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Tesmec

Interim / Quarterly Report Aug 11, 2023

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Interim / Quarterly Report

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Investor Relator Marco Paredi Tel: 035.4232840 - Fax: 035.3844606 e-mail: [email protected]

Tesmec S.p.A.

Sede legale: Piazza Sant'Ambrogio, 16 – 20123 Milano Capitale sociale al 30 giugno 2023, euro 15.702.162 interamente versato Registro delle Imprese di Milano n° 314026, Codice fiscale e Partita Iva 10227100152

Sito Internet: www.tesmec.com Centralino: 035.4232911

INDICE

COMPOSIZIONE ORGANI SOCIALI7
LA STRUTTURA DEL GRUPPO9
RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA 11
1.Premessa 12
2.Quadro Macroeconomico 15
3.Fatti di rilievo avvenuti nel periodo 17
4.Attività, mercato di riferimento e andamento gestionale dei primi sei mesi del 2023 17
5.Gestione economica19
6.Sintesi dei risultati patrimoniali al 30 giugno 2023 23
7.Gestione e tipologia dei rischi finanziari 25
8.Operazioni atipiche e/o inusuali e non ricorrenti con parti correlate25
9.Dipendenti del Gruppo25
10.Altre informazioni 25
BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO 27
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 30 giugno 2023 e
al 31 dicembre 202228
Conto economico consolidato per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 e 2022 30
Conto economico complessivo consolidato per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 e 202231
Rendiconto finanziario consolidato per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 e 2022 32
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 e
202233
Note esplicative34
Attestazione ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/9853
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 55

COMPOSIZIONE ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione (in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024)

Presidente e Amministratore Delegato Ambrogio Caccia Dominioni
Vice Presidente Gianluca Bolelli
Consiglieri Caterina Caccia Dominioni
Lucia Caccia Dominioni
Paola Durante (*)
Simone Andrea Crolla (*)
Emanuela Teresa Basso Petrino (*)
Guido Luigi Traversa (*)
Antongiulio Marti
Nicola Iorio
(*) Consiglieri indipendenti

Collegio Sindacale (in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024)

Presidente Simone Cavalli
Sindaci effettivi Attilio Massimo Franco Marcozzi
Laura Braga
Sindaci supplenti Alice Galimberti
Maurizio Parni

Membri del Comitato per il Comitato Controllo Rischi, Sostenibilità e Operazioni con parti correlate (in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024)

Presidente Emanuela Teresa Basso Petrino
Membri Simone Andrea Crolla
Guido Luigi Traversa

Membri del Comitato per la Remunerazione e le Nomine (in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024)

Presidente Emanuela Teresa Basso Petrino
Membri Antongiulio Marti
Caterina Caccia Dominioni
Lead Independent Director Paola Durante
Amministratore incaricato del sistema di controllo
interno e di gestione dei rischi
Ambrogio Caccia Dominioni
Dirigente preposto alla redazione dei documenti
contabili societari
Ruggero Gambini
Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A.

LA STRUTTURA DEL GRUPPO

  • (1) Il restante 33,96% è detenuto da Simest S.p.A. In virtù dell'obbligo a carico Tesmec di riacquistare la quota detenuta da Simest S.p.A. ai fini contabili la partecipazione in Marais Technologies SAS viene consolidata al 100%.
  • (2) Il restante 49% è detenuto da Simest S.p.A. In virtù dell'obbligo a carico Tesmec di riacquistare la quota detenuta da Simest S.p.A. ai fini contabili la partecipazione in Tesmec SA viene consolidata al 100%.
  • (3) Il restante 49% è detenuto da Simest S.p.A. In virtù dell'obbligo a carico Tesmec di riacquistare la quota detenuta da Simest S.p.A. ai fini contabili la partecipazione in Tesmec Australia (Pty) Ltd. viene consolidata al 100%.
  • (4) Il restante 51% è detenuto da Fusion Middle East Services WLL. In virtù del controllo de facto ai fini contabili la partecipazione in Tesmec Peninsula WLL viene consolidata al 99%.

RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA

1.Premessa

1.1 Il Gruppo Tesmec

La capogruppo Tesmec S.p.A. (di seguito "Capogruppo" o "Tesmec") è un ente giuridico organizzato secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana. Le azioni ordinarie di Tesmec sono quotate sul circuito telematico della Borsa di Milano – MTA – Segmento STAR. La sede legale del Gruppo Tesmec (di seguito "Gruppo" o "Gruppo Tesmec") è a Milano in Piazza S. Ambrogio n. 16.

Il Gruppo Tesmec è leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti speciali e di soluzioni integrate per la costruzione, la manutenzione e l'efficientamento di infrastrutture relative al trasporto di energia elettrica, dati e materiali.

Nato in Italia nel 1951 e guidato dal Presidente e Amministratore Delegato Ambrogio Caccia Dominioni, il Gruppo dalla sua quotazione in Borsa, in data 1° luglio 2010, ha perseguito la strategia annunciata di diversificazione delle tipologie di prodotti per offrire una gamma completa di soluzioni integrate raggruppate in tre principali settori di attività: Energy, Trencher e Ferroviario. La struttura può contare su oltre 900 dipendenti e dispone dei siti produttivi di Grassobbio (Bergamo), Endine Gaiano (Bergamo), Sirone (Lecco) e Monopoli (Bari) in Italia, di Alvarado (Texas) negli Usa e di Durtal, in Francia. Inoltre, Tesmec Automation dopo la riorganizzazione del settore Automation può avvalersi di 3 ulteriori unità operative a Fidenza, Padova e Patrica (Frosinone). Il Gruppo è presente commercialmente a livello globale e può contare su una presenza diretta nei diversi continenti, costituita da società estere e uffici commerciali in USA, Sud Africa, Russia, Qatar, Cina, Francia, Australia, Nuova Zelanda, Costa d'Avorio e Arabia Saudita.

Tramite le differenti tipologie di prodotto il Gruppo è in grado di offrire:

Settore Energy

  • Macchine e sistemi integrati per la tesatura aerea e interrata di reti elettriche e cavi in fibra ottica.
  • Soluzioni integrate per l'efficientamento, la gestione e il monitoraggio delle reti elettriche di bassa, media e alta tensione (soluzioni per reti intelligenti).

Settore Trencher

  • Macchine trencher cingolate per lo scavo a sezione obbligata ad alta efficienza destinate alla realizzazione d'infrastrutture per il trasporto dati, materie prime e prodotti sia gassosi che liquidi in vari settori: energia, agricoltura, chimica e pubblica utilità.
  • Macchine trencher cingolate per lavori in miniere di superficie e opere di sbancamento (Rock Hawg).
  • Noleggio delle stesse macchine trencher.
  • Servizi di consulenza e di scavo specializzati su richiesta del cliente.
  • Macchine da cantiere multifunzionali (Gallmac);
  • All'interno del settore Trencher vengono raggruppati anche i servizi di scavo per reti elettriche e cavi in fibra ottica, che costituiscono l'attività principale del Gruppo Marais.

Settore Ferroviario

  • Macchine e sistemi integrati per l'installazione, la manutenzione e la diagnostica della catenaria ferroviaria, oltre a macchine personalizzate per operazioni speciali sulla linea.
  • Il know-how maturato nello sviluppo di tecnologie specifiche e soluzioni innovative e la presenza di un team di ingegneri e tecnici altamente specializzati consentono al Gruppo Tesmec di gestire direttamente l'intera catena produttiva: dalla progettazione, produzione e commercializzazione o noleggio dei macchinari, alla fornitura del know-how relativo all'utilizzo dei sistemi e all'ottimizzazione del lavoro, fino a tutti i servizi pre e post vendita connessi ai macchinari e all'efficientamento dei cantieri.

1.2 Quadro strategico ed economico-finanziario di Tesmec Group al 30 giugno 2023

A. Il Budget per il 2023: Razionale

In continuità con un 2022 contraddistinto da un'importante crescita di ricavi e margini operativi (tali da spostare la baseline dei Ricavi consolidati dai ca. 200 milioni di Euro del 2019-2021 al nuovo livello di poco inferiore ai 250 milioni), per il 2023 il Gruppo Tesmec ha previsto un ulteriore slancio nella crescita dei Ricavi e dei risultati economici e finanziari. Tale aspettativa, che è stimata portare i Ricavi a fine 2023 al range 280-290 milioni di Euro, si basa:

  • (i) sul backlog in essere al 31 dicembre 2022, superiore ai 400 milioni di Euro;
  • (ii) sullo sviluppo commerciale in corso in tutte le Business Unit del Gruppo, sia per i Trencher (con attese di crescita nelle aree del Nord America e della Penisola Arabica), sia per il Ferroviario (per l'attesa acquisizione di nuove commesse in particolare

nel comparto diagnostico), sia per l'Energy (con particolare riferimento al comparto Energy Automation, anche sulla base dei positivi effetti del PNRR).

Coerentemente con tale visione, il Budget per l'anno in corso del Gruppo prevede:

  • nella prima parte dell'esercizio:
    • (a) a livello di Conto Economico, il sostanziale consolidamento dell'importante crescita dei Ricavi realizzata nella prima parte del 2022, con una accelerazione a partire dal mese di giugno. I risultati operativi sono attesi nel primo periodo dell'anno al di sotto del 2022, per effetto dell'impatto "anno-pieno" del rafforzamento della struttura commerciale e sviluppo business avviato nel 2022, per poi vivere una progressiva crescita verso la parte finale del primo semestre;
    • (b) a livello di Stato Patrimoniale, un picco di Capitale Circolante al 30 giugno, a fronte del completamento dell'importante programma produttivo avviato presso gli stabilimenti del Gruppo; e
  • nella seconda parte dell'esercizio:
    • (a) a livello di Conto Economico, un'importante crescita di Ricavi e risultati operativi, specialmente in Nord America e Penisola Arabica per quanto riguarda il comparto Trencher e in Italia per il comparto Energy (grazie come detto anche al contributo del PNRR);
    • (b) a livello di Stato Patrimoniale, una progressiva riduzione del Capitale Circolante e, specularmente, della Posizione Finanziaria Netta.

B. Il primo semestre 2023

Nel corso del primo semestre 2023 il Gruppo ha lavorato all'implementazione dei propri programmi di sviluppo strategico, tecnologico, produttivo e commerciale, con un'accelerazione della crescita dei Ricavi nel mese di giugno che ha comportato un incremento del fatturato dei primi sei mesi dell'esercizio di oltre il 10% (pur inferiore al budget di periodo) rispetto al pari periodo del 2022.

Tale crescita dei Ricavi semestrali è stata resa possibile da:

  • lo sviluppo delle vendite del comparto Energy, con le Business Unit dedicate a Tesatura e Energy Automation che sono cresciute rispettivamente del 30% e del 32% rispetto al 2022, e del comparto Ferroviario, con Ricavi in progresso dell'11%; superiori al budget di periodo;
  • uno sviluppo più contenuto nel comparto Trencher, che ha visto i propri Ricavi crescere di circa il 3% nel primo semestre 2023 rispetto al primo semestre 2022 – con quest'ultimo periodo che aveva segnato il record storico di fatturato stagionale per le macchine da trenching, pur non incorporando ancora le opportunità rappresentate dai mercati nord-americano e della Penisola Arabica. A tal riguardo, si evidenzia che il livello di fatturato dei Trencher del primo semestre 2023 è risultato inferiore rispetto al budget di periodo, con un ritardo che il management è confidente di recuperare nella seconda parte dell'anno. Coerentemente a questa previsione, il Gruppo ha portato avanti con decisione l'importante programma di lanci produttivi programmato per il primo semestre 2023, con un importante incremento del magazzino rispetto al 30 giugno scorso – incremento che è stimato rientrare nel prosieguo dell'esercizio, in linea con il razionale del budget. Ancora con riferimento al comparto Trencher, si evidenzia un forte sviluppo delle vendite in Arabia Saudita, Paese che come noto ha avviato significativi programmi di investimenti infrastrutturali e che il budget considerava tra i principali contributori alla crescita prevista nel 2023; tale sviluppo ha più che compensato l'andamento negativo dei Ricavi sul mercato francese,
    • mentre il fatturato sul mercato nord-americano, pur cresciuto in valuta Dollaro, è risultato sostanzialmente in linea con il 2022 una volta trasposto in valuta Euro. Occorre rilevare che l'avvio dello sviluppo delle vendite nella Penisola Arabica corrobora le attese di un'ulteriore spinta alla crescita del fatturato nella seconda parte dell'anno in tale area, anche alla luce delle iniziative commerciali in corso, sia in Arabia Saudita sia in Qatar.

Con riferimento al backlog del Gruppo, importante indicatore dell'andamento prospettico dei Ricavi, si evidenzia che esso ha vissuto un'ulteriore crescita al 30 giugno 2023, raggiungendo il valore di 430 milioni di Euro, grazie soprattutto all'acquisizione di nuove commesse nei comparti Rail (dove le tecnologie di Tesmec si confermano una leva rilevante di crescita, sia in Italia sia sui mercati esteri) e Energy Automation (grazie agli importanti investimenti avviati dai principali player del settore energetico).

Dal punto di vista dei risultati operativi, l'EBITDA consolidato è risultato positivo per 15,2 milioni di Euro e, sebbene allineato ai budget di periodo esclusi taluni oneri non ricorrenti pari a circa Euro 2,0 milioni ed ascrivibili prevalentemente al comparto Trencher e, più in particolare, alla consuntivazione di extra-costi in Australia legati alla chiusura di alcune commesse, appare in calo di circa il 19% rispetto al valore di 18,7 milioni di Euro dei primi sei mesi del 2022. Più in particolare:

  • il comparto Trencher ha generato un EBITDA di 6,5 milioni di Euro (pari al 9,4% dei Ricavi), in riduzione di 2,5 milioni rispetto al valore di 9 milioni di Euro dei primi sei mesi del 2022. Tale riduzione di EBITDA in termini assoluti, avvenuta come visto in presenza di maggiori vendite, è stata il risultato di spese volte al rafforzamento organizzativo delle strutture commerciali e di sviluppo business del Gruppo (specialmente negli Stati Uniti e, a variazione del perimetro di consolidamento, in Arabia e Qatar), stimati apportare benefici crescenti nella seconda parte dell'esercizio, oltre che dei citati oneri non ricorrenti;

  • il comparto Ferroviario ha avuto un EBITDA di 3,9 milioni di Euro (pari al 15,2% dei Ricavi), in riduzione di 2,2 milioni rispetto ai 6,1 milioni al 30 giugno 2022. Tale riduzione, già osservata nei dati del primo trimestre, è motivata dalla minor marginalità sottesa alle vecchie commesse in fase di completamento, mentre le nuove, a maggior marginalità, non hanno ancora manifestato appieno il proprio contributo in termini di peso relativo sul mix di prodotto;
  • il comparto Tesatura ha raggiunto un EBITDA di 3,3 milioni di Euro (pari al 15,9% delle vendite), in aumento di 1,5 milioni rispetto al valore di 1,8 milioni del primo semestre 2022. Tale incremento è stato reso possibile sia da una migliorata marginalità (ottenuta facendo leva su miglior mix di vendita ed efficientamento della supply chain), sia da un crescente contributo della JV Condux Tesmec, operante negli Stati Uniti;
  • il comparto Automation ha ottenuto un EBITDA di 1,5 milioni di euro (pari al 14,8% dei Ricavi), in riduzione di 0,3 milioni rispetto al valore di 1,8 milioni dei primi sei mesi 2022. Il minor EBITDA di periodo è stato causato da un peggior mix di vendita stagionale, a sua volta dipendente dalla chiusura di più vecchie forniture, e da un aumento nei costi di sviluppo commerciale, mentre le nuove commesse acquisite in particolare nella prima parte del 2023 non hanno ancora avuto modo di manifestare il loro positivo contributo sul mix di vendita.

Dal punto di vista della gestione finanziaria, si evidenzia un accresciuto peso degli oneri finanziari, passati da 2,0 a 5,1 milioni di Euro quale effetto diretto del maggior costo del debito e del maggior circolante stagionale, accompagnati da un effetto particolarmente negativo, su base decrementale, del risultato delle variazioni cambiarie, passato da proventi pari a 5,3 milioni di Euro nel primo semestre 2022 a una perdita di 2,0 milioni (in larga parte unrealized) al 30 giugno 2023. Pertanto, il contributo decrementale rispetto al 2022 derivante dagli oneri finanziari netti è stato pari a oltre -10 milioni di Euro, che hanno influito sul Risultato Netto di periodo, con una perdita di 2,6 milioni di Euro, rispetto all'utile di 7,9 milioni del 30 giugno 2022.

Peraltro, vale la pena richiamare che il secondo trimestre dell'esercizio ha evidenziato un importante miglioramento dei risultati economici rispetto al primo trimestre, con un Risultato netto di periodo che ha raggiunto il sostanziale pareggio.

Con riferimento ai risultati patrimoniali, il Capitale Investito al 30 giugno 2023 è cresciuto di 18,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022, quasi interamente a fronte del Capitale circolante netto, incrementatosi di 18,3 milioni di Euro. Tale variazione del circolante è il risultato in particolare del maggior livello di magazzino, quest'ultimo in incremento di 15,8 milioni rispetto al valore al 31 dicembre scorso ed è dipeso da un accumulo di scorte di materiali, semilavorati e prodotti finiti per far fronte al crescente backlog ed ai conseguenti Ricavi attesi nella seconda parte dell'esercizio.

Specularmente, la Posizione finanziaria netta al 30 giugno 2023 è risultata pari a 150,3 milioni di Euro rispetto ai 128,4 milioni del 31 dicembre 2022, con una crescita di 21,9 milioni di Euro. È importante precisare che la Posizione finanziaria netta di Tesmec al 30 giugno scorso si compone:

  • per 98,9 milioni di Euro, di Debito di Funzionamento, interamente a fronte del Capitale Circolante consolidato;
  • per 22,8 milioni di Euro, della quota-parte a fronte del principio contabile IFRS 16, il quale, come noto, impone l'inclusione tra i debiti finanziari di costi futuri derivanti da contratti di medio-lungo termine (quali ad esempio gli affitti) ma non permette l'inclusione dei margini prospettici derivanti da commesse già acquisite;
  • per 28,6 milioni di Euro di Debito Industriale, a fronte della porzione di Capitale fisso residuale non direttamente finanziata dai Mezzi Propri.

In relazione poi alla struttura finanziaria di Tesmec occorre rilevare che, sebbene il valore totale del Debito risulti elevato rispetto ai Mezzi propri (oltre il livello previsto per il 31 dicembre 2023, soggetto tra l'altro al rispetto di covenant), tale livello risulta comunque sostenibile, sia perché in larga parte legato, come visto più sopra, alle esigenze di Capitale di funzionamento, per sua natura autoliquidante e comunque atteso rientrare nel prosieguo dell'esercizio in linea con i parametri finanziari previsti da taluni contratti di finanziamento, sia perché la porzione di Debito industriale rappresenta circa un quarto del totale Attivo fisso e comunque un terzo del Patrimonio netto.

A tal riguardo, si evidenzia anche che la duration della Posizione finanziaria netta, che include debiti a medio-lungo termine per circa 93 milioni di Euro, appare più che capiente rispetto alla duration dell'Attivo, la cui porzione di Capitale fisso e altre Attività nette a medio-lungo termine non coperte dal Patrimonio netto ammonta a circa 50 milioni di Euro. Inoltre, si rileva che il Gruppo ha chiuso il primo semestre dell'esercizio con un livello di liquidità di 25,6 milioni di Euro, in grado di garantire piena attuazione ai programmi di sviluppo in corso. Infine, fatte le considerazioni sopra riportate, si conferma che resta obiettivo primario del management del Gruppo procedere a una sensibile riduzione dei valori della Posizione finanziaria netta a fine anno, in linea con gli obiettivi del budget e della guidance ad essa sottesa.

Conseguentemente a quanto sopra illustrato circa l'andamento dell'Indebitamento Finanziario Netto e marginalità operativa (EBITDA), anche in relazione al rapporto tra le due grandezze si registra un valore che, pur riparametrato algebricamente su 12 mesi sulla base della performance del secondo semestre 2022, presenterebbe valori insufficienti al rispetto dei covenants finanziari previsti da taluni contratti di finanziamento, anche in considerazione dello step-up contrattualmente previsto nella misurazione di tale parametro al 31 dicembre 2023. Si specifica, peraltro, che tali valori risentono dell'impatto stagionale degli

investimenti in Capitale circolante per far fronte agli ordini e alle vendite del secondo semestre dell'esercizio, tali per cui si ha al contempo sia un eccesso di Indebitamento Finanziario Netto sia un deficit di EBITDA, al rientrare dei quali il management si attende il pieno rispetto dei covenant entro il 31 dicembre 2023, data effettiva di rilevazione contrattuale dei covenant stessi.

C. Attese per l'intero esercizio

In considerazione della rilevanza per il Gruppo del rispetto dei parametri finanziari, nonché dell'esigenza di focalizzare l'attenzione sulle previsioni per l'intero esercizio 2023 alla luce degli andamenti sopra illustrati, il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 4 agosto 2023 ha esaminato il Forecast predisposto dalla Direzione nei mesi di giugno e luglio che, sulla base dei risultati economici e finanziari del primo semestre 2023, nonché dell'andamento del portafoglio ordini e delle variabili micro e macroeconomiche dei vari mercati di riferimento in cui il Gruppo opera, ha aggiornato le previsioni del Budget 2023 relativamente al secondo semestre sulla base di un approccio bottom-up che ha visto il coinvolgimento attivo delle squadre di management di tutte le Società italiane ed estere del Gruppo. Esaminate le risultanze di tale processo di previsione per l'esercizio in corso e discusso approfonditamente il Forecast in tutte le sue principali assunzioni, il Consiglio di Amministrazione ha confermato i risultati originariamente previsti dal Budget, ossia:

  • un fatturato nel range 280-290 milioni di Euro, grazie alle vendite stimate nella seconda parte dell'anno; a tal riguardo, si evidenzia l'aspettativa di un positivo contributo su base incrementale:
    • (a) per il segmento Trencher, negli Stati Uniti (specialmente nel segmento del micro-trenching e per la commercializzazione di nuovi prodotti/tecnologie ESG), in Francia (per la stimata ripresa delle attività di vendita, che si uniranno a quelle di affitti), in Africa Occidentale e Orientale (per vendite e servizi in diversi Paesi) e nella Penisola Arabica (ove si attende una prosecuzione del positivo trend avviato nella prima parte dell'anno);
    • (b) nel comparto Ferroviario, grazie alla messa a regime delle commesse acquisite nel 2022 e 2023 e al backlog;
    • (c) per il segmento Tesatura, dalla prosecuzione del positivo trend delle vendite e recupero marginalità, già avviato nel primo semestre;
    • (d) nel comparto Energy Automation, dalla messa in opera delle commesse di backlog, a più elevato valore aggiunto;
  • un EBITDA margin nel range 16%-17%, grazie all'effetto congiunto di vendite a maggior valore aggiunto e all'effetto di "leva operativa" dai relativi maggior margini rispetto alla base di costi fissi;
  • una Posizione finanziaria netta in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2022, grazie in particolare al progressivo riassorbimento del Circolante.

Viene, pertanto, confermata la guidance già comunicata al Mercato lo scorso 5 maggio, in occasione della pubblicazione dei dati relativi al primo trimestre 2023.

Avuto riguardo alla rilevanza del rispetto dei parametri finanziari previsti da alcuni contratti di finanziamento con riferimento al rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Patrimonio Netto, nonché tra Indebitamento Finanziario Netto ed EBITDA (che presenta un ulteriore step-up contrattuale nella misurazione al 31 dicembre 2023 rispetto al valore previsto al 31 dicembre 2022), la Direzione ha predisposto analisi di sensitività per valutare il rispetto dei covenants finanziari al 31 dicembre 2023. Alla luce delle previsioni del Forecast e delle relative analisi di sensitività, il Consiglio di Amministrazione ha valutato positivamente la sussistenza del requisito della continuità aziendale sulla base del quale la relazione semestrale è stata predisposta ed approvata.

2.Quadro Macroeconomico1

L'attività economica mondiale è frenata dall'alta inflazione e da condizioni di finanziamento restrittive. La crescita mondiale continua a perdere vigore: l'attività economica frena negli Stati Uniti e la ripresa in Cina, dopo avere beneficiato della rimozione delle politiche di contenimento della pandemia, si sta attenuando. Prosegue il calo dell'inflazione al consumo, ma resta elevata quella di fondo. L'orientamento delle politiche monetarie nelle principali economie avanzate rimane restrittivo. Secondo le previsioni pubblicate a giugno dall'OCSE, l'espansione del PIL globale si attenuerebbe, collocandosi nella media del biennio 2023-24 poco al di sotto del 3%. Sulle prospettive continua a incidere negativamente la persistenza dell'inflazione e il conseguente orientamento restrittivo delle politiche monetarie, insieme all'incertezza connessa con il protrarsi della guerra in Ucraina e di altre tensioni internazionali. I corsi del petrolio, saliti temporaneamente oltre 85 dollari al barile all'inizio di aprile, sono scesi alla fine della prima settimana di luglio poco sopra 75 dollari, riflettendo la debolezza del ciclo globale. Il prezzo del gas naturale di riferimento per i mercati europei (TTF) ha continuato a scendere, portandosi poco sotto 35 euro per megawattora nella prima settimana di luglio, dai quasi 50 euro per megawattora alla fine di marzo. Dopo le turbolenze connesse con gli episodi di crisi bancaria negli Stati Uniti e in Svizzera, le condizioni nei mercati finanziari internazionali si sono

1 Fonte: Banca d'Italia – Bollettino Economico, Numero 3/2023 – luglio.

normalizzate. Nell'area dell'euro i rendimenti sui titoli pubblici sono lievemente saliti mentre non si sono registrate variazioni significative dei corsi azionari. L'euro è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al dollaro.

L'area dell'euro attraversa una fase di debolezza ciclica che riflette l'impatto dell'alta inflazione e condizioni di finanziamento più restrittive. Nel primo trimestre di quest'anno il prodotto è lievemente diminuito per il secondo trimestre consecutivo e, secondo stime di Banca d'Italia, ha ristagnato in primavera. Gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono che la crescita sia stata pressoché nulla nel secondo trimestre: la debolezza dell'attività manifatturiera si è accentuata, mentre è proseguito l'impulso positivo dei servizi. Segnali più positivi provengono invece dal lato dei consumatori: la fiducia rilevata dalle indagini della Commissione europea è migliorata, sospinta principalmente da valutazioni più favorevoli sulla situazione economica generale e da migliori attese su quella personale. È proseguita la crescita dell'occupazione e si è intensificata la dinamica salariale. Secondo le proiezioni degli esperti dell'Eurosistema, il prodotto rallenterà allo 0,9% nel 2023 (dal 3,5% dello scorso anno), per accelerare all'1,5% nel 2024 e all'1,6% nel 2025. L'inflazione al consumo è ancora scesa, ma quella di fondo resta elevata. In giugno l'inflazione al consumo si è portata al 5,5% su base annua. I prezzi dei beni energetici si sono ridotti nel confronto con l'anno precedente, riflettendo la normalizzazione delle quotazioni all'ingrosso. Permangono tuttavia gli effetti indiretti dei rincari dell'energia degli scorsi mesi sui listini dei servizi e degli altri beni, in particolare dei prodotti alimentari. Nelle proiezioni degli esperti dell'Eurosistema la dinamica dei prezzi nell'area si ridurrà al 5,4% nella media dell'anno in corso, al 3,0% nel 2024 e al 2,2% nel 2025. Tra maggio e giugno il Consiglio direttivo della BCE ha complessivamente aumentato di 50 punti base i tassi di interesse di riferimento. Le decisioni sui tassi seguiteranno a essere prese, volta per volta, tenendo conto dei dati che si renderanno via via disponibili, in modo da conseguire un ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo di medio termine del 2%. Il costo dei finanziamenti alle imprese e alle famiglie è in costante aumento dalla prima metà del 2022, riflettendo l'avvio della normalizzazione della politica monetaria e, da luglio dello scorso anno, anche il rialzo dei tassi ufficiali. Tra febbraio e maggio il tasso di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie dell'area è salito di circa 70 punti base, al 4,6%. Nell'anno in corso la Commissione europea ha erogato circa 15 miliardi di euro (quasi 13 di sovvenzioni e 2 di prestiti) nell'ambito del Dispositivo per la ripresa e la resilienza (oltre 150 miliardi dall'avvio del programma). Per l'Italia è in corso un supplemento di indagine per alcuni progetti relativi alla terza rata (19 miliardi). Finora quattordici paesi hanno presentato una richiesta di modifica del proprio piano nazionale di ripresa e resilienza, e dieci di essi hanno incluso un nuovo capitolo di misure per accedere ai fondi del programma europeo per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia e per accelerare la transizione verde.

Nel primo trimestre il prodotto italiano è tornato a crescere, sospinto dal recupero della spesa delle famiglie e dall'ulteriore espansione degli investimenti. Tuttavia, dopo il rimbalzo del primo trimestre, secondo stime di Banca d'Italia il prodotto sarebbe rimasto pressoché invariato in primavera, soprattutto a causa della contrazione dell'attività manifatturiera, su cui grava l'indebolimento del ciclo industriale a livello globale. Nell'aggiornamento dello scenario di base per il triennio, la crescita del prodotto si colloca all'1,3% quest'anno, allo 0,9% nel 2024 e all'1,0% nel 2025. Nei prossimi trimestri la ripresa risentirebbe dell'irrigidimento delle condizioni di finanziamento e della debolezza del commercio internazionale. Gli investimenti rallenterebbero, solo in parte sostenuti dall'attuazione dei progetti previsti dal PNRR. Gli investimenti sono frenati dall'irrigidimento delle condizioni di finanziamento e da prospettive di domanda meno favorevoli. Nel secondo trimestre la fiducia delle imprese manifatturiere è infatti peggiorata, risentendo del progressivo esaurimento degli ordini arretrati e del calo della domanda, soprattutto interna. La diminuzione del credito al settore privato non finanziario, in atto dallo scorso dicembre, è proseguita in maggio. La flessione continua a riflettere il rialzo dei tassi di interesse e le minori necessità di finanziamento per investimenti; vi hanno contribuito anche i criteri di offerta divenuti più stringenti. Questi ultimi risentono della più elevata percezione del rischio e della minore tolleranza verso lo stesso da parte degli intermediari. Rispetto allo scorso febbraio, il tasso di interesse medio sui nuovi prestiti bancari alle società non finanziarie è salito al 4,8%. Sul lato delle famiglie, dopo essere scesi nello scorcio del 2022, i consumi sono tornati a espandersi nel primo trimestre di quest'anno (0,5% rispetto al periodo precedente), grazie al miglioramento della fiducia e al buon andamento del mercato del lavoro; quest'ultimo, assieme a interventi espansivi sul sistema di imposte e trasferimenti, ha determinato un aumento del reddito disponibile delle famiglie. Pur attenuandosi, l'espansione dei consumi delle famiglie sarebbe proseguita nel secondo trimestre. È proseguita l'espansione del numero di occupati e il tasso di disoccupazione è diminuito, collocandosi sotto l'8%. La crescita delle retribuzioni, intensificatasi per effetto del pagamento di consistenti arretrati dovuti ai ritardi nei rinnovi nel comparto pubblico, si rafforzerebbe per effetto dell'erogazione degli incrementi retributivi legati alle clausole di indicizzazione presenti in alcuni accordi collettivi nazionali. Queste clausole riguarderebbero tuttavia una quota contenuta di lavoratori, limitando il rischio di una rincorsa tra prezzi e salari. Nel secondo trimestre l'inflazione al consumo è ulteriormente scesa a causa della netta flessione della componente energetica, pur mantenendosi su livelli elevati, collocandosi al 6,7% in giugno. L'inflazione si porterebbe al 6,0% nella media di quest'anno e scenderebbe al 2,3% nel 2024 e al 2,0% nel 2025, riflettendo gli effetti diretti e indiretti del calo dei prezzi delle materie prime energetiche. L'inflazione di fondo, attesa al 4,5% nella media dell'anno in corso, raggiungerebbe il 2,0% alla fine del triennio di previsione. I rincari dell'energia e delle altre materie prime hanno inciso in misura rilevante sui costi variabili di produzione, inducendo le imprese a innalzare i prezzi di vendita dei propri beni per contenere gli effetti negativi sulla redditività aziendale. Secondo elaborazioni di Banca d'Italia, il significativo aumento dei costi variabili per unità di prodotto (13,7% rispetto al 2021) non è stato interamente compensato dall'adeguamento dei prezzi (12,4%) e ne è

conseguita una riduzione dei margini di profitto, diffusa a tutti i settori della manifattura. Il rendimento dei titoli di Stato italiani è aumentato dalla fine di marzo (di 26 punti base), collocandosi al 7 luglio al 4,4%. Il differenziale di rendimento rispetto ai titoli pubblici tedeschi si è ridotto (di circa 10 punti base), portandosi a 172 punti; vi ha contribuito l'esito molto positivo dell'attività di collocamento in asta dei titoli italiani in giugno, che ha concorso all'attenuazione dei timori sulla capacità di rifinanziamento del debito pubblico. I rendimenti delle obbligazioni delle società non finanziarie e delle banche italiane sono saliti (di 34 e 17 punti base dalla fine di marzo, rispettivamente). Dall'inizio di aprile le quotazioni azionarie sono aumentate in Italia (del 2,5%), mentre sono diminuite nell'area dell'euro (del 2,3%).

Il quadro macroeconomico continua a essere caratterizzato da forte incertezza. L'evoluzione del conflitto in Ucraina, con i suoi possibili effetti sui prezzi delle materie prime e sulla fiducia di famiglie e imprese, rimane una fonte di rischio rilevante. Un ulteriore fattore di incertezza è legato all'evoluzione dell'attività economica globale, che potrebbe subire un maggiore ridimensionamento a seguito della restrizione monetaria in atto nella gran parte delle economie avanzate. L'evoluzione del PIL italiano potrebbe inoltre risentire di un più forte irrigidimento delle condizioni di offerta del credito. L'inasprimento delle condizioni monetarie, infatti, si tradurrebbe in un incremento dei costi di finanziamento e in condizioni di accesso al credito più rigide. I rischi per l'inflazione sono invece bilanciati e includono, al rialzo, una trasmissione più graduale e incompleta della recente discesa dei prezzi dei beni energetici e, al ribasso, un deterioramento più marcato e duraturo della domanda aggregata; rimangono contenuti i rischi di una spirale salari-prezzi.

3.Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Si segnalano di seguito i principali fatti di rilievo avvenuti nel periodo:

  • in data 20 aprile 2023 si è riunita in modalità telematica, in sede ordinaria, in un'unica convocazione, l'Assemblea degli Azionisti di Tesmec S.p.A., che ha approvato il Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2022 e la destinazione del Risultato Netto. Nel corso dell'Assemblea è stato, quindi, presentato il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 del Gruppo Tesmec e le relative relazioni, compresa la Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario;
  • in data 2 maggio 2023, il Gruppo ha presentato la sua nuova corporate identity, con un nuovo logo che intende riflettere al meglio la mission del Gruppo, fondata su innovazione tecnologica e sostenibilità. Un'evoluzione che punta a sottolineare la lunga storia di crescita del Gruppo – nato negli anni '50 come C.R.F. – Officina Meccanica di Precisione S.p.A.", società specializzata in lavorazioni di alta precisione per particolari meccanici – ed oggi vera e propria tech company, leader nell'innovability ovvero in progetti che uniscono innovazione e sostenibilità. La nuova Corporate Identity costituisce quindi un'ulteriore tappa di questo percorso e intende fornire uno strumento di identificazione chiaro e univoco a tutte le società del Gruppo, attraverso un unico logo rappresentativo di tutte le Business Unit e di tutte le filiali che rafforza anche il senso di appartenenza interno;
  • in data 6 maggio 2023, la controllata Tesmec Rail S.r.l. ha annunciato l'avvio dei lavori per il potenziamento industriale e organizzativo del polo di Monopoli per rispondere ad un mercato in continua crescita. Grazie a questo nuovo progetto, il Gruppo Tesmec genererà effetti positivi sul territorio in termini di incremento dell'occupazione qualificata, sviluppo di competenze tecnologiche avanzate, rafforzamento dell'indotto locale;
  • in data 29 maggio 2023, il Gruppo ha annunciato tramite la controllata Tesmec Rail, e Škoda Group, uno dei principali produttori europei di componenti come sistemi di guida elettrici e motori elettrici nonché veicoli per il trasporto pubblico, la firma di un accordo di collaborazione tecnologia nel settore dei mezzi d'opera ferroviari e dei veicoli diagnostici per sviluppare prodotti performanti e sostenibili con tecnologia all'avanguardia a livello mondiale nel mercato ferroviario.

La strategia di sviluppo di Tesmec è sempre più guidata dall'innovazione sostenibile con particolare attenzione all'elettrificazione dei mezzi d'opera per minimizzare l'impatto ambientale e alla diagnostica & digitalizzazione per incrementare la manutenzione predittiva e la sicurezza delle reti ferroviarie.

4.Attività, mercato di riferimento e andamento gestionale dei primi sei mesi del 2023

Il bilancio consolidato di Tesmec è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards – di seguito "IFRS" o "Principi Contabili Internazionali") omologati dalla Commissione Europea, in vigore al 31 dicembre 2022. Nel seguente prospetto si riportano i principali indicatori economico-finanziari del Gruppo dei primi sei mesi del 2023 e quelli patrimoniali/finanziari al 30 giugno 2023, confrontati con i risultati rispettivamente del pari periodo 2022 e al 31 dicembre 2022.

SINTESI DEI RISULTATI
30 giugno 2022 Principali dati economici (milioni di Euro) 30 giugno 2023
113,3 Ricavi Operativi 125,3
18,7 EBITDA 15,2
8,0 Risultato Operativo 3,7
7,9 Risultato Netto di Gruppo (3,0)
945
31 dicembre 2022
Numero dipendenti
Principali dati patrimoniali/finanziari (milioni di Euro)
990
30 giugno 2023
211,7 Capitale Investito Netto 230,3
83,4 Patrimonio Netto 79,9
128,4 Indebitamento Finanziario Netto 150,3
31,9 Investimenti netti in immobilizzazioni materiali, immateriali e diritti di uso 10,7

Si riportano le informazioni relative all'operatività delle principali società controllate nel periodo di riferimento. Per meglio riflettere il volume produttivo delle singole consociate, i seguenti valori di fatturato sono riportati a livello aggregato, includendo anche le transazioni intercompany: Società controllate

  • Tesmec USA Inc., società controllata al 100% da Tesmec S.p.A. e con sede ad Alvarado (Texas) è attiva sia nel settore trencher che nel settore tesatura/ferroviario. Nel corso del semestre 2023 ha generato ricavi per Euro 21.022 migliaia. La presenza negli Stati Uniti è completata tramite la controllata 4 Service USA, Inc., anch'essa con sede ad Alvarado (Texas) ed operante nell'attività di noleggio trencher.
  • Tesmec Rail S.r.l. società controllata al 100% da Tesmec S.p.A. e con sede a Monopoli (BA) è attiva nel business del Ferroviario. Nel corso del semestre 2023 ha realizzato ricavi per Euro 25.856 migliaia.
  • Groupe Marais SAS, con sede a Durtal (Francia), indirettamente controllata da Tesmec S.p.A., attraverso la holding Marais Technologies SAS, controllata alla data del 30 giugno 2023 al 66,04% da Tesmec S.p.A., e al 33,96% da Simest S.p.A.. La società francese è leader nella costruzione di macchinari per infrastrutture e nei servizi per i settori telecomunicazioni, elettrico e gas. Nel corso del semestre 2023 ha realizzato ricavi per Euro 12.079 migliaia.
  • Tesmec Automation S.r.l. società controllata al 100% da Tesmec S.p.A. e con sede a Grassobbio (BG) specializzata nella progettazione e commercializzazione di sensori e dispositivi integrati di rilevamento guasti e misura per linee di media tensione. Nel corso del semestre 2023 ha realizzato ricavi per Euro 10.178 migliaia.
  • Tesmec Peninsula WLL, società controllata de facto al 99% da Tesmec S.p.A., con sede a Doha (Qatar), è attiva nel business di noleggio e vendita dei trencher nel mercato mediorientale. Nel corso del semestre 2023 ha realizzato ricavi per Euro 5.392 migliaia.
  • Tesmec Saudi Arabia LLC, società controllata da Tesmec S.p.A.al 65% e con sede a Ryad (Arabia Saudita), è attiva nel business di noleggio dei trencher nel mercato della penisola araba. Nel corso del semestre 2023 ha realizzato ricavi per Euro 11.286 migliaia.

Joint Venture

▪ Condux Tesmec Inc, Joint Venture detenuta da Tesmec S.p.A. al 50% in modo paritetico con il socio americano Condux, con sede a Mankato (USA), è attiva dal giugno 2009 nel settore della commercializzazione di prodotti per la tesatura nel mercato nordamericano. La società è consolidata con il metodo del patrimonio netto ed ha generato nel corso del semestre 2023 ricavi per complessivi Euro 11.024 migliaia.

5.Gestione economica

5.1 Indicatori alternativi di performance

Nella presente sezione sono illustrati alcuni Indicatori Alternativi di Performance, non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), e utilizzati dagli amministratori al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo. Gli Indicatori Alternativi di Performance sono costruiti esclusivamente a partire da dati contabili storici del Gruppo e sono determinati in conformità a quanto stabilito dagli Orientamenti sugli Indicatori Alternativi di Performance emessi dall'ESMA/2015/1415 come da comunicazione CONSOB n. 92543 del 3 dicembre 2015.

Gli Indicatori Alternativi di Performance di seguito presentati non devono essere interpretati come indicatori dell'andamento futuro del Gruppo:

  • EBITDA: è rappresentato dal risultato operativo al lordo degli ammortamenti ed è direttamente desumibile dal prospetto di conto economico consolidato.
  • Capitale circolante netto: è calcolato come attività correnti al netto delle passività correnti, ad esclusione delle attività e passività finanziarie ed è direttamente desumibile dal prospetto di situazione patrimoniale-finanziaria consolidata.
  • Capitale investito netto: è calcolato come capitale circolante netto ed immobilizzazioni ed altre attività a lungo termine, al netto delle passività a lungo termine ed è direttamente desumibile dal prospetto di situazione patrimoniale-finanziaria consolidata.
  • Indebitamento finanziario netto del Gruppo: rappresenta un valido indicatore della struttura finanziaria del Gruppo Tesmec. È determinato quale come somma delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle attività finanziarie correnti, delle passività finanziarie non correnti (incluse le passività per diritto d'uso) e del valore equo degli strumenti finanziari di copertura.
  • Indebitamento finanziario netto come da comunicazione ESMA 32-382-1138: corrisponde all'indebitamento finanziario netto del Gruppo come sopra definito e include inoltre i debiti commerciali e altri debiti non correnti, che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito (ad esempio i debiti verso fornitori con una scadenza superiore a 12 mesi), ed eventuali altri prestiti infruttiferi (così come definito dagli "Orientamenti in materia di obblighi informativi ai sensi del regolamento sul prospetto" pubblicati da ESMA in data 4 marzo 2021 con il documento "ESMA32- 382-1138" e ripreso da CONSOB nella comunicazione 5/21 del 29 aprile 2021).

5.2 Conto economico consolidato

I commenti forniti di seguito si riferiscono al raffronto dei dati economici consolidati al 30 giugno 2023 rispetto a quelli del 30 giugno 2022.

I principali dati reddituali per i primi sei mesi del 2023 e 2022 sono riportati nella tabella seguente:

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) 2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi 2023 vs 2022
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 125.297 100,0% 113.254 100,0% 12.043
Costi per materie prime e materiali di consumo (52.139) -41,6% (43.648) -38,5% (8.491)
Costi per servizi (28.330) -22,6% (22.131) -19,5% (6.199)
Costo del lavoro (32.245) -25,7% (29.845) -26,4% (2.400)
Altri costi/ricavi operativi netti (4.168) -3,3% (3.455) -3,1% (713)
Ammortamenti (11.436) -9,1% (10.702) -9,4% (734)
Incrementi di immobilizzazioni per costi di sviluppo 5.977 4,8% 4.636 4,1% 1.341
Quota degli oneri / (proventi) derivanti da
valutazione delle Joint Venture operative
783 0,6% (84) -0,1% 867
Totale costi operativi (121.558) -97,0% (105.229) -92,9% (16.329)
Risultato operativo 3.739 3,0% 8.025 7,1% (4.286)
Oneri finanziari (8.912) -7,1% (6.045) -5,3% (2.867)
Proventi finanziari 1.834 1,5% 9.355 8,3% (7.521)

Quota degli oneri / (proventi) derivanti da
valutazione delle collegate e delle Joint Ventures non
operative
(14) 0,0% 48 0,0% (62)
Utile/(perdita) ante imposte (3.353) -2,7% 11.383 10,1% (14.736)
Imposte sul reddito 748 0,6% (3.502) -3,1% 4.250
Utile/(perdita) del periodo (2.605) -2,1% 7.881 7,0% (10.486)
Utile/(perdita) di terzi 407 0,3% (1) 0,0% 408
Utile/(perdita) di Gruppo (3.012) -2,4% 7.882 7,0% (10.894)

Ricavi

I ricavi complessivi al 30 giugno 2023, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, registrano un incremento del 10,6%.

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) 2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi 2023 vs 2022
Vendita di prodotti 97.029 77,4% 70.907 62,6% 26.122
Prestazione di servizi 26.878 21,5% 30.021 26,5% (3.143)
Variazione dei lavori in corso 1.390 1,1% 12.326 10,9% (10.936)
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 125.297 100,0% 113.254 100,0% 12.043

Le prestazioni di servizi riguardano principalmente il settore trencher e sono rappresentate da attività di noleggio di macchinari svolte negli Stati Uniti, in Francia, in Africa del Nord ed Oceania.

Ricavi per area geografica

Il fatturato del Gruppo del primo semestre 2023 risulta essere realizzato per circa il 78,4% sui mercati esteri, rispetto alla percentuale di circa il 70,3% del pari periodo del 2022, con ciò confermando la vocazione internazionale del Gruppo Tesmec. Di seguito si riporta l'analisi dei ricavi per area geografica, con il confronto tra i dati del primo semestre 2023 e quelli del primo semestre 2022. Si evidenzia che il calo percentuale delle vendite in Italia è dipeso dai segmenti Trencher e Ferroviario, per i quali, nel periodo, ha avuto un maggior peso crescente la componente estera.

Si sottolinea che la segmentazione per area geografica è determinata dal Paese in cui ha sede il soggetto acquirente, indipendentemente da quello in cui sono organizzate le attività di progetto.

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) 2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi 2023 vs 2022
Italia 27.061 21,6% 33.683 29,7% (6.622)
Europa 28.959 23,1% 23.129 20,4% 5.830
Medio Oriente 20.799 16,6% 10.657 9,4% 10.142
Africa 3.396 2,7% 5.301 4,7% (1.905)
Nord e Centro America 24.541 19,6% 21.759 19,2% 2.782
BRIC e Others 20.541 16,4% 18.725 16,5% 1.816
Totale ricavi 125.297 100,0% 113.254 100,0% 12.043

Costi operativi al netto degli ammortamenti

I costi operativi al netto degli ammortamenti 30 giugno 2023, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, registrano un incremento del 16,5%.

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) 2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi 2023 vs 2022
Costi per materie prime e materiali di consumo (52.139) -41,6% (43.648) -38,5% (8.491)
Costi per servizi (28.330) -22,6% (22.131) -19,5% (6.199)
Costo del lavoro (32.245) -25,7% (29.845) -26,4% (2.400)
Altri costi/ricavi operativi netti (4.168) -3,3% (3.455) -3,1% (713)
Incrementi di immobilizzazioni per costi di sviluppo 5.977 4,8% 4.636 4,1% 1.341
Quota degli oneri / (proventi) derivanti da valutazione delle
Joint Ventures operative
783 0,6% (84) -0,1% 867
Costi operativi al netto degli ammortamenti (110.122) -87,9% (94.527) -83,5% (15.595)

Si evidenzia nella tabella un incremento dei costi operativi per Euro 15.595 migliaia. Tale incremento di costo riflette:

  • per quanto riguarda materie prime, materiali di consumo e servizi, l'incremento delle vendite, in un contesto di diverso mix di prodotto;
  • per quanto riguarda i costi del lavoro, gli effetti inflattivi, di politica retributiva e di incremento della forza lavoro;
  • per quanto riguarda gli altri costi/ricavi operativi, minori contributi pubblici ai costi di ricerca e sviluppo;
  • per quanto riguarda gli incrementi di immobilizzazioni, maggiori investimenti interni in ricerca e sviluppo;
  • per quanto riguarda i risultati da Joint Ventures il positivo andamento della consociata Condux Tesmec Inc..

EBITDA

Quale effetto di quanto sopra esposto, si registra un margine operativo lordo di Euro 15.175 migliaia, in riduzione rispetto a quanto registrato nel primo semestre 2022, periodo in cui era stato pari ad Euro 18.727 migliaia. Di seguito si presenta una riesposizione dei dati economici volta a rappresentare l'andamento dell'indicatore di profittabilità operativa EBITDA:

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) 2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi 2023 vs 2022
Risultato operativo 3.739 3,0% 8.025 7,1% (4.286)
+ Ammortamenti 11.436 9,1% 10.702 9,4% 734
EBITDA 15.175 12,1% 18.727 16,5% (3.552)

L'EBITDA è pari ad Euro 15,2 milioni, in diminuzione rispetto ad Euro 18,7 milioni al 30 giugno 2022. In particolare, il settore Trencher risulta impattato negativamente, rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, da un diverso mix stagionale delle vendite e da oneri non ricorrenti ascrivibili, in particolare, alla consuntivazione di extra-costi in Australia legati alla fase di chiusura di alcune commesse. Incidono, inoltre, gli investimenti volti al rafforzamento organizzativo delle strutture commerciali e di sviluppo business del Gruppo. Anche il settore Ferroviario ha generato una contribuzione inferiore rispetto alla performance degli ultimi trimestri, in attesa del contributo a regime delle ultime commesse acquisite. Il settore Energy, infine, registra una contribuzione in forte ripresa grazie ad un miglior mix di vendita.

Gestione finanziaria

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) 2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi 2023 vs 2022
Proventi/Oneri Finanziari Netti (4.973) -4,0% (2.432) -2,1% (2.541)
Utile/perdite su cambi nette (1.964) -1,6% 5.310 4,7% (7.274)
Adeguamento fair value strumenti finanziari su tassi (141) -0,1% 432 0,4% (573)
Quota degli oneri / (proventi) derivanti da valutazione delle
collegate e delle Joint Ventures non operative
(14) 0,0% 48 0,0% (62)
Totale oneri/proventi finanziari netti (7.092) -5,7% 3.358 3,0% (10.450)

Il risultato della gestione finanziaria netta risulta peggiorativo rispetto a quello dello stesso periodo dell'esercizio precedente per complessivi Euro -10.450 migliaia, a seguito di:

  • un impatto negativo da maggiori perdite cambi per Euro -7.274 migliaia, derivante dallo sfavorevole andamento dei cambi al 30 giugno 2023 rispetto al 31 dicembre 2022, che ha portato nel primo semestre 2023 a registrare perdite nette per un totale di Euro 1.964 migliaia (il larga parte unrealized) rispetto a utili netti di Euro 5.310 migliaia nel primo semestre del 2022 (anche questi il larga parte unrealized);
  • il peggioramento dell'adeguamento del fair value degli strumenti finanziari per Euro -573 migliaia.

5.3 Conto Economico per settore

Ricavi per settore

Nelle tabelle seguenti si riportano i dati economici al 30 giugno 2023 rispetto a quelli del 30 giugno 2022 suddivisi per i tre settori operativi.

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) 2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi 2023 vs 2022
Energy 30.906 24,7% 23.629 20,9% 7.277
Trencher 68.892 55,0% 66.577 58,8% 2.315
Ferroviario 25.499 20,4% 23.048 20,4% 2.451
Totale Ricavi 125.297 100,0% 113.254 100,0% 12.043

Nei primi sei mesi del 2023 il Gruppo ha consolidato ricavi per Euro 125.297 migliaia con un incremento di Euro 12.043 migliaia (pari al 10,6%) rispetto al dato di Euro 113.254 migliaia registrato nello stesso periodo dell'anno precedente. Tale risultato è l'effetto combinato di andamenti diversi di tre settori:

  • Energy: i ricavi ammontano a Euro 30.906 migliaia, in incremento di circa il 30,8% rispetto al dato di Euro 23.629 migliaia realizzato al 30 giugno 2022. Più in particolare, si evidenzia che il segmento Energy Stringing ha realizzato ricavi di Euro 20.881 migliaia nel primo semestre 2023 rispetto al valore di Euro 19.892 migliaia del pari periodo del 2022 (+5,0%), mentre il segmento Energy-Automation ha conseguito ricavi per Euro 10.025 migliaia, rispetto ad Euro 3.737 migliaia al 30 giugno 2022 (+168,3%);
  • Trencher: i ricavi del settore Trencher al 30 giugno 2023 ammonta a Euro 68.892 migliaia, in leggero incremento rispetto al dato di Euro 66.577 migliaia al 30 giugno 2022. Tale incremento è principalmente riconducibile all'andamento dei mercati Mediorientale ed Americano, che hanno compensato la contrazione temporanea registrata sul territorio europeo, in particolare su quello francese;
  • Ferroviario: i ricavi ammontano a Euro 25.499 migliaia, in leggero incremento rispetto al dato di Euro 23.048 migliaia realizzato al 30 giugno 2022. Tale risultato è principalmente riconducibile al timing di esecuzione di alcune commesse mentre nel corso dell'esercizio saranno messe in opera altre commesse acquisite nel corso dello scorso esercizio, a più alto valore aggiunto, a conferma del trend di crescita previsto a Piano.

EBITDA per settore

Nelle tabelle seguenti si riportano i dati economici al 30 giugno 2023 rispetto a quelli del 30 giugno 2022 suddivisi per i tre settori operativi:

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) 2023 % sui ricavi 2022 % sui ricavi 2023 vs 2022
Energy 4.810 15,6% 3.647 15,4% 1.163
Trencher 6.497 9,4% 8.959 13,5% (2.462)
Ferroviario 3.868 15,2% 6.121 26,6% (2.253)
EBITDA 15.175 12,1% 18.727 16,5% (3.552)

Tale risultato è l'effetto combinato di andamenti diversi di tre settori:

  • il settore Energy ha raggiunto un EBITDA di Euro 4.810 migliaia (pari al 15,6% delle vendite), in aumento di Euro 1.163 migliaia rispetto al valore di circa Euro 3,6 milioni del primo semestre 2022. Nello specifico il segmento Energy-Stringing ha consuntivato un EBITDA pari ad Euro 3,3 milioni, in aumento di Euro 1,5 milioni rispetto al valore di Euro 1,8 milioni del primo semestre 2022. Tale incremento è stato reso possibile sia da una migliorata marginalità (ottenuta facendo leva su miglior mix di vendita ed efficientamento della supply chain), sia da un crescente contributo della JV Condux Tesmec, operante negli Stati Uniti. Il segmento Energy-Automation ha ottenuto un EBITDA di Euro 1,5 milioni, in riduzione di Euro 0,3 milioni rispetto al valore di Euro 1,8 milioni dei primi sei mesi 2022. Il minor EBITDA di periodo è stato causato da un peggior mix di vendita stagionale, a sua volta dipendente dalla chiusura di più vecchie forniture, e da un aumento nei costi di sviluppo commerciale, mentre le nuove commesse acquisite in particolare nella prima parte del 2023 non hanno ancora avuto modo di manifestare il loro positivo contributo sul mix di vendita.
  • il settore Trencher ha generato un EBITDA di Euro 6.497 migliaia (pari al 9,4% dei Ricavi), in riduzione di Euro 2.462 migliaia rispetto al valore di circa Euro 9 milioni dei primi sei mesi del 2022. Tale riduzione di EBITDA in termini assoluti, avvenuta come visto in presenza di maggiori vendite, è stata il risultato di spese volte al rafforzamento organizzativo delle strutture commerciali e di sviluppo business del Gruppo (specialmente negli Stati Uniti e, a variazione del perimetro di consolidamento, in Arabia e Qatar), stimati apportare benefici crescenti nella seconda parte dell'esercizio, oltre che dei citati oneri non ricorrenti;
  • il settore Ferroviario ha avuto un EBITDA di Euro 3.868 migliaia (pari al 15,2% dei Ricavi), in riduzione di Euro 2.253 migliaia rispetto ai circa Euro 6,1 milioni al 30 giugno 2022. Tale riduzione, già osservata nei dati del primo trimestre, è motivata dalla minor marginalità sottesa alle vecchie commesse in fase di completamento, mentre le nuove, a maggior marginalità, non hanno ancora manifestato appieno il proprio contributo in termini di peso relativo sul mix di prodotto;

6.Sintesi dei risultati patrimoniali al 30 giugno 2023

Di seguito sono fornite le informazioni riguardanti i principali indicatori patrimoniali del Gruppo, al 30 giugno 2023 comparati con il 31 dicembre 2022 In particolare si riporta lo schema riclassificato per fonti ed impieghi dello stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2023 ed al 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) Al 30 giugno 2023 Al 31 dicembre 2022 2023 vs 2022
IMPIEGHI
Capitale circolante netto 98.901 80.631 18.270
Immobilizzazioni 110.841 111.658 (817)
Altre attività e passività a lungo termine 20.521 19.452 1.069
Capitale investito netto 230.263 211.741 18.522
FONTI
Indebitamento finanziario netto 150.317 128.364 21.953
Patrimonio netto 79.946 83.377 (3.431)
Totale fonti di finanziamento 230.263 211.741 18.522

A) Capitale circolante

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce "Capitale Circolante Netto" al 30 giugno 2023 ed al 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) Al 30 giugno 2023 Al 31 dicembre 2022 2023 vs 2022
Crediti commerciali 50.956 56.229 (5.273)
Lavori in corso su ordinazione 25.405 24.973 432
Rimanenze 116.817 101.411 15.406

Il Capitale circolante netto, pari ad Euro 98.901 migliaia, si incrementa di Euro 18.270 migliaia (pari al 27,7%) rispetto al 31 dicembre 2022. Tale andamento è principalmente riconducibile all'incremento della voce "Rimanenze" per Euro 15.406 migliaia, a fronte dell'importante programma di produzione avviato dal Gruppo nel primo semestre, e che si stima comporterà vendite incrementali nella seconda parte dell'anno. Inoltre, si evidenzia che la forte diminuzione delle Altre attività/passività correnti è da leggersi congiuntamente alle variazioni intervenute nei Lavori in corso su ordinazione e nei Crediti commerciali; ciò a seguito della chiusura nel primo semestre 2023 dello Stato Avanzamento Lavori relativo a una commessa del segmento Rail e contemporanea sua fatturazione al cliente, con conseguente riclassifica contabile che ha comportato una diminuzione dei Lavori in corso di ordinazione per 12 milioni di Euro, con al contempo un incremento dei Crediti commerciali per 5 milioni di Euro e una diminuzione delle Altre passività correnti per 7 milioni di Euro (a fronte della quota-parte fatturata oggetto di precedente incasso anticipato).

B) Immobilizzazioni

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce "Immobilizzazioni" al 30 giugno 2023 ed al 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) Al 30 giugno 2023 Al 31 dicembre 2022 2023 vs 2022
Attività immateriali 35.264 32.293 2.971
Attività materiali 48.592 51.759 (3.167)
Diritti d'uso 20.734 21.939 (1.205)
Partecipazioni in imprese collegate 6.210 5.639 571
Altre partecipazioni 41 28 13
Immobilizzazioni 110.841 111.658 (817)

Il totale delle immobilizzazioni registra un decremento netto di Euro 817 migliaia rispetto al 31 dicembre 2022.

C) Indebitamento finanziario netto

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce "Indebitamento finanziario netto" al 30 giugno 2023 ed al 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) Al 30 giugno 2023 di cui con parti
correlate e
gruppo
Al 31 dicembre
2022
di cui con parti
correlate e
gruppo
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (25.650) (50.987)
Attività finanziarie correnti (31.436) (2.376) (17.163) (2.596)
Passività finanziarie correnti 91.771 1.081 80.086 4.144
Passività finanziarie da diritti d'uso correnti 8.253 7.280
Strumenti finanziari derivati quota corrente - -
Indebitamento finanziario corrente 42.938 (1.295) 19.216 1.548
Passività finanziarie non correnti 92.852 1.899 92.376 -
Passività finanziarie da diritti d'uso non correnti 14.527 16.772
Strumenti finanziari derivati quota non corrente - -
Indebitamento finanziario non corrente 107.379 1.899 109.148 -
Indebitamento finanziario netto come da
comunicazione ESMA 32-382-1138
150.317 604 128.364 1.548
Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
Indebitamento finanziario netto del Gruppo 150.317 604 128.364 1.548

Nel corso dei primi sei mesi del 2023, l'indebitamento finanziario netto del Gruppo si incrementa rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2022 di Euro 21.953 migliaia. Tale variazione è riconducibile, per Euro 18.270 migliaia, all'incremento del capitale circolante netto, e, per Euro 3.683 migliaia, al flusso negativo di periodo incluse le variazioni delle poste finanziarie relative all'applicazione del principio contabile IFRS16.

L'indebitamento finanziario netto ante l'applicazione dell'IFRS 16 al 30 giugno 2023, invece, è pari ad Euro 127.537 migliaia, con un incremento rispetto a fine 2022 Euro 23.225 migliaia.

Con riferimento alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 30 giugno 2023, esse sono risultate pari a Euro 25.650 migliaia, in diminuzione di Euro 25.337 migliaia rispetto al valore di Euro 50.987 migliaia del 31 dicembre 2022, sia per effetto dei rimborsi di periodo di finanziamenti a medio-lungo termine che per il finanziamento delle esigenze in particolare di capitale circolante di periodo. Sono invece aumentate le passività finanziarie correnti, passate da Euro 80.086 migliaia al 31 dicembre 2022 agli Euro 91.771 migliaia al 30 giugno 2023, mentre le passività finanziarie non correnti sono state pari al 30 giugno 2023 a Euro 92.852 migliaia, in leggero incremento rispetto agli Euro 92.376 migliaia, in virtù di nuove linee a medio-lungo termine ottenute nel semestre, al netto di quanto riclassificato tra le passività correnti per quanto riguarda i rimborsi dei prossimi 12 mesi.

Si precisa che i contratti di finanziamento e i prestiti obbligazionari in essere prevedono contrattualmente il conteggio dei covenants finanziari sulla base di un indebitamento finanziario netto calcolato sui dati di bilancio consolidato al 31 dicembre e ante applicazione IFRS 16. Il contratto di finanziamento della controllata Tesmec USA, Inc. prevede covenants finanziari da calcolarsi trimestralmente sui dati del bilancio combined delle controllate americane del Gruppo. Al 30 giugno 2023 tali parametri risultano rispettati. Si rimanda a quanto in precedenza illustrato circa la valutazione prospettica condotta per la valutazione della capacità del Gruppo di rispettare i parametri finanziari contrattualmente previsti al 31 dicembre 2023.

7.Gestione e tipologia dei rischi finanziari

Per la gestione dei rischi finanziari si rimanda al paragrafo "Politica di gestione del rischio finanziario" contenuto nelle Note Illustrative della Relazione Finanziaria Annuale dell'esercizio 2022, in cui vengono illustrate le politiche del Gruppo in merito alla gestione dei rischi finanziari.

8.Operazioni atipiche e/o inusuali e non ricorrenti con parti correlate

In ottemperanza alle comunicazioni Consob del 20 febbraio 1997, del 27 febbraio 1998, del 30 settembre 1998, del 30 settembre 2002 e del 27 luglio 2006, si precisa che non si rilevano operazioni con parti correlate di carattere atipico e inusuale, estranee alla normale gestione d'impresa o tali da arrecare pregiudizio alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Per le informazioni rilevanti infragruppo e con parti correlate si rimanda al paragrafo "Rapporti con parti correlate" contenuto nelle Note Illustrative.

9.Dipendenti del Gruppo

La media dei dipendenti del Gruppo nel primo semestre 2023, comprensivo degli organici delle società consolidate integralmente, è pari a 990 unità contro le 945 unità del primo semestre 2022.

10.Altre informazioni

Eventi successivi alla chiusura del periodo

Tra gli eventi successivi del semestre si segnalano in particolare i seguenti:

▪ in data 27 luglio 2023, la controllata Tesmec USA Inc. ha sottoscritto un contratto di finanziamento pari a USD 7,5 milioni con Worldbusiness Capital. Tale finanziamento ha una durata di 10 anni con scadenza 1° luglio 2033 e con tasso variabile secondo lo U.S. 3-Month Treasury Bill Rate più uno spread del 3,75%.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nel primo semestre del 2023, Tesmec ha proseguito nel proprio percorso di crescita, grazie alla capacità di adattarsi alle sfide esterne e anticipare le tendenze del mercato. Il Gruppo ha diversificato le proprie attività geograficamente e per settore e ha ulteriormente investito in settori strategici, ad alta vivacità e prospettive di crescita, come quello Trencher, con soluzioni per la digitalizzazione e la realizzazione delle reti di telecomunicazione, oltre che per lo sviluppo del settore mining. Inoltre, Tesmec può beneficiare del nuovo Piano americano IRA - Inflation Reduction Act - che dovrebbe favorire ulteriormente le produzioni statunitensi, contribuendo alla performance dell'esercizio 2023. Nel settore Ferroviario, gli investimenti per la riduzione della congestione dei veicoli su gomma, per l'aumento della mobilità sostenibile, per la diagnostica e manutenzione delle linee per garantire la sicurezza del trasporto ferroviario, stanno dando ottimi risultati. Nel settore Energy si conferma il crescente passaggio all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, con conseguente adeguamento delle reti elettriche alle nuove esigenze. Per l'esercizio 2023, nonostante un primo semestre non in linea in termini di marginalità e generazione di cassa, Tesmec, sulla base dei dati di forecast esaminati dal Consiglio di Amministrazione in data 4 agosto 2023, conferma le previsioni del Budget e conseguentemente la stima di ricavi nella fascia alta del range del Piano Industriale 2021-2023, tra i 280-290 milioni di euro, con una marginalità prevista tra il 16% ed il 17%, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente, grazie alle previsioni di vendita sostenute attuale backlog e dal rafforzamento della struttura organizzativa. Inoltre, sempre sulla base dei dati del citato forecast, si ritiene che l'Indebitamento Finanziario Netto migliori rispetto alla chiusura dell'esercizio 2022, con confermata capacità del Gruppo di rispettare i parametri finanziari previsti da alcuni contratti di finanziamento, anche a seguito dell'applicazione alle previsioni di forecast di analisi di sensitività volte a stimare gli effetti di andamenti difformi dalle attese.

In conclusione, Tesmec si conferma una realtà solida e in crescita, che è in grado di adattarsi alle sfide del mercato e di anticipare le tendenze del futuro.

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Prospetti contabili consolidati

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 30 giugno 2023 e al 31 dicembre 2022

Note 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
(In migliaia di Euro)
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 6 35.264 32.293
Attività materiali 7 48.592 51.759
Diritti d'uso 8 20.734 21.939
Partecipazioni in imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 6.210 5.639
Altre partecipazioni 41 28
Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti 9 9.753 10.549
Strumenti finanziari derivati 18 612 753
Crediti per imposte anticipate 18.443 16.349
Crediti commerciali non correnti 2.751 1.754
Altre attività non correnti 1.211 1.204
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 143.611 142.267
ATTIVITA' CORRENTI
Lavori in corso su ordinazione 10 25.405 24.973
Rimanenze 11 116.817 101.411
Crediti commerciali 12 50.956 56.229
di cui con parti correlate: 12 2.105 2.027
Crediti tributari 2.534 2.412
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti 13 31.436 17.163
di cui con parti correlate: 13 2.376 2.596
Altre attività correnti 16.841 12.252
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 25.650 50.987
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 269.639 265.427
TOTALE ATTIVITA' 413.250 407.694
PATRIMONIO NETTO
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 14 15.702 15.702
Riserve / (deficit) 14 64.380 57.290
Utile netto / (perdita) di gruppo 14 (3.012) 7.862
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 77.070 80.854
Capitale e riserve / (deficit) di terzi 2.469 2.469
Utile netto / (perdita) di pertinenza di terzi 407 54
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 2.876 2.523
TOTALE PATRIMONIO NETTO 79.946 83.377
PASSIVITA' NON CORRENTI
Finanziamenti a medio-lungo termine 15 92.852 91.130
di cui con parti correlate: 15 1.899 -
Prestito obbligazionario - 1.246
Passività finanziarie da diritti d'uso non correnti 14.527 16.772
Passività per benefici ai dipendenti 3.915 3.958
Imposte differite passive 8.334 7.199
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 119.628 120.305
PASSIVITA' CORRENTI

Debiti verso banche e altri finanziatori 16 89.283 76.369
di cui con parti correlate: 16 1.081 4.144
Prestito obbligazionario 2.488 3.717
Passività finanziarie da diritti d'uso correnti 8.253 7.280
Debiti commerciali 17 77.619 74.178
di cui con parti correlate: 1.123 1.177
Acconti da clienti 5.185 12.574
Debiti tributari 4.324 4.421
Fondi per rischi ed oneri 3.766 3.759
Altre passività correnti 22.758 21.714
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 213.676 204.012
TOTALE PASSIVITA' 333.304 324.317
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 413.250 407.694

Conto economico consolidato per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 e 2022

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) Note 2023 2022
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 19 125.297 113.254
di cui con parti correlate: 19 5.256 4.086
Costi per materie prime e materiali di consumo (52.139) (43.648)
di cui con parti correlate: (102) (8)
Costi per servizi (28.330) (22.131)
di cui con parti correlate: (31) (17)
Costo del lavoro (32.245) (29.845)
Altri costi/ricavi operativi netti (4.168) (3.455)
di cui con parti correlate: 84 98
Ammortamenti (11.436) (10.702)
Incrementi di immobilizzazioni per costi di sviluppo 5.977 4.636
Quota degli oneri / (proventi) derivanti da valutazione delle Joint Venture
operative
783 (84)
Totale costi operativi 20 (121.558) (105.229)
Risultato operativo 3.739 8.025
Oneri finanziari (8.912) (6.045)
di cui con parti correlate: (206) (246)
Proventi finanziari 1.834 9.355
di cui con parti correlate: 40 51
Quota degli oneri / (proventi) derivanti da valutazione delle collegate e delle
Joint Ventures non operative
(14) 48
Utile / (perdita) ante imposte (3.353) 11.383
Imposte sul reddito 748 (3.502)
Utile / (perdita) del periodo (2.605) 7.881
Utile / (perdita) di terzi 407 (1)
Utile / (perdita) di Gruppo (3.012) 7.882
Utile / (perdita) per azione base e diluito (0,0050) 0,013

Conto economico complessivo consolidato per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 e 2022

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) Note 2023 2022
UTILE / (PERDITA) DEL PERIODO (2.605) 7.881
Altre componenti di conto economico complessivo:
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utili/(perdita) d'esercizio:
Differenze di conversione di bilanci esteri 14 (480) 2.427
Altri movimenti (346) -
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utili/(perdita) d'esercizio:
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti
- 615
Imposte sul reddito - (148)
- 467
Totale altri utili/(perdite) al netto dell''effetto fiscale (826) 2.894
Totale utile (perdita) complessiva al netto delle imposte (3.431) 10.775
Attribuibile a:
Azionisti della capogruppo (3.838) 10.776
Azionisti di minoranza 407 (1)

Rendiconto finanziario consolidato per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 e 2022

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) Note 2023 2022
FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' OPERATIVE
Utile/(Perdita) del periodo (2.605) 7.881
Rettifiche per riconciliare l'Utile netto al flusso di cassa generato / (assorbito)
dalle attività operative:
Ammortamenti 6-7-8 11.436 10.702
Accantonamenti per passività per benefici ai dipendenti 745 89
Accantonamenti per fondi rischi ed oneri / fondo obsolescenza magazzino /
fondo svalutazione crediti
1.216 1.790
Pagamenti per benefici ai dipendenti (787) (347)
Pagamenti per fondi rischi ed oneri (187) (42)
Variazione netta di imposte anticipate e imposte differite passive (1.242) 1.197
Variazione di fair value strumenti finanziari 18 141 (431)
Variazioni nelle attività e passività operative:
Crediti commerciali 12 (4.527) (17.519)
di cui con parti correlate: 12 (79) (742)
Rimanenze 10-11 (17.390) (13.325)
Debiti commerciali 17 6.359 8.811
di cui con parti correlate: (54) (118)
Altre attività e passività correnti (3.811) (1.864)
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO DALLE ATTIVITA' OPERATIVE (A) (10.652) (3.058)
FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in attività materiali 7 (4.772) (5.089)
Investimenti in attività immateriali 6 (6.960) (6.416)
Investimenti in Diritti d'uso 8 (2.691) (3.099)
(Investimenti) / Dismissioni di attività finanziarie (14.446) (352)
di cui con parti correlate: 220 (596)
Vendita di attività materiali, immateriali e diritti d'uso 6-7-8 3.751 4.905
FLUSSO DI CASSA NETTO ASSORBITO DALLE ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (B) (25.118) (10.051)
FLUSSO DI CASSA DALLE ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Erogazioni di finanziamenti a medio-lungo termine 15 18.017 3.675
di cui con parti correlate: 15 1.899 (3.623)
Iscrizione passività finanziarie da diritti d'uso 3.343 4.145
Rimborso di finanziamenti a medio-lungo termine 15 (23.170) (8.622)
Rimborso di Passività finanziarie da diritti d'uso (4.081) (3.775)
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine 15 17.073 91
di cui con parti correlate: 3.063 2.139
Variazione perimetro di consolidamento - 40
Altre variazioni 14 (346) -
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO / (ASSORBITO) DALLE ATTIVITA' DI
FINANZIAMENTO (C) 10.836 (4.446)
FLUSSO DI CASSA COMPLESSIVO (D=A+B+C) (24.934) (17.555)
EFFETTO DEI CAMBI SULLE DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (E) (403) 771
DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (F) 50.987 50.189
DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (G=D+E+F) 25.650 33.405
Informazioni aggiuntive:
Interessi pagati 5.998 3.085
Imposte sul reddito pagate 888 264

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 e 2022

(In migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Azioni
Proprie
Riserva da
conversione
Altre
riserve
Risultato
del
periodo
Totale
Patrimonio
Netto di
Gruppo
Totale
Patrimonio
netto di
terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 1° gennaio 2023 15.702 2.141 39.215 (2.341) 3.873 14.402 7.862 80.854 2.523 83.377
Utile/(perdita) del periodo - - - - - - (3.012) (3.012) 407 (2.605)
Altre variazioni - - - - (346) - - (346) - (346)
Altri utili/(perdite) - - - - (426) - - (426) (54) (480)
Totale utile/(perdita) complessiva - - - - (772) - (3.012) (3.784) 353 (3.431)
Destinazione utile dell'esercizio - 207 - - - 7.655 (7.862) - - -
Saldo al 30 giugno 2023 15.702 2.348 39.215 (2.341) 3.101 22.057 (3.012) 77.070 2.876 79.946
(In migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Azioni
Proprie
Riserva da
conversione
Altre
riserve
Risultato
del
periodo
Totale
Patrimonio
Netto di
Gruppo
Totale
Patrimonio
netto di
terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 1° gennaio 2022 15.702 2.141 39.215 (2.341) 3.886 12.769 1.195 72.567 75 72.642
Utile/(perdita) del periodo - - - - - - 7.882 7.882 (1) 7.881
Altri utili/(perdite) - - - - 2.422 467 - 2.889 5 2.894
Totale utile/(perdita) complessiva - - - - 2.422 467 7.882 10.771 4 10.775
Variazione perimetro di
consolidamento
- - - - - 40 - 40 40
Destinazione utile dell'esercizio - - - - - 1.195 (1.195) - - -
Saldo al 30 giugno 2022 15.702 2.141 39.215 (2.341) 6.308 14.471 7.882 83.378 79 83.457

Note esplicative

Principi contabili e criteri di redazione adottati nella preparazione del bilancio consolidato al 30 giugno 2023

1.Informazioni societarie

La capogruppo Tesmec S.p.A. (di seguito "Capogruppo" o "Tesmec") è un ente giuridico organizzato secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana. Le azioni ordinarie di Tesmec sono quotate sul circuito telematico della Borsa di Milano – MTA – Segmento STAR a partire dal 1° luglio 2010. La sede legale del Gruppo Tesmec (di seguito "Gruppo" o "Gruppo Tesmec") è a Milano in Piazza S. Ambrogio n. 16.

2.Criteri di redazione

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 è stato predisposto in conformità agli IFRS, ed è stato redatto in forma abbreviata, utilizzando i criteri per la redazione dei bilanci intermedi previsti dal principio contabile internazionale IAS 34 Bilanci intermedi in conformità agli IFRS.

I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 sono quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 predisposto in conformità agli IFRS, ad eccezione di quanto riportato al paragrafo 4. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo.

È da rilevare come la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato richieda da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio consolidato semestrale abbreviato. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte degli Amministratori stessi, dovessero differire dalle circostanze effettive, saranno modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse variano. Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi afferenti la stima dei ricavi e dell'avanzamento delle commesse, la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti e la stima dei fondi rettificativi delle voci dell'attivo circolante sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui – per quanto concerne la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti - vi siano indicatori di impairment che richiedano una immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

In particolare, si segnala che lo schema della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, del conto economico consolidato, del conto economico complessivo consolidato, delle movimentazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato sono redatti in forma estesa e sono gli stessi adottati per il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022. Le note illustrative riportate nel seguito, invece, sono presentate in forma abbreviata e pertanto non includono tutte le informazioni richieste per un bilancio annuale. In particolare si segnala che, come previsto dallo IAS 34, allo scopo di evitare la duplicazione di informazioni già pubblicate, le note di commento si riferiscono esclusivamente a quelle componenti della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, del conto economico consolidato, del conto economico complessivo consolidato, delle movimentazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato la cui composizione o la cui variazione, per importo, per natura o perché inusuale, sono essenziali ai fini della comprensione della situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Nel bilancio consolidato semestrale abbreviato i dati economici e del rendiconto finanziario del semestre sono confrontati con quelli dell'analogo semestre del precedente esercizio. La posizione finanziaria netta e le voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 30 giugno 2023 sono confrontate con i corrispondenti dati consuntivi al 31 dicembre 2022. Il bilancio consolidato semestrale, non esponendo tutta l'informativa richiesta nella redazione del bilancio consolidato annuale, deve essere letto unitamente al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 è costituito dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria consolidata, del conto economico consolidato, del conto economico complessivo consolidato, delle movimentazioni di patrimonio netto consolidato e del rendiconto finanziario consolidato e dalle presenti note illustrative. Nella presentazione di tali prospetti sono riportati quali dati comparativi, quelli previsti dallo IAS 34 (31 dicembre 2022 per la situazione patrimoniale-finanziaria e primo semestre 2022 per il conto economico consolidato, per il conto economico complessivo consolidato, per le movimentazioni di patrimonio netto e per il rendiconto finanziario).

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023 è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato la capacità della Società e del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro di almeno 12 mesi, elaborando a tale fine scenari alternativi di previsione in cui sono stati riflessi gli effetti di possibili andamenti difformi rispetto a quanto previsto nel forecast esaminato dal Consiglio di Amministrazione in data 4 agosto 2023 sulla base del quale sono state confermate le previsioni di Budget. Alla luce delle previsioni del Forecast e delle relative analisi di sensitività, il Consiglio di Amministrazione ha valutato positivamente la sussistenza del requisito della continuità aziendale sulla base del quale la relazione semestrale è stata predisposta ed approvata, in quanto non sussistono incertezze significative sulla continuità aziendale. Andamenti ulteriormente difformi dalle previsioni aziendali del forecast e delle connesse analisi di sensitività, con particolare riferimento a rallentamenti nella realizzazione del portafoglio ordini e di conseguenza nella consuntivazione dei ricavi, ad incrementi dei costi di approvvigionamento superiori agli scenari incorporati nelle menzionate previsioni, potrebbero determinare il raggiungimento di risultati inferiori alle attese, con possibili effetti ad oggi non prevedibili sulla capacità della Società e del Gruppo di rispettare i covenants finanziari.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato adotta l'Euro come valuta di presentazione. I saldi di bilancio e delle note al bilancio sono espressi in migliaia di Euro, salvo quando specificatamente indicato.

La pubblicazione del bilancio consolidato semestrale del Gruppo Tesmec per il periodo chiuso al 30 giugno 2023, è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 4 agosto 2023.

Conversione dei bilanci in moneta diversa dall'Euro e delle poste in valuta estera

I cambi utilizzati per la determinazione del controvalore in Euro dei bilanci espressi in valuta estera delle società controllate (valuta per 1 Euro) sono riportati nella seguente tabella:

Cambi medi per il Cambi di fine periodo
semestre chiuso al 30 giugno al 30 giugno
2023 2022 2023 2022
Dollaro USA 1,0807 1,0934 1,0866 1,0387
Rublo Russo 83,6510 83,7419 95,1052 53,8580
Rand 19,6792 16,8485 20,5785 17,0143
Renminbi 7,4894 7,0823 7,8983 6,9624
Riyal Qatar 3,9336 3,9800 3,9552 3,7809
Dinaro Algerino 147,0336 156,2732 147,2750 152,0941
Dinaro Tunisino 3,3389 3,2561 3,3577 3,2186
Dollaro Australiano 1,5989 1,5204 1,6398 1,5099
Dollaro Neozelandese 1,7318 1,6491 1,7858 1,6705
Riyal Saudita 4,0525 4,1002 4,0748 3,8951
Franco CFA 655,9570 655,9570 655,9570 655,9570
Franco GNF 9.209,3886 9.629,0164 9.251,3029 8.973,3986
Dinaro Marocchino 11,0210 10,6040 10,7560 10,5420

3.Criteri e area di consolidamento

Al 30 giugno 2023 l'area di consolidamento non presenta variazioni rispetto al 31 dicembre 2022.

4.Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi e modifiche in vigore dal 1° gennaio 2023. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

Diverse modifiche si applicano per la prima volta nel 2023, ma non hanno avuto un impatto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo.

IFRS 17 Contratti assicurativi

Nel maggio 2017 lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Contratti assicurativi, un nuovo principio contabile per i contratti assicurativi che considera la rilevazione e la misurazione, la presentazione e l'informativa. L'IFRS 17 sostituisce l'IFRS 4 Contratti assicurativi emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad es. vita, danni, assicurazione diretta e riassicurazione), indipendentemente dal tipo di entità che li emette, così come ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale; sono applicabili alcune eccezioni con riferimento all'ambito di applicazione. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di fornire un modello contabile per i contratti assicurativi più utile e coerente per gli assicuratori. Contrariamente ai requisiti dell'IFRS 4, che si basano in gran parte sul mantenimento dei precedenti principi contabili locali, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi, che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. L'IFRS 17 si basa su un modello generale, integrato da:

  • Un adattamento specifico per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (l'approccio della commissione variabile)
  • Un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo.

Definition of Accounting Estimates – Amendments to IAS 8

Le modifiche allo IAS 8 chiariscono la distinzione tra cambiamenti di stime contabili, cambiamenti di principi contabili e correzione di errori. Chiariscono inoltre in che modo le entità utilizzano le tecniche di valutazione e gli input per sviluppare le stime contabili.

Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo.

Disclosure of Accounting Policies - Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2

Le modifiche allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements forniscono indicazioni ed esempi per aiutare le entità ad applicare i giudizi significativi all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di divulgare i propri principi contabili "significativi" con l'obbligo di divulgare i propri principi contabili "rilevanti" e aggiungendo una guida su come le entità applicano il concetto di materialità nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili.

Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo, ma si prevede che influenzeranno l'informativa sui principi contabili nel bilancio consolidato annuale del Gruppo.

Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction – Amendments to IAS 12

Le modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito restringono l'ambito di applicazione dell'eccezione alla rilevazione iniziale, in modo che non si applichi più alle transazioni che danno origine a differenze temporanee tassabili e deducibili uguali come le locazioni e le passività per lo smantellamento. Le modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo.

5. Impairment Test

Come previsto dallo IAS 36, il Gruppo verifica almeno a ogni data di riferimento di bilancio se vi siano indicatori che il valore delle attività immobilizzate possa aver subito una riduzione, stimando quindi in tali circostanze il valore recuperabile di tale attività e l'eventuale differenza rispetto ai carrying amount. Nel valutare l'eventualità che una o più CGU possano aver subito una riduzione durevole di valore, vengono considerate indicazioni derivanti da fonti d'informazione sia interne sia esterne al Gruppo.

Ai fini della redazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2023, in considerazione dei risultati delle principali società controllate che corrispondono alle CGU identificate a livello di bilancio consolidato, non sono stati identificati indicatori di impairment di carattere generale e pertanto non è stato necessario effettuare un impairment test di carattere generale relativo alla totalità delle attività non correnti detenute dal Gruppo.

Con riferimento alla CGU O.O.O. Tesmec RUS (Russia), si osserva che il mercato di riferimento della medesima è interessato direttamente dalle incertezze connesse al conflitto russo-ucraino tuttora in corso. Tale contesto obbliga la direzione a effettuare una specifica valutazione in termini di recuperabilità dei net assets della CGU stessa. A tal proposito si precisa che Tesmec, nel corso degli anni, ha sviluppato una presenza commerciale e di offerta di servizi tramite la controllata O.O.O. Tesmec RUS che, proprio per la sua essenza commerciale, non presenta immobilizzazioni di valore rilevante e, di conseguenza, non è esposta ad un significativo rischio di impairment delle stesse. Il valore dei net asset attribuibili alle operations in Russia ammonta complessivamente a circa Euro 1,5 milioni negativi, inclusivi di un'esposizione della controllata di diritto russo verso le società italiane del Gruppo di circa Euro 2,5 milioni. In merito agli eventi recenti e alle conseguenti sanzioni e limitazioni alle operazioni commerciali con la Russia, il management team di Tesmec sta monitorando costantemente la situazione al fine di poter effettuare valutazioni circa la futura operatività della controllata nel pieno rispetto delle regole comunitarie ed internazionali (rispetto alle quali non si segnalano in particolare rapporti con soggetti oggetto di sanzioni).

COMMENTI ALLE PRINCIPALI VOCI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

6.Attività immateriali

Di seguito riportiamo la composizione e movimentazione della voce "Attività immateriali" del periodo chiuso al 30 giugno 2023:

(In migliaia di Euro) 1° gennaio
2023
Incrementi per
acquisti
Riclassifiche Decrementi Ammortamenti Differenze
cambio
30 giugno
2023
Costi di impianto e ampliamento 12 - (12) - - - -
Spese di sviluppo 13.675 978 3.639 (17) (3.022) (13) 15.240
Diritti e Marchi 5.820 361 303 (81) (914) (4) 5.485
Altre immobilizzazioni immateriali 31 9 12 - (5) - 47
Avviamento 3.014 - - - - - 3.014
Immobilizzazioni in corso 9.741 5.612 (3.872) (3) - - 11.478
Totale attività immateriali 32.293 6.960 70 (101) (3.941) (17) 35.264

La voce attività immateriali al 30 giugno 2023 ammonta ad Euro 35.264 migliaia e si incrementa di Euro 2.971 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione fa principalmente riferimento a:

  • immobilizzazioni in corso per Euro 5.612 migliaia relativi principalmente a progetti di sviluppo in corso. Tali costi si riferiscono principalmente a progetti di diagnostica relativi al settore ferroviario dove è in corso di sviluppo un nuovo veicolo innovativo;

  • spese di sviluppo, che registrano incrementi nel corso dei primi sei mesi del 2023 pari ad Euro 978 migliaia, e ammortamenti di competenza per Euro 3.022 migliaia. Gli incrementi del periodo sono relativi a immobilizzazioni in corso concluse ed entrate in ammortamento.

7.Attività materiali

Di seguito riportiamo la composizione e movimentazione della voce "Attività materiali" del periodo chiuso al 30 giugno 2023:

(In migliaia di Euro) 1° gennaio
2023
Incrementi
per acquisti
Riclassifiche Decrementi Ammortamenti Differenze
cambio
30 giugno
2023
Terreni 4.401 - - - - (4) 4.397
Fabbricati 15.081 34 - (12) (331) (97) 14.675
Impianti e macchinari 6.002 378 842 (71) (663) (9) 6.479
Attrezzature 1.395 160 7 - (309) (15) 1.238
Altri beni 21.206 3.003 51 (3.461) (2.447) (448) 17.904
Immobilizzazioni in corso 3.674 1.197 (970) - - (2) 3.899
Totale attività materiali 51.759 4.772 (70) (3.544) (3.750) (575) 48.592

La voce attività materiali al 30 giugno 2023 ammonta ad Euro 48.592 migliaia e risulta decrementata rispetto all'esercizio precedente per Euro 3.167 migliaia.

La variazione è riconducibile principalmente al decremento della voce "Altri beni" per Euro 3.461 migliaia relativi per la maggior parte alla vendita di macchinari trencher precedentemente iscritti in flotta.

8.Diritti d'uso

Di seguito riportiamo la composizione e movimentazione della voce "Diritti d'uso" del periodo chiuso al 30 giugno 2023:

(In migliaia di Euro) 1° gennaio
2023
Incrementi
per acquisti
Riclassifiche Decrementi Ammortamenti Differenze
cambio
30 giugno
2023
Fabbricati - diritti d'uso 9.030 647 - (4) (1.399) (35) 8.239

Impianti e macchinari - diritti d'uso
Attrezzature - diritti d'uso
97
3
599
-
-
-
-
-
(20)
(3)
-
-
676
-
Altri beni - diritti d'uso 12.809 1.445 - (102) (2.323) (10) 11.819
Totale diritti d'uso 21.939 2.691 - (106) (3.745) (45) 20.734

La voce diritti d'uso al 30 giugno 2023 ammonta ad Euro 20.734 migliaia e risulta decrementata di Euro 1.205 migliaia rispetto all'esercizio precedente per Euro 3.745 migliaia in relazione agli ammortamenti del periodo.

9.Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti

Si riporta di seguito il dettaglio della voce crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti al 30 giugno 2023 confrontata con il 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
Depositi cauzionali 96 100
Crediti verso società di factoring 4.358 4.358
Crediti finanziari verso terzi 5.299 6.091
Crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti 9.753 10.549

La voce Crediti finanziari verso terzi rispetto all'esercizio precedente si è decrementata di Euro 796 migliaia ed è legata principalmente all'iscrizione di crediti finanziari generati da vendite di macchinari trencher con estese condizioni di pagamento e che prevedono la maturazione di interessi attivi.

I Crediti finanziari verso terzi sono esposti al netto di una svalutazione pari ad Euro 409 migliaia riconducibile alla parziale svalutazione di alcuni crediti verso talune controparti del settore trencher operanti in paesi dell'area Africa le cui posizioni erano state oggetto nei precedenti esercizi di definizione di piani di pagamento finanziariamente onerosi che non sono stati rispettati in tutto o in parte anche in connessione alle difficoltà operative e finanziarie delle controparti stesse per effetto della pandemia. Al riguardo sono in corso azioni volte al recupero dei crediti in essere nonché – più in generale - al monitoraggio dell'esposizione del Gruppo verso tale tipologia di controparti.

10.Lavori in corso su ordinazione

Si riporta di seguito il dettaglio della voce Lavori in corso su ordinazione al 30 giugno 2023 confrontata con il 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
Lavori in corso (Lordi) 60.832 59.017
Acconti da committenti (35.427) (34.044)
Lavori in corso su ordinazione 25.405 24.973

I "lavori in corso" sono principalmente riferiti al settore ferroviario dove i macchinari sono prodotti su specifiche esigenze del cliente. I "lavori in corso" vengono iscritti tra le attività se, sulla base di un'analisi condotta contratto per contratto, il valore lordo dei lavori in corso risulta superiore agli acconti dai clienti o, tra le passività, se gli acconti risultano superiori ai relativi lavori in corso.

Qualora gli acconti risultino non incassati alla data di bilancio, il valore corrispondente è iscritto tra i crediti verso clienti.

11.Rimanenze

Si riporta di seguito il dettaglio della voce Rimanenze al 30 giugno 2023 confrontata con il 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
Materie prime e di consumo 82.290 69.686
Prodotti in corso di lavorazione 9.732 9.663
Prodotti finiti e merci 21.283 20.096
Acconti a fornitori per beni 3.112 1.966
Totale rimanenze 116.817 101.411

La voce rimanenze rispetto al 31 dicembre 2022 registra un incremento di Euro 15.406 migliaia a seguito di un maggior approvvigionamento al fine di supportare la crescita prevista nel secondo semestre dell'anno e come detto garantirsi dal previsto aumento dei prezzi e da eventuali difficoltà di approvvigionamento.

Si riporta di seguito la movimentazione del fondo obsolescenza magazzino per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 confrontata con quella del 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
Valore al 1° gennaio 7.708 6.646
Accantonamenti 549 974
Utilizzi - -
Differenze cambio (49) 88
Totale fondo obsolescenza magazzino 8.208 7.708

Il valore del fondo obsolescenza di magazzino risulta altresì incrementato di Euro 500 migliaia rispetto al valore del 31 dicembre 2022. La valutazione di congruità del fondo viene effettuata periodicamente allo scopo di monitorare costantemente l'effettivo livello di recuperabilità delle rimanenze attraverso le vendite.

12.Crediti commerciali

Si riporta di seguito il dettaglio della voce Crediti Commerciali al 30 giugno 2023 confrontata con il 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
Crediti commerciali verso clienti terzi 48.851 54.202
Crediti commerciali verso società collegate, parti correlate e joint venture 2.105 2.027
Totale crediti commerciali 50.956 56.229

Si riporta di seguito la movimentazione dei fondi svalutazione crediti per il semestre chiuso al 30 giugno 2023 confrontata con quella del 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
Valore al 1° gennaio 5.875 3.754
Variazione perimetro di consolidamento - 468
Accantonamenti 381 1.247
Utilizzi (18) (460)
Riclassifiche (899) 818
Differenze cambio (32) 48
Totale fondo svalutazione crediti 5.307 5.875

Il valore del fondo svalutazione crediti risulta altresì decrementato di Euro 568 migliaia rispetto all'esercizio precedente anche per effetto della riclassifica di alcune posizioni creditorie di natura commerciale - oggetto di accantonamento a fondo svalutazione in precedenti esercizi - a crediti di natura finanziaria. Gli utilizzi e accantonamenti relativi al fondo svalutazione crediti sono inclusi nella voce "altri costi/ricavi operativi netti" del conto economico.

13.Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti

Si riporta di seguito il dettaglio dei crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti al 30 giugno 2023 ed al 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
Crediti finanziari verso società collegate, parti correlate e joint venture 2.376 2.596
Crediti verso società di factoring 5.226 2.443
Crediti finanziari verso terzi 23.772 12.053
Altre attività finanziarie correnti 62 71
Totale crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti 31.436 17.163

L'incremento delle attività finanziarie correnti che passano da Euro 17.163 migliaia ad Euro 31.436 migliaia è dovuto principalmente all'incremento di posizioni a credito relative a specifici contratti siglati con terze parti sui quali viene applicato un tasso di interesse e rimborsabili entro i 12 mesi.

14.Capitale e riserve

Si riporta di seguito il dettaglio della voce Altre riserve al 30 giugno 2023 ed al 31 dicembre 2022:

30 giugno 2023 31 dicembre 2022
(In migliaia di Euro)
Riserva da rivalutazione 86 86
Riserva straordinaria 36.291 36.291
Riserva di consolidamento 973 973
Riserva prima applicazione IFRS 9 (491) (491)
Riserva da valutazione TFR (112) (112)
Riserva di Rete 824 824
Riserva da Utili/(Perdite) riportati a nuovo (15.514) (23.169)
Totale altre riserve 22.057 14.402

A seguito della delibera del 20 aprile 2023 con approvazione del bilancio d'esercizio 2022, l'Assemblea degli Azionisti di Tesmec S.p.A. ha deliberato di portare a nuovo l'utile d'esercizio della capogruppo pari ad Euro 3.927 migliaia e destinarlo a riserva legale per Euro 207 migliaia.

15.Finanziamenti a medio lungo termine

La voce Finanziamenti a medio-lungo termine include i finanziamenti bancari a medio-lungo termine e i debiti verso altri finanziatori. In dettaglio la composizione della voce al 30 giugno 2023 e al 31 dicembre 2022 con evidenza del totale finanziamento e della quota corrente è la seguente:

(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 di cui quota
corrente
31 dicembre 2022 di cui quota
corrente
Finanziamenti bancari nazionali tasso fisso 32.317 9.542 38.808 10.677
Finanziamenti bancari nazionali tasso variabile 69.507 18.354 62.314 17.520

Totale indebitamento finanziario medio - lungo termine 92.852 32.173 91.130 36.779
Debito finanziario medio - lungo termine verso Simest 4.718 4.718
meno quota corrente (750) (1.400)
Debito finanziario medio - lungo termine verso Simest 5.468 750 6.118 1.400
Quota non corrente dei finanziamenti a medio - lungo termine 88.134 86.412
meno quota corrente (31.423) (35.379)
Totale finanziamenti a medio - lungo termine 119.557 31.423 121.791 35.379
Finanziamento soci 2.099 200 3.263 3.263
Finanziamenti bancari esteri tasso variabile 14.293 3.072 16.027 3.491
Finanziamenti bancari esteri tasso fisso 1.341 255 1.379 428

Alcuni contratti di finanziamento comportano il rispetto di obblighi contrattuali relativi a financial covenants in relazione al bilancio del Gruppo la cui verifica viene effettuata con cadenza annuale.

In generale i covenants si basano sul rispetto dei seguenti rapporti:

  • Posizione Finanziaria Netta / EBITDA;
  • Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto;
  • Effective Net Worth;
  • Debt Service Coverage Ratio.

Il contratto di finanziamento della controllata Tesmec USA, Inc. prevede covenants finanziari da calcolarsi trimestralmente sui dati del bilancio combined delle controllate americane del Gruppo. Al 30 giugno 2023 tali parametri risultano rispettati.

In relazione poi alla struttura finanziaria di Tesmec occorre rilevare che, sebbene il valore totale del Debito risulti elevato rispetto ai Mezzi propri, tale livello risulta comunque sostenibile, sia perché in larga parte legato, come visto più sopra, alle esigenze di Capitale di funzionamento, per sua natura autoliquidante e comunque atteso rientrare nel prosieguo dell'esercizio in linea con i parametri finanziari previsti da taluni contratti di finanziamento, sia perché la porzione di Debito industriale rappresenta circa un quarto del totale Attivo fisso e comunque un terzo del Patrimonio netto.

In considerazione della rilevanza per il Gruppo del rispetto dei parametri finanziari, nonché dell'esigenza di focalizzare l'attenzione sulle previsioni per l'intero esercizio 2023 alla luce degli andamenti sopra illustrati, il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 4 agosto 2023 ha esaminato il Forecast predisposto dalla Direzione nei mesi di giugno e luglio che, sulla base dei risultati economici e finanziari del primo semestre 2023, nonché dell'andamento del portafoglio ordini e delle variabili micro e macroeconomiche dei vari mercati di riferimento in cui il Gruppo opera, ha aggiornato le previsioni del Budget 2023 relativamente al secondo semestre sulla base di un approccio bottom-up che ha visto il coinvolgimento attivo delle squadre di management di tutte le Società italiane ed estere del Gruppo. Esaminate le risultanze di tale processo di previsione per l'esercizio in corso e discusso approfonditamente il Forecast in tutte le sue principali assunzioni, il Consiglio di Amministrazione ha confermato i risultati originariamente previsti dal Budget.

Avuto riguardo alla rilevanza del rispetto dei parametri finanziari previsti da alcuni contratti di finanziamento con riferimento al rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Patrimonio Netto, nonché tra Indebitamento Finanziario Netto ed EBITDA (che presenta un ulteriore step-up contrattuale nella misurazione al 31 dicembre 2023 rispetto al valore previsto al 31 dicembre 2022), la Direzione ha predisposto analisi di sensitività per valutare il rispetto dei covenants finanziari al 31 dicembre 2023. Alla luce delle previsioni del Forecast e delle relative analisi di sensitività, il Consiglio di Amministrazione ha valutato positivamente la sussistenza del requisito della continuità aziendale sulla base del quale la relazione semestrale è stata predisposta ed approvata.

16.Debiti verso banche e altri finanziatori

Nel prospetto seguente si riporta il dettaglio della voce in oggetto al 30 giugno 2023 ed al 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
Banche c/anticipi effetti e fatture 46.886 30.900

Banche c/c passivi 184 8
Ratei passivi finanziari 1.334 1.153
Debiti verso società di factoring 7.397 6.295
Debiti finanziari verso SIMEST 750 1.400
Finanziamenti a breve verso terzi 429 353
Quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine 31.222 32.116
Debiti finanziari verso parti correlate 1.081 4.144
Totale debiti finanziari correnti verso banche e altri finanziatori 89.283 76.369

L'incremento della voce debiti verso banche e altri finanziatori pari ad Euro 12.914 migliaia è dovuto al maggior utilizzo delle linee di anticipo e di sconto effetti.

17.Debiti commerciali

Di seguito riportiamo la composizione della voce Debiti commerciali rispettivamente al 30 giugno 2023 e al 31 dicembre 2022:

(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
Debiti commerciali verso clienti terzi 76.496 73.001
Debiti commerciali verso società collegate, parti correlate e joint venture 1.123 1.177
Totale debiti commerciali 77.619 74.178

I debiti commerciali al 30 giugno 2023 si incrementano di Euro 3.441 migliaia pari al 4,6% rispetto all'esercizio precedente a seguito di un maggior approvvigionamento nell'ultima parte dell'anno.

Tale valore include i debiti relativi al normale svolgimento dell'attività commerciale da parte del Gruppo, in particolare l'acquisto di materie prime e servizi di lavorazioni esterne.

In tale voce sono anche compresi i debiti originati dalle forniture ricevute e cedute secondo lo strumento del reverse factor che mantengono condizioni di dilazione di natura commerciale.

Si segnala inoltre che alle suddette date non risultano in bilancio debiti superiore a cinque anni.

18.Informazioni integrative: categorie di attività e passività finanziarie secondo lo IFRS 7

Nelle tabelle che seguono sono riportati i valori contabili per ogni classe di attività e passività finanziaria identificata dallo IFRS 9.

Il valore espresso in bilancio degli strumenti finanziari derivati, siano essi attività o passività, corrisponde al fair value, così come spiegato all'interno della presente Nota.

Il valore espresso in bilancio della cassa e delle disponibilità liquide, dei crediti finanziari e dei crediti commerciali, opportunamente rettificati per perdite di valore secondo quanto disposto dall'IFRS 9, approssima il presunto valore di realizzo e quindi il fair value.

Tutte le passività finanziarie, compresi i debiti finanziari a tasso fisso, sono iscritte a bilancio a un valore che approssima il fair value.

Attività correnti/non correnti
(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
ATTIVITA' NON CORRENTI:
Crediti e attività finanziarie 9.753 10.549
Strumenti finanziari derivati 612 753
Crediti commerciali non correnti 2.751 1.754
ATTIVITA' CORRENTI:
Crediti commerciali 50.956 56.229

Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti 31.436 17.163
Disponibilità liquide 25.650 50.987
Passività correnti/non correnti
(In migliaia di Euro) 30 giugno 2023 31 dicembre 2022
PASSIVITA' NON CORRENTI:
Finanziamenti a medio-lungo termine 92.852 91.130
Prestito Obbligazionario - 1.246
Passività finanziarie e diritti d'uso non correnti 14.527 16.772
PASSIVITA' CORRENTI:
Debiti verso banche e altri finanziatori 89.283 76.369
Prestito Obbligazionario 2.488 3.717
Passività finanziarie e diritti d'uso correnti 8.253 7.280
Debiti commerciali 77.619 74.178
Acconti da clienti 5.185 12.574

Gestione e tipologia dei rischi

Il Gruppo nell'ambito della sua attività è soggetto in modo più o meno sensibile a determinate tipologie di rischio che affronta così come di seguito illustrato.

Il Gruppo non detiene strumenti derivati o prodotti similari per puro scopo speculativo.

Rischio di cambio

Il Gruppo Tesmec svolge una parte significativa della propria attività anche in Paesi diversi dalla c.d. Eurozona e, pertanto, i ricavi ed i costi di una parte delle attività del Gruppo Tesmec sono denominate in valute diverse dall'Euro.

Le principali valute di transazione utilizzate per le vendite del Gruppo sono l'Euro ed il dollaro americano, ferma restando l'utilizzazione anche di altre valute quali i dollari australiani, i rand sudafricani, il renminbi cinese e il rublo russo. Il Gruppo inoltre redige il proprio bilancio consolidato in Euro, per quanto alcune controllate redigano i propri bilanci e documenti contabili in valute diverse dall'Euro.

Tali circostanze comportano che il Gruppo Tesmec sia esposto ai seguenti rischi connessi alla variazione dei tassi di cambio:

  • i) il c.d. rischio di cambio economico, ovverosia il rischio che ricavi e costi denominati in valute diverse dall'Euro assumano valori differenti rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo;
  • ii) il c.d. rischio di cambio traslativo, derivante dalla circostanza che la Capogruppo, pur predisponendo i propri bilanci in Euro, detiene partecipazioni di controllo in società che redigono il bilancio in valute diverse e, conseguentemente, effettua operazioni di conversione di attività e passività espresse in valute diverse dall'Euro;
  • iii) il c.d. rischio di cambio transattivo, derivante dalla circostanza che il Gruppo effettua operazioni di investimento, di conversione, di deposito e/o finanziamento in divise diverse dalla divisa di bilancio.

L'oscillazione dei mercati valutari ha storicamente avuto impatti significativi sui risultati del Gruppo. In relazione alle politiche adottate per la gestione dei rischi di cambio, viene adottato come unico strumento di copertura la vendita a termine della divisa estera. Tuttavia, tale copertura viene realizzata solo per una parte dell'esposizione totale in quanto è difficilmente prevedibile la tempistica del flusso di entrata degli incassi a livello della singola fattura di vendita.

Gli strumenti di vendita a termine per fissare il tasso di cambio al momento dell'ordine sono utilizzati principalmente per coprire il rischio dell'esposizione in dollari americani derivante dalla commercializzazione negli USA o nei Paesi del Medio Oriente dei macchinari prodotti in Italia. Inoltre, per una parte delle vendite in dollari americani, il Gruppo utilizza la produzione dello stabilimento americano con costi in dollari americani, realizzandosi così una sorta di copertura c.d. naturale dell'esposizione in valuta.

Nonostante l'adozione delle strategie di cui sopra volte a ridurre il rischio derivante dall'oscillazione dei tassi di cambio, il Gruppo non può escludere che future variazioni degli stessi possano incidere negativamente sui risultati del Gruppo.

Rischio di liquidità/variazione dei flussi finanziari

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso di interesse, rischio di liquidità e rischi di cambio) è svolta dal Gruppo sulla base di linee guida definite dalla Direzione Generale di Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato della Capogruppo.

L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo sempre in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

Gli strumenti di finanziamento maggiormente utilizzati sono rappresentati da:

  • finanziamenti a medio/lungo termine con piano di ammortamento pluriennale, per coprire gli investimenti nell'attivo immobilizzato e per finanziare le spese relative ai numerosi progetti di sviluppo in essere;
  • finanziamenti a breve termine, anticipi sull'export, cessioni di crediti commerciali, e accordi di reverse factoring per finanziare il capitale circolante.

Il Gruppo si avvale di varie fonti esterne di finanziamento, ottenendo prestiti sia a breve che a medio lungo termine ed è quindi soggetto al costo del denaro e alla volatilità dei tassi di interesse, con particolare riferimento ai contratti che prevedono tassi di interesse variabili, che non consentono dunque di prevedere con esattezza l'ammontare del debito a titolo di interessi durante l'orizzonte temporale di durata del finanziamento. Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento dei tassi Euribor a 1/3 mesi, per finanziamenti a breve termine, e ai tassi Euribor 3/6 mesi per finanziamenti a medio/lungo termine. In occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, principalmente in relazione ad operazioni di finanziamento a medio termine, il Gruppo Tesmec valuta di gestire il rischio di oscillazione dei tassi di interesse mediante operazioni di copertura (in particolare, attraverso swap, collar e cap), nell'ottica di minimizzare eventuali perdite connesse alle fluttuazioni dei tassi. Non è tuttavia possibile assicurare che le operazioni di copertura poste in essere dal Gruppo siano idonee a sterilizzare interamente il rischio connesso alla fluttuazione dei tassi di interesse, o che da tali operazioni non derivino perdite.

Come detto sopra, i finanziamenti in essere prevedono il rispetto di alcuni covenants sia di natura reddituale che patrimoniale, la cui verifica viene effettuata con cadenza periodica lungo l'intera durata dei relativi finanziamenti, esponendo pertanto il Gruppo al rischio di mancato rispetto di tali parametri.

Rischio di credito

Con riferimento al rischio di credito, lo stesso risulta strettamente connesso all'attività di commercializzazione dei prodotti sul mercato. In particolare, l'entità del rischio dipende sia da fattori tecnico-commerciali sia dalla solvibilità dell'acquirente.

Da un punto di vista commerciale il Gruppo non è esposto ad un elevato rischio di credito in quanto opera da anni in mercati dove vengono abitualmente utilizzati come metodi di pagamento, il pagamento anticipato alla consegna o la lettera di credito rilasciata da primaria banca internazionale. Per i clienti dislocati nell'area europea si opera prevalentemente con lo strumento del factoring pro-soluto. Si ritiene che il fondo svalutazione crediti rappresenti in modo congruo l'entità del rischio complessivo di credito.

Rischi operativi

Rischi connessi allo svolgimento dell'attività internazionale del Gruppo

Il Gruppo Tesmec realizza i propri ricavi principalmente all'estero. Il Gruppo svolge la propria attività produttiva in 6 stabilimenti industriali (di cui 4 ubicati in Italia, 1 sito in Francia ed 1 sito negli Stati Uniti) e svolge la propria attività commerciale in circa 135 Paesi nel mondo. In particolare, il Gruppo Tesmec opera in diversi Paesi dell'Europa, del Medio Oriente, dell'Africa, del Nord e Centro America nonché dell'area BRIC (Brasile Russia India Cina). Inoltre, il Gruppo non soltanto ha una forte presenza internazionale ma intende proseguire nell'espansione geografica della propria attività, esplorando le opportunità in mercati che ritiene possano contribuire al miglioramento del proprio profilo di rischio. Nel decidere se intraprendere iniziative o mantenere la propria presenza strategica in mercati stranieri, il Gruppo valuta i rischi di natura politica, economica, legale, operativa, finanziaria e in materia di sicurezza e le opportunità di sviluppo. Con riferimento alla presenza in Russia, paese interessato da un conflitto bellico, si rimanda alle specifiche considerazioni svolte al paragrafo 5 "Impairment". Il Gruppo è esposto a rischi tipici di Paesi con sistemi economici e politici instabili, tra cui (i) instabilità sociale, economica e politica; (ii) boicottaggi, sanzioni ed embarghi che potrebbero essere imposti dalla comunità internazionale nei confronti dei Paesi in cui il Gruppo opera; (iii) rilevanti fenomeni di recessione, inflazione e deprezzamenti della valuta locale; (iv) conflitti sociali interni che sfociano in atti di sabotaggio, attentati, violenze e accadimenti simili; (v) restrizioni di varia natura sulla costituzione di società controllate di diritto estero ovvero sull'acquisizione di attività ovvero sul rimpatrio dei fondi; (vi) aumento significativo

dei dazi e delle tariffe doganali o, in generale, della fiscalità applicabile. L'accadimento degli eventi oggetto dei suddetti rischi potrebbe comportare impatti negativi significativi sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre, la domanda dei prodotti del Gruppo è connessa al ciclo degli investimenti in infrastrutture (in particolare elettrodotti, sistemi di trasmissione dati, acquedotti, gasdotti, oleodotti e catenaria ferroviaria) nei vari Paesi in cui opera. L'ammontare annuo degli investimenti in infrastrutture è legato al quadro macroeconomico generale. Pertanto, forti variazioni nel contesto macroeconomico nei Paesi in cui il Gruppo è presente o altri eventi che siano in grado di incidere negativamente sul livello degli investimenti in infrastrutture, quali modifiche legislative e regolamentari o mutamenti sfavorevoli delle politiche di governo, possono avere effetti negativi sull'attività nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischi connessi all'operatività mediante aggiudicazione di gare

Il Gruppo, in relazione all'attività svolta nel Settore Ferroviario e nel Settore Energy, è esposto ai rischi derivanti dall'ammontare, dalla frequenza, dai requisiti e dalle condizioni tecnico-economiche dei bandi di gara per gli appalti emessi dalla pubblica amministrazione, da organismi di diritto pubblico e da altri committenti, nonché dall'eventuale mancata aggiudicazione degli stessi e/o mancata o ritardata assegnazione delle relative commesse. Inoltre, detti settori si caratterizzano strutturalmente per un numero ristretto dei committenti, posto che il Settore Ferroviario è solitamente correlato all'esistenza, in ogni Paese, di un unico player nazionale gestore della rete e che, nel Segmento Energy-Automation del Settore Energy, i committenti sono le principali realtà proprietarie delle singole reti elettriche nazionali o le principali società di utilities.

Il numero ristretto dei committenti del Gruppo in tali settori, nonché la circostanza che la maggior parte degli stessi sia costituita da soggetti di diritto pubblico espone il Gruppo al rischio che i programmi di investimento di tali committenti possano essere modificati per effetto di aggiornamenti normativi o a causa di situazioni di emergenza con conseguenti possibili modifiche degli accordi quadro nei confronti delle società del Gruppo.

Rischi connessi alla possibile perdita di valore dei lavori in corso

In alcuni contratti di appalto pluriennali stipulati dal Gruppo nel Settore Ferroviario, il corrispettivo è determinato in sede di gara a seguito di un articolato e puntuale esercizio di preventivazione, sia con riferimento alla fornitura di macchine sia con riferimento al maintenance service, ulteriormente integrato da valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza, effettuate con l'obiettivo di mitigare eventuali maggiori costi e contingencies (costi stimati in relazione a rischi operativi). La corretta determinazione del corrispettivo offerto in tali contratti è fondamentale per la redditività del Gruppo in quanto lo stesso è tenuto a far fronte all'intero ammontare di tutti i costi connessi alla realizzazione delle commesse, salvo che vi siano richieste integrative da parte del committente.

I costi e, conseguentemente, i margini di profitto che il Gruppo realizza su commesse pluriennali possono tuttavia variare, anche in modo significativo, rispetto alle stime operate in sede di gara. Per effetto di tale aggravio dei costi operativi di commessa il Gruppo potrebbe incorrere in una riduzione dei profitti preventivati, o in una situazione di perdita con riferimento alla singola commessa.

Il Gruppo monitora periodicamente i costi connessi alla realizzazione delle commesse e la redditività conseguente al fine di minimizzare il rischio dell'insorgere di eventuali contingecies e al fine di individuare, laddove necessario, la necessità di intraprendere negoziazioni con i committenti per la sottoscrizione di specifici accordi integrativi ai contratti di appalto volti a riconoscere incrementi del corrispettivo originariamente pattuito.

Rischi di fornitura e fluttuazione dei prezzi di acquisto

Il Gruppo, pur mantenendo al proprio interno la gestione e l'organizzazione delle fasi di maggior rilievo del proprio modello di business, si rivolge a fornitori per l'acquisto di semilavorati e di componenti finiti necessari per la realizzazione dei propri prodotti. La fabbricazione di alcuni dei principali prodotti del Gruppo richiede manodopera specializzata, semilavorati, prodotti finiti, componenti e materie prime di elevata qualità. Il Gruppo è pertanto esposto al rischio di incontrare difficoltà nel reperire gli approvvigionamenti necessari allo svolgimento delle proprie attività, nonché al rischio connesso alle fluttuazioni dei loro prezzi.

In particolare, nello svolgimento della propria attività produttiva, il Gruppo utilizza principalmente semilavorati in acciaio e alluminio e semilavorati in nylon. Il prezzo delle materie prime di tali semilavorati – e, in particolare, dell'acciaio – può essere volatile a causa di numerosi fattori al di fuori del controllo del Gruppo e difficilmente prevedibili. Inoltre, per la fornitura di alcuni componenti, il Gruppo si rivolge a fornitori di fascia elevata, per i quali non rappresenta un cliente strategico.

Il Gruppo Tesmec ha posto in essere una politica di approvvigionamento volta a diversificare i fornitori di componenti che presentano delle peculiarità per i volumi acquistati o per l'alto valore aggiunto. Il rischio di prezzo del Gruppo è mitigato

attraverso la presenza di molteplici fornitori, nonché dall'intrinseca eterogeneità delle materie prime e dei componenti utilizzati nella produzione delle macchine Tesmec. Inoltre, in considerazione della natura di semilavorati e della rilevanza del contenuto tecnologico dei componenti acquistati, il prezzo delle materie prime degli stessi incide solo parzialmente sui costi di acquisto. Tuttavia, in considerazione dell'attuale crisi sanitaria caratterizzata dalla diffusione del virus COVID-19, il Gruppo non può escludere che future variazioni dei prezzi in tali mercati possano incidere negativamente sui risultati.

Rischi connessi al quadro legale e normativo

Rischi connessi ai contenziosi

Eventuali esiti sfavorevoli di contenziosi in cui il Gruppo è coinvolto ovvero il sorgere di nuovi contenziosi (anche a prescindere dal relativo esito), potrebbero avere delle ricadute in termini reputazionali, anche significative, sul Gruppo, con conseguenti possibili effetti negativi rilevanti sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo.

La stima degli oneri che potrebbero ragionevolmente verificarsi, nonché l'entità dei fondi, sono basati sulle informazioni disponibili alla data di approvazione del bilancio, ma implicano, anche a causa delle numerose variabili dei procedimenti giudiziali, significativi elementi di incertezza. Ove sia possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale perdita e questa sia ritenuta probabile, vengono effettuati accantonamenti in bilancio in misura ritenuta congrua secondo le circostanze, con il supporto anche di specifici pareri resi dai consulenti del Gruppo e coerentemente con i principi contabili internazionali di volta in volta applicabili.

Alla data di bilancio risultano pendenti alcuni procedimenti giudiziari e arbitrali di varia natura che coinvolgono la Società e le società controllate del Gruppo, e sono in corso due verifiche fiscali. Per la descrizione delle principali fattispecie si rimanda alla successiva Nota 21 Controversie Legali e Fiscali.

Informazioni integrative: livelli gerarchici di misurazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari valutati al fair value, si riporta di seguito la classificazione di tali strumenti sulla base della gerarchia di livelli prevista dall'IFRS 13, che riflette la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1 quotazioni non rettificate rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili sul mercato, direttamente (come nel caso dei prezzi) o indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi);
  • livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 30 giugno 2023, suddivise nei tre livelli sopra definiti:

(In migliaia di Euro) Valore contabile
al 30 giugno
2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie:
Strumenti finanziari derivati
612 - 612 -
Totale non correnti 612 - 612 -

19.Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Si riporta di seguito il dettaglio della voce Ricavi delle vendite e delle prestazioni al 30 giugno 2023 confrontata con il 30 giugno 2022:

Semestre chiuso al 30 giugno
(In migliaia di Euro) 2023 2022
Vendita di prodotti 97.029 70.907
Prestazione di servizi 26.878 30.021

Variazione dei lavori in corso 1.390 12.326
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 125.297 113.254

Nei primi sei mesi del 2023 il Gruppo ha consolidato ricavi per Euro 125.297 migliaia con un incremento di Euro 12.043 migliaia (pari al 10,6%) rispetto al dato di Euro 113.254 migliaia registrato nello stesso periodo dell'anno precedente. Tale risultato è l'effetto combinato di andamenti diversi di tre settori:

  • Energy: i ricavi ammontano a Euro 30.906 migliaia, in incremento di circa il 30,8% rispetto al dato di Euro 23.629 migliaia realizzato al 30 giugno 2022. Più in particolare, si evidenzia che il segmento Energy Stringing ha realizzato ricavi di Euro 20.881 migliaia nel primo semestre 2023 rispetto al valore di Euro 19.892 migliaia del pari periodo del 2022 (+5,0%), mentre il segmento Energy-Automation ha conseguito ricavi per Euro 10.025 migliaia, rispetto ad Euro 3.737 migliaia al 30 giugno 2022 (+168,3%);
  • Trencher: i ricavi del settore Trencher al 30 giugno 2023 ammonta a Euro 68.892 migliaia, in leggero incremento rispetto al dato di Euro 66.577 migliaia al 30 giugno 2022. Tale incremento è principalmente riconducibile all'andamento dei mercati Mediorientale ed Americano, che hanno compensato la contrazione temporanea registrata sul territorio europeo, in particolare su quello francese;
  • Ferroviario: i ricavi ammontano a Euro 25.499 migliaia, in leggero incremento rispetto al dato di Euro 23.048 migliaia realizzato al 30 giugno 2022. Tale risultato è principalmente riconducibile al timing di esecuzione di alcune commesse mentre nel corso dell'esercizio saranno messe in opera altre commesse acquisite nel corso dello scorso esercizio, a più alto valore aggiunto, a conferma del trend di crescita previsto a Piano.

20.Costi operativi

La voce costi operativi ammonta ad Euro 121.558 migliaia e si incrementa del 15,5% rispetto all'esercizio precedente in modo maggiore rispetto all'andamento dei ricavi (+10,6%).

21.Informativa di settore

Ai fini gestionali, il Gruppo Tesmec è organizzato in unità strategiche di affari identificati in base alla natura dei prodotti e servizi forniti, e presenta tre settori operativi ai fini dell'informativa illustrati di seguito:

Settore Energy

▪ macchine e sistemi integrati per la tesatura aerea e interrata di reti elettriche e cavi in fibra ottica; soluzioni integrate per l'efficientamento, la gestione e il monitoraggio delle reti elettriche di bassa, media e alta tensione (soluzioni per reti intelligenti).

Settore Trencher

  • macchine trencher cingolate per lo scavo a sezione obbligata ad alta efficienza destinate alla realizzazione d'infrastrutture per il trasporto dati, materie prime e prodotti sia gassosi che liquidi in vari settori: energia, agricoltura, chimica e pubblica utilità, macchine cingolate per lavori in miniera, di superficie e opere di sbancamento (Rock Hawg);
  • noleggio delle stesse macchine trencher;
  • servizi di consulenza e di scavo specializzati su richiesta del cliente;
  • macchine da cantiere multifunzionali (Gallmac).

Settore Ferroviario

▪ macchine e sistemi integrati per l'installazione, la manutenzione e la diagnostica della catenaria ferroviaria, oltre a macchine personalizzate per operazioni speciali sulla linea.

Nessun settore operativo è stato aggregato al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa indicati.

Semestre chiuso al 30 giugno
2023 2022
(In migliaia di Euro) Energy Trencher Ferroviario Consolidato Energy Trencher Ferroviario Consolidato
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 30.906 68.892 25.499 125.297 23.629 66.577 23.048 113.254
Costi operativi al netto degli
ammortamenti
(26.096) (62.395) (21.631) (110.122) (19.982) (57.618) (16.927) (94.527)
EBITDA 4.810 6.497 3.868 15.175 3.647 8.959 6.121 18.727
Ammortamenti (2.299) (7.129) (2.008) (11.436) (2.332) (6.420) (1.950) (10.702)
Totale costi operativi (28.395) (69.524) (23.639) (121.558) (22.314) (64.038) (18.877) (105.229)
Risultato operativo 2.511 (632) 1.860 3.739 1.315 2.539 4.171 8.025
Proventi/(oneri) finanziari netti (7.092) 3.358
Utile / (perdita) ante imposte (3.353) 11.383
Imposte sul reddito 748 (3.502)
Utile / (perdita) del periodo (2.605) 7.881
Utile / (perdita) di terzi 407 (1)
Utile / (perdita) di Gruppo (3.012) 7.882

Gli amministratori osservano separatamente i risultati conseguiti dalle unità di business allo scopo di prendere decisioni in merito alle risorse, all'allocazione e alla verifica del rendimento. Il rendimento dei settori è valutato sulla base del risultato operativo.

La gestione finanziaria del Gruppo (inclusi costi e ricavi su finanziamenti) e le imposte sul reddito sono gestiti a livello di Gruppo e non sono allocati ai settori operativi.

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 30 giugno 2023 ed al 31 dicembre 2022 per settori operativi:

Al 30 giugno 2023 Al 31 dicembre 2022
(In migliaia di Euro) Energy Trencher Ferroviario Non
allocato
Consolidato Energy Trencher Ferroviario Non
allocato
Consolidato
Attività immateriali 15.061 8.888 11.315 - 35.264 11.612 10.143 10.538 - 32.293
Attività materiali 3.180 35.282 10.130 - 48.592 3.148 38.731 9.880 - 51.759
Diritti d'uso 920 19.219 595 - 20.734 660 20.591 688 - 21.939
Attività finanziarie 5.519 1.473 4.899 4.725 16.616 4.935 2.545 5.208 4.281 16.969
Altre attività non correnti 1.610 9.340 835 10.620 22.405 1.693 7.528 639 9.447 19.307
Totale attività non
correnti
26.290 74.202 27.774 15.345 143.611 22.048 79.538 26.953 13.728 142.267
Lavori in corso su
ordinazione
4.345 - 21.060 - 25.405 2.908 - 22.065 - 24.973
Rimanenze 30.674 77.568 8.575 - 116.817 24.903 68.744 7.764 - 101.411
Crediti commerciali 9.903 33.688 7.365 - 50.956 9.270 37.700 9.259 - 56.229
Altre attività correnti 2.776 19.016 16.286 12.733 50.811 1.646 9.021 10.436 10.724 31.827
Disponibilità liquide e
mezzi equivalenti
3.222 4.925 3.787 13.716 25.650 3.947 8.685 14.227 24.128 50.987
Totale attività correnti 50.920 135.197 57.073 26.449 269.639 42.674 124.150 63.751 34.852 265.427
Totale attività 77.210 209.399 84.847 41.794 413.250 64.722 203.688 90.704 48.580 407.694
Patrimonio netto di
gruppo
- - - 77.070 77.070 - - - 80.854 80.854
Patrimonio netto di terzi - - - 2.876 2.876 - - - 2.523 2.523
Passività non correnti 2.527 15.571 12.613 88.917 119.628 2.536 17.760 11.474 88.535 120.305
Passività finanziarie
correnti
9.067 4.235 12.657 65.812 91.771 3.158 5.397 13.950 57.581 80.086
Passività finanziare da
diritti d'uso correnti
264 5.253 125 2.611 8.253 263 4.210 142 2.665 7.280
Debiti commerciali 19.811 44.579 13.229 - 77.619 21.760 39.611 12.807 - 74.178

Altre passività correnti 2.086 8.644 12.334 12.969 36.033 1.662 8.668 18.613 13.525 42.468
Totale passività correnti 31.228 62.711 38.345 81.392 213.676 26.843 57.886 45.512 73.771 204.012
Totale passività 33.755 78.282 50.958 170.309 333.304 29.379 75.646 56.986 162.306 324.317
Totale patrimonio netto
e passività
33.755 78.282 50.958 250.255 413.250 29.379 75.646 56.986 245.683 407.694

22.Rapporti con parti correlate

Nei prospetti seguenti si riporta il dettaglio dei rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate. Le società indicate sono state identificate quali parti correlate perché collegate direttamente o indirettamente agli azionisti di riferimento:

Semestre chiuso al 30 giugno 2023 Semestre chiuso al 30 giugno 2022
(In migliaia di Euro) Ricavi Costi
per
materie
Costi
per
servizi
Altri
costi/
ricavi
operativi
netti
Proventi
e Oneri
finanz.
Ricavi Costi
per
materie
Costi
per
servizi
Altri
costi/
ricavi
operativi
netti
Proventi
e Oneri
finanz.
Società collegate:
Locavert S.A. 81 - - - - 71 - - - -
Sub totale 81 - - - - 71 - - - -
Joint Venture:
Condux Tesmec Inc. 4.605 (102) (1) 137 31 2.758 - - 93 14
Tesmec Peninsula - - - - - 234 - - - 30
Sub totale 4.605 (102) (1) 137 31 2.992 - - 93 44
Parti Correlate:
Ambrosio S.r.l. - - - (2) (2) - - - (2) (2)
TTC S.r.l. - - (18) 16 - - - (15) - -
Dream Immobiliare S.r.l. - - - (92) (149) - - - (1) (182)
FI.IND - - - 7 - - - - - -
M.T.S. Officine meccaniche S.p.A. 539 - (12) 8 (35) 1.003 (8) (2) 8 (38)
ICS Tech. S.r.l. 31 - - 3 - 17 - - - -
COMATEL - - - - - 3 - - - -
TCB Sport S.r.l. - - - 2 - - - - - -
RX S.r.l. - - - 5 (11) - - - - (17)
Sub totale 570 - (30) (53) (197) 1.023 (8) (17) 5 (239)
Totale 5.256 (102) (31) 84 (166) 4.086 (8) (17) 98 (195)
30 giugno 2023 31 dicembre 2022
(In migliaia di Euro) Crediti
comm.li
Crediti
finanz.
correnti
Debiti
finanz.
non
correnti
Debiti
finanz.
correnti
Debiti
comm.li
Crediti
comm.li
Crediti
finanz.
correnti
Debiti
finanz.
non
correnti
Debiti
finanz.
correnti
Debiti
comm.li
Società collegate:
Locavert S.A. 77 - - - 1 11 - - - 1
Sub totale 77 - - - 1 11 - - - 1
Joint Venture:
Condux Tesmec Inc. 1.655 1.499 - - - 1.284 1.725 - - 14
Marais Lucas - 794 - - - - 794 - - -
Sub totale 1.655 2.293 - - - 1.284 2.519 - - 14
Parti Correlate:

Ambrosio S.r.l. - - - - 29 - - - - 19
Dream Immobiliare S.r.l. 9 77 - - 924 - 77 - - 990
Fi.ind. 9 - - - - - - - - -
TTC S.r.l. 20 - - - 44 - - - - -
M.T.S. Officine meccaniche S.p.A. 284 6 1.686 200 44 650 - - 3.050 72
RX S.r.l. 6 - 213 881 81 - - - 1.094 71
TCB Sport S.r.l. 2 - - - - - - - - -
Triskell Conseil Partner - - - - - - - - - 10
ICS Tech. S.r.l. 43 - - - - 82 - - - -
COMATEL - - - - - - - - - -
Sub totale 373 83 1.899 1.081 1.122 732 77 - 4.144 1.162
Totale 2.105 2.376 1.899 1.081 1.123 2.027 2.596 - 4.144 1.177

23.Controversie Legali e Fiscali

Alla data di bilancio, il Gruppo Tesmec è parte di alcuni contenziosi passivi di natura civile e di natura fiscale. Per i contenziosi passivi civili, il Gruppo, in base ai pareri conseguiti dai propri legali, ha ritenuto che l'ipotesi di soccombenza sia possibile o remota e pertanto non ha accantonato alcun fondo a bilancio a fronte delle eventuali passività dagli stessi derivanti, in accordo con i principi contabili di riferimento che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.

Il perimetro di accertamento delle verifiche fiscali in corso descritte nel prosieguo è di ammontare complessivo pari a circa Euro 2,2 milioni, rispetto alle quali, con il supporto del parere dei consulenti fiscali incaricati, risultano accantonati fondi per circa Euro 200 migliaia.

Nell'aprile 2018, una società debitrice ha notificato alla controllata Tesmec Rail S.r.l., a seguito dell'esecuzione da parte della controllata stessa di un decreto ingiuntivo non opposto dalla debitrice, per un importo di Euro 41 migliaia, un atto di citazione in giudizio avanti al Tribunale di Bari, in forza del quale la debitrice ha chiesto al giudice di accertare l'avvenuta risoluzione di un asserito contratto pendente tra le parti, chiedendo di condannare Tesmec Rail al pagamento della somma di Euro 587 migliaia per una fattura emessa e non pagata e come risarcimento dell'asserito danno subito, oltre alle spese di lite; importi e contestazioni non eccepite e/o fatte valere nel giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo, tra l'altro mai formulato dalla società debitrice. Il Gruppo non ha proceduto ad alcun accantonamento sulla base del giudizio espresso dai legali incaricati, avuto particolare riguardo alla mancanza di adeguate allegazioni nella fase introduttiva del giudizio da parte della società debitrice. È ancora in corso la fase istruttoria, la prossima udienza per escussione testi è fissata per il 27 novembre 2023 a seguito di rinvio.

Nel corso dell'anno 2022 la controllata Tesmec USA ha ricevuto una sentenza sfavorevole per licenziamento che quantifica il danno in un rischio massimo pari a circa USD 1,2 milioni. La controllata ha prontamente proposto ricorso in appello. Il 6 luglio 2023, a seguito di trattative intercorse tra le parti, è stato sottoscritto un accordo transattivo, condizionato alla rinuncia del giudizio d'appello a cura della controparte, che è stata puntualmente formalizzata e la causa è stata definitivamente abbandonata in data 9 giugno 2023.

Il 30 giugno2022 Amtrak ha citato Tesmec USA per il risarcimento di danni subiti per un incendio del 1° luglio 2019, che ha interessato un veicolo di manutenzione fornito dalla società controllata americana. Amtrak asserisce che l'incendio sarebbe stato causato da presunte difettosità del veicolo. Il 26 settembre 2022 Tesmec USA ha depositato tramite i propri legali delle eccezioni preliminari, che hanno portato Amtrak a modificare le proprie pretese e ad escludere le domande relative ad alcune voci di danno. Il 28 ottobre 2022 Tesmec USA ha depositato la propria comparsa di risposta nella quale, rigettando tutte le pretese avversarie, ha formulato domanda riconvenzionale per violazione degli obblighi assunti dalla controparte in esecuzione di un accordo transattivo post-vendita. Tesmec ha aperto il sinistro sotto la polizza assicurativa locale in USA e master in Italia. La causa è ancora in fase iniziale è stata fatta l'ispezione del veicolo il cui esito è previsto nei prossimi mesi.

A seguito di una verifica fiscale sugli esercizi 2015, 2016 e 2017, nel mese di dicembre 2019, la controllata Groupe Marais ha ricevuto un accertamento dall'autorità fiscale francese avente ad oggetto prevalentemente il calcolo del credito d'imposta da R&D. Tale verifica è stata successivamente estesa, in questo esercizio, anche all'anno fiscale 2018. In particolare, l'autorità fiscale francese ha contestato principalmente l'applicabilità della normativa agevolativa dei progetti per un ammontare

complessivo di circa Euro 700 migliaia portati a giustificazione del riconoscimento del credito di imposta. La controllata ritiene di aver applicato correttamente la normativa fiscale anche in relazione alle validazioni ottenute al momento della maturazione del credito d'imposta e ha presentato ricorso avverso tale accertamento, con l'ausilio dei propri consulenti fiscali. La Società, in ciò confortata dal parere dei propri consulenti fiscali, ritiene fondato il proprio comportamento, tuttavia, in considerazione dell'incertezza legata agli esiti di un giudizio presso il Tribunale Amministrativo, è stato effettuato un accantonamento idoneo a mitigare il rischio di soccombenza.

A seguito di una verifica fiscale sull'esercizio 2018, in data 1° agosto 2022 la controllata Tesmec Automation S.r.l. ha ricevuto, da parte dell'Agenzia delle Entrate, il Processo Verbale di Constatazione (PVC). I verificatori contestano alla Società un indebito utilizzo dei crediti da attività di Ricerca e Sviluppo per complessivi Euro 1,1 milioni. La Società ritiene di aver operato correttamente e ha dato mandato ai propri consulenti per l'analisi della documentazione e produrre le proprie contro deduzioni. Nel corso del 2023 l'Agenzia delle Entrate ha emesso atto di recupero per utilizzo indebito in compensazione del credito di imposta per attività di Ricerca e Sviluppo relativo agli anni di imposta 2015 e 2016 per complessivi Euro 191 migliaia, oltre sanzioni e interessi. La società, ritenendo corretto il proprio operato anche in forza dei pareri ricevuti, ha tempestivamente presentato ricorso avverso il suddetto atto di recupero.

24.Garanzie prestate, impegni e rischi

Garanzie

Il Gruppo utilizza garanzie rilasciate da banche e assicurazioni a favore delle società operative per gli adempimenti relativi all'esecuzione delle commesse in corso. Si tratta in generale di garanzie per la buona esecuzione dei contratti (cd performance bonds) o di garanzie rilasciate a fronte del ricevimento di pagamenti da parte del committente a titolo di anticipo/acconto sulle commesse in corso (advance payment bonds). Al 30 giugno il valore di tali garanzie ammonta ad Euro 168.351 migliaia.

Impegni

Alla data della presente relazione, i principali investimenti in corso di realizzazione da parte del Gruppo sono i seguenti:

  • gli investimenti che riguardano le attività relative ai progetti di ricerca e sviluppo che seguano il piano delle attività approvato;
  • l'implementazione di un unico ERP di Gruppo (Enterprise Resource Planning, consistente in un sistema che consente di controllare e gestire tutti i processi aziendali), finalizzato ad una maggiore efficienza dei processi aziendali.

Rischi

Non vi sono ulteriori rischi da segnalare oltre a quanto indicato nel precedente paragrafo 23 Controversie Legali e Fiscali.

25.Principali fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo

Tra gli eventi successivi del semestre si segnalano in particolare i seguenti:

▪ in data 27 luglio 2023, la controllata Tesmec USA Inc. ha sottoscritto un contratto di finanziamento pari a USD 7,5 milioni con Worldbusiness Capital. Tale finanziamento ha una durata di 10 anni con scadenza 1° luglio 2033 e con tasso variabile secondo lo U.S. 3-Month Treasury Bill Rate più uno spread del 3,75%.

Attestazione ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/98

    1. I sottoscritti Ambrogio Caccia Dominioni e Ruggero Gambini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato e di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Tesmec S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato abbreviato al 30 giugno 2023.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 2.1 il Bilancio Consolidato abbreviato al 30 giugno 2023:
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti dalla Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n.1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 2.2 la relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio Consolidato abbreviato, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Grassobbio, 4 agosto 2023

Dott. Ambrogio Caccia Dominioni Dott. Ruggero Gambini

Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla

redazione dei documenti contabili societari

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

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