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Borgosesia

Annual Report Apr 29, 2016

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Annual Report

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Bilancio al 31 Dicembre 2015

144° esercizio

Borgosesia S.p.A. in liquidazione – Via dei Fossi, 14/C - 59100 Prato Tel. 0574 622 769 - Fax 0574 622 556

BORGOSESIA S.P.A. in liquidazione

Via dei Fossi 14/c 59100 PRATO Capitale Sociale Euro 28.981.119,32 i.v. Registro Imprese di Prato n. 00554840017 R.E.A. di Prato n. 502788 C.F. – P.IVA : 00554840017

ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO BORGOSESIA ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2015 8
CARICHE SOCIALI 9
RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO DELLA SOCIETA' E DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2015 10
IL SETTORE RESIDENZIALE 14
IL SETTORE TERZIARIO 16
LA GRANDE DISTRIBUZIONE 17
IL SETTORE PRODUTTIVO E DELLA LOGISTICA 17
IL MERCATO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI 18
IL MERCATO DEI FONDI IMMOBILIARI 24
ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DEI TITOLI25
ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ25
ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' IMMOBILIARI26
GESTIONE DEI RAPPORTI CON GLI ESPERTI INDIPENDENTI 30
ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' DEL RISPARMIO GESTITO30
ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI 32
ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO BORGOSESIA33
ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA CAPOGRUPPO35
ANDAMENTO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE 36
ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' CONSEGUENTI AGLI INVESTIMENTI DIRETTI36
Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione 36
FLP SRL 37
4438663 Canada Inc. 37
Goldfinger LDA 38
Anemos S.r.l. 38
Il Faro S.r.l. 39
Rondine S.r.l. in liquidazione 39
Penelope S.p.A. 40
Tirli S.r.l. 40
4482409 Canada Inc. 41
Trigono S.r.l41
Omnia Center S.r.l. 41
Solarisuno S.r.l. 42
ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' DI INVESTIMENTI IN OICR 42
RAPPORTI CON IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE 43
STRUMENTI FINANZIARI44
RISCHI DI BUSINESS 44
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE51
ASSETTI PROPRIETARI 51
CONTROVERSIE LEGALI 54
INFORMAZIONI SUL PERSONALE54
INFORMAZIONI MODELLO ORGANIZZATIVO AI SENSI DEL DLGS. 231/01 55
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NELL'ESERCIZIO55
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO57
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELL'ATTIVITA' LIQUIDATORIA58
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI 60
1. SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA61
2. CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 63
3. RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO BORGOSESIA 64
4. PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 65
NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI 66
1. STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO 66
2.FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLA SITUAZIONE DI LIQUIDAZIONE DELLA CAPOGRUPPO BORGOSESIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE ED ALLE
DIFFICOLTÀ FINANZIARIE DEL GRUPPO67
3.PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO 70
4. CRITERI DI VALUTAZIONE 73
5. PRINCIPI CONTABILI EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI, DECISIONI ASSUNTE NELL'APPLICAZIONE DEI PRINCIPI
CONTABILI,
FATTORI
DI
INCERTEZZA
NELL'EFFETTUAZIONE
DELLE
STIME,
CAMBIAMENTO
NELLE
STIME
CONTABILI ED ERRORI80
6. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI E STRUMENTI FINANZIARI85
6.1 GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI 85
GRUPPO BORGOSESIA – GESTIONE RISCHI FINANZIARI 86
7.2. STRUMENTI FINANZIARI87
8. ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA (IFRS 5) 89
8.1. ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE89
8.2. INFORMATIVA DI SETTORE90
NOTE RELATIVE ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE –FINANZIARIA 91
9. ATTIVO NON CORRENTE91
9.a IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 91
9.b INVESTIMENTI IMMOBILIARI92
9.c PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO93
9.d ALTRE PARTECIPAZIONI95
9.e CREDITI FINANZIARI 95
9.f ALTRI CREDITI96
9.g TITOLI DISPONIBILI PER LA VENDITA96
9.h IMPOSTE DIFFERITE 97
10. ATTIVO CORRENTE 98
10.a RIMANENZE 98
10.b CREDITI COMMERCIALI99
10.c CREDITI FINANZIARI 99
10.d TITOLI DETENUTI PER LA NEGOZIAZIONE100
10.e ALTRI CREDITI100
10.f DISPONIBILITA' LIQUIDE101
11. PATRIMONIO NETTO102
11.a CAPITALE SOCIALE102
11.b ALTRE RISERVE103
12. PASSIVO NON CORRENTE104
12.a DEBITI VERSO BANCHE 104
12.b ALTRI DEBITI FINANZIARI 105
12.c ALTRI DEBITI105
12.d FONDI PER IL PERSONALE106
12.e FONDI PER RISCHI E ONERI107
13. PASSIVO CORRENTE 107
13.a DEBITI VERSO BANCHE 107
13.b ALTRI DEBITI FINANZIARI 109
13.c DEBITI COMMERCIALI 110
13.d ALTRI DEBITI110
13.e FONDI PER RISCHI E ONERI111
MISURAZIONE DEL FAIR VALUE 114
NOTE RELATIVE AL CONTO ECONOMICO 117
14. RICAVI117
14.a RICAVI COMMERCIALI117
14.b ALTRI PROVENTI OPERATIVI118
14.c VARIAZIONE DELLE RIMANENZE 118
15. COSTI OPERATIVI118
15.a COSTI PER SERVIZI118
15.b COSTI DEL PERSONALE 119
15.c ALTRI COSTI OPERATIVI119
15.d RETTIFICHE DI VALORE DELLE PARTECIPAZIONI E TITOLI120
15.e AMMORTAMENTI,SVALUTAZIONI E ALTRI ACCANTONAMENTI120
15.f RIVALUTAZIONI/SVALUTAZIONI DELLE ATTIVITA' IMMOBILIARI 120
16. PROVENTI E ONERI FINANZIARI 121
16.a PROVENTI FINANZIARI121
16.b ONERI FINANZIARI 121
16.c DIVIDENDI122
16.d IMPOSTE SUL REDDITO 122
ALTRE INFORMAZIONI 123
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE123
IMPEGNI E CONTI D'ORDINE126
ALTRI RISCHI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE127
IMPOSTE 128
Imposte sul reddito128
Utile per azione128
Beni in leasing 129
Corrispettivi riconosciuti alla società di revisione 129
BILANCIO D'ESERCIZIO DI BORGOSESIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE 130
1. SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA131
2. CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 133
3. RENDICONTO FINANZIARIO BORGOSESIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE 134
NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI CONTABILI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO 136
1. STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO136
2.FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLA SITUAZIONE DI LIQUIDAZIONE DELLA CAPOGRUPPO BORGOSESIA
S.P.A. IN LIQUIDAZIONE ED ALLE DIFFICOLTÀ FINANZIARIE DEL GRUPPO 137
3. CRITERI DI VALUTAZIONE140
4.
PRINCIPI CONTABILI EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI, DECISIONI ASSUNTE NELL'APPLICAZIONE
DEI PRINCIPI CONTABILI, FATTORI DI INCERTEZZA NELL'EFFETTUAZIONE DELLE STIME, CAMBIAMENTO NELLE
STIME CONTABILI ED ERRORI 147
5.
GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI152
6.
STRUMENTI FINANZIARI153
7.
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA (IFRS 5)155
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE 156
9. ATTIVO NON CORRENTE156
9.b Investimenti Immobiliari 157
9.c Partecipazioni in imprese controllate 158
9.d Partecipazioni in imprese collegate 160
9.e Altre partecipazioni162
9.f Crediti finanziari163
9.g Altri crediti 163
9.h Titoli disponibili per la vendita164
9.i Imposte differite164
10. ATTIVO CORRENTE166
10.a Rimanenze166
10.b Crediti commerciali 167
10.c Crediti finanziari 167
10.d Titoli detenuti per la negoziazione168
10.e Altri crediti 168
10.f Disponibilità liquide169
11. PATRIMONIO NETTO 169
11.a Capitale Sociale170
11.b Altre riserve 173
12. PASSIVO NON CORRENTE 174
12.a Debito verso banche174
12.b Fondi per il personale 174
12.c Fondi per rischi ed oneri 175
12.d ALTRI DEBITI175
13. PASSIVO CORRENTE176
13.a Debiti verso banche 176
13.b Altri debiti finanziari 177
13.c Debiti commerciali177
13.d Altri debiti 178
MISURAZIONE DEL FAIR VALUE 182
14. RICAVI184
14.a RICAVI COMMERCIALI184
14.b VARIAZIONE DELLE RIMANENZE 185
15. a COSTI PER SERVIZI185
15.b COSTI DEL PERSONALE 186
15.c ALTRI PROVENTI OPERATIVI186
15.d ALTRI COSTI OPERATIVI186
15.e RETTIFICHE DI VALORE DI PARTECIPAZIONI E TITOLI 187
15.f AMMORTAMENTI, SVALUTAZIONI E ALTRI ACCANTONAMENTI 187
15.g RIVALUTAZIONI/SVALUTAZIONI DELLE ATTIVITA' IMMOBILIARI187
16.a PROVENTI FINANZIARI187
16.b ONERI FINANZIARI 188
16.c DIVIDENDI188
IMPEGNI E CONTI D'ORDINE189
ALTRI RISCHI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE191
Imposte sul reddito d'esercizio 191
Operazioni con parti correlate192
Ammontare dei compensi spettanti ai Liquidatori, Amministratori e Sindaci194
Altre informazioni197
ATTESTAZIONE AI SENSI DELL'ART. 154-BIS TUF E 81-TER REG. CONSOB N.11971/99 198
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2015 199
RELAZIONI SOCIETA' DI REVISIONE AI BILANCI AL 31 DICEMBRE 2015 201
RELAZIONI COLLEGIO SINDACALE AI BILANCI 31 DICEMBRE 2015 210
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL'ULTIMO BILANCIO DELLE SOCIETA' CONTROLLATE
DIRETTAMENTE E CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (DATI RICLASSIFICATI SECONDO GLI SCHEMI
DI BILANCIO PREVISTO DALL'ART. 2424 DEL CODICE CIVILE) 241
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL'ULTIMO BILANCIO DELLE SOCIETA' COLLEGATE
VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO 245
RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI ESERCIZIO 2015 249
1. PROFILO DELL'EMITTENTE249
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI250
2.1 Struttura del capitale sociale250
2.2 Restrizione al trasferimento di titoli251
2.3 Partecipazioni rilevanti nel capitale251
2.4 Titoli che conferiscono diritti speciali251
2.5 Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo dell'esercizio del diritto di voto251
2.6 Restrizioni al diritto di voto 251
2.7 Accordi tra azionisti 252
2.8 Clausole di CHANGE OF CONTROL 252
2.9 Deleghe all'aumento del capitale e autorizzazione all'acquisto di azioni proprie 252
2.10 Attività di direzione e coordinamento252
3. COMPLIANCE (art. 123-bis comma 2, lettera a, TUF) 253
4. COLLEGIO DEI LIQUIDATORI 253
4.1 Nomina e sostituzione 253
4.2 Composizione254
4.3 Ruolo del Collegio dei Liquidatori257
4.4 Organi delegati259
4.5 Altri consiglieri esecutivi 259
4.6 Liquidatori indipendenti259
4.7 Lead independent director 259
5.
TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE260
6.
COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO260
7.
COMITATO PER LE NOMINE260
8.
COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 260
9.
REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI260
10. COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO 260
11. SISTEMA PER IL CONTROLLO INTERNO260
11.1 Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in
relazione al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis, comma 2, lett. b), TUF 260
11.2 Amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno263
11.3 Preposto al controllo interno263
11.4 Modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001263
11.5 Società di revisione263
11.6 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili264
12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI /LIQUIDATORI, OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ED UTILIZZO
DI ESPERTI INDIPENDENTI 264
13. SINDACI 265
14. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI266
15. ASSEMBLEE 267
16. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO 267
17. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO267
ALLEGATO 1 – VERBALE DI CONSEGNA DEI LIBRI SOCIALI, DELLA SITUAZIONE DEI CONTI ALLA DATA DI
EFFETTO DELLO SCIOGLIMENTO E DEL RENDICONTO SULLA GESTIONE RELATIVO AL PERIODO SUCCESSIVO
ALL'ULTIMO BILANCIO APPROVATO 268
ALLEGATO 2 – SITUAZIONE DEI CONTI ALLA DATA DI EFFETTO DELLO SCIOGLIMENTO 271
ALLEGATO 3 - RENDICONTO DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE AL 01 DICEMBRE 2015 EX ART. 2487-
BIS, COMMA 3, CODICE CIVILE 283

ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO BORGOSESIA ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2015

CARICHE SOCIALI

In conformità a quanto raccomandato dalla Consob, Vi rendiamo noto che il Collegio dei Liquidatori ed il Collegio Sindacale della società sono così composti:

COLLEGIO DEI LIQUIDATORI – NOMINATO DALL'ASSEMBLEA DEL 30 NOVEMBRE 2015 – CON DURATA IN CARICA SINO A REVOCA O DIMISSIONI

PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI LIQUIDATORI Olivetti Rason Pier Ettore
LIQUIDATORE Cecchi Giancarlo
LIQUIDATORE Rossi Nicola
LIQUIDATORE Tegliai Rossella

COLLEGIO SINDACALE - NOMINATO DALL'ASSEMBLEA DEL 07 SETTEMBRE 2013 - CON DURATA IN CARICA SINO ALL'ASSEMBLEA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2015

PRESIDENTE Nadasi Alessandro
SINDACO EFFETTIVO Barni Stefano Mauro
SINDACO EFFETTIVO Sanesi Silvia
SINDACO SUPPLENTE Rocchetti Vittorio
SINDACO SUPPLENTE Pelagotti Rita

SOCIETA' DI REVISIONE - INCARICO CONFERITO DALL'ASSEMBLEA DEL 26 GENNAIO 2008 PER GLI ESERCIZI SCADENTI DAL 31 LUGLIO 2008 AL 31 DICEMBRE 2015.

Deloitte & Touche S.p.A.

BORGOSESIA S.p.A. in liquidazione

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO DELLA SOCIETA' E DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2015

Signori Azionisti,

In via preliminare si desidera qui evidenziare come la società abbia inteso avvalersi del maggior termine di 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio per la convocazione dell'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il primo bilancio di liquidazione, onde disporre dei rendiconti delle società e degli OICR in cui risulta prevalentemente investito il patrimonio della stessa e ciò sia per una corretta valutazione di questo che per la predisposizione del bilancio consolidato del Gruppo che verrà presentato agli azionisti in tale sede, in conformità a quanto previsto dall'art. 2364 c.c. e dalla Statuto all'art. 9.

QUADRO MACROECONOMICO

Nel diffondere la stima preliminare del PIL del IV trimestre 2015, l'Istat annuncia una crescita del PIL 2015, corretta per gli effetti di calendario, pari a +0,6%, inferiore alle attese del governo e alle ultime stime diffuse dall'Unione europea e dal Fondo monetario internazionale che attestavano la crescita 2015 a +0,8%. Il IV trimestre 2015 è il quarto trimestre consecutivo di crescita del PIL, ma in evidente decelerazione: +0,4% il I trim., +0,3% il II trim., +0,2% il III trim. e +0,1% il IV trim. è la crescita più bassa tra i maggiori paesi industrializzati.

Nel mese di dicembre, come annunciato dal dipartimento finanze del Mef, il numero di partite Iva aperte è aumentato del 5,1% su novembre, spinto dal fatto che alcuni contribuenti hanno ritenuto di aderire al regime di vantaggio prima della sua definitiva cancellazione (15.108 soggetti, con un aumento del 62% rispetto a novembre), mentre sono stati 2.049 i soggetti che a dicembre hanno aderito al nuovo regime forfetario.

Nel quarto trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell'1% nei confronti del quarto trimestre del 2014. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'industria e di aumenti in quelli dell'agricoltura e dei servizi. Nello stesso periodo, il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,2% negli Stati Uniti e in Francia e dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento dell'1,9% nel Regno Unito, dell'1,8% negli Stati Uniti e dell'1,3% in Francia. Nel 2015, il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,6%.

Riprende a crescere a dicembre il clima di fiducia dopo l'inversione di tendenza registrata a novembre. In particolare, si registra un forte aumento mensile del clima di fiducia corrente (+4,4%) e del clima di fiducia personale (+3,1%). Rispetto a un anno fa, il clima di fiducia economico è salito del 37,1%. In netto calo a novembre il clima di fiducia delle imprese dei servizi (-7,3%) che, però, rispetto a un anno fa è migliorato del 13,5%. Complessivamente, la fiducia dei consumatori è salita a novembre dell'1,2% (+17,5% rispetto a un anno fa), in calo la fiducia delle imprese che è scesa del 4,1% (+6,7% rispetto a un anno fa).

L'indice della produzione industriale è aumentato dello 0,3% a novembre, mentre l'analogo indice per il settore delle costruzioni è aumentato dell'1,9%. La produzione industriale è però in crescita del 2,4% a livello tendenziale. Il tasso di inflazione è stabile a dicembre in termini mensili e aumentato dello 0,1% in termini tendenziali. In lieve aumento il tasso di disoccupazione: a dicembre si attesta all'11,4% con un calo di 0,1 punti rispetto a dicembre 2014. Scende in termini congiunturali la disoccupazione giovanile (-0,1%) e ancora di più il dato tendenziale (-1,4%).

Nel 2015, il saldo demografico delle imprese è risultato positivo per 45.181 unità a causa di 371.705 nuove iscrizioni e 326.524 cancellazioni. Il tasso di crescita dello stock di imprese al 31 dicembre 2015 è, dunque, positivo (+0,75%) ed è leggermente migliore rispetto al tasso di crescita del 2014 (+0,50%). Le società di capitali continuano a crescere a ritmi più elevati rispetto alle altre forme giuridiche (+3,8% contro il -1,1% delle società di persone e il -0,1% delle ditte individuali). Nel 2015, le nuove società di capitali sono state 100.563 contro 44.659 cancellazioni, mentre le nuove società di persone sono state 27.895 contro 39.689 cancellazioni. Lo stock complessivo di società di capitali al 31 dicembre 2015 ha superato il milione e mezzo (1.539.965), mentre lo stock complessivo di imprese ha superato i 6 milioni (6.057.647).

Nel terzo trimestre 2015, il numero dei fallimenti è diminuito dello 0,7% rispetto al secondo trimestre 2014. Il numero complessivo di imprese fallite è stato pari a 2.813. Gli andamenti regionali sono molto differenziati: si va dal -30,6% della Sardegna e dal -29,9% della Puglia al +83,3% della Basilicata e al +37,1% dell'Umbria, mentre in Lombardia si registra - 7,4% e in Campania -7,3%. Nello stesso periodo i concordati sono diminuiti del 30,2% e sono risultati pari a 293.

Nel mese di dicembre, le nuove aperture di Partite Iva sono diminuite del 47,0% rispetto a dicembre 2014. Le società di persone, hanno fatto registrare un aumento nell'ultimo mese (+7,6%), mentre resta negativo il trend annuale (-6,9%), in aumento anche le società di capitali (+5,5%) in aumento pure le persone fisiche (+4,9%). A dicembre il 24,6% delle nuove aperture di Partite Iva sono rappresentate da società di capitali contro il 5,3% di società di persone.

Le entrate tributarie a novembre sono aumentate del 76,2% su ottobre, mentre da inizio anno si registra una crescita del 10,1%. A novembre la crescita è stata sostenuta dal gettito delle imposte dirette (+122%) trainato, in particolare, dal gettito dell'Irpef (+53,5%). La variazione dell'Irpef da inizio anno (+11,2%) è dovuta oltre che dall'autoliquidazione, anche all'andamento positivo delle ritenute di lavoro dipendente (+10.959 milioni di euro).Tale andamento risente sia degli effetti delle disposizioni del D.lgs 175/2014 relative al modello di versamento delle imposte che prevedono, a decorrere dal 2015, l'indicazione dell'Irpef a lordo delle compensazioni di imposta effettuate, sia del meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro corrisposto che per il settore pubblico avviene l'anno successivo a quello di attribuzione (1.500 milioni di euro). Depurato da questi effetti, il confronto omogeneo rispetto al periodo gennaio-novembre del 2014, mostra una crescita del 2,4% (+2.779 milioni di euro).

Nel terzo trimestre 2015, sulla base dei dati diffusi dal Mef a dicembre, i ricorsi pervenuti alle CTP sono aumentati del 33,9% rispetto allo stesso trimestre del 2014, mentre gli appelli pervenuti alle CTR sono aumentati del 19,6%. Nello stesso periodo i ricorsi definiti presso le CTP sono aumentati del 6,7% e gli appelli definiti presso le CTR sono aumentati dell'8,3%. Il saldo è dunque negativo per le CTP (-14.225), con le giacenze al 30 settembre che si riducono del 12,6% e positivo, invece, per le CTR (+2.293), con le giacenze che salgono del 10,9%. Nel complesso, sommando ricorsi e appelli le giacenze complessive si sono ridotte del 7,6%. Riguardo gli esiti dei procedimenti definiti, in generale, quelli a favore del contribuente sono stati pari al 34,3% del totale, rispetto al 32,8% fatto registrare nello stesso periodo del 2014 e al 35,1% del 2013. In particolare, gli Osservatorio Economico FNC Gennaio 2016 esiti definiti presso le CTP a favore del contribuente sono stati pari al 32,8% in aumento di 1,7 rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre quelli definiti presso le CTR sempre a favore del contribuente sono diminuiti del 13,9% risultando pari a 25,6%. Nel periodo considerato sono in lieve calo gli esiti favorevoli all'ufficio 44,3% contro il 45,3% dello stesso periodo del 2014.

Nel mese di dicembre il fabbisogno statale è risultato pari a +1.896 milioni di euro. Le entrate totali sono aumentate del 14,1% su dicembre 2014, mentre le spese totali sono aumentate del 2,8%. Il saldo del bilancio statale è stato pari a -2.539 milioni di euro. Debito Pubblico. 2.169,9 miliardi il debito pubblico complessivo a dicembre in calo rispetto a novembre -1,9% ma in aumento +1,6% rispetto a novembre 2014) di cui 2.077 miliardi a carico delle Amministrazioni centrali (invariato su ottobre e +2,4% su dicembre 2014) e 95,6 miliardi a carico delle Amministrazioni locali (-1,8% su novembre e +2,0% su dicembre 2014). Il debito delle Regioni a dicembre è diminuito del 5,9% su novembre ed è diminuito del 9,0% su dicembre 2014, quello dei Comuni è diminuito del 2,5% su novembre e sempre del 2,5% su dicembre 2014.

Dopo l'aumento a novembre (+0,6%) i prestiti a dicembre hanno avuto una lieve flessione (-0,1%) trascinati in negativo dai prestiti alle imprese (-1,4%) e compensati dai prestiti alle amministrazioni pubbliche (+1,4%), mentre i prestiti alle famiglie fanno registrare un dato stabile rispetto al mese precedente. Rispetto a un anno prima la dinamica dei prestiti totali è positiva (+0,9%), i prestiti alle pubbliche amministrazioni fanno registrare un +0,4%, mentre quello alle famiglie (+5,0%) risulta, invece, in forte aumento. Negativo il dato relativo ai prestiti alle imprese (-1,8%). A dicembre, le sofferenze totali sono stabili su base mensile, mentre risultano in aumento del 9,4% su base annuale. Il "tasso di sofferenza" ovvero il rapporto tra sofferenze e prestiti è stabile a dicembre mantenendosi a 8,6% come novembre rispetto a 7,9% di dicembre 2014. In particolare, il tasso risulta in lieve aumento e pari a 18,0% rispetto a novembre per le sofferenze verso le imprese come pure il trend rispetto a dicembre 2014: +16,2%.

IL MERCATO IMMOBILIARE

I volumi delle compravendite osservati dall'Agenzia delle Entrate e dall'Osservatorio Economico nel IV trimestre del 2013 e nel I trimestre del 2014 hanno subito gli effetti dell'entrata in vigore, a partire dal 1° gennaio 2014, di un nuovo regime delle imposte di registro, ipotecaria e catastale applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari (Articolo 10 del D.lgs.14 marzo 2011, n. 23) lasciando invariato il regime degli atti soggetti alla tassazione IVA, rilevanti soprattutto nel settore non abitativo. A partire da tale data, infatti, per la generalità dei trasferimenti immobiliari, la nuova disciplina risulta normalmente più vantaggiosa e deve avere, per questo, indotto gli acquirenti a traslare la stipula degli atti di compravendita al 2014, con l'effetto di far risultare più depresso l'andamento dell'ultimo trimestre del 2013 e, per contro, più positivo l'andamento del I trimestre 2014. L'analisi dei dati nazionali mensili ha effettivamente evidenziato la presenza di un'anomala flessione delle compravendite nel mese di dicembre 2013 e, di contro, un insolito aumento a gennaio 2014, e quindi confermato che la "contabilità" delle compravendite è stata alterata. Pertanto, nell'ipotesi che la traslazione della stipula degli atti interessati dal nuove regime d'imposta si sia concentrata nei mesi di dicembre 2013 e gennaio 2014, l'Agenzia delle Entrate ha effettuato una ricostruzione dei volumi di compravendita imputabili all'ultimo trimestre del 2013 e al primo del 2014, attraverso una stima del fenomeno citato, con l'obiettivo appunto di neutralizzare gli effetti distorsivi del mutato regime d'imposta sulle scelte intertemporali di acquisto. In sintesi, è stata stimata la variazione tendenziale tra il IV trimestre del 2013 e l'omologo del 2012, al netto dell'effetto dell'entrata in vigore del nuovo regime di tassazione, estendendo il conteggio dei volumi di competenza di questi trimestri anche al mese di gennaio dell'anno successivo. In altri termini la variazione tendenziale ricostruita tra il IV trimestre 2013 e il IV trimestre 2012 è stata stimata pari a quella tra il periodo ottobre 2013 - gennaio 2014 e il periodo ottobre 2012 - gennaio 2013. La variazione tendenziale stimata è stata utilizzata per ricalcolare i nuovi volumi di compravendita ai due trimestri IV 2013 e I 2014. Con questa tecnica sono state ricostruite le serie storiche teoriche, depurate dall'effetto fiscale, che sono riportate in questa nota dal momento che il I trimestre 2015 ancora risente dell'effetto a catena sui tassi tendenziali. Per il settore residenziale si notano, nei trimestri interessati, scarti compresi tra i tre e i quattro punti percentuali tra il tasso tendenziale osservato e quello ricostruito: risultano ridimensionate tanto le perdite, da -8% a -4,8% nel IV trimestre 2013 e da -3% a +0,8% nel I trimestre 2015, quanto i guadagni, da +4,1% a +0,1% nel I trimestre 2014 e da +7,1% a +3,5% nel IV trimestre 2014. Analoga lettura può darsi per il settore non residenziale anche se con scarti, tra il tasso tendenziale osservato e quello ricostruito, meno accentuati a ragione del fatto che nel comparto non residenziale c'è un'elevata incidenza, sopra ricordata, delle compravendite in regime di IVA.

Nel III trimestre 2015 il mercato immobiliare italiano, dopo il buon risultato del precedente trimestre, consolida in modo significativo la ripresa, registrando un tasso di crescita tendenziale, riferito al totale delle compravendite, pari all'8,8%, con un volume complessivo di scambi che raggiunge 225.257 NTN. Il settore residenziale, in particolare, nel III trimestre 2015, con 105.104 NTN fa segnare con il +10,8% il rialzo maggiore: si tratta, in assoluto, di oltre 10 mila abitazioni compravendute in più rispetto al III trimestre del 2014. Analogamente, gli scambi di cantine, box e posti auto, in larga parte pertinenze delle abitazioni, crescono in questo trimestre del 9%, con 80.178 NTN. Il terziario (1.913 NTN) e il produttivo (2.058 NTN) mostrano le variazioni più contenute, rispettivamente +0,9% e +2,2%, ma tornano a crescere dopo due trimestri di perdite pesanti. Il comparto dei negozi, degli alberghi e degli altri edifici commerciali (5.829 NTN), pur mantenendosi su ritmi di crescita sostenuti (+7,4%), mostra una decelerazione del tasso di incremento rispetto al trimestre precedente. Infine, nella categoria "altro", in cui confluiscono gli immobili non diversamente classificabili, le compravendite (30.175 NTN) sono aumentate di poco più di tre punti percentuali.

Quanto al IV trimestre 2015, il mercato immobiliare italiano prosegue il trend di crescita facendo registrare negli ultimi tre mesi del 2015 un tasso tendenziale riferito al totale delle compravendite pari a +6,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Con 963.903 NTN l'anno 2015 chiude in positivo con un rialzo del 4,7%, che corrisponde a oltre 43mila unità compravendute in più rispetto al 2014.

IL SETTORE RESIDENZIALE

Il risultato negativo del mercato delle abitazioni, al lordo dell'effetto fiscale richiamato nell'introduzione, già osservato su base nazionale e per il complesso dei capoluoghi nel I trimestre 2015, si manifesta anche nelle otto maggiori città italiane per popolazione e in misura più accentuata con -5,6% quale dato totale. Come nel resto nel paese, i comuni del resto della provincia riescono a contenere le perdite subendo una contrazione meno marcata, pari al 2,5%. Scendendo nel dettaglio delle singole città Milano e Palermo rappresentano gli unici casi in cui i capoluoghi hanno mostrato incrementi rispetto alle perdite riscontrate per i comuni del resto della provincia. Soprattutto nel capoluogo siciliano si riscontra la divaricazione tra l'ottima performance dell'area comunale, la migliore in Italia con +11,2%, e quella dell'hinterland dove invece gli scambi si sono ridotti di quasi il 7%. Altro caso isolato è quello di Napoli in cui sia i comuni della provincia sia il capoluogo hanno visto aumentare il numero di transazioni rispetto al primo trimestre 2014. Al contrario a Genova il mercato perde sensibilmente su entrambi i fronti: -18,9% il capoluogo, -12,3% il resto della provincia. Tendenza analoga mostrano i mercati di Roma e di Torino sia pure con perdite meno rilevanti. A Bologna e Firenze a fronte di una sostanziale stazionarietà nei capoluoghi si registra un incremento nel resto della provincia: rispettivamente +7,4% e +3%.

Al Nord con oltre 60 mila abitazioni compravendute nel II trimestre 2015 si registra la maggiore crescita, +10,3% rispetto al II trimestre 2014. Al Centro (24.640 NTN) e al Sud (30.432 NTN) il rialzo delle compravendite di abitazioni si attesta intorno al 6% recuperando i volumi persi nel precedente trimestre.

Mentre al Nord capoluoghi e comuni minori sono allineati sul livello di crescita, 10,8% e 10,1 % rispettivamente, lo scarto riscontrato a livello nazionale si accentua nei comuni del Centro (+7,5% nei capoluoghi, 5,2% nei comuni minori) e soprattutto al Sud, dove nei capoluoghi le abitazioni compravendute nel II trimestre del 2015 crescono quasi del 10% rispetto al II trimestre 2014 e nei restanti comuni il rialzo è del 4,1%.

Il netto rialzo del mercato delle abitazioni, già osservato su base nazionale e per il complesso dei capoluoghi nel II trimestre 2015, si manifesta in misura analoga anche nelle otto maggiori città italiane per popolazione, con +7,7% quale dato totale. I comuni minori nelle province di queste grandi città riescono a realizzare un risultato anche migliore, con i volumi di compravendita di abitazioni che crescono complessivamente del 9,2%. Tutti i mercati, sia nelle grandi città sia nel resto delle province, registrano la crescita delle compravendite di abitazioni in questo trimestre rispetto all'omologo del 2014. Scendendo nel dettaglio delle singole città, a Torino e a Palermo si presentano i rialzi più elevati che superano il 16%. Buoni risultati si registrano anche nei mercati residenziali di Firenze (+11,8%) e Milano (+9,2%). Nella capitale nel II trimestre 2015 sono state compravendute oltre 7 mila abitazioni, +5% rispetto al II trimestre 2014. Nelle province, il primato della crescita del mercato residenziale in questo trimestre è di Milano, dove il rialzo supera il 16%. Seguono i comuni minori delle province di Genova, Bologna e Firenze con una crescita di oltre il 10%.

La crescita sostenuta del mercato residenziale, già osservata su base nazionale e per il complesso dei capoluoghi nel III trimestre 2015, si manifesta in misura analoga anche nelle otto maggiori città italiane per popolazione, con +10,8% quale dato totale. Anche i comuni minori nelle province di queste grandi città seguono lo stesso andamento, con i volumi di compravendita di abitazioni che crescono complessivamente del 10,6%. Per il secondo trimestre consecutivo tutti i mercati, sia nelle grandi città sia nel resto delle province, registrano un segno positivo nel numero delle transazioni rispetto a quelle effettuate nello stesso periodo dell'anno precedente. Osservando il dettaglio delle singole città, i mercati più attivi si segnalano a Napoli e Milano. Il capoluogo partenopeo che figurava ultimo nella precedente rilevazione vede aumentare il numero di compravendite di oltre il 20%. Milano con oltre 4 mila abitazioni compravendute nel III trimestre 2015 raddoppia (+18,2%) il risultato raggiunto nello scorso trimestre. Particolarmente positive anche le performance di Torino (+15,7%) e Firenze (+14,1%). Tra le grandi città, la capitale è quella che fa registrare l'incremento più debole (+4,6%), di poco inferiore a quanto ottenuto nel II trimestre 2015. Nelle province il primato della crescita del mercato residenziale in questo trimestre è di Bologna (+14,4%) seguita a breve distanza da Genova (+14%). Si mettono in evidenza anche i comuni minori delle province di Torino, Palermo e Milano con un rialzo superiore al 10%.

Il rialzo del mercato delle abitazioni già osservato nel IV trimestre 2015 su base nazionale trova conferma anche nelle otto maggiori città italiane per popolazione che, con una variazione tendenziale complessiva del +10,8%, si allineano al dato dei capoluoghi italiani (+10,9%) e replicano lo stesso risultato del trimestre precedente. Le compravendite di abitazioni risultano dunque nel 2015 in aumento in tutte le più importanti metropoli (+6,0%) e nei comuni delle rispettive province (+7,3%) rispetto al 2014. Tra le città spicca in particolare la performance di Milano che migliora ulteriormente il tasso di crescita del trimestre precedente raggiungendo il +23,6%. Molto positivi risultano anche i mercati di Genova e Palermo con rialzi tendenziali intorno al 15%. Sotto il 5% le città di Roma e Napoli, quest'ultima però aveva ottenuto un rialzo di oltre il 20% nel III trimestre. Anche su base annua risalta la distanza tra i tassi di crescita di Roma e Milano, con il mercato della capitale sostanzialmente stabile rispetto al 2014 (+0.8%) e Milano che, grazie agli ultimi due trimestri particolarmente positivi, chiude l'anno con +13,4%. Anche i mercati dei comuni dell'hinterland mostrano nel IV trimestre tassi ampiamente positivi e su base annua, nel 2015 rispetto al 2014, i rialzi sono compresi tra il +3,5% di Roma e il +11% di Bologna.

IL SETTORE TERZIARIO

Il settore terziario, che comprende le unità immobiliari censite in catasto come uffici e istituti di credito, con poco meno di 2.000 NTN nel I trimestre 2015, al lordo del richiamato effetto fiscale, torna di nuovo in campo negativo, -6,4%, dopo la modesta crescita registrata a fine 2014 (+0,3%) che pure aveva interrotto una serie di cali protrattisi per ben 12 trimestri. Guardando ai dati territoriali gli andamenti nelle diverse aree geografiche risultano tuttavia molto differenziati. Sul risultato complessivo pesa soprattutto la performance negativa del Nord, -12,0%, che da solo muove circa il 56% del mercato. Al Sud gli scambi sono stabili dopo due trimestri di crescita molto sostenuta. Il Centro fa invece segnare un moderato rialzo (+3,6%) che fa seguito all'evoluzione estremamente altalenante degli ultimi 6 mesi.

Il settore terziario, che comprende le unità immobiliari censite in catasto come uffici e istituti di credito, con 2.100 NTN nel II trimestre 2015 prosegue il percorso in campo negativo, -3,8%. Guardando ai dati territoriali gli andamenti nelle diverse aree geografiche risultano tuttavia differenziati. Sul risultato complessivo pesa soprattutto la performance negativa del Nord, -7,7%, che da solo muove quasi il 60% del mercato. Il Centro, contro la tendenza nazionale, fa invece segnare un deciso rialzo (+16,3%) migliorando il dato del precedente trimestre. Al Sud gli scambi tornano in perdita dopo tre trimestri di rialzi.

Il settore terziario, che comprende le unità immobiliari censite in catasto come uffici e istituti di credito, con una rialzo dello 0,9% (1.913 NTN) fa registrare il miglior risultato dal III trimestre 2011. Da allora, del resto, escluso il +0,3 % di fine 2014, si sono susseguiti soltanto trimestri con segno rosso. Guardando ai dati territoriali, gli andamenti nelle diverse aree geografiche riportano tuttavia differenze marcate. Sul risultato complessivo ha inciso soprattutto la performance positiva del Nord, +11,6%, che da solo muove quasi il 60% del mercato. Il Centro, annulla di fatto i risultati dei due trimestri precedenti subendo una caduta pari al 18%. Al Sud il settore si conferma in perdita (-6,6%).

Il settore terziario, che comprende le unità immobiliari censite in catasto come uffici e istituti di credito, con 2.831 NTN nel IV trimestre 2015 registra un moderato rialzo sull'omologo periodo dell'anno precedente (+0,9%).

LA GRANDE DISTRIBUZIONE

Nel quarto trimestre 2015 i volumi di vendita dei beni di largo consumo (Fast Moving Consumer Goods, FMCG) su scala europea sono aumentati dello 0,8% anno su anno, mentre i prezzi sono cresciuti solo dell'1,3%, il dato più basso registrato a partire dal terzo trimestre 2010 (+1,1%).

Di conseguenza i distributori hanno assistito a un incremento degli incassi pari al 2,1% (incremento dei volumi + incremento dei prezzi).

In Italia la crescita nominale registrata nel quarto trimestre 2015 è stata dell'1,4% rispetto allo stesso trimestre del 2014 (crescita dei volumi pari all'1,1% + crescita dei prezzi pari allo 0,3%). I dati emergono dal Growth Reporter di Nielsen, che misura l'andamento delle vendite nella GDO in 21 Paesi europei.

Fra i cinque maggiori mercati nell'Europa occidentale, la Spagna (+2,7%) ha fatto registrare il tasso di crescita nominale più elevato, prima di Germania e Francia (entrambe +1,5%). Solamente quattro dei Paesi europei hanno visto un declino nella crescita nominale: Svizzera (-2,3%), Finlandia (-1,1%), UK (-0,5%) e Slovacchia (-0,2%).

L'andamento dell'Italia vede l'ultimo trimestre positivo (+1,4% rispetto allo stesso periodo del 2014) ma in frenata rispetto al trimestre precedente, che grazie ad Expo e fattori stagionali aveva fatto registrare il dato più positivo dell'anno (+2,0%) a livello tendenziale. Su base annuale si conferma dunque l'inversione del trend che ha caratterizzato gli anni della crisi, ma i segnali dell'ultimo trimestre 2015 (e quelli delle prime settimane del 2016) ci indicano che permane uno scenario di domanda debole e in fase di assestamento.

IL SETTORE PRODUTTIVO E DELLA LOGISTICA

Nel I trimestre del 2015 tutti i settori non residenziali sono in ribasso con le compravendite di capannoni e di altri immobili produttivi che mostrano le perdite più acute, -7,1%, rispetto al I trimestre del 2014. Si ribadisce che i dati presentati sono al lordo dell'effetto fiscale richiamato nell'introduzione. I settori terziario e commerciale presentano anch'essi un dato negativo, soltanto di poco inferiore: -6,4% e -5,2% rispettivamente.

Nel II trimestre del 2015 tra i settori non residenziali, solo le compravendite di immobili commerciali ritornano in campo positivo, con un netto recupero di oltre 10 punti percentuali. Risultano infatti ancora in ribasso le compravendite di immobili nei settori terziario, -3,8%, e produttivo, quest'ultimo con le maggiori perdite, -8% rispetto al II trimestre del 2014.

Il settore produttivo (capannoni e industrie) anche in nel III trimestre 2015 risulta in perdita mostrando una riduzione degli scambi pari al -8% rispetto al II trimestre 2014. Mentre al Centro i volumi di compravendita rimangono sostanzialmente stabili in questo trimestre, +0,2%, al Nord e al Sud si registrano decise perdite, -8,2% e -16% rispettivamente.

Il settore produttivo (capannoni e industrie) nel IV trimestre 2015 mostra un calo complessivo degli scambi, -1,3% rispetto al IV trimestre 2014. A pesare sul dato nazionale è soprattutto la performance negativa del Nord (-4,9%) dove si concentrano circa i due terzi del volume delle transazioni del settore. Di contro al Sud (+2,1%) e soprattutto al Centro (+13,2%) il mercato ha intensificato gli scambi rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Su base annua è ancora una volta il Centro a mostrare i soli risultati positivi (+6,6%).

IL MERCATO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

In un quadro di continua evoluzione normativa, tecnologica e di mercato, la disponibilità di dati aggiornati e tempestivi sugli impieghi delle fonti rinnovabili di energia (FER) diventa un'esigenza sempre più avvertita, in Italia, dagli operatori del settore energetico pubblici e privati, dai media e, più in generale, dal pubblico. Il GSE risponde a tale esigenza pubblicando alcuni dati preliminari sulle FER al 31 dicembre 2015, da cui sono tratte le considerazioni che seguono.

In assenza delle informazioni e dei metadati necessari per la produzione delle statistiche ufficiali, è stato effettuato un esercizio di stima sulle principali grandezze che descrivono la diffusione delle FER in Italia nei settori elettrico, termico e trasporti. Le stime sono basate sulle fonti informative al momento disponibili, interne ed esterne al GSE, sull'analisi dei trend recenti e su parametri climatici.

Le stime preliminari conducono ad un'ipotesi di incremento della potenza installata tra il 2014 e il 2015 poco inferiore ai 1.000 MW (+2% circa), concentrato principalmente tra gli impianti eolici (+5%) e fotovoltaici (+2%). La produzione complessiva, invece, si ridurrebbe di circa 14 TWh (-12%). La contrazione stimata è associata alla produzione idroelettrica: non tanto perché il 2015 sia stato un anno particolarmente negativo (secondo le stime preliminari sarebbe pari a 43.902 GWh, sufficientemente in linea con il valore medio della produzione idraulica degli ultimi 15 anni), quanto perché nel 2014 le condizioni climatiche furono estremamente favorevoli e la produzione raggiunse un livello mai toccato in anni recenti.

Su queste ipotesi, nel 2015 l'incidenza della produzione FER sul Consumo Interno Lordo, ricavato da dati TERNA, si attesterebbe al 32,8%, in significativa flessione rispetto al dato 2014 (37,5%).

Di seguito si riporta una sintesi della principale normativa di riferimento

D.M. MSE 10 settembre 2010 (c.d. Linee Guida nazionali)

Le Linee Guida previste dall'articolo 12, comma 10 del d.lgs. n. 387/2003, approvate con D.M. il 10 settembre 2010 pubblicato nella G.U. n. 219 del 18 settembre 2010, definiscono i principi a cui le singole Regioni devono uniformarsi al fine di garantire un corretto svolgimento del procedimento di autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Nelle Linee Guida si sottolinea come la produzione di energia è attività libera a cui si accede in condizioni di uguaglianza e senza discriminazioni. Pertanto le Regioni e le Province Autonome possono porre divieti e limitazioni in atti di natura pianificatoria solo nel rispetto di una stringente procedura prevista per l'individuazione delle "aree non idonee" e ciò attraverso una precisa istruttoria con la quale gli enti territoriali effettuano una ricognizione delle disposizioni in materia di tutela ambientale, paesaggistica, del patrimonio storico e artistico, delle tradizioni agroalimentari e delle biodiversità individuando così obiettivi protetti ed incompatibili con l'installazione di particolari tipologie di impianti. Inoltre viene ribadito il divieto di indire procedure pubblicistiche di natura concessoria (ferme restando quelle relative all'utilizzo delle acque pubbliche e dei fluidi geotermici) aventi ad oggetto l'attività di produzione di energia, ricordando che tale attività non è riservata agli enti pubblici e non è soggetta a regime di privativa. Le linee guida ribadiscono poi il termine di 180 giorni per la conclusione del procedimento di autorizzazione unica, ricordando la sussistenza di responsabilità (dolosa o colposa) per danno da ritardo nel rilascio del titolo autorizzatorio. Si stabilisce inoltre che la fissazione di misure compensative (definite solo come "eventuali") non debba superare il 2% dei proventi derivanti dalla valorizzazione dell'energia prodotta.

D.M. MSE 6 Agosto 2010 – Conto Energia 2011 – 2013

Il Conto Energia 2011-2013, approvato con D.M. il 6 agosto 2010 pubblicato nella G.U. n. 197 del 24 agosto 2010, definisce il sistema incentivante per la produzione di energia elettrica mediante la conversione fotovoltaica dell'energia solare. Il decreto stabilisce in 8.000 MW l'obiettivo nazionale cumulato al 2020 e incentiva mediante lo stesso decreto la produzione di 3.000 MW di potenza da impianti "tradizionali", 300 MW da impianti integrati con caratteristiche innovative e 200 MW da impianti a concentrazione.

Legge 30 luglio 2010, n. 122

L'articolo 45 della legge in epigrafe demanda ad uno specifico decreto del Ministro dello sviluppo economico da adottarsi di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, entro il 31 dicembre 2010, il compito di assicurare che l'onere complessivamente derivante dall'impegno – in precedenza sospeso – al ritiro da parte del GSE dei certificati verdi sia inferiore, a decorrere dalle competenze dell'anno 2011, del trenta per cento rispetto a quello relativo alle competenze dell'anno 2010, prevedendo al contempo che almeno l'ottanta per cento di tale riduzione derivi dal contenimento della quantità di certificati verdi in eccesso mirando così a contenere gli oneri generali di sistema gravanti sulla spesa energetica di famiglie ed imprese e a promuovere le fonti rinnovabili che maggiormente contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi europei, coerentemente con l'attuazione della direttiva 2009/28/CE".

Decreto di recepimento della Direttiva 28/09/CE

Il 30 novembre 2010 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo Schema di Decreto di recepimento della Direttiva 28/09/CE che prevede, inter alia, la sostituzione del meccanismo di incentivazione rappresentato dai Certificati Verdi con un sistema "a tariffa" (feed in) attraverso un regime transitorio che recepisca anche il disposto della Legge 122/2010 circa le modalità di ritiro da parte del GSE dei Certificati Verdi in eccesso. I lavori delle commissioni di Camera, Senato e della Conferenza Stato Regioni si sono conclusi nel mese di febbraio, esprimendo proposte di modifiche al testo originario.

Il 7 Marzo 2011 il Presidente della Repubblica Italiana ha firmato il nuovo Decreto Rinnovabili 2011, che modifica le regole di incentivazione e di autorizzazione anche degli impianti fotovoltaici. Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N° 71 del 28 Marzo 2011, ed è pertanto in vigore dal 29 Marzo 2011.

ll 5 Maggio 2011 è stato firmato il decreto ministeriale che determina una nuova disciplina delle modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici. Il quarto Conto Energia pone le basi per lo sviluppo di medio-lungo periodo del comparto, accompagnandolo al raggiungimento dell'autosufficienza economica.

Il periodo che va dal 31 maggio 2011 al 31 dicembre 2012 è indicato come periodo transitorio verso le tariffe effettive del quarto conto energia (anch'esse decrescenti nel tempo), sviluppate secondo criteri differenti.

Questo per dare gradualità al processo di ridefinizione delle tariffe incentivanti. Infatti dal 2013 non vi sarà più la sola divisione tra impianti fotovoltaici posti su edifici e "altri" impianti solari fotovoltaici, ma verrà adottato un ulteriore criterio di distinzione:

da un lato una tariffa riconosciuta per la parte di energia immessa in rete – la cosiddetta tariffa onnicomprensiva;

dall'altro lato una tariffa riconosciuta per l'energia auto-consumata.

La componente incentivante della tariffa individuata sulla base dell'allegato 5 del DM del 5/5/2011 ("Tariffe per l'anno 2011") è incrementata con le modalità di cui all'articolo 12, comma 3 e con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale. In particolare si segnalano le seguenti tariffe:

  • a) del 5% per gli impianti fotovoltaici diversi da quelli di cui all'articolo 3, comma 1, lettera g), qualora i medesimi impianti siano ubicati in zone classificate alla data di entrata in vigore del decreto dal pertinente strumento urbanistico come industriali, miniere, cave o discariche esaurite, area di pertinenza di discariche o di siti contaminati come definiti dall'articolo 240 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni;
  • b) del 5% per i piccoli impianti, realizzati da comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti sulla base dell'ultimo censimento Istat effettuato prima della data di entrata in esercizio dei medesimi impianti, dei quali i predetti comuni siano soggetti responsabili;
  • c) di 5 centesimi di euro/kWh per gli impianti di cui all'articolo 3, comma 1, lettera g), installati in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto;
  • d) del 10% per gli impianti il cui costo di investimento di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b) per quanto riguarda i componenti diversi dal lavoro, sia per non meno del 60% riconducibile ad una produzione realizzata all'interno della Unione Europea.

Il Quarto Conto Energia ha previsto una progressiva e programmata riduzione delle tariffe nel tempo al fine di allineare, gradualmente, l'incentivo pubblico con i costi delle tecnologie e mantenere stabilità e certezza sul mercato

D.M. 5 luglio 2012

Il D.M. 5 luglio 2012, cosiddetto Quinto Conto Energia, ridefinisce le modalità di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica.

Le modalità di incentivazione previste dal Quinto Conto Energia si applicano a partire dal 27 agosto 2012, ovvero decorsi 45 giorni solari dalla data di pubblicazione della deliberazione con cui l'Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG) ha determinato, su indicazione del GSE, il raggiungimento di un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi pari a 6 miliardi di euro (Deliberazione AEEG 12 luglio 2012, 292/2012/r/efr).

Il Quinto Conto Energia cessa di applicarsi decorsi 30 giorni solari dalla data in cui si raggiungerà un costo indicativo cumulato degli incentivi di 6,7 miliardi di euro l'anno (comprensivo dei costi impegnati dagli impianti iscritti in posizione utile nei Registri), che sarà comunicata dall'AEEG - sulla base degli elementi forniti dal GSE attraverso il proprio Contatore fotovoltaico - con un'apposita deliberazione.

Il Quarto Conto energia continua ad applicarsi:

  • ai "piccoli impianti" fotovoltaici, agli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e agli impianti a concentrazione che entrano in esercizio prima del 27 agosto 2012
  • ai "grandi impianti" iscritti in posizione utile nei Registri e che producono la certificazione di fine lavori entro 7 mesi (o 9 mesi per impianti di potenza superiore a 1 MW) dalla pubblicazione della relativa graduatoria
  • agli impianti realizzati sugli edifici pubblici e su aree delle Amministrazioni Pubbliche, che entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2012.

Le tariffe incentivanti del Quinto Conto Energia sono riconosciute alle seguenti tipologie tecnologiche:

Gli interventi ammessi per richiedere le tariffe incentivanti sono quelli di nuova costruzione, rifacimento totale o potenziamento, così come definiti dal Decreto.

Il Quinto Conto Energia remunera a differenza dei precedenti meccanismi di incentivazione, con una tariffa omnicomprensiva la quota di energia netta immessa in rete dall'impianto e, con una tariffa premio, la quota di energia netta consumata in sito Come stabilito dal DM 5 luglio 2012, i valori delle due tariffe (omnicomprensiva e premio), saranno progressivamente decrescenti per i semestri d'applicazione del Quinto Conto Energia, a partire dal 27 agosto 2012.

D. L. 63/2013, convertito in L. 90/2013

La legge 3 agosto 2013, n. 90, con la quale è stato convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 è intervenuta nel settore della riqualificazione ed efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano, pubblico e privato, allo scopo di chiudere alcune procedure di infrazione avviate dalla Unione Europea nei confronti dell'Italia in ordine al parziale recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia.

Rispetto al decreto-legge n. 63/2013, la legge di conversione n. 90/2013 contiene le imprescindibili disposizioni di raccordo con la disciplina esistente, anche di carattere regionale, per cui è ora possibile delineare un'analisi delle principali innovazioni introdotte dai provvedimenti di cui trattasi.

In primo luogo, si evidenzia che il Parlamento è intervenuto drasticamente sul decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia", già oggetto di numerose modifiche ed integrazioni nel corso degli anni. In dettaglio, sono stati novellati totalmente o integrati notevolmente i seguenti articoli del d.lgs. 192/2005: 1 (Finalità), 2 (Definizioni), 3 (Ambito di intervento), 4 (Adozione di criteri generali, di una metodologia di calcolo e requisiti della prestazione energetica), 6 (Certificazione energetica degli edifici), 8 (Relazione tecnica, accertamenti e ispezioni), 9 (Funzioni delle regioni e degli enti locali), 11 (Norme transitorie), 13 (Misure di accompagnamento), 14 (Copertura finanziaria), 15 (Sanzioni), 16 (Abrogazioni e disposizioni finali) e 17 (Clausola di cedevolezza) e allegato A (Ulteriori definizioni).

Inoltre, sono stati introdotti nel d.lgs. 192/2005 gli artt. 4-bis, "Edifici ad energia quasi zero" e 4-ter "Strumenti finanziari e superamento delle barriere di mercato" ed è stata disposta la sostituzione dei commi 1 e 2 dell'art. 15, decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 "Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE".

Si è parlato volutamente di intervento drastico sul d.lgs. 192/2005, posto che l'art. 18, comma 1, stabilisce testualmente che "dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono abrogati, gli articoli 2, comma 1, lettere d), e) ed f), 5 e 12, i punti 2, 11, 12, 18, 22 e 56 dell'allegato A, gli Allegati B ed I del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, nonché il comma 3 dell'articolo 15 e il punto 4 dell'allegato 4 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28". Sulla stessa linea, poi, il comma 2 del medesimo art. 18 dispone che "alla data di entrata in vigore dei decreti di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, come modificato dal presente decreto, sono abrogati i commi 1 e 2 dell'articolo 3 del decreto legislativo stesso". Infine, con una disposizione di chiusura, il comma 3 del citato art. 18 stabilisce che, nel d.lgs. 192/2005, "ovunque ricorrano le parole: «attestato di certificazione energetica» sono sostituite dalle seguenti: «attestato di prestazione energetica».

Sulla scorta di queste premesse, quindi, si sintetizzano le principali novità apportate al d.lgs. 192/2005, come risultanti dal testo definitivo della legge di conversione n. 90/2013.

Come anticipato, l'attestato di certificazione energetica (cd. ACE), ossia "il documento redatto nel rispetto delle norme contenute nel presente decreto, attestante la prestazione energetica ed eventualmente alcuni parametri energetici caratteristici dell'edificio" [cfr. art. 2, comma 1, lett. d), d.lgs. 192/2005], è stato sostituito ovunque dall'attestato di prestazione energetica dell'edificio. Conseguentemente, ad opera dell'art. 18, comma 1, la relativa definizione di ACE è stata espunta dal d.lgs. 192/2005.

Tanto premesso, considerato che l'acronimo di attestato di prestazione energetica non può che essere APE, la definizione dell'APE è la seguente: "documento, redatto nel rispetto delle norme contenute nel presente decreto e rilasciato da esperti qualificati e indipendenti che attesta la prestazione energetica di un edificio attraverso l'utilizzo di specifici descrittori e fornisce raccomandazioni per il miglioramento dell'efficienza energetica". A sua volta, per prestazione energetica di un edificio si intende la "quantità annua di energia primaria effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare, con un uso standard dell'immobile, i vari bisogni energetici dell'edificio, la climatizzazione invernale e estiva, la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, la ventilazione e, per il settore terziario, l'illuminazione, gli impianti ascensori e scale mobili. Tale quantità viene espressa da uno o più descrittori che tengono conto del livello di isolamento dell'edificio e delle caratteristiche tecniche e di installazione degli impianti tecnici. La prestazione energetica può essere espressa in energia primaria non rinnovabile, rinnovabile, o totale come somma delle precedenti". Dunque, l'APE non si limiterà a certificare genericamente la prestazione energetica dell'edificio (come avveniva in passato con l'ACE), ma recherà anche raccomandazioni per la futura vita energetica dell'edificio. In particolare, sulla falsariga di quanto previsto nell'art. 6, comma 12, lett. b), n. 7, nuovo d.lgs. 192/2005, la seconda parte dell'APE dovrà recare quindi "le raccomandazioni per il miglioramento dell'efficienza energetica dell'edificio con le proposte degli interventi più significativi ed economicamente convenienti, separando la previsione di interventi di ristrutturazione importanti da quelli di riqualificazione energetica".

D.L. 145/2013, convertito in L. 9/2014

La Camera dei Deputati, a seguito della conversione in legge del D.L. 145/2013, c.d. Destinazione Italia (convertito in legge 9/2014) ha fatto il punto sulle misure in materia di sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili in linea con gli obiettivi di produzione rinnovabile europei ('20-20-20') in un dossier del 25 febbraio.

Quanto alle energie rinnovabili, la Camera riporta gli orientamenti in materia di politiche energetiche, sottolineando come l'obiettivo sia soprattutto quello di contenere la spesa in bolletta che grava su imprese e famiglie, allineando il livello degli incentivi ai valori europei e spingendo lo sviluppo dell'energia rinnovabile termica, che ha un buon potenziale di crescita e costi specifici inferiori a quella elettrica.

L'articolo 1 (commi 3-6) del decreto Destinazione Italia propone ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili, che siano titolari di impianti che beneficiano di incentivi, un'alternativa tra continuare a godere del regime incentivante spettante per il periodo di diritto residuo oppure optare per la fruizione di un incentivo ridotto a fronte di una proroga del periodo di incentivazione. In tal modo si cerca di ridurre il peso della componente A3 sulle bollette dei prossimi anni, senza effetti retroattivi sui contratti già stipulati.

In Italia, ci si propone di raggiungere il 19-20% dei consumi finali lordi (rispetto all'obiettivo europeo del 17%), pari a 23-24 Mtep di energia finale l'anno. Questo consentirà una riduzione di emissioni fino a 50 milioni di tonnellate di CO2.

Con riguardo alle energie rinnovabili elettriche, è stato posto in evidenza l'obiettivo di sviluppare le rinnovabili fino al 35-38% dei consumi finali al 2020, pari a circa 120-130 TWh/anno o 10-11 Mtep. Con tale contributo, la produzione rinnovabile diventerà la prima componente del mix di generazione elettrica in Italia, al pari del gas: la crescita dei volumi di energia rinnovabile andrà di pari passo con incentivi progressivamente ridotti e commisurati al costo (decrescente) della tecnologia e in linea con altri paesi leader in Europa. Nel settore elettrico, l'obiettivo 20-20-20 è stato già praticamente raggiunto, con quasi 8 anni di anticipo: 93 TWh prodotti nel 2012 rispetto ad un obiettivo 2020 di 100 TWh. Questo è dovuto ad una forte crescita delle installazioni negli ultimi anni, in particolare degli impianti fotovoltaici: dal 2010 l'Italia ha incrementato la capacità installata di circa 13 GW, raggiungendo quasi 17 GW complessivi. Quanto ai finanziamenti di settore, il dossier segnala che dalla metà dell'anno in corso, sono peraltro esauriti i fondi del Quinto Conto Energia per l'incentivazione del fotovoltaico, in quanto è stata raggiunta la soglia dei 6,7 miliardi di euro.

Infine, quanto alla rinnovabili termiche, l'obiettivo è quello di sviluppare la produzione di rinnovabili fino al 20% dei consumi finali al 2020 (dal 17% dell'obiettivo 20-20-20), pari a circa 11 Mtep/anno: per far questo sarà necessario sostituire una parte degli impianti esistenti alimentati a combustibili convenzionali, con nuove installazioni, e sviluppare obblighi di integrazione delle rinnovabili nell'edilizia, anche attraverso l'attivazione di un Fondo di garanzia, e la costituzione di un sistema statistico, con la diffusione di sistemi di misura e contabilizzazione del calore. Le fonti rinnovabili termiche sono state piuttosto trascurate dalle politiche energetiche del Paese e dalla regolazione; nonostante ciò, hanno visto uno sviluppo spontaneo importante. I consumi termici rappresentano la quota più importante dei nostri consumi energetici, sia nei settori civili che industriali (circa il 45% dei consumi finali complessivi). Rispetto alle rinnovabili elettriche, quelle termiche risultano in generale più efficienti e meno costose per il raggiungimento degli obiettivi europei (in termini di costo per tonnellata di CO2 evitata o di costo per KWh di energia finale prodotta), e comportano benefici significativi di risparmio combustibile per il consumatore finale (ad esempio attraverso il riscaldamento a biomassa), e per il Paese nel suo complesso (riduzione import di combustibili fossili).

IL MERCATO DEI FONDI IMMOBILIARI

Il mercato immobiliare finanziarizzato italiano rappresenta un patrimonio immobiliare di circa 57 miliardi di euro (erano 55 miliardi nel 2013) ripartito fra i seguenti strumenti d'investimento:

  • fondi immobiliari destinati al pubblico retail (c.d. "fondi retail")
  • fondi immobiliari destinati a investitori istituzionali/qualificati (c.d. "fondi riservati")
  • Siiq (Società di investimento immobiliari quotate)
  • società immobiliari quotate.

Sull'onda di una ripresa dei mercati immobiliari e in linea con quanto accaduto nel settore a livello europeo, il 2014 è stato un anno molto positivo per i fondi nazionali. Il Nav è aumentato dell'11,5 per cento (contro il 17,3 per cento in Europa) e il patrimonio immobiliare ha superato la soglia dei cinquanta miliardi di euro, confermandosi come il più grande "portafoglio" privato italiano. Anche il numero dei fondi attivi (nonostante la chiusura di quelli cosiddetti "familiari") è salito a 385, con un più 5,5 per cento rispetto all'anno precedente. La legge 116/2014 ha dato la possibilità ai fondi retail di una proroga straordinaria di due anni, con alcuni limiti gestionali. Il provvedimento è arrivato in una fase di grandi movimenti sui fondi, retail e no, dove ci sono molti capitali italiani ed esteri interessati a questi portafogli. Come previsto, sono entrati in campo importanti attori del settore pubblico, che stanno promuovendo fondi di grandi dimensioni e per tipologie particolari, come sviluppo e scuole. La prima parte del 2015 conferma, come nel resto d'Europa, il fermento sul mercato immobiliare e in particolare nel comparto dei fondi. Le previsioni per fine anno sono di un ulteriore incremento del Nav a 48,2 miliardi di euro (più 10,8 per cento), ma il dato a consuntivo potrebbe essere superiore. Il numero di dei fondi supererà i 400, il maggior numero a livello europeo. In cambio, c'è l'elevato numero di Sgr (quasi cinquanta), che fa sì che la dimensione media dei fondi sia di poco superiore ai cento milioni di euro. La performance media torna in territorio positivo, ma con grandi oscillazioni tra i diversi fondi. L'indebitamento è in calo, con molti interventi di ristrutturazione del debito per usufruire delle migliori condizioni di credito nel mercato. Leggere modifiche anche nell'asset allocation complessiva, con lievi incrementi per uffici e commerciale. Le previsioni per il 2016 sono positive.

ANDAMENTO DELLE QUOTAZIONI DEI TITOLI

Tra dicembre 2014 e dicembre 2015 la capitalizzazione delle azioni ordinarie e di quelle di risparmio ha fatto registrare le seguenti variazioni:

Categoria di azioni Capitalizzazione al
31.12.2015
Capitalizzazione al
31.12.2014
Variazione Variazione
percentuale
Ordinarie 11.001.223 30.234.395 -19.233.172 -63,61%
Risparmio 348.821 762.933 -414.113 -54,28%
Totale 11.350.043 30.997.328 -19.647.285 -63,38%

Tanto le azioni ordinarie che quelle di risparmio sono quotate "in continua" sul mercato MTA organizzato e gestito da Borsa Italiana.

I valori della capitalizzazione al 31.12.2015 sono stati determinati come segue:

  • n. 37.935.251 azioni ordinarie al prezzo di mercato di 0,290 Euro/azione.
  • n. 894.412 azioni di risparmio al prezzo di mercato di 0,390 Euro/azione.

I valori della capitalizzazione al 31.12.2014 sono stati determinati come segue:

  • n. 37.935.251 azioni ordinarie al prezzo di mercato di 0,797 Euro/azione.
  • n. 894.412 azioni di risparmio al prezzo di mercato di 0,853 Euro/azione.

STRUTTURA DEL GRUPPO ED EVENTI SOCIETARI

La struttura del gruppo è rimasta inalterata rispetto all'esercizio precedente, ad eccezione dell'avvenuta cessazione della società collegata 4482409 Canada Inc. per la quale è stato redatto il bilancio finale al 31 ottobre 2015 con conseguente annullamento dei certificati di partecipazione ed assegnazione ai soci di dollari canadesi 1,00 per ciascuna quota (CAD 1.290,00 in quota parte di Borgosesia S.p.A. in liquidazione).

ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ

Rinviando all'apposito capoverso ogni maggior approfondimento in ordine all'andamento delle singole società, di seguito si fornisce un quadro degli andamenti settoriali e, quindi, a quelle immobiliari, del risparmio gestito e delle energie alternative. Per chiarezza si riportano qui di seguito le modalità con cui sono stati calcolati i parametri utilizzati per commentare l'andamento dei settori.

  • la voce "cash flow" è data dal risultato netto di periodo al lordo degli ammortamenti, svalutazioni ed altri accantonamenti (fondo TFR e fondi rischi), rettifiche di valore di partecipazioni e titoli, rivalutazione/svalutazione delle attività immobiliari, proventizzazione dei fondi rischi;
  • l'EBITDA è pari al cash flow maggiorato delle imposte, dei proventi ed oneri finanziari e dei dividendi;
  • le performance economiche del settore immobiliare sono ricavate per differenza fra quelle operative del gruppo e quelle specificatamente riferibili al settore del "risparmio gestito" e delle "energie alternative" e si riferiscono alla sola attività operativa.

ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' IMMOBILIARI

Anche per il trascorso esercizio il settore immobiliare ha rappresentato quello principale in cui la Società ed il Gruppo hanno operato, sia direttamente che attraverso la partecipazione in OICR attivi in tale settore che, nel 2015, è risultato ancora penalizzato dalla perdurante crisi economico-finanziaria e dalla correlata diminuita disponibilità al finanziamento da parte del settore creditizio.

Ebitda e Cash flow del settore immobiliare risultano pari, rispettivamente, a Euro (-) 1,02 milioni ed Euro (-) 2,09 milioni a fronte di un risultato negativo di Euro (-) 6,02 milioni.

Al fine di permettere poi una compiuta valutazione in ordine al portafoglio immobiliare riferito alle società consolidate integralmente, nel prospetto di seguito riportato sono evidenziate, per ogni cespite, il valore attribuito sulla base delle stime degli esperti indipendenti REAG – Real Estate Advisory Group - e, con riferimento agli immobili canadesi, CBRE – Richard Ellis -, la consistenza in termini di superficie commerciale e la conseguente valutazione unitaria:

GRUPPO BORGOSESIA - IMMOBILI AL
31.12.2015
Valore contabile alla data del
31.12.2015
Valore espresso
dagli Esperti
Indipendenti
Superficie V.M./Mq
(Dollari
Canadesi)
(Euro) (Euro) (MQ) (Euro)
Prato (PO) (U.M.I. 70) Loc.
Campostino - Via Lione/Frediani
- 4.180.000 4.180.000 31.000 135
Sesto Fiorentino (FI) – Via Bencini
ang. Via De Sanctis
- 2.880.000 2.880.000 1.704 1.690
Rimanenze - lavori in corso - 7.060.000 7.060.000
Canada Inc. (330 Victoria) 1.150.000 760.783 760.783 350 2.174
Canada Inc. (4278 Sherbrooke) 3.650.000 2.414.660 2.414.660 2.878 839
Canada Inc. (130 Prince Arthur) 3.500.000 2.315.427 2.315.427 1.541 1.503
Investimenti in Canada 8.300.000 5.490.871 5.490.871
Unità immobiliare in Via A. Moro n. 3
(Biella)
- 360.000 360.000 286 1.259
Unità immobiliare in Piazza
V.Veneto n. 5 (Biella)
- 160.000 160.000 173 925
Terreno in Pray (Biella) - 1.834 - 1.885 -
Investimenti in Italia - 521.834 520.000
Totale Investimenti immobiliari 8.300.000 6.012.705 6.010.871
Totale 8.300.000 13.072.705 13.070.871

I criteri di valutazione di riferimento a cui si ispirano le stime sopra richiamate vengono qui di seguito riportati:

  • a) Metodo reddituale. Prende in considerazione due diverse tecniche di valutazione:
  • Capitalizzazione diretta. Si basa sulla capitalizzazione ad un determinato tasso c.d. "cap rate"- dei redditi netti futuri generati dalla proprietà immobiliare. Il tasso applicato tiene conto del rendimento reale delle attività finanziarie a basso rischio a medio-lungo termine con applicazione di un coefficiente rettificativo esplicativo delle caratteristiche peculiari del cespite.
  • Metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF, Discounted Cash-Flow), basato:
  • i. sulla determinazione, per un periodo di anni che tiene conto delle scadenze contrattuali di ciascuna unità immobiliare, dei redditi netti futuri derivanti dalla proprietà immobiliare;
  • ii. sulla determinazione del valore di mercato della proprietà immobiliare mediante la capitalizzazione in perpetuità, alla fine di tale periodo, del reddito netto al tasso "cap rate";
  • iii. sull'attualizzazione al tasso "cap rate", alla data della valutazione, dei redditi netti-flussi di cassa futuri.
  • b) Metodo della trasformazione. Si basa sull'attualizzazione, alla data della valutazione, dei flussi di cassa generati dall'investimento immobiliare nell'arco di tempo corrispondente alla sua durata. A tale Metodo è associabile un modello valutativo finanziario (attualizzazione dei flussi di cassa) basato su di un progetto di sviluppo definito in quantità edificabili, destinazioni d'uso, costi di trasformazione e ricavi sostenibili. In altri termini, si utilizza una analisi costi - ricavi per individuare il Valore di Mercato dell'iniziativa oggetto di indagine.

Il modello si articola in uno schema di flussi di cassa (entrate ed uscite) relativi al progetto immobiliare di trasformazione. Tra le uscite sono previste quelle conseguenti alla costruzione, demolizione, urbanizzazione, progettazione e direzione lavori e altri costi; tra le entrate previste quelle derivanti dalle vendite effettuate per ciascun settore di destinazione d'uso (residenziale, industriale, artigianale, commerciale, terziario e dei servizi).

La distribuzione temporale dei costi e dei ricavi consente di ottenere uno schema di flussi di cassa al netto del profitto del promotore che vanno portati all'attualità con un opportuno tasso di sconto che rappresenta il costo del capitale.

c) Metodo comparativo (o del mercato). Si basa sul confronto fra i beni oggetto di valutazione e altri beni con essi comparabili, recentemente compravenduti o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali.

GRUPPO BORGOSESIA -
IMMOBILI AL 31.12.2015
Valore di
mercato alla
data del
31.12.2015
(Euro)
Valore di
mercato
alla data
del
31.12.14
(Euro)
Metodo di
valutazione
Prato (PO) (U.M.I. 70) Loc. Campostino - Via
Lione/Frediani
4.180.000 4.300.000 Metodo della
"trasformazione"
Sesto Fiorentino (FI) – Via Bencini ang. Via De
Sanctis
2.880.000 2.980.000 Metodo della
"trasformazione"
Canada Inc. (330 Victoria) 760.783 764.417 Metodo "reddituale"
Canada Inc. (4278 Sherbrooke) 2.414.660 2.559.909 Metodo "reddituale"
Canada Inc. (130 Prince Arthur) 2.315.427 2.488.800 Metodo "reddituale"
Unità immobiliare in Via A. Moro n. 3 (Biella) 360.000 n.d Metodo
"comparativo"
Unità immobiliare in Piazza V.Veneto n. 5 (Biella) 160.000 n.d Metodo
"comparativo"
Terreno in Pray (Biella) - n.d
Totale 13.070.871 13.093.126

In particolare, il metodo di valutazione concretamente utilizzato per ogni singolo immobile è desumibile dal prospetto di seguito riportato:

n.d.: non disponibile.

Con riferimento alle valutazioni operate col metodo reddituale occorre ancora osservare come le stesse presuppongano il permanere di identiche situazioni locative del singolo immobile interessato anche per il futuro.

L'eventuale diminuzione di queste comporterebbe, in aderenza al metodo valutativo adottato, una diminuzione anche del valore attribuito all'immobile locato, peraltro non in maniera proporzionale atteso che, qualora attraverso la capitalizzazione del flusso locativo futuro il valore attribuito all'immobile dovesse ridursi significativamente al di sotto di quello ricavabile attraverso il metodo comparativo, il bene verrebbe valutato attribuendo maggior peso a tale ultimo criterio.

In ossequio alle raccomandazioni impartite da Consob, di seguito si forniscono alcune informazioni complementari relative alle attività esercitate dal Gruppo nel settore immobiliare.

Composizione del portafoglio immobiliare del Gruppo Borgosesia alla data del 31 dicembre 2015:

Strategia Criterio di
contabilizzazione
Valore
contabile alla
data del
31.12.2015
(Euro)
Valore di
mercato alla
data del
31.12.2015 (Euro)
Data ultima
perizia
Immobili a "reddito" (IAS 40) Investimenti
immobiliari
5.490.871 5.490.871 31/12/2015
Immobili "in vendita" (IAS 40) Investimenti
immobiliari
521.834 520.000 31/12/2015
Immobili a
"sviluppo"
(IAS 11) Lavori in corso su
ordinazione
7.060.000 7.060.000 31/12/2015
totale 13.072.705 13.070.871

Ai fini della suddivisione degli immobili nelle due categorie sopra evidenziate, si sottolinea come in quella "a reddito" siano compresi quelli concessi in locazione a terzi o che, acquisiti con tale finalità, risultino sfitti da meno di sei mesi consecutivi; in quella a "sviluppo" rientrano gli immobili in corso di costruzione per la successiva rivendita; in quella "in vendita" sono stati inscritti nel presente esercizio gli immobili di Biella destinati alla vendita (al 31.12.2014 classificati come strumentali ed iscritti nelle immobilizzazioni materiali).

Stante la logica di liquidazione della società i beni inclusi nelle categorie "a reddito" e "a sviluppo" possono essere attratti all'area "in vendita".

Da un punto di vista della "destinazione d'uso", la rappresentazione degli assets immobiliari del Gruppo al data del 31 dicembre scorso è la seguente:

Destinazione Valore contabile alla
data del 31.12.2015
(Euro)
Valore contabile alla
data del 31.12.14
(Euro)
Variazione
(Euro)
Residenziale 7.770.087 8.028.709 (258.622)
Commerciale ed industriale 5.302.617 5.064.417 238.200
Totale 13.072.705 13.093.127 (20.422)

Informazioni sul portafoglio a sviluppo

Borgosesia S.p.A., nel corso dell'esercizio 2015 ha sostenuto costi incrementativi sugli immobili pari a 139 €/mgl.

Con riferimento al portafoglio a sviluppo, di seguito si riportano alcune note a commento per ciascuna iniziativa.

Prato (PO) (U.M.I. 70) Loc. Campostino - Via Lione/Freudiani

E' in corso l'attività mirata alla vendita a terzi dell'immobile, consistente in un terreno suscettibile sia di uno sviluppo direzionale/commerciale che produttivo (industriale/logistico).

Sesto Fiorentino (FI) Via Bencini ang. Via De Sanctis

Trattasi di fabbricato residenziale in costruzione, la cui superficie utile lorda residenziale è pari a circa 1.400 mq (oltre box e cantine). Attualmente la costruzione al grezzo è terminata, compresa la copertura dell'edificio.

Il cespite è gravato da una ipoteca di 7 €/mln a garanzia di una linea di credito che si sarebbe trasformato in un mutuo edilizio di 3,5 €/mln accordato all'epoca dal Monte dei Paschi di Siena e con riferimento allo stesso immobile non sussistono impegni con promissari acquirenti.

Nel corso del 2015 lo sviluppo del cantiere è rimasto fermo, anche tenuto conto che l'istituto di credito, ad oggi, non si è reso disponibile a riprendere le erogazioni dei SAL.

i liquidatori stanno opportunamente valutando se continuare lo sviluppo del cantiere o soluzione alternative di realizzo.

Di seguito si riporta un prospetto che evidenzia la situazione di alcune iniziative immobiliari sviluppate attraverso le società collegate e le relative passività finanziarie.

SOCIETA' TIPO % di
possesso
Investimenti
Immobiliari
(€/mgl)
Investimenti
Immobiliari
pro quota
(€/mgl)
Debiti
Finanziari
(€/mgl)
Debiti
finanziari
pro
quota
(€/mgl)
Garanzie
Ipotecarie
(€/mgl)
Data di
Riferimento
OMNIA CENTER
S.r.l.
collegata 42% (*) 58.748 24.674 45.502 19.111 76.000 31/12/2014
GINORI REAL
ESTATE S.p.A.
collegata 25% (*) 24.000 6.000 27.237 6.809 42.000 31/12/2013

(*) percentuale di possesso per tramite di Golfinger LTD.

GESTIONE DEI RAPPORTI CON GLI ESPERTI INDIPENDENTI

In riferimento alle raccomandazioni emanate dalla Consob si forniscono le seguenti informazioni relativamente all'incarico conferito agli esperti indipendenti nel processo di valutazione periodica del portafoglio immobiliare.

Esperto Indipendente REAG-Real Estate Advisory Group S.p.A.
Inizio Incarico 22/10/2015
Durata incarico Biennale
Fine Incarico Bilancio 31/12/2016
Società oggetto di Perizia Borgosesia S.p.A. in liquidazione
Immobili periziati
Criteri di valutazione
Via A. Moro n. 3 –
Biella (BI)
Piazza V. Veneto n. 5 –
Biella (BI)
Metodo comparativo (o del Mercato)
Esperto Indipendente REAG-Real Estate Advisory Group S.p.A.
Inizio Incarico 09/05/2014
Durata incarico Triennale
Fine Incarico Bilancio 31/12/2016
Società oggetto di Perizia Borgosesia S.p.A. in liquidazione
Immobili periziati
Criteri di valutazione
Umi 70 e
Sesto Fiorentino
(immobili in sviluppo)
Basati sull'attualizzazione dei flussi di cassa generati
dall'investimento immobiliare nell'arco della sua durata
Esperto Indipendente CB Richard Ellis Quebec Limited
Durata incarico Annuale
Società oggetto di Perizia 4438663 Canada Inc.
Immobili periziati 330 Victoria; 4278 Sherbrooke; 130 Prince Arthur
Criteri di valutazione Basati sull'attualizzazione dei flussi di cassa generati
dall'investimento immobiliare nell'arco della sua durata

ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' DEL RISPARMIO GESTITO

Il processo di sviluppo dell'attività di Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione come noto autorizzata all'esercizio del servizio di gestione collettiva del risparmio con Provvedimento della Banca d'Italia in data 8 febbraio 2006 e come tale iscritta al n. 211 dell'albo di cui all'art. 35 del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 (dal 23/07/2014 iscritta al n.81 dell'Albo delle SGR ex art. 35 TUF - sezione gestori di FIA -), non ha avuto realizzazione, sia in dipendenza della crisi economica e finanziaria in atto che, e soprattutto, in conseguenza degli effetti delle modifiche apportate al regime fiscale riservato ai fondi immobiliari, già segnato dalle disposizioni introdotte dal Decreto Legge 78/2010, convertito in Legge 122/2010 ("Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica") e successivamente modificato dal Decreto Legge 70/2011, convertito in Legge 106/2011.

In particolare la richiamata normativa, nell'ottica di fornire una disciplina fiscale precisa e priva di incertezze interpretative, ha previsto, per i fondi che fossero già costituiti alla data di entrata in vigore della norma, i seguenti parametri di comportamento laddove al fondo non vi partecipassero investitori istituzionali così come definiti e individuati dal comma 3 dell'articolo 32 del D.L. 31 maggio 2010, n.° 78:

  • L'imputazione, per trasparenza, dei redditi conseguiti dal fondo e rilevati nei rendiconti di gestione in capo ai partecipanti non istituzionali che possiedano quote di partecipazione al fondo superiori al 5 per cento del valore dello stesso;
  • Sempre in testa ai partecipanti non istituzionali che possiedano quote di partecipazione al fondo superiori al 5 per cento, la normativa ha previsto l'applicazione di un'imposta sostitutiva delle imposte sul reddito nella misura del 5 per cento da calcolarsi sul valore medio delle quote detenute alla data del 31 dicembre 2010;
  • Per i fondi che alla data del 31 dicembre 2010 presentavano un assetto partecipativo diverso da quello ora previsto per i fondi istituzionali, e nei quali vi partecipasse almeno un partecipante non istituzionale, con una quota superiore al 5 per cento, è stata concessa la facoltà di sciogliere il fondo medesimo entro il 31 dicembre 2011 e versare un'imposta sostitutiva delle imposte sul reddito e Irap pari al 7 per cento del valore netto del fondo alla data del 31 dicembre 2010 e, successivamente, per gli utili conseguiti a partire dal 1 (primo) gennaio 2011 e fino al termine della liquidazione, la corresponsione sempre di un'imposta sostitutiva delle imposte sul reddito e Irap pari al 7 per cento.

Le modifiche intervenute nel quadro normativo hanno inciso significativamente sul business model della SGR, focalizzato su fondi riservati ad investitori non istituzionali. Nello specifico, la SGR ha istituito e gestito tre fondi comuni di investimento immobiliare riservati ad investitori qualificati, che sono stati posti in liquidazione anteriormente alla scadenza della durata del fondo prevista dal regolamento di gestione. In particolare:

  • il Fondo Camelot è stato posto in liquidazione in data 11 dicembre 2012;

  • il Fondo Borgosole è stato posto in liquidazione in data 11 dicembre 2012;

  • il Fondo Gioiello è stato posto in liquidazione in data 19 aprile 2013.

Con particolare riferimento al Fondo Borgosole in liquidazione, si informa che il Collegio dei Liquidatori della SGR in data 25 febbraio 2015 ha approvato il Rendiconto finale di liquidazione al 31.12.2014.

Come già descritto nel precedente bilancio, si segnala che in data 20 giugno 2013 l'Assemblea dei Soci della Borgosesia Gestioni SGR Spa ha deliberato la messa in liquidazione della società di gestione nominando due liquidatori, il Dott. Fabio Colotto e il Rag. Nicola Rossi.

Ad oggi, a seguito della sostituzione dei liquidatori - prima del rag. Rossi e successivamente del dott. Colotto e del sig. Roberto Bini, la SGR risulta amministrata dai liquidatori Muzio Clementi, Simona Clementi e Giancarlo Cecchi.

Il settore ha realizzato ricavi per Euro 0,71 milioni (pari ad Euro 1,07 milioni al 31.12.2014) ed un utile di Euro 0,28 milioni al lordo dell'effetto derivante dalla valutazione delle quote del Fondo Gioiello possedute dalla Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione.

ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

Alla chiusura dell'esercizio, alle società del Gruppo operanti nel settore erano riferite le iniziative di seguito specificate:

Anemos S.r.l.

L'intervento, ubicato nel comune di Camini (RC), consta di un impianto fotovoltaico della potenza di 0,5 MW, posto su serra agricola condotta in comodato da terzi.

L'attività di produzione di energia elettrica è regolarmente in corso, così come la riscossione del prezzo dell'energia ceduta e dell'incentivazione; la produttività dell'impianto è in linea con le previsioni.

Il fatturato relativo alla vendita di energia è stato, purtroppo, nel corso del 2014 fortemente ridotto a seguito delle variazioni introdotte con il D.L. 23/12/13 che ha stabilito che l'energia prodotta venga venduta a GSE al Prezzo Minimo Garantito (ca 0.08 Euro/KWh) ma al Prezzo Zonale Orario Medio (nel nostro caso ca. 0.0835 €/KWh).

Il Faro S.r.l.

Si tratta di un intervento gemello rispetto a quello di Anemos S.r.l. e posto in adiacenza allo stesso.

L'attività di produzione di energia elettrica è regolarmente in corso, così come la riscossione del prezzo dell'energia ceduta e dell'incentivazione; la produttività dell'impianto è in linea con le previsioni.

Relativamente al fatturato vale quanto sopra descritto per la società Anemos S.r.l.

Solarisuno S.r.l.

Trattasi di un impianto fotovoltaico posto su serra agricola della potenza di 1,0 MW, ubicato in adiacenza agli impianti di Anemos S.r.l. e Il Faro S.r.l. , frutto di una partnership paritetica col gruppo Opera Energia.

L'attività di produzione di energia elettrica è regolarmente in corso, così come la riscossione del prezzo dell'energia ceduta e dell'incentivazione; la produttività dell'impianto è in linea con le previsioni.

Relativamente al fatturato vale quanto sopra descritto per la società Anemos S.r.l.

Rondine S.r.l. in liquidazione

La società è stata posta in liquidazione con verbale di assemblea straordinaria in data 3 Giugno 2013.

Gli investimenti interessanti le società del Gruppo (Capogruppo, controllate e collegate), operanti nel settore sono cosi riepilogabili:

Società Tipologia Potenza
Mw
Entrata
in
esercizio
Energia
Prodotta nel
2015
Ricavi
Derivanti
da
incentivi
Conto
Energia
Stato
Anemos S.r.l. Fotovoltaico
su serra
0,5 2011 595.692 Kw 236.489 € Secondo
Conto
A
regime
Il Faro S.r.l. Fotovoltaico
su serra
0,5 2011 605.401 Kw 240.344 € Secondo
Conto
A
regime
Solarisuno S.r.l.(*) Fotovoltaico
su serra
1 2011 1.096.076 Kw 313.565 € Terzo Conto A
regime
Borgosesia S.p.A. Fotovoltaico
su tetto
0,1 2010 116.811 Kw 36.211 € Secondo
Conto
A
regime
Società Tipologia di
investimento
Investimento
Euro
Debito Residuo
al 31.12.2015
Euro
Garanzie
prestate
Disponibilità
Liquide
Vincolate
Anemos S.r.l. Leasing 2.414.885 1.736.808 Prilvilegio su
impianto
c/c vincolato
Euro 65.968
Il Faro S.r.l. Leasing 2.410.663 1.736.274 Prilvilegio su
impianto
c/c vincolato
Euro 70.569
Solarisuno S.r.l.(*) Leasing 3.866.050 2.861.921 Prilvilegio su
impianto
c/c vincolato
Euro 69.594
Borgosesia
S.p.A.
Mutuo 535.200 417.361 Prilvilegio su
impianto
c/c canalizzato
Euro 5.250

(*) Si precisa che i dati indicati per la società collegata rappresentano la totalità dell'investimento effettuato di cui la Borgosesia S.p.A. ed il Gruppo ne detengono il 50%. I dati sono rilevati dal bilancio al 31.12.2015 approvato dall'organo amministrativo della partecipata.

In corso d'anno il Gruppo, attraverso le controllate Il Faro S.r.l., Anemos S.r.l. e la capogruppo Borgosesia S.p.A. in liquidazione, ha registrato ricavi nel settore della produzione dell'energia e delle fonti rinnovabili per Euro 0,57 milioni e complessivamente un risultato positivo pari ad Euro 0,12 milioni (comprensivo del dividendo di Solarisuno S.r.l.).

Nel precedente esercizio il settore ha registrato ricavi per Euro 0,64 milioni ed un risultato positivo di Euro 0,17 milioni.

La joint venture paritetica Solarisuno S.r.l. alla quale è riferita la realizzazione di un impianto fotovoltaico nel comune di Camini risulta attiva e la stessa ha conseguito ricavi per Euro 494 migliaia al 31.12.2014 (Euro 540 migliaia al 31.12.2013).

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO BORGOSESIA

Il bilancio consolidato del Gruppo Borgosesia al 31 dicembre 2015, al netto delle interessenze degli azionisti di minoranza, presenta una perdita di Euro 5.618 migliaia dopo avere operato:

  • adeguamenti di valore di partecipazioni per Euro 2.259 migliaia;
  • accantonamenti ai fondi rischi per Euro 655 migliaia.
  • svalutazioni nette del portafoglio immobiliare per Euro 798 migliaia;
  • ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per Euro 294 migliaia;
  • accantonamenti per svalutazione crediti per Euro 185 migliaia al netto di utilizzi.

E' peraltro necessario evidenziare come sul risultato conseguito incidano in maniera determinante una serie di componenti di natura non ricorrente e più in particolare le svalutazioni del portafoglio immobiliare, delle partecipazioni e gli accantonamenti a fondi rischi per complessivi Euro 3.897 migliaia.

In termini più generali, le principali grandezze economiche al 31 dicembre 2015 raffrontate con quelle dell'esercizio precedente, registrano la seguente evoluzione:

(importi in milioni di euro)

Bilancio al 31 dicembre 2015 Bilancio al 31 dicembre 2014
Ricavi Consolidati 2,28 2,90
Cash flow (1,4) (0,3)
Ebitda (0,18) 0,68

L'indebitamento finanziario netto e la posizione finanziaria netta – Gruppo Borgosesia – (come sotto definita) sono di seguito rappresentati:

31/12/2015 31/12/2014
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
-
Disponibilità liquide
2.037.776 1.004.396
-
Titoli detenuti per la negoziazione
- 37
Totale cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 2.037.776 1.004.433
Crediti finanziari correnti 1.105.947 1.586.314
Passività finanziarie correnti
-
Debiti v/Banche
(16.734.581) (17.048.906)
-
Debiti v/Leasing
(203.869) (198.890)
-
Debiti v/altri finanziatori
(7.622.646) (4.858.465)
Totale passività finanziarie correnti (24.561.095) (22.106.261)
Indebitamento finanziario corrente netto (Nota 1) (21.417.372) (19.515.514)
Passività finanziarie non correnti
-
Debiti v/Banche
(4.245.045) (4.686.231)
-
Debiti v/Leasing
(3.269.213) (3.473.082)
Totale passività finanziarie non correnti (7.514.258) (8.159.313)
Indebitamento finanziario netto (28.931.630) (27.674.827)
Crediti finanziari non correnti 590.791 590.791
Attività a lungo termine possedute per la vendita 38.313.608 38.233.310
Posizione finanziaria netta rettificata -
Gruppo Borgosesia
(Nota 2)
9.972.769 11.149.274

Nota 1 - L'indebitamento finanziario netto è allineato alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

Nota 2 - La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo Borgosesia include, rispetto all'indebitamento finanziario sopra definito, i crediti finanziari non correnti fruttiferi di interessi e le attività finanziarie a lungo termine detenute per la vendita.

Con riferimento alla posizione finanziaria netta rettificata – Gruppo Borgosesia al 31 dicembre 2015 occorre rilevare come la stessa:

  • includa le n. 166 quote del Fondo Immobiliare Gioiello disponibili per la vendita (Euro 38,31 milioni);
  • non comprenda i finanziamenti infruttiferi concessi a società del gruppo non consolidate destinati a supporto stabile dei rispettivi patrimoni (per Euro 291 migliaia al 31 dicembre 2015).
  • rifletta i rapporti di natura finanziaria con le seguenti parti correlate di cui si fornisce dettaglio nella seguente tabella:
Debiti finanziari Titoli disponibili per la
vendita
Crediti Finanziari
Parti correlate Correnti Non
Correnti
Correnti Non Correnti Correnti Non
Correnti
Società Collegate
Omnia Center S.r.l. 590.791
Penelope S.p.A. (1.896.073)
Società Correlate
2868768 Canada Inc (434.262)
3856950 Canada Inc (94.507)
Bravo S.p.A. (2.548.082)
Famiglia Bini (2.434.482)
Fondo Gioiello in liquidazione 38.313.608
M.Steimetz Holding (215.240)
Totale correlate (7.622.646) 38.313.608 590.791

(dati in Euro )

ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA CAPOGRUPPO

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 di Borgosesia S.p.A. in liquidazione evidenzia una perdita dell'esercizio di Euro 6.619 migliaia che residua dopo avere operato:

  • a) Rettifiche di valore delle partecipazioni per Euro 3.891 migliaia (inclusive della rettifica relativa alla partecipazione nella società controllata FLP S.r.l. per Euro 633 migliaia, della società collegata Penelope S.p.A. per Euro 3.186 migliaia, e della partecipazione non qualificata in Immobiliare 2014 S.r.l. per Euro 72 migliaia).
  • b) Accantonamenti a fondi rischi per complessivi Euro 635 migliaia.
  • c) Svalutazione degli immobili di proprietà per complessivi Euro 664 migliaia (delle quali attribuibili a rimanenze di immobili per Euro 359 migliaia e ad investimenti immobiliari per Euro 305 migliaia).
  • d) Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per Euro 50 migliaia.
  • e) Svalutazioni di crediti per Euro 185 migliaia al netto di utilizzi.

Il risultato della capogruppo, che nel corso dell'esercizio ha sostanzialmente limitato la propria attività alla prestazione di servizi di "property" rese a società partecipate, al Fondo Gioiello ed altre società correlate, risulta significativamente influenzato da una parte di componenti non ricorrenti esposte ai punti citati precedentemente.

Circa l'evoluzione fatta registrare nella posizione finanziaria, questa è analizzata nell'apposito prospetto di rendiconto finanziario allegato alla nota integrativa ed a cui si rinvia.

ANDAMENTO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE

In ossequio al modello di business adottato dal Gruppo, l'informativa circa l'andamento delle attività del Gruppo viene così strutturata:

  • informativa in ordine alle attività conseguenti agli investimenti diretti;
  • informativa in ordine agli investimenti in OICR promossi dal Gruppo o da terzi.

ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' CONSEGUENTI AGLI INVESTIMENTI DIRETTI

Di seguito si riporta una sintesi dell'andamento registrato da ciascuna società controllata e collegata detenuta evidenziando come le grandezze economiche e patrimoniali indicate sono tratte dai bilanci civilistici di ciascuna società, predisposti secondo i principi contabili italiani (ad esclusione di Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. che predispone un bilancio IFRS).

I dati relativi al 31 dicembre 2015 fanno riferimento in alcuni casi a bilanci d'esercizio non ancora formalmente approvati dalle relative Assemblee degli Azionisti/Soci; con riferimento alle società canadesi, i dati riportati sono relativi a situazioni contabili predisposte ai fini del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato di Borgosesia S.p.A. in liquidazione.

Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione

Conto economico importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 706 1.074
Imposte sul reddito (82) (167)
Risultato netto 91 (29)

Il risultato netto del settore Risparmio Gestito al 31.12.2015 viene determinato in Euro 242 migliaia al lordo della svalutazione delle quote del Fondo Gioiello pari ad Euro 151 migliaia.

Stato patrimoniale importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Attività (diverse dalle Disponibilità Liquide) 2.140 3.520
Posizione finanziaria netta (*) 1.364 279
Patrimonio netto 3.198 3.107

(*): la PFN non include il valore delle quote del Fondo Gioiello detenute dalla controllata, pari ad Euro 1.385 migliaia al 31.12.2015, ed Euro 1.535 migliaia al 31.12.2014, che sono indicate nella voce Attività diverse dalle disponibilità liquide.

L'assemblea straordinaria dei soci del 20 Giugno 2013 ha deliberato la messa in liquidazione della società e nominato i liquidatori.

FLP SRL

Conto economico importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Valore della produzione - -
Imposte sul reddito - -
Risultato netto (633) (1.352)

Stato patrimoniale importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Investimenti in titoli 4.616 5.118
Patrimonio netto 2.682 3.315

La società è attualmente inattiva dopo che, nell'esercizio 2012, la stessa ha provveduto a conferire il compendio immobiliare di proprietà sociale a favore del fondo immobiliare Gioiello.

4438663 Canada Inc.

Conto economico importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 484 1.651
Imposte sul reddito (174) (22)
Risultato netto (IAS) (46) 284

Stato patrimoniale

importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Investimenti immobiliari (IAS) 5.491 5.813
Patrimonio netto (IAS) 1.029 2.168

Alla società fanno capo una serie di investimenti immobiliari in Montreal (Canada) destinati alla locazione a terzi.

I dati sopra esposti si riferiscono alla situazione inviata dalla controllata ed utilizzata ai fini del bilancio consolidato, adeguata ai principi contabili IAS e convertita in valuta Euro.

Goldfinger LDA

Conto economico

importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Proventi/(oneri) finanziari 6 16
Imposte sul reddito - -
Risultato netto (416) (1.408)

Stato patrimoniale

importi in Euro/000 31-dic-15 31-dic-14
Partecipazioni e titoli 3.462 3.839
Patrimonio netto 15.231 15.650

La società, come per il passato, ha limitato la propria attività alla gestione della propria tesoreria, della partecipazione detenuta in Omnia Center S.r.l. nonché di alcune quote del Fondo Gioiello in liquidazione.

La società detiene una partecipazione in Omnia Center S.r.l. pari al 42% del capitale sociale della collegata.

Anemos S.r.l.

Conto economico importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Valore della produzione 264 303
Imposte sul reddito (13) (28)
Risultato netto 28 51

Stato patrimoniale

importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Disponibilità liquide 147 139
Patrimonio netto 262 234

La società opera nel settore della produzione di energie da fonti rinnovabili ed alla stessa è riferito un impianto fotovoltaico in leasing ultimato ed a regime.

Il Faro S.r.l.

Conto economico

importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Valore della produzione 268 284
Imposte sul reddito (15) (24)
Risultato netto 31 38

Stato patrimoniale

importi in Euro/000 31-dic-15 31-dic-14 Disponibilità liquide 144 135 Patrimonio netto 247 215

La società opera nel settore della produzione di energie da fonti rinnovabili ed alla stessa è riferito un impianto fotovoltaico in leasing ultimato ed a regime.

Rondine S.r.l. in liquidazione

Conto economico

importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Valore della produzione - -
Imposte sul reddito - -
Risultato netto 354 (30)

Stato patrimoniale Importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Investimenti immobiliari ed altre
attività fisse materiali
- -
Patrimonio netto - (354)

La società, è stata posta in liquidazione in data 3 giugno 2013 con atto ai rogiti Notaio Cosimo Marchi di Prato.

L'assemblea dei soci del 19 febbraio 2016 ha approvato il bilancio finale di liquidazione che riporta un patrimonio netto nullo.

Penelope S.p.A.

Conto economico importi in Euro/000

31-dic-14 31-dic-13
Valore della produzione 28.434 27.587
Risultato operativo 2.860 2.422
Proventi (oneri) finanziari (1.373) (1.592)
Proventi (oneri) straordinari 19 12
Risultato netto 839 487

Stato patrimoniale

importi in Euro/000

31-dic-14 31-dic-13
Immobilizzazioni 19.386 16.726
Posizione finanziaria netta 4.709 2.084
Patrimonio netto 32.062 31.223

I dati sopra esposti si riferiscono all'ultima situazione patrimoniale-finanziaria approvata.

La società opera nel settore tessile sia direttamente che per il tramite della controllata Lanificio Nuovo Ri-Vera S.p.A..

Tirli S.r.l.

Conto economico importi in Euro/000

31.12.2014 31.12.2013
62 -
(8) (7)
(28) (27)

Stato patrimoniale importi in Euro/000

31.12.2014 31.12.2013
Immobilizzazioni materiali 452 452
Patrimonio netto 401 429

La società gestisce una grande area boschiva nella maremma toscana.

4482409 Canada Inc.

La collegata 4482409 Canada Inc. è stata cessata al 31 ottobre 2015 La partecipazione nella collegata 4482409 Canada Inc. è stata azzerata per effetto dell'avvenuta liquidazione. A fronte della cessazione della partecipata Borgosesia ha rilevato un credito di Euro 2 mila circa già incassato alla data della presente relazione.

Trigono S.r.l.

Conto economico importi in Euro/000

30-dic-11
Risultato netto (651)

Stato patrimoniale importi in Euro/000

30-dic-11

Immobilizzazioni finanziarie 9.273
Patrimonio netto (639)

Come per il passato la società ha limitato la propria attività alla sola gestione della partecipazione (50%) detenuta in Ginori Real Estate S.p.A.

Omnia Center S.r.l.

Conto economico importi in Euro/000

31-dic-14 31-dic-13
Valore della produzione 4.278 4.068
Risultato netto (805) (1.047)

Stato patrimoniale importi in Euro/000

31-dic-14 31-dic-13
Immobilizzazioni materiali 50.102 51.475
Patrimonio netto (705) (947)

La società svolge l'attività di gestione e coordinamento del centro Multifunzionale in San Giusto, Prato, denominato Omnia Center.

Solarisuno S.r.l.

Conto economico importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Valore della produzione 369 494
Risultato netto (14) 72

Stato patrimoniale importi in Euro/000

31-dic-15 31-dic-14
Patrimonio netto 15 139

La società opera nel settore della produzione di energie da fonti rinnovabili ed alla stessa è riferito un impianto fotovoltaico entrato in produzione nel 2011.

ANDAMENTO DELLE ATTIVITA' DI INVESTIMENTI IN OICR

Alla fine dell'esercizio il Gruppo Borgosesia risulta detenere il 48,82% (n. 166 quote su totali n. 340) delle quote del Fondo Gioiello in liquidazione, fondo immobiliare chiuso promosso e gestito da Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione.

Circa l'andamento fatto registrare nel corso dell'esercizio dai due fondi immobiliari in liquidazione gestiti si segnala quanto segue:

  • il Fondo Gioiello, in fase di liquidazione dal giorno 19 aprile 2013, registra nell'esercizio un risultato negativo di Euro (-) 8.536.556 a cui corrisponde un tasso di rendimento del (-) 1,77%.
  • il Fondo Camelot, in fase di liquidazione dal giorno 11 dicembre 2012, registra un risultato negativo di Euro (-) 3.135.865 (corrispondente ad un tasso interno di rendimento annualizzato dall'inizio operatività del (–) 8,72 % annuo).

Con riferimento al Fondo Borgosole, si informa che:

  • il Collegio dei Liquidatori della SGR in data 25 febbraio 2015 ha approvato il Rendiconto finale di liquidazione al 31.12.2014;
  • in data 04/05/2015 sono terminate le operazioni di assegnazione/rimborso e gli aventi diritto hanno riscosso interamente le somme spettanti nonché ricevuto mediante assegnazione – quanto indicato nel Piano di Riparto.

RAPPORTI CON IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE

Di seguito sono riepilogati i rapporti Patrimoniali ed Economici della Capogruppo Borgosesia S.p.A. nei confronti delle Società controllate e collegate.

SITUAZIONE FINANZIARIA - PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVO
S O C I E T A' NON
CORRENTE
CORRENTE CORRENTE
Crediti
finanziari
Crediti
commerciali
Crediti
finanziari
Altri
crediti
Altri debiti
finanziari
Debiti
commerciali
Altri
debiti
4438663 Canada Inc. 3.958
Anemos S.r.l. 345.000 23.098 (42.473)
Borgosesia Gestioni SGR S.p.a. In
liquidazione
8.845 72.092 (21.175) (16.795)
FLP S.r.l. 11.785 665.690 88.469
Goldfinger Ltda 3.611.384 2.000 (3.348.201) (7.520.256)
Il Faro S.r.l. 329.119 6.100 47.345 (41.746)
Penelope S.p.A. 2.073 (1.896.073) (120.000) (179.000)
SolarisUno S.r.l. 291.000 9.000
TOTALE CONTROLLATE E COLLEGATE 4.576.503 43.761 665.690 231.004 (5.244.274) (141.175) (7.800.270)
CONTO ECONOMICO
FINANZIARIO
S O C I E T A' Ricavi
commerciali
Costi per
servizi
Altri
proventi
operativi
Altri costi
operativi
Rettifica di
valore
partecipazio
ni e titoli
Accanto
namenti
Proventi Dividendi Oneri
4438663 Canada Inc. 500 722.345
4482409 Canada Inc. (2.581)
Anemos S.r.l. 10.500
Borgosesia Gestioni SGR
S.p.A. in liquidazione
42.173 34
FLP S.r.l. 5.500 (632.665) 13.457
Goldfinger Ltda 500
Il Faro S.r.l. 10.500
Penelope S.p.A. 16.614 (120.000) 4.251 (3.186.342) (38.211)
Rondine S.r.l. 5.000 600 (11.600) 6.421
SolarisUno S.r.l. 9.000 36.000
TOTALE CONTROLLATE E
COLLEGATE
100.287 (120.000) 4.885 (2.581) (3.819.007) (11.600) 19.877 758.345 (38.211)

Per i commenti alle voci incluse nella tabella sopra esposta e per i rapporti con le altre parti correlate si rimanda al paragrafo "Operazioni con parti correlate" nelle note illustrative.

STRUMENTI FINANZIARI

Borgosesia S.p.A. in liquidazione nell'ambito della propria attività, non ha fatto uso, nel trascorso esercizio, di strumenti finanziari derivati né esistono, con riferimento all'attività di questa, specifici rischi finanziari, di prezzo, di credito e di liquidità diversi da quelli che ne connotano il "core business".

Nessuna delle società controllate ha fatto uso di strumenti finanziari derivati nel corso dell'esercizio.

RISCHI DI BUSINESS

Le difficili condizioni di mercato, indotte dalla crisi finanziaria ed economica in atto, impongono una attenta riflessione su come fronteggiare i diversi rischi e le incertezze della liquidazione societaria con particolare riferimento agli obiettivi, alle politiche del Gruppo ed ai processi di gestione del capitale (la posizione finanziaria, la liquidità, i finanziamenti).

Fattori di rischio relativi alla situazione di liquidazione della capogruppo Borgosesia S.p.A. in liquidazione ed alle difficoltà finanziarie del Gruppo

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 evidenzia un patrimonio netto consolidato di Euro 28.459 migliaia (di cui riferibili al Gruppo Euro 28.075 migliaia), al netto di una perdita consolidata di Euro 5.634 migliaia (di cui riferibile al Gruppo per Euro 5.618 migliaia), che deriva principalmente dagli oneri al servizio dell'indebitamento finanziario, da:

  • dalla rettifica di valore di una società collegata per complessivi 2,19 €/mln;
  • dalla svalutazione, per adeguamento al minor fair value rispetto al costo, delle rimanenze d'immobili per 0,36 €/mln e dall'adeguamento al fair value di investimenti immobiliari per 0,44 €/mln;
  • dagli oneri finanziari prevalentemente al servizio degli Istituti bancari e società di leasing per complessivi 1,1 €/mln;
  • da accantonamenti a fondo rischi per complessivi 0,66 €/mln;
  • da svalutazione di crediti ed ammortamenti per complessivi 0,48 €/mln.

Alla stessa data, inoltre, le passività correnti consolidate superano le attività correnti consolidate per Euro 16.685 migliaia. Si segnala inoltre che le principali passività correnti consolidate includono:

  • un saldo di conto corrente di € 7,82 milioni accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze (Gruppo Intesa – San Paolo) garantito da ipoteca di primo grado iscritta sul terreno di proprietà di Borgosesia Spa in liquidazione, sito in Prato località Macrolotto e scaduto al 31 dicembre 2010 di cui nel 2013 è stato effettuato un parziale rimborso per € 1.558 migliaia, nessun rimborso è stato effettuato nel corso del 2014 e del 2015, periodo durante il quale il saldo si è incrementato per i soli interessi maturati;
  • mutuo accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze di originari € 6.500 migliaia oltre 538 migliaia per interessi così per € 7,04 milioni interamente scaduto, (garantito anche dalle azioni proprie in portafoglio pari a n. 7.554.583 azioni ordinarie), deriva dall'operazione di fusione per incorporazione della Gabbiano S.p.a. in Borgosesia S.p.a. e si riferisce ad un finanziamento di originari € 13.000.000 stipulato con la Cassa di Risparmio di Firenze, per il quale Borgosesia S.p.a. ha

aderito all'accordo siglato tra l'Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni dell'Osservatorio banche-imprese in data 3 agosto 2009. Da tale accordo la società ha ottenuto la sospensione delle rate scadenti ad aprile 2010, posponendo così al 30 aprile 2015 la data di estinzione di tale finanziamento.

La capogruppo Borgosesia S.p.A. (la "Società") è stata posta in liquidazione in data 30 novembre 2015 e conseguentemente è venuto meno il presupposto della continuità aziendale. Pertanto, nonostante siano stati applicati - nella predisposizione del Bilancio al 31 dicembre 2015 - i medesimi principi contabili utilizzati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2014, tutte le attività sono state valutate secondo le stime effettuate sul presunto valore di realizzo nell'ambito della fase di liquidazione. Al riguardo, si precisa tuttavia che il Bilancio al 31 dicembre 2015 non ha la finalità di rappresentare in che misura le attività della Società e del Gruppo saranno in grado di rimborsare l'insieme delle passività in essere al termine della fase di liquidazione, in quanto le passività sono state rilevate in conformità ai criteri stabiliti dai principi IFRS, senza tuttavia rilevare quelle passività che potranno venirsi a determinare per il completamento della procedura di liquidazione, dal momento che queste ultime verranno iscritte al momento in cui sorgeranno le relative obbligazioni.

Il bilancio di Borgosesia S.p.A. in Liquidazione chiuso al 31 dicembre 2015 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS. L'assenza di documenti IFRS in grado di chiarire le difficoltà valutative esistenti nella situazione di perdita del requisito della continuità aziendale e la necessità di applicare integralmente i principi IFRS, hanno reso particolarmente complesso il processo di predisposizione del Bilancio al 31 dicembre 2015, essendo necessaria una valutazione di ogni singolo principio IFRS applicabile, alla luce della specifica situazione che contraddistingue le circostanze ed i fatti che caratterizzano la fase di vita della società. In tale contesto si rileva peraltro come i Liquidatori abbiano ricercato, in base alle informazioni disponibili ed in base all'analisi dei criteri previsti nell'ambito dei singoli principi IFRS, di fornire una rappresentazione contabile sostanzialmente conforme agli IFRS . Nello svolgimento delle suddette analisi i Liquidatori si sono ispirati nell'individuazione dei criteri di valutazione anche al contenuto della Guida Operativa 5 dell'Organismo Italiano di Contabilità ("I bilanci di liquidazione delle imprese IAS compliant") nella misura in cui la stessa sia stata ritenuta applicabile alla fattispecie e non in contrasto con altre prescrizioni degli IFRS.

La particolare situazione in cui si trovano la Società e il Gruppo alla data di riferimento del bilancio genera significative incertezze nella stima dei valori di realizzo delle attività e delle possibili passività, che potrebbero derivare in futuro per il Gruppo. In particolare si precisa che, con riferimento alla stima dei valori di realizzo, gli stessi sono stati determinati anche sulla base di perizie redatte da esperti indipendenti presupponendo che il processo di liquidazione possa avvenire in maniera ordinata, con la gradualità necessaria per massimizzare i valori di realizzo degli asset aziendali. Tale assunto presuppone altresì che le banche finanziatrici accettino la proposta finanziaria, contenente gli stessi valori di realizzo, che i liquidatori si accingono a presentare per la completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015. I succitati assunti sono stati in generale adottati dai Liquidatori quali criteri di riferimento nella redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, e sulla base dello stesso si è ritenuto di poter applicare i singoli principi IFRS. Si rileva che un eventuale dissenso delle banche finanziatrici rispetto a tale proposta, ed una conseguente loro richiesta di immediato rimborso dei debiti finanziari in essere, determinerebbe la necessità per il Gruppo di procedere ad una dismissione in tempi più rapidi dei propri asset, circostanza che potrebbe determinare il conseguimento di valori di realizzo inferiori, rispetto a quelli riflessi nel Bilancio al 31 dicembre 2015.

Nella redazione del bilancio i Liquidatori hanno altresì tenuto conto delle informazioni allo stato disponibili, ed in particolare dello stato di liquidazione del Gruppo e delle azioni intraprese nell'ambito del nuovo piano di dismissioni definito a seguito della messa in liquidazione della Società.

Occorre, inoltre, rilevare con riferimento all'atto di citazione notificato alla Borgosesia S.p.A. in liquidazione in data 28 febbraio 2016 ed avente ad oggetto, in via principale, la richiesta di dichiarazione di invalidità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria assunta in data 30 novembre 2015, descritta in precedenza, che il Collegio dei Liquidatori, supportato dal parere dei propri consulenti legali incaricati, ritiene che i motivi invocati per richiedere l'invalidità della delibera assembleare di cui all'atto di citazione pervenuto non sono in grado di condurre all'inefficacia della suddetta delibera. E' comunque opportuno segnalare che un eventuale, esito negativo del suddetto contenzioso potrebbe comportare l'invalidità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria della Borgosesia S.p.A. con conseguenti effetti sui criteri di redazione del bilancio precedentemente citati.

Quanto sopra evidenziato, e segnatamente: i) il mancato perfezionamento di un piano liquidatorio, in corso di definizione; ii) la mancata finalizzazione degli accordi con gli istituti di credito; iii) la possibilità che gli assets del Gruppo vengano dismessi in tempi e secondo condizioni di realizzo differenti da quelle assunte per la loro valutazione dai menzionati esperti indipendenti, anche in considerazione della particolare natura degli attivi e delle condizioni di mercato esistenti al momento della vendita; iv) le eventuali conseguenze che potrebbero derivare da un esito negativo del contenzioso intrapreso dagli azionisti di minoranza, configura il sussistere di potenziali incertezze con riferimento ai criteri di valutazione utilizzati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, con possibili effetti significativi sui valori contabili riflessi nello stesso.

I Liquidatori ritengono tuttavia che allo stato attuale, il percorso liquidatorio proseguirà secondo modalità e tempistiche compatibili con l'obiettivo di massimizzare i valori di realizzo del patrimonio della Società tali da garantire la completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015 per le seguenti considerazioni:

  • il piano liquidatorio è in corso di definizione e verrà a breve sottoposto agli istituti di credito;
  • la finalizzazione dell'accordo con gli istituti di credito è ritenuta possibile: i)in considerazione dell'immutato atteggiamento delle controparti nel periodo successivo alla delibera di liquidazione della Società; ii) in quanto le condizioni che verranno proposte saranno in linea con quanto generalmente accettato dal sistema bancario;
  • gli attivi patrimoniali risultano essere apprezzabilmente superiori rispetto alla debitoria scaduta;
  • il percorso liquidatorio previsto attualmente si svolgerà in un arco temporale mediolungo tale da non far prevedere dismissioni di attività a valori inferiori rispetto a quelli risultanti dal bilancio al 31 dicembre 2015;
  • i motivi/vizi invocati nell'atto di citazione del 28 febbraio 2016, così come da parere legale non sembrano in grado di far pervenire alla nullità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione.

Rischi connessi alle condizioni generali dell'economia

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari

fattori che compongono il quadro macro-economico nei vari paesi e settori in cui lo stesso opera. L'economia mondiale è in costante crescita dall'inizio del 2015.

L'attività resta vivace negli Stati Uniti, sostenuta dal miglioramento dei bilanci delle famiglie e dal clima di maggiore fiducia tra i consumatori. Positivi anche i principali parametri del mercato del lavoro, mentre l'inflazione si è mantenuta su livelli modesti, riflettendo l'andamento delle quotazioni petrolifere e l'apprezzamento del dollaro.

In Giappone la ripresa è moderata. L'aumento delle esportazioni è inferiore alle aspettative e l'inflazione continua a scendere, mentre la fiducia di imprese e consumatori è ancora modesta.

In Cina sono state introdotte misure di stimolo per sostenere la domanda di abitazioni da parte delle famiglie e, dunque, agevolare la ripresa dei consumi e contrastare il rallentamento della crescita.

Nel Regno Unito l'economia ha continuato a espandersi a ritmi robusti, guidata dalle esportazioni, mentre la seconda parte dell'anno dovrebbe essere sostenuta dall'aumento della domanda interna. Anche se la correzione dei bilanci del settore pubblico e privato può frenare la crescita, si prevede che il calo dei prezzi dei beni energetici e il buon andamento del mercato del lavoro sosterranno il reddito disponibile reale delle famiglie e, in generale, l'attività economica.

In crescita l'ottimismo anche nell'area euro, dove le recenti misure di politica monetaria, il basso livello dei corsi petroliferi e il deprezzamento dell'euro dovrebbero contribuire a rafforzare gradualmente la ripresa. D'altra parte, però, nonostante qualche segnale di miglioramento nel mercato del lavoro, la disoccupazione resta elevata e la capacità produttiva inutilizzata dovrebbe diminuire solo gradualmente. Restano alte le incertezze derivanti dalla crisi greca.

Il settore immobiliare registra un clima di crescenti ottimismo e fiducia. Dopo un biennio 2012-2013 fortemente negativo a livello mondiale, il 2014 ha segnato una fase di stabilizzazione. Il 2015 è l'anno della svolta nella maggior parte dei mercati.

I rischi del sistema economico e l'elevato tasso di disoccupazione rallentano la ripresa in alcuni Paesi, ma un progressivo allineamento tra le diverse nazioni è atteso nel corso del 2016. Il comparto residenziale mostra un andamento differenziato a seconda dei Paesi e dei segmenti di mercato.

Negli Stati Uniti il mercato è in decisa ripresa, sia in termini di fatturato che di prezzi, e le previsioni sono di un rafforzamento nel prossimo anno.

In Europa, la crescita è guidata dall'Irlanda, che nel 2016 dovrebbe segnare l'aumento delle quotazioni più consistente a livello europeo.

Positivo il trend in Germania, grazie allo scenario economico, alla piena occupazione e alle condizioni favorevoli di finanziamento alle imprese.

Nel Regno Unito il mercato è sostenuto da una domanda elevata, sia interna che estera, e dal basso livello dei tassi di interesse, che ha un effetto superiore ad altre nazioni, visto che la maggior parte dei mutui è a tasso variabile.

Tra i Paesi in difficoltà il Belgio, a causa soprattutto del taglio delle agevolazioni fiscali, l'Olanda, frenata dall'alto debito delle famiglie, e il Portogallo, con una domanda debole. Per la prima volta, dopo parecchi anni si prevede un rallentamento del mercato svizzero, perché le restrizioni al credito e l'apprezzamento del franco limitano la domanda da parte degli investitori internazionali.

La ripresa della domanda residenziale europea è sostenuta anche da un atteggiamento meno restrittivo delle banche, accompagnato dai tassi di interesse favorevoli. Nel primo semestre 2015 il mercato degli uffici ha registrato un consistente miglioramento, anche perché, per la prima volta dopo sette anni, l'aumento degli investimenti è accompagnato dalla crescita della domanda di spazi, grazie alla nascita di nuove aziende.

Il miglioramento dello scenario economico e il processo di ristrutturazione dei patrimoni

degli investitori dovrebbero garantire un aumento dell'attività nel prossimo biennio, anche se il ritmo sarà discontinuo. La crescita dei mercati è frenata dalla carenza di offerta di prodotto di qualità, poiché l'attività edilizia è in aumento ma i nuovi prodotti verranno immessi sul mercato solo nel biennio 2016-2017. Ne discende un forte aumento delle prevendite e lo spostamento di una parte della domanda verso prodotti e aree geografiche secondari. L'assorbimento è in aumento, ma le vacancy rate registrano un calo modesto, in quanto la carenza di offerta di prodotti nuovi è compensata dalla costante immissione sul mercato di spazi di seconda mano da parte delle società che si spostano verso uffici più efficienti.

La ripresa dei consumi guida una rapida espansione del settore commerciale negli Stati Uniti, mentre in Europa il trend è differenziato.

Gli andamenti sono positivi nei Paesi caratterizzati da un quadro economico in espansione, come Regno Unito, Germania e Svezia, o da una domanda di beni di consumi in forte crescita, come i Paesi dell'Europa dell'est. Qualche segnale di miglioramento anche nell'Europa del sud, ma una reale crescita dei principali parametri non è attesa prima della seconda parte del 2016. L'interesse degli investitori è polarizzato sui centri commerciali situati all'interno delle aree urbane con un ampio bacino d'utenza o dotati di un elevato numero di servizi, mentre i centri commerciali tradizionali nelle aree periferiche hanno un alto livello di vacancy.

In aumento l'interesse per i progetti innovativi e legati all'e-commerce, mentre l'attenzione per la piccola distribuzione è limitata agli spazi di lusso nelle top location delle città più importanti. La costruzione di nuovi centri commerciali è concentrata nei mercati emergenti, soprattutto Russia e Turchia.

Nell'Europa occidentale l'attività edilizia è dominata dai processi di ristrutturazione dei complessi esistenti.

Il comparto industriale ha evidenziato notevoli segnali di miglioramento nella prima parte del 2015, anche se persiste la disomogeneità tra aree geografiche e segmenti di mercato. Tra i settori a maggiore potenziale di crescita si colloca la logistica, sia in Europa che nel resto del mondo, per i rendimenti mediamente più elevati rispetto agli altri settori e per le prospettive di rapido sviluppo in relazione alla diffusione del commercio elettronico. Si assiste alla concentrazione della domanda da un lato sugli spazi di grandi dimensioni, superiori a 50mila mq, che rispondono alle esigenze delle società intenzionate a centralizzare le operazioni. Dall'altro, è in aumento la richiesta di spazi di piccole dimensioni, situati nei pressi dei centri urbani. La tendenza è destinata a consolidarsi nel prossimo futuro, con una crescente attenzione verso gli spazi dotati di elevata flessibilità e alto contenuto tecnologico. Poiché l'offerta di spazi di grandi dimensioni è vicina a zero in molti mercati, si tratta di uno dei comparti più interessanti per gli sviluppatori, che si concentrano sui parchi logistici multi-tenant.

Tanto premesso, va da sé che ogni evento macro-economico suscettibile di avere effetti negativi nei settori in cui il Gruppo opera potrebbe incidere in maniere significativamente negativa sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla situazione finanziaria.

Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari e alla liquidità

Il bilancio consolidato al 31/12/2015 evidenzia un patrimonio netto consolidato di € 28.459 migliaia (di cui riferibili al Gruppo € 28.075 migliaia) al netto di una perdita consolidata di € 5.634 migliaia (di cui riferibile al gruppo per € 5.618 migliaia) che deriva principalmente dagli oneri al servizio dell'indebitamento finanziario, dall'adeguamento delle rimanenze e investimenti immobiliari ai valori di mercato, da rettifiche di valore di una società collegata alla stessa data. Si segnala inoltre che le principali passività correnti consolidate includono:

  • un saldo di conto corrente di € 7,82 milioni accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze (Gruppo Intesa – San Paolo) garantito da ipoteca di primo grado iscritta sul terreno di proprietà di Borgosesia Spa in liquidazione, sito in Prato località Macrolotto e scaduto al 31 dicembre 2010 di cui nel 2013 è stato effettuato un parziale rimborso per € 1.558 migliaia, nessun rimborso è stato effettuato nel corso del 2014 e del 2015, periodo durante il quale il saldo si è incrementato per i soli interessi maturati;
  • mutuo accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze di originari € 6.500 migliaia oltre 538 migliaia per interessi così per € 7,04 milioni interamente scaduto, (garantito anche dalle azioni proprie in portafoglio pari a n. 7.554.583 azioni ordinarie), deriva dall'operazione di fusione per incorporazione della Gabbiano S.p.a. in Borgosesia S.p.a. e si riferisce ad un finanziamento di originari € 13.000.000 stipulato con la Cassa di Risparmio di Firenze, per il quale Borgosesia S.p.a. ha aderito all'accordo siglato tra l'Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni dell'Osservatorio banche-imprese in data 3 agosto 2009. Da tale accordo la società ha ottenuto la sospensione delle rate scadenti ad aprile 2010, posponendo così al 30 aprile 2015 la data di estinzione di tale finanziamento.

In data 14/03/2016 il Collegio dei Liquidatori ha presentato al ceto bancario creditore un'informativa preliminare sul percorso che lo stesso ha iniziato per la realizzazione del patrimonio di proprietà del Gruppo Borgosesia.

Seppure nell'incertezza legata all'esito di un eventuale mancato accordo con il sistema bancario per la sistemazione della debitoria scaduta il Collegio dei Liquidatori ritiene che la proposta che verrà presentata, ad oggi in corso di definizione, recepirà condizioni in linea con quanto generalmente accettato dal sistema bancario. Per una panoramica più estesa del rischio connesso al fabbisogno di mezzi finanziari ed alla liquidità con particolare riferimento allo stato di liquidazione si rinvia al paragrafo "elementi di incertezza relativi al percorso liquidatorio ed ai criteri di valutazione delle attività". Le analisi dei liquidatori evidenziano la disponibilità di risorse finanziarie, rivenienti anche dallo scioglimento del Fondo Gioiello in liquidazione previsto nel corso del 2016, adeguate rispetto al fabbisogno (escluso l'indebitamento finanziario scaduto) richiesto per la prosecuzione del processo liquidatorio.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse

Il Gruppo utilizza varie forme di finanziamento finalizzate alla copertura dei fabbisogni delle proprie attività. Variazioni nei livelli dei tassi di interesse di mercato influenzano il costo delle varie forme di finanziamento incidendo sul livello degli oneri finanziari.

Coerentemente con le proprie politiche di gestione del rischio, il Gruppo monitora costantemente i rischi relativi alle oscillazioni dei tassi di interesse valutando l'eventuale ricorso a strumenti finanziari di copertura. Nell'esercizio 2015 non sono state attivate operazioni di copertura finanziaria.

Nonostante tali politiche di gestione del rischio, repentine fluttuazioni dei tassi di interesse potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio

Il Gruppo opera con investimenti immobiliari in paesi non appartenenti all'area Euro ed è quindi esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio.

Repentine fluttuazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

Rischi connessi al management

I risultati del Gruppo dipendono anche dalla qualità e abilità dei propri Amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business. Il venir meno dell'apporto professionale da parte di un amministratore esecutivo o altre risorse chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive, sulle attività e sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

Rischi connessi ai rapporti con i clienti

Nell'attuale contesto di incertezza del quadro macroeconomico, il Gruppo è esposto a rischi relativi alla continuità di rapporto con i clienti, in particolare con riferimento al settore immobiliare. Conseguentemente, l'interruzione per qualunque ragione dei rapporti commerciali esistenti con uno o più clienti potrebbe determinare effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Altre informazioni

In ossequio a quanto indicato all'articolo 79 del Regolamento approvato dalla Consob con delibera n. 11971/99, si espone l'informativa sulle partecipazioni detenute dagli amministratori, liquidatori, dai sindaci e dai direttori generali nell'emittente e nelle società da questa controllate, fornite in forma tabellare, secondo quanto previsto dallo schema 3C:

Cognome e
nome
Società
partecipata
N°azioni
possedute alla
fine
dell'esercizio
precedente
N°azioni
acquistate
nell'anno
N°azioni vendute
nell'anno
N°azioni
possedute alla
fine dell'esercizio
in corso
Rossi Nicola
(1)
Borgosesia S.p.A.
in liquidazione
5.000 - - 5.000
Colotto Fabio Rondine S.r.l. in 3.000 1.187
(2) liquidazione (A) (pari al 3%) - - (pari al 3%)

Partecipazioni degli Amministratori, Liquidatori, dei Sindaci e dei Direttori Generali

Note

(A) Il capitale sociale, di Euro 39.575, della società Rondine S.r.l. in liquidazione è diviso in quote e non in azioni essendo la stessa a responsabilità limitata. In data 19 febbraio 2016 la società ha approvato il bilancio finale di liquidazione al 31 dicembre 2015 dal quale emerge un patrimonio netto nullo, la presentazione della cancellazione in CCIAA è effettuata in data 15.03.2016.

(1) Rossi Nicola è stato nominato liquidatore di Borgosesia S.p.A. in liquidazione con verbale dell'assemblea straordinaria del 30.11.2015 e con effetto dal 02.12.2015.

(2) Colotto Fabio, presidente del consiglio di amministrazione di Borgosesia S.p.A. fino alla data del 02.12.2015.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Si evidenzia peraltro come tutte le operazioni perfezionate fra le società del Gruppo e parti correlate risultino concluse a normali condizioni di mercato. Il Consiglio di Amministrazione adotta misure volte ad assicurare che le operazioni nelle quali un amministratore sia portatore di un interesse, per conto proprio o di terzi, e quelle poste in essere con parti correlate vengano compiute in modo trasparente e rispettando criteri di correttezza sostanziale e procedurale così come disposto dalla "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate" approvata dallo stesso Consiglio di Amministrazione in data 30 novembre 2010. Per un elenco dei rapporti patrimoniali ed economici in essere con parti correlate si rimanda al paragrafo delle note esplicative "Operazioni con parti correlate".

ASSETTI PROPRIETARI

A mente delle disposizioni portate dall'articolo 123-bis del D.Lgs 58/1998 si precisa quanto segue:

• Struttura del capitale sociale

Alla chiusura dell'esercizio il capitale sociale risulta così composto:

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
n° azioni Importo n° azioni Importo
Azioni ordinarie
Azioni di risparmio (non convertibili)
37.935.251
894.412
27.907.824
1.073.295
37.935.251
894.412
53.922.301
1.073.295
TOTALE 38.829.663 28.981.119 38.829.663 54.995.596

Il capitale sociale al 31 Dicembre 2015 ammonta a complessivi Euro 28.981.119 e risultata ridotto rispetto al 31 Dicembre 2014 (pari ad Euro 54.995.596) a seguito dell'assemblea straordinaria dei soci del 09 Giugno 2015 che ha deliberato, stante la fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile, la copertura delle perdite cumulate per complessivi Euro 37.046.083 mediante:

  • riduzione del capitale sociale per complessivi Euro 26.014.476;
  • riduzione della riserva legale per Euro 10.999.119;
  • riduzione dell'avanzo di fusione Gabbiano per Euro 32.487.

Azioni proprie

Si precisa che, l'assemblea degli Azionisti del 20 dicembre 2013 aveva deliberato l'annullamento di n. 7.000.000 di azioni in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2357 comma 3 c.c., alla data del 23 Giugno 2015 la società Monte Titoli S.p.A., a seguito dell'autorizzazione del depositario, ha provveduto allo scarico contabile delle residue n. 2.445.417 azioni proprie, già precedentemente annullate, per le quali erano pendenti le operazioni di cancellazione.

Pertanto al 31 dicembre 2015 la Borgosesia S.p.A. detiene direttamente n° 7.554.583 azioni proprie rappresentanti il 19,914 % circa del capitale ordinario, tutte acquisite in dipendenza della fusione della controllante Gabbiano Spa, risultano avere un valore di carico complessivamente pari ad Euro 17.848.451,98 e lo stesso è portato a diretto decremento della equivalente riserva indisponibile alimentata mediante utilizzo della riserva di sovrapprezzo azioni.

Il valore unitario delle azioni proprie in portafoglio, pari ad Euro 2,3626 si confronta, a fine esercizio, con un valore contabile (determinato dividendo il valore contabile del patrimonio netto consolidato, maggiorato in ragione delle azioni proprie iscritte a riduzione dello stesso e decurtato il valore delle azioni di risparmio, per il numero di azioni ordinarie) di Euro 1,150 ed una quotazione di Borsa al 31 dicembre 2015 di Euro 0,290 per le azioni ordinarie e di Euro 0,390 per le azioni di risparmio.

Il trattamento privilegiato spettante alle azioni di risparmio in ordine alla distribuzione dei dividendi è regolato dall'articolo 27 del vigente statuto di seguito riportato:

Art. 27) Ripartizione degli utili e pagamento dei dividendi

L'utile netto di bilancio, dopo il prelievo del 5% per la Riserva legale sino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale, sarà così ripartito:

  • a) alle azioni di risparmio verrà assegnato un dividendo fino alla concorrenza del 5% del loro valore nominale;
  • b) l'utile eccedente, se l'Assemblea ne delibera la distribuzione, sarà attribuito alle azioni ordinarie fino alla concorrenza del 3% del loro valore nominale;
  • c) il residuo sarà attribuito in misura uguale sia alle azioni di risparmio sia alle azioni ordinarie. Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore al 5% del loro valore nominale, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi. In caso di distribuzione di riserve le azioni di risparmio hanno gli stessi diritti delle altre azioni.

Il pagamento dei dividendi è effettuato nei modi, luoghi e termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione. I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui si rendono esigibili si prescrivono a favore della società.

  • d) Non vi sono restrizioni al trasferimento di titoli quali, ad esempio, limiti al possesso di titoli o la necessità di ottenere il gradimento da parte della società o di altri possessori di titoli;
  • e) partecipazioni rilevanti

Alla data di stesura della presente relazione gli azionisti detentori di una partecipazione al capitale sociale (Azionariato ordinario) superiore al 2% risultano essere i seguenti:

Azionista Diretto Quota % su Capitale Votante Quota % su Capitale Ordinario
Dichiarante ovvero
soggetto posto al
vertice della catena
partecipativa
Titolo di
Possesso
di cui Senza Voto di cui Senza Voto
Denominazione Quota il Voto Spetta a Quota il Voto Spetta a
% Quota
%
Soggetto Quota % % Quota
%
Soggetto Quota %
DAMA SRL Proprieta' 16.663 0.000 16.663 0.000
CDR REPLAY SRL Totale 16.663 0.000 16.663 0.000
Totale 16.663 0.000 16.663 0.000
BINI GIANNA Proprieta' 11.816 0.000 11.816 0.000
BINI GIANNA Totale 11.816 0.000 11.816 0.000
Totale 11.816 0.000 11.816 0.000
ZUCCHI VERA Proprieta' 5.673 0.000 5.673 0.000
ZUCCHI VERA Totale 5.673 0.000 5.673 0.000
Totale 5.673 0.000 5.673 0.000
BORGOSESIA SPA IN BORGOSESIA SPA Proprieta' 19.914 19.914 19.914 19.914
LIQUIDAZIONE IN LIQUIDAZIONE Totale 19.914 19.914 19.914 19.914
Totale 19.914 19.914 19.914 19.914
BINI CRISTINA Proprieta' 11.842 0.000 11.842 0.000
BINI CRISTINA Totale 11.842 0.000 11.842 0.000
Totale 11.842 0.000 11.842 0.000
BINI GABRIELE Proprieta' 10.428 0.000 10.428 0.000
BINI GABRIELE Totale 10.428 0.000 10.428 0.000
Totale 10.428 0.000 10.428 0.000
BINI GIANNETTO Proprieta' 10.187 0.000 10.187 0.000
BINI GIANNETTO Totale 10.187 0.000 10.187 0.000
Totale 10.187 0.000 10.187 0.000

Fonte: http://www.consob.it/main/emittenti/societa_quotate/index.html

  • a) non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo;
  • b) non esistono particolari meccanismi di esercizio dei diritti di voto nel caso di partecipazione azionaria dei dipendenti nell'ipotesi in cui il diritto di voto sia esercitato direttamente da questi ultimi;
  • c) non esistono restrizioni al diritto di voto, termini imposti per l'esercizio del diritto di voto o sistemi in cui, con la cooperazione della società, i diritti finanziari connessi ai titoli sono separati dal possesso di titoli. In conformità alle norme di legge vigenti le azioni di risparmio e le azioni proprie non hanno diritto di voto;
  • d) In data 9 dicembre 2013, successivamente modificato in data 22 gennaio 2014 ed aggiornato al 29 maggio 2015, è stato stipulato un patto parasociale ex articolo 122 del D.Lgs 58/1998 e 127 e ss. del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999 tra gli azionisti (i) Gabriele Bini, (ii) Gianna Bini, (iii) Giannetto Bini, (iv) Vera Zucchi e (v) Cristina Bini.

In conformità al disposto dell'art. 129 del Regolamento Emittenti Consob, il patto ed il successivo accordo modificativo sono consultabili per estratto al seguente indirizzo: http://www.borgosesiaspa.com/patti-parasociali.

Con tale Patto i sopra indicati azionisti paciscenti si sono peraltro impegnati a riunirsi nell'Assemblea del Sindacato (a) in occasione di ogni assemblea ordinaria o straordinaria di Borgosesia, (b) in vista dell'esercizio dei diritti sociali diversi dal diritto di voto nonché (c) in ogni altra ipotesi prevista all'interno del Patto, al fine di determinare l'esercizio dei propri diritti sociali.

Nell'ipotesi di trasferimento delle azioni sindacate, i paciscenti si sono obbligati a rispettare quanto indicato ai punti 4.1, 4.2, 4.3, 4.4 e 4.5 del Patto. In particolare qualora un paciscente intenda trasferire, in tutto o in parte, le proprie Azioni Sindacate a una terza parte, il medesimo dovrà preventivamente offrire in prelazione tali azioni agli altri paciscenti.

Gli altri paciscenti potranno esercitare il diritto di prelazione pro quota, ossia proporzionalmente alle azioni sindacate rispettivamente detenute. Laddove uno o più degli altri paciscenti non esercitino il proprio diritto di prelazione sulle azioni sindacate offerte, i restanti paciscenti avranno il diritto di prelazione anche su tali ulteriori azioni.

Il diritto di prelazione potrà essere esercitato dagli altri paciscenti unicamente con riguardo a tutte le Azioni Sindacate Offerte. Nell'ipotesi in cui gli altri paciscenti non esercitino il diritto di prelazione, troverà applicazione una specifica procedura di gradimento;

  • e) alla nomina dei componenti il consiglio di amministrazione ed il collegio sindacale si procede sulla base di liste depositate dagli azionisti in conformità alle disposizioni di legge vigenti e recepite dagli articolo 13 e 24 del vigente statuto sociale;
  • f) non esistono deleghe per gli aumenti di capitale ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile ovvero poteri in capo agli amministratori per emettere strumenti finanziari partecipativi nonché autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie;
  • g) non esistono accordi significativi dei quali la società o sue controllate siano parti e che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della società;
  • h) non esistono accordi tra la società e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa di questi o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto.

CONTROVERSIE LEGALI

Si comunica che, in data 28 febbraio 2016, Borgosesia S.p.A. in liquidazione (la "Società" o l'"Emittente") ha ricevuto – a mezzo posta elettronica certificata – la notifica di un atto di citazione presentato da alcuni soci che, complessivamente, detengono più del 20% del capitale sociale dell'Emittente avente ad oggetto, in via principale, la richiesta di dichiarazione di invalidità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria della Società assunta in data 30 novembre 2015 e, in subordine, la richiesta dell'eventuale risarcimento del danno sofferto da parte attrice da quantificarsi in corso di giudizio.

In particolare, con il sopra menzionato atto di citazione i sopra indicati azionisti hanno contestato la deliberazione assunta dall'assemblea straordinaria per violazione dei doveri informativi e degli obblighi previsti dal TUF, ex artt. 122, comma 5, lett. d) e art. 125 – ter del TUF e per abuso del voto in danno dei soci di minoranza.

Si informa altresì che la Società sta valutando le iniziative da intraprendere in sede giudiziale.

Per altre controversie, si rimanda a quanto illustrato nelle note esplicative della sezione "Garanzie non risultanti dallo Stato Patrimoniale" e nei commenti ai "Fondi Rischi ed Oneri" correnti e non correnti sia del bilancio consolidato che del bilancio d'esercizio.

INFORMAZIONI SUL PERSONALE

Non vi sono stati incidenti sul lavoro.

INFORMAZIONI MODELLO ORGANIZZATIVO AI SENSI DEL DLGS. 231/01

Il Collegio dei Liquidatori si è riservato di valutare l'adozione dei modelli di organizzazione e gestione ai sensi del D.Lgs. 8/06/2001 n. 231.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NELL'ESERCIZIO

L'esercizio 2015 si compone di due periodi:

  • Dal 1 gennaio 2015 al 1 dicembre 2015 la gestione era affidata ad un Consiglio di Amministrazione.
  • Dal 2 dicembre 2015 al 31 dicembre 2015 è stato nominato un Collegio dei liquidatori ed è iniziata la fase liquidatoria.

Fatti significativi della gestione degli amministratori dal 1.1.2015 al 1.12.2015

I fatti rilevanti di seguito riportati sono stati rilevati dal bilancio al 31.12.2014, dalla semestrale al 30.06.2015, dalle trimestrali al 31.03.2015 e 30.09.2015, nonché dal Rendiconto della Gestione ex art. 2487 bis, comma 3, del Codice Civile così come redatti dagli amministratori di Borgosesia S.p.A..

Nel primo semestre del 2015 l'attività degli Amministratori è proseguita nella realizzazione delle ulteriori attività previste nel Piano Industriale 2014-2016.

Gli amministratori hanno proseguito la trattativa con gli Istituti di Credito per la definizione delle operazioni e della manovra finanziaria volte al risanamento della debitoria ed al riequilibrio finanziario del Gruppo. In data 28 luglio 2015 gli Amministratori hanno presentato agli Istituti di Credito un aggiornamento della proposta di rinegoziazione della debitoria scaduta, le cui condizioni prospettate erano in linea con quanto generalmente accettato dal sistema bancario.

In data 10 giugno è stato notificato alla Capogruppo un P.v.c. dall'Agenzia delle Entrate di Prato. Quest'ultimo è il risultato di un accesso effettuato in data 22 gennaio 2015 presso la sede amministrativa della società per eseguire una verifica fiscale a carattere generale per il periodo d'imposta 2012 estesosi poi anche agli anni 2010-2011 e 2013. In data 10 Agosto la società ha predisposto e depositato le proprie memorie avverse al P.V.C. ex art.12 legge 212/2000 sia all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Prato, competente per l'anno 2012 e successivi, sia all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Biella competente per gli anni 2010 e 2011. A fronte del suddetto p.v.c., in data 30 novembre 2015, sono pervenuti alla società gli avvisi di accertamento n. T7Q0E0100821/2015 (rettifiche Ires), n. T7Q0C0100840/2015 (rettifiche Irap) relativi al solo periodo d'imposta 2010.

Nel corso del mese di Luglio gli Amministratori della Capogruppo hanno terminato tutti gli adempimenti necessari alla chiusura ed alla liberazione definitiva della sede di Biella ed hanno deciso quindi di destinare i due immobili di proprietà ivi situati, precedentemente utilizzati strumentalmente, alla vendita.

In data 6 agosto 2015 la Capogruppo ha presentato l'istanza di rateizzazione della cartella di Equitalia n. 136/2015 per complessivi euro 1.563.540 circa relativa all'imposta sostitutiva straordinaria del 5% da commisurarsi al valore delle quote possedute al 31 dicembre 2010 nel Fondo Immobiliare Chiuso il Gioiello. Il piano di ammortamento, pervenuto a seguito dell'accettazione della istanza di rateizzazione, prevede il pagamento di n. 72 rate mensili a partire dal 04 novembre 2015, per un ammontare comprensivo di interessi di dilazione pari ad euro 1.724.386 circa.

In data 5 settembre 2015 la Direzione Provinciale di Biella dell'Agenzia delle Entrate ha notificato a carico della Gabbiano S.p.A. (società incorporata per fusione inversa in Borgosesia S.p.A. in esercizi precedenti) un avviso di accertamento (n. T7q0801000407) Più nello specifico la Direzione Provinciale di Biella, pur operando formale rinvio al p.v.c. 10 giugno 2015, ha rielaborato gli esiti dell'attività istruttoria eseguita dalla Direzione Provinciale di Prato, assumendo che la Società: "…abbia conseguito, nell'anno di imposta 2006, una plusvalenza dell'importo di euro 13.000.000…". La ripresa quantitativamente ammonta ad euro 4.345.000 ai fini dell'ires e ad euro 4.346.032 ai fini delle sanzioni. È seguita alla notifica dell'avviso di accertamento una fase di accertamento con adesione, sollecitata dalla Società, il cui esito è stato negativo, non essendosi raggiunto un accordo in merito ad una condivisa rideterminazione dell'imponibile dovuto. Occorre peraltro ricordare che, in sede di accertamento con adesione, l'iniziale misura dell'imponibile preteso è stata significativamente ridotta della metà circa. Alla luce dell'esito negativo della fase di adesione, è stato presentato ricorso alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Biella, con richiesta di sospensione cautelare dell'esecuzione dell'atto impugnato, deducendo motivi attinenti alla nullità ed all'annullabilità dell'atto impugnato, oltre che motivi di merito. Riferendosi a periodo di imposta antecedente alla fusione per incorporazione della società Gabbiano in Borgosesia S.p.A., l'eventuale sopravvenienza passiva che dovesse comunque manifestarsi, è coperta da una garanzia rilasciata da alcuni azionisti della società Gabbiano S.p.A. all'epoca della fusione inversa.

In data 24 settembre 2015 la Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. ha comunicato il recesso da un conto corrente che alla data di notifica presentava un saldo di euro 2.385.142 circa con contestuale diffida ad adempiere ed intimazione di pagamento della suddetta somma oltre ad interessi e spese entro e non oltre 15 giorni dalla data di ricevimento.

In data 28 settembre 2015 il Signor Gabriele Bini in qualità di Rappresentante Comune del Patto Parasociale del 09 dicembre 2013, come successivamente modificato, ha inviato alla Capogruppo una comunicazione avente ad oggetto la richiesta di convocazione di un'assemblea dei soci per deliberare in merito allo scioglimento ed alla messa in liquidazione della società. Il CdA pur non ravvisando cause di scioglimento della società, ha provveduto, nei termini di legge e secondo quanto previsto dall'art. 125 ter, terzo comma del TUF, a convocare senza indugio l'assemblea degli azionisti per il giorno 30 novembre 2015.

Nel corso del 2015 la società canadese 443663 Canada Inc. ha distribuito dividendi alla capogruppo Borgosesia S.p.A. per 1.000.000 Dollari canadesi, al lordo della ritenuta di legge pari a circa 722 mila euro.

In data 14 ottobre 2015 è pervenuta alla Capogruppo, da parte della collegata Penelope S.p.A., una comunicazione di recesso da contratto di conto corrente con decorrenza 31 dicembre 2015.

In data 30 novembre 2015 l'Assemblea Straordinaria dei Soci di Borgosesia S.p.A., riunita in unica convocazione presso la sede legale, sita in Prato – Via dei Fossi 14/c, ha deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione volontaria della medesima società nonché la nomina di un Collegio di Liquidatori, composto da un minimo di due fino ad un massimo di quattro membri.

La delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria della Società è stata iscritta nel Registro Imprese di Prato in data 02 dicembre 2015. A partire da tale data risultano pertanto in carica i Liquidatori designati dall'Assemblea Straordinaria e individuati nei signori: Prof. Avv. Pier Ettore Olivetti Rason in qualità di Presidente del Collegio dei Liquidatori, Cecchi Giancarlo, Rossi Nicola, Tegliai Rossella.

In data 30 novembre 2015 con provvedimento n. 8.137 Borsa Italiana ha disposto la sospensione delle negoziazioni del mercato MTA degli strumenti finanziari emessi da Borgosesia S.p.A.

In data 1 dicembre 2015 è pervenuta una comunicazione da parte della Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. con la quale veniva comunicato alla società che alcuni azionisti, in qualità di garanti autonomi, avevano versato in favore della stessa Banca una somma pari ad euro 2.434.482 comprensivo di oneri e spese, con conseguente estinzione della relativa posizione debitoria bancaria. Contestualmente all'estinzione della debitoria è stato iscritto un debito della società nei confronti dei garanti.

Fatti significativi avvenuti nel periodo di liquidazione dal 2.12.2015 al 31.12.2015

In data 04 dicembre 2015 le azioni ordinarie e le azioni di risparmio emesse da Borgosesia S.p.A. in liquidazione sono state riammesse in negoziazione sul mercato MTA con la seguente limitazione: "gli operatori non possono accettare ordini di negoziazioni che non siano provenienti da Investitori Professionali, ad eccezione degli ordini di vendita provenienti dagli azionisti risultanti tali alla data di riammissione alle negoziazioni".

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

In data 11 gennaio 2016, il Consiglio di Amministrazione della Società, cessato dalla propria carica in data 1 dicembre 2015, ha provveduto, ai sensi dell'art. 2487 bis, comma 3, del Codice Civile, a consegnare al Collegio dei Liquidatori i libri sociali, una situazione dei conti alla data di effetto dello scioglimento ed un rendiconto sulla gestione relativo al periodo successivo all'ultimo bilancio approvato.

In data 28 febbraio 2016, Borgosesia S.p.A. in liquidazione ha ricevuto – a mezzo posta elettronica certificata – la notifica di un atto di citazione, presentato da alcuni soci che, complessivamente, detengono più del 20% del capitale sociale della Società ed avente ad oggetto, in via principale, la richiesta di dichiarazione di invalidità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria della Società, assunta in data 30 novembre 2015 e, in subordine, la richiesta dell'eventuale risarcimento del danno sofferto da parte attrice da quantificarsi in corso di giudizio. In proposito, la Società ha tempestivamente affidato ad uno Studio Legale la difesa da intraprendere in sede giudiziale, al fine di tutelare i propri interessi. L'udienza di prima comparizione di tale procedimento giudiziale è stata fissata all'8 febbraio 2017.

In data 14 marzo 2016, il Collegio dei Liquidatori di Borgosesia S.p.A. in liquidazione ha incontrato il ceto bancario creditorio, presentando una informativa preliminare sul percorso che lo stesso Collegio ha iniziato per la realizzazione del patrimonio di proprietà del Gruppo Borgosesia.

In data 18 marzo 2016, a Borgosesia S.p.A. in liquidazione è stata notificata una lettera di contestazione, da parte di Consob, per supposta violazione dell'art. 114, comma 1, TUF. La Società sta valutando le azioni difensive da intraprendere.

Si segnala, infine, che in data 24 marzo 2016, la società Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione ha perfezionato la cessione degli immobili di Fiano Romano (LOTTI 1 E 2), Località Prato della Corte, Via della Mola Saracena snc, di proprietà del Fondo Gioiello in liquidazione, a fronte di un corrispettivo,in linea con i valori di carico contabile al 31 dicembre 2015, pari ad Euro 30 milioni, più IVA, con conseguente abbattimento della debitoria bancaria del Fondo Gioiello pari a circa Euro 26 milioni.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELL'ATTIVITA' LIQUIDATORIA

Dallo scioglimento del Fondo Gioiello in liquidazione, scioglimento ad oggi in fase di esecuzione e la cui chiusura è prevista non oltre la fine dell'anno 2016, la società Borgosesia S. p.A. in liquidazione riceverà (sia direttamente che indirettamente attraverso le controllate che detengono quote del medesimo Fondo, ossia Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione, FLP S.r.l. e Goldfinger LDA) i flussi finanziari per poter affrontare senza difficoltà la parte ordinaria del percorso liquidatorio, che si prevede attualmente si svolgerà in un arco temporale medio-lungo per cercare di realizzare al meglio gli assets.

Si osserva che, sempre con la liquidazione del Fondo Gioiello, la Borgosesia S.p.A. in liquidazione andrà a detenere (anche in tal caso sia direttamente che indirettamente), in sostituzione delle quote del Fondo Gioiello in liquidazione, partecipazioni nelle società Realty S.r.l., Giada S.r.l., Novaedil S.r.l. e Smeraldo S.r.l. e in Bravo S.p.A.. E' importante osservare che quest'ultime società hanno un patrimonio immobiliare (sia direttamente che tramite le loro partecipate) stimato da esperti indipendenti alla data del 31 dicembre 2015 in circa 182 milioni di euro. Si osserva anche che per taluni cespiti detenuti dalle società sopra indicate sono in corso trattative, alcune delle quali in fase avanzata, inerenti la vendita dei cespiti immobiliari da queste detenuti e che le stesse sono sinora condotte sulla base di valori di dismissione in linea con i valori di carico contabile al 31 dicembre 2015.

Sono già in corso anche alcune trattative per la dismissione di assets direttamente detenuti dalla capogruppo Borgosesia S.p.A. in liquidazione e, precisamente, delle partecipate operanti nel settore del fotovoltaico nonché dell'immobile di Biella posto in via Aldo Moro n. 3.

Inoltre, la stessa Capogruppo sta predisponendo una data room con riferimento ad altri assets, dati da immobili e partecipazioni, in vista della pubblicazione delle relative offerte di vendita su quotidiani nazionali, al fine di sottoporre ad investitori interessati l'acquisizione degli assets medesimi.

Al contempo, una volta terminata la liquidazione dei due Fondi gestiti dalla controllata Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione (Fondo Gioiello e Camelot), che avverrà entro il corrente anno, si procederà alla vendita o alla liquidazione della stessa Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione i cui esiti genereranno un ulteriore flusso di cassa per la Capogruppo.

E', inoltre, attualmente allo studio la fattibilità, sia da un punto di vista giuridico che fiscale, di una ulteriore articolazione del piano liquidatorio, in via di predisposizione, anche in considerazione di un'ottimizzazione dei flussi di cassa rivenienti dalle attività liquidatorie sopra descritte. All'esito di questi approfondimenti, il Collegio dei Liquidatori valuterà la soluzione più ottimale da sottoporre al ceto bancario creditorio con cui è stato ipotizzato un prossimo incontro alla fine del mese di Aprile o nella prima decade di Maggio, per la condivisione di una proposta per la definizione della debitoria bancaria ad oggi scaduta.

Premesso che allo stato attuale lo stato patrimoniale della Borgosesia S.p.A. in liquidazione e del Gruppo riflettono i correnti valori di mercato degli assets, il Collegio dei Liquidatori, insediatosi lo scorso mese di dicembre, proseguirà nell'attività liquidatoria la cui tempistica è legata alla natura degli attivi ed alle condizioni di mercato.

Si segnala tuttavia che il bilancio al 31 dicembre 2015 di Borgosesia S.p.A. in liquidazione e del Gruppo sono stati redatti mantenendo il criterio di rilevazione delle passività ed oneri per competenza, pertanto gli oneri per il completamento della fase di liquidazione che si manifesteranno successivamente al 31 dicembre 2015 verranno rilevati nel momento in cui sorgeranno le relative obbligazioni, conseguentemente il presente documento non ha la finalità di rappresentare in che misura le attività della Capogruppo e del Gruppo saranno in grado di rimborsare le passività che saranno in essere al termine della fase di liquidazione.

Prato, 14 Aprile 2016

Per il Collegio dei Liquidatori Il Presidente del Collegio

Prof. Avv. Pier Ettore Olivetti Rason IN ORIGINALE FIRMATO

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

RENDICONTO FINANZIARIO

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

1. SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

(in unità di euro)
ATTIVO Note 31/12/2015 31/12/2014
ATTIVO NON CORRENTE 56.626.100 59.921.943
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (9.a) 4.011.488 5.113.430
INVESTIMENTI IMMOBILIARI (9.b) 6.012.705 5.813.127
PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO (9.c) 7.186.867 9.375.562
ALTRE PARTECIPAZIONI (9.d) 106.551 178.863
CREDITI FINANZIARI (9.e) 881.791 881.791
- di cui verso parti correlate 881.791 881.791
ALTRI CREDITI (9.f) 5.183 5.257
TITOLI DISPONIBILI PER LA VENDITA (9.g) 38.313.608 38.233.310
- di cui verso parti correlate 38.313.608 38.233.310
IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (9.h) 107.907 320.602
ATTIVO CORRENTE 12.461.143 13.297.039
RIMANENZE (10.a) 7.060.000 7.280.000
CREDITI COMMERCIALI (10.b) 1.208.344 2.345.594
- di cui verso parti correlate 1.014.865 2.249.782
CREDITI FINANZIARI (10.c) 1.105.947 1.586.314
- di cui verso parti correlate 1.105.947 1.586.314
TITOLI DETENUTI PER LA NEGOZIAZIONE (10.d) 37
- di cui verso parti correlate
ALTRI CREDITI (10.e) 1.049.076 1.080.698
- di cui verso parti correlate 9.474 26.296
DISPONIBILITA' LIQUIDE (10.f) 2.037.776 1.004.396
TOTALE ATTIVO 69.087.243 73.218.982

(in unità di euro)

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Note 31/12/2015 31/12/2014
PATRIMONIO NETTO 28.458.842 34.383.666
CAPITALE SOCIALE (11.a) 28.981.119 54.995.596
RISERVE (11.b) 92.501 5.137.241
UTILI (PERDITE) CUMULATI 4.620.115 (16.929.371)
UTILI (PERDITE) D'ESERCIZIO (5.618.242) (9.550.578)
PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AI SOCI DELLA CONTROLLANTE 28.075.493 33.652.888
PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE A TERZI 383.349 730.778
PASSIVO NON CORRENTE 11.482.146 11.125.941
DEBITI VERSO BANCHE (12.a) 4.245.045 4.686.231
ALTRI DEBITI FINANZIARI (12.b) 3.269.213 3.473.082
ALTRI DEBITI (12.c) 1.285.411 216.204
IMPOSTE DIFFERITE (9.h) 330.732 349.363
FONDI PER IL PERSONALE (12.d) 87.045 136.361
FONDI PER RISCHI E ONERI (12.e) 2.264.700 2.264.700
PASSIVO CORRENTE 29.146.255 27.709.375
DEBITI VERSO BANCHE (13.a) 16.734.581 17.048.906
ALTRI DEBITI FINANZIARI (13.b) 7.826.514 5.057.356
- di cui verso parti correlate 7.622.646 4.858.465
DEBITI COMMERCIALI (13.c) 1.658.292 1.554.650
- di cui verso parti correlate 637.802 701.553
ALTRI DEBITI (13.d) 2.085.134 3.861.945
- di cui verso parti correlate 478.242 349.481
FONDI PER RISCHI E ONERI (13.e) 841.734 186.519
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 69.087.243 73.218.982

2. CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(in unità di euro)

Gen.15-
Dic.15
Gen.14-
Dic.14
RICAVI COMMERCIALI
- di cui verso parti correlate
2.283.117
1.225.987
2.914.301
1.612.920
ALTRI PROVENTI OPERATIVI 195.999 1.619.659
- di cui verso parti correlate 78.983 99.932
VARIAZIONI DELLE RIMANENZE 139.168 58.880
COSTI PER SERVIZI (1.859.134) (2.055.496)
- di cui verso parti correlate (306.318) (511.181)
COSTI DEL PERSONALE (450.002) (542.478)
ALTRI COSTI OPERATIVI (508.281) (855.996)
- di cui verso parti correlate (26.846) (24.590)
RETTIFICHE DI VALORE DI PARTECIPAZIONI E TITOLI (2.258.655) (7.947.685)
- di cui verso parti correlate (2.186.342) (5.048.292)
AMMORTAMENTI , SVALUTAZIONI E ALTRI ACCANTONAMENTI (1.133.937) (458.605)
- di cui verso parti correlate (110.120) (23.125)
RIVALUTAZIONI/SVALUTAZIONI DELLE ATTIVITA' IMMOBILIARI (797.879) (1.224.932)
RISULTATO OPERATIVO (4.389.604) (8.492.353)
PROVENTI FINANZIARI 106.235 180.704
- di cui verso parti correlate 104.469 122.664
ONERI FINANZIARI (1.133.813) (1.151.341)
- di cui verso parti correlate (185.235) (143.814)
DIVIDENDI 36.000 55.000
- di cui verso parti correlate 36.000 55.000
RISULTATO ANTE IMPOSTE (5.381.181) (9.407.990)
IMPOSTE SUL REDDITO (252.633) (43.327)
UTILE /(PERDITA) DA ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (5.633.814) (9.451.317)
UTILE/ (PERDITA) DEL PERIODO ATTRIBUIBILE A:
Soci della controllante (5.618.242) (9.550.578)
Interessenze di pertinenza di terzi (15.572) 99.261
UTILE/ (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (5.633.814) (9.451.317)
Altre componenti del conto economico complessivo
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati a conto economico:
- Utili/(perdite) attuariali su piani a benefici definiti 2.015 (3.313)
- Differenze cambio da conversione dei bilanci delle società estere (63.746) 85.668
TOTALE (61.731) 82.355
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati a conto economico:
-Utili/(perdite) su attività finanziarie available for sale 80.297 1.264.917
TOTALE 80.297 1.264.917
Altre componenti del conto economico complessivo al netto degli
effetti fiscali 18.566 1.347.272
Totale utile/(perdita) complessivo del periodo (5.615.248) (8.104.045)
Totale utile/(perdita) complessivo attribuibile a:
Soci della controllante (5.577.396) (8.229.477)
Interessenze di pertinenza di terzi (37.852) 125.432
Totale utile/(perdita) complessivo del periodo (5.615.248) (8.104.045)

3. RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO BORGOSESIA

euro /1000

Gen 15- Dic. Gen 14- Dic.
15 14
Attività operativa
Risultato dell'esercizio (5.634) (9.451)
Amm.ti, svalutazioni, rettifiche ed acc.ti netti 4.190 9.631
Variazione fondi rischi e oneri - (483)
Variazione fondi per il personale (47) -
Variazione imposte differite/anticipate 194 (555)
Variazione del capitale d'esercizio:
- Rimanenze (139) (59)
- Crediti commerciali e altri crediti 984 (343)
- Debiti commerciali e altri debiti (604) 1.161
- Oneri fin. Netti 1.028 971
Cash flow dell'attività operativa (28) 872
Attività di investimento
Investimenti netti in imm. Materiali (19) (4)
Variazione netta investimenti immobiliari 189 4.086
Variazione netta crediti finanziari e titoli 587 (269)
Partecipazioni 2 947
Cash flow dell'attività di investimento 759 4.760
Attività di finanziamento
Pagamento di dividendi (310) -
Altre variazioni del PN (64) 86
Variazione netta debiti finanziari non correnti 747 (2.249)
Variazione netta debiti finanziari correnti (*) 243 (2.561)
Cash flow attività di finanziamento 617 (4.725)
Flusso di cassa netto del periodo 1.348 906
Disponibilità liquide nette iniziali (16.045) (16.951)
variazione 1.348 906
Disponibilità liquide nette finali (14.697) (16.045)
Composizione disponibilità liquide nette:
Disponibilità liquide 2.038 1.004
Debiti verso Banche a breve (16.735) (17.049)
Disponibilità liquide nette finali (14.697) (16.045)

* nel cash flow da attività di finanziamento sono escluse le variazioni delle disponibilità liquide compresi i debiti verso banche a breve.

4. PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) C. Sociale Riserve Utili/perdite
iscritte
direttamente
a Patrimonio
Netto
Utili/perdite
a nuovo
Utili/perdite
dell'esercizio
Totale
attribuibile
ai Soci della
Controllante
Totale
attribuibile
ad
interessenze
di Terzi
Totale
SALDO AL 31.12.2013 54.996 5.080 (1.264) (13.302) (3.627) 41.882 605 42.488
Destinazione risultato
esercizio precedente
Risultato dell'esercizio
complessivo
-
-
-
59
-
1.262
(3.627)
-
3.627
(9.551)
-
(8.229)
-
125
-
(8.104)
SALDO AL 31.12.2014 54.996 5.139 (2) (16.929) (9.551) 33.653 731 34.384
Dividendi dagli
azionisti
Destinazione risultato
esercizio precedente
Risultato dell'esercizio
complessivo
-
(26.014)
-
-
(5.086)
(41)
-
(0)
82
-
21.549
-
-
9.551
(5.618)
-
-
(5.577)
(310)
-
(38)
(310)
-
(5.615)
SALDO AL 31.12.2015 28.981 12 80 4.620 (5.618) 28.075 383 28.459

NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

1. STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO

Il presente bilancio consolidato è stato predisposto nel rispetto dei principi contabili obbligatori per i conti consolidati adottati secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento CEE n. 1606/2002 (International Financial Reporting Standards, di seguito Principi Contabili Internazionali o singolarmente IAS/IFRS o complessivamente IFRS) e omologati entro la data di redazione del presente bilancio, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il Regolamento Europeo n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 richiede, a decorrere dall'esercizio finanziario avente inizio dal 1° gennaio 2005, la redazione dei bilanci consolidati delle società con titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato dell'Unione Europea in conformità agli IFRS in luogo dei Principi Contabili in vigore nei singoli Stati Membri.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 include la Capogruppo Borgosesia S.p.A. in liquidazione (di seguito "Borgosesia") e le società da essa controllate. Il predetto Bilancio consolidato è stato predisposto utilizzando le situazioni delle singole società incluse nell'area di consolidamento, corrispondenti ai relativi bilanci civilistici, esaminati ed approvati dagli organi sociali e opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per adeguarli ai Principi Contabili Internazionali di seguito elencati.

I prospetti contabili sopra riportati sono stati approvati dal Collegio dei Liquidatori di Borgosesia S.p.A. in liquidazione nella seduta del 14 aprile 2016.

In ossequio alla delibera Consob 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di bilancio sono evidenziati, qualora di importo significativo, gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. I rapporti di natura finanziaria con queste trovano per contro puntuale evidenza nel dettaglio della posizione finanziaria. Si rimanda al paragrafo "Operazioni con parti correlate" per una più ampia disamina dei saldi economici e patrimoniali verso parti correlate in valore assoluto ed in % sulle singole poste di bilancio.

Si segnala che in data 30 novembre 2015 l'assemblea straordinaria dei soci della Capogruppo Borgosesia S.p.A. ha deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione volontaria della società contestualmente nominando i membri del Collegio dei Liquidatori che sono entrati in carica in data 2 dicembre 2015 in conseguenza dell'iscrizione in CCIAA della delibera assembleare di liquidazione e della relativa nomina, per effetto di tale evento straordinario l'esercizio 2015 risulta caratterizzato da due distinti periodi:

  • dal 1 gennaio 2015 al 1 dicembre 2015, la gestione della Capogruppo è risultata affidata ad un consiglio di amministrazione, in tale periodo le attività della Società sono state concentrate nell'attuazione del programma di riassetto della struttura patrimoniale in quanto caratterizzata da una posizione finanziaria ritenuta non compatibile con un modello di business imperniato sul real estate, sul risparmio gestito e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • dal 2 dicembre 2015, con l'entrata in carica del Collegio dei Liquidatori, è avviata l'attività liquidatoria della Capogruppo ed il bilancio al 31 dicembre 2015 rappresenta il primo bilancio intermedio di liquidazione della Capogruppo Borgosesia e del Gruppo.

In considerazione dello stato di liquidazione la Borgosesia S.p.A. ha cessato di essere un complesso produttivo destinato alla produzione di reddito e conseguentemente è venuto meno il presupposto della continuità aziendale.

Il Gruppo Borgosesia è chiamato a predisporre il proprio bilancio consolidato in conformità ai principi contabili internazionali, per tale motivo, pur nella circostanza sopra descritta della mancanza del presupposto della continuità, non essendo tale fattispecie un'ipotesi esclusa dal campo di applicazione degli ISAIFRS, si è reso necessario preparare il bilancio consolidato in sostanziale conformità con i principi contabili internazionali emessi dallo IASB ed omologati dall'Unione Europea, come meglio descritti nel prosieguo.

Si segnala che il bilancio al 31 dicembre 2015 del Gruppo Borgosesia S.p.A. in liquidazione è stato redatto applicando i medesimi principi utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 e nella semestrale al 30 giugno 2015, mantenendo peraltro il criterio di rilevazione degli oneri e delle relative passività per competenza, pertanto gli oneri per il completamento della fase di liquidazione che si manifesteranno successivamente al 31 dicembre 2015 verranno rilevati nel momento in cui sorgeranno le relative obbligazioni, conseguentemente il presente documento non ha la finalità di rappresentare in che misura le attività del Gruppo saranno in grado di rimborsare le passività che saranno in essere al termine della fase di liquidazione.

Si evidenzia inoltre che l'assenza di documenti IFRS in grado di chiarire le difficoltà valutative esistenti nella situazione di perdita della continuità aziendale e la necessità di applicare integralmente i principi IAS/IFRS ha reso complesso il processo di predisposizione del bilancio consolidato essendo necessaria una valutazione di ogni singolo principio IAS/IFRS applicabile alla luce della specifica situazione che contraddistingue le circostanze ed i fatti che caratterizzano la fase del Gruppo. I Liquidatori hanno ricercato in base alle informazioni disponibili di fornire una rappresentazione contabile sostanzialmente conforme agli IFRS, inoltre i Liquidatori si sono ispirati nell'individuazione dei criteri di valutazione anche al contenuto della Guida Operativa 5 dell'OIC "I bilanci di liquidazione delle imprese IAS compliant", nella misura in cui la stessa sia stata ritenuta applicabile alla fattispecie e non in contrasto con altre prescrizioni degli IFRS.

Il Gruppo Borgosesia fa capo a Borgosesia S.p.A. ente giuridico organizzato secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana. Per i dettagli circa la struttura del Gruppo, si rimanda all'organigramma riportato nella Relazione sulla Gestione.

2.FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLA SITUAZIONE DI LIQUIDAZIONE DELLA CAPOGRUPPO BORGOSESIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE ED ALLE DIFFICOLTÀ FINANZIARIE DEL GRUPPO

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 evidenzia un patrimonio netto consolidato di Euro 28.459 migliaia (di cui riferibili al Gruppo Euro 28.075 migliaia), al netto di una perdita consolidata di Euro 5.634 migliaia (di cui riferibile al Gruppo per Euro 5.618 migliaia), che deriva principalmente dagli oneri al servizio dell'indebitamento finanziario, da:

  • dalla rettifica di valore di una società collegata per complessivi 2,19 €/mln;
  • dalla svalutazione, per adeguamento al minor fair value rispetto al costo, delle rimanenze d'immobili per 0,36 €/mln e dall'adeguamento al fair value di investimenti immobiliari per 0,44 €/mln;
  • dagli oneri finanziari prevalentemente al servizio degli Istituti bancari e società di leasing per complessivi 1,1 €/mln;
  • da accantonamenti a fondo rischi per complessivi 0,66 €/mln;
  • da svalutazione di crediti ed ammortamenti per complessivi 0,48 €/mln.

Alla stessa data, inoltre, le passività correnti consolidate superano le attività correnti consolidate per Euro 16.685 migliaia. Si segnala inoltre che le principali passività correnti consolidate includono:

  • un saldo di conto corrente di € 7,82 milioni accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze (Gruppo Intesa – San Paolo) garantito da ipoteca di primo grado iscritta sul terreno di proprietà di Borgosesia Spa in liquidazione, sito in Prato località Macrolotto e scaduto al 31 dicembre 2010 di cui nel 2013 è stato effettuato un parziale rimborso per € 1.558 migliaia, nessun rimborso è stato effettuato nel corso del 2014 e del 2015, periodo durante il quale il saldo si è incrementato per i soli interessi maturati;
  • mutuo accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze di originari € 6.500 migliaia oltre 538 migliaia per interessi così per € 7,04 milioni interamente scaduto, (garantito anche dalle azioni proprie in portafoglio pari a n. 7.554.583 azioni ordinarie), deriva dall'operazione di fusione per incorporazione della Gabbiano S.p.a. in Borgosesia S.p.a. e si riferisce ad un finanziamento di originari € 13.000.000 stipulato con la Cassa di Risparmio di Firenze, per il quale Borgosesia S.p.a. ha aderito all'accordo siglato tra l'Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni dell'Osservatorio banche-imprese in data 3 agosto 2009. Da tale accordo la società ha ottenuto la sospensione delle rate scadenti ad aprile 2010, posponendo così al 30 aprile 2015 la data di estinzione di tale finanziamento.

La capogruppo Borgosesia S.p.A. (la "Società") è stata posta in liquidazione in data 30 novembre 2015 e conseguentemente è venuto meno il presupposto della continuità aziendale. Pertanto, nonostante siano stati applicati - nella predisposizione del Bilancio al 31 dicembre 2015 - i medesimi principi contabili utilizzati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2014, tutte le attività sono state valutate secondo le stime effettuate sul presunto valore di realizzo nell'ambito della fase di liquidazione. Al riguardo, si precisa tuttavia che il Bilancio al 31 dicembre 2015 non ha la finalità di rappresentare in che misura le attività della Società e del Gruppo saranno in grado di rimborsare l'insieme delle passività in essere al termine della fase di liquidazione, in quanto le passività sono state rilevate in conformità ai criteri stabiliti dai principi IFRS, senza tuttavia rilevare quelle passività che potranno venirsi a determinare per il completamento della procedura di liquidazione, dal momento che queste ultime verranno iscritte al momento in cui sorgeranno le relative obbligazioni.

Il bilancio di Borgosesia S.p.A. in Liquidazione chiuso al 31 dicembre 2015 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS. L'assenza di documenti IFRS in grado di chiarire le difficoltà valutative esistenti nella situazione di perdita del requisito della continuità aziendale e la necessità di applicare integralmente i principi IFRS, hanno reso particolarmente complesso il processo di predisposizione del Bilancio al 31 dicembre 2015, essendo necessaria una valutazione di ogni singolo principio IFRS applicabile, alla luce della specifica situazione che contraddistingue le circostanze ed i fatti che caratterizzano la fase di vita della società. In tale contesto si rileva peraltro come i Liquidatori abbiano ricercato, in base alle informazioni disponibili ed in base all'analisi dei criteri previsti nell'ambito dei singoli principi IFRS, di fornire una rappresentazione contabile sostanzialmente conforme agli IFRS . Nello svolgimento delle suddette analisi i Liquidatori si sono ispirati nell'individuazione dei criteri di valutazione anche al contenuto della Guida Operativa 5 dell'Organismo Italiano di Contabilità ("I bilanci di liquidazione delle imprese IAS compliant") nella misura in cui la stessa sia stata ritenuta applicabile alla fattispecie e non in contrasto con altre prescrizioni degli IFRS.

La particolare situazione in cui si trovano la Società e il Gruppo alla data di riferimento del bilancio genera significative incertezze nella stima dei valori di realizzo delle attività e delle possibili passività, che potrebbero derivare in futuro per il Gruppo. In particolare si precisa che, con riferimento alla stima dei valori di realizzo, gli stessi sono stati determinati anche sulla base di perizie redatte da esperti indipendenti presupponendo che il processo di liquidazione possa avvenire in maniera ordinata, con la gradualità necessaria per massimizzare i valori di realizzo degli asset aziendali. Tale assunto presuppone altresì che le banche finanziatrici accettino la proposta finanziaria, contenente gli stessi valori di realizzo, che i liquidatori si accingono a presentare per la completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015. I succitati assunti sono stati in generale adottati dai Liquidatori quali criteri di riferimento nella redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, e sulla base dello stesso si è ritenuto di poter applicare i singoli principi IFRS. Si rileva che un eventuale dissenso delle banche finanziatrici rispetto a tale proposta, ed una conseguente loro richiesta di immediato rimborso dei debiti finanziari in essere, determinerebbe la necessità per il Gruppo di procedere ad una dismissione in tempi più rapidi dei propri asset, circostanza che potrebbe determinare il conseguimento di valori di realizzo inferiori, rispetto a quelli riflessi nel Bilancio al 31 dicembre 2015.

Nella redazione del bilancio i Liquidatori hanno altresì tenuto conto delle informazioni allo stato disponibili, ed in particolare dello stato di liquidazione del Gruppo e delle azioni intraprese nell'ambito del nuovo piano di dismissioni definito a seguito della messa in liquidazione della Società.

Occorre, inoltre, rilevare con riferimento all'atto di citazione notificato alla Borgosesia S.p.A. in liquidazione in data 28 febbraio 2016 ed avente ad oggetto, in via principale, la richiesta di dichiarazione di invalidità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria assunta in data 30 novembre 2015, descritta in precedenza, che il Collegio dei Liquidatori, supportato dal parere dei propri consulenti legali incaricati, ritiene che i motivi invocati per richiedere l'invalidità della delibera assembleare di cui all'atto di citazione pervenuto non sono in grado di condurre all'inefficacia della suddetta delibera. E' comunque opportuno segnalare che un eventuale, esito negativo del suddetto contenzioso potrebbe comportare l'invalidità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria della Borgosesia S.p.A. con conseguenti effetti sui criteri di redazione del bilancio precedentemente citati.

Quanto sopra evidenziato, e segnatamente: i) il mancato perfezionamento di un piano liquidatorio, in corso di definizione; ii) la mancata finalizzazione degli accordi con gli istituti di credito; iii) la possibilità che gli assets del Gruppo vengano dismessi in tempi e secondo condizioni di realizzo differenti da quelle assunte per la loro valutazione dai menzionati esperti indipendenti, anche in considerazione della particolare natura degli attivi e delle condizioni di mercato esistenti al momento della vendita; iv) le eventuali conseguenze che potrebbero derivare da un esito negativo del contenzioso intrapreso dagli azionisti di minoranza, configura il sussistere di potenziali incertezze con riferimento ai criteri di valutazione utilizzati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, con possibili effetti significativi sui valori contabili riflessi nello stesso.

I Liquidatori ritengono tuttavia che allo stato attuale, il percorso liquidatorio proseguirà secondo modalità e tempistiche compatibili con l'obiettivo di massimizzare i valori di realizzo del patrimonio della Società tali da garantire la completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015 per le seguenti considerazioni:

  • il piano liquidatorio è in corso di definizione e verrà a breve sottoposto agli istituti di credito;
  • la finalizzazione dell'accordo con gli istituti di credito è ritenuta possibile: i)in considerazione dell'immutato atteggiamento delle controparti nel periodo successivo alla delibera di liquidazione della Società; ii) in quanto le condizioni che verranno proposte saranno in linea con quanto generalmente accettato dal sistema bancario;
  • gli attivi patrimoniali risultano essere apprezzabilmente superiori rispetto alla debitoria scaduta;
  • il percorso liquidatorio previsto attualmente si svolgerà in un arco temporale mediolungo tale da non far prevedere dismissioni di attività a valori inferiori rispetto a quelli risultanti dal bilancio al 31 dicembre 2015;
  • i motivi/vizi invocati nell'atto di citazione del 28 febbraio 2016, così come da parere legale non sembrano in grado di far pervenire alla nullità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione.

3.PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

3.a Metodologie di consolidamento

Società controllate

Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il controllo e deconsolidate a partire dalla data in cui si perde il controllo. Per controllo si intende la capacità di determinare direttamente o indirettamente le politiche finanziarie e gestionali e farne propri i relativi benefici.

Coerentemente con quanto previsto dagli IFRS10 un'impresa è controllata in presenza dei seguenti tre elementi:

  • (a) potere sull'impresa acquisita/costituita;
  • (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;

(c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Ai fini del consolidamento è applicato il metodo dell'integrazione globale, assumendo cioè l'intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costi e ricavi a prescindere dalla percentuale effettiva di partecipazione.

I criteri adottati per l'applicazione del consolidamento integrale sono i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del relativo patrimonio netto e la differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto delle società partecipate viene imputata, se ne sussistono le condizioni, agli elementi dell'attivo e del passivo inclusi nel consolidamento. L'eventuale parte residua, se negativa, viene contabilizzata a conto economico, se positiva, in una voce dell'attivo denominata "Avviamento". Quest'ultima viene assoggettata alla cosiddetta analisi di "determinazione del valore recuperabile" con cadenza almeno annuale (impairment test);

  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come i debiti, i crediti e gli utili non ancora realizzati derivanti da operazioni fra società del gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;

  • le quote del patrimonio netto e del risultato d'esercizio di competenza terzi attribuibile ad interessenze di pertinenza di terzi sono evidenziate in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

I risultati economici delle società controllate acquisite o cedute nel corso dell'esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall'effettiva data di acquisizione all'effettiva data di cessione. Le operazioni, i saldi nonché gli utili e le perdite non realizzati sulle transazioni infragruppo sono elisi.

Le quote di patrimonio netto e di risultato di competenza dei soci di minoranza sono evidenziate in un'apposita posta del patrimonio netto ed in una linea separata del conto economico consolidato.

Società Collegate

Sono considerate società collegate tutte le società nelle quali il gruppo ha generalmente un'influenza significativa, senza averne il controllo, secondo quanto stabilito dallo IAS 28. Si presume l'esistenza di influenza significativa nel caso in cui il Gruppo possegga una percentuale di diritti di voto compresa tra il 20% e il 50%. Le società collegate sono consolidate con il metodo del patrimonio netto a partire dalla data in cui il gruppo consegue l'influenza notevole sulla società collegata mentre sono deconsolidate dal momento in cui cessa di esistere tale influenza.

I criteri adottati per l'applicazione del metodo del patrimonio netto sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della relativa quota di patrimonio netto e dell'eventuale differenza positiva, identificata al momento dell'acquisizione, al netto di eventuali perdite durevoli di valore calcolate tramite la cosiddetta analisi di "determinazione del valore recuperabile" (impairment test); la corrispondente quota di utili o di perdite dell'esercizio è iscritta a conto economico con contropartita le riserve patrimoniali, rappresentative pertanto degli utili o perdite cumulati. Quando la quota di perdite cumulate del gruppo diventa pari o eccede il valore di iscrizione della società collegata, quest'ultimo è annullato e il gruppo non iscrive ulteriori perdite a meno che non abbia delle obbligazioni contrattuali in tal senso;

  • gli utili e le perdite non realizzati originatisi per operazioni avvenute con società del gruppo sono elisi per la quota di competenza ad eccezione delle perdite rappresentative di una perdita permanente di valore delle attività della società collegata;

  • i principi contabili della società collegata sono modificati, ove necessario, al fine di renderli omogenei con i principi contabili adottati dal gruppo.

L'Improvement allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate, stabilisce che nel caso di partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto, un'eventuale perdita di valore non deve essere allocata alle singole attività (e in particolare all'eventuale avviamento) che compongono il valore di carico della partecipazione, ma al valore della partecipazione nel suo complesso. Pertanto, in presenza di condizioni per un successivo ripristino di valore, tale ripristino deve essere riconosciuto integralmente. In accordo con le regole di transizione previste dall'Improvement il Gruppo ha deciso di applicare tale emendamento in modo prospettico ai ripristini di valore effettuati a partire dal 1° febbraio 2009, tuttavia nessun effetto contabile è derivato dall'adozione di tale principio perché dal 2009 il Gruppo non ha rilevato alcun ripristino di valore di avviamenti inclusi nel valore di carico delle partecipazioni.

3.b Conversione in euro dei bilanci di società estere

La valuta di presentazione del Gruppo è l'Euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio. Le società del Gruppo redigono il proprio bilancio in accordo con la moneta di conto utilizzata nei rispettivi Paesi (valuta funzionale). La conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere di Paesi non aderenti alla moneta unica viene effettuata adottando i cambi correnti in essere alla data di bilancio, per lo stato patrimoniale, mentre il conto economico viene convertito utilizzando i cambi medi del periodo. Le differenze cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto ai cambi correnti di fine periodo e dalla conversione del conto economico ai cambi medi del periodo vengono contabilizzate nella voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

In particolare, i cambi utilizzati per il consolidamento della controllata 4438663 Canada Inc. sono i seguenti:

  • cambio puntuale alla fine del periodo Cad/Euro: 1,5116
  • cambio medio Cad/Euro: 1,4176

3.c Area di consolidamento

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, così come il bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, deriva dal consolidamento, a tale data, della Capogruppo Borgosesia S.p.A. e di tutte le società direttamente ed indirettamente controllate in base al principio di controllo così come disposto dallo IFRS 10. Le attività e le passività relative a società di cui è prevista la dismissione vengono riclassificate nelle voci dell'attivo e del passivo destinate ad evidenziare tali fattispecie.

Rispetto all'area di consolidamento del precedente esercizio, non si evidenziano variazioni significative. Per le altre variazioni si rimanda a quanto successivamente descritto nei paragrafi 9.c e 9.d del bilancio separato della Capogruppo.

L'elenco delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento, con l'indicazione della metodologia utilizzata, è riportato nell'apposita sezione del presente fascicolo.

Con riferimento alle informazioni aggiuntive richieste da nuovo IFRS 12 si segnala che:

  • la partecipazione nella società Rondine S.r.l. in liquidazione del 50% è stata considerata controllata in virtù del fatto che il socio di minoranza ha il 47% delle quote ed il restante 3% è di proprietà dell'ex Amministratore Delegato di Borgosesia S.p.A. in liquidazione; la società è stata consolidata con il metodo del patrimonio netto poiché, data la sua inattività, tale metodologia assimila gli effetti di un consolidamento integrale dei saldi;
  • la partecipazione nella società 4438663 Canada Inc. è stata considerata controllata; la compagine sociale della società canadese risulta composta da varie tipologie di azioni che esprimono in un caso il diritto di voto e, nell'altro, il diritto di partecipare alla distribuzione del patrimonio della società. La Borgosesia S.p.A. in liquidazione ha il 35% dei diritti di voto ed una percentuale di distribuzione del patrimonio pari al 70%. I soci con diritti di voto sono tre e nessuno di questi ha la maggioranza assoluta dei diritti di voto, gli Amministratori ritengono che la Borgosesia S.p.A. abbia il potere sulla società e la capacità di influenzare i rendimenti dalla società stessa e pertanto ne detenga il controllo;
  • la partecipazione nella società Trigono S.r.l. del 50% è stata considerata di collegamento in virtù della presenza di un Consiglio di Amministrazione composto da tre soggetti di cui uno nominato dalla Borgosesia S.p.A.;
  • la partecipazione nella società Solarisuno S.r.l. del 50% è stata considerata una joint venture in accordo con il nuovo principio contabile IFRS 11 in quanto i partecipanti hanno diritti solamente sul patrimonio netto dell'accordo;
  • la partecipazione nella società Penelope S.p.A. del 40% è stato considerata di collegamento poiché l'altro socio possiede il restante 60% del capitale della società.

Le altre società controllate e/o collegate non specificate nei precedenti punti presentano situazioni lineari per le quali non sono state necessarie valutazioni e assunzioni significative al fine di identificare la classificazione delle stesse.

4. CRITERI DI VALUTAZIONE

4.a. Immobilizzazioni immateriali (IAS n. 38)

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate contabilmente solo se identificabili e controllabili, se è prevedibile che generino benefici economici futuri e se il loro costo può essere determinato attendibilmente.

Le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l'attività e da ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

L'ammortamento è parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.

Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore possa essere recuperato tramite l'uso e facendo ricorso alla procedura di impairment test.

Le licenze software, comprensive degli oneri accessori, sono rilevate al costo ed iscritte al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulate. L'aliquota di ammortamento utilizzata con riferimento alla categoria "Software" è pari al 20%.

Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita non vengono sottoposte ad ammortamento ma, annualmente, od ogni volta in cui vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a specifica verifica per identificare eventuali riduzioni di valore.

L'avviamento rappresenta l'eccedenza del costo di acquisto rispetto al fair value delle società controllate e collegate, riferito ai valori netti identificabili di attività e passività alla data di acquisizione. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento non è ammortizzato, ma viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore accumulate.

Ai fini della effettuazione dell'impairment test, l'avviamento è allocato ad "unità generatrici di cassa" (cash generating units – CGU), specifiche per ciascun settore di attività. L'impairment test è effettuato a cadenza annuale o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che abbia subito una perdita di valore e, mediante apposite proiezioni ed analisi economico- finanziarie, verifica la capacità di ciascuna unità di generare flussi finanziari idonei a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata dall'unità stessa. In tale attività di verifica vengono quindi privilegiate metodologie basate sulla attualizzazione dei flussi di cassa futuri (es. DCF)

4.b. Immobilizzazioni materiali (IAS n. 16)

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al prezzo di acquisto o al costo di produzione al netto dei relativi ammortamenti accumulati. Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti, sostenuti nel momento dell'acquisizione e necessari a rendere fruibile il bene. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e, pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

Considerata l'omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di immobilizzazioni si ritiene che, ad eccezione di situazioni specificamente rilevanti ed evidenziate, la vita utile per categoria di beni sia rappresentata dalle seguenti aliquote di ammortamento:

Percentuale su base
Categorie annua
Arredi e attrezzature 10%-12%-20%
Altre immobilizzazioni 4,81% -20%-100%

I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono oggetto di ammortamento. I costi di manutenzione che determinano un aumento del valore o della funzionalità o della vita utile dei beni, così come i costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione dei beni che hanno natura incrementativa, sono direttamente imputati alle immobilizzazioni cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle stesse. I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati al conto economico.

Al verificarsi di eventi che possano far presumere una riduzione durevole di valore dell'attività, viene verificata la sussistenza del relativo valore contabile tramite il confronto con il valore "recuperabile", rappresentato dal maggiore tra il fair value

ed il valore d'uso. Il fair value è definito sulla base dei valori espressi dal mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero dalle migliori informazioni disponibili al fine di determinare il potenziale ammontare ottenibile dalla vendita del bene. Il valore d'uso è determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa derivanti dall'uso atteso del bene stesso, applicando le migliori stime circa la vita utile residua ed un tasso che tenga conto anche del rischio implicito degli specifici settori di attività in cui opera il Gruppo. Tale valutazione è effettuata a livello di singola attività o del più piccolo insieme identificabile di attività generatrici di flussi di cassa indipendenti (CGU).

In caso di differenze negative tra i valori sopra citati ed il valore contabile si procede ad una svalutazione, mentre nel momento in cui vengono meno i motivi della perdita di valore l'attività è incrementata sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Svalutazioni e rivalutazioni sono imputate a conto economico.

Si segnala che la vita utile degli impianti fotovoltaici, originariamente stimata in circa 11 anni, è stata allineata con il periodo per il quale gli stessi beneficeranno della tariffa incentivante concessa dal 2° Conto Energia, disciplinato dal D.M. 19/02/2007, soprattutto in ragione dei benefici economici ricavabili dalle tariffe incentivanti garantite per tale periodo.

4.c. Immobilizzazioni in leasing (IAS n. 17)

I contratti di leasing relativi ad attività in cui una società assume sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari.

In presenza di leasing finanziari l'attività viene rilevata inizialmente al minore tra il suo valore corrente ed il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L'ammontare totale dei canoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo da ottenere un tasso d'interesse costante sul debito residuo.

I canoni di locazione residui, al netto degli oneri finanziari, sono classificati come debiti finanziari. L'onere finanziario è imputato a conto economico lungo la durata del contratto.

Le attività acquisite con contratti di leasing finanziario sono ammortizzate in misura coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene sostanzialmente rischi e benefici derivanti dalla proprietà sono invece classificati come leasing operativi ed i canoni periodici sono rilevati a conto economico lungo la durata del contratto.

4.d. Investimenti immobiliari (IAS 40)

Gli immobili di investimento sono costituiti da proprietà immobiliari detenute al fine di percepire canoni di locazione e conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Gli immobili di investimento sono inizialmente rilevati al costo comprensivo degli oneri accessori di acquisizione e sono successivamente valutati al loro valore equo rilevando le variazioni di questo a conto economico.

Gli immobili di investimento non sono assoggettati ad ammortamento.

Gli investimenti immobiliari in corso di costruzione rientrano nell'ambito di applicazione del presente principio.

In linea di principio, il portafoglio è valutato almeno annualmente da società terze indipendenti.

Al 31 dicembre 2014 gli immobili iscritti tra le rimanenze della capogruppo e gli immobili di investimento posseduti dalle società controllate e dal Fondo Gioiello sono stati tutti oggetto di stima da parte di REAG - Real Estate Advisory Group, di Praxi S.p.A. e di CBRE – CB Richard Ellis.

4.e. Oneri finanziari (IAS n. 23)

Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.

Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono sostenuti.

4.f. Perdita durevole di valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali (IAS n. 36)

Annualmente, ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività immateriali, degli immobili, degli investimenti immobiliari, impianti e macchinari di proprietà e dei beni in locazione finanziaria ed effettua specifici test di "impairment delle attività". Nel valutare se esistono indicazioni che le attività possano aver subito una perdita di valore si considerano fonti interne ed esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera se si sono verificati nell'esercizio significativi cambiamenti nell'uso dell'attività e/o se l'andamento economico dell'attività risulta peggiore di quanto previsto. Relativamente alle fonti esterne, invece, si considera se i prezzi di mercato delle attività hanno registrato significative flessioni e/o se vi sono discontinuità tecnologiche o di mercato o normative in grado di ridurre il valore dell'attività.

Indipendentemente dal fatto che vi siano indicazioni interne o esterne di riduzioni di valore, l'avviamento, e le altre eventuali attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposte a verifica per riduzione di valore almeno una volta all'anno e la Società effettua una stima del valore recuperabile.

Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore equo di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso e viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività nel qual caso la Società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui l'attività appartiene. In particolare, poiché l'avviamento non genera flussi finanziari indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, la verifica per riduzione di valore riguarda l'unità o il gruppo di unità cui l'avviamento è stato allocato.

Se il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Ai fini della stima del valore in uso i flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile dal Gruppo sulle condizioni economiche previste nel periodo di piano. Le proiezioni coprono normalmente un periodo pluriennale; il tasso di crescita a lungo termine utilizzabile al fine della stima del valore terminale dell'attività o dell'unità è normalmente inferiore al tasso medio di crescita a lungo termine del settore, del Paese o del mercato di riferimento. I flussi finanziari futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti: le stime pertanto non considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali la Società non è ancora impegnata né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'attività o dell'unità, se non quelli atti a mantenere i beni nel normale stato d'uso.

Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

A ogni chiusura di bilancio viene inoltre valutata l'eventuale esistenza di indicazioni circa il venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un'attività precedentemente svalutata, ad eccezione dell'avviamento, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile dell'attività viene portato al valore recuperabile, senza tuttavia che il valore così incrementato possa eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato, al netto dell'ammortamento, se non si fosse rilevata alcuna perdita di valore negli anni precedenti.

Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una riduzione della riserva di rivalutazione dell'attività, a meno che la perdita per riduzione di valore non superi l'ammontare della riserva stessa. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, in quote costanti lungo la restante vita utile. In nessun caso il valore dell'avviamento precedentemente svalutato può essere ripristinato al valore originario.

4.g. Altre partecipazioni

Le partecipazioni in società dove la Capogruppo non esercita un'influenza significativa sono trattate secondo quanto previsto dal principio IAS 39 e, quindi, sono valutate al fair value, ovvero al costo nel caso in cui il fair value o il prezzo di mercato risultino indeterminabili.

Nel presente bilancio in particolare le "altre partecipazioni" sono state valutate al costo in quanto non si è reso disponibile il loro fair value.

4.h. Crediti e debiti (IAS nn. 32 e 39)

Crediti

I crediti generati dall'impresa ed i finanziamenti inclusi sia fra le attività non correnti che fra quelle correnti sono valutati al costo ammortizzato al netto della svalutazione per tener conto della loro inesigibilità.

I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Debiti

I debiti contratti dall'impresa ed i finanziamenti inclusi sia fra le passività non correnti che fra quelle correnti sono valutati al costo ammortizzato.

I debiti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

4.i. Titoli diversi dalle partecipazioni (IAS nn. 32 e 39)

I titoli diversi dalle partecipazioni classificate fra le attività correnti e non correnti vengono inclusi fra le seguenti categorie:

  • detenuti in portafoglio fino alla scadenza e valutati al costo ammortizzato;
  • detenuti per la negoziazione e valutati al fair value attraverso il conto economico;
  • disponibili per la vendita e valutati al fair value con contropartita una riserva di patrimonio netto.

Nel caso in cui il prezzo di mercato non sia disponibile, il fair value degli strumenti finanziari viene determinato con tecniche di valutazione più appropriate quali, ad esempio, l'analisi dei "net asset value" espressi (in particolare nel caso dei titoli relativi a fondi immobiliari) e dei flussi di cassa attualizzati effettuata con le informazioni disponibili alla data di bilancio.

4.l. Imposte sul reddito (IAS n. 12)

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali dello Stato in cui ha sede la società e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile futuro a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita. Le attività e passività fiscali differite sono determinate con aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

4.m. Lavori in corso su ordinazione (IAS n. 11)

I lavori in corsi su ordinazione, inclusi nelle Rimanenze sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 11. Poiché il risultato di tali lavori su ordinazione non può essere stimato con attendibilità tali rimanenze sono contabilizzate secondo il metodo a profitto zero rilevando i ricavi (iscritti tra le variazioni delle rimanenze) solo nei limiti dei costi sostenuti per i quali è probabile saranno recuperati mentre i costi sono rilevati nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti.

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione ed il valore di presunto realizzo.

Nel caso in cui è probabile che i costi di commessa eccederanno i ricavi totali di commessa, la perdita è immediatamente rilevata come costo alla voce Rivalutazioni/Svalutazioni di attività immobiliari.

4.n. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (IAS nn. 32 e 39)

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità, che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione di prezzo.

4.o. Patrimonio netto

Le azioni ordinarie e di risparmio sono iscritte al valore nominale. I costi direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni sono portati in diminuzione del capitale sociale, al netto di ogni eventuale beneficio fiscale collegato.

Le azioni proprie sono classificate a riduzione del capitale e delle riserve; le eventuali successive operazioni di vendita, riemissione o cancellazione non comportano alcun impatto al conto economico ma esclusivamente al patrimonio netto.

Gli utili o le perdite non realizzati, al netto degli effetti fiscali, dalle attività finanziarie classificate come "disponibili per la vendita" sono rilevate nel patrimonio netto alla voce riserva di fair value.

La riserva è trasferita al conto economico al momento della realizzazione dell'attività finanziaria o nel caso di rilevazione di una perdita permanente di valore della stessa.

Quando una società controllata redige il proprio bilancio in una moneta diversa da quello funzionale utilizzata dal Gruppo, il bilancio individuale della controllata è tradotto classificando le differenze derivanti da tali conversioni in una apposita riserva. Nel momento in cui la controllata viene venduta la riserva è trasferita al conto economico con esposizione degli utili o delle perdite derivanti dalla dismissione.

La voce "Utili (perdite) portati a nuovo" accoglie i risultati accumulati ed il trasferimento da altre riserve del patrimonio netto nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposte. Questa voce rileva inoltre l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili e/o eventuali correzioni di errori che vengono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS n. 8.

4.p. Fondi per rischi e oneri (IAS n. 37)

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi che rende necessario l'impiego di risorse economiche e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per l'adempimento dell'obbligazione attuale alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono imputate a conto economico.

Laddove sia previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto di attualizzazione sia rilevante, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale, calcolato ad un tasso nominale senza rischi, dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione. Le attività e passività potenziali (attività e passività possibili, o non iscritte perché di ammontare non attendibilmente determinabile) non sono contabilizzate. Al riguardo viene fornita tuttavia adeguata informativa.

4.q. Ricavi e proventi (IAS n. 18)

I ricavi per la vendita di beni sono riconosciuti al momento del passaggio di proprietà e dei rischi e benefici del bene e la loro rilevazione è effettuata al netto di sconti e abbuoni.

I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione, avendo a riferimento lo stato di completamento dell'attività alla data di riferimento del bilancio.

I ricavi del settore fotovoltaico sono iscritti per il mese di competenza includendo tra i ricavi commerciali sia l'ammontare derivante dal ritiro dedicato, sia l'ammontare derivante dalla tariffa incentivante.

I proventi per dividendi, interessi e royalties sono rilevati rispettivamente:

  • dividendi, quando si determina il diritto a riceverne il pagamento;

  • interessi, in applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo (IAS n. 39);

  • royalties, secondo il principio della competenza, sulla base dell'accordo contrattuale sottostante.

4.r. Benefici per i dipendenti (IAS n. 19)

A seguito del venire meno della prospettiva della continuazione dell'attività il debito per TFR è stato contabilizzato ad un valore pari al suo effettivo ammontare nominale determinato in base alla relativa normativa vigente, che rappresenta il valore di estinzione alla data di riferimento del bilancio.

La passività per benefici a dipendenti è stata quindi rettificata per annullare gli effetti attuariali ed attualizzativi precedentemente iscritti in conformità con lo IAS19.

4.s. Conversione delle poste in valuta estera (IAS n. 21)

Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione. Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data.

4.t. Utile per azione (IAS n. 33)

L'utile base per azione è determinato rapportando l'utile netto del periodo attribuibile agli Azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo.

L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, derivanti, ad esempio, dalla possibilità di esercizio dei piani di stock option assegnati, che possono determinare un effetto diluitivo.

5. PRINCIPI CONTABILI EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI, DECISIONI ASSUNTE NELL'APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI, FATTORI DI INCERTEZZA NELL'EFFETTUAZIONE DELLE STIME, CAMBIAMENTO NELLE STIME CONTABILI ED ERRORI

Per taluni aspetti, l'attività di adeguamento e di interpretazione degli organismi ufficiali a ciò preposti ed il necessario processo di omologazione da parte della Commissione Europea sono tuttora in corso. Ne consegue che, alla data attuale, non può essere esclusa la circostanza che ulteriori modifiche di tali Principi e Interpretazioni potranno comportare per il Gruppo Borgosesia l'obbligo o la facoltà di modificare i criteri di contabilizzazione, valutazione e classificazione applicando ove richiesto in modo retrospettivo i principi ed i criteri così come modificati dagli organi preposti. Di seguito si elencano le principali modifiche intercorse nei principi, emendamenti ed interpretazioni con indicazione dell'applicabilità o meno degli stessi al bilancio chiuso al 31 dicembre 2015.

5.1 Principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2015

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2015:

  • In data 20 maggio 2013 è stata pubblicata l'interpretazione IFRIC 21 Levies, che fornisce chiarimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata a tributi (diversi dalle imposte sul reddito) imposti da un ente governativo. Il principio affronta sia le passività per tributi che rientrano nel campo di applicazione dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali, sia quelle per i tributi il cui timing e importo sono certi. L'interpretazione si applica retrospettivamente per gli esercizi che decorrono al più tardi dal 17 giugno 2014 o data successiva. L'adozione di tale nuova interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio consolidato della Borgosesia S.p.A. in liquidazione.
  • In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
    • o IFRS 3 Business Combinations Scope exception for joint ventures. La modifica chiarisce che sono esclusi dall'ambito di applicazione del principio la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, come definiti dall'IFRS 11;
    • o IFRS 13 Fair Value Measurement Scope of portfolio exception. La modifica chiarisce che la portfolio exception si applica a tutti i contratti inclusi nell'ambito di applicazione dello IAS 39 indipendentemente dal fatto che soddisfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32;
    • o IAS 40 Investment Properties Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40. La modifica chiarisce che l'IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinare se l'acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 o dello IAS 40, occorre far riferimento rispettivamente alle specifiche indicazioni fornite dall'IFRS 3 oppure dallo IAS 40.

Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2015 o da data successiva. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato di Borgosesia S.p.A. in liquidazione.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2015

La società non ha applicato i seguenti Principi, nuovi ed emendati, emessi, ma non ancora in vigore.

  • Emendamento allo IAS 19 "Defined Benefit Plans: Employee Contributions" (pubblicato in data 21 novembre 2013): relativo alla iscrizione in bilancio delle contribuzioni effettuate dai dipendenti o da terze parti ai piani a benefici definiti. La modifica si applica al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva.
  • Emendamento all'IFRS 11 Joint Arrangements "Accounting for acquisitions of interests in joint operations" (pubblicato in data 6 maggio 2014): relativo alla contabilizzazione dell'acquisizione di interessenze in una joint operation la cui attività costituisca un business. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and equipment e IAS 41 Agriculture "Bearer Plants" (pubblicato in data 30 giugno 2014): le bearer plants, ossia gli alberi da frutto che daranno vita a raccolti annuali (ad esempio le viti, le piante di nocciole) debbano essere contabilizzate secondo i requisiti dello IAS 16 (piuttosto che dello IAS 41). Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and Equipment e allo IAS 38 Intangibles Assets – "Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation" (pubblicati in data 12 maggio 2014): secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma inappropriato, in quanto, i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo dell'attività oggetto di ammortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici dell'attività stessa, requisito che viene, invece, richiesto per l'ammortamento. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Emendamento allo IAS 1 "Disclosure Initiative" (pubblicato in data 18 dicembre 2014): l'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

I liquidatori al momento stanno valutando i possibili effetti rivenienti dall'introduzione di queste modifiche sul bilancio consolidato della Borgosesia S.p.A. in liquidazione.

Infine, nell'ambito del processo annuale di miglioramento dei principi, in data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato i documenti "Annual Improvements to IFRSs: 2010- 2012 Cycle" (tra cui IFRS 2 Share Based Payments – Definition of vesting condition, IFRS 3 Business Combination – Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments – Aggregation of operating segments e Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement – Shortterm receivables and payables) e in data 25 settembre 2014 "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle" (tra cui: IFRS 5 – Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, IFRS 7 – Financial Instruments: Disclosure e IAS 19 – Employee Benefits) che integrano parzialmente i principi preesistenti. Le modifiche si applicano al più tardi rispettivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva e a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.

I liquidatori al momento stanno valutando i possibili effetti rivenienti dall'introduzione di queste modifiche sul bilancio consolidato della Borgosesia S.p.A. in liquidazione.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea.

Alla data di riferimento del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

  • Principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (pubblicato in data 28 maggio 2014) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
    • o l'identificazione del contratto con il cliente;
    • o l'identificazione delle performance obligations del contratto;
    • o la determinazione del prezzo;
    • o l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
    • o i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.

I liquidatori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 15 possa avere un impatto significativo sugli importi iscritti a titolo di ricavi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consoliato di Borgosesia S.p.A. in liquidazione. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché il Gruppo non avrà completato un'analisi dettagliata dei contratti con i clienti.

  • Versione finale dell'IFRS 9 Strumenti finanziari (pubblicato il 24 luglio 2014). Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:
    • o introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie;
    • o Con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici;

o Introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia).

Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.

I liquidatori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 9 possa avere un impatto significativo sugli importi e l'informativa riportata nel bilancio consolidato di Borgosesia S.p.A. in liquidazione. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché il Gruppo non abbia completato un'analisi dettagliata.

• In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che hanno applicato in via anticipata l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers.

I liquidatori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto significativo sulla contabilizzazione dei contratti di leasing e sulla relativa informativa riportata nel bilancio consolidato di Borgosesia S.p.A. in liquidazione, tuttavia non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché il Gruppo non avrà completato un'analisi dettagliata dei relativi contratti.

• Documento "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28)" (pubblicato in data 18 dicembre 2014), contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell'applicazione della consolidation exception concesse alle entità d'investimento. Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva, ne è comunque concessa l'adozione anticipata.

I liquidatori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato di Borgosesia S.p.A. in liquidazione dall'adozione di queste modifiche, non soddisfando le società del Gruppo la definizione di società di investimento.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10 relativo alla valutazione dell'utile o della perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.

5.2 Principali decisioni assunte nell'applicazione dei principi contabili

Nell'effettuazione delle verifiche relative all'impairment degli assets, i liquidatori hanno aggiornato ove necessario le valutazioni delle rimanenze e degli investimenti immobiliari nonché degli impianti fotovoltaici (che costituiscono parte rilevante delle attività del Gruppo).

Con particolare riferimento alle società collegate Penelope S.p.A. e Omnia Center S.r.l. ed ai titoli in portafoglio del Fondo Immobiliare Gioiello, i liquidatori hanno aggiornato ove necessario la valutazione delle residue attività tenuto conto dei valori patrimoniali corrispondenti, della situazione del mercato di riferimento e, per quanto riguarda i titoli residui detenuti nei Fondi immobiliari anche dell'andamento del mercato secondario di tali titoli e dell'eventuale necessità di considerare uno "sconto di illiquidità".

5.3 Principali fattori di incertezza nell'effettuazione di stime e cambiamento nelle stime contabili ed errori.

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte dei liquidatori l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Gli eventi potrebbero non confermare pienamente le stime.

I principali dati congetturati si riferiscono alla valutazione del fair value delle attività, alla valutazione circa la presenza di perdite di valore delle attività, ai fondi rischi e oneri, al fondo svalutazione crediti ed altri fondi svalutazione, agli ammortamenti, ai benefici ai dipendenti e alle imposte. Le assunzioni fondamentali riguardanti il futuro e le altre cause di incertezza nell'effettuazione delle stime alla data di riferimento del bilancio che possono causare rettifiche rilevanti ai valori contabili riflessi nel bilancio entro l'esercizio successivo, riguardano essenzialmente il processo di valutazione degli immobili, delle partecipazioni e dei crediti finanziari, dei titoli destinati alla vendita (quote del Fondo Gioiello) la stima della recuperabilità del valore dei crediti. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di eventuali variazioni sono iscritti a conto economico o ove previsto dai principi contabili a patrimonio netto. I criteri di stima e di valutazione si basano sull'esperienza storica e su elementi quali le aspettative correlate alla ragionevole e concreta realizzazione di determinati eventi. In questo contesto si segnala come la situazione causata dall'attuale crisi economica e finanziaria ed in particolare delle difficoltà del mercato di riferimento in cui il Gruppo opera, abbia comportato la necessità di effettuare assunzioni, caratterizzate da incertezza, riguardanti l'andamento futuro, circostanza questa che non può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che, quindi, potrebbero richiedere rettifiche anche significative, ad oggi ovviamente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci.

Se l'applicazione iniziale di un principio ha effetto sull'esercizio in corso o su quello precedente, tale effetto viene rilevato indicando il cambiamento derivante da eventuali disposizioni transitorie, la natura del cambiamento, la descrizione delle disposizioni transitorie, che possono avere effetto anche su esercizi futuri, nonché l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati. Se un cambiamento volontario di un principio ha effetto sull'esercizio corrente o precedente, tale effetto viene rilevato indicando la natura del cambiamento, le ragioni per l'adozione del nuovo principio e l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Nel caso di un nuovo principio/interpretazione emesso ma non ancora in vigore vengono indicati il fatto, il possibile impatto, il titolo del principio/interpretazione, la data di entrata in vigore e la data di prima applicazione dello stesso. Il cambiamento di stime contabili prevede l'indicazione della natura e dell'impatto del cambiamento.

La rilevazione di errori contabili, infine, prevede l'indicazione della natura, dell'importo delle rettifiche e delle correzioni all'inizio del primo periodo di rendicontazione successivo alla rilevazione stessa.

6. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI E STRUMENTI FINANZIARI

6.1 GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Il Gruppo Borgosesia opera in settori differenti dell'industria e dei servizi sia in ambito nazionale sia internazionale e di conseguenza le proprie attività sono esposte a tipologie di rischi finanziari, tra i quali i rischi di mercato (rischio di cambio e rischio di prezzo), il rischio di credito (in relazione sia ai rapporti commerciali con clienti sia alle attività di finanziamento), il rischio di liquidità (legato alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito) ed il rischio di tasso di interesse, diversificati per ogni singola società così come diversificate risultano essere le politiche adottate per prevenirli.

Borgosesia S.p.A. in liquidazione- e, più in generale, le società da questa controllate non hanno fatto uso di strumenti finanziari derivati né esistono, con riferimento all'attività di questa, specifici rischi finanziari, di prezzo, di credito e di liquidità diversi da quelli che ne connotano il "core-business".

In conformità con quanto richiesto dallo IAS 32 paragrafo 74 nella tabella sotto riportata sono fornite per gruppi di attività e passività e per anno di scadenza, le informazioni relative al rischio di tasso desunte dal bilancio al 31 dicembre 2015.

Tali informazioni sono ripartite su un arco temporale di 5 anni e sono distinte in base alla modalità di maturazione dei relativi interessi.

GRUPPO BORGOSESIA – GESTIONE RISCHI FINANZIARI

Fruttiferi < 1 anno >1<2 >2<3 >3<4 >4<5 >5 Totale
Tasso Fisso
Debiti verso
banche
(89.183) (92.038) (94.995) (98.057) (91.965) (3.238.039) (3.704.277)
Debiti verso altri
finanziatori
(3.292.102) - - - - - (3.292.102)
Tasso Variabile
Debiti verso
banche
(16.645.399) (54.802) (56.464) (58.176) (59.940) (400.569) (17.275.351)
Debiti verso altri
finanziatori
(4.534.414) (209.478) (214.984) (220.635) (226.247) (2.397.867) (7.803.625)
Disponibilità
liquide
2.037.776 - - - - - 2.037.776
Crediti finanziari 355.285 - - - - 590.791 946.076
Infruttiferi
Crediti finanziari 750.662 - - - - 291.000 1.041.662
Titoli disponibili
per la vendita
- 38.313.608 - - - - 38.313.608

31/12/2015 Gruppo Borgosesia

Si segnala inoltre quanto segue:

  • Rischio di credito: la massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2015 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio;
  • Rischio di liquidità: i due fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate/assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall'altra, le caratteristiche di scadenza e rinnovo dei debiti e della liquidità degli impieghi finanziari.
  • Rischio di tassi di interesse e di cambio: il Gruppo è soggetto al rischio di tasso di interesse in relazione alle operazioni finanziarie di medio-lungo termine contratte a tassi variabili mentre il rischio di cambio deve considerarsi rilevante con riferimento all'oscillazione del dollaro canadese a ragione dell'investimento immobiliare realizzato in tale Paese.

7.2. STRUMENTI FINANZIARI

In base al principio IAS n. 32 gli strumenti finanziari sono classificati in quattro categorie:

  • a) strumenti finanziari valutati al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico (fair value through profit and loss – FVTPL) e detenuti per la negoziazione (held for trading);
  • b) investimenti posseduti fino a scadenza (held to maturity HTM);
  • c) finanziamenti e crediti (loans and receivables L&R);
  • d) attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale AFS).

La classificazione dipende dalla destinazione funzionale attribuita nell'ambito della gestione finanziaria ed è correlata ad una differente valutazione contabile; le operazioni finanziarie sono iscritte in bilancio in base alla data valuta delle stesse.

Strumenti finanziari valutati al fair value

Sono così classificati gli strumenti che soddisfano una tra le seguenti condizioni:

  • sono posseduti per la negoziazione (held for trading);
  • sono un'attività finanziaria rientrante nell'ambito di applicazione dello IAS n. 39 diversa dagli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, il cui fair value può essere attendibilmente determinato. La designazione del singolo strumento in questa categoria è definitiva, viene effettuata nel momento della prima rilevazione e non è modificabile. Gli strumenti derivati sono inclusi in questa categoria, a meno che non siano designati come strumenti di copertura (hedge instruments).

Investimenti posseduti fino a scadenza

In questa categoria sono classificati gli strumenti non derivati con pagamenti fissi o determinabili ed a scadenza fissa, laddove vi siano l'intenzione e la possibilità di mantenimento fino alla scadenza. Questi strumenti sono valutati al costo ammortizzato (amortized cost) e rappresentano un'eccezione al più generale principio di valutazione al fair value.

Il costo ammortizzato è determinato applicando il tasso di interesse effettivo dello strumento finanziario, tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza dello strumento stesso. Il costo ammortizzato rappresenta il valore cui è valutato alla rilevazione iniziale uno strumento finanziario, al netto dei rimborsi di capitale e di qualsiasi svalutazione per riduzione durevole di valore, aumentato o diminuito dell'ammortamento complessivo delle differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza calcolato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Il metodo del tasso di interesse effettivo rappresenta un criterio di calcolo realizzato al fine di imputare nel periodo di competenza i relativi oneri finanziari.

Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza correttamente il flusso atteso dei pagamenti futuri in denaro fino alla scadenza, in modo da ottenere il valore contabile netto corrente dello strumento finanziario. In caso di alienazione anticipata, di ammontare rilevante e non determinata da specifiche motivazioni anche di un solo titolo appartenente a questa categoria, tutto il portafoglio titoli classificati come HTM deve essere riclassificato e valutato al fair value, con divieto di utilizzare questa categoria nei due anni successivi (cosiddetta tainting rule).

Finanziamenti e crediti

Rappresentano strumenti finanziari non derivati con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati in un mercato attivo e per i quali non si intende effettuare operazioni di negoziazione.

Rientrano in questa categoria i crediti (ed i debiti) commerciali, che sono classificati nelle partite correnti ad eccezione della parte scadente oltre i 12 mesi successivi alla data di rendicontazione.

La valutazione di questi strumenti è effettuata applicando il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo e tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza degli strumenti stessi.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Si tratta di una categoria definita "residuale" che comprende gli strumenti finanziari non derivati che sono designati come disponibili per la vendita e che non sono classificati in una delle categorie precedenti. Gli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione sono rilevati al loro fair value aumentato degli oneri accessori all'acquisto.

Gli utili o le perdite sono rilevati in una voce separata del patrimonio netto fino a che gli strumenti finanziari cui si riferiscono non sono venduti o fino a che non si accerti che hanno subito una perdita di valore. Al verificarsi di tali eventi gli utili o le perdite fino a quel momento rilevati a patrimonio netto vengono iscritti a conto economico.

Nel caso di titoli negoziati presso mercati regolamentati, il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa (bid price) rilevata al termine delle negoziazioni alla data di chiusura del periodo.

Nel caso in cui non sia disponibile una valutazione di mercato, il fair value è determinato o in base al valore corrente di un altro strumento finanziario sostanzialmente simile oppure tramite l'utilizzo di appropriate tecniche valutative (ed in particolare del NAV – net asset value opportunamente corretto in ragione di potenziali situazioni di "illiquidità").

Gli investimenti in attività finanziarie possono essere eliminati contabilmente (cosiddetta derecognition) solo quando sono scaduti i diritti contrattuali a riceverne i flussi finanziari oppure quando avviene il trasferimento a terzi dell'attività finanziaria e di tutti i rischi e benefici connessi alla stessa.

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 ha introdotto il concetto di gerarchia del fair value (Fair Value Hierarchy, nel seguito anche "FVH") e richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella stima del fair value. Si distinguono pertanto i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

8. ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA (IFRS 5)

Un'attività non corrente è detenuta per la vendita se il suo valore di carico sarà recuperato principalmente attraverso una vendita anziché attraverso il suo utilizzo.

Affinché tale condizione sia soddisfatta l'attività deve essere immediatamente vendibile nelle sue condizioni attuali e la vendita deve essere considerata altamente probabile.

Le attività o i gruppi destinati alla cessione che sono classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il loro valore di carico ed il valore di previsto realizzo meno i costi di vendita.

Le attività singole o incluse in un gruppo classificate come detenute per la vendita non vengono ammortizzate.

La presentazione in bilancio delle suddette attività prevede l'evidenza su una singola linea del conto economico degli utili e delle perdite al netto delle imposte conseguenti alla cessione. Parimenti le attività e le passività devono essere classificate su una riga separata dello Stato Patrimoniale.

Quando il Gruppo è coinvolto in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione l'impresa deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata. Le quote minoritarie sono state valutate al fair value alla data in cui si verifica la perdita del controllo rilevando i relativi effetti a conto economico secondo quanto previsto dai principi di riferimento.

8.1. ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE

Il Gruppo ha posto in essere nel corso dell'esercizio 2010 significative operazioni volte al riposizionamento strategico ed alla ridefinizione del proprio "core business" (nel settore immobiliare, del risparmio gestito e della produzione di energia da fonti rinnovabili). Tali operazioni si sono concretizzate nel 2010 nella fusione per incorporazione della controllante Gabbiano S.p.A. in Borgosesia S.p.A., e nelle concomitanti cessioni di partecipazioni di controllo in Penelope S.p.A., capofila del settore tessile, e nel Fondo immobiliare chiuso Gioiello nonché del totale delle quote della Smit Real Estate S.r.l.

Al 31 dicembre 2015 non sussistono operazioni definibili quali attività operative cessate.

8.2. INFORMATIVA DI SETTORE

I settori di attività coincidono con società o gruppi di società di cui Borgosesia S.p.A. detiene il controllo e che rientrano nel perimetro di consolidamento. Stante la ridefinizione del modello di business del gruppo, l'informativa di settore è fornita con riferimento alle seguenti attività operative il cui andamento è stato presentato nella relazione sulla gestione:

  • attività immobiliari
  • attività del risparmio gestito
  • attività di produzione di energia da fonti rinnovabili

L'analisi reddituale e di composizione della struttura patrimoniale per il settore primario è illustrata di seguito, mentre il dettaglio del fatturato per area geografica è fornito nelle note al bilancio riguardanti i ricavi (nota 14).

Note:

(1): l'indebitamento finanziario netto è allineato alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

(2): la Posizione finanziaria netta - Gruppo Borgosesia include rispetto alla indebitamento finanziario definito in nota 1 i crediti finanziari non correnti fruttiferi di interessi e le attività finanziarie a lungo termine possedute per la vendita.

Gen. 15 - Dic. 15
(in milioni di euro) Ricavi Costi per
servizi e delta
rimanenze
Altri proventi
e costi
operativi
Rettifiche di valore
(partecip., titoli e att.
immobiliari)
Amm.ti e
svalutazioni
Proventi e oneri
finanziari
netti,dividendi
Imposte
sul
reddito
Risultato
delle
attività
Risultato
di terzi
Risultato
netto di
Gruppo
Dic. 14
Risultato
netto di
Gruppo
Settore Immobiliare 0,48 (0,35) (0,18) (0,13) (0,02) (0,19) 0,17 - (0,02) (0,19) (4,11)
Settore Risparmio gestito 0,71 (0,34) 0,00 - (0,01) (0,00) (0,08) - - 0,28 0,33
Settore Energie da fonti rinnovabili 0,57 (0,08) (0,02) - (0,26) (0,05) (0,04) - - 0,12 0,16
Totale controllate 1,76 (0,77) (0,19) (0,13) (0,29) (0,24) 0,05 - (0,02) 0,21 (3,62)

NOTE RELATIVE ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE –FINANZIARIA

9. ATTIVO NON CORRENTE

9.a IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

Situazione al 01.01.2015 Movimenti del periodo Situazione al 31.12.2015
(in Euro) Costo Orig. F.do
amm.to e
sval.
Saldo Acquisiz. Altri mov. Amm.ti e
sval.
Altri
mov.
(f.do)
Costo
Orig.
F.do
amm.to e
sval.
Saldo
Terreni e Fabbricati 1.076.389 (233.391) 842.999 (1.076.389) (16.118) 249.509 0 - -
Impianti e macchinari 3.770 (3.732) 38 (38) 3.770 (3.770) -
Arredi e attrezzature 52.130 (35.927) 16.202 4.224 (4.935) 56.354 (40.862) 15.492
Altre immobilizzazioni 5.656.127 (1.401.936) 4.254.191 14.705 (272.899) 5.670.832 (1.674.836) 3.995.997
Totale 6.788.416 (1.674.986) 5.113.430 18.929 (1.076.389) (293.990) 249.509 5.730.956 (1.719.467) 4.011.488
Situazione al 01.01.2014 Movimenti del periodo Situazione al 31.12.2014
(in Euro) Costo
Orig.
F.do
amm.to e
sval.
Saldo Altri
Altri
Amm.ti e
mov.
Acquisiz.
mov.
Disinv.
sval.
(f.do)
Costo
Orig.
F.do
amm.to e
sval.
Saldo
Terreni e Fabbricati 1.076.389 (201.154) 875.235 (32.237) 1.076.389 (233.391) 842.999
Impianti e macchinari 3.770 (3.261) 509 (471) 3.770 (3.732) 38
Arredi e attrezzature 49.190 (30.634) 18.556 2.940 (5.293) 52.130 (35.927) 16.202
Altre immobilizzazioni 5.658.760 (1.137.275) 4.521.485 1.265 (268.559) 5.660.025 (1.405.834) 4.254.191
Totale 6.788.109 (1.372.324) 5.415.784 4.205 - - (306.560) - 6.792.314 (1.678.884) 5.113.430

Al 31 dicembre 2014 la voce "terreni e fabbricati" accoglieva il valore degli immobili siti in Biella.

Nel corso dell'esercizio 2015, sono terminate le attività per la liberazione dell'Immobile di Via A. Moro in Biella, precedentemente utilizzato strumentalmente dalla Società, e si è destinato alla vendita tutti i cespiti immobiliari della Società; conseguentemente il valore netto dei terreni e fabbricati, dopo l'ammortamento di periodo, è stato riclassificato alla voce "investimenti immobiliari" (colonne "altri movimenti") per un valore netto di Euro 827 migliaia.

La voce "Altre immobilizzazioni" include, oltre a macchine elettriche ed elettroniche ed altre immobilizzazioni di minore rilevanza, il valore di un impianto fotovoltaico di proprietà di Borgosesia S.p.A. in liquidazione, entrato in funzione nel 2011 e realizzato su diritto di superficie venticinquennale in Montemurlo, di costo storico pari ad Euro 535 migliaia. A fine esercizio il valore netto contabile di tale impianto risulta essere pari ad Euro 386 migliaia. Si precisa che la vita utile del bene è allineata alla durata dell'incentivazione garantita dallo Stato per complessivi 20 anni dalla data di connessione dell'impianto. La voce include inoltre il valore degli investimenti effettuati nel settore delle energie rinnovabili relativamente ad impianti fotovoltaici in leasing, realizzati nel comune di Camini, dalle società Anemos S.r.l. e Il Faro S.r.l. di potenza nominale pari a 0,5 MWp ciascuno.

Le restanti immobilizzazioni materiali esprimono il valore della dotazione delle sedi amministrative delle società del Gruppo.

Il valore degli impianti fotovoltaici assunti in leasing dalle società controllate ed il relativo fondo ammortamento è riepilogato di seguito:

Valore lordo del bene Fondo
assunto in leasing Ammortamento Ipoteche iscritte
(incluso oneri accessori) relativo
Altre immobilizzazioni 5.055.618 1.454.225 -

9.b INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Situazione
iniziale
Movimenti del periodo
(in
euro)
Saldo netto
01.01.2015
Acquisizioni Riclassifiche Oneri finanziari
capitalizzati
Rivalut./
Svalutaz.
Altri
movimenti
Dismissioni Saldo netto
31.12.2015
Immobil
i
5.813.127 221.841 826.880 - (438.711) (410.432) - 6.012.705
Totale 5.813.127 221.841 826.880 - (438.711) (410.432) - 6.012.705
Situazione
Movimenti del periodo
iniziale
Situazione
finale
(in
euro)
Saldo netto
01.01.2014
Acquisizioni Riclassifiche Oneri finanziari
capitalizzati
Rivalut./
Svalutaz.
Altri
movimenti
Dismissioni Saldo netto
31.12.2014
Immobil
i 10.275.373 376.053 - - (376.053) 240.910 (4.703.156) 5.813.127
Totale 10.275.373 376.053 - - (376.053) 240.910 (4.703.156) 5.813.127

Le variazioni registrate in corso d'anno sono da porsi principalmente in relazione a:

  • migliorie per Euro 222 migliaia effettuate sugli immobili detenuti in Canada;

  • svalutazioni nette del portafoglio immobiliare canadese sulla base del parere reso dall'esperto indipendente CBRE - Richard Ellis per complessivi Euro 134 migliaia;

  • differenze cambio con la valuta canadese in relazione al portafoglio immobiliare detenuto dalla controllata 4438663 Canada Inc per Euro 410 migliaia;

  • riclassifica degli immobili siti in Biella, precedentemente strumentali ed iscritti nelle immobilizzazioni materiali, nella categoria degli investimenti immobiliari (IAS40) destinati alla vendita, per un valore netto di Euro 827 migliaia;
  • svalutazioni nette del portafoglio immobiliare di Biella sulla base del parere reso dall'esperto indipendente REAG per complessivi Euro 305 migliaia.
(in euro) % 31.12.2015 31.12.2014
Penelope S.p.A. 40,00% 7.044.000 9.230.342
4482409 Canada Inc 49,00% 0 2.354
Tirli S.r.l. 32,40% 138.957 138.957
Solarisuno S.r.l. 50,00% 3.908 3.908
Trigono S.r.l. 50,00% 1 1
Rondine S.r.l. in liquidazione 50,00% 0 1
Omnia Center S.r.l. 42,00% 0 1
TOTALE 7.186.866 9.375.562

9.c PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO

Penelope S.p.A.

La partecipazione in Penelope S.p.A. è stata oggetto di rettifica di valore per Euro 2.186 migliaia per adeguarla al fair value alla data del 31 dicembre 2015 come risultante dalla perizia redatta dall'esperto indipendente incaricato dai liquidatori. A fine esercizio la partecipazione risulta pertanto iscritta al valore di Euro 7.044 migliaia.

4482409 Canada Inc.

La partecipazione nella collegata 4482409 Canada Inc. è stata azzerata per effetto dell'avvenuta liquidazione. A fronte della cessazione della partecipata Borgosesia ha rilevato un credito di Euro 2 mila circa già incassato alla data della presente relazione.

Tirli S.r.l.

La società Tirli S.r.l. è una società che gestisce un'area boschiva nella maremma Toscana, il valore contabile è superiore di Euro 9 migliaia circa alla frazione di patrimonio netto come risultante dal bilancio al 31.12.2014, tale differenza è stata mantenuta in considerazione dell'aspettativa di redditi futuri positivi attesi, avendo gli amministratori della società partecipata posto in essere attività finalizzate a ripristinare l'economicità della gestione.

Solarisuno S.r.l.

La società Solarisuno S.r.l. è attiva nel settore di produzione di energia attraverso un impianto fotovoltaico realizzato nel comune di Camini, il valore della partecipazione è rimasto invariato rispetto allo scorso esercizio.

Sulle quote di Solarisuno di proprietà di Borgosesia S.p.A. é stato costituito un pegno a garanzia del contratto di locazione finanziaria per le realizzazione dell'impianto fotovoltaico della partecipata.

La partecipazione detenuta nelle società Solarisuno S.r.l. è stata oggetto di perizia da parte di un esperto indipendente, dalla quale non sono emerse perdite di valore.

Trigono S.r.l.

La partecipazione del 50% in Trigono S.r.l, che rispetto allo scorso esercizio non ha subito variazioni, viene di fatto considerata "collegata" in forza dei rapporti tra i soci e delle regole di "governance" che ne caratterizzano la gestione e che continuano comunque a far ritenere la società una collegata nella quale non ci sono obblighi ed impegni ulteriori rispetto al solo capitale versato.

Trigono S.r.l. possiede una partecipazione del 50% nella Ginori Real Estate S.p.A. in liquidazione joint venture paritetica con Richard Ginori 1735 S.p.A. che detiene un complesso immobiliare occupato dall'altro socio in Sesto Fiorentino dell'estensione di circa 131.600 metri quadri.

Richard Ginori 1735 S.p.A. è stata oggetto nel 2012 di procedura fallimentare. Nel corso del primo semestre del 2013 la società è stata acquisita dal Gruppo Gucci e nel mese di giugno è ripresa l'attività nello stabilimento di proprietà della Ginori Real Estate S.p.A. in liquidazione. Alla data della presente relazione risulta difficile prevedere l'evoluzione della gestione della Trigono e della joint venture Ginori Real Estate.

La svalutazione effettuata nel corso del 2012 della partecipazione nella Trigono S.r.l. e del credito finanziario vantato da Borgosesia (Euro 2,6 milioni) riflettono le circostanze e le considerazioni sopra esposte, in ordine ad impegni ed obblighi dei soci.

Rondine S.r.l. in liquidazione

La società Rondine S.r.l. è stata posta in liquidazione in data 3 giugno 2013 con atto ai rogiti Notaio Cosimo Marchi di Prato. In data 19 febbraio 2016 è stato approvato il bilancio finale di liquidazione al 31 dicembre 2015 della società, successivamente in data 15 marzo 2016 è stata presentata la pratica di cessazione della società presso la competente CCIAA.

Il Bilancio finale di liquidazione presenta un patrimonio netto nullo, al 31 dicembre 2015 sia il valore della partecipazione sia il valore dei crediti vantati verso la Rondine S.r.l. in liquidazione risultano interamente svalutati.

Omnia Center S.r.l.

L'assemblea dei soci della partecipata Omnia Center S.r.l. nel mese di aprile 2015 ha deliberato la copertura della perdita d'esercizio al 31 dicembre 2014, pari ad Euro 805.263, mediante la conversione pro-quota di Euro 810.000 di finanziamenti soci fruttiferi nella riserva di patrimonio netto "versamenti soci c/copertura perdite" ed il contestuale utilizzo di tale riserva.

La società controllata Goldfinger LDA al 31.12.2015 detiene una percentuale di partecipazione al capitale della Omnia Center S.r.l. pari al 42,00% del capitale sociale e vanta un finanziamento soci verso la controllata di residui Euro 1.023 migliaia in linea capitale.

9.d ALTRE PARTECIPAZIONI

(in euro) % 31.12.2015 31.12.2014
Immobiliare 2014 S.p.A. 2,06% 99.110 171.402
Sobifils S.p.A. 5,29% 7.441 7.441
CONAI - 0 20
TOTALE 106.551 178.863

In data 1 febbraio 2016 si è tenuta l'assemblea straordinaria dei soci della Immobiliare 2014 S.p.A. che ha deliberato in merito a talune significative modifiche dello statuto che comportato il diritto di recesso per i soci.

In data 23 febbraio 2016 la Borgosesia S.p.A. ha esercitato il diritto di recesso dalla società Immobiliare 2014 S.p.A. e conseguentemente ha adeguato il valore della partecipazione al valore di recesso determinato dagli amministratori della partecipata, rilevando una rettifica di valore pari ad euro 72 migliaia.

Con riferimento alle Altre partecipazioni si precisa che la partecipazione in Sobifils S.p.A. è relativa ad una società operante nel settore tessile.

9.e CREDITI FINANZIARI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Finanziamento a collegata Solarisuno S.r.l. 291.000 291.000
Finanziamento a collegata Trigono S.r.l. 0 0
Finanziamento a collegata Omnia Center S.r.l. 590.791 590.791
TOTALE 881.791 881.791

Di seguito si riporta il dettaglio delle singole esposizioni al netto dei fondi svalutazione:

Controparte Fruttifero Infruttifero Valore lordo Fondo svalutazione Valore netto
Solarisuno S.r.l. Infruttifero 291.000 - 291.000
Trigono S.r.l. Infruttifero 2.627.720 (2.627.720) -
Omnia Center S.r.l. Fruttifero 1.022.941 (432.150) 590.791
Totale 3.941.661 (3.059.870) 881.791

I valori esprimono principalmente l'appoggio finanziario prestato alle società del Gruppo, non rientranti nel perimetro di consolidamento integrale, sotto forma di finanziamenti con obbligo di restituzione.

La parte dei crediti finanziari non fruttifera di interessi non è stata quindi inclusa ai fini della determinazione della così detta Posizione Finanziaria Netta rettificata - Gruppo Borgosesia esposta e dettagliata nella Relazione sulla Gestione e si deve intendere destinata al supporto stabile dei relativi patrimoni.

La parte di questi fruttifera di interessi è regolata a tassi di mercato.

Per ulteriori valutazioni in ordine alla recuperabilità e valutazione dei citati crediti finanziari si rimanda al paragrafo precedente 9c.

Nell'esercizio non si sono avute variazione nell'ammontare dei crediti finanziari, in particolare si evidenzia che il valore dei crediti verso la società Omnia Center S.r.l. è stato ritenuto recuperabile sulla base del piano previsionale predisposto dall'organo amministrativo della collegata.

9.f ALTRI CREDITI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Crediti tributari 4.132 4.132
Crediti diversi 1.051 1.126
TOTALE 5.183 5.257

I crediti tributari rappresentano i crediti per le tasse di concessioni governative in attesa di rimborso.

I crediti diversi esprimono il valore dei depositi cauzionali.

9.g TITOLI DISPONIBILI PER LA VENDITA

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Quote Fondo Gioiello 38.313.608 38.233.310
TOTALE 38.313.608 38.233.310

Al 31.12.2015 la voce rappresenta la valutazione di n. 166 quote del Fondo Comune di Investimento Immobiliare riservato di tipo chiuso denominato "Gioiello in liquidazione" (di seguito anche "Fondo Gioiello") al valore contabile unitario di Euro 230.804,87 circa cadauna, contro un valore unitario di Euro 230.321,15 circa al 31 dicembre 2014.

Tali titoli sono stati valutati alla data del 31 dicembre 2015 al fair value che è stato determinato sulla base del NAV pro-quota del sopracitato Fondo (Euro 230.804,87 dall'ultimo rendiconto approvato in data 22 febbraio 2016), contro un fair value al 31 dicembre 2014 pari al NAV pro-quota alla stessa data (pari ad Euro 255.912,38) rettificato per considerare uno "sconto di illiquidità" nell'intorno del 10% circa.

Al 31 dicembre 2015 è stato ritenuto non necessario rettificare il NAV per considerare "sconti di illiquidità" delle quote del Fondo Gioiello stante l'avanzato stato della liquidazione del Fondo.

La rivalutazione delle quote del Fondo Gioiello rilevata al 31 dicembre 2015, pari ad Euro 80 migliaia circa, trova contropartita nell'apposita riserva AFS di patrimonio netto, sulla rivalutazione non è stata calcolata la fiscalità differita passiva in quanto riassorbita dalle imposte anticipate non rilevate sulle svalutazioni di valore pregresse.

Il fair value utilizzato per la valutazione è stato considerato di livello 3.

9.h IMPOSTE DIFFERITE

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Differenze Effetto Differenze Effetto
Temporanee Fiscale Temporanee Fiscale
Imposte differite attive:
Fondi svalutazione tassati - - 674.331 185.441
Ammortamento di costi non fisc. rilevanti - - 43.738 12.028
Benefici a dipendenti (IAS 19) - - 2.779 764
Storno valore immobilizz. immateriali (IAS 39) 239 75 4.878 1.532
Leasing (IAS 17) 379.927 106.000 382.463 120.093
Altre differenze temporanee 6.662 1.832 2.705 744
Totale imposte differite attive 386.828 107.907 1.110.895 320.602

Imposte differite passive :

Investimenti immobiliari (effetto IAS 40) (1.053.286) (330.732) (1.112.621) (349.363)
Totale imposte differite passive (1.053.286) (330.732) (1.112.621) (349.363)
Totale imposte differite nette (666.458) (222.825) (1.726) (28.761)

La recuperabilità delle imposte differite attive è stata verificata con riferimento ai tempi di rientro delle differenze temporanee citate ed ai prevedibili imponibili nei relativi esercizi, tenuto conto dei piani aziendali.

Le imposte differite passive sono state iscritte con riferimento alle differenze tra principi contabili locali ed internazionali.

10. ATTIVO CORRENTE

10.a RIMANENZE

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Lavori in corso 7.060.000 7.280.000
TOTALE 7.060.000 7.280.000

La voce comprende il valore delle aree in sviluppo site in Prato – Macrolotto (terreno ad uso direzionale e commerciale) per Euro 4.180 migliaia e, un'area sita in Sesto Fiorentino, località Colonnata, acquisita nel 2009 e oggetto di una valorizzazione residenziale, per Euro 2.880 migliaia.

I valori delle due proprietà sono esposti al netto di fondo svalutazione pari, al 31 dicembre 2015, ad Euro 2.848 migliaia per quanto concerne il terreno sito in Prato - Macrolotto e pari ad Euro 709 migliaia per quanto concerne l'area sita in Sesto Fiorentino. Tali svalutazioni sono state appostate al fine di recepire il relativo minor valore di mercato accertato dall'esperto indipendente REAG S.p.A. - Real Estate Advisory Group.

Nel corso dell'esercizio il valore delle rimanenze è stato incrementato per Euro 126 migliaia ed Euro 13 migliaia rispettivamente per le aree di Sesto Fiorentino e Macrolotto, queste sono state altresì svalutate rispettivamente per Euro 226 migliaia ed Euro 133 migliaia per adeguarle al valore di mercato come risultante dalle predette perizie.

In riferimento alle raccomandazioni emanate dalla Consob relativamente all'incarico conferito all'esperto indipendente nel processo di valutazione periodica del portafoglio immobiliare si rimanda al paragrafo "Gestione dei rapporti con gli esperti indipendenti" della Relazione sulla Gestione.

Con riferimento allo sviluppo immobiliare di Sesto Fiorentino si specifica che l'intervento di costruzione di originarie n. 20 unità immobiliari a destinazione residenziale, per una s.u.l. complessiva di circa 1.400 mq oltre superfici accessorie, è terminata al grezzo, compresa la copertura dell'edificio.

Si evidenzia che il permesso a costruire è scaduto nel corso di gennaio 2016, e ad oggi i lavori di costruzione oggetto di appalto risultano sospesi nelle more della definizione della strategia di proseguirne l'ultimazione o di cedere gli immobili nel loro stato attuale.

Tali rimanenze risultano gravate da ipoteche iscritte a garanzia dei mutui stipulati, ancorché non completamente erogati, per Euro 37 milioni, in dettaglio:

  • Sesto Fiorentino: Banca MPS Euro 7 milioni;
  • Prato Macrolotto: Banca CRF Euro 30 milioni.

Con particolare riferimento al finanziamento ipotecario erogato da CR Firenze (Gruppo Intesa Sanpaolo) sul terreno sito in Prato – Macrolotto si veda anche l'informativa inclusa nel paragrafo 13.a.

10.b CREDITI COMMERCIALI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Crediti verso società controllate 0 10.550
Crediti verso collegate 11.073 19.798
Crediti verso parti correlate 1.003.793 2.219.443
Crediti verso clienti terzi 193.478 95.812
TOTALE 1.208.344 2.345.594

I crediti verso collegate si riferiscono a crediti vantati verso Penelope S.p.A. e Solarisuno S.r.l. per fatture da emettere per riaddebito tra gli altri di servizi resi dalla Capogruppo a favore delle stesse.

I crediti commerciali verso altre parti correlate si riferiscono essenzialmente ai crediti vantati in relazione al riaddebito di prestazioni di servizi amministrativi, property management e commissioni resi dalla Capogruppo e dalla Borgosesia Gestioni SGR in liquidazione a favore di società correlate.

I crediti verso clienti terzi conseguono alla normale operatività del Gruppo nei vari settori di attività.

I crediti sono esposti al netto di fondi svalutativi per complessivi Euro 621 migliaia la cui movimentazione è desumibile dal prospetto di seguito riportato:

(in euro) Saldo
iniziale
Accantonamento Proventizzazioni Utilizzi Saldo
Finale
Fondo
svalutazione
522.587 98.520 0 0 621.107
Totale 522.587 98.520 0 0 621.107

10.c CREDITI FINANZIARI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Finanziamenti a società controllate 0 0
Finanziamenti a collegate 355.285 350.091
Finanziamenti a correlate 750.662 1.236.223
TOTALE 1.105.947 1.586.314

I crediti verso società controllate al 31 dicembre 2014, includevano crediti verso la società Rondine S.r.l. in liquidazione per Euro 349 migliaia già interamente svalutati mediante stanziamento di apposito fondo. Nel mese di luglio 2015 la società Rondine in liquidazione ha ceduto pro-soluto alla Borgosesia S.p.A. in liquidazione, in pagamento della propria debitoria, crediti da questa vantati verso terzi rinvenienti da sentenza del tribunale di Prato per Euro 290 migliaia, e crediti nei confronti dell'Erario per IVA per un ammontare di Euro 14 migliaia circa.

I crediti verso collegate sono interamente rappresentati dagli interessi maturati al tasso legale a fronte del finanziamento accordato ad Omnia Center S.r.l. ed iscritto tra i crediti finanziari non correnti.

I crediti verso altre parti correlate includono i seguenti:

Parte correlata Saldo al 31.12.2015
3633012 Canada Inc. 439.270
4375581Canada Inc. 19.846
Delfino S.p.A. 65.500
Douek Industries 205.882
Fondo Gioiello in liquidazione 20.164
Totale 750.662

I crediti verso Delfino S.p.A. e verso Fondo Gioiello in liquidazione sono relativi a commissioni connesse al rilascio di garanzie a favore degli istituti di credito nell'interesse delle parti correlate.

10.d TITOLI DETENUTI PER LA NEGOZIAZIONE

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Altri titoli 0 37
TOTALE 0 37

Al 31 dicembre 2014 la voce includeva n° 77 azioni di Investimenti e Sviluppo S.p.A. quotati presso Borsa Italiana, ceduti nel corso del 2015.

10.e ALTRI CREDITI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Altri crediti verso società correlate 9.474 26.296
Crediti tributari e previdenziali 902.209 885.111
Crediti diversi 137.393 169.291
TOTALE 1.049.076 1.080.698

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I "crediti tributari e previdenziali" sono principalmente riferiti a crediti IVA per Euro 524 migliaia, al rimborso a fronte della deducibilità ai fini IRES dell'IRAP relativa al costo del lavoro per gli esercizi 2007 e 2008 per Euro 179 migliaia di spettanza della parte correlata Penelope S.p.A., per crediti derivanti dal consolidato fiscale per Euro 42 migliaia, per imposta IRAP per Euro 144 migliaia.

Si precisa che tale voce include anche Euro 392 migliaia di ritenute su dividendi incassati negli esercizi 2013, 2014 e nell'esercizio in corso dalle società partecipate canadesi, interamente svalutati. Tali crediti sono recuperabili nel caso il Gruppo produca imponibili fiscali nell'esercizio di rilevazione e nei sette successivi.

Poiché dalla stima delle imposte dell'esercizio non emergono imponibili fiscali di Gruppo, questi sono stati integralmente svalutati.

La voce include inoltre Euro 800 migliaia di crediti vantanti nei confronti della correlata Smit Real Estate S.r.l. in liquidazione al momento completamente svalutati in conto. Tali crediti si riferiscono ad anticipazioni effettuate da Borgosesia S.p.A. alla Smit Real Estate in liquidazione nell'ambito delle garanzie concesse alla controllante Bravo S.p.A. al momento della cessione della partecipazione. Tali crediti, risultano al momento di difficile recupero e pertanto, sono stati svalutati. L'effetto economico di tale svalutazione è già stato iscritto nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2011. Si rimanda al paragrafo 12e per approfondimenti.

La voce "crediti diversi verso terzi" include principalmente gli anticipi corrisposti a fornitori e risconti attivi; tale voce include inoltre i crediti verso ex manager Smit integralmente svalutati da specifico fondo svalutazione (Euro 500 migliaia), stanziato in esercizi precedenti.

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Denaro e valori in cassa 6.301 5.840
Depositi bancari 2.031.475 998.556
TOTALE 2.037.776 1.004.396

10.f DISPONIBILITA' LIQUIDE

Per l'analisi della variazione del periodo si rinvia al rendiconto finanziario e all'analisi dell'indebitamento finanziario inserita nella relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione.

11. PATRIMONIO NETTO

Il patrimonio netto attribuibile ai Soci della controllante al 31 dicembre 2015 ammonta a complessivi Euro 28.075 migliaia (Euro 33.653 migliaia al 31 dicembre 2014).

11.a CAPITALE SOCIALE

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
n° azioni Importo n° azioni Importo
Azioni ordinarie
Azioni di risparmio (non convertibili)
37.935.251
894.412
27.907.824
1.073.295
37.935.251
894.412
53.922.301
1.073.295
TOTALE 38.829.663 28.981.119 38.829.663 54.995.596

Il capitale sociale della Capogruppo al 31 Dicembre 2015 ammonta a complessivi Euro 28.981.119 e risulta ridotto rispetto al 31 Dicembre 2014 (pari ad Euro 54.995.596) a seguito dell'assemblea straordinaria dei soci della Capogruppo del 09 Giugno 2015 che ha deliberato, stante la fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile, la copertura delle perdite cumulate per complessivi Euro 37.046.083 mediante:

  • riduzione del capitale sociale per complessivi Euro 26.014.476;
  • riduzione della riserva legale per Euro 10.999.119;
  • riduzione dell'avanzo di fusione Gabbiano per Euro 32.487.

Azioni proprie

Si precisa che, l'assemblea degli Azionisti del 20 dicembre 2013 aveva deliberato l'annullamento di n. 7.000.000 di azioni in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2357 comma 3 c.c., alla data del 23 Giugno 2015 la società Monte Titoli S.p.A., a seguito dell'autorizzazione del depositario, ha provveduto allo scarico contabile delle residue n. 2.445.417 azioni proprie, già precedentemente annullate, per le quali erano pendenti le operazioni di cancellazione.

Pertanto al 31 dicembre 2015 la Borgosesia S.p.A. detiene direttamente n° 7.554.583 azioni proprie rappresentanti il 19,914 % circa del capitale ordinario, tutte acquisite in dipendenza della fusione della controllante Gabbiano Spa, risultano avere un valore di carico complessivamente pari ad Euro 17.848.451,98 e lo stesso è portato a diretto decremento della equivalente riserva indisponibile alimentata mediante utilizzo della riserva di sovrapprezzo azioni.

Il valore unitario delle azioni proprie in portafoglio, pari ad Euro 2,3626 si confronta, a fine esercizio, con un valore contabile (determinato dividendo il valore contabile del patrimonio netto consolidato, maggiorato in ragione delle azioni proprie iscritte a riduzione dello stesso e decurtato del valore delle azioni di risparmio, per il numero di azioni ordinarie) di Euro 1,150 ed una quotazione di Borsa al 31 dicembre 2015 di Euro 0,290 per le azioni ordinarie e di Euro 0,390 per le azioni di risparmio.

11.b ALTRE RISERVE

(in euro/000) 31.12.2015 31.12.2014
Riserva Legale - 10.999
Differenza da mancato annullamento azioni proprie - (5.787)
Riserva Transizione IFRS 82 82
Riserva attuariale Ias 19 - (2)
Riserva AFS 80 -
Altre riserve (69) (155)
TOTALE 93 5.137

La Riserva transizione IFRS è costituita dalla riserva IAS pari ad Euro 82 migliaia originatasi per la transizione ai Principi Contabili Internazionali operata dalla Capogruppo.

La riserva attuariale IAS 19, al 31 dicembre 2015 risulta azzerata per adeguamento del Fondo TFR all'obbligazione effettiva di legge.

La riserva legale e la riserva da mancato annullamento azioni proprie sono state interamente utilizzate a copertura delle perdite cumulate come deliberato in sede di assemblea straordinaria del 09 Giugno 2015.

La riserva AFS accoglie la rivalutazione delle quote del Fondo Gioiello in liquidazione, effettuata nell'esercizio.

Le altre riserve includono la riserva per conversione cambi della partecipata canadese.

Il raccordo tra l'utile ed il patrimonio della Capogruppo con l'utile ed il patrimonio attribuibile ai Soci della controllante è desumibile dal prospetto di seguito riportato:

RICONCILIAZIONE UTILE/PATRIMONIO NETTO CIVILISTICO/CONSOLIDATO

(importi in Euro migliaia) Capitale e
riserve
Risultato
d'esercizio
Patrimonio
Netto
Es. 2015 Es. 2015 Al
31.12.2015
Borgosesia S.p.A. 29.123 (6.619) 22.504
- Elisione partecipazioni vs quota patrimonio netto per società
consolidate metodo integrale
5.247 708 5.955
- Elisione dividendi da società controllate 722 (722) -
- Attribuzione ad interessenze di pertinenza di terzi (399) 16 (383)
- Effetto valutazione partecipazioni secondo metodo patrimonio
netto
(1.000) 1.000 -
Gruppo BORGOSESIA - quota attribuibile ai Soci della
controllante 33.694 (5.618) 28.075

L'effetto della valutazione di partecipazioni secondo il metodo del patrimonio netto si riferisce alla rettifica di valore della collegata Penelope S.p.A. rilevata dalla Capogruppo per Euro 3.186 migliaia e adeguata nel bilancio consolidato all'importo di Euro 2.186 migliaia, ciò in conseguenza del fatto che il bilancio consolidato al 31.12.2014 già recepiva un valore della partecipazione in Penelope S.p.A. di Euro 1.000 migliaia inferiore al valore di carico nel bilancio della Capogruppo alla medesima data.

12. PASSIVO NON CORRENTE

12.a DEBITI VERSO BANCHE

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Finanziamenti oltre 12 mesi 4.245.045 4.686.231
TOTALE 4.245.045 4.686.231

I debiti assistiti da garanzia reale sono a loro volta così suddivisi:

Prenditore Importo al
31.12.2015
Importo al
31.12.2014
Garanzia
Settore Immobiliare 381.040 417.361 Privilegio su impianto fotovoltaico
Borgosesia S.p.A. in liqu.
- 1.392.000 Ipoteca su immobile Borgosesia
3.864.005 2.876.870 Ipoteca su immobili 4438663
Canada Inc.
TOTALE 4.245.045 4.686.231

I debiti verso le banche assistiti da garanzia reale attengono:

  • per Euro 381 migliaia alla quota a lungo termine del finanziamento concesso da Monte Paschi Siena per originari Euro 520 migliaia ottenuti per la costruzione dell'impianto fotovoltaico di proprietà della capogruppo, tale finanziamento scadrà il 31 dicembre 2025.
  • per Euro 3.864 migliaia a finanziamenti ipotecari concessi alla controllata 4438663 Canada Inc. dalla Royal Bank (Canada).

La variazione rispetto al precedente esercizio è principalmente imputabile:

  • alla riduzione di Euro 1.392 migliaia relativi alla parte del finanziamento ipotecario erogato nel corso dei precedenti esercizi in base allo stato avanzamento lavori, concesso dall'istituto di credito Monte dei Paschi di Siena in connessione all'operazione di sviluppo immobiliare relativo a Sesto Fiorentino, che al 31 dicembre 2015 risulta classificato nei debiti verso banche del passivo corrente.
  • incremento netto di circa un milione di euro, relativi ai debiti per mutui ipotecari della società canadese controllata 4438663 Canada Inc. dalla Royal Bank (Canada).

12.b ALTRI DEBITI FINANZIARI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti verso società di leasing 3.269.213 3.473.082
TOTALE 3.269.213 3.473.082

Con riferimento alle società operative Anemos ed Il Faro, consolidate integralmente, si evidenzia come il costo dei beni detenuti in forza di contratti di locazione finanziaria, sostenuto dalle concedenti, assommi ad Euro 4.825.548. L'importo di Euro 3.269 migliaia si riferisce alla quota del debito connesso ai sopracitati contratti di leasing avente scadenza oltre i 12 mesi.

La durata residua dei predetti contratti è desumibile dal prospetto di seguito riportato:

Descrizione del Bene Costo
sostenuto
dalla
concedente
Anno di
Scadenza
Corrispettivo dovuto per
l'esercizio dell'opzione di
acquisto
Anemos – Impianto fotovoltaico
costruito su un appezzamento di terreno
in Camini (RC) con diritto di superficie
2.414.885 2030 24.250
Il Faro – Impianto fotovoltaico costruito
su un appezzamento di terreno in
Camini (RC) con diritto di superficie
2.410.663 2030 24.250
TOTALE 4.825.548 48.500

12.c ALTRI DEBITI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti tributari 1.283.575 -
Debiti per imposta sostitutiva sulla plusvalenza
vendita immobili
- 216.204
Debiti diversi 1.836 -
TOTALE 1.285.411 216.204

In data 06 agosto 2015 è stata presentata l'istanza di rateizzazione della cartella di Equitalia n. 136/2015 per complessivi iniziali Euro 1.563.540 circa (Euro 1.494 migliaia per importo iscritto a ruolo ed Euro 69 migliaia per compensi di riscossione) relativa all'imposta sostitutiva straordinaria del 5% da commisurarsi al valore delle quote possedute al 31 dicembre 2010 nel Fondo Immobiliare chiuso Gioiello.

Il piano di ammortamento, pervenuto a seguito dell'accettazione della istanza di rateizzazione, prevede il pagamento di n. 72 rate mensili a partire dal 04 novembre 2015, per un ammontare complessivo pari ad euro 1.724.386 circa, inclusivo di interessi di dilazione che saranno rilevati negli esercizi di competenza.

La prima rata di Euro 23.870 circa è stata regolarmente versata in data 03 novembre 2015, la seconda rata è stata versata in data 01 dicembre 2015, sono state regolarmente pagate anche le rate in scadenza nei primi mesi del 2016.

Al 31 dicembre 2015 il debito complessivamente iscritto in bilancio ammonta ad Euro 1.524 migliaia dei quali Euro 1.284 migliaia nel passivo non corrente ed Euro 241 migliaia nel passivo corrente.

I "debiti per imposta sostitutiva sulla plusvalenza vendita immobili" per Euro 216 migliaia presenti a fine esercizio precedente sono stati iscritti nei debiti correnti al 31.12.2015.

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 87.045 136.361
TOTALE 87.045 136.361

12.d FONDI PER IL PERSONALE

La movimentazione del fondo è desumile dal prospetto di seguito riportato:

(in Euro) 31.12.2015 31.12.2014
Saldo iniziale 136.361 132.990
Accantonamento del periodo 22.426 21.163
Incrementi per interessi finanziari - 4.217
Utili e perdite attuariali - 4.570
Rettifica scrittura IAS-19 (7.335) -
Benefici pagati (64.407) (26.579)
Saldo finale 87.045 136.361

A seguito del venire meno della prospettiva della continuazione dell'attività si è mantenuta la classificazione della passività per TFR tra le passività non correnti, rettificando la passività per annullare gli effetti attuariali ed attualizzativi iscritti in conformità con lo IAS19 revised (voce "rettifica effetti IAS19"), ed al fine di rappresentare il debito per TFR nel suo effettivo ammontare nominale determinato in base alla relativa normativa vigente, che rappresenta il valore di estinzione alla data di riferimento del Rendiconto sulla Gestione.

I dipendenti del Gruppo Borgosesia S.p.A. in liquidazione al 31.12.2015 risultano pari a n. 7 unità. Di seguito si riporta il dettaglio della composizione:

Consistenza al
31.12.2015
Variazioni Consistenza al
31.12.2014
Impiegati 7 -1 8
Dirigenti 0 -1 1
Totale 7 -2 9

12.e FONDI PER RISCHI E ONERI

(IN EURO) saldo iniziale Accan.ti
del
periodo
Utilizzi saldo a fine
esercizio
Fondo rischi garanzie concesse Smit
Real Estate S.r.l. in liquidazione
2.264.700 - - 2.264.700
Totale 2.264.700 - - 2.264.700

Fondo rischi garanzie concesse Smit Real Estate S.r.l. in liquidazione

Il fondo rischi riferito alle garanzie contrattuali rilasciate alla correlata Bravo S.p.A. ammonta a complessivi Euro 2.265 migliaia. Esso è stato iscritto in relazione al puntuale adempimento alle obbligazioni contrattuali assunte verso Smit Real Estate S.r.l. in liquidazione (di seguito Smit RE) dal conduttore dell'immobile di pertinenza di questa nell'ambito della cessione a Bravo S.p.a. della partecipazione totalitaria in Smit RE.

L'importo attualmente iscritto a bilancio rappresenta la totalità della garanzie concesse. Si segnala inoltre che, come precedentemente commentato al paragrafo 10.e, sono iscritti Euro 800 migliaia di crediti verso la correlata Smit RE svalutati interamente in conto. Tale ammontare è stato pagato dalla capogruppo Borgosesia S.p.A. nei precedenti esercizi quale potenziale prima tranche delle garanzie concesse. Tale credito ad oggi risulta prudentemente svalutato, stante la situazione di incertezza sulla sua recuperabilità.

13. PASSIVO CORRENTE

13.a DEBITI VERSO BANCHE

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale 16.434.806 14.418.770
Finanziamenti da banche non assistiti da garanzia reale 299.775 2.630.136
TOTALE 16.734.581 17.048.906

I finanziamenti da banche non assistiti da garanzia reale sono rappresentati esclusivamente da scoperti di conto corrente concessi alla capogruppo Borgosesia S.p.A. per Euro 300 migliaia.

I debiti assistiti da garanzia reale sono a loro volta così suddivisi (importi in Euro):

Prenditore 31.12.2015 31.12.2014 Garanzia
Settore Immobiliare 16.398.485 14.383.524 Ipoteca su immobili della 4438663
Canada Inc. e di Borgosesia
S.p.A. e pegno su azioni proprie
Borgosesia S.p.A.
Settore Energia 36.321 35.246 Privilegio speciale su impianto
fotovoltaico Borgosesia S.p.A.
TOTALE 16.434.806 14.418.770

La voce "Debiti verso banche a breve termine" risulta composta essenzialmente dalle posizioni della Capogruppo verso gli istituti di credito come segue:

  • − affidamento di conto corrente di Euro 7.821 migliaia accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze (Gruppo Intesa - San Paolo) e garantito da ipoteca di primo grado iscritta sul terreno di proprietà di Borgosesia S.p.A., sito in Prato località Macrolotto; tale affidamento risulta formalmente scaduto al 31 dicembre 2010. Si segnala che tale debito si è incrementato rispetto al precedente esercizio di Euro 346 migliaia circa per interessi di periodo.
  • − mutuo accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze di originari Euro 6.500 migliaia oltre 538 migliaia per interessi, deriva all'operazione di fusione per incorporazione della Gabbiano S.p.A. in Borgosesia S.p.A. e si riferisce ad un finanziamento di originari Euro 13.000.000 stipulato con la Cassa di Risparmio di Firenze, per il quale Borgosesia S.p.A. ha aderito all'accordo siglato tra l'Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni dell'Osservatorio bancheimprese in data 3 agosto 2009. Da tale accordo la società ha ottenuto la sospensione delle rate scadenti ad aprile 2010, posponendo così al 30 aprile 2015 la data di estinzione di tale finanziamento. Il debito è stato formalmente riclassificato nel breve termine, essendo le rate tutte scadute e non pagate.
  • − conti correnti passivi per Euro 300 migliaia (Euro 2.630 migliaia al 31 dicembre 2014), il decremento è principalmente correlato all'estinzione del debito verso la Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A., in data 24 settembre 2015 quest'ultima ha comunicato il recesso da un conto corrente che alla data di notifica presentava un saldo di euro 2.385.142 circa con contestuale diffida ad adempiere ed intimazione di pagamento della suddetta somma oltre ad interessi e spese entro e non oltre 15 giorni dalla data di ricevimento. Tale posizione è garantita da un contratto autonomo di garanzia sottoscritto da alcuni soci della capogruppo. In data 01 dicembre 2015 è pervenuta una comunicazione da parte dell'istituto di credito con la quale è stato comunicato che alcuni azionisti in qualità di garanti autonomi hanno versato in favore della Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. l'importo di Euro 2.434.482 circa comprensivo di oneri e spese per la chiusura del rapporto, con conseguente estinzione dell'esposizione debitoria bancaria e contestuale iscrizione del debito nei confronti dei garanti (iscritti alla voce "debiti verso altri finanziatori" del passivo corrente);
  • − quote a breve dei mutui contratti con Banca MPS per l'impianto fotovoltaico per Euro 36 migliaia;
  • − debito in preammortamento del mutuo erogato nei precedenti esercizi in base allo stato avanzamento lavori sull'immobile di Sesto Fiorentino, concesso dall'istituto di credito Monte Paschi di Siena per complessivi Euro 1.392 migliaia per capitale ed Euro 41 migliaia per interessi così per complessivi Euro 1.433 migliaia al 31 dicembre 2015. Si segnala che la quota capitale di Euro 1.392 migliaia, nel precedente esercizio esposta nei debiti verso banche del passivo non corrente, è stata riclassificata al 31 dicembre 2015 nel passivo corrente.
  • − quota a breve dei mutui ipotecari sugli immobili canadesi per Euro 106 migliaia.

13.b ALTRI DEBITI FINANZIARI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti finanziari verso Società collegate 1.896.073 1.738.379
Debiti finanziari verso parti correlate 5.726.573 3.120.087
Debiti finanziari verso società di leasing 203.869 198.890
TOTALE 7.826.514 5.057.356

I "debiti finanziari verso società collegate" al 31 dicembre 2015 includono il saldo derivante dal un rapporto di conto corrente di tesoreria, comprensivo di interessi passivi (calcolati sulla base dell'Euribor a un anno maggiorato dello spread), nei confronti di Penelope S.p.A.. In data 12 ottobre 2015 la Borgosesia S.p.A. in liquidazione ha ricevuto una comunicazione da parte della società collegata che comunica la volontà di recedere dal contratto di conto corrente in essere con decorrenza dal 31 dicembre 2015. Ad oggi il debito risulta scaduto e non pagato.

I "debiti finanziari verso altre parti correlate" sono rappresentati da:

  • il residuo debito verso la società Bravo S.p.A. per Euro 2.548 migliaia (di cui Euro 2.100 migliaia di capitale ed interessi per Euro 448 migliaia) derivante dall'accollo del debito di FLP S.r.l. verso la Bravo S.p.A. pari ad originari Euro 6,2 milioni a seguito della risoluzione del contratto preliminare di compravendita dell'11.07.2009 avente ad oggetto l'immobile in Fiano Romano; tale debito si è incrementato nell'esercizio per effetto degli interessi maturati.
  • il debito di Euro 2.434 migliaia verso alcuni soci per l'avvenuto rimborso effettuato in data 27 novembre 2015, in qualità di garanti autonomi, dell'esposizione debitoria della Capogruppo verso la Banca di Gestione Intermobiliare S.p.A. (si veda anche il paragrafo relativo ai "debiti verso le banche" del passivo corrente), il debito è stato classificato nel passivo corrente in continuità con la classificazione del precedente debito dovuto verso l'Istituto di Credito.
  • Quanto ad Euro 650 migliaia a finanziamenti operati da soci di minoranza a favore della società 4438663 Canada Inc. oltre ai relativi interessi, e per Euro 95 migliaia da finanziamenti operati da società correlate alla medesima.

I "debiti finanziari verso società di leasing", pari ad Euro 204 migliaia, rappresentano la quota a breve delle passività relative agli impianti fotovoltaici già in precedenza commentate.

13.c DEBITI COMMERCIALI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti commerciali verso società collegate 122.656 122.486
Debiti commerciali verso altre parti correlate 515.146 579.068
Debiti commerciali verso terzi 1.020.490 853.096
TOTALE 1.658.292 1.554.650

I debiti commerciali conseguono alla normale operatività del Gruppo nei vari settori di attività. Per il dettaglio delle controparti commerciali verso parti correlate si rimanda alle tabelle allegate in coda alla Relazione sulla Gestione ed in Nota integrativa.

13.d ALTRI DEBITI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti verso collegate 179.000 0
Debiti verso altre parti correlate 299.242 349.481
Debiti tributari 1.345.069 3.249.458
Debiti verso Amministratori 55.178 47.624
Debiti verso il personale dipendente 37.085 64.966
Debiti verso Istituti di Previdenza e sicurezza sociale 33.994 37.710
Debiti vari 135.566 112.706
TOTALE 2.085.134 3.861.945

La voce "Debiti verso collegate" si riferisce interamente a debiti verso la società Penelope S.p.A., per l'importo di Euro 179 migliaia, a fronte della richiesta di rimborso di imposte IRES inviata da Borgosesia per conto della partecipata e relativa ad annualità durante le quali Penelope S.p.A. aveva aderito al regime di consolidato fiscale nazionale; il connesso credito tributario, di pari importo, è rilevato alla voce "altri crediti" dell'attivo corrente.

La voce "Debiti verso altre parti correlate" contiene prevalentemente il debito verso la Bravo S.p.a. per la caparra ricevuta a fronte del preliminare di vendita, ad oggi risolto, del compendio immobiliare denominato "UMI 70" per Euro 210 migliaia, oltre al debito verso la correlata Palio Air Service S.r.l. derivante dal consolidato fiscale di esercizi precedenti per Euro 87 migliaia.

La voce "Debiti tributari" comprende principalmente:

  • la quota in scadenza entro 12 mesi per Euro 241 migliaia del debito tributario oggetto di rateizzazione con istanza n. 136/2015 relativa al debito per imposta sostitutiva straordinaria del 5% commisurata al valore delle quote possedute al 31 dicembre 2010 nel Fondo immobiliare Gioiello, oltre ad interessi, sanzioni ed aggi; la quota esigibile oltre 12 mesi è classificata alla voce "debiti verso altri" nel passivo non corrente;
  • − la quota corrente relativa all'imposta sostitutiva, precedentemente rateizzata in cinque esercizi sulla plusvalenza realizzata da FLP S.r.l. al momento dell'operazione di conferimento del compendio immobiliare sito in Fiano Romano al Fondo immobiliare Gioiello (pari ad Euro 865 migliaia in linea capitale, di cui Euro 649 migliaia scaduti ed Euro 216 migliaia in scadenza a luglio 2016, oltre ad interessi, sanzioni ed aggi per complessivi Euro 84 migliaia);
  • − debiti per IMU e relative sanzioni per Euro 21 migliaia;
  • − debiti per IRAP per Euro 19 migliaia;
  • − debiti per ritenute da versare in qualità di sostituti di imposta per Euro 23 migliaia.
(IN EURO) saldo
iniziale
Accan.ti del
periodo
Utilizzi saldo a
fine
esercizio
Rischi area Macrolotto 186.519 - - 186.519
F.do rischi Ag.Entrate - 170.215 - 170.215
Fondo rischi diversi - 485.000 - 485.000
Totale 186.519 655.215 - 841.734

13.e FONDI PER RISCHI E ONERI

Fondo Rischi area macrolotto

Rappresenta l'ammontare potenzialmente dovuto verso il Consorzio Macrolotto per Euro 187 migliaia.

Fondo Rischi Ag. Entrate

Il fondo rischi pari ad Euro 170.215, alla chiusura dell'esercizio, include le seguenti posizioni:

A seguito di una verifica generale promossa dalla Agenzia delle Entrate di Prato relativamente al periodo di imposta 2012, estesasi poi anche agli anni 2010-2011 e 2013, che si è conclusa con la notifica di un Processo Verbale in data 10 giugno 2015, la Borgosesia S.p.A. in liquidazione, in data 10 agosto 2015 ha predisposto e depositato le proprie memorie avverse ex art.12 legge 212/2000 sia all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Prato, competente per l'anno 2012 e successivi, sia all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Biella competente per gli anni 2010 e 2011. Dopo aver presentato nei termini le memorie difensive ex articolo 12 legge 212/2000 alle due Agenzie (Biella e Prato) competenti per i periodi d'imposta interessati, ha ricevuto, al momento, dalla sola Agenzia dell'Entrate di Biella, in data 30 novembre 2015, gli avvisi di accertamento n. T7Q0E0100821/2015 (rettifiche Ires), n. T7Q0C0100840/2015 (rettifiche Irap) relativi al solo periodo d'imposta 2010 per mancata tassazione di interessi attivi presuntivamente non dichiarati per Euro 101.901, che corrispondono ad una ripresa per maggior IRES di Euro 28.023 e per sanzioni di Euro 28.023. Relativamente a tale avviso di accertamento, in data 28 gennaio 2016 è stato instaurato un procedimento di Accertamento con Adesione, si segnala che i nostri legali ritengono comunque il rischio di soccombenza remoto.

Con il PVC suddetto risultano effettuati rilievi anche per gli anni 2011, 2012 e 2013 per i seguenti importi:

  • Anno 2011 interessi attivi non dichiarati per Euro 116.406;
  • Anno 2012 interessi attivi non dichiarati Euro 109.424, sopravvenienze passive non deducibili Euro 67.484, sopravvenienze attive non dichiarate Euro 1.139.012;
  • Anno 2013 interessi attivi non dichiarati per Euro 99.764, sopravvenienze attive non dichiarate per Euro 745.252.

A fronte dei quali non risultano pervenuti ad oggi i relativi avvisi di accertamento.

Nel corso dell'esercizio è stato effettuato un accantonamento per Euro 150.000 appostato a fronte dei rilievi mossi con il P.V.C. notificato in data 10 giugno u.s. dall'Agenzia delle Entrate di Prato che è ritenuto sufficiente a coprire il rischio fiscale.

  • In data 28 dicembre 2015 è stato notificato alla controllata Goldinfinger LDA l'avviso di accertamento n. T7Q030101204 dell'AdE di Biella, relativo ad IRES ed IRAP anno 2009, per una ripresa di Euro 42.718 a titolo di maggiore IRES ed Euro 7.853 a titolo di IRAP ed Euro 60.685 a titolo di sanzioni. La società in data 22 febbraio 2016 ha instaurato un procedimento di accertamento con adesione. Il rischio connesso al predetto avviso di accertamento è ritenuto remoto, è stato pur tuttavia rilevato un accantonamento per spese di procedura e legali per complessivi Euro 20.000.
  • L'accantonamento di Euro 215 relativo a sanzioni CCIAA di Biella per l'annualità 2012, in corso di accertamento.

Fondo rischi diversi

Sono stati accantonati fondi rischi per Euro 485.000 inerenti le seguenti fattispecie:

  • Euro 195 migliaia relativi ad avvisi di accertamento notificati nel mese di marzo 2016 dalla Società Risorse S.p.A. e relativi all'accertamento della maggior imposta IMU riferiti all'area di Prato (località Compostino) per gli anni dal 2011 al 2015 inclusi. La società ritiene non dovuta la pretesa avanzata dal Comune di Prato e sono in corso gli accertamenti tecnici e fiscali del caso, i liquidatori in ottica di prudenza hanno pur tuttavia ritenuto di accantonare un fondo rischi.

  • Euro 250 migliaia relativi alla stima del rischio connesso agli eventuali esiti negativi di un contenzioso in essere presso il Tribunale Ordinario di Firenze (verbale causa n. rg. 6064/2014), a fronte del quale Borgosesia S.p.A. in liquidazione potrebbe essere tenuta a sostenere gli oneri connessi alla costruzione di un tratto di strada quale onere accessorio alla vendita di un immobile sito in Prato (PO) effettuata in esercizi pregressi.

  • Euro 30 migliaia a fronte di procedure sanzionatorie avviate da Consob nei confronti della Società. I liquidatori pur considerando non fondate le contestazioni mosse ha ritenuto di accantonare il predetto fondo in via del tutto prudenziale.
  • Euro 10 migliaia a fronte dei possibili oneri che potrebbero derivare dai danni lamentati dai confinanti dell'immobile di Sesto Fiorentino (FI).

ALTRE INFORMAZIONI RELATIVE A RISCHI E CONTENZIOSI

Avviso di accertamento TQ0801000407

In data 5 settembre 2015 è stato notificato dall'Agenzia delle Entrate di Biella alla Borgosesia S.p.A. in liquidazione avviso di accertamento n. TQ0801000407 avente ad oggetto l'anno di imposta 2006.

Più nello specifico la Direzione Provinciale di Biella, pur operando formale rinvio al p.v.c. del 10 giugno 2015 (citato in precedenza), ha rielaborato gli esiti dell'attività istruttoria eseguita dalla Direzione Provinciale di Prato, assumendo che la Società abbia conseguito, nell'anno di imposta 2006, una plusvalenza dell'importo di euro 13.000.000.

La ripresa, quantitativamente, ammonta ad euro 4.345.000 ai fini dell'IRES e ad euro 4.346.032 ai fini delle sanzioni.

È seguita alla notifica dell'avviso di accertamento una fase di accertamento con adesione, sollecitata dalla Società, il cui esito è stato negativo, non essendosi raggiunto un accordo in merito ad una condivisa rideterminazione dell'imponibile dovuto.

Occorre, peraltro, ricordare che, in sede di accertamento con adesione, l'iniziale misura dell'imponibile preteso è stata significativamente ridotta della metà circa.

Alla luce dell'esito negativo della fase di adesione, è stato presentato ricorso alla competente Commissione tributaria provinciale di Biella, con richiesta di sospensione cautelare dell'esecuzione dell'atto impugnato, deducendo motivi attinenti alla nullità ed all'annullabilità dell'atto impugnato, oltre che motivi di merito.

Sulla base del parere dei nostri legali incaricati il rischio connesso con il contenzioso è da ritenersi possibile pertanto non è stato accantonato alcun fondo in bilancio.

Riferendosi l'accertamento al periodo di imposta antecedente alla fusione per incorporazione della società Gabbiano S.p.A. in Borgosesia S.p.A., nella denegata ipotesi che l'eventuale sopravvenienza passiva dovesse manifestarsi, si segnala che tale passività risulterà coperta dalla garanzia rilasciata da alcuni azionisti della società Gabbiano S.p.A. all'epoca della fusione inversa e tuttora in vigore.

Solamente nel momento in cui saranno effettivamente sostenuti eventuali esborsi da parte di Borgosesia, sarà possibile attivare la garanzia e conseguentemente iscrivere un credito verso i garanti.

Si segnala infine che la società si è fatta promotrice della trattazione congiunta di tutte le controversie pendenti nell'ambito di tutte le procedure deflattive dei contenziosi sopra riportati, al fine di addivenire, se possibile, ad una definizione complessiva delle riprese, usufruendo delle interferenze reciproche dei vari accertamenti e, per conseguenza, dei previsti abbattimenti in termini di minori sanzioni.

Accertamento AdR di Biella periodo 08/2008-01/2009

Relativamente al contenzioso pregresso con l'Agenzia delle Entrate di Biella relativo al periodo di imposta 01/08/2008 - 31/01/2009 e relativo alla presunta indeducibilità di interessi passivi per l'importo di complessivi Euro 207.855, di cui la Borgosesia S.p.A. ha già vinto il primo grado di giudizio, l'Agenzia delle Entrate di Biella ha proposto appello dinanzi alla CTR del Piemonte con notifica pervenuta alla società in data 03 settembre 2015, la Società si è costituita in giudizio.

A fronte di tale contenzioso i liquidatori non ritengono necessario istituire alcun fondo rischi.

MISURAZIONE DEL FAIR VALUE

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che classifica in tre livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. La gerarchia del fair value attribuisce la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3). In alcuni casi, i dati utilizzati per valutare il fair value di un'attività o passività potrebbero essere classificati in diversi livelli della gerarchia del fair value. In tali casi, la valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia in cui è classificato l'input di più basso livello, tenendo conto della sua importanza per la valutazione.

I livelli utilizzati nella gerarchia sono:

  • gli input di Livello 1 sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;

  • gli input di Livello 2 sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;

  • gli input di Livello 3 sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

Nella seguente tabella sono riepilogate le informazioni relativamente alle attività valutate al fair value:

Attività valutate al
fair value (in Euro)
Fair Value
al 31.12.15
Fair Value al
31.12.14
Livello di
gerarchia
del Fair
Value
Tecnica di
valutazione e input
significativi
Input
significativi non
osservabili
Relazione tra
input non
osservabili e fair
value
Investimenti
immobiliari
6.012.705 5.813.127 Livello 3 Metodo reddituale Stima dei flussi
finanziari futuri
Correlazione
diretta tra il valore
dei flussi
economici futuri
e il fair value degli
investimenti
immobiliari
Flussi finanziari futuri
Titoli disponibili per
la vendita
38.313.608 38.233.310 Livello 3 Transazioni
comparabili
Valori delle
ultime
Correlazione
diretta tra il valore
delle ultime
transazione ed il
fair value dei titoli
Valori delle ultime transazioni
effettuate
transazioni
effettuate
Titoli detenuti per
la negoziazione
- 37 Livello 1 Quotazione di Borsa n/a n/a

Totale Attività 44.326.313 44.046.474

La seguente tabella evidenzia la gerarchia del fair value delle Attività finanziarie che sono misurate al fair value al 31 dicembre 2015.

in Euro Note Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività che sono misurate al fair
value su base ricorrente
Investimenti immobiliari 9.b - - 6.012.705 6.012.705
Titoli disponibili per la vendita 9.G - - 38.313.608 38.313.608
Titoli detenuti per la negoziazione 10.d - - - 0
Totale Attività 0 0 44.326.313 44.326.313

Nel corso del 2015, non ci sono stati trasferimenti tra i Livelli della gerarchia del fair value. La tabella seguente fornisce una riconciliazione dai saldi iniziali e finali per le misurazioni al fair value classificate nel Livello 3 nell'esercizio corrente:

(in Euro migliaia) Investimenti
immobiliari
Titoli disponibili
per la vendita
Al 31 dicembre 2014 5.813 38.233
Migliorie su immobili 222
Differenza cambio (410)
Aumento capitale sociale
Riclassifiche 827
Utili/ (Perdite) tra le altre componenti del conto
economico complessivo
Rivalutazione titoli AFS a Riserva di PN 80
Svalutazioni a conto economico (439)
Al 31 dicembre 2015 6.013 38.313

Con riferimento agli investimenti immobiliari, la variazione rispetto al precedente esercizio è riferita a:

  • l'incremento per migliorie su immobili per Euro 222 migliaia;
  • la riclassifica di Euro 827 migliaia di valore netto di immobili siti in Biella precedentemente iscritti nella immobilizzazioni materiali in quanto strumentali.
  • la svalutazione sulla base delle stime rassegnate dai periti indipendenti per Euro 439 migliaia.

  • le differenze cambio con la valuta canadese in relazione al portafoglio immobiliare detenuto dalla controllata 4438663 Canada Inc per Euro 410 migliaia (tabella 9.b).

Con riferimento ai titoli disponibili per la vendita, la variazione rispetto al precedente esercizio è riferita alla rivalutazione delle quote del Fondo Gioiello per Euro 80 migliaia imputata direttamente a riserva di patrimonio netto (riserva AFS).

NOTE RELATIVE AL CONTO ECONOMICO

Si riportano le tabelle relative all'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2015 e all'esercizio precedente chiuso al 31 Dicembre 2014.

14. RICAVI

14.a RICAVI COMMERCIALI

Ripartizione per settore di attività:

(in euro) Gen.15 - Dic.15 di cui verso
Importo Correlate %
PRESTAZIONE DI SERVIZI 1.219.471 1.219.471 100,00%
RICAVI ENERGIA 572.670 0 0,00%
LOCAZIONI E VENDITA IMMOBILI 490.977 6.516 1,33%
TOTALE FATTURATO 2.283.117 1.225.987 53,70%
(in euro) Gen.14 - Dic.14 di cui verso
Importo Correlate %
PRESTAZIONE DI SERVIZI 1.621.412 1.606.436 99,08%
RICAVI ENERGIA 651.058 6.484 1,00%
LOCAZIONI E VENDITA IMMOBILI 641.831 0 0,00%
TOTALE FATTURATO 2.914.301 1.612.920 55,35%

I ricavi derivanti dalle prestazioni di servizi amministrativi e property management si sono decrementati principalmente sulla controllata Borgosesia Gestioni SGR. S.p.A. (Euro 368 migliaia) per la riduzione delle commissioni fisse di gestione.

La riduzione dei ricavi per locazioni immobili è dovuta sia alla riduzione delle locazioni della controllata canadese sia all'effetto della variazione del cambio sugli affitti della stessa ancora in essere.

Gen.15 - Dic.15 Totale Fatturato Italia Cee Extra Cee
Totale Fatturato 2.283.117 2.282.117 500 500
- di cui correlate 1.225.987 1.223.987 500 500
TOTALE FATTURATO 2.283.117 2.282.117 500 500
Percentuali 100,00% 99,96% 0,02% 0,02%
Gen.14 - Dic.14 Totale Fatturato Italia Cee Extra Cee
Totale Fatturato 2.914.301 2.912.301 1.000 1.000
- di cui correlate 1.612.920 1.610.920 1.000 1.000
TOTALE FATTURATO 2.914.301 2.912.301 1.000 1.000

14.b ALTRI PROVENTI OPERATIVI

Gen. 15 Gen. 14
(in euro) Dic.15 Dic.14
Altri ricavi 89.302 117.639
- di cui correlate 78.983 99.932
Sopravvenienze attive 106.697 495.977
Plusvalenze da alienazioni di investimenti immobiliari - 1.006.043
TOTALE 195.999 1.619.659

La voce "Altri ricavi" include principalmente i riaddebiti di costi a società correlate per costi connessi al piano di ristrutturazione.

Le sopravvenienze attive includono Euro 68 migliaia afferenti ad esuberi per accantonamenti di esercizi pregressi.

14.c VARIAZIONE DELLE RIMANENZE

La variazione delle rimanenze (Euro 139 migliaia positiva) è relativa ai costi capitalizzati nel corso dell'esercizio ad incremento del valore delle rimanenze degli immobili siti in Sesto Fiorentino e Prato.

15. COSTI OPERATIVI

15.a COSTI PER SERVIZI

(in euro) Gen. 15 Gen. 14
Dic.15 Dic.14
Servizi amministrativi 1.445.483 1.670.583
- di cui correlate 253.241 458.262
Costi di costruzione Sesto Fiorentino 112.442 2.951
Servizi industriali 192.445 296.977
Costi per godimento beni di terzi 87.350 84.985
- di cui correlate 53.077 52.918
Servizi da produzione energia 21.414 -
TOTALE 1.859.134 2.055.496

I servizi amministrativi si riferiscono principalmente a:

  • spese per consulenze legali e notarili (Euro 97 migliaia);
  • compensi agli amministratori (Euro 352 migliaia);
  • consulenze fiscali, professionali, contabili ed amministrative (Euro 512 migliaia);
  • compensi a società di revisione (Euro 167 migliaia);
  • compensi a collegio sindacale (Euro 121 migliaia);
  • compenso rappresentante azionisti di risparmio (Euro 28 migliaia).
  • corrispettivi per quotazioni e gestione titoli, vigilanza Consob (Euro 58 migliaia);

  • altri costi per residui Euro 111 migliaia principalmente relativi a spese bancarie per Euro 67 migliaia.

I servizi industriali sono riferibili alla gestione degli immobili relativi alla capogruppo Borgosesia S.p.A., ed a quelli della controllata 4438663 Canada Inc., degli impianti della Anemos S.r.l. ed Il Faro S.r.l..

I costi per godimento di beni di terzi si riferiscono principalmente alle spese per affitti e locazioni.

15.b COSTI DEL PERSONALE

(in euro) Gen. 15 Gen. 14
Dic.15 Dic.14
Salari e stipendi 320.620 370.710
Oneri sociali 101.982 132.126
Trattamento fine rapporto 22.427 21.363
Altri costi 4.974 18.279
TOTALE 450.002 542.478

Di seguito il numero medio dei dipendenti:

NUMERO MEDIO DIPENDENTI Gen. 15
Dic. 15
Gen. 14
Dic. 14
DIRIGENTI 1 1
QUADRI - -
IMPIEGATI 7 8
OPERAI - -
TOTALE 8 9

15.c ALTRI COSTI OPERATIVI

Gen. 15 Gen. 14
(in euro) Dic.15 Dic.14
Multe e sanzioni 81.195 391.666
Sopravvenienze passive 25.015 4.040
Oneri diversi di gestione 163.661 212.094
- di cui correlate 2.581 0
Imposte varie 213.227 248.196
- di cui correlate 24.266 24.590
Perdite su crediti 25.183 0
TOTALE 508.281 855.996

La voce "Oneri diversi di gestione" include Euro 104 migliaia di costi per la predisposizione del Piano di Ristrutturazione, in parte riaddebitati alle società del Gruppo incluse nel Piano.

Le "imposte e tasse varie" comprendono principalmente Euro 59 migliaia di imposte riferibili alla controllata 4438663 Canada Inc., Euro 52 migliaia relativi all'imposta municipale unica (IMU), Euro 60 migliaia relativi ad IVA indeducibile.

15.d RETTIFICHE DI VALORE DELLE PARTECIPAZIONI E TITOLI

La voce ammonta ad Euro 2.259 migliaia al 31 dicembre 2015 ed include:

  • la rettifica delle partecipazioni nel collegato gruppo Penelope S.p.A. per Euro 2.186 migliaia derivante dall'adeguamento del valore al fair value come stimato da un esperto indipendente;
  • la svalutazione della partecipazione nell'impresa Immobiliare 2014 S.r.l. per Euro 72 migliaia.

15.e AMMORTAMENTI,SVALUTAZIONI E ALTRI ACCANTONAMENTI.

La voce ammonta a complessivi Euro 1.134 migliaia al 31 dicembre 2015 ed accoglie:

  • gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali dell'esercizio pari ad Euro 294 migliaia;
  • la svalutazione di crediti per Euro 185 migliaia (al netto di utilizzi per 12 migliaia) dei quali verso parti correlate per Euro 110 migliaia.
  • Accantonamenti a fondi rischi per Euro 655 migliaia (si rimanda al par. 13.e).

15.f RIVALUTAZIONI/SVALUTAZIONI DELLE ATTIVITA' IMMOBILIARI

La voce, pari ad Euro 798 migliaia, include:

  • la svalutazione dell'immobile di Prato (Umi 70) e dell'immobile di Sesto Fiorentino per complessivi Euro 359 migliaia al fine di adeguarli al minor valore tra il costo sostenuto e il valore di mercato come risultante dal valore di perizia espresso dall'esperto indipendente REAG S.p.A. al 31 Dicembre 2015;
  • la svalutazione degli investimenti immobiliari della società 4438663 Canada Inc. per Euro 134 migliaia, sulla base della stima rassegnata dall'esperto indipendente CBRE al 31 dicembre 2015;
  • la svalutazione degli investimenti immobiliari siti in Biella della Capogruppo per complessivi Euro 305 migliaia, sulla base della stima rassegnata dall'esperto indipendente REAG S.p.A. al 31 dicembre 2015.

16. PROVENTI E ONERI FINANZIARI

16.a PROVENTI FINANZIARI

Gen. 15 Gen. 14
(in euro) Dic.15 Dic.14
Verso società controllate 6.421 13.978
Verso società collegate 5.674 16.186
Verso altre parti correlate 92.375 92.500
Verso terzi 1 68
Interessi attivi bancari 1.765 10.973
Utili su cambi - 26.388
Utili da realizzo titoli - 20.612
TOTALE 106.235 180.704

Gli interessi attivi a collegate si riferiscono agli interessi maturati nel periodo sui finanziamenti concessi alla collegata Omnia Center S.r.l mentre quelli verso le società controllate sono maturati nei confronti della Rondine S.r.l. in liquidazione.

Gli interessi attivi verso altre parti correlate si riferiscono ai proventi derivanti dalle fidejussioni concesse alla Delfino S.p.A. (Euro 52 migliaia) ed al Fondo Gioiello (Euro 40 migliaia).

16.b ONERI FINANZIARI

Gen. 15 Gen. 14
(in euro) Dic.15 Dic.14
Interessi passivi verso società collegate 38.211 38.814
Interessi passivi verso società correlate 147.024 105.000
Interessi passivi verso altre società 0 41.485
Interessi passivi bancari 629.683 696.035
Perdite su cambi 0 22.967
Rettifiche IAS su TFR 0 4.216
Altri oneri 232.427 151.519
Interessi passivi su leasing 86.467 91.306
TOTALE 1.133.813 1.151.341

Gli interessi su finanziamenti da collegate si riferiscono al conto corrente di tesoreria verso la Penelope S.p.A. per Euro 38 migliaia.

Gli interessi su debiti verso società correlate si riferiscono ad interessi maturati sul debito della Capogruppo verso la Bravo S.p.A. per Euro 105 migliaia, il residuo di Euro 47 migliaia ad interessi passivi sui finanziamenti ricevuti dalla controllata canadese.

Gli interessi passivi bancari, su mutui e leasing e quelli su finanziamenti si riferiscono all'esposizione verso gli istituti di credito e verso le società leasing (impianti fotovoltaici).

Gli altri oneri finanziari verso terzi rappresentano principalmente interessi di mora.

16.c DIVIDENDI

Gen. 15 Gen. 14
(in euro) Dic.15 Dic.14
Dividendi società collegate 36.000 55.000
TOTALE 36.000 55.000

I dividendi da società collegate sono stati distribuiti dalla società Solarisuno S.r.l. per Euro 36 migliaia.

16.d IMPOSTE SUL REDDITO

Le imposte dell'esercizio ammontano ad Euro 253 migliaia e risultano così composte:

  • imposte correnti per Euro 32 migliaia al netto dei proventi da consolidato fiscale;
  • gli effetti netti del rilascio/accantonamento/svalutazione di imposte differite per positivi Euro 219 migliaia;
  • Imposte nette relative ad esercizi precedenti per Euro 2 migliaia.

ALTRE INFORMAZIONI

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Il Consiglio di Amministrazione di Borgosesia S.p.A. nella riunione del 30 novembre 2010, in ottemperanza alle disposizioni portate dall'articolo 2391 bis del c.c., del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato con delibera n.17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n. 17289 del 23 giugno 2010, nonché dell'articolo 9.C.1 del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate adottato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A., ha approvato la Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate. Tale Regolamento, volto a individuare i principi e le procedure a cui la società si attiene

al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate realizzate dalla Società è prelevabile e consultabile sul sito www.borgosesiaspa.com (Sezione Governance).

Ciò premesso, le operazioni perfezionate in corso d'anno con parti correlate, su base consolidata, sono desumibili dal prospetto di seguito riportato:

SITUAZIONE FINANZIARIA - PATRIMONIALE
ATTIVO
PASSIVO
NON CORRENTE
CORRENTE
CORRENTE
S O C I E T A' Crediti
finanziari
Titoli
disponibili
per la
vendita
Crediti
commerciali
Crediti
finanziari
Altri
crediti
Altri debiti
finanziari
Debiti
commerciali
Altri
debiti
TOTALE COMPLESSIVO 881.791 38.313.608 1.208.344 1.105.947 1.049.076 (7.826.514) (1.658.292) (2.085.134)
INCIDENZA 100,0% 100,0% 84,0% 100,0% 0,9% 97,4% 38,5% 22,9%
TOTALE CORRELATE 881.791 38.313.608 1.014.865 1.105.947 9.474 (7.622.646) (637.802) (478.242)
2868768 Canada Inc (434.262)
3633012 Canada Inc 439.270
3856950 Canada Inc (94.507)
4375581Canada Inc 19.847
Borgosole SPV Albano srl (1.817)
Borgosole SPV Office srl
Borgosole SPV Residenziale srl
Bravo S.p.A. 79.168 8.846 (2.548.082) (268.510) (210.708)
COLLE VERDE SRL 48.450
Delfino S.p.A. 67.100 65.500
Dinamica S.r.l. 56.540
Douek Industries 205.882 (91.274)
Famiglia Bini (2.434.482)
Fondo Camelot in liquidazione 415.658
Fondo Gioiello in liquidazione 38.313.608 275.929 20.164 627 (155.362)
Giada S.r.l.
Lalux S.r.l. 14.640
M.Steimetz Holding (215.240)
Okatan S.r.l. 11.956
Omnia Center srl 590.791 355.285
Palio Air Service S.r.l. in liquidazione (86.716)
Penelope S.p.A. 2.073 (1.896.073) (120.000) (179.000)
Smit Real Estate srl 22.759
SolarisUno S.r.l. 291.000 9.000 (2.656)
Villa il Barone s.r.l. In liquidazione 11.385
Vitesse S.r.l. 208
CONTO ECONOMICO
OPERATIVO FINANZIARIO
CE01 CE04 CE02 CE06 CE07 CE08 CE10 CE12 CE11
S O C I E T A' Ricavi
commerciali
Costi per
servizi
Altri
proventi
operativi
Altri costi
operativi
Rettifica di
valore
partecipazioni
e titoli
Accanto
namenti
Proventi Dividendi Oneri
TOTALE COMPLESSIVO 2.283.117 (1.859.134) 195.999 (508.281) (2.258.655) (1.133.937) 106.235 36.000 (1.133.813)
INCIDENZA 53,7% 16,5% 40,3% 5,3% 96,8% 9,7% 98,3% 100,0% 16,3%
TOTALE CORRELATE 1.225.987 (306.318) 78.983 (26.846) (2.186.342) (110.120) 104.469 36.000 (185.235)
2868768 Canada Inc (28.017)
4482409 Canada Inc (2.581)
Borgosole SPV Albano srl 1.500
Borgosole SPV Office srl 1.500
Borgosole SPV Residenziale srl 1.500
Bravo S.p.A. 140.000 (53.077) 47.559 (266) (105.000)
COLLE VERDE SRL 12.000
Delfino S.p.A. 55.000 52.375
Dinamica S.r.l. 35.000 (56.540)
Douek Industries (133.241)
Fase Realty S.r.l. 12.000
Fondo Camelot in liquidazione 122.147
Fondo Gioiello in liquidazione 642.227 9.072 (24.000) 40.000
Giada S.r.l. 6.000
Lalux S.r.l. 12.000
Logistica Gioiello S.r.l. 3.000
M.Steimetz Holding (14.007)
Nova Edil S.r.l. 102.000
Okatan S.r.l. 6.000 2.343
Omnia Center srl 5.674
Palio Air Service S.r.l. in
liquidazione
6.000
Penelope S.p.A. 16.614 (120.000) 4.251 (2.186.342) (38.211)
Proser S.r.l. 8.000 (41.980)
Realty S.r.l. 10.000
Rondine S.r.l. 5.000 600 (11.600) 6.421
Smeraldo S.r.l. 6.000
Smit Real Estate srl 7.500 15.157
SolarisUno S.r.l. 9.000 36.000
Villa il Barone s.r.l. In liquidazione 6.000

Con riferimento alle tabelle che precedono si evidenzia quanto segue:

Il credito verso Omnia Center S.r.l. esprime un finanziamento fruttifero, comprensivo di interessi, a questa accordato come più ampiamente descritto nella nota 9.e e 10.c.

F.do Gioiello in liquidazione: i Titoli non Correnti rappresentano le n. 166 quote (su 340) del Fondo Gioiello detenute; come più ampiamente descritto nella nota 9.g. I ricavi commerciali ed i relativi crediti si riferiscono principalmente alle prestazioni di servizio erogate dalla Borgosesia Gestioni S.G.R. S.p.A. in liquidazione.

Bravo S.p.A.: gli "altri debiti finanziari" sono relativi al residuo di anticipazioni da restituire e relativi interessi con riferimento all'operazione di acquisto di FLP S.r.l. (si veda la nota 13.b) mentre gli "altri debiti" sono riferibili alla caparra ricevuta dalla capogruppo Borgosesia S.p.A. per l'acquisto dell'UMI 70.

Penelope S.p.A.: il debito finanziario corrente si riferisce al saldo di un conto corrente di corrispondenza in essere maggiorato degli interessi maturati per il quale è stata ricevuta una lettera di revoca dalla controparte a far data dal 31.12.2015, mentre il debito commerciale si riferisce ad un contratto di prestazioni di servizi amministrativi.

Famiglia Bini: gli altri debiti finanziari si riferiscono al debito sorto verso alcuni azionisti di Borgosesia per effetto della surroga nel debito da quest'ultima dovuto verso un istituto di credito.

IMPEGNI E CONTI D'ORDINE

Riferimento Terzi Controllate Collegate Correlate Totale
Ipoteche 38.040.000 38.040.000
Impegni al subentro 22.981.517 22.981.517
Fidejussioni 23.768.590 16.253.087 40.021.676
Rischi per obbligazioni solidali 440.471 440.471
TOTALI 84.790.107 0 0 16.693.558 101.483.664

GARANZIE NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE

Alla voce "impegni al subentro" è indicato anche l'importo della garanzia rilasciata a Intesa Leasing S.p.A. in relazione al subentro nel contratto di locazione finanziaria da questa stipulato con Smit Real Estate S.r.l. nell'ipotesi di inadempienza della stessa.

Alla voce "Fidejussioni" sono riferite quelle rilasciate a fronte di facilitazioni concesse a varie società del gruppo, a parti correlate e a terzi.

Talune fidejussioni verso parti correlate, per Euro 1.632 migliaia, sono scadute al primo gennaio 2016 e risultano non escusse.

Si segnala inoltre che in data 24 marzo 2016, a seguito dell'avvenuta cessione a terzi dell'immobile sito in Fiano Romano (RM) da parte della Borgosesia SGR S.p.a. in liquidazione per conto del Fondo Immobiliare Chiuso "Gioiello" risulta venuta meno la fidejussione rilasciata da Borgosesia S.p.A. a favore del Banco Popolare di Vicenza per un importo di originari Euro 8.000 migliaia.

La società Gabbiano S.p.A., incorporata per fusione inversa nella Borgosesia S.p.A. ha rilasciato, all'epoca, una garanzia fideiussoria nell'interesse della società Fidia S.p.A. di Firenze a favore della Banca Nazionale del Lavoro, per l'erogazione di un mutuo ipotecario per l'acquisto dell'area posta in Firenze - Viale Belfiore-Via Benedetto Marcello per complessivi Euro 13,5 milioni circa, oltre ad una fidejussione nell'interesse di Banca Italease per Euro 1,9 milioni circa.

Nel 2012 la società Fidia S.r.l. ha presentato domanda di concordato con completa soddisfazione dei creditori privilegiati essendo il bene oggetto di ipoteca ampiamente capiente al soddisfacimento delle pretese del credito ipotecario.

Si segnala che nel mese di settembre 2015 la Società ha appreso che la società Fidia S.r.l. in liquidazione di Firenze è stata dichiarata fallita.

Ad oggi, nonostante il sopraggiunto fallimento, si ritiene non sussistano i presupposti per l'accantonamento di fondi rischi in quanto allo stato attuale non si è a conoscenza del fatto che il valore dell'area sia diminuito in maniera tale da non coprire il debito ipotecario garantito e, fra le altre, una potenziale passività discendente dall'attivazione del rapporto di solidarietà disciplinato dall'art. 2506 quater del Codice Civile in capo a Gabbiano S.p.A. e pertanto in dipendenza della fusione di quest'ultima in capo a Borgosesia S.p.A. gli ex azionisti di Gabbiano S.p.A. hanno rilasciato specifica garanzia tesa a garantire l'immediato reintegro di ogni sopravvenienza e/o insussistenza che dovesse essere subita da Borgosesia S.p.A. in futuro in dipendenza di atti e/o omissioni posti in essere dalla società incorporata sino alla data di stipula dell'atto di fusione.

La voce "Rischi per obbligazioni solidali" include l'importo relativo ad un avviso di accertamento pervenuto alla parte correlata Smit Real Estate in relazione all'anno d'imposta 2009, per il quale Borgosesia risulta coobbligata in qualità di consolidante in regime di Consolidato Fiscale Nazionale. La SmitRE ha proceduto a definire l'importo accertato ed a richiedere la rateizzazione del dovuto.

Si segnala, oltre a quanto sopra riportato, l'esistenza della garanzia rilasciata da Borgosesia S.p.A. nell'interesse della correlata Bravo S.p.A. a garanzia di un contratto di locazione finanziaria (per un costo originario di Euro 25.571 migliaia ed un debito residuo alla data del presente rendiconto di Euro 12,2 milioni circa).

Alcuni degli impegni rilasciati sopra menzionati si riferiscono a debiti scaduti e non rimborsati per i quali, a oggi, non sono state avanzate da parte degli istituti garanti richieste specifiche di attivazioni di tali garanzie. La maggioranza di tali debiti sottostanti risultano in fase di rinegoziazione con gli istituti di credito.

ALTRI RISCHI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE

Riferimento Terzi Controllate Collegate Correlate Totale
Fondo azionisti di risparmio 30.000 30.000
Anticipi fondo azionisti risparmio 33.229 33.229
TOTALI 63.229 0 0 0 63.229

Alla voce "Fondo azionisti risparmio" è indicato il fondo istituito con delibera dell'assemblea speciale degli azionisti di risparmio del 31.03.2004 a copertura delle spese da sostenersi per la tutela degli interessi di tale categoria. A norma di legge detto fondo è anticipato da parte della società con facoltà di rivalsa sui dividendi eccedenti il privilegio spettanti ai predetti azionisti.

Alla voce "Anticipi fondo azionisti risparmio" è indicata la misura delle anticipazioni concesse dalla società, con facoltà di rivalsa sugli utili privilegiati spettanti agli azionisti di risparmio, a fronte del fondo, istituito con delibera dell'assemblea speciale del 31.03.2004, a copertura delle spese da sostenersi per la tutela degli interessi di tale categoria.

IMPOSTE

La riconciliazione fra onere fiscale teorico ed effettivo delle imposte correnti è desumibile dal prospetto di seguito riportato:

Imposte sul reddito

(in €/000) 2015 2014
Imposte
Accantonamenti IRES -90 -190
Accantonamenti IRAP -32 -26
Variazione netta imposte anticipate e differite -219 33
Proventi da consolidato fiscale 90 190
Imposte anni precedenti -2 -72
Rientri/riallineam. e altre variazioni (incluso imposte estere ed IFRS) 0 22
Totale -253 -43

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione durante l'anno.

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni in essere.

Dal calcolo delle azioni in circolazione sono escluse le eventuali azioni proprie in portafoglio.

Nessun effetto diluitivo è stato identificato con riferimento all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 in quanto la società non ha in essere piani di stock option né altri diritti simili: pertanto l'utile diluito per azione è uguale all'utile base per azione.

Di seguito sono esposte le informazioni sulle azioni al fine del calcolo dell'utile per azione.

UTILE PER AZIONE

(in euro) Gen. Dic.
2015
Gen. Dic.
2014
Risultato netto di gruppo (5.618.242) (9.550.578)
di cui derivante da risultato delle attività operative (5.618.242) (9.550.578)
Utile/(perdita) spettante agli azionisti ordinari (5.457.570) (9.277.448)
di cui derivante da risultato delle attività operative (5.457.570) (9.277.448)
Utile/(perdita) spettante agli azionisti di risparmio (160.672) (273.130)
di cui derivante da risultato delle attività operative (160.672) (273.130)
Numero medio ponderato azioni ordinarie in circolazione 30.380.668 30.380.668
Numero medio ponderato azioni di risparmio in circolazione 894.412 894.412
RISULTATO BASE E DILUITO PER AZIONE ORDINARIA (0,18) (0,31)
di cui derivante da risultato delle attività operative (0,18) (0,31)
RISULTATO BASE E DILUITO PER AZIONE DI RISPARMIO (0,18) (0,31)
di cui derivante da risultato delle attività operative (0,18) (0,31)

Beni in leasing

Con riferimento ai beni detenuti sulla base di contratti di locazione finanziaria si forniscono le seguenti informazioni complementari circa i relativi debiti residui in linea capitale.

Debiti residui scadenti
Entro un anno Tra un anno e cinque Oltre i cinque
203.869 871.343 2.397.868

Corrispettivi riconosciuti alla società di revisione

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'articolo 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.

(in euro puntuali) Soggetto che ha erogato
il servizio
Destinatario Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio
Revisione Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo-Borgosesia S.p.A. 78.113
contabile Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 74.996
Servizi di Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo-Borgosesia S.p.A. 0
attestazione Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 0
Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo-Borgosesia S.p.A. 0
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 0
Totale 153.109

BILANCIO D'ESERCIZIO di BORGOSESIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

RENDICONTO FINANZIARIO

PROSPETTI DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

1. SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

(in unità di euro)

Anno
ATTIVO Note 2015 Anno 2014
ATTIVO NON CORRENTE 54.430.247 58.807.584
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (9.a) 399.193 1.265.468
INVESTIMENTI IMMOBILIARI (9.b) 521.835
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE (9.c) 12.783.508 13.416.173
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE (9.d) 7.186.866 10.375.561
ALTRE PARTECIPAZIONI (9.e) 106.551 178.863
CREDITI FINANZIARI (9.f) 4.576.503 4.576.503
- di cui verso parti correlate 4.576.503 4.576.503
ALTRI CREDITI (9.g) 5.183 5.257
TITOLI DISPONIBILI PER LA VENDITA (9.h) 28.850.608 28.790.143
- di cui verso parti correlate 28.850.608 28.790.143
IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (9.i) 199.615
ATTIVO CORRENTE 9.410.780 9.648.753
RIMANENZE (10.a) 7.060.000 7.280.000
CREDITI COMMERCIALI (10.b) 388.613 383.991
- di cui verso parti correlate 373.730 347.672
CREDITI FINANZIARI (10.c) 751.354 652.813
- di cui verso parti correlate 751.354 652.813
TITOLI DETENUTI PER LA NEGOZIAZIONE (10.d) 37
ALTRI CREDITI (10.e) 855.950 926.494
- di cui verso parti correlate 240.478 333.674
DISPONIBILITA' LIQUIDE (10.f) 354.864 405.418
TOTALE ATTIVO 63.841.027 68.456.337

(in unità di euro)

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Note Anno 2015 Anno 2014 PATRIMONIO NETTO 22.504.221 29.060.759 CAPITALE SOCIALE (11.a) 28.981.119 54.995.596 RISERVE (11.b) 142.120 (9.036.533) UTILI (PERDITE) CUMULATI (9.681.268) UTILI (PERDITE) D'ESERCIZIO (6.619.018) (7.217.035) PATRIMONIO NETTO 22.504.221 29.060.759 PASSIVO NON CORRENTE 4.016.360 4.210.422 DEBITI VERSO BANCHE (12.a) 381.040 1.809.361 FONDI PER IL PERSONALE (12.b) 87.045 136.361 FONDI PER RISCHI E ONERI (12.c) 2.264.700 2.264.700 ALTRI DEBITI (12.d) 1.283.575 PASSIVO CORRENTE 37.320.446 35.185.155 DEBITI VERSO BANCHE (13.a) 16.628.530 16.970.102 ALTRI DEBITI FINANZIARI (13.b) 10.226.837 7.543.243 - di cui verso parti correlate 10.226.837 7.543.243 DEBITI COMMERCIALI (13.c) 1.107.650 767.133 - di cui verso parti correlate 443.557 331.166 ALTRI DEBITI (13.d) 8.535.696 9.718.159 - di cui verso parti correlate 8.097.694 7.867.962 FONDI PER RISCHI E ONERI (13.e) 821.734 186.519 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 63.841.027 68.456.337

2. CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(in unità di euro)
CONTO ECONOMICO Note Anno 2015 Anno 2014
RICAVI COMMERCIALI 14.a 630.231 696.746
- di cui verso parti correlate 589.187 626.700
VARIAZIONI DELLE RIMANENZE 14.b 139.168 58.880
COSTI PER SERVIZI 15.a (1.092.991) (878.531)
- di cui verso parti correlate (173.077) (172.918)
COSTI DEL PERSONALE 15.b (449.973) (526.198)
ALTRI PROVENTI OPERATIVI 15.c 126.202 580.529
- di cui verso parti correlate 79.017 99.986
ALTRI COSTI OPERATIVI 15.d (246.333) (532.232)
- di cui verso parti correlate (16.846) (14.353)
RETTIFICHE DI VALORE DI PARTECIPAZIONI E TITOLI 15.e (3.891.319) (5.151.293)
- di cui verso parti correlate (3.819.007) (5.048.292)
AMMORTAMENTI , SVALUTAZIONI E ALTRI ACCANTONAMENTI 15.f (870.296) (218.533)
- di cui verso parti correlate (110.120) (23.125)
RIVALUTAZIONI/SVALUTAZIONI DELLE ATTIVITA' IMMOBILIARI 15.g (664.214) (848.880)
RISULTATO OPERATIVO (6.319.526) (6.819.512)
PROVENTI FINANZIARI 16.a 112.257 168.590
- di cui verso parti correlate 112.252 121.517
ONERI FINANZIARI 16.b (865.428) (843.680)
- di cui verso parti correlate (143.211) (143.814)
DIVIDENDI 16.c 758.345 55.000
- di cui verso parti correlate 758.345 55.000
RISULTATO ANTE IMPOSTE (6.314.352) (7.439.602)
IMPOSTE SUL REDDITO 16.e (304.666) 222.567
UTILE/ (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (6.619.018) (7.217.035)
Altre componenti del conto economico complessivo
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati a conto economico:
- Utili/(perdite) attuariali su piani a benefici definiti 2.015 (3.313)
TOTALE 2.015 (3.313)
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati a conto economico:
-Utili/(perdite) su attività finanziarie available for sale 60.465 (346.192)
TOTALE 60.465 (346.192)
Altre componenti del conto economico complessivo al netto
degli effetti fiscali 62.480 (349.505)
Totale utile/(perdita) complessivo del periodo (6.556.538) (7.566.540)

3. RENDICONTO FINANZIARIO BORGOSESIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE

(in unità di euro)

31/12/2015 31/12/2014
Attività operativa
Risultato dell'esercizio (6.619.018) (7.217.035)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti e rettifiche
di valore 5.425.830 6.218.705
Variazione fondi rischi e oneri (323.642)
Variazione fondi per il personale (47.301) 58
Variazione imposte differite/anticipate 199.615 (33.458)
Variazione del capitale d'esercizio:
- Rimanenze (139.168) (58.880)
- Crediti commerciali e altri crediti (118.735) (230.606)
- Debiti commerciali e altri debiti 441.629 98.050
Cash flow dell'attività operativa (857.149) (1.546.809)
Attività di investimento
Investimenti netti in imm. Immateriali
Investimenti netti in imm. Materiali (10.955) (900)
Variazione netta crediti finanziari e titoli (98.503) 687.355
Partecipazioni 2.354 1.217.202
Cash flow dell'attività di investimento (107.105) 1.903.656
Attività di finanziamento
Variazione netta debiti finanziari non correnti (36.321) (35.247)
Variazione netta debiti finanziari correnti (*) 1.291.594 210.146
Cash flow attività di finanziamento 1.255.273 174.900
Flusso di cassa netto del periodo 291.019 531.747
Disponibilità liquide nette iniziali (16.564.685) (17.096.432)
variazione 291.019 531.747
Disponibilità liquide nette finali (16.273.666) (16.564.685)
Composizione disponibilità liquide nette:
Disponibilità liquide 354.864 405.418
Debiti verso Banche a breve (16.628.530) (16.970.102)
Disponibilità liquide nette finali (16.273.666) (16.564.685)

* nel cash flow da attività di finanziamento sono escluse le variazioni delle disponibilità liquide compresi i debiti verso banche a breve.

4. PROSPETTO MOVIMENTAZIONE PATRIMONIO NETTO Borgosesia S.p.A. in liquidazione

(in unità di euro) C. Sociale R. Legale Altre riserve Utili/perdite
iscritti
direttamente
a patrimonio
netto
Utili/perdite
cumulate
Utili/perdite
dell'esercizio
Totale
SALDO AL 31.12.2013 54.995.596 10.999.119 (20.032.339) 346.192 (7.500.443) (2.180.824) 36.627.301
Destinazione utile (2.180.824) 2.180.824 -
Risultato complessivo
d'esercizio
- - (1.298) (348.207) (1) (7.217.035) (7.566.541)
SALDO AL 31.12.2014 54.995.596 10.999.119 (20.033.637) (2.015) (9.681.268) (7.217.035) 29.060.760
Destinazione utile (7.217.035) 7.217.035 -
Destinazione risultato
esercizio precedente ed
abbattimento CS della
capogruppo
(26.014.477) (10.999.119) 20.115.292 16.898.303 - (1)
Risultato complessivo
d'esercizio
60.465 2.015 (6.619.018) (6.556.538)
SALDO AL 31.12.2015 28.981.119 - 142.120 - - (6.619.018) 22.504.221

NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI CONTABILI DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

1. STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO

Il presente bilancio è stato predisposto nel rispetto dei principi contabili obbligatori per i conti consolidati adottati secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento CEE n. 1606/2002 (International Financial Reporting Standards, di seguito Principi Contabili Internazionali o singolarmente IAS/IFRS o complessivamente IFRS) e omologati entro la data di redazione del presente bilancio, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il Regolamento Europeo n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 richiede, a decorrere dall'esercizio finanziario avente inizio dal 1° gennaio 2005, la redazione dei bilanci consolidati delle società con titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato dell'Unione Europea in conformità agli IFRS in luogo dei Principi Contabili in vigore nei singoli Stati Membri.

I prospetti contabili sopra riportati sono stati approvati dal Collegio dei Liquidatori di Borgosesia S.p.A. in liquidazione nella seduta del 14 aprile 2016.

In ossequio alla delibera Consob 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di bilancio sono evidenziati, qualora di importo significativo, gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. I rapporti di natura finanziaria con queste trovano per contro puntuale evidenza nel dettaglio della posizione finanziaria. Si rimanda al paragrafo "Operazioni con parti correlate" per una più ampia disamina dei saldi economici e patrimoniali verso parti correlate in valore assoluto ed in % sulle singole poste di bilancio.

Si segnala che in data 30 novembre 2015 l'assemblea straordinaria dei soci della Capogruppo Borgosesia S.p.A. ha deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione volontaria della società contestualmente nominando i membri del Collegio dei Liquidatori che sono entrati in carica in data 2 dicembre 2015 in conseguenza dell'iscrizione in CCIAA della delibera assembleare di liquidazione e della relativa nomina, per effetto di tale evento straordinario l'esercizio 2015 risulta caratterizzato da due distinti periodi:

  • dal 1 gennaio 2015 al 1 dicembre 2015, la gestione della Capogruppo è risultata affidata ad un consiglio di amministrazione, in tale periodo le attività della Società sono state concentrate nell'attuazione del programma di riassetto della struttura patrimoniale in quanto caratterizzata da una posizione finanziaria ritenuta non compatibile con un modello di business imperniato sul real estate, sul risparmio gestito e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • dal 2 dicembre 2015, con l'entrata in carica del Collegio dei Liquidatori, è avviata l'attività liquidatoria della Capogruppo ed il bilancio al 31 dicembre 2015 rappresenta il primo bilancio intermedio di liquidazione della Capogruppo Borgosesia e del Gruppo.

In considerazione dello stato di liquidazione la Borgosesia S.p.A. ha cessato di essere un complesso produttivo destinato alla produzione di reddito e conseguentemente è venuto meno il presupposto della continuità aziendale.

Il Gruppo Borgosesia è chiamato a predisporre il proprio bilancio consolidato in conformità ai principi contabili internazionali, per tale motivo, pur nella circostanza sopra descritta della mancanza del presupposto della continuità, non essendo tale fattispecie un'ipotesi esclusa dal campo di applicazione degli ISAIFRS, si è reso necessario preparare il bilancio consolidato in sostanziale conformità con i principi contabili internazionali emessi dallo IASB ed omologati dall'Unione Europea, come meglio descritti nel prosieguo.

Si segnala che il bilancio al 31 dicembre 2015 del Gruppo Borgosesia S.p.A. in liquidazione è stato redatto applicando i medesimi principi utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 e nella semestrale al 30 giugno 2015, mantenendo peraltro il criterio di rilevazione degli oneri e delle relative passività per competenza, pertanto gli oneri per il completamento della fase di liquidazione che si manifesteranno successivamente al 31 dicembre 2015 verranno rilevati nel momento in cui sorgeranno le relative obbligazioni, conseguentemente il presente documento non ha la finalità di rappresentare in che misura le attività del Gruppo saranno in grado di rimborsare le passività che saranno in essere al termine della fase di liquidazione.

Si evidenzia inoltre che l'assenza di documenti IFRS in grado di chiarire le difficoltà valutative esistenti nella situazione di perdita della continuità aziendale e la necessità di applicare integralmente i principi IAS/IFRS ha reso complesso il processo di predisposizione del bilancio consolidato essendo necessaria una valutazione di ogni singolo principio IAS/IFRS applicabile alla luce della specifica situazione che contraddistingue le circostanze ed i fatti che caratterizzano la fase del Gruppo. I Liquidatori hanno ricercato in base alle informazioni disponibili di fornire una rappresentazione contabile sostanzialmente conforme agli IFRS, inoltre i Liquidatori si sono ispirati nell'individuazione dei criteri di valutazione anche al contenuto della Guida Operativa 5 dell'OIC "I bilanci di liquidazione delle imprese IAS compliant", nella misura in cui la stessa sia stata ritenuta applicabile alla fattispecie e non in contrasto con altre prescrizioni degli IFRS.

Il Gruppo Borgosesia fa capo a Borgosesia S.p.A. ente giuridico organizzato secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana. Per i dettagli circa la struttura del Gruppo, si rimanda all'organigramma riportato nella Relazione sulla Gestione.

2.FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLA SITUAZIONE DI LIQUIDAZIONE DELLA CAPOGRUPPO BORGOSESIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE ED ALLE DIFFICOLTÀ FINANZIARIE DEL GRUPPO

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 evidenzia un patrimonio netto consolidato di Euro 28.459 migliaia (di cui riferibili al Gruppo Euro 28.075 migliaia), al netto di una perdita consolidata di Euro 5.634 migliaia (di cui riferibile al Gruppo per Euro 5.618 migliaia), che deriva principalmente dagli oneri al servizio dell'indebitamento finanziario, da:

  • dalla rettifica di valore di una società collegata per complessivi 2,19 €/mln;
  • dalla svalutazione, per adeguamento al minor fair value rispetto al costo, delle rimanenze d'immobili per 0,36 €/mln e dall'adeguamento al fair value di investimenti immobiliari per 0,44 €/mln;
  • dagli oneri finanziari prevalentemente al servizio degli Istituti bancari e società di leasing per complessivi 1,1 €/mln;
  • da accantonamenti a fondo rischi per complessivi 0,66 €/mln;
  • da svalutazione di crediti ed ammortamenti per complessivi 0,48 €/mln.

Alla stessa data, inoltre, le passività correnti consolidate superano le attività correnti consolidate per Euro 16.685 migliaia. Si segnala inoltre che le principali passività correnti consolidate includono:

  • un saldo di conto corrente di € 7,82 milioni accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze (Gruppo Intesa – San Paolo) garantito da ipoteca di primo grado iscritta sul terreno di proprietà di Borgosesia Spa in liquidazione, sito in Prato località Macrolotto e scaduto al 31 dicembre 2010 di cui nel 2013 è stato effettuato un parziale rimborso per € 1.558 migliaia, nessun rimborso è stato effettuato nel corso del 2014 e del 2015, periodo durante il quale il saldo si è incrementato per i soli interessi maturati;
  • mutuo accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze di originari € 6.500 migliaia oltre 538 migliaia per interessi così per € 7,04 milioni interamente scaduto, (garantito anche dalle azioni proprie in portafoglio pari a n. 7.554.583 azioni ordinarie), deriva dall'operazione di fusione per incorporazione della Gabbiano S.p.a. in Borgosesia S.p.a. e si riferisce ad un finanziamento di originari € 13.000.000 stipulato con la Cassa di Risparmio di Firenze, per il quale Borgosesia S.p.a. ha aderito all'accordo siglato tra l'Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni dell'Osservatorio banche-imprese in data 3 agosto 2009. Da tale accordo la società ha ottenuto la sospensione delle rate scadenti ad aprile 2010, posponendo così al 30 aprile 2015 la data di estinzione di tale finanziamento.

La capogruppo Borgosesia S.p.A. (la "Società") è stata posta in liquidazione in data 30 novembre 2015 e conseguentemente è venuto meno il presupposto della continuità aziendale. Pertanto, nonostante siano stati applicati - nella predisposizione del Bilancio al 31 dicembre 2015 - i medesimi principi contabili utilizzati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2014, tutte le attività sono state valutate secondo le stime effettuate sul presunto valore di realizzo nell'ambito della fase di liquidazione. Al riguardo, si precisa tuttavia che il Bilancio al 31 dicembre 2015 non ha la finalità di rappresentare in che misura le attività della Società e del Gruppo saranno in grado di rimborsare l'insieme delle passività in essere al termine della fase di liquidazione, in quanto le passività sono state rilevate in conformità ai criteri stabiliti dai principi IFRS, senza tuttavia rilevare quelle passività che potranno venirsi a determinare per il completamento della procedura di liquidazione, dal momento che queste ultime verranno iscritte al momento in cui sorgeranno le relative obbligazioni.

Il bilancio di Borgosesia S.p.A. in Liquidazione chiuso al 31 dicembre 2015 è stato redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS. L'assenza di documenti IFRS in grado di chiarire le difficoltà valutative esistenti nella situazione di perdita del requisito della continuità aziendale e la necessità di applicare integralmente i principi IFRS, hanno reso particolarmente complesso il processo di predisposizione del Bilancio al 31 dicembre 2015, essendo necessaria una valutazione di ogni singolo principio IFRS applicabile, alla luce della specifica situazione che contraddistingue le circostanze ed i fatti che caratterizzano la fase di vita della società. In tale contesto si rileva peraltro come i Liquidatori abbiano ricercato, in base alle informazioni disponibili ed in base all'analisi dei criteri previsti nell'ambito dei singoli principi IFRS, di fornire una rappresentazione contabile sostanzialmente conforme agli IFRS . Nello svolgimento delle suddette analisi i Liquidatori si sono ispirati nell'individuazione dei criteri di valutazione anche al contenuto della Guida Operativa 5 dell'Organismo Italiano di Contabilità ("I bilanci di liquidazione delle imprese IAS compliant") nella misura in cui la stessa sia stata ritenuta applicabile alla fattispecie e non in contrasto con altre prescrizioni degli IFRS.

La particolare situazione in cui si trovano la Società e il Gruppo alla data di riferimento del bilancio genera significative incertezze nella stima dei valori di realizzo delle attività e delle possibili passività, che potrebbero derivare in futuro per il Gruppo. In particolare si precisa che, con riferimento alla stima dei valori di realizzo, gli stessi sono stati determinati anche sulla base di perizie redatte da esperti indipendenti presupponendo che il processo di liquidazione possa avvenire in maniera ordinata, con la gradualità necessaria per massimizzare i valori di realizzo degli asset aziendali. Tale assunto presuppone altresì che le banche finanziatrici accettino la proposta finanziaria, contenente gli stessi valori di realizzo, che i liquidatori si accingono a presentare per la completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015. I succitati assunti sono stati in generale adottati dai Liquidatori quali criteri di riferimento nella redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, e sulla base dello stesso si è ritenuto di poter applicare i singoli principi IFRS. Si rileva che un eventuale dissenso delle banche finanziatrici rispetto a tale proposta, ed una conseguente loro richiesta di immediato rimborso dei debiti finanziari in essere, determinerebbe la necessità per il Gruppo di procedere ad una dismissione in tempi più rapidi dei propri asset, circostanza che potrebbe determinare il conseguimento di valori di realizzo inferiori, rispetto a quelli riflessi nel Bilancio al 31 dicembre 2015.

Nella redazione del bilancio i Liquidatori hanno altresì tenuto conto delle informazioni allo stato disponibili, ed in particolare dello stato di liquidazione del Gruppo e delle azioni intraprese nell'ambito del nuovo piano di dismissioni definito a seguito della messa in liquidazione della Società.

Occorre, inoltre, rilevare con riferimento all'atto di citazione notificato alla Borgosesia S.p.A. in liquidazione in data 28 febbraio 2016 ed avente ad oggetto, in via principale, la richiesta di dichiarazione di invalidità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria assunta in data 30 novembre 2015, descritta in precedenza, che il Collegio dei Liquidatori, supportato dal parere dei propri consulenti legali incaricati, ritiene che i motivi invocati per richiedere l'invalidità della delibera assembleare di cui all'atto di citazione pervenuto non sono in grado di condurre all'inefficacia della suddetta delibera. E' comunque opportuno segnalare che un eventuale, esito negativo del suddetto contenzioso potrebbe comportare l'invalidità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria della Borgosesia S.p.A. con conseguenti effetti sui criteri di redazione del bilancio precedentemente citati.

Quanto sopra evidenziato, e segnatamente: i) il mancato perfezionamento di un piano liquidatorio, in corso di definizione; ii) la mancata finalizzazione degli accordi con gli istituti di credito; iii) la possibilità che gli assets del Gruppo vengano dismessi in tempi e secondo condizioni di realizzo differenti da quelle assunte per la loro valutazione dai menzionati esperti indipendenti, anche in considerazione della particolare natura degli attivi e delle condizioni di mercato esistenti al momento della vendita; iv) le eventuali conseguenze che potrebbero derivare da un esito negativo del contenzioso intrapreso dagli azionisti di minoranza, configura il sussistere di potenziali incertezze con riferimento ai criteri di valutazione utilizzati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, con possibili effetti significativi sui valori contabili riflessi nello stesso.

I Liquidatori ritengono tuttavia che allo stato attuale, il percorso liquidatorio proseguirà secondo modalità e tempistiche compatibili con l'obiettivo di massimizzare i valori di realizzo del patrimonio della Società tali da garantire la completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015 per le seguenti considerazioni:

• il piano liquidatorio è in corso di definizione e verrà a breve sottoposto agli istituti di credito;

  • la finalizzazione dell'accordo con gli istituti di credito è ritenuta possibile: i)in considerazione dell'immutato atteggiamento delle controparti nel periodo successivo alla delibera di liquidazione della Società; ii) in quanto le condizioni che verranno proposte saranno in linea con quanto generalmente accettato dal sistema bancario;
  • gli attivi patrimoniali risultano essere apprezzabilmente superiori rispetto alla debitoria scaduta;
  • il percorso liquidatorio previsto attualmente si svolgerà in un arco temporale mediolungo tale da non far prevedere dismissioni di attività a valori inferiori rispetto a quelli risultanti dal bilancio al 31 dicembre 2015;
  • i motivi/vizi invocati nell'atto di citazione del 28 febbraio 2016, così come da parere legale non sembrano in grado di far pervenire alla nullità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione.

3. CRITERI DI VALUTAZIONE

3.a. Immobilizzazioni immateriali (IAS n. 38)

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate contabilmente solo se identificabili e controllabili, se è prevedibile che generino benefici economici futuri e se il loro costo può essere determinato attendibilmente.

Le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l'attività e da ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

L'ammortamento è parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.

Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore possa essere recuperato tramite l'uso e facendo ricorso alla procedura di impairment test.

Le licenze software, comprensive degli oneri accessori, sono rilevate al costo ed iscritte al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore accumulate. L'aliquota di ammortamento utilizzata con riferimento alla categoria "Software" è pari al 20%.

Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita non vengono sottoposte ad ammortamento ma, annualmente, od ogni volta in cui vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a specifica verifica per identificare eventuali riduzioni di valore.

L'avviamento rappresenta l'eccedenza del costo di acquisto rispetto al fair value delle società controllate e collegate, riferito ai valori netti identificabili di attività e passività alla data di acquisizione. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento non è ammortizzato, ma viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore accumulate.

Ai fini della effettuazione dell'impairment test, l'avviamento è allocato ad "unità generatrici di cassa" (cash generating units – CGU), specifiche per ciascun settore di attività. L'impairment test è effettuato a cadenza annuale o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che abbia subito una perdita di valore e, mediante apposite proiezioni ed analisi economico- finanziarie, verifica la capacità di ciascuna unità di generare flussi finanziari idonei a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata dall'unità stessa. In tale attività di verifica vengono quindi privilegiate metodologie basate sulla attualizzazione dei flussi di cassa futuri (es. DCF).

3.b. Immobilizzazioni materiali (IAS n. 16)

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al prezzo di acquisto o al costo di produzione al netto dei relativi ammortamenti accumulati. Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti, sostenuti nel momento dell'acquisizione e necessari a rendere fruibile il bene. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e, pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

Considerata l'omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di immobilizzazioni si ritiene che, ad eccezione di situazioni specificamente rilevanti ed evidenziate, la vita utile per categoria di beni sia rappresentata dalle seguenti aliquote di ammortamento:

Categorie Percentuale su base annua
Arredi e attrezzature 12%
Altre immobilizzazioni 4,81%-20%-100%

I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono oggetto di ammortamento. I costi di manutenzione che determinano un aumento del valore o della funzionalità o della vita utile dei beni, così come i costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione dei beni che hanno natura incrementativa, sono direttamente imputati alle immobilizzazioni cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle stesse. I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati al conto economico.

Al verificarsi di eventi che possano far presumere una riduzione durevole di valore dell'attività, viene verificata la sussistenza del relativo valore contabile tramite il confronto con il valore "recuperabile", rappresentato dal maggiore tra il fair value ed il valore d'uso. Il fair value è definito sulla base dei valori espressi dal mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero dalle migliori informazioni disponibili al fine di determinare il potenziale ammontare ottenibile dalla vendita del bene. Il valore d'uso è determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa derivanti dall'uso atteso del bene stesso, applicando le migliori stime circa la vita utile residua ed un tasso che tenga conto anche del rischio implicito degli specifici settori di attività in cui opera la Società. Tale valutazione è effettuata a livello di singola attività o del più piccolo insieme identificabile di attività generatrici di flussi di cassa indipendenti (CGU).

In caso di differenze negative tra i valori sopra citati ed il valore contabile si procede ad una svalutazione, mentre nel momento in cui vengono meno i motivi della perdita di valore l'attività è incrementata sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Svalutazioni e rivalutazioni sono imputate a conto economico.

Si segnala che la vita utile dell'impianto fotovoltaico, originariamente stimata in circa 11 anni, è stata allineata con il periodo per il quale lo stesso beneficerà della tariffa incentivante concessa dal 2° Conto Energia, disciplinato dal D.M. 19/02/2007, soprattutto in ragione dei benefici economici ricavabili dalle tariffe incentivanti garantite per tale periodo.

3.c. Immobilizzazioni in leasing (IAS n. 17)

I contratti di leasing relativi ad attività in cui una società assume sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari.

In presenza di leasing finanziari l'attività viene rilevata inizialmente al minore tra il suo valore corrente ed il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L'ammontare totale dei canoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo da ottenere un tasso d'interesse costante sul debito residuo.

I canoni di locazione residui, al netto degli oneri finanziari, sono classificati come debiti finanziari. L'onere finanziario è imputato a conto economico lungo la durata del contratto.

Le attività acquisite con contratti di leasing finanziario sono ammortizzate in misura coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene sostanzialmente rischi e benefici derivanti dalla proprietà sono invece classificati come leasing operativi ed i canoni periodici sono rilevati a conto economico lungo la durata del contratto.

3.d. Investimenti immobiliari (IAS 40)

Gli immobili di investimento sono costituiti da proprietà immobiliari detenute al fine di percepire canoni di locazione e conseguire un apprezzamento del capitale investito. Gli immobili di investimento sono inizialmente rilevati al costo comprensivo degli oneri accessori di acquisizione e sono successivamente valutati al loro valore equo rilevando le variazioni di questo a conto economico.

Gli immobili di investimento non sono assoggettati ad ammortamento.

Gli investimenti immobiliari in corso di costruzione rientrano nell'ambito di applicazione del presente principio.

In linea di principio, il portafoglio è valutato almeno annualmente da società terze indipendenti.

3.e. Oneri finanziari (IAS n. 23)

Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.

Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio nel quale sono sostenuti.

3.f. Perdita durevole di valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali (IAS n. 36)

Annualmente, ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività immateriali, degli immobili, degli investimenti immobiliari, impianti e macchinari di proprietà e dei beni in locazione finanziaria ed effettua specifici test di "impairment delle attività". Nel valutare se esistono indicazioni che le attività possano aver subito una perdita di valore si considerano fonti interne ed esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera se si sono verificati nell'esercizio significativi cambiamenti nell'uso dell'attività e/o se l'andamento economico dell'attività risulta peggiore di quanto previsto. Relativamente alle fonti esterne, invece, si considera se i prezzi di mercato delle attività hanno registrato significative flessioni e/o se vi sono discontinuità tecnologiche o di mercato o normative in grado di ridurre il valore dell'attività.

Indipendentemente dal fatto che vi siano indicazioni interne o esterne di riduzioni di valore, l'avviamento, e le altre eventuali attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposte a verifica per riduzione di valore almeno una volta all'anno e la Società effettua una stima del valore recuperabile.

Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore equo di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso e viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività nel qual caso la Società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui l'attività appartiene. In particolare, poiché l'avviamento non genera flussi finanziari indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, la verifica per riduzione di valore riguarda l'unità o il gruppo di unità cui l'avviamento è stato allocato.

Se il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Ai fini della stima del valore in uso i flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile dalla Società sulle condizioni economiche previste nel periodo di piano. Le proiezioni coprono normalmente un periodo pluriennale; il tasso di crescita a lungo termine utilizzabile al fine della stima del valore terminale dell'attività o dell'unità è normalmente inferiore al tasso medio di crescita a lungo termine del settore, del Paese o del mercato di riferimento. I flussi finanziari futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti: le stime pertanto non considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future per le quali la Società non è ancora impegnata né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'attività o dell'unità, se non quelli atti a mantenere i beni nel normale stato d'uso.

Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

A ogni chiusura di bilancio viene inoltre valutata l'eventuale esistenza di indicazioni circa il venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un'attività precedentemente svalutata, ad eccezione dell'avviamento, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile dell'attività viene portato al valore recuperabile, senza tuttavia che il valore così incrementato possa eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato, al netto dell'ammortamento, se non si fosse rilevata alcuna perdita di valore negli anni precedenti.

Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una riduzione della riserva di rivalutazione dell'attività, a meno che la perdita per riduzione di valore non superi l'ammontare della riserva stessa. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, in quote costanti lungo la restante vita utile. In nessun caso il valore dell'avviamento precedentemente svalutato può essere ripristinato al valore originario.

3.g Partecipazioni in imprese controllate (IAS 27)

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo eventualmente rettificato in presenza di perdite di valore. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Le partecipazioni in imprese controllate sono sottoposte ogni anno, o se necessario più frequentemente, a verifica circa eventuali perdite di valore. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

3.h Partecipazioni in imprese collegate (IAS nn. 27 e 39)

Le partecipazioni in imprese collegate sono trattate secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 39 e, quindi, sono valutate al fair value rilevato a conto economico. Poiché tali attività finanziarie non presentano quotazioni ufficiali in mercati attivi, il fair value risulta di livello 3 (così come definito nel paragrafo "Strumenti finanziari") ed è determinato nel pro-quota del Patrimonio Netto o sulla base di valutazioni peritali di professionisti esterni. Nel caso in cui il fair value dell'eventuale quota di pertinenza della società risulti negativo e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota negativa è rilevata come fondo nel passivo.

3.i. Altre partecipazioni

Le partecipazioni in società dove la Capogruppo non esercita un'influenza significativa sono trattate secondo quanto previsto dal principio IAS 39 e, quindi, sono valutate al fair value, ovvero al costo nel caso in cui il fair value o il prezzo di mercato risultino indeterminabili.

Nel presente bilancio in particolare le "altre partecipazioni" sono state valutate al costo in quanto non si è reso disponibile il loro fair value.

3.l. Crediti e debiti (IAS nn. 32 e 39)

Crediti

I crediti generati dall'impresa ed i finanziamenti inclusi sia fra le attività non correnti che fra quelle correnti sono valutati al costo ammortizzato al netto della svalutazione per tener conto della loro inesigibilità.

I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Debiti

I debiti contratti dall'impresa ed i finanziamenti inclusi sia fra le passività non correnti che fra quelle correnti sono valutati al costo ammortizzato.

I debiti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

3.m. Titoli diversi dalle partecipazioni (IAS nn. 32 e 39)

I titoli diversi dalle partecipazioni classificate fra le attività correnti e non correnti vengono inclusi fra le seguenti categorie:

  • detenuti in portafoglio fino alla scadenza e valutati al costo ammortizzato;
  • detenuti per la negoziazione e valutati al fair value attraverso il conto economico;
  • disponibili per la vendita e valutati al fair value con contropartita una riserva di patrimonio netto.

Nel caso in cui il prezzo di mercato non sia disponibile, il fair value degli strumenti finanziari viene determinato con tecniche di valutazione più appropriate quali, ad esempio, l'analisi dei flussi di cassa attualizzati effettuata con le informazioni disponibili alla data di bilancio.

3.n. Imposte sul reddito (IAS n. 12)

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali dello Stato in cui ha sede la società e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile futuro a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita. Le attività e passività fiscali differite sono determinate con aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

3.o. Lavori in corso su ordinazione (IAS n. 11)

I lavori in corsi su ordinazione, inclusi nelle Rimanenze sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 11. Poiché il risultato di tali lavori su ordinazione non può essere stimato con attendibilità tali rimanenze sono contabilizzate secondo il metodo a profitto zero rilevando i ricavi (iscritti tra le variazioni delle rimanenze) solo nei limiti dei costi sostenuti per i quali è probabile saranno recuperati mentre i costi sono rilevati nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti.

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione ed il valore di presunto realizzo.

Nel caso in cui è probabile che i costi di commessa eccederanno i ricavi totali di commessa, la perdita è immediatamente rilevata come costo alla voce Rivalutazioni/Svalutazioni di attività immobiliari.

3.p. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (IAS nn. 32 e 39)

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità, che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione di prezzo.

3.q. Patrimonio netto

Le azioni ordinarie e di risparmio sono iscritte al valore nominale. I costi direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni sono portati in diminuzione del capitale sociale, al netto di ogni eventuale beneficio fiscale collegato.

Le azioni proprie sono classificate a riduzione del capitale e delle riserve; le eventuali successive operazioni di vendita, riemissione o cancellazione non comportano alcun impatto al conto economico ma esclusivamente al patrimonio netto.

Gli utili o le perdite non realizzati, al netto degli effetti fiscali, dalle attività finanziarie classificate come "disponibili per la vendita" sono rilevate nel patrimonio netto alla voce riserva di fair value.

La riserva è trasferita al conto economico al momento della realizzazione dell'attività finanziaria o nel caso di rilevazione di una perdita permanente di valore della stessa.

Quando una società controllata redige il proprio bilancio in una moneta diversa da quello funzionale utilizzata dalla Società, il bilancio individuale della controllata è tradotto classificando le differenze derivanti da tali conversioni in una apposita riserva. Nel momento in cui la controllata viene venduta la riserva è trasferita al conto economico con esposizione degli utili o delle perdite derivanti dalla dismissione.

La voce "Utili (perdite) portati a nuovo" accoglie i risultati accumulati ed il trasferimento da altre riserve del patrimonio netto nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposte. Questa voce rileva inoltre l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili e/o eventuali correzioni di errori che vengono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS n. 8.

3.r. Fondi per rischi e oneri (IAS n. 37)

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi che rende necessario l'impiego di risorse economiche e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per l'adempimento dell'obbligazione attuale alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono imputate a conto economico.

Laddove sia previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto di attualizzazione sia rilevante, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale, calcolato ad un tasso nominale senza rischi, dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione. Le attività e passività potenziali (attività e passività possibili, o non iscritte perché di ammontare non attendibilmente determinabile) non sono contabilizzate. Al riguardo viene fornita tuttavia adeguata informativa.

3.s. Ricavi e proventi (IAS n. 18)

I ricavi per la vendita di beni sono riconosciuti al momento del passaggio di proprietà e dei rischi e benefici del bene e la loro rilevazione è effettuata al netto di sconti e abbuoni.

I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione, avendo a riferimento lo stato di completamento dell'attività alla data di riferimento del bilancio.

I ricavi del settore fotovoltaico sono iscritti per il mese di competenza includendo tra i ricavi commerciali sia l'ammontare derivante dal ritiro dedicato, sia l'ammontare derivante dalla tariffa incentivante.

I proventi per dividendi, interessi e royalties sono rilevati rispettivamente:

  • dividendi, quando si determina il diritto a riceverne il pagamento;
  • interessi, in applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo (IAS n. 39);

  • royalties, secondo il principio della competenza, sulla base dell'accordo contrattuale sottostante.

3.t. Benefici per i dipendenti (IAS n. 19)

A seguito del venire meno della prospettiva della continuazione dell'attività il debito per TFR è stato contabilizzato ad un valore pari al suo effettivo ammontare nominale determinato in base alla relativa normativa vigente, che rappresenta il valore di estinzione alla data di riferimento del bilancio.

La passività per benefici a dipendenti è stata quindi rettificata per annullare gli effetti attuariali ed attualizzativi precedentemente iscritti in conformità con lo IAS19.]

3.u. Conversione delle poste in valuta estera (IAS n. 21)

La valuta di presentazione della Società è l'Euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio. Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione. Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data.

3.v. Utile per azione (IAS n. 33)

L'utile base per azione è determinato rapportando l'utile netto del periodo attribuibile agli Azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo.

L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, derivanti, ad esempio, dalla possibilità di esercizio dei piani di stock option assegnati, che possono determinare un effetto diluitivo.

3.z. Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

4. PRINCIPI CONTABILI EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI, DECISIONI ASSUNTE NELL'APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI, FATTORI DI INCERTEZZA NELL'EFFETTUAZIONE DELLE STIME, CAMBIAMENTO NELLE STIME CONTABILI ED ERRORI

Per taluni aspetti, l'attività di adeguamento e di interpretazione degli organismi ufficiali a ciò preposti ed il necessario processo di omologazione da parte della Commissione Europea sono tuttora in corso. Ne consegue che, alla data attuale, non può essere esclusa la circostanza che ulteriori modifiche di tali Principi e Interpretazioni potranno comportare per Borgosesia S.p.A. l'obbligo o la facoltà di modificare i criteri di contabilizzazione, valutazione e classificazione applicando ove richiesto in modo retrospettivo i principi ed i criteri così come modificati dagli organi preposti. Di seguito si elencano le principali modifiche intercorse nei principi, emendamenti ed interpretazioni con indicazione dell'applicabilità o meno degli stessi al bilancio chiuso al 31 dicembre 2015.

4.1 Principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2015

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2015:

• In data 20 maggio 2013 è stata pubblicata l'interpretazione IFRIC 21 – Levies, che fornisce chiarimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata a tributi (diversi dalle imposte sul reddito) imposti da un ente governativo. Il principio affronta sia le passività per tributi che rientrano nel campo di applicazione dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali, sia quelle per i tributi il cui timing e importo sono certi. L'interpretazione si applica retrospettivamente per gli esercizi che decorrono al più tardi dal 17 giugno 2014 o data successiva. L'adozione di tale nuova interpretazione non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Borgosesia S.p.A. in liquidazione.

  • In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
    • o IFRS 3 Business Combinations Scope exception for joint ventures. La modifica chiarisce che sono esclusi dall'ambito di applicazione del principio la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, come definiti dall'IFRS 11;
    • o IFRS 13 Fair Value Measurement Scope of portfolio exception. La modifica chiarisce che la portfolio exception si applica a tutti i contratti inclusi nell'ambito di applicazione dello IAS 39 indipendentemente dal fatto che soddisfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32;
    • o IAS 40 Investment Properties Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40. La modifica chiarisce che l'IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinare se l'acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 o dello IAS 40, occorre far riferimento rispettivamente alle specifiche indicazioni fornite dall'IFRS 3 oppure dallo IAS 40.

Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2015 o da data successiva. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio di Borgosesia S.p.A.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata al 31 dicembre 2015

La società non ha applicato i seguenti Principi, nuovi ed emendati, emessi, ma non ancora in vigore.

  • Emendamento allo IAS 19 "Defined Benefit Plans: Employee Contributions" (pubblicato in data 21 novembre 2013): relativo alla iscrizione in bilancio delle contribuzioni effettuate dai dipendenti o da terze parti ai piani a benefici definiti. La modifica si applica al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva.
  • Emendamento all'IFRS 11 Joint Arrangements "Accounting for acquisitions of interests in joint operations" (pubblicato in data 6 maggio 2014): relativo alla contabilizzazione dell'acquisizione di interessenze in una joint operation la cui attività costituisca un business. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and equipment e IAS 41 Agriculture "Bearer Plants" (pubblicato in data 30 giugno 2014): le bearer plants, ossia gli alberi da frutto che daranno vita a raccolti annuali (ad esempio le viti, le piante di nocciole) debbano essere contabilizzate secondo i requisiti dello IAS 16 (piuttosto che dello IAS 41). Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Emendamenti allo IAS 16 Property, plant and Equipment e allo IAS 38 Intangibles Assets – "Clarification of acceptable methods of depreciation and amortisation" (pubblicati in data 12 maggio 2014): secondo cui un criterio di ammortamento basato sui ricavi è considerato di norma inappropriato, in quanto, i ricavi generati

da un'attività che include l'utilizzo dell'attività oggetto di ammortamento generalmente riflettono fattori diversi dal solo consumo dei benefici economici dell'attività stessa, requisito che viene, invece, richiesto per l'ammortamento. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

  • Emendamento allo IAS 1 "Disclosure Initiative" (pubblicato in data 18 dicembre 2014): l'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Emendamento allo IAS 27 Equity Method in Separate Financial Statements (pubblicato in data 12 agosto 2014): introduce l'opzione di utilizzare nel bilancio separato di un'entità il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

I liquidatori al momento stanno valutando i possibili effetti rivenienti dall'introduzione di queste modifiche sul bilancio d'esercizio della Borgosesia S.p.A. in liquidazione.

Infine, nell'ambito del processo annuale di miglioramento dei principi, in data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato i documenti "Annual Improvements to IFRSs: 2010- 2012 Cycle" (tra cui IFRS 2 Share Based Payments – Definition of vesting condition, IFRS 3 Business Combination – Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments – Aggregation of operating segments e Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement – Shortterm receivables and payables) e in data 25 settembre 2014 "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle" (tra cui: IFRS 5 – Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations, IFRS 7 – Financial Instruments: Disclosure e IAS 19 – Employee Benefits) che integrano parzialmente i principi preesistenti. Le modifiche si applicano al più tardi rispettivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva e a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.

I liquidatori al momento stanno valutando i possibili effetti rivenienti dall'introduzione di queste modifiche sul bilancio d'esercizio della Borgosesia S.p.A. in liquidazione.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea.

Alla data di riferimento del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• Principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers (pubblicato in data 28 maggio 2014) che è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

  • o l'identificazione del contratto con il cliente;
  • o l'identificazione delle performance obligations del contratto;
  • o la determinazione del prezzo;
  • o l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • o i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.

I liquidatori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 15 possa avere un impatto significativo sugli importi iscritti a titolo di ricavi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio d'esercizio di Borgosesia S.p.A. in liquidazione. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché la Società non avrà completato un'analisi dettagliata dei contratti con i clienti.

  • Versione finale dell'IFRS 9 Strumenti finanziari (pubblicato il 24 luglio 2014). Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:
    • o introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie;
    • o Con riferimento al modello di impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici;
    • o introduce un nuovo modello di hedge accounting (incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting, modifiche al test di efficacia).

Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.

I liquidatori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 9 possa avere un impatto significativo sugli importi e l'informativa riportata nel bilancio d'esercizio di Borgosesia S.p.A. in liquidazione. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché la Società non abbia completato un'analisi dettagliata.

• In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che hanno applicato in via anticipata l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers.

I liquidatori non si attendono che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto significativo sulla contabilizzazione dei contratti di leasing e sulla relativa informativa riportata nel bilancio d'esercizio di Borgosesia S.p.A.. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché la Società non avrà completato un'analisi dettagliata dei relativi contratti.

• Documento "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28)" (pubblicato in data 18 dicembre 2014), contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell'applicazione della consolidation exception concesse alle entità d'investimento. Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva, ne è comunque concessa l'adozione anticipata.

I liquidatori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d'esercizio di Borgosesia S.p.A in liquidazione dall'adozione di queste modifiche, non soddisfacendo la Società la definizione di società di investimento.

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10 relativo alla valutazione dell'utile o della perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento.

4.2 Principali fattori di incertezza nell'effettuazione di stime e cambiamento nelle stime contabili ed errori.

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte dei liquidatori l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Gli eventi potrebbero non confermare pienamente le stime. I principali dati congetturati si riferiscono alla valutazione del "fair value" delle attività, alla valutazione circa la presenza di perdite di valore delle attività, ai fondi rischi e oneri, al fondo svalutazione crediti ed altri fondi svalutazione, agli ammortamenti, ai benefici ai dipendenti e alle imposte. Le assunzioni fondamentali riguardanti il futuro e le altre cause di incertezza nell'effettuazione delle stime alla data di riferimento del bilancio che possono causare rettifiche rilevanti ai valori contabili riflessi nel bilancio entro l'esercizio successivo, riguardano essenzialmente il processo di valutazione degli immobili, delle partecipazioni, dei titoli destinati alla vendita (quote del Fondo Gioiello), la stima della recuperabilità del valore dei crediti. Le stime e le assunzioni ed in particolare delle difficoltà del mercato di riferimento in cui la Società opera, sono riviste periodicamente e gli effetti di eventuali variazioni sono iscritti a conto economico o ove previsto dai principi contabili a patrimonio netto. I criteri di stima e di valutazione si basano sull'esperienza storica e su elementi quali le aspettative correlate alla ragionevole e concreta realizzazione di determinati eventi. In questo contesto si segnala come la situazione causata dall'attuale crisi economica e finanziaria abbia comportato la necessità di effettuare assunzioni, caratterizzate da incertezza, riguardanti l'andamento futuro, circostanza questa che non può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che, quindi, potrebbero richiedere rettifiche anche significative, ad oggi ovviamente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci.

Se l'applicazione iniziale di un principio ha effetto sull'esercizio in corso o su quello precedente, tale effetto viene rilevato indicando il cambiamento derivante da eventuali disposizioni transitorie, la natura del cambiamento, la descrizione delle disposizioni transitorie, che possono avere effetto anche su esercizi futuri, nonché l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati. Se un cambiamento volontario di un principio ha effetto sull'esercizio corrente o precedente, tale effetto viene rilevato indicando la natura del cambiamento, le ragioni per l'adozione del nuovo principio e l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Nel caso di un nuovo principio/interpretazione emesso ma non ancora in vigore vengono indicati il fatto, il possibile impatto, il titolo del principio/interpretazione, la data di entrata in vigore e la data di prima applicazione dello stesso. Il cambiamento di stime contabili prevede l'indicazione della natura e dell'impatto del cambiamento. La rilevazione di errori contabili, infine, prevede l'indicazione della natura, dell'importo delle rettifiche e delle correzioni all'inizio del primo periodo di rendicontazione successivo alla rilevazione stessa.

5. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Borgosesia S.p.A. in liquidazione opera, mediante le partecipazioni detenute in imprese controllate, in settori differenti dell'industria e dei servizi sia in ambito nazionale sia internazionale e di conseguenza le proprie attività sono esposte a tipologie di rischi finanziari, tra i quali i rischi di mercato (rischio di cambio e rischio di prezzo), il rischio di credito (in relazione sia ai rapporti commerciali con clienti sia alle attività di finanziamento), il rischio di liquidità (legato alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito) ed il rischio di tasso di interesse, diversificati per ogni singola società così come diversificate risultano essere le politiche adottate per prevenirli.

Borgosesia S.p.A. in liquidazione - e, più in generale, le società da questa controllate non hanno fatto uso di strumenti finanziari derivati né esistono, con riferimento all'attività di questa, specifici rischi finanziari, di prezzo, di credito e di liquidità diversi da quelli che ne connotano il "core-business".

In conformità con quanto richiesto dallo IAS 32 paragrafo 74 nella tabella sotto riportata sono fornite per gruppi di attività e passività e per anno di scadenza, le informazioni relative al rischio di tasso desunte dal bilancio al 31 dicembre 2015.

Tali informazioni sono ripartite per la Borgosesia S.p.A. in liquidazione su un arco temporale di 5 anni e sono distinte in base alla modalità di maturazione dei relativi interessi.

GESTIONE RISCHI FINANZIARI

31/12/2015 Borgosesia S.p.A.
Fruttiferi < 1 anno >1<2 >2<3 >3<4 >4<5 >5 Totale
Tasso Fisso
Debiti verso altri
finanziatori
(2.548.082) - - - - - (2.548.082)
Tasso Variabile
Debiti verso banche (16.628.530) (37.429) (38.571) (39.748) (40.961) (224.330) (17.009.570)
Debiti verso altri
finanziatori
(4.330.555) - - - - - (4.330.555)
Disponibilità liquide 354.864 - - - - - 354.864
Crediti finanziari 665.690 - - - - - 665.690
Infruttiferi - - - - - -
Crediti finanziari 85.664 - - - - 4.576.503 4.662.167
Altri crediti - - - - - - -
Debiti verso altri
finanziatori
(3.348.201) - - - - - (3.348.201)
Titoli disponibili per la
vendita
- 28.850.608 - - - - 28.850.608

6. STRUMENTI FINANZIARI

In base al principio IAS n. 32 gli strumenti finanziari sono classificati in quattro categorie:

a) strumenti finanziari valutati al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico (fair value through profit and loss – FVTPL) e detenuti per la negoziazione (held for trading);

b) investimenti posseduti fino a scadenza (held to maturity – HTM);

c) finanziamenti e crediti (loans and receivables – L&R);

d) attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale – AFS).

La classificazione dipende dalla destinazione funzionale attribuita nell'ambito della gestione finanziaria ed è correlata ad una differente valutazione contabile; le operazioni finanziarie sono iscritte in bilancio in base alla data valuta delle stesse.

Strumenti finanziari valutati al fair value

Sono così classificati gli strumenti che soddisfano una tra le seguenti condizioni:

  • sono posseduti per la negoziazione (held for trading);

  • sono un'attività finanziaria rientrante nell'ambito di applicazione dello IAS n. 39 diversa dagli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, il cui fair value può essere attendibilmente determinato. La designazione del singolo strumento in questa categoria è definitiva, viene effettuata nel momento della prima rilevazione e non è modificabile. Gli strumenti derivati sono inclusi in questa categoria, a meno che non siano designati come strumenti di copertura (hedge instruments).

Investimenti posseduti fino a scadenza

In questa categoria sono classificati gli strumenti non derivati con pagamenti fissi o determinabili ed a scadenza fissa, laddove vi siano l'intenzione e la possibilità di mantenimento fino alla scadenza. Questi strumenti sono valutati al costo ammortizzato (amortized cost) e rappresentano un'eccezione al più generale principio di valutazione al fair value.

Il costo ammortizzato è determinato applicando il tasso di interesse effettivo dello strumento finanziario, tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza dello strumento stesso. Il costo ammortizzato rappresenta il valore cui è valutato alla rilevazione iniziale uno strumento finanziario, al netto dei rimborsi di capitale e di qualsiasi svalutazione per riduzione durevole di valore, aumentato o diminuito dell'ammortamento complessivo delle differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza calcolato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Il metodo del tasso di interesse effettivo rappresenta un criterio di calcolo realizzato al fine di imputare nel periodo di competenza i relativi oneri finanziari.

Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza correttamente il flusso atteso dei pagamenti futuri in denaro fino alla scadenza, in modo da ottenere il valore contabile netto corrente dello strumento finanziario. In caso di alienazione anticipata, di ammontare rilevante e non determinata da specifiche motivazioni anche di un solo titolo appartenente a questa categoria, tutto il portafoglio titoli classificati come HTM deve essere riclassificato e valutato al fair value, con divieto di utilizzare questa categoria nei due anni successivi (cosiddetta tainting rule).

Finanziamenti e crediti

Rappresentano strumenti finanziari non derivati con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati in un mercato attivo e per i quali non si intende effettuare operazioni di negoziazione.

Rientrano in questa categoria i crediti (ed i debiti) commerciali, che sono classificati nelle partite correnti ad eccezione della parte scadente oltre i 12 mesi successivi alla data di rendicontazione.

La valutazione di questi strumenti è effettuata applicando il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo e tenendo conto di eventuali

sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza degli strumenti stessi.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Si tratta di una categoria definita "residuale" che comprende gli strumenti finanziari non derivati che sono designati come disponibili per la vendita e che non sono classificati in una delle categorie precedenti. Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono rilevati al loro fair value aumentato degli oneri accessori all'acquisto.

Gli utili o le perdite sono rilevati in una voce separata del patrimonio netto fino a che gli strumenti finanziari cui si riferiscono non sono venduti o fino a che non si accerti che hanno subito una perdita di valore. Al verificarsi di tali eventi gli utili o le perdite fino a quel momento rilevati a patrimonio netto vengono iscritti a conto economico.

Nel caso di titoli negoziati presso mercati regolamentati, il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa (bid price) rilevata al termine delle negoziazioni alla data di chiusura del periodo.

Nel caso in cui non sia disponibile una valutazione di mercato, il fair value è determinato o in base al valore corrente di un altro strumento finanziario sostanzialmente simile oppure tramite l'utilizzo di appropriate tecniche valutative (ed in particolare del NAV – net asset value opportunamente corretto in ragione di situazioni di "illiquidità").

Gli investimenti in attività finanziarie possono essere eliminati contabilmente (cosiddetta derecognition) solo quando sono scaduti i diritti contrattuali a riceverne i flussi finanziari oppure quando avviene il trasferimento a terzi dell'attività finanziaria e di tutti i rischi e benefici connessi alla stessa.

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 ha introdotto il concetto di gerarchia del fair value (Fair Value Hierarchy, nel seguito anche "FVH") e richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella stima del fair value. Si distinguono pertanto i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

7. ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA (IFRS 5)

Un'attività non corrente è detenuta per la vendita se il suo valore di carico sarà recuperato principalmente attraverso una vendita anziché attraverso il suo utilizzo.

Affinché tale condizione sia soddisfatta l'attività deve essere immediatamente vendibile nelle sue condizioni attuali e la vendita deve essere considerata altamente probabile.

Le attività o i gruppi destinati alla cessione che sono classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il loro valore di carico ed il valore di previsto realizzo meno i costi di vendita.

Le attività singole o incluse in un gruppo classificate come detenute per la vendita non vengono ammortizzate.

La presentazione in bilancio delle suddette attività prevede l'evidenza su una singola linea del conto economico degli utili e delle perdite al netto delle imposte conseguenti alla cessione. Parimenti le attività e le passività devono essere classificate su una riga separata dello Stato Patrimoniale.

Quando la Società è coinvolta in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione l'impresa deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata. Le quote minoritarie sono pertanto valutate al fair value alla data in cui si verifica la perdita del controllo rilevando i relativi effetti a conto economico secondo quanto previsto dai principi di riferimento.

INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

9. ATTIVO NON CORRENTE

9.a Immobilizzazioni materiali

Situazione al 31.12.2014 Movimenti del periodo Situazione al 31.12.2015
(in Euro) Costo
Orig.
F.do
amm.to
e sval.
Saldo Acquisiz. Altri mov. Disinv. Amm.ti
e sval.
Altri
mov.
(f.do)
Costo
Orig.
F.do
amm.to
e sval.
Saldo
Terreni e Fabbricati 1.076.389 (233.391) 842.999 (1.076.390) (16.118) 249.509 0 - -
Impianti e macchinari 3.770 (3.732) 38 (38) 3.770 (3.770) -
Arredi e attrezzature 36.141 (28.167) 7.974 1.124 (3.098) 37.265 (31.265) 6.000
Altre immobilizzazioni 592.357 (177.901) 414.456 9.831 (31.095) 602.189 (208.996) 393.193
Totale 1.708.658 (443.190) 1.265.468 10.955 (1.076.390) - (50.349) 249.509 643.224 (244.031) 399.193

Al 31 dicembre 2014 la voce "terreni e fabbricati" accoglieva il valore degli immobili siti in Biella.

Nel corso dell'esercizio 2015, sono terminate le attività per la liberazione dell'Immobile di Via A. Moro in Biella, precedentemente utilizzato strumentalmente dalla Società, e si è destinato alla vendita tutti i cespiti immobiliari della Società; conseguentemente il valore netto dei terreni e fabbricati, dopo l'ammortamento di periodo, è stato riclassificato alla voce "investimenti immobiliari" (colonne "altri movimenti") per un valore netto di Euro 826.881.

La voce "Altre immobilizzazioni" include, oltre a macchine elettriche ed elettroniche ed altre immobilizzazioni di minore rilevanza, il valore di un impianto fotovoltaico entrato in funzione nel 2011 e realizzato su diritto di superficie venticinquennale in Montemurlo, di costo storico pari ad Euro 535 migliaia. A fine esercizio il valore netto contabile di tale impianto risulta essere pari ad Euro 386 migliaia.

Si precisa che la vita utile del bene è allineata alla durata dell'incentivazione garantita dallo Stato per complessivi 20 anni dalla data di connessione dell'impianto.

9.b Investimenti Immobiliari

Situazione
iniziale
Movimenti del periodo Situazione
finale
(in euro) Saldo netto
01.01.2015
Acquisizioni/
Riclassifiche
Oneri
finanziari
capitalizzati
Rivalut./
Svalutaz.
Altri
movimenti
Dismissioni Saldo netto
31.12.2015
Immobili - 826.881 - (305.046) - - 521.835
Totale - 826.881 - (305.046) - - 521.835

La voce "investimenti immobiliari" si è incrementata di Euro 826.881 per effetto della riclassifica degli immobili siti in Biella precedentemente classificati alla voce "immobilizzazioni materiali" (paragrafo 9.a).

I liquidatori hanno provveduto a far periziare da un esperto indipendente i due fabbricati di Biella adeguando i relativi valori di bilancio al 31 dicembre 2015 al corrispondente fair value come risultante dalle perizie dell'esperto, rilevando una svalutazione di Euro 305 migliaia circa rilevata nel Conto Economico di periodo.

Ad oggi la Società ha ricevuto della manifestazioni di interesse per l'acquisto del solo immobile sito in Via A. Moro (Biella).

BORGOSESIA S.p.A. Superficie V.M./Mq Valore
contabile alla
data del
31.12.15
Valore
espresso
dagli Esperti
Indipendenti
Metodo di
valutazione
IMMOBILI AL 31.12.2015 (MQ) (Euro) (Euro) (Euro)
Unità immobiliare in Via A.
Moro n. 3 (Biella)
286 1.259 360.000 360.000 "Metodo
comparativo"
Unità immobiliare in Piazza
V.Veneto n. 5 (Biella)
173 925 160.000 160.000 "Metodo
comparativo"
Terreno in Pray (Biella) 1.885 - 1.835 - -
Investimenti Immobiliari 521.835 520.000

Alla data del 31.12.2015 il valore degli immobili di Biella è stato adeguato al relativo Fair Value così determinato:

Il valore espresso dagli Esperti Indipendenti per gli immobili di Via A. Moro e Piazza V. Veneto in Biella è stato aggiornato con riferimento alla data del 31 dicembre 2015.

(in euro) % 31.12.2015 31.12.2014
Goldfinger LDA 100,00% 8.700.514 8.700.514
F.L.P S.r.l. 100,00% 2.682.185 3.314.851
Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione 100,00% 1.300.000 1.300.000
Anemos S.r.l. 100,00% 71.244 71.244
Il Faro S.r.l. 100,00% 29.126 29.126
4438663 Canada Inc 70,00% 438 438
Rondine S.r.l. in liquidazione 50,00% 1 1
TOTALE 12.783.508 13.416.173

Il decremento del valore della partecipazione in FLP S.r.l. – Euro 633 migliaia – è relativo alla svalutazione effettuata nell'esercizio per adeguarne il valore alla quota di patrimonio netto della partecipata, ridottosi nell'esercizio per effetto della perdita conseguita.

Le partecipazioni detenute in Goldfinger Lda, Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione, Anemos S.r.l., Il Faro S.r.l. e 4438663 Canada Inc e Rondine S.r.l. in liquidazione non hanno subito variazioni rispetto allo scorso esercizio.

Le partecipazioni detenute nelle società controllate Anemos S.r.l. e Il Faro S.r.l. sono state oggetto di perizie da parte di un esperto indipendente dalle quali non sono emerse perdite di valore.

Le partecipazioni in Goldfinger Lda, Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione, e 4438663 Canada Inc. risultano iscritte ad un valore non superiore alla quota di patrimonio netto delle controllate.

La società Rondine S.r.l. è stata posta in liquidazione in data 3 giugno 2013 a mezzo Notaio Cosimo Marchi di Prato. In data 19 febbraio 2016 è stato approvato il bilancio finale di liquidazione al 31 dicembre 2015 della società, successivamente in data 15 marzo 2016 è stata presentata la pratica di cessazione della società presso la competente CCIAA.

Il Bilancio finale di liquidazione presenta un patrimonio netto nullo, al 31 dicembre 2015 sia il valore della partecipazione sia il valore dei crediti vantati verso la Rondine S.r.l. in liquidazione risultano interamente svalutati.

Di seguito si forniscono le informazioni richieste dall'articolo 2.427, n. 5 del Codice Civile con riferimento alle società controllate alla data di chiusura dell'esercizio (i dati riportati sono stati ricavati dai rispettivi bilanci d'esercizio predisposti secondo principi contabili locali) ed ancora in corso di approvazione da parte delle rispettive assemblee degli azionisti/soci, ove non diversamente specificato.

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Risultato conseguito
Netto nel 2015
Madeira 5.000 11.592.871 (415.706)
Goldfinger LDA Quota diretta % Quota Val. Bilancio
Indiretta %
100,00 - 8.700.514

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio
Netto
Risultato conseguito
nel 2015
Prato 10.000 2.682.185 (632.665)
F.L.P. S.r.l. Quota diretta % Quota
indiretta %
Val. Bilancio
100,00 - 2.682.185

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio
Netto
Risultato conseguito
nel 2015
Borgosesia Gestioni Prato 1.200.000 3.198.052 90.914
S.G.R. S.p.A. in
liquidazione
Quota diretta % Quota
indiretta %
Val. Bilancio
100,00 - 1.300.000

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio
Netto IFRS
Risultato conseguito
nel 2015 IFRS
Montreal 629 1.029.161 (46.363)
4438663
Canada Inc
Quota diretta % Quota
indiretta %
Val. Bilancio
70,00 - 438

I dati utilizzati per la società canadese sono relativi alla situazione contabile IFRS predisposta ai fini del bilancio consolidato e del bilancio di esercizio di Borgosesia S.p.A. in liquidazione.

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Risultato conseguito
Netto nel 2015
Prato 10.000 261.503 27.695
Quota diretta % Quota Val. Bilancio
Anemos S.r.l. indiretta %
100,00 - 71.244

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Risultato conseguito
Netto nel 2015
Prato 10.000 246.796 31.345
Quota diretta % Quota Val. Bilancio
Il Faro S.r.l. indiretta %
100,00 - 29.126

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Risultato conseguito
Netto nel 2015
Prato 39.575 0 354.207
Rondine S.r.l. in Quota diretta % Quota Val. Bilancio
liquidazione indiretta %
50,00 - 1

I dati sopra evidenziati fanno riferimento al bilancio finale di liquidazione al 31 dicembre 2015 della società Rondine S.r.l. in liquidazione.

9.d Partecipazioni in imprese collegate

(in euro) % 31.12.2015 31.12.2014
Penelope S.p.A. 40,00% 7.044.000 10.230.342
4482409 Canada Inc. 0% - 2.354
Tirli S.r.l. 32,40% 138.957 138.957
Solarisuno S.r.l. 50,00% 3.908 3.908
Trigono S.r.l. 50,00% 1 1
TOTALE 7.186.866 10.375.561

Penelope S.p.A.

La partecipazione in Pelenope S.p.A. è stata ulteriormente oggetto di rettifica di valore per Euro 3.186 migliaia per adeguarla al fair value alla data del 31 dicembre 2015 come risultante dalla perizia redatta dall'esperto indipendente incaricato dai liquidatori. A fine esercizio la partecipazione risulta pertanto iscritta al valore di Euro 7.044 migliaia.

4482409 Canada Inc

La partecipazione nella collegata 4482409 Canada Inc. è stata azzerata per effetto dell'avvenuta liquidazione. A fronte della cessazione della partecipata Borgosesia ha rilevato un credito di Euro 2 mila circa già incassato alla data della presente relazione.

Tirli S.r.l.

La società Tirli S.r.l. è una società che gestisce un'area boschiva nella maremma Toscana, il valore contabile è superiore di Euro 9mila circa alla frazione di patrimonio netto come risultante dal bilancio al 31.12.2014, tale differenza è stata mantenuta in considerazione dell'aspettativa di redditi futuri positivi attesi, avendo gli amministratori della società partecipata posto in essere attività finalizzate a ripristinare l'economicità della gestione.

Solarisuno S.r.l.

La società Solarisuno S.r.l. è attiva nel settore di produzione di energia attraverso un impianto fotovoltaico realizzato nel comune di Camini, il valore della partecipazione è rimasto invariato rispetto allo scorso esercizio.

Sulle quote di Solarisuno di proprietà di Borgosesia S.p.A. é stato costituito un pegno a garanzia del contratto di locazione finanziaria per le realizzazione dell'impianto fotovoltaico della partecipata.

La partecipazione detenuta nelle società Solarisuno S.r.l. è stata oggetto di perizia da parte di un esperto indipendente, dalla quale non sono emerse perdite di valore.

Trigono S.r.l.

La partecipazione del 50% in Trigono S.r.l, che rispetto allo scorso esercizio non ha subito variazioni, viene di fatto considerata "collegata" in forza dei rapporti tra i soci e delle regole di "governance" che ne caratterizzano la gestione e che continuano comunque a far ritenere la società una collegata nella quale non ci sono obblighi ed impegni ulteriori rispetto al solo capitale versato.

Trigono S.r.l. possiede una partecipazione del 50% nella Ginori Real Estate S.p.A. in liquidazione joint venture paritetica con Richard Ginori 1735 S.p.A. che detiene un complesso immobiliare occupato dall'altro socio in Sesto Fiorentino dell'estensione di circa 131.600 metri quadri.

Richard Ginori 1735 S.p.A. è stata oggetto nel 2012 di procedura fallimentare. Nel corso del primo semestre del 2013 la società è stata acquisita dal Gruppo Gucci e nel mese di giugno è ripresa l'attività nello stabilimento di proprietà della Ginori Real Estate S.p.A. in liquidazione. Alla data della presente relazione risulta difficile prevedere l'evoluzione della gestione della Trigono e della joint venture Ginori Real Estate.

La svalutazione effettuata nel corso del 2012 della partecipazione nella Trigono S.r.l. e del credito finanziario vantato da Borgosesia (Euro 2,6 milioni) riflettono le circostanze e le considerazioni sopra esposte, in ordine ad impegni ed obblighi dei soci.

Di seguito si forniscono le informazioni richieste dall'articolo 2427, n 5 del Codice Civile con riferimento alle società collegate. Si precisa che i dati si riferiscono all'ultimo bilancio approvato ove non diversamente specificato:

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Netto
al 31 dic 2014
Risultato conseguito
al 31 dicembre 2014
Montemurlo
(PO)
7.790.000 32.062.059 839.061
Penelope S.p.A. Quota diretta Quota Val. Bilancio
% indiretta %
40,00 - 7.044.000

Dati in Euro

Dati in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Netto
al 31 dic 2014
Risultato conseguito
al 31 dic 2014
Tirli S.r.l. Castiglione
della Pescaia
(GR)
500.000 400.753 (28.126)
Quota diretta % Quota Val. Bilancio
32,40 indiretta %
-
138.957

Dati in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Netto Risultato conseguito
al 31 dic 2015 al 31 dic 2015
Prato 10.000 15.201 (13.959)
Quota diretta % Quota Val. Bilancio
Solarisuno S.r.l. indiretta %
50,00 - 3.908

Dati in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Netto Risultato conseguito
al 31 dic 2012 al 31 dic 2012
Firenze 12.000 (8.912.466) (151.563)
Quota diretta Quota Val. Bilancio
Trigono S.r.l. % indiretta %
50,00 - 1

9.e Altre partecipazioni

(in euro) % 31.12.2015 31.12.2014
Immobiliare 2014 S.p.A. 2,06% 99.110 171.402
Sobifils S.p.A. 5,29% 7.441 7.441
CONAI - - 20
TOTALE 106.551 178.863

In data 1 febbraio 2016 si è tenuta l'assemblea straordinaria dei soci della Immobiliare 2014 S.p.A. che ha deliberato in merito a talune significative modifiche dello statuto che comportato il diritto di recesso per i soci.

In data 23 febbraio 2016 la Borgosesia S.p.A. ha esercitato il diritto di recesso dalla società Immobiliare 2014 S.p.A. e conseguentemente ha adeguato il valore della partecipazione al valore di recesso determinato dagli amministratori della partecipata, rilevando una rettifica di valore pari ad euro 72 migliaia.

Con riferimento alle Altre partecipazioni si precisa che la partecipazione in Sobifils S.p.A. è relativa ad una società operante nel settore tessile.

9.f Crediti finanziari

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Finanziamento a controllata Goldfinger Lda 3.611.384 3.611.384
Finanziamento a controllata Anemos S.r.l. 345.000 345.000
Finanziamento a controllata Il Faro S.r.l. 329.119 329.119
Finanziamento a collegata Solarisuno S.r.l. 291.000 291.000
Finanziamento a collegata Trigono S.r.l. 0 0
TOTALE 4.576.503 4.576.503

Il finanziamento alla controllata Goldfinger Lda è infruttifero di interessi ed è da intendersi a supporto stabile del patrimonio della stessa.

I finanziamenti concessi alle controllate Anemos S.r.l., Il Faro S.r.l. e Solarisuno S.r.l., società che operano nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili ed alternative, sono funzionali agli investimenti "fotovoltaici" in corso e risultano infruttiferi di interessi. I finanziamenti di Borgosesia S.p.A. in liquidazione alle controllate Anemos S.r.l., Il Faro S.r.l. e Solarisuno S.r.l. sono postergati a garanzia degli impegni delle controllante nei confronti delle società di leasing.

Il finanziamento accordato a Trigono S.r.l. a sostegno dell'operazione immobiliare da questa sviluppata – consistente, come noto, nell'acquisto di una partecipazione di colleganza in Ginori Real Estate S.p.A. - è infruttifero di interessi. Tale finanziamento – attualmente pari ad Euro 2,6 milioni - è stato completamente svalutato negli esercizi precedenti stante il perdurare della situazione di significativa incertezza in capo alla recuperabilità dello stesso.

9.g Altri crediti

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Crediti tributari 4.132 4.132
Crediti diversi 1.051 1.126
TOTALE 5.183 5.257

I crediti tributari sono rappresentati da tasse per concessioni governative chieste a rimborso, mentre i crediti diversi sono riferiti a depositi cauzionali.

9.h Titoli disponibili per la vendita

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Quote Fondo Gioiello 28.850.608 28.790.143
TOTALE 28.850.608 28.790.143

Al 31.12.2015 la voce rappresenta la valutazione di n. 125 quote del Fondo Comune di Investimento Immobiliare riservato di tipo chiuso denominato "Gioiello in liquidazione" (di seguito anche "Fondo Gioiello") al valore contabile unitario di Euro 230.804,87 circa cadauna, contro un valore unitario di Euro 230.321,15 circa al 31 dicembre 2014.

Tali titoli sono stati valutati alla data del 31 dicembre 2015 al fair value che è stato determinato sulla base del NAV pro-quota del sopracitato Fondo (Euro 230.804,87 dall'ultimo rendiconto approvato in data 22 febbraio 2016), contro un fair value al 31 dicembre 2014 pari al NAV pro-quota alla stessa data rettificato per considerare uno "sconto di illiquidità" nell'interno del 10% circa.

Al 31 dicembre 2015 è stato ritenuto non necessario rettificare il NAV per considerare "sconti di illiquidità" delle quote del Fondo Gioiello stante l'avanzato stato della liquidazione del Fondo.

La rivalutazione delle quote del Fondo Gioiello rilevata al 31 dicembre 2015, pari ad Euro 60 migliaia circa, trova contropartita nell'apposita riserva AFS di patrimonio netto, sulla rivalutazione non è stata calcolata la fiscalità differita passiva in quanto riassorbita dalle imposte anticipate non rilevate sulle svalutazioni di valore pregresse.

Il fair value utilizzato per la valutazione è stato considerato di livello 3.

9.i Imposte differite

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Differenze Effetto Differenze Effetto
Temporanee Fiscale Temporanee Fiscale
Imposte differite attive:
Fondi svalutazione crediti tassati 0 674.331 185.441
Ammortamento di costi non fisc. rilevanti 0 43.738 12.028
Storno valore fabbricati ed immobilizz. (effetto IAS) 0 4.401 1.382
Benefici a dipendenti (effetto IAS) 0 2.779 764
Totale imposte differite attive 0 0 725.249 199.615
Totale imposte differite passive 0 0 0 0
Totale imposte differite nette 0 0 725.249 199.615

Al 31 dicembre 2015 sono state azzerate le imposte anticipate connesse alla rilevazione secondo lo IAS 19 dei benefici a dipendenti (fondo TFR) in quanto il relativo debito è stato rilevato ad un valore pari all'obbligazione di legge.

Le ulteriori imposte anticipate, già rilevate al 31 dicembre 2014 per Euro 199 migliaia circa, sono state azzerate al 31 dicembre 2015 rilevando un onere di conto economico di pari importo, in considerazione dell'incertezza della loro recuperabilità futura, anche tenuto conto della messa in liquidazione della società.

Al 31 dicembre 2015 risultano le seguenti fattispecie per le quali non risultano rilevate imposte anticipate IRES:

  • Euro 1.233 migliaia di svalutazioni (relative ad immobili, titoli AFS, rimanenze e crediti) ed ammortamenti indeducibili, pari ad un saldo teorico di imposte anticipate IRES di Euro 296 migliaia circa. (calcolate all'aliquota previsionale del 24%).
  • Euro 3.525 migliaia di perdite fiscali cumulate alla data del 31.12.2015, pari ad un saldo teorico di imposte anticipate IRES di Euro 846 migliaia circa (calcolate all'aliquota previsionale del 24%). Il suddetto importo delle perdite fiscali si è così formato:
    • o In quanto ad Euro 3.201 migliaia da CNM 2015
    • o Per Euro 893 migliaia da Modello Unico 1.1.2015 al 1.12.2015
    • o Per Euro 112 migliaia da Modello Unico 1.12.2015 al 31.12.2015
    • o Per Euro -681 migliaia utilizzate ai fini della copertura dell'accertamento a carico di Smit RE per l'anno 2009 come da conciliazione con A.g Entrate di Biella.

10. ATTIVO CORRENTE

10.a Rimanenze

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Lavori in corso 7.060.000 7.280.000
TOTALE 7.060.000 7.280.000

La voce comprende il valore delle aree in sviluppo site in Prato – Macrolotto (terreno destinato ad una futura valorizzazione industriale) per Euro 4.180 migliaia e, un'area sita in Sesto Fiorentino, località Colonnata, acquisita nel 2009 e oggetto di una valorizzazione residenziale, per Euro 2.880 migliaia.

I valori delle due proprietà sono esposti al netto di fondo svalutazione pari, al 31 dicembre 2015, ad Euro 2.848 migliaia per quanto concerne il terreno sito in Prato - Macrolotto e pari ad Euro 709 migliaia per quanto concerne l'area sita in Sesto Fiorentino. Tali svalutazioni sono state appostate al fine di recepire il relativo minor valore di mercato accertato dall'esperto indipendente REAG S.p.A. - Real Estate Advisory Group.

Nel corso dell'esercizio il valore delle rimanenze è stato incrementato per Euro 126 migliaia ed Euro 13 migliaia rispettivamente per le aree di Sesto Fiorentino e Macrolotto, queste sono state altresì svalutate rispettivamente per Euro 226 migliaia ed Euro 133 migliaia per adeguarle al valore di mercato come risultante dalle predette perizie.

In riferimento alle raccomandazioni emanate dalla Consob relativamente all'incarico conferito all'esperto indipendente nel processo di valutazione periodica del portafoglio immobiliare si rimanda al paragrafo "Gestione dei rapporti con gli esperti indipendenti" della Relazione sulla Gestione.

Con riferimento allo sviluppo immobiliare di Sesto Fiorentino si specifica che l'intervento di costruzione di originarie n. 20 unità immobiliari a destinazione residenziale, per una s.u.l. complessiva di circa 1.400 mq oltre superfici accessorie, è terminata al grezzo, compresa la copertura dell'edificio.

Si evidenzia che il permesso a costruire è scaduto nel corso di gennaio 2016, e ad oggi i lavori di costruzione oggetto di appalto risultano sospesi nelle more della definizione della strategia di proseguirne l'ultimazione o di cedere gli immobili nel loro stato attuale.

Tali rimanenze risultano gravate da ipoteche iscritte a garanzia dei mutui stipulati, ancorché non completamente erogati, per Euro 37 milioni, in dettaglio:

  • Sesto Fiorentino: Banca MPS Euro 7 milioni;
  • Prato Macrolotto: Banca CRF Euro 30 milioni.

Con particolare riferimento al finanziamento ipotecario erogato da CR Firenze (Gruppo Intesa Sanpaolo) sul terreno sito in Prato – Macrolotto si veda anche l'informativa inclusa nel paragrafo 13.a.

10.b Crediti commerciali

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Crediti verso società controllate 32.688 27.859
Crediti verso società collegate 11.073 19.798
Crediti verso parti correlate 329.969 300.015
Crediti verso clienti terzi 14.883 36.319
TOTALE 388.613 383.991

I crediti commerciali verso le società correlate (incluse le controllate e le collegate) si riferiscono al riaddebito di costi e prestazioni di servizi amministrativi e property management.

10.c Crediti finanziari

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Finanziamenti a società controllate 665.690 652.232
Finanziamenti a collegate - 581
Finanziamenti a correlate 85.664 -
TOTALE 751.354 652.813

Il dettaglio dei crediti finanziari concessi alle società controllate, collegate e correlate è il seguente:

Società 31.12.2015 31.12.2014
F.L.P. S.r.l. 665.690 652.232
Fondo Gioiello in liquidazione 20.164 -
Delfino S.p.A. 65.500 -
4482409 Canada Inc. - 581
Totale 751.354 652.813

I crediti vantati verso la F.L.P. S.r.l. si riferiscono al conto corrente di tesoreria avviato per far fronte alle esigenze di cassa della società controllata, oltre ai relativi interessi, l'incremento dell'esercizio è relativo agli interessi maturati nel periodo.

I crediti verso Delfino S.p.A. e verso Fondo Gioiello in liquidazione sono relativi a commissioni connesse al rilascio di garanzie a favore degli istituti di credito nell'interesse delle parti correlate.

I crediti verso la società collegata 4482409 Canada Inc. sono stati estinti in conseguenza alla cessazione della partecipata.

Debitore Condizioni
F.L.P. S.r.l. C/C tesoreria: Euribor 1 anno/365 + 200 b.p
Fondo Gioiello in liquidazione 0,5% della garanzia prestata (fidejussione)
Delfino S.p.A. 1% della garanzia prestata (fidejussione)

10.d Titoli detenuti per la negoziazione

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Altri titoli - 37
TOTALE - 37

Gli altri titoli erano rappresentati da n° 77 azioni di Investimenti e Sviluppo S.p.A. quotati presso Borsa Italiana, sono stati oggetto di dismissione nel corso del 2015.

10.e Altri crediti

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Altri crediti verso società controllate 231.004 307.377
Altri crediti verso società collegate - -
Altri crediti verso parti correlate 9.474 26.296
Crediti tributari e previdenziali 329.022 285.817
Crediti diversi 286.450 307.003
TOTALE 855.950 926.494

I "crediti verso le società controllate" sono rappresentati dai crediti nei confronti di Anemos S.r.l., Il Faro S.r.l., F.L.P. S.r.l. e Borgosesia SGR in liquidazione principalmente derivanti dal consolidato fiscale.

La voce "crediti verso altre parti correlate" include principalmente:

  • Euro 800 migliaia di crediti vantanti nei confronti della correlata Smit Real Estate S.r.l. in liquidazione, al momento completamente svalutati in conto. Tali crediti si riferiscono ad anticipazioni effettuate da Borgosesia S.p.A. alla Smit Real Estate in liquidazione nell'ambito delle garanzie concesse alla controllante Bravo S.p.A. al momento della cessione della partecipazione. Tali crediti, risultano al momento di difficile recupero e pertanto, sono stati svalutati. L'effetto economico di tale svalutazione è già stato iscritto nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2011. Si rimanda al paragrafo 12c per approfondimenti.
  • La voce include inoltre Euro 9 migliaia principalmente vantati verso la Bravo S.p.A..

La voce "Crediti tributari e previdenziali" include in prevalenza crediti IVA (Euro 156 migliaia), crediti per Ires (42 migliaia) e crediti Irap (Euro 128 migliaia).

Si precisa che tale voce include anche Euro 392 migliaia di ritenute su dividendi incassati negli esercizi 2013, 2014 e nell'esercizio in corso dalle società partecipate canadesi, interamente svalutati. Tali crediti sono recuperabili nel caso il Gruppo produca imponibili fiscali nell'esercizio di rilevazione e nei sette successivi.

Poiché dalla stima delle imposte dell'esercizio non emergono imponibili fiscali di Gruppo, questi sono stati integralmente svalutati.

La voce "Crediti diversi" si riferisce principalmente al rimborso a fronte della deducibilità ai fini IRES dell'IRAP relativa al costo del lavoro per gli esercizi 2007-2008 per Euro 179 migliaia, di spettanza della parte correlata Penelope S.p.A. per il quale sussiste un debito di pari ammontare nel passivo, la voce include inoltre anticipi a fornitori, acconti per spese condominiali e risconti attivi per 107 miglia circa.

La voce include crediti verso ex manager SMIT per Euro 500mila già interamente svalutati in esercizi precedenti e crediti verso debitori ceduti dalla collegata Rondine S.r.l. in liquidazione per complessivi Euro 290 migliaia interamente svalutati. Relativamente a quest'ultima posizione si evidenzia che in data 01 luglio 2015, la Borgosesia, ottenuto il preventivo parere motivato non vincolante dell'Amministratore indipendente, in ossequio a quanto previsto dalle procedure interne adottate in tema di operazioni con parti correlate ed a quanto previsto dalla delibera Consob n. 17221/2010 e successive modifiche ed integrazioni, ha perfezionato l'acquisto di crediti con la società collegata Rondine S.r.l. in liquidazione (pari ad Euro 349 migliaia circa al 31 dicembre 2014), interamente svalutati, in particolare in pagamento della debitoria che Rondine aveva verso Borgosesia al 30 giugno 2015 la società Rondine S.r.l. ha ceduto i propri crediti prosoluto fra cui un credito di euro 290 migliaia riveniente da una sentenza del Tribunale di Prato del 19 gennaio 2015, in seguito appellato, nei confronti della KONSORTIUM BHKW POERSCHE RRT POWER con sede in Germania e dell'Avvocato Jorg R. Buehlmann con domicilio in Svizzera. In data 30 novembre 2015, all'udienza tenutasi di fronte al Tribunale di Prato, relativa all'opposizione all'esecuzione promossa da Buehlmann, il giudice, prima di assumere qualsiasi decisione in ordine alla richiesta di sospensione dell'esecuzione avanzata dalla controparte, ha ritenuto di dover attendere l'esito dell'udienza del giudizio di appello che si terrà in data 06 luglio 2017; ed un credito nei confronti dell'Erario che risulterà dalla dichiarazione finale IVA e che al momento della proposta ammontava ad euro 14 migliaia, interamente svalutato.

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Denaro e valori in cassa 1.003 217
Depositi bancari 353.861 405.200
TOTALE 354.864 405.417

10.f Disponibilità liquide

Trattasi delle disponibilità liquide detenute alla fine dell'esercizio.

11. PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2015 ammonta a complessivi Euro 22.504.221 (Euro 29.060.759 al 31 dicembre 2014).

La movimentazione del patrimonio netto intervenuta nell'esercizio è rappresentata nel prospetto allegato in calce agli schemi di bilancio.

La movimentazione intervenuta nelle singole poste nel corso dell'anno è rilevabile dalle tabelle di seguito riportate:

11.a Capitale Sociale

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
n° azioni Importo n° azioni Importo
Azioni ordinarie
Azioni di risparmio (non convertibili)
37.935.251
894.412
27.907.824
1.073.295
37.935.251
894.412
53.922.301
1.073.295
TOTALE 38.829.663 28.981.119 38.829.663 54.995.596

Il capitale sociale al 31 Dicembre 2015 ammonta a complessivi Euro 28.981.119 e risulta ridotto rispetto al 31 Dicembre 2014 (pari ad Euro 54.995.596) a seguito dell'assemblea straordinaria dei soci del 09 Giugno 2015 che ha deliberato, stante la fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile, la copertura delle perdite cumulate per complessivi Euro 37.046.083 mediante:

  • riduzione del capitale sociale per complessivi Euro 26.014.476;
  • riduzione della riserva legale per Euro 10.999.119;
  • riduzione dell'avanzo di fusione Gabbiano per Euro 32.487.

Azioni proprie

Si precisa che, l'assemblea degli Azionisti del 20 dicembre 2013 aveva deliberato l'annullamento di n. 7.000.000 di azioni in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2357 comma 3 c.c., alla data del 23 Giugno 2015 la società Monte Titoli S.p.A., a seguito dell'autorizzazione del depositario, ha provveduto allo scarico contabile delle residue n. 2.445.417 azioni proprie, già precedentemente annullate, per le quali erano pendenti le operazioni di cancellazione.

Pertanto al 31 dicembre 2015 la Borgosesia S.p.A. detiene direttamente n° 7.554.583 azioni proprie rappresentanti il 19,914 % circa del capitale ordinario, tutte acquisite in dipendenza della fusione della controllante Gabbiano Spa, risultano avere un valore di carico complessivamente pari ad Euro 17.848.451,98 e lo stesso è portato a diretto decremento della equivalente riserva indisponibile alimentata mediante utilizzo della riserva di sovrapprezzo azioni.

Il valore unitario delle azioni proprie in portafoglio, pari ad Euro 2,3626 si confronta, a fine esercizio, con un valore contabile (determinato dividendo il valore contabile del patrimonio netto, maggiorato in ragione delle azioni proprie iscritte a riduzione dello stesso e decurtato il valore delle azioni di risparmio, per il numero di azioni ordinarie) di Euro 0,993 ed una quotazione di Borsa al 31 dicembre 2015 di Euro 0,290 per le azioni ordinarie e di Euro 0,390 per le azioni di risparmio.

Il trattamento privilegiato spettante alle azioni di risparmio in ordine alla distribuzione dei dividendi è regolato dall'articolo 27 del vigente statuto di seguito riportato:

Art. 27) Ripartizione degli utili e pagamento dei dividendi

L'utile netto di bilancio, dopo il prelievo del 5% per la Riserva legale sino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale, sarà così ripartito:

  • a) alle azioni di risparmio verrà assegnato un dividendo fino alla concorrenza del 5% del loro valore nominale;
  • b) l'utile eccedente, se l'Assemblea ne delibera la distribuzione, sarà attribuito alle azioni ordinarie fino alla concorrenza del 3% del loro valore nominale;
  • c) il residuo sarà attribuito in misura uguale sia alle azioni di risparmio sia alle azioni ordinarie. Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore al 5% del loro valore nominale, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi. In caso di distribuzione di riserve le azioni di risparmio hanno gli stessi diritti delle altre azioni.

Il pagamento dei dividendi è effettuato nei modi, luoghi e termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione. I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui si rendono esigibili si prescrivono a favore della società.

  • d) Non vi sono restrizioni al trasferimento di titoli quali, ad esempio, limiti al possesso di titoli o la necessità di ottenere il gradimento da parte della società o di altri possessori di titoli;
  • e) partecipazioni rilevanti

Alla data di stesura della presente relazione gli azionisti detentori di una partecipazione al capitale sociale (Azionariato ordinario) superiore al 2% risultano essere i seguenti:

Azionista Diretto Quota % su Capitale Votante Quota % su Capitale Ordinario
Dichiarante ovvero di cui Senza Voto di cui Senza Voto
soggetto posto al
vertice della catena
Titolo di Quota
%
il Voto Spetta a Quota il Voto Spetta a
partecipativa Denominazione Possesso Quota
%
Soggetto Quota % % Quota
%
Soggetto Quota %
DAMA SRL Proprieta' 16.663 0.000 16.663 0.000
CDR REPLAY SRL Totale 16.663 0.000 16.663 0.000
Totale 16.663 0.000 16.663 0.000
BINI GIANNA Proprieta' 11.816 0.000 11.816 0.000
BINI GIANNA Totale 11.816 0.000 11.816 0.000
Totale 11.816 0.000 11.816 0.000
ZUCCHI VERA ZUCCHI VERA Proprieta' 5.673 0.000 5.673 0.000
Totale 5.673 0.000 5.673 0.000
Totale 5.673 0.000 5.673 0.000
BORGOSESIA SPA IN BORGOSESIA SPA Proprieta' 19.914 19.914 19.914 19.914
LIQUIDAZIONE IN LIQUIDAZIONE Totale 19.914 19.914 19.914 19.914
Totale 19.914 19.914 19.914 19.914
BINI CRISTINA BINI CRISTINA Proprieta' 11.842 0.000 11.842 0.000
Totale 11.842 0.000 11.842 0.000
Totale 11.842 0.000 11.842 0.000
BINI GABRIELE BINI GABRIELE Proprieta' 10.428 0.000 10.428 0.000
Totale 10.428 0.000 10.428 0.000
Totale 10.428 0.000 10.428 0.000
BINI GIANNETTO BINI GIANNETTO Proprieta' 10.187 0.000 10.187 0.000
Totale 10.187 0.000 10.187 0.000
Totale 10.187 0.000 10.187 0.000

Fonte: http://www.consob.it/main/emittenti/societa_quotate/index.html

  • e) non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo;
  • f) non esistono particolari meccanismi di esercizio dei diritti di voto nel caso di partecipazione azionaria dei dipendenti nell'ipotesi in cui il diritto di voto sia esercitato direttamente da questi ultimi;
  • g) non esistono restrizioni al diritto di voto, termini imposti per l'esercizio del diritto di voto o sistemi in cui, con la cooperazione della società, i diritti finanziari connessi ai titoli sono separati dal possesso di titoli. In conformità alle norme di legge vigenti le azioni di risparmio e le azioni proprie non hanno diritto di voto;
  • h) In data 9 dicembre 2013, successivamente modificato in data 22 gennaio 2014 ed aggiornato al 29 maggio 2015, è stato stipulato un patto parasociale ex articolo 122 del D.Lgs 58/1998 e 127 e ss. del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/1999 tra gli azionisti (i) Gabriele Bini, (ii) Gianna Bini, (iii) Giannetto Bini, (iv) Vera Zucchi e (v) Cristina Bini.

In conformità al disposto dell'art. 129 del Regolamento Emittenti Consob, il patto ed il successivo accordo modificativo sono consultabili per estratto al seguente indirizzo:

http://www.borgosesiaspa.com/patti-parasociali

Con tale Patto i sopra indicati azionisti paciscenti si sono peraltro impegnati a riunirsi nell'Assemblea del Sindacato (a) in occasione di ogni assemblea ordinaria o straordinaria di Borgosesia, (b) in vista dell'esercizio dei diritti sociali diversi dal diritto di voto nonché (c) in ogni altra ipotesi prevista all'interno del Patto, al fine di determinare l'esercizio dei propri diritti sociali.

Nell'ipotesi di trasferimento delle azioni sindacate, i paciscenti si sono obbligati a rispettare quanto indicato ai punti 4.1, 4.2, 4.3, 4.4 e 4.5 del Patto. In particolare qualora un paciscente intenda trasferire, in tutto o in parte, le proprie Azioni Sindacate a una terza parte, il medesimo dovrà preventivamente offrire in prelazione tali azioni agli altri paciscenti.

Gli altri paciscenti potranno esercitare il diritto di prelazione pro quota, ossia proporzionalmente alle azioni sindacate rispettivamente detenute. Laddove uno o più degli altri paciscenti non esercitino il proprio diritto di prelazione sulle azioni sindacate offerte, i restanti paciscenti avranno il diritto di prelazione anche su tali ulteriori azioni.

Il diritto di prelazione potrà essere esercitato dagli altri paciscenti unicamente con riguardo a tutte le Azioni Sindacate Offerte. Nell'ipotesi in cui gli altri paciscenti non esercitino il diritto di prelazione, troverà applicazione una specifica procedura di gradimento;

  • a) alla nomina dei componenti il consiglio di amministrazione ed il collegio sindacale si procede sulla base di liste depositate dagli azionisti in conformità alle disposizioni di legge vigenti e recepite dagli articolo 13 e 24 del vigente statuto sociale;
  • b) non esistono deleghe per gli aumenti di capitale ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile ovvero poteri in capo agli amministratori per emettere strumenti finanziari partecipativi nonché autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie;
  • c) non esistono accordi significativi dei quali la società o sue controllate siano parti e che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della società;

d) non esistono accordi tra la società e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa di questi o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto.

11.b Altre riserve

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Riserva Legale - 10.999.119
Riserva indisponibile da fusione - (20.115.293)
Utili/(perdite) iscritti direttamente a Patrimonio Netto 60.465 (2.015)
Altre riserve 81.655 81.655
TOTALE 142.120 (9.036.533)

La riserva legale e la Riserva indisponibile da fusione sono state interamente utilizzate a copertura delle perdite cumulate come deliberato in sede di assemblea straordinaria del 09 Giugno 2015.

Gli Utili/(perdite) iscritti direttamente a Patrimonio Netto al 31 dicembre 2014 sono imputabili alla riserva per utili e/o perdite attuariali relative allo IAS 19, al 31 dicembre 2015 la riserva risulta azzerata per adeguamento del Fondo TFR all'obbligazione effettiva di legge. Al 31 dicembre 2015 la voce include esclusivamente la riserva AFS relativa alla rivalutazione delle quote del Fondo Gioiello in liquidazione.

Le altre riserve sono costituite dalla riserva IAS pari ad Euro 81.655 originatasi per la transizione ai principi contabili internazionali operata dalla Società.

La disponibilità delle riserve, la loro distribuibilità nonché gli utilizzi di queste effettuati negli ultimi tre esercizi sono riassunti nel seguente prospetto:

Natura / Descrizione Importo Possibilità
utilizzo (*)
Quota
disponibile
Utilizzazioni
effettuate nei tre
esercizi
precedenti per
copertura di
perdite
Utilizzazioni
effettuate nei tre
esercizi
precedenti per
altre ragioni
Capitale 28.981.119 - 26.014.477 -
Riserva legale - B - 10.999.119 -
Riserva sovrapprezzo - A, B,C - - -
Riserve rivalutazione - B - - -
Riserva IFRS 81.655 - - -
Riserva attualizz. TFR - - - -
Utili imputati a riserva 60.465 B 60.465 - -
Altre riserve - A, B - - -
Totale 29.123.239 60.465 37.013.596 -
di cui distribuibili -

(*) A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci

12. PASSIVO NON CORRENTE

12.a Debito verso banche

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Finanziamenti oltre 12 mesi 381.040 1.809.361
TOTALE 381.040 1.809.361

La variazione rispetto al precedente esercizio è imputabile al rimborso del debito del finanziamento Monte Paschi Siena relativo all'impianto fotovoltaico su diritto di superficie venticinquennale su di un immobile di proprietà di Bravo S.p.A. sito in Montemurlo e sul quale insiste privilegio sull'impianto, e per Euro 1.392 miglia alla riclassifica del debito per mutuo Monte Paschi Siena relativo alla costruzione dell'immobile sito in Sesto Fiorentino

12.b Fondi per il personale

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 87.045 136.361
TOTALE 87.045 136.361

Le variazioni fatte registrare dal fondo nel periodo sono così riassumibili:

(in Euro) 31.12.2015 31.12.2014
Saldo iniziale 136.361 132.990
Accantonamento del periodo 22.426 21.163
Incrementi per interessi finanziari - 4.217
Utili e perdite attuariali - 4.570
Rettifica scrittura IAS-19 (7.335) -
Benefici pagati (64.407) (26.579)
Saldo finale 87.045 136.361

A seguito del venire meno della prospettiva della continuazione dell'attività si è mantenuta la classificazione della passività per TFR tra le passività non correnti, rettificando la passività per annullare gli effetti attuariali ed attualizzativi iscritti in conformità con lo IAS19 revised (voce "rettifica effetti IAS19"), ed al fine di rappresentare il debito per TFR nel suo effettivo ammontare nominale determinato in base alla relativa normativa vigente, che rappresenta il valore di estinzione alla data di riferimento del Rendiconto sulla Gestione.

I dipendenti di Borgosesia S.p.A. al 31.12.2015 risultano pari a 7 unità.

Di seguito si riporta il dettaglio della composizione:

Consistenza al
31.12.2015
Variazioni Consistenza al
31.12.2014
Impiegati 7 -1 8
Dirigenti 0 -1 1
Totale 7 -2 9

12.c Fondi per rischi ed oneri

(IN EURO) saldo
iniziale
Accan.ti
del
periodo
Utilizzi Proventiz
zazioni
saldo a
fine
esercizio
Fondo rischi garanzie concesse
Smit Real Estate S.r.l. in liquid.
2.264.700 2.264.700
Totale 2.264.700 2.264.700

Fondo rischi garanzie concesse Smit Real Estate S.r.l. in liquidazione

Il fondo rischi riferito alle garanzie contrattuali rilasciate alla correlata Bravo S.p.A. ammonta a complessivi Euro 2.265 migliaia. Esso è stato iscritto in relazione al puntuale adempimento alle obbligazioni contrattuali assunte verso Smit Real Estate S.r.l. in liquidazione (di seguito Smit RE) dal conduttore dell'immobile di pertinenza di questa nell'ambito della cessione a Bravo S.p.a. della partecipazione totalitaria in Smit RE.

L'importo attualmente iscritto a bilancio rappresenta la totalità della garanzie concesse. Si segnala inoltre che, come precedentemente commentato al paragrafo 10.e, sono iscritti Euro 800 migliaia di crediti verso la correlata Smit RE svalutati interamente in conto. Tale ammontare è stato pagato dalla capogruppo Borgosesia S.p.A. nei precedenti esercizi quale potenziale prima tranche delle garanzie concesse. Tale credito ad oggi risulta prudentemente svalutato, stante la situazione di incertezza sulla sua recuperabilità.

12.d ALTRI DEBITI

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti tributari 1.283.575 -
TOTALE 1.283.575 0

In data 06 agosto 2015 è stata presentata l'istanza di rateizzazione della cartella di Equitalia n. 136/2015 per complessivi iniziali Euro 1.563.540 circa (Euro 1.494 migliaia per importo iscritto a ruolo ed Euro 69 migliaia per compensi di riscossione) relativa all'imposta sostitutiva straordinaria del 5% da commisurarsi al valore delle quote possedute al 31 dicembre 2010 nel Fondo Immobiliare Chiuso il Gioiello.

Il piano di ammortamento, pervenuto a seguito dell'accettazione della istanza di rateizzazione, prevede il pagamento di n. 72 rate mensili a partire dal 04 novembre 2015, per un ammontare complessivo pari ad euro 1.724.386 circa, inclusivo di interessi di dilazione che saranno rilevati negli esercizi di competenza.

La prima rata di Euro 23.870 circa è stata regolarmente versata in data 03 novembre 2015, la seconda rata è stata versata in data 01 dicembre 2015, sono state regolarmente pagate anche le rate in scadenza nei primi mesi del 2016.

Al 31 dicembre 2015 il debito complessivamente iscritto in bilancio ammonta ad Euro 1.524 migliaia dei quali Euro 1.284 migliaia nel passivo non corrente ed Euro 241 migliaia nel passivo corrente.

La voce sopra esposta accoglie il debito scadente oltre 12 mesi della suddetta rateizzazione.

13. PASSIVO CORRENTE

13.a Debiti verso banche

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti verso banche a breve termine 16.628.530 16.970.102
TOTALE 16.628.530 16.970.102

La voce "Debiti verso banche a breve termine" al 31 dicembre 2015 risulta così composta:

  • − affidamento di conto corrente di Euro 7.821 migliaia accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze (Gruppo Intesa - San Paolo) e garantito da ipoteca di primo grado iscritta sul terreno di proprietà di Borgosesia S.p.A., sito in Prato località Macrolotto; tale affidamento risulta formalmente scaduto al 31 dicembre 2010. Si segnala che tale debito si è incrementato rispetto al precedente esercizio di Euro 346 migliaia circa per interessi di periodo.
  • − mutuo accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze di originari Euro 6.500 migliaia oltre 538 migliaia per interessi, deriva all'operazione di fusione per incorporazione della Gabbiano S.p.A. in Borgosesia S.p.A. e si riferisce ad un finanziamento di originari Euro 13.000.000 stipulato con la Cassa di Risparmio di Firenze, per il quale Borgosesia S.p.A. ha aderito all'accordo siglato tra l'Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni dell'Osservatorio bancheimprese in data 3 agosto 2009. Da tale accordo la società ha ottenuto la sospensione delle rate scadenti ad aprile 2010, posponendo così al 30 aprile 2015 la data di estinzione di tale finanziamento. Il debito è stato formalmente riclassificato nel breve termine, essendo le rate tutte scadute e non pagate.
  • − conti correnti passivi per Euro 300 migliaia (Euro 2.630 migliaia al 31 dicembre 2014), il decremento è principalmente correlato alla riduzione del debito verso la Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A., in data 24 settembre 2015 quest'ultima ha comunicato il recesso da un conto corrente che alla data di notifica presentava un saldo di euro 2.385.142 circa con contestuale diffida ad adempiere ed intimazione di pagamento della suddetta somma oltre ad interessi e spese entro e non oltre 15 giorni dalla data di ricevimento. Tale posizione è garantita da un contratto autonomo di garanzia sottoscritto da alcuni soci della capogruppo. In data 01 dicembre 2015 è pervenuta una comunicazione da parte dell'istituto di credito con la quale è stato comunicato che alcuni azionisti in qualità di garanti autonomi hanno versato in favore della Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. l'importo di Euro 2.434.482 circa comprensivo di oneri e spese per la chiusura del rapporto, con conseguente estinzione dell'esposizione debitoria bancaria e contestuale iscrizione del debito nei confronti dei garanti (iscritti alla voce "debiti verso altri finanziatori" del passivo corrente);
  • − quote a breve dei mutui contratti con Banca MPS per l'impianto fotovoltaico per Euro 36 migliaia;
  • − debito in preammortamento del mutuo erogato nei precedenti esercizi in base allo stato avanzamento lavori sull'immobile di Sesto Fiorentino, concesso dall'istituto di credito Monte Paschi di Siena per complessivi Euro 1.392 migliaia per capitale ed Euro 41 migliaia per interessi così per complessivi Euro 1.433 migliaia al 31 dicembre 2015. Si segnala che la quota capitale di Euro 1.392 migliaia, nel precedente esercizio esposta nei debiti verso banche del passivo non corrente, è stata riclassificata al 31 dicembre 2015 nel passivo corrente.

13.b Altri debiti finanziari

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti finanziari verso Società controllate 3.348.201 3.361.783
Debiti finanziari verso Società collegate 1.896.073 1.738.379
Debiti finanziari verso altre Parti correlate 4.982.563 2.443.082
TOTALE 10.226.837 7.543.243

I debiti finanziari verso società controllate sono principalmente rappresentati dagli interessi (Euro 2.176 migliaia) maturati sul finanziamento concesso in esercizi precedenti dalla Goldfinger LDA e dagli importi dovuti alla medesima società (Euro 1.173 migliaia) a fronte di obbligazioni Gabbiano S.p.A. da questi detenute ed ora estinte dandosi atto che il relativo debito è stato trasferito in capo a Borgosesia S.p.A. in dipendenza della fusione in questa della stessa Gabbiano.

I debiti finanziari verso società collegate al 31 dicembre 2015 includono il saldo derivante dal un rapporto di conto corrente di tesoreria, comprensivo di interessi passivi (calcolati sulla base dell'Euribor a un anno maggiorato di uno spread), nei confronti di Penelope S.p.A. In data 12 ottobre 2015 la Borgosesia S.p.A. ha ricevuto una comunicazione da parte della società collegata che comunica la volontà di recedere dal contratto di conto corrente in essere con decorrenza dal 31 dicembre 2015. Ad oggi il debito risulta scaduto e non pagato.

I "debiti finanziari verso altre parti correlate" sono rappresentati dal residuo debito verso la società Bravo S.p.A. (Euro 2.100 migliaia di capitale ed interessi per Euro 448 migliaia) relativamente all'accollo del debito di FLP S.r.l. verso quest'ultima riferito all'acconto versato per l'acquisto dell'immobile nel corso dell'esercizio 2009; includono inoltre il debito verso alcuni soci per l'avvenuto rimborso effettuato in data 27 novembre 2015, in qualità di garanti autonomi, dell'esposizione debitoria della Società verso la Banca di Gestione Intermobiliare S.p.A. (si veda anche il paragrafo relativo ai debiti verso le banche del passivo corrente), il debito è stato classificato nel passivo corrente in continuità con la classificazione del precedente debito dovuto verso l'Istituto di Credito.

13.c Debiti commerciali

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti commerciali verso società controllate 21.175 21.175
Debiti commerciali verso società collegate 120.000 122.486
Debiti commerciali verso altre parti correlate 302.382 187.505
Debiti commerciali verso terzi 664.093 435.967
TOTALE 1.107.650 767.133

I debiti commerciali conseguono alla normale operatività della società.

13.d Altri debiti

(in euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti verso controllate 7.621.270 7.520.298
Debiti verso collegate 179.000 -
Debiti verso altre parti correlate 297.424 347.664
Debiti tributari 280.799 1.648.056
Debiti verso Amministratori 51.552 35.821
Debiti verso il personale dipendente 37.085 64.966
Debiti verso Istituti di Previdenza e sicurezza sociale 30.438 37.484
Debiti vari 38.127 63.869
TOTALE 8.535.696 9.718.159

La voce "Debiti verso controllate" si riferisce per Euro 7.520 migliaia al debito verso la controllata Goldfinger LDA sorto in esercizi precedenti per l'acquisto delle n. 30 quote del Fondo Camelot in liquidazione, il residuo è relativo ai debiti verso altre società del gruppo connessi all'adesione al regime di consolidato fiscale nazionale ed IVA di gruppo.

La voce "Debiti verso collegate" si riferisce interamente a debiti verso la società Penelope S.p.A., la voce include l'importo di Euro 179 migliaia a fronte della richiesta di rimborso di imposte IRES inviata da Borgosesia per conto della partecipata e relativa ad annualità durante le quali Penelope S.p.A. aveva aderito al regime di consolidato fiscale nazionale; il connesso credito tributario, di pari importo, è rilevato alla voce "altri crediti" dell'attivo corrente.

La voce "Debiti verso altre parti correlate" contiene prevalentemente il debito verso la Bravo S.p.a. per la caparra ricevuta a fronte del preliminare di vendita, ad oggi risolto, del compendio immobiliare denominato "UMI 70" per Euro 210 migliaia, oltre al debito verso la correlata Palio Air Service S.r.l. in liquidazione derivante dal consolidato fiscale di esercizi precedenti (Euro 87 migliaia).

La voce "Debiti tributari" comprende principalmente:

  • − La quota in scadenza entro 12 mesi del debito tributario oggetto di rateizzazione con istanza n. 136/2015 per Euro 241 migliaia.
  • − Debiti per IMU e relative sanzioni per Euro 21 migliaia.
  • − Debiti per ritenute da versare in qualità di sostituti di imposta per Euro 19 migliaia.

La riduzione rispetto all'esercizio precedente è principalmente imputabile all'ottenimento della rateizzazione del debito tributario e conseguente riclassifica nel passivo non corrente della quota esigibile oltre 12 mesi.

13.e Fondi per rischi ed oneri

(IN EURO) saldo iniziale Accan.ti del
periodo
Utilizzi saldo a fine
esercizio
Rischi area Macrolotto 186.519 - - 186.519
F.do rischi Ag.Entrate - 150.215 - 150.215
Fondo rischi diversi - 485.000 - 485.000
Totale 186.519 635.215 - 821.734

Fondo Rischi area macrolotto

Rappresenta l'ammontare potenzialmente dovuto verso il Consorzio Macrolotto per Euro 187 migliaia.

Fondo Rischi Ag. Entrate

Il fondo rischi pari ad Euro 150.215, alla chiusura dell'esercizio, include le seguenti posizioni:

A seguito di una verifica generale promossa dalla Agenzia delle Entrate di Prato relativamente al periodo di imposta 2012, estesasi poi anche agli anni 2010-2011 e 2013, che si è conclusa con la notifica di un Processo Verbale in data 10 giugno 2015, la Borgosesia S.p.A. in liquidazione, in data 10 agosto 2015 ha predisposto e depositato le proprie memorie avverse ex art.12 legge 212/2000 sia all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Prato, competente per l'anno 2012 e successivi, sia all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Biella competente per gli anni 2010 e 2011. Dopo aver presentato nei termini le memorie difensive ex articolo 12 legge 212/2000 alle due Agenzie (Biella e Prato) competenti per i periodi d'imposta interessati, ha ricevuto, al momento, dalla sola Agenzia dell'Entrate di Biella, in data 30 novembre 2015, gli avvisi di accertamento n. T7Q0E0100821/2015 (rettifiche Ires), n. T7Q0C0100840/2015 (rettifiche Irap) relativi al solo periodo d'imposta 2010 per mancata tassazione di interessi attivi presuntivamente non dichiarati per Euro 101.901, che corrispondono ad una ripresa per maggior IRES di Euro 28.023 e per sanzioni di Euro 28.023. Relativamente a tale avviso di accertamento, in data 28 gennaio 2016 è stato instaurato un procedimento di Accertamento con Adesione, si segnala che i nostri legali ritengono comunque il rischio di soccombenza remoto.

Con il PVC suddetto risultano effettuati rilievi anche per gli anni 2011, 2012 e 2013 per i seguenti importi:

  • Anno 2011 interessi attivi non dichiarati per Euro 116.406;
  • Anno 2012 interessi attivi non dichiarati Euro 109.424, sopravvenienze passive non deducibili Euro 67.484, sopravvenienze attive non dichiarate Euro 1.139.012;
  • Anno 2013 interessi attivi non dichiarati per Euro 99.764, sopravvenienze attive non dichiarate per Euro 745.252.

A fronte dei quali non risultano pervenuti ad oggi i relativi avvisi di accertamento.

Nel corso dell'esercizio è stato effettuato un accantonamento per Euro 150.000 appostato a fronte dei rilievi mossi con il P.V.C. notificato in data 10 giugno u.s. dall'Agenzia delle Entrate di Prato che è ritenuto sufficiente a coprire il rischio fiscale.

L'accantonamento di Euro 215 relativo a sanzioni CCIAA di Biella per l'annualità 2012, in corso di accertamento.

Fondo rischi diversi

Sono stati accantonati fondi rischi per Euro 485.000 inerenti le seguenti fattispecie:

  • Euro 195 migliaia relativi ad avvisi di accertamento notificati nel mese di marzo 2016 dalla Società Risorse S.p.A. e relativi all'accertamento della maggior imposta IMU riferiti all'area di Prato (località Compostino) per gli anni dal 2011 al 2015 inclusi. La società ritiene non dovuta la pretesa avanzata dal Comune di Prato e sono in corso gli accertamenti tecnici e fiscali del caso, i liquidatori in ottica di prudenza hanno pur tuttavia ritenuto di accantonare un fondo rischi.
  • Euro 250 migliaia relativi alla stima del rischio connesso agli eventuali esiti negativi di un contenzioso in essere presso il Tribunale Ordinario di Firenze (verbale causa n. rg. 6064/2014), a fronte del quale Borgosesia S.p.A. in liquidazione potrebbe essere tenuta a sostenere gli oneri connessi alla costruzione di un tratto di strada quale onere accessorio alla vendita di un immobile sito in Prato (PO) effettuata in esercizi pregressi.
  • Euro 30 migliaia a fronte di procedure sanzionatorie avviate da Consob nei confronti della Società. I liquidatori pur considerando non fondate le contestazioni mosse ha ritenuto di accantonare il predetto fondo in via del tutto prudenziale.
  • Euro 10 migliaia a fronte dei possibili oneri che potrebbero derivare dai danni lamentati dai confinanti dell'immobile di Sesto Fiorentino (FI).

ALTRE INFORMAZIONI RELATIVE A RISCHI E CONTENZIOSI

Avviso di accertamento TQ0801000407

In data 5 settembre 2015 è stato notificato dall'Agenzia delle Entrate di Biella alla Borgosesia S.p.A. in liquidazione avviso di accertamento n. TQ0801000407 avente ad oggetto l'anno di imposta 2006.

Più nello specifico la Direzione Provinciale di Biella, pur operando formale rinvio al p.v.c. del 10 giugno 2015 (citato in precedenza), ha rielaborato gli esiti dell'attività istruttoria eseguita dalla Direzione Provinciale di Prato, assumendo che la Società abbia conseguito, nell'anno di imposta 2006, una plusvalenza dell'importo di euro 13.000.000.

La ripresa, quantitativamente, ammonta ad euro 4.345.000 ai fini dell'IRES e ad euro 4.346.032 ai fini delle sanzioni.

È seguita alla notifica dell'avviso di accertamento una fase di accertamento con adesione, sollecitata dalla Società, il cui esito è stato negativo, non essendosi raggiunto un accordo in merito ad una condivisa rideterminazione dell'imponibile dovuto.

Occorre, peraltro, ricordare che, in sede di accertamento con adesione, l'iniziale misura dell'imponibile preteso è stata significativamente ridotta della metà circa.

Alla luce dell'esito negativo della fase di adesione, è stato presentato ricorso alla competente Commissione tributaria provinciale di Biella, con richiesta di sospensione cautelare dell'esecuzione dell'atto impugnato, deducendo motivi attinenti alla nullità ed all'annullabilità dell'atto impugnato, oltre che motivi di merito.

Sulla base del parere dei nostri legali incaricati il rischio connesso con il contenzioso è da ritenersi possibile pertanto non è stato accantonato alcun fondo in bilancio.

Riferendosi l'accertamento al periodo di imposta antecedente alla fusione per incorporazione della società Gabbiano S.p.A. in Borgosesia S.p.A., nella denegata ipotesi che l'eventuale sopravvenienza passiva dovesse manifestarsi, si segnala che tale passività risulterà coperta dalla garanzia rilasciata da alcuni azionisti della società Gabbiano S.p.A. all'epoca della fusione inversa e tuttora in vigore.

Solamente nel momento in cui saranno effettivamente sostenuti eventuali esborsi da parte di Borgosesia, sarà possibile attivare la garanzia e conseguentemente iscrivere un credito verso i garanti.

Si segnala infine che la società si è fatta promotrice della trattazione congiunta di tutte le controversie pendenti nell'ambito di tutte le procedure deflattive dei contenziosi sopra riportati, al fine di addivenire, se possibile, ad una definizione complessiva delle riprese, usufruendo delle interferenze reciproche dei vari accertamenti e, per conseguenza, dei previsti abbattimenti in termini di minori sanzioni.

Accertamento AdR di Biella periodo 08/2008-01/2009

Relativamente al contenzioso pregresso con l'Agenzia delle Entrate di Biella relativo al periodo di imposta 01/08/2008 - 31/01/2009 e relativo alla presunta indeducibilità di interessi passivi per l'importo di complessivi Euro 207.855, di cui la Borgosesia S.p.A. ha già vinto il primo grado di giudizio, l'Agenzia delle Entrate di Biella ha proposto appello dinanzi alla CTR del Piemonte con notifica pervenuta alla società in data 03 settembre 2015, la Società si è costituita in giudizio.

A fronte di tale contenzioso i liquidatori non ritengono necessario istituire alcun fondo rischi.

MISURAZIONE DEL FAIR VALUE

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che classifica in tre livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. La gerarchia del fair value attribuisce la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3). In alcuni casi, i dati utilizzati per valutare il fair value di un'attività o passività potrebbero essere classificati in diversi livelli della gerarchia del fair value. In tali casi, la valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia in cui è classificato l'input di più basso livello, tenendo conto della sua importanza per la valutazione.

I livelli utilizzati nella gerarchia sono:

  • − gli input di Livello 1 sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • − gli input di Livello 2 sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • − gli input di Livello 3 sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

Nella seguente tabella sono riepilogate le informazioni relativamente alle attività valutate al fair value:

Attività valutate al fair
value (in Euro)
Fair Value al
31.12.15
Fair Value al
31.12.14
Livello di
gerarchia
del Fair
Value
Tecnica di
valutazione e input
significativi
Input
significativi
non
osservabili
Relazione tra
input non
osservabili e
fair value
Partecipazioni in
imprese collegate
10.375.561 Livello 3 Metodo reddituale
sintetico
Conto Correlazione
diretta tra il
valore dei
7.186.866 Conto economico
prospettico
economico
prospettico
flussi
economici
futuri e il fair
value delle
partecipazioni
Titoli disponibili per la
vendita
28.850.608 28.790.143 Livello 3 Transazioni
comparabili
Correlazione
diretta tra il
valore delle
ultime
transazione
ed il fair value
dei titoli
Valori delle ultime Valori delle
ultime
transazioni
transazioni
effettuate
effettuate
Titoli detenuti per la
negoziazione
- 37 Livello 1 Quotazione di Borsa n/a n/a
Totale Attività 36.037.474 39.165.742

La seguente tabella evidenzia la gerarchia del fair value delle Attività finanziarie che sono misurate al fair value al 31 dicembre 2015

in Euro Note Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività che sono misurate al
fair value su base ricorrente
Partecipazioni in imprese
collegate
9.c - - 7.186.866 7.186.866
Titoli disponibili per la vendita 9.f - - 28.850.608 28.850.608
Titoli detenuti per la
negoziazione
10.d - - - 0
Totale Attività 0 0 36.037.474 36.037.474

Nel corso del 2015 non vi sono stati trasferimenti tra i Livelli della gerarchia del fair value.

La tabella seguente fornisce una riconciliazione dai saldi iniziali e finali per le misurazioni al fair value classificate nel Livello 3 nel 2015.

(in Euro migliaia) Partecipazioni in
imprese collegate
Titoli disponibili
per la vendita
Al 31 dicembre 2014 10.376 28.790
Svalutazioni di partecipazioni a Conto
Economico
(3.189)
Rettifiche di valore AFS imputate a riserva di
Patrimonio Netto
60
Al 31 dicembre 2015 7.187 28.851

La svalutazione di partecipazioni in imprese collegate si riferisce alla partecipata Penelope S.p.A.

La valutazione dei titoli disponibili per la vendita alla data del 31 dicembre 2015 al fair value è allineata ai valori NAV pro-quota del sopracitato Fondo (Euro 231 migliaia dall'ultimo rendiconto approvato il 29 febbraio 2016).

INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Si riportano le tabelle relative all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 a confronto con i dati risultanti dal bilancio dell'esercizio precedente.

14. RICAVI

14.a RICAVI COMMERCIALI

(in euro) Gen.15 - 31 Dic.15 di cui verso
Importo Correlate %
PRESTAZIONE DI SERVIZI 579.997 579.997 100,00%
RICAVI ENERGIA 41.043 0 0,00%
LOCAZIONI 9.190 9.190 100,00%
TOTALE FATTURATO 630.231 589.187 93,49%
(in euro) Gen.14 - Dic.14 di cui verso
Importo Correlate %
PRESTAZIONE DI SERVIZI 624.497 609.522 97,60%
RICAVI ENERGIA 55.071 0 0,00%
LOCAZIONI 17.178 17.178 100,00%
TOTALE FATTURATO 696.746 626.700 89,95%

Trattasi dei ricavi conseguenti alle prestazioni di servizi amministrativi e property management a favore di società controllate e di società correlate.

A questi si aggiungono i ricavi da cessione dell'energia al GSE, prodotta mediante l'impianto fotovoltaico.

RIPARTIZIONE PER AREA GEOGRAFICA

(in euro)

Gen. 15 - 31 Dic. 15 Totale Fatturato Italia Cee Extra Cee
CAPOGRUPPO 630.231 629.231 500 500
- di cui correlate 589.187 588.187 500 500
TOTALE FATTURATO 630.231 629.231 500 500
Percentuali 100,00% 99,84% 0,08% 0,08%
Gen. 14 - Dic. 14 Totale Fatturato Italia Cee Extra Cee
CAPOGRUPPO 696.746 694.746 1.000 1.000
- di cui correlate 626.700 624.700 1.000 1.000
TOTALE FATTURATO 696.746 694.746 1.000 1.000
Percentuali 100,00% 99,71% 0,14% 0,14%

14.b VARIAZIONE DELLE RIMANENZE

La variazione delle rimanenze (Euro 139 migliaia) è principalmente relativa ai costi capitalizzati nel corso dell'esercizio iscritti tra le rimanenze sull'immobile di Sesto Fiorentino e Prato.

15. a COSTI PER SERVIZI

01 Gen. 15 01 Gen. 14
(in euro) 31 Dic. 15 31 Dic.14
Servizi amministrativi 827.476 718.571
- di cui verso correlate 120.000 120.000
Costi di costruzione Sesto Fiorentino 112.442 2.951
Servizi industriali 69.414 71.841
Costi per godimento beni di terzi 83.415 84.985
- di cui verso correlate 53.077 52.918
Servizi da produzione energia 243 184
TOTALE 1.092.991 878.531

La voce costi per servizi amministrativi include principalmente:

  • compenso agli amministratori per Euro 131 migliaia;
  • compenso ai sindaci per Euro 84 migliaia;
  • compenso per i revisori legali Euro 92 migliaia;
  • compensi legali e notarili per Euro 61 migliaia;
  • compensi per consulenze contabili, fiscali e tecniche per Euro 321 migliaia;
  • consulenze commerciali per Euro 62 migliaia;
  • servizi di vigilanza, certificazione ed altro per Euro 54 migliaia;
  • compenso per il rappresentante degli azionisti di risparmio Euro 28 migliaia;
  • costi vari per Euro 57 migliaia.

I servizi industriali includono principalmente i costi delle assicurazioni e delle utenze.

I costi per godimento beni di terzi includono locazioni passive per Euro 54 migliaia.

15.b COSTI DEL PERSONALE

01 Gen. 15 01 Gen. 14
(in euro) 31 Dic. 15 31 Dic.14
Salari e stipendi 320.620 370.710
Oneri sociali 102.662 132.126
Trattamento fine rapporto 22.427 21.363
Altri costi 4.264 1.999
TOTALE 449.973 526.198
Gen. 15 Gen. 14
NUMERO MEDIO DIPENDENTI Dic. 15 Dic. 14
DIRIGENTI 1 1
QUADRI - -
IMPIEGATI 7 8
OPERAI - -
TOTALE 8 9

15.c ALTRI PROVENTI OPERATIVI

01 Gen. 15 01 Gen. 14
(in euro) 31 Dic. 15 31 Dic.14
Altri ricavi 88.884 168.474
- di cui correlate 79.017 99.986
Sopravvenienze attive 37.317 412.055
TOTALE 126.202 580.529

Gli altri ricavi includono il riaddebito di costi professionali alle società del Gruppo incluse nel perimetro di ristrutturazione per Euro 79 migliaia, il residuo è relativo a risarcimenti.

15.d ALTRI COSTI OPERATIVI

01 Gen. 15 01 Gen. 14
(in euro) 31 Dic. 15 31 Dic.14
Multe e sanzioni 2.923 301.821
Sopravvenienze passive 21.783 1.866
Oneri diversi di gestione 158.347 168.274
- di cui verso correlate 2.581 0
Imposte varie 63.280 60.272
- di cui verso correlate 14.266 14.353
TOTALE 246.333 532.232

Nella voce "oneri diversi di gestione" trovano collocazione Euro 104 migliaia di costi per la ristrutturazione dell'indebitamento.

La voce "imposte varie" include principalmente Euro 41 migliaia di IMU ed Euro 14 migliaia di imposta di bollo, oltre ad altre imposte e tasse varie.

15.e RETTIFICHE DI VALORE DI PARTECIPAZIONI E TITOLI

La voce, pari ad Euro 3.891 migliaia negativa, include:

  • La svalutazione della partecipazione nella società Penelope S.p.A. per Euro 3.186 migliaia.
  • la svalutazione della partecipazione nella società controllata F.L.P. S.r.l. per Euro 633 migliaia;
  • La svalutazione della partecipazione nella società non qualificata Immobiliare 2014 S.p.A. (ex Banca Interregionale S.p.A.) per Euro 72 migliaia.

Per il commento su tali svalutazioni si rimanda ai paragrafi 9.c e 9.d (partecipazioni) e 9.g (titoli AFS).

15.f AMMORTAMENTI, SVALUTAZIONI E ALTRI ACCANTONAMENTI

La voce, pari ad Euro 2.470 migliaia, accoglie:

  • gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali dell'esercizio pari ad Euro 50 migliaia;
  • la svalutazione di crediti per Euro 185 migliaia dei quali verso parti correlate per Euro 99 migliaia.
  • Accantonamenti a fondi rischi per complessivi Euro 635 migliaia come meglio descritti al paragrafo 13.e).

15.g RIVALUTAZIONI/SVALUTAZIONI DELLE ATTIVITA' IMMOBILIARI

La voce, pari ad Euro 664 migliaia, include:

  • la svalutazione delle rimanenze per complessivi Euro 359 migliaia di cui Euro 133 migliaia per l'immobile di Prato (Umi 70) e la svalutazione dell'immobile di Sesto Fiorentino per Euro 226 migliaia, entrambe iscritte nelle rimanenze al fine di adeguarli al minor valore tra il costo sostenuto e il valore di mercato.
  • la svalutazione degli investimenti immobiliari per complessivi Euro 305 migliaia relativi all'immobile di Via A. Moro in Biella per Euro 303 migliaia, e per il residuo relativi all'immobile sito in Piazza V. Veneto in Biella, al fine di adeguarli al minor valore di mercato.

16.a PROVENTI FINANZIARI

01 Gen. 15 01 Gen. 14
(in euro) 31 Dic. 15 31 Dic.14
Verso società controllate 19.877 29.017
Verso altre parti correlate 92.375 92.500
Verso terzi - 68
Interessi attivi bancari 3 6
Utili su cambi - 26.388
Utili da realizzo titoli - 20.612
Altri proventi finanziari 1 -
TOTALE 112.257 168.590

I proventi finanziari verso società controllate sono relativi ad interessi attivi maturati sui finanziamenti in essere al 31 dicembre 2015.

I proventi finanziari verso altre parti correlate sono relativi a compensi maturati sulle fidejussioni rilasciate a favore della correlata Delfino S.p.A. e del Fondo Gioiello in liquidazione.

16.b ONERI FINANZIARI

01 Gen. 15 01 Gen. 14
(in euro) 31 Dic. 15 31 Dic.14
Interessi passivi verso società collegate 38.211 38.814
Interessi passivi verso società correlate 105.000 105.000
Interessi passivi bancari 495.971 529.366
Perdite su cambi - 22.967
Rettifiche IAS su TFR - 4.216
Altri oneri 226.247 143.317
TOTALE 865.428 843.680

Gli interessi passivi bancari si riferiscono agli interessi maturati su finanziamenti, mutui e sugli affidamenti di conto corrente verso gli istituti di credito.

Gli interessi passivi verso altre società correlate sono riferibili a Bravo S.p.A. mentre gli interessi passivi verso società collegate sono riconducibili alla Penelope S.p.A.

Gli altri oneri includono principalmente interessi passivi di mora su finanziamenti per Euro 218 migliaia.

16.c DIVIDENDI

(in euro) 01 Gen. 15
31 Dic. 15
01 Gen. 14
31 Dic.14
Dividendi società controllate 722.345 -
Dividendi società collegate 36.000 55.000
TOTALE 758.345 55.000

I dividendi da società controllate si riferiscono ai dividendi incassati dalla società 4438663 Canada Inc. per Euro 722 migliaia (pari a dollari canadesi 1.000.000 al lordo delle relative ritenute).

I dividendi da società collegate sono stati distribuiti dalla società Solarisuno S.r.l. per Euro 36 migliaia.

IMPEGNI E CONTI D'ORDINE

Riferimento Terzi Controllate Collegate Correlate Totale
Ipoteche 38.040.000 38.040.000
Impegni al subentro 22.981.517 22.981.517
Fidejussioni 23.768.590 16.253.087 40.021.676
Rischi per obbligazioni solidali 440.471 440.471
TOTALI 84.790.107 0 0 16.693.558 101.483.664

GARANZIE NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE

Alla voce "impegni al subentro" è indicato anche l'importo della garanzia rilasciata a Intesa Leasing S.p.A. in relazione al subentro nel contratto di locazione finanziaria da questa stipulato con Smit Real Estate S.r.l. nell'ipotesi di inadempienza della stessa.

Alla voce "Fidejussioni" sono riferite quelle rilasciate a fronte di facilitazioni concesse a varie società del gruppo, a parti correlate e a terzi.

Talune fidejussioni verso parti correlate, per Euro 1.632 migliaia, sono scadute al primo gennaio 2016 e risultano non escusse.

Si segnala inoltre che in data 24 marzo 2016, a seguito dell'avvenuta cessione a terzi dell'immobile sito in Fiano Romano (RM) da parte della Borgosesia SGR S.p.a. in liquidazione per conto del Fondo Immobiliare Chiuso "Gioiello" risulta venuta meno la fidejussione rilasciata da Borgosesia S.p.A. a favore del Banco Popolare di Vicenza per un importo di originari Euro 8.000 migliaia.

La società Gabbiano S.p.A., incorporata per fusione inversa nella Borgosesia S.p.A. ha rilasciato, all'epoca, una garanzia fideiussoria nell'interesse della società Fidia S.p.A. di Firenze a favore della Banca Nazionale del Lavoro, per l'erogazione di un mutuo ipotecario per l'acquisto dell'area posta in Firenze - Viale Belfiore-Via Benedetto Marcello per complessivi Euro 13,5 milioni circa, oltre ad una fidejussione nell'interesse di Banca Italease per Euro 1,9 milioni circa.

Nel 2012 la società Fidia S.r.l. ha presentato domanda di concordato con completa soddisfazione dei creditori privilegiati essendo il bene oggetto di ipoteca ampiamente capiente al soddisfacimento delle pretese del credito ipotecario.

Si segnala che nel mese di settembre 2015 la Società ha appreso che la società Fidia S.r.l. in liquidazione di Firenze è stata dichiarata fallita.

Ad oggi, nonostante il sopraggiunto fallimento, si ritiene non sussistano i presupposti per l'accantonamento di fondi rischi in quanto allo stato attuale non si è a conoscenza del fatto che il valore dell'area sia diminuito in maniera tale da non coprire il debito ipotecario garantito e, fra le altre, una potenziale passività discendente dall'attivazione del rapporto di solidarietà disciplinato dall'art. 2506 quater del Codice Civile in capo a Gabbiano S.p.A. e pertanto in dipendenza della fusione di quest'ultima in capo a Borgosesia S.p.A. gli ex azionisti di Gabbiano S.p.A. hanno rilasciato specifica garanzia tesa a garantire l'immediato reintegro di ogni sopravvenienza e/o insussistenza che dovesse essere subita da Borgosesia S.p.A. in futuro in dipendenza di atti e/o omissioni posti in essere dalla società incorporata sino alla data di stipula dell'atto di fusione.

La voce "Rischi per obbligazioni solidali", include l'importo relativo ad un avviso di accertamento pervenuto alla parte correlata Smit Real Estate in relazione all'anno d'imposta 2009, per il quale Borgosesia risulta coobbligata in qualità di consolidante in regime di Consolidato Fiscale Nazionale. La SmitRE ha proceduto a definire l'importo accertato ed a richiedere la rateizzazione del dovuto.

Si segnala, oltre a quanto sopra riportato, l'esistenza della garanzia rilasciata da Borgosesia S.p.A. nell'interesse della correlata Bravo S.p.A. a garanzia di un contratto di locazione finanziaria (per un costo originario di Euro 25.571 migliaia ed un debito residuo alla data del presente rendiconto di Euro 12,2 milioni circa).

Alcuni degli impegni rilasciati sopra menzionati si riferiscono a debiti scaduti e non rimborsati per i quali, a oggi, non sono state avanzate da parte degli istituti garanti richieste specifiche di attivazioni di tali garanzie. La maggioranza di tali debiti sottostanti risultano in fase di rinegoziazione con gli istituti di credito.

ALTRI RISCHI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE

Riferimento Terzi Controllate Collegate Correlate Totale
Fondo azionisti di risparmio 30.000 30.000
Anticipi fondo azionisti risparmio 33.229 33.229
TOTALI 63.229 0 0 0 63.229

Alla voce "Fondo azionisti risparmio" è indicato il fondo istituito con delibera dell'assemblea speciale degli azionisti di risparmio del 31.03.2004 a copertura delle spese da sostenersi per la tutela degli interessi di tale categoria. A norma di legge detto fondo è anticipato da parte della società con facoltà di rivalsa sui dividendi eccedenti il privilegio spettanti ai predetti azionisti.

Alla voce "Anticipi fondo azionisti risparmio" è indicata la misura delle anticipazioni concesse dalla società, con facoltà di rivalsa sugli utili privilegiati spettanti agli azionisti di risparmio, a fronte del fondo, istituito con delibera dell'assemblea speciale del 31.03.2004, a copertura delle spese da sostenersi per la tutela degli interessi di tale categoria.

Imposte sul reddito d'esercizio

(in €/000) 2015 2014
Imposte correnti
Accantonamenti IRES 0 0
Accantonamenti IRAP 0 0
Variazione netta imposte anticipate -199 34
Variazione netta imposte differite 0 0
Rientri/riallineam. e altre variazioni -1
Totale -199 33
Imposte di esercizi precedenti -196
Proventi da consolidato fiscale 90 190
Totale imposte sul reddito -305 223

La riconciliazione fra onere fiscale teorico ed effettivo delle imposte correnti è desumibile dal prospetto di seguito riportato:

IRES IRAP
Euro % Imposte % Imposte
Risultato ante imposte -6.314.352 27,5 Zero -7.914.352 3,9 Zero
Variazioni in aumento 7.152.015 27,5 1.966.804 4.820.385 3,9 187.995
Variazioni in diminuzione -1.842.169 27,5 -506.596 -866.284 3,9 -33.785
Imponibile e imposte correnti -1.004.506 27,5 Zero -3.960.251 3,9 Zero

A fronte dell'imponibile negativo (perdita fiscale) non sono stati prudenzialmente stanziati effetti di imposte anticipate.

Operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione di Borgosesia S.p.A. nella riunione del 30 novembre 2010, in ottemperanza alle disposizioni portate dall'articolo 2391 bis del c.c., del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato con delibera n.17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n. 17289 del 23 giugno 2010, nonché dell'articolo 9.C.1 del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate adottato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A., ha approvato la Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate.

Tale Regolamento, volto a individuare i principi e le procedure a cui la società si attiene al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate realizzate dalla Società è prelevabile e consultabile sul sito www.borgosesiaspa.com (Sezione Governance).

Ciò premesso, le operazioni perfezionate in corso d'anno da Borgosesia S.p.A. con parti correlate sono desumibili dal prospetto di seguito riportato:

SITUAZIONE FINANZIARIA - PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVO
S O C I E T A' NON CORRENTE CORRENTE CORRENTE
Crediti
finanziari
Titoli
disponibili
per la
vendita
Crediti
commerciali
Crediti
finanziari
Altri
crediti
Altri debiti
finanziari
Debiti
commerciali
Altri
debiti
TOTALE COMPLESSIVO 4.576.503 28.850.608 388.613 751.354 855.950 (10.226.837) (1.107.650) (8.535.696)
INCIDENZA 100% 100% 96% 100% 28% 100% 40% 95%
TOTALE CORRELATE 4.576.503 28.850.608 373.730 751.354 240.478 (10.226.837) (443.557) (8.097.694)
4438663 Canada Inc (Euro) 3.958
Anemos S.r.l. 345.000 23.098 (42.473)
Borgosesia Gestioni SGR S.p.a. In liquidazione 8.845 72.092 (21.175) (16.795)
Bravo S.p.A. 79.168 8.846 (2.548.082) (268.510) (210.708)
COLLE VERDE SRL 48.450
Delfino S.p.A. 67.100 65.500
Dinamica S.r.l. 56.540
Famiglia Bini (2.434.482)
FLP S.r.l. 11.785 665.690 88.469
Fondo Gioiello in liquidazione 28.850.608 17.762 20.164 627 (33.872)
Goldfinger Ltda 3.611.384 2.000 (3.348.201) (7.520.256)
Il Faro S.r.l. 329.119 6.100 47.345 (41.746)
Lalux S.r.l. 14.640
Okatan S.r.l. 11.956
Palio Air Service S.r.l. in liquidazione (86.716)
Penelope S.p.A. 2.073 (1.896.073) (120.000) (179.000)
Smit Real Estate S.r.l. in liquidazione 22.759
SolarisUno S.r.l. 291.000 9.000
Villa il Barone s.r.l. In liquidazione 11.385
Vitesse S.r.l. 208
CONTO ECONOMICO
OPERATIVO
FINANZIARIO
S O C I E T A' Ricavi
commerciali
Costi per
servizi
Altri
Altri
proventi
costi
operativi
operativi
Rettifica di
valore
Accantonamenti
partecipazioni
e titoli
Proventi Dividendi Oneri
TOTALE COMPLESSIVO 630.231 (1.092.991) 126.202 (246.333) (3.891.319) (870.296) 112.257 758.345 (865.428)
INCIDENZA 93% 16% 63% 7% 82% 12,7% 100% 100% 17%
TOTALE CORRELATE 589.187 (173.077) 79.017 (16.846) (3.186.342) (110.120) 112.252 758.345 (143.211)
4438663 Canada Inc (Euro) 500 722.345
4482409 Canada Inc (2.581)
Anemos S.r.l. 10.500
Borgosesia Gestioni SGR S.p.a.
In liquidazione
Borgosole SPV Albano srl
42.173
1.500
34
Borgosole SPV Office srl 1.500
Borgosole SPV Residenziale srl 1.500
Bravo S.p.A. 140.000 (53.077) 47.559 (266) (105.000)
COLLE VERDE SRL 12.000
Delfino S.p.A. 55.000 52.375
Dinamica S.r.l. 35.000 (56.540)
Fase Realty S.r.l. 12.000
FLP S.r.l. 5.500 13.457
Fondo Gioiello in liquidazione 57.900 9.072 (14.000) 40.000
Giada S.r.l. 6.000
Goldfinger Ltda 500
Il Faro S.r.l. 10.500
Lalux S.r.l. 12.000
Logistica Gioiello S.r.l. in
liquidazione
3.000
Nova Edil S.r.l. 102.000
Okatan S.r.l. 6.000 2.343
Palio Air Service S.r.l. in
liquidazione
6.000
Penelope S.p.A. 16.614 (120.000) 4.251 (3.186.342) (38.211)
Proser S.r.l. 8.000 (41.980)
Realty S.r.l. 10.000
Rondine S.r.l. in liquidazione 5.000 600 (11.600) 6.421
Smeraldo S.r.l. 6.000
Smit Real Estate srl in
liquidazione
7.500 15.157
SolarisUno S.r.l. 9.000 36.000
Villa il Barone s.r.l. In
liquidazione
6.000

I crediti finanziari non correnti verso Anemos S.r.l., Il Faro S.r.l e Solarisuno S.r.l. sono relativi ad anticipazioni propedeutiche all'attivazione degli impianti fotovoltaici delle stesse.

F.do Gioiello in liquidazione: i Titoli non Correnti rappresentano le n. 125 quote (su 340) del Fondo Gioiello in liquidazione detenute dalla Borgosesia S.p.A.

Goldfinger Lda: il credito finanziario non corrente consegue ad un finanziamento in conto capitale, il debito finanziario corrente consegue all'estinzione anticipata del prestito obbligazionario emesso dall'incorporata Gabbiano S.p.A. maggiorato degli interessi netti maturati mentre gli altri debiti finanziari correnti rappresentano il corrispettivo dell'acquisto, in esercizi pregressi, da parte di Borgosesia S.p.A. di n. 30 quote del Fondo Immobiliare "CAMELOT" in liquidazione.

Bravo S.p.A.: il debito finanziario corrente è relativo al residuo di anticipazioni da restituire e relativi interessi con riferimento all'operazione di acquisto di FLP S.r.l. (si veda anche nota 13b.) mentre gli altri debiti correnti sono relativi alla caparra ricevuta per l'acquisto dell'UMI 70.

F.L.P. S.r.l.: Il credito finanziario corrente si riferisce al saldo del conto corrente di tesoreria intrattenuto con la stessa nel corso dell'esercizio.

Penelope S.p.A.: il debito finanziario corrente si riferisce al saldo di un conto corrente di corrispondenza in essere maggiorato degli interessi maturati per il quale è stata ricevuta una lettera di revoca dalla controparte a far data dal 31.12.2015, mentre il debito commerciale si riferisce ad un contratto di prestazioni di servizi amministrativi.

Famiglia Bini: gli altri debiti finanziari si riferiscono al debito sorto verso alcuni azionisti di Borgosesia per effetto della surroga nel debito da quest'ultima dovuto verso un istituto di credito.

Ammontare dei compensi spettanti ai Liquidatori, Amministratori e Sindaci

Ai sensi del punto 16 dell'art. 2427 codice civile si precisa che i compensi spettanti agli organi societari, per le funzioni compiute nell'esercizio in esame risultano dall'allegato schema.

I compensi spettanti al Collegio dei Liquidatori ed al Collegio Sindacale, deliberati dall'assemblea di nomina, sono i seguenti:

  • Al Presidente del Collegio dei Liquidatori Euro 60.000 annui.
  • Ai membri del Collegio dei Liquidatori Euro 30.000 annui ciascuno.
  • Per il Collegio Sindacale il minimo previsto dalla tariffa dei dottori commercialisti.

Precisandovi che non vi sono direttori generali né sono state attribuite stock option, Vi presentiamo il seguente prospetto nominativo, in conformità alle delibere Consob in materia:

COMPENSI BORGOSESIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
(importi in Euro)
Soggetto Cariche Durata anno
2015
Olivetti Rason Pier Ettore (1) Presidente del
Collegio dei
Liquidatori
01/12/2015 - a revoca o dimissioni 5.000
Cecchi Giancarlo (2) Liquidatore 01/12/2015 - a revoca o dimissioni 2.500
Rossi Nicola (3) Liquidatore 01/12/2015 - a revoca o dimissioni 2.500
Tegliai Rossella (4) Liquidatore 01/12/2015 - a revoca o dimissioni 2.500
Totale Collegio dei Liquidatori 12.500
Totale Rappresentante azionisti di Risparmio
Rappresentante
comune azionisti di
risparmio
10/09/2015 - bil. 2017 28.000
74.423
Sindaco effettivo 07/09/2013 - bil. 2015 21.452
Sindaco effettivo 07/09/2013 - bil. 2015 21.452
Presidente del
Collegio Sindacale
07/09/2013 - bil. 2015 31.519
116.551
Amministratore 01/01/2015 - 09/06/2015 2.630
Amministratore 01/01/2015 - 30/11/2015 5.490
Amministratore
Delegato
09/06/2015 - 30/11/2015 14.301
Amministratore 01/01/2015 - 09/06/2015 2.630
Presidente ed
Amministratore
01/01/2015 - 30/11/2015 91.500
Delegato
Indipendente
Indipendente

(1) Nomina 30/11/2015 - Compenso determinato con delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 30/11/2015 € 60.000 annui

(2) Nomina 30/11/2015 - Compenso determinato con delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 30/11/2015 € 30.000 annui

(3) Amministratore in carica sino al 09/06/15 e successivamente nomina a Liquidatore in data 30/11/2015 - Compenso da Amministratore determinato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 5/5/2010 € 6.000 annui e compenso da Liquidatore determinato con delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 30/11/2015 € 30.000 annui

(4) Nomina Amministratore Delegato in data 09/06/15 e successivamente nomina Liquidatore in data 30/11/2015 - Compenso da Amministratore determinato con delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 09/06/15 € 6.000 annui, compenso Amministratore Delegato determinato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 09/06/2015 € 24.000 annui e compenso da Liquidatore determinato con delibera dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 30/11/2015 € 30.000 annui

(5) Compenso determinato con delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 09/06/15 € 6.000 annui, compenso Amministratore Delegato determinato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 09/06/15 € 94.000 annui.

COMPENSI RIFERITI ALLE ALTRE SOCIETA' DEL GRUPPO
Benefici non monetari Bonus ed altri incentivi Altri compensi
Soggetto 31/12/2014 31/12/2015 Variazioni 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2015 Variazioni
Olivetti Rason
Pier Ettore
0 0 - 0 0 0 0 0
Cecchi
Giancarlo
0 0 - 0 0 0 0 0
Rossi
Nicola
0 0 - 0 0 104.000 100.592 -3.408
Tegliai
Rossella
0 0 - 0 0 0 0 0
Colotto
Fabio
0 0 - 0 0 86.000 81.616 -4.384
Giacometti
Roberto
0 0 - 0 0 0 0 0
Baù
Filippo Maria
0 0 - 0 0 0 0 0
Totale
Consiglio di
amministrazione
0 0 - 0 0 190.000 182.208 -7.792
Nadasi
Alessandro
0 0 - 0 0 0 0 0
Barni
Stefano Mauro
0 0 - 0 0 14.000 14.500 500
Sanesi
Silvia
0 0 - 0 0 6.223 10.000 3.777
Totale
collegio sindacale
0 0 0 0 0 20.223 24.500 4.277
Scotto
Piero
0 0 0 0 0 0 0 0

COMPENSI RIFERITI ALLE ALTRE SOCIETA' DEL GRUPPO

Altre informazioni

Si dà atto infine che la società:

  • non ha in corso prestiti obbligazionari;
  • non ha emesso strumenti finanziari diversi dalle azioni;
  • non ha istituito patrimoni destinati ad uno specifico affare né esistono finanziamenti destinati ad uno specifico affare;
  • non ritiene di esercitare sulle proprie controllate attività di direzione e coordinamento ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice Civile, ad eccezione che nei riguardi di Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione. A tale ultima circostanza è stata data la pubblicità di legge prevista dall'articolo 2497 bis del Codice Civile.

Il presente bilancio, composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell'esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Prato, 14 aprile 2016

Per il Collegio dei Liquidatori Il Presidente del Collegio Prof. Avv. Pier Ettore Olivetti Rason

IN ORIGINALE FIRMATO

ATTESTAZIONE AI SENSI DELL'ART. 154-bis TUF e 81-TER REG. CONSOB N.11971/99

  • -
    -
  • -
    -
    -

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2015

Ai sensi dell'Art. 38.2 del D.Lgs. n. 127/91 e 126 Regolamento Emittenti

SOCIETA' CONTROLLATE E CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE
----------------------------------------------------------------------------
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part.
sul
capitale
sociale
SETTORE RISPARMIO GESTITO
Borgosesia Gestioni SGR
S.p.A.
in Liquidazione
Italia 1.200.000 Borgosesia S.p.A. 100%
SETTORE IMMOBILIARE
Goldfinger Lda Madeira 5.000 Borgosesia S.p.A. 100%
4438663 Canada Inc. Canada 1.000 Cad Borgosesia S.p.A. 70%
FLP S.r.l. Italia 10.000 Borgosesia S.p.A. 100%
SETTORE ENERGIA
Il Faro S.r.l. Italia 10.000 Borgosesia S.p.A. 100%
Anemos S.r.l. Italia 10.000 Borgosesia S.p.A. 100%

PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di part.
sul
capitale
sociale
SETTORE IMMOBILIARE
Trigono S.r.l. Italia 12.000 Borgosesia S.p.A. 50%
Omnia Center S.r.l. Italia 100.000 Goldfinger Ltda 42%
Tirli S.r.l. Italia 500.000 Borgosesia S.p.A. 32,40%
SETTORE ENERGIA
Solarisuno S.r.l. Italia 10.000 Borgosesia S.p.A. 50%
Rondine S.r.l. in
Liquidazione
Italia 39.575 Borgosesia S.p.A. 50%
SETTORE TESSILE
Penelope S.p.A. Italia 7.790.000 Borgosesia S.p.A. 40%

PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETA'

Ragione sociale Sede Valuta Imprese partecipanti % di part. sul
legale capitale sociale
Immobiliare 2014 S.p.A. Italia Borgosesia S.p.A. 2,06%
Sobifils S.r.l. Italia Borgosesia S.p.A. 5,29%

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RELAZIONI SOCIETA' DI REVISIONE AI BILANCI AL 31 DICEMBRE 2015

Deloitte & Touche S.p.A. Corso Italia, 17 50123 Firenze Italia

Tol. 139 055 2671011 Fax: +39 055 287147 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DEGLI ARTT. 14E 16 DEL D. LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39

Agli Azionisti della BORGOSESIA S.p.A. in liquidazione

Relazione sul bilancio consolidato intermedio di liquidazione

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato intermedio di liquidazione della Borgosesia S.p.A. in liguidazione e sue controllate ("Gruppo Borgosesia"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2015, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data, da una sintesi dei principi contabili significativi e dalle altre note esplicative.

Responsabilità dei Liquidatori per il bilancio intermedio di liquidazione

I Liguidatori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato intermedio di liquidazione che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs.n. 38/05.

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio consolidato intermedio di liquidazione sulla base della revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11, comma 3, del D.Lgs. 39/10. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato intermedio di liquidazione non contenga errori significativi.

La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio consolidato intermedio di liquidazione. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio consolidato intermedio di liquidazione dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni del rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio consolidato intermedio di liquidazione dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresi la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dai Liquidatori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio consolidato intermedio di liquidazione nel suo complesso.

Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Caglian Firenze Genova Millano Napoli Padova Palermo Parma Roma Torino Treviso Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano - Capitale: Euro 10.328.220,00 i.v.
Codice Fiscale/Registro delle Imprese Milano n. 03049560166 - R.E.A. Milano n. 1720239 Partita IVA: IT 03049560166

Giudizio

A nostro giudizio, il bilancio consolidato intermedio di liquidazione fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Borgosesia al 31 dicembre 2015, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Richiamo d'informativa

Senza modificare il nostro giudizio, si richiama l'attenzione sulle seguenti informazioni più ampiamente descritte nella relazione sulla gestione e nelle note esplicative.

(a) Il bilancio consolidato intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015 evidenzia un patrimonio netto di Gruppo di Euro 28.075 migliaia, al netto di una perdita di Gruppo di Euro 5.618 migliaia; alla stessa data, inoltre, le passività correnti consolidate superano le attività correnti consolidate per Euro 16.685 migliaia.

In particolare, con riferimento alle passività correnti, i Liquidatori segnalano che a fine periodo le stesse includono passività di natura finanziaria per un importo complessivo di circa Euro 24.561 migliaia. e che di tale importo Euro 16.292 migliaia sono relativi a rate scadute e non pagate dalla Società, determinando per la stessa la decadenza dal beneficio del termine e la conseguente necessità di addivenire con le banche finanziatrici ad un accordo per la rimodulazione del debito.

In tale contesto, il Collegio dei Liquidatori ("Collegio") segnala che, come già rilevato nel precedente esercizio, continuano a perdurare le circostanze che avevano introdotto elementi di incertezza sulla disponibilità di risorse finanziare per l'adempimento delle obbligazioni relative ai debiti finanziari scaduti ed in scadenza, oltre a indicare che nel corso del periodo sono intervenuti ulteriori eventi dei quali viene fornita informativa nelle note esplicative, cui si rinvia.

In particolare, i Liquidatori informano che, a seguito della comunicazione ricevuta in data 28 settembre 2015 da parte del rappresentante comune del patto parasociale, in data 30 novembre 2015 è stata convocata l'assemblea degli Azionisti che ha deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione volontaria della capogruppo Borgosesia S.p.A. (la "Società) con il conseguente venir meno del presupposto della continuità aziendale.

L'assenza di documenti IFRS in grado di chiarire le difficoltà valutative esistenti nella situazione di perdita del requisito della continuità aziendale e la necessità di applicare integralmente i principi IFRS, a giudizio dei Liquidatori, hanno reso particolarmente complesso di predisposizione del bilancio consolidato intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015, essendo necessaria la valutazione di ogni singolo principio IFRS applicabile, alla luce della specifica situazione che contraddistingue le circostanze ed i fatti che caratterizzano la fase di vita della Società. I Liquidatori riferiscono che nella redazione del bilancio hanno, altresi, tenuto conto delle informazioni allo stato disponibili, ed in particolare dello stato di liquidazione del Gruppo e delle azioni intraprese nell'ambito del nuovo piano di dismissioni atteso a seguito della messa in liquidazione della Società.

Il Collegio dei Liquidatori evidenzia come la particolare situazione in cui si trovano la Società e il Gruppo alla data di riferimento del bilancio generi significative incertezze nella stima dei valori di realizzo delle attività e delle possività che potrebbero derivare in futuro per il Gruppo. In particolare, essi precisano che, con riferimento alla stima dei valori di realizzo, gli stessi sono stati determinati anche sulla base di perizie redatte da esperti indipendenti presupponendo che il processo di liquidazione possa avvenire în maniera ordinata, con la gradualità necessaria per massimizzare i valori di realizzo degli assets aziendali. A tale riguardo i Liquidatori informano

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che tale assunto presuppone che le banche finanziatrici accettino la proposta finanziaria che gli stessi si accingono a presentare per la completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015. I succitati assunti sono stati in generale adottati dai Liquidatori quali criteri di riferimento nella redazione del bilancio consolidato intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015, e sulla base degli stessi essi hanno ritenuto di poter applicare i singoli principi IFRS. I Liquidatori segnalano, tuttavia, che un eventuale dissenso delle banche finanziatrici rispetto a tale proposta, ed una conseguente loro richiesta di immediato rimborso dei debiti finanziari in essere, determinerebbe, a giudizio degli stessi, la necessità per il Gruppo di procedere ad una dismissione in tempi più rapidi dei propri assets, circostanza che potrebbe determinare il conseguimento di valori di realizzo inferiori rispetto a quelli riflessi nel bilancio consolidato intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015. Con riguardo al piano liquidatorio, il Collegio indica che lo stesso è ancora in corso di definizione, che il medesimo porterà alla completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015 e che esso verrà presentato alle banche finanziatrici a breve.

Nelle note esplicative i Liquidatori danno inoltre conto della notifica di un atto di citazione promosso da alcuni Azionisti di minoranza avente ad oggetto, in via principale, la richiesta di dichiarazione di invalidità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria della Società assunta in data 30 novembre 2015, per il quale il Collegio, supportato dal parere dei consulenti legali incaricati, ritiene che i motivi invocati in tale richiesta non siano in grado di condurre all'inefficacia della suddetta delibera.

A giudizio dei Liquidatori, quanto sopra evidenziato, e in particolare: i) il mancato perfezionamento di un piano liquidatorio; ii) la mancata finalizzazione degli accordi con gli istituti di credito; iii) la possibilità che gli assets del Gruppo vengano dismessi in tempi e secondo condizioni di realizzo differenti da quelli assunti per la loro valutazione dai menzionati esperti indipendenti, anche in considerazione della particolare natura degli attivi e delle condizioni di mercato esistenti al momento della vendita e iv) le eventuali conseguenze che potrebbero derivare da un esito negativo del contenzioso intrapreso dagli Azionisti di minoranza, configura il sussistere di potenziali incertezze con riferimento ai criteri di valutazione utilizzati per la redazione del bilancio consolidato intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015, con possibili effetti significativi sui valori contabili riflessi nello stesso.

Dopo approfondita analisi e valutazione delle sopramenzionate circostanze il Collegio dei Liquidatori ritiene, tuttavia, che allo stato attuale, il percorso liquidatorio potrà disporre dei flussi finanziari necessari per la parte ordinaria dello stesso e proseguirà secondo modalità e tempistiche compatibili con l'obiettivo di massimizzare i valori di realizzo del patrimonio della Società e tali da garantire la completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015, per le seguenti considerazioni: i) il piano liquidatorio è in corso di definizione e verrà a breve sottoposto agli istituti di credito; ii) la finalizzazione dell'accordo con gli istituti di credito è ritenuta possibile sia in considerazione dell'immutato atteggiamento delle controparti nel periodo successivo alla delibera di liquidazione della Società, sia in quanto le condizioni che verranno proposte saranno in linea con quanto generalmente accettato dal sistema bancario; iii) gli attivi patrimoniali risultano essere apprezzabilmente superiori rispetto alla situazione debitoria e iv) il percorso liquidatorio è atteso svolgersi in un arco temporale medio-lungo e dunque tale da non far prevedere dismissioni di attività a valori inferiori rispetto a quelli risultanti dal bilancio consolidato intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015.

(b) Al 31 dicembre 2015 il Gruppo Borgosesia ha in essere numerose operazioni con parti correlate, le più significative delle quali sono descritte nelle note illustrative alle singole voci di bilancio e nella nota "Operazioni con parti correlate".

Altri aspetti

I Liquidatori hanno allegato al bilancio consolidato intermedio di liquidazione il verbale delle consegne ai Liquidatori, la situazione dei conti al 1º dicembre 2015 e il rendiconto degli Amministratori sulla gestione al 1º dicembre 2015 in conformità a quanto previsto dall'art. 2490 del Codice Civile. I Liquidatori hanno inoltre allegato al bilancio intermedio di liquidazione il bilancio iniziale di liquidazione. Non ci è richiesto di esprimere, e pertanto non esprimiamo, alcun giudizio professionale su tali documenti.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio consolidato intermedio di liquidazione

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione, la cui responsabilità compete ai Liquidatori della Borgosesia S.p.A. in liquidazione, con il bilancio consolidato intermedio di liquidazione del Gruppo Borgosesia al 31 dicembre 2015. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio consolidato intermedio di liquidazione del Gruppo Borgosesia al 31 dicembre 2015.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Firenze, 29 aprile 2016

Deloitte & Touche S.n.A. Corso Italia, 17 50123 Firenze Italia Tel: +39 055 2671011 Fax +39 055 287147

www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DEGLI ARTT. 14 E 16 DEL D. LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39

Agli Azionisti della BORGOSESIA S.p.A. in liquidazione

Relazione sul bilancio intermedio di liquidazione

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio intermedio di liquidazione della Borgosesia S.p.A. in liquidazione ("Società"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2015, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data, da una sintesi contabili significativi e dalle altre note esplicative.

Responsabilità dei Liguidatori per il bilancio intermedio di liguidazione

I Liquidatori sono responsabili per la redazione del bilancio intermedio di liquidazione che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs.n. 38/05.

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio intermedio di liquidazione sulla base della revisione contabile. Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) elaborati ai sensi dell'art. 11, comma 3, del D.Lgs. 39/10. Tali principi richiedono il rispetto di principi etici, nonché la pianificazione e lo svolgimento della revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio intermedio di liquidazione non contenga errori significativi.

La revisione contabile comporta lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probativi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio intermedio di liquidazione. Le procedure scelte dipendono dal giudizio professionale del revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio intermedio di liguidazione dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni del rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio intermedio di liquidazione dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al fine di definire procedure di revisione appropriate alle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresì la valutazione dell'appropriatezza dei principi contabili adottati, della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dai Liquidatori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio intermedio di liquidazione nel suo complesso.

Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Millano Napoli Padova Palermo Parma Roma Torino Treviso Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano - Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese Milano n. 03049560166 - R.E.A. Milano n. 1720239 Partita IVA: IT 03049560166

Giudizio

A nostro giudizio, il bilancio intermedio di liguidazione fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Borgosesia S.p.A. in liquidazione al 31 dicembre 2015, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Richiamo d'informativa

Senza modificare il nostro giudizio, si richiama l'attenzione sulle seguenti informazioni più ampiamente descritte nella relazione sulla gestione e nelle note esplicative.

(a) Il bilancio intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015 evidenzia un patrimonio netto di Euro 22.504 migliaia, al netto di una perdita di Euro 6.619 migliaia; alla stessa data, inoltre, le passività correnti consolidate superano le attività correnti consolidate per Euro 27.909 migliaia. In particolare, con riferimento alle passività correnti, i Liquidatori segnalano che a fine periodo le stesse includono passività di natura finanziaria per un importo complessivo di circa Euro 26.856 migliaia e che, di tale importo, Euro 16.292 migliaia sono relativi a rate scadute e non pagate dalla Società, determinando per la stessa la decadenza dal beneficio del termine e la conseguente necessità di addivenire con le banche finanziatrici ad un accordo per la rimodulazione del debito.

In tale contesto, il Collegio dei Liquidatori ("Collegio") segnala che, come già rilevato nel precedente esercizio, continuano a perdurare le circostanze che avevano introdotto elementi di incertezza sulla disponibilità di risorse finanziare per l'adempimento delle obbligazioni relative ai debiti finanziari scaduti ed in scadenza, oltre a indicare che nel corso del periodo sono intervenuti ulteriori eventi dei quali viene fornita informativa nelle note esplicative, cui si rinvia.

In particolare, i Liquidatori informano che, a seguito della comunicazione ricevuta in data 28 settembre 2015 da parte del rappresentante comune del patto parasociale, in data 30 novembre 2015 è stata convocata l'assemblea degli Azionisti che ha deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione volontaria della Società con il conseguente venir meno del presupposto della continuità aziendale.

L'assenza di documenti IFRS in grado di chiarire le difficoltà valutative esistenti nella situazione di perdita del requisito della continuità aziendale e la necessità di applicare integralmente i principi IFRS, a giudizio dei Liquidatori, hanno reso particolarmente complesso il processo di predisposizione del bilancio intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015, essendo necessaria la valutazione di ogni singolo principio IFRS applicabile, alla luce della specifica situazione che contraddistingue le circostanze ed i fatti che caratterizzano la fase di vita della Società. I Liquidatori riferiscono che nella redazione del bilancio hanno, altresi, tenuto conto delle informazioni allo stato disponibili, ed in particolare dello stato di liquidazione della Società e delle azioni intraprese nell'ambito del nuovo piano di dismissioni atteso a seguito della messa in liquidazione della Società.

Il Collegio dei Liguidatori evidenzia come la particolare situazione in cui si trova la Società alla data di riferimento del bilancio generi significative incertezze nella stima dei valori di realizzo delle attività e delle possibili passività che potrebbero derivare in futuro per la Società stessa. In particolare, essi precisano che, con riferimento alla stima dei valori di realizzo, gli stessi sono stati determinati anche sulla base di perizie redatte da esperti indipendenti presupponendo che il processo di liquidazione possa avvenire in maniera ordinata, con la gradualità necessaria per massimizzare i valori di realizzo degli assets aziendali. A tale riguardo i Liquidatori informano che tale assunto presuppone che le banche finanziatrici accettino la proposta finanziaria che gli stessi si accingono a presentare per la completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015. I succitati assunti sono stati in generale adottati dai Liguidatori quali criteri di riferimento nella redazione del bilancio intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015 e sulla base degli stessi essi hanno ritenuto di poter applicare i singoli principi IFRS. I Liquidatori segnalano, tuttavia, che un eventuale dissenso delle banche finanziatrici rispetto a tale proposta, ed una conseguente loro richiesta di immediato rimborso dei debiti finanziari in essere, determinerebbe, a giudizio degli stessi, la necessità per la Società di procedere ad una dismissione in tempi più rapidi dei propri assets, circostanza che potrebbe determinare il conseguimento di valori di realizzo inferiori rispetto a quelli riflessi nel bilancio intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015. Con riguardo al piano liquidatorio, il Collegio indica che lo stesso è ancora in corso di definizione, che il medesimo porterà alla completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015 e che esso verrà presentato alle banche finanziatrici a breve.

Nelle note esplicative i Liquidatori danno inoltre conto della notifica di un atto di citazione promosso da alcuni Azionisti di minoranza avente ad oggetto, in via principale, la richiesta di dichiarazione di invalidità della delibera assembleare di scioglimento e messa in liquidazione volontaria della Società assunta in data 30 novembre 2015, per il quale il Collegio, supportato dal parere dei consulenti legali incaricati, ritiene che i motivi invocati in tale richiesta non siano in grado di condurre all'inefficacia della suddetta delibera.

A giudizio dei Liquidatori, quanto sopra evidenziato, e in particolare: i) il mancato perfezionamento di un piano liquidatorio: ii) la mancata finalizzazione degli accordi con gli istituti di credito: iii) la possibilità che gli assets della Società vengano dismessi in tempi e secondo condizioni di realizzo differenti da quelli assunti per la loro valutazione dai menzionati esperti indipendenti, anche in considerazione della particolare natura degli attivi e delle condizioni di mercato esistenti al momento della vendita e iv) le eventuali conseguenze che potrebbero derivare da un esito negativo del contenzioso intrapreso dagli Azionisti di minoranza, configura il sussistere di potenziali incertezze con riferimento ai criteri di valutazione utilizzati per la redazione del bilancio intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015, con possibili effetti significativi sui valori contabili riflessi nello stesso.

Dopo approfondita analisi e valutazione delle sopramenzionate circostanze il Collegio dei Liquidatori ritiene, tuttavia, che allo stato attuale, il percorso liquidatorio potrà disporre dei flussi finanziari necessari per la parte ordinaria dello stesso e proseguirà secondo modalità e tempistiche compatibili con l'obiettivo di massimizzare i valori di realizzo del patrimonio della Società e tali da garantire la completa estinzione dei debiti esistenti al 31 dicembre 2015, per le seguenti considerazioni: i) il piano liquidatorio è in corso di definizione e verrà a breve sottoposto agli istituti di credito; ii) la finalizzazione dell'accordo con gli istituti di credito è ritenuta possibile sia in considerazione dell'immutato atteggiamento delle controparti nel periodo successivo alla delibera di liquidazione della Società, sia in quanto le condizioni che verranno proposte saranno in linea con quanto generalmente accettato dal sistema bancario; iii) gli attivi patrimoniali risultano essere apprezzabilmente superiori rispetto alla situazione debitoria e iv) il percorso liquidatorio è atteso svolgersi in un arco temporale medio-lungo e dunque tale da non far prevedere dismissioni di attività a valori inferiori rispetto a quelli risultanti dal bilancio intermedio di liquidazione al 31 dicembre 2015.

(b) Al 31 dicembre 2015 la Società Borgosesia S.p.A. in liquidazione ha in essere numerose operazioni con parti correlate, le più significative delle quali sono descritte nelle note illustrative alle singole voci di bilancio e nella nota "Operazioni con parti correlate".

Altri aspetti

I Liquidatori hanno allegato al bilancio intermedio di liquidazione il verbale delle consegne ai Liquidatori, la situazione dei conti al 1º dicembre 2015 e il rendiconto degli Amministratori sulla gestione al 1º dicembre 2015 in conformità a quanto previsto dall'art. 2490 del Codice Civile. 1 Liquidatori hanno inoltre allegato al bilancio intermedio di liquidazione il bilancio iniziale di liquidazione. Non ci è richiesto di esprimere, e pertanto non esprimiamo, alcun giudizio professionale su tali documenti.

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Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio intermedio di liguidazione

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere, come richiesto dalle norme di legge, un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione, la cui responsabilità compete ai Liquidatori della Borgosesia S.p.A. in liquidazione, con il bilancio internedio di liquidazione della Borgosesia S.p.A. in liquidazione al 31 dicembre 2015. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio intermedio di liquidazione della Borgosesia S.p.A. in liquidazione al 31 dicembre 2015.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Firenze, 29 aprile 2016

RELAZIONI COLLEGIO SINDACALE AI BILANCI 31 DICEMBRE 2015

BORGOSESIA S.p.A. in liquidazione

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2015

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale ha svolto nel corso dell'esercizio 2015 l'attività di vigilanza prevista dalla legge e dalle Norme di Comportamento del Collegio Sindacale adottate dal Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili.

Il Collegio Sindacale ha esaminato per quanto di propria competenza, il progetto di bilancio della società Borgosesia Spa in liquidazione il bilancio consolidato del Gruppo Borgosesia Spa in liquidazione al 31 dicembre 2015, predisposti dal Collegio dei Liquidatori e trasmessi allo stesso Collegio Sindacale.

Il Collegio Sindacale ha verificato la propria adeguatezza in termini di poteri, funzionamento e composizione, tenuto conto delle dimensioni, della complessità e delle attività svolte dalla Società, accertando l'idoneità dei propri componenti a svolgere le funzioni in termini di sussistenza dei requisiti di professionalità, e onorabilità, di disponibilità di tempo e di indipendenza, nonché verificando che i limiti al cumulo degli incarichi, previsti a livello normativo ove applicabili, siano stati rispettati.

In data 30 novembre 2015 l'assemblea straordinaria dei soci della Borgosesia S.p.A. ha deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione volontaria della società, nominando contestualmente i membri del Collegio dei Liquidatori che sono entrati in carica in data 2 dicembre 2015 in conseguenza dell'iscrizione presso il Registro delle Imprese della delibera assembleare di liquidazione e della relativa nomina.

Per effetto di tale evento straordinario l'esercizio 2015 risulta caratterizzato da due distinti periodi:

  • dal 01 gennaio 2015 al 01 dicembre 2015, la gestione della Borgosesia S.p.A. è risultata affidata ad un consiglio di amministrazione, in tale periodo le attività della Società sono state concentrate nell'attuazione del programma di riassetto della struttura patrimoniale in quanto caratterizzata da una posizione finanziaria ritenuta non compatibile con un modello di business imperniato sul real estate, sul risparmio gestito e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • dal 02 dicembre 2015, con l'entrata in carica del Collegio dei Liquidatori, è avviata l'attività liquidatoria della Borgosesia S.p.A. ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 rappresenta il primo bilancio intermedio di liquidazione della Borgosesia S.p.A.

In considerazione dello stato di liquidazione la società Borgosesia S.p.A. ha cessato di essere un complesso produttivo destinato alla produzione di reddito e conseguentemente è venuto meno il presupposto della continuità aziendale.

La società Borgosesia S.p.A. in liquidazione è chiamata a predisporre il proprio bilancio consolidato in conformità ai principi contabili internazionali, per tale motivo, pur nella circostanza sopra descritta della mancanza del presupposto della continuità, non essendo tale fattispecie un'ipotesi esclusa dal campo di applicazione degli ISAIFRS, si è reso necessario preparare il bilancio consolidato in sostanziale conformità con i principi contabili internazionali emessi dallo IASB ed omologati dall'Unione Europea nonché nel rispetto dei provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del D. Lgs. 38/2005.

Si segnala che il bilancio d'esercizio consolidato al 31 dicembre 2015 della Borgosesia S.p.A. in liquidazione è stato redatto applicando i medesimi principi utilizzati per la redazione del bilancio d'esercizio consolidato al 31 dicembre 2014 mantenendo peraltro il criterio di rilevazione degli oneri e delle relative passività per competenza, pertanto gli oneri per il completamento della fase di liquidazione che si manifesteranno successivamente al 31 dicembre 2015 verranno rilevati nel momento in cui sorgeranno le relative obbligazioni.

I dati del conto economico relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 sono omogenei con quelli dell'esercizio precedente. In osservanza delle indicazioni fornite da Consob con comunicazione n. 1025564 del 6 aprile 2001, e successivi aggiornamenti riferiamo quanto segue:

  • abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • abbiamo partecipato a tutte le assemblee degli azionisti ed a tutte le adunanze prima del Consiglio di Amministrazione e poi del Collegio dei Liquidatori – tenutesi nel corso del 2015 -, adunanze svoltesi nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari, che ne disciplinano il funzionamento;
  • abbiamo ottenuto prima dagli Amministratori e successivamente dai Liquidatori, le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società e dalle controllate.
  • abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della società e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite raccolta di informazioni dai

responsabili societari della società di revisione ai fini del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti; a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire;

  • abbiamo valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione; ciò è avvenuto mediante l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni, l'esame dei documenti aziendali e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione; a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire;
  • abbiamo accertato, ex articolo 114 D. Lgs. 58/1998 comma 2, che sono state impartite le disposizioni occorrenti affinché le società controllate fornissero le notizie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazioni previste dalla legge;
  • con riferimento ai rapporti con gli esponenti della società di revisione, ai sensi dell'articolo 150, comma 3, D. Lgs. 58/98, non sono emersi dati e informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente relazione e di ciò è stata data menzione nei nostri verbali periodici delle verifiche;
  • non abbiamo rilevato l'esistenza di operazioni atipiche svolte con società del gruppo e con parti correlate, anche se le operazioni fra le società medesime sono state significative, delle quali è stata comunque data ampia informazione da parte dei Liquidatori; in merito al disposto di cui all'articolo 2391 bis C.C. si da atto che i Liquidatori hanno dato menzione, nella Relazione sulla Gestione e nelle note esplicative, delle numerose operazioni effettuate, durante l'esercizio, fra la società e le società del gruppo e con altre parti correlate riguardanti anche la fornitura di prestazioni di servizi amministrativi e

gestionali. Si ritiene che siano state effettuate a normali condizioni di mercato e nel rispetto della "Corporate Governance";

  • nel corso dell'esercizio 2015 sono pervenute due denunce ai sensi dell'art. 2408 Codice Civile e il Collegio Sindacale, dopo aver indagato sui fatti denunciati, ha inviato direttamente ai Soci denuncianti le proprie conclusioni; la prima denuncia, pervenuta a mezzo di posta elettronica certificata in data 7 dicembre 2015 è stata formulata dal Socio Carlo Maria Braghero ed al quale si è data direttamente una risposta a mezzo di posta elettronica certificata in data 11 gennaio 2016 e qui di seguito, per completezza d'informativa riportiamo: il Socio Braghero ha denunciato al Collegio Sindacale che "uno scambio epistolare (di mail) con il Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Fabio Colotto, non poteva essere interpretato come domanda ai sensi dell'art. 127 ter del T.U.F. e che il verbale (verbale di assemblea straordinaria del 30 novembre 2015) non riportava (salvo un caso) le domande degli azionisti che effettivamente le hanno poste e le relative risposte, affermando che la legge permette la non allegazione al verbale solo nel caso in cui le domande e risposte vengono pubblicate sul sito prima della data dell'Assemblea e conclude il Socio Braghero che è una fattispecie che non risulta si sia verificata.

Il Collegio Sindacale si è subito attivato al fine di accertare quanto denunciato dal Socio Braghero ed in data 11 gennaio 2016 a mezzo di posta elettronica certificata il Collegio ha dato riscontro alla denuncia del Socio Braghero che qui di seguito riportiamo: "Non vi sono indici testuali nell'art. 127-ter del TUF che consentano di definire con esattezza il perimetro della nozione di "domande" ai sensi della medesima disposizione.

Sarebbe, pertanto, arbitrario accedere all'interpretazione da Lei formulata e qualificare la sua mail datata 10 novembre 2015 (unitamente alla successiva risposta da parte di Borgosesia S.p.A.) quale mero "scambio epistolare". Al contrario, il tenore delle "annotazioni" da Lei presentate e l'espressa richiesta di "riscontro" nel merito, ben potrebbero integrare gli estremi di una "domanda" rilevante ai sensi dell'art. 127-ter del TUF così come i riferimenti diretti che Lei pone ad esempio all'Assemblea convocata e alla casella di investor relator, lasciano poco spazio alla tesi che trattavasi di una corrispondenza "privata".

Al riguardo, occorre poi considerare che: (i) da un punto di vista soggettivo, Lei è legittimato attivo a porre domande ex art. 127-ter del TUF in quanto azionista titolare del "diritto di voto", come richiesto dalla medesima disposizione; e (ii) dal punto di vista oggettivo, le domande riguardavano "materie all'ordine del giorno" dell'assemblea straordinaria, come richiesto, anche in questo caso, dalla norma in parola.

Inoltre facciamo notare che la Sua comunicazione è stata inviata all'indirizzo di posta elettronica [email protected], e che quell'indirizzo, nell'avviso di convocazione dell'Assemblea, era indicato come quello al quale inviare le "domande" ai sensi dell'art. 127-ter del TUF.

In definitiva, lungi dal rappresentare un "errore di comunicazione che può comportare una distorsione informativa per i lettori del verbale", pare opportuna allo scrivente Organo, la Sua menzione tra gli azionisti che, come indica il verbale assembleare, "hanno esercitato il proprio diritto di porre domande prima dell'assemblea". Circa la presunta presunta violazione di legge concernente la mancata allegazione al verbale delle domande poste dagli azionisti prima dell'assemblea il Collegio esperite le opportune verifiche ritiene che l'art. 127-ter del TUF, a maggior ragione dopo che il Correttivo del 2012 ha attribuito il diritto di porre domande prima dell'assemblea non più al socio tout court, ma a coloro ai quali spetta il diritto di voto, valorizza l'informazione che va a beneficio del socio in quanto dotato del voto e non genericamente al mercato.

Pertanto, in mancanza di prescrizioni di legge sulla pubblicità della risposta, può ritenersi legittimo che la stessa possa essere fornita privatamente al socio che ha manifestato l'interesse di avanzare la domanda (come è infatti accaduto nel caso di specie).

Inoltre, il medesimo art. 127-ter del TUF non chiarisce se, in caso di risposta fornita individualmente al socio prima dell'assemblea, questa debba essere resa nota anche agli altri soci e/o al pubblico. Secondo alcuni commentatori [BUSANI, Il diritto di porre domande prima dell'assemblea e l'obbligo della società di rispondere, in Società, 2011, p. 434, MULA - BRUNO, I diritti preassembleari dei soci nel "decreto correttivo", in Giur. comm., 2013, I, p. 188, PASQUARIELLO, Commento sub art. 127-ter, in AA.VV, La nuova disciplina dei diritti degli azionisti, in NLCC, 2011, p. 707], la formulazione delle domande prima dell'assemblea costituirebbe una forma di comunicazione "privata" tra richiedente e società, che può trovare una risposta in forma "privata" prima dell'assemblea (e che può, ma non deve, essere resa pubblica dalla società) o in forma pubblica sia prima dell'assemblea mediante pubblicazione sul sito sia durante l'assemblea (oralmente o mettendo la risposta a disposizione per iscritto); non si porrebbe dunque, in questo caso, un problema di parità di trattamento degli azionisti in relazione al diritto di porre domande. Secondo altri [MONTALENTI, La direttiva azionisti e l'informazione preassembleare, in Giur. comm., 2011, I, p. 691], invece, il fatto che l'informativa preassembleare sia funzionale allo svolgimento dell'assemblea e anche alla trasparenza del mercato indurrebbe a ritenere applicabile il principio di parità di trattamento degli azionisti e a richiedere quindi la pubblicazione della risposta.

Anche accedendo a quest'ultima lettura, la pubblicazione delle risposte sul sito internet della società così come l'allegazione in formato cartaceo delle risposte prima dell'adunanza (come dà atto il verbale assembleare laddove precisa che "il Presidente dà atto che in merito alle domande poste dagli azionisti, le dovute risposte sono state messe a disposizione di ciascuno degli aventi diritto al voto, all'inizio della presente adunanza") soddisfano tale esigenza.

In ogni caso, deve notarsi che, nella prassi, è ricorrente la circostanza per cui al verbale assembleare venga allegato l'elenco delle domande pervenute alla società prima dell'assemblea, corredato dalle relative risposte.

Nel caso di specie, salvo che con riguardo alle domande poste dall'azionista Petrera, effettivamente un siffatto allegato manca.

Non sarebbe comunque corretto definirlo un "errore" per le seguenti ragioni: in primo luogo, l'elenco delle domande preassembleari e delle risposte non è contemplato tra le informazioni che l'art. 85 del Regolamento Emittenti e l'Allegato 3E al medesimo Regolamento Emittenti contemplano come contenuto obbligatorio dei verbali assembleari; in secondo luogo, il presunto gap informativo degli azionisti (diversi da quello richiedente) e del pubblico potrebbe tranquillamente essere colmato attraverso la pubblicazione delle domande e delle risposte sul sito internet della società (e non mediante allegazione al verbale).

In Conclusione, il disallineamento del verbale dell'assemblea straordinaria del 30 novembre 2015 rispetto alla prassi invalsa nel mercato non può definirsi un "errore". La Società può in ogni caso procedere alla pubblicazione dell'elenco delle domande ricevute e delle risposte fornite sul proprio sito internet; alternativamente, la Società può richiedere al notaio di integrare il proprio verbale con un ulteriore allegato contenente il suddetto elenco di domande e risposte, procedendo successivamente alla pubblicazione sul sito internet del verbale rettificato".

  • la seconda denuncia, pervenuta a mezzo di posta elettronica certificata in data 29/1/2016 è stata formulata dal socio Michele Petrera ed al quale si è data direttamente risposta a mezzo di posta elettronica certificata in data 27 aprile 2016; per espressa richiesta del Sig. Michele Petrera, copia della denuncia integrale nonché copia del verbale delle indagini e delle conclusioni a cui è arrivato il Collegio Sindacale vengono allegate alla presente relazione;

  • come risulta dalla relazione annuale il sistema di "Corporate Governance" si ispira ai criteri applicativi raccomandati dal Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana nella versione del marzo 2006 (di seguito "il Codice"), non avendo la Società scelto di aderire alla nuova versione del Codice emessa nel dicembre 2012, considerando adeguate, stante le dimensioni della società, l'attuale struttura di governance in essere;

  • in relazione al sistema di " Corporate Governance " ed ai poteri attribuitigli il Collegio ha accertato il rispetto da parte degli amministratori e dei liquidatori delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio e dal

Collegio dei Liquidatori nella esecuzione del proprio mandato ed in particolare delle procedure per valutare l'indipendenza dei propri membri;

  • il consolidato di gruppo è stato effettuato con il metodo integrale depurato delle operazioni economiche e finanziarie infragruppo fatta eccezione per partecipazioni di collegamento per le quali è stato adottato il metodo del patrimonio netto; tutto questo risulta idoneamente evidenziato in Nota Integrativa.

Nel corso dell'attività di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni ottenute dalla società di revisione, non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o comunque fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella presente relazione.

A giudizio di questo Collegio la Relazione sulla Gestione contiene un'analisi della situazione della società e dell'andamento della gestione nel suo complesso ed illustra le dinamiche fatte registrare dai principali aggregati di stato patrimoniale e di conto economico rispetto all'esercizio precedente ed appare completa secondo la normativa che presiede alla sua predisposizione.

Il Collegio Sindacale formula la seguente ulteriore valutazione conclusiva in ordine all'attività di vigilanza svolta e invita il Collegio dei Liquidatori di Borgosesia SpA in liquidazione a proseguire e intensificare il processo liquidatorio nell'ottica di raggiungere nel più breve tempo possibile e con risultati soddisfacenti, quanto deliberato dall'Assemblea straordinaria degli azionisti in data 30 novembre 2015.

Il Collegio Sindacale, dopo quanto sopra e dato atto che dall'attività di vigilanza e controllo non sono emersi fatti significativi suscettibili di particolare segnalazione e menzione nella presente relazione, considerando

anche le risultanze dell'attività svolta dall'Organo incaricato del controllo legale dei conti, propone all'Assemblea degli Azionisti di:

  • approvare il progetto di bilancio consolidato relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e la relazione sulla gestione;

  • approvare la proposta dei Liquidatori in merito alla destinazione delle perdite del bilancio consolidato della Società Borgosesia S.p.A. in liquidazione.

**** Relazione conclusa e sottoscritta il giorno 29 aprile 2016. Il Collegio Sindacale IN ORIGINALE FIRMATO Nadasi Dott. Alessandro IN ORIGINALE FIRMATO Sanesi Dott.sa Silvia IN ORIGINALE FIRMATO Barni Dott. Stefano Mauro

Allegati: denuncia art. 2408 Cod. Civ. e risposta del Collegio Sindacale

Michele Petrera Vicolo delle Vidazze. 1 25122 Brescia Bs tel.3336545354 [email protected]

Brescia, 29 gennaio 2016

Alla cortese attenzione del Collegio Sindacale di Borgosesia s.p.a.in liquidazione

nella persona del Presidente Sig. Dott. Alessandro Nadasi presso Borgosesia s.p.a. in liguidazione Via dei Fossi 14/c 59100 Prato Tel. 0574.622769 - Fax 0574.622556 [email protected]

Oggetto: DENUNCIA ex art. 2408 c.c.

Premesso che in data 20.12.2013 l'assemblea straordinaria dei soci Borgosesia s.p.a ha deliberato inter alia per quel che qui interessa di:

    1. Eliminare l'indicazione del valore nominale delle azioni pari a 1,20 euro ciascuna, con conseguente modifica dell'art. 5 dello statuto sociale.
    1. Annullare, ai sensi dell'art. 2357 c.c. n. 7.000.000 (settemilioni) di azioni ordinarie proprie, con conseguente ulteriore modifica dell'art. 5 dello statuto sociale.
    1. Eliminare dall'art. 6 dello statuto sociale il seguente testo: "la riduzione del capitale sociale per perdite non comporta la riduzione del valore nominale delle azioni di risparmio se non per la parte della perdita che eccede il valore nominale complessivo delle altre azioni".

In esito all'approvazione assembleare delle suindicate modifiche ne è consequito che:

  • L'ammontare del capitale sociale non ha subito modifiche restando pari a euro 54.995.595,60.
  • Il numero delle azioni ordinarie si è ridotto di n. 7.000.000 passando da n. 44.935.251 a n. 37.935.251.
  • Il numero delle azioni risparmio è rimasto invariato nella misura di n. 894.412 unità.
  • Il numero complessivo delle azioni sociali si è ridotto a n.38.829.663.
  • · Il valore di parità contabile implicito di ogni singola azione, sia ordinaria che risparmio è passato da euro 1,20 a euro 1,416329 (capitale sociale/n. azioni complessive 54.995.595,60/38.829.663).
  • Il valore complessivo di parità contabile implicito delle n. 894.412 azioni rispamio è passato da euro 1.073.294.40 a euro 1.266.781.66.
  • · La categoria degli azionisti risparmio sarebbe stata privata di fatto e senza il proprio consenso del diritto alla posteregazione in caso di riduzione del capitale sociale per perdite.

Senza nulla eccepire sugli esiti delle approvazioni delle delibere ai punti 1 e 2. si ntiene invece doveroso approfondire l'esito dell'approvazione della delibera al punto 3 che di fatto inciderebbe, in senso deteriore, immediato e diretto, sul contenuto dei diritti speciali della categoria degli azionisti risparmio in ordine alla eventualità di una riduzione del capitale sociale per perdite.

La proposta di modificare l'art. 6 dello statuto sociale, come indicato nello schema indicato a pag. 2 della relazione illustrativa del consiglio di amministrazione resa ai sensi dell'articolo 72 regolamento Consob 11971/99, evidenzia una palese carenza informativa in proposito e non contempla l'ipotesi della successiva eliminazione del privilegio degli azionisti risparmio contenuto nel testo soppresso "la riduzione del capitale sociale per perdite non comporta la riduzione del valore nominale delle azioni di risparmio se non per la parte della perdita che eccede il valore nominale complessivo delle altre azionn".

E' pacifico ritenere che la delibera di modifica dell'art. 6 dello statuto sociale, approvata dai soli azionisti ordinan. configurandosi a tutti di effetti come pregiudizio rilevante ai sensi dell'art, 146. comma 1. lett.b.TUF. per poter essere efficace, doveva essere sottoposta anche all'assemblea speciale degli azionisti risparmio.

La noma sopra indicata nasce dal presupposto, condiviso in dottrina e giurisprudenza, che nessuno può incidere negativamente nella sfera giuridica altrui senza esseme normativamente autorizzato e nicalca quanto già disposto dall'art. 2376 c.c. in tema di assemblee speciali .

La ratio di entrambe le disposizioni citate è la medesima: tutelare i possessori di azioni di categoria dagli eventuali pregiudizi che potrebbero derivare ai diritti loro riconosciuti, come nel caso di specie, in conseguenza di una delibera dell'assemblea generale della società.

Volendo puntualizzare, una modifica dello statuto che comporti un pregiudizio per una categoria di azionisti. attese anche le suddette modalità di attuazione, non può che integrare un'ipotesi di inefficacia della deliberazione, a prescindere o meno dalla sua invalidità, comunque ricorrente ai sensi del combinato disposto agli articoli 2376, 2377, 2378, 2379 e sequenti, c.c.

Di conseguenza, una delibera assembleare che arrechi pregiudizio a una categoria di azionisti per essere produttiva di effetti dovrebbe essere approvata dai soggetti che sopporterebbero le conseguenze dannose della decisione.

Nel nostro caso, ai sensi dell'art. 2376 c.c., il parere positivo dell'assemblea speciale degli azionisti di rispamio costituirebbe condizione essenziale non solo per la validità della deliberazione dell'assemblea che pregiudica i diritti della diversa categoria di azioni ma, anche a prescindere dalla validità, per la sua efficacia, tanto è vero che la norma utilizza esplicitamente e non a caso i termini "devono" e "anche", nel senso che di tale "asseverazione" non si possa mai fare a meno.

L'inefficacia deriverebbe, appunto, dalla carenza di potere della società a disporre di diritti "altrui" e verrebbe rimossa solo dal sopraggiungere dell'approvazione da parte dell'assemblea speciale.

Nel caso in esame ci si trova di fronte ad una ipotesi di c.d. "inefficacia relativa": la delibera dell'assemblea generale, in altri termini, non produce (e non può produrre) effetto per la categoria pregiudicata sino a quando non sia intervenuta l'approvazione da parte dell'assemblea speciale.

E documentato che, alla data odierna. I'organo amministrativo della società non ha posto in essere le azioni necessarie a rendere giuridicamente efficace la delibera che è ancora priva di approvazione ex art. 2376 cod.civ. e 146 T.U.F. da parte dell'assemblea speciale degli azionisti risparmio.

Inoltre, in data 25 novembre 2015 all'assemblea straordinaria degli azionisti convocata per il 30 Novembre 2015 il sottoscritto formulava inter alia le sequenti domande ai sensi dell'art 127-ter d.los. n. 58/1998. allegate al relativo verbale di assemblea:

7-Come previsto dall'Art. 29 dello Statuto, addivenendosi in qualsiasi tempo e per qualsiasi causa allo scioglimento della società, le azioni di risparmio hanno prelazione nel rimborso del capitale per l'intero valore nominale. Quale è attualmente il valore di prelazione per la singola azione di risparmio?

9 Qualora fossero annullate le azioni proprie in portafoglio della società quale sarebbe il nuovo valore contabile dell'azione di risparmio che avrebbe prelazione nel rimborso del capitale?

Alle suindicate domande, il Presidente Dott. Fabio Colotto comunicava, dandone lettura in assemblea, la risposta dell'organo amministrativo come elaborate dal consulente della società Studio BakerMcKenzie e verbalizzata dal notaio come segue: " ........................................................................................................................................ prelazione dell'azione di risparnio dovrà necessariamente tenere conto del piano di liquidazione che verrà predisposto dai liquidatori e dalla situazione patrimoniale della società al momento del loro insediamento.

Per quanto concerne il quesito 9, si rammenta che la dell'assemblea straordinaria dei soci del 20 dicembre 2013, che ha proceduto ad annullare, per obbligo di legge, una quota parte delle azioni proprie di Borgosesia spa eccedenti la soglia indicata dall'art.2357 del codice civile, ha altresi stabilito di eliminare il valore nominale delle azioni della Società. Ciò comporta un diverso metodo di calcolo per la quantificazione della partecipazione, non più basata sul valore, bensi sul numero di azioni possedute (c.d. valore contabile). A tale quantificazione si procederà, pertanto, mediante la divisione del capitale per il numero di azioni emesse, dalla cui operazione aritmetica, si potrà ricavare anche il valore nominale: poiché esso, dunque, anche se taciuto, è sempre determinabile, più che di azioni prive del valore nominale, si dovrà parlare di azioni senza indicazione del valore nominale o di azioni con valore nominale inespresso. Inoltre il Presidente aggiunge che il CdA di questa società, nei due bilanci semestrali abbreviati successivi all'assemblea del 20 dicembre 2013, ha rappresentato il valore complessivo invariato e, conseguentemente, risulta quindi invariato il valore di cisparnio. Nei documenti di bilancio della società sopra richiamati, regolarmente approvati dalle rispettive assemblee degli azionisti, ogni azione di risparmio risulta rappresentata ad un valore di 1,20 euro. Il presidente prosegue, come già esposto, che è stato chiesto al consulente BakerMcKenzie di approfondire la problematica anche alla luce di precedenti casi aziendali, nella specifica ottica della possibile messa in liquidazione della società;

tale approfondimento .........................................................................................................................................................

Ciò premesso si conviene che le informazioni, le risposte e le azioni della società appaiono superficiali, confuse, incomplete e inesatte nel definire gli efficacia e le conseguenze delle delibere indicate in premessa, approvate nell'assemblea straordinaria del 20.12.2013 e allo stesso tempo non definiscono nemmeno in maniera certa, esatta e inconfutabile l'ammontare del capitale in capo alla categoria degli azionisti risparmio non corrispondente tra quanto in atti e quanto posto in bilancio.

Senza voler entrare nel merito sulle imputabilità delle responsabilità e su tutte le eventuali azioni a tutela che le parti in causa volessero elo dovessero intraprendere, con la presente il sottoscrito Michele Petrera, legittimato, in qualità di azionista ordinano e di risparmio della società Borgosesia s.p.a. in liquidazione

DENUNCIA ex art. 2408 c.c.

a codesto spettabile Collegio Sindacale i fatti in premessa, richiedendo al Collegio stesso, ai sensi ex art. 2408 c.c., ricorrendone i presupposti, di voler effettuare tempestivamente e senza indugio ogni indagine necessaria al fine di accertare e chiarire la fondatezza dei fatti oggetto di denunzia con contezza di osservazioni e provvedimenti su quanto ritenuto censurabile in capo alla società elo agli organi amministrativi. Chiedo inoltre che copia integrale della denuncia sia allegata alla relazione del Collegio sindacale predisposta per la prima assemblea utile.

Con la sottoscrizione della presente, si autorizza il trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs196/2003.

Con osservanza.

Michele Petrera

Il Collegio Sindacale della Società "BORGOSESIA S.P.A." Dott. Alessandro NADASI, Presidente Dott. Stefano BARNI. Sindaco Effettivo Dott.ssa Silvia SANESL Sindaco Effettivo

Gent mo Sig. Michele Petrera

e.p.c. Spett.le Collegio dei Liquidatori di Borgosesia S.p.A. in liquidazione

Gentilissimo azionista,

in riscontro alla Sua denuncia ex art. 2408 c.c. del 29 gennaio 2016, La informiamo che questo Collegio Sindacale ha espletato e concluso le verifiche volte ad accertare quanto da Lei denunciato. L'attività del Collegio Sindacale da me presieduto, può essere così riassunta nel presente

VERBALE

della riunione del Collegio Sindacale della società Borgosesia S.p.A. tenutosi, previa convocazione verbale fatta dal Presidente, in data 14 aprile 2016, al fine di dare riscontro alla lettera inviata al Collegio Sindacale dall'azionista Sig. Michele Petrera, datata 29 gennaio 2016, conservata agli atti, quale segnalazione ex articolo 2408 C.C., ed inviata in pari data a mezzo posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected].

Con riferimento alla "denuncia ex art. 2408 c.c.", da Lei inviata alla cortese attenzione del Collegio Sindacale di Borgosesia s.p.a. in liquidazione (la "Società") nella persona del suo Presidente, in data 29 gennaio 2016, La informo che sarà cura del Collegio sindacale medesimo tenere conto della Sua denuncia nella relazione all'assemblea, come espressamente imposto dall'art. 2408, comma 1, del Codice Civile. Peraltro, in tale sede, il Collegio provvederà, assecondando la Sua esplicita richiesta, ad allegare copia integrale della Sua denuncia alla predetta relazione all'assemblea.

Con specifico riguardo, poi, ai fatti oggetto della Sua denuncia, ricordo preliminamente che, ai sensi dell'art. 2403 del Codice Civile, il Collegio sindacale di una società per azioni "vigila sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento".

In tal senso, la condotta del Collegio sindacale della Società è sempre stata improntata alla rigorosa supervisione, inter alia, dell'attività gestoria dell'organo amministrativo della Società, al fine di garantirne l'aderenza ai summenzionati principi di corretta amministrazione.

Allo stesso modo, ove nel corso dello svolgimento delle proprie attività il Collegio sindacale appurasse che siano occorsi fatti generaton - in concreto - di effetti pregiudizievoli per alcuna delle categorie di stakeholders della Società (in primis i soci), esso attiverebbe immediatamente tutti i presidi a propria disposizione, come riconosciutigli dalla legge, per far si che venga eventualmente ripristinato il pieno rispetto della normativa vigente.

In ogni caso e fino a quel momento, il Collegio Sindacale della Società continuerà ad adempiere i propri doveri con la professionalità e diligenza richieste dalla natura dell'incarico svolto.

1. FATTISPECIE E MODIFICHE STATUTARIE APPROVATE DALL'ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL 20 DICEMBRE 2013

In data 20 dicembre 2013, l'Assemblea Straordinaria della Società ha deliberato, inter alia, di:

(i) eliminare l'indicazione del valore nominale delle azioni ordinarie e di risparmio, pari ad Euro 1,20 per azione, con conseguente modifica dell'Art. 5 dello Statuto della Societa;

(ii) eliminare dall'Art. 6, secondo comma, dello Statuto della Società il seguente capoverso. "In riduzione del capitale sociale per perdite non comporta la riduzione del valore nominale delle azioni di risparmio se non per la parte della perdita che eccede il valore nominale complessivo delle altre azioni"

Per effetto della modifica di cui al punto (i), lo Statuto della Società non attribuisce più un valore nominale espresso (e fisso) alle azioni della Società e, dunque, tale valore è oggi dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo del capitale e il numero delle azioni in circolazione (c.d. "valore nominale implicito" o "parità contabile").

Per effetto, invece, della modifica di cui al punto (ii), è stata eliminata la previsione statutaria che sanciva uno dei privilegi attribuiti agli azionisti di risparmio, in base al quale questi ultimi non avrebbero "sofferto" delle perdite subite dalla Società, se non nella misura in cui tali perdite avessero ecceduto la quota di capitale rappresentata da azioni ordinarie (c.d. "diritto alla postergazione nelle perdite") e, dunque, in sostanza in virtu del quale le azioni di rispamio costituirebbero l'ultima "parte" del capitale a poter essere colpita dalle perdite.

Vale osservare che nessuna delle due modifiche in questione è stata approvata da parte dell'Assemblea Speciale degli azionisti di risparmio della Società.

2. INOPPONIBILITA DELLE MODIFICHE STATUTARIE AGLI AZIONISTI DI RISPARMIO

Ciò posto, occorre ora valutare se le modifiche statutarie siano efficaci nei confronti degli azionisti di risparmio ovvero se tali modifiche non possano essere fatte valere nei confronti di tali azionisti, in assenza di un'approvazione espressa dell'Assemblea Speciale degli azionisti di risparmio, ai sensi dell'Art. 146 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"). Tale ultima disposizione, infatti, prevede che:

"L'assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio delibera:

a) [ ... ]

b) sull'approvazione delle deliberazioni dell'assemblea della società che pregiudicano i diritti della categoria [ ... ]".

Sebbene il TUF non offra chiare indicazioni in merito alle deliberazioni che debbano ritenersi pregiudizievoli dei diritti della categoria, la dottrina assolutamente maggioritaria ritiene che I'approvazione dell'Assemblea Speciale degli azionisti di risparmio si renda necessaria sia in ipotesi di pregiudizio c.d. diretto - configurabile tipicamente qualora l'assemblea degli azionisti ordinari elimini dintti o privilegi precedentemente attribuiti dallo Statuto agli azionisti di rispamio - sia m ipotesi di pregiudizio c.d. indiretto - configurabile quando le deliberazioni dell'assemblea degli azionisti ordinari, pur non incidendo direttamente sui diritti degli azionisti di risparmio, ne producano comunque un sostanziale detrimento.

In assenza dell'approvazione da parte dell'Assemblea Speciale, il procedimento deliberativo non potrebbe considerarsi perfezionato e, di conseguenza, la delibera approvata dall'Assemblea degli azionisti ordinari non acquisterebbe efficacia nei confronti degli azionisti di rispamio.

Ciò premesso, potrebbe ritenersi che entrambe le modifiche statutarie sopra indicate, approvate dall'Assemblea Straordinaria della Società in data 20 dicembre 2013, siano idonee, almeno in linea generale, a pregiudicare i diritti degli azionisti di risparmio.

Mediante la modifica dell'Art. 5 dello Statuto, infatti, l'assemblea dei soci ordinari ha eliminato il valore nominale espresso, precedentemente determinato in Euro 1,20, esponendo così tale valore alle "fluttuazioni" del rapporto tra l'ammontare del capitale ed il numero di azioni complessivamente in circolazione.

Si potrebbe quindi sostenere che a tale modifica sia conseguita una sostanziale incertezza in ordine al valore dei privilegi nconosciuti agli azionisti di risparmio dagli Artt. 27, lett. (a), (b) e (c), ("Ripartizione degli utili e pagamento dei dividendi") e 29 ("Liquidazione") dello Statuto della Società, atteso che tali previsioni assumono proprio il valore nominale espresso quale parametro di riferimento per la determinazione dei privilegi.

E a tale incertezza non parrebbe porre ninedio l'assunzione della partà contabile quale nuovo parametro di riferimento. Infatti, poiché la partà contabile è espressione del rapporto tra capitale e numero di azioni, è del tutto evidente che, in ipotesi di riduzione del capitale, il valore nominale implicito si riduce, con conseguente pregiudizio (anche) degli azionisti di risparmio.

Pertanto, si potrebbe nitenere che la modifica dell'Art. 5 dello Statuto sia idonea, almeno astrattamente, ad arrecare un pregiudizio indiretto ai diritti degli azionisti di risparmio. Ne conseguirebbe che la delibera recante la soppressione del valore nominale espresso non spiegherebbe efficacia nei loro confronti, posta l'assenza della relativa approvazione da parte dell'Assemblea Speciale degli azionisti di risparmio, ai sensi dell'Art. 146 TUF.

A conclusioni parzialmente analoghe si potrebbe giungere in relazione alla modifica dell'Art. 6, secondo comma, dello Statuto. Laddove, infatti, il Consiglio di Amministrazione ovvero il Collegio dei Liquidatori della Società ritenesse di non dover riconoscere agli azionisti di risparmo il dinito alla postergazione nelle perdite, quale precedentemente previsto dall'Art. 6, secondo comma, dello Statuto, la deliberazione di modifica statutaria del 20 dicembre 2013 dovrebbe certo ritenersi pregiudizievole, in tal caso in via diretta ed immediata, dei diritti della categoria, atteso che la medesima condurrebbe all'eliminazione di un diritto proprio degli azionisti di risparmio.

Pertanto, anche tale deliberazione non spiegherebbe efficacia nei confronti degli azionisti di risparmio, che non hanno approvato la stessa nel contesto di un'apposita Assemblea Speciale, ai sensi dell'Art, 146 TUF.

3. VALORE E PRIVILEGI DA ATTRIBUIRE ALLE AZIONI DI RISPARMIO

Alla luce delle riflessioni sopra svolte e, dunque, dell'inopponibilità delle modifiche statutarie sopra indicate nei confronti degli azionisti di risparmio, si rittene che (A) la Società debba continuare ad attribure alle azioni di risparmo il valore già riconosciuto loro prima delle modifiche statutarie intervenute nel 2013, iscrivendole quindi ad un valore unitario pari ad Euro 1,20, e che (B) in ipotesi di riduzione del capitale, gli azionisti di risparmio debbano necessariamente continuare a beneficiare del diritto alla postergazione.

Tale conclusione è, peraltro, assolutamente coerente con l'impostazione assunta negli anni dal Consiglio di Amministrazione della Società.

Infatti, da un lato, le relazioni sulla gestione relative ai due bilanci d'esercizio (2013 e 2014) della Società, approvati successivamente all'Assemblea Straordinaria del 20 dicembre 2013, hanno mantenuto invariato il valore complessivo delle azioni di risparmio, coerentemente, risulta invariato anche il valore unitario attribuito a ciascuna azione di risparmio, pari ad Euro 1,20. Dall'altro, la medesima impostazione è confermata dalla Relazione Semestrale al 30 giugno 2015, in cui (pur a

fronte della riduzione obbligatoria del capitale occorsa con Delibera dell'Assemblea Straordinana del 9 giugno 2015) il valore unitario delle azioni di rispamio è rimasto assolutamente invariato.

In definitiva ed in breve, si rittene che le azioni di risparmio conservino ancora oggi un valore unitario di Euro 1,20 e che le stesse debbano, altresi, continuare a beneficiare del diritto alla postergazione in ipotesi di perdite.

Tutto ciò posto, vale infine osservare come le ipotesi di pregiudizio per gli azionisti di rispamio sopra identificate non si siano ad oggi concretizzate. In tale prospettiva, (A) il Consiglio di Amministrazione della Società ha correttamente continuato ad attribuire alle azioni di rispamio un valore unitario pari ad Euro 1,20, e (B) in occasione della riduzione obbligatoria della Società, avvenuta con Delibera dell'Assemblea Straordinaria del 9 giugno 2015, le perdite sofferte dalla Società sono state "coperte" attraverso la niduzione delle sole azioni ordinarie, essendosi quindi garantito agli azionisti di risparmio il diritto, integrale, alla postergazione nelle perdite.

Di quanto sopra, come già detto in precedenza, sarà data notizia nella relazione annuale del Collegio Sindacale al bilancio al 31 dicembre 2015, mentre copia del presente verbale sarà inviata all'azionista Michele Petrera e alla Società entro trenta giorni da oggi.

Prato, 14 aprile 2016

p. il Collegio Sindacale Il Presidente Alessandro Nadasi

BORGOSESIA S.P.A. in liquidazione

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

AI SENSI DELL'ARTICOLO 153, D.Lgs. 58/98

E

DELL'ARTICOLO 14 D.LGS. 27 GENNAIO 2010 N.° 39

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2015

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso il 31 Dicembre 2015 abbiamo svolto l'attività di vigilanza prevista dalla legge, secondo i principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

L'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2015 è stato redatto in conformità dei principi contabili I.F.R.S. adottati dalla Comunità Europea nonché nel rispetto dei provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del D. Lgs. 38/2005.

I dati del conto economico relativi all'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2015 sono omogenei con quelli dell'esercizio precedente.

In data 30 novembre 2015 l'assemblea straordinaria dei soci della Borgosesia S.p.A. in liquidazione ha deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione volontaria della società, nominando contestualmente i membri del Collegio dei Liquidatori che sono entrati in carica in data 2 dicembre 2015 in conseguenza dell'iscrizione presso il Registro delle Imprese della delibera assembleare di liquidazione e della relativa nomina.

Per effetto di tale evento straordinario l'esercizio 2015 risulta caratterizzato da due distinti periodi:

  • dal 01 gennaio 2015 al 01 dicembre 2015, la gestione della Borgosesia S.p.A. in liquidazione è risultata affidata ad un consiglio di amministrazione, in tale periodo le attività della Società sono state concentrate nell'attuazione del programma di riassetto della struttura patrimoniale in quanto caratterizzata da una posizione finanziaria ritenuta non compatibile con un modello di business imperniato sul real estate, sul risparmio gestito e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili;

  • dal 02 dicembre 2015, con l'entrata in carica del Collegio dei Liquidatori, è avviata l'attività liquidatoria della Borgosesia S.p.A. in liquidazione ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 rappresenta il primo bilancio intermedio di liquidazione della Borgosesia S.p.A. in liquidazione

In considerazione dello stato di liquidazione la società Borgosesia S.p.A. in liquidazione ha cessato di essere un complesso produttivo destinato alla produzione di reddito e conseguentemente è venuto meno il presupposto della continuità aziendale.

Si segnala che il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 della Borgosesia S.p.A. in liquidazione in liquidazione è stato redatto applicando i medesimi principi utilizzati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2014 mantenendo peraltro il criterio di rilevazione degli oneri e delle relative passività per competenza, pertanto gli oneri per il completamento della fase di liquidazione che si manifesteranno successivamente al 31 dicembre 2015 verranno rilevati nel momento in cui sorgeranno le relative obbligazioni.

In osservanza delle indicazioni fornite da Consob con comunicazione n. 1025564 del

6 aprile 2001, e successivi aggiornamenti riferiamo quanto segue:

  • abbiamo vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;

  • abbiamo partecipato a tutte le assemblee degli azionisti ed a tutte le adunanze prima del Consiglio di Amministrazione e poi del Collegio dei Liquidatori – tenutesi nel corso del 2015 -, adunanze svoltesi nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari, che ne disciplinano il funzionamento;

  • abbiamo ottenuto prima dagli Amministratori e successivamente dai Liquidatori, con periodicità almeno trimestrale, le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società e dalle controllate; possiamo ragionevolmente affermare che le azioni deliberate e poste in essere sono conformi alla legge e allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o in contrasto con le delibere assunte dall'assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale;

  • abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della società e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite raccolta di informazioni dai responsabili societari della società di revisione ai fini del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti; a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire;

  • abbiamo valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di

quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione; ciò è avvenuto mediante l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni, l'esame dei documenti aziendali e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione; a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire;

  • abbiamo accertato, ex articolo 114 D. Lgs. 58/1998 comma 2, che sono state impartite le disposizioni occorrenti affinché le società controllate fornissero le notizie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazioni previste dalla legge;

  • con riferimento ai rapporti con gli esponenti della società di revisione, ai sensi dell'articolo 150, comma 3, D. Lgs. 58/98, non sono emersi dati e informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente relazione e di ciò è stata data menzione nei nostri verbali periodici delle verifiche;

  • non abbiamo rilevato l'esistenza di operazioni atipiche svolte con società del gruppo e con parti correlate, anche se le operazioni fra le società medesime sono state significative, delle quali è stata comunque data ampia informazione da parte dei Liquidatori;

  • in merito al disposto di cui all'articolo 2391 bis C.C. si da atto che i Liquidatori hanno dato menzione, nella Relazione sulla Gestione e nelle note esplicative, delle numerose operazioni effettuate, durante l'esercizio, fra la società e le società del gruppo e con altre parti correlate riguardanti anche la fornitura di prestazioni di servizi amministrativi e gestionali. Si ritiene che siano state effettuate a normali condizioni di mercato e nel rispetto della "Corporate Governance";

  • nel corso dell'esercizio 2015 sono pervenute due denunce ai sensi dell'art. 2408 Codice Civile e il Collegio Sindacale, dopo aver indagato sui fatti denunciati, ha inviato direttamente ai Soci denuncianti le proprie conclusioni; la prima denuncia, pervenuta a mezzo di posta elettronica certificata in data 7 dicembre 2015 è stata formulata dal Socio Carlo Maria Braghero ed al quale si è data direttamente una risposta a mezzo di posta elettronica certificata in data 11 gennaio 2016 e qui di seguito, per completezza d'informativa riportiamo: il Socio Braghero ha denunciato al Collegio Sindacale che "uno scambio epistolare (di mail) con il Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Fabio Colotto, non poteva essere interpretato come domanda ai sensi dell'art. 127 ter del T.U.F. e che il verbale (verbale di assemblea straordinaria del 30 novembre 2015) non riportava (salvo un caso) le domande degli azionisti che effettivamente le hanno poste e le relative risposte, affermando che la legge permette la non allegazione al verbale solo nel caso in cui le domande e risposte vengono pubblicate sul sito prima della data dell'Assemblea e conclude il Socio Braghero che è una fattispecie che non risulta si sia verificata.

Il Collegio Sindacale si è subito attivato al fine di accertare quanto denunciato dal Socio Braghero ed in data 11 gennaio 2016 a mezzo di posta elettronica certificata il Collegio ha dato riscontro alla denuncia del Socio Braghero che qui di seguito riportiamo: "Non vi sono indici testuali nell'art. 127-ter del TUF che consentano di definire con esattezza il perimetro della nozione di "domande" ai sensi della medesima disposizione.

Sarebbe, pertanto, arbitrario accedere all'interpretazione da Lei formulata e qualificare la sua mail datata 10 novembre 2015 (unitamente alla successiva risposta da parte di Borgosesia S.p.A. in liquidazione) quale mero "scambio epistolare". Al contrario, il tenore delle "annotazioni" da Lei presentate e l'espressa richiesta di "riscontro" nel merito, ben potrebbero integrare gli estremi di una "domanda" rilevante ai sensi dell'art. 127-ter del TUF così come i riferimenti diretti che Lei pone ad esempio all'Assemblea convocata e alla casella di investor relator, lasciano poco spazio alla tesi che trattavasi di una corrispondenza "privata".

Al riguardo, occorre poi considerare che: (i) da un punto di vista soggettivo, Lei è legittimato attivo a porre domande ex art. 127-ter del TUF in quanto azionista titolare del "diritto di voto", come richiesto dalla medesima disposizione; e (ii) dal punto di vista oggettivo, le domande riguardavano "materie all'ordine del giorno" dell'assemblea straordinaria, come richiesto, anche in questo caso, dalla norma in parola.

Inoltre facciamo notare che la Sua comunicazione è stata inviata all'indirizzo di posta elettronica [email protected], e che quell'indirizzo, nell'avviso di convocazione dell'Assemblea, era indicato come quello al quale inviare le "domande" ai sensi dell'art. 127-ter del TUF.

In definitiva, lungi dal rappresentare un "errore di comunicazione che può comportare una distorsione informativa per i lettori del verbale", pare opportuna allo scrivente Organo, la Sua menzione tra gli azionisti che, come indica il verbale assembleare, "hanno esercitato il proprio diritto di porre domande prima dell'assemblea". Circa la presunta presunta violazione di legge concernente la mancata allegazione al verbale delle domande poste dagli azionisti prima dell'assemblea il Collegio esperite le opportune

verifiche ritiene che l'art. 127-ter del TUF, a maggior ragione dopo che il Correttivo del 2012 ha attribuito il diritto di porre domande prima dell'assemblea non più al socio tout court, ma a coloro ai quali spetta il diritto di voto, valorizza l'informazione che va a beneficio del socio in quanto dotato del voto e non genericamente al mercato.

Pertanto, in mancanza di prescrizioni di legge sulla pubblicità della risposta, può ritenersi legittimo che la stessa possa essere fornita privatamente al socio che ha manifestato l'interesse di avanzare la domanda (come è infatti accaduto nel caso di specie).

Inoltre, il medesimo art. 127-ter del TUF non chiarisce se, in caso di risposta fornita individualmente al socio prima dell'assemblea, questa debba essere resa nota anche agli altri soci e/o al pubblico. Secondo alcuni commentatori [BUSANI, Il diritto di porre domande prima dell'assemblea e l'obbligo della società di rispondere, in Società, 2011, p. 434, MULA - BRUNO, I diritti preassembleari dei soci nel "decreto correttivo", in Giur. comm., 2013, I, p. 188, PASQUARIELLO, Commento sub art. 127-ter, in AA.VV, La nuova disciplina dei diritti degli azionisti, in NLCC, 2011, p. 707], la formulazione delle domande prima dell'assemblea costituirebbe una forma di comunicazione "privata" tra richiedente e società, che può trovare una risposta in forma "privata" prima dell'assemblea (e che può, ma non deve, essere resa pubblica dalla società) o in forma pubblica sia prima dell'assemblea mediante pubblicazione sul sito sia durante l'assemblea (oralmente o mettendo la risposta a disposizione per iscritto); non si porrebbe dunque, in questo caso, un problema di parità di trattamento degli azionisti in relazione al diritto di porre domande. Secondo altri

[MONTALENTI, La direttiva azionisti e l'informazione preassembleare, in Giur. comm., 2011, I, p. 691], invece, il fatto che l'informativa preassembleare sia funzionale allo svolgimento dell'assemblea e anche alla trasparenza del mercato indurrebbe a ritenere applicabile il principio di parità di trattamento degli azionisti e a richiedere quindi la pubblicazione della risposta.

Anche accedendo a quest'ultima lettura, la pubblicazione delle risposte sul sito internet della società così come l'allegazione in formato cartaceo delle risposte prima dell'adunanza (come dà atto il verbale assembleare laddove precisa che "il Presidente dà atto che in merito alle domande poste dagli azionisti, le dovute risposte sono state messe a disposizione di ciascuno degli aventi diritto al voto, all'inizio della presente adunanza") soddisfano tale esigenza.

In ogni caso, deve notarsi che, nella prassi, è ricorrente la circostanza per cui al verbale assembleare venga allegato l'elenco delle domande pervenute alla società prima dell'assemblea, corredato dalle relative risposte.

Nel caso di specie, salvo che con riguardo alle domande poste dall'azionista Petrera, effettivamente un siffatto allegato manca.

Non sarebbe comunque corretto definirlo un "errore" per le seguenti ragioni: in primo luogo, l'elenco delle domande preassembleari e delle risposte non è contemplato tra le informazioni che l'art. 85 del Regolamento Emittenti e l'Allegato 3E al medesimo Regolamento Emittenti contemplano come contenuto obbligatorio dei verbali assembleari; in secondo luogo, il presunto gap informativo degli azionisti (diversi da quello richiedente) e del pubblico potrebbe tranquillamente essere colmato attraverso la pubblicazione delle domande e delle risposte sul sito internet della società (e non mediante allegazione al verbale).

In Conclusione, il disallineamento del verbale dell'assemblea straordinaria del 30 novembre 2015 rispetto alla prassi invalsa nel mercato non può definirsi un "errore". La Società può in ogni caso procedere alla pubblicazione dell'elenco delle domande ricevute e delle risposte fornite sul proprio sito internet; alternativamente, la Società può richiedere al notaio di integrare il proprio verbale con un ulteriore allegato contenente il suddetto elenco di domande e risposte, procedendo successivamente alla pubblicazione sul sito internet del verbale rettificato".

  • la seconda denuncia, pervenuta a mezzo di posta elettronica certificata in data 29/1/2016 è stata formulata dal socio Michele Petrera ed al quale si è data direttamente risposta a mezzo di posta elettronica certificata in data 27 aprile 2016; per espressa richiesta del Sig. Michele Petrera, copia della denuncia integrale nonché copia del verbale delle indagini e delle conclusioni a cui è arrivato il Collegio Sindacale vengono allegate alla presente relazione;

  • come risulta dalla relazione annuale il sistema di "Corporate Governance" si ispira ai criteri applicativi raccomandati dal Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana nella versione del marzo 2006 (di seguito "il Codice"), non avendo la Società scelto di aderire alla nuova versione del Codice emessa nel dicembre 2012, considerando adeguate, stante le dimensioni della società, l'attuale struttura di governance in essere;

  • in relazione al sistema di " Corporate Governance " ed ai poteri attribuitigli il Collegio ha accertato il rispetto da parte degli amministratori e dei liquidatori delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio e dal

Collegio dei Liquidatori nella esecuzione del proprio mandato ed in particolare delle procedure per valutare l'indipendenza dei propri membri;

  • su espressa dichiarazione dei liquidatori, confermata dalla società incaricata della revisione contabile, non risultano conferiti incarichi a soggetti legati a quest'ultima da rapporti continuativi;

  • nel corso dell'esercizio, non sono stati rilasciati dal Collegio e dalla società di revisione pareri previsti dalla legge.

L'attività di vigilanza sopra descritta, riferentesi all'esercizio 1 Gennaio – 31 Dicembre 2015, è stata svolta in varie riunioni del Collegio intervallate nei termini di legge assistendo – a norma dell'articolo 149, comma 2, del D.Lgs 59/98 – alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Liquidatori che sono state indette nel corso dell'esercizio sociale.

Nel corso dell'attività di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni ottenute dalla società di revisione, non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o comunque fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di vigilanza o menzione nella presente relazione.

Richiami di informativa

A tale proposito questo Collegio fa propri i richiami di informativa contenuti nella relazione della società di revisione.

Relazione sulla gestione

A giudizio di questo Collegio la Relazione sulla Gestione contiene le informazioni previste dall'articolo 123 bis del D.Lgs. 58/1998 ed i contenuti sono coerenti con il bilancio dell'esercizio di "BORGOSESIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE" al 31 dicembre 2015.

Proposte all'Assemblea degli azionisti.

Non vi sono particolari proposte da esprimere all'Assemblea riguardo al bilancio d'esercizio ovvero a materie di competenza del Collegio Sindacale, ai sensi dell'articolo 153, comma 2, D. Lgs. 58/98.

Vi proponiamo di approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 e la proposta dell'Organo Amministrativo di riporto a nuovo della perdita dell'esercizio.

Vi ringraziamo della fiducia accordataci.

Prato 29 Aprile 2016.

Il Collegio Sindacale

IN ORIGINALE FIRMATO Nadasi Dott. Alessandro

IN ORIGINALE FIRMATO Sanesi Dott.sa Silvia

IN ORIGINALE FIRMATO Barni Dott. Stefano Mauro

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL'ULTIMO BILANCIO DELLE SOCIETA' CONTROLLATE DIRETTAMENTE E CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (DATI RICLASSIFICATI SECONDO GLI SCHEMI DI BILANCIO PREVISTO DALL'ART. 2424 DEL CODICE CIVILE)

BORGUSESTA BOWEMA CANADA663E FARO FLP GULDF INGER ે કેલમ
ATTIVITA"
A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
B) IMMOBILIZZAZIONI, con separata indicazione di quelle concesse
in locazione finanziaria
I - Immobilizzazioni Immateriali
1) Costi impianto e ampliamento
2) Costi ricerca sviluppo pubblicita'
3) Diritti brevetto industriali opere ingegno
4) Concessioni licenze marchi e diritti simili
5) Avviamento
6) Immobilizzazioni in corso e acconti
-
7) Altre immobilizzazioni immateriali 8.163.24 238,49
TOTALE 8.163,24 238,49
Il - Immobilizzazioni Materiali
1) Terreni e fabbricati
2) Impianti e macchinario 385.742.43
3) Attrezzature Industriali e commerciali 3.603,50
4) Altri beni 13.451,01 2.458,64
5) Immobilizzazioni in corso e acconti
TOTALE
521.834,53 5.490.870,53
III - Immobilizzazione Finanziarie 921.027,97 5.490.870,53 3.603,50 2.458,64
1) Partecipazioni 20.076.925,11
a) Partecipazioni imprese controllate 12.783.508.26
b) Partecipazioni imprese collegate 7.186.865,59
c) Partecipazioni imprese controllano
d) Partecipazioni altre imprese
106.551,26
2) Crediti 4.712.573,22 664.998,38 590.791,32 1.832,00
a) Crediti verso imprese controllate 4.330.726,31
Crediti verso imprese controllate (entro 12 mesi)
Crediti verso imprese controllate (oltre 12 mesi)
45.223,32
4.285.502.99
-
b) Crediti verso imprese collegate 291.000,00 590.791,32
Crediti verso imprese collegate (entro 12 mesi)
Crediti verso imprese collegate (oltre 12 mesi)
291.000,00 590.791,32
c) Crediti verso imprese controllano
Crediti verso imprese controllanti (entro 12 mesi)
Crediti verso imprese controllanti (oltre 12 mesi
d) Crediti verso altri
90.846,91 664.998,38 1.832,00
Crediti verso altri (entro 12 mesi) 85,664,00 664,998,38 1.832,00
Crediti verso altri (oltre 12 mesi)
3) Altri titoli
5.182,91
28.850.608,13
4.616.097,30 3.462.072.97 1.384.829,19
4) Azioni proprie
TOTALE 53.640. 106,46 664.998,38 4.616.097,30 4.052.864,29 1.386.661, 19
TOTALE B) IMMOBILIZZAZIONI 54.561.134,43 6. 155.868,91 11.766,74 4.616.335,79 4.052.864,29 1.389. 119,83
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I - Rimanenze
1) Materie prime sussidiarie e consumo
2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3) Lavori in corso su ordinazione
3.588.739,06
4) Prodotti finiti e merci 3.471.260,94
5) Acconti
TOTALE 7.060.000,00
II - Crediti
1) Crediti verso clienti 448.868,54 153.334,79 2.564,33 7.491.409,07 722.794,45
Crediti verso clienti (entro 12 mesi) 448.868,54 153.334,79 2.564,33 7.491.409,07 722.794,45
Crediti verso clienti (oitre 12 mesi
2) Crediti verso imprese controllate
884.158,83
Crediti verso imprese controllate (entro 12 mesi 884.158,83
Crediti verso imprese controllate (oltre 12 mesi)
3) Crediti verso imprese collegate
Crediti verso imprese collegate (entro 12 mesi)
11.072,65
11.072.65
2.175.434,62
2.175.434,62
Crediti verso imprese collegate (oltre 12 mesi)
4) Crediti verso imprese controllanti 41.265,17 16.795,00
Crediti verso imprese controllanti (entro 12 mesi) 41.265,17 16.795,00
Crediti verso imprese controllanti (oltre 12 mesi)
4-bis) Crediti tributari
505.725,89 169.944,56 42.688,34 660,31
Crediti tributari (entro 12 mesi) 326.511,89 169.944,56 42,688,34 660,31
Crediti tributan (oltre 12 mesi) 179.214,00
4-ter) Imposte anticipate
Imposte anticipate (entro 12 mesi)
Imposte anticipate (oitre 12 mesi)
5) Crediti verso altri 2.760,30 7.483,81 4.701,75 3.911,17 1.560.418,57 10.292,27
Crediti verso altri (entro 12 mesi)
Crediti verso altri (oltre 12 mesi)
4.409,47
1.649,17
7,483,81 4.701,75 3,911,17 1.560.418,57 10.292,27
TOTALE 1.847.065,61 7.483,81 369.246,27 49.163,84 11.227.262,26 750.542,03
III - Attivita' finanziarie non costituenti immobilizzazioni
1) Partecipazioni in imprese controllate
2) Partecipazioni in imprese collegate - - -
3) Partecipazioni in imprese controllanti - -
4) Altre partecipazioni -
5) Azioni proprie
6) Altri titoli
- -
TOTALE
IV - Disponibilita' liquide
1) Depositi bancari e postali 353.860,96 21.343,98 143.395,70 1.091,07 804,41 1.364.479,86
2) Assegni
3) Denaro e valori in cassa 1.002,86 - 162,43 102,57 5.000,00
TOTALE 354.863,82 21.343,98 143.558,13 1.193,64 5.804,41 1.364.479,86
TOTALE C) ATTIVO CIRCOLANTE 9.261.929,43 28.827,79 512.804,40 50.357,48 11.233.066,67 2.115.021,89
D) RATEI E RISCONTI ATTIVI
Ratei attivi
23.630,61 348.590,47 19,43
Risconti attivi 23.630,61 348.590,47 19,43
TOTALE ATTIMTA' 63.846.694,47 6.184.696,70 873.161,61 4.666.712,70 15.285.930,96 3.504.141,72
PASSIVITA®
A) PATRIMONIO NETTO
I - Capitale Sociale 28.981.119,32 629,10 10.000,00 10.000,00 5.000,00 1.200.000,00
Il - Riserva da Sovrapprezzo Azioni
III - Riserva di rivalutazione
60.464,93 121.831,25
IV - Riserva Legale 2.054,40 2.000,00 98.766,77
V - Riserve statutarie
VI - Riserva per azioni proprie
VII - Altre Riserve 81.655,00 999.100,04 203.396,40 630.162,24 3.638.594,08 1.836.967,85
Conferimenti in cicapitale
VIII - Utili (Perdite) portati a nuovo 6.619.018,27 46.035,68 31.345,44 2.672.688,28
632.665,22
12.003.577,58
415.706,06
28.596,20
90.913,75
IX - Utile (Perdita) esercizio
TOTALE A) PATRIMONIO NETTO
22.504.220,98 1.075.524,71 246.796,24 2.682.185,30 15.231.465,60 3.198.052,17
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
1) Per trattamento di quiescenza e obblighi simili
2) Per imposte, anche differite 330.731,92
3) Altri 3.086.433.66 20.000,00
BORGOSESIA BOWEMA CANADA663E FARO FLP GOLDFINGER SGR
ATTIVITA® 3.086.433,66 20.000,00
TOTALE B) FONDI PER RISCHI ED ONERI 330.731,92
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO 87.045,30
D) DEBITI
1) Obbligazioni
Obbligazioni (entro 12 mesi)
Obbligazioni (oltre 12 mesi)
2) Obbligazioni convertibili
Obbligazioni convertibili (entro 12 mesi)
Obbligazioni convertibili (oltre 12 mesi) 649,502,51 329.118,54
3) Debiti verso soci per finanziamenti
Debiti verso soci per finanziamenti (entro 12 mesi)
649.502,51
Debiti verso soci per finanziamenti (oltre 12 mesi) 329.118,54
4) Debiti verso banche 17.009.570,06 3.970.055,80
Debiti verso banche (entro 12 mesi) 16.628.529,93
Debiti verso banche (oltre 12 mesi)
5) Debiti verso altri finanziatori
381.040,13 3.970.055,80
94.507,14
Debiti verso altri finanziatori (entro 12 mesi) 94.507,14
Debiti verso altri finanziatori (oltre 12 mesi)
6) Acconti 212.500,00
Acconti (entro 12 mesi) 212.500,00
Acconti (oltre 12 mesi)
7) Debiti verso fornitori
714.115,89 108.355,96 50.154,63 72.776,35 21.756,60 205.488,19
Debiti verso fornitori (entro 12 mesi) 714.115,89 108.355,96 50.154,63 72.776,35 21.756,60 205.488,19
Debiti verso fornitori (oltre 12 mesi) -
8) Debiti rappresentati da titoli di credito
Debiti rappresentati da titoli di credito (entro 12 mesi)
Debiti rappresentati da titoli di credito (oltre 12 mesi)
9) Debiti verso imprese controllate 10.990.646,11
Debiti verso imprese controllate (entro 12 mesi) 9.817.976,01
Debiti verso imprese controllate (oltre 12 mesi) 1.172.670,10
10) Debiti verso imprese collegate 299.000,00
Debiti verso imprese collegate (entro 12 mesi)
Debiti verso imprese collegate (oltre 12 mesi)
299.000,00
11) Debito verso imprese controllanti 53.445,29 765.943,36 80.911,21
Debito verso imprese controllanti (entro 12 mesi) 53.445,29 765.943,36 80.911,21
Debito verso imprese controllanti (oltre 12 mesi)
12) Debiti tributari
Debiti tributari (entro 12 mesi)
1.564.374,24
280.799,33
546,10
546,10
3.918,08
3.918,08
1.040.455,63
1.040.455,63
15.721,16
15.721,16
Debiti tributari (oltre 12 mesi) 1.283.574,91 -
13) Debiti verso Istituti di previdenza e Sicurezza sociale 33.627,07 55,63
Debiti verso Istituti di previdenza e Sicurezza sociale (entro 12 mesi) 33.627,07 55,63
Debiti verso Istituti di previdenza e Sicurezza sociale (oltre 12 mesi)
14) Altri debiti 7.340.561,74
7.253.845,39
1.835,80
1.835,80
50.646,08
50.646,08
105.352,06
105.352,06
12.708,76
12.708,76
3.913,36
3,913,36
Altri debiti (entro 12 mesi)
Altri debiti (oltre 12 mesi)
86.716,35
TOTALE D) DEBITI 38.164.395, 11 4.824.803,31 487.282,62 1.984.527,40 34.465,36 306.089,55
E) RATEI E RISCONTI PASSIVI 6.698,39 88.267,00
Ratei passivi 2.923,05 88.267,00
Risconti passivi 3.775,34
TOTALE PASSIVITA 63.848.793,44 6.231.059,94 822345,86 4.666.712,70 15.285.930,96 3.504.141,72
CONTO ECONOMICO
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 50.233.15 484.460,55 267.994,72
2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione
4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
5) altri ricavi e proventi
vari
808.779,01 180.299,38
180.299,38
495,30 774.501,74
contributi in conto esercizio 808.779,01 495,30 774.501,74
TOTALE 859.012, 16 664.759,93 268.490,02 774.501,74
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 11.832,94 8,91
7) per servizi
8) per godimento di beni terzi
1.100.956,44
81.116,70
332,963,11 40.295,98
165.004,82
22.333,98 374.209,40
3.261,66
9) per il personale 446.060,91
a) Salari e stipendi 320.620,37
b) Oneri sociali 102.661,75 - -
c) Trattamento di fine rapporto
d) Trattamento di quiescenza e simili
22.426,79
e) Altri costi 352,00
10) Ammortamenti e svalutazioni 453.207,53 133.664,75 3.639,14 238,50 5.806.84
a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 3,243,44 238,50
b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 50.349.06 395,70 - 5.806,84
c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 305.045,93 133.664,75
d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle
disponibilita' liquide
97.812.54
11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci 139.167,99
12) accantonamenti per rischi 635.215,00 20.000,00
13) altri accantonamenti
14) oneri diversi di gestione
149.332,19 64.410,32 13.432,07 89.162,45 24.767,21 67.204,07
TOTALE 2.738.553,72 531.038,18 222372,01 111.734,93 44.767,21 450.490,94
Differenza tra valore della produzione e costi della produzione (A-6) 1.879.541,56 133.721,75 46.118,01 111.734,93 44.767,21 324.010,80
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
15) proventi da partecipazioni
758.345,46
imprese controllate 722.345,46
imprese collegate
altre imprese 36.000,00
16) altri proventi finanziari
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
112.258,28
19.877,43
1.734,72 11,74 2,77 5.673,94
5.673,94
imprese controllate 19.877,43 -
imprese collegate
imprese controllanti
5.673.94
altre imprese
ib) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituisoono
partecipazioni
c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
BORGOSESIA BOWEMA CANADA663E FARO FLP GOLDFINGER SGR
ATTIVITA
imprese controllate
imprese collegate
imprese controllanti
altre imprese 92.380.85
865.419,80
1.734,72
175.735,31
11,74
1,31
2,77
18.782,68
832,57
17) interessi ed altri oneri finanziari
imprese controllate
imprese collegate 38.211,12 42.023.96
imprese controllanti 13.456,88
altre imprese 827.208,68 - 133.711,35 1,31 5.325,80 832,57
17-bis) Utili e perdite su cambi 7,59
Utili su cambi
Perdite su cambi 7,59
TOTALE (15+16-17+-17 bis) 5.176,35 174.000,59 10,43 18.779,91 5.673,94 832,57
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
18) rivalutazioni -
a) di partecipazioni
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni -
c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
19) svalutazioni 4.348.986,88 502.150,38 376.612,79 150,645,11
a) di partecipazioni 3.891.299,30 502.150,38 376.612,79 150.645,11
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 457.687,58
TOTALE (18-19) 4.348.986,88 502. 150,38 376.612,79 150.645, 11
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
20) proventi straordinari
a) plusvalenze da alienazioni
b) altri -
21) oneri straordinari 17.815,32 14.784,23
a) minusvalenze da alienazioni 20,14
lo) imposte relative a esercizi precedenti 17.795,18 14.784,00
c) altri 0,23
TOTALE (20-21) 17.815,32 14.784,23
Risultato prima delle imposte (A-B+C+/-D+/-E) 6.241.167,41 40.278,84 46. 128,44 632.665,22 415.706,06 187.317,35
22) imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate 377.850,86 6.084,40 14.783,00 96,403,60
a) imposte correnti 14.783,00 97.492.00
b) imposte differite/anticipate 377.850,86 6.084,40 1.088,40
23) utile (perdite) dell'esercizio 6.619.018,27 46.363,24 31.345,44 632665,22 415.706,06 90.913,75

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL'ULTIMO BILANCIO DELLE SOCIETA' COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Anno 2014 Anno 2014 Anno 2014 Anno 2012 Anno 2014 Anno 2015
Penelope S.p.A. Omnia Center srl Tirli Trigono S.r.l. SolarisUno S.r.l. Rondine S.r.l.
ATTIVITA'
A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUT
B) IMMOBILIZZAZIONI, con separata indicazione di quelle concesse
in locazione finanziaria:
I - Immobilizzazioni Immateriali
1) Costi impianto e ampliamento
3.584,00 11.267,00
2) Costi ricerca sviluppo pubblicita'
3) Diritti brevetto industriali opere ingegno
4) Concessioni licenze marchi e diritti simili
-
-
- - -
5) Aviamento
6) Immobilizzazioni in corso e acconti
7) Altre immobilizzazioni immateriali
15.714,00 41.664,00 6.533,00
TOTALE 15.714,00 41.664,00 6.533,00 3.584,00 11.267,00
Il - Immobilizzazioni Materiali 14.481.854,00 45.913.206,00 452.193,00
1) Terreni e fabbricati
2) Impianti e macchinario
2.746.013,00 4.133.349,00 - 3.880,00
3) Attrezzature Industriali e commerciali 816,00 36.450,00
4) Altri beni
5) Immobilizzazioni in corso e acconti
113.740,00
67.700,00
18.580,00
TOTALE 17.410.123,00 50.101.585,00 452.193,00 3.880,00
III - Immobilizzazione Finanziarie
1) Partecipazioni
1.719.021,00 -
a) Partecipazioni imprese controllate 1.547.416,00 -
b) Partecipazioni imprese collegate
c) Partecipazioni imprese controllano
- -
d) Partecipazioni altre imprese
2) Crediti
171.605,00
241.565,00
5.670,00 500.000,00
a) Crediti verso imprese controllate 227.239,00
Crediti verso imprese controllate (entro 12 mesi)
Crediti verso imprese controllate (oltre 12 mesi)
227,239.00 -
b) Crediti verso imprese collegate
Crediti verso imprese collegate (entro 12 mesi)
500.000,00
Crediti verso imprese collegate (oltre 12 mesi) 500.000,00
c) Crediti verso imprese controllanti
Crediti verso imprese controllanti (entro 12 mesi)
-
Crediti verso imprese controllanti (oltre 12 mesi)
d) Crediti verso altri
14.326,00 5.670,00
Crediti verso altri (entro 12 mesi)
Crediti verso altri (oltre 12 mesi)
14.326.00 5.670,00 - -
3) Altri titoli - - -
4) Azioni proprie
TOTALE
1.960.586,00 5.670,00 500.000,00
TOTALE B) IMMOBILIZZAZIONI 19.386.423,00 50.148.9 19,00 458.726,00 503.584,00 15.147,00
C) ATTIVO CIRCOLANTE
I - Rimanenze
1) Materie prime sussidiarie e consumo 3.537.506,00 -
2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 302.633,00 -
3) Lavori in corso su ordinazione
4) Prodotti finiti e merci
2.375.671,00 - -
5) Acconti - - -
TOTALE
II - Crediti
6.215.810,00
1) Crediti verso clienti 8.925.691,00 534.891,00 6.100,00 - 4.166,00
Crediti verso clienti (entro 12 mesi)
Crediti verso clienti (oltre 12 mesi)
8.609.204,00
316.487,00
500.990,00
33.901,00
6.100,00 4.166,00
2) Crediti verso imprese controllate 3.846.919,00
Crediti verso imprese controllate (entro 12 mesi)
Crediti verso imprese controllate (oltre 12 mesi)
3.846.919,00
3) Crediti verso imprese collegate
Crediti verso imprese collegate (entro 12 mesi)
Crediti verso imprese collegate (oltre 12 mesi)
4) Crediti verso imprese controllanti
Crediti verso imprese controllanti (entro 12 mesi)
14.274,00
14.274,00
-
Crediti verso imprese controllanti (oltre 12 mesi)
4-bis) Crediti tributari
Crediti tributari (entro 12 mesi)
787.661,00
733.557,00
- 2,00
2,00
Crediti tributari (oltre 12 mesi)
4-ter) Imposte anticipate
54.104.00
1.019.007,00
526.581,00 -
Imposte anticipate (entro 12 mesi) 1.019.007,00 526.581,00 -
Imposte anticipate (oltre 12 mesi)
5) Crediti verso altri
2.171.987,00 7.203,00 4.083,00 78.642,00
Crediti verso altri (entro 12 mesi)
Crediti verso altri (oltre 12 mesi)
2.171.987,00 7.203,00 4.083,00 48.543,00
30.099,00
TOTALE 16.765.539,00 1.068.675,00 10.183,00 200 82.808,00
III - Attivita' finanziarie non costituenti immobilizzazioni
1) Partecipazioni in imprese controllate
2) Partecipazioni in imprese collegate
3) Partecipazioni in imprese controllanti -
4) Altre partecipazioni
5) Azioni proprie
-
6) Altri titoli 20.651.954,00 - -
TOTALE
IV - Disponibilita' liquide
20.65 1.954,00
1) Depositi bancari e postali 411.136,00 98.058,00 404,00 6.064,00 320.317,00
2) Assegni
3) Denaro e valori in cassa
TOTALE
1.985,00
413.121,00
1.598,00
99.656,00
404,00 100,00
6.164,00
11,00
320.328,00
TOTALE C) ATTIVO CIRCOLANTE 44.046.424,00 1.168.331,00 10.587,00 6.166,00 403.136,00
D) RATEI E RISCONTI ATTIVI
Ratei attivi
356.053,00 6.757,00 339.669,00
Risconti attivi 356.053,00 5.757,00 339.669,00
TOTALE ATTIMTA' 63.788.900,00 5 1.323.007,00 469.313,00 509.750,00 757.952,00
PASSIVITA'
A) PATRIMONIO NETTO
I - Capitale Sociale
Il - Riserva da Sovrapprezzo Azioni
7.790.000,00 100.000,00 500.000,00 12.000,00 10.000,00 39.575,00
III - Riserva di rivalutazione 12.361.211,00
IV - Riserva Legale
V - Riserve statutarie
1.059.711,00 3.353,00 4.938,00
VI - Riserva per azioni proprie
Anno 2014 Anno 2014 Anno 2014 Anno 2012 Anno 2014 Anno 2015
Penelope S.p.A. Omnia Center srl Tirli Trigono S.r.I. SolarisUno S.r.l. Rondine S.r.l.
ATTIVITA' 4.842,00
VII - Altre Riserve
Conferimenti in c/capitale
10.012.076,00 1,00 1,00 14.051,00
VIII - Utili (Perdite) portati a nuovo
IX - Utile (Perdita) esercizio
839.061,00 805.263.00 79.316,00
28.126,00
8.772.902,00
151.563,00
72.170,00 393.782,00
354.207,00
TOTALE A) PATRIMONIO NETTO 32.062.059,00 705.262,00 400.753,00 8.9 12.466,00 101.159,00
B) FONDI PER RISCHI ED OMERI
1) Per trattamento di quiescenza e obblighi simili
2) Per imposte, anche differite 11.440,00
3) Altri
TOTALE B) FONDI PER RISCHI ED ONER
1.442.991,00
1.454.431,00
139.216,00
139.216,00
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO 1.236.054,00 18.324,00
D) DEBITI
1) Obbligazioni
8.489.066,00
Obbligazioni (entro 12 mesi)
Obbligazioni (oltre 12 mesi)
8.489.066,00
2) Obbligazioni convertibili
Obbligazioni convertibili (entro 12 mesi)
Obbligazioni convertibili (oltre 12 mesi)
- - -
3) Debiti verso soci per finanziamenti 10.039.704,00 8.103.260,00
Debiti verso soci per finanziamenti (entro 12 mesi)
Debiti verso soci per finanziamenti (oltre 12 mesi)
10.039.704,00 8.103.260,00
4) Debiti verso banche 10.131.091,00 36.843.509,00 35.256,00
Debiti verso banche (entro 12 mesi)
Debiti verso banche (oltre 12 mesi)
7.000.954,00
3.130.137,00
637.036,00
36.206.473,00
35.256,00
5) Debiti verso altri finanziatori 28.000,00
Debiti verso altri finanziatori (entro 12 mesi)
Debiti verso altri finanziatori (oltre 12 mesi)
- 28.000,00 -
6) Acconti
Acconti (entro 12 mesi)
Acconti (oltre 12 mesi)
7) Debiti verso fornitori 5.440.289,00 2.638.946,00 155,00 676.644.00
Debiti verso fornitori (entro 12 mesi)
Debiti verso fornitori (oltre 12 mesi)
5.440.289,00 2.638.946,00 155,00 676.644,00 -
8) Debiti rappresentati da titoli di credito
Debiti rappresentati da titoli di credito (entro 12 mesi)
Debiti rappresentati da titoli di credito (oltre 12 mesi)
-
9) Debiti verso imprese controllate 18.720,00
Debiti verso imprese controllate (entro 12 mesi)
Debiti verso imprese controllate (oltre 12 mesi)
18.720,00
10) Debiti verso imprese collegate 582.000,00
Debiti verso imprese collegate (entro 12 mesi)
Debiti verso imprese collegate (oltre 12 mesi)
- 582.000,00
11) Debito verso imprese controllanti 1.203.902,00
Debito verso imprese controllanti (entro 12 mesi)
Debito verso imprese controllanti (oltre 12 mesi)
1.203.902,00
12) Debiti tributari
Debiti tributari (entro 12 mesi)
526.423,00
526.423,00
1.017.944,00
1.017.944,00
29.825,00
29.825,00
-
Debiti tributari (oltre 12 mesi)
13) Debiti verso Istituti di previdenza e Sicurezza sociale
Debiti verso Istituti di previdenza e Sicurezza sociale (entro 12 mesi)
440.970,00
440.970,00
2.714,00
2.714,00
Debiti verso Istituti di previdenza e Sicurezza sociale (oltre 12 mesi)
14) Altri debiti
Altri debiti (entro 12 mesi)
2.396.146,00
2.391.557,00
1.298.686,00
1.298.686,00
3.324,00
3.324,00
503.096.00
503.096,00
74.631,00
74.631,00
Altri debiti (oltre 12 mesi) 4.589,00
TOTALE D) DEBITI
E) RATEI E RISCONTI PASSIVI
28.646.607.00
389.749,00
51.869.503,00
140.442,00
68.560,00 9.283.000,00 656.631,00
162,00
Ratei passivi 389.749,00 136.480,00
3.962.00
162,00
Risconti passivi
TOTALE PASSMTA'
63.788.900,00 5 1.323.007,00 469.313,00 509.750,00 757.952,00
CONTO ECONOMICO
A) VALORE DELLA PRODUZIONE
1) ricavi delle vendite e delle prestazioni
27.865.566,00 3.037.251,00 62.275,00 50.300,00
2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti
3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione
26.619,00
4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
5) altri ricavi e proventi
vari
541.622,00
541.622,00
1.240.521,00
1.240.521,00
443.651,00
772,00
1,00
1,00
contributi in conto esercizio 442.879,00
TOTALE
B) COSTI DELLA PRODUZIONE
28.433.807,00 4.277.772,00 62.275,00 493.95 1,00 1,00
6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 14.381.321,00
3.283.290,00
16.909,00
1.456.531,00
29.835,00 11.492.00 81.973.00
7) per servizi
8) per godimento di beni terzi
183.618,00 35.158,00 254.329,00 15.673,00
9) per il personale
a) Salari e stipendi
5.760.304,00
4.004.695,00
72.788,00
54.709,00
b) Oneri sociali 1.304.627,00 14.428,00
c) Trattamento di fine rapporto
d) Trattamento di quiescenza e simili
272.597,00 3.651,00 -
e) Altri costi 178.385,00 -
10) Ammortamenti e svalutazioni
a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
831.000,00
7.676,00
1.482.913,00
17.137,00
3.794,00
3.317,00
b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 701.420,00 1.465.776,00 477,00
c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni -
d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilita'
liquide
121.904,00
11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci
319.856,00
12) accantonamenti per rischi
13) altri accantonamenti
1.800,00 139.216,00
14) oneri diversi di gestione
TOTALE
812.876,00
25.574.065,00
358.572,00
3.422.871,00
4.451,00
34.286,00
550,00
151.258,00
28.810,00
368.906,00
19.220,00
34.893,00
Anno 2014 Anno 2014 Anno 2014 Anno 2012 Anno 2014 Anno 2015
Penelope S.p.A. Omnia Center srl Tirli Trigono S.r.l. SolarisUno S.r.I. Rondine S.r.l.
ATTIVITA'
Differenza tra valore della produzione e costi della produzione (A-B)
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI
2859.742,00 854.901,00 27.989,00 151.258,00 125.045,00 34.892,00
15) proventi da partecipazioni
imprese controllate
imprese collegate - -
altre imprese
16) altri proventi finanziari
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
66.576,00
66.576,00
36,00 7,00 1.094,00
imprese controllate 9.729.00
imprese collegate
imprese controllanti
altre imprese
b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni
56.847,00
c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
d) proventi diversi dai precedenti 36,00 7,00 1.094,00
imprese controllate
imprese collegate
imprese controllant
altre imprese 36,00 7.00 1.094.00
17) interessi ed altri oneri finanziari
imprese controllate
1.434.013,00 1.380.770,00 5.508,00 309,00 4,00 6.422,00
imprese collegate 6.421,00
imprese controllanti 4.689,00
altre imprese 1.429.324,00 1.380.770,00 5.508,00 309,00 4,00 1,00
17-bis) Utili e perdite su cambi 5.183,00
Utili su cambi 223,00
Perdite su cambi 5.406,00
TOTALE (15+16-17+-17 bis) 1.372.620,00 1.380.734,00 5.508,01 302,00 1.090,00 6.422,00
D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
18) rivalutazioni
a) di partecipazioni
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
19) svalutazioni
a) di partecipazioni
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
TOTALE (18-19)
E) PROVENTI E ONERI STRAORDINAR
20) proventi straordinari 28.093,00 15.500.00 1.434.00 395.522,00
a) plusvalenze da alienazioni
b) altri 28.093,00 15.500,00 1.434,00 395.522,00
21) oneri straordinari
a) minusvalenze da alienazioni
8.685,00 237.076,00 58.033,00 3,00
3,00
3.042,00 1,00
b) imposte relative a esercizi precedenti 2.894,00
c) altri 8.685,00 237.076,00 58.033,00 148,00 1,00
TOTALE (20-21) 19.408,00 237.076,00 42.533,00 3,00 1.608,00 395.521,00
Risultato prima delle imposte (A-B+C+I-D+I-E) 1.506.530,00 762.909,00 20.052,00 151.563,00 124.527,00 354.207,00
22) imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate 667.469,00 42.354,00 8.074,00 52.357,00
a) imposte correnti 727.292,00 42.354,00 8.074,00 51.107,00
b) imposte differite/anticipate
23) utile (perdite) dell'esercizio
59.823,00
839.061,00
805.263,00 28.126,00 15 1.563,00 1.250,00
72.170,00
354.207,00

Borgosesia S.p.A. in liquidazione Bilancio al 31 dicembre 2015

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI ESERCIZIO 2015

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

Il sistema di Corporate Governance della Società, costituito dall'insieme delle norme e dei comportamenti adottati per assicurare il funzionamento efficiente e trasparente degli organi di governo e dei sistemi di controllo, si ispira ai principi e ai criteri applicativi raccomandati dal Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana nella versione del marzo 2006 (di seguito, il "Codice"), non avendo la Società scelto di aderire alla nuova versione del Codice emessa nel dicembre 2011 e successivamente emendata nel 2014, considerando adeguate, stante le dimensioni della società, l'attuale struttura di governance in essere, come nel seguito descritta.

In quanto società in liquidazione volontaria di diritto italiano con azioni ammesse alle negoziazioni di borsa sul Mercato MTA, la struttura di governance di Borgosesia S.p.A. in liquidazione - fondata sul modello organizzativo tradizionale - si compone dei seguenti organi: Assemblea degli Azionisti, Collegio dei Liquidatori e Collegio Sindacale.

L'Assemblea è l'organo che, con le sue deliberazioni, esprime la volontà degli azionisti. Le deliberazioni prese in conformità della legge e dello Statuto vincolano tutti gli azionisti, inclusi quelli assenti o dissenzienti, salvo per questi ultimi il diritto di recesso nei casi consentiti. L'Assemblea è convocata secondo le disposizioni di legge e regolamentari previste per le società con titoli quotati per deliberare sulle materie ad essa riservate dalla legge.

Il Collegio dei Liquidatori ha la funzione, nonché la responsabilità di governarne la gestione. A tal fine è investito dei più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione ritenuti opportuni per il conseguimento dell'oggetto sociale, con la sola esclusione di quelli che la legge riserva espressamente all'Assemblea.

Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello Statuto e ha funzioni di controllo sulla gestione dovendo, in particolare, verificare:

  • il rispetto dei principi di buona amministrazione;
  • l'adeguatezza della struttura organizzativa della società;
  • la modalità di concreta attuazione del Codice;
  • l'adeguatezza delle disposizioni impartite alle controllate in relazione agli obblighi di comunicazione al mercato delle informazioni privilegiate.

Il Collegio Sindacale funge inoltre da Comitato per il controllo interno e la revisione contabile di cui all'art. 19, comma 1, del D.Lgs. 39/2010.

In questa veste vigila su:

  • a) il processo di informativa finanziaria;
  • b) l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio;
  • c) la revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati;
  • d) l'indipendenza della società di revisione legale, in particolare per quanto concerne la prestazione di servizi diversi dalla revisione.

Ad esso non spetta il controllo contabile affidato, come richiesto dalla legge, ad una società di revisione designata dall'Assemblea tra quelle iscritte nel registro dei revisori legali istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze. La società di revisione verifica la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili, nonché che il bilancio d'esercizio ed il bilancio consolidato corrispondano alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti e che siano conformi alle norme che li disciplinano. Essa può svolgere gli ulteriori servizi ad essa affidati dal Collegio dei Liquidatori, ove non incompatibili con l'incarico di revisione contabile. In concomitanza con il processo di chiusura del bilancio d'esercizio e consolidato di gruppo, la società di revisione legale presenta al Collegio Sindacale una relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale ed in particolare sulle carenze significative rilevate nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

Completano la governance il sistema di controllo interno e la struttura dei poteri e delle deleghe, come di seguito rappresentati.

Nella presente Relazione è riprodotta la struttura di governance come esaminata dal Collegio dei Liquidatori e si dà conto delle raccomandazioni del Codice che il Collegio dei Liquidatori ha ritenuto di non attuare, fornendone la relativa motivazione.

La Relazione di Corporate governance, che costituisce parte integrante della Relazione sulla Gestione, e lo Statuto sociale sono consultabili sul sito della società (www.borgosesiaspa.com - sezione Investors relations).

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

2.1 Struttura del capitale sociale

Il capitale sottoscritto e versato, alla data del 31 dicembre 2015, risulta pari ad Euro 54.995.596, diviso in n. 37.935.251 azioni ordinarie (pari al 97,70% del capitale sociale) senza valore nominale espresso ed in n. 894.412 azioni di risparmio non convertibili senza valore nominale espresso (pari al'2,30% del capitale sociale).

Come già comunicato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2428, comma 3, n. 5, c.c., la Società dà atto che, successivamente alla chiusura dell'esercizio 2013, si è proceduto all'iscrizione presso il Registro delle Imprese di Prato della delibera di modifica dello Statuto sociale, come approvata dall'Assemblea Straordinaria dei soci del 20 dicembre 2013. Con la predetta delibera, l'Assemblea dei soci ha approvato:

  • (i) l'annullamento di n. 7.000.000 azioni proprie (appartenenti alla categoria delle azioni ordinarie); nonché
  • (ii) la soppressione del valore nominale espresso di entrambe le categorie di azioni emesse, rendendo così possibile l'annullamento delle predette n. 7.000.000 azioni proprie senza riduzione del capitale sociale.

Di conseguenza, alla data della presente relazione, il capitale sottoscritto e versato risulta pari ad Euro 54.995.596, diviso in n. 37.935.251 azioni ordinarie senza valore nominale espresso e in n. 894.412 azioni di risparmio non convertibili senza valore nominale espresso.

Da ultimo, al fine di garantire la più ampia informazione sulla struttura del capitale sociale, si precisa infine che, alla data della presente relazione, la procedura tecnica per la cancellazione delle suddette n. 7.000.000 azioni ordinarie detenute dalla società è stata esperita con successo.

2.2 Restrizione al trasferimento di titoli

Lo Statuto della Società non prevede restrizioni al trasferimento delle azioni, né limiti di possesso, né altre clausole di gradimento.

2.3 Partecipazioni rilevanti nel capitale

Alla data della presente relazione gli azionisti detentori di una partecipazione al capitale sociale (Azionariato ordinario) superiore al 2% risultano essere i seguenti:

Azionista Diretto Quota % su Capitale Votante Quota % su Capitale Ordinario
Dichiarante ovvero
soggetto posto al
vertice della catena
partecipativa
Denominazione Titolo di
Possesso
Quota
%
di cui Senza Voto di cui Senza Voto
il Voto Spetta a Quota il Voto Spetta a
Quota
%
Soggetto Quota % % Quota
%
Soggetto Quota %
DAMA SRL Proprieta' 16.663 0.000 16.663 0.000
CDR REPLAY SRL Totale 16.663 0.000 16.663 0.000
Totale 16.663 0.000 16.663 0.000
BINI GIANNA Proprieta' 11.816 0.000 11.816 0.000
BINI GIANNA Totale 11.816 0.000 11.816 0.000
Totale 11.816 0.000 11.816 0.000
ZUCCHI VERA ZUCCHI VERA Proprieta' 5.673 0.000 5.673 0.000
Totale 5.673 0.000 5.673 0.000
Totale 5.673 0.000 5.673 0.000
BORGOSESIA SPA IN BORGOSESIA SPA Proprieta' 19.914 19.914 19.914 19.914
LIQUIDAZIONE IN LIQUIDAZIONE Totale 19.914 19.914 19.914 19.914
Totale 19.914 19.914 19.914 19.914
BINI CRISTINA BINI CRISTINA Proprieta' 11.842 0.000 11.842 0.000
Totale 11.842 0.000 11.842 0.000
Totale 11.842 0.000 11.842 0.000
BINI GABRIELE Proprieta' 10.428 0.000 10.428 0.000
BINI GABRIELE Totale 10.428 0.000 10.428 0.000
Totale 10.428 0.000 10.428 0.000
BINI GIANNETTO BINI GIANNETTO Proprieta' 10.187 0.000 10.187 0.000
Totale 10.187 0.000 10.187 0.000
Totale 10.187 0.000 10.187 0.000

Fonte: http://www.consob.it/main/emittenti/societa_quotate/index.html

2.4 Titoli che conferiscono diritti speciali

Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo, né esistono soggetti titolari di poteri speciali.

2.5 Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo dell'esercizio del diritto di voto

Non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti che implichi l'esercizio diretto del diritto di voto da parte degli stessi.

2.6 Restrizioni al diritto di voto

Lo Statuto della Società non prevede l'emissione di azioni con restrizioni o limitazioni al diritto di voto. Salvo quanto indicato al successivo punto 2.7 in materia di accordi tra azionisti, con riferimento agli impegni assunti dai singoli azionisti, in via convenzionale, nei confronti di parti terze, la Società dà atto dell'esistenza di un contratto di pegno su azioni, stipulato dall'azionista Gianna Bini, titolare di n. 4.482.339, e la banca Monte dei Paschi di Siena.

In data 7 aprile 2014, la Sig.ra Gianna Bini e la banca Monte dei Paschi di Siena hanno sottoscritto accordo integrativo del sopra indicato contratto di pegno su azioni, stabilendo che, in deroga a quanto previsto dall'art. 2352 cc., il diritto di voto su tutte le azioni costituite in pegno spetti alla Sig.ra Gianna Bini medesima.

2.7 Accordi tra azionisti

Alla data della presente relazione, la Società dà atto dell'esistenza di un solo patto parasociale, stipulato tra gli azionisti (i) Gabriele Bini, (ii) Gianna Bini, (iii) Giannetto Bini e (iv) Vera Zucchi in data 9 dicembre 2013,successivamente emendato con accordo modificativo del 22 gennaio 2014, aggiornato al sopra menzionato accordo integrativo sottoscritto dalla Sig.ra Gianna Bini con la banca Monte dei Paschi di Siena ed infine emendato con accordo del 29 maggio 2015 che ha previsto l'adesione al patto della Sig.ra Cristina Bini.

In conformità al disposto dell'art. 123-bis, comma 3, del D.Lgs. 58/98, il patto ed i successivi emendamenti / aggiornamenti sono consultabili per estratto al seguente indirizzo: http://www.borgosesiaspa.com/patti-parasociali.

2.8 Clausole di CHANGE OF CONTROL

Non sussistono accordi o contratti che attribuiscono alle controparti della società il diritto di recesso nell'ipotesi di mutamento dell'azionista di controllo della stessa. Si segnala per altro che nell'ambito dei covenants pattuiti con riferimento al finanziamento in pool di 20 €/milioni accordato da Unicredit e Banca Popolare di Vicenza al Fondo Gioiello in liquidazione, promosso e gestito da Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione, sia esplicitamente previsto l'obbligo di richiedere ed ottenere dalla Banca Agente (Unicredit) l'autorizzazione al trasferimento della maggioranza del capitale della stessa Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione.

2.9 Deleghe all'aumento del capitale e autorizzazione all'acquisto di azioni proprie

La Società è stata posta in liquidazione volontaria con delibera dell'assemblea straordinaria del 20 novembre 2015.

Non sono previste deleghe in capo al Collegio dei Liquidatori ad aumentare il capitale sociale ai sensi dell'art. 2443 c.c.

Per quanto attiene alle azioni proprie, come già precedentemente comunicato, alla data della presente relazione, il numero delle azioni proprie è pari a n. 7.554.583.

2.10 Attività di direzione e coordinamento

Borgosesia S.p.A. in liquidazione è dotata di una propria autonomia organizzativa e decisionale, non risultando pertanto soggetta, ai sensi dell'articolo 2497 c.c. e seguenti, ad attività di direzione e coordinamento da parte di altra società o ente.

Borgosesia S.p.A. in liquidazione esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione. Tale società ha provveduto agli adempimenti pubblicitari previsti dall'art. 2497-bis c.c., indicando Borgosesia S.p.A. in liquidazione quale soggetto alla cui attività di direzione e coordinamento è soggetta.

Si precisa che:

  • le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera i) sono illustrate nella sezione della Relazione sulla remunerazione;

  • le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera l) sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Collegio dei Liquidatori.

3. COMPLIANCE (art. 123-bis comma 2, lettera a, TUF)

La presente Relazione riflette ed illustra la struttura di governo societario che la Società si è data, disponibile sul sito web di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Il Collegio dei Liquidatori, nella propria seduta del 14 aprile 2016 contestualmente al progetto di bilancio al 31 dicembre 2015 ha provveduto anche all'approvazione dell'annuale relazione sul sistema di "governo societario" della Società.

A mente delle disposizioni riportate dall'articolo 89 bis del Regolamento Emittenti, la relazione evidenzia:

a) l'adesione a ciascuna prescrizione del codice di comportamento (di seguito, Codice);

b) le motivazioni dell'eventuale inosservanza delle stesse;

c) le eventuali condotte tenute in luogo di quelle prescritte.

Borgosesia S.p.A. in liquidazione e le sue controllate aventi rilevanza strategica, per quanto concerne il Collegio dei Liquidatori, non sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell'Emittente.

4. COLLEGIO DEI LIQUIDATORI

4.1 Nomina e sostituzione

La Società è stata posta in liquidazione volontaria con delibera dell'assemblea straordinaria dei soci del 30 novembre 2015.

L'assemblea straordinaria ha deliberato di nominare, fino a revoca o dimissioni, un Collegio dei Liquidatori composto da due a quattro liquidatori nelle persone dei Sig.ri Rossella Tegliai, Giancarlo Cecchi, Nicola Rossi e Pier Ettore Olivetti Rason, quest'ultimo in qualità di Presidente del Collegio dei Liquidatori medesimo.

Nessuna previsione è stata deliberata per la loro sostituzione.

I Liquidatori nominati opereranno secondo il metodo collegiale ed in via congiunta tra loro secondo le disposizioni di legge e statutarie (art. 17 e 18) relative alle regole di funzionamento del Consiglio di Amministrazione (eccezion fatta per l'esecuzione di pagamenti sotto qualsiasi forma e precisamente: a) sino a concorrenza della somma di Euro 50.000,00 per i quali agiranno in via tra loro disgiunta e b) da Euro 50.000,00 sino a concorrenza di Euro 1.000.000,00 con firma congiunta di almeno due membri).

4.2 Composizione

L'Assemblea straordinaria dei soci di Borgosesia S.p.A. in liquidazione del 30 novembre 2015 ha deliberato di affidare la liquidazione della Società ad un Collegio dei Liquidatori composto da due a quattro membri, che opereranno secondo il metodo collegiale ed in via congiunta tra loro secondo le disposizioni di legge e statutarie (arrt. 17 e 18) relative alle regole di funzionamento del Consiglio di Amministrazione (eccezion fatta per l'esecuzione di pagamenti sotto qualsiasi forma e precisamente: a) sino a concorrenza della somma di Euro 50.000,00 per i quali agiranno in via tra loro disgiunta e b) da Euro 50.000,00 sino a concorrenza di Euro 1.000.000,00 con firma congiunta di almeno due membri).

I componenti del Collegio nominati dall'Assemblea straordinaria, come premesso, sono i sig.ri Rossella Tegliai, Giancarlo Cecchi, Nicola Rossi e Pier Ettore Olivetti Rason, quest'ultimo nominato quale Presidente del Collegio dei Liquidatori.

I Liquidatori hanno tutti i più ampi poteri necessari ed opportuni per consentire la liquidazione del patrimonio della Società e per compiere tutti gli atti utili a tal fine, ai sensi dell'art. 2489 c.c., e dunque tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione e più in generale tutti i poteri di cui all'art. 2487, lett. c, del Codice Civile, ivi compreso il potere di ricorrere agli strumenti previsti dalla Legge Fallimentare.

La rappresentanza legale della Società è attribuita al Presidente del Collegio dei Liquidatori ed ai Liquidatori delegati nei limiti delle deleghe ad essi attribuite.

In data 11 gennaio 2016, il Collegio dei Liquidatori ha deliberato di attribuire ai singoli membri del Collegio medesimo tutti i poteri per la gestione della Società, fermo il limite di spesa pari ad Euro 50.000,00 per l'esecuzione di pagamenti sotto qualsiasi forma, nonché il limite di spesa da Euro 50.000,00 ad Euro 1.000.000,00 per l'esecuzione di pagamenti sotto qualsiasi forma per i quali è necessaria la firma congiunta di almeno due membri. In particolare, i singoli membri del Collegio dei Liquidatori entro i limiti di cui sopra stabiliti dall'Assemblea straordinaria hanno i seguenti poteri in materia di:

(i) compravendita di partecipazioni sociali;

(ii) compravendita e/o permuta di beni immobili e di diritti reali immobiliari;

(iii) concessione di garanzie reali, avalli, pegni ed ipoteche a favore di terzi;

(iv) rilascio procure;

(v) rilascio deleghe in assemblee di società partecipate;

(vi) gestione personale (assunzioni, licenziamenti e cessione dei contratti di lavoro);

(vii) transazioni e adesioni fiscali, civili e giudiziarie;

(viii) chiedere a terzi in nome e per conto della Società nuovi fidi, aperture di credito, finanziamenti e mutui in genere;

(ix) stipulare contratti che abbiano ad oggetto operazioni di copertura del rischio utilizzando strumenti finanziari;

  • (x) cessione dell'unica azienda e/o di un ramo di essa;
  • (xi) stipula di contratti di finanziamento e mutui attivi;

(xiii) stipula di qualunque atto che contenga impegni pluriennali per la Società nei limiti della capacità di spesa stabiliti al momento delle nomina dall'Assemblea degli azionisti del 30/11/2015.

Alla data del 31.12.2015, la composizione del Collegio dei Liquidatori era la seguente:

Nome e cognome Carica Data di nomina
Pier Ettore Olivetti Rason Presidente Collegio dei Liquidatori 30 novembre 2015
Rossella Tegliai Liquidatore 30 novembre 2015
Nicola Rossi Liquidatore 30 novembre 2015
Giancarlo Cecchi Liquidatore 30 novembre 2015

Ai sensi dell'art. 144 decies del Regolamento Emittenti Consob di seguito si forniscono le informazioni relative alle caratteristiche personali e professionali di ciascun liquidatore in carica alla data della presente Relazione.

  • Pier Ettore Olivetti Rason, nato a Firenze, il 01 luglio 1973, riveste la carica di Presidente del Collegio dei Liquidatori.
  • Rossella Tegliai, nata a Firenze il 23 settembre 1961, riveste la carica di Liquidatore.
  • Nicola Rossi, nato a Castelnuovo Berardenga (SI) il 26 gennaio 1952, riveste la carica di Liquidatore.
  • Giancarlo Cecchi, nato a Prato il 26 agosto 1965, riveste la carica di Liquidatore.

Si indicano di seguito le cariche dei Liquidatori in società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni:

Consigliere Funzione Società
Olivetti Rason Pier Ettore
(*)
- -
Cecchi Giancarlo (*) - -
Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Delfino S.p.a.
Consigliere Delegato Dinamo S.r.l.
Amministratore Unico Lalux S.r.l.
Amministratore Unico Okatan S.r.l.
Rossi Nicola Consigliere Delegato Penelope S.p.A.
Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Realty S.r.l.
Consigliere Delegato Smartex S.r.l.
Liquidatore Smit Real Estate S.r.l. in liquidazione
Tegliai Rossella (*) - -
Liquidatore Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in
Liquidazione (***)
Amministratore Unico Anemos S.r.l.
Amministratore Unico Il Faro S.r.l.
Liquidatore Rondine S.r.l. in Liquidazione
Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Fase Realty S.r.l.
Amministratore Unico Giada S.r.l.
Amministratore Unico Proser S.r.l.
Colotto Fabio (**) Amministratore Unico Smeraldo S.r.l.
Amministratore Unico Nova Edil S.r.l.
Consigliere Delegato Realty S.r.l.
Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Solarisuno S.r.l.
Amministratore Unico F.L.P. S.r.l.
Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Bravo S.p.A.
Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Logistica Gioiello S.r.l. (****)
Giacometti (**)
Roberto
Sindaco Effettivo Emarc S.p.A.
Membro del Comitato di
Sorveglianza
Ferrero S.p.A.
Sindaco Effettivo J.D.S. S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale Musinet Engineering S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale NN Europe S.p.A.
Sindaco Effettivo Piemonte Merchandising S.r.l.
Baù Filippo Maria (*) - -

(*) in base alle comunicazioni ricevute dall'interessato lo stesso non ricopre cariche per cui esiste l'obbligo di informazione.

(**) cariche ricoperte nel corso del mandato terminato in data 30/11/15

(****) carica ricoperta sino al 11/12/15 data dimissioni

(****) carica ricoperta sino al 07/10/15 data di chiusura della Società

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN CARICA FINO AL 30 NOVEMBRE 2015

Il Consiglio di Amministrazione che, a seguito dell'Assemblea straordinaria di scioglimento e messa in liquidazione, è decaduto era composto dai seguenti 4 membri:

nome e cognome carica data di nomina data cessazione
FABIO COLOTTO Presidente
ed
Amministratore
Delegato
09/06/2015 (già in carica da
precedente nomina del
09/09/2012)
01/12/2015
Amministratore
ROSSELLA TEGLIAI
Delegato
09/06/2015 01/12/2015
Amministratore
ROBERTO GIACOMETTI
Indipendente
09/06/2015 (già in carica da
precedente nomina del
09/09/2012)
01/12/2015

4.3 Ruolo del Collegio dei Liquidatori

La gestione della Società spetta esclusivamente al Collegio dei Liquidatori che compie le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale.

L'Assemblea straordinaria del 30 novembre 2015 ha stabilito che il Collegio dei Liquidatori opererà secondo il metodo collegiale ed in via congiunta fra loro, secondo le disposizioni di legge e statutarie (arrt. 17 e 18) relative alle regole di funzionamento del Consiglio di Amministrazione (eccezion fatta per l'esecuzione di pagamenti sotto qualsiasi forma e precisamente: a) sino a concorrenza della somma di Euro 50.000,00 per i quali agiranno in via tra loro disgiunta e b) da Euro 50.000,00 sino a concorrenza di Euro 1.000.000,00 con firma congiunta di almeno due membri).

L'Assemblea straordinaria dei soci ha conferito al Collegio dei Liquidatori tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della Società, ivi incluso quello di (i) ricorrere agli strumenti previsti dalla Legge Fallimentare; (ii) affittare l'azienda o rami di essa; (iii) cedere l'azienda o rami di essa ovvero anche singoli beni o diritti o blocchi di essi; (iv) esercitare provvisoriamente l'azienda o anche singoli rami di essa in funzione del miglior realizzo; (v) fare transazioni e compromessi, nel miglior interesse del ceto creditorio e dei livelli occupazionali e nel pieno rispetto delle migliori prassi di mercato.

Con riferimento all'obbligo di informativa sul numero di riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Liquidatori nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, si riporta quanto segue:

Numero di riunioni del Collegio dei Liquidatori tenutesi nell'esercizio: 2
Olivetti Rason Pier Ettore 1 50%
Cecchi Giancarlo 2 100%
Rossi Nicola 2 100%
Tegliai Rossella 2 100%
Numero di riunioni del Consiglio di Amministrazione tenutesi nell'esercizio: 12
Consigliere Numero presenze Percentuale di
presenza
Colotto Fabio (*) 12 100%
Rossi Nicola (**) 4 100%
Tegliai Rossella (*) 8 100%
Giacometti Roberto (*) 10 83%
Baù Filippo Maria (**) 3 75%

(*) termine incarico 01/12/15, il numero presenze e la relativa percentuale sono calcolate sino a tale data.

(**) termine incarico 09/06/15, il numero presenze e la relativa percentuale sono calcolate sino a tale data.

La durata media delle sedute consiliari è risultata pari a 1 ora e 30 minuti, ed a queste non hanno partecipato soggetti esterni al Consiglio ad eccezione del Dirigente Preposto e dei consulenti dello Studio professionale associato a Baker & McKenzie.

Per l'esercizio in corso sono stimabili nr. 18 riunioni del collegio dei liquidatori di cui nr. 6 già tenute alla data del presente documento.

In data 11 gennaio 2016, il Collegio dei Liquidatori ha aggiornato il calendario degli eventi societari e provveduto a diffondere il conseguente comunicato stampa prevedendo l'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti del bilancio di esercizio di Borgosesia S.p.A. in liquidazione e del bilancio consolidato del Gruppo Borgosesia entro il termine di 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale.

In data 30 marzo 2016, il Collegio dei Liquidatori ha aggiornato il calendario degli eventi societari, avvalendosi (i) della proroga per la approvazione al progetto di bilancio di esercizio di Borgosesia S.p.A. in liquidazione e del progetto di bilancio consolidato del Gruppo Borgosesia; (ii) del diritto a non procedere alla predisposizione dei rendiconti intermedi di gestione in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 25/2016 e (iii) della modifica dei termini per la pubblicazione delle relazioni finanziarie semestrali in ossequio a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 25/2016.

Il calendario finanziario è disponibile sul sito di Borgosesia S.p.A. in liquidazione. I suoi aggiornamenti verranno resi noti tempestivamente con specifici comunicati stampa.

Ai sensi dell'art. 17 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione (leggi Collegio dei Liquidatori) si raduna ogni qualvolta il Presidente o chi lo sostituisce lo giudichi necessario, oppure su domanda scritta di un terzo dei suoi componenti.

Anche il Collegio Sindacale o un membro dello stesso può, previa comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione (leggi Collegio dei Liquidatori) convocare il Consiglio di Amministrazione (leggi Collegio dei Liquidatori).

La convocazione è fatta con mezzo ritenuto opportuno, ma comunque tale da garantire la ricezione da parte di ciascun membro del Consiglio (leggi Collegio dei Liquidatori) e di ciascun Sindaco Effettivo, almeno 5 giorni prima di quello fissato per l'adunanza o, in caso di urgenza, almeno un giorno libero prima.

Le sedute del Consiglio di Amministrazione (leggi Collegio dei Liquidatori) possono essere tenute anche fuori dalla sede sociale purché in Italia.

E' ammessa la possibilità che le riunioni del Consiglio di Amministrazione (leggi Collegio dei Liquidatori) si tengano per video/audio conferenza, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati, sia loro consentito di seguire la discussione ed intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati esprimendo in forma palese il proprio voto nei casi in cui si proceda a votazione nonché sia ad essi consentito di poter visionare o ricevere documentazione e di poterne trasmettere.

Ulteriori informazioni relative al Collegio dei Liquidatori

La rappresentanza della Società, di fronte a terzi ed in giudizio, spetta al Presidente e ai liquidatori delegati nei limiti delle deleghe ad essi attribuite.

4.4 Organi delegati

Il Collegio dei Liquidatori nella riunione dell'11 gennaio 2016 ha deliberato di:

(i) attribuire ai singoli membri del Collegio medesimo tutti i poteri per la gestione della Società, fermo il limite di spesa pari ad Euro 50.000,00 per l'esecuzione di pagamenti sotto qualsiasi forma, nonché il limite di spesa da Euro 50.000,00 ad Euro 1.000.000,00 per l'esecuzione di pagamenti sotto qualsiasi forma per i quali è necessaria la firma congiunta di almeno due membri. In particolare, i singoli membri del Collegio dei Liquidatori entro i limiti di cui sopra stabiliti dall'Assemblea straordinaria hanno i seguenti poteri in materia di a) compravendita di partecipazioni sociali; b) compravendita e/o permuta di beni immobili e di diritti reali immobiliari; c) concessione di garanzie reali, avalli, pegni ed ipoteche a favore di terzi; d) rilascio procure; e) rilascio deleghe in assemblee di società partecipate; f) gestione personale (assunzioni, licenziamenti e cessione dei contratti di lavoro); g) transazioni e adesioni fiscali, civili e giudiziarie; h) chiedere a terzi in nome e per conto della Società nuovi fidi, aperture di credito, finanziamenti e mutui in genere; i) stipulare contratti che abbiano ad oggetto operazioni di copertura del rischio utilizzando strumenti finanziari; l) cessione dell'unica azienda e/o di un ramo di essa; m) stipula di contratti di finanziamento e mutui attivi; n) stipula di qualunque atto che contenga impegni pluriennali per la Società nei limiti della capacità di spesa stabiliti al momento delle nomina dall'Assemblea degli azionisti del 30/11/2015;

(ii) delegare il Presidente del Collegio dei Liquidatori, Pier Ettore Olivetti Rason, alla gestione dei rapporti con gli azionisti.

4.5 Altri consiglieri esecutivi

Si rinvia al precedente Par. 4.4.

4.6 Liquidatori indipendenti

Il Collegio dei Liquidatori in data 21.12.2015 ha proceduto ad accertare il possesso dei requisiti di indipendenza del Presidente del Collegio dei Liquidatori, Pier Ettore Olivetti Rason.

4.7 Lead independent director

Non applicabile.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

I Liquidatori e i sindaci sono tenuti a mantenere riservati i documenti e le informazioni acquisite nello svolgimento dei loro compiti e a rispettare la procedura adottata dall'emittente per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di tali documenti ed informazioni.

La normativa vigente in materia di informativa al mercato impone la comunicazione all'organo di controllo dei mercati finanziari ed al pubblico delle informazioni che riguardano Borgosesia S.p.A. in liquidazione e le società da essa controllate.

A tal fine il Consiglio di Amministrazione aveva adottato nell'ambito del gruppo una procedura avente l'obiettivo di definire le modalità operative di gestione e trattamento di tutte le informazioni di natura riservata, ponendo particolare attenzione alle modalità di comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti il Gruppo, nonché di definire gli obblighi e le responsabilità dei soggetti coinvolti. Tale procedura è tuttora vigente e periodicamente aggiornata.

La procedura è inoltre finalizzata a preservare la segretezza delle informazioni riservate, assicurando nel contempo che la comunicazione al pubblico di informazioni privilegiate sia effettuata in maniera corretta, completa, equa e tempestiva.

La procedura di cui sopra è stata adottata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 17 marzo 2008.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO

La Società ad oggi non ha istituito comitati interni.

7. COMITATO PER LE NOMINE

Non istituito.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Non istituito.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'art. 123 - ter TUF, disponibile sul sito internet www.borgosesia.com (sezione Corporate Governance).

10. COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

Non istituito.

11. SISTEMA PER IL CONTROLLO INTERNO

11.1 Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria ai sensi dell'art. 123-bis, comma 2, lett. b), TUF

1) Premessa

Il sistema di controllo interno è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, anche attraverso un adeguato e organico processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.

Un efficace sistema di controllo interno contribuisce a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informazione finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti.

Il Collegio dei Liquidatori di Borgosesia S.p.A. in liquidazione esercita le proprie funzioni relative al sistema di controllo interno, per quanto rilevante e applicabile rispetto alle dimensioni ed attività del Gruppo, tenendo in adeguata considerazione i modelli di riferimento e le best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale.

2) Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

a) Fasi del Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria:

a1) Il Gruppo Borgosesia implementa e mantiene aggiornato un complesso di procedure amministrative e contabili tali da garantire al sistema di controllo interno sul reporting finanziario un adeguato livello di affidabilità. Tale sistema comprende procedure in grado di assicurare un efficiente sistema di scambio di dati tra la Capogruppo e le proprie controllate. Sostanzialmente, ci si riferisce a due principali tipologie: la normativa sull'applicazione dei principi contabili di riferimento e le procedure che regolano il processo di predisposizione del Bilancio Consolidato e delle situazioni contabili periodiche.

a2) Il Gruppo monitora sia il perimetro delle entità sia i processi che si possono considerare "rilevanti" in termini di potenziale impatto sull'informativa finanziaria.

L'approccio è quello di concentrare l'attività di controllo sulle società di maggior rischio e rilevanza per il gruppo e sui processi critici ovvero sui rischi di errore significativi ai fini dell'informativa finanziaria, delle componenti del bilancio e dei documenti informativi collegati.

Visti i settori di appartenenza e il tipo di attività svolte dall'emittente e dalle sue controllate, la mappatura dei rischi ha identificato nelle attività svolte dalla Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione il comparto su cui concentrare maggiormente il sistema di controllo sui processi e sotto-processi interni ed esterni.

a3) Identificazione e valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati.

Con riferimento a Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione, identificata come comparto su cui concentrare maggiormente il sistema di controllo, i rischi rilevanti, identificati con il processo di risk assessment, richiedono l'individuazione e la valutazione di specifici controlli ("controlli chiave") che ne garantiscano la "copertura", limitando così il rischio di un potenziale errore rilevante sul Reporting Finanziario. A tale riguardo, si segnalano sulla Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione le principali fattispecie di controlli:

  • controlli che operano a livello di società quali assegnazione di responsabilità, poteri e deleghe, separazione dei compiti e assegnazione di privilegi e di diritti di accesso alle applicazioni informatiche;
  • controlli che operano a livello di processo quali il rilascio di autorizzazioni, l'effettuazione di riconciliazioni, lo svolgimento di verifiche di coerenza, ecc. In questa categoria sono ricompresi i controlli riferiti ai processi operativi nonché quelli sui processi di chiusura contabile. Tali controlli possono essere di tipo

"preventive" con l'obiettivo di prevenire il verificarsi di anomalie o frodi che potrebbero causare errori nel financial reporting ovvero di tipo "detective" con l'obiettivo di rilevare anomalie o frodi che si sono già verificati. Detti controlli possono avere una connotazione "manuale" od "automatica" quali ad esempio i controlli applicativi che fanno riferimento alle caratteristiche tecniche e di parametrazione dei sistemi informativi a supporto del business.

La verifica sull'efficacia del disegno e sull'effettiva operatività dei controlli chiave è focalizzata sulle aree di maggior rischio ed è effettuata anche da parte di strutture dedicate nell'ambito delle società controllate (si faccia riferimento alle specifiche strutture di Borgosesia SGR in liquidazione e dei Fondi da essa gestiti, anch'essi in liquidazione).

La valutazione dei controlli, svolti con particolare riferimento ai rischi ed alle aree di rischio può comportare l'individuazione di controlli compensativi, azioni correttive o piani di miglioramento.

I risultati di tali attività di monitoraggio effettuate da Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione sono periodicamente sottoposti all'esame del Collegio dei Liquidatori della Società.

b) Ruoli e Funzioni:

Il Collegio dei Liquidatori valuta l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria rispetto alle caratteristiche dell'impresa.

In particolare, il Collegio dei Liquidatori:

  • a) definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno, in modo che i principali rischi afferenti all'emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa;
  • b) individua un preposto incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno;
  • c) valuta, con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno;
  • d) descrive, nella relazione sul governo societario, gli elementi essenziali del sistema di controllo interno, esprimendo la propria valutazione sull'adeguatezza complessiva dello stesso;
  • e) cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'emittente e dalle sue controllate;
  • f) si occupa dell'adattamento del sistema di controllo interno alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.

Il Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sull'informativa finanziaria è governato dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili-societari, il quale, nominato dal Consiglio di Amministrazione (ora Collegio dei Liquidatori) è responsabile di progettare ed implementare il Modello di Controllo Contabile e Amministrativo, nonché di valutarne l'applicazione, rilasciando un'attestazione relativa al bilancio semestrale ed annuale, anche consolidato.

Il Dirigente Preposto è inoltre responsabile di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio e consolidato e di fornire alle Società controllate, considerate come rilevanti nell'ambito della predisposizione dell'informativa consolidata di Gruppo, linee guida per lo svolgimento di opportune attività di valutazione del proprio Sistema di Controllo Contabile. Nell'espletare le proprie mansioni il Dirigente Preposto instaura un reciproco scambio di informazioni con il Collegio dei Liquidatori e con il Collegio Sindacale.

11.2 Amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno

Il Consiglio di amministrazione (leggi Collegio dei Liquidatori), stante le dimensioni della Società, ha ritenuto di non individuare un amministratore (leggi liquidatore) esecutivo incaricato di sovraintendere al sistema di controllo interno.

11.3 Preposto al controllo interno

Il Consiglio di Amministrazione (leggi Collegio dei Liquidatori) di Borgosesia Spa in liquidazione ha preposto al controllo interno il Dirigente di cui all'articolo 154 bis TUF, Dott. Alessandro Becheri soggetto esterno all'emittente dotato di adeguati requisiti di professionalità ed indipendenza.

Il preposto al controllo interno così nominato:

  • a) é incaricato di verificare che il sistema di controllo interno sia sempre adeguato, pienamente operativo e funzionante;
  • b) non é responsabile di alcuna area operativa e non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative, ivi inclusa l'area amministrazione e finanza;
  • c) ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico;
  • d) dispone di mezzi adeguati allo svolgimento della funzione loro assegnata;
  • e) riferisce del suo operato al Collegio dei Liquidatori ed al Collegio Sindacale e, ove individuato, riferisce anche al liquidatore incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno. In particolare, riferisce circa le modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento ed esprime la sua valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno a conseguire un accettabile profilo di rischio complessivo.

11.4 Modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001

La Società e le società controllate aventi rilevanza strategica non hanno ritenuto allo stato attuale di adottare tali modelli organizzativi.

11.5 Società di revisione

L'Assemblea degli Azionisti del 26 gennaio 2008 ha deliberato il conferimento dell'incarico per la revisione contabile del Bilancio della Società e del Gruppo, nonché per la revisione contabile limitata della Relazione semestrale, per il periodo 2008-2015 a favore di Deloitte & Touche S.p.A.

11.6 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili

Dirigente preposto alla redazione dei documenti societari è il Dott. Alessandro Becheri, la cui posizione all'interno della società è di consulente senza alcun vincolo di subordinazione, nominato dal Consiglio di Amministrazione (ora Collegio dei Liquidatori) in data 23 luglio 2013. Iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Prato dal 1991 e Revisore Contabile dal 1995, svolge l'attività di commercialista e di sindaco per diverse società ed enti a partecipazione pubblica.

Nello svolgimento del proprio incarico il Dirigente Preposto dispone di adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti, ha accesso a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico e può disporre della collaborazione fattiva del personale dipendente del Gruppo. Ai sensi dell'art. 15 dello Statuto Sociale ed in conformità all'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 il Dirigente Preposto è tenuto a predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la preparazione dei Bilanci di Esercizio (Bilanci separati) e, ove previsto, del Bilancio Consolidato, nonché di ogni altra comunicazione finanziaria.

Il Dirigente Preposto, unitamente agli organi amministrativi delegati, rilascia apposita attestazione ai sensi dell'art. 154-bis del TUF allegata ad ogni Bilancio Separato o Consolidato e nelle altre comunicazioni di carattere finanziario, in conformità alle previsione di legge e regolamentari.

Il Dirigente preposto riferisce periodicamente al Collegio dei Liquidatori ed al Collegio Sindacale in merito alle modalità di svolgimento del processo di valutazione del sistema di controllo interno nonché ai risultati delle valutazioni effettuate a supporto delle attestazioni rilasciate.

Il Collegio dei Liquidatori esamina il contenuto delle dichiarazioni / attestazioni di legge presentate dal Dirigente preposto a corredo dei corrispondenti documenti contabili (bilancio separato e bilancio consolidato annuali, bilancio consolidato semestrale abbreviato, resoconti intermedi di gestione), assumendo le determinazioni di competenza e autorizzando la pubblicazione dei documenti stessi.

In relazione ai compiti lui spettanti, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari assume la medesima responsabilità prevista dalla legge per gli Amministratori (leggi Liquidatori), salve le azioni esercitabili in base al rapporto di lavoro con la società.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI /LIQUIDATORI, OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ED UTILIZZO DI ESPERTI INDIPENDENTI

Il Consiglio di Amministrazione (leggi il Collegio dei Liquidatori) adotta misure volte ad assicurare che le operazioni nelle quali un amministratore (leggi liquidatore) sia portatore di un interesse, per conto proprio o di terzi, e quelle poste in essere con parti correlate vengano compiute in modo trasparente e rispettando criteri di correttezza sostanziale e procedurale così come disposto dalla "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate" approvata dallo stesso Consiglio di Amministrazione in data 30 novembre 2010, come successivamente aggiornata.

Il Consiglio di Amministrazione (leggi il Collegio dei Liquidatori) adotta soluzioni operative idonee ad agevolare l'individuazione ed una adeguata gestione delle situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi.

Il Consiglio di Amministrazione (leggi il Collegio dei Liquidatori) - sentito il Dirigente preposto - stabilisce le modalità di approvazione e di esecuzione delle operazioni poste in essere dall'emittente, o dalle sue controllate, con parti correlate. Definisce, in particolare, le specifiche operazioni (ovvero determina i criteri per individuare le operazioni) che debbono essere approvate previo parere del Dirigente preposto - e/o con l'assistenza di esperti indipendenti.

Inoltre, in ottemperanza alla comunicazione emanata dalla Banca d'Italia e dalla Consob il 29 luglio 2010 e pubblicata sulla gazzetta ufficiale in data 25 agosto 2010, il Gruppo Borgosesia, in particolare in relazione alle attività della controllata Borgosesia Gestione SGR S.p.A. in liquidazione, ha provveduto a definire politiche, regole e procedure complete e trasparenti relativamente all'utilizzo di esperti indipendenti aventi i requisiti stabiliti dal D.M. n. 228/1999, come successivamente modificato.

Gli esperti indipendenti intervengono normalmente nel processo di valutazione del portafoglio immobiliare dei fondi gestiti da Borgosesia SGR Spa in sede:

  • di valutazione periodica degli investimenti immobiliari in essere;
  • di cessione dei beni, nel quale caso rilasciano un giudizio di congruità in ordine a prezzo di cessione di ogni bene immobile e partecipazione in società immobiliare, corredato da una relazione analitica contenente i criteri seguiti e la rispondenza in base alla normativa vigente;
  • di valutazione periodica dei patrimoni dei Fondi gestiti da parte della SGR;
  • di conferimento di beni sia in fase di sottoscrizione iniziale che di riapertura del periodo di sottoscrizione delle quote del Fondo;
  • di acquisto e cessione di beni in conflitto di interesse;
  • di rilascio del parere di compatibilità e redditività ove previsto dal DM 228/99come successivamente modificato e dalla procedura di Borgosesia Gestioni SGR.

Il Gruppo, con particolare riferimento alla società controllata Borgosesia SGR in liquidazione, ha definito i criteri di selezione e nomina (di cui all'art. 17, comma 10 del DM 228/1999, come successivamente modificato) dell'esperto indipendente, assicurandosi che l'affidamento dell'incarico non pregiudichi in alcun modo l'indipendenza dell'incaricato e non comporti il sorgere di possibili conflitti di interesse.

13. SINDACI

La nomina dei sindaci avviene secondo un procedimento trasparente. Esso garantisce, tra l'altro, tempestiva e adeguata informazione sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati alla carica.

I sindaci agiscono con autonomia ed indipendenza anche nei confronti degli azionisti che li hanno eletti.

L'emittente predispone le misure atte a garantire un efficace svolgimento dei compiti propri del Collegio Sindacale.

Le liste di candidati alla carica di sindaco, accompagnate da un'esauriente informativa riguardante le caratteristiche personali e professionali dei candidati, sono depositate presso la sede sociale, sulla base del vigente statuto, almeno venticinque giorni prima della data prevista per l'assemblea. Le liste, corredate dalle informazioni sulle caratteristiche dei candidati, sono tempestivamente pubblicate attraverso il sito internet dell'emittente.

I sindaci sono scelti tra persone che possono essere qualificate come indipendenti anche in base ai criteri previsti dal presente Codice con riferimento agli amministratori. Il collegio verifica il rispetto di detti criteri dopo la nomina e successivamente con cadenza annuale, esponendo l'esito di tale verifica nella relazione sul governo societario.

I sindaci accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario.

Il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'emittente informa tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il presidente del Collegio dei Liquidatori circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.

Il collegio sindacale vigila sull'indipendenza della società di revisione, verificando tanto il rispetto delle disposizioni normative in materia, quanto la natura e l'entità dei servizi diversi dal controllo contabile prestati all'emittente ed alle sue controllate da parte della stessa società di revisione e delle entità appartenenti alla rete della medesima.

Nell'ambito delle proprie attività i sindaci possono chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative od operazioni aziendali.

Il collegio sindacale e il comitato per il controllo interno, ove istituito, o, in difetto, il Dirigente preposto, si scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti.

Si riporta di seguito la composizione del Collegio sindacale, il numero di riunioni del Collegio Sindacale e la relativa percentuale di partecipazione di ogni sindaco.

Numero di riunioni tenutesi nell'esercizio: 14
Sindaco Numero presenze Percentuale di
presenza
Nadasi Alessandro (Presidente) 14 100%
Barni Stefano Mauro 14 100%
Sanesi Silvia 14 100%

Si precisa inoltre che nel corso dell'anno si sono tenute n. 4 verifiche sindacali a cui hanno partecipato tutti i membri dell'organo di controllo, e che tutti i componenti l'organo di controllo sono giudicati indipendenti.

In conformità alle disposizioni di cui all'articolo 144 decies del Regolamento Emittenti Consob, in allegato si riportano (i) i curricula di ciascun sindaco effettivo e supplente nonché (ii) copia delle liste, presentate dagli azionisti di maggioranza, in forza delle quali gli stessi sono stati eletti e dei documenti ad esse allegati.

14. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

Borgosesia S.p.A. in liquidazione promuove iniziative volte a favorire la partecipazione più ampia possibile degli azionisti alle assemblee e a rendere agevole l'esercizio dei diritti dei soci.

In particolare, il Collegio dei Liquidatori si adopera per instaurare un dialogo continuativo con gli azionisti fondato sulla comprensione dei reciproci ruoli.

Il Collegio dei Liquidatori si adopera per rendere tempestivo e agevole l'accesso alle informazioni concernenti l'emittente che rivestono rilievo per i propri azionisti, in modo da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti. A tal fine l'emittente istituisce un'apposita sezione nell'ambito del proprio sito internet, facilmente individuabile ed accessibile, nella quale sono messe a disposizione le predette informazioni, con particolare riferimento alle modalità previste per la partecipazione e l'esercizio del diritto di voto in assemblea, nonché alla documentazione relativa agli argomenti posti all'ordine del giorno, ivi incluse le liste di candidati alle cariche di sindaco con l'indicazione delle relative caratteristiche personali e professionali.

Il Collegio dei Liquidatori nella riunione del giorno 11 gennaio 2016 ha delegato il Presidente Pier Ettore Olivetti Rason alla gestione dei rapporti con gli azionisti.

15. ASSEMBLEE

Il Collegio dei Liquidatori si adopera per ridurre i vincoli e gli adempimenti che rendano difficoltoso od oneroso l'intervento in assemblea e l'esercizio del diritto di voto da parte degli azionisti.

Alle assemblee, di norma, partecipano tutti i Liquidatori. Le assemblee sono occasione anche per la comunicazione agli azionisti di informazioni sull'emittente, nel rispetto della disciplina sulle informazioni privilegiate. In particolare, il Collegio dei Liquidatori riferisce in assemblea sull'attività svolta e programmata e si adopera per assicurare agli azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi possano assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare.

Sulla base del vigente statuto:

  • hanno diritto di partecipare all'Assemblea gli azionisti per i quali sia pervenuta alla società la prescritta comunicazione da parte degli intermediari autorizzati ai sensi della disciplina legislativa e regolamentare pro tempore vigente;
  • la comunicazione di convocazione avviene tramite pubblicazione nel sito internet della società nonché con le altre modalità previste nei regolamenti emanati ai sensi dell'art. 113 ter, comma 3 del D.Lgs 58/98.

La Società non ha ritenuto di proporre alla approvazione dell'assemblea un regolamento che disciplini lo svolgimento delle riunioni dell'Assemblea alla luce dell'ordinato svolgimento delle stesse e del relativo dibattito assembleare.

Il Collegio dei Liquidatori, in caso di variazioni significative nella capitalizzazione di mercato delle azioni dell'emittente o nella composizione della sua compagine sociale, valuta l'opportunità di proporre all'assemblea modifiche dello statuto in merito alle percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze.

La società rende disponibile tramite il proprio sito Internet la documentazione che regolamenta lo svolgimento delle deliberazioni assembleari (www. Borgosesiaspa.com, sezione "investor relations" - corporate governance).

16. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

La Società non applica ulteriori pratiche di governo societario otre quelle in precedenza descritte.

17. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

A far data dalla chiusura dell'esercizio, non si sono verificati cambiamenti di "corporate governance" diversi da quanto già illustrato in merito alla messa in liquidazione della Società.

ALLEGATO 1 – VERBALE DI CONSEGNA DEI LIBRI SOCIALI, DELLA SITUAZIONE DEI CONTI ALLA DATA DI EFFETTO DELLO SCIOGLIMENTO E DEL RENDICONTO SULLA GESTIONE RELATIVO AL PERIODO SUCCESSIVO ALL'ULTIMO BILANCIO APPROVATO

VERBALE DEL COLLEGIO DEI LIQUIDATORI DI BORGOSESIA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE

Il giorno 11 gennaio 2016, alle ore 11.00, presso la sede legale di Borgosesia S.p.A. in liquidazione (la "Società") in Prato, Via dei Fossi 14/C, si è tenuta la nunione del Collegio dei Liquidatori, per discutere e deliberare sul seguente

1

ORDINE DEL GIORNO:

  • 1) Consegna dei libri sociali, della situazione dei confi alla data di effetto dello scioglimento e il rendiconto sulla gestione relativo al periodo successivo all'ultimo bilancio approvato;
  • Indicazioni nomina componenti del collegio dei liquidatori della 2) società Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione ed istruzioni di voto;
  • 3) ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Attribuzione deleghe e poteri ai liquidatori;
  • Varie ed eventuali. 4)

Sono presenti:

  • per il Collegio dei Liquidatori i signori Prof Avv. Pier Ettore Olivetti Rason, Rag. Giancarlo Cecchi, Rag, Nicola Rossi e Rag. Rossella Tegliai;
  • per il Collegio Sindacale i dott.ri Alessandro Nadasi, Silvia Sanesi e Stefano Mauro Barni:
  • infine si dà atto della presenza del dott. Fabio Colotto, in qualità ﺍ di Presidente del Consiglio di Amministrazione uscente della Società, del dott. Alessandro Becheri, in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché, in audio-conferenza, del dotf. Roberto Giacometti, in qualità di Consigliere di Amministrazione uscente, e del dott. Luigi Rizzi, dello Studio Professionale Associato a Baker & McKenzie, in qualità di consulente legale della Società.

Su designazione dei presenti, assume la Presidenza il Prof Avv. Pier Ettore Olivetti Rason, il quale chiama a fungere da segretario il Rag. Giancarlo Cecchi, che accetta.

Il Presidente, dopo aver constatato che la riunione è stata regolarmente convocata ed aver accertato che tutti i partecipanti sono stati identificati e sono in condizione di seguire la discussione, dichiara la riunione validamente costituita e atta a deliberare sul sopraindicato ordine del giorno ai sensi dell'articolo 17 dello Statuto, applicabile mutatis mutandis.

Passando alla trattazione del primo punto all'ordine del giorno, la Rag. Tegliai segnala ai presenti che, a seguito dell'a dell'iberazione dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 30/11/15 che ha approvato la messa in liquidazione della Società e la nomina di un Collegio dei Liquidatori, per effetto dell'iscrizione del verbale di tale Assemblea presso il Registro delle Imprese, avvenuta in data 02/12/15, dalla data di tale iscrizione, ai sensi dell'art. 2487 bis c.c., gli amministratori sono cessati dalla loro carica e, conseguentemente, devono consegnare al Collegio dei Liquidatori i libri sociali, una situazione dei conti alla data dello scioglimento ed un rendiconto sulla loro gestione relativa al periodo successivo all'ultimo bilancio approvato.

La Rag. Tegliai cede, quindi, la parola al dott. Colotto in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione uscente della Società, il quale fa presente agli intervenuti che i libri sociali sono conservati presso la sede della Società e che la situazione dei confi ed il rendiconto iferifi al bilancio civilistico della Società erano già pronti per la consegna ai liquidatori alla data del 30/12/2015, ma non sono stati consegnati in tale data in quanto non erano ancora pervenuti alcuni chiarimenti richiesti all'Autorità di Vigilanza e a Borsa Italiana. A seguito dell'acquisizione degli stessi chiarimenti in data 08/01/2016, il dott. Fabio Colotto, per conto del Consiglio di Amministrazione uscente della Società, procede alla consegna della situazione dei conti, di tutti i libri sociali presenti presso la sede nonché del rendiconto sulla gestione relativo al periodo successivo all'ultimo bilancio approvato e fino alla data di effetto della nomina dei liguidatori (2 dicembre 2015).

La situazione contabile viene riportata in allegato "A" ed il rendiconto viene riportato in allegato "B" al presente verbale, il quale viene controfirmato dal Presidente del cessato Consiglio di Amministrazione e dal Presidente del Collegio dei Liquidatori della Società. Di quanto precede viene dato atto nel presente verbale.

Il Presidente ringrazia il dott. Colotto e il dott. Giacometti per l'opera svolta a favore della Società e, per motivi organizzativi, chiede ai presenti il consenso di sospendere momentaneamente i lavori della presente riunione per la stesura e sottoscrizione del presente verbale. Il Collegio dei Liquidatori, all'unanimità, acconsente e, pertanto, la riunione viene sospesa alle ore 12.15.

Il Presidente (Pier Ettore Olivetti Rason)

Per il Consiglio di Amministrazione uscente

ALLEGATO 2 – SITUAZIONE DEI CONTI ALLA DATA DI EFFETTO DELLO SCIOGLIMENTO

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Bilancio di esercizio al _1/12/15

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BORGOSESIA Importi in EURO

Bilancio di esercizio al _1/12/15

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per la produzion Trasporti per forniture
Alberghi e Ristoranti Abbuoni e sconti attivi Servitelef.teleg.telex
Canoni di assistenza materiale vario Consulenze consolidato Costi della produzione Oneri c/riaddebito Consulenze Notarili Elaborazioni paghe Consulenze tecniche Gas, metano, acqua Servizi commerciali Consulenze Legali Servizi industriali Energia elettrica Spese di viaggio Costi per servizi Consulenze CED Home banking 대책부 부분 프로 Acquisti Acquisti Acquistii 001812 003200 003600 003400 003820 0669900 로마트로드트로드 마리크 바로 12 10 06 ONUBOO 10 2335 02 09 04 02 04 05 07 01 03 04 06 01 401010 401010 401030 401030 402020 401030 402020 402020 402020 402020 402020 402020 402020 402020 402020 402020 402030 402030 402030 402030 402030 402030 402040 402040 402040 0POGOP 402040 402040 402020 402030 402040 402040 402040 402040 402040 402040 402040

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​និង​ទំនង​នឹង​ដូច​នៅ​ជួយ​ដែល​នោះ​
​និង​ក្រុង​ប្រជាជន​នេះ​ត្រូវ​បាន​នេះ​
​នឹង​ក្រុង​ប្រចាំ​ការ​ចង់​នៅ​ជួយ​ដែល​
​នឹង​ក្រោយ​ចំនួន​

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10 pagina

RICAVI

Bilancio di esercizio al 1/12/15

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42.098.23-819.863,61 65 8.374. ##################################################################################### nteressi passivi diversi Int.pass.su pag.imposte Magg.0,40 dilaz. imposte Int. passivi di mora 005100 ട്ട് 502045 502045 502045 502045

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51

코로마켓바둑이블라운드#프로그램프로드#프로그램프로그램프로그램프로그램프로세브브랜드를 바뀌어서비스에서비스

########################################################################################################## # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # # 2 2 员参与委员会委员会委员会委员会委员会委员会委员会委员会委员会并并并并并并并并将当然省督导委员会委员会委员会委员会委员会委员会

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282

pagina

RICAVI Bilancio di esercizio al _1/12/15

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3.992.434.89

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AN ASLASS AND AND AND AND AND OF COLLEGION

ALLEGATO 3 - RENDICONTO DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE AL 01 DICEMBRE 2015 EX ART. 2487-BIS, COMMA 3, CODICE CIVILE

INDICE

ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO BORGOSESIA ALLA DATA DEL 01 DICEMBRE 2015
RENDICONTO DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DAL 01 GENNAIO 2015 AL 01
DICEMBRE 2015 AI SENSI DELL'ART 2487- BIS, C. 3, CODICE CIVILE
RENDICONTO DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE
1. SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA
2. CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
3. RENDICONTO FINANZIARIO
4. PROSPETTO MOVIMENTAZIONE PATRIMONIO NETTO
NOTE ESPLICATIVE Al PROSPETTI CONTABILI DEL RENDICONTO DELLA GESTIONE DEGLI
AMMINISTRATORI AL 01 DICEMBRE 2015 (EX ART. 2487-BIS, C.3, C.C.)
5. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI
6. STRUMENTI FINANZIARI
6. ATTIVITA NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA (IFRS 5)
7. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
8. ALTRE INFORMAZIONI
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
9. ATIVO NON CORRENTE
9.a Immobilizzazioni materiali
9.b Investimenti Immobiliari
9.c Partecipazioni in imprese controllate
9.d Partecipazioni in imprese colleqate
9.e Altre partecipazioni
9.f Crediti finanziari
9.g Altri crediti
9.h Titoli disponibili per la vendita
9.i Imposte differite
10. ATIIVO CORRENTE
10.a Rimanenze
10.b Crediti commerciali
10.c Crediti finanziari
10.d Titoli detenuti per la negoziazione
10.e Altri crediti
10.f Disponibilità liquide
11. PATRIMONIO NETTO
11.a Capitale Sociale
11.b Altre riserve
12. PASSIVO NON CORRENTE
12.a Debito verso banche
12.b Fondi per il personale
12.c Fondi per rischi ed oneri
12.d ALTRI DEBITI
13 . PASSIVO CORENTE
13.a Debiti verso banche
13.b Altri debiti finanziari
13.c Debiti commerciali
13.d Altri debiti
MISURAZIONE DEL FAIR VALUE
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
14 RCAN
14.a RICAVI COMMERCIALI
14.b VARIAZIONE DELLE RIMANENZE 51
15. a COSTI PER SERVIZI51
15.b COSTI DEL PERSONALE 52
15.c ALTRI PROVENTI OPERATIVI52
15.d ALTRI COSTI OPERATIVI53
15.e RETTIFICHE DI VALORE DI PARTECIPAZIONI E TITOLI 53
15.f AMMORTAMENTI, SVALUTAZIONI E ALTRI ACCANTONAMENTI53
15.g RIVALUTAZIONI/SVALUTAZIONI DELLE ATTIVITA' IMMOBILIARI 54
16.a PROVENTI FINANZIARI 54
16.b ONERI FINANZIARI54
16.c DIVIDENDI 55
IMPEGNI E CONTI D'ORDINE 56
ALTRI RISCHI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE 57
Imposte sul reddito d'esercizio 58
Operazioni con parti correlate59

ATTESTAZIONE DELLA SITUAZIONE DEI CONTI ALLA DATA DI SCIOGLIMENTO E MESSA IN LIQUIDAZIONE VOLONTARIA DI BORGOSESIA S.P.A. E RENDICONTO SULLA GESTIONE SUCCESSIVA ALLA DATA DELL'ULTIMO BILANCIO APPROVATO (31.12.14) AI SENSI DEL COMBINATO DISPOSTO DELL'ART. 154-BIS DEL TUF E DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N.11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI NONCHÉ DEL DISPOSTO DI CUI ALL'ART. 2487 DEL CODICE CIVILE. .............................................................. 62

ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO BORGOSESIA ALLA DATA DEL 01 DICEMBRE 2015

BORGOSESIA S.p.A. in liquidazione

RENDICONTO DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DAL 01 GENNAIO 2015 AL 01 DICEMBRE 2015 ai sensi dell'art 2487- bis, c. 3, Codice Civile

RENDICONTO DEGLI AMMINISTRATORI sulla GESTIONE

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

RENDICONTO FINANZIARIO

Prospetti delle Variazioni del Patrimonio netto

1. SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA

(in unità di euro)

2015 1
ATTIVO Note Dicembre Anno 2014
ATTIVO NON CORRENTE 53.473.148 58.807.584
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (9.a) 400.906 1.265.468
INVESTIMENTI IMMOBILIARI (9.b) 521.835
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE (9.c) 12.641.096 13.416.173
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE COLLEGATE (9.d) 7.186.866 10.375.561
ALTRE PARTECIPAZIONI (9.e) 156.709 178.863
CREDITI FINANZIARI (9.f) 4.576.503 4.576.503
- di cui verso parti correlate 4.576.503 4.576.503
ALTRI CREDITI (9.g) 5.183 5.257
TITOLI DISPONIBILI PER LA VENDITA (9.h) 27.984.050 28.790.143
- di cui verso parti correlate 27.984.050 28.790.143
IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (9.i) - 199.615
ATTIVO CORRENTE 9.567.587 9.648.753
RIMANENZE (10.a) 7.060.000 7.280.000
CREDITI COMMERCIALI (10.b) 497.381 383.991
- di cui verso parti correlate 477.465 347.672
CREDITI FINANZIARI (10.c) 735.846 652.813
- di cui verso parti correlate 735.846 652.813
TITOLI DETENUTI PER LA NEGOZIAZIONE (10.d) - 37
ALTRI CREDITI (10.e) 894.418 926.494
- di cui verso parti correlate 156.258 333.674
DISPONIBILITA' LIQUIDE (10.f) 379.942 405.418
TOTALE ATTIVO 63.040.736 68.456.337

(in unità di euro)

2015 1
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Note Dicembre Anno 2014
PATRIMONIO NETTO 20.391.915 29.060.759
CAPITALE SOCIALE (11.a) 28.981.119 54.995.596
RISERVE (11.b) 81.655 (9.036.533)
UTILI (PERDITE) CUMULATI - (9.681.268)
UTILI (PERDITE) D'ESERCIZIO (8.670.860) (7.217.035)
PATRIMONIO NETTO 20.391.915 29.060.759
PASSIVO NON CORRENTE 5.698.427 4.210.422
DEBITI VERSO BANCHE (12.a) 1.755.558 1.809.361
FONDI PER IL PERSONALE (12.b) 85.132 136.361
FONDI PER RISCHI E ONERI (12.c) 2.443.700 2.264.700
- di cui verso parti correlate 179.000 -
ALTRI DEBITI (12.d) 1.414.038 -
PASSIVO CORRENTE 36.950.394 35.185.155
DEBITI VERSO BANCHE (13.a) 15.219.599 16.970.102
ALTRI DEBITI FINANZIARI (13.b) 10.144.601 7.543.243
- di cui verso parti correlate 10.144.601 7.543.243
DEBITI COMMERCIALI (13.c) 994.568 767.133
- di cui verso parti correlate 337.457 331.166
ALTRI DEBITI (13.d) 8.470.108 9.718.159
- di cui verso parti correlate 7.931.582 7.867.962
FONDI PER RISCHI E ONERI (13.e) 2.121.519 186.519
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 63.040.736 68.456.337

2. CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(in unità di euro)

2015 1
Note Dicembre Anno 2014
RICAVI COMMERCIALI 14.a 583.221 696.746
- di cui verso parti correlate 537.170 626.700
VARIAZIONI DELLE RIMANENZE 14.b 132.824 58.880
COSTI PER SERVIZI 15.a (959.598) (878.531)
- di cui verso parti correlate (158.937) (172.918)
COSTI DEL PERSONALE 15.b (428.866) (526.198)
ALTRI PROVENTI OPERATIVI 15.c 89.296 580.529
- di cui verso parti correlate 78.325 99.986
ALTRI COSTI OPERATIVI 15.d (238.966) (532.232)
- di cui verso parti correlate (63.186) (14.353)
RETTIFICHE DI VALORE DI PARTECIPAZIONI E TITOLI 15.e (4.789.666) (5.151.293)
- di cui verso parti correlate (4.767.512) (5.048.292)
AMMORTAMENTI, SVALUTAZIONI E ALTRI
ACCANTONAMENTI 15.f (2.247.703) (218.533)
- di cui verso parti correlate (192.978) (23.125)
RIVALUTAZIONI/SVALUTAZIONI DELLE ATTIVITA'
IMMOBILIARI 15.g (657.870) (848.880)
RISULTATO OPERATIVO (8.517.327) (6.819.512)
PROVENTI FINANZIARI 16.a 103.616 168.590
- di cui verso parti correlate 97.192 121.517
ONERI FINANZIARI
- di cui verso parti correlate
16.b (798.852)
(131.474)
(843.680)
(143.814)
DIVIDENDI 16.c 758.345 55.000
- di cui verso parti correlate 758.345 55.000
RISULTATO ANTE IMPOSTE (8.454.217) (7.439.602)
IMPOSTE SUL REDDITO 16.e (216.642) 222.567
UTILE/ (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (8.670.860) (7.217.035)
Altre componenti del conto economico complessivo
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati a conto economico:
- Utili/(perdite) attuariali su piani a benefici definiti 2.015 (3.313)
TOTALE 2.015 (3.313)
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno
successivamente riclassificati a conto economico:
-Utili/(perdite) su attività finanziarie available for sale - (346.192)
TOTALE - (346.192)
Altre componenti del conto economico complessivo al
netto degli effetti fiscali 2.015 (349.505)
Totale utile/(perdita) complessivo del periodo (8.668.845) (7.566.540)

3. RENDICONTO FINANZIARIO

(in unità di euro)

Attività operativa
Risultato dell'esercizio
(8.670.860)
(7.217.035)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti
e rettifiche di valore
7.695.240
6.218.705
Variazione fondi rischi e oneri
(13.978)
(323.642)
Variazione fondi per il personale
(49.215)
58
Variazione imposte differite/anticipate
199.615
(33.458)
Variazione del capitale d'esercizio:
- Rimanenze
(132.824)
(58.880)
- Crediti commerciali e altri crediti
(153.475)
(230.606)
- Debiti commerciali e altri debiti
393.422
98.050
Cash flow dell'attività operativa
(732.076)
(1.546.809)
Attività di investimento
Investimenti netti in imm. Materiali
(9.810)
(900)
Variazione netta crediti finanziari e titoli
(82.995)
687.355
Partecipazioni
2.354
1.217.202
Cash flow dell'attività di investimento
(90.452)
1.903.656
Attività di finanziamento
Aumento/Riduzione capitale sociale
1
0
Variazione netta debiti finanziari non correnti
(53.804)
(35.247)
Variazione netta debiti finanziari correnti (*)
2.601.358
210.146
Cash flow attività di finanziamento
2.547.555
174.900
Flusso di cassa netto del periodo
1.725.028
531.747
Disponibilità liquide nette iniziali
(16.564.685)
(17.096.432)
variazione
1.725.028
531.747
Disponibilità liquide nette finali
(14.839.657)
(16.564.685)
Composizione disponibilità liquide nette:
01/12/2015 31/12/2014
Disponibilità liquide 379.942 405.418
Debiti verso Banche a breve
(15.219.599)
(16.970.102)
Disponibilità liquide nette finali
(14.839.657)
(16.564.685)

* nel cash flow da attività di finanziamento sono escluse le variazioni delle disponibilità liquide compresi i debiti verso banche a breve.

4. PROSPETTO MOVIMENTAZIONE PATRIMONIO NETTO

(in unità di euro) C. Sociale R. Legale Altre riserve Utili/perdite
iscritti
direttamente
a patrimonio
netto
Utili/perdite
cumulate
Utili/perdite
dell'esercizio
Totale
SALDO AL 31.12.2012 54.995.596 10.999.119 (20.033.637) 1.353.685 (3.949.874) (3.550.569) 39.814.320
Destinazione utile (3.550.569) 3.550.569 -
Altre variazioni 1.298 (1.007.493) (1.006.195)
Risultato dell'esercizio (2.180.824) (2.180.824)
SALDO AL 31.12.2013 54.995.596 10.999.119 (20.032.339) 346.192 (7.500.443) (2.180.824) 36.627.301
Destinazione utile (2.180.824) 2.180.824 -
Risultato complessivo
d'esercizio
- - (1.298) (348.207) (1) (7.217.035) (7.566.541)
SALDO AL 31.12.2014 54.995.596 10.999.119 (20.033.637) (2.015) (9.681.268) (7.217.035) 29.060.760
Destinazione utile (7.217.035) 7.217.035 -
Destinazione risultato esercizio
precedente ed abbattimento
CS della capogruppo
(26.014.477) (10.999.119) 20.115.292 16.898.303 - (1)
Risultato complessivo
d'esercizio
2.015 (8.670.860) (8.668.845)
SALDO AL 01.12.2015 28.981.119 - 81.655 - - (8.670.860) 20.391.914

NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI CONTABILI DEL RENDICONTO DELLA GESTIONE DEGLI AMMINISTRATORI AL 01 DICEMBRE 2015 (ex Art. 2487-bis, c.3, C.C.)

1. PREMESSA

La capogruppo Borgosesia S.p.A. in liquidazione (di seguito "Società" o "Borgosesia") è un ente giuridico organizzato secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana.

Le azioni ordinarie e di risparmio da questo emesse sono quotate sul MTA organizzato e gestito da Borsa Italiana.

La società ha sede in Prato, via dei Fossi 14C.

L'elenco delle società direttamente ed indirettamente controllate nonché di quelle collegate viene fornito in allegato.

Il Consiglio di Amministrazione di Borgosesia S.p.A. in liquidazione presenta il Rendiconto sulla Gestione (di seguito anche "Rendiconto sulla Gestione") ai sensi dell'art. 2487-bis, comma 3, C.C., per il periodo dal 1° gennaio 2015 al 01 dicembre 2015, ultimo giorno antecedente la data di iscrizione in CCIAA della accettazione della carica da parte dei Liquidatori.

Si ritiene utile per il lettore del bilancio riepilogare gli avvenimenti relativi alla messa in liquidazione della società:

  • In data 28 settembre 2015 il Signor Gabriele Bini in qualità di Rappresentante Comune del Patto Parasociale del 09 dicembre 2013, come successivamente modificato, ha inviato alla società una comunicazione avente ad oggetto la richiesta di convocazione di un'assemblea dei soci per deliberare in merito allo scioglimento ed alla messa in liquidazione della società. Il CdA pur non ravvisando cause di scioglimento della società, ha provveduto nei termini di legge e secondo quanto previsto dall'art. 125 ter, terzo comma, del TUF a convocare senza indugio l'assemblea degli azionisti per il giorno 30 novembre 2015.
  • In data 30 novembre 2015 l'assemblea straordinaria degli azionisti, il cui verbale è stato iscritto in CCIAA in data 02 dicembre 2015, ha deliberato la messa in liquidazione della società Borgosesia S.p.A. e la conseguente nomina dei liquidatori. A partire dal 02 dicembre 2015 la gestione della società e le procedura liquidatoria sarà a cura dei nominati liquidatori.

Relativamente al periodo dal 30 novembre 2015 (data dell'assemblea straordinaria che ha deliberato la messa in liquidazione della società) al 02 dicembre 2015 (data di iscrizione della delibera di scioglimento della Società in CCIAA) gli scriventi cessati amministratori, dichiarano di aver esercitato i poteri di gestione loro attribuiti ai soli fini della conservazione dell'integrità e del valore del patrimonio sociale e, in particolare, di non aver intrapreso nuove operazioni, di non aver compiuto atti dispositivi del patrimonio sociale, né di aver posto in essere alcun atto, nemmeno omissivo, idoneo a danneggiare l'integrità e il valore del patrimonio sociale.

Il presente Rendiconto sulla Gestione è stato redatto dal Consiglio di Amministrazione in carica fino alla data di iscrizione dell'accettazione della carica da parte dei Liquidatori di Borgosesia S.p.A. in liquidazione e ai fini di rispondere agli obblighi di consegna da parte dello stesso organo amministrativo di un rendiconto sulla gestione relativo al periodo sociale intermedio intercorrente tra la chiusura dell'esercizio precedente a cui si riferisce l'ultimo bilancio (31 dicembre 2014) e la data di pubblicazione della nomina dei liquidatori, corrispondente alla data a partire dalla quale ha inizio la "gestione liquidatoria".

Il presente Rendiconto sulla Gestione recepisce gli effetti sulla situazione patrimonialefinanziaria e sul risultato economico della Società derivanti dall'adozione di criteri di valutazione rispondenti al presupposto di "criteri di funzionamento" seppur tenendo conto dei riflessi della mancanza della continuità aziendale - anche in considerazione della messa in "liquidazione" della Società; tale criterio trova applicazione plausibile con riferimento ad un complesso aziendale che, pur funzionante alla data di riferimento del Rendiconto, è destinato alla liquidazione, tenuto conto che i criteri adottati non si discostano da quelli di liquidazione ad eccezione dell'iscrizione del Fondo Oneri di Liquidazione. Le valutazioni al fair value degli assets della società potranno subire rettifiche in relazione agli obiettivi temporali della liquidazione.

Il presente Rendiconto sulla Gestione al 01 dicembre 2015 evidenzia una perdita di periodo di euro (-) 8.670.860.

Concorrono al risultato finale le seguenti poste:

  • Rettifiche di valore di partecipazioni e titoli per euro (-) 4.790 migliaia;
  • Svalutazioni di attività immobiliari per euro (-) 658 migliaia;
  • Ammortamenti, svalutazioni ed altri accantonamenti per euro (-) 2.248 migliaia;
  • Oneri finanziari per euro (-) 799 migliaia.
  • Dividendi per euro 758 migliaia.

Il patrimonio netto al 01 dicembre 2015, inclusivo della perdita del periodo, risulta positivo di euro 20.391.915.

Passando all'esame del Rendiconto sulla Gestione, di cui le presenti Note esplicative costituiscono parte integrante, si precisa che lo stesso corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute ed è redatto nel rispetto dei criteri di valutazione di seguito illustrati.

2. STRUTTURA E CONTENUTO DEL RENDICONTO SULLA GESTIONE

Il presente Rendiconto sulla Gestione è stato predisposto nel rispetto dei principi contabili obbligatori per i conti consolidati adottati secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento CEE n. 1606/2002 (International Financial Reporting Standards, di seguito Principi Contabili Internazionali o singolarmente IAS/IFRS o complessivamente IFRS) e omologati entro la data di redazione del presente bilancio, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il Regolamento Europeo n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 richiede, a decorrere dall'esercizio finanziario avente inizio dal 1° gennaio 2005, la redazione dei bilanci delle società con titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato dell'Unione Europea in conformità agli IFRS in luogo dei Principi Contabili in vigore nei singoli Stati Membri.

In ossequio alla delibera Consob 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di bilancio sono evidenziate, qualora di importo significativo, gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Si rimanda al paragrafo "Operazioni con parti correlate" per una più ampia disamina dei saldi economici e patrimoniali verso parti correlate in valore assoluto ed in % sulle singole poste di bilancio.

Il presente Rendiconto sulla Gestione è espresso in euro, salvo ove espressamente riportato.

3. PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Il presente Rendiconto sulla Gestione al 01 dicembre 2015 è stata redatta in continuità di applicazione dei principi contabili come applicati in sede di bilancio separato di Borgosesia al 31 dicembre 2014 integrati dagli emendamenti ed interpretazioni IFRS applicabili dal 1° gennaio 2015 come di seguito riportati.

Tuttavia, in considerazione della messa in liquidazione della società si è ritenuto corretto applicare i principi contabili analoghi a quelli adottati nel precedente esercizio pur facendo comunque riferimento alla Guida n. 5 "I bilanci di liquidazione delle Imprese IAS compliant" ed al documento OIC n. 5 entrambi elaborati dall'OIC (Organismo Italiano di Contabilità). Nel rendiconto della gestione al 01 dicembre 2015 sono stati pertanto applicati criteri valutativi di funzionamento, seppur tenendo conto dell'intervenuta messa in liquidazione della Società e, quindi, dei relativi riflessi per la mancanza della prospettiva di continuità aziendale.

Il presente Rendiconto sulla Gestione è costituito dai prospetti contabili (stato patrimoniale, conto economico, conto economico complessivo, rendiconto finanziario e variazioni del patrimonio netto), corredati delle note esplicative.

La situazione patrimoniale-finanziaria è stata redatta secondo lo schema che evidenzia la ripartizione di attività e passività "correnti/non correnti", nonostante la già citata Guida 5 permetta la modifica degli schemi di rappresentazione dello stato patrimoniale e del conto economico si è preferito adottare gli schemi già in uso da Borgosesia allo scopo di facilitarne la lettura ed il confronto con il bilancio dell'esercizio precedente.

Il Rendiconto sulla Gestione del periodo intermedio fino al 01 dicembre 2015 è stato redatto applicando i criteri di valutazione stabiliti dai principi contabili internazionali (IFRS – International Financial Reporting Standards) in vigore opportunamente modificati nella circostanza per riflettere la mancanza del presupposto della continuità aziendale, così come meglio successivamente descritto.

Di seguito si riportano i riflessi dell'applicazione di criteri di valutazione nella prospettiva della non continuità aziendale sulle principali voci dello stato patrimoniale del Rendiconto della Gestione:

Immobilizzazioni Materiali: sono stati rilevati gli ammortamenti pro-termpore fino alla data del 01 dicembre 2015, dall'esame dei valori è risultato non necessario procedere ad alcuna svalutazione.

Investimenti immobiliari: nella voce sono stati riclassificati i valori dei terreni e fabbricati iscritti nella voce "immobilizzazioni materiali", per le due unità immobiliari site in Biella il valore contabile è stato adeguato al minor valore in linea con il fair value come risultante dalle perizie di esperti indipendenti redatte con data di riferimento del 30 settembre 2015. Il terreno sito in Pray non è stato oggetto di autonoma valutazione in quanto non significativo.

Partecipazioni in imprese controllate e collegate: sono valutate con il metodo del costo ridotto per perdite di valore ai sensi dello IAS 36.

Al 01 dicembre 2015 il valore della partecipazione in FLP S.p.A: è stato svalutato in considerazione dei valori del patrimonio netto della partecipata rettificato per adeguare il valore delle quote del fondo Gioiello detenute da FLP all'ultimo NAV disponibile del Fondo ridotto dello sconto di liquidità in linea con quanto effettuato dal Borgosesia. Per le partecipazioni, in Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione e Goldfinger LDA, a seguito di analoghe analisi di valutazione, non si è reso necessario procedere ad alcuna svalutazione.

Le altre partecipazioni in controllate risultano iscritte a valori non significativi o comunque ritenuti recuperabili.

Partecipazioni in imprese collegate

La Partecipazione nella collegata Penelope S.p.A. è stata oggetto di rettifica per adeguare il valore di bilancio al valore derivante dalla valutazione effettuata da un esperto indipendente come risultate da perizia del 28 ottobre 2015.

Le altre partecipazioni in collegate risultano iscritte a valori non significativi o comunque ritenuti recuperabili.

Crediti: rappresentano il valore nominale dei crediti adeguati al valore di presunto realizzo mediante appositi fondi svalutazione. La prospettiva di non continuità di Borgosesia non ha comportato differenti valutazioni circa la recuperabilità degli stessi.

Titoli disponibili per la vendita: le quote del Fondo Gioiello sono state adeguate al valore dell'ultimo NAV disponibile del Fondo (rendiconto approvato il 24 luglio 2015), al netto dello sconto di liquidità stimato pari al 6% in linea con quanto effettuato in sede di Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2015. In continuità con il precedente esercizio le rettifiche di valore del Fondo Gioiello sono state imputate direttamente a Conto Economico in quanto ritenute durature.

Imposte differite attive: a seguito del venire meno della prospettiva della continuazione dell'attività di Borgosesia e tenuto conto altresì che le differenze temporanee/perdite fiscali sono recuperabili in periodo di tempo medio/lungo, non sono state rilevate imposte anticipate alla data di riferimento del rendiconto.

Fondi per il personale: a seguito del venire meno della prospettiva della continuazione dell'attività si è mantenuta la classificazione della passività per TFR tra le passività non correnti, rettificando la passività per annullare gli effetti attuariali ed attualizzativi iscritti in conformità con lo IAS19 revised ed al fine di rappresentare il debito per TFR nel suo effettivo ammontare nominale determinato in base alla relativa normativa vigente, che rappresenta il valore di estinzione alla data di riferimento del rendiconto.

Fondi per rischi e oneri: la contabilizzazione è effettuata in ossequio dello IAS 37. Il venir meno della prospettiva della continuità aziendale non ha comportato modifiche significative ai principi e valutazioni utilizzate in precedenza. Come previsto dalla Guida n. 5 OIC non risulta necessario lo stanziamento del Fondo degli Oneri di Liquidazione.

Altre voci del passivo: i debiti contratti dall'impresa ed i finanziamenti inclusi sia fra le passività non correnti che fra quelle correnti sono valutati al costo ammortizzato. I debiti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Alla data di riferimento del rendiconto i debiti di bilancio, per la scadenza e le condizioni degli stessi, coincidono generalmente con il relativo valore nominale, pertanto il venir meno della prospettiva della continuità aziendale non ha comportato modifiche significative ai principi e valutazioni utilizzate in precedenza.

4. PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2015

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta da Borgosesia a partire dal 1° gennaio 2015:

  • In data 20 maggio 2013 è stata pubblicata l'interpretazione IFRIC 21 Levies, che fornisce chiarimenti sul momento di rilevazione di una passività collegata a tributi (diversi dalle imposte sul reddito) imposti da un ente governativo. Il principio affronta sia le passività per tributi che rientrano nel campo di applicazione dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali, sia quelle per i tributi il cui timing e importo sono certi. L'interpretazione si applica retrospettivamente per gli esercizi che decorrono al più tardi dal 17 giugno 2014 o data successiva. L'adozione di tale nuova interpretazione non ha comportato effetti sulla situazione infrannuale di Borgosesia.
  • In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
    • o IFRS 3 Business Combinations Scope exception for joint ventures. La modifica chiarisce che il paragrafo 2(a) dell'IFRS 3 esclude dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, come definiti dall'IFRS 11;
    • o IFRS 13 Fair Value Measurement Scope of portfolio exception (par. 52). La modifica chiarisce che la portfolio exception inclusa nel paragrafo 52 dell'IFRS 13 si applica a tutti i contratti inclusi nell'ambito di applicazione dello IAS 39 indipendentemente dal fatto che soddisfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32;
    • o IAS 40 Investment Properties Interrelationship between IFRS 3 and IAS 40. La modifica chiarisce che l'IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinare se l'acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3 o dello IAS 40, occorre far riferimento rispettivamente alle specifiche indicazioni fornite dall'IFRS 3 oppure dallo IAS 40.

Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2015 o da data successiva. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sulla situazione infrannuale di Borgosesia.

5. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Borgosesia S.p.A. opera, mediante le partecipazioni detenute in imprese controllate, in settori differenti dell'industria e dei servizi sia in ambito nazionale sia internazionale e di conseguenza le proprie attività sono esposte a tipologie di rischi finanziari, tra i quali i rischi di mercato (rischio di cambio e rischio di prezzo), il rischio di credito (in relazione sia ai rapporti commerciali con clienti sia alle attività di finanziamento), il rischio di liquidità (legato alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito) ed il rischio di tasso di interesse, diversificati per ogni singola società così come diversificate risultano essere le politiche adottate per prevenirli.

Borgosesia S.p.A. - e, più in generale, le società da questa controllate - non hanno fatto uso di strumenti finanziari derivati né esistono, con riferimento all'attività di questa, specifici rischi finanziari, di prezzo, di credito e di liquidità diversi da quelli che ne connotano il "core-business".

In conformità con quanto richiesto dallo IAS 32 paragrafo 74 nella tabella sotto riportata sono fornite per gruppi di attività e passività e per anno di scadenza, le informazioni relative al rischio di tasso desunte dalla situazione al 01 dicembre 2015.

Tali informazioni sono ripartite per la Borgosesia S.p.A. su un arco temporale di 5 anni e sono distinte in base alla modalità di maturazione dei relativi interessi.

Fruttiferi < 1 anno >1<2 >2<3 >3<4 >4<5 >5 Totale
Tasso Fisso
Debiti verso
banche
- - - - - - -
Debiti verso altri
finanziatori
(2.539.451) - - - - - (2.539.451)
Disponibilità
liquide
- - - - - - -
Crediti finanziari - - - - - - -
Tasso Variabile
Debiti verso
banche
(15.219.599) (1.394.192) (38.571) (39.748) (40.961) (242.085) (16.975.157)
Debiti verso altri
finanziatori
(1.822.467) - - - - - (1.822.467)
Disponibilità
liquide
379.942 - - - - - 379.942
Crediti finanziari 735.846 - - - - - 735.846
Infruttiferi
Crediti finanziari - - - - - 4.576.503 4.576.503
Altri crediti - - - - - - -
Debiti verso altri
finanziatori
(5.782.683) - - - - - (5.782.683)
Altri debiti - - - - - - -
Titoli detenuti per
la negoziazione
- - - - - - -
Titoli disponibili
per la vendita
- 27.984.050 - - - - 27.984.050

01/12/2015 Borgosesia S.p.A.

GESTIONE RISCHI FINANZIARI

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6. STRUMENTI FINANZIARI

In base al principio IAS n. 32 gli strumenti finanziari sono classificati in quattro categorie: a) strumenti finanziari valutati al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico (fair value through profit and loss – FVTPL) e detenuti per la negoziazione (held for trading);

b) investimenti posseduti fino a scadenza (held to maturity – HTM);

c) finanziamenti e crediti (loans and receivables – L&R);

d) attività finanziarie disponibili per la vendita (available for sale – AFS).

La classificazione dipende dalla destinazione funzionale attribuita nell'ambito della gestione finanziaria ed è correlata ad una differente valutazione contabile; le operazioni finanziarie sono iscritte in bilancio in base alla data valuta delle stesse.

Strumenti finanziari valutati al fair value

Sono così classificati gli strumenti che soddisfano una tra le seguenti condizioni:

  • sono posseduti per la negoziazione (held for trading);

  • sono un'attività finanziaria rientrante nell'ambito di applicazione dello IAS n. 39 diversa dagli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, il cui fair value può essere attendibilmente determinato. La designazione del singolo strumento in questa categoria è definitiva, viene effettuata nel momento della prima rilevazione e non è modificabile. Gli strumenti derivati sono inclusi in questa categoria, a meno che non siano designati come strumenti di copertura (hedge instruments).

Investimenti posseduti fino a scadenza

In questa categoria sono classificati gli strumenti non derivati con pagamenti fissi o determinabili ed a scadenza fissa, laddove vi siano l'intenzione e la possibilità di mantenimento fino alla scadenza. Questi strumenti sono valutati al costo ammortizzato (amortized cost) e rappresentano un'eccezione al più generale principio di valutazione al fair value.

Il costo ammortizzato è determinato applicando il tasso di interesse effettivo dello strumento finanziario, tenendo conto di eventuali sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza dello strumento stesso. Il costo ammortizzato rappresenta il valore cui è valutato alla rilevazione iniziale uno strumento finanziario, al netto dei rimborsi di capitale e di qualsiasi svalutazione per riduzione durevole di valore, aumentato o diminuito dell'ammortamento complessivo delle differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza calcolato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Il metodo del tasso di interesse effettivo rappresenta un criterio di calcolo realizzato al fine di imputare nel periodo di competenza i relativi oneri finanziari.

Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza correttamente il flusso atteso dei pagamenti futuri in denaro fino alla scadenza, in modo da ottenere il valore contabile netto corrente dello strumento finanziario. In caso di alienazione anticipata, di ammontare rilevante e non determinata da specifiche motivazioni anche di un solo titolo appartenente a questa categoria, tutto il portafoglio titoli classificati come HTM deve essere riclassificato e valutato al fair value, con divieto di utilizzare questa categoria nei due anni successivi (cosiddetta tainting rule).

Finanziamenti e crediti

Rappresentano strumenti finanziari non derivati con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati in un mercato attivo e per i quali non si intende effettuare operazioni di negoziazione.

Rientrano in questa categoria i crediti (ed i debiti) commerciali, che sono classificati nelle partite correnti ad eccezione della parte scadente oltre i 12 mesi successivi alla data di rendicontazione.

La valutazione di questi strumenti è effettuata applicando il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo e tenendo conto di eventuali

sconti o premi ottenuti o pagati al momento dell'acquisizione e rilevandoli lungo l'intero periodo di tempo fino alla scadenza degli strumenti stessi.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Si tratta di una categoria definita "residuale" che comprende gli strumenti finanziari non derivati che sono designati come disponibili per la vendita e che non sono classificati in una delle categorie precedenti. Gli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione sono rilevati al loro fair value aumentato degli oneri accessori all'acquisto.

Gli utili o le perdite sono rilevati in una voce separata del patrimonio netto fino a che gli strumenti finanziari cui si riferiscono non sono venduti o fino a che non si accerti che hanno subito una perdita di valore. Al verificarsi di tali eventi gli utili o le perdite fino a quel momento rilevati a patrimonio netto vengono iscritti a conto economico.

Nel caso di titoli negoziati presso mercati regolamentati, il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa (bid price) rilevata al termine delle negoziazioni alla data di chiusura del periodo.

Nel caso in cui non sia disponibile una valutazione di mercato, il fair value è determinato o in base al valore corrente di un altro strumento finanziario sostanzialmente simile oppure tramite l'utilizzo di appropriate tecniche valutative (ed in particolare del NAV – net asset value opportunamente corretto in ragione di situazioni di "illiquidità").

Gli investimenti in attività finanziarie possono essere eliminati contabilmente (cosiddetta derecognition) solo quando sono scaduti i diritti contrattuali a riceverne i flussi finanziari oppure quando avviene il trasferimento a terzi dell'attività finanziaria e di tutti i rischi e benefici connessi alla stessa.

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 ha introdotto il concetto di gerarchia del fair value (Fair Value Hierarchy, nel seguito anche "FVH") e richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella stima del fair value. Si distinguono pertanto i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

6. ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA (IFRS 5)

Un'attività non corrente è detenuta per la vendita se il suo valore di carico sarà recuperato principalmente attraverso una vendita anziché attraverso il suo utilizzo.

Affinché tale condizione sia soddisfatta l'attività deve essere immediatamente vendibile nelle sue condizioni attuali e la vendita deve essere considerata altamente probabile.

Le attività o i gruppi destinati alla cessione che sono classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il loro valore di carico ed il valore di previsto realizzo meno i costi di vendita.

Le attività singole o incluse in un gruppo classificate come detenute per la vendita non vengono ammortizzate.

La presentazione in bilancio delle suddette attività prevede l'evidenza su una singola linea del conto economico degli utili e delle perdite al netto delle imposte conseguenti alla cessione. Parimenti le attività e le passività devono essere classificate su una riga separata dello Stato Patrimoniale.

Quando la Società è coinvolta in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività e passività della controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione l'impresa deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata. Le quote minoritarie sono pertanto valutate al fair value alla data in cui si verifica la perdita del controllo rilevando i relativi effetti a conto economico secondo quanto previsto dai principi di riferimento.

Al 01 dicembre 2015 la fattispecie non sussiste.

7. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

L'indebitamento finanziario netto e la posizione finanziaria netta di Borgosesia S.p.A. (come sotto definita) sono di seguito rappresentati:

Dati in Euro 01/12/2015 31/12/2014
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
-
Disponibilità liquide
379.942 405.418
-
Titoli detenuti per la negoziazione
- 37
Totale cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 379.942 405.455
Crediti finanziari correnti 735.846 652.813
Passività finanziarie correnti
-
Debiti v/Banche
(15.219.599) (16.970.102)
-
Debiti v/altri finanziatori
(10.144.601) (7.543.243)
Totale passività finanziarie correnti (25.364.200) (24.513.345)
Indebitamento finanziario corrente netto (Nota 1) (24.248.412) (23.455.078)
Passività finanziarie non correnti
-
Debiti v/Banche
(1.755.558) (1.809.361)
-
Debiti v/altri finanziatori
- -
Totale passività finanziarie non correnti (1.755.558) (1.809.361)
Indebitamento finanziario netto (26.003.970) (25.264.439)
Crediti finanziari non correnti - -
Attività a lungo termine possedute per la vendita 27.984.050 28.790.143

Posizione finanziaria netta rettificata -Borgosesia (Nota 2) 1.980.080 3.525.704 Nota 1 - L'indebitamento finanziario netto è allineato alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10

febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

Nota 2 - La Posizione Finanziaria Netta di Borgosesia S.p.A in liquidazione include, rispetto all'indebitamento finanziario sopra definito, i crediti finanziari non correnti fruttiferi di interessi e le attività finanziarie a lungo termine detenute per la vendita.

Con riferimento alla posizione finanziaria netta rettificata di Borgosesia S.p.A in liquidazione al 01 dicembre 2015 occorre rilevare come la stessa:

  • includa le n. 125 quote del Fondo Immobiliare Gioiello disponibili per la vendita (Euro 27,98 milioni).
  • non comprenda i finanziamenti infruttiferi concessi a società del Gruppo destinati a supporto stabile dei rispettivi patrimoni.

8. ALTRE INFORMAZIONI

Si dà atto che la società:

  • non ha in corso prestiti obbligazionari;
  • non ha emesso strumenti finanziari diversi dalle azioni;
  • non ha istituito patrimoni destinati ad uno specifico affare né esistono finanziamenti destinati ad uno specifico affare.

INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

9. ATTIVO NON CORRENTE

9.a Immobilizzazioni materiali

Situazione al 31.12.2014 Movimenti del periodo Situazione al 01.12.2015
(in Euro) Costo
Orig.
F.do
amm.to
e sval.
Saldo Acquisiz. Altri mov. Disinv. Amm.ti
e sval.
Altri
mov.
(f.do)
Costo
Orig.
F.do
amm.to
e sval.
Saldo
Terreni e Fabbricati 1.076.389 (233.391) 842.999 (1.076.390) (16.118) 249.509 - - -
Impianti e
macchinari
3.770 (3.732) 38 (38) 3.770 (3.770) -
Arredi e
attrezzature
36.141 (28.167) 7.974 1.124 (3.326) 37.265 (31.493) 5.772
Altre
immobilizzazioni
592.357 (177.901) 414.456 8.686 (28.008) 601.043 (205.909) 395.134
Totale 1.708.658 (443.190) 1.265.468 9.810 (1.076.390) - (47.491) 249.509 642.078 (241.172) 400.906

Al 31 dicembre 2014 la voce "terreni e fabbricati" accoglieva il valore degli immobili siti in Biella.

Nel corso dell'esercizio 2015, sono terminate le attività per la liberazione dell'Immobile di Via A. Moro in Biella, precedentemente utilizzato strumentalmente dalla Società, e si è destinato alla vendita tutti i cespiti immobiliari della Società; conseguentemente il valore netto dei terreni e fabbricati, dopo l'ammortamento di periodo, è stato riclassificato alla voce "investimenti immobiliari" (colonne "altri movimenti") per un valore netto di Euro 826.881.

La voce "Altre immobilizzazioni" include, oltre a macchine elettriche ed elettroniche ed altre immobilizzazioni di minore rilevanza, il valore di un impianto fotovoltaico entrato in funzione nel 2011 e realizzato su diritto di superficie venticinquennale in Montemurlo, di costo storico pari ad Euro 535 migliaia. A fine esercizio il valore netto contabile di tale impianto risulta essere pari ad Euro 388 migliaia.

Si precisa che la vita utile del bene è allineata alla durata dell'incentivazione garantita dallo Stato per complessivi 20 anni dalla data di connessione dell'impianto.

Situazione
iniziale
Situazione
finale
(in euro) Saldo netto
01.01.2015
Acquisizioni/
Riclassifiche
Oneri
finanziari
capitalizzati
Rivalut./
Svalutaz.
Altri
movimenti
Dismissioni Saldo netto
01.12.2015
Immobili - 826.881 - (305.046) - - 521.835
Totale - 826.881 - (305.046) - - 521.835

9.b Investimenti Immobiliari

Gli amministratori hanno provveduto a far periziare da un esperto indipendente i due fabbricati di Biella adeguando i relativi valori di bilancio al corrispondente fair value. Ad oggi non risultano pervenute richieste di acquisto in merito a tali immobili.

Alla data del 01.12.2015 il valore degli immobili di Biella è stato adeguato al relativo Fair Value così determinato:

BORGOSESIA S.p.A. Superficie V.M./Mq Valore
contabile alla
data del
01.12.15
Valore
espresso
dagli Esperti
Indipendenti
Metodo di
valutazione
IMMOBILI AL 01.12.2015 (MQ) (Euro) (Euro) (Euro)
Unità immobiliare in Via A.
Moro n. 3 (Biella)
286 1.259 360.000 360.000 "Metodo
comparativo"
Unità immobiliare in Piazza
V.Veneto n. 5 (Biella)
173 925 160.000 160.000 "Metodo
comparativo"
Terreno in Pray (Biella) 1.885 n.d. 1.835 n.d. -
Investimenti Immobiliari 521.835 520.000

"n.d.": non disponibile

Il valore espresso dagli Esperti Indipendenti per gli immobili di Via A. Moro e Piazza V. Veneto in Biella è stato aggiornato con riferimento alla data del 30 settembre 2015.

Il Terreno sito in Pray (Biella) non è stato oggetto di autonoma valutazione stante la non significatività dello stesso.

9.c Partecipazioni in imprese controllate

(in euro) % 01.12.2015 31.12.2014
Goldfinger LDA 100,00% 8.700.514 8.700.514
F.L.P S.r.l. 100,00% 2.539.774 3.314.851
Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione 100,00% 1.300.000 1.300.000
Anemos S.r.l. 100,00% 71.244 71.244
Il Faro S.r.l. 100,00% 29.126 29.126
4438663 Canada Inc 70,00% 438 438
Rondine S.r.l. in liquidazione 50,00% 1 1
TOTALE 12.641.096 13.416.173

Al 01 dicembre 2015 il valore della partecipazione in FLP S.p.A: è stato svalutato in considerazione dei valori del patrimonio netto della partecipata rettificato per adeguare il valore delle quote del fondo Gioiello detenute da FLP all'ultimo NAV disponibile del Fondo ridotto dello sconto di liquidità in linea con quanto effettuato dal Borgosesia. Per le partecipazioni, in Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione e Goldfinger LDA, a seguito di analoghe analisi di valutazione, non si è reso necessario procedere ad alcuna svalutazione.

Di seguito si forniscono le informazioni richieste dall'articolo 2427, n 5 del Codice Civile con riferimento alle società controllate alla data di chiusura dell'esercizio al 31.12.2014 (i dati riportati sono stati ricavati dai rispettivi bilanci d'esercizio predisposti secondo principi contabili locali) approvati dalle rispettive assemblee degli azionisti/soci, salvo ove non diversamente specificato.

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio
Netto
Risultato conseguito
nel 2014
Madeira 5.000 12.008.578 (1.411.144)
Goldfinger LDA Quota diretta % Quota Val. Bilancio
Indiretta %
100,00 - 8.700.514

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio
Netto
Risultato conseguito
nel 2014
Prato 10.000 3.314.850 (1.352.495)
Quota diretta % Quota Val. Bilancio
F.L.P. S.r.l. indiretta %
100,00 - 2.539.774

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Risultato conseguito
Netto nel 2014
Prato 1.200.000 3.107.138 (28.596)
Borgosesia Gestioni
S.G.R. S.p.A. in Quota diretta % Quota Val. Bilancio
liquidazione indiretta %
100,00 - 1.300.000

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Risultato conseguito
Netto nel 2014
Prato 10.000 233.807 51.012
Quota diretta % Quota Val. Bilancio
Anemos S.r.l. indiretta %
100,00 - 71.244

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio
Netto
Risultato conseguito
nel 2014
Prato 10.000 215.451 38.446
Il Faro S.r.l. Quota diretta % Quota
indiretta %
Val. Bilancio
100,00 - 29.126

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio
Netto IFRS
Risultato conseguito
nel 2014 IFRS
Montreal 629 2.168.796 284.071
4438663
Canada Inc
Quota diretta % Quota
indiretta %
Val. Bilancio
70,00 - 438

I dati utilizzati per la società canadese sono relativi alla situazione contabile IFRS predisposta ai fini del bilancio consolidato e del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 di Borgosesia S.p.A..

importi in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Risultato conseguito
Netto nel 2014
Prato 39.575 (354.207) (29.836)
Rondine S.r.l. in Quota diretta % Quota Val. Bilancio
liquidazione indiretta %
50,00 - 1

La società, è stata posta in liquidazione in data 3 giugno 2013 con atto ai rogiti del Notaio Cosimo Marchi di Prato.

9.d Partecipazioni in imprese collegate

(in euro) % 01.12.2015 31.12.2014
Penelope S.p.A. 40,00% 7.044.000 10.230.342
4482409 Canada Inc 0% 0 2.354
Tirli S.r.l. 32,40% 138.957 138.957
Solarisuno S.r.l. 50,00% 3.908 3.908
Trigono S.r.l. 50,00% 1 1
TOTALE 7.186.866 10.375.561

La partecipazione in Penelope S.p.A. è stata svalutata per Euro 3.186 mila al fine di adeguarla al minor valore di Euro 7.044 mila come risultante dalla perizia dell'esperto indipendente aggiornata in data 28 ottobre 2015. L'aggiornamento della precedente perizia di stima (emessa in data 03 aprile 2015), si è resa opportuna nel contesto dell'imminente liquidazione societaria di Borgosesia. Il minor valore economico della collegata individuato dal perito è conseguente allo scostamento negativo dei dati consuntivi infrannuali al 31.08.2015 forniti dal management della partecipata rispetto ai dati di budget 2015 fornito per la precedente valutazione.

La partecipazione nella collegata 4482409 Canada Inc. è stata azzerata per effetto dell'avvenuta liquidazione. A fronte della cessazione della partecipata Borgosesia ha rilevato un credito di Euro 2 mila circa già incassato alla data della presente relazione.

La società Tirli S.r.l. è una società che gestisce un'area boschiva nella maremma Toscana, il valore contabile è superiore di Euro 9mila circa alla frazione di patrimonio netto come risultante dal bilancio al 31.12.2014, tale differenza è stata mantenuta in considerazione dell'aspettativa di redditi futuri positivi attesi, avendo gli amministratori della società partecipata posto in essere attività finalizzate a ripristinare l'economicità della gestione.

La società Solarisuno S.r.l. è attiva nel settore di produzione di energia attraverso un impianto fotovoltaico realizzato nel comune di Camini, il valore della partecipazione è rimasto invariato rispetto allo scorso esercizio.

La partecipazione del 50% in Trigono S.r.l, che rispetto allo scorso esercizio non ha subito variazioni, viene di fatto considerata "collegata" in forza dei rapporti tra i soci e delle regole di "governance" che ne caratterizzano la gestione e che continuano comunque a far ritenere la società una collegata nella quale non ci sono obblighi ed impegni ulteriori rispetto al solo capitale versato.

Trigono S.r.l. possiede una partecipazione del 50% nella Ginori Real Estate S.p.A. in liquidazione joint venture paritetica con Richard Ginori 1735 S.p.A. che detiene un complesso immobiliare occupato dall'altro socio in Sesto Fiorentino dell'estensione di circa 131.600 metri quadri.

Richard Ginori 1735 S.p.A. è stata oggetto nel 2012 di procedura fallimentare. Nel corso del primo semestre del 2013 la società è stata acquisita dal Gruppo Gucci e nel mese di giugno è ripresa l'attività nello stabilimento di proprietà della Ginori Real Estate S.p.A. in liquidazione. Alla data della presente relazione risulta difficile prevedere l'evoluzione della gestione della Trigono e della joint venture Ginori Real Estate.

La svalutazione effettuata nel corso del 2012 della partecipazione nella Trigono S.r.l. e del credito finanziario vantato da Borgosesia (Euro 2,6 milioni) riflettono le circostanze e le considerazioni sopra esposte, in ordine ad impegni ed obblighi dei soci.

Di seguito si forniscono le informazioni richieste dall'articolo 2427, n 5 del Codice Civile con riferimento alle società collegate. Si precisa che i dati si riferiscono all'ultimo bilancio approvato ove non diversamente specificato:

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Netto
al 31 dic 2014
Risultato conseguito
al 31 dicembre 2014
Montemurlo
(PO)
7.790.000 32.062.059 839.061
Penelope S.p.A. Quota diretta Quota Val. Bilancio
% indiretta %
40,00 - 7.044.000

Dati in Euro

Dati in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Netto
al 31 dic 2014
Risultato conseguito
al 31 dic 2014
Tirli S.r.l. Castiglione
della Pescaia
(GR)
500.000 400.753 (28.126)
Quota diretta % Quota Val. Bilancio
32,40 indiretta %
-
138.957

Dati in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Netto Risultato conseguito
al 31 dic 2013 al 31 dic 2013
Prato 10.000 138.991 110.072
Quota diretta % Quota Val. Bilancio
Solarisuno S.r.l. indiretta %
50,00 - 3.908

Dati in Euro

Denominazione Sede Capitale Patrimonio Netto
al 31 dic 2012
Risultato conseguito
al 31 dic 2012
Firenze 12.000 (8.912.466) (151.563)
Quota diretta Quota Val. Bilancio
Trigono S.r.l. % indiretta %
50,00 - 1

9.e Altre partecipazioni

(in euro) % 01.12.2015 31.12.2014
Immobiliare 2014 S.p.A. 2,06% 149.248 171.402
Sobifils S.p.A. 5,29% 7.441 7.441
CONAI - 20 20
TOTALE 156.863 178.863

Il decremento della partecipazione in Immobiliare 2014 S.p.A. (ex Banca Interregionale S.p.A.) per Euro 22 migliaia è stato effettuato per considerare gli effetti della riduzione del capitale sociale conseguente al recesso esercitato da taluni soci. Al 01.12.2015 il valore contabile è allineato al valore nominale delle azioni del capitale sociale della partecipata.

Con riferimento alle Altre partecipazioni si precisa che la partecipazione in Sobifils S.r.l. è relativa ad una società operante nel settore tessile.

9.f Crediti finanziari

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Finanziamento a controllata Goldfinger Lda 3.611.384 3.611.384
Finanziamento a controllata Anemos S.r.l. 345.000 345.000
Finanziamento a controllata Il Faro S.r.l. 329.119 329.119
Finanziamento a collegata Solarisuno S.r.l. 291.000 291.000
Finanziamento a collegata Trigono S.r.l. 0 0
TOTALE 4.576.503 4.576.503

Non si sono avute variazioni nel periodo.

Il finanziamento alla controllata Goldfinger Lda è infruttifero di interessi ed è da intendersi a supporto stabile del patrimonio della stessa.

I finanziamenti concessi alle controllate Anemos S.r.l., Il Faro S.r.l. e Solarisuno S.r.l., società che operano nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili ed alternative, sono funzionali agli investimenti "fotovoltaici" in corso e risultano infruttiferi di interessi.

Il finanziamento accordato a Trigono S.r.l. a sostegno dell'operazione immobiliare da questa sviluppata – consistente, come noto, nell'acquisto di una partecipazione di colleganza in Ginori Real Estate S.p.A. - è infruttifero di interessi. Tale finanziamento – attualmente pari ad Euro 2,6 milioni - è stato completamente svalutato negli esercizi precedenti stante il perdurare della situazione di significativa incertezza in capo alla recuperabilità dello stesso.

9.g Altri crediti

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Crediti tributari 4.132 4.132
Crediti diversi 1.051 1.126
TOTALE 5.183 5.257

I crediti tributari sono rappresentati da tasse per concessioni governative chieste a rimborso, mentre i crediti diversi sono riferiti a depositi cauzionali.

9.h Titoli disponibili per la vendita

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Quote Fondo Gioiello 27.984.050 28.790.143
TOTALE 27.984.050 28.790.143

Al 01.12.2015 la voce rappresenta la valutazione di n. 125 quote del Fondo Comune di Investimento Immobiliare riservato di tipo chiuso denominato "Gioiello in liquidazione" (di seguito anche "Fondo Gioiello") al valore contabile unitario di Euro 223.872,40 circa cadauna, pari al NAV del Fondo Gioiello al 30 giugno 2015 (come da rendiconto approvato al 24 luglio 2015) al netto dello sconto di liquidità stimato pari al 6%.

Al 31 dicembre 2014 la voce rappresenta la valutazione di n. 125 quote del medesimo Fondo Gioiello al valore contabile unitario di Euro 230.321,15 mila circa cadauna (pari al NAV del 31 dicembre 2014 al netto dello sconto di liquidità stimato con riferimento a tale data).

Poiché la riduzione del fair value di tali titoli rappresenta una "riduzione di valore" significativa e prolungata, in linea con i principi contabili di riferimento, la perdita dell'esercizio in corso è stata rilevata direttamente a conto economico per Euro 806 mila circa, così come effettuato anche in sede del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.

Il fair value utilizzato per la valutazione è stato considerato di livello 3.

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Differenze Effetto Differenze Effetto
Temporanee Fiscale Temporanee Fiscale
Imposte differite attive:
Fondi svalutazione crediti tassati 0 0 674.331 185.441
Ammortamento di costi non fisc. rilevanti 0 0 43.738 12.028
Storno valore fabbricati ed immobilizz.
(effetto IAS)
0 0 4.401 1.382
Benefici a dipendenti (effetto IAS) 0 0 2.779 764
Totale imposte differite attive 0 0 725.249 199.615
Totale imposte differite passive 0 0 0 0
Totale imposte differite nette 0 0 725.249 199.615

9.i Imposte differite

Al 01 dicembre 2015 sono state azzerate le imposte anticipate connesse alla rilevazione secondo lo IAS 19 dei benefici a dipendenti (fondo TFR) in quanto il relativo debito è stato rilevato ad un valore pari all'obbligazione di legge.

Le ulteriori imposte anticipate, già rilevate al 31 dicembre 2014 per Euro 199 migliaia circa, sono state azzerate al 01 dicembre 2015 rilevando un onere di conto economico di pari importo, in considerazione dell'incertezza della loro recuperabilità futura, anche tenuto conto della messa in liquidazione della società.

Al 01 dicembre 2015 risultano le seguenti fattispecie per le quali non risultano rilevate imposte anticipate IRES:

  • Euro 2.033 migliaia di svalutazioni (relative ad immobili, titoli AFS, rimanenze e crediti) ed ammortamenti indeducibili, pari ad un saldo teorico di imposte anticipate IRES di Euro 559 migliaia circa
  • Euro 3.022 migliaia di perdite fiscali cumulate all'ultima dichiarazione presentata (anno d'imposta 2014), pari ad un saldo teorico di imposte anticipate IRES di Euro 831 migliaia circa; alle quali si aggiungono le ulteriori perdite fiscali maturate fino al 01 dicembre 2015.

10. ATTIVO CORRENTE

10.a Rimanenze

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Lavori in corso 7.060.000 7.280.000
TOTALE 7.060.000 7.280.000

La voce comprende il valore degli immobili a sviluppo siti in Prato – Macrolotto (destinato ad una futura valorizzazione industriale) per Euro 4.180 migliaia e un'area sita in Sesto Fiorentino, località Colonnata, acquisita nel 2009 e oggetto di una valorizzazione residenziale, per Euro 2.880 migliaia.

I valori delle due proprietà sono esposti al netto di fondo svalutazione pari, al 01 dicembre 2015, ad Euro 2.848 migliaia per quanto concerne il terreno sito in Prato - Macrolotto e pari ad Euro 702 migliaia per quanto concerne l'area sita in Sesto Fiorentino.

Nel periodo dal 01 gennaio 2015 al 01 dicembre 2015 il valore contabile delle rimanenze di immobili si è incremento di Euro 133 mila per effetto di costi di completamento, ed stato oggetto di svalutazioni per complessivi Euro 353 mila circa. Tali svalutazioni sono state appostate al fine di recepire il relativo minor valore di mercato accertato dall'esperto indipendente REAG S.p.A. - Real Estate Advisory Group alla data del 30 giugno 2015, come di seguito riepilogato.

Immobili Superficie V.M./Mq Valore
contabile
alla data del
01.12.15
Valore
espresso
dagli Esperti
Indipendenti
Metodo di
valutazione
(MQ) (Euro) (Euro) (Euro)
Prato (PO) (U.M.I. 70) Loc.
Campostino - Via
Lione/Frediani.
31.000 139 4.180.000 4.180.000 Metodo della
"trasformazione"
Sesto Fiorentino (FI) – Via
Bencini ang. Via De Sanctis.
1.704 1.749 2.880.000 2.880.000 Metodo della
"trasformazione"
Rimanenze 7.060.000 7.060.000

Con riferimento allo sviluppo immobiliare di Sesto Fiorentino si specifica che l'intervento di costruzione di originarie n. 20 unità immobiliari a destinazione residenziale, per una s.u.l. complessiva di circa 1.400 mq oltre superfici accessorie, è terminata al grezzo, compresa la copertura dell'edificio.

Ad oggi i lavori di costruzione oggetto di appalto risultano sospesi in attesa della ripresa del pagamento degli stati di avanzamento lavori da parte della banca concedente il mutuo subordinata alla definizione della Proposta agli Istituti di Credito che ne prevede l'ultimazione. Si evidenzia che il permesso a costruire è di prossima scadenza.

Tali rimanenze risultano gravate da ipoteche iscritte a garanzia dei mutui stipulati, ancorché non completamente erogati, per Euro 37 milioni, in dettaglio:

  • Sesto Fiorentino: Banca MPS Euro 7 milioni;
  • Prato Macrolotto: Banca CRF Euro 30 milioni.

10.b Crediti commerciali

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Crediti verso società controllate 38.285 27.858
Crediti verso collegate 11.742 19.798
Crediti verso parti correlate 427.438 300.015
Crediti verso clienti terzi 19.916 36.319
TOTALE 497.381 383.991

I crediti commerciali verso le società correlate (incluse le controllate e le collegate) si riferiscono al riaddebito di costi e prestazioni di servizi amministrativi e property management.

10.c Crediti finanziari

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Finanziamenti a società controllate 664.612 652.233
Finanziamenti a collegate - 581
Crediti finanziari verso correlate 71.234 -
TOTALE 735.846 652.813

Il dettaglio dei crediti finanziari concessi alle società controllate, collegate e correlate è il seguente:

Società 01.12.2015 31.12.2014
F.L.P. S.r.l. 664.612 652.233
Borgosesia Gestioni SGR S.p.A. in liquidazione. 9.973 -
Delfino S.p.A. 61.261 -
4482409 Canada Inc. - 581
Totale 735.846 652.813

I crediti vantati verso la F.L.P. S.r.l. si riferiscono al conto corrente di tesoreria avviato per far fronte alle esigenze di cassa delle società controllata, oltre ai relativi interessi, l'incremento dell'esercizio è relativo agli interessi maturati nel periodo.

In data 01 luglio 2015, la Borgosesia, ottenuto il preventivo parere motivato non vincolante dell'Amministratore indipendente, in ossequio a quanto previsto dalle procedure interne adottate in tema di operazioni con parti correlate ed a quanto previsto dalla delibera Consob n. 17221/2010 e successive modifiche ed integrazioni, ha perfezionato l'acquisto di crediti con la società collegata Rondine srl in liquidazione (pari ad Euro 349 migliaia circa al 31 dicembre 2014, interamente svalutati, in particolare in pagamento della debitoria che Rondine aveva verso Borgosesia al 30 giugno 2015, Rondine ha ceduto i propri crediti pro-soluto e precisamente:

  • I. Credito di euro 290.000 riveniente da una sentenza del Tribunale di Prato del 19 gennaio 2015, in seguito appellato, nei confronti della KONSORTIUM BHKW POERSCHE RRT POWER con sede in Germania e dell'Avvocato Jorg R. Buehlmann con domicilio in Svizzera. In data 30 novembre 2015, all'udienza tenutasi di fronte al Tribunale di Prato, relativa all'opposizione all'esecuzione promossa da Buehlmann, il giudice, prima di assumere qualsiasi decisione in ordine alla richiesta di sospensione dell'esecuzione avanzata dalla controparte, ha ritenuto di dover attendere l'esito dell'udienza del giudizio di appello che si terrà in data 02 Febbraio 2016.
  • II. Credito nei confronti dell'Erario che risulterà dalla dichiarazione finale IVA e che al momento della proposta ammontava ad euro 13.978.

I crediti verso la società collegata 4482409 Canada Inc. sono stati estinti in conseguenza alla cessazione della partecipata.

Di seguito le condizioni relative ai crediti finanziari in essere.

Debitore Condizioni
F.L.P. S.r.l. C/C tesoreria: Euribor 1 anno/365 + 200 b.p
Fondo Gioiello in liquidazione 0,5% della garanzia prestata (fidejussione)

10.d Titoli detenuti per la negoziazione

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Altri titoli - 37
TOTALE 0 37

Gli altri titoli erano rappresentati da n° 77 azioni di Investimenti e Sviluppo S.p.A. quotati presso Borsa Italiana, sono stati oggetto di dismissione nel corso del 2015.

10.e Altri crediti

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Altri crediti verso società controllate 155.630 307.377
Altri crediti verso società correlate 627 26.296
Crediti Tributari 326.089 285.817
Crediti diversi 412.072 307.003
TOTALE 894.418 926.494

I "crediti verso le società controllate" sono rappresentati dai crediti derivanti dal consolidato fiscale nei confronti di Anemos S.r.l., Il Faro S.r.l., F.L.P. S.r.l. e dal corrente esercizio anche Borgosesia SGR in liquidazione.

La voce "crediti verso altre società correlate" include principalmente Euro 800 migliaia di crediti vantanti nei confronti della correlata Smit Real Estate S.r.l., completamente svalutati. Tali crediti si riferiscono ad anticipazioni effettuate da Borgosesia S.p.A. alla Smit Real Estate nell'ambito delle garanzie concesse alla controllante Bravo S.p.A. al momento della cessione della partecipazione. Tali crediti, risultano al momento di difficile recupero e pertanto, sono stati svalutati. L'effetto economico di tale svalutazione è già stato iscritto nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2011.

La voce "Crediti tributari" include in prevalenza crediti Ires (Euro 37 migliaia), a crediti IVA (Euro 155 migliaia), crediti Irap (Euro 128 migliaia).

Si precisa che tale voce include Euro 392 migliaia di ritenute sugli interessi incassati dalle partecipate canadesi. Tali crediti sono recuperabili nel caso il Gruppo produca imponibili fiscali nell'esercizio in corso. Poiché dalla stima delle imposte dell'esercizio non emergono imponibili fiscali di Gruppo, questi sono stati integralmente svalutati.

La voce "Crediti diversi" si riferisce principalmente al rimborso a fronte della deducibilità ai fini IRES dell'IRAP relativa al costo del lavoro per gli esercizi 2007-2008 per Euro 179 migliaia oltre ad anticipi a fornitori ed acconti per spese condominiali per Euro 59 migliaia, risconti attivi per Euro 167mila dei quali Euro152 mila per interessi di dilazione su cartelle esattoriali; la voce include crediti verso ex manager per Euro 500mila già interamente svalutati in esercizi precedenti e crediti verso debitori ceduti dalla collegata Rondine S.r.l. per complessivi Euro 290 migliaia interamente svalutati.

10.f Disponibilità liquide

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Denaro e valori in cassa 653 217
Depositi bancari 379.289 405.200
TOTALE 379.942 405.418

Trattasi delle disponibilità liquide detenute alla fine dell'esercizio.

11. PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto al 01 dicembre 2015 ammonta a complessivi Euro 20.391.915 (Euro 29.060.759 al 31 dicembre 2014).

La movimentazione del patrimonio netto intervenuta nell'esercizio è rappresentata nel prospetto allegato in calce agli schemi di bilancio.

La movimentazione intervenuta nelle singole poste nel corso dell'anno è rilevabile dalle tabelle di seguito riportate:

11.a Capitale Sociale

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
n° azioni Importo n° azioni Importo
Azioni ordinarie
Azioni di risparmio (non convertibili)
37.935.251
894.412
27.907.824
1.073.295
37.935.251
894.412
53.922.301
1.073.295
TOTALE 38.829.663 28.981.119 38.829.663 54.995.596

Il capitale sociale al 01 Dicembre 2015 ammonta a complessivi Euro 28.981.119 e risultata ridotto rispetto al 31 Dicembre 2014 (pari ad Euro 54.995.596) a seguito dell'assemblea straordinaria dei soci del 09 Giugno 2015 che ha deliberato, stante la fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile, la copertura delle perdite cumulate per complessi Euro 37.046.083 mediante:

  • riduzione del capitale sociale per complessivi Euro 26.014.476;
  • riduzione della riserva legale per Euro 10.999.119;
  • riduzione dell'avanzo di fusione Gabbiano per Euro 32.487.

Azioni proprie

Si precisa che, l'assemblea degli Azionisti del 20 dicembre 2013 aveva deliberato l'annullamento di n. 7.000.000 di azioni in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2357 comma 3 c.c., alla data del 23 Giugno 2015 la società Monte Titoli S.p.A., a seguito dell'autorizzazione del depositario, ha provveduto allo scarico contabile delle residue n. 2.445.417 azioni proprie, già precedentemente annullate, per le quali erano pendenti le operazioni di cancellazione.

Pertanto al 01 dicembre 2015 la Borgosesia S.p.A. detiene direttamente n° 7.554.583 azioni proprie rappresentanti il 19,914 % circa del capitale ordinario, tutte acquisite in dipendenza della fusione della controllante Gabbiano Spa, risultano avere un valore di carico complessivamente pari ad Euro 17.848.451,98 e lo stesso è portato a diretto decremento della equivalente riserva indisponibile alimentata mediante utilizzo della riserva di sovrapprezzo azioni.

Il valore unitario delle azioni proprie in portafoglio, pari ad Euro 2,3626 si confronta, a fine esercizio, con un valore contabile (determinato dividendo il valore contabile del patrimonio netto, maggiorato in ragione delle azioni proprie iscritte a riduzione dello stesso e decurtato il valore delle azioni di risparmio, per il numero di azioni ordinarie) di Euro 0,980 ed una quotazione di Borsa al 01 dicembre 2015 di Euro 0,580 per le azioni ordinarie e di Euro 0,702 per le azioni di risparmio.

Il trattamento privilegiato spettante alle azioni di risparmio in ordine alla distribuzione dei dividendi è regolato dall'articolo 27 del vigente statuto di seguito si riportato:

Art. 27) Ripartizione degli utili e pagamento dei dividendi

L'utile netto di bilancio, dopo il prelievo del 5% per la Riserva legale sino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale, sarà così ripartito:

a) alle azioni di risparmio verrà assegnato un dividendo fino alla concorrenza del 5% del loro valore nominale;

b) l'utile eccedente, se l'Assemblea ne delibera la distribuzione, sarà attribuito alle azioni ordinarie fino alla concorrenza del 3% del loro valore nominale;

c) il residuo sarà attribuito in misura uguale sia alle azioni di risparmio sia alle azioni ordinarie. Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore al 5% del loro valore nominale, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi. In caso di distribuzione di riserve le azioni di risparmio hanno gli stessi diritti delle altre azioni.

Il pagamento dei dividendi è effettuato nei modi, luoghi e termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione. I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui si rendono esigibili si prescrivono a favore della società.

11.b Altre riserve

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Riserva Legale - 10.999.119
Riserva indisponibile da fusione - (20.115.293)
Utili/(perdite) iscritti direttamente a Patrimonio Netto - (2.015)
Altre riserve 81.655 81.655
TOTALE 81.655 (9.036.533)

La riserva legale e la Riserva indisponibile da fusione sono state interamente utilizzate a copertura delle perdite cumulate come deliberato in sede di assemblea straordinaria del 09 Giugno 2015.

Gli Utili/(perdite) iscritti direttamente a Patrimonio Netto al 31 dicembre 2014 sono imputabili alla riserva per utili e/o perdite attuariali relative allo IAS 19, al 01 dicembre 2015 la riserva risulta azzerata per adeguamento del Fondo TFR all'obbligazione effettiva di legge.

Le altre riserve sono costituite dalla riserva IAS pari ad Euro 81.655 originatasi per la transizione ai principi contabili internazionali operata dalla Società.

La disponibilità delle riserve, la loro distribuibilità nonché gli utilizzi di queste effettuati negli ultimi tre esercizi sono riassunti nel seguente prospetto:

Natura /
Descrizione
Importo Possibilità
utilizzo (*)
Quota
disponibile
Utilizzazioni
effettuate nei tre
esercizi
precedenti per
copertura di
perdite
Utilizzazioni
effettuate nei tre
esercizi
precedenti per
altre ragioni
Capitale 28.981.119 - 26.014.477 -
Riserva legale - B - 10.999.119 -
Riserva
sovrapprezzo
- A, B,C - - -
Riserva IFRS 81.655 - - -
Altre riserve - A, B - 32.487 -
Totale 29.062.774 - 37.046.083 -
di cui distribuibili -

(*) A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci

12. PASSIVO NON CORRENTE

12.a Debito verso banche

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Finanziamenti oltre 12 mesi 1.755.558 1.809.361
TOTALE 1.755.558 1.809.361

La voce accoglie la quota oltre 12 mesi del finanziamento Monte Paschi Siena (pari ad Euro 364 migliaia) relativo all'impianto fotovoltaico su diritto di superficie venticinquennale su di un immobile di proprietà di Bravo S.p.A. sito in Montemurlo e sul quale insiste privilegio sull'impianto ed il debito relativo al mutuo Monte Paschi Siena relativo alla costruzione dell'immobile sito in Sesto Fiorentino (pari ad Euro 1.392 migliaia).

La variazione rispetto al precedente esercizio è imputabile al rimborso del debito del finanziamento Monte Paschi Siena per l'impianto fotovoltaico, si segnala che il debito relativo al mutuo per la costruzione dell'immobile non è ancora entrato in ammortamento.

12.b Fondi per il personale

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 85.132 136.361
TOTALE 85.132 136.361

Le variazioni fatte registrare dal fondo nel periodo sono così riassumibili:

(in Euro) 01.12.2015 31.12.2014
Saldo iniziale 136.361 132.990
Accantonamento del periodo 20.533 21.163
Incrementi per interessi finanziari - 4.217
Utili e perdite attuariali - 4.570
Rettifica effetti IAS 19 (7.123) -
Benefici pagati (64.215) (26.579)
Saldo finale 85.131 136.361

A seguito del venire meno della prospettiva della continuazione dell'attività si è mantenuta la classificazione della passività per TFR tra le passività non correnti, rettificando la passività per annullare gli effetti attuariali ed attualizzativi iscritti in conformità con lo IAS19 revised (voce "rettifica effetti IAS19"), ed al fine di rappresentare il debito per TFR nel suo effettivo ammontare nominale determinato in base alla relativa normativa vigente, che rappresenta il valore di estinzione alla data di riferimento del Rendiconto sulla Gestione.

I dipendenti di Borgosesia S.p.A. al 01.12.2015 risultano pari a 7 unità.

Consistenza al
01.12.2015
Variazioni Consistenza al
31.12.2014
Impiegati 7 -1 8
Dirigenti 0 -1 1
Totale 7 -2 9

Di seguito si riporta il dettaglio della composizione:

12.c Fondi per rischi ed oneri

(In Euro) saldo
iniziale
Accan.ti
del
periodo
Utilizzi Proventiz
zazioni
Riclas
sifiche
saldo a
fine
periodo
Fondo rischi garanzie
concesse Smit Real Estate S.r.l.
2.264.700 2.264.700
Fondo rischi verso società correlate - 179.000 179.000
Totale 2.264.700 179.000 - - - 2.443.700

Fondo rischi garanzie concesse Smit Real Estate S.r.l.

Il fondo rischi riferito alle garanzie contrattuali rilasciate alla correlata Bravo S.p.A. ammonta a complessivi Euro 2.265 migliaia. Esso è stato iscritto in relazione al puntuale adempimento alle obbligazioni contrattuali assunte verso Smit Real Estate S.r.l. dal conduttore dell'immobile di pertinenza di questa nell'ambito della cessione a Bravo S.p.a. della partecipazione totalitaria in Smit Real Estate S.r.l. (di seguito Smit RE).

L'importo attualmente iscritto a bilancio rappresenta la totalità della garanzie concesse. Si segnala inoltre che, come precedentemente commentato al paragrafo 10.e, sono iscritti Euro 800 migliaia di crediti verso la correlata Smit RE svalutati interamente in conto. Tale ammontare è stato pagato dalla capogruppo Borgosesia S.p.A. nei precedenti esercizi quale potenziale prima tranche della garanzie concesse. Tale credito ad oggi risulta prudentemente svalutato, stante la situazione di incertezza sulla sua recuperabilità.

Fondo rischi verso società correlate

Il fondo è stato accantonato a seguito della richiesta, pervenuta nel mese di Novembre 2015 dalla società correlata Penelope S.p.A., di attribuzione degli importi derivanti dalla presentazione dell'istanza di rimborso dell'imposta Ires per mancata deduzione dell'Irap per anni pregressi (credito iscritto alla voce "altri crediti" dell'attivo corrente).

12.d ALTRI DEBITI

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Debiti tributari 1.414.038 -
TOTALE 1.414.038 0

In data 06 agosto 2015 è stata presentata l'istanza di rateizzazione della cartella di Equitalia n. 136/2015 per complessivi euro 1.563.540 circa relativa all'imposta sostitutiva straordinaria del 5% da commisurarsi al valore delle quote possedute al 31 dicembre 2010 nel Fondo Immobiliare Chiuso il Gioiello. Il piano di ammortamento, pervenuto a seguito dell'accettazione della istanza di rateizzazione, prevede il pagamento di n. 72 rate mensili a partire dal 04 novembre 2015, per un ammontare comprensivo di interessi di dilazione pari ad euro 1.724.386 circa. La prima rata di euro 23.870 circa è stata regolarmente versata in data 03 novembre 2015, la seconda rata è stata versata in data 01 dicembre 2015.

La voce sopra esposta accoglie il debito scadente oltre 12 mesi della suddetta rateizzazione.

13 . PASSIVO CORRENTE

13.a Debiti verso banche

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Debiti verso banche a breve termine 15.219.599 16.970.102
TOTALE 15.219.599 16.970.102

La voce "Debiti verso banche a breve termine" risulta così composta:

  • − affidamento di conto corrente di Euro 7.734 migliaia accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze (Gruppo Intesa - San Paolo) e garantito da ipoteca di primo grado iscritta sul terreno di proprietà di Borgosesia S.p.A., sito in Prato località Macrolotto; tale affidamento risulta formalmente scaduto al 31 dicembre 2010. Si segnala che tale debito si è incrementato rispetto al precedente esercizio di Euro 260 migliaia circa per interessi di periodo.
  • − mutuo accordato dalla Cassa di Risparmio di Firenze di originari Euro 6.500 migliaia oltre 421 migliaia per interessi, deriva all'operazione di fusione per incorporazione della Gabbiano S.p.A. in Borgosesia S.p.A. e si riferisce ad un finanziamento di originari Euro 13.000.000 stipulato con la Cassa di Risparmio di Firenze, per il quale Borgosesia S.p.A. ha aderito all'accordo siglato tra l'Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni dell'Osservatorio bancheimprese in data 3 agosto 2009. Da tale accordo la società ha ottenuto la sospensione delle rate scadenti ad aprile 2010, posponendo così al 30 aprile 2015 la data di estinzione di tale finanziamento. A fronte del mancato pagamento delle quattro rate scadenti nel 2013 e 2014, poiché non è ancora stato

formalizzato il nuovo accordo tutto il debito è stato formalmente riclassificato nel breve termine.

  • − conti correnti passivi per Euro 291 migliaia (Euro 2.630 migliaia al 31 dicembre 2014), la riduzione è principalmente correlata alla riclassifica del debito verso la Banca Intermobiliare S.p.A., difatti in data 24 settembre 2015 la Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. ha comunicato il recesso da un conto corrente che alla data di notifica presentava un saldo di euro 2.385.142 circa con contestuale diffida ad adempiere ed intimazione di pagamento della suddetta somma oltre ad interessi e spese entro e non oltre 15 giorni dalla data di ricevimento. Tale posizione è garantita da un contratto autonomo di garanzia sottoscritto da alcuni soci della capogruppo. In data 01 dicembre 2015 è pervenuta una comunicazione da parte dell'istituto di credito con la quale è stato comunicato che alcuni azionisti in qualità di garanti autonomi hanno versato in favore della Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. l'importo di Euro 2.434.482 circa comprensivo di oneri e spese per la chiusura del rapporto, con conseguente estinzione dell'esposizione debitoria bancaria e contestuale iscrizione del debito nei confronti dei garanti (iscritti alla voce "debiti verso altri finanziatori" del passivo corrente); l'ulteriore riduzione dei conti correnti passivi, per Euro 100 migliaia, è connessa al rimborso delle rate in scadenza nell'esercizio relative ai mutui contratti con Banca MPS per l'impianto fotovoltaico e per l'immobile di Sesto Fiorentino;
  • − competenze passive per Euro 174 migliaia relative anche agli interessi di mora maturate sui finanziamenti sopra indicati alla data del 01 dicembre 2015.

Si segnala che alla fine del mese di ottobre 2015, gli amministratori hanno dato incarico allo studio Legale e Tributario CBA di Milano per l'assistenza legale (lato banche) nell'ambito delle trattative in corso con il ceto bancario per la ristrutturazione della posizione debitoria del Gruppo Borgosesia, già avviata ad inizio dell'esercizio 2014. Tale incarico era stato conferito sino all'adunanza dell'assemblea straordinaria degli azionisti di Borgosesia del 30 novembre 2015.

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Debiti finanziari verso Società controllate 3.348.201 3.361.783
Debiti finanziari verso Società collegate 1.822.467 1.738.379
Debiti finanziari verso altre Società correlate 2.539.451 2.443.082
Debiti finanziari verso altre Parti correlate 2.434.482 -
TOTALE 10.144.601 7.543.243

13.b Altri debiti finanziari

I debiti finanziari verso società controllate sono principalmente rappresentati dagli interessi (Euro 2.176 migliaia) maturati sul finanziamento concesso in esercizi precedenti alla Goldfinger LDA e dagli importi dovuti alla medesima società (Euro 1.172 migliaia) a fronte di obbligazioni Gabbiano S.p.A. da questi detenute ed ora estinte dandosi atto che il relativo debito è stato trasferito in capo a Borgosesia S.p.A. in dipendenza della fusione in questa della stessa Gabbiano.

I debiti finanziari verso società collegate sono rappresentati dal conto corrente di tesoreria, comprensivo di interessi passivi (calcolati sulla base dell'Euribor a un anno maggiorato di uno spread), nei confronti di Penelope S.p.A.. In data 12 ottobre 2015 la Borgosesia S.p.A. ha ricevuto una raccomandata dalla società collegata che comunica la volontà di recedere dal contratto di conto corrente in essere con decorrenza dal 31 dicembre 2015. Alla data del 01 dicembre 2015 il saldo del conto corrente riporta un saldo a debito di Borgosesia S.p.A. verso la collegata pari ad Euro 1.822.467 circa.

I "debiti finanziari verso altre società correlate" sono integralmente rappresentati dal residuo debito verso la Bravo S.p.A. (Euro 2.100 migliaia oltre interessi per Euro 439 migliaia) relativamente all'accollo del debito di FLP S.r.l. verso quest'ultima riferito all'acconto versato per l'acquisto dell'immobile nel corso dell'esercizio 2009.

I "debiti finanziari verso altre parti correlate" sono integralmente rappresentati dal debito verso alcuni soci per l'avvenuto rimborso in qualità di garanti autonomi, in data 27 novembre 2015, dell'esposizione debitoria della Società verso la Banca di Gestione Intermobiliare S.p.A. (si veda anche il paragrafo relativo ai debiti verso le banche del passivo corrente). Il debito verso i garanti è stato classificato nel passivo corrente in continuità come il precedente debito dovuto verso l'Istituto di Credito.

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Debiti commerciali verso società controllate 21.175 21.175
Debiti commerciali verso società collegate 60.079 122.486
Debiti commerciali verso altre parti correlate 256.202 187.505
Debiti commerciali verso terzi 657.111 435.967
TOTALE 994.568 767.133

13.c Debiti commerciali

I debiti commerciali conseguono alla normale operatività della società.

13.d Altri debiti

(in euro) 01.12.2015 31.12.2014
Debiti verso controllate 7.627.977 7.520.298
Debiti verso collegate 4.310 -
Debiti verso altre parti correlate 299.295 347.664
Debiti tributari 309.706 1.648.056
Debiti verso Amministratori 40.167 35.821
Debiti verso il personale dipendente 71.174 64.966
Debiti verso Istituti di Previdenza e sicurezza sociale 24.771 37.484
Debiti vari 92.708 63.869
TOTALE 8.470.108 9.718.159

La voce "Debiti verso controllate" si riferisce prevalentemente al debito verso la controllata Goldfinger LDA sorto in esercizi precedenti per l'acquisto delle n. 30 quote del Fondo Camelot in liquidazione (Euro 7.520 migliaia).

La voce "Debiti verso collegate" si riferisce a debiti verso la società Penelope S.p.A..

La voce "Debiti verso altre parti correlate" contiene prevalentemente il debito verso la Bravo S.p.a. per la caparra ricevuta a fronte del preliminare di vendita, ad oggi risolto, del compendio immobiliare denominato "UMI 70" per Euro 210 migliaia, oltre al debito verso la correlata Palio Air Service S.r.l. derivante dal consolidato fiscale di esercizi precedenti (Euro 89 migliaia).

La voce "Debiti tributari" comprende principalmente:

  • − La quota in scadenza entro 12 mesi del debito tributario oggetto di rateizzazione con istanza n. 136/2015 per Euro 263 migliaia.
  • − Debiti per IMU e Tasi per Euro 25 migliaia.
  • − Debiti per ritenute da versare in qualità di sostituti di imposta (Euro 16 migliaia).

La riduzione rispetto all'esercizio precedente è principalmente imputabile all'ottenimento della rateizzazione del debito tributario e conseguente riclassifica nel passivo non corrente della quota esigibile oltre 12 mesi.

13.e Fondi per rischi ed oneri

(IN EURO) saldo
iniziale
Accan.ti
del
periodo
Utilizzi Proventiz
zazioni
Riclas
sifiche
saldo a fine
esercizio
Rischi area Macrolotto 186.519 186.519
F.do rischi Ag.Entrate - 150.000 150.000
F.do rischi Ag.Entrate Biella - 1.600.000 1.600.000
Fondo rischi diversi - 185.000 185.000
Totale 186.519 1.935.000 0 0 0
2.121.519

Rischi area Macrolotto

Rappresenta l'ammontare potenzialmente dovuto verso il Consorzio Macrolotto per Euro 187 migliaia.

Fondo Rischi Ag. Entrate

Il fondo rischi di Euro 150.000 è stato appostato a fronte del P.V.C. notificato in data 10 giugno u.s. dall'Agenzia delle Entrate di Prato, ed è ritenuto sufficiente a coprire il rischio fiscale tenuto conto che da un calcolo effettuato i recuperi in caso di soccombenza sarebbero assorbiti dalle perdite pregresse dichiarate nei vari esercizi cui si riferiscono i rilievi, la società in data 10 agosto 2015 ha predisposto e depositato le proprie memorie avverse ex art.12 legge 212/2000 sia all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Prato, competente per l'anno 2012 e successivi, sia all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate di Biella competente per gli anni 2010 e 2011. A fronte del suddetto p.v.c., in data 30 novembre 2015, sono pervenuti alla società gli avvisi di accertamento n. T7Q0E0100821/2015 (rettifiche Ires), n. T7Q0C0100840/2015 (rettifiche Irap) relativi al solo periodo d'imposta 2010.

Fondo Rischi Ag. Entrate Biella

In data 05 settembre 2015 la Direzione Provinciale di Biella dell'Agenzia delle Entrate ha notificato a carico della Gabbiano S.p.A. (società incorporata per fusione inversa in Borgosesia S.p.A. in esercizi precedenti) un avviso di accertamento n. T7q0801000407 avente ad oggetto una ripresa ai fini Ires relativa all'anno di imposta 2006 pari ad euro 4.345.000 oltre sanzioni ed interessi. La pretesa dell'Agenzia delle Entrate risulta essere contrastabile così come valutata dai professionisti ai quali è stata affidata la difesa e di cui esiste un parere legale depositato agli atti della società. In data 02 novembre 2015 la società ha presentato all'Agenzia delle Entrate di Biella richiesta di accertamento con adesione, da tale data decorrono i 90 giorni previsti ex lege per lo svolgimento del contraddittorio, esauriti infruttuosamente i quali, dovrà essere presentato il riscorso avverso l'avviso di accertamento e in tal caso potrà manifestarsi l'iscrizione a ruolo provvisoria, in pendenza di giudizio, dell'importo di Euro 1.450 migliaia circa. L'organo amministrativo, ha ritenuto quindi opportuno di appostare un accantonamento di Euro 1.600.000 determinato anche sulla base del parere rilasciato dal legale. Riferendosi a periodo di imposta antecedente alla fusione per incorporazione della società Gabbiano in Borgosesia S.p.A., l'eventuale sopravvenienza passiva che dovesse comunque manifestarsi, è coperta da una garanzia rilasciata da alcuni azionisti della società Gabbiano S.p.A. all'epoca della fusione inversa. In data 27 novembre 2015 il legale incaricato della difesa ha comunicato che in data 04 dicembre 2015, successivamente rinviato al 07 gennaio 2016, incontrerà la Direzione Provinciale di Biella, alla quale consegnerà le memorie difensive relative all'accertamento T7q080100407.

Fondo rischi diversi

Sono stati accantonati fondi rischi inerenti le seguenti fattispecie:

  • Euro 150 migliaia relativi alla stima del rischio connesso agli eventuali esiti negativi di un contenzioso in essere presso il Tribunale Ordinario di Firenze (verbale causa n. rg. 6064/2014).
  • Euro 10 migliaia a fronte dei possibili oneri che potrebbero derivare dai danni lamentati dai confinanti dell'immobile di Sesto Fiorentino (FI).
  • Euro 25 migliaia a fronte di maggiori pretese di taluni fornitori.

ALTRE INFORMAZIONI

Altri contenziosi tributari

Relativamente al contenzioso pregresso con l'Agenzia delle Entrate di Biella relativo al periodo di imposta 01/08/2008 -31/01/2009 di euro 207.855, di cui la società ha già vinto il primo grado di giudizio, l'Agenzia delle Entrate di Biella ha proposto appello con notifica pervenuta alla società in data 03 settembre 2015. A fronte di tale contenzioso gli amministratori continuano a non ritenere necessario istituire un apposito fondo rischi.

MISURAZIONE DEL FAIR VALUE

L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che classifica in tre livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. La gerarchia del fair value attribuisce la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3). In alcuni casi, i dati utilizzati per valutare il fair value di un'attività o passività potrebbero essere classificati in diversi livelli della gerarchia del fair value. In tali casi, la valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia in cui è classificato l'input di più basso livello, tenendo conto della sua importanza per la valutazione.

I livelli utilizzati nella gerarchia sono:

  • gli input di Livello 1 sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;

  • gli input di Livello 2 sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;

  • gli input di Livello 3 sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

Nella seguente tabella sono riepilogate le informazioni relativamente alle attività valutate al fair value:

Attività valutate al fair
value (in Euro)
Fair Value
al
01.12.15
Fair Value
al
31.12.14
Livello di
gerarchia
del Fair
Value
Tecnica di
valutazione e
input
significativi
Input
significativi
non
osservabili
Relazione tra
input non
osservabili e
fair value
Partecipazioni in imprese
collegate
7.186.866 10.375.561 Livello 3 Metodo
reddituale
sintetico
Conto
economico
prospettico
Correlazione
diretta tra il
valore dei
flussi
economici
futuri e il fair
value delle
partecipazioni
Conto
economico
prospettico
Titoli disponibili per la
vendita
27.984.050 28.790.143 Livello 3 Transazioni
comparabili
Valori delle
ultime
transazioni
effettuate
Correlazione
diretta tra il
valore delle
ultime
transazione
ed il fair value
dei titoli
Valori delle
ultime
transazioni
effettuate
Titoli detenuti per la
negoziazione
- 37 Livello 1 Quotazione
di Borsa
n/a n/a
Totale Attività 35.170.916 39.165.742

La seguente tabella evidenzia la gerarchia del fair value delle Attività finanziarie che sono misurate al fair value al 01 dicembre 2015.

in Euro Note Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività che sono misurate al fair
value su base ricorrente
Partecipazioni in imprese collegate 9.c - - 7.186.866 7.186.866
Titoli disponibili per la vendita 9.f - - 27.984.050 27.984.050
Titoli detenuti per la negoziazione 10.d - - - 0
Totale Attività 0 0 35.170.916 35.170.916

Nel corso del 2015 non ci sono stati trasferimenti tra i Livelli della gerarchia del fair value.

La tabella seguente fornisce una riconciliazione dai saldi iniziali e finali per le misurazioni al fair value classificate nel Livello 3 nel 2015:

(in Euro migliaia) Partecipazioni in
imprese
collegate
Titoli disponibili
per la vendita
Al 31 dicembre 2014 10.376 28.790
Rettifiche di valore direttamente a Conto Economico (3.189)
Rettifiche di valore direttamente a Conto Economico (806)
Al 01 dicembre 2015 7.187 27.984

Con riferimento alle partecipazioni in imprese collegate, l'adeguamento della partecipazione nella collegata Penelope S.p.A. riflette l'aggiornamento della valutazione peritale del valore della partecipazione, come già motivato al paragrafo 9.d – Partecipazioni in collegate.

La valutazione dei titoli disponibili per la vendita (n. 125 quote del Fondo Gioiello in liquidazione) alla data del 01 dicembre 2015 al fair value è allineata ai valori NAV proquota del sopracitato Fondo (Euro 238 migliaia dall'ultimo rendiconto approvato il 24 luglio 2015) tenuto conto degli eventuali effetti derivanti dal processo di liquidazione del Fondo e del connesso "sconto di illiquidità" stimato nell'intorno del 6%.

INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Si riportano i saldi al 01 dicembre 2015 a confronto con i dati risultanti dal bilancio dell'esercizio precedente chiuso al 31 dicembre 2014.

Si rammenta che i dati non risultano perfettamente confrontabili in quanto i dati del periodo corrente rappresentano l'operatività dal 01 gennaio 2015 al 01 dicembre 2015, mentre i dati comparativi rappresentano l'intero anno solare 2014.

14. RICAVI

14.a RICAVI COMMERCIALI

(in euro) Gen.15 - 01 Dic.15 di cui verso
Importo Correlate %
PRESTAZIONE DI SERVIZI 534.497 534.497 100,00%
RICAVI ENERGIA 40.069 0 0,00%
LOCAZIONI 8.656 2.673 30,89%
TOTALE FATTURATO 583.221 537.170 92,10%
(in euro) Gen.14 - Dic.14 di cui verso
Importo Correlate %
PRESTAZIONE DI SERVIZI 624.497 609.522 97,60%
RICAVI ENERGIA 55.071 0 0,00%
LOCAZIONI 17.178 17.178 100,00%
TOTALE FATTURATO 696.746 626.700 89,95%

Trattasi dei ricavi conseguenti alle prestazioni di servizi amministrativi e property management a favore di società controllate e di società correlate.

A questi si aggiungono i ricavi da cessione dell'energia al GSE, prodotta mediante l'impianto fotovoltaico.

RIPARTIZIONE PER AREA GEOGRAFICA

(in euro)
Gen. 15 - 01 Dic. 15 Totale Fatturato Italia Cee Extra Cee
CAPOGRUPPO 583.221 581.421 900 900
- di cui correlate 537.170 535.370 900 900
TOTALE FATTURATO 583.221 581.421 900 900
Percentuali 100,00% 99,69% 0,15% 0,15%
Gen. 14 - Dic. 14 Totale Fatturato Italia Cee Extra Cee
CAPOGRUPPO 696.746 694.746 1.000 1.000
- di cui correlate 626.700 624.700 1.000 1.000
TOTALE FATTURATO 696.746 694.746 1.000 1.000
Percentuali 100,00% 99,71% 0,14% 0,14%

14.b VARIAZIONE DELLE RIMANENZE

La variazione delle rimanenze (Euro 133 migliaia) è principalmente relativa ai costi capitalizzati nel corso dell'esercizio iscritti tra le rimanenze sull'immobile di Sesto Fiorentino e Prato.

15. a COSTI PER SERVIZI

(in euro) 01 Gen. 15 01 Gen. 14
01 Dic. 15 31 Dic.14
Servizi amministrativi 703.762 718.571
- di cui verso correlate 110.137 120.000
Costi di costruzione Sesto Fiorentino 108.543 2.951
Servizi industriali 74.034 71.841
Costi per godimento beni di terzi 73.035 84.985
- di cui verso correlate 48.800 52.918
Servizi da produzione energia 224 184
TOTALE 959.598 878.531

La voce costi per servizi amministrativi include principalmente:

  • compenso agli amministratori per Euro 115 migliaia;
  • compenso ai sindaci per Euro 57 migliaia;
  • compensi professionali per legali e consulenza e certificazione bilanci per Euro 208 migliaia;
  • costi per servizi contabili ed amministrativi per Euro 167 migliaia;
  • consulenze commerciali per Euro 29 migliaia;
  • Servizi di vigilanza, certificazione ed altro per Euro 101 migliaia;
  • compenso rappresentante azionisti di risparmio Euro 26 migliaia.

I servizi industriali includono principalmente i costi delle assicurazioni diverse per Euro 42 migliaia.

I costi per godimento beni di terzi includono locazioni passive per Euro 49 migliaia.

15.b COSTI DEL PERSONALE

(in euro) 01 Gen. 15 01 Gen. 14
01 Dic. 15 31 Dic.14
Salari e stipendi 309.774 370.710
Oneri sociali 94.295 132.126
Trattamento fine rapporto 20.533 21.363
Altri costi 4.264 1.999
TOTALE 428.866 526.198
01 Gen. 15 01 Gen. 14
NUMERO MEDIO DIPENDENTI 01 Dic. 15 31 Dic. 14
DIRIGENTI 1 1
QUADRI - -
IMPIEGATI 7 8
OPERAI - -
TOTALE 8 9

15.c ALTRI PROVENTI OPERATIVI

01 Gen. 15 01 Gen. 14
(in euro) 01 Dic. 15 31 Dic.14
Altri ricavi 78.922 168.474
- di cui correlate 78.125 99.986
Sopravvenienze attive 10.374 412.055
- di cui correlate 200 0
TOTALE 89.296 580.529

Gli altri ricavi si riferiscono al riaddebito di costi professionali alle società del Gruppo incluse nel perimetro di ristrutturazione come previsto nella "Proposta agli Istituti".

15.d ALTRI COSTI OPERATIVI

01 Gen. 15 01 Gen. 14
(in euro) 01 Dic. 15 31 Dic.14
Multe e sanzioni 2.923 301.821
- di cui verso correlate 0 0
Sopravvenienze passive 10.350 1.866
- di cui verso correlate 0 0
Oneri diversi di gestione 175.568 168.274
- di cui verso correlate 49.065 0
Imposte varie 50.125 60.272
- di cui verso correlate 14.122 14.353
TOTALE 238.966 532.232

Nella voce "oneri diversi di gestione" trovano collocazione Euro 103 migliaia di costi per la ristrutturazione dell'indebitamento.

La voce "imposte varie" include principalmente Euro 28 migliaia di IMU ed Euro 14 migliaia di imposta di bollo, oltre ad altre imposte e tasse varie.

15.e RETTIFICHE DI VALORE DI PARTECIPAZIONI E TITOLI

La voce, pari ad Euro 4.790 migliaia negativa, include:

  • La svalutazione della partecipazione nella società controllata F.L.P. S.r.l. per Euro 775 migliaia.
  • La svalutazione della partecipazione nella società collegata Penelope S.p.A. per Euro 3.186 migliaia.
  • La svalutazione della partecipazione nella società non qualificata Immobiliare 2014 S.p.A. (ex Banca Interregionale S.p.A.) per Euro 22 migliaia.
  • La rettifica di valore delle quote del Fondo Gioiello per Euro 806 migliaia.

Per il commento su tali svalutazioni si rimanda ai paragrafi 9.c/d/e (partecipazioni) e 9.h (titoli disponibili per la vendita).

15.f AMMORTAMENTI, SVALUTAZIONI E ALTRI ACCANTONAMENTI

La voce, pari ad Euro 2.248 migliaia, accoglie:

  • Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali dell'esercizio pari ad Euro 47 migliaia;
  • la svalutazione di crediti per Euro 72 migliaia relativi a crediti per ritenute effettuate dalla controllata Canada Inc. sulla capogruppo Borgosesia al momento della distribuzione dei dividendi poiché la loro recuperabilità risulta essere remota.
  • Accantonamenti ai fondi rischi tributari per complessivi Euro 1.750 migliaia ed accantonamenti per altri rischi per complessivi Euro 378 migliaia, come meglio descritti nella sezione relativa ai fondi per rischi e oneri.

15.g RIVALUTAZIONI/SVALUTAZIONI DELLE ATTIVITA' IMMOBILIARI

La voce, pari ad Euro 658 migliaia, include:

  • la svalutazione delle rimanenze per complessivi Euro 353 migliaia di cui Euro 133 migliaia per l'immobile di Prato (Umi 70) e la svalutazione dell'immobile di Sesto Fiorentino per Euro 220 migliaia, entrambe iscritte nelle rimanenze al fine di adeguarli al minor valore tra il costo sostenuto e il valore di mercato.
  • la svalutazione degli investimenti immobiliari per complessivi Euro 305 migliaia relativi all'immobile di Via A. Moro in Biella per Euro 303 migliaia, e per il residuo relativi all'immobile sito in Piazza V. Veneto in Biella, al fine di adeguarli al minor valore di mercato.

16.a PROVENTI FINANZIARI

(in euro) 01 Gen. 15 01 Gen. 14
01 Dic. 15 31 Dic.14
Verso società controllate 12.379 29.017
Verso altre parti correlate 84.813 92.500
Verso terzi 6.421 68
Interessi attivi bancari 3 6
Utili su cambi - 26.388
Utili da realizzo titoli - 20.612
Altri proventi finanziari 1 -
TOTALE 103.616 168.590

I proventi finanziari verso società controllate sono relativi ad interessi attivi maturati sui finanziamenti in essere al 01 dicembre 2015.

I proventi finanziari verso altre parti correlate sono relativi a compensi maturati sulle fidejussioni rilasciate a favore della correlata Delfino S.p.A. e del Fondo Gioiello in liquidazione.

16.b ONERI FINANZIARI

(in euro) 01 Gen. 15 01 Gen. 14
01 Dic. 15 31 Dic.14
Interessi passivi verso società collegate 35.104 38.814
Interessi passivi verso società correlate 96.370 105.000
Interessi passivi bancari 457.965 529.366
Perdite su cambi - 22.967
Rettifiche IAS su TFR - 4.216
Altri oneri 209.413 143.317
TOTALE 798.852 843.680

Gli interessi passivi bancari si riferiscono agli interessi maturati su finanziamenti, mutui e sugli affidamenti di conto corrente verso gli istituti di credito.

Gli interessi passivi verso altre società correlate sono riferibili a Bravo S.p.A. mentre gli interessi passivi verso società collegate sono riconducibili alla Penelope S.p.A.

La voce "altri oneri" includono al 01 dicembre 2015 principalmente interessi passivi di mora su finanziamenti per euro 200 migliaia, ed Euro 8 migliaia per interessi di dilazione di debiti tributari.

16.c DIVIDENDI

(in euro) 01 Gen. 15
01 Dic. 15
01 Gen. 14
31 Dic.14
Dividendi da società controllate 722.345 -
Dividendi da società collegate 36.000 55.000
TOTALE 758.345 55.000

I dividendi da società controllate si riferiscono ai dividendi incassati dalla società 4438663 Canada Inc. per Euro 722 migliaia (pari a dollari canadesi 1.000.000 al lordo delle relative ritenute).

I dividendi da società collegate stati distribuiti dalla società Solarisuno S.r.l. per Euro 36 migliaia.

IMPEGNI E CONTI D'ORDINE

Riferimento Terzi Controllate Collegate Correlate Totale
Ipoteche 38.040.000 38.040.000
Impegni al subentro 6.946.692 6.946.692
Fidejussioni 23.768.590 6.249.843 16.253.087 46.271.519
Rischi per obbligazioni solidali 440.471 440.471
TOTALI 68.755.282 0 6.249.843 16.693.558 91.698.682

GARANZIE NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE

Alla voce "impegni al subentro" è indicato l'importo della garanzia rilasciata a Intesa Leasing S.p.A. in relazione al subentro nel contratto di locazione finanziaria da questa stipulato con Smit Real Estate S.r.l. nell'ipotesi di inadempienza della stessa.

Alla voce "Fidejussioni" sono riferite quelle rilasciate a fronte di facilitazioni concesse a varie società del gruppo, a parti correlate e a terzi.

La società Gabbiano S.p.A., incorporata per fusione inversa nella Borgosesia S.p.A. ha rilasciato, all'epoca, una garanzia fideiussoria nell'interesse della società Fidia S.p.A. di Firenze a favore della Banca Nazionale del Lavoro, per l'erogazione di un mutuo ipotecario per l'acquisto dell'area posta in Firenze - Viale Belfiore-Via Benedetto Marcello per complessivi Euro 13,5 milioni circa, oltre ad una fidejussione nell'interesse di Banca Italease per Euro 1,9 milioni circa.

Nel 2012 la società Fidia S.r.l. ha presentato domanda di concordato con completa soddisfazione dei creditori privilegiati essendo il bene oggetto di ipoteca ampiamente capiente al soddisfacimento delle pretese del credito ipotecario.

Si segnala che nel mese di settembre 2015 il CdA ha appreso che la società Fidia S.r.l. in liquidazione di Firenze è stata dichiarata fallita.

Ad oggi, nonostante il sopraggiunto fallimento, si ritiene non sussistano i presupposti per l'accantonamento di fondi rischi in quanto allo stato attuale non si è a conoscenza del fatto che il valore dell'area sia diminuito in maniera tale da non coprire il debito ipotecario garantito e, fra le altre, una potenziale passività discendente dall'attivazione del rapporto di solidarietà disciplinato dall'art. 2506 quater del Codice Civile in capo a Gabbiano S.p.A. e pertanto in dipendenza della fusione di quest'ultima in capo a Borgosesia S.p.A. gli ex azionisti di Gabbiano S.p.A. hanno rilasciato specifica garanzia tesa a garantire l'immediato reintegro di ogni sopravvenienza e/o insussistenza che dovesse essere subita da Borgosesia S.p.A. in futuro in dipendenza di atti e/o omissioni posti in essere dalla società incorporata sino alla data di stipula dell'atto di fusione.

Alla voce "Rischi per obbligazioni solidali", include l'importo relativo ad un avviso di accertamento pervenuto alla parte correlata Smit Real Estate in relazione all'anno d'imposta 2009, per il quale Borgosesia risulta coobbligata in qualità di consolidante in regime di Consolidato Fiscale Nazionale. La SmitRE ha proceduto a definire l'importo accertato ed a richiedere la rateizzazione del dovuto.

Si segnala, oltre a quanto sopra riportato, l'esistenza della garanzia rilasciata da Borgosesia S.p.A. nell'interesse della correlata Bravo S.p.A. a garanzia di un contratto di locazione finanziaria (per un costo originario di Euro 25.571 migliaia ed un debito residuo alla data del presente rendiconto di Euro 12,2 milioni circa).

Infine, con riferimento a potenziali passività discendenti dall'attivazione del rapporto di solidarietà disciplinato dall'articolo 2506 quater del Codice Civile in capo a Gabbiano S.p.A. e pertanto, in dipendenza della fusione di quest'ultima, in capo a Borgosesia S.p.A., gli ex azionisti di Gabbiano S.p.A. hanno rilasciato specifiche garanzie tese a garantire l'immediato reintegro di ogni sopravvenienza e/o insussistenza che dovesse essere subita da Borgosesia S.p.A. in futuro in dipendenza di atti e/o omissioni posti in essere dalla società incorporata sino alla data di stipula dell'atto di fusione.

Alcuni degli impegni rilasciati sopra menzionati si riferiscono a debiti scaduti e non rimborsati per i quali, a oggi, non sono state avanzate da parte degli istituti garanti richieste specifiche di attivazioni di tali garanzie. La maggioranza di tali debiti sottostanti risultano in fase di rinegoziazione con gli istituti di credito.

ALTRI RISCHI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE

Riferimento Terzi Controllate Collegate Correlate Totale
Fondo azionisti di risparmio 30.000 30.000
Anticipi fondo azionisti risparmio 33.229 33.229
TOTALI 63.229 0 0 0
63.229

Alla voce "Fondo azionisti risparmio" è indicato il fondo istituito con delibera dell'assemblea speciale degli azionisti di risparmio del 31.03.2004 a copertura delle spese da sostenersi per la tutela degli interessi di tale categoria. A norma di legge detto fondo è anticipato da parte della società con facoltà di rivalsa sui dividendi eccedenti il privilegio spettanti ai predetti azionisti.

Alla voce "Anticipi fondo azionisti risparmio" è indicata la misura delle anticipazioni concesse dalla società, con facoltà di rivalsa sugli utili privilegiati spettanti agli azionisti di risparmio, a fronte del fondo, istituito con delibera dell'assemblea speciale del 31.03.2004, a copertura delle spese da sostenersi per la tutela degli interessi di tale categoria. Rispetto al precedente esercizio tali anticipi risultano incrementati di Euro 6 mila circa per le spese notarili e di pubblicazione sostenute per l'assemblea degli azionisti di risparmio del 10 settembre 2015.

Imposte sul reddito d'esercizio

(in €/000) Dal 01.01.2015 Esercizio
al 01.12.2015 31.12.2014
Imposte correnti
Accantonamenti IRES - -
Accantonamenti IRAP - -
Accantonamenti Imposta sostitutiva - -
Variazione netta imposte anticipate -200 34
Variazione netta imposte differite - -
Rientri/riallineam. e altre variazioni -17 -1
Totale -217 33
Proventi da consolidato fiscale 0 190
Totale imposte sul reddito -217 223

La riconciliazione fra onere fiscale teorico ed effettivo delle imposte correnti è desumibile dal prospetto di seguito riportato:

IRES IRAP
Euro % Imposte % Imposte
Imponibile -8.670 27,5 Zero -3.375 4,8 Zero
Variazioni in aumento
differenze temporanee
altre variazioni in aumento
7.565 27,5 2.080 709 4,8 34
Variazioni in diminuzione
rigiro differenze temporanee
altre variazioni in diminuzione
-762 27,5 -210 -991 4,8 -48
Imponibile e imposte correnti -1.867 27,5 Zero -3.657 4,8 Zero

A fronte dell'imponibile negativo (perdita fiscale) non sono state prudenzialmente stanziate effetti di imposte anticipate.

Operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione di Borgosesia S.p.A. nella riunione del 30 novembre 2010, in ottemperanza alle disposizioni portate dall'articolo 2391 bis del c.c., del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato con delibera n.17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n. 17289 del 23 giugno 2010, nonché dell'articolo 9.C.1 del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate adottato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A., ha approvato la Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate.

Tale Regolamento, volto a individuare i principi e le procedure a cui la società si attiene al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate realizzate dalla Società è prelevabile e consultabile sul sito www.borgosesiaspa.com (Sezione Governance).

Ciò premesso, le operazioni di Borgosesia S.p.A. con parti correlate sono desumibili dal prospetto di seguito riportato:

SITUAZIONE FINANZIARIA - PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVO
S O C I E T A' NON CORRENTE CORRENTE CORRENTE
Crediti Titoli Crediti Crediti Altri Altri debiti Debiti Altri
finanziari disponibili commerciali finanziari crediti finanziari commerciali debiti
TOTALE COMPLESSIVO 4.576.503 27.984.050 497.381 735.846 894.418 (10.144.601) (994.568) (8.470.108)
INCIDENZA 100% 100% 96% 100% 17% 100% 34% 94%
TOTALE CORRELATE 4.576.503 27.984.050 477.465 735.846 156.258 (10.144.601) (337.457) (7.931.582)
4438663 Canada Inc (Euro) 3.917
Anemos S.r.l. 345.000 4.735 22.317 (45.958)
Borgosesia Gestioni SGR S.p.a. In liq 4.886 561 (21.175) (16.795)
Bravo S.p.A. 60.055 (2.539.451) (236.194) (210.708)
COLLE VERDE SRL 47.464
Delfino S.p.A. 59.591 61.261
Dinamica S.r.l. 110.202
Famiglia Bini (2.434.482)
Fase Realty S.r.l. 7.101
FLP S.r.l. 10.233 664.612 88.512 (42)
Fondo Gioiello in liquidazione 27.984.050 16.726 9.973 627 (20.008) (41)
Giada S.r.l. 1.011
Goldfinger Ltda 3.611.384 2.459 (3.348.201) (7.520.256)
Il Faro S.r.l. 329.119 12.055 44.240 (44.926)
Lalux S.r.l. 13.002
Nova Edil S.r.l. 17.185
Okatan S.r.l. 11.137
Palio Air Service S.r.l. in liquidazion 1.011 (88.546)
Penelope S.p.A. 3.482 (1.822.467) (60.079) (4.310)
Proser S.r.l. 41.322
Realty S.r.l. 7.785
Smeraldo S.r.l. 1.011
Smit Real Estate srl 21.735
SolarisUno S.r.l. 291.000 8.260
Villa il Barone s.r.l. In liquidazione 10.892
Vitesse S.r.l. 208

Il precedente prospetto non include i fondi rischi accantonati verso parti correlate.

CONTO ECONOMICO
OPERATIVO FINANZIARIO
S O C I E T A' Ricavi
commerciali
Costi per
servizi
Altri proventi
operativi
Altri costi
operativi
Rettifica di
valore
partecipazioni
e titoli
Ammortamenti,
svalutazioni,
accantonamenti
Proventi Dividendi Oneri
TOTALE COMPLESSIVO 583.221 (959.598) 89.296 (238.966) (4.789.666) (2.247.703) 103.616 758.345 (798.852)
INCIDENZA 92% 17% 88% 26% 100% 9% 94% 100% 16%
TOTALE CORRELATE 537.170 (158.937) 78.325 (63.186) (4.767.512) (192.978) 97.192 758.345 (131.474)
4438663 Canada Inc (Euro) 459 722.345
4482409 Canada Inc (2.581)
Anemos S.r.l. 9.644
Borgosesia Gestioni SGR S.p.a. In liquidazione 39.768 34
Borgosole SPV Albano srl 1.500
Borgosole SPV Office srl 1.500
Borgosole SPV Residenziale srl 1.500
Bravo S.p.A. 128.587 (48.800) 47.559 (122) (96.370)
COLLE VERDE SRL 11.014
Delfino S.p.A. 50.516 48.136
Dinamica S.r.l. 32.123
Fase Realty S.r.l. 11.022
FLP S.r.l. 5.048 (775.077) 12.379
Fondo Gioiello in liquidazione 53.180 9.072 (14.000) (806.093) 36.677
Giada S.r.l. 5.511
Goldfinger Ltda 459
Il Faro S.r.l. 9.644
Lalux S.r.l. 11.022
Logistica Gioiello S.r.l. 3.000
Nova Edil S.r.l. 93.685
Okatan S.r.l. 5.511 2.343
Palio Air Service S.r.l. in liquidazione 5.511
Penelope S.p.A. 9.274 (110.137) 3.960 (3.186.342) (179.000) (35.104)
Proser S.r.l. 7.342
Realty S.r.l. 9.185
Rondine S.r.l. 5.000 200 (46.484) (13.978)
Smeraldo S.r.l. 5.511
Smit Real Estate srl 6.889 15.157
SolarisUno S.r.l. 8.260 36.000
Villa il Barone s.r.l. In liquidazione 5.507

F.do Gioiello in liquidazione: i Titoli non Correnti rappresentano le n. 125 quote (su 340) del Fondo Gioiello in liquidazione detenute dalla Borgosesia S.p.A.

Bravo S.p.A.: il debito finanziario corrente è relativo al residuo di anticipazioni da restituire e relativi interessi con riferimento all'operazione di acquisto di FLP S.r.l., mentre gli altri debiti correnti sono relativi alla caparra ricevuta per l'acquisto dell'UMI 70.

F.L.P. S.r.l. : Il credito finanziario corrente si riferisce al saldo del conto corrente di tesoreria intrattenuto con la stessa nel corso dell'esercizio.

Goldfinger Lda: il credito finanziario non corrente consegue ad un finanziamento in conto capitale, il debito finanziario corrente consegue all'estinzione anticipata del prestito obbligazionario emesso dall'incorporata Gabbiano S.p.A. maggiorato degli interessi netti maturati mentre gli altri debiti finanziari correnti rappresentano il corrispettivo dell'acquisto da parte di Borgosesia S.p.A. di n. 30 quote del Fondo Immobiliare "Camelot" in liquidazione.

Penelope S.p.A.: il debito finanziario corrente si riferisce al saldo di un conto corrente di corrispondenza in essere maggiorato degli interessi maturati, in scadenza al 31 dicembre 2015 per effetto della comunicazione di recesso dal contratto inviata in data 12 ottobre 2015; il debito commerciale si riferisce ad un contratto di prestazioni di servizi amministrativi.

I crediti finanziari non correnti verso Anemos S.r.l., Il Faro S.r.l e Solarisuno S.r.l. sono relativi ad anticipazioni propedeutiche all'attivazione degli impianti fotovoltaici delle stesse.

Conclusioni

Il presente Rendiconto sulla Gestione degli amministratori ex art. 2487-bis, c. 3, C.C., composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario e Note esplicative, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico del periodo e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Colotto Fabio) IN ORIGINALE FIRMATO

Attestazione della situazione dei conti alla data di scioglimento e messa in liquidazione volontaria di Borgosesia S.p.A. e rendiconto sulla gestione successiva alla data dell'ultimo bilancio approvato (31.12.14) ai sensi del combinato disposto dell'art. 154-bis del TUF e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni nonché del disposto di cui all'art. 2487 del codice civile.

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