Quarterly Report • Nov 9, 2023
Quarterly Report
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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023
| Cariche sociali 3 | |
|---|---|
| Resoconto intermedio di gestione consolidato 5 | |
| Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo6 Prospetti contabili consolidati riclassificati 39 Nota informativa43 |
|
| Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2023 81 | |
| Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto dividendi ai sensi dell'art. 2433-bis del codice civile 82 |
|
| Prospetto contabile di Banca Ifis predisposto ai sensi dell'art 2433-bis del codice civile96 | |
| Attestazione Dirigente Preposto 111 | |
| Allegati 113 |

3
Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023

Cariche sociali


Presidente Onorario e Consigliere Sebastien Egon Fürstenberg
Vice Presidente Simona Arduini
Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio
Amministratore Delegato Frederik Herman Geertman (1)
Consiglieri Monica Billio Beatrice Colleoni Roberto Diacetti Roberta Gobbi Luca Lo Giudice Antonella Malinconico Giovanni Meruzzi Paola Paoloni Monica Regazzi
(1) All'Amministratore Delegato sono attribuiti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società.
| Condirettori Generali | Fabio Lanza |
|---|---|
Ragione sociale Capogruppo - Banca Ifis S.p.A. Capitale Sociale - euro 53.811.095 i.v. Denominazione segnalante - Banca Ifis S.p.A. Ragione sociale entità controllante - La Scogliera S.A. Motivo cambio denominazione - nessuno Sede segnalante - Venezia Forma giuridica - S.p.A. Paese registrazione - Italia Principale luogo attività - Mestre Venezia Membro FCI Sede legale ed amministrativa - Via Terraglio, 63 30174 Mestre Venezia Natura attività segnalante - Attività creditizia ABI 3205.2 Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Venezia - 02505630109 Partita IVA - 04570150278 Numero di iscrizione all'Albo delle Banche - 5508 Indirizzo Internet – www.bancaifis.it
Raffaele Zingone
Presidente Andrea Balelli
Sindaci Effettivi Annunziata Melaccio Franco Olivetti
Sindaci Supplenti Marinella Monterumisi Emanuela Rollino
Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.


5

Resoconto intermedio di gestione consolidato


Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 comprende i Prospetti contabili consolidati riclassificati, la correlata Nota informativa e la presente Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.
Per consentire una lettura più immediata dei risultati, all'interno della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo viene predisposto un conto economico consolidato riclassificato sintetico. Per un confronto omogeneo, i dati economici riferiti ai periodi precedenti sono normalmente riesposti, ove necessario e se materiali, anche per tenere conto delle eventuali variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
I dettagli analitici delle riesposizioni effettuate e delle riclassificazioni rispetto agli Schemi di bilancio consolidato, conformi alla Circolare 262 della Banca d'Italia, sono forniti con distinti prospetti pubblicati tra gli allegati (si rimanda alla sezione "Allegati" del presente documento), in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:
Per quanto attiene alle componenti patrimoniali si è provveduto ad effettuare aggregazioni senza effettuare alcuna riclassifica.

I risultati dei primi nove mesi del 2023 confermano la solidità del nostro modello di business e la nostra capacità di cogliere opportunità in un contesto macroeconomico finora favorevole, derivante da un periodo di crescita economica e dal contestuale rialzo dei tassi di interesse. Un contesto che, tuttavia, lascia intravedere i primi segnali di deterioramento. Nell'ultimo trimestre la Banca ha, con successo, controbilanciato il calo della domanda di credito con una vivace attività commerciale che ha visto, tra l'altro, lo sviluppo di prodotti e soluzioni mirate a sostenere la transizione sostenibile e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane. In quest'ottica, l'offerta commerciale è stata ampliata con nuove soluzioni di leasing nei comparti auto, mobilità green alternativa ed energia sostenibile, e un nuovo prodotto di noleggio tech dedicato alla clientela privata. Tutto questo accelerando il percorso di digitalizzazione previsto dal Piano Industriale D.O.E.S. 2022-24 con l'evoluzione della piattaforma Ifis4Business in myIfis, mantenendo una politica creditizia attenta in termini di pricing e contenimento del rischio. L'accantonamento complessivo sui crediti in bonis a fronte di rischi macroeconomici è pari a circa 65 milioni di euro e conferma l'approccio prudente rispetto al mutevole scenario macroeconomico. Anche nel business Npl, il miglioramento dell'efficienza delle strategie di recupero si è riflesso nella crescita degli incassi rispetto allo stesso periodo del 2022, nonostante un contesto di tassi di interesse e inflazione molto più elevati. In linea con le tempistiche attese, lo scorso 31 ottobre, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, abbiamo perfezionato la partnership di lungo periodo per la gestione dei crediti deteriorati, siglata nel maggio 2023 con il Gruppo Mediobanca, volta a consolidare il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured.
Il margine di intermediazione si attesta a 512,4 milioni di euro, in crescita del 4,8% rispetto al dato al 30 settembre 2022, pari a 488,7 milioni di euro. A tale risultato contribuisce il Settore Commercial & Corporate Banking con la crescita dell'Area Factoring, che si attesta a 130,5 milioni di euro con un incremento del 5,9%, grazie all'aumento del margine di interesse e delle commissioni nette, l'Area Leasing (46,4 milioni di euro, in miglioramento di 3,8 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 30 settembre 2022) e alle migliori performance dell'Area Corporate Banking & Lending (82,2 milioni di euro, +38,5% rispetto al dato del 30 settembre 2022). Il Settore Npl che si attesta a complessivi 202,1 milioni di euro, in aumento di 1,3 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo dell'esercizio precedente, soprattutto grazie ai maggiori interessi attivi (connessi all'aumento del valore medio dei crediti sottostanti) e alle buone performance della raccolta legale. Infine, il Settore Governance & Servizi e Non Core che si attesta a 51,2 milioni di euro, in diminuzione di 11,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022, tale riduzione è determinata da un decremento del margine di interesse di 4,6 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 principalmente per effetto dell'impatto negativo dovuto all'incremento del costo del funding e dalle altre componenti del margine di intermediazione che risultano anch'esse in diminuzione di 7,4 milioni di euro, a seguito di minori utili da cessione di attività finanziarie e a variazioni negative di fair value su strumenti derivati di negoziazione.
Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 30,9 milioni di euro risultano in diminuzione di 18,0 milioni di euro rispetto a settembre 2022. La variazione è principalmente legata a significativi recuperi su posizioni svalutate o stralciate e dalla positiva risoluzione avente oggetto una posizione ristrutturata.
I costi operativi sono pari a 288,5 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2022 (+3,6%).
Il cost/income ratio si attesta al 56,3% (in diminuzione del 0,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
Di seguito si riportano le principali componenti della voce:
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 30 settembre 2023, risultano essere pari a 6,7 milioni di euro e sono quasi interamente rappresentati dall'accantonamento al Fondo Unico di Risoluzione. Il saldo risulta in peggioramento di 2,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 (+48,8%), principalmente a causa del fatto che il saldo comparato dei primi nove mesi del 2022 includeva la ripresa per 5,6 milioni di euro sui fondi rischi connessi alle operazioni di cessione crediti in ambito GACS.
L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 124,7 milioni di euro, in aumento del 18,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economicopatrimoniali al 30 settembre 2023.
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 70,7 milioni di euro, in aumento di 26,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022. Come meglio dettagliato in seguito, tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 20,7 milioni di euro (+13,4%), delle commissioni nette (+8,7 milioni di euro, pari al +13,6%) e delle altre componenti del margine di intermediazione per 4,5 milioni di euro, nonché dalle minori rettifiche di valore nette per 8,0 milioni di euro (-19,1%).
Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:

Le rettifiche di valore nette su crediti del Settore ammontano a 33,9 milioni di euro, in diminuzione di 8,0 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è riconducibile principalmente all'Area Factoring, in quanto il dato dei primi nove mesi del 2022 era influenzato da rettifiche su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il SSN. Si registra, inoltre, nei primi nove mesi del 2023 una contrazione del portafoglio deteriorato rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
L'aumento dei costi operativi di 4,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 è sostanzialmente dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico sia per maggiori remunerazioni variabili e per ulteriori stanziamenti in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL).
L'utile del periodo del Settore Npl è pari a 44,4 milioni di euro. Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 202,1 milioni di euro e risulta sostanzialmente in linea con il dato dell'omologo periodo dell'esercizio precedente, in quanto la crescita degli interessi legata all'incremento degli impieghi medi e le migliori performance della raccolta legale sono state sostanzialmente compensate dal minor contributo della gestione stragiudiziale e da minori utili da cessione di portafogli Npl. I costi operativi risultano in crescita di 1,9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022. Tale incremento deriva da maggiori spese del personale sia per incremento organico che per aumenti previsti del CCNL.
Gli incassi del Settore Npl pari a 294,8 milioni di euro al 30 settembre 2023, include le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 4,0% rispetto agli incassi di 283,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022.
L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 30 settembre 2023 è pari a 11,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato del 30 settembre 2022 pari a 18,0 milioni di euro. Il margine di intermediazione si attesta a 51,2 milioni di euro, in diminuzione di 11,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022, a causa di un decremento del margine di interesse di 4,6 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022, principalmente per l'incremento del costo del funding, e delle altre componenti del margine di intermediazione, che risultano anch'esse in diminuzione di 7,4 milioni di euro, a seguito di minori utili da cessione di attività finanziarie e di variazioni negative di fair value su strumenti derivati di negoziazione.
I costi operativi si attestano a 31,4 milioni di euro, registrando un aumento di 4,0 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri risultano pari a 6,4 milioni di euro, in aumento di 4,6 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2022, principalmente perché il dato comparativo includeva riprese su GACS al termine del periodo di garanzia.
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.908,4 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (10.186,9 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2,1 miliardi di euro (in aumento rispetto al dato di fine 2022 di 1,9 miliardi di euro, +7,3%), di cui 1,7 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (1,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2022). Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un leggero rallentamento (-4,5%) concentrato nell'Area Factoring (-14,4%), a fronte della sostanziale stabilità dell'Area Leasing e dell'Area Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in crescita di 96,3 milioni di euro (principalmente a seguito del sopraccitato aumento nei primi nove mesi del 2023 del portafoglio di titoli di debito), mentre i crediti del Settore Npl registrano una leggera riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 (-5,3%).
Nel corso dei primi nove mesi del 2023, il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità al 30 settembre 2023 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR (con indice superiore al 1.200%).
Il totale della raccolta al 30 settembre 2023 risulta pari a 11,7 miliardi di euro e risulta sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2022, ed è rappresentato per il 45,0% da debiti verso la clientela (45,8% al 31 dicembre 2022), per il 27,6% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 27,4% da titoli in circolazione (23,4% al 31 dicembre 2022).
La struttura del funding risulta così composta:
I debiti verso banche ammontano a 3,2 miliardi di euro, in diminuzione del 5,4% rispetto al dato di fine dicembre 2022 principalmente per effetto della sopraggiunta scadenza di finanziamenti a breve termine verso banche centrali (LTRO). Al 30 settembre 2023 il saldo dei debiti verso banche è rappresentato principalmente dalle operazioni di TLTRO per 2,1 miliardi di euro e da PCT per 0,9 miliardi di euro. Ai fini della contabilizzazione degli interessi sui finanziamenti TLTRO sono utilizzati i dati actual rilevati fino alla data di riferimento.
I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2023 a 5,3 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto al 31 dicembre 2022. La crescita è sostenuta sia dalla raccolta retail, che ammonta a 4,4 miliardi di euro a fine settembre 2023 (+4,9%), sia dalla componente pronti contro termine (PCT), che registra una crescita di 21,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.
I titoli in circolazione ammontano al 30 settembre 2023 a 3,2 miliardi di euro e sono composti da:
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 settembre 2023 a 1.705,1 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto al dato di fine 2022 pari a 1.597,8 milioni di euro. Le principali variazioni possono ricondursi a:
I coefficienti patrimoniali1 del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2023 si attestano per il CET1 al 15,53%, per il Tier 1 a 15,54% e per il Total Capital al 18,42%.
Si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha adottato i seguenti requisiti di capitale per il Gruppo Banca Ifis, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:
Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:
Il Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2023 soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.
1 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.

| PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.453.013 | 603.134 | 849.879 | 140,9% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
214.664 | 222.088 | (7.424) | (3,3)% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
780.762 | 697.611 | 83.151 | 11,9% |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
616.616 | 565.762 | 50.854 | 9,0% |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
9.908.360 | 10.186.932 | (278.572) | (2,7)% |
| Totale attivo | 13.920.393 | 13.262.377 | 658.016 | 5,0% |
| Debiti verso banche | 3.236.570 | 3.422.160 | (185.590) | (5,4)% |
| Debiti verso clientela | 5.280.665 | 5.103.343 | 177.322 | 3,5% |
| Titoli in circolazione | 3.209.338 | 2.605.195 | 604.143 | 23,2% |
| Patrimonio netto consolidato | 1.705.099 | 1.597.781 | 107.318 | 6,7% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 512.357 | 488.692 | 23.665 | 4,8% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(30.870) | (48.874) | 18.004 | (36,8)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 481.487 | 439.818 | 41.669 | 9,5% |
| Costi operativi | (288.525) | (278.538) | (9.987) | 3,6% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.717) | (4.515) | (2.202) | 48,8% |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | - | (762) | 762 | (100,0)% |
| Utili (perdite) da cessioni di investimenti | - | 304 | (304) | (100,0)% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(60.120) | (50.190) | (9.930) | 19,8% |
| Utile del periodo | 126.125 | 106.117 | 20.008 | 18,9% |
| (Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi | (1.384) | (574) | (810) | 141,1% |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 124.741 | 105.543 | 19.198 | 18,2% |
| PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI TRIMESTRALI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
3° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 163.851 | 164.738 | (887) | (0,5)% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(14.532) | (15.200) | 668 | (4,4)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 149.319 | 149.538 | (219) | (0,1)% |
| Costi operativi | (92.745) | (93.028) | 283 | (0,3)% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.191) | (7.576) | 1.385 | (18,3)% |
| Utili (perdite) da cessioni di investimenti | - | 169 | (169) | (100,0)% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(16.264) | (15.767) | (497) | 3,2% |
| Utile del periodo | 34.119 | 33.336 | 783 | 2,3% |
| (Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi | (414) | (308) | (106) | 34,4% |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo | 33.705 | 33.028 | 677 | 2,0% |
| REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | 126.125 | 106.117 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (4.540) | (1.894) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | 4.711 | (36.606) |
| Redditività complessiva consolidata | 126.296 | 67.617 |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza di terzi | (1.385) | (569) |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 124.911 | 67.048 |
| KPI DI GRUPPO PATRIMONIALI | 30.09.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| CET1 Ratio (1) | 15,53% | 15,01% |
| Total Capital Ratio (1) | 18,42% | 18,82% |
| Numero azioni capitale sociale (in migliaia) | 53.811 | 53.811 |
| Numero di azioni in circolazione a fine periodo (2) (in migliaia) | 52.468 | 53.433 |
| Price/book value per share | 0,51 | 0,44 |
(1) Il CET1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.
(2) Le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio.
| KPI DI GRUPPO ECONOMICI | 30.09.2023 | 30.09.2022 |
|---|---|---|
| Earnings per share (EPS) | 2,38 | 2,00 |
| Cost/Income ratio riclassificato | 56,3% | 57,0% |
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | SETTORE | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
GOVER NANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
|||||||
| Dati al 30.09.2023 | 90.135 | 1.017 | - | 89.118 | 33.788 | 68.970 | 192.893 |
| Dati al 31.12.2022 | 75.412 | 2.071 | - | 73.341 | 42.489 | 77.319 | 195.220 |
| Variazione % | 19,5% | (50,9)% | - | 21,5% | (20,5)% | (10,8)% | (1,2)% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
|||||||
| Dati al 30.09.2023 | 1.857 | - | - | 1.857 | - | 778.905 | 780.762 |
| Dati al 31.12.2022 | 1.695 | - | - | 1.695 | - | 695.916 | 697.611 |
| Variazione % | 9,6% | - | - | 9,6% | - | 11,9% | 11,9% |
| Crediti verso clientela (1) | |||||||
| Dati al 30.09.2023 | 6.220.789 | 2.359.367 | 1.494.185 | 2.367.237 | 1.439.188 | 2.248.383 | 9.908.360 |
| Dati al 31.12.2022 | 6.514.989 | 2.755.592 | 1.472.177 | 2.287.221 | 1.519.864 | 2.152.078 | 10.186.932 |
| Variazione % | (4,5)% | (14,4)% | 1,5% | 3,5% | (5,3)% | 4,5% | (2,7)% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2023 titoli di Stato per 1.671,6 milioni di euro (1.541,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | SETTORE | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
GOVER NANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Margine di intermediazione | |||||||
| Dati al 30.09.2023 | 259.084 | 130.496 | 46.411 | 82.177 | 202.112 | 51.161 | 512.357 |
| Dati al 30.09.2022 | 225.176 | 123.212 | 42.648 | 59.316 | 200.860 | 62.656 | 488.692 |
| Variazione % | 15,1% | 5,9% | 8,8% | 38,5% | 0,6% | (18,3)% | 4,8% |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
|||||||
| Dati al 30.09.2023 | 225.213 | 124.599 | 43.382 | 57.232 | 202.112 | 54.162 | 481.487 |
| Dati al 30.09.2022 | 183.293 | 108.687 | 40.939 | 33.667 | 200.860 | 55.665 | 439.818 |
| Variazione % | 22,9% | 14,6% | 6,0% | 70,0% | 0,6% | (2,7)% | 9,5% |
| Utile (perdita) di periodo | |||||||
| Dati al 30.09.2023 | 70.658 | 37.400 | 12.852 | 20.406 | 44.405 | 11.062 | 126.125 |
| Dati al 30.09.2022 | 43.954 | 27.257 | 13.307 | 3.390 | 44.204 | 17.958 | 106.117 |
| Variazione % | 60,8% | 37,2% | (3,4)% | n.s. | 0,5% | (38,4)% | 18,9% |
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | SETTORE | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
GOVER NANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| Margine di intermediazione | |||||||
| Terzo trimestre 2023 | 84.339 | 44.222 | 15.871 | 24.246 | 65.580 | 13.932 | 163.851 |
| Terzo trimestre 2022 | 82.948 | 44.298 | 13.673 | 24.977 | 65.866 | 15.924 | 164.738 |
| Variazione % | 1,7% | (0,2)% | 16,1% | (2,9)% | (0,4)% | (12,5)% | (0,5)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
|||||||
| Terzo trimestre 2023 | 70.260 | 39.824 | 14.484 | 15.952 | 65.580 | 13.479 | 149.319 |
| Terzo trimestre 2022 | 69.211 | 40.132 | 11.493 | 17.586 | 65.866 | 14.461 | 149.538 |
| Variazione % | 1,5% | (0,8)% | 26,0% | (9,3)% | (0,4)% | (6,8)% | (0,1)% |
| Utile (perdita) di periodo | |||||||
| Terzo trimestre 2023 | 21.308 | 11.971 | 4.556 | 4.781 | 13.931 | (1.120) | 34.119 |
| Terzo trimestre 2022 | 19.588 | 10.739 | 2.451 | 6.398 | 11.693 | 2.056 | 33.336 |
| Variazione % | 8,8% | 11,5% | 85,9% | (25,3)% | 19,1% | (154,5)% | 2,3% |

| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| KPI DI SETTORE (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL |
SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE (1) |
| Costo del credito (2) | ||||||
| Dati al 30.09.2023 | 0,71% | 0,31% | 0,27% | 1,44% | - | (0,70)% |
| Dati al 31.12.2022 | 0,76% | 0,56% | 0,20% | 1,35% | - | 1,25% |
| Variazione % | (0,05)% | (0,25)% | 0,07% | 0,09% | - | (1,95)% |
| Crediti in sofferenza netti/Crediti verso clientela |
||||||
| Dati al 30.09.2023 | 0,4% | 0,6% | 0,1% | 0,5% | 74,5% | 0,3% |
| Dati al 31.12.2022 | 0,4% | 0,5% | 0,0% | 0,5% | 73,4% | 0,3% |
| Variazione % | 0,0% | 0,1% | 0,1% | 0,0% | 1,1% | 0,0% |
| Indice di copertura delle sofferenze lorde |
||||||
| Dati al 30.09.2023 | 74,0% | 80,6% | 92,9% | 41,5% | 0,0% | 52,1% |
| Dati al 31.12.2022 | 72,0% | 77,9% | 94,6% | 32,8% | 0,0% | 47,5% |
| Variazione % | 2,0% | 2,7% | (1,7)% | 8,7% | 0,0% | 4,6% |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti |
||||||
| Dati al 30.09.2023 | 3,8% | 6,3% | 0,8% | 3,2% | 98,7% | 1,2% |
| Dati al 31.12.2022 | 3,9% | 6,6% | 1,0% | 2,4% | 97,9% | 1,6% |
| Variazione | (0,1)% | (0,3)% | (0,2)% | 0,8% | 0,8% | (0,4)% |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi |
||||||
| Dati al 30.09.2023 | 5,9% | 9,7% | 2,2% | 4,5% | 98,7% | 1,9% |
| Dati al 31.12.2022 | 5,7% | 9,5% | 2,3% | 3,2% | 97,9% | 2,5% |
| Variazione | 0,2% | 0,2% | (0,1)% | 1,3% | 0,8% | (0,6)% |
| RWA (3) | ||||||
| Dati al 30.09.2023 | 5.326.767 | 2.275.094 | 1.309.455 | 1.742.218 | 1.696.810 | 1.778.316 |
| Dati al 31.12.2022 | 5.571.253 | 2.625.900 | 1.329.890 | 1.615.463 | 1.794.321 | 1.753.938 |
| Variazione % | (4,4)% | (13,4)% | (1,5)% | 7,8% | (5,4)% | 1,4% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2023 titoli di Stato per 1.671,6 milioni di euro (1.541,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022), che ai fini del calcolo del costo del credito non sono stati considerati.
(2) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(3) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio): l'importo è relativo al solo rischio di credito.
| CONTO ECONOMICO | ESERCIZIO 2023 | ESERCIZIO 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONSOLIDATO RICLASSIFICATO: EVOLUZIONE TRIMESTRALE (in migliaia di euro) |
3° Trim. | 2° Trim. | 1° Trim. | 4° Trim. | 3° Trim. | 2° Trim. | 1° Trim. |
| Margine di interesse | 134.820 | 135.247 | 139.439 | 155.746 | 128.153 | 133.282 | 131.069 |
| Commissioni nette | 24.002 | 26.970 | 23.327 | 28.303 | 22.998 | 21.487 | 20.725 |
| Altre componenti del margine di intermediazione |
5.029 | 10.464 | 13.059 | 7.806 | 13.587 | 5.861 | 11.530 |
| Margine di intermediazione | 163.851 | 172.681 | 175.825 | 191.855 | 164.738 | 160.630 | 163.324 |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(14.532) | (6.367) | (9.971) | (28.641) | (15.200) | (16.666) | (17.008) |
| Risultato netto della gestione finanziaria |
149.319 | 166.314 | 165.854 | 163.214 | 149.538 | 143.964 | 146.316 |
| Spese per il personale | (40.021) | (40.737) | (39.708) | (39.590) | (37.646) | (37.033) | (36.565) |
| Altre spese amministrative | (53.146) | (65.427) | (53.822) | (70.896) | (56.878) | (61.079) | (53.568) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(4.472) | (4.350) | (4.202) | (4.595) | (4.095) | (4.145) | (4.080) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 4.894 | 5.824 | 6.642 | 3.241 | 5.591 | 4.570 | 6.390 |
| Costi operativi | (92.745) | (104.690) | (91.090) | (111.840) | (93.028) | (97.687) | (87.823) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri |
(6.191) | 5.842 | (6.368) | 4.115 | (7.576) | 9.483 | (6.422) |
| Rettifiche di valore dell'avviamento |
- | - | - | - | - | (762) | - |
| Utili (perdite) da cessioni di investimenti |
- | - | - | - | 169 | 135 | - |
| Utile della operatività corrente al lordo delle imposte |
50.383 | 67.466 | 68.396 | 55.489 | 49.103 | 55.133 | 52.071 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(16.264) | (21.778) | (22.078) | (19.719) | (15.767) | (17.703) | (16.720) |
| Utile di periodo | 34.119 | 45.688 | 46.318 | 35.770 | 33.336 | 37.430 | 35.351 |
| (Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi |
(414) | (566) | (404) | (227) | (308) | 137 | (403) |
| Utile di periodo di pertinenza della Capogruppo |
33.705 | 45.122 | 45.914 | 35.543 | 33.028 | 37.567 | 34.948 |

In base al principio IFRS 8, un'impresa deve fornire le informazioni che consentano agli utilizzatori del bilancio di valutare la natura e gli effetti sullo stesso bilancio delle attività da essa intraprese ed i contesti economici nei quali opera. È quindi necessario evidenziare il contributo dei diversi Settori operativi alla formazione del risultato economico del Gruppo.
L'identificazione dei Settori operativi è coerente con le modalità adottate dalla Direzione per l'assunzione di decisioni operative e si basa sulla reportistica interna, utilizzata ai fini dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti e dell'analisi delle relative performance.
L'informativa per Settore si articola, coerentemente con la struttura utilizzata dalla Direzione per l'analisi dei risultati del Gruppo, in:
L'attribuzione ai Settori delle numeriche economico-patrimoniali è effettuata sulla base di criteri di riparto omogenei al fine di tenere conto sia della specificità dei diversi Settori sia della necessità di garantire un efficace monitoraggio delle performance aziendali nel tempo.
Inoltre, tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, l'informativa di Settore relativamente alle componenti di conto economico espone i risultati fino all'utile netto.

Il Settore Commercial & Corporate Banking accoglie le seguenti Aree di business:
Di seguito i risultati del Settore al 30 settembre 2023.
| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI | PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 175.247 | 154.514 | 20.733 | 13,4% |
| Commissioni nette | 72.694 | 64.006 | 8.688 | 13,6% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 11.143 | 6.656 | 4.487 | 67,4% |
| Margine di intermediazione | 259.084 | 225.176 | 33.908 | 15,1% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(33.871) | (41.883) | 8.012 | (19,1)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 225.213 | 183.293 | 41.920 | 22,9% |
| Costi operativi | (120.462) | (116.387) | (4.075) | 3,5% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (415) | (1.805) | 1.390 | (77,0)% |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | - | (762) | 762 | (100,0)% |
| Utile da cessione di investimenti | - | 405 | (405) | (100,0)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
104.336 | 64.744 | 39.592 | 61,2% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(33.678) | (20.790) | (12.888) | 62,0% |
| Utile di periodo | 70.658 | 43.954 | 26.704 | 60,8% |
| DATI ECONOMICI | 3° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| TRIMESTRALI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 59.740 | 54.946 | 4.794 | 8,7% | |
| Commissioni nette | 23.963 | 22.555 | 1.408 | 6,2% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 636 | 5.447 | (4.811) | (88,3)% | |
| Margine di intermediazione | 84.339 | 82.948 | 1.391 | 1,7% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(14.079) | (13.737) | (342) | 2,5% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 70.260 | 69.211 | 1.049 | 1,5% | |
| Costi operativi | (38.760) | (39.138) | 378 | (1,0)% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (38) | (1.389) | 1.351 | (97,3)% | |
| Utile da cessione di investimenti | - | 169 | (169) | (100,0)% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
31.462 | 28.853 | 2.609 | 9,0% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(10.154) | (9.265) | (889) | 9,6% | |
| Utile di periodo | 21.308 | 19.588 | 1.720 | 8,8% |
L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 70,7 milioni di euro, in aumento di 26,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022. Come meglio dettagliato in seguito, tale risultato è guidato dalla crescita del margine di interesse per 20,7 milioni di euro (+13,4%), delle commissioni nette (+8,7 milioni di euro, pari al +13,6%) e delle altre componenti del margine di intermediazione per 4,5 milioni di euro, nonché dalle minori rettifiche di valore nette per 8,0 milioni di euro (-19,1%).
L'aumento dei costi operativi di 4,1 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 è sostanzialmente dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico sia per maggiori remunerazioni variabili e per ulteriori stanziamenti in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL).
L'andamento della gestione delle Aree di business che compongono il Settore è descritto ed approfondito in seguito.
Nella tabella che segue vengono dettagliati i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela per qualità del credito.
| COMMERCIAL & CORPORATE BANKING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30.09.2023 | ||||||
| Valore nominale | 101.098 | 158.756 | 124.976 | 384.830 | 6.088.014 | 6.472.844 |
| Rettifiche di valore | (74.822) | (67.025) | (6.492) | (148.339) | (103.716) | (252.055) |
| Valore di bilancio | 26.276 | 91.731 | 118.484 | 236.491 | 5.984.298 | 6.220.789 |
| Coverage ratio | 74,0% | 42,2% | 5,2% | 38,5% | 1,7% | 3,9% |
| Gross ratio | 1,6% | 2,5% | 1,9% | 5,9% | 94,1% | 100,0% |
| Net ratio | 0,4% | 1,5% | 1,9% | 3,8% | 96,2% | 100,0% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2022 | ||||||
| Valore nominale | 89.947 | 141.717 | 150.450 | 382.113 | 6.351.591 | 6.733.704 |
| Rettifiche di valore | (64.774) | (56.027) | (10.289) | (131.089) | (87.625) | (218.715) |
| Valore di bilancio | 25.173 | 85.690 | 140.161 | 251.024 | 6.263.965 | 6.514.989 |
| Coverage ratio | 72,0% | 39,5% | 6,8% | 34,3% | 1,4% | 3,2% |
| Gross ratio | 1,3% | 2,1% | 2,2% | 5,7% | 94,3% | 100,0% |
| Net ratio | 0,4% | 1,3% | 2,2% | 3,9% | 96,1% | 100,0% |

Al 30 settembre 2023 le attività deteriorate nette nel Settore Commercial & Corporate Banking si attestano a 236,5 milioni di euro, in diminuzione di 14,5 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2022 (251,0 milioni di euro). La diminuzione è dovuta principalmente al calo delle esposizioni scadute per 21,7 milioni di euro. L'andamento è da ricondurre ad una diminuzione delle esposizioni scadute deteriorate sia dell'Area Factoring che dell'Area Leasing solo parzialmente controbilanciate da nuovi ingressi nel comparto Corporate Banking di posizioni singolarmente significative in precedenza in bonis.
Il coverage ratio del portafoglio deteriorato passa dal 34,3% del 31 dicembre 2022 al 38,5% del 30 settembre 2023. Tale dinamica è riconducibile a un incremento del coverage ratio delle inadempienze probabili e delle sofferenze, compensato in parte dalla riduzione del tasso di copertura sulle esposizioni scadute.
Si evidenzia infine che all'interno del Settore Commercial & Corporate Banking sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti principalmente ad attivi rinvenienti dalle business combination: il valore netto di tali attività è di 13,6 milioni di euro al 30 settembre 2023 rispetto a 14,0 milioni di euro del 31 dicembre 2022, di cui 9,4 milioni di euro deteriorati (8,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Tali valori incorporano sia gli effetti connessi allo smontamento temporale della "PPA", sia gli effetti derivanti dalle perdite attese lungo la vita utile dell'attività, come previsto dal principio contabile IFRS 9.
| KPI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | ||
| Costo del credito (1) | 0,71% | 0,76% | n.a. | (0,05%) | |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti |
3,8% | 3,9% | n.a. | (0,1%) | |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi |
5,9% | 5,7% | n.a. | 0,2% | |
| Totale RWA (2) | 5.326.767 | 5.571.253 | (244.486) | (4,4)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
Per una migliore comprensione dei risultati del periodo, vengono commentati di seguito i contributi delle singole Aree di business del Settore Commercial & Corporate Banking.
| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI | PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 80.555 | 78.185 | 2.370 | 3,0% |
| Commissioni nette | 50.995 | 45.443 | 5.552 | 12,2% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (1.054) | (416) | (638) | 153,4% |
| Margine di intermediazione | 130.496 | 123.212 | 7.284 | 5,9% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(5.897) | (14.525) | 8.628 | (59,4)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 124.599 | 108.687 | 15.912 | 14,6% |
| Costi operativi | (69.722) | (65.281) | (4.441) | 6,8% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 349 | (2.495) | 2.844 | (114,0)% |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | - | (762) | 762 | (100,0)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
55.226 | 40.149 | 15.077 | 37,6% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(17.826) | (12.892) | (4.934) | 38,3% |
| Utile di periodo | 37.400 | 27.257 | 10.143 | 37,2% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 3° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 27.462 | 28.461 | (999) | (3,5)% | |
| Commissioni nette | 16.792 | 15.855 | 937 | 5,9% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (32) | (18) | (14) | 77,8% | |
| Margine di intermediazione | 44.222 | 44.298 | (76) | (0,2)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(4.398) | (4.166) | (232) | 5,6% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 39.824 | 40.132 | (308) | (0,8)% | |
| Costi operativi | (22.097) | (22.964) | 867 | (3,8)% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (50) | (1.350) | 1.300 | (96,3)% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
17.677 | 15.818 | 1.859 | 11,8% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(5.706) | (5.079) | (627) | 12,3% | |
| Utile di periodo | 11.971 | 10.739 | 1.232 | 11,5% |
Nei primi nove mesi del 2023 il contributo dell'Area Factoring al margine di intermediazione del Settore Commercial & Corporate Banking ammonta a 130,5 milioni di euro, in aumento del 5,9% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo sia del margine di interesse (in aumento di 2,4 milioni di euro) sia delle commissioni nette (in aumento di 5,6 milioni di euro), come conseguenza dell'aumento dei rendimenti dei crediti gestiti. Il turnover dei primi nove mesi del 2023 è pari a 9,8 miliardi di euro, in aumento di 51 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, mentre il monte crediti registra una contrazione di circa 340 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (il dato al 30 settembre 2023 è pari a 3,3 miliardi di euro).
Nei primi nove mesi del 2023 si registrano rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 5,9 milioni di euro, in diminuzione di 8,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente che era influenzato da rettifiche su posizioni commerciali con vintage più elevata soprattutto connesse a posizioni verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Si registra, inoltre, nei primi nove mesi del 2023 una contrazione del portafoglio deteriorato rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
Il risultato netto della gestione finanziaria si attesta quindi a 124,6 milioni di euro (+14,6% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio).
L'aumento dei costi operativi di 4,4 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022 è sostanzialmente dovuto a maggiori spese del personale per incremento complessivo delle remunerazioni e dell'organico del Gruppo e, per la parte rimanente, per maggiori spese amministrative associate principalmente alla stagionalità delle spese pubblicitarie, a maggiori spese legali nonché a progettualità ICT.
Per quanto riguarda i principali aspetti patrimoniali, al 30 settembre 2023 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 2.359,4 milioni di euro, in diminuzione del 14,4% rispetto al dato del 31 dicembre 2022.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela per qualità del credito.

| AREA FACTORING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30.09.2023 | ||||||
| Valore nominale | 67.970 | 68.067 | 104.862 | 240.899 | 2.234.821 | 2.475.720 |
| Rettifiche di valore | (54.774) | (34.984) | (2.681) | (92.439) | (23.914) | (116.353) |
| Valore di bilancio | 13.196 | 33.083 | 102.181 | 148.460 | 2.210.907 | 2.359.367 |
| Coverage ratio | 80,6% | 51,4% | 2,6% | 38,4% | 1,1% | 4,7% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2022 | ||||||
| Valore nominale | 64.829 | 79.592 | 127.151 | 271.573 | 2.597.733 | 2.869.306 |
| Rettifiche di valore | (50.482) | (34.524) | (5.473) | (90.480) | (23.234) | (113.713) |
| Valore di bilancio | 14.348 | 45.068 | 121.678 | 181.094 | 2.574.499 | 2.755.592 |
| Coverage ratio | 77,9% | 43,4% | 4,3% | 33,3% | 0,9% | 4,0% |
Al 30 settembre 2023 si evidenzia una diminuzione dei crediti deteriorati netti per 32,6 milioni di euro dovuto prevalentemente al calo delle esposizioni scadute per 19,5 milioni di euro. In termini complessivi, il coverage delle esposizioni deteriorate aumenta del 5,1% per effetto degli accantonamenti effettuati sulle inadempienze probabili e sulle sofferenze.
| KPI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | ||
| Costo del credito (1) | 0,31% | 0,56% | n.a. | (0,25)% | |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti |
6,3% | 6,6% | n.a. | (0,3)% | |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi |
9,7% | 9,5% | n.a. | 0,2% | |
| Totale RWA (2) | 2.275.094 | 2.625.900 | (350.806) | (13,4)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale). (2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
L'indicatore "Attività deteriorate nette/Crediti verso clientela netti" passa dal 6,6% al 6,3% poiché gli effetti positivi derivanti dalla diminuzione delle esposizioni deteriorate hanno più che compensato la riduzione delle esposizioni in bonis nel periodo di riferimento.
Si segnala come le esposizioni deteriorate nette includano complessivamente 96,5 milioni di euro nei confronti del SSN (112,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI | PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 38.172 | 33.538 | 4.634 | 13,8% | |
| Commissioni nette | 8.239 | 9.110 | (871) | (9,6)% | |
| Margine di intermediazione | 46.411 | 42.648 | 3.763 | 8,8% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(3.029) | (1.709) | (1.320) | 77,2% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 43.382 | 40.939 | 2.443 | 6,0% | |
| Costi operativi | (23.874) | (22.390) | (1.484) | 6,6% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (530) | 1.052 | (1.582) | (150,4)% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
18.978 | 19.601 | (623) | (3,2)% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(6.126) | (6.294) | 168 | (2,7)% | |
| Utile di periodo | 12.852 | 13.307 | (455) | (3,4)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 3° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 13.216 | 11.030 | 2.186 | 19,8% | |
| Commissioni nette | 2.655 | 2.643 | 12 | 0,5% | |
| Margine di intermediazione | 15.871 | 13.673 | 2.198 | 16,1% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(1.387) | (2.180) | 793 | (36,4)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 14.484 | 11.493 | 2.991 | 26,0% | |
| Costi operativi | (7.784) | (7.882) | 98 | (1,2)% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 27 | - | 27 | n.a. | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
6.727 | 3.611 | 3.116 | 86,3% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(2.171) | (1.160) | (1.011) | 87,2% | |
| Utile di periodo | 4.556 | 2.451 | 2.105 | 85,9% |
Il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 46,4 milioni di euro, in miglioramento di 3,8 milioni di euro rispetto al medesimo dato al 30 settembre 2022. Tale aumento è dovuto al maggior contributo del margine di interesse per 4,6 milioni di euro, il quale è stato compensato parzialmente dal minore margine commissionale per 0,9 milioni di euro.
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 3,0 milioni di euro, in peggioramento di 1,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Si ricorda come il costo del credito dei primi nove mesi del 2022 aveva fattorizzato riprese sui crediti in bonis per effetto di una miglior composizione del portafoglio nonché una rivisitazione dei correttivi prudenziali applicati ai modelli per tener conto dell'evoluzione del contesto pandemico e dei nuovi potenziali impatti sul contesto economico derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina, dallo scenario inflattivo e dal rallentamento della crescita economica.
I costi operativi dell'Area Leasing sono pari a 23,9 milioni di euro, con un aumento di 1,5 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2022, anche in questo caso legato principalmente a maggiori spese del personale per 1,4 milioni di euro.
Al 30 settembre 2023 il totale degli impieghi netti dell'Area ammonta a 1.494,2 milioni di euro, in aumento di 22,0 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2022.

Il coverage ratio del deteriorato è in aumento di 5,3% passando da 59,7% a 65,0%. Tale incremento è guidato dall'aumento dell'incidenza sul portafoglio totale deteriorato delle posizioni classificate a sofferenza. Nei primi nove mesi del 2023 si è assistito infatti ad un miglioramento delle performance del portafoglio che ha comportato maggiori ritorni in bonis di esposizioni scadute e ridotte nuove classificazioni a scaduto deteriorato rispetto ai periodi precedenti.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.
| AREA LEASING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30.09.2023 | ||||||
| Valore nominale | 12.271 | 12.618 | 8.444 | 33.333 | 1.499.918 | 1.533.251 |
| Rettifiche di valore | (11.402) | (7.799) | (2.469) | (21.670) | (17.396) | (39.066) |
| Valore di bilancio | 869 | 4.819 | 5.975 | 11.663 | 1.482.522 | 1.494.185 |
| Coverage ratio | 92,9% | 61,8% | 29,2% | 65,0% | 1,2% | 2,5% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2022 | ||||||
| Valore nominale | 9.784 | 13.542 | 11.652 | 34.977 | 1.475.310 | 1.510.287 |
| Rettifiche di valore | (9.258) | (8.084) | (3.523) | (20.865) | (17.246) | (38.111) |
| Valore di bilancio | 526 | 5.457 | 8.129 | 14.112 | 1.458.065 | 1.472.177 |
| Coverage ratio | 94,6% | 59,7% | 30,2% | 59,7% | 1,2% | 2,5% |
| KPI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | ||
| Costo del credito (1) | 0,27% | 0,20% | n.a. | 0,07% | |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti |
0,8% | 1,0% | n.a. | (0,2)% | |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi |
2,2% | 2,3% | n.a. | (0,1)% | |
| Totale RWA (2) | 1.309.455 | 1.329.890 | (20.435) | (1,5)% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI | PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 56.520 | 42.791 | 13.730 | 32,1% | |
| Commissioni nette | 13.460 | 9.453 | 4.007 | 42,4% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 12.197 | 7.072 | 5.125 | 72,5% | |
| Margine di intermediazione | 82.177 | 59.316 | 22.861 | 38,5% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(24.945) | (25.649) | 704 | (2,7)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 57.232 | 33.667 | 23.565 | 70,0% | |
| Costi operativi | (26.866) | (28.716) | 1.850 | (6,4)% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (234) | (362) | 128 | (35,4)% | |
| Utili (perdite) da cessione di investimenti | - | 405 | (405) | (100,0)% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
30.132 | 4.994 | 25.138 | n.s. | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(9.726) | (1.604) | (8.122) | n.s. | |
| Utile di periodo | 20.406 | 3.390 | 17.017 | n.s. |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 3° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 19.062 | 15.455 | 3.607 | 23,3% | |
| Commissioni nette | 4.516 | 4.057 | 459 | 11,3% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 668 | 5.465 | (4.797) | (87,8)% | |
| Margine di intermediazione | 24.246 | 24.977 | (731) | (2,9)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(8.294) | (7.391) | (903) | 12,2% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 15.952 | 17.586 | (1.634) | (9,3)% | |
| Costi operativi | (8.879) | (8.292) | (587) | 7,1% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (15) | (39) | 24 | (61,5)% | |
| Utili (perdite) da cessione di investimenti | - | 169 | (169) | (100,0)% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
7.058 | 9.424 | (2.366) | (25,1)% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(2.277) | (3.026) | 749 | (24,8)% | |
| Utile di periodo | 4.781 | 6.398 | (1.617) | (25,3)% |
Il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 82,2 milioni di euro al 30 settembre 2023, risulta in aumento di 22,9 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 (+38,5%). La variazione positiva è determinata dall'effetto combinato dei seguenti fattori:
partecipazioni di minoranza (per le quali si è registrato un aumento degli utili netti realizzati dalle cessioni dei primi nove mesi del 2023 rispetto al dato al 30 settembre 2022).
Le rettifiche di valore nette su crediti ammontano a 24,9 milioni di euro, in linea con il dato del medesimo periodo dell'esercizio precedente. A fronte di una sostanziale stabilità delle rettifiche su crediti dell'Area, i primi nove mesi del 2023 hanno beneficiato di maggiori riprese da incasso principalmente connesse a posizioni precedentemente svalutate di pertinenza della controllata Banca Credifarma.
La diminuzione dei costi operativi dell'Area Corporate Banking & Lending di 1,9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022 è principalmente riconducibile a minori consulenze progettuali e di integrazione in ambito ICT connesse alla fusione, avvenuta ad aprile 2022, di Banca Credifarma. Questa diminuzione è stata tuttavia parzialmente compensata da maggiori spese del personale rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente.
Al 30 settembre 2023 il totale dei crediti netti verso clientela dell'Area ammonta a 2.367,2 milioni di euro, in aumento di 80,0 milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2022.
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.
| AREA CORPORATE BANKING & LENDING (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30.09.2023 | ||||||
| Valore nominale | 20.857 | 78.071 | 11.670 | 110.598 | 2.353.275 | 2.463.873 |
| Rettifiche di valore | (8.646) | (24.242) | (1.342) | (34.230) | (62.406) | (96.636) |
| Valore di bilancio | 12.211 | 53.829 | 10.328 | 76.368 | 2.290.869 | 2.367.237 |
| Coverage ratio | 41,5% | 31,1% | 11,5% | 30,9% | 2,7% | 3,9% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2022 | ||||||
| Valore nominale | 15.333 | 48.583 | 11.647 | 75.563 | 2.278.548 | 2.354.111 |
| Rettifiche di valore | (5.034) | (13.419) | (1.292) | (19.745) | (47.146) | (66.891) |
| Valore di bilancio | 10.299 | 35.164 | 10.355 | 55.818 | 2.231.402 | 2.287.221 |
| Coverage ratio | 32,8% | 27,6% | 11,1% | 26,1% | 2,1% | 2,8% |
L'ammontare delle esposizioni deteriorate nette al 30 settembre 2023, pari a 76,4 milioni di euro, risulta in aumento di 20,6 milioni di euro rispetto al valore di fine esercizio 2022. L'andamento delle esposizioni scadute sono pressoché stabili, per contro le esposizioni in sofferenze crescono del 18,6% rispetto al dato del 31 dicembre 2022. Le inadempienze probabili risentono dell'effetto del deterioramento di crediti commerciali relativi al comparto Lending precedentemente classificati in bonis.
| KPI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | ||
| Costo del credito (1) | 1,44% | 1,35% | n.a. | 0,09% | |
| Attività deteriorate nette/ Crediti verso clientela netti |
3,2% | 2,4% | n.a. | 0,8% | |
| Attività deteriorate lorde/ Crediti verso clientela lordi |
4,5% | 3,2% | n.a. | 1,3% | |
| Totale RWA (2) | 1.742.218 | 1.615.463 | 126.755 | 7,8% |
(1) Tale indicatore è calcolato rapportando il valore "annualizzato" delle rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito a fine periodo sulla media annuale degli impieghi verso clientela (calcolata su base trimestrale).
(2) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
È il Settore del Gruppo Banca Ifis dedicato all'acquisizione pro-soluto e gestione di crediti sia unsecured sia secured di difficile esigibilità, nonché all'attività di gestione di portafogli di terzi. L'attività è strettamente connessa alla trasformazione in attività paganti e all'incasso di crediti deteriorati.
Nella tabella riportata di seguito viene rappresentato il portafoglio crediti del Settore Npl per modalità di trasformazione e criterio di contabilizzazione; gli "interessi a conto economico" si riferiscono alle componenti del margine di intermediazione derivanti dalla contabilizzazione a costo ammortizzato del relativo portafoglio crediti; in particolare sono inclusi gli interessi attivi da costo ammortizzato per 127,3 milioni di euro e altre componenti del margine di interesse da variazione cash flow per 85,2 milioni di euro, così come riportati nella tabella riepilogativa dei "Dati economici" nel seguito del presente paragrafo.
| PORTAFOGLIO DI PROPRIETA' DEL SETTORE NPL (in migliaia di euro) |
VALORE NOMINALE RESIDUO |
VALORI DI BILANCIO |
VAL. BIL. / VAL. NOM. RES. |
INTERESSI A CONTO ECONOMICO |
ERC | CRITERIO DI CONTABILIZZAZION E PREVALENTE |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo | 286.406 | 27.370 | 9,6% | - | 73.955 | Costo d'acquisto |
| Stragiudiziale | 13.558.206 | 484.399 | 3,6% | 76.323 | 811.258 | |
| di cui: Massiva (curve) | 13.041.001 | 222.634 | 1,7% | (543) | 378.940 | CA= VAN Flussi da modello |
| di cui: Piani | 517.205 | 261.765 | 50,6% | 76.866 | 432.318 | CA= VAN Flussi da modello |
| Giudiziale | 7.328.028 | 922.330 | 12,6% | 136.122 | 1.858.245 | |
| di cui: Altre posizioni in corso di lavorazione giudiziale |
1.571.559 | 185.924 | 11,8% | - | 392.812 | Costo d'acquisto |
| di cui: Precetti, Pignoramenti, ODA |
1.980.611 | 590.679 | 29,8% | 114.876 | 1.287.320 | CA= VAN Flussi da modello |
| di cui: Secured e Corporate |
3.775.858 | 145.727 | 3,9% | 21.246 | 178.113 | CA= VAN Flussi da modello |
| Totale | 21.172.640 | 1.434.099 | 6,8% | 212.445 | 2.743.458 |
L'attività può essere suddivisa in tre macrocategorie:
a 145,7 milioni di euro al 30 settembre 2023, in contrazione rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (160,5 milioni di euro).
Si segnala infine che talvolta, cogliendo le opportunità di mercato che dovessero presentarsi e nel rispetto di quanto previsto dal proprio business model, il Gruppo può procedere con la cessione a terzi di portafogli rappresentati da code di lavorazione.
| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 127.293 | 119.381 | 7.912 | 6,6% |
| Interessi attivi su notes e altre componenti minoritarie |
3.505 | 2.478 | 1.027 | 41,4% |
| Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow |
85.152 | 91.741 | (6.589) | (7,2)% |
| Interessi passivi | (21.952) | (20.487) | (1.465) | 7,2% |
| Margine di interesse | 193.998 | 193.113 | 885 | 0,5% |
| Commissioni nette | 2.497 | 2.583 | (85) | (3,3)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (486) | (1.353) | 867 | (64,1)% |
| Utili (perdite) da cessione attività finanziarie | 6.103 | 6.517 | (414) | (6,4)% |
| Margine di intermediazione | 202.112 | 200.860 | 1.252 | 0,6% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 202.112 | 200.860 | 1.252 | 0,6% |
| Costi operativi | (136.680) | (134.755) | (1.925) | 1,4% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 138 | (889) | 1.027 | (115,5)% |
| Utili (perdite) da cessioni di investimenti | - | (101) | 101 | (100,0)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
65.570 | 65.114 | 456 | 0,7% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(21.165) | (20.910) | (255) | 1,2% |
| Utile di periodo | 44.405 | 44.204 | 201 | 0,5% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
3° TRIMESTRE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Interessi attivi da costo ammortizzato | 42.616 | 41.279 | 1.337 | 3,2% |
| Interessi attivi su notes e altre componenti minoritarie |
1.535 | 989 | 546 | 55,2% |
| Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow |
27.752 | 25.362 | 2.390 | 9,4% |
| Interessi passivi | (9.857) | (6.886) | (2.971) | 43,1% |
| Margine di interesse | 62.046 | 60.744 | 1.302 | 2,1% |
| Commissioni nette | 738 | 738 | - | 0,0% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | (74) | (158) | 84 | (53,2)% |
| Utili (perdite) da cessione attività finanziarie | 2.870 | 4.542 | (1.672) | (36,8)% |
| Margine di intermediazione | 65.580 | 65.866 | (286) | (0,4)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 65.580 | 65.866 | (286) | (0,4)% |
| Costi operativi | (45.130) | (47.976) | 2.846 | (5,9)% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 121 | (667) | 788 | (118,1)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
20.571 | 17.224 | 3.347 | 19,4% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(6.640) | (5.531) | (1.109) | 20,1% |
| Utile di periodo | 13.931 | 11.693 | 2.238 | 19,1% |

La voce "Interessi attivi da costo ammortizzato", riferita agli interessi che maturano al tasso effettivo originario, passa da 119,4 milioni di euro a 127,3 milioni di euro al 30 settembre 2023 per effetto di un aumento del valore medio dei crediti sottostanti che hanno completato la fase di verifica documentale (fase di staging).
La voce "Altre componenti del margine di interesse da variazione di cash flow", che passa da 91,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022 a 85,2 milioni di euro al 30 settembre 2023, riflette la variazione dei cash flow attesi in funzione degli incassi realizzati rispetto alle previsioni. A tale voce concorrono:
Continuano le buone performance della raccolta legale, riconducibili soprattutto al maggior numero di precetti e pignoramenti prodotti. Tale crescita è stata controbilanciata dalle performance della raccolta stragiudiziale, la quale evidenzia una riduzione della contribuzione al margine rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente per effetto soprattutto della riduzione della raccolta degli accordi di pagamento (piani). Le dinamiche della raccolta legale e stragiudiziale comportano una crescita dello stock dei crediti cosiddetti "paganti" portando gli incassi a 294,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 283,4 milioni di euro realizzati nei primi nove mesi del 2022.
Le commissioni nette, pari a 2,5 milioni di euro al 30 settembre 2023, sono sostanzialmente in linea con il precedente periodo di riferimento.
Nel corso dei primi nove mesi del 2023 sono state realizzate cessioni di portafogli di Npl, in linea con le policy del Gruppo, da cui si sono generati utili netti da cessione pari a 6,1 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al dato di 6,5 milioni di euro registrato nei primi nove mesi del 2022.
In considerazione di quanto sopra, il margine di intermediazione del Settore Npl si attesta a complessivi 202,1 milioni di euro, in aumento di 1,3 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo dell'esercizio precedente.
I costi operativi, pari a 136,7 milioni di euro al 30 settembre 2023, risultano in aumento di 1,9 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022. Tale incremento deriva anche in questo caso da maggiori spese del personale sia per incremento organico (inclusivo dell'effort della Capogruppo Banca Ifis) che per aumenti previsti del CCNL (già fattorizzati su settembre 2023).
In conseguenza di quanto sopra, l'utile di periodo del Settore Npl è pari a 44,4 milioni di euro, in linea con il dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
Si riporta nel seguito il dettaglio dei crediti netti per qualità del credito.
| DATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Crediti in sofferenza netti | 1.072.624 | 1.115.926 | (43.302) | (3,9)% |
| Inadempienze probabili nette | 343.885 | 367.886 | (24.001) | (6,5)% |
| Esposizioni scadute deteriorate nette | 4.081 | 4.343 | (262) | (6,0)% |
| Totale attività deteriorate nette verso clientela (stage 3) |
1.420.590 | 1.488.155 | (67.565) | (4,5)% |
| Crediti in bonis netti (stage 1 e 2) | 18.598 | 31.709 | (13.111) | (41,3)% |
| - di cui: Crediti di proprietà | 13.509 | 16.871 | (3.362) | (19,9)% |
| - di cui: Titoli di debito | 3.361 | 13.686 | (10.325) | (75,4)% |
| - di cui: Crediti connessi all'attività di servicer | 1.728 | 1.152 | 576 | 50,0% |
| Totale crediti per cassa verso clientela | 1.439.188 | 1.519.864 | (80.676) | (5,3)% |
| - di cui: crediti di proprietà valutati al costo ammortizzato |
1.434.099 | 1.505.026 | (70.927) | (4,7)% |
La quasi totalità dei crediti valutati al costo ammortizzato del Settore Npl appartiene alla categoria dei POCI – Purchased or originated credit-impaired – introdotta dal principio contabile IFRS 9, rappresentato da tutte quelle esposizioni che risultano deteriorate alla data di acquisto o a quella in cui sono state originate. Restano esclusi da questa classificazione i crediti connessi all'attività di servicer per conto terzi e i titoli di debito valutati al costo ammortizzato.
| KPI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Valore nominale dei crediti gestiti | 21.172.640 | 23.064.676 | (1.892.036) | (8,2)% |
| Totale RWA (1) | 1.696.810 | 1.794.321 | (97.511) | (5,4)% |
(1) Risk Weighted Assets (Attività ponderate per il rischio); l'importo è relativo al solo rischio di credito.
La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi complessivi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a 2,7 miliardi di euro.
| ANDAMENTO PORTAFOGLIO DI PROPRIETA' DEL SETTORE NPL |
30.09.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|---|
| Portafoglio crediti iniziale | 1.505.026 | 1.477.681 | |
| Acquisti (+) | 16.708 | 148.942 | |
| Cessioni (-) | (11.420) | (22.105) | |
| Utili da cessioni (+/-) | 6.096 | 10.699 | |
| Interessi da costo ammortizzato (+) | 127.293 | 161.507 | |
| Altre componenti di interesse da variazione cash flow (+) | 85.152 | 133.413 | |
| Rettifiche su crediti (+/-) | - | (21.697) | |
| Incassi (-) | (294.756) | (383.414) | |
| Portafoglio crediti finale | 1.434.099 | 1.505.026 |
Il totale degli acquisti nei primi nove mesi del 2023 ammonta a 16,7 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 70,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022. Tale riduzione è principalmente riconducibile alla chiusura dell'operazione di acquisto della società Revalea S.p.a. (conclusa lo scorso 31 ottobre 2023), che include tra gli attivi della società, un portafoglio Npl di circa 6,5 miliardi di euro di GBV per un valore di carico a costo ammortizzato che al 30 settembre 2023 ammonta a circa 230 milioni di euro (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo"). Nel corso dei primi nove mesi del 2023 sono state perfezionate operazioni di cessione di crediti Npl ad un prezzo di vendita complessivo di 11,4 milioni di euro che hanno prodotto utili per 6,1 milioni di euro.
La voce "Incassi", pari a 294,8 milioni di euro al 30 settembre 2023, include le rate incassate nel corso del periodo da piani di rientro, da ODA e da transazioni eseguite, e risulta in aumento del 4,0% rispetto agli incassi di 283,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022.
Al 30 settembre 2023 il portafoglio gestito dal Settore Npl comprende n° 1.971.575 pratiche, per un valore nominale pari a 21,2 miliardi di euro.
Nel Settore confluiscono, fra le altre, le risorse necessarie allo svolgimento dei servizi delle funzioni di Strategic Planning, Finance, Operations, Human Resources, Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability nonché le strutture preposte alla raccolta, alla gestione e all'allocazione ai Settori operativi delle risorse finanziarie. Il Settore in questione comprende altresì l'attività di Proprietary Finance (desk titoli di proprietà) e l'attività di Securitization & Structured Solutions (investimento in Asset Backed Securities, strumentali alla realizzazione di operazioni di cartolarizzazioni). Il Settore include inoltre i portafogli in run-off originati dall'ex Interbanca nonché altri portafogli di prestiti personali.
| DATI ECONOMICI RICLASSIFICATI | PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 40.261 | 44.877 | (4.616) | (10,3)% |
| Commissioni nette | (892) | (1.379) | 487 | (35,4)% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 11.792 | 19.158 | (7.366) | (38,5)% |
| Margine di intermediazione | 51.161 | 62.656 | (11.495) | (18,3)% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
3.001 | (6.991) | 9.993 | (142,9)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 54.162 | 55.665 | (1.502) | (2,7)% |
| Costi operativi | (31.383) | (27.396) | (3.987) | 14,6% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.440) | (1.821) | (4.619) | 253,6% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
16.339 | 26.448 | (10.109) | (38,2)% |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(5.277) | (8.490) | 3.213 | (37,8)% |
| Utile (perdita) di periodo | 11.062 | 17.958 | (6.896) | (38,4)% |
| DATI ECONOMICI TRIMESTRALI | 3° TRIMESTRE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| RICLASSIFICATI (in migliaia di euro) |
2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 13.034 | 12.463 | 571 | 4,6% | |
| Commissioni nette | (699) | (295) | (404) | 137,1% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 1.597 | 3.756 | (2.159) | (57,5)% | |
| Margine di intermediazione | 13.932 | 15.924 | (1.992) | (12,5)% | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(453) | (1.463) | 1.010 | (69,0)% | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 13.479 | 14.461 | (982) | (6,8)% | |
| Costi operativi | (8.855) | (5.914) | (2.941) | 49,7% | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.274) | (5.520) | (754) | 13,6% | |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
(1.650) | 3.027 | (4.677) | (154,5)% | |
| Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
530 | (971) | 1.501 | (154,6)% | |
| Utile (perdita) di periodo | (1.120) | 2.056 | (3.176) | (154,5)% |
Il margine di intermediazione del Settore si attesta a 51,2 milioni di euro, in diminuzione di 11,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022, ed è determinato in particolare dai seguenti fattori:
Sul versante della raccolta, il prodotto "Rendimax Conto Deposito" continua a costituire la principale fonte di finanziamento del Gruppo, con un costo complessivo che si attesta a 55,3 milioni di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 17 milioni di euro per l'incremento dei tassi medi nonostante la riduzione delle masse medie in gestione (3.994 milioni di euro al 30 settembre 2023 contro il dato di 4.224 milioni di euro al 30 settembre 2022). Nel complesso la raccolta retail a vista e vincolata registra un tasso medio pari all'1,85% rispetto al dato dell'1,22% del 30 settembre 2022.
Al 30 settembre 2023 il valore di bilancio delle obbligazioni emesse da Banca Ifis ammonta a 1.451,8 milioni di euro, in aumento di 398,6 milioni di euro per effetto di tre nuove emissioni rispetto alla situazione in essere al 30 settembre 2022 e la contestuale scadenza ad aprile 2023 dell'obbligazione senior emessa nel 2018. Le tre nuove emissioni sono la seconda tranche di un senior bond di durata 4 anni emessa a marzo 2023, e due senior bond di nominali 300 milioni di euro emessi rispettivamente a gennaio 2023, con durata 4 anni, e a settembre 2023, con durata 5 anni (per maggiori dettagli su queste due emissioni del 2023 si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo"). Sul versante economico, gli interessi passivi maturati sul totale delle emissioni sono aumentati di 23,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022 attestandosi complessivamente a 46,6 milioni di euro al 30 settembre 2023.
La raccolta effettuata tramite cartolarizzazioni, pari a 1.757,4 milioni di euro al 30 settembre 2023, risulta in aumento rispetto al dato del 30 settembre 2022 (1.378,9 milioni di euro) e si compone come di seguito:
La variazione in aumento del saldo è da ricondurre principalmente alla ristrutturazione del veicolo Indigo Lease. Gli interessi passivi maturati sono passati da 6,7 milioni di euro del 30 settembre 2022 a 46,7 milioni di euro del 30 settembre 2023 per effetto del marcato incremento delle curve di mercato a cui sono indicizzate.
Si segnala inoltre l'accesso al funding tramite operazioni di TLTRO di valore nominale pari a 2,0 miliardi di euro; gli interessi passivi maturati al 30 settembre 2023 sono pari a 47,4 milioni di euro.
Per quanto concerne il costo del credito si evidenzia un miglioramento per 10,0 milioni di euro. Il dato al 30 settembre 2023 si attesta a riprese nette per 3,0 milioni di euro, beneficiando di riprese, principalmente da incasso, su posizioni precedentemente interamente svalutate, e risulta in controtendenza rispetto alle rettifiche nette pari a 7,0 milioni di euro registrate a settembre 2022, le quali erano influenzate per contro da accantonamenti su una posizione singolarmente significativa.
I costi operativi si attestano a 31,4 milioni di euro, registrando un aumento di 4,0 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022. Tale variazione è legata alle maggiori attività in essere in ambito Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability nel corso dei primi nove mesi del 2023, anno in cui ricorre il 40° anniversario di Banca Ifis.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri risultano pari a 6,4 milioni di euro, in aumento di 4,6 milioni di euro rispetto al dato al 30 settembre 2022, principalmente perché il dato comparativo includeva riprese su GACS al termine del periodo di garanzia.
Per quanto riguarda i dati patrimoniali, al 30 settembre 2023 il totale dei crediti netti del Settore ammonta a 2.248,4 milioni di euro, in aumento del 4,5% rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (2.152,1 milioni di euro). L'aumento di 96,3 milioni di euro è dovuto per 121 milioni di euro ai comparti titoli di Proprietary Finance e di Securitization & Structured Solutions, il cui maggior contributo ha più che compensato il naturale run-off del portafoglio Non Core per 25 milioni di euro.
Si evidenzia che all'interno del Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti crediti appartenenti alla cd. categoria dei POCI, riferiti prevalentemente ad attivi deteriorati rinvenienti dalla business combination con l'ex Gruppo GE Capital Interbanca:
Nella tabella che segue vengono esposti i valori lordi, netti e le relative percentuali di copertura dei crediti verso la clientela suddivisi per qualità del credito.
| SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE (in migliaia di euro) |
SOFFERENZE | INADEMPIENZE PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI(1) |
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE AL 30.09.2023 | ||||||
| Valore nominale | 12.539 | 23.945 | 7.521 | 44.005 | 2.226.896 | 2.270.901 |
| Rettifiche di valore | (6.539) | (8.343) | (2.730) | (17.612) | (4.906) | (22.518) |
| Valore di bilancio | 6.000 | 15.602 | 4.791 | 26.393 | 2.221.990 | 2.248.383 |
| Coverage ratio | 52,1% | 34,8% | 36,3% | 40,0% | 0,2% | 1,0% |
| SITUAZIONE AL 31.12.2022 | ||||||
| Valore nominale | 12.708 | 37.550 | 4.182 | 54.441 | 2.123.966 | 2.178.407 |
| Rettifiche di valore | (6.040) | (13.237) | (1.081) | (20.358) | (5.971) | (26.329) |
| Valore di bilancio | 6.668 | 24.313 | 3.102 | 34.083 | 2.117.996 | 2.152.078 |
| Coverage ratio | 47,5% | 35,3% | 25,8% | 37,4% | 0,3% | 1,2% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2023 titoli di Stato per 1.671,6 milioni di euro (1.541,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
I coverage delle attività deteriorate del Settore sono influenzati da crediti appartenenti alla cosiddetta categoria dei POCI, i cui valori lordi già scontano la stima delle perdite attese. Il coverage del portafoglio nel suo complesso al 30 settembre 2023 risulta in diminuzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022, legato essenzialmente al portafoglio dell'Area Non Core.

Il presente paragrafo vuole fornire una specifica disclosure sugli impatti generati dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
A livello del Gruppo Banca Ifis sono stati condotti una serie di approfondimenti allo scopo di valutare le esposizioni (dirette e indirette) nei confronti di controparti residenti in Russia, Bielorussia e Ucraina nonché stimare i relativi impatti e i presidi di contenimento del rischio.
Inoltre, la funzione Risk Management, in aggiunta ai fattori di rischio usualmente considerati, ha ritenuto ragionevole includere l'attuale situazione di tensione geopolitica quale ulteriore fattore di rischio.
In particolare, tale situazione è stata considerata all'interno della documentazione istituzionale (RAF, Recovery Plan e Resoconto ICAAP/ ILAAP) sotto un duplice punto di vista: da un lato come peggioramento delle severity e inclusione di nuove ipotesi di stress nel framework di stress test e dall'altro come extra requisito di Fondi propri a fronte dei Rischi Strategico e Sovrano assunti dal Gruppo.
Più precisamente, dal punto di vista delle ipotesi considerate direttamente negli stress test, sono stati considerati:
Sulle ipotesi che hanno impatto sui livelli di capitale interno allocato per i singoli rischi si segnala che:
Le analisi condotte hanno evidenziato un numero limitato di controparti presenti nei Paesi interessati dal conflitto in corso a cui corrispondono esposizioni creditizie dirette modeste. Analogamente, non sono state evidenziate particolari criticità con riferimento al portafoglio crediti commerciali.

In data 21 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt-out di cui agli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1‐ bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Si segnala che nel corso dei primi nove mesi del 2023 non sono intervenute variazioni con riferimento alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, per cui si rimanda all'ultima predisposta in conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), cioè quelle predisposta per l'esercizio 2022 sottoforma di relazione distinta dalla Relazione sulla gestione del Gruppo, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 9 marzo 2023 e pubblicata congiuntamente al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Corporate governance", sottosezione "Relazioni e documenti", paragrafo "Assetti e Organizzazione di Governo Societario" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.
La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è stata predisposta sulla base del format messo a disposizione da Borsa Italiana.
Nella Sezione "Corporate governance", sottosezione "Remunerazione" del sito internet aziendale www.bancaifis.it è disponibile la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2022", redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF, dove è illustrata la politica di remunerazione per il Gruppo Banca Ifis, la quale risulta sostanzialmente in linea con le precedenti versioni, fatte salve le novità normative previste in particolare dalle Disposizioni di Vigilanza in recepimento della CRDV (Direttiva 2019/878/UE).
Il Gruppo Banca Ifis ha consolidato un progetto di adeguamento al Regolamento (UE) 2016/679 al fine di recepire le disposizioni normative nel modello di gestione della privacy interno, prevedendo una serie di interventi di carattere sia tecnologico che organizzativo, con impatto su tutte le società del Gruppo.
Ai fini del disposto degli artt. dal 2497 al 2497 sexies del codice civile, si precisa che la società controllante La Scogliera S.A. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Banca Ifis, e ciò in espressa deroga al disposto dell'art. 2497 sexies del codice civile, in quanto l'attività di direzione e coordinamento delle banche e società finanziarie partecipate è espressamente esclusa nell'oggetto sociale de La Scogliera ed in coerenza la controllante non esercita, di fatto, alcuna attività di direzione e coordinamento di Banca Ifis.
Le società Banca Ifis S.p.A., Ifis Npl Investing S.p.A., Ifis Rental Services S.r.l., Ifis Npl Servicing S.p.A. e Cap.Ital.Fin. S.p.A. hanno optato, insieme alla controllante La Scogliera S.A., per l'applicazione dell'istituto della tassazione di Gruppo (consolidato fiscale) ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/86.
I rapporti fra tali società sono stati regolati mediante scrittura privata sottoscritta tra le parti prevedendo una durata triennale.
L'adesione al regime del consolidato fiscale permette la compensazione degli imponibili fiscali delle società partecipanti (con utilizzo delle perdite e dell'ACE realizzate in costanza di adesione).
Come previsto dalla normativa in vigore, le società aderenti hanno provveduto ad eleggere domicilio presso la consolidante La Scogliera ai fini della notifica degli atti e provvedimenti relativi ai periodi d'imposta per i quali viene esercitata l'opzione.
In forza dell'applicazione di tale istituto, le perdite e gli utili fiscali di ciascuna società realizzati nei primi nove mesi del 2023 vengono trasferiti alla consolidante fiscale La Scogliera.
Il credito verso la consolidante fiscale La Scogliera, iscritto tra le "Altre attività", ammonta a 15,3 milioni di euro, mentre il relativo debito, iscritto tra le "Altre passività" nel presente Resoconto intermedio di gestione consolidato, al 30 settembre 2023 risulta pari a 23,2 milioni di euro, di cui 19,7 milioni di euro maturati presso la controllata Ifis Npl Investing. Il debito netto verso la consolidante fiscale La Scogliera ammonta, dunque, a 7,9 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2022 Banca Ifis deteneva n. 1.377.981 azioni proprie, per un controvalore di 22,1 milioni di euro ed un valore nominale di 1.377.981 euro.
Nel corso del periodo Banca Ifis ha assegnato all'Alta Direzione come remunerazione variabile n. 34.963 azioni proprie al prezzo medio di 9,39 euro, per un controvalore di 341 mila euro ed un valore nominale di 34.963 euro, realizzando utili per 54 mila euro che, in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, sono stati iscritti a riserve sovrapprezzo.
Considerando le operazioni di cui sopra, la giacenza a fine periodo risulta pari a n. 1.343.018 azioni proprie, per un controvalore di 21,8 milioni di euro ed un valore nominale di 1.343.018 euro.
In conformità a quanto stabilito dalla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 285 di Banca d'Italia del 17 dicembre 2013, Parte terza, Capitolo 11 (in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati"), le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono effettuate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione denominata "Politica di Gruppo in materia di operazioni con parti correlate, soggetti collegati ed Esponenti Aziendali ex art. 136 T.U.B.", il cui ultimo aggiornamento risale a febbraio 2022.
Tale documento è a disposizione del pubblico nella Sezione "Corporate Governance" del sito internet aziendale www.bancaifis.it.
Nel corso dei primi nove mesi del 2023 non sono state effettuate operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate esterne al perimetro del Resoconto intermedio di gestione consolidato.
Nel corso dei primi nove mesi del 2023 il Gruppo Banca Ifis non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definite nella Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.
La Società ha sede legale in Venezia‐Mestre, nonché Uffici istituzionali della Presidenza in Roma e uffici operativi in Milano. Non risultano in essere sedi secondarie.

Al 30 settembre 2023 i dipendenti del Gruppo Banca Ifis sono rappresentati da n. 1.933 unità (1.874 al 31 dicembre 2022). Si riporta di seguito un dettaglio della forza lavoro ripartita per livello di inquadramento.
| DIPENDENTI DEL GRUPPO PER LIVELLI DI INQUADRAMENTO |
30.09.2023 31.12.2022 |
VARIAZIONI | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero | % | Numero | % | Numero | % | |
| Dirigenti | 98 | 5,1% | 95 | 5,1% | 3 | 3,2% |
| Quadri direttivi | 598 | 30,9% | 567 | 30,3% | 31 | 5,5% |
| Impiegati | 1.237 | 64,0% | 1.212 | 64,7% | 25 | 2,1% |
| Totale dipendenti del Gruppo | 1.933 | 100,0% | 1.874 | 100,0% | 59 | 3,1% |
Il Gruppo, in considerazione dell'attività svolta, non ha attivato programmi di ricerca e sviluppo nel corso del periodo.

| VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 1.453.013 | 603.134 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 21.771 | 26.868 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
192.893 | 195.220 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
780.762 | 697.611 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 616.616 | 565.762 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 9.908.360 | 10.186.932 |
| Derivati di copertura | 4.819 | - |
| Attività materiali | 132.435 | 126.341 |
| Attività immateriali | 71.789 | 64.264 |
| di cui: | ||
| - avviamento | 38.020 | 38.020 |
| Attività fiscali: | 271.668 | 325.181 |
| a) correnti | 31.214 | 60.924 |
| b) anticipate | 240.454 | 264.257 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 813 | - |
| Altre attività | 465.454 | 471.064 |
| Totale dell'attivo | 13.920.393 | 13.262.377 |

| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 3.236.570 | 3.422.160 |
| Debiti verso clientela | 5.280.665 | 5.103.343 |
| Titoli in circolazione | 3.209.338 | 2.605.195 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 20.933 | 25.982 |
| Passività fiscali: | 50.449 | 52.298 |
| a) correnti | 20.296 | 21.961 |
| b) differite | 30.153 | 30.337 |
| Altre passività | 352.148 | 391.697 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 7.231 | 7.696 |
| Fondi per rischi e oneri | 57.960 | 56.225 |
| Riserve da valutazione | (57.021) | (59.722) |
| Riserve | 1.507.460 | 1.440.944 |
| Acconti su dividendi (-) | - | (52.433) |
| Sovrapprezzi di emissione | 84.108 | 83.767 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (21.817) | (22.104) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 13.817 | 12.432 |
| Utile del periodo | 124.741 | 141.086 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 13.920.393 | 13.262.377 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 |
|---|---|---|
| Margine di interesse | 409.506 | 392.504 |
| Commissioni nette | 74.299 | 65.210 |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 28.552 | 30.978 |
| Margine di intermediazione | 512.357 | 488.692 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (30.870) | (48.874) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 481.487 | 439.818 |
| Spese amministrative: | (292.861) | (282.769) |
| a) spese per il personale | (120.466) | (111.244) |
| b) altre spese amministrative | (172.395) | (171.525) |
| Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (13.024) | (12.320) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 17.360 | 16.551 |
| Costi operativi | (288.525) | (278.538) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.717) | (4.515) |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | - | (762) |
| Utili (perdite) da cessioni di investimenti | - | 304 |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 186.245 | 156.307 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (60.120) | (50.190) |
| Utile (perdita) del periodo | 126.125 | 106.117 |
| (Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi | (1.384) | (574) |
| Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo | 124.741 | 105.543 |
| VOCI (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | 126.125 | 106.117 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (4.540) | (1.894) |
| Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (4.715) | (2.688) |
| Piani a benefici definiti | 175 | 794 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | 4.711 | (36.606) |
| Differenze di cambio | 270 | (2.124) |
| Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
4.441 | (34.482) |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 171 | (38.500) |
| Redditività complessiva | 126.296 | 67.617 |
| Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | (1.385) | (569) |
| Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo | 124.911 | 67.048 |

Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis al 30 settembre 2023 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento di Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR (articolo 2.2.3 comma 3), che prevede l'obbligo di pubblicazione del resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni dal termine di ogni trimestre dell'esercizio e tenuto conto dell'avviso n. 7587 del 21 aprile 2016 di Borsa italiana. Pertanto, come richiamato nel suddetto avviso, per quanto riguarda il contenuto del Resoconto intermedio di gestione consolidato, si è fatto riferimento a quanto previsto dal preesistente comma 5 dell'articolo 154-ter del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio consolidato annuale secondo i principi contabili IFRS. Per tale motivo è necessario leggere il Resoconto intermedio di gestione consolidato unitamente al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022. I criteri di redazione, i criteri di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o emendati principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board ("IASB") ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC") come di seguito esposti.
Per IFRS si intendono i principi contabili internazionali IAS/IFRS in vigore a tale data emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi (IFRIC e SIC), omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D. Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005.
La moneta di conto è l'euro, i valori sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. Le tabelle riportate nella Nota informativa possono contenere arrotondamenti di importi; eventuali incongruenze e/o difformità tra i dati riportati nelle diverse tabelle sono conseguenza di tali arrotondamenti.
Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.
I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio 2022 del Gruppo Banca Ifis, a cui si rimanda, ad eccezione di:
Con riferimento alle operazioni di copertura, il Gruppo Banca Ifis ha scelto di adottare in sede di prima applicazione le disposizioni dell'IFRS 9 e di non avvalersi dell'opzione, prevista dal medesimo principio, di applicare le regole di copertura contabile ("hedge accounting") dettate dal principio contabile IAS 39, nella versione omologata dalla
Commissione Europea (cosiddetta versione "carved out"), ad eccezione degli specifici casi previsti nell'IFRS 9 (par. 6.1.3) e non disciplinati dallo stesso principio.
Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare dal punto di vista contabile potenziali perdite rilevabili su un determinato strumento finanziario o su un gruppo di strumenti finanziari, attribuibili ad un determinato rischio, per il tramite degli utili rilevabili su un diverso strumento finanziario o gruppo di strumenti finanziari nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi.
Solo gli strumenti che coinvolgono una controparte esterna al Gruppo possono essere designati come strumenti di copertura.
L'unica tipologia di copertura utilizzata dal Gruppo al 30 settembre 2023 è la copertura specifica di fair value ("micro" fair value hedge), che ha l'obiettivo di coprire l'esposizione alla variazione del fair value di un'attività o passività di bilancio attribuibile ad un particolare rischio e in particolare dalla variazione dei tassi di interesse.
Uno strumento derivato può essere considerato di copertura se esiste documentazione formalizzata circa la relazione univoca con l'elemento coperto e se questa risulti efficace nel momento in cui la copertura abbia avuto inizio e, prospetticamente, lungo la vita della stessa.
All'inizio della relazione di copertura vi deve essere una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura. Tale documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, l'elemento coperto, la natura del rischio coperto e di come valutare l'efficacia dello strumento di copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni di fair value dell'elemento coperto.
Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono rilevati al fair value, alla data di stipula dei relativi contratti, e sono classificati nell'attivo patrimoniale alla voce "50. Derivati di copertura" o nel passivo patrimoniale alla voce "40. Derivati di copertura" a seconda che il valore sia positivo o negativo.
Successivamente all'iscrizione iniziale, i derivati di copertura continuano ad essere valutati al fair value. In particolare, nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell'elemento coperto con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all'elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L'eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l'effetto economico netto.
L'efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento coperto risultano compensati da quelle dello strumento di copertura. Pertanto, l'efficacia è apprezzata dal confronto delle suddette variazioni, tenuto conto dell'intento perseguito nel momento in cui la copertura è stata attuata. Si ha efficacia quando le variazioni di fair value dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto per l'elemento di rischio oggetto di copertura.
La valutazione dell'efficacia viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra-annuale utilizzando test prospettici, che giustificano l'applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l'efficacia attesa sulla base di limiti definiti internamente dal Gruppo.
Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta, il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione e lo strumento finanziario coperto riacquisisce il criterio di valutazione corrispondente alla sua classificazione di bilancio. Qualora l'attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a Conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivo.

Inoltre, la contabilizzazione delle coperture di fair value in essere cessa prospetticamente nei seguenti casi:
La Legge n.136 del 9 ottobre 2023 ha convertito il Decreto-legge n. 104 del 10 agosto 2023 (c.d. "Decreto Omnibus bis" o "Decreto Asset"), introducendo nuove misure rivolte ad operatori economici e a privati nonché confermando o modificando alcune misure già esistenti. Tra le nuove misure introdotte si segnala l'istituzione, per l'anno 2023, di una imposta straordinaria sui margini di interesse (c.d. "extraprofitti") delle banche italiane, anche qualora operanti nel territorio dello Stato italiano tramite stabile organizzazione. In particolare, viene stabilità l'applicazione di un'aliquota del 40% su una base imponibile configurata confrontando il "Margine di interesse" di cui alla voce 30 del Conto economico degli istituti bancari (sulla base degli schemi di bilancio disciplinati dalla Circolare n. 262/2005 e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia) dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022 e quello del solo periodo d'imposta antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024. In ogni caso, l'imposta così calcolata non può eccedere lo 0,26% delle attività ponderate per il rischio (c.d. RWA) su base individuale di ogni Banca. In luogo dell'effettuazione del versamento, ciascuna banca su base individuale può scegliere di destinare un determinato importo, non inferiore a 2,5 volte l'imposta calcolata come di cui ai punti sopra, a una riserva di utili non distribuibile di Patrimonio netto. In tal caso, qualora successivamente si scelga di voler utilizzare tale specifica riserva per la distribuzione di utili (e quindi di renderla da "non distribuibile" a "distribuibile"), entro 30 giorni dall'approvazione della relativa delibera è necessario versare l'imposta originariamente calcolata con una maggiorazione parametrata agli interessi maturati nel frattempo.
Dal punto di vista contabile, alla luce delle specifiche caratteristiche dell'imposta in oggetto e in particolare delle modalità di determinazione della stessa, sono state ritenute applicabili le disposizioni dell'interpretazione IFRIC 21 "Tributi" e del principio contabile IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali." In particolare, in base a quanto previsto dall'IFRIC 21 la passività relativa al pagamento di un tributo nasce nel momento in cui si verifica il cosiddetto "evento vincolante", ossia nel momento in cui sorge l'obbligazione al pagamento dello stesso. La definizione di passività fornita dallo IAS 37 prevede, altresì, che per l'adempimento dell'obbligazione sia da ritenersi probabile l'uscita di risorse che incorporano benefici economici.
Al riguardo si evidenzia che, in relazione a quanto previsto dalla norma, le banche del Gruppo Banca Ifis (Banca Ifis e Banca Credifarma) hanno la realistica alternativa di non effettuare il pagamento dell'imposta, appostando, in sede di approvazione dei rispettivi bilanci individuali 2023, una riserva di utili non distribuibile pari a 2,5 volte l'imposta straordinaria. Tale circostanza che rende di fatto non soddisfatto il descritto requisito previsto dal principio contabile. Ne consegue che, avendo gli Amministratori di ciascuna banca del Gruppo concluso positivamente circa la possibilità di avvalersi di tale opzione ed avendo gli stessi verificato nel caso di specie la ragionevolezza di tale alternativa, alla data del 30 settembre 2023 si è ritenuto non esistesse un evento vincolante a fronte del quale procedere alla rilevazione di una passività e del relativo onere per nessuna delle due banche lato individuale e, di conseguenza, a livello di saldi consolidati del Gruppo.
Si evidenzia inoltre che la previsione dell'ultima parte del comma 5-bis della Legge n. 136/2023 determini un'obbligazione da considerarsi nuova ed autonoma e consistente nel mantenimento del vincolo di non distribuibilità sulla riserva iscritta da ciascuna banca nei rispettivi bilanci individuali 2023. Al riguardo gli Amministratori di ciascuna banca valuteranno nel tempo la ragionevolezza sostanziale dell'opzione di non distribuire sulla base degli specifici fatti e circostanze.
Banca d'Italia, Consob e Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.
Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.
In proposito, esaminati i rischi e le derivanti dall'attuale contesto macroeconomico, anche a seguito della situazione corrente relativa alle implicazioni macroeconomiche connesse al conflitto militare tra Russia e Ucraina e alle tensioni in Medio Oriente, si ritiene ragionevole l'aspettativa che il Gruppo Banca Ifis continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente del Gruppo, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.
Il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Banca Ifis è stato redatto sulla base delle situazioni contabili al 30 settembre 2023 predisposte dagli amministratori delle società incluse nell'area di consolidamento sulla base di principi contabili omogenei.




| SEDE | SEDE | TIPO DI | RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE |
DISPONIBILITÀ | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| DENOMINAZIONI IMPRESE | OPERATIVA | LEGALE | RAPPORTO (1) |
IMPRESA PARTECIPANTE |
QUOTA % | VOTI % (2) |
| Ifis Finance Sp. z o.o. | Varsavia | Varsavia | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis Rental Services S.r.l. | Milano | Milano | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis Npl Investing S.p.A. | Firenze, Milano e Mestre (VE) |
Mestre (VE) | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Cap.Ital.Fin. S.p.A. | Napoli | Napoli | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 100% | 100% |
| Ifis Npl Servicing S.p.A. | Mestre (VE) | Mestre (VE) | 1 | Ifis Npl Investing S.p.A. |
100% | 100% |
| Ifis Finance I.F.N. S.A. | Bucarest | Bucarest | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 99,99% | 99,99% |
| Banca Credifarma S.p.A. | Roma | Roma | 1 | Banca Ifis S.p.A. | 87,74% | 87,74% |
| Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
1 | Banca Ifis S.p.A. | 51% | 51% |
| Indigo Lease S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% |
| Ifis ABCP Programme S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% |
| Emma S.P.V. S.r.l. | Conegliano (TV) |
Conegliano (TV) |
4 | Altra | 0% | 0% |
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 26, comma 1, del "decreto legislativo 87/92"
6 = direzione unitaria ex art. 26, comma 2, del "decreto legislativo 87/92"
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali
Tutte le società sono state consolidate utilizzando il metodo integrale.
Relativamente alle società controllate sulla base di quanto successivamente illustrato incluse nell'area di consolidamento al 30 settembre 2023, rispetto alla situazione di fine 2022 non si sono registrate variazioni.
I prospetti contabili della controllata polacca Ifis Finance Sp. z o.o. e della controllata rumena Ifis Finance I.F.N. S.A., espressi entrambi in valuta estera, vengono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale il cambio di fine periodo, mentre per le poste di conto economico viene utilizzato il cambio medio. Le risultanti differenze di cambio, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e passività e per il conto economico, nonché le differenze di cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto di ciascuna partecipata, sono imputate a riserve di patrimonio netto.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi.
Al fine di determinare l'area di consolidamento Banca Ifis ha verificato se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 per esercitare il controllo sulle società partecipate o su altre entità con cui intrattiene rapporti contrattuali di qualunque natura.
La definizione di controllo prevede che un'entità controlla un'altra entità qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni:

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso del periodo di competenza sono inclusi nei prospetti consolidati dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
Il controllo delle entità strutturate, ossia delle entità per le quali i diritti di voto non sono considerati rilevanti per stabilire il controllo, è ritenuto esistere laddove il Gruppo disponga dei diritti contrattuali di gestire le attività rilevanti dell'entità e risulti esposto ai rendimenti variabili delle stesse.
Su tali basi, le entità strutturate che hanno comportato la necessità di un consolidamento ai fini del Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 sono rappresentate da alcune società veicolo di operazioni di cartolarizzazione originate da società del Gruppo. Per tali veicoli, gli elementi ritenuti rilevanti ai fini dell'identificazione del controllo e del conseguente consolidamento sono rappresentati dallo scopo di tali società, dall'esposizione ai risultati dell'operazione, dalla capacità di strutturare le operazioni e di dirigere le attività rilevanti e assumere le decisioni critiche per mezzo di contratti di servicing nonché dell'abilità di disporre della loro liquidazione.
L'analisi condotta ha portato ad includere nel perimetro di consolidamento alla data di riferimento le società controllate tramite maggioranza dei diritti di voto (le società con tipo di rapporto "1" di cui alla tabella precedente), nonché le SPV (Special Purpose Vehicle) istituite per le operazioni di cartolarizzazione per le quali si è valutato sussistere una relazione di controllo ai sensi dell'IFRS 10. Tali SPV, ad esclusione del veicolo Ifis Npl 2021-1 SPV S.r.l. per il quale il Gruppo detiene la maggioranza delle quote partecipative, non sono società giuridicamente facenti parte del Gruppo Banca Ifis (si veda a tale riguardo l'immagine all'inizio della sezione "Area e metodi di consolidamento", dove le suddette SPV non sono incluse).
L'utile (perdita) del periodo e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono considerate come "equity transactions" ai sensi del par. 23 dell'IFRS 10 e sono pertanto contabilizzate direttamente a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata sulla base delle regole di contabilizzazione prescritte dal principio applicabile (e.g. IAS 28, in caso residui un'influenza notevole, oppure IFRS 9).
Le operazioni di aggregazione aziendale devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3; la rilevazione contabile delle operazioni di acquisizione di partecipazioni, di cui si è acquisito il controllo e che si possono configurare come "aggregazioni aziendali", deve essere effettuata utilizzando l'"acquisition method", che prevede:
Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nel periodo di riferimento e classificati tra le spese amministrative.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo, rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (CGU – Cash Generating Unit) del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a una CGU e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta della CGU.
Dal processo di consolidamento delle società controllate è emerso un avviamento iscritto alla voce "attività immateriali" per 38,0 milioni di euro per il consolidamento dell'ex Gruppo Fbs, acquisito nel corso del 2019.
Tale avviamento è stato sottoposto all'annuale processo di impairment test al 31 dicembre 2022, da cui non sono emerse necessità di rettifiche di valore. Per maggiori dettagli a riguardo si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", "Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100", paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
Con riferimento alla valutazione al 30 settembre 2023 circa presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events"), al verificarsi dei quali occorre procedere all'impairment test, tale analisi non ha riscontrato nessun indicatore di perdita.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti nei prospetti contabili e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine, anche in conseguenza dell'attuale situazione connessa all'elevata incertezza del contesto macroeconomico internazionale.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023, così come previsto dai principi contabili internazionali. Detti processi sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale e sostengono i valori di iscrizione al 30 settembre 2023.
Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci di bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:
Per le tipologie di assets sopra elencate si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime.
In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei Livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
Con particolare riferimento alla determinazione di valore dei crediti afferenti al Settore Npl, il Risk Management esamina periodicamente, nell'ambito del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), anche il c.d. rischio modello, in quanto le caratteristiche del modello di business determinano un elevato grado di variabilità con riferimento sia all'importo che alla data di effettivo incasso.
In particolare, per i crediti in gestione stragiudiziale, il modello proprietario stima i flussi di cassa proiettando lo "smontamento temporale" del valore nominale del credito in base al profilo di recupero storicamente osservato in cluster omogenei. A questo si aggiunge, relativamente alle posizioni caratterizzate da raccolta di piani di rientro, un modello a "carattere deterministico" basato sulla valorizzazione delle rate future del piano, al netto del tasso di insoluto storicamente osservato. In tale ottica assume particolare rilevanza una puntuale ed attenta gestione dei flussi di cassa. Al fine di assicurare una corretta valutazione dei flussi attesi, anche in ottica di un pricing corretto delle operazioni realizzate, l'evoluzione degli incassi rispetto ai flussi previsionali viene posta sotto attento monitoraggio.
Per i crediti in gestione giudiziale, cioè le posizioni per le quali è stata verificata la presenza di un posto di lavoro o di una pensione, è stato sviluppato un modello per la stima dei flussi di cassa antecedentemente all'ottenimento dell'Ordinanza di Assegnazione (ODA). In particolare, vengono stimati i flussi di cassa per tutte quelle posizioni che hanno ottenuto un decreto non opposto dal debitore a partire dal 1° gennaio 2018.
Le altre pratiche in corso di lavorazione giudiziale restano iscritte al costo di acquisto, fino al momento in cui tali requisiti sono rispettati o fino all'ottenimento dell'ODA.
All'ODA i flussi di cassa futuri vengono analiticamente determinati sulla base degli elementi oggettivi conosciuti per ogni singola posizione; in questo caso quindi le stime applicate sono perlopiù relative all'identificazione della durata del piano di pagamento.
La lavorazione giudiziale si completa, oltre a quanto sopra descritto, con attività di recupero intesa come azione esecutiva immobiliare, caratterizzata da diverse fasi e applicata a portafogli originati in settori corporate, bancari o real estate ove i flussi di cassa sono valorizzati tramite previsione analitica del gestore.
In riferimento alle posizioni giudiziali in Legal Factory, a partire dall'esercizio 2022 è stato recepito nel "modello LF Pre ODA" e nel "modello ODA" il cambiamento normativo riferito all'art. 21-bis della Legge n.142 del 21 settembre 2022 che disciplina il limite di pignorabilità delle somme percepite a titolo di pensione. La nuova normativa è entrata in vigore il 22 settembre 2022 e indica che, per le sole somme percepite a titolo di pensione, il limite di impignorabilità passa dai circa 702 euro ai 1.000 euro. Tale modifica normativa ha impattato sull'ammontare pignorabile delle sole posizioni dove l'unica fonte di reddito aggredibile con pignoramento presso terzi è rappresentata da una pensione; non ci sono stati impatti per le posizioni relative a soggetti aggredibili sulla base di somme percepite a titolo di stipendio.
Si rinvia a quanto più dettagliatamente esposto nella Parte E – "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
In riferimento ai crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche del Gruppo e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese (transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".
L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:
La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.
L'emergenza sanitaria di inizio marzo 2020 e lo scoppio della guerra in Ucraina alla fine di febbraio 2022 hanno generato un rallentamento della crescita economica mondiale che ha spinto gli enti a considerare un incremento significativo di rischio di credito. Questo ha portato il Gruppo ad introdurre correttivi prudenziali rivolti ai rapporti con controparti appartenenti a particolari settori economici considerati a più elevato impatto di rischio da Covid19 e rischio derivante dal conflitto Russia-Ucraina, dallo scenario inflattivo e dal rallentamento della crescita economica.
In particolare, nel corso del 2022 sono stati rivisti i correttivi prudenziali applicati al fine di definire gli accantonamenti addizionali contabilizzati in precedenza a seguito del contesto pandemico, anche alla luce del fatto che il deterioramento del portafoglio è stato, complessivamente, meno pronunciato di quanto ipotizzato.
Allo stesso tempo, sono stati introdotti alcuni correttivi prudenziali per tener conto dell'attuale contesto macroeconomico che continua ad essere caratterizzato da forte incertezza. I rischi per la crescita sono legati in particolare all'evoluzione del conflitto in Ucraina e all'inflazione di fondo che resta elevata e potrebbe prolungare la restrizione monetaria in corso nelle principali economie avanzate. I correttivi prudenziali a copertura di tale incertezza, visti nel loro insieme, sono stati oggetto quindi di rivalutazione nel corso dell'esercizio 2022 e dei primi nove mesi del 2023.
Per quanto riguarda le informazioni Forward Looking, gli scenari macroeconomici integrati nelle stime dei parametri di rischio fattorizzano le proiezioni EBA pubblicate in occasione dell'esercizio di stress test previsto per il 2023. Tali scenari garantiscono una buona copertura delle informazioni riflettono in maniera prudenziale gli aspetti precedentemente indicati.
Infine, sono stati rivisti i tempi di incasso dei crediti e dei portafogli di crediti garantiti da immobili per i quali sono in corso procedure concorsuali per riflettere la già citata sospensione delle esecuzioni immobiliari anche nel Settore Commercial & Corporate Banking.
Si rimanda a quanto più diffusamente indicato al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Inoltre, accolgono anche i fondi per rischi ed oneri costituti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie peculiarità, non rientrano nel richiamato perimetro di applicazione dell'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nello specifico gli altri fondi per rischi e oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando i principi stabiliti dall'IFRS 3, utilizzando l'"acquisition method". L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo.
Per quanto riguarda il processo di allocazione del costo dell'aggregazione alle attività, passività e passività potenziali del soggetto acquisito identificabili alla data di acquisto e valutate in base ai rispettivi fair value (cosiddetta Purchase Price Allocation – "PPA"), si procede con un preventivo lavoro di mappatura delle attività e passività per le quali si è ritenuto probabile riscontrare significative differenze di valore tra il fair value ed il rispettivo valore contabile.
In particolare, i fair value sono determinati sulla base della metodologia ritenuta più opportuna per ciascuna classe di attività e passività acquisite (ad esempio, per il portafoglio creditizio il metodo dei discounted cash flow - DCF, cioè l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi).
Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico quale "gain on bargain purchase".
Successivamente, in base al principio IAS 36, l'avviamento deve essere sottoposto annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore. Lo IAS 36 richiede, inoltre, ad ogni data di riferimento di bilancio, ivi inclusi, dunque, le chiusure infrannuali, un'analisi volta ad individuare la presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events") al verificarsi dei quali occorre procedere all'impairment test degli avviamenti/attività immateriali oggetto di analisi. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il valore d'uso ed il fair value, al netto dei costi di vendita.
Per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento allocato alle Cash Generating Units ("CGU") di cui è composto, il Gruppo Banca Ifis provvede alla stima sia dei flussi finanziari futuri nel periodo esplicito di previsione sia dei flussi utilizzati per determinare il cosiddetto Terminal Value. Analogamente, è oggetto di stima da parte del Gruppo il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari futuri precedentemente stimati. Tale tasso di attualizzazione è stimato dal Gruppo utilizzando il "Capital Asset Pricing Model" (CAPM).
Con riferimento invece alla valutazione al 30 settembre 2023 circa presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events"), al verificarsi dei quali occorre procedere all'impairment test, tale analisi non ha riscontrato nessun indicatore di perdita.
Si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", "Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100", paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
In conformità con il principio contabile IAS 12, richiamato dalla "Politica di impairment di Gruppo", un'attività fiscale differita per perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportati a nuovo deve essere rilevata nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzati le perdite fiscali e i crediti d'imposta non utilizzati. Nello specifico, anche per la valutazione della
recuperabilità delle DTA, il Gruppo deve valutare, di volta in volta in relazione agli andamenti negativi di conto economico:
Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 30 settembre 2023 diverse da quelle trasformabili ai sensi della Legge 2014/2011, sulla base dei redditi imponibili futuri desumibili dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo da ritenersi confermati alla luce dei risultati al 30 settembre 2023, non sono emersi elementi che possano far ritenere non recuperabili le DTA in oggetto, pari a complessivi 240,5 milioni di euro al 30 settembre 2023. Si conferma conseguentemente la valutazione di recuperabilità delle citate DTA, ancorché in orizzonte temporale di medio periodo, effettuata in sede di predisposizione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2022. Nello specifico, sul totale complessivo pari a 240,5 milioni di euro, la quota riferibile alla Legge 214/2011 ammontante a 147,2 milioni di euro (pari al 61,2% del totale DTA) si riversa entro il 2026 per espressa previsione normativa. La quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE, pari a complessivi 40 milioni di euro (pari al 16,6% del totale DTA) si prevede venga integralmente recuperata dal 2027 al 2032 (dei quali circa 30 milioni di euro entro il 2028). La restante quota ammontante a 53,4 milioni di euro è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva. Si conferma altresì l'incertezza circa la recuperabilità delle DTA relative alla controllata Cap.Ital.Fin. realizzate principalmente prima dell'ingresso nel consolidato fiscale, che restano, pertanto, prudenzialmente non iscritte per complessivi 2,4 milioni di euro.
| Aggregati patrimoniali riclassificati | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | ||
| Cassa e disponibilità liquide | 1.453.013 | 603.134 | 849.879 | 140,9% | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
192.893 | 195.220 | (2.327) | (1,2)% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
780.762 | 697.611 | 83.151 | 11,9% | |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
616.616 | 565.762 | 50.854 | 9,0% | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
9.908.360 | 10.186.932 | (278.572) | (2,7)% | |
| Attività materiali e immateriali | 204.224 | 190.605 | 13.619 | 7,1% | |
| Attività fiscali | 271.668 | 325.181 | (53.513) | (16,5)% | |
| Altre voci dell'attivo | 492.857 | 497.932 | (5.075) | (1,0)% | |
| Totale dell'attivo | 13.920.393 | 13.262.377 | 658.016 | 5,0% | |
| Debiti verso banche | 3.236.570 | 3.422.160 | (185.590) | (5,4)% | |
| Debiti verso clientela | 5.280.665 | 5.103.343 | 177.322 | 3,5% | |
| Titoli in circolazione | 3.209.338 | 2.605.195 | 604.143 | 23,2% | |
| Passività fiscali | 50.449 | 52.298 | (1.849) | (3,5)% | |
| Fondi per rischi e oneri | 57.960 | 56.225 | 1.735 | 3,1% | |
| Altre voci del passivo | 380.312 | 425.375 | (45.063) | (10,6)% | |
| Patrimonio netto consolidato | 1.705.099 | 1.597.781 | 107.318 | 6,7% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 13.920.393 | 13.262.377 | 658.016 | 5,0% |
La voce cassa e disponibilità liquide include i conti correnti bancari a vista e al 30 settembre 2023 ammonta a 1.453,0 milioni di euro, in aumento rispetto al dato di 603,1 milioni di euro a fine 2022 principalmente per l'effetto dell'emissione a settembre 2023 di un bond da 300 milioni di euro (per maggiori dettagli si veda la sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo") e per la crescita dei depositi overnight detenuti dalla Capogruppo Banca Ifis.
Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 192,9 milioni di euro al 30 settembre 2023. La voce è composta dai finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di OICR.
Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023
La composizione della voce è di seguito riportata.
| ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Titoli di debito | 68.901 | 72.844 | (3.943) | (5,4)% |
| Titoli di capitale | 44.609 | 34.979 | 9.630 | 27,5% |
| Quote di OICR | 65.011 | 70.209 | (5.198) | (7,4)% |
| Finanziamenti | 14.372 | 17.188 | (2.817) | (16,4)% |
| Totale | 192.893 | 195.220 | (2.326) | (1,2)% |
Nel dettaglio la riduzione della voce dell'1,2% rispetto al 31 dicembre 2022 può essere così declinata:
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 780,8 milioni di euro al 30 settembre 2023, in aumento dell'11,9% rispetto al dato a dicembre 2022. Esse includono i titoli di debito caratterizzati da Business Model "Held to Collect & Sell" (HTC&S) che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.
| ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Titoli di debito | 658.495 | 589.638 | 68.857 | 11,7% |
| di cui titoli di Stato | 466.360 | 400.266 | 66.095 | 16,5% |
| Titoli di capitale | 122.267 | 107.973 | 14.294 | 13,2% |
| Totale | 780.762 | 697.611 | 83.151 | 11,9% |
La crescita dei titoli di debito di proprietà è dovuta all'effetto combinato di nuove sottoscrizioni sia con emittenti bancari (+76,6 milioni di euro) sia con emittenti non finanziari (+88,5 milioni di euro, di cui +74,8 milioni di euro in titoli di Stato), e della rivalutazione positiva nei primi nove mesi del 2023 (+6,3 milioni di euro, concentrati principalmente sul portafoglio dei titoli di Stato). Tale variazione ha più che compensato la diminuzione connessa ai normali incassi e alle cessioni. La relativa riserva negativa netta di fair value associata ammonta a 31,4 milioni di euro al 30 settembre 2023 (di cui 28,8 milioni di euro associati a titoli di Stato).
Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 122,3 milioni di euro a fine settembre 2023, in crescita del 13,2% rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2023 (+39,0 milioni di euro, di cui 27,3 milioni di euro su partecipazioni estere), il cui impatto ha più che compensato quello delle operazioni di cessione realizzate nel periodo (-19,6 milioni di euro). La riserva netta di fair value associata a tale portafoglio al 30 settembre 2023 presenta un valore negativo per 17,3 milioni di euro, in leggero peggioramento rispetto al valore negativo di fine 2022 pari a 14,8 milioni di euro.

Il totale dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato ammonta al 30 settembre 2023 a 616,6 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (pari a 565,8 milioni di euro).
In aggiunta ai crediti verso banche centrali, che costituiscono la provvista mantenuta al fine di garantire l'ordinato svolgimento delle attività gestionali, la voce comprende i titoli di debito di emittenti bancari a cui è associato un business model "Held to Collect (HTC)" e che hanno superato l'SPPI Test: tali titoli al 30 settembre 2023 presentano un valore di bilancio pari a 568,3 milioni di euro, in aumento rispetto al valore di 526,2 milioni di euro di fine 2022 prevalentemente a seguito nei nuovi investimenti effettuati nel periodo su obbligazioni bancarie italiane (+28,5 milioni di euro) ed estere (+15,9 milioni di euro).
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 9.908,4 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (10.186,9 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2,1 miliardi di euro (in aumento rispetto al dato di fine 2022 di 1,9 miliardi di euro, +7,3%), di cui 1,7 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (1,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2022). Il Settore Commercial & Corporate Banking registra un leggero rallentamento (-4,5%) concentrato nell'Area Factoring (-14,4%), a fronte della sostanziale stabilità dell'Area Leasing e dell'Area Corporate Banking & Lending. Il Settore Governance & Servizi e Non Core risulta in crescita di 96,3 milioni di euro (principalmente a seguito del sopraccitato aumento nei primi nove mesi del 2023 del portafoglio di titoli di debito), mentre i crediti del Settore Npl registrano una leggera riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 (-5,3%).
| CREDITI VERSO LA CLIENTELA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE SETTORIALE (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % |
| Settore Commercial & Corporate Banking | 6.220.789 | 6.514.989 | (294.200) | (4,5)% |
| - di cui deteriorati | 236.491 | 251.024 | (14.533) | (5,8)% |
| Area Factoring | 2.359.367 | 2.755.592 | (396.225) | (14,4)% |
| - di cui deteriorati | 148.460 | 181.094 | (32.634) | (18,0)% |
| Area Leasing | 1.494.185 | 1.472.177 | 22.008 | 1,5% |
| - di cui deteriorati | 11.663 | 14.112 | (2.449) | (17,4)% |
| Area Corporate Banking & Lending | 2.367.237 | 2.287.221 | 80.016 | 3,5% |
| - di cui deteriorati | 76.368 | 55.818 | 20.550 | 36,8% |
| Settore Npl | 1.439.188 | 1.519.864 | (80.676) | (5,3)% |
| - di cui deteriorati | 1.420.590 | 1.488.155 | (67.565) | (4,5)% |
| Settore Governance & Servizi e Non Core (1) | 2.248.383 | 2.152.078 | 96.305 | 4,5% |
| - di cui deteriorati | 26.393 | 34.083 | (7.690) | (22,6)% |
| Totale crediti verso la clientela | 9.908.360 | 10.186.932 | (278.572) | (2,7)% |
| - di cui deteriorati | 1.683.474 | 1.773.261 | (89.787) | (5,1)% |
(1) Nel Settore Governance & Servizi e Non Core sono presenti al 30 settembre 2023 titoli di Stato per 1.671,6 milioni di euro (1.541,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Il totale delle attività deteriorate nette, sul quale incidono in modo significativo i crediti del Settore Npl, si attesta a 1.683,5 milioni di euro al 30 settembre 2023 contro il dato di 1.773,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022 (-5,1%).
Al netto di tale componente relativa al Settore Npl, i crediti deteriorati netti si attestano a 262,9 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato di 285,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022 principalmente per effetto del contributo dell'Area Factoring.
Di seguito si riportano gli Npe ratio lordo e netto del Gruppo Banca Ifis relativi alla propria attività creditizia verso la clientela. Tali ratio sono calcolati escludendo i crediti del Settore Npl e i titoli di Stato valutati al costo ammortizzato.

| KPI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |
|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | % | |
| Net Npe ratio | 3,87% | 3,99% | (0,12)% |
| Gross Npe ratio | 6,06% | 5,91% | 0,15% |
Si rimanda alla sezione "Contributo dei Settori di attività ai risultati del Gruppo" della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo per un'analisi di dettaglio delle dinamiche dei crediti verso la clientela.
Le attività immateriali si attestano a 71,8 milioni di euro, in aumento dell'11,7% rispetto al dato al 31 dicembre 2022 pari a 64,3 milioni di euro.
La voce è riferita a software per 33,8 milioni di euro (in aumento rispetto al saldo di 26,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a seguito degli investimenti effettuati nel periodo) e per 38,0 milioni di euro all'avviamento conseguente all'acquisizione dell'ex Gruppo Fbs. Per quanto riguarda le valutazioni del Gruppo circa l'impairment test di tale avviamento, si evidenzia che l'esito di tale test effettuato al 31 dicembre 2022 ha supportato la sua recuperabilità. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto più diffusamente indicato nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Attivo", "Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100", paragrafo "10.3 Altre informazioni" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
Con riferimento invece alla valutazione al 30 settembre 2023 circa presenza di eventuali indicatori di perdita (cd. "Trigger Events"), al verificarsi dei quali occorre procedere all'impairment test, tale analisi non ha riscontrato nessun indicatore di perdita.
Le attività materiali si attestano a 132,4 milioni di euro, rispetto al dato di 126,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022, in aumento del 4,8%.
Gli immobili iscritti a fine settembre 2023 tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre - Venezia, sede di Banca Ifis. Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettata ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che abbiano fatto ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.
Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.
Le attività fiscali ammontano a 271,7 milioni di euro, in diminuzione del 16,5% rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente per l'incasso 21,3 milioni di euro relativo a un credito IRES precedentemente chiesto a rimborso e per i rilasci delle quote delle imposte anticipate di cui alla Legge 214/11 prefissate dalla normativa in vigore.
In particolare, le attività per imposte correnti ammontano a 31,2 milioni di euro, registrano una flessione significativa rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (-48,8%) per effetto sia della liquidazione delle imposte relative all'esercizio precedente sia per il precedentemente citato incasso.
Le attività per imposte anticipate ammontano a 240,5 milioni di euro rispetto al dato di 264,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e risultano composte principalmente per 147,2 milioni di euro da attività iscritte per rettifiche di valore su crediti verso la clientela, potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta ai sensi della Legge 214/2011 (saldo in diminuzione per effetto dei rilasci previsti per l'annualità 2023), per 40,0 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (39,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e per 53,4 milioni di euro (52,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) da disallineamenti fiscali relativi principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).
Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 30 settembre 2023 diverse da quelle trasformabili ai sensi della Legge 2014/2011, sulla base dei redditi imponibili futuri desumibili dal Piano Industriale
2022-2024 del Gruppo da ritenersi confermati alla luce dei risultati al 30 settembre 2023, non sono emersi elementi che possano far ritenere non recuperabili le DTA in oggetto, pari a complessivi 240,5 milioni di euro al 30 settembre 2023. Si conferma conseguentemente la valutazione di recuperabilità delle citate DTA, ancorché in orizzonte temporale di medio periodo, effettuata in sede di predisposizione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2022. Nello specifico, sul totale complessivo pari a 240,5 milioni di euro, la quota riferibile alla Legge 214/2011 ammontante a 147,2 milioni di euro (pari al 61,2% del totale DTA) si riversa entro il 2026 per espressa previsione normativa. La quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE, pari a complessivi 40 milioni di euro (pari al 16,6% del totale DTA) si prevede venga integralmente recuperata dal 2027 al 2032 (dei quali circa 30 milioni di euro entro il 2028). La restante quota ammontante a 53,4 milioni di euro è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva. Si conferma altresì l'incertezza circa la recuperabilità delle DTA relative alla controllata Cap.Ital.Fin. realizzate principalmente prima dell'ingresso nel consolidato fiscale, che restano, pertanto, prudenzialmente non iscritte per complessivi 2,4 milioni di euro.
Le passività fiscali ammontano a 50,4 milioni di euro (52,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e risultano composte come segue:
Le attività fiscali rientrano nel calcolo dei "requisiti patrimoniali per il rischio di credito", in applicazione del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi aggiornamenti, recepiti nelle Circolari di Banca d'Italia n. 285 e n. 286.
Di seguito si elencano i vari trattamenti suddivisi per tipologia e l'impatto sul CET1 e sulle attività a rischio ponderate (RWA) al 30 settembre 2023:
Le altre voci dell'attivo, pari a 492,9 milioni di euro rispetto ad un saldo di 497,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022, accolgono principalmente:
• attività finanziarie detenute per la negoziazione per 21,8 milioni di euro (in diminuzione rispetto al dato di 26,9 milioni di euro del 31 dicembre 2022), quasi interamente riferite a operazioni in derivati (il cui valore è in riduzione rispetto al dato di 25,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022) sostanzialmente coperte da posizioni speculari iscritte fra le passività finanziarie detenute per la negoziazione. Il dato al 31 dicembre 2022 di tale voce includeva per 1,3 milioni di euro titoli di debito e di capitale appartenenti al portafoglio di trading del Gruppo, i quali sono stati interamente ceduti nel corso dei primi nove mesi del 2023;
Le altre voci del passivo sono pari a 380,3 milioni di euro, rispetto al dato di 425,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e sono composte principalmente da:

| RACCOLTA | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % |
| Debiti verso banche | 3.236.570 | 3.422.160 | (185.590) | (5,4)% |
| - Debiti verso banche centrali | 2.070.525 | 2.423.647 | (353.122) | (14,6)% |
| di cui: TLTRO | 2.070.525 | 2.023.162 | 47.363 | 2,3% |
| di cui: LTRO | - | 400.485 | (400.485) | (100,0)% |
| - Pronti contro termine (PCT) | 899.017 | 731.791 | 167.226 | 22,9% |
| - Altri debiti | 267.028 | 266.722 | 306 | 0,1% |
| Debiti verso clientela | 5.280.665 | 5.103.343 | 177.322 | 3,5% |
| - Pronti contro termine (PCT) | 71.681 | 50.003 | 21.678 | 43,4% |
| - Retail | 4.363.712 | 4.159.855 | 203.857 | 4,9% |
| - Altri depositi vincolati | 130.322 | 116.339 | 13.983 | 12,0% |
| - Debiti per leasing | 22.337 | 21.733 | 604 | 2,8% |
| - Altri debiti | 692.613 | 755.413 | (62.800) | (8,3)% |
| Titoli in circolazione | 3.209.338 | 2.605.195 | 604.143 | 23,2% |
| Totale raccolta | 11.726.573 | 11.130.698 | 595.875 | 5,4% |
Il totale della raccolta al 30 settembre 2023 risulta pari a 11,7 miliardi di euro e risulta sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2022, ed è rappresentato per il 45,0% da debiti verso la clientela (45,8% al 31 dicembre 2022), per il 27,6% da debiti verso banche (30,7% al 31 dicembre 2022) e per il 27,4% da titoli in circolazione (23,4% al 31 dicembre 2022).
I debiti verso banche ammontano a 3,2 miliardi di euro, in diminuzione del 5,4% rispetto al dato di fine dicembre 2022 principalmente per effetto della sopraggiunta scadenza di finanziamenti a breve termine verso banche centrali (LTRO). Al 30 settembre 2023 il saldo dei debiti verso banche è rappresentato principalmente dalle operazioni di TLTRO per 2,1 miliardi di euro e da PCT per 0,9 miliardi di euro. Ai fini della contabilizzazione degli interessi sui finanziamenti TLTRO sono utilizzati i dati actual rilevati fino alla data di riferimento.
I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2023 a 5,3 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto al 31 dicembre 2022. La crescita è sostenuta sia dalla raccolta retail, che ammonta a 4,4 miliardi di euro a fine settembre 2023 (+4,9%), sia dalla componente pronti contro termine (PCT), che registra una crescita di 21,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.
I titoli in circolazione ammontano al 30 settembre 2023 a 3,2 miliardi di euro e sono composti da:
Di seguito si fornisce la rappresentazione della raccolta retail del Gruppo Banca Ifis:
| RACCOLTA RETAIL (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Raccolta a breve termine (entro 18 mesi) | 3.355.936 | 2.976.991 | 378.945 | 12,7% |
| di cui: LIBERO | 533.265 | 728.224 | (194.959) | (26,8)% |
| di cui: LIKE/ONE | 456.654 | 747.970 | (291.316) | (38,9)% |
| di cui: VINCOLATI | 2.132.521 | 1.437.863 | 694.658 | 48,3% |
| di cui: GERMAN DEPOSIT | 233.496 | 62.934 | 170.562 | 271,0% |
| Raccolta lungo termine (oltre 18 mesi) | 1.007.776 | 1.182.864 | (175.088) | (14,8)% |
| Totale raccolta retail | 4.363.712 | 4.159.855 | 203.857 | 4,9% |
| FONDI RISCHI E ONERI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
5.751 | 9.364 | (3.613) | (38,6)% |
| FITD e Fondo Unico di Risoluzione | 7.265 | - | 7.265 | n.a. |
| Fondi di quiescenza aziendali | 180 | - | 180 | n.a. |
| Controversie legali e tributarie | 35.459 | 37.543 | (2.084) | (5,6)% |
| Oneri per il personale | 2.685 | 2.800 | (115) | (4,1)% |
| Altri fondi | 6.620 | 6.518 | 102 | 1,6% |
| Totale fondi per rischi e oneri | 57.960 | 56.225 | 1.735 | 3,1% |
La composizione del fondo per rischi e oneri in essere al 30 settembre 2023, confrontata con i valori della fine dell'esercizio precedente, è nel seguito dettagliata per natura del contenzioso.
Al 30 settembre 2023 il saldo pari a 5,8 milioni di euro riflette la svalutazione degli impegni irrevocabili a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate dal Gruppo.
La voce al 30 settembre 2023 include la stima per 7,3 milioni di euro relativa alla contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) prevista per fine esercizio.
La voce accoglie il fondo interno relativo al piano medico post-pensionistico (medical plan) a favore di alcuni dipendenti del Gruppo Banca Ifis, introdotto nel corso del terzo trimestre 2023: trattasi di un piano a benefici definiti che prevede l'assistenza sanitaria e altri benefici ai dipendenti, anche dopo il pensionamento. Il Gruppo è responsabile dei costi e dei rischi collegati all'erogazione di tali benefici.
Con riferimento a tale fondo, in quanto fondo di previdenza complementare a prestazione definita la determinazione dei valori attuariali richiesti dall'applicazione dello IAS 19 "Benefici ai dipendenti" viene effettuata da un attuario indipendente, con l'utilizzo del "metodo della proiezione unitaria del credito" (Project Unit Credit Method). La passività è iscritta in bilancio al netto delle eventuali attività a servizio del piano e, gli utili e le perdite attuariali calcolati nel processo di valutazione dei piani sono rilevati nel prospetto della redditività complessiva e, quindi, nel patrimonio netto.
Al 30 settembre 2023 il fondo in questione ammonta a 180 mila euro.
Al 30 settembre 2023 sono iscritti fondi per controversie legali e tributarie per complessivi 35,5 milioni di euro. Tale importo si compone principalmente come di seguito dettagliato:
Al 30 settembre 2023 sono iscritti fondi per il personale per 2,7 milioni di euro (2,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022), di cui 1,9 milioni di euro relativi al Fondo di Solidarietà istituito nel 2020.
Al 30 settembre 2023 sono in essere "Altri fondi" per 6,6 milioni di euro, in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2022. La voce è principalmente costituita da 3,6 milioni di euro per Indennità Suppletiva di Clientela collegata all'operatività dell'Area Leasing, da 1,5 milioni di euro per il fondo rischi connesso alle operazioni di cessione crediti effettuate in ambito GACS e da 0,8 milioni di euro per fondo reclami.
Si dettagliano nel seguito le passività potenziali maggiormente significative esistenti al 30 settembre 2023 il cui esito negativo è ritenuto solo possibile e pertanto oggetto solamente di informativa. Il petitum associato a tali passività potenziali ammonta complessivamente a 471,6 milioni di euro al 30 settembre 2023.

Nel corso del quarto trimestre 2022 Banca Ifis è stata citata in giudizio da parte degli organi di due procedure concorsuali che hanno chiesto la condanna della medesima al pagamento di 389,3 milioni di euro in un caso e di 47,7 milioni di euro nell'altro, a titolo di risarcimento del danno per abusiva concessione del credito nella sua qualità di finanziatore, seppur marginale, delle società ora in procedura. La prima richiesta è stata avanzata in solido con altri 23 istituti mentre la seconda in solido con altri 8 istituti. Il Gruppo, supportato dai propri consulenti legali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondi rischi e oneri.
In merito a tutti i contenziosi fiscali citati di seguito, il Gruppo, supportato dai propri consulenti fiscali, ha valutato il rischio di soccombenza possibile ma non probabile, e pertanto non sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi e oneri.
A seguito di una verifica fiscale per le annualità 2013/2017 sono stati notificati Avvisi di Accertamento per le annualità 2013/2016 con cui è stata contestata la "stabile organizzazione occulta" di Ifis Finance Sp. z o.o., società controllata con sede in Polonia.
La Guardia di Finanza ha ipotizzato che la sede in Polonia fosse utilizzata per l'esercizio dell'attività, nelle strategie di Gruppo, più come succursale/ufficio per la promozione e la vendita di servizi offerti, di fatto, dalla Capogruppo Banca Ifis piuttosto che costituire un autonomo soggetto giuridico indipendente ed autonomo nell'esercizio della sua attività.
Annualità 2013-2014-2015:
Annualità 2016:
Annualità 2017:
• A settembre 2022 sono stati notificati anche gli Avvisi di Accertamento relativi alla annualità 2017 contenenti le stesse contestazioni ed argomentazione della annualità precedenti. Questi atti verranno impugnati nei termini di legge.
Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 settembre 2023 a 1.705,1 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto al dato di fine 2022 pari a 1.597,8 milioni di euro. Le principali variazioni del Patrimonio netto consolidato sono riepilogate nelle seguenti tabelle.
| PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: | CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| COMPOSIZIONE (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | - | 0,0% |
| Sovrapprezzi di emissione | 84.108 | 83.767 | 341 | 0,4% |
| Riserve da valutazione: | (57.021) | (59.722) | 2.701 | (4,5)% |
| - Titoli | (48.711) | (50.634) | 1.923 | (3,8)% |
| - Piani a benefici definiti (es: TFR) | 556 | 381 | 175 | 45,9% |
| - Differenze di cambio | (8.866) | (9.469) | 603 | (6,4)% |
| Riserve | 1.507.460 | 1.440.944 | 66.516 | 4,6% |
| Acconti su dividendi (-) | - | (52.433) | 52.433 | (100,0)% |
| Azioni proprie (-) | (21.817) | (22.104) | 287 | (1,3)% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 13.817 | 12.432 | 1.385 | 11,1% |
| Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo | 124.741 | 141.086 | (16.345) | (11,6)% |
| Patrimonio netto consolidato | 1.705.099 | 1.597.781 | 107.318 | 6,7% |
| PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: VARIAZIONI | (migliaia di euro) |
|---|---|
| Patrimonio netto consolidato al 31.12.2022 | 1.597.781 |
| Incrementi: | 128.911 |
| Utile netto di pertinenza della Capogruppo | 124.741 |
| Vendita/assegnazione azioni proprie | 341 |
| Variazione riserva da valutazione: | 778 |
| - Piani a benefici definiti (es: TFR) | 175 |
| - Differenze di cambio | 603 |
| Stock options | 820 |
| Patrimonio netto di terzi | 1.385 |
| Altre variazioni | 846 |
| Decrementi: | 21.593 |
| Dividendi distribuiti | 20.985 |
| Variazione riserva da valutazione su titoli (al netto dei realizzi) | 608 |
| Patrimonio netto consolidato al 30.09.2023 | 1.705.099 |
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2023 | 31.12.2022 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.536.437 | 1.520.570 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.537.420 | 1.521.490 | ||
| Totale Fondi propri | 1.822.028 | 1.906.288 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 9.892.146 | 10.128.064 | ||
| CET1 Ratio | 15,53% | 15,01% | ||
| Tier 1 Ratio | 15,54% | 15,02% | ||
| Total Capital Ratio | 18,42% | 18,82% |
Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi Propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.
I Fondi propri, le attività di rischio ponderate e i coefficienti di vigilanza consolidati al 30 settembre 2023 sono stati determinati avendo a riferimento le modifiche regolamentari introdotte dalla Direttiva 2019/878/UE (CRD V) e dal Regolamento (UE) 876/2019 (CRR2), che hanno modificato i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successive modifiche, recepiti nelle Circolari di Banca d'Italia n. 285 e n. 286.
Ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali al 30 settembre 2023, in continuità con quanto effettuato a partire dal 30 giugno 2020, il Gruppo Banca Ifis ha applicato le disposizioni temporanee di sostegno ancora in vigore alla presente data contabile previste dal Regolamento UE 873/2020 (c.d. "quick-fix").
Tra le novità del periodo di riferimento si segnala la conclusione del periodo transitorio introdotto dal Regolamento (UE) 873/2020 per l'applicazione delle disposizioni temporanee di sostegno della pandemia di Covid-19 ai fini dell'applicazione del filtro prudenziale per profitti e perdite non realizzate in strumenti di debito emessi dalle amministrazioni centrali classificate nella categoria FVOCI.
Il Regolamento UE 873/2020, relativamente alle disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui Fondi propri, definisce per gli enti la possibilità di includere nel loro CET1 una porzione degli accantonamenti accresciuti per perdite attese su crediti attraverso modalità che differiscono sulla base del periodo transitorio di riferimento (1° gennaio 2018 - 31 dicembre 2019 e 1° gennaio 2020 - 31 dicembre 2024).
Si fa presente che Banca Ifis aveva, a suo tempo, già provveduto ad informare Banca d'Italia della decisione di applicare le disposizioni transitorie per l'intero periodo.
L'inclusione nel CET1 avviene, in continuità con il precedente esercizio, in modo graduale applicando i seguenti fattori:
| TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2018-2019 | TRATTAMENTO TEMPORANEO IFRS 9 2020-2024 |
|---|---|
| 0,70 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 | 1,00 dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 |
| 0,50 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 | 1,00 dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 |
| 0,25 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 | 0,75 dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 |
| 0,00 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 | 0,50 dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 |
| 0,00 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 | 0,25 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 |
Al 30 settembre 2023, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare gli impatti dell'IFRS 9 sul CET1, i Fondi propri ammontano a 1.822,0 milioni di euro, registrando una variazione negativa pari a 84,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022. Tale variazione è riconducibile principalmente alle seguenti componenti:
La variazione negativa dei Fondi propri dovuta ai fenomeni sopra richiamati è stata sostanzialmente compensata da una riduzione della componente di RWA. Al 30 settembre 2023 il CET1 Ratio si attesta al 15,53%, in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 mentre il Total Capital Ratio si attesta al 18,42%, registrando una diminuzione di 40 basis point.
Al 30 settembre 2023, non considerando il filtro relativo al regime transitorio IFRS 9, i Fondi propri Fully Loaded ammontano a 1.796,8 milioni di euro e conseguentemente gli RWA in regime di piena applicazione sono pari a 9.888,5 milioni di euro.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI SENZA | CONSISTENZE | |||
|---|---|---|---|---|
| APPLICAZIONE DISPOSIZIONI TRANSITORIE IFRS 9 (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 | ||
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.511.206 | 1.475.910 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.512.189 | 1.476.830 | ||
| Totale Fondi propri | 1.796.797 | 1.861.628 | ||
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 9.888.468 | 10.115.502 | ||
| CET1 Ratio | 15,28% | 14,59% | ||
| Tier 1 Ratio | 15,29% | 14,60% | ||
| Total Capital Ratio | 18,17% | 18,40% |
Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.
| Di seguito la composizione per Settore delle attività ponderate per il rischio (RWA). | |
|---|---|
| SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' PONDERATE PER IL RISCHIO: COMPOSIZIONE (in migliaia di euro) |
TOTALE SETTORE COMMERCIAL & CORPORATE BANKING |
di cui: AREA FACTORING |
di cui: AREA LEASING |
di cui: AREA CORPORATE BANKING & LENDING |
SETTORE NPL | SETTORE GOVERNANCE & SERVIZI E NON CORE |
TOTALE CONS. DI GRUPPO |
| RWA per rischio di credito | 5.326.767 | 2.275.094 | 1.309.455 | 1.742.218 | 1.696.810 | 1.778.316 | 8.801.893 |
| RWA per rischio mercato | X | X | X | X | X | X | 55.321 |
| RWA per rischio operativo (metodo base) |
X | X | X | X | X | X | 915.942 |
| RWA per rischio di aggiustamento della valutazione del credito |
X | X | X | X | X | X | 118.990 |
| Totale RWA | X | X | X | X | X | X | 9.892.146 |
Al 30 settembre 2023, tenendo conto del trattamento transitorio adottato per mitigare l'impatto dell'IFRS 9, le attività ponderate per il rischio (RWA) ammontano a 9.892,1 milioni di euro, con un decremento di 235,9 milioni di euro rispetto a dicembre 2022. In particolare, si segnala:
Per comparazione con i risultati conseguiti, si segnala che Banca d'Italia, in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) al fine di rivedere gli obiettivi di patrimonializzazione dei principali intermediari del sistema, ha adottato i seguenti requisiti di capitale per il Gruppo Banca Ifis, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale (riepilogati nella tabella sotto riportata), ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:
| Overall Capital Requirement (OCR) | Pillar 2 Guidance |
Total | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Art. 92 CRR | SREP | TSCR | RCC(1) | OCR Ratio | P2G | OCR e P2G | |
| CET1 | 4,50% | 0,90% | 5,40% | 2,50% | 7,90% | 0,75% | 8,65% |
| Tier 1 | 6,00% | 1,25% | 7,25% | 2,50% | 9,75% | 0,75% | 10,50% |
| Total Capital | 8,00% | 1,65% | 9,65% | 2,50% | 12,15% | 0,75% | 12,90% |
(1) RCC: riserva di conservazione del capitale.
Il Gruppo Banca Ifis soddisfa al 30 settembre 2023 i predetti requisiti prudenziali.
I requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili (MREL) comunicati da Banca d'Italia alla Capogruppo Banca Ifis e alla sua controllata Banca Credifarma sono i seguenti:
| REQUISITO MREL | |||
|---|---|---|---|
| Banca Ifis | Banca Credifarma | ||
| 12,15% del Total Risk Exposure Amount | 8% del Total Risk Exposure Amount | ||
| 4,25% del Leverage Ratio Exposure | 3% del Leverage Ratio Exposure |
Al 30 settembre 2023, a seguito del processo di monitoraggio, entrambi gli indicatori risultano soddisfatti al di sopra del limite predefinito.
La Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, riprendendo il documento ESMA n. 2011/266, fornisce la disciplina in materia di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito alle esposizioni detenute dalle società quotate nei titoli di debito sovrano ed in merito all'evoluzione dei mercati, alla gestione delle esposizioni al debito sovrano ed agli effetti economici e patrimoniali.
In conformità a quanto richiesto dalla citata Comunicazione Consob, si segnala che al 30 settembre 2023 il valore di bilancio delle esposizioni al debito sovrano ammonta a 2.169 milioni di euro al netto della riserva da valutazione negativa pari a 28,3 milioni di euro.
Si segnala inoltre che tali titoli, il cui valore nominale ammonta a 2.193 milioni di euro, presentano una vita media residua ponderata di 35 mesi.
I fair value utilizzati per la valutazione delle esposizioni in titoli di debito sovrano al 30 settembre 2023 sono considerati di Livello 1.
In conformità alla comunicazione Consob, oltre alle esposizioni in titoli di debito sovrano devono essere considerati gli impieghi erogati nei confronti dello Stato italiano; tali esposizioni alla data del 30 settembre 2023 ammontano a 238 milioni di euro, di cui 81 milioni di euro relativi a crediti fiscali.

Nel corso dei primi nove mesi del 2023 il Gruppo ha proseguito la strategia di differenziazione dei canali distributivi, con l'obiettivo di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail. Il Gruppo dispone di una dotazione di liquidità al 30 settembre 2023 (tra riserve e attivi liberi finanziabili in BCE) tale da permettere un ampio rispetto dei limiti di LCR (con indice superiore al 1.200%).
Il margine di intermediazione si attesta a 512,4 milioni di euro, in crescita del 4,8% rispetto al dato al 30 settembre 2022, pari a 488,7 milioni di euro.
Di seguito si presentano le principali componenti del margine di intermediazione e la relativa variazione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di interesse | 409.506 | 392.504 | 17.002 | 4,3% |
| Commissioni nette | 74.299 | 65.210 | 9.089 | 13,9% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 28.552 | 30.978 | (2.426) | (7,8)% |
| Margine di intermediazione | 512.357 | 488.692 | 23.665 | 4,8% |
Il margine di interesse aumenta del 4,3%, passando da 392,5 milioni di euro al 30 settembre 2022 a 409,5 milioni di euro al 30 settembre 2023. Il principale fattore di crescita è rappresentato dall'aumento di 20,7 milioni di euro del margine di interesse del Settore Commercial & Corporate Banking rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, che ha giovato del positivo trend dei tassi di interesse nel corso dei primi nove mesi del 2023.
Le commissioni nette ammontano a 74,3 milioni di euro, in aumento del 13,9% rispetto al dato al 30 settembre 2022: tale andamento da ricondursi principalmente al maggior contributo delle commissioni attive, connesso all'aumento dei rendimenti dei crediti dell'Area Factoring rispetto al 30 settembre 2022, a fronte di una stabile incidenza delle commissioni passive. In particolare:
Le altre componenti del margine di intermediazione risultano pari a 28,6 milioni di euro al 30 settembre 2023, in riduzione di 2,4 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022 e si compongono come segue:
Il risultato netto della gestione finanziaria del Gruppo è pari a 481,5 milioni di euro rispetto al dato di 439,8 milioni di euro del 30 settembre 2022 (+9,5%).
| FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 512.357 | 488.692 | 23.665 | 4,8% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito |
(30.870) | (48.874) | 18.004 | (36,8)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 481.487 | 439.818 | 41.669 | 9,5% |
Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 30,9 milioni di euro risultano in diminuzione di 18,0 milioni di euro rispetto a settembre 2022. La variazione è principalmente legata a significativi recuperi su posizioni svalutate o stralciate e dalla positiva risoluzione avente oggetto una posizione ristrutturata. Per maggiori dettagli riguardo alle diverse dinamiche connesse al costo del credito si rimanda a quanto più diffusamente commentato nel paragrafo "Contributo dei Settori ai risultati del Gruppo".
La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:
| FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 481.487 | 439.818 | 41.669 | 9,5% |
| Costi operativi | (288.525) | (278.538) | (9.987) | 3,6% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.717) | (4.515) | (2.202) | 48,8% |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | - | (762) | 762 | (100,0)% |
| Utili (perdite) da cessione di investimenti | - | 304 | (304) | (100,0)% |
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
186.245 | 156.307 | 29.938 | 19,2% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(60.120) | (50.190) | (9.930) | 19,8% |
| Utile del periodo di pertinenza di terzi | (1.384) | (574) | (810) | 141,1% |
| Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo | 124.741 | 105.543 | 19.198 | 18,2% |
I costi operativi sono pari a 288,5 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2022 (+3,6%).
| COSTI OPERATIVI (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Spese amministrative: | 292.861 | 282.769 | 10.092 | 3,6% |
| a) spese per il personale | 120.466 | 111.244 | 9.222 | 8,3% |
| b) altre spese amministrative | 172.395 | 171.525 | 870 | 0,5% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
13.024 | 12.320 | 704 | 5,7% |
| Altri oneri/proventi di gestione | (17.360) | (16.551) | (809) | 4,9% |
| Costi operativi | 288.525 | 278.538 | 9.987 | 3,6% |
Le spese per il personale, pari a 120,5 milioni di euro, registrano un aumento dell'8,3% da ricondursi all'incremento dell'organico, a maggiori remunerazioni variabili nonché a ulteriori stanziamenti in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) dei dipendenti bancari. Il numero dei dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2023 è pari a 1.933 rispetto a 1.867 risorse al 30 settembre 2022.
Le altre spese amministrative al 30 settembre 2023 sono pari a 172,4 milioni di euro, in linea rispetto al 30 settembre 2022. L'andamento della voce è influenzato dall'effetto contrapposto di alcune voci come riepilogato nella tabella seguente.
| ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Spese per servizi professionali | 81.441 | 88.251 | (6.810) | (7,7)% |
| Legali e consulenze | 61.522 | 59.611 | 1.911 | 3,2% |
| Compensi a società di revisione | 547 | 847 | (300) | (35,4)% |
| Servizi in outsourcing | 19.372 | 27.793 | (8.421) | (30,3)% |
| Imposte indirette e tasse | 30.220 | 30.738 | (518) | (1,7)% |
| Spese per acquisto di beni e altri servizi | 60.734 | 52.536 | 8.198 | 15,6% |
| Assistenza e noleggio software | 15.285 | 14.096 | 1.189 | 8,4% |
| Pubblicità e inserzioni | 9.939 | 7.295 | 2.644 | 36,2% |
| Spese per informazione clienti | 7.777 | 6.380 | 1.397 | 21,9% |
| Spese relative agli immobili | 4.880 | 4.573 | 307 | 6,7% |
| FITD e Fondo Unico di Risoluzione | 4.110 | 4.650 | (540) | (11,6)% |
| Costi per cartolarizzazione | 3.749 | 3.059 | 690 | 22,6% |
| Spese spedizione e archiviazione documenti | 2.811 | 3.489 | (678) | (19,4)% |
| Spese telefoniche e trasmissione dati | 2.662 | 2.796 | (134) | (4,8)% |
| Gestione e manutenzione autovetture | 2.417 | 1.912 | 505 | 26,4% |
| Viaggi e trasferte | 2.386 | 1.040 | 1.346 | 129,5% |
| Altre spese diverse | 4.718 | 3.246 | 1.472 | 45,4% |
| Totale altre spese amministrative | 172.395 | 171.525 | 870 | 0,5% |
La sottovoce "Legali e consulenze" risulta pari a 61,5 milioni di euro al 30 settembre 2023, in crescita del 3,2% rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La variazione della voce è da ricondursi principalmente al costo dell'attività di recupero giudiziale dei crediti deteriorati, che al 30 settembre 2023 ammonta a 30,7 milioni di euro, la cui crescita rispetto al saldo pari a 23,5 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente ha più che compensato il venir meno di alcuni costi connessi
all'implementazione dei progetti strategici del Gruppo Banca Ifis chiusi nel 2022 nonché dei costi connessi all'integrazione tra le controllate Farbanca e Credifarma.
La sottovoce "Servizi in outsourcing", pari a 19,4 milioni di euro al 30 settembre 2023, registra un decremento (- 30,3%) rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente ed è prevalentemente riferibile alla minore attività di recupero stragiudiziale.
La voce "Imposte indirette e tasse", pari a 30,2 milioni di euro, in linea rispetto al dato al 30 settembre 2022. La voce è composta prevalentemente dall'imposta di registro sostenuta per l'attività di recupero giudiziale dei crediti deteriorati per un importo pari a 20,4 milioni di euro al 30 settembre 2023, in linea rispetto all'omologo periodo dell'anno precedente, e include inoltre costi per imposta di bollo per 8,8 milioni di euro il cui riaddebito alla clientela è incluso nella voce "Altri proventi di gestione".
Le "Spese per acquisto di beni e altri servizi" risultano pari a 60,7 milioni di euro, in aumento del 15,6% rispetto ai 52,5 milioni di euro del 30 settembre 2022. I primi fattori che influenzano principalmente il risultato sono:
Le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali risultano al 30 settembre 2023 rispettivamente pari a 7,1 milioni di euro e 6,0 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i dati dell'omologo periodo dell'esercizio precedente.
Gli altri proventi netti di gestione, pari a 17,4 milioni di euro al 30 settembre 2023, registrano una crescita di 0,8 milioni di euro rispetto al dato dell'equivalente periodo dell'anno scorso.
Per effetto delle dinamiche delineate in precedenza, i costi operativi a settembre 2023 ammontano a 288,5 milioni di euro, in crescita rispetto al saldo a settembre 2022 pari a 278,5 milioni di euro.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri al 30 settembre 2023, risultano essere pari a 6,7 milioni di euro e sono quasi interamente rappresentati dall'accantonamento al Fondo Unico di Risoluzione. Il saldo risulta in peggioramento di 2,2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2022 (+48,8%), principalmente a causa del fatto che il saldo comparato dei primi nove mesi del 2022 includeva la ripresa per 5,6 milioni di euro sui fondi rischi connessi alle operazioni di cessione crediti in ambito GACS.
Si segnala inoltre che i dati comparati dei primi nove mesi del 2022 includevano:
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 186,2 milioni di euro, in aumento del 19,2% rispetto al dato al 30 settembre 2022.
Le imposte sul reddito al 30 settembre 2023 ammontano a 60,1 milioni di euro, e il tax rate è pari al 32,28%, e risulta essere sostanzialmente in linea con il dato di 32,11% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 124,7 milioni di euro, in aumento del 18,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Media" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.
Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.
In data 12 gennaio 2023, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali. In particolare, l'emissione ha una durata quadriennale, con data di regolamento prevista per il 19 gennaio 2023. Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's. Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.
L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis, riunitasi in data 20 aprile 2023 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato:
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S.p.A., riunitosi in data 13 luglio 2023 ha approvato all'unanimità la nomina della professoressa Simona Arduini a Vice Presidente. Simona Arduini supporterà la Banca, tra l'altro, nello sviluppo di progetti nell'ambito della sostenibilità in ogni sua declinazione. La prof. Arduini manterrà il proprio

ruolo di Presidente del Comitato Controllo e Rischi fino a scadenza ed entrerà altresì a far parte del Comitato Sostenibilità. È stata, inoltre, confermata la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo alla prof. Arduini.
Banca Ifis in data 28 luglio 2023, con il supporto di JP Morgan SE in qualità di co-arrangers, ha perfezionato la ristrutturazione della cartolarizzazione di crediti non performing realizzata nel marzo 2021 tramite il veicolo di cartolarizzazione Ifis NPL 2021-1 SPV.
La ristrutturazione della Ifis NPL 2021-1 SPV rientra nell'ambito delle attività di funding e consente a Banca Ifis di raccogliere liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti dal bilancio della controllata Ifis Npl Investing. L'operazione ha generato inoltre un rafforzamento del profilo di liquidità del Gruppo Banca Ifis, permettendo contestualmente a Ifis Npl Investing di incrementare la propria capacità di autofinanziare le attività di investimento in nuovi portafogli Npl.
In particolare, la ristrutturazione della cartolarizzazione prevede la cessione alla SPV di un nuovo portafoglio di crediti non performing di titolarità della controllata Ifis Npl Investing. Il portafoglio ceduto raggruppa prevalentemente crediti unsecured assistiti da Ordinanze di Assegnazione (ODA) del quinto dello stipendio o oggetto di recupero stragiudiziale.
Per effetto dell'ulteriore cessione, la SPV ha emesso in data 28 luglio 2023 tre tranches di nuovi titoli senior, mezzanine e junior per un valore nominale complessivamente pari a 630 milioni di euro. I titoli senior, pari ad un valore nominale di 515 milioni di euro, sono stati in parte destinati al rimborso dei titoli senior esistenti e per il residuo sottoscritti da Ifis Npl Investing (successivamente ceduti da quest'ultima alla Capogruppo Banca Ifis) e sono utilizzati per operazioni di finanziamento mediante pronti contro termine (PCT) sul mercato istituzionale. I titoli mezzanine, destinati in parte al rimborso dei titoli mezzanine esistenti, ed i titoli junior saranno invece interamente sottoscritti da Ifis Npl Investing.
I titoli senior hanno ricevuto rating investment grade da parte di tre primarie agenzie di rating (Moody's, Scope Ratings e ARC Ratings) e sono stati quotati sul segmento professionale ExtraMOT PRO del mercato regolamento di Borsa Italiana.
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis del 3 agosto 2023 ha approvato la nuova politica di remunerazione degli azionisti. Tale Dividend Policy prevede un meccanismo di tipo progressivo con incremento del payout ratio al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale della Banca (retained earnings), nel rispetto del contesto macroeconomico e regolamentare di riferimento e dello stato di avanzamento del Piano Industriale tempo per tempo vigente. Il Consiglio potrà proporre all'Assemblea di distribuire una quota degli utili d'esercizio della Banca fino al 50% dell'utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis fino alla Soglia di Rilevanza identificata in sede di definizione del budget annuale e al 100% dell'utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis eccedente la Soglia di Rilevanza. La Soglia di Rilevanza, per il 2023, è fissata in 100 milioni di euro. Resta ferma, in ogni caso, la piena discrezionalità del Consiglio nella definizione, volta per volta, della proposta di distribuzione di dividendi da sottoporre all'Assemblea, in conformità a quanto previsto dall'art. 28 CRR.

In data 3 agosto 2023 il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis ha approvato la prima edizione del TCFD Report, che presenta le informazioni utili agli investitori e agli stakeholder per valutare correttamente i rischi e le opportunità della Banca legati al clima. Il documento, redatto su base volontaria e allineato alle raccomandazioni della Task-force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), nata su iniziativa del Financial Stability Board, amplia ulteriormente la rendicontazione ESG del Gruppo, rappresentando, tra gli altri progetti, la strategia di riduzione delle emissioni finanziate sul portafoglio creditizio che la Banca ha definito aderendo, per prima in Italia, alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA), l'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale. Il TCFD Report di Banca Ifis è disponibile nel sito www.bancaifis.it nella sezione "Sostenibilità", sottosezione "Environment".
In data 6 settembre 2023 Banca Ifis ha completato il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred destinata ad investitori istituzionali per un ammontare di 300 milioni di euro. L'operazione rientra nell'ambito del programma di emissioni EMTN da 5 miliardi di euro, così come previsto dal Piano Industriale 2022- 2024 della Banca. Nel dettaglio, l'emissione obbligazionaria ha una durata di 5 anni, con data di regolamento prevista per il 13 settembre 2023 e scadenza il 13 settembre 2028. Il reoffer price è stato fissato alla pari e con una cedola pagabile annualmente del 6,875%. L'obbligazione è quotata presso il Luxembourg Stock Exchange e ha un rating di Baa3 da parte di Moody's e di BB+ da parte di Fitch.
Banca Ifis ha rafforzato la propria squadra manageriale con l'inserimento di Roberto Ferrari che, a far data dal 20 settembre 2023, è stato nominato Chief Financial Officer (CFO). Nel suo nuovo ruolo, Ferrari risponde direttamente all'Amministratore Delegato, Frederik Geertman.
In conformità alle disposizioni contenute nelle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., si informa che il dott. Ferrari non è titolare di azioni di Banca Ifis.

In data 9 ottobre 2023 la Legge n.136 ha convertito il Decreto-legge n. 104 del 10 agosto 2023 (c.d. "Decreto Omnibus bis" o "Decreto Asset"), introducendo, per l'anno 2023, una imposta straordinaria sui margini di interesse (c.d. "extraprofitti") delle banche italiane, anche qualora operanti nel territorio dello Stato italiano tramite stabile organizzazione. Con riferimento alle valutazioni e agli impatti di tale imposta straordinaria sulle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma), si rimanda allo specifico paragrafo inserito nella sezione "Politiche contabili".
In data 31 ottobre 2023 Banca Ifis e il Gruppo Mediobanca hanno perfezionato la partnership di lungo periodo siglata lo scorso maggio per la gestione dei crediti deteriorati (Npl). In particolare, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, Banca Ifis ha perfezionato l'acquisto dal Gruppo Mediobanca, per un corrispettivo di 100 milioni di euro, Revalea S.p.A., società nata nel 2022 dallo scorporo di Npl derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze con un gross book value di 6,5 miliardi di euro e un valore netto di bilancio di 232,1 milioni di euro al 30 settembre 2023. L'operazione consolida il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured e consente a Mediobanca di uscire dal business del Npl, non più tra le attività core del Gruppo, consolidando altresì la specializzazione di MBCredit Solutions nell'attività di gestione e recupero potendo contare su volumi di business costanti per i prossimi anni. Con il perfezionamento dell'operazione è entrato, infatti, in vigore l'accordo pluriennale di servicing ai sensi del quale MBCredit Solutions continuerà ad affiancare Banca Ifis nell'attività di gestione nonché di recupero dei crediti in sofferenza e deteriorati. Nel contesto dell'acquisizione, 18 dipendenti di Revalea sono andati a rafforzare il team del Gruppo Banca Ifis.
Non sono intervenuti altri fatti nel periodo tra la chiusura del periodo di reporting e la data di redazione del Resoconto intermedio di gestione consolidato dei quali non si sia tenuto conto ai fini della redazione dello stesso.
Si segnala come il trend macroeconomico e geopolitico registrato nei primi nove mesi del 2023 stia continuando. Le economie degli Stati Uniti e dell'Europa si sono dimostrate resilienti all'aumento dei tassi di interesse, riducendo i rischi associati ad una forte recessione. L'inflazione, pur rimanendo su livelli elevati, ha avviato un trend discendente, il prezzo delle materie prime e dell'energia è diminuito notevolmente negli ultimi mesi, la spesa dei consumatori e l'eccesso di domanda sul mercato del lavoro sono in diminuzione.
Per fermare la crescita inflattiva, la Banca Centrale Europea (BCE) il 14 settembre 2023 ha deciso di alzare i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento di 25 punti base portandoli al 4,5%, un livello che non si vedeva dal 2001.
Inoltre, la guerra in Ucraina non avrebbe causato ulteriori shock sull'economia mondiale rimanendo confinata a Russia e Ucraina. Sono tuttavia aumentate le tensioni in Medio Oriente con un'evoluzione ad oggi difficilmente prevedibile.
È molto probabile che l'elevata inflazione, la politica monetaria restrittiva e i riflessi del perdurare del conflitto in Ucraina e ora in Medio Oriente sulle materie prime, determinino un ulteriore rallentamento dell'economia nei prossimi trimestri.
Venezia – Mestre, 9 novembre 2023
Per il Consiglio di Amministrazione
L'Amministratore Delegato
Frederik Herman Geertman

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023
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dividendi 2023
Relazione sulla distribuzione di un acconto


La presente relazione viene presentata allo scopo di deliberare la distribuzione di un acconto sui dividendi dell'esercizio 2023 secondo quanto previsto dall'art. 2433-bis del Codice civile.
L'art. 2433-bis del Codice civile prevede che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita alle società il cui bilancio sia assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e in presenza di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti e la sua approvazione da parte degli organi competenti. È altresì previsto che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.
Inoltre, la distribuzione deve essere deliberata dal Consiglio di amministrazione sulla base di un prospetto contabile e di una relazione degli amministratori dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consenta la distribuzione stessa. Su tali documenti deve essere acquisito il parere del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti.
In merito alla quantificazione dell'importo dell'acconto sui dividendi, la normativa prevede che la distribuzione non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.
Il Gruppo Banca Ifis, in linea con il Piano Industriale 2022-2024 approvato dal Consiglio di amministrazione in data 10 febbraio 2022 e con la nuova politica di remunerazione degli azionisti di Banca Ifis approvata il 3 agosto 2023, prevede il pagamento, a valere sui risultati 2023, di un ammontare di dividendi corrispondenti al 50% dell'utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo fino alla soglia di rilevanza identificata in sede di definizione del budget annuale (e pari per l'esercizio 2023 a 100 milioni di euro) e al 100% dell'utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo eccedente tale soglia.
Banca Ifis S.p.A. possiede tutti i requisiti richiesti dal suddetto articolo del c.c. utili all'esercizio della facoltà di corrispondere un anticipo sui dividendi dell'esercizio in corso.
In particolare, si precisa che il Bilancio d'esercizio di Banca Ifis al 31 dicembre 2022:
Inoltre, l'art. 24 dello statuto sociale di Banca Ifis prevede che il Consiglio di Amministrazione possa deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi.
Banca Ifis ha determinato la distribuzione dell'acconto sulla base del prospetto contabile al 30 settembre 2023 predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai principi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards – IFRS omologati dalla Unione Europea (IFRS-EU) come descritti al paragrafo "Criteri di redazione e politiche contabili" delle Note esplicative, al quale si rinvia per una più completa presentazione.
Il Prospetto contabile è composto dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2023, dal Conto economico del periodo dal 1° gennaio 2023 al 30 settembre 2023, dal Prospetto della Redditività complessiva rilevato nello stesso periodo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio 2023 – 30 settembre 2023 e dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio 2023 - 30 settembre 2023.

Nella determinazione dell'utile di periodo disponibile, e quindi dell'acconto distribuibile, sono state considerate tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione.
La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella:
| Banca Ifis S.p.A. - Descrizione voce | 30.09.2023 |
|---|---|
| Utile di periodo (1° gennaio 2023 - 30 settembre 2023) | 134.112 |
| Quota utile di periodo da destinare a riserva legale (1) | - |
| Utile di periodo disponibile | 134.112 |
| Riserve disponibili | 1.186.083 |
| Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, c.c.) | 134.112 |
| Acconto dividendo proposto (2) | 62.962 |
| Acconto dividendo proposto per azione in circolazione (al netto delle azioni proprie) | 1,2 |
(1) la riserva legale, pari a 10,8 milioni di euro al 30 settembre 2023, rappresenta il 20,0% del capitale sociale.
(2) l'ammontare dell'acconto proposto è stato definito sulla base di un payout ratio pari a circa del 50% dell'utile consolidato del periodo, di pertinenza della Capogruppo.
Pertanto, ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del Codice civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo sarebbe pari a 134 milioni di euro.
L'ammontare dell'acconto del dividendo sull'esercizio 2023 proposto è pari a 62.961.692,40 euro ed è stato determinato sulla base di un payout ratio pari a circa il 50% dell'utile consolidato di pertinenza del Gruppo nei limiti della politica di remunerazione degli azionisti di Banca Ifis approvata il 3 agosto 2023.
L'acconto per azione pari ad 1,2 euro (al lordo delle ritenute di legge) dovrà essere assegnato ad ognuna delle n. 52.468.077 azioni emesse e in circolazione che costituiscono il capitale sociale di Banca Ifis al netto delle azioni proprie pari a 1.343.018 azioni. Resta inteso che, nel caso in cui il numero totale delle azioni di Banca Ifis in circolazione fosse oggetto di variazione, l'importo complessivo dell'acconto sul dividendo resterà immutato e quello unitario si intenderà automaticamente adeguato al nuovo numero di azioni in circolazione. L'acconto sul dividendo 2023 verrà messo in pagamento con data stacco cedola n. 28 (ex date) il 20 novembre 2023, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 novembre e data di pagamento (payment date) il 22 novembre 2023.
La determinazione dell'acconto come sopra indicato, tiene inoltre in considerazione come il Consiglio di amministrazione di Banca Ifis abbia deliberato di impegnarsi sin da ora affinché in sede di proposta alla Assemblea degli Azionisti che approverà il bilancio d'esercizio 2023 siano destinati circa 16,6 milioni di euro ad una riserva non distribuibile. Tale importo corrisponde al 250% dell'imposta ad oggi stimata della cosiddetta "tassa extra profitti" di cui alla Legge 136/2023, più diffusamente commentata nel seguente prospetto contabile, che la norma prevede espressamente possa essere destinata a riserva non distribuibile di patrimonio netto in luogo del versamento dell'imposta straordinaria oggi stimata in circa 6,6 milioni di euro. L'esercizio di tale opzione risulta pienamente percorribile in quanto già oggi gli utili conseguiti nei primi nove mesi dell'esercizio in corso consentirebbero di garantire la destinazione di parte degli stessi ad apposita riserva indisponibile permettendo al contempo il rispetto della Dividend Policy in essere a livello di Gruppo. La percorribilità di tale opzione viene inoltre confermata dal fatto il Gruppo si attende di chiudere l'esercizio 2023, anche tenuto in considerazione dell'attuale situazione macroeconomica dei mercati, nazionale e sovranazionale, con un risultato netto superiore, sia a livello individuale sia a livello di Gruppo Banca Ifis, rispetto a quanto già consuntivato nei primi nove mesi dell'anno.
A fronte della distribuzione del suddetto acconto sui dividendi, i coefficienti patrimoniali sia della Banca sia del Gruppo si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti. Di seguito si riportano i ratio alla data di riferimento.
| FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI | CONSISTENZE 30.09.2023 | ||
|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Gruppo Banca Ifis | Banca Ifis | |
| Capitale primario di classe 1 (CET1) | 1.536.437 | 1.268.742 | |
| Capitale di classe 1 (T1) | 1.537.420 | 1.268.742 | |
| Totale Fondi propri | 1.822.028 | 1.552.038 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (RWA) | 9.892.146 | 8.389.855 | |
| CET1 Ratio | 15,53% | 15,12% | |
| Tier 1 Ratio | 15,54% | 15,12% | |
| Total Capital Ratio | 18,42% | 18,50% |
Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 settembre 2023 includono gli utili generati nei primi nove mesi del 2023, al netto dell'acconto sul dividendo. Gli utili generati computati a Fondi propri tengono conto anche del dividendo prevedibile ai sensi dell'art. 2 del Regolamento UE n. 241/2014.
Per consentire una lettura più immediata dei risultati, all'interno del presente documento viene predisposto un conto economico riclassificato sintetico. Per un confronto omogeneo, i dati economici riferiti ai periodi precedenti sono normalmente riesposti, ove necessario e se materiali. Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico riguardano le seguenti fattispecie:

In base a quanto disposto dall'art. 2433-bis c.c., comma 5, è stato predisposto un prospetto contabile alla data del 30 settembre 2023 che riporta un utile netto di 134,1 milioni di euro. Di seguito si riportano i principali aggregati patrimoniali di Banca Ifis al 30 settembre 2023.
| PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.278.418 | 440.114 | 838.304 | 190,5% | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico |
186.150 | 187.594 | (1.444) | (0,8)% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
780.757 | 697.606 | 83.151 | 11,9% | |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato |
613.639 | 562.336 | 51.303 | 9,1% | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
8.654.956 | 8.755.082 | (100.126) | (1,1)% | |
| Partecipazioni | 674.257 | 661.332 | 12.925 | 2,0% | |
| Attività materiali e immateriali | 159.198 | 145.158 | 14.040 | 9,7% | |
| Attività fiscali | 246.350 | 296.853 | (50.503) | (17,0)% | |
| Altre voci dell'attivo | 391.572 | 455.376 | (63.804) | (14,0)% | |
| Totale dell'attivo | 12.985.297 | 12.201.451 | 783.846 | 6,4% | |
| Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato |
3.269.562 | 3.485.345 | (215.783) | (6,2)% | |
| Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato |
6.507.951 | 5.947.294 | 560.657 | 9,4% | |
| Titoli in circolazione | 1.451.894 | 1.109.027 | 342.867 | 30,9% | |
| Passività fiscali | 37.127 | 36.009 | 1.118 | 3,1% | |
| Fondi per rischi e oneri | 52.727 | 50.370 | 2.357 | 4,7% | |
| Altre voci del passivo | 260.866 | 283.223 | (22.357) | (7,9)% | |
| Patrimonio netto | 1.405.170 | 1.290.183 | 114.987 | 8,9% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 12.985.297 | 12.201.451 | 783.846 | 6,4% |
La voce cassa e disponibilità liquide include i conti correnti bancari a vista e al 30 settembre 2023 ammonta a 1.278,4 milioni di euro, in aumento rispetto al dato di 440,1 milioni di euro a fine 2022 principalmente per la crescita dei depositi overnight detenuti presso Banca d'Italia.
Le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano complessivamente a 186,1 milioni di euro al 30 settembre 2023. La voce è composta dai finanziamenti e i titoli di debito che non hanno superato l'SPPI Test, da titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza, nonché da quote di fondi di OICR. La voce rimane sostanzialmente in linea al dato del 31 dicembre 2022 (-0,8%) dove il normale ammortamento di titoli di debito e di finanziamenti al fair value e il rimborso di quote di OICR è stato compensato da nuovi investimenti in titoli di capitale effettuali nei primi nove mesi del 2023.
| ATTIVITA' FINANZIARIE OBBLIGATORIAMENTE | CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Titoli di debito | 67.310 | 70.917 | (3.607) | (5,1)% | |
| Titoli di capitale | 44.585 | 34.955 | 9.630 | 27,5% | |
| Quote di OICR | 59.883 | 64.533 | (4.650) | (7,2)% | |
| Finanziamenti | 14.372 | 17.189 | (2.817) | (16,4)% | |
| Totale | 186.150 | 187.594 | (1.444) | (0,8)% |
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontano complessivamente a 780,8 milioni di euro al 30 settembre 2023, in aumento dell'11,9% rispetto al dato a dicembre 2022. Esse includono i titoli di debito caratterizzati da Business Model "Held to Collect & Sell" (HTC&S) che hanno superato l'SPPI test e i titoli di capitale per i quali il Gruppo ha esercitato la cosiddetta OCI option prevista dal principio IFRS 9.
| ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE A FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | ||
| Titoli di debito | 658.495 | 589.638 | 68.857 | 11,7% | |
| Titoli di capitale | 122.262 | 107.968 | 14.294 | 13,2% | |
| Totale | 780.757 | 697.606 | 83.151 | 11,9% |
La crescita dei titoli di debito di proprietà è dovuta all'effetto combinato di nuove sottoscrizioni sia con emittenti bancari (+76,6 milioni di euro) sia con emittenti non finanziari (+88,5 milioni di euro, di cui +74,8 milioni di euro in titoli di Stato), e della rivalutazione positiva nei primi nove mesi del 2023 (+6,3 milioni di euro, concentrati principalmente sul portafoglio dei titoli di Stato). Tale variazione ha più che compensato la diminuzione connessa ai normali incassi e alle cessioni. La relativa riserva negativa netta di fair value associata ammonta a 31,4 milioni di euro al 30 settembre 2023, di cui 28,8 milioni di euro associati a titoli di Stato; la corrispondente riserva negativa al 31 dicembre 2022 ammontava a 35,8 milioni di euro di cui 33,1 milioni di euro relativi ai titoli di Stato.
Sono inoltre inclusi in tale voce anche titoli di capitale riconducibili a partecipazioni di minoranza che ammontano a 122,3 milioni di euro a fine settembre 2023, in crescita del 13,2% rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto prevalentemente degli investimenti effettuati nei primi nove mesi del 2023 (+39,0 milioni di euro, di cui 27,3 milioni di euro su partecipazioni estere), il cui impatto ha più che compensato quello delle operazioni di cessione realizzate nel periodo (-19,6 milioni di euro). La riserva netta di fair value associata a tale portafoglio al 30 settembre 2023 presenta un valore negativo per 17,3 milioni di euro (-14,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 8.655,0 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato del 31 dicembre 2022 (8.755,1 milioni di euro). La voce include titoli di debito per 2.568,4 milioni di euro (in aumento rispetto al dato di fine 2022 di 2.130,1 milioni di euro, +20,6%), di cui 1.671,6 milioni di euro relativi a titoli di Stato (in aumento dell'8,4% rispetto al dato di fine 2022 di 1.541,5 milioni di euro). A fronte di una sostanziale stabilità degli attivi legati all'operatività leasing ed a un aumento dei crediti connessi all'attività di Corporate Banking & Lending, si assiste ad un calo del 14,7% delle esposizioni factoring. Sono infine in crescita del 14,7% le esposizioni della Banca appartenenti al settore Governance & Servizi e Non Core principalmente a seguito degli investimenti in titoli di debito effettuati nel corso del periodo.
| Banca Ifis Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | -- | ------------------------------------------------------------------------- | -- | -- | -- | -- |
| Qualità del credito voce 40 clientela | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | SOFFERENZE | INADEMPIENZ E PROBABILI |
ESPOSIZIONI SCADUTE |
TOTALE DETERIORATO (STAGE 3) |
BONIS (STAGE 1 E 2) |
TOTALE CREDITI |
| SITUAZIONE AL 30.09.2023 | ||||||
| Valore nominale | 109.411 | 176.053 | 126.967 | 412.431 | 8.501.880 | 8.914.311 |
I crediti deteriorati registrano una diminuzione del 7,6% rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto di una contrazione per circa 18,9 milioni della componente scaduta deteriorata quasi totalmente ascrivibile al comparto del factoring. Anche le inadempienze probabili nette registrano una diminuzione a seguito principalmente di una rettifica individualmente significativa effettuata nel corso del terzo trimestre 2023 e riferita alla attività di Corporate Banking.
Rettifiche di valore (78.772) (72.377) (7.523) (158.672) (100.683) (259.355) Valore di bilancio 30.639 103.676 119.444 253.759 8.401.197 8.654.956 Coverage ratio (72,0)% (41,1)% (5,9)% (38,5)% (1,2)% (2,9)%
Valore nominale 97.186 171.827 147.507 416.520 8.567.595 8.984.115 Rettifiche di valore (67.913) (64.885) (9.161) (141.958) (87.074) (229.032) Valore di bilancio 29.273 106.942 138.347 274.562 8.480.521 8.755.082 Coverage ratio (69,9)% (37,8)% (6,2)% (34,1)% (1,0)% (2,5)%
Le sofferenze nette registrano un incremento, seppur contenuto, pari a 1,3 milioni di euro (+4,7%) nonostante il coverage ratio risulti in aumento, passando dal 69,9% al 72,0%.
SITUAZIONE AL 31.12.2022
Le attività immateriali si attestano a 29,4 milioni di euro, in crescita (+29,8%) rispetto al dato al 31 dicembre 2022. La voce è interamente riferita a software.
Le attività materiali si attestano a 129,8 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto ai 122,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022. Tale incremento è ascrivibile principalmente ad interventi su alcune sedi del Gruppo in locazione.
Gli immobili iscritti a fine settembre 2023 tra le immobilizzazioni materiali includono l'importante edificio storico "Villa Marocco" sito in Mestre - Venezia, sede di Banca Ifis. Villa Marocco, in quanto immobile di pregio, non è assoggettata ad ammortamento ma alla verifica almeno annuale di impairment. A tale scopo vengono sottoposti a perizia di stima da parte di soggetti esperti nella valutazione di immobili della medesima natura. Nel corso del periodo non sono emersi elementi che abbiano fatto ritenere necessario l'effettuazione dell'impairment test.
Tali voci accolgono i crediti o debiti per imposte correnti e le attività o passività relative alla fiscalità differita.
Le attività fiscali ammontano a 246,3 milioni di euro, in diminuzione del 17% rispetto al 31 dicembre 2022 principalmente per l'incasso 21,3 milioni di euro relativo a un credito IRES precedentemente chiesto a rimborso e per i rilasci delle quote delle Imposte Anticipate di cui alla Legge 214/11 prefissate dalla normativa in vigore.
In particolare, le attività per imposte correnti ammontano a 23,8 milioni di euro, registrano una flessione significativa rispetto al dato al 31 dicembre 2022 (-49,2%) per effetto sia della liquidazione delle imposte relative all'esercizio precedente sia per il precedentemente citato incasso.
Le attività per imposte anticipate ammontano a 222,5 milioni di euro contro 249,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e risultano composte principalmente per 143,5 milioni di euro da attività iscritte per svalutazioni su crediti,

potenzialmente trasformabili in crediti d'imposta (166,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022), e per 40,0 milioni di euro da attività iscritte su perdite fiscali pregresse e beneficio ACE (39,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 30 settembre 2023 diverse da quelle trasformabili ai sensi della Legge 2014/2011, sulla base dei redditi imponibili futuri desumibili dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo da ritenersi confermati alla luce dei risultati al 30 settembre 2023, non sono emersi elementi che possano far ritenere non recuperabili le DTA in oggetto, pari a complessivi 222,5 milioni di euro al 30 settembre 2023. Si conferma conseguentemente la valutazione di recuperabilità delle citate DTA, ancorché in orizzonte temporale di medio periodo, effettuata in sede di predisposizione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 2022. Nello specifico, sul totale complessivo pari a 222,5 milioni di euro, la quota riferibile alla Legge 214/2011 ammontante a 143,4 milioni di euro (pari al 64,4% del totale DTA) si riversa entro il 2026 per espressa previsione normativa. La quota riferibile alle perdite fiscali pregresse e alle eccedenze ACE, pari a complessivi 40 milioni di euro (pari al 18,0% del totale DTA) si prevede venga integralmente recuperata dal 2027 al 2032 (dei quali circa 30 milioni di euro entro il 2028). La restante quota ammontante a 39,1 milioni di euro (pari al 17,6% del totale DTA) è riferita principalmente alle attività finanziarie valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) ed è pertanto correlata all'andamento della relativa riserva.
Le passività fiscali ammontano a 37,1 milioni di euro, in crescita del 3,0% rispetto al dato del 31 dicembre 2022 pari a 36,0 milioni di euro.
Le passività fiscali correnti, pari a 7,0 milioni di euro, rappresentano il carico fiscale del periodo di competenza, in crescita di 1,3 milioni di euro rispetto ai 5,7 milioni di euro del 31 dicembre 2022.
Le passività per imposte differite, pari a 30,1 milioni di euro, includono principalmente 28,8 milioni di euro su crediti iscritti per interessi di mora che saranno tassati al momento dell'incasso.
Le altre voci dell'attivo, pari a 391,6 milioni di euro rispetto ad un saldo di 455,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022, accolgono principalmente:
Il totale della raccolta al 30 settembre 2023 risulta pari a 11.229,4 milioni di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (+6,5%). I debiti verso la clientela continuano a rappresentare la forma principale di raccolta con il 58,0% (56,4% al 31 dicembre 2022), seguiti dai debiti verso banche con il 29,1% (33,1 % al 31 dicembre 2022), e dai titoli in circolazione con il 12,9% (10,5% al 31 dicembre 2022).
I debiti verso la clientela ammontano al 30 settembre 2023 a 6.508 milioni di euro, in aumento del 9,4% rispetto al dato al 31 dicembre 2022 a seguito dell'incremento dei depositi a scadenza e dei finanziamenti, che hanno compensato la diminuzione dei debiti verso banche pari al 6,2% rispetto al dato di dicembre 2022 che si attestano a 3.270 milioni di euro.

I titoli in circolazione ammontano a 1.451,9 milioni di euro in aumentano del 30,9% e sono costituiti da obbligazioni emesse da Banca Ifis per 1,1 miliardi di euro e da 0,4 miliardi di euro relativi a prestiti subordinati. Di seguito la movimentazione rispetto al 31 dicembre 2022:
I fondi rischi e oneri ammontano a 52,7 milioni di euro al 30 settembre 2023, e risultano così dettagliati:
| FONDI PER RISCHI E ONERI (in migliaia di euro) |
CONSISTENZE | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 30.09.2023 | 31.12.2022 | ASSOLUTA | % | |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
5.640 | 9.107 | (3.467) | (38,1)% |
| FITD e Fondo Unico di Risoluzione | 7.050 | - | 7.050 | n.a. |
| Fondi di quiescenza aziendali | 175 | - | 175 | n.a. |
| Controversie legali | 31.685 | 33.095 | (1.410) | (4,3)% |
| Oneri del personale | 1.989 | 2.322 | (333) | (14,3)% |
| Altri fondi | 6.188 | 5.846 | 342 | 5,9% |
| Totale fondi rischi e oneri | 52.727 | 50.370 | 2.357 | 4,70% |
La variazione in aumento di 2,4 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2022 è da ricondurre principalmente all' accantonamento al FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) solo parzialmente compensato da minor accantonamenti su impegni ad erogare.
Inoltre, la risoluzione di alcune controversie legali ha condotto ad una riduzione delle consistenze in essere al 31 dicembre 2022 di circa 1,4 milioni di euro.
La voce fondi di quiescenza aziendali accoglie il fondo interno relativo al piano medico post-pensionistico (medical plan) a favore di alcuni dipendenti della Banca, introdotto nel corso del terzo trimestre 2023: trattasi di un piano a benefici definiti che prevede l'assistenza sanitaria e altri benefici ai dipendenti, anche dopo il pensionamento. La Banca è responsabile dei costi e dei rischi collegati all'erogazione di tali benefici. Al 30 settembre 2023 il fondo in questione ammonta a 0,2 milioni euro.
Le altre voci del passivo risultano pari a 260,9 milioni di euro al 30 settembre 2023, in aumento del 7,9% rispetto al dato di 283,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022. Esse sono composte da:

Al fine di agevolare la lettura, qui di seguito viene esposto il conto economico secondo uno schema riclassificato.
| PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % |
| Margine di interesse | 179.323 | 164.729 | 14.594 | 8,9% |
| Commissioni nette | 66.732 | 58.417 | 8.315 | 14,2% |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 111.276 | 44.070 | 67.206 | 152,5% |
| Margine di intermediazione | 357.331 | 267.216 | 90.115 | 33,7% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(31.510) | (46.198) | 14.688 | (31,8)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 325.821 | 221.018 | 104.803 | 47,4% |
| Spese amministrative: | (172.592) | (164.463) | (8.129) | 4,9% |
| a) spese per il personale | (90.178) | (83.603) | (6.575) | 7,9% |
| b) altre spese amministrative | (82.414) | (80.860) | (1.554) | 1,9% |
| Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(11.467) | (10.740) | (727) | 6,8% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 28.870 | 25.818 | 3.052 | 11,8% |
| Costi operativi | (155.189) | (149.385) | (5.804) | 3,9% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.394) | (2.978) | (3.416) | 114,7% |
| Utili (perdite) delle partecipazioni | (2.012) | (1.451) | (561) | 38,7% |
| Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
162.226 | 67.204 | 95.022 | 141,4% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(28.114) | (2.902) | (25.212) | 868,8% |
| Utile (perdita) del periodo | 134.112 | 64.302 | 69.810 | 108,6% |
Il margine di intermediazione si attesta a 357,3 milioni di euro, in crescita del 33,7% rispetto al dato al 30 settembre 2022, pari a 267,2 milioni di euro.
Di seguito la variazione e le principali componenti del margine di intermediazione.
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | ||
| Margine di interesse | 179.323 | 164.729 | 14.594 | 8,9% | |
| Commissioni nette | 66.732 | 58.417 | 8.315 | 14,2% | |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 111.276 | 44.070 | 67.206 | 152,5% | |
| Margine di intermediazione | 357.331 | 267.216 | 90.115 | 33,7% |
Il margine di interesse aumenta del 8,9%, passando da 164,7 milioni di euro al 30 settembre 2022 a 179,3 milioni di euro al 30 settembre 2023, grazie anche al positivo trend dei tassi di interesse e ai maggiori volumi in tutti gli ambiti operativi della banca.

Le commissioni nette ammontano a 66,7 milioni di euro, in aumento del 14,2% rispetto al dato al 30 settembre 2022 a seguito del miglioramento del contributo da parte delle commissioni attive, le quali hanno beneficiato della crescita del turnover dell'operatività Factoring e dall'attività connessa alla Finanza strutturata.
Le commissioni passive, pari a 7,8 milioni di euro in linea col dato di 7,9 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2022, si riferiscono essenzialmente a commissioni riconosciute a banche e a intermediari finanziari quali commissioni di gestione, a commissioni riconosciute a terzi per la distribuzione di prodotti leasing nonché all'attività di intermediazione di banche convenzionate e altri mediatori creditizi.
La crescita di 67,2 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi del 2022 delle altre componenti del margine di intermediazione, è da ricondurre sostanzialmente all'incasso del dividendo di 89 milioni di euro dalla controllata Ifis Npl Investing S.p.A. (40 milioni di euro al 30 settembre 2022), e da minori perdite derivanti dalla attività di negoziazione per 12,9 milioni di euro. La voce in oggetto nei primi nove mesi del 2022 aveva registrato variazioni negative concentrate in particolar modo su un singolo derivato utilizzato per la copertura gestionale di speculari operazioni effettuate da società controllate.
Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 325,8 milioni di euro contro il dato di 221,0 milioni di euro del 30 settembre 2022 (+47,4%).
| FORMAZIONE DEL RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Margine di intermediazione | 357.331 | 267.216 | 90.115 | 33,7% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(31.510) | (46.198) | 14.688 | (31,8)% |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 325.821 | 221.018 | 104.803 | 47,4% |
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 31,5 milioni di euro al 30 settembre 2023, in diminuzione di 14,7 milioni di euro rispetto al dato di 46,2 milioni di euro al 30 settembre 2022. La riduzione è principalmente legata a maggiori riprese da incasso su posizioni deteriorate precedentemente svalutate.
I costi operativi sono pari a 155,2 milioni di euro al 30 settembre 2023, in aumento rispetto al dato al 30 settembre 2022 (+3,9%).
| COSTI OPERATIVI (in migliaia di euro) |
PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | |
| Spese amministrative: | (172.592) | (164.463) | (8.129) | 4,9% |
| a) spese per il personale | (90.178) | (83.603) | (6.575) | 7,9% |
| b) altre spese amministrative | (82.414) | (80.860) | (1.554) | 1,9% |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali |
(11.467) | (10.740) | (727) | 6,8% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 28.870 | 25.818 | 3.052 | 11,8% |
| Costi operativi | (155.189) | (149.385) | (5.804) | 3,9% |
Le spese per il personale al 30 settembre 2023 sono pari a 90,2 milioni di euro. L'incremento rispetto al dato al 30 settembre 2022 è da ricondursi principalmente all'incremento dell'organico (+4,6%), a maggiori remunerazioni variabili nonché a ulteriori stanziamenti in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) dei dipendenti bancari.

Le altre spese amministrative al 30 settembre 2023 sono pari a 82,4 milioni di euro, in aumento del 1,9% rispetto al 30 settembre 2022. Gli incrementi più significativi riguardano costi di pubblicità e marketing e assistenza e noleggio software; in contrazione invece i costi legali e di consulenza.
Gli altri proventi netti di gestione, pari a 28,9 milioni di euro al 30 settembre 2023, registrano un incremento di 3,1 milioni di euro rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente (pari a 25,8 milioni di euro). La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi e di società del Gruppo, la cui relativa componente di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.
| FORMAZIONE DELL'UTILE NETTO | PRIMI NOVE MESI | VARIAZIONE | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 2023 | 2022 | ASSOLUTA | % | ||
| Risultato netto della gestione finanziaria | 325.821 | 221.018 | 104.803 | 47,4% | ||
| Costi operativi | (155.189) | (149.385) | (5.804) | 3,9% | ||
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.394) | (2.978) | (3.416) | 114,7% | ||
| Utili (perdite) delle partecipazioni | (2.012) | (1.451) | (561) | 38,7% | ||
| Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte |
162.226 | 67.204 | 95.022 | 141,4% | ||
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente |
(28.114) | (2.902) | (25.212) | n.s. | ||
| Utile del periodo | 134.112 | 64.302 | 69.810 | 108,6% |
La formazione dell'utile netto del periodo è riepilogata nella tabella seguente:
Gli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri presentano a fine settembre 2023 un saldo di 6,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 3 milioni di euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Il saldo alla data del 30 settembre 2022 includeva una ripresa per 5,6 milioni di euro sui fondi rischi connessi alle operazioni di cessione crediti in ambito GACS.
L'incremento del carico fiscale al 30 settembre 2023 rispetto al 30 settembre 2022 è legato alla minore incidenza dei dividendi incassati nel periodo (che sono tassati al 4,13%) sul totale utile ante imposte del periodo rispetto a quella del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

L'informativa sul ruolo svolto da Banca Ifis per garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi a livello di Gruppo è riportata nei corrispondenti paragrafi della Nota Integrativa e delle Note Illustrative, rispettivamente del Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 e del Bilancio semestrale abbreviato ai quali si fa rimando.
Relativamente al rischio di credito, a seguito delle incertezze nelle prospettive dell'economia la Banca, nel corso del 2023, si è ritenuto opportuno rafforzare ulteriormente il proprio profilo di conservatività nella determinazione delle perdite attese sui crediti introducendo, sul portafoglio performing, delle coperture aggiuntive extra modello (cfr. management overlay).
Con riferimento ai rischi operativi e reputazionali, si rimanda all'informativa pubblicata all'interno del Bilancio semestrale abbreviato nella quale vengono illustrati i processi di gestione misurazione e controllo vigenti presso la Capogruppo e le altre società del Gruppo, nonché le principali progettualità in corso.
Con riferimento ai rischi di mercato, ed in particolare al portafoglio di negoziazione, l'attività è costantemente sotto monitoraggio da parte della funzione di controllo dei rischi. Si ricorda comunque che i rischi associati, misurati in termini di RWA, sono del tutto marginali rispetto agli altri rischi di primo pilastro. I controlli effettuati, svolti ai fini di un monitoraggio gestionale, sono estesi anche a parte del portafoglio di banking book, in modo da avere una visione completa e prudente dei rischi della Banca.
Con riferimento al rischio tasso, è stata affinata la metodologia di calcolo e monitoraggio del rischio in modo da essere compliant con la nuova normativa e di avere una vista precisa e aggiornata dell'andamento del margine di interesse della Banca. Gli investimenti sostenuti in termini di risorse tecniche per perseguire tale obiettivo, consente anche di realizzare un migliore monitoraggio del rischio di liquidità.

In data 9 ottobre 2023 la Legge n.136 ha convertito il Decreto-legge n. 104 del 10 agosto 2023 (c.d. "Decreto Omnibus bis" o "Decreto Asset"), introducendo, per l'anno 2023, una imposta straordinaria sui margini di interesse (c.d. "extraprofitti") delle banche italiane, anche qualora operanti nel territorio dello Stato italiano tramite stabile organizzazione. Con riferimento alle valutazioni e agli impatti di tale imposta straordinaria su Banca Ifis, si rimanda allo specifico paragrafo inserito nella sezione "Criteri di redazione e politiche contabili" delle Note esplicative.
In data 31 ottobre 2023 Banca Ifis e il Gruppo Mediobanca hanno perfezionato la partnership di lungo periodo siglata lo scorso maggio per la gestione dei crediti deteriorati (Npl). In particolare, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni normativo regolamentari, Banca Ifis ha perfezionato l'acquisto dal Gruppo Mediobanca, per un corrispettivo di 100 milioni di euro, Revalea S.p.A., società nata nel 2022 dallo scorporo di Npl derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze con un gross book value di 6,5 miliardi di euro e un valore netto di bilancio di 232,1 milioni di euro al 30 settembre 2023. L'operazione consolida il posizionamento di Banca Ifis come operatore di riferimento nel mercato dei crediti deteriorati nel segmento small tickets unsecured e consente a Mediobanca di uscire dal business del Npl, non più tra le attività core del Gruppo, consolidando altresì la specializzazione di MBCredit Solutions nell'attività di gestione e recupero potendo contare su volumi di business costanti per i prossimi anni. Con il perfezionamento dell'operazione è entrato, infatti, in vigore l'accordo pluriennale di servicing ai sensi del quale MBCredit Solutions continuerà ad affiancare Banca Ifis nell'attività di gestione nonché di recupero dei crediti in sofferenza e deteriorati. Nel contesto dell'acquisizione, 18 dipendenti di Revalea sono andati a rafforzare il team del Gruppo Banca Ifis.
Successivamente al 30 settembre 2023 non sono intervenuti eventi tali da incidere negativamente sulla Situazione economico-patrimoniale della Banca e del Gruppo al 30 settembre 2023.

Sulla base delle informazioni in nostro possesso alla data della presente Relazione e stante l'attuale situazione macroeconomica dei mercati, nazionale e sovranazionale, si ritiene che il Gruppo Banca Ifis sia in grado di chiudere l'esercizio 2023 con un risultato netto pari a circa 160 milioni di euro, in linea con le guidance presentate al mercato il 3 agosto 2023 e superiore ai 137 milioni di euro di target del secondo anno del Piano Industriale 2022-2024 approvato da Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S.p.A. in data 10 febbraio 2022.
Per quanto attiene la Banca, ci si attende un risultato netto per l'esercizio 2023 superiore a quanto consuntivato nei primi nove mesi dell'anno.
Ai fini della realizzabilità del risultato netto consolidato atteso nel secondo anno del sopra citato Piano Industriale 2022-2024, sono state considerate anche le principali implicazioni derivanti dal contesto macroeconomico in essere, sia in termini di innalzamento dei tassi di interesse sia di possibili effetti dell'aumento dell'inflazione e del rallentamento economico registrato in Europa ed in Italia. Non emergono elementi che ci facciano ritenere che ci possano essere significativi scostamenti nelle principali grandezze economiche del Gruppo tali da alterare le dinamiche fino ad oggi manifestatesi ed in misura tale da non permettere il raggiungimento del risultato netto del Gruppo Banca Ifis alla fine dell'esercizio.
In considerazione di quanto sopra illustrato, fatti salvi gli effetti del verificarsi di eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dalla Banca (ad oggi comunque non ipotizzabili), ci si aspetta per fine esercizio, sia a livello consolidato sia a livello individuale, che i Fondi propri siano ampiamente superiori ai requisiti patrimoniali minimi imposti dalla vigente normativa e dall'Autorità di Vigilanza.
Per quanto attiene alla distribuzione dei dividendi del Gruppo a valere sui risultati del 2023 si prevede la distribuzione di un ammontare di dividendi in denaro conforme alla nuova politica di dividendo approvata dal Consiglio di amministrazione in data 3 agosto 2023 che prevede il 50% dell'utile netto consolidato fino alla soglia di rilevanza identificata in 100 milioni di euro e il 100% dell'utile netto consolidato di Banca Ifis eccedente 100 milioni di euro. Tenuto conto che la politica di remunerazione degli azionisti della Banca prevede la distribuzione di un acconto sui dividendi annuali nel mese di novembre è previsto che il Consiglio di amministrazione in data odierna deliberi un acconto pari a 1,2 euro per azione ovvero complessivi 63 milioni di euro in pagamento il 22 novembre 2023.
Venezia – Mestre, 9 novembre 2023
Per il Consiglio di amministrazione
L'Amministratore Delegato
Frederik Herman Geertman
Si segnala che nel corso della seduta del Consiglio di amministrazione del 9 novembre 2023, dopo l'approvazione del presente documento, la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ha rilasciato il parere normativamente previsto.

| VOCI DELL'ATTIVO (in euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 1.278.418.259 | 440.113.632 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
187.328.330 | 189.364.286 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1.177.844 | 1.770.200 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
186.150.486 | 187.594.086 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
780.757.040 | 697.606.474 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 9.268.595.210 | 9.317.417.852 |
| a) crediti verso banche | 613.639.372 | 562.336.322 | |
| b) crediti verso clientela | 8.654.955.838 | 8.755.081.530 | |
| 50. | Derivati di copertura | 4.818.549 | - |
| 70. | Partecipazioni | 674.256.853 | 661.332.156 |
| 80. | Attività materiali | 129.807.957 | 122.515.526 |
| 90. | Attività immateriali | 29.390.236 | 22.641.532 |
| 100. | Attività fiscali: | 246.350.020 | 296.853.729 |
| a) correnti | 23.824.172 | 46.951.327 | |
| b) anticipate | 222.525.848 | 249.902.402 | |
| 120. | Altre attività | 385.574.746 | 453.604.458 |
| Totale dell'attivo | 12.985.297.200 | 12.201.449.645 |
acconto dividendi 2
| VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | 30.09.2023 | 31.12.2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | (in euro) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
11.229.407.066 | 10.541.665.757 |
| a) debiti verso banche | 3.269.562.128 | 3.485.344.719 | |
| b) debiti verso clientela | 6.507.951.076 | 5.947.293.799 | |
| c) titoli in circolazione | 1.451.893.862 | 1.109.027.238 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 20.932.787 | 25.981.863 |
| 60. | Passività fiscali: | 37.126.900 | 36.009.281 |
| a) correnti | 7.051.161 | 5.735.357 | |
| b) differite | 30.075.739 | 30.273.924 | |
| 80. | Altre passività | 234.872.113 | 251.813.515 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 5.061.240 | 5.426.669 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri: | 52.726.995 | 50.370.168 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 12.689.680 | 9.107.111 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 175.025 | - | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 39.862.290 | 41.263.057 | |
| 110. | Riserve da valutazione | (48.252.984) | (50.653.450) |
| 140. | Riserve | 1.203.210.129 | 1.197.999.003 |
| 145. | Acconti sui dividendi | - | (52.433.114) |
| 150. | Sovrapprezzi di emissione | 84.107.651 | 83.766.584 |
| 160. | Capitale | 53.811.095 | 53.811.095 |
| 170. | Azioni proprie (-) | (21.817.335) | (22.104.058) |
| 180. | Utile (perdita) del periodo (+/-) | 134.111.543 | 79.796.332 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 12.985.297.200 | 12.201.449.645 |
acconto dividendi 2

| VOCI (in euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 402.864.920 | 239.506.886 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 393.319.523 | 236.543.386 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (223.541.856) | (74.777.611) |
| 30. | Margine di interesse | 179.323.064 | 164.729.275 |
| 40. | Commissioni attive | 74.543.080 | 66.285.332 |
| 50. | Commissioni passive | (7.811.253) | (7.868.151) |
| 60. | Commissioni nette | 66.731.827 | 58.417.181 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 102.418.786 | 49.040.340 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | (4.128.411) | (16.994.868) |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | (834.320) | - |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 4.385.706 | 4.756.148 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.036.394 | 4.849.933 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.343.873 | (87.666) | |
| c) passività finanziarie | 1.005.439 | (6.120) | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
9.434.080 | 7.269.396 |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
9.434.080 | 7.269.396 | |
| 120. | Margine di intermediazione | 357.330.732 | 267.217.471 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | (33.745.784) | (46.912.354) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (33.512.202) | (46.225.865) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(233.582) | (686.489) | |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 323.584.948 | 220.305.118 |
| 160. | Spese amministrative: | (172.591.983) | (164.463.150) |
| a) spese per il personale | (90.178.448) | (83.603.656) | |
| b) altre spese amministrative | (82.413.535) | (80.859.494) | |
| 170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (4.157.710) | (2.263.304) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | (3.770.511) | (7.348.777) | |
| b) altri accantonamenti netti | (387.199) | 5.085.473 | |
| 180. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (6.315.589) | (5.879.508) |
| 190. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (5.151.438) | (4.860.322) |
| 200. | Altri oneri/proventi di gestione | 28.868.877 | 25.816.483 |
| 210. | Costi operativi | (159.347.843) | (151.649.801) |
| 220. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | (2.011.562) | (1.450.914) |
| 260. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 162.225.543 | 67.204.402 |
| 270. | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | (28.114.000) | (2.901.960) |
| 280. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 134.111.543 | 64.302.442 |
| 300. | Utile (perdita) del periodo | 134.111.543 | 64.302.442 |
acconto dividendi 2

| VOCI (in euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) del periodo | 134.111.543 | 64.302.442 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
(4.570.666) | (2.351.229) | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(4.714.501) | (2.880.117) |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | - |
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - |
| 50. | Attività materiali | - | - |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | 143.835 | 528.948 |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
- | - |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
4.440.585 | (34.481.926) | |
| 100. | Copertura di investimenti esteri | - | - |
| 110. | Differenze cambio | - | - |
| 120. | Copertura dei flussi finanziari | - | - |
| 130. | Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - |
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
4.440.585 | (34.481.926) |
| 150. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 160. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
- | - |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (130.081) | (36.833.156) |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10 + 170) | 133.981.462 | 27.469.286 |

| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni del periodo | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2.2022 | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||
| (in unità di euro) | Esistenze al 31.1 | Modifica saldi apertura | Esistenze all' 01.01.2023 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve |
missione nuove azioni E |
Acquisto azioni proprie | Acconti su dividendi | Distribuzione straordinaria dividendi |
menti di capitale Variazione stru |
Derivati su proprie azioni | Stock options | mplessiva del periodo al 30.09.2023 Redditività co |
monio netto al 30.09.2023 Patri |
|
| Capitale: | |||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 53.811.095 | - | 53.811.095 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 53.811.095 |
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Sovrapprezzi di emissione | 83.766.584 | - | 83.766.584 | - | - | 286.724 | 54.343 | - | - | - | - | - | - | - | 84.107.651 |
| Riserve: | |||||||||||||||
| a) di utili | 1.194.780.799 | - | 1.194.780.799 | 6.378.451 | - | (1.987.806) | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.199.171.444 |
| b) altre | 3.218.204 | - | 3.218.204 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 820.481 | - | 4.038.685 |
| Riserve da valutazione | (50.653.450) | - | (50.653.450) | - | - | 2.530.546 | - | - | - | - | - | - | - | (130.081) | (48.252.984) |
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acconti su dividendi | (52.433.114) | - | (52.433.114) | - | 52.433.114 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Azioni proprie | (22.104.058) | - | (22.104.058) | - | - | - | 286.723 | - | - | - | - | - | - | - | (21.817.335) |
| Utile (perdita) del periodo | 79.796.332 | - | 79.796.332 | (6.378.451) | (73.417.881) | - | - | - | - | - | - | - | - | 134.111.543 | 134.111.543 |
| Patrimonio netto | 1.290.182.392 | - | 1.290.182.392 | - | (20.984.767) | 829.464 341.066 | - | - | - | - | - | 820.481 | 133.981.462 | 1.405.170.099 |

| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni del periodo | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2.2021 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||
| (in unità di euro) | Esistenze al 31.1 | Modifica saldi apertura | Esistenze all' 01.01.2022 | Variazioni di riserve | missione nuove azioni E |
Acquisto azioni proprie | Distribuzione straordinaria dividendi |
menti di capitale Variazione stru |
Derivati su proprie azioni | Stock options | mplessiva del periodo al 30.09.2022 Redditività co |
monio netto al 30.09.2022 Patri |
||
| Capitale: | ||||||||||||||
| a) azioni ordinarie | 53.811.095 | - | 53.811.095 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 53.811.095 |
| b) altre azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Sovrapprezzi di emissione | 102.972.388 | - | 102.972.388 | - | - | (20.785.364) | - | - | - | - | - | - | - | 82.187.024 |
| Riserve: | ||||||||||||||
| a) di utili | 1.165.429.600 | - | 1.165.429.600 | 6.656.251 | - | 23.841.991 | - | - | - | - | - | - | - | 1.195.927.842 |
| b) altre | 5.309.648 | - | 5.309.648 | - | - | (1.266.961) | - | - | - | - | - | 463.097 | - | 4.505.783 |
| Riserve da valutazione: | (16.581.115) | - | (16.581.115) | - | - | (499.441) | - | - | - | - | - | - | (36.833.156) | (53.913.712) |
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Azioni proprie | (2.846.521) | - | (2.846.521) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (22.104.058) |
| Utile (perdita) del periodo | 56.467.709 | - | 56.467.709 | (6.656.251) | (49.811.458) | - | - | (19.257.537) | - | - | - | - | 64.302.442 | 64.302.442 |
| Patrimonio netto | 1.364.562.804 | - | 1.364.562.804 | - | (49.811.458) | 1.290.225 | - | (19.257.537) | - | - | 463.097 | 27.469.286 | 1.324.716.417 |
| RENDICONTO FINANZIARIO Metodo indiretto (in euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 |
|---|---|---|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | ||
| 1. Gestione | 123.173.959 | 101.633.037 |
| - risultato del periodo (+/-) | 134.111.543 | 64.302.442 |
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
(5.305.669) | 9.725.473 |
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 834.321 | - |
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 33.745.784 | 46.912.354 |
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) |
11.467.027 | 10.739.830 |
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 7.884.960 | 4.526.608 |
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 28.114.000 | 2.901.960 |
| - altri aggiustamenti (+/-) | (87.678.007) | (37.475.629) |
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | 26.434.936 | 555.849.712 |
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | (3.536.055) | (21.872.981) |
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 10.877.680 | 9.724.035 |
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(80.983.682) | (11.991.777) |
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 10.133.368 | 547.155.396 |
| - altre attività | 89.943.625 | 32.835.040 |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 660.072.058 | (628.981.304) |
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 686.838.479 | (644.847.260) |
| - passività finanziarie di negoziazione | (5.049.076) | 19.678.403 |
| - altre passività | (21.717.345) | (3.812.446) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A (+/-) | 809.680.953 | 28.501.446 |
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||
| 1. Liquidità generata da | 89.000.000 | 41.147.382 |
| - vendite di partecipazioni | - | 1.147.422 |
| - dividendi incassati su partecipazioni | 89.000.000 | 39.999.960 |
| 2. Liquidità assorbita da | (39.542.332) | (28.751.158) |
| - acquisti di partecipazioni | (14.937.000) | (14.922.549) |
| - acquisti di attività materiali | (12.705.190) | (8.502.699) |
| - acquisti di attività immateriali | (11.900.142) | (5.325.910) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B (+/-) | 49.457.668 | 12.396.224 |
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | - | (19.300.440) |
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (20.833.994) | (49.733.642) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C (+/-) | (20.833.994) | (69.034.082) |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO D=A+/-B+/-C | 838.304.627 | (28.136.412) |
LEGENDA: (+) generata (-) assorbita
| VOCI (in euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 |
|---|---|---|
| CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DEL PERIODO E | 440.113.632 | 86.518.994 |
| LIQUIDITA' TOTALE NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO D | 838.304.627 | (28.136.412) |
| CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLA VARIAZIONE DEI CAMBI F |
- | - |
| CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DEL PERIODO G=E+/- D+/-F |
1.278.418.259 | 58.382.582 |

Il presente prospetto contabile al 30 settembre 2023 redatto ai sensi dell'art. 2433-bis C.C., è costituito dagli schemi contabili (stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario) e dalle presenti Note esplicative. I suddetti schemi sono stati predisposti applicando i principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS-IC) omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento Europeo n. 1606/2002. Tale regolamento è stato recepito in Italia con il D.lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005.
Il presente documento non include le note esplicative che sarebbero richieste per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico di periodo di Banca Ifis S.p.A. in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.
I principi contabili adottati per la predisposizione del Prospetto contabile al 30 settembre 2023, con riferimento ai criteri di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono rimasti invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 di Banca Ifis S.p.A., a cui pertanto si fa esplicito rinvio, ad eccezione di:
Gli schemi contabili sono stati redatti secondo quanto disposto dallo IAS 1 e dalle Istruzioni contenute nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.
Con riferimento alle operazioni di copertura, Banca Ifis ha scelto di adottare in sede di prima applicazione le disposizioni dell'IFRS 9 e di non avvalersi dell'opzione, prevista dal medesimo principio, di applicare le regole di copertura contabile ("hedge accounting") dettate dal principio contabile IAS 39, nella versione omologata dalla Commissione Europea (cosiddetta versione "carved out"), ad eccezione degli specifici casi previsti nell'IFRS 9 (par. 6.1.3) e non disciplinati dallo stesso principio.
Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare dal punto di vista contabile potenziali perdite rilevabili su un determinato strumento finanziario o su un gruppo di strumenti finanziari, attribuibili ad un determinato rischio, per il tramite degli utili rilevabili su un diverso strumento finanziario o gruppo di strumenti finanziari nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi.
Solo gli strumenti che coinvolgono una controparte esterna al Gruppo possono essere designati come strumenti di copertura.

L'unica tipologia di copertura utilizzata da Banca Ifis al 30 settembre 2023 è la copertura specifica di fair value ("micro" fair value hedge), che ha l'obiettivo di coprire l'esposizione alla variazione del fair value di un'attività o passività di bilancio attribuibile ad un particolare rischio e in particolare dalla variazione dei tassi di interesse.
Uno strumento derivato può essere considerato di copertura se esiste documentazione formalizzata circa la relazione univoca con l'elemento coperto e se questa risulti efficace nel momento in cui la copertura abbia avuto inizio e, prospetticamente, lungo la vita della stessa.
All'inizio della relazione di copertura vi deve essere una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell'effettuare la copertura. Tale documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, l'elemento coperto, la natura del rischio coperto e di come valutare l'efficacia dello strumento di copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni di fair value dell'elemento coperto.
Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono rilevati al fair value, alla data di stipula dei relativi contratti, e sono classificati nell'attivo patrimoniale alla voce "50. Derivati di copertura" o nel passivo patrimoniale alla voce "40. Derivati di copertura" a seconda che il valore sia positivo o negativo.
Successivamente all'iscrizione iniziale, i derivati di copertura continuano ad essere valutati al fair value. In particolare, nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell'elemento coperto con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all'elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L'eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l'effetto economico netto.
L'efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento coperto risultano compensati da quelle dello strumento di copertura. Pertanto, l'efficacia è apprezzata dal confronto delle suddette variazioni, tenuto conto dell'intento perseguito nel momento in cui la copertura è stata attuata. Si ha efficacia quando le variazioni di fair value dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto per l'elemento di rischio oggetto di copertura.
La valutazione dell'efficacia viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra-annuale utilizzando test prospettici, che giustificano l'applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l'efficacia attesa sulla base di limiti definiti internamente dalla Banca.
Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta, il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione e lo strumento finanziario coperto riacquisisce il criterio di valutazione corrispondente alla sua classificazione di bilancio. Qualora l'attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a Conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivo.
Inoltre, la contabilizzazione delle coperture di fair value in essere cessa prospetticamente nei seguenti casi:
La Legge n.136 del 9 ottobre 2023 ha convertito il Decreto-legge n. 104 del 10 agosto 2023 (c.d. "Decreto Omnibus bis" o "Decreto Asset"), introducendo nuove misure rivolte ad operatori economici e a privati nonché confermando o modificando alcune misure già esistenti. Tra le nuove misure introdotte si segnala l'istituzione, per l'anno 2023,

di una imposta straordinaria sui margini di interesse (c.d. "extraprofitti") delle banche italiane, anche qualora operanti nel territorio dello Stato italiano tramite stabile organizzazione. In particolare, viene stabilità l'applicazione di un'aliquota del 40% su una base imponibile configurata confrontando il "Margine di interesse" di cui alla voce 30 del Conto economico degli istituti bancari (sulla base degli schemi di bilancio disciplinati dalla Circolare n. 262/2066 e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia) dell'esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022 e quello del solo periodo d'imposta antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024. In ogni caso, l'imposta così calcolata non può eccedere lo 0,26% delle attività ponderate per il rischio (c.d. RWA) su base individuale di ogni Banca. In luogo dell'effettuazione del versamento, ciascuna banca su base individuale può scegliere di destinare un determinato importo, non inferiore a 2,5 volte l'imposta calcolata come di cui ai punti sopra, a una riserva di utili non distribuibile di Patrimonio netto. In tal caso, qualora successivamente si scelga di voler utilizzare tale specifica riserva per la distribuzione di utili (e quindi di renderla da "non distribuibile" a "distribuibile"), entro 30 giorni dall'approvazione della relativa delibera è necessario versare l'imposta originariamente calcolata con una maggiorazione parametrata agli interessi maturati nel frattempo.
Dal punto di vista contabile, alla luce delle specifiche caratteristiche dell'imposta in oggetto e in particolare delle modalità di determinazione della stessa, sono state ritenute applicabili le disposizioni dell'interpretazione IFRIC 21 "Tributi" e del principio contabile IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali." In particolare, in base a quanto previsto dall'IFRIC 21 la passività relativa al pagamento di un tributo nasce nel momento in cui si verifica il cosiddetto "evento vincolante", ossia nel momento in cui sorge l'obbligazione al pagamento dello stesso. La definizione di passività fornita dallo IAS 37 prevede, altresì, che per l'adempimento dell'obbligazione sia da ritenersi probabile l'uscita di risorse che incorporano benefici economici.
Al riguardo si evidenzia che, in relazione a quanto previsto dalla norma, Banca Ifis ha la realistica alternativa di non effettuare il pagamento dell'imposta, appostando, in sede di approvazione del bilancio 2023, una riserva di utili non distribuibile pari a 2,5 volte l'imposta straordinaria. Tale circostanza rende di fatto non soddisfatto il descritto requisito previsto dal principio contabile. Ne consegue che, avendo gli Amministratori della Banca concluso positivamente circa la possibilità di avvalersi di tale opzione ed avendo gli stessi verificato nel caso di specie la ragionevolezza di tale alternativa, alla data del 30 settembre 2023 si è ritenuto non esistesse un evento vincolante a fronte del quale procedere alla rilevazione di una passività e del relativo onere.
Si evidenzia inoltre che la previsione dell'ultima parte del comma 5-bis della Legge n. 136/2023 determini un'obbligazione da considerarsi nuova ed autonoma e consistente nel mantenimento del vincolo di non distribuibilità sulla riserva iscritta dalla banca nel bilancio individuale 2023. Al riguardo gli Amministratori di Banca Ifis valuteranno nel tempo la ragionevolezza sostanziale dell'opzione di non distribuire sulla base degli specifici fatti e circostanze.
Banca d'Italia, Consob ed Isvap con il documento n. 2 del 6 febbraio 2009 "Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime", nonché con il successivo documento n.4 del 4 marzo 2010, hanno richiesto agli Amministratori di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1.
Le condizioni dei mercati finanziari e dell'economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve periodo richiedono di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, in quanto la storia di redditività della società e di facile accesso alle risorse finanziarie potrebbero nell'attuale contesto non essere più sufficienti.
In proposito, esaminati i rischi e le derivanti dall'attuale contesto macroeconomico, anche a seguito della situazione corrente relativa alle implicazioni macroeconomiche connesse al conflitto militare tra Russia e Ucraina e alle tensioni in Medio Oriente, si ritiene ragionevole l'aspettativa che Banca Ifis continui ad operare in un futuro

prevedibile e, conseguentemente, i Prospetti contabili al 30 settembre 2023 è predisposto nel presupposto della continuità aziendale.
Le incertezze connesse alle problematiche inerenti ai rischi di credito e di liquidità sono infatti ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione dei buoni livelli di redditività conseguiti costantemente da Banca Ifis, della qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti nei prospetti contabili e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del presente Prospetto contabile nonché ogni altro fattore considerato ragionevole a tale fine anche in conseguenza dell'attuale scenario macroeconomico.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel presente documento al 30 settembre 2023, così come previsto dai principi contabili internazionali. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi sostengono i valori di iscrizione al 30 settembre 2023
Il rischio di incertezza nella stima, da un punto di vista della significatività delle voci di bilancio e dell'aspetto di valutazione richiesto al management, è sostanzialmente presente nella determinazione del valore di:
Per le tipologie di assets sopra elencate (ad eccezione delle partecipazioni), si presentano nei paragrafi seguenti le principali tematiche in tema di rischi e incertezze connessi a stime. Per quanto riguarda invece le fattispecie relative a fondi per rischi e oneri e partecipazioni, si rinvia a quanto riportato nei criteri di valutazione descritti al paragrafo A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio del Bilancio individuale al 31 dicembre 2022.
In presenza di crediti e strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulle modalità di determinazione del fair value degli strumenti misurati al fair value, si rimanda al paragrafo "A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio individuale al 31 dicembre 2022.
In riferimento ai crediti acquistati nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), il Gruppo utilizza un modello proprietario di stima dei flussi di cassa che include la stima degli interessi di mora ritenuta recuperabile, sulla base delle evidenze storiche della Banca e differenziate a seconda delle tipologie di azioni di recupero intraprese

(transattiva o giudiziale). Le assunzioni sottostanti la stima della recuperabilità di tale componente sono state complessivamente conservative. La metodologia di stima dei flussi di cassa adottati da Banca Ifis sono conformi a quanto disposto nel documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Ivass n. 7 del 9 novembre 2016 "Trattamento in bilancio degli interessi di mora ex D.Lgs. 231/2002 su crediti non deteriorati acquisiti a titolo definitivo".
L'allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previsti dall'IFRS 9 di crediti e titoli di debito classificati tra le Attività finanziarie al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva ed il calcolo delle relative perdite attese, necessita di un processo articolato di stima che riguarda principalmente:
La quantificazione delle "Expected Credit Losses" (ECL) è determinata in funzione della presenza o meno di un incremento significativo del rischio di credito dello strumento finanziario rispetto a quello determinato alla data di rilevazione iniziale del medesimo.
L'emergenza sanitaria di inizio marzo 2020 e lo scoppio della guerra in Ucraina alla fine di febbraio 2022 hanno generato un rallentamento della crescita economica mondiale che ha spinto gli enti a considerare un incremento significativo di rischio di credito. Questo ha portato la Banca ad introdurre correttivi prudenziali rivolti ai rapporti con controparti appartenenti a particolari settori economici considerati a più elevato impatto di rischio da Covid-19 e rischio derivante dal conflitto Russia-Ucraina, dallo scenario inflattivo e dal rallentamento della crescita economica.
In particolare, nel corso del 2022 sono stati rivisti i correttivi prudenziali applicati al fine di definire gli accantonamenti addizionali contabilizzati in precedenza a seguito del contesto pandemico, anche alla luce del fatto che il deterioramento del portafoglio è stato, complessivamente, meno pronunciato di quanto ipotizzato.
Allo stesso tempo, sono stati introdotti alcuni correttivi prudenziali per tener conto dell'attuale contesto macroeconomico che continua ad essere caratterizzato da forte incertezza. I rischi per la crescita sono legati in particolare all'evoluzione del conflitto in Ucraina e all'inflazione di fondo che resta elevata e potrebbe prolungare la restrizione monetaria in corso nelle principali economie avanzate. I correttivi prudenziali a copertura di tale incertezza, visti nel loro insieme, sono stati oggetto quindi di rivalutazione nel corso dell'esercizio 2022 e dei primi nove mesi del 2023.
Per quanto riguarda le informazioni Forward Looking, gli scenari macroeconomici integrati nelle stime dei parametri di rischio fattorizzano le proiezioni EBA pubblicate in occasione dell'esercizio di stress test previsto per il 2023. Tali scenari garantiscono una buona copertura delle informazioni riflettono in maniera prudenziale gli aspetti precedentemente indicati.
Infine, sono stati rivisti i tempi di incasso dei crediti e dei portafogli di crediti garantiti da immobili per i quali sono in corso procedure concorsuali per riflettere la già citata sospensione delle esecuzioni immobiliari anche nel Settore Commercial & Corporate Banking.
Si rimanda a quanto più diffusamente indicato al paragrafo "A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio" del Bilancio individuale al 31 dicembre 2022.

I fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate accolgono i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre Stage (stadi di rischio creditizio) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Inoltre, accolgono anche i fondi per rischi ed oneri costituti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie peculiarità, non rientrano nel richiamato perimetro di applicazione dell'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Nello specifico gli altri fondi per rischi e oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Se tutte queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione e riflette i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
In conformità con il principio contabile IAS 12, richiamato dalla "Politica di impairment di Gruppo", un'attività fiscale differita per perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportati a nuovo deve essere rilevata nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzati le perdite fiscali e i crediti d'imposta non utilizzati. Nello specifico, anche per la valutazione della recuperabilità delle DTA, Banca Ifis deve valutare, di volta in volta in relazione agli andamenti negativi di conto economico:
Con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite iscritte al 30 settembre 2023 diverse da quelle trasformabili ai sensi della Legge 2014/2011, sulla base dei redditi imponibili futuri desumibili dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo da ritenersi confermati alla luce dei risultati al 30 settembre 2023, non sono emersi elementi che possano far ritenere non recuperabili le DTA in oggetto, pari a complessivi 222,5 milioni di euro al 30 settembre

Come già evidenziato nella survey inviata da Banca d'Italia a fine marzo 2022 e avente come oggetto una prima valutazione degli impatti che scenari sfavorevoli legati alla situazione di crisi generata dal conflitto hanno sulla Banca, sono stati condotti una serie di approfondimenti allo scopo di valutare le esposizioni (dirette e indirette) nei confronti di controparti residenti in Russia, Bielorussia e Ucraina nonché stimare i relativi impatti e i presidi di contenimento del rischio.
Inoltre, la funzione Risk Management, in aggiunta ai fattori di rischio usualmente considerati, ha ritenuto ragionevole includere l'attuale situazione di tensione geopolitica quale ulteriore fattore di rischio.
In particolare, tale situazione è stata considerata all'interno della documentazione istituzionale (RAF, Recovery Plan e Resoconto ICAAP/ ILAAP) sotto un duplice punto di vista: da un lato come peggioramento delle severity e inclusione di nuove ipotesi di stress nel framework di stress test e dall'altro come extra requisito di fondi propri a fronte dei Rischi Strategico e Sovrano assunti dalla Banca.
Più precisamente, dal punto di vista delle ipotesi considerate direttamente negli stress test, sono stati considerati:
Sulle ipotesi che hanno impatto sui livelli di capitale interno allocato per i singoli rischi si segnala che:
Le analisi condotte fino ad oggi hanno evidenziato un numero limitato di controparti presenti nei Paesi interessati dal conflitto in corso a cui corrispondono esposizioni creditizie dirette modeste. Analogamente, non sono state evidenziate particolari criticità con riferimento al portafoglio crediti commerciali.
Per un'informativa più dettagliata relativa all'impatto generato dal conflitto Russia-Ucraina sulle varie tipologie di rischio inerenti a Banca Ifis (rischio di credito, rischio di tasso di interesse, rischio di prezzo, rischio di cambio, rischio di liquidità e rischi operativi) si rimanda alle specifiche sezioni predisposte nelle Note Illustrative all'interno della sezione "4.3.3 Rischi del consolidato prudenziale" della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023.

111
Banca Ifis | Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2023

Attestazione Dirigente Preposto


Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nella persona di Massimo Luigi Zanaboni
ai sensi dell'art. 154-bis, secondo comma, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria", che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 e nella Relazione sulla distribuzione di un acconto dividendi 2023 di Banca Ifis corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Venezia - Mestre, 9 novembre 2023
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Massimo Luigi Zanaboni

Gruppo Banca Ifis | Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023
113

Allegati

| RACCORDO TRA VOCI DELL'ATTIVO E VOCI DELL'ATTIVO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 1.453.013 | 603.134 |
| + 10. Cassa e disponibilità liquide |
1.453.013 | 603.134 |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 21.771 | 26.868 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) + 20.a attività finanziarie detenute per la negoziazione |
21.771 | 26.868 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico | 192.893 | 195.220 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) + 20.c altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
192.893 | 195.220 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 780.762 | 697.611 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività + 30. complessiva |
780.762 | 697.611 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 616.616 | 565.762 |
| + 40.a Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche |
616.616 | 565.762 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 9.908.360 | 10.186.932 |
| + 40.b Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) crediti verso clientela |
9.908.360 | 10.186.932 |
| Derivati di copertura | 4.819 | - |
| + 50. Derivati di copertura |
4.819 | - |
| Attività materiali | 132.435 | 126.341 |
| + 90. Attività materiali |
132.435 | 126.341 |
| Attività immateriali | 71.789 | 64.264 |
| + 100. Attività immateriali |
71.789 | 64.264 |
| di cui: - avviamento | 38.020 | 38.020 |
| Attività fiscali | 271.668 | 325.181 |
| a) correnti | 31.214 | 60.924 |
| + 110.a Attività fiscali: a) correnti |
31.214 | 60.924 |
| b) anticipate | 240.454 | 264.257 |
| + 110.b Attività fiscali: b) anticipate |
240.454 | 264.257 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 813 | - |
| + 120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
813 | - |
| Altre attività | 465.454 | 471.064 |
| + 130. Altre attività |
465.454 | 471.064 |
| Totale dell'attivo | 13.920.393 | 13.262.377 |
| RACCORDO TRA VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO E VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO RICLASSIFICATO |
30.09.2023 | 31.12.2022 |
|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | ||
| Debiti verso banche | 3.236.570 | 3.422.160 |
| + 10.a Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche |
3.236.570 | 3.422.160 |
| Debiti verso clientela | 5.280.665 | 5.103.343 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) debiti verso + 10.b clientela |
5.280.665 | 5.103.343 |
| Titoli in circolazione | 3.209.338 | 2.605.195 |
| + 10.c Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: c) titoli in circolazione |
3.209.338 | 2.605.195 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 20.933 | 25.982 |
| + 20. Passività finanziarie di negoziazione |
20.933 | 25.982 |
| Passività fiscali | 50.449 | 52.298 |
| a) correnti | 20.296 | 21.961 |
| + 60.a Passività fiscali: a) correnti |
20.296 | 21.961 |
| b) differite | 30.153 | 30.337 |
| + 60.b Passività fiscali: b) differite |
30.153 | 30.337 |
| Altre passività | 352.148 | 391.697 |
| + 80. Altre passività |
352.148 | 391.697 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 7.231 | 7.696 |
| + 90. Trattamento di fine rapporto del personale |
7.231 | 7.696 |
| Fondi per rischi e oneri | 57.960 | 56.225 |
| + 100.a Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate |
13.016 | 9.364 |
| + 100.b Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili |
180 | - |
| + 100.c Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri |
44.764 | 46.861 |
| Riserve da valutazione | (57.021) | (59.722) |
| + 120. Riserve da valutazione |
(57.021) | (59.722) |
| Riserve | 1.507.460 | 1.440.944 |
| + 150. Riserve |
1.507.460 | 1.440.944 |
| Acconti su dividendi (-) | - | (52.433) |
| + 155. Acconti su dividendi (-) |
- | (52.433) |
| Sovrapprezzi di emissione | 84.108 | 83.767 |
| + 160. Sovrapprezzi di emissione |
84.108 | 83.767 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 |
| + 170. Capitale |
53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (21.817) | (22.104) |
| + 180. Azioni proprie (-) |
(21.817) | (22.104) |
| Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 13.817 | 12.432 |
| + 190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) |
13.817 | 12.432 |
| Utile (perdita) del periodo | 124.741 | 141.086 |
| + 200. Utile (perdita) del periodo (+/-) |
124.741 | 141.086 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 13.920.393 | 13.262.377 |
| RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO | 30.09.2023 | 30.09.2022 | |
|---|---|---|---|
| Margine di interesse | (in migliaia di euro) | 409.506 | 392.504 |
| + 30. |
Margine di interesse | 324.358 | 300.770 |
| + 130.a (Parziale) |
Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura rappresentativa dell'operatività del business |
85.148 | 91.734 |
| Commissioni nette | 74.299 | 65.210 | |
| + 60. |
Commissioni nette | 74.299 | 65.210 |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 28.552 | 30.978 | |
| + 70. |
Dividendi e proventi simili | 13.419 | 9.040 |
| + 80. |
Risultato netto dell'attività di negoziazione | (3.065) | 4.654 |
| + 90. |
Risultato netto dell'attività di copertura | (834) | - |
| + 100.a |
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
8.132 | 11.351 |
| + 100.b |
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.344 | (88) |
| + 100.c |
Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie | 1.005 | (6) |
| + 110.b |
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
8.551 | 6.027 |
| Margine di intermediazione | 512.357 | 488.692 | |
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (30.870) | (48.874) | |
| + 130.a |
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
52.128 | 42.712 |
| - 130.a (Parziale) |
Rettifiche/Riprese di valore nette del Settore Npl nella misura rappresentativa dell'operatività del business |
(85.148) | (91.734) |
| + 130.b |
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(234) | (686) |
| + 200.a (parziale) |
Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate |
2.384 | 834 |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 481.487 | 439.818 | |
| Spese amministrative | (292.861) | (282.769) | |
| + 190.a |
a) spese per il personale | (120.466) | (111.244) |
| + 190.b |
b) altre spese amministrative | (172.395) | (171.525) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (12.320) | ||
| + 210. |
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (7.068) | (6.645) |
| + 220. |
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (5.956) | (5.675) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 16.551 | ||
| + 230. |
Altri oneri/proventi di gestione | 17.360 | 16.551 |
| RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO E CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Costi operativi | (288.525) | (278.538) | ||
| + | 240. | Costi operativi | (292.858) | (282.219) |
| - | 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 4.333 | 3.681 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.717) | (4.515) | ||
| + | 200.a | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate |
(3.838) | (7.534) |
| - | 200.a (parziale) | Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate |
(2.384) | (834) |
| + | 200.b | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti netti |
(495) | 3.853 |
| Rettifiche di valore dell'avviamento | - | (762) | ||
| + | 270. | Rettifiche di valore dell'avviamento | - | (762) |
| Utile (Perdite) da cessioni di investimenti | - | 304 | ||
| + | 280. | Utile (Perdite) da cessioni di investimenti | - | 304 |
| Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 186.245 | 156.307 | ||
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (60.120) | (50.190) | ||
| + | 300. | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente | (60.120) | (50.190) |
| Utile (perdita) di periodo | 126.125 | 106.117 | ||
| (Utile) perdita di periodo di pertinenza di terzi | (1.384) | (574) | ||
| + | 340. | Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi | (1.384) | (574) |
| Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo | 124.741 | 105.543 |
| RACCORDO TRA VOCI DELL'ATTIVO E VOCI DELL'ATTIVO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 1.278.418 | 440.114 | ||
| + | 10. Cassa e disponibilità liquide |
1.278.418 | 440.114 | |
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1.178 | 1.770 | ||
| + | 20.a | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
1.178 | 1.770 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico | 186.150 | 187.594 | ||
| + | 20.c | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
186.150 | 187.594 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 780.757 | 697.606 | ||
| + | 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 780.757 | 697.606 |
| Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato | 613.639 | 562.336 | ||
| + | 40.a | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche | 613.639 | 562.336 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 8.654.956 | 8.755.082 | ||
| + | 40.b | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) crediti verso clientela | 8.654.956 | 8.755.082 |
| Derivati di copertura | 4.819 | - | ||
| + | 50. | Derivati di copertura | 4.819 | - |
| Partecipazioni | 674.257 | 661.333 | ||
| + | 70 | Partecipazioni | 674.257 | 661.333 |
| Attività materiali | 129.808 | 122.516 | ||
| + | 80. | Attività materiali | 129.808 | 122.516 |
| Attività immateriali | 29.390 | 22.642 | ||
| + | 90. | Attività immateriali | 29.390 | 22.642 |
| di cui : - avviamento | - | - | ||
| Attività fiscali | 246.350 | 296.853 | ||
| a) correnti | 23.824 | 46.951 | ||
| + | 100.a | Attività fiscali: a) correnti | 23.824 | 46.951 |
| b) anticipate | 222.526 | 249.902 | ||
| + | 110.b | Attività fiscali: b) anticipate | 222.526 | 249.902 |
| Altre attività | 385.575 | 453.606 | ||
| + | 120. | Altre attività | 385.575 | 453.606 |
| Totale dell'attivo | 12.985.297 | 12.201.451 |
| RACCORDO TRA VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO E VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 3.485.345 | ||
| + 10.a |
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche | 3.269.562 | 3.485.345 |
| Debiti verso clientela | 5.947.294 | ||
| + 10.b |
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: b) debiti verso clientela | 6.507.951 | 5.947.294 |
| Titoli in circolazione | 1.451.894 | 1.109.027 | |
| + 10.c |
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: c) titoli in circolazione | 1.451.894 | 1.109.027 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 20.933 | 25.982 | |
| + 20. |
Passività finanziarie di negoziazione | 20.933 | 25.982 |
| Passività fiscali | 37.127 | 36.009 | |
| a) correnti | 7.051 | 5.735 | |
| + 60.a |
Passività fiscali: a) correnti | 7.051 | 5.735 |
| b) differite | 30.076 | 30.274 | |
| + 60.b |
Passività fiscali: b) differite | 30.076 | 30.274 |
| Altre passività | 251.814 | ||
| + 80. |
Altre passività | 234.871 | 251.814 |
| Trattamento di fine rapporto del personale | 5.061 | 5.427 | |
| + 90. |
Trattamento di fine rapporto del personale | 5.061 | 5.427 |
| Fondi per rischi e oneri | 52.727 | 50.370 | |
| + 100.a |
Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate | 12.690 | 9.107 |
| + 100.b |
Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili | 175 | - |
| + 100.c |
Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri | 39.862 | 41.263 |
| Riserve da valutazione | (48.253) | (50.653) | |
| + 110. |
Riserve da valutazione | (48.253) | (50.653) |
| Riserve | 1.203.210 | 1.197.999 | |
| + 140. |
Riserve | 1.203.210 | 1.197.999 |
| Acconti su dividendi (-) | - | (52.433) | |
| + 145. |
Acconti su dividendi (-) | - | (52.433) |
| Sovrapprezzi di emissione | 84.108 | 83.767 | |
| + 150. |
Sovrapprezzi di emissione | 84.108 | 83.767 |
| Capitale | 53.811 | 53.811 | |
| + 160. |
Capitale | 53.811 | 53.811 |
| Azioni proprie (-) | (21.817) | (22.104) | |
| + 170. |
Azioni proprie (-) | (21.817) | (22.104) |
| Utile (perdita) del periodo (+/-) | 79.796 | ||
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 12.201.451 |
| RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO INDIVIDUALE E CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 179.323 | 164.729 | ||
| + | 30. | Margine di interesse | 179.323 | 164.729 |
| Commissioni nette | 66.732 | 58.417 | ||
| + | 60. | Commissioni nette | 66.732 | 58.417 |
| Altre componenti del margine di intermediazione | 111.276 | 44.070 | ||
| + | 70. | Dividendi e proventi simili | 102.419 | 49.040 |
| + | 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | (4.128) | (16.995) |
| + | 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | (834) | - |
| + | 100.a | Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
2.036 | 4.850 |
| + | 100.b | Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.344 | (88) |
| + | 100.c | Utili (perdite) da cessione/riacquisto di: c) passività finanziarie Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair |
1.005 | (6) |
| + | 110.b | value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
9.434 | 7.269 |
| Margine di intermediazione | 357.331 | 267.216 | ||
| Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito | (31.510) | (46.198) | ||
| + | 130.a | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
(33.512) | (46.226) |
| + | 130.b | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(234) | (686) |
| + | 170.a (parziale) | Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate |
2.236 | 714 |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 325.821 | 221.018 | ||
| Spese amministrative | (172.592) | (164.463) | ||
| + | 160.a | a) spese per il personale | (90.178) | (83.603) |
| + | 160.b | b) altre spese amministrative | (82.414) | (80.860) |
| Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali | (11.467) | (10.740) | ||
| + | 180. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (6.316) | (5.880) |
| + | 190. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (5.151) | (4.860) |
| Altri oneri/proventi di gestione | 28.870 | 25.818 | ||
| + | 200. | Altri oneri/proventi di gestione | 28.870 | 25.818 |
| Costi operativi | (155.189) | (149.385) | ||
| + | 210. | Costi operativi | (159.347) | (151.649) |
| - | 170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | 4.158 | 2.264 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.394) | (2.978) | ||
| + | 170.a | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate |
(3.771) | (7.349) |
| - | 170.a (parziale) | Accantonamenti netti per rischio di credito su impegni e garanzie rilasciate |
(2.236) | (714) |
| + | 170.b | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: b) altri accantonamenti netti |
(387) | 5.085 |
| RACCORDO TRA CONTO ECONOMICO INDIVIDUALE E CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro) |
30.09.2023 | 30.09.2022 |
|---|---|---|
| Utile (Perdite) delle partecipazioni | (2.012) | (1.451) |
| + 220. Utile (Perdite) delle partecipazioni |
(2.012) | (1.451) |
| Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte | 162.226 | 67.204 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (28.114) | (2.902) |
| + 270. Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente |
(28.114) | (2.902) |
| Utile del periodo | 134.112 | 64.302 |

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