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Banca Ifis

Quarterly Report May 13, 2021

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Quarterly Report

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Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021

1. Cariche sociali 5
2. Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo 7
2.1 Risultati e strategia 8
2.2 Highlights 13
2.3 Risultati per Settore di attività 15
2.4 Evoluzione trimestrale riclassificata 18
2.5 Dati storici del Gruppo 20
3. Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo 21
3.1 La struttura organizzativa 22
4. Prospetti contabili riclassificati 39
4.1 Stato patrimoniale consolidato riclassificato 40
4.2 Conto economico consolidato riclassificato 42
4.3 Prospetto della redditività consolidata complessiva riclassificato 43
5. Nota informativa45
5.1 Politiche contabili 46
5.2 Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo 55
5.3 Fatti di rilievo avvenuti nel periodo 75
5.4 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo 77
5.5 Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari 78

1. Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione in carica all'approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato

Amministratore Delegato Frederik Geertman (1)

Presidente Sebastien Egon Fürstenberg

Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio

Consiglieri Simona Arduini Monica Billio Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Riccardo Preve Monica Regazzi Daniele Umberto Santosuosso

(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.

Collegio Sindacale Presidente Giacomo Bugna

Società di Revisione EY S.p.A.

Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari

Sindaci Effettivi Marinella Monterumisi Franco Olivetti

Sindaci Supplenti Alessandro Carducci Artenisio Giuseppina Manzo

Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di FCI Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Indirizzo Internet: www.bancaifis.it

2. Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo

2.1 Risultati e strategia

2.1.1 Commento dell'Amministratore Delegato

Banca Ifis è un'organizzazione unica, molto resiliente e capace di presidiare specifici business che richiedono un grado di competenza distintiva elevata.

I risultati del primo trimestre, che si chiude con un utile netto di periodo di 20,1 milioni di euro, confermano dunque la validità di un modello basato su qualità e specializzazione che ha oggi buone performance industriali. Il business commerciale ha dimostrato grande dinamicità e maggiori erogazioni soprattutto nei mutui garantiti da Mediocredito Centrale, riportando ricavi pari a 65 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto al primo trimestre 2020. Stiamo accelerando sulla digitalizzazione dei processi in ottica di efficienza, velocità e omnicanalità, raccogliendo già concreti contributi commerciali. Nel primo trimestre del 2021, un quinto dei nostri nuovi clienti è stato acquisito digitalmente. L'obiettivo è incorporare la tecnologia nei nostri processi e offrire ai clienti un'esperienza "a misura di impresa". Le nuove piattaforme consentiranno non solo il marketing dei prodotti della Banca ma anche e soprattutto la gestione più automatizzata del back office per focalizzare persone e competenze su attività a alto valore aggiunto.

La performance del business Npl, con ricavi pari a 58,3 milioni di euro, +35% rispetto al primo trimestre 2020, beneficia della normalizzazione dell'attività dei tribunali e della migliore gestione dei piani di recupero volontari con l'aumento dei "saldi e stralci" sui piani di rientro più incerti, sulla base dell'analisi di ogni singola posizione. Nel business Npl la strategia è volta a ottimizzare l'attività di servicing in termini di costi e tempistiche di recupero: in questi primi tre mesi dell'anno abbiamo raggiunto il massimo storico per i recuperi di cassa sui portafogli acquistati che si attestano a 81 milioni di euro, in incremento del 24% rispetto al primo trimestre 2020.

Il costo del credito è stato pari a 16 milioni di euro e include 8 milioni di euro di accantonamenti addizionali su crediti in bonis nell'ambito di ulteriore prudenza in relazione allo scenario Covid-19. Abbiamo dedicato una particolare attenzione al monitoraggio dei crediti in moratoria con un'analisi per settore e per le principali posizioni. I primi feedback sono positivi: ad oggi un terzo dei nostri clienti ha scelto di anticipare la ripresa dei pagamenti delle proprie rate che beneficiavano delle moratorie grazie al progressivo miglioramento del contesto macroeconomico. Il CET1 ha raggiunto l'11,77%, calcolato escludendo l'utile del trimestre. L'allocazione del capitale sarà fatta in base alla redditività delle singole unità di business e dei singoli progetti, mantenendo comunque la diversificazione del business commerciale e gli Npl che ha confermato la sua valenza anche nella crisi del Covid-19.

2.1.2 Principali dinamiche – dati riclassificati1

Il margine di intermediazione si attesta a 137,7 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 31 marzo 2020, pari a 106 milioni di euro. Tale aumento di 31,8 milioni di euro è legato principalmente ai seguenti fattori:

• effetto del migliore contesto economico generale sul Settore Npl, in particolare dell'attività dei tribunali e di conseguenza delle azioni legali per il recupero crediti che ha comportato una crescita del margine di intermediazione pari a circa 15,0 milioni di euro;

1 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business essendo esse parte integrante del rendimento complessivo.

  • apporto del Settore Commercial & Corporate Banking, con una crescita pari a circa 11,2 milioni di euro, principalmente riconducibile all'Area di Business Corporate Banking & Lending a seguito:
  • del contributo per 4,8 milioni di euro di Farbanca S.p.A. (società non ancora facente parte del Gruppo Banca Ifis nel primo trimestre 2020);
  • del risultato netto positivo delle attività valutate al fair value per 2,0 milioni di euro, in crescita di 4,0 milioni di euro rispetto all'effetto negativo registrato nei primi tre mesi del 2020 riconducibile al particolare contesto macroeconomico e all'instabilità dei principali indici quotati utilizzati nei modelli di valutazione;
  • il positivo contributo del Settore Governance & Servizi e Non Core, con una crescita pari a circa 5,6 milioni di euro, per il maggior apporto sia della PPA per circa 2,8 milioni di euro, per alcune estinzioni anticipate effettuate a inizio 2021, sia di altre componenti positive del margine di intermediazione connesse agli investimenti in attività finanziarie.

Al 31 marzo 2021 le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 16,1 milioni di euro rispetto ai 18,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 (-13,0%). In particolare, l'Area Factoring nel primo trimestre 2021 registra riprese nette per 4,3 milioni di euro riconducibili alla diminuzione delle esposizioni deteriorate, in particolare in settori considerati più a rischio in relazione agli effetti economici della pandemia nonché a una revisione dei modelli di valutazione del rischio di credito. A tale contribuzione positiva si contrappongono l'Area Leasing, le cui rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 3,7 milioni di euro (4,3 milioni di euro al 31 marzo 2020) e l'Area Corporate Banking & Lending, con rettifiche nette per 6,3 milioni di euro, in aumento di 4,2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, dovute ad accantonamenti addizionali prudenziali in relazione allo scenario Covid-19. Infine, il Settore Governance & Servizi e Non Core contribuisce con rettifiche nette per 10,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 7,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 principalmente per la svalutazione di una posizione significativa del portafoglio in run-off.

I costi operativi sono pari a 91,3 milioni di euro in crescita del 24,2% rispetto al 31 marzo 2020 (+24,2%). Il trend è legato all'aumento delle spese del personale, dovuto principalmente all'ingresso di Farbanca a perimetro, a più alti costi legali e di recupero Npl, a nuove progettualità ICT, maggiori investimenti in marketing e pubblicità, a cui si aggiungono gli accantonamenti netti di periodo a fondi per rischi e oneri e al Fondo di Risoluzione Unico (SRF).

Di seguito si riportano in dettaglio le principali componenti della voce.

  • Le spese per il personale, pari a 33,8 milioni di euro, registrano un incremento del 5,5% (32,0 milioni di euro al 31 marzo 2020). Il leggero aumento di tale voce rispetto al primo trimestre del 2020 è dovuto principalmente all'ingresso nel Gruppo Banca Ifis di Farbanca S.p.A. per circa 0,8 milioni di euro e a maggiori accantonamenti variabili per circa 1,0 milioni di euro. Il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 marzo 2021 è pari a 1.765, rispetto a 1.750 risorse al 31 marzo 2020.
  • Le altre spese amministrative al 31 marzo 2021 sono pari a 52,5 milioni di euro e aumentano del 29,5% rispetto al 31 marzo 2020 principalmente per maggiori spese legali e di recupero Npl (+5,5 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020 impattato dalla chiusura dei tribunali), ingresso di Farbanca nel perimetro di consolidamento (+1,2 milioni di euro), maggiori costi legati a progettualità ICT (+2,2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020), servizi professionali (+0,6 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020) e investimenti di marketing e pubblicità (+0,7 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020).
  • Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 7,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 4,9 milioni di euro al 31 marzo 2020. Gli accantonamenti netti del periodo sono riferiti per 4,0 milioni di

euro al Fondo di Risoluzione Unico (SRF). Sono anche presenti accantonamenti per 2,5 milioni di euro relativi a impegni a erogare fondi e garanzie.

• Gli altri proventi netti di gestione, pari a 6,8 milioni di euro, registrano un decremento del 14,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente che era positivamente influenzato da indennizzi a fronte di garanzie ricevute su cessioni di portafogli Npl.

Al 31 marzo 2021 l'utile netto di pertinenza della Capogruppo si attesta a 20,1 milioni di euro, in aumento di 10 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020 (escludendo da quest'ultimo la plusvalenza straordinaria di 24,2 milioni di euro e il relativo effetto fiscale per la cessione dell'immobile milanese di Corso Venezia).

Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economicopatrimoniali al 31 marzo 2021.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking registra un incremento del 40,5% rispetto al 31 marzo dell'anno precedente e si attesta a 15,3 milioni di euro. Tale variazione è determinata dalla crescita del margine di intermediazione per 11,2 milioni di euro e da minori rettifiche di valore per rischio di credito per 5,3 milioni di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno. I costi operativi sono complessivamente aumentati di 8,8 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020.

  • Il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking nel periodo ammonta a 34,0 milioni di euro, in diminuzione del 6,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al minor contributo sia del margine di interesse (in calo di 1,2 milioni di euro, -5,3%) sia delle commissioni nette (in diminuzione di 1,3 milioni di euro, -9,0%). Nel periodo, il margine di intermediazione risulta inferiore di 2,4 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre del 2020.
  • Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 13,6 milioni di euro, +15% rispetto al 31 marzo 2020. La maggiore marginalità è dovuta per 1,9 milioni di euro a minori interessi passivi. Tale effetto positivo a livello di margine di interesse è parzialmente compensato dalla riduzione del margine commissionale per 0,2 milioni di euro.
  • Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending è pari a 17,3 milioni di euro e risulta in aumento di 11,7 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020. In dettaglio, l'incremento è dato dalla somma di 6,7 milioni di euro di margine di interesse, un milione di euro di commissioni e 4 milioni di euro di altre voci che compongono il margine di intermediazione.

L'utile di periodo del Settore Npl è pari a circa 11,5 milioni di euro, in crescita del 69,5% rispetto al risultato dello stesso periodo del 2020, grazie alla ripresa di tutte le attività di business.

Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 58,3 milioni di euro (+34,8%) rispetto ai 43,2 milioni di euro al 31 marzo 2020. L'incremento è dovuto sia all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato che hanno generato interessi attivi per 36,2 milioni di euro (in aumento del 4,9% al 31 marzo 2021) sia al miglioramento dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati rispetto alle previsioni, con un effetto sul margine di interesse di 27,5 milioni di euro nel primo trimestre 2021 (+82,5%).

Gli incassi del Settore Npl nel primo trimestre 2021 sono pari a 80,9 milioni di euro, +24% rispetto ai 65,2 milioni di euro del primo trimestre 2020, e includono le rate incassate da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite.

Il Settore Governance & Servizi e Non Core al 31 marzo 2021 registra una perdita di 6,0 milioni di euro rispetto all'utile di 8,8 milioni di euro del 31 marzo 2020, che beneficiava notevolmente della plusvalenza, al netto dei relativi costi di vendita, di 24,2 milioni di euro della cessione dell'immobile di Corso Venezia a Milano.

Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 14,5 milioni di euro, in aumento di 5,6 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, per un incremento sia dell'Area Non Core di 4,7 milioni di euro sia dell'Area Governance & Servizi di 0,9 milioni di euro.

I costi operativi si attestano a 12,9 milioni di euro in crescita di 0,9 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020. L'incremento è quasi esclusivamente legato al maggior costo per il contributo al Fondo di Risoluzione Unico (SRF): circa un milione di euro in più rispetto allo stanziamento dello stesso periodo dello scorso anno.

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.032,1 milioni di euro con un decremento dell'1,1% rispetto al 31 dicembre 2020 (9.135,4 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,4 miliardi di euro (1,3 miliardi al 31 dicembre 2020). Il Settore Commercial & Corporate Banking è in calo rispetto al saldo dell'omologo periodo del precedente esercizio (-2,7%). Tale riduzione è concentrata soprattutto nell'Area Factoring (-8,8%) ed è stata solo parzialmente compensata dalla crescita dell'Area Corporate Banking & Lending (+5,0%, pari a una crescita di circa 92 milioni di euro); in lieve flessione anche l'Area Leasing, -0,6%. In riduzione dello 0,5% i crediti del Settore Npl, mentre si registra un aumento di 63,5 milioni di euro delle esposizioni del Settore Governance & Servizi e Non Core, principalmente per l'effetto di acquisti di titoli di debito.

Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.598,0 milioni di euro al 31 marzo 2021 contro i 1.591,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (+0,4%).

Al netto del portafoglio del Settore Npl, i crediti deteriorati si attestano a 222,1 milioni di euro, in aumento rispetto al dato di 210,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Nei primi tre mesi del 2021 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità superiore al fabbisogno (circa 1,2 miliardi di euro al 31 marzo 2021 tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR e NSFR (con indici superiori, rispettivamente, al 1.400% e al 100%).

Al 31 marzo 2021 il totale della raccolta è di 9.735,3 milioni di euro, -1,7% rispetto alla fine dell'esercizio 2020, e la struttura del funding risulta così composta:

  • 56,8% Clientela;
  • 10,9% Titoli di debito;
  • 9,2% ABS;
  • 20,5% TLTRO;
  • 2,7% Altro.

I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2021 a 5.526,3 milioni di euro: +1% rispetto al 31 dicembre 2020, registrando una sostanziale stabilità della raccolta retail (principalmente Rendimax e Contomax), che ammonta a 4.489,2 milioni di euro a fine marzo 2021 (+0,7%).

I debiti verso banche sono pari a 2.251,1 milioni di euro, in riduzione del 4,9% rispetto al 31 dicembre 2020.

I titoli in circolazione al 31 marzo 2021ammontano a 1.957,9 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 2.069,1 milioni di euro di fine 2020. Nel corso del primo trimestre 2021 è stato integralmente rimborsato, per raggiungimento della relativa scadenza, il prestito obbligazionario emesso a suo tempo dall'incorporata Interbanca, che al 31 dicembre 2020 presentava un saldo residuo di 62,7 milioni di euro.

Al 31 marzo 2021 il Patrimonio netto consolidato di Gruppo risulta in crescita dell'1,4%, attestandosi a 1.571,7 milioni di euro rispetto ai 1.550,0 milioni di euro di fine 2020, principalmente per il risultato di periodo di pertinenza della Capogruppo di 20,1 milioni di euro e per la variazione netta positiva per 0,9 milioni di euro della riserva da valutazione su titoli nel primo trimestre 2021.

I coefficienti con il consolidamento prudenziale in La Scogliera al 31 marzo 2021 si attestano per il CET1 all'11,77%4 (rispetto al 11,29% al 31 dicembre 2020), per il TIER1 all'12,38%4 (11,86% al 31 dicembre 2020) e per il Total Capital al 15,47%4 (rispetto al 14,85% al 31 dicembre 2020).

I coefficienti del solo Gruppo Banca Ifis, senza considerare gli effetti del consolidamento nella controllante La Scogliera, al 31 marzo 2021 si attestano per il CET1 al 15,97%4 (rispetto al 15,47% al 31 dicembre 2020), per il TIER1 a 15,99%4 (15,49% al 31 dicembre 2020) e per il Total Capital al 20,51%4 (rispetto al 19,87% al 31 dicembre 2020).

Si segnala inoltre che Banca d'Italia ha richiesto al Gruppo Banca Ifis di soddisfare per il 2021, in continuità con il 2020, i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1 ratio) pari all'8,12%, vincolante nella misura del 5,62%;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (TIER1 ratio) pari al 10,0%, vincolante nella misura del 7,5%;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 12,5%, vincolante nella misura del 10,0%.

Il Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2021 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.

2.2 Highlights

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
759.471 774.555 (15.084) (1,9)%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
1.080.307 1.083.281 (2.974) (0,3)%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
9.032.139 9.135.402 (103.263) (1,1)%
Totale attivo 11.841.210 12.026.196 (184.986) (1,5)%
Debiti verso banche valutati al costo
ammortizzato
2.251.098 2.367.082 (115.984) (4,9)%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
5.526.263 5.471.874 54.389 1,0%
Titoli in circolazione 1.957.906 2.069.083 (111.177) (5,4)%
Patrimonio netto 1.571.665 1.549.962 21.703 1,4%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI 1° TRIMESTRE VARIAZIONE
CONSOLIDATI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 137.729 105.952 31.777 30,0%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(16.102) (18.512) 2.410 (13,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 121.627 87.440 34.187 39,1%
Costi operativi (91.268) (73.499) (17.769) 24,2%
Utili (Perdite) da cessioni di investimenti - 24.161 (24.161) (100,0)%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
30.359 38.102 (7.743) (20,3)%
Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo 20.121 26.426 (6.305) (23,9)%
REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA
(in migliaia di euro)
31.03.2021 31.03.2020
Utile (perdita) del periodo 20.769 26.442
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 3.751 (13.453)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico (2.974) (9.594)
Redditività complessiva consolidata 21.546 3.395
Redditività complessiva consolidata di pertinenza di terzi 646 16
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 20.900 3.379
KPI DI GRUPPO 31.03.2021 31.12.2020
Ratio - Totale Fondi propri (1) 15,47% 14,85%
Ratio - Capitale primario di classe 1 (1) 11,77% 11,29%
Numero azioni capitale sociale (in migliaia) 53.811 53.811
Numero di azioni in circolazione a fine periodo(2)
(in migliaia)
53.460 53.460
Book value per share 29,40 28,99
EPS 0,38 1,29

(1) Il Capitale primario di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nel primo trimestre del 2021.

(2) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

2.3 Risultati per Settore di attività

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui:
AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a
conto economico
Dati al 31.03.2021 72.558 - - 72.558 9.147 60.994 142.699
Dati al 31.12.2020 66.441 - - 66.441 9.524 61.013 136.978
Variazione % 9,2% - - 9,2% (4,0)% (0,0)% 4,2%
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Dati al 31.03.2021 2.244 - - 2.244 - 757.227 759.471
Dati al 31.12.2020 2.322 - - 2.322 - 772.233 774.555
Variazione % (3,4)% - - (3,4)% - (1,9)% (1,9)%
Crediti verso clientela(1)
Dati al 31.03.2021 5.833.206 2.513.086 1.405.902 1.914.217 1.398.220 1.800.713 9.032.139
Dati al 31.12.2020 5.992.591 2.755.488 1.414.055 1.823.048 1.405.603 1.737.208 9.135.402
Variazione % (2,7)% (8,8)% (0,6)% 5,0% (0,5)% 3,7% (1,1)%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2021 Titoli di Stato per 1.181,6 milioni di euro (1.095,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI ECONOMICI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui:
AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Margine di intermediazione
Dati al 31.03.2021 64.932 34.020 13.621 17.291 58.267 14.530 137.729
Dati al 31.03.2020 53.765 36.372 11.833 5.560 43.235 8.952 105.952
Variazione % 20,8% (6,5)% 15,1% 211,0% 34,8% 62,3% 30,0%
Risultato netto della gestione
finanziaria
Dati al 31.03.2021 59.229 38.334 9.872 11.023 58.267 4.131 121.627
Dati al 31.03.2020 42.717 31.775 7.496 3.446 43.235 1.488 87.440
Variazione % 38,7% 20,6% 31,7% 219,9% 34,8% 177,6% 39,1%
Utile di periodo
Dati al 31.03.2021 15.290 11.175 1.765 2.350 11.477 (5.998) 20.769
Dati al 31.03.2020 10.882 9.101 2.419 (638) 6.773 8.787 26.442
Variazione % 40,5% 22,8% (27,0)% n.s. 69,5% (168,3)% (21,5)%
SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
KPI DI SETTORE
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE NPL GOVERNAN
CE &
SERVIZI E
NON
CORE(1)
Costo della qualità creditizia(2)
Dati al 31.03.2021 0,39% (0,66)% 1,06% 1,36% n.a. 7,46%
Dati al 31.12.2020 1,38% 1,09% 1,11% 2,43% n.a. 4,72%
Variazione % (0,99)% (1,74)% (0,05)% (1,07)% n.a. 2,74%
Crediti in sofferenza netti/
Crediti verso clientela
Dati al 31.03.2021 0,7% 1,5% 0,1% 0,2% 74,3% 0,8%
Dati al 31.12.2020 0,7% 1,3% 0,2% 0,3% 74,1% 0,9%
Variazione % 0,0% 0,2% (0,1)% (0,1)% 0,2% (0,1)%
Indice di copertura delle
sofferenze lorde
Dati al 31.03.2021 74,3% 74,7% 86,9% 43,5% - 48,9%
Dati al 31.12.2020 72,7% 73,7% 85,0% 26,9% - 29,1%
Variazione % 1,6% 1,0% 1,9% 16,6% - 19,8%
Attività deteriorate nette/
Crediti verso clientela netti
Dati al 31.03.2021 2,8% 4,4% 0,8% 2,3% 98,4% 3,1%
Dati al 31.12.2020 2,7% 4,2% 0,8% 1,8% 98,3% 2,9%
Variazione % 0,1% 0,2% 0,0% 0,5% 0,1% 0,2%
Attività deteriorate lorde/
Crediti verso clientela lordi
Dati al 31.03.2021 6,2% 10,0% 2,7% 3,4% 98,4% 5,1%
Dati al 31.12.2020 5,9% 9,3% 2,9% 3,0% 98,3% 4,3%
Variazione % 0,3% 0,7% (0,2)% 0,4% 0,1% 0,8%
RWA(3)
Dati al 31.03.2021 4.839.245 2.155.017 1.280.300 1.403.928 2.189.265 925.870
Dati al 31.12.2020 5.144.914 2.361.547 1.309.416 1.473.951 2.211.695 915.705
Variazione % (5,9)% (8,7)% (2,2)% (4,8)% (1,0)% 1,1%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2021 Titoli di Stato 1.181,6 milioni di euro (1.095,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020) che ai fini del calcolo del costo della qualità creditizia non stati considerati.

(2) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(3) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021

2.4 Evoluzione trimestrale riclassificata

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO:
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
ESERCIZIO
2021
ESERCIZIO 2020
(in migliaia di euro) 31.03 31.12 30.09 30.06 31.03
ATTIVO
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value con impatto a conto economico
142.699 136.978 103.487 102.347 103.743
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
759.471 774.555 1.162.008 1.146.701 1.215.355
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 1.080.307 1.083.281 1.016.707 1.007.613 628.756
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
9.032.139 9.135.402 7.957.357 8.034.032 7.600.742
Attività materiali 116.564 115.149 110.366 108.976 109.632
Attività immateriali 61.043 60.970 60.800 60.632 61.893
Attività fiscali 374.264 381.431 377.122 385.780 389.964
Altre voci dell'attivo 274.723 338.430 410.789 406.240 382.531
Totale dell'attivo 11.841.210 12.026.196 11.198.636 11.252.321 10.492.616
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO:
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
ESERCIZIO
2021
ESERCIZIO 2020
(in migliaia di euro) 31.03 31.12 30.09 30.06 31.03
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato 2.251.098 2.367.082 2.245.825 2.270.742 1.014.365
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
5.526.263 5.471.874 4.915.588 4.863.949 4.894.280
Titoli in circolazione 1.957.906 2.069.083 1.991.481 2.036.348 2.559.834
Passività fiscali 52.524 48.154 42.054 47.367 68.066
Altre voci del passivo 481.754 520.041 491.412 536.967 413.641
Patrimonio netto del Gruppo: 1.571.665 1.549.962 1.512.276 1.496.948 1.542.430
- Capitale, sovrapprezzi e riserve 1.551.543 1.481.158 1.459.930 1.460.192 1.516.004
- Utile netto di pertinenza della Capogruppo 20.121 68.804 52.346 36.756 26.426
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.841.210 12.026.196 11.198.636 11.252.321 10.492.616
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO: ESERCIZIO ESERCIZIO 2020
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
2021
1°Trim.
4°Trim. 3°Trim. 2°Trim. 1°Trim.
Margine di interesse 115.827 120.891 91.122 78.263 91.416
Commissioni nette 18.767 19.392 15.688 18.710 21.097
Altre componenti del margine di intermediazione 3.135 5.814 2.102 9.866 (6.561)
Margine di intermediazione 137.729 146.097 108.912 106.839 105.952
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(16.102) (43.503) (14.516) (14.828) (18.512)
Risultato netto della gestione finanziaria 121.627 102.594 94.396 92.011 87.440
Spese per il personale (33.779) (34.059) (28.630) (28.651) (32.029)
Altre spese amministrative (52.455) (67.830) (40.923) (41.545) (40.520)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (7.421) (7.034) (4.619) (11.412) (4.889)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
(4.413) (4.730) (4.490) (4.558) (4.039)
Altri oneri/proventi di gestione 6.800 35.031 4.717 4.207 7.978
Costi operativi (91.268) (78.622) (73.945) (81.959) (73.499)
Rettifiche di valore dell'avviamento - (700) - - -
Utili (perdite) da cessioni di investimenti - - - - 24.161
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
30.359 23.272 20.451 10.052 38.102
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(9.590) (6.592) (4.811) 328 (11.660)
Utile di periodo 20.769 16.680 15.640 10.380 26.442
Utile di periodo di pertinenza di terzi 648 222 50 50 16
Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo 20.121 16.458 15.590 10.330 26.426

2.5 Dati storici del Gruppo

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

Di seguito i principali indicatori e performance registrati dal Gruppo nei corrispondenti periodi degli ultimi 5 esercizi.

DATI STORICI (1)
(in migliaia di euro)
31.03.2021 31.03.2020 31.03.2019 31.03.2018 31.03.2017
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
759.471 1.215.355 432.901 453.847 631.568
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 9.032.139 7.600.742 7.322.130 6.457.208 5.803.700
Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato 2.251.098 1.014.365 844.790 820.190 1.028.971
Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato 5.526.263 4.894.280 5.021.481 5.022.110 5.055.558
Titoli in circolazione 1.957.906 2.559.834 1.955.400 1.774.973 1.122.879
Patrimonio netto 1.571.665 1.542.430 1.489.301 1.412.989 1.253.638
Margine di intermediazione 137.729 105.952 130.109 139.378 103.543
Risultato netto della gestione finanziaria 121.627 87.440 117.021 128.421 101.375
Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 20.121 26.426 29.920 37.854 32.687
KPI:
Cost/Income ratio 66,3% 69,4% 57,2% 52,7% 53,7%
Ratio - Totale Fondi propri (2) 15,47% 14,80% 14,02% 15,35% 14,90%
Ratio - Capitale primario di classe 1 (2) 11,77% 11,12% 10,29% 11,10% 14,02%

(1) Ai fini comparativi, i dati dei periodi 2017 e 2018 sono stati riesposti per omogeneità contabile rispetto ai valori al 31 marzo 2021, per tenere conto delle modifiche introdotte dall'IFRS 9. Tale riesposizione non è stata applicata al calcolo degli indici comparativi, che rimangono allineati ai valori precedentemente pubblicati.

(2) Il Capitale primario di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2021.

3. Contributo dei Settori di attività ai 3 risultati del Gruppo . Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

3.1 La struttura organizzativa

In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentono agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi Settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.

L'identificazione dei Settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.

L'informativa per Settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:

  • Settore Commercial & Corporate Banking, rappresenta l'offerta commerciale del Gruppo dedicata alle imprese e si sostanzia nelle Aree di Business Factoring, Leasing e Corporate Banking & Lending;
  • Settore Npl, dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti di difficile esigibilità, di servicing e nella gestione dei crediti non performing secured;
  • Settore Governance & Servizi e Non Core, che fornisce ai Settori operativi nei core business del Gruppo le risorse finanziarie ed i servizi necessari per lo svolgimento delle rispettive attività. Il Settore comprende l'attività di tesoreria e il desk titoli di proprietà, l'attività di erogazione di finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o pensione e alcuni portafogli di prestiti personali, oltre a taluni portafogli creditizi corporate posti in run-off in quanto ritenuti non strategici allo sviluppo del Gruppo.

L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.

Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di conto economico espone i risultati fino all'utile netto.

A tale scopo è stato necessario procedere con l'attribuzione dei costi operativi ai Settori di riferimento e si è proceduto secondo le seguenti modalità:

  • per i costi diretti, si è proceduto ad un'allocazione secondo l'utilizzo del centro di costo per segmento di riferimento;
  • per i costi indiretti, che per loro natura non sono attribuibili ad uno specifico Settore in quanto sostenuti per garantire la normale operatività ed il buon funzionamento dell'intera struttura (cd. servizi centrali),

l'indirizzo ai singoli Settori è stato effettuato utilizzando per le diverse categorie di costo strumenti differenti di allocazione basati anche su survey interne.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING

Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:

  • Factoring: Area dedicata a supportare il credito commerciale delle PMI che operano nel mercato domestico, che si sviluppano verso l'estero o che dall'estero si rivolgono a clientela italiana; include inoltre un'unità organizzativa dedicata al sostegno del credito commerciale dei fornitori delle ASL oltre ad una business unit specializzata nell'acquisto di crediti fiscali ceduti da procedure concorsuali che opera con il marchio Fast Finance. Tale unità acquista crediti fiscali, maturati e maturandi, già chiesti a rimborso oppure futuri, sorti in costanza di procedura oppure nelle annualità precedenti;
  • Leasing: Area che si rivolge al segmento dei piccoli operatori economici e delle PMI attraverso i prodotti del leasing finanziario e del leasing operativo, con esclusione del leasing real estate, non trattato dal Gruppo;
  • Corporate Banking & Lending: Area di business che aggrega più unità: Finanza Strutturata, comparto dedicato al supporto delle imprese e dei fondi private equity nella strutturazione di finanziamenti, sia bilaterali che in pool; Special Situations, comparto dedicato al supporto del riequilibrio finanziario di imprese che hanno superato tensioni finanziarie; Equity Investments, comparto dedicato ad investimenti in partecipazioni di imprese non finanziarie e in quote di organismi interposti; Lending, comparto dedicato all'operatività del Gruppo a medio/lungo termine, orientato al sostegno del ciclo operativo dell'impresa con interventi che spaziano dall'ottimizzazione delle fonti di finanziamento al sostegno del capitale circolante, fino al supporto degli investimenti produttivi.

Farbanca S.p.A., acquisita in data 27 novembre 2020 dal Gruppo Banca Ifis, contribusce alla redditività generata dall'Area Corporate Banking & Lending. Dal mese di gennaio 2021, per favorire la gestione accentrata del business al supporto delle farmacie, nella medesima Area è stato allocato anche il contributo reddituale fornito dall'altra società controllata Credifarma, precedentemente inclusa nell'Area Factoring; tutte le informazioni fornite di seguito, comprensive dei dati comparativi, tengono in considerazione tale riallocazione.

DATI ECONOMICI 1° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 43.677 36.059 7.618 21,1%
Commissioni nette 19.128 19.725 (597) (3,0)%
Altre componenti del margine di intermediazione 2.127 (2.019) 4.146 (205,3)%
Margine di intermediazione 64.932 53.765 11.167 20,8%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(5.703) (11.048) 5.345 (48,4)%
Risultato netto della gestione finanziaria 59.229 42.717 16.512 38,7%
Costi operativi (36.834) (28.015) (8.819) 31,5%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
22.395 14.702 7.693 52,3%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(7.105) (3.820) (3.285) 86,0%
Utile (perdita) di periodo 15.290 10.882 4.408 40,5%

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 15,3 milioni di euro, in aumento del 40,5% rispetto al 31 marzo 2020. Tale variazione è determinata dalla crescita del margine di intermediazione per 11,2 milioni di euro e da minori rettifiche di valore per rischio di credito per 5,3 milioni di euro rispetto al primo trimestre dello scorso anno. I costi operativi sono complessivamente aumentati di 8,8 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020, così come più diffusamente commentato nel prosieguo del documento.

Analogamente, l'andamento della gestione delle Aree di business che compongono il Settore è descritto ed approfondito in seguito.

Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.

COMMERCIAL & CORPORATE
BANKING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.03.2021
Valore nominale 166.220 169.814 39.660 375.693 5.730.554 6.106.247
Rettifiche di valore (123.548) (81.622) (4.456) (209.625) (63.416) (273.041)
Valore di bilancio 42.672 88.192 35.204 166.068 5.667.138 5.833.206
Coverage ratio 74,3% 48,1% 11,2% 55,8% 1,1% 4,5%
Gross ratio 2,7% 2,8% 0,6% 6,2% 93,8% 100,0%
Net ratio 0,7% 1,5% 0,6% 2,8% 97,2% 100,0%
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 157.660 176.949 35.583 370.192 5.892.756 6.262.949
Rettifiche di valore (114.554) (89.677) (5.135) (209.366) (60.991) (270.358)
Valore di bilancio 43.106 87.272 30.448 160.826 5.831.765 5.992.591
Coverage ratio 72,7% 50,7% 14,4% 56,6% 1,0% 4,3%
Gross ratio 2,5% 2,8% 0,6% 5,9% 94,1% 100,0%
Net ratio 0,7% 1,5% 0,5% 2,7% 97,3% 100,0%

Le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking si attestano al 31 marzo 2021 a 166,1 milioni di euro, in aumento di 5,2 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2020 (160,8 milioni di euro): il rapporto sofferenze nette su totale crediti (0,7%) rimane invariato in relazione alla diminuzione dei crediti totali per 159,4 milioni di euro e a fronte di crediti in sofferenza sostanziamente stabili. Le inadempienze probabili, invece, aumentano di 0,9 milioni di euro (+1,1% rispetto al dato alla fine dell'esercizio precedente) cosi come le esposizioni scadute che ammmontano a 35,2 milioni di euro, in aumento di 4,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (30,4 milioni di euro, +15,6%).

Il coverage ratio delle attività deteriorate passa dal 56,6% del 31 dicembre 2020 al 55,8% del 31 marzo 2021.

Si evidenzia infine che all'interno del Settore Commercial & Corporate Banking sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalle business combinations: il valore netto di tali attività, interamente classificato come deteriorato (stage 3), è di 4,9 milioni di euro al 31 marzo 2021 rispetto a 7,2 milioni di euro del 31 dicembre 2020.

Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale della "PPA", sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Costo della qualità creditizia(1) 0,39% 1,38% n.a. (0,99)%
Net Npe ratio 2,8% 2,7% n.a. 0,1%
Gross Npe ratio 6,2% 5,9% n.a. 0,3%
Totale RWA 4.839.245 5.144.914 (305.669) (5,9)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.

Area Factoring

DATI ECONOMICI 1° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 20.438 21.592 (1.154) (5,3)%
Commissioni nette 13.447 14.780 (1.333) (9,0)%
Altre componenti del margine di intermediazione 135 - 135 n.a.
Margine di intermediazione 34.020 36.372 (2.352) (6,5)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
4.314 (4.597) 8.911 (193,8)%
Risultato netto della gestione finanziaria 38.334 31.775 6.559 20,6%
Costi operativi (21.954) (18.660) (3.294) 17,7%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
16.380 13.115 3.265 24,9%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(5.205) (4.014) (1.191) 29,7%
Utile (perdita) di periodo 11.175 9.101 2.074 22,8%

Il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta, nel primo trimestre del 2021, a 34,0 milioni di euro, in diminuzione del 6,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al minor contributo sia del margine di interesse (in calo di 1,2 milioni di euro, -5,3%) sia delle commissioni nette (in diminuzione di 1,3 milioni di euro, -9,0%). Nel periodo, il margine di intermediazione risulta inferiore di 2,4 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre del 2020.

La variazione negativa del margine di interesse e delle commissioni nette è stata determinata dalla diminuzione delle masse gestite: il turnover nel primo trimestre del 2021 è pari a 2,5 miliardi di euro, in diminuzione di 383 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente mentre il monte crediti outstanding è pari a 3,0 miliardi di euro, in diminuzione di 0,3 miliardi di euro rispetto a dicembre 2020. Tali riduzioni sono dal punto di vista gestionale prevalentemente riconducibili al contesto economico generato dalla pandemia da Covid-19.

Nel primo trimestre 2021 si registrano riprese nette per rischio di credito pari a 4,3 milioni di euro. Tale dinamica è riconducibile alla diminuzione delle esposizioni deteriorate, ed in particolare in settori considerati più a rischio in relazione agli effetti economici della pandemia, nonché ad una revisione dei modelli di valutazione del rischio di credito.

Il risultato della gestione finanziaria si attesta quindi a 38,3 milioni di euro, in aumento rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio di 6,6 milioni di euro (+20,6%).

I costi operativi aumentano di 3,3 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020. Tale effetto è il risultato combinato di maggiori accantonamenti per circa 1,7 milioni di euro sui fondi rischi per accantonamenti correlati al rischio di credito, di altri accantonamenti a fondi rischi per cause passive per 0,7 milioni di euro e maggiori spese del personale per circa 0,8 milioni di euro, per buona parte connesse alla remunerazione variabile stanziata nel trimestre – tenendo conto che il primo trimestre del 2020 scontava politiche prudenziali connesse all'incertezza della pandemia.

Al 31 marzo 2021, il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 2,5 miliardi di euro, in diminuzione dell'8,8% rispetto al dato del 31 dicembre 2020.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.

AREA FACTORING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.03.2021
Valore nominale 144.687 91.986 32.024 268.697 2.420.825 2.689.522
Rettifiche di valore (108.092) (48.179) (1.279) (157.550) (18.886) (176.436)
Valore di bilancio 36.595 43.807 30.745 111.147 2.401.939 2.513.086
Coverage ratio 74,7% 52,4% 4,0% 58,6% 0,8% 6,6%
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 136.063 108.726 27.976 272.765 2.664.408 2.937.173
Rettifiche di valore (100.263) (55.617) (1.103) (156.982) (24.702) (181.685)
Valore di bilancio 35.800 53.109 26.873 115.783 2.639.706 2.755.488
Coverage ratio 73,7% 51,2% 3,9% 57,6% 0,9% 6,2%

La diminuzione delle inadempienze probabili nette rispetto al 31 dicembre 2020 è legata principalmente al passaggio a sofferenza di una posizione individualmente significativa.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Costo della qualità creditizia(1) (0,66)% 1,09% n.a. (1,75)%
Net Npe ratio 4,4% 4,2% n.a. 0,2%
Gross Npe ratio 10,0% 9,3% n.a. 0,7%
Totale RWA 2.155.017 2.361.547 (206.530) (8,7)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

Area Leasing

DATI ECONOMICI 1° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 11.028 8.995 2.033 22,6%
Commissioni nette 2.593 2.838 (245) (8,6)%
Margine di intermediazione 13.621 11.833 1.788 15,1%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(3.749) (4.337) 588 (13,6)%
Risultato netto della gestione finanziaria 9.872 7.496 2.376 31,7%
Costi operativi (7.292) (4.988) (2.304) 46,2%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
2.580 2.508 72 2,9%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(815) (89) (726) n.s.
Utile (perdita) di periodo 1.765 2.419 (654) (27,0)%

Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 13,6 milioni di euro, +15,1% rispetto al dato del 31 marzo 2020; tale maggiore marginalità è dovuta per 1,9 milioni di euro a minori interessi passivi, a seguito di una revisione dei tassi interni di trasferimento. Tale effetto positivo a livello di margine di interesse è parzialmente compensato dalla riduzione del margine commissionale per 0,2 milioni di euro.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 3,7 milioni di euro, in diminuzione di 0,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo nel 2020. La suddetta variazione, in presenza di impieghi in leggera diminuzione, è riconducibile anche ad una minore incidenza delle esposizioni deteriorati lorde sul totale e all'introduzione dei modelli di rating di controparte per la determinazione del significativo incremento di rischio di credito (che determina il passaggio da Stage 1 a Stage 2). A fronte di tale introduzione, l'incidenza dei crediti in Stage 2 sul totale dei bonis è passata dall'1,73% al 31 dicembre 2020 al 7,28% al 31 marzo 2021, con un impatto in termini di maggiori rettifiche forfettarie di 2,7 milioni di euro.

L'aumento dei costi operativi dell'Area Leasing per circa 2,3 milioni di euro è principalmente dovuto a minori proventi verso la clientela per servizi accessori per circa 1,0 milioni di euro, i quali hanno risentito dell'attuale contesto congiunturale che ha impattato solo parzialmente il primo trimestre 2020. A questi si aggiungono maggiori spese ICT per il progetto di rinnovo della piattaforma leasing nonché ai maggiori ammortamenti connessi alla ridefinizione della vita utile dei sistemi in sostituzione.

Al 31 marzo 2021 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.405,9 milioni di euro, registrando una variazione negativa dello 0,6% rispetto ai 1.414,1 milioni di euro del 31 dicembre 2020. Il decremento è dovuto alle maggiori estinzioni rispetto ai volumi erogati nel primo trimestre del 2021 per complessivi 49 milioni di euro.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.

AREA LEASING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.03.2021
Valore nominale 14.013 18.290 7.132 39.435 1.412.962 1.452.397
Rettifiche di valore (12.182) (12.501) (3.064) (27.748) (18.747) (46.494)
Valore di bilancio 1.831 5.789 4.068 11.687 1.394.215 1.405.903
Coverage ratio 86,9% 68,3% 43,0% 70,4% 1,3% 3,2%
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 14.590 19.675 7.443 41.708 1.418.450 1.460.158
Rettifiche di valore (12.407) (13.909) (4.014) (30.330) (15.773) (46.103)
Valore di bilancio 2.183 5.766 3.429 11.378 1.402.677 1.414.055
Coverage ratio 85,0% 70,7% 53,9% 72,7% 1,1% 3,2%
KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Costo della qualità creditizia(1) 1,06% 1,11% n.a. (0,05)%
Net Npe ratio 0,8% 0,8% n.a. -
Gross Npe ratio 2,7% 2,9% n.a. (0,2)%
Totale RWA 1.280.300 1.309.416 (29.116) (2,2)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

Area Corporate Banking & Lending

DATI ECONOMICI 1° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 12.211 5.472 6.739 123,2%
Commissioni nette 3.088 2.107 981 46,6%
Altre componenti del margine di intermediazione 1.992 (2.019) 4.011 (198,7)%
Margine di intermediazione 17.291 5.560 11.731 211,0%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(6.268) (2.114) (4.154) 196,5%
Risultato netto della gestione finanziaria 11.023 3.446 7.577 219,9%
Costi operativi (7.588) (4.367) (3.221) 73,8%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
3.435 (921) 4.356 n.s.
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(1.085) 283 (1.368) n.s.
Utile (perdita) di periodo 2.350 (638) 2.988 n.s.

Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 17,3 milioni di euro al 31 marzo 2021, è aumentato di 11,7 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020 con un incremento del margine di interesse per 6,7 milioni di euro, della componente commissionale per 1,0 milioni di euro e degli altri componenti del margine di intermediazione per 4,0 milioni di euro.

La variazione positiva del margine di interesse è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:

  • la crescita di 5,9 milioni di euro del margine di interesse dell'attività di finanziamento alle PMI a medio lungo termine, a cui Farbanca contribuisce per 3,1 milioni di euro. I crediti verso clientela nel primo trimestre 2021 sono cresciuti del'11,0%;.
  • il contributo della PPA per l'Area pari a 3,3 milioni di euro al 31 marzo 2021, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente;
  • minori costi della raccolta dovuti al decremento degli interessi figurativi riconosciuti al comparto Finanza Strutturata nel corso dei primi tre mesi del 2021 per 0,7 milioni di euro;
  • maggiori interessi attivi rispetto al primo trimestre 2020 per 0,2 milioni di euro, dovuti ai maggiori impieghi medi del comparto Corporate Banking.

Le commissioni nette sono in aumento di 1,0 milioni di euro grazie all'effetto combinato di un aumento delle erogazioni del comparto Finanza Strutturata, a cui sono corrisposte maggiori commissioni nette per 0,4 milioni di euro, e dell'incremento delle commissioni associate ai finanziamenti alle PMI per 0,6 milioni di euro, riconducibili al business di Farbanca.

Gli altri componenti del margine di intermediazione risultano in aumento di 4,0 milioni di euro principalmente in relazione alle migliori performance dei fondi OICR in cui il Gruppo ha investito, che hanno comportato una variazione positiva di fair value di 3,6 milioni di euro, oltre che ad un effetto positivo derivante dalle valutazione al fair value dei crediti del comparto Special Situations per 0,3 milioni di euro.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 6,3 milioni di euro, in aumento di 4,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento è attribuibile agli accantonamenti addizionali registrati nel comparto Finanza Strutturata per tenere conto sia del contesto macroeconomico riconducibile alla pandemia sia dei potenziali effetti futuri connessi al venir meno delle misure di supporto al credito. Tali accantonamenti aggiuntivi su posizioni in bonis hanno comportato un incremento delle coperture dei relativi crediti, variate dal 2,4% al 31 dicembre 2020 al 3,2% al 31 marzo 2021, mentre a livello complessivo di Area di business tali coperture, rispetto al dato al 31 dicembre 2020 pari all'1,1%, sono pari all'1,4%.

L'incremento dei costi operativi dell'Area Corporate Banking & Lending per circa 3,2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020 è principalmente riconducibile all'entrata di Farbanca nel perimetro di Gruppo Banca Ifis a partire da dicembre 2020. L'impatto di quest'ultima è di circa 3,1 milioni di euro, inclusi i costi diretti di integrazione e la ridistribuzione dei costi dei servizi centrali con l'ingresso della società nel Gruppo.

Al 31 marzo 2021 il totale dei crediti verso clientela netti dell'Area ammonta a 1.914,2 milioni di euro, con una variazione positiva di 91,2 milioni di euro (+5,0%) rispetto ai 1.823,0 milioni di euro del 31 dicembre 2020. La crescita è guidata dall'incremento degli impieghi verso le PMI per 57,3 milioni di euro e del comparto Finanza Strutturata per 33,9 milioni di euro.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso
la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.
AREA CORPORATE BANKING &
LENDING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 31.03.2021
Valore nominale 7.520 59.537 504 67.561 1.896.767 1.964.328
Rettifiche di valore (3.273) (20.942) (113) (24.327) (25.783) (50.111)
Valore di bilancio 4.247 38.595 391 43.234 1.870.984 1.914.217
Coverage ratio 43,5% 35,2% 22,4% 36,0% 1,4% 2,6%
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 7.007 48.549 164 55.719 1.809.898 1.865.618
Rettifiche di valore (1.885) (20.151) (18) (22.053) (20.516) (42.570)
Valore di bilancio 5.122 28.398 146 33.666 1.789.382 1.823.048
Coverage ratio 26,9% 41,5% 10,7% 39,6% 1,1% 2,3%

L'aumento per 9,6 milioni di euro delle esposizioni deteriorate nette rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuto prevalentemente all'ingresso nella categoria inadempienze probabili di una posizione individualmente significativa.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Costo della qualità creditizia(1) 1,36% 2,43% n.a. (1,07)%
Net Npe ratio 2,3% 1,8% n.a. 0,5%
Gross Npe ratio 3,4% 3,0% n.a. 0,4%
Totale RWA 1.403.928 1.473.951 (70.023) (4,8)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

SETTORE NPL

È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured che secured di difficile esigibilità, nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi. L'attività è strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.

Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio crediti del Settore Npl per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli «interessi a conto economico» si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivanti dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 36,2 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 27,5 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici" nel seguito del presente paragrafo.

PORTAFOGLIO SETTORE
NPL
(in migliaia di euro)
VALORE
NOMINALE
RESIDUO
VALORI DI
BILANCIO
VAL. BIL. /
VAL. NOM.
RES.
INTERESSI A
CONTO
ECONOMICO
ERC CRITERIO DI
CONTABILIZZAZIONE
PREVALENTE
Costo 1.147.441 112.350 9,8% - 230.407 Costo d'acquisto
Stragiudiziale 10.986.675 368.225 3,4% 22.095 640.960
di cui: Massiva (curve) 10.577.653 188.377 1,8% (1.785) 306.699 CA= VAN Flussi da
modello
di cui: Piani 409.022 179.848 44,0% 23.880 334.261 CA= VAN Flussi da
modello
Giudiziale 7.546.162 915.681 12,1% 41.645 1.922.638
di cui: Altre posizioni in
corso di lavorazione
giudiziale
3.243.490 299.650 9,2% - 587.582 Costo d'acquisto
di cui: Precetti,
Pignoramenti, ODA
1.387.875 453.616 32,7% 36.178 1.115.474 CA= VAN Flussi da
modello
di cui: Secured e
Corporate
2.914.797 162.415 5,6% 5.467 219.582 CA= VAN Flussi da
modello
Totale 19.680.278 1.396.256 7,1% 63.740 2.794.005

L'attività può essere suddivisa in tre macro categorie:

• gestione post acquisto, dove vengono espletate tutte le attività di ricerca informazioni propedeutiche all'instradamento della posizione verso le modalità di trasformazione più adeguate; il credito viene classificato in una area cosiddetta di "staging" e contabilmente valorizzato al costo di acquisto (112,4

milioni di euro al 31 marzo 2021 rispetto a 170,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020) senza contribuzione a conto economico in termini di margine. Di norma dopo 6-12 mesi le posizioni vengono indirizzate verso la forma di gestione più adeguata alle caratteristiche delle stesse;

  • gestione stragiudiziale, che accoglie le pratiche che possono essere gestite tramite attività di recupero a carattere transattivo. Le pratiche in attesa di conoscere l'esistenza o meno dello strumento di recupero più idoneo sono classificate in un bacino denominato "gestione massiva" e ammontano al 31 marzo 2021 a 188,4 milioni di euro rispetto a 173,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020, in aumento dell'8,4%. Le pratiche su cui è stato concordato e formalizzato un piano di rientro registrano un aumento del 9% attestandosi a 179,8 milioni di euro al 31 marzo 2021 (164,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020);
  • gestione giudiziale, che accoglie tutte le pratiche nei diversi stadi di lavorazione giudiziale che vanno dall'ottenimento del decreto ingiuntivo all'ottenimento di una ordinanza di assegnazione "ODA". Le pratiche che sono in attesa dell'azionamento legale più appropriato sono incluse nella categoria "Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale" e risultano pari a 299,7 milioni di euro al 31 marzo 2021 (296,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020); le pratiche che si trovano nelle fasi di precetto, pignoramento e ODA trovano collocamento nell'apposito bacino che registra un incremento del 3,0%, attestandosi a 453,6 milioni di euro rispetto ai 440,2 milioni di euro registrati a dicembre 2020. Nel bacino della gestione giudiziale rientrano le posizioni "Secured e Corporate", di derivazione corporate bancaria o real estate, pari a 162,4 milioni di euro al 31 marzo 2021 rispetto a 158,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Si segnala infine che talvolta, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da code di lavorazione.

DATI ECONOMICI 1° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Interessi attivi da costo ammortizzato 36.191 34.493 1.698 4,9%
Interessi attivi notes e altre componenti
minoritarie
490 437 53 12,1%
Altre componenti del margine di interesse da
variazione di cash flow
27.544 15.091 12.453 82,5%
Costo della raccolta (6.580) (7.174) 594 (8,3)%
Margine di interesse 57.645 42.847 14.798 34,5%
Commissioni nette 77 1.290 (1.213) (94,0)%
Altre componenti del margine di intermediazione (375) (904) 529 (58,5)%
Utile da cessione crediti 920 - 920 n.a.
Margine di intermediazione 58.267 43.233 15.034 34,8%
Risultato netto della gestione finanziaria 58.267 43.233 15.034 34,8%
Costi operativi (41.490) (33.475) (8.015) 23,9%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
16.777 9.758 7.019 71,9%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(5.300) (2.987) (2.313) 77,4%
Utile (perdita) di periodo 11.477 6.771 4.706 69,5%

La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, passa da 34,5 milioni di euro a 36,2 milioni di euro al 31 marzo 2021 con un incremento del 4,9% dovuto principalmente all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato.

La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow", che passa da 15,1 milioni di euro nel primo trimestre 2020 a 27,5 milioni di euro al 31 marzo 2021 con un incremento dell'82,5%, include l'effetto economico derivante della variazione dei cash flow attesi in funzione dei maggiori o minori incassi realizzati rispetto alle precedenti previsioni. A tale voce concorrono: la gestione stragiudiziale per 9,4 milioni di euro, composti da 17,3 milioni di euro riferiti a piani di rientro e -7,9 milioni di euro riferiti a curve, e la gestione legale per 18,1 milioni di euro, dove il contributo delle azioni di precetto, pignoramento e ODA è di circa 17,4 milioni di euro mentre quello del bacino secured e corporate è di circa 0,7 milioni di euro.

La riduzione del costo della raccolta è dovuta a minori interessi passivi figurativi attribuiti dal Settore Governance & Servizi e Non Core a seguito della riduzione del tasso interno di trasferimento in funzione del costo complessivo della raccolta.

La riduzione della voce commissioni nette è dovuta sia all'aumento delle commissioni passive su incassi e pagamenti che alla riduzione delle commissioni attive derivanti dall'attività di servicing su portafogli di terzi.

Il risultato netto della gestione finanziaria del Settore Npl si attesta pertanto a complessivi 58,3 milioni di euro (43,2 milioni di euro al 31 marzo 2020, in aumento del 34,8%). L'incremento significativo di tale risultato rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente è da ricondursi quasi esclusivamente alla mutata situazione economico-sanitaria che ha investito il Paese nel corso dello scorso anno e che oggi vede i suoi effetti molto più attenuati. Infatti, a marzo 2020 fu disposta la chiusura dei tribunali con ordinanza governativa, che si tradusse in uno stallo delle attività di recupero giudiziale e di conseguenza nella paralisi della produzione di atti legali volti al recupero mobiliare presso terzi.

I costi operativi evidenziano un aumento del 23,9% passando da 33,5 milioni di euro del 31 marzo 2020 a 41,5 milioni di euro del 31 marzo 2021. Tale aumento è principalmente dovuto ai costi variabili collegati al recupero dei crediti.

L'utile di periodo del Settore Npl è pari a circa 11,5 milioni di euro, in aumento del 69,5% rispetto a quello del medesimo periodo dell'esercizio precedente grazie alla ripresa di tutte le attività di business.

Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per categoria di rischio di vigilanza.

DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Crediti in sofferenza netti 1.038.777 1.041.196 (2.419) (0,2)%
Inadempienze probabili nette 333.727 339.799 (6.072) (1,8)%
Esposizioni scadute deteriorate nette 3.319 90 3.229 n.s.
Totale attività deteriorate nette verso clientela
(stage 3)
1.375.823 1.381.085 (5.262) (0,4)%
Crediti in bonis netti (stage 1 e 2) 22.397 24.518 (2.121) (8,7)%
Totale crediti per cassa verso clientela (1) 1.398.220 1.405.603 (7.383) (0,5)%

(1) Il totale crediti per cassa verso clientela include crediti connessi all'attività di servicer per 2,0 milioni di euro e per 1,9 milioni di euro rispettivamente al 31 marzo 2021 e al 31 dicembre 2020.

I crediti del Settore Npl appartengono alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impairedintrodotta dal principio contabile IFRS 9, rappresentato da tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Valore nominale dei crediti gestiti 19.680.278 19.787.379 (107.101) (0,5)%
Totale RWA 2.189.265 2.211.695 (22.430) (1,0)%

La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a circa 2,8 miliardi di euro.

ANDAMENTO PORTAFOGLIO CREDITI DETERIORATI
SETTORE NPL
31.03.2021 31.12.2020
Portafoglio crediti iniziale 1.403.711 1.278.220
Acquisti 13.546 224.291
Cessioni (4.725) (26.095)
Utili da cessioni 919 5.000
Interessi da costo ammortizzato 36.191 139.114
Altre componenti di interesse da variazione cash flow 27.550 42.538
Incassi (80.936) (259.357)
Portafoglio crediti finale 1.396.256 1.403.711

Il totale degli acquisti nel primo trimestre 2021 ammonta a 13,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 6,3 milioni di euro del primo trimestre dell'esercizio precedente. Nel corso dei primi tre mesi del 2021 sono state perfezionate operazioni di cessione ad un prezzo di vendita complessivo di circa 4,7 milioni di euro che hanno prodotto utili per circa 0,9 milioni di euro.

La voce "Incassi" pari a 80,9 milioni include le rate incassate nel corso del trimestre da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 24% rispetto agli incassi di 65,2 milioni di euro del primo trimestre 2020.

Le dinamiche della raccolta dei piani di rientro (pari al valore nominale di tutte le rate dei piani sottoscritti dai debitori nel periodo) sono risultate in aumento, attestandosi a 111 milioni di euro al 31 marzo 2021 contro 81,8 milioni di euro al 31 marzo 2020.

A fine periodo il portafoglio gestito dal Settore Npl comprende n° 1.967.034 pratiche, per un valore nominale pari a circa 19,7 miliardi di euro.

SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE

Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Pianificazione e Controllo di Gestione, Finance, Operations, Comunicazione Marketing e Relazioni Esterne, Risorse Umane, nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai Settori operativi delle risorse finanziarie. Il Settore in questione comprende altresì l'attività di Finanza Proprietaria (desk titoli di proprietà) e la controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A., società attiva nell'ambito della cessione del quinto dello stipendio o pensione. Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli di prestiti personali.

DATI ECONOMICI 1° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 14.505 12.510 1.995 15,9%
Commissioni nette (438) 82 (520) n.s.
Altre componenti del margine di intermediazione 463 (3.638) 4.101 (112,7)%
Margine di intermediazione 14.530 8.954 5.576 62,3%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(10.399) (7.464) (2.935) 39,3%
Risultato netto della gestione finanziaria 4.131 1.490 2.641 177,2%
Costi operativi (12.944) (12.009) (935) 7,8%
Utili (perdite) da cessione di investimenti - 24.161 (24.161) (100,0)%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
(8.813) 13.642 (22.455) (164,6)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
2.815 (4.853) 7.668 (158,0)%
Utile (perdita) del periodo (5.998) 8.789 (14.787) (168,2)%

Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 14,5 milioni di euro, in aumento di 5,6 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, e con una crescita sia nell'Area Non Core per 4,7 milioni di euro sia nell'Area Governance & Servizi per 0,9 milioni di euro. In particolare:

• il margine di interesse risulta in aumento complessivamente di 2,0 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2020. In particolare gli interessi attivi hanno beneficiato di un'accelerazione per 2,9 milioni di euro della PPA a seguito dell'estinzione anticipata di alcune posizioni incluse nel portafoglio crediti Non

Core e del contributo positivo derivante dell'Area Governance & Servizi per 2,2 milioni di euro prevalentemente guidato del comparto Finanza Proprietaria. Tali effetti positivi sono stati parzialmente compensati dai minori interessi attivi a seguito dello smontamento del portafoglio in run-off dell'Area Non Core (-3,1 milioni di euro). L'ammontare complessivo residuo del "reversal PPA" riferito al Settore Governance & Servizi e Non Core risulta pari a 43,6 milioni di euro al 31 marzo 2021;

  • le commissioni nette risultano in calo di 0,5 milioni di euro, per effetto prevalentemente dei costi inerenti all'operazione di autocartolarizzazione effettuata dal Gruppo Banca Ifis nel primo trimestre 2021 con oggetto crediti del Settore Npl;
  • le altre componenti del margine di intermediazione risultano in crescita di 4,1 milioni di euro. Tale effetto complessivo dipende prevalentemente dalle minori svalutazioni di posizioni al fair value dell'Area Non Core per 3,2 milioni di euro da e dal maggior contributo del comparto Finanza Proprietaria per 2,3 milioni di euro, che sono stati parzialmenti compensati dall'effetto negativo del risultato netto dell'attività di negoziazione per complessivi 1,3 milioni di euro, riconducibili principalmente alla perdita connessa alla chiusura anticipata di un derivato dell'Area Non Core e ad un minor effetto positivo sui cambi della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o..

Sul versante della raccolta, i prodotti Rendimax e Contomax continuano a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a circa 14,9 milioni di euro, in lieve riduzione rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (15,5 milioni di euro) per la contrazione delle masse medie in gestione (4.351 milioni di euro al 31 marzo 2021 contro il dato di 4.565 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -4,7%) nonostante tassi mediamente in linea con il primo trimestre 2020. Al 31 marzo 2021 il valore di bilancio dei titoli in circolazione ammonta a 1.957,9 milioni di euro, in riduzione di 111,2 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2020 a seguito principalmente del rimborso integrale nel primo trimestre 2021 per circa 63 milioni di euro di un prestito obbligazionario emesso dall'incorporata Interbanca, arrivato a naturale scadenza. Sul versante economico, gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni sono diminuiti di 1,1 milioni di euro attestandosi complessivamente ad un valore di 7,9 milioni di euro.

Si segnala inoltre l'accesso al funding tramite operazioni di TLTRO di valore nominale pari a 2,0 miliardi di euro.

Per quanto concerne il costo del credito, si evidenzia un incremento delle rettifiche nette che si attestano a 10,4 milioni di euro rispetto ai 7,5 milioni di euro al 31 marzo 2020. Tale variazione è riconducibile all'Area Non Core e imputabile in parte ad una posizione singolarmente significativa.

I costi operativi si attestano a 12,9 milioni di euro, con un incremento di 0,9 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2020. L'incremento è quasi esclusivamente causato dal maggior costo per il contributo al Fondo di Risoluzione Unico (SRF), in aumento di circa 1,0 milioni di euro rispetto allo stanziamento dello stesso periodo dello scorso anno. In entrambi i trimestri tale stanziamento è stato rilevato inizialmente sui fondi rischi per poi essere corrisposto all'autorità competente nel secondo trimestre.

La voce utili da cessioni di investimenti accoglieva al 31 marzo 2020 gli effetti derivanti dalla cessione dell'immobile di Milano in Corso Venezia al netto dei relativi costi di vendita.

Al 31 marzo 2021 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 1.800,7 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto al dato al 31 dicembre 2020 (1.737,2 milioni di euro). L'incremento di circa 63,5 milioni di euro è sostanzialmente legato all'attività del comparto di Finanza Proprietaria, la quale opera prevalentemente attraverso l'acquisto di titoli governativi. Allo stesso tempo i portafogli in run-off del Settore sono diminuiti di circa 43,9 milioni di euro.

Si evidenzia che all'interno del Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca:

  • crediti deteriorati netti: 20,9 milioni di euro al 31 marzo 2021, in riduzione rispetto al dato di 25,1 milioni di euro del 31 dicembre 2020;
  • crediti in bonis netti: 13,6 milioni di euro al 31 marzo 2021, in calo rispetto ai 17,2 milioni di euro del 31 dicembre 2020.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.

SETTORE GOVERNANCE &
SERVIZI E NON CORE
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI(1)
SITUAZIONE AL 31.03.2021
Valore nominale 29.148 58.564 7.078 94.790 1.750.815 1.845.606
Rettifiche di valore (14.264) (21.921) (2.527) (38.711) (6.181) (44.892)
Valore di bilancio 14.884 36.643 4.551 56.079 1.744.635 1.800.713
Coverage ratio 48,9% 37,4% 35,7% 40,8% 0,4% 2,4%
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 22.090 51.180 3.479 76.749 1.695.232 1.771.981
Rettifiche di valore (6.424) (19.612) (769) (26.805) (7.968) (34.773)
Valore di bilancio 15.666 31.568 2.710 49.944 1.687.264 1.737.208
Coverage ratio 29,1% 38,3% 22,1% 34,9% 0,5% 2,0%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2021 Titoli di Stato per 1.181,6 milioni di euro (1.095,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati da crediti appartenenti alla cosìddetta categoria dei "POCI", i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese. Il coverage del portafoglio in bonis al 31 marzo 2021 risulta sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2020.

4 4. Prospetti contabili riclassificati . Prospetti contabili riclassificati

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

4.1 Stato patrimoniale consolidato riclassificato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
31.03.2021 31.12.2020
Cassa e disponibilità liquide 88 82
Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto
economico
6.053 20.870
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a
conto economico
142.699 136.978
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
759.471 774.555
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 1.080.307 1.083.281
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 9.032.139 9.135.402
Attività materiali 116.564 115.149
Attività immateriali 61.043 60.970
di cui:
- avviamento 38.787 38.798
Attività fiscali: 374.264 381.431
a) correnti 65.742 74.255
b) anticipate 308.522 307.176
Altre attività 268.582 317.478
Totale dell'attivo 11.841.210 12.026.196
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
31.03.2021 31.12.2020
Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato 2.251.098 2.367.082
Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato 5.526.263 5.471.874
Titoli in circolazione valutati al costo ammortizzato 1.957.906 2.069.083
Passività finanziarie di negoziazione 8.158 18.551
Passività fiscali: 52.524 48.154
a) correnti 15.619 12.018
b) differite 36.905 36.136
Altre passività 406.769 438.311
Trattamento di fine rapporto del personale 8.747 9.235
Fondi per rischi e oneri 58.080 53.944
Riserve da valutazione (19.065) (19.337)
Riserve 1.390.274 1.320.871
Sovrapprezzi di emissione 102.555 102.491
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (2.948) (2.948)
Patrimonio di pertinenza di terzi 26.916 26.270
Utile del periodo 20.121 68.804
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.841.210 12.026.196

4.2 Conto economico consolidato riclassificato

VOCI
(in migliaia di euro)
31.03.2021 31.03.2020
Margine di interesse 115.827 91.416
Commissioni nette 18.767 21.097
Altre componenti al margine di intermediazione 3.135 (6.561)
Margine di intermediazione 137.729 105.952
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (16.102) (18.512)
Risultato netto della gestione finanziaria 121.627 87.440
Spese amministrative: (86.234) (72.549)
a) spese per il personale (33.779) (32.029)
b) altre spese amministrative (52.455) (40.520)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (7.421) (4.889)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (4.413) (4.039)
Altri oneri/proventi di gestione 6.800 7.978
Costi operativi (91.268) (73.499)
Utile (perdita) da cessioni di investimenti - 24.161
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 30.359 38.102
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (9.590) (11.660)
Utile del periodo 20.769 26.442
Utile di periodo di pertinenza di terzi 648 16
Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo 20.121 26.426

4.3 Prospetto della redditività consolidata complessiva riclassificato

VOCI
(in migliaia di euro)
31.03.2021 31.03.2020
Utile di periodo 20.769 26.442
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
3.751 (13.453)
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
3.574 (13.555)
Piani a benefici definiti 177 102
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
(2.974) (9.594)
Differenze di cambio (765) (2.424)
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
(2.209) (7.170)
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 777 (23.047)
Redditività complessiva (Voce 10 + 170) 21.546 3.395
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 646 16
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 20.900 3.379

5. Nota informativa

5.1 Politiche contabili

5.1.1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2021 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale secondo i principi contabili IFRS. Per tale motivo è necessario leggere il Resoconto intermedio di gestione consolidato unitamente al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020. I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o emendati principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") come di seguito esposti.

Per IFRS si intendono i principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021 sono gli stessi utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 al quale si rimanda per maggiori dettagli.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all'attuale contesto macroeconomico, anche in considerazione della recrudescenza della pandemia Covid-19, si ritiene ragionevole l'aspettativa che il Gruppo Banca Ifis continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale.

Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente del Gruppo, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.

5.1.2 – Area e metodi di consolidamento

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis è stato redatto sulla base delle situazioni contabili al 31 marzo 2021 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento.

Il Gruppo al 31 marzo 2021 è composto dalla controllante Banca Ifis S.p.A., dalle società controllate al 100% Ifis Finance Sp. z o.o., Ifis Rental Services S.r.l., Ifis Npl Investing S.p.A. (già Ifis Npl S.p.A.), Cap.Ital.Fin. S.p.A., Ifis Npl Servicing S.p.A. (già Gemini S.p.A.) e Ifis Real Estate S.p.A., da Ifis Finance IFN S.A. controllata al 99,99%, dalla società controllata al 70% Credifarma S.p.A e da Farbanca S.p.A., acquisita a fine 2020 e controllata al 70,77%.

A tal riguardo, si segnala che in data 1° gennaio 2021 all'interno del Settore Npl è stata completata una riorganizzazione societaria con l'obiettivo di garantire la separazione e l'indipendenza tra le attività di acquisto dei crediti e quelle di recupero tramite tre società: Ifis Npl Investing, Ifis Npl Servicing e Ifis Real Estate (per maggiori dettagli a riguardo si rimanda allo specifico paragrafo nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo"). Con riferimento alle società coinvolte e alla loro denominazione sociale si precisa che, rispetto alla situazione al 31 dicembre 2020:

  • la società Ifis Npl S.p.A. in data 1° gennaio 2021 è stata ridenominata Ifis Npl Investing S.p.A.;
  • la società Ifis Npl Servicing S.p.A. (già Fbs S.p.A.) è stata fusa per incorporazione in Ifis Npl Investing con decorrenza 1° gennaio 2021;
  • la società Gemini S.p.A. è stata ridenominata Ifis Npl Servicing S.p.A. a far data dal 1° gennaio 2021.

Tutte le società incluse nell'area di consolidamento sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.

I prospetti contabili della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e della controllata rumena Ifis Finance IFN S.A., espressi entrambi in valuta estera, vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell'operazione. Le risultanti differenze di

cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di ciascuna partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.

Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3; la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:

  • l'identificazione dell'acquirente;
  • la determinazione della data di acquisizione;
  • la rilevazione e la valutazione delle attività identificabili acquisite, delle passività identificabili assunte e qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita;
  • la rilevazione e la valutazione dell'avviamento o di un utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli.

Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nel periodo di competenza e classificati tra le spese amministrative.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (CGU – Cash Generating Unit) del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a una CGU e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita

della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta della CGU.

Dal processo di consolidamento delle società controllate sono emersi i seguenti avviamenti iscritti alla voce "attività immateriali": 38,0 milioni di euro per il consolidamento dell'ex Gruppo Fbs e 767 mila euro al cambio di fine periodo per quanto riguarda la controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o..

SEDE
SEDE
RAPPORTO DI
PARTECIPAZIONE
DISPONIBILITÀ
DENOMINAZIONI IMPRESE OPERATIVA LEGALE RAPPORTO
(1)
IMPRESA
PARTECIPANTE
QUOTA % VOTI % (2)
Ifis Finance Sp. z o.o. Varsavia Varsavia 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Rental Services S.r.l. Milano Milano 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Investing S.p.A. (già
Ifis Npl S.p.A.)
Firenze,
Milano e
Mestre (VE)
Mestre (VE) 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Real Estate S.p.A. Milano Milano 1 Ifis Npl Servicing
S.p.A. (già Gemini
S.p.A.)
100% 100%
Cap. Ital. Fin. S.p.A. Napoli Napoli 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Servicing S.p.A. (già
Gemini S.p.A.)
Mestre (VE) Mestre (VE) 1 Ifis Npl Investing
S.p.A. (già Ifis Npl
S.p.A.)
100% 100%
Ifis Finance IFN S.A. Bucarest Bucarest 1 Banca Ifis S.p.A. 99,99% 99,99%
Farbanca S.p.A. Bologna Bologna 1 Banca Ifis S.p.A. 70,77% 70,77%
Credifarma S.p.A. Roma Roma 1 Banca Ifis S.p.A. 70% 70%
Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Banca Ifis S.p.A. 10% 10%
Indigo Lease S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Ifis ABCP Programme S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Legenda

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3 = accordi con altri soci

4 = altre forme di controllo

5 = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del "decreto legislativo 87/92"

6 = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del "decreto legislativo 87/92"

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Al fine di determinare l'area di consolidamento Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.

La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:

  • il potere di governare le attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso del periodo di competenza sono inclusi nel Resoconto intermedio di gestione consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate elencate al precedente paragrafo, nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione per le quali si è valutato sussistere una relazione di controllo ai sensi dell'IFRS 10; tali SPV non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis.

5.1.3 – Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine anche in conseguenza dell'attuale situazione connessa alla pandemia di Covid-19.

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2021, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 31 marzo 2021.

Inoltre, le stime ed assunzioni adottate nella predisposizione del presente Resoconto sono influenzate dagli impatti ragionevolmente prevedibili del Covid-19. Anche in considerazione della recrudescenza della pandemia Covid-19 nel mese di ottobre 2020 in Italia e nel resto dell'Europa e dei correlati provvedimenti legislativi adottati ed in via di adozione dai vari governi nazionali, non è possibile escludere che ulteriori impatti nei prossimi mesi, al momento non prevedibili in termini di tempistica e importo, possano influenzare le ipotesi e assunzioni alla base dei processi di stima rispetto a quelle considerate nelle stime condotte ai fini della redazione del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021, rendendo così necessario apportare delle variazioni ai valori delle attività e delle passività iscritte, ad oggi non prevedibili né stimabili.

Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci di bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti del Settore Npl;
  • crediti gestiti dalla BU Pharma, con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile;
  • misurazione dell'Expected Credit Loss per i crediti diversi dal Settore Npl;
  • fondi per rischi e oneri;
  • trattamento di fine rapporto;
  • avviamento e altre attività immateriali.

Fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Crediti del Settore Npl

Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al Settore Npl, la funzione Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.

In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato

in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.

Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.

Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino a al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.

All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.

Per tenere conto dell'attuale contesto e al fine di incorporare nella stima dei flussi di cassa gli effetti legati alla temporanea chiusura delle attività produttive, sono stati apportati alcuni correttivi dei modelli di stima che hanno comportato, con riferimento alla gestione stragiudiziale, una limitata contrazione degli incassi attesi per gli esercizi 2021 e 2022 in coerenza con le generali proiezioni macroeconomiche.

In coerenza con le normative emanate, sono stati apportati alcuni correttivi ai modelli che trattano sia le posizioni secured Npl, per effetto dell'allungamento delle tempistiche di incasso dovuto alla sospensione a procedere al pignoramento degli immobili ricevuti a garanzia, sia le posizioni per le quali sono in corso Procedure Concorsuali.

Crediti gestiti dalla BU Pharma con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile

In riferimento ai crediti della BU Pharma, il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".

Misurazione dell'Expected Credit Loss per i crediti diversi dal Settore Npl

L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, basati essenzialmente su modelli di misurazione delle Probabilità di Default (PD) all'origination delle attività finanziarie e alla data di chiusura del periodo;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.

Per quanto riguarda la valutazione dell'incremento significativo di rischio di credito, tra le misure di supporto all'economia che hanno avuto ricadute su di essa è certamente importante menzionare la concessione di moratorie. Con la sospensione dei pagamenti dei piani di ammortamento viene anche meno la verifica dello scaduto oltre 30 giorni per effettuare l'allocazione in Stage 2. Ciò ha portato il Gruppo ad introdurre correttivi prudenziali rivolti ai rapporti con controparti oggetto di moratoria o appartenenti a particolari settori economici considerati a più elevato impatto di rischio da Covid-19, al fine di coglierne l'incremento di rischio atteso.

Con riferimento alle Forward Looking Information, si è provveduto ad aggiornare gli scenari macroeconomici a seguito dell'evolversi della crisi economica legata alla diffusione del Covid-19 anche in considerazione delle raccomandazioni diramate dalle Autorità di Vigilanza.

Infine, coerentemente con quanto fatto per il portafoglio secured del Settore Npl, sono stati rivisti i tempi di incasso dei crediti e dei portafogli di crediti garantiti da immobili per i quali sono in corso Procedure Concorsuali per riflettere la già citata sospensione delle esecuzioni immobiliari anche nel Settore Commercial & Corporate Banking.

Si rimanda a quanto più diffusamente indicato al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Avviamento e altre attività immateriali.

Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3, utilizzando l'"acquisition method". L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo.

Per quanto riguarda il processo di allocazione del costo dell'aggregazione alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi fair value (cosiddetta Purchase Price Allocation – "PPA"), si procede con un preventivo lavoro di mappatura delle attività e passività per le quali si è ritenuto probabile riscontrare significative differenze di valore tra il fair value ed il rispettivo valore contabile.

In particolare, i fair value sono determinati sulla base della metodologia ritenuta più opportuna per ciascuna classe di attività e passività acquisite (ad esempio, per il portafoglio creditizio il metodo dei discounted cash flow, ovvero l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi).

Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico quale "gain on bargain purchase".

Successivamente, in base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita.

Per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento allocato alle Cash Generating Units ("CGU") di cui è composto, il Gruppo Banca Ifis provvede alla stima sia dei flussi finanziari futuri nel periodo esplicito di previsione sia dei flussi utilizzati per determinare il cosiddetto Terminal Value. Analogamente, è oggetto di stima da parte del Gruppo il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari futuri precedentemente stimati. Tale tasso di attualizzazione è stimato dal Gruppo utilizzando il "Capital Asset Pricing Model" (CAPM).

Si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", Sezione "10 - Attività immateriali - Voce 100", Paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020.

Per le altre fattispecie elencate, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

5.2 Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, interamente riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e in quanto parte integrante del rendimento.

5.2.1 Aggregati patrimoniali riclassificati

PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto economico
142.699 136.978 5.721 4,2%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
759.471 774.555 (15.084) (1,9)%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
1.080.307 1.083.281 (2.974) (0,3)%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
9.032.139 9.135.402 (103.263) (1,1)%
Attività materiali e immateriali 177.607 176.119 1.488 0,8%
Attività fiscali 374.264 381.431 (7.167) (1,9)%
Altre voci dell'attivo 274.723 338.430 (63.707) (18,8)%
Totale dell'attivo 11.841.210 12.026.196 (184.986) (1,5)%
Debiti verso banche valutati al costo
ammortizzato
2.251.098 2.367.082 (115.984) (4,9)%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
5.526.263 5.471.874 54.389 1,0%
Titoli in circolazione 1.957.906 2.069.083 (111.177) (5,4)%
Passività fiscali 52.524 48.154 4.370 9,1%
Fondi per rischi e oneri 58.080 53.944 4.136 7,7%
Altre voci del passivo 423.674 466.097 (42.423) (9,1)%
Patrimonio netto del Gruppo 1.571.665 1.549.962 21.703 1,4%
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.841.210 12.026.196 (184.986) (1,5)%

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 142,7 milioni di euro al 31 marzo 2021. La voce è composta dai finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di fondi di OICR. Senza considerare gli incassi del periodo, la crescita del 4,2% rispetto al 31 dicembre 2020 è determinata principalmente da un nuovo finanziamento al fair value per 4,8 milioni di euro nonché dalla rivalutazione delle quote detenute nei fondi di OICR per circa 1,8 milioni di euro.

La composizione della voce è di seguito riportata.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE
VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A
CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Titoli di debito 3.248 3.532 (284) (8,0)%
Titoli di capitale 20.672 20.683 (11) (0,1)%
Quote di OICR 83.305 81.479 1.826 2,2%
Finanziamenti 35.474 31.284 4.190 13,4%
Totale 142.699 136.978 5.721 4,2%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 759,5 milioni di euro al 31 marzo 2021, in diminuzione dell'1,9% rispetto al dato a dicembre 2020. Esse includono i titoli di debito che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.

ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR
VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA'
COMPLESSIVA
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Titoli di debito 671.582 721.216 (49.634) (6,9)%
Titoli di capitale 87.889 53.339 34.550 64,8%
Totale 759.471 774.555 (15.084) (1,9)%

I titoli di debito detenuti in portafoglio al 31 marzo 2021 ammontano a 671,6 milioni di euro, in diminuzione del 6,9% rispetto al saldo al 31 dicembre 2020 per effetto principalmente delle cessioni (parziali o totali) avvenute nel trimestre e che hanno più che compensato le nuove acquisizioni di titoli di debito. La relativa riserva negativa netta di fair value ammonta a 0,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto al saldo positivo di 1,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020 proprio a seguito delle cessioni avvenute nei primi tre mesi del 2021.

Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.

Emittente/Scadenza 1 anno 2 anni 3 anni 5 anni Oltre 5 anni Totale
Titoli governativi 252.282 378.263 - - 8.043 638.588
% sul totale 37,6% 56,3% - - 1,2% 95,1%
Banche - - 2.635 7.374 - 10.009
% sul totale - - 0,4% 1,1% - 1,5%
Altri emittenti - - - 15.238 7.747 22.985
% sul totale - - - 2,3% 1,2% 3,4%
Totale 252.282 378.263 2.635 22.612 15.790 671.582
% sul totale 37,6% 56,3% 0,4% 3,4% 2,4% 100,0%

Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 87,9 milioni di euro, in crescita del 64,8% rispetto al 31 dicembre 2020, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nel primo trimestre 2021.

Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 31 marzo 2021 a 1.080,3 milioni di euro, presentando un saldo sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2020 (pari a 1.083,3 milioni di euro). La voce è prevalentemente riferita a crediti verso banche centrali (713,2 milioni di euro al 31 marzo 2021 rispetto ai 693,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020), che costituiscono la provvista mantenuta al fine di garantire l'ordinato svolgimento delle attività gestionali.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.032,1 milioni di euro con un decremento dell'1,1% rispetto al 31 dicembre 2020 (9.135,4 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,4 miliardi di euro (1,3 miliardi al 31 dicembre 2020). Il Settore Commercial & Corporate Banking è in calo rispetto al saldo dell'omologo periodo del precedente esercizio (-2,7%). Tale riduzione è concentrata soprattutto nell'Area di business Factoring (-8,8%) ed è stata solo parzialmente compensata dalla crescita dell'Area Corporate Banking & Lending (+5,0%, pari a una crescita di 91,2 milioni di euro); in lieve flessione anche l'Area Leasing, - 0,6%. In riduzione dello 0,5% i crediti del Settore Npl, mentre si registra un aumento di 63,5 milioni di euro delle esposizioni del Settore Governance & Servizi e Non Core, principalmente per l'effetto di acquisti di titoli di debito.

CREDITI VERSO LA CLIENTELA CONSISTENZE VARIAZIONE
COMPOSIZIONE SETTORIALE
(in migliaia di euro)
31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Settore Commercial & Corporate Banking 5.833.206 5.992.591 (159.385) (2,7)%
- di cui deteriorati 166.068 160.826 5.242 3,3%
Area Factoring 2.513.086 2.755.488 (242.402) (8,8)%
- di cui deteriorati 111.147 115.783 (4.636) (4,0)%
Area Leasing 1.405.902 1.414.055 (8.153) (0,6)%
- di cui deteriorati 11.688 11.377 311 2,7%
Area Corporate Banking & Lending 1.914.217 1.823.048 91.169 5,0%
- di cui deteriorati 43.233 33.666 9.567 28,4%
Settore Npl 1.398.220 1.405.603 (7.383) (0,5)%
- di cui deteriorati 1.375.823 1.381.085 (5.262) (0,4)%
Settore Governance & Servizi e Non Core 1.800.713 1.737.208 63.505 3,7%
- di cui deteriorati 56.079 49.944 6.135 12,3%
Totale Crediti verso la clientela 9.032.139 9.135.402 (103.263) (1,1)%
- di cui deteriorati 1.597.970 1.591.855 6.115 0,4%

Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.598,0 milioni di euro al 31 marzo 2021 contro i 1.591,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (+0,4%).

Al netto di tali crediti, i crediti deteriorati si attestano a 222,1 milioni di euro, rispetto al dato di 210,8 milioni di euro 31 dicembre 2020.

Si rimanda alla sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo" per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.

Le attività immateriali e materiali

Le attivita immateriali si attestano a 61,0 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2020 (+0,1%).

La voce è riferita a software per 22,2 milioni di euro, per 0,8 milioni di euro all'avviamento che emerge dal consolidamento della partecipazione nella controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e per 38,0 milioni di euro all'avviamento conseguente all'acquisizione dell'ex Gruppo Fbs.

Per quanto riguarda le valutazioni del Gruppo circa l'impairment test di tali avviamenti, si evidenzia che l'esito di tale test effettuato al 31 dicembre 2020, ha supportato la recuperabilità di entrambi gli avviamenti iscritti. Confermando ad oggi la validità delle azioni intraprese dal Gruppo, si ritiene che, anche in considerazione della natura anticiclica di taluni business del Gruppo ed in particolare del Settore Npl su cui è allocato l'avviamento più significativo del Gruppo, l'emergenza sanitaria in essere non determinerà impatti significativi sui risultati consolidati attesi nel lungo termine. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100, Paragrafo 10.3 "Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Le attività materiali si attestano a 116,6 milioni di euro, rispetto ai 115,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020, in aumento dell'1,2%.

Gli immobili iscritti a fine marzo 2021 tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre - Venezia, sede di Banca Ifis. Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettata ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.

Attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Le attività fiscali che ammontano a 374,3 milioni di euro registrano una flessione rispetto al dato del 31 dicembre 2020 pari a 381,4 milioni di euro (-1,9%).

Le attività per imposte correnti ammontano a 65,7 milioni di euro contro il dato di 74,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (-11,5%). Le attività per imposte anticipate ammontano a 308,5 milioni di euro contro 307,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020, e risultano composte principalmente per 219,4 milioni di euro (in linea con il saldo al 31 dicembre 2020) da attività iscritte per svalutazioni su crediti, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta, e per 50,9 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (51,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Le passività fiscali ammontano a 52,5 milioni di euro, in aumento del 9,1% rispetto al dato del 31 dicembre 2020 pari a 48,2 milioni di euro.

Le passività fiscali correnti, pari a 15,6 milioni di euro, sono rappresentate dal debito relativo all'esercizio precedente per 12,0 milioni di euro, che verrà liquidato entro il 30 giugno 2021, e dal carico fiscale del periodo per 3,6 milioni di euro.

Le passività per imposte differite, pari a 36,9 milioni di euro, sono sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2020 e includono principalmente 31,4 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 0,5 milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili, 2,9 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali e 1,8 milioni di euro relativo ad attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modificazioni, recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.

Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività a rischio ponderate al 31 marzo 2021:

  • le "attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" vengono detratte dal CET1; al 31 marzo 2021 la deduzione del 100% è pari a 48,8 milioni di euro, comprensivo della pertinenza della Holding del Gruppo Bancario; a tal proposito si sottolinea come tale deduzione sarà tuttavia progressivamente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività fiscali differite;
  • le "attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee", non vengono detratte dal CET1, ma ricevono una ponderazione di rischio pari al 250%; al 31 marzo 2021 tali attività, comprensive della pertinenza della Holding del Gruppo Bancario, ammontano a 38,2 milioni di euro e sono compensate per 30,7 milioni di euro dalle corrispondenti passività fiscali differite;
  • le "attività fiscali anticipate di cui alla L. 214/2011", relative a rettifiche di valore su crediti e convertibili in crediti d'imposta, ricevono una ponderazione di rischio pari al 100%; al 31 marzo 2021 la corrispondente ponderazione ammonta a 219,4 milioni di euro;
  • le "attività fiscali correnti" ricevono una ponderazione dello 0% in quanto esposizioni nei confronti dell'Amministrazione Centrale.

Complessivamente le attività fiscali iscritte al 31 marzo 2021 e dedotte dai Fondi propri al 100% comportano un onere pari a 0,55% in termini di CET1, destinato a ridursi nel futuro per effetto dell'utilizzo delle poste in contropartita all'emersione di reddito imponibile.

Altre voci dell'attivo e del passivo

Le altre voci dell'attivo, pari a 274,7 milioni di euro rispetto ad un saldo di 338,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020, accolgono principalmente:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione per 6,1 milioni di euro (in diminuzione del 71,0% rispetto al dato di 20,9 milioni di euro del 31 dicembre 2020), riferite per 4,7 milioni di euro a operazioni in derivati (che registrano un significativo decremento rispetto al dato di 19,3 milioni a fine 2020 per lo smontamento nel trimestre di numerose posizioni in derivati), prevalentemente coperte da posizioni opposte iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione, e per 1,4 milioni di euro da titoli inclusi nel portafoglio di trading del Gruppo (in calo del 15,4% rispetto al saldo di 1,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020);
  • altre attività per 268,6 milioni di euro (317,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -15,4%) di cui 83,5 milioni di euro riferiti al credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. in virtù degli accordi per il consolidamento fiscale (83,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020). La riduzione del saldo della voce nel corso del primo trimestre 2021 per complessivi 48,9 milioni di euro deriva prevalentemente dall'incasso a febbraio 2021 del credito di 14,1 milioni di euro nei confronti del Gruppo General Electric e relativo all'effetto fiscale sull'indennizzo già ricevuto per l'adesione alla pace fiscale del 2019, e per lo scostamento del saldo IVA di Gruppo, passato da un credito di 7,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020 ad un saldo al 31 marzo 2021 a debito (e quindi esposto fra le "altre voci del passivo") di 2,9 milioni di euro;

Le altre voci del passivo sono pari a 423,7 milioni di euro rispetto a 466,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020 e sono composte da:

  • derivati di negoziazione per 8,2 milioni di euro, prevalentemente riferiti a operazioni coperte da posizioni opposte iscritte fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, il cui saldo è in netta diminuzione rispetto al dato di 18,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020 a seguito del sopraccitato smontamento di posizioni in derivati nel corso dei primi tre mesi del 2021;
  • debito per TFR per 8,7 milioni di euro (9,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020);
  • altre passività per 406,8 milioni di euro (438,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -7,2%), le cui poste più significative sono da ricondurre a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione oltre al debito pari a 58,8 milioni di euro per dividendi 2019 sospesi a seguito delle raccomandazioni delle Autorità di Vigilanza e non ancora distribuiti, a debiti di funzionamento per circa 65,2 milioni di euro e al debito nei confronti della controllante La Scogliera per 23,5 milioni di euro. La riduzione del saldo delle altre passività nel primo trimestre 2021 è principalmente dovuta al decremento dei debiti di funzionamento, che ammontavano a 98,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020, soprattutto a causa della stagionalità dei volumi dell'Area Leasing.

La raccolta

RACCOLTA CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Debiti verso banche 2.251.098 2.367.082 (115.984) (4,9)%
- Debiti verso banche centrali 2.077.510 2.116.961 (39.451) (1,9)%
di cui: TLTRO 1.992.222 1.994.722 (2.500) (0,1)%
di cui: Altri depositi 85.288 122.239 (36.951) (30,2)%
- Altri debiti 173.588 250.121 (76.533) (30,6)%
Debiti verso clientela 5.526.263 5.471.874 54.389 1,0%
- Retail 4.489.210 4.459.954 29.256 0,7%
- Altri depositi vincolati 301.272 280.484 20.788 7,4%
- Debiti per leasing 17.603 16.891 712 4,2%
- Altri debiti 718.178 714.545 3.633 0,5%
Titoli in circolazione 1.957.906 2.069.083 (111.177) (5,4)%
Totale raccolta 9.735.267 9.908.039 (172.772) (1,7)%

Il totale della raccolta al 31 marzo 2021 risulta pari a 9.735,3 milioni di euro (-1,7% rispetto al 31 dicembre 2020), è rappresentato per il 56,8% da Debiti verso la clientela (55,2% al 31 dicembre 2020), per il 23,1% da Debiti verso banche (23,9% al 31 dicembre 2020) e per il 20,1% da Titoli in circolazione (20,9% al 31 dicembre 2020).

I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2021 a 5.526,3 milioni di euro: +1,0% rispetto al 31 dicembre 2020 dove, a fronte di una sostanziale stabilità della raccolta retail (principalmente Rendimax e Contomax), che ammonta a 4.489,2 milioni di euro a fine marzo 2021 (+0,7%), si registra una crescita di 20,8 milioni di euro (+7,4%) negli altri depositi vincolati.

RACCOLTA RETAIL CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Raccolta a breve termine (entro 18 mesi) 3.149.593 3.196.110 (46.517) (1,5)%
di cui: LIBERO 726.202 723.240 2.962 0,4%
di cui: LIKE/ONE 1.102.984 1.084.400 18.584 1,7%
di cui: VINCOLATI 1.240.532 1.316.288 (75.756) (5,8)%
di cui: GERMAN DEPOSIT 79.875 72.182 7.693 10,7%
Raccolta lungo termine (oltre 18 mesi) 1.339.617 1.263.844 75.773 6,0%
Totale raccolta 4.489.210 4.459.954 29.256 0,7%

I debiti verso banche ammontano a 2.251,1 milioni di euro, in riduzione del 4,9% rispetto al dato al 31 dicembre 2020.

I titoli in circolazione ammontano a 1.957,9 milioni di euro al 31 marzo 2021, in riduzione rispetto al dato di 2.069,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020. Nel corso del primo trimestre 2021 è stato oggetto di rimborso integrale, a fronte del raggiungimento della relativa scadenza, il prestito obbligazionario emesso a suo tempo dall'incorporata Interbanca, che al 31 dicembre 2020 presentava un saldo residuo di 62,7 milioni di euro.

FONDI RISCHI E ONERI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a
impegni e garanzie finanziarie rilasciate
12.295 10.988 1.307 11,89%
Fondo Unico di Risoluzione 3.990 - 3.990 n.a.
Controversie legali e tributarie 20.292 21.016 (724) (3,4)%
Oneri per il personale 6.152 7.148 (996) (13,9)%
Altri fondi 15.351 14.792 559 3,8%
Totale fondi per rischi e oneri 58.080 53.944 4.136 7,7%

Fondi per rischi e oneri

La composizione del fondo per rischi e oneri in essere alla fine del primo trimestre 2021, confrontata con i valori dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Al 31 marzo 2021 il saldo pari a 12,3 milioni di euro, in aumento rispetto al valore di fine esercizio precedente (pari a 11,0 milioni di euro), riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo.

Controversie legali e tributarie

Al 31 marzo 2021 sono iscritti fondi per controversie legali e tributarie per complessivi 20,3 milioni di euro. Tale importo si compone come di seguito dettagliato:

  • 10,1 milioni di euro relativi a 29 controversie legate all'Area Factoring (a fronte di un petitum complessivo di 30,7 milioni di euro), tali controversie sono sostanzialmente connesse alla richiesta di ripetizione di somme incassate o a pagamenti sotto garanzia relativi a posizioni di factoring in pro soluto;
  • 6,0 milioni di euro (a fronte di un petitum di 63,9 milioni di euro) relativi a 11 controversie riguardanti l'Area Corporate Banking & Lending derivanti dalla ex Interbanca;
  • 1,0 milioni di euro (a fronte di un petitum di 3,1 milioni di euro) relativi a 51 cause connesse all'Area Leasing e crediti commerciali;
  • 1,5 milioni di euro (a fronte di un petitum complessivo di 4,5 milioni di euro) a 71 controversie legate a crediti della controllata Ifis Npl Investing;
  • 1,0 milioni di euro a varie controversie riguardanti Credifarma;
  • 400 mila euro (con un petitum corrispondente di 4,0 milioni di euro) relativi a 31 contenziosi con clienti e agenti riferibili a Cap. Ital. Fin.;
  • 149 mila euro a varie controversie riguardanti Farbanca;
  • 38 mila euro (a fronte di un petitum di medesimo importo) relativi a contenziosi afferenti alla partecipata Ifis Rental Services.

Oneri per il personale

Al 31 marzo 2021 sono iscritti fondi per il personale per 6,2 milioni di euro (7,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020) da attribuire per 5,8 milioni di euro al Fondo di Solidarietà istituito nel 2020 al fine di dar corso al programma di razionalizzazione dei costi previsto nell'ambito del Piano Industriale 2020-2022.

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 31 marzo 2021, sono in essere "Altri fondi" per 15,4 milioni di euro, in aumento del 3,8% rispetto al dato di 14,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020. La voce è principalmente costituita da 7,1 milioni di euro a fronte di probabili indennizzi contrattuali per cessione di crediti, 5,1 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing e da 0,7 milioni di euro per fondo reclami.

Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 marzo 2021 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.

Contenzioso fiscale

Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta Ifis Leasing S.p.A. (ex Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2014. Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 242,7 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.

Contenzioso relativo alla presunta «stabile organizzazione» in Italia della società polacca Ifis Finance Sp. z o.o.

A seguito dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativamente a Imposte Dirette, IVA e degli altri tributi per le annualità d'imposta 2016 e 2017 e 2013/2015, limitatamente ai rapporti intrattenuti con la controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o., sono stati notificati Avvisi di Accertamento con riferimento alle annualità 2013/2015. La Guardia di Finanza sostiene di aver ravvisato elementi idonei a ritenere che, nel Paese estero (Polonia), sia stata costituita una "stabile organizzazione" di Banca Ifis e non un autonomo soggetto giuridico con capacità di autodeterminazione. In altre parole, disconoscendo l'autonoma organizzazione giuridica della Società con contestuale residenza fiscale della stessa in Polonia, i costi ed i ricavi della sede in Polonia costituirebbero componenti positivi o negativi produttivi di reddito imponibile in Italia (al netto del credito di imposta per le imposte pagate all'estero in via definitiva). Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 756 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%. L'udienza, a cui ha partecipato il Dott. Dario Stevanato, è stata discussa presso la seconda sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Venezia il giorno 12 novembre 2020. La sentenza N. 266/2021 discussa il 12/11/2020 e depositata il 19/03/2021 ha integralmente accolto il ricorso della Banca ed ha compensato le spese. La commissione ha affermato infatti che è un "legittimo diritto della società controllante italiana, che vuole espandere la propria attività di servizi bancari e di factoring in Polonia, di determinare la strategia operativa della propria controllante costituita allo scopo".

In merito a tutti i contenziosi fiscali sopra citati il Gruppo, supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza come possibile ma non probabile, e pertanto ha ritenuto opportuno effettuare accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Indennizzi

In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre società partecipate. In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Il Patrimonio netto consolidato

Il Patrimonio netto consolidato di Gruppo si attesta al 31 marzo 2021 a 1.571,7 milioni di euro, in crescita dell'1,4% rispetto al dato di fine 2020 pari a 1.550,0 milioni di euro. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato riguardano:

  • la variazione positiva relativa al risultato di periodo di pertinenza della Capogruppo di 20,1 milioni di euro;
  • la variazione netta positiva per 0,9 milioni di euro della riserva da valutazione su titoli rilevata nel primo trimestre 2021, dovuta all'adeguamento di fair value degli strumenti finanziari nel portafoglio "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva";
  • la variazione positiva del Patrimonio netto di terzi per 0,6 milioni di euro, per la quota parte dei risultati di periodo maturati dalle controllate Farbanca e Credifarma;
  • la variazione positiva di 0,2 milioni di euro della riserva da valutazione connessa agli utili netti attuariali su TFR maturati nel periodo;
  • altre variazioni positive nette per 0,7 milioni di euro relative prevalentemente a utili realizzati tramite cessione di titoli di capitale classificati nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • la variazione negativa di 0,8 milioni di euro della riserva da valutazione per differenze cambi.

La composizione e la variazione rispetto alla fine dell'esercizio precedente sono riepilogate nelle tabelle seguenti.

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 102.555 102.491 64 0,1%
Riserve da valutazione: (19.065) (19.337) 272 (1,4)%
- Titoli (9.873) (10.733) 860 (8,0)%
- TFR (252) (429) 177 (41,3)%
- differenze di cambio (8.940) (8.175) (765) 9,4%
Riserve 1.390.274 1.320.871 69.403 5,3%
Azioni proprie (2.948) (2.948) - 0,0%
Patrimonio di pertinenza di terzi 26.916 26.270 646 2,5%
Utile del periodo di pertinenza della
Capogruppo
20.121 68.804 (48.683) (70,8)%
Patrimonio netto del Gruppo 1.571.665 1.549.962 21.703 1,4%
PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI (migliaia di euro)
Patrimonio netto al 31.12.2020 1.549.962
Incrementi: 22.532
Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo 20.121
Variazione riserva da valutazione: 1.037
- Titoli 860
- TFR 177
Altre variazioni 727
Patrimonio netto di terzi 646
Decrementi: 829
Variazione riserva da valutazione: 765
- differenze di cambio 765
Altre variazioni 64
Patrimonio netto al 31.03.2021 1.571.665

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 31.03.2021 31.12.2020
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.051.021 1.038.715
Capitale di classe 1 (T1) 1.105.665 1.091.858
Totale Fondi propri 1.382.291 1.366.421
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 8.932.891 9.203.971
Ratio – Capitale primario di classe 1 11,77% 11,29%
Ratio – Capitale di classe 1 12,38% 11,86%
Ratio – Totale Fondi propri 15,47% 14,85%

Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2021.

I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 31 marzo 2021 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modificazioni, recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286; in particolare, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile.

Inoltre, il Regolamento EU 873/2020, relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri - definisce per gli Enti la possibilità di includere nel loro capitale primario di classe 1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti attraverso modalità che differiscono sulla base del periodo transitorio di riferimento (1° gennaio 2018 - 31 dicembre 2019 e 1° gennaio 2020 - 31 dicembre 2024).

Si fa presente che Banca Ifis aveva, a suo tempo, già provveduto ad informare Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.

L'inclusione nel CET1 avverrà in modo graduale applicando i seguenti fattori:

TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2018-2019 TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2020-2024
0,70 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020
0,50 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 1,00 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021
0,25 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 0,75 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022
0,00 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 0,50 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023
0,00 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 0,25 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024

Al 31 marzo 2021, l'applicazione dell'IFRS 9 ha comportato un aumento degli accantonamenti per perdite attese su crediti per 18,1 milioni di euro, al netto dell'effetto fiscale.

Pertanto, in applicazione dei due diversi trattamenti temporanei, è stato riconosciuto nel Capitale primario di classe 1 - CET1 - di pertinenza del Gruppo, l'importo di 9,2 milioni di euro.

Sempre con riferimento alle novità normative introdotte dal Regolamento EU 873/2020 con potenziale impatto sul CET1, si segnala il trattamento temporaneo di profitti e perdite non realizzati per variazioni del fair value di strumenti di debito emessi dalle Amministrazioni centrali, regionali e locali; Banca Ifis ha informato Banca d'Italia della propria decisione di applicare le nuove disposizioni transitorie a partire dal 31 dicembre 2020.

L'inclusione nel CET1 avverrà in modo graduale applicando i seguenti fattori.

TRATTAMENTO TEMPORANEO PER RISERVA OCI
1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020
0,70 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021
0,40 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022

Al 31 marzo 2021, le riserve negative OCI su strumenti di debito emessi dalle Amministrazioni centrali, regionali e locali, al netto dell'effetto fiscale, ammontano a 0,6 milioni di euro.

Pertanto, in applicazione del trattamento temporaneo, è stato sterilizzato dal capitale primario di classe 1 - CET1 - di pertinenza del Gruppo, l'importo negativo di 0,3 milioni di euro.

In applicazione dei trattamenti temporanei volti ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 e delle riserve OCI su titoli Governativi sui Fondi propri, il Gruppo Bancario Banca Ifis è tenuto durante il periodo transitorio a pubblicare gli importi dei Fondi propri e dei relativi coefficienti di capitale e di leva finanziaria di cui disporrebbe se non avesse applicato tali disposizioni transitorie. L'applicazione del regime transitorio ha un impatto sui Fondi propri totali pari a 19 bps.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA CONSISTENZE
APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9
(in migliaia di euro)
31.03.2021 31.12.2020
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.032.524 1.014.822
Capitale di classe 1 (T1) 1.087.168 1.067.964
Totale Fondi propri 1.363.794 1.342.527
Totale attività ponderate per il rischio 8.923.675 9.189.077
Ratio – Capitale primario di classe 1 11,57% 11,04%
Ratio – Capitale di classe 1 12,18% 11,62%
Ratio – Totale Fondi propri 15,28% 14,61%

Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2021.

COEFFICIENTE DI LEVA FINANZIARIA CONSISTENZE
CON / SENZA APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9/Reg. 873/2020 (1)
(in %)
31.03.2021 31.12.2020
Coefficiente Leva finanziaria senza applicazione disposizioni transitorie 8,80% 8,59%
Coefficiente Leva finanziaria con applicazione disposizioni transitorie 9,46% 9,23%

(1) Fino al 27 giugno 2021 esclusione temporanea di talune esposizioni verso le banche centrali dalla misura dell'esposizione complessiva, alla luce della pandemia di Covid-19.

Tra le altre novità normative introdotte dal Regolamento EU 873/2020 con potenziale impatto sul CET1 si segnala la facoltà di non dedurre parzialmente dal CET1 le attività immateriali ascrivibili a software, applicando un ammortamento prudenziale calcolato su tre anni.

Si informa che Banca Ifis nella definizione dei Fondi propri al 31 marzo 2021 si è avvalsa di tale facoltà e che l'ammontare della quota non dedotta al 31 marzo 2021 è pari a 3,4 milioni di euro.

Alcune novità normative introdotte dal Regolamento EU 873/2020 sono state invece anticipate di un anno rispetto alla data di applicazione definita dal Regolamento EU 876/2019, al fine di incentivare gli Enti nella concessione del credito verso i settori produttivi e consumatori, maggiormente colpiti dalla pandemia Covid-19; tali novità riguardano:

  • il trattamento più favorevole (dal 75% al 35%) da applicare al calcolo del rischio di credito relativamente ai prestiti concessi dagli Enti a Pensionati e Lavoratori;
  • il trattamento più favorevole del Fattore di sostegno da applicare al calcolo del rischio di credito relativamente alle PMI:
  • 76,19% per esposizioni fino a 2,5 milioni di euro, rispetto alla soglia precedente fissata a 1,5 milioni di euro;
  • introduzione del fattore di sostegno dell'85% per esposizioni superiori a 2,5 milioni di euro.

La variazione positiva di 16 milioni di euro dei Fondi propri rispetto al 31 dicembre 2020 è riconducibile principalmente alle seguenti componenti:

  • la minor deduzione dal CET1 del 100% delle "Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" per un ammontare pari a 48,8 milioni di euro rispetto ai 56,2 milioni di euro dedotti al 31 dicembre 2020; a tal proposito si sottolinea come tale deduzione sarà ulteriormente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività fiscali differite;
  • la variazione positiva delle riserve per la restante parte, inclusiva delle variazioni di patrimonio netto generate dalle Società non incluse nel perimetro del Gruppo Bancario, per la quota di pertinenza del Gruppo stesso;
  • la minor deduzione delle componenti negative relative agli investimenti in software, derivante dall'applicazione dell'ammortamento prudenziale in luogo di quello contabile, così come concesso dal Regolamento EU 2176/2020, per i quali il Gruppo Banca Ifis ha deciso di avvalersi;
  • l'incremento della quota computabile delle partecipazioni di minoranza (art. 84 CRR), per un ammontare pari a 10,9 milioni di euro, in funzione del calo delle attività ponderate per il rischio e della correlata eccedenza di capitale;
  • la riduzione dei Risk Weighted Assets per un ammontare pari a 271 milioni di euro, dovuta principalmente alla riduzione degli impieghi nell'Area Factoring e in misura minore all'utilizzo, a partire dal 31 marzo 2021, dei rating esterni per le esposizioni corporate superiori a 500 mila euro.

L'incremento dei Fondi Propri dovuto ai fenomeni sopra descritti ha determinato che 31 marzo 2021 il Total Capital ratio si attesti al 15,47%, in aumento rispetto alle risultanze conseguite al 31 dicembre 2020, pari al 14,85%; tale trend si riscontra anche per il CET1 ratio, ora pari all'11,77%, rispetto al dato precedente pari all' 11,29%.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE NPL SETTORE
GOVERNANCE
& SERVIZI E
NON CORE
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
Totale RWA Settore 4.839.245 2.155.017 1.280.300 1.403.928 2.189.265 925.870 7.954.380
Rischio mercato X X X X X X 65.730
Rischio operativo (metodo base) X X X X X X 869.698
Rischio di aggiustamento della
valutazione del credito
X X X X X X 43.083
Totale RWA X X X X X X 8.932.891

Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate per il rischio (RWA).

Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha comunicato al Gruppo Bancario Banca Ifis di adottare per il 2021, in continuità con il 2020, i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • coefficiente di Capitale primario di classe 1 (CET1 ratio) pari all'8,12%, vincolante nella misura del 5,62%;
  • coefficiente di Capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 10,0%, vincolante nella misura del 7,5%;
  • coefficiente di Capitale totale (Total Capital ratio) pari al 12,5%, vincolante nella misura del 10,0%.

Il Gruppo Bancario Banca Ifis soddisfa al 31 marzo 2021 i predetti requisiti prudenziali.

Come descritto in precedenza, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile; ricalcolando ai soli fini informativi i coefficienti patrimoniali del solo Gruppo Bancario Banca Ifis, essi si attesterebbero ai valori riportati nella tabella di seguito esposta.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: CONSISTENZE
PERIMETRO DEL GRUPPO BANCARIO BANCA IFIS
(in migliaia di euro)
31.03.2021 31.12.2020
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.425.407 1.422.796
Capitale di classe 1 (T1) 1.427.184 1.424.610
Totale Fondi propri 1.829.995 1.827.409
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 8.923.965 9.194.733
Ratio – Capitale primario di classe 1 15,97% 15,47%
Ratio – Capitale di classe 1 15,99% 15,49%
Ratio – Totale Fondi propri 20,51% 19,87%

Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2021.

Informativa in merito al Debito Sovrano

In data 5 agosto 2011 la Consob (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.

In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 31 marzo 2021 le esposizioni al Debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana e il cui valore contabile ammonta a 1.826 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione negativa pari a 0,6 milioni di euro.

Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a circa 1.788 milioni di euro, sono inclusi nel banking book e presentano una vita media residua ponderata di circa 39 mesi.

I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 31 marzo 2021 sono considerati di livello 1.

In conformità alla comunicazione Consob, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato Italiano; tali esposizioni alla data del 31 marzo 2021 ammontano a 616 milioni di euro, di cui 94 milioni di euro relativi a crediti fiscali.

5.2.2 Aggregati economici

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 137,7 milioni di euro, in crescita del 30,0% rispetto al dato al 31 marzo 2020, pari a 106,0 milioni di euro. Tale aumento di 31,8 milioni di euro è legato principalmente ai seguenti fattori:

  • effetto del migliore contesto economico generale sul Settore Npl, in particolare dell'attività dei tribunali e di conseguenza delle azioni legali per il recupero crediti;
  • contributo per 4,8 milioni di euro di Farbanca S.p.A. (società non ancora facente parte del Gruppo Banca Ifis nel primo trimestre 2020);
  • maggior contributo della PPA, il cui effetto nel trimestre è pari a 11,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 9,1 milioni di euro del primo trimestre 2020 grazie all'effetto positivo di alcune estinzioni anticipate effettuate a inizio 2021;
  • il contributo positivo dell'attività di negoziazione e di acquisto/cessione attività finanziarie per 2 milioni di euro, in aumento rispetto ai 1,4 milioni di euro nel primo trimestre 2020;
  • il risultato netto delle attività valutate al fair value per 0,7 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto all'effetto negativo di 8,3 milioni di euro registrato nei primi tre mesi del 2020 dovuto al particolare contesto macroeconomico e quindi all'instabilità dei principali indici quotati utilizzati nei modelli di valutazione.
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 115.827 91.416 24.411 26,7%
Commissioni nette 18.767 21.097 (2.330) (11,0)%
Altre componenti del margine di intermediazione 3.135 (6.561) 9.696 (147,8)%
Margine di intermediazione 137.729 105.952 31.777 30,0%

Il margine di interesse aumenta del 26,7% passando da 91,4 milioni di euro al 31 marzo 2020 a 115,8 milioni di euro al 31 marzo 2021, principalmente a seguito dei maggiori volumi sottostanti rispetto alla situazione del primo trimestre 2020, che aveva fortemente risentito delle limitazioni connesse alla pandemia da Covid-19.

Le commissioni nette ammontano a 18,8 milioni di euro in diminuzione dell'11,0% rispetto al dato al 31 marzo 2020: tale andamento è stato guidato sia da un minor contributo delle commissioni attive, connesso principalmente al minor turnover registrato nell'Area Factoring rispetto al 31 marzo 2020, sia da una maggiore incidenza delle commissioni passive, a seguito delle acquisizioni in ambito Npl effettuate nel primo trimestre 2021.

Le commissioni attive, pari a 22,4 milioni di euro in diminuzione del 5,8% rispetto al 31 marzo 2020, si riferiscono principalmente a commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile), a commissioni per operazioni di finanza strutturata, a operazioni di leasing, a attività di servicing conto terzi e da altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.

Le commissioni passive, pari a 3,6 milioni di euro contro il dato di 2,7 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2020, si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali

commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.

Le altre componenti del margine di intermediazione si compongono come segue:

  • per 0,4 milioni di euro per dividendi generati da azioni presenti nel portafoglio di proprietà del Gruppo (0,3 milioni nei primi tre mesi del 2020);
  • per -0,8 milioni di euro al risultato netto negativo dell'attività di negoziazione (risultato netto positivo pari a 2,3 milioni di euro nel primo trimestre 2020)
  • per 2,8 milioni di euro agli utili netti da cessione o riacquisto di attività e passività finanziarie (perdite nette per 0,9 milioni di euro al 31 marzo 2020);
  • per 0,7 milioni di euro al risultato netto negativo delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (dato pari a -8,3 milioni di euro al 31 marzo 2020), che include la variazione negativa netta di fair value di quote di fondi OICR per -0,8 milioni di euro, la variazione positiva di fair value su finanziamenti per 0,5 milioni di euro e la variazione negativa di fair value dei titoli di cartolarizzazione detenuti dalla controllata Ifis Npl Investing (già Ifis Npl) per 0,4 milioni di euro.

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 121,6 milioni di euro contro il dato di 87,4 milioni del 31 marzo 2020 (+39,1%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO 1° TRIMESTRE VARIAZIONE
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 137.729 105.952 31.777 30,0%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(16.102) (18.512) 2.410 (13,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 121.627 87.440 34.187 39,1%

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 16,1 milioni di euro al 31 marzo 2021 rispetto a rettifiche nette per 18,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 (in miglioramento del 13,0%). Come maggiormente dettagliato nella sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo", l'Area Factoring nel primo trimestre 2021 registra riprese nette per 4,3 milioni di euro, riconducibile alla diminuzione delle esposizioni deteriorate, in particolare in settori considerati più a rischio in relazione agli effetti economici della pandemia, nonché ad una revisione dei modelli di valutazione del rischio di credito. A tale contribuzione positiva si contrappongono l'Area Leasing, le cui rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 3,7 milioni di euro (4,3 milioni di euro al 31 marzo 2020), e l'Area Corporate Banking & Lending, con rettifiche nette per a 6,3 milioni di euro, in aumento di 4,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, dovute ad accantonamenti addizionali prudenziali in relazione allo scenario Covid-19. Infine nel Settore Governance & Servizi e Non Core contribuisce con rettifiche nette per 10,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 7,5 milioni di euro al 31 marzo 2020 principalmente per la svalutazione di una posizione singolarmente significativa del portafoglio in run-off.

La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO
(in migliaia di euro)
1° TRIMESTRE VARIAZIONE
2021 2020 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 121.627 87.440 34.187 39,1%
Costi operativi (91.268) (73.499) (17.769) 24,2%
Utili (Perdite) da cessioni di investimenti - 24.161 (24.161) (100,0)%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo
delle imposte
30.359 38.102 (7.743) (20,3)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(9.590) (11.660) 2.070 (17,8)%
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi 648 16 632 n.s.
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della
Capogruppo
20.121 26.426 (6.305) (23,9)%

I costi operativi sono pari a 91,3 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 marzo 2020 (+24,2%).

COSTI OPERATIVI
(in migliaia di euro)
1° TRIMESTRE VARIAZIONE
2021 2020 ASSOLUTA %
Spese amministrative: 86.234 72.549 13.685 18,9%
a) spese per il personale 33.779 32.029 1.750 5,5%
b) altre spese amministrative 52.455 40.520 11.935 29,5%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 7.421 4.889 2.532 51,8%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
4.413 4.039 374 9,3%
Altri oneri/proventi di gestione (6.800) (7.978) 1.178 (14,8)%
Costi operativi 91.268 73.499 17.769 24,2%

Le spese per il personale, pari a 33,8 milioni di euro, registrano un leggero incremento del 5,5% (32,0 milioni di euro al 31 marzo 2020). L'aumento di tale voce, rispetto al primo trimestre del 2020, è dovuto principalmente dall'ingresso nel Gruppo Banca Ifis di Farbanca per circa 0,8 milioni di euro e da maggiori accantonamenti variabili per circa 1,0 milioni di euro. Il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 marzo 2021 è pari a 1.765 rispetto a 1.750 risorse al 31 marzo 2020.

Le altre spese amministrative, al 31 marzo 2021, sono pari a 52,5 milioni di euro, in aumento del 29,5% rispetto al 31 marzo 2020. L'incremento è principalmente da ricondurre a maggiori costi per servizi professionali e spese di marketing e pubblicità.

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE
(in migliaia di euro)
1° TRIMESTRE VARIAZIONE
2021 2020 ASSOLUTA %
Spese per servizi professionali 26.325 17.869 8.456 47,3%
Legali e consulenze 16.543 12.267 4.276 34,9%
Revisione 341 293 48 16,4%
Servizi in outsourcing 9.441 5.309 4.132 77,8%
Imposte indirette e tasse 9.433 8.670 763 8,8%
Spese per acquisto di beni e altri servizi 16.697 13.981 2.716 19,4%
Assistenza e noleggio software 4.223 3.305 918 27,8%
Spese per informazione clienti 3.985 3.670 315 8,6%
Pubblicità e inserzioni 1.844 738 1.106 149,9%
Spese relative agli immobili 1.672 1.418 254 17,9%
Spese telefoniche e trasmissione dati 1.191 827 364 44,0%
Spese spedizione e archiviazione documenti 1.015 1.318 (303) (23,0)%
Costi per cartolarizzazione 629 438 191 43,6%
Gestione e manutenzione autovetture 582 601 (19) (3,2)%
Viaggi e trasferte 326 547 (221) (40,4)%
FITD e Resolution fund 70 11 59 n.s.
Altre spese diverse 1.160 1.108 52 4,7%
Totale altre spese amministrative 52.455 40.520 11.935 29,5%

La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 16,5 milioni di euro nel primo trimestre 2021, in aumento del 34,9% rispetto ai 12,3 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento della voce è da ricondursi principalmente alla prosecuzione delle attività di riorganizzazione delle strutture aziendali del Gruppo anche a livello tecnologico e all'entrata nel Gruppo di Farbanca (0,6 milioni di euro). La voce include il costo dell'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl, che al 31 marzo 2021 ammonta a 7,3 milioni di euro, contro il dato di 6,0 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

La sottovoce "Servizi in outsourcing", pari a 9,4 milioni di euro al 31 marzo 2021, registra un significativo incremento (77,8%) rispetto al dato pari a 5,3 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente ed è prevalentemente riferibile all'attività di recupero stragiudiziale del Settore Npl che nel primo trimestre 2020 era stata sospesa a seguito del lockdown generalizzato imposto dalle autorità nazionali con un conseguente generale rallentamento nell'attività creditizia e quindi nei volumi gestiti, con la chiusura dei tribunali e il conseguente impedimento allo svolgimento delle attività legali per il recupero crediti del Settore Npl.

La voce "Imposte indirette e tasse", pari a 9,4 milioni di euro rispetto a 8,7 milioni di euro al 31 marzo 2020, registra un incremento pari all'8,8%. La voce, composta prevalentemente dall'imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl per un importo pari a 6,1 milioni di euro al 31 marzo 2021, registra un aumento rispetto al 31 marzo 2020 per effetto della ripresa nel primo trimestre 2021 dell'operatività dei tribunali a seguito delle precedentemente citate chiusure di marzo 2020 (5,5 milioni di euro al 31 marzo 2020). La voce include inoltre costi per imposta di bollo per 2,7 milioni di euro il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".

Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 16,7 milioni di euro, in aumento del 19,4% rispetto ai 14,0 milioni di euro del 31 marzo 2020. L'andamento della voce è influenzato dall'effetto contrapposto di alcune voci più significative, ed in particolare:

  • spese di assistenza e noleggio software che passano dal saldo di 3,3 milioni di euro al 31 marzo 2020 a 4,2 milioni di euro al 31 marzo 2021 (+27,8%) principalmente a seguito delle progettualità volte alla digitalizzazione e all'innovazione tecnologica del Gruppo Banca Ifis;
  • spese per informazione clienti, si attestano a 4,0 milioni di euro, in aumento dell'8,6% per effetto del rallentamento delle attività svolte nel primo trimestre del 2020 durante il periodo di lockdown. Tali spese sono legate alla valutazione degli asset a garanzia dei portafogli in gestione, concentrate in particolare nel Settore Npl, che come detto, ha risentito delle limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria legata al Covid-19;
  • spese di pubblicità passano da 0,7 milioni di euro a 1,8 milioni a marzo 2021 a seguito dell'attività di rebranding iniziata nel secondo semestre del 2020;
  • spese di cartolarizzazione che passano da 0,4 milioni di euro a 0,6 milioni di euro (+43,6%), a seguito delle maggiori operazioni effettuate nel primo trimestre 2021 rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio 2020 che risentivano delle sopraccitate limitazioni dovute alla pandemia da Covid-19;
  • viaggi e trasferte, attestandosi a 0,3 milioni euro, fanno registrare una diminuzione del 40,4%, per effetto delle restrizioni agli spostamenti imposte a marzo 2020.

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 7,4 milioni di euro rispetto ai 4,9 milioni di euro al 31 marzo 2020. Gli accantonamenti netti del periodo sono riferiti principalmente per 4,0 milioni di euro al Single Resolution Fund, per 0,8 milioni di euro ad altri contenziosi, a cui si contrappongono utilizzi per 0,9 milioni di euro relativi al Fondo Solidarietà. Sono anche presenti accantonamenti per 2,5 milioni di euro relativi a impegni ad erogare fondi e garanzie.

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 6,8 milioni di euro, registrano un decremento del 14,8% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, che era positivamente influenzato da indennizzi a fronte di garanzie ricevute su cessioni di portafogli Npl. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa componente di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 30,4 milioni di euro, in diminuzione del 20,3% rispetto al dato al 31 marzo 2020 che era positivamente influenzato dalla plusvalenza di 24,2 milioni di euro legata alla cessione dell'immobile milanese di Corso Venezia.

Le imposte sul reddito ammontano a 9,6 milioni di euro; il tax rate al 31 marzo 2021 è pari al 31,59% e risulta essere in linea con il dato di 30,60% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 20,1 milioni di euro, in aumento di 10,0 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020, senza considerare l'effetto al netto delle imposte della precedentemente citata plusvalenza straordinaria di 24,2 milioni di euro.

5.3 Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.

5.3.1 Riorganizzazione societaria delle attività di Gruppo nel Settore Npl

Il 1° gennaio 2021 all'interno del Settore Npl è stata completata la riorganizzazione societaria con la realizzazione di una filiera verticale volta a garantire la separazione e l'indipendenza tra le attività di acquisto dei crediti e quelle di recupero. Le attività del Gruppo nel comparto dei Non Performing Loans sono state dunque riorganizzate in tre società: Ifis Npl Investing, Ifis Npl Servicing e Ifis Real Estate. La prima si occupa dell'acquisizione dei portafogli, la seconda della gestione e del recupero mentre Ifis Real Estate si occupa delle attività immobiliari al servizio delle altre due società.

5.3.2 Dimissioni del Consigliere Divo Gronchi

Il 14 gennaio 2021 l'Amministratore indipendente Divo Gronchi ha rassegnato, con decorrenza immediata, le dimissioni dalla carica di Consigliere e, conseguentemente, di componente del Comitato Nomine e dell'Organismo di Vigilanza della Società. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle dimissioni del dottor Divo Gronchi, ha deliberato di integrare la composizione del Comitato Nomine individuando come nuovo membro Monica Billio. Il Consiglio ha, altresì, deliberato di integrare la composizione dell'Organismo di Vigilanza della Banca nominando come nuovo membro Beatrice Colleoni.

5.3.3 Accordo per la cessazione dei rapporti con Luciano Colombini

L'11 febbraio 2021 l'Amministratore Delegato, Luciano Colombini ha rassegnato le proprie dimissioni già preannunciate a dicembre 2020, dal ruolo di Amministratore Delegato e dalla carica di consigliere di amministrazione di Banca Ifis, per intraprendere nuove sfide professionali. Il dott. Colombini ha cessato dalla carica alla conclusione dell'Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2021.

In data 11 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha, quindi, approvato, con il parere favorevole del Comitato Remunerazioni e del Collegio sindacale, un accordo per la cessazione dei rapporti con Luciano Colombini. L'accordo, in linea con la Politica di Remunerazione approvata dalla Banca, prevede che venga riconosciuto al dott. Colombini il compenso per la carica di Amministratore Delegato fino alla data di effettiva cessazione, nonché le componenti differite del bonus già maturato e riconosciuto per l'esercizio 2019, che saranno erogate nei tempi e nei modi previsti dalla Politica di Remunerazione. Inoltre il dott. Colombini, alla data di cessazione dalla carica, percepirà un trattamento di fine mandato pari ai compensi, fissi e variabili, previsti per la durata residua del mandato triennale originariamente conferitogli (12 mensilità di remunerazione ricorrente), da corrispondersi con le tempistiche e secondo le modalità previste nella Politica di Remunerazione (e, dunque, per il 50% in strumenti finanziari, con un periodo di differimento di una quota pari al 40% del

trattamento, di 3 anni, ferma, in ogni caso, l'applicazione di clausole di malus e di clawback). Non sono previsti obblighi di non concorrenza.

5.3.4 Banca Ifis ha realizzato la prima cartolarizzazione in Italia di crediti Npl assistiti da ordinanze di assegnazione

Il 22 marzo 2021 Banca Ifis ha comunicato di aver realizzato a scopo di finanziamento, tramite la controllata Ifis Npl Investing, la prima cartolarizzazione in Italia di un portafoglio non performing costituito per la maggior parte da crediti unsecured assistiti da ordinanze di assegnazione. L'operazione si è configurata come una novità per questa tipologia di crediti deteriorati dove l'iter di recupero degli stessi, mediante esecuzione forzata (pignoramento del quinto dello stipendio), è in stadio avanzato. L'operazione aveva come obiettivo la raccolta per Ifis Npl Investing fino a 350 milioni di euro di liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti. I portafogli di crediti oggetto dell'operazione (un portafoglio di crediti secured e un portafoglio unsecured assistito da ordinanze di assegnazione) di proprietà della controllata Ifis Npl Investing, sono stati trasferiti a un veicolo di nuova costituzione denominato IFIS NPL 2021-1 SPV S.r.l. che ha emesso delle note senior, mezzanine e junior.

5.4 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

5.4.1 L'Assemblea degli azionisti ha approvato il Bilancio 2020. Geertman Amministratore Delegato

L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi il 22 aprile 2021 sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg ha approvato il Bilancio d'esercizio 2020 e la distribuzione di un dividendo lordo unitario pari a 0,47 euro per azione dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020. L'importo verrà messo in pagamento dal 26 maggio 2021 con record date il 25 maggio 2021 e data stacco cedola (n. 23) il 24 maggio 2021. L'Assemblea ha confermato alla carica di Amministratore Delegato Frederik Geertman, già cooptato come consigliere in data 11 febbraio 2021, e ha approvato la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.p.A. di nominare come nuovo amministratore indipendente Monica Regazzi in sostituzione del consigliere dimissionario Luciano Colombini. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea degli azionisti, ha quindi nominato l'Ing. Frederik Geertman Amministratore Delegato di Banca Ifis, conferendogli i relativi poteri.

5.4.2 Verificati i requisiti di indipendenza del consigliere di amministrazione Monica Regazzi

In data 13 maggio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha verificato i requisiti di indipendenza, secondo i criteri contenuti nel TUF e nel Codice di Autodisciplina per le Società Quotate, in capo al consigliere Monica Regazzi.

Non sono intervenuti altri fatti di rilievo tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione.

Venezia – Mestre, 13 maggio 2021

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato Frederik Geertman

5.5 Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

La sottoscritta Mariacristina Taormina, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Banca Ifis S.p.A., dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria" che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2021 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Venezia – Mestre, 13 maggio 2021

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Mariacristina Taormina

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