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Banca Ifis

Earnings Release Feb 8, 2024

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Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
0147-9-2024
Data/Ora Inizio Diffusione
8 Febbraio 2024 18:03:51
Euronext Star Milan
Societa' : BANCA IFIS
Identificativo Informazione
Regolamentata
: 186129
Utenza - Referente : IFISN03 - DA RIO
Tipologia : REGEM; 2.2
Data/Ora Ricezione : 8 Febbraio 2024 18:03:51
Data/Ora Inizio Diffusione : 8 Febbraio 2024 18:03:51
Oggetto : Errata Corrige - Banca Ifis: l'utile netto del 2023
cresce a 160 milioni di euro (+13,5%).
Deliberata la proposta di distribuzione di un
dividendo a s

Testo del comunicato

Vedi allegato

Banca Ifis: l'utile netto del 2023 cresce a 160 milioni di euro (+13,5%). Deliberata la proposta di distribuzione di un dividendo a saldo di 47 milioni di euro

  • L'utile netto del 2023, al netto della PPA, rappresenta il record storico per la Banca. È superiore del 16,8% rispetto all'obiettivo di 137 milioni di euro di utile previsto per il 2023 nel Piano Industriale del Gruppo.
  • Confermato il target di utile netto per il 2024 di circa 160 milioni di euro, in linea con le previsioni contenute nel Piano Industriale 2022-24.
  • L'andamento favorevole dei ricavi, in crescita del 3,5% rispetto al 2022, è sostenuto dal positivo andamento del business commerciale e dalla positiva correlazione dei crediti commerciali al rialzo dei tassi di interesse.
  • Salgono a 397 milioni di euro i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 3,6% rispetto al 2022, nonostante le tensioni inflattive.
  • Il CET1 ratio si è attestato al 14,87% ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti, pari al 9,0%1.
  • Dividendo totale di 110 milioni di euro a valere sul 2023 (2,1 euro per azione), superiore del 60% agli obiettivi del Piano industriale, di cui 63 milioni di euro (1,2 euro per azione) distribuito il 22 novembre 2023 e 47 milioni di euro (0,90 euro per azione) che verrà distribuito il 22 maggio 2024.
  • Realizzate oltre 30 iniziative, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos, per contribuire al benessere e alla sostenibilità individuale e sociale del Paese con un investimento complessivo pari a 7 milioni di euro nel triennio 2022-2024.

Risultati preliminari dell'esercizio 2023

Dati riclassificati2 – 1° gennaio 2023 / 31 dicembre 2023

  • L'utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 160,1 milioni di euro, in crescita del 13,5% rispetto ai 141,1 milioni di euro del 2022.
  • Il margine di intermediazione, in crescita del 3,5% a 704,6 milioni di euro rispetto ai 680,5 milioni di euro del 2022, beneficia della positiva correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking (+8,2% rispetto al 2022) al rialzo dei tassi di interesse. Salgono a 397 milioni di euro i recuperi di cassa sui portafogli Npl, in crescita del 3,6% rispetto al 2022 a conferma della resilienza della raccolta nonostante il rialzo dell'inflazione.
  • I costi operativi, pari a 405,8 milioni di euro (+4,0% rispetto ai 390,4 milioni di euro del 2022), aumentano per le maggiori spese del personale (163,8 milioni di euro rispetto a 150,8 milioni di euro del 2022), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per gli accantonamenti a fronte del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti bancari, e per le maggiori altre spese amministrative (249,4 milioni di euro rispetto a 242,4 milioni di euro del 2022). Il modesto incremento conferma la compensazione dell'effetto inflattivo con l'attento controllo dei costi e il continuo miglioramento dell'efficienza.
  • Il costo del credito è pari a 52,4 milioni di euro, in riduzione di oltre il 32% rispetto al 2022, e include 14 milioni di euro di accantonamenti sul portafoglio crediti in bonis a fronte di potenziali rischi macroeconomici.

1 A gennaio 2024, il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la comunicazione dei nuovi requisiti SREP. I nuovi requisiti prevedono un CET1 del 9,0%, un Tier 1 Ratio del 10,90% e un Total Capital Ratio del 13,30% (incluso 1,0% di P2G) e saranno applicati a partire dal 31 marzo 2024. Al 31 dicembre 2023, I requisiti SREP risultavano essere: CET1 8,65%, un Tier 1 Ratio del 10,50% e Total Capital Ratio al 12,9% (incluso 0,75% di P2G). 2 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito":

le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate; – gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

La posizione di liquidità al 31 dicembre 2023 è pari a circa 1,4 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.100%).

Requisiti di capitale

Il CET1 è pari a 14,87% (15,01% al 31 dicembre 2022) e il TCR è pari a 17,44% (18,82% al 31 dicembre 2022). Entrambi sono stati calcolati includendo gli utili generati dal Gruppo Bancario nel 2023 al netto dei dividendi.

Roma, 8 febbraio 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati preliminari del 2023.

"Nel 2023 Banca Ifis ha registrato nuovamente risultati positivi sotto il profilo economico-finanziario, con un aumento sensibile degli indicatori di redditività: in questi due anni di Piano Industriale, il nostro Istituto ha prodotto 300 milioni di euro di utili, distribuendone ai propri soci circa 185 milioni di euro. Risultati positivi sono stati raggiunti anche a livello industriale, con l'accelerazione sul fronte della digitalizzazione, e nella sostenibilità, in particolare sociale, incrementando gli investimenti previsti e realizzando oltre 30 progetti a elevato impatto per il benessere della comunità e la sostenibilità individuale e sociale del Paese, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos. Questi risultati ci orientano verso una double bottom line in cui la generazione di profitto si accompagna alla creazione di impatti positivi sulla società. Grazie a questo approccio, la Banca assicura sostegno concreto alle piccole e medie imprese nel percorso di transizione ESG e restituisce valore alle comunità nelle quali opera", dichiara Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.

"Abbiamo chiuso il 2023 con un utile netto di 160 milioni di euro che, al netto della PPA, rappresenta il massimo storico per Banca Ifis e ha beneficiato principalmente dell'andamento favorevole dei ricavi e del modesto rischio di credito. Raggiungiamo così con un anno di anticipo il risultato previsto per il terzo anno di Piano Industriale. Nel periodo, abbiamo proseguito il processo di trasformazione operativa e digitale tracciata nel Piano Industriale con soluzioni innovative, da un lato per efficientare i processi, dall'altro per migliorare i servizi e il supporto ai clienti. La prudenza nella gestione dei rischi, unita alla trasformazione digitale ormai avanzata del modello di business e all'autorevolezza nei nostri mercati di riferimento, basata sulla competenza delle Ifis People, ci consentono di guardare avanti con fiducia. Confermiamo quindi l'obiettivo di circa 160 milioni di euro di utile per l'esercizio 2024, in assenza di shock macroeconomici, pur in un contesto caratterizzato dal rallentamento della crescita e un costo della raccolta più elevato", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.

I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, in crescita dell'8,2% rispetto al 2022, riflettono la positiva correlazione del Gruppo al rialzo dei tassi di interesse (l'85% del portafoglio crediti commerciali è a tasso variabile). Il dinamismo della rete commerciale del Gruppo ha consentito la crescita delle attività nonostante la minore domanda di credito dovuta ai più alti tassi di interesse: nel 2023 il turnover del Factoring è cresciuto dell'1,4% e le erogazioni del Leasing del 4,0%. Nel periodo, è stato accelerato il percorso di digitalizzazione con l'evoluzione di "Ifis4Business" nella nuova piattaforma multiprodotto, "myIfis", per rendere sempre più efficace e fluida la relazione tra la rete vendita e la clientela finale. La Banca ha sviluppato nuovi prodotti e soluzioni mirate a sostenere la transizione sostenibile e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. In quest'ottica, l'offerta commerciale è stata ampliata con nuove soluzioni di leasing nei comparti auto, mobilità green alternativa ed energia sostenibile, e un nuovo prodotto di noleggio tech dedicato alla clientela privata.

***

Nel Settore Npl i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 397 milioni di euro, in crescita del 3,6% rispetto al 2022. L'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia, a oggi, impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse. In linea con le tempistiche attese, lo scorso 31 ottobre, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, è stata perfezionata l'acquisizione di Revalea e la partnership di lungo periodo per la gestione dei crediti deteriorati, siglata nel maggio 2023 con il Gruppo Mediobanca, volta a consolidare il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured.

Il costo medio della raccolta del 2023, pari al 2,89%, è in aumento rispetto allo 0,96% del 2022. La posizione di liquidità al 31 dicembre 2023 si è attestata a circa 1,4 miliardi di euro, nonostante il rimborso di 500 milioni di euro di TLRO a dicembre 2023.

Nel mese di dicembre, in anticipo rispetto alla scadenza di settembre 2024, la Banca ha rimborsato 500 milioni di euro di TLTRO e ha già completato con largo anticipo molte delle azioni per rimborsare i rimanenti 1,5 miliardi di euro di TLTRO. Le azioni completate hanno previsto il remarketing delle note senior della cartolarizzazione leasing per circa 400 milioni di euro, il ramp-up della cartolarizzazione Npl per ulteriori circa 400 milioni di euro e l'emissione di una obbligazione senior per 300 milioni di euro. A queste operazioni si aggiungono i circa 600 milioni di euro del portafoglio di proprietà in naturale scadenza entro settembre 2024. Nei prossimi trimestri sono, inoltre, previste operazioni di pronti contro termine sul portafoglio di proprietà, l'aumento della raccolta retail con una strategia multicanale e, in presenza di mercati finanziari favorevoli, emissioni obbligazionarie senior.

I rapporti di qualità dell'attivo, il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 5,5% e al 3,2%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 4,5% e al 2,3%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento. In significativo miglioramento il rapporto crediti deteriorati netti/crediti netti che scende al 3,2% rispetto al 4,0% di fine 2022. La copertura dei crediti deteriorati è stata ulteriormente rafforzata dal 35% del 2022 al 43% del 2023. In particolare, la copertura delle sofferenze è stata incrementata dal 69% del 2022 al 78% del 2023 e quella delle inadempienze probabili dal 39% del 2022 al 44% del 2023.

I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità sia della Banca sia del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 14,87% (15,01% al 31 dicembre 2022) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 17,44% (18,82% al 31 dicembre 2022), calcolati includendo l'utile del 2023 al netto del dividendo.

Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato la proposta di distribuzione di un dividendo a saldo relativo all'anno 2023 per un totale di 47 milioni di euro, pari a 0,9 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge, che verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 maggio 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 maggio 2024 e data di pagamento il 22 maggio 2024. In occasione della presentazione dei risultati relativi ai 9 mesi del 2023, la Banca aveva deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2023 pari a 63 milioni di euro, ovvero di 1,2 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge. Per l'intero 2023, la Banca ha in previsione di distribuire 110 milioni di euro di dividendi, pari a 2,1 euro per azione in circolazione, coerentemente con la nuova dividend policy approvata lo scorso anno.

L'impegno di Banca Ifis nella realizzazione dell'agenda sociale e nella sostenibilità ambientale e di governance

***

Nel 2023, in linea con gli investimenti annunciati in occasione del Piano Industriale, Banca Ifis ha rafforzato il suo impegno per la realizzazione dell'agenda sociale indirizzata dalla Presidenza realizzando, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos, oltre 30 progettualità e incrementando, con la donazione di 1 milione di euro in favore di Fondazione Banco Alimentare Onlus, avvenuta a dicembre 2023, il budget complessivo a essa dedicato, da 6 a 7 milioni di euro nel periodo di Piano 2022-2024. Un impegno concreto grazie al quale la Banca ha ottenuto il Premio Areté per la Comunicazione Finanziaria Responsabile al Salone della CSR e dell'Innovazione Sociale.

Tale impegno si è realizzato attraverso iniziative rivolte ai dipendenti - in particolare in progetti a favore della diversity and inclusion che hanno portato la Banca a ottenere la certificazione UNI PdR 125:2022 e a pubblicare la sua prima Politica sulla Diversity and Inclusion. Dall'altro verso il business, rafforzando il tradizionale modello di recupero etico e sostenibile della Banca nel business Npl per agevolare la reinclusione finanziaria di persone e famiglie, con particolare attenzione alle categorie più fragili. In tal senso, la Banca ha avviato un lavoro di benchmark a livello internazionale per identificare un sistema di strumenti, metodologie e buone pratiche per un recupero crediti sostenibile. Infine, verso le comunità attraverso i tre ambiti di Kaleidos: inclusione, cultura e territorio e benessere delle persone.

Per meglio quantificare l'impatto creato dalle attività di Kaleidos, Banca Ifis ha completato lo sviluppo, in collaborazione con il Politecnico di Milano, di un modello di misurazione dell'impatto sulla comunità generato dalle attività a carattere

sociale promosse o supportate dalla Banca, consentendo di coglierne ancor più chiaramente gli effetti positivi che mostrano come, in media, ogni euro investito in iniziative di sostenibilità si è trasformato in 3,9 euro di valore economico per la comunità.

Per quanto riguarda l'inclusione sociale, la Banca ha continuato a dare sostegno a iniziative ad alto valore aggiunto per esempio verso associazioni come CAF, che accoglie e supporta ragazzi svantaggiati, Fondazione Don Gino Rigoldi, che sostiene famiglie in difficoltà socioeconomica, e Articolo 3, che opera nel carcere di Bollate.

Nell'ambito della ricerca medico-scientifica, altro pilastro dell'agenda sociale, la Banca ha supportato l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per la ricerca di terapie innovative di contrasto ai tumori maligni del sistema nervoso centrale che colpiscono bambini e giovani adulti, oltre all'Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) con l'iniziativa "Adotta un Ricercatore" della Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata Onlus.

La Banca ha poi confermato l'impegno in progetti di respiro nazionale nella cultura e nello sport, anche attraverso osservatori dedicati che ne mostrano opportunità e benefici, sia economici che sociali, a favore di tutti gli stakeholder. Nella cultura, ampliando "Economia della Bellezza", la piattaforma che valorizza il patrimonio del nostro Paese non solo nei settori più tradizionali come quello naturalistico-paesaggistico, ma anche imprenditoriale e del "saper fare", attraverso l'attività delle Pmi che la Banca sostiene con i propri prodotti e servizi. Nell'ambito delle celebrazioni del 40° anniversario dalla fondazione, all'interno della cinquecentesca Villa Fürstenberg a Mestre, la Banca ha inaugurato il "Parco Internazionale di Scultura", l'esposizione permanente di sculture monumentali che a partire dal prossimo aprile sarà aperto al pubblico. Un esempio del modo di fare banca improntato all'economia sociale.

Nello sport, il progetto "Osservatorio sullo Sport System Italiano" fotografa il valore di questo specifico ecosistema e il contributo allo sviluppo del Paese. In linea con la missione di Kaleidos, la Banca ha sostenuto i giovani attraverso numerose iniziative quali la donazione di borse di studio agli atleti medagliati juniores del CONI.

L'impegno della Banca è proseguito anche sul fronte ambientale: dopo aver aderito, per prima in Italia, alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA) - l'iniziativa delle Nazioni Unite che ha l'obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario azzerando le emissioni nette del portafoglio impieghi entro il 2050 – la Banca ha continuato a monitorare i target di riduzione delle emissioni finanziate entro il 2030 sul portafoglio creditizio, coprendo circa l'80% delle esposizioni ed emissioni finanziate considerate dalla NZBA. Per sostenere le Pmi nel percorso di trasformazione sostenibile, la Banca ha lanciato una serie di prodotti volti ad agevolare la transizione energetica dei clienti, come il leasing per colonnine elettriche e impianti fotovoltaici rimovibili, oltre a una soluzione di noleggio di flotte e-bike. Anche alla luce delle aspettative di vigilanza di Banca d'Italia, la Banca ha sviluppato numerose progettualità in materia ambientale, a partire dall'integrazione dei criteri ESG nei processi di credito e risk management, fino alla pubblicazione del primo Report allineato alle raccomandazioni della Task force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD). Infine, sul fronte governance, la Banca ha confermato il rating "A" assegnato dalla società MSCI e ha avviato una serie di attività volte a rafforzare la propria presenza e posizionamento nei principali indici di sostenibilità a livello internazionale.

***

In data odierna, il Consiglio di Amministrazione ha altresì preso atto delle dimissioni rassegnate dalla sola carica di amministratore dal Fondatore Sebastien Egon Fürstenberg, che ha dichiarato di volersi dedicare a tempo pieno alla Presidenza onoraria attribuitagli dall'Assemblea degli Azionisti il 20 aprile 2023.

La sostituzione del Fondatore e consigliere dimissionario sarà oggetto di prossime deliberazioni, con il supporto e le preventive valutazioni del Comitato Nomine.

Sebastien Egon Fürstenberg ha assicurato anche per il futuro il proprio impegno al puntuale assolvimento dei compiti attribuitigli dallo statuto sociale quale Presidente Onorario.

Principali dinamiche

DATI RICLASSIFICATI3

Il conto economico consolidato al 31 dicembre 2023 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 160,1 milioni di euro.

Di seguito le principali voci economiche dei risultati preliminari relativi all'esercizio 2023 del Gruppo Banca Ifis.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 704,6 milioni di euro, in crescita del 3,5% rispetto al dato al 31 dicembre 2022, pari a 680,5 milioni di euro. A tale risultato contribuisce il Settore Commercial & Corporate Banking con la stabilità dell'Area Factoring, che si attesta a 172,9 milioni di euro, con il contributo dell'Area Leasing (62,1 milioni di euro, in miglioramento di 2,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022) e con le migliori performance dell'Area Corporate Banking & Lending (109,7 milioni di euro, +25,4% rispetto al dato di fine esercizio 2022). Il Settore Npl si attesta a complessivi 294,5 milioni di euro, in aumento di 10,2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, soprattutto grazie ai maggiori interessi attivi (connessi all'aumento del valore medio dei crediti sottostanti) e all'ingresso di Revalea nel perimetro del Gruppo. Infine, il Settore Governance & Servizi e Non Core si attesta a 65,4 milioni di euro, in diminuzione di 12,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Tale riduzione è determinata da un decremento del margine di interesse di 9,0 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente per effetto dell'impatto negativo dovuto all'incremento del costo del funding.

Rettifiche di valore nette

Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 52,4 milioni di euro risultano in diminuzione di 25,1 milioni di euro rispetto a dicembre 2022. La variazione è principalmente legata al fatto che il dato comparativo includeva rettifiche per 21,7 milioni di euro sul Settore Npl a fronte del cambiamento normativo relativo all'innalzamento della soglia minima di pignoramento delle pensioni, nonché alle dinamiche registrate nel 2023 in termini di accantonamenti e riprese nette.

Costi operativi

I costi operativi sono pari a 405,8 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (+4,0%). Il cost/income ratio si attesta al 57,6%, in linea rispetto all'esercizio precedente.

Di seguito si riportano le principali componenti della voce:

  • le spese per il personale, pari a 163,8 milioni di euro, registrano un aumento dell'8,6% da ricondursi all'incremento dell'organico, a maggiori remunerazioni variabili e ai costi incrementali di competenza del 2023 connessi al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) dei dipendenti bancari;
  • le altre spese amministrative sono pari a 249,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2022, e includono il contributo della neoacquisita Revalea per 4,2 milioni di euro (relativo ai due mesi di competenza del Gruppo Banca Ifis, cioè novembre e dicembre 2023).

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 31 dicembre 2023 sono pari a 6,9 milioni di euro, in peggioramento di 6,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente a causa del fatto che il saldo comparato del 2022 includeva la ripresa per 5,9 milioni di euro sui fondi rischi connessi alle operazioni di cessione crediti in ambito GACS.

3 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":

le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Oneri e proventi non ricorrenti

La voce "Oneri e proventi non ricorrenti" include le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti", ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale. Il saldo netto al 31 dicembre 2023, che risulta negativo e pari a 2,9 milioni di euro, include i costi operativi direttamente o indirettamente connessi all'acquisizione di Revalea pari a complessivi 11,5 milioni di euro, nonché il c.d. "gain on bargain purchase" riveniente e calcolato ai sensi dell'IFRS 3, pari a 8,5 milioni di euro.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 160,1 milioni di euro, in aumento del 13,5% rispetto al 2022.

Focus sui singoli Settori

Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 31 dicembre 2023.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 78,7 milioni di euro, in aumento di 7,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Come meglio dettagliato in seguito, tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 16,6 milioni di euro (+7,7%), delle commissioni nette (+5,8 milioni di euro, pari al +6,4%) e delle altre componenti del margine di intermediazione per 3,8 milioni di euro, i cui effetti positivi hanno più che compensato le maggiori rettifiche di valore nette per 12,2 milioni di euro (+25,2%).

Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:

  • il contributo dell'Area Factoring ammonta a 172,9 milioni di euro, in aumento dello 0,7% rispetto al risultato dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo delle commissioni nette (in aumento di 5,7 milioni di euro), come conseguenza dell'aumento dei rendimenti dei crediti gestiti;
  • il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 62,1 milioni di euro, in miglioramento di 2,7 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 31 dicembre 2022. Tale aumento è dovuto al maggior contributo del margine di interesse per 3,9 milioni di euro, il quale è stato compensato parzialmente dal minore margine commissionale per 1,2 milioni di euro;
  • il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 109,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023, risulta in aumento di 22,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (+25,4%). La variazione positiva è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:
  • crescita di 16,5 milioni di euro del margine di interesse (+28,3%), grazie al positivo contributo offerto dal comparto Lending per 10,7 milioni di euro e dal comparto Corporate Banking (e in particolare della business unit Structured Finance) per 5,8 milioni di euro;
  • maggiori commissioni nette per 1,3 milioni di euro (+7,8%), principalmente derivanti dall'attività del comparto Corporate Banking;
  • incremento per 4,4 milioni di euro delle altre componenti del margine di intermediazione riconducibili al comparto Corporate Banking derivante dal maggior contributo generato dalle poste valutate al fair value, tra cui i fondi OICR (su cui si sono registrate nell'esercizio maggiori plusvalenze da valutazione) e le partecipazioni di minoranza (per le quali si è registrato un aumento degli utili netti realizzati dalle cessioni del 2023 rispetto al dato al 31 dicembre 2022).

Le rettifiche di valore nette su crediti del Settore ammontano a 60,7 milioni di euro, in aumento di 12,2 milioni di euro. Tale variazione è riconducibile principalmente alle Aree Factoring e Corporate Banking & Lending, in quanto sono avvenuti accantonamenti singolarmente rilevanti.

I costi operativi pari a 163,9 milioni di euro registrano un aumento del 3,4% da ricondursi all'incremento dell'organico, a maggiori remunerazioni variabili e ai costi incrementali di competenza del 2023 connessi al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) dei dipendenti bancari.

L'utile al 31 dicembre 2023 del Settore Npl è pari a 68,1 milioni di euro, in aumento di 19,6 milioni di euro rispetto al dato dell'esercizio precedente. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 294,5 milioni di euro, in aumento di 10,2 milioni di euro rispetto a quello dell'esercizio precedente.

Si ricorda che il saldo dell'esercizio precedente della voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito", pari a 21,7 milioni di euro, si riferiva all'impatto sul Settore Npl del cambiamento normativo relativo all'innalzamento della soglia minima di pignoramento delle pensioni.

I costi operativi, pari a 191,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023, risultano in aumento di 2,8 milioni di euro rispetto al 2022. Tale incremento deriva anche in questo caso principalmente da maggiori spese del personale sia per incremento organico che per maggiori costi connessi al rinnovo del CCNL.

L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 31 dicembre 2023 è pari a 15,0 milioni di euro, in diminuzione di 7,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Il margine di intermediazione si attesta a 65,4 milioni di euro, in diminuzione di 12,4 milioni di euro rispetto al 2022, a causa di un decremento del margine di interesse di 9,0 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente per l'incremento del costo del funding, e delle altre componenti del margine di intermediazione, che risultano anch'esse in diminuzione di 2,4 milioni di euro, a seguito delle variazioni negative di fair value su strumenti derivati di negoziazione (-4,2 milioni di euro) e del minor risultato dell'attività di negoziazione del comparto Treasury, i cui effetti hanno più che compensato i maggiori dividendi rivenienti dal comparto azionario (+2,9 milioni di euro).

I costi operativi si attestano a 50,0 milioni di euro, registrando un aumento di 7,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri risultano pari a 2,5 milioni di euro, in peggioramento di 8,0 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (che riportava riprese nette per 5,5 milioni di euro), principalmente perché il dato comparativo includeva riprese su GACS al termine del periodo di garanzia.

Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2023.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.622,1 milioni di euro, in aumento rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (10.186,9 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2,0 miliardi di euro (in aumento rispetto al dato di fine 2022 di 1,9 miliardi di euro, +4,8%), di cui 1,6 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (1,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2022). Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un leggero incremento (+3,8%) grazie alla crescita di tutte le aree di business del settore. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in crescita di 60,4 milioni di euro (principalmente a seguito del sopraccitato aumento nel 2023 del portafoglio di titoli di debito), mentre i crediti del Settore Npl registrano una crescita rispetto al 31 dicembre 2022 (+8,3%), anche grazie ai crediti acquisiti per effetto dell'operazione di aggregazione aziendale di Revalea, il cui valore di bilancio a fine 2023 è pari a 208,1 milioni di euro.

Raccolta

Nel corso dell'esercizio, il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità al 31 dicembre 2023 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR (con indice superiore al 1.100%).

Il totale della raccolta al 31 dicembre 2023 risulta pari a 11,8 miliardi di euro e risulta in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (+6,2%) ed è rappresentato per il 49,2% da debiti verso la clientela (45,8% al 31 dicembre 2022), per il 23,0% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 27,8% da titoli in circolazione (23,4% al 31 dicembre 2022).

La struttura del funding risulta così composta:

  • 49,2% clientela;
  • 15,7% Asset Backed Securities (ABS);
  • 13,3% TLTRO;
  • 12,1% titoli di debito;
  • 9,7% altro.

I debiti verso banche ammontano a 2,7 miliardi di euro, in diminuzione del 20,6% rispetto al dato di fine dicembre 2022 principalmente per effetto della sopraggiunta scadenza di finanziamenti a breve termine verso banche centrali (LTRO) nonché per il rimborso anticipato di 500 milioni di euro a livello di TLTRO effettuato a dicembre 2023. Al 31 dicembre 2023 il saldo dei debiti verso banche è rappresentato principalmente dalle residue operazioni di TLTRO per 1,6 miliardi di euro e da PCT per 0,7 miliardi di euro.

I debiti verso la clientela ammontano al 31 dicembre 2023 a 5,8 miliardi di euro, in crescita del 13,9% rispetto al 31 dicembre 2022. La crescita è sostenuta sia dalla raccolta retail, che ammonta a 4,5 miliardi di euro a fine dicembre 2023 (+7,6%), sia dalla componente pronti contro termine (PCT), che registra un incremento di 296,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

I titoli in circolazione ammontano al 31 dicembre 2023 a 3,3 miliardi di euro e sono composti da:

  • titoli emessi dal veicolo ABCP Programme per 1,1 miliardi di euro relativi alla tranche senior;
  • titoli emessi dal veicolo Indigo Lease per 0,4 miliardi di euro relativi alla tranche senior, a seguito della ristrutturazione dell'operazione avvenuta nel corso del terzo trimestre 2023;
  • titoli emessi dal veicolo Emma SPV per 0,4 miliardi di euro relativi alla tranche senior;
  • 0,4 miliardi di euro relativi a prestiti subordinati, sostanzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2022;
  • obbligazioni emesse da Banca Ifis per 1,1 miliardi di euro. Rispetto al 31 dicembre 2022 si segnala la seguente movimentazione:
  • 600 milioni di euro relativi ai due senior bond, ciascuno di nominali 300 milioni di euro e di durata rispettivamente 4 anni e 5 anni, emessi a gennaio 2023 e a settembre 2023;
  • 45 milioni di euro relativi alla seconda tranche emessa a marzo 2023 e relativa a un senior bond di durata 4 anni e nominale complessivo pari a 110 milioni di euro;
  • rimborso di 300 milioni di euro dell'obbligazione senior emessa nel 2018 e scaduta ad aprile 2023.

Patrimonio e ratio4

Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 31 dicembre 2023 a 1.693,7 milioni di euro, in crescita del 6,0% rispetto al dato di fine 2022 pari a 1.597,8 milioni di euro. Le principali variazioni possono ricondursi a:

  • la variazione positiva relativa al risultato d'esercizio di pertinenza della Capogruppo di 160,1 milioni di euro;
  • la variazione negativa per il pagamento del saldo sui dividendi 2022 per 21,0 milioni di euro e per il pagamento degli acconti dividendi 2023 per 63,0 milioni di euro;
  • la variazione positiva legata alle riserve di valutazione per 15,3 milioni di euro pressoché interamente associata a variazioni di valutazione a fair value registrate sui titoli valutati a FVOCI;
  • alla variazione positiva del Patrimonio netto di terzi per 1,8 milioni di euro, per la quota parte dei risultati d'esercizio maturati dalla controllata Banca Credifarma.

I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2023 si attestano per il CET1 al 14,87%, per il Tier 1 a 14,87% e per il Total Capital al 17,44%.

In data 29 gennaio 2024 il Gruppo Banca Ifis ha reso nota la decisione finale che Banca d'Italia ha adottato, a seguito dello del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale annuale (SREP), riguardante i nuovi requisiti di capitale che il Gruppo dovrà rispettare, a livello consolidato, per il 2024 e che si riportano di seguito:

  • CET1 Ratio pari all'8,00%, vincolante nella misura del 5,50%;
  • Tier 1 Ratio pari al 9,90%, vincolante nella misura del 7,40%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,30%, vincolante nella misura del 9,80%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale (riepilogati nella tabella sotto riportata), ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari al 9,00%, composto da un OCR CET1 Ratio pari all'8,00% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 1,00%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,90%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 9,90% e da una componente target pari all'1,00%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,30%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,30% e da una componente target pari all'1,00%.

4 Il CET1, CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2023, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.

Il Gruppo Banca Ifis al 31 dicembre 2023 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.

Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell'esercizio

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sottosezione "Comunicati Stampa" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nell'esercizio.

Emissione bond da 300 milioni di euro con scadenza a 4 anni

In data 12 gennaio 2023, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali. In particolare, l'emissione ha una durata quadriennale, con data di regolamento prevista per il 19 gennaio 2023. Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's. Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'esercizio 2022, la distribuzione di un dividendo di 0,40 euro per azione a titolo di saldo per l'esercizio e la nomina di Sebastien Egon Fürstenberg a Presidente Onorario

L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi in data 20 aprile 2023 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato, tra i vari punti:

  • il Bilancio d'esercizio 2022 di Banca Ifis;
  • la distribuzione agli azionisti di un dividendo di 0,40 euro a titolo di saldo per l'esercizio 2022, al lordo delle eventuali ritenute di legge, per ciascuna azione con stacco cedola (n. 27) il 22 maggio 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 22 maggio 2023 e data di pagamento (payment date) il 24 maggio 2023;
  • e la nomina del Fondatore, Sebastien Egon Fürstenberg, a Presidente Onorario di Banca Ifis a tempo indeterminato.

Il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis nomina Simona Arduini Vice Presidente

Il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis S.p.A., riunitosi in data 13 luglio 2023 ha approvato all'unanimità la nomina della professoressa Simona Arduini a Vice Presidente. Simona Arduini supporterà la Banca, tra l'altro, nello sviluppo di progetti nell'ambito della sostenibilità in ogni sua declinazione. La prof. Arduini manterrà il proprio ruolo di Presidente del Comitato Controllo e Rischi fino a scadenza ed entrerà altresì a far parte del Comitato Sostenibilità. È stata, inoltre, confermata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo alla prof. Arduini.

Ristrutturazione della prima cartolarizzazione in Italia di crediti Npl assistiti da Ordinanza di Assegnazione (ODA)

Banca Ifis in data 28 luglio 2023, con il supporto di JP Morgan SE in qualità di co-arrangers, ha perfezionato la ristrutturazione della cartolarizzazione di crediti non performing realizzata nel marzo 2021 tramite il veicolo di cartolarizzazione Ifis NPL 2021-1 SPV.

La ristrutturazione della Ifis NPL 2021-1 SPV rientra nell'ambito delle attività di funding e consente a Banca Ifis di raccogliere liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti dal bilancio della controllata Ifis Npl Investing. L'operazione ha generato inoltre un rafforzamento del profilo di liquidità del Gruppo Banca Ifis, permettendo contestualmente a Ifis Npl Investing di incrementare la propria capacità di autofinanziare le attività di investimento in nuovi portafogli Npl.

Approvazione nuova politica di dividendi di Banca Ifis

Il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis del 3 agosto 2023 ha approvato la nuova politica di remunerazione degli azionisti. Tale Dividend Policy prevede un meccanismo di tipo progressivo con incremento del payout ratio al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale della Banca (retained earnings), nel rispetto del contesto macroeconomico e regolamentare di riferimento e dello stato di avanzamento del Piano Industriale tempo per tempo vigente. Il Consiglio potrà proporre all'Assemblea di distribuire una quota degli utili d'esercizio della Banca fino al 50% dell'utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis fino alla Soglia di Rilevanza identificata in sede di definizione del budget annuale e al 100% dell'utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis eccedente la Soglia di Rilevanza. La Soglia di Rilevanza, per il 2023, è fissata in 100 milioni di euro. Resta ferma, in ogni caso, la piena discrezionalità del Consiglio nella definizione, volta per volta, della proposta di distribuzione di dividendi da sottoporre all'Assemblea, in conformità a quanto previsto dall'art. 28 CRR.

Pubblicazione del primo TCFD Report di Banca Ifis

In data 3 agosto 2023 il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis ha approvato la prima edizione del TCFD Report, che presenta le informazioni utili agli investitori e agli stakeholder per valutare correttamente i rischi e le opportunità della Banca legati al clima. Il documento, redatto su base volontaria e allineato alle raccomandazioni della Task-force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), nata su iniziativa del Financial Stability Board, amplia ulteriormente la rendicontazione ESG del Gruppo, rappresentando, tra gli altri progetti, la strategia di riduzione delle emissioni finanziate sul portafoglio creditizio che la Banca ha definito aderendo, per prima in Italia, alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), l'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale.

Emissione a settembre 2023 di bond da 300 milioni di euro con scadenza a 5 anni

In data 6 settembre 2023 Banca Ifis ha completato il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred destinata ad investitori istituzionali per un ammontare di 300 milioni di euro. L'operazione rientra nell'ambito del programma di emissioni EMTN da 5 miliardi di euro, così come previsto dal Piano Industriale 2022-2024 della Banca. Nel dettaglio, l'emissione obbligazionaria ha una durata di 5 anni, con data di regolamento prevista per il 13 settembre 2023 e scadenza il 13 settembre 2028. Il reoffer price è stato fissato alla pari e con una cedola pagabile annualmente del 6,875%. L'obbligazione è quotata presso il Luxembourg Stock Exchange e ha un rating di Baa3 da parte di Moody's e di BB+ da parte di Fitch.

Roberto Ferrari nominato nuovo CFO di Banca Ifis

Banca Ifis ha rafforzato la propria squadra manageriale con l'inserimento di Roberto Ferrari che, a far data dal 20 settembre 2023, è stato nominato Chief Financial Officer (CFO). Nel suo nuovo ruolo, Ferrari risponde direttamente all'Amministratore Delegato, Frederik Geertman. In conformità alle disposizioni contenute nelle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., si informa che il dott. Ferrari non è titolare di azioni di Banca Ifis.

Perfezionata la partnership industriale negli Npl con il Gruppo Mediobanca

In data 31 ottobre 2023 il Gruppo Banca Ifis e il Gruppo Mediobanca hanno perfezionato la partnership di lungo periodo siglata lo scorso maggio per la gestione dei crediti deteriorati (Npl). In particolare, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, Banca Ifis ha perfezionato l'acquisto dal Gruppo Mediobanca, per un corrispettivo di 100 milioni di euro, Revalea S.p.A., società nata nel 2022 dallo scorporo di Npl derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze con un gross book value di 6,5 miliardi di euro e un valore netto di bilancio di 232,1 milioni di euro al 30 settembre 2023. L'operazione consolida il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured e consente a Mediobanca di uscire dal business del Npl, non più tra le attività core del Gruppo, consolidando altresì la specializzazione di MBCredit Solutions nell'attività di gestione e recupero potendo contare su volumi di business costanti per i prossimi anni. Con il perfezionamento dell'operazione è entrato, infatti, in vigore l'accordo pluriennale di servicing ai sensi del quale MBCredit Solutions continuerà ad affiancare Banca Ifis nell'attività di gestione nonché di recupero dei crediti in sofferenza e deteriorati. Nel contesto dell'acquisizione, 18 dipendenti di Revalea sono andati a rafforzare il team del Gruppo Banca Ifis.

Distribuzione di un acconto sui dividendi 2023 pari a 63,0 milioni di euro (1,2 euro per azione)

In data 9 novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato la distribuzione di un acconto sui dividendi 2023 complessivamente pari a euro 62.961.692 ossia pari a 1,20 euro (al lordo delle ritenute di legge) per ciascuna delle n. 52.468.077 azioni Banca Ifis emesse e in circolazione a tale data (e quindi escludendo le azioni proprie detenute dalla Banca). L'acconto sul dividendo 2023 è stato messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 novembre 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 novembre e data di pagamento (payment date) il 22 novembre 2023. La relazione del Consiglio di Amministrazione e il prospetto contabile al 30 settembre 2023 ex articolo 2433-bis c.c., sulla base dei quali il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione dell'acconto sul dividendo e incluse all'interno del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023, sono messi a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Banca, nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato e sul sito web istituzionale della Banca, www.bancaifis.it, sezione "Investor Relations". Infine, ai fini della distribuzione dell'acconto sul dividendo, la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha rilasciato in data 9 novembre 2023 il parere previsto dall'articolo 2433-bis c.c. che è a disposizione dei soci presso la sede sociale della Banca.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

Conclusione SREP sui requisiti di capitale: Banca Ifis ampiamente sopra delle indicazioni di Banca d'Italia

In data 29 gennaio 2024 il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la notifica di conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP decision") condotto sul Gruppo.

Banca d'Italia ha individuato per il 2024 i seguenti requisiti di capitale (pari alla somma di Overall Capital Requirement e Pillar 2 Guidance) su base consolidata:

  • CET1 Ratio pari al 9,00%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,90%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,30%.

I requisiti di capitale sopra riportati includono la componente Target della Pillar 2 Guidance pari all'1,00%. Il Gruppo Banca Ifis supera ampiamente tali requisiti di capitale, avendo al 31 dicembre 2023 i seguenti coefficienti patrimoniali:

  • CET1 Ratio: 14,87%;
  • Tier 1 Ratio: 14,87%;
  • Total Capital Ratio:17,44%.

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Massimo Luigi Zanaboni, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Schemi di Bilancio riclassificati e principali dati patrimoniali

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
  • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
  • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Stato Patrimoniale Consolidato riclassificato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
31.12.2023 31.12.2022
Cassa e disponibilità liquide 857.533 603.134
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 12.896 26.868
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a
conto economico
221.982 195.220
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
749.176 697.611
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 637.567 565.762
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 10.622.134 10.186.932
Partecipazioni 24 -
Attività materiali 143.255 126.341
Attività immateriali 76.667 64.264
di cui:
- avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali: 285.435 325.181
a) correnti 46.601 60.924
b) anticipate 238.834 264.257
Altre attività 444.692 471.064
Totale dell'attivo 14.051.361 13.262.377
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
31.12.2023 31.12.2022
Debiti verso banche 2.717.139 3.422.160
Debiti verso clientela 5.814.624 5.103.343
Titoli in circolazione 3.288.895 2.605.195
Passività finanziarie di negoziazione 14.005 25.982
Derivati di copertura 11.644 -
Passività fiscali: 57.717 52.298
a) correnti 26.025 21.961
b) differite 31.692 30.337
Altre passività 387.554 391.697
Trattamento di fine rapporto del personale 7.906 7.696
Fondi per rischi e oneri 58.178 56.225
Riserve da valutazione (39.215) (59.722)
Riserve 1.505.424 1.440.944
Acconti su dividendi (-) (62.962) (52.433)
Sovrapprezzi di emissione 84.108 83.767
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (21.817) (22.104)
Patrimonio di pertinenza di terzi 14.240 12.432
Utile d'esercizio 160.110 141.086
Totale del passivo e del patrimonio netto 14.051.361 13.262.377

Conto Economico Consolidato riclassificato

VOCI 31.12.2023 31.12.2022
(in migliaia di euro)
Margine di interesse 566.197 548.250
Commissioni nette 98.221 93.513
Altre componenti del margine di intermediazione 40.198 38.784
Margine di intermediazione 704.616 680.547
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (52.407) (77.515)
Risultato netto della gestione finanziaria 652.209 603.032
Spese amministrative: (413.204) (393.255)
a) spese per il personale (163.802) (150.834)
b) altre spese amministrative (249.402) (242.421)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (17.706) (16.915)
Altri oneri/proventi di gestione 25.069 19.792
Costi operativi (405.841) (390.378)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (6.878) (400)
Oneri e proventi non ricorrenti (2.919) -
Rettifiche di valore dell'avviamento - (762)
Utile da cessioni di investimenti 986 304
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 237.557 211.796
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (75.641) (69.909)
Utile d'esercizio 161.916 141.887
Utile d'esercizio di pertinenza di terzi (1.806) (801)
Utile d'esercizio di pertinenza della Capogruppo 160.110 141.086

mFondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 31.12.2023 31.12.2022
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.544.497 1.520.570
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.545.424 1.521.490
Totale Fondi propri 1.812.324 1.906.288
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 10.390.002 10.128.064
CET1 Ratio 14,87% 15,01%
Tier 1 Ratio 14,87% 15,02%
Total Capital Ratio 17,44% 18,82%

Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2023, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.

Rosalba Benedetto

Direttore Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability Banca Ifis S.p.A.

Davide Tammaro

Responsabile Brand, Corporate Communication & Sustainability [email protected] +39 366 6258525

Martino Da Rio

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