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Banca Ifis

Earnings Release Aug 2, 2024

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Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
0147-47-2024
Data/Ora Inizio Diffusione
2 Agosto 2024 12:06:58
Euronext Star Milan
Societa' : BANCA IFIS
Identificativo Informazione
Regolamentata
: 194244
Utenza - Referente : IFISN07 - DA RIO
Tipologia : 1.2
Data/Ora Ricezione : 2 Agosto 2024 12:06:58
Data/Ora Inizio Diffusione : 2 Agosto 2024 12:06:58
Oggetto : RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO
SEMESTRE 2024 Banca Ifis:
Testo
del
comunicato

Vedi allegato

Banca Ifis: l'utile netto consolidato in crescita a 94 milioni di euro è il miglior risultato semestrale ordinario della storia della Banca. Continua la crescita dei ricavi (+7,5%)

  • L'andamento favorevole dei ricavi consolidati a 374,5 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto al primo semestre 2023, è sostenuto dal positivo andamento dell'attività commerciale, del business Npl e della finanza proprietaria, che ha compensato l'aumento del costo della raccolta.
  • I flussi di cassa sui portafogli Npl, comprensivi di Revalea, sono stati pari a 220 milioni di euro nel semestre, a conferma della forte specializzazione della Banca in questa attività.
  • Ridotti i possibili impatti sul margine di interesse di futuri tagli dei tassi di interesse, principalmente tramite l'aumento della durata del portafoglio di titoli di proprietà e delle nuove erogazioni leasing a tasso fisso.
  • Solida posizione di liquidità pari a circa 1,7 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR pari a circa 1.300%). Rimborsati in anticipo 1,6 miliardi di euro di TLTRO III, mentre i restanti 411,5 milioni di euro saranno rimborsati a settembre 2024.
  • In aumento il CET1 ratio al 15,32%, includendo l'utile del primo semestre al netto del dividendo maturato, ampiamente sopra i requisiti patrimoniali richiesti1.

Risultati consolidati del primo semestre 2024

Dati consolidati riclassificati2 – 1° gennaio 2024 / 30 giugno 2024

  • L'utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo è pari a 93,6 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto ai 91,0 milioni di euro del primo semestre 2023. Sui risultati del primo semestre 2024 hanno influito positivamente l'andamento del business commerciale e del Settore Npl oltre che l'attività della finanza proprietaria.
  • Il margine di intermediazione, in crescita del 7,5% a 374,5 milioni di euro rispetto ai 348,5 milioni di euro del primo semestre 2023, beneficia della crescita del Settore Commercial & Corporate Banking (+0,9%, pari a circa 1,6 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2023), del positivo contributo del Settore Npl (+17,4%, pari a circa 23,8 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2023), nonché dell'incremento dei risultati derivanti dall'attività in strumenti finanziari della business unit Proprietary Finance (+61%, pari a circa 12,5 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2023).
  • Il costo del credito si riduce a 15,8 milioni di euro rispetto ai 16,3 milioni di euro del primo semestre 2023, a conferma della positiva dinamica della qualità dell'attivo degli ultimi trimestri.
  • I costi operativi, pari a 206,1 milioni di euro (+7,5% rispetto ai 191,7 milioni di euro del primo semestre 2023), aumentano per le maggiori spese del personale (86,6 milioni di euro rispetto a 80,4 milioni di euro del primo semestre 2023), principalmente per la crescita del numero

1 A gennaio 2024, il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la comunicazione dei nuovi requisiti SREP. I nuovi requisiti prevedono un CET1 del 9,0%, un Tier 1 Ratio del 10,90% e un Total Capital Ratio del 13,30% (incluso 1,0% di P2G) e sono applicati a partire dal 31 marzo 2024. Al 31 dicembre 2023, I requisiti SREP risultavano essere: CET1 dell'8,65%, un Tier 1 Ratio del 10,50% e Total Capital Ratio del 12,9% (incluso 0,75% di P2G). 2 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;

gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";

gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito":

le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva; – gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;

gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

di dipendenti e del rinnovato CCNL oltre che per le maggiori altre spese amministrative (124,2 milioni di euro rispetto a 115,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2023). Tali incrementi riflettono anche l'integrazione di Revalea.

La posizione di liquidità al 30 giugno 2024 è pari a circa 1,7 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR pari a circa 1.300%).

Requisiti di capitale

Il CET1 è pari a 15,32% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il TCR è pari a 17,59% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati includendo l'utile generato nel primo semestre 2024 al netto del dividendo maturato.

Roma, 2 agosto 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati consolidati del primo semestre 2024.

***

"I risultati consolidati del primo semestre 2024, con ricavi in continua crescita e utile a 94 milioni di euro, ci consentono di confermare con fiducia la guidance di utile per l'esercizio 2024 pari a 160 milioni di euro. Sulla base dell'andamento positivo del periodo, contiamo su una piena realizzazione dei target di questo Piano Industriale, continuando a supportare le piccole e medie imprese italiane nel percorso di sviluppo e transizione sostenibile, con i nostri prodotti e servizi e con la competenza distintiva delle nostre persone. Nel primo semestre 2024 l'attività commerciale nel factoring e nel leasing, grazie a un efficace lavoro della nostra rete, ha ottenuto tassi di crescita superiori ai mercati di riferimento, compensando l'aumento del costo della raccolta. Anche il business Npl si conferma solido e beneficia del contributo dell'acquisizione di Revalea. Da inizio anno la Banca ha, inoltre, avviato una serie di azioni volte a ridurre l'impatto di una possibile riduzione dei tassi di interesse: la duration del portafoglio titoli di proprietà è stata aumentata e la percentuale delle nuove erogazioni leasing a tasso fisso è stata quasi raddoppiata a circa l'80% rispetto all'ultimo semestre del 2023", dichiara Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis.

I ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, che nel primo semestre 2024 sono in crescita del +0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, riflettono il dinamismo della rete commerciale che ha consentito la crescita delle attività nonostante la minore domanda di credito dovuta ai più alti tassi di interesse e ha permesso al Gruppo di compensare l'aumento del costo del finanziamento. Lo sviluppo commerciale ha guidato la crescita del Settore Commercial & Corporate Banking: nel periodo la Banca ha sviluppato nuove sinergie con primari partner a livello internazionale, come Yamaha Motors nel leasing e noleggio di biciclette elettriche per il comparto turistico. Inoltre, la Banca ha sottoscritto due garanzie SACE – Futuro e Green – per ampliare lo spettro di coperture del credito a sostegno delle Pmi che mirano alla crescita internazionale e alla riduzione del loro impatto ambientale.

***

Nel Settore Npl i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 192 milioni di euro, sostanzialmente invariati rispetto al primo semestre 2023. A questi, si aggiungono 28 milioni di euro derivanti dall'attività di recupero sui portafogli originati da Revalea S.p.A. nel primo semestre 2024. L'attività di recupero giudiziale e stragiudiziale non evidenzia, a oggi, impatti negativi significativi derivanti dal rialzo dell'inflazione e dei tassi di interesse.

Il costo medio della raccolta del secondo trimestre 2024, pari al 3,94%, è leggermente superiore al 3,86% del primo trimestre 2024. Nei prossimi mesi, considerato che il secondo trimestre 2024 include già il costo dei nuovi depositi al dettaglio e l'emissione del bond senior effettuata a febbraio, è attesa una stabilizzazione del costo della raccolta. Per quanto riguarda il costo medio del finanziamento nel 2024, la Banca conferma l'obiettivo di rimanere al di sotto del 4%.

A fine giugno, in anticipo rispetto alla scadenza di settembre 2024, Banca Ifis ha rimborsato 1.625 milioni di euro di TLTRO III e ha già completato con largo anticipo tutte le azioni per rimborsare i rimanenti 411,5 milioni di euro.

Il portafoglio titoli facente capo alla business unit Proprietary Finance è diminuito da 3 miliardi di euro di dicembre 2023 a 2,6 miliardi di euro di giugno 2024, mentre ne è stata allungata la duration da 2,3 anni di dicembre 2023 a 3,1 anni di giugno 2024, a conferma di una gestione attiva e opportunistica, sempre mantenendo un profilo di rischio limitato.

I rapporti di qualità dell'attivo, il Gross Npe Ratio e il Net Npe Ratio, si attestano rispettivamente al 5,4% e al 3,0%. I valori si attesterebbero rispettivamente al 4,4% e al 2,1%, escludendo le riclassificazioni derivanti dall'applicazione della normativa sulla Nuova Definizione di Default ai crediti verso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), caratterizzati da un

limitato rischio di credito e da lunghe tempistiche di pagamento. La copertura media dei crediti deteriorati è stata continuamente rafforzata dal 35% del 2022 al 45% del primo semestre 2024.

I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 15,32% (14,87% al 31 dicembre 2023) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 17,59% (17,44% al 31 dicembre 2023), calcolati includendo l'utile del primo semestre 2024 al netto del dividendo maturato.

***

Banca Ifis e l'impegno nella sostenibilità

Nel periodo, Banca Ifis ha continuato a portare avanti iniziative nel campo della sostenibilità attraverso un approccio integrato e concreto finalizzato a creare impatto sociale positivo per le imprese, i territori e le persone. L'impegno della Banca è proseguito su tre direttrici principali: governance, ambiente e sociale.

Sul primo fronte, le iniziative introdotte negli ultimi tre anni sono state valutate positivamente dall'agenzia di rating internazionale MSCI che, ad aprile 2024, ha alzato il rating di Banca Ifis portandolo da A ad AA, sui livelli più alti del settore finanziario italiano. L'innovazione sostenibile del modello di business di Banca Ifis è proseguita con l'integrazione di nuove partnership con primari operatori internazionali nel campo dei prodotti green come il leasing delle e-bike, del fotovoltaico e delle colonnine di ricarica per auto elettriche.

Sul fronte sociale, la Banca ha portato avanti le iniziative di supporto alle comunità previste da Kaleidos, il Social Impact Lab ispirato dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio. Il progetto, cui è legato un piano di investimenti di 7 milioni di euro nel triennio 2022-24, ha consentito la realizzazione di ben trentacinque progettualità su tutto il territorio nazionale. A dodici di queste, Banca Ifis ha applicato il proprio modello proprietario di misurazione dell'impatto sociale generato. Il risultato dell'analisi ha evidenziato un moltiplicatore medio di 5,6: tradotto in termini pratici, a fronte di 1,7 milioni di euro investiti nelle attività misurate è stato creato valore per 9,4 milioni di euro. Sviluppato col supporto di Triadi, spinoff del Politecnico di Milano guidato dal prof. Mario Calderini, il modello di misurazione di impatto di Banca Ifis certifica la volontà di tradurre la dimensione S dell'acronimo Esg in un valore concreto, rendendo misurabili le azioni e superando ogni rischio di greenwashing.

Sempre sul fronte delle iniziative sociali, infine, nel mese di aprile 2024 ha preso vita "Ifis art", il progetto voluto e ideato dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio che raccoglie tutte le progettualità realizzate dalla Banca per la valorizzazione dell'arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori. A giugno, invece, la Banca ha arricchito la collezione del Parco Internazionale di Scultura di Villa Fürstenberg – aperto gratuitamente al pubblico ogni domenica – con nove opere della personale "Horse Power" dell'artista italiano Nico Vascellari. Nel secondo semestre dell'anno in corso, invece, prenderanno il via il salvataggio e la messa in sicurezza dell'opera "The Migrant Child" di Banksy a Venezia e i lavori di restauro per rendere nuovamente fruibile alla comunità il palazzo che lo ospita, Palazzo San Pantalon.

DATI CONSOLIDATI RICLASSIFICATI3

Il conto economico consolidato al 30 giugno 2024 del Gruppo Banca Ifis chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 93,6 milioni di euro.

Di seguito le principali voci economiche dei risultati relativi ai primi sei mesi del 2024 del Gruppo Banca Ifis.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione si attesta a 374,5 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto a giugno 2023 (348,5 milioni di euro). In crescita il margine di interesse, pari a 287,4 milioni di euro, mentre le commissioni nette ammontano a 46,9 milioni di euro risultando in diminuzione di 3,4 milioni di euro, principalmente per effetto di commissioni di servicing pagate a terzi per la gestione del portafoglio di Revalea. Le altre componenti del margine di intermediazione, pari a 40,2 milioni di euro, risultano in crescita (+16,7 milioni di euro) per effetto principalmente dei maggiori utili netti da cessione (+9,6 milioni di euro), dei risultati dell'operatività su strumenti finanziari nonché dei maggiori utili da cessione di code di portafogli Npl (+3,1 milioni di euro).

Rettifiche di valore nette

Le rettifiche di valore per rischio di credito pari a 15,8 milioni di euro, in diminuzione di 0,5 milioni di euro rispetto al dato del 30 giugno 2023.

Costi operativi

I costi operativi ammontano a 206,1 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto al 30 giugno 2023. Il cost/income ratio riclassificato risulta pari a 55,0%, in linea col dato dell'equivalente periodo dell'anno precedente. Di seguito si riportano le principali componenti della voce:

  • le spese per il personale sono pari a 86,6 milioni di euro. L'incremento del 7,7% rispetto al 30 giugno 2023 è da ricondursi sia all'aumento delle risorse in forza (+3,8%), sia per effetto del rinnovato CCNL (+3,0 milioni di euro);
  • le altre spese amministrative si attestano a 124,2 milioni di euro (+9,0 milioni di euro). Tale variazione è sostanzialmente riconducibile all'incremento dei costi connessi al Settore Npl per la neo acquisita Revalea;
  • gli altri proventi netti di gestione, pari a 15,5 milioni di euro, risultano in crescita del 24,5% rispetto al 30 giugno 2023. La voce si riferisce principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all'attività di leasing.

3 Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business; • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";

le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";

gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";

sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":

le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;

gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate; – gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Oneri relativi al sistema bancario

La voce oneri relativi al sistema bancario include i costi sostenuti nel periodo per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario. Al 30 giugno 2024 la voce ammonta a 8,1 milioni di euro e si riferisce al costo della contribuzione annuale al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), per cui nel 2024 vi è stato un anticipo del versamento delle quote e della conseguente rilevazione a conto economico. Il saldo comparato al 30 giugno 2023, pari a 4,1 milioni di euro, rappresenta il costo dell'ultima contribuzione prevista dal Fondo di Risoluzione Unico che ha completato nel 2023 il suo piano di accumulo.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, al 30 giugno 2024, risultano essere pari a 0,7 milioni di euro, in sostanziale stabilità rispetto al saldo al 30 giugno 2023 pari a 0,5 milioni di euro.

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo

L'utile netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a 93,6 milioni di euro, in aumento del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Focus sui singoli Settori

Di seguito le principali dinamiche dei singoli Settori che concorrono alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 30 giugno 2024.

L'utile netto del Settore Commercial & Corporate Banking è pari a 43,0 milioni di euro, in riduzione di 6,5 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2023, principalmente per l'incremento dei costi operativi sulla base del contributo delle singole Aree di business. Il margine di intermediazione del Settore è pari a 176,5 milioni di euro, in aumento di 1,6 milioni di euro rispetto all'omologo periodo dell'anno precedente grazie alle positive performance dell'Area Factoring (+3,6 milioni di euro). Tale risultato è determinato dalla crescita del margine di interesse per 5,7 milioni di euro (+4,9%), a fronte della sostanziale stabilità delle commissioni nette i cui effetti sono stati parzialmente compensati dalla riduzione delle altre componenti del margine di intermediazione per 4,4 milioni di euro. Quest'ultima dinamica è principalmente ascrivibile a minori rivalutazioni al fair value dei titoli dell'Area Corporate Banking & Lending.

Con riferimento al margine di intermediazione, esso deriva dall'effetto combinato delle varie Aree del Settore come di seguito illustrato:

  • il contributo dell'Area Factoring ammonta a 90,3 milioni di euro, in aumento del 4,2% rispetto al risultato dello stesso periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è dovuto al maggior contributo del margine di interesse (in aumento di 3,8 milioni di euro), mentre le commissioni nette registrano una contrazione di 1,2 milioni di euro;
  • il margine di intermediazione dell'Area Leasing risulta pari a 30,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 30 giugno 2023;
  • il margine di intermediazione dell'Area Corporate Banking & Lending, pari a 55,4 milioni di euro al 30 giugno 2024, è in diminuzione di 2,3 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2023 (-3,9%):
    • crescita di 1,7 milioni di euro del margine di interesse (+4,7%), grazie al positivo contributo del comparto Corporate Banking per 3,9 milioni di euro, parzialmente compensato dal decremento del comparto Farmacie per 2,3 milioni di euro;
    • maggiori commissioni nette per 1,4 milioni di euro (+15,7%), principalmente derivanti dal comparto Farmacie;
    • decremento per 5,4 milioni di euro del contributo delle altre componenti del margine di intermediazione principalmente per effetto di minori plusvalenze da cessione.

Rispetto al primo semestre 2023 vi sono minori rettifiche di valore nette per 0,8 milioni di euro (-4,3%).

L'aumento dei costi operativi di 6,6 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2023 è dovuto alla crescita delle spese del personale sia per l'incremento dell'organico che per maggiori costi connessi al rinnovato Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri presentano rispetto al dato al primo semestre 2023 un aggravio di 3,6 milioni di euro da ricondurre principalmente a stanziamenti a copertura di rischi connessi a contenziosi in essere su crediti di imposta per superbonus e altri bonus fiscali edilizi, solo parzialmente compensati da rilasci per la positiva risoluzione di contenziosi esistenti.

L'utile al 30 giugno 2024 del Settore Npl è pari a 41,8 milioni di euro, in aumento di 11,3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Il margine di intermediazione del Settore ammonta a 160,3 milioni di euro, in aumento di 23,8 milioni di euro rispetto al risultato del primo semestre 2023 concentrato a livello del margine di interesse (+21,7 milioni di euro, anche grazie al contributo degli interessi sul portafoglio di proprietà della neoacquisita Revalea), mentre le commissioni nette passano da ricavi per 1,8 milioni al 30 giugno 2023 ad un costo di 0,4 milioni di euro al 30 giugno 2024, variazione interamente riconducibile alle commissioni riconosciute da Revalea ad un servicer terzo.

I costi operativi, pari a 98,4 milioni di euro al 30 giugno 2024, risultano in aumento di 6,9 milioni di euro rispetto al primo semestre 2023. Tale incremento è dovuto all'effetto combinato di maggiori spese del personale per 3,0 milioni di euro connesse sia al rinnovato CCNL che all'incremento dell'organico, oltre ai maggiori costi di recupero crediti legati alla neoacquisita Revalea.

L'utile del Settore Governance & Servizi e Non Core al 30 giugno 2024 è pari a 9,7 milioni di euro, in riduzione rispetto al dato al 30 giugno 2023 che ammontava a 12,1 milioni di euro (-2,4 milioni di euro). Escludendo l'utile del periodo di pertinenza di terzi, il contributo del Settore all'utile di periodo di pertinenza della Capogruppo è pari a 8,8 milioni di euro.

Il margine di intermediazione si attesta a 37,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre 2023.

Per quanto concerne il costo del credito si evidenzia un lieve peggioramento per 0,5 milioni di euro.

I costi operativi si attestano a 19,4 milioni di euro, registrando un aumento di 1,0 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2023, legato a maggiori spese di consulenza e a maggiori costi ICT per potenziare il presidio in ambito Climate & ESG.

Tale Settore accoglie gli oneri relativi al sistema bancario, pari a 8,1 milioni di euro, sostenuti nel periodo per il funzionamento dei fondi di garanzia del sistema bancario, come precedentemente commentato.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri presentano un valore positivo pari a 1,5 milioni di euro, grazie alla positiva risoluzione per il Gruppo di alcuni contenziosi in essere. Tali rilasci sono solo stati parzialmente compensati dagli accantonamenti del periodo effettuati principalmente per garanzie contrattuali prestate su posizioni cedute.

Di seguito la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 giugno 2024.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 10.463,9 milioni di euro, sostanzialmente stabili (-1,5%) rispetto al dato del 31 dicembre 2023 pari a 10.622,1 milioni di euro. La voce include titoli di debito per 1,9 miliardi di euro (2,0 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, -6,4%), di cui 1,5 miliardi di euro relativi a titoli di Stato (1,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2023, -9,8%). In assenza della componente titoli di debito, i crediti verso la clientela si attestano a 8.571,1 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto al dato di dicembre 2023 (8.600,2 milioni di euro).

Il Settore Commercial & Corporate Banking si attesta a 6.743,0 milioni di euro, contro i 6.763,5 milioni di euro di dicembre 2023. L'andamento vede consolidarsi la crescita dell'Area Corporate Banking & Lending (+60,8 milioni di euro, +2,6%) e dell'Area Leasing (+1,2%) a cui si contrappone un rallentamento dell'Area Factoring (-100,3 milioni di euro, -3,5%) in linea con la stagionalità del business. I crediti verso clientela del Settore Npl risultano in riduzione rispetto al 31 dicembre 2023 (-3,4%), attestandosi a 1.590,6 milioni di euro, mentre il contributo del Settore Governance & Servizi e Non Core si attesta a 2.130,3 milioni di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto al dato di fine 2023 pari a 2.212,5 milioni di euro, a seguito principalmente del normale ammortamento e della dismissione nel periodo di titoli di debito verso clientela per complessivi 347,0 milioni di euro (di cui 320,4 milioni di euro relativi a titoli di Stato) e del fisiologico decremento dei portafogli in run-off del comparto Non Core (-22,3 milioni di euro rispetto a dicembre 2023, -12,1%).

Raccolta

Il totale della raccolta al 30 giugno 2024 risulta pari a 11,2 miliardi di euro e risulta in diminuzione rispetto al dato al 31 dicembre 2023 (-5,0%), ed è rappresentato per il 60,3% da debiti verso la clientela (49,2% al 31 dicembre 2023), per il 27,7% da titoli in circolazione (27,8% al 31 dicembre 2023) e per il 12,0% da debiti verso banche (23,0% al 31 dicembre 2023).

La struttura del funding risulta così composta:

• 60,3% clientela;

  • 13,5% titoli di debito;
  • 14,2% Asset Backed Securities (ABS);
  • 3,8% TLTRO;
  • 8,2% altro.

I debiti verso banche ammontano a 1.343,7 milioni di euro. In diminuzione del 50,5% rispetto al dato del 31 dicembre 2023 per effetto prevalentemente del rimborso di due tranche di linee TLTRO III per complessivi nominali 1,1 miliardi di euro e della riduzione dei PCT passivi verso banche per 237,3 milioni di euro.

I debiti verso la clientela ammontano al 30 giugno 2024 a 6,8 miliardi di euro, in crescita del 16,5% rispetto al 31 dicembre 2023. La crescita è sostenuta dalla raccolta retail, che ammonta a 5,1 miliardi di euro a fine giugno 2024 (+12,9% rispetto al 31 dicembre 2023), e dai PCT verso clientela, pari a 635,8 milioni di euro (+289,5 milioni di euro rispetto al saldo a fine 2023, pari al +83,6%).

I titoli in circolazione ammontano al 30 giugno 2024 a 3,1 miliardi di euro, in riduzione di 180,8 milioni di euro (-5,5%) a seguito delle dinamiche del semestre, caratterizzato dell'emissione a febbraio 2024 di un senior bond di nominali 400 milioni di euro e di durata 5 anni (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo" del presente comunicato), il quale ha sostanzialmente sostituito il bond Senior Preferred di nominali 400 milioni di euro emesso nel 2020 e giunto a scadenza in data 25 giugno 2024, e dal normale ammortamento dei titoli di cartolarizzazione del Gruppo (-255,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023).

Patrimonio e ratio4

Il Patrimonio netto consolidato si attesta al 30 giugno 2024 a 1.736,4 milioni di euro, in crescita del 2,5% rispetto al dato di fine 2023 pari a 1.693,7 milioni di euro. Le principali variazioni possono ricondursi a:

  • la variazione positiva del risultato di periodo di pertinenza della Capogruppo di 93,6 milioni di euro;
  • la variazione negativa legata alla distribuzione del dividendo (al netto del relativo acconto già distribuito nel 2023) per 47,3 milioni di euro;
  • la variazione negativa legata alle riserve per 5,7 milioni di euro pressoché interamente associata a variazioni di valutazione a fair value registrate su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI);
  • la variazione positiva del patrimonio netto di terzi per 0,9 milioni di euro, per la quota parte dei risultati di periodo maturati dalla controllata Banca Credifarma;
  • altre variazioni positive per 1,2 milioni di euro legate alla remunerazione variabile in azioni e stock option assegnate all'Alta Direzione.

I coefficienti patrimoniali del Gruppo Banca Ifis al 30 giugno 2024 si attestano per il CET1 al 15,32%, per il Tier 1 a 15,33% e per il Total Capital al 17,59%.

A seguito del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale annuale (SREP) da parte di Banca d'Italia, i nuovi requisiti di capitale che il Gruppo deve rispettare a livello consolidato per il 2024 sono i seguenti:

  • CET1 Ratio pari all'8,00%, vincolante nella misura del 5,50%;
  • Tier 1 Ratio pari al 9,90%, vincolante nella misura del 7,40%;
  • Total Capital Ratio pari al 12,30%, vincolante nella misura del 9,80%.

Al fine di garantire un livello di capitale che possa assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, di cui all'articolo 104 ter della direttiva UE 36/2013, Banca d'Italia ha previsto per il Gruppo Banca Ifis i seguenti livelli di capitale, ai quali si aggiunge il coefficiente anticiclico specifico:

  • CET1 Ratio pari al 9,00%, composto da un OCR CET1 Ratio pari all'8,00% e da una componente target (Pillar 2 Guidance) di 1,00%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,90%, composto da un OCR Tier 1 Ratio pari al 9,90% e da una componente target pari all'1,00%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,30%, composto da un OCR Total Capital Ratio pari al 12,30% e da una componente target pari all'1,00%.

Si veda anche la sezione successiva "Fatti di rilievo avvenuti nel periodo".

4 Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) al 30 giugno 2024 includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nel primo semestre 2024 al netto del dividendo maturato.

Al 30 giugno 2024, il Gruppo Banca Ifis soddisfa ampiamente i predetti requisiti prudenziali.

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

Il Gruppo Banca Ifis, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione "Media" del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito si propone una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.

Conclusione SREP sui requisiti di capitale: Banca Ifis ampiamente sopra delle indicazioni di Banca d'Italia

In data 29 gennaio 2024 il Gruppo Banca Ifis ha ricevuto da Banca d'Italia la notifica di conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP decision") condotto sul Gruppo.

Banca d'Italia ha individuato per il 2024 i seguenti requisiti di capitale (pari alla somma di Overall Capital Requirement e Pillar 2 Guidance) su base consolidata:

  • CET1 Ratio pari al 9,00%;
  • Tier 1 Ratio pari al 10,90%;
  • Total Capital Ratio pari al 13,30%.

I requisiti di capitale sopra riportati includono la componente Target della Pillar 2 Guidance pari all'1,00%.

Emissione di un bond da 400 milioni di euro con scadenza a 5 anni

In data 20 febbraio 2024, Banca Ifis ha concluso il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred Unsecured nell'ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L'operazione è stata destinata ad investitori istituzionali.

In particolare, l'emissione ha una durata quinquennale, con data di regolamento 27 febbraio 2024. Il reoffer price è pari a 99,362 per un rendimento a scadenza del 5,65% ed una cedola pagabile annualmente del 5,50%. L'obbligazione è stata quotata presso l'Euronext di Milano e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody's.

Il collocamento dell'obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale del Gruppo relativo al triennio 2022-2024, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.

L'Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio d'esercizio 2023 e la distribuzione di un dividendo di 0,90 euro per azione a titolo di saldo per l'esercizio

L'Assemblea degli Azionisti di Banca Ifis S.p.A., riunitasi in data 18 aprile 2024 in unica convocazione sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, nel rispetto delle disposizioni vigenti, quindi secondo le modalità previste dall'art. 106 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, ha approvato in sede ordinaria:

  • il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023;
  • la destinazione dell'utile netto, tenuto conto dell'esercizio dell'opzione di patrimonializzazione prevista dall'art. 26 comma 5-bis del Decreto-legge n. 104/2023 (convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136), a riserva non distribuibile per 23.905.112 euro (importo pari a due volte e mezza l'imposta calcolata ai sensi del richiamato art. 26 del Decreto-legge n. 104/2023);
  • la distribuzione di un saldo del dividendo per l'esercizio 2023 pari a 0,90 euro, al lordo delle ritenute di legge, per ciascuna delle azioni Banca Ifis emesse e in circolazione. Tale saldo del dividendo 2023 verrà messo in pagamento con data stacco cedola (ex date) il 20 maggio 2024, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso (record date) il 21 maggio 2024 e data di pagamento il 22 maggio 2024;
  • la Sezione I del documento "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" redatto ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998. L'Assemblea ha inoltre deliberato in senso favorevole

sulla Sezione II del citato documento, relativa all'attuazione delle politiche di remunerazione nel corso dell'esercizio 2023;

• la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera S.A. di nominare come nuovo amministratore indipendente Nicola Borri, in sostituzione del consigliere dimissionario Sebastien Egon Fürstenberg che, in qualità di Presidente onorario, continua a partecipare alla vita societaria e consiliare nei termini di Statuto. Il prof. Borri rimarrà in carica fino alla naturale scadenza del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, ossia fino all'Assemblea chiamata a deliberare l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2024.

Ristrutturazione della cartolarizzazione "Ifis ABCP Programme" di crediti factoring del valore di 1,15 miliardi di euro

In data 28 giugno 2024 Banca Ifis ha concluso con successo la ristrutturazione della cartolarizzazione denominata "Ifis ABCP Programme" del valore di 1,15 miliardi di euro avente ad oggetto crediti factoring di proprietà. Tale cartolarizzazione è stata inizialmente perfezionata il 13 ottobre 2016 e ha ad oggetto la cessione su base rotativa di crediti vantati verso la clientela privata derivanti dall'attività di factoring ordinaria del Gruppo, acquistati sia pro-soluto, sia pro solvendo e di cui sia stata notificata la cessione al debitore ceduto.

L'operazione di ristrutturazione ha portato Banca Ifis, che ha assunto il ruolo di Lead-Arranger e Calculation Agent, a migliorare le condizioni economiche della cartolarizzazione e ad allargare la platea degli investitori, che è passata da sei a otto istituti. Alle banche già coinvolte nel progetto si sono aggiunte Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il cui impegno mira a garantire nuova finanza alle Pmi, e Natixis CIB, quest'ultima assumendo anche il ruolo di co-arranger.

Tale operazione di ristrutturazione non ha avuto impatti sulla situazione economica e patrimoniale al 30 giugno 2024 del Gruppo Banca Ifis.

Rimborsate nel semestre linee TLTRO per 1,1 miliardi di euro

Per quanto concerne la raccolta TLTRO, si segnala come nel primo semestre 2024, grazie alla solida posizione di liquidità del Gruppo pari a 1,7 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE, si è proseguito con il percorso di rimborso anticipato rispetto alla scadenza di settembre 2024, delle linee TLTRO III per un ulteriore valore nominale di 1.125 milioni di euro (portando a nominali 1.625 milioni l'ammontare di linee TLTRO III sin qui rimborsate) completando inoltre con largo anticipo tutte le azioni manageriali per rimborsare entro settembre 2024 il residuo valore nominale di 411,5 milioni di euro.

Si evidenzia come, già dalla fine del 2023, il Gruppo abbia posto in essere le azioni manageriali propedeutiche alla sostituzione di tale componente di funding attraverso emissioni di obbligazioni senior, l'incremento della raccolta retail con una strategia multicanale e campagne di marketing mirate nonché con la ristrutturazione di operazioni di cartolarizzazione sui portafogli del Gruppo. Tali azioni hanno quindi di fatto modificato la struttura di funding del Gruppo che al 30 giugno 2024 è rappresentata per il 60,3% da debiti verso la clientela (49,0% al 30 giugno 2023), per il 27,7% da titoli in circolazione (23,4% al 30 giugno 2023) e per il 12,0% da debiti verso banche (27,6% al 30 giugno 2023).

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

Non sono intervenuti fatti di rilievo tra la data di chiusura del periodo e la data del presente comunicato.

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Massimo Luigi Zanaboni, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Schemi di Bilancio riclassificati e principali dati patrimoniali

Le riclassificazioni e aggregazioni del conto economico consolidato riguardano le seguenti fattispecie:

  • le rettifiche/riprese di valore nette afferenti al Settore Npl sono riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati (e quindi all'interno della voce "Margine di interesse") nella misura in cui rappresentative dell'operatività di tale business e parte integrante del rendimento dell'attività di business;
  • gli accantonamenti netti su fondi per rischi e oneri sono esclusi dal computo dei "Costi operativi";
  • le voci di costo e ricavo ritenute come "non ricorrenti" (ad esempio perché connesse direttamente o indirettamente ad operazioni di aggregazione aziendale, come il c.d. "gain on a bargain purchase" ai sensi dell'IFRS 3), sono esclusi dal computo dei "Costi operativi", e pertanto sono stornati dalle rispettive voci da Schema di Bilancio Circolare 262 (es. "Altre spese amministrative", "Altri oneri/proventi di gestione") e inseriti in una specifica voce "Oneri e proventi non ricorrenti";
  • gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche del Gruppo (Banca Ifis e Banca Credifarma) in forza dei meccanismi di risoluzione unico e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (c.d. DGS o FITD) sono esposti in una voce separata denominata "Oneri relativi al sistema bancario" (la quale è esclusa del computo dei "Costi operativi"), anziché essere evidenziati nelle voci "Altre spese amministrative" o "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri";
  • sono ricondotti nell'ambito dell'unica voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito":
    • le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (ad eccezione di quelle relative al Settore Npl di cui al punto sopra) e ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
    • gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito riferiti a impegni e garanzie rilasciate;
    • gli utili (perdite) da cessione/riacquisto di finanziamenti al costo ammortizzato diversi da quelli del Settore Npl.

Stato Patrimoniale Consolidato riclassificato

VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
30.06.2024 31.12.2023
Cassa e disponibilità liquide 637.310 857.533
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 16.194 12.896
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto
economico
245.606 221.982
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
536.313 749.176
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato 690.501 637.567
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato 10.463.920 10.622.134
Partecipazioni 24 24
Attività materiali 155.713 143.255
Attività immateriali 79.795 76.667
di cui:
- avviamento 38.020 38.020
Attività fiscali: 246.041 285.435
a) correnti 25.957 46.601
b) anticipate 220.084 238.834
Altre attività 401.369 444.692
Totale dell'attivo 13.472.786 14.051.361

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
30.06.2024 31.12.2023
Debiti verso banche 1.343.651 2.717.139
Debiti verso clientela 6.774.913 5.814.624
Titoli in circolazione 3.108.078 3.288.895
Passività finanziarie di negoziazione 14.539 14.005
Derivati di copertura 3.414 11.644
Passività fiscali: 46.445 57.717
a) correnti 14.996 26.025
b) differite 31.449 31.692
Altre passività 379.621 387.554
Trattamento di fine rapporto del personale 7.677 7.906
Fondi per rischi e oneri 58.016 58.178
Riserve da valutazione (36.526) (39.215)
Riserve 1.546.079 1.505.424
Acconti su dividendi (-) - (62.962)
Sovrapprezzi di emissione 85.353 84.108
Capitale 53.811 53.811
Azioni proprie (-) (20.990) (21.817)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 15.091 14.240
Utile (perdita) del periodo (+/-) 93.614 160.110
Totale del passivo e del patrimonio netto 13.472.786 14.051.361

Conto Economico Consolidato riclassificato

VOCI 30.06.2024 30.06.2023
(in migliaia di euro)
Margine di interesse
287.363 274.686
Commissioni nette 46.909 50.297
Altre componenti del margine di intermediazione 40.242 23.523
Margine di intermediazione 374.514 348.506
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (15.841) (16.338)
Risultato netto della gestione finanziaria 358.673 332.168
Spese amministrative: (210.800) (195.604)
a) spese per il personale (86.613) (80.445)
b) altre spese amministrative (124.187) (115.159)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (10.820) (8.552)
Altri oneri/proventi di gestione 15.524 12.466
Costi operativi (206.096) (191.690)
Oneri relativi al sistema bancario (8.096) (4.090)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (706) (526)
Oneri e proventi non ricorrenti (320) -
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 143.455 135.862
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (48.990) (43.856)
Utile (perdita) del periodo 94.465 92.006
(Utile) perdita del periodo di pertinenza di terzi (851) (970)
Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 93.614 91.036

Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI CONSISTENZE
(in migliaia di euro) 30.06.2024(*) 31.12.2023(**)
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.569.618 1.544.497
Capitale di classe 1 (Tier 1) 1.570.547 1.545.424
Totale Fondi propri 1.802.564 1.812.324
Totale attività ponderate per il rischio (RWA) 10.245.592 10.390.002
CET1 Ratio 15,32% 14,87%
Tier 1 Ratio 15,33% 14,87%
Total Capital Ratio 17,59% 17,44%

(*) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili generati dal Gruppo Bancario nel primo semestre 2024, al netto del relativo dividendo maturato.

(**) Il CET1, il Tier 1 e il Totale Fondi propri (Total Capital) includono gli utili maturati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2023, al netto del relativo dividendo, inclusa la quota distribuita in acconto nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433 del Codice civile.

Rosalba Benedetto

Direttore Communication, Marketing, Public Affairs & Sustainability Banca Ifis S.p.A.

Davide Tammaro Responsabile Brand, Corporate Communication & Sustainability [email protected] +39 366 6258525

Martino Da Rio

Responsabile Investor Relations & Corporate Development Banca Ifis S.p.A. +39 02 24129953

Davide Pastore

Responsabile Relazioni con i Media [email protected] +39 337 1115357

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE 2024

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Fine Comunicato n.0147-47-2024 Numero di Pagine: 15
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