Earnings Release • Nov 9, 2023
Earnings Release
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| Informazione Regolamentata n. 0147-50-2023 |
Data/Ora Inizio Diffusione 09 Novembre 2023 11:57:29 |
Euronext Star Milan | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | BANCA IFIS | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 183066 | |
| Nome utilizzatore | : | IFISN06 - DA RIO | |
| Tipologia | : | 2.2 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 09 Novembre 2023 11:57:28 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione |
: | 09 Novembre 2023 11:57:29 | |
| Oggetto | : | del 2023 cresce a 125 milioni di euro acconto sul dividendo |
Banca Ifis: l'utile netto dei primi nove mesi (+18,2%). Deliberata la distribuzione di un |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato.


Il 31 ottobre 2023 Banca Ifis ha perfezionato l'acquisizione di Revalea, società del Gruppo Mediobanca, un'operazione volta a consolidare il posizionamento della Banca come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured.
Dati riclassificati1 – 1° gennaio 2023 / 30 settembre 2023
1 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
• le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
• gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
• sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito": – le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
– gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
– gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.


• CET1 pari a 15,53% (15,01% al 31 dicembre 2022) e TCR pari a 18,42% (18,82% al 31 dicembre 2022), calcolati includendo gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sui dividendi.
Roma, 9 novembre 2023 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati relativi ai primi nove mesi del 2023.
"I risultati dei primi nove mesi del 2023 confermano la solidità del nostro modello di business e la nostra capacità di cogliere opportunità in un contesto macroeconomico finora favorevole, derivante da un periodo di crescita economica e dal contestuale rialzo dei tassi di interesse. Un contesto che, tuttavia, lascia intravedere i primi segnali di deterioramento. Nell'ultimo trimestre la Banca ha, con successo, controbilanciato il calo della domanda di credito con una vivace attività commerciale che ha visto, tra l'altro, lo sviluppo di prodotti e soluzioni mirate a sostenere la transizione sostenibile e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. In quest'ottica, l'offerta commerciale è stata ampliata con nuove soluzioni di leasing nei comparti auto, mobilità green alternativa ed energia sostenibile, e un nuovo prodotto di noleggio tech dedicato alla clientela privata. Tutto questo accelerando il percorso di digitalizzazione previsto dal Piano Industriale D.O.E.S. 2022-24 con l'evoluzione della piattaforma Ifis4Business in myIfis, mantenendo una politica creditizia attenta in termini di pricing e contenimento del rischio. L'accantonamento complessivo sui crediti in bonis a fronte di rischi macroeconomici è pari a circa 65 milioni di euro e conferma l'approccio prudente rispetto al mutevole scenario macroeconomico. Anche nel business Npl, il miglioramento dell'efficienza delle strategie di recupero si è riflesso nella crescita degli incassi rispetto allo stesso periodo del 2022, nonostante un contesto di tassi di interesse e inflazione molto più elevati. In linea con le tempistiche attese, lo scorso 31 ottobre, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, abbiamo perfezionato la partnership di lungo periodo per la gestione dei crediti deteriorati, siglata nel maggio 2023 con il Gruppo Mediobanca, volta a consolidare il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.
I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, in crescita del 15,1% rispetto ai primi nove mesi del 2022, riflettono la positiva correlazione del Gruppo al rialzo dei tassi di interesse (l'85% del portafoglio crediti commerciali è a tasso variabile). Il dinamismo della rete commerciale del Gruppo ha consentito la crescita delle attività nonostante la minore domanda di credito dovuta ai più alti tassi di interesse: nei primi nove mesi del 2023 il turnover del Factoring è cresciuto dell'1,2% e le erogazioni del Leasing dell'8,2%. Nel periodo, è stato accelerato il percorso di digitalizzazione con l'evoluzione di "Ifis4Business" nella nuova piattaforma multiprodotto, "myIfis", per rendere sempre più efficace e fluida la relazione tra la rete vendita e la clientela finale.
***
Nel Settore Npl, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 295 milioni di euro, in crescita del 4,0% rispetto ai primi nove mesi del 2022. L'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia, ad oggi, impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse.
Il costo medio della raccolta del terzo trimestre 2023, pari al 3,1%, è in aumento rispetto al 2,2% del primo trimestre 2023 e al 2,8% del secondo trimestre 2023. La posizione di liquidità al 30 settembre 2023 è pari a circa 1,7 miliardi di euro e beneficia dell'emissione obbligazionaria senior di 300 milioni di euro completata a settembre 2023.
2 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.


I rapporti di qualità dell'attivo, il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 6,1% e al 3,9%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 4,6% e al 2,5%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento.
I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità sia della Banca sia del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 15,53% (15,01% al 31 dicembre 2022) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 18,42% (18,82% al 31 dicembre 2022), calcolati includendo l'utile dei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo.
La Banca ha già completato con largo anticipo molte delle azioni per rimborsare i 2 miliardi di euro di TLTRO, tra cui il remarketing delle note senior della cartolarizzazione leasing per circa 400 milioni di euro, il ramp-up della cartolarizzazione Npl per ulteriori circa 400 milioni di euro e l'emissione di una obbligazione senior per 300 milioni di euro. A queste operazioni si aggiungono i circa 700 milioni di euro del portafoglio di proprietà in naturale scadenza entro settembre 2024. Nei prossimi trimestri sono, inoltre, previste operazioni di pronti contro termine sul portafoglio di proprietà, l'aumento della raccolta retail con una strategia multicanale e, in presenza di mercati finanziari favorevoli, emissioni obbligazionarie senior.
Il conto economico consolidato al 30 settembre 2023 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 124,7 milioni di euro.
Di seguito le principali voci economiche dei risultati relativi ai primi nove mesi del 2023 del Gruppo Banca Ifis.
Il margine di intermediazione si attesta a 512,4 milioni di euro, in crescita del 4,8% rispetto al dato al 30 settembre 2022, pari a 488,7 milioni di euro. A tale risultato contribuisce il Settore Commercial & Corporate Banking con la crescita dell'Area Factoring, che si attesta a 130,5 milioni di euro con un incremento del 5,9%, grazie all'aumento del margine di interesse e delle commissioni nette, l'Area Leasing (46,4 milioni di euro, in miglioramento di 3,8 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 30 settembre 2022) e alle migliori performance dell'Area Corporate Banking & Lending (82,2 milioni di euro, +38,5% rispetto al dato del 30 settembre 2022). Il Settore Npl che si attesta a complessivi 202,1 milioni di euro, in aumento di 1,3 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo dell'esercizio precedente, soprattutto grazie ai maggiori interessi attivi (connessi all'aumento del valore medio dei crediti sottostanti) e alle buone performance della raccolta legale. Infine, il Settore Governance & Servizi e Non Core che si attesta a 51,2 milioni di euro, in diminuzione di 11,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022, tale riduzione è determinata da un decremento del margine di interesse di 4,6 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 principalmente per effetto dell'impatto negativo dovuto all'incremento del costo del funding e dalle altre componenti del margine di intermediazione che risultano anch'esse in diminuzione di 7,4 milioni di euro, a seguito di minori utili da cessione di attività finanziarie e a variazioni negative di fair value su strumenti derivati di negoziazione.
Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 30,9 milioni di euro risultano in diminuzione di 18,0 milioni di euro rispetto a settembre 2022. La variazione è principalmente legata a significativi recuperi su posizioni svalutate o stralciate e dalla positiva risoluzione avente oggetto una posizione ristrutturata.
• gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
3 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
• le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
• sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito": – le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
– gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
– gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.


I costi operativi sono pari a 288,5 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2022 (+3,6%). Il cost/income ratio si attesta al 56,3% (in diminuzione del 0,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Di seguito si riportano le principali componenti della voce:
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 30 settembre 2023, risultano essere pari a 6,7 milioni di euro e sono quasi interamente rappresentati dall'accantonamento al Fondo Unico di Risoluzione. Il saldo risulta in peggioramento di 2,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 (+48,8%), principalmente a causa del fatto che il saldo comparato dei primi nove mesi del 2022 includeva la ripresa per 5,6 milioni di euro sui fondi rischi connessi alle operazioni di cessione crediti in ambito GACS.
L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 124,7 milioni di euro, in aumento del 18,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 30 settembre 2023.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 70,7 milioni di euro, in aumento di 26,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022. Come meglio dettagliato in seguito, tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 20,7 milioni di euro (+13,4%), delle commissioni nette (+8,7 milioni di euro, pari al +13,6%) e delle altre componenti del margine di intermediazione per 4,5 milioni di euro, nonché dalle minori rettifiche di valore nette per 8,0 milioni di euro (-19,1%).
Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:


Le rettifiche di valore nette su crediti del Settore ammontano a 33,9 milioni di euro, in diminuzione di 8,0 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è riconducibile principalmente all'Area Factoring, in quanto il dato dei primi nove mesi del 2022 era influenzato da rettifiche su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il SSN. Si registra, inoltre, nei primi nove mesi del 2023 una contrazione del portafoglio deteriorato rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
L'aumento dei costi operativi di 4,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 è sostanzialmente dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico sia per maggiori remunerazioni variabili e per ulteriori stanziamenti in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL).
L'utile del periodo del Settore Npl è pari a 44,4 milioni di euro. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 202,1 milioni di euro e risulta sostanzialmente in linea con il dato dell'omologo periodo dell'esercizio precedente, in quanto la crescita degli interessi legata all'incremento degli impieghi medi e le migliori performance della raccolta legale sono state sostanzialmente compensate dal minor contributo della gestione stragiudiziale e da minori utili da cessione di portafogli Npl. I costi operativi risultano in crescita di 1,9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022. Tale incremento deriva da maggiori spese del personale sia per incremento organico che per aumenti previsti del CCNL.
Gli incassi del Settore Npl pari a 294,8 milioni di euro al 30 settembre 2023, include le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 4,0% rispetto agli incassi di 283,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022.
L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 30 settembre 2023 è pari a 11,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato del 30 settembre 2022 pari a 18,0 milioni di euro. Il margine di intermediazione si attesta a 51,2 milioni di euro, in diminuzione di 11,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022, a causa di un decremento del margine di interesse di 4,6 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022, principalmente per l'incremento del costo del funding, e delle altre componenti del margine di intermediazione, che risultano anch'esse in diminuzione di 7,4 milioni di euro, a seguito di minori utili da cessione di attività finanziarie e di variazioni negative di fair value su strumenti derivati di negoziazione.
I costi operativi si attestano a 31,4 milioni di euro, registrando un aumento di 4,0 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri risultano pari a 6,4 milioni di euro, in aumento di 4,6 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2022, principalmente perché il dato comparativo includeva riprese su GACS al termine del periodo di garanzia.
Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2023.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.908,4 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (10.186,9 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2,1 miliardi di euro (in aumento rispetto al dato di fine 2022 di 1,9 miliardi di euro, +7,3%), di cui 1,7 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (1,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2022). Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un leggero rallentamento (-4,5%) concentrato nell'Area Factoring (-14,4%), a fronte della sostanziale stabilità dell'Area Leasing e dell'Area Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in crescita di 96,3 milioni di euro (principalmente a seguito del sopraccitato aumento nei primi nove mesi del 2023 del portafoglio di titoli di debito), mentre i crediti del Settore Npl registrano una leggera riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 (-5,3%).
Nel corso dei primi nove mesi del 2023, il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità al 30 settembre 2023 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR (con indice superiore al 1.200%).
Il totale della raccolta al 30 settembre 2023 risulta pari a 11,7 miliardi di euro e risulta sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2022, ed è rappresentato per il 45,0% da debiti verso la clientela (45,8% al 31 dicembre 2022), per il 27,6% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 27,4% da titoli in circolazione (23,4% al 31 dicembre 2022).


La struttura del funding risulta così composta:
I debiti verso banche ammontano a 3,2 miliardi di euro, in diminuzione del 5,4% rispetto al dato di fine dicembre 2022 principalmente per effetto della sopraggiunta scadenza di finanziamenti a breve termine verso banche centrali (LTRO). Al 30 settembre 2023 il saldo dei debiti verso banche è rappresentato principalmente dalle operazioni di TLTRO per 2,1 miliardi di euro e da PCT per 0,9 miliardi di euro. Ai fini della contabilizzazione degli interessi sui finanziamenti TLTRO sono utilizzati i dati actual rilevati fino alla data di riferimento.
I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2023 a 5,3 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto al 31 dicembre 2022. La crescita è sostenuta sia dalla raccolta retail, che ammonta a 4,4 miliardi di euro a fine settembre 2023 (+4,9%), sia dalla componente pronti contro termine (PCT), che registra una crescita di 21,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.
I titoli in circolazione ammontano al 30 settembre 2023 a 3,2 miliardi di euro e sono composti da:
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 settembre 2023 a 1.705,1 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto al dato di fine 2022 pari a 1.597,8 milioni di euro. Le principali variazioni possono ricondursi a:
I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2023 si attestano per il CET1 al 15,53%, per il Tier 1 a 15,54% e per il Total Capital al 18,42%.
Si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha adottato i seguenti requisiti di capitale per il Gruppo Banca Ifis, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
4 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.


Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:
Il Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2023 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sottosezione "Comunicati Stampa" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nei primi nove mesi 2023.
In data 12 gennaio 2023, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali. In particolare, l'emissione ha una durata quadriennale, con data di regolamento prevista per il 19 gennaio 2023. Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's. Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.
Il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis S.p.A., riunitosi in data 13 luglio 2023 ha approvato all'unanimità la nomina della professoressa Simona Arduini a Vice Presidente. Simona Arduini supporterà la Banca, tra l'altro, nello sviluppo di progetti nell'ambito della sostenibilità in ogni sua declinazione. La prof. Arduini manterrà il proprio ruolo di Presidente del Comitato Controllo e Rischi fino a scadenza ed entrerà altresì a far parte del Comitato Sostenibilità. È stata, inoltre, confermata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo alla prof. Arduini.


Banca Ifis in data 28 luglio 2023, con il supporto di JP Morgan SE in qualità di co-arrangers, ha perfezionato la ristrutturazione della cartolarizzazione di crediti non performing realizzata nel marzo 2021 tramite il veicolo di cartolarizzazione Ifis NPL 2021-1 SPV.
La ristrutturazione della Ifis NPL 2021-1 SPV rientra nell'ambito delle attività di funding e consente a Banca Ifis di raccogliere liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti dal bilancio della controllata Ifis Npl Investing. L'operazione ha generato inoltre un rafforzamento del profilo di liquidità del Gruppo Banca Ifis, permettendo contestualmente a Ifis Npl Investing di incrementare la propria capacità di autofinanziare le attività di investimento in nuovi portafogli Npl.
Il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis del 3 agosto 2023 ha approvato la nuova politica di remunerazione degli azionisti. Tale Dividend Policy prevede un meccanismo di tipo progressivo con incremento del payout ratio al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale della Banca (retained earnings), nel rispetto del contesto macroeconomico e regolamentare di riferimento e dello stato di avanzamento del Piano Industriale tempo per tempo vigente. Il Consiglio potrà proporre all'Assemblea di distribuire una quota degli utili d'esercizio della Banca fino al 50% dell'utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis fino alla Soglia di Rilevanza identificata in sede di definizione del budget annuale e al 100% dell'utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis eccedente la Soglia di Rilevanza. La Soglia di Rilevanza, per il 2023, è fissata in 100 milioni di euro. Resta ferma, in ogni caso, la piena discrezionalità del Consiglio nella definizione, volta per volta, della proposta di distribuzione di dividendi da sottoporre all'Assemblea, in conformità a quanto previsto dall'art. 28 CRR.
In data 3 agosto 2023 il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis ha approvato la prima edizione del TCFD Report, che presenta le informazioni utili agli investitori e agli stakeholder per valutare correttamente i rischi e le opportunità della Banca legati al clima. Il documento, redatto su base volontaria e allineato alle raccomandazioni della Task-force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), nata su iniziativa del Financial Stability Board, amplia ulteriormente la rendicontazione ESG del Gruppo, rappresentando, tra gli altri progetti, la strategia di riduzione delle emissioni finanziate sul portafoglio creditizio che la Banca ha definito aderendo, per prima in Italia, alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), l'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale.
In data 6 settembre 2023 Banca Ifis ha completato il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred destinata ad investitori istituzionali per un ammontare di 300 milioni di euro. L'operazione rientra nell'ambito del programma di emissioni EMTN da 5 miliardi di euro, così come previsto dal Piano Industriale 2022-2024 della Banca. Nel dettaglio, l'emissione obbligazionaria ha una durata di 5 anni, con data di regolamento prevista per il 13 settembre 2023 e scadenza il 13 settembre 2028. Il reoffer price è stato fissato alla pari e con una cedola pagabile annualmente del 6,875%. L'obbligazione è quotata presso il Luxembourg Stock Exchange e ha un rating di Baa3 da parte di Moody's e di BB+ da parte di Fitch.
Banca Ifis ha rafforzato la propria squadra manageriale con l'inserimento di Roberto Ferrari che, a far data dal 20 settembre 2023, è stato nominato Chief Financial Officer (CFO). Nel suo nuovo ruolo, Ferrari risponde direttamente all'Amministratore Delegato, Frederik Geertman. In conformità alle disposizioni contenute nelle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., si informa che il dott. Ferrari non è titolare di azioni di Banca Ifis.


In data 31 ottobre 2023 è stata perfezionata la partnership di lungo periodo siglata lo scorso maggio tra Banca Ifis e il Gruppo Mediobanca per la gestione dei crediti deteriorati (Npl). In particolare, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, Banca Ifis ha perfezionato l'acquisto dal Gruppo Mediobanca, per un corrispettivo di 100 milioni di euro, Revalea S.p.A., società nata nel 2022 dallo scorporo di Npl derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze con un gross book value di 6,5 miliardi di euro e un valore netto di bilancio di 232,1 milioni di euro al 30 settembre 2023. L'operazione consolida il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured e consente a Mediobanca di uscire dal business del Npl, non più tra le attività core del Gruppo, consolidando altresì la specializzazione di MBCredit Solutions nell'attività di gestione e recupero potendo contare su volumi di business costanti per i prossimi anni. Con il perfezionamento dell'operazione è entrato, infatti, in vigore l'accordo pluriennale di servicing ai sensi del quale MBCredit Solutions continuerà ad affiancare Banca Ifis nell'attività di gestione nonché di recupero dei crediti in sofferenza e deteriorati. Nel contesto dell'acquisizione, 18 dipendenti di Revalea sono andati a rafforzare il team del Gruppo Banca Ifis.
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Massimo Luigi Zanaboni, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.



Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 1.453.013 | 603.134 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 21.771 | 26.868 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
192.893 | 195.220 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
780.762 | 697.611 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 616.616 | 565.762 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 9.908.360 | 10.186.932 |
| Derivati di copertura | 4.819 | - |
| Attività materiali | 132.435 | 126.341 |
| Attività immateriali | 71.789 | 64.264 |
| di cui: | ||
| - avviamento | 38.020 | 38.020 |
| Attività fiscali: | 271.668 | 325.181 |
| a) correnti | 31.214 | 60.924 |
| b) anticipate | 240.454 | 264.257 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 813 | - |
| Altre attività | 465.454 | 471.064 |
| Totale dell'attivo | 13.920.393 | 13.262.377 |


| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 3.236.570 | 3.422.160 |
| Debiti verso clientela | 5.280.665 | 5.103.343 |
| Titoli in circolazione | 3.209.338 | 2.605.195 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 20.933 | 25.982 |
| Passività fiscali: | 50.449 | 52.298 |
| a) correnti | 20.296 | 21.961 |
| b) differite | 30.153 | 30.337 |
| Altre passività | 352.148 | 391.697 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 7.231 | 7.696 |
| Fondi per rischi e oneri | 57.960 | 56.225 |
| Riserve da valutazione | (57.021) | (59.722) |
| Riserve | 1.507.460 | 1.440.944 |
| Acconti su dividendi (-) | - | (52.433) |
| Sovrapprezzi di emissione | 84.108 | 83.767 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (21.817) | (22.104) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 13.817 | 12.432 |
| Utile del periodo | 124.741 | 141.086 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 13.920.393 | 13.262.377 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 | |
|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 409.506 | 392.504 | |
| Commissioni nette | 74.299 | 65.210 | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 28.552 | 30.978 | |
| Margine di intermediazione | 512.357 | 488.692 | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (30.870) | (48.874) | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 481.487 | 439.818 | |
| Spese amministrative: | (292.861) | (282.769) | |
| a) spese per il personale | (120.466) | (111.244) | |
| b) altre spese amministrative | (172.395) | (171.525) | |
| Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (13.024) | (12.320) | |
| Altri oneri/proventi di gestione | 17.360 | 16.551 | |
| Costi operativi | (288.525) | (278.538) | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.717) | (4.515) | |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | - | (762) | |
| Utili (perdite) da cessioni di investimenti | - | 304 | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 186.245 | 156.307 | |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (60.120) | (50.190) | |
| Utile (perdita) del periodo | 126.125 | 106.117 | |
| (Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi | (1.384) | (574) | |
| Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo | 124.741 | 105.543 |


| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | ||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2023 | 31.12.2022 | |
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.536.437 | 1.520.570 | |
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.537.420 | 1.521.490 | |
| Totale Fondi propri | 1.822.028 | 1.906.288 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 9.892.146 | 10.128.064 | |
| CET1 Ratio | 15,53% | 15,01% | |
| Tier 1 Ratio | 15,54% | 15,02% | |
| Total Capital Ratio | 18,42% | 18,82% |
Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.
Direttore Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability Banca Ifis S.p.A.
Davide Tammaro Responsabile Brand, Corporate Communication & Sustainability [email protected] +39 366 6258525
Responsabile Investor Relations & Corporate Development Banca Ifis S.p.A. +39 02 24129953
Davide Pastore Responsabile Relazioni con i Media [email protected] +39 337 1115357

COMUNICATO STAMPA
RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2023
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