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Banca Ifis

Quarterly Report Nov 4, 2021

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Quarterly Report

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Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021

1

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021

1. Cariche sociali 6
2. Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo 8
2.1 Risultati e strategia 9
2.2 Highlights 15
2.3 Risultati per Settore di attività 17
2.4 Evoluzione trimestrale riclassificata 20
2.5 Dati storici del Gruppo 22
3. Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo 23
3.1 La struttura organizzativa 24
4. Prospetti Contabili riclassificati43
4.1 Stato patrimoniale consolidato riclassificato 44
4.2 Conto economico consolidato riclassificato 46
4.3 Prospetto della redditività consolidata complessiva riclassificato 47
5. Note illustrative 48
5.1 Politiche contabili 49
5.2 Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo 58
5.3 Fatti di rilievo avvenuti nel periodo 79
5.4 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo 82

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021

1. Cariche sociali 1. Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione in carica all'approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato

Amministratore Delegato Frederik Geertman (1)

Presidente Sebastien Egon Fürstenberg

Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio

Consiglieri Simona Arduini Monica Billio Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Riccardo Preve Monica Regazzi Daniele Umberto Santosuosso

(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.

Fabio Lanza
Condirettori Generali

Collegio Sindacale

Società di Revisione EY S.p.A.

Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari

Capitale Sociale: euro 53.811.095 i.v. ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia: 02505630109 Partita IVA: 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche: 5508 Sede legale ed amministrativa Membro di FCI Via Terraglio, 63 – 30174 Mestre – Venezia Indirizzo Internet: www.bancaifis.it

Raffaele Zingone

Presidente Giacomo Bugna

Sindaci Effettivi Marinella Monterumisi Franco Olivetti

Sindaci Supplenti Alessandro Carducci Artenisio Giuseppina Manzo

2. Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo 2. Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo

2.1 Risultati e strategia

2.1.1 Commento dell'Amministratore Delegato

I risultati dei primi nove mesi confermano la capacità della Banca di presidiare con efficacia specifici business e di cogliere le opportunità offerte dal mercato in sensibile ripresa. L'utile netto di periodo di pertinenza della Capogruppo, pari a 80,2 milioni di euro, va oltre le nostre aspettative; il risultato, calcolato al netto della PPA e delle plusvalenze straordinarie legate alla cessione dell'immobile milanese, è superiore del 25% rispetto allo stesso periodo del 2019 e di circa 5 volte quello del 2020.

I ricavi industriali del periodo sono cresciuti a doppia cifra raggiungendo quota 449,2 milioni di euro, sostenuti dal nuovo mix del portafoglio commerciale e dalle ottime performance del Settore Npl. I ricavi, al netto della PPA (pari a 21,5 milioni di euro) hanno registrato il massimo storico.

Il trend positivo di questi risultati ci porta a rivedere al rialzo la guidance per il 2021 e a stimare un margine di intermediazione compreso tra 570 e 590 milioni di euro e un utile di esercizio compreso tra 90 e 100 milioni di euro. Tutto questo assumendo uno scenario in progressivo miglioramento, nessuno shock macroeconomico o pandemico e il continuativo supporto dei Governi e delle banche centrali alla ripresa economica.

Entrando nel dettaglio, il Settore Commercial & Corporate Banking ha dimostrato di saper adattare rapidamente l'offerta alle esigenze di mercato, grazie alla combinazione di strategia commerciale ed efficienza operativa e tecnologica. Se nel 2020 abbiamo saputo cogliere le opportunità commerciali legate alla forte domanda di mutui garantiti dallo Stato, nel 2021 abbiamo intercettato velocemente e soddisfatto, con prodotti e servizi dedicati, la crescente domanda di factoring legata agli ecobonus e alla ripresa commerciale.

Nel periodo è proseguito il processo di digitalizzazione e sviluppo dei servizi business in ottica omnicanale: è in fase di completamento la piattaforma «Ifis4business» per la clientela factoring che verrà estesa a tutti i prodotti a portafoglio entro il primo semestre 2022. Nel mese di novembre sono previsti il completamento della migrazione del ramo d'azienda ex Aigis Banca e, nell'Area Leasing, il lancio di un nuovo portale digitale di vendita per fornitori, commerciali e clienti che permetterà di ottimizzare la gestione della filiera commerciale.

Segnali positivi arrivano anche dai crediti in moratoria: il 74% dei nostri clienti ha ripreso regolarmente i pagamenti. I rimanenti crediti in moratoria, pari a 211 milioni di euro, sono principalmente costituiti da crediti in leasing, con sottostante veicoli, beni strumentali e mutui principalmente garantiti dallo Stato.

Nei primi nove mesi dell'anno, i recuperi di cassa sui portafogli Npl acquistati hanno raggiunto il massimo storico e si attestano a 252 milioni di euro (+38% rispetto ai 183 milioni di euro dei primi nove mesi 2020) a conferma della resilienza del portafoglio alla crisi. Il 2 novembre abbiamo finalizzato la nostra più grande acquisizione di Npl, rilevando da Cerberus 2,8 miliardi di euro di crediti deteriorati. L'operazione ha consentito di raggiungere in anticipo l'obiettivo di acquisto di portafogli Npl stimato per il 2021, pari a circa 3 miliardi di euro, e fornirà un solido contributo alla profittabilità della Banca nei prossimi anni.

Il CET1, calcolato escludendo l'utile dei primi nove mesi, si è attestato a 11,68% in crescita rispetto all'11,29% del 31 dicembre 2020, a conferma delle capacità di Banca Ifis di finanziare la crescita del business.

La recente adesione della nostra Banca alla Net-Zero Banking Alliance rafforza ulteriormente il nostro impegno per costruire un futuro più sostenibile e inclusivo e ci permetterà di contribuire fattivamente al raggiungimento dell'obiettivo comune di azzeramento delle emissioni nette entro il 2050.

2.1.2 Principali dinamiche – dati riclassificati1

Il margine di intermediazione si attesta a 449,2 milioni di euro in crescita del 39,6% rispetto al dato al 30 settembre 2020 che era di 321,7 milioni di euro. Tale aumento di 127,5 milioni di euro è legato principalmente: al miglior contesto economico generale di cui hanno beneficiato tutti i business del Gruppo, al contributo di 14,1 milioni di euro di Farbanca e di circa 3,1 milioni di euro del ramo ex Aigis Banca (non facenti parte del Gruppo Banca Ifis nei primi nove mesi del 2020) e alla variazione positiva delle altre componenti del margine di intermediazione per 18,4 milioni di euro (da 5,4 milioni di euro al 30 settembre 2020 a 23,8 milioni di euro al 30 settembre 2021).

Di tali effetti positivi ha beneficiato in primis il margine di interesse che aumenta del 39,0%, passando da 260,8 milioni di euro al 30 settembre 2020 a 362,6 milioni di euro al 30 settembre 2021.

Le commissioni nette ammontano a 62,9 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2020 che risultava essere pari a 55,5 milioni di euro (+13,3%); la crescita è guidata da un maggior contributo delle commissioni attive legate all'attività del comparto Finanza strutturata.

Le altre componenti del margine di intermediazione si compongono principalmente come segue:

  • per 6,9 milioni di euro al risultato netto positivo delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (in aumento di 16,3 milioni di euro rispetto al risultato negativo di 9,4 milioni di euro al 30 settembre 2020) che include la variazione positiva netta di fair value di strumenti di capitale e quote di fondi OICR;
  • per 10,3 milioni di euro agli utili netti da cessione o riacquisto di attività e passività finanziarie, in riduzione rispetto agli utili netti pari a 13,5 milioni di euro al 30 settembre 2020, dove i maggiori proventi da cessione di asset (10,4 milioni di euro nei primi nove mesi 2021 contro 6,1 milioni di euro al 30 settembre 2020) hanno solo parzialmente compensato il sostanziale azzeramento nel 2021 degli utili derivanti dal riacquisto di proprie passività;
  • per 6,8 milioni di euro per dividendi generati da azioni presenti nel portafoglio di proprietà del Gruppo, in significativo aumento rispetto al dato di 2,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020.

Al 30 settembre 2021 le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 62,4 milioni di euro rispetto a rettifiche nette per 47,9 milioni di euro al 30 settembre 2020. Il dato dei primi nove mesi del 2021 include rettifiche per 17,0 milioni di euro relative al Settore Npl registrate a seguito di un'analisi di dettaglio in fase di completamento, svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso principalmente sulle posizioni caratterizzate da vintage più alta.

I costi operativi sono pari a 267,6 milioni di euro, in aumento rispetto ai 229,4 milioni di euro al 30 settembre 2020 (+16,6%).

Di seguito, le principali componenti della voce:

• le spese per il personale, pari a 103,7 milioni di euro, registrano un incremento del 16,1% (89,3 milioni di euro al 30 settembre 2020). L'aumento di tale voce è dovuto ai maggiori stanziamenti per remunerazioni variabili per circa 7,5 milioni di euro rispetto al 2020 - anno che scontava politiche prudenziali legate all'incertezza della pandemia - e all'ingresso nel Gruppo Banca Ifis di Farbanca e del ramo della ex Aigis Banca per circa 3,7 milioni

1 Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business. Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di un'analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.

di euro. Il numero dei dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2021 è in aumento a 1.853 rispetto a 1.736 risorse al 30 settembre 2020, principalmente per gli ingressi connessi a Farbanca e al ramo ex Aigis Banca;

  • le altre spese amministrative, al 30 settembre 2021, sono pari a 161,7 milioni di euro, in aumento del 31,5% rispetto al 30 settembre 2020. L'incremento è da ricondurre a maggiori costi per servizi professionali e spese per acquisto di beni e altri servizi legate sia alla ripresa dell'attività di recupero crediti del Settore Npl, sia alla variazione del perimetro di consolidamento con l'ingresso di Farbanca e il ramo acquisito dall'ex Aigis Banca con relativi costi di integrazione;
  • gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 9,4 milioni di euro, in riduzione del 55,3% rispetto ai 20,9 milioni di euro al 30 settembre 2020, che comprendevano accantonamenti per 6,9 milioni di euro relativi al Fondo Solidarietà e accantonamenti prudenziali su impegni a erogare fondi e garanzie per complessivi 7,2 milioni di euro, prevalentemente connessi al particolare contesto macroeconomico del 2020;
  • gli altri proventi netti di gestione, pari a 21,4 milioni di euro, registrano un incremento del 26,8% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente (16,9 milioni di euro al 30 settembre 2020). La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui componente di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché a recuperi di spesa connessi all'attività di leasing. La variazione è dovuta principalmente alla differenza positiva emersa in fase di allocazione provvisoria del prezzo di acquisto del ramo d'azienda ex Aigis Banca pari a 3,4 milioni di euro.

Al 30 settembre 2021 l'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 80,2 milioni di euro in crescita del 53,2% rispetto ai 52,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2020 che beneficiava di una plusvalenza straordinaria di 24,2 milioni di euro e il relativo effetto fiscale per la cessione dell'immobile milanese di Corso Venezia.

L'utile netto di periodo del Gruppo al 30 settembre 2021, compreso l'utile di pertinenza di terzi pari a 1,4 milioni di euro, risulta in aumento del 55,5% ed è pari a 81,6 milioni di euro.

Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economicopatrimoniali al 30 settembre 2021.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 47,2 milioni di euro in aumento del 37,4% rispetto al 30 settembre 2020. Tale variazione è guidata dalla crescita del margine di intermediazione per 53,5 milioni di euro mentre le rettifiche di valore per rischio di credito, pari a 32 milioni di euro, sono maggiori ai primi nove mesi dello scorso esercizio per 1,8 milioni di euro. I costi operativi sono complessivamente aumentati di 27,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020. In dettaglio:

  • nei primi nove mesi del 2021, il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta a 108,7 milioni di euro, in aumento per 5,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio;
  • il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 43,2 milioni di euro, con un incremento di 6,8 milioni di euro (+18,6%) rispetto al 30 settembre 2020; tale risultato è dovuto per 5,4 milioni di euro a minori interessi passivi, a seguito di una revisione dei tassi interni di trasferimento e per 1,4 milioni di euro a maggiori commissioni attive nel comparto del leasing finanziario;
  • il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 61,1 milioni di euro al 30 settembre 2021, è aumentato di 40,9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno con un incremento del margine di interesse per 23,7 milioni di euro, della componente commissionale per 6 milioni di euro e delle altre componenti del margine di intermediazione per 11,2 milioni di euro.

L'utile netto di periodo del Settore Npl è pari a 32,1 milioni di euro in significativo aumento del 151,4% rispetto ai 12,8 milioni di euro del medesimo periodo dell'esercizio precedente grazie alla ripresa di tutte le attività di business.

Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 184,3 milioni di euro (+57,9%) rispetto ai 116,7 milioni di euro del 30 settembre 2020. Il risultato netto della gestione finanziaria del Settore Npl si attesta pertanto a complessivi 167,3 milioni di euro, in aumento del 43,3%, rispetto ai 116,7 milioni di euro del 30 settembre 2020. Un risultato importante derivante dal miglioramento della situazione economico-sanitaria nel 2021 rispetto al 2020, quando la pandemia portò alla chiusura dei tribunali e al conseguente stallo delle attività di recupero giudiziale e di recupero mobiliare presso terzi.

La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, al 30 settembre 2021 è pari a 111,6 milioni di euro con un incremento del 7,5% rispetto ai 103,8 milioni di euro del medesimo periodo del 2020, dovuto principalmente all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato.

La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow" al 30 settembre 2021 si attestano a 87,7 milioni di euro rispetto ai 27,8 milioni di euro del 30 settembre 2020 per il mutato contesto pandemico. A tale voce concorrono:

  • la gestione stragiudiziale per 41,4 milioni di euro, composti da 58,4 milioni di euro riferiti a piani di rientro, parzialmente compensati da variazioni negative di 17 milioni di euro riferite alla valutazione a curve statistiche;
  • la gestione legale per 46,3 milioni di euro, dove il contributo delle azioni di precetto, pignoramento e ODA è di 43,2 milioni di euro mentre quello del bacino secured e corporate è di 3,1 milioni di euro.

Il Settore presenta rettifiche di valore nette per rischio di credito per 17,0 milioni di euro; tali rettifiche si riferiscono alla svalutazione di crediti effettuata a seguito di un'analisi di dettaglio in fase di conclusione, svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso principalmente sulle posizioni caratterizzate da vintage più alta.

Coerentemente con la ripresa delle attività di recupero, i costi operativi evidenziano un aumento del 20,3% passando da 100 milioni di euro del 30 settembre 2020 a 120,3 milioni di euro del 30 settembre 2021. Tale aumento è sostanzialmente dovuto ai costi variabili collegati al recupero dei crediti.

Al 30 settembre 2021, il Settore Governance & Servizi e Non Core registra un utile del periodo di 2,2 milioni di euro rispetto a 5,3 milioni di euro del 30 settembre 2020 che beneficiava della plusvalenza, al lordo delle imposte, di 24,2 milioni di euro derivante dalla cessione dell'immobile di Corso Venezia a Milano.

Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 51,9 milioni di euro, in aumento di 6,5 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente: tale variazione è legata all'aumento del margine di interesse del portafoglio Governance & Servizi per 9,4 milioni di euro, parzialmente compensato dal calo del portafoglio Non Core in run off per 2,9 milioni di euro.

I costi operativi si attestano a 35,1 milioni di euro, con una diminuzione di 9,9 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2020. La variazione è principalmente riconducibile a effetti non ricorrenti che hanno interessato i due periodi a confronto. In particolare, i primi nove mesi del 2021 includono, negli altri proventi, 3,4 milioni di euro connessi alla differenza positiva emersa in fase di allocazione provvisoria del prezzo di acquisto del ramo d'azienda ex Aigis Banca, mentre i primi nove mesi del 2020 includevano 6,9 milioni di euro relativi all'accantonamento effettuato al fondo di solidarietà dipendenti.

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.751,4 milioni di euro con un aumento del 6,7% rispetto al 31 dicembre 2020 (9.135,4 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,9 miliardi di euro (1,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2020), di cui titoli di stato per 1,6 miliardi di euro.

L'apporto del Settore Commercial & Corporate Banking è sostanzialmente allineato rispetto al saldo dell'omologo periodo del precedente esercizio. Alla crescita nell'Area di business Corporate Banking & Lending (+23,8%) e a una

sostanziale stabilità dell'Area Leasing e del Settore Npl si contrappone una diminuzione dell'Area Factoring (-10,2%). Si registra, inoltre, un aumento di 524,1 milioni di euro delle esposizioni del Settore Governance & Servizi e Non Core, principalmente per l'effetto di acquisti di titoli di debito nel corso dei primi nove mesi del 2021.

Nei primi nove mesi del 2021 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio e bilanciamento tra raccolta retail e raccolta wholesale. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità superiore al fabbisogno: circa 1,8 miliardi di euro al 30 settembre 2021 di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.500%).

Il totale della raccolta al 30 settembre 2021 risulta pari a 10.535,3 milioni di euro (+6,3% rispetto al 31 dicembre 2020), è rappresentato per il 54,4% da debiti verso la clientela (55,2% al 31 dicembre 2020), per il 23,9% da debiti verso banche (23,9% anche al 31 dicembre 2020) e per il 21,7% da titoli in circolazione (20,9% al 31 dicembre 2020).

Al 30 settembre 2021 la struttura del funding risulta così composta:

  • 54,4% Clientela;
  • 10,2% Titoli di debito;
  • 11,6% ABS;
  • 19,3% TLTRO;
  • 2,1% Repos;
  • 2,4% Altro.

I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2021 a 5.729,9 milioni di euro con una crescita del 4,7% rispetto al 31 dicembre 2020 legata principalmente all'apporto dei conti correnti e dei depositi riferiti al ramo di azienda dell'ex Aigis Banca per 302,3 milioni di euro.

I debiti verso banche ammontano a 2.513,5 milioni di euro, in aumento del 6,2% rispetto al dato al 31 dicembre 2020, principalmente per nuove operazioni in pronti contro termine (PCT).

I titoli in circolazione ammontano a 2.291,8 milioni di euro al 30 settembre 2021, in crescita rispetto al dato di 2.069,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020. Tale incremento è da ricondurre principalmente ai titoli senior per complessivi 372,3 milioni di euro relativi alla cartolarizzazione Emma (crediti in bonis comparto Pharma originati da Farbanca), oggetto di ristrutturazione a giugno 2021, il cui effetto è stato parzialmente compensato dal progressivo rimborso delle quote dei titoli relativi alla cartolarizzazione ABCP Programme per 123,4 milioni di euro e dal rimborso integrale per circa 62,7 milioni di euro delle obbligazioni emesse dall'ex Interbanca, giunte a scadenza a marzo 2021.

Il Patrimonio netto consolidato di Gruppo si attesta, al 30 settembre 2021, a 1.605,7 milioni di euro (1.550,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Le variazioni del Patrimonio netto consolidato riguardano:

  • la variazione positiva relativa al risultato di periodo di pertinenza della Capogruppo di 80,2 milioni di euro;
  • la variazione positiva del Patrimonio netto di terzi per 1,4 milioni di euro, per la quota parte dei risultati di periodo maturati dalle controllate Farbanca e Credifarma;
  • la variazione negativa di 25,1 milioni di euro connessi ai dividendi distribuiti nel periodo;
  • altre variazioni negative nette per 0,8 milioni di euro connesse principalmente a utili e perdite attuariali, alla variazione della riserva cambi e alla variazione del fair value degli strumenti finanziari con impatto sulla redditività complessiva.

I coefficienti con il consolidamento prudenziale in La Scogliera al 30 settembre 2021 si attestano per il CET1 all'11,68% 2 (rispetto al 11,29% al 31 dicembre 2020), per il TIER1 all'12,28% 2 (11,86% al 31 dicembre 2020) e per il Total Capital al 15,35% 2 (rispetto al 14,85% al 31 dicembre 2020).

I coefficienti del solo Gruppo Banca Ifis, senza considerare gli effetti del consolidamento nella controllante La Scogliera, al 30 settembre 2021 si attestano per il CET1 al 16,24% 2 (rispetto al 15,47% al 31 dicembre 2020), per il TIER1 a 16,26% 2 (15,49% al 31 dicembre 2020) e per il Total Capital al 20,77% 2 (rispetto al 19,87% al 31 dicembre 2020).

Si segnala inoltre che Banca d'Italia ha richiesto al Gruppo Banca Ifis di soddisfare per il 2021, in continuità con il 2020, i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1 ratio) pari all'8,12%, vincolante nella misura del 5,62%;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (TIER1 ratio) pari al 10,0%, vincolante nella misura del 7,5%;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 12,5%, vincolante nella misura del 10,0%.

Il Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2021 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.

2 Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 30 settembre 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2021.

2.2 Highlights

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business.

Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di una analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
611.256 774.555 (163.299) (21,1)%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
1.330.894 1.083.281 247.613 22,9%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
9.751.356 9.135.402 615.954 6,7%
Totale attivo 12.769.442 12.026.196 743.246 6,2%
Debiti verso banche valutati al costo
ammortizzato
2.513.546 2.367.082 146.464 6,2%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
5.729.912 5.471.874 258.038 4,7%
Titoli in circolazione 2.291.824 2.069.083 222.741 10,8%
Patrimonio netto 1.605.707 1.549.962 55.745 3,6%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
CONSOLIDATI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 449.231 321.703 127.528 39,6%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(62.439) (47.856) (14.583) 30,5%
Risultato netto della gestione finanziaria 386.792 273.847 112.945 41,2%
Costi operativi (267.572) (229.403) (38.169) 16,6%
Utili (Perdite) da cessioni di investimenti - 24.161 (24.161) (100,0)%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
119.220 68.605 50.615 73,8%
Utile (perdita) del periodo 81.558 52.462 29.096 55,5%
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi 1.368 116 1.252 n.s.
Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo 80.190 52.346 27.844 53,2%

PRINCIPALI DATI ECONOMICI
CONSOLIDATI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
3° TRIMESTRE VARIAZIONE
2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 156.606 108.912 47.694 43,8%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(19.837) (14.516) (5.321) 36,7%
Risultato netto della gestione finanziaria 136.768 94.396 42.372 44,9%
Costi operativi (89.413) (73.945) (15.468) 20,9%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
47.355 20.451 26.904 131,6%
Utile (perdita) del periodo 32.395 15.640 16.755 107,1%
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi 536 50 486 n.s.
Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo 31.859 15.590 16.269 104,4%
REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA
(in migliaia di euro)
30.09.2021 30.09.2020
Utile (perdita) del periodo 81.558 52.462
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 2.461 (19.394)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico (3.634) (1.246)
Redditività complessiva consolidata 80.385 31.822
Redditività complessiva consolidata di pertinenza di terzi 1.371 113
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 79.014 31.709
KPI DI GRUPPO PATRIMONIALI 30.09.2021 31.12.2020
Ratio - Totale Fondi propri (1) 15,35% 14,85%
Ratio - Capitale primario di classe 1 (1) 11,68% 11,29%
Numero azioni capitale sociale (in migliaia) 53.811 53.811
Numero di azioni in circolazione a fine periodo(2)
(in migliaia)
53.472 53.460
Book value per share 30,03 28,99

(1) Il Capitale primario di classe 1 e il Totale Fondi propri al 30 settembre 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2021.

(2) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

KPI DI GRUPPO ECONOMICI 30.09.2021 30.09.2020
Earnings per share (EPS) 1,50 0,98

2.3 Risultati per Settore di attività

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business.

Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di una analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui:
AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto
economico
Dati al 30.09.2021 72.567 - - 72.567 8.713 69.376 150.656
Dati al 31.12.2020 66.441 - - 66.441 9.524 61.013 136.978
Variazione % 9,2% - - 9,2% (8,5)% 13,7% 10,0%
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Dati al 30.09.2021 1.678 - - 1.678 - 609.578 611.256
Dati al 31.12.2020 2.322 - - 2.322 - 772.233 774.555
Variazione % (27,7)% - - (27,7)% - (21,1)% (21,1)%
Crediti verso clientela(1)
Dati al 30.09.2021 6.113.561 2.474.847 1.381.482 2.257.232 1.376.473 2.261.322 9.751.356
Dati al 31.12.2020 5.992.591 2.755.488 1.414.055 1.823.048 1.405.603 1.737.208 9.135.402
Variazione % 2,0% (10,2)% (2,3)% 23,8% (2,1)% 30,2% 6,7%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2021 Titoli di Stato per 1.620,4 milioni di euro (1.095,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI ECONOMICI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui:
AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Margine di intermediazione
Dati al 30.09.2021 213.043 108.700 43.240 61.103 184.251 51.937 449.231
Dati al 30.09.2020 159.543 102.907 36.460 20.176 116.724 45.436 321.703
Variazione % 33,5% 5,6% 18,6% 202,8% 57,9% 14,3% 39,6%
Risultato netto della gestione
finanziaria
Dati al 30.09.2021 181.053 98.597 38.112 44.344 167.278 38.461 386.792
Dati al 30.09.2020 129.334 95.702 20.788 12.844 116.724 27.789 273.847
Variazione % 40,0% 3,0% 83,3% 245,3% 43,3% 38,4% 41,2%
Utile di periodo
Dati al 30.09.2021 47.211 25.244 11.127 10.840 32.140 2.207 81.558
Dati al 30.09.2020 34.358 32.026 1.701 631 12.785 5.319 52.462
Variazione % 37,4% (21,2)% n.s. n.s. 151,4% (58,5)% 55,5%
SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI ECONOMICI
TRIMESTRALI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui:
AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Margine di intermediazione
Terzo trimestre 2021 73.612 39.503 14.569 19.540 61.023 21.971 156.606
Terzo trimestre 2020 53.468 33.523 11.651 8.294 43.707 11.737 108.912
Variazione % 37,7% 17,8% 25,0% 135,6% 39,6% 87,2% 43,8%
Risultato netto della gestione
finanziaria
Terzo trimestre 2021 61.016 35.562 13.715 11.739 52.884 22.868 136.768
Terzo trimestre 2020 43.219 32.012 4.738 6.469 43.707 7.470 94.396
Variazione % 41,2% 11,1% 189,5% 81,5% 21,0% 206,1% 44,9%
Utile di periodo
Terzo trimestre 2021 15.757 10.672 4.547 538 10.418 6.220 32.395
Terzo trimestre 2020 12.265 11.075 (903) 2.093 7.137 (3.762) 15.640
Variazione % 28,5% (3,6)% n.s. (74,3)% 46,0% (265,3)% 107,1%

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
KPI DI SETTORE
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
SETTORE
GOVERNANCE
& SERVIZI E
NON CORE(1)
Costo della qualità creditizia(2)
Dati al 30.09.2021 0,70% 0,51% 0,49% 1,09% n.a. 3,71%
Dati al 31.12.2020 1,38% 1,09% 1,11% 2,43% n.a. 4,72%
Variazione % (0,68)% (0,58)% (0,62)% (1,34)% n.a. (1,01)%
Crediti in sofferenza netti/
Crediti verso clientela
Dati al 30.09.2021 0,7% 1,3% 0,1% 0,3% 75,5% 0,7%
Dati al 31.12.2020 0,7% 1,3% 0,2% 0,3% 74,1% 0,9%
Variazione % 0,0% 0,0% (0,1)% 0,0% 1,4% (0,2)%
Coverage delle sofferenze
Dati al 30.09.2021 75,2% 77,0% 86,3% 36,5% - 33,5%
Dati al 31.12.2020 72,7% 73,7% 85,0% 26,9% - 29,1%
Variazione % 2,5% 3,3% 1,3% 9,6% - 4,4%
Net Npe ratio (Attività
deteriorate nette/ Crediti verso
clientela netti)
Dati al 30.09.2021 2,9% 4,6% 1,0% 2,2% 98,3% 2,2%
Dati al 31.12.2020 2,7% 4,2% 0,8% 1,8% 98,3% 2,9%
Variazione % 0,2% 0,4% 0,2% 0,4% 0,0% (0,7)%
Gross Npe ratio (Attività
deteriorate lorde/ Crediti verso
clientela lordi)
Dati al 30.09.2021 5,9% 10,1% 2,8% 2,9% 98,3% 3,7%
Dati al 31.12.2020 5,9% 9,3% 2,9% 3,0% 98,3% 4,3%
Variazione % 0,0% 0,8% (0,1)% (0,1)% 0,0% (0,6)%
RWA(3)
Dati al 30.09.2021 4.758.996 2.041.882 1.242.596 1.474.518 2.128.813 1.086.342
Dati al 31.12.2020 5.144.914 2.361.547 1.309.416 1.473.951 2.211.695 915.705
Variazione % (7,5)% (13,5)% (5,1)% 0,0% (3,7)% 18,6%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2021 Titoli di Stato per 1.620,4 milioni di euro (1.095,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020) che ai fini del calcolo del costo della qualità creditizia non stati considerati.

(2) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(3) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

2.4 Evoluzione trimestrale riclassificata

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business.

Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di una analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.

STATO PATRIMONIALE ESERCIZIO 2021 ESERCIZIO 2020
CONSOLIDATO: EVOLUZIONE
TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
30.09 30.06 31.03 31.12 30.09 30.06 31.03
ATTIVO
Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair
value con impatto a conto
economico
150.656 153.310 142.699 136.978 103.487 102.347 103.743
Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla
redditività complessiva
611.256 799.051 759.471 774.555 1.162.008 1.146.701 1.215.355
Crediti verso banche valutati al
costo ammortizzato
1.330.894 1.606.657 1.080.307 1.083.281 1.016.707 1.007.613 628.756
Crediti verso clientela valutati al
costo ammortizzato
9.751.356 9.875.482 9.032.139 9.135.402 7.957.357 8.034.032 7.600.742
Attività materiali 117.988 120.566 116.564 115.149 110.366 108.976 109.632
Attività immateriali 60.755 61.124 61.043 60.970 60.800 60.632 61.893
Attività fiscali 335.109 343.010 374.264 381.431 377.122 385.780 389.964
Altre voci dell'attivo 411.428 309.413 274.723 338.430 410.789 406.240 382.531
Totale dell'attivo 12.769.442 13.268.613 11.841.210 12.026.196 11.198.636 11.252.321 10.492.616
STATO PATRIMONIALE ESERCIZIO 2021 ESERCIZIO 2020
CONSOLIDATO: EVOLUZIONE
TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
30.09 30.06 31.03 31.12 30.09 30.06 31.03
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Debiti verso banche valutati al
costo ammortizzato
2.513.546 2.728.071 2.251.098 2.367.082 2.245.825 2.270.742 1.014.365
Debiti verso clientela valutati al
costo ammortizzato
5.729.912 5.884.418 5.526.263 5.471.874 4.915.588 4.863.949 4.894.280
Titoli in circolazione 2.291.824 2.387.735 1.957.906 2.069.083 1.991.481 2.036.348 2.559.834
Passività fiscali 49.763 44.993 52.524 48.154 42.054 47.367 68.066
Altre voci del passivo 578.690 649.370 481.754 520.041 491.412 536.967 413.641
Patrimonio netto del Gruppo: 1.605.707 1.574.026 1.571.665 1.549.962 1.512.276 1.496.948 1.542.430
- Capitale, sovrapprezzi e riserve 1.525.517 1.525.695 1.551.543 1.481.158 1.459.930 1.460.192 1.516.004
- Utile netto di pertinenza della
Capogruppo
80.190 48.331 20.121 68.804 52.346 36.756 26.426
Totale del passivo e del
patrimonio netto
12.769.442 13.268.613 11.841.210 12.026.196 11.198.636 11.252.321 10.492.616

CONTO ECONOMICO ESERCIZIO 2021 ESERCIZIO 2020
CONSOLIDATO: EVOLUZIONE
TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
3°Trim. 2°Trim. 1°Trim. 4°Trim. 3°Trim. 2°Trim. 1°Trim.
Margine di interesse 129.581 117.206 115.827 120.891 91.122 78.263 91.416
Commissioni nette 22.009 22.084 18.767 19.392 15.688 18.710 21.097
Altre componenti del margine
di intermediazione
5.016 15.606 3.135 5.814 2.102 9.866 (6.561)
Margine di intermediazione 156.606 154.896 137.729 146.097 108.912 106.839 105.952
Rettifiche/Riprese di valore
nette per rischio di credito
(19.837) (26.499) (16.102) (43.503) (14.516) (14.828) (18.512)
Risultato netto della gestione
finanziaria
136.768 128.397 121.627 102.594 94.396 92.011 87.440
Spese per il personale (35.986) (33.946) (33.779) (34.059) (28.630) (28.651) (32.029)
Altre spese amministrative (50.179) (59.039) (52.455) (67.830) (40.923) (41.545) (40.520)
Accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri
(3.734) 1.802 (7.421) (7.034) (4.619) (11.412) (4.889)
Rettifiche/Riprese di valore
nette su attività materiali e
immateriali
(5.124) (4.732) (4.413) (4.730) (4.490) (4.558) (4.039)
Altri oneri/proventi di gestione 5.609 9.024 6.800 35.031 4.717 4.207 7.978
Costi operativi (89.413) (86.891) (91.268) (78.622) (73.945) (81.959) (73.499)
Rettifiche di valore
dell'avviamento
- - - (700) - - -
Utili (perdite) da cessioni di
investimenti
- - - - - - 24.161
Utile dell'operatività corrente al
lordo delle imposte
47.355 41.506 30.359 23.272 20.451 10.052 38.102
Imposte sul reddito di periodo
dell'operatività corrente
(14.960) (13.112) (9.590) (6.592) (4.811) 328 (11.660)
Utile di periodo 32.395 28.394 20.769 16.680 15.640 10.380 26.442
Utile di periodo di pertinenza di
terzi
536 184 648 222 50 50 16
Utile di periodo di pertinenza
della Capogruppo
31.859 28.210 20.121 16.458 15.590 10.330 26.426

2.5 Dati storici del Gruppo

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business.

Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di una analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.

Di seguito i principali indicatori e performance registrati dal Gruppo nei corrispondenti periodi degli ultimi 5 esercizi.

DATI STORICI (1)
(in migliaia di euro)
30.09.2021 30.09.2020 30.09.2019 30.09.2018 30.09.2017
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
611.256 1.162.008 996.048 428.253 475.528
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 9.751.356 7.957.357 7.118.150 6.919.486 5.922.069
Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato 2.513.546 2.245.825 913.855 837.565 965.194
Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato 5.729.912 4.915.588 5.257.047 4.985.206 5.337.597
Titoli in circolazione 2.291.824 1.991.481 2.061.600 2.094.785 1.223.979
Patrimonio netto 1.605.707 1.512.276 1.501.444 1.397.430 1.338.733
Margine di intermediazione 449.231 321.703 391.243 403.550 375.308
Risultato netto della gestione finanziaria 386.792 273.847 342.229 334.635 386.277
Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 80.190 52.346 83.996 88.994 149.123
KPI:
Cost/Income ratio 59,6% 71,3% 54,3% 51,8% 50,1%
Ratio - Totale Fondi propri (2) 15,35% 15,45% 14,84% 14,70% 16,49%
Ratio - Capitale primario di classe 1 (2) 11,68% 11,69% 11,10% 10,70% 15,65%

(1) Ai fini comparativi, i dati dei periodi 2017 e 2018 sono stati riesposti per omogeneità contabile rispetto ai valori al 30 settembre 2021, per tenere conto delle modifiche introdotte dall'IFRS 9. Tale riesposizione non è stata applicata al calcolo degli indici comparativi, che rimangono allineati ai valori precedentemente pubblicati.

(2) Il Capitale primario di classe 1 e il Totale Fondi propri al 30 settembre 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2021.

3. Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo 3. Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore Npl sono state, nei prospetti seguenti, riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati nella misura in cui rappresentativi dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business.

Anche per tale motivo, al di fuori della peculiare operatività, sono stati classificati tra le rettifiche di valore gli effetti di una analisi svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19.

3.1 La struttura organizzativa

In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso bilancio delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi Settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.

L'identificazione dei Settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.

L'informativa per Settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:

  • Settore Commercial & Corporate Banking, rappresenta l'offerta commerciale del Gruppo dedicata alle imprese e si sostanzia nelle Aree di Business Factoring, Leasing e Corporate Banking & Lending;
  • Settore Npl, dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti di difficile esigibilità, di servicing e nella gestione dei crediti non performing secured;
  • Settore Governance & Servizi e Non Core, che fornisce ai Settori operativi nei core business del Gruppo le risorse finanziarie ed i servizi necessari per lo svolgimento delle rispettive attività. Il Settore comprende l'attività di tesoreria e il desk titoli di proprietà, l'attività di erogazione di finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o pensione e alcuni portafogli di prestiti personali, oltre a taluni portafogli creditizi corporate posti in run-off in quanto ritenuti non strategici allo sviluppo del Gruppo.

L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.

Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di conto economico espone i risultati fino all'utile netto.

A tale scopo è stato necessario procedere con l'attribuzione dei costi operativi ai Settori di riferimento e si è proceduto secondo le seguenti modalità:

  • per i costi diretti, si è proceduto ad un'allocazione secondo l'utilizzo del centro di costo per segmento di riferimento;
  • per i costi indiretti, che per loro natura non sono attribuibili ad uno specifico Settore in quanto sostenuti per garantire la normale operatività ed il buon funzionamento dell'intera struttura (cd. servizi centrali),

l'indirizzo ai singoli Settori è stato effettuato utilizzando per le diverse categorie di costo strumenti differenti di allocazione basati anche su survey interne.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING

Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:

  • Factoring: Area dedicata a supportare il credito commerciale delle PMI che operano nel mercato domestico, che si sviluppano verso l'estero o che dall'estero si rivolgono a clientela italiana; include inoltre un'unità organizzativa dedicata al sostegno del credito commerciale dei fornitori delle ASL oltre ad una business unit specializzata nell'acquisto di crediti fiscali ceduti da procedure concorsuali che opera con il marchio Fast Finance. Tale unità acquista crediti fiscali, maturati e maturandi, già chiesti a rimborso oppure futuri, sorti in costanza di procedura oppure nelle annualità precedenti;
  • Leasing: Area che si rivolge al segmento dei piccoli operatori economici e delle PMI attraverso i prodotti del leasing finanziario e del leasing operativo, con esclusione del leasing real estate, non trattato dal Gruppo;
  • Corporate Banking & Lending: Area di business che aggrega più unità: Finanza Strutturata, comparto dedicato al supporto delle imprese e dei fondi private equity nella strutturazione di finanziamenti, sia bilaterali che in pool; Special Situations, comparto dedicato al supporto del riequilibrio finanziario di imprese che hanno superato tensioni finanziarie; Equity Investments, comparto dedicato ad investimenti in partecipazioni di imprese non finanziarie e in quote di organismi interposti; Lending, comparto dedicato all'operatività del Gruppo a medio/lungo termine, orientato al sostegno del ciclo operativo dell'impresa con interventi che spaziano dall'ottimizzazione delle fonti di finanziamento al sostegno del capitale circolante, fino al supporto degli investimenti produttivi.

Farbanca S.p.A., acquisita in data 27 novembre 2020 dal Gruppo Banca Ifis, contribusce alla redditività generata dall'Area Corporate Banking & Lending. Dal mese di gennaio 2021, per favorire la gestione accentrata del business al supporto delle farmacie, nella medesima Area è stato allocato anche il contributo reddituale fornito dall'altra società controllata Credifarma, precedentemente inclusa nell'Area Factoring; tutte le informazioni fornite di seguito, comprensive dei dati comparativi, tengono in considerazione tale riallocazione.

Nel mese di maggio 2021, il Gruppo ha dato corso all'acquisizione del ramo d'azienda dell'ex Aigis Banca (in seguito anche "ramo d'azienda") le cui attività di finanziamento alle imprese sono confluite nel Settore Commercial & Corporate Banking e la gestione del portafoglio di proprietà nel Settore Governance & Servizi e Non Core.

Di seguito i risultati del Settore al 30 settembre 2021.

DATI ECONOMICI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 140.663 109.467 31.196 28,5%
Commissioni nette 61.757 51.893 9.864 19,0%
Altre componenti del margine di intermediazione 10.623 (1.817) 12.440 n.s.
Margine di intermediazione 213.043 159.543 53.500 33,5%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(31.990) (30.209) (1.781) 5,9%
Risultato netto della gestione finanziaria 181.053 129.334 51.719 40,0%
Costi operativi (112.177) (84.404) (27.773) 32,9%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
68.876 44.930 23.946 53,3%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(21.665) (10.572) (11.093) 104,9%
Utile (perdita) di periodo 47.211 34.357 12.854 37,4%
DATI ECONOMICI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 50.606 37.189 13.417 36,1%
Commissioni nette 21.159 15.054 6.105 40,6%
Altre componenti del margine di intermediazione 1.847 1.225 622 50,7%
Margine di intermediazione 73.612 53.468 20.144 37,7%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(12.596) (10.249) (2.347) 22,9%
Risultato netto della gestione finanziaria 61.016 43.219 17.797 41,2%
Costi operativi (37.985) (27.177) (10.808) 39,8%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
23.031 16.042 6.989 43,6%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(7.274) (3.777) (3.497) 92,6%
Utile (perdita) di periodo 15.757 12.265 3.492 28,5%

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 47,2 milioni di euro, in aumento del 37,4% rispetto al 30 settembre 2020. Tale variazione è guidata dalla crescita del margine di intermediazione per 53,5 milioni di euro mentre le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 32,0 milioni di euro sono maggiori ai primi nove mesi dello scorso esercizio per 1,8 milioni di euro. I costi operativi sono complessivamente aumentati di 27,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020, così come più diffusamente commentato nel prosieguo del documento.

Analogamente, l'andamento della gestione delle Aree di business che compongono il Settore è descritto ed approfondito in seguito.

Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.

COMMERCIAL & CORPORATE
BANKING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2021
Valore nominale 161.997 158.783 55.711 376.491 6.012.251 6.388.742
Rettifiche di valore (121.822) (70.056) (6.870) (198.748) (76.433) (275.181)
Valore di bilancio 40.175 88.727 48.841 177.743 5.935.818 6.113.561
Coverage ratio 75,2% 44,1% 12,3% 52,8% 1,3% 4,3%
Gross ratio 2,5% 2,5% 0,9% 5,9% 94,1% 100,0%
Net ratio 0,7% 1,5% 0,8% 2,9% 97,1% 100,0%
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 157.660 176.949 35.583 370.192 5.892.756 6.262.949
Rettifiche di valore (114.554) (89.677) (5.135) (209.366) (60.991) (270.358)
Valore di bilancio 43.106 87.272 30.448 160.826 5.831.765 5.992.591
Coverage ratio 72,7% 50,7% 14,4% 56,6% 1,0% 4,3%
Gross ratio 2,5% 2,8% 0,6% 5,9% 94,1% 100,0%
Net ratio 0,7% 1,5% 0,5% 2,7% 97,3% 100,0%

Le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking si attestano al 30 settembre 2021 a 177,7 milioni di euro, in aumento di 16,9 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2020 (160,8 milioni di euro) determinato principalmente da un incremento delle esposizioni scadute. Il coverage ratio delle attività deteriorate si attesta al 52,8% in diminuzione di 3,8 punti percentuali rispetto al 31 dicembre 2020.

Si evidenzia infine che all'interno del Settore Commercial & Corporate Banking sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalle business combinations: il valore netto di tali attività, interamente classificato come deteriorato (stage 3), è di 10,3 milioni di euro al 30 settembre 2021 rispetto a 7,2 milioni di euro del 31 dicembre 2020.

Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale della "PPA", sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9, sia gli incrementi associati all'acquisizione del ramo d'azienda dell'ex Aigis Banca.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Costo della qualità creditizia(1) 0,70% 1,38% n.a. (0,68)%
Net Npe ratio 2,9% 2,7% n.a. 0,2%
Gross Npe ratio 5,9% 5,9% n.a. (0,0)%
Totale RWA 4.758.996 5.144.914 (385.918) (7,5)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.

Area Factoring

DATI ECONOMICI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 65.870 63.811 2.059 3,2%
Commissioni nette 41.489 39.015 2.474 6,3%
Altre componenti del margine di intermediazione 1.341 81 1.260 n.s.
Margine di intermediazione 108.700 102.907 5.793 5,6%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(10.103) (7.205) (2.898) 40,2%
Risultato netto della gestione finanziaria 98.597 95.702 2.895 3,0%
Costi operativi (61.831) (53.821) (8.010) 14,9%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
36.766 41.881 (5.115) (12,2)%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(11.522) (9.855) (1.667) 16,9%
Utile (perdita) di periodo 25.244 32.026 (6.782) (21,2)%
DATI ECONOMICI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 24.309 21.494 2.815 13,1%
Commissioni nette 14.236 11.948 2.288 19,1%
Altre componenti del margine di intermediazione 958 81 877 n.s.
Margine di intermediazione 39.503 33.523 5.980 17,8%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(3.941) (1.511) (2.430) 160,8%
Risultato netto della gestione finanziaria 35.562 32.012 3.550 11,1%
Costi operativi (19.964) (17.527) (2.437) 13,9%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
15.598 14.485 1.113 7,7%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(4.926) (3.410) (1.516) 44,5%
Utile (perdita) di periodo 10.672 11.075 (403) (3,6)%

Il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta, nei primi nove mesi del 2021, a 108,7 milioni di euro, in aumento per 5,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo del margine di interesse (in aumento di 2,1 milioni di euro, +3,2%) grazie anche alla diminuzione degli interessi passivi conseguenti una revisione dei tassi interni di trasferimento, all'incremento delle commissioni nette (2,5 milioni di euro, +6,3%) e dal contributo positivo delle altre componenti del margine di intermediazione, pari a 1,3 milioni di euro e dovuto sostanzialmente agli utili da cessione di attività al costo ammortizzato.

Il turnover dei primi nove mesi del 2021 è pari a 8,4 miliardi di euro, in aumento di 664 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente mentre il monte crediti outstanding è pari a 3,1 miliardi di euro, sostanzialmente allineato a dicembre 2020 .

Nei primi nove mesi del 2021 si registrano accantonamenti per rischio di credito pari a 10,1 milioni di euro (+2,9 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, durante il quale si era registrato il venir meno di rettifiche di valore individualmente significative effettuate durante l'esercizio 2019 nel comparto costruttori e retail).

Il risultato della gestione finanziaria si attesta quindi a 98,6 milioni di euro (+2,9 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio).

I costi operativi aumentano di 8,0 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2020. Tale effetto è il risultato combinato di maggiori spese del personale per 4,8 milioni di euro, principalmente connesse alla remunerazione variabile stanziata (il 2020 scontava politiche prudenziali legate all'incertezza della pandemia) e a maggiori Altre Spese Amministrative per circa 4,2 milioni di euro, impattate nel 2021 dalle campagne di marketing del Settore Commercial & Corporate Banking.

Al 30 settembre 2021, il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 2,5 miliardi di euro, inferiore di 280,6 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2020.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.

AREA FACTORING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2021
Valore nominale 140.218 88.264 40.903 269.385 2.386.725 2.656.110
Rettifiche di valore (107.911) (45.791) (1.996) (155.698) (25.565) (181.263)
Valore di bilancio 32.307 42.473 38.907 113.687 2.361.160 2.474.847
Coverage ratio 77,0% 51,9% 4,9% 57,8% 1,1% 6,8%
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 136.063 108.726 27.976 272.765 2.664.408 2.937.173
Rettifiche di valore (100.263) (55.617) (1.103) (156.982) (24.702) (181.685)
Valore di bilancio 35.800 53.109 26.873 115.783 2.639.706 2.755.488
Coverage ratio 73,7% 51,2% 3,9% 57,6% 0,9% 6,2%

I crediti deteriorati diminuiscono di 2,1 milioni di euro mentre il coverage ratio rimane sostanziamente stabile.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Costo della qualità creditizia(1) 0,51% 1,09% n.a. (0,58)%
Net Npe ratio 4,6% 4,2% n.a. 0,4%
Gross Npe ratio 10,1% 9,3% n.a. 0,8%
Totale RWA 2.041.882 2.361.547 (319.665) (13,5)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

Area Leasing

DATI ECONOMICI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 33.745 28.320 5.425 19,2%
Commissioni nette 9.495 8.140 1.355 16,6%
Margine di intermediazione 43.240 36.460 6.780 18,6%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(5.128) (15.673) 10.545 (67,3)%
Risultato netto della gestione finanziaria 38.112 20.787 17.325 83,3%
Costi operativi (21.847) (18.562) (3.285) 17,7%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
16.265 2.225 14.040 n.s.
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(5.138) (524) (4.614) n.s.
Utile (perdita) di periodo 11.127 1.701 9.426 n.s.
DATI ECONOMICI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 11.105 9.458 1.647 17,4%
Commissioni nette 3.464 2.193 1.271 58,0%
Margine di intermediazione 14.569 11.651 2.918 25,0%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(854) (6.913) 6.059 (87,6)%
Risultato netto della gestione finanziaria 13.715 4.738 8.977 189,5%
Costi operativi (7.068) (5.918) (1.150) 19,4%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
6.647 (1.180) 7.827 n.s.
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(2.100) 277 (2.377) n.s.
Utile (perdita) di periodo 4.547 (903) 5.450 n.s.

Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 43,2 milioni di euro, con un incremento per 6,8 milioni di euro (+18,6%) rispetto al dato del 30 settembre 2020; tale risultato è dovuto per 5,4 milioni di euro a minori interessi passivi, a seguito di una revisione dei tassi interni di trasferimento e per 1,4 milioni di euro a maggiori commissioni attive nel comparto del leasing finanziario.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 5,1 milioni di euro, in diminuzione di 10,5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo nel 2020. I minori accantonamenti dei primi nove mesi del 2021 sono dovuti ad una migliore qualità del credito relativa al comparto Noleggio e ad un prolungamento delle misure di moratoria creditizia per il leasing finanziario, che ha avuto l'effetto di mantenere, soprattutto nella prima metà dell'esercizio, su livelli più bassi i crediti deteriorati rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Inoltre, il dato al 30 settembre 2020 includeva un incremento delle rettifiche collettive relative alle moratorie del segmento "transportation" di 8,3 milioni di euro, al fine di poter riflettere il disallineamento generato tra il piano di ammortamento del finanziamento (congelato per il periodo di moratoria concessa) e il relativo valore degli asset a garanzia (utilizzati e pertanto soggetti ad usura per la medesima durata).

L'aumento dei costi operativi dell'Area Leasing per circa 3,3 milioni di euro è principalmente dovuto a maggiori spese ICT e costi di outsourcing su processi di business a supporto della transizione dei sistemi informativi (0,5 milioni di euro), a cui si aggiungono circa 0,4 milioni di euro di maggiori ammortamenti per la revisione della vita utile degli applicativi leasing in sostituzione. Si aggiungono 0,3 milioni di euro di spese recupero giudiziale e stragiudiziale, che nel 2020 hanno subito un rallentamento dovuto al fermo delle procedure di recupero connesse al contesto pandemico. Il rimanente aumento è dovuto principalmente alle maggiori remunerazioni variabili stanziate nel 2021, tenendo conto che il 2020 scontava politiche prudenziali connesse all'incertezza della pandemia.

Al 30 settembre 2021 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.381,5 milioni di euro, con un decremento del 2,3% rispetto al dato al 31 dicembre 2020.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.

AREA LEASING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2021
Valore nominale 11.969 16.520 10.934 39.423 1.385.715 1.425.138
Rettifiche di valore (10.326) (10.582) (4.317) (25.225) (18.431) (43.656)
Valore di bilancio 1.643 5.938 6.617 14.198 1.367.284 1.381.482
Coverage ratio 86,3% 64,1% 39,5% 64,0% 1,3% 3,1%
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 14.590 19.675 7.443 41.708 1.418.450 1.460.158
Rettifiche di valore (12.407) (13.909) (4.014) (30.330) (15.773) (46.103)
Valore di bilancio 2.183 5.766 3.429 11.378 1.402.677 1.414.055
Coverage ratio 85,0% 70,7% 53,9% 72,7% 1,1% 3,2%

Le esposizioni nette deteriorate a settembre 2021 si attestano a 14,2 milioni di euro, registrando un incremento del 24,8% rispetto a dicembre 2020. La variazione è guidata dalle esposizioni scadute deteriorate. Complessivamente l'incremento è da attribuirsi alla possibilità di termine del periodo di moratoria con

sospensione della rata totale, che congelava i giorni di scaduto su eventuali insoluti ante Decreto Cura Italia. La ripresa della fatturazione del canone o della sola quota interessi (per i clienti che avevano aderito al Decreto Sostegni) ha determinato la ripresa del conteggio degli stessi giorni di scaduto.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Costo della qualità creditizia(1) 0,49% 1,11% n.a. (0,62)%
Net Npe ratio 1,0% 0,8% n.a. 0,2%
Gross Npe ratio 2,8% 2,9% n.a. (0,1)%
Totale RWA 1.242.596 1.309.416 (66.820) (5,1)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

Area Corporate Banking & Lending

DATI ECONOMICI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 41.048 17.336 23.712 136,8%
Commissioni nette 10.773 4.738 6.035 127,4%
Altre componenti del margine di intermediazione 9.282 (1.898) 11.180 n.s.
Margine di intermediazione 61.103 20.176 40.927 202,9%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(16.759) (7.331) (9.428) 128,6%
Risultato netto della gestione finanziaria 44.344 12.845 31.499 245,2%
Costi operativi (28.499) (12.021) (16.478) 137,1%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
15.845 824 15.021 n.s.
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(5.005) (193) (4.812) n.s.
Utile (perdita) di periodo 10.840 631 10.209 n.s.
DATI ECONOMICI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 15.192 6.237 8.955 143,6%
Commissioni nette 3.459 913 2.546 278,9%
Altre componenti del margine di intermediazione 889 1.144 (255) (22,3)%
Margine di intermediazione 19.540 8.294 11.246 135,6%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(7.801) (1.825) (5.976) 327,5%
Risultato netto della gestione finanziaria 11.739 6.469 5.270 81,5%
Costi operativi (10.953) (3.732) (7.221) 193,5%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
786 2.737 (1.951) (71,3)%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(248) (644) 396 (61,5)%
Utile (perdita) di periodo 538 2.093 (1.555) (74,3)%

Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 61,1 milioni di euro al 30 settembre 2021, è aumentato di 40,9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno con un incremento del margine di interesse per 23,7 milioni di euro, della componente commissionale per 6,0 milioni di euro e degli altri componenti del margine di intermediazione per 11,2 milioni di euro.

La variazione positiva del margine di interesse è determinata dalla crescita di 18,9 milioni di euro dell'Area Lending dedicata al finanziamento delle PMI. Questo risultato è dovuto sia alla crescita dei volumi rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, sia al contributo di Farbanca, pari a 8,9 milioni di euro, e del ramo acquisito dall'ex Aigis Banca, pari a di 2,5 milioni di euro non presenti a perimetro al 30 settembre 2020. Anche l'Area Corporate Lending contribuisce postitivamente al risultato con 4,8 milioni di euro di maggior margine di interesse.

Il contributo nei primi nove mesi dell'anno della PPA è stato di 2,6 milioni di euro in crescita di 1,3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è legata all'estinzione anticipata di un'operazione significativa del comparto Finanza Strutturata.

Le commissioni nette sono in aumento di 6,0 milioni di euro principalmente grazie all'effetto combinato di un aumento delle erogazioni del comparto Finanza Strutturata che impatta per 3,9 milioni di euro e dall'incremento delle commissioni riconducibili al business di Farbanca per 2,2 milioni di euro.

Gli altri componenti del margine di intermediazione risultano in aumento di 11,2 milioni di euro principalmente in relazione alle migliori performance sia delle partecipazioni di minoranza per 6,5 milioni di euro, sia dei fondi OICR che hanno comportato una variazione positiva di fair value di 4,3 milioni di euro. Infine, l'impatto positivo sulla componente dividendi ammonta a 0,4 milioni di euro.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 16,8 milioni di euro, in aumento di 9,4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è riconducibile:

  • per 12,1 milioni di euro al comparto Finanza Strutturata ed è attribuibile agli accantonamenti effettuati per tenere conto sia del contesto macroeconomico riconducibile alla pandemia sia per mitigare il rischio di concentrazione del portafoglio;
  • per 2,1 milioni di euro ad unità organizzative non presenti nell'esercizio 2020 (Farbanca ed ex Aigis Banca);
  • per 2,6 milioni di euro per la crescita del comparto di finanziamento alle PMI.

L'incremento dei costi operativi dell'Area Corporate Banking & Lending per circa 16,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2020 è principalmente riconducibile alla variazione del perimetro di consolidamento derivante dall'entrata di Farbanca nel perimetro di Gruppo Banca Ifis a partire da dicembre 2020 e del ramo acquisito dall'ex Aigis Banca da fine maggio 2021. L'impatto complessivo di tale variazione è pari a circa 15 milioni di euro, inclusi i costi diretti di integrazione.

Al 30 settembre 2021 il totale dei crediti verso clientela netti dell'Area ammonta a 2.257,2 milioni di euro, con una variazione positiva di 434,2 milioni di euro (+23,8%) rispetto ai 1.823,0 milioni di euro del 31 dicembre 2020. La crescita è guidata dall'incremento degli impieghi verso le PMI per 383 milioni di euro (di cui 257 milioni relativi al ramo ex Aigis Banca) e del comparto Corporate Banking per 51,0 milioni di euro.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.

AREA CORPORATE BANKING &
LENDING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2021
Valore nominale 9.810 53.999 3.874 67.683 2.239.811 2.307.494
Rettifiche di valore (3.585) (13.683) (557) (17.825) (32.437) (50.262)
Valore di bilancio 6.225 40.316 3.317 49.858 2.207.374 2.257.232
Coverage ratio 36,5% 25,3% 14,4% 26,3% 1,4% 2,2%
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 7.007 48.549 164 55.719 1.809.898 1.865.618
Rettifiche di valore (1.885) (20.151) (18) (22.053) (20.516) (42.570)
Valore di bilancio 5.122 28.398 146 33.666 1.789.382 1.823.048
Coverage ratio 26,9% 41,5% 10,7% 39,6% 1,1% 2,3%

L'aumento per 16,2 milioni di euro delle esposizioni deteriorate nette rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuto prevalentemente all'ingresso nella categoria inadempienze probabili di una posizione individualmente significativa relativa al comparto Corporate Banking. Il comparto legato al finanziamento delle PMI determina un aumento del deteriorato di 7,0 milioni di euro.

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Costo della qualità creditizia(1) 1,09% 2,43% n.a. (1,34)%
Net Npe ratio 2,2% 1,8% n.a. 0,4%
Gross Npe ratio 2,9% 3,0% n.a. (0,1)%
Totale RWA 1.474.518 1.473.951 567 0,0%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

SETTORE NPL

È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured che secured di difficile esigibilità, nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi. L'attività è strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.

Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio crediti del Settore Npl per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli «interessi a conto economico» si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivanti dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 111,6 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 87,7 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici" nel seguito del presente paragrafo.

PORTAFOGLIO SETTORE
NPL
(in migliaia di euro)
VALORE
NOMINALE
RESIDUO
VALORI DI
BILANCIO
VAL. BIL. /
VAL. NOM.
RES.
INTERESSI A
CONTO
ECONOMICO
ERC CRITERIO DI
CONTABILIZZAZIONE
PREVALENTE
Costo 202.663 31.208 15,4% - 50.011 Costo d'acquisto
Stragiudiziale 11.656.771 412.972 3,5% 81.131 703.578
di cui: Massiva (curve) 11.196.112 200.397 1,8% 2.040 319.329 CA= VAN Flussi da
modello
di cui: Piani 460.659 212.575 46,1% 79.091 384.249 CA= VAN Flussi da
modello
Giudiziale 7.183.432 930.473 13,0% 118.095 2.020.462
di cui: Altre posizioni in
corso di lavorazione
giudiziale
2.882.830 295.105 10,2% - 669.358 Costo d'acquisto
di cui: Precetti,
Pignoramenti, ODA
1.471.088 472.163 32,1% 100.341 1.139.417 CA= VAN Flussi da
modello
di cui: Secured e
Corporate
2.829.514 163.205 5,8% 17.754 211.687 CA= VAN Flussi da
modello
Totale 19.042.866 1.374.653 7,2% 199.226 2.774.051

L'attività può essere suddivisa in tre macro categorie:

  • gestione post acquisto, dove vengono espletate tutte le attività di ricerca informazioni propedeutiche all'instradamento della posizione verso le modalità di trasformazione più adeguate; il credito viene classificato in una area cosiddetta di "staging" e contabilmente valorizzato al costo di acquisto (31,2 milioni di euro al 30 settembre 2021 rispetto a 170,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020, a seguito del rilascio progressivo dei portafogli acquistati nel 2020 che ha ridotto le posizioni valorizzate al costo a fine settembre 2021) senza contribuzione a conto economico in termini di margine. Di norma dopo 6-12 mesi le posizioni vengono indirizzate verso la forma di gestione più adeguata alle caratteristiche delle stesse;
  • gestione stragiudiziale, che accoglie le pratiche che possono essere gestite tramite attività di recupero a carattere transattivo. Le pratiche in attesa di conoscere l'esistenza o meno dello strumento di recupero più idoneo sono classificate in un bacino denominato "gestione massiva" e ammontano al 30 settembre 2021 a 200,4 milioni di euro rispetto a 173,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020. Le pratiche su cui è stato concordato e formalizzato un piano di rientro registrano un aumento del 28,9% attestandosi a 212,6 milioni di euro al 30 settembre 2021 (165,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020);
  • gestione giudiziale, che accoglie tutte le pratiche nei diversi stadi di lavorazione giudiziale che vanno dall'ottenimento del decreto ingiuntivo all'ottenimento di una ordinanza di assegnazione "ODA". Le pratiche che sono in attesa dell'azionamento legale più appropriato sono incluse nella categoria "Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale" e risultano pari a 295,1 milioni di euro al 30 settembre 2021 (296,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020); le pratiche che si trovano nelle fasi di precetto, pignoramento e ODA trovano collocamento nell'apposito bacino che registra un incremento del 7,3%, attestandosi a 472,2 milioni di euro rispetto ai 440,2 milioni di euro registrati a dicembre 2020. Nel bacino della gestione giudiziale rientrano le posizioni "Secured e Corporate", di derivazione corporate bancaria o real estate, pari a 163,2 milioni di euro al 30 settembre 2021 rispetto a 158,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Si segnala infine che talvolta, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da code di lavorazione.

DATI ECONOMICI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Interessi attivi da costo ammortizzato 111.566 103.766 7.800 7,5%
Interessi attivi notes e altre componenti
minoritarie
1.210 923 287 31,1%
Altre componenti del margine di interesse da
variazione di cash flow
87.660 27.811 59.849 215,2%
Costo della raccolta (19.809) (21.234) 1.425 (6,7)%
Margine di interesse 180.627 111.266 69.361 62,3%
Commissioni nette 1.693 3.026 (1.333) (44,1)%
Altre componenti del margine di intermediazione (336) (262) (74) 28,2%
Utile da cessione crediti 2.267 2.694 (427) (15,9)%
Margine di intermediazione 184.251 116.724 67.527 57,9%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(16.973) - (16.973) n.a.
Risultato netto della gestione finanziaria 167.278 116.724 50.554 43,3%
Costi operativi (120.296) (100.005) (20.291) 20,3%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
46.982 16.719 30.263 181,0%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(14.842) (3.934) (10.908) 277,3%
Utile (perdita) di periodo 32.140 12.785 19.355 151,4%

DATI ECONOMICI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Interessi attivi da costo ammortizzato 38.271 34.894 3.377 9,7%
Interessi attivi notes e altre componenti
minoritarie
673 459 214 46,6%
Altre componenti del margine di interesse da
variazione di cash flow
27.603 13.251 14.352 108,3%
Costo della raccolta (6.631) (7.492) 861 (11,5)%
Margine di interesse 59.916 41.112 18.804 45,7%
Commissioni nette 609 548 61 11,1%
Altre componenti del margine di intermediazione (89) 577 (666) (115,5)%
Utile da cessione crediti 587 1.469 (882) (60,0)%
Margine di intermediazione 61.023 43.707 17.316 39,6%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(8.139) - (8.139) n.a.
Risultato netto della gestione finanziaria 52.884 43.707 9.177 21,0%
Costi operativi (37.655) (34.373) (3.282) 9,5%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
15.229 9.334 5.895 63,2%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(4.811) (2.197) (2.614) 119,0%
Utile (perdita) di periodo 10.418 7.137 3.281 46,0%

Il risultato netto della gestione finanziaria del Settore Npl si attesta pertanto a complessivi 167,3 milioni di euro (116,7 milioni di euro al 30 settembre 2020, in aumento del 43,3%). L'incremento significativo di tale risultato rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente è da ricondursi alla mutata situazione economico-sanitaria che ha investito il Paese nel corso dello scorso anno e che oggi vede i suoi effetti molto più attenuati. Infatti, a marzo 2020 fu disposta la chiusura dei tribunali con ordinanza governativa, che si tradusse in uno stallo delle attività di recupero giudiziale e di conseguenza nella paralisi della produzione di atti legali volti al recupero mobiliare presso terzi.

La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario, passa da 103,8 milioni di euro a 111,6 milioni di euro al 30 settembre 2021 con un incremento del 7,5% dovuto principalmente all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato.

La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow" passa da 27,8 milioni di euro al 30 settembre 2020 a 87,7 milioni di euro al 30 settembre 2021 proprio per il mutato contesto pandemico. A tale voce concorrono:

  • la gestione stragiudiziale per 41,4 milioni di euro, composti da 58,4 milioni di euro riferiti a piani di rientro parzialmente compensati da variazioni negative di 17 milioni di euro riferite alla valutazione a curve statistiche;
  • la gestione legale per 46,3 milioni di euro, dove il contributo delle azioni di precetto, pignoramento e ODA è di 43,2 milioni di euro mentre quello del bacino secured e corporate è di 3,1 milioni di euro.

Il costo della raccolta risulta in diminuzione rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente per effetto di una riduzione del tasso interno di trasferimento.

La riduzione della voce commissioni nette è dovuta sia all'aumento delle commissioni passive su incassi e pagamenti sia alla riduzione delle commissioni attive derivanti dall'attività di servicing su portafogli di terzi.

La voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito" si riferisce alla svalutazione di crediti effettuata a seguito di un'analisi di dettaglio in fase di conclusione, svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso principalmente sulle posizioni caratterizzate da vintage più alta.

Coerentemente con la ripresa delle attività di recupero, i costi operativi evidenziano un aumento del 20,3% passando da 100,0 milioni di euro del 30 settembre 2020 a 120,3 milioni di euro del 30 settembre 2021. Tale aumento è sostanzialmente dovuto ai costi variabili collegati al recupero dei crediti.

Conseguentemente, l'utile di periodo del Settore Npl è pari a circa 32,1 milioni di euro, in aumento del 151,4% rispetto a quello del medesimo periodo dell'esercizio precedente.

DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Crediti in sofferenza netti 1.039.238 1.041.196 (1.958) (0,2)%
Inadempienze probabili nette 310.758 339.799 (29.041) (8,5)%
Esposizioni scadute deteriorate nette 2.580 90 2.490 n.s.
Totale attività deteriorate nette verso clientela
(stage 3)
1.352.576 1.381.085 (28.509) (2,1)%
Crediti in bonis netti (stage 1 e 2) 23.897 24.518 (621) (2,5)%
Totale crediti per cassa verso clientela (1) 1.376.473 1.405.603 (29.130) (2,1)%

Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per categoria di rischio di vigilanza.

(1) Il totale crediti per cassa verso clientela include crediti connessi all'attività di servicer per 1,8 milioni di euro e per 1,9 milioni di euro rispettivamente al 30 settembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

I crediti del Settore Npl appartengono alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impairedintrodotta dal principio contabile IFRS 9, rappresentato da tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Valore nominale dei crediti gestiti 19.042.866 19.787.379 (744.513) (3,8)%
Totale RWA 2.128.813 2.211.695 (82.882) (3,7)%

La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a circa 2,8 miliardi di euro.

ANDAMENTO PORTAFOGLIO CREDITI DETERIORATI
SETTORE NPL
30.09.2021 31.12.2020
Portafoglio crediti iniziale 1.403.711 1.278.220
Acquisti 47.059 224.291
Cessioni (9.045) (26.095)
Utili da cessioni 2.264 5.000
Interessi da costo ammortizzato 111.566 139.114
Altre componenti di interesse da variazione cash flow 87.660 42.538
Rettifiche su crediti (16.974) -
Incassi (251.588) (259.357)
Portafoglio crediti finale 1.374.653 1.403.711

Il totale degli acquisti al prezzo nei primi nove mesi del 2021 ammonta a 47,1 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 100,3 milioni di euro dei primi nove mesi dell'esercizio precedente. Nel corso dei primi nove mesi del 2021 sono state perfezionate operazioni di cessione ad un prezzo di vendita complessivo di 9,0 milioni di euro che hanno prodotto utili per 2,3 milioni di euro.

La voce "Incassi" pari a 251,6 milioni di euro include le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 37,4% rispetto agli incassi di 183,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020.

Analogamente, le dinamiche della raccolta dei piani di rientro (pari al valore nominale di tutte le rate dei piani sottoscritti dai debitori nel periodo) sono risultate in aumento, attestandosi a 317,1 milioni di euro al 30 settembre 2021 contro 222,9 milioni di euro al 30 settembre 2020.

A fine periodo il portafoglio gestito dal Settore Npl comprende 1.830.601 pratiche, per un valore nominale pari a circa 19 miliardi di euro.

SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE

Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Pianificazione e Controllo di Gestione, Finance, Operations, Comunicazione Marketing e Relazioni Esterne, Risorse Umane, nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai Settori operativi delle risorse finanziarie. Il Settore in questione comprende altresì l'attività di Finanza Proprietaria (desk titoli di proprietà) e la controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A., società attiva nell'ambito della cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli di prestiti personali.

DATI ECONOMICI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 41.324 40.068 1.256 3,1%
Commissioni nette (590) 576 (1.166) (202,4)%
Altre componenti del margine di intermediazione 11.203 4.792 6.411 133,8%
Margine di intermediazione 51.937 45.437 6.500 14,3%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(13.476) (17.647) 4.171 (23,6)%
Risultato netto della gestione finanziaria 38.461 27.790 10.671 38,4%
Costi operativi (35.099) (44.994) 9.895 (22,0)%
Utili (perdite) da cessione di investimenti - 24.161 (24.161) (100,0)%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
3.362 6.957 (3.595) (51,7)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(1.155) (1.637) 482 (29,4)%
Utile (perdita) del periodo 2.207 5.322 (3.115) (58,5)%
DATI ECONOMICI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 19.059 12.821 6.238 48,7%
Commissioni nette 241 86 155 180,2%
Altre componenti del margine di intermediazione 2.671 (1.170) 3.841 (328,3)%
Margine di intermediazione 21.971 11.737 10.234 87,2%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
898 (4.267) 5.165 (121,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 22.869 7.470 15.399 206,1%
Costi operativi (13.773) (12.395) (1.378) 11,1%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
9.096 (4.925) 14.021 (284,7)%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(2.875) 1.163 (4.038) (347,2)%
Utile (perdita) del periodo 6.220 (3.762) 9.982 (265,3)%

Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 51,9 milioni di euro, in aumento di 6,5 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente: in particolare il Settore vede un aumento del margine dell'Area Governance & Servizi per 9,4 milioni di euro leggermente compensato da un calo dell'Area Non Core per 2,9 milioni di euro. Tale variazione può essere così declinata:

• il margine di interesse risulta in aumento complessivamente di 1,3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2020. L'incremento è relativo al comparto di Finanza Proprietaria per 7,2 milioni di euro grazie alla sua piena operatività su titoli nel corso del periodo, e per 2,9 milioni di euro all'attività di tesoreria che beneficia nel mese di settembre dell'apporto positivo del TLTRO per il superamento del target di crescita degli attivi nello special period (marzo 2020/marzo 2021). Tale variazione positiva è compensata parzialmente per 9,6 milioni di euro alla riduzione del margine di interesse del portafoglio Non Core in run-off e dalla conseguente riduzione fisiologica del reversal PPA;

  • le commissioni nette risultano in calo di 1,2 milioni di euro, per effetto prevalentemente delle commissioni passive inerenti l'operazione di autocartolarizzazione effettuata dal Gruppo Banca Ifis nel primo semestre 2021 con oggetto crediti del Settore Npl (0,8 milioni di euro) e per il calo fisiologico di quelle connesse al portafoglio dell'Area Non Core in run off di 0,4 milioni di euro;
  • le altre componenti del margine di intermediazione risultano in crescita di 6,4 milioni di euro. Tale effetto è il risultato combinato di una crescita nell'Area Non Core per 7,2 milioni di euro e nel comparto Finanza Proprietaria dell'Area Governance & Servizi per 6,2 milioni di euro, che ha più che compensato i minori utili del 2020 da riacquisto di propri bond per 7,4 milioni di euro. In particolare, la crescita nell'Area Non Core è guidata dal risultato positivo connesso alla cessione di due posizioni creditizie e da minori svalutazioni del portafoglio al fair value rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio; il risultato positivo del comparto Finanza Proprietaria è invece connesso a maggiori dividendi percepiti dal portafoglio titoli del Gruppo e da migliori risultati sulle negoziazioni e coperture.

Sul versante della raccolta, il prodotto Rendimax continua a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a circa 43,1 milioni di euro, in lieve riduzione rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (44,9 milioni di euro) per la contrazione delle masse medie in gestione (4.328 milioni di euro al 30 settembre 2021 contro il dato di 4.419 milioni di euro al 30 settembre 2020, -2,1%) e tassi medi lievemente inferiori ai primi nove mesi del 2020 (1,33% contro 1,35%). Al 30 settembre 2021 il valore di bilancio dei titoli obbligazionari ammonta a 1.073,5 milioni di euro, in leggero calo rispetto al dato del 31 dicembre 2020. Si segnala, nel primo trimestre 2021 il rimborso integrale per circa 62,6 milioni di euro di un prestito obbligazionario emesso dall'incorporata Interbanca, arrivato a naturale scadenza. Sul versante economico, gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni sono diminuiti di 2,8 milioni di euro attestandosi complessivamente ad un valore di 23,6 milioni di euro (contro i 26,9 milioni di euro al 30 settembre 2020).

La raccolta effettuata tramite emissione di titoli da crediti cartolarizzati ammonta al 30 settembre 2021 a 1.218,0 milioni di euro. Nel corso del perioso si è completata la ristrutturazione di una cartolarizzazione predisposta dalla controllata Farbanca e che ha previsto l'emissione di nuovi titoli per arrivare ad un totale di 372,3 milioni di euro di note Senior in circolazione.

Si segnala inoltre l'accesso al funding tramite operazioni di TLTRO per un valore di bilancio pari a 2.036,5 milioni di euro.

Per quanto concerne il costo del credito, si evidenzia un decremento delle rettifiche nette che si attestano a 13,5 milioni di euro rispetto ai 17,6 milioni di euro al 30 settembre 2020. Tale variazione è riconducibile principalmente all'Area Non Core.

I costi operativi si attestano a 35,1 milioni di euro, con una diminuzione di 9,9 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2020. La variazione è principalmente riconducibile ad effetti non ricorrenti che hanno interessato i due periodi a confronto. In particolare i primi nove mesi del 2021 includono negli altri proventi 3,4 milioni di euro connessi alla differenza positiva emersa in fase di allocazione provvisoria del prezzo di acquisto del ramo d'azienda ex Aigis Banca, mentre i primi nove mesi del 2020 includevano 6,9 milioni di euro relativi al Fondo di Solidarietà dipendenti.

Al 30 settembre 2021 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 2.261,3 milioni di euro, in crescita del 30,2% rispetto al dato al 31 dicembre 2020 (1.737,2 milioni di euro). L'incremento di circa 524,1 milioni di euro è sostanzialmente legato all'attività del comparto di Finanza Proprietaria, la quale opera prevalentemente attraverso l'acquisto di titoli governativi. Allo stesso tempo i portafogli in run-off del Settore sono diminuiti di circa 122,7 milioni di euro.

Si evidenzia che all'interno del Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca:

  • crediti deteriorati netti: 20,2 milioni di euro al 30 settembre 2021, in riduzione rispetto al dato di 25,1 milioni di euro del 31 dicembre 2020;
  • crediti in bonis netti: 16,5 milioni di euro al 30 settembre 2021, in calo rispetto ai 17,2 milioni di euro del 31 dicembre 2020.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.

SETTORE GOVERNANCE &
SERVIZI E NON CORE
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI(1)
SITUAZIONE AL 30.09.2021
Valore nominale 23.526 53.561 7.064 84.151 2.218.179 2.302.330
Rettifiche di valore (7.873) (26.182) (1.278) (35.333) (5.675) (41.008)
Valore di bilancio 15.653 27.379 5.786 48.818 2.212.504 2.261.322
Coverage ratio 33,5% 48,9% 18,1% 42,0% 0,3% 1,8%
SITUAZIONE AL 31.12.2020
Valore nominale 22.090 51.180 3.479 76.749 1.695.232 1.771.981
Rettifiche di valore (6.424) (19.612) (769) (26.805) (7.968) (34.773)
Valore di bilancio 15.666 31.568 2.710 49.944 1.687.264 1.737.208
Coverage ratio 29,1% 38,3% 22,1% 34,9% 0,5% 2,0%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2021 Titoli di Stato per 1.620,4 milioni di euro (1.095,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati da crediti appartenenti alla cosìddetta categoria dei "POCI", i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese. Il coverage del portafoglio in bonis al 30 settembre 2021 risulta in diminuzione per circa 0,2% rispetto al dato del 31 dicembre 2020 per via del'incremento della quota di titoli di Stato in portafoglio.

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021

Prospetti Contabili riclassificati

Prospetti contabili riclassificati

4.1 Stato patrimoniale consolidato riclassificato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
30.09.2021 31.12.2020
Cassa e disponibilità liquide 2.621 82
Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto a conto
economico
6.289 20.870
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a
conto economico
150.656 136.978
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
611.256 774.555
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 1.330.894 1.083.281
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 9.751.356 9.135.402
Attività materiali 117.988 115.149
Attività immateriali 60.755 60.970
di cui:
- avviamento 38.791 38.798
Attività fiscali: 335.109 381.431
a) correnti 40.645 74.255
b) anticipate 294.464 307.176
Altre attività 402.518 317.478
Totale dell'attivo 12.769.442 12.026.196

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
30.09.2021 31.12.2020
Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato 2.513.546 2.367.082
Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato 5.729.912 5.471.874
Titoli in circolazione valutati al costo ammortizzato 2.291.824 2.069.083
Passività finanziarie di negoziazione 4.617 18.551
Passività fiscali: 49.763 48.154
a) correnti 13.673 12.018
b) differite 36.090 36.136
Altre passività 498.102 438.311
Trattamento di fine rapporto del personale 8.830 9.235
Fondi per rischi e oneri 67.141 53.944
Riserve da valutazione (23.332) (19.337)
Riserve 1.367.272 1.320.871
Sovrapprezzi di emissione 102.972 102.491
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (2.847) (2.948)
Patrimonio di pertinenza di terzi 27.641 26.270
Utile del periodo 80.190 68.804
Totale del passivo e del patrimonio netto 12.769.442 12.026.196

4.2 Conto economico consolidato riclassificato

VOCI
(in migliaia di euro)
30.09.2021 30.09.2020
Margine di interesse 362.614 260.801
Commissioni nette 62.860 55.495
Altre componenti al margine di intermediazione 23.757 5.407
Margine di intermediazione 449.231 321.703
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (62.439) (47.856)
Risultato netto della gestione finanziaria 386.792 273.847
Spese amministrative: (265.384) (212.298)
a) spese per il personale (103.711) (89.310)
b) altre spese amministrative (161.673) (122.988)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (9.353) (20.920)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (14.269) (13.087)
Altri oneri/proventi di gestione 21.433 16.902
Costi operativi (267.572) (229.403)
Utile (perdita) da cessioni di investimenti - 24.161
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 119.220 68.605
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (37.662) (16.143)
Utile del periodo 81.558 52.462
Utile di periodo di pertinenza di terzi 1.368 116
Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo 80.190 52.346

4.3 Prospetto della redditività consolidata complessiva riclassificato

VOCI
(in migliaia di euro)
30.09.2021 30.09.2020
Utile di periodo 81.558 52.462
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
2.461 (19.394)
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
2.290 (19.191)
Piani a benefici definiti 171 (203)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
(3.634) (1.246)
Differenze di cambio (541) (2.406)
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
(3.093) 1.160
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.173) (20.640)
Redditività complessiva (Voce 10 + 170) 80.385 31.822
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 1.371 113
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 79.014 31.709

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021

Note illustrative 5.

5. Note illustrative

48

5.1 Politiche contabili

5.1.1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2021 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale secondo i principi contabili IFRS. Per tale motivo è necessario leggere il Resoconto intermedio di gestione consolidato unitamente al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020. I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o emendati principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") come di seguito esposti.

Per IFRS si intendono i principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021 sono gli stessi utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 al quale si rimanda per maggiori dettagli.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito

alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi all'attuale contesto macroeconomico, anche in considerazione dell'evoluzione della pandemia Covid-19, si ritiene ragionevole l'aspettativa che il Gruppo Banca Ifis continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale.

Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente del Gruppo, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.

5.1.2 Area e metodi di consolidamento

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis è stato redatto sulla base delle situazioni contabili al 30 settembre 2021 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento.

Il Gruppo al 30 settembre 2021 è composto dalla controllante Banca Ifis S.p.A., dalle società controllate al 100% Ifis Finance Sp. z o.o., Ifis Rental Services S.r.l., Ifis Npl Investing S.p.A. (già Ifis Npl S.p.A.), Cap.Ital.Fin. S.p.A., Ifis Npl Servicing S.p.A. (già Gemini S.p.A.) e Ifis Real Estate S.p.A., da Ifis Finance I.F.N. S.A. controllata al 99,99%, dalla società controllata al 70% Credifarma S.p.A, da Farbanca S.p.A., acquisita a fine 2020 e controllata al 70,77% e del veicolo Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l., di cui a giugno 2021 è stata acquisita la maggioranza delle quote partecipative.

A tal riguardo, si segnala che in data 1° gennaio 2021 all'interno del Settore Npl è stata completata una riorganizzazione societaria con l'obiettivo di garantire la separazione e l'indipendenza tra le attività di acquisto dei crediti e quelle di recupero tramite tre società: Ifis Npl Investing, Ifis Npl Servicing e Ifis Real Estate (per maggiori dettagli a riguardo si rimanda allo specifico paragrafo nella sezione "5.3 Fatti di rilievo avvenuti nel periodo"). Con riferimento alle società coinvolte e alla loro denominazione sociale si precisa che, rispetto alla situazione al 31 dicembre 2020:

  • la società Ifis Npl S.p.A. in data 1° gennaio 2021 è stata ridenominata Ifis Npl Investing S.p.A.;
  • la società Ifis Npl Servicing S.p.A. (già Fbs S.p.A.) è stata fusa per incorporazione in Ifis Npl Investing con decorrenza 1° gennaio 2021;
  • la società Gemini S.p.A. è stata ridenominata Ifis Npl Servicing S.p.A. a far data dal 1° gennaio 2021.

Trattandosi di operazioni "under common control" non vi sono variazioni dell'area di consolidamento né impatti sul Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo al 30 settembre 2021.

Tutte le società incluse nell'area di consolidamento sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.

I prospetti contabili della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e della controllata rumena Ifis Finance I.F.N. S.A., espressi entrambi in valuta estera, vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell'operazione. Le risultanti differenze di

cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di ciascuna partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.

Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3; la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:

  • l'identificazione dell'acquirente;
  • la determinazione della data di acquisizione;
  • la rilevazione e la valutazione delle attività identificabili acquisite, delle passività identificabili assunte e qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita;
  • la rilevazione e la valutazione dell'avviamento o di un utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli.

Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nel periodo di competenza e classificati tra le spese amministrative.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo pagato e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo pagato, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (CGU – Cash Generating Unit) del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a una CGU e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta della CGU.

Dal processo di consolidamento delle società controllate sono emersi i seguenti avviamenti iscritti alla voce "attività immateriali": 38,0 milioni di euro per il consolidamento dell'ex Gruppo Fbs e 771 mila euro al cambio di fine periodo per quanto riguarda la controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o..

Nel mese di maggio 2021 Banca Ifis ha effettuato l'acquisizione del ramo d'azienda dell'ex Aigis Banca, dal cui processo di allocazione del costo dell'acquisizione che è attualmente in corso è stata identificata provvisoriamente una differenza negativa tra il costo dell'aggregazione ed il fair value delle attività acquisite, passività assunte e passività potenziali identificabili. Tale differenza provvisoria, pari a 3,4 milioni di euro, è stata iscritta nel presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis a titolo di "Altri proventi di gestione".

SEDE SEDE TIPO DI RAPPORTO DI
PARTECIPAZIONE
DISPONIBILITÀ
DENOMINAZIONI IMPRESE OPERATIVA LEGALE RAPPORTO
(1)
IMPRESA
PARTECIPANTE
QUOTA % VOTI % (2)
Ifis Finance Sp. z o.o. Varsavia Varsavia 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Rental Services S.r.l. Milano Milano 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Investing S.p.A. (già
Ifis Npl S.p.A.)
Firenze,
Milano e
Mestre (VE)
Mestre (VE) 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Real Estate S.p.A. Milano Milano 1 Ifis Npl Servicing
S.p.A. (già Gemini
S.p.A.)
100% 100%
Cap. Ital. Fin. S.p.A. Napoli Napoli 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Servicing S.p.A. (già
Gemini S.p.A.)
Mestre (VE) Mestre (VE) 1 Ifis Npl Investing
S.p.A. (già Ifis Npl
S.p.A.)
100% 100%
Ifis Finance I.F.N. S.A. Bucarest Bucarest 1 Banca Ifis S.p.A. 99,99% 99,99%
Farbanca S.p.A. Bologna Bologna 1 Banca Ifis S.p.A. 70,77% 70,77%
Credifarma S.p.A. Roma Roma 1 Banca Ifis S.p.A. 70% 70%
Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
1 Banca Ifis S.p.A. 51% 51%
Indigo Lease S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Ifis ABCP Programme S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Emma S.P.V. S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Urano Spv S.r.l. Milano Milano 4 Altra 0% 0%

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Legenda (1) Tipo di rapporto:

  • 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
  • 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
  • 3 = accordi con altri soci
  • 4 = altre forme di controllo
  • 5 = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del "decreto legislativo 87/92"
  • 6 = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del "decreto legislativo 87/92"
  • (2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Al fine di determinare l'area di consolidamento Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.

La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:

  • il potere di governare le attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso del periodo di competenza sono inclusi nel Resoconto intermedio di gestione consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate elencate al precedente paragrafo, nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione per le quali si è valutato sussistere una relazione di controllo ai sensi dell'IFRS 10. Tali SPV, ad esclusione del veicolo Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. per il quale al 30 settembre 2021 il Gruppo detiene la maggioranza delle quote partecipative, non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis.

5.1.3 Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Resoconto

intermedio di gestione consolidato nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine anche in conseguenza dell'attuale situazione connessa alla pandemia di Covid-19.

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 30 settembre 2021.

Inoltre, le stime ed assunzioni adottate nella predisposizione del presente Resoconto sono influenzate dagli impatti ragionevolmente prevedibili del Covid-19. Non è possibile escludere che ulteriori impatti nei prossimi mesi, al momento non prevedibili in termini di tempistica e importo, possano influenzare le ipotesi e assunzioni alla base dei processi di stima rispetto a quelle considerate nelle stime condotte ai fini del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021, rendendo così necessario apportare delle variazioni ai valori delle attività e delle passività iscritte, ad oggi non prevedibili né stimabili.

Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci di bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti del Settore Npl;
  • crediti gestiti dalla BU Pharma, con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile;
  • misurazione dell'Expected Credit Loss per i crediti diversi dal Settore Npl;
  • fondi per rischi e oneri;
  • trattamento di fine rapporto;
  • avviamento, altre attività immateriali e gain on a bargain purchase.

Fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Crediti del Settore Npl

Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al Settore Npl, la funzione Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.

In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato

in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.

Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.

Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino al momento in cui non sono rispettati i requisiti per l'applicazione del predetto modello o, nel caso residuale delle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore antecedentemente al 1° gennaio 2018, fino all'ottenimento dell'ODA.

All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.

Per tenere conto dell'attuale contesto ancora segnato dalla pandemia in corso e al fine di incorporare nella stima dei flussi di cassa gli effetti legati alla temporanea chiusura delle attività produttive, già in sede di Bilancio 2020 sono stati apportati alcuni correttivi dei modelli di stima che hanno comportato, con riferimento alla gestione stragiudiziale, una limitata contrazione degli incassi attesi per gli esercizi 2021 e 2022 in coerenza con le generali proiezioni macroeconomiche.

Analogamente, in coerenza con le normative emanate, sono stati introdotti alcuni correttivi ai modelli che trattano sia le posizioni secured Npl, per effetto dell'allungamento delle tempistiche di incasso dovuto alla sospensione a procedere al pignoramento degli immobili ricevuti a garanzia, sia le posizioni per le quali sono in corso Procedure Concorsuali.

Crediti gestiti dalla BU Pharma con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile

In riferimento ai crediti della BU Pharma, il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".

Misurazione dell'Expected Credit Loss per i crediti diversi dal Settore Npl

L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, basati sia su modelli di misurazione delle Probabilità di Default (PD) all'origination delle attività finanziarie e alla data di chiusura del periodo che su altri criteri di backstop quali la concessione di misure di forbearance o la presenza di scaduti da oltre 30 giorni;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.

Per quanto riguarda la valutazione dell'incremento significativo di rischio di credito, tra le misure di supporto all'economia che hanno avuto ricadute su di essa è certamente importante menzionare la concessione di moratorie. Con la sospensione dei pagamenti dei piani di ammortamento viene anche meno la verifica dello scaduto oltre 30 giorni per effettuare l'allocazione in Stage 2. Ciò ha portato il Gruppo ad introdurre, già nel Bilancio 2020, accantonamenti addizionali rivolti ai rapporti con controparti oggetto di moratoria o appartenenti a particolari settori economici considerati a più elevato impatto di rischio da Covid-19, al fine di coglierne l'incremento di rischio atteso.

Analogamente, con riferimento alle Forward Looking Information, si è provveduto ad aggiornare gli scenari macroeconomici a seguito dell'evolversi della crisi economica legata alla diffusione del Covid-19 anche in considerazione delle raccomandazioni diramate dalle Autorità di Vigilanza.

Infine, coerentemente con quanto fatto per il portafoglio secured del Settore Npl, sono stati rivisti i tempi di incasso dei crediti e dei portafogli di crediti garantiti da immobili per i quali sono in corso Procedure Concorsuali per riflettere la già citata sospensione delle esecuzioni immobiliari anche nel Settore Commercial & Corporate Banking.

Si rimanda a quanto più diffusamente indicato al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Avviamento e altre attività immateriali

Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3, utilizzando l'"acquisition method". L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo pagato e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo.

Per quanto riguarda il processo di allocazione del costo dell'aggregazione alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi fair value (cosiddetta Purchase Price Allocation – "PPA"), si procede con un preventivo lavoro di mappatura delle attività e passività per le quali si è ritenuto probabile riscontrare significative differenze di valore tra il fair value ed il rispettivo valore contabile.

In particolare, i fair value sono determinati sulla base della metodologia ritenuta più opportuna per ciascuna classe di attività e passività acquisite (ad esempio, per il portafoglio creditizio il metodo dei discounted cash flow, ovvero l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi).

Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo pagato, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico quale "gain on bargain purchase".

Successivamente, in base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita.

Per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento allocato alle Cash Generating Units ("CGU") di cui è composto, il Gruppo Banca Ifis provvede alla stima sia dei flussi finanziari futuri nel periodo esplicito di previsione sia dei flussi utilizzati per determinare il cosiddetto Terminal Value. Analogamente, è oggetto di stima da parte del Gruppo il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari futuri precedentemente stimati. Tale tasso di attualizzazione è stimato dal Gruppo utilizzando il "Capital Asset Pricing Model" (CAPM).

Si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", Sezione "10 - Attività immateriali - Voce 100", Paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020.

Per quanto riguarda la differenza rilevata a conto economico relativa al fair value provvisoriamente determinato ed il corrispettivo pagato in merito all'acquisto del ramo d'azienda dell'ex Aigis Banca, essa ammonta a 3,4 milioni di euro ed è stata iscritta nel presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis a titolo di "Altri proventi di gestione".

Per le altre fattispecie elencate, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

5.2 Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo

PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto economico
150.656 136.978 13.678 10,0%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
611.256 774.555 (163.299) (21,1)%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
1.330.894 1.083.281 247.613 22,9%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
9.751.356 9.135.402 615.954 6,7%
Attività materiali e immateriali 178.743 176.119 2.624 1,5%
Attività fiscali 335.109 381.431 (46.322) (12,1)%
Altre voci dell'attivo 411.428 338.430 72.998 21,6%
Totale dell'attivo 12.769.442 12.026.196 743.246 6,2%
Debiti verso banche valutati al costo
ammortizzato
2.513.546 2.367.082 146.464 6,2%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
5.729.912 5.471.874 258.038 4,7%
Titoli in circolazione 2.291.824 2.069.083 222.741 10,8%
Passività fiscali 49.763 48.154 1.609 3,3%
Fondi per rischi e oneri 67.141 53.944 13.197 24,5%
Altre voci del passivo 511.549 466.097 45.452 9,8%
Patrimonio netto del Gruppo 1.605.707 1.549.962 55.745 3,6%
Totale del passivo e del patrimonio netto 12.769.442 12.026.196 743.246 6,2%

5.2.1 Aggregati patrimoniali

Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE
VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A
CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Titoli di debito 15.622 3.532 12.090 342,3%
Titoli di capitale 27.337 20.683 6.654 32,2%
Quote di OICR 77.622 81.479 (3.857) (4,7)%
Finanziamenti 30.075 31.284 (1.209) (3,9)%
Totale 150.656 136.978 13.678 10,0%

Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 150,7 milioni di euro al 30 settembre 2021. La voce è composta dai finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di fondi di OICR. Senza considerare gli incassi del periodo, la crescita del 10,0% rispetto al 31 dicembre 2020 è determinata principalmente, oltre che dagli effetti valutativi del periodo pari a circa 6,9 milioni di euro, da due nuovi finanziamenti al fair value per complessivi 5,0 milioni di euro e dalla sottoscrizione nel periodo di nuove quote di titoli di capitale per complessivi 8,0 milioni di euro e di titoli relativi a cartolarizzazioni di terzi per complessivi 12,2 milioni di euro, il cui effetto è stato parzialmente compensato dalla cessione nel periodo di un fondo OICR per 10,0 milioni di euro, di un titolo di capitale per 5,7 milioni di euro nonchè dall'estinzione di esposizioni creditizie valutate al fair value per 4,6 milioni di euro.

ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR
VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA'
COMPLESSIVA
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Titoli di debito 516.826 721.216 (204.390) (28,3)%
Titoli di capitale 94.430 53.339 41.091 77,0%
Totale 611.256 774.555 (163.299) (21,1)%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 611,3 milioni di euro al 30 settembre 2021, in riduzione del 21,1% rispetto al dato a dicembre 2020. Queste includono i titoli di debito che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.

I titoli di debito detenuti in portafoglio al 30 settembre 2021 ammontano a 516,8 milioni di euro, in diminuzione del 28,3% rispetto al 31 dicembre 2020, principalmente a seguito delle cessioni avvenute nei primi nove mesi del 2021. La riserva negativa netta di fair value ammonta a 1,3 milioni di euro, in diminuzione rispetto al saldo positivo di 1,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.

Emittente/Scadenza 1 anno 2 anni 3 anni 5 anni Oltre 5 anni Totale
Titoli governativi 230.621 187.646 - 62.664 8.605 489.536
% sul totale 44,6% 36,3% - 12,1% 1,7% 94,7%
Banche - - - 6.626 - 6.626
% sul totale - - - 1,3% - 1,3%
Altri emittenti - - - 10.070 10.594 20.664
% sul totale - - - 1,9% 2,0% 4,0%
Totale 230.621 187.646 - 79.360 19.199 516.826
% sul totale 44,6% 36,3% - 15,4% 3,7% 100,0%

Sono inoltre inclusi in tale voce titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 94,4 milioni di euro, in crescita del 77,0% rispetto al 31 dicembre 2020, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nel periodo e relativi al portafoglio di Finanza Proprietaria.

Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 30 settembre 2021 a 1.330,9 milioni di euro, in aumento del 22,9% rispetto al dato al 31 dicembre 2020 (pari a 1.083,3 milioni di euro). La voce è prevalentemente riferita a crediti verso banche centrali (882,0 milioni di euro al 30 settembre 2021 rispetto ai 693,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020), che costituiscono la provvista mantenuta al fine di garantire l'ordinato svolgimento delle attività gestionali. Al netto del contributo dei crediti verso banche centrali, l'aumento del saldo della voce registrato nei primi nove mesi del 2021 è dovuto inoltre ai nuovi investimenti in titoli bancari valutati al costo ammortizzato, il cui saldo è passato da 56,7 milioni di euro al 31 dicembre 2020 a 128,1 milioni di euro al 30 settembre 2021.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.751,4 milioni di euro con un aumento del 6,7% rispetto al 31 dicembre 2020 (9.135,4 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,9 miliardi di euro (1,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2020), di cui titoli di stato per 1,6 miliardi di euro. Tali titoli di debito sono classificati all'interno del Settore Governance & Servizi e Non Core.

L'apporto del Settore Commercial & Corporate Banking è sostanzialmente allineato rispetto al saldo dell'omologo periodo del precedente esercizio. Alla crescita nell'Area di business Corporate Banking & Lending (+23,8%) e a una sostanziale stabilità dell'Area Leasing e del Settore Npl si contrappone una diminuzione dell'Area Factoring (-10,2%). Si registra, inoltre, un aumento di 524,1 milioni di euro delle esposizioni del Settore Governance & Servizi e Non Core, principalmente per l'effetto di acquisti di titoli di debito nel corso dei primi nove mesi del 2021.

CREDITI VERSO LA CLIENTELA CONSISTENZE VARIAZIONE
COMPOSIZIONE SETTORIALE
(in migliaia di euro)
30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Settore Commercial & Corporate Banking 6.113.561 5.992.591 120.970 2,0%
- di cui deteriorati 177.743 160.826 16.917 10,5%
Area Factoring 2.474.847 2.755.488 (280.641) (10,2)%
- di cui deteriorati 113.687 115.783 (2.096) (1,8)%
Area Leasing 1.381.482 1.414.055 (32.573) (2,3)%
- di cui deteriorati 14.198 11.377 2.821 24,8%
Area Corporate Banking & Lending 2.257.232 1.823.048 434.184 23,8%
- di cui deteriorati 49.858 33.666 16.192 48,1%
Settore Npl 1.376.473 1.405.603 (29.130) (2,1)%
- di cui deteriorati 1.352.576 1.381.085 (28.509) (2,1)%
Settore Governance & Servizi e Non Core 2.261.322 1.737.208 524.114 30,2%
- di cui deteriorati 48.818 49.944 (1.126) (2,3)%
Totale Crediti verso la clientela 9.751.356 9.135.402 615.954 6,7%
- di cui deteriorati 1.579.137 1.591.855 (12.718) (0,8)%

Si rimanda alla sezione "3. Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo" per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.

Le attività immateriali e materiali

Le attivita immateriali si attestano a 60,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2020 (-0,4%).

La voce è riferita a software per 22,0 milioni di euro e ad avviamenti per circa 38,8 milioni di euro, dei quali 38,0 milioni di euro derivanti dalla acquisizione dell'ex Gruppo Fbs e 0,8 milioni di euro derivanti dalla acquisizione della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o..

Per quanto riguarda le valutazioni del Gruppo circa l'impairment test di tali avviamenti, si evidenzia che l'esito di tale test effettuato al 31 dicembre 2020, ha supportato la recuperabilità di entrambi gli avviamenti iscritti. Confermando ad oggi la validità delle azioni intraprese dal Gruppo, si ritiene che, anche in considerazione della natura anticiclica di taluni business del Gruppo ed in particolare del Settore Npl su cui è allocato l'avviamento più significativo del Gruppo, l'emergenza sanitaria tuttora in essere non determinerà impatti significativi sui risultati consolidati attesi nel lungo termine. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100, Paragrafo 10.3 "Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Le attività materiali si attestano a 118,0 milioni di euro, rispetto ai 115,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020, in aumento del 2,5%.

Gli immobili iscritti a fine settembre 2021 tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre - Venezia, sede di Banca Ifis. Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettata ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.

Attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Le attività fiscali, che ammontano a 335,1 milioni di euro, registrano una flessione rispetto al dato del 31 dicembre 2020 pari a 381,4 milioni di euro (-12,1%).

Le attività per imposte correnti ammontano a 40,6 milioni di euro contro il dato di 74,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020 (-45,3%). Le attività per imposte anticipate ammontano a 294,5 milioni di euro contro il dato di 307,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020, e risultano composte principalmente per 219,4 milioni di euro (in linea con il saldo al 31 dicembre 2020) da attività iscritte per svalutazioni su crediti, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta, e per 50,4 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (51,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Non si intravedono al momento rischi sulla non recuperabilità delle imposte anticipate in un orizzonte di medio-lungo termine.

Le passività fiscali ammontano a 49,8 milioni di euro, in leggero aumento (+3,3%) rispetto al dato del 31 dicembre 2020 pari a 48,2 milioni di euro.

Le passività fiscali correnti, pari a 13,7 milioni di euro rappresentano il carico fiscale del periodo.

Le passività per imposte differite, pari a 36,1 milioni di euro, sono sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2020 e includono principalmente 31,4 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 0,5 milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili, 2,9 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali e 0,8 milioni di euro relativo ad attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modificazioni, recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.

Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività a rischio ponderate al 30 settembre 2021:

  • le "attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" vengono detratte dal CET1; al 30 settembre 2021 la deduzione del 100% è pari a 37,2 milioni di euro, comprensiva della pertinenza della Holding del Gruppo Bancario; a tal proposito si sottolinea come tale deduzione sarà tuttavia progressivamente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività fiscali differite;
  • le "attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee", non vengono detratte dal CET1, ma ricevono una ponderazione di rischio pari al 250%; al 30 settembre 2021; tali attività, comprensive della pertinenza della Holding del Gruppo Bancario, ammontano a 38,1 milioni di euro e sono compensate per 30,3 milioni di euro dalle corrispondenti passività fiscali differite;
  • le "attività fiscali anticipate di cui alla L. 214/2011", relative a rettifiche di valore su crediti e convertibili in crediti d'imposta, ricevono una ponderazione di rischio pari al 100%; al 30 settembre 2021 la corrispondente ponderazione ammonta a 219,4 milioni di euro;
  • le "attività fiscali correnti" ricevono una ponderazione dello 0% in quanto esposizioni nei confronti dell'Amministrazione Centrale.

Complessivamente le attività fiscali, iscritte al 30 settembre 2021 e dedotte dai Fondi propri al 100%, comportano un onere pari allo 0,13% in termini di CET1, destinato a ridursi nel futuro per effetto dell'utilizzo delle poste in contropartita all'emersione di reddito imponibile.

Altre voci dell'attivo e del passivo

Le altre voci dell'attivo, pari a 411,4 milioni di euro rispetto ad un saldo di 338,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020, accolgono principalmente:

• attività finanziarie detenute per la negoziazione per 6,3 milioni di euro (in diminuzione del 69,9% rispetto al dato di 20,9 milioni di euro del 31 dicembre 2020), riferite per 6,0 milioni di euro a operazioni in derivati (che registrano un significativo decremento rispetto al dato di 19,3 milioni a fine 2020 per lo smontamento nel periodo di numerose posizioni in derivati a seguito della chiusura delle posizioni di credito sottostanti), a cui si contrappongono posizioni speculari iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione, e per 0,3 milioni di euro da titoli inclusi nel portafoglio di trading del Gruppo (in riduzione dell'81,5% rispetto al saldo di 1,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020 a seguito principalmente dei disinvestimenti effettuati nel periodo, concentrati soprattutto nel terzo trimestre 2021);

• altre attività per 402,5 milioni di euro (317,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +26,8%) di cui 18,1 milioni di euro riferiti al credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. in virtù degli accordi per il consolidamento fiscale (83,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020). L'aumento del saldo della voce nel corso dei primi nove mesi del 2021 per complessivi 85,0 milioni di euro deriva prevalentemente dall'acquisto per un valore netto di 202,2 milioni di euro di crediti d'imposta per superbonus e altri bonus fiscali edilizi, parzialmente compensato dagli incassi del credito di imposta IRES per 55,2 milioni di euro precedentemente ceduto a La Scogliera e del credito di 14,1 milioni di euro verso il Gruppo General Electric e relativo all'indennizzo per effetto dell'adesione alla pace fiscale del 2019.

Le altre voci del passivo sono pari a 511,5 milioni di euro rispetto a 466,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020 e sono composte da:

  • derivati di negoziazione per 4,6 milioni di euro, prevalentemente riferiti a operazioni coperte da posizioni opposte iscritte fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, il cui saldo è in netta diminuzione rispetto al dato di 18,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020 a seguito del sopraccitato smontamento di posizioni in derivati nel corso dei primi nove mesi del 2021;
  • debito per TFR per 8,8 milioni di euro (9,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020);
  • altre passività per 498,1 milioni di euro (438,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +13,6%), le cui poste più significative sono da ricondurre a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione, al debito pari a 58,8 milioni di euro per dividendi 2019 sospesi a seguito delle raccomandazioni delle Autorità di Vigilanza (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "5.3 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo"), a debiti di funzionamento per circa 70,0 milioni di euro e al debito nei confronti della controllante La Scogliera per 17,6 milioni di euro.
RACCOLTA CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Debiti verso banche 2.513.546 2.367.082 146.464 6,2%
- Debiti verso banche centrali 2.036.472 2.116.961 (80.489) (3,8)%
di cui: TLTRO 2.036.472 1.994.722 41.750 2,1%
di cui: Altri depositi - 122.239 (122.239) (100,0)%
- Pronti contro termine (PCT) 217.239 - 217.239 n.a.
- Altri debiti 259.835 250.121 9.714 3,9%
Debiti verso clientela 5.729.912 5.471.874 258.038 4,7%
- Retail 4.415.721 4.459.954 (44.233) (1,0)%
- Altri depositi vincolati 515.048 280.484 234.564 83,6%
- Debiti per leasing 16.820 16.891 (71) (0,4)%
- Altri debiti 782.323 714.545 67.778 9,5%
Titoli in circolazione 2.291.824 2.069.083 222.741 10,8%
Totale raccolta 10.535.282 9.908.039 627.243 6,3%

La raccolta

Il totale della raccolta al 30 settembre 2021 risulta pari a 10.535,3 milioni di euro (+6,3% rispetto al 31 dicembre 2020), è rappresentato per il 54,4% da debiti verso la clientela (55,2% al 31 dicembre 2020), per il 23,9% da debiti verso banche (23,9% anche al 31 dicembre 2020) e per il 21,7% da titoli in circolazione (20,9% al 31 dicembre 2020).

I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2021 a 5.729,9 milioni di euro con una crescita del 4,7% rispetto al 31 dicembre 2020 legata principalmente all'apporto dei conti correnti e dei depositi riferiti al ramo di azienda dell'ex Aigis Banca per 302,3 milioni di euro.

RACCOLTA RETAIL CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Raccolta a breve termine (entro 18 mesi) 3.094.538 3.196.110 (101.572) (3,2)%
di cui: LIBERO 797.746 723.240 74.506 10,3%
di cui: LIKE/ONE 1.112.045 1.084.400 27.645 2,5%
di cui: VINCOLATI 1.109.783 1.316.288 (206.505) (15,7)%
di cui: GERMAN DEPOSIT 74.964 72.182 2.782 3,9%
Raccolta lungo termine (oltre 18 mesi) 1.321.183 1.263.844 57.339 4,5%
Totale raccolta 4.415.721 4.459.954 (44.233) (1,0)%

I debiti verso banche ammontano a 2.513,5 milioni di euro, in aumento del 6,2% rispetto al dato al 31 dicembre 2020, principalmente per nuove operazioni in pronti contro termine (PCT).

I titoli in circolazione ammontano a 2.291,8 milioni di euro al 30 settembre 2021, in crescita rispetto al dato di 2.069,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020. Tale incremento è da ricondurre principalmente ai titoli senior per complessivi 372,3 milioni di euro relativi alla cartolarizzazione Emma, oggetto di ristrutturazione a giugno 2021, il cui effetto è stato parzialmente compensato dal progressivo rimborso delle quote dei titoli relativi alla cartolarizzazione ABCP Programme per 123,4 milioni di euro e dal rimborso integrale per circa 62,7 milioni di euro delle obbligazioni emesse dall'ex Interbanca, giunte a scadenza a marzo 2021.

Fondi per rischi e oneri

FONDI RISCHI E ONERI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a
impegni e garanzie finanziarie rilasciate
10.488 10.988 (500) (4,6)%
FITD e Fondo Unico di Risoluzione 5.620 - 5.620 n.a.
Controversie legali e tributarie 32.882 21.016 11.866 56,5%
Oneri per il personale 4.896 7.148 (2.252) (31,5)%
Altri fondi 13.255 14.792 (1.537) (10,4)%
Totale fondi per rischi e oneri 67.141 53.944 13.197 24,5%

La composizione del fondo per rischi e oneri in essere al 30 settembre 2021, confrontata con i valori registrati alla fine dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Al 30 settembre 2021 il saldo pari a 10,5 milioni di euro, in aumento rispetto al valore di fine esercizio precedente (pari a 11,0 milioni di euro), riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo.

FITD e Fondo Unico di Risoluzione

La voce al 30 settembre 2021 include la stima per 5,6 milioni di euro relativa alla contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi prevista per fine esercizio.

Controversie legali e tributarie

Al 30 settembre 2021 sono iscritti fondi per controversie legali e tributarie per complessivi 32,9 milioni di euro (21,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Tale importo si compone come di seguito dettagliato:

  • 11,2 milioni di euro relativi a 28 controversie legate all'Area Crediti Commerciali (a fronte di un petitum complessivo di 33,6 milioni di euro), tali controversie sono sostanzialmente connesse alla richiesta di ripetizione di somme incassate o a pagamenti sotto garanzia relativi a posizioni di factoring in pro soluto;
  • 6,4 milioni di euro (a fronte di un petitum di 63,9 milioni di euro) relativi a 11 controversie riguardanti l'Area Corporate Banking & Commercial Lending derivanti dalla ex Interbanca;
  • 0,9 milioni di euro (a fronte di un petitum di 3,0 milioni di euro) relativi a 38 cause connesse all'Area Leasing;
  • 11,0 milioni di euro relativi a controversie afferenti al ramo d'azienda dell'ex Aigis Banca acquisito a maggio 2021 con un petitum corrispondente a 15,6 milioni di euro;
  • 1,8 milioni di euro (a fronte di un petitum complessivo di 4,9 milioni di euro) a 64 controversie legate a crediti della controllata Ifis Npl Investing;
  • 0,9 milioni di euro a varie controversie riguardanti Credifarma a fronte di un petitum complessivo pari a 1,5 milioni di euro;
  • 408 mila euro (con un petitum corrispondente di 3,9 milioni di euro) relativi a 31 contenziosi con clienti e agenti riferibili a Cap. Ital. Fin.;
  • 120 mila euro a 5 controversie riguardanti Farbanca (a fronte di un petitum di 2,8 milioni di euro);
  • 38 mila euro (a fronte di un petitum di medesimo importo) relativi a contenziosi afferenti alla partecipata Ifis Rental Services.

Oneri per il personale

Al 30 settembre 2021 sono iscritti fondi per il personale per 4,9 milioni di euro (7,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020) di cui 4,7 milioni di euro connessi al Fondo di Solidarietà istituito nel 2020 al fine di dar corso al programma di razionalizzazione dei costi previsto dal Gruppo.

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 30 settembre 2021, sono in essere "Altri fondi" per 13,3 milioni di euro, in diminuzione del 10,4% rispetto al dato di 14,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020. La voce è principalmente costituita da 7,1 milioni di euro a fronte di probabili indennizzi contrattuali per cessione di crediti, 4,6 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing e da 0,7 milioni di euro per fondo reclami.

Passività potenziali

Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 30 settembre 2021 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.

Contenzioso fiscale

Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta Ifis Leasing S.p.A. (ex Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni «integrali» dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2014. Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 243 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.

Contenzioso relativo alla presunta «stabile organizzazione» in Italia della società polacca Ifis Finance Sp. z o.o.

A seguito dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativamente a Imposte Dirette, IVA e degli altri tributi per le annualità d'imposta 2016 e 2017 e 2013/2015, limitatamente ai rapporti intrattenuti con la controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o., sono stati notificati Avvisi di Accertamento con riferimento alle annualità 2013/2015. La Guardia di Finanza sostiene di aver ravvisato elementi idonei a ritenere che, nel Paese estero (Polonia), sia stata costituita una "stabile organizzazione" di Banca Ifis e non un autonomo soggetto giuridico con capacità di autodeterminazione. In altre parole, disconoscendo l'autonoma organizzazione giuridica della Società con contestuale residenza fiscale della stessa in Polonia, i costi ed i ricavi della sede in Polonia costituirebbero componenti positivi o negativi produttivi di reddito imponibile in Italia (al netto del credito di imposta per le imposte pagate all'estero in via definitiva). Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 756 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%. L'udienza è stata discussa presso la seconda sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Venezia il giorno 12 novembre 2020. La sentenza N. 266/2021 discussa il 12/11/2020 e depositata il 19/03/2021 ha integralmente accolto il ricorso della Banca ed ha compensato le spese. La commissione ha affermato infatti che è un "legittimo diritto della società controllante italiana, che vuole espandere la propria attività di servizi bancari e di factoring in Polonia, di determinare la strategia operativa della propria controllante costituita allo scopo".

In data 14 ottobre 2021 è stato notificato il deposito del ricorso alla commissione tributaria regionale del Veneto "CTR") da parte dell'Agenzia delle Entrate. In sintesi, l'Agenzia ha contestato la sentenza della CTP sia da un punto di vista sostanziale che formale, e ne ha chiesto, pertanto, l'annullamento sulla base del medesimo percorso logico e probatorio adottato in sede ispettiva e accertativa per rimarcare l'esistenza della stabile organizzazione occulta.

Nei termini di legge la Banca provvederà a predisporre le proprie controdeduzioni a difesa delle proprie posizioni confermate dalla CTP.

In merito a tutti i contenziosi fiscali sopra citati il Gruppo, supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza come possibile ma non probabile, e pertanto ha ritenuto opportuno effettuare accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Indennizzi

In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre società partecipate. In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Il Patrimonio netto consolidato

Il Patrimonio netto consolidato di Gruppo si attesta, al 30 settembre 2021, a 1.605,7 milioni di euro (1.550,0 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Le variazioni del Patrimonio netto consolidato riguardano:

  • la variazione positiva relativa al risultato di periodo di pertinenza della Capogruppo di 80,2 milioni di euro;
  • la variazione positiva del Patrimonio netto di terzi per 1,4 milioni di euro, per la quota parte dei risultati di periodo maturati dalle controllate Farbanca e Credifarma;
  • la variazione negativa di 25,1 milioni di euro connessi ai dividendi distribuiti nel periodo;
  • la variazione positiva di 0,2 milioni di euro della riserva da valutazione connessa agli utili netti attuariali su TFR maturati nel periodo;
  • la variazione negativa di 0,5 milioni di euro della riserva da valutazione per differenze cambi;
  • la variazione netta negativa per 0,8 milioni di euro della riserva da valutazione su titoli rilevata nei primi nove mesi del 2021, dovuta all'adeguamento di fair value degli strumenti finanziari nel portafoglio "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" (al netto degli utili realizzati tramite cessione di titoli di capitale in tale portafoglio, rappresentati contabilmente da un giroconto da riserve di valutazione a riserve di utili).
PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2021 31.12.2020 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 102.972 102.491 481 0,5%
Riserve da valutazione: (23.332) (19.337) (3.995) 20,7%
- Titoli (14.358) (10.733) (3.625) 33,8%
- TFR (258) (429) 171 (39,9)%
- differenze di cambio (8.716) (8.175) (541) 6,6%
Riserve 1.367.272 1.320.871 46.401 3,5%
Azioni proprie (2.847) (2.948) 101 (3,4)%
Patrimonio di pertinenza di terzi 27.641 26.270 1.371 5,2%
Utile del periodo di pertinenza della
Capogruppo
80.190 68.804 11.386 16,5%

Patrimonio netto del Gruppo 1.605.707 1.549.962 55.745 3,6%

La composizione e la variazione rispetto alla fine dell'esercizio precedente sono riepilogate nelle tabelle seguenti.

PATRIMONIO NETTO: VARIAZIONI (migliaia di euro)
Patrimonio netto al 31.12.2020 1.549.962
Incrementi: 82.221
Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo 80.190
Variazione riserva da valutazione: 171
- TFR 171
Altre variazioni 489
Patrimonio netto di terzi 1.371
Decrementi: 26.476
Dividendi distribuiti 25.132
Variazione riserva da valutazione: 1.344
- titoli (al netto di realizzi) 803
- differenze di cambio 541
Patrimonio netto al 30.09.2021 1.605.707

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 30.09.2021 31.12.2020
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.047.496 1.038.715
Capitale di classe 1 (T1) 1.101.109 1.091.858
Totale Fondi propri 1.376.305 1.366.421
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 8.968.645 9.203.971
Ratio – Capitale primario di classe 1 11,68% 11,29%
Ratio – Capitale di classe 1 12,28% 11,86%
Ratio – Totale Fondi propri 15,35% 14,85%

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri al 30 settembre 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2021.

I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 30 settembre 2021 sono stati determinati avendo a riferimento le modifiche regolamentari introdotte dalla Direttiva 2019/878/UE (CRD V) e dal Regolamento (UE) 876/2019 (CRR2), che hanno modificato i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modifiche, recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286. I requisiti patrimoniali consolidati, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 19 del CRR, vengono calcolati includendo nel consolidamento prudenziale la Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile.

Con riferimento alla comunicazione ricevuta da La Scogliera S.p.A. a giugno 2021, in merito al possibile trasferimento della sede della Holding nel cantone di Vaud (Losanna), si precisa che, qualora tale trasferimento si realizzasse, esso comporterebbe degli effetti positivi sui ratio patrimoniali del Gruppo rispetto alla situazione attualmente in essere. Tale trasferimento consentirebbe il deconsolidamento della Holding dal Gruppo Bancario

Banca Ifis con la conseguente piena computabilità nei Fondi propri consolidati degli interessi di minoranza (cd. minorities) che, ad oggi, così come stabilito dalla CRR, sono computati solo in misura sufficiente a consentire il soddisfacimento dei requisiti minimi di capitale. Per maggiori dettagli relativamente a tale operazione, si rimanda alla sezione "5.3 Fatti di rilievo avvenuti nel periodo" del presente documento.

Ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali al 30 settembre 2021, in continuità con quanto fatto a partire dal 30 giugno 2020, il Gruppo ha applicato le disposizioni temporanee di sostegno previste dal Regolamento (UE) 873/2020 (c.d. "quick-fix").

Il Regolamento EU 873/2020, relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri - definisce per gli Enti la possibilità di includere nel loro capitale primario di classe 1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti attraverso modalità che differiscono sulla base del periodo transitorio di riferimento (1° gennaio 2018-31 dicembre 2019 e 1° gennaio 2020-31 dicembre 2024).

Si fa presente che Banca Ifis aveva - a suo tempo - già provveduto ad informare la Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.

L'inclusione nel CET1 sta avvenendo in modo graduale applicando i seguenti fattori:

TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2018-2019 TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2020-2024
0,70 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020
0,50 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 1,00 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021
0,25 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 0,75 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022
0,00 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 0,50 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023
0,00 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 0,25 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024

Sempre con riferimento alle novità normative introdotte dal Regolamento (UE) 873/2020 con potenziale impatto sul CET1, si segnala il trattamento temporaneo di profitti e perdite non realizzati per variazioni del fair value di strumenti di debito emessi dalle Amministrazioni centrali, regionali e locali; Banca Ifis ha informato la Banca d'Italia della propria decisione di applicare le nuove disposizioni transitorie a partire dal 31 dicembre 2020.

L'inclusione nel CET1 sta avvenendo in modo graduale applicando i seguenti fattori.

TRATTAMENTO TEMPORANEO PER RISERVA OCI
1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020
0,70 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021
0,40 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022

Al 30 settembre 2021, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare gli impatti dell'IFRS 9 sul CET1 e del filtro prudenziale per utili e perdite non realizzati su attività finanziarie valutate al fair value, i Fondi propri ammontano a 1.376,3 milioni di euro.

I Fondi propri consolidati includono:

  • Gli aggiustamenti transitori IFRS 9, di cui all'articolo 473 bis del CRR, i quali ammontano a 29,6 milioni di euro;
  • Il filtro prudenziale positivo relativo ai profitti e alle perdite non realizzate misurate al valore equo misurati a partire dal 31 dicembre 2019 ammonta a 0,5 milioni di euro;
  • l'esenzione alla deduzione delle attività immateriali ascrivibili a software dagli elementi del CET1 per la quota di ammortamento prudenziale calcolato su tre anni eccedente l'ammortamento contabile; al 30 settembre la quota non dedotta ammonta a 4,6 milioni di euro;
  • L'impatto negativo derivante dall'applicazione del Calendar Provisioning è pari a 0,7 milioni di euro.

La variazione positiva di 9,9 milioni di euro dei Fondi propri rispetto al 31 dicembre 2020 è riconducibile principalmente alle seguenti componenti:

  • la minor deduzione dal CET1 del 100% delle "Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" per un ammontare pari a 37,2 milioni di euro rispetto ai 56,2 milioni di euro dedotti al 31 dicembre 2020;
  • a tal proposito si sottolinea come tale deduzione sarà ulteriormente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività fiscali differite;
  • la riduzione delle riserve da utili per 1,8 milioni di euro;
  • la minor deduzione delle componenti negative relative agli investimenti in software, derivante dall'applicazione dell'ammortamento prudenziale in luogo di quello contabile, così come concesso dal Regolamento UE 2176/2020, per i quali il Gruppo Banca Ifis ha deciso di avvalersi;
  • la maggior deduzione delle altre componenti di conto economico imputabili alla riserva di valutazione sui titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva per 2 milioni di euro,
  • la riduzione della quota computabile delle partecipazioni di minoranza (art. 84 CRR), per un ammontare pari a 8,3 milioni di euro, in funzione della riduzione delle attività ponderate per il rischio, dovuta principalmente alla riduzione degli impieghi nell'ambito factoring e al rimborso parziale dei titoli ABS derivanti dalla cartolarizzazione Npl.

La variazione dei Fondi Propri dovuta ai fenomeni sopra richiamati, ha fatto sì che al 30 settembre 2021 il Total capital ratio si attesti al 15,35%, in aumento rispetto alle risultanze conseguite al 31 dicembre 2020, pari al 14,85%; tale trend si riscontra anche per il CET1 ratio, ora pari all'11,68%, rispetto al dato relativo al 31 dicembre 2020, pari al 11,29%.

Al 30 settembre 2021, non considerando il filtro relativo al regime transitorio IFRS 9 né considerando il filtro prudenziale per le esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria FVOCI, i Fondi propri Fully Loaded ammontano a 1.346 milioni di euro.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA CONSISTENZE
APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9 (FULLY LOADED)
(in migliaia di euro)
30.09.2021 31.12.2020
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.017.418 1.014.822
Capitale di classe 1 (T1) 1.071.030 1.067.964
Totale Fondi propri 1.346.227 1.342.527
Totale attività ponderate per il rischio 8.953.673 9.189.077
Ratio – Capitale primario di classe 1 11,36% 11,04%
Ratio – Capitale di classe 1 11,96% 11,62%
Ratio – Totale Fondi propri 15,04% 14,61%

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 30 settembre 2021.

Come descritto in precedenza, l'articolo 19 del CRR prevede l'inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della Holding del Gruppo Bancario, non consolidata nel patrimonio netto contabile; ricalcolando ai soli fini informativi i coefficienti patrimoniali del solo Gruppo Bancario Banca Ifis, essi si attesterebbero ai valori riportati nella tabella di seguito esposta.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: CONSISTENZE
PERIMETRO DEL GRUPPO BANCARIO BANCA IFIS
(in migliaia di euro)
30.09.2021 31.12.2020
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.452.817 1.422.796
Capitale di classe 1 (T1) 1.454.589 1.424.610
Totale Fondi propri 1.857.386 1.827.409
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 8.944.569 9.194.733
Ratio – Capitale primario di classe 1 16,24% 15,47%
Ratio – Capitale di classe 1 16,26% 15,49%
Ratio – Totale Fondi propri 20,77% 19,87%

Il Capitale primario di classe 1, il Capitale di classe 1 e il Totale Fondi propri al 30 settembre 2021 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2021.

Coefficienti di solvibilità

Con riferimento al coefficiente di leva finanziaria, a partire da giugno 2021, il Regolamento (UE) 876/2019 ha introdotto il requisito minimo del 3%, con la previsione della ricalibratura proporzionale per compensare l'esclusione di alcune esposizioni verso Banche Centrali (art. 429 bis CRR2); Banca Ifis si è avvalsa di tale esclusione, pertanto il coefficiente minimo regolamentare da rispettare risulta pari a 3,18%.

COEFFICIENTE DI LEVA FINANZIARIA CONSISTENZE
CON / SENZA APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9/Reg. 876/2019
(in %)
30.09.2021 31.12.2020
Coefficiente Leva finanziaria senza applicazione disposizioni transitorie 8,52% 8,59%
Coefficiente Leva finanziaria con applicazione disposizioni transitorie 8,73% 9,23%

Attività ponderate per il rischio

Al 30 settembre 2021, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare l'impatto dell'IFRS 9, le attività ponderate per il rischio (RWA) ammontano a 8.969 milioni di euro, derivanti dai rischi di credito e di controparte per 7.974 milioni di euro, dal rischio operativo per 870 milioni di euro, dal rischio di mercato per 81 milioni di euro e dal rischio di aggiustamento della valutazione del credito per 44 milioni di euro.

Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate per il rischio.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE NPL SETTORE
GOVERNANCE
& SERVIZI E
NON CORE
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
Totale RWA Settore 4.758.996 2.041.882 1.242.596 1.474.518 2.128.813 1.086.342 7.974.150
Rischio mercato X X X X X X 81.138
Rischio operativo (metodo base) X X X X X X 869.698
Rischio di aggiustamento della
valutazione del credito
X X X X X X 43.659
Totale RWA X X X X X X 8.968.645

Ai fini del rischio di credito e del calcolo degli assorbimenti patrimoniali, l'entrata in vigore della CRR2, ha introdotto importanti novità in merito al trattamento ai fini del rischio di credito delle esposizioni sotto forma di quote o di azioni in organismi di investimento collettivi (OIC). In particolare, l'articolo 132 CRR, così come modificato dal Regolamento (UE) 876/2019, prevede l'applicazione di metodologie di calcolo dei requisiti patrimoniali basati sulla granularità di informazioni di cui l'Ente è in grado di disporre relativamente alla composizione degli OICR in portafoglio alla data di riferimento. La disponibilità di tali informazioni ha consentito l'applicazione della metodologia Look Through Approach (c.d. LTA), così come previsto dall'art. 132 bis, par.2 della CRR2; il portafoglio OICR al 30 settembre 2021 ammonta a circa 111 milioni di euro con un assorbimento medio pari a circa 145%.

Prosegue anche nel terzo trimestre 2021 l'effetto positivo sulla riduzione dei RWA della Garanzia concessa dallo Stato Italiano (cartolarizzazioni GACS) sui titoli Senior relativi ad operazioni di cartolarizzazione di crediti in sofferenza; la riduzione di RWA ammonta a 74 milioni di euro.

Tra le novità introdotte dal Regolamento (UE) 876/2019 meritano di essere menzionate le nuove metodologie previste per il calcolo del valore dell'esposizione per le posizioni in derivati finanziari soggetti al rischio di controparte. In particolare, il rispetto delle soglie previste dall'art. 273 bis, paragrafo 2 della CRR2 ha permesso l'utilizzo del metodo semplificato dell'esposizione originaria e data la non materialità delle posizioni in derivati, l'impatto non risulta significativo.

Informativa in merito al Debito Sovrano

In data 5 agosto 2011 la Consob (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.

In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 30 settembre 2021 le esposizioni al debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana e il cui valore di bilancio ammonta a 2.173 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione negativa pari a 1,3 milioni di euro.

Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a circa 2.103 milioni di euro, presentano una vita media residua ponderata di circa 45 mesi.

I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 30 settembre 2021 sono considerati di livello 1.

In conformità alla comunicazione Consob, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato Italiano: tali esposizioni alla data del 30 settembre 2021 ammontano a 673 milioni di euro, di cui 104 milioni di euro relativi a crediti fiscali.

Processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP)

Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha comunicato al Gruppo Bancario Banca Ifis di adottare per il 2021, in continuità con il 2020, i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • coefficiente di Capitale primario di classe 1 (CET1 ratio) pari all'8,12%, vincolante nella misura del 5,62%;
  • coefficiente di Capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 10,0%, vincolante nella misura del 7,5%;
  • coefficiente di Capitale totale (Total Capital ratio) pari al 12,5%, vincolante nella misura del 10,0%.

Il Gruppo Bancario Banca Ifis soddisfa al 30 settembre 2021 i predetti requisiti prudenziali.

Procedimento di determinazione del requisito minimo di passività soggette a bail-in

Nel terzo trimestre 2021 Banca d'Italia ha comunicato alla Capogruppo Banca Ifis e alla sua controllata Farbanca la conclusione del processo di determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL). I requisiti minimi da rispettare a partire dal 1° gennaio 2022 sono i seguenti:

REQUISITO MREL
BANCA IFIS FARBANCA
10% del Total Risk Exposure Amount 8% del Total Risk Exposure Amount
3% del Leverage Ratio Exposure 3% del Leverage Ratio Exposure

Al 30 settembre 2021, a seguito del processo di monitoraggio, entrambi gli indicatori risultano soddisfatti al di sopra del limite predefinito.

5.2.2 Aggregati economici

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 449,2 milioni di euro, in crescita del 39,6% rispetto al dato al 30 settembre 2020, pari a 321,7 milioni di euro. Tale aumento di 127,5 milioni di euro è legato principalmente ai seguenti fattori:

  • effetto del migliore contesto economico generale di cui hanno beneficiato i Settori operativi del Gruppo;
  • contributo di 14,1 milioni di euro di Farbanca S.p.A. e di circa 3,1 milioni di euro del ramo ex Aigis Banca (non facenti parte del Gruppo Banca Ifis nei primi nove mesi del 2020);
  • maggior contributo positivo delle altre componenti del margine di intermediazione per 18,4 milioni di euro.
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di interesse 362.614 260.801 101.813 39,0%
Commissioni nette 62.860 55.495 7.365 13,3%
Altre componenti del margine di intermediazione 23.757 5.407 18.350 339,4%
Margine di intermediazione 449.231 321.703 127.528 39,6%

Il margine di interesse aumenta del 39,0%, passando da 260,8 milioni di euro al 30 settembre 2020 a 362,6 milioni di euro al 30 settembre 2021, sia a seguito dei maggiori volumi sottostanti rispetto alla situazione dei primi nove mesi del 2020, che aveva fortemente risentito delle limitazioni connesse alla pandemia da Covid-19 sia per i contributi di Farbanca S.p.A e del ramo ex Aigis Banca come più diffusamente commentato nella sezione "3. Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo".

Le commissioni nette ammontano a 62,9 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2020 che risultava essere pari a 55,5 milioni di euro (+13,3%): tale andamento è stato guidato da un maggior contributo delle commissioni attive, connesso principalmente alle attività del comparto Finanza strutturata, che ha più che compensato la maggiore incidenza delle commissioni passive, a seguito di acquisizioni in ambito Npl effettuate nei primi nove mesi del 2021 rispetto al corrispondente periodo del 2020.

Le altre componenti del margine di intermediazione si compongono principalmente come segue:

  • per 6,9 milioni di euro al risultato netto positivo delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (in aumento di 16,3 milioni di euro rispetto al risultato negativo di 9,4 milioni di euro al 30 settembre 2020), che include la variazione positiva netta di fair value di strumenti di capitale e quote di fondi OICR;
  • per 10,3 milioni di euro agli utili netti da cessione o riacquisto di attività e passività finanziarie, in riduzione rispetto agli utili netti pari a 13,5 milioni di euro al 30 settembre 2020, dove i maggiori proventi da cessione di assets (10,4 milioni di euro nei primi nove mesi 2021 contro 6,1 milioni di euro al 30 settembre 2020) hanno solo parzialmente compensato il sostanziale azzeramento nel 2021 degli utili derivanti dal riacquisto di proprie passività;
  • per 6,8 milioni di euro per dividendi generati da azioni presenti nel portafoglio di proprietà del Gruppo, in significativo aumento rispetto al dato di 2,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020.

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 386,8 milioni di euro contro il dato di 273,8 milioni del 30 settembre 2020 (+41,2%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2021 2020 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 449.231 321.703 127.528 39,6%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(62.438) (47.856) (14.582) 30,5%
Risultato netto della gestione finanziaria 386.792 273.847 112.945 41,2%

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 62,4 milioni di euro al 30 settembre 2021 rispetto a rettifiche nette per 47,9 milioni di euro al 30 settembre 2020. Il dato dei primi nove mesi del 2021 include rettifiche per 17,0 milioni di euro relative al Settore Npl registrate a seguito di un'analisi di dettaglio in fase di completamento, svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso principalmente sulle posizioni caratterizzate da vintage più alta. Per maggiori dettagli riguardo alle diverse dinamiche delle Rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito si rimanda a quanto più diffusamente commentato nella sezione "3. Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo".

La formazione dell'utile netto di periodo

La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 386.792 273.847 112.945 41,2%
Costi operativi (267.572) (229.403) (38.169) 16,6%
Utili (Perdite) da cessioni di investimenti - 24.161 (24.161) (100,0)%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo
delle imposte
119.220 68.605 50.615 73,8%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(37.662) (16.143) (21.519) 133,3%
Utile (perdita) del periodo 81.558 52.462 29.096 55,5%
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi 1.368 116 1.252 n.s.
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della
Capogruppo
80.190 52.346 27.844 53,2%

I costi operativi sono pari a 267,6 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2020 (+16,6%).

COSTI OPERATIVI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2021 2020 ASSOLUTA %
Spese amministrative: 265.384 212.298 53.086 25,0%
a) spese per il personale 103.711 89.310 14.401 16,1%
b) altre spese amministrative 161.673 122.988 38.685 31,5%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 9.353 20.920 (11.567) (55,3)%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
14.269 13.087 1.182 9,0%
Altri oneri/proventi di gestione (21.433) (16.902) (4.531) 26,8%
Costi operativi 267.572 229.403 38.169 16,6%

Le spese per il personale, pari a 103,7 milioni di euro, registrano un incremento del 16,1% (89,3 milioni di euro al 30 settembre 2020). Rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio 2020, che scontava politiche prudenziali legate all'incertezza della pandemia, l'aumento di tale voce è dovuto principalmente a maggiori stanziamenti per remunerazioni variabili per circa 7,5 milioni di euro e all'ingresso nel Gruppo Banca Ifis di Farbanca e del ramo della ex Aigis Banca per circa 3,7 milioni di euro. Il numero dei dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2021 è pari a 1.853 rispetto a 1.736 risorse al 30 settembre 2020, principalmente per gli ingressi connessi a Farbanca e al ramo ex Aigis Banca.

Le altre spese amministrative, al 30 settembre 2021, sono pari a 161,7 milioni di euro, in aumento del 31,5% rispetto al 30 settembre 2020. L'incremento è da ricondurre a maggiori costi per servizi professionali e spese per acquisto di beni e altri servizi legati principalmente sia alla ripresa dell'attività di recupero crediti del Settore Npl, sia alla precedentemente citata variazione del perimetro di consolidamento per Farbanca e per il ramo acquisito dall'ex Aigis Banca e ai relativi costi di integrazione.

Gruppo Banca Ifis Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021
--------------------------------------------------------------------------------------- -- -- -- -- -- -- --
VARIAZIONE
2021 2020 ASSOLUTA %
78.675 51.815 26.860 51,8%
53.315 36.837 16.478 44,7%
650 578 72 12,5%
24.709 14.400 10.309 71,6%
28.995 23.416 5.579 23,8%
54.003 47.757 6.246 13,1%
13.288 11.107 2.181 19,6%
11.299 11.428 (129) (1,1)%
5.851 5.711 140 2,5%
4.613 4.094 519 12,7%
4.423 3.071 1.352 44,0%
2.909 2.592 317 12,2%
2.904 3.777 (873) (23,1)%
2.859 1.504 1.355 90,1%
1.637 1.546 91 5,9%
735 977 (242) (24,8)%
3.485 1.950 1.535 78,7%
161.672 122.988 38.684 31,5%
PRIMI NOVE MESI

La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 53,3 milioni di euro al 30 settembre 2021, in aumento di 16,5 milioni di euro (+44,7%) rispetto ai 36,8 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento della voce è da ricondursi principalmente alla ripresa dell'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl, i cui costi al 30 settembre 2021 ammontano a 20,4 milioni di euro, contro il dato di 15,2 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente che era stato caratterizzato per alcuni mesi dall'interruzione forzata delle attività connesse ai tribunali. Inoltre è influenzata dall'entrata nel Gruppo di Farbanca (impatto pari a 2,0 milioni di euro) nonché dalla prosecuzione delle attività di riorganizzazione delle strutture aziendali del Gruppo anche a livello tecnologico.

La sottovoce "Servizi in outsourcing", pari a 24,7 milioni di euro al 30 settembre 2021, registra un significativo incremento (71,6%) rispetto al dato pari a 14,4 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La variazione è prevalentemente riferibile a costi (ICT e consulenze) per progettualità interne e all'attività di recupero stragiudiziale del Settore Npl, anch'essa sospesa a seguito del lockdown generalizzato imposto dalle autorità nazionali nel 2020 con un conseguente generale rallentamento nell'attività creditizia e quindi nei volumi gestiti, con la chiusura dei tribunali e il conseguente impedimento allo svolgimento delle attività legali per il recupero crediti del Settore Npl.

La voce "Imposte indirette e tasse", pari a 29,0 milioni di euro rispetto a 23,4 milioni di euro al 30 settembre 2020, registra un incremento pari al 23,8%. La voce è composta prevalentemente dall'imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl per un importo pari a 17,5 milioni di euro al 30 settembre 2021, la quale registra un aumento rispetto al 30 settembre 2020 per effetto della ripresa dell'operatività dei tribunali a seguito delle precedentemente citate chiusure del 2020 (13,4 milioni di euro al 30

settembre 2020). La voce include inoltre costi per imposta di bollo per 8,9 milioni di euro (8,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020, +5,8%) il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".

Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 54,0 milioni di euro, in aumento del 13,1% rispetto ai 47,8 milioni di euro del 30 settembre 2020. L'andamento della voce è influenzato dall'effetto contrapposto di alcune voci più significative, ed in particolare:

  • spese di assistenza e noleggio software che passano dal saldo di 11,1 milioni di euro al 30 settembre 2020 a 13,3 milioni di euro al 30 settembre 2021 (+19,6%) principalmente a seguito delle progettualità volte alla digitalizzazione e all'innovazione tecnologica del Gruppo Banca Ifis;
  • spese per informazione clienti, si attestano a 11,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato di 11,4 milioni di euro al 30 settembre 2020;
  • spese di pubblicità che ammontano a 5,9 milioni di euro e risultano essere in linea con il dato al 30 settembre 2020 pari a 5,7 milioni di euro (+2,5%) a seguito della proseguzione dell'attività di rebranding iniziata nel secondo semestre del 2020;
  • contribuzione al Fondo di Risoluzione Unico che al 30 settembre 2021 ammonta a 4,4 milioni di euro, in crescita del 44,0% rispetto ai 3,1 milioni di euro al 30 settembre 2020;
  • spese di cartolarizzazione che passano da 1,5 milioni di euro a 2,9 milioni di euro (+90,1%), a seguito delle maggiori operazioni effettuate nel nei primi nove mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 9,4 milioni di euro, in riduzione del 55,3% rispetto ai 20,9 milioni di euro al 30 settembre 2020, che comprendevano accantonamenti per 6,9 milioni di euro relativi al Fondo Solidarietà e a accantonamenti addizionali su impegni ad erogare fondi e garanzie per complessivi 7,2 milioni di euro prevalentemente connessi al particolare contesto macroeconomico del 2020.

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 21,4 milioni di euro, registrano un incremento del 26,8% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente che risultava essere pari a 16,9 milioni di euro. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa componente di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing. La variazione è dovuta principalmente alla differenza positiva emersa in fase di allocazione provvisoria del prezzo di acquisto del ramo d'azienda ex Aigis Banca e pari a 3,4 milioni di euro.

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 119,2 milioni di euro, in aumento del 73,8% rispetto al dato al 30 settembre 2020.

Le imposte sul reddito ammontano a 37,7 milioni di euro; il tax rate al 30 settembre 2021 è pari al 31,59%. L'incremento è dovuto al maggiore utile ante imposte rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L'utile netto di periodo del Gruppo ammonta a 81,6 milioni di euro in crescita del 55,5% rispetto allo stesso periodo del 2020. Al netto dell'utile di periodo di pertinenza dei terzi pari a 1,4 milioni di euro, l'utile di pertinenza della Capogruppo ammonta a 80,2 milioni di euro, in aumento di 27,8 milioni di euro (+53,2%) rispetto allo stesso periodo del 2020.

5.3 Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.

5.3.1 Riorganizzazione societaria delle attività di Gruppo nel Settore Npl

Il 1° gennaio 2021 all'interno del Settore Npl è stata completata la riorganizzazione societaria con la realizzazione di una filiera verticale volta a garantire la separazione e l'indipendenza tra le attività di acquisto dei crediti e quelle di recupero. Le attività del Gruppo nel comparto dei Non Performing Loans sono state dunque riorganizzate in tre società: Ifis Npl Investing, Ifis Npl Servicing e Ifis Real Estate. La prima si occupa dell'acquisizione dei portafogli, la seconda della gestione e del recupero mentre Ifis Real Estate si occupa delle attività immobiliari al servizio delle altre due società.

5.3.2 Dimissioni del Consigliere Divo Gronchi

Il 14 gennaio 2021 l'Amministratore indipendente Divo Gronchi ha rassegnato, con decorrenza immediata, le dimissioni dalla carica di Consigliere e, conseguentemente, di componente del Comitato Nomine e dell'Organismo di Vigilanza della Società. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle dimissioni del dottor Divo Gronchi, ha deliberato di integrare la composizione del Comitato Nomine individuando come nuovo membro Monica Billio. Il Consiglio ha, altresì, deliberato di integrare la composizione dell'Organismo di Vigilanza della Banca nominando come nuovo membro Beatrice Colleoni.

5.3.3 Accordo per la cessazione dei rapporti con Luciano Colombini

L'11 febbraio 2021 Luciano Colombini ha rassegnato le proprie dimissioni già preannunciate a dicembre 2020 dal ruolo di Amministratore Delegato e dalla carica di consigliere di amministrazione di Banca Ifis, per intraprendere nuove sfide professionali. Il dott. Colombini ha cessato dalla carica alla conclusione dell'Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2021.

In data 11 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha, quindi, approvato, con il parere favorevole del Comitato Remunerazioni e del Collegio sindacale, un accordo per la cessazione dei rapporti con Luciano Colombini. L'accordo, in linea con la Politica di Remunerazione approvata dalla Banca, prevede che venga riconosciuto al dott. Colombini il compenso per la carica di Amministratore Delegato fino alla data di effettiva cessazione, nonché le componenti differite del bonus già maturato e riconosciuto per l'esercizio 2019, che saranno erogate nei tempi e nei modi previsti dalla Politica di Remunerazione. Inoltre il dott. Colombini, alla data di cessazione dalla carica, percepirà un trattamento di fine mandato pari ai compensi, fissi e variabili, previsti per la durata residua del mandato triennale originariamente conferitogli (12 mensilità di remunerazione ricorrente), da corrispondersi con le tempistiche e secondo le modalità previste nella Politica di Remunerazione (e, dunque, per il 50% in strumenti finanziari, con un periodo di differimento di una quota pari al 40% del

trattamento, di 3 anni, ferma, in ogni caso, l'applicazione di clausole di malus e di clawback). Non sono previsti obblighi di non concorrenza.

5.3.4 Banca Ifis ha realizzato la prima cartolarizzazione in Italia di crediti Npl assistiti da ordinanze di assegnazione

Il 22 marzo 2021 Banca Ifis ha comunicato di aver realizzato a scopo di finanziamento, tramite la controllata Ifis Npl Investing, la prima cartolarizzazione in Italia di un portafoglio non performing costituito per la maggior parte da crediti unsecured assistiti da ordinanze di assegnazione. L'operazione si è configurata come una novità per questa tipologia di crediti deteriorati dove l'iter di recupero degli stessi, mediante esecuzione forzata (pignoramento del quinto dello stipendio), è in stadio avanzato. L'operazione aveva come obiettivo la raccolta per Ifis Npl Investing fino a 350 milioni di euro di liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti. I portafogli di crediti oggetto dell'operazione (un portafoglio di crediti secured e un portafoglio unsecured assistito da ordinanze di assegnazione) di proprietà della controllata Ifis Npl Investing, sono stati trasferiti a un veicolo di nuova costituzione denominato Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. che ha emesso delle note senior, mezzanine e junior.

5.3.5 L'Assemblea degli azionisti ha approvato il Bilancio 2020. Geertman Amministratore Delegato

L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi il 22 aprile 2021 sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg ha approvato il Bilancio d'esercizio 2020 e la distribuzione di un dividendo lordo unitario pari a 0,47 euro per azione dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020: data di pagamento dal 26 maggio 2021, record date il 25 maggio 2021 e data stacco cedola (n. 23) il 24 maggio 2021. L'Assemblea ha confermato alla carica di Amministratore Delegato Frederik Geertman, già cooptato come consigliere in data 11 febbraio 2021, e ha approvato la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.p.A. di nominare come nuovo amministratore indipendente Monica Regazzi in sostituzione del consigliere dimissionario Luciano Colombini. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea degli azionisti, ha quindi nominato l'Ing. Frederik Geertman Amministratore Delegato di Banca Ifis, conferendogli i relativi poteri.

5.3.6 Banca Ifis interviene per garantire i depositanti di Aigis Banca con l'acquisto di un ramo operativo dell'azienda

In data 23 maggio 2021 Banca Ifis ha condiviso con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) i termini e le condizioni dell'intervento volto a garantire i depositanti dell'ex Aigis Banca, posta in liquidazione coatta amministrativa dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. La Banca d'Italia, che ha nominato il Commissario Liquidatore dell'ex Aigis Banca, ha approvato la cessione di attività, passività e rapporti giuridici della stessa in favore di Banca Ifis. Il prezzo corrisposto da Banca Ifis, a titolo simbolico, pari a un euro, insieme all'intervento del Fondo Interbancario di Tutela Depositi dei Depositi, per complessivi 48,8 milioni di euro, e ai termini del contratto garantiscono l'assenza di impatti materiali sui ratio patrimoniali (CET1), di asset quality e sul conto economico del Gruppo.

5.3.7 Comunicazione de La Scogliera S.p.A. in merito al trasferimento della sede della Holding nel cantone di Vaud (Losanna)

Banca Ifis in data 18 giugno 2021 ha preso atto di quanto comunicato da La Scogliera S.p.A. (socio di maggioranza dell'Istituto con il 50,5% del capitale) in merito all'approvazione, da parte dell'Assemblea degli azionisti dello stesso socio di maggioranza, del trasferimento della sede della holding nel cantone di Vaud (Losanna). Il trasferimento da parte de La Scogliera S.p.A. è soggetto al verificarsi delle condizioni sospensive stabilite dall'Assemblea dei suoi azionisti, tra cui quella relativa all'ottenimento di un parere rilasciato dall'Agenzia delle Entrate in merito alle conseguenze tributarie del trasferimento, nonché al positivo completamento, atteso entro il corrente esercizio, dei previsti adempimenti normativi. Per quanto riguarda la Banca (che mantiene inalterata la sua presenza in Italia) il trasferimento potrebbe avere, tra l'altro, anche l'effetto di ottimizzarne i requisiti patrimoniali.

5.3.8 L'Assemblea straordinaria degli azionisti approva le modifiche allo Statuto che designa due Condirettori Generali

L'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Banca Ifis riunitasi il 28 luglio in un'unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio ha approvato le modifiche agli articoli 10, 11, 13, 15, 17, 18, 20, 21 e 22 dello Statuto sociale in previsione del nuovo assetto organizzativo che introduce le figure di due Condirettori Generali. Con provvedimento n. 1091263 del 20 luglio 2021 Banca d'Italia ha accertato che le predette modifiche non contrastano con il criterio della sana e prudente gestione. Al termine dell'iter autorizzativo, sono stati nominati Condirettori Generali Fabio Lanza e Raffaele Zingone. A seguito della riorganizzazione, il dott. Alberto Staccione, che non ricopre più la carica di Direttore Generale, permane all'interno della società con l'incarico di Chief Lending Officer. In linea con la politica di remunerazione adottata dal Gruppo Banca Ifis, la cessazione dalla carica di Direttore Generale non comporta l'erogazione di indennità o altri benefici.

5.4 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

5.4.1 Distribuzione del dividendo 2019 pari a 1,10 euro per azione

Banca Ifis in data 14 ottobre ha comunicato di dare esecuzione alla delibera assembleare del 23 aprile 2020 sulla distribuzione del dividendo lordo unitario relativo all'esercizio 2019 pari a 1,10 euro per azione. L'importo è stato messo in pagamento dal 20 ottobre 2021 con record date il 19 ottobre 2021 e data stacco cedola (n. 24) il 18 ottobre 2021. Il pagamento è stato effettuato per il tramite degli intermediari finanziari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel Sistema Monte Titoli.

5.4.2 Conclusa un'acquisizione record: rilevati da Cerberus 2,8 miliardi di euro di Npl

In data 2 novembre Banca Ifis ha concluso la più grande acquisizione di Npl mai effettuata nella storia della Banca, raggiungendo in anticipo l'obiettivo di acquisto di portafogli Npl stimato per il 2021, pari a circa 3 miliardi di euro. La Banca ha siglato un accordo con una società del Gruppo Cerberus Capital Management L.P. ("Cerberus") per l'acquisizione di un portafoglio di crediti in sofferenza pari a 2,8 miliardi di euro di valore nominale. Lo stock è composto da circa 300.000 crediti unsecured, originati da istituti bancari e finanziari italiani. I crediti, vantati verso clientela retail, derivano prevalentemente da contratti di credito al consumo (prestito personale, prestito finalizzato, prestito auto). Per dimensioni di portafoglio, l'operazione rappresenta la più rilevante vendita diretta di Npl del 2021 in Italia, sia nel mercato primario sia secondario.

Non sono intervenuti ulteriori fatti di rilievo tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2021 da parte del Consiglio di Amministrazione.

Venezia – Mestre, 4 novembre 2021

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato

Frederik Geertman

5.5 Attestazione del Dirigente Preposto

5.5.1 Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

La sottoscritta Mariacristina Taormina, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Banca Ifis S.p.A., dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria" che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 30 settembre 2021 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Venezia - Mestre, 4 novembre 2021

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Mariacristina Taormina

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021

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