Interim / Quarterly Report • May 12, 2022
Interim / Quarterly Report
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Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2022
| 1. Cariche sociali 4 | |
|---|---|
| 2. Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo 6 | |
| 2.1 Aspetti generali 7 2.2 Risultati e strategia 8 2.3 Highlights 13 2.4 Risultati per Settore di attività 15 2.5 Evoluzione trimestrale riclassificata 17 2.6 Dati storici del Gruppo riclassificati 18 |
|
| 3. Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo 19 | |
| 3.1 La struttura organizzativa 20 | |
| 4. Prospetti contabili riclassificati 34 | |
| 4.1 Stato patrimoniale consolidato riclassificato 35 4.2 Conto economico consolidato riclassificato 36 4.3 Prospetto della redditività consolidata complessiva riclassificato 37 |
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| 5. Nota informativa38 | |
| 5.1 Politiche contabili 39 5.2 Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo 49 5.3 Fatti di rilievo avvenuti nel periodo 67 5.4 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo 68 5.5 Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari 70 |
|
| 6. Allegati71 | |
| 6.1 Raccordo tra prospetti contabili consolidati riesposti e schemi di Bilancio consolidati riclassificati 72 |
1. 1. Cariche sociali Cariche sociali
Presidente Sebastien Egon Fürstenberg
Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio
Amministratore Delegato Frederik Herman Geertman (1)
Consiglieri Simona Arduini Monica Billio Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Roberta Gobbi Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Giovanni Meruzzi Paola Paoloni Monica Regazzi
(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.
Condirettori Generali Fabio Lanza
Collegio Sindacale Presidente Andrea Balelli
Società di Revisione EY S.p.A.
Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari
Raffaele Zingone
Sindaci Effettivi Annunziata Melaccio Franco Olivetti
Sindaci Supplenti Marinella Monterumisi Emanuela Rollino
Ragione sociale capogruppo - Banca Ifis S.p.A. Capitale Sociale - euro 53.811.095 i.v. Sede legale ed amministrativa - Via Terraglio, 63 30174 Mestre Venezia ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia - 02505630109 Partita IVA - 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche - 5508 Indirizzo Internet - www.bancaifis.it
Membro FCI
gestione del Gruppo 2. Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo
Per consentire una lettura più immediata dei risultati, viene predisposto un conto economico consolidato riclassificato sintetico. Per un confronto omogeneo, i dati economici riferiti ai periodi precedenti sono normalmente riesposti, ove necessario e se materiali, anche per tenere conto delle eventuali variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
I dettagli analitici delle riesposizioni effettuate e delle riclassificazioni rispetto allo schema previsto dalla Circolare 262 della Banca d'Italia sono forniti con distinti prospetti pubblicati tra gli allegati (si rimanda alla sezione "6. Allegati" del presente documento), in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
I risultati del primo trimestre 2022, in significativa crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 con un utile netto in aumento del 74% a 35 milioni di euro, sono stati raggiunti grazie alle ottime performance di tutti i settori della Banca.
I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, in crescita del 13% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, riflettono il dinamismo della rete commerciale supportata dal processo di digitalizzazione in corso. I risultati sono evidenti in tutte le principali business unit, che nel primo trimestre 2022 hanno riportato tassi di crescita superiori ai mercati di riferimento: il turnover del Factoring è cresciuto del 19% (rispetto al +14% del mercato), le erogazioni del Leasing auto del +5% (rispetto all'1% del mercato). Inoltre, la piattaforma «Ifis4business», che consente di offrire al cliente un'esperienza digitale e multicanale, copre oggi il 40% dei clienti Factoring ed entro fine giugno sarà estesa a tutto il portafoglio clienti.
Nel Settore Npl, i recuperi di cassa sui portafogli Npl acquistati, pari a 91 milioni di euro (+13% rispetto agli 81 milioni di euro del primo trimestre 2021), confermano la qualità del portafoglio e l'aumento della produttività dell'attività di recupero dei crediti Npl, che si posiziona tra le migliori del mercato italiano.
Il termine delle moratorie ha dimostrato la qualità del portafoglio creditizio della Banca. Sul totale originario dei crediti in moratoria al 31 marzo 2022, solo il 3% pari a 20 milioni di euro presenta tre rate in scaduto, di cui 13 milioni di euro sono per l'80% garantiti dallo Stato e 6 milioni di euro sono crediti Leasing il cui bene sottostante presenta un valore residuo elevato.
Per quanto riguarda il contesto geopolitico in Russia, Bielorussia e Ucraina, la Banca non ha un'esposizione materiale verso i tre mercati e sta attuando un attento monitoraggio degli impatti sulla clientela, sia diretti – derivanti dal calo dell'attività di import/export – sia indiretti - derivanti dall'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime. Sulla base di un sondaggio condotto su 560 imprese che operano nei settori più impattati – siderurgia, energia, frumento, lusso, auto, ceramica e cartiere – Banca Ifis ritiene la propria posizione di rischio generalmente gestibile nell'ambito degli ordinari rapporti commerciali. L'esposizione della Banca verso clienti con un elevato impatto diretto è modesta, mentre i clienti che dichiarano impatti indiretti elevati, circa il 40%, hanno prevalentemente una buona solidità economica e finanziaria e rappresentano, quindi, un limitato rischio di credito.
La Banca ha mantenuto un approccio conservativo nella valutazione del rischio di credito. Nel primo trimestre gli accantonamenti per rischi su crediti sono stati pari a 17 milioni di euro e includono rettifiche di 8 milioni di euro a fronte di posizioni del portafoglio commerciale con vintage elevata. Le rilevanti riserve accantonate per il Covid nel corso dei precedenti esercizi sono state conservativamente mantenute.
Il portafoglio di proprietà della Banca, pari a 2,7 miliardi di euro al 31 marzo 2022, ha fornito un costante contributo ai ricavi, pur mantenendo un profilo di rischio estremamente contenuto essendo costituito per circa il 90% da titoli a breve termine emessi dallo Stato italiano e da primarie istituzioni finanziarie. Il portafoglio di proprietà è gestito con una strategia di lungo termine e con l'obiettivo di ridurre la volatilità del conto economico; infatti, la percentuale del portafoglio con impatto diretto a conto economico è inferiore all'1%. L'esposizione a titoli legati al rialzo dei tassi e dell'inflazione – pari a circa il 34% del portafoglio obbligazionario – e il reinvestimento di circa 500 milioni di euro di titoli di stato italiani scaduti ad aprile 2022 forniranno un crescente contributo in termini di interessi attivi in un contesto di rialzo dei tassi.
Il CET11 al 15,72% è tra i migliori del mercato e garantisce stabilità alla distribuzione di dividendi. Per l'esercizio 2021, il dividendo di 0,95 euro per azione conferma il payout del 50% previsto dal Piano Industriale 2022-24.
Il margine di intermediazione si attesta a 163,3 milioni di euro, in crescita del 18,6% rispetto al 31 marzo 2021, pari a 137,7 milioni di euro. A tale risultato contribuisce la crescita degli impieghi medi di cui hanno beneficiato principalmente le aree Factoring, con una crescita degli impieghi medi.
Inoltre, il margine di intermediazione del Settore Npl cresce di 11,5 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il contributo della raccolta stragiudiziale è in crescita di 4,3 milioni di euro, così come la raccolta legale contribuisce con maggiori ricavi per 2,3 milioni di euro grazie alla maggior produzione sia di precetti sia di pignoramenti.
Infine, il portafoglio proprietario contribuisce alla crescita del margine di intermediazione con 10,2 milioni di euro, grazie all'incremento del margine di interesse per 4,0 milioni di euro, per l'effetto combinato della rivalutazione della componente Inflation Linked e della crescita del portafoglio valutato al costo ammortizzato. Inoltre, il risultato di periodo del comparto Finanza Proprietaria beneficia di maggiori utili da cessione di titoli in portafoglio per 2,8 milioni di euro nonché di maggiori utili per attività di trading per 3,1 milioni di euro.
I costi operativi sono pari a 87,8 milioni di euro in crescita del 4,7% rispetto al 31 marzo 2021.
Di seguito si riportano le principali componenti della voce.
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 17,0 milioni di euro al 31 marzo 2022 rispetto a rettifiche nette per 18,4 milioni di euro al 31 marzo 2021 (in miglioramento del 7,7%), e includono accantonamenti per 0,6 milioni di euro relativi al rischio di credito connesso a impegni a erogare fondi e garanzie, in riduzione rispetto al saldo di 2,3 milioni di euro del 31 marzo 2021. In particolare, l'Area Factoring nel primo trimestre 2022 registra rettifiche nette per rischio di credito pari a 9,3 milioni di euro. Tali accantonamenti considerano le possibili implicazioni derivanti dal protrarsi dello scenario politico-economico e i relativi effetti sulla clientela, nonché le svalutazioni addizionali su esposizioni commerciali con vintage più elevata. A tale contribuzione negativa si contrappone l'Area Corporate Banking & Lending, le cui rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 4,5 milioni di euro, in diminuzione di 1,4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Infine, il Settore Governance & Servizi e Non Core contribuisce con un decremento delle rettifiche nette, che si attestano a 2,5 milioni di euro rispetto a 11,0 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, che era influenzato da accantonamenti su una posizione singolarmente significativa.
Al 31 marzo 2022 gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri si attestano a 6,4 milioni di euro risultando in aumento del 26,0% rispetto ai 5,1 milioni di euro al 31 marzo 2021. La variazione pari a 1,3 milioni di euro è
1 Il CET1 al 31 marzo 2022 non include gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2022.
sostanzialmente dovuta al maggior accantonamento per 1,9 milioni di euro al Fondo di Risoluzione Unico parzialmente compensato da rilasci su contenziosi chiusi.
Al 31 marzo 2022 l'utile netto di pertinenza della Capogruppo si attesta a 34,9 milioni di euro, in aumento di 14,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2021.
Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economicopatrimoniali al 31 marzo 2022.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è sostanzialmente in linea con il 31 marzo dell'anno precedente e si attesta a 14,2 milioni di euro. Tale risultato è guidato dalla crescita del margine di intermediazione per 8,6 milioni di euro, compensata dall'incremento delle rettifiche di valore nette per rischio di credito per 7,0 milioni di euro e dall'aumento dei costi operativi per 2,6 milioni di euro. Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:
L'aumento dei costi operativi di 2,6 milioni di euro è principalmente dato da maggiori spese del personale per incremento complessivo delle remunerazioni fisse e variabili, principalmente influenzate da incremento degli organici in forza e ripristino delle politiche retributive particolarmente prudenti nel periodo Covid-19, nonché a maggiori costi di consulenza su attività strategiche del Gruppo e di pertinenza del Settore.
L'utile di periodo del Settore Npl è pari a 19,4 milioni di euro, in crescita del 69,1% rispetto al risultato dello stesso periodo del 2021. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 69,8 milioni di euro (+19,8%) rispetto ai 58,3 milioni di euro al 31 marzo 2021. L'incremento è dovuto sia all'aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato che hanno generato interessi attivi per 39,0 milioni di euro sia al miglioramento dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati che hanno generato a loro volta interessi attivi per 34,1 milioni di euro, l'effetto positivo sul margine di interesse è di 10,0 milioni di euro al 31 marzo 2022 (67,6 milioni di euro) rispetto al risultato di 57,6 milioni di euro al 31 marzo 2021.
Gli incassi del Settore Npl nel primo trimestre 2022 sono pari a 91,1 milioni di euro, +12,6% rispetto ai 80,9 milioni di euro del primo trimestre 2021, e includono le rate incassate da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite.
I costi operativi risultano sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2021.
L'utile del periodo del Settore Governance & Servizi e Non Core al 31 marzo 2022 è pari a 1,7 milioni di euro rispetto alla perdita di 5,3 milioni di euro del 31 marzo 2021. Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 19,7 milioni di euro, in aumento di 5,4 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente ed è determinato da una crescita dell'Area Governance & Servizi per 12,6 milioni di euro a cui si contrappone il minore contributo di 7,2 milioni di euro delle attività in run-off dell'Area Non Core. In particolare, come precedentemente citato, la crescita dell'Area Governance & Servizi è guidata dalla performance del portafoglio di proprietà sia in termini di maggiori interessi sia di risultato dell'attività di negoziazione.
I costi operativi si attestano a 8,5 milioni di euro in crescita di 1,6 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2021. L'incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è dovuto da investimenti ICT sulla piattaforma di raccolta retail e da maggiori spese legali e consulenziali dell'Area Governance & Servizi.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.276,5 milioni di euro, in linea rispetto al dato del 31 dicembre 2021 (10.331,8 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2,2 miliardi di euro (2,0 miliardi al 31 dicembre 2021). Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un rallentamento (- 3,4%) concentrato nell'Area Factoring (-7,4%), a fronte della sostanziale stabilità delle Aree Leasing e Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in aumento di 170,5 milioni di euro, principalmente per l'effetto di acquisti di titoli di debito avutosi nel periodo. I crediti del Settore Npl sono sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2021.
Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.721,4 milioni di euro al 31 marzo 2022 contro i 1.736,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
Al netto del portafoglio del Settore Npl, i crediti deteriorati si attestano a 260,7 milioni di euro, in diminuzione del 7,8% rispetto al dato di 282,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
Nei primi tre mesi del 2022 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità superiore al fabbisogno (circa 1,2 miliardi di euro al 31 marzo 2022 tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR e NSFR (con indici superiori, rispettivamente, al 1.300% e al 100%).
Al 31 marzo 2022 il totale della raccolta è di 10.612,3 milioni di euro, -1,6% rispetto alla fine dell'esercizio 2021, e la struttura del funding risulta così composta:
I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2022 a 5.683,3 milioni di euro, in linea rispetto al 31 dicembre 2021, registrando una sostanziale stabilità della raccolta retail, che ammonta a 4.506,0 milioni di euro a fine marzo 2022.
I debiti verso banche ammontano a 2.465,7 milioni di euro, in diminuzione del 5,1% rispetto al dato di dicembre 2021 per effetto di un minor ricorso a debiti a breve termine sia verso Banche centrali sia tramite pronti contro termine.
I titoli in circolazione al 31 marzo 2022 ammontano a 2.463,3 milioni di euro, in lieve contrazione (-1,7%) guidata dalle due cartolarizzazioni ABCP Programme ed Emma che registrano un leggero calo fisiologico dopo dicembre 2021.
Al 31 marzo 2022 il Patrimonio netto consolidato di Gruppo si attesta a 1.642,0 milioni di euro, in crescita rispetto al dato di 1.623,9 milioni di euro di fine 2021. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato possono ricondursi a:
I coefficienti del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2022 si attestano per il CET12 al 15,72% (rispetto al 15,44% al 31 dicembre 2021), per il Tier 1 a 15,74% (15,45% al 31 dicembre 2021) e per il Total Capital al 20,01% (rispetto al 19,63% al 31 dicembre 2021).
Si fa presente che nel corso del primo trimestre 2022 il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la comunicazione di avvio del procedimento di revisione prudenziale (cosiddetto SREP); il procedimento si concluderà entro 90 giorni a decorrere dal 21 marzo 2022, termine entro il quale il Gruppo potrà presentare documenti che l'Autorità potrà valutare al fine di una eventuale modifica dei livelli minimi dei coefficienti patrimoniali.
I nuovi requisiti verranno pertanto applicati a partire dal 30 giugno 2022 (prima data utile successiva alla data di conclusione del procedimento).
Per il primo trimestre 2022, in continuità con il 2021, i requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale da soddisfare, sono i seguenti:
Il Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2022 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
2 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2022 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2022.
| PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 216.111 | 355.381 | (139.270) | (39,2)% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
161.112 | 153.138 | 7.974 | 5,2% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
598.574 | 614.013 | (15.439) | (2,5)% | |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
620.782 | 524.991 | 95.791 | 18,2% | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
10.276.457 | 10.331.804 | (55.347) | (0,5)% | |
| Totale attivo | 12.892.899 | 12.977.891 | (84.992) | (0,7)% | |
| Debiti verso banche | 2.465.729 | 2.597.965 | (132.236) | (5,1)% | |
| Debiti verso clientela | 5.683.346 | 5.683.745 | (399) | (0,0)% | |
| Titoli in circolazione | 2.463.262 | 2.504.878 | (41.616) | (1,7)% | |
| Patrimonio netto consolidato | 1.642.044 | 1.623.888 | 18.156 | 1,1% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| CONSOLIDATI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
2022 | 2021 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 163.324 | 137.722 | 25.602 | 18,6% | |
| Costi operativi | (87.823) | (83.847) | (3.976) | 4,7% | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(17.008) | (18.421) | 1.413 | (7,7)% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.422) | (5.095) | (1.327) | 26,0% | |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(16.720) | (9.590) | (7.130) | 74,3% | |
| Utile del periodo | 35.351 | 20.769 | 14.582 | 70,2% | |
| Utile di periodo di pertinenza di terzi | 403 | 648 | (245) | (37,8)% | |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 34.948 | 20.121 | 14.827 | 73,7% |
| REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA RICLASSIFICATA (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.03.2021 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | 35.351 | 20.769 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | 1.397 | 3.751 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (9.224) | (2.974) |
| Redditività complessiva consolidata | 27.524 | 21.546 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza di terzi | 405 | 646 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 27.119 | 20.900 |
| KPI DI GRUPPO PATRIMONIALI | 31.03.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| CET1 Ratio(1) | 15,72% | 15,44% |
| Total Capital Ratio(1) | 20,01% | 19,63% |
| Numero azioni capitale sociale (in migliaia) | 53.811 | 53.811 |
| Numero di azioni in circolazione a fine periodo(2) (in migliaia) |
52.853 | 53.472 |
| Book value per share | 31,07 | 30,37 |
(1) Il CET1 e il totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2022 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2022.
(2) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.
| KPI DI GRUPPO ECONOMICI | 31.03.2022 | 31.03.2021 |
|---|---|---|
| Earnings per share (EPS) | 0,66 | 0,38 |
| Cost/Income ratio | 53,8% | 60,9% |
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
SETTORE GOVER NANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Altre attività finanziarie | |||||||
| obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
|||||||
| Dati al 31.03.2022 | 71.000 | 2.473 | - | 68.527 | 20.180 | 56.425 | 147.605 |
| Dati al 31.12.2021 | 66.564 | - | - | 66.564 | 21.021 | 57.075 | 144.660 |
| Variazione % | 6,7% | n.a. | - | 2,9% | (4,0)% | (1,1)% | 2,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||
| Dati al 31.03.2022 | 1.914 | - | - | 1.914 | - | 596.660 | 598.574 |
| Dati al 31.12.2021 | 1.696 | - | - | 1.696 | - | 612.317 | 614.013 |
| Variazione % | 12,9% | - | - | 12,9% | - | (2,6)% | (2,5)% |
| Crediti verso clientela(1) | |||||||
| Dati al 31.03.2022 | 6.340.572 | 2.722.055 | 1.378.103 | 2.240.414 | 1.518.601 | 2.417.284 10.276.457 | |
| Dati al 31.12.2021 | 6.561.414 | 2.940.072 | 1.390.223 | 2.231.118 | 1.523.628 | 2.246.763 10.331.804 | |
| Variazione % | (3,4)% | (7,4)% | (0,9)% | 0,4% | (0,3)% | 7,6% | (0,5)% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2022 Titoli di Stato per 1.848,2 milioni di euro (1.648,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
SETTORE GOVER NANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Margine di intermediazione | |||||||
| Dati al 31.03.2022 | 73.838 | 39.863 | 15.194 | 18.781 | 69.812 | 19.674 | 163.324 |
| Dati al 31.03.2021 | 65.198 | 34.020 | 13.621 | 17.557 | 58.267 | 14.257 | 137.722 |
| Variazione % | 13,3% | 17,2% | 11,5% | 7,0% | 19,8% | 38,0% | 18,6% |
| Utile (perdita) di periodo | |||||||
| Dati al 31.03.2022 | 14.195 | 6.467 | 5.227 | 2.501 | 19.412 | 1.744 | 35.351 |
| Dati al 31.03.2021 | 14.582 | 11.175 | 1.765 | 1.642 | 11.477 | (5.290) | 20.769 |
| Variazione % | (2,6)% | (42,1)% | 196,1% | 52,4% | 69,1% | (132,9)% | 70,2% |
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | SETTORE | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
GOVERN ANCE & SERVIZI E NON CORE(1) |
| Costo della qualità creditizia(2) | ||||||
| Dati al 31.03.2022 | 0,90% | 1,32% | 0,19% | 0,80% | n.a. | 1,74% |
| Dati al 31.12.2021 | 0,73% | 0,69% | 0,51% | 0,94% | n.a. | 2,28% |
| Variazione % | 0,17% | 0,63% | (0,32)% | (0,14)% | n.a. | (0,54)% |
| Crediti in sofferenza netti/ Crediti verso clientela |
||||||
| Dati al 31.03.2022 | 0,5% | 0,9% | 0,0% | 0,3% | 72,9% | 0,4% |
| Dati al 31.12.2021 | 0,5% | 0,8% | 0,0% | 0,3% | 72,7% | 0,5% |
| Variazione % | 0,0% | 0,1% | 0,0% | 0,0% | 0,2% | (0,1)% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde | ||||||
| Dati al 31.03.2022 | 74,0% | 76,0% | 95,8% | 41,4% | 0,0% | 41,5% |
| Dati al 31.12.2021 | 73,2% | 75,2% | 96,5% | 34,6% | 0,0% | 38,0% |
| Variazione % | 0,8% | 0,8% | (0,7)% | 6,8% | 0,0% | 3,5% |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti |
||||||
| Dati al 31.03.2022 | 3,4% | 5,3% | 1,2% | 2,6% | 96,2% | 1,8% |
| Dati al 31.12.2021 | 3,6% | 5,7% | 1,2% | 2,4% | 95,4% | 2,0% |
| Variazione % | (0,2)% | (0,4)% | 0,0% | 0,2% | 0,8% | (0,2)% |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi |
||||||
| Dati al 31.03.2022 | 5,9% | 9,2% | 2,9% | 3,5% | 96,2% | 2,9% |
| Dati al 31.12.2021 | 5,9% | 9,4% | 2,8% | 3,2% | 95,4% | 3,3% |
| Variazione % RWA(3) |
(0,0)% | (0,2)% | 0,1% | 0,3% | 0,8% | (0,4)% |
| Dati al 31.03.2022 | 4.994.162 | 2.264.768 | 1.225.747 | 1.503.647 | 2.342.328 | 1.065.013 |
| Dati al 31.12.2021 | 5.233.458 | 2.500.835 | 1.265.979 | 1.466.644 | 2.339.110 | 1.065.692 |
| Variazione % | (4,6)% | (9,4)% | (3,2)% | 2,5% | 0,1% | (0,1)% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2022 Titoli di Stato per 1.848,2 milioni di euro (1.648,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021), che ai fini del calcolo del costo della qualità creditizia non stati considerati.
(2) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(3) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE |
ESERCIZIO 2022 |
ESERCIZIO 2021 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 1°Trim. | 4°Trim. | 3°Trim. | 2°Trim. | 1°Trim. |
| Margine di intermediazione | 163.324 | 154.014 | 155.548 | 152.654 | 137.722 |
| Spese amministrative: | (90.133) | (108.222) | (86.165) | (92.985) | (86.234) |
| a) spese per il personale | (36.565) | (38.070) | (35.986) | (33.946) | (33.779) |
| b) altre spese amministrative | (53.568) | (70.152) | (50.179) | (59.039) | (52.455) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(4.080) | (4.464) | (5.124) | (4.732) | (4.413) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 6.390 | 6.089 | 5.609 | 9.024 | 6.800 |
| Costi operativi | (87.823) | (106.597) | (85.680) | (88.693) | (83.847) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(17.008) | (16.868) | (16.799) | (25.123) | (18.421) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.422) | 106 | (5.715) | 2.668 | (5.095) |
| Utile della operatività corrente al lordo delle imposte |
52.071 | 30.655 | 47.354 | 41.506 | 30.359 |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(16.720) | (9.909) | (14.960) | (13.112) | (9.590) |
| Utile del periodo | 35.351 | 20.746 | 32.394 | 28.394 | 20.769 |
| Utile di periodo di pertinenza di terzi | 403 | 353 | 536 | 184 | 648 |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 34.948 | 20.393 | 31.858 | 28.210 | 20.121 |
Di seguito i principali indicatori e performance registrati dal Gruppo nei corrispondenti periodi degli ultimi 5 anni.
| DATI STORICI (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.03.2021 | 31.03.2020 | 31.03.2019 | 31.03.2018 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
598.574 | 759.471 | 1.215.355 | 432.901 | 453.847 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
10.276.457 | 9.032.139 | 7.600.742 | 7.322.130 | 6.457.208 |
| Debiti verso banche | 2.465.729 | 2.251.098 | 1.014.365 | 844.790 | 820.190 |
| Debiti verso clientela | 5.683.346 | 5.526.263 | 4.894.280 | 5.021.481 | 5.022.110 |
| Titoli in circolazione | 2.463.262 | 1.957.906 | 2.559.834 | 1.955.400 | 1.774.973 |
| Patrimonio netto consolidato | 1.642.044 | 1.571.665 | 1.542.430 | 1.489.301 | 1.412.989 |
| Margine di intermediazione | 163.324 | 137.722 | 105.952 | 130.109 | 138.324 |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 34.948 | 20.121 | 26.426 | 29.920 | 37.854 |
3.
risultati del Gruppo Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo
In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso bilancio delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi Settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.
L'identificazione dei Settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.
L'informativa per Settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:
L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.
Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di conto economico espone i risultati fino all'utile netto.
Infine, a partire dal 1° gennaio 2022, in coerenza con quanto rappresentato nel Piano Industriale 2022-2024; il contributo reddituale delle attività di prestiti personali con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, svolto dalla controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A., è ricompreso nel Settore Commercial & Corporate Banking.
Tutte le informazioni fornite di seguito, comprensive dei dati comparativi, tengono in considerazione tale riallocazione.
Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2022 | 2021 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 51.992 | 43.940 | 8.052 | 18,3% | |
| Commissioni nette | 20.367 | 19.131 | 1.236 | 6,5% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 1.479 | 2.127 | (648) | (30,5)% | |
| Margine di intermediazione | 73.838 | 65.198 | 8.640 | 13,3% | |
| Costi operativi | (38.285) | (35.649) | (2.636) | 7,4% | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(14.474) | (7.437) | (7.037) | 94,6% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (170) | (751) | 581 | (77,4)% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
20.909 | 21.361 | (452) | (2,1)% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(6.714) | (6.779) | 65 | (1,0)% | |
| Utile di periodo | 14.195 | 14.582 | (387) | (2,7)% |
Di seguito i risultati del Settore al 31 marzo 2022.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 14,2 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il risultato del primo trimestre dello scorso esercizio. Come meglio dettagliato in seguito, tale risultato è guidato dalla crescita del margine di intermediazione per 8,6 milioni di euro, a cui si contrappongono l'incremento delle rettifiche di valore nette per rischio di credito per 7,0 milioni di euro e l'aumento dei costi operativi per 2,6 milioni di euro.
Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.
| TOTALE CREDITI |
|---|
| 6.593.132 |
| (252.560) |
| 6.340.572 |
| 3,8% |
| 100,0% |
| 100,0% |
| 6.799.075 |
| (237.661) |
| 6.561.414 |
| 3,5% |
| 100,0% |
| 100,0% |
Le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking si attestano al 31 marzo 2022 a 217,9 milioni di euro, in diminuzione di 20,0 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2021 (237,9 milioni di euro): il rapporto sofferenze nette su totale crediti rimane invariato. Le inadempienze probabili, invece, diminuiscono di 1,9 milioni di euro (-2,1% rispetto al dato alla fine dell'esercizio precedente) cosi come le esposizioni scadute che ammontano a 95,1 milioni di euro (-19,7 milioni di euro) rispetto al 31 dicembre 2021 (114,8 milioni di euro).
Il coverage ratio delle attività deteriorate passa dal 40,7% del 31 dicembre 2021 al 43,9% del 31 marzo 2022, sostanzialmente per effetto della diminuzione relativa delle esposizioni scadute.
Si evidenzia infine che all'interno del Settore Commercial & Corporate Banking sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti ad attivi rinvenienti dalle business combinations: il valore netto di tali attività è di 13,8 milioni di euro al 31 marzo 2022 rispetto a 22,7 milioni di euro del 31 dicembre 2021, di cui 5,8 milioni di euro deteriorati (13,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale della "PPA", sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9.
| KPI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % | ||
| Costo della qualità creditizia(1) | 0,90% | 0,73% | n.a. | 0,17% | |
| Net Npe ratio | 3,4% | 3,6% | n.a. | (0,2)% | |
| Gross Npe ratio | 5,9% | 5,9% | n.a. | (0,0)% | |
| Totale RWA (2) | 4.994.162 | 5.233.458 | (239.296) | (4,6)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.
| Area Factoring | ||
|---|---|---|
| ---------------- | -- | -- |
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2022 | 2021 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 25.345 | 20.438 | 4.907 | 24,0% | |
| Commissioni nette | 14.611 | 13.447 | 1.164 | 8,7% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (93) | 135 | (228) | (168,9)% | |
| Margine di intermediazione | 39.863 | 34.020 | 5.843 | 17,2% | |
| Costi operativi | (21.352) | (19.149) | (2.203) | 11,5% | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(9.320) | 2.203 | (11.523) | n.s. | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 335 | (694) | 1.029 | (148,3)% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
9.526 | 16.380 | (6.854) | (41,8)% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(3.059) | (5.205) | 2.146 | (41,2)% | |
| Utile di periodo | 6.467 | 11.175 | (4.708) | (42,1)% |
Il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta nel primo trimestre del 2022 a 39,9 milioni di euro, in aumento del 17,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo sia del margine di interesse (in aumento di 4,9 milioni di euro) sia delle commissioni nette (in aumento di 1,2 milioni di euro). La variazione positiva del margine di interesse e delle commissioni nette è stata determinata dall'aumento degli impieghi medi: il turnover nel primo trimestre del 2022 è pari a 3,0 miliardi di euro, in aumento di 482 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Per contro, il monte crediti è pari a 3,7 miliardi di euro, in diminuzione di 0,3 miliardi di euro rispetto a dicembre 2021, prevalentemente a seguito dell'ordinaria ciclicità del business.
Nel primo trimestre 2022 si registrano rettifiche nette per rischio di credito pari a 9,3 milioni di euro. Tali accantonamenti considerano le possibili implicazioni derivanti dal protrarsi dello scenario politico-economico ed i relativi effetti sulla clientela, nonché riflettono svalutazioni addizionali su esposizioni commerciali con vintage più elevata. La variazione rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente è inoltre accentuata dal fatto che il primo trimestre 2021 era positivamente influenzato dall'aggiornamento dei modelli di valutazione.
L'aumento sui costi operativi per circa 2,2 milioni di euro è principalmente dato da maggiori spese del personale per incremento complessivo delle remunerazioni fisse e variabili, principalmente influenzate da incremento degli organici in forza e ripristino delle politiche retributive particolarmente prudenti nel periodo Covid-19. I minori accantonamenti a fondi per rischi ed oneri per 1,0 milioni di euro sono legati a minori appostamenti per cause passive per circa 0,7 milioni di euro e a riprese per 0,3 milioni di euro a seguito della chiusura dei contenziosi sottostanti.
Al 31 marzo 2022 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 2,7 miliardi di euro, in diminuzione del 7,4% rispetto al dato del 31 dicembre 2021.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.
| AREA FACTORING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2022 | ||||||
| Valore nominale | 104.315 | 77.796 | 83.630 | 265.741 | 2.608.958 | 2.874.699 |
| Rettifiche di valore | (79.256) | (40.517) | (2.946) | (122.719) | (29.925) | (152.644) |
| Valore di bilancio | 25.059 | 37.279 | 80.684 | 143.022 | 2.579.033 | 2.722.055 |
| Coverage ratio | 76,0% | 52,1% | 3,5% | 46,2% | 1,1% | 5,3% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2021 | ||||||
| Valore nominale | 96.272 | 87.222 | 104.804 | 288.298 | 2.794.814 | 3.083.113 |
| Rettifiche di valore | (72.370) | (46.158) | (2.274) | (120.802) | (22.238) | (143.041) |
| Valore di bilancio | 23.901 | 41.064 | 102.530 | 167.496 | 2.772.576 | 2.940.072 |
| Coverage ratio | 75,2% | 52,9% | 2,2% | 41,9% | 0,8% | 4,6% |
Nel periodo si evidenzia la diminuzione dei crediti deteriorati per 24,5 milioni di euro dovuta prevalentemente alla riduzione delle esposizioni scadute.
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % | |
| Costo della qualità creditizia(1) | 1,32% | 0,69% | n.a. | 0,63% | |
| Net Npe ratio | 5,3% | 5,7% | n.a. | (0,4)% | |
| Gross Npe ratio | 9,2% | 9,4% | n.a. | (0,2)% | |
| Totale RWA(2) | 2.264.768 | 2.500.835 | (236.067) | (9,4)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2022 | 2021 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 12.292 | 11.028 | 1.264 | 11,5% |
| Commissioni nette | 2.902 | 2.593 | 309 | 11,9% |
| Margine di intermediazione | 15.194 | 13.621 | 1.573 | 11,5% |
| Costi operativi | (6.830) | (7.223) | 393 | (5,4)% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(664) | (3.776) | 3.112 | (82,4)% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | - | (42) | 42 | (100,0)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
7.700 | 2.580 | 5.120 | 198,4% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(2.473) | (815) | (1.658) | 203,4% |
| Utile di periodo | 5.227 | 1.765 | 3.462 | 196,1% |
Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 15,2 milioni di euro, in crescita dell'11,6% rispetto al dato del 31 marzo 2021; tale maggiore marginalità è dovuta per 0,7 milioni di euro a minori interessi passivi, a seguito di una revisione dei tassi interni di trasferimento, per 0,6 milioni di euro a maggiori interessi attivi e per 0,3 milioni di euro a maggiori commissioni nette.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 0,7 milioni di euro, in diminuzione di 3,1 milioni di euro rispetto al dato dello stesso periodo nel 2021, che era influenzato dall'introduzione dei modelli di rating di controparte per la determinazione del significativo incremento di rischio di credito che aveva aumentato l'incidenza dei crediti in Stage 2.
I costi operativi netti dell'Area Leasing risultano in miglioramento di 0,4 milioni di euro rispetto al dato del primo trimestre 2021 principalmente per il miglioramento dei ricavi accessori all'attività caratteristica del leasing auto.
Al 31 marzo 2022 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.378,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato del 31 dicembre 2021.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per stato di rischio.
| AREA LEASING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2022 | ||||||
| Valore nominale | 9.992 | 17.310 | 14.275 | 41.577 | 1.378.761 | 1.420.338 |
| Rettifiche di valore | (9.571) | (11.132) | (4.040) | (24.743) | (17.492) | (42.235) |
| Valore di bilancio | 421 | 6.178 | 10.235 | 16.834 | 1.361.269 | 1.378.103 |
| Coverage ratio | 95,8% | 64,3% | 28,3% | 59,5% | 1,3% | 3,0% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2021 | ||||||
| Valore nominale | 10.071 | 16.181 | 13.832 | 40.084 | 1.392.815 | 1.432.899 |
| Rettifiche di valore | (9.719) | (9.550) | (4.070) | (23.339) | (19.336) | (42.675) |
| Valore di bilancio | 352 | 6.631 | 9.763 | 16.745 | 1.373.478 | 1.390.223 |
| Coverage ratio | 96,5% | 59,0% | 29,4% | 58,2% | 1,4% | 3,0% |
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % | |
| Costo della qualità creditizia (1) | 0,19% | 0,51% | n.a. | (0,32)% | |
| Net Npe ratio | 1,2% | 1,2% | n.a. | (0,0)% | |
| Gross Npe ratio | 2,9% | 2,8% | n.a. | 0,1% | |
| Totale RWA (2) | 1.225.747 | 1.265.979 | (40.232) | (3,2)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2022 | 2021 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 14.355 | 12.474 | 1.881 | 15,1% |
| Commissioni nette | 2.854 | 3.091 | (237) | (7,7)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 1.572 | 1.992 | (420) | (21,1)% |
| Margine di intermediazione | 18.781 | 17.557 | 1.224 | 7,0% |
| Costi operativi | (10.103) | (9.277) | (826) | 8,9% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(4.490) | (5.864) | 1.374 | (23,4)% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (505) | (15) | (490) | n.s. |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
3.683 | 2.401 | 1.282 | 53,4% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(1.182) | (759) | (423) | 55,7% |
| Utile di periodo | 2.501 | 1.642 | 859 | 52,3% |
Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 18,8 milioni di euro al 31 marzo 2022, è aumentato di 1,2 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2021.
La variazione positiva del margine di interesse è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:
In controtendenza la variazione delle commissioni nette, in diminuzione di 0,2 milioni di euro, come conseguenza del diverso timing delle erogazioni del comparto Finanza Strutturata rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio.
Le altre componenti del margine di intermediazione risultano in diminuzione di 0,4 milioni di euro, effetto derivante dalle valutazione dei finanziamenti contabilizzati al fair value con impatto a conto economico.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 4,5 milioni di euro, in diminuzione di 1,4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La variazione è attribuibile ai maggiori accantonamenti registrati nel comparto Finanza Strutturata nel primo trimestre 2021, iscritti in ragione del contesto macroeconomico riconducibile alla pandemia da Covid-19.
L'incremento dei costi operativi dell'Area Corporate Banking & Lending per 0,8 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021 è riconducibile prevalentemente a maggiori spese del personale per incremento complessivo delle remunerazioni fisse e variabili, per un aumento degli organici in forza nonché per la quota parte dei costi di consulenza su attività strategiche del Gruppo e di pertinenza dell'Area.
Al 31 marzo 2022 il totale dei crediti verso clientela netti dell'Area ammonta a 2.240,4 milioni di euro, in linea rispetto al dato del 31 dicembre 2021.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.
| AREA CORPORATE BANKING & LENDING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2022 | ||||||
| Valore nominale | 12.974 | 63.492 | 4.918 | 81.384 | 2.216.711 | 2.298.095 |
| Rettifiche di valore | (5.369) | (17.217) | (747) | (23.333) | (34.348) | (57.681) |
| Valore di bilancio | 7.605 | 46.275 | 4.171 | 58.051 | 2.182.363 | 2.240.414 |
| Coverage ratio | 41,4% | 27,1% | 15,2% | 28,7% | 1,5% | 2,5% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2021 | ||||||
| Valore nominale | 11.114 | 58.684 | 3.207 | 73.005 | 2.210.059 | 2.283.063 |
| Rettifiche di valore | (3.846) | (14.740) | (739) | (19.325) | (32.620) | (51.945) |
| Valore di bilancio | 7.268 | 43.943 | 2.468 | 53.680 | 2.177.439 | 2.231.118 |
| Coverage ratio | 34,6% | 25,1% | 23,0% | 26,5% | 1,5% | 2,3% |
L'aumento per 4,4 milioni di euro delle esposizioni deteriorate nette rispetto al 31 dicembre 2021 è dovuto prevalentemente alle attività Lending ed in particolare alle inadempienze probabili.
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % | |
| Costo della qualità creditizia (1) | 0,80% | 0,94% | n.a. | (0,14)% | |
| Net Npe ratio | 2,6% | 2,4% | n.a. | 0,2% | |
| Gross Npe ratio | 3,5% | 3,2% | n.a. | 0,3% | |
| Totale RWA (2) | 1.503.647 | 1.466.644 | 37.003 | 2,5% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured che secured di difficile esigibilità, nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi. L'attività è strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.
Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio dei crediti di proprietà del Settore Npl per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli "interessi a conto economico" si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivanti dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 39,0 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 34,1 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici" nel seguito del presente paragrafo.
| PORTAFOGLIO DI PROPRIETA' DEL SETTORE NPL (in migliaia di euro) |
VALORE NOMINALE RESIDUO |
VALORI DI BILANCIO |
VAL. BIL. / VAL. NOM. RES. |
INTERESSI A CONTO ECONOMICO |
ERC | CRITERIO DI CONTABILIZZAZIONE PREVALENTE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo | 3.849.808 | 148.261 | 3,9% | - | 334.671 | Costo d'acquisto |
| Stragiudiziale | 11.155.117 | 436.497 | 3,9% | 29.242 | 743.333 | |
| di cui: Massiva (curve) | 10.670.181 | 208.032 | 1,9% | (584) | 337.168 | CA= VAN Flussi da modello |
| di cui: Piani | 484.936 | 228.465 | 47,1% | 29.826 | 406.165 | CA= VAN Flussi da modello |
| Giudiziale | 7.244.743 | 897.815 | 12,4% | 43.859 | 1.889.121 | |
| di cui: Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale |
1.661.927 | 240.402 | 14,5% | - | 508.151 | Costo d'acquisto |
| di cui: Precetti, Pignoramenti, ODA |
1.580.875 | 500.798 | 31,7% | 41.491 | 1.181.215 | CA= VAN Flussi da modello |
| di cui: Secured e Corporate |
4.001.941 | 156.615 | 3,9% | 2.368 | 199.755 | CA= VAN Flussi da modello |
| Totale | 22.249.668 | 1.482.573 | 6,7% | 73.101 | 2.967.125 |
L'attività può essere suddivisa in tre macro categorie:
Si segnala infine che talvolta, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da code di lavorazione.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2022 | 2021 | ASSOLUTA | % |
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 38.990 | 36.191 | 2.799 | 7,7% |
| Interessi attivi notes e altre componenti minoritarie |
1.293 | 490 | 803 | 163,9% |
| Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow |
34.111 | 27.544 | 6.567 | 23,8% |
| Costo della raccolta | (6.754) | (6.580) | (174) | 2,6% |
| Margine di interesse | 67.640 | 57.645 | 9.995 | 17,3% |
| Commissioni nette | 1.003 | 77 | 926 | n.s. |
| Utile da cessione crediti | 1.169 | 545 | 624 | 114,5% |
| Margine di intermediazione | 69.812 | 58.267 | 11.545 | 19,8% |
| Costi operativi | (41.006) | (41.280) | 274 | (0,7)% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (212) | (210) | (2) | 1,0% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
28.594 | 16.777 | 11.817 | 70,4% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(9.182) | (5.300) | (3.882) | 73,2% |
| Utile di periodo | 19.412 | 11.477 | 7.935 | 69,1% |
La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso effettivo originario, passa da 36,2 milioni di euro a 39,0 milioni di euro al 31 marzo 2022 per effetto di un aumento dei volumi di crediti sottostanti.
La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow", che passa da 27,5 milioni di euro nel primo trimestre 2021 a 34,1 milioni di euro al 31 marzo 2022, riflette la variazione dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati rispetto alle previsioni. A tale voce concorrono:
Tale crescita è sostenuta dalle buone performance registrate dalla gestione dei portafogli in essere che ha comportato una migliore qualità degli accordi di pagamento sottoscritti, nonché dal maggior numero di precetti e pignoramenti prodotti. A tale proposito si evidenzia come gli incassi siano passati da 80,9 milioni di euro nel primo trimestre 2021 a 91,1 milioni di euro nel primo trimestre del 2022 (+12,6%).
L'incremento del costo della raccolta è dovuta ai maggiori interessi passivi figurativi attribuiti dal Settore Governance & Servizi e Non Core a seguito dell'incremento dell'impiego medio rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
L'incremento delle commissioni nette è quasi interamente dovuto alla riduzione delle commissioni passive pagate per i servizi di incasso e pagamenti.
In considerazione di quanto sopra, il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a complessivi 69,8 milioni di euro, in aumento del 19,8% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
I costi operativi, pari a 41,0 milioni di euro, sono in linea con il primo trimestre 2021.
L'utile di periodo del Settore Npl è pari a 19,4 milioni di euro, in aumento del 69,1% rispetto a quello del medesimo periodo dell'esercizio precedente.
Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per categoria di rischio di vigilanza.
| DATI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % |
| Crediti in sofferenza netti | 1.106.361 | 1.106.996 | (635) | (0,1)% |
| Inadempienze probabili nette | 351.096 | 343.143 | 7.953 | 2,3% |
| Esposizioni scadute deteriorate nette | 3.288 | 4.025 | (737) | (18,3)% |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela (stage 3) |
1.460.745 | 1.454.164 | 6.581 | 0,5% |
| Totale crediti in bonis netti (stage 1 e 2) | 57.856 | 69.464 | (11.608) | (16,7)% |
| - di cui: Crediti di proprietà | 21.828 | 23.517 | (1.689) | (7,2)% |
| - di cui: Titoli di debito | 34.879 | 44.563 | (9.684) | (21,7)% |
| - di cui: Crediti connessi all'attività di servicer | 1.149 | 1.384 | (235) | (17,0)% |
| Totale crediti per cassa verso clientela | 1.518.601 | 1.523.628 | (5.027) | (0,3)% |
| - di cui: Totale crediti di proprietà valutati al costo ammortizzato |
1.482.573 | 1.477.681 | 4.892 | 0,3% |
La quasi totalità dei crediti valutati al costo ammortizzato del Settore Npl appartengono alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impaired – introdotta dal principio contabile IFRS 9, rappresentato da tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate. Restano esclusi da questa classificazione i crediti connessi all'attività di servicer per conto terzi e i titoli di debito.
| CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| KPI | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % | |
| Valore nominale dei crediti gestiti | 22.249.668 | 21.830.994 | 418.674 | 1,9% | |
| Totale RWA (1) | 2.342.328 | 2.339.110 | 3.218 | 0,1% | |
(1) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a 3,0 miliardi di euro.
| ANDAMENTO PORTAFOGLIO DI PROPRIETA' DEL SETTORE NPL |
31.03.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Portafoglio crediti iniziale | 1.477.681 | 1.403.711 |
| Acquisti | 23.771 | 177.306 |
| Cessioni | (2.860) | (18.440) |
| Utili da cessioni | 1.976 | 6.461 |
| Interessi da costo ammortizzato | 38.990 | 150.368 |
| Altre componenti di interesse da variazione cash flow | 34.111 | 122.502 |
| Rettifiche su crediti | - | (17.997) |
| Incassi | (91.096) | (346.230) |
| Portafoglio crediti finale | 1.482.573 | 1.477.681 |
Il totale degli acquisti nel primo trimestre 2022 ammonta a 23,8 milioni di euro, in aumento rispetto ai 13,5 milioni di euro del primo trimestre dell'esercizio precedente. Nel corso dei primi tre mesi del 2022 sono state perfezionate operazioni di cessione ad un prezzo di vendita complessivo di circa 2,9 milioni di euro che hanno prodotto utili per circa 2,0 milioni di euro.
La voce "Incassi" pari a 91,1 milioni di euro include le rate incassate nel corso del trimestre da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 12,6% rispetto agli incassi di 80,9 milioni di euro del primo trimestre 2021.
A fine periodo il portafoglio gestito dal Settore Npl comprende n° 2.150.475 pratiche, per un valore nominale pari a circa 22,2 miliardi di euro.
Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Pianificazione e Controllo di Gestione, Finance, Operations, Comunicazione Marketing e Relazioni Esterne, Risorse Umane, nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai Settori operativi delle risorse finanziarie. Il Settore in questione comprende altresì l'attività di Finanza Proprietaria (desk titoli di proprietà) e l'attività di Securitization & Structured Solution (investimento in Asset Backed Securities, strumentali alla realizzazione di operazioni di cartolarizzazioni). Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli di prestiti personali.
| DATI ECONOMICI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2022 | 2021 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 11.437 | 14.242 | (2.805) | (19,7)% |
| Commissioni nette | (645) | (441) | (204) | 46,3% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 8.882 | 456 | 8.426 | n.s. |
| Margine di intermediazione | 19.674 | 14.257 | 5.417 | 38,0% |
| Costi operativi | (8.532) | (6.918) | (1.614) | 23,3% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(2.534) | (10.984) | 8.450 | (76,9)% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.040) | (4.134) | (1.906) | 46,1% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
2.568 | (7.779) | 10.347 | (133,0)% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(824) | 2.489 | (3.313) | (133,1)% |
| Utile (perdita) di periodo | 1.744 | (5.290) | 7.034 | (133,0)% |
Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 19,7 milioni di euro, in aumento di 5,4 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, ed è determinato da una crescita dell'Area Governance & Servizi per 12,6 milioni di euro a cui si contrappone il minore contributo di 7,2 milioni di euro delle attività in run-off dell'Area Non Core. In particolare:
• il margine di interesse risulta in riduzione complessivamente di 2,8 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021. Tale decremento è dovuto allo smontamento del portafoglio in run-off dell'Area Non Core per 9,3 milioni di euro, di cui la maggiore parte deriva dal minore contributo della PPA per 8,5 milioni di euro. A ciò si contrappone il contributo positivo derivante dell'Area Governance & Servizi per 6,5 milioni di euro, prevalentemente guidato dai crescita degli interessi di titoli di stato "inflation linked" del comparto Finanza Proprietaria;
Sul versante della raccolta, il prodotto "Rendimax Conto Deposito" continua a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a circa 12,9 milioni di euro, in riduzione rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (14,9 milioni di euro) per la contrazione delle masse medie in gestione (4.257 milioni di euro al 31 marzo 2022 contro il dato di 4.293 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e tassi mediamente più bassi rispetto al primo trimestre 2021 (-1,23% al 31 marzo 2022 rispetto a -1,40% del 31 marzo 2021). Al 31 marzo 2022 il valore di bilancio delle obbligazioni emesse da Banca Ifis ammonta a 1.055,3 milioni di euro, stabile rispetto al dato al 31 dicembre 2021. Sul versante economico, gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni sono diminuiti di 0,3 milioni di euro attestandosi complessivamente a 7,6 milioni di euro.
La raccolta effettuata tramite cartolarizzazioni ammonta al 31 marzo 2022 a 1.408 milioni di euro, in decremento di 40 milioni rispetto al 31 dicembre 2021. Gli interessi passivi maturati sono passati da 2,6 milioni di euro del 31 marzo 2021 a 1,6 milioni di euro del 31 marzo 2022 per effetto delle ristrutturazioni delle operazioni avvenute nel corso del 2021.
Si segnala inoltre l'accesso al funding tramite operazioni di TLTRO di valore nominale pari a 2,0 miliardi di euro.
Per quanto concerne il costo del credito, si evidenzia un decremento delle rettifiche nette che si attestano a 2,5 milioni di euro rispetto al dato di 11,0 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente che era influenzato da accantonamenti su una posizione singolarmente significativa.
I costi operativi si attestano a 8,5 milioni di euro, con un incremento di 1,6 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2021. Tale incremento è dovuto principalmente ad attività ICT sulla piattaforma di raccolta retail e a maggiori spese legali e consulenziali dell'Area Governance & Servizi.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri sono pari a 6,0 milioni di euro al 31 marzo 2022, in crescita di 1,9 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tale aumento è sostanzialmente dovuto alla maggior stima del contributo al Fondo di Risoluzione Unico (SRF).
Al 31 marzo 2022 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 2.417,3 milioni di euro, in crescita del 7,6% rispetto al dato al 31 dicembre 2021. L'incremento di 170,5 milioni di euro è sostanzialmente legato all'attività svolta dal comparto di Finanza Proprietaria nell'ambito dei titoli governativi, che è stata parzialmente compensata dalla diminuzione fisiologica per 26,7 milioni di euro dei portafogli di attività in run-off del Settore.
Si evidenzia che all'interno del Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca:
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.
| SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI(1) |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 31.03.2022 | ||||||
| Valore nominale | 16.162 | 48.974 | 6.651 | 71.787 | 2.379.835 | 2.451.622 |
| Rettifiche di valore | (6.700) | (20.440) | (1.895) | (29.035) | (5.303) | (34.338) |
| Valore di bilancio | 9.462 | 28.534 | 4.756 | 42.752 | 2.374.532 | 2.417.284 |
| Coverage ratio | 41,5% | 41,7% | 28,5% | 40,4% | 0,2% | 1,4% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2021 | ||||||
| Valore nominale | 18.432 | 49.812 | 6.436 | 74.679 | 2.207.314 | 2.281.993 |
| Rettifiche di valore | (6.996) | (21.196) | (1.681) | (29.872) | (5.359) | (35.231) |
| Valore di bilancio | 11.436 | 28.616 | 4.755 | 44.807 | 2.201.955 | 2.246.762 |
| Coverage ratio | 38,0% | 42,6% | 26,1% | 40,0% | 0,2% | 1,5% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 31 marzo 2022 Titoli di Stato per 1.848,2 milioni di euro (1.648,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati da crediti appartenenti alla cosìddetta categoria dei "POCI", i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese. Il coverage del portafoglio nel suo complesso al 31 marzo 2022 risulta in linea con il dato al 31 dicembre 2021.
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 216.111 | 355.381 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 13.507 | 8.478 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
147.605 | 144.660 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
598.574 | 614.013 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 620.782 | 524.991 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 10.276.457 | 10.331.804 |
| Attività materiali | 125.965 | 120.256 |
| Attività immateriali | 61.057 | 61.607 |
| di cui: | ||
| - avviamento | 38.786 | 38.794 |
| Attività fiscali: | 333.733 | 329.674 |
| a) correnti | 45.444 | 45.548 |
| b) anticipate | 288.289 | 284.126 |
| Altre attività | 499.108 | 487.027 |
| Totale dell'attivo | 12.892.899 | 12.977.891 |
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.12.2021 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 2.465.729 | 2.597.965 |
| Debiti verso clientela | 5.683.346 | 5.683.745 |
| Titoli in circolazione | 2.463.262 | 2.504.878 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 13.075 | 5.992 |
| Passività fiscali: | 55.100 | 49.154 |
| a) correnti | 21.934 | 16.699 |
| b) differite | 33.166 | 32.455 |
| Altre passività | 489.514 | 436.107 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 9.420 | 9.337 |
| Fondi per rischi e oneri | 71.409 | 66.825 |
| Riserve da valutazione | (35.715) | (25.435) |
| Riserve | 1.491.480 | 1.367.019 |
| Sovrapprezzi di emissione | 82.092 | 102.972 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (12.763) | (2.847) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 28.191 | 27.786 |
| Utile del periodo | 34.948 | 100.582 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 12.892.899 | 12.977.891 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.03.2021 |
|---|---|---|
| Margine di interesse | 131.069 | 115.827 |
| Commissioni nette | 20.725 | 18.767 |
| Altre componenti al margine di intermediazione | 11.530 | 3.128 |
| Margine di intermediazione | 163.324 | 137.722 |
| Spese amministrative: | (90.133) | (86.234) |
| a) spese per il personale | (36.565) | (33.779) |
| b) altre spese amministrative | (53.568) | (52.455) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (4.080) | (4.413) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 6.390 | 6.800 |
| Costi operativi | (87.823) | (83.847) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (17.008) | (18.421) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.422) | (5.095) |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 52.071 | 30.359 |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | (16.720) | (9.590) |
| Utile del periodo | 35.351 | 20.769 |
| Utile di periodo di pertinenza di terzi | 403 | 648 |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 34.948 | 20.121 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.03.2021 |
|---|---|---|
| Utile di periodo | 35.351 | 20.769 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
1.397 | 3.751 |
| Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.452 | 3.574 |
| Piani a benefici definiti | (55) | 177 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
(9.224) | (2.974) |
| Differenze di cambio | (430) | (765) |
| Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(8.794) | (2.209) |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (7.827) | 777 |
| Redditività complessiva (Voce 10 + 170) | 27.524 | 21.546 |
| Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | 405 | 646 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 27.119 | 20.900 |
Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2022 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2022 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale secondo i principi contabili IFRS. Per tale motivo è necessario leggere il Resoconto intermedio di gestione consolidato unitamente al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021. I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o emendati principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") come di seguito esposti.
Per IFRS si intendono i principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.
La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.
I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2022 sono gli stessi utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 al quale si rimanda per maggiori dettagli.
Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.
Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.
In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi dalle attuali condizioni dei mercati finanziari, anche a seguito dell'attuale situazione connessa alla pandemia di Covid-19 e al conflitto militare tra Russia e Ucraina, si
ritiene ragionevole l'aspettativa che il Gruppo Banca Ifis continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2022 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente del Gruppo, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis è stato redatto sulla base delle situazioni contabili al 31 marzo 2022 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento.
Tutte le società sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.
I prospetti contabili della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e della controllata rumena Ifis Finance I.F.N. S.A., espressi entrambi in valuta estera, vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell'operazione. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di ciascuna partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.
Con riferimento all'inclusione nell'area di consolidamento di società derivanti da operazioni di aggregazione aziendale, tali operazioni devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3; la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:
Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nel periodo di competenza e classificati tra le spese amministrative.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo, rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (CGU – Cash Generating Unit) del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a una CGU e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta della CGU.
Dal processo di consolidamento delle società controllate sono emersi i seguenti avviamenti iscritti alla voce "attività immateriali": 38,0 milioni di euro per il consolidamento dell'ex Gruppo Fbs, acquisito nel corso del 2019, e 766 mila euro al cambio di fine periodo per quanto riguarda la controllata Ifis Finance Sp. z o.o., acquisita nel 2006. Tali avviamenti sono stati sottoposti al 31 dicembre 2021 all'annuale processo di impairment test, da cui non sono emerse necessità di rettifiche di valore. Per maggiori dettagli a riguardo si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100, Paragrafo 10.3 Altre informazioni del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
Si precisa che, alla data di riferimento del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2022, l'operazione di fusione per incorporazione di Credifarma in Farbanca, per la quale è pervenuta l'autorizzazione di Banca d'Italia in data 21 febbraio 2022, non si è ancora perfezionata. Per maggiori dettagli sull'operazione in questione, si rimanda a quanto riportato nella sezione "5.4 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo" del presente documento".
| SEDE | SEDE | TIPO DI | RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DENOMINAZIONI IMPRESE OPERATIVA LEGALE (1) |
RAPPORTO | IMPRESA PARTECIPANTE |
QUOTA % | VOTI % (2) | |||
| Ifis Finance Sp. z o.o. | Varsavia | Varsavia | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% | |
| Ifis Rental Services S.r.l. | Milano | Milano | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% | |
| Ifis Npl Investing S.p.A. | Firenze, Milano e Mestre (VE) |
Mestre (VE) | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% | |
| Ifis Real Estate S.p.A. | Milano | Milano | 1 | Ifis Npl Servicing S.p.A. |
100% | 100% | |
| Cap. Ital. Fin. S.p.A. | Napoli | Napoli | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% | |
| Ifis Npl Servicing S.p.A. | Mestre (VE) | Mestre (VE) | 1 | Ifis Npl Investing S.p.A. |
100% | 100% | |
| Ifis Finance I.F.N. S.A. | Bucarest | Bucarest | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 99,99% | 99,99% | |
| Farbanca S.p.A. | Bologna | Bologna | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 71,06% | 71,06% | |
| Credifarma S.p.A. | Roma | Roma | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 70% | 70% | |
| Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
1 | Banca Ifis S.p.A. | 51% | 51% | |
| Indigo Lease S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% | |
| Ifis ABCP Programme S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% | |
| Emma S.P.V. S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% | |
| Urano Spv S.r.l. | Milano | Milano | 4 | Altra | 0% | 0% |
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del "decreto legislativo 87/92"
6 = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del "decreto legislativo 87/92"
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali
Al fine di determinare l'area di consolidamento Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.
La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso del periodo di competenza sono inclusi nei prospetti consolidati dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate elencate al precedente paragrafo, nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione per le quali si è valutato sussistere una relazione di controllo ai sensi dell'IFRS 10. Tali SPV, ad esclusione del veicolo Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. per il quale alla data di riferimento del presente documento il Gruppo detiene la maggioranza delle quote partecipative, non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti nei prospetti contabili e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Resoconto intermedio consolidato nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine anche in conseguenza dell'attuale situazione connessa alla pandemia di Covid-19 e al conflitto militare tra Russia e Ucraina, così come precedentemente illustrato.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Resoconto intermedio consolidato al 31 marzo 2022, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 31 marzo 2022.
Con periodicità almeno annuale, in sede di redazione del Bilancio consolidato le stime sono riviste.
Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci di bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:
crediti del Settore Npl;
crediti gestiti dalla BU Pharma, con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile;
Per le tipologie di assets sopra elencate (ad eccezione dei fondi per rischi e oneri e del TFR), si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi e incertezze connessi a stime. Per quanto riguarda invece le fattispecie relative a fondi per rischi e oneri e al TFR, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al Settore Npl, il Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.
In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.
Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare, vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.
Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.
All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.
Per tenere conto dell'attuale contesto ancora segnato dalla pandemia in corso e al fine di incorporare nella stima dei flussi di cassa gli effetti legati alla temporanea chiusura delle attività produttive, sono stati apportati alcuni correttivi dei modelli di stima che hanno comportato, con riferimento alla gestione stragiudiziale, una limitata contrazione degli incassi attesi per gli esercizi successivi in coerenza con le generali proiezioni macroeconomiche.
Analogamente, in coerenza con le normative emanate, sono stati introdotti alcuni correttivi ai modelli che trattano sia le posizioni secured Npl, per effetto dell'allungamento delle tempistiche di incasso dovuto alla sospensione a procedere al pignoramento degli immobili ricevuti a garanzia, sia le posizioni per le quali sono in corso Procedure Concorsuali.
In riferimento ai crediti della BU Pharma, il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".
L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:
La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.
Per quanto riguarda la valutazione dell'incremento significativo di rischio di credito, tra le misure di supporto all'economia che hanno avuto ricadute su di essa è certamente importante menzionare la concessione di
moratorie. Con la sospensione dei pagamenti dei piani di ammortamento viene anche meno la verifica dello scaduto oltre 30 giorni per effettuare l'allocazione in Stage 2. Ciò ha portato il Gruppo ad introdurre correttivi prudenziali rivolti ai rapporti con controparti oggetto di moratoria o appartenenti a particolari settori economici considerati a più elevato impatto di rischio da Covid-19, al fine di coglierne l'incremento di rischio atteso.
Analogamente, con riferimento alle Forward Looking Information, si è provveduto ad aggiornare gli scenari macroeconomici a seguito dell'evolversi della crisi economica legata alla diffusione del Covid-19 anche in considerazione delle raccomandazioni diramate dalle Autorità di Vigilanza.
Infine, coerentemente con quanto fatto per il portafoglio secured del Settore Npl, sono stati rivisti i tempi di incasso dei crediti e dei portafogli di crediti garantiti da immobili per i quali sono in corso Procedure Concorsuali per riflettere la già citata sospensione delle esecuzioni immobiliari anche nel Settore Commercial & Corporate Banking.
Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3, utilizzando l'"acquisition method". L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo.
Per quanto riguarda il processo di allocazione del costo dell'aggregazione alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi fair value (cosiddetta Purchase Price Allocation – "PPA"), si procede con un preventivo lavoro di mappatura delle attività e passività per le quali si è ritenuto probabile riscontrare significative differenze di valore tra il fair value ed il rispettivo valore contabile.
In particolare, i fair value sono determinati sulla base della metodologia ritenuta più opportuna per ciascuna classe di attività e passività acquisite (ad esempio, per il portafoglio creditizio il metodo dei discounted cash flow, ovvero l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi).
Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico quale "gain on bargain purchase".
Successivamente, in base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita.
Per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento allocato alle Cash Generating Units ("CGU") di cui è composto, il Gruppo Banca Ifis provvede alla stima sia dei flussi finanziari futuri nel periodo esplicito di previsione sia dei flussi utilizzati per determinare il cosiddetto Terminal Value. Analogamente, è oggetto di stima da parte del Gruppo il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari futuri precedentemente stimati. Tale tasso di attualizzazione è stimato dal Gruppo utilizzando il "Capital Asset Pricing Model" (CAPM).
Si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100, Paragrafo 10.3 Altre informazioni del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
| PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 216.111 | 355.381 | (139.270) | (39,2)% | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
147.605 | 144.660 | 2.945 | 2,0% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
598.574 | 614.013 | (15.439) | (2,5)% | |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
620.782 | 524.991 | 95.791 | 18,2% | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
10.276.457 | 10.331.804 | (55.347) | (0,5)% | |
| Attività materiali e immateriali | 187.022 | 181.863 | 5.159 | 2,8% | |
| Attività fiscali | 333.733 | 329.674 | 4.059 | 1,2% | |
| Altre voci dell'attivo | 512.615 | 495.505 | 17.110 | 3,5% | |
| Totale dell'attivo | 12.892.899 | 12.977.891 | (84.992) | (0,7)% | |
| Debiti verso banche | 2.465.729 | 2.597.965 | (132.236) | (5,1)% | |
| Debiti verso clientela | 5.683.346 | 5.683.745 | (399) | (0,0)% | |
| Titoli in circolazione | 2.463.262 | 2.504.878 | (41.616) | (1,7)% | |
| Passività fiscali | 55.100 | 49.154 | 5.946 | 12,1% | |
| Fondi per rischi e oneri | 71.409 | 66.825 | 4.584 | 6,9% | |
| Altre voci del passivo | 512.009 | 451.436 | 60.573 | 13,4% | |
| Patrimonio netto consolidato | 1.642.044 | 1.623.888 | 18.156 | 1,1% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 12.892.899 | 12.977.891 | (84.992) | (0,7)% |
La voce cassa e disponibilità liquide include i conti correnti bancari a vista, in conformità a quanto richiesto per le voci di bilancio dal 7° aggiornamento di ottobre 2021 della Circolare n. 262/2005 di Banca d'Italia, e al 31 marzo 2022 ammonta a 216,1 milioni di euro.
Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 147,6 milioni di euro al 31 marzo 2022. La voce è composta dai finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di fondi di OICR. Senza considerare gli incassi del periodo, la crescita del 2,0% rispetto al 31 dicembre 2021 è determinata principalmente da nuove operazioni del periodo per 8,6 milioni di euro (di cui 2,8 milioni di euro relativi a titoli di capitale, 2,1 milioni di euro relativi a quote di OICR e 3,6 milioni per nuovi finanziamenti al fair value) nonché dalla rivalutazione delle quote detenute nei fondi di OICR per circa 1,7 milioni di euro, il cui effetto è stato parzialmente compensato dalla chiusura nel periodo di finanziamenti al fair value per complessivi 5,2 milioni di euro.
La composizione della voce è di seguito riportata.
| ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % |
| Titoli di debito | 15.687 | 15.889 | (202) | (1,3)% |
| Titoli di capitale | 29.158 | 26.490 | 2.668 | 10,1% |
| Quote di OICR | 81.430 | 79.052 | 2.378 | 3,0% |
| Finanziamenti | 21.330 | 23.229 | (1.899) | (8,2)% |
| Totale | 147.605 | 144.660 | 2.945 | 2,0% |
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 598,6 milioni di euro al 31 marzo 2022, in diminuzione del 2,5% rispetto al dato a dicembre 2021. Esse includono i titoli di debito che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.
| ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % | |
| Titoli di debito | 486.052 | 515.277 | (29.225) | (5,7)% |
| Titoli di capitale | 112.522 | 98.736 | 13.786 | 14,0% |
| Totale | 598.574 | 614.013 | (15.439) | (2,5)% |
I titoli di debito detenuti in portafoglio al 31 marzo 2022 ammontano a 486,1 milioni di euro, in diminuzione del 5,7% rispetto al saldo al 31 dicembre 2021 principalmente per effetto della scelta di ridurre l'esposizione in strumenti finanziari esposti a fluttuazioni di mercato a favore di titoli, principalmente governativi, iscritti in un portafoglio Held to Collect (HTC), in considerazione della crescente curva dei tassi di interesse. La riserva netta di fair value associata ai titoli di debito è negativa per 12,5 milioni di euro.
Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito in portafoglio.
| Emittente/Scadenza | 1 anno | 2 anni | 3 anni | 5 anni | Oltre 5 anni | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli governativi | 48.207 | 152.215 | - | 26.237 | 207.303 | 433.962 |
| % sul totale | 9,9% | 31,3% | - | 5,4% | 42,7% | 89,3% |
| Banche | - | 3.643 | 8.702 | - | - | 12.345 |
| % sul totale | - | 0,7% | 1,8% | - | - | 2,5% |
| Altri emittenti | - | - | 3.087 | 24.868 | 11.790 | 39.745 |
| % sul totale | - | - | 0,6% | 5,1% | 2,4% | 8,2% |
| Totale | 48.207 | 155.858 | 11.789 | 51.105 | 219.093 | 486.052 |
| % sul totale | 9,9% | 32,1% | 2,4% | 10,5% | 45,1% | 100,0% |
Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 112,5 milioni di euro, in crescita del 14,0% rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nel primo trimestre 2022, al fine di costituire un portafoglio che garantisca dividendi stabili. La riserva netta di fair value associata a tale portafoglio al 31 marzo 2022 presenta un valore negativo per 13,5 milioni di euro.
Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 31 marzo 2022 a 620,8 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2021 (pari a 525,0 milioni di euro). La voce è prevalentemente riferita a crediti verso banche centrali (438,7 milioni di euro al 31 marzo 2022 rispetto ai 351,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021), che costituiscono la provvista mantenuta al fine di garantire l'ordinato svolgimento delle attività gestionali.
In una visione complessiva, le disponibilità liquide e i crediti verso le banche registrano una diminuzione nel primo trimestre 2022 del 4,5% in relazione alla stagionalità dei volumi factoring anche nella componente cartolarizzata.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.276,5 milioni di euro, in linea rispetto al dato del 31 dicembre 2021 (10.331,8 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2,2 miliardi di euro (2,0 miliardi al 31 dicembre 2021). Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un rallentamento (- 3,4%) concentrato nell'Area Factoring (-7,4%), a fronte della sostanziale stabilità delle Aree Leasing e Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in aumento di 170,5 milioni di euro, principalmente per l'effetto di acquisti di titoli di debito avutosi nel periodo. I crediti del Settore Npl sono sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2021.
| CREDITI VERSO LA CLIENTELA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE SETTORIALE (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % |
| Settore Commercial & Corporate Banking | 6.340.572 | 6.561.414 | (220.842) | (3,4)% |
| - di cui deteriorati | 217.907 | 237.921 | (20.014) | (8,4)% |
| Area Factoring | 2.722.055 | 2.940.072 | (218.017) | (7,4)% |
| - di cui deteriorati | 143.022 | 167.496 | (24.474) | (14,6)% |
| Area Leasing | 1.378.103 | 1.390.223 | (12.120) | (0,9)% |
| - di cui deteriorati | 16.834 | 16.745 | 89 | 0,5% |
| Area Corporate Banking & Lending | 2.240.414 | 2.231.118 | 9.296 | 0,4% |
| - di cui deteriorati | 58.051 | 53.680 | 4.371 | 8,1% |
| Settore Npl | 1.518.601 | 1.523.628 | (5.027) | (0,3)% |
| - di cui deteriorati | 1.460.745 | 1.454.164 | 6.581 | 0,5% |
| Settore Governance & Servizi e Non Core(1) | 2.417.284 | 2.246.762 | 170.522 | 7,6% |
| - di cui deteriorati | 42.752 | 44.807 | (2.055) | (4,6)% |
| Totale Crediti verso la clientela | 10.276.457 | 10.331.804 | (55.347) | (0,5)% |
| - di cui deteriorati | 1.721.404 | 1.736.892 | (15.488) | (0,9)% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core presenti al 31 marzo 2022 titoli di Stato per 1.848,2 milioni di euro (1.648,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021)
Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.721,4 milioni di euro al 31 marzo 2022 contro i 1.736,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (-0,9%).
Al netto di tali crediti, i crediti deteriorati si attestano a 260,7 milioni di euro, rispetto al dato di 282,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
Si rimanda alla sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo" per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.
Le attivita immateriali si attestano a 61,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2021.
La voce è riferita a software per 22,3 milioni di euro, per 0,8 milioni di euro all'avviamento che emerge dal consolidamento della partecipazione nella controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e per 38,0 milioni di euro all'avviamento conseguente all'acquisizione dell'ex Gruppo Fbs.
Per quanto riguarda le valutazioni del Gruppo circa l'impairment test di tali avviamenti, si evidenzia che l'esito di tale test effettuato al 31 dicembre 2021, ha supportato la recuperabilità di entrambi gli avviamenti iscritti. Confermando ad oggi la validità delle azioni intraprese dal Gruppo, si ritiene che, anche in considerazione della natura anticiclica di taluni business del Gruppo ed in particolare del Settore Npl su cui è allocato l'avviamento più significativo del Gruppo, le situazioni di emergenza in essere connesse da un lato alla pandemia da Covid-19 e dall'altro alle tensioni tra Russia e Ucraina non determineranno impatti significativi sui risultati consolidati attesi nel lungo termine. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100, Paragrafo 10.3 "Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
Le attività materiali si attestano a 126,0 milioni di euro, rispetto ai 120,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in aumento del 4,7%.
Gli immobili iscritti a fine marzo 2022 tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre - Venezia, sede di Banca Ifis. Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettata ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.
Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.
Le attività fiscali ammontano a 333,7 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al dato del 31 dicembre 2021 (+1,2%).
Le attività per imposte correnti ammontano a 45,4 milioni di euro, in linea con il dato al 31 dicembre 2021.
Le attività per imposte anticipate ammontano a 288,3 milioni di euro contro 284,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021 e risultano composte principalmente per 205,4 milioni di euro da attività iscritte per svalutazioni su crediti, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta, e per 39,3 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (39,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Le passività fiscali ammontano a 55,1 milioni di euro, in aumento del 12,1% rispetto al dato del 31 dicembre 2021 pari a 49,2 milioni di euro con riferimento al carico fiscale del periodo.
Le passività fiscali correnti, pari a 21,9 milioni di euro, rappresentano il carico fiscale del periodo di competenza (+31,3% rispetto al dato di 16,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Le passività per imposte differite, pari a 33,2 milioni di euro, risultano in riduzione di 0,7 milioni di euro rispetto al saldo di fine dell'esercizio precedente, e includono principalmente 28,8 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 0,3 milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili, 2,8 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali e 0,4 milioni di euro relativo ad attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).
Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modificazioni, recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.
Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività a rischio ponderate (RWA) al 31 marzo 2022:
Complessivamente le attività fiscali iscritte al 31 marzo 2022 e dedotte dai Fondi propri al 100% comportano un onere pari a -0,01% in termini di CET1, destinato a ridursi nel futuro per effetto dell'utilizzo delle poste in contropartita all'emersione di reddito imponibile.
Le altre voci dell'attivo, pari a 512,6 milioni di euro rispetto ad un saldo di 495,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021, accolgono principalmente:
• attività finanziarie detenute per la negoziazione per 13,5 milioni di euro (in aumento del 59,3% rispetto al dato di 8,5 milioni di euro del 31 dicembre 2021), riferite per 12,7 milioni di euro a operazioni in derivati prevalentemente coperte da posizioni opposte iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione e per 0,8 milioni di euro da titoli inclusi nel portafoglio di trading del Gruppo (in calo rispetto al saldo di 1,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021 principalmente per i disinvestimenti effettuati nel periodo sui titoli di capitale in portafoglio a fine 2021);
• altre attività per 499,1 milioni di euro (487,0 milioni di euro al 31 dicembre 2021, +2,5%), di cui 287,2 milioni di euro relativi a crediti di imposta per superbonus e altri bonus fiscali edilizi (a cui corrisponde un valore nominale pari a 329,4 milioni di euro) e 23,0 milioni di euro riferiti al credito nei confronti della controllante La Scogliera S.p.A. in virtù degli accordi per il consolidamento fiscale (22,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Le altre voci del passivo sono pari a 512,0 milioni di euro rispetto a 451,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021 e sono composte da:
| RACCOLTA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche | 2.465.729 | 2.597.965 | (132.236) | (5,1)% |
| - Debiti verso banche centrali | 2.157.439 | 2.236.942 | (79.503) | (3,6)% |
| di cui: TLTRO | 2.031.324 | 2.033.870 | (2.546) | (0,1)% |
| di cui: Altri depositi | 126.115 | 203.073 | (76.958) | (37,9)% |
| - Pronti contro termine | 183.868 | 217.512 | (33.644) | (15,5)% |
| - Altri debiti | 124.422 | 143.511 | (19.089) | (13,3)% |
| Debiti verso clientela | 5.683.346 | 5.683.745 | (399) | (0,0)% |
| - Pronti contro termine | 80.576 | - | 80.576 | n.a. |
| - Retail | 4.505.985 | 4.517.172 | (11.187) | (0,2)% |
| - Altri depositi vincolati | 255.599 | 239.986 | 15.613 | 6,5% |
| - Debiti per leasing | 20.881 | 16.127 | 4.754 | 29,5% |
| - Altri debiti | 820.305 | 910.460 | (90.155) | (9,9)% |
| Titoli in circolazione | 2.463.262 | 2.504.878 | (41.616) | (1,7)% |
| Totale raccolta | 10.612.337 | 10.786.588 | (174.251) | (1,6)% |
Il totale della raccolta al 31 marzo 2022 risulta pari a 10.612,3 milioni di euro (-1,6% rispetto al 31 dicembre 2021), è rappresentato per il 53,6% da debiti verso la clientela (52,7% al 31 dicembre 2021), per il 23,2% da debiti verso banche (24,1% al 31 dicembre 2021) e per il 23,2% da titoli in circolazione (sempre 23,2% al 31 dicembre 2021).
I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2022 a 5.683,3 milioni di euro, in linea rispetto al 31 dicembre 2021 dove, a fronte di una sostanziale stabilità della raccolta retail, che ammonta a 4.506,0 milioni di euro a fine marzo 2022 (-0,2%), si registra una crescita di 15,6 milioni di euro (+6,5%) negli altri depositi vincolati.
| RACCOLTA RETAIL | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % |
| Raccolta a breve termine (entro 18 mesi) | 3.094.107 | 3.114.532 | (20.425) | (0,7)% |
| di cui: LIBERO | 798.368 | 785.004 | 13.364 | 1,7% |
| di cui: LIKE/ONE | 1.049.927 | 1.033.539 | 16.388 | 1,6% |
| di cui: VINCOLATI | 1.174.818 | 1.217.976 | (43.158) | (3,5)% |
| di cui: GERMAN DEPOSIT | 70.994 | 78.013 | (7.019) | (9,0)% |
| Raccolta lungo termine (oltre 18 mesi) | 1.411.878 | 1.402.640 | 9.238 | 0,7% |
| Totale raccolta | 4.505.985 | 4.517.172 | (11.187) | (0,2)% |
I debiti verso banche ammontano a 2.465,7 milioni di euro. In diminuzione del 5,1% rispetto al dato di dicembre 2021 per effetto di un minor ricorso a debiti a breve termine sia verso Banche centrali sia tramite pronti contro termine, per effetto della stagionalità del business factoring che nel nel primo trimestre 2022 risulta minore in termini di volumi erogati rispetto all'ultimo trimestre del 2021.
I titoli in circolazione ammontano al 31 marzo 2022 a 2.463,2 milioni di euro, in lieve contrazione (-1,7%) guidata dalle due cartolarizzazioni ABCP Programme ed Emma che registrano un calo fisiologico dopo dicembre 2021.
| FONDI RISCHI E ONERI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
10.822 | 11.938 | (1.116) | (9,3)% |
| FITD e Fondo di Risoluzione Unico | 6.210 | - | 6.210 | n.a. |
| Controversie legali e tributarie | 36.694 | 36.832 | (138) | (0,4)% |
| Oneri per il personale | 3.932 | 4.319 | (387) | (9,0)% |
| Altri fondi | 13.751 | 13.736 | 15 | 0,1% |
| Totale fondi per rischi e oneri | 71.409 | 66.825 | 4.584 | 6,9% |
La composizione del fondo per rischi e oneri in essere alla fine del primo trimestre 2022, confrontata con i valori della fine dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.
Al 31 marzo 2022 il saldo pari a 10,8 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo e risulta in diminuzione rispetto al valore di fine esercizio precedente (pari a 11,9 milioni di euro) a seguito dell'escussione di alcune garanzie sottostanti nel periodo.
La voce al 31 marzo 2022 include la stima per 6,2 milioni di euro relativa alla contribuzione annuale al Fondo di Risoluzione Unico.
Al 31 marzo 2022 sono iscritti fondi per controversie legali e tributarie per complessivi 36,7 milioni di euro. Tale importo si compone come di seguito dettagliato:
Al 31 marzo 2022 sono iscritti fondi per il personale per 3,9 milioni di euro (4,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) da attribuire per 3,8 milioni di euro al Fondo di Solidarietà istituito nel 2020.
Al 31 marzo 2022, sono in essere "Altri fondi" per 13,8 milioni di euro, in linea rispetto al dato di 13,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021. La voce è principalmente costituita da 7,7 milioni di euro a fronte di probabili indennizzi contrattuali per cessione di crediti, 4,6 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing e da 0,5 milioni di euro per fondo reclami.
Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 31 marzo 2022 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.
L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni "integrali" dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2014. Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 243 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.
A seguito dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativamente a Imposte Dirette, IVA e degli altri tributi per le annualità d'imposta 2016 e 2017 e 2013/2015, limitatamente ai rapporti intrattenuti con la controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o., sono stati notificati Avvisi di Accertamento con riferimento alle annualità 2013/2015. La Guardia di Finanza sostiene di aver ravvisato elementi idonei a ritenere che, nel Paese estero (Polonia), sia stata costituita una "stabile organizzazione" di Banca Ifis e non un autonomo soggetto giuridico con capacità di autodeterminazione. In altre parole, disconoscendo l'autonoma organizzazione giuridica della Società con contestuale residenza fiscale della stessa in Polonia, i costi ed i ricavi della sede in Polonia costituirebbero componenti positivi o negativi produttivi di reddito imponibile in Italia (al netto del credito di imposta per le imposte pagate all'estero in via definitiva). Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 756 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%. Il Gruppo - ritenendo infondata la pretesa della Amministrazione Finanziaria - provvederà a impugnare l'Avviso di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie, avendo effettuato il versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria. L'udienza è stata discussa a novembre 2020 presso la seconda sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, la cui sentenza N. 266/2021 depositata in data 19 marzo 2021 ha integralmente accolto il ricorso della Banca ed ha compensato le spese. La commissione ha affermato infatti che è un "legittimo diritto della società controllante italiana, che vuole espandere la propria attività di servizi bancari e di factoring in Polonia, di determinare la strategia operativa della propria controllante costituita allo scopo".
In data 14 ottobre 2021 è stato notificato il deposito del ricorso alla commissione tributaria regionale del Veneto CTR da parte dell'Agenzia delle Entrate. In sintesi, l'Agenzia ha contestato la sentenza della CTP sia da un punto di vista sostanziale che formale, e ne ha chiesto, pertanto, l'annullamento sulla base del medesimo percorso logico e probatorio adottato in sede ispettiva e accertativa per rimarcare l'esistenza della stabile organizzazione occulta. La Banca, nei termini di legge, ha provveduto a predisporre le proprie controdeduzioni a difesa delle proprie posizioni confermate dalla CTP.
In merito a tutti i contenziosi fiscali sopra citati, il Gruppo supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile, ma non probabile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.
In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre società partecipate. In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 31 marzo 2022 a 1.642,0 milioni di euro, in crescita dell'1,1% rispetto al dato di fine 2021 pari a 1.623,9 milioni di euro. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato sono riepilogate nelle seguenti tabelle.
| PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.12.2021 | ASSOLUTA | % |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | - | 0,0% |
| Sovrapprezzi di emissione | 82.092 | 102.972 (20.880) |
(20,3)% | |
| Riserve da valutazione: | (35.715) | (25.435) | (10.280) | |
| - Titoli | (26.028) | (16.233) (9.795) |
60,3% | |
| - TFR | (728) | (673) | (55) | 8,2% |
| - differenze di cambio | (8.959) | (8.529) (430) |
5,0% | |
| Riserve | 1.491.480 | 1.367.019 | 124.461 | 9,1% |
| Azioni proprie | (12.763) | (2.847) | (9.916) | 348,3% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 28.191 | 27.786 405 |
1,5% | |
| Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo |
34.948 | 100.582 | (65.634) | (65,3)% |
| Patrimonio netto consolidato | 1.642.044 | 1.623.888 | 18.156 | 1,1% |
| PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: VARIAZIONI | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Patrimonio netto consolidato al 31.12.2021 | 1.623.888 |
| Incrementi: | 35.899 |
| Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo | 34.948 |
| Stock options | 309 |
| Patrimonio netto di terzi | 405 |
| Altre variazioni | 237 |
| Decrementi: | 17.743 |
| Acquisto azioni proprie | 9.916 |
| Variazione riserva da valutazione: | 7.827 |
| - Titoli (al netto di realizzi) | 7.342 |
| - TFR | 55 |
| - differenze di cambio | 430 |
| Patrimonio netto consolidato al 31.03.2022 | 1.642.044 |
Con riferimento all'acquisto di azioni proprie effettuato nel periodo per 9,9 milioni di euro, esso si inserisce nell'ambito del c.d. "Programma di Buy-Back" a sostegno del "Piano LTI 2021-2023" (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo").
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2022 | 31.12.2021 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.483.099 | 1.486.880 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.484.833 | 1.488.624 | ||
| Totale Fondi propri | 1.887.603 | 1.891.346 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 9.434.866 | 9.633.003 | ||
| CET1 Ratio | 15,72% | 15,44% | ||
| Tier 1 Ratio | 15,74% | 15,45% | ||
| Total Capital Ratio | 20,01% | 19,63% |
Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2022 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2022.
I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 31 marzo 2022 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modificazioni, recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.
Ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali al 31 marzo 2022, in continuità con quanto fatto a partire dal 30 giugno 2020, il Gruppo Banca Ifis ha applicato le disposizioni temporanee di sostegno previste dal Regolamento UE 873/2020 (c.d. "quick-fix").
Il Regolamento UE 873/2020, relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri, definisce per gli Enti la possibilità di includere nel loro capitale primario di classe 1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti attraverso modalità che differiscono sulla base del periodo transitorio di riferimento (1° gennaio 2018 - 31 dicembre 2019 e 1° gennaio 2020 - 31 dicembre 2024).
Si fa presente che Banca Ifis aveva, a suo tempo, già provveduto ad informare Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.
L'inclusione nel CET1 avviene, in continuità con il precedente esercizio, in modo graduale applicando i seguenti fattori:
| TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2018-2019 | TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2020-2024 |
|---|---|
| 0,70 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 | 1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 |
| 0,50 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 | 1,00 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 |
| 0,25 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 | 0,75 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 |
| 0,00 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 | 0,50 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 |
| 0,00 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 | 0,25 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 |
Sempre con riferimento alle novità normative introdotte dal Regolamento EU 873/2020 con potenziale impatto sul CET1, si segnala il trattamento temporaneo di profitti e perdite non realizzati per variazioni del fair value di strumenti di debito emessi dalle Amministrazioni centrali, regionali e locali; Banca Ifis ha informato Banca d'Italia della propria decisione di applicare le nuove disposizioni transitorie a partire dal 31 dicembre 2020.
L'inclusione nel CET1 avviene in modo graduale applicando i seguenti fattori.
1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 0,70 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 0,40 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022
Al 31 marzo 2022, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare gli impatti dell'IFRS 9 sul CET1 e del filtro prudenziale per utili e perdite non realizzati su attività finanziarie valutate al fair value, i Fondi Propri ammontano a 1.887,6 milioni di euro.
I Fondi propri consolidati includono:
La variazione negativa di 3,7 milioni di euro dei Fondi propri rispetto al 31 dicembre 2021 è riconducibile principalmente alle seguenti componenti:
La variazione dei Fondi propri dovuta ai fenomeni sopra richiamati ha fatto sì che al 31 marzo 2022 il Total capital Ratio si attesti al 20,01%, in aumento rispetto alle risultanze conseguite al 31 dicembre 2021, pari al 19,63%; tale trend si riscontra anche per il CET1 Ratio, pari al 15,72% a fine marzo 2022 rispetto al dato pari al 15,44% al 31 dicembre 2021.
Al 31 marzo 2022, non considerando il filtro relativo al regime transitorio IFRS 9 né considerando il filtro prudenziale per le esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria FVOCI, i Fondi Propri Fully Loaded ammontano a 1.855,0 milioni di euro e conseguentemente gli RWA in regime di piena applicazione ammontano a 9.424,1 milioni di euro.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9 (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.12.2021 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.450.532 | 1.452.393 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.452.265 | 1.454.137 | ||
| Totale Fondi propri | 1.855.036 | 1.856.859 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 9.424.056 | 9.615.465 | ||
| CET1 Ratio | 15,39% | 15,10% | ||
| Tier 1 Ratio | 15,41% | 15,12% | ||
| Total Capital Ratio | 19,68% | 19,31% |
Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri al 31 marzo 2022 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2022.
Al 31 marzo 2022, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare l'impatto dell'IFRS 9, le attività ponderate per il rischio (RWA) ammontano a 9.435 milioni di euro, derivanti dai rischi di credito e di controparte per 8.401 milioni di euro, dal rischio operativo per 878 milioni di euro, dal rischio di mercato per 93 milioni di euro e dal rischio di aggiustamento della valutazione del credito per 62 milioni di euro.
Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate per il rischio (RWA).
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' PONDERATE PER IL RISCHIO: COMPOSIZIONE (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL | SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| RWA per rischio di credito | 4.994.161 | 2.264.768 | 1.225.747 | 1.503.647 | 2.342.328 | 1.065.013 | 8.401.502 |
| RWA per rischio mercato | X | X | X | X | X | X | 93.181 |
| RWA per rischio operativo (metodo base) |
X | X | X | X | X | X | 877.996 |
| RWA per rischio di aggiustamento della valutazione del credito |
X | X | X | X | X | X | 62.187 |
| Totale RWA | X | X | X | X | X | X | 9.434.866 |
Si segnala che nel corso del primo trimestre 2022 il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la comunicazione di avvio del procedimento di revisione prudenziale (cosiddetto SREP); il procedimento si concluderà entro 90 giorni a decorrere dal 21 marzo 2022, termine entro il quale il Gruppo potrà presentare documenti che l'Autorità potrà valutare al fine di una eventuale modifica dei livelli minimi dei coefficienti patrimoniali.
I nuovi requisiti verranno pertanto applicati a partire dal 30 giugno 2022 (prima data utile successiva alla data di conclusione del procedimento).
Per il primo trimestre 2022, in continuità con il 2021, i requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale da soddisfare sono i seguenti:
Il Gruppo Bancario Banca Ifis soddisfa al 31 marzo 2022 i predetti requisiti prudenziali.
Nel terzo trimestre 2021 Banca d'Italia ha comunicato alla capogruppo Banca Ifis e alla sua controllata Farbanca la conclusione del processo di determinazione del requisito minimo di Fondi propri e passività ammissibili (MREL). I requisiti minimi da rispettare a partire dal 1° gennaio 2022 sono i seguenti:
| REQUISITO MREL | |||
|---|---|---|---|
| BANCA IFIS | FARBANCA | ||
| 10% del Total Risk Exposure Amount | 8% del Total Risk Exposure Amount | ||
| 3% del Leverage Ratio Exposure | 3% del Leverage Ratio Exposure |
Al 31 marzo 2022, a seguito del processo di monitoraggio, entrambi gli indicatori risultano soddisfatti al di sopra del limite predefinito.
In data 5 agosto 2011 la Consob (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.
In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 31 marzo 2022 le esposizioni al debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana e il cui valore contabile ammonta a 2.295 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione negativa pari a 11,3 milioni di euro.
Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a circa 2.310 milioni di euro, sono inclusi nel banking book e presentano una vita media residua ponderata di circa 46 mesi.
I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 31 marzo 2022 sono considerati di livello 1.
In conformità alla comunicazione Consob, oltre alle esposizioni in titoli di Debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato Italiano; tali esposizioni alla data del 31 marzo 2022 ammontano a 699 milioni di euro, di cui 140 milioni di euro relativi a crediti fiscali.
Il margine di intermediazione si attesta a 163,3 milioni di euro, in crescita del 18,6% rispetto al dato al 31 marzo 2021, pari a 137,7 milioni di euro.
Di seguito la variazione e le principali componenti del margine di intermediazione.
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2022 | 2021 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 131.069 | 115.827 | 15.242 | 13,2% |
| Commissioni nette | 20.725 | 18.767 | 1.958 | 10,4% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 11.530 | 3.128 | 8.402 | 268,6% |
| Margine di intermediazione | 163.324 | 137.722 | 25.602 | 18,6% |
Il margine di interesse aumenta del 13,2%, passando da 115,8 milioni di euro al 31 marzo 2021 a 131,1 milioni di euro al 31 marzo 2022. I principali fattori di crescita possono essere così sintetizzati:
Gli effetti positivi di cui sopra hanno più che compensato il minor contributo della PPA, il cui effetto nel trimestre è pari a 3,6 milioni di euro, in netta diminuzione rispetto al saldo di 11,9 milioni di euro del primo trimestre 2021, a seguito principalmente della chiusura di numerose posizioni creditizie nel corso del 2021 nonché alla fisiologica riduzione dei ricavi connessi ai portafogli in run-off.
Le commissioni nette ammontano a 20,7 milioni di euro, in aumento del 10,4% rispetto al dato al 31 marzo 2021: tale andamento è stato guidato sia da un maggior contributo delle commissioni attive, connesso principalmente alle maggiori masse gestite dall'Area Factoring rispetto al 31 marzo 2021, sia da una minore incidenza delle commissioni passive, a seguito della riduzione delle provvigioni pagate per i servizi di incasso e pagamento in ambito Settore Npl rispetto al primo trimestre 2021.
Le commissioni attive, pari a 23,8 milioni di euro in aumento del 6,6% rispetto al 31 marzo 2021, si riferiscono principalmente a commissioni di factoring a valere sul turnover generato dai singoli clienti (in pro soluto o in pro solvendo, nella formula flat o mensile), a commissioni per operazioni di finanza strutturata, a operazioni di leasing, a attività di servicing conto terzi e da altri corrispettivi usualmente richiesti alla clientela a fronte dei servizi prestati.
Le commissioni passive, pari a 3,1 milioni di euro contro il dato di 3,6 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2021, si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.
Le altre componenti del margine di intermediazione, in aumento di 8,4 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021, si compongono come segue:
• per 1,4 milioni di euro al risultato netto positivo delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (dato pari a 0,7 milioni di euro al 31 marzo 2021), principalmente rappresentato dalla variazione positiva netta di fair value delle quote di fondi OICR per 1,7 milioni di euro.
La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:
| FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2022 | 2021 | ASSOLUTA | % |
| Margine di intermediazione | 163.324 | 137.722 | 25.602 | 18,6% |
| Costi operativi | (87.823) | (83.847) | (3.976) | 4,7% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(17.008) | (18.421) | 1.413 | (7,7)% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.422) | (5.095) | (1.327) | 26,0% |
| Utile della operatività corrente al lordo delle imposte |
52.071 | 30.359 | 21.712 | 71,5% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(16.720) | (9.590) | (7.130) | 74,3% |
| Utile di periodo di pertinenza di terzi | 403 | 648 | (245) | (37,8)% |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 34.948 | 20.121 | 14.827 | 73,7% |
I costi operativi sono pari a 87,8 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 marzo 2021 (+4,7%).
| COSTI OPERATIVI | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2022 | 2021 | ASSOLUTA | % |
| Spese amministrative: | 90.133 | 86.234 | 3.899 | 4,5% |
| a) spese per il personale | 36.565 | 33.779 | 2.786 | 8,2% |
| b) altre spese amministrative | 53.568 | 52.455 | 1.113 | 2,1% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
4.080 | 4.413 | (333) | (7,5)% |
| Altri oneri/proventi di gestione | (6.390) | (6.800) | 410 | (6,0)% |
| Costi operativi | 87.823 | 83.847 | 3.976 | 4,7% |
Le spese per il personale, pari a 36,6 milioni di euro. L'incremento è da ricondursi sia ad una crescita delle risorse in forza alla data di riferimento sia a maggiori remunerazioni variabili (+0,6 milioni di euro). Il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 marzo 2022 è pari a 1.840 rispetto a 1.765 risorse al 31 marzo 2021.
Le altre spese amministrative, al 31 marzo 2022, sono pari a 53,6 milioni di euro, in aumento del 2,1% rispetto al 31 marzo 2021. A fronte di una sostanziale stabilità dei costi di recupero del Settore Npl, l'incremento è principalmente da ricondurre ai costi di consulenza, legati principalmente ai vari progetti strategici del Gruppo.
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE | 1° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2022 | 2021 | ASSOLUTA | % | |
| Spese per servizi professionali | 28.327 | 26.325 | 2.002 | 7,6% | |
| Legali e consulenze | 19.291 | 16.543 | 2.748 | 16,6% | |
| Revisione | 436 | 341 | 95 | 27,9% | |
| Servizi in outsourcing | 8.600 | 9.441 | (841) | (8,9)% | |
| Imposte indirette e tasse | 9.497 | 9.433 | 64 | 0,7% | |
| Spese per acquisto di beni e altri servizi | 15.744 | 16.697 | (953) | (5,7)% | |
| Assistenza e noleggio software | 4.820 | 4.223 | 597 | 14,1% | |
| Spese relative agli immobili | 2.005 | 1.672 | 333 | 19,9% | |
| Spese spedizione e archiviazione documenti | 1.670 1.015 |
655 | 64,5% | ||
| Pubblicità e inserzioni | 1.642 | 1.844 | (202) | (11,0)% | |
| Spese per informazione clienti | 1.533 | 3.985 | (2.452) | (61,5)% | |
| Costi per cartolarizzazione | 1.038 | 629 | 409 | 65,0% | |
| Spese telefoniche e trasmissione dati | 959 | 1.191 | (232) | (19,5)% | |
| Gestione e manutenzione autovetture | 623 | 582 | 41 | 7,0% | |
| Viaggi e trasferte | 310 | 326 | (16) | (4,9)% | |
| Altre spese diverse | 1.144 | 1.230 | (86) | (7,0)% | |
| Totale altre spese amministrative | 53.568 | 52.455 | 1.113 | 2,1% |
La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 19,3 milioni di euro nel primo trimestre 2022, in aumento del 16,6% rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento della voce è da ricondursi principalmente, come già esposto in precedenza, ai costi connessi alla prosecuzione dell'implementazione dei progetti strategici del Gruppo Banca Ifis nell'ambito del Piano Industriale 2022-2024, come la fusione di Credifarma in Farbanca (per maggiori dettagli relativamente a quest'ultima operazione, per cui a febbraio 2022 è pervenuta l'autorizzazione di Banca d'Italia, si rimanda alla sezione "5.4 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo"). La voce include il costo dell'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl, che al 31 marzo 2022 ammonta a 7,1 milioni di euro, in sostanziale stabilità rispetto al saldo del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
La sottovoce "Servizi in outsourcing", pari a 8,6 milioni di euro al 31 marzo 2022, registra un leggero decremento (-8,9%) rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente ed è prevalentemente riferibile all'attività di recupero stragiudiziale del Settore Npl, dove l'incremento delle commissioni alle agenzie di recupero per la raccolta dei piani di rientro è stato più che compensato dal venir meno delle commissioni connesse alla attività di recupero del portafoglio misto ipotecario ("MIPO") internalizzata successivamente al primo trimestre 2021, con conseguente registrazione dei costi connessi come "spese del personale" anziché come "altre spese amministrative".
La voce "Imposte indirette e tasse", pari a 9,5 milioni di euro rispetto a 9,4 milioni di euro al 31 marzo 2021, risulta sostanzialmente in linea. La voce è composta prevalentemente dall'imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl per un importo pari a 6,3 milioni di euro al 31 marzo 2022, in linea con il dato dell'omologo periodo dell'anno precedente, e include inoltre costi per imposta di bollo per 2,7 milioni di euro il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".
Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 15,7 milioni di euro, in diminuzione del 5,7% rispetto ai 16,7 milioni di euro del 31 marzo 2021. L'andamento della voce è influenzato dall'effetto contrapposto di alcune voci più significative, ed in particolare:
Gli altri proventi netti di gestione, pari a 6,4 milioni di euro, registrano un leggero decremento rispetto al dato di 6,8 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa componente di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 17,0 milioni di euro al 31 marzo 2022 rispetto a rettifiche nette per 18,4 milioni di euro al 31 marzo 2021 (in miglioramento del 7,7%), e includono accantonamenti per 0,6 milioni di euro relativi al rischio di credito connesso a impegni ad erogare fondi e garanzie; quest'ultimi sono in riduzione rispetto al saldo di 2,3 milioni di euro del 31 marzo 2021. Si rimanda a quanto più diffusamente dettagliato nella sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo".
Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri sono pari a 6,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 5,1 milioni di euro al 31 marzo 2021. La variazione pari a 1,3 milioni di euro è sostanzialmente dovuta al maggior accantonamento per 1,9 milioni di euro al Fondo di Risoluzione Unico parzialmente compensato da rilasci su contenziosi chiusi.
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 35,4 milioni di euro, in aumento del 70,2% rispetto al dato al 31 marzo 2021.
Le imposte sul reddito ammontano a 16,7 milioni di euro; il tax rate al 31 marzo 2022 è pari al 32,11% e risulta essere sostanzialmente in linea con il dato di 31,59% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 34,9 milioni di euro, in aumento di 14,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2021.
Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sezione "Media Press" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.
In data 17 gennaio 2022 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato il Liquidity Funding Plan 2022 per l'evoluzione delle fonti di raccolta della liquidità della Banca in ottica di sana e prudente gestione e nel rispetto delle regole prudenziali. L'obiettivo è ottimizzare il costo del funding, assicurando un'appropriata diversificazione ed equilibrio tra le fonti in una composizione sostenibile e adeguata alle soglie di tolleranza del rischio. Il Liquidity Funding Plan 2022 conferma la centralità e l'apporto rilevante della raccolta diretta retail della Banca attraverso i prodotti di deposito e conto corrente e prevede, con analoga valenza e rilevanza nel corso dell'anno, l'incremento dello stock delle obbligazioni wholesale emesse da Banca Ifis con un obiettivo market oriented a fine 2022 pari a 1,5 miliardi di euro (di cui 400 milioni di euro di Tier 2 e 1,1 miliardi di euro di Senior Preferred) rispetto al valore attuale di 1,1 miliardi di euro.
In data 9 febbraio 2022 Moody's ha assegnato a Banca Ifis il rating di Baa3 (investment grade) con outlook stabile grazie alla profittabilità ed alla solida posizione di capitale e di liquidità della Banca. Il testo originale del comunicato stampa pubblicato da Moody's è disponibile sul sito web dell'agenzia di rating (www.moodys.com).
In data 10 febbraio 2022 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato il Piano Industriale 2022- 2024, sulla base del quale Banca Ifis continuerà a focalizzarsi sui segmenti di business a più alta opportunità di crescita e redditività per rafforzare la leadership di mercato: Commercial & Corporate Banking per le PMI e Npl. Nel 2024 sono previsti 164 milioni di euro di utile netto (161 milioni di euro di utile di pertinenza della Capogruppo) e un ROE del 9%, e nel triennio 2022-2024 è atteso un utile netto cumulato di oltre 400 milioni di euro. La Banca punta a creare valore per gli azionisti con una distribuzione di dividendi di circa 200 milioni di euro cumulati nel periodo 2022-2024 corrispondente a un payout ratio attorno al 50%. Il CET1 è atteso al 15,1% al 2024 e sarà prudenzialmente superiore al 14% in tutto l'arco del piano. Per sostenere una profittevole crescita, il Banca ha definito un Piano Industriale basato su quattro pilastri, sintetizzati nell'acronimo D.O.E.S, che fanno leva su Digitalizzazione, apertura ("Open", ovvero sul modello Bank-as-a-platform), Efficienza e Sostenibilità. Nell'arco di Piano sono previste 200 nuove assunzioni, di cui 150 giovani, e un programma di formazione e di reskilling per rafforzare e ampliare le competenze distintive dei dipendenti.
In data 11 aprile 2022 è stata completata l'operazione di fusione per incorporazione di Credifarma S.p.A. in Farbanca S.p.A., per la quale era pervenuta l'autorizzazione da Banca d'Italia in data 21 febbraio 2022. Nasce, grazie a questa operazione, Banca Credifarma: il primo polo specializzato leader nei servizi finanziari alle farmacie. L'integrazione rappresenta il completamento del progetto avviato con l'acquisizione di Farbanca nel novembre 2020 e il punto di partenza di una nuova realtà dotata delle migliori competenze nell'erogazione del credito specializzato alle farmacie grazie allo sviluppo di servizi digitali integrati in un unico grande operatore. L'operazione rientra nel novero delle iniziative del Piano Industriale 2022-2024 volte a un'ulteriore semplificazione e specializzazione della struttura organizzativa del Gruppo Banca Ifis. Le sinergie post integrazione e il cross selling con tutti i prodotti finanziari del Gruppo consentiranno a Banca Credifarma di sviluppare ulteriormente il presidio commerciale nel comparto di riferimento. L'estensione degli investimenti in tecnologia digitale presentati nel Piano Industriale accelererà altresì l'innovazione dei processi e l'estensione della gamma dei servizi offerti, anche grazie a nuove partnership ed a soluzioni di consulenza complementari alla soddisfazione dei bisogni dell'impresa farmacia.
In data 22 aprile 2022 si è concluso il programma di acquisto di azioni ordinarie di Banca Ifis a servizio del "Piano LTI 2021-2023", che era stato avviato in data 15 marzo 2022 e oggetto di autorizzazione assembleare per un numero di azioni ordinarie non superiore a 1.044.000 e per un controvalore massimo complessivo non superiore ad 20,9 milioni di euro (il "Programma di Buy-Back"). In esecuzione di tale Programma di Buy-Back, Banca Ifis ha acquistato un totale di n. 1.044.000 azioni (corrispondente al numero massimo di azioni proprie oggetto di autorizzazione) pari all'1,940% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari ad 19.281.157,88 euro. A seguito degli acquisti effettuati fino al 22 aprile 2022 e considerando le azioni proprie già in portafoglio, alla data di conclusione del Programma di Buy-Back la Banca detiene n. 1.383.139 azioni proprie, pari al 2,570% del capitale sociale.
L'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi in data 28 aprile 2022 in unica convocazione sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato:
Paola Paoloni, Giovanni Meruzzi, Luca Lo Giudice e Roberta Gobbi e Roberto Diacetti. Sono stati nominati, inoltre, i membri del Collegio Sindacale nelle persone di: Andrea Balelli (Presidente), Franco Olivetti (Sindaco Effettivo), Annunziata Melaccio (Sindaco Effettivo), Marinella Monterumisi (Sindaco Supplente) e Emanuela Rollino (Sindaco Supplente);
Non sono intervenuti altri fatti di rilievo tra la chiusura del periodo e la data di approvazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione.
Venezia – Mestre, 12 maggio 2022
Per il Consiglio di Amministrazione
L'Amministratore Delegato
Frederik Herman Geertman
La sottoscritta Mariacristina Taormina, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Banca Ifis S.p.A., dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria" che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2022 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Venezia – Mestre, 12 maggio 2022
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Mariacristina Taormina
| RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.03.2021 | |
|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 131.069 | 115.827 | |
| + 30. |
Margine di interesse | 96.958 | 88.283 |
| + 130.a (parziale) |
Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura rappresentativa dell'operatività del business |
34.111 | 27.544 |
| Commissioni nette | 20.725 | 18.767 | |
| + 60. |
Commissioni nette | 20.725 | 18.767 |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 11.530 | 3.128 | |
| + 70. |
Dividendi e proventi simili | 617 | 427 |
| + 80. |
Risultato netto dell'attività di negoziazione | 2.980 | (752) |
| + 100.a |
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
6.767 | 912 |
| - 100.a (parziale) |
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl |
- | (7) |
| + 100.b |
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(208) | 1.862 |
| + 100.c |
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie | (74) | 10 |
| + 110.b |
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
1.448 | 676 |
| Margine di intermediazione | 163.324 | 137.722 | |
| Spese amministrative | (90.133) | (86.234) | |
| + 190.a |
a) spese per il personale | (36.565) | (33.779) |
| + 190.b |
b) altre spese amministrative | (53.568) | (52.455) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (4.080) | (4.413) | |
| + 210. |
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (2.127) | (2.189) |
| + 220. |
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (1.953) | (2.224) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 6.390 | 6.800 | |
| + 230. |
Altri oneri/proventi di gestione | 6.390 | 6.800 |
| Costi operativi | (87.823) | (83.847) | |
| + 240. |
Costi operativi | (94.805) | (91.268) |
| - 200. |
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 6.982 | 7.421 |
| RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
31.03.2022 | 31.03.2021 | ||
|---|---|---|---|---|
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (17.008) | (18.421) | ||
| + | 130.a | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
17.747 | 11.384 |
| - | 130.a (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura rappresentativa dell'operatività del business |
(34.111) | (27.544) |
| + | 130.b | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(84) | 58 |
| + | 100.a (parziale) | Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl |
- | 7 |
| + | 200.a (parziale) | Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate | (560) | (2.326) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.422) | (5.095) | ||
| + | 200.a | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate |
(6.770) | (6.316) |
| - | 200.a (parziale) | Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate | 560 | 2.326 |
| + | 200.b | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti netti | (212) | (1.105) |
| Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 52.071 | 30.359 | ||
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (16.720) | (9.590) | ||
| + | 300. | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | (16.720) | (9.590) |
| Utile (perdita) del periodo | 35.351 | 20.769 | ||
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | 403 | 648 | ||
| + | 340. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | 403 | 648 |
| Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 34.948 | 20.121 |
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