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Banca Ifis

Quarterly Report Nov 10, 2022

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Quarterly Report

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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022

Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022

Sommario

Cariche sociali
4
Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022
6
Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo7
Prospetti Contabili Consolidati Riclassificati40
Note illustrative
44
Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 202280
Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del
codice civile
81
Prospetto contabile di Banca Ifis predisposto ai sensi dell'art 2433-bis del codice civile
95
Attestazione del Dirigente Preposto
108
Allegati110

Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione in carica all'approvazione del presente documento

Presidente Sebastien Egon Fürstenberg

Vicepresidente Ernesto Fürstenberg Fassio

Amministratore Delegato Frederik Herman Geertman (1)

Consiglieri Simona Arduini Monica Billio Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Roberta Gobbi Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Giovanni Meruzzi Paola Paoloni Monica Regazzi

Raffaele Zingone

Franco Olivetti

Emanuela Rollino

(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.

Condirettori Generali Fabio Lanza

Collegio Sindacale

Presidente Andrea Balelli

Sindaci Effettivi Annunziata Melaccio

Sindaci Supplenti Marinella Monterumisi

Società di Revisione EY S.p.A.

Dirigente Preposto alla redazione Mariacristina Taormina dei documenti contabili societari

Ragione sociale capogruppo - Banca Ifis S.p.A. Capitale Sociale - euro 53.811.095 i.v. Sede legale ed amministrativa - Via Terraglio, 63 30174 Mestre Venezia ABI 03205 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia - 02505630109 Partita IVA - 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche - 5508 Indirizzo Internet - www.bancaifis.it

Membro FCI

Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022

Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo

Aspetti generali

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022 comprende gli Schemi di bilancio consolidati riclassificati, le correlate Note illustrative e la presente Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

Per consentire una lettura più immediata dei risultati, all'interno della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo viene predisposto un conto economico consolidato riclassificato sintetico. Per un confronto omogeneo, i dati economici riferiti ai periodi precedenti sono normalmente riesposti, ove necessario e se materiali, anche per tenere conto delle eventuali variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

I dettagli analitici delle riesposizioni effettuate e delle riclassificazioni rispetto agli Schemi di bilancio consolidato, conformi alla Circolare 262 della Banca d'Italia, sono forniti con distinti prospetti pubblicati tra gli allegati (si rimanda alla sezione "Allegati" del presente documento), in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
  • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività stessa) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
  • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Risultati e strategia

Commento dell'Amministratore Delegato

I risultati dei primi nove mesi confermano ancora una volta la solidità del Gruppo, con un utile netto di 105,5 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto allo stesso periodo del 2021. Si tratta di un dato che rappresenta un massimo storico per la nostra Banca1 e che è guidato principalmente dall'andamento dei ricavi1 . Anche su questo fronte, infatti, registriamo i migliori nove mesi di sempre. Il nostro CET1 Ratio, pari al 16,18%, ci posiziona tra le migliori banche italiane in termini di solidità patrimoniale, una solidità che ci consente di premiare i nostri azionisti con la distribuzione di un acconto sul dividendo e di confermare l'utile netto target per l'esercizio 2022 di 120 milioni di euro, come previsto dal Piano Industriale.

La nostra forte posizione reddituale, patrimoniale e finanziaria mostra la resilienza del nostro business e la nostra capacità di affrontare efficacemente la complessità del contesto macro-economico. Registriamo infatti tassi di crescita superiori a quelli dei mercati di riferimento nel Factoring (+23%2 rispetto al +17% del mercato) e nel Leasing, con erogazioni in aumento del 35% rispetto al +9% del mercato. Questi numeri sono un segnale che la nostra rete commerciale sta lavorando concretamente per supportare i nostri clienti.

Registriamo infine un risultato che rappresenta un massimo storico anche sul fronte degli incassi Npl dei primi nove mesi, confermandoci come uno degli attori principali dell'Industry del credito deteriorato nel lavoro a supporto del sistema bancario italiano.

Continueremo a impegnarci nella realizzazione del nostro Piano Industriale puntando su innovazione e digitalizzazione, su una gestione sostenibile del nostro business sul fronte sociale e ambientale e sulla nostra costante volontà di crescere ed evolverci per trovare soluzioni efficaci e veloci, per essere sempre più la smart bank in grado di affrontare insieme ai nostri clienti le sfide che ci attendono.

I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking sono in crescita del +6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I volumi del Factoring e del Leasing, legati agli importi delle fatture e al prezzo dei beni sottostanti, hanno evidenziato una dinamica favorevole, riflettendo direttamente l'aumento dell'inflazione. La positiva esposizione al rialzo dei tassi di interesse, iniziata nel secondo trimestre del 2022, sarà più visibile nei prossimi trimestri. Il dinamismo della rete commerciale della Banca è stato evidenziato dai tassi di crescita superiori a quelli dei mercati di riferimento3 : nei primi nove mesi del 2022 il turnover del Factoring (escludendo la componente verso la PA il cui business è in corso di review in seguito alla Nuova Definizione di Default) è cresciuto del 23% (rispetto al +17% del mercato) e le erogazioni del Leasing del +35% (rispetto al +9% del mercato).

Nel Settore Npl, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 284 milioni di euro (+13% rispetto a 252 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021). Procede in linea con le attese l'acquisto di portafogli Npl: nei primi 9 mesi dell'anno Banca Ifis ha acquistato 1,4 miliardi di euro in termini di GBV. I risultati preliminari dell'attività di review in corso sul portafoglio Npl per stimare i potenziali minori flussi di cassa derivanti dalla nuova normativa che incrementa da 750 euro a 1.000 euro la soglia minima di pignorabilità delle pensioni e derivanti dall'aumento dell'inflazione sulla raccolta stragiudiziale risultano gestibili nell'ambito della normale attività operativa del Gruppo.

1 Al netto della PPA

2 Escludendo la componente verso la PA il cui business è in corso di review in seguito alla Nuova Definizione di Default

3 Fonte: Assifact e Assilea

La prudente politica di credito ha portato ad incrementare ulteriormente le riserve accantonate per far fronte ai potenziali rischi del rallentamento della crescita economica, nonostante ad oggi non si rilevino segnali di deterioramento. Tali riserve assorbono anche quelle accantonate per il Covid nel corso dei precedenti esercizi, le quali sono state riqualificate e non rilasciate. Il gross Npe ratio ed il net Npe ratio si attestano 7,4% e al 4,8%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 5,3% ed al 2,7%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale, caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento.

Stante l'attuale situazione macro-economica, nazionale e sovranazionale, si ritiene che il Gruppo Banca Ifis sia in grado di chiudere l'esercizio 2022 con un risultato di 120 milioni di euro, in linea con il target previsto per il primo anno dal Piano Industriale 2022-2024.

Ai fini della realizzabilità del risultato netto consolidato atteso nel primo anno del sopra citato piano industriale 2022-2024, sono state considerate anche le principali implicazioni derivanti dal contesto macroeconomico in essere, sia in termini di innalzamento dei tassi di interesse sia di possibili effetti dell'aumento dell'inflazione e del rallentamento economico registrato in Europa nonché le potenziali implicazioni connesse al business Npl derivanti dal cambiamento normativo relativo all'innalzamento della soglia minima di pignoramento delle pensioni. Non emergono elementi che ci facciano ritenere che ci possano essere significativi scostamenti nelle principali grandezze economiche del Gruppo tali da alterare le dinamiche fino ad oggi manifestatesi ed in misura tale da non permettere il raggiungimento del risultato netto alla fine dell'esercizio del Gruppo Banca Ifis.

Per quanto attiene alla distribuzione dei dividendi del Gruppo, in linea con quanto deliberato dall'ultima Assemblea degli azionisti (28 luglio 2022), in data odierna, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione di un acconto sui dividendi 2022 complessivamente pari a 52.433.114 ossia pari a 1 euro (al lordo delle ritenute di legge) per ciascuna delle n. 52.433.114 azioni Banca Ifis emesse e in circolazione alla data odierna (e quindi escludendo le azioni proprie detenute dalla Banca). Nel caso in cui il numero totale delle azioni Banca Ifis in circolazione fosse oggetto di variazione, l'importo complessivo dell'acconto sul dividendo resterà immutato e quello unitario si intenderà automaticamente adeguato al nuovo numero di azioni in circolazione. L'acconto sul dividendo 2022 verrà messo in pagamento con data stacco cedola n. 26 (ex date) il 21 novembre 2022, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 22 novembre e data di pagamento (payment date) il 23 novembre 2022. Gli azionisti aventi diritto potranno riscuotere il dividendo presso i rispettivi intermediari.

A fronte della distribuzione dell'acconto, i coefficienti patrimoniali sia della Banca sia del Gruppo, si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con un CET1 Ratio individuale pari al 16,70% e consolidato pari al 16,18% e il Total Capital Ratio individuale pari al 21,99% e consolidato pari al 20,49%.

Si informa inoltre che la relazione del Consiglio di Amministrazione e il prospetto contabile al 30 settembre 2022 ex articolo 2433-bis c.c. – sulla base dei quali il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato la distribuzione dell'acconto sul dividendo e incluse all'interno del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022 – sono messi a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Banca, nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato e sul sito web istituzionale della Banca, www.bancaifis.it, sezione "Investor Relations". Infine, ai fini della distribuzione dell'acconto sul dividendo, la società di revisione EY S.p.A. ha rilasciato in data odierna il parere previsto dall'articolo 2433-bis c.c. che sarà messo a disposizione dei soci presso la sede sociale della Banca.

Principali dinamiche

Il conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2022 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 105,5 milioni di euro.

Il margine di intermediazione si attesta a 488,7 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto ai 445,9 milioni di euro del 30 settembre 2021. A tale risultato contribuiscono la crescita dell'Area Factoring, con 123,2 milioni di euro e un incremento del 14,5%, grazie all'aumento del margine di interesse e delle commissioni nette conseguenti all'andamento dei crediti gestiti e la buona tenuta dell'Area Leasing (42,6 milioni di euro, dato sostanzialmente in linea rispetto al 30 settembre 2021). In leggero calo del 4,1% rispetto al dato del 30 settembre 2021, con 59,3 milioni di euro, l'Area Corporate Banking & Lending.

Il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a 200,9 milioni di euro in crescita del 9,0% rispetto al 30 settembre 2021, soprattutto grazie alle buone performance della raccolta legale riconducibili principalmente al maggior numero di precetti e pignoramenti prodotti. Tale crescita è stata parzialmente controbilanciata dalle performance della raccolta stragiudiziale, le quali evidenziano una riduzione della contribuzione al margine rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente per effetto soprattutto della riduzione della raccolta degli accordi di pagamento (piani di rientro). In particolare, il contributo della gestione stragiudiziale è pari a 32,8 milioni di euro e la gestione legale ha fatto registrare un apporto di 58,9 milioni di euro.

Infine, l'attività sul portafoglio proprietario contribuisce alla crescita del margine di intermediazione con 7,1 milioni di euro, di cui 4,2 milioni di euro derivanti dall'attività di negoziazione e il residuo da maggiori dividendi su titoli in portafoglio. Analogamente, contribuisce positivamente al margine di intermediazione, con una crescita di 3,1 milioni di euro, anche il portafoglio di strumenti finanziari dell'Area Non Core.

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito riclassificate includono gli accantonamenti per rischio di credito su garanzie rilasciate e gli utili/perdite da cessione di crediti. Al 30 settembre 2022 sono pari a 48,9 milioni di euro rispetto ai 60,3 milioni di euro dell'equivalente periodo del 2021, il cui dato includeva rettifiche per 17,0 milioni di euro sul Settore Npl, effettuate a seguito di un'analisi di dettaglio - all'epoca ancora in corso e poi conclusa a fine 2021 - svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso sulle posizioni caratterizzate principalmente da vintage più alta.

I costi operativi sono pari a 278,5 milioni di euro, in crescita del 7,9% rispetto ai 258,2 milioni del 30 settembre 2021.

Il cost/income ratio è pari al 57,0% rispetto al 57,9% relativo a settembre 2021.

Di seguito si riportano le principali componenti della voce:

  • le spese per il personale sono pari a 111,2 milioni di euro. L'incremento del 7,3% è da ricondursi alle spese per la crescita della remunerazione variabile che erano state ridotte nel 2021 per la pandemia da Covid-19 e al diverso perimetro di Gruppo, collegato all'acquisizione ex Aigis Banca avvenuta a fine maggio 2021;
  • le altre spese amministrative al 30 settembre 2022 sono pari a 171,5 milioni di euro, in crescita del 6,1% rispetto al corrispondente periodo del 2021, principalmente a causa dei maggiori costi legati ai progetti strategici del Gruppo;
  • gli altri proventi netti di gestione, pari a 16,6 milioni di euro, registrano una diminuzione del 22,8% rispetto a settembre 2021. La variazione è da ricondursi principalmente alla inclusione nei dati dei primi nove mesi del 2021 di 3,4 milioni di euro di differenza positiva, emersa dal processo di allocazione a suo tempo provvisorio del prezzo di acquisto del ramo d'azienda ex Aigis Banca.

Al 30 settembre 2022 gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri presentano un saldo pari a 4,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto al saldo di 8,1 milioni di euro al 30 settembre 2021, principalmente per la ripresa per 5,7 milioni di euro registrata nei primi nove mesi del 2022 sui fondi rischi connessi a garanzie contrattuali prestate.

Al 30 settembre 2022 l'utile netto di pertinenza della Capogruppo si attesta a 105,5 milioni di euro, in aumento di 25,4 milioni di euro (+31,6%) rispetto allo stesso periodo del 2021.

Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economicopatrimoniali al 30 settembre 2022.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 44,0 milioni di euro, inferiore rispetto al 30 settembre 2021 di 1,1 milioni di euro (-2,4%). Tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 13,1 milioni di euro (+9,3%) e delle commissioni nette (+2,2 milioni di euro, pari al +3,6%) a cui si contrappongono la riduzione delle altre componenti del margine di intermediazione per 2,9 milioni di euro (-30,4%) e le maggiori rettifiche di valore nette per 10,9 milioni di euro (+35,4%).

Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:

  • il contributo dell'Area Factoring ammonta, nei primi nove mesi del 2022, a 123,2 milioni di euro, in aumento del 14,5% rispetto al 30 settembre 2021. Tale risultato è dovuto al maggior contributo sia del margine di interesse (in aumento di 12,3 milioni di euro) sia delle commissioni nette (in aumento di 4,0 milioni di euro), che hanno beneficiato dell'andamento positivo dei crediti gestiti;
  • il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 42,6 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al dato del 30 settembre 2021(-0,6 milioni di euro, pari al -1,4%), dovuta per 0,4 milioni di euro alle minori commissioni nette e per 0,2 milioni di euro al minore margine di interesse;
  • il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 59,3 milioni di euro al 30 settembre 2022, risulta in diminuzione di 2,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021 (-4,1%). La variazione negativa è determinata dall'effetto combinato della crescita di 1,0 milioni di euro del margine di interesse (guidata dal positivo contributo del comparto Lending verso le PMI che ha più che compensato la riduzione del comparto Corporate Banking che, tra l'altro, risente del fisiologico minor contributo del rilascio di PPA) da minori commissioni nette per 1,3 milioni di euro (principalmente derivanti dal Corporate Banking), e dalla diminuzione per 2,2 milioni di euro delle altre componenti del margine di intermediazione riconducibili al comparto Corporate Banking. Il dato dei primi nove mesi del 2021 aveva inoltre beneficiato del contributo per circa 5 milioni di euro derivante dalla rivalutazione dell'investimento in una partecipazione di minoranza.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 41,9 milioni di euro, in aumento di 10,9 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021. Tale variazione deriva principalmente da accantonamenti effettuati nei primi nove mesi del 2022 su singole posizioni deteriorate appartenenti al comparto delle PMI che maggiormente stanno risentendo dell'attuale contesto macroeconomico.

L'aumento sui costi operativi per 1,8 milioni di euro è principalmente dovuto a maggiori spese del personale per incremento complessivo delle remunerazioni, riconducibile sia al diverso perimetro di Gruppo, collegato all'acquisizione del ramo d'azienda ex Aigis Banca avvenuta a fine maggio 2021, sia a maggiori remunerazioni variabili, le quali erano state ridotte nel 2021 per il contesto legato alla pandemia Covid-19.

L'utile di periodo del Settore Npl è pari a 44,2 milioni di euro, in aumento del 37,5% rispetto a quello del 30 settembre 2021. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 200,9 milioni di euro (+9,0%) rispetto ai 184,3 milioni di euro al 30 settembre 2021. L'incremento è dovuto sia all'aumento degli impieghi medi, che hanno generato interessi attivi per 119,4 milioni di euro, sia al miglioramento dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati, che hanno generato a loro volta un contributo al margine di intermediazione per 91,7 milioni di euro. L'effetto positivo sul margine di interesse è di 12,5 milioni di euro al 30 settembre 2022 (193,1 milioni di euro rispetto ai 180,6 milioni di euro al 30 settembre 2021).

Gli incassi del Settore Npl nei primi nove mesi del 2022 sono pari a 283,4 milioni di euro, includono le rate incassate nel corso dei nove mesi da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risultano in aumento del 12,7% rispetto agli incassi di 251,6 milioni di euro del medesimo periodo del 2021.

L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 30 settembre 2022 è pari a 18,0 milioni di euro rispetto al dato di 4,4 milioni di euro del 30 settembre 2021. Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 62,7 milioni di euro, in aumento di 13,7 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, ed è determinato da una crescita dell'Area Governance & Servizi per 22,2 milioni di euro, a cui si contrappone il minore contributo per 8,5 milioni di euro delle attività in run-off dell'Area Non Core.

Per quanto concerne il costo del credito, si evidenzia un decremento delle rettifiche nette che si attestano a 7,0 milioni di euro rispetto al dato di 12,4 milioni di euro del 30 settembre 2021, che era influenzato da accantonamenti su alcune posizioni singolarmente significative.

I costi operativi del Settore si attestano a 27,4 milioni di euro, con un incremento di 3,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021. Tale incremento è connesso principalmente alle maggiori attività in essere in ambito sia ICT sia Marketing & Comunicazione sui primi nove mesi dell'anno.

Il totale dei crediti verso la clientela, valutati al costo ammortizzato, è pari a 9.664,5 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2021 (10.331,8 milioni di euro). Il dato include titoli di debito per 1,8 miliardi di euro (2,0 miliardi di euro al 31 dicembre 2021). Il Settore Commercial & Corporate Banking registra una diminuzione (-6,2%) concentrata nell'Area Factoring (-16,1%, variazione influenzata sia dalla stagionalità del business sia dalla revisione dell'approccio strategico dell'Area, e in particolar modo del prodotto ATD verso il SSN), a fronte della sostanziale stabilità delle Aree Leasing e Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in calo di 223,8 milioni di euro, principalmente per la movimentazione nel periodo del portafoglio titoli di debito verso clientela al costo ammortizzato a seguito della cessione e del rimborso per raggiungimento della maturity di alcuni titoli di stato la cui diminuzione non è stata interamente compensata da nuovi investimenti. I crediti del Settore Npl sono sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2021.

Nei primi nove mesi del 2022 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità superiore al fabbisogno (circa un miliardo di euro al 30 settembre 2022 tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR e NSFR (con indici superiori, rispettivamente, al 1.000% e al 100%).

Al 30 settembre 2022 il totale della raccolta è di 10.208,0 milioni di euro, -5,4% rispetto alla fine dell'esercizio 2021, e la struttura del funding risulta così composta:

  • 51,3% Clientela;
  • 10,3% Titoli di debito;
  • 13,5% Asset Backed Securities (ABS);
  • 19,8% TLTRO;
  • 5,1% Altro.

I debiti verso la clientela ammontano, al 30 settembre 2022, a 5.240,5 milioni di euro, in flessione del 7,8% rispetto al dato al 31 dicembre 2021, per effetto di un'attenta politica di razionalizzazione delle forme di finanziamento più costose e volatili. I debiti verso banche ammontano a 2.535,3 milioni di euro, in leggera diminuzione del 2,4% rispetto al dato di dicembre 2021 per effetto di un minor ricorso a debiti a breve termine verso Banche centrali. I titoli in circolazione ammontano al 30 settembre 2022 a 2.432,3 milioni di euro, in diminuzione del 2,9% rispetto a 2.504,9 milioni di euro del 31 dicembre 2021.

Al 30 settembre 2022 il Patrimonio netto consolidato di Gruppo si attesta a 1.610,6 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato di 1.623,9 milioni di euro di fine 2021. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato possono ricondursi a:

  • la variazione positiva relativa al risultato di periodo di pertinenza della Capogruppo di 105,5 milioni di euro;
  • la variazione negativa netta per 12,8 milioni di euro a seguito dell'operazione di riorganizzazione aziendale successiva alla fusione per incorporazione dell'ex Credifarma in Farbanca (ora ridenominata Banca Credifarma), al termine della quale la quota di controllo da parte di Banca Ifis è salita all'87,74% (mentre a inizio 2022 Banca Ifis deteneva il 70% dell'ex Credifarma e il 71,06% di Farbanca);
  • la variazione negativa di 19,3 milioni di euro connessa al riacquisto di azioni proprie a servizio del piano LTI;
  • la variazione negativa netta di 38,5 milioni di euro relativi alla riserva di valutazione per effetto degli utili attuariali, all'adeguamento cambi e delle variazioni di fair value degli strumenti finanziari con impatto sulla redditività complessiva,
  • la variazione negativa relativa alla distribuzione degli utili per 49,8 milioni di euro.

I coefficienti del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2022 si attestano per il CET14 al 16,18% (rispetto al 15,44% al 31 dicembre 2021), per il Tier 14 a 16,19% (15,45% al 31 dicembre 2021) e per il Total Capital4 al 20,49% (rispetto al 19,63% al 31 dicembre 2021).

Si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha comunicato il 19 maggio 2022 al Gruppo Banca Ifis di adottare per il 2022 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • CET1 Ratio pari al 7,90%, vincolante nella misura del 5,40%;
  • Tier 1 Ratio pari al 9,75%, vincolante nella misura del 7,25%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,15%, vincolante nella misura del 9,65%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari all'8,65%, composto da un OCR CET1 Ratio pari al 7,90% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 0,75%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,50%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 9,75% e da una componente target pari allo 0,75%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,90%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,15% e da una componente target pari allo 0,75%.

Il Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2022 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.

4 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2022 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2022, al netto del dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

Highlights

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI CONSISTENZE
VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 268.735 355.381 (86.646) (24,4)%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
175.215 153.138 22.077 14,4%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
587.986 614.013 (26.027) (4,2)%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
743.127 524.991 218.136 41,6%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
9.664.486 10.331.804 (667.318) (6,5)%
Totale attivo 12.433.401 12.977.891 (544.490) (4,2)%
Debiti verso banche valutati al costo
ammortizzato
2.535.252 2.597.965 (62.713) (2,4)%
Debiti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
5.240.473 5.683.745 (443.272) (7,8)%
Titoli in circolazione 2.432.270 2.504.878 (72.608) (2,9)%
Patrimonio netto consolidato 1.610.585 1.623.888 (13.303) (0,8)%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
CONSOLIDATI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 488.692 445.925 42.767 9,6%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(48.874) (60.343) 11.469 (19,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 439.818 385.582 54.236 14,1%
Costi operativi (278.538) (258.220) (20.318) 7,9%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (4.515) (8.142) 3.627 (44,5)%
Rettifiche di valore dell'avviamento (762) - (762) n.a.
Utili (perdite) da cessioni di investimenti 304 - 304 n.a.
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(50.190) (37.662) (12.528) 33,3%
Utile del periodo 106.117 81.558 24.559 30,1%
Utile di periodo di pertinenza di terzi 574 1.368 (794) (58,0)%
Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo 105.543 80.190 25.353 31,6%
PRINCIPALI DATI ECONOMICI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
CONSOLIDATI TRIMESTRALI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 164.738 155.548 9.190 5,9%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(15.200) (16.799) 1.599 (9,5)%
Risultato netto della gestione finanziaria 149.538 138.749 10.789 7,8%
Costi operativi (93.028) (85.680) (7.348) 8,6%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (7.576) (5.715) (1.861) 32,6%
Utili (perdite) da cessioni di investimenti 169 - 169 n.a.
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(15.767) (14.960) (807) 5,4%
Utile del periodo 33.336 32.394 942 2,9%
Utile di periodo di pertinenza di terzi 308 536 (228) (42,5)%
Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo 33.028 31.858 1.170 3,7%
REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA
(in migliaia di euro)
30.09.2022 30.09.2021
Utile del periodo 106.117 81.558
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (1.894) 2.461
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico (36.606) (3.634)
Redditività complessiva consolidata 67.617 80.385
Redditività complessiva consolidata di pertinenza di terzi 569 1.371
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 67.048 79.014
KPI DI GRUPPO PATRIMONIALI 30.09.2022 31.12.2021
CET1 Ratio (1) 16,18% 15,44%
Total Capital Ratio (1) 20,49% 19,63%
Numero azioni capitale sociale (in migliaia) 53.811 53.811
Numero di azioni in circolazione a fine periodo (2) (in migliaia) 52.433 53.472
Price/book value per share 0,37 0,56

(1) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2022 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2022, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

(2) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.

KPI DI GRUPPO ECONOMICI 30.09.2022 30.09.2021
Earnings per share (EPS) 2,00 1,50
Cost/Income ratio riclassificato 57,0% 57,9%

Risultati per settore di attività

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI PATRIMONIALI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a
conto economico
Dati al 30.09.2022 77.611 2.151 - 75.460 17.965 45.388 140.964
Dati al 31.12.2021 66.564 - - 66.564 21.021 57.075 144.660
Variazione % 16,6% n.a. - 13,4% (14,5)% (20,5)% (2,6)%
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Dati al 30.09.2022 1.819 - - 1.819 - 586.167 587.986
Dati al 31.12.2021 1.696 - - 1.696 - 612.317 614.013
Variazione % 7,3% - - 7,3% - (4,3)% (4,2)%
Crediti verso clientela (1)
Dati al 30.09.2022 6.154.583 2.467.689 1.395.765 2.291.129 1.486.965 2.022.938 9.664.486
Dati al 31.12.2021 6.561.414 2.940.072 1.390.223 2.231.118 1.523.628 2.246.763 10.331.804
Variazione % (6,2)% (16,1)% 0,4% 2,7% (2,4)% (10,0)% (6,5)%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2022 Titoli di Stato per 1.433,9 milioni di euro (1.648,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI ECONOMICI
RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Margine di intermediazione
Dati al 30.09.2022 225.176 123.212 42.648 59.316 200.859 62.657 488.692
Dati al 30.09.2021 212.732 107.643 43.240 61.849 184.251 48.942 445.925
Variazione % 5,8% 14,5% (1,4)% (4,1)% 9,0% 28,0% 9,6%
Utile (perdita) di periodo
Dati al 30.09.2022 43.954 27.257 13.307 3.390 44.204 17.959 106.117
Dati al 30.09.2021 45.022 25.276 11.127 8.619 32.140 4.396 81.558
Variazione % (2,4)% 7,8% 19,6% (60,7)% 37,5% 308,5% 30,1%
SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING SETTORE
DATI ECONOMICI
TRIMESTRALI RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
GOVER
NANCE &
SERVIZI E
NON
CORE
TOTALE
CONS.
DI GRUPPO
Margine di intermediazione
Terzo trimestre 2022 82.948 44.298 13.673 24.977 65.867 15.923 164.738
Terzo trimestre 2021 72.782 38.446 14.569 19.767 61.023 21.743 155.548
Variazione % 14,0% 15,2% (6,2)% 26,4% 7,9% (26,8)% 5,9%
Utile (perdita) di periodo
Terzo trimestre 2022 19.588 10.739 2.451 6.398 11.693 2.055 33.336
Terzo trimestre 2021 15.038 10.672 4.547 (181) 10.418 6.938 32.394
Variazione % 30,3% 0,6% (46,1)% n.s. 12,2% (70,4)% 2,9%
SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
KPI DI SETTORE
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE
NPL
SETTORE
GOVERNANCE
& SERVIZI E
NON CORE (1)
Costo del credito (2)
Dati al 30.09.2022 0,88% 0,71% 0,16% 1,51% n.a. 1,60%
Dati al 31.12.2021 0,73% 0,69% 0,50% 0,94% n.a. 2,28%
Variazione % 0,15% 0,02% (0,34)% 0,57% n.a. (0,68)%
Crediti in sofferenza
netti/Crediti verso clientela
Dati al 30.09.2022 0,4% 0,7% - 0,4% 73,8% 0,4%
Dati al 31.12.2021 0,5% 0,8% - 0,3% 72,7% 0,5%
Variazione % (0,1)% (0,1)% - 0,1% 1,1% (0,1)%
Indice di copertura delle
sofferenze lorde
Dati al 30.09.2022 77,3% 81,2% 94,9% 44,7% - 50,3%
Dati al 31.12.2021 73,2% 75,2% 96,5% 34,6% - 38,0%
Variazione % 4,1% 6,0% (1,6)% 10,1% - 12,3%
Net Npe ratio
Dati al 30.09.2022 4,6% 8,8% 1,1% 2,4% 97,5% 1,8%
Dati al 31.12.2021 3,6% 5,7% 1,2% 2,4% 95,4% 2,0%
Variazione 1,0% 3,1% (0,1)% 0,0% 2,1% (0,2)%
Gross Npe ratio
Dati al 30.09.2022 7,1% 12,8% 2,9% 3,3% 97,5% 3,2%
Dati al 31.12.2021 5,9% 9,4% 2,8% 3,2% 95,4% 3,3%
Variazione 1,2% 3,4% 0,1% 0,1% 2,1% (0,1)%
RWA (3)
Dati al 30.09.2022 5.215.423 2.355.411 1.242.215 1.617.797 1.881.464 1.164.322
Dati al 31.12.2021 5.233.458 2.500.835 1.265.979 1.466.644 2.339.110 1.065.692
Variazione % (0,3)% (5,8)% (1,9)% 10,3% (19,6)% 9,3%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2022 Titoli di Stato per 1.433,9 milioni di euro (1.648,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021), che ai fini del calcolo del costo del credito non sono stati considerati.

(2) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(3) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio): l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Evoluzione trimestrale

CONTO ECONOMICO ESERCIZIO 2022 ESERCIZIO 2021
CONSOLIDATO
RICLASSIFICATO:
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
(in migliaia di euro)
3° Trim. 2° Trim. 1° Trim. 4° Trim. 3° Trim. 2° Trim. 1° Trim.
Margine di interesse 128.153 133.282 131.069 125.358 129.580 117.206 115.827
Commissioni nette 22.998 21.487 20.725 20.422 22.009 22.084 18.767
Altre componenti del margine
di intermediazione
13.587 5.861 11.530 8.234 3.959 13.364 3.128
Margine di intermediazione 164.738 160.630 163.324 154.014 155.548 152.654 137.722
Rettifiche/Riprese di valore
nette per rischio di credito
(15.200) (16.666) (17.008) (16.868) (16.799) (25.123) (18.421)
Risultato netto della gestione
finanziaria
149.538 143.964 146.316 137.146 138.749 127.531 119.301
Spese per il personale (37.646) (37.033) (36.565) (38.070) (35.986) (33.946) (33.779)
Altre spese amministrative (56.878) (61.079) (53.568) (70.152) (50.179) (59.039) (52.455)
Rettifiche/Riprese di valore
nette su attività materiali e
immateriali
(4.095) (4.145) (4.080) (4.464) (5.124) (4.732) (4.413)
Altri oneri/proventi di gestione 5.591 4.570 6.390 6.089 5.609 9.024 6.800
Costi operativi (93.028) (97.687) (87.823) (106.597) (85.680) (88.693) (83.847)
Accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri
(7.576) 9.483 (6.422) 106 (5.715) 2.668 (5.095)
Rettifiche di valore
dell'avviamento
- (762) - - - - -
Utili (perdite) da cessioni di
investimenti
169 135 - - - - -
Utile della operatività corrente
al lordo delle imposte
49.103 55.133 52.071 30.655 47.354 41.506 30.359
Imposte sul reddito del periodo
dell'operatività corrente
(15.767) (17.703) (16.720) (9.909) (14.960) (13.112) (9.590)
Utile di periodo 33.336 37.430 35.351 20.746 32.394 28.394 20.769
Utile (perdita) di periodo di
pertinenza di terzi
308 (137) 403 353 536 184 648
Utile di periodo di pertinenza
della Capogruppo
33.028 37.567 34.948 20.393 31.858 28.210 20.121

Dati storici del Gruppo

Di seguito i principali indicatori e performance registrati dal Gruppo nei corrispondenti periodi degli ultimi 5 esercizi.

DATI STORICI
(in migliaia di euro)
30.09.2022 30.09.2021 30.09.2020 30.09.2019 30.09.2018
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
587.986 611.256 1.162.008 996.048 428.253
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 9.664.486 9.751.356 7.957.357 7.118.150 6.919.486
Debiti verso banche 2.535.252 2.513.546 2.245.825 913.855 837.565
Debiti verso clientela 5.240.473 5.729.912 4.915.588 5.257.047 4.985.206
Titoli in circolazione 2.432.270 2.291.824 1.991.481 2.061.600 2.094.785
Patrimonio netto consolidato 1.610.585 1.605.707 1.512.276 1.501.444 1.397.430
Margine di intermediazione 488.692 445.925 321.513 391.243 401.642
Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo 105.543 80.190 52.346 83.996 88.994

Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo

La struttura organizzativa

In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso bilancio delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi Settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.

L'identificazione dei Settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.

L'informativa per Settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:

  • Settore Commercial & Corporate Banking, rappresenta l'offerta commerciale del Gruppo dedicata alle imprese e comprende, inoltre, i prestiti personali con cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Il Settore si sostanzia nelle Aree di Business Factoring, Leasing e Corporate Banking & Lending;
  • Settore Npl, dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti di difficile esigibilità, di servicing e nella gestione dei crediti non performing secured;
  • Settore Governance & Servizi e Non Core, che fornisce ai Settori operativi nei core business del Gruppo le risorse finanziarie ed i servizi necessari per lo svolgimento delle rispettive attività. Il Settore comprende l'attività di tesoreria e il desk titoli di proprietà oltre a taluni portafogli creditizi corporate posti in run-off in quanto ritenuti non strategici allo sviluppo del Gruppo.

L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.

Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di conto economico espone i risultati fino all'utile netto.

Infine, a partire dal 1° gennaio 2022, in coerenza con quanto rappresentato nel Piano Industriale 2022-2024; il contributo reddituale delle attività di prestiti personali con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, svolto dalla controllata Cap.Ital.Fin. S.p.A., è ricompreso nel Settore Commercial & Corporate Banking.

Tutte le informazioni fornite di seguito, comprensive dei dati comparativi, tengono in considerazione tale riallocazione.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING

Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:

  • Factoring: Area dedicata a supportare il credito commerciale delle PMI che operano nel mercato domestico, che si sviluppano verso l'estero o che dall'estero si rivolgono a clientela italiana; include inoltre un'unità organizzativa dedicata al sostegno del credito commerciale dei fornitori delle ASL oltre ad una business unit specializzata nell'acquisto di crediti fiscali ceduti da procedure concorsuali che opera con il marchio Fast Finance. Tale unità acquista crediti fiscali, maturati e maturandi, già chiesti a rimborso oppure futuri, sorti in costanza di procedura oppure nelle annualità precedenti.
  • Leasing: Area che si rivolge al segmento dei piccoli operatori economici e delle PMI attraverso i prodotti del leasing finanziario e del leasing operativo, con esclusione del leasing real estate, non trattato dal Gruppo.
  • Corporate Banking & Lending: Area di business che aggrega più unità: Finanza Strutturata, comparto dedicato al supporto delle imprese e dei fondi private equity nella strutturazione di finanziamenti, sia bilaterali che in pool; Equity Investments, comparto dedicato ad investimenti in partecipazioni di imprese non finanziarie e in quote di organismi interposti; Lending, comparto dedicato all'operatività del Gruppo a medio/lungo termine, orientato al sostegno del ciclo operativo dell'impresa e all'erogazione del credito al consumo sotto forma di in operazioni di cessione del quinto della pensione o dello stipendio.
DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 154.514 141.398 13.116 9,3%
Commissioni nette 64.006 61.767 2.239 3,6%
Altre componenti del margine di intermediazione 6.656 9.567 (2.911) (30,4)%
Margine di intermediazione 225.176 212.732 12.444 5,8%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(41.883) (30.941) (10.942) 35,4%
Risultato netto della gestione finanziaria 183.293 181.791 1.502 0,8%
Costi operativi (116.387) (114.547) (1.840) 1,6%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.805) (1.436) (369) 25,7%
Rettifiche di valore dell'avviamento (762) - (762) n.a.
Utili (perdite) da cessione di investimenti 405 - 405 n.a.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
64.744 65.808 (1.064) (1,6)%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(20.790) (20.786) (4) 0,0%
Utile del periodo 43.954 45.022 (1.068) (2,4)%

Di seguito i risultati del Settore al 30 settembre 2022.

DATI ECONOMICI TRIMESTRALI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 54.946 50.829 4.117 8,1%
Commissioni nette 22.555 21.163 1.392 6,6%
Altre componenti del margine di intermediazione 5.447 790 4.657 n.s.
Margine di intermediazione 82.948 72.782 10.166 14,0%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(13.737) (8.988) (4.749) 52,8%
Risultato netto della gestione finanziaria 69.211 63.794 5.417 8,5%
Costi operativi (39.138) (41.781) 2.643 (6,3)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.389) (33) (1.356) n.s.
Utili (perdite) da cessione di investimenti 169 - 169 n.a.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
28.853 21.980 6.873 31,3%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(9.265) (6.942) (2.323) 33,5%
Utile del periodo 19.588 15.038 4.550 30,3%

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 44,0 milioni di euro, risultato inferiore ai primi nove mesi dello scorso esercizio per 1,1 milioni di euro (-2,4%). Come meglio dettagliato in seguito, tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 13,1 milioni di euro (+9,3%) e delle commissioni nette (+2,2 milioni di euro, pari al +3,6%) a cui si contrappongono la riduzione delle altre componenti del margine di intermediazione per 2,9 milioni di euro (-30,4% rispetto al dato dei primi nove mesi del 2021, che era positivamente influenzato dalla rivalutazione per 5,0 milioni di euro di un investimento singolarmente significativo) e le maggiori rettifiche di valore nette per 10,9 milioni di euro (+35,4%).

L'aumento dei costi operativi di 1,8 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021 è principalmente dovuto alla crescita delle spese del personale per incremento complessivo delle remunerazioni, riconducibile sia al diverso perimetro di Gruppo, collegato all'acquisizione del ramo d'azienda ex Aigis Banca avvenuta a fine maggio 2021, sia a maggiori remunerazioni variabili, le quali erano state ridotte nel 2021 per il contesto legato alla pandemia Covid-19.

Si segnala che nel secondo trimestre del 2022, in sede di aggiornamento dell'impairment test, si è proceduto alla svalutazione integrale dell'avviamento di 0,8 milioni di euro allocato presso la controllata polacca Ifis Finance Sp z o.o..

Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.

COMMERCIAL & CORPORATE
BANKING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2022
Valore nominale 119.484 148.759 186.690 454.933 5.954.060 6.408.993
Rettifiche di valore (92.408) (64.659) (11.825) (168.892) (85.518) (254.410)
Valore di bilancio 27.076 84.100 174.865 286.041 5.868.542 6.154.583
Coverage ratio 77,3% 43,5% 6,3% 37,1% 1,4% 4,0%
Gross ratio 1,9% 2,3% 2,9% 7,1% 92,9% 100,0%
Net ratio 0,4% 1,4% 2,8% 4,6% 95,4% 100,0%
SITUAZIONE AL 31.12.2021
Valore nominale 117.457 162.087 121.843 401.387 6.397.688 6.799.075
Rettifiche di valore (85.935) (70.449) (7.082) (163.466) (74.195) (237.661)
Valore di bilancio 31.522 91.638 114.761 237.921 6.323.493 6.561.414
Coverage ratio 73,2% 43,5% 5,8% 40,7% 1,2% 3,5%
Gross ratio 1,7% 2,4% 1,8% 5,9% 94,1% 100,0%
Net ratio 0,5% 1,4% 1,7% 3,6% 96,4% 100,0%

Le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking al 30 settembre 2022 sono pari a 286,0 milioni di euro, in aumento di 48,1 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2021 (237,9 milioni di euro). A fronte di una diminuzione delle sofferenze per 4,5 milioni di euro e delle inadempienze probabili per 7,5 milioni di euro, si è assistito ad un incremento di 60,1 milioni di euro delle esposizioni scadute principalmente per l'applicazione dei criteri di calcolo dello scaduto anche alle esposizioni verso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con conseguente classificazione tra i crediti deteriorati per un valore nominale di complessivi 145,0 milioni di euro (63,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La variazione del coverage ratio delle attività deteriorate, che passa dal 40,7% del 31 dicembre 2021 al 37,1% del 30 settembre 2022, è riconducibile prevalentemente all'incremento relativo del valore netto delle esposizioni scadute caratterizzate da un coverage ratio più contenuto.

Si evidenzia infine che all'interno del Settore Commercial & Corporate Banking sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti ad attivi rinvenienti dalle business combination: il valore netto di tali attività è di 14,6 milioni di euro al 30 settembre 2022 rispetto a 22,7 milioni di euro del 31 dicembre 2021, di cui 7,2 milioni di euro deteriorati (13,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale della "PPA", sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Costo del credito (1) 0,88% 0,73% n.a. 0,15%
Net Npe ratio 4,6% 3,6% n.a. 1,0%
Gross Npe ratio 7,1% 5,9% n.a. 1,2%
RWA (2) 5.215.423 5.233.458 (18.035) (0,3)%

(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).

(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.

Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.

Area Factoring

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 78.185 65.868 12.317 18,7%
Commissioni nette 45.443 41.490 3.953 9,5%
Altre componenti del margine di intermediazione (416) 285 (701) (246,0)%
Margine di intermediazione 123.212 107.643 15.569 14,5%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(14.525) (9.206) (5.319) 57,8%
Risultato netto della gestione finanziaria 108.687 98.437 10.250 10,4%
Costi operativi (65.281) (60.269) (5.012) 8,3%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.495) (1.401) (1.094) 78,1%
Rettifiche di valore dell'avviamento (762) - (762) n.a.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
40.149 36.767 3.382 9,2%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(12.892) (11.491) (1.401) 12,2%
Utile del periodo 27.257 25.276 1.981 7,8%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 28.461 24.309 4.152 17,1%
Commissioni nette 15.855 14.236 1.619 11,4%
Altre componenti del margine di intermediazione (18) (99) 81 (81,8)%
Margine di intermediazione 44.298 38.446 5.852 15,2%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(4.166) (478) (3.688) n.s.
Risultato netto della gestione finanziaria 40.132 37.968 2.164 5,7%
Costi operativi (22.964) (22.413) (551) 2,5%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.350) 43 (1.393) n.s.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
15.818 15.598 220 1,4%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(5.079) (4.926) (153) 3,1%
Utile del periodo 10.739 10.672 67 0,6%

Il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta a 123,2 milioni di euro, in aumento del 14,5% rispetto ai primi nove mesi dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo sia del margine di interesse (in aumento di 12,3 milioni di euro) sia delle commissioni nette (in aumento di 4,0 milioni di euro). La variazione positiva del margine di interesse e delle commissioni nette è stata principalmente determinata dall'andamento dei crediti gestiti: il turnover del periodo è stato di 9,7 miliardi di euro, in aumento di 1,3 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, ed il monte crediti è pari a 3,6 miliardi di euro al 30 settembre 2022, in crescita rispetto ai 3,1 miliardi di euro di settembre 2021.

Nei primi nove mesi del 2022 si registrano rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 14,5 milioni di euro, in aumento di 5,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, prevalentemente riconducibile a svalutazioni addizionali su esposizioni commerciali con vintage più elevata. Tale incremento è stato solo parzialmente compensato da una revisione delle svalutazioni forfettarie sui crediti in bonis a seguito della rivisitazione dei correttivi prudenziali applicati ai modelli per tener conto dell'evoluzione del contesto pandemico e dei nuovi potenziali impatti sul contesto economico derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, dallo scenario inflattivo e dal rallentamento della crescita economica. La variazione rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente è inoltre accentuata dal fatto che i primi nove mesi del 2021 erano positivamente influenzati dall'aggiornamento dei modelli di valutazione.

L'aumento dei costi operativi di 5,0 milioni di euro è principalmente dovuto a maggiori spese del personale per incremento complessivo delle remunerazioni. Come precedentemente indicato, tale dinamica è da ricondursi sia al diverso perimetro di Gruppo, collegato all'acquisizione del ramo d'azienda ex Aigis Banca avvenuta a fine maggio 2021, sia a maggiori remunerazioni variabili che erano state ridotte nel 2021 per il contesto legato alla pandemia Covid-19.

Si segnala inoltre la precedentemente citata svalutazione integrale dell'avviamento di 0,8 milioni di euro allocato alla controllata polacca Ifis Finance Sp z o.o..

Per quanto riguarda i principali aspetti patrimoniali, al 30 settembre 2022 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 2,5 miliardi di euro, in diminuzione del 16,1% rispetto al dato del 31 dicembre 2021, influenzato dalla stagionalità del business e da una revisione dell'approccio strategico dell'Area, e in particolar modo del prodotto

ATD verso il SSN, che, per la sola BU Pharma, ha determinato una diminuzione dei crediti di circa 210 milioni di euro.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura per categoria di rischio di vigilanza dei crediti verso la clientela.

AREA FACTORING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2022
Valore nominale 88.317 85.734 160.698 334.749 2.272.699 2.607.448
Rettifiche di valore (71.708) (41.166) (5.895) (118.769) (20.990) (139.759)
Valore di bilancio 16.609 44.568 154.803 215.980 2.251.709 2.467.689
Coverage ratio 81,2% 48,0% 3,7% 35,5% 0,9% 5,4%
SITUAZIONE AL 31.12.2021
Valore nominale 96.272 87.222 104.804 288.298 2.794.814 3.083.113
Rettifiche di valore (72.370) (46.158) (2.274) (120.802) (22.238) (143.041)
Valore di bilancio 23.901 41.064 102.530 167.496 2.772.576 2.940.072
Coverage ratio 75,2% 52,9% 2,2% 41,9% 0,8% 4,6%

Come precedentemente illustrato, nel periodo si evidenzia l'incremento dei crediti deteriorati netti per 48,5 milioni di euro dovuto prevalentemente all'incremento delle esposizioni scadute verso il SSN come precedentemente indicato, il quale è stato parzialmente compensato dalla diminuzione delle sofferenze per 7,3 milioni di euro.

Area Leasing

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 33.538 33.745 (207) (0,6)%
Commissioni nette 9.110 9.495 (385) (4,1)%
Margine di intermediazione 42.648 43.240 (592) (1,4)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(1.709) (5.201) 3.492 (67,1)%
Risultato netto della gestione finanziaria 40.939 38.039 2.900 7,6%
Costi operativi (22.390) (22.251) (139) 0,6%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 1.052 477 575 120,9%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
19.601 16.265 3.336 20,5%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(6.294) (5.138) (1.156) 22,5%
Utile del periodo 13.307 11.127 2.180 19,6%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI RICLASSIFICATI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 11.030 11.105 (75) (0,7)%
Commissioni nette 2.643 3.464 (821) (23,7)%
Margine di intermediazione 13.673 14.569 (896) (6,1)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(2.180) (781) (1.399) 179,1%
Risultato netto della gestione finanziaria 11.493 13.788 (2.295) (16,6)%
Costi operativi (7.882) (7.183) (699) 9,7%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - 42 (42) (100,0)%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
3.611 6.647 (3.036) (45,7)%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(1.160) (2.100) 940 (44,8)%
Utile di periodo 2.451 4.547 (2.096) (46,1)%

Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 42,6 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al 30 settembre 2021 (-0,6 milioni di euro, pari al -1,4%), dovuta per 0,4 milioni di euro alle minori commissioni nette e per 0,2 milioni di euro al minore margine di interesse.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 1,7 milioni di euro, in miglioramento di 3,5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il dato dei primi nove mesi del 2021 era influenzato dall'introduzione dei modelli di rating di controparte per la determinazione del significativo incremento di rischio di credito (SICR) che aveva aumentato l'incidenza dei crediti in Stage 2. Inoltre, nel corso dei primi nove mesi del 2022 si è registrata una riduzione delle svalutazioni forfettarie sui crediti in bonis a seguito, da una parte, di un miglioramento della composizione del portafoglio, e dall'altra di una rivisitazione dei correttivi prudenziali applicati ai modelli per tener conto dell'evoluzione del contesto pandemico e dei nuovi potenziali impatti sul contesto economico derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, dallo scenario inflattivo e dal rallentamento della crescita economica.

I costi operativi dell'Area Leasing sono pari a 22,4 milioni di euro e risultano sostanzialmente in linea con i dati del 30 settembre 2021.

Come risulta dalla tabella seguente, al 30 settembre 2022 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.395,8 milioni di euro, in linea con il dato al 31 dicembre 2021.

AREA LEASING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2022
Valore nominale 13.479 14.917 13.334 41.730 1.396.513 1.438.243
Rettifiche di valore (12.792) (9.406) (3.850) (26.048) (16.430) (42.478)
Valore di bilancio 687 5.511 9.484 15.682 1.380.083 1.395.765
Coverage ratio 94,9% 63,1% 28,9% 62,4% 1,2% 3,0%
SITUAZIONE AL 31.12.2021
Valore nominale 10.071 16.181 13.832 40.084 1.392.815 1.432.899
Rettifiche di valore (9.719) (9.550) (4.070) (23.339) (19.336) (42.675)
Valore di bilancio 352 6.631 9.763 16.745 1.373.478 1.390.223
Coverage ratio 96,5% 59,0% 29,4% 58,2% 1,4% 3,0%

Area Corporate Banking & Lending

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 42.791 41.785 1.006 2,4%
Commissioni nette 9.453 10.782 (1.329) (12,3)%
Altre componenti del margine di intermediazione 7.072 9.282 (2.210) (23,8)%
Margine di intermediazione 59.316 61.849 (2.533) (4,1)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(25.649) (16.534) (9.115) 55,1%
Risultato netto della gestione finanziaria 33.667 45.315 (11.648) (25,7)%
Costi operativi (28.716) (32.027) 3.311 (10,3)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (362) (512) 150 (29,3)%
Utili (perdite) da cessione di investimenti 405 - 405 n.a.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
4.994 12.776 (7.782) (60,9)%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(1.604) (4.157) 2.553 (61,4)%
Utile del periodo 3.390 8.619 (5.229) (60,7)%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 15.455 15.415 40 0,3%
Commissioni nette 4.057 3.463 594 17,2%
Altre componenti del margine di intermediazione 5.465 889 4.576 n.s.
Margine di intermediazione 24.977 19.767 5.210 26,4%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(7.391) (7.729) 338 (4,4)%
Risultato netto della gestione finanziaria 17.586 12.038 5.548 46,1%
Costi operativi (8.292) (12.185) 3.893 (31,9)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (39) (118) 79 (66,9)%
Utili (perdite) da cessione di investimenti 169 - 169 n.a.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
9.424 (265) 9.689 n.s.
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(3.026) 84 (3.110) n.s.
Utile (perdita) del periodo 6.398 (181) 6.579 n.s.

Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 59,3 milioni di euro al 30 settembre 2022, risulta in diminuzione di 2,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021 (-4,1%). La variazione negativa è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:

  • crescita di 1,0 milioni di euro del margine di interesse, grazie al positivo contributo del comparto Lending verso le PMI che ha più che compensato la riduzione del comparto Corporate Banking che, tra l'altro, risente del fisiologico minor contributo del rilascio di PPA;
  • minori commissioni nette per 1,3 milioni di euro, principalmente derivanti dal comparto Corporate Banking che ha registrato un minore redditività nei primi nove mesi dell'anno;
  • diminuzione per 2,2 milioni di euro delle altre componenti del margine di intermediazione riconducibili al comparto Corporate Banking. Il dato dei primi nove mesi del 2021 aveva beneficiato del contributo per 5,0 milioni di euro derivante dalla rivalutazione dell'investimento in una partecipazione di minoranza.

Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 25,6 milioni di euro, in aumento di 9,1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente e riconducibili prevalentemente al comparto Lending. Tali rettifiche sono effetto per 4,7 milioni di euro della revisione delle svalutazioni forfettarie sui crediti in bonis a seguito della considerazione dei correttivi prudenziali applicati ai modelli per tener conto dell'evoluzione del contesto pandemico e dei nuovi potenziali impatti sul contesto macroeconomico derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, dallo scenario inflattivo e dal rallentamento della crescita economica. Inoltre, sono stati effettuati accantonamenti su singole posizioni deteriorate appartenenti al comparto delle PMI che maggiormente stanno risentendo dell'attuale contesto macroeconomico.

La diminuzione dei costi operativi dell'Area Corporate Banking & Lending di 3,3 milioni di euro rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente è principalmente riconducibile alle maggiori spese sostenute nei primi nove mesi del 2021 per consulenze progettuali e di integrazione in ambito ICT connesse all'acquisizione del ramo d'azienda ex Aigis Banca.

Al 30 settembre 2022 il totale dei crediti netti verso clientela dell'Area ammonta a 2.291,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato del 31 dicembre 2021.

AREA CORPORATE BANKING &
LENDING
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL 30.09.2022
Valore nominale 17.688 48.108 12.658 78.454 2.284.848 2.363.302
Rettifiche di valore (7.908) (14.087) (2.080) (24.075) (48.098) (72.173)
Valore di bilancio 9.780 34.021 10.578 54.379 2.236.750 2.291.129
Coverage ratio 44,7% 29,3% 16,4% 30,7% 2,1% 3,1%
SITUAZIONE AL 31.12.2021
Valore nominale 11.114 58.684 3.207 73.005 2.210.059 2.283.063
Rettifiche di valore (3.846) (14.740) (739) (19.325) (32.620) (51.945)
Valore di bilancio 7.268 43.943 2.468 53.680 2.177.439 2.231.118
Coverage ratio 34,6% 25,1% 23,0% 26,5% 1,5% 2,3%

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.

L'ammontare delle esposizioni deteriorate nette al 30 settembre 2022, pari a 54,4 milioni di euro, è sostanzialmente in linea con il valore di fine esercizio 2021. Ciò è dovuto all'effetto combinato di un aumento delle esposizioni scadute nette deteriorate su posizioni con garanzia pubblica, quasi interamente compensato dalla positiva ristrutturazione di due posizioni singolarmente significative precedentemente classificate ad inadempienza probabile.

SETTORE NPL

È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured che secured di difficile esigibilità, nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi. L'attività è strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.

Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio dei crediti di proprietà del Settore Npl per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli "interessi a conto economico" si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivanti dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 119,4 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 91,7 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici" nel seguito del presente paragrafo.

PORTAFOGLIO DI
PROPRIETA' DEL
SETTORE NPL
(in migliaia di euro)
VALORE
NOMINALE
RESIDUO
VALORI DI
BILANCIO
VAL. BIL. /
VAL. NOM.
RES.
INTERESSI A
CONTO
ECONOMICO
ERC CRITERIO DI
CONTABILIZZAZIONE
PREVALENTE
Costo 1.571.421 76.664 4,9% - 192.982 Costo d'acquisto
Stragiudiziale 13.385.538 463.945 3,5% 76.661 805.769
di cui: Massiva (curve) 12.914.472 236.602 1,8% 4.017 411.352 CA= VAN Flussi da
modello
di cui: Piani 471.066 227.343 48,3% 72.644 394.417 CA= VAN Flussi da
modello
Giudiziale 7.497.894 928.569 12,4% 134.461 1.913.196
di cui: Altre posizioni in
corso di lavorazione
giudiziale
1.725.163 229.446 13,3% - 467.770 Costo d'acquisto
di cui: Precetti,
Pignoramenti, ODA
1.711.209 535.194 31,3% 117.606 1.235.523 CA= VAN Flussi da
modello
di cui: Secured e
Corporate
4.061.522 163.929 4,0% 16.855 209.903 CA= VAN Flussi da
modello
Totale 22.454.853 1.469.178 6,5% 211.122 2.911.947

L'attività può essere suddivisa in tre macrocategorie:

  • gestione post acquisto, dove vengono espletate tutte le attività di ricerca informazioni propedeutiche all'instradamento della posizione verso le modalità di trasformazione più adeguate; il credito viene classificato in una area cosiddetta di "staging" e contabilmente valorizzato al costo di acquisto (76,7 milioni di euro al 30 settembre 2022 rispetto a 135,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021) senza contribuzione a conto economico in termini di margine. Di norma dopo 6-12 mesi le posizioni vengono indirizzate verso la forma di gestione più adeguata alle caratteristiche delle stesse;
  • gestione stragiudiziale, che accoglie le pratiche che possono essere gestite tramite attività di recupero a carattere transattivo. Le pratiche in attesa di conoscere l'esistenza o meno dello strumento di recupero più idoneo sono classificate in un bacino denominato "gestione massiva" e ammontano al 30 settembre 2022 a 236,6 milioni di euro rispetto a 201,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in aumento del 17,3%. Le pratiche su cui è stato concordato e formalizzato un piano di rientro registrano un aumento dell'1,8% attestandosi a 227,3 milioni di euro al 30 settembre 2022 (223,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021);
  • gestione giudiziale, che accoglie tutte le pratiche nei diversi stadi di lavorazione giudiziale che vanno dall'ottenimento del decreto ingiuntivo all'ottenimento di una ordinanza di assegnazione (ODA). Le pratiche che sono in attesa dell'azionamento legale più appropriato sono incluse nella categoria "Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale" e risultano pari a 229,4 milioni di euro al 30 settembre 2022 (270,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021); le pratiche che si trovano nelle fasi di precetto, pignoramento e ODA trovano collocamento nell'apposito bacino che registra un incremento dell'11,1%, attestandosi a 535,2 milioni di euro rispetto ai 481,9 milioni di euro registrati a dicembre 2021. Nel bacino della gestione giudiziale rientrano le posizioni "Secured e Corporate", di derivazione corporate bancaria o real estate, pari a 163,9 milioni di euro al 30 settembre 2022, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2021.

Si segnala infine che talvolta, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da code di lavorazione.

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Interessi attivi da costo ammortizzato 119.381 111.566 7.815 7,0%
Interessi attivi notes e altre componenti
minoritarie
2.478 1.210 1.268 104,8%
Altre componenti del margine di interesse da
variazione di cash flow
91.741 87.660 4.081 4,7%
Costo della raccolta (20.487) (19.809) (678) 3,4%
Margine di interesse 193.113 180.628 12.485 6,9%
Commissioni nette 2.583 1.693 890 52,6%
Altre componenti del margine di intermediazione (1.353) (336) (1.017) 302,7%
Utili (perdite) da cessione di attività finanziarie 6.517 2.267 4.250 187,5%
Margine di intermediazione 200.860 184.251 16.609 9,0%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
- (16.973) 16.973 (100,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 200.860 167.278 33.582 20,1%
Costi operativi (134.755) (119.786) (14.969) 12,5%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (889) (510) (379) 74,3%
Utili (perdite) da cessioni di investimenti (101) - (101) n.a.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
65.114 46.982 18.132 38,6%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(20.910) (14.842) (6.068) 40,9%
Utile del periodo 44.204 32.140 12.064 37,5%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2022 2021 ASSOLUTA %
Interessi attivi da costo ammortizzato 41.279 38.271 3.008 7,9%
Interessi attivi notes e altre componenti
minoritarie
989 685 304 44,4%
Altre componenti del margine di interesse da
variazione di cash flow
25.363 27.591 (2.228) (8,1)%
Costo della raccolta (6.886) (6.631) (255) 3,8%
Margine di interesse 60.745 59.916 829 1,4%
Commissioni nette 738 609 129 22,2%
Altre componenti del margine di intermediazione (158) (89) (69) 77,5%
Utili (perdite) da cessione di attività finanziarie 4.542 587 3.955 n.s.
Margine di intermediazione 65.867 61.023 4.844 7,9%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
- (8.139) 8.139 (100,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 65.867 52.884 12.983 24,5%
Costi operativi (47.976) (37.571) (10.405) 27,7%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (667) (84) (583) n.s.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
17.224 15.229 1.995 13,1%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(5.531) (4.811) (720) 15,0%
Utile del periodo 11.693 10.418 1.275 12,2%

La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso effettivo originario, passa da 111,6 milioni di euro a 119,4 milioni di euro al 30 settembre 2022 per effetto di un aumento del valore medio dei crediti sottostanti.

La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow", che passa da 87,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021 a 91,7 milioni di euro al 30 settembre 2022, riflette la variazione dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati rispetto alle previsioni. A tale voce concorrono:

  • la gestione stragiudiziale per 32,8 milioni di euro, a cui contribuiscono i piani di rientro per 49,4 milioni di euro parzialmente compensati dall'effetto negativo dei modelli a curve per 16,6 milioni di euro;
  • la gestione legale per 58,9 milioni di euro dovuto al contributo delle azioni di precetto, pignoramento e ODA.

La crescita è sostenuta soprattutto dalle buone performance della raccolta legale, riconducibili soprattutto al maggior numero di precetti e pignoramenti prodotti. Tale crescita è stata parzialmente controbilanciata dalle performance della raccolta stragiudiziale, le quali evidenziano una riduzione della contribuzione al margine rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente per effetto soprattutto della riduzione della raccolta degli accordi di pagamento (piani). Le dinamiche della raccolta legale e stragiudiziale comportano una crescita dello stock dei crediti cosiddetti "paganti" portando gli incassi a 283,4 milioni di euro, in crescita del 12,7% rispetto ai 251,6 milioni di euro realizzati nello stesso periodo del 2021.

L'incremento del costo della raccolta è dovuto ai maggiori interessi passivi figurativi attribuiti dal Settore Governance & Servizi e Non Core a seguito dell'incremento dell'impiego medio rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

L'incremento delle commissioni nette è quasi interamente dovuto alla riduzione delle commissioni passive pagate per i servizi di incasso e pagamento.

Nel corso dei primi nove mesi del 2022 sono state realizzate cessioni di portafogli di Npl, in linea con le policy del Gruppo, da cui si sono generati utili netti da cessione pari a 6,5 milioni di euro.

In considerazione di quanto sopra, il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a complessivi 200,9 milioni di euro, in aumento del 9,0% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

I costi operativi, pari a 134,8 milioni di euro al 30 settembre 2022, risultano in aumento del 12,5% rispetto ai primi nove mesi del 2021. Senza considerare le spese strettamente legate alle dinamiche di business (in primis le spese legali e di recupero Npl), la variazione più significativa è legata alla crescita della quota parte dei costi di consulenza su attività strategiche del Gruppo e di pertinenza del Settore.

Si ricorda come la voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito" includeva nei primi nove mesi del 2021 una svalutazione di crediti per 17,0 milioni di euro effettuata a seguito di un'analisi di dettaglio all'epoca ancora in corso e poi conclusa a fine 2021, svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso principalmente sulle posizioni caratterizzate da vintage più alta.

In conseguenza di quanto sopra, l'utile di periodo del Settore Npl è pari a 44,2 milioni di euro, in aumento del 37,5% rispetto a quello del medesimo periodo dell'esercizio precedente.

DATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Crediti in sofferenza netti 1.097.247 1.106.996 (9.749) (0,9)%
Inadempienze probabili nette 348.461 343.143 5.318 1,5%
Esposizioni scadute deteriorate nette 4.293 4.025 268 6,7%
Totale attività deteriorate nette verso clientela
(stage 3)
1.450.001 1.454.164 (4.163) (0,3)%
Totale crediti in bonis netti (stage 1 e 2) 36.964 69.464 (32.500) (46,8)%
- di cui: crediti di proprietà 19.177 23.517 (4.340) (18,5)%
- di cui: titoli di debito 16.870 44.563 (27.693) (62,1)%
- di cui: crediti connessi all'attività di servicer 917 1.384 (467) (33,7)%
Totale crediti per cassa verso clientela 1.486.965 1.523.628 (36.663) (2,4)%
- di cui: crediti di proprietà valutati al costo
ammortizzato
1.469.178 1.477.681 (8.503) (0,6)%

Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per categoria di rischio di vigilanza.

La riduzione nel periodo di 27,7 milioni di euro dei titoli di debito del Settore Npl si riferisce agli incassi pervenuti a titolo di rimborso parziale del capitale e di liquidazione degli interessi, nel rispetto dei piani di rientro, sulle tranche senior connesse alle operazioni di cartolarizzazione di terzi aventi come sottostante crediti Npl.

La quasi totalità dei crediti valutati al costo ammortizzato del Settore Npl appartiene alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impaired – introdotta dal principio contabile IFRS 9, rappresentato da tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate. Restano esclusi da questa classificazione i crediti connessi all'attività di servicer per conto terzi e i titoli di debito.

KPI CONSISTENZE VARIAZIONE
30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Valore nominale dei crediti gestiti 22.454.853 21.830.994 623.859 2,9%
RWA (1) 1.881.464 2.339.110 (457.646) (19,6)%

(1) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito. Include i positivi effetti derivanti dall'applicazione del regolamento delegato UE 954/2022, entrato in vigore a luglio 2022, che consente una riduzione della ponderazione sui crediti acquisiti dal business Npl.

La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a 2,9 miliardi di euro.

ANDAMENTO PORTAFOGLIO CREDITI DETERIORATI
SETTORE NPL
30.09.2022 31.12.2021
Portafoglio crediti iniziale 1.477.681 1.403.711
Acquisti 70.152 177.306
Cessioni (12.848) (18.440)
Utili (perdite) da cessioni 6.516 6.461
Interessi da costo ammortizzato 119.381 150.368
Altre componenti di interesse da variazione cash flow 91.741 122.502
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito - (17.997)
Incassi (283.445) (346.230)
Portafoglio crediti finale 1.469.178 1.477.681

Il totale degli acquisti nei primi nove mesi del 2022 ammonta a 70,2 milioni di euro, in aumento rispetto ai 47,1 milioni di euro del medesimo periodo dell'esercizio precedente. Nel corso dei primi nove mesi del 2022 sono state perfezionate operazioni di cessione di crediti Npl ad un prezzo di vendita complessivo di circa 12,9 milioni di euro che hanno prodotto utili per 6,5 milioni di euro.

La voce "Incassi" pari a 283,5 milioni di euro include le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 12,7% rispetto agli incassi di 251,6 milioni di euro del medesimo periodo del 2021.

A fine periodo il portafoglio gestito dal Settore Npl comprende n° 2.119.672 pratiche, per un valore nominale pari a 22.454,9 milioni di euro.

SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE

Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Pianificazione e Controllo di Gestione, Finance, Operations, Comunicazione Marketing e Relazioni Esterne, Risorse Umane, nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai Settori operativi delle risorse finanziarie. Il Settore in questione comprende altresì l'attività di Finanza Proprietaria (desk titoli di proprietà) e l'attività di Securitization & Structured Solution (investimento in Asset Backed Securities, strumentali alla realizzazione di operazioni di cartolarizzazioni). Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli di prestiti personali.

DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 44.878 40.589 4.289 10,6%
Commissioni nette (1.379) (600) (779) 129,8%
Altre componenti del margine di intermediazione 19.158 8.953 10.205 114,0%
Margine di intermediazione 62.657 48.942 13.715 28,0%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(6.991) (12.429) 5.438 (43,8)%
Risultato netto della gestione finanziaria 55.666 36.513 19.153 52,5%
Costi operativi (27.396) (23.887) (3.509) 14,7%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.821) (6.196) 4.375 (70,6)%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
26.449 6.430 20.019 311,3%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(8.490) (2.034) (6.456) 317,4%
Utile del periodo 17.959 4.396 13.563 308,5%
DATI ECONOMICI TRIMESTRALI 3° TRIMESTRE VARIAZIONE
RICLASSIFICATI
(in migliaia di euro)
2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 12.462 18.835 (6.373) (33,8)%
Commissioni nette (295) 237 (532) (224,5)%
Altre componenti del margine di intermediazione 3.756 2.671 1.085 40,6%
Margine di intermediazione 15.923 21.743 (5.820) (26,8)%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(1.463) 328 (1.791) n.s.
Risultato netto della gestione finanziaria 14.460 22.071 (7.611) (34,5)%
Costi operativi (5.914) (6.328) 414 (6,5)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (5.520) (5.598) 78 (1,4)%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
3.026 10.145 (7.119) (70,2)%
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività
corrente
(971) (3.207) 2.236 (69,7)%
Utile del periodo 2.055 6.938 (4.883) (70,4)%

Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 62,7 milioni di euro, in aumento di 13,7 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, ed è determinato da una crescita dell'Area Governance & Servizi per 22,2 milioni di euro a cui si contrappone il minore contributo di 8,5 milioni di euro delle attività in runoff dell'Area Non Core. In particolare:

• il margine di interesse risulta in aumento di 4,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2021. L'incremento è dovuto alla crescita di 5,8 milioni di euro del comparto funding di Tesoreria e di 9,3 milioni di euro del comparto Capital Markets che è stato solo parzialmente compensato da un effetto negativo di 11,4 milioni di euro legato sia al fisiologico minore contributo della PPA (per 10,3 milioni di euro) sia allo smontamento del portafoglio in run-off dell'Area Non Core (per 1,1 milioni di euro);

  • le altre componenti del margine di intermediazione risultano in crescita di 10,2 milioni di euro. Tale effetto complessivo dipende prevalentemente:
  • dal maggior contributo dell'attività sul portafoglio proprietario per 7,1 milioni di euro, di cui 2,8 milioni di euro per maggiori dividendi, 4,2 milioni di euro legati all'attività di negoziazione (dei quali 0,7 milioni di euro legati a differenze su effetto cambi);
  • dal maggior apporto dell'Area Non Core per 3,1 milioni di euro, prevalentemente riconducibile alle valutazioni al fair value dei fondi OICR.

Sul versante della raccolta, il prodotto "Rendimax Conto Deposito" continua a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a 38,3 milioni di euro, in riduzione rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (44,0 milioni di euro) per la contrazione delle masse medie in gestione e tassi mediamente più bassi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (1,22% al 30 settembre 2022 rispetto a 1,36% del 30 settembre 2021). Al 30 settembre 2022 il valore di bilancio delle obbligazioni emesse da Banca Ifis ammonta a 1.053,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2021. Sul versante economico, gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni sono diminuiti di 0,5 milioni di euro attestandosi complessivamente a 23,1 milioni di euro.

La raccolta effettuata tramite cartolarizzazioni, pari a 1.378,9 milioni di euro al 30 settembre 2022, risulta in calo rispetto al dato al 31 dicembre 2021 (1.447,9 milioni di euro). Gli interessi passivi maturati sono passati da 7,0 milioni di euro del 30 settembre 2021 a 6,7 milioni di euro del 30 settembre 2022 per effetto delle ristrutturazioni delle operazioni avvenute nel corso del secondo semestre 2021.

Si segnala inoltre l'accesso al funding tramite operazioni di TLTRO di valore nominale pari a 2,0 miliardi di euro; gli interessi maturati al 30 settembre 2022 sono pari a 14,6 milioni di euro.

Per quanto concerne il costo del credito, si evidenzia un miglioramento delle rettifiche nette per 5,4 milioni di euro, che si attestano a 7,0 milioni di euro rispetto al dato di 12,4 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, che era influenzato da accantonamenti su due posizioni singolarmente significative.

I costi operativi si attestano a 27,4 milioni di euro, registrando un incremento di 3,5 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021. Tale incremento è connesso principalmente alle maggiori attività in essere in ambito sia ICT sia Marketing & Comunicazione sui primi nove mesi dell'anno. A tale effetto si aggiunge il contributo in termini di maggiori spese sostenute nei primi nove mesi del 2022 per consulenze strategiche e direzionali.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri presentano un saldo pari a 1,8 milioni di euro al 30 settembre 2022, in miglioramento di 4,4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tale risultato è dato principalmente dal rilascio del fondo connesso a garanzie concesse a fronte di operazioni di cessione crediti in ambito GACS per 5,7 milioni di euro, solo parzialmente compensato da maggiori accantonamenti ai fondi di risoluzione di sistema.

Al 30 settembre 2022 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 2.022,9 milioni di euro, in diminuzione del 10,0% rispetto al dato al 31 dicembre 2021. La diminuzione di 223,8 milioni di euro è dovuta per 161 milioni di euro al comparto titoli dei comparti di Finanza Proprietaria e di Securitisation & Structured Solutions e per i restanti 63 milioni di euro al naturale run-off del portafoglio Non Core.

Si evidenzia che all'interno del Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca:

  • crediti deteriorati netti: 12,0 milioni di euro al 30 settembre 2022, in riduzione rispetto al dato di 18,2 milioni di euro del 31 dicembre 2021;
  • crediti in bonis netti: 20,1 milioni di euro al 30 settembre 2022, in linea rispetto al 31 dicembre 2021.

Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per categoria di rischio di vigilanza.

SETTORE GOVERNANCE &
SERVIZI E NON CORE
(in migliaia di euro)
SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI (1)
SITUAZIONE AL 30.09.2022
Valore nominale 14.568 48.138 3.595 66.301 1.992.194 2.058.495
Rettifiche di valore (7.330) (21.647) (830) (29.807) (5.750) (35.557)
Valore di bilancio 7.238 26.491 2.765 36.494 1.986.444 2.022.938
Coverage ratio 50,3% 45,0% 23,1% 45,0% 0,3% 1,7%
SITUAZIONE AL 31.12.2021
Valore nominale 18.432 49.812 6.436 74.679 2.207.314 2.281.993
Rettifiche di valore (6.996) (21.196) (1.681) (29.872) (5.359) (35.231)
Valore di bilancio 11.436 28.616 4.755 44.807 2.201.955 2.246.762
Coverage ratio 38,0% 42,6% 26,1% 40,0% 0,2% 1,5%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2022 Titoli di Stato per 1.433,9 milioni di euro (1.648,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati da crediti appartenenti alla cosiddetta categoria dei "POCI", i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese Il coverage del portafoglio nel suo complesso al 30 settembre 2022 risulta in aumento rispetto al dato del 31 dicembre 2021, legato essenzialmente al portafoglio dell'Area Non Core.

(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021 Cassa e disponibilità liquide 268.735 355.381 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 34.251 8.478

Prospetti Contabili Consolidati Riclassificati

VOCI DELL'ATTIVO

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a
conto economico
140.964 144.660
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
587.986 614.013
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 743.127 524.991
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 9.664.486 10.331.804
Attività materiali 128.499 120.256
Attività immateriali 61.426 61.607
di cui:
- avviamento 38.020 38.794
Attività fiscali: 336.981 329.674
a) correnti 37.810 45.548
b) anticipate 299.171 284.126
Altre attività 466.946 487.027
Totale dell'attivo 12.433.401 12.977.891
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
30.09.2022 31.12.2021
Debiti verso banche 2.535.252 2.597.965
Debiti verso clientela 5.240.473 5.683.745
Titoli in circolazione 2.432.270 2.504.878
Passività finanziarie di negoziazione 25.670 5.992
Passività fiscali: 52.275 49.154
a) correnti 18.735 16.699
b) differite 33.540 32.455
Altre passività 465.604 436.107
Trattamento di fine rapporto del personale 8.090 9.337
Fondi per rischi e oneri 63.182 66.825
Riserve da valutazione (64.434) (25.435)
Riserve 1.443.378 1.367.019
Sovrapprezzi di emissione 82.187 102.972
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (22.104) (2.847)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 12.204 27.786
Utile (perdita) del periodo (+/-) 105.543 100.582
Totale del passivo e del patrimonio netto 12.433.401 12.977.891

Conto economico consolidato riclassificato

VOCI
(in migliaia di euro)
30.09.2022 30.09.2021
Margine di interesse 392.504 362.614
Commissioni nette 65.210 62.860
Altre componenti del margine di intermediazione 30.978 20.451
Margine di intermediazione 488.692 445.925
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (48.874) (60.343)
Risultato netto della gestione finanziaria 439.818 385.582
Spese amministrative: (282.769) (265.384)
a) spese per il personale (111.244) (103.711)
b) altre spese amministrative (171.525) (161.673)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (12.320) (14.269)
Altri oneri/proventi di gestione 16.551 21.433
Costi operativi (278.538) (258.220)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (4.515) (8.142)
Rettifiche di valore dell'avviamento (762) -
Utili (perdite) da cessioni di investimenti 304 -
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 156.307 119.220
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (50.190) (37.662)
Utile del periodo 106.117 81.558
Utile di periodo di pertinenza di terzi 574 1.368
Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo 105.543 80.190

Prospetto della redditività consolidata complessiva

VOCI
(in migliaia di euro)
30.09.2022 30.09.2021
Utile del periodo 106.117 81.558
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
(1.894) 2.461
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(2.688) 2.290
Piani a benefici definiti 794 171
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
(36.606) (3.634)
Differenze di cambio (2.124) (541)
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
(34.482) (3.093)
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (38.500) (1.173)
Redditività complessiva 67.617 80.385
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 569 1.371
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 67.048 79.014

Note illustrative

Politiche contabili

Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2022 è stato redatto secondo quanto previsto dall'art.154-ter del D.Lgs n. 58 del 24 febbraio 1998 e in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1, facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio" (il cosiddetto "Framework" recepito dallo IASB) con particolare riguardo ai principi fondamentali di redazione del bilancio che riguardano la prevalenza della sostanza sulla forma, il concetto della rilevanza e significatività dell'informazione, il principio della competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell'attività.

La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate nelle note illustrative possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2022 sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio 2021 del Gruppo Banca Ifis. Il Gruppo non ha esercitato l'opzione di applicazione anticipata di alcun principio, interpretazione o modifica emanati ma non ancora efficaci. Diverse modifiche e interpretazioni sono applicabili per la prima volta nei primi nove mesi del 2022, ma non hanno un impatto sul Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2022.

I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022 sono gli stessi utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 al quale si rimanda per maggiori dettagli.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob e Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi dalle attuali condizioni dei mercati finanziari, anche a seguito dell'attuale situazione connessa alla pandemia di Covid-19 e alle più ampie implicazioni macroeconomiche connesse al conflitto militare tra Russia e Ucraina, si ritiene ragionevole l'aspettativa che il Gruppo Banca Ifis continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale.

Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente del Gruppo, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.

Area e metodi di consolidamento

Il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis è stato redatto sulla base delle situazioni contabili al 30 settembre 2022 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento.

SEDE
SEDE
TIPO DI RAPPORTO DI
PARTECIPAZIONE
DISPONIBILITÀ
DENOMINAZIONI IMPRESE
RAPPORTO
OPERATIVA
LEGALE
(1)
IMPRESA
PARTECIPANTE
QUOTA % VOTI % (2)
Ifis Finance Sp. z o.o. Varsavia Varsavia 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Rental Services S.r.l. Milano Milano 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Investing S.p.A. Firenze,
Milano e
Mestre (VE)
Mestre (VE) 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Cap.Ital.Fin. S.p.A. Napoli Napoli 1 Banca Ifis S.p.A. 100% 100%
Ifis Npl Servicing S.p.A. Mestre (VE) Mestre (VE) 1 Ifis Npl Investing
S.p.A.
100% 100%
Ifis Finance I.F.N. S.A. Bucarest Bucarest 1 Banca Ifis S.p.A. 99,99% 99,99%
Banca Credifarma S.p.A. (3) Roma Roma 1 Banca Ifis S.p.A. 87,74% 87,74%
Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
1 Banca Ifis S.p.A. 51% 51%
Indigo Lease S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Ifis ABCP Programme S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Emma S.P.V. S.r.l. Conegliano
(TV)
Conegliano
(TV)
4 Altra 0% 0%
Urano Spv S.r.l. Milano Milano 4 Altra 0% 0%

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Legenda

(1) Tipo di rapporto:

  • 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
  • 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
  • 3 = accordi con altri soci
  • 4 = altre forme di controllo
  • 5 = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del "decreto legislativo 87/92"
  • 6 = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del "decreto legislativo 87/92"
  • (2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali

(3) Società risultante dalla fusione per incorporazione della controllata Credifarma S.p.A. nella società, anch'essa controllata, Farbanca S.p.A.

Relativamente alle società incluse nell'area di consolidamento al 30 settembre 2022, rispetto alla situazione al 31 dicembre 2021 si sono registrate le seguenti variazioni nell'elenco di società nella tabella di cui sopra:

  • a seguito della fusione per incorporazione di Credifarma in Farbanca realizzatasi in data 11 aprile 2022, tali due società sono state sostituite da Banca Credifarma, nuova denominazione sociale dell'incorporante post fusione (per maggiori dettagli sull'operazione in questione, si rimanda a quanto riportato nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo" del presente documento);
  • non è più presente Ifis Real Estate, la cui partecipazione totalitaria detenuta da Ifis Npl Servicing è stata integralmente ceduta a Resolute Asset Management Italy S.r.l. in data 11 maggio 2022 con conseguente perdita del controllo, ad un prezzo di 50 mila euro e realizzando dalla cessione perdite per 101 mila euro iscritte nella voce di bilancio "utili (perdite) da cessione investimenti" (anche in questo caso, per maggiori informazioni si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo).

Tutte le società sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.

I prospetti contabili della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e della controllata rumena Ifis Finance I.F.N. S.A., espressi entrambi in valuta estera, vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell'operazione. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di ciascuna partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.

Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3; la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:

  • l'identificazione dell'acquirente;
  • la determinazione della data di acquisizione;
  • la rilevazione e la valutazione delle attività identificabili acquisite, delle passività identificabili assunte e qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita;
  • la rilevazione e la valutazione dell'avviamento o di un utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli.

Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nel periodo di competenza e classificati tra le spese amministrative.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo, rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (CGU – Cash Generating Unit) del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a una CGU e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta della CGU.

Dal processo di consolidamento delle società controllate sono emersi i seguenti avviamenti iscritti alla voce "attività immateriali": 38,0 milioni di euro per il consolidamento dell'ex Gruppo Fbs, acquisito nel corso del 2019, e 0,8 milioni di euro al cambio di fine periodo per quanto riguarda la controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o., acquisita nel 2006. Tali avviamenti sono stati sottoposti al 31 dicembre 2021 all'annuale processo di impairment test, da cui non sono emerse necessità di rettifiche di valore. Per maggiori dettagli a riguardo si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100, Paragrafo 10.3 Altre informazioni del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Gli avviamenti in questione inoltre sono stati soggetti ad impairment test anche al 30 giugno 2022, in quanto a tale data è stata individuata la presenza di indicatori di perdita (cd. "Trigger Events") che, sulla base dello IAS 36, richiedono di procedere a tale test. L'esito di tale test è stato positivo per l'avviamento associato all'ex Gruppo Fbs mentre, con riferimento al goodwill relativo alla società polacca Ifis Finance Sp. z o.o., le analisi condotte hanno determinato la necessità di procedere, in via prudenziale, alla sua integrale svalutazione. Pertanto, è stata rilevata una svalutazione per 0,8 milioni di euro allocata alla voce "Rettifiche di valore dell'avviamento" di Conto Economico. Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 del Gruppo Banca Ifis, e specificatamente al paragrafo "Altri aspetti" all'interno della sezione "4.1 Politiche contabili".

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Al fine di determinare l'area di consolidamento, Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.

La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:

  • il potere di governare le attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso del periodo di competenza sono inclusi nei prospetti consolidati dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate tramite maggioranza dei diritti di voto (le società con tipo di rapporto "1" di cui alla tabella precedente), nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione per le quali si è valutato sussistere una relazione di controllo ai sensi dell'IFRS 10. Tali SPV, ad esclusione del veicolo Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. per il quale il Gruppo detiene la maggioranza delle quote partecipative, non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti nei prospetti contabili e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine anche in conseguenza dell'attuale situazione connessa alla pandemia di Covid-19 e al conflitto militare tra Russia e Ucraina, così come precedentemente illustrato.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022, così come previsto dai principi contabili internazionali. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 30 settembre 2022.

Con periodicità almeno annuale, in sede di redazione del Bilancio consolidato le stime sono riviste.

Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci di bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti del Settore Npl;
  • crediti gestiti dalla BU Pharma, con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile;
  • misurazione dell'Expected Credit Loss per i crediti diversi dal Settore Npl;
  • fondi per rischi e oneri;
  • trattamento di fine rapporto (TFR);
  • avviamento, altre attività immateriali e gain on bargain purchase.

Per le tipologie di assets sopra elencate (ad eccezione dei fondi per rischi e oneri e del TFR), si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi e incertezze connessi a stime. Per quanto riguarda invece le fattispecie relative a fondi per rischi e oneri e al TFR, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Crediti del Settore Npl

Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al Settore Npl, il Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.

In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni poste in essere, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.

Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare, vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.

Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.

All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.

La lavorazione giudiziale si completa, oltre a quanto sopra descritto, con attività di recupero intesa come azione esecutiva immobiliare, caratterizzata da diverse fasi e applicata a portafogli originati in settori corporate, bancari o real estate ove i flussi di cassa sono valorizzati tramite previsione analitica del gestore.

Per tenere conto dell'attuale contesto ancora segnato dalla pandemia in corso e al fine di incorporare nella stima dei flussi di cassa gli effetti legati alla temporanea difficoltà delle attività produttive, sono stati apportati alcuni correttivi dei modelli di stima che hanno comportato, con riferimento alla gestione stragiudiziale, una limitata contrazione degli incassi attesi per gli esercizi successivi in coerenza con le generali proiezioni macroeconomiche.

Crediti gestiti dalla BU Pharma con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile

In riferimento ai crediti della BU Pharma, il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".

Misurazione dell'Expected Credit Loss per i crediti diversi dal Settore Npl

L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, basati essenzialmente su modelli di misurazione delle Probabilità di Default (PD) all'origination delle attività finanziarie e alla data di bilancio;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.

L'emergenza sanitaria di inizio marzo 2020 e lo scoppio della guerra in Ucraina alla fine di febbraio 2022 hanno generato un rallentamento della crescita economica mondiale che ha spinto gli enti a considerare un incremento significativo di rischio di credito. Questo ha portato il Gruppo ad introdurre correttivi prudenziali rivolti ai rapporti con controparti appartenenti a particolari settori economici considerati a più elevato impatto di rischio da Covid-19 e rischio derivante dal conflitto Russia-Ucraina, dallo scenario inflattivo e dal rallentamento della crescita economica.

In particolare, nel corso dei primi nove mesi del 2022 sono stati rivisti i correttivi prudenziali applicati al fine di definire gli accantonamenti addizionali contabilizzati in precedenza a seguito del contesto pandemico, anche alla luce del fatto che il deterioramento del portafoglio è stato, complessivamente, meno pronunciato di quanto ipotizzato. Allo stesso tempo, sono stati introdotti alcuni correttivi prudenziali per tener conto delle implicazioni macroeconomiche relative al conflitto Russia-Ucraina (Paesi verso i quali, tra l'altro, il Gruppo ha esposizioni marginali), allo scenario inflattivo, al rialzo dei tassi e al rallentamento dell'economia italiana ed europea. Le eventuali eccedenze identificate inerenti agli accantonamenti per rischio Covid-19 non sono state rilasciate e sono state quindi riqualificate a copertura del rischio derivante dal conflitto in corso.

Per quanto riguarda le informazioni Forward Looking, sono stati utilizzati i medesimi scenari presenti al 31 dicembre 2021, considerati prudenziali dato che fattorizzano gli effetti negativi della crisi pandemica

sull'economia. Si è ritenuto di non procedere all' aggiornamento degli scenari macroeconomici, che influenzano le stime dei parametri di rischio, in quanto il mutevole contesto legato agli sviluppi del conflitto russo-ucraino e l'evoluzione dei pacchetti sanzionatori verso la Russia conferiscono notevole incertezza e quindi scarsa attendibilità degli scenari stessi.

Infine, coerentemente con quanto fatto per il portafoglio secured del Settore Npl, sono stati rivisti i tempi di incasso dei crediti e dei portafogli di crediti garantiti da immobili per i quali sono in corso Procedure Concorsuali per riflettere la già citata sospensione delle esecuzioni immobiliari anche nel Settore Commercial & Corporate Banking.

Avviamento e altre attività immateriali

Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3, utilizzando l'"acquisition method". L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo.

Per quanto riguarda il processo di allocazione del costo dell'aggregazione alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi fair value (cosiddetta Purchase Price Allocation – "PPA"), si procede con un preventivo lavoro di mappatura delle attività e passività per le quali si è ritenuto probabile riscontrare significative differenze di valore tra il fair value ed il rispettivo valore contabile.

In particolare, i fair value sono determinati sulla base della metodologia ritenuta più opportuna per ciascuna classe di attività e passività acquisite (ad esempio, per il portafoglio creditizio il metodo dei discounted cash flow, ovvero l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi).

Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico quale "gain on bargain purchase".

Successivamente, in base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita.

Per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento allocato alle Cash Generating Units ("CGU") di cui è composto, il Gruppo Banca Ifis provvede alla stima sia dei flussi finanziari futuri nel periodo esplicito di previsione sia dei flussi utilizzati per determinare il cosiddetto Terminal Value. Analogamente, è oggetto di stima da parte del Gruppo il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari futuri precedentemente stimati. Tale tasso di attualizzazione è stimato dal Gruppo utilizzando il "Capital Asset Pricing Model" (CAPM).

Tali avviamenti sono stati sottoposti al 31 dicembre 2021 all'annuale processo di impairment test, da cui non sono emerse necessità di rettifiche di valore. Per maggiori dettagli a riguardo si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100, Paragrafo 10.3 Altre informazioni del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Gli avviamenti in questione inoltre sono stati soggetti ad impairment test anche al 30 giugno 2022, in quanto a tale data è stata individuata la presenza di indicatori di perdita (cd. "Trigger Events") che, sulla base dello IAS 36,

richiedono di procedere a tale test. L'esito di tale test è stato positivo per l'avviamento associato all'ex Gruppo Fbs mentre, con riferimento al goodwill relativo alla società polacca Ifis Finance Sp. z o.o., le analisi condotte hanno determinato la necessità di procedere, in via prudenziale, alla sua integrale svalutazione. Pertanto, è stata rilevata una svalutazione per 0,8 milioni di euro allocata alla voce "Rettifiche di valore dell'avviamento" di Conto Economico. Per maggiori informazioni si rinvia alla Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 del Gruppo Banca Ifis, e nello specifico al paragrafo "Altri aspetti" contenuto nella sezione "4.1 Politiche contabili".

Informativa sul conflitto Russia-Ucraina

Come già evidenziato nella survey inviata da Banca d'Italia a fine marzo 2022 e avente come oggetto una prima valutazione degli impatti che scenari sfavorevoli legati alla situazione di crisi generata dal conflitto hanno sulla Banca, a livello del Gruppo Banca Ifis sono stati condotti una serie di approfondimenti allo scopo di valutare le esposizioni (dirette e indirette) nei confronti di controparti residenti in Russia, Bielorussia e Ucraina nonché stimare i relativi impatti e i presidi di contenimento del rischio.

Inoltre, la funzione Risk Management, in aggiunta ai fattori di rischio usualmente considerati, ha ritenuto ragionevole includere l'attuale situazione di tensione geopolitica quale ulteriore fattore di rischio.

In particolare, tale situazione è stata considerata all'interno della documentazione istituzionale (RAF, Recovery Plan e Resoconto ICAAP/ ILAAP) sotto un duplice punto di vista: da un lato come peggioramento delle severity e inclusione di nuove ipotesi di stress nel framework di stress test e dall'altro come extra requisito di Fondi propri a fronte dei Rischi Strategico e Sovrano assunti dal Gruppo.

Più precisamente, dal punto di vista delle ipotesi considerate direttamente negli stress test, sono stati considerati:

  • un incremento del passaggio a deteriorato della clientela factoring esposta verso l'Ucraina e la Russia;
  • l'utilizzo di matrici di transizione ulteriormente peggiorate per la clientela factoring, in sede di stress test pro Recovery Plan.

Sulle ipotesi che hanno impatto sui livelli di capitale interno allocato per i singoli rischi si segnala che:

  • è stato utilizzato uno scenario di tassi di interesse ulteriormente peggiorato come conseguenza di un ipotetico prolungarsi dell'attuale contesto di alta inflazione (derivante dalla carenza di materie prime causate dal conflitto) che ha condotto ad una stima più alta del capitale interno per il rischio sovrano;
  • è stato allocato ulteriore capitale interno a copertura del rischio strategico, ipotizzando un contesto economico incerto derivato dall'attuale situazione geopolitica.

Le analisi condotte fino ad oggi hanno evidenziato un numero limitato di controparti presenti nei Paesi interessati dal conflitto in corso a cui corrispondono esposizioni creditizie dirette modeste. Analogamente, non sono state evidenziate particolari criticità con riferimento al portafoglio crediti commerciali.

Con riferimento all'impatto dell'inflazione e della conseguente riduzione del potere d'acquisto, che influisce in modo più rilevante sui debitori economicamente più fragili, la gestione stragiudiziale delle posizioni di Ifis Npl Investing potrebbe registrare performance diverse da quelle storiche, che sono fattorizzate nelle curve statistiche attualmente in essere, causando una diminuzione dei pagamenti. Seppur continuate le attività di recupero, si è deciso di tenere in considerazione nella simulazione dei flussi di cassa lo scenario macroeconomico sopradescritto ed è in fase di interlocuzione con il business quali azioni verranno intraprese per far fronte alla contingente situazione macroeconomica. Per i debitori gestiti giudizialmente (sia con il pignoramento dello stipendio/pensione che con l'escussione delle garanzie reali), l'aumento dell'inflazione non ha effetti sulla riscossione del loro credito. Pertanto, si è deciso di non effettuare alcuna modifica sui modelli che prevedono un recupero giudiziale. Pro futuro, verrà valutato se un prolungato aumento dei tassi potrà portare ad una recessione economica che potrebbe causare una perdita dei posti di lavoro, che dovrà quindi essere fattorizzata.

Situazione patrimoniale e andamento economico del Gruppo

Aggregati patrimoniali
PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 268.735 355.381 (86.646) (24,4)%
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto economico
140.964 144.660 (3.696) (2,6)%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
587.986 614.013 (26.027) (4,2)%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
743.127 524.991 218.136 41,6%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
9.664.486 10.331.804 (667.318) (6,5)%
Attività materiali e immateriali 189.925 181.863 8.062 4,4%
Attività fiscali 336.981 329.674 7.307 2,2%
Altre voci dell'attivo 501.197 495.505 5.692 1,1%
Totale dell'attivo 12.433.401 12.977.891 (544.490) (4,2)%
Debiti verso banche 2.535.252 2.597.965 (62.713) (2,4)%
Debiti verso clientela 5.240.473 5.683.745 (443.272) (7,8)%
Titoli in circolazione 2.432.270 2.504.878 (72.608) (2,9)%
Passività fiscali 52.275 49.154 3.121 6,3%
Fondi per rischi e oneri 63.182 66.825 (3.643) (5,5)%
Altre voci del passivo 499.364 451.436 47.928 10,6%
Patrimonio netto consolidato 1.610.585 1.623.888 (13.303) (0,8)%
Totale del passivo e del patrimonio netto
Cassa e disponibilità liquide
12.433.401 12.977.891 (544.490) (4,2)%

La voce cassa e disponibilità liquide include i conti correnti bancari a vista, in conformità a quanto richiesto per le voci di bilancio dal 7° aggiornamento di ottobre 2021 della Circolare n. 262/2005 di Banca d'Italia, e al 30 settembre 2022 ammonta a 268,7 milioni di euro.

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 141,0 milioni di euro al 30 settembre 2022. La voce è composta dai finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di fondi di OICR. Senza considerare gli incassi del periodo, la decrescita del 2,6% rispetto al 31 dicembre 2021 è determinata principalmente dalla chiusura nel periodo di finanziamenti al fair value per 5,7 milioni di euro e di titoli di debito per 2,3 milioni di euro, il cui effetto è stato parzialmente compensato dalle nuove operazioni del periodo (principalmente su titoli di capitale e quote di OICR).

La composizione della voce è di seguito riportata.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE CONSISTENZE VARIAZIONE
VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A
CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Titoli di debito 16.722 15.889 833 5,2%
Titoli di capitale 33.519 26.490 7.029 26,5%
Quote di OICR 73.365 79.052 (5.687) (7,2)%
Finanziamenti 17.358 23.229 (5.871) (25,3)%
Totale 140.964 144.660 (3.696) (2,6)%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 588,0 milioni di euro al 30 settembre 2022, in diminuzione del 4,2% rispetto al dato a dicembre 2021. Esse includono i titoli di debito caratterizzati da un modello di business di tipo Held to Collect & Sell (HTC&S) che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.

ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR CONSISTENZE VARIAZIONE
VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA'
COMPLESSIVA
(in migliaia di euro)
30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Titoli di debito 484.749 515.277 (30.528) (5,9)%
di cui: titoli di Stato 391.362 469.647 (78.285) (16,7)%
Titoli di capitale 103.237 98.736 4.501 4,6%
Totale 587.986 614.013 (26.027) (4,2)%

I titoli di debito detenuti in portafoglio al 30 settembre 2022 ammontano a 484,7 milioni di euro, in diminuzione del 5,9% rispetto al saldo al 31 dicembre 2021 principalmente per effetto della scelta di ridurre l'esposizione in strumenti finanziari esposti a fluttuazioni di mercato a favore di titoli, principalmente governativi, iscritti in un portafoglio Held to Collect (HTC), in considerazione della crescente curva dei tassi di interesse, la quale risente anche dei recenti interventi da parte della Banca Centrale Europea. La riserva netta di fair value associata ai titoli di debito è negativa per 38,2 milioni di euro, di cui 33,2 milioni di euro associati a titoli di Stato.

Si riporta di seguito la suddivisione per scadenza dei titoli di debito valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Emittente/Scadenza 1 anno 2 anni 3 anni 5 anni Oltre 5 anni Totale
Titoli governativi 13.432 161.506 4.353 34.594 177.477 391.362
% sul totale 2,8% 33,3% 0,9% 7,1% 36,6% 80,7%
Banche 492 5.140 12.826 - - 18.458
% sul totale 0,1% 1,1% 2,6% - - 3,8%
Altri emittenti 3.272 4.618 22.792 23.898 20.349 74.929
% sul totale 0,7% 1,0% 4,7% 4,9% 4,2% 15,5%
Totale 17.196 171.264 39.971 58.492 197.826 484.749
% sul totale 3,5% 35,3% 8,2% 12,1% 40,8% 100,0%

Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 103,2 milioni di euro, in crescita del 4,6% rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2022, al fine di costituire un portafoglio che garantisca dividendi stabili. La riserva netta di fair value associata a tale portafoglio al 30 settembre 2022 presenta un valore negativo per 15,7 milioni di euro.

Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 30 settembre 2022 a 743,1 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2021 (pari a 525,0 milioni di euro). La voce è prevalentemente riferita a crediti verso banche centrali (533,4 milioni di euro al 30 settembre 2022 rispetto ai 351,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021), che costituiscono la provvista mantenuta al fine di garantire l'ordinato svolgimento delle attività gestionali.

In una visione complessiva, le disponibilità liquide e i crediti verso le banche registrano una crescita nei primi nove mesi del 2022 del 14,9%, principalmente per l'aumento della liquidità del Gruppo detenuta presso banche centrali (+182,2 milioni di euro) e per l'aumento nel periodo dei titoli di debito verso banche detenuti nel portafoglio Held to Collect (+40,0 milioni di euro), prevalentemente a seguito nei nuovi investimenti effettuati.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.664,5 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2021 (10.331,8 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,8 miliardi di euro (2,0 miliardi al 31 dicembre 2021). Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un rallentamento (- 6,2%) concentrato nell'Area Factoring (-16,1%), a fronte della sostanziale stabilità delle Aree Leasing e Corporate Banking & Lending. La diminuzione dell'Area Factoring è infatti connessa sia alla stagionalità del business sia alla revisione dell'approccio strategico dell'Area, e in particolar modo del prodotto ATD verso il SSN. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in calo di 223,8 milioni di euro, principalmente per la movimentazione nel periodo del portafoglio titoli di debito verso clientela al costo ammortizzato, a seguito della cessione e del rimborso per raggiungimento della maturity di alcuni titoli di stato la cui diminuzione non è stata interamente compensata da nuovi investimenti. I crediti del Settore Npl sono sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2021.

CREDITI VERSO LA CLIENTELA CONSISTENZE VARIAZIONE
COMPOSIZIONE SETTORIALE
(in migliaia di euro)
30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Settore Commercial & Corporate Banking 6.154.583 6.561.414 (406.831) (6,2)%
- di cui deteriorati 286.041 237.921 48.120 20,2%
Area Factoring 2.467.689 2.940.072 (472.383) (16,1)%
- di cui deteriorati 215.980 167.496 48.484 28,9%
Area Leasing 1.395.765 1.390.223 5.542 0,4%
- di cui deteriorati 15.682 16.745 (1.063) (6,3)%
Area Corporate Banking & Lending 2.291.129 2.231.118 60.011 2,7%
- di cui deteriorati 54.379 53.680 699 1,3%
Settore Npl 1.486.965 1.523.628 (36.663) (2,4)%
- di cui deteriorati 1.450.001 1.454.164 (4.163) (0,3)%
Settore Governance & Servizi e Non Core (1) 2.022.938 2.246.762 (223.824) (10,0)%
- di cui deteriorati 36.494 44.807 (8.313) (18,6)%
Totale crediti verso la clientela 9.664.486 10.331.804 (667.318) (6,5)%
- di cui deteriorati 1.772.536 1.736.892 35.644 2,1%

(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core presenti al 30 settembre 2022 titoli di Stato per 1.433,9 milioni di euro (1.648,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021)

Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.772,5 milioni di euro al 30 settembre 2022 contro i 1.736,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (+2,1%).

Al netto di tali crediti, i crediti deteriorati si attestano a 322,5 milioni di euro, rispetto al dato di 282,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

Di seguito si riportano gli Npe ratio lordo e netto del Gruppo Banca Ifis relativi alla propria attività creditizia verso la clientela. Tali ratio sono calcolati escludendo i crediti del Settore Npl e i titoli di stato valutati al costo ammortizzato. Come precedentemente indicato, la crescita di tali indici nel periodo di riferimento è strettamente legata alla classificazione a scaduto deteriorato di esposizioni verso il SSN per un valore nominale di 145,0 milioni di euro (63,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

CONSISTENZE VARIAZIONE
KPI 30.09.2022 31.12.2021 %
Net Npe ratio 4,77% 3,93% 0,85%
Gross Npe ratio 7,39% 6,37% 1,03%

Si rimanda alla sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo" del presente documento per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato.

Le attività immateriali e materiali

Le attività immateriali si attestano a 61,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2021.

La voce è riferita a software per 23,4 milioni di euro e per 38,0 milioni di euro all'avviamento conseguente all'acquisizione dell'ex Gruppo Fbs. Per quanto riguarda le valutazioni del Gruppo circa l'impairment test dell'avviamento effettuate al 31 dicembre 2021 e al 30 giugno 2022, si rimanda a quanto riportato in precedenza nella sezione "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime".

Le attività materiali si attestano a 128,5 milioni di euro, rispetto ai 120,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in aumento del 6,9% principalmente per la sottoscrizione nei primi nove mesi del 2022 di nuovi contratti di locazione relativi a immobili per le varie sedi del Gruppo (i quali rientrano nel perimetro di applicazione dell'IFRS 16 e determinano quindi l'iscrizione di cespiti nell'attivo patrimoniale).

Gli immobili iscritti a fine settembre 2022 tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre - Venezia, sede di Banca Ifis. Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettata ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che facciano ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.

Attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Le attività fiscali ammontano a 337,0 milioni di euro, in leggero incremento rispetto al dato al 31 dicembre 2021 che risultava essere pari a 329,7 milioni di euro.

Le attività per imposte correnti ammontano a 37,8 milioni di euro, in leggera riduzione rispetto al dato al 31 dicembre 2021 (-17,0%) per effetto dell'utilizzo degli acconti in sede di liquidazione del saldo delle imposte relative all'esercizio precedente.

Le attività per imposte anticipate ammontano a 299,2 milioni di euro contro 284,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021 e risultano composte principalmente per 205,3 milioni di euro da attività iscritte per svalutazioni su crediti, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta e per 39,5 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (39,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Le passività fiscali ammontano a 52,3 milioni di euro, in aumento del 6,3% rispetto al dato del 31 dicembre 2021 pari a 49,2 milioni di euro.

Le passività fiscali correnti, pari a 18,7 milioni di euro, rappresentano il carico fiscale del periodo di competenza, in aumento rispetto alle passività per 16,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021, le quali sono state interamente liquidate nel corso del primo semestre 2022 in occasione del versamento del saldo delle imposte relative all'esercizio precedente.

Le passività per imposte differite, pari a 33,6 milioni di euro, risultano in riduzione di 1,1 milioni di euro rispetto al saldo di fine dell'esercizio precedente, e includono principalmente 28,8 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 0,3 milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili, 2,8 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali e 0,4 milioni di euro relativo ad attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modificazioni, recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.

Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività ponderate per il rischio (RWA) al 30 settembre 2022:

• le "attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" sono oggetto di detrazione dal CET1; al 30 settembre 2022 la deduzione, è pari a 39,6 milioni di euro. Si precisa inoltre che l'importo delle DTA dedotte dal CET1, così come previsto dall'art. 38 par. 5 ex CRR, risulta essere compensato per un importo pari 10,7 milioni di euro dalle corrispondenti passività fiscali differite. Tale deduzione sarà progressivamente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività fiscali differite;

  • le "attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee" non vengono detratte dal CET1 ma ricevono una ponderazione di rischio pari al 250%; al 30 settembre 2022 tali attività, ammontano a 48,6 milioni di euro. L'importo sottoposto a ponderazione secondo un fattore del 250%, così come previsto dall'art. 38 par 5 ex CRR, è esposto al netto della compensazione con le corrispondenti passività fiscali differite per un importo pari 22,8 milioni di euro;
  • le "attività fiscali anticipate di cui alla L. 214/2011", relative a rettifiche di valore su crediti e convertibili in crediti d'imposta, ricevono una ponderazione di rischio pari al 100%; al 30 settembre 2022 la corrispondente ponderazione ammonta a 205,3 milioni di euro;
  • le "attività fiscali correnti" ricevono una ponderazione dello 0% in quanto esposizioni nei confronti dell'Amministrazione Centrale.

Complessivamente le attività fiscali iscritte al 30 settembre 2022 e dedotte dai Fondi propri al 100% comportano un onere pari a 0,02% in termini di CET1.

Altre voci dell'attivo e del passivo

Le altre voci dell'attivo, pari a 501,2 milioni di euro rispetto ad un saldo di 495,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021, accolgono principalmente:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione per 34,3 milioni di euro (in aumento rispetto al dato di 8,5 milioni di euro del 31 dicembre 2021), riferite per 29,6 milioni di euro a operazioni in derivati (in aumento di 22,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente per la rivalutazione registrata nel periodo sui derivati connessi alla cartolarizzazione di crediti del Settore Npl) prevalentemente coperte da posizioni speculari iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione e per 4,6 milioni di euro da titoli inclusi nel portafoglio di trading del Gruppo (in crescita rispetto al saldo di 1,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021 principalmente per gli investimenti effettuati nel periodo su titoli di capitale del settore bancario);
  • altre attività per 466,9 milioni di euro (487,0 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -4,1%), di cui 261,5 milioni di euro relativi a crediti di imposta per superbonus e altri bonus fiscali edilizi (a cui corrisponde un valore nominale pari a 298,5 milioni di euro). Si segnala come il saldo al 31 dicembre 2021 includeva un credito verso la consolidante fiscale La Scogliera per 22,9 milioni di euro, per la gran parte incassato nel corso del primo semestre 2022 in sede di liquidazione delle imposte relative all'esercizio precedente all'interno del regime di consolidato fiscale.

Le altre voci del passivo sono pari a 499,4 milioni di euro rispetto a 451,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021 e sono composte da:

  • derivati di negoziazione per 25,7 milioni di euro, prevalentemente riferiti a operazioni coperte da posizioni speculari iscritte fra le attività finanziarie detenute per la negoziazione;
  • debito per TFR per 8,1 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 9,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021 principalmente a seguito della significativa variazione delle assunzioni sottostanti ai calcoli attuariali con riferimento al tasso di inflazione e ai tassi di attualizzazione (i quali hanno risentito del cambio di scenario macroeconomico dei primi nove mesi del 2022);
  • altre passività per 465,6 milioni di euro (436,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021, +6,8%), le cui poste più significative sono da ricondurre a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione, a

debiti di funzionamento per 99,7 milioni di euro e al debito nei confronti della controllante La Scogliera per 29,3 milioni di euro. In particolare, si segnala come l'esposizione a debito al 31 dicembre 2021 verso La Scogliera, pari a 26,1 milioni di euro, è stata interamente saldata nel corso del primo semestre 2022 e, pertanto, i saldi verso la consolidante fiscale al 30 settembre 2022 si riferiscono esclusivamente a fattispecie fiscali di competenza dei primi nove mesi del 2022.

RACCOLTA CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Debiti verso banche 2.535.252 2.597.965 (62.713) (2,4)%
- Debiti verso banche centrali 2.070.533 2.236.942 (166.409) (7,4)%
di cui: TLTRO 2.019.241 2.033.870 (14.629) (0,7)%
di cui: Altri depositi 51.293 203.073 (151.780) (74,7)%
- Pronti contro termine (PCT) 301.040 217.512 83.528 38,4%
- Altri debiti 163.679 143.511 20.168 14,1%
Debiti verso clientela 5.240.473 5.683.745 (443.272) (7,8)%
- Retail 4.306.357 4.517.172 (210.815) (4,7)%
- Altri depositi vincolati 182.817 239.986 (57.169) (23,8)%
- Debiti per leasing 20.773 16.127 4.646 28,8%
- Altri debiti 730.526 910.460 (179.934) (19,8)%
Titoli in circolazione 2.432.270 2.504.878 (72.608) (2,9)%
Totale raccolta 10.207.995 10.786.588 (578.593) (5,4)%

La raccolta

Il totale della raccolta al 30 settembre 2022 risulta pari a 10.208,0 milioni di euro (-5,4% rispetto al 31 dicembre 2021), è rappresentato per il 51,3% da debiti verso la clientela (52,7% al 31 dicembre 2021), per il 24,8% da debiti verso banche (24,1% al 31 dicembre 2021) e per il 23,8% da titoli in circolazione (23,2% al 31 dicembre 2021).

I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2022 a 5.240,5 milioni di euro, in calo del 7,8% rispetto al 31 dicembre 2021 anche a seguito di un'attività di ottimizzazione della raccolta intrapresa in ambito retail a fronte della diminuzione stagionale degli impieghi medi.

RACCOLTA RETAIL CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Raccolta a breve termine (entro 18 mesi) 3.096.469 3.114.532 (18.063) (0,6)%
di cui: LIBERO 827.268 785.004 42.264 5,4%
di cui: LIKE/ONE 897.421 1.033.539 (136.118) (13,2)%
di cui: VINCOLATI 1.326.402 1.217.976 108.426 8,9%
di cui: GERMAN DEPOSIT 45.378 78.013 (32.635) (41,8)%
Raccolta lungo termine (oltre 18 mesi) 1.209.888 1.402.640 (192.752) (13,7)%
Totale raccolta retail 4.306.357 4.517.172 (210.815) (4,7)%

I debiti verso banche ammontano a 2.535,3 milioni di euro al 30 settembre 2022, in diminuzione del 2,4% rispetto al dato di dicembre 2021.

I titoli in circolazione ammontano al 30 settembre 2022 a 2.432,3 milioni di euro, in diminuzione del 2,9% rispetto a 2.504.9 milioni di euro del 31 dicembre 2021.

Fondi per rischi e oneri
FONDI RISCHI E ONERI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a
impegni e garanzie finanziarie rilasciate
9.479 11.938 (2.459) (20,6)%
FITD e Fondo Unico di Risoluzione 8.368 - 8.368 n.a.
Controversie legali e tributarie 35.462 36.832 (1.370) (3,7)%
Oneri per il personale 3.153 4.319 (1.166) (27,0)%
Altri fondi 6.720 13.736 (7.016) (51,1)%
Totale fondi per rischi e oneri 63.182 66.825 (3.643) (5,5)%

La composizione del fondo per rischi e oneri in essere a 30 settembre 2022, confrontata con i valori della fine dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Al 30 settembre 2022 il saldo pari a 9,5 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo e risulta in diminuzione rispetto al valore di fine esercizio precedente (pari a 11,9 milioni di euro) a seguito dell'escussione di alcune garanzie sottostanti nel periodo.

FITD e Fondo Unico di Risoluzione

La voce al 30 settembre 2022 include la stima per 8,4 milioni di euro relativa alla contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) prevista per fine esercizio.

Controversie legali e fiscali

Al 30 settembre 2022 sono iscritti fondi per controversie legali e fiscali per complessivi 35,5 milioni di euro. Tale importo si compone come di seguito dettagliato:

  • 11,3 milioni di euro (a fronte di un petitum di 16,9 milioni di euro) relativi a 20 contenziosi derivanti dal ramo d'azienda acquisito dall'ex Aigis Banca e appartenenti principalmente all'Area Corporate Banking & Lending del Settore Commercial e Corporate Banking;
  • 14,0 milioni di euro relativi a 27 controversie legate all'Area Factoring (a fronte di un petitum complessivo di 33,0 milioni di euro), tali controversie sono sostanzialmente connesse alla richiesta di ripetizione di somme incassate o a pagamenti sotto garanzia relativi a posizioni di factoring in pro-soluto;
  • 3,3 milioni di euro (a fronte di un petitum di 62,6 milioni di euro) relativi a 10 controversie riguardanti l'Area Corporate Banking & Lending e derivanti dall'ex Interbanca;
  • 2,5 milioni di euro (a fronte di un petitum di 3,0 milioni di euro) relativi a 22 cause connesse all'Area Leasing;
  • 2,8 milioni di euro (a fronte di un petitum complessivo di 7,5 milioni di euro) a 68 controversie legate a crediti di Ifis Npl Investing;
  • 858 mila euro relativi a varie controversie riguardanti Banca Credifarma (già Farbanca), a fronte di un petitum pari a 4,4 milioni di euro);
  • 660 mila euro (con un petitum corrispondente di 3,8 milioni di euro) relativi a contenziosi con clienti e agenti riferibili a Cap.Ital.Fin.;

• 30 mila euro (a fronte di un petitum di medesimo importo) relativi a contenziosi afferenti alla partecipata Ifis Rental Services.

Oneri per il personale

Al 30 settembre 2022 sono iscritti fondi per il personale per 3,2 milioni di euro (4,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) da attribuire per 2,9 milioni di euro al Fondo di Solidarietà istituito nel 2020.

Altri fondi per rischi ed oneri

Al 30 settembre 2022 sono in essere "Altri fondi" per 6,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato di 13,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021 principalmente per la ripresa per 5,7 milioni di euro registrata nel primo semestre 2022 sul fondo rischi connesso alle operazioni di cessione crediti effettuate in ambito GACS, il cui saldo è stato ridotto a 2,1 milioni di euro al 30 settembre 2022 a seguito della scadenza contrattuale del periodo di garanzia. Oltre al suddetto fondo, la voce è principalmente costituita da 3,6 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing e da 0,5 milioni di euro per fondo reclami.

Passività potenziali

Oltre a quanto sopra riportato, si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 30 settembre 2022 il cui esito negativo è ritenuto, anche sulla base delle valutazioni ricevute dai consulenti legali che assistono le società controllate nelle sedi competenti, solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa.

Contenzioso fiscale

In merito a tutti i contenziosi fiscali riportati di seguito, il Gruppo Banca Ifis, supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile ma non probabile, e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Contenzioso relativo alle svalutazioni su crediti. Società coinvolta Ifis Leasing S.p.A. (ex Gruppo GE Capital Interbanca)

L'Agenzia delle Entrate ha riqualificato in perdite su crediti - senza elementi certi e precisi - le svalutazioni "integrali" dei crediti (c.d. svalutazione a zero) operate dalla Società negli esercizi 2004, 2005, 2006 e 2007 e riprese in aumento nelle annualità dal 2005 al 2014. Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 243 mila euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%.

Contenzioso relativo alla presunta «stabile organizzazione» in Italia della società polacca Ifis Finance Sp. z o.o.

A seguito dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza relativamente a Imposte Dirette, IVA e degli altri tributi per le annualità d'imposta 2016 e 2017 e 2013/2015, limitatamente ai rapporti intrattenuti con la controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o., sono stati notificati Avvisi di Accertamento con riferimento alle annualità 2013/2015 e 2016 (quest'ultimo notificato il 16 giugno 2022). La Guardia di Finanza sostiene di aver ravvisato elementi idonei a ritenere che, nel Paese estero (Polonia), sia stata costituita una "stabile organizzazione" di Banca Ifis e non un autonomo soggetto giuridico con capacità di autodeterminazione. In altre parole, disconoscendo l'autonoma organizzazione giuridica della Società con contestuale residenza fiscale della stessa in Polonia, i costi ed i ricavi della sede in Polonia costituirebbero componenti positivi o negativi produttivi di reddito imponibile in Italia (al netto del credito di imposta per le imposte pagate all'estero in via definitiva). Complessivamente sono state accertate maggiori imposte per 1,4 milioni di euro con l'applicazione di sanzioni amministrative nella misura del 100%. Il Gruppo, ritenendo infondata la pretesa della Amministrazione Finanziaria, ha provveduto ad impugnare l'Avviso di Accertamento nei termini di legge presso le competenti Commissioni Tributarie, avendo effettuato il

versamento di 1/3 dell'imposta a titolo di iscrizione provvisoria. L'udienza per le annualità 2013/2015 è stata discussa a novembre 2020 presso la seconda sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, la cui sentenza N. 266/2021 depositata in data 19 marzo 2021 ha integralmente accolto il ricorso della Banca ed ha compensato le spese. La commissione ha affermato infatti che è un "legittimo diritto della società controllante italiana, che vuole espandere la propria attività di servizi bancari e di factoring in Polonia, di determinare la strategia operativa della propria controllante costituita allo scopo".

In data 14 ottobre 2021 è stato notificato il deposito del ricorso alla commissione tributaria regionale del Veneto CTR da parte dell'Agenzia delle Entrate. In sintesi, l'Agenzia ha contestato la sentenza della CTP sia da un punto di vista sostanziale che formale, e ne ha chiesto, pertanto, l'annullamento sulla base del medesimo percorso logico e probatorio adottato in sede ispettiva e accertativa per rimarcare l'esistenza della stabile organizzazione occulta. La Banca, nei termini di legge, ha provveduto a predisporre le proprie controdeduzioni a difesa delle proprie posizioni confermate dalla CTP.

In merito a tutti i contenziosi fiscali sopra citati, il Gruppo supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile, ma non probabile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.

Indennizzi

In linea con la prassi di mercato, il contratto d'acquisizione dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca prevede il rilascio da parte del venditore di un articolato set di dichiarazioni e garanzie relative a Interbanca e alle altre società partecipate. In aggiunta, il contratto prevede una serie di indennizzi speciali rilasciati dal venditore in relazione ai principali contenziosi passivi e fiscali di cui sono parte le società dell'ex Gruppo GE Capital Interbanca.

Patrimonio netto consolidato

Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 settembre 2022 a 1.610,6 milioni di euro, in calo dello 0,8% rispetto al dato di fine 2021 pari a 1.623,9 milioni di euro. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato sono riepilogate nelle seguenti tabelle.

PATRIMONIO NETTO: COMPOSIZIONE CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 82.187 102.972 (20.785) (20,2)%
Riserve da valutazione: (64.434) (25.435) (38.999) 153,3%
- Titoli (53.902) (16.233) (37.669) 232,1%
- TFR 121 (673) 794 (118,0)%
- differenze di cambio (10.653) (8.529) (2.124) 24,9%
Riserve 1.443.378 1.367.019 76.359 5,6%
Azioni proprie (22.104) (2.847) (19.257) n.s.
Patrimonio di pertinenza di terzi 12.204 27.786 (15.582) (56,1)%
Utile netto di pertinenza della Capogruppo 105.543 100.582 4.961 4,9%
Patrimonio netto consolidato 1.610.585 1.623.888 (13.303) (0,8)%
PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: VARIAZIONI (migliaia di euro)
Patrimonio netto consolidato al 31.12.2021 1.623.888
Incrementi: 110.684
Utile netto di pertinenza della Capogruppo 105.543
Vendita/assegnazione di azioni proprie 43
Variazione riserva da valutazione: 794
- TFR 794
Stock options 463
Variazioni interessenze partecipative 2.796
Altre variazioni 1.045
Decrementi: 123.987
Dividendi distribuiti 49.811
Acquisto azioni proprie 19.300
Variazione riserva da valutazione: 39.294
- Titoli (al netto di realizzi) 37.170
- differenze di cambio 2.124
Patrimonio netto di terzi 15.582
Patrimonio netto consolidato al 30.09.2022 1.610.585

Con riferimento all'acquisto di azioni proprie effettuato nel periodo per 19,3 milioni di euro, esso si inserisce nell'ambito del c.d. "Programma di Buy-Back" a sostegno del "Piano LTI 2021-2023" (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo").

Le righe "Variazioni interessenze partecipative" e "Patrimonio netto di terzi" si riferiscono agli effetti generatisi dalla riorganizzazione degli assetti proprietari della controllata Banca Credifarma risultante dalla fusione per incorporazione dell'ex Credifarma in Farbanca, al termine della quale la quota di controllo da parte di Banca Ifis è salita all'87,74% (mentre a inizio 2022 Banca Ifis deteneva il 70% dell'ex Credifarma e il 71,06% di Farbanca). Per maggiori dettagli sulla fusione in questione, si veda la sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo".

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.509.850 1.486.880
Capitale di classe 1 (T1) 1.510.777 1.488.624
Totale Fondi propri 1.912.012 1.891.346
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 9.331.009 9.633.003
CET1 Ratio 16,18% 15,44%
Tier 1 Ratio 16,19% 15,45%
Total Capital Ratio 20,49% 19,63%

Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2022 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2022, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 30 settembre 2022 sono stati determinati avendo a riferimento le modifiche regolamentari introdotte dalla Direttiva 2019/878/UE (CRD V) e dal Regolamento (UE) 876/2019 (CRR2), che hanno modificato i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modifiche, recepiti nelle Circolari della Banca d'Italia n. 285 e n. 286.

Ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali al 30 settembre 2022, in continuità con quanto fatto a partire dal 30 giugno 2020, il Gruppo Banca Ifis ha applicato le disposizioni temporanee di sostegno previste dal Regolamento UE 873/2020 (c.d. "quick-fix").

Si segnala l'entrata in vigore nel corso del terzo trimestre 2022 per le banche del Regolamento delegato (UE) n. 954/2022 per quanto riguarda la specificazione delle modalità di calcolo delle rettifiche di valore su crediti specifiche e generiche delle esposizioni in default. In particolare, ai fini dell'applicazione dell'art. 127, paragrafo 1, lettere a) e b) del regolamento UE n. 575/2013, viene considerata una rettifica specifica lo sconto nel prezzo di un'esposizione in stato di default che l'ente acquirente non abbia riconosciuto mediante l'aumento del CET1.

Il Regolamento UE 873/2020, relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri, definisce per gli Enti la possibilità di includere nel loro CET1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti attraverso modalità che differiscono sulla base del periodo transitorio di riferimento (1° gennaio 2018 - 31 dicembre 2019 e 1° gennaio 2020 - 31 dicembre 2024).

Si fa presente che Banca Ifis aveva, a suo tempo, già provveduto ad informare Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.

L'inclusione nel CET1 avverrà in modo graduale applicando i seguenti fattori:

TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2018-2019 TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2020-2024
0,70 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020
0,50 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 1,00 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021
0,25 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 0,75 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022
0,00 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 0,50 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023
0,00 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 0,25 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024

Sempre con riferimento alle novità normative introdotte dal Regolamento EU 873/2020 con potenziale impatto sul CET1, si segnala il trattamento temporaneo di profitti e perdite non realizzati per variazioni del fair value di strumenti di debito emessi dalle Amministrazioni centrali, regionali e locali; Banca Ifis ha informato Banca d'Italia della propria decisione di applicare le nuove disposizioni transitorie a partire dal 31 dicembre 2020.

L'inclusione nel CET1 avverrà in modo graduale applicando i seguenti fattori.

TRATTAMENTO TEMPORANEO PER RISERVA OCI
1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020
0,70 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021
0,40 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022

Al 30 settembre 2022, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare gli impatti dell'IFRS 9 sul CET1 e del filtro prudenziale per utili e perdite non realizzati su attività finanziarie valutate al fair value, i Fondi propri ammontano a 1.912,0 milioni di euro.

La variazione positiva di 20,7 milioni di euro dei Fondi propri rispetto al 31 dicembre 2021 è riconducibile principalmente alle seguenti componenti:

  • all'utile maturato al 30 settembre 2022 pari a 100,3 milioni di euro, al netto del dividendo prevedibile secondo quanto previsto dall'art.2 del Regolamento UE n. 241/2014; la variazione positiva ammonta a 47,5 milioni di euro;
  • al filtro transitorio per le esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria FVOCI, introdotte dal Regolamento UE n. 873/2020, per un ammontare di 13,3 milioni di euro che determina una variazione positiva di 11 milioni di euro;
  • all'esenzione dalla deduzione delle attività immateriali ascrivibili a software dagli elementi del CET1 per la quota di ammortamento prudenziale calcolato su tre anni eccedente l'ammortamento contabile; al 30 settembre la quota non dedotta ammonta a 13,4 milioni di euro e determina una minor riduzione della quota dedotta dal CET1 pari a 5,2 milioni di euro;
  • all'impatto negativo derivante dall'applicazione del Calendar Provisioning pari a 4 milioni di euro: l'aumento dello shortfall ha determinato una variazione negativa di 2 milioni di euro;
  • alla maggior deduzione delle altre componenti di conto economico imputabili alla riserva di valutazione sui titoli designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva per 39 milioni di euro;
  • alla maggior deduzione dal CET1 del 100% delle "Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee" per un ammontare pari a 28,9 milioni di euro rispetto ai 25,3 milioni di euro dedotti al 31 dicembre 2021; a tal proposito si sottolinea come tale deduzione sarà ulteriormente assorbita dal futuro utilizzo di tali attività fiscali differite.

La variazione dei Fondi propri dovuta ai fenomeni sopra richiamati ha fatto sì che al 30 settembre 2022 il Total Capital Ratio si attesti al 20,49%, in aumento rispetto alle risultanze conseguite al 31 dicembre 2021, pari al 19,63%; tale trend si riscontra anche per il CET1 Ratio, pari al 16,18% a fine settembre 2022 rispetto al dato pari al 15,44% al 31 dicembre 2021.

Al 30 settembre 2022, non considerando il filtro relativo al regime transitorio IFRS 9 né considerando il filtro prudenziale per le esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria FVOCI, i Fondi propri Fully Loaded ammontano a 1.868,7 milioni di euro, e conseguentemente gli RWA in regime di piena applicazione ammontano a 9.318,6 milioni di euro.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA CONSISTENZE
APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9
(in migliaia di euro)
30.09.2022 31.12.2021
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.466.539 1.452.393
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.467.465 1.454.137
Totale Fondi propri 1.868.701 1.856.859
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 9.318.620 9.615.465
CET1 Ratio 15,74% 15,10%
Tier 1 Ratio 15,75% 15,12%
Total Capital Ratio 20,05% 19,31%

Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2022 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2022, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

Al 30 settembre 2022, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare l'impatto dell'IFRS 9, le attività ponderate per il rischio (RWA) ammontano a 9.331,0 milioni di euro, derivanti dai rischi di credito e di controparte per 8.261,2 milioni di euro, dal rischio operativo per 878,0 milioni di euro, dal rischio di mercato per 101,8 milioni di euro e dal rischio di aggiustamento della valutazione del credito per 90,0 milioni di euro.

SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING
ATTIVITA' PONDERATE PER IL
RISCHIO: COMPOSIZIONE
(in migliaia di euro)
TOTALE
SETTORE
COMMERCIAL
& CORPORATE
BANKING
di cui: AREA
FACTORING
di cui: AREA
LEASING
di cui: AREA
CORPORATE
BANKING &
LENDING
SETTORE NPL SETTORE
GOVERNANCE
& SERVIZI E
NON CORE
TOTALE CONS.
DI GRUPPO
RWA per rischio di credito 5.215.423 2.355.411 1.242.215 1.617.797 1.881.464 1.164.322 8.261.209
RWA per rischio mercato X X X X X X 101.759
RWA per rischio operativo (metodo
base)
X X X X X X 877.996
RWA per rischio di aggiustamento
della valutazione del credito
X X X X X X 90.045
Totale RWA X X X X X X 9.331.009

Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate per il rischio (RWA).

Con riferimento ai dati sottostanti il calcolo delle RWA, si segnala rispetto al dato di dicembre 2021 una riduzione dei crediti deteriorati di 302 milioni di euro, ascrivibile principalmente ad una riduzione di 359 milioni di euro delle componenti di rischio credito e ad un aumento di 54 milioni di euro del credit valuation adjustment (CVA).

In particolare, la riduzione delle componenti di rischio di credito è imputabile ai seguenti fattori:

  • all'applicazione del sopraccitato Regolamento UE 954/2022, entrato in vigore nel corso del terzo trimestre 2022, che consente l'applicazione dello sconto sul prezzo di acquisto come rettifica di valore specifica per le esposizioni deteriorate. La riduzione degli attivi ponderati ammonta a 336 milioni di euro;
  • alla chiusura dell'iter amministrativo legato al riconoscimento del significativo trasferimento del rischio, relativo ad una cessione di crediti verso la Pubblica Amministrazione, che ha mitigato gli effetti del passaggio in default di esposizioni verso la Pubblica Amministrazione a seguito della piena applicazione della nuova definizione di default. La riduzione degli attivi ponderati ammonta a 88 milioni di euro;
  • all'aumento degli impieghi ponderati per 65 milioni di euro.

Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha comunicato il 19 maggio 2022 al Gruppo Banca Ifis di adottare per il 2022 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • CET1 Ratio pari al 7,90%, vincolante nella misura del 5,40%;
  • Tier 1 Ratio pari al 9,75%, vincolante nella misura del 7,25%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,15%, vincolante nella misura del 9,65%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

• CET1 Ratio pari all'8,65%, composto da un OCR CET1 Ratio pari al 7,90% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 0,75%;

  • Tier 1 Ratio pari al 10,50%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 9,75% e da una componente target pari allo 0,75%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,90%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,15% e da una componente target pari allo 0,75%.
Overall Capital Requirement (OCR) Total
Art. 92 CRR SREP TSCR RCC (1) OCR Ratio P2G OCR e P2G
CET1 4,50% 0,90% 5,40% 2,50% 7,90% 0,75% 8,65%
Tier 1 6,00% 1,25% 7,25% 2,50% 9,75% 0,75% 10,50%
Total Capital 8,00% 1,65% 9,65% 2,50% 12,15% 0,75% 12,90%

(1) RCC: riserva di conservazione del capitale.

Il Gruppo Bancario Banca Ifis soddisfa al 30 settembre 2022 i predetti requisiti prudenziali.

Nel terzo trimestre 2021 Banca d'Italia ha comunicato alla Capogruppo Banca Ifis e alla sua controllata Farbanca (ora ridenominata Banca Credifarma) la conclusione del processo di determinazione del requisito minimo di Fondi propri e passività ammissibili (MREL). I requisiti minimi da rispettare a partire dal 1° gennaio 2022 sono i seguenti:

REQUISITO MREL
BANCA IFIS BANCA CREDIFARMA (GIA' FARBANCA)
9,65% del Total Risk Exposure Amount 8% del Total Risk Exposure Amount
3% del Leverage Ratio Exposure 3% del Leverage Ratio Exposure

Al 30 settembre 2022, a seguito del processo di monitoraggio, entrambi gli indicatori risultano soddisfatti al di sopra del limite predefinito.

Si segnala che il trasferimento della sede legale della controllante La Scogliera nel Cantone di Vaud (Losanna – CH) con efficacia dal 27 dicembre 2021 ha consentito l'eliminazione de La Scogliera dal consolidamento regolamentare del Gruppo al 31 dicembre 2021 e di conseguenza anche da quello effettuato al 30 settembre 2022.

Informativa in merito al debito sovrano

In data 5 agosto 2011 la Consob (riprendendo il documento ESMA n. 2011/266 del 28 luglio 2011) ha emesso la Comunicazione n. DEM/11070007, in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.

In conformità a quanto richiesto dalla citata comunicazione, si segnala che al 30 settembre 2022 le esposizioni al debito sovrano sono costituite interamente da titoli emessi dalla Repubblica Italiana e il cui valore di bilancio ammonta a 1.874 milioni di euro, al netto della riserva da valutazione negativa pari a 33,4 milioni di euro.

Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a circa 1.899 milioni di euro, presentano una vita media residua ponderata di circa 52 mesi.

I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 30 settembre 2022 sono considerati di Livello 1.

In conformità alla comunicazione Consob, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato italiano; tali esposizioni alla data del 30 settembre 2022 ammontano a 261 milioni di euro, di cui 94 milioni di euro relativi a crediti fiscali.

Aggregati economici

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 488,7 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto al dato al 30 settembre 2021, pari a 445,9 milioni di euro.

Di seguito la variazione e le principali componenti del margine di intermediazione.

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 392.504 362.614 29.890 8,2%
Commissioni nette 65.210 62.860 2.350 3,7%
Altre componenti del margine di intermediazione 30.978 20.451 10.527 51,5%
Margine di intermediazione 488.692 445.925 42.767 9,6%

Il margine di interesse aumenta dell'8,2%, passando da 362,6 milioni di euro al 30 settembre 2021 a 392,5 milioni di euro al 30 settembre 2022. I principali fattori di crescita possono essere così sintetizzati:

  • l'aumento di 12,5 milioni di euro del margine di interesse del Settore Npl rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, a seguito della crescita degli impieghi medi gestiti;
  • l'incremento del margine di interesse per complessivi 12,3 milioni di euro di cui ha beneficiato l'Area Factoring, a seguito di una crescita delle masse medie sottostanti;
  • il maggiore contributo per 9,3 milioni di euro al margine di interesse dell'attività del comparto Capital Markets rispetto ai primi nove mesi del 2021, grazie principalmente all'effetto della componente "Inflation Linked" dei titoli in portafoglio;

Gli effetti positivi di cui sopra hanno più che compensato il minor contributo della PPA, il cui effetto nel periodo di riferimento è pari a 9,3 milioni di euro, in netta diminuzione rispetto al saldo di 21,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021, a seguito principalmente della chiusura di numerose posizioni creditizie nel corso del 2021 nonché alla fisiologica riduzione dei ricavi connessi ai portafogli in run-off.

Le commissioni nette ammontano a 65,2 milioni di euro, in aumento del 3,7% rispetto al dato al 30 settembre 2021: tale andamento è stato guidato sia da una minore incidenza delle commissioni passive, conseguenza della riduzione delle provvigioni pagate per i servizi di incasso e pagamento del Settore Npl rispetto ai primi nove mesi del 2021, sia dal miglioramento del contributo da parte delle commissioni attive, le quali sono pari a 75,0 milioni di euro al 30 settembre 2022 (+3,6% rispetto all'omologo periodo del 2021) e hanno beneficiato del trend in crescita dei crediti gestiti nell'ambito dell'Area Factoring. Le commissioni passive, pari a 9,8 milioni di euro contro il dato di 9,5 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2021, si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.

Le altre componenti del margine di intermediazione, in aumento di 10,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2021, si compongono come segue:

  • per 9,0 milioni di euro per dividendi generati da azioni presenti nel portafoglio di proprietà del Gruppo (6,8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021);
  • per 4,7 milioni di euro al risultato netto positivo dell'attività di negoziazione, principalmente generato dall'attività di trading del comparto Finanza Proprietaria (risultato netto negativo pari a 0,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021);
  • per 11,3 milioni di euro agli utili netti da cessione o riacquisto di attività e passività finanziarie, in aumento (+59,9%) rispetto al dato pari a 7,0 milioni di euro al 30 settembre 2021, composti da 4,8 milioni di euro connessi all'operatività su titoli del portafoglio di proprietà nonché 6,5 milioni di euro derivanti dalle cessioni di crediti del Settore Npl;
  • per 6,0 milioni di euro al risultato netto positivo delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (in riduzione di 0,9 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2021, anche a seguito del mutato contesto macroeconomico dei primi nove mesi del 2022 in termini di tassi di mercato), principalmente rappresentato dalla variazione positiva netta di fair value delle quote di fondi OICR per 7,3 milioni di euro.

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 439,8 milioni di euro contro il dato di 385,6 milioni del 30 settembre 2021 (+14,1%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 488.692 445.925 42.767 9,6%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di
credito
(48.874) (60.343) 11.469 (19,0)%
Risultato netto della gestione finanziaria 439.818 385.582 54.236 14,1%

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 48,9 milioni di euro al 30 settembre 2022, in miglioramento di 11,5 milioni di euro rispetto al dato di 60,3 milioni di euro al 30 settembre 2021, il quale includeva rettifiche per 17,0 milioni di euro sul Settore Npl registrate a seguito di un'analisi di dettaglio all'epoca ancora in corso e poi conclusa a fine 2021, svolta anche in risposta alla pandemia da Covid-19, in termini di maggiori tempi di incasso principalmente sulle posizioni caratterizzate da vintage più alta. Si evidenzia come in questa voce confluiscano gli effetti derivanti dalla variazione delle stime dei flussi di cassa dei crediti del Settore Npl, che, così come previsto dal principio IFRS 9, rientrano nella categoria dei crediti "POCI" ("Purchased or originated credit-impaired"). Per maggiori dettagli riguardo alle diverse dinamiche connesse al costo del credito riclassificato si rimanda a quanto più diffusamente commentato nel paragrafo "Contributo dei Settori ai risultati del Gruppo".

La formazione dell'utile netto di periodo

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO (in migliaia di euro) PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE 2022 2021 ASSOLUTA % Risultato netto della gestione finanziaria 439.818 385.582 54.236 14,1% Costi operativi (278.538) (258.220) (20.318) 7,9% Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (4.515) (8.142) 3.627 (44,6)% Rettifiche di valore dell'avviamento (762) - (762) n.a. Utili (perdite) da cessione di investimenti 304 - 304 n.a. Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 156.307 119.220 37.087 31,1% Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (50.190) (37.662) (12.528) 33,3% Utile del periodo di pertinenza di terzi 574 1.368 (794) (58,0)% Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo 105.543 80.190 25.353 31,6%

La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:

I costi operativi sono pari a 278,5 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2021 (+7,9%). La composizione di tali costi e la loro dinamica sono riportate nella tabella seguente.

COSTI OPERATIVI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Spese amministrative: 282.769 265.384 17.385 6,6%
a) spese per il personale 111.244 103.711 7.533 7,3%
b) altre spese amministrative 171.525 161.673 9.852 6,1%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
12.320 14.269 (1.949) (13,7)%
Altri oneri/proventi di gestione (16.551) (21.432) 4.881 (22,8)%
Costi operativi 278.538 258.220 20.318 7,9%

Le spese per il personale al 30 settembre 2022 sono pari a 111,2 milioni di euro. L'incremento del 7,3% rispetto al dato al 30 settembre 2021 (pari a 103,7 milioni di euro) è da ricondursi sia al diverso perimetro di Gruppo, collegato all'acquisizione del ramo d'azienda ex Aigis Banca avvenuta a fine maggio 2021, sia a maggiori remunerazioni variabili, che erano state ridotte nel 2021 per il contesto legato alla pandemia Covid-19.

Le altre spese amministrative al 30 settembre 2022 sono pari a 171,5 milioni di euro, in aumento del 6,1% rispetto al 30 settembre 2021. L'incremento è principalmente da ricondurre ai costi di consulenza, legati principalmente ai vari progetti strategici del Gruppo avviati nell'esercizio in corso.

ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Spese per servizi professionali 88.251 78.674 9.577 12,2%
Legali e consulenze 59.611 53.315 6.296 11,8%
Compensi a società di revisione 847 650 197 30,3%
Servizi in outsourcing 27.793 24.709 3.084 12,5%
Imposte indirette e tasse 30.738 28.995 1.743 6,0%
Spese per acquisto di beni e altri servizi 52.536 54.004 (1.468) (2,7)%
Assistenza e noleggio software 14.096 13.288 808 6,1%
Pubblicità e inserzioni 7.295 5.851 1.444 24,7%
Spese per informazione clienti 6.380 11.299 (4.919) (43,5)%
FITD e Fondo Unico di Risoluzione 4.650 4.423 227 5,1%
Spese relative agli immobili 4.573 4.613 (40) (0,9)%
Spese spedizione e archiviazione documenti 3.489 2.904 585 20,1%
Costi per cartolarizzazione 3.059 2.859 200 7,0%
Spese telefoniche e trasmissione dati 2.796 2.909 (113) (3,9)%
Gestione e manutenzione autovetture 1.912 1.637 275 16,8%
Viaggi e trasferte 1.040 735 305 41,5%
Altre spese diverse 3.245 3.486 (241) (6,9)%
Totale altre spese amministrative 171.525 161.673 9.852 6,1%

La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 59,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022, in aumento dell'11,8% rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento della voce è da ricondursi principalmente, come già esposto in precedenza, ai costi connessi alla prosecuzione dell'implementazione dei progetti strategici del Gruppo Banca Ifis nell'ambito del Piano Industriale 2022-2024, come la fusione di Credifarma in Farbanca con successiva ridenominazione dell'incorporante in Banca Credifarma (per maggiori dettagli relativamente a quest'ultima operazione, completata ad aprile 2022, si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo").

La voce "Imposte indirette e tasse", pari a 30,7 milioni di euro rispetto a 29,0 milioni di euro al 30 settembre 2021, risulta in aumento del 6,0%. La voce è composta prevalentemente dall'imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al Settore Npl per un importo pari a 20,8 milioni di euro al 30 settembre 2022, in aumento rispetto al dato dell'omologo periodo dell'anno precedente (+10,1%), e include inoltre costi per imposta di bollo per 9,1 milioni di euro il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".

Le "Spese per acquisto di beni e servizi" risultano pari a 52,5 milioni di euro, in diminuzione del 2,7% rispetto ai 54,0 milioni di euro del 30 settembre 2021. L'andamento della voce è influenzato dall'effetto contrapposto di alcune voci più significative, ed in particolare:

• spese di assistenza e noleggio software che passano dal saldo di 13,3 milioni di euro al 30 settembre 2021 a 14,1 milioni di euro al 30 settembre 2022 (+6,1%) principalmente a seguito delle progettualità volte alla digitalizzazione e all'innovazione tecnologica del Gruppo Banca Ifis;

  • costi per pubblicità e inserzioni, in aumento dal dato di 5,9 milioni di euro del 30 settembre 2021 al dato di 7,3 milioni di euro per i primi nove mesi del 2022, prevalentemente per le maggiori attività promozionali e di organizzazione eventi del Gruppo, relativamente alle quali l'esercizio 2021 era ancora caratterizzato da limitazioni connesse al particolare contesto socio-sanitario;
  • contribuzione al FITD e al Fondo di Risoluzione Unico che al 30 settembre 2022 ammonta a 4,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato di settembre 2021;
  • spese per informazione clienti, le quali si attestano a 6,4 milioni di euro, in decremento del 43,5% per effetto di una revisione dei contratti sottostanti con i principali fornitori nonché della ciclicità delle spese connesse alla lavorazione dei portafogli nell'ambito del Settore Npl e della tipologia degli acquisti di portafogli deteriorati;
  • spese per spedizione e archiviazione documenti, che risultano in crescita del 20,2% rispetto a settembre 2021 per effetto principalmente dell'inizio dell'attività di archiviazione del portafoglio Npl acquistato da Cerberus a fine novembre 2021;
  • spese di cartolarizzazione pari a 3,1 milioni al 30 settembre 2022 e sostanzialmente in linea con il dato al medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 16,5 milioni di euro al 30 settembre 2022, registrano una diminuzione rispetto al dato di 21,4 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, il quale comprendeva la differenza positiva di 3,4 milioni di euro emersa in fase di allocazione a suo tempo provvisoria del prezzo di acquisto del ramo d'azienda ex Aigis Banca. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa componente di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri ammontano a 4,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto al saldo di 8,1 milioni di euro al 30 settembre 2021, principalmente per la ripresa per 5,7 milioni di euro registrata nei primi nove mesi del 2022 sui fondi rischi connessi alle operazioni di cessione crediti in ambito GACS.

Si segnalano inoltre:

  • la svalutazione integrale per 762 mila euro dell'avviamento allocato alla controllata polacca Ifis Finance Sp z o.o., registrata nella voce "Rettifiche di valore dell'avviamento" (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime" della sezione "Politiche contabili");
  • gli effetti netti della cessione della controllata Ifis Real Estate e della riorganizzazione degli assetti proprietari di Banca Credifarma, i quali hanno impattato sulla voce "Utili (perdite) da cessione di investimenti".

L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 156,3 milioni di euro, in aumento del 31,1% rispetto al dato al 30 settembre 2021.

Le imposte sul reddito al 30 settembre 2022 ammontano a 50,2 milioni di euro, e il tax rate è pari al 32,11%, sostanzialmente in linea con il dato di 31,59% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

L'utile di pertinenza della Capogruppo ammonta a 105,5 milioni di euro, in aumento di 25,4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2021.

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" sottosezione "Comunicati Stampa" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.

Banca Ifis approva il Liquidity Funding Plan 2022

In data 17 gennaio 2022 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato il Liquidity Funding Plan 2022 per l'evoluzione delle fonti di raccolta della liquidità della Banca in ottica di sana e prudente gestione e nel rispetto delle regole prudenziali. L'obiettivo è ottimizzare il costo del funding, assicurando un'appropriata diversificazione ed equilibrio tra le fonti in una composizione sostenibile e adeguata alle soglie di tolleranza del rischio. Il Liquidity Funding Plan 2022 conferma la centralità e l'apporto rilevante della raccolta diretta retail della Banca attraverso i prodotti di deposito e conto corrente e prevede, con analoga valenza e rilevanza nel corso dell'anno, l'incremento dello stock delle obbligazioni wholesale emesse da Banca Ifis con un obiettivo market oriented a fine 2022 pari a 1,5 miliardi di euro (di cui 400 milioni di euro di Tier 2 e 1,1 miliardi di euro di Senior Preferred) rispetto al valore attuale di 1,1 miliardi di euro.

Assegnazione da parte di Moody's del rating Baa3 con outlook stabile

In data 9 febbraio 2022 Moody's ha assegnato a Banca Ifis il rating di Baa3 (investment grade) con outlook stabile grazie alla profittabilità ed alla solida posizione di capitale e di liquidità della Banca. Il testo originale del comunicato stampa pubblicato da Moody's è disponibile sul sito web dell'agenzia di rating (www.moodys.com). Banca Ifis D.O.E.S.: approvato il Piano Industriale 2022-2024

In data 10 febbraio 2022 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato il Piano Industriale 2022- 2024, sulla base del quale Banca Ifis continuerà a focalizzarsi sui segmenti di business a più alta opportunità di crescita e redditività per rafforzare la leadership di mercato: Commercial & Corporate Banking per le PMI e Npl. Nel 2024 sono previsti 164 milioni di euro di utile netto (161 milioni di euro di utile di pertinenza della Capogruppo) e un ROE del 9%, e nel triennio 2022-2024 è atteso un utile netto cumulato di oltre 400 milioni di euro. La Banca punta a creare valore per gli azionisti con una distribuzione di dividendi di circa 200 milioni di euro cumulati nel periodo 2022-2024 corrispondente a un payout ratio attorno al 50%. Il CET1 è atteso al 15,1% al 2024 e sarà prudenzialmente superiore al 14% in tutto l'arco del piano. Per sostenere una profittevole crescita, il Banca ha definito un Piano Industriale basato su quattro pilastri, sintetizzati nell'acronimo D.O.E.S, che fanno leva su Digitalizzazione, apertura ("Open", ovvero sul modello Bank-as-a-platform), Efficienza e Sostenibilità. Nell'arco di Piano sono previste 200 nuove assunzioni, di cui 150 giovani, e un programma di formazione e di reskilling per rafforzare e ampliare le competenze distintive dei dipendenti.

Completata la fusione per incorporazione di Credifarma in Farbanca

In data 11 aprile 2022 è stata completata l'operazione di fusione per incorporazione di Credifarma S.p.A. in Farbanca S.p.A., per la quale era pervenuta l'autorizzazione da Banca d'Italia in data 21 febbraio 2022. È nata, grazie a questa operazione, Banca Credifarma: il primo polo specializzato leader nei servizi finanziari alle farmacie. L'integrazione ha rappresentato il completamento del progetto avviato con l'acquisizione di Farbanca nel novembre 2020 e il punto di partenza di una nuova realtà dotata delle migliori competenze nell'erogazione del credito specializzato alle farmacie grazie allo sviluppo di servizi digitali integrati in un unico grande operatore. L'operazione rientra nel novero delle iniziative del Piano Industriale 2022-2024 volte a un'ulteriore semplificazione e specializzazione della struttura organizzativa del Gruppo Banca Ifis. Le sinergie post integrazione e il cross selling con tutti i prodotti finanziari del Gruppo consentiranno a Banca Credifarma di sviluppare ulteriormente il presidio commerciale nel comparto di riferimento. L'estensione degli investimenti in tecnologia digitale presentati nel Piano Industriale accelererà altresì l'innovazione dei processi e l'estensione della gamma dei servizi offerti, anche grazie a nuove partnership ed a soluzioni di consulenza complementari alla soddisfazione dei bisogni dell'impresa farmacia.

Concluso il programma di acquisto di azioni proprie a sostegno del "Piano LTI 2021-2023"

In data 22 aprile 2022 si è concluso il programma di acquisto di azioni ordinarie di Banca Ifis a servizio del "Piano LTI 2021-2023", che era stato avviato in data 15 marzo 2022 e oggetto di autorizzazione assembleare per un numero di azioni ordinarie non superiore a 1.044.000 e per un controvalore massimo complessivo non superiore ad 20,9 milioni di euro (il "Programma di Buy-Back"). In esecuzione di tale Programma di Buy-Back, Banca Ifis ha acquistato un totale di n. 1.044.000 azioni (corrispondente al numero massimo di azioni proprie oggetto di autorizzazione) pari all'1,940% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari ad 19,3 milioni di euro. A seguito degli acquisti effettuati fino al 22 aprile 2022 e considerando le azioni proprie già in portafoglio, alla data di conclusione del Programma di Buy-Back la Banca detiene n. 1.383.139 azioni proprie, pari al 2,570% del capitale sociale.

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'esercizio 2021 e un dividendo di 0,95 euro per azione

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi in data 28 aprile 2022 in unica convocazione sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato:

  • il Bilancio d'esercizio 2021 di Banca Ifis;
  • la distribuzione agli azionisti di un dividendo di 0,95 euro, pari al doppio della cedola dell'esercizio 2020, al lordo delle eventuali ritenute di legge, per ciascuna azione con stacco cedola (n. 25) il 23 maggio 2022, record date il 24 maggio 2022 e messa in pagamento dal 25 maggio 2022;
  • l'incremento del numero dei consiglieri da 12 a 13, nominando membri del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2022-2024 Simona Arduini, Antonella Malinconico, Beatrice Colleoni, Monica Billio, Sebastien Egon Fürstenberg, Ernesto Fürstenberg Fassio, Frederik Herman Geertman, Monica Regazzi, Paola Paoloni, Giovanni Meruzzi, Luca Lo Giudice e Roberta Gobbi e Roberto Diacetti. Sono stati nominati, inoltre, i membri del Collegio Sindacale nelle persone di: Andrea Balelli (Presidente), Franco Olivetti (Sindaco Effettivo), Annunziata Melaccio (Sindaco Effettivo), Marinella Monterumisi (Sindaco Supplente) e Emanuela Rollino (Sindaco Supplente);
  • la Sezione I del documento "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" redatto ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. L'Assemblea ha inoltre deliberato in

senso favorevole sulla Sezione II del citato documento relativa all'attuazione delle politiche di remunerazione nel corso dell'esercizio 2021;

  • il piano di compensi basato sull'assegnazione di azioni Banca Ifis per alcune figure aziendali descritto nel documento informativo redatto ai sensi dell'art. 114‐bis del D. Lgs. n. 58/1998 e delle relative norme di attuazione (art. 84‐bis del Regolamento Consob n. 11971/1999);
  • il conferimento a PriceWaterhouseCoopers S.p.A. degli incarichi relativi alla revisione legale dei conti di Banca Ifis S.p.A. per il novennio 2023-2031.

Cessione di Ifis Real Estate S.p.A.

In data 11 maggio 2022 la partecipazione totalitaria di Ifis Npl Servicing S.p.A. in Ifis Real Estate S.p.A. è stata integralmente ceduta a Resolute Asset Management Italy S.r.l. e, in pari data, Ifis Real Estate S.p.A. ha assunto la denominazione sociale di Rebuild S.p.A uscendo dal perimetro delle società partecipate del Gruppo Banca Ifis. Conclusione del processo di revisione prudenziale (SREP) da parte di Banca d'Italia

In data 23 maggio 2022 è stata ricevuta da Banca d'Italia la notifica di conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP decision") condotto sul Gruppo Banca Ifis. Banca d'Italia ha individuato per il 2022 i seguenti requisiti di capitale (pari alla somma di Overall Capital Requirement e Pillar 2 Guidance) su base consolidata:

  • CET1 Ratio: 8,65%;
  • Tier 1 Ratio: 10,50%;
  • Total Capital Ratio: 12,90%.

I requisiti di capitale sopra riportati includono la componente Target della Pillar 2 Guidance pari allo 0,75%.

Eventi successivi alla data di riferimento del Resoconto intermedio di gestione consolidato

Non sono intervenuti fatti nel periodo tra la chiusura del periodo di reporting e la data di redazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato dei quali non si sia tenuto conto ai fini della redazione dello stesso.

Si segnala come il trend macroeconomico e geopolitico registrato nei primi nove mesi del 2022 stia continuando. L'indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato ad ottobre 2022 un aumento del 3,5% su base mensile e dell'11,9% su base annua (dal +8,9% del mese precedente) per il forte rialzo delle materie prime energetiche ma anche della componente alimentare che accelera al +5,3% su base annua.

Per fermare la crescita inflattiva, la Banca Centrale Europea (BCE) il 27 ottobre ha deciso di alzare i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento di 75 punti base portandoli al 2%.

Le tensioni geopolitiche in Russia e Ucraina rimangono elevate, con il rischio costante di una ulteriore escalation. Ad oggi non sono state avviate negoziazioni che possano far presagire ad un termine della guerra nel breve termine.

È molto probabile che l'elevata inflazione, la svolta nella politica monetaria, i riflessi del perdurare del conflitto in Ucraina nonchè il rallentamento dell'economia cinese determinino un ulteriore rallentamento dell'economia nei prossimi trimestri.

Venezia – Mestre, 10 novembre 2022

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato

Frederik Herman Geertman

Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2022

Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del codice civile

Considerazioni sulla distribuzione dei dividendi

La presente relazione viene presentata allo scopo di deliberare la distribuzione di un acconto sui dividendi dell'esercizio 2022 secondo quanto previsto dall'art. 2433-bis del Codice civile.

L'art. 2433-bis del Codice civile prevede che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita alle società il cui bilancio sia assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e in presenza di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti e la sua approvazione da parte degli organi competenti. È altresì previsto che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.

Inoltre, la distribuzione deve essere deliberata dal Consiglio di Amministrazione sulla base di un prospetto contabile e di una relazione degli amministratori dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consenta la distribuzione stessa. Su tali documenti deve essere acquisito il parere del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti.

In merito alla quantificazione dell'importo dell'acconto sui dividendi, la normativa prevede che la distribuzione non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.

Il Gruppo Banca Ifis, in conformità con le disposizioni dell'Autorità di Vigilanza e in linea con il Piano Industriale 2022-2024 approvato dal Consiglio di amministrazione in data 10 febbraio 2022, prevede il pagamento, a valere sui risultati 2022, di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio di circa il 50% dell'utile netto consolidato.

Banca Ifis S.p.A possiede tutti i requisiti richiesti dal suddetto articolo del c.c. utili all'esercizio della facoltà di corrispondere un anticipo sui dividendi dell'esercizio in corso.

In particolare, si precisa che il Bilancio d'esercizio di Banca Ifis al 31 dicembre 2021:

  • non ha evidenziato perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti;
  • è stato assoggettato a revisione legale da parte di EY S.p.A. che ha rilasciato un giudizio positivo in data 31 marzo 2022;
  • è stato approvato dalla Assemblea degli Azionisti in data 28 aprile 2022.

Inoltre, l'art. 24 dello statuto sociale di Banca Ifis prevede che il Consiglio di Amministrazione possa deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi.

Banca Ifis ha determinato la distribuzione dell'acconto sulla base del prospetto contabile al 30 settembre 2022 predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai principi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards – IFRS omologati dalla Unione Europea (IFRS-EU) utilizzati nella redazione del Bilancio al 31 dicembre 2021, al quale si rinvia per una più completa presentazione.

Il Prospetto contabile è composto dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2022, dal Conto economico del periodo dal 1° gennaio 2022 al 30 settembre 2022, dal Prospetto della Redditività complessiva rilevato nello

stesso periodo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio 2022 – 30 settembre 2022 e dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio 2022 - 30 settembre 2022.

Nella determinazione dell'utile di periodo disponibile, e quindi dell'acconto distribuibile, sono state considerate tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione.

La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella:

Banca Ifis S.p.A. - Descrizione voce 30.09.2022
Utile di periodo (1° gennaio 2022 - 30 settembre 2022) 64.302
Quota utile di periodo da destinare a riserva legale (1) -
Utile di periodo disponibile 64.302
Riserve disponibili 1.178.009
Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, cod.civ.) 64.302
Acconto dividendo proposto (2) 52.433
Acconto dividendo proposto per azione in circolazione (al netto delle azioni proprie) 1

(1) la riserva legale, pari a 10,8 milioni di euro al 30 settembre 2022, rappresenta il 20,0% del capitale sociale.

(2) l'ammontare dell'acconto proposto è stato definito sulla base di un pay out ratio pari a circa del 50% dell'utile consolidato del periodo, di pertinenza della Capogruppo.

Pertanto, ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del Codice civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo sarebbe pari a 64,3 milioni di euro.

L'ammontare dell'acconto del dividendo sull'esercizio 2022 proposto è pari a 52.433.114 euro ed è stato determinato sulla base di un pay out ratio pari a circa il 50% dell'utile consolidato così come definito nel Piano Industriale 2022-2024 approvato lo scorso 10 febbraio 2022 dal Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis.

L'acconto pari ad 1 euro (al lordo delle ritenute di legge) per azione dovrà essere assegnato ad ognuna delle n. 52.433.114 azioni emesse e in circolazione che costituiscono il capitale sociale di Banca Ifis al netto delle azioni proprie pari a 1.377.981 azioni. Resta inteso che, nel caso in cui il numero totale delle azioni Banca Ifis in circolazione fosse oggetto di variazione, l'importo complessivo dell'acconto sul dividendo resterà immutato e quello unitario si intenderà automaticamente adeguato al nuovo numero di azioni in circolazione. L'acconto sul dividendo 2022 verrà messo in pagamento con data stacco cedola n. 26 (ex date) il 21 novembre 2022, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 22 novembre e data di pagamento (payment date) il 23 novembre 2022.

A fronte della distribuzione del suddetto acconto sui dividendi, i coefficienti patrimoniali sia della Banca sia del Gruppo si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti. Di seguito si riportano i ratio alla data di riferimento.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE 30.09.2022
(in migliaia di euro) Gruppo Banca Ifis Banca Ifis
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.509.850 1.262.277
Capitale di classe 1 (T1) 1.510.777 1.262.277
Totale Fondi propri 1.912.012 1.662.277
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 9.331.009 7.558.955
CET1 Ratio 16,18% 16,70%
Tier 1 Ratio 16,19% 16,70%
Total Capital Ratio 20,49% 21,99%

Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2022 includono gli utili generati nei primi nove mesi del 2022, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

Aspetti generali

Per consentire una lettura più immediata dei risultati, all'interno del presente documento viene predisposto un conto economico riclassificato sintetico. Per un confronto omogeneo, i dati economici riferiti ai periodi precedenti sono normalmente riesposti, ove necessario e se materiali. Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico riguardano le seguenti fattispecie:

  • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
  • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

Per quanto attiene alle componenti patrimoniali si è provveduto ad effettuare aggregazioni senza effettuare alcuna riclassifica.

Aggregati patrimoniali di Banca Ifis S.p.A.

In base a quanto disposto dall'art. 2433-bis c.c., comma 5, è stato predisposto un prospetto contabile alla data del 30 settembre 2022 che riporta un utile netto di 64,3 milioni di euro. Di seguito si riportano i principali aggregati patrimoniali di Banca Ifis al 30 settembre 2022.

PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 58.383 86.518 (28.135) (32,5)%
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value con impatto a conto economico
133.306 135.760 (2.454) (1,8)%
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
587.981 614.008 (26.027) (4,2)%
Crediti verso banche valutati al costo
ammortizzato
739.366 560.254 179.112 32,0%
Crediti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
8.239.614 9.012.107 (772.493) (8,6)%
Partecipazioni 664.009 650.540 13.469 2,1%
Attività materiali e immateriali 144.570 136.051 8.519 6,3%
Attività fiscali 322.430 304.727 17.703 5,8%
Altre voci dell'attivo 460.347 508.912 (48.565) (9,5)%
Totale dell'attivo 11.350.006 12.008.877 (658.871) (5,5)%
Debiti verso banche 2.547.661 2.736.860 (189.199) (6,9)%
Debiti verso clientela 5.973.551 6.420.164 (446.613) (7,0)%
Titoli in circolazione 1.053.381 1.056.987 (3.606) (0,3)%
Passività fiscali 37.974 36.084 1.890 5,2%
Fondi per rischi e oneri 57.589 62.191 (4.602) (7,4)%
Altre voci del passivo 355.134 332.029 23.105 7,0%
Patrimonio netto 1.324.716 1.364.562 (39.846) (2,9)%
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.350.006 12.008.877 (658.871) (5,5)%

Cassa e disponibilità liquide

La voce cassa e disponibilità liquide include i conti correnti bancari a vista, in conformità a quanto richiesto per le voci di bilancio dal 7° aggiornamento di ottobre 2021 della Circolare n. 262/2005 di Banca d'Italia, e al 30 settembre 2022 ammonta a 58,4 milioni di euro. Tuttavia, tenuto conto di ciò, in una visione complessiva, le disponibilità liquide e i crediti verso le banche registrano un incremento pari al 23,3% in relazione alla stagionalità legata alla componente del factoring.

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value con impatto a conto economico

Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 133,3 milioni di euro al 30 settembre 2022. La voce è composta dai finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di fondi di OICR. La voce rimane sostanzialmente in linea al dato del 31 dicembre 2021 (-1,8%) a seguito dell'effetto combinato registrato da un lato dalla chiusura nel periodo di finanziamenti al fair value, compensato dalle nuove operazioni del periodo sia in titoli di capitale sia in titoli di debito.

ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE CONSISTENZE VARIAZIONE
VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A
CONTO ECONOMICO
(in migliaia di euro)
30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Titoli di debito 14.765 13.550 1.215 9,0%
Titoli di capitale 33.495 26.466 7.029 26,6%
Quote di OICR 67.688 72.515 (4.827) (6,7)%
Finanziamenti 17.358 23.229 (5.871) (25,3)%
Totale 133.306 135.760 (2.454) (1,8)%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 588,0 milioni di euro al 30 settembre 2022, in diminuzione del 4,2% rispetto al dato a dicembre 2021 prevalentemente come conseguenza dell'innalzamento dei tassi di interesse che, a parità d rendimento cedolare, ha per contro ridotto il fair value dei titoli di debito. Esse includono i titoli di debito caratterizzati da un modello di business di tipo Held to Collect & Sell (HTC&S) che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali la Banca ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.

ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR CONSISTENZE VARIAZIONE
VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA'
COMPLESSIVA
(in migliaia di euro)
30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Titoli di debito 484.749 515.277 (30.528) (5,9)%
Titoli di capitale 103.232 98.731 4.501 4,6%
Totale 587.981 614.008 (26.027) (4,2)%

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 8.239,6 milioni di euro, in riduzione dell'8,6% rispetto al dato del 31 dicembre 2021. La voce include titoli di debito per 1,8 miliardi di euro (2,0 miliardi al 31 dicembre 2021). In particolare, la componente riferita ai titoli di stato registra una diminuzione per 216,3 milioni di euro, in virtù del normale raggiungimento della scadenza, per 592,9 milioni di euro, solo parzialmente compensata da nuovi investimenti per un ammontare pari a 376,6 milioni di euro. Inoltre, i finanziamenti verso la clientela registrano una diminuzione del 7,4% rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente concentrata nell'Area Factoring influenzato dalla stagionalità del business e da una revisione dell'approccio strategico dell'Area, in particolar modo del prodotto ATD verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) in un'ottica di ottimizzazione delle esposizioni scadute deteriorate rivenienti da tale comparto. Infine, a fronte di una leggera crescita del Settore Corporate Banking & Lending, il Leasing rimane sostanzialmente allineato al dato del 31 dicembre 2021.

(in migliaia di euro) SOFFERENZE INADEMPIENZE
PROBABILI
ESPOSIZIONI
SCADUTE
TOTALE
DETERIORATO
(STAGE 3)
BONIS
(STAGE 1 E 2)
TOTALE
CREDITI
SITUAZIONE AL
30.09.2022
Valore nominale 127.657 188.275 182.562 498.494 8.014.598 8.513.092
Rettifiche di valore (97.063) (81.392) (9.679) (188.134) (85.344) (273.478)
Valore di bilancio 30.594 106.883 172.883 310.360 7.929.254 8.239.614
Coverage ratio (76,0)% (43,2)% (5,3)% (37,7)% (1,1)% (3,2)%
SITUAZIONE AL
31.12.2021
Valore nominale 128.116 204.546 120.240 452.902 8.817.116 9.270.018
Rettifiche di valore (90.242) (87.714) (5.864) (183.820) (74.091) (257.911)
Valore di bilancio 37.874 116.832 114.376 269.082 8.743.025 9.012.107
Coverage ratio (70,4)% (42,9)% (4,9)% (40,6)% (0,8)% (2,8)%

Qualità del credito voce 40 clientela

I crediti deteriorati registrano una crescita del 15,3% rispetto al 31 dicembre 2021 per effetto di una crescita di circa 58,4 milioni della componente scaduta deteriorata principalmente riguardante il comparto del factoring ATD ed in particolare concentrato nelle esposizioni verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Si ricorda inoltre che nel corso del primo semestre del 2022 sono stati completati gli approfondimenti e le analisi delle tematiche connesse alla valutazione delle nuove regole in materia di "Classificazione in Default delle controparti" ("New DoD") ed agli impatti della sentenza che aveva dichiarato costituzionalmente illegittima la proroga del blocco delle esecuzioni nei confronti del SSN. A far data dal 30 giugno 2022, è stato applicato anche per le esposizioni verso gli enti del SSN il solo criterio relativo al mero conteggio dei giorni di arretrato previsto dalla New DoD ai fini dell'individuazione delle esposizioni in default.

Le attività immateriali e materiali

Le attività immateriali si attestano a 19,9 milioni di euro, in leggera crescita (+2,4%) rispetto al dato al 31 dicembre 2021. La voce è interamente riferita a software.

Le attività materiali si attestano a 124,6 milioni di euro, in crescita del 6,9% rispetto ai 116,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021. Tale incremento è ascrivibile alla sottoscrizione di nuovi contratti di locazione nel corso dei primi nove mesi del 2022 e relativi ad immobili di sedi del Gruppo (i quali, rientrando nel perimetro di applicazione dell'IFRS 16, hanno comportato l'iscrizione del cespite nell'attivo patrimoniale).

Attività e passività fiscali

Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.

Le attività fiscali ammontano a 322,4 milioni di euro, in crescita del 5,8% rispetto al 31 dicembre 2021.

Le attività per imposte correnti ammontano a 31,9 milioni di euro, registrano una flessione rispetto al dato al 31 dicembre 2021 (-5,9%).

Le attività per imposte anticipate ammontano a 290,5 milioni di euro contro 270,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021 e risultano composte principalmente per 199,6 milioni di euro da attività iscritte per svalutazioni su crediti, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta e per 39,3 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (39,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Le passività fiscali ammontano a 38,0 milioni di euro, in crescita del 5,2% rispetto al dato del 31 dicembre 2021 pari a 36,1 milioni di euro.

Le passività fiscali correnti, pari a 4,6 milioni di euro, rappresentano il carico fiscale del periodo di competenza, in crescita di 803 mila euro rispetto ai 3,8 milioni di euro del 31 dicembre 2021, (interamente liquidati nel corso del primo semestre 2022).

Le passività per imposte differite, pari a 33,4 milioni di euro, risultano in crescita di 1,1 milioni di euro rispetto al saldo di chiusura dell'esercizio precedente, e includono principalmente 28,8 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso, 0,3 milioni di euro sulle rivalutazioni sugli immobili, 2,8 milioni di euro su disallineamenti di crediti commerciali e 0,4 milioni di euro relativo ad attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Altre voci dell'attivo

Le altre voci dell'attivo, pari a 460,3 milioni di euro rispetto ad un saldo di 508,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021, accolgono principalmente:

  • attività finanziarie detenute per la negoziazione per 9,2 milioni di euro (in aumento rispetto al dato di 4,3 milioni di euro del 31 dicembre 2021), riferite per 4,5 milioni di euro a operazioni in derivati prevalentemente coperte da posizioni speculari iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione e per 4,6 milioni di euro da titoli inclusi nel portafoglio di trading della Banca (in crescita rispetto al saldo di 1,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021 principalmente per gli investimenti effettuati nel periodo su titoli di capitale del settore bancario);
  • altre attività per 451,2 milioni di euro (504,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021, -10,6%), di cui 261,5 milioni di euro relativi a crediti di imposta per superbonus e altri bonus fiscali edilizi (a cui corrisponde un valore nominale pari a 298,5 milioni di euro). Si segnala come il saldo al 31 dicembre 2021 includeva un credito verso la consolidante fiscale La Scogliera per 20,6 milioni di euro, quasi interamente incassato nel corso del primo semestre 2022.

La raccolta

Il totale della raccolta al 30 settembre 2022 risulta pari a 9.574,6 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 (-6,3%). I debiti verso la clientela continuano a rappresentare la maggioranza della raccolta con il 62,4% (62,9% al 31 dicembre 2021), seguiti dai debiti verso banche con il 26,6% (26,8 % al 31 dicembre 2021), e dai titoli in circolazione con il 11,0% (10,3% al 31 dicembre 2021).

I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2022 a 5.973,6 milioni di euro, in flessione del 7,0% rispetto al dato al 31 dicembre 2021 in relazione ad azioni di ottimizzazione intraprese in particolare in ambito raccolta retail (-4,7%) a fronte della diminuzione stagionale degli impieghi medi.

I debiti verso banche ammontano a 2.547,7 milioni di euro. In diminuzione del 6,9% rispetto al dato di dicembre 2021 per effetto di un minor ricorso a debiti a breve termine sia verso Banche centrali sia tramite pronti contro termine (PCT).

Stabili i titoli in circolazione, che ammontano a 1.053,4 milioni di euro al 30 settembre 2022.

Banca Ifis | Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2022

I fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri ammontano a 57,6 milioni di euro al 30 settembre 2022, e risultano così dettagliati:

FONDI PER RISCHI E ONERI CONSISTENZE VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 30.09.2022 31.12.2021 ASSOLUTA %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e
garanzie finanziarie rilasciate
17.362 11.632 5.730 49,3%
Controversie legali 31.081 33.542 (2.461) (7,3)%
Oneri del personale 2.565 3.659 (1.094) (29,9)%
Altri fondi 6.581 13.358 (6.777) (50,7)%
Totale fondi rischi e oneri 57.589 62.191 (4.602) (7,4)%

La variazione in diminuzione di 4,6 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2021 è da ricondurre da un lato al rilascio per 5,6 milioni di euro della componente riferita alla GACS posta in essere nel novembre 2020, per la sopraggiunta scadenza (maggio 2022) del termine utile all'inoltro delle richieste di indennizzo collegate all'operazione, nonché da un rilascio singolarmente significativo avvenuto a seguito di una transazione legale, solo parzialmente compensata dall'accantonamento al FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi).

Le altre voci del passivo

Le altre voci del passivo risultano pari a 355,1 milioni di euro al 30 settembre 2022, in aumento del 7,0% rispetto al dato di 332,0 milioni di euro al 31 dicembre 2021. Esse sono composte da:

  • i derivati di negoziazione per 25,7 milioni di euro (6,0 milioni di euro al 31 dicembre 2021); Si tratta sostanzialmente di operazioni speculari a quelle nell'attivo ed anche in questo caso la crescita rispetto al 31 dicembre 2021 è da ricondursi all'andamento dei tassi di interesse.
  • debito per TFR per 5,6 milioni di euro (6,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021);
  • altre passività per 323,8 milioni di euro (319,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021) le cui poste più significative sono da ricondurre a somme da accreditare alla clientela in attesa di imputazione per 140,6 milioni di euro, e a debiti di funzionamento per 84,4 milioni di euro.

Aggregati economici di Banca Ifis S.p.A.

Al fine di agevolare la lettura, qui di seguito viene esposto il conto economico secondo uno schema riclassificato.

PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 164.729 148.864 15.865 10,7%
Commissioni nette 58.417 56.334 2.083 3,7%
Altre componenti del margine di intermediazione 44.070 18.405 25.665 139,4%
Margine di intermediazione 267.216 223.603 43.613 19,5%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(46.198) (41.188) (5.010) 12,2%
Risultato netto della gestione finanziaria 221.018 182.415 38.603 21,2%
Spese amministrative: (164.463) (153.319) (11.144) 7,3%
a) spese per il personale (83.603) (77.546) (6.057) 7,8%
b) altre spese amministrative (80.860) (75.773) (5.087) 6,7%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
(10.740) (12.484) 1.744 (14,0)%
Altri oneri/proventi di gestione 25.818 26.675 (857) (3,2)%
Costi operativi (149.385) (139.128) (10.257) 7,4%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.978) (7.589) 4.611 (60,8)%
Utili (perdite) delle partecipazioni (1.451) - (1.451) n.a.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo
delle imposte
67.204 35.698 31.506 88,3%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(2.902) 2.726 (5.628) (206,5)%
Utile (perdita) del periodo 64.302 38.424 25.878 67,3%

La formazione del margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 267,2 milioni di euro, in crescita del 19,5% rispetto al dato al 30 settembre 2021, pari a 223,6 milioni di euro.

Di seguito la variazione e le principali componenti del margine di intermediazione.

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di interesse 164.729 148.864 15.865 10,7%
Commissioni nette 58.417 56.334 2.083 3,7%
Altre componenti del margine di intermediazione 44.070 18.405 25.665 139,4%
Margine di intermediazione 267.216 223.603 43.613 19,5%

Il margine di interesse aumenta del 10,7%, passando da 148,9 milioni di euro al 30 settembre 2021 a 164,7 milioni di euro al 30 settembre 2022. Il margine di interesse cresce rispetto a settembre 2021 per complessivi 15,9 milioni di euro, grazie principalmente al contributo dell'Area Factoring, a seguito di una crescita degli impieghi medi sottostanti e al contributo del comparto di Finanza Proprietaria per effetto della componente "Inflation

Linked" dei titoli in portafoglio. Tale margine beneficia inoltre della riduzione del costo della raccolta per circa 9,8 milioni di euro, da ricondursi principalmente all'effetto della contrazione delle masse medie in gestione della raccolta retail e ai tassi mediamente più bassi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (1,22% al 30 settembre 2022 rispetto a 1,36% del 30 settembre 2021), nonché al minor costo delle cartolarizzazioni a seguito della loro rinegoziazione avvenuta nella seconda metà del 2021.

Gli effetti positivi di cui sopra hanno più che compensato il minor contributo della PPA, il cui effetto nei primi nove mesi è pari a 9,3 milioni di euro, in netta diminuzione rispetto al saldo di 21,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021, a seguito principalmente della chiusura di numerose posizioni creditizie nel corso del 2021 nonché alla fisiologica riduzione dei ricavi connessi ai portafogli in run-off.

Le commissioni nette ammontano a 58,4 milioni di euro, in aumento del 3,7% rispetto al dato al 30 settembre 2021: miglioramento del contributo da parte delle commissioni attive, le quali hanno beneficiato del trend in crescita dei crediti gestiti nell'ambito dell'Area Factoring.

Le commissioni attive sono pari a 66,3 milioni di euro, in aumento rispetto ai 62,9 milioni di euro del 30 settembre 2021 grazie al contributo dall'area factoring.

Le commissioni passive, pari a 7,9 milioni di euro contro il dato di 6,6 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2021, si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.

La crescita di 25,7 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi del 2021 delle altre componenti del margine di intermediazione, è da ricondurre sostanzialmente all'incasso del dividendo di 40 milioni di euro dalla controllata Ifis Npl Investing S.p.A., e parzialmente compensata da maggiori perdite nette di negoziazione per 16,1 milioni di euro. Queste ultime sono sostanzialmente connesse a strumenti finanziari in derivati utilizzati per la copertura gestionale di speculari operazioni effettuate da società controllate.

La formazione del risultato netto della gestione finanziaria

Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 221,0 milioni di euro contro il dato di 182,4 milioni del 30 settembre 2021 (+21,2%).

FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
DELLA GESTIONE FINANZIARIA
(in migliaia di euro)
2022 2021 ASSOLUTA %
Margine di intermediazione 267.216 223.603 43.613 19,5%
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di
credito
(46.198) (41.188) (5.010) 12,2%
Risultato netto della gestione finanziaria 221.018 182.415 38.603 21,2%

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 46,2 milioni di euro al 30 settembre 2022, in aumento di 5,0 milioni di euro rispetto al dato di 41,2 milioni di euro al 30 settembre 2021. La dinamica delle rettifiche sostanzialmente da svalutazioni addizionali su esposizioni commerciali con vintage più elevata nonché ad accantonamenti effettuati su singole posizioni deteriorate appartenenti al comparto delle PMI che maggiormente stanno risentendo dell'attuale contesto macroeconomico.

La formazione dell'utile netto di periodo

I costi operativi sono pari a 149,4 milioni di euro al 30 settembre 2022, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2021 (+7,4%).

COSTI OPERATIVI PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Spese amministrative: (164.463) (153.319) (11.144) 7,3%
a) spese per il personale (83.603) (77.546) (6.057) 7,8%
b) altre spese amministrative (80.860) (75.773) (5.087) 6,7%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività
materiali e immateriali
(10.740) (12.484) 1.744 (14,0)%
Altri oneri/proventi di gestione 25.818 26.675 (857) (3,2)%
Costi operativi (149.385) (139.128) (10.257) 7,4%

Le spese per il personale al 30 settembre 2022 sono pari a 83,6 milioni di euro. L'incremento rispetto al dato al 30 settembre 2021 è da ricondursi sia alle maggiori remunerazioni variabili, che erano state ridotte nel 2021 per il contesto legato alla pandemia Covid-19, sia all'incremento nelle risorse in forza alla data di riferimento, (il 2021 ha visto il consolidamento del ramo d'azienda ex Aigis Banca solo a valere da maggio 2021).

Le altre spese amministrative al 30 settembre 2022 sono pari a 80,9 milioni di euro, in aumento del 6,7% rispetto al 30 settembre 2021. L'incremento è da ricondurre ai costi di consulenza e pubblicità e marketing, legati ai vari progetti strategici del Gruppo.

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 25,8 milioni di euro al 30 settembre 2022, registrano un decremento rispetto al dato di 26,7 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, il quale comprendeva la differenza positiva di 3,4 milioni di euro emersa in fase di allocazione a suo tempo provvisoria del prezzo di acquisto del ramo d'azienda ex Aigis Banca. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi e di società del Gruppo, la cui relativa componente di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:

FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO PRIMI NOVE MESI VARIAZIONE
(in migliaia di euro) 2022 2021 ASSOLUTA %
Risultato netto della gestione finanziaria 221.018 182.415 38.603 21,2%
Costi operativi (149.385) (139.128) (10.257) 7,4%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.978) (7.589) 4.611 (60,8)%
Utili (perdite) delle partecipazioni (1.451) - (1.451) n.a.
Utile dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
67.204 35.698 31.506 88,3%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività
corrente
(2.902) 2.726 (5.628) (206,5)%
Utile del periodo 64.302 38.424 25.878 67,3%

Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri presentano a fine settembre 2022 un saldo di 3,0 milioni di euro, in diminuzione ai 7,6 milioni di euro al 30 settembre 2021, principalmente per una ripresa per 5,6 milioni di

euro registrata nel primo semestre 2022 sui fondi rischi connessi alle operazioni di cessione crediti in ambito GACS.

Presidio dei rischi

L'informativa sul ruolo svolto da Banca Ifis per garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi a livello di Gruppo è riportata nel corrispondente capitolo delle Note Illustrative al Bilancio semestrale abbreviato al quale si fa rimando.

Relativamente al rischio di credito nel corso del 2022 sono stati introdotti alcuni correttivi prudenziali per tener conto delle implicazioni macroeconomiche relative al conflitto Russia-Ucraina allo scenario inflattivo e al rallentamento della crescita economica, non colti dalla modellistica in uso.

Con riferimento ai rischi operativi e reputazionali, si rimanda all'informativa pubblicata all'interno del Bilancio semestrale abbreviato nella quale vengono illustrati i processi di gestione misurazione e controllo vigenti presso la Capogruppo e le altre società del Gruppo, nonché le principali progettualità in corso.

Con riferimento ai rischi di mercato, ed in particolare al portafoglio di negoziazione, l'attività è costantemente sotto monitoraggio da parte della funzione di controllo dei rischi. Si ricorda comunque che i rischi associati, misurati in termini di RWA, sono del tutto marginali rispetto agli altri rischi di primo pilastro. I controlli effettuati, svolti ai fini di un monitoraggio gestionale, sono estesi anche a parte del portafoglio di banking book, in modo da avere una visione completa e prudente dei rischi della Banca.

Con riferimento, infine, al rischio di liquidità, nel corso del 2022 è stata aumentata la frequenza dei comitati tecnici, al fine di intercettare e monitorare in modo tempestivo le modifiche intervenute allo scenario di riferimento.

Eventi di rilievo successivi alla data del 30 settembre 2022

Successivamente al 30 settembre 2022 non sono intervenuti eventi tali da incidere negativamente sulla Situazione economico-patrimoniale della Banca al 30 settembre 2022 né sul Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022 del Gruppo.

Come già indicato anche nel precedente paragrafo "Eventi successivi alla data di riferimento del Resoconto intermedio di gestione consolidato" del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022, il trend macroeconomico e geopolitico registrato nei primi nove mesi del 2022 sta continuando. L'indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato ad ottobre 2022 un aumento del 3,5% su base mensile e dell'11,9% su base annua (dal +8,9% del mese precedente) per il forte rialzo dei prezzi delle materie prime energetiche ma anche della componente alimentare che accelera al +5,3% su base annua.

Per fermare la crescita inflattiva, la Banca Centrale Europea (BCE) il 27 ottobre 2022 ha deciso di alzare i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento di 75 punti base portandoli al 2%.

Le tensioni geopolitiche in Russia e Ucraina rimangono elevate, con il rischio costante di una ulteriore escalation. Ad oggi non sono state avviate negoziazioni che possano far presagire ad un termine della guerra nel breve termine.

È molto probabile che l'elevata inflazione, la svolta nella politica monetaria, i riflessi del perdurare del conflitto in Ucraina nonché il rallentamento dell'economia cinese determinino un ulteriore rallentamento dell'economia nei prossimi trimestri.

Tenuto conto di quanto sopra, si ritiene che Banca Ifis sia in grado di chiudere l'esercizio 2022 con un risultato in linea con il target previsto per il primo anno dal Piano Industriale 2022-2024 e con requisiti patrimoniali ampiamente superiori a quelli minimi.

Informativa sulle prospettive economiche ed evoluzione prevedibile della gestione

Sulla base delle informazioni in nostro possesso alla data della presente Relazione e stante l'attuale situazione macroeconomica dei mercati, nazionale e sovranazionale, si ritiene che il Gruppo Banca Ifis sia in grado di chiudere l'esercizio 2022 con un risultato netto pari a circa 120 milioni di euro, in linea con il target del primo anno del Piano Industriale 2022-2024 approvato da Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S.p.A. in data 10 febbraio 2022.

Per quanto attiene la Banca, ci si attende un risultato netto per l'esercizio 2022 superiore a quanto consuntivato nei primi nove mesi dell'anno.

Ai fini della realizzabilità del risultato netto consolidato atteso nel primo anno del sopra citato Piano Industriale 2022-2024, sono state considerate anche le principali implicazioni derivanti dal contesto macroeconomico in essere, sia in termini di innalzamento dei tassi di interesse sia di possibili effetti dell'aumento dell'inflazione e del rallentamento economico registrato in Europa nonché le potenziali implicazioni connesse al business Npl derivanti dal cambiamento normativo relativo all'innalzamento della soglia minima di pignoramento delle pensioni. Non emergono elementi che ci facciano ritenere che ci possano essere significativi scostamenti nelle principali grandezze economiche del Gruppo tali da alterare le dinamiche fino ad oggi manifestatesi ed in misura tale da non permettere il raggiungimento del risultato netto alla fine dell'esercizio del Gruppo Banca Ifis.

In considerazione di quanto sopra illustrato, fatti salvi gli effetti del verificarsi di eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dalla Banca (ad oggi comunque non ipotizzabili), ci si aspetta per fine esercizio, sia a livello consolidato sia a livello individuale, che i Fondi propri siano ampiamente superiori ai requisiti patrimoniali minimi imposti dalla vigente normativa e dall'Autorità di Vigilanza.

Per quanto attiene alla distribuzione dei dividendi del Gruppo a valere sui risultati del 2022 si prevede, in linea con il Piano Industriale 2022-2024, la distribuzione di un ammontare di dividendi in denaro corrispondente ad un payout ratio di circa il 50% dell'utile netto consolidato, in merito alla quale è previsto che il Consiglio di Amministrazione in data odierna deliberi un acconto pari a 52,4 milioni di euro in pagamento il 23 novembre 2022.

Venezia – Mestre, 10 novembre 2022

Per il Consiglio di Amministrazione

L'Amministratore Delegato

Frederik Herman Geertman

Si segnala che nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2022, dopo l'approvazione del presente documento, la società di revisione EY S.p.A. ha rilasciato il parere normativamente previsto.

Prospetto contabile di Banca Ifis predisposto ai sensi dell'art 2433-bis del codice civile

Stato patrimoniale

VOCI DELL'ATTIVO
(in euro)
30.09.2022 31.12.2021
10. Cassa e disponibilità liquide 58.382.582 86.518.994
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
142.475.548 140.052.074
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 9.169.610 4.291.497
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
133.305.938 135.760.577
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
587.980.900 614.008.209
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.978.979.775 9.572.361.034
a) crediti verso banche 739.365.654 560.254.428
b) crediti verso clientela 8.239.614.120 9.012.106.606
70. Partecipazioni 664.008.572 650.539.927
80. Attività materiali 124.629.690 116.577.830
90. Attività immateriali 19.940.119 19.474.531
di cui:
- avviamento - -
100. Attività fiscali: 322.430.807 304.727.188
a) correnti 31.882.344 33.884.484
b) anticipate 290.548.463 270.842.704
120. Altre attività 451.176.905 504.617.526
Totale dell'attivo 11.350.004.898 12.008.877.313
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in euro)
30.09.2022 31.12.2021
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.574.592.849 10.214.011.441
a) debiti verso banche 2.547.661.190 2.736.859.474
b) debiti verso clientela 5.973.550.796 6.420.164.639
c) titoli in circolazione 1.053.380.864 1.056.987.328
20. Passività finanziarie di negoziazione 25.670.290 5.991.887
60. Passività fiscali: 37.974.805 36.083.717
a) correnti 4.607.368 3.803.952
b) differite 33.367.437 32.279.765
80. Altre passività 323.811.814 319.617.294
90. Trattamento di fine rapporto del personale 5.649.434 6.419.009
100. Fondi per rischi e oneri: 57.589.290 62.191.161
a) impegni e garanzie rilasciate 17.362.107 11.632.319
c) altri fondi per rischi e oneri 40.227.183 50.558.842
110. Riserve da valutazione (53.913.712) (16.581.115)
140. Riserve 1.200.433.625 1.170.739.247
150. Sovrapprezzi di emissione 82.187.024 102.972.388
160. Capitale 53.811.095 53.811.095
170. Azioni proprie (-) (22.104.058) (2.846.521)
180. Utile (perdita) del periodo (+/-) 64.302.442 56.467.710
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.350.004.898 12.008.877.313

acconto dividendi 2

Conto economico

VOCI
(in euro)
30.09.2022 30.09.2021
10. Interessi attivi e proventi assimilati 239.506.886 233.435.103
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 236.543.386 229.663.933
20. Interessi passivi e oneri assimilati (74.777.611) (84.572.420)
30. Margine di interesse 164.729.275 148.862.683
40. Commissioni attive 66.285.332 62.937.711
50. Commissioni passive (7.868.151) (6.604.484)
60. Commissioni nette 58.417.181 56.333.227
70. Dividendi e proventi simili 49.040.340 6.781.993
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (16.994.868) (887.636)
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 4.756.148 8.079.310
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.849.933 4.135.694
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
(87.666) 3.957.643
c) passività finanziarie (6.120) (14.027)
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate
al fair value con impatto a conto economico
7.269.396 7.737.344
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
7.269.396 7.737.344
120. Margine di intermediazione 267.217.471 226.906.921
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (46.912.354) (43.148.952)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (46.225.865) (43.173.835)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
(686.489) 24.883
150. Risultato netto della gestione finanziaria 220.305.118 183.757.969
160. Spese amministrative: (164.463.150) (153.318.401)
a) spese per il personale (83.603.656) (77.545.585)
b) altre spese amministrative (80.859.494) (75.772.816)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.263.304) (8.934.723)
a) impegni e garanzie rilasciate (7.348.777) (6.845.348)
b) altri accantonamenti netti 5.085.473 (2.089.375)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (5.879.508) (6.649.213)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (4.860.322) (5.834.815)
200. Altri oneri/proventi di gestione 25.816.483 26.676.452
210. Costi operativi (151.649.801) (148.060.700)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni (1.450.914) 100
260. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 67.204.402 35.697.370
270. Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (2.901.960) 2.726.000
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 64.302.442 38.423.370
300. Utile (perdita) del periodo 64.302.442 38.423.370

Banca Ifis | Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2022

acconto dividendi 2

Prospetto della redditività complessiva

VOCI
(in euro)
30.09.2022 30.09.2021
10. Utile (Perdita) del periodo 64.302.442 38.423.370
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
(2.158.510) 2.420.100
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
(2.687.458) 2.290.333
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto
economico (variazioni del proprio merito creditizio)
- -
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti 528.948 129.768
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
- -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico
(34.674.646) (3.093.739)
100. Copertura di investimenti esteri - -
110. Differenze cambio (192.719) -
120. Copertura dei flussi finanziari - -
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
(34.481.926) (3.093.739)
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
- -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (36.833.156) (673.639)
180. Redditività complessiva (Voce 10 + 170) 27.469.286 37.749.731

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 settembre 2022

Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni del periodo
2.2021 Operazioni sul patrimonio netto
(in unità di euro) Esistenze al 31.1 Modifica saldi apertura Esistenze all' 01.01.2022 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria
dividendi
menti di
capitale
Variazione stru
Derivati su proprie azioni Stock options mplessiva del
al 30.09.2022
Redditività co
periodo
monio netto al 30.09.2022
Patri
Capitale:
a) azioni ordinarie 53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 102.972.388 - 102.972.388 - - (20.785.364) - - - - - - - 82.187.024
Riserve:
a) di utili 1.165.429.600 - 1.165.429.600 6.656.251 - 23.841.991 - - - - - - - 1.195.927.842
b) altre 5.309.648 - 5.309.648 - - (1.266.961) - - - - - 463.097 - 4.505.783
Riserve da valutazione: (16.581.115) - (16.581.115) - - (499.441) - - - - - - (36.833.156) (53.913.712)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (2.846.521) - (2.846.521) - - - - - - - - - - (22.104.058)
Utile (perdita) del periodo 56.467.709 - 56.467.709 (6.656.251) (49.811.458) - - (19.257.537) - - - - 64.302.442 64.302.442
Patrimonio netto 1.364.562.804 - 1.364.562.804 - (49.811.458) 1.290.225 - (19.257.537) - - 463.097 27.469.286 1.324.716.417

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 30 settembre 2021

Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni del periodo
2.2020 Operazioni sul patrimonio netto
(in unità di euro) Esistenze al 31.1 Modifica saldi apertura Esistenze all' 01.01.2021 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria
dividendi
menti di
capitale
Variazione stru
Derivati su proprie azioni Stock options mplessiva del
periodo al 30.09.2021
Redditività co
monio netto al 30.09.2021
Patri
Capitale:
a) azioni ordinarie 53.811.095 - 53.811.095 - - - - - - - - - - 53.811.095
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 102.490.510 - 102.490.510 - - 481.878 - - - - - - - 102.972.388
Riserve:
a) di utili 1.128.725.103 - 1.128.725.103 34.372.166 - 2.786.550 - - - - - - - 1.165.883.819
b) altre 5.280.491 - 5.280.491 - - (165.343) - - - - - 77.545 - 5.192.693
Riserve da valutazione: (10.933.882) - (10.933.882) - - (2.821.742) - - - - - - (673.639) (14.429.263)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (2.947.500) - (2.947.500) - - - - 100.979 - - - - - (2.846.521)
Utile (perdita) del periodo 59.503.986 - 59.503.986 (34.372.166) (25.131.820) - - - - - - - 38.423.370 38.423.370
Patrimonio netto 1.335.929.803 - 1.335.929.803 - (25.131.820) 281.343 - 100.979 - - - 77.545 37.749.731 1.349.007.581

Rendiconto finanziario

VOCI
(in euro)
30.09.2022 30.09.2021
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 101.633.038 235.153.194
- risultato del periodo (+/-) 64.302.442 38.423.370
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione
e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto
economico (-/+)
9.725.473 (6.849.708)
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 46.912.354 43.148.952
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e
immateriali (+/-)
10.739.830 12.484.028
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 4.526.608 17.869.445
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 2.901.960 (2.726.000)
- altri aggiustamenti (+/-) (37.475.629) 132.803.107
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 555.849.712 (17.952.534)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione (21.872.981) 15.982.801
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 9.724.035 (4.265.903)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(11.991.777) 315.517.221
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 547.155.395 (290.688.210)
- altre attività 32.835.040 (54.498.443)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (628.981.304) (155.144.779)
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (644.847.261) (165.771.902)
- passività finanziarie di negoziazione 19.678.403 (13.934.590)
- altre passività (3.812.446) 24.561.713
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A (+/-) 28.501.446 62.055.881
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 41.147.382 -
- vendite di attività materiali 1.147.422 -
- vendite di società controllate e di rami d'azienda 39.999.960 -
2. Liquidità assorbita da (28.751.158) (34.430.127)
- acquisti di attività materiali (14.922.549) (5.000)
- acquisti di attività immateriali (8.502.699) (29.249.496)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda (5.325.910) (5.175.631)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B (+/-) 12.396.224 (34.430.127)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (19.300.440) -
- distribuzione dividendi e altre finalità (49.733.642) (25.065.404)
- vendita/acquisto di controllo di terzi - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (+/-) (69.034.082) (25.065.404)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO D=A+/-B+/-C (28.136.412) 2.560.350

Riconciliazione rendiconto finanziario

VOCI
(in euro)
30.09.2022 30.09.2021
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DEL PERIODO E 86.518.994 35.050
LIQUIDITA' TOTALE NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO D (28.136.412) 2.560.350
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLA VARIAZIONE DEI CAMBI F - -
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DEL PERIODO G=E+/-D+/-F 58.382.582 2.595.400

Criteri di redazione e politiche contabili

Il presente prospetto contabile al 30 settembre 2022 redatto ai sensi dell'art. 2433-bis C.C., è costituito dagli schemi contabili (stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario) e dalle presenti Note illustrative. I suddetti schemi sono stati predisposti applicando i principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS-IC) omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.

Il presente documento non include le note esplicative che sarebbero richieste per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico di periodo di Banca Ifis S.p.A. in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

I principi contabili adottati per la predisposizione degli schemi contabili al 30 settembre 2022, con riferimento ai criteri di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono rimasti invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio individuale del 2021 di Banca Ifis, a cui pertanto si fa esplicito rinvio.

I Prospetti Contabili individuali sono stati redatti secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.

Informazioni sulla continuità aziendale

Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.

Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.

In proposito, esaminati i rischi e le incertezze connessi dalle attuali condizioni dei mercati finanziari, anche a seguito dell'attuale situazione connessa alla pandemia di Covid-19 e alle più ampie implicazioni macroeconomiche connesse al conflitto militare tra Russia e Ucraina, si ritiene ragionevole l'aspettativa che Banca Ifis continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il presente documento relativo alla distribuzione di un acconto sul dividendo ai sensi dell'art. 2433-bis del codice civile di Banca Ifis è predisposto nel presupposto della continuità aziendale.

Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente dalla Banca, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.

Altri aspetti

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti nei prospetti contabili e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Prospetto contabile nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine anche in conseguenza dell'attuale scenario macroeconomico.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel presente documento al 30 settembre 2022, così come previsto dai principi contabili internazionali. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 30 settembre 2022.

Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci di bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti gestiti dalla BU Pharma, con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile;
  • misurazione dell'Expected Credit Loss;
  • fondi per rischi e oneri;
  • trattamento di fine rapporto (TFR);
  • altre attività immateriali e gain on bargain purchase;
  • partecipazioni

Per le tipologie di assets sopra elencate (ad eccezione dei fondi per rischi e oneri, del TFR e delle partecipazioni), si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi e incertezze connessi a stime. Per quanto riguarda invece le fattispecie relative a fondi per rischi e oneri, TFR e partecipazioni, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del Bilancio individuale al 31 dicembre 2021.

Fair value relativo ai crediti e agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi

In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Crediti gestiti dalla BU Pharma con particolare riferimento alla componente di interessi di mora ritenuta recuperabile

In riferimento ai crediti della BU Pharma, la Banca utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa dei crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) gestiti dalla BU Pharma, che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese dalla BU Pharma (transattiva o giudiziale). Le

assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".

Misurazione dell'Expected Credit Loss per i crediti

L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:

  • la determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, basati essenzialmente su modelli di misurazione delle Probabilità di Default (PD) all'origination delle attività finanziarie e alla data di bilancio;
  • la valutazione di taluni elementi necessari per la determinazione delle stime dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati: i tempi di recupero attesi, il presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, i costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell'esposizione creditizia ed infine la probabilità di vendita per le posizioni per le quali esiste un piano di dismissione.

La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.

L'emergenza sanitaria di inizio marzo 2020 e lo scoppio della guerra in Ucraina alla fine di febbraio 2022 hanno generato un rallentamento della crescita economica mondiale che ha spinto gli enti a considerare un incremento significativo di rischio di credito. Questo ha portato la Banca ad introdurre correttivi prudenziali rivolti ai rapporti con controparti appartenenti a particolari settori economici considerati a più elevato impatto di rischio da Covid-19 e rischio derivante dal conflitto Russia-Ucraina, dallo scenario inflattivo e dal rallentamento della crescita economica.

In particolare, nel corso dei primi nove mesi del 2022 sono stati rivisti i correttivi prudenziali applicati al fine di definire gli accantonamenti addizionali contabilizzati in precedenza a seguito del contesto pandemico, anche alla luce del fatto che il deterioramento del portafoglio è stato, complessivamente, meno pronunciato di quanto ipotizzato. Allo stesso tempo, sono stati introdotti alcuni correttivi prudenziali per tener conto delle implicazioni macroeconomiche relative al conflitto Russia-Ucraina (Paesi verso i quali, tra l'altro, la Banca ha esposizioni marginali), allo scenario inflattivo, al rialzo dei tassi e al rallentamento della economia italiana ed europea. Le eventuali eccedenze identificate inerenti agli accantonamenti per rischio Covid-19 non sono state rilasciate e sono state quindi riqualificate a copertura del rischio derivante dal conflitto in corso.

Per quanto riguarda le informazioni Forward Looking, sono stati utilizzati i medesimi scenari presenti al 31 dicembre 2021, considerati prudenziali dato che fattorizzano gli effetti negativi della crisi pandemica sull'economia. In considerazione però del mutevole contesto legato agli sviluppi del conflitto russo-ucraino e all'evoluzione dei pacchetti sanzionatori verso la Russia, che stanno conducendo ad un forte rialzo dei tassi e ad una marcata crescita dell'inflazione (a tal proposito ci si attende una presa di posizione dell'UE circa la definizione di un price CAP sul gas), si è ritenuto di procedere all'aggiornamento degli scenari macroeconomici, che influenzano le stime dei parametri di rischio all'interno dei modelli satellite, con effetto sul quarto trimestre dell'esercizio.

Altre attività immateriali e gain on bargain purchase.

Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3, utilizzando l'"acquisition method". L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo.

Per quanto riguarda il processo di allocazione del costo dell'aggregazione alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi fair value (cosiddetta Purchase Price Allocation – "PPA"), si procede con un preventivo lavoro di mappatura delle attività e passività per le quali si è ritenuto probabile riscontrare significative differenze di valore tra il fair value ed il rispettivo valore contabile.

In particolare, i fair value sono determinati sulla base della metodologia ritenuta più opportuna per ciascuna classe di attività e passività acquisite (ad esempio, per il portafoglio creditizio il metodo dei discounted cash flow, ovvero l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi).

Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, la Banca verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico quale "gain on bargain purchase".

Informativa sul conflitto Russia-Ucraina

Come già evidenziato nella survey inviata da Banca d'Italia a fine marzo 2022 e avente come oggetto una prima valutazione degli impatti che scenari sfavorevoli legati alla situazione di crisi generata dal conflitto hanno sulla Banca, sono stati condotti una serie di approfondimenti allo scopo di valutare le esposizioni (dirette e indirette) nei confronti di controparti residenti in Russia, Bielorussia e Ucraina nonché stimare i relativi impatti e i presidi di contenimento del rischio.

Inoltre, la funzione Risk Management, in aggiunta ai fattori di rischio usualmente considerati, ha ritenuto ragionevole includere l'attuale situazione di tensione geopolitica quale ulteriore fattore di rischio.

In particolare, tale situazione è stata considerata all'interno della documentazione istituzionale (RAF, Recovery Plan e Resoconto ICAAP/ ILAAP) sotto un duplice punto di vista: da un lato come peggioramento delle severity e inclusione di nuove ipotesi di stress nel framework di stress test e dall'altro come extra requisito di fondi propri a fronte dei Rischi Strategico e Sovrano assunti dalla Banca.

Più precisamente, dal punto di vista delle ipotesi considerate direttamente negli stress test, sono stati considerati:

  • un incremento del passaggio a deteriorato della clientela factoring esposta verso l'Ucraina e la Russia;
  • l'utilizzo di matrici di transizione ulteriormente peggiorate per la clientela factoring, in sede di stress test pro Recovery Plan.

Sulle ipotesi che hanno impatto sui livelli di capitale interno allocato per i singoli rischi si segnala che:

• è stato utilizzato uno scenario di tassi di interesse ulteriormente peggiorato come conseguenza di un ipotetico prolungarsi dell'attuale contesto di alta inflazione (derivante dalla carenza di materie prime causate dal conflitto) che ha condotto ad una stima più alta del capitale interno per il rischio sovrano;

• è stato allocato ulteriore capitale interno a copertura del rischio strategico, ipotizzando un contesto economico incerto derivato dall'attuale situazione geopolitica.

Le analisi condotte fino ad oggi hanno evidenziato un numero limitato di controparti presenti nei Paesi interessati dal conflitto in corso a cui corrispondono esposizioni creditizie dirette modeste. Analogamente, non sono state evidenziate particolari criticità con riferimento al portafoglio crediti commerciali.

Per un'informativa più dettagliata relativa all'impatto generato dal conflitto Russia-Ucraina sulle varie tipologie di rischio inerenti a Banca Ifis (rischio di credito, rischio di tasso di interesse, rischio di prezzo, rischio di cambio, rischio di liquidità e rischi operativi) si rimanda alle specifiche sezioni predisposte nelle Note Illustrative all'interno della sezione "4.3.3 Rischi del consolidato prudenziale" della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022.

Attestazione Dirigente Preposto

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nella persona di Mariacristina Taormina

DICHIARA

ai sensi dell'art. 154-bis, secondo comma, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria", che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022 e nella Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2022 di Banca Ifis corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Venezia - Mestre, 10 novembre 2022

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Mariacristina Taormina

Allegati

Raccordo tra prospetti contabili consolidati riclassificati e schemi di bilancio consolidati

RACCORDO TRA VOCI DELL'ATTIVO E VOCI DELL'ATTIVO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2022 31.12.2021
Cassa e disponibilità liquide 268.735 355.381
+
10.
Cassa e disponibilità liquide 268.735 355.381
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 34.251 8.478
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
+
20.a
34.251
economico: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
economico Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto 140.964 144.660
+
20.c
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
140.964 144.660
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 587.986 614.013
+
30.
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
587.986 614.013
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 743.127 524.991
+
40.a
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso
banche
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 9.664.486 10.331.804
+
40.b
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) crediti verso
clientela
9.664.486 10.331.804
Attività materiali 128.499 120.256
+
90.
Attività materiali 128.499 120.256
Attività immateriali 61.426 61.607
+
100.
Attività immateriali 61.426 61.607
di cui : - avviamento 38.020 38.794
Attività fiscali 336.981 329.674
a) correnti 37.810 45.548
+
110.a
Attività fiscali: a) correnti 37.810 45.548
b) anticipate 299.171 284.126
+
110.b
Attività fiscali: b) anticipate 299.171 284.126
Altre attività 466.946 487.027
+
130.
Altre attività 466.946 487.027
Totale dell'attivo 12.433.401 12.977.891
RACCORDO TRA VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO E VOCI DEL PASSIVO
E DEL PATRIMONIO NETTO RICLASSIFICATO
30.09.2022 31.12.2021
Debiti verso banche 2.535.252 2.597.965
+
10.a
banche
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso 2.535.252 2.597.965
Debiti verso clientela 5.683.745
+
10.b
clientela
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) debiti verso 5.240.473 5.683.745
Titoli in circolazione 2.432.270 2.504.878
+
10.c
circolazione
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: c) titoli in 2.432.270 2.504.878
Passività finanziarie di negoziazione 25.670 5.992
+
20.
Passività finanziarie di negoziazione 25.670 5.992
Passività fiscali 52.275 49.154
a) correnti 18.735 16.699
+
60.a
Passività fiscali: a) correnti
18.735 16.699
b) differite 33.540 32.455
+
60.b
Passività fiscali: b) differite
33.540 32.455
Altre passività 465.604 436.107
+
80.
Altre passività
465.604 436.107
Trattamento di fine rapporto del personale 8.090 9.337
+
90.
Trattamento di fine rapporto del personale 8.090 9.337
Fondi per rischi e oneri 66.825
+
100.a
Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate 17.847 11.938
+
100.c
Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri 45.335 54.887
Riserve da valutazione (64.434) (25.435)
+
120.
Riserve da valutazione
(64.434) (25.435)
Riserve 1.443.378 1.367.019
+
150.
Riserve
1.443.378 1.367.019
Sovrapprezzi di emissione 82.187 102.972
+
160.
Sovrapprezzi di emissione
82.187 102.972
Capitale 53.811 53.811
+
170.
Capitale
53.811 53.811
Azioni proprie (-) (22.104) (2.847)
+
180.
Azioni proprie (-)
(22.104) (2.847)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 12.204 27.786
+
190.
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 12.204 27.786
Utile (perdita) del periodo (+/-) 105.543 100.582
Totale del passivo e del patrimonio netto 12.433.401 12.977.891
RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2021
Margine di interesse 392.504 362.614
+ 30. Margine di interesse 300.770 274.940
+ 130.a (Parziale) Rettifiche/riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
rappresentativa dell'operatività del business
91.734 87.673
Commissioni nette 65.210 62.860
+ 60. Commissioni nette 65.210 62.860
Altre componenti del margine di intermediazione 30.978 20.451
+ 70. Dividendi e proventi simili 9.040 6.782
+ 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 4.654 (300)
+ 100.a Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
11.351 6.403
- 100.a (parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
- (3.306)
+ 100.b Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla redditività complessiva
(88) 3.958
+ 100.c Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie (6) (14)
+ 110.b Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
6.027 6.928
Margine di intermediazione 488.692 445.925
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (48.874) (60.343)
+ 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività 42.712 25.210
finanziarie valutate al costo ammortizzato
Rettifiche/riprese di valore nette del Settore Npl nella misura
- 130.a (Parziale) rappresentativa dell'operatività del business (91.734) (87.673)
+ 130.b Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b) attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
(686) 25
+ 100.a (parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl
- 3.306
+ 200.a (parziale) Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie
rilasciate
834 (1.211)
Risultato netto della gestione finanziaria 439.818 385.581
Spese amministrative (282.769) (265.384)
+ 190.a a) spese per il personale (111.244) (103.711)
+ 190.b b) altre spese amministrative (171.525) (161.673)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (12.320) (14.269)
+ 210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (6.645) (7.697)
+ 220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (5.675) (6.572)
Altri oneri/proventi di gestione 21.433
+ 230. Altri oneri/proventi di gestione 16.551 21.433
RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
30.09.2022 30.09.2021
Costi operativi (278.538) (258.219)
+
240.
Costi operativi (282.219) (267.572)
-
200.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 3.681 9.353
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (4.515) (8.142)
+
200.a
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie
rilasciate
(7.534) (6.831)
-
200.a (parziale)
Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate (834) 1.211
+
200.b
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti
netti
3.853 (2.522)
Rettifiche di valore dell'avviamento (762) -
+
270.
Rettifiche di valore dell'avviamento (762) -
Utili (perdite) da cessioni di investimenti 304 -
+
280.
Utili (perdite) da cessioni di investimenti 304 -
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 156.307 119.220
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (50.190) (37.662)
+
300.
Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (50.190) (37.662)
Utile del periodo 81.558
Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi 1.368
+
340.
Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi 574 1.368
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 80.190

Raccordo tra prospetti contabili riclassificati e schemi di Bilancio individuali

RACCORDO TRA VOCI DELL'ATTIVO E VOCI DELL'ATTIVO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
31.12.2021
Cassa e disponibilità liquide 86.518
+ 10.
Cassa e disponibilità liquide
58.383 86.518
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 9.170 4.291
+ 20.a Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività
finanziarie detenute per la negoziazione
9.170 4.291
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico 133.306 135.760
+ 20.c Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre
attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fai value
133.306 135.760
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 587.981 614.008
+ 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 587.981 614.008
Credti verso banche valutati al costo ammortizzato 739.366 560.254
+ 40.a Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche 739.366 560.254
Credti verso clientela valutati al costo ammortizzato 8.239.614 9.012.107
+ 40.b Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) crediti verso clientela 8.239.614 9.012.107
Partecipazioni 664.009 650.540
+ 70 Partecipazioni 664.009 650.540
Attività materiali 124.630 116.576
+
80.
Attività materiali
124.630 116.576
Attività immateriali 19.940 19.475
+ 90. Attività immateriali 19.940 19.475
di cui : - avviamento - -
Attività fiscali 322.430 304.727
a) correnti 31.882 33.884
+ 100.a Attività fiscali: a) correnti 31.882 33.884
b) anticipate 290.548 270.843
+ 110.b Attività fiscali: b) anticipate 290.548 270.843
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
+
110.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
-
-
Altre attività 451.177 504.621
+
120.
Altre attività
451.177 504.621
Totale dell'attivo 12.008.877
RACCORDO TRA VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO E VOCI DEL PASSIVO E DEL
PATRIMONIO NETTO RICLASSIFICATO
(in migliaia di euro)
31.12.2021
Debiti verso banche 2.547.661 2.736.860
+ 10.a Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche 2.547.661 2.736.860
Debiti verso clientela 6.420.164
+ 10.b Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) debiti verso clientela 5.973.551 6.420.164
Titoli in circolazione 1.053.381 1.056.987
+ 10.c Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: c) titoli in circolazione 1.053.381 1.056.987
Passività finanziarie di negoziazione 25.670 5.992
+ 20. Passività finanziarie di negoziazione 25.670 5.992
Passività fiscali 37974 36084
a) correnti 4.607 3.804
+ 60.a Passività fiscali: a) correnti 4.607 3.804
b) differite 33.367 32.280
+ 60.b Passività fiscali: b) differite 33.367 32.280
Altre passività 323.815 319.618
+ 80. Altre passività 323.815 319.618
Trattamento di fine rapporto del personale 5.649 6.419
+ 90.
Trattamento di fine rapporto del personale
5.649 6.419
Fondi per rischi e oneri 57.589 62.191
+ 100.a Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate 17.362 11.632
+ 100.b Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili - -
+ 100.c Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri 40.227 50.559
Riserve da valutazione (53.914) (16.581)
+ 110. Riserve da valutazione (53.914) (16.581)
Riserve 1.200.434 1.170.739
+ 140. Riserve 1.200.434 1.170.739
Sovrapprezzi di emissione 82.187 102.972
+ 150. Sovrapprezzi di emissione 82.187 102.972
Capitale 53.811 53.811
+ 160. Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (22.104) (2.847)
+ 170.
Azioni proprie (-)
(22.104) (2.847)
Utile (perdita) del periodo (+/-) 56.468
Totale del passivo e del patrimonio netto 11.350.006 12.008.877
RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO INDIVIDUALE E CONTO ECONOMICO
RICLASSIFICATO (in migliaia di euro)
31.12.2021
Margine di interesse 148.863
+ 30. Margine di interesse 164.729 148.863
Commissioni nette 58.417 56.334
+ 60. Commissioni nette 58.417 56.334
Altre componenti del margine di intermediazione 44.070 18.405
+ 70. Dividendi e proventi simili 49.040 6.782
+ 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (16.995) (888)
+ 100.a Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
4.850 4.136
- 100.a (parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato
- (3.306)
+ 100.b Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
(88) 3.958
+ 100.c Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie (6) (14)
+ 110.b Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
7.269 7.737
Margine di intermediazione 267.216 223.602
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (46.198) (41.188)
+ 130.a Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività
finanziarie valutate al costo ammortizzato
(46.226) (43.174)
+ 130.b Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b) attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
(686) 25
+ 100.a (parziale) Utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo
ammortizzato
- 3.306
+ 170.a (parziale) Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate 714 (1.345)
Risultato netto della gestione finanziaria 221.018 182.414
Spese amministrative (164.463) (153.319)
+ 160.a a) spese per il personale (83.603) (77.546)
+ 160.b b) altre spese amministrative (80.860) (75.773)
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (10.740) (12.484)
+ 180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (5.880) (6.649)
+ 190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (4.860) (5.835)
Altri oneri/proventi di gestione 25.818 26.675
+ 200. Altri oneri/proventi di gestione 25.818 26.676
Costi operativi (149.385) (139.128)
+ 210. Costi operativi (151.649) (148.061)
- 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 2.264 8.934
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.978) (7.589)
+ 170.a Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie
rilasciate
(7.349) (6.845)
- 170.a (parziale) Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate (714) 1.345
RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO INDIVIDUALE E CONTO ECONOMICO
RICLASSIFICATO (in migliaia di euro)
31.12.2021
+ 170.b Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti netti 5.085 (2.089)
Utile (Perdite) delle partecipazioni -
+ 220. Utile (Perdite) delle partecipazioni (1.451) -
Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 35.697
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 2.727
+ 270. Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (2.902) 2.727
Utile del periodo 38.424

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