano adottate e ad esecuzione entro i tempi previsti. Alla luce di ciò, saranno sviluppate le considerazioni in merito al requisito della continuità aziendale utilizzato per redigere il presente in considerazione le specifiche incertezze caratterizzanti la continuità azietà e le relative valutazioni effettuate. Si anticipa che, nonostante le incertezze sopra menzionate, il percorso approvato dagli amministratori si estrinseca fondamentalmente nei seguenti elementi salienti dettagliatamente descritti nel prosiegno: l'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto con le banche creditrici della Società (e del Gruppo Trevi) ed omologato dalla Corte d'Appello di Bologna in data 10 gennaio 2020, l'Accordo di Cessione delle attività della Divisione Oil&Gas con il Gruppo MEIL (come infra definito) nonché l'aumento di capitale per cassa conclusosi in data 29 maggio 2020. Tale percorso appare idoneo a consentire alla Società ed al Gruppo nel suo complesso di superare l'attuale situazione di crisi.

Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione

Pare utile ripercorrere sommariamente gli eventi più rilevanti che hanno portato alla situazione attuale.

  • · Nel corso dei mesi di marzo e aprile dell'esercizio 2017, alla luce del progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari e dei flussi di cassa prospettici del Gruppo (e in particolare del 'Oil&Gas), Trevifin ha richiesto e ottenuto dalle banche finanziatrici (nonché dai bondholder) alcuni waiver per il mancato rispetto dei parametri finanziari (cosiddetti covenant) previsti da alcuni dei contratti di finanziamento a medio e lungo termine (e dal prestito obbligazionario).
  • In tale contesto, Trevifin, anche per conto delle altre società del Gruppo, ha manifestato alle principali banche finanziatrici del Gruppo, nel corso di alcuni incontri plenari e/o attraverso interlocuzioni bilaterali, la necessità di: (a) adottare una manovra finanziaria alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario consolidato in linea con la situazione del Gruppo e con i flussi di cassa previsti; e (b) richiedere alle banche finanziatrici uno standstill sino al 31 dicembre 2017, volto a consentire al Gruppo di continuare a beneficiare del supporto finanziario necessario per concentrare la propria attenzione sullo sviluppo del piano industriale e sulla gestione del processo di dismissione del settore Oil&Gas.
  • Nel corso del medesimo esercizio, l'ulteriore contrazione degli ordini, in particolare nel settore Oil&Gas (cui si è associata la cancellazione di una commessa molto rilevante con il cliente YPFB in Bolivia), ha comportato il perdurare e l'aggravarsi delle criticità legate alla situazione finanziaria. Nel contesto sopra descritto il Gruppo ha dovuto porre in essere, anche su richiesta degli istituti di credito, alcune azioni immediate, quali, oltre alla richiesta di standstill di

cui sopra, l'elaborazione di una previsione (forecast) per l'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale 2017-2021.

· Sempre nel corso del 2017, la Società ha, inoltre, conferito:

i) mandato ad un "advisor finanziario" di assistere il Gruppo nella richiesta agli istituti bancari di supporto finanziario attraverso il mantenimento delle linee di credito ed una moratoria nei rimborsi dei finanziamenti;

ii) mandato ad un "advisor industriale" di assistere il Gruppo nella predisposizione di un nuovo piano industriale; e

  • iii) mandato a un "advisor legale" di assistere il Gruppo nelle negoziazioni dei termini contrattuali con gli istituti bancari finalizzate alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario.
  • · Le interlocuzioni avviate a partire dal 19 maggio 2017 con le banche finanziatrici (le quali, a loro volta, hanno nominato un "advisor legale" e un "advisor finanziario) per la sottoscrizione di standstill sono state volte a consentire alla Società e al Gruppo, nelle more dell'aggiornamento del piano industriale e della definizione di una proposta di manovra finanziaria da sottoporre alle banche finanziatrici, di continuare a operare normalmente, prevenendo eventuali iniziative individuali da parte delle medesime e continuando a ricevere dalle banche finanziatrici il supporto necessario alla copertura del proprio finanziario per il periodo necessario.
  • Nel corso degli incontri volti a discutere il contenuto della proposta di standstill, gli istituti di credito finanziatori hanno richiesto a Trevifin una Independent Business Review (IBR) che è stata effettuata da una primaria società. L'IBR non aveva inizialmente evidenziato criticità tali da pregiudicare il percorso sopra richiamato di definizione con le banche finanziatrici di un accordo finalizzato alla rimodulazione dell'indebitamento finanziario in linea con il piano industriale.
  • · Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha dunque approvato, in data 31 agosto 2017, il forecast dell'esercizio 2017 e l'aggiornamento del piano industriale di Gruppo per il periodo 2017-2021. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione in data 29 settembre 2017 ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2017, sul quale KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso una relazione contenente un richiamo di informativa in merito agli eventi e circostanze che indicano l'esistenza di alcune rilevanti incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale del Gruppo Trevi.
  • Le trattative con le banche finanziatrici, sia in relazione all'accordo di standstill sia in relazione alla definizione della manovra finanziaria, sono proseguite nei mesi successivi, durante i quali, tuttavia, sono emersi alcuni significativi scostamenti rispetto al piano industriale 2017-2021 e alle relative previsioni dei dati economico-finanziari, con ricadute sulla tenuta/realizzabilità dello stesso. Ciò ha evidentemente influito anche sulla possibilità di concludere celermente accordi con le banche finanziatrici, le quali hanno richiesto, prima di considerare a una possibile manovra, di avere una maggiore visibilità sui dati economico-finanziari e sulle prospettive industriali e gestionali d Trevifin e del Gruppo.
  • · In considerazione di tali ultime circostanze, che avevano reso più incerto il percorso per la soluzione della crisi del Gruppo, in data 13 novembre 2017, pertanto, il Consiglio di Trevifin ha rinviato l'approvazione dei dati finanziari relativi al terzo trimestre dell'esercizio in corso alla luce delle incertezze circa l'esito delle negoziazioni con le banche finanziatrici per la definizione e sottoscrizione dell'accordo di standstill, e dunque della conseguente impossibilità di verificare il presupposto della continuità aziendale. Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha, altresi, evidenziato la necessità di implementare, nel contesto della

manovra finanziaria in corso di discussione con le banche finanziatrici, e congiuntamente alla stessa, un'operazione più articolata, che oltre a una più incisiva rimodulazione dell'indebitamento comportasse anche un rafforzamento patrimoniale, al fine di consentire il riequilibrio economico-patrimoniale di Trevifin e del Gruppo Trevi.

  • In data 18 dicembre 2017, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha deliberato la nomina del Dott. Sergio Iasi quale Chief Restructuring Officer ("CRO"), al quale sono state altribuite le deleghe operative per (i) l'analisi, strutturazione e negoziazione della suddetta operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, (ii) la revisione del piano industriale e finanziario di Trevifin e del Gruppo, e (iii) la gestione delle negoziazioni in corso con le banche finanziatrici e della connessa manovra finanziaria.
  • Successivamente, in considerazione di alcune analisi di sensitivity nel frattempo svolte sul piano industriale 2017-2021, nonché alla luce dei dati preliminari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e dei primi dati relativi all'esercizio 2018, la Società ha ritenuto opportuno svolgere un ulteriore e definitivo approfondimento sul piano industriale, con il contributo di un consulente esterno e indipendente, specializzato nel settore e gradito alle banche finanziatrici.
  • · Nel corso dei primi mesi del 2018, il management, con la supervisione e sotto il coordinamento del CRO, ha altresì avviato interlocuzioni con diversi potenziali investitori interessati all'acquisizione di tutta o parte delle società operanti nel settore Oil&Gas del Gruppo Trevi.
  • · Nel corso del mese di aprile il CRO, con il supporto del management nonché degli advisor legali e finanziari incaricati, ha avviato alcune interlocuzioni relativamente alla possibile operazione di rafforzamento patrimoniale. Tali interlocuzioni hanno riguardato, oltre che le banche finanziatrici, sia potenziali soggetti terzi interessati a effettuare un intervento di investimento per il salvataggio del Gruppo, sia i principali azionisti di Trevifin. All'esito di tali interlocuzioni, sono state presentate due offerte vincolanti, una da parte di Bain Capital Credit ("BCC") e l'altra da parte di Sound Point Capital, e una manifestazione di interesse da parte del fondo Quattro R. Tutte le offerte presentate prevedevano – per quanto riguarda le società operanti nel settore Oil&Gas – la relativa dismissione e la destinazione dei proventi al rimborso del debito finanziario esistente.
  • In data 17 maggio 2018, il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo aver approfonditamente valutato le proposte pervenute dai potenziali terzi investitori dal punto di vista della loro adeguatezza alle esigenze patrimoniali e finanziarie del Gruppo nonché della loro percorribilità con le banche finanziatrici, ha ritenuto che, tra le proposte, quella preferibile fosse quella presentata da BCC, e ha pertanto focalizzato la propria attività nelle negoziazioni con quest'ultima.
  • Nonostante la positiva prosecuzione delle trattative con BCC, in considerazione delle incertezze che erano comunque connesse con l'ipotesi di operazione presentata da quest'ultità che la stessa fosse approvata dalle banche, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha altresì ritenuto prudente che, in contemporanea, venissero esaminate ipotesi di operazioni alternative cosiddette "stand- alone", che non prevedessero cioè il necessario coinvolgimento di soggetti terzi ma che fossero rivolte esclusivamente agli attuali stakeholder (banche e azionisti) di Trevifin. Tali operazioni sarebbero state, logicamente, strettamente connesse ad un aumento di capitale. Pertanto, nella medesima sede il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha altresì deliberato di sottoporre all'approvazione di una convocanda Assemblea Straordinaria la proposta di attribuzione agli amministratori – ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile – della facoltà di aumentare a pagamento il capitale, in una o più volte, anche in via scindibile, sino a Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni).

  • In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevifin, riunita in seconda convocazione, ha pertanto adottato a su proposta del socio Trevi Holding S.E. una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 - su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso - come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese - di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte del Consiglio stesso della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il prezzo di emissione e l'eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il numero di nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".
  • Anche in virtù della approvata deliberazione assembleare, nel corso del 2018, ed in particolare il giorno 10, Trevifin e le società del Gruppo Trevi interessate hanno definito un accordo di standstill con le banche finanziatrici ed hanno avviato la procedura di raccolta delle sottoscrizioni per adesione delle numerose banche finanziatrici del Gruppo Trevi parti dell'accordo. L'efficacia dell'accordo di standstill era subordinata all'accettazione dello stesso da parte di un numero di banche finanziatrici pari al 93% del debito finanziario.
  • · Nonostante le articolate e complesse trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo con BCC, alla scadenza del termine per l'accettazione dell'offerta vincolante (14 settembre 2018, a seguito di progressive estensioni del termine per l'accettazione della stessa) Trevifin ha comunicato a BCC la propria decisione di non aderire alla suddetta offerta. Infatti, anche alla luce di alcune modifiche in senso peggiorativo che erano state da ultimo proposte da BCC rispetto ai termini originariamente ipotizzati, l'operazione delineatasi ad esito delle interlocuzioni con tale possibile terzo investitore è stata ritenuta, da un lato, meno conveniente dal punto di vista dell'interesse sociale e comparativamente meno tutelante rispetto all'ipotesi c.d. "stand-alone" e, dall'altro, meno perseguibile dal punto di vista delle banche finanziatrici. In particolare, nell'offerta rivisitata da BCC l'importo del finanziamento super senior era stato ridotto e suddiviso in tranche, la seconda delle quali erogabile solo al verificarsi di determinati presupposti, pur prevedendo un pacchetto di garanzie completo sin dall'inizio. Tale finanziamento, inoltre, non avrebbe più potuto essere utilizzato, nemmeno in parte, per offrire un parziale rimborso agli istituti di credito, rendendo l'offerta stessa meno appetibile per questi ultimi (la cui approvazione era chiaramente una condizione necessaria per la riuscita dell'operazione). L'offerta era, infine, soggetta a numerose condizioni sospensive il cui verificarsi era incerto. Pertanto, tale offerta si è rivelata non adeguata e non corrispondente agli obiettivi identificati dal Consiglio di Amministrazione della Società, rendendo incerto il raggiungimento e patrimoniali individuati da Trevifin e finalizzati a consentire il riequilibrio economico-patrimoniale della stessa e del Gruppo, sia in ragione della prevedibile difficoltà di far approvare alle banche finanziatrici l'offerta da ultimo formulata dal terzo investitore. Il

Consiglio ha infine ritenuto che il supporto finanziario proposto da BCC, anche in ragione delle penalizzanti condizioni proposte, altro non avrebbe fatto che posticipare le difficoltà vissute dal Gruppo senza, appunto, essere in grado di risolverle. Trevifin ha, quindi, deciso di proseguire esclusivamente nel processo finalizzato alla definizione una manovra alternativa, secondo il modello c.d. "stand-alone" (senza cioè l'intervento di soggetti terzi ma rivolta soltanto ai propri attuali stakeholder).

  • In data 17 settembre 2018, Trevifin ha ricevuto formale conferma dell'intervenuta efficacia dell'accordo di standstill, in ragione dell'adesione allo stesso da parte di un numero di creditori finanziari nella percentuale suindicata. L'accordo di standstill, funzionale a consentire a Trevifin di portare avanti le interlocuzioni in corso con i propri stakeholder per la definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento complessivo secondo l'ipotesi "stand alone", prevedeva tra l'altro e in sintesi:
    • i) la concessione di una moratoria degli obblighi di pagamento degli importi in linea capitale relativi ai finanziamenti a medio-lungo termine concessi al Gruppo Trevi, sino al 31 dicembre 2018 nonché, relativamente alla sola Trevifin, una moratoria sugli interessi che matureranno sui finanziamenti a medio-lungo termine;
    • ii) il mantenimento delle linee di credito a breve termine esistenti entro il limite degli importi a tale data utilizzati per Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A. e le altre società del Gruppo Trevi operanti nel settore delle fondazioni; e
    • iii) la possibilità di effettuare nuovi utilizzi per cassa e per firma a valere sulle linee di credito esistenti confermate nell'ambito dell'accordo al fine di far fronte alle esigenze di liquidità e di sostenere lo sviluppo del business nei mercati nazionali e internazionali in cui il Gruppo opera.

Sul presupposto e nelle more della definizione della manovra di rafforzamento patrimoniale, sulla cui piena efficacia le banche finanziatrici hanno fatto ragionevole affidamento, le medesime banche finanziatrici hanno dunque acconsentito non soltanto alle moratorie del caso ma anche nuovi utilizzi per cassa e per firma indispensabili alle esigenze del Gruppo per un importo complessivo pari a circa Euro 17 milioni per la nuova finanza per cassa ed Euro 59 milioni per la nuova finanza per firma.

  • In data 8 ottobre 2018, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin, tenuto conto delle indicazioni preliminari ricevute dai propri principali azionisti e dalle banche finanziatrici, ha approvato all'unanimità le linee guida dell'ipotesi di manovra alternativa di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento, che includevano inter alia:
    • i) un aumento del capitale sociale per Euro 130 milioni, da liberarsi con pagamento in denaro da offrire in opzione agli azionisti, avvalendosi dei poteri conferiti dall'Assemblea Straordinaria del 30 luglio 2018 ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile; e
    • ii) la conversione di crediti vantati dalle banche finanziatrici nei confronti di Trevifin e delle altre società del Gruppo Trevi per Euro 250 milioni in azioni (o eventualmente, ove accettati, in strumenti finanziari) e il riscadenziamento dei crediti residui,

il tutto da attuarsi nell'ambito e in esccuzione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare (l'it'Accordo di Ristrutturazione'').

Quanto alla dismissione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas (la "Divisione Oil&Gas"), in data 4 ● dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL Group" o "MEIL") per l'acquisizione delle società del Gruppo attive nel settore Oil&Gas e, segnatamente, Drillmec S.p.A. e Petreven S.p.A. Più in particolare, all'esito di un'estensiva e prolungata ricerca di potenziali acquirenti della Divisione Oil&Gas condotta dal CRO con l'ausilio di

advisor specializzati di primario standing internazionale, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha ritenuto che, considerando le manifestazioni d'interesse e le offerte ricevute da operatori o industriali potenzialmente interessati all'acquisizione della Divisione Oil&Gas o di parte di essa, l'offerta presentata da MEIL Group fosse quella migliore e più coerente con gli obiettivi della Società e del Gruppo. Per una illustrazione dell'offerta ricevuta da MEIL e degli accordi successivamente raggiunti con quest'ultima si rimanda a quanto descritto nei Paragrafi successivi della presente relazione.

  • Il Consiglio di Amministrazione della Società ha altresì preso atto che l'accettazione dell'offerta basata su un equity value di Euro 140 milioni e soggetta ad alcuni aggiustamenti di prezzo pre-closing - ha comportato una rilevante svalutazione del valore di carico delle partecipazioni e dei crediti finanziari delle società facenti parte della Divisione Oil&Gas, nonché delle necessarie svalutazioni degli altri asset immateriali conseguenti ai prevedibili risultati del test di impairment sulla base del nuovo piano industriale, e che tali svalutazioni si riflettono in una riduzione del patrimonio di Trevifin al di sotto dei limiti di cui all'articolo 2447 del codice civile.
  • In data 19 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione dell'oerato l'approvazione del Piano Industriale consolidato 2018-2022 aggiornato sulla base dei dati al 30 settembre 2018 a disposizione del management (il "Piano") e la connessa operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi (l'"Operazione").
  • · All'esito delle ulteriori interlocuzioni con le banche finanziatrici, da un lato, e i principali azionisti della Società, Trevi Holding S.E., FSI Investimenti S.p.A. ("FSI"), società facente parte del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, e Polaris Capital Management LLC, primaria società di gestione, specializzata in investimenti nel settore delle costruzioni, per conto dei fondi dalla stessa gestiti azionisti di Trevifin ("Polaris" e, congiuntamente a FSI, i "Soci Istituzionali"), dall'altro, il Consiglio di Amministrazione ha definito i termini essenziali dell'operazione di rafforzamento patrimoniale, la quale si articola in estrema sintesi in:
    • un aumento di capitale per cassa per Euro 130 milioni, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'articolo (i) 2441, comma 1, codice civile; e
    • (ii) un aumento di capitale riservato alle banche finanziatrici da liberarsi mediante la conversione di una parte dei crediti vantati nei confronti di Trevifin e di sue controllate per un importo che, a tale data, anche sulla base delle sopra citate comunicazioni ricevute dagli advisor delle banche, era stato identificato in ca. Euro 310 milioni in azioni ordinarie di Trevifin di nuova emissione e ammesse alle negoziazioni nel MTA.
  • I Soci Istituzionali hanno a tal fine formalmente confermato al Consiglio di Amministrazione di Trevifin che avrebbero assunto l'impegno, subordinatamente ad alcune condizioni, a sottoscrivere la quota di aumento di capitale per cassa di loro spettanza in virtù dei rispettivi diritti di opzione, nonché a garantire la sottoscrizione di un'ulteriore quota di eventuale inoptato fino all'importo di massimi Euro 38,7 milioni ciascuno, vale a dire per complessivi Euro 77,5 milioni dei 130 totali. La sottoscrizione della residua quota di aumento di capitale per cassa pari a Euro 52,5 milioni viene garantita, in caso di inoptato, da un consorzio di sottoscrizione organizzato dalle banche finanziatrici, attraverso l'utilizzo di crediti nell'aumento di capitale a loro riservato e da liberarsi mediante conversione di crediti. Gli impegni assunti dai Soci Istituzionali con riferimento alla sottoscrizione e al versamento dell'aumento di capitale per cassa sono oggi regolati dall'accordo di investimento che è stato sottoscritto il 5 agosto 2019 da parte di questi ultimi e di Trevifin, e che disciplina altresì i principi relativi alla governance della Società (I'"Accordo di Investimento"), mentre gli impegni di sottoscrizione dell'eventuale inoptato

sono regolati dall'Accordo di Ristrutturazione.

  • Detto aumento di capitale riservato, come detto da sottoscriversi tramite l'utilizzo in compensazione dei crediti delle banche (per un ammontare complessivo che, come si dirà, è stato concordato in Euro 284,1 milioni) – eventualmente in parte destinati alla sottoscrizione della residua quota di inoptato di capitale per cassa – verrebbe realizzato secondo un rapporto di 4,5:1, vale a dire mediante attribuzione alle banche finanziatrici di azioni ordinarie di nuova emissione (o frazioni di esse, in ragione dei termini dell'operazione che saranno successivamente identificati) per un controvalore di Euro 1 (al relativo prezzo di sottoscrizione) per ogni Euro 4,5 di crediti convertiti.
  • · Nel quadro come sopra complessivamente delineato, tenuto conto del presupposti di cui all'articolo 2447 codice civile per effetto dell'offerta presentata da parte del Gruppo MEIL per l'acquisizione delle società del Gruppo operanti nel settore Oil&Gas, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha, altresi, dato mandato al Presidente e al CRO di provvedere entro i termini di legge alla convocazione dell'Assemblea degli azionisti per i provvedimenti di competenza e di fissare la data dell'adunanza tenendo conto dei tempi necessari per il negoziato concernente l'Accordo di Ristrutturazione, comunque non eccedente il termine per l'approvazione del bilancio, valeva a dire entro il mese di aprile 2019.
  • Nel corso dei primi mesi del 2019 sono proseguite le trattative con gli istituti di credito finanziatori e con tutti gli stakeholder al fine di definire e concordare i termini dei singoli accordi e di tutte le operazioni previste nel contesto del processo di ristrutturazione e di ripatrimonializzazione del Gruppo Trevi. Sebbene fossero stati fatti progressi sostanziali e le banche finanziatrici avessero di fatto prorogato le condizioni dell'accordo di standstill, consentendo altresì alcuni nuovi utilizzi per cassa nonché l'emissione di alcune nuove garanzie necessarie per il sostegno finanziario del Gruppo, essendovi alla data ancora taluni elementi in corso di definizione, il Consiglio di Trevifin il 1º aprile 2019 ha deliberato di rinviare l'Assemblea Straordinaria già convocata per il 24 e il 30 aprile 2019 (rispettivamente in prima e seconda convocazione) per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, al fine di farla coincidere con la data dell'Assemblea convocata per l'approvazione dei bilanci 2017 e 2018 nei termini previsti dall'articolo 2364, comma 2, ultimo periodo, del codice civile. In tale data, il Consiglio ha altresì deliberato l'approvazione del Piano nella sua versione consolidata e aggiornata sulla base dei dati al 31 dicembre 2018.
  • In data 8 maggio 2019, la Società ha comunicato al mercato che il Consiglio di Amministrazione, dopo aver preso 0 atto dell'avanzato stato di negoziazione e di redazione degli accordi relativi all'Operazione, ha deliberato l'approvazione della proposta di manovra finanziaria inclusiva dei piani economico-finanziari, la quale è stata trasmessa alle banche finanziatrici per consentire alle stesse di completare l'istruttoria sull'Operazione e i relativi processi deliberativi.
  • · Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin in data 15 luglio 2019 ha approvato i progetti di bilancio di esercizio e i bilanci consolidati relativi sia all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2017 sia all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2018. Tali bilanci sono stati redatti ed approvati sulla base del presupposto della continuità aziendale ritenendo il Consiglio che le incertezze circa il Gruppo potessero ragionevolmente superate mediante l'attuazione della manovra finanziaria prevista dagli accordi a tale data in corso di perfezionamento.
  • · In data 17 luglio 2019, Il Consiglio di Amministrazione di Trevifin, preso atto dell'avanzato stato delle negoziazioni con gli istituti di credito e dei relativi, ha deliberato l'approvazione della proposta definitiva di manovra finanziaria ed ha autorizzato la sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché degli ulteriori

accordi che regoleranno l'operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale, ivi incluso l'Accordo di Investimento.

  • · La proposta di manovra approvata dal Consiglio, che è oggi riflessa nel Piano, nell'Accordo di Ristrutturazione, nell'Accordo di Investimento e negli ulteriori accordi che sono stati sottoscritti nel contesto della manovra stessa, prevede in estrema sintesi:
    • (i) un aumento di capitale da offrirsi in opzione per un importo pari a Euro 130 milioni a un prezzo di sottoscrizione per azione pari a Euro 0,01 (tenuto conto del raggruppamento azionario eseguito il 18 novembre 2019), in relazione al quale i Soci Istituzionali hanno confermato la disponibilità ad assumere un impegno di sottoscrizione per un totale di Euro 77.456.654 milioni, mentre la restante parte, ove non sottoscritta in opzione dal mercato, sarà sottoscritta dalle banche finanziatrici attraverso la conversione dei relativi crediti secondo il rapporto di conversione indicato al successivo punto (ii);
    • (ii) da parte delle banche finanziatrici, secondo un rapporto di 4,5:1, per un importo massimo pari a Euro 284.117.589, in parte, ove necessario, a garanzia dell'eventuale inoptato e, per la parte residua, per sottoscrivere e liberare un aumento di capitale riservato;
    • (iii) un ulteriore aumento di capitale, fino ad un massimo di circa Euro 20 milioni, riservato agli attuali azionisti di Trevifin, con corrispondente emissione di complessivi n. 164.783.265 "loyalty warrant" quotati di tipo europeo, ciascuno valido per sottoscrivere n. 934 azioni di compendio, da sottoscriversi per cassa, ad un prezzo di esercizio per warrant pari a Euro 0,013 (tenuto conto del raggruppamento azionario eseguito il 18 novembre 2019);
    • (iv) la Dismissione Oil&Gas (come infra definita e meglio descritta) e l'utilizzo dei proventi netti derivanti dalla stessa per il rimborso dell'indebitamento gravante sulle società della Divisione Oil&Gas, previo accollo di tali esposizioni da parte di Trevifin, e riscadenziamento dell'esposizione residua in maniera uniforme al debito oggetto di ristrutturazione di cui al successivo punto (vi);
    • (v) nel caso di mancata integrale sottoscrizione della porzione di capitale per cassa riservata in opzione agli azionisti esistenti, l'eventuale concessione in favore di Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. di un finanziamento a medio-lungo termine in pool per cassa per un importo massimo complessivo pari al minore tra (a) Euro 41 milioni, e (b) la differenza tra Euro 130 milioni e l'ammontare dell'aumento di capitale per cassa effettivamente sottoscritto dal mercato e dagli azionisti (ivi inclusi i Soci Istituzionali), da cui dovranno essere ulteriormente dedotti i proventi netti derivanti dalla cessione della Divisione Petreven in eccesso rispetto a Euro 11,6 milioni. Di tale finanziamento, Euro 12 milioni sono già stati erogati nel periodo intercorrente tra il deposito del ricorso e la data di intervenuta del decreto di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione (e, dunque, a seguito dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente ai sensi dell'articolo 182-quinquies, comma 1, LF);
    • (vi) il consolidamento e il riscadenziamento del debito bancario che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso balloon al 31 dicembre 2024, salvi i casi di rimborso anticipato obbligatorio, e la modifica dei relativi termini e condizioni;
    • (vii) la conferma delle linee di credito esistenti e la concessione di credito per firma, volte a consentire al Gruppo di emettere le garanzie richieste nell'ambito della propria attività ordinaria, per

complessivi circa Euro 200 milioni, una parte delle quali - pari a complessivi Euro 39,3 milioni - da erogarsi anche durante il periodo intercorrente tra la data di deposito e la data di omologa dell'Accordo di Ristrutturazione ai sensi dell'articolo 182-quinquies LF, subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Tribunale competente;

  • (vili) il pagamento, da parte di Trevifin, di un importo pari a Euro 8,3 milioni in favore di SC Lowy -creditore finanziario che ha rifiutato di aderire alla proposta di conversione in azioni ordinarie di cui al precedente punto (ii) – a saldo e stralcio del credito di Euro 27,8 milioni (con uno stralcio implicito del credito originario pari al 70%); e
  • (ix) obbligazionario denominato «Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A. 5,25% 2014 - 2019» emesso da Trevifin per un valore di Euro 50 milioni, già approvato dall'assemblea dei bondholder in data 2 maggio 2019.
  • · In data 5 agosto 2019, sono stati sottoscritti gli accordi per la realizzazione della complessiva operazione di ripatrimonializzazione di Trevifin e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo Trevi e più in dettaglio:
    • i) Trevifin e le società controllate Trevi S.p.A. e Trevi Holding USA Corporation hanno sottoscritto con MEIL Global Holdings B.V., società di diritto olandese direttamente controllata da MEIL, gli accordi vincolanti per la cessione a quest'ultima della Divisone Oil&Gas del Gruppo Trevi, come meglio descritti nel prosieguo della presente relazione;
    • ii) un lato, e le principali banche finanziatrici del Gruppo, dall'altro, che disciplina la ristrutturazione dell'indebitamento finanziario di Trevifin e del Gruppo Trevi, ivi incluso l'impegno delle banche a sottoscrivere azioni ordinarie di Trevifin nell'ambito dell'aumento di capitale tramite compensazione dei crediti per un importo di Euro 284,1 milioni, secondo un rapporto di conversione pari a 4,5:1;
    • iii) sottoscrizione per circa Euro 77,5 mln complessivi in relazione all'aumento di capitale di complessivi Euro 130 milioni, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Trevifin lo scorso 17 luglio 2019; e
    • iv ) finanziamento a Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. per far fronte alle esigenze di liquidità del Gruppo Trevi nell'attuazione dell'Accordo di Ristrutturazione e del relativo piano industriale, per un importo massimo di Euro 41 milioni, dei quali 12 milioni da erogarsi già prima dell'Accordo di Ristrutturazione, subordinatamente alla concessione da parte del Tribunale dell'autorizzazione ai sensi dell'articolo 182quinquies della Legge Fallimentare.
  • In data 8 agosto 2019, l'Accordo di Ristrutturazione è stato depositato presso il Tribunale di Forlì, competente al fine di richiederne l'omologazione ai sensi dell'articolo 182-bis della Legge Fallimentare.
  • · In data 30 settembre 2019 il Consiglio di Amministrazione riunitosi prima dell'assemblea delle società, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019. KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso un'impossibilità di esprimere una conclusione sulla conformità del bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Trevi al 30 giugno 2019 al principio contabile internazionale per l'informativa finanziaria

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infrannuale.

  • · L'assemblea degli azionisti, ordinaria, riunitasi in seconda convocazione il giorno 30 settembre 2019 ha proceduto, tra l'altro, con:
    • a) l'approvazione del bilancio di esercizio ed esame del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017;
    • b) l'approvazione del bilancio di esercizio ed esame del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018; e
    • c) la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Trevifin.

KPMG S.p.A., il revisore legale, ha emesso una relazione contenente l'impossibilità di esprimere un giudizio sui bilanci sopra indicati a causa degli effetti connessi alle incertezze descritte in precedenza.

  • · L'Assemblea straordinaria, convocata anche per l'assunzione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2447 del codice civile, ha approvato la situazione patrimoniale di Trevifin al 30 giugno 2019 redatta ai fini degli articoli 2446 e 2447 del codice civile, prendendo atto dell'accesso da parte di Trevifin alla procedura di cui all'atticolo 182-bis della Legge Fallimentare e, di conseguenza, dell'applicazione dell'articolo 182-sexies della Legge Fallimentare con conseguente sospensione degli effetti degli articoli 2446, secondo e terzo comma, e 2447 del codice civile. L'Assemblea ha comunque preso atto dell'idoneità delle misure previste dall'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto tra Trevifin e le principali banche creditrici e, in particolare, delle misure di ricapitalizzazione ivi previste, a consentire la copertura delle perdite di Trevifin, sanando così la situazione prevista dall'articolo 2447 del codice civile.
  • · Con provvedimenti del 2 ottobre 2019 il Tribunale di Forlì ha concesso l'autorizzazione ai sensi dell'articolo 182quinquies LF, per l'erogazione da parte di alcune banche finanziatrici del Gruppo di nuova finanza per cassa per complessivi Euro 12 milioni in favore delle controllate Trevi S.p.A. (per Euro 8,4 milioni) e Soilmec S.p.A. (per Euro 3,6 milioni). La nuova finanza, così come prevista a seguito della sottoscrizione di specifico contratto con alcune banche finanziatrici, risultava funzionale a supportare i fabbisogni di cassa del Gruppo sino alla conclusione della complessiva operazione di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione del debito. Il Tribunale di Forlì nella medesima data ha altresì autorizzato la concessione a Trevifin, ai sensi dell'articolo 182-quinquies Legge Fallimentare, di nuova finanza interinale sotto forma di emissione di garanzie bancarie per un importo complessivo di Euro 39,3 milioni.
  • Con provvedimento del 7 novembre 2019, pervenuto a Trevifin il 15 novembre, il Tribunale di Forlì ha rigettato la co . richiesta di omologazione degli Accordi di Ristrutturazione. Trevifin, e le controllate Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A., non condividendo le motivazioni e il contenuto del Tribunale di Forlì hanno tempestivamente proposto reclamo presso la Corte di Appello di Bologna in data 29 novembre 2019, affinché, con revisione del provvedimento di rigetto, venisse accolta la richiesta di omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione.
  • · Inoltre, al fine di non pregiudicare il buon esito della manovra di ristrutturazione, nell'attesa degli esiti del citato reclamo, Trevifin ha attivato le interlocuzioni per l'adozione di tutte le opportune misure conservative della manovra di ristrutturazione, sia con i Soci Istituzionali che hanno assunto impegni di sottoscrizione dell'aumento di capitale, sia con le banche e le istituzioni finanziarie partecipanti all'Accordo di Ristrutturazione, sia infine con MEIL in relazione agli accordi per il trasferimento in favore di quest'ultima della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi.
  • In data 28 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2019 sulla base del presupposto della continuità aziendale in relazione dei seguenti elementi:

  • i) la presentazione, presso la Corte di Bologna, del reclamo avverso il provvedimento di rigetto adottato dal Tribunale di Forlì al fine di ottenere l'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione;

  • ii) la conferma per iscritto ricevuta dai Soci Istituzionali che gli impegni dagli stessi assunti relativamente alla sottoscrizione del previsto aumento di capitale erano da intendersi pienamente in vigore, ai medesimi termini e condizioni previsti dall'Accordo di Investimento sottoscritto in data 5 agosto 2019;
  • iii) la conferma per iscritto ricevuta da MEIL in relazione agli impegni dalla stessa assunti ai sensi dello Sale and Purchase Agreement (come infra definito) già sottoscritto in data 5 agosto, confermando altresì la disponibilità ad addivenire al closing dell'operazione all'esito del procedimento di omologa; e
  • iv) Ristrutturazione, di alcun elemento che potesse far ritenere che alcuna delle banche aderenti all'Accordo di Ristrutturazione avesse intenzione di dichiarare lo stesso risolto e/o di recedere dallo stesso.
  • · Con decreti del 10 gennaio 2020, notificati a Trevifin, Trevi S.p.A. in data 21 gennaio 2020, la Corte d'Appello di Bologna ha accolto i reclami avverso i provvedimenti del Tribunale di Forlì di rigetto dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione, ritenendo fondate le ragioni addotte dalle società reclamanti, e ha pertanto omologato l'Accordo di Ristrutturazione medesimo.
  • · Trevifin si è quindi prontamente attivata per perfezionare tutte le operazioni previste dall'Accordo di Ristrutturazione nel più breve tempo possibile, ivi inclusa la vendita della divisione Oil&Gas al gruppo indiano MEIL e l'esecuzione dell'aumento di capitale. Più in dettaglio:
    • i) Trevifin, con lettere del 6 febbraio 2020, ha chiesto alle banche parte dell'Accordo di Ristrutturazione di estendere dal 28 febbraio 2020 al 31 marzo 2020 il termine per l'avveramento delle condizioni sospensive all'efficacia di tale accordo, le quali hanno confermato formalmente tale estensione il 28 febbraio c.a .; e
    • ii) in data 18 febbraio 2020, Trevifin e i Soci Istituzionali hanno formalizzato la proroga del termine per l'avveramento delle condizioni sospensive previste dall'Accordo di Investimento sino 31 marzo 2020.
  • · Con riferimento all'esecuzione dell'aumento di capitale ed alla relativa domanda di approvazione alla pubblicazione del prospetto informativo, presentata all'Autorità competente, i.e. CONSOB, in data 18 ottobre 2019 e in merito alla quale era in corso la relativa istruttoria, Trevifin ha proceduto a ritirare la domanda medesima in data 18 novembre a seguito dei provvedimenti di rigetto assunti dal Tribunale di Forlì.
  • In data 27 gennaio 2020, a seguito dell'omologa da parte della Corte di Appello di Bologna, è stato effettuato un nuovo "filing" formale della domanda di approvazione del prospetto informativo, depositando una nuova versione del documento comprensiva degli allegati necessari. In data 19 marzo 2020 si è proceduto ad un nuovo filing al fine di adempiere alle richieste di integrazione nel frattempo ricevute da CONSOB.

    • · In data 24 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha deliberato inter alia l'approvazione di alcune modifiche di natura tecnica alla delibera del 17 luglio 2019 relativa all'aumento di capitale. In particolare, si fa riferimento a:
    • i) al 31 maggio 2020; e
  • ii) numeri interi (evitando i decimali), l'incremento dell'ammontare di capitale in opzione ad un importo complessivo di Euro 130.001.189,07 (pertanto maggiore per Euro 1.189,07 rispetto a quanto già deliberato), mediante emissione (tenuto conto del raggruppamento eseguito il 18 novembre 2019) di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie (n. 118.907 azioni in più).

  • In data 28 febbraio 2020 è stata perfezionata la prima fase del "Closing" dell'operazione di cessione delle società d del Gruppo Trevi operanti nel settore dell'Oil&Gas, a Megha Global Holdings BV, società facente parte del gruppo di società controllate, direttamente, da Megha Engineering & Infrastructures Ltd (il "Gruppo MEIL" o "MEIL") di una prima partecipazione di minoranza in Petreven S.p.A. ("Petreven"), a fronte del pagamento, da parte del Gruppo MEIL, di una porzione del corrispettivo pari a ca. Euro 20 milioni. Tale porzione di prezzo della cessione è stata utilizzata da Trevifin per riscattare anticipatamente alcuni beni detenuti in leasing e utilizzati nell'ambito del settore dell'Oil&Gas per conferirli all'interno della Divisione Oil&Gas.
  • · In data 31 marzo 2020 è stata completata con successo la seconda parte del Closing volto alla cessione della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi a MEIL Global Holdings BV. In particolare, ai sensi del contratto di compravendita sottoscritto in data 5 agosto 2019, come successivamente modificato ("SPA"), l'intero capitale sociale di Drillmec S.p.A., Drillmec Inc. e Petreven S.p.A. (al netto di una partecipazione di minoranza già ceduta al Gruppo MEIL in data 28 febbraio scorso) è stato trasferito al Gruppo MEIL per un importo complessivo pari a circa Euro 116,4 milioni (si veda anche il paragrafo "Dismissione Oil&Gas"). Parte del prezzo corrisposto dal Gruppo MEIL è stato utilizzato da Trevifin, prima del lancio dell'aumento di capitale, per il rimborso di 48,5 milioni di euro dell'indebitamento relativo alla Divisione Oil&Gas, già oggetto di accollo da parte della Società per circa 107,2 milioni di euro, in conformità con quanto previsto dall'accordo di ristrutturazione sottoscritto in data 5 agosto 2019 e omologato dalla Corte d'Appello di Bologna in data 10 gennaio 2020 (l'"Accordo di Ristrutturazione").
  • · In data 23 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha confermato le condizioni definitive dell'aumento di capitale deliberato dallo stesso Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, a valere sulla delega conferitagli dall'Assemblea straordinaria dei soci del 30 luglio 2018. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il calendario dell'Offerta in Opzione e la struttura dei Warrant. Più in dettaglio,
    • l. Con riferimento all'Aumento di Capitale

in esecuzione della citata delega il Consiglio di Amministrazione, in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, ha deliberato un aumento del capitale sociale dell'Emittente per un ammontare complessivo pari a Euro 213 milioni, così articolato: (i) un aumento di capitale sociale a pagamento e in via inscindibile, per un importo complessivo di Euro 130.001.189,07 comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione di complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,01 (il "Prezzo di Emissione"), dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del Codice Civile, entro il 31 maggio 2020 (l'''Aumento di Capitale in Opzione''); (ii) un aumento del capitale sociale a pagamento per un importo complessivo di Euro 63.137.242,00, inscindibile sino all'importo di Euro 10.593.896,00, mediante emissione di complessive n. 6.313.724.200 azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, ad un prezzo di emissione per

azione di Euro 0,01, dei quali Euro 0,001 da imputarsi a capitale ed Euro 0,009 da imputarsi a sovrapprezzo (le "Azioni Conversione"), da offrire, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5, del Codice Civile, alle banche con liberazione mediante compensazione volontaria di crediti certi, liquidi ed esigibili, entro il 31 maggio 2020, secondo un rapporto di credito in capitale di 4,5 a 1 (l'"Aumento di Capitale per Conversione" e congiuntamente all'Aumento di Capitale in Opzione, 1''Aumento di Capitale"); e (iii) un aumento di capitale a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo complessivo di Euro 19.986.562,21 comprensivo di sovrapprezzo, che sarà attuato mediante la futura emissione di massime n. 1.537.170.662 azioni ordinarie (le "Azioni di Compendio") a servizio dell'esercizio di massimi n. 1.647.832 warrant (i "Warrant") che saranno assegnati gratuitamente a coloro che risultino azionisti prima dello stacco del diritto di opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione (i.e. il 4 maggio 2020) (146 Aumento di Capitale a Servizio dei Warrant''), Warrant che potranno essere esercitati alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025.

Si rammenta altresì che, nell'ambito della Manovra Finanziaria, i Soci Istituzionali FSI Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC hanno assunto l'impegno a sottoscrivere l'Aumento di Capitale in Opzione per un ammontare complessivo pari a Euro 77,5 milioni circa. In particolare:

a) FSII ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 21.907.237 (di cui Euro 2.190.724 a titolo di capitale ed Euro 19.716.513 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per un importo massimo pari a Euro 16.821.090 (di cui Euro 1.682.109 a titolo di capitale ed Euro 15.138.981 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate; e

b) Polaris, nella sua qualità di asset management company, ha assunto un impegno irrevocabile di sottoscrizione fino ad un importo massimo di sottoscrizione di Euro 38.728.327,00, di cui: (a) per un importo pari a Euro 13.879.745 (di cui Euro 1.387.974 a titolo di capitale ed Euro 12.491.770 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione di tutte le azioni di nuova emissione ad essa spettanti sulla base dei diritti di opzione; nonché (b) per l'importo massimo pari a Euro 24.848.582 (di cui Euro 2.484.858 a titolo di capitale ed Euro 22.363.724 a titolo di sovrapprezzo) per la sottoscrizione delle eventuali azioni inoptate.

Le banche hanno invece assunto l'impegno, subordinatamente all'integrale adempimento da parte dei Soci Istituzionali degli impegni di sottoscrizione sopra indicati, a sottoscrivere le azioni inoptate dell'Aumento di Capitale in Opzione e/o le Azioni Conversione, liberandole mediante compensazione volontaria di propri crediti per cassa vantati nei confronti di Trevifin per complessivi Euro 284,1 milioni, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 4,5 a 1, per un controvalore pari a circa Euro 63,1 milioni.

II. Con riferimento al calendario dell'Offerta in Opzione

Il calendario per l'esecuzione dell'offerta delle complessive n. 13.000.118.907 azioni, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione e rivenienti dall'Aumento di Capitale in Opzione, da offrire in sottoscrizione agli azionisti di Trevifin al Prezzo di Emissione e nel rapporto di n. 7.899 azioni in offerta per ogni azione posseduta (l'"Offerta in Opzione"). Il controvalore massimo dell'Offerta in Opzione sarà pari ad Euro 130.001.189,07, comprezzo. I diritti di opzione, avendo ottenuto in data 29 aprile c.a. (cfr Infra) da CONSOB il provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo, che danno diritto alla sottoscrizione delle azioni oggetto

dell'Offerta in Opzione (i "Diritti di Opzione") devono essere esercitati a pena di decadenza nel periodo dal 4 maggio 2020 al 18 maggio 2020 inclusi (il "Periodo di Offerta"). I Diritti di Opzione sono negoziabili in Borsa dal 4 maggio al 12 maggio 2020 inclusi. I Diritti di Opzione non esercitati entro il termine del Periodo di Offerta saranno offerti in borsa dall'Emittente entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta per almeno cinque giorni di mercato aperto, ai sensi dell'articolo 2441, comma terzo, del Codice Civile (1'"Offerta in Borsa").

III. Con riferimento ai Warrant

I Warrant, oggetto di ammissione alla quotazione sul MTA, sono n. 1.645.793 warrant di tipo europeo esercitabili a scadenza, con codice ISIN IT0005402885. I Warrant sono stati assegnati gratuitamente agli azionisti prima dello stacco del Diritto di Opzione relativo all'Aumento di Capitale in Opzione, ossia il 4 maggio 2020 (la "Data di Emissione"), in ragione di n. 1 Warrant per ciascuna azione posseduta. Non sono stati assegnati Warrant alle azioni proprie detenute da Trevifin, pari a n. 2.039. I Warrant hanno come strumento finanziario sottostante l'azione ordinaria Trevifin, conferendo al detentore la facoltà di sottoscrivere - ai termini e alle condizioni previste nel Regolamento dei Warrant - azioni di nuova emissione nel rapporto di n. 934 Azioni di Compendio per ogni Warrant detenuto, al prezzo di esercizio per ciascuna Azione di Compendio sottoscritta pari a Euro 0,013. L'esercizio del diritto di sottoscrizione potrà avvenire esclusivamente alla data di scadenza dei Warrant, che cadrà nel quinto anniversario della data di emissione, vale a dire il 5 maggio 2025. I titolari dei Warrant che abbiano mantenuto ininterrottamente la titolarità di tali strumenti finanziari tra il sesto mese successivo alla data di scadenza (ossia tra il 4 novembre 2020 e il 5 maggio 2025), avranno altresì il diritto di sottoscrizione n. 1 ulteriore azione (1" Azione Bonus") ogni n. 5 Azioni di Compendio sottoscritte tramite l'esercizio dei Warrant. Ai fini dell'identificazione del possesso ininterrotto per tale periodo di tempo, a partire dal sesto mese successivo alla data di emissione (ossia dal 4 novembre 2020) i Warrant saranno identificati dal codice ISIN IT0005402935. Qualora i Warrant siano oggetto di trasferimento prima del predetto termine, assumeranno codice ISIN IT0005402885 e in tal caso, se esercitati, non daranno diritto a sottoscrivere le Azioni Bonus. Si informa che Borsa Italiana ha ammesso i Warrant alla quotazione sul MTA con provvedimento n. 8646 del 20 aprile 2020; è previsto che la data di inizio delle negoziazioni coincida con la data di assegnazione, ossia il 4 maggio 2020.

  • In data 29 aprile 2020 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha reso noto che CONSOB ha autorizzato con Nota prot. n. 0393199/20 la pubblicazione del Prospetto Informativo all'offerta in opzione di azioni Trevifin (1"Offerta in Opzione") e all'ammissione alle negoziazioni delle azioni di nuova emissione e dei warrant denominati "Loyalty Warrant Trevi Finanziaria Industriale S.p.A." (i "Warrant") sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. Le azioni di nuova emissione saranno rivenienti dall'aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, a valere sulla delega conferitagli dall'Assemblea straordinaria dei 30 luglio 2018 (I**Aumento di Capitale"). Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la CONSOB nelle forme e nei termini di legge. Trevifin ha messo a disposizione i Key Investor Document (KID) relativi ai diritti di opzione e ai warrant, predisposti ai sensi del Regolamento (UE) n. 1286/2014 e della relativa normativa di attuazione.
  • · In data 29 aprile 2020, le banche creditrici parte dell'Accordo di Ristrutturazione, per il tramite dell'agente, hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione. Nell'ambito di tale comunicazione le banche hanno altresi

confermato che gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale dalle stesse assunti ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione devono intendersi irrevocabili e incondizionati, fatta unicamente eccezione per la condizione relativa all'intervenuto integrale adempimento da parte dei soci FSII e Polaris di tutti gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale per Cassa dagli stessi assunti ai sensi dell'Accordo di Investimento

  • · In data 18 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è concluso il periodo per l'esercizio dei diritti di opzione (i "Diritti di Opzione") relativi all'offerta in opzione (il "Periodo di Offerta") ai soci di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare (le "Azioni in Offerta"). Durante il Periodo di Offerta (dal 4 maggio 2020 al 18 maggio 2020, estremi inclusi), a seguito dell'esercizio di n. 580.357 Diritti di Opzione, sono state sottoscrite complessivamente n. 4.584.239.943 Azioni in Offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 45.842.399,43. Si rammenta inoltre che i soci istituzionali FSI Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC hanno esercitato tutti i diritti di opzione ad essi spettanti nell'ambito dell'offerta in opzione di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie Trevifin, sottoscrivendo e liberando tutte le relative azioni per un controvalore complessivamente pari a circa Euro 35,8 milioni, in adempimento degli obblighi di sottoscrizione dagli stessi assunti ai sensi dell'accordo di investimento sottoscritto in data 5 agosto 2019. Al termine del Periodo di Offerta risultano non esercitati n. 1.065.436 Diritti di Opzione, relativi alla sottoscrizione di n. 8.415.878.964 Azioni in Offerta, per un controvalore complessivo pari a Euro 84.158.789,64.
  • · In data 29 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è positivamente concluso l'aumento di capitale di deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, nell'ambito del quale sono state sottoscritte n. 15.083.921.496 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 150.839.214,96. In particolare:
    • o la tranche di aumento di capitale offerta in opzione ai soci è stata interamente sottoscritta per Euro 130.001.189.07, di cui Euro 87.701.972.96 tramite versamento di denaro ed Euro 42.299.216,02 con la conversione da parte delle principali banche finanziatrici di crediti finanziari vantati nei confronti della Società, secondo un rapporto di conversione pari a 4,5:1 (1"Aumento di Capitale in Opzione").
    • o la tranche di aumento di capitale riservata alle banche finanziatrici, con esclusione del diritto di opzione, è stata sottoscritta per Euro 20.838.025,89 tramite conversione dei crediti finanziari vantati dalle banche stesse nei confronti della Società, secondo il medesimo rapporto di conversione pari a 4,5:1 (l''Aumento di Capitale per Conversione").

La manovra finanziaria sopra illustrata comporterebbe una ripatrimonializzazione complessiva della Società per circa 400 milioni di euro ed una posizione finanziaria netta finata in circa 270 milioni di euro.

Principali rischi ed incertezze a cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale

Le attuali condizioni dei mercati in cui opera il Gruppo Trevi, associate alla complessa situazione del Gruppo, ampiamente descritta nel bilancio consolidato, hanno richiesto alla Società di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito al presupposto della continuità aziendale.

In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.

Nel determinare se il presupposto dell'attività sia applicabile, si è tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno - ma non limitato - a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

La valutazione del presupposto della continuità aziendale, così come l'analisi dell'evoluzione prevedibile della gestione, sono necessariamente legati agli effetti dell'Operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell'indebitamento del Gruppo, nonché ai risultati prevedibili derivanti dall'attuazione del Piano. In sussistenza del presupposto della continuità aziendale ha comportato l'analisi dell'avanzamento delle seguenti circostanze:

  • A. la sottoscrizione: (i) dell'Accordo di Ristrutturazione da parte di tutte le relative parti e il deposito dello stesso presso il Tribunale competente da parte delle società ricorrenti (i.e., Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A.) per ottenerne l'omologazione ai sensi dell'articolo 182 bis LF; (ii) dell'accordo di risanamento ai sensi dell'articolo 67, comma 3, lett. d) LF tra PSM S.p.A. e le relative banche finanziatrici; (iii) dell'Accordo di Investimento e l'assunzione degli impegni da parte dei Soci Istituzionali; e (iv) degli Accordi Dismissione Oil&Gas con MEIL, nonché l'adempimento degli impegni assunti dalle relative controparti negli accordi di cui ai punti da (i) a (iv);
  • B. I'ottenimento da parte del Tribunale competente dell'autorizzazione ex articolo 182 quinquies LF, ai fini dell'erogazione della nuova finanza per cassa e per firma nel periodo intercorrente tra la data di deposito dei ricorsi e l'omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché l'effettiva erogazione della stessa da parte delle banche finanziatrici; e
  • C. I'intervenuta efficacia degli accordi descritti sub A, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive contenute negli stessi, ivi inclusa: (i) l'omologazione dell'Accordo di Ristrutturazione, nonché degli ulteriori accordi di cui sia fatta richiesta di omologa, con decreto del Tribunale competente nei confronti di tutte le società ricorrenti ex articolo 182 bis LF; (ii) l'adozione da parte dell'Assemblea degli azionisti delle delibere previste per l'implementazione dell'Operazione così come illustrate nell'Accordo di Ristrutturazione e nell'Accordo di Investimento, ivi inclusa quella relativa alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, circostanza che condizione sospensiva ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione; e (iii) l'avvenuto closing, comprensivo dell'effettivo incasso dei corrispettivi pattuiti, della Dismissione Oil&Gas a seguito del verificarsi delle relative condizioni sospensive;
  • D. la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano, così come approvati dal Consiglio di Amministrazione del 19 dicembre 2018 (cfr. supra), e l'effettivo raggiungimento dei target economico-finanziari e patrimoniali che sanciranno il definitivo risanamento del Gruppo secondo le previsioni del Piano medesimo, i quali però dipendono anche da fattori che sono per loro natura futuri, incerti e non controllabili ex ante.

Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione ha opportunamente richiesto e ottenuto le informazioni necessarie ad analizzare le sopra menzionate circostanze. Alla data di redazione del presente bilancio tutte le circostanze da A. a C. si sono positivamente risolte, come si illustrerà dettagliatamente in seguito, mentre come significativa incertezza che possa far sorgere dubbi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale la realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano che sono in definitiva il rimborso dei debiti finanziari nel dicembre 2024 o la rifinanziabilità dei debiti residui alle migliori condizioni di mercato. Dalle analisi effettuate la Società ed il Gruppo hanno ritenuto appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella redazione del presente bilancio.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha fondato le proprie conclusioni sulla base delle seguenti considerazioni, con riferimento a ciascuno degli elementi di incertezza sopra esposti:

  • (i) con decreti del 10 gennaio 2020, notificati a Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. in data 21 gennaio 2020, la Corte d'Appello di Bologna ha accolto i reclami avverso i provvedimenti del Tribunale di Forlì di rigetto dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione, ritenendo fondate le ragioni addotte dalle società reclamanti, e ha pertanto omologato l'Accordo di Ristrutturazione medesimo.
  • (ii) in data 31 marzo 2020 è stata completata con successo la seconda parte del Closing relativo alla cessione della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi a MEIL Global Holdings BV.
  • (iii) In data 29 aprile 2020 la CONSOB ha autorizzato con Nota prot. n. 0393199/20 la pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all'offerta in opzione di azioni Trevifin (l'"Offerta in Opzione") e all'ammissione alle negoziazioni delle azioni di nuova emissione e dei warrant denominati "Loyalty Warrant Trevi Finanziaria Industriale S.p.A." (i "Warrant") sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
  • (iv) In data 29 aprile 2020, le banche creditrici parte dell'Accordo di Ristrutturazione, per il tramite dell'agente, hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione a partire da tale data. Nell'ambito di tale comunicazione le banche hanno altresì confermato che gli impegni di sottoscrizione e liberazione dell'Aumento di Capitale dalle stesse assunti ai sensi dell'Accordo di Ristrutturazione devono intendersi a partire da tale data irrevocabili e incondizionati come anche quelli dell'Accordo d'investimento;
  • (v) In data 18 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è concluso il periodo per l'esercizio dei diritti di opzione (i "Diritti di Opzione") relativi all'offerta in opzione (il "Periodo di Offerta") ai soci di complessive n. 13.000.118.907 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione, godimento regolare (le "Azioni in Offerta");
  • (vi) In data 29 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è positivamento di capitale di deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, nell'ambito del quale sono state sottoscritte n. 15.083.921.496 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 150.839.214,96;

(vii) Con riferimento, infine, ai fattori di incertezza legati al Piano, si ricorda che quest'ultimo è stato redatto, sulla base di criteri prudenziali, con l'ausilio di primari advisor industriali e finanziari, è stato più volte esaminato dal Consiglio di Amministrazione attestato da parte dell'esperto nominato ai sensi dell'articolo 182 bis ed omologato dal tribunale di Bologna.

Gli Amministratori, alla luce delle considerazioni sopra esposte, hanno quindi adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio separato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, in quanto ritengono ragionevole che la situazione di difficoltà che il Gruppo sta affrontando potrà essere superata tramite le suddette azioni intraprese. In sintesi, nel corso del mese di giugno 2020 la manovra finanziaria consentirà di ottenere una rilevante patrimonializzazione (complessivamente pari a circa Euro 400 milioni) connessa all'aumento di capitale per cassa di Euro 130 milioni, alla conversione di una porzione dei crediti vantati dalle banche finanziatrici pari ad Euro 284 milioni e al beneficio patrimoniale di circa Euro 19 milioni connesso alle operazioni di saldo e stralcio con alcuni creditori finanziari. Inoltre, vi saranno benefici connessi al consolidamento e al riscadenziamento del debito bancario, che avrà data di scadenza finale e relativo rimborso bullet al 31 dicembre 2024, e la modifica dei relativi termini e condizioni.

Va dato atto che l'esistenza ed il superamento dell'incertezza relativa alla realizzazione del Piano dipende solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, mentre per altri versi dipende da fattori esterni che sono stati valutati secondo i criteri di ragionevolezza sopra esposti.

Per quanto riguarda la diffusione sul territorio nazionale ed in altri paesi europei dell'emergenza epidemiologica COVID-19, avvenuta dopo la chiusura dell'esercizio, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione aveva assunto che lo stato di emergenza nazionale ed internazionale si protraesse per un trimestre intero (1 marzo 2020 – 31 maggio 2020) in relazione alle aree geografiche in cui il Gruppo opera, con confinamenti e limitazioni ai trasporti ed alle attività industriali, ipotizzando per il periodo successivo una ripresa graduale, nonché che il Gruppo continuasse ad operare, evitando costi non necessari e mirando a non perdere possibili vendite in Paesi dall'emergenza Coronavirus ed in Paesi che sembrano esserne usciti dando già alcuni segnali di ripresa. L'impatto negativo sui risultati del Gruppo atteso per l'esercizio 2020, derivante dalla pandemia, rientra in ogni caso complessivamente nei range previsti dalle analisi di sensitività che sono state svolte sul Piano Industriale da parte dell'Attestazione, anche considerato (tale impatto negativo) congiuntamente agli scostamenti registrati per l'esercizio 2019.

Principali indicatori patrimoniali ed economico-finanziari della società

Ad oggi, in estrema sintesi i principali indicatori patrimoniali e economico-finanziari della Società sono i seguenti:

(in migliaia di Euro) 31/12/2019
Valore della produzione 32,446.260
Ricavi Totali 32.446.260
Valore Aggiunto 13.304.047
% sui Ricavi Totali 41.00%
Margine Operativo Lordo (EBITDA) 5.574.761
% sui Ricavi Totali 17.18%
Risultato Operativo (EBIT) (131.591)
% su Ricavi Totali (0,41)%
Risultato netto (18.602.027)
% sui Ricavi Totali (57,33)%
Investimenti lordi 387.370
Capitale investito netto 147.879.791
Posizione finanziaria netta 416.512.337
Patrimonio Netto (268.632.546)
Risultato operativo netto / Capitale investito netto (R.O.I.) (0,09)%
Risultato netto / Patrimonio netto (R.O.E.) 6,92%
Risultato operativo netto / Ricavi Totali (R.O.S.) (0,41)%
Posizione finanziaria netta / Patrimonio netto (Debt / Equity) (155,05)%

Tali indicatori confermano che, al fine di superare l'attuale situazione di crisi in cui la Società e in generale il Gruppo attualmente versano, è necessario attuare l'Operazione sopra descritta necessaria per garantire il presupposto della continuità aziendale.

Ad esito dell'attuazione della manovra, sulla base di quanto previsto infatti che entro l'esercizio 2020, il Gruppo raggiunga target finanziari e patrimoniali coerenti con quelli dei principali competitor di mercato, come individuati dal Consiglio di Amministrazione.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione o di produzione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l'attività e ogni altro costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significatione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. Le vite utili per categoria di beni sono le seguenti:

CATEGORIA CESPITI ALIQUOTA
Terreni Vita utile illimitata
Fabbricati industriali e civili 5%
Mobili e arredi 12%
Macchine elettroniche 20%
Attrezzature di perforazione e fondazione 7-50%
Attrezzature generiche 10%
Automezzi 18,75%
Attrezzature varie e minute 20%

I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori resaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. Qualora si rilevino indicatori che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile viene svolto l'impairment test. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della stessa.

Leasing

I contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo. Tale impostazione implica che:

  • Il costo dei beni locati sia iscritto fra le immobilizzazioni e sia ammortizzato a quote costanti sulla base della vita utile stimata; in contropartita viene iscritto un debito finanziario nei confronti del locatore per un importo pari al valore del bene locato;
  • · I canoni del contratto di leasing siano contabilizzati in modo da separare l'elemento finanziario dalla quota capitale, da considerare quale rimborso del debito iscritto nei confronti del locatore, in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati a conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.

I contratti di leasing nei quali il locatore terzo conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativo ed i relativi canoni sono imputati al conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Locatore tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate al costo di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l'attività e ogni costenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo.

I diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e software sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo la vita utile attesa pari a 5 esercizi, salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative, così come stabilito dallo IAS 38.

Partecipazioni in Società controllate e Società collegate

Sono imprese controllate le imprese su cui TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. ha autonomamente il potere di determinare le scelte strategiche dell'impresa al fine di ottenerne i relativi benefici. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando si detiene, direttamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria considerando anche i cosiddetti voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili.

Sono imprese collegate le imprese su cui TREVI - Finanziaria S.p.A. esercita un'influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell'impresa, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti convertibili; l'influenza notevole si presume quando Trevi – Finanziaria Industriale S.p.A. detiene, direttamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria. Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate al costo d'acquisto eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale o di riserve di capitale ovvero in presenza di perdite di valore determinate applicando il cosiddetto "impairment test". Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono che avevano originato le svalutazioni

Il valore contabile di queste partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile.

Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese minori per le quali non è disponibile una quotazione di mercato sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite di valore.

Perdita di valore di attività

Una perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un'attività sia superiore al suo valore recuperabile. A d ogni data di bilancio viene accertata l'eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l'esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell'attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell'eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l'uso e nell'esercizio in corso, l'impairment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.

Attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono trattate secondo lo IFRS 9, di prima applicazione dal 1 gennaio 2018.

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie, che rappresentano strumenti di debito, sono classificate nelle seguenti tre categorie:

  • costo ammortizzato, per le attività finanziarie detenute con l'obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali (i) che superano l'SPPI test in quanto i flussi di cassa rappresentano esclusivamente pagamenti di capitale e interesse. Tale categoria include i crediti commerciali, altri crediti di natura operativa inclusi nelle altre attività correnti e non correnti e crediti di natura finanziaria inclusi nelle altre attività finanziarie correnti e non correnti;
  • (ii) attività finanziarie detenute con l'obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali, rappresentati esclusivamente dal pagamento di capitale e interesse, sia di realizzarne il valore attraverso la cessione (cd. business model hold to collect and sell). Le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita OCI, per poi essere rilasciate a Conto economico in sede di derecognition;
  • (ii) fair value con contropartita Conto economico (FVTPL fair value through profit or loss), come categoria residuale, per le attività che non sono detenute in uno dei business model di cui sopra. In tal caso, le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita il Conto economico.

La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di capresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cosidetto business model hold to collect). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della ritevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le attività finanziarie di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosiddetto business model hold to collect and sell), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI). In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCl è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL). Le attività finanziarie cedute sono eliminate quando i diritti contratuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferti a terzi. Svalutazioni di attività finanziarie della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto "Expected Credit Loss model". Per maggiori dettagli sull'introduzione dei relativi effetti si rimanda a quanto riportato nello specifico paragrafo "Effetti dell'applicazione dei nuovi principi contabili - IFRS 9.

Debiti finanziari e prestiti obbligazionari e i prestiti obbligazionari sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al valore equo del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione dello strumento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati utilizzando il metodo del costo ammortizzato; tale metodo prevede che l'ammortamento venga determinato utilizzando il tasso di interesse effettivo, rappresentato dal tasso che rende uguali, al

momento della rilevazione iniziale, il valore dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. Gli oneri accessori per le operazioni di finanziamento sono classificati nel passivo di stato patrimoniale a riduzione del finanziamento concesso e il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di tali oneri e di ogni eventuale sconto o premio, previsti al momento della regolazione. Gli effetti economici della valutazione secondo il metodo del costo ammortizzato sono imputati alla voce "(Oneri)/Proventi finanziari".

Per maggiori informazioni si rimanda alla tabella esposta all'interno del paragrafo "IFRS 9 - Impairment"

Crediti commerciali, finanziari ed altre attività finanziarie a lungo termine

I crediti e le altre attività finanziarie a lungo termine sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.

Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista videnza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell'ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo. Per ulteriori dettagli, si consulti il paragrafo "IFRS 9 - Measurment and Classification" e "IFRS 9 - Impairment".

Crediti commerciali ed altre attività a breve termine

I crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.

I crediti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo: tale valore approssima il costo ammortizzato. Se espressi in valuta, i crediti sono valutati al cambio di fine periodo.

Inoltre, in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.

Le operazioni di cessione di crediti pro-solvendo e le cessioni pro-soluto che non rispettano i requisiti richiesti dallo IFRS 9 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, in quanto non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici, rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti a terzi.

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide sono rappresentate dal saldo di cassa, dei depositi a vista presso le banche di relazione e da investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 3 mesi) comunque facilmente convertibili in quantità note di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore.

Le disponibilità liquide sono rilevate al fair value.

Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche, altre attività finanziarie a breve ad alta liquidià, con scadenza originaria non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.

Patrimonio netto

Capitale sociale

La posta è rappresentata dal capitale sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riaquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo e il valore nominale.

Riserva azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. In valore nominale delle azioni proprie è contabilizzato in riduzione del capitale sociale emesso, mentre l'eccedenza del valore di alore nominale

è rilevato in apposita riserva di patrimonio netto. Nessun utile (perdita) è rilevata a conto economico per l'acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.

Riserva di fair value

La posta accoglie le variazioni di fair value, al netto dell'effetto imposte, delle partite contabilizzate al fair value con contropartita patrimonio netto.

Altre riserve

Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica, dalla riserva straordinaria e dalla riserva per conversione obbligazioni.

· Utili (perdite) portati a nuovo incluso l'utile (perdita) dell'esercizio

La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né accantonata a riserva ed i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All'interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell'esercizio.

Finanziamenti a lungo e breve termine

Sono inizialmente rilevati al costo che, alla data di accensione, risulta pari al fair value del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di transazione. Successivamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Benefici ai dipendenti

Piani a benefici definiti

La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici definiti determinati nell'esistenza e nell'ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell'attualizzazione dell'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L'ammontare dell'obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali sono contabilizzati nel conto economico di competenza per l'intero ammontare. La Società non ha infatti usufruito della facilitazione del cosiddetto "metodo del corridoio".

A partire dal 1 gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche integrative da lui prescette oppure mantenuti in azienda.

Si precisa che ai fini del calcolo attuariale, con riferimento sia all'esercizio 2018, è stato utilizzato un tasso di sconto determinato con riferimento ad un paniere di obbligazioni Corporate con rating AA (indice iBoxx Eurozone Corporates AA 10+), in linea con quanto consigliato dall'Associazione degli Attuari al 31 dicembre 2016.

Pagamenti basati su azioni

I principali dirigenti e alcuni managers della Società possono ricevere parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni. Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 gli stessi sono da considerarsi piani regolati con strumenti rappresentativi di capitale (cosiddetti "equity settled"). La maturazione del diritto al pagamento è correlata ad un periodo di vesting durante il quale i managers devono svolgere la loro attività come dipendenti. Pertanto, nel corso del periodo di vesting, il valore corrente dei pagamenti basati su azioni alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo con contropartita un'apposita riserva del patrimonio netto. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione

non hanno effetto sulla valutazione iniziale. In particolare, il costo, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio netto.

Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenziali

I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l'impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l'impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'onere necessario per l'adempimento dell'obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicone e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.

Laddove è previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto dell'attualizzazione è rilevante, l'importo dell'accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; è fornita tuttavia informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.

Strumenti derivati

La Società ha adottato una Risk Policy di Gruppo. La rilevazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).

Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico.

In caso di designazione dello strumento di copertura come Fair Value Hedge, sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumento coperto, indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest'ultimo.

In caso di designazione dello strumento di copertura come Cash Flow Hedge viene sospesa a Patrimonio Netto la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta efficace, rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a Patrimonio Netto sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l'attività o la passività coperta influenza il conto economico.

Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di negoziazione.

Ricavi e costi

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela viene effettuata applicando un modello che prevede cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (i) identificazione delle performance obligation previste dal contratto; (iii) determinazione del corrispettivo della transazione; (iv) allocazione della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della singola performance obligation.In applicazione di questi criteri, per la Società questo comporta che i ricavi derivanti dalla cessione dei beni di regola sono rilevati, al momento della soddisfazione della performance obligation che solitamente avviene con la spedizione,

mentre i ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati con riferimento allo stadio di completamento, definita sulla base del lavoro svolto.

I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di ricavi e comunque secondo il principio della competenza temporale.

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenendo conto del tasso effettivo applicabile.

I dividendi sono contabilizzati nell'esercizio in cui sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.

Imposte

Le imposte dell'esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazione della normativa fiscale vigente.

Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali di operazioni o altri fatti sono rilevati, a conto economico o direttamente a Patrimonio Netto, con le medesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale. Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli "Altri costi operativi". A partire dall'esercizio 2006 e alla data odierna, per rinnovi triennali, la Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate, dirette e indirette, italiane hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.).

Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. funge da Società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di Società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Ciascuna Società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla Società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. rileva un credito nei confronti delle Società che apportano redditi imponibili, pari all'IRES da versare. Per confronti delle Società che apportano perdite fiscali, Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.

Valute

Le operazioni in valuta sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data dell'operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla di rendicontazione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap n° 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l'attendibilità.

L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli schemi di bilancio, quali lo stato patrimoniale, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.

Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:

  • · Svalutazione degli attivi immobilizzati;
  • · Valutazione delle partecipazioni
  • Valutazione della recuperabilità dei crediti ●
  • Imposte differite attive; .
  • Accantonamenti per rischi su crediti; .

  • Benefici ai dipendenti; 0

  • · Accantonamenti per rischi e oneri.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.

Bilancio

Copia del presente bilancio, del Bilancio Consolidato, della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della relazione e di quella degli organi di controllo, sarà depositata presso la sede sociale, sul sito internet www.trevifin.com, presso la Borsa Italiana S.p.A. e presso il Registro delle Imprese nei termini di normativa.

IFRS 9

A seguito delle conseguenze della crisi finanziaria, lo IASB ha ritenuto che le disposizioni dettate dallo IAS 39 in tema di impairment non fossero più sufficienti ad una rapida, oggettiva e predittiva misurazione delle perdite. Tale criticità ha, pertanto, fatto sorgere l'esigenza di avere delle nuove regole relative alla rilevazione e contabilizzazione delle perdite che permettessero di dare maggiore rilevanza ad una visione forward-looking nella stima, nonché ad una anticipazione dei loro effetti nei Bilanci delle Società.

Il board ha dunque modificato l'approccio di svalutazione passando da un modello definito di "Incurred Loss" previsto dallo IAS 39 ad un modello definito di "Expected Credit Loss". Il primo prevedeva la rilevazione della perdita esclusivamente nel momento di cui avveniva l'evento di default; il secondo, al contrario, anticipa la rilevazione della perdita stimando, mediante l'utilizzo di variabili forward-looking, la probabilità che si verifichi l'evento di default.

IFRS 9 § 5.5.1 e 5.5.2: L'Impairment si applica a tutte le attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato e al Fair Value con variazioni di valore presentate nella voce Other Comprehensive Income (FVOCI), mentre sono escluse quelle al Fair Value i cui effetti delle variazioni sono rilevati a Conto Economico. Inoltre, rientrano nel perimetro di applicazione anche le seguenti tipologie di strumenti:

  • Loan Committment;
  • Crediti per leasing; 0
  • Contract asset; 0
  • Garanzie finanziarie incluse nell'IFRS 9.

Tra gli elementi di discontinuità rispetto al passato, vi è anche l'inclusione delle garanzie finanziarie non valutate al Fair Value rilevato a Conto Economico di applicazione delle disposizioni dell'IFRS 9 relativamente all'impairment. La definizione di garanzia finanziaria resta invariata rispetto a quanto già previsto dallo IAS 39 per il quale risultava che: "Una garanzia finanziaria rappresenta un contratto nel quale la Società è tenuta ad onorare gli obblighi contrattuali di una

terza parte nel momento in cui questa non rimborsi il proprio creditore".

La Società iscrive le garanzie financio al fair value alla data di rilevazione iniziale ovvero alla data in cui diventa parte delle clausole contratuali. Le garanzie finanziarie sono poi soggette ad impairment; pertanto, alle date di valutazione successive, il loro valore d'iscrizione sarà pari al maggiore tra il valore di iscrizione iniziale, al netto di eventuale ammortamento dei costi, e l'expected credit loss determinato secondo le nuove disposizioni dell'IFRS 9.

La regola generale di impairment prevista dall'IFRS 9 ha l'obiettivo di dare rappresentazione del deterioramento o del miglioramento della qualità del credito nel valore delle attività finanziarie dalla Società. La modalità con cui si calcola l'ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende, dalla variazione del rischio di credito dall'iscrizione iniziale dell'attività alla data di valutazione.

Pertanto, ad ogni reporting date, la Società rileverà l'accantonamento per le perdite future attese distinguendo tra differenti stage di collocazione che riflettono il merito creditizio della controparte, in particolare:

  • · Stage 1 per le attività che non hanno subito un incremento significativo del rischio di credito rispetto a quanto registrato al momento della rilevazione iniziale si dovrà procedere a rilevare un accantonamento che rifletta la 12months ECL, ovvero la probabilità che si verifichino eventi di default nei successivi 12 mesi (IFRS 9 § 5.5.5);
  • · Stage 2 per le attività che, invece, hanno subito un incremento significativo nel rischio di credito rispetto a quanto registrato al momento della rilevazione iniziale si dovrà procedere a rilevare un accantonamento che rifletta la lifetime ECL, ovvero la probabilità che si verifichino eventi di default nella vita dello strumento (IFRS 9 § 5.5.3).
  • · Stage 3 per le attività che presentano evidenze effettive di impairmento dovrà riflettere una svalutazione rappresentativa di un ECL su base lifetime, con probabilità di default pari al 100% (IFRS 9 § 5.5.3).

In aggiunta, I'IFRS 9 § 5.5.1.5 prevede anche la possibilità di adottare un approccio semplificato per il calcolo delle perdite attese esclusivamente per le seguenti categorie:

  • Crediti commerciali e Contract Assets che:
    • o Non contengono una componente finanziaria significativa; o
    • o Contengono una componente finanziaria significativa ma la Società stabilisce a livello di policy contabile di misurare le perdite attese su base lifetime.
  • Crediti per leasing.

L'approccio semplificato parte dall'impostazione prevista per l'approccio generale, senza tuttavia richiedere alla Società di monitorare le variazioni del rischio di credito della controparte in quanto l'expected loss è sempre calcolata su base lifetime.

PRIMA APPLICAZIONE DELL'IFRS 9

Il Gruppo Trevi SpA ha adottato i nuovi requirement previsti dall'IFRS 9 in materia di strumenti finanziari a partire da 1º gennaio 2018, ad eccezione delle disposizioni previste per l'hedge accounting per le quali il Gruppo si è avvalso della possibilità prevista dall'IFRS 9 § 7.2.21 di non applicare dette nuove regole e di continuare ad adottare le disposizioni previste dallo IAS 39.

Pertanto, ai fini del bilancio consolidato, è stata effettuata la valutazione dell'impairment sui saldi delle attività finanziarie rientranti nel perimetro di applicazione al 1º gennaio 2018 ed al 31 dicembre 2018 per tutte le Società del Gruppo, utilizzando il modello sintetizzato nella presente nota metodologica. Inoltre, la medesima valutazione è stata effettuata per il Bilancio Separato della holding Trevi Finanziaria Industriale Spa.

La rilevazione degli effetti iniziali, ovvero la maggiore svalutazione derivante del nuovo Principio, è stata contabilizzata in un Riserva patrimoniale - Riserva per la First Time Adoption.

MODALITÀ OPERATIVE DI APPLICAZIONE DEL NUOVO DI IMPAIRMENT

Il modello di impairment descritto nella presente istruzione operativa è stato applicato a tutte le attività finanziarie come definite dall'IFRS 9. Di seguito si riportano in particolare, le principali caratteristiche degli approcci adottati dal Gruppo e previsti da IFRS 9: Simplified Approach e General Approach.

Simplified Approach

L'approccio semplificato è stato adottato dal Gruppo con riferimento a:

  • · crediti commerciali (incluse le fatture da emettere);
  • · contract assets ("work in progress" attivi al netto degli anticipi ricevuti);
  • · crediti per anticipi erogati a fornitori.

Per tali fattispecie sono state applicate le regole dell'approccio semplificato indicate da IFRS 9, calcolando il valore del fondo svalutazione mediante il prodotto dei seguenti fattori:

· EAD - Exposure At Default: esposizione contabile alla data di valutazione;

  • PD Probability of Default: la probabilità che l'esposizione oggetto di valutazione possa andare in default e quindi . non essere rimborsata. Come driver per la determinazione della probabilità di default dell'esposizione è stata considerata quella specifica della controparte. In particolare, la PD è stata determinata utilizzando fonti esterne (infoprovider) e qualora non presente il dato specifico della controparte oggetto di valutazione, è stata applicata una PD espressiva del segmento di mercato di appartenenza della controparte o, in caso di campione poco rappresentativo, come ultima alternativa, la PD media rappresentativa del portafoglio crediti. Per le esposizioni verso controparti governative la PD utilizzata è quella relativa allo Stato di riferimento della controparte;
  • · LGD Loss Given Default: percentuale attesa di perdita in caso di default del creditore. Il modello di impairment IFRS 9 prevede la possibilità di calcolare internamente il parametro identificato della perdita attesa in caso di default. In alternativa a quest'ultimo, data l'impossibilità di ricostruire una base dati storica congrua al calcolo della LGD, il Gruppo ha deciso di adottare il parametro standard definito per la normativa bancaria e pari al 45%.

Per le attività finanziarie rientranti dell'approccio semplificato il periodo di default sulla base delle statistiche di incasso delle poste attive rientranti nel perimetro. Pertanto:

  • per le posizioni "in bonis" ovvero quelle non scadute, con riferimento esclusivo ai crediti commerciali ed alle fatture da emettere, la PD è definita su un orizzonte temporale di 60 giorni, in coerenza con l'orizzonte medio di dilazione di pagamento che il Gruppo ha concordato sulla base:
    • o delle diverse aree geografiche in cui operano le singole legal entity di ogni divisione le cui dilazioni medie di pagamento divergono ma si discostano da un orizzonte medio di Gruppo pari a 2 mensilità;
    • o alle caratteristiche del business in cui la Società opera e sulle caratteristiche dei crediti commerciali che, per la maggior parte dei crediti emessi, richiedono una dilazione di pagamento a breve scadenza;
    • per le posizioni scadute entro il periodo di default (stabilito ad una soglia di 360 giorni dalla data di scadenza del credito), la PD è espressiva di un orizzonte temporale pari ad 1 anno. Il Gruppo ha concordato l'applicazione di una soglia di default diversa da quella definita dal principio contabile IFRS 9 (i.e. 90 giorni di scaduto), rigettando tale presunzione (si veda IFRS 9, par. B5.5.37) sulla base:
      • o dagli evidenti ritardi nei pagamenti da parte dei propri clienti, che molto spesso avvengono oltre i 90 giorni dalla scadenza del documento;
      • o da eventuali ritardi nei pagamenti dovuti alle caratteristiche del business in cui opera la società e, più in particolare, da potenziali ritardi nella fornitura di beni e servizi che il Gruppo offre ai propri clienti, generando un saldo da parte dei clienti solo a conclusione di un servizio, piuttosto che alla consegna fisica di un bene. Nello specifico:
        • = difficoltà temporanee di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni;
        • " un rallentamento nelle vendite dei beni oggetto di costruzione;
        • difficoltà oggettive a ricevere incassi da clienti di alcuni paesi dettate da situazioni contingenti di . natura legislativa o valutaria;
        • · intralci temporanei dovuti al rapporto fra cliente e fornitore che si sviluppa nel corso di una commessa;
        • · due date di non facile determinazione nel caso di pagamenti di ritenute a garanzia o somme precedentemente oggetto di contenzioso;

Entrando nel merito delle singole divisioni del gruppo: per la divisione Soilmec le vendite sono principalmente fatte tramite dealer/agenti con i quali esiste una "linea di credito" che viene regolarmente monitorata. Le partite scadute sono comunque oggetto di garanzia mediante le macchine in stock presso la yard del dealer. Sulle vendite, inoltre, salvo pochi casi, il pagamento avviene contestualmente alla

consegna dell'attrezzatura o con una dilazione concordata per particolari clienti con cui esiste una "storicità".

Con riferimento alla divisione Trevi SpA, invece, e più in dettaglio alle "difficoltà temporanee di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni" nonché alle "difficoltà oggettive a ricevere incassi da clienti di alcuni paesi dettate da situazioni contingenti di natura legislativa", di seguito sono riportati alcuni esempi edificanti di ritardi nei pagamenti superiori ai 90 giorni:

  • Incasso in maggio 2019 dall'Autorità Portuale di Napoli di crediti per fatture emesse a luglio 2018. Tali crediti sono relativi allo Stato di Avanzamento Lavori finale. Il ritardo è dovuto a diversi fattori, fra cui un'analisi interna dell'Autorità Portuale sul corretto contabile dell'intera commessa, e la verifica sull'adempimento nei pagamenti dei vari subappaltatori.
  • · Incasso in varie date del 2019 di crediti dal cliente Algerino Cosider anche per fatture del 2017. Il ritardo è maturato a causa di 2 fattori principali: ritardo con cui Trevi SpA ha rilasciato alcune integrazioni di fideiussioni contrattuali; livello di maggiore burocrazia nei controlli da parte della Banca Centrale Algerina per le rimesse all'estero rispetto al passato.

Per tali motivi, il Gruppo ha prolungato il riconoscimento di un default optando per l'applicazione di una soglia pari ad 1 anno, ritenendo il superamento di tale soglia come identificativo di una effettiva difficoltà della controparte nel far fronte ai propri impegni debitori, generando un mancato incasso del credito per le società del Gruppo.

per le posizioni scadute oltre il periodo di default, invece, la PD è stata posta pari al 100%.

Il modello di valutazione dell'impairment dei contract assets e degli anticipi a fornitori, similmente a quanto definito per i crediti commerciali scaduti ma non in default, prevede l'applicazione di un orizzonte temporale di 1 anno.

Tuttavia, all'applicazione delle regole quantitative per il calcolo del fondo svalutazione dei crediti, può seguire l'applicazione di una percentuale di svalutazione specifica per determinate posizioni (i.e. clienti) sulla base dell'esperienza del management e/o di specifiche informazioni qualitative a disposizione.

General Approach

Per ciò che concerne, invece, le poste oggetto di impairment IFRS 9 che presupposti per l'applicazione del General Approach, la Società ha provveduto a definire una metodologia di Expected Credit Loss per ogni cluster di merito creditizio definito per tali esposizioni.

Financial Guarantees

Ai fini del bilancio IFRS, la metodologia del General Approach definita dal Gruppo è finalizzata alla quantificazione dell'impairment sulle garanzie finanziarie erogate/rilasciate da parte della Holding Trevi Finanziaria SpA in favore delle Divisioni del Gruppo Trevi.

Come anticipato, l'approccio generale prevede che la definizione dei parametri con cui si calcola l'ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende del rischio di credito che l'attività ha subito dall'iscrizione iniziale alla data di valutazione.

Per la valutazione dell'incremento del rischio di credito, il Gruppo ha preso in considerazione tutte le informazioni ragionevoli e accettabili che ha a disposizione o che può ottenere senza incorrere in oneri eccessivi.

Il Principio', inoltre, fornisce una lista esemplificativa delle variabili che possono essere considerate come driver per l'incremento del rischio di credito e che possono essere distinte in: dati macro economici (modifiche nella normativa, instabilità politica), dati relativi alla controparte (peggioramento nei risultati economico/finanziari, downgrade del credit

IFRS 9 & B.5.5.17.

rating), dati di mercato (CDS, credit spread, ratinelativi al contratto (perdita di valore nei collateral, modifiche contrattuali sfavorevoli).

Di conseguenza, il calcolo dell'impairment su queste poste è stato effettuato in applicazione delle seguenti regole:

  • Stage Allocation: l'allocazione in stage delle garanzie finanziarie della Holding è stato guidato da driver qualitativi e quantitativi. Nell specifico, il Gruppo ha utilizzato come parametro primario il rating fornito dalla società di rating italiana (classificata ECAI - External Credit Assessment Institutions) Cerved SpA e la variazione della probability of default. Come parametri qualitativi, invece, la Società ha fatto uso degli accordi di ristrutturazione e "congelamento" del debito stabilito con gli istituti bancari creditori del Gruppo.
    • o In base ai parametri utilizzati ai fini della stage allocation, le garanzie finanziarie erogate da parte della Holding Trevi Finanziaria SpA nei confronti delle divisioni, appartenenti a tutto il Gruppo Trevi, sono state classificate a Stage 32, ovvero all'interno del cluster identificativo di un aumento del rischio di credito rispetto alla data di erogazione iniziale ("significant increase in credit risk from initial recognition date") tale da riscontrare un perdita effettiva di valore. Ai fini del calcolo dell'impairment IFRS 9, dunque, la PD è stata posta pari al 100%.
    • o Le osservazioni e le analisi svolte dal Gruppo derivano del principio contabile IFRS 9, il quale richiede, oltre all'utilizzo di indicatori quantitativi per la valutazione del "significant increase in credit risk since initial recognition", di considerare "qualitative and non-statistical quantitative information" (IFRS 9, art. B5.5.183) che, da sole, possono essere sufficienti a valutare il grado di rischiosità raggiunto dagli strumenti oggetto di valutazione.

Le evidenze oggettive utilizzate dalla Società ai fini della classificazione a Stage 3 derivano da un progressivo peggioramento dei risultati economico-finanziari che ha richiesto l'avvio di un complesso e articolato negoziato con le principali banche finanziatrici del Gruppo (per maggiore dettaglio si rimanda all'appendice 1 del seguente documento - "Accordo di ristrutturazione").

  • · Calcolo della perdita attesa: alla stregua di quanto descritto per i crediti commerciali del Gruppo, ai fini del calcolo dell'Expected Credit Loss per le posizioni relative alle garanzie finanziarie erogate è stato effettuato mediante il prodotto dei tre parametri di rischio:
    • o PD Probability of Default espressiva di un orizzonte temporale pari alla durata residua della garanzia finanziaria (cd. Lifetime) per le garanzie finanziarie allocate a stage 2 o pari al 100% per le posizioni allocate allo stage 3 (ovvero, in default);
    • o LGD Loss Given Default: il modello di calcolo dell'impairment consente l'applicazione di un parametro specifico per il Gruppo che contempli l'effettiva capacità di recupero delle esposizioni in default. A tal proposito la società ha predisposto un'analisi ad hoc per la stima della potenziale perdita in sede di default delle divisione del Gruppo, come discusso nel paragrafo successivo;
    • o EAD Exposure at Default: pari all'ammontare della garanzia rilasciata applicando un fattore di conversione per le posizioni off-balance del 100%.

I IFRS 9, at. B5.5.18: "In sone cases, the pantiative information available may be sufficient o determine that financel has met the crierion for the recognition of a loss allowane of theme expected credit losses. That is, the information dos: not need to flow hrough a statistical nodel or credit raines process in order there has been a significant novease in the credit risk of the financial instruments | | Alternatively, the entity may hase the assessment on both ypes of information in are not captured hrough the internal raings process and a spective intend rating category at the eporting date, taking into consideration the credit risk characteristics at initial recognition, if both types of information are relevant."

4 La classificazione a stage 3, con conseguente varred loss dell'inpairnent, delle garanzie erogate nei confinati delle Divisioni apparterenti al settor Costuzioni (Trevi SpA e Soilmec SpA) e al setoven e Drillme) del Gruppo, deriva del vitharen del rating lo scorso belio 2018, da parte della scistà di rating Cerved, precedentemente declassato all'ultima classe di rating sulla scala della medesima agenzia (C2.1),

Inoltre, la definizione con le banche creditiri di un pre-acordo (cd. "congelamento" del debito nell'anno 2017 (successivamente sottoscrito ad Agosto 2018 con validità per 4 mesi e successivo de facio), con la porca alla ristutturazione dei debiti del Croppo Trevi entro il 2024, afferna l'effetiva difficoltà finanziaria che la Società sto attraversando negli ultimi anni.

Financial Guarantees - Loss Given Default

La Loss Given Default (LGD) è quel parametro che identifica la percentuale di perdita che la Società stima effettivamente di realizzare in caso di defualt della controparte, il cui complemento a uno è il recovery rate (RR), ossia la percentuale dell'esposizione che la società attende di di recuperare dall'attività di recovery della posizione.

Con specifico riferimento alle garanzie finanziarie erogate dalla Holding Trevi Finanziaria SpA in favore delle divisioni del Gruppo Trevi, la Società ha effettuato un'analisi basata sulla quantificazione di tale parametro in ipotesi di smobilizzo delle asset in caso di default delle medesime Divisioni.

Il valore di recovery, dunque, si basa sul valore dell'attivo aggregato per settore di business (Costruzioni e Oil&Gas) che la Holding andrebbe a liquidare qualora dovesse effettivamente far fronte al soddisfacimento dell'uscita di cassa dovuto dalla riscossione delle garanzie erogate in favore delle degli intermediari finanziari.

In particolare, nella determinazione del valore degli asset oggetto di analisi, è stato considerato sia il capitale circolante (crediti commerciali, acconti, rimanenze, lavori in corso e altri crediti), che il valore delle immobilizzazioni. Tale valore è stato poi nettato dell'importo delle passività finanziarie che si assume dovranno comunque essere onorate in caso di iquidazione, ovvero: i benefici ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e dei debiti finanziari non oggetto di garanzia.

Sono state escluse dal calcolo le partite intercompary sia lato passivo in quanto, nell'ottica di un processo di liquidazione nonché di una gestione della finanza a livello di "divisione", è stato ritenuto opportuno concentrare l'aralisi solo sugli investimenti e sulle passività verso entità esterne al Gruppo.

Nel processo di determinazione del valore degli asset oggetto di analisi, inoltre, è stato tenuto in considerazione anche il valore dell'impairment già calcolato per alcune voci di bilancio nella misura in cui l'importo della svalutazione è stata portata a decremento del valore degli asset (per dettaglio, si rimanda all'appendice 2 del seguente documento – "Individuazione della recovery").

Financial Guarantees – Considerazioni oil&gas

In sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2018 con riferimento alla Divisione Oil & Gas sono state svolte alcune considerazioni addizionali legate all'evoluzione del processo di cessione.

Più in dettaglio, in data 4 dicembre 2018 il Consiglio di Amministrazione di Trevi Finanziaria ha deliberato di accettare l'offerta vincolante presentata da Megha Engineering & Infrastructures Ltd. ("MEIL") per l'acquisizione delle società del Gruppo relative al settore Oil&Gas, segnatamente Drillmec SpA e Petreven SpA.

In estrema sintesi il corrispettivo pattuito per la cessione della divisione Oil&Gas è pari complessivamente a 140 milioni di Euro, determinato su base c.d. "debt free", ossia assumendo che Drillmec, Petreven e le società della divisione Oli&Gas oggetto di cessione siano trasferite alla data del closing dell'operazione prive di passività finanziarie. Tale impostazione implica dunque che tutte le passività finanziarie attualmente esistenti in capo alle società che fanno parte del settore Oil&Gas, ivi incluse le passività bancarie e quelle nei confronti di Trevi Finanziaria Industriale SpA e delle altre società del Gruppo Trevi che non rientrano nel perimetro della dismissione, vengano estinte e/o rinunciate nei confronti di Drillmec e Petreven. L'accordo prevede altresì che ci possa essere un aggiustamento prezzo sino a un importo massimo pari al 10% del Prezzo Dismissione e che un importo pari al 10% de prezzo sia da depositarsi in un conto vincolato per un periodo di 12 mesi a garanzia delle obbligazioni di pagamento dell'indennizzo poste a carico dei venditori.

In considerazione dei costi stimati dell'operazione, nonché delle poste relative all'aggiustamento prezzo e all'importo vincolato a garanzia, in sede di predisposizione del bilancio 2018, si è prudentemente stimato un cash in pari complessivamente a 111 milioni di euro (rispetto ai 140 milioni di corrispettivo pattuito) a fronte di un accollo di circa 120 milioni di euro. Risulta quindi evidente che al closing dell'operazione vi sarà uno sbilanciamento pari a circa 9 milioni di euro. A fronte di tale sbilanciamento è stato prudentemente stanziato di copertura che verrà rilasciato al

momento del perfezionamento della cessione.

In tale ottica, al fine di evitare duplicazioni di copertura dei rischi finanziari connessi all'operazione, è stato rilasciato il fondo stanziato ai fini dell'IFRS9 connesso alle garanzie Oil&Gas in quanto sostanzialmente già incluso nel fondo di copertura.

Trevi Fin - 31/12/2019 EAD IFRS9
EURO
Bad Debt provision
(Local accounting standard)
EURO (F)
Bad Debt provision (B)
IFRS 9
EURO
Delta (B-F)
EURO
Trade receivables 37,251 670 4.713.997 4 713 997
Construction contracts
Advances to suppliers
Invoices to be issued
Financial guarantees 111-860-503 2.123.888 2.123.888
Other financial assets 95 042 = 215 215
Total 149.207.216 6.838.100 6.838.100

IFRS 15

Il nuovo principio dell'IFRS 15 è stato emanato nel Maggio del 2014 dal FASB, con l'intento di sostituire i seguenti principi:

  • · lo IAS 11 "Commesse pluriennali e Interpretazioni",
  • · lo IAS 18 "Ricavi delle vendite e dei servizi",
  • · I'IFRIC 13 , IFRIC 15, IFRIC 18, SIC 31.

L'obiettivo dell'introduzione del principio contabile IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers", infatti, è quello di creare un quadro di riferimento completo ed omogeneo per la ricavi, applicabile a tutti i contratti commerciali (ad eccezione dei contratti di leasing, dei contratti assicurativi e degli strumenti finanziari).

In questo modo, si crea una concentrazione della disciplina dei ricavi in un unico principio, definito "Five step model framework":

l) Identificazione del contratto con il cliente, per identificare l'insieme di diritti ed obblighi contrattuali a cui applicare il modello. In tale contesto, il Board ha definito i criteri che devono essere rispettati per includere i contratti con i clienti nello scope dello standard.

2) identificazione delle performance obligation previste dal contratto, identificando beni e servizi promessi all'interno del contratto per determinare se possano o meno configurarsi come «performance obligations» separato. La valutazione deve essere fatta all'«inception date» per poter identificare le PO e in tale contesto, vanno determinate le PO distinte.

(3) determinazione del corrispettivo della transazione: l'ammontare di corrispettivo che l'entità si aspetta di ricevere a fronte dei beni o servizi trasferiti al cliente, che include al suo interno, qualsiasi tipo di variable consideration.

(4) allocazione del corrispettivo della transazione alle performance obligation;

(5) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della singola performance obligation: Il Gruppo deve riconoscersi i ricavi al momento in cui le PO vengono soddisfatte attraverso il trasferimento dei beni o servizi al cliente, e, in tale contesto, gli asset vengono trasferiti al momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene.

Il principio stabilisce che tale valutazione debba essere effettuata per ogni PO.

Tale modello introduce così un modello basato sul concetto di trasferimento di controllo.

L'IFRS 15.23 richiede, inoltre, ad un'entità di fornire informazioni circa i giudizi fatti, e le loro variazione dello standard che significativamente influenzano la determinazione dell'ammontare e delle tempistiche di riconoscimento dei ricavi da contratti con i clienti.

Il Gruppo nell'ambito dell'informativa dei principi contabili applicati ha fornito una descrizione dei giudizi che significativamente influenzano la determinazione dell'ammontare e delle tempistiche di ricavi da contratti

con i clienti. Le entità devono esercitare giudizio professionale nell'assicurarsi che le informazioni fornite siano sufficienti per rispettare gli obiettivi di informativa presenti nello standard.

Applicando il principio, dunque, le entità devono riconoscere i ricavi in modo da rappresentare in maniera fedele il trasferimento dei beni e servizi ceduti al cliente in misura rappresentativa del compenso che l'azienda si attende di ottenere in cambio dei beni e servizi forniti.

1.1 Corrispettivo variabile

Contestualmente viene introdotta anche una specifica disciplina per la contabilizzazione dei corrispettivi "variabili" o "potenziali".

Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, il Gruppo stima l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei beni al cliente.

Il corrispettivo variabile è stimato al momento della stipula del contratto e non ne è possibile la rilevazione fino a quando non sia altamente probabile che quando successivamente sarà risolta al corrispettivo variabile, non si debba rilevare una significativa rettifica in diminuzione all'importo dei ricavi cumulati che sono stati contabilizzati.

1.2 Corrispettivo non monetario

L'IFRS 15.48 richiede che l'entità nel determinare il prezzo dell'operazione debba tener conto degli effetti del corrispettivo variabile, della limitazione del corrispettivo variabile, dell'esistenza nel contratto di una componente di finanziamento significativa, del corrispettivo non monetario e del corrispettivo da pagare al cliente. Il corrispettivo da pagare al cliente è contabilizzato come una riduzione del prezzo dell'operazione a meno che il pagamento al cliente è effettuato in cambio di un bene o servizio distinto che il cliente trasferisce all'entità (IFRS 15.70). L'entità deve includere tale aspetto nell'informativa dei principi applicati, se significativa.

1.3 Garanzie

Il Gruppo fornisce tipicamente delle garanzie per le riparazioni dei difetti esistenti al momento della vendita, così come richiesto dalla legge. Queste garanzie di tipo standard sulla qualità sono contabilizzate come accantonamento a fondi per rischi e oneri.

Se il cliente ha la possibilità di acquistare la garanzia separatamente o se la garanzia fornisce un servizio distinto al cliente, oltre a correggere i difetti esistenti al momento della vendita, l'IFRS 15.B29 stabilisce che l'entità fornisca un servizio che è un'obbligazione di fare separata. In caso contrario, si tratta di una garanzia standard sulla qualità, che fornisce al cliente la certezza che il prodotto è conforme alle specifiche concordate.

Il Gruppo, nel corso del 2018, ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della applicazione retrospettica modificata, permesso dal IFRS 15.C3 lettera b.

Usando tale metodo di transizione il Gruppo ha scelto di rilevare l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del presente principio come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, a seconda del caso, di altra componente del patrimonio netto) dell'esercizio che include la data dell'applicazione iniziale. In base a questo metodo transitorio, inoltre, il gruppo ha scelto di applicare il presente Principio retroattivamente solo ai contratti che non sono completati alla data dell'applicazione iniziale.

L'IFRS 15 ha inoltre introdotto un divieto di nettare posizioni debitorie per lavori in corso e relativi acconti, se non riferite alla stessa commessa. Come effetto di tale cambiamento, e dopo che nel 2018 sono state introdotte due nuove voci di stato patrimoniale per l'esplosione separata delle attività per lavori in corso e relativi acconti, nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2019 non sono state effettuate compensazioni generali fra lavori in corso e relativi acconti.

Il Gruppo ha applicato il modello IFRS 15 su ciascuno dei revenue stream identificati a livello di Gruppo, accomunati dai medesimi fattori economici tra cui natura, timing e rischi di esecuzione oltre che da condizioni contrattuali (Terms & Conditions) omogenee per categoria di ricavo (IFRS 15 par. 114), rispettivamente:

  • Foundation & Construction contract; a)
  • b) Full Package;
  • C) Machine & Equipment;
  • d) Drilling Services;
  • Spare Parts; e)
  • f) Technical Assistance;
  • g) Other Services (Rental);
  • h) Servizi resi da Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

Ai fini IFRS 15, nel Gruppo Trevi, è principalmente la revenue stream "Foundation & Construction contract" a registrare impatti, tramite la presenza di costi incrementali da capitalizzare, quali rispettivamente, costi di MOB, e commissioni pagate ad agenti (Costs to obtain a contract).

Nella revenue stream "Foundation & Construction contract", infatti, si evidenziano costi e ricavi relativi alla mobilitazione e al cantieramento (MOB), che, sotto applicazione IFRS 15, sono regolati all'interno dei "Costs to fulfil a contract".

E' stato osservato come nella maggior parte dei contratti dal Gruppo tali costi risultino esplicitamente riconosciuti dal committente con l'identificazione di un corrispettivo per tali attività, mentre in altri casi meno frequenti e soprattutto relativi alle commesse di minori dimensioni, tali costi non trovino un esplicito riconoscimento e vengano remunerati attraverso il margine complessivo di commessa.

Sulla base delle analisi svolte, è stato valutato come il riconoscimento esplicito di tali costi comporti l'effettivo trasferimento del controllo dell'opera oggetto del contratto alla controparte nel momento in cui vengono sostenuti.

Conseguentemente tali costi devono concorrere alla determinazione dell'avanzamento contrattuale sia nel caso venga adottato un metodo di rilevazione dei ricavi over-time basato sugli output, sia nel caso venga adottato un metodo di rilevazione dei ricavi over -time basato sugli input. Solo nel caso in cui il margine medio di commessa risulti significativamente più elevato rispetto al margine generato dalle prime fasi di mobilitazione e cantieramente, tali costi sono prudenzialmente rilevati nel limite dei ricavi in relazione agli sforzi effettuati dal Gruppo per ottenere sul luogo le risorse necessarie (iminstalled materials) per procedere alla realizzazione dell'oggetto contrattuale (la fondazione).

Ai fini IFRS 15, solo nel caso in cui il contratto non preveda il riconoscimento esplicito di tali costi, questi devono essere oggetto di capitalizzazione e successivo ammortamento in coerenza con il trasferimento del controllo dell'asset, sempre che risultino (i) inerenti alla commessa, (ii) recuperabili e sottoposti regolarmente a processo di impairment per verificame la recuperabilità.

Contestualmente nel Gruppo Trevi, si evidenzia la presenza dei costi di all'ultima fase del lavoro in cui avviene l'attività di smobilizzo del cantiere, contabilizzati in accordo allo IAS 37 "Provisions, contingent liabilities, and contingent assets". In tale prospettiva, il Gruppo provvede ad allocare in un fondo ad hoc, la quota annua di accontonamento di tali costi.

Oltre ai costi di MOB e DEMOB, è stato evidenziato come in alcuni contratti vengano riscontrate commissioni pagate ad agenti, identificati come "costs to obtain a contract". In accordo all'IFRS 15, tali costi vengono capitalizzati e ammortizzati lungo tutta la durata del contratto.

In alcuni contratti, in particolare, inerenti alla revenue stream "Full Package", inoltre, sono state identificate delle clausole che potrebbero comportare una variazione del prezzo, in particolar modo liquidated damages (penalità per ritardi). Il management deve quindi considerare l'evenienza che tali penali vengano attivate e deve, nel caso siano più che probabili, iscrivere il ricavo direttamente al netto di queste penali, in modo da riflettere il corrispettivo che la società riceverà in cambio

della sua prestazione.

IFRS 16

Leasing

La società valuta all'atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

La società in veste di locatario

La società adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i l'easing, eccetto per i leasing di breve termine ed i leasing di beni di modico valore. La società riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l'attività per diritto d'uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.

i) Attività per diritto d'uso

La società riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti.

Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l'attività consistente nel diritto d' uso dalla data di decorrenza fino alla fine dell'attività sottostante.

Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment. Si rinvia a quanto indicato nella sezione s) Perdita di valore di attività non finanziarie.

ii) Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, la società rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a itolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dalla Società e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing tiene conto dell'esercizio da parte della Società dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.

I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo (salvo che non siano stati sostenuti per la produzione di rimanenze) in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, la Società usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per

la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresi, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'acquisto dell'attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell'indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.

Le passività per leasing della Società sono incluse nella voce Finanziamenti e Prestiti (vedi nota 21.2),

Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore

La Società applica l'esenzione per la rilevazione di breve durata (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). La Società ha applicato inoltre l'esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad attrezzature il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.

Cambiamenti nelle politiche contabili e informativa

L'IFRS 16 sostituisce lo IAS 17 (Leasing), l'IFRIC 4 (Determinare se un accordo contiene un leasing), il SIC 15 (Leasing Operativo-Incentivi) e il SIC-27 (La valutazione delle operazioni nella forma legale del leasing). L'IFRS 16 stabilisce i principi per la rilevazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare la maggior parte dei contratti di leasing seguendo un unico modello contabile in bilancio.

Il metodo di contabilizzazione per il locatore indicato nell'IFRS 16 rimane sostanzialmente invariato rispetto allo IAS 17. I locatori continueranno a classificare i leasing distinguendoli tra operativo e finanziario usando lo stesso principio di classificazione dello IAS 17. Pertanto, l'IFRS 16 non avrà impatti per i leasing laddove la Società fosse un locatore.

La Società ha adottato l'IFRS 16 utilizzando il metodo di adozione retrospettico modificato con la data di applicazione iniziale al 1º gennaio 2019. Secondo questo metodo, il principio viene applicato retroattivamente con l'effetto cumulativo di prima applicazione rilevato alla data di applicazione iniziale. La Società ha scelto di utilizzare l'espediente pratico di transizione secondo cui non è tenuta a rideterminare se il contratto è, o contiene, un leasing alla data dell'applicazione iniziale del 1º gennaio 2019. Invece, la Società ha applicato lo standard solo ai contratti, che alla data di applicazione iniziale, venivano precedentemente identificati come leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4.

Di seguito l'effetto dell'adozione dell'IFRS 16 al 1º gennaio 2019 (incremento/(decremento)):

€000
Attività
Attività per diritti d'uso
609
Totale attività 609
Passività
Lease Liability
609
Totale passività 609
Totale aggiustamenti su patrimonio netto:

La Società ha in essere contratti per lease aventi ad oggetto varie tipologie di immobili, auto e attrezzature. Prima dell'adozione dell'IFRS 16, la Società ha classificato ciascuno dei suoi lease (come locatario) alla data di inizio del

contratto distinguendoli tra operativi e finanziari. Si veda la nota 1. Leasing per i principi contabili antecedenti al 1° gennaio 2019.

In sede di prima adozione dell'IFRS 16, la Società ha adottato un unico approccio per il riconoscimento e la valutazione per tutti i leasing, eccetto che per i leasing di breve termine e di modico valore. Si veda la nota 1. Leasing per le politiche contabili adottate a partire dal 1º gennaio 2019. Lo standard contiene specifici requisiti di prima adozione ed espedienti pratici, che sono stati applicati dalla Società.

· Leasing precedentemente classificati come leasing finanziari

La Società non ha modificato il valore di carico delle attività e passività alla data di prima applicazione per i leasing precedentemente classificati come finanziari (e.g. le attività per diritto d'uso e le passività per leasing sono misurate al medesimo valore che avevano applicando lo IAS 17). I requisiti dell'IFRS 16 sono stati applicati a questi contratti di leasing a partire dal 1º gennaio 2019.

· Leasing precedentemente classificati come operativi

La Società ha iscritto le attività per diritto d'uso e le passività per leasing per quei contratti che erano precedentemente classificati come operativi, eccetto che per i leasing di breve durata e per quelli di modico valore. Le attività per dirito d'uso sono state iscritte per un valore pari a quello della corrispondente passività per l'importo di eventuali risconti passivi o ratei attivi al leasing rilevati nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria immediatamente prima della data dell'applicazione iniziale. Le passività per lease sono state misurate dei restanti pagamenti dovuti per il leasing, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data dell'applicazione iniziale

La Società ha inoltre applicato i seguenti espedienti pratici consentiti dall'IFRS16 che permettono di:

  • · Scegliere di applicare i criteri contabili stabiliti per i leasing a breve termine nell'IFRS 16 ai leasing per i quali il termine scade entro i 12 mesi dalla data di applicazione iniziale.
  • · Basarsi sulle esperienze acquisite, per esempio nel determinare la durata del leasing contenente opzioni di proroga o di risoluzione del leasing.

Sulla base di quanto precedentemente indicato, al 1º gennaio 2019:

  • · Le attività consistenti nel diritto d'uso di k/€ 609 sono state rilevate e presentamente nella situazione patrimoniale-finanziaria.
  • Sono stati rilevate passività per leasing per k/€ 609 ed incluse nella voce Prestiti e finanziamenti.

I. Leasing

La Società ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto immobili e veicoli che sono usati nelle attività operative. La Società inoltre ha taluni leasing la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi ed attrezzature il cui valore è modesto. La Società ha scelto per questi contrati di applicare le esenzioni previste dall'IFRS16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore.

Attrezzature Totale Attività Autoveicoli Immobili per Diritto D'Uso €000 €000 €000 €000 609 178 63 Al 1 Gennaio 2019 368 0 9 0 9 Incrementi (29) (217) (65) Costi per ammortamenti (123) 401 34 Al 31 Dicembre 2019 254 113

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso:

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce prestiti e finanziamenti) e i loro movimenti nel periodo:

2019
€000
Al 1 Gennaio 609
Incrementi
Accrescimento degli interessi 11
Pagamenti (238)
Al 31 Dicembre 391
Corrente । ২3
Non corrente 238

Di seguito gli importi iscritti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio:

2019
COOL
Costi per ammortamento dei diritti d'uso
Oneri finanziari sulle passività per leasing
217
Totale ammontare iscritto nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio 228

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni di prossima applicazione

Nuovi pronunciamenti Data*
Definizione di un Business - Modifiche all'IFRS 3 1 gen 2020
Riforma del benchmark dei tassi di interesse- Modifiche agli IFRS 7, IFRS 9 e IAS 39 l gen 2020
Definizione di rilevante – Modifiche agli IAS 1 e IAS 8 1 gen 2020
The Conceptual Framework for Financial Reporting l gen 2020
IFRS 17 Contratti Assicurativi 1 gen 2021**
Classificazione di Passività come Correnti o Non-correnti – Modifiche allo IAS 1 1 gen 2022
Vendita o Contribuzione di Asset fra un Investitore e I suoi soci o Joint Venture – Modifiche all'IFRS 10 e IAS 28 Nota 1

*Efficacia per il periodo che inizia dalla data indicate.

**Il 20 Marzo, lo IASB ha decretato di ritardare l'entrata in funzione dell'IFRS 17 al 1° Gennaio 2023.

Nota 1: il Dicembre 2015 Lo IASB ha posticipato l'entreta in vigore della modifica in attesa dei risultati dei progetti di ricerca sulla contabilità con l'Equity Method.

Attività di direzione e coordinamento della Società

Ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico, si riporta che al 31 dicembre 2019 e alla data di redazione del presente bilancio, TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. è indirettamente controllata da I.F.I.T. S.r.l. (Società con sede a Cesena) e direttamente controllata dalla Società italiana TREVI Holding SE, Società controllata da I.F.I.T. S.r.l.

Relativamente all'informativa societaria, ex art. 2497 del Codice Civile, relativa all'attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da Società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2019 e alla data del presente bilancio la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad eventuali attività di direzione e coordinamento da parte di Società controllanti, in quanto il Consiglio d'Amministrazione della TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. ritiene che, pur nell'ambito di un controllo delle strategie e politiche societarie del Gruppo TREVI indirettamente condotto da IFTT S.r.l., la Società sia completamente autonoma dalla propria controllante dal punto di vista operativo e finanziario, e peraltro non ha posto in essere né nel 2019 né in esercizi precedenti nessuna operazione societaria con la controllante.

La Società, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo), ed esercita ai sensi dell'art. 2497 del C.C., l'attività di direzione e coordinamento dell'attività delle Società direttamente controllate:

  • · Trevi S.p.A., partecipata direttamente al 99,78%;
  • · Soilmec S.p.A., partecipata direttamente al 99,92%;
  • · R.C.T. S.r.l., partecipata indirettamente al 99,78% (detenuta al 100% da TREVI S.p.A.);
  • · Trevi Energy S.p.A con socio unico partecipata direttamente al 100%;
  • · PSM S.p.A., partecipata indirettamente al 99,92% (detenuta da Soilmec S.p.A. al 100%);
  • · Immobiliare SIAB S.r.l. con socio unico, partecipata direttamente al 100%.

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo

La Società ha adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo (cosiddetto Modello 231) finalizzato a:

  • · Prevenire la commissione di reati ai sensi del D.Lgs 231/01;
  • · Definire ed incorporare una cultura aziendale basata sul rispetto e la trasparenza;
  • · Incrementare la consapevolezza tra i dipendenti e gli stakeholder.

Il Modello opera attraverso il monitoraggio delle operazioni soggette a rischi di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, introducendo presidi di controllo specifici che sono richiamati e resi operativi all'interno delle procedure/policy aziendali. Il Modello contiene misure a ridure i potenziali rischi di non conformità rispetto alle disposizioni del D.Lgs 231/01. Per quanto attiene i rischi corruzione, i controlli previsti dal Modello sono coordinati e coerenti con il Sistema di Compliance Anti-Corruzione.

Un organismo di controllo indipendente, l'Organismo di Vigilanza, controlla l'effettiva attuazione e l'osservanza del Modello. La Società ha messo a disposizione dei dipendenti un indirizzo di posta elettronica per comunicare direttamente con l'Organismo di Vigilanza, garantendo al segnalante la riservatezza e la protezione da qualunque forma di ritorsione. Il sistema adottato è conforme alle previsioni della L. 179/2017.

Privacy e protezione dei dati personali

Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)

Il 25 maggio 2018 è diventato efficace il Regolamento generale per la protezione dei dati personali (Regolamento UE n. 2016/679 - General Data Protection - GDPR). Il Regolamento è direttamente applicabile in tutti gli Stati dell'Unione Europea e in Italia sostituisce le disposizioni del codice privacy incompatibili. Al fine di garantire - nell'ambito delle Società del Gruppo - la conformità dei trattamenti dei dati personali al GDPR, la Società ha realizzato gli interventi previsti dal piano di adeguamento.

In particolare, le attività svolte hanno comportato:

  • · definizione e diffusione di un organigramma (funzionigramma) privacy;
  • · definizione e diffusione delle informative per dipendenti, visitatori, clienti e fornitori ex artt. 12, 13 e 14 GDPR;
  • · definizione e diffusione degli standard di conferimento d'incarico ex art. 28 GDPR denominati Data Processor Agreement (DPA) a soggetti terzi che trattano i dati personali per conto del titolare del trattamento (es. fornitori di servizi quali il medico competente, gestore di servizi IT, etc.). I principali fornitori della Società e del Gruppo hanno già sottoscritto tali DPA;
  • · definizione e diffusione delle istruzioni operative generali delle misure tecniche per il trattamento dei dati (ex art. 32 GDPR);
  • definizione e diffusione delle seguenti procedure: (i) data breach relativa alla gestione della sicurezza dei dati personali; (ii) esercizio dei diritti dell'interessato, relativa alle modalità di gestione di tali richieste; (iii) utilizzi degli strumenti informatici; (iv) modalità di svolgimento delle eventuali visite ispettive dell'Autorità di controllo;
  • · definizione e diffusione del template per la gestione in ambito IT e HR in caso di assunzioni, assenze, cambio mansioni e dimissioni di dipendenti;
  • · implementazione Registro dei Trattamenti dei dati personali;
  • · nomina del DPO (Data Protection Officer) effettuata dal Consiglio di Amministrazione del 25 settembre 202129.

È stato quindi definito uno specifico progetto formativo finalizzato a sensibilizzare le diverse funzioni aziendali ed a illustrare le policy e procedure emesse per l'applicazione del GDPR.

Gestione del rischio

Obiettivi, politica di gestione e identificazione dei rischi finanziari

La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui la Società è esposta, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.

Le attività finanziarie della Società sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, derivanti direttamente dall'attività operativa.

Le passività finanziarie comprendono invece finanziamenti bancari e leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l'attività operativa e di sviluppo internazionale.

I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di ischio di tasso di cambio, dal rischio di liquidità e da quello di credito.

La Società si limita a svolgere un'attività sistematica di monitoraggio dei rischi finanziari sopra illustrati, non potendo, a causa dell'Accordo di Ristrutturazione, utilizzare strumenti finanziari derivati al fine di rischi al minimo.

La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile viene individuata dalla Società a livello consolidato.

Nei paragrafi seguenti sono esposte alcune sensitivity analysis volte a misurare l'impatto di potenziali scenari relativamente ai rischi a cui la Società è esposta.

Rischio di liquidità

È il rischio che l'impresa, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, non riesca a far fronte ai pagamenti previsti, determinando così un impatto sul risultato economico nel caso in cui sia costenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a forte rischio l'attività aziendale.

A seguito della sottoscrizione dell'Accordo di Ristrutturazione, firmato in data 5 agosto 2019, , la gestione della liquidità è stata garantita e regolata dallo stesso Accordo.

È stato inoltre istituito uno Steering Committee al fine di valutare l'andamento della Cassa dando definitivo impulso alle attività di pianificazione finanziaria.

In risposta alla predetta situazione gli Amministratori della Trevi Finanziaria S.p.A. hanno confermato i principi prudenziali già utilizzati nel Bilancio 2018 riclassificando la quasi totalità dei contratti di finanziamento (mutui) a breve termine.

I finanziamenti bancari di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A alla fine dell'esercizio sono così ripartiti tra breve e lungo termine:

Finanziamenti a breve termine
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Totale 319 663 190 433.028.189 (113.364.999)
Finanziamenti a medio lungo termine
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Totale

Il valore dei finanziamenti bancari a medio lungo termine iscritti a bilancio corrisponde al fair value degli stessi.

La tabella seguente riporta il totale delle passività finanziamenti bancari ancari anche i derivati passivi, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:

Passività finanziarie a breve termine
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Totale 509 724.091 476 171 840 33.552.251
Passività finanziarie a medio lungo termine
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Totale 401_443 2.658.536 (2.257 093)

Rischio di tasso di interesse

L'esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d'interesse di mercato è connessa ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.

È' policy di Gruppo concludere le operazioni di funding a tasso variabile e successivamente valutare se coprire il rischio di tasso di interesse convertendo un'esposizione a tasso variabile in un'esposizione a tasso fisso attraverso un contratto in derivati.

In data 1º Luglio 2014 il Consiglio di Amministrazione della Società capogruppo Trevi – Finanziaria SpA ha autorizzato la strutturazione ed esecuzione di un'operazione di un prestito obbligazionario denominato "Minibond 2014-2019" per un importo pari a Euro 50 milioni. Lo strumento è stato collocato sul mercato EXTRA MOT PRO di Borsa Italiana, dal 28 luglio 2014 ed è a tasso fisso. Le modiche al regolamento del prestito concernono, inter alia, la data di scadenza del prestito che è stata posticipata al 31 dicembre 2024, la rimodulazione degli interessi che sono stati rideterminati in misura pari al 2% a partire dalla data del 2 maggio u.s., e la ridefinizione di alcuni obblighi contrattuali e di taluni eventi rilevanti al fine di adeguarli all'attuale situazione della Società e al nuovo Piano.

Per maggiore approfondimento riguardo con gli obbligazionisti del 2019 si rinvia al paragrafo "eventi successiv". In migliaia di Euro

31/12/2019
Tasso Fisso Tasso Variabile Totale
Finanziamenti e Leasing 54 422 404 608 459.029
Prestito Obbligazionario 50 000 0 50.000
Totale Passività Finanziarie 104.422 404.608 509.029
0/0 21% 79% 100%
31/12/2019
Tasso fisso Tasso Variabile Totale
Disponibilità Liquide 11.123.593 11.123.593
Altri Crediti Finanziari 87 414 519 87 414 519
Totale Attività finanziarie 87.414 519 11.123 593 98.538.112
0/0 89% 11% 100%

Al 31 dicembre 2019, considerando l'effetto di tali contratti, il 21% dei finanziamenti della Società risultano essere a tasso fisso. Al fine di misurare il rischio connesso al tasso d'interesse è stato simulato uno "stress test" nell'andamento dell''Euribor di riferimento relativo ai finanziamenti passivi a tasso variabile ed ai depositi attivi in essere al 31 dicembre 2019.

Da tale esercizio è emerso che un innalzamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni, comportato un peggioramento degli oneri finanziari netti di circa 2.077 migliaia di Euro, così come un abbassamento della curva Euribor di 50 bps avrebbe, a parità di tutte le altre condizioni, comportato un miglioramento degli oneri finanziari netti di circa 2.077migliaia di Euro.

Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:

In migliaia di Euro

Rischio Tasso Interesse
Euro -50 bps +50 bps
Depositi e attività liquide (468) 468
Finanziamenti bancari 2 319 (2,319)
Debiti verso altri finanziatori 227 (227)
TOTALE 2077 (2.077)

Rischio di cambio

La Società è esposta al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali della stessa. L'esposizione al rischio di cambio della Società è di natura transattiva ovvero derivante da variazioni del tasso di cambio intercorrenti tra la data in cui un impegno finanziario tra controparti diventa altamente probabile e/o certo o e la data di regolamento dell'impegno, variazioni che determinano uno scostamento tra flussi di cassa effettivi.

La Società valuta regolarmente la propria esposizione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazionenti in valuta, la venditalacquisto a termine di valuta e l'utilizzo di strumenti finanziari derivati.

La Società non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IAS 39, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri / proventi finanziari.

Nello specifico, la Società gestisce il rischio transattivo di cui si è fornita una descrizione sopra. L'esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva principalmente da rapporti intragruppo che la Società detiene. In rischio maggiore è determinato dalla presenza di rapporti in Dollaro Statunitense e in divise ad esso agganciate.

Il fair value di un contratto a terminato come differenza tra un cambio a termine del contratto e quello di un'operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.

Al fine di valutare l'impatto di una variazione nel tasso di cambio Euro/USD é stata impostata una sensitivity analysis simulando variazioni verosimili del rapporto di cambio sopra indicato.

Le poste contabili ritenute significative ai fini dell'analisi sono: Crediti e Debiti intragruppo, Debti Commerciali, Debiti Finanziari, Cassa e disponibilità liquide, Strumenti Finanziari Derivati.

I valori di tali poste sulle quali è stata eseguita la sensitivity analysis sono quelli al 31 dicembre 2019.

L'analisi si è focalizzata sulle sole partite denominate in valuta differente dall'Euro.

Considerando un deprezzamento del Dollaro USA nei confronti dell'Euro del 5%, l'impatto sul Risultato Ante Imposte derivante da tale svalutazione sarebbe, a parità di tutte le altre condizioni, di circa 253 migliaia di USD negativi.

Un apprezzamento del Dollaro USA del 5% determinerebbe, a parità di tutte le altre condizioni, un impatto sul Risultato ante Imposte di circa 229 migliaia di USD positivi.

Tale impatto è riconducibile principalmente alla variazione dei rapporti commerciali Intragruppo.

Di seguito viene fornito un dettaglio di tale analisi:

In migliaia di Euro

NAS LES CARDE FERENCE TO CONSULT OF CONSULTION OF
Rischio Tasso di cambio EURUSD
USD + 5% USD - 5%
Crediti Commercial in valuta
Crediti e debiti Infragruppo 229 (253)
Componenti Finanziarie v/terzi (0) 0
Debiti Commerciali in Valuta 0.5 (0.5)
Coperture in divisa =
TOTALE 229 (253)

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta la possibilità che il debitore non sia in grado di adempiere ai suoi obblighi di pagamento di interessi e di rimborso di capitale.

La quasi totalità dei crediti commerciali della Società è rappresentata da crediti verso Società controllate.

Informazioni integrative su strumenti finanziari

In relazione agli strumenti finanzione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare, la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:

  • Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;

  • Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi da dati di mercato osservabili;

  • Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti da dati di mercato osservabili.

Nelle tabelle che seguono sono riportate, per le attività e le passività al 31 dicembre 2019 e in base alle categorie previste dallo IAS 39/IFRS 9 le informazioni integrative su strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS7 e i prospetti degli utili e delle perdite. Sono escluse le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute e le Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.

Legenda Categorie IAS 39
Finanziamenti e crediti Loans and Receivables LaR
Attività possedute fino a scadenza Financial assets Held-to-Maturity HtM
Attività finanziarie disponibili per la vendita Financial assets Available-for-Sale AfS
Attività e passività al fair value rilevato a conto economico possedute per
la negoziazione
Financial Assets/Liabilities Held for Trading FAHfT e FLHfT
Passività al costo ammortizzato Financial Liabilities at Amortised Cost FLAC
Derivati di copertura Hedge Derivatives HD
Non applicabile Not applicable na.
Valori di bilancio Rilevati secondo lo IAS 39
DESCRIZIONE Classi
JAS 39
Note 31/12/2019 Costo
ammortizzato
Costo Fair Value
66
Patrimonio
Netto
Fair Value
a Conto
Economico
Effetto a Conto
Economico
Partecipazioni HIM 3 151 205 151 205
Altri crediti finanziari lungo termine
Totale Attività Finanziarie non correnti
Attività finanziarie a breve
LaR
LaR
LaR
5
9
10
82 525 598
82.676.803
10 977 362
146 231
82.525 598
82.525.598
10 977 362
146 231
151.205 9911214
9.911.214
Disponibilità liquide
Totale Attività Finanziarie correnti
11.123.593 11.123.593 237 117
237.117
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 94.800.396 94.649.192 151.205 10.148.331
Finanziamenti a lungo termine
Debiti verso altri finanziatori a lungo termine
Strumenti finanziari derivati a lungo termine
Totale Passività Finanziarie non correnti
Finanziamenti a breve termine
LaR
LaR
HD
LaR
12
13
14
21
401 443
401.443
319 663 190
401 443
401.443
319 663 190
- - 1.717
1.717
15 700 728
Debiti verso altri finanziatori a breve termine LaR 22 189 931 855 189 931 855 812 177
Strumenti finanziari derivati a breve termine
Totale Passività Finanziarie correnti
HD 23 129 047
509.724.093
509.595.046 129 047
129.047
219666
16.732.571
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 510.125.536 509.996.489 129.047 16.734.287

La seguente tabella evidenzia le attività e le passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2019, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

DESCRIZIONE Classi IFRS 9 Note 31/12/2019 Gerarchia del Fair Value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
ATTIVITA'
Strumenti finanziari derivati a lungo termine HD
Totale Attività finanziarie non correnti
PASSIVITA'
Strumenti finanziari derivati a lungo termine HD 14
Totale passività finanziarie non correnti
Strumenti finanziari derivati a breve termine FLAFT 22 129 047 129 047
Totale passività finanziarie correnti 129.047 129.047
Totale passività finanziarie 129.047 129.047

50

Impairment test sulle partecipazioni di controllo

Con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2019 della Capogruppo Trevi Finanziaria S.p.A., in linea rispetto al 31 dicembre 2018, il Management ha proceduto alla verifica dei valori d'iscrizione delle partecipazioni detenute in Trevi S.p.A. (pari al 99,78%) e in Soilmec S.p.A. (pari al 99,92%).

A tal fine, occorre preliminarmente osservare come, di fatto, esista un sostanziale allineamento tra le Cash Generating Unit del Gruppo e le rispettive Legal Entities. Ciò premesso, l'impartecipazioni di controllo iscritte nel bilancio separato di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A., è stato condotto partendo dal valore recuperabile nell'accezione di value in use e stimando gli Equity Value delle singole Legal Entities in considerazione dei Surplus Assets rilevati e della Posizione Finanziaria Netta comprensiva dei fondi assimilati a debito. Successivamente si è proceduto al confronto fra l'Equity Value, così determinato, e il valore di carico di ciascuna partecipazione.

L'impairment test sulle partecipazioni del comparto Fondazioni (Trevi S.p.A.) è stato condotto partendo dal valore recuperabile, nell'accezione di value in use, determinato tramite l'attualizzazione dei flussi di piano di ciascuna Legal Entities, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36.

Tale metodo si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un'azienda ad una certa data (nel presente caso, il 31 dicembre 2019) sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:

  • · valore "operativo", pari al valore attuale dei flussi di cassa prodotti dalla gestione operativa dell'azienda in un arco di tempo definito;
  • · valore delle attività accessorie non strategiche o strumentali alla data di riferimento.

Ai fini dell'esecuzione dell'impairment test sono state utilizzate le previsioni dei flussi finanziari scaturenti dall'Actual 2019 e dai Piani 2018 - 2022 elaborati con il supporto della società Boston Consulting Group, approvati in data 1 aprile 2019 e recentemente aggiornati per considerare i dati consuntivi al 31.12.2019.

Considerato che i Principi Contabili prevedono la possibilità di tenere conto degli effetti positivi di eventuali ristrutturazioni (benefici/sovings) nella stima della Legal Entity soltanto qualora il bilancio al 31.12.2019 tenga conto dei corrispondenti costi accantonati, mancando i presupposti per l'accantonamento al 31.12.2019, le ristrutturazioni e i relativi benefici sono stati esclusi dalla stima del valore d'uso delle Società.

Ciò premesso, il flusso monetario atteso è stato costruito partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun periodo, calcolando e sottraendo le imposte dirette figurative ad aliquota piena e successivamente sommando i componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti, e determinando così il "flusso finanziario della gestione operativa corrente", interpretabile come un flusso monetario "potenziale", infatti, l'ammontare delle risorse monetarie effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente risente subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli commerciali, rimanenze, debiti commerciali, debiti verso il personale, ecc.) – variazioni di Capitale Netto. Il flusso monetario della gestione operativa, infine, è stato determinato tenendo in considerazione anche gli investimenti (al netto dei disinvestimenti) in capitale fisso - c.d. CAPEX -.

Per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC», determinato secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model), pari al 10,29%.

Le singole variabili sono state desunte come segue:

  • tasso risk-free: 2,08%, tasso di rendimento dei titoli di un Paese maturo (Stati Uniti), pari alla media dei Bond 10Y relativi ai dodici mesi precedenti il 31.12.2019;
  • · beta levered: 1,40, costruito come media del beta unlevered a 3Y di un campione di società comparabili levereggiato in funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables;

5666

  • · equity risk premium: è stato utilizzato un tasso pari al 5,20%(Fonte: Aswath Damodaran, aggiornamento di gennaio 2020);
  • · rischio Paese: 2,67%, tale componente è stata aggiunta al Ke dopo aver pesato per il beta l'ERP, ed è stata determinata quale media del rischio Paese dei Paesi di operatività delle CGU del settore «Foundations» ponderata per la percentuale di produzione dell'EBIT 2022 in detti Paesi;
  • differenziale d'inflazione: 1,06%, tale componente è stata aggiunta al Ke al fine di considerare l'effetto dell'inflazione e determinare il tasso reale. Infatti, i Piani delle diverse CGU sono stati redatti in moneta locale e convertiti in Euro al tasso spot (tasso nominale che non considera l'inflazione);
  • premio prudenzialità di execution: si è ritenuto opportuno incrementare il Ke di 1,50 punti percentuali;
  • · costo del debito lordo: pari al 2,87% (post tax: 2,17%) è stato determinato sommando al valore medio actual delle linee a medio lungo termine del Gruppo (che tiene conto dell'attuale livello di leva) il valore corrente del tasso fisso IRS a 10 anni;
  • per la definizione del beta.

Per gli anni successivi al 2022, i flussi di cassa delle Società sono stati calcolati sulla base di un Terminal Value determinato proiettando in perpetuity l'EBIT normalizzato dell'ultimo anno di piano esplicito (2022), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. È stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione dell'inflazione attesa nei Paesi di operatività di tali CGU, ponderata per la percentuale di EBIT 2022 effettivamente prodotta dalle stesse in tali Paesi. In particolare, il tasso di crescita g individuato per il settore Foundations è pari al 3,36%. Si precisa che ai fini della determinazione del Terminal Value, prudenzialmente, il WACC è stato aumentato di 1 punto percentuale (ovvero è stato considerato un WACC pari all'11,29%).

Successivamente l'Equity Value delle Società Trevi S.p.A. è stato determinato sommando all'Enterprise Value calcolato come sopra i Surplus Assets rilevati e sottraendo le Minorities e la Posizione Finanziaria Netta al 31.12.2019 comprensiva dei fondi rischi assimilati a debito.

Infine, si è, quindi, proceduto al confronto fra l' Equity Value, così determinato, e il valore di ciascuna partecipazione. Il test così operato non ha portato all'evidenza di alcuna perdita durevole del valore delle partecipazioni, ad eccezione di quella nella controllata argentina Pilotes Trevi Sacims (detenuta per il 57%). Infatti, avendo rilevato presunzioni di impairment, l'impairment test svolto ha evidenziato dal confronto fra l'Equity Value e il valore di carico della stessa a perdita durevole di valore di complessivi 4,15 milioni di Euro.

Si precisa che, sebbene il test relativo alla partecipazione Soilmec SpA abbia avuto esito positivo ed evidenziato margini positivi, in ottica prudenziale e in considerazione dell'attuale incertezza, si è ritenuto opportuno non effettuare alcun ripristino di valore.

Crediti

Conformente a quanto previsto dall'IFRS 7, si riporta di seguito un'analisi della dinamica dei crediti scaduti, suddivisi in classi di rischio omogenee:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Non scaduto 30-016-598 13-301-633 16.714.965
Scaduto da 1 a 3 mesi 5 841 269 9 283 190 (3.441.921)
Scaduto da 3 a 6 mesi 5 876 190 8.786.908 (2.910.718)
Scaduto da oltre 6 mesi 14.589 813 19 336 784 (4.746.971)
TOTALE 56.323.870 50.708.515 5.615.356

I crediti si riferiscono a crediti commerciali verso Società controllate per attività commerciali e servizi svolti per 56.324 migliaia di Euro. Inoltre, la Società presenta crediti verso parti correlate per 10 migliaia di Euro, crediti per IVA per 6.585 migliaia di Euro e crediti diversi per 1.697 migliaia di Euro.

In questa voce non sono inclusi i crediti per consolidato fiscale pari a 10.202 migliaia di Euro e i risconti attivi per 676 migliaia di Euro.

Si precisa, inoltre, che l'analisi relativa all'ageing dei crediti commerciali è stata svolta sui valori lordi dei medesimi. Nel corso dell'esercizio 2019, infatti, essi sono stati svalutati per un importo complessivo pari a 4.714 migliaia di euro in ottemperanza a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo IFRS 9 -Impairment.

Per la dinamica dei crediti scaduti è stato utilizzato il termine di fatturazione eventualmente integrato da successivi accordi tra le parti; i crediti anche indicati come scaduti sono stati oggetto di definizione tra le parti. Per i suddetti crediti non sono state identificate delle fasce di monitoraggio speciali, rientrando tutti nella categoria standard.

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Monitoraggio standard 56.323.870 50-708-515 5615 355
Monitoraggio speciale
Monitoraggio per invio a legale
Monitoraggio stragiudiziale in corso
Monitoraggio per causa legale in corso
TOTALE 56.323.870 50.708.515 5-615-355

COMMENTO DELLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

(1) Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali ammontano al 31 dicembre 2019 a 27.500 migliaia di Euro, in diminuzione di 3.336 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

DESCRIZIONE COSTO STORICO AMMORTAMENTI F.DO ALLIN. VALORE DI
REA MAXO
IMMOB.
NOWNE AL
Saldo al
31/12/2018
Incrementi Decrementi Saldo al
31/12/2019
Saldo
31/12/18
Incrementi Decrementi Saldo
31/12/19
Saldo
31/12/18
Variazione Saldo
31/12/19
31/12/2019
Terreni e
fabbricati
Impianti e
37 819 065 37 819 065 11.316 199 150 016 11 466 215 18 874 981 303 137 19 178:118 7 174 732
macchinari 65 726 301 92 380 6 606 284 59 212 396 22 011 717 2 752 822 (2 514 183) 22 250 356 20 514 838 (3 861 877) 16652 961 20 309 079
Altri beni 270 717 9 666 2151 278 232 262 343 2.274 (2 151) 262 465 15 766
TOTALI 103.816.083 102.045 6,608,436 97.309.693 33.590.259 2.905.111 (2.516.334) 33.979.036 39.389.819 (3.558.740) 35.831.079 27.499.578

I movimenti relativi all'esercizio 2019 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:

La voce Terreni e Fabbricati si riferisce al valore di alcuni terreni e fabbricati, siti in Via Larga località di Pievesetina (FC), adiacenti allo stabilimento produttivo di Soilmec S.p.A. e al valore dell'area industriale sita in Gariga di Podenzano (PC), su cui insiste l'attività produttiva della controllata Drillmes S.p.A. Il valore esposto nella colonna variazioni si riferisce al rilascio del fondo dovuto al riscatto da parte di Petreven SpA di alcuni rigs, nell'ambito dell'accordo di cessione del Settore Oil&Gas che erano stati svalutati precedentemente

Nell'esercizio in chiusura e in quello precedente non si è proceduto ad alcuna capitalizzazione di oneri finanziari.

(2) Immobilizzazioni immateriali

Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2019 ammontano a 318 migliaia di Euro, in aumento di 240 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2018.

DESCRIZIONE COSTO STORICO AMMORTAMENTI IMMOB.
NETTE AL
31/12/19
Saldo al
Saldo al
Saldo al
Saldo al
Utilizzo
Amm.ti
31/12/18
Incrementi
31/12/19
31/12/18
esercizio
31/12/19
Decrementi
Pondo
Licenze e marchi 1 544 029 67 825 1 611 854 465 873 45 125 1.510 998 78.156 100.856
Immobilizzazioni
immateriali in corso
ed acconti
217 500 217 500 217.500
TOTALI 1.544.029 285.325 1.829.354 1.465.873 45.125 1.510.998 78.156 318.356

I movimenti relativi all'esercizio 2019 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:

Gli incrementi registrati alla voce Licenze e Marchi si riferiscono principalmente all'acquisizione di licenze informatiche e software applicativi e dalla consulenza effettuata nella fase di implementazione degli stessi per le controllate italiane ed estere.

(3) Partecipazioni

Le partecipazioni ammontano al 31 dicembre 2019 a 128.418 migliaia di Euro, in diminuzione di 5.875 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Nella tabella seguente si evidenzia la suddivisione delle partecipazioni tra imprese controllate ed altre impress:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/18 Incrementi Saldo al 31/12/19
Imprese controllate 134 141-707 5.875.037 128 266 669
Altre Imprese 151 205 151 205
TOTALE 134.292.911 5.875.037 128.417.874

Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate è riportato di seguito:

SOCIETA' CONTROLLATE Saldo al 31/12/18 Incrementi Svalutazioni Saldo al 31/12/19
TREVI S p.A. 127 645 817 127.645.817
SOILMEC S p.A.
PILOTES TREVISacims 3 483 457 3 483 457
IMMOBILIARE SIAB S R L 2 224 314 1 625 339 598 975
INTERNATIONAL DRILLING TECHNOLOGIES
FZCO 21_877 = 21 877
TREVI ENERGY SpA
PETREVENS A
TREVI FUNDACOES ANGOLA LDA
TREVI DRILLING SERVICES SAUDI ARABIA CO 766 241 766 241
DRILLMEC S p A
TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE 134.141.707 5.875.037 128.266.670

Per quanto riguarda le partecipazioni detenute direttamente, si evidenzia che nell'esercizio sono state effettuate due svalutazioni. La partecipazione nella controllata Trevi Drilling Services Saudi Arabia CO. è stata svalutato per l'importo di 766 migliaia di Euro e la partecipazione nella controllata Pilotes Trevi S.a.c.i.m.s è stata svalutata per l'importo di 3.483 migliaia di Euro portando quindi il valore di carico di entrambe le partecipazioni a 0.

Per queste società controllate dal confronto tra il valore di iscrizione in bilancio delle partecipazioni e la corrispondente "frazione del Patrimonio Netto" è emerso un Patrimonio Netto negativo. In tal caso la società ha proceduto alla svalutazione integrale del valore della partecipazione dei crediti finanziari corrispondenti all'importo necessario per la ricapitalizzazione.

Infine, il valore della partecipazione nella controllata Immobiliare SIAB S.r.l. è stato sottoposto a svalutazione per 1.625 migliaia di Euro, portando così il valore di carico a 599 migliaia di Euro.

Il saldo delle altre partecipazioni è pari a 151 migliaia di Euro.

Il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese è riportato di seguito:

SOCIETA' CONTROLLATE Saldo al 31/12/18 Incrementi Decrementi Saldo al 31/12/19
PARTEC. IN COMEX SPA રેતે રહ્યું હતું. સ્વિત્ 69
BANCA DI CESENA SPA 1.136 1 136
SVILUPPO IMPRESE ROMAGNA S P A 150 000 150 000
TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE 151.205 151.205

Sviluppo Imprese Romagna S.p.a. è una Società la cui attività è finalizzata a favorire la diffusione e lo sviluppo dell'imprenditoria medio piccola e micro-impresa nella Romagna, il bilancio della Società è in fase di approvazione alla data di redazione del presente documento.

SOCIETA' CONTROLLATE Sede Capitale
sociale (1)
Patrimonio Netto
contabile totale (1)
2019
Risultato di
esercizio (1) 2019
0/0 Valore Contabile
(2)
Ns. quota
Patrimonio
Netto (2)
TREVI S p A. Italia 32 300 000 9 669 036 (13.095.410) 100% 127 645 817 9 649 698
SOILMEC Sp.A. Italia 25.155.000 (15.952.562) (18.148.028) 100% 0 (15.920 657)
DRILLMEC S.p.A. Italia 5 000 000 (38.413.749) (40.565 524) 100% 0 (38 336 922)
PILOTES TREVI Sacims (*) Argentina 6.129.227 3 460 373 (224.331) 100% 0 3 074.108
INTERNATIONAL DRILLING
TECHNOLOGIES FZCO
UAE 1.000 000 122 206 458 (23.445.832) 100% 21 877 29 561 526
TREVI ENERGY S p A Italia 112.439 145 297 32 858 100% 0 145 297
PETREVEN S p A Italia 4 000 000 6231.076 (39.953 611) 100% 0 6218614
PETREVENS A. Argentina તે છે હિંદિ 7 766 548 (5.048.992) 100% 0 6 899 605
IMMOBILIARE SIAB SIR L Italia 80 000 598 975 (3.904) 100% 598 975 598.975
TREVI DRILLING SERVICES
SAUDI ARABIA CO.
Arabia Saudita 500.000 (1-010 593) (189 840) 100% () (239.407)
TOTALE SOCIETA'
CONTROLLATE
128.266.670 1.650.837

Riportiamo l'elenco ed i principali dati delle partecipazioni in Società controllate al 31 dicembre 2019:

(*) Pilotes Trevi Sacims comprende la "Pilotes Trevi Sacism - Fundaciones Especiales SA UTE" consolidata al 50%

(1) Per Trevi S.p.A., Soilmec S.p.A., Trevi Energy S.p.A., Pereven S.p.A., Imnobiliare SIAB dati in Euro; per Pilotes Trevi S.a.i.s.m., Petreven S.A. e Trevi Fundacoes Argola Lda dati in USD; per International Drilling Technologies FZCO dati in AED; per Trevi Drilling Services Sandi Arabia Co. dati in SAR.

(2) Dati in EUR

Il controvalore in Euro è stato ottenuto applicando il rapporto di cambio alla data di fine esercizio per il patrimonio netto e il cambio medio dell'esercizio per il risultato di esercizio, come da tabella seguente, fonte Banca d'Italia:

Cambio medio dell'esercizio
Euro Euro 1,0000
Dollari USA US\$ 1,1195
Riyal Saudita /Saudi Riyal SAR 4,1980
Dirhams Emirati Arabi AED 4,113
Euro Euro
1,0000
Dollari USA US\$ 1,1234
Riyal Saudita /Saudi Riyal SAR 4,2128
Dirhams Emirati Arabi AED 4,1257

Non vi sono vincoli alla libera disponibilità (incluso l'esercizio del diritto di voto) dei titoli posseduti.

Per il dettaglio delle partecipate, controllate e collegate, sia direttamente, si rinvia e si fa riferimento alla Nota Illustrativa del Bilancio Consolidato.

(4) Attività fiscali per imposte anticipate

Tale voce ammonta al 31 dicembre 2019 a 1.417 migliaia di Euro, in aumento di 1.417 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente in cui ammontava a 2 Euro.

Si è provveduto a testare le imposte differite attive originate da variazioni temporanee sulla base del piano industriale di Trevi Finanziaria industriale S.p.A. 2018-2022 ed è emersa una recuperabilità delle DTA per gli anni 2020, 2021 e 2022 pari a 1.417 migliaia di Euro.

Di seguito viene riportato il dettaglio delle attività fiscali per imposte differite:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Differenze cambi non realizzate =
Fair Value dei derivati contabilizzati al cash flow hedge (effetto a 2 (2)
Patrimonio Netto)
Perdite fiscali recuperabili negli anni successivi =
Altri effetti 1 416 754 1.416.754
TOTALE 1.416.754 2 1.416.752

(5) Crediti finanziari

I crediti finanziari a medio lungo termine verso controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 83.490 migliaia di Euro, in decremento di 3.670 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 87.159 migliaia di Euro.

Gli altri crediti finanziari ammontano a 36 migliaia di Euro, in aumento di 36 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Crediti Finanziari verso controllate
Trevi S p A. 23 604 787 23 604.787
Soilmec S p.A. 57 154 816 57 124 673 30 143
Drillmec S p A. 1 000 000 1.000 000
RCTSRL
Petreven S p A
PSM S r.l. 4 700.000 (4.700 000)
Trevigeos Fundacoes Especialis LTDA 1 700 000 1.700 000 -
Immobiliare SIAB Sr.L. 30-000 30 000
Totale crediti finanziari verso controllate 83.489.603 87.159.460 (3.669 857)
Altri Crediti Finanziari
Depositi cauzionali 35 997 - 35.997
Totale Crediti Finanziari 83.525.600 87.159.460 (3 633 860)

I crediti finanziari sono riconducibili a due nature distinte: crediti finanziari a medio lungo termine verso le controllate per 83.490 migliaia di Euro, di cui 1.000 migliaia di Euro verso Drillmec S.p.A. e Altri crediti finanziari per 36 migliaia di Euro. I crediti finanziari a medio lungo termine verso le controllate sono composti da finanziamenti a Società controllate erogati a sostegno dello sviluppo industriale.

Il valore dei crediti finanziari che la Società vanta verso le società controllate è stato esposto al netto del relativo fondo

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svalutazione. In base alle risultanze dell'Impairment test al 31/12/2019 il fondo risulta pari a 8.618 migliaia di Euro ed è così strutturato: 3.693 migliaia di Euro verso Soilmec S.p.A. 225 migliaia di Euro verso RCT S.r.l. e 4.700 migliaia di Euro verso PSM S.r.l. Sui finanziamenti in oggetto è applicato un tasso di intercato, salvo il finanziamento di Euro 30 migliaia concesso a Immobiliare SIAB S.r.l., concesso a tasso zero.

ATTIVITA' CORRENTI

(6) Crediti commerciali e altri crediti a breve termine

I crediti commerciali e gli altri crediti a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 8.970 migliaia di Euro, con un incremento di 4.054 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui ammontavano a 4.916 migliaia di Euro.

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
(12 851)
Crediti verso clienti 10 184 23 035
Risconti attivi 676 154 705 225 (29 071)
2 435 324
1 659 761
Iva c/erario 6 585 055 4.149.731
Crediti diversi 1 697 629 37 868
Acconti 817 0 817
TOTALE 8.969.839 4.915.859 4.053.980

Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:

(7) Crediti commerciali e altri crediti a breve termine verso Società controllate

I crediti commerciali e gli altri crediti a breve termine verso Società controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 42.472 migliaia di Euro, con un decremento di 18.218 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Di seguito vengono riportati i dettagli relativi a tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Crediti di natura commerciale 32 269 405 44 584 878 (12 315 473)
Crediti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo 10 202 841 16 105 513 (5.902 672)
TOTALE 42.472.246 60.690.391 (18.218.145)

I crediti di natura commerciale nei confronti di Società controllate derivano principalmente dall'attività di locazione operativa di immobilizzazioni tecniche e da servizi resi dalla capogruppo nei confronti delle Società controllate.

I crediti derivanti dal regime di tassazione fiscale si riferiscono ai crediti vantati nei confronti di alcune Società italiane del gruppo in ragione della loro adesione al regime di consolidato fiscale.

I valori dei crediti sia di natura commerciale che derivanti dal regime di gruppo sono considerati al netto del fondo svalutazione dell'importo di 24.044 migliaia di Euro.

L'elenco analitico è disponibile al paragrafo "Altre Informazioni - Parti correlate".

(8) Attività fiscali per imposte correnti

Le attività fiscali per imposte correnti presentano una posizione netta alla data del 31 dicembre 2019 pari a 1.269 migliaia di Euro con un decremento di 4.528 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. In particolare, le imposte fiscali derivanti dal credito IRES consolidato ammontano nel 31 Dicembre 2019 a 1.394 migliaia di Euro.

Descrizione Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Ritenute alla fonte Ires interessi attivi 22 4.468 (4_446)
Acconti IRAP 247 009
Erario c/imposte richieste a rimborso 71-087 4 478 307 (4.407.219)
Credito IRES da Withholding Tax 161 608 (161.608)
Credito IRES da CFC 803 803
Erario c/Irap Crediti Tributari 247 009
Credito IRES Consolidato 1 393 743 2 825 538 (1.431.795)
Totale Attività fiscali per imposte correnti 1.712.665 7.716.930 (6.005.068)
Debiti verso Erario per ritenute 443-600 1 920 590 (1 476 990)
Imposte correnti 1.269.065 5.796.340 (4.528.078)

Nella tabella seguente si riporta il dettaglio:

(9) Attività finanziarie a breve

Le Attività finanziarie correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 10.977 migliaia di Euro e sono riferiti all'incasso del First Escrow Account relativo all'operazione di cessione Oil&Gas che trova la sua contropartita nella voce "Debiti verso banche a breve termine" in quanto soggetto al vincolo di indisponibilità da accordi con l'acquirente.

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Attività Finanziarie a Breve
Cordusio fiduciaria S p A. 10 977 362 10 977 362
Totale Attività Finanziarie a Breve 10.977.362 10.977.362

(10) Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 146 migliaia di Euro, con un decremento di 562 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Si segnala al 31.12 l'importo di relativo all'Escrow Account di importo pari 10.977 migliaia di Euro è stato ricassificato all'interno dei titoli negoziabili al Fair Value

Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Depositi bancari
I Denaro e valori di cassa
106 166
40 065
705 990
2 561
(599 824)
37 504
TOTALE 146.231 708.551 (562.320)

(11) PATRIMONIO NETTO

Le variazioni del patrimonio netto della Società sono riportate nel relativo prospetto contabile e nella seguente tabella:

DESCRIZIONE Capitale
Suciale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Legale
Riseria per
Aziont
proprie
Riserva
Straordinaria
Risersu
Differenze
Cambi
Pasitise
Riserva IAS Riserva
Conversione
Obbligazioni
Riserva Fair
Value
Riserva IAS
19
Riserva IFRS
0
Utili (perdite)
necumulati
Risultato
dell'esercizio
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al
31/12/2017
82.289.633 114.480.296 8.353.039 (736.078) 15.805.515 693.901 (1.420.850) 27.217 8.396 402 (355 264 894) (127.375.819)
Effetto FTA
IFRS 9
Effetto FTAIFRS
ાર
(3.051.157) (3,051,157)
Saldo al
01/01/2018
82.289.633 11-180.296 0.353 039 (736.078) 15 805 515 693.901 (1.420 850) 27.217 (3.051.157) 8.396.402 (355 264.894) (130,426,976)
Destinazione
dell' Utile
(355 264 894) 355 264 894
Ulile / (Perdita)
complessiva
(103.735) 82 228 (90 254 804) (90 276 311)
Saldo al
31/12/2018
82.289.633 11-180-296 8.353.039 (736,078) 15.805.515 693.901 (1,524,585) 109-445 (3.051.157) (346,868.192) (90.254.804) (220.703.280)
Saldo al
01/01/2019
82.289.633 114.480.296 9.353.039 (736,078) 15.805.515 693.901 (1,524.585) 109.445 (3.051.157) (3-16.868.492) (90.254.804) (220.703.288)
Destinazione
dell' Utile
(90,254 804) 90 254 804
Utile / (Perdita)
complessiva
(97 791) (47 831 471) (47 929 262)
Saldo al
31/12/2019
82.289.633 114.480.296 8-353-039 (736.078) 15.805.515 693.901 (1.524.585) 11.654 (3.051.157) (437.123.297) (47,831_471) (268.632,549)

Alla chiusura del presente bilancio la Società si trova nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del Codice Civile. A conclusione del buon esito del processo di ristrutturazione la Società è stata ripatrimonializzata per circa 400 milioni di Euro tal il patrimonio netto della Società è tornato positivo, con conseguente superamento della fattispecie di cui all'art. 2447 del Codice Civile.

Capitale Sociale

La Società ha emesso n. 164.783.265 azioni complessive, di cui acquistate come azioni proprie n. 204.000. In data 19 novembre la Società ha proceduto ad un primo raggruppamento, propedeutico alla successiva operazione di aumento di capitale, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 100 (cento) esistenti azioni ordinarie. Ai fini di tale raggruppamento, si è altresì proceduto all'annullamento di 65 azioni proprie.

All'esito di tale raggruppamento, le azioni della Società sono 1.647.832. Le azioni proprie in possesso della Società sono, 2.039.

Il valore del capitale sociale, al lordo delle azioni proprie, ammonta al 31 dicembre 2019 a Euro 82.391.632.

Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale azioni proprie possedute, che ammonta al 31 dicembre 2019 a 82.289.633 Euro:

DESCRIZIONE Numero di azioni Capitale Sociale Riserva Azioni Proprie
Saldo al 31/12/2018 164.579.265 82 289 633 (736.078)
Acquisto e cessione azioni proprie
Saldo al 31/12/2019 1.645.793 82.289.633 (736.078)

Altre riserve

- Riserva Sovrapprezzo azioni:

La riserva ammonta al 31 dicembre 2019 a 114.480 migliaia di Euro, invariata rispetto all'esercizio precedente.

- Riserva Legale:

La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. La riserva legale al 31 dicembre 2019 ammonta a 8.353 migliaia di Euro, invariata rispetto all'esercizio precedente.

- Riserva Azioni Proprie in Portafoglio:

La riserva azioni proprie in portafoglio ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a (736) migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2019.

- Riserva Straordinaria:

La riserva straordinaria ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 15.806 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2019.

- Riserva differenze Cambi Positive:

La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 0 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2019.

- Riserva IAS:

La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 694 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso del 2019.

- Riserva Fair Value

La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a (1.525) migliaia di Euro e non ha subito variazioni rispetto all'anno precedente.

- Riserva IAS 19

La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a (184) migliaia di Euro, in decremento di 295 migliaia di Euro rispetto all'anno precedente.

- Riserva Stock Grant

La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 196 migliaia di Euro, in incremento di 196 migliaia di Euro rispetto

all'anno precedente.

- Riserva IFRS 9

La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a (3.051) migliaia di Euro. Al 31 dicembre 2018 tale riserva non è stata movimentata.

Utili (perdite) accumulati

La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2019 a 437.123 migliaia di Euro in aumento rispetto al 2018 di 90.255 migliaia di Euro per effetto della perdita relativa all'esercizio precedente riportata a nuovo.

Ai sensi dell'art. 2427 comma 1 n. 7 bis si dà dettaglio delle voci di Patrimonio Netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità:

Capitale Sociale Saldo al 31/12/2019 Possibilità di Distribuibilità Riepilogo utilizzo ultimi tre
anni
utilizzazione Copertura perdite
Capitale Sociale 82 289 633
Riserva Sovrapprezzo Azioni 114 480 296 B 114 480 296
Riserva Legale 8 353 040 B 8 353 040
Riserva Straordinaria 15 805 515 B 15 805 515
Riserva differenza cambi positiva B
Altre Riserve (3.870 187) B (3,870 187)
Utili (Perdite) Accumulati (437-123-297) B (437.123.297)
Riserva per azioni proprie (736.078) B (736 078)
Utile / (Perdita) complessiva (47 831.471)
TOTALE (268.632.549)

Possibilità di utilizzazione

A) Per aumento di capitale B) Per copertura perdite C) Per distribuzione ai soci

Risultato dell'esercizio

L'esercizio 2019 ha segnato un andamento positivo a livello di risultato operativo di 131 migliaia di Euro (utile operativo dell'esercizio precedente di 2.580 migliaia di Euro, in diminuzione di 2.712 migliaia di Euro) ed un negativo andamento della gestione finanziaria per Euro 7.883 migliaia.

Si evidenzia una riduzione delle imposte sul reddito pari a 2.557 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente e rettifiche di valore di attività finanziarie pari a 11.725 migliaia di Euro.

Il risultato dell'esercizio 2019 evidenzia, pertanto, una perdita di Euro, con una riduzione della perdita di 42.423 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui il risultato si era attestato a una perdita di 90.255 migliaia di Euro.

Si evidenzia che la Società al 31.12.2019 presenta un patrimonio netto negativo pari a 268.633 migliaia di Euro e perfanto ricade nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del codice civile.

Il citato articolo del codice civile rende obbligatorio, nel caso di riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale, la riduzione e il contestuale aumento del capitale sociale, che è stato effettuato nel corso del mese di maggio 2020.

In data 30 luglio 2018, l'Assemblea degli azionisti di Trevifin, riunita in seconda convocazione, ha adottato su proposta del socio Trevi Holding S.E. una deliberazione (successivamente rettificata per correzione di un errore materiale in data 7 agosto 2018 con atto a rogito del dott. Marcello Porfiri, Notaio in Cesena, n. rep. 11.358 fasc. n. 5.227 - su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con propria delibera di presa d'atto del 3 agosto 2018) con la quale è stato deciso - come da testo da ultimo iscritto al competente Registro delle Imprese - di "conferire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale, in una o più volte, anche in via scindibile, per il periodo massimo di 24 mesi dalla data della deliberazione e per un controvalore massimo di Euro 400 milioni (dei quali, per cassa, non oltre l'importo massimo di Euro 150 milioni), aumento da realizzarsi mediante l'emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, previa verifica da parte della sussistenza e del rispetto delle condizioni previste dalla legge, con facoltà per il Consiglio di determinare il eventuale sovrapprezzo, le modalità per la relativa sottoscrizione, anche mediante conversione di crediti nei confronti della Società, e il numero di nuove azioni di volta in volta emittende, purché l'aumento sia fatto con il diritto di opzione e, qualora le banche utilizzino crediti per liberare strumenti finanziari, gli stessi siano strumenti finanziari partecipativi e non azioni, a meno che la circostanza che le banche utilizzino crediti per liberare azioni costituisca elemento necessario per il buon esito della parte di aumento da liberarsi con pagamento in denaro, restando inteso che la facoltà conferita al Consiglio di Amministrazione potrà essere esercitata solo in connessione con un accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'articolo 182-bis del regio decreto n. 267 del 16 marzo 1942".

In data 17 luglio 2019 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin, in esecuzione della delega ad esso conferita dall'assemblea straordinaria della Società ai sensi dell'art. 2443 del cod civ., ha quindi provveduto a deliberare l'Aumento di Capitale della Società e l'Aumento di Capitale a Servizio dei Warrant.

PASSIVITA'

PASSIVITA' NON CORRENTI

(12) Finanziamenti a lungo termine

I finanziamenti a lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 0 migliaia di Euro, con un decremento di 0 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Finanziamenti M/L termine - quota a lungo
TOTALE

A seguito della sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti a Medio Lungo Termine, questi ultimi sono stati riclassificati a breve Termine.

(13) Debiti verso altri finanziatori a lungo termine

I debiti verso altri finanziatori a lungo termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 401 migliaia di Euro con un decremento di 2.495 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 2.659 migliaia di Euro.

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tali debiti:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Debiti verso UBI Leasing S p A 163 259 262 804 (99.544)
Debiti verso Caterpillar Financial S.A.
Debiti verso Albaleasing S p A.
Debiti verso Selmabipiemme Leasing S.p.A. 2 395 733 (2.395.733)
Debiti verso DeLageLanden International B.V.
Debiti verso Mediocredito Italiano S.p.A.
Debiti IFRS 16 Lungo Termine 238 184
TOTALE 401.443 2.658.536 (2.495.277)

(14) Passività per strumenti finanziari derivati a lungo termine

Al 31 dicembre 2019 la società non presenta strumenti finanziari derivati a lungo termine.

(15) Passività fiscali per imposte differite

Le passività fiscali per imposte differite ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 1.772 migliaia di Euro, in diminuzione di 870 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui si attestavano a 2.642 migliaia di Euro.

Di seguito viene riportato il dettaglio delle voci componenti il saldo:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Valutazione terreno Gariga di Podenzano a PN 1.304.105 1 304.105
Disallineamento ammortamenti fiscali 1.782 176 795 (175 013)
Plusvalenze rateizzate
Differenze cambi non realizzate 466 375 1-129 113 (662 738)
Altre 32 280 (32.280)
TOTALE 1.772.263 2.642.293 (870.031)

(16) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

La posta accoglie la stima della passività, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa al trattamento di fine rapporto da corrispondere ai dipendenti all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 838 migliaia di Euro, con un incremento di 85 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Nella tabella seguente vengono dettagliate le variazioni di tale voce relativamente all'esercizio 2019:

DESCRIZIONE Saldo al
31/12/2018
Quota
maturata e
stanziata a
conto
economico
Quota
trasferita ad
altre società ed
acconti
liquidati
Movimenti a
favore di fondi
pensionistici
integrativi
Quota a
Riserya Fair
Value
Saldo al
31/12/2019
Benefici successivi alla cessazione del
rapporto di lavoro
753.310 201 667 (115 350) (99.369) 97 791 838.049

Le ipotesi principali usate nel determinare l'obbligazione relativa al trattamento di fine rapporto sono qui di seguito illustrate:

31/12/2019 31/12/2018
0/0
Tasso annuo tecnico di attualizzazione 0,77% 1,57%
Tasso di inflazione 1.00% 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,25% 2,63%
Turnover 15_00% 15,00%

(17) Fondo per rischi ed oneri

Il fondo ammonta a 18.396 migliaia di Euro, con un incremento di Euro rispetto all'esercizio precedente. Questa voce si riferisce per 15.269 migliaia di Euro agli oneri futuri relativi all'accollo dei debiti conseguenti alla cessione di alcune Divisioni del Gruppo, per 2.346 migliaia di Euro agli accantonamenti a fondo garanzie effettuati in ottemperanza del principio contabile IFRS 9, per 346 migliaia di Euro ad operazioni di leasing e per 434 migliaia di Euro al rischio per un contenziosi al rischio per contenziosi iuslegali.

I DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Fondi per rischi ed oneri 18 395 534 17611398 784 136
TOTALE 18.395.534 17.611.398 784.136

PASSIVITA' CORRENTI

(18) Debiti commerciali e altre passività a breve termine

I debiti commerciali e le altre passività a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 23.261 migliaia di Euro, con un incremento di 11.008 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Debiti verso fornitori 19 427 128 10 672 714 8.754 414
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale 181 497 266 929 (85 432)
Altri Debiti 3 393 195 1 312 572 2.080 622
Risconti Passivi per canoni di noleggio 258 758 0 258.758
TOTALE 23.260.578 12.252.216 11.008.362

Il dettaglio dei debiti verso fornitori è evidenziato nella tabella seguente:

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Non scaduto 8 320.386 2 467 562 5.852 824
Scaduto da 1 a 3 mesi 1 576 000 2417 485 (841.485)
Scaduto da 3 a 6 mesi 1-293.867 1 656 507 (362 640)
Scaduto da oltre 6 mesi 11 422 489 4 090 160 7 332 329
Totale 22.612.742 10.631.714 11.981.028

Il dettaglio degli Altri debiti è evidenziato di seguito:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Debiti verso dipendenti per ferie maturate e non godute 414 296 383 483 30 812
Debiti verso dipendenti per mensilità aggiuntive 2 497 477 123 081 2.374 396
Altri 481 422 806-008 (324 586)
TOTALE 3.393.195 1.312.572 2.080.622

(19) Debiti commerciali e altre passività a breve termine verso controllate

l debiti commerciali e le altre passività a breve termine verso controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 20.064 migliaia di Euro, con un decremento di 13.027 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell'esercizio precedente in cui si attestavano a 33.091 migliaia di Euro.

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Debiti di natura commerciale verso controllate 6.201.064 3.817 289 2.383.775
Debiti ascrivibili alla quota di pertinenza dei risultati di esercizio
dell'UTE TREVI S.p.A. TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A.
Sembenelli S.r.l. per la commessa " Borde Seco"
33.747 2.149.769 (2.116 022)
Debiti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo 13.829.441 27 124 314 (13.294.873)
TOTALE 20.064.253 33.091.372 (13.027.119)

l debiti di natura commerciale verso controllate si riferiscono principalmente a partite debitorie correnti verso Trevi S.p.A., Drillmec S.p.A. e Soilmec S.p.A. per il consolidato fiscale. L'elenco analitico è disponibile al paragrafo "Altre Informazioni - Parti correlate".

(20) Passività fiscali per imposte correnti

Le passività fiscali per imposte correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 0 migliaia di Euro, con un decremento di 1.921 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Le passività sono state riclassificate al netto dei crediti tributari. Per maggiori dettagli si veda la Nota 8

(21) Finanziamenti a breve termine

I finanziamenti a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 319.663 migliaia di Euro con un decremento di 1 13.365 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente in cui ammontavano a 433.028 migliaia di Euro.

Questo drastico calo è dovuto ad una riclassifica di 130.035 migliaia di Euro di Finanziamenti a breve termine in Debiti verso altri finanziatori a breve termine:

  • La riclassifica di 40.216 migliaia di Euro di finanziamenti verso BPER in seguito al loro acquisto da parte di SC LOWY, di cui 32.000 migliaia di Euro consistenti in linee di finanziamento verso BPER e i restanti 8.216 migliaia di Euro composti dai 7.400 migliaia di Euro escussi da BEI e la restante parte di 816 migliaia di Euro di oneri finanziari ceduti a SC LOWY convertiti in finanziamento;
  • L'acquisto di 27.000 migliaia di Euro di Finanziamenti di Banco Do Brasil da parte di SC LOWY;
  • · L'acquisto di 11,552 migliaia di Euro di finanziamenti di CARIGE da parte di Amco Asset Management Company S.p.A.
  • · Riclassifica del debito verso BEI, circa 45,267 migliaia di Euro e verso Unicredit per 6.000 migliaia di Euro in seguito alla loro azione di escussione della garanzia, verso SACE S.p.A. che di questi si era fatta garante.
DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Finanziamenti M/L termine - quota a breve 319.663.190 433 028 189 (113 364 999)
TOTALE 319.663.190 433.028.189 (113.364.999)

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:

31/12/2019 31/12/2018
Anno Valore Valore Valore Valore
In migliaia di euro Valuta Spread Indicizzazione scadenza nominale Contabile nominale Contabile
Prestiti obbligazionari non garantiti Euro 5,25%/2,00% 2024 50.000 50.000 50.000 50.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 0,00% Euribor 6 mesi 2020 24.667 0 24.667 17.267
Finanziamento bancario non garantito Euro 4,45% Euribor 6 mesi 2019 20.000 14.000 20.000 20.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 2,75% Euribor 6 mesi 2019 38,062 38.062 38.062 38.062
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,80% Euribor 6 mesi 2019 18.000 18.000 18.000 18.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 0,00% Euribor 6 mesi 2018 7.000 7.000 7.000 7.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 2,00% Euribor 3 mesi 2020 12.000 12.000 12.000 12.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,35% Euribor 3 mesi 2018 11.552 11.552 11.552 11.552
Finanziamento bancario non garantito Euro 3,25% Euribor 3 mesi 2020 26.250 26.250 26.250 26.250
Finanziamento bancario non garantito Euro 0,00% Euribor 6 mesi 2025 40.000 0 40.000 28.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,50% Euribor 3 mesi 2019 12.639 12.639 12.639 12.639
Finanziamento bancario non garantito Euro 2,00% Euribor 3 mesi 2020 7.034 7.034 7.034 7.034
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,60% 2017 10.000 10.000 10,000 10.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 2,81% 2018 10.000 10.000 10.000 10.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 4,25% 2022 10.104 10.104 10.104 10.104
Finanziamento bancario non garantito Euro 2,00% Euribor 3 mesi 2017 4.167 4.167 4.167 4.167
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,80% Euribor 3 mesi 2019 40.000 40.000 40.000 40.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,80% Euribor 3 mesi 2020 30.000 30.000 30.000 30.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,95% Euribor 3 mesi 2018 20.000 0 20.000
Finanziamento bancario non garantito CNY 4,80% 2018 4.317 4.317 4.317 4.287
Finanziamento bancario non garantito Euro 2,25% Euribor 3 mesi 2018 30.000 30.000 30.000 30.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,30% 2017 0 0
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,30% 2017 0 0
Finanziamento bancario non garantito Euro 3,60% Euribor 3 mesi 2017 1.318 1.318 1,318 1.318
Finanziamento bancario non garantito Euro 2,40% Euribor 6 mesi 2017 5,500 5.500 5.500 5.500
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,55% Euribor 3 mesi 2020 7.083 7.083 7.083 7.083
Finanziamento bancario non garantito Euro l,55% Euribor 3 mesi 2019 7.552 7.552 7.552 7.552
Finanziamento bancario non garantito Euro 2,50% Euribor 3 mesi 2017 15.000 7.500 15.000 7.500
Finanziamento bancario non garantito En10 3,00% Euribor 6 mesi 2017 0 0
Finanziamento bancario non garantito Euro 3,60% Euribor 3 mesi 2017 439,48715 439,48715 439 439
Finanziamento bancario non garantito Euro 2,70% Euribor 3 mesi 2020 10.000 10.000 10.000 10.000
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,80% 236 236
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,80% 238 238
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,75% 2017 2,940 2,940
Finanziamento bancario non garantito Euro 1,75% 2017 1.136 1.136
Finanziamento bancario non garantito Euro 6,00% 2023 8.400 8.400
Finanziamento bancario non garantito Euro 6,00% 2023 3.600 3.600
Escussioni/Rientri su Finanziamenti
Bancari
Euro 98.275 - 10 46.900
Totale passività onerose 489.236 489,344 472.686 472.656

(22) Debiti verso altri finanziatori a breve termine

I debiti verso altri finanziatori a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2019 a 189.932 migliaia di Euro con un incremento di 147.150 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente. Di seguito il dettaglio di tale voce:

DESCRIZIONE Saldo al
31/12/2019
Saldo al
31/12/2018
Variazioni
Debito verso Trevi S.p.A 966.994 426 570 540 424
Debiti verso UBI Leasing S.p.A. 100 291 96 201 4.090
Debiti verso Caterpillar Financial S.A. 27.042.884 37 305 928 (10.263.044)
Debiti verso Albaleasing Sp.A. 3 553 300 3 458 651 94 649
Debiti verso Mediocredito Italiano S.p.A. 1.148.087 1.120.754 27.333
Debiti verso Selmabipiemme Leasing S.p.A. 2 827 814 373 562 2 454 252
Caterpillar C/Finanziamento 10.104.267 10.104.267
Debiti verso SC Lowy Financial 67,216,737 - 67.216 737
Acconto verso Escrow Account 13 999 403 13.999 403
Debiti verso Amco Asset Mgmt Co. S.p.A. 11.552 253 11.552 253
Debiti verso Sace S p A. 51.266 667 5 266 667
DEBITI IFRS 16 SHORT TERM 153 159 153 159
TOTALE 189.931.855 42.781.666 147.150.189

(23) Passività per strumenti finanziari derivati a breve termine

Le passività per strumenti finanziari a breve termine ammontano a 129 migliaia di Euro alla data del 31 dicembre 2019, con un decremento rispetto all'esercizio precedente di 233 migliaia di Euro.

Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di voce:

DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
l Strumenti finanziari derivati a B\T 129 047 361 985 (232 938)
TOTALE 129.047 361.985 (232.938)

Il saldo al 31 dicembre 2019 si riferisce al fair value su coperture contro il rischio di variazione del tasso di interesse.

Si riporta di seguito il dettaglio dell'indebitamento finanziario netto:

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

(Importi in Euro,
ในปี บรรจุดา คร ค.ศ. ราคม ปริ 31/12/2019 31/12/2018
A Cassa 337 2.561
B Altre disponibilità liquide (dettagli) 145.893 705-990
C Titoli detenuti per la negoziazione
D Liquidità (A+B+C) 146.231 708.551
- R Crediti Finanziari correnti 93.466.964 87.159.460
મિ Debiti bancari correnti -
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente 319 663 188 433.028.189
H Altri debiti finanziari correnti 190.060.901 43. 43.651
1 Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) 509.724.089 476.171.840
Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) 416.110.894 388.303.829
K Debiti verso banche non correnti
L Obbligazioni emesse -
M Altri debiti non correnti 401-443 2.658.536
N Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) 401.443 2.658.536
O Indebitamento finanziario netto (J+N) 416.512.337 390.962.365

78 78

GARANZIE ED IMPEGNI

Di seguito, si elencano le garanzie prestate:

  • Garanzie prestate a Società di assicurazione (sia in Euro sia dollari USA); ammontano a Euro 356.959.078 e si riferiscono al rilascio di cauzioni per rimborsi di IVA della Società e delle principali Società controllate italiane, ad altre cauzioni di natura commerciale e alle garanzie rilasciate a favore di primarie compagnie di assicurazione americane, nell'interesse della sub - controllata Trevi Icos Corporation, per l'esecuzione dei propri progetti; tali garanzie si riducono in proporzione al residuo dei lavori ancora da eseguire alla fine di ogni esercizio;
    • · Garanzie prestate a terzi: ammontano a Euro 394.833.988e si riferiscono in particolare a:
      • Mandati di credito per Euro 269.969.754 a garanzia di linee di cassa, di firma e contratti di leasing in capo alle società controllate da Trevi Finanziaria Industriale Spa;
      • Garanzie commerciali (principalmente per partecipare a gare di appalto, di buona esecuzione e per anticipi contrattuali) per Euro 100.338.388.
      • Garanzie finanziarie per Euro 24.525.846 rilasciate a Istituti di credito per finanziamenti ricevuti.

Il decremento/incremento delle garanzie prestate a Istituti di Credito rispetto all'anno precedente è riconducibile principalmente alle minori garanzie assicurative nell'interesse della sub – controllata Trevi Icos Corporation.

La voce "mandati di credito" comprende gli impegni per canoni di noleggio a scadere che rappresenta il valore complessivo dei canoni a scadere da corrispondere alle Società locatrici dal 31 dicembre 2019 in poi.

ANALISI DELLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO

Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relativi al conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

(24) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a 27.178 migliaia di Euro contro 20.392 migliaia di Euro del 2018, con un incremento pari a 6.786 migliaia di Euro.

La composizione per natura di tali ricavi è la seguente:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Ricavi per noleggio attrezzature 10 172 604 11.792.476 (1.619 872)
Ricavi per commissioni su garanzie 1 973 633 1 424 455 549 178
Ricavi per prestazioni di servizi ad imprese controllate 15 031 291 7.174.975 7.856 315
TOTALE 27.177.528 20.391.906 6.785.622

Di seguito la composizione per area geografica dei ricavi delle vendite e prestazioni di servizio:

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA 31/12/2019 0/0 31/12/2018 0/0
Italia 16 575.479 60,99% 8 630 405 42,32%
Europa (esclusa Italia) 4 248.298 15,63% 5 556 666 27,25%
U S.A. e Canada 5 548 360 20,42% 222 483 1,09%
America Latina 266 857 0,98% 246 699 1,21%
Africa 532 571 1.96% 60 000 0,29%
Asia 5 964 0,02% 5.675 654 27,83%
TOTALE 27.177.528 100% 20.391.906 100%

I ricavi sono stati quasi esclusivamente realizzati con Società del Gruppo.

I servizi svolti vanno dall'attività di noleggio di attrezzature, di direzione e amministrativo, la gestione del servizio delle risorse umane e personale, la gestione del software di gestione integrata d'impresa e la gestione del servizio di comunicazione di Gruppo.

(25) Altri ricavi operativi

Gli altri ricavi operativi ammontano a 5.269 migliaia di Euro contro i 7.089 migliaia di Euro del 2018, con un decremento pari a 1.820 migliaia di Euro.

Nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Affitti Attivi 2-012-501 1 978 890 33611
Recupero nostre spese 1.069 643 4 935 543 (3 865 900)
Plusvalenze da alienazione cespiti 2018 097 80 270 1 937 826
Sopravvenienze attive 130 653 17 042 113-611
Risultato UTE TREVI S.p.A - TREVI - Fin -Sembenelli-
enezuela
0 0
Altri 37.838 77-010 (39 172)
TOTALE 5.268.732 7.088.756 (1.820.024)

La voce "Affitti attivi" si riferisce principalmente all'addebito dell'affitto di un terreno, di un capannone industriale e di una palazzina uffici alla controllata Drillmec S.p.A. a Gariga di Podenzano (PC) e l'addebito alla controllata Trevi S.p.A. di uffici in Cesena (FC). La voce "Recupero spese" è riferita principalmente a recuperi di costi sostenuti dalla Capogruppo, comprende: assicurazioni, spese telefoniche e costi di ristrutturazione del debito.

La voce "Altri" comprende inoltre recuperi verso dipendenti per il servizio mensa aziendale.

(26) Materie prime e di consumo

I costi per materie prime e di consumo ammontano a 32 migliaia di Euro, contro i 43 migliaia di Euro del 2018 con un decremento pari a 11 migliaia di Euro.

(27) Costo del personale

I costi del personale ammontano a 7.729 migliaia di Euro contro i 5.262 migliaia di Euro del 2018, con un incremento pari a 2.467 migliaia di Euro.

Il dettaglio del costo del lavoro è sintetizzato nella seguente tabella:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Stipendi 5.936 574 3 872 299 2 064 276
Oneri sociali 1 591 045 1-146 560 444 485
Trattamento di fine rapporto 201 667 243 624 (41.957)
TOTALE 7.729.286 5.262.482 2.466.804

Il numero medio dei dipendenti per l'esercizio 2019 è di n. 38 unità, costituito da n.13 dirigenti, n. 3 quadri, n. 22 impiegati. Il medesimo valore riferito all'esercizio precedente era pari a 37, con una variazione complessiva in aumento di n. 1 unità. Si evidenzia, di seguito, la movimentazione registrata nel corso dell'esercizio:

DESCRIZIONE 31/12/2019 Variazioni in
aumento
Variazioni in
diminuzione
31/12/2018
Dirigenti 13 n 2 10
Quadri 3 0 4 7
Impiegati 22 20
TOTALE 38 12 11 37

(28) Altri costi operativi

Gli altri costi operativi ammontano a 19.110 migliaia di Euro contro i 13.081 migliaia di Euro del 2018 con un incremento pari a 6.029 migliaia di euro.

La voce è così composta:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Costi per servizi di terzi 17 564 329 12.189.439 5 374 890
Costi per godimento beni di terzi 125 116 388.477 (263 361)
Oneri diversi di gestione 1 420 731 502 826 917,904
TOTALE 19.110.175 13.080.742 6.029.433

I costi per servizi di terzi sono così dettagliati:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Compensi ad Amministratori 926 921 861 683 65 238
Compensi ai Sindaci 137.863 342 575 (204 712)
Telefoniche 738 985 814 552 (75 567)
Consulenze legali, amministrative e tecniche 12 920 379 8.077.938 4 842 440
Manutenzione CED 1.750 431 1 388 882 361 549
Vitto, Alloggio e Viaggi 428.557 246.193 182 364
Assicurazioni 466 324 265-183 201 141
Pubblicità inserzioni e comunicazioni 65 536 44 517 21 019
Contributi INPS per lavoratori autonomi 42 606 61.939 (19 333)
Servizi bancari 40 017 51.501 (11.484)
Altri 46 710 34.475 12 234
TOTALE 17.564.329 12.189.439 5.374.890

La voce "Compensi ad Amministratori" è comprensiva anche dei compensi ai Consiglieri come membri dei Comitati per la nomina e remunerazione degli Amministratori, Comitato Controllo Rischi e Comitato Parti correlate.

Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Altre Informazioni" sui compensi erogati agli Amministratori e Sindaci.

La spesa per canoni CED e manutenzione si riferisce all'attività svolta da fornitori per la manutenzione e lo sviluppo del Servizio Informatico di Gruppo che è accentrato in capo alla TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A.

I costi per godimento beni di terzi sono così ripartiti:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Noleggio di attrezzature 211 200 230.690 (19.490)
Affitti passivi (86.084) 157.787 (243 871)
TOTALE 125.116 388.477 (263.361)

I dettagli relativi agli oneri diversi di gestione sono riportati nella seguente tabella:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Imposte e tasse non sul reddito 785 335 363 322 422 013
Altri oneri diversi 599 326 101 585 497 741
Risultato UTE TREVI Sp A - TREVI - Fin -Sembenelli-
Venezuela
0
Sopravvenienze passive diverse non deducibili 36 070 37919 (1 850)
TOTALE 1.420.731 502.826 917.904

La voce imposte e tasse non sul reddito si riferisce prevalentemente all'imposta IMU e la TASI sugli immobili di proprietà. La voce "Altri oneri diversi" è relativa a contributi ad associazioni ed enti no profit (a scopo benefico) all'interno del programma di social value della Società e del Gruppo TREVI e minusvalenze da cespiti ammortizzati per 514 migliaia di Euro

(29) Ammortamenti

Gli ammortamenti ammontano a 2.959 migliaia di Euro contro i 3.441 migliaia di Euro del 2018 con un decremento pari a 482 migliaia di Euro, come di seguito dettagliato:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 45 125 56 062 (10.937)
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 2 914 205 3 385 115 (470 910)
TOTALE 2.959.330 3.441.177 (481.847)

Ulteriori dettagli sono riportati nel commento alla voce dell'attivo Immobilizzazioni Immateriali.

(29) Accantonamenti

Al 31 dicembre 2019 sono stati effettuati accantonamenti per svalutazione dei crediti commerciali, in ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, di importo pari a 2.747 migliaia di Euro.

Gli accantonamenti sono stati effettuati per le seguenti ragioni:

  • 1) Accantonamenti IFRS 9 per 2.338 migliaia di Euro;
  • 2) Accantonamento per cause legali in corso per 409 migliaia di Euro.
DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni
Accantonamenti per rischi 409 461 409 461
Accantonamenti per crediti 2337 563 3.072 480 (734 917)
l Perdite su crediti
TOTALE 2.747.024 3.072.480 (325.456)

(30) Proventi finanziari

I proventi finanziari ammontano a 10.148 migliaia di Euro contro i 13.956 migliaia di Euro del 2018, con un decremento pari a 3.807 migliaia di Euro.

I dettagli di tale voce sono riportati di seguito:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni 9911 214 13.609.527 (3 698 313)
Proventi Finanziari diversi 237 117 346 050 (108 933)
TOTALE 10.148.331 13.955.577 (3.807.245)

Alla voce proventi finanziari da crediti nelle immobilizzazioni sono riportati i ricavi per interessi attivi relativi ai finanziamenti concessi dalla Società alle sue controllate; i tassi d'interesse applicati sono in linea con le condizioni di mercato. I proventi diversi sono determinati prevalentemente da interessi attivi bancari e dalla quota di competenza delle operazioni di copertura tassi d'interessi.

(31) Costi finanziari

I costi finanziari ammontano a 17.975 migliaia di Euro contro i 19.842 migliaia di Euro del 2018, con un decremento pari a 1.878 migliaia di Euro dovuto ad una riduzione degli oneri ed interessi di mora sui finanziamenti oggetto della manovra finanziaria.

Nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Interessi verso banche 15 567 142 16 296 249 (729-107)
Spese e commissioni su fidejussioni 1 212 367 1 640 081 (427.714)
Commissioni su finanziamenti 133-586 184 205 (50 619)
Interessi passivi verso società di leasing 813 894 1 335 629 (521,735)
Interessi su altri debiti 237 398 386 123 (148.725)
Interessi Passivi per IFRS16 10 958 10 958
TOTALE 17.975.345 19.842.286 (1.877.900)

Gli interessi su altri debiti sono legativo corrisposto nell'esercizio agli istituti di credito sulle operazioni di copertura tasso di interesse.

Per una corretta informativa di bilancio, occorre precisare, in conformità a quanto previsto nell'accordo di ristrutturazione, che gli istituti di credito hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione.

In base all'efficacia dell'accordo di ristrutturazione gli istituti di creditori della Società Trevifin, ciascuno singolarmente per quanto concerne la propria posizione creditoria, assumono nei confronti della Società di rinunciare irrevocabilmente, ora per allora, con effetto dalla Data di Conversione dei loro crediti in Capitale al termine dell'aumento di capitale, agli interessi di mora maturati e maturandi successivamente al 31 dicembre 2018 (Data di Riferimento) e agli altri interessi ordinari maturati e maturandi tra la Data di Riferimento (esclusa) e la Data di Conversione (attesa avvenire tra il 29 maggio ed il 1º giugno) ad un tasso eccedente il tasso di interessi del 2%.

Più in dettaglio, Trevi Finanziaria ha provveduto alla contabilizzazione nel conto economico del presente bilancio interessi ordinari e di mora per circa 6,8 milioni di Euro che saranno rinunciati irrevocabilmente dagli istituti di credito alla Data di conversione. Questo porterà un benefico diretto a conto economico a seguito della sopravvenienza attiva che si andrà a realizzare.

(32) Utili (perdite) derivanti da transazioni in valuta estera

Le transazioni in valuta estera per l'anno comportato una perdita netta pari a 56 migliaia di Euro, rispetto ad un utile netto pari a 1.352 migliaia di Euro del 2018, con un decremento pari a 1.408 migliaia di Euro.

Descrizione 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Utili (Perdite) derivante da transazioni in valuta estera (56 314) 1 352 085 1-408 399)
TOTALE (56.314) 1.352.085 (1.408.399)

Si precisa che il saldo tra utili e perdite su cambi non realizzate ammonta ad un utile di Euro.

(33) Rettifiche di valore ad attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio la Società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di perdite durevoli di valore di alcune partecipazioni per complessivi 169.255 migliaia di valore per svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni per 7.487 migliaia di Euro e ulteriori rettifiche per 925 migliaia di euro, inoltre si è proceduto ad utilizzare il fondo svalutazione crediti per un importo complessivo pari a 155.561

migliaia di Euro. L'effetto dell'IFRS 5 sui dati economici relativi alle rettifiche di valore di attività finanziarie destinate alla dismissione è negativo ed è pari a 10.382 migliaia di euro. Pertanto, il saldo al 31 dicembre 2019 riesposto della tal voce risulta pari a 11.725 migliaia di Euro.

Maggiori dettagli sono forniti al paragrafo (3) relativamente al paragrafo (5) relativamente ai crediti finanziari.

DESCRIZIONE 317 22019 31/12/2018 Variazioni
Svalutazioni Immobilizzazioni 39 389 819 (39.389 819)
Svalutazioni Imm Fin non cost Partecipazioni 7 487 381 24 013 514 (16.526.133)
Svalutazione di Partecipazioni 169 255 424 84 505 290 84 750 134
Utilizzo F do Svalutazione Crediti (155,561,295) (75 160 000) (80.401.295)
Rettifica di valore 924 981 (4 407 052) 5-332-033
TOTALE 22.106.491 68.341.571 (46.235.080)
Trasferimento attività destinate alla vendita (10 381.557) (66.717.811)
TOTALE (*) 11.724.934 1.623.760

(34) Imposte sul reddito

L'accantonamento delle imposte sul reddito del periodo è stato calcolato tenendo conto del prevedibile imponibile fiscale. Le imposte sul reddito ammontano a (1.138) migliaia di Euro, contro i 1.419 migliaia di Euro del 2018, con un decremento di 2.557 migliaia di euro.

Il dettaglio di tale voce è riepilogato nella seguente tabella:

DESCRIZIONE 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Imposta IRES dell'esercizio 1 009 475 1-279-029 338 548
Imposta IRAP dell'esercizio
lmposte esercizi precedentı 139 456 139 456
Imposte anticipate (1 416 754) 98_436 (1 515 190)
Imposte differite (870 030) 42 013 (912 043)
TOTALE (1.137.827) 1.419.478 (2.557.305)

Le imposte correnti sono state calcolate con le aliquote fiscali del 24% per IRES e 3,90% per IRAP.

Si riporta nella tabella che segue la riconciliazione dell'onere fiscale effettivo con quello teorico:

Riconciliazione Onere Fiscale Teorico / Effettivo 31/12/2019 0/0 31/12/2018 0/0
Risultato prima delle Imposte (48.969.298) (88.835.326)
Imposte calcolate all'aliquota fiscale in vigore (11.752.635) 24.00% (21.320.478) 24,00%
Differenze Permanenti 15.177.243 (17,08%) 22.599.507 (25,44%)
Differenze Temporanee (2.286.784) 2,57% 140.449 (0,16%)
IRAP
Totale Imposte Effettive a Conto Economico (1.137.827) (128,00%) 1.419.478 (1,60%)

(35) Utile netto

Risultato dell'esercizio

L'esercizio 2019 ha segnato un andamento negativo a livello di risultato operativo di (132) migliaia di Euro (risultato operativo dell'esercizio precedente di 2.580 migliaia di Euro, in diminuzione di 2.712 migliaia di Euro) ed un negativo andamento della gestione finanziaria per 7.883 migliaia Euro, in peggioramento rispetto all'esercizio 2018 di 3.349 migliaia di Euro, che ricomprende una perdita derivante da transazioni in valute estere per 56 migliaia di Euro (in diminuzione rispetto all'esercizio precedente in cui si erano attestate ad un utile netto pari a 1.352 migliaia di Euro). La Società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie, a seguito di valore di partecipazioni, crediti finanziari e immobilizzazioni, sulle partecipate si è proceduto ad utilizzare il fondo precedentemente accantonato, portando la voce rettifiche di valore ad attività finanziarie ad un importo complessivo pari a 11.725 migliaia di Euro.

La Società, per quanto riguarda il settore Oil&Gas, ha contabilizzato accantonamenti per 18.665 migliaia di Euro e retifiche negative di valore di attività finanziarie per circa 10.382 migliaia di Euro, a seguito di valore di partecipazioni, crediti finanziari e immobilizzazioni; tali importi sono stati classificati alla voce "risultato netto da attività destinate ad essere cessate".

Si evidenzia un decremento delle imposte sul reddito pari 2.557 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente.

Il risultato dell'esercizio 2019 evidenzia, pertanto, una perdita di Euro, con una riduzione della perdita di 42.423 migliaia di Euro rispetto all'esercizio precedente, in cui il risultato si era attestato a una perdita di 90.255 migliaia di Euro. La Società ha scelto di fornire l'informativa sull'utile per azione esclusivamente nel Bilancio consolidato di Gruppo secondo quanto previsto dallo IAS 33.

Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate:

Rapporti con parte controllate:

Rapporti della Capogruppo con società Controllate al 31/12/2019

Importi espressi in migliaia di Euro
Crediti finanziari medio lungo termine verso controllate
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Trevi S.p.A. 23.605 23.605
Soilmec S.p.A. 57.155 57.125 30
Drillmec S.p.A. 1.000
Petreven S.p.A.
Altri 1-730 6 430 (4.700)
TOTALE 82.490 87.159 (3.670)
Crediti commerciali ed altri crediti a breve termini verso controllate 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Trevi S.p.A. 18.183 16.049 2.134
Soilmec S.p.A. 9.523 6.485 3.038
Drillmec S.p.A. 15.397 (15.397)
Petreven S.p.A. 0 2.763 (2.763)
Altri 14.766 19.997 (5.231)
TOTALE 42.472 60.690 (18.218)
Debiti finanziari ed altri debiti a breve termini verso controllate 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Trevi S.p.A. 967 427 540
TOTALE 967 427 540
Debiti commerciali ed altri debiti a breve termini verso controllate 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Trevi S.p.A. 12.392 12.123 269
Soilmec S.p.A. 3.155 2.082 1.074
Drillmec S.p.A. 14.631 (14.631)
Petreven S.p.A. 141 (141)
Altri 4.517 4.114 403
TOTALE 20.064 33.091 (13.027)
Ricavi vendite e prestazioni 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Trevi S.p.A. 9.025 5.915 3.110
Soilmec S.p.A. 4.724 3.291 1.433
Drillmec S.p.A. 1.147 4.765 (3.618)
Petreven S.p.A. 675 1.253 (579)
Altri 11.607 12.005 (398)
TOTALE 27.177 27.230 (52)
31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
Consumi di materie prime e servizi esterni 230 102 128
Trevi S.p.A. 425 184 241
Soilmec S.p.A.
Drillmec S.p.A.
Petreven S.p.A. 3 7 (4)
Altri 293 365
TOTALE 659
Proventi finanziari 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
953 2.178 (1.225)
Trevi S.p.A. 2.537 2.539 (2)
Soilmec S.p.A. 4.291 6.269 (1.979)
Drillmec S.p.A. 1.866 2.108 (241)
Petreven S.p.A. 516 (14)
Altri 502
TOTALE 10.148 13.610 (3.461)

78484

Le transazioni effettuate con parti correlate sono concluse alle normali condizioni di mercato; non sono presenti rapporti tra la Società e la controllante TREVI Holding SE con sede in Cesena (FC) o della sua controllante I.F.I.T. S.r.I. né con altre parti correlate.

Crediti commerciali ed altri crediti a breve termini verso parti correlate 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
PARCHEGGI S.P.A. 10 23 (13)
TOTALE 10 23 (13)
0,02% 0,47%
Debiti commerciali ed altri debiti a breve termini verso parti correlate 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
PARCHEGGI S.P.A.
TOTALE -
Ricavi vendite e prestazioni 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
PARCHEGGI S.P.A. 57 57 (0)
TOTALE 57 57
0,21% 0,28%
Consumi di materie prime e servizi esterni 31/12/2019 31/12/2018 Variazioni
PARCHEGGI S.P.A. -
TOTALE -

80 85

Compensi ad Amministratori e Sindaci

Il Consiglio di Amministrazione di TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. in carica alla data attuale di approvazione del Bilancio 2019 è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 30 settembre 2019, per gli esercizi 2019 – 2021 ed è composto da undici membri di cui cinque Amministratori esecutivi (Cesare Trevisani - in conformità con il criterio applicativo 2.C.1. del Codice di Autodisciplina - sono considerati tali poiché ricoprono la carica di amministratori o amministratori delegati in alcune società controllate dall'Emittente), un amministratore non esecutivo e cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti.

Agli Amministratori nell'esercizio 2019 sono stati erogati Emolumenti per la Carica per 875 migliaia di Euro, come da dettaglio sottostante.

Nominativo Carica Durata
della carica
(in mesi)
Emolumenti per
la Carica
Altri Compensi
Società
Emolumenti Società
controllate
Totale
Davide
Trevisani
Presidente del Consiglio di
Amministrazione fino al
30/09/2019
9 226.000 178 000 404.000
Gianluigi
Trevisani
Vicepresidente Esecutivo fino al
30/09/2019
9 224 000 178 000 402.000
Cesare
Trevisani
Vicepresidente fino al
30/09/2019
9 95 000 35.000 235 000 365.000
Stefano
Trevisani
Amministratore Delegato 12 40 000 167 000 276.000 483.000
Sergio lasi Amministratore Delegato 12 70 000 330 000 400.000
Marta Dassu Consigliere d'Amministrazione
non esecutivo ed indipendente
12 40_000 40.000
Umberto della
Sala
Consigliere d'Amministrazione
non esecutivo ed indipendente
fino al 30/09/2019
9 30 000 3 000 33.000
Cristina
Finocchi Mahne
Consigliere d'Amministrazione
non esecutivo ed indipendente
12 40.000 11-000 51.000
Elisabetta
Olivieri
Consigliere d'Amministrazione
non esecutivo ed indipendente
dal 30/09/2019
3 10 000 10.000
Alessandro
Piccioni
Consigliere d'Amministrazione
non esecutivo dal 30/09/2019
3 10 000 10.000
Rita Rolli Consigliere d'Amministrazione
non esecutivo ed indipendente
12 40 000 11 000 51.000
Luca D'Agnese Presidente del Consiglio
d'Amministrazione dal
30/09/2019
3 10 000 10.000
Giuseppe
Caselli
Amministratore Delegato dal
30/09/2019
3 125 000 125.000
Luca Caviglia Consigliere d'Amministratore
non esecutivo dal 30/09/2019
3 10.000 10.000
Simone
Trevisani
Consigliere d'Amministrazione
esecutivo fino al 30/09/2019
9 30 000 145 000 347 000 522.000
TOTALE 875.000 827.000 1.214.000 2.916.000

Ai sensi del regolamento Consob, si dettagliano gli emolumenti corrisposti e/o liquidati agli Amministratori e Sindaci della Società, anche da parte di Società controllate.

Gli Altri compensi si riferiscono, per gli amministratori Trevisani Stefano, Giuseppe Caselli e Sergio Iasi agli importi degli stipendi erogati come dipendenti della Capogruppo, per i Consiglieri Della Sala, Finocchi Malne e Rolli alle cariche come componenti dei Comitati di cui sotto.

L'attività dei Comitati interni al Consiglio di Amministrazione, in base all'Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2015, prevede l'attribuzione, per ciascun Comitato, un compenso annuo di Euro 5.000 (Euro cinquemila/00) per il Presidente ed Euro 3.500 (Euro tremilacinquecento/00) per ciascuno dei componenti. Alla data del 31 dicembre 2017 e alla data di redazione della presente relazione sono stati costituiti tre Comitato Controllo e Rischi, Comitato Nomina e Remunerazione e Comitati Parti Correlate.

Agli Amministratori non sono stati attribuiti benefici di natura non monetaria, stock option, bonus o altri incentivi. Lo statuto della Società attribuisce al Consiglio di Amministrazione la facoltà di nominare un Comitato Eseutivo. Tale facoltà non è stata esercitata dal Consiglio in carica.

Nominativo Carica Durata della
carica (in mesi)
Emolumenti
Società
Emolumenti
Società controllate
Totale
Milena Motta Sindaco Effettivo (Presidente) 12 50 000 50.000
Marco Vicini Sindaco Effettivo dal 30/09/2019 10-000 10.000
Raffaele Ferrara Sindaco Effettivo dal 30/09/2019 3 10-000 10 000
Adolfo Leonardi Sindaco Effettivo fino al 30/09/2019 30.000 30.000
Stefano Leardini Sindaco Effettivo fino al 30/09/2019 0 30-000 30.000
TOTALE 130.000 130.000

Per i Sindaci è stato iscritto un costo di complessivi Euro 130 migliaia di Euro

Il Collegio Sindacale in carica alla data attuale di approvazione del Bilancio 2019 è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti in data 30 settembre 2019 ed è in carica per il triennio 2019 - 2020 - 2021, fino all'approvazione del bilancio al 31/12/2021.

Nella tabella che segue sono illustrati i corrispettivi complessivamente corrisposti dalla Società di revisione e la rete della Società di revisione, ai sensi dell'art. 160 c. 1-bis n. 303 Legge 262 del 28/12/2005 integrata da D. Lgs. 29/12/2006.

(in Euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2019
Revisione contabile KPMG 1 127 480
Totale 1.127.480

Fatti di rilievo successivi alla chiusura di esercizio

In considerazione del protrarsi delle tempistiche di approvazione del presente bilancio, gli eventi rilevanti successivi alla data di chiusura del presente esercizio sono già stati riflessi a bilancio. Con specifico riferimento agli aspetti attinenti al processo di ristrutturazione e di rafforzamento parrimoniale intrapreso dal Gruppo all'inizio del 2017 e protrattosi sino alla data di approvazione del presente, si rimanda alla sezione "Breve excursus degli eventi più rilevanti sino alla data della presente relazione" all'interno del paragrafo "criteri generali di redazione".

Di seguito i principali accadimenti del 2020:

  • (i) con decreti del 10 gennaio 2020, notificati a Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. in data 21 gennaio 2020, la Corte d'Appello di Bologna ha accolto i reclami avverso i provvedimenti del Tribunale di Forlì di rigetto dell'omologa dell'Accordo di Ristrutturazione e ha pertanto omologato I' Accordo di Ristrutturazione medesimo.
  • (ii) in data 31 marzo 2020 è stata completata con successo la seconda parte del Closing relativo alla cessione della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi a MEIL Global Holdings BV.
  • (iii) In data 29 aprile 2020 la Consob ha autorizzato la pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all'offerta in opzione di azioni Trevifin.
  • (iv) In data 29 aprile 2020, le banche creditrici parte dell'Accordo di Ristrutturazione hanno confermato che tutte le condizioni sospensive dallo stesso previste si sono verificate, e che pertanto tale accordo deve intendersi pienamente efficace in ogni sua previsione a partire da tale data.
  • (v) In data 18 maggio 2020 Trevifin ha reso noto che si è concluso il periodo per l'esercizio dei diritti di opzione,

Inoltre, nei primi quattro mesi dell'anno gli ordini sono risultati pari a circa 200 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente ed il backlog ha raggiunto i 444 milioni di euro, in aumento di circa l'1% rispetto al 2019.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Luca d'Agnese

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Innocenzo Malvasia, 6 40131 ROLOGNA BO Telefono +39 051 4392511 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (nel seguito anche la "Società"), costituito dai prospetti della situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2019, di conto economico, di conto economico complessivo, delle variazioni di patrimonio netto e del rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International
Cooperative ("KPMG International"), enlità di dirillo svizzero

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Incertezza significativa relativa alla continuità aziendale

Si richiama l'attenzione su quanto descritto dagli Amministratori nel paragrafo "Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale" delle note di commento al bilancio d'esercizio, in merito ad eventi e circostanze che indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.

L'ottenimento di elementi probativi sufficienti sull'appropriato utilizzo da parte degli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. del presupposto della continuità aziendale ha rappresentato un aspetto chiave della revisione contabile.

Le nostre procedure di revisione hanno incluso:

  • l'analisi del processo di valutazione degli Amministratori relativamente alla capacità della Società e del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento;
  • la comprensione e l'analisi di ragionevolezza delle principali ipotesi e assunzioni alla base del piano industriale 2018-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione, omologato dal Tribunale di Bologna nel mese di gennaio 2020 all'interno dell'accordo di ristrutturazione ex 182-bis LF;
  • il confronto delle assunzioni chiave utilizzate con i dati storici della Società e del Gruppo e con informazioni ottenute da fonti esterne, ove disponibili;
  • l'ottenimento e la comprensione delle analisi effettuate dagli Amministratori relativamente alla stima degli impatti attesi dal COVID-19 sul piano industriale 2018-2022 e, conseguentemente, sulla continuità aziendale;
  • l'analisi delle comunicazioni con le banche;
  • l'analisi delle comunicazioni con le autorità di vigilanza competenti;
  • l'analisi dei verbali delle adunanze del Consiglio di Amministrazione;
  • l'analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del bilancio che forniscano elementi informativi utili sulla continuità aziendale, compreso anche il risultato dell'operazione di aumento di Capitale Sociale avvenuto nel 2020;
  • l'analisi dell'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note di commento al bilancio relativamente alla continuità aziendale.

Il nostro giudizio non è espresso con rillevi in relazione a tale aspetto.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Recuperabilità delle partecipazioni in società controllate e dei crediti finanziari verso società controllate

Note esplicative al bilancio: nota esplicativa "Perdita di valore di attività", nota esplicativa "Uso di stime", nota esplicativa "Impairment test sulle partecipazioni di controllo e sui crediti finanziari".

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
In conseguenza del contesto nel quale la
Società si è trovata ad operare, con
riferimento alle partecipazioni in società
controllate, gli amministratori hanno
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso, anche con il supporto di specialisti
KPMG in materia:
effettuato un test di impairment con l'ausilio
di un esperto esterno, al fine di verificare la
presenza di potenziali perdite di valore.
Inoltre, gli amministratori hanno valutato la
recuperabilità dei crediti finanziari verso le
medesime società.
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del Piano 2018-
Gli amministratori, per le partecipazioni verso
società controllate riferibili al settore delle
"Fondazioni" (Trevi e Soilmec), hanno
determinato il valore recuperabile calcolando
il valore d'uso sulla base del metodo
dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi.
Tali flussi identificati per società sono inclusi
nel Piano 2018-2022 (di seguito anche il
"Piano"), approvato dagli amministratori.
2022 approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo dal
quale sono estratti i flussi finanziari futuri
attesi alla base del test di impairment e
della recuperabilità dei crediti finanziari;
l'analisi della ragionevolezza delle
ipotesi adottate dagli amministratori nella
predisposizione del Piano 2018-2022;
Inoltre, gli amministratori hanno determinato
il valore recuperabile dei crediti finanziari
verso le medesime società controllate sulla
base dei flussi finanziari attesi inclusi nel
citato piano industriale.
il confronto tra i flussi finanziari utilizzati
ai fini del test di impairment e della
recuperabilità dei crediti finanziari e i
flussi previsti nel Piano 2018-2022;
l'esame della ragionevolezza del
Lo svolgimento del test di impairment e la
valutazione della recuperabilità dei crediti
finanziari richiede un elevato grado di
giudizio, con particolare riferimento alla
stima:
modello del test di impairment e delle
relative assunzioni, anche attraverso il
confronto con dati e informazioni esterni;
l'esame degli scostamenti tra le più
dei flussi finanziari attesi, che per la loro
determinazione devono tener conto
dell'andamento economico generale e
del settore di appartenenza, nonché dei
flussi di cassa prodotti dai business delle
partecipate negli esercizi passati;
recenti situazioni contabili predisposte e
i dati inclusi nel Piano 2018-2022 e
comprensione delle motivazioni alla
base degli stessi;
l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
dei parametri finanziari da utilizzare ai
fini dell'attualizzazione dei flussi sopra
indicati.
esplicative al bilancio in relazione alle
attività nette ed al test di impairment.
Per tali ragioni, abbiamo considerato la
recuperabilità delle partecipazioni di controllo
e dei crediti finanziari riferibili alle medesime
partecipazioni un aspetto chiave dell'attività
di revisione.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio. dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle

circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società:

  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ci ha conferito in data 15 maggio 2017 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2025.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio

Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Bologna, 8 giugno 2020

KPMG S.p.A.

Massimo Tamburini Socio

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/98

    1. I sottoscritti Giuseppe Caselli, Amministratore Delegato, e Massimo Sala, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della TREVI-Finanziaria Industriale S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa; e
    3. · l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2019.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 2.1 Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019:
    • a) è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A.
  • 2.2 La relazione sulla gestione contiene riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nel corso dell'esercizio e alla loro incidenza, unitamente ad una descrizione dei principali rischi e incertezze dell'esercizio nonché le informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Cesena, 8 giugno 2020

Gruseppe Caselli Amministratore Delegato

Massimo Sala

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

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