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Banca Ifis

Quarterly Report May 9, 2024

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Quarterly Report

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Informazione
Regolamentata n.
0147-23-2024
Data/Ora Inizio Diffusione
9 Maggio 2024 11:23:36
Euronext Star Milan
:
Societa' BANCA IFIS
Identificativo Informazione
Regolamentata
: 190302
Utenza - Referente : IFISN07 - DA RIO
Tipologia : REGEM; 2.2
Data/Ora Ricezione : 9 Maggio 2024 11:23:36
Data/Ora Inizio Diffusione : 9 Maggio 2024 11:23:36
Oggetto : CS_BancaIfis1Q24_ITA
Testo
del
comunicato

Vedi allegato

Banca Ifis: l'utile netto del primo trimestre 2024 cresce a 47 milioni di euro. Ricavi in aumento del 5% rispetto al 2023

  • L'andamento favorevole dei ricavi, in crescita del 5,4% rispetto al primo trimestre 2023, è sostenuto dal positivo andamento del business commerciale e della finanza proprietaria.
  • I flussi di cassa sui portafogli Npl sono stati pari a 112 milioni di euro, grazie all'aumento del recupero stragiudiziale che conferma il know howdella Banca in questa attività.
  • Solida posizione di liquidità pari a circa 2,5 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 2.600%). Rimborsati in anticipo 1,25 miliardi di euro di TLTRO, mentre i restanti 0,79 miliardi di euro saranno rimborsati entro settembre.
  • CET1 ratio in aumento al 14,98%, escludendo l'utile del primo trimestre, ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti1.
  • Il dividendo di 47 milioni di euro (0,90 euro per azione), deliberato dall'Assemblea degli azionisti il 18 aprile 2024, verrà distribuito il 22 maggio 2024. Tale importo si aggiunge all'acconto di 63 milioni di euro (1,2 euro per azione) distribuito a novembre 2023.
  • MSCI ha assegnato alla Banca il rating ESG AA (da A). Tale risultato riflette le numerose iniziative di sostenibilità, indirizzate dalla Presidenza e realizzate in questi anni, volte a generare un impatto positivo per le comunità in cui la Banca opera e per il Paese.

Risultati del primo trimestre 2024

Dati riclassificati2 – 1° gennaio 2024 / 31 marzo 2024

  • L'utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 47,2 milioni di euro, in crescita del 2,7% rispetto ai 45,9 milioni di euro del primo trimestre 2023. Sui risultati del primo trimestre hanno influito positivamente i risultati commerciali, i risultati dell'attività della finanza proprietaria e lo scenario di rischio contenuto.
  • Il margine di intermediazione, in crescita del 5,4% a 185,2 milioni di euro rispetto ai 175,8 milioni di euro del primo trimestre 2023, beneficia della crescita del Settore Commercial & Corporate Banking (+1,6% pari a circa 1 milione di euro rispetto al primo trimestre 2023), del positivo contributo del settore NPL per 4,8 milioni di euro, nonché dall'incremento dei risultati derivanti dall'attività su strumenti finanziari per 3,2 milioni di euro.
  • I costi operativi, pari a 102,1 milioni di euro (+12,1% rispetto ai 91,1 milioni di euro del primo trimestre 2023), aumentano per le maggiori spese del personale (43,4 milioni di euro rispetto a 39,7 milioni di euro del primo trimestre 2023), principalmente per la crescita del numero di dipendenti, anche in seguito all'ingresso della società Revalea non presente nel primo trimestre 2023, e del rinnovato CCNL, e per le maggiori altre spese amministrative (61,9 milioni di euro rispetto a 53,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2023).

1 A gennaio 2024, il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la comunicazione dei nuovi requisiti SREP. I nuovi requisiti prevedono un CET1 del 9,0%, un Tier 1 Ratio del 10,90% e un Total Capital Ratio del 13,30% (incluso 1,0% di P2G) e sono applicati a partire dal 31 marzo 2024. Al 31 dicembre 2023, I requisiti SREP risultavano essere: CET1 dell'8,65%, un Tier 1 Ratio del 10,50% e Total Capital Ratio del 12,9% (incluso 0,75% di P2G). 2 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";

gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito":

le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate; – gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

  • Il costo del credito è pari a 8,6 milioni di euro, in riduzione del 13,9% rispetto al primo trimestre 2023, confermando la positiva dinamica della qualità dell'attivo del 2023.
  • La posizione di liquidità al 31 marzo 2024 è pari a circa 2,5 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 2.600%).

Requisiti di capitale

Il CET1 è pari a 14,98% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il TCR è pari a 17,43% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati escludendo l'utile generato nel primo trimestre 2024.

Roma, 9 maggio 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati del primo trimestre 2024.

"I risultati del primo trimestre 2024 confermano la capacità della Banca di ottenere performance positive anche in un contesto macroeconomico incerto come quello che stiamo attraversando. La crescita dell'utile è stata guidata principalmente dall'andamento favorevole dei ricavi e dal basso costo del credito. Nel primo trimestre 2024 l'attività commerciale nel factoring e nel leasing, grazie ad un tenace lavoro della nostra rete, ha ottenuto tassi di crescita superiori ai mercati di riferimento e ha compensato l'aumento del costo della raccolta. Abbiamo completato con largo anticipo, tramite un'emissione obbligazionaria e l'aumento dei depositi alla clientela, il funding per il rimborso del TLTRO e del prestito obbligazionario in scadenza a giugno 2024. Abbiamo, inoltre, continuato a rafforzare le coperture del costo del credito deteriorato in linea con la prudente politica di credito che da sempre caratterizza la Banca. Sulla base di questo inizio d'anno positivo, guardiamo con fiducia ai mesi successivi di questo ultimo anno di Piano Industriale, continuando a rimanere al fianco delle piccole e medie imprese italiane che supportiamo con i nostri prodotti e con la competenza distintiva delle nostre persone", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.

***

I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, in crescita dell'1,6% rispetto al primo trimestre 2023 riflettono il dinamismo della rete commerciale del Gruppo che ha consentito la crescita delle attività nonostante la minore domanda di credito dovuta ai più alti tassi di interesse e ha permesso al Gruppo di compensare l'aumento del costo del finanziamento.

Nel Settore Npl i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 98 milioni di euro, in crescita dell'1% rispetto al primo trimestre 2023. A questi, si aggiungono 14 milioni di euro derivanti da attività sui portafogli originati da Revalea S.p.A., per un totale di 112 milioni di euro. L'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia, a oggi, impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse. Il contributo di Revalea, la cui acquisizione è stata perfezionata lo scorso 31 ottobre, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, è stato in linea con le attese.

Il costo medio della raccolta del primo trimestre 2024, pari al 3,86%, è in aumento rispetto al 2,38% del primo trimestre 2023 e al 3,67% del quarto trimestre 2023. La posizione di liquidità al 31 marzo 2024 si è attestata a circa 2,5 miliardi di euro, nonostante il rimborso di 500 milioni di euro di TLTRO a dicembre 2023 e di ulteriori 750 milioni di euro a marzo 2024.

A fine marzo, in anticipo rispetto alla scadenza di settembre 2024, la Banca ha rimborsato 1.250 milioni di euro di TLTRO e ha già completato con largo anticipo tutte le azioni per rimborsare i rimanenti 787 milioni di euro. A febbraio la Banca ha emesso un'obbligazione senior per 400 milioni di euro e aumentato la raccolta retail di circa 350 milioni di euro con una strategia multicanale e campagne di marketing mirate.

I rapporti di qualità dell'attivo, il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 5,7% e al 3,3%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 4,7% e al 2,2%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento. La copertura dei crediti deteriorati è stata continuamente e ulteriormente rafforzata dal 35% del 2022 al 43% del 2023 al 45% del primo trimestre 2024. In particolare, la copertura delle sofferenze è stata incrementata dal 69% del 2022 al 78% del 2023 al 79% del primo trimestre 2024 e quella delle inadempienze probabili dal 39% del 2022 al 44% del 2023 al 46% del primo trimestre 2024.

I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 14,98% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 17,43% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati escludendo l'utile del primo trimestre 2024.

In data 18 aprile 2024, l'Assemblea degli azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo a saldo relativo all'anno 2023 per un totale di 47 milioni di euro, pari a 0,9 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge, che verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 maggio 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 maggio 2024 e data di pagamento il 22 maggio 2024. In occasione della presentazione dei risultati relativi ai 9 mesi del 2023, la Banca aveva deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2023 pari a 63 milioni di euro, ovvero di 1,2 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge. Per l'intero 2023, la Banca ha in previsione di distribuire 110 milioni di euro di dividendi, pari a 2,1 euro per azione in circolazione, coerentemente con la nuova dividend policy approvata lo scorso anno.

***

L'impegno di Banca Ifis nella realizzazione dell'agenda sociale e nella sostenibilità ambientale e di governance

Nel trimestre, la Banca ha proseguito il proprio percorso di integrazione delle iniziative di sostenibilità all'interno del proprio modello di business, cui ha legato un piano di investimenti di 7 milioni di euro – in crescita rispetto ai 6 milioni di euro inizialmente previsti dal Piano Industriale D.O.E.S. - da eseguire nel triennio 2022-2024. Le numerose progettualità realizzate nel periodo sono state valutate positivamente anche da MSCI che, ad aprile, ha innalzato il rating ESG della Banca portandolo da A ad AA.

Tra le varie iniziative sociali realizzate nel primo trimestre, Banca Ifis ha lanciato Ifis art, il progetto voluto e ideato dal Presidente, Ernesto Fürstenberg Fassio, che raccoglie tutte le iniziative per la valorizzazione dell'arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori: dalla corporate collection al Parco Internazionale di Scultura, dal progetto di recupero dell'opera di Banksy e restauro del Palazzo San Pantalon che la ospita, da Economia della Bellezza al sostegno di manifestazioni artistiche e culturali, da programmi di education a prodotti editoriali. Un progetto articolato e inedito che mette al centro il digitale, per rendere accessibile l'arte anche attraverso modalità innovative e alternative, lo sviluppo di partnership pubblico-private, per sostenere territori e comunità, e il supporto ai giovani per favorire sviluppo e inclusione sociale attraverso l'arte.

Banca Ifis, inoltre, ha aderito alla Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF), la fondazione creata dall'ABI per promuovere una cittadinanza economica consapevole e attiva attraverso la diffusione della conoscenza finanziaria ed economica. Nell'ambito della propria collaborazione con FEduF, Banca Ifis si farà promotrice di specifici percorsi di educazione finanziaria rivolti ai giovani.

DATI RICLASSIFICATI3

Il conto economico consolidato al 31 marzo 2024 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 47,2 milioni di euro.

Di seguito le principali voci economiche dei risultati relativi ai primi tre mesi del 2024 del Gruppo Banca Ifis.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 185,2 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto a marzo 2023 (175,8 milioni di euro). Sostanzialmente stabili sia il margine di interesse, pari a 140,8 milioni di euro, sia le commissioni nette, pari a 23,1 milioni di euro. Le altre componenti del margine di intermediazione risultano in crescita (+8,3 milioni di euro) rispetto a marzo 2023 per effetto principalmente dell'incremento registrato negli utili da cessione da attività finanziare al costo ammortizzato (+6,3 milioni di euro) per lo più relative a titoli di debito e dal maggior contributo per 3,5 milioni di euro delle attività finanziarie al fair value con impatto a conto economico che includono la plusvalenza da cessione di strumenti finanziari partecipativi rinvenienti da un'operazione di ristrutturazione del debito di una posizione del comparto Non Core per 5,9 milioni di euro. A tali effetti positivi delle altre componenti del margine si contrappone il risultato netto negativo dell'attività di copertura e di negoziazione per 1,6 milioni di euro.

Rettifiche di valore nette

Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 8,6 milioni di euro risultano in diminuzione di 1,4 milioni di euro rispetto a marzo 2023, periodo nel quale erano stati appostati 5,0 milioni di euro di c.d. "management overlay" per tenere conto del contesto macroeconomico e delle specificità del portafoglio del Gruppo.

Costi operativi

I costi operativi sono pari a 102,1 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 marzo 2023 (+12,1%). Il cost/income ratio riclassificato risulta pari a 55,1%, in crescita rispetto al dato di marzo 2023 (51,8%). Di seguito si riportano le principali componenti della voce:

  • le spese per il personale, pari a 43,4 milioni di euro, registrano un aumento del 9,3%, da ricondursi da un lato alla crescita delle risorse in forza alla data di riferimento (il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 marzo 2024 è pari a 1.968, inclusa Revalea, rispetto a 1.883 risorse al 31 marzo 2023) e dall'altro agli effetti del rinnovato CCNL (+1,8 milioni di euro);
  • le altre spese amministrative si attestano a 61,9 milioni di euro (+8,1 milioni di euro). Tale variazione è principalmente riconducibile all'incremento dei costi connessi al Settore Npl sia per la neo acquisita Revalea (+4,4 milioni di euro) sia in relazione alle maggiori spese di recupero del portafoglio Npl per 2,8 milioni di euro.

Oneri relativi al sistema bancario

La voce oneri relativi al sistema bancario includeva al 31 marzo 2023 5,9 milioni di euro relativi alla stima dell'ultima contribuzione prevista dal piano di accumulo del Single Resolution Fund (SRF).

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

3 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business; • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";

gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":

le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate; – gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, al 31 marzo 2024, risultano essere pari a 2,1 milioni di euro, in aumento di 1,6 milioni di euro rispetto al saldo al 31 marzo 2023. L'andamento del primo trimestre 2024 è stato caratterizzato da accantonamenti relativi ai pagamenti sotto garanzia per 0,9 milioni di euro e per 1,5 milioni di euro per garanzie per indennizzi relativi ad una operazione di cessione di una quota partecipativa.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 47,2 milioni di euro, in aumento del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Focus sui singoli Settori

Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 31 marzo 2024.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 22,6 milioni di euro, in riduzione di 1,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023, principalmente per l'incremento dei costi operativi come meglio dettagliato in seguito sulla base del contributo delle singole Aree di business. Il margine di intermediazione del Settore è pari a 89,3 milioni di euro, in aumento di 1,4 milioni di euro rispetto all'omologo periodo dell'anno precedente grazie alle positive performance delle business unit dell'Area Factoring (+1,8 milioni di euro guidato dalle Filiali Italia ed International). Tale risultato è determinato dalla crescita del margine di interesse per 3,5 milioni di euro (+6,1%), delle commissioni nette (+0,8 milioni di euro, pari al +3,5%) il cui effetto positivo è stato parzialmente compensato dalla riduzione del risultato riveniente dalle altre componenti del margine di intermediazione per 2,8 milioni di euro, guidata da minori rivalutazioni al fair value dei titoli dell'Area Corporate Banking & Lending.

Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:

  • il contributo dell'Area Factoring ammonta a 44,7 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo del margine di interesse (in aumento di 1,4 milioni di euro), mentre le commissioni nette registrano una contrazione di 0,2 milioni di euro;
  • il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 15,8 milioni di euro, in miglioramento di 0,5 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 31 marzo 2023. Tale aumento è dovuto al maggior contributo del margine di interesse per 0,3 milioni di euro e al maggior margine commissionale per 0,3 milioni di euro;
  • il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 28,7 milioni di euro al 31 marzo 2024, risulta in diminuzione di 0,9 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023 (-3,2%). La variazione negativa è determinata principalmente dai seguenti fattori:
    • crescita di 1,8 milioni di euro del margine di interesse (+10,3%), grazie al positivo contributo offerto dal comparto dal comparto Corporate Banking (e in particolare della business unit Structured Finance);
    • decremento per 3,5 milioni di euro del contributo delle altre componenti del margine di intermediazione riconducibili al comparto Corporate Banking, derivante dal minore contributo generato dalle poste valutate al fair value del comparto Equity Investment, tra cui i fondi OICR e le partecipazioni di minoranza, su cui si sono registrate nel periodo minori rivalutazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente vi sono minori rettifiche di valore nette per 1,9 milioni di euro (- 16,0%).

L'aumento dei costi operativi di 3,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023 è principalmente dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico del personale sia per maggiori costi connessi al rinnovato CCNL.

L'utile al 31 marzo 2024 del Settore Npl è pari a 16,1 milioni di euro, in diminuzione di 3,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023.

Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 74,3 milioni di euro, in aumento di 4,8 milioni di euro rispetto al risultato del primo trimestre 2023 concentrato a livello del margine di interesse (+6,0 milioni di euro, anche grazie al contributo degli interessi sul portafoglio di proprietà della neoacquisita Revalea), mentre le commissioni nette passano da ricavi per 0,8 milioni al 31 marzo 2023 ad un costo di 0,3 milioni di euro al 31 marzo 2024, variazione interamente riconducibile alle commissioni riconosciute da Revalea a servicer terzi.

I costi operativi, pari a 50,2 milioni di euro al 31 marzo 2024, risultano in aumento di 8,9 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2023. Tale incremento deriva anche in questo caso parzialmente da maggiori spese del personale per 1,9 milioni di euro sia per l'incremento dell'organico sia per maggiori costi connessi al rinnovato CCNL, per 3,5 milioni di euro per l'ingresso nel perimetro di consolidamento di Revalea (acquisita a ottobre 2023), nonché a maggiori spese di recupero stragiudiziale per 2,8 milioni di euro.

L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 31 marzo 2024 è pari a 8,5 milioni di euro, in crescita di 5,3 milioni di euro rispetto al risultato del primo trimestre 2023. Il margine di intermediazione si attesta a 21,7 milioni di euro, in aumento di 3,2 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023. L'andamento nel periodo del Settore è da ricondurre al comparto Non Core, caratterizzato da maggiori risultati (+5,5 milioni di euro) in seguito a cessioni di attività finanziarie al fair value nonostante un minor margine di interesse generato dal portafoglio in run-off (-2,5 milioni di euro). Il comparto Governance & Servizi chiude il primo trimestre del 2024 in sostanziale pareggio, in quanto i risultati positivi della business unit Proprietary Finance sono stati interamente compensati dall'incremento del costo del funding.

Per quanto concerne il costo del credito si evidenzia un peggioramento per 0,6 milioni di euro dovuto principalmente a minori riprese rispetto al dato al 31 marzo 2023, pari a 2,1 milioni di euro.

I costi operativi si attestano a 7,9 milioni di euro, registrando una diminuzione di 1,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023, dovuta principalmente al fatto che nel 2023 sono stati sostenuti costi una tantum in specifiche attività di Marketing & Comunicazione per i 40 anni della Banca.

La voce "oneri relativi al sistema bancario" includeva al 31 marzo 2023 5,9 milioni di euro relativi alla stima dell'ultima contribuzione prevista dal piano di accumulo del Single Resolution Fund (SRF).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri risultano pari a 1,6 milioni di euro, in aumento di 1,4 milioni di euro rispetto al dato al 31 marzo 2023, principalmente a causa di nuovi accantonamenti registrati nel primo trimestre 2024 a garanzia di posizioni cedute.

Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2024.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.088,7 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2023 (10.622,1 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,8 miliardi di euro (2,0 miliardi di euro al 31 dicembre 2023), di cui 1,4 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (1,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2023). In assenza della componente titoli di debito, la voce registra una flessione del 3,5% (-300,8 milioni di euro).

Il Settore Commercial & Corporate Banking si attesta a 6.522,0 milioni di euro, registrando una diminuzione del 3,6% rispetto a dicembre 2023 (6.763,5 milioni di euro). L'andamento vede consolidarsi la crescita sia dell'Area Corporate Banking & Lending (+1,4%), con l'Area Leasing stabile (-0,1%) a cui contrappone un rallentamento dell'Area Factoring (- 9,6%) in linea con la stagionalità del business. I crediti verso clientela del Settore Npl risultano sostanzialmente allineati rispetto al 31 dicembre 2023 (-1,7%), mentre il contributo del Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in riduzione di 264,0 milioni di euro (-11,9%) rispetto al dato di fine 2023 pari a 2.212,5 milioni di euro, a seguito principalmente del normale ammortamento e della dismissione nel periodo di titoli di debito verso clientela per complessivi 302,6 milioni di euro (di cui 288,9 milioni di euro titoli di Stato) e del fisiologico decremento dei portafogli in run-off.

Raccolta

Il totale della raccolta a fine marzo 2024 ammonta a 11.338,9 milioni di euro, in riduzione del 4,1% rispetto al 31 dicembre 2023. I debiti verso clientela rappresentano il 54,3% della voce (49,2% al 31 dicembre 2023), seguiti dai titoli in circolazione al 31,0% (27,8% al 31 dicembre 2023) e dai debiti verso banche al 14,7% (23,0% al 31 dicembre 2023). La struttura del funding risulta così composta:

  • 54,3% clientela;
  • 16,0% titoli di debito;
  • 15,0% Asset Backed Securities (ABS);
  • 7,2% TLTRO;
  • 7,5% altro.

I debiti verso banche ammontano a 1,7 miliardi di euro, in diminuzione del 38,7% rispetto al dato di fine dicembre 2023 principalmente a seguito del rimborso di una tranche di linee TLTRO III per nominali 750 milioni di euro e di una riduzione dei PCT passivi verso banche per 246,0 milioni di euro.

I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2024 a 6,2 miliardi di euro, in crescita del 5,9% rispetto al 31 dicembre 2023. La crescita è sostenuta dalla raccolta retail, che ammonta a 5,1 miliardi di euro a fine marzo 2024 (+13,9% rispetto al 31 dicembre 2023), solo parzialmente controbilanciata dalla riduzione per 274,6 milioni di euro dei PCT verso clientela.

I titoli in circolazione ammontano al 31 marzo 2024 a 3,5 miliardi di euro, in crescita di 227,0 milioni di euro a seguito dell'emissione a febbraio 2024 di un senior bond di nominali 400 milioni di euro e di durata 5 anni (si veda anche la sezione successiva "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo") e al normale ammortamento dei titoli di cartolarizzazione del Gruppo (-147,3 milioni di euro rispetto a dicembre 2023).

Patrimonio e ratio4

Il Patrimonio netto consolidato si attesta a 1.741,7 milioni di euro (1.693,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Le principali variazioni possono ricondursi a:

  • la variazione positiva relativa al risultato del periodo di pertinenza della Capogruppo di 47,2 milioni di euro;
  • la variazione negativa legata alle riserve per 0,8 milioni di euro pressoché interamente associata a variazioni di valutazione a fair value registrate sui titoli valutati a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI);
  • la variazione positiva del Patrimonio netto di terzi per 0,5 milioni di euro, per la quota parte dei risultati maturati nel periodo dalla controllata Banca Credifarma;
  • altre variazioni positive per 1,1 milioni di euro legate alla remunerazione variabile in azioni e stock option assegnate all'Alta Direzione.

I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2024 si attestano per il CET1 al 14,98%, per il Tier 1 a 14,99% e per il Total Capital al 17,43%.

A seguito del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale annuale (SREP) da parte di Banca d'Italia, i nuovi requisiti di capitale che il Gruppo dovrà rispettare, a livello consolidato, per il 2024 sono i seguenti:

  • CET1 Ratio pari all'8,00%, vincolante nella misura del 5,50%;
  • Tier 1 Ratio pari al 9,90%, vincolante nella misura del 7,40%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,30%, vincolante nella misura del 9,80%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari al 9,00%, composto da un OCR CET1 Ratio pari all'8,00% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 1,00%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,90%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 9,90% e da una componente target pari all'1,00%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,30%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,30% e da una componente target pari all'1,00%.

Si veda anche la sezione successiva "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo".

Al 31 marzo 2024, il Gruppo Banca Ifis soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sottosezione "Comunicati Stampa" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.

4 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2024 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2024.

Conclusione SREP sui requisiti di capitale: Banca Ifis ampiamente sopra delle indicazioni di Banca d'Italia

In data 29 gennaio 2024 il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la notifica di conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP decision") condotto sul Gruppo.

Banca d'Italia ha individuato per il 2024 i seguenti requisiti di capitale (pari alla somma di Overall Capital Requirement e Pillar 2 Guidance) su base consolidata:

  • CET1 Ratio pari al 9,00%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,90%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,30%.

Emissione di un bond da 400 milioni di euro con scadenza a 5 anni

In data 20 febbraio 2024, Banca Ifis ha concluso il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred Unsecured nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali.

In particolare, l'emissione ha una durata quinquennale, con data di regolamento 27 febbraio 2024. Il reoffer price è pari a 99,362 per un rendimento a scadenza del 5,65% ed una cedola pagabile annualmente del 5,50%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Milano e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's.

Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale della Banca relativo al triennio 2022-2024, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'esercizio 2023 e la distribuzione di un dividendo di 0,90 euro per azione a titolo di saldo per l'esercizio

L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis S.p.A., riunitasi in data 18 aprile 2024 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato in sede ordinaria:

  • il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023;
  • la destinazione dell'utile netto, tenuto conto dell'esercizio dell'opzione di patrimonializzazione prevista dall'art. 26 comma 5-bis del Decreto-legge n. 104/2023 (convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136), a riserva non distribuibile per euro 23.905.112 (importo pari a due volte e mezza l'imposta calcolata ai sensi del richiamato art. 26 del Decreto-legge n. 104/2023);
  • la distribuzione di un saldo del dividendo per l'esercizio 2023 pari a 0,90 euro, al lordo delle ritenute di legge, per ciascuna delle azioni Banca Ifis emesse e in circolazione. Tale saldo del dividendo 2023 verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 maggio 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 maggio 2024 e data di pagamento il 22 maggio 2024;
  • la Sezione I del documento "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" redatto ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. L'Assemblea ha inoltre deliberato in senso favorevole sulla Sezione II del citato documento, relativa all'attuazione delle politiche di remunerazione nel corso dell'esercizio 2023;
  • la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.A. di nominare come nuovo amministratore indipendente Nicola Borri, in sostituzione del consigliere dimissionario Sebastien Egon Fürstenberg che, in qualità di Presidente onorario, continua a partecipare alla vita societaria e consiliare nei termini di Statuto. Il prof. Borri rimarrà in carica fino alla naturale scadenza del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, ossia fino all'Assemblea chiamata a deliberare l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2024.

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Massimo Luigi Zanaboni, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Schemi di Bilancio riclassificati e principali dati patrimoniali

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
  • gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
    • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
    • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
    • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.
VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
31.03.2024 31.12.2023
Cassa e disponibilità liquide 1.184.454 857.533
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 13.194 12.896
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto
economico
238.907 221.982
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
522.504 749.176
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 661.464 637.567
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 10.088.699 10.622.134
Derivati di copertura 42 -
Partecipazioni 24 24
Attività materiali 149.828 143.255
Attività immateriali 78.506 76.667
di cui:
- avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali: 273.148 285.435
a) correnti 46.787 46.601
b) anticipate 226.361 238.834
Altre attività 443.325 444.692
Totale dell'attivo 13.654.095 14.051.361

Stato Patrimoniale Consolidato riclassificato

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
31.03.2024 31.12.2023
Debiti verso banche 1.666.614 2.717.139
Debiti verso clientela 6.156.392 5.814.624
Titoli in circolazione 3.515.924 3.288.895
Passività finanziarie di negoziazione 13.773 14.005
Derivati di copertura 7.707 11.644
Passività fiscali: 63.046 57.717
a) correnti 31.363 26.025
b) differite 31.683 31.692
Altre passività 422.036 387.554
Trattamento di fine rapporto del personale 7.845 7.906
Fondi per rischi e oneri 59.100 58.178
Riserve da valutazione (32.028) (39.215)
Riserve 1.658.676 1.505.424
Acconti su dividendi (-) (62.962) (62.962)
Sovrapprezzi di emissione 84.108 84.108
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (21.817) (21.817)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 14.694 14.240
Utile (perdita) del periodo (+/-) 47.176 160.110
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.654.095 14.051.361

Conto Economico Consolidato riclassificato

VOCI
(in migliaia di euro)
31.03.2024 31.03.2023
Margine di interesse 140.758 139.439
Commissioni nette 23.074 23.327
Altre componenti del margine di intermediazione 21.406 13.059
Margine di intermediazione 185.238 175.825
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (8.589) (9.971)
Risultato netto della gestione finanziaria 176.649 165.854
Spese amministrative: (105.337) (93.517)
a) spese per il personale (43.396) (39.708)
b) altre spese amministrative (61.941) (53.809)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (5.174) (4.202)
Altri oneri/proventi di gestione 8.391 6.642
Costi operativi (102.120) (91.077)
Oneri relativi al sistema bancario (9) (5.863)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.149) (518)
Oneri e proventi non ricorrenti (40) -
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 72.331 68.396
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (24.701) (22.078)
Utile (perdita) del periodo 47.630 46.318
Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi (454) (404)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 47.176 45.914

Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 31.03.2024(*) 31.12.2023(**)
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.530.859 1.544.497
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.531.786 1.545.424
Totale Fondi propri 1.781.242 1.812.324
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 10.220.896 10.390.002
CET1 Ratio 14,98% 14,87%
Tier 1 Ratio 14,99% 14,87%
Total Capital Ratio 17,43% 17,44%

(*) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nel 1° trimestre 2024.

(**) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2023, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice Civile.

Rosalba Benedetto

Direttore Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability Banca Ifis S.p.A.

Davide Tammaro

Responsabile Brand, Corporate Communication & Sustainability [email protected] +39 366 6258525

Martino Da Rio

Responsabile Investor Relations & Corporate Development Banca Ifis S.p.A. +39 02 24129953

Davide Pastore

Responsabile Relazioni con i Media [email protected] +39 337 1115357

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2024

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Numero di Pagine: 14

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