Quarterly Report • May 13, 2021
Quarterly Report
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| 1. Cariche sociali 5 | |
|---|---|
| 2. Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo 7 | |
| 2.1 Risultati e strategia 8 | |
| 2.2 Highlights 13 | |
| 2.3 Risultati per Settore di attività 15 | |
| 2.4 Evoluzione trimestrale riclassificata 18 | |
| 2.5 Dati storici del Gruppo 20 | |
| 3. Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo 21 | |
| 3.1 La struttura organizzativa 22 | |
| 4. Prospetti contabili riclassificati 39 | |
| 4.1 Stato patrimoniale consolidato riclassificato 40 | |
| 4.2 Conto economico consolidato riclassificato 42 | |
| 4.3 Prospetto della redditività consolidata complessiva riclassificato 43 | |
| 5. Nota informativa45 | |
| 5.1 Politiche contabili 46 | |
| 5.2 Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo 55 | |
| 5.3 Fatti di rilievo avvenuti nel periodo 75 | |
| 5.4 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo 77 | |
| 5.5 Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari 78 |
Amministratore Delegato Frederik Geertman (1)
Presidente Sebastien Egon Fürstenberg
Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio
Consiglieri Simona Arduini Monica Billio Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Riccardo Preve Monica Regazzi Daniele Umberto Santosuosso
(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.
Collegio Sindacale Presidente Giacomo Bugna
Società di Revisione EY S.p.A.
Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari
Sindaci Effettivi Marinella Monterumisi Franco Olivetti
Sindaci Supplenti Alessandro Carducci Artenisio Giuseppina Manzo
Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di FCI Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Indirizzo Internet: www.bancaifis.it
2. Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo
Banca Ifis è un'organizzazione unica, molto resiliente e capace di presidiare specifici business che richiedono un grado di competenza distintiva elevata.
I risultati del primo trimestre, che si chiude con un utile netto di periodo di 20,1 milioni di euro, confermano dunque la validità di un modello basato su qualità e specializzazione che ha oggi buone performance industriali. Il business commerciale ha dimostrato grande dinamicità e maggiori erogazioni soprattutto nei mutui garantiti da Mediocredito Centrale, riportando ricavi pari a 65 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto al primo trimestre 2020. Stiamo accelerando sulla digitalizzazione dei processi in ottica di efficienza, velocità e omnicanalità, raccogliendo già concreti contributi commerciali. Nel primo trimestre del 2021, un quinto dei nostri nuovi clienti è stato acquisito digitalmente. L'obiettivo è incorporare la tecnologia nei nostri processi e offrire ai clienti un'esperienza "a misura di impresa". Le nuove piattaforme consentiranno non solo il marketing dei prodotti della Banca ma anche e soprattutto la gestione più automatizzata del back office per focalizzare persone e competenze su attività a alto valore aggiunto.
La performance del business Npl, con ricavi pari a 58,3 milioni di euro, +35% rispetto al primo trimestre 2020, beneficia della normalizzazione dell'attività dei tribunali e della migliore gestione dei piani di recupero volontari con l'aumento dei "saldi e stralci" sui piani di rientro più incerti, sulla base dell'analisi di ogni singola posizione. Nel business Npl la strategia è volta a ottimizzare l'attività di servicing in termini di costi e tempistiche di recupero: in questi primi tre mesi dell'anno abbiamo raggiunto il massimo storico per i recuperi di cassa sui portafogli acquistati che si attestano a 81 milioni di euro, in incremento del 24% rispetto al primo trimestre 2020.
Il costo del credito è stato pari a 16 milioni di euro e include 8 milioni di euro di accantonamenti addizionali su crediti in bonis nell'ambito di ulteriore prudenza in relazione allo scenario Covid-19. Abbiamo dedicato una particolare attenzione al monitoraggio dei crediti in moratoria con un'analisi per settore e per le principali posizioni. I primi feedback sono positivi: ad oggi un terzo dei nostri clienti ha scelto di anticipare la ripresa dei pagamenti delle proprie rate che beneficiavano delle moratorie grazie al progressivo miglioramento del contesto macroeconomico. Il CET1 ha raggiunto l'11,77%, calcolato escludendo l'utile del trimestre. L'allocazione del capitale sarà fatta in base alla redditività delle singole unità di business e dei singoli progetti, mantenendo comunque la diversificazione del business commerciale e gli Npl che ha confermato la sua valenza anche nella crisi del Covid-19.
Il margine di intermediazione si attesta a 137,7 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 31 marzo 2020, pari a 106 milioni di euro. Tale aumento di 31,8 milioni di euro è legato principalmente ai seguenti fattori:
• effetto del migliore contesto economico generale sul Settore Npl, in particolare dell'attività dei tribunali e di conseguenza delle azioni legali per il recupero crediti che ha comportato una crescita del margine di intermediazione pari a circa 15,0 milioni di euro;
1 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business essendo esse parte integrante del rendimento complessivo.
Al 31 marzo 2021 le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 16,1 milioni di euro rispetto ai 18,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 (-13,0%). In particolare, l'Area Factoring nel primo trimestre 2021 registra riprese nette per 4,3 milioni di euro riconducibili alla diminuzione delle esposizioni deteriorate, in particolare in settori considerati più a rischio in relazione agli effetti economici della pandemia nonché a una revisione dei modelli di valutazione del rischio di credito. A tale contribuzione positiva si contrappongono l'Area Leasing, le cui rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 3,7 milioni di euro (4,3 milioni di euro al 31 marzo 2020) e l'Area Corporate Banking & Lending, con rettifiche nette per 6,3 milioni di euro, in aumento di 4,2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, dovute ad accantonamenti addizionali prudenziali in relazione allo scenario Covid-19. Infine, il Settore Governance & Servizi e Non Core contribuisce con rettifiche nette per 10,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 7,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 principalmente per la svalutazione di una posizione significativa del portafoglio in run-off.
I costi operativi sono pari a 91,3 milioni di euro in crescita del 24,2% rispetto al 31 marzo 2020 (+24,2%). Il trend è legato all'aumento delle spese del personale, dovuto principalmente all'ingresso di Farbanca a perimetro, a più alti costi legali e di recupero Npl, a nuove progettualità ICT, maggiori investimenti in marketing e pubblicità, a cui si aggiungono gli accantonamenti netti di periodo a fondi per rischi e oneri e al Fondo di Risoluzione Unico (SRF).
Di seguito si riportano in dettaglio le principali componenti della voce.
euro al Fondo di Risoluzione Unico (SRF). Sono anche presenti accantonamenti per 2,5 milioni di euro relativi a impegni a erogare fondi e garanzie.
• Gli altri proventi netti di gestione, pari a 6,8 milioni di euro, registrano un decremento del 14,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente che era positivamente influenzato da indennizzi a fronte di garanzie ricevute su cessioni di portafogli Npl.
Al 31 marzo 2021 l'utile netto di pertinenza della Capogruppo si attesta a 20,1 milioni di euro, in aumento di 10 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020 (escludendo da quest'ultimo la plusvalenza straordinaria di 24,2 milioni di euro e il relativo effetto fiscale per la cessione dell'immobile milanese di Corso Venezia).
Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economicopatrimoniali al 31 marzo 2021.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking registra un incremento del 40,5% rispetto al 31 marzo dell'anno precedente e si attesta a 15,3 milioni di euro. Tale variazione è determinata dalla crescita del margine di intermediazione per 11,2 milioni di euro e da minori rettifiche di valore per rischio di credito per 5,3 milioni di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno. I costi operativi sono complessivamente aumentati di 8,8 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020.
L'utile di periodo del Settore Npl è pari a circa 11,5 milioni di euro, in crescita del 69,5% rispetto al risultato dello stesso periodo del 2020, grazie alla ripresa di tutte le attività di business.
Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 58,3 milioni di euro (+34,8%) rispetto ai 43,2 milioni di euro al 31 marzo 2020. L'incremento è dovuto sia all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato che hanno generato interessi attivi per 36,2 milioni di euro (in aumento del 4,9% al 31 marzo 2021) sia al miglioramento dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati rispetto alle previsioni, con un effetto sul margine di interesse di 27,5 milioni di euro nel primo trimestre 2021 (+82,5%).
Gli incassi del Settore Npl nel primo trimestre 2021 sono pari a 80,9 milioni di euro, +24% rispetto ai 65,2 milioni di euro del primo trimestre 2020, e includono le rate incassate da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite.
Il Settore Governance & Servizi e Non Core al 31 marzo 2021 registra una perdita di 6,0 milioni di euro rispetto all'utile di 8,8 milioni di euro del 31 marzo 2020, che beneficiava notevolmente della plusvalenza, al netto dei relativi costi di vendita, di 24,2 milioni di euro della cessione dell'immobile di Corso Venezia a Milano.
Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 14,5 milioni di euro, in aumento di 5,6 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, per un incremento sia dell'Area Non Core di 4,7 milioni di euro sia dell'Area Governance & Servizi di 0,9 milioni di euro.
I costi operativi si attestano a 12,9 milioni di euro in crescita di 0,9 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020. L'incremento è quasi esclusivamente legato al maggior costo per il contributo al Fondo di Risoluzione Unico (SRF): circa un milione di euro in più rispetto allo stanziamento dello stesso periodo dello scorso anno.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.032,1 milioni di euro con un decremento dell'1,1% rispetto al 31 dicembre 2020 (9.135,4 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,4 miliardi di euro (1,3 miliardi al 31 dicembre 2020). Il Settore Commercial & Corporate Banking è in calo rispetto al saldo dell'omologo periodo del precedente esercizio (-2,7%). Tale riduzione è concentrata soprattutto nell'Area Factoring (-8,8%) ed è stata solo parzialmente compensata dalla crescita dell'Area Corporate Banking & Lending (+5,0%, pari a una crescita di circa 92 milioni di euro); in lieve flessione anche l'Area Leasing, -0,6%. In riduzione dello 0,5% i crediti del Settore Npl, mentre si registra un aumento di 63,5 milioni di euro delle esposizioni del Settore Governance & Servizi e Non Core, principalmente per l'effetto di acquisti di titoli di debito.
Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.598,0 milioni di euro al 31 marzo 2021 contro i 1.591,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (+0,4%).
Al netto del portafoglio del Settore Npl, i crediti deteriorati si attestano a 222,1 milioni di euro, in aumento rispetto al dato di 210,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020.
Nei primi tre mesi del 2021 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità superiore al fabbisogno (circa 1,2 miliardi di euro al 31 marzo 2021 tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR e NSFR (con indici superiori, rispettivamente, al 1.400% e al 100%).
Al 31 marzo 2021 il totale della raccolta è di 9.735,3 milioni di euro, -1,7% rispetto alla fine dell'esercizio 2020, e la struttura del funding risulta così composta:
I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2021 a 5.526,3 milioni di euro: +1% rispetto al 31 dicembre 2020, registrando una sostanziale stabilità della raccolta retail (principalmente Rendimax e Contomax), che ammonta a 4.489,2 milioni di euro a fine marzo 2021 (+0,7%).
I debiti verso banche sono pari a 2.251,1 milioni di euro, in riduzione del 4,9% rispetto al 31 dicembre 2020.
I titoli in circolazione al 31 marzo 2021ammontano a 1.957,9 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 2.069,1 milioni di euro di fine 2020. Nel corso del primo trimestre 2021 è stato integralmente rimborsato, per raggiungimento della relativa scadenza, il prestito obbligazionario emesso a suo tempo dall'incorporata Interbanca, che al 31 dicembre 2020 presentava un saldo residuo di 62,7 milioni di euro.
Al 31 marzo 2021 il Patrimonio netto consolidato di Gruppo risulta in crescita dell'1,4%, attestandosi a 1.571,7 milioni di euro rispetto ai 1.550,0 milioni di euro di fine 2020, principalmente per il risultato di periodo di pertinenza della Capogruppo di 20,1 milioni di euro e per la variazione netta positiva per 0,9 milioni di euro della riserva da valutazione su titoli nel primo trimestre 2021.
I coefficienti con il consolidamento prudenziale in La Scogliera al 31 marzo 2021 si attestano per il CET1 all'11,77%4 (rispetto al 11,29% al 31 dicembre 2020), per il TIER1 all'12,38%4 (11,86% al 31 dicembre 2020) e per il Total Capital al 15,47%4 (rispetto al 14,85% al 31 dicembre 2020).
I coefficienti del solo Gruppo Banca Ifis, senza considerare gli effetti del consolidamento nella controllante La Scogliera, al 31 marzo 2021 si attestano per il CET1 al 15,97%4 (rispetto al 15,47% al 31 dicembre 2020), per il TIER1 a 15,99%4 (15,49% al 31 dicembre 2020) e per il Total Capital al 20,51%4 (rispetto al 19,87% al 31 dicembre 2020).
Si segnala inoltre che Banca d'Italia ha richiesto al Gruppo Banca Ifis di soddisfare per il 2021, in continuità con il 2020, i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Il Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2021 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
759.471 | 774.555 | (15.084) | (1,9)% | |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
1.080.307 | 1.083.281 | (2.974) | (0,3)% | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
9.032.139 | 9.135.402 | (103.263) | (1,1)% | |
| Totale attivo | 11.841.210 | 12.026.196 | (184.986) | (1,5)% | |
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato |
2.251.098 | 2.367.082 | (115.984) | (4,9)% | |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
5.526.263 | 5.471.874 | 54.389 | 1,0% | |
| Titoli in circolazione | 1.957.906 | 2.069.083 | (111.177) | (5,4)% | |
| Patrimonio netto | 1.571.665 | 1.549.962 | 21.703 | 1,4% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| CONSOLIDATI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
2021 | 2020 | ASSOLUTA | % |
| Margine di intermediazione | 137.729 | 105.952 | 31.777 | 30,0% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(16.102) | (18.512) | 2.410 | (13,0)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 121.627 | 87.440 | 34.187 | 39,1% |
| Costi operativi | (91.268) | (73.499) | (17.769) | 24,2% |
| Utili (Perdite) da cessioni di investimenti | - | 24.161 | (24.161) | (100,0)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
30.359 | 38.102 | (7.743) | (20,3)% |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 20.121 | 26.426 | (6.305) | (23,9)% |
| REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA (in migliaia di euro) |
31.03.2021 | 31.03.2020 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | 20.769 | 26.442 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | 3.751 | (13.453) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (2.974) | (9.594) |
| Redditività complessiva consolidata | 21.546 | 3.395 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza di terzi | 646 | 16 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 20.900 | 3.379 |
| KPI DI GRUPPO | 31.03.2021 | 31.12.2020 |
|---|---|---|
| Ratio - Totale Fondi propri (1) | 15,47% | 14,85% |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 (1) | 11,77% | 11,29% |
| Numero azioni capitale sociale (in migliaia) | 53.811 | 53.811 |
| Numero di azioni in circolazione a fine periodo(2) (in migliaia) |
53.460 | 53.460 |
| Book value per share | 29,40 | 28,99 |
| EPS | 0,38 | 1,29 |
(1) Il Capitale primario di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nel primo trimestre del 2021.
(2) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | SETTORE | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
GOVER NANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
|||||||
| Dati al 31.03.2021 | 72.558 | - | - | 72.558 | 9.147 | 60.994 | 142.699 |
| Dati al 31.12.2020 | 66.441 | - | - | 66.441 | 9.524 | 61.013 | 136.978 |
| Variazione % | 9,2% | - | - | 9,2% | (4,0)% | (0,0)% | 4,2% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||
| Dati al 31.03.2021 | 2.244 | - | - | 2.244 | - | 757.227 | 759.471 |
| Dati al 31.12.2020 | 2.322 | - | - | 2.322 | - | 772.233 | 774.555 |
| Variazione % | (3,4)% | - | - | (3,4)% | - | (1,9)% | (1,9)% |
| Crediti verso clientela(1) | |||||||
| Dati al 31.03.2021 | 5.833.206 | 2.513.086 | 1.405.902 | 1.914.217 | 1.398.220 | 1.800.713 | 9.032.139 |
| Dati al 31.12.2020 | 5.992.591 | 2.755.488 | 1.414.055 | 1.823.048 | 1.405.603 | 1.737.208 | 9.135.402 |
| Variazione % | (2,7)% | (8,8)% | (0,6)% | 5,0% | (0,5)% | 3,7% | (1,1)% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2021 Titoli di Stato per 1.181,6 milioni di euro (1.095,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | SETTORE | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI ECONOMICI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
GOVER NANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Margine di intermediazione | |||||||
| Dati al 31.03.2021 | 64.932 | 34.020 | 13.621 | 17.291 | 58.267 | 14.530 | 137.729 |
| Dati al 31.03.2020 | 53.765 | 36.372 | 11.833 | 5.560 | 43.235 | 8.952 | 105.952 |
| Variazione % | 20,8% | (6,5)% | 15,1% | 211,0% | 34,8% | 62,3% | 30,0% |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
|||||||
| Dati al 31.03.2021 | 59.229 | 38.334 | 9.872 | 11.023 | 58.267 | 4.131 | 121.627 |
| Dati al 31.03.2020 | 42.717 | 31.775 | 7.496 | 3.446 | 43.235 | 1.488 | 87.440 |
| Variazione % | 38,7% | 20,6% | 31,7% | 219,9% | 34,8% | 177,6% | 39,1% |
| Utile di periodo | |||||||
| Dati al 31.03.2021 | 15.290 | 11.175 | 1.765 | 2.350 | 11.477 | (5.998) | 20.769 |
| Dati al 31.03.2020 | 10.882 | 9.101 | 2.419 | (638) | 6.773 | 8.787 | 26.442 |
| Variazione % | 40,5% | 22,8% | (27,0)% | n.s. | 69,5% | (168,3)% | (21,5)% |
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL | GOVERNAN CE & SERVIZI E NON CORE(1) |
| Costo della qualità creditizia(2) | ||||||
| Dati al 31.03.2021 | 0,39% | (0,66)% | 1,06% | 1,36% | n.a. | 7,46% |
| Dati al 31.12.2020 | 1,38% | 1,09% | 1,11% | 2,43% | n.a. | 4,72% |
| Variazione % | (0,99)% | (1,74)% | (0,05)% | (1,07)% | n.a. | 2,74% |
| Crediti in sofferenza netti/ Crediti verso clientela |
||||||
| Dati al 31.03.2021 | 0,7% | 1,5% | 0,1% | 0,2% | 74,3% | 0,8% |
| Dati al 31.12.2020 | 0,7% | 1,3% | 0,2% | 0,3% | 74,1% | 0,9% |
| Variazione % | 0,0% | 0,2% | (0,1)% | (0,1)% | 0,2% | (0,1)% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde |
||||||
| Dati al 31.03.2021 | 74,3% | 74,7% | 86,9% | 43,5% | - | 48,9% |
| Dati al 31.12.2020 | 72,7% | 73,7% | 85,0% | 26,9% | - | 29,1% |
| Variazione % | 1,6% | 1,0% | 1,9% | 16,6% | - | 19,8% |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti |
||||||
| Dati al 31.03.2021 | 2,8% | 4,4% | 0,8% | 2,3% | 98,4% | 3,1% |
| Dati al 31.12.2020 | 2,7% | 4,2% | 0,8% | 1,8% | 98,3% | 2,9% |
| Variazione % | 0,1% | 0,2% | 0,0% | 0,5% | 0,1% | 0,2% |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi |
||||||
| Dati al 31.03.2021 | 6,2% | 10,0% | 2,7% | 3,4% | 98,4% | 5,1% |
| Dati al 31.12.2020 | 5,9% | 9,3% | 2,9% | 3,0% | 98,3% | 4,3% |
| Variazione % | 0,3% | 0,7% | (0,2)% | 0,4% | 0,1% | 0,8% |
| RWA(3) | ||||||
| Dati al 31.03.2021 | 4.839.245 | 2.155.017 | 1.280.300 | 1.403.928 | 2.189.265 | 925.870 |
| Dati al 31.12.2020 | 5.144.914 | 2.361.547 | 1.309.416 | 1.473.951 | 2.211.695 | 915.705 |
| Variazione % | (5,9)% | (8,7)% | (2,2)% | (4,8)% | (1,0)% | 1,1% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2021 Titoli di Stato 1.181,6 milioni di euro (1.095,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020) che ai fini del calcolo del costo della qualità creditizia non stati considerati.
(2) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(3) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE |
ESERCIZIO 2021 |
ESERCIZIO 2020 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03 | 31.12 | 30.09 | 30.06 | 31.03 |
| ATTIVO | |||||
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
142.699 | 136.978 | 103.487 | 102.347 | 103.743 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
759.471 | 774.555 | 1.162.008 | 1.146.701 | 1.215.355 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 1.080.307 | 1.083.281 | 1.016.707 | 1.007.613 | 628.756 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
9.032.139 | 9.135.402 | 7.957.357 | 8.034.032 | 7.600.742 |
| Attività materiali | 116.564 | 115.149 | 110.366 | 108.976 | 109.632 |
| Attività immateriali | 61.043 | 60.970 | 60.800 | 60.632 | 61.893 |
| Attività fiscali | 374.264 | 381.431 | 377.122 | 385.780 | 389.964 |
| Altre voci dell'attivo | 274.723 | 338.430 | 410.789 | 406.240 | 382.531 |
| Totale dell'attivo | 11.841.210 | 12.026.196 | 11.198.636 | 11.252.321 | 10.492.616 |
| STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE |
ESERCIZIO 2021 |
ESERCIZIO 2020 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03 | 31.12 | 30.09 | 30.06 | 31.03 | |||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | ||||||||
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato | 2.251.098 | 2.367.082 | 2.245.825 | 2.270.742 | 1.014.365 | |||
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
5.526.263 | 5.471.874 | 4.915.588 | 4.863.949 | 4.894.280 | |||
| Titoli in circolazione | 1.957.906 | 2.069.083 | 1.991.481 | 2.036.348 | 2.559.834 | |||
| Passività fiscali | 52.524 | 48.154 | 42.054 | 47.367 | 68.066 | |||
| Altre voci del passivo | 481.754 | 520.041 | 491.412 | 536.967 | 413.641 | |||
| Patrimonio netto del Gruppo: | 1.571.665 | 1.549.962 | 1.512.276 | 1.496.948 | 1.542.430 | |||
| - Capitale, sovrapprezzi e riserve | 1.551.543 | 1.481.158 | 1.459.930 | 1.460.192 | 1.516.004 | |||
| - Utile netto di pertinenza della Capogruppo | 20.121 | 68.804 | 52.346 | 36.756 | 26.426 | |||
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 11.841.210 | 12.026.196 | 11.198.636 | 11.252.321 | 10.492.616 |
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO: | ESERCIZIO | ESERCIZIO 2020 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| EVOLUZIONE TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
2021 1°Trim. |
4°Trim. | 3°Trim. | 2°Trim. | 1°Trim. |
| Margine di interesse | 115.827 | 120.891 | 91.122 | 78.263 | 91.416 |
| Commissioni nette | 18.767 | 19.392 | 15.688 | 18.710 | 21.097 |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 3.135 | 5.814 | 2.102 | 9.866 | (6.561) |
| Margine di intermediazione | 137.729 | 146.097 | 108.912 | 106.839 | 105.952 |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(16.102) | (43.503) | (14.516) | (14.828) | (18.512) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 121.627 | 102.594 | 94.396 | 92.011 | 87.440 |
| Spese per il personale | (33.779) | (34.059) | (28.630) | (28.651) | (32.029) |
| Altre spese amministrative | (52.455) | (67.830) | (40.923) | (41.545) | (40.520) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (7.421) | (7.034) | (4.619) | (11.412) | (4.889) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(4.413) | (4.730) | (4.490) | (4.558) | (4.039) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 6.800 | 35.031 | 4.717 | 4.207 | 7.978 |
| Costi operativi | (91.268) | (78.622) | (73.945) | (81.959) | (73.499) |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | - | (700) | - | - | - |
| Utili (perdite) da cessioni di investimenti | - | - | - | - | 24.161 |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
30.359 | 23.272 | 20.451 | 10.052 | 38.102 |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(9.590) | (6.592) | (4.811) | 328 | (11.660) |
| Utile di periodo | 20.769 | 16.680 | 15.640 | 10.380 | 26.442 |
| Utile di periodo di pertinenza di terzi | 648 | 222 | 50 | 50 | 16 |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 20.121 | 16.458 | 15.590 | 10.330 | 26.426 |
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
Di seguito i principali indicatori e performance registrati dal Gruppo nei corrispondenti periodi degli ultimi 5 esercizi.
| DATI STORICI (1) (in migliaia di euro) |
31.03.2021 31.03.2020 | 31.03.2019 | 31.03.2018 | 31.03.2017 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
759.471 | 1.215.355 | 432.901 | 453.847 | 631.568 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 9.032.139 | 7.600.742 | 7.322.130 | 6.457.208 | 5.803.700 |
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato | 2.251.098 | 1.014.365 | 844.790 | 820.190 | 1.028.971 |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 5.526.263 | 4.894.280 | 5.021.481 | 5.022.110 | 5.055.558 |
| Titoli in circolazione | 1.957.906 | 2.559.834 | 1.955.400 | 1.774.973 | 1.122.879 |
| Patrimonio netto | 1.571.665 | 1.542.430 | 1.489.301 | 1.412.989 | 1.253.638 |
| Margine di intermediazione | 137.729 | 105.952 | 130.109 | 139.378 | 103.543 |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 121.627 | 87.440 | 117.021 | 128.421 | 101.375 |
| Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 20.121 | 26.426 | 29.920 | 37.854 | 32.687 |
| KPI: | |||||
| Cost/Income ratio | 66,3% | 69,4% | 57,2% | 52,7% | 53,7% |
| Ratio - Totale Fondi propri (2) | 15,47% | 14,80% | 14,02% | 15,35% | 14,90% |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 (2) | 11,77% | 11,12% | 10,29% | 11,10% | 14,02% |
(1) Ai fini comparativi, i dati dei periodi 2017 e 2018 sono stati riesposti per omogeneità contabile rispetto ai valori al 31 marzo 2021, per tenere conto delle modifiche introdotte dall'IFRS 9. Tale riesposizione non è stata applicata al calcolo degli indici comparativi, che rimangono allineati ai valori precedentemente pubblicati.
(2) Il Capitale primario di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2021.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentono agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi Settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.
L'identificazione dei Settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.
L'informativa per Settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:
L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.
Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di conto economico espone i risultati fino all'utile netto.
A tale scopo è stato necessario procedere con l'attribuzione dei costi operativi ai Settori di riferimento e si è proceduto secondo le seguenti modalità:
l'indirizzo ai singoli Settori è stato effettuato utilizzando per le diverse categorie di costo strumenti differenti di allocazione basati anche su survey interne.
Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:
Farbanca S.p.A., acquisita in data 27 novembre 2020 dal Gruppo Banca Ifis, contribusce alla redditività generata dall'Area Corporate Banking & Lending. Dal mese di gennaio 2021, per favorire la gestione accentrata del business al supporto delle farmacie, nella medesima Area è stato allocato anche il contributo reddituale fornito dall'altra società controllata Credifarma, precedentemente inclusa nell'Area Factoring; tutte le informazioni fornite di seguito, comprensive dei dati comparativi, tengono in considerazione tale riallocazione.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2021 | 2020 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 43.677 | 36.059 | 7.618 | 21,1% | |
| Commissioni nette | 19.128 | 19.725 | (597) | (3,0)% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 2.127 | (2.019) | 4.146 | (205,3)% | |
| Margine di intermediazione | 64.932 | 53.765 | 11.167 | 20,8% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(5.703) | (11.048) | 5.345 | (48,4)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 59.229 | 42.717 | 16.512 | 38,7% | |
| Costi operativi | (36.834) | (28.015) | (8.819) | 31,5% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
22.395 | 14.702 | 7.693 | 52,3% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(7.105) | (3.820) | (3.285) | 86,0% | |
| Utile (perdita) di periodo | 15.290 | 10.882 | 4.408 | 40,5% |
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 15,3 milioni di euro, in aumento del 40,5% rispetto al 31 marzo 2020. Tale variazione è determinata dalla crescita del margine di intermediazione per 11,2 milioni di euro e da minori rettifiche di valore per rischio di credito per 5,3 milioni di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno. I costi operativi sono complessivamente aumentati di 8,8 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020, così come più diffusamente commentato nel prosieguo del documento.
Analogamente, l'andamento della gestione delle Aree di business che compongono il Settore è descritto ed approfondito in seguito.
Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.
| COMMERCIAL & CORPORATE BANKING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2021 | ||||||
| Valore nominale | 166.220 | 169.814 | 39.660 | 375.693 | 5.730.554 | 6.106.247 |
| Rettifiche di valore | (123.548) | (81.622) | (4.456) | (209.625) | (63.416) | (273.041) |
| Valore di bilancio | 42.672 | 88.192 | 35.204 | 166.068 | 5.667.138 | 5.833.206 |
| Coverage ratio | 74,3% | 48,1% | 11,2% | 55,8% | 1,1% | 4,5% |
| Gross ratio | 2,7% | 2,8% | 0,6% | 6,2% | 93,8% | 100,0% |
| Net ratio | 0,7% | 1,5% | 0,6% | 2,8% | 97,2% | 100,0% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2020 | ||||||
| Valore nominale | 157.660 | 176.949 | 35.583 | 370.192 | 5.892.756 | 6.262.949 |
| Rettifiche di valore | (114.554) | (89.677) | (5.135) | (209.366) | (60.991) | (270.358) |
| Valore di bilancio | 43.106 | 87.272 | 30.448 | 160.826 | 5.831.765 | 5.992.591 |
| Coverage ratio | 72,7% | 50,7% | 14,4% | 56,6% | 1,0% | 4,3% |
| Gross ratio | 2,5% | 2,8% | 0,6% | 5,9% | 94,1% | 100,0% |
| Net ratio | 0,7% | 1,5% | 0,5% | 2,7% | 97,3% | 100,0% |
Le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking si attestano al 31 marzo 2021 a 166,1 milioni di euro, in aumento di 5,2 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2020 (160,8 milioni di euro): il rapporto sofferenze nette su totale crediti (0,7%) rimane invariato in relazione alla diminuzione dei crediti totali per 159,4 milioni di euro e a fronte di crediti in sofferenza sostanziamente stabili. Le inadempienze probabili, invece, aumentano di 0,9 milioni di euro (+1,1% rispetto al dato alla fine dell'esercizio precedente) cosi come le esposizioni scadute che ammmontano a 35,2 milioni di euro, in aumento di 4,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (30,4 milioni di euro, +15,6%).
Il coverage ratio delle attività deteriorate passa dal 56,6% del 31 dicembre 2020 al 55,8% del 31 marzo 2021.
Si evidenzia infine che all'interno del Settore Commercial & Corporate Banking sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalle business combinations: il valore netto di tali attività, interamente classificato come deteriorato (stage 3), è di 4,9 milioni di euro al 31 marzo 2021 rispetto a 7,2 milioni di euro del 31 dicembre 2020.
Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale della "PPA", sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9.
| KPI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | ||
| Costo della qualità creditizia(1) | 0,39% | 1,38% | n.a. | (0,99)% | |
| Net Npe ratio | 2,8% | 2,7% | n.a. | 0,1% | |
| Gross Npe ratio | 6,2% | 5,9% | n.a. | 0,3% | |
| Totale RWA | 4.839.245 | 5.144.914 | (305.669) | (5,9)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2021 | 2020 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 20.438 | 21.592 | (1.154) | (5,3)% | |
| Commissioni nette | 13.447 | 14.780 | (1.333) | (9,0)% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 135 | - | 135 | n.a. | |
| Margine di intermediazione | 34.020 | 36.372 | (2.352) | (6,5)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
4.314 | (4.597) | 8.911 | (193,8)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 38.334 | 31.775 | 6.559 | 20,6% | |
| Costi operativi | (21.954) | (18.660) | (3.294) | 17,7% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
16.380 | 13.115 | 3.265 | 24,9% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(5.205) | (4.014) | (1.191) | 29,7% | |
| Utile (perdita) di periodo | 11.175 | 9.101 | 2.074 | 22,8% |
Il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta, nel primo trimestre del 2021, a 34,0 milioni di euro, in diminuzione del 6,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al minor contributo sia del margine di interesse (in calo di 1,2 milioni di euro, -5,3%) sia delle commissioni nette (in diminuzione di 1,3 milioni di euro, -9,0%). Nel periodo, il margine di intermediazione risulta inferiore di 2,4 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre del 2020.
La variazione negativa del margine di interesse e delle commissioni nette è stata determinata dalla diminuzione delle masse gestite: il turnover nel primo trimestre del 2021 è pari a 2,5 miliardi di euro, in diminuzione di 383 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente mentre il monte crediti outstanding è pari a 3,0 miliardi di euro, in diminuzione di 0,3 miliardi di euro rispetto a dicembre 2020. Tali riduzioni sono dal punto di vista gestionale prevalentemente riconducibili al contesto economico generato dalla pandemia da Covid-19.
Nel primo trimestre 2021 si registrano riprese nette per rischio di credito pari a 4,3 milioni di euro. Tale dinamica è riconducibile alla diminuzione delle esposizioni deteriorate, ed in particolare in settori considerati più a rischio in relazione agli effetti economici della pandemia, nonché ad una revisione dei modelli di valutazione del rischio di credito.
Il risultato della gestione finanziaria si attesta quindi a 38,3 milioni di euro, in aumento rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio di 6,6 milioni di euro (+20,6%).
I costi operativi aumentano di 3,3 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020. Tale effetto è il risultato combinato di maggiori accantonamenti per circa 1,7 milioni di euro sui fondi rischi per accantonamenti correlati al rischio di credito, di altri accantonamenti a fondi rischi per cause passive per 0,7 milioni di euro e maggiori spese del personale per circa 0,8 milioni di euro, per buona parte connesse alla remunerazione variabile stanziata nel trimestre – tenendo conto che il primo trimestre del 2020 scontava politiche prudenziali connesse all'incertezza della pandemia.
Al 31 marzo 2021, il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 2,5 miliardi di euro, in diminuzione dell'8,8% rispetto al dato del 31 dicembre 2020.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.
| AREA FACTORING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2021 | ||||||
| Valore nominale | 144.687 | 91.986 | 32.024 | 268.697 | 2.420.825 | 2.689.522 |
| Rettifiche di valore | (108.092) | (48.179) | (1.279) | (157.550) | (18.886) | (176.436) |
| Valore di bilancio | 36.595 | 43.807 | 30.745 | 111.147 | 2.401.939 | 2.513.086 |
| Coverage ratio | 74,7% | 52,4% | 4,0% | 58,6% | 0,8% | 6,6% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2020 | ||||||
| Valore nominale | 136.063 | 108.726 | 27.976 | 272.765 | 2.664.408 | 2.937.173 |
| Rettifiche di valore | (100.263) | (55.617) | (1.103) | (156.982) | (24.702) | (181.685) |
| Valore di bilancio | 35.800 | 53.109 | 26.873 | 115.783 | 2.639.706 | 2.755.488 |
| Coverage ratio | 73,7% | 51,2% | 3,9% | 57,6% | 0,9% | 6,2% |
La diminuzione delle inadempienze probabili nette rispetto al 31 dicembre 2020 è legata principalmente al passaggio a sofferenza di una posizione individualmente significativa.
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | |
| Costo della qualità creditizia(1) | (0,66)% | 1,09% | n.a. | (1,75)% | |
| Net Npe ratio | 4,4% | 4,2% | n.a. | 0,2% | |
| Gross Npe ratio | 10,0% | 9,3% | n.a. | 0,7% | |
| Totale RWA | 2.155.017 | 2.361.547 | (206.530) | (8,7)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2021 | 2020 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 11.028 | 8.995 | 2.033 | 22,6% |
| Commissioni nette | 2.593 | 2.838 | (245) | (8,6)% |
| Margine di intermediazione | 13.621 | 11.833 | 1.788 | 15,1% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(3.749) | (4.337) | 588 | (13,6)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 9.872 | 7.496 | 2.376 | 31,7% |
| Costi operativi | (7.292) | (4.988) | (2.304) | 46,2% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
2.580 | 2.508 | 72 | 2,9% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(815) | (89) | (726) | n.s. |
| Utile (perdita) di periodo | 1.765 | 2.419 | (654) | (27,0)% |
Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 13,6 milioni di euro, +15,1% rispetto al dato del 31 marzo 2020; tale maggiore marginalità è dovuta per 1,9 milioni di euro a minori interessi passivi, a seguito di una revisione dei tassi interni di trasferimento. Tale effetto positivo a livello di margine di interesse è parzialmente compensato dalla riduzione del margine commissionale per 0,2 milioni di euro.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 3,7 milioni di euro, in diminuzione di 0,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo nel 2020. La suddetta variazione, in presenza di impieghi in leggera diminuzione, è riconducibile anche ad una minore incidenza delle esposizioni deteriorati lorde sul totale e all'introduzione dei modelli di rating di controparte per la determinazione del significativo incremento di rischio di credito (che determina il passaggio da Stage 1 a Stage 2). A fronte di tale introduzione, l'incidenza dei crediti in Stage 2 sul totale dei bonis è passata dall'1,73% al 31 dicembre 2020 al 7,28% al 31 marzo 2021, con un impatto in termini di maggiori rettifiche forfettarie di 2,7 milioni di euro.
L'aumento dei costi operativi dell'Area Leasing per circa 2,3 milioni di euro è principalmente dovuto a minori proventi verso la clientela per servizi accessori per circa 1,0 milioni di euro, i quali hanno risentito dell'attuale contesto congiunturale che ha impattato solo parzialmente il primo trimestre 2020. A questi si aggiungono maggiori spese ICT per il progetto di rinnovo della piattaforma leasing nonché ai maggiori ammortamenti connessi alla ridefinizione della vita utile dei sistemi in sostituzione.
Al 31 marzo 2021 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.405,9 milioni di euro, registrando una variazione negativa dello 0,6% rispetto ai 1.414,1 milioni di euro del 31 dicembre 2020. Il decremento è dovuto alle maggiori estinzioni rispetto ai volumi erogati nel primo trimestre del 2021 per complessivi 49 milioni di euro.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.
| AREA LEASING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2021 | ||||||
| Valore nominale | 14.013 | 18.290 | 7.132 | 39.435 | 1.412.962 | 1.452.397 |
| Rettifiche di valore | (12.182) | (12.501) | (3.064) | (27.748) | (18.747) | (46.494) |
| Valore di bilancio | 1.831 | 5.789 | 4.068 | 11.687 | 1.394.215 | 1.405.903 |
| Coverage ratio | 86,9% | 68,3% | 43,0% | 70,4% | 1,3% | 3,2% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2020 | ||||||
| Valore nominale | 14.590 | 19.675 | 7.443 | 41.708 | 1.418.450 | 1.460.158 |
| Rettifiche di valore | (12.407) | (13.909) | (4.014) | (30.330) | (15.773) | (46.103) |
| Valore di bilancio | 2.183 | 5.766 | 3.429 | 11.378 | 1.402.677 | 1.414.055 |
| Coverage ratio | 85,0% | 70,7% | 53,9% | 72,7% | 1,1% | 3,2% |
| KPI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | ||
| Costo della qualità creditizia(1) | 1,06% | 1,11% | n.a. | (0,05)% | |
| Net Npe ratio | 0,8% | 0,8% | n.a. | - | |
| Gross Npe ratio | 2,7% | 2,9% | n.a. | (0,2)% | |
| Totale RWA | 1.280.300 | 1.309.416 | (29.116) | (2,2)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2021 | 2020 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 12.211 | 5.472 | 6.739 | 123,2% | |
| Commissioni nette | 3.088 | 2.107 | 981 | 46,6% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 1.992 | (2.019) | 4.011 | (198,7)% | |
| Margine di intermediazione | 17.291 | 5.560 | 11.731 | 211,0% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(6.268) | (2.114) | (4.154) | 196,5% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 11.023 | 3.446 | 7.577 | 219,9% | |
| Costi operativi | (7.588) | (4.367) | (3.221) | 73,8% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
3.435 | (921) | 4.356 | n.s. | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(1.085) | 283 | (1.368) | n.s. | |
| Utile (perdita) di periodo | 2.350 | (638) | 2.988 | n.s. |
Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 17,3 milioni di euro al 31 marzo 2021, è aumentato di 11,7 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020 con un incremento del margine di interesse per 6,7 milioni di euro, della componente commissionale per 1,0 milioni di euro e degli altri componenti del margine di intermediazione per 4,0 milioni di euro.
La variazione positiva del margine di interesse è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:
Le commissioni nette sono in aumento di 1,0 milioni di euro grazie all'effetto combinato di un aumento delle erogazioni del comparto Finanza Strutturata, a cui sono corrisposte maggiori commissioni nette per 0,4 milioni di euro, e dell'incremento delle commissioni associate ai finanziamenti alle PMI per 0,6 milioni di euro, riconducibili al business di Farbanca.
Gli altri componenti del margine di intermediazione risultano in aumento di 4,0 milioni di euro principalmente in relazione alle migliori performance dei fondi OICR in cui il Gruppo ha investito, che hanno comportato una variazione positiva di fair value di 3,6 milioni di euro, oltre che ad un effetto positivo derivante dalle valutazione al fair value dei crediti del comparto Special Situations per 0,3 milioni di euro.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 6,3 milioni di euro, in aumento di 4,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento è attribuibile agli accantonamenti addizionali registrati nel comparto Finanza Strutturata per tenere conto sia del contesto macroeconomico riconducibile alla pandemia sia dei potenziali effetti futuri connessi al venir meno delle misure di supporto al credito. Tali accantonamenti aggiuntivi su posizioni in bonis hanno comportato un incremento delle coperture dei relativi crediti, variate dal 2,4% al 31 dicembre 2020 al 3,2% al 31 marzo 2021, mentre a livello complessivo di Area di business tali coperture, rispetto al dato al 31 dicembre 2020 pari all'1,1%, sono pari all'1,4%.
L'incremento dei costi operativi dell'Area Corporate Banking & Lending per circa 3,2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020 è principalmente riconducibile all'entrata di Farbanca nel perimetro di Gruppo Banca Ifis a partire da dicembre 2020. L'impatto di quest'ultima è di circa 3,1 milioni di euro, inclusi i costi diretti di integrazione e la ridistribuzione dei costi dei servizi centrali con l'ingresso della società nel Gruppo.
Al 31 marzo 2021 il totale dei crediti verso clientela netti dell'Area ammonta a 1.914,2 milioni di euro, con una variazione positiva di 91,2 milioni di euro (+5,0%) rispetto ai 1.823,0 milioni di euro del 31 dicembre 2020. La crescita è guidata dall'incremento degli impieghi verso le PMI per 57,3 milioni di euro e del comparto Finanza Strutturata per 33,9 milioni di euro.
| Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso |
|---|
| la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza. |
| AREA CORPORATE BANKING & LENDING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2021 | ||||||
| Valore nominale | 7.520 | 59.537 | 504 | 67.561 | 1.896.767 | 1.964.328 |
| Rettifiche di valore | (3.273) | (20.942) | (113) | (24.327) | (25.783) | (50.111) |
| Valore di bilancio | 4.247 | 38.595 | 391 | 43.234 | 1.870.984 | 1.914.217 |
| Coverage ratio | 43,5% | 35,2% | 22,4% | 36,0% | 1,4% | 2,6% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2020 | ||||||
| Valore nominale | 7.007 | 48.549 | 164 | 55.719 | 1.809.898 | 1.865.618 |
| Rettifiche di valore | (1.885) | (20.151) | (18) | (22.053) | (20.516) | (42.570) |
| Valore di bilancio | 5.122 | 28.398 | 146 | 33.666 | 1.789.382 | 1.823.048 |
| Coverage ratio | 26,9% | 41,5% | 10,7% | 39,6% | 1,1% | 2,3% |
L'aumento per 9,6 milioni di euro delle esposizioni deteriorate nette rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuto prevalentemente all'ingresso nella categoria inadempienze probabili di una posizione individualmente significativa.
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | |
| Costo della qualità creditizia(1) | 1,36% | 2,43% | n.a. | (1,07)% | |
| Net Npe ratio | 2,3% | 1,8% | n.a. | 0,5% | |
| Gross Npe ratio | 3,4% | 3,0% | n.a. | 0,4% | |
| Totale RWA | 1.403.928 | 1.473.951 | (70.023) | (4,8)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured che secured di difficile esigibilità, nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi. L'attività è strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.
Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio crediti del Settore Npl per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli «interessi a conto economico» si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivanti dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 36,2 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 27,5 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici" nel seguito del presente paragrafo.
| PORTAFOGLIO SETTORE NPL (in migliaia di euro) |
VALORE NOMINALE RESIDUO |
VALORI DI BILANCIO |
VAL. BIL. / VAL. NOM. RES. |
INTERESSI A CONTO ECONOMICO |
ERC | CRITERIO DI CONTABILIZZAZIONE PREVALENTE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo | 1.147.441 | 112.350 | 9,8% | - | 230.407 | Costo d'acquisto |
| Stragiudiziale | 10.986.675 | 368.225 | 3,4% | 22.095 | 640.960 | |
| di cui: Massiva (curve) | 10.577.653 | 188.377 | 1,8% | (1.785) | 306.699 | CA= VAN Flussi da modello |
| di cui: Piani | 409.022 | 179.848 | 44,0% | 23.880 | 334.261 | CA= VAN Flussi da modello |
| Giudiziale | 7.546.162 | 915.681 | 12,1% | 41.645 | 1.922.638 | |
| di cui: Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale |
3.243.490 | 299.650 | 9,2% | - | 587.582 | Costo d'acquisto |
| di cui: Precetti, Pignoramenti, ODA |
1.387.875 | 453.616 | 32,7% | 36.178 | 1.115.474 | CA= VAN Flussi da modello |
| di cui: Secured e Corporate |
2.914.797 | 162.415 | 5,6% | 5.467 | 219.582 | CA= VAN Flussi da modello |
| Totale | 19.680.278 | 1.396.256 | 7,1% | 63.740 | 2.794.005 |
L'attività può essere suddivisa in tre macro categorie:
• gestione post acquisto, dove vengono espletate tutte le attività di ricerca informazioni propedeutiche all'instradamento della posizione verso le modalità di trasformazione più adeguate; il credito viene classificato in una area cosiddetta di "staging" e contabilmente valorizzato al costo di acquisto (112,4
milioni di euro al 31 marzo 2021 rispetto a 170,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020) senza contribuzione a conto economico in termini di margine. Di norma dopo 6-12 mesi le posizioni vengono indirizzate verso la forma di gestione più adeguata alle caratteristiche delle stesse;
Si segnala infine che talvolta, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da code di lavorazione.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2021 | 2020 | ASSOLUTA | % | |
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 36.191 | 34.493 | 1.698 | 4,9% | |
| Interessi attivi notes e altre componenti minoritarie |
490 | 437 | 53 | 12,1% | |
| Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow |
27.544 | 15.091 | 12.453 | 82,5% | |
| Costo della raccolta | (6.580) | (7.174) | 594 | (8,3)% | |
| Margine di interesse | 57.645 | 42.847 | 14.798 | 34,5% | |
| Commissioni nette | 77 | 1.290 | (1.213) | (94,0)% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (375) | (904) | 529 | (58,5)% | |
| Utile da cessione crediti | 920 | - | 920 | n.a. | |
| Margine di intermediazione | 58.267 | 43.233 | 15.034 | 34,8% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 58.267 | 43.233 | 15.034 | 34,8% | |
| Costi operativi | (41.490) | (33.475) | (8.015) | 23,9% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
16.777 | 9.758 | 7.019 | 71,9% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(5.300) | (2.987) | (2.313) | 77,4% | |
| Utile (perdita) di periodo | 11.477 | 6.771 | 4.706 | 69,5% |
La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, passa da 34,5 milioni di euro a 36,2 milioni di euro al 31 marzo 2021 con un incremento del 4,9% dovuto principalmente all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato.
La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow", che passa da 15,1 milioni di euro nel primo trimestre 2020 a 27,5 milioni di euro al 31 marzo 2021 con un incremento dell'82,5%, include l'effetto economico derivante della variazione dei cash flow attesi in funzione dei maggiori o minori incassi realizzati rispetto alle precedenti previsioni. A tale voce concorrono: la gestione stragiudiziale per 9,4 milioni di euro, composti da 17,3 milioni di euro riferiti a piani di rientro e -7,9 milioni di euro riferiti a curve, e la gestione legale per 18,1 milioni di euro, dove il contributo delle azioni di precetto, pignoramento e ODA è di circa 17,4 milioni di euro mentre quello del bacino secured e corporate è di circa 0,7 milioni di euro.
La riduzione del costo della raccolta è dovuta a minori interessi passivi figurativi attribuiti dal Settore Governance & Servizi e Non Core a seguito della riduzione del tasso interno di trasferimento in funzione del costo complessivo della raccolta.
La riduzione della voce commissioni nette è dovuta sia all'aumento delle commissioni passive su incassi e pagamenti che alla riduzione delle commissioni attive derivanti dall'attività di servicing su portafogli di terzi.
Il risultato netto della gestione finanziaria del Settore Npl si attesta pertanto a complessivi 58,3 milioni di euro (43,2 milioni di euro al 31 marzo 2020, in aumento del 34,8%). L'incremento significativo di tale risultato rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente è da ricondursi quasi esclusivamente alla mutata situazione economico-sanitaria che ha investito il Paese nel corso dello scorso anno e che oggi vede i suoi effetti molto più attenuati. Infatti, a marzo 2020 fu disposta la chiusura dei tribunali con ordinanza governativa, che si tradusse in uno stallo delle attività di recupero giudiziale e di conseguenza nella paralisi della produzione di atti legali volti al recupero mobiliare presso terzi.
I costi operativi evidenziano un aumento del 23,9% passando da 33,5 milioni di euro del 31 marzo 2020 a 41,5 milioni di euro del 31 marzo 2021. Tale aumento è principalmente dovuto ai costi variabili collegati al recupero dei crediti.
L'utile di periodo del Settore Npl è pari a circa 11,5 milioni di euro, in aumento del 69,5% rispetto a quello del medesimo periodo dell'esercizio precedente grazie alla ripresa di tutte le attività di business.
Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per categoria di rischio di vigilanza.
| DATI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | |
| Crediti in sofferenza netti | 1.038.777 | 1.041.196 | (2.419) | (0,2)% | |
| Inadempienze probabili nette | 333.727 | 339.799 | (6.072) | (1,8)% | |
| Esposizioni scadute deteriorate nette | 3.319 | 90 | 3.229 | n.s. | |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela (stage 3) |
1.375.823 | 1.381.085 | (5.262) | (0,4)% | |
| Crediti in bonis netti (stage 1 e 2) | 22.397 | 24.518 | (2.121) | (8,7)% | |
| Totale crediti per cassa verso clientela (1) | 1.398.220 | 1.405.603 | (7.383) | (0,5)% |
(1) Il totale crediti per cassa verso clientela include crediti connessi all'attività di servicer per 2,0 milioni di euro e per 1,9 milioni di euro rispettivamente al 31 marzo 2021 e al 31 dicembre 2020.
I crediti del Settore Npl appartengono alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impairedintrodotta dal principio contabile IFRS 9, rappresentato da tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate.
| KPI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | ||
| Valore nominale dei crediti gestiti | 19.680.278 | 19.787.379 | (107.101) | (0,5)% | |
| Totale RWA | 2.189.265 | 2.211.695 | (22.430) | (1,0)% |
La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a circa 2,8 miliardi di euro.
| ANDAMENTO PORTAFOGLIO CREDITI DETERIORATI SETTORE NPL |
31.03.2021 | 31.12.2020 |
|---|---|---|
| Portafoglio crediti iniziale | 1.403.711 | 1.278.220 |
| Acquisti | 13.546 | 224.291 |
| Cessioni | (4.725) | (26.095) |
| Utili da cessioni | 919 | 5.000 |
| Interessi da costo ammortizzato | 36.191 | 139.114 |
| Altre componenti di interesse da variazione cash flow | 27.550 | 42.538 |
| Incassi | (80.936) | (259.357) |
| Portafoglio crediti finale | 1.396.256 | 1.403.711 |
Il totale degli acquisti nel primo trimestre 2021 ammonta a 13,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 6,3 milioni di euro del primo trimestre dell'esercizio precedente. Nel corso dei primi tre mesi del 2021 sono state perfezionate operazioni di cessione ad un prezzo di vendita complessivo di circa 4,7 milioni di euro che hanno prodotto utili per circa 0,9 milioni di euro.
La voce "Incassi" pari a 80,9 milioni include le rate incassate nel corso del trimestre da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 24% rispetto agli incassi di 65,2 milioni di euro del primo trimestre 2020.
Le dinamiche della raccolta dei piani di rientro (pari al valore nominale di tutte le rate dei piani sottoscritti dai debitori nel periodo) sono risultate in aumento, attestandosi a 111 milioni di euro al 31 marzo 2021 contro 81,8 milioni di euro al 31 marzo 2020.
A fine periodo il portafoglio gestito dal Settore Npl comprende n° 1.967.034 pratiche, per un valore nominale pari a circa 19,7 miliardi di euro.
Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Pianificazione e Controllo di Gestione, Finance, Operations, Comunicazione Marketing e Relazioni Esterne, Risorse Umane, nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai Settori operativi delle risorse finanziarie. Il Settore in questione comprende altresì l'attività di Finanza Proprietaria (desk titoli di proprietà) e la controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A., società attiva nell'ambito della cessione del quinto dello stipendio o pensione. Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli di prestiti personali.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2021 | 2020 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 14.505 | 12.510 | 1.995 | 15,9% | |
| Commissioni nette | (438) | 82 | (520) | n.s. | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 463 | (3.638) | 4.101 | (112,7)% | |
| Margine di intermediazione | 14.530 | 8.954 | 5.576 | 62,3% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(10.399) | (7.464) | (2.935) | 39,3% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 4.131 | 1.490 | 2.641 | 177,2% | |
| Costi operativi | (12.944) | (12.009) | (935) | 7,8% | |
| Utili (perdite) da cessione di investimenti | - | 24.161 | (24.161) | (100,0)% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
(8.813) | 13.642 | (22.455) | (164,6)% | |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
2.815 | (4.853) | 7.668 | (158,0)% | |
| Utile (perdita) del periodo | (5.998) | 8.789 | (14.787) | (168,2)% |
Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 14,5 milioni di euro, in aumento di 5,6 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, e con una crescita sia nell'Area Non Core per 4,7 milioni di euro sia nell'Area Governance & Servizi per 0,9 milioni di euro. In particolare:
• il margine di interesse risulta in aumento complessivamente di 2,0 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020. In particolare gli interessi attivi hanno beneficiato di un'accelerazione per 2,9 milioni di euro della PPA a seguito dell'estinzione anticipata di alcune posizioni incluse nel portafoglio crediti Non
Core e del contributo positivo derivante dell'Area Governance & Servizi per 2,2 milioni di euro prevalentemente guidato del comparto Finanza Proprietaria. Tali effetti positivi sono stati parzialmente compensati dai minori interessi attivi a seguito dello smontamento del portafoglio in run-off dell'Area Non Core (-3,1 milioni di euro). L'ammontare complessivo residuo del "reversal PPA" riferito al Settore Governance & Servizi e Non Core risulta pari a 43,6 milioni di euro al 31 marzo 2021;
Sul versante della raccolta, i prodotti Rendimax e Contomax continuano a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a circa 14,9 milioni di euro, in lieve riduzione rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (15,5 milioni di euro) per la contrazione delle masse medie in gestione (4.351 milioni di euro al 31 marzo 2021 contro il dato di 4.565 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -4,7%) nonostante tassi mediamente in linea con il primo trimestre 2020. Al 31 marzo 2021 il valore di bilancio dei titoli in circolazione ammonta a 1.957,9 milioni di euro, in riduzione di 111,2 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2020 a seguito principalmente del rimborso integrale nel primo trimestre 2021 per circa 63 milioni di euro di un prestito obbligazionario emesso dall'incorporata Interbanca, arrivato a naturale scadenza. Sul versante economico, gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni sono diminuiti di 1,1 milioni di euro attestandosi complessivamente ad un valore di 7,9 milioni di euro.
Si segnala inoltre l'accesso al funding tramite operazioni di TLTRO di valore nominale pari a 2,0 miliardi di euro.
Per quanto concerne il costo del credito, si evidenzia un incremento delle rettifiche nette che si attestano a 10,4 milioni di euro rispetto ai 7,5 milioni di euro al 31 marzo 2020. Tale variazione è riconducibile all'Area Non Core e imputabile in parte ad una posizione singolarmente significativa.
I costi operativi si attestano a 12,9 milioni di euro, con un incremento di 0,9 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020. L'incremento è quasi esclusivamente causato dal maggior costo per il contributo al Fondo di Risoluzione Unico (SRF), in aumento di circa 1,0 milioni di euro rispetto allo stanziamento dello stesso periodo dello scorso anno. In entrambi i trimestri tale stanziamento è stato rilevato inizialmente sui fondi rischi per poi essere corrisposto all'autorità competente nel secondo trimestre.
La voce utili da cessioni di investimenti accoglieva al 31 marzo 2020 gli effetti derivanti dalla cessione dell'immobile di Milano in Corso Venezia al netto dei relativi costi di vendita.
Al 31 marzo 2021 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 1.800,7 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto al dato al 31 dicembre 2020 (1.737,2 milioni di euro). L'incremento di circa 63,5 milioni di euro è sostanzialmente legato all'attività del comparto di Finanza Proprietaria, la quale opera prevalentemente attraverso l'acquisto di titoli governativi. Allo stesso tempo i portafogli in run-off del Settore sono diminuiti di circa 43,9 milioni di euro.
Si evidenzia che all'interno del Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca:
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.
| SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI(1) |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2021 | ||||||
| Valore nominale | 29.148 | 58.564 | 7.078 | 94.790 | 1.750.815 | 1.845.606 |
| Rettifiche di valore | (14.264) | (21.921) | (2.527) | (38.711) | (6.181) | (44.892) |
| Valore di bilancio | 14.884 | 36.643 | 4.551 | 56.079 | 1.744.635 | 1.800.713 |
| Coverage ratio | 48,9% | 37,4% | 35,7% | 40,8% | 0,4% | 2,4% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2020 | ||||||
| Valore nominale | 22.090 | 51.180 | 3.479 | 76.749 | 1.695.232 | 1.771.981 |
| Rettifiche di valore | (6.424) | (19.612) | (769) | (26.805) | (7.968) | (34.773) |
| Valore di bilancio | 15.666 | 31.568 | 2.710 | 49.944 | 1.687.264 | 1.737.208 |
| Coverage ratio | 29,1% | 38,3% | 22,1% | 34,9% | 0,5% | 2,0% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2021 Titoli di Stato per 1.181,6 milioni di euro (1.095,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati da crediti appartenenti alla cosìddetta categoria dei "POCI", i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese. Il coverage del portafoglio in bonis al 31 marzo 2021 risulta sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2020.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) |
31.03.2021 | 31.12.2020 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 88 | 82 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto economico |
6.053 | 20.870 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
142.699 | 136.978 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
759.471 | 774.555 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 1.080.307 | 1.083.281 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 9.032.139 | 9.135.402 |
| Attività materiali | 116.564 | 115.149 |
| Attività immateriali | 61.043 | 60.970 |
| di cui: | ||
| - avviamento | 38.787 | 38.798 |
| Attività fiscali: | 374.264 | 381.431 |
| a) correnti | 65.742 | 74.255 |
| b) anticipate | 308.522 | 307.176 |
| Altre attività | 268.582 | 317.478 |
| Totale dell'attivo | 11.841.210 | 12.026.196 |
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) |
31.03.2021 | 31.12.2020 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato | 2.251.098 | 2.367.082 |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 5.526.263 | 5.471.874 |
| Titoli in circolazione valutati al costo ammortizzato | 1.957.906 | 2.069.083 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 8.158 | 18.551 |
| Passività fiscali: | 52.524 | 48.154 |
| a) correnti | 15.619 | 12.018 |
| b) differite | 36.905 | 36.136 |
| Altre passività | 406.769 | 438.311 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 8.747 | 9.235 |
| Fondi per rischi e oneri | 58.080 | 53.944 |
| Riserve da valutazione | (19.065) | (19.337) |
| Riserve | 1.390.274 | 1.320.871 |
| Sovrapprezzi di emissione | 102.555 | 102.491 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (2.948) | (2.948) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 26.916 | 26.270 |
| Utile del periodo | 20.121 | 68.804 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 11.841.210 | 12.026.196 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.03.2021 | 31.03.2020 |
|---|---|---|
| Margine di interesse | 115.827 | 91.416 |
| Commissioni nette | 18.767 | 21.097 |
| Altre componenti al margine di intermediazione | 3.135 | (6.561) |
| Margine di intermediazione | 137.729 | 105.952 |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (16.102) | (18.512) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 121.627 | 87.440 |
| Spese amministrative: | (86.234) | (72.549) |
| a) spese per il personale | (33.779) | (32.029) |
| b) altre spese amministrative | (52.455) | (40.520) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (7.421) | (4.889) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (4.413) | (4.039) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 6.800 | 7.978 |
| Costi operativi | (91.268) | (73.499) |
| Utile (perdita) da cessioni di investimenti | - | 24.161 |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 30.359 | 38.102 |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | (9.590) | (11.660) |
| Utile del periodo | 20.769 | 26.442 |
| Utile di periodo di pertinenza di terzi | 648 | 16 |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 20.121 | 26.426 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.03.2021 | 31.03.2020 |
|---|---|---|
| Utile di periodo | 20.769 | 26.442 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
3.751 | (13.453) |
| Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3.574 | (13.555) |
| Piani a benefici definiti | 177 | 102 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
(2.974) | (9.594) |
| Differenze di cambio | (765) | (2.424) |
| Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(2.209) | (7.170) |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 777 | (23.047) |
| Redditività complessiva (Voce 10 + 170) | 21.546 | 3.395 |
| Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | 646 | 16 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 20.900 | 3.379 |
Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2021 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale secondo i principi contabili IFRS. Per tale motivo è necessario leggere il Resoconto intermedio di gestione consolidato unitamente al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020. I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o emendati principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") come di seguito esposti.
Per IFRS si intendono i principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.
La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.
I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021 sono gli stessi utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 al quale si rimanda per maggiori dettagli.
Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.
Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.
In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all'attuale contesto macroeconomico, anche in considerazione della recrudescenza della pandemia Covid-19, si ritiene ragionevole l'aspettativa che il Gruppo Banca Ifis continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente del Gruppo, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis è stato redatto sulla base delle situazioni contabili al 31 marzo 2021 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento.
Il Gruppo al 31 marzo 2021 è composto dalla controllante Banca Ifis S.p.A., dalle società controllate al 100% Ifis Finance Sp. z o.o., Ifis Rental Services S.r.l., Ifis Npl Investing S.p.A. (già Ifis Npl S.p.A.), Cap.Ital.Fin. S.p.A., Ifis Npl Servicing S.p.A. (già Gemini S.p.A.) e Ifis Real Estate S.p.A., da Ifis Finance IFN S.A. controllata al 99,99%, dalla società controllata al 70% Credifarma S.p.A e da Farbanca S.p.A., acquisita a fine 2020 e controllata al 70,77%.
A tal riguardo, si segnala che in data 1° gennaio 2021 all'interno del Settore Npl è stata completata una riorganizzazione societaria con l'obiettivo di garantire la separazione e l'indipendenza tra le attività di acquisto dei crediti e quelle di recupero tramite tre società: Ifis Npl Investing, Ifis Npl Servicing e Ifis Real Estate (per maggiori dettagli a riguardo si rimanda allo specifico paragrafo nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo"). Con riferimento alle società coinvolte e alla loro denominazione sociale si precisa che, rispetto alla situazione al 31 dicembre 2020:
Tutte le società incluse nell'area di consolidamento sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.
I prospetti contabili della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e della controllata rumena Ifis Finance IFN S.A., espressi entrambi in valuta estera, vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell'operazione. Le risultanti differenze di
cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di ciascuna partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.
Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3; la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:
Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nel periodo di competenza e classificati tra le spese amministrative.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (CGU – Cash Generating Unit) del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a una CGU e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita
della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta della CGU.
Dal processo di consolidamento delle società controllate sono emersi i seguenti avviamenti iscritti alla voce "attività immateriali": 38,0 milioni di euro per il consolidamento dell'ex Gruppo Fbs e 767 mila euro al cambio di fine periodo per quanto riguarda la controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o..
| SEDE SEDE |
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE |
DISPONIBILITÀ | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| DENOMINAZIONI IMPRESE | OPERATIVA | LEGALE | RAPPORTO (1) |
IMPRESA PARTECIPANTE |
QUOTA % | VOTI % (2) |
| Ifis Finance Sp. z o.o. | Varsavia | Varsavia | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis Rental Services S.r.l. | Milano | Milano | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis Npl Investing S.p.A. (già Ifis Npl S.p.A.) |
Firenze, Milano e Mestre (VE) |
Mestre (VE) | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis Real Estate S.p.A. | Milano | Milano | 1 | Ifis Npl Servicing S.p.A. (già Gemini S.p.A.) |
100% | 100% |
| Cap. Ital. Fin. S.p.A. | Napoli | Napoli | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis Npl Servicing S.p.A. (già Gemini S.p.A.) |
Mestre (VE) | Mestre (VE) | 1 | Ifis Npl Investing S.p.A. (già Ifis Npl S.p.A.) |
100% | 100% |
| Ifis Finance IFN S.A. | Bucarest | Bucarest | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 99,99% | 99,99% |
| Farbanca S.p.A. | Bologna | Bologna | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 70,77% | 70,77% |
| Credifarma S.p.A. | Roma | Roma | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 70% | 70% |
| Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Banca Ifis S.p.A. | 10% | 10% |
| Indigo Lease S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% |
| Ifis ABCP Programme S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% |
Legenda
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del "decreto legislativo 87/92"
6 = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del "decreto legislativo 87/92"
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali
Al fine di determinare l'area di consolidamento Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.
La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso del periodo di competenza sono inclusi nel Resoconto intermedio di gestione consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate elencate al precedente paragrafo, nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione per le quali si è valutato sussistere una relazione di controllo ai sensi dell'IFRS 10; tali SPV non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine anche in conseguenza dell'attuale situazione connessa alla pandemia di Covid-19.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 31 marzo 2021.
Inoltre, le stime ed assunzioni adottate nella predisposizione del presente Resoconto sono influenzate dagli impatti ragionevolmente prevedibili del Covid-19. Anche in considerazione della recrudescenza della pandemia Covid-19 nel mese di ottobre 2020 in Italia e nel resto dell'Europa e dei correlati provvedimenti legislativi adottati ed in via di adozione dai vari governi nazionali, non è possibile escludere che ulteriori impatti nei prossimi mesi, al momento non prevedibili in termini di tempistica e importo, possano influenzare le ipotesi e assunzioni alla base dei processi di stima rispetto a quelle considerate nelle stime condotte ai fini della redazione del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021, rendendo così necessario apportare delle variazioni ai valori delle attività e delle passività iscritte, ad oggi non prevedibili né stimabili.
Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci di bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:
In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al Settore Npl, la funzione Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.
In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato
in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.
Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.
Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino a al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.
All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.
Per tenere conto dell'attuale contesto e al fine di incorporare nella stima dei flussi di cassa gli effetti legati alla temporanea chiusura delle attività produttive, sono stati apportati alcuni correttivi dei modelli di stima che hanno comportato, con riferimento alla gestione stragiudiziale, una limitata contrazione degli incassi attesi per gli esercizi 2021 e 2022 in coerenza con le generali proiezioni macroeconomiche.
In coerenza con le normative emanate, sono stati apportati alcuni correttivi ai modelli che trattano sia le posizioni secured Npl, per effetto dell'allungamento delle tempistiche di incasso dovuto alla sospensione a procedere al pignoramento degli immobili ricevuti a garanzia, sia le posizioni per le quali sono in corso Procedure Concorsuali.
In riferimento ai crediti della BU Pharma, il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".
L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:
La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.
Per quanto riguarda la valutazione dell'incremento significativo di rischio di credito, tra le misure di supporto all'economia che hanno avuto ricadute su di essa è certamente importante menzionare la concessione di moratorie. Con la sospensione dei pagamenti dei piani di ammortamento viene anche meno la verifica dello scaduto oltre 30 giorni per effettuare l'allocazione in Stage 2. Ciò ha portato il Gruppo ad introdurre correttivi prudenziali rivolti ai rapporti con controparti oggetto di moratoria o appartenenti a particolari settori economici considerati a più elevato impatto di rischio da Covid-19, al fine di coglierne l'incremento di rischio atteso.
Con riferimento alle Forward Looking Information, si è provveduto ad aggiornare gli scenari macroeconomici a seguito dell'evolversi della crisi economica legata alla diffusione del Covid-19 anche in considerazione delle raccomandazioni diramate dalle Autorità di Vigilanza.
Infine, coerentemente con quanto fatto per il portafoglio secured del Settore Npl, sono stati rivisti i tempi di incasso dei crediti e dei portafogli di crediti garantiti da immobili per i quali sono in corso Procedure Concorsuali per riflettere la già citata sospensione delle esecuzioni immobiliari anche nel Settore Commercial & Corporate Banking.
Si rimanda a quanto più diffusamente indicato al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3, utilizzando l'"acquisition method". L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo.
Per quanto riguarda il processo di allocazione del costo dell'aggregazione alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi fair value (cosiddetta Purchase Price Allocation – "PPA"), si procede con un preventivo lavoro di mappatura delle attività e passività per le quali si è ritenuto probabile riscontrare significative differenze di valore tra il fair value ed il rispettivo valore contabile.
In particolare, i fair value sono determinati sulla base della metodologia ritenuta più opportuna per ciascuna classe di attività e passività acquisite (ad esempio, per il portafoglio creditizio il metodo dei discounted cash flow, ovvero l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi).
Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico quale "gain on bargain purchase".
Successivamente, in base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita.
Per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento allocato alle Cash Generating Units ("CGU") di cui è composto, il Gruppo Banca Ifis provvede alla stima sia dei flussi finanziari futuri nel periodo esplicito di previsione sia dei flussi utilizzati per determinare il cosiddetto Terminal Value. Analogamente, è oggetto di stima da parte del Gruppo il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari futuri precedentemente stimati. Tale tasso di attualizzazione è stimato dal Gruppo utilizzando il "Capital Asset Pricing Model" (CAPM).
Si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", Sezione "10 - Attività immateriali - Voce 100", Paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020.
Per le altre fattispecie elencate, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.
| PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
142.699 | 136.978 | 5.721 | 4,2% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
759.471 | 774.555 | (15.084) | (1,9)% | |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
1.080.307 | 1.083.281 | (2.974) | (0,3)% | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
9.032.139 | 9.135.402 | (103.263) | (1,1)% | |
| Attività materiali e immateriali | 177.607 | 176.119 | 1.488 | 0,8% | |
| Attività fiscali | 374.264 | 381.431 | (7.167) | (1,9)% | |
| Altre voci dell'attivo | 274.723 | 338.430 | (63.707) | (18,8)% | |
| Totale dell'attivo | 11.841.210 | 12.026.196 | (184.986) | (1,5)% | |
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato |
2.251.098 | 2.367.082 | (115.984) | (4,9)% | |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
5.526.263 | 5.471.874 | 54.389 | 1,0% | |
| Titoli in circolazione | 1.957.906 | 2.069.083 | (111.177) | (5,4)% | |
| Passività fiscali | 52.524 | 48.154 | 4.370 | 9,1% | |
| Fondi per rischi e oneri | 58.080 | 53.944 | 4.136 | 7,7% | |
| Altre voci del passivo | 423.674 | 466.097 | (42.423) | (9,1)% | |
| Patrimonio netto del Gruppo | 1.571.665 | 1.549.962 | 21.703 | 1,4% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 11.841.210 | 12.026.196 | (184.986) | (1,5)% |
Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 142,7 milioni di euro al 31 marzo 2021. La voce è composta dai finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di fondi di OICR. Senza considerare gli incassi del periodo, la crescita del 4,2% rispetto al 31 dicembre 2020 è determinata principalmente da un nuovo finanziamento al fair value per 4,8 milioni di euro nonché dalla rivalutazione delle quote detenute nei fondi di OICR per circa 1,8 milioni di euro.
La composizione della voce è di seguito riportata.
| ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | ||
| Titoli di debito | 3.248 | 3.532 | (284) | (8,0)% | |
| Titoli di capitale | 20.672 | 20.683 | (11) | (0,1)% | |
| Quote di OICR | 83.305 | 81.479 | 1.826 | 2,2% | |
| Finanziamenti | 35.474 | 31.284 | 4.190 | 13,4% | |
| Totale | 142.699 | 136.978 | 5.721 | 4,2% |
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 759,5 milioni di euro al 31 marzo 2021, in diminuzione dell'1,9% rispetto al dato a dicembre 2020. Esse includono i titoli di debito che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.
| ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | ||
| Titoli di debito | 671.582 | 721.216 | (49.634) | (6,9)% | |
| Titoli di capitale | 87.889 | 53.339 | 34.550 | 64,8% | |
| Totale | 759.471 | 774.555 | (15.084) | (1,9)% |
I titoli di debito detenuti in portafoglio al 31 marzo 2021 ammontano a 671,6 milioni di euro, in diminuzione del 6,9% rispetto al saldo al 31 dicembre 2020 per effetto principalmente delle cessioni (parziali o totali) avvenute nel trimestre e che hanno più che compensato le nuove acquisizioni di titoli di debito. La relativa riserva negativa netta di fair value ammonta a 0,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto al saldo positivo di 1,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020 proprio a seguito delle cessioni avvenute nei primi tre mesi del 2021.
Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.
| Emittente/Scadenza | 1 anno | 2 anni | 3 anni | 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli governativi | 252.282 | 378.263 | - | - | 8.043 | 638.588 |
| % sul totale | 37,6% | 56,3% | - | - | 1,2% | 95,1% |
| Banche | - | - | 2.635 | 7.374 | - | 10.009 |
| % sul totale | - | - | 0,4% | 1,1% | - | 1,5% |
| Altri emittenti | - | - | - | 15.238 | 7.747 | 22.985 |
| % sul totale | - | - | - | 2,3% | 1,2% | 3,4% |
| Totale | 252.282 | 378.263 | 2.635 | 22.612 | 15.790 | 671.582 |
| % sul totale | 37,6% | 56,3% | 0,4% | 3,4% | 2,4% | 100,0% |
Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 87,9 milioni di euro, in crescita del 64,8% rispetto al 31 dicembre 2020, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nel primo trimestre 2021.
Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 31 marzo 2021 a 1.080,3 milioni di euro, presentando un saldo sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2020 (pari a 1.083,3 milioni di euro). La voce è prevalentemente riferita a crediti verso banche centrali (713,2 milioni di euro al 31 marzo 2021 rispetto ai 693,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020), che costituiscono la provvista mantenuta al fine di garantire l'ordinato svolgimento delle attività gestionali.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.032,1 milioni di euro con un decremento dell'1,1% rispetto al 31 dicembre 2020 (9.135,4 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,4 miliardi di euro (1,3 miliardi al 31 dicembre 2020). Il Settore Commercial & Corporate Banking è in calo rispetto al saldo dell'omologo periodo del precedente esercizio (-2,7%). Tale riduzione è concentrata soprattutto nell'Area di business Factoring (-8,8%) ed è stata solo parzialmente compensata dalla crescita dell'Area Corporate Banking & Lending (+5,0%, pari a una crescita di 91,2 milioni di euro); in lieve flessione anche l'Area Leasing, - 0,6%. In riduzione dello 0,5% i crediti del Settore Npl, mentre si registra un aumento di 63,5 milioni di euro delle esposizioni del Settore Governance & Servizi e Non Core, principalmente per l'effetto di acquisti di titoli di debito.
| CREDITI VERSO LA CLIENTELA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE SETTORIALE (in migliaia di euro) |
31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | |
| Settore Commercial & Corporate Banking | 5.833.206 | 5.992.591 | (159.385) | (2,7)% | |
| - di cui deteriorati | 166.068 | 160.826 | 5.242 | 3,3% | |
| Area Factoring | 2.513.086 | 2.755.488 | (242.402) | (8,8)% | |
| - di cui deteriorati | 111.147 | 115.783 | (4.636) | (4,0)% | |
| Area Leasing | 1.405.902 | 1.414.055 | (8.153) | (0,6)% | |
| - di cui deteriorati | 11.688 | 11.377 | 311 | 2,7% | |
| Area Corporate Banking & Lending | 1.914.217 | 1.823.048 | 91.169 | 5,0% | |
| - di cui deteriorati | 43.233 | 33.666 | 9.567 | 28,4% | |
| Settore Npl | 1.398.220 | 1.405.603 | (7.383) | (0,5)% | |
| - di cui deteriorati | 1.375.823 | 1.381.085 | (5.262) | (0,4)% | |
| Settore Governance & Servizi e Non Core | 1.800.713 | 1.737.208 | 63.505 | 3,7% | |
| - di cui deteriorati | 56.079 | 49.944 | 6.135 | 12,3% | |
| Totale Crediti verso la clientela | 9.032.139 | 9.135.402 | (103.263) | (1,1)% | |
| - di cui deteriorati | 1.597.970 | 1.591.855 | 6.115 | 0,4% |
Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.598,0 milioni di euro al 31 marzo 2021 contro i 1.591,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (+0,4%).
Al netto di tali crediti, i crediti deteriorati si attestano a 222,1 milioni di euro, rispetto al dato di 210,8 milioni di euro 31 dicembre 2020.
Si rimanda alla sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo" per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.
Le attivita immateriali si attestano a 61,0 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2020 (+0,1%).
La voce è riferita a software per 22,2 milioni di euro, per 0,8 milioni di euro all'avviamento che emerge dal consolidamento della partecipazione nella controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e per 38,0 milioni di euro all'avviamento conseguente all'acquisizione dell'ex Gruppo Fbs.
Per quanto riguarda le valutazioni del Gruppo circa l'impairment test di tali avviamenti, si evidenzia che l'esito di tale test effettuato al 31 dicembre 2020, ha supportato la recuperabilità di entrambi gli avviamenti iscritti. Confermando ad oggi la validità delle azioni intraprese dal Gruppo, si ritiene che, anche in considerazione della natura anticiclica di taluni business del Gruppo ed in particolare del Settore Npl su cui è allocato l'avviamento più significativo del Gruppo, l'emergenza sanitaria in essere non determinerà impatti significativi sui risultati consolidati attesi nel lungo termine. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100, Paragrafo 10.3 "Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
Le attività materiali si attestano a 116,6 milioni di euro, rispetto ai 115,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020, in aumento dell'1,2%.
Gli immobili iscritti a fine marzo 2021 tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre - Venezia, sede di Banca Ifis. Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettata ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.
Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.
Le attività fiscali che ammontano a 374,3 milioni di euro registrano una flessione rispetto al dato del 31 dicembre 2020 pari a 381,4 milioni di euro (-1,9%).
Le attività per imposte correnti ammontano a 65,7 milioni di euro contro il dato di 74,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (-11,5%). Le attività per imposte anticipate ammontano a 308,5 milioni di euro contro 307,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020, e risultano composte principalmente per 219,4 milioni di euro (in linea con il saldo al 31 dicembre 2020) da attività iscritte per svalutazioni su crediti, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta, e per 50,9 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (51,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le passività fiscali ammontano a 52,5 milioni di euro, in aumento del 9,1% rispetto al dato del 31 dicembre 2020 pari a 48,2 milioni di euro.
Le passività fiscali correnti, pari a 15,6 milioni di euro, sono rappresentate dal debito relativo all'esercizio precedente per 12,0 milioni di euro, che verrà liquidato entro il 30 giugno 2021, e dal carico fiscale del periodo per 3,6 milioni di euro.
Le passività per imposte differite, pari a 36,9 milioni di euro, sono sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2020 e includono principalmente 31,4 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 0,5 milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili, 2,9 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali e 1,8 milioni di euro relativo ad attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).
Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modificazioni, recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.
Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività a rischio ponderate al 31 marzo 2021:
Complessivamente le attività fiscali iscritte al 31 marzo 2021 e dedotte dai Fondi propri al 100% comportano un onere pari a 0,55% in termini di CET1, destinato a ridursi nel futuro per effetto dell'utilizzo delle poste in contropartita all'emersione di reddito imponibile.
Le altre voci dell'attivo, pari a 274,7 milioni di euro rispetto ad un saldo di 338,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020, accolgono principalmente:
Le altre voci del passivo sono pari a 423,7 milioni di euro rispetto a 466,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020 e sono composte da:
| RACCOLTA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | |
| Debiti verso banche | 2.251.098 | 2.367.082 | (115.984) | (4,9)% | |
| - Debiti verso banche centrali | 2.077.510 | 2.116.961 | (39.451) | (1,9)% | |
| di cui: TLTRO | 1.992.222 | 1.994.722 | (2.500) | (0,1)% | |
| di cui: Altri depositi | 85.288 | 122.239 | (36.951) | (30,2)% | |
| - Altri debiti | 173.588 | 250.121 | (76.533) | (30,6)% | |
| Debiti verso clientela | 5.526.263 | 5.471.874 | 54.389 | 1,0% | |
| - Retail | 4.489.210 | 4.459.954 | 29.256 | 0,7% | |
| - Altri depositi vincolati | 301.272 | 280.484 | 20.788 | 7,4% | |
| - Debiti per leasing | 17.603 | 16.891 | 712 | 4,2% | |
| - Altri debiti | 718.178 | 714.545 | 3.633 | 0,5% | |
| Titoli in circolazione | 1.957.906 | 2.069.083 | (111.177) | (5,4)% | |
| Totale raccolta | 9.735.267 | 9.908.039 | (172.772) | (1,7)% |
Il totale della raccolta al 31 marzo 2021 risulta pari a 9.735,3 milioni di euro (-1,7% rispetto al 31 dicembre 2020), è rappresentato per il 56,8% da Debiti verso la clientela (55,2% al 31 dicembre 2020), per il 23,1% da Debiti verso banche (23,9% al 31 dicembre 2020) e per il 20,1% da Titoli in circolazione (20,9% al 31 dicembre 2020).
I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2021 a 5.526,3 milioni di euro: +1,0% rispetto al 31 dicembre 2020 dove, a fronte di una sostanziale stabilità della raccolta retail (principalmente Rendimax e Contomax), che ammonta a 4.489,2 milioni di euro a fine marzo 2021 (+0,7%), si registra una crescita di 20,8 milioni di euro (+7,4%) negli altri depositi vincolati.
| RACCOLTA RETAIL | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | |
| Raccolta a breve termine (entro 18 mesi) | 3.149.593 | 3.196.110 | (46.517) | (1,5)% | |
| di cui: LIBERO | 726.202 | 723.240 | 2.962 | 0,4% | |
| di cui: LIKE/ONE | 1.102.984 | 1.084.400 | 18.584 | 1,7% | |
| di cui: VINCOLATI | 1.240.532 | 1.316.288 | (75.756) | (5,8)% | |
| di cui: GERMAN DEPOSIT | 79.875 | 72.182 | 7.693 | 10,7% | |
| Raccolta lungo termine (oltre 18 mesi) | 1.339.617 | 1.263.844 | 75.773 | 6,0% | |
| Totale raccolta | 4.489.210 | 4.459.954 | 29.256 | 0,7% |
I debiti verso banche ammontano a 2.251,1 milioni di euro, in riduzione del 4,9% rispetto al dato al 31 dicembre 2020.
I titoli in circolazione ammontano a 1.957,9 milioni di euro al 31 marzo 2021, in riduzione rispetto al dato di 2.069,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020. Nel corso del primo trimestre 2021 è stato oggetto di rimborso integrale, a fronte del raggiungimento della relativa scadenza, il prestito obbligazionario emesso a suo tempo dall'incorporata Interbanca, che al 31 dicembre 2020 presentava un saldo residuo di 62,7 milioni di euro.
| FONDI RISCHI E ONERI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
12.295 | 10.988 | 1.307 | 11,89% | |
| Fondo Unico di Risoluzione | 3.990 | - | 3.990 | n.a. | |
| Controversie legali e tributarie | 20.292 | 21.016 | (724) | (3,4)% | |
| Oneri per il personale | 6.152 | 7.148 | (996) | (13,9)% | |
| Altri fondi | 15.351 | 14.792 | 559 | 3,8% | |
| Totale fondi per rischi e oneri | 58.080 | 53.944 | 4.136 | 7,7% |
La composizione del fondo per rischi e oneri in essere alla fine del primo trimestre 2021, confrontata con i valori dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.
Al 31 marzo 2021 il saldo pari a 12,3 milioni di euro, in aumento rispetto al valore di fine esercizio precedente (pari a 11,0 milioni di euro), riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo.
Al 31 marzo 2021 sono iscritti fondi per controversie legali e tributarie per complessivi 20,3 milioni di euro. Tale importo si compone come di seguito dettagliato:
Al 31 marzo 2021 sono iscritti fondi per il personale per 6,2 milioni di euro (7,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020) da attribuire per 5,8 milioni di euro al Fondo di Solidarietà istituito nel 2020 al fine di dar corso al programma di razionalizzazione dei costi previsto nell'ambito del Piano Industriale 2020-2022.
Al 31 marzo 2021, sono in essere "Altri fondi" per 15,4 milioni di euro, in aumento del 3,8% rispetto al dato di 14,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020. La voce è principalmente costituita da 7,1 milioni di euro a fronte di probabili indennizzi contrattuali per cessione di crediti, 5,1 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing e da 0,7 milioni di euro per fondo reclami.
Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 marzo 2021 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.
L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2014. Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 242,7 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.
A seguito dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativamente a Imposte Dirette, IVA e degli altri tributi per le annualità d'imposta 2016 e 2017 e 2013/2015, limitatamente ai rapporti intrattenuti con la controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o., sono stati notificati Avvisi di Accertamento con riferimento alle annualità 2013/2015. La Guardia di Finanza sostiene di aver ravvisato elementi idonei a ritenere che, nel Paese estero (Polonia), sia stata costituita una "stabile organizzazione" di Banca Ifis e non un autonomo soggetto giuridico con capacità di autodeterminazione. In altre parole, disconoscendo l'autonoma organizzazione giuridica della Società con contestuale residenza fiscale della stessa in Polonia, i costi ed i ricavi della sede in Polonia costituirebbero componenti positivi o negativi produttivi di reddito imponibile in Italia (al netto del credito di imposta per le imposte pagate all'estero in via definitiva). Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 756 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%. L'udienza, a cui ha partecipato il Dott. Dario Stevanato, è stata discussa presso la seconda sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Venezia il giorno 12 novembre 2020. La sentenza N. 266/2021 discussa il 12/11/2020 e depositata il 19/03/2021 ha integralmente accolto il ricorso della Banca ed ha compensato le spese. La commissione ha affermato infatti che è un "legittimo diritto della società controllante italiana, che vuole espandere la propria attività di servizi bancari e di factoring in Polonia, di determinare la strategia operativa della propria controllante costituita allo scopo".
In merito a tutti i contenziosi fiscali sopra citati il Gruppo, supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza come possibile ma non probabile, e pertanto ha ritenuto opportuno effettuare accantonamenti a fondo rischi e oneri.
In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre società partecipate. In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
Il Patrimonio netto consolidato di Gruppo si attesta al 31 marzo 2021 a 1.571,7 milioni di euro, in crescita dell'1,4% rispetto al dato di fine 2020 pari a 1.550,0 milioni di euro. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato riguardano:
La composizione e la variazione rispetto alla fine dell'esercizio precedente sono riepilogate nelle tabelle seguenti.
| PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2021 | 31.12.2020 | ASSOLUTA | % | |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | - | 0,0% | |
| Sovrapprezzi di emissione | 102.555 | 102.491 | 64 | 0,1% | |
| Riserve da valutazione: | (19.065) | (19.337) | 272 | (1,4)% | |
| - Titoli | (9.873) | (10.733) | 860 | (8,0)% | |
| - TFR | (252) | (429) | 177 | (41,3)% | |
| - differenze di cambio | (8.940) | (8.175) | (765) | 9,4% | |
| Riserve | 1.390.274 | 1.320.871 | 69.403 | 5,3% | |
| Azioni proprie | (2.948) | (2.948) | - | 0,0% | |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 26.916 | 26.270 | 646 | 2,5% | |
| Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo |
20.121 | 68.804 | (48.683) | (70,8)% | |
| Patrimonio netto del Gruppo | 1.571.665 | 1.549.962 | 21.703 | 1,4% |
| PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Patrimonio netto al 31.12.2020 | 1.549.962 |
| Incrementi: | 22.532 |
| Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo | 20.121 |
| Variazione riserva da valutazione: | 1.037 |
| - Titoli | 860 |
| - TFR | 177 |
| Altre variazioni | 727 |
| Patrimonio netto di terzi | 646 |
| Decrementi: | 829 |
| Variazione riserva da valutazione: | 765 |
| - differenze di cambio | 765 |
| Altre variazioni | 64 |
| Patrimonio netto al 31.03.2021 | 1.571.665 |
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2021 | 31.12.2020 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.051.021 | 1.038.715 | ||
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.105.665 | 1.091.858 | ||
| Totale Fondi propri | 1.382.291 | 1.366.421 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 8.932.891 | 9.203.971 | ||
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 11,77% | 11,29% | ||
| Ratio – Capitale di classe 1 | 12,38% | 11,86% | ||
| Ratio – Totale Fondi propri | 15,47% | 14,85% |
Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2021.
I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 31 marzo 2021 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modificazioni, recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286; in particolare, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile.
Inoltre, il Regolamento EU 873/2020, relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri - definisce per gli Enti la possibilità di includere nel loro capitale primario di classe 1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti attraverso modalità che differiscono sulla base del periodo transitorio di riferimento (1° gennaio 2018 - 31 dicembre 2019 e 1° gennaio 2020 - 31 dicembre 2024).
Si fa presente che Banca Ifis aveva, a suo tempo, già provveduto ad informare Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.
L'inclusione nel CET1 avverrà in modo graduale applicando i seguenti fattori:
| TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2018-2019 | TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2020-2024 |
|---|---|
| 0,70 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 | 1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 |
| 0,50 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 | 1,00 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 |
| 0,25 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 | 0,75 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 |
| 0,00 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 | 0,50 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 |
| 0,00 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 | 0,25 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 |
Al 31 marzo 2021, l'applicazione dell'IFRS 9 ha comportato un aumento degli accantonamenti per perdite attese su crediti per 18,1 milioni di euro, al netto dell'effetto fiscale.
Pertanto, in applicazione dei due diversi trattamenti temporanei, è stato riconosciuto nel Capitale primario di classe 1 - CET1 - di pertinenza del Gruppo, l'importo di 9,2 milioni di euro.
Sempre con riferimento alle novità normative introdotte dal Regolamento EU 873/2020 con potenziale impatto sul CET1, si segnala il trattamento temporaneo di profitti e perdite non realizzati per variazioni del fair value di strumenti di debito emessi dalle Amministrazioni centrali, regionali e locali; Banca Ifis ha informato Banca d'Italia della propria decisione di applicare le nuove disposizioni transitorie a partire dal 31 dicembre 2020.
L'inclusione nel CET1 avverrà in modo graduale applicando i seguenti fattori.
| TRATTAMENTO TEMPORANEO PER RISERVA OCI |
|---|
| 1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 |
| 0,70 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 |
| 0,40 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 |
Al 31 marzo 2021, le riserve negative OCI su strumenti di debito emessi dalle Amministrazioni centrali, regionali e locali, al netto dell'effetto fiscale, ammontano a 0,6 milioni di euro.
Pertanto, in applicazione del trattamento temporaneo, è stato sterilizzato dal capitale primario di classe 1 - CET1 - di pertinenza del Gruppo, l'importo negativo di 0,3 milioni di euro.
In applicazione dei trattamenti temporanei volti ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 e delle riserve OCI su titoli Governativi sui Fondi propri, il Gruppo Bancario Banca Ifis è tenuto durante il periodo transitorio a pubblicare gli importi dei Fondi propri e dei relativi coefficienti di capitale e di leva finanziaria di cui disporrebbe se non avesse applicato tali disposizioni transitorie. L'applicazione del regime transitorio ha un impatto sui Fondi propri totali pari a 19 bps.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9 (in migliaia di euro) |
31.03.2021 | 31.12.2020 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.032.524 | 1.014.822 | ||
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.087.168 | 1.067.964 | ||
| Totale Fondi propri | 1.363.794 | 1.342.527 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio | 8.923.675 | 9.189.077 | ||
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 11,57% | 11,04% | ||
| Ratio – Capitale di classe 1 | 12,18% | 11,62% | ||
| Ratio – Totale Fondi propri | 15,28% | 14,61% |
Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2021.
| COEFFICIENTE DI LEVA FINANZIARIA | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| CON / SENZA APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9/Reg. 873/2020 (1) (in %) |
31.03.2021 | 31.12.2020 | ||
| Coefficiente Leva finanziaria senza applicazione disposizioni transitorie | 8,80% | 8,59% | ||
| Coefficiente Leva finanziaria con applicazione disposizioni transitorie | 9,46% | 9,23% |
(1) Fino al 27 giugno 2021 esclusione temporanea di talune esposizioni verso le banche centrali dalla misura dell'esposizione complessiva, alla luce della pandemia di Covid-19.
Tra le altre novità normative introdotte dal Regolamento EU 873/2020 con potenziale impatto sul CET1 si segnala la facoltà di non dedurre parzialmente dal CET1 le attività immateriali ascrivibili a software, applicando un ammortamento prudenziale calcolato su tre anni.
Si informa che Banca Ifis nella definizione dei Fondi propri al 31 marzo 2021 si è avvalsa di tale facoltà e che l'ammontare della quota non dedotta al 31 marzo 2021 è pari a 3,4 milioni di euro.
Alcune novità normative introdotte dal Regolamento EU 873/2020 sono state invece anticipate di un anno rispetto alla data di applicazione definita dal Regolamento EU 876/2019, al fine di incentivare gli Enti nella concessione del credito verso i settori produttivi e consumatori, maggiormente colpiti dalla pandemia Covid-19; tali novità riguardano:
La variazione positiva di 16 milioni di euro dei Fondi propri rispetto al 31 dicembre 2020 è riconducibile principalmente alle seguenti componenti:
L'incremento dei Fondi Propri dovuto ai fenomeni sopra descritti ha determinato che 31 marzo 2021 il Total Capital ratio si attesti al 15,47%, in aumento rispetto alle risultanze conseguite al 31 dicembre 2020, pari al 14,85%; tale trend si riscontra anche per il CET1 ratio, ora pari all'11,77%, rispetto al dato precedente pari all' 11,29%.
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL | SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Totale RWA Settore | 4.839.245 | 2.155.017 | 1.280.300 | 1.403.928 | 2.189.265 | 925.870 | 7.954.380 |
| Rischio mercato | X | X | X | X | X | X | 65.730 |
| Rischio operativo (metodo base) | X | X | X | X | X | X | 869.698 |
| Rischio di aggiustamento della valutazione del credito |
X | X | X | X | X | X | 43.083 |
| Totale RWA | X | X | X | X | X | X | 8.932.891 |
Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate per il rischio (RWA).
Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha comunicato al Gruppo Bancario Banca Ifis di adottare per il 2021, in continuità con il 2020, i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Il Gruppo Bancario Banca Ifis soddisfa al 31 marzo 2021 i predetti requisiti prudenziali.
Come descritto in precedenza, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile; ricalcolando ai soli fini informativi i coefficienti patrimoniali del solo Gruppo Bancario Banca Ifis, essi si attesterebbero ai valori riportati nella tabella di seguito esposta.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| PERIMETRO DEL GRUPPO BANCARIO BANCA IFIS (in migliaia di euro) |
31.03.2021 | 31.12.2020 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.425.407 | 1.422.796 | ||
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.427.184 | 1.424.610 | ||
| Totale Fondi propri | 1.829.995 | 1.827.409 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 8.923.965 | 9.194.733 | ||
| Ratio – Capitale primario di classe 1 | 15,97% | 15,47% | ||
| Ratio – Capitale di classe 1 | 15,99% | 15,49% | ||
| Ratio – Totale Fondi propri | 20,51% | 19,87% |
Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2021.
In data 5 agosto 2011 la Consob (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.
In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 31 marzo 2021 le esposizioni al Debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana e il cui valore contabile ammonta a 1.826 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione negativa pari a 0,6 milioni di euro.
Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a circa 1.788 milioni di euro, sono inclusi nel banking book e presentano una vita media residua ponderata di circa 39 mesi.
I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 31 marzo 2021 sono considerati di livello 1.
In conformità alla comunicazione Consob, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato Italiano; tali esposizioni alla data del 31 marzo 2021 ammontano a 616 milioni di euro, di cui 94 milioni di euro relativi a crediti fiscali.
Il margine di intermediazione si attesta a 137,7 milioni di euro, in crescita del 30,0% rispetto al dato al 31 marzo 2020, pari a 106,0 milioni di euro. Tale aumento di 31,8 milioni di euro è legato principalmente ai seguenti fattori:
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2021 | 2020 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 115.827 | 91.416 | 24.411 | 26,7% | |
| Commissioni nette | 18.767 | 21.097 | (2.330) | (11,0)% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 3.135 | (6.561) | 9.696 | (147,8)% | |
| Margine di intermediazione | 137.729 | 105.952 | 31.777 | 30,0% |
Il margine di interesse aumenta del 26,7% passando da 91,4 milioni di euro al 31 marzo 2020 a 115,8 milioni di euro al 31 marzo 2021, principalmente a seguito dei maggiori volumi sottostanti rispetto alla situazione del primo trimestre 2020, che aveva fortemente risentito delle limitazioni connesse alla pandemia da Covid-19.
Le commissioni nette ammontano a 18,8 milioni di euro in diminuzione dell'11,0% rispetto al dato al 31 marzo 2020: tale andamento è stato guidato sia da un minor contributo delle commissioni attive, connesso principalmente al minor turnover registrato nell'Area Factoring rispetto al 31 marzo 2020, sia da una maggiore incidenza delle commissioni passive, a seguito delle acquisizioni in ambito Npl effettuate nel primo trimestre 2021.
Le commissioni attive, pari a 22,4 milioni di euro in diminuzione del 5,8% rispetto al 31 marzo 2020, si riferiscono principalmente a commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile), a commissioni per operazioni di finanza strutturata, a operazioni di leasing, a attività di servicing conto terzi e da altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.
Le commissioni passive, pari a 3,6 milioni di euro contro il dato di 2,7 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2020, si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali
commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.
Le altre componenti del margine di intermediazione si compongono come segue:
Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 121,6 milioni di euro contro il dato di 87,4 milioni del 31 marzo 2020 (+39,1%).
| FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| DELLA GESTIONE FINANZIARIA (in migliaia di euro) |
2021 | 2020 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 137.729 | 105.952 | 31.777 | 30,0% | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(16.102) | (18.512) | 2.410 | (13,0)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 121.627 | 87.440 | 34.187 | 39,1% |
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 16,1 milioni di euro al 31 marzo 2021 rispetto a rettifiche nette per 18,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 (in miglioramento del 13,0%). Come maggiormente dettagliato nella sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo", l'Area Factoring nel primo trimestre 2021 registra riprese nette per 4,3 milioni di euro, riconducibile alla diminuzione delle esposizioni deteriorate, in particolare in settori considerati più a rischio in relazione agli effetti economici della pandemia, nonché ad una revisione dei modelli di valutazione del rischio di credito. A tale contribuzione positiva si contrappongono l'Area Leasing, le cui rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 3,7 milioni di euro (4,3 milioni di euro al 31 marzo 2020), e l'Area Corporate Banking & Lending, con rettifiche nette per a 6,3 milioni di euro, in aumento di 4,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, dovute ad accantonamenti addizionali prudenziali in relazione allo scenario Covid-19. Infine nel Settore Governance & Servizi e Non Core contribuisce con rettifiche nette per 10,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 7,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 principalmente per la svalutazione di una posizione singolarmente significativa del portafoglio in run-off.
La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:
| FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO (in migliaia di euro) |
1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | ASSOLUTA | % | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 121.627 | 87.440 | 34.187 | 39,1% |
| Costi operativi | (91.268) | (73.499) | (17.769) | 24,2% |
| Utili (Perdite) da cessioni di investimenti | - | 24.161 | (24.161) | (100,0)% |
| Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte |
30.359 | 38.102 | (7.743) | (20,3)% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(9.590) | (11.660) | 2.070 | (17,8)% |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | 648 | 16 | 632 | n.s. |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo |
20.121 | 26.426 | (6.305) | (23,9)% |
I costi operativi sono pari a 91,3 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 marzo 2020 (+24,2%).
| COSTI OPERATIVI (in migliaia di euro) |
1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | ASSOLUTA | % | |
| Spese amministrative: | 86.234 | 72.549 | 13.685 | 18,9% |
| a) spese per il personale | 33.779 | 32.029 | 1.750 | 5,5% |
| b) altre spese amministrative | 52.455 | 40.520 | 11.935 | 29,5% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 7.421 | 4.889 | 2.532 | 51,8% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
4.413 | 4.039 | 374 | 9,3% |
| Altri oneri/proventi di gestione | (6.800) | (7.978) | 1.178 | (14,8)% |
| Costi operativi | 91.268 | 73.499 | 17.769 | 24,2% |
Le spese per il personale, pari a 33,8 milioni di euro, registrano un leggero incremento del 5,5% (32,0 milioni di euro al 31 marzo 2020). L'aumento di tale voce, rispetto al primo trimestre del 2020, è dovuto principalmente dall'ingresso nel Gruppo Banca Ifis di Farbanca per circa 0,8 milioni di euro e da maggiori accantonamenti variabili per circa 1,0 milioni di euro. Il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 marzo 2021 è pari a 1.765 rispetto a 1.750 risorse al 31 marzo 2020.
Le altre spese amministrative, al 31 marzo 2021, sono pari a 52,5 milioni di euro, in aumento del 29,5% rispetto al 31 marzo 2020. L'incremento è principalmente da ricondurre a maggiori costi per servizi professionali e spese di marketing e pubblicità.
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE (in migliaia di euro) |
1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | ASSOLUTA | % | |
| Spese per servizi professionali | 26.325 | 17.869 | 8.456 | 47,3% |
| Legali e consulenze | 16.543 | 12.267 | 4.276 | 34,9% |
| Revisione | 341 | 293 | 48 | 16,4% |
| Servizi in outsourcing | 9.441 | 5.309 | 4.132 | 77,8% |
| Imposte indirette e tasse | 9.433 | 8.670 | 763 | 8,8% |
| Spese per acquisto di beni e altri servizi | 16.697 | 13.981 | 2.716 | 19,4% |
| Assistenza e noleggio software | 4.223 | 3.305 | 918 | 27,8% |
| Spese per informazione clienti | 3.985 | 3.670 | 315 | 8,6% |
| Pubblicità e inserzioni | 1.844 | 738 | 1.106 | 149,9% |
| Spese relative agli immobili | 1.672 | 1.418 | 254 | 17,9% |
| Spese telefoniche e trasmissione dati | 1.191 | 827 | 364 | 44,0% |
| Spese spedizione e archiviazione documenti | 1.015 | 1.318 | (303) | (23,0)% |
| Costi per cartolarizzazione | 629 | 438 | 191 | 43,6% |
| Gestione e manutenzione autovetture | 582 | 601 | (19) | (3,2)% |
| Viaggi e trasferte | 326 | 547 | (221) | (40,4)% |
| FITD e Resolution fund | 70 | 11 | 59 | n.s. |
| Altre spese diverse | 1.160 | 1.108 | 52 | 4,7% |
| Totale altre spese amministrative | 52.455 | 40.520 | 11.935 | 29,5% |
La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 16,5 milioni di euro nel primo trimestre 2021, in aumento del 34,9% rispetto ai 12,3 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento della voce è da ricondursi principalmente alla prosecuzione delle attività di riorganizzazione delle strutture aziendali del Gruppo anche a livello tecnologico e all'entrata nel Gruppo di Farbanca (0,6 milioni di euro). La voce include il costo dell'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl, che al 31 marzo 2021 ammonta a 7,3 milioni di euro, contro il dato di 6,0 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
La sottovoce "Servizi in outsourcing", pari a 9,4 milioni di euro al 31 marzo 2021, registra un significativo incremento (77,8%) rispetto al dato pari a 5,3 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente ed è prevalentemente riferibile all'attività di recupero stragiudiziale del Settore Npl che nel primo trimestre 2020 era stata sospesa a seguito del lockdown generalizzato imposto dalle autorità nazionali con un conseguente generale rallentamento nell'attività creditizia e quindi nei volumi gestiti, con la chiusura dei tribunali e il conseguente impedimento allo svolgimento delle attività legali per il recupero crediti del Settore Npl.
La voce "Imposte indirette e tasse", pari a 9,4 milioni di euro rispetto a 8,7 milioni di euro al 31 marzo 2020, registra un incremento pari all'8,8%. La voce, composta prevalentemente dall'imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl per un importo pari a 6,1 milioni di euro al 31 marzo 2021, registra un aumento rispetto al 31 marzo 2020 per effetto della ripresa nel primo trimestre 2021 dell'operatività dei tribunali a seguito delle precedentemente citate chiusure di marzo 2020 (5,5 milioni di euro al 31 marzo 2020). La voce include inoltre costi per imposta di bollo per 2,7 milioni di euro il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".
Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 16,7 milioni di euro, in aumento del 19,4% rispetto ai 14,0 milioni di euro del 31 marzo 2020. L'andamento della voce è influenzato dall'effetto contrapposto di alcune voci più significative, ed in particolare:
Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 7,4 milioni di euro rispetto ai 4,9 milioni di euro al 31 marzo 2020. Gli accantonamenti netti del periodo sono riferiti principalmente per 4,0 milioni di euro al Single Resolution Fund, per 0,8 milioni di euro ad altri contenziosi, a cui si contrappongono utilizzi per 0,9 milioni di euro relativi al Fondo Solidarietà. Sono anche presenti accantonamenti per 2,5 milioni di euro relativi a impegni ad erogare fondi e garanzie.
Gli altri proventi netti di gestione, pari a 6,8 milioni di euro, registrano un decremento del 14,8% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, che era positivamente influenzato da indennizzi a fronte di garanzie ricevute su cessioni di portafogli Npl. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa componente di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 30,4 milioni di euro, in diminuzione del 20,3% rispetto al dato al 31 marzo 2020 che era positivamente influenzato dalla plusvalenza di 24,2 milioni di euro legata alla cessione dell'immobile milanese di Corso Venezia.
Le imposte sul reddito ammontano a 9,6 milioni di euro; il tax rate al 31 marzo 2021 è pari al 31,59% e risulta essere in linea con il dato di 30,60% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 20,1 milioni di euro, in aumento di 10,0 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020, senza considerare l'effetto al netto delle imposte della precedentemente citata plusvalenza straordinaria di 24,2 milioni di euro.
Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.
Il 1° gennaio 2021 all'interno del Settore Npl è stata completata la riorganizzazione societaria con la realizzazione di una filiera verticale volta a garantire la separazione e l'indipendenza tra le attività di acquisto dei crediti e quelle di recupero. Le attività del Gruppo nel comparto dei Non Performing Loans sono state dunque riorganizzate in tre società: Ifis Npl Investing, Ifis Npl Servicing e Ifis Real Estate. La prima si occupa dell'acquisizione dei portafogli, la seconda della gestione e del recupero mentre Ifis Real Estate si occupa delle attività immobiliari al servizio delle altre due società.
Il 14 gennaio 2021 l'Amministratore indipendente Divo Gronchi ha rassegnato, con decorrenza immediata, le dimissioni dalla carica di Consigliere e, conseguentemente, di componente del Comitato Nomine e dell'Organismo di Vigilanza della Società. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle dimissioni del dottor Divo Gronchi, ha deliberato di integrare la composizione del Comitato Nomine individuando come nuovo membro Monica Billio. Il Consiglio ha, altresì, deliberato di integrare la composizione dell'Organismo di Vigilanza della Banca nominando come nuovo membro Beatrice Colleoni.
L'11 febbraio 2021 l'Amministratore Delegato, Luciano Colombini ha rassegnato le proprie dimissioni già preannunciate a dicembre 2020, dal ruolo di Amministratore Delegato e dalla carica di consigliere di amministrazione di Banca Ifis, per intraprendere nuove sfide professionali. Il dott. Colombini ha cessato dalla carica alla conclusione dell'Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2021.
In data 11 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha, quindi, approvato, con il parere favorevole del Comitato Remunerazioni e del Collegio sindacale, un accordo per la cessazione dei rapporti con Luciano Colombini. L'accordo, in linea con la Politica di Remunerazione approvata dalla Banca, prevede che venga riconosciuto al dott. Colombini il compenso per la carica di Amministratore Delegato fino alla data di effettiva cessazione, nonché le componenti differite del bonus già maturato e riconosciuto per l'esercizio 2019, che saranno erogate nei tempi e nei modi previsti dalla Politica di Remunerazione. Inoltre il dott. Colombini, alla data di cessazione dalla carica, percepirà un trattamento di fine mandato pari ai compensi, fissi e variabili, previsti per la durata residua del mandato triennale originariamente conferitogli (12 mensilità di remunerazione ricorrente), da corrispondersi con le tempistiche e secondo le modalità previste nella Politica di Remunerazione (e, dunque, per il 50% in strumenti finanziari, con un periodo di differimento di una quota pari al 40% del
trattamento, di 3 anni, ferma, in ogni caso, l'applicazione di clausole di malus e di clawback). Non sono previsti obblighi di non concorrenza.
Il 22 marzo 2021 Banca Ifis ha comunicato di aver realizzato a scopo di finanziamento, tramite la controllata Ifis Npl Investing, la prima cartolarizzazione in Italia di un portafoglio non performing costituito per la maggior parte da crediti unsecured assistiti da ordinanze di assegnazione. L'operazione si è configurata come una novità per questa tipologia di crediti deteriorati dove l'iter di recupero degli stessi, mediante esecuzione forzata (pignoramento del quinto dello stipendio), è in stadio avanzato. L'operazione aveva come obiettivo la raccolta per Ifis Npl Investing fino a 350 milioni di euro di liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti. I portafogli di crediti oggetto dell'operazione (un portafoglio di crediti secured e un portafoglio unsecured assistito da ordinanze di assegnazione) di proprietà della controllata Ifis Npl Investing, sono stati trasferiti a un veicolo di nuova costituzione denominato IFIS NPL 2021-1 SPV S.r.l. che ha emesso delle note senior, mezzanine e junior.
L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi il 22 aprile 2021 sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg ha approvato il Bilancio d'esercizio 2020 e la distribuzione di un dividendo lordo unitario pari a 0,47 euro per azione dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020. L'importo verrà messo in pagamento dal 26 maggio 2021 con record date il 25 maggio 2021 e data stacco cedola (n. 23) il 24 maggio 2021. L'Assemblea ha confermato alla carica di Amministratore Delegato Frederik Geertman, già cooptato come consigliere in data 11 febbraio 2021, e ha approvato la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.p.A. di nominare come nuovo amministratore indipendente Monica Regazzi in sostituzione del consigliere dimissionario Luciano Colombini. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea degli azionisti, ha quindi nominato l'Ing. Frederik Geertman Amministratore Delegato di Banca Ifis, conferendogli i relativi poteri.
In data 13 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha verificato i requisiti di indipendenza, secondo i criteri contenuti nel TUF e nel Codice di Autodisciplina per le Società Quotate, in capo al consigliere Monica Regazzi.
Non sono intervenuti altri fatti di rilievo tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione.
Venezia – Mestre, 13 maggio 2021
Per il Consiglio di Amministrazione
L'Amministratore Delegato Frederik Geertman
La sottoscritta Mariacristina Taormina, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Banca Ifis S.p.A., dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria" che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2021 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Venezia – Mestre, 13 maggio 2021
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Mariacristina Taormina
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