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Banca Ifis

Annual Report Mar 31, 2021

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Annual Report

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Progetto di relazione e bilancio

Banca Ifis | Progetto di relazione e bilancio d'esercizio 2020

Progetto di relazione e bilancio d'esercizio

2020

Lettera del Presidente agli Azionisti

Sebastien Egon Fürstenberg Presidente Banca Ifis S.p.A.

Gentili Azionisti,

il 2020 è stato per tutti un anno senza precedenti che abbiamo affrontato con grande senso di responsabilità e condivisione. Lo abbiamo fatto mettendo al centro il capitale umano: i nostri dipendenti, prima di tutto, grazie ai quali il Gruppo - nonostante il periodo di eccezionale complessità - ha raggiunto risultati sopra le aspettative. Lo abbiamo fatto garantendo il nostro sostegno all'economia reale, con azioni mirate e strumenti dedicati ai nostri clienti e alle loro imprese, supportando le comunità e tutelando gli stakeholder.

Il 2020 è stato anche l'anno in cui è stato realizzato il rebranding del Gruppo, un progetto che ha consentito di ampliare notevolmente l'awareness della Banca, delle società controllate e dei suoi prodotti ma anche di migliorare il posizionamento sul mercato come challenger bank specializzata in nicchie di mercato a elevato valore aggiunto. Questi elementi, uniti a una struttura operativa agile e flessibile, hanno permesso di cogliere anche nuove opportunità di mercato nel corso dell'anno e di essere pronti ad affrontare con consapevolezza le sfide del futuro, come la trasformazione digitale e la transizione sostenibile, progetti sui quali abbiamo investito e continueremo a investire.

In questo senso si pone anche il passaggio generazionale che è stato realizzato a maggio 2020, a seguito dell'autorizzazione da parte della Banca Centrale Europea, con il trasferimento della nuda proprietà di circa il 51% del capitale sociale de La Scogliera SpA e dei diritti di voto connessi a mio figlio Ernesto Fürstenberg Fassio. Una scelta, questa, che si pone nella continuità nel solco familiare tracciato in questi anni e con l'obiettivo di proseguire la storia di successo dell'Istituto e, attraverso la propensione all'innovazione, far fronte alle nuove sfide e agli scenari sempre più competitivi.

La scelta del nuovo amministratore delegato, l'Ing. Frederik Geertman, annunciata lo scorso dicembre, è un'ulteriore conferma della volontà di sviluppare sinergie tra le diverse linee di business della Banca, ulteriormente ampliatesi di recente, e di accelerare il processo di sviluppo e digitalizzazione per essere protagonisti dei cambiamenti che si stanno verificando nel settore e a livello globale. Fin dalla sua fondazione, Banca Ifis ha saputo anticipare le nuove tendenze e cogliere con successo le sfide del mercato, creando valore per tutti gli azionisti e i suoi stakeholder.

Sono certo che, grazie al lavoro che abbiamo svolto nel 2020, questo percorso di creazione di valore proseguirà in futuro con ancora più incisività e determinazione.

Sebastien Egon Fürstenberg

Presidente Banca Ifis

Lettera dell'Amministratore Delegato agli Azionisti

Luciano Colombini Amministratore Delegato di Banca Ifis S.p.A.

Gentili azionisti,

in un 2020 caratterizzato dall'impatto della pandemia causata dal Covid-19 e dai conseguenti gravi riflessi sulla situazione sanitaria, sociale ed economica del nostro Paese, Banca Ifis ha dimostrato un'importante capacità di reazione sotto ogni aspetto.

L'esercizio si è chiuso con un utile netto di 68,8 milioni di euro dopo circa 76 milioni di euro di accantonamenti addizionali, gli indici patrimoniali risultano rafforzati rispetto al 31 dicembre 2019, gli indicatori di asset quality sono migliorati e la liquidità – strutturale e di breve termine – è sopra i livelli regolamentari.

Il posizionamento della Banca sul mercato, in particolare nei due business principali, è stato mantenuto con successo: gli acquisti di portafogli NPL hanno raggiunto i 2,7 miliardi di euro di valore nominale, andando oltre le previsioni formulate a inizio anno e in linea con la fase pre Covid-19; le operazioni di factoring, dopo la flessione dei mesi dell'anno legata al lockdown, hanno segnato una netta ripresa nel quarto trimestre.

Va evidenziata, inoltre, l'importante crescita dei finanziamenti a medio termine con garanzie del MCC, erogati anche in ottica di sostegno alle imprese clienti in questa fase di difficoltà, un sostegno ulteriormente confermato dall'accoglimento della quasi totalità delle richieste di moratorie e di deroga ai covenants su operazioni di finanza strutturata presentate dalla clientela.

La struttura organizzativa ha denotato flessibilità e capacità di adattamento rispetto ad una situazione di emergenza di portata e proporzioni mai affrontate in precedenza: dopo pochissimi giorni dall'inizio del lockdown di marzo 2020, oltre il 90% del personale della Banca lavorava in smart working, senza perdita di efficienza e mantenendo un adeguato livello di servizio alla clientela.

Infine, malgrado le difficoltà di un anno segnato, fra l'altro, da grandi incertezze sulle prospettive macroeconomiche, Banca Ifis non ha perso la propria capacità progettuale e la visione di investimento nel medio termine. In tal senso, tra le iniziative realizzate nell'esercizio, vanno ricordate:

  • l'acquisizione della quota di controllo di Farbanca che, una volta completata l'integrazione con Credifarma, consentirà di dare vita al principale polo bancario nazionale specializzato nel mondo della farmacia;
  • la riorganizzazione (dopo l'acquisto della quota residuale del 10% di FBS) del settore NPL, con la creazione di tre distinte società: Ifis Npl Investing, deputata all'acquisto e all'investimento dei portafogli; Ifis Npl Servicing, dedicata al recupero (anche conto terzi) dei crediti e Ifis Real Estate, che si occupa delle attività immobiliari al servizio delle altre due società;
  • l'emissione di un bond Senior Preferred da 400 milioni di euro a condizioni più favorevoli di quelle previste;

  • il rebranding di Gruppo e l'avvio di un'importante campagna di comunicazione cross mediale a livello nazionale;

  • un significativo investimento nella digitalizzazione dei servizi e prodotti per le aziende che ha visto, fra l'altro, l'avvio del progetto Ifis4Business: l'online hub di Banca Ifis per le imprese.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il fortissimo impegno di tutto il personale, al quale va un meritato riconoscimento per la dedizione e l'attaccamento alla Banca, dimostrati anche in un momento così difficile.

Con la presentazione di questo bilancio si chiude la mia esperienza in Banca Ifis. Desidero ringraziare la Presidenza, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e tutti i colleghi per il proficuo lavoro svolto in questi due anni e la cordialità dei rapporti che ha sempre caratterizzato le nostre relazioni. Formulo i miei migliori auguri di buon lavoro all'Ing. Frederik Geertman che si appresta ad assumere la carica di Amministratore Delegato della Banca.

Luciano Colombini Amministratore Delegato di Banca Ifis

1. Cariche sociali
7
2. Relazione sulla gestione
9
2.1 Highlights 10
2.2 KPI 11
2.3 Contesto12
2.4 Impatti modifiche normative 16
2.5 Aggregati patrimoniali ed economici18
2.6 Principali rischi e incertezze 32
2.7 L'azione Banca Ifis32
2.8 Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio34
2.9 Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio 36
2.10 Evoluzione prevedibile della gestione37
2.11 Altre informazioni 37
2.12 Proposta distribuzione utile dell'esercizio 40
3. Schemi di Bilancio
41
3.1 Stato Patrimoniale42
3.2 Conto Economico44
3.3 Prospetto della redditività Complessiva45
3.5 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 202046
3.5 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 201947
3.6 Rendiconto Finanziario48
4. Nota integrativa49
4.1 Parte A - Politiche contabili50
4.2 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale81
4.3 Parte C – Informazioni sul conto economico 113
4.4 Parte D - Redditività complessiva127
4.5 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 128
4.6 Parte F - Informazioni sul patrimonio 167
4.7 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 173
4.8 Parte H - Operazioni con parti correlate 174
4.9 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 177
4.10 Parte L - Informativa di settore 178
4.11 Parte M – Informativa sul leasing178
5. Allegati al bilancio d'Esercizio181
5.1 Prospetto dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione ai sensi dell'art. 149-
duodecies del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999182
5.2 Attestazione del Dirigente Preposto183
5.3 Relazione del collegio sindacale 184
5.4 Relazione della società di revisione al Bilancio d'Esercizio192

1.

Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione in carica all'approvazione delle relazioni e bilancio d'esercizio

Amministratore Delegato Luciano Colombini (1)

Presidente Sebastien Egon Fürstenberg Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio Consiglieri Simona Arduini Monica Billio Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Frederik Geertman(2) Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Riccardo Preve Daniele Umberto Santosuosso

1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società

(2) Cooptato in data 11 febbraio 2021 in seguito alle dimissioni di Divo Gronchi rassegnate in data 14 gennaio 2021.

Direttore Generale Alberto Staccione

Collegio Sindacale

Società di Revisione EY S.p.A. Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari

Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di FCI Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Indirizzo Internet: www.bancaifis.it

Presidente Giacomo Bugna Sindaci Effettivi Marinella Monterumisi Franco Olivetti Sindaci Supplenti Alessandro Carducci Artenisio Giuseppina Manzo

2. Relazione sulla gestione

2.1 Highlights

Qui di seguito vengono esposti i principali dati patrimoniali ed economici della Banca.

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019 ASSOLUTA %
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
774.550 1.173.803 (399.253) (34,0)%
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 1.140.380 460.578 679.802 147,6%
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 7.837.586 6.912.409 925.177 13,4%
Totale attivo 11.303.385 10.126.884 1.176.501 11,6%
Debiti verso banche 2.396.928 959.403 1.437.525 149,8%
Debiti verso clientela 6.016.634 6.328.711 (312.077) (4,9)%
Titoli in circolazione 1.100.089 1.067.529 32.560 3,1%
Patrimonio netto 1.335.930 1.352.244 (16.314) (1,2)%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI ESERCIZIO ESERCIZIO
(in migliaia di euro) 2020 2019 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 334.140 276.195 57.945 21,0%
Rettifiche di valore nette per rischio di credito (89.443) (87.004) (2.439) 2,8%
Risultato netto della gestione finanziaria 244.697 189.191 55.506 29,3%
Costi operativi (200.236) (150.441) (49.795) 33,1%
Utile lordo 60.563 38.850 21.713 55,9%
Utile netto 59.504 27.348 32.156 117,6%

2.2 KPI

ESERCIZIO
KPI 2020 2019 VARIAZIONE
ROE 4,4% 2,0% 2,4%
ROA 0,5% 0,4% 0,2%
Cost/Income ratio 59,9% 54,5% 5,5%
Ratio - Totale Fondi propri 23,99% 21,03% 2,96%
Ratio - Capitale primario di classe 1 18,25% 15,69% 2,56%
Numero azioni capitale sociale (in migliaia) 53.811 53.811 0,0%
Numero di azioni in circolazione a fine periodo (1) (in migliaia) 53.460 53.452 0,0%
Book value per share 24,99 25,30 (1,2)%
EPS 1,11 0,51 117,6%
Dividendo per azione (2)(3) 0,47 1,10 (57,3)%
Payout ratio 42,2% 215,0% (172,8)%

(1) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

(2) i dati dell'esercizio 2020 si riferiscono alla proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, in conformità e nei limiti di cui alla raccomandazione di Banca d'Italia del 16 dicembre 2020.

(3) I dati dell'esercizio 2019 si riferiscono al dividendo unitario deliberato e non distribuito, almeno fino al 30 settembre 2021, come previsto dalla Raccomandazione Banca d'Italia del 16 dicembre 2020.

2.3 Contesto

Gli ultimi mesi del 2020 hanno visto proseguire la ripresa economica mondiale, nonostante la recrudescenza della pandemia registrata da ottobre. L'indice PMI (Purchasing Managers' Index) si attesta a fine 2020 su livelli significativamente più elevati di quelli registrati durante la prima ondata della pandemia; riflettendo attese espansive. Dall'altro lato si osserva una non omogeneità dell'indice che vede ad esempio i comparti legati ai settori dei servizi in calo mentre quelli legati al manifatturiero in crescita.

Le più recenti previsioni (fonte: elaborazioni Istat su ECFIN Autumn Forecasts) indicano il PIL in flessione del 4,3% a livello mondo e del 7,8 nell'area Euro, quale conseguenza dell'impatto della pandemia su tutti i mercati e le aree geografiche, pur risultando meno esposte le economie emergenti. Questo dato è previsto determini una contrazione del 10% nel volume del commercio mondiale.

Il nostro Paese dovrebbe chiudere il quarto trimestre del 2020 con una diminuzione congiunturale del 2% e tendenziale del 6,6% del prodotto interno lordo (stima Istat già corretta per gli effetti di calendario e destagionalizzata). Per quanto riguarda, invece, il Pil relativo all'intero anno 2020 (pur non essendo ancora disponibili i dati definitivi) risulterebbe in diminuzione dell'8,9% Tale calo è il risultato di una decrescita del valore aggiunto in tutti i comparti produttivi e, al contempo, della contrazione della domanda, a cui hanno negativamente contribuito sia il mercato domestico (-10% i consumi in termini reali per le famiglie e le istituzioni speciali private) sia la bilancia commerciale (le esportazioni sono attese in calo di oltre il 16%).

Volgendo lo sguardo alle previsioni per il 2021, saranno diverse le variabili potenzialmente determinanti nell'evoluzione di scenario: tempistica ed efficacia delle misure di investimento e di stimolo all'economia, il perdurare di condizioni di finanziamento favorevoli da parte delle banche centrali, composizione e tempistica di implementazione del piano Next Generation EU, intensità della pandemia e velocità del piano vaccinale.

A fronte di un'incertezza generalizzata delle previsioni, i principali operatori segnalano rischi al ribasso associati a uno scenario ancora non definito sia per l'evoluzione dell'emergenza sanitaria sia nella disponibilità e nella capacità di erogazione dei vaccini.

Il PIL globale è, al momento, atteso in aumento tra il 4 e il 5% con un volume del commercio mondiale in crescita intorno al 6%. Le stime di entrambe le grandezze sono in flessione rispetto a quanto ipotizzato solo pochi mesi fa.

Nell'area Euro la crescita del 2021 è stimata di poco superiore al 4%, una media che nasconde trend disomogenei tra i vari settori e paesi, almeno nel breve periodo. In una prospettiva più lunga, invece, la ripresa economica della zona Euro dovrebbe essere sorretta dalle favorevoli condizioni di finanziamento, dall'orientamento espansivo delle politiche di bilancio e da una ripresa della domanda nel momento in cui si ridurrà l'incertezza.

Anche l'economia italiana ha registrato previsioni meno favorevoli per il 2021: le stime del PIL sono tra il +3,5% e il +4% (fonti: Banca d'Italia nel bollettino economico di gennaio 2021; Previsioni Istat), a fronte di un consensus del +4,9% dei forecast pubblicati tra ottobre e dicembre 2020, pur non essendo ancora incluse le stime degli investimenti che saranno attivati nel Next Generation EU. Secondo queste ultime stime il prodotto italiano si rafforzerebbe solo dalla tarda primavera seguendo un'evoluzione positiva del quadro sanitario. Nel secondo semestre del 2021, e ancor più nel biennio successivo, la crescita sarà supportata dalle politiche di bilancio espansive finanziate con fondi nazionali ed europei. Anche se bisognerà tener conto che il gap occupazionale (ore lavorate) perso nel 2020, si stima potrà essere totalmente recuperato solo nel 2023.

Mercati di riferimento IMPRESE

Lo stato attuale delle imprese italiane non poteva che essere impattato dalla contrazione delle esportazioni e dalla flessione degli investimenti. Questi ultimi, in particolare, dopo aver già registrato nel 2019 un rallentamento del processo di accumulazione del capitale fisso (sceso a +1,6% dopo un triennio di sviluppo sostenuto), si prevedono in flessione del -10% nel 2020, con una maggiore accentuazione per i beni rappresentati da impianti e macchinari rispetto alle costruzioni.

Si sono, invece, dimostrati resilienti alla crisi gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) e in software (nel complesso +0,6% l'incremento misurato dall'Istat nel 2020), a conferma della necessità di innovare in un contesto che richiede di affrontare sia la trasformazione tecnologica dettata dal digitale sia la transizione verso prodotti e processi produttivi più sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale. L'Ufficio Studi di Banca Ifis (Market Watch PMI di dicembre 2020) ha rilevato come l'emergenza pandemica sia risultata un potente acceleratore del trend di innovazione digitale già in atto, facendo passare la penetrazione delle nuove tecnologie tra le PMI dal 45% di gennaio al 66% di dicembre 2020, incidenza che si mantiene elevata (62%) anche tra le PMI con fatturato 2020 in contrazione. In ambito R&S, le PMI hanno mantenuto un approccio positivo, così come rilevato sul sistema produttivo nel suo complesso, spingendo circa l'85% delle PMI che effettua R&S a mantenere invariati o, addirittura, ad incrementare gli investimenti. Questi dati da una parte confermano che le imprese sono consapevoli della necessità strategica di far evolvere il modo di fare business, dall'altra indicano la volontà che le imprese hanno nel voler ripartire una volta superata la fase emergenziale.

Nel corso degli ultimi mesi il sistema finanziario italiano ha soddisfatto la domanda di credito da parte delle imprese. Le condizioni a cui è offerto il credito non hanno mostrato tensioni grazie al perdurare del sostegno proveniente dalla politica monetaria e dalle garanzie pubbliche. Dopo la pausa estiva la richiesta di finanziamenti per soddisfare le esigenze di liquidità e di investimento ha registrato un rallentamento in particolare negli ultimi cinque mesi del 2020: il tasso di crescita dei prestiti alle imprese (società non finanziarie e famiglie produttrici) è sceso rispetto ai ritmi di sviluppo da marzo a luglio, quando si sono concentrate le principali iniziative pubbliche di sostegno.

Banche: prestiti a residenti in Italia – società non finanziarie e famiglie produttrici

Banche: prestiti a residenti in Italia
Società non finanziarie e famiglie produttrici
Data
dell'osservazione
Consistenze
Milioni di Euro
Variazioni
congiunturali
Variazioni
tendenziali
31/12/2020 750.540 -2,0% 6,0%
30/11/2020 765.574 0,7% 6,3%
31/10/2020 760.192 0,1% 5,4%
30/09/2020 759.488 0,9% 4,7%
31/08/2020 752.630 0,3% 3,4%
31/07/2020 750.557 1,1% 1,5%
30/06/2020 742.228 1,0% 0,7%
31/05/2020 735.231 0,4% -1,4%
30/04/2020 732.620 0,8% -2,0%
31/03/2020 727.073 2,2% -2,3%
29/02/2020 711.560 -0,6% -6,0%
31/01/2020 715.643 1,1% -5,8%
31/12/2019 708.195 -1,7% -6,7%
30/11/2019 720.155 -0,1% -7,6%
31/10/2019 721.210 -0,6% -7,1%
30/09/2019 725.483 -0,3% -6,7%
31/08/2019 727.661 -1,6% -6,7%
31/07/2019 739.494 0,3% -6,3%
30/06/2019 737.379 -1,1% -6,4%
31/05/2019 745.665 -0,3% -9,0%
30/04/2019 747.608 0,4% -8,9%
31/03/2019 744.360 -1,7% -9,0%
28/02/2019 756.906 -0,3% -7,6%
31/01/2019 759.349 0,1% -8,4%

La recessione innescata dall'epidemia di Covid-19 ha accresciuto in maniera significativa la quota di imprese che registrerà un fabbisogno di liquidità e un deficit patrimoniale, la cui portata è ancora di difficile quantificazione. A tal proposito una recente analisi della Banca d'Italia ha valutato l'efficacia delle misure di sostegno varate dal Governo italiano nel 2020 in modo differente sulle diverse grandezze:

  • impatto positivo e significativo nel compensare il deficit di liquidità;
  • contenimento del peggioramento, senza però riuscire a eliminarlo, delle condizioni patrimoniali;
  • aumento del rischio di insolvenza, una volta concluso il beneficio delle moratorie, per l'elevato ricorso a nuovi prestiti, che hanno ampiamente beneficiato delle garanzie pubbliche.

Sulla base di queste valutazioni e nonostante gli andamenti recenti della dinamica creditizia, nel biennio 2021/2022 è probabile attendersi un irrigidimento delle policy creditizie per far fronte a un livello di rischiosità delle imprese atteso in peggioramento.

Credito deteriorato

A fronte dell'atteso aumento della rischiosità di famiglie e imprese, le stime dell'Ufficio Studi di Banca Ifis proiettano un rilevante incremento del deteriorato nei bilanci bancari, con un tasso di deterioramento in crescita al 2,6% nel 2021 e al 3% nel 2022. La componente imprese dovrebbe avere maggior peso nell'aumento del default dei crediti.

Il tasso di deterioramento atteso dalla crisi derivante dal Covid-19 è comunque stimato inferiore a quello della crisi finanziaria del 2011-2013 (4,5% il massimo toccato alla fine di tale triennio) perché la fase attuale beneficia di una serie di fattori mitiganti:

  • massive iniezioni di liquidità dalle banche centrali.
  • piani a supporto, dell'economia (moratorie sui finanziamenti, prestiti garantiti dallo Stato, blocco dei licenziamenti, ristori) attivati dai governi;
  • minor durata della crisi economica che prevede un parziale recupero già nella seconda parte del 2021;
  • maggiore solidità delle banche in termini di underwriting, policy di credito più stringenti e sistemi di early warning;
  • politiche attive di bilancio e piano Next Generation EU.

In conseguenza a questi maggiori flussi attesi, lo stock dei crediti deteriorati lordi nei bilanci bancari è previsto tornare di nuovo in aumento (+19 miliardi di euro nel 2021 e 20 miliardi di euro nel 2022), con un Npe ratio previsto al 7,8% nel 2022.

Il mercato delle transazioni di portafogli Npe (sofferenze e inadempienze probabili) è stato dinamico nel 2020 (38 miliardi di euro di cessioni di sofferenze e 9 miliardi di euro di transazioni di inadempienze probabili), con una forte accelerazione dell'attività nel mese di dicembre.

La dinamicità riscontrata nell'anno appena concluso è attesa persistere anche nel biennio 2021/2022. Nel 2021 il volume di cessioni potrebbe raggiungere i 40 miliardi di euro per i portafogli di sofferenze, di cui 30 miliardi di euro sono già annunciati o in lavorazione, e di 12 miliardi di euro per le transazioni di inadempienze probabili. Per il 2022 si prevede un analogo ammontare di transazioni.

È risultata intensa l'attività sul mercato secondario a conferma del livello di maturità raggiunta da questo mercato. Nelle transazioni sul mercato secondario risulta elevata la componente di portafogli su crediti unsecured, sia nel consuntivo 2020 sia nel forecast 2021, che necessita di servicer specializzati su tale tipologia di asset.

2.4 Impatti modifiche normative

Nel corso del 2020 sono intervenuti i seguenti cambiamenti sia in materia di normativa bancaria e contabile, sia in materia fiscale, e più precisamente:

  • Il D.L. 17/03/2020, n. 18 ("Decreto Cura Italia"), varato dal Consiglio dei Ministri come provvedimento di emergenza a seguito del diffondersi della pandemia di Covid-19 e poi convertito in Legge 27/2020, ha introdotto quanto di seguito:
  • L'art. 49 ha previsto, con riferimento al "fondo di garanzia PMI" che conferisce a favore di professionisti o micro, piccole e medie imprese garanzie statali gratuite nei casi di difficoltà di accesso al credito, l'estensione di tale fondo ai finanziamenti erogati dalle banche per estinguere posizioni debitorie pregresse dell'impresa;
  • L'art. 54 ha stabilito il diritto per i clienti di chiedere la sospensione del pagamento del mutuo per l'acquisto della prima casa senza alcuna conseguenza negativa per il cliente, attraverso il supporto del c.d. Fondo "Gasparrini" che si occuperà di "compensare" le banche per la maggiore dilazione concessa al cliente;
  • A livello fiscale, l'art. 55 ha previsto la possibilità, per le società che realizzano cessioni a titolo oneroso di crediti rimasti insoluti da più 90 giorni entro il 31 dicembre 2020, di trasformare in crediti di imposta una quota delle imposte anticipate ("DTA"), anche non iscritte in bilancio, relative a perdite fiscali pregresse ed eccedenze ACE non utilizzate. La quota di DTA trasformabili in credito d'imposta è pari al 20% del valore nominale dei crediti ceduti. I crediti d'imposta derivanti dalla trasformazione delle DTA possono essere utilizzati"a decorrere dalla data di efficacia giuridica della cessione", senza limiti di importo, per il pagamento di imposte, ritenute e contributi previdenziali oppure ceduti (infragruppo o a terzi) o richiesti a rimborso all'Erario e vanno indicati nella dichiarazione dei redditi. La trasformazione delle DTA in crediti d'imposta è condizionata all'esercizio, da parte della società cedente (o dalla società consolidante in caso di adesione al regime di tassazione di gruppo), entro la chiusura dell'esercizio in cui ha effetto la cessione dei crediti, dell'opzione di cui all'articolo 11, D.L. 3 maggio 2016, n. 59, se non già esercitata, e al conseguente pagamento del canone del 1,5%, se dovuto in base alle regole di calcolo previste dal suddetto articolo. Per quanto riguarda l'impatto della presente disposizione, si evidenzia come il Gruppo Banca Ifis abbia proceduto, nel corso del 2020, a seguito della cessione di portafogli di crediti rimasti insoluti da più di 90 giorni, a trasformare 28,4 milioni di euro di perdite fiscali pregresse ed eccedenze ACE individuali in crediti d'imposta, di cui 21,5 milioni ancora iscritti tra le attività fiscali correnti al 31 dicembre 2020. Oltre al beneficio meramente finanziario, l'impatto della presente disposizione è risultato essere positivo in termini di CET1 ratio.
  • L'art. 56 ha introdotto per le micro, piccole e medie imprese che auto dichiarano di aver subito una riduzione parziale o totale dell'attività a causa del Covid-19 una serie di agevolazioni a condizione che l'esposizione debitoria non sia già considerata deteriorata, tra cui l'impossibilità per le banche di revocare fidi o conti anticipi fatture sugli importi accordati fino al 30 settembre 2020, la proroga delle scadenze dei prestiti non rateali nonché la sospensione delle rate e dei canoni dei finanziamenti fino al 30 settembre 2020;
  • L'art. 58 ha previsto, a favore delle imprese che hanno ottenuto dei finanziamenti per progetti di "internazionalizzazione", la possibilità di chiedere la sospensione fino a dodici mesi del pagamento della quota capitale e degli interessi delle rate in scadenza nel corso dell'anno 2020, con conseguente traslazione del piano di ammortamento per un periodo corrispondente.
  • Il Decreto Liquidità (D.L. 8 aprile 2020 n. 23), convertito in Legge 5 giugno 2020 n. 40, ha potenziato il Fondo di garanzia per fare fronte alle esigenze immediate di liquidità delle imprese e dei professionisti che stanno affrontando le conseguenze dell'epidemia da Covid-19, come sintetizzato di seguito:

  • Sono state incrementate le coperture della garanzia: su piccoli prestiti fino a 30 mila euro l'intervento del Fondo copre il 100% dei finanziamenti con durata massima di 10 anni senza che venga effettuata, ai fini della concessione della garanzia, la valutazione del merito di credito. La garanzia copre tutti i finanziamenti al 90% per cento fino a un importo massimo di 5 milioni di euro per singolo beneficiario. Per importi fino a 800.000 euro, si può aggiungere la garanzia di un confidi, fino a coprire 100% del finanziamento.

  • E' stata ampliata, la platea dei beneficiari: alle PMI e alle persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, si sono aggiunti broker, agenti e subagenti di assicurazione, nonché enti del Terzo settore;
  • Le procedure di accesso sono state semplificate: la garanzia è concessa automaticamente e il prestito può essere erogato dalle banche senza attendere la risposta del Fondo. La garanzia inoltre può essere rilasciata anche su operazioni già erogate (solo se l'erogazione è stata effettuata non più di tre mesi prima della richiesta al Fondo e, comunque, non prima del 31 gennaio 2020). Qualora le banche sospendessero le rate (o la sola quota capitale) di finanziamenti già garantiti, la durata delle garanzie sarà prolungata automaticamente.
  • Il Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020), convertito in Legge n. 77/2020, ha, fra i vari provvedimenti, costituito un fondo di garanzia volto a sollevare le PMI che attingono ai crediti per l'internazionalizzazione dai costi e dagli oneri amministrativi derivanti dall'esigenza di fornire fideiussioni bancarie e assicurative per parte dei crediti ottenuti;
  • Il Decreto Agosto (D.L. n. 104/2020), tramite l'art 65, ha prorogato, tra gli altri, il termine del 30 settembre, previsto dall'art. 56 del Decreto Cura Italia, al 31 gennaio 2021.
  • Il Decreto Ristori (D.L. n. 137/2020), il Decreto Ristori-bis (D.L. n. 149/2020), il Decreto Ristori-ter (D.L. n. 154/2020) e il Decreto Ristori-quater (D.L. n. 157/2020) hanno fornito agevolazioni e indennità alle categorie sociali maggiormente impattate dalla pandemia Covid-19;
  • La Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178 del 30 dicembre 2020) ha ulteriormente prolungato al 30 giugno 2021 il termine del 31 gennaio 2021 fissato dal Decreto Agosto. Pertanto:
  • per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti, gli importi accordati non possono essere revocati fino al 30 giugno 2021;
  • per i prestiti non rateali i contratti sono prorogati fino al 30 giugno 2021 alle stesse condizioni;
  • per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing è sospeso sino al 30 giugno 2021.
  • Inoltre in materia fiscale si segnala, in aggiunta alla sopraccitata possibilità di trasformazione in credito d'imposta delle DTA secondo alcune condizioni di cui all'art. 55 della Legge n. 27/2020, quanto segue:
  • Incremento del limite annuo dei crediti compensabili tramite modello F24: per il solo anno 2020, è incrementato da 0,7 a 1 milione di euro il tetto massimo per l'utilizzo in compensazione cd. "orizzontale" dei crediti di imposta e contributivi mediante modello F24, ovvero dei rimborsi ai soggetti intestatari di conto fiscale mediante procedura semplificata, ai sensi dell'art. 34, comma 1, primo periodo, della L. n. 388/2000. Come noto, la compensazione "orizzontale", prevista dall'articolo 17 del D. Lgs. n. 241/1997, consiste nell'utilizzare crediti di imposta per il pagamento di tributi e contributi anche di natura diversa. Il Gruppo si è avvalso della possibilità di utilizzare in compensazione orizzontale fino al tetto massimo previsto per il solo anno 2020.
  • Altre agevolazioni fiscali: tra le numerose agevolazioni fiscali introdotte nell'ambito delle disposizioni volte a contenere l'effetto economico derivante dall'emergenza epidemiologica Covid-19, il Gruppo ha conseguito un credito d'imposta derivante dalla sanificazione di ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale ("DPI") e di altri dispositivi per garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, per euro 36 mila. Inoltre, il Gruppo ha contabilizzato nell'anno 2020 il credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali materiali nuovi, previsti dalla L. 160/2019, per un importo di 120 mila euro.

2.5 Aggregati patrimoniali ed economici

Aggregati patrimoniali

PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019 ASSOLUTA %
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con
impatto a conto economico
127.433 102.595 24.838 24,2%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
774.550 1.173.803 (399.253) (34,0)%
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 1.140.380 460.578 679.802 147,6%
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 7.837.586 6.912.409 925.177 13,4%
Partecipazioni 638.362 610.861 27.501 4,5%
Attività materiali e immateriali 107.191 96.971 10.220 10,5%
Attività fiscali 350.172 363.303 (13.131) (3,6)%
Altre voci dell'attivo 327.711 406.364 (78.653) (19,4)%
Totale dell'attivo 11.303.385 10.126.884 1.176.501 11,6%
Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato 2.396.928 959.403 1.437.525 149,8%
Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato 6.016.634 6.328.711 (312.077) (4,9)%
Titoli in circolazione 1.100.089 1.067.529 32.560 3,1%
Passività fiscali 39.814 50.881 (11.067) (21,8)%
Fondi per rischi e oneri 48.836 28.595 20.241 70,8%
Altre voci del passivo 365.154 339.521 25.633 7,5%
Patrimonio netto 1.335.930 1.352.244 (16.314) (1,2)%
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.303.385 10.126.884 1.176.501 11,6%

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

La voce ammonta complessivamente a 127,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020, ed è composta da finanziamenti e dai titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, nonché dalle quote di fondi di OICR. La crescita del 24,2% rispetto al 31 dicembre 2019 è determinata principalmente da nuove sottoscrizioni in titoli di capitale al fair value per 20,7 milioni di euro e da nuovi finanziamenti al fair value per 20,9 milioni a cui si è contrapposto un decremento nelle quote di fondi di OICR (per circa 4,4 milioni di euro) e rimborsi e cessioni di finanziamenti al fair value per circa 13,1 milioni euro.

La composizione della voce è di seguito riportata.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE A
FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
31.12.2020 31.12.2019 ASSOLUTA %
Titoli di debito 849 91 758 833,0%
Titoli di capitale 20.659 - 20.659 -
Quote di O.I.C.R. 74.641 80.197 (5.556) (6,9)%
Finanziamenti 31.284 22.307 8.977 40,2%
Totale 127.433 102.595 24.838 24,2%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 774,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020, in diminuzione del 34,0% rispetto al dicembre 2019; includono i titoli di debito che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali la Banca ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.

ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR VALUE CON
IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
31.12.2020 31.12.2019 ASSOLUTA %
Titoli di debito 721.216 1.124.635 (403.419) (35,9)%
Titoli di capitale 53.334 49.168 4.166 8,5%
Totale 774.550 1.173.803 (399.253) (34,0)%

I titoli di debito detenuti in portafoglio al 31 dicembre 2020 ammontano a 721,2 milioni di euro, in diminuzione dell'35,9% rispetto al saldo al 31 dicembre 2019. La relativa riserva netta positiva di fair value ammonta a 1,8 milioni rispetto a una riserva netta negativa di 0,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019. Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.

Emittente/Scadenza 1 anno 2 anni 3 anni 5 anni oltre 5 anni Totale
Titoli governativi 212.399 414.816 - 50.979 30.447 708.641
% sul totale 29,5% 57,5% 0,0% 7,1% 4,2% 98,3%
Banche - - - - - -
% sul totale 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Altri emittenti - - - 8.451 4.124 12.575
% sul totale 0,0% 0,0% 0,0% 1,2% 0,6% 1,7%
Totale 212.399 414.816 - 59.430 34.571 721.216
% sul totale 29,5% 57,5% 0,0% 8,2% 4,8% 100,0%

Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 53,3 milioni di euro, in crescita del 8,5% rispetto al 31 dicembre 2019.

Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 31 dicembre 2020 a 1.140,4 milioni di euro, rispetto a 460,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019. La voce è prevalentemente riferita a Crediti verso banche centrali (690,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020 rispetto ai 373,7 milioni di euro al 31 dicembre 2019), che costituiscono la provvista mantenuta al fine di garantire l'ordinato svolgimento delle attività gestionali.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 7.837,6 milioni di euro. La crescita del 13,4% rispetto al 31 dicembre 2019 (6.912,4 milioni di euro) è guidata dalla sottoscrizione di titoli di debito, principalmente titoli di stato, per circa 1,0 miliardi di euro che ha più che compensato la riduzione degli impieghi connessa principalmente alla congiuntura negativa manifestatasi a partire dagli inizi del mese di marzo, in conseguenza del Covid-19 nonché la diminuzione dei crediti deteriorati dovuta all'effetto congiunto di una diminuzione delle esposizioni scadute nette legata sia ad incassi sia al positivo completamento di attività di ristrutturazione e di operazioni di cessione di crediti deteriorati finalizzate nell'ultimo trimestre del 2020.

Banca Ifis | Progetto di relazione e bilancio d'esercizio 2020

CREDITI VERSO CLIENTELA
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E
2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 170.019 219.665 34.583 424.267 7.700.858 8.125.125
Rettifiche di valore (117.295) (104.924) (2.534) (224.753) (62.786) (287.539)
Valore di bilancio 52.724 114.741 32.049 199.514 7.638.072 7.837.586
Coverage ratio 69,0% 47,8% 7,3% 53,0% 0,8% 3,5%
Gross ratio 2,1% 2,7% 0,4% 5,2% 94,8% 100,0%
Net ratio 0,7% 1,5% 0,4% 2,5% 97,5% 100,0%
SITUAZIONE AL 31.12.2019
Valore nominale 247.064 268.352 102.798 618.214 6.621.481 7.239.695
Rettifiche di valore (166.556) (119.674) (6.184) (292.414) (34.872) (327.286)
Valore di bilancio 80.508 148.678 96.614 325.800 6.586.609 6.912.409
Coverage ratio 67,4% 44,6% 6,0% 47,3% 0,5% 4,5%
Gross ratio 3,4% 3,7% 1,4% 8,5% 91,5% 100,0%
Net ratio 1,2% 2,2% 1,4% 4,7% 95,3% 100,0%

Come precedentemente descritto, la diminuzione dei crediti deteriorati netti rispetto al 31 dicembre 2019 è legata all'effetto congiunto di una diminuzione delle esposizioni scadute nette dovuta sia ad incassi sia al positivo completamento di attività di ristrutturazione e di operazioni di cessione di crediti deteriorati finalizzate nell'ultimo trimestre del 2020.

Le partecipazioni

DESCRIZIONE 31.12.2020 31.12.2019
Ifis Finance Sp. Z o. o. 26.356 26.356
Ifis Rental Services S.r.l. 120.895 120.895
Ifis Npl Servicing S.p.A. (già FBS S.p.A.) 70.700 70.700
Ifis Npl S.p.A. 362.000 362.000
Cap.Ital.Fin S.p.A. 14.052 22.110
Credifarma S.p.A. 8.800 8.800
Farbanca S.p.A. 32.520 -
Totale 638.362 610.861

Le partecipazioni in società del Gruppo ammontano a 638,4 milioni di euro rispetto ai 610,9 milioni del 2019. La variazione è legata all'acquisizione del 70,77% del capitale d Farbanca S.p.A., operatore specializzato nel credito alle farmacie, completata nel mese di novembre 2020 per un controvalore di 32,52 milioni di euro e alla svalutazione della partecipazione in Cap.Ital.Fin. per allinearla al relativo patrimonio netto di fine esercizio. Ifis Npl Servicing S.p.A. (già Fbs S.p.A.)

Le immobilizzazioni immateriali e materiali

Le immobilizzazioni materiali si attestano a 87,5 milioni di euro, rispetto a 77,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019, in aumento dell'12,3% principalmente a fronte di investimenti e migliorie per sedi del Gruppo.

Gli immobili iscritti a fine dicembre 2020 tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre - Venezia, sede di Banca Ifis. Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettata

ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso dell'esercizio non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.

Le immobilizzazioni immateriali si attestano a 19,7 milioni di euro in linea con il dato al 31 dicembre 2019 pari a 19,1 milioni di euro (+3,2%), sono costituite interamente da software.

Le attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Si dettaglia nella tabella di seguito la composizione per tipologia delle attività fiscali correnti.

ATTIVITA' FISCALI CORRENTI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2020 2019 ASSOLUTA %
Irap 5.590 10.009 (4.419) (44,2)%
Ires 10.773 11.718 (945) (8,1)%
Ires da cessione di crediti 21.278 21.278 - 0,0%
Crediti da conversione DTA 21.475 - 21.475 n.a.
Altre 879 982 (103) (10,6)%
Totale attività fiscali correnti 59.995 43.987 16.008 36,4%

La variazione delle attività fiscali correnti è principalmente connessa alla conversione, accordata dal D.L. Cura Italia, delle DTA su perdite fiscali ed eccedenze ACE in credito d'imposta utilizzabile in compensazione con i debiti fiscali e contributivi della Banca (28,4 milioni, di cui 21,5 milioni residui al 31 dicembre 2020).

Qui di seguito, un dettaglio delle attività per imposte anticipate:

ATTIVITA' FISCALI ANTICIPATE
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
2019 ASSOLUTA %
Crediti verso clientela (Legge 214/2011) 213.274 214.627 (1.353) (0,6)%
Perdite fiscali pregresse riportabili 34.432 59.725 (25.293) (42,3)%
Aiuto alla crescita economica riportabile 13.647 18.308 (4.661) (25,5)%
Avviamento 12.573 12.573 - 0,0%
Crediti verso clientela - - - n.a.
Beni strumentali noleggio - - - n.a.
Fondi per rischi e oneri 13.430 7.864 5.566 70,8%
Riserva FVOCI 714 1.088 (374) (34,4)%
Altre 2.107 5.131 (3.024) (58,9)%
Totale attività fiscali anticipate 290.177 319.316 (29.139) (9,1)%

Le attività per imposte anticipate ammontano a 290,2 milioni di euro contro 319,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019 di cui 48,1 milioni di euro su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (78,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Banca Ifis ha beneficiato dell'art. 55, DL 18/2020 (c.d. CURA ITALIA) procedendo a trasformare in credito d'imposta l'attività per imposte anticipate su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE per 28,4 milioni (di cui 21,5 milioni residui al 31 dicembre 2020).

La voce si compone inoltre per 213,3 milioni di euro per rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi, per 12,6 per l'affrancamento ai fini fiscali dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato relativo all'acquisizione della partecipazione di controllo in FBS S.p.A. e 13,4 milioni di euro a differenze temporanee su fondi per rischi ed oneri.

Si rammenta infine che, per effetto degli accordi di Consolidamento fiscale in essere, il credito relativo alle imposte anticipate sul risultato fiscale di periodo è stato rilevato tra le Altre Attività quale Credito verso La Scogliera per circa 24,9 milioni di euro.

Le principali fattispecie cui sono riferibili le passività per imposte differite sono di seguito riportate:

PASSIVITA' FISCALI DIFFERITE CONSISTENZA VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2020 2019 ASSOLUTA %
Crediti verso clientela 2.873 3.020 (147) (4,9)%
Attività materiali 479 5.964 (5.485) (92,0)%
Crediti per interessi di mora 31.406 27.260 4.146 15,2%
Attività finanziarie 1.022 1.494 (472) (31,6)%
Altre 36 563 (527) (93,6)%
Totale passività fiscali differite 35.816 38.301 (2.485) (6,5)%

Le passività per imposte differite, pari a 35,8 milioni di euro, includono principalmente 31,4 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso e 2,9 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali.

Altre voci dell'attivo e del passivo

Le altre voci dell'attivo, pari a 327,7 milioni di euro rispetto ad un saldo di 406,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019, accolgono:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione per 20,9 milioni di euro (in diminuzione del 14,2% rispetto al dato del 31 dicembre 2019), prevalentemente riferite a operazioni coperte da posizioni opposte iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • altre attività per 306,8 milioni di euro (356,5 milioni di euro al 31 dicembre 2019) di cui 24,9 milioni di euro riferiti al credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. in virtù degli accordi per il consolidamento fiscale (46,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e 7,9 milioni di euro per crediti IVA di Gruppo (29,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
  • Risultano azzerate rispetto al 31 dicembre 2019 le Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione a seguito della cessione dell'immobile di Milano sito in corso Venezia, completata alla fine di marzo 2020.

Le altre voci del passivo sono pari a 365,1 milioni di euro rispetto a 339,5 milioni di euro al 31 dicembre 2019 e sono composte da:

  • i derivati di negoziazione per 18,6 milioni di euro (21,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019), prevalentemente riferiti a operazioni coperte da posizioni opposte iscritte fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • debito per TFR per 6,0 milioni di euro (7,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019);
  • altre passività per 340,6 milioni di euro (310,6 al 31 dicembre 2019) le cui poste più significative sono da ricondurre a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione oltre al debito per dividendi 2019 non distribuiti pari a 58,8 milioni di euro.

La raccolta

RACCOLTA CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019 ASSOLUTA %
a) Debiti verso banche 2.396.928 959.403 1.437.525 149,8%
- Debiti verso Banche centrali 2.116.961 792.168 1.324.793 167,2%
- Altri debiti 279.967 167.235 112.732 67,4%
b) Debiti verso clientela 6.016.634 6.328.711 (312.077) (4,9)%
- Pronti contro termine - 150.280 (150.280) (100,0)%
- Rendimax e Contomax 4.459.954 4.790.954 (331.000) (6,9)%
- Altri depositi vincolati 236.246 72.475 163.771 226,0%
- Debiti per leasing 15.099 13.867 1.232 8,9%
- Altri debiti 1.305.335 1.301.135 4.200 0,3%
c) Titoli di circolazione 1.100.089 1.067.529 32.560 3,1%
Totale raccolta 9.513.651 8.355.643 1.158.008 13,9%

Il totale della raccolta al 31 dicembre 2020 risulta pari a 9.513,7 milioni di euro (+13,9% rispetto al 31 dicembre 2019), è rappresentato per il 63,2% da Debiti verso la clientela (75,7% al 31 dicembre 2019), per il 25,2% da Debiti verso banche (11,5 % al 31 dicembre 2019), e per il 11,6% da Titoli in circolazione (12,8% al 31 dicembre 2019).

I debiti verso la clientela ammontano al 31 dicembre 2020 a 6.016,6 milioni di euro: in diminuzione del 4,9% rispetto al 31 dicembre 2019 in calo la raccolta retail (principalmente Rendimax e Contomax) che passa da 4.791,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019 a 4.460,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020, inoltre risultano azzerati i PCT, mentre crescono gli altri depositi vincolati.

I debiti verso banche ammontano a 2.396,9 milioni di euro in crescita del 149,8% rispetto al dato al 31 dicembre 2019. L'incremento è riconducibile alla sottoscrizione a giugno 2020 di una tranche TLTRO III per nominali 1.900 milioni di euro con scadenza giugno 2023 e al contestuale rimborso anticipato della tranche TLTRO II sottoscritta nel 2017.

I titoli in circolazione ammontano a 1.100,1 milioni di euro, al 31 dicembre 2020. La voce include le obbligazioni senior emesse da Banca Ifis per 634,9 milioni di euro nonché il bond Tier 2 per 402,1 milioni di euro, inclusivi di interessi e titoli relativi ad un prestito obbligazionario per 62,7 milioni di euro emesso a suo tempo dall'incorporata Interbanca.

Fondi per rischi e oneri

FONDI PER RISCHI E ONERI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie
rilasciate
10.459 3.583 6.876 191,9%
Controversie legali e tributarie 18.092 19.403 (1.311) (6,8)%
Oneri per il personale 6.341 600 5.714 n.a.
Altri fondi 13.944 5.009 8.935 178,4%
Totale fondi per rischi e oneri 48.836 28.595 20.241 70,8%

La composizione del fondo per rischi e oneri in essere a fine 2020, confrontata con i valori dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Al 31 dicembre 2020 il saldo pari a 10,5 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dalla Banca secondo il principio IFRS 9 e risulta in crescita di circa 6.9 milioni di euro.

Controversie legali e tributarie

Al 31 dicembre 2020 sono iscritti fondi per complessivi 18,1 milioni di euro. Tale importo si compone come di seguito dettagliato:

  • 11,2 milioni di euro relativi a 32 controversie legate ai crediti Commerciali (a fronte di un petitum complessivo di 32,9 milioni di euro), tali controversie sono sostanzialmente connesse alla richiesta di ripetizione di somme incassate o a pagamenti sotto garanzia relativi a posizioni di factoring in pro soluto;
  • 5,9 milioni di euro (a fronte di un petitum di 64,0 milioni di euro) relativi a 13 controversie riguardanti l'area Corporate Banking & Commercial Lending derivanti dalla ex Interbanca;
  • 1,0 milioni di euro (a fronte di un petitum di 3,1 milioni di euro) relativi a 48 cause connesse all'area Leasing e crediti commerciali .

Oneri per il personale

Al 31 dicembre 2020 sono iscritti fondi per il personale per 6,3 milioni di euro (0,6 milioni di euro a dicembre 2019). Al fine di dar corso al programma di razionalizzazione dei costi previsto nell'ambito del Piano Industriale 2020-2022, presentato il 14 gennaio 2020, la Banca ha attivato la procedura relativa al ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà allo scopo di attivare esodi per prepensionamenti, su base esclusivamente volontaria per coloro che, già nel 2020, abbiano i requisiti per accedere al Fondo e che matureranno i requisiti per accedere al trattamento pensionistico A.G.O. entro il 31 dicembre 2024. L'accantonamento della Banca al Fondo di Solidarietà al 31 dicembre 2020 è pari a 6,0 milioni di euro.

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 31 dicembre 2020 sono in essere "Altri fondi" per 13,9 milioni di euro (5,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019) costituiti principalmente da 7,1 milioni di euro a fronte di probabili indennizzi contrattuali per cessione di crediti e da 5,1 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela collegata all'operatività del settore Leasing, sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2019.

Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 dicembre 2020 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.

Contenzioso fiscale

Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta ex IFIS Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e le riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2014. Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 242,7 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.

Contenzioso relativo alla presunta «stabile organizzazione» in Italia della società polacca

A seguito dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativamente a Imposte Dirette, IVA e altri tributi per le annualità d'imposta 2016 e 2017 e 2013/2015, limitatamente ai rapporti intrattenuti con la controllata Polacca IFIS Finance SP Zoo, sono stati notificati Avvisi di Accertamento con riferimento alle annualità 2013/2015.

La Guardia di Finanza sostiene di aver ravvisato elementi idonei a ritenere che, nel Paese estero (Polonia), sia stata costituita una "stabile organizzazione" di Banca Ifis e non un autonomo soggetto giuridico con capacità di autodeterminazione.

In altre parole, disconoscendo la autonoma organizzazione giuridica della Società con contestuale residenza fiscale della stessa in Polonia, i costi ed i ricavi della sede in Polonia costituirebbero componenti positivi o negativi produttivi di reddito imponibile in Italia (al netto del credito di imposta per le imposte pagate all'estero in via definitiva).

La Banca - ritenendo infondata la pretesa della Amministrazione Finanziaria - provvederà a impugnare l'Avviso di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie ed effettuerà il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria.

In merito ai contenziosi fiscali sopra citati, la Banca supportata dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile ma non probabile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Indennizzi

In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre Società Partecipate. In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Il patrimonio netto

Il Patrimonio netto si attesta al 31 dicembre 2020 a 1.335,9 milioni di euro, contro i 1.352,2 milioni di euro (-1,2%) del 31 dicembre 2019.

Nelle tabelle seguenti sono dettagliate la composizione e la variazione rispetto all'esercizio precedente:

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2020 2019 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 102.491 102.285 206 0,2%
Riserve da valutazione: (10.934) 2.691 (13.625) (506,3)%
- Titoli (10.733) 2.737 (13.470) (492,1)%
- TFR (201) (46) (155) 337,0%
Riserve 1.134.006 1.169.123 (35.117) (3,0)%
Azioni proprie (2.948) (3.012) 64 (2,1)%
Utile netto 59.504 27.346 32.158 117,6%
Patrimonio netto 1.335.930 1.352.244 (16.314) (1,2)%
PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI (migliaia di euro)
Patrimonio netto al 31.12.2019 1.352.244
Modifica dei saldi di apertura -
Incrementi: 59.774
Utile di esercizio 59.504
Variazione riserva da valutazione: -
- Titoli -
Altre variazioni 270
Decrementi: 76.088
Dividendi deliberati e sospesi 58.806
- di cui utile 2019 27.346
- di cui riserve di utili 31.460
Acquisto propri strumenti -
Variazione riserva da valutazione: 13.625
- Titoli 13.470
- TFR 155
- differenze di cambio -
Altre variazioni 3.657
Patrimonio netto al 31.12.2020 1.335.930

Le principali variazioni del patrimonio netto riguardano:

  • la variazione positiva relativa al risultato di periodo d'esercizio della Banca di 59,5 milioni di euro;
  • la variazione netta negativa per 13,5 milioni di euro della riserva da valutazione su titoli rilevata nel periodo, dovuta all'adeguamento di fair value degli strumenti finanziari nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
  • la variazione negativa di 0,2 milioni di euro della riserva da valutazione connessa alla variazione delle perdite attuariali su TFR;
  • altre variazioni nette in decremento per 3,4 milioni di euro sostanzialmente connesse a perdite realizzate tramite cessione di strumenti finanziari nel portafoglio di Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
  • la variazione negativa di 58,8 milioni di euro, per dividendi 2019 deliberati e non distribuiti portati a diminuzione del patrimonio netto della Banca e contabilizzati tra le altre passività

In data 16 dicembre 2020, stante il perdurare della pandemia da Covid-19, Banca d'Italia - in linea con la BCE - ha ritenuto opportuno mantenere un approccio prudente, al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l'economia reale, raccomandando alle banche italiane meno significative fino al 30 settembre 2021 di astenersi dal riconoscere o pagare dividendi o limitarne l'importo al minore tra il 15% degli utili cumulati del 2019-20 o i 20 punti base del coefficiente di CET1.

In conformità e nei limiti di cui alla raccomandazione di Banca d'Italia sopra richiamata, Banca Ifis continuerà a mantenere i dividendi deliberati e non distribuiti a valere sul 2019 in diminuzione del patrimonio netto della Banca e a contabilizzarli tra le Altre passività almeno fino al 30 settembre 2021.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
DATI AL
31.12.2019
Capitale primario di classe 1(1) (CET1) 1.269.899 1.176.460
Capitale di classe 1(1) (T1) 1.269.899 1.176.460
Totale fondi propri(1) 1.669.899 1.576.460
Totale attività ponderate per il rischio 6.959.557 7.496.182
Ratio – Capitale primario di classe 1 18,25% 15,69%
Ratio – Capitale di classe 1 18,25% 15,69%
Ratio – Totale fondi propri 23,99% 21,03%

(1) Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri includono gli utili generati dalla Banca al 31 dicembre 2020, al netto del dividendo stimato.

I fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti patrimoniali individuali al 31 dicembre 2020 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR), recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.

Inoltre, il Regolamento EU 873/2020, relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri - definisce per gli Enti la possibilità di includere nel loro capitale primario di classe 1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti attraverso modalità che differiscono sulla base del periodo transitorio di riferimento (1 gennaio 2018 - 31 dicembre 2019 e 1 gennaio 2020 - 31 dicembre 2024).

Si fa presente che Banca Ifis aveva - a suo tempo - già provveduto ad informare la Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.

Aggregati economici

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 334,1 milioni di euro, in aumento del 21,0% rispetto al 31 dicembre 2019, pari a 276,2 milioni di euro. L'incremento è ascrivibile ai dividendi di 69,3 milioni di euro ricevuti dalla controllata Ifis Npl. Al netto di questo effetto, il margine di intermediazione del 2020 risulterebbe essere in diminuzione del 4,1% rispetto all'anno precedente.

L'emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha generato una diminuzione del margine di interesse e delle commissioni nette in tutti i settori di attività della società come conseguenza di una riduzione delle masse gestite. A ciò si aggiunge il fisiologico minor contributo del rilascio della PPA il cui effetto nel corso del 2020 è stato pari a 57,5 milioni di euro, rispetto a 69,8 milioni di euro dell'esercizio precedente nonostante alcune significative accelerazioni effettuate nell' ultimo trimestre.

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019 ASSOLUTA %
Margine di interesse 194.165 202.054 (7.889) (3,9)%
Commissioni nette 65.725 83.632 (17.907) (21,4)%
Altre componenti del margine di intermediazione 74.250 (9.492) 83.742 (882,2)%
Margine di intermediazione 334.140 276.194 57.946 21,0%

Il margine di interesse diminuisce del 3,9% rispetto al 2019 attestandosi a 194,2 milioni di euro, a seguito di quanto sopra descritto con riferimento al margine di intermediazione.

Le commissioni nette ammontano a 65,7 milioni di euro in diminuzione del 21,4% rispetto al dato al 31 dicembre 2019.

Le commissioni attive, pari a 73,4 milioni di euro contro 92,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019, derivano principalmente da commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile), dalle commissioni per operazioni di finanza strutturata, da operazioni di leasing, da attività di servicing conto terzi nonché dagli altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.

Le commissioni passive, pari a 7,7 milioni di euro contro 8,3 milioni di euro dell'esercizio precedente, sono rappresentate principalmente da commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.

Le altre componenti del margine di intermediazione si compongono come segue:

  • per 72,3 milioni di euro da dividendi (0,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019);
  • per -4,5 milioni di euro al risultato negativo dell'attività di negoziazione (risultato negativo di -4,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019), principalmente guidato dal costo di cross currency swap stipulati al fine di sterilizzare il rischio di cambio derivante da finanziamenti attivi verso clientela in divisa diversa dall'euro;
  • per 16,4 milioni di euro agli utili da cessione di attività valutate al costo ammortizzato (2,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019);
  • per -10,0 milioni di euro al risultato netto negativo delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-9,2 milioni di euro negativi al 31 dicembre 2019). Tale risultato è l'effetto combinato di utili da cessione di finanziamenti a fair value per 2 milioni di euro, a cui si contrappongono variazioni complessive di fair value per un valore negativo di 12 milioni di euro dovuti principalmente a minusvalenze rilevate su strumenti OICR (12,3 milioni di euro).

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 244,7 milioni contro 189,2 milioni del 31 dicembre 2019 (+29,3%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
ESERCIZIO VARIAZIONE
31.12.2020 31.12.2019 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 334.140 276.194 57.946 21,0%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (89.443) (87.005) (2.438) 2,8%
Risultato netto della gestione finanziaria 244.697 189.189 55.508 29,3%

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 89,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020 rispetto a rettifiche nette per 87,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019 (+2,8%). Banca Ifis ha registrato minori accantonamenti nell'Area Factoring che nel corso del 2019 era stata negativamente influenzata da rettifiche su alcune controparti singolarmente significative nel comparto costruttori e retail, a cui si contrappongono incrementi nell'area Corporate Banking & Lending e nell'area Leasing. Va segnalato inoltre un possibile potenziale rallentamento del deterioramento del credito anche in relazione all'effetto del pacchetto di misure di tutela assunte dallo Stato nel contesto della pandemia. Pertanto, per tenere conto del contesto macroeconomico riconducibile alla pandemia nonché dei potenziali effetti che il venir meno delle citate misure di supporto potrebbero avere in un prossimo futuro, si è provveduto ad effettuare delle rettifiche di valore addizionali sulle esposizioni dei settori ritenuti maggiormente impattati da tali fenomeni per un importo complessivo di 31 milioni di euro.

La formazione dell'utile netto d'esercizio

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 244.697 189.189 55.508 29,3%
Costi operativi (200.236) (150.441) (49.795) 33,1%
Utili (perdite) delle partecipazioni (8.059) 100 (8.159) (8158,0)%
Utili (perdite) da cessione di investimenti 24.161 0 24.161 100 %
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 60.563 38.848 21.715 55,9%
Imposte sul reddito (1.059) (11.502) 10.443 (90,8)%
Utile netto 59.504 27.346 32.158 117,6%

Il cost/income ratio ammonta a 59,9% rispetto al 54,5%, del 31 dicembre 2019. I costi operativi sono pari a 200,2 milioni di euro in aumento rispetto al 31 dicembre 2019 (33,1%).

COSTI OPERATIVI ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.12.2020 31.12.2019 ASSOLUTA %
Spese amministrative: 188.011 207.054 (19.043) (9,2)%
a) spese per il personale 93.549 95.815 (2.266) (2,4)%
b) altre spese amministrative 94.462 111.239 (16.777) (15,1)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 26.655 10.621 16.034 151,0%
a) impegni e garanzie rilasciate 8.897 1.190 7.707 647,6%
b) altri accantonamenti netti 17.758 9.431 8.327 88,3%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali 7.234 5.397 1.837 34,0%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali 7.714 6.270 1.444 23,0%
Altri oneri/proventi di gestione (29.378) (78.901) 49.523 (62,8)%
Costi operativi 200.236 150.441 49.795 33,1%

Le spese per il personale pari a 93,5 milioni di euro registrano una diminuzione del 2,4% (95,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019) per effetto di una prudente politica di incentivazione e di un maggior controllo delle spese correnti alla luce dell'attuale contesto. Il numero dei dipendenti della Banca al 31 dicembre 2020 è pari a 1.188 rispetto a 1.195 risorse al 31 dicembre 2019.

Le altre spese amministrative al 31 dicembre 2019 includevano 30,9 milioni di euro di oneri relativi alla chiusura di alcuni contenziosi fiscali riconducibili alla ex controllata Interbanca, il cui impatto economico era più che compensato nella voce "altri proventi netti di gestione" per euro 46,2 milioni di euro (comprensivo anche del relativo effetto fiscale) a fronte dell'attivazione delle garanzie in essere. Al netto di tale effetto, le altre spese amministrative al 31 dicembre 2020 aumenterebbero del 17,6% rispetto al 31 dicembre 2019. L'aumento è principalmente da ricondurre a maggiori costi per servizi professionali e spese di marketing e pubblicità.

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE ESERCIZIO VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2020 2019 ASSOLUTA %
Spese per servizi professionali 28.720 23.283 5.437 23,4%
Legali e consulenze 26.369 21.129 5.240 24,8%
Revisione 447 449 (2) (0,4)%
Servizi in outsourcing 1.904 1.705 199 11,7%
Imposte indirette e tasse 13.588 45.161 (31.573) (69,9)%
Spese per acquisto di beni e altri servizi 52.154 42.795 9.359 21,9%
Assistenza e noleggio software 13.350 13.660 (310) (2,3)%
Pubblicità e inserzioni 8.226 1.886 6.340 336,2%
FITD e Resolution fund 7.991 6.492 1.499 23,1%
Spese relative agli immobili 4.917 4.681 236 5,0%
Spese per informazione clienti 4.491 4.592 (101) (2,2)%
Spese telefoniche e trasmissione dati 3.405 2.308 1.097 47,5%
Costi per cartolarizzazione 2.151 1.422 729 51,3%
Gestione e manutenzione autovetture 1.894 2.102 (208) (9,9)%
Viaggi e trasferte 1.090 2.195 (1.105) (50,3)%
Spese spedizione e archiviazione documenti 1.083 1.037 46 4,4%
Altre spese diverse 3.556 2.420 1.136 46,9%
Totale altre spese amministrative 94.462 111.239 (16.777) (15,1)%

La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 26,4 milioni nel 2020 in aumento del 24,8% rispetto a 21,1 milioni del 2019. L'incremento della voce è da ricondursi a consulenze connesse ad attività di riorganizzazione della Banca nella sua qualità di capogruppo, nonché da interventi di integrazione sui sistemi informativi.

Al netto degli oneri riferiti alla definizione del contenzioso fiscale presenti nel 2019 pari a 30,9 milioni di euro, la voce "Imposte indirette e tasse", pari a 13,6 milioni di euro rispetto a 14,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019, registra una diminuzione del 4,9%. La voce è composta prevalentemente dall'imposta di bollo per 11,3 milioni di euro il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".

Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 52,2 milioni di euro in aumento del 21,9% rispetto a 42,8 milioni a dicembre 2019. L'andamento della voce è influenzato dall'effetto contrapposto di alcune voci più significative, ed in particolare

  • FITD e Resolution fund ammonta a 8,0 milioni di euro in crescita del 23,1 % rispetto ai 6,5 milioni di euro al 31 dicembre 2019;
  • Spese di pubblicità che registrano un incremento di 6,3 milioni di euro attestandosi a 8,2 milioni di euro per effetto del progetto di rebranding avviato nel primo semestre dalla Banca;
  • Spese di cartolarizzazione che passano da 1,4 milioni di euro a 2,2 milioni di euro, +51,3%. La voce ha risentito delle attività finalizzate alla cessione di portafogli;
  • Spese telefoniche e trasmissione dati pari a 3,4 milioni di euro in incremento del 47,5% anche per effetto dello smart working attivato a seguito dell'emergenza sanitaria;

• Viaggi e trasferte diminuiscono del 50,3%, attestandosi a 1,1, milioni di euro per effetto delle limitazioni agli spostamenti imposte dalla emergenza sanitaria legata al Covid-19.

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 26,7 milioni di euro rispetto ai 10,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019. Gli accantonamenti netti dell'esercizio sono riferiti principalmente per 6,1 milioni di euro al Fondo Solidarietà, per 7,1 euro a fronte di probabili indennizzi contrattuali per cessione di crediti e per 8,9 milioni di euro ad accantonamenti relativi a impegni a erogare fondi e garanzie.

Al netto dell'indennizzo legato alla definizione del contenzioso fiscale presente nel 2019 e pari a 46,2 milioni di euro, gli altri proventi netti di gestione, pari a 29,4 milioni di euro registrano un decremento del 10,2% rispetto al corrispondente esercizio precedente. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing

La voce perdita delle partecipazioni accoglie gli effetti dell'integrale svalutazione del pre-esistente avviamento allocato a Cap.Ital.Fin pari a 8,1 milioni di euro.

La voce utili da cessioni di investimenti pari a 24,2 milioni di euro accoglie gli effetti derivanti dalla cessione dell'immobile di Milano in Corso Venezia al netto dei relativi costi di vendita.

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 60,6 milioni di euro (+55,9% rispetto al 31 dicembre 2019).

Le imposte sul reddito ammontano a 1,1 milioni di euro, in diminuzione del 91,0% rispetto al dato al 31 dicembre 2019 che risentiva anche degli effetti della indeducibilità dell'onere relativo alle istanze di "definizione agevolata delle controversie tributarie" precedentemente citate. Il tax rate dell'esercizio 2020 è pari al 1,75%. Il tax rate effettivo risulta inferiore (-31,32%) al tax rate teorico del 33,07% (27,5% IRES + 5,57% IRAP) in quanto ha beneficiato principalmente della deduzione ACE (- 6,37%) e della tassazione parziale dei dividendi incassati dalla Banca, esclusi al 95% da tassazione IRES e al 50% da tassazione IRAP (-34,46%), effetto parzialmente compensato dall'indeducibilità della svalutazione della partecipazione in Cap.Ital.Fin (+4,40%) e da altre voci (es. costi non deducibili e/o voci non rilevanti IRES/IRAP) aventi impatto complessivamente negativo (+9,51%).

In considerazione di quanto sopra, l'utile netto ammonta a 59,5 milioni di euro (+ 117,6% rispetto all'esercizio precedente).

2.6 Principali rischi e incertezze

In considerazione dell'attività svolta e dei risultati conseguiti la posizione finanziaria della Banca risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze. La politica finanziaria perseguita dal Gruppo è infatti volta a privilegiare la stabilità e la diversificazione della provvista in eccedenza rispetto alle immediate esigenze operative. I principali rischi e incertezze originati dalle attuali condizioni dei mercati finanziari, anche a seguito dell'attuale situazione connessa alla pandemia di Covid-19, non presentano elementi di particolare criticità per l'equilibrio finanziario della Banca e comunque sono ritenuti tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale.

Si rinvia a quanto esposto nella Parte A della Nota Integrativa in merito a rischi, incertezze e impatti dell'epidemia Covid-19 e a quanto esposto nella Parte E del medesimo documento per l'informativa in ordine ai rischi della Banca tipici del settore bancario.

2.7 L'azione Banca Ifis

La quotazione

Con decorrenza 29 novembre 2004 le azioni ordinarie di Banca Ifis S.p.A. sono state ammesse al segmento STAR. Il passaggio al segmento STAR è avvenuto dopo un anno di quotazione al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A.. In precedenza, sin dal 1990, le azioni erano negoziate al Mercato Ristretto di Borsa Italiana. Di seguito sono esposti i valori di quotazione a fine esercizio. Banca Ifis, a partire dal 18 giugno 2012, è diventata operativa nell'indice Ftse Italia Mid Cap.

Prezzo ufficiale azione 31.12.2020 31.12.2019 31.12. 2018 31.12. 2017 31.12.2016
Prezzo del titolo a fine periodo 9,18 14,00 15,44 40,77 26,00
Azioni in circolazione 31.12.2020 31.12.2019 31.12. 2018 31.12. 2017 31.12.2016
Numero azioni in circolazione
a fine periodo (in migliaia)(1)
53.460 53.452 53.441 53.433 53.431

(1) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

Payout ratio

Per il 2020 il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,47 euro per azione.

Payout ratio (in migliaia di euro) 2020 2019 2018 2017 2016
Utile netto 59.504 27.346 82.806 154.906 71.722
Dividendi (1)(2) 25.126 58.797 56.125 53.433 43.813
Payout ratio 42,2% 215,0% 67,8% 34,5% 61,1%

(1) I dati 2020 si riferiscono alla proposta di dividendo elaborata dal Consiglio di Amministrazione.

(2) i dati dell'esercizio 2019 si riferiscono ai dividendi deliberati e non distribuiti, che la Banca continuerà a mantenere in diminuzione del patrimonio netto della Banca e a contabilizzare tra le altre passività almeno fino al 30 settembre 2021, in conformità con la Raccomandazione Banca d'Italia del 16 dicembre 2020.

In data 16 dicembre 2020, stante il perdurare della pandemia da Covid-19, Banca d'Italia - in linea con la BCE - ha ritenuto opportuno mantenere un approccio prudente, al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l'economia reale, raccomandando alle banche italiane meno significative fino al 30 settembre 2021, di:

  • astenersi dal riconoscere o pagare dividendi o limitarne l'importo al minore tra il 15% degli utili cumulati del 2019-20 o i 20 punti base del coefficiente di CET1;
  • astenersi dal riconoscere o pagare dividendi provvisori a valere sui profitti 2021;
  • esercitare un'estrema prudenza nel riconoscimento della remunerazione variabile.

La raccomandazione in oggetto ha inoltre previsto che le banche che intendano pagare dividendi debbano:

  • verificare preventivamente e in modo critico la propria solidità patrimoniale e le relative capacità di autofinanziamento, attuali e prospettiche, tenendo conto degli impatti della pandemia sulla qualità degli attivi e sul conto economico; e
  • contattare l'Autorità di Vigilanza per valutare se il livello di distribuzione previsto sia considerato prudente;

Gli stessi limiti, vincoli e procedure si applicano al riacquisto di azioni proprie allo scopo di remunerare gli azionisti.

In conformità e nei limiti di cui alla raccomandazione di Banca d'Italia sopra richiamata, Banca Ifis proporrà all'assemblea di distribuire un dividendo 2020 pari a 25.126.044 euro, corrispondente a 0,47 euro per azione, conseguentemente dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020. Per quanto concerne i dividendi deliberati e non distribuiti a valere sul 2019, la Banca continuerà a mantenerli in diminuzione del patrimonio netto del Gruppo e a contabilizzarli tra le altre passività almeno fino al 30 settembre 2021, come previsto dalla Raccomandazione Banca d'Italia del 16 dicembre 2020.

Azionariato

Il capitale sociale di Banca Ifis al 31 dicembre 2020 ammonta a 53.811.095 euro ed è suddiviso in n. 53.811.095 azioni del valore nominale di 1 euro.

Gli azionisti di Banca Ifis che possiedono direttamente o indirettamente strumenti finanziari rappresentativi del capitale con diritto di voto di Banca Ifis in misura superiore al 3% risultano così evidenziati:

Le regole di corporate governance

Banca Ifis ha aderito al Codice di Autodisciplina delle società quotate. Risultano costituiti, nell'ambito del Consiglio di Amministrazione della Banca, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Nomine e il Comitato Remunerazioni. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo di cui al D. Lgs. 231/2001.

Le regole di internal dealing

La regolamentazione di Banca Ifis in materia di internal dealing è conforme alla disciplina di derivazione comunitaria (Regolamento UE n. 596/2014, c.d. Market Abuse Regulation).

La Politica attualmente vigente disciplina gli adempimenti posti in capo alla Banca in relazione alle operazioni compiute dai Soggetti Rilevanti e dalle Persone ad essi Strettamente Legate e aventi ad oggetto sia quote o altri titoli di credito emessi da Banca Ifis, sia strumenti finanziari ad essi collegati. Ciò al fine di assicurare la massima trasparenza informativa nei confronti del mercato.

In particolare, la Politica disciplina:

  • gli adempimenti connessi alla identificazione dei Soggetti Rilevanti e delle c.d. "Persone Strettamente Legate";
  • la gestione delle informazioni relative alle Operazioni, comunicate alla Banca dai Soggetti Rilevanti;
  • la gestione dei c.d. "periodi di chiusura", vale a dire quegli intervalli temporali nell'ambito dei quali i Soggetti Rilevanti debbono astenersi dal compiere operazioni su quote e altri titoli di credito emessi da Banca Ifis, nonché su strumenti finanziari ad essi collegati.

Tale documento è disponibile nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Le regole per la gestione delle informazioni privilegiate

Le procedure interne in materia di gestione delle informazioni privilegiate e di gestione dell'elenco delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate sono conformi alla richiamata Market Abuse Regulation.

In applicazione dell'art. 115 bis del D. Lgs. 58/1998, Banca Ifis ha istituito un registro (il c.d. registro degli insider) delle persone che, in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero delle funzioni svolte, hanno accesso ad informazioni privilegiate, e ne cura il puntuale aggiornamento.

Si è inoltre dotata di una politica di Gruppo per la gestione delle informazioni privilegiate al fine di:

  • evitare che soggetti che, per le funzioni che svolgono, non hanno motivo di conoscere tali informazioni abbiano accesso alle stesse;
  • individuare in via continuativa le persone che hanno accesso alle informazioni stesse.

Tale politica descrive, inoltre, il processo di gestione delle Informazioni Privilegiate di Emittenti terzi, anche con riferimento alla gestione dei sondaggi di mercato passivi.

2.8 Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio

Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations Istituzionali" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo e antecedentemente all'approvazione del presente documento.

2.8.1 Banca Ifis: collocato con successo bond Senior Preferred da 400 milioni di euro con scadenza 25 giugno 2024

Il 18 febbraio 2020 Banca Ifis (rating Fitch BB) ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred destinata a investitori professionali per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L'obbligazione, emessa nell'ambito del Programma EMTN, rientra nella strategia di funding prevista dal Piano Industriale 2020-2022 che prevede una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento. La transazione ha riscontrato una forte domanda con ordini finali, provenienti per oltre il 60% da investitori esteri, superiori di quasi tre volte l'importo allocato. Il reoffer price è di 99,692 euro per un rendimento a scadenza dell'1,82% ed una cedola pagabile annualmente dell'1,75%.

2.8.2 Farbanca entra nel Gruppo Banca Ifis

In data 10 aprile 2020 Banca Ifis ha presentato un'offerta vincolante per l'acquisizione del 70,77% del capitale sociale di Farbanca S.p.A. (società detenuta da Banca Popolare di Vicenza), il cui restante 29,23% fa capo a 450 piccoli azionisti, prevalentemente farmacisti. Facendo seguito al comunicato del 1° giugno 2020 relativo al positivo completamento del processo competitivo, in data 27 novembre 2020, Banca Ifis ha reso noto di aver perfezionato l'acquisizione del 70,77% del capitale di Farbanca S.p.A detenuto da Banca Popolare di Vicenza in LCA mentre il restante 29,23% è tuttora detenuto da circa 450 piccoli azionisti, prevalentemente farmacisti. In base ai termini dell'accordo, Banca Ifis ha corrisposto alla LCA 32,52 milioni di euro. Il perfezionamento dell'acquisizione fa seguito al rilascio del provvedimento autorizzativo da parte della Banca Centrale Europea a Banca Ifis in data 11 novembre 2020.

2.8.3 Comunicazione in merito alla politica di distribuzione dei dividendi relativi all'esercizio 2019 e 2020

Nel corso del 2020, Banca Ifis ha deciso di attenersi responsabilmente alle raccomandazioni adottate da Banca d'Italia in merito alla politica dei dividendi nel contesto della pandemia da Covid-19. Pertanto, l'Assemblea degli Azionisti di aprile 2020, in conformità alla proposta del Consiglio di Amministrazione, ha deliberato di rinviare il pagamento dei dividendi a valere sull'esercizio 2019, almeno fino al 1° ottobre 2020, e quindi di procedere al detto pagamento dopo tale data ove, prima di allora, non fossero state emanate disposizioni normative regolamentari o raccomandazioni delle Autorità di Vigilanza ostative a ciò.

Il 6 agosto 2020, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto del provvedimento di Banca d'Italia del 28 luglio 2020 con il quale l'Autorità di Vigilanza ha raccomandato a tutte le banche di astenersi fino al 1° gennaio 2021 dal pagare dividendi relativi agli esercizi 2019 e 2020.

In data 16 dicembre 2020, stante il perdurare della pandemia da Covid-19, Banca d'Italia - in linea con la BCE - ha ritenuto opportuno mantenere un approccio prudente, al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l'economia reale, raccomandando alle banche italiane meno significative fino al 30 settembre 2021, di:

  • astenersi dal riconoscere o pagare dividendi o limitarne l'importo al minore tra il 15% degli utili cumulati del 2019-20 o i 20 punti base del coefficiente di CET1;
  • astenersi dal riconoscere o pagare dividendi provvisori a valere sui profitti 2021;
  • esercitare un'estrema prudenza nel riconoscimento della remunerazione variabile.

La raccomandazione in oggetto ha inoltre previsto che le banche che intendano pagare dividendi debbano:

  • verificare preventivamente e in modo critico la propria solidità patrimoniale e le relative capacità di autofinanziamento, attuali e prospettiche, tenendo conto degli impatti della pandemia sulla qualità degli attivi e sul conto economico; e
  • contattare l'Autorità di Vigilanza per valutare se il livello di distribuzione previsto sia considerato prudente.

Gli stessi limiti, vincoli e procedure si applicano al riacquisto di azioni proprie allo scopo di remunerare gli azionisti. In conformità e nei limiti di cui alla raccomandazione di Banca d'Italia sopra richiamata, Banca Ifis proporrà all'Assemblea di distribuire un dividendo 2020 pari a 25.126.044 euro, corrispondente a 0,47 euro per azione,

conseguentemente dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020. Per quanto concerne i dividendi deliberati e non distribuiti a valere sul 2019, la Banca continuerà a mantenerli in diminuzione del patrimonio netto del Gruppo e a contabilizzarli tra le altre passività almeno fino al 30 settembre 2021, come previsto dalla Raccomandazione di Banca d'Italia del 16 dicembre 2020.

2.8.4 Banca Ifis: Frederik Geertman Amministratore Delegato a partire dall'Assemblea sul bilancio 2020

Il 21 dicembre 2020, a seguito di accordi con il socio di controllo della Banca La Scogliera S.p.A., l'Amministratore Delegato Luciano Colombini ha comunicato la propria intenzione di rinunciare al proprio mandato di Consigliere, anche delegato, di amministrazione a far data da aprile 2021 nella Capogruppo e da aprile 2022 nelle controllate in cui a oggi ricopre un ruolo. Per tali ragioni, La Scogliera ha raggiunto con l'Ing. Frederik Geertman le intese necessarie a permettere il suo ingresso nel Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis a far data dal mese di febbraio e l'assunzione della carica di Amministratore Delegato, subordinatamente alla sua conferma in Consiglio da parte dell'Assemblea, con effetto dall'Assemblea di approvazione del Bilancio di aprile 2021.

2.9 Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

2.9.1 Dimissioni del Consigliere Divo Gronchi

Il 14 gennaio 2021 l'Amministratore indipendente Divo Gronchi ha rassegnato, con decorrenza immediata, le dimissioni dalla carica di Consigliere e, conseguentemente, di componente del Comitato Nomine e dell'Organismo di Vigilanza della Società. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle dimissioni del dottor Divo Gronchi, ha deliberato di integrare la composizione del Comitato Nomine individuando come nuovo membro Monica Billio. Il Consiglio ha, altresì, deliberato di integrare la composizione dell'Organismo di Vigilanza della Banca nominando come nuovo membro Beatrice Colleoni.

2.9.2 Accordo per la cessazione dei rapporti con Luciano Colombini

In data 11 febbraio 2021 l'Amministratore Delegato, Luciano Colombini, ha rassegnato le proprie dimissioni, già preannunciate nello scorso mese di dicembre, dal ruolo di Amministratore Delegato e dalla carica di consigliere di amministrazione di Banca Ifis, per intraprendere nuove sfide professionali. Il dott. Colombini cesserà dalla carica alla conclusione dell'Assemblea degli azionisti che si terrà nel prossimo mese di aprile per deliberare sul Bilancio.

L'Amministratore Delegato ha rinunciato all'intera remunerazione variabile allo stesso spettante per l'esercizio 2020 nell'ambito dell'accordo relativo alla cessazione dei suoi rapporti. Tale accordo, in linea con la politica di remunerazione del 2020 approvata dalla Banca, prevede che venga riconosciuto all'Amministratore Delegato il compenso per la carica fino alla data di effettiva cessazione, nonché le componenti differite del bonus già maturato e riconosciuto per l'esercizio 2019. Alla data di cessazione della carica, l'Amministratore Delegato percepirà un trattamento di fine mandato pari ai compensi, fissi e variabili, previsti per la durata residua del mandato triennale originariamente conferitogli (12 mensilità di remunerazione ricorrente), da corrispondersi con le tempistiche e secondo le modalità previste nella politica di remunerazione del 2020 (e, dunque, per il 50% in strumenti finanziari, con periodo di differimento di una quota pari al 40% del trattamento, di 3 anni, ferma, in ogni caso, l'applicazione di clausole di malus e di clawback). L'accordo prevede, altresì, che il dott. Colombini continuerà a ricoprire, sino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, talune cariche nell'ambito del Gruppo, percependo, di volta in volta, il relativo trattamento economico. Non sono previsti obblighi di non concorrenza.

2.10 Evoluzione prevedibile della gestione

A partire dal mese di ottobre 2020, la seconda ondata di Covid-19 ha indotto i governi di molti paesi tra cui l'Italia a reintrodurre nuove restrizioni alla mobilità o veri e propri lockdown, al fine di contenere la crescita dei contagi. Tali misure stanno continuando nei primi mesi del 2021.

L'attuale scenario rende incerta ogni previsione relativa sia alla durata che all'estensione delle nuove misure di contenimento/lockdown. Prevediamo quindi che la prima parte del 2021 sarà ancora impattata dalle misure restrittive mentre nella seconda parte dell'anno il progressivo rilascio dei vaccini dovrebbe sostenere il ritorno alla normalità e la ripresa del contesto macroeconomico e dei business della Banca.

La crisi economica attuale si presenta molto differente rispetto alle precedenti non solo perché determinata da un fattore pandemico ma anche per il supporto delle banche centrali e dei governi che non ha eguali negli ultimi decenni. Le principali incertezze riguardano la velocità della ripresa economica e l'efficacia degli stimoli governativi che saranno chiave nel definire il contesto macroeconomico.

In questo contesto, Banca Ifis resta concentrata nel proseguire le iniziative volte a proteggere la qualità dell'attivo ed i recuperi del portafoglio non-performing oltre a portare avanti gli investimenti ed i progetti finalizzati all'innovazione del modello di business a supporto della crescita della Banca nei prossimi anni.

Per quanto riguarda il fronte creditizio, allo stato attuale risulta difficile fare una stima degli impatti sulla qualità dell'attivo che saranno probabilmente visibili solo con la fine delle moratorie. Il modello di business del Gruppo Banca Ifis focalizzato sul breve termine e caratterizzato da una buona diversificazione settoriale dovrebbe fornire una maggiore protezione. Inoltre il factoring presenta nella sostanza una doppia garanzia sul credito, da parte della società ceduta e da parte del cedente, mentre il valore residuo dei beni in leasing contribuisce a ridurre il rischio. A ciò si aggiungono gli accantonamenti addizionali su posizioni in bonis nei settori maggiormente esposti agli effetti della crisi pandemica.

In merito al proprio modello di business, l'innovazione tecnologica è volta, nel business commerciale, allo sviluppo di una piattaforma di digital lending con l'obiettivo di digitalizzare tutti i processi di gestione e creare un market place ad hoc per le Piccole e Medie Imprese, con un servizio tecnologico che si estende a tutti i passaggi di istruttoria, valutazione ed erogazione del finanziamento. Nei primi mesi del 2021 è stato lanciato un nuovo servizio che consente ai clienti di richiedere e ottenere da remoto un mutuo garantito dal Fondo di Garanzia MCC in modalità completamente digitale. In futuro, la piattaforma digitale verrà progressivamente estesa agli altri prodotti e servizi.

2.11 Altre informazioni

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012

In data 21 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt‐out di cui agli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1‐bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), è stata predisposta una relazione distinta dalla presente Relazione sulla gestione, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Corporate governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è stata predisposta sulla base del format messo a disposizione da Borsa Italiana.

Unitamente a tale Relazione è stata messa a disposizione la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

Misure sulla Privacy

Banca Ifis ha consolidato un progetto di adeguamento al Regolamento (UE) 2016/679 al fine di recepire le disposizioni normative nel modello di gestione della privacy interno, prevedendo una serie di interventi di carattere sia tecnologico che organizzativo.

Direzione e coordinamento da parte della controllante

Ai fini del disposto degli artt. dal 2497 al 2497 sexies del codice civile, si precisa che la società controllante La Scogliera S.p.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Banca Ifis, e ciò in espressa deroga al disposto dell'art. 2497 sexies del codice civile, in quanto l'attività di direzione e coordinamento delle banche e società finanziarie partecipate è espressamente esclusa nell'oggetto sociale de La Scogliera ed in coerenza la controllante non esercita, di fatto, alcuna attività di direzione e coordinamento di Banca Ifis.

Adesione al consolidato fiscale nazionale

Per il periodo d'imposta chiuso al 31 dicembre 2020, le società Banca Ifis S.p.A., Ifis Npl S.p.A., Ifis Rental Services S.r.l., Cap.Ital.Fin. S.p.A. Ifis Npl Servicing S.p.a. e Gemini S.p.A. hanno optato, insieme alla controllante La Scogliera S.p.A., per l'applicazione del Consolidato Fiscale ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86.

I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti prevedendo una durata triennale.

L'adesione al regime del Consolidato Fiscale permette la compensazione degli imponibili fiscali delle società partecipanti (con utilizzo delle Perdite e dell'ACE realizzate in costanza di adesione).

Come previsto dalla normativa in vigore, le società aderenti hanno provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione.

In forza dell'applicazione di tale istituto, le perdite e gli utili fiscali di ciascuna società, realizzati nel periodo di imposta 2020, sono stati trasferiti alla consolidante fiscale La Scogliera S.p.A..

Si precisa che il Gruppo ha beneficiato della norma introdotta dal Decreto Legge c.d. "Cura Italia", valevole solo per il periodo d'imposta in oggetto, che ha consentito, nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge, la trasformazione in credito d'imposta di perdite fiscali ed eccedenze ACE maturate ante-consolidato fiscale da Banca Ifis per un importo pari a 28,4 milioni di euro.

Il credito verso la consolidante fiscale La Scogliera, iscritto tra le "Altre attività" nel presente Bilancio, al 31 dicembre 2020 risulta pari a 80,1 milioni di euro maturati presso Banca Ifis.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2019 Banca Ifis deteneva n. 359.144 azioni proprie, per un controvalore di 3,0 milioni di euro ed un valore nominale di 359.144 euro. Nel corso dell'esercizio Banca Ifis ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del Bilancio 2016 n. 7.717 azioni proprie al prezzo medio di 35,03 euro, per un controvalore di 270 mila euro ed un valore nominale di 7.717 euro, realizzando utili per 206 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve sovrapprezzo.

La giacenza a fine esercizio risulta pertanto pari a n. 351.427 azioni proprie, per un controvalore di 2,9 milioni di euro ed un valore nominale di 351.427 euro.

Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, e successive modifiche, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 285 della Banca d'Italia del 17 dicembre 2013, Parte terza, Capitolo 11 (in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati"), le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Nel corso dell'esercizio 2020 sono state effettuate due operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate al perimetro del bilancio consolidato.

Si rinvia a quanto descritto nella parte H della Nota Integrativa per l'informativa in ordine alle singole operazioni con parti correlate.

Operazioni atipiche o inusuali

Nel corso del 2020 la Banca non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definite nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le attività di ricerca e sviluppo

La Banca, in considerazione dell'attività svolta, non ha attivato programmi di ricerca e sviluppo nel corso dell'esercizio.

2.12 Proposta distribuzione utile dell'esercizio

Signori Azionisti,

Il Consiglio di Amministrazione propone di destinare l'utile dell'esercizio di euro 59.503.986 come segue:

  • agli azionisti un dividendo in contanti (al lordo delle ritenute di legge) di 0,47 Euro per ciascuna azione ordinaria con stacco cedola (n. 23) il 24 maggio 2021. Tale dividendo è comprensivo della quota parte attribuibile alle azioni proprie detenute dalla società. Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF) la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3 del TUF, al termine della giornata contabile del 25 maggio 2021 (c.d. record date);
  • ad altre riserve per il residuo

Il pagamento sarà effettuato dal 26 maggio 2021 per il tramite degli intermediari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel Sistema Monte Titoli.

Venezia - Mestre, 11 marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato

Luciano Colombini

3. Schemi di Bilancio

3.1 Stato Patrimoniale

VOCI DELL'ATTIVO
(in euro)
31.12.2020 31.12.2019
10. Cassa e disponibilità liquide 35.050 29.644
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 148.302.723 126.907.743
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 20.869.252 24.313.368
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 127.433.471 102.594.375
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
774.550.328 1.173.803.378
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.977.966.031 7.372.986.021
a) crediti verso banche 1.140.380.504 460.578.031
b) crediti verso clientela 7.837.585.527 6.912.407.990
70. Partecipazioni 638.361.724 610.861.081
80. Attività materiali 87.455.772 77.841.987
90. Attività immateriali 19.735.447 19.129.468
di cui:
- avviamento - -
100. Attività fiscali: 350.171.665 363.303.390
a) correnti 59.994.194 43.987.146
b) anticipate 290.177.471 319.316.244
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - 25.559.513
120. Altre attività 306.805.857 356.461.069
Totale dell'attivo 11.303.384.597 10.126.883.294
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in euro)
31.12.2020 31.12.2019
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.513.651.505 8.355.643.299
a) debiti verso banche 2.396.928.412 959.402.999
b) debiti verso clientela 6.016.633.725 6.328.711.394
c) titoli in circolazione 1.100.089.368 1.067.528.906
20. Passività finanziarie di negoziazione 18.551.116 21.844.241
60. Passività fiscali: 39.814.124 50.881.385
a) correnti 3.998.165 12.579.982
b) differite 35.815.959 38.301.403
80. Altre passività 340.586.351 310.621.899
90. Trattamento di fine rapporto del personale 6.015.842 7.052.406
100. Fondi per rischi e oneri: 48.835.856 28.595.827
a) impegni e garanzie rilasciate 10.458.613 3.582.839
c) altri fondi per rischi e oneri 38.377.243 25.012.988
110. Riserve da valutazione (10.933.882) 2.690.806
140. Riserve 1.134.005.594 1.169.123.258
150. Sovrapprezzi di emissione 102.490.510 102.284.576
160. Capitale 53.811.095 53.811.095
170. Azioni proprie (-) (2.947.500) (3.011.864)
180. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 59.503.986 27.346.366
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.303.384.597 10.126.883.294

3.2 Conto Economico

VOCI 31.12.2020 31.12.2019
10. (in euro)
Interessi attivi e proventi assimilati
301.405.673 316.248.102
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 299.286.654 315.309.334
20. Interessi passivi e oneri assimilati (107.240.580) (114.194.423)
30. Margine di interesse 194.165.093 202.053.679
40. Commissioni attive 73.423.888 91.975.858
50. Commissioni passive (7.698.817) (8.343.369)
60. Commissioni nette 65.725.071 83.632.489
70. Dividendi e proventi simili 72.325.381 813.154
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (4.458.613) (4.042.660)
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 16.414.063 2.941.509
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.301.094 1.982.717
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
6.662.718 958.778
c) passività finanziarie 7.450.251 14
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
(10.031.390) (9.204.378)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (10.031.390) (9.204.378)
120. Margine di intermediazione 334.139.605 276.193.793
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito di: (89.443.155) (87.004.500)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (90.051.416) (87.117.251)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
608.261 112.751
150. Risultato netto della gestione finanziaria 244.696.450 189.189.293
160. Spese amministrative: (188.011.182) (207.053.398)
a) spese per il personale (93.549.281) (95.814.735)
b) altre spese amministrative (94.461.901) (111.238.663)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (26.655.071) (10.621.454)
a) impegni e garanzie rilasciate (8.896.640) (1.190.078)
b) altri accantonamenti netti (17.758.431) (9.431.376)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (7.234.192) (5.396.981)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (7.713.844) (6.270.166)
200. Altri oneri/proventi di gestione 29.378.703 78.901.155
210. Costi operativi (200.235.586) (150.440.844)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni (8.058.506) 99.999
250. Utili (Perdite) da cessioni di investimenti 24.160.715 -
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 60.563.073 38.848.448
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (1.059.087) (11.502.082)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 59.503.986 27.346.366
300. Utile (Perdita) d'esercizio 59.503.986 27.346.366

3.3 Prospetto della redditività Complessiva

VOCI
(in euro) 31.12.2020 31.12.2019
10. Utile (Perdita) d'esercizio 59.503.986 27.346.366
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
(19.487.098) 191.372
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (19.332.274) 380.438
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
-
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
-
50. Attività materiali -
60. Attività immateriali -
70. Piani a benefici definiti (154.824) (189.066)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
- -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
2.207.666 9.862.320
100. Copertura di investimenti esteri - -
110. Differenze di cambio - -
120. Copertura dei flussi finanziari - -
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
2.207.666 9.862.320
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
- -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (17.279.432) 10.053.692
180. Redditività complessiva (Voce 10 + 170) 42.224.554 37.400.058

3.5 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2020

Allocazione risultato
Variazioni dell'esercizio
esercizio precedente
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2019 Modifica saldi apertura Esistenze all' 01/01/2020 Riserve Dividendi e altre
destinazioni
Variazioni di riserve nuove azioni
missione
E
Acquisto azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
menti di
Variazione
stru
proprie azioni
Derivati su
capitale
Stock options mplessiva esercizio
Redditività
2020
co
monio netto al
31/12/2020
Patri
Capitale:
a) azioni
ordinarie
53.811.095 53.811.095 - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
102.284.576 102.284.576 - - 205.934 - - - - - - - 102.490.510
Riserve: - - - - - - - - -
a) di utili 1.163.842.767 1.163.842.767 - - (35.117.664) - - - - - - - 1.128.725.103
b) altre 5.280.491 5.280.491 - - - - - - - - - - 5.280.491
Riserve da
valutazione
2.690.805 2.690.805 - - 3.654.745 - - - - - - (17.279.432) (10.933.882)
Strumenti di
capitale
- - - - - - - - - -
Azioni proprie (3.011.864) (3.011.864) - - - - 64.364 - - - - - (2.947.500)
Utile (perdita)
d'esercizio
27.346.366 27.346.366 - (27.346.366) - - - - - - 59.503.986 59.503.986
Patrimonio netto 1.352.244.236 - 1.352.244.236 - (27.346.366) (31.256.985) - 64.364 - - - - 42.224.554 1.335.929.803

3.5 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2019

Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2018 Modifica saldi apertura Esistenze all' 01/01/2019 Riserve Dividendi e altre
destinazioni
Variazioni di riserve nuove azioni
missione
E
Acquisto azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
menti di
Variazione
stru
proprie azioni
Derivati su
capitale
Stock options mplessiva esercizio
Redditività
2019
co
monio netto al
31/12/2019
Patri
Capitale:
a) azioni
ordinarie
53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
102.116.430 - 102.116.430 - - 168.146 - - - - - - - 102.284.576
Riserve:
a) di utili 1.135.934.023 - 1.135.934.023 26.681.318 - 1.227.426 - - - - - - - 1.163.842.767
b) altre 5.451.222 - 5.451.222 - - (170.731) - - - - - - - 5.280.491
Riserve da
valutazione
(8.549.182) - (8.549.182) - - 1.186.295 - - - - - - 10.053.692 2.690.805
Strumenti di
capitale
- - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (3.103.286) - (3.103.286) - - - - 91.422 - - - - - (3.011.864)
Utile (perdita)
d'esercizio
82.805.867 - 82.805.867 (26.681.318) (56.124.549) - - - - - - - 27.346.366 27.346.366
Patrimonio netto 1.368.466.169 - 1.368.466.169 - (56.124.549) 2.411.136 - 91.422 - - - - 37.400.058 1.352.244.236

3.6 Rendiconto Finanziario

RENDICONTO FINANZIARIO Importo
Metodo indiretto 31.12.2020 31.12.2019
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 141.469.599 162.186.492
- risultato d'esercizio (+/-) 59.503.986 27.346.366
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
14.490.003 13.247.038
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 89.443.156 87.004.500
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 14.948.036 11.667.147
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 26.655.071 10.621.454
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 1.059.088 11.502.082
- altri aggiustamenti (+/-) (64.629.741) 797.905
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (1.282.951.937) (1.036.003.520)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione (1.014.497) 3.093.809
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value (34.870.486) 52.046.032
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 386.236.622 (730.361.319)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.695.031.426) (324.469.742)
- altre attività 61.727.850 (36.312.300)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 1.103.214.523 1.019.946.347
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.153.867.697 1.029.285.273
- passività finanziarie di negoziazione (3.293.125) (9.343.669)
- altre passività (47.360.049) 4.742
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A (+/-) (38.267.815) 146.129.319
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 119.800.000 -
- dividendi incassati su partecipazioni 69.300.000 -
- vendite di attività materiali 50.500.000 -
2. Liquidità assorbita da (81.526.778) (90.287.461)
- acquisti di partecipazioni (35.559.000) (80.699.973)
- acquisti di attività materiali (37.647.956) (3.474.897)
- acquisti di attività immateriali (8.319.822) (6.112.590)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B (+/-) 38.273.222 (90.287.461)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - 259.569
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - 23.732
- distribuzione dividendi e altre finalità - (56.124.090)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (+/-) - (55.840.789)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C 5.407 1.070
RICONCILIAZIONE
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO E 29.644 28.574
LIQUIDITA' TOTALE NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D 5.407 1.070
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLA VARIAZIONE DEI CAMBI F - -
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO G=E+/-D+/-F 35.051 29.644
LEGENDA:

(+) generata

(-) assorbita

Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

Per l'interpretazione e l'applicazione dei principi contabili internazionali si è fatto anche riferimento, seppur non omologato dalla Commissione Europea, al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (Framework) e alle Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a completamento dei principi contabili emanati.

I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31 dicembre 2020 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).

Si sono inoltre considerate le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob ed ESMA) che forniscono raccomandazioni sull'informativa da riportare nel bilancio su aspetti di maggior rilevanza o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

Il Bilancio d'esercizio è soggetto all'attestazione, resa da parte degli organi amministrativi delegati e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, prevista dall'art. 154 bis c.5 del D.Lgs n. 58 del 24 febbraio 1998.

Il Bilancio d'esercizio è sottoposto a revisione legale da parte della società di revisione EY S.p.A.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il Bilancio d'esercizio è costituito da:

  • gli Schemi del bilancio d'esercizio (composto dagli schemi di stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario);
  • dalla Nota integrativa;

ed è inoltre corredato dalla Relazione sulla gestione.

Il Bilancio d'esercizio è stato redatto con l'applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1, facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (il cosiddetto "Framework" recepito dallo IASB) con particolare riguardo ai principi fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma, il concetto della rilevanza e significatività dell'informazione, il principio della competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell'attività.

Per la compilazione del Bilancio d'esercizio si è fatto riferimento agli schemi emanati dalla Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 6° aggiornamento del 22 dicembre 2018, così come integrata da Banca d'Italia con "Comunicazione del 15 dicembre 2020 - Integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS".

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate in Nota integrativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

La Nota integrativa non espone le voci e le tabelle previste dal Provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005 relative a voci non applicabili a Banca Ifis.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio 2019 di Banca Ifis.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve/medio periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all'attuale contesto macroeconomico, accentuati dalla recrudescenza della pandemia Covid-19, si ritiene ragionevole l'aspettativa che Banca Ifis continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale.

Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente dalla Banca, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non sono intervenuti fatti nel periodo tra la chiusura dell'esercizio e la data di redazione del bilancio d'esercizio dei quali non si sia tenuto conto ai fini della redazione dello stesso.

Si rinvia all'informativa esposta nella Relazione sulla gestione relativamente agli eventi avvenuti successivamente alla chiusura dell'esercizio e fino alla data di redazione del Bilancio.

Sezione 4 – Altri aspetti

Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia Covid-19

La recrudescenza della pandemia Covid-19 nel corso del mese di ottobre 2020 in Italia e nel resto dell'Europa e i conseguenti provvedimenti legislativi adottati ed in via di adozione dai vari governi nazionali, determinano forte incertezza sugli impatti economici che la stessa avrà sulla Banca.

I risultati del 2020 includono gli impatti del Covid-19 ragionevolmente prevedibili al 31 dicembre 2020. È possibile però che il Covid-19 non esaurisca i suoi effetti nell'esercizio 2020 ma abbia ulteriori impatti negativi nei prossimi mesi, al momento non prevedibili in termini di tempistica e importo.

Durante il corso dell'anno 2020, allo scopo di recepire gli impatti dell'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19, nei modelli di valutazione contabile dei crediti deteriorati, sono state effettuate analisi ed implementate nuove logiche prudenziali, oltre alle misure istituzionali introdotte per il sostentamento temporaneo dell'economia nazionale.

Il Governo italiano ha introdotto misure volte a fornire sostegno finanziario a imprese e famiglie, attraverso moratorie e rafforzamento del sistema pubblico di garanzia sui crediti, allo scopo di alleviare le tensioni di liquidità causate dall'emergenza e favorire il nuovo credito. Tali misure consentono altresì di mitigare eventuali impatti sulla qualità del credito delle banche. La Banca è quindi intervenuta nel rivedere la stima delle perdite attese e la valutazione dei portafogli, sia a livello di riserve collettive sia di riserve specifiche.

In merito alla gestione del rischio di credito, si ricorda che il Governo italiano ha introdotto misure volte a fornire sostegno finanziario a imprese e famiglie, attraverso moratorie e rafforzamento del sistema pubblico di garanzia sui crediti, allo scopo di alleviare le tensioni di liquidità causate dall'emergenza e favorire il nuovo credito. Tali misure consentono altresì di mitigare eventuali impatti sulla qualità del credito delle banche. La Banca è quindi intervenuta nel rivedere la stima delle perdite attese e la valutazione dei propri portafogli, sia a livello di riserve collettive sia di riserve specifiche.

Per quanto riguarda la valutazione dell'incremento significativo di rischio di credito, tra le misure di supporto all'economia che hanno avuto ricadute su di essa è certamente importante menzionare la concessione di moratorie. Con la sospensione dei pagamenti dei piani di ammortamento viene anche meno la verifica dello scaduto oltre 30 giorni per effettuare l'allocazione in Stage 2. Ciò ha portato il Gruppo ad introdurre correttivi prudenziali rivolti ai rapporti con controparti oggetto di moratoria o appartenenti a particolari settori considerati a più elevato impatto di rischio da Covid-19, al fine di coglierne l'incremento di rischio atteso.

Con riferimento alle Forward Looking Information, si è provveduto ad aggiornare gli scenari macroeconomici a seguito dell'evolversi della crisi economica legata alla diffusione del Covid-19 anche in considerazione delle raccomandazioni diramate dalle Autorità di Vigilanza.

A fronte di tali interventi correttivi, sono stati effettuati accantonamenti ulteriori a fondo svalutazione crediti per circa 31 milioni di euro. Si rimanda a quanto più dettagliamente commentato nella Parte E "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del presente documento.

Inoltre sono stati rivisti i tempi di incasso dei crediti e dei portafogli di crediti garantiti da immobili per i quali sono in corso Procedure Concorsuali per riflettere l'effetto connesso alla sospensione a procedere al pignoramento degli immobili ricevuti a garanzia.

Si segnala inoltre come nel corso dell'esercizio 2020 siano state contabilizzate svalutazioni analitiche calcolate su una posizione individualmente significativa, operante nel settore retail che, già oggetto di ristrutturazione, è ulteriormente deteriorata anche a seguito della chiusura delle attività commerciali come conseguenza della

pandemia di Covid-19. Il totale degli accantonamenti nell'anno su tale posizione ammontano a 14,7 milioni di euro per crediti e a 2,2 milioni di euro per esposizioni di firma e garanzia.

Come più diffusamente commentato nella sezione 1.2 "Rischi di mercato" della Parte E del presente documento, con riferimento alle attività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, gli effetti della pandemia sono stati caratterizzati da impatti contenuti in linea con la marginalità e la dimensione del portafoglio detenuto dalla Banca. Tra gli altri, al netto degli effetti connessi all'andamento delle singole iniziative sottostanti agli strumenti stessi, si sono registrati a conto economico impatti negativi per variazione di fair value per 4,6 milioni di euro a seguito dell'aggiornamento dei parametri di mercato utilizzati per stimare il fair value degli strumenti di livello 3; è ragionevole ritenere che i parametri di mercato utilizzati, in quanto tali, già incorporino tra gli altri anche gli effetti negativi della pandemia Covid-19.

Per quanto riguarda gli impatti della pandemia Covid-19 in ambito IFRS 16 o IAS 19, la Banca li ritiene non significativi in considerazione del modello di business e della dimensione delle attività e passività sottostanti. Si rimanda alla sezione 10.3 Altre informazioni della Parte B del presente documento con riferimento alle valutazioni sugli avviamenti della Banca.

Il Consiglio di Amministrazione, gli organi di controllo e la direzione della Banca continuano a monitorare costantemente l'evoluzione dell'emergenza derivante dalla diffusione di Covid-19 e ad adottare tutte le decisioni e le misure necessarie per affrontarla.

Modifiche contrattuali derivanti da Covid-19

In ambito Corporate, a seguito dell'emergenza Covid-19 Banca Ifis ha implementato varie attività per rispondere al meglio alla situazione emergenziale e in linea alla nuova normativa. Nello specifico, ha aderito al Decreto Cura Italia, all'Accordo per il credito Abi e al Decreto Liquidità, con la conseguente concessione di moratorie ed erogazione di nuovi finanziamenti coperti dalla Garanzia del Fondo Centrale.

Durante il 2020 Banca Ifis, in linea con il Decreto Cura Italia e con i successivi interventi normativi volti a prolungare la durata dei suoi provvedimenti quali il Decreto Agosto e la Legge di Bilancio 2021 (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione 2.9 Impatti modifiche normative), ha implementato le seguenti misure di sostegno per le micro, piccole e medie imprese aventi sede in Italia che risultavano classificate in bonis e con carenza di liquidità a seguito dell'epidemia Covid-19:

  • limitazione alla revoca di affidamenti fino al 30 giugno 2021;
  • proroga fino al 30 giugno 2021 dei prestiti non rateali con scadenza contrattuale antecedente;
  • sospensione fino al 30 giugno 2021 e dilazione delle rate di mutuo e dei canoni di leasing.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione delle situazioni contabili nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine.

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio d'eserizio al 31 dicembre 2020, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 31 dicembre 2020.

Con periodicità almeno annuale, in sede di redazione del Bilancio le stime sono riviste.

Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci in bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti gestiti dalla BU Pharma, con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile;
  • misurazione dell'Expected Credit Loss;
  • fondi per rischi e oneri;
  • trattamento di fine rapporto;
  • avviamento e altre attività immateriali.

Fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020.

Crediti gestiti dalla BU Pharma con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile

In riferimento ai crediti della BU Pharma, la Banca utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".

Misurazione dell'Expected Credit Loss

L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, basati essenzialmente su modelli di misurazione delle Probabilità di Default (PD) all'origination delle attività finanziarie e alla data di bilancio;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo. Si rimanda a quanto più diffusamente indicato al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 2020 nonché al precedente paragrafo "Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia Covid-19".

Avviamento e altre attività immateriali.

In base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita.

Per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento allocato alle Cash Generating Units ("CGU") di cui è composto, Banca Ifis provvede alla stima sia dei flussi finanziari futuri nel periodo esplicito di previsione sia dei flussi utilizzati per determinare il cosiddetto Terminal Value. Analogamente, è oggetto di stima da parte della Banca il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari futuri precedentemente stimati. Tale tasso di attualizzazione è stimato utilizzando il "Capital Asset Pricing Model" (CAPM).

Si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo, Sezione 9 - Attività immateriali - Voce 90, Paragrafo 9.3 Altre informazioni del presente Bilancio.

Per le altre fattispecie elencate, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Entrata in vigore di nuovi principi contabili

Principi emanati, entrati in vigore ed applicabili al presente bilancio

Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore alla data di riferimento. Si veda quanto riportato al paragrafo Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali.

I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Bilancio, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono i medesimi principi adottati per la predisposizione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019.

La Banca ha inoltre adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020. Si riporta nel seguito l'indicazione dei nuovi principi contabili e delle modifiche apportate a principi contabili già esistenti omologati dall'UE, sottolineando che non hanno avuto impatti materiali sui dati riportati nel Bilancio annuale al 31 dicembre 2020:

  • "Amendments to References to Conceptual Framework in IFRS Standards";
  • "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)";
  • "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)";
  • "Interest Rate Benchmark Reform (Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7)";
  • "Amendment to IFRS 16 Leases Covid 19- Related Rent Concessions".

Principi emanati ma non ancora in vigore

Di seguito si riportano, invece, i nuovi principi contabili internazionali o le modifiche agli stessi alcuni dei quali non ancora omologati dalla Commissione Europea la cui applicazione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2021 o successivmente. Il Gruppo ritiene non significativi gli impatti derivanti dall'adozione delle seguenti interpretazioni e modifiche dei principi contabili internazionali già esistenti:

  • Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 Interest Rate Benchmark Reform Phase 2 (dal 1° gennaio 2021);
  • Amendments to IFRS 4 Insurance Contracts deferral of IFRS19 (dal 1° gennaio 2021);
  • Amendments to
  • IFRS 3 Business Combinations;
  • IAS 16 Property, Plant and Equipment;
  • IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets

  • Annual Improvements 2018-2020 (tutti dal 1° gennaio 2022);

  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Noncurrent and Classification of Liabilities as Current or Non-current - Deferral of Effective Date (dal 1° gennaio 2023);
  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies (dal 1° gennaio 2023);
  • Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates (dal 1° gennaio 2023);

IFRS 17 Insurance Contracts, including Amendments to IFRS 17 (dal 1° gennaio 2023). Non si sono verificati ulteriori aspetti che richiedano l'informativa di cui allo IAS 8 paragrafi 28, 29, 30, 31, 39, 40

Termini di approvazione e pubblicazione del Bilancio

L'art. 154-ter del D.Lgs. 59/98 (T.U.F.) prevede che entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sia approvato il bilancio d'esercizio della Banca e sia pubblicata la Relazione finanziaria annuale comprendente il progetto di bilancio d'esercizio, la relazione sulla gestione e l'attestazione prevista dall'articolo 154-bis, comma 5. Il progetto di bilancio d'esercizio della Banca è approvato dal Consiglio di Amministrazione del 11 marzo 2021; il bilancio d'esercizio sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei Soci convocata per il giorno 22 aprile 2021, in un'unica convocazione.

A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico ("FVTPL")

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione, sostanzialmente rappresentate da titoli di debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione;
  • attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie non derivate così definite al momento della rilevazione iniziale e qualora ne sussistano i presupposti. Un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico solo se, così facendo, elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.
  • attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. In particolare, rientrano in questa categoria:
  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti che non presentano flussi di cassa costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", (cd. "SPPI test" non superato);
  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né "Held to collect" (il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali né "Held to collect and sell" (il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita di attività finanziarie);
  • le quote di OICR.;
  • gli strumenti di capitale per i quali la Banca non applica l'opzione concessa dal principio di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva (cosiddetta "OCI Option").

Fra i contratti derivati sono inclusi anche quelli incorporati in strumenti finanziari complessi, in cui il contratto primario non sia una attività finanziaria che rientra nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9, che sono oggetto di rilevazione separata nel caso in cui:

  • le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non siano strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario;
  • uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato;
  • lo strumento ibrido cui appartengono non sia valutato al fair value con le relative variazioni a conto economico.

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage allocation) ai fini dell'impairment.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono rilevate ad un valore pari al corrispettivo pagato, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che vengono imputati a conto economico.

Criteri di valutazione

Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valorizzate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio sono imputati nel conto economico.

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari classificati nel presente portafoglio è basata su prezzi rilevati in mercati attivi, su prezzi forniti da operatori di mercato o su modelli interni di valutazione, generalmente utilizzati dalla pratica finanziaria, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato.

Per le attività finanziarie non quotate in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati.

Criteri di cancellazione

La cancellazione delle attività finanziarie avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ("FVOCI")

Criteri di classificazione

Sono incluse in questa categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita (Business model "Held to Collect and Sell"), e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", in cui la remunerazione del valore temporale del denaro e del rischio di credito rappresentano gli elementi più significativi (cd. "SPPI test" superato).

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza successivo rigiro a conto economico (cosiddetta "OCI Option").

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale ed alla data di erogazione per i finanziamenti. Tali attività sono inizialmente iscritte al fair value comprensivo degli eventuali costi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value, con la rilevazione a conto economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati in un'apposita riserva del patrimonio netto fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono riclassificati nel conto economico.

Gli strumenti di capitale per i quali è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva rappresentate sia da titoli di debito sia da crediti, sono soggette alla verifica dell'incremento significativo del rischio creditizio (impairment) prevista dall'IFRS 9, con conseguente rilevazione a conto economico di una rettifica di valore a copertura delle perdite attese.

I titoli di capitale, al contrario, non sono sottoposti al processo di impairment.

Criteri di cancellazione

La cancellazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e dei benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

3 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Held to Collect"), e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", in cui la remunerazione del valore temporale del denaro e del rischio di credito rappresentano gli elementi più significativi (cd. "SPPI test" superato).

In particolare, sono ricompresi in questa voce, qualora ne presentino i requisiti tecnici precedentemente illustrati:

  • i crediti verso banche,
  • i crediti verso clientela, principalmente costituiti:
  • da anticipazioni a vista erogate alla clientela nell'ambito dell'attività di factoring a fronte del portafoglio crediti ricevuto prosolvendo che rimane iscritto nel bilancio della controparte cedente, o da crediti acquisiti prosoluto, per i quali sia stata accertata l'inesistenza di clausole contrattuali che facciano venire meno i presupposti per la loro iscrizione;
  • da impieghi con la clientela derivanti dalla sottoscrizione di mutui o finanziamenti erogati nell'ambito dell'attività di corporate banking;
  • da crediti di difficile esigibilità acquisiti da banche e operatori del credito retail;
  • da crediti fiscali acquisiti da procedure concorsuali;
  • da operazioni di pronti contro termine;
  • da crediti originati da operazioni di leasing finanziario;
  • i titoli di debito in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi.

Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i crediti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono iscritte al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili alla stessa attività. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività finanziaria stessa. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una metodologia finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito.

Il metodo del costo ammortizzato non viene di norma utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione. Tali crediti vengono valorizzati al costo d'acquisto. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Inoltre, vengono valutati al costo i crediti di difficile esigibilità di nuova acquisizione fino al momento in cui non sono entrati nelle fasi utili al recupero del credito.

Ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale viene calcolata la stima delle perdite di valore di tali attività, determinata in ossequio alle regole di impairment dell'IFRS 9 così come più dettagliatamente esposte al paragrafo 16 – Altre informazioni.

Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a Conto economico nella voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni.

Le riprese di valore sono iscritte a fronte di una migliorata qualità dell'esposizione tale da comportare una diminuzione della svalutazione complessiva precedentemente rilevata.

Nel Conto economico, alla voce "Interessi attivi e proventi assimilati" è rilevato l'importo rappresentato dal progressivo rilascio dell'attualizzazione calcolata al momento dell'iscrizione della rettifica di valore.

In Nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come analitiche nella citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario.

In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.

In generale, le modifiche di un'attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all'iscrizione di una nuova attività quando sono "sostanziali". La valutazione circa la "sostanzialità" della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.

Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la "sostanzialità" delle modifiche contrattuali apportate ad un'attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:

  • le finalità per cui le modifiche sono state effettuate: ad esempio, rinegoziazioni per motivi commerciali o concessioni per difficoltà finanziarie della controparte:
  • le prime, volte a "trattenere" il cliente, vedono coinvolto un debitore che non versa in una situazione di difficoltà finanziaria. In questa casistica sono incluse tutte le operazioni di rinegoziazione che sono volte ad adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato. Tali operazioni comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto, solitamente richieste dal debitore, che attiene ad aspetti connessi alla onerosità del debito, con un conseguente beneficio economico per il debitore stesso. In linea generale si ritiene che, ogniqualvolta la banca effettui una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, ove non fosse effettuata, il cliente potrebbe finanziarsi presso un altro intermediario e la banca subirebbe un decremento dei ricavi futuri previsti;
  • le seconde, effettuate per "ragioni di rischio creditizio" (misure di forbearance), sono riconducibili al tentativo della banca di massimizzare la recovery dei cash flow del credito originario. I rischi e i benefici sottostanti, successivamente alle modifiche, di norma, non sono sostanzialmente trasferiti e, conseguentemente, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio (salvo quanto si dirà in seguito in tema di elementi oggettivi), è quella effettuata tramite il "modification accounting" - che implica la rilevazione a conto economico della differenza tra valore contabile e valore attuale dei flussi di cassa modificati scontati al tasso di interesse originario - e non tramite la derecognition;
  • la presenza di specifici elementi oggettivi che incidono sulle modifiche sostanziali delle caratteristiche e/o dei flussi contrattuali dello strumento finanziario (quali, a solo titolo di esempio la modifica della tipologia di rischio controparte a cui si è esposti), che si ritiene comportino la derecognition in considerazione del loro impatto (atteso come significativo) sui flussi contrattuali originari.

Criteri di cancellazione

L'eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile con rinuncia al diritto legale di recuperare il credito da parte della Banca. A titolo esemplificativo e non esaustivo ciò avviene in presenza della chiusura di una procedura concorsuale, morte del debitore senza eredi, sentenza definitiva di insussistenza del credito, ecc.

Per quello che riguarda le cancellazioni totali o parziali senza rinuncia al credito, al fine di evitare il mantenimento in bilancio di crediti che, pur continuando ad essere gestiti dalle strutture di recupero, presentano possibilità di recupero molto marginali, su base almeno semestrale si procede all'individuazione dei rapporti da assoggettare ad una cancellazione contabile che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche:

  • svalutazione totale del credito;
  • anzianità di permanenza nello status sofferenza superiore a 5 anni;
  • avvenuta dichiarazione di fallimento, o ammissione a liquidazione coatta amministrativa o altra procedura concorsuale in corso.

Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti per la quota residua non ancora rettificata e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti in riduzione della medesima voce rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti.

Le attività finanziarie cedute o cartolarizzate sono eliminate solo quando la cessione ha comportato il trasferimento sostanziale di tutti i relativi rischi e benefici. Peraltro, qualora i rischi e i benefici siano stati mantenuti, tali attività finanziarie continuano ad essere iscritte, ancorché giuridicamente la loro titolarità sia stata effettivamente trasferita.

A fronte del mantenimento dell'iscrizione dell'attività finanziaria ceduta, è rilevata una passività finanziaria per un importo pari al corrispettivo incassato al momento della cessione dello strumento finanziario.

Nel caso in cui non tutti i rischi e benefici siano stati trasferiti, le attività finanziarie sono eliminate soltanto se non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Qualora, invece, il controllo sia stato conservato, le attività finanziarie sono esposte proporzionalmente al coinvolgimento residuo.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.

5 – Partecipazioni

Criteri di classificazione

Il controllo si ottiene quando la Banca è esposta o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, allo stesso tempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, la Banca controlla una partecipata se, e solo se ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), la Banca considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali.

La Banca riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.

Criteri di iscrizione

Il costo dell'acquisizione viene determinato come somma:

  • dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;
  • di qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.

Criteri di valutazione

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

6 -Attività materiali

Criteri di classificazione

Nella voce figurano le attività materiali detenute a scopo di investimento e quelle ad uso funzionale.

Sono classificati come investimenti immobiliari gli immobili posseduti (a titolo di proprietà o tramite un contratto di locazione finanziaria) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Sono classificati come immobili ad uso funzionale gli immobili posseduti (a titolo di proprietà o tramite un contratto di locazione finanziaria) per uso aziendale e che ci si attende di utilizzare per più di un esercizio.

Le attività materiali ad uso funzionale includono:

  • terreni;
  • immobili;
  • mobili ed arredi;
  • macchine d'ufficio elettroniche;
  • macchine e attrezzature varie;
  • automezzi;
  • migliorie su beni di terzi.

Si tratta di attività aventi consistenza fisica detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.

In questa voce sono inclusi anche i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale.

Ai sensi dell'IFRS 16 il leasing è un contratto, o parte di un contratto, che, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività (l'attività sottostante) per un periodo di tempo.

Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In genere tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti i costi direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene.

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato; altrimenti sono rilevate nel conto economico.

Secondo l'IFRS 16, i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use, per cui, alla data iniziale, il locatario ha un'obbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.

Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo (data iniziale), il locatario riconosce sia la passività che l'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di valutazione

Le attività materiali, inclusi gli immobili detenuti a scopo di investimento, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.

Le immobilizzazioni a vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o il cui valore residuo è pari o superiore al valore contabile dell'attività.

I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente a fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto caratterizzati da vita utile illimitata. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell'applicazione dell'approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall'edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti "cielo-terra".

La vita utile, valori residui e metodi d'ammortamento delle attività materiali vengono riviste ad ogni chiusura di periodo e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l'esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:

fabbricati: non superiore a 34 anni;
mobili: non superiore a 7 anni;
impianti elettronici: non superiore a 3 anni;
altre: non superiore a 5 anni;
migliorie apportate su beni di terzi: non superiore a 5 anni.

Con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo, contabilizzata in base all'IFRS 16, essa viene misurata utilizzando il modello del costo secondo lo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari; in questo caso l'attività è successivamente ammortizzata a quote costanti lungo la durata del contratto di leasing e soggetta a un impairment test nel caso emergano degli indicatori di impairment.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore netto contabile dell'attività ed il corrispettivo percepito) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dallo stato patrimoniale al termine della durata del leasing.

7 -Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica, che soddisfano le caratteristiche di identificabilità, controllo della risorsa in oggetto ed esistenza di benefici economici futuri. Esse includono principalmente l'avviamento ed il software.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono inizialmente iscritte in bilancio al costo, rappresentato dal prezzo di acquisto e da qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo.

L'avviamento è rappresentato dalla differenza positiva tra il costo di acquisizione rispetto al fair value delle attività e delle passività di pertinenza della società acquisita, e quando tale differenza positiva è rappresentativa delle capacità reddituali future dell'investimento.

Criteri di valutazione

Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile limitata sono sistematicamente ammortizzate in base alla stima della loro vita utile.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede al raffronto tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate a conto economico.

Le attività immateriali aventi vita utile illimitata non sono ammortizzate. Per queste attività si procede con cadenza almeno annuale ad un raffronto fra il valore contabile ed il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva a conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.

Nel caso di ripristino di valore delle attività immateriali precedentemente svalutate, ad esclusione dell'avviamento, l'accresciuto valore netto contabile non può eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

L'avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è soggetto ad ammortamento. Almeno annualmente, l'avviamento viene sottoposto ad impairment test, attraverso un raffronto tra il valore di iscrizione ed il suo valore di recupero. Ai fini di tale verifica, l'avviamento deve essere allocato alle unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit" o "CGU"), nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il "segmento di attività" individuato per la reportistica gestionale.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza fra il valore contabile della CGU ed il suo valore recuperabile, inteso come il maggiore fra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il suo valore d'uso.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore viene imputata a conto economico e non è eliminata negli anni successivi nel caso in cui venga meno il presupposto della rettifica.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. Qualsiasi utile o perdita derivante dall'eliminazione dell'attività (calcolata come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è inclusa nel conto economico.

8 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Vengono classificate nella voce dell'attivo "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e in quella del passivo "Passività associate ad attività in via di dismissione" attività non correnti o gruppi di attività/passività per i quali è stato avviato un processo di dismissione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Tali attività/passività sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione, ad eccezione di alcune tipologie di attività (es. attività finanziarie rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9) per cui l'IFRS 5 prevede specificatamente che debbano essere applicati i criteri valutativi del principio contabile di pertinenza.

9 - Fiscalità corrente e differita

Criteri di classificazione

Le imposte correnti e differite, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.

Il debito per imposte correnti è esposto in bilancio al lordo dei relativi acconti pagati per l'esercizio in corso.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, le prime classificate nella voce "Attività fiscali" e le seconde nella voce "Passività fiscali", salvo l'esistenza di un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte anticipate e differite facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.

Per effetto degli accordi di consolidamento fiscale in essere tra le società del Gruppo le imposte correnti relative all'IRES dell'esercizio – trasferite al Consolidato Fiscale - vengono iscritte tra le Altre Attività ovvero le Altre passività come Crediti/Debiti verso la Consolidante/Controllante La Scogliera S.p.A.

Criteri di iscrizione e di valutazione

Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra il valore attribuito ad un'attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali, applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa tributaria teorica in vigore alla data di realizzo.

Le imposte differite sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società interessata o della Capogruppo, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi eccetto i casi in cui:

  • l'imposta anticipata collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte anticipate viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale

credito. Le imposte anticipate non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

10 – Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Inoltre, accolgono anche i fondi per rischi ed oneri costituti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie peculiarità, non rientrano nel richiamato perimetro di applicazione dell'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nello specifico gli altri fondi per rischi e oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

11 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso titoli obbligazionari in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell'ambito di operazioni di leasing finanziario.

Criteri di iscrizione

I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione sono inizialmente iscritti al loro fair value, che corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

Criteri di valutazione

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, tali strumenti sono successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le passività la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione.

I debiti per leasing vengono rivalutati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano annullate o scadute o estinte ovvero adempiute. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico.

La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi, ancorché tali strumenti siano destinati alla successiva rivendita. I profitti o le perdite derivanti dalla rilevazione del riacquisto quale estinzione sono rilevati a conto economico qualora il prezzo di riacquisto dell'obbligazione sia superiore o inferiore al suo valore contabile.

La successiva alienazione di obbligazioni proprie sul mercato è trattata come emissione di un nuovo debito.

12 – Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di classificazione

Le passività finanziarie di negoziazione sono riferite a contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura.

Criteri di iscrizione

All'atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie di negoziazione sono iscritte al loro fair value.

Criteri di valutazione

Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie di negoziazione sono valorizzate al fair value alla chiusura del periodo di riferimento e gli effetti dell'applicazione di questo criterio sono imputati nel conto economico. Il fair value viene determinato sulla base dei medesimi criteri illustrati per le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono eliminate quando vengono estinte ovvero quando la relativa obbligazione è adempiuta, cancellata o scaduta. La differenza che emerge in sede di cancellazione è imputata a conto economico.

14 – Operazioni in valuta

Rilevazione iniziale

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Rilevazioni successive

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le attività e passività monetarie di bilancio in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.

Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono, salvo quelle relative ad attività finanziarie disponibili per la vendita in quanto rilevate in contrapposizione di patrimonio netto.

15 -Altre informazioni

Trattamento di fine rapporto

In applicazione dello IAS 19 "Benefici ai dipendenti", il Trattamento di fine rapporto del personale, applicato ai dipendenti delle società italiane del Gruppo, sino al 31 dicembre 2006 era considerato un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come "piano a benefici definiti". Pertanto, esso doveva essere iscritto in bilancio sulla base del valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito".

A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato al 1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale

maturande a partire dal 1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.

L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica deltrattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dal 1 gennaio 2007.

In particolare:

  • le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dal 1 gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote deve, pertanto, essere determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
  • il trattamento di fine rapporto del personale maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato come "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di continuare ad effettuare una valutazione attuariale che tuttavia, rispetto alla metodologia di calcolo applicata sino al 31 dicembre 2006, non comporta più l'attribuzione proporzionale del beneficio al periodo di lavoro prestato. Ciò in quanto l'attività lavorativa da valutare si considera interamente maturata per effetto della modifica della natura contabile delle quote che maturano a partire dal 1 gennaio 2007.

Gli utili/perdite attuariali devono essere inclusi nel computo delle passività nette verso i dipendenti in contropartita di una posta di patrimonio netto, da esporre nel prospetto della redditività complessiva dell'esercizio.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, regolati in azioni rappresentative del capitale.

Il principio contabile internazionale di riferimento è l'IFRS 2 – Share based payments; in particolare, essendo previsto che l'obbligazione della Banca a fronte del ricevimento della prestazione lavorativa venga regolata in azioni (shares "to the value of", cioè un determinato importo viene tradotto in un numero variabile di azioni, sulla base del fair value alla data di assegnazione), la fattispecie contabile che ricorre è quella degli "equity-settled share based payment". Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato.

Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale lungo il periodo di maturazione ("vesting period") in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.

Azioni proprie

In base alla normativa italiana vigente l'acquisto di azioni proprie è subordinato a specifica delibera assembleare e al corrispondente stanziamento di una specifica riserva di patrimonio netto. Le azioni proprie presenti in portafoglio vengono iscritte in apposita voce in deduzione del patrimonio netto e sono valutate al costo determinato secondo la metodologia "Fifo". Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti dall'attività di trading svolta nel periodo di riferimento su tali azioni sono registrate tra le riserve di patrimonio netto.

Riconoscimento dei costi e dei ricavi

I proventi relativi a commissioni di gestione e di garanzia sui crediti acquistati nell'ambito dell'attività di factoring sono rilevati fra le commissioni in funzione della loro durata. Sono escluse le componenti considerate nel costo ammortizzato al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate fra gli interessi.

I costi vengono contabilizzati per competenza. Con riferimento ai costi del Settore NPL, i costi sostenuti up-front per il recupero stragiudiziale mediante sottoscrizione di piani di rientro e i costi per spese legali e imposte di registro per il recupero giudiziale, vengono rilasciati a conto economico alla voce "Altre spese amministrative" nel periodo in cui i crediti cui si riferiscono rilasciano a conto economico gli effetti positivi derivanti dalla modifica dei cash flow sottostanti riconducibili ai piani raccolti o ai provvedimenti giudiziali ottenuti.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio.

Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.

Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio del tasso d'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

Il costo ammortizzato si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, a quelle valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, nonché alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Con particolare riferimento alle attività finanziarie considerate deteriorate al momento della rilevazione iniziale, siano esse valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, e qualificate come "Attività finanziarie impaired acquisite o originate" ("Purchased or Originated Credit Impaired Asset - POCI") alla data di rilevazione iniziale si calcola un tasso di interesse effettivo corretto per il credito (c.d. "credit-adjusted effective interest rate"), per la cui individuazione è necessario includere, nelle stime dei flussi finanziari, le perdite attese iniziali. Per l'applicazione del costo ammortizzato, e il conseguente calcolo degli interessi, si applica tale tasso di interesse effettivo corretto per il credito.

Attività finanziarie impaired acquistate o originate (POCI)

Si definiscono "Attività finanziarie impaired acquisite o originate (POCI)" le esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono originate.

Sono comprese nei POCI anche le esposizioni creditizie acquisite nell'ambito di operazioni di cessione (individuale o di portafoglio) e di aggregazione aziendale.

A seconda del Business Model con il quale l'attività è gestita, i POCI sono classificati o come Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o come Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Come precedentemente indicato, gli interessi contabilmente rilevati sono determinati mediante applicazione di un tasso di interesse effettivo corretto per il credito cioè il tasso che, al momento della rilevazione iniziale, attualizza tutti i futuri incassi stimati al costo ammortizzato dell'attività considerando nella stima anche le perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario ("ECL lifetime").

Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione a conto economico di rettifiche o di riprese di valore. Le variazioni favorevoli delle ECL lifetime sono rilevate come riprese di valore, anche qualora tali ECL lifetime risultassero inferiori a quelle che sono state incluse nelle stime dei flussi di cassa al momento della rilevazione iniziale.

Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stage 3.

Un successivo miglioramento del merito creditizio della controparte, che potrà riflettersi nel valore attuale dei flussi di cassa, comporta la classificazione nell'ambito dello Stage 2.

Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stage 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.

Impairment degli strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 9, sono soggette alle relative previsioni in materia di impairment le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva diverse dai titoli di capitale e gli impegni all'erogazione di finanziamenti e le garanzie rilasciate che non sono valutati al fair value con impatto a conto economico.

La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.

Il modello generale di deterioramento richiede la classificazione in tre Stage degli strumenti finanziari inclusi nel perimetro di applicazione dell'IFRS 9. I tre Stage riflettono il modello di deterioramento della qualità del credito:

  • Stage 1: strumenti finanziari che non hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale o con un basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio;
  • Stage 2: strumenti finanziari che hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale (a meno che abbiano basso rischio di credito alla data di riferimento del bilancio), ma che singolarmente non hanno evidenze oggettive di riduzione di valore;
  • Stage 3: attività finanziarie che hanno avuto un aumento significativo del rischio di credito dal momento della rilevazione iniziale con oggettiva evidenza di perdita alla data di riferimento del Bilancio. Coincide con le attività deteriorate, ovvero quelle per le quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o esposizione scaduta deteriorata secondo le regole di Banca d'Italia.

Per indicare il significativo aumento del rischio di credito, Banca Ifis si avvale dei "transfer criteria" quantitativi e qualitativi descritti di seguito, applicati al portafoglio crediti in funzione della tipologia di controparte definita mediante opportuna portafogliazione creditizia:

• L'unico transfer criteria quantitativo è la Significant Deterioration per il quale, al fine di identificare il significativo aumento del rischio di credito, per le esposizioni dei portafogli rated (imprese domestiche), è stato impiegato un

approccio sostenuto da analisi quantitative che determina la classificazione in Stage 2 qualora la variazione della PD a un anno tra la data di origination e quella di valutazione risulti superiori ad una soglia predefinita;

  • Transfer criteria qualitativi:
  • "Rebuttable presumption 30 days past due": il principio afferma che, indipendentemente dal modo in cui l'entità valuti aumenti significativi del rischio di credito, vi è una presunzione relativa che il rischio di credito dell'attività finanziaria sia aumentato significativamente dopo la rilevazione iniziale quando i pagamenti contrattuali sono scaduti da oltre 30 giorni. L'entità può confutare tale presunzione qualora abbia informazioni ragionevoli che dimostrano che il rischio di credito non è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale anche se i pagamenti contrattuali sono scaduti da oltre 30 giorni. Tale possibilità non è stata però perseguita da Banca Ifis;
  • "Forbearance": tale criterio prevede che uno strumento finanziario venga allocato in Stage 2 nel momento in cui per tale esposizione viene registrato uno status di forbearance;
  • "Watchlist": il criterio prevede di identificare dei criteri qualitativi di deterioramento definiti dal Gruppo nell'ambito del processo di definizione di posizioni particolarmente rischiose nella fase di monitoraggio dei crediti.

Secondo l'IFRS 9, un'entità può ritenere che il rischio di credito su uno strumento finanziario non sia notevolmente aumentato dalla rilevazione iniziale se lo strumento finanziario ha un rischio di credito basso alla data di riferimento del bilancio, ovvero:

  • deve possedere un rischio di default basso;
  • il debitore, nel breve termine, dimostra di avere una forte capacità di far fronte ai propri obblighi;
  • il creditore si aspetta che, nel lungo termine, i cambiamenti avversi nelle condizioni economiche e di business potrebbero ridurre la capacità del debitore di adempiere ai suoi obblighi.

La valutazione delle perdite attese su crediti (Expected Credit Loss – ECL) considera i mancati incassi (cash shortfall), la probabilità di default, e il valore monetario del tempo. In particolare, la Banca valuta il fondo a copertura delle perdite dello strumento finanziario per un importo pari alle:

  • perdite attese a 12 mesi per i rapporti che non hanno subito un significativo deterioramento del merito creditizio (cd. Stage 1); ossia stima i mancati pagamenti derivanti da possibili eventi di default nei successivi 12 mesi, ponderati per la probabilità che tali eventi si verifichino;
  • perdite attese "Lifetime" per i rapporti che hanno subito un significativo deterioramento del merito creditizio (cd. Stage 2); ossia stima mancati pagamenti derivanti da possibili eventi di default lungo tutta la vita residua dello strumento, ponderati per la probabilità che tali eventi si verifichino ed attualizzati alla data di valutazione (ECL).

Al fine di realizzare la maggiore aderenza possibile ai requisiti normativi nei processi di calcolo delle proprie svalutazioni collettive, la Banca ha definito uno specifico framework metodologico. Tale attività ha previsto lo sviluppo di metodologie e analisi di natura quantitativa basate su dati proprietari e di natura qualitativa, volte essenzialmente alla modellazione dei seguenti parametri di rischio ed aspetti metodologici rilevanti per il calcolo dell'impairment IFRS 9:

  • stima della Probability of Default (PD);
  • stima della Loss Given Default (LGD);
  • stima della Exposure at Default (EAD);
  • definizione dei transfer logic di stage allocation;
  • calcolo delle perdite attese comprensive di elementi point-in-time;
  • calcolo delle perdite attese comprensive di elementi forward looking.

Con riferimento al portafoglio titoli, vista la complessità metodologica legata allo sviluppo di un modello dedicato, la Banca ha optato per l'utilizzo del processo di calcolo dell'impairment IFRS 9 messa a disposizione a livello consortile

dall'outsourcer del sistema informativo (i.e. stima dei parametri di rischio, calcolo Stage allocation ed ECL). Nello specifico, la formula di calcolo dell'impairment per le tranches dei titoli in Stage 1 e 2 risulta coerente con l'approccio utilizzato per le esposizioni creditizie. La Stage allocation dei titoli di debito performing, presuppone l'utilizzo di un rating esterno dell'emissione o, se non disponibile, dell'emittente; in sintesi, la classificazione in Stage viene definita secondo specifici transfer criteria connessi a tale tipologia di portafoglio. Le esposizioni sono classificate in Stage 3 nei casi in cui il rischio creditizio sia deteriorato al punto da considerare il titolo impaired, ossia classificato tra i deteriorati, ivi inclusi le fattispecie di strumenti finanziari in default.

Le suddette metodologie sono state sviluppate tenendo conto di molteplici soluzioni, della complessità attuale e prospettica del portafoglio della Banca nonché delle logiche di mantenimento e aggiornamento dei parametri di rischio.

Lo sviluppo delle logiche multi-periodali su parametri di rischio è stato definito esclusivamente per la PD; gli altri parametri di rischio di credito (LGD e CCF) vengono applicati in modo costante fino alla scadenza. La LGD è stata stimata su evidenze storiche proprietarie ad eccezione delle controparti Banche, Amministrazioni Centrali ed Enti Territoriali (esclusi i comuni) e delle operatività ove non sia disponibile una base dati adeguatamente profonda per la stima dei recuperi sulle posizioni a sofferenza, per le quali, in assenza di dati storici oggettivi, è stata utilizzata una LGD pari al floor regolamentare.

La Banca si è dotata di modelli econometrici (basati sul framework degli stress test – c.d. modelli satellite) finalizzati a prevedere l'evoluzione dei fattori di rischio dell'istituto (i.e. principalmente PD, LGD, EAD e migrazioni tra stati per rischio di credito) sulla base di una previsione congiunta dell'evoluzione degli indicatori economici e finanziari (cfr. scenario macroeconomico).

I modelli satellite rispondono alla necessità di individuare l'esistenza di una relazione significativa tra le condizioni economiche generali (i.e. variabili macro-economiche e finanziarie) e una variabile proxy del fattore di rischio (i.e. variabile target), ad esempio il merito creditizio delle controparti (che rappresenta la rispettiva probabilità d'insolvenza a sintesi del fattore PD) nonché degli stessi recovery rates (a sintesi del fattore LGD per sofferenze).

I crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica o collettiva a seconda delle casistiche sotto specificate e l'ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia.

Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a conto economico. Il valore originario dei crediti è ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta a conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

I crediti a sofferenza, ad esclusione di quelli riferibili ai portafogli leasing e retail di prestiti personali o mutui, con importo lordo residuo superiore a 100 mila euro sono oggetto di un processo di valutazione analitica, mentre le sofferenze con importo lordo residuo inferiore a 100 mila euro nonché le sofferenze con importo lordo residuo maggiore di 100 mila euro ma la cui classificazione risale a oltre 10 anni dalla data di riferimento sono svalutate integralmente.

I crediti ad inadempienza probabile, ad esclusione di quelli riferibili ai portafogli leasing e retail di prestiti personali o mutui, di importo superiore ai 100 mila euro sono valutati analiticamente mentre quelle di importo inferiore ai 100 mila euro sono sottoposti a valutazione collettiva di perdita di valore.

Per le esposizioni in Stage 3 non soggette a svalutazione analitica, la Banca definisce una provision lifetime in linea con il concetto di Expected Credit Loss (ECL). Con particolare riferimento al parametro di LGD, ai fini del calcolo delle perdite collettive delle esposizioni in Stage 3 (principalmente scaduto deteriorato e inadempienza probabile), sono stati effettuati degli adeguamenti per garantire la coerenza con le metriche adottate per i crediti performing.

A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio 2019 non sono stati effettuati trasferimenti di attività finanziarie tra portafogli.

A.4 – Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (ossia un prezzo di chiusura), indipendentemente dal fatto che quel prezzo sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando un'altra tecnica di valutazione.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni delle attività/passività sottostanti; in particolare la gerarchia si compone di tre livelli.

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato in base a prezzi di quotazione (non rettificati) osservati su mercati attivi.
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, come ad esempio:
  • prezzi quotati per attività o passività similari;
  • prezzi quotati per attività o passività identiche o similari su mercati non attivi;
  • parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, tassi di default e fattori di illiquidità;
  • parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi.

Ogni attività o passività finanziaria del Gruppo viene ricondotta alternativamente ad uno dei precedenti livelli, le cui valutazioni possono essere ricorrenti o non ricorrenti (cfr. IFRS 13, paragrafo 93, lettera a). La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello.

La scelta delle tecniche di valutazione non è opzionale, sono applicate in ordine gerarchico: la gerarchia del fair value attribuisce infatti la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3).

Le tecniche di valutazione utilizzate per valutare il fair value sono applicate in maniera uniforme e con continuità nel tempo.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

In assenza di una quotazione su un mercato attivo, la misurazione del fair value di uno strumento finanziario avviene utilizzando tecniche valutative che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato.

L'utilizzo di una tecnica di valutazione ha l'obiettivo di stimare il prezzo a cui avrebbe luogo una regolare operazione di vendita di una attività o di trasferimento di una passività tra operatori di mercato alla data di valutazione, alle condizioni di mercato correnti. In questo caso la valutazione del fair value può essere di Livello 2 o Livello 3 in funzione del grado di osservabilità dei parametri in input considerati nel modello di pricing. In assenza di prezzi rilevabili su mercati attivi per l'attività o passività finanziaria da valutare, il fair value degli strumenti finanziari è determinato attraverso il cosiddetto "comparable approach" (Livello 2) che presuppone l'utilizzo di modelli valutativi alimentati da parametri di mercato.

Nei casi in cui non sia disponibile la quotazione su un mercato attivo di uno strumento similare o le caratteristiche stesse dello strumento da valutare non consentano l'applicazione di modelli alimentati da input osservabili su mercati attivi, è necessario ricorrere a modelli valutativi che presuppongono l'utilizzo di parametri non direttamente osservabili sul mercato e che quindi comportano stime ed assunzioni da parte del valutatore (non observable input - Livello 3). In questi casi la valutazione dello strumento finanziario viene condotta utilizzando una data metodologia di calcolo che si basa su specifiche ipotesi riguardanti:

  • lo sviluppo dei cash-flow futuri, eventualmente condizionati a eventi futuri cui possono essere attribuite probabilità desunte dall'esperienza storica o sulla base di ipotesi di comportamento;
  • il livello di determinati parametri di input non quotati su mercati attivi, per la cui stima sono comunque privilegiate le informazioni acquisite da prezzi e spread osservati sul mercato. Nel caso non siano disponibili, si ricorre a dati storici del fattore di rischio specifico sottostante o a ricerche specializzate in materia (ad es. report di agenzie di rating o primari attori del mercato).

Nei casi descritti è valutata l'opportunità di ricorrere a dei valuation adjustment che tengono conto dei risk premiums che gli operatori considerano quando prezzano gli strumenti. I valuation adjustments, se non considerati esplicitamente nel modello di valutazione, possono includere:

  • model adjustments: aggiustamenti che tengano conto di eventuali debolezze dei modelli valutativi evidenziate durante le fasi di calibrazione;
  • liquidity adjustments: aggiustamenti per tener conto del bid-ask spread nel caso in cui il modello stimi un mid price;
  • credit risk adjustments: aggiustamenti connessi al rischio di controparte o al proprio rischio emittente;
  • other risk adjustments: aggiustamenti connessi ad un risk premium 'prezzato' sul mercato (ad esempio relativo alla complessità di valutazione dello strumento).

Per quanto riguarda la valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, il metodo utilizzato dal Gruppo per la valutazione dei crediti obbligatoriamente al fair value è il Discounted Cash Flow Model, declinato scontando i flussi di cassa attesi di ogni finanziamento ad un tasso di mercato costituito tenendo in considerazione elementi quali il tasso risk free per pari scadenze, il costo del funding, il rischio di credito lifetime di controparte ed il costo dell'assorbimento di capitale.

Per la valorizzazione dei titoli di capitale non quotati, si utilizzano principalmente modelli reddituali e finanziari (Discounted Cash Flow Model o Multipli di mercato di società comparabili).

Con specifico riferimento alla valutazione delle quote di OICR, l'approccio utilizzato sulla base delle metodologie sopra presentate per la valutazione è il Net Asset Value determinato dalla SGR. Si dovrà verificare se, nella determinazione del NAV, gli asset del fondo sono stati valutati a fair value secondo gli IVS (International Valuation Standards) e/o i RICS Valuation (Professional Standars Red Book). Al NAV così determinato viene applicato uno sconto mediante un tasso strutturato come precedentemente descritto.

Infine con riferimento ai derivati non quotati in mercati attivi, "over the counter" (OTC), il fair value deve essere quantificato in base a tecniche di valutazione che tengano conto di tutti i fattori di rischio che potrebbero incidere sul valore dello strumento finanziario da valutare, utilizzando, parametri rilevabili sui mercati (tassi di interesse, tassi di cambio, indici di borsa, ecc.) opportunamente corretti per tenere conto del merito creditizio della specifica controparte, per includere il rischio di credito della controparte (CVA, Credit Value Adjustment) e/o il proprio rischio di credito (DVA, Debt Value Adjustment).

Banca Ifis | Progetto di relazione e bilancio d'esercizio 2020

Per quanto riguarda la valutazione di attività e passività finanziarie valutate al fair value su base non ricorrente, ll portafoglio crediti di riferimento è costituito da quell' esposizione per cassa classificate in bonis con una vita residua superiore all'anno (medio lungo termine). Sono pertanto escluse dal perimetro di valutazione tutte le esposizioni classificate in default, le esposizioni che presentano una vita residua inferiore all'anno ed i crediti di firma in quanto si ritiene che il fair value possa essere assimilabile al costo ammortizzato.

Per la valorizzazione al fair value dei crediti in bonis, data l'assenza di prezzi direttamente rilevabili su mercati attivi e liquidi, si fa ricorso a tecniche valutative basate su un modello teorico rispondente ai requisiti indicati dai principi IAS/IFRS (Livello 3). L'approccio utilizzato per la determinazione del fair value dei crediti è il Discounted Cash Flow Model, ovvero lo sconto dei flussi di cassa futuri previsti ad un tasso risk free per pari scadenza, a cui va aggiunto uno spread rappresentativo del rischio di default delle controparti, a cui è aggiunto un liquidity premium.

Con riferimento ai crediti fiscali acquisiti, si ritiene che il fair value possa essere assimilabile al costo ammortizzato; l'unico elemento di incertezza su tali posizioni vantate nei confronti dell'erario, è infatti dato dal tempo in cui tali crediti vengono incassati e allo stato non si registrano significative differenze temporali sul rimborso dei crediti da parte dell'amministrazione finanziaria. Va notato in aggiunta che Banca Ifis in tale segmento di operatività risulta essere uno dei principali player di riferimento, elemento che la rende price maker in caso di eventuale vendita dello stesso.

In generale per la valutazione del fair value di Livello 3 di attività e passività si fa riferimento a:

  • tassi di mercato, calcolati come da market practice utilizzando o i tassi monetari per scadenze inferiori all'anno e tassi swap per scadenze superiori, ovvero i tassi rilevati sul mercato per transazioni equivalenti;
  • credit spread di Banca Ifis;
  • bilanci consuntivi e dati di business plan.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Come richiesto dal principio IFRS 13, la Banca effettua per le attività finanziarie e per le passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, delle verifiche di sensitivity con riferimento al cambiamento di uno o più dei parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate per la determinazione del fair value, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo gli elementi che vanno a comporre la curva di sconti dei flussi di cassa, ovvero i flussi di cassa attesi.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Con riferimento alle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, Banca Ifis effettua passaggi di livello sulla base delle seguenti linee guida.

Per i titoli di debito, il passaggio da livello 3 a livello 2 avviene nel caso in cui i parametri rilevanti utilizzati come input della tecnica di valutazione siano, alla data di riferimento, osservabili sul mercato. Il passaggio dal livello 3 al livello 1 si realizza, invece, quando, alla data di riferimento, è stata verificata con successo la presenza di un mercato attivo. Il passaggio da livello 2 a livello 3 si verifica quando, alla data di riferimento, alcuni dei parametri significativi nella determinazione del fair value non risultano direttamente osservabili sul mercato.

Per gli strumenti di capitale iscritti tra le attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva il trasferimento di livello avviene:

  • quando nel periodo si sono resi disponibili input osservabili sul mercato (es. prezzi definiti nell'ambito di transazioni comparabili sul medesimo strumento tra controparti indipendenti e consapevoli). In questo caso, si procede alla riclassifica dal livello 3 al livello 2;
  • quando gli elementi direttamente o indirettamente osservabili presi a base per la valutazione sono venuti meno, ovvero non sono più aggiornati (es. transazioni comparabili non più recenti o multipli non più applicabili). In questo caso si ricorre a tecniche di valutazione che utilizzano input non osservabili.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività misurate al fair value 31.12.2020 31.12.2019
(in migliaia di euro) L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valute al fair value con
impatto a conto economico
11.623 19.250 117.430 5.061 24.313 97.534
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.620 19.250 - - 24.313 -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
10.003 - 117.430 5.061 - 97.534
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
749.322 - 25.228 1.159.444 - 14.359
3. Derivati di copertura - - - - - -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 760.945 19.250 142.658 1.164.505 24.313 111.893
1. Passività finanziarie detenute per la
negoziazione
- 18.551 - - 21.844 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - -
Totale - 18.551 - - 21.844 -

Legenda:

L1 = Livello 1: fair value di uno strumento finanziario quotato in un mercato attivo;

L2 = Livello 2: fair value misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;

L3 = Livello 3: fair value calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato.

Si segnala che alla data del 31 dicembre 2019 l'impatto dell'applicazione del Credit Value Adjustment sui valori patrimoniali dei derivati con mark-to-market positivo è pari a 0,4 mila euro (relativi a derivati di negoziazione); per quanto riguarda gli strumenti con mark-to-market negativo, non vi è impatto dell'applicazione del Debit Value Adjustment sui valori patrimoniali dei derivati.

Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
Totale di cui: a)
attività
finanziari
e
detenute
per la
negozia
zione
di cui: b)
attività
finanziarie
designate
al fair
value
di cui: c)
altre
attività
finanziarie
obbligato
riamente
valutate al
fair value
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 97.534 - - 97.534 14.359 - - -
2. Aumenti 53.283 - - 53.283 26.426 - - -
2.1. Acquisti 49.400 - - 49.400 26.426 - - -
2.2. Profitti imputati a: - - - - - - - -
2.2.1. Conto economico 3.167 - - 3.167 - - - -
– di cui plusvalenze 1.199 - - 1.199 - - - -
2.2.2. Patrimonio netto - x x x - - - -
2.3. Trasferimenti da altri
livelli
- - - - - - - -
2.4. Altre variazioni in
aumento
716 - - 716 - - - -
3. Diminuzioni 33.387 - - 33.387 15.557 - - -
3.1. Vendite 15.375 - - 15.375 - - - -
3.2. Rimborsi 2.197 - - 2.197 4.154 - - -
3.3. Perdite imputate a: - - - - - - - -
3.3.1. Conto economico 13.069 - - 13.069 - - - -
– di cui minusvalenze 13.069 - - 13.069 - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - x x x 11.403 - - -
3.4. Trasferimenti ad altri
livelli
- - - - - - - -
3.5. Altre variazioni in
diminuzione
2.746 - - 2.746 - - - -
4. Rimanenze finali 117.430 - - 117.430 25.228 - - -

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività/Passività non 31.12.2020 31.12.2019
misurate al fair value o
misurate al fair value su
base non ricorrente
(in migliaia di euro)
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie
valutate al
costo ammortizzato
8.977.966 1.219.095 - 7.793.548 7.372.987 241.048 - 7.174.534
2. Attività materiali detenute
a scopo di investimento
565 - - 565 720 - - 720
3. Attività non correnti e
gruppi di attività in via di
dismissione
- - - - 25.560 - - 50.500
Totale 8.978.531 1.219.095 - 7.794.113 7.399.267 241.048 - 7.225.754
1. Passività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
9.513.651 768.887 - 8.714.031 8.355.643 748.984 - 7.613.490
2. Passività associate ad
attività in via di dismissione
- - - - - - - -
Totale 9.513.651 768.887 - 8.714.031 8.355.643 748.984 - 7.613.490
Legenda
VB= Valore di bilancio
L1= Livello 1

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli del fair value

L3= Livello 3 A.5 -Informativa su cd. "day one profit/loss"

Con riferimento a quanto previsto da IFRS 7 par. 28, viene stabilito che uno strumento finanziario deve essere iscritto inizialmente per un valore pari al suo fair value che, salvo evidenze contrarie, è pari al prezzo pagato/incassato nella negoziazione. Il succitato principio disciplina tali situazioni stabilendo che è legittima l'iscrizione dello strumento finanziario ad un fair value diverso dall'importo pagato/incassato solo se il fair value è determinato:

  • facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili nel medesimo strumento;
  • attraverso tecniche di valutazione che utilizzano esclusivamente, quali variabili, soltanto dati derivanti da mercati osservabili.

In altri termini, la presunzione dello IFRS 9, secondo cui il fair value è pari al prezzo pagato/incassato, può essere superata solo nel caso in cui sussistano evidenze oggettive che il prezzo pagato/incassato non sia rappresentativo del reale valore di mercato dello strumento finanziario oggetto della negoziazione.

Dette evidenze devono essere desunte unicamente da parametri oggettivi e non confutabili, eliminando in questo modo ogni ipotesi di discrezionalità in capo al valutatore.

La differenza tra il fair value ed il prezzo negoziato, solamente al ricorrere delle condizioni sopra riportate, è rappresentativa del c.d. "day one profit" ed è iscritta immediatamente a conto economico.

Nell'ambito dell'attività svolta dalla Banca nel corso del 2020 non sono rilevabili operazioni ascrivibili alla fattispecie in parola.

L2= Livello 2

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31.12.2020 31.12.2019
a) Cassa 35 30
b) Depositi a vista presso Banche Centrali - -
Totale 35 30

Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/Valori 31.12.2020 31.12.2019
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale 1.620 - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine attivi - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 1.620 - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 19.250 - - 24.313 -
1.1 di negoziazione - 19.250 - - 24.313 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) - 19.250 - - 24.313 -
Totale (A+B) 1.620 19.250 - - 24.313 -

Legenda L1= Livello 1

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione in essere al 31 dicembre 2020 sono principalmente relative a contratti su tassi di interesse, negoziati dalla società incorporata Interbanca S.p.A. con la clientela Corporate fino al 2009, effettuati al fine di offrire a quest'ultima strumenti finalizzati alla copertura dei rischi legati all'operatività di impresa, quali l'oscillazione

L2= Livello 2 L3= Livello 3

dei tassi. Queste posizioni sono coperte, ai fini dell'annullamento del rischio di mercato, con operazioni "back to back" per le quali sono state assunte con controparti di mercato esterne posizioni opposte a quelle vendute alla clientela corporate. Accanto a queste attività finanziarie, il portafoglio di negoziazione include opzioni e future derivanti da operazioni di hedging ed enhancement ancillari alla strategia di investimento proprietario della Banca la cui attività è iniziata nel secondo semestre dello scorso esercizio. Nel corso del 2020 inoltre sono state acquisite attività finanziarie inserite nel portafoglio di trading della Banca per un ammontare pari a 1,6 milioni.

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

Voci/Valori 31.12.2020 31.12.2019
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 1.620 -
a) Banche 382 -
b) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
c) Società non finanziarie 1.238 -
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) 1.620 -
B. Strumenti derivati
a) Controparti Centrali - -
b) Altre 19.250 24.313
Totale (B) 19.250 24.313
Totale (A+B) 20.870 24.313
31.12.2020 31.12.2019
Voci/Valori L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito - - 849 - - 91
1.1. Titoli strutturati - - - - -
1.2. Altri titoli di debito - - 849 - - 91
2. Titoli di capitale - - 20.659 - - -
3. Quote di O.I.C.R. 10.003 64.638 5.061 - 75.136
4. Finanziamenti - - 31.284 - - 22.307
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2. Altri - - 31.284 - - 22.307
Totale 10.003 - 117.430 5.061 - 97.534
Legenda

2.5 Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

L1= Livello 1

L2= Livello 2 L3= Livello 3

Gli altri titoli di debito sono rappresentati da titoli junior e mezzanine connessi ad operazioni di cartolarizzazione.

I titoli di capitale, rappresentati da nuove sottoscrizioni al fair value per un importo pari a 20,7 milioni di euro, insieme a nuovi finanziamenti al fair value pari a 20,9 milioni di euro guidano la crescita della voce, a cui si contrappone un decremento nelle quote di fondi di OICR e rimborsi insieme a cessioni di finanziamenti per un totale di 17,5 milioni di euro.

2.6 Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
31.12.2020 31.12.2019
1. Titoli di capitale 20.659 -
di cui: banche - -
di cui: altre società finanziarie 2.137 -
di cui: società non finanziarie 18.522 -
2. Titoli di debito 849 91
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 849 91
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. 74.641 80.197
4. Finanziamenti 31.284 22.307
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 2.525 260
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 28.639 22.047
f) Famiglie 120 -
Totale 127.433 102.595

Le quote di fondi O.I.C.R. includono, per 46,9 milioni di euro fondi mobiliari che investono in crediti deteriorati, per 17,7 milioni di euro in fondi mobiliari di equity nonché 10,0 milioni di euro in fondi aperti.

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

Voci/Valori 31.12.2020 31.12.2019
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 721.216 - - 1.124.635 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 721.216 - - 1.124.635 - -
2. Titoli di capitale 28.106 - 25.228 34.809 - 14.359
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 749.322 - 25.228 1.159.444 - 14.359

Legenda

Gli "altri titoli di debito" di livello 1, sono riferiti per 708,6 milioni a titoli di Stato italiani a tasso variabile.

I "titoli di capitale" si riferiscono a partecipazioni di minoranza. La variazione rispetto al precedente esercizio è strettamente legata alla creazione, a partire dalla seconda metà dell'esercizio, di un portafoglio di titoli quotati funzionale alla generazione di redditi nel tempo. I titoli di livello 3 sono connessi a partecipazioni di minoranza derivanti dall'acquisizione dell'ex Gruppo Interbanca e da quote partecipative in Banca d'Italia per un importo pari a 15 milioni di euro.

L1= Livello 1

L2= Livello 2 L3= Livello 3

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31.12.2020 31.12.2019
1. Titoli di debito 721.216 1.124.635
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 708.641 1.093.602
c) Banche - 15.212
d) Altre società finanziarie 10.480 13.666
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 2.095 2.155
2. Titoli di capitale 53.334 49.168
a) Banche 18.597 5.747
b) Altri emittenti: 34.737 43.421
- altre società finanziarie 5.961 10.971
di cui: imprese di assicurazione 4.093 3.242
- società non finanziarie 28.776 32.450
- altri - -
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie -
Totale 774.550 1.173.803

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con
basso di
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Write-off
parziali
comples
sivi(1)
Titoli di debito 721.434 721.434 - - (218) - - -
Finanziamenti - - - - - - - -
Totale 31.12.2020 721.434 721.434 - - (218) - - -
Totale 31.12.2019 1.125.461 1.125.461 - - (826) - - -
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o
originate
x x - - x - - -

(1) Valore da esporre a fini informativi

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

31.12.2020 31.12.2019
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche Centrali 690.431 - - - - 690.431 373.705 - - - - 373.705
1. Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X
2. Riserva obbligatoria 690.431 - - X X X 31.162 - - X X X
3. Pronti contro termine - - - X X X - - - X X X
4. Altri - - - X X X 342.543 - - X X X
B. Crediti verso banche 449.949 - - 58.785 393.216 86.873 - - 10.232 76.641
1. Finanziamenti 393.216 - - - - 393.216 76.631 - - - - 76.641
1.1 Conti correnti e depositi liberi 119.172 - - X X X 42.626 - - X X X
1.2 Depositi a scadenza 271.895 - - X X X 31.757 - - X X X
1.3 Altri finanziamenti: 2.149 - - X X X 2.248 - - X X X
-
Pronti contro termine attivi
- - - X X X - - - X X X
-
Leasing finanziario
781 - - X X X 1.400 - - X X X
-
Altri
1.368 - - X X X 848 - - X X X
2. Titoli di debito 56.733 - - 58.785 - - 10.242 - - 10.232 - -
2.1 Titoli strutturati 7.116 - - 7.116 - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito 49.617 - - 51.669 - - 10.242 - - 10.232 - -
Totale 1.140.380 - - 58.785 - 1.083.647 460.578 - - 10.232 - 450.346
31.12.2020 31.12.2019
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 6.372.143 199.513 54.080 - - 6.571.723 6.279.615 325.798 89.099 - - 6.649.051
1.1. Conti correnti 65.882 34.066 534 X X X 81.905 41.805 36 X X X
1.2. Pronti contro termine
attivi
- - - X X X - - - X X X
1.3. Mutui 2.466.250 69.593 53.117 X X X 2.098.072 110.053 87.629 X X X
1.4. Carte di credito,
prestiti personali e
cessioni del quinto
- - - X X X - - - X X X
1.5. Leasing finanziario 1.219.185 10.417 - X X X 1.227.920 16.193 - X X X
1.6. Factoring 2.238.730 75.799 - X X X 2.512.884 143.644 - X X X
1.7. Altri finanziamenti 382.096 9.638 429 X X X 358.834 14.103 1.434 X X X
2. Titoli di debito 1.265.929 1 - 1.160.310 138.178 306.995 1 - 230.816 - 75.137
2.1. Titoli strutturati 795 - - - 795 996 - - - - 996
2.2. Altri titoli di debito 1.265.134 1 - 1.160.310 - 137.383 305.999 1 - 230.816 - 74.141
Totale 7.638.072 199.514 54.080 1.160.310 6.709.901 6.586.610 325.799 89.099 230.816 - 6.724.188

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

I crediti acquistati deteriorati sono relativi prevalentemente ai deteriorati rinvenienti dall'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca

Infine, gli altri titoli di debito includono 947,9 milioni di euro di titoli di stato acquistati nel corso dell'esercizio con l'obiettivo di ottimizzare la liquidità della Banca. I titoli di livello 3 includono investimenti in titoli di cartolarizzazioni e in emissioni di mini-bond.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

31.12.2020 31.12.2019
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
1. Titoli di debito: 1.265.929 1 - 306.995 1 -
a) Amministrazioni pubbliche 1.099.347 - - 216.023 - -
b) Altre società finanziarie 138.649 - - 73.074 - -
di cui: imprese di
assicurazione
- - - - - -
c) Società non finanziarie 27.933 1 - 17.898 1 -
2. Finanziamenti verso: 6.372.143 199.513 54.080 6.279.615 325.798 89.099
a) Amministrazioni pubbliche 631.391 14.223 - 688.933 49.241 -
b) Altre società finanziarie 1.252.678 1.567 4.856 1.005.551 3.084 4.078
di cui: imprese di
assicurazione
303 - - 219 - -
c) Società non finanziarie 4.025.197 163.351 40.681 4.148.643 238.329 68.643
d) Famiglie 462.877 20.372 8.543 436.488 35.144 16.378
Totale 7.638.072 199.514 54.080 6.586.610 325.799 89.099

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore
complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Write-off
parziali
comples
sivi(1)
Titoli di debito 1.323.681 1.323.681 - 1 1.019 - - -
Finanziamenti 7.161.278 - 357.103 424.266 57.773 4.818 224.753 39.834
Totale 31.12.2020 8.484.959 1.323.681 357.103 424.267 58.792 4.818 224.753 39.834
Totale 31.12.2019 6.711.350 317.564 371.009 618.215 29.553 5.616 292.418 58.507
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate
X X 26.333 28.975 - 79 1.150 6.738

(1) Valore da esporre a fini informativi

4.4a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore
complessive
Write
Primo
stadio
Di cui:
Strumenti
con basso
di rischio
di credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Second
o stadio
Terzo
stadio
off
parziali
comple
ssivi(1)
1. Finanziamenti oggetto di
concessione conformi con le GL
510.825 - 21.255 3.848 8.502 595 992 n.a
2. Finanziamenti oggetto di altre
misure di concessione
- - 3.813 7.230 - 200 3.740 n.a
3. Nuovi finanziamenti 200.496 - 12.263 - 132 116 - n.a
Totale 31.12.2020 711.321 - 37.331 11.078 8.634 911 4.732 n.a
Totale 31.12.2019 - - - - - - - n.a

(1) Le informazioni relative ai dati comparati al 31 dicembre 2019 e ai write-off parziali al 31 dicembre 2020 non sono riportate, in conformità a quanto disposto dalla Comunicazione di Banca d'Italia del 21 dicembre 2020 denominata «Integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS»

Sezione 7 -Partecipazioni – Voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede legale Sede Operativa Quota di
partecipazione
%
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. Ifis Finance Sp. Z o. o. Varsavia Varsavia 100% 100%
2. Ifis Rental Services S.r.l. Milano Milano 100% 100%
3. Ifis NPL S.p.A. (i) Mestre Firenze, Milano
e Mestre
100% 100%
4. Ifis Npl Servicing S.p.A. (ex FBS S.p.A.)(ii) Milano Milano 100% 100%
5. Cap.Ital.Fin. S.p.A. Napoli Napoli 100% 100%
6. Credifarma S.p.A. Roma Roma 70% 70%
7. Farbanca S.p.A Bologna Bologna 71% 71%
B. Imprese controllate in modo congiunto - - - -
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole - - - -

Legenda

(i) Con decorrenza 1° gennaio 2021, nell'ambito del processo di riorganizzazione del Settore Npl, la società Ifis Npl S.p.A. è stata ridenominata Ifis Npl Investing S.p.A.

(ii) Con decorrenza 1° gennaio 2021, nell'ambito del processo di riorganizzazione del Settore Npl, la società Ifis Npl Servicing S.p.A. è stata fusa per incorporazione in Ifis Npl Investing S.p.A.

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

31.12.2020 31.12.2019
A. Esistenze iniziali 610.861 530.161
B. Aumenti 35.560 80.700
B.1 Acquisti 35.560 70.700
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni - 10.000
C. Diminuzioni 8.059 -
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Svalutazioni 8.059 -
C.4 Altre variazioni -
D. Rimanenze finali 638.362 610.861
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - -

Gli acquisti si riferiscono all'acquisizione del 70,77% del capitale di Farbanca S.p.A. completata nel mese di novembre 2020.

Le svalutazioni per 8,1 milioni di euro si riferiscono al riallineamento del costo della controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A. al relativo patrimonio netto di fine esercizio.

Sezione 8 -Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

31.12.2020 31.12.2019
1. Attività di proprietà 71.640 63.021
a) terreni 19.487 19.487
b) fabbricati 42.136 36.562
c) mobili 1.218 1.554
d) impianti elettronici 3.858 4.301
e) altre 4.941 1.117
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 15.251 14.101
a) terreni - -
b) fabbricati 13.246 12.110
c) mobili - -
d) impianti elettronici 506 495
e) altre 1.499 1.496
Totale 86.891 77.122
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute -

Le immobilizzazioni materiali si attestano a 86,9 milioni di euro, rispetto ai 77,1 del 2019. La variazione è guidata sia dagli investimenti sulle sedi della società che sono oggetto di attività di ristrutturazione e ampliamento sia dalla crescita nei diritti d'uso per circa 1.148 mila euro.

Gli immobili iscritti a fine periodo tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre – Venezia sede di Banca Ifis.

L'immobile Villa Marocco non è assoggettato ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment, in quanto immobile di pregio. A tale scopo viene sottoposto a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. L'impairment test non ha evidenziato perdite di valore da iscrivere a conto economico.

8.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

31.12.2020 31.12.2019
Attività/Valori Valore
di
Fair value Valore
di
Fair value
Bilancio L1 L2 L3 Bilancio L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 565 - - 565 720 - - 720
a) terreni - - - - - -
b) fabbricati 565 - - 565 720 - - 720
2. Diritti d'uso acquisiti con il
leasing
- - - - - - - -
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale 565 - - 565 720 - - 720
di cui: ottenute tramite
l'escussione
delle garanzie ricevute
- - - - - - - -

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2 L3= Livello 3

8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
31.12.2020
A. Esistenze iniziali lorde 19.487 59.451 12.161 18.059 19.423 128.581
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (10.779) (10.607) (13.263) (16.810) (51.459)
A.2 Esistenze iniziali nette 19.487 48.672 1.554 4.796 2.613 77.122
B. Aumenti - 11.915 3.299 1.913 5.875 23.002
B.1 Acquisti - 11.800 3.299 1.911 929 17.939
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate
a:
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di investimento
- - X X X -
B.7 Altre variazioni - 115 - 2 4.946 5.063
C. Diminuzioni - (5.205) (3.635) (2.345) (2.048) (13.233)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Ammortamenti - (2.777) (437) (2.344) (1.391) (6.949)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a:
- (132) - - - (132)
a) patrimonio netto - (132) - - - (132)
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - -
C.6 Trasferimenti a - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo
di investimento
- - X X X -
b) attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione
- - - - - -
C.7 Altre variazioni - (2.296) (3.198) (1) (657) (6.152)
D. Rimanenze finali nette 19.487 55.382 1.218 4.364 6.440 86.891
D.1 Riduzioni di valore totali nette - (13.441) (11.021) (15.604) (17.679) (57.745)
D.2 Rimanenze finali lorde 19.487 68.823 12.239 19.968 24.119 144.636
E. Valutazione al costo 19.487 55.382 1.218 4.364 6.440 86.891

Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo e sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile, ad esclusione dei terreni a vita utile illimitata e dell'immobile "Villa Marocco" in considerazione del fatto che il valore residuo dell'immobile stimato al termine della sua vita utile prevista è superiore al valore contabile.

Gli immobili e i mobili non ancora entrati in funzione alla data di riferimento del bilancio non vengono ammortizzati.

8.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

31.12.2020
Terreni Fabbricati
A. Esistenze iniziali - 720
B. Aumenti - -
B.1 Acquisti - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -
B.3 Variazioni positive di fair value - -
B.4 Riprese di valore - -
B.5 Differenze di cambio positive - -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - -
B.7 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - (155)
C.1 Vendite - -
C.2 Ammortamenti - -
C.3 Variazioni negative di fair value - -
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - (155)
C.5 Differenze di cambio negative - -
C.6 Trasferimenti a: - -
a) immobili ad uso funzionale - -
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
C.7 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali - 565
E. Valutazione al fair value - 565

I fabbricati detenuti a scopo di investimento sono valutati al costo e sono riferiti a immobili locati. Tali immobili non vengono ammortizzati in quanto destinati alla vendita.

Sezione 9 -Attività immateriali -Voce 90

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

31.12.2020 31.12.2019
Attività/Valori Durata definita Durata
indefinita
Durata definita Durata
indefinita
A.1 Avviamento X - X -
A.2 Altre attività immateriali 19.735 - 19.129 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 19.735 - 19.129 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 19.735 - 19.129 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 19.735 - 19.129 -

Le altre attività immateriali al 31 dicembre 2020 sono relative esclusivamente all'acquisizione ed allo sviluppo di software, ammortizzate a quote costanti per un periodo stimato di durata utile pari a cinque anni dall'entrata in funzione.

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento Altre attività
immateriali:
generate internamente
Altre attività
immateriali:
altre
Totale
31.12.2020
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali - - - 48.457 - 48.457
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - (29.328) - (29.328)
A.2 Esistenze iniziali nette - - - 19.129 - 19.129
B. Aumenti - - - 8.320 - 8.320
B.1 Acquisti - - - 8.320 - 8.320
B.2 Incrementi di attività immateriali
interne
- - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - -
- a conto economico - - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - (7.714) - (7.714)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - (7.714) - (7.714)
- Ammortamenti - - - (7.714) - (7.714)
- Svalutazioni: - - - - - -
+ patrimonio netto - - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - -
- a conto economico - - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non
correnti in via di dismissione
- - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette - - - 19.735 - 19.735
D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - (43.320) - (43.320)
E. Rimanenze finali lorde - - - 63.055 - 63.055
F. Valutazione al costo - - - 19.735 - 19.735

Legenda DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita

Gli acquisti si riferiscono esclusivamente ad investimenti per il potenziamento di sistemi informatici.

Sezione 10 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Le principali fattispecie cui sono riferibili le attività per imposte anticipate sono di seguito riportate:

Attività per imposte anticipate 31.12.2020 31.12.2019
A. Attività per imposte anticipate lorde 290.177 319.316
A1. Crediti (incluse cartolarizzazioni) 213.274 214.627
A2. Altri strumenti finanziari 714 1.088
A3. Avviamenti 12.573 12.573
A4. Oneri pluriennali - -
A5. Immobilizzazioni materiali - -
A6. Fondi per rischi e oneri 13.430 7.864
A7. Spese di rappresentanza - -
A8. Oneri relativi al personale - -
A9. Perdite fiscali 48.079 78.033
A10. Crediti di imposta non utilizzati da scomputare - -
A11. Altre 2.107 5.131
B. Compensazione con passività fiscali differite - -
C. Attività per imposte anticipate nette 290.177 319.316

Le attività per imposte anticipate pari a 290,2 milioni di euro sono costituite principalmente da 213,3 milioni di euro per rettifiche di valore su crediti deducibili negli esercizi successivi e trasformabili in credito d'imposta ai sensi della L. 214/2011 e da 48,1 milioni di euro per perdite fiscali ed eccedenze ACE pregresse riportabili ai periodi d'imposta successivi. Con riferimento alla diminuzione delle imposte anticipate, pari a 29,1 milioni di euro, si precisa che la Banca ha beneficiato dell'art. 55, DL 18/2020 (c.d. "Cura Italia") procedendo a trasformare in credito d'imposta attività per imposte anticipate su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE per 28,4 milioni.

Non si intravedono al momento rischi sulla non recuperabilità delle imposte anticipate in un orizzonte di medio-lungo termine.

10.2 Passività per imposte differite: composizione

Le principali fattispecie cui sono riferibili le passività per imposte differite sono di seguito riportate:

Passività per imposte differite 31.12.2020 31.12.2019
A. Passività per imposte differite lorde 35.816 38.301
A1. Plusvalenze da rateizzare - -
A2. Avviamenti - -
A3. Immobilizzazioni materiali 479 5.964
A4. Strumenti finanziari 1.022 1.494
A5. Oneri relativi al personale - -
A6. Altre 34.315 30.843
B. Compensazione con attività fiscali anticipate - -
C. Passività per imposte differite nette 35.816 38.301

Le passività per imposte differite, pari a 35,8 milioni di euro, includono principalmente 31,4 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 0,5 milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili, 2,9

milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali e 1 milione di euro relativo ad attività finanziarie valutate a fair value (FVOCI).

La diminuzione delle passività fiscali differite rispetto al dato di fine esercizio 2019 è dovuta principalmente al rigiro derivante dalla cessione dell'immobile di Milano, Corso Venezia 56, su cui erano iscritte imposte differite passive derivanti dall'impatto del passaggio ai principi contabili internazionali IAS-IFRS (FTA).

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31.12.2020 31.12.2019
1. Importo iniziale 318.211 327.453
2. Aumenti 13.108 15.267
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 13.108 2.693
a) relative a precedenti esercizi 879 -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 12.229 2.693
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 12.574
3. Diminuzioni 41.931 24.509
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 13.530 24.509
a) rigiri 10.990 20.223
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre 2.540 4.286
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali -
3.3 Altre diminuzioni: 28.401 -
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 -
b) altre 28.401 -
4. Importo finale 289.388 318.211

10.3bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

31.12.2020 31.12.2019
1. Importo iniziale 214.627 214.613
2. Aumenti - 14
3. Diminuzioni 1.353 -
3.1 Rigiri 1.353 -
3.2 Trasformazioni in crediti d'imposta - -
a) derivante da perdite di esercizio - -
b) derivante da perdite fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 213.274 214.627

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31.12.2020 31.12.2019
1. Importo iniziale 36.807 38.372
2. Aumenti 4.942 1.703
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 4.942 1.703
a) relative a precedenti esercizi 7 -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 4.935 1.703
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 6.956 3.268
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 6.956 3.268
a) rigiri 6.956 421
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - 2.847
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 34.793 36.807

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2020 31.12.2019
1. Importo iniziale 1.105 5.768
2. Aumenti 1.203 236
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 1.203 -
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 1.203 -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 236
3. Diminuzioni 1.519 4.899
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 1.519 4.899
a) rigiri 1.519 4.899
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 789 1.105

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2020 31.12.2019
1. Importo iniziale 1.494 757
2. Aumenti 438 1.069
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 438 821
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 438 821
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 248
3. Diminuzioni 909 332
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 909 84
a) rigiri 909 84
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - 248
4. Importo finale 1.023 1.494

Sezione 11 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 110 dell'attivo e Voce 70 del passivo

11.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

31.12.2020 31.12.2019
A. Attività possedute per la vendita
A.1 Attività finanziarie - -
A.2 Partecipazioni - -
A.3. Attività materiali - 25.560
di cui: ottenute tramite l'esecuzione delle garanzie ricevute - -
A.4 Attività immateriali - -
A.5 Altre attività non correnti - -
Totale (A) - 25.560
di cui valutate al costo - 25.560
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
B. Attività operative cessate -
B.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - -
- attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - -
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
B.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
B.4 Partecipazioni - -
B.5 Attività materiai - -
di cui: ottenute tramite l'esecuzione delle garanzie ricevute - -
B.6 Attività immateriali - -
B.7. Altre attività - -
Totale (B) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
C. Passività associate ad attività possedute per la vendita -
C.1 Debiti - -
C.2 Titoli - -
C.3 Altre passività - -
Totale (C) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -
D. Passività associate ad attività operative cessate -
D.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - -
D.2 Passività finanziarie di negoziazione - -
D.3. Passività finanziarie designate al fair value - -
D.4 Fondi - -
D.5 Altre passività - -
Totale (D) - -
di cui valutate al costo - -
di cui valutate al fair value livello 1 - -
di cui valutate al fair value livello 2 - -
di cui valutate al fair value livello 3 - -

Le attività non correnti in via di dismissione iscritte al 31 dicembre 2019 si riferivano all'immobile di Corso Venezia a Milano per il quale era stata sottoscritta, a fine 2019, una offerta vincolante di cessione al prezzo di 50,5 milioni di euro. Tale immobile è stato oggetto di cessione nel corso del 2020 ad un prezzo pari all'offerta ricevuta.

Sezione 12 -Altre attività – Voce 120

12.1 Altre attività: composizione

CONSISTENZE
31.12.2020 31.12.2019
Crediti verso Erario 14.975 40.315
Ratei e risconti attivi 9.025 7.102
Depositi cauzionali 1.051 1.037
Altre partite diverse 281.755 308.007
Totale altre attività 306.806 356.461

Le altre attività si attestano a 306,8 milioni di euro a fine 2020 (-13,9% rispetto all'anno precedente).

La voce include un importo pari a 80,1 milioni di euro riferiti al credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. in virtù degli accordi per il consolidamento fiscale (46,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e 7,9 milioni di euro per crediti IVA di (29,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Nelle altre partite sono anche da ricomprendere 24,8 milioni di euro per crediti verso società veicolo Indigo Lease.

PASSIVO

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

31.12.2020 31.12.2019
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali 2.116.977 X X X 792.168 X X X
2. Debiti verso banche 279.951 X X X 167.235 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 26.615 X X X 27.921 X X X
2.2 Depositi a scadenza 105.822 X X X 119.663 X X X
2.3 Finanziamenti 147.514 X X X 19.211 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 35.093 X X X - X X X
2.3.2 Altri 112.421 X X X 19.211 X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di
propri strumenti patrimoniali
- X X X - X X X
2.5 Debiti per leasing - X X X - X X X
2.6 Altri debiti - X X X 440 X X X
Totale 2.396.928 - - 2.396.928 959.403 - - 959.403

Legenda VB=Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

I debiti verso banche ammontano a 2.397,0 milioni di euro in crescita del 149,8% rispetto al dato al 31 dicembre 2019. L'incremento è riconducibile alla sottoscrizione a giugno 2020 di una tranche TLTRO III per nominali 1.900 milioni di euro con scadenza giugno 2023 e al contestuale rimborso anticipato della tranche TLTRO II sottoscritta nel 2017

Il fair value dei debiti verso banche risulta allineato al relativo valore di bilancio in considerazione del fatto che i depositi interbancari sono di breve o brevissima scadenza.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

31.12.2020 31.12.2019
Tipologia operazioni/Valori VB Fair Value VB Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 1.136.088 X X X 1.039.558 X X X
2. Depositi a scadenza 3.961.348 X X X 4.065.418 X X X
3. Finanziamenti 12.239 X X X 150.280 X X X
3.1 Pronti contro termine
passivi
- X X X 150.280 X X X
3.2 Altri 12.239 X X X - X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali
- X X X - X X X
5. Debiti per leasing 15.099 X X X 13.866 X X X
6. Altri debiti 891.860 X X X 1.059.589 X X X
Totale 6.016.634 - - 6.022.807 6.328.711 - - 6.352.300

Legenda: VB=Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

I conti correnti e i depositi a vista in essere al 31 dicembre 2020 includono la raccolta effettuata con il conto deposito rendimax libero e con il conto corrente online contomax, rispettivamente per 678,3 milioni di euro e per 44,9 milioni di euro; la sottovoce depositi a scadenza rappresenta la raccolta effettuata mediante rendimax, contomax vincolati e time deposit vincolati, per contro risultano essere azzerati i pronti contro termine. Gli altri finanziamenti sono relativi al debito per locazione finanziaria e ai debiti per diritti d'uso acquisiti con il leasing.

Si evidenzia che la Banca non effettua operazioni denominate "term structured repo".

31.12.2020 31.12.2019
Tipologia titoli/Valori VB Fair Value Fair Value
L1 L2 VB
L3
L1 L2 L3
A. Titoli
1. Obbligazioni 1.099.678 768.887 - 293.885 1.067.078 748.984 - 301.336
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 1.099.678 768.887 - 293.885 1.067.078 748.984 - 301.336
2. Altri titoli 411 - - 411 451 - - 451
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri 411 - - 411 451 - - 451
Totale 1.100.089 768.887 - 294.296 1.067.529 748.984 301.787

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

Legenda: VB=Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

Le obbligazioni includono obbligazioni senior emesse dalla Banca per 634,9 milioni di euro, inclusivi di interessi, nonché il bond Tier 2 per 402,1 milioni di euro, inclusivo di interessi, ed infine titoli relativi ad un prestito obbligazionario per 62,7 milioni di euro emesso a suo tempo dall'incorporata Interbanca.

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

La voce "Titoli in circolazione" comprende Titoli subordinati per 402,1 milioni di euro, relativi all'emissione di Bond Tier 2 avvenuta a metà ottobre 2017 per nominali 400 milioni di euro.

1.6 Debiti per leasing

31.12.2020 31.12.2019
Debiti per leasing 15.099 13.867

Il debito per leasing è relativo a contratti di locazione di immobili e autovetture per 12,0 milioni di euro; tutti rientranti nel perimetro di applicazione del principio contabile IFRS 16, come più diffusamente commentato nella "Parte M –Informativa sul leasing" del presente documento.

La voce include inoltre per 3,1 milioni di euro il leasing finanziario immobiliare stipulato dalla ex società Toscana Finanza S.p.A. nel 2009 per l'immobile sito in Firenze, sede del Settore NPL fino al mese di agosto 2016. Il contratto stipulato con Centro Leasing S.p.A. prevede una durata di 18 anni (dal 01.03.2009 al 01.03.2027), con pagamento di 216 rate mensili di 28.490 euro, comprensive di quota capitale, interessi ed una opzione di acquisto al termine del contratto di 1.876.800 euro. L'immobile è attualmente utilizzato come ulteriore sede operativa di Banca Ifis.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione -Voce 20

31.12.2020 31.12.2019
Tipologia
operazioni/Valori
Fair value Fair Fair value Fair
VN L1 L2 L3 value* VN L1 L2 L3 value*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 18.551 - - 21.844 -
1.1 Di negoziazione X - 18.551 - X X - 21.844 - X
1.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale (B) X - 18.551 - X - 21.844 -
Totale (A+B) X - 18.551 - - X - 21.844 - -
Legenda:

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

VN = valore nominale o nozionale

L2= Livello 2
L3= Livello 3

Fair Value* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

Relativamente alle passività di negoziazione di livello 2, si veda quanto commentato alla sezione 2 dell'attivo.

Sezione 6 – Passività fiscali -Voce 60

Si veda la sezione 10 dell'attivo.

L1= Livello 1

Banca Ifis | Progetto di relazione e bilancio d'esercizio 2020

Sezione 8 -Altre passività -Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

31.12.2020 31.12.2019
Debiti verso fornitori 80.255 85.255
Debiti verso il personale 10.779 13.344
Debiti verso Erario ed Enti previdenziali 6.746 11.209
Somme a disposizione della clientela 44.849 20.596
Ratei e risconti passivi 2.239 2.307
Altri debiti 195.719 177.914
Totale 340.587 310.625

Sezione 9 -Trattamento di fine rapporto del personale -Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31.12.2020 31.12.2019
A. Esistenze iniziali 7.052 7.057
B. Aumenti 263 368
B.1 Accantonamento dell'esercizio 49 107
B.2 Altre variazioni 214 261
Operazioni di aggregazioni aziendale - -
C. Diminuzioni 1.299 373
C.1 Liquidazioni effettuate 1.299 373
C.2 Altre variazioni - -
Operazioni di aggregazioni aziendale - -
D. Rimanenze finali 6.016 7.052
Totale 6.016 7.052

Le liquidazioni effettuate rappresentano i benefici pagati ai dipendenti nell'esercizio, che nel corso del 2020 sono state interessate da uscite programmate all'interno del piano di Solidarietà adottato dalla Banca.

Le altre variazioni includono l'effetto dell'attualizzazione del fondo maturato sino al 31 dicembre 2006 rimasto in azienda, che, in base alle modifiche introdotte dal nuovo IAS 19, sono rilevate in contropartita del patrimonio netto.

In conformità a quanto richiesto dall'ESMA nel documento "European common enforcement priorities for 2012 financial statements" del 12 novembre 2012, si evidenzia che per l'attualizzazione è stato considerato il tasso di interesse basato sul tasso di rendimento di un benchmark di titoli emessi da emittenti corporate europei con rating AA per durate maggiori di 10 anni. Il medesimo tasso era stato utilizzato per l'attualizzazione effettuata al 31 dicembre 2019.

9.2 Altre informazioni

I principi contabili IAS/IFRS prevedono che le passività a carico dell'impresa, per le indennità che saranno riconosciute ai dipendenti al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, quali il trattamento di fine rapporto, siano stanziate in bilancio sulla base di una valutazione attuariale dell'ammontare che sarà riconosciuto alla data di maturazione.

In particolare, tale accantonamento deve tenere conto dell'ammontare già maturato alla data di bilancio, proiettandolo nel futuro per stimare l'ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Tale somma viene in seguito attualizzata per tenere conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento.

A seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007, che ha anticipato al 1 gennaio 2007 la riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1 gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare ovvero essere mantenute in azienda ed essere trasferite da parte di quest'ultima ad un apposito fondo gestito dall'INPS.

L'entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del TFR sia con riferimento alle quote maturate sino al 31 dicembre 2006, sia con riferimento alle quote maturande dal 1 gennaio 2007.

In particolare:

  • le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturande dal 1 gennaio 2007 configurano un "piano a contribuzione definita" sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. L'importo delle quote deve, pertanto, essere determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
  • il trattamento di fine rapporto del personale maturato al 31 dicembre 2006 continua ad essere considerato come "piano a benefici definiti" con la conseguente necessità di continuare ad effettuare una valutazione attuariale che tuttavia, rispetto alla metodologia di calcolo applicata sino al 31 dicembre 2006, non comporta più l'attribuzione proporzionale del beneficio al periodo di lavoro prestato. Ciò in quanto l'attività lavorativa da valutare si considera interamente maturata per effetto della modifica della natura contabile delle quote che maturano a partire dal 1 gennaio 2007.

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri -Voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Valori 31.12.2020 31.12.2019
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 10.445 3.583
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 14 -
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 38.377 25.012
4.1 controversie legali e fiscali 18.092 19.403
4.2 oneri per il personale 6.341 600
4.3 altri 13.944 5.009
Totale 48.836 28.595

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi su altri
impegni e
garanzie
finanziarie
rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi ed oneri
Totale
31.12.2020
A. Esistenze iniziali - - 25.012 25.012
B. Aumenti - - 18.474 18.474
B.1 Accantonamento dell'esercizio - - 18.474 18.474
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di
sconto
- - - -
B.4 Altre variazioni - - - -
C. Diminuzioni - - 5.109 5.109
C.1 Utilizzo nell'esercizio - - 2.478 2.478
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di
sconto
- - - -
C.3 Altre variazioni - 2.631 2.631
D. Rimanenze finali - - 38.377 38.377

10.3 Fondi per rischi di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie
rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale
1. Impegni a erogare fondi 2.895 2.895
2. Garanzie finanziarie rilasciate 215 7.335 7.550
Totale 3.110 7.335 10.445

10.6 Fondi per rischi e oneri – Altri fondi

Controversie legali e tributarie

Al 31 dicembre 2020 sono iscritti fondi per complessivi 18,1 milioni di euro. Tale importo è principalmente riferibile alle seguenti controversie legali:

  • per 11,2 milioni di euro relativi a 32 controversie legate ai Crediti Commerciali (a fronte di un petitum complessivo di 32,9 milioni di euro), tali controversie sono sostanzialmente connesse alla richiesta di ripetizione di somme incassate o a pagamenti sotto garanzia relativi a posizioni di factoring in prosoluto;
  • per 5,9 milioni di euro (a fronte di un petitum di 64,0 milioni di euro) relativi a 13 controversie relative alle Aree Corporate Banking e Commercial Lending derivanti dalla ex Interbanca;
  • per 1,0 milioni di euro (a fronte di un petitum di 3,1 milioni di euro) relativi a 48 cause connesse all'Area Leasing e crediti commerciali.

Oneri per il personale

Al 31 dicembre 2020 sono iscritti fondi per il personale per 6,3 milioni di euro (0,6 milioni di euro a dicembre 2019). Al fine di dar corso al programma di razionalizzazione dei costi previsto nell'ambito del Piano Industriale 2020-2022, presentato il 14 gennaio 2020, la Banca ha attivato la procedura relativa al ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà allo scopo di attivare esodi per prepensionamenti, su base esclusivamente volontaria per coloro che, già nel 2020, abbiano i requisiti per accedere al Fondo e che matureranno i requisiti per accedere al trattamento

pensionistico A.G.O. entro il 31 dicembre 2024. L'accantonamento della Banca al Fondo di Solidarietà al 31 dicembre 2020 è pari a 6,0 milioni di euro.

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 31 dicembre 2020 sono in essere fondi per 13,9 milioni di euro (5,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019) costituiti principalmente da 7,1 milioni di euro a fronte di probabili indennizzi contrattuali per cessione di crediti e da 5,1 milioni di euro per indennità suppletiva di clientela collegata all'operatività del settore Leasing., Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 dicembre 2020 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.

Contenzioso fiscale

Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta Ifis Leasing S.p.A. (ex – Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e le riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2014. Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 242,7 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.

Contenzioso relativo alla presunta «stabile organizzazione» in Italia della società polacca

A seguito dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativamente a Imposte Dirette, IVA e altri tributi per le annualità d'imposta 2016 e 2017 e 2013/2015, limitatamente ai rapporti intrattenuti con la controllata Polacca Ifis Finance SP Zoo, sono stati notificati Avvisi di Accertamento con riferimento alle annualità 2013/2015.

La Guardia di Finanza sostiene di aver ravvisato elementi idonei a ritenere che, nel Paese estero (Polonia), sia stata costituita una "stabile organizzazione" di Banca Ifis e non un autonomo soggetto giuridico con capacità di autodeterminazione.

In altre parole, disconoscendo la autonoma organizzazione giuridica della Società con contestuale residenza fiscale della stessa in Polonia, i costi ed i ricavi della sede in Polonia costituirebbero componenti positivi o negativi produttivi di reddito imponibile in Italia (al netto del credito di imposta per le imposte pagate all'estero in via definitiva).

La Banca - ritenendo infondata la pretesa della Amministrazione Finanziaria - provvederà a impugnare l'Avviso di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie ed a effettuare il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria.

In merito ai contenziosi fiscali sopra citati, la Banca, supportata dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile ma non probabile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Indennizzi

In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre Società Partecipate. In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Sezione 12 – Patrimonio dell'impresa -Voce 110, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

12.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Voce 31.12.2020 31.12.2019
160 Capitale sociale (in migliaia di euro) 53.811 53.811
Numero azioni ordinarie 53.811.095 53.811.095
Valore nominale azioni ordinarie 1 euro 1 euro
170 Azioni proprie (in migliaia di euro) (2.948) (3.012)
Numero azioni proprie 351.427 359.144

12.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 53.811.095 -
- interamente liberate 53.811.095 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (359.144) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 53.451.951 -
B. Aumenti 7.717 -
B.1 Nuove emissioni - -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: - -
- a favore dei dipendenti - -
- a favore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni 7.717 -
C. Diminuzioni -
C.1 Annullamento -
C.2 Acquisto di azioni proprie -
C.3 Operazioni di cessione di imprese -
C.4 Altre variazioni -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 53.459.668 -
D.1 Azioni proprie (+) 351.427 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 53.811.095 -
- interamente liberate 53.811.095 -
- non interamente liberate - -

12.3 Capitale: altre informazioni

Il capitale sociale è composto da n. 53.811.095 azioni ordinarie di nominali 1 euro cadauna per le quali non sono previsti diritti, privilegi e vincoli, inclusi i vincoli nella distribuzione dei dividendi e nel rimborso del capitale.

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Voci/Componenti 31.12.2020 31.12.2019
Riserva legale 10.762 10.762
Riserva straordinaria 467.090 498.732
Altre riserve 650.937 654.348
Totale riserve di utili 1.128.789 1.163.842
Riserva acquisto azioni proprie 2.948 3.012
Riserva futuro acquisto azioni proprie - -
Altre riserve 2.269 2.269
Totale voce riserve 1.134.006 1.169.123

Si segnala che le riserve di utili includono una riserva patrimoniale, indisponibile fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, per euro 633,4 milioni di euro pari al "gain on bargain purchase" emerso dall'operazione di acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

A norma del disposto dell'art. 1, comma 147 della Legge di Stabilità per il 2014 (Legge n. 147 del 27.12.2013) e dell'art. 1, comma 704 della Legge di Bilancio per il 2020 (Legge n. 160 del 27.12.2019) la Banca ha provveduto a riallineare il differenziale tra il valore civilistico e il valore fiscale su taluni beni immobili. L'importo corrispondente ai maggiori valori oggetto di riallineamento, al netto dell'imposta sostitutiva, genera una riserva in sospensione d'imposta ai fini fiscali pari a 15,3 milioni di euro.

Inoltre, a seguito della fusione di Interbanca S.p.A. in Banca Ifis S.p.A. è sorto l'obbligo in capo alla incorporante di ricostituire, ai sensi dell'art. 172 comma 5 TUIR, le riserve in sospensione di imposta dell'incorporata come segue:

  • Riserva speciale ex art. 15 comma 10 L7/8/82 n. 516 per 4,6 milioni di euro;
  • Riserva da rivalutazione L. 408/90 per 2,3 milioni di euro.

Infine, si precisa che vi sono ulteriori 20,7 milioni di euro di riserve in sospensione di imposta imputate al capitale sociale di Banca Ifis e rinvenienti dall'incorporazione di Interbanca, ai sensi delle seguenti leggi: n. 576/75; n. 83/72 e n. 408/90 e precedentemente imputati al capitale sociale di quest'ultima.

Altre informazioni

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

Valore nominale su impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
Totale Totale
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio 31.12.2020 31.12.2019
1. Impegni a erogare fondi 805.998 1.615 18.989 826.602 735.653
a) Banche Centrali - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - -
c) Banche 60.000 - - 60.000 -
d) Altre società finanziarie 401.616 - - 401.616 384.839
e) Società non finanziarie 329.685 1.561 18.746 349.992 346.036
f) Famiglie 14.697 54 243 14.994 4.778
2. Garanzie finanziarie rilasciate 232.201 - 44.078 276.279 255.571
a) Banche Centrali - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - -
c) Banche - - - - -
d) Altre società finanziarie 8.748 - - 8.748 6.568
e) Società non finanziarie 218.982 - 31.551 250.533 232.385
f) Famiglie 4.471 - 12.527 16.998 16.618

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale
Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
1. Altre garanzie rilasciate 5.474 19
di cui: deteriorati 11 19
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
e) Società non finanziarie 5.474 19
f) Famiglie - -
2. Altri impegni 32.348 39.657
di cui: deteriorati - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 32.348 39.657
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 31.12.2020 31.12.2019
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 713.017 1.096.321
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.142.749 228.882
4. Attività materiali - -
- di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva così come le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per 1,1 milioni si riferiscono a titoli di stato a garanzia delle operazioni di finanziamento presso l'Eurosistema e ad un'operazione di pronti contro termine.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela -
a) acquisti -
1. regolati -
2. non regolati -
b) vendite -
1. regolate -
2. non regolate -
2. Gestione individuale di portafogli -
3. Custodia e amministrazione di titoli 4.823.648
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di
portafogli)
-
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 971.662
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli 971.662
c) titoli di terzi depositati presso terzi 921.141
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 2.930.845
4. Altre operazioni -

4.3 Parte C – Informazioni sul conto economico

Sezione 1 – Gli interessi – Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
1. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico:
5 787 - 792 4.940
1.1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
- - - - -
1.2. Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - -
1.3. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
5 787 - 792 4.940
2. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
938 - x 938 3.864
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
9.942 289.734 - 299.676 306.930
3.1. Crediti verso banche 711 7.551 - 8.262 2.974
3.2. Crediti verso clientela 9.231 282.183 - 291.414 303.956
4. Derivati di copertura x x - - -
5. Altre attività x x - - 514
6. Passività finanziarie x x x - -
Totale 10.885 290.521 - 301.406 316.248
di cui: attivi su attività finanziarie impaired - 34.459 - 34.459 19.158
di cui: interessi attivi su leasing finanziario - 44.519 - 44.519 44.289

Con riferimento alla voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico gli importi sono riferiti a titoli di debito e finanziamenti che non hanno superato l'SPPI test, così come previsto dal principio contabile IFRS 9, mentre con riferimento alla voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva gli importi indicati sono per la quasi totalità rinvenienti dai Titoli di Stato in portafoglio.

Gli interessi attivi su Crediti verso clientela a costo ammortizzato riferiti a Titoli di debito sono relativi alla tranche senior di cartolarizzazione assistita da garanzia dello Stato (GACS) sottoscritta dalla Banca nel mese di gennaio 2018 e al portafoglio titoli costituito come impiego di liquidità nel secondo semestre 2019.

Infine, gli interessi attivi su attività finanziarie impaired sono prevalentemente riferiti agli interessi attivi su attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

31.12.2020 31.12.2019
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 5.399 6.536

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
31.12.2020 31.12.2019
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
(72.028) (35.209) - (107.237) (114.188)
1.1 Debito verso banche centrali (1.459) x x (1.459) (2.741)
1.2 Debiti verso banche (1.642) x x (1.642) (2.219)
1.3 Debiti verso clientela (68.927) x x (68.927) (78.514)
1.4 Titoli in circolazione x (35.209) (35.209) (30.714)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi x x (4) (4) (6)
5. Derivati di copertura x x - - -
6. Attività finanziarie x x x - -
Totale (72.028) (35.209) (4) (107.241) (114.194)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per
leasing
(231) x (231) (210)

Gli interessi passivi su debiti verso clientela si riferiscono per 61,4 milioni di euro, al 31 dicembre 2020 (70,3 milioni di euro nel 2019), alla raccolta retail effettuata principalmente tramite il conto deposito Rendimax e Time deposit.

Gli interessi passivi su titoli in circolazione si riferiscono per 7,0 milioni di euro ai costi del funding dell'operazione di cartolarizzazione effettuata a fine 2016 come meglio descritto nella Parte E della presente Nota integrativa.

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta
31.12.2020 31.12.2019
Interessi passivi su passività in valuta (1.323) (2.006)

Sezione 2 – Commissioni -Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2020 31.12.2019
a) garanzie rilasciate 1.787 2.004
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 5.591 8.394
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni individuali di portafogli - 53
4. custodia e amministrazione di titoli - -
5. banca depositaria - -
6. collocamento di titoli -- -
7. attività di ricezione e trasmissione ordini - -
8. attività di consulenza 181 -
8.1. in materia di investimenti -
8.2. in materia di struttura finanziaria 181 -
9. distribuzione di servizi di terzi 5.410 8.341
9.1. gestioni di portafogli - -
9.1.1. individuali - -
9.1.2. collettive - -
9.2. prodotti assicurativi - -
9.3. altri prodotti 5.410 8.341
d) servizi di incasso e pagamento 856 127
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f) servizi per operazioni di factoring 47.896 60.532
g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -
i) tenuta e gestione dei conti correnti 578 619
j) altri servizi 16.716 20.300
Totale 73.424 91.976

Le commissioni per altri servizi si riferiscono per 5,4 milioni di euro nel 2020 (rispetto a 8,0 milioni di euro del 2019) a commissioni incassate nell'ambito dell'attività di leasing.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Valori 31.12.2020 31.12.2019
a) Presso propri sportelli: - -
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi - -
b) Offerta fuori sede: - -
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi - -
c) Altri canali distributivi: 5.410 8.394
1. gestioni di portafogli - 53
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi 5.410 8.341
Totale 5.410 8.394

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31.12.2020 31.12.2019
a) garanzie ricevute (773) (479)
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione e intermediazione: (1.199) (39)
1. negoziazione di strumenti finanziari (25) -
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli: - -
3.1 proprie - -
3.2 delegate da terzi - -
4. custodia e amministrazione di titoli (43) (39)
5. collocamento di strumenti finanziari -
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (1.131) -
d) servizi di incasso e pagamento (38) (67)
e) altri servizi (5.689) (7.759)
Totale (7.699) (8.344)

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili -Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

31.12.2020 31.12.2019
Voci/Proventi Dividendi Proventi
simili
Dividendi Proventi
simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
- - - -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
3.025 - 813 -
D. Partecipazioni 69.300 - - -
Totale 72.325 - 813 -

Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione -Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto [(A+B) -
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione - 551 - (854) (303)
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - 551 - (854) (303)
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
x x x x (779)
4. Strumenti derivati 23.023 68.498 (66.478) (28.420) (3.377)
4.1 Derivati finanziari: 23.023 68.498 (66.478) (28.420) (3.377)
- Su titoli di debito e tassi di interesse 10.725 9.743 (13.502) (9.637) (2.671)
- Su titoli di capitale e indici azionari 12.298 58.755 (52.976) (18.783) (706)
- Su valute e oro x x x x x
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Di cui: coperture naturali connesse con
la fair value option
x x x x x
Totale 23.023 69.049 (66.478) (29.274) (4.459)

Banca Ifis | Progetto di relazione e bilancio d'esercizio 2020

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto -Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31.12.2020 31.12.2019
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
A. Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
11.689 (9.388) 2.301 1.995 (12) 1.983
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela 11.689 (9.388) 2.301 1.995 (12) 1.983
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
12.045 (5.382) 6.663 10.021 (9.062) 959
2.1 Titoli di debito 12.045 (5.382) 6.663 10.021 (9.062) 959
2.2 Finanziamenti - - -
Totale attività (A) 23.734 (14.770) 8.964 12.016 (9.074) 2.942
B. Passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
- - - - - -
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione 7.451 7.451 - - -
Totale passività (B) 7.451 7.451 - - -

Sezione 7 – Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo (D)
Risultato
netto [(A+B)-
(C+D)]
1. Attività finanziarie 3.529 16 (13.576) - (10.031)
1.1 Titoli di debito - - (109) - (109)
1.2 Titoli di capitale 50 6 (173) - (117)
1.3 Quote di O.I.C.R. 4 10 (12.278) - (12.264)
1.4 Finanziamenti 3.475 - (1.016) - 2.459
2. Attività finanziarie: differenze di
cambio
x x x x -
Totale 3.529 16 (13.576) - (10.031)

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito -Voce 130

Rettifiche di valore Riprese di valore
Terzo stadio
Operazioni/
componenti reddituali
Primo e
secondo
stadio
Write-off Altre Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
31.12.2020 31.12.2019
A. Crediti verso banche (525) - - - - (525) 20
- finanziamenti (481) - - - - (481) 20
- titoli di debito (44) - - - - (44) -
di
cui:
crediti
impaired
acquisiti o originati
- - - - - - -
B. Crediti verso clientela (28.346) (247.683) (84.334) 409 270.428 (89.526) (87.138)
- finanziamenti (27.703) (247.683) (84.334) 409 270.428 (88.883) (87.129)
- titoli di debito (643) - - - - (643) (9)
di
cui:
crediti
impaired
acquisiti o originati
- - - - - - -
Totale (28.871) (247.683) (84.334) 409 270.428 (90.051) (87.118)

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ammontano a 90,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020 rispetto a rettifiche nette per 87,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019 (+3,4%). Banca Ifis ha registrato minori accantonamenti nell'Area Factoring che nel corso del 2019 era stata negativamente influenzata da rettifiche su alcune controparti singolarmente significative nel comparto costruttori e retail, a cui si contrappongono incrementi nell'area Corporate Banking & Lending e nell'area Leasing. Va segnalato inoltre un possibile potenziale rallentamento del deterioramento del credito anche in relazione all'effetto del pacchetto di misure di tutela assunte dallo Stato nel contesto della pandemia. Pertanto, per tenere conto del contesto macroeconomico riconducibile alla pandemia nonché dei potenziali effetti che il venir meno delle citate misure di supporto potrebbero avere in un prossimo futuro, si è provveduto ad effettuare delle rettifiche di valore addizionali sulle esposizioni dei settori ritenuti maggiormente impattati da tali fenomeni per un importo complessivo di 31 milioni di euro.

8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione

Rettifiche di valore nette
Operazioni/ Primo e Terzo stadio Totale Totale
componenti reddituali secondo
stadio
Write-off Altre 31.12.2020 31.12.2019
1. Finanziamenti oggetto di
concessione conformi con le GL
5.233 38 578 5.849 n.a
2. Finanziamenti oggetto di altre misure
di concessione
76 - 2.656 2.732 n.a
3. Nuovi finanziamenti 248 - - 248 n.a
Totale 31.12.2020 5.557 38 3.234 8.829
Totale 31.12.2019 n.a n.a n.a n.a n.a

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio
Operazioni/
Componenti reddituali
Primo e
secondo
stadio
Write-off Altre Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
31.12.2020 31.12.2019
A. Titoli di debito - - - - 608 608 113
B. Finanziamenti - - - - - - -
- Verso clientela - - - - - - -
- Verso banche - - - - - - -
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o
originate
- - - - - - -
Totale - - - - 608 608 113

Sezione 10 - Le spese amministrative -Voce 160

10.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spesa/Settori 31.12.2020 31.12.2019
1) Personale dipendente (89.972) (92.263)
a) salari e stipendi (62.690) (67.242)
b) oneri sociali (18.744) (19.092)
c) indennità di fine rapporto - -
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (3.877) (3.833)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -
i) altri benefici a favore dei dipendenti (4.661) (4.169)
2) Altro personale in attività (235) (157)
3) Amministratori e sindaci (3.732) (4.332)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 1.265 1.927
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società (875) (990)
Totale (93.549) (95.815)

Le spese per il personale, pari a 93,5 milioni di euro, registrano una diminuzione del 2,4% (95,8 milioni di euro a dicembre 2019)per effetto di una prudente politica di incentivazione e di un maggior controllo delle spese correnti alla luce dell'attuale contesto. In totale il numero dei dipendenti della Banca è di 1.188 risorse contro le 1.195 risorse dell'anno precedente.

La sottovoce accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale include sia le quote del TFR che i dipendenti hanno optato di mantenere in azienda da versare al Fondo di Tesoreria INPS, sia le quote destinate a forme di previdenza, nonché gli interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti.

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Personale dipendente 31.12.2020 31.12.2019
Personale dipendente: 1.185,5 1.184,5
a) dirigenti 69,0 63,5
b) quadri direttivi 440,0 439,0
c) restante personale dipendente 676,5 682,0
Altro personale - -

10.5 Altre spese amministrative: composizione

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
(in migliaia di euro)
31.12.2020 31.12.2019
Spese per servizi professionali 28.720 23.283
Legali e consulenze 26.369 21.129
Revisione 447 449
Servizi in outsourcing 1.904 1.705
Imposte indirette e tasse 13.588 45.161
Spese per acquisto di beni e altri servizi 52.154 42.795
Assistenza e noleggio software 13.350 13.660
Pubblicità e inserzioni 8.226 1.886
FITD e Resolution fund 7.991 6.492
Spese relative agli immobili 4.917 4.681
Spese per informazione clienti 4.491 4.592
Spese telefoniche e trasmissione dati 3.405 2.308
Costi per cartolarizzazione 2.151 1.422
Gestione e manutenzione autovetture 1.894 2.102
Viaggi e trasferte 1.090 2.195
Spese spedizione e archiviazione documenti 1.083 1.037
Altre spese diverse 3.556 2.420
Totale altre spese amministrative 94.462 111.239

Le altre spese amministrative attestandosi a 94,5 milioni di euro, contro i 111,2 milioni di euro dell'anno precedente, registrano un decremento del 15,1%. La voce a dicembre 2019 includeva l'onere di 30,9 milioni di euro relativo alla chiusura di alcuni contenziosi fiscali riconducibili alla ex controllata Interbanca, il cui impatto economico era integralmente compensato nella voce "altri proventi netti di gestione" per euro 46,2 milioni di euro (comprensivo anche del relativo effetto fiscale) a fronte dell'attivazione delle garanzie in essere. Al netto di tale effetto, le altre spese amministrative al 31 dicembre 2020, aumenterebbero del 17,6%, rispetto al 31 dicembre 2019. L'aumento è principalmente da ricondurre a maggiori costi per servizi professionali e spese di marketing e pubblicità.

La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 26,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020 in aumento del 24,8% rispetto a 21,1 milioni di euro dell'esercizio precedente. L'incremento della voce è da ricondursi a consulenze connesse ad attività di riorganizzazione della Banca nella sua qualità di capogruppo, nonché ad interventi di integrazione sui sistemi informativi.

Al netto degli oneri riferiti alla definizione del contenzioso fiscale presenti nel 2019 pari a 30,9 milioni di euro, la voce "Imposte indirette e tasse", pari a 13,6 milioni di euro nel 2020, rispetto a 14,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019, registra una diminuzione del 4,9%. La voce è composta prevalentemente dall'imposta di bollo per 11,3 milioni di euro il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".

Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 52,2 milioni di euro in aumento del 21,9% rispetto a 42,8 milioni dell'esercizio precedente. La dinamica della voce è dovuta all'effetto combinato delle variazioni di alcune voci e in particolare:

  • FITD e Resolution fund ammonta a 8,0 milioni di euro in crescita del 23,1% rispetto ai 6,5 milioni di euro al 31 dicembre 2019;
  • Spese di pubblicità che registrano un incremento di 6,3 milioni di euro, attestandosi a 8,2 milioni di euro, per effetto del progetto di rebranding avviato dalla Banca nel primo semestre 2020;
  • Spese telefoniche e di trasmissione dati pari a 3,4 milioni di euro, in incremento del 47,5% anche per effetto dello smart working attivato a seguito della emergenza sanitaria;
  • Spese di cartolarizzazione che passano da 1,4 milioni di euro a 2,2 milioni di euroregistrando un incremento del 51,3%. La voce ha risentito delle attività finalizzate alla cessione di portafogli;
  • Viaggi e trasferte diminuiscono del 50,3% attestandosi a 1,1 milioni di euro per effetto delle limitazioni agli spostamenti imposte dalla emergenza sanitaria legata al Covid-19.

Sezione 11 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 170

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

Gli accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate ammontano al 31 dicembre 2020 a 8,9 milioni di euro, in crescita rispetto al dato di 1,2 milioni di euro registrato nell'esercizio 2019, coerentemente con quanto definito da IFRS 9.

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Si rinvia a quanto già commentato nella Parte B, Sezione 10 Fondi per rischi e oneri, della presente Nota Integrativa.

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 180

Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività materiali
1. Ad uso funzionale (7.080) - - (7.080)
- Di proprietà (3.641) - - (3.641)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (3.439) - - (3.439)
2. Detenute a scopo di investimento - (155) - (155)
- Di proprietà - (155) - (155)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - -
3. Rimanenze x - - -
Totale (7.080) (155) - (7.235)

12.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Sezione 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -Voce 190

Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b - c)
A. Attività immateriali - -
A.1 Di proprietà (7.714) - - (7.714)
- Generate internamente dall'azienda - -
- Altre (7.714) - - (7.714)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - -
Totale (7.714) - - (7.714)

13.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

Sezione 14 – Gli altri oneri e proventi di gestione -Voce 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

Tipologia di spesa/Valori 31.12.2020 31.12.2019
a) Transazioni con clientela (380) (484)
b) Minusvalenze (522) -
b) Altri oneri (1.782) (1.168)
Totale (2.684) (1.652)

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

Valori/Proventi 31.12.2020 31.12.2019
a) Recupero spese a carico di terzi 14.407 14.564
b) Fitti attivi 93 760
c) Proventi da realizzo attività materiali 18 97
d) Altri proventi 17.544 65.132
Totale 32.062 80.553

Analogamente alle altre spese amministrative, senza considerare gli effetti degli indennizzi per la definizione dei contenziosi fiscali della ex Interbanca che a dicembre 2019 ammontavano a 46,2 milioni di euro, gli altri proventi netti di gestione, pari a 29,4 milioni di euro diminuiscono del 10,2% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Gli altri proventi netti di gestione sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, (spese legali ed imposte indirette), nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing; che nel corso del 2020 sono stati negativamente influenzati dalla emergenza sanitaria.

15.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

Componente reddituale/ Valori 31.12.2020 31.12.2019
A. Proventi - 100
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - 100
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (8.059) -
1. Svalutazioni (8.059) -
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto (8.059) 100

La perdita da partecipazioni si riferisce interamene alla svalutazione della partecipazione in Cap.Ital.Fin. S.p.A.

Sezione 18 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti - voce 250

18.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

Tipologia di spesa/Valori 31.12.2020 31.12.2019
A. Immobile 24.161 -
- Utili da cessione 24.161 -
- Perdita da cessione - -
B. Altre attività - -
- Utili da cessione - -
- Perdite da cessione - -
Risultato netto 24.161 -

La voce utili da cessioni di investimenti pari a 24,2 milioni di euro accoglie gli effetti derivanti dalla cessione dell'immobile di Milano in Corso Venezia al netto dei relativi costi di vendita.

Sezione 19 -Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -Voce 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Settori 31.12.2020 31.12.2019
1. Imposte correnti (-) (3.998) (12.580)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 790 4.221
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla
Legge n. 214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 135 (4.708)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 2.014 1.565
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (1.059) (11.502)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Voci/Componenti 31.12.2020 31.12.2019
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 60.563 38.848
IRES - Onere fiscale teorico (27,5%) (16.655) (10.683)
- effetto di proventi non tassabili e altre variazioni in diminuzione - permanenti 23.587 4.703
- effetto di oneri non deducibili e altre variazioni in aumento - permanenti (4.086) (12.986)
- Ires non corrente 802 284
IRES -Onere fiscale effettivo 3.648 (18.682)
IRAP - Onere fiscale teorico (5,57%) (3.373) (2.164)
- effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile (1.322) (3.352)
- IRAP non corrente (12) 4.275
IRAP -Onere fiscale effettivo (4.707) (1.241)
Onere fiscale effettivo di bilancio (1.059) 8.421

Il tax rate dell'esercizio 2020 è pari al 1,75%. Il tax rate effettivo risulta inferiore (-31,32%) al tax rate teorico del 33,07% (27,5% IRES + 5,57% IRAP) in quanto ha beneficiato principalmente della deduzione ACE (-6,37%) e della tassazione parziale dei dividendi incassati dalla Banca, esclusi al 95% da tassazione IRES e al 50% da tassazione IRAP (-34,46%), effetto

parzialmente compensato dall'indeducibilità della svalutazione della partecipazione in Cap.Ital.Fin (+4,40%) e da altre voci (es. costi non deducibili e/o voci non rilevanti IRES/IRAP) aventi impatto complessivamente negativo (+9,51%).

Sezione 21 – Altre informazioni

21.rmativa in tema di erogazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 125 della Legge 4 agosto 2017, n. 124 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza")

Si riepilogano di seguito sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalla Banca al lordo della ritenuta d'acconto del 4% prevista dall'art. 28, co. 2, D.P.R. 600/1973.

Soggetto erogante Riferimento Importo del
contributo
pubblico
Fondo Nazionale per il sostegno dell'occupazione nel settore del credito - 258
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale L. 205/2017 153
Città metropolitana di Bologna L. 68/1999 8
Totale 419

Si rimanda al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" per il riepilogo delle richieste effettuate in merito agli Aiuti alla Formazione (art.31 Reg. CE 651/2014) e del relativo impegno di spesa da parte dell'ente erogante.

Sezione 22 – Utile per azione

22.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Utile per azione e utile diluito per azione 31.12.2020 31.12.2019
Utile netto (in migliaia di euro) 59.504 27.346
Numero medio azioni in circolazione 53.457.850 53.448.405
Numero medio azioni diluite 53.457.850 53.448.405
Utile per azione (unità di euro) 1,11 0,51
Utile per azione diluito (unità di euro) 1,11 0,51

4.4 Parte D -Redditività complessiva

VOCI
(in migliaia di euro)
31.12.2020 31.12.2019
10. Utile (Perdita) d'esercizio 59.504 27.346
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (19.487) 191
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (21.932) 758
a) variazione di fair value (17.166) 1.945
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (4.766) (1.186)
70. Piani a benefici definiti (214) (261)
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto
economico
2.659 (306)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 2.208 9.862
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
3.599 14.963
a) variazione di fair value (5.747) 13.991
b) rigiro a conto economico 9.346 972
- rettifiche per rischio di credito (608) (460)
- utili/perdite da realizzo 9.954 1.433
c) altre variazioni - -
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto
economico
(1.391) (5.100)
190. Totale altre componenti reddituali (17.279) 10.054
200. Redditività complessiva (Voce 10 + 190) 42.225 37.400

Banca Ifis | Progetto di relazione e bilancio d'esercizio 2020

4.5 Parte E -Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

Nella presente Parte della Nota Integrativa vengono fornite le informazioni di natura quantitativa sui rischi riferite a Banca Ifis S.p.A.. Per le informazioni di carattere qualitativo sul processo di risk management e sulle modalità di gestione e monitoraggio dei rischi, si rinvia all'esposizione presente nella Parte E della Nota Integrativa consolidata.

Sezione 1 – Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute
non
deteriorate
Altre
esposizioni
non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
52.724 114.741 32.049 292.580 8.485.872 8.977.966
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - 721.216 721.216
3. Attività finanziarie designate al
fair value
- - - - - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair
value
3.809 20.596 - 4.114 3.614 32.133
5. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - -
Totale 31.12.2020 56.533 135.337 32.049 296.694 9.210.702 9.731.315
Totale 31.12.2019 86.176 161.546 96.614 404.484 7.771.200 8.520.020

Sono esclusi dalla presente tabella i titoli di capitale e le quote OICR.

Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
complessive
valore
Esposizione
netta
complessivi (1)
Write-off
parziali
Esposizione
lorda
Rettifiche di
complessive
valore
Esposizione
netta
Totale
(esposizi
one
netta)
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
424.267 224.753 199.514 589 8.842.062 63.610 8.778.452 8.977.966
2. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
- - - - 721.434 218 721.216 721.216
3. Attività finanziarie
designate al fair value
- - - - x x - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value
24.404 - 24.404 - x x 7.729 32.133
5. Attività finanziarie in
corso di dismissione
- - - - - - - -
Totale 31.12.2020 448.671 224.753 223.918 589 9.563.496 63.828 9.507.397 9.731.315
Totale 31.12.2019 636.751 292.415 344.336 - 8.207.819 35.997 8.175.684 8.520.020

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(1)Valore da esporre a fini informative

Sono esclusi dalla presente tabella i titoli di capitale e le quote OICR.

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa
qualità creditizia
Altre attività
Minusvalenze
cumulate
Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 312 32 19.217
2. Derivati di copertura - - -
Totale 31.12.2020 312 32 19.217
Totale 31.12.2019 540 28 24.285

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da 1 giorno a 30 giorni Da oltre 30 giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a 30 giorni Da oltre 30 giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a 30
giorni
Da oltre 30 giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90 giorni
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
72.085 - 2.123 2.148 41.455 216.272 3.324 3.559 109.147
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in corso
di dismissione
- - - - - - - - -
Totale 31.12.2020 72.085 - 2.123 2.148 41.455 216.272 3.324 3.559 109.147
Totale 31.12.2019 118.757 4.195 112.000 9.147 48.921 199.029 4.829 21.736 176.110

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi
su impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio
Causali/stadi di rischio Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizzat
o
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
con impatto
sulla
redditività
complessiv
a
di cui:
svalut
azioni
individ
uali
di cui:
svalutazio
ni collettive
Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizz
ato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
con
impatto
sulla
redditività
complessiv
a
di cui:
svalut
azioni
indivi
duali
di cui:
svalutazi
oni
collettive
Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizz
ato
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
con impatto
sulla
redditività
complessiva
di cui:
svalutazio
ni
individuali
di
cui:
sval
utaz
ioni
coll
ettiv
e
di cui:
attività
finanziarie
impaired
acquisite o
originate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale
Esistenze inziali (29.554) (827) - (30.381) (5.616) - - (5.616) (292.415) - (292.415) - (3.120) (1.570) (63) (1.951) (331.996)
Variazioni in aumento da attività
finanziarie acquisite o originate
- - - - - - - - - - - - (147) - - - -
Cancellazioni diverse dai write-off - - - - - - - - 116.316 - 116.316 - 5.902 116.316
Rettifiche/riprese di valore nette per
rischio di credito (+/-) (1)
(26.923) 609 - (26.315) (1.260) - - (1.260) (61.824) - (61.824) - (40.359) (1.553) 63 (5.385) (96.273)
Modifiche
contrattuali
senza
cancellazioni
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Cambiamenti della metodologia di
stima
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati direttamente a
conto economico
- - - - - - - - 23.237 - 23.237 - 2.406 - - - 23.237
Altre variazioni (2.315) - - (2.315) 2.058 - - 2.058 (10.067) - (10.067) - (10.324)
Rimanenze finali (58.792) (218) - (59.011) (4.818) - - (4.818) (224.753) - (224.753) - (35.318) (3.123) - (7.336) (299.040)
Recuperi da incasso su attività
finanziarie oggetto di write-off
- - - - - - - - - - - - - - -
Write-off rilevati direttamente a conto
economico
(229) - - (229) - - - - (536) - (536) - (184) - - - (765)
Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra
primo stadio e
secondo stadio
Trasferimenti tra
secondo stadio e
terzo stadio
Trasferimenti tra
primo stadio e
terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da secondo stadio a
primo stadio
Da secondo stadio a
terzo stadio
Da terzo stadio a
secondo stadio
Da primo stadio a
terzo stadio
Da terzo stadio a
primo stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 691.909 139.995 13.479 28.371 58.855 21.664
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate 1.089 874 1.244 1 9.189 4.406
Totale 31.12.2020 692.998 140.869 14.723 28.372 68.044 26.070
Totale 31.12.2019 752.727 106.776 27.141 16.279 113.368 34.650

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

A.1.5a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)

Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra
primo stadio e
secondo stadio
terzo stadio Trasferimenti tra
secondo stadio e
Trasferimenti tra
primo stadio e
terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da primo stadio
a secondo
stadio
stadio a primo
Da secondo
stadio
stadio a terzo
Da secondo
stadio
Da terzo stadio
a secondo
stadio
Da primo stadio
a terzo stadio
Da terzo stadio
a primo stadio
A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 15.455 10.674 897 1.348 1.540 481
A.1 oggetto di concessione conformi con le GL 10.130 10.181 876 497 1.540 332
A.2 oggetto di altre misure di concessione - - 21 - - -
A.3 nuovi finanziamenti 5.325 493 - 851 - 149
B. Finanziamenti valutati al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - - -
B.1 oggetto di concessione conformi con le GL - - - - - -
B.2 oggetto di altre misure di concessione - - - - - -
B.3 nuovi finanziamenti - - - - - -
Totale 31.12.2020 15.455 10.674 897 1.348 1.540 481
Totale 31.12.2019 - - - - - -
Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di
valore
complessive e
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
Deteriorate Non
deteriorate
accantonamenti
complessivi
complessivi
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - x - - -
b) Inadempienze probabili X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - x - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - x - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni x - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X 1.141.204 823 1.140.381 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni x - - - -
Totale (A) - 1.141.204 823 1.140.381 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - x - - -
b) Non deteriorate x 107.508 - 107.508 -
Totale (B) - 107.508 - 107.508 -
Totale (A+B) - 1.248.712 823 1.247.889 -

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa con controparte banche, qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (valutate al costo ammortizzato, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, designate al fair value, obbligatoriamente valutate al fair value, in corso di dismissione).

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
----------------------------------------------------------------------------------------------- --
Esposizione Rettifiche di
Tipologie esposizioni/valori lorda valore
complessive e
Esposizione Write-off
parziali
Deteriorate Non
deteriorate
accantonamenti
complessivi
Netta complessivi
B. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 173.828 X 117.295 56.533 588
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 4.475 X 3.536 939 8
b) Inadempienze probabili 240.261 X 104.924 135.337 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 27.970 X 9.554 18.416 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 34.583 X 2.534 32.049 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 3.060 X 503 2.557 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X 298.676 1.982 296.694 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X 4.339 263 4.076 -
e) Altre esposizioni non deteriorate X 8.131.344 61.022 8.070.322 39.246
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X 30.297 731 29.566 -
Totale (A) 448.672 8.430.020 287.757 8.590.935 39.834
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 63.079 X 7.335 55.744 -
b) Non deteriorate X 1.025.254 3.123 1.022.131 -
Totale (B) 63.079 1.025.254 10.458 1.077.875 -
Totale (A+B) 511.751 9.455.274 298.215 9.668.810 39.834

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa con controparte clientela, qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (valutate al costo ammortizzato, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, designate al fair value, obbligatoriamente valutate al fair value, in corso di dismissione).

A.1.7a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di
valore
complessive e
accantonamenti
complessivi
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi(1)
A. Finanziamenti in sofferenza: 391 156 235 n.a
a) Oggetto di concessione conformi con le GL 22 9 13 n.a
b) Oggetto di altre misure di concessione 369 147 222 n.a
c) Nuovi finanziamenti - - - n.a
B. Finanziamenti in inadempienze probabili: 8.977 4.249 4.728 n.a
a) Oggetto di concessione conformi con le GL 2.993 804 2.189 n.a
b) Oggetto di altre misure di concessione 5.984 3.445 2.539 n.a
c) Nuovi finanziamenti - - - n.a
C. Finanziamenti scaduti deteriorati: 1.710 326 1.384 n.a
a) Oggetto di concessione conformi con le GL 833 179 654 n.a
b) Oggetto di altre misure di concessione 877 147 730 n.a
c) Nuovi finanziamenti - - - n.a
D. Altri Finanziamenti scaduti non deteriorati: 17.726 571 17.155 n.a
a) Oggetto di concessione conformi con le GL 15.343 442 14.901 n.a
b) Oggetto di altre misure di concessione 1.924 128 1.796 n.a
c) Nuovi finanziamenti 459 1 458 n.a
E. Altri Finanziamenti non deteriorati: 730.926 8.975 721.951 n.a
a) Oggetto di concessione conformi con le GL 516.737 8.655 508.082 n.a
b) Oggetto di altre misure di concessione 1.889 73 1.816 n.a
c) Nuovi finanziamenti 212.300 247 212.053 n.a
Totale (A+B+C+D+E) 759.730 14.277 745.453 n.a

(1) Le informazioni relative ai dati comparati al 31 dicembre 2019 e ai write-off parziali al 31 dicembre 2020 non sono riportate, in conformità a quanto disposto dalla Comunicazione di Banca d'Italia del 21 dicembre 2020 denominata «Integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS»

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 252.732 281.221 102.798
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 3.394 4.880
B. Variazioni in aumento 1.432.512 586.283 278.287
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 1.333 71.126 240.778
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite
o originate
- 57 450
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
35.450 19.463 163
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
B.5 altre variazioni in aumento 1.395.729 495.637 36.896
C. Variazioni in diminuzione 1.511.416 627.243 346.502
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate - - -
C.2 write-off 22.418 19.518 248.888
C.3 incassi 25.257 58 -
C.4 realizzi per cessioni 17.068 90.706 2.490
C.5 perdite da cessione 63.440 43.476 -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
368.858 8.752 -
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni 374 33.122 21.579
C.8 altre variazioni in diminuzione 1.014.001 431.611 73.545
D. Esposizione lorda finale 173.828 240.261 34.583
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 2 3.886 1.782

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

A.1.9 bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Causali/Categorie Esposizioni oggetto di
concessioni: deteriorate
Esposizioni oggetto di
concessioni: non
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 50.861 30.263
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.036 3.798
B. Variazioni in aumento 397.797 52.337
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di
concessioni
885 11.740
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di
concessioni
2.587 x
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate x 1.909
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di
concessione
23.314 61
B.5 altre variazioni in aumento 371.011 38.627
C. Variazioni in diminuzione 413.153 47.964
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di
concessioni
x 16.091
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di
concessioni
1.909 x
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate x 2.587
C.4 write-off 5.994 -
C.5 incassi 11.082 994
C.6 realizzi per cessioni 61.421 -
C.7 perdite da cessione 43.861 -
C.8 altre variazioni in diminuzione 288.886 28.292
D. Esposizione lorda finale 35.505 34.636
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 640 3.876

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Sofferenze Inadempienze probabili deteriorate Esposizioni scadute
Causali/Categorie Totale di cui:
esposizio
ni oggetto
di
concessio
ni
Totale di cui:
esposizio
ni oggetto
di
concessio
ni
Totale di cui:
esposizio
ni oggetto
di
concessio
ni
A. Rettifiche complessive iniziali 166.556 10.273 119.675 6.238 6.184 464
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - 1.680 154 - -
B. Variazioni in aumento 51.815 1.285 64.027 4.743 4.167 228
B.1 rettifiche di valore da attività
finanziarie impaired acquisite o originate
- x - x - x
B.2. altre rettifiche di valore 36.179 412 62.337 4.625 3.724 228
B.3 perdite da cessione 9.688 812 - - - -
B.4 trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate
5.948 61 1.690 118 327 -
B.5 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - - - - -
B.6 altre variazioni in aumento - - - - 116 -
C. Variazioni in diminuzione 101.076 8.022 78.778 1.427 7.817 189
C.1 riprese di valore da valutazione 12.948 - 23.677 - 6.250 -
C.2 riprese di valore da incasso 13.368 3.269 32.669 1.283 59 -
C.3 utili da cessione 124 - - - - -
C.4 write-off 74.636 4.753 17.006 - - -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di
esposizioni deteriorate
- - 5.426 144 1.508 189
C.6 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - - - - -
C.7 altre variazioni in diminuzione - - - - - -
D. Rettifiche complessive finali 117.295 3.536 104.924 9.554 2.534 503
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - 1.876 151 261 29

A.2 Classificazione attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

Ai fini del calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, Banca Ifis utilizza l'agenzia di rating esterna di valutazione (ECAI) Fitch Ratings solo per le posizioni incluse nella classe "Esposizioni verso Amministrazioni centrali e Banche centrali"; per le altre asset class non sono utilizzati rating esterni. In considerazione della composizione dell'attivo, i rating esterni sono utilizzati esclusivamente per il portafoglio titoli di Stato.

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating interni (valori lordi)

La Banca non si avvale di rating interni ai fini del calcolo degli assorbimenti patrimoniali a fini di vigilanza prudenziale. All'interno della Banca è stato implementato un Sistema di Rating Interno sul segmento imprese domestiche. Questo è stato sviluppato su basi dati proprietaria e si compone delle seguenti componenti:

  • un modulo "finanziario", teso a valutare la solidità economico-patrimoniale dell'azienda;
  • un modulo di "centrale dei rischi", il quale cattura l'evoluzione del rischio della controparte a livello di sistema bancario;
  • un modulo "andamentale interno", che traccia le performance dei rapporti che la controparte intrattiene con la Banca.

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

Garanzie personali (2)
Garanzie reali (1) Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati
Esposizione lorda Esposizione netta mobili -Ipoteche
m
I
menti per

mobili
leasing
finanzia
m
I
Titoli Altre garanzie reali CLN Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti ministrazioni
pubbliche
m
A
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti Totale
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
784 781 - - - 781 - - - - - - - - - 781
1.1 totalmente garantite 784 781 - - - 781 - - - - - - - - - 781
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
1.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio"garantite:
- - - - - - - - - - - - - - - -
2.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
2.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati Totale
Esposizione lorda Esposizione netta mobili Ipoteche
m
I
mobili Leasing
finanziario
m
I
Titoli Altre garanzie reali
7.954 1.370.901
CNL Controparti centrali Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti ministrazioni
pubbliche
m
A
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti (1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite:
2.723.730 2.580.060 409.064 - - - - - - 332.534 - 28.673 192.410 2.341.536
1.1 totalmente garantite 1.947.926 1.841.068 292.530 - 2.631 1.290.078 - - - - - 61.568 - 23.751 170.510 1.841.068
-
di cui deteriorate
165.319 82.233 52.420 - - 12.035 - - - - - 346 - 37 17.395 82.233
1.2 parzialmente garantite 775.804 738.992 116.534 - 5.323 80.823 - - - - - 270.966 - 4.922 21.900 500.468
-
di cui deteriorate
55.784 27.929 10.763 - - 180 - - - - - 4.788 - 146 2.352 18.229
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
46.519 46.104 1.057 - 297 7.352 - - - - - - - 50 19.496 28.252
2.1 totalmente garantite 20.481 20.308 - 297 546 - - - - - - - 50 19.416 20.309
-
di cui deteriorate
963 883 - - - - - - - - - - - 883 883
2.2 parzialmente garantite 26.038 25.796 1.057 - - 6.806 - - - - - - - - 80 7.943
-
di cui deteriorate
2.594 2.443 - - - - - - - - - - - - -

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

Amministrazioni
pubbliche
Società finanziarie Società
finanziarie (di
cui: imprese di
assicurazione)
Società non
finanziarie
Famiglie
Esposizioni/ Controparti Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie
per cassa
A.1 Sofferenze 3.484 8.291 3 106 - - 49.128 100.467 3.918 8.431
- di cui esposizioni oggetto
di concessioni
- - - - - - 559 3.120 340 416
A.2 Inadempienze
probabili
806 131 1.543 2.121 - - 120.877 94.906 12.111 7.766
- di cui esposizioni oggetto
di concessioni
- - - 5 - - 11.843 6.768 6.573 2.781
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
9.932 144 22 4 - - 17.752 1.606 4.343 780
- di cui esposizioni oggetto
di concessioni
- - - - - - 771 70 1.786 433
A.4 Esposizioni non
deteriorate
2.439.378 1.297 1.405.182 3.335 303 6 4.059.459 51.517 462.997 6.855
- di cui esposizioni oggetto
di concessioni
1.220 25 4.543 - - - 14.684 235 13.195 734
Totale (A) 2.453.600 9.863 1.406.750 5.566 303 6 4.247.216 248.496 483.369 23.832
B. Esposizioni creditizie
fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - 42.973 7.335 12.771 -
B.2 Esposizioni non
deteriorate
- - 441.869 843 - - 561.054 2.265 19.208 15
Totale (B) - - 441.869 843 - - 604.027 9.600 31.979 15
Totale (A+B) 31.12.2020 2.453.600 9.863 1.848.619 6.409 303 6 4.851.243 258.096 515.348 23.847
Totale (A+B) 31.12.2019 2.047.799 8.875 1.487.310 14.311 - - 5.016.692 274.883 493.025 33.608
Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree
geografiche
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 56.516 117.221 17 73 - - - 1 - -
A.2 Inadempienze
probabili
134.616 103.222 721 1.702 - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
31.563 2.506 486 28 - - - - - -
A.4 Esposizioni non
deteriorate
7.950.301 53.240 295.789 8.404 81.964 1.171 36.255 176 2.707 13
Totale (A) 8.172.996 276.189 297.013 10.207 81.964 1.171 36.255 177 2.707 13
B. Esposizioni fuori
bilancio
B.1 Esposizioni
deteriorate
53.924 7.335 1.820 - - - - - - -
B.2 Esposizioni non
deteriorate
927.189 2.932 92.865 191 - - 1.661 - 416 -
Totale (B) 981.113 10.267 94.685 191 - 1.661 - 416 -
Totale (A+B) 31.12.2020 9.154.109 286.456 391.698 10.398 81.964 1.171 37.916 177 3.123 13
Totale (A+B) 31.12.2019 8.587.955 327.376 304.645 3.424 108.400 682 43.192 192 634 3

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

Resto del mondo
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
- - - - - - - - - -
- - - - - - - - -
- - - - - - - - - -
1.120.017 764 10.899 24 9.465 35 - - - -
1.120.017 764 10.899 24 9.465 35 - - - -
- - - - - - - - - -
95.077 - 1.206 - 11.225 - - - - -
95.077 - 1.206 - 11.225 -
1.215.094 764 12.105 24 20.690 35 - - - -
498.519 244 10.364 36 21.524 38 - - - -
Italia Altri Paesi europei America Asia

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

B.4 Grandi esposizioni

31.12.2020 31.12.2019
a) Valore di bilancio 5.608.966 4.123.055
b) Valore ponderato 360.250 394.861
c) Numero 4 3

L'ammontare complessivo delle grandi esposizioni al valore ponderato al 31 dicembre 2020 è costituito per 213 milioni di euro da attività fiscali e per 147 milioni di euro da esposizioni nei confronti di partecipazioni non rientranti nel perimetro di consolidamento prudenziale.

Informativa in merito al Debito Sovrano

In data 5 agosto 2011 la CONSOB (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.

In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 31 dicembre 2020 le esposizioni al Debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana e il cui valore di bilancio ammonta a 1.808 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione negativa pari a 2,7 milioni di euro.

Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a circa 1.783 milioni di euro, sono inclusi nel banking book e presentano una vita media residua ponderata di circa 39 mesi.

I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 31 dicembre 2020 sono considerati di livello 1.

In conformità alla comunicazione CONSOB, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato Italiano; tali esposizioni alla data del 31 dicembre 2020 ammontano a 646 milioni di euro, di cui 96 milioni di euro relativi a crediti fiscali.

C. Operazioni di cartolarizzazione

Non formano oggetto di rilevazione nella presente Parte le operazioni di cartolarizzazione nelle quali la Banca sia originator e per le quali il complesso delle passività emesse dalle società veicolo sia stato da essa sottoscritto all'atto dell'emissione. Per l'illustrazione di questa tipologia di operazioni di rimanda alla sezione della Parte E della Nota Integrativa relativa al rischio di liquidità.

Informazioni di natura qualitativa

Obiettivi, strategie e processi

La Banca detiene esposizioni verso operazioni di cartolarizzazioni originate da terzi, acquisite con finalità di investimento allo scopo di generare margine di profitto e di realizzare un apprezzabile ritorno a medio-lungo termine sul capitale.

Tali operazioni possono essere originate dalle diverse Business Unit della Banca, in relazione alle caratteristiche del portafoglio sottostante, sia in bonis che deteriorato, ovvero nell'ambito dell'attività di investimento della liquidità.

Le attività di acquisizione vengono svolte in conformità con le politiche e procedure relative al rischio di credito, ed in particolare con la "Politica per la gestione delle operazioni di cartolarizzazione nel ruolo di promotore o di investitore", e nel rispetto della propensione al rischio stabilite nell'ambito del Risk Appetite Framework. La Banca investe in cartolarizzazioni di cui è in grado di valutare, in forza dell'esperienza maturata, i relativi asset sottostanti.

In particolare, l'unità proponente, identificata l'opportunità di investimento, svolge le attività di due diligence al fine di valutare i flussi di cassa futuri e la congruità del prezzo, coordinando, a tal fine, le unità organizzative di volta in volta competenti e formalizzando i relativi esiti da sottoporre all'organo deliberante competente.

Successivamente all'acquisizione, l'investimento è oggetto di monitoraggio, su base continuativa, con riferimento agli indicatori di performance delle esposizioni sottostanti e all'aderenza dei flussi di cassa rispetto alle valutazioni effettuate in sede di acquisizione.

Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi connessi con l'operatività in cartolarizzazioni La Banca non ha attuato operazioni di cartolarizzazione con trasferimento di rischio a terzi.

Politiche di copertura adottate per mitigare i rischi connessi

La Banca si è dotata di una "Politica per la gestione delle operazioni di cartolarizzazione nel ruolo di promotore o di investitore" con la quale disciplina il processo di gestione delle operazioni di cartolarizzazione nelle ipotesi in cui intervenga nel ruolo di "investitore" (cioè di soggetto sottoscrittore dei titoli) ovvero di "promotore" (cioè di soggetto che struttura l'operazione). La politica definisce con chiarezza, per ciascuna delle fattispecie identificate, i compiti delle unità organizzative e degli organi aziendali coinvolti, sia con riferimento alle attività propedeutiche di due diligence sia con riguardo al monitoraggio, nel continuo, delle performance dell'operazione.

Nella presente sezione viene fornita illustrazione sulle esposizioni della Banca verso le operazioni di cartolarizzazione; in tali operazioni la Banca riveste, a seconda dei casi, il ruolo di originator, sponsor o investitore.

Operazione di cartolarizzazione IFIS ABCP Programme

In data 7 ottobre 2016 ha preso avvio un programma revolving di cartolarizzazione di crediti commerciali verso debitori ceduti di durata triennale. A fronte della ricessione iniziale dei crediti da parte di Banca Ifis (originator) per un ammontare pari a 1.254,3 milioni di euro, il veicolo denominato Ifis ABCP Programme S.r.l. ha emesso titoli senior, sottoscritti da veicoli di investimento che fanno riferimento alle banche co-arrangers dell'operazione, per un iniziale ammontare pari a 850 milioni di euro, aumentato a 1.000 milioni di euro nel corso del secondo trimestre del 2018, contestualmente all'allungamento di due anni del periodo revolving. Un ulteriore quota di titoli senior, del valore nominale massimo di 150 milioni di euro, inizialmente emessi per 19,2 milioni di euro, con adeguamento successivo in funzione della composizione del portafoglio riceduto, era stata sottoscritta da Banca Ifis. Nel corso del primo semestre 2019 tale quota è stata ceduta ad una banca terza per il valore complessivo residuo di 98,9 milioni di euro. Il differenziale fra il valore del portafoglio crediti e i titoli senior emessi rappresenta il supporto di credito per i portatori dei titoli stessi, che ha la forma di un prezzo di cessione differito (c.d. deferred-purchase price).

L'attività di servicing è svolta dalla stessa Banca Ifis che, con la propria struttura, si occupa di:

  • seguire giornalmente le attività per la gestione degli incassi e la verifica dei flussi di cassa;
  • assicurare, ad ogni cut off date, la quadratura delle evidenze di fine periodo;
  • procedere, ad ogni cut off date, alla verifica, al completamento e alla trasmissione del Service report contenente le informazioni del portafoglio cartolarizzato richieste dal veicolo e dalle banche finanziatrici.

Il programma di cartolarizzazione prevede che gli incassi ricevuti dalla Banca vengano trasmessi al veicolo quotidianamente, mentre le ricessioni periodiche del nuovo portafoglio avvengono con cadenza di circa sei volte al mese; in questo modo viene garantito un elapsed temporale ravvicinato fra i flussi in uscita dalla Banca e i flussi in entrata relativi al pagamento delle nuove cessioni.

Si evidenzia che i crediti verso debitori ceduti cartolarizzati sono solo in parte iscritti nell'attivo di bilancio, in particolare per la parte che la Banca ha acquistato dal cedente a titolo definitivo, ovvero con il trasferimento al cessionario di tutti i rischi e benefici. Le tabelle riportate nell'informativa quantitativa riportano pertanto solamente tale porzione di portafoglio.

In ossequio ai principi contabili IAS/IFRS, l'operazione di cartolarizzazione allo stato non configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici, in quanto non soddisfa i requisiti per la derecognition. Inoltre, si è provveduto al consolidamento dei veicoli al fine di meglio rappresentare l'operazione nel suo insieme.

La perdita teorica massima che può subire Banca Ifis è rappresentata dalle eventuali perdite che possono manifestarsi all'interno del portafoglio crediti riceduti, i cui impatti sono i medesimi che Banca Ifis subirebbe in assenza del programma di cartolarizzazione stesso; di conseguenza, la cartolarizzazione in bilancio è stata rilevata come segue:

  • i crediti acquistati a titolo definitivo cartolarizzati rimangono iscritti, nell'ambito dei "crediti verso clientela", alla sottovoce "factoring";
  • il finanziamento ottenuto attraverso l'emissione dei titoli senior sottoscritti da terzi è stato iscritto tra i "titoli in circolazione";
  • gli interessi attivi sui crediti sono rimasti iscritti nella medesima voce di bilancio "interessi attivi su crediti verso clientela";
  • gli interessi passivi maturati sui titoli sono iscritti negli "interessi passivi e oneri assimilati" nella sottovoce "titoli in circolazione";
  • le commissioni di organizzazione dell'operazione sono state interamente spesate nel conto economico dell'esercizio in cui ha avuto inizio il programma.

Al 31 dicembre 2020 gli interessi passivi sulle senior notes iscritti a conto economico sono pari a 7, 0 milioni di euro.

Operazioni di cartolarizzazione di terzi

Al 31 dicembre 2020 la Banca detiene un portafoglio di titoli derivanti da cartolarizzazioni di terzi per complessivi 118,4 milioni di euro: in particolare detiene titoli senior per 117,5 milioni di euro, titoli mezzanine e junior per complessivi 0,1 milioni di euro e titoli c.d. "monotranche" per 0,8 milioni di euro. Il valore del portafoglio registra un significativo incremento rispetto al dato di 62,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019, principalmente per effetto delle nuove sottoscrizioni di titoli effettuate dalla Banca nel corso del 2020, come maggiormente dettagliato nel paragrafo successivo.

Di seguito si riportano le caratteristiche principali delle operazioni in essere alla data di riferimento:

  • Cartolarizzazione "Cinque V": l'operazione, avviata a fine novembre 2017, consiste in una securitization tramite il veicolo Ballade SPV S.r.l. avente come sottostante unicamente un mutuo fondiario classificato a sofferenza, un valore nominale di 20 milioni di euro e scadenza nel mese di ottobre 2020 in cui la Banca partecipa, anche in questo caso, a titolo di Senior Noteholder e Sponsor, divenendo titolare del 100% dei titoli senior per 2,1 milioni di euro e del 5% dei titoli junior; l'operazione è sostanzialmente chiusa a seguito della cessione dell'asset sottostante al credito fondiario;
  • Cartolarizzazione "Elite Basket Bond (EBB)", la quale ha previsto da parte del veicolo EBB S.r.l. l'emissione ad un prezzo pari al valore nominale, per complessivi 122 milioni di euro, di Asset Backed Securities (ABS) in un'unica tranche con durata sino a dicembre 2027 avente come underlying un portafoglio ("Basket") di minibond emessi da n. 11 società quotate italiane. La peculiarità di tale operazione consiste nel fatto che tali titoli sono obbligazioni senior unsecured ma beneficiano di un Credit Enhancement di stampo mutualistico pari al 15% dell'importo complessivo dell'operazione (24 milioni di euro), da utilizzarsi nel caso di ritardi e/o insolvenze da parte delle società emittenti nel pagamento di interessi e/o capitale sui minibond. La Banca partecipa a tale operazione nella sola qualità di underwriter iscrivendosi nel proprio attivo una quota della tranche di cui sopra pari a 5,6 milioni di euro;
  • Cartolarizzazione "FINO 1": si tratta di un investimento in qualità di Senior Noteholder in un'operazione di securitization le cui tranche emesse sono supportate da garanzia statale "GACS" (Garanzia sulla Cartolarizzazione di Sofferenze) e con sottostante posizioni a sofferenza aventi un valore nominale complessivo originario di circa 5,4 miliardi di euro. La tranche oggetto di sottoscrizione per originari 92,5 milioni di euro da parte di Banca Ifis (su un valore nominale complessivo di 650 milioni di euro) è la Senior Note di Classe A, caratterizzata da una scadenza ad ottobre 2045. Al netto dei rimborsi avvenuti nel corso dell'esercizio, al 31 dicembre 2020 la quota sottoscritta di tranche presenta un valore di bilancio pari a 35,7 milioni di euro (al 31 dicembre 2019 era pari a 54,2 milioni di euro);
  • Cartolarizzazione "Auxilio": si tratta di un investimento effettuato a ottobre 2020 per un valore nominale iniziale pari ad 1,9 milioni di euro, relativo all'acquisto da parte di Banca Ifis di una quota dei titoli senior, con scadenza legale a settembre 2035, emessi dal veicolo per la cartolarizzazione Auxilio SPV S.r.l., con sottostante crediti derivanti da finanziamenti assistiti dalla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia. L'operazione è caratterizzata da un periodo di ramp up durante il quale l'emittente potrà acquistare

ulteriori crediti a valere sui proventi derivanti dal versamento di ulteriori tranches del prezzo di sottoscrizione dei titoli; per effetto dei versamenti effettuati tra la data di acquisto e la fine dell'esercizio il valore nominale della tranche senior detenuta è pari ad 4,5 milioni di euro. Non sono intervenuti rimborsi in linea capitale nei mesi intercorrenti tra la data di investimento e la fine del 2020 e, al 31 dicembre 2020, la quota sottoscritta presenta un valore di bilancio pari a 4,5 milioni di euro;

  • Cartolarizzazione "Dyret II": nel corso del mese di Novembre 2020 Banca Ifis ha acquistato unatranche senior di titoli emessi dal veicolo per la cartolarizzazione Dyret SPV S.r.l., e aventi a collaterale crediti derivanti da finanziamenti assistiti da cessione del quinto dello stipendio, della pensione o da delegazione di pagamento, per un valore nominale pari ad 14,9 milioni di euro alla data di acquisto. I titoli prevedono il rimborso periodico del capitale a valere sui flussi derivanti dal portafoglio cartolarizzato, ed hanno scadenza legale a dicembre 2035. Al 31 dicembre 2020, il valore nominale residuo è pari ad 14,4 milioni di euro per effetto dei rimborsi intervenuti tra la data di acquisto dei titoli e la chiusura dell'esercizio, mentre il valore contabile delle tranche sottoscritte è pari a 14,3 milioni di euro;
  • Cartolarizzazione "Futura 2019": Banca Ifis nel 2020 ha sottoscritto, per un valore nominale di 2,7 milioni di euro, titoli con classe senior aventi scadenza luglio 2044 emessi dalla società veicolo Futura 2019 S.r.l.. Non sono avvenuti rimborsi su tali titoli successivamente alla loro sottoscrizione, ed essi al 31 dicembre 2020 presentano un valore netto contabile pari a 2,7 milioni di euro;
  • Cartolarizzazione "BCC NPLs 2020": tale operazione è stata realizzata a novembre 2020 da Iccrea Banca su un sottostante di Npl per complessivi 2,4 miliardi di euro, suddivisi su più di 9.600 debitori e 17.000 posizioni. Tale operazione, condotta tramite l'SPV BCC NPLs 2020 S.r.l., è assistita dallo schema di garanzia dello Stato GACS e ha riguardato l'emissione di titoli con classe senior, mezzanine e junior e scadenza gennaio 2045. Banca Ifis è stata coinvolta relativamente alla sottoscrizione di una quota di titoli per ciascuna tranche, per complessivi 55,5 milioni di euro a livello di valore nominale. Nel mese di dicembre non si sono registrati rimborsi su tali titoli e il valore di bilancio al 31 dicembre 2020 dei titoli sottoscritti è pari a 54,7 milioni di euro per le tranche senior (valutate al costo ammortizzato), mentre il valore attribuito alle quote mezzanine e junior (valutate al fair value con impatto a conto economico) è sostanzialmente nullo;
  • Cartolarizzazione "Bluwater": si tratta di un'operazione realizzata nel mese di dicembre 2020, avente come originator Banco BPM e come società veicolo Pillarstone Italy SPV S.r.l., costituita dall'emissione di un'unica tranche di titoli (titoli c.d. "monotranche") con scadenza ottobre 2030. Banca Ifis ha sottoscritto una quota di tali titoli per 3,7 milioni di valore nominale, che al 31 dicembre 2020 presenta un valore di bilancio pari a 0,8 milioni di euro (titoli valutati al fair value con impatto a conto economico).
  • Si segnala per completezza che la Banca partecipa, attraverso il più ampio intervento compiuto nel 2017 dallo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, a quote delle notes mezzanine e junior della cartolarizzazione "Berenice" per complessivi 0,1 milioni di euro.

Informazioni di natura quantitativa

C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività
cartolarizzate/
Esposizioni
Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di
valore
Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di
valore
Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
A. Oggetto di integrale
cancellazione dal
bilancio
54.721 356 2 - 1 - - - - - - - - - - - - -
B. Oggetto di parziale
cancellazione dal
bilancio
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
C. Non cancellate dal
bilancio
- - - - 88.527 - - - - - - - - - - - - -
- crediti verso clientela - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività
cartolarizzate/
Esposizioni
Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di
valore
Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di
valore
Valore di bilancio Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Esposizione netta Rettifiche/ riprese di
valore
Mutui secured e
unsecured
57.174 108 89 - - - - - - - - - - - - - - -
Titoli di debito - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale 57.174 108 89 - - - - - - - - - - - - - - -

C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di "terzi" ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione

C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione

Nome cartolarizzazione /
Denominazione società
veicolo
Sede Consolid Attività Passività
legale amento Crediti Titoli di
debito
Altre Senior Mezzan
ine
Junior
Ifis ABCP Programme
S.r.l.
Conegliano
(TV)
100% 1.265.046 - 84.467 968.994 - -

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

Le attività finanziarie trasferite ma non eliminate sono riferite ai crediti cartolarizzati.

Informazioni di natura quantitativa

E.1. Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui:
oggetto
di
operazion
i di
cartolariz
zazione
di cui:
oggetto di
contratti
di vendita
con patto
di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di
bilancio
di cui:
oggetto di
operazioni
di
cartolarizz
azione
di cui:
oggetto di
contratti di
vendita
con patto
di
riacquisto
A. Attività finanziarie
detenute per la negoziazione
1. Titoli di debito - - - x - - -
2. Titoli di capitale - - - x - - -
3. Finanziamenti - - - x - - -
4. Derivati - - - x - - -
B. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - x - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
C. Attività finanziarie
designate al fair value
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - - - - -
D. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
1. Titoli di debito 35.077 - 35.077 - 35.093 - 35.093
2. Titoli di capitale - - x - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
E. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti 769.607 769.607 - 3.532 884.885 884.885 -
Totale 31.12.2020 804.684 769.607 35.077 3.532 919.978 884.885 35.093
Totale 31.12.2019 983.146 832.843 150.303 - 363.159 212.879 150.280

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente

Nel corso del mese di ottobre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato la partecipazione alla realizzazione di un'operazione di cartolarizzazione multioriginator di un portafoglio di crediti in sofferenza con presentazione di istanza al Ministero dell'Economia e delle Finanze ai fini dell'ammissione allo schema di garanzia dello Stato sulle passività emesse (c.d. "GACS") ai sensi del Decreto Legge n. 18 del 14 febbraio 2016, convertito con Legge n. 49 dell'8 aprile 2016, implementata con Decreto del Ministero dell'Economia e della Finanza del 3 agosto 2016, con Decreto del Ministero dell'Economia e della Finanza del 21 novembre 2017 e con Decreto del Ministero dell'Economia e della Finanza del 10 ottobre 2018 e successivamente modificata dalla legge 20 maggio 2019, n. 41, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2019, n. 22.

L'operazione, che ha coinvolto un'ampio perimetro di istituti bancari, ha previsto la cessione ai sensi della legge n. 130 del 30 aprile 1999 di portafogli di crediti chirografari e ipotecari, assistiti in prevalenza da ipoteca di primo grado, derivanti da finanziamenti classificati in sofferenza per una pretesa creditoria complessiva di circa 2,3 miliardi di euro, a favore di una società veicolo di cartolarizzazione appositamente costituita e denominata "BCC NPLs 2020 S.r.l.", nonché il contestuale conferimento di un mandato di gestione (servicing) da parte di quest'ultima a un servicer terzo e indipendente rispetto alle banche cedenti. L'SPV ha acquisito il portafoglio in data 18 novembre 2020, finanziandone l'acquisto mediante l'emissione di titoli asset-backed, ai sensi del combinato disposto degli articoli 1 e 5 della Legge 130, per un valore nominale complessivo pari a circa 585 milioni di euro, articolati nelle classi di seguito indicate:

  • 520 milioni di euro di Titoli Senior scadenza gennaio 2045 dotati di rating Baa2 e BBB rispettivamente da parte di Moody's Italia Srl e Scope Rating AG;
  • 41 milioni di euro di Titoli Mezzanine scadenza gennaio 2045 dotati di rating Caa2 e CC rispettivamente da parte di Moody's Italia Srl e Scope Rating AG;
  • 24 milioni di euro di Titoli Junior scadenza gennaio 2045 non dotati di rating.

Al fine di adempiere all'obbligo di mantenimento dell'interesse economico netto del 5% nell'operazione, di cui all'Articolo 6 del Regolamento (UE) 2017/2402 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2017, le banche aderenti, inclusa Banca Ifis, hanno sottoscritto - e si sono impegnate al relativo mantenimento lungo tutta la durata dell'operazione - una quota almeno pari a circa il 5% del valore nominale di ciascuna tranche di Titoli emessi nel contesto dell'Operazione (c.d. modalità "segmento verticale"). La quota restante dei Titoli Mezzanine e Junior è stata invece sottoscritta da un investitore terzo indipendente.

L'operazione è stata strutturata in modo tale da avere caratteristiche idonee affinché i Titoli Senior possano beneficiare della citata GACS, atteso il deconsolidamento da parte delle banche cedenti dei crediti oggetto dell'operazione in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Nella fattispecie, il principio contabile IFRS 9 al paragrafo 3.2.12 prevede che "Al momento dell'eliminazione contabile dell'attività finanziaria nella sua integrità, la differenza tra:

  • il valore contabile (valutato alla data dell'eliminazione contabile)
  • il corrispettivo ricevuto (inclusa qualsiasi nuova attività ottenuta meno qualsiasi nuova qualsiasi nuova passività assunta) deve essere rilevata nell'utile (perdita) d'esercizio".

Conseguentemente, a conclusione dell'operazione Banca Ifis:

  • ha eliminato dall'attivo dello stato patrimoniale i crediti oggetto di cessione nella situazione finanziaria in corso al momento in cui è intervenuto il regolamento del collocamento delle tranche mezzanine e junior sul mercato;
  • ha rilevato a conto economico nella voce "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" la complessiva minusvalenza/plusvalenza determinata quale differenza fra il valore lordo aggregato alla data di cessione dei crediti, meno le rettifiche di valore cumulate e comprensivo di eventuali incassi rivenienti dagli stessi crediti e di competenza dell'SPV alla data di cessione (pari a 60,3 milioni di euro) e il corrispettivo ricevuto (pari a 57,0 milioni di euro; differenza che esprime una minusvalenza complessivamente pari a 3,3 milioni di euro;
  • ha rilevato nello stato patrimoniale i titoli Senior, Mezzanine e Junior sottoscritti al relativo fair value per un valore complessivamente pari a 55,2 milioni di euro (per maggiori dettagli sulle quote sottoscritte da Banca Ifis si rimanda all'informativa nella sezione "Operazioni di cartolarizzazione" della presente Parte E).

Sezione 2 -Rischi di mercato

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari – Valuta di denominazione Euro
da oltre da oltre da oltre da oltre
Tipologia/Durata residua a vista fino a 3 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni oltre 10 durata
mesi fino a 6 fino a 1 fino a 5 fino a 10 anni indeterminata
mesi anno anni anni
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di - - - - - - - -
rimborso anticipato
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - 89.660 125.072 8.560 72.602 9.290 - -
3.1 Con titolo -
sottostante 232 - 82 - - - -
- Opzioni - 232 - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - 232 - - - - - -
- Altri - - - 82 - - - -
+ posizioni lunghe - - - 82 - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo -
sottostante 89.428 125.072 8.478 72.602 9.290 - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri - 89.428 125.072 8.478 72.602 9.290 - -
+ posizioni lunghe - 44.714 62.536 4.239 36.301 4.645 - -
+ posizioni corte - 44.714 62.536 4.239 36.301 4.645 - -

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione: Euro
Tipologia/Durata residua a vista fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre 1
anno fino a
5 anni
da oltre 5
anni fino a
10 anni
oltre 10
anni
Durata
indeter
minata
1. Attività per cassa 1.842.744 3.650.811 1.321.784 256.980 2.067.176 304.666 61.028 -
1.1 Titoli di debito 345 221.484 653.693 13.533 871.605 225.508 58.559 -
- con opzione di rimborso
anticipato
345 21.503 4.358 13.533 30.632 2.029 5.700 -
- altri - 199.981 649.335 - 840.973 223.479 52.859 -
1.2 Finanziamenti a banche 100.497 750.323 93 188 175.549 - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 1.741.902 2.679.004 667.998 243.259 1.020.022 79.158 2.469 -
- c/c 78.956 - 18.897 - 4.448 - - -
- altri finanziamenti 1.662.946 2.679.004 649.101 243.259 1.015.574 79.158 2.469 -
- con opzione di rimborso
anticipato
246.284 1.236.010 453.816 97.351 623.299 75.033 2.069 -
- altri 1.416.662 1.442.994 195.285 145.908 392.275 4.125 400 -
2. Passività per cassa 1.228.030 2.358.567 291.723 597.535 4.370.841 418.810 327 -
2.1 Debiti verso clientela 1.137.115 2.323.462 277.989 591.936 1.660.006 5.262 327 -
- c/c 449.438 95.280 22.204 42.273 102.143 - - -
- altri debiti 687.677 2.228.182 255.785 549.663 1.557.863 5.262 327 -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri 687.677 2.228.182 255.785 549.663 1.557.863 5.262 327 -
2.2 Debiti verso banche 28.081 35.093 13.693 5.556 2.075.766 11.458 - -
- c/c 25.195 - - - - - - -
- altri debiti 2.886 35.093 13.693 5.556 2.075.766 11.458 - -
2.3 Titoli di debito 62.834 12 41 43 635.069 402.090 - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - 402.090 - -
- altri 62.834 12 41 43 635.069
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio 258.163 21.382 265 1.000 35.212 20.192 - -
+ posizioni lunghe 168.107 - - - - - - -
+ posizioni corte 90.056 21.382 265 1.000 35.212 20.192 - -

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Valuta di denominazione: Altre valute

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3
mesi
da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
da oltre 6
mesi fino
a 1 anno
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
da oltre 5
anni fino a
10 anni
oltre 10
anni
Durata
indeter
minata
1. Attività per cassa 40.767 180.661 3.798 289 610 - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 18.027 38.971 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 22.740 141.690 3.798 289 610 - - -
- c/c 16.982 - - - - - - -
- altri finanziamenti 5.758 141.690 3.798 289 610 - - -
- con opzione di rimborso anticipato 10 18.343 1.044 138 328 - - -
- altri 5.748 123.347 2.754 151 282 - - -
2. Passività per cassa 8.298 239.479 - 41 - - - -
2.1 Debiti verso clientela 8.298 12.239 - - - - - -
- c/c 8.298 - - - - - - -
- altri debiti - 12.239 - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 12.239 - - - - - -
2.2 Debiti verso banche - 227.240 - 41 - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - 227.240 - 41 - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altre - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri - - - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio 420 - - - - - - -
+ posizioni lunghe 210 - - - - - - -
+ posizioni corte 210 - - - - - - -

2.3 Rischio di cambio Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
Valute
Voci DOLLARI
USA
STERLINE YEN DOLLARI
CANADESI
FRANCHI
SVIZZERI
ALTRE
VALUTE
A. Attività finanziarie 209.249 1.398 - - - 37.659
A.1 Titoli di debito - - - - - -
A.2 Titoli di capitale 22.926 - - - - 324
A.3 Finanziamenti a banche 44.225 422 - - - 12.352
A.4 Finanziamenti a clientela 142.098 976 - - - 24.983
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività - - - - - -
C. Passività finanziarie (211.253) (1.340) - - - (35.224)
C.1 Debiti verso banche (190.773) (1.336) - - - (35.171)
C.2 Debiti verso clientela (20.480) (4) - - - (53)
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività - - - - - -
E. Derivati finanziari - - - - - -
- Opzioni - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - -
- Altri - - - - - -
+ posizioni lunghe - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - -
Totale attività 209.249 1.398 - - - 37.659
Totale passività (211.253) (1.340) - - - (35.224)
Sbilancio (+/-) (2.004) 58 - - - 2.435

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

31.12.2020 31.12.2019
Over the counter Over the counter
Attività
sottostanti/Tipologie
Senza controparti
centrali
Mercati Senza controparti
centrali
Mercati
derivati Contropar
-
ti centrali
Con
accordi di
compensa
zione
Senza
accordi di
compensa
zione
organizzati Contropar
ti centrali
Con
accordi di
compensa
zione
Senza
accordi di
compensa
zione
organizzati
1.Titoli di debito e
tassi d'interesse
- - 152.435 - - - 256.641 -
a) Opzioni - - - - - - 75.464 -
b) Swap - - 152.435 - - - 181.177 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e
indici azionari
- - 20.230 - - - 66.431 -
a) Opzioni - - 20.230 - - - 66.431 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - 79.509 -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - 79.509 -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 172.665 - - - 402.581 -
31.12.2020 31.12.2019
Over the counter Over the counter
Attività
sottostanti/Tipologie
Senza controparti centrali Senza controparti
centrali
derivati Controparti
centrali
Con accordi di
compensa
zione
Senza accordi
di compensa
zione
Mercati
organizz
ati
Controp
arti
centrali
Con
accordi
di
compen
sa-zione
Senza
accordi
di
compens
a-zione
Mercati
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 1.056 - - - 3.197 -
b) Interest rate swap - - 18.194 - - - 20.667 -
c)
Cross
currency
swap
- - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - 449 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale - - 19.250 - - - 24.313 -
2. Fair value negativo -
a) Opzioni - - - - - - 474 -
b) Interest rate swap - - 18.551 - - - 21.277 -
c) Cross currency
swap
- - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - 93 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale - - 18.551 - - - 21.844 -

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo – ripartizione per prodotti

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X 101.614 - 50.821
- fair value positivo X 11.374 - 6.820
- fair value negativo X 18.551 - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X 20.230 - -
- fair value positivo X 1.056 - -
- fair value negativo X - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
4) Merci
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
5) Altri
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno
e fino a 5
anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 70.543 72.602 9.289 152.434
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 15.956 4.275 - 20.231
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31.12.2020 86.499 76.877 9.289 172.665
Totale 31.12.2019 195.580 186.923 20.078 402.581

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

Banca Ifis | Progetto di relazione e bilancio d'esercizio 2020

Sezione 4 -Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro
Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre 1
giorno a 7
giorni
da oltre 7
giorni a
15 giorni
da oltre
15 giorni
a 1 mese
da oltre 1
mese fino
a 3 mesi
da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
durata
indetermi
nata
A. Attività per cassa 836.980 46.761 196.639 327.915 1.200.397 871.649 721.479 3.838.706 1.023.170 714.975
A.1 Titoli di Stato 376 - 380 - 1.029 190.910 6.581 1.122.500 470.000 -
A.2 Altri titoli di debito 537 - - 110 218 4.620 4.675 99.146 139.103 -
A.3 Quote O.I.C.R. 51.715 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 784.352 46.761 196.259 327.805 1.199.150 676.119 710.223 2.617.060 414.067 714.975
- banche 100.907 9.500 20.030 3.881 25.915 99 198 175.409 - 690.570
- clientela 683.445 37.261 176.229 323.924 1.173.235 676.020 710.025 2.441.651 414.067 24.405
B. Passività per cassa 1.163.999 27.141 60.659 115.825 1.313.218 294.205 1.508.52
2
4.365.821 423.132 -
B.1 Depositi e conti
correnti
1.156.684 26.879 60.496 115.792 1.235.779 279.126 597.961 1.653.513 - -
- banche 26.615 - - - - - - - - -
- clientela 1.130.069 26.879 60.496 115.792 1.235.779 279.126 597.961 1.653.513 - -
B.2 Titoli di debito 184 - - 4 41.990 13.694 18.043 628.545 400.000 -
B.3 Altre passività 7.131 262 163 29 35.449 1.385 892.518 2.083.763 23.132 -
C. Operazioni "fuori
bilancio"
145.785 - 9.800 186 54.087 3.853 14.082 89.899 56.622 -
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- posizioni lunghe - - - - - - 82 - - -
- posizioni corte - - - - 232 - - - - -
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di capitale
- posizioni lunghe 19.236 - - - - - - - - -
- posizioni corte 18.551 - - - - - - - - -
C.3 Depositi e
finanziamenti da ricevere
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- posizioni lunghe 17.942 - 6.600 186 35.673 3.588 13.000 54.687 36.430 -
- posizioni corte 90.056 - 3.200 - 18.182 265 1.000 35.212 20.192 -
C.5 garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 garanzie finanziarie
ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi
senza
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Altre valute

Voci/Scaglioni temporali a vista da oltre
1
giorno
a 7
giorni
da oltre
7 giorni
a 15
giorni
da oltre
15
giorni a
1 mese
da oltre
1 mese
fino a 3
mesi
da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Oltre 5
anni
durata
indeter
minata
A. Attività per cassa 29.590 7 30 1.378 4.296 1.817 152 307 - -
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote O.I.C.R. - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 29.590 7 30 1.378 4.296 1.817 152 307 - -
- banche 12.398 - -
- clientela 17.192 7 30 1.378 4.296 1.817 152 307 - -
B. Passività per cassa 53 618 27.862 6.709 - - - - - -
B.1 Depositi e conti
correnti
53 618 27.862 6.709 - - - - - -
- banche - 618 27.862 6.709 - - - - - -
- clientela 53 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
C. Operazioni "fuori
bilancio"
- - - - - - - - - -
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e
finanziamenti da ricevere
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 garanzie finanziarie
ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- posizioni corte - - - - - - - - - -

Operazioni di autocartolarizzazione

Nel corso del mese di dicembre 2016, Banca Ifis, tramite la società oggi incorporata ex Ifis Leasing S.p.A. (originator), ha perfezionato un'operazione di cartolarizzazione che ha comportato la cessione alla società veicolo Indigo Lease S.r.l. di un portafoglio di crediti in bonis per un ammontare di 489 milioni di euro.

All'operazione è stato attribuito un rating da Moody's e da DBRS. Le medesime agenzie si occuperanno del monitoraggio annuale per tutta la durata dell'operazione.

Il prezzo a pronti del portafoglio crediti ceduto, pari a 489 milioni di euro, è stato pagato dal veicolo all'incorporata ex Ifis Leasing S.p.A. utilizzando i fondi rivenienti dall'emissione di titoli senior per l'importo di 366 milioni di euro, a cui è stato attribuito un rating di Aa3 (sf) (Moody's) e di AA (sf) (DBRS), il cui rimborso è legato agli incassi realizzati sul portafoglio crediti. Inoltre, sono stati emessi dal veicolo titoli junior acquistati dalla stessa ex Ifis Leasing S.p.A. (oggi incorporata in Banca Ifis S.p.A.), a cui non è stato attribuito un rating, per un valore pari a 138 milioni di euro. Inoltre, a quest'ultima è stato conferito specifico mandato di servicing per la riscossione e la gestione dei crediti.

Nel corso del 2017, a seguito della ristrutturazione dell'operazione, è stato avviato un sistema revolving che prevede ricessioni mensili di nuovi crediti al veicolo, fino al mese di luglio 2021. Contestualmente è stato incrementato il valore nominale massimo dei titoli senior e junior rispettivamente a 609,5 e 169,7 milioni di euro. Nello stesso periodo, Banca Ifis S.p.A. ha acquistato la totalità dei titoli senior emessi dal veicolo. A seguito della fusione di ex Ifis Leasing S.p.A. a maggio 2018, Banca Ifis è divenuta sottoscrittrice anche dei titoli junior.

Alla data del 31 dicembre 2020 la totalità dei titoli emessi dal veicolo risulta pertanto sottoscritta da Banca Ifis.

Si segnala che, in forza delle condizioni contrattuali sottostanti l'operazione, non si configura trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici relativi alle attività cedute (crediti).

Operazioni di cartolarizzazione

Si rinvia a quanto commentato fra i rischi di credito in ordine alle operazioni di cartolarizzazione in essere al 31 dicembre 2020 e alle finalità per le quali sono state effettuate.

Sezione 5 -Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

Per le informazioni di natura qualitativa si rinvia all'esposizione presente nella parte E della Nota integrativa consolidata.

4.6 Parte F -Informazioni sul patrimonio

Sezione 1 – Il Patrimonio dell'impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

La gestione del patrimonio riguarda l'insieme delle politiche e delle scelte necessarie per stabilire la dimensione del patrimonio in modo da assicurare che esso sia coerente con le attività ed i rischi assunti dalla Banca. La Banca è soggetta ai requisiti di adeguatezza patrimoniale stabiliti dal cd. Comitato di Basilea (CRR/CRD IV).

L'attività di verifica del rispetto dei requisiti di vigilanza minimi e della conseguente adeguatezza del patrimonio regolamentare, nonché dei limiti patrimoniali definiti a livello di Risk Appetite Framework (RAF), viene svolta nel continuo e rendicontata al Consiglio di Amministrazione.

In aggiunta, anche in accordo con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea del 28 gennaio 2015, il rispetto dell'adeguatezza patrimoniale è anche garantito dall'osservanza di una politica di pay out correlata al raggiungimento dei requisiti patrimoniali minimi sopra menzionati, nonché dell'attenta analisi di eventuali impatti di operazioni di finanza straordinaria (aumenti di capitale, prestiti convertibili, ecc.).

Un'ulteriore fase di analisi e controllo preventivo dell'adeguatezza patrimoniale della Banca avviene ogni qualvolta si programmino operazioni di carattere straordinario. In questo caso, sulla base delle informazioni relative all'operazione da porre in essere, si provvede a stimare l'impatto sui coefficienti regolamentari, nonché sul RAF, e si analizzano le eventuali azioni necessarie per rispettare i vincoli richiesti.

In data 16 dicembre 2020, stante il perdurare della pandemia da Covid-19, Banca d'Italia - in linea con la BCE - ha ritenuto opportuno mantenere un approccio prudente, al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l'economia reale, raccomandando alle banche italiane meno significative fino al 30 settembre 2021 di astenersi dal riconoscere o pagare dividendi o limitarne l'importo al minore tra il 15% degli utili cumulati del 2019-20 o i 20 punti base del coefficiente di CET1.

In conformità e nei limiti di cui alla raccomandazione di Banca d'Italia sopra richiamata, Banca Ifis proporrà all'assemblea di distribuire un dividendo 2020 pari a 25.126.044 euro, corrispondente a 0,47 euro per azione, conseguentemente dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020. Per quanto concerne i dividendi deliberati e non distribuiti a valere sul 2019, la Banca continuerà a mantenerli in diminuzione del patrimonio netto della Banca e a contabilizzarli tra le altre passività almeno fino al 30 settembre 2021, come previsto dalla Raccomandazione Banca d'Italia del 16 dicembre 2020.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2019 Banca Ifis deteneva n. 359.144 azioni proprie, per un controvalore di 3,0 milioni di euro ed un valore nominale di 359.144 euro.

Nel corso dell'esercizio Banca Ifis ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile riferita ai risultati del Bilancio 2016 n. 7.717 azioni proprie al prezzo medio di 35,03 euro, per un controvalore di 270 mila euro ed un valore nominale di 7.717 euro, realizzando utili per 206 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve sovrapprezzo.

La giacenza a fine esercizio risulta pertanto pari a n. 351.427 azioni proprie, per un controvalore di 2,9 milioni di euro ed un valore nominale di 351.427 euro.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci del patrimonio netto 31.12.2020 31.12.2019
1. Capitale sociale 53.811 53.811
2. Sovrapprezzi di emissione 102.491 102.285
3. Riserve 1.134.006 1.169.123
- di utili 1.131.737 1.166.854
a) legale 10.762 10.762
b) statutaria 467.090 498.732
c) azioni proprie 2.948 3.012
d) altre 650.937 654.348
- altre 2.269 2.269
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie) (2.948) (3.012)
6. Riserve da valutazione: (10.934) 2.691
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (12.524) 3.153
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- -
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
1.791 (416)
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimenti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari - -
- Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti in via di dismissione - -
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
- -
- Utili (Perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti (201) (46)
- Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -
- Leggi speciali di rivalutazione - -
7. Utile (perdita) d'esercizio 59.504 27.346
Totale 1.335.930 1.352.244

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

31.12.2020 31.12.2019
Attività/Valori Riserva positiva Riserva
negativa
Riserva positiva Riserva
negativa
1. Titoli di debito 1.791 - 1.067 (1.483)
2. Titoli di capitale - 12.524 4.087 (934)
3. Finanziamenti - - - -
Totale 1.791 12.524 5.154 (2.417)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di
debito
Titoli di
capitale
Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (31.12.19) (416) 3.153 -
2. Variazioni positive 14.753 6.281 -
2.1 Incrementi di fair value 5.104 671 -
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito 195 X -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo 9.159 X -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - 3.922 -
2.5 Altre variazioni 295 1.688 -
3. Variazioni negative (12.546) (21.958) -
3.1 Riduzioni di fair value (7.761) (21.491) -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (803) - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo (2.496) X -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - (267) -
3.5 Altre variazioni (1.486) (200) -
4. Rimanenze finali 1.791 (12.524) -

Nella tabella seguente, come richiesto dall'art 2427 c.c., comma 7-bis, sono illustrate in modo analitico le voci di patrimonio netto con l'indicazione relativa della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta nei precedenti esercizi.

Voci di patrimonio netto Importo al
31.12.2020
Possibilità
di
utilizzazion
e (*)
Quota
disponibil
e
Riepilogo utilizzazioni
effettuate negli ultimi
tre esercizi
Per
copertura
Per altre
perdite ragioni
Capitale 53.811 - - -
Sovrapprezzi di emissione 102.491 A, B, C (1) 102.491 - -
Riserve: 1.134.006 477.852 - -
- Riserva legale 10.762 B 10.762 - -
- Riserva straordinaria 467.090 A, B, C 467.090 - -
- Riserve da applicazione principi contabili
internazionali
321 (2) - - -
- Riserve per azioni proprie 2.948 - - -
- Altre riserve 652.885 A, B, C (3) - - -
Riserve da valutazione: (10.934) - - -
- Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
(10.733) (4) - - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani
previdenziali a benefici definiti
(201) - - -
Azioni proprie (-) (2.948) - - -
Utile d'esercizio 59.504 (5) - - -
Totale 1.335.930 580.343 - -

(*) A = per aumento di capitale, B = per copertura perdite, C = per distribuzione ai soci.

(1) La riserva sovrapprezzo azioni è disponibile e distribuibile in quanto la riserva legale ha raggiunto il quinto del capitale sociale.

(2) La voce include 2,5 milioni di euro relativi a riserve derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 (FTA) al netto dei relativi effetti fiscali di cui: 1,0 milioni di euro per effetto FTA IFRS 9 su Banca Ifis e 1,5 milioni di euro per effetto FTA IFRS 9 sull'ex IFIS Leasing, fusa per incorporazione in Banca Ifis nel corso del 2018.

(3) Coerentemente con la volontà della Banca di rafforzare ulteriormente la propria dotazione patrimoniale, l'ammontare corrispondente al gain on bargain purchase emerso dall'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca pari a 633,4 milioni di euro, è destinato ad una riserva non disponibile fino all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2021.

(4) La riserva, ove disponibile, è indisponibile ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs 38/2005.

(5) In conformità e nei limiti di cui alla raccomandazione di Banca d'Italia sopra richiamata, Banca Ifis proporrà all'assemblea di distribuire un dividendo 2020 pari a 25.126.044 euro, corrispondente a 0,47 euro per azione, conseguentemente dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020. Per quanto concerne i dividendi deliberati e non distribuiti a valere sul 2019, la Banca continuerà a mantenerli in diminuzione del patrimonio netto della Banca e a contabilizzarli tra le altre passività almeno fino al 30 settembre 2021, come previsto dalla Raccomandazione Banca d'Italia del 16 dicembre 2020.

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Le Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti presentano un saldo negativo al 31 dicembre 2020 di 201 mila euro, di pertinenza della Banca. L'incremento della voce rispetto alla fine dell'esercizio precedente deriva dalle perdite nette attuariali maturate nel periodo sul Trattamento di fine rapporto della Banca.

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

In applicazione della Circolare 262 – 6° aggiornamento, la sezione relativa ai fondi propri e ai coefficienti patrimoniali viene sostituita con un rinvio alle analoghe informazioni contenute nell'informativa al pubblico "Terzo Pilastro".

Di seguito sono comunque riportate le principali informazioni relative ai fondi propri e ai coefficienti patrimoniali.

31.12.2020 31.12.2019
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 -CET1) prima
dell'applicazione dei filtri prudenziali
1.310.804 1.293.447
- di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) (941) (1.323)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-
B)
1.309.863 1.292.124
D. Elementi da dedurre dal CET1 64.655 117.805
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza
oggetto di disposizioni transitorie
24.692 2.141
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 -CET1) (C-D+/-E) 1.269.900 1.176.460
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da
dedurre e degli effetti del regime transitorio
- -
- di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall'AT1 - -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e
inclusi nell'AT1 per effetti di disposizioni transitorie
- -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 -AT1) (G-H+/-I) - -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti
del regime transitorio
400.000 400.000
- di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e
inclusi nel T2 per effetti di disposizioni transitorie
- -
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 -T2) (M-N+/-O) 400.000 400.000
Q. Totale fondi propri (F+L+P) 1.669.900 1.576.460
Importi non ponderati Importi ponderati / requisiti
Categorie/Valori 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 11.913.984 10.677.969 6.170.527 6.681.910
1. Metodologia standardizzata 11.837.671 10.671.876 6.105.163 6.675.806
2. Metodologia basata su rating interni - -
2.1 Base - -
2.2 Avanzata - -
3. Cartolarizzazioni 76.313 6.093 65.364 6.104
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 498.871 534.553
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito e di controparte 816
B.3 Rischio di regolamento - -
B.4 Rischi di mercato 4.342
1. Metodologia standard 4.342
2. Modelli interni -
3. Rischio di concentrazione -
B.5 Rischio operativo 59.984
1. Metodo base 52.315 59.984
2. Metodo standardizzato - -
3. Metodo avanzato - -
B.6 Altri elementi di calcolo - -
B.7 Totale requisiti prudenziali 556.765 599.695
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 6.959.557 7.496.182
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 Capital ratio) 18,25% 15,69%
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 18,25% 15,69%
C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 23,99% 21,03%

4.7 Parte G -Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 -Operazioni realizzate durante l'esercizio

1.1 Operazioni di aggregazione aziendale

Il 27 novembre 2020 Banca Ifis ha perfezionato l'acquisizione del controllo di Farbanca S.p.A., operatore specializzato nel credito alle farmacie. L'operazione ha riguardato il 70,77% del capitale di Farbanca per un controvalore di 32,52 milioni di euro. Il prezzo è stato assoggettato ad un meccanismo di price adjustment (da intendersi quale rettifica di prezzo calcolata sulla base dell'ammontare dei maggiori stock di Npe di Farbanca al 31 luglio 2020 rispetto agli stock al 31 dicembre 2019) che non ha condotto ad alcun aggiustamento al prezzo dell'operazione in oggetto.

Denominazione Data dell'operazione (1) (2) (3) (4)
Farbanca S.p.A. 27 novembre 2020 32.520 70,77% 14.470 4.518

Legenda:

(1) = costo dell'operazione

(2) = Percentuale di interessenza acquisita con diritto di voto nell'assemblea ordinaria

(3) = Totale ricavi del Gruppo.

(4) = Utile/perdita netto del Gruppo

Sezione 2 -Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio

La Banca non ha effettuato operazioni di aggregazioni aziendali dopo la chiusura dell'esercizio e fino alla redazione del presente documento.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive

Durante l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 non sono state effettuate rettifiche retrospettive.

4.8 Parte H -Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 285 della Banca d'Italia del 17 dicembre 2013, Parte terza, Capitolo 11 (in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati"), le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.

Nel corso dell'esercizio 2020 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate esterne al perimetro del bilancio consolidato.

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo Banca Ifis è controllato dalla società La Scogliera S.p.A. ed è composto dalla Capogruppo Banca Ifis S.p.A., dalle società controllate al 100% Ifis Finance Sp. z o.o., Ifis Rental Services S.r.l., Ifis Npl S.p.A., Cap.Ital.Fin. S.p.A., Ifis Npl Servicing S.p.A. (già Fbs S.p.A.), Ifis Real Estate S.p.A. (già Fbs Real Estate S.p.A.) e Gemini S.p.A., dalla neo-costituita Ifis Finance IFN S.A. controllata al 99,99%, dalla società controllata al 70% Credifarma S.p.A e dalla neo-acquisita Farbanca S.p.A. controllata al 70,77%.

Nel corso del 2020, oltre all'avvenuta acquisizione del 70,77% delle quote di Farbanca, è stato acquistato lo 0,72% residuo del capitale di Ifis Real Estate S.p.A. (già Fbs Real Estate S.p.A.), sono state costituite le società Gemini S.p.A. e Ifis Finance IFN S.A. e si è provveduto alla cessione della quota di proprietà della società Elipso Finance S.r.l., la quale era controllata in modo congiunto al 50%.

Le tipologie di parti correlate, così come definite dallo IAS 24, significative per Banca Ifis, comprendono:

  • la società controllante;
  • le società controllate;
  • i dirigenti con responsabilità strategica;
  • gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategica o le società controllate dagli (o collegate agli) stessi o dai (ai) loro stretti familiari.

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica e quelle sulle transazioni con le diverse tipologie di parti correlate.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività di Banca Ifis, inclusi gli amministratori (esecutivi o non esecutivi) della Banca.

Conformemente alle previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (6° aggiornamento del 30 novembre 2018) sono inclusi fra i dirigenti con responsabilità strategica anche i membri del Collegio Sindacale.

Dirigenti con responsabilità strategica in carica al 31 dicembre 2020

Benefici a breve
termine per i
dipendenti
Benefici successivi al
rapporto di lavoro
Altri benefici a lungo
termine
Indennità per
cessazione del
rapporto di lavoro
Pagamenti basati su
azioni
7.709 - 56 199 138

Nelle informazioni sopra riportate sono compresi i compensi corrisposti agli Amministratori per un importo lordo di 4,0 milioni di euro e ai Sindaci per un importo lordo di 349 mila euro.

In data 11 febbraio 2021 l'Amministratore Delegato in carica si è dimesso in anticipo rispetto alla naturale scadenza del suo mandato (approvazione del Bilancio 2021) e conseguentemente cesserà dal suo incarico alla conclusione dell'Assemblea degli azionisti che si terrà nel prossimo mese di aprile per deliberare sul Bilancio 2020.

L'Amministratore Delegato ha rinunciato all'intera remunerazione variabile allo stesso spettante per l'esercizio 2020 nell'ambito dell'accordo relativo alla cessazione dei suoi rapporti. Tale accordo, in linea con la politica di remunerazione del 2020 approvata dalla Banca, prevede che venga riconosciuto all'Amministratore Delegato il compenso per la carica fino alla data di effettiva cessazione, nonché le componenti differite del bonus già maturato e riconosciuto per l'esercizio 2019. Alla data di cessazione della carica, l'Amministratore Delegato percepirà un trattamento di fine mandato pari ai compensi, fissi e variabili, previsti per la durata residua del mandato triennale originariamente conferitogli (12 mensilità di remunerazione ricorrente), da corrispondersi con le tempistiche e secondo le modalità previste nella politica di remunerazione del 2020 (e, dunque, per il 50% in strumenti finanziari, con periodo di differimento di una quota pari al 40% del trattamento, di 3 anni, ferma, in ogni caso, l'applicazione di clausole di malus e di clawback). L'accordo prevede, altresì, che il dott. Colombini continuerà a ricoprire, sino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, talune cariche nell'ambito del Gruppo, percependo, di volta in volta, il relativo trattamento economico. Non sono previsti obblighi di non concorrenza.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2020, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Voci di bilancio Società
controllante
Società
controlla
te
Dirigenti con
responsabilit
à
strategica
Altri parti
correlate
Totale % su
voce di
bilancio
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
- - - 1.437 1.437 0,2%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
- 195.168 - - 195.168 17,1%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
- 1.111.138 639 21.290 1.133.067 14,5%
Altre attività 80.148 13.570 - - 93.718 30,5%
Totale attività 80.148 1.319.876 639 22.727 1.423.390 12,6%
Debiti verso banche valutati al costo
ammortizzato
- 60.067 132 6.702 66.901 2,8%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
- 52.481 - - 52.481 0,9%
Altre passività - 467 - (6.129) (5.662) 1,7%
Totale passività - 113.015 132 573 113.720 1,0%
Garanzie rilasciate e impegni - - 423 423 n.a
Voci di bilancio Società
controllante
Società
controllat
e
Dirigenti con
responsabilit
à
strategica
Altri parti
correlate
Totale % su voce
di
bilancio
Interessi attivi - 17.712 - 945 18.657 6,2%
Interessi passivi - 8 (2) (1) 5 0,0%
Commissioni attive - 6 - - 6 0,0%
Commissioni passive - (571) - - (571) 7,4%
Spese amministrative - 376 - - 376 (0,2%)
Altri oneri e proventi di gestione - 13.640 - - 13.640 46,4%

I rapporti di Banca Ifis con la società controllante La Scogliera S.p.A. sono relativi all'applicazione dell'istituto della tassazione di gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86. I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti prevedendo una durata triennale. La società consolidata ai fini fiscali ha provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera S.p.A. ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione. In forza dell'applicazione di tale istituto, il reddito imponibile di Banca Ifis è trasferito alla consolidante La Scogliera S.p.A. che provvede alla determinazione del reddito complessivo di Gruppo. In seguito all'esercizio dell'opzione, Banca Ifis ha iscritto un credito netto al 31 dicembre 2020 verso la controllante pari a 80,1 milioni di euro.

I rapporti con le società controllate sono relativi principalmente a:

  • ai finanziamenti concessi da Banca Ifis alle controllate per 1.111,1 milioni di euro;
  • agli interessi su finanziamenti e rapporti di conto corrente per 17,7 milioni di euro;
  • a riaddebito spese per affitto locali e distacchi del personale per 13,6 milioni di euro.

I rapporti con le altre parti correlate che rientrano nell'ordinaria attività esercitata da Banca Ifis vedono condizioni applicate allineate a quelle di mercato.

Al 31 dicembre 2020 è inoltre presente un rapporto per cui Banca Ifis detiene una partecipazione superiore al 20% iscritta tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per un importo pari a 1,0 milioni di euro. Tale rapporto è relativo a finanziamenti per un ammontare pari a 12,8 milioni di euro.

4.9 Parte I -Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

L'accesso alla parte variabile per tutto il Personale è subordinato al rispetto delle soglie previste dai seguenti indicatori rilevati alla data di fine esercizio:

  • Rapporto tra Return On Risk-Adjusted Capital (RORAC) consuntivo e quello previsionale approvato dal Consiglio di Amministrazione (RORAC*) non inferiore all'80%;
  • rispetto del limite minimo regolamentare tempo per tempo vigente dell'indicatore Liquidity Coverage Ratio (LCR) di Gruppo;
  • rispetto del limite minimo regolamentare tempo per tempo vigente dell'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) di Gruppo;
  • Ratio Totale Fondi propri consolidato superiore ai requisiti di capitale (Overall Capital Requirement) comunicati dall'Organo di Vigilanza nell'ambito delle "Decisioni sul Capitale" a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale (SREP);
  • Npe ratio lordo e Npe ratio netto inferiori alla soglia di attenzione internamente previste.

Il mancato raggiungimento di più di uno dei suddetti parametri in due ambiti diversi, ad esclusione di quello di solvibilità del capitale (i.e. Ratio Totale Fondi propri consolidato) ed il mancato rispetto dei minimi regolamentari, che devono essere obbligatoriamente rispettati nel continuo, impedirà la corresponsione della componente variabile.

Fatta salva l'apertura dei gate di accesso al pagamento della remunerazione variabile sopra descritti, per l'Amministratore Delegato, per il Direttore Generale e per l'ulteriore personale dipendente più rilevante nel caso in cui la remunerazione variabile sia superiore a 70.000 euro, si prevede la possibilità di maturare, oltre a un emolumento fisso ricorrente su base annua e ad ulteriori benefit (in linea con le prassi e policy aziendali esistenti), un emolumento variabile annuale con target sino al 60% della remunerazione annua lorda, subordinatamente alla verifica, da parte del Consiglio di Amministrazione, del raggiungimento da parte dell'indicatore RORAC/RORAC* di un valore compreso tra l'80% e il 100%. In tal caso, l'emolumento variabile maturato sarà pari ad una quota compresa tra il 60% e il 100% dell'emolumento target, in funzione del rapporto precedentemente calcolato.

Tale componente variabile viene corrisposta per una quota pari al 60% con un pagamento non differito (up front) e per una quota pari al 40% con un pagamento differito per un periodo di tempo di tre anni a decorrere dalla data di promessa di consegna.

La quota della remunerazione variabile sottoposta a differimento (pari al 40%) viene così corrisposta:

  • il 50% in azioni della Capogruppo che saranno assegnate successivamente alla scadenza del periodo di vesting (periodo al termine del quale le azioni possono essere assegnate) di tre anni e che saranno esercitabili al termine del periodo di mantenimento (periodo di retention durante il quale vige un divieto di vendita delle azioni) di un ulteriore anno a cui le azioni sono soggette;
  • il restante 50% di remunerazione variabile sottoposta a differimento temporale viene invece corrisposta cash alla scadenza del periodo di tre anni ed è oggetto di rivalutazione annuale al tasso legale tempo per tempo vigente.

La componente variabile non sottoposta a differimento (il restante 60% - up front) viene invece così corrisposta:

  • il 50% in denaro;
  • e il restante 50% in azioni della Capogruppo esercitabili al termine del periodo di mantenimento (periodo di retention) di tre anni a cui le azioni sono soggette, in linea con l'orizzonte di pianificazione strategica.

La corresponsione della retribuzione variabile avviene per il 50% in denaro e per il 50% in azioni della Banca, sia con riferimento alla componente up front sia alla componente differita.

Dall'esercizio 2020, il numero delle azioni da assegnare è calcolato prendendo come fair value dell'azione la media del prezzo di borsa dei tre mesi precedenti la determinazione della retribuzione variabile di competenza, quest'ultima da effettuarsi alla data dell'Assemblea che approva il Bilancio.

La componente variabile è soggetta ai meccanismi di malus/claw back i quali possono determinare la riduzione fino all'azzeramento dell'importo, al verificarsi di determinate condizioni.

Informazioni di natura quantitativa

La tabella delle variazioni annue non viene avvalorata in quanto per Banca Ifis gli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali non rientrano nella fattispecie richiesta dalla tabella stessa.

2. Altre informazioni

In caso di raggiungimento di un risultato pari o superiore al 100% rispetto ai target annuali assegnati, la componente variabile dell'Alta Direzione si riterrà maturata in misura del 100% del proprio valore; il numero di azioni che verranno attribuite sarà comunque calcolato come sopra descritto.

4.10 Parte L -Informativa di settore

Banca Ifis S.p.A., Capogruppo del Gruppo Banca Ifis, avvalendosi della facoltà concessa dall'IFRS 8, redige l'informativa di settore nella Parte L della Nota integrativa consolidata.

4.11 Parte M – Informativa sul leasing

Sezione 1 – Locatario

Informazioni qualitative

In qualità di locatario la Banca ha stipulato dei contratti di locazione di immobili da destinare principalmente ad uso strumentale. Si tratta quindi di locazione di immobili destinati ad ospitare uffici interni. Essendo l'attività di leasing correlata all'esigenza della Banca di delocalizzare gli uffici, particolare attenzione viene posta nell'individuare gli immobili più idonei all'utilizzo designato in linea ai criteri di economicità stabili dall'azienda.

Al 31 dicembre 2020 sono in essere 48 contratti passivi di locazione per fabbricati e 10 per posti auto, il relativo diritto d'uso iscritto a bilancio al 31 dicembre 2020 è pari 9,7 milioni di euro mentre le corrispondenti passività per leasing ammontano a 10,0 milioni di euro. La Banca, inoltre, detiene un immobile sito a Firenze in leasing finanziario come commentato nella parte B – informativa sullo stato patrimoniale.

Per quanto riguarda i contratti relativi alle autovetture, la Banca detiene contratti passivi per 252 autoveicoli al 31 dicembre 2020, si tratta per lo più di noleggio a lungo terrine con riguardo ad auto di struttura e fringe benefits per i dipendenti, il relativo diritto d'uso al 31 dicembre 2020 è pari 1,5 milioni di euro mentre le corrispondenti passività per leasing ammontano anch'esse a 1,5 milioni di euro.

In considerazione della non marginalità dei contratti di leasing in rapporto al valore dell'attività consistenti il diritto d'uso complessivamente iscritto in bilancio ai sensi IFRS 16, le passività per leasing complessive della Banca al 31 dicembre 2020 sono pari a 15,1 milioni di euro.

Banca Ifis non è esposta ai flussi finanziari in uscita, che non siano già riflessi nella valutazione delle passività del leasing. Più in dettaglio, le esposizioni derivanti da opzioni di estensione sono comprese nelle passività per il leasing iscritte in

bilancio, in quanto la Banca considera certo il primo rinnovo; mentre le altre fattispecie richiamate dal principio (pagamenti variabili collegati al leasing, garanzie del valore residuo, impegni su leasing non ancora operativi) non sono presenti per i contralti stipulati in qualità di locatari.

La Banca contabilizza come costi:

  • i leasing a breve termine nel caso di asset quali immobili e tecnologie (in particolare al modulo mainframe hardware), quando i relativi contratti hanno una durata massima di dodici mesi e non prevedono alcuna opzione di proroga.
  • i leasing di attività di modesto valor, ossia caratterizzati da un valore a nuovo inferiore a 5 mila euro, principalmente per la telefonia mobile.

Informazioni quantitative

La seguente tabella fornisce indicazioni delle spese di ammortamento per le attività consistenti nel diritto di utilizzo, distinte per classi di attività sottostante.

SPESE DI AMMORTAMENTO PER ATTIVITA'
CONSISTENTI NEL DIRITTO DI UTILIZZO
(in migliaia di euro)
31.12.2020 31.12.2019
a) Terreni - -
b) Fabbricati 2.111 1.611
c) Mobili - -
d) Impianti elettronici 308 188
e) Altre 886 910
Totale 3.305 2.709

Sezione 2 - Locatore

Informazioni qualitative

La Banca è presente sul mercato anche con soluzioni di leasing finanziario a tasso fisso o variabile di autoveicoli (auto, veicoli commerciali e veicoli industriali) e di beni strumentali (macchinari Industriali, apparecchiature medicali, beni tecnologici) ad una clientela composta da privati o piccole e medie imprese attraverso una struttura commerciale interna e una rete di Agenti in Attività Finanziaria selezionati sull'intero territorio nazionale. Il Leasing di beni strumentali è distribuito, in aggiunta, anche attraverso relazioni con produttori, distributori e rivenditori.

La Banca, in qualità di locatore, non stipula contratti di locazioni di immobili ad uso commerciale e o abitativo nei confronti di soggetti terzi e o di altre società del gruppo.

Rinviando a quanto più dettagliatamente declinato nella relazione sulla gestione del bilancio consolidato, si sottolinea in tale sezione che i contratti di leasing stipulati con la clientela consentono una gestione del rischio sulle attività sottostanti in linea con le policy della Banca non prevedendo accordi di riacquisito, garanzie sul valore residuo o pagamenti variabili. La Banca contabilizza quindi il leasing finanziario in accordo con il principio contabile IFRS 16 e classifica le operazioni tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Informazioni quantitative

1. Informazioni di stato patrimoniale e di conto economico

Per le informazioni sui finanziamenti per leasing si rinvia a quanto contenuto nella Sezione 4, Attivo, della Parte B di nota integrativa, del presente documento. Per quanto riguarda gli interessi attivi sui finanziamenti per leasing si rinvia a quanto contenuto nella Sezione 1, della Parte C, per le commissioni si rinvia a quanto contenuto nella Sezione 2, della Parte C e infine per gli altri proventi si rinvia alla Sezione 14, sempre della Parte C di nota integrativa, del presente documento.

2. Leasing finanziario

2.1. Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e riconciliazione con i finanziamenti per leasing iscritti nell'attivo

31.12.2020 31.12.2019
Fasce temporali Pagamenti da ricevere
per il leasing
Pagamenti da ricevere
per il leasing
Fino a 1 anno 419.847 473.792
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 354.218 366.839
Da oltre 2 anno fino a 3 anni 282.181 278.767
Da oltre 3 anno fino a 4 anni 196.623 175.002
Da oltre 4 anno fino a 5 anni 91.229 73.783
Da oltre 5 anni 11.241 9.618
Totale pagamenti da ricevere per il leasing 1.355.339 1.377.801
RICONCILIAZIONE CON I FINANZIAMENTI
Utili finanziari non maturati (-) (104.983) (105.909)
Valore residuo non garantito (-) - -
Finanziamenti per leasing 1.250.356 1.271.892

La tabella evidenzia la classificazione per fase temporale dei pagamenti da ricevere per il leasing e la riconciliazione tra i suddetti pagamenti ed i finanziamenti per leasing in qualità di locatore. La tabella non esprime inoltre le rettifiche di valore pari a complessivi 20,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (26,4 milioni di euro nel 2019).

Venezia - Mestre, 11 Marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato

Luciano Colombini

5. allegati di bilancio d'Esercizio

5.1 Prospetto dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999

Tipologia dei servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
(unità di euro)
Banca Ifis S.p.A. 261.628
Revisione contabile EY S.p.A Società controllate 353.897
Servizi di attestazione
EY S.p.A
Banca Ifis S.p.A. 236.730
Società controllate -
Banca Ifis S.p.A. -
Servizi di consulenza fiscale EY S.p.A Società controllate -
Banca Ifis S.p.A. 105.000
Altri servizi EY S.p.A Società controllate -
Totale 957.255

5.2 Attestazione del Dirigente Preposto

Attestazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 ai sensi dell'art. 154-bis, paragrafo 5, del D.lgs. 58 del 24 febbraio 1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Luciano Colombini, Amministratore Delegato, e Mariacristina Taormina, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Banca Ifis S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

i. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa;

ii. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili

per la formazione del Bilancio d'esercizio, nel corso del periodo 1° gennaio 2020 – 31 dicembre 2020.

    1. La verifica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili per la formazione del Bilancio d'esercizio è stata condotta sulla base di una metodologia sviluppata da Banca Ifis S.p.A. ispirata alle linee guida fornite dall'Internal Control – Integrated Framework emanato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO), standard riconosciuto a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il Bilancio d'esercizio:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicati riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Venezia, 11 marzo 2021

___________________ _______________________

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Luciano Colombini Mariacristina Taormina

5.3 Relazione del collegio sindacale

RELAZIONE del COLLEGIO SINDACALE al BILANCIO al 31 dicembre 2020

Signori Azionisti,

con la presente relazione – redatta ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 2°, c.c. – il Collegio Sindacale di Banca IFIS S.p.a. vi riferisce sull'attività di vigilanza e controllo svolta, nell'adempimento dei propri doveri, nel corso dell'esercizio conclusosi il 31 dicembre 2020.

Premessa

L'attività svolta dal Collegio nel corso dell'esercizio è stata condizionata dal contesto pandemico che ha reso necessario, per buona parte dell'anno, il ricorso all'utilizzo di sistemi di collegamento a distanza per l'organizzazione delle riunioni da remoto. Lo svolgimento dei compiti e delle funzioni attribuite dalla normativa di riferimento all'Organo di Controllo è sempre avvenuto nel rispetto delle disposizioni di legge e aziendali emanate per governare l'emergenza epidemiologica.

1. Attività del collegio sindacale

Nel corso dell'esercizio 2020, il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto delle norme del codice civile e dei Decreti Legislativi n° 385/1993 (TUB), n° 58/1998 (TUF) e n° 39/2010, dello Statuto, nonché di quelle emesse dalle Autorità pubbliche che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo altresì in considerazione le norme di comportamento raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel documento emesso nel mese di aprile 2018.

Il Collegio Sindacale ha svolto, nel corso dell'esercizio, la propria attività effettuando n° 26 riunioni, di cui n° 5 si sono svolte in forma congiunta con il Comitato Controllo e Rischi e n° rma congiunta con i Collegi Sindacali delle Società Controllate.

Il Collegio ha inoltre assistito a tutte le 18 riunioni del Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio Sindacale o singoli esponenti del Collegio hanno altresì assistito alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Nomine e del Comitato Remunerazione.

I verbali del Collegio Sindacale, che talora contengono delle esplicite raccomandazioni ad agire per il pronto superamento delle criticità emerse, vengono inviati, in forma integrale, all'Amministratore Delegato ed al Direttore Generale. Il Presidente del Comitato Controllo e Rischi è costantemente invitato a partecipare alle riunioni del Collegio. Si ritiene in tal modo di garantire un idoneo flusso informativo endo-societario.

Alle riunioni del Collegio partecipa altresì, come invitato permanente, il responsabile della Funzione Internal Audit, per una continua interazione con la funzione aziendale di controllo di terzo livello.

2. Eventi e operazioni significative

2.1 Eventi e operazioni dell'esercizio

Nell'espletamento dell'attività di vigilanza e controllo, il Collegio Sindacale ha ottenuto periodicamente dagli Amministratori, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Banca e dalle sue controllate, anche ai sensi dell'art. 150, comma 1°, del TUF.

Rimandando a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione sui fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio e successivamente si ritiene opportuno ricordare, tra gli altri, quanto segue.

In data 19 marzo 2020, questo Collegio ha ricevuto le dimissioni del consigliere Alessandro Csillaghy con decorrenza dal 31 marzo 2020. Il Consiglio ha ritenuto di non procedere alla cooptazione di un nuovo consigliere considerato il rispetto comunque del dettato statutario.

Nel novembre 2020 Banca Ifis ha perfezionato l'acquisizione del controllo di Farbanca S.p.A . L'operazione ha riguardato il 70,77% del capitale di Farbanca per un controvalore di 32,52 milioni di euro.

Inoltre durante l'esercizio sono state costituite le società Gemini S.p.A. e Ifis Finance IFN S.A – Romania.

2.2 Eventi e operazioni successivi alla chiusura dell'esercizio

La Banca ha completato il riassetto societario e organizzativo del polo NPL.

Il 1° gennaio 2021, come più dettagliatamente illustrato nella Relazione sulla Gestione, si sono completate le seguenti operazioni:

  • la società Ifis Npl S.p.A. è stata ridenominata in Ifis Npl Investing S.p.A
  • la società Ifis Npl Servicing S.p.A. è stata fusa per incorporazione in Ifis Npl Investing S.p.A.
  • la società Gemini S.p.A. è stata ridenominata in Ifis Npl Servicing S.p.A.
  • Ifis NPL Investing ha conferito a Ifis NPL Servicing il ramo d'azienda relativo alle attività di gestione e recupero

Pertanto il polo NPL risulta costituito da:

  • Ø IFIS NPL Investing Spa (posseduta al 100% da Banca Ifis Spa),
  • Ø IFIS NPL Servicing (posseduta al 100% da IFIS NPL Investing Spa)
  • Ø IFIS Real Estate Spa (posseduta al 100% da IFIS NPL Servicing Spa).

In data 14 gennaio 2021 sono pervenute le dimissioni del consigliere Divo Gronchi e il Consiglio di Amministrazione, nella riunione tenutasi in data 11 febbraio 2021, con il parere favorevole del Comitato Nomine e del Collegio Sindacale, ha cooptato Frederik Geertman.

L'11 febbraio 2021 Luciano Colombini, AD e consigliere, ha comunicato le proprie dimissioni da entrambe le cariche ricoperte con effetto dalla data dell'Assemblea per l'approvazione del bilancio per l'esercizio 2020. In pari data la Banca ha sottoscritto un accordo con Luciano Colombini relativo alle condizioni per la sua uscita, con il parere favorevole del Comitato Remunerazioni.

Sempre nella seduta dell'11 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Management Agreement per il nuovo Amministratore Delegato con il parere favorevole del Comitato Remunerazioni.

Il Collegio ha verificato la correttezza del processo e dei criteri adottati della Banca, inclusa la coerenza con la normativa di riferimento, rilasciando quindi i propri pareri favorevoli al Consiglio di Amministrazione.

3. Attività di vigilanza

3.1 – Attività di vigilanza sull'osservanza della legge, dello Statuto e del codice di autodisciplina delle società quotate

Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere in difformità alla legge e allo Statuto sociale, non rispondenti all'interesse della Banca,

in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Il Collegio non è venuto a conoscenza di operazioni in potenziale conflitto di interesse.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità della Procedura per l'operatività con soggetti collegati alla normativa vigente e sulla sua corretta applicazione.

In particolare, come previsto dal relativo regolamento, il Presidente e/o gli altri Sindaci hanno partecipato alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi per la trattazione delle operazioni con parti correlate; il Collegio Sindacale ha ricevuto periodicamente le informazioni inerenti l'andamento delle relative posizioni.

Il Collegio ha valutato che il Consiglio di Amministrazione, nella Relazione sulla Gestione e nella Nota Integrativa, abbia fornito un'adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate, tenuto conto di quanto previsto dalla vigente disciplina. Per quanto noto al Collegio Sindacale, non risultano operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere nell'esercizio 2020 in contrasto con l'interesse della Società.

La Banca, nell'esercizio 2020, non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali. Per quanto riguarda le operazioni di maggior rilievo, esse rispettano i canoni di prudenza, non contrastano con le delibere consiliari e non sono tali da recare pregiudizio al patrimonio sociale.

In materia di esternalizzazione delle attività della Banca, ed in particolare delle Funzioni Operative Importanti, il Collegio Sindacale ha preso atto della relazione predisposta dall'Internal Audit ed espresso il proprio parere e le proprie raccomandazioni nella seduta consigliare del 26 giugno 2020, come richiesto dalla Autorità di Vigilanza.

Il Collegio Sindacale, nel dare atto dell'adesione di Banca IFIS S.p.a. al codice di autodisciplina delle società quotate, ha proceduto alla verifica dei requisiti d'indipendenza dei propri componenti, nonché della corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza degli Amministratori.

3.2 – Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno, dei sistemi di gestione del rischio e dell'assetto organizzativo

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio attraverso:

  • incontri con i vertici della Banca;
  • incontri periodici con le Funzioni di Controllo Internal Audit, Compliance, Antiriciclaggio, Risk Management e Dirigente Preposto – al fine di valutare le modalità di pianificazione del lavoro, basato sull'identificazione e valutazione dei principali rischi presenti nei processi e nelle unità organizzative;
  • esame delle Relazioni periodiche delle Funzioni di controllo e delle informative periodiche sugli esiti dell'attività di monitoraggio;
  • acquisizione di informazioni dai responsabili di Funzioni aziendali;
  • discussione dei risultati del lavoro della Società di Revisione;
  • partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e, quando gli argomenti lo richiedevano, trattazione congiunta degli stessi con il Comitato.

Nello svolgimento della propria attività di controllo, il Collegio Sindacale ha mantenuto un'interlocuzione continua con le Funzioni di Controllo.

Il Collegio ha seguito con attenzione l'articolazione organizzativa delle funzioni di controllo, orientata al presidio dei rischi nell'ambito delle novità che hanno riguardato il gruppo bancario, per il quale è stato deciso l'accentramento, per tutto il gruppo bancario, delle funzioni di controllo di 2° livello e di 3° livello, presso la capogruppo.

Il Collegio Sindacale dà atto che le Relazioni annuali delle Funzioni di controllo concludono con un giudizio sostanzialmente favorevole sull'assetto dei controlli interni.

Il Collegio ha monitorato le iniziative in corso di attuazione per il rafforzamento di processi per il monitoraggio e del controllo dei rischi.

Per quanto attiene i rischi connessi alla liquidità (tra i quali mismatching e funding gaps) ha preso atto dell'avanzamento del progetto ALM e del suo previsto completamento nel 2021.

Inoltre, quanto agli sviluppi del'attuazione del sistema IRB di gruppo, ai fini gestionali, il Collegio ha preso atto della sua conclusione ed ha ricordato la necessità della sua completa implementazione per le varie fasi del processo del credito, ed ha colto l'opportunità per ricordare il potenziamento delle politiche di pricing

Il Collegio ha preso atto dell'implementazione delle nuove metodologie risk based per la pianificazione e l'esecuzione delle attività dell'Internal Audit che verranno completamente implementate nell'esercizio 2021

Nel corso del 2020 il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza e sulla rispondenza dell'intero processo ICAAP e ILAAP 2020 ai requisiti richiesti dalla normativa, sottolineando l'utilità di appropriati processi di aggregazione, integrazione e validazione dei dati ai fini della manutenzione dei documenti citati. In considerazione del contesto economico e congiunturale , la Banca ha sospeso il piano industriale approvato dal Consiglio il 13 gennaio 2020 ed il CdA del 26 giugno 2020 ha approvato le nuove previsioni per il 2020 e le proiezioni per il 2021 e 2022 ai fini interni di redazione dell'ICAAP-ILAAP.

Con riferimento alle attività ed agli ambiti di miglioramento individuati sono stati predisposti piani di intervento, la cui tempestiva attuazione è giudicata dal Collegio Sindacale essenziale e soggetta a particolare attenzione da parte dell'Organo con Funzione di Gestione.

Il Collegio Sindacale, sulla base dell'attività svolta nonchè dei risultati delle verifiche sviluppate dall'Internal Audit – e considerata la continua evoluzione della Banca e del gruppo – ritiene che, pur in presenza di alcuni ambiti di possibile ulteriore miglioramento, non vi sono elementi di criticità tali da inficiare il sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi.

3.3 – Attività di vigilanza sul sistema amministrativo-contabile e sul processo di informativa finanziaria e dei Dati Non Finanziari

Il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha monitorato il processo e controllato l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio, per quanto attiene l'informativa finanziaria.

Il Collegio ha incontrato periodicamente il Dirigente Preposto per lo scambio d'informazioni sul sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo, ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione.

Nel corso di tali incontri non sono state segnalate significative carenze nei processi operativi e di controllo tali da poter inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo contabili.

Il Collegio ha esaminato la Relazione del Dirigente Preposto, predisposta per il bilancio 2020, che contiene l'esito dei test sui controlli svolti nonché le principali problematiche rilevate nel quadro dell'applicazione della normativa di riferimento e delle metodologie utilizzate e che identificano gli appropriati rimedi.

Il Collegio Sindacale ha inoltre preso atto delle attestazioni rilasciate l'11 marzo 2021 dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto, a norma delle disposizioni contenute nell'art. 154 bis del TUF e nell'art. 81 ter del Regolamento Consob 11971/1999, dalle quali non emergono carenze che possano inficiare il giudizio di adeguatezza delle procedure amministrativo-contabili.

Il Collegio Sindacale ha poi preso atto delle attività di controllo, sviluppate dalla funzione del Dirigente Preposto, relativamente alle controllate rientranti nel perimetro di consolidamento, dalle quali non emergono profili di criticità significativi.

La Società di Revisione EY S.p.a., nel corso degli incontri periodici ed alla luce della Relazione Aggiuntiva -– prevista ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014 e rilasciata in data 30 marzo 2021 -– non ha segnalato al Collegio Sindacale situazioni di criticità tali da poter inficiare il sistema di controllo interno inerente le procedure amministrative e contabili, né ha mai evidenziato fatti ritenuti censurabili o irregolarità tali da richiedere la segnalazione ai sensi dell'art. 155, comma 2°, del TUF.

Il Consiglio di Amministrazione ha predisposto, ai sensi di legge, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 del Gruppo Banca IFIS, bilancio sottoposto al controllo contabile della Società di Revisione EY S.p.a. Il perimetro del consolidamento, come già evidenziato, risulta mutato a seguito dell'evoluzione societaria intervenuta nel corso del 2020. Il Collegio ha preso atto dell'approntamento delle istruzioni impartite alle controllate per il processo di consolidamento.

Con riferimento al bilancio consolidato – come previsto dalle norme di comportamento raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel documento dell'aprile 2018 – il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle norme procedurali inerenti la formazione e l'impostazione dello stesso e della relazione sulla gestione.

Alla luce di quanto sopra non emergono elementi tali da far ritenere che l'attività non sia stata svolta nel rispetto dei principi di corretta amministrazione né che l'assetto organizzativo, il sistema dei controlli interni e l'apparato contabile-amministrativo non siano, nel loro complesso, sostanzialmente adeguati alle esigenze e alle dimensioni aziendali.

La Banca ha predisposto la Dichiarazione Non Finanziaria (di seguito DNF): l'obbligo di predisposizione della DNF è stato introdotto dal D.Lgs. 254/2016 e le indicazioni normative sono state completate dal "Regolamento di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254" pubblicato il 18 gennaio 2018 dalla Consob con la Delibera n° 20267 e dal Richiamo di attenzione n° 1 emesso dalla Consob in data 28 febbraio 2019. Infine la DNF del 2020 ha tenuto in considerazione quanto riportato nel Richiamo di Attenzione n 1/21 del 16 febbraio 2021 emesso dalla Consob relativo all'impatto pandemico delle tematiche non finanziarie.

La Banca ha predisposto la DNF, come documento autonomo, su base consolidata e questo Collegio, alla luce delle previsioni dell'art 3, comma 7, del D.Lgs 254/2016, ne ha verificato – anche alla luce di quanto espresso dalla Società di revisione nella propria relazione ai sensi dell'art 3, comma 10, del D.Lgs 254/2016 rilasciata il 30 marzo 2021 – la sua completezza e la sua rispondenza a quanto previsto dalle norme ed in ragione dei criteri di redazione illustrati nella Nota Metodologica della DNF, senza riscontrare elementi che ne richiedano menzione in questa nostra relazione.

La DNF è stata inoltre sottoposta alle attività di verifica da parte della società di revisione EY, la quale ha rilasciato la propria relazione in data 30 marzo 2021 senza rilevare elementi che indichino che la DNF non sia stata redatta secondo quanto previsto dalla normativa.

3.4 – Attività di vigilanza ai sensi del D.Lgs. 39/2010

Il Collegio Sindacale, nella sua veste di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile", ha svolto l'attività di vigilanza sull'operatività della Società di Revisione, come previsto dall'art. 19 del D.Lgs. n° 39/2010.

Il Collegio Sindacale ha incontrato più volte nel corso dell'esercizio, come già evidenziato, la Società di Revisione EY S.p.a., ai sensi dell'art. 150 del TUF, al fine di scambiare dati e informazioni attinenti l'attività svolta nell'espletamento dei rispettivi compiti.

La Società di Revisione

  • in data 6 agosto 2020 ha emesso la relazione sulla revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, senza evidenziare eccezioni;
  • in data 30 marzo 2021 ha rilasciato ai sensi degli art. 14 del D.Lgs. n° 39/2010 e art. 10 del Regolamento (UE) n° 537 del 16 aprile 2014 – le relazioni di certificazione dalle quali risulta che i bilanci, d'esercizio e consolidato, chiusi al 31 dicembre 2020 sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa di Banca IFIS S.p.a. e del gruppo per l'esercizio chiuso a tale data. A giudizio della Società di Revisione, inoltre, la Relazione sulla Gestione al bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2020 e le informazioni della "Relazione sul governo Societario e sugli Assetti Proprietari" sono coerenti con il bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2020.

La Società di Revisione ha sottoposto al Collegio, sempre in data 30 marzo 2021, la Relazione Aggiuntiva, prevista ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, che questo Collegio porterà all'attenzione del prossimo Consiglio di Amministrazione che si terrà il giorno 22 aprile 2021.

Dalla Relazione Aggiuntiva non risultano carenze significative del sistema di controllo interno, in relazione al processo di informativa finanziaria, meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di "governance".

Nella Relazione Aggiuntiva, la Società di Revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dall'art. 6 del Regolamento (UE) n.537/2014, dalla quale non emergono situazioni che possono comprometterne l'indipendenza.

Il Collegio ha preso altresì atto della Relazione di Trasparenza al 30 giugno 2020, predisposta dalla società di revisione, pubblicata sul proprio sito internet ai sensi del D.Lgs. 39/2010.

Infine il Collegio ha esaminato, come già detto, il contenuto della relazione della EY S.p.a. sulla Dichiarazione dei Dati Non Finanziari emessa ai sensi dell'art 3, comma 10, del D.Lgs 254/2016 in data 30 marzo 2021.

Il Collegio Sindacale segnala che nel corso del 2020, oltre gli incarichi di revisione contabile del bilancio individuale, del bilancio consolidato e dei bilanci delle controllate, sono stati affidati a EY S.p.a., con il parere favorevole di questo Collegio, i seguenti incarichi:

  • Profit verification 31/12/2020 BANCA IFIS individuale e consolidata per euro 42.000
  • Comfort Letter su EMTN Program rinnovo 2020 per euro 45.500
  • Comfort Letter su emissione obbligazionaria 2020 per euro 35.000
  • Agreed Upon procedures sui Servicer Report di Indigo Lease per euro 25.000
  • Agreed Upon procedures su Servicer veicolo IFIS ABCP Programme per euro 25.500

  • Revisione limitata della DNF per euro 28.000

  • Agreed Upon procedures su GACS per euro 35.000
  • Proposta 2020 Risk Gaap Assessment per euro 105.000

In sintesi gli incarichi conferiti alla società di revisione hanno riguardato:

  • servizi di attestazione per € 236.000

  • altri servizi per € 105.000

La Società di Revisione ha inoltre confermato al Collegio Sindacale che, nel corso dell'esercizio e in assenza del verificarsi dei presupposti per il loro rilascio, non ha emesso pareri ai sensi di legge.

3.5 – Rapporti con l'Organismo di vigilanza

Il Collegio ha preso visione dei verbali delle riunioni tenute dall'OdV e lo scambio di informazioni è stato inoltre garantito dalla interlocuzione avvenuta in ambito del Collegio con il sindaco membro dell'OdV, senza ricevere segnalazioni e/o notazioni degne di rilievo. Durante l'esercizio è stato completato un procedimento di revisione generale del MOG da parte della Banca e del Gruppo oltre che l'aggiornamento del documento in funzione dell'inserimento di nuovi reati presupposto.

4. Politiche di remunerazione

Come più dettagliatamente illustrato nel documento "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", il Consiglio ha apportato degli aggiornamenti e novità , anche in conseguenza di quanto prescritto dal novellato art 123-ter del TUF.

Il Collegio ha monitorato gli aggiornamenti intervenuti e ritiene utile ricordare le seguenti novità, tra le altre dettagliatamente illustrate nel documento citato :

a) l'introduzione della declinazione delle "circostanze eccezionali" che consentono di derogare alla Politica di Remunerazione approvata dai Soci,

b) l'introduzione ai fini della determinazione della remunerazione variabile dell'AD e del DG dell'ulteriore indicatore del cost /income

c) nell'ambito della disciplina del Golden Parachute è stato indicato esplicitamente l'ammontare massimo che deriva dalla sua applicazione in aggiunta al limite fissato in termini di annualità della remunerazione fissa

Il Collegio, nella seduta del 24 marzo 2021 del Comitato Controllo e Rischi, ha inoltre preso atto, condividendo i commenti contenuti, delle verifiche condotte dalla funzione Internal Audit ed esposte nel suo documento su "Rispondenza delle prassi di remunerazione alle politiche interne ed alla normativa di riferimento", verifiche che hanno condotto ad un giudizio soddisfacente.

Il Collegio Sindacale ha preso atto, tramite la partecipazione alle sedute del Comitato Remunerazioni, dell'assegnazione della remunerazione variabile per l'esercizio 2020 – di cui una parte in azioni proprie della Banca - al Direttore Generale e in generale al personale più rilevante, in applicazione delle politiche approvate dall'Assemblea dei Soci del 23 aprile 2020 e della procedura operativa approvata dal Consiglio di Amministrazione.

In generale, alla luce di quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in tema di sistemi di remunerazione e incentivazione, il Collegio Sindacale ha vigilato, in stretto raccordo con il Comitato Remunerazioni, sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dell'Amministratore Delegato, dei responsabili delle Funzioni di Controllo e del Dirigente Preposto ed alla diffusione delle politiche di remunerazione per l'esercizio 2021 alle società appartenenti al Gruppo.

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Il Collegio Sindacale non è a conoscenza, oltre a quanto già illustrato in precedenza, di fatti o esposti di cui riferire all'Assemblea.

Al Collegio Sindacale non sono pervenute, nel corso dell'esercizio 2020, denunce da parte di Soci ex art. 2408 codice civile.

Infine, il Collegio Sindacale, con riferimento alla emergenza epidemiologica da COVID-19 richiama quanto espresso dal Consiglio di Amministrazione nelle proprie Relazioni sulla gestione e nella Nota Integrativa, accompagnatorie al bilancio 2020.

Nel corso dell'attività svolta e sulla base delle informazioni ottenute non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze significative tali da richiederne la segnalazione alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente relazione.

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Stante il perdurare della pandemia da Covid-19, la Banca d'Italia ha ritenuto opportuno emanare, in data 16 dicembre 2020, specifiche indicazioni relative alla eventuale determinazione ed al pagamento dei dividendi.

Il Consiglio, in conformità e nei limiti di cui alla raccomandazione di Banca d'Italia del 16 dicembre 2020 ed alle successive interlocuzioni con la stessa, propone all'assemblea di distribuire un dividendo 2020 pari a 25.126.044 euro, corrispondente a 0,47 euro per azione, conseguentemente dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020.

Per quanto concerne i dividendi deliberati e non distribuiti a valere sul 2019, la Banca continuerà a mantenerli in diminuzione del Patrimonio Netto della Banca e a contabilizzarli tra le Altre Passività almeno fino al 30 settembre 2021, come previsto dalla Raccomandazione Banca d'Italia del 16 dicembre 2020.

Concludendo, il Collegio Sindacale – tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, che ha emesso il proprio parere senza riserve, ed alla luce delle attestazioni rilasciate ex art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e dall'Amministratore Delegato – non ha osservazioni da formulare all'Assemblea, ai sensi dell'art. 153 del TUF, in merito all'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2020, accompagnato dalla Relazione sulla Gestione e dalla Nota Integrativa come presentato dal Consiglio di Amministrazione e pertanto non ha obiezioni circa l'approvazione del bilancio, e invita l'Assemblea a tenere nella dovuta considerazione la raccomandazione della Banca d'Italia, ai fini della proposta di destinazione dell'utile di esercizio e di distribuzione dei dividendi.

Venezia - Mestre, 31 marzo 2021.

per il Collegio Sindacale Il Presidente

Giacomo Bugna

5.4 Relazione della società di revisione al Bilancio d'Esercizio

Aspetti chiave Risposte di revisione
Classificazione e Valutazione dei Crediti verso.

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