Quarterly Report • May 9, 2024
Quarterly Report
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| Informazione Regolamentata n. 0147-23-2024 |
Data/Ora Inizio Diffusione 9 Maggio 2024 11:23:36 |
Euronext Star Milan | |
|---|---|---|---|
| : | |||
| Societa' | BANCA IFIS | ||
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 190302 | |
| Utenza - Referente | : | IFISN07 - DA RIO | |
| Tipologia | : | REGEM; 2.2 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 9 Maggio 2024 11:23:36 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione | : | 9 Maggio 2024 11:23:36 | |
| Oggetto | : | CS_BancaIfis1Q24_ITA | |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato

Dati riclassificati2 – 1° gennaio 2024 / 31 marzo 2024
1 A gennaio 2024, il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la comunicazione dei nuovi requisiti SREP. I nuovi requisiti prevedono un CET1 del 9,0%, un Tier 1 Ratio del 10,90% e un Total Capital Ratio del 13,30% (incluso 1,0% di P2G) e sono applicati a partire dal 31 marzo 2024. Al 31 dicembre 2023, I requisiti SREP risultavano essere: CET1 dell'8,65%, un Tier 1 Ratio del 10,50% e Total Capital Ratio del 12,9% (incluso 0,75% di P2G). 2 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
• le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
• gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
• le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
• gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
• sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito":
– le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
– gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate; – gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

• Il CET1 è pari a 14,98% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il TCR è pari a 17,43% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati escludendo l'utile generato nel primo trimestre 2024.
Roma, 9 maggio 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati del primo trimestre 2024.
"I risultati del primo trimestre 2024 confermano la capacità della Banca di ottenere performance positive anche in un contesto macroeconomico incerto come quello che stiamo attraversando. La crescita dell'utile è stata guidata principalmente dall'andamento favorevole dei ricavi e dal basso costo del credito. Nel primo trimestre 2024 l'attività commerciale nel factoring e nel leasing, grazie ad un tenace lavoro della nostra rete, ha ottenuto tassi di crescita superiori ai mercati di riferimento e ha compensato l'aumento del costo della raccolta. Abbiamo completato con largo anticipo, tramite un'emissione obbligazionaria e l'aumento dei depositi alla clientela, il funding per il rimborso del TLTRO e del prestito obbligazionario in scadenza a giugno 2024. Abbiamo, inoltre, continuato a rafforzare le coperture del costo del credito deteriorato in linea con la prudente politica di credito che da sempre caratterizza la Banca. Sulla base di questo inizio d'anno positivo, guardiamo con fiducia ai mesi successivi di questo ultimo anno di Piano Industriale, continuando a rimanere al fianco delle piccole e medie imprese italiane che supportiamo con i nostri prodotti e con la competenza distintiva delle nostre persone", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.
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I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, in crescita dell'1,6% rispetto al primo trimestre 2023 riflettono il dinamismo della rete commerciale del Gruppo che ha consentito la crescita delle attività nonostante la minore domanda di credito dovuta ai più alti tassi di interesse e ha permesso al Gruppo di compensare l'aumento del costo del finanziamento.
Nel Settore Npl i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 98 milioni di euro, in crescita dell'1% rispetto al primo trimestre 2023. A questi, si aggiungono 14 milioni di euro derivanti da attività sui portafogli originati da Revalea S.p.A., per un totale di 112 milioni di euro. L'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia, a oggi, impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse. Il contributo di Revalea, la cui acquisizione è stata perfezionata lo scorso 31 ottobre, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, è stato in linea con le attese.
Il costo medio della raccolta del primo trimestre 2024, pari al 3,86%, è in aumento rispetto al 2,38% del primo trimestre 2023 e al 3,67% del quarto trimestre 2023. La posizione di liquidità al 31 marzo 2024 si è attestata a circa 2,5 miliardi di euro, nonostante il rimborso di 500 milioni di euro di TLTRO a dicembre 2023 e di ulteriori 750 milioni di euro a marzo 2024.
A fine marzo, in anticipo rispetto alla scadenza di settembre 2024, la Banca ha rimborsato 1.250 milioni di euro di TLTRO e ha già completato con largo anticipo tutte le azioni per rimborsare i rimanenti 787 milioni di euro. A febbraio la Banca ha emesso un'obbligazione senior per 400 milioni di euro e aumentato la raccolta retail di circa 350 milioni di euro con una strategia multicanale e campagne di marketing mirate.
I rapporti di qualità dell'attivo, il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 5,7% e al 3,3%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 4,7% e al 2,2%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento. La copertura dei crediti deteriorati è stata continuamente e ulteriormente rafforzata dal 35% del 2022 al 43% del 2023 al 45% del primo trimestre 2024. In particolare, la copertura delle sofferenze è stata incrementata dal 69% del 2022 al 78% del 2023 al 79% del primo trimestre 2024 e quella delle inadempienze probabili dal 39% del 2022 al 44% del 2023 al 46% del primo trimestre 2024.

I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 14,98% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 17,43% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati escludendo l'utile del primo trimestre 2024.
In data 18 aprile 2024, l'Assemblea degli azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo a saldo relativo all'anno 2023 per un totale di 47 milioni di euro, pari a 0,9 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge, che verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 maggio 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 maggio 2024 e data di pagamento il 22 maggio 2024. In occasione della presentazione dei risultati relativi ai 9 mesi del 2023, la Banca aveva deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2023 pari a 63 milioni di euro, ovvero di 1,2 euro per azione in circolazione, al lordo di eventuali ritenute di legge. Per l'intero 2023, la Banca ha in previsione di distribuire 110 milioni di euro di dividendi, pari a 2,1 euro per azione in circolazione, coerentemente con la nuova dividend policy approvata lo scorso anno.
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Nel trimestre, la Banca ha proseguito il proprio percorso di integrazione delle iniziative di sostenibilità all'interno del proprio modello di business, cui ha legato un piano di investimenti di 7 milioni di euro – in crescita rispetto ai 6 milioni di euro inizialmente previsti dal Piano Industriale D.O.E.S. - da eseguire nel triennio 2022-2024. Le numerose progettualità realizzate nel periodo sono state valutate positivamente anche da MSCI che, ad aprile, ha innalzato il rating ESG della Banca portandolo da A ad AA.
Tra le varie iniziative sociali realizzate nel primo trimestre, Banca Ifis ha lanciato Ifis art, il progetto voluto e ideato dal Presidente, Ernesto Fürstenberg Fassio, che raccoglie tutte le iniziative per la valorizzazione dell'arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori: dalla corporate collection al Parco Internazionale di Scultura, dal progetto di recupero dell'opera di Banksy e restauro del Palazzo San Pantalon che la ospita, da Economia della Bellezza al sostegno di manifestazioni artistiche e culturali, da programmi di education a prodotti editoriali. Un progetto articolato e inedito che mette al centro il digitale, per rendere accessibile l'arte anche attraverso modalità innovative e alternative, lo sviluppo di partnership pubblico-private, per sostenere territori e comunità, e il supporto ai giovani per favorire sviluppo e inclusione sociale attraverso l'arte.
Banca Ifis, inoltre, ha aderito alla Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF), la fondazione creata dall'ABI per promuovere una cittadinanza economica consapevole e attiva attraverso la diffusione della conoscenza finanziaria ed economica. Nell'ambito della propria collaborazione con FEduF, Banca Ifis si farà promotrice di specifici percorsi di educazione finanziaria rivolti ai giovani.

Il conto economico consolidato al 31 marzo 2024 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 47,2 milioni di euro.
Di seguito le principali voci economiche dei risultati relativi ai primi tre mesi del 2024 del Gruppo Banca Ifis.
Il margine di intermediazione si attesta a 185,2 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto a marzo 2023 (175,8 milioni di euro). Sostanzialmente stabili sia il margine di interesse, pari a 140,8 milioni di euro, sia le commissioni nette, pari a 23,1 milioni di euro. Le altre componenti del margine di intermediazione risultano in crescita (+8,3 milioni di euro) rispetto a marzo 2023 per effetto principalmente dell'incremento registrato negli utili da cessione da attività finanziare al costo ammortizzato (+6,3 milioni di euro) per lo più relative a titoli di debito e dal maggior contributo per 3,5 milioni di euro delle attività finanziarie al fair value con impatto a conto economico che includono la plusvalenza da cessione di strumenti finanziari partecipativi rinvenienti da un'operazione di ristrutturazione del debito di una posizione del comparto Non Core per 5,9 milioni di euro. A tali effetti positivi delle altre componenti del margine si contrappone il risultato netto negativo dell'attività di copertura e di negoziazione per 1,6 milioni di euro.
Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 8,6 milioni di euro risultano in diminuzione di 1,4 milioni di euro rispetto a marzo 2023, periodo nel quale erano stati appostati 5,0 milioni di euro di c.d. "management overlay" per tenere conto del contesto macroeconomico e delle specificità del portafoglio del Gruppo.
I costi operativi sono pari a 102,1 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 marzo 2023 (+12,1%). Il cost/income ratio riclassificato risulta pari a 55,1%, in crescita rispetto al dato di marzo 2023 (51,8%). Di seguito si riportano le principali componenti della voce:
La voce oneri relativi al sistema bancario includeva al 31 marzo 2023 5,9 milioni di euro relativi alla stima dell'ultima contribuzione prevista dal piano di accumulo del Single Resolution Fund (SRF).
3 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
• le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business; • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
• le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
• gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
• sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
– le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
– gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate; – gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, al 31 marzo 2024, risultano essere pari a 2,1 milioni di euro, in aumento di 1,6 milioni di euro rispetto al saldo al 31 marzo 2023. L'andamento del primo trimestre 2024 è stato caratterizzato da accantonamenti relativi ai pagamenti sotto garanzia per 0,9 milioni di euro e per 1,5 milioni di euro per garanzie per indennizzi relativi ad una operazione di cessione di una quota partecipativa.
L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 47,2 milioni di euro, in aumento del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 31 marzo 2024.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 22,6 milioni di euro, in riduzione di 1,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023, principalmente per l'incremento dei costi operativi come meglio dettagliato in seguito sulla base del contributo delle singole Aree di business. Il margine di intermediazione del Settore è pari a 89,3 milioni di euro, in aumento di 1,4 milioni di euro rispetto all'omologo periodo dell'anno precedente grazie alle positive performance delle business unit dell'Area Factoring (+1,8 milioni di euro guidato dalle Filiali Italia ed International). Tale risultato è determinato dalla crescita del margine di interesse per 3,5 milioni di euro (+6,1%), delle commissioni nette (+0,8 milioni di euro, pari al +3,5%) il cui effetto positivo è stato parzialmente compensato dalla riduzione del risultato riveniente dalle altre componenti del margine di intermediazione per 2,8 milioni di euro, guidata da minori rivalutazioni al fair value dei titoli dell'Area Corporate Banking & Lending.
Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:
Rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente vi sono minori rettifiche di valore nette per 1,9 milioni di euro (- 16,0%).
L'aumento dei costi operativi di 3,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023 è principalmente dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico del personale sia per maggiori costi connessi al rinnovato CCNL.
L'utile al 31 marzo 2024 del Settore Npl è pari a 16,1 milioni di euro, in diminuzione di 3,0 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023.
Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 74,3 milioni di euro, in aumento di 4,8 milioni di euro rispetto al risultato del primo trimestre 2023 concentrato a livello del margine di interesse (+6,0 milioni di euro, anche grazie al contributo degli interessi sul portafoglio di proprietà della neoacquisita Revalea), mentre le commissioni nette passano da ricavi per 0,8 milioni al 31 marzo 2023 ad un costo di 0,3 milioni di euro al 31 marzo 2024, variazione interamente riconducibile alle commissioni riconosciute da Revalea a servicer terzi.


I costi operativi, pari a 50,2 milioni di euro al 31 marzo 2024, risultano in aumento di 8,9 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2023. Tale incremento deriva anche in questo caso parzialmente da maggiori spese del personale per 1,9 milioni di euro sia per l'incremento dell'organico sia per maggiori costi connessi al rinnovato CCNL, per 3,5 milioni di euro per l'ingresso nel perimetro di consolidamento di Revalea (acquisita a ottobre 2023), nonché a maggiori spese di recupero stragiudiziale per 2,8 milioni di euro.
L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 31 marzo 2024 è pari a 8,5 milioni di euro, in crescita di 5,3 milioni di euro rispetto al risultato del primo trimestre 2023. Il margine di intermediazione si attesta a 21,7 milioni di euro, in aumento di 3,2 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023. L'andamento nel periodo del Settore è da ricondurre al comparto Non Core, caratterizzato da maggiori risultati (+5,5 milioni di euro) in seguito a cessioni di attività finanziarie al fair value nonostante un minor margine di interesse generato dal portafoglio in run-off (-2,5 milioni di euro). Il comparto Governance & Servizi chiude il primo trimestre del 2024 in sostanziale pareggio, in quanto i risultati positivi della business unit Proprietary Finance sono stati interamente compensati dall'incremento del costo del funding.
Per quanto concerne il costo del credito si evidenzia un peggioramento per 0,6 milioni di euro dovuto principalmente a minori riprese rispetto al dato al 31 marzo 2023, pari a 2,1 milioni di euro.
I costi operativi si attestano a 7,9 milioni di euro, registrando una diminuzione di 1,4 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023, dovuta principalmente al fatto che nel 2023 sono stati sostenuti costi una tantum in specifiche attività di Marketing & Comunicazione per i 40 anni della Banca.
La voce "oneri relativi al sistema bancario" includeva al 31 marzo 2023 5,9 milioni di euro relativi alla stima dell'ultima contribuzione prevista dal piano di accumulo del Single Resolution Fund (SRF).
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri risultano pari a 1,6 milioni di euro, in aumento di 1,4 milioni di euro rispetto al dato al 31 marzo 2023, principalmente a causa di nuovi accantonamenti registrati nel primo trimestre 2024 a garanzia di posizioni cedute.
Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2024.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.088,7 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2023 (10.622,1 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 1,8 miliardi di euro (2,0 miliardi di euro al 31 dicembre 2023), di cui 1,4 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (1,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2023). In assenza della componente titoli di debito, la voce registra una flessione del 3,5% (-300,8 milioni di euro).
Il Settore Commercial & Corporate Banking si attesta a 6.522,0 milioni di euro, registrando una diminuzione del 3,6% rispetto a dicembre 2023 (6.763,5 milioni di euro). L'andamento vede consolidarsi la crescita sia dell'Area Corporate Banking & Lending (+1,4%), con l'Area Leasing stabile (-0,1%) a cui contrappone un rallentamento dell'Area Factoring (- 9,6%) in linea con la stagionalità del business. I crediti verso clientela del Settore Npl risultano sostanzialmente allineati rispetto al 31 dicembre 2023 (-1,7%), mentre il contributo del Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in riduzione di 264,0 milioni di euro (-11,9%) rispetto al dato di fine 2023 pari a 2.212,5 milioni di euro, a seguito principalmente del normale ammortamento e della dismissione nel periodo di titoli di debito verso clientela per complessivi 302,6 milioni di euro (di cui 288,9 milioni di euro titoli di Stato) e del fisiologico decremento dei portafogli in run-off.
Il totale della raccolta a fine marzo 2024 ammonta a 11.338,9 milioni di euro, in riduzione del 4,1% rispetto al 31 dicembre 2023. I debiti verso clientela rappresentano il 54,3% della voce (49,2% al 31 dicembre 2023), seguiti dai titoli in circolazione al 31,0% (27,8% al 31 dicembre 2023) e dai debiti verso banche al 14,7% (23,0% al 31 dicembre 2023). La struttura del funding risulta così composta:
I debiti verso banche ammontano a 1,7 miliardi di euro, in diminuzione del 38,7% rispetto al dato di fine dicembre 2023 principalmente a seguito del rimborso di una tranche di linee TLTRO III per nominali 750 milioni di euro e di una riduzione dei PCT passivi verso banche per 246,0 milioni di euro.


I debiti verso la clientela ammontano al 31 marzo 2024 a 6,2 miliardi di euro, in crescita del 5,9% rispetto al 31 dicembre 2023. La crescita è sostenuta dalla raccolta retail, che ammonta a 5,1 miliardi di euro a fine marzo 2024 (+13,9% rispetto al 31 dicembre 2023), solo parzialmente controbilanciata dalla riduzione per 274,6 milioni di euro dei PCT verso clientela.
I titoli in circolazione ammontano al 31 marzo 2024 a 3,5 miliardi di euro, in crescita di 227,0 milioni di euro a seguito dell'emissione a febbraio 2024 di un senior bond di nominali 400 milioni di euro e di durata 5 anni (si veda anche la sezione successiva "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo") e al normale ammortamento dei titoli di cartolarizzazione del Gruppo (-147,3 milioni di euro rispetto a dicembre 2023).
Il Patrimonio netto consolidato si attesta a 1.741,7 milioni di euro (1.693,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Le principali variazioni possono ricondursi a:
I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 31 marzo 2024 si attestano per il CET1 al 14,98%, per il Tier 1 a 14,99% e per il Total Capital al 17,43%.
A seguito del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale annuale (SREP) da parte di Banca d'Italia, i nuovi requisiti di capitale che il Gruppo dovrà rispettare, a livello consolidato, per il 2024 sono i seguenti:
Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:
Si veda anche la sezione successiva "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo".
Al 31 marzo 2024, il Gruppo Banca Ifis soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Investor Relations" ed alla sottosezione "Comunicati Stampa" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.
4 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 31 marzo 2024 non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi tre mesi del 2024.


In data 29 gennaio 2024 il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la notifica di conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP decision") condotto sul Gruppo.
Banca d'Italia ha individuato per il 2024 i seguenti requisiti di capitale (pari alla somma di Overall Capital Requirement e Pillar 2 Guidance) su base consolidata:
In data 20 febbraio 2024, Banca Ifis ha concluso il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred Unsecured nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali.
In particolare, l'emissione ha una durata quinquennale, con data di regolamento 27 febbraio 2024. Il reoffer price è pari a 99,362 per un rendimento a scadenza del 5,65% ed una cedola pagabile annualmente del 5,50%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Milano e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's.
Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale della Banca relativo al triennio 2022-2024, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.
L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis S.p.A., riunitasi in data 18 aprile 2024 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato in sede ordinaria:
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Massimo Luigi Zanaboni, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.


Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) |
31.03.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 1.184.454 | 857.533 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 13.194 | 12.896 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
238.907 | 221.982 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
522.504 | 749.176 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 661.464 | 637.567 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 10.088.699 | 10.622.134 |
| Derivati di copertura | 42 | - |
| Partecipazioni | 24 | 24 |
| Attività materiali | 149.828 | 143.255 |
| Attività immateriali | 78.506 | 76.667 |
| di cui: | ||
| - avviamento | 38.020 | 38.020 |
| Attività fiscali: | 273.148 | 285.435 |
| a) correnti | 46.787 | 46.601 |
| b) anticipate | 226.361 | 238.834 |
| Altre attività | 443.325 | 444.692 |
| Totale dell'attivo | 13.654.095 | 14.051.361 |

| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) |
31.03.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 1.666.614 | 2.717.139 |
| Debiti verso clientela | 6.156.392 | 5.814.624 |
| Titoli in circolazione | 3.515.924 | 3.288.895 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 13.773 | 14.005 |
| Derivati di copertura | 7.707 | 11.644 |
| Passività fiscali: | 63.046 | 57.717 |
| a) correnti | 31.363 | 26.025 |
| b) differite | 31.683 | 31.692 |
| Altre passività | 422.036 | 387.554 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 7.845 | 7.906 |
| Fondi per rischi e oneri | 59.100 | 58.178 |
| Riserve da valutazione | (32.028) | (39.215) |
| Riserve | 1.658.676 | 1.505.424 |
| Acconti su dividendi (-) | (62.962) | (62.962) |
| Sovrapprezzi di emissione | 84.108 | 84.108 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (21.817) | (21.817) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 14.694 | 14.240 |
| Utile (perdita) del periodo (+/-) | 47.176 | 160.110 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 13.654.095 | 14.051.361 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
31.03.2024 | 31.03.2023 | |
|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 140.758 | 139.439 | |
| Commissioni nette | 23.074 | 23.327 | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 21.406 | 13.059 | |
| Margine di intermediazione | 185.238 | 175.825 | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (8.589) | (9.971) | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 176.649 | 165.854 | |
| Spese amministrative: | (105.337) | (93.517) | |
| a) spese per il personale | (43.396) | (39.708) | |
| b) altre spese amministrative | (61.941) | (53.809) | |
| Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (5.174) | (4.202) | |
| Altri oneri/proventi di gestione | 8.391 | 6.642 | |
| Costi operativi | (102.120) | (91.077) | |
| Oneri relativi al sistema bancario | (9) | (5.863) | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (2.149) | (518) | |
| Oneri e proventi non ricorrenti | (40) | - | |
| Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 72.331 | 68.396 | |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (24.701) | (22.078) | |
| Utile (perdita) del periodo | 47.630 | 46.318 | |
| Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi | (454) | (404) | |
| Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo | 47.176 | 45.914 |


| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | ||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.03.2024(*) | 31.12.2023(**) | |
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.530.859 | 1.544.497 | |
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.531.786 | 1.545.424 | |
| Totale Fondi propri | 1.781.242 | 1.812.324 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 10.220.896 | 10.390.002 | |
| CET1 Ratio | 14,98% | 14,87% | |
| Tier 1 Ratio | 14,99% | 14,87% | |
| Total Capital Ratio | 17,43% | 17,44% |
(*) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) non includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nel 1° trimestre 2024.
(**) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2023, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice Civile.
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COMUNICATO STAMPA
RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2024

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| Numero di Pagine: 14 |
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