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EPH SpA

Annual Report Mar 27, 2018

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Annual Report

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2017 Relazione Finanziaria Annuale

Company Overview 3
ePRICE: Piattaforma, Mission e Vision 4
Lettera del Presidente agli Azionisti 6
2017 Highlights 8
Linee Guida Strategiche 2018-2023 17
Organi sociali 24
Azionariato e andamento del titolo 26
Relazione degli Amministratori sulla Gestione 27
Commento ai Risultati dell'Esercizio 28
Analisi dei Principali Risultati Patrimoniali e Finanziari 37
ePRICE S.p.A. 40
Altre Informazioni 42
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2016 49
Relazione della Società di Revisione 107
ePRICE S.p.A. Bilancio Separato 115
Relazione della Società di Revisione 165
Relazione del Collegio Sindacale 173

Company Overview

ePRICE è la prima piattaforma integrata di e-Commerce ed e-Service in Italia.

Campioni locali dell'e-Commerce e del tech&appliance, protagonisti di un mercato che cresce velocemente.

Una proposta di valore unica sul mercato italiano supportata da una piattaforma flessibile e scalabile.

Un track record significativo in termini di GMV e ricavi capace di crescere in scala, rilevanza e profittabilità.

La mission di ePRICE: servire l'evoluzione tecnologica delle famiglie italiane.

La vision di ePRICE: da e-Commerce a e-Service.

Lettera del Presidente agli Azionisti

Signori azionisti

il 2017 è stato il terzo anno dalla quotazione e forse quello più sfidante. Abbiamo proseguito nella implementazione del piano industriale della società presentato a fine 2016, rafforzando il posizionamento di ePRICE come protagonista degli acquisti importanti della famiglia, attraverso lo sviluppo dei servizi di installazione personalizzata con una rete che conta oggi oltre 600 tecnici, lo sviluppo della rete dei Pick&Pay e dei lockers che oggi rappresentano 443 touch points sul territorio, e lo sviluppo del marketplace che conta ormai oltre 1.500 aziende italiane ed estere.

IL 2017 è stato, però, caratterizzato da diversi fattori che ci hanno portato, per la prima volta, ad un decremento dei Ricavi e del GMV, attestatisi rispettivamente a 189M€ (-4,6%) e 253M€ (-0,6%). Questo dato ed il peggioramento del risultato economico del 2017 sono dovuti sia a fattori esterni ad ePRICE che alla implementazione del programma di investimenti e di upgrade della nostra struttura di servizio. Il nostro mercato di riferimento, quello del Tech&Appliance, ha registrato un segno negativo e nella sua componente online ha frenato bruscamente, passando dal 23% di crescita del 2016 a circa il 10% nel 2017. A questa dinamica di mercato i player dell'offline hanno reagito con politiche di prezzo e promozioni molto aggressive creando una complessiva deflazione del mercato offline e online e portando alla crisi di alcune catene storiche della distribuzione italiana. Nonostante ciò, nel 2017 ePRICE è riuscita a difendere la sua leadership nel segmento del grande elettrodomestico e nel clima, con una quota di mercato che rimane stabilmente intorno al 30%.

La nostra reazione nella prima metà dell'anno non è stata efficace in quanto, nel tentativo di mantenere la crescita, abbiamo rincorso il prezzo più basso e aumentato le attività promozionali.

Accanto a questi due fattori, si sono poi affiancati alcuni momenti di difficoltà operative dovuti all'attivazione di SAP a febbraio e al trasferimento delle nostre operations in nuovo centro logistico di 30.000mq alle porte di Milano durante l'estate. Entrambe le attività ci consentono oggi di operare con maggiore efficienza ed efficacia, ma hanno certamente contribuito ad appesantire un anno non soddisfacente.

I momenti difficili, però -se ben sfruttati- sono anche occasione di cambiamento e miglioramento.

A partire dalla scorsa estate, abbiamo iniziato un percorso di revisione profonda dei nostri processi e dei nostri valori, che ci ha portato a rivedere in modo importante la struttura dei costi e a definire degli obiettivi di redditività che abbiamo poi rappresentato nelle linee guida strategiche 2018-2023. In sintesi, ci aspettano anni caratterizzati soprattutto da "execution" e da controllo.

Controllo dei margini, anche attraverso attente politiche di pricing e di relazione con i fornitori, controllo dei costi attraverso una rivisitazione della struttura organizzativa, manageriale e logistica, controllo della customer-satisfaction, attraverso una misurazione metodica della qualità del servizio dei nostri corrieri e della nostra rete di professionisti.

L'obiettivo è quello di riprendere il nostro percorso di crescita sulle categorie di prodotto dove siamo leader, raggiungendo rapidamente la redditività.

Rispetto alla crescita, nel 2017 abbiamo continuato il nostro percorso di costruzione del nostro brand attraverso campagne di comunicazione online, TV e radio, aumentando la nostra awareness e posizionandoci come un brand italiano leader e capace di proporre operazioni "disruptive" per parlare ai propri clienti, come la campagna di comunicazione collegata alla Black Hour e al Black Friday, che per primi importammo in Italia nel 2010.

Il nostro marketplace ha ormai raggiunto la dimensione di oltre 1.500 aziende partecipanti (+50%) e di circa 4 milioni di offerte, diventando un punto di riferimento per piccole imprese e rivenditori italiani che vogliono vendere online, approfittando anche della rete dei nostri 134 Pick&Pay che offrono ai clienti di ePRICE e di tutti i nostri merchants, la possibilità di pagare cash e di effettuare un reso gratuito.

La piattaforma marketplace ci consente di rimanere competitivi in termini di prezzo e offerta nelle categorie che consideriamo non-core, mentre la vendita diretta e i servizi gestiti direttamente si focalizzano sulle categorie dove ePRICE vuole essere e rimanere leader: prodotti ad alto valore e servizi premium ad essi collegati, come la consegna su appuntamento, le garanzie e le riparazioni, il supporto e la consulenza al cliente su nuovi segmenti in via di sviluppo come la Smart Home e l'IOT.

Questi sono i principi riflessi nelle nuove linee guida strategiche 2018-2023 che ePRICE ha presentato l'8 marzo 2018, comunicando ai mercati l'intenzione di chiudere rapidamente il gap che la separa dall'essere un'azienda "solo" innovativa ad essere un'azienda innovativa e profittevole, in un segmento del retail che nel prossimo futuro andrà certamente incontro a un'ulteriore fase di consolidamento e rimescolamento.

2017 Highlights

* Gross Merchandise Volume: include i ricavi dei prodotti, delle spedizioni e i volumi generati dal 3PMarketplace, al netto dei resi e IVA inclusa. Non include Infocommerce e B2B.

KPI delle vendite

Principali dati economici

2017: un anno difficile per il mercato online

Valori in miliardi di euro ONLINE OFFLINE TOTALE
Mercato elettronica
e elettrodomestici
2015 1,3 12,7 14,1
2016 1,6 12,8 14,4
in italia 2017 1,8 12,6 14,4
Fonte: rielaborazioni ePRICE su dti GFK e Forrester + stime interne.

Nel 2017 il mercato è stato più lento rispetto alle attese

Fonte: rielaborazioni della Società su dati GFK

2017: un anno di investimenti sulla piattaforma e sulle operations

Nel 2017 ePRICE ha modernizzato la propria piattaforma IT e gestionale, anche grazie all'adozione di SAP, che ha impegnato per molti mesi le energie dell'azienda.

Un altro grande sforzo è stato il trasferimento del magazzino dell'azienda alle porte di Milano, che ha dotato l'azienda di una superficie efficiente, scalabile e moderna per la gestione del suo inventory anche in logica multibusiness.

il nuovo centro logistico di Truccazzano, con uno spazio di 30.000 mq (espandibile fino a 50.000 mq) include una parte dedicata anche alla logistica gestita per Showroomprivè e consente a ePRICE di aumentare del 60% lo disponibilità di magazzino per i grandi elettrodomestici.

2017: un anno di investimenti sull'awareness del brand ePRICE

Nel 2017 ePRICE ha proseguito il suo percorso di investimenti in comunicazione per accrescere la brand awareness e posizionarsi come leader sulle vendite e-Commerce della famiglia, in particolar modo nel segmento del grande elettrodomestico.

Alcuni numeri:

  • 5 flight TV durante l'anno
  • Un nuovo format comunicativo collegato a testimonial forti e al canale radio

  • Dal 6 novembre ePRICE ha dato il via a una campagna TV, digital e per la prima volta anche radio per promuovere le speciali attività promozionali in vista del Black Friday, con un incremento di circa il 168% nei GRP's rispetto alla sola TV. L'obiettivo è stato quello di associare significativamente il brand a questo momento di consumo diventato centrale nel calendario del retail italiano e lanciato nel 2010 proprio da ePRICE nel nostro Paese.

Fonte: Indagine Mindshare su un campione di circa 600 intervistati prima e dopo la messa in onda degli spot TV 2017)

Valori associati al brand da parte dei consumatori:

Innovazione Miglior prezzo

Modernità rispetto ai negozi

Marketplace

Nel 2017 ePRICE il marketplace di merchant esterni è diventato uno dei driver della crescita sostenibile di ePRICE.

Il nostro Marketplace:

  • Migliaia di merchant Italiani e stranieri registrati sul Marketplace
  • Oltre 3 milioni di offerte
  • GMV in costante e robusta crescita YoY
  • Accesso al network P&P per i merchant con lo possibilità di pagamento alla consegna per i clienti
  • Espansione, sia in termini di GMV che di offerte, su categorie in precedenza non trattate da ePRICE (Sport, Brico e Casa, ecc.)
  • Gestione pagamenti PayPal per merchant Marketplace (primo Marketplace ad usare il pagamento tramite PayPal per ordini 3P centralizzato su PSP, e compliant con la normativa PSD2)

KPI del Marketplace

OFFERTE DEL MERCATO 4M +43% vs. 2016

VENDITORI SU MARKETPLACE 1.500 +50% vs. 2016

CRESCITA GMV MARKETPLACE +83% vs. 2016

PESO MEDIO SUL GMV c.15%

Il venditore del Marketplace può usufruire dei servizi logistici ePRICE, con la possibilità di offrire agli acquirenti il ritiro dei propri ordini presso uno dei tanti Pick&Pay® che ePRICE gestisce sul territorio nazionale Italiano. Il merchant può così ottimizzare le spedizioni di grandi volumi di vendita in un unico invio, mentre ePRICE si occupa di smistare i prodotti nei punti Pick&Pay®.

Plus del servizio Pick&Pay per il cliente marketplace:

Home Service

Quando si ordina un frigorifero, una lavatrice o un grosso televisore, è normale aspettarsi un servizio completo. Per questo ePRICE ha creato un network di professionisti specializzati, che consegnano, installano gli elettrodomestici nuovi e ritirano l'usato.

Anche per questo ePRICE è diventata il leader nella vendita online di grandi elettrodomestici. ePRICE home service offre la possibilità di consegna e installazione a domicilio attraverso la gestione su piattaforma mobile di un colloquio continuo e diretto tra cliente, installatore e ePRICE.

ePRICE HOME SERVICE INCLUDE:

Fissa l'appuntamento in base alle tue disponibilità Consegna su misura

Tecnici qualificati e certificat, personale affidabile, rapido e cortese Installazione professionale

Assistenza Personalizzata

Un addetto del servizio clienti sarà a disposizione in ogni momento

Controllo totale

Supervisione del tuo servizio costante, affidabile e precisa

KPI dei servizi

Grandi elettrodomestici consegnati

+33%

Numero di professionisti vs. inizio anno

Copertura popolazione italiana

Net promoter score c. 68

Linee Guida Strategiche 2018-2023: strategia e obiettivi

  • • Leadership sulle categorie "Core" (Grandi Elettrodomestici, TV e clima) in logica 1st party. ePRICE prevede di più che raddoppiare le vendite delle categorie "Core", incrementando anche la rilevanza verso le marche, con effetti positivi sulla marginalità e sfruttando la leva del servizio, fattore distintivo di ePRICE. Il nuovo centro logistico, entrato in funzione nel Q3 17, ha incrementato la capacità disponibile del 50%.
  • • Espansione del Marketplace, anche grazie allo spostamento più marcato delle categorie slegate da servizio e all'introduzione di nuove categorie. La penetrazione del marketplace sul GMV di queste categorie - escludendo quindi le categorie "core" è destinata a raggiungere il 50%.
  • • Consolidamento della rete di Pick&Pay, che attualmente copre circa 92% della popolazione e ha un Net Promoter score intorno a 80.
  • • Graduale crescita di ePRICE come piattaforma di Servizi a completamento della offerta esistente di prodotti delle categorie Core (Grandi Elettrodomestici, TV e clima e in prospettiva Smart Home), ma anche come piattaforma per servizi di manutenzione e riparazione facendo leva sulla rete esistente di installatori.

* Leggera decrescita dei ricavi nel 2018 bilanciata da un piano di efficienze aggressivo, che vale fino a 10 milioni di euro alla fine dell'anno.

Come ribilanciamo vendite dirette e marketplace

CATEGORIE CORE

BISOGNO DEL CLIENTE PRODOTTI DRIVER DI MERCATO GO TO MARKET
Elettrodomestici e TV
Consegna a casa
Installazione e servizi
di protezione
e garanzia
Crescita a doppia cifra
Alto scontrino
Alto Margine Lordo
Bassa frequenza
MARGINE SU
PRODOTTI
MARGIN SU
SERVIZI
Posiziona
mento unico
e aumento
del Margine
Lordo

CATEGORIE LUNGA CODA

BISOGNO DEL CLIENTE

Spedizione e consegna veloce e conveniente

Tech & lunga coda Miglior prezzo

PRODOTTI

Basso scontrino Basso Margine Lordo Alta Frequenza

DRIVER DI MERCATO

COMMISSIONi

GO TO MARKET

Accelerare la crescita del marketplace e migliorare la profittabilità

* Gross Merchandise Volume: include i ricavi dei prodotti, delle spedizioni e i volumi generati dal 3PMarketplace, al netto dei resi e IVA inclusa. Non include Infocommerce e B2B.

Come miglioreremo la marginalità nel 2018

AZIONI PIANIFICATE CHE VALGONO FINO AL 15-20% DEI COSTI DI CASSA 2017

Azioni chiave di ePRICE

visibilità a Marzo 2018 sul target di fine anno.

Responsabilità Sociale:

Scuola, cultura, digitalizzazione

ePRICE è un'azienda italiana, che ha scelto di lavorare in Italia, perché il nostro Paese ha un grande potenziale ed è il più bello del mondo. ePRICE sostiene la diffusione dell'alfabetizzazione digitale nella scuola italiana e lo sviluppo di una nuova coscienza digitale nelle giovani generazioni. Il digitale è una risorsa con cui il nostro Paese può valorizzare le propria storia, cultura e aspirazioni.

Anche nel 2017 abbiamo continuato a lavorare con associazioni e organizzazioni che si propongono di sostenere la diffusione delle competenze del futuro nei ragazzi e di colmare il gap di professionalità e coraggio che ci divide dai paesi più avanzati, ad esempio nel promuovere il lavoro al femminile nel mondo del business e del digitale.

Le nuove competenze digitali: Mastercoder

MasterCoder organizza laboratori e corsi per bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni, utilizzando la tecnologia come strumento ludico ed educativo che aiuta i partecipanti a sviluppare naturalmente capacità di problem solving e a sperimentare nuove forme di creatività e condivisione. Il gioco è grande protagonista a MasterCoder perché è lo strumento più efficace per nutrire l'entusiasmo e le passioni dei più piccoli e il miglior modo per imparare. MasterCoder è un laboratorio creativo che stimola la fantasia e allena la mente alle sfide di domani, perché, qualsiasi forma avrà il futuro, sarà comunque digitale.

ePRICE nel 2017 ha sostenuto Mastercoder in due modi:

  • 1. Il Kids Day 2017, dedicato ai figli dei dipendenti ePRICE che vogliono capire meglio cosa fanno mamma e papà tutto il giorno, ha ospitato 6 laboratori per diverse fasce di età, dove i bambini hanno potuto apprendere e toccare con mano un futuro fatto di coding, programmazione, robotica attraverso attività come Scratch, Makey Makey, Scarabot, Cicuiti morbidi, circuiti elettrici
  • 2. La Triennale Design Museum Digital Summer School di Mastercoder organizzata alla Triennale di Milano, a cui hanno preso parte anche alcuni figli di dipendenti della nostra azienda. I workshop avevano l'obiettivo di guidare i ragazzi e le ragazze alla scoperta di due realtà sempre più convergenti: il design e la tecnologia digitale. Per guidarli a sviluppare quella che Munari definì "l'intelligenza delle cose", che oggi è caratterizzata da un aspetto imprescindibile: il pensiero digitale. È per questo, che i ragazzi durante i corsi potranno vedere, scoprire, toccare e sperimentare con tutti i sensi e con il movimento le storie e i capolavori del mondo del design e sviluppare nuove e coinvolgenti forme di creatività grazie alla tecnologia.

I fuoriclasse della scuola

ePRICE ha sostenuto anche nel 2017, con la dotazione di due Borse di Studio intitolate a ePRICE, il progetto "I Fuoriclasse della Scuola". I Fuoriclasse della Scuola è il primo progetto in Italia che premia i talenti delle Scuole Superiori, vincitori delle Olimpiadi del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca. I Fuoriclasse della Scuola premia gli studenti del triennio già vincitori delle Olimpiadi e delle gare di:

ITALIANO MATEMATICA INFORMATICA
FISICA CHIMICA SCIENZE NATURALI
LINGUE E CIVILTÀ CLASSICHE ASTRONOMIA FILOSOFIA
STATISTICA CONCORSO DI NEW DESIGN ECONOMIA

ePRICE ha supportato il progetto con due borse di studio in Statistica, perché crediamo che in futuro il nostro Paese avrà sempre più bisogno di competenze matematico-scientifiche, e in Filosofia, perché crediamo che il nostro Paese possa crescere e innovare facendo tesoro delle sue specificità culturali e sociali e della storia del suo pensiero.

Il manifesto per l'occupazione femminile di

ePRICE ha deciso di sottoscrivere nel 2017 il manifesto per l'occupazione femminile di Valore D. Il mondo del business e in particolare il mondo non solo italiano legato a digital, startup e innovazione ha bisogno dell'apporto delle donne, e ePRICE ha iniziato un percorso di sostegno a persone e organizzazioni che lavorano per colmare il gap che divide il nostro Paese da quelli più avanzati in materia di diversity inclusion.

L'azienda riconosce il valore delle diversità di genere, come risorsa chiave per l'innovazione, la produttività e la crescita. L'azienda si impegna quindi, in fase di selezione, a identificare una rosa di candidati rappresentativa di entrambi i generi, tenuto conto delle specificità del settore in cui opera. Laddove tale bilanciamento non fosse realizzabile, l'azienda ne approfondirà le motivazioni.

L'azienda riconosce l'importanza sempre più rilevante delle competenze in ambito STEM (science, technology, engineering e mathematics) per l'innovazione di prodotto e di processo al proprio interno. Consapevole però che se da un lato queste saranno le professioni del futuro, dall'altro le donne rischiano di essere ancora più penalizzate perché meno presenti in queste discipline, l'azienda si impegna a raggiungere una situazione quanto più paritetica possibile tra i generi a parità di competenze e professionalità.

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L'azienda si impegna a monitorare la presenza femminile al proprio interno, analizzandone i principali indicatori: numeri assoluti e percentuali in ingresso e di dispersione nel corso della crescita professionale, analisi dei vincoli e delle opportunità alla crescita, pay gap o divario salariale e presenza in azienda di generazioni diverse.

In aggiunta alle tutele già previste per legge, l'azienda si impegna a esplorare modalità innovative utili ed efficaci per supportare le proprie dipendenti nel periodo della maternità, con l'obiettivo di migliorare la gestione del periodo di assenza e quindi favorire una più fluida riorganizzazione del lavoro che tenga in considerazione le esigenze delle neo mamme al rientro.

L'azienda accoglie con favore l'impegno di entrambi i genitori nella cura dei figli e favorisce, ove possibile con azioni proattive una cultura inclusiva che valorizzi il ruolo genitoriale del papà.

L'azienda, compatibilmente con le proprie specificità di settore, dimensionali ed economico-finanziarie, si impegna a porre in essere politiche di welfare aziendale a supporto dei propri dipendenti.

L'azienda si impegna a valutare, sperimentare ed implementare modalità di lavoro flessibile che, nel rispetto delle proprie esigenze produttive e operative, incontrino le necessità dei dipendenti impostando il lavoro sulla base di obiettivi e risultati.

L'azienda si impegna, compatibilmente con le proprie specificità di settore e dimensionali, a favorire un piano di incremento della presenza femminile nelle posizioni di rilevanza strategica.

L'azienda si impegna a coinvolgere attivamente il management sui temi della diversità di genere, dell'occupazione e della crescita professionale femminile e ad aggiornare annualmente gli organismi apicali su questo tema. 9

Organi Sociali

Consiglio di Amministrazione

Paolo Ainio Presidente Esecutivo

Pietro Scott Jovane Amministratore Delegato (dimissionario)

Roland Berger Amministratore Indipendente Pierluigi Bernasconi Amministratore Non Esecutivo

Andrea Biasco Amministratore Non Esecutivo

Pietro Boroli Amministratore Non Esecutivo Chiara Burberi Amministratore Indipendente

Matteo Renzulli Amministratore Non Esecutivo

Serenella Rossano Amministratore Indipendente

Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate

Serenella Rossano Amministratore Indipendente

Chiara Burberi Amministratore Indipendente Roland Berger Amministratore Indipendente

Comitato per la Remunerazione

Roland Berger Amministratore Indipendente Serenella Rossano Amministratore Indipendente Pierluigi Bernasconi Amministratore Non Esecutivo

Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'assemblea ordinaria del 14 Aprile 2016 e rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018.

Francesco Perrini Presidente

Stefania Bettoni Sindaco Effettivo

Gabriella Chersicla Sindaco Effettivo

Luca Zoani Sindaco Supplente

Beatrice Gallì Sindaco Supplente

Organismo Di Vigilanza

L'Organismo di Vigilanza di Banzai S.p.A., nominato dal Consiglio di Amministrazione in data 25 novembre 2014, è attualmente composto da tre membri.

Jean-Paule Castagno Presidente dell'Organismo di Vigilanza Fabio Meda Membro dell'Organismo di Vigilanza Stefania Bettoni Membro dell'Organismo di Vigilanza

Società di Revisione

EY S.P.A.

Azionariato e andamento del titolo

Azionariato

Il capitale sociale di ePRICE S.p.A. è pari a Euro 826.297 rappresentato da n. 41.039.850 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale.

AZIONISTI RILEVANTI NUMERO DI AZIONI % SU CAPITALE SOCIALE
PAOLO AINIO* 9.447.615 22,87%
AREPO BZ S.A.R.L. 8.613.850 20,85%
PIETRO BOROLI 2.138.997 5,18%
AZIONI PROPRIE 1.023.202 2,48%

*di cui 221.750 (0,54%) detenute tramite PUPS S.r.l., controllata per l'80% da Paolo Ainio.

Non risultano altri azionisti, al di fuori di quelli sopra evidenziati, con una partecipazione al capitale superiore al 5% che abbiano dato comunicazione a Consob e Banzai S.p.A. ai sensi dell'art. 117 del Regolamento Consob n. 11971/99 in merito agli obblighi di notificazione delle partecipazioni rilevanti.

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2017

Relazione degli amministratori sulla gestione

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE

Scenario di riferimento

ePRICE S.p.A è l'azienda leader dell'e-Commerce italiano. Fondata da Paolo Ainio e quotata dal 2015 sul segmento STAR di Borsa Italiana ed è una delle più importanti Internet Company del Paese. ePRICE è uno dei principali negozi online italiani, specializzato nella vendita di prodotti high-tech (elettronica) e leader nel segmento dei grandi elettrodomestici venduti online.

Il mercato di riferimento di ePRICE - Tech&Appliance - è stimato pari a circa 1,8 miliardi di euro nel 20171 nella componente online, che rappresenta il 12% di un mercato totale retail (offline + online) pari a 14 miliardi di euro, con una crescita vicina al 10% nel 2017 e risultata inferiore alle attese. Le previsioni sono per una crescita che lo porterà vicino al raddoppio nel 2023, recuperando il ritardo accumulato nel 17 e 18, raggiungendo 3,4 miliardi di euro in valore. Il mercato potrà avere un ulteriore uplift pari a circa 0.6-0.8 miliardi di euro, da qui al 2023, grazie ai nuovi prodotti del segmento IOT/Smart Home (termostati intelligenti, sistemi di security, monitoraggio energetico, ecc.). Si rammenta inoltre che la tecnologia applicata ai servizi, integrata con la forte componente di logistica, consente a ePRICE di guardare anche ad altri mercati, vicini ai bisogni del proprio cliente, quali il mercato delle riparazioni e manutenzioni di elettrodomestici che è attualmente molto frammentato e completamente offline. Si stima che questo mercato valga circa 4,9 miliardi di euro, e che una quota pari a oltre 1 miliardo di euro possa gradualmente aprirsi all'online nel 20232 .

COMMENTO AI RISULTATI DEL PERIODO

L'esercizio appena concluso è stato caratterizzato dall'entrata in esercizio del nuovo ERP di gruppo nel primo trimestre e dal trasferimento nel nuovo centro logisico di Trucazzano nel terzo trimestre dell'esercizio. Gli investimenti connessi, sono stati pari, nel 2017, a circa 8 milioni di euro.

ANALISI DEI PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICI

Ricavi

Nel 2017 i ricavi di ePRICE sono pari a Euro 188,7 milioni in contrazione del 4,6% rispetto al 2016, mentre il GMV è pari a Euro 253,3 milioni sostanzialmente in linea con il 2016.

Nel corso del 2017, il mercato di riferimento retail Tech and Appliance è risultato generalmente debole ed ha visto una elevata attività promozionale da parte di tutti gli attori, in particolare a partire dal secondo trimestre dell'anno. Nonostante la forte spinta promozionale, la crescita del mercato online Tech and Appliance è risultata più che dimezzata rispetto al 2016 passando da circa il +24% al +9,5% e peggiore rispetto alle nostre attese che erano pari al +16%.

ePRICE ha visto un andamento dei ricavi e GMV difforme nei vari mesi del 2017 ed impattata da vari fenomeni, perlopiù non ricorrenti: un andamento debole in febbraio, a causa della programmata migrazione a SAP; il mese di aprile è stato impattato

1 Elaborazioni ePRICE su dati GFK, Forrester e altre fonti

2 Elaborazioni ePRICE su stime ASAP, Findomestic, Assolombarda 2016

da un calendario sfavorevole in termini di giorni lavorativi; infine nel corso del terzo trimestre è avvenuto il trasloco del magazzino verso il nuovo sito di Truccazzano, mentre il quarto trimestre ha registrato un andamento particolarmente debole

Nella seconda metà del 2017 è stato avviato un processo di accelerazione della focalizzazione dell'offerta "first party" sui prodotti core (elettrodomestici, TV e Clima), con un più marcato spostamento verso il marketplace per le restanti categorie al fine di accrescere la competitività dell'offerta e recuperare marginalità. Tale azione ha comportato un rallentamento dei ricavi, a favore di un miglior andamento del GMV, con il conseguente allargamento del gap di performance tra i due, fenomeno già evidente nel corso del terzo trimestre.

Il GMV 3 – che rappresenta la spesa effettiva dei clienti sui nostri siti e-Commerce e sul marketplace – come detto precedentemente risulta sostanzialmente stabile rispetto all'anno scorso, attestandosi a 253,3 milioni di euro rispetto a 254,4 del 2016, in gran parte grazie al forte contributo del marketplace, che cresce circa del +44% rispetto allo scorso anno. Il peso del Marketplace, lanciato nel secondo trimestre del 2015, rappresenta nel 2017 circa il 15% del GMV, rispetto al 10% del GMV del 2016 e al 5,6% del 2015.

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Var%
Revenues 188.715 197.894 -4,6%
(in milioni di Euro)
GMV 253,3 254,4 -0,4%

Di seguito vengono riportati i dati dei Ricavi e del GMV per tipologia di prodotto del 2017 a confronto con il 2016:

Ricavi

(In migliaia di Euro) 2017 2016 Var %
Elettronica, Elettrodomestici e altri prodotti 170.976 180.806 -5,4%
Servizi / Altri ricavi 17.738 17.088 3,8%
Ricavi 188.715 197.894 -4,6%
GMV 253,3 254,4 -0,4%
Servizi / Altri ricavi4 7,5 8,0 -7,0%
Elettronica, Elettrodomestici e altri prodotti 245,8 246,5 -0,2%
(In milioni di Euro) 9M 2017 2016 Var %
GMV

3 Gross Merchandise Volume: include i ricavi dei prodotti, delle spedizioni e i volumi generati dal 3PMarketplace, al netto dei resi e IVA inclusa. Non include Infocommerce e B2B.

4 I ricavi da servizio includono servizi di trasporto, garanzie, ricavi B2B e altri ricavi. Il GMV dei servizi non include B2B, advertising/Infocommerce. I ricavi da garanzia sono stati riclassificati tra i ricavi da servizio per l'intero anno.

Di seguito vengono riportati i dati dei Ricavi e del GMV per tipologia di prodotto nel quarto trimestre del 2017 a confronto con il quarto trimestre del 2016:

Ricavi
(In migliaia di Euro) Q4 2017 Q4 2016 Var %
Elettronica, Elettrodomestici e altri prodotti 49.665 64.608 -23,1%
Servizi / Altri ricavi 5.876 6.087 -3,2%
Ricavi 55.542 70.695 -21,4%
GMV
(In milioni di Euro) Q4 2017 Q4 2016 Var %
Elettronica, Elettrodomestici e altri prodotti 72,6 88,3 -17,8%
Servizi / Altri ricavi 2,3 2,9 -20,8%
GMV 74,9 91,2 -17,9%

Nel 2017 ePRICE ha registrato 188,7 milioni di euro di ricavi, di cui 171,0 milioni da vendita di prodotti.

La performance del 2017 è stata impattata nel periodo dalla già menzionata transizione a SAP effettuata nel mese di febbraio e che ha portato ad una ridotta spinta promozionale nelle settimane di transizione e dal calendario sfavorevole del mese di aprile. A partire dal terzo trimestre la crescita dei ricavi è risultata negativa, come parziale conseguenza dello spostamento più marcato di alcune categorie verso il marketplace; il quarto trimestre si è confermato particolarmente debole in termini di ricavi, e GMV, nonostante gli ottimi risultati conseguiti nel periodo del "Black Friday". Questo andamento negativo è conseguenza sia dell'ulteriore rallentamento della crescita del mercato nel periodo (in particolare nel mese di Ottobre), sia dalla già citata transizione al Marketplace, quest'ultimo è continuato a crescere in modo significativo anche nel quarto trimestre (+26,5%). Si sottolinea anche il permanere dell'intensa attività promozionale in particolare da parte di alcuni "retailer" tradizionali.

Nel corso del 2017, le categorie "core" di ePRICE (Grandi Elettrodomestici TV e Clima) hanno contribuito in maniera più rilevante in termini di ricavi rispetto alle altre categorie (elettronica, TLC, componentistica e altro) sia a livello di mercato che per ePRICE. La quota di mercato di ePRICE sulle categorie "core" è sostenuta dallo sviluppo dei servizi "premium" (consegna, installazione e ritiro dell'usato). Nel 2017, il numero di installazioni di grandi elettrodomestici è in crescita del 51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

I ricavi da vendita di Servizi e Altro, che includono anche le garanzie, sono in crescita rispetto al 2016 (+4,2%), andando a compensare un minor contributo dei ricavi da trasporto, a causa della intensa attività promozionale del primo semestre e da una politica promozionale che ha visto favorire le promozioni sui trasporti (free-shipping) a fronte di minori buoni sconto rispetto al 2016. I servizi Home Service continuano ad ottenere un NPS molto elevato e ad essere una importante leva di differenziazione e driver di quota di mercato. Home Service rappresenta una serie di servizi di installazione e ritiro dell'usato, integrati con la piattaforma mobile proprietaria di ePRICE ed accessibili via App da smartphone. Home Service permette ai clienti una interazione continua con ePRICE dal momento dell'acquisto fino all'installazione in casa. Il servizio Home Service è anche al centro della campagna televisiva partita il 23 settembre 2016. La campagna TV è stata trasmessa solo nei mesi di maggio e giugno 2017, con una promessa rafforzata di servizio integrato alla convenienza dell'e-Commerce, ed è ripresa a fine ottobre 2017, con una campagna su vari mezzi. Nel mese di Novembre in particolare si è sviluppata la campagna pubblicitaria "Black Hour" con significativi risultati in termini di visite e contatti sul sito.

Al 31 dicembre 2017 la rete di Pick&Pay e Lockers, rete unica sul mercato italiano contava n. 132 e n. 290 (n. 134 e n. 290 al 30 settembre 2017). I servizi di consegna al Pick&Pay dal mese di dicembre 2016 sono aperti anche ai merchant del Marketplace e a partire da luglio 2017 offrono ritiro gratuito per i clienti ePRICE che scelgono questa opzione di consegna per prodotti sotto i 20kg.

Il GMV nel 2017 è sostanzialmente stabile rispetto al 2016, sostenuto in parte dalla performance del Marketplace, che ha raggiunto n. 1.500 "merchants" circa e realizzato una crescita del 44% nell'anno, trainato da una crescita del segmento elettronica e cellulari e, a partire dal secondo semestre, dalla già citata accelerata migrazione di alcune categorie verso il marketplace. Da notare che i servizi inclusi nel GMV non includono Infocommerce e Advertising, che hanno avuto una crescita a doppia cifra. Oltre a ciò, come ricordato sopra, i ricavi da trasporto sono depressi come conseguenza di un diverso mix tra free-shipping vs buoni sconto, che ha visto prevalere il free-shipping rispetto all'anno scorso.

A livello di Key Performance Indicator si segnalano i seguenti trend:

2017 2016 Var%
Numero di ordini (migliaia) 919 962 -4,4%
AOV (euro) 5 225 217 +3,9%
Acquirenti (migliaia)6 573 563 2,0%

Nel 2017, sono stati gestiti 919 mila ordini, con un valore medio (AOV) pari a Euro 225, in crescita del 4% circa, principalmente per effetto del mix in favore di categorie "core" e ad alto ticket. Infine il numero degli acquirenti è pari a 573 mila, in crescita del 2,0% circa rispetto al 2016.

5 Valore medio del singolo ordine di acquisto (IVA esclusa).

6 Acquirenti che hanno effettuato almeno 1 ordine nel periodo di riferimento.

Conto economico consolidato riclassificato

La tabella seguente illustra il Conto Economico Riclassificato dei primi nove mesi del 2017 confrontato con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente, per destinazione secondo gli schemi utilizzati dal controllo di gestione del Gruppo. Nel prospetto seguente il totale dei Ricavi è esposto al netto dei ricavi per i servizi di logistica, IT e amministrativi effettuati a favore dei perimetri ceduti o in dismissione che sono stati riclassificati a riduzione dei relativi costi.

Euro migliaia 31 dicembre
2017
% sui ricavi
totali
31 dicembre
2016
% sui ricavi
totali
Var %
Totale ricavi 188.715 100,0% 197.894 100,0% -4,6%
Costo del venduto7 (160.986) -85,3% (167.707) -84,7% -4,0%
Margine lordo8 27.729 14,7% 30.187 15,3% -8,1%
Costi commerciali e di marketing (13.589) -7,2% (11.038) -5,6% 23,1%
Costi di logistica (19.688) -10,4% (18.962) -9,6% 3,8%
Costi IT (1.818) -1,0% (1.414) -0,7% 28,6%
Costi generali e amministrativi (6.590) -3,5% (7.274) -3,7% -9,4%
Margine lordo operativo rettificato (EBITDA adjusted) (13.957) -7,4% (8.501) -4,3% 64,2%
Costi e proventi non ricorrenti e Piano Stock Options (1.347) -0,7% (1.223) -0,6% 10,1%
Margine lordo operativo (EBITDA) (15.303) -8,1% (9.724) -4,9% 57,4%
Ammortamenti e svalutazioni (7.529) -4,0% (4.259) -2,2% 76,8%
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) (22.833) -12,1% (13.983) -7,1% 63,3%
Oneri finanziari netti 95 0,1% 34 0,0% 179,4%
Quota di pertinenza del risultato di società collegate (1.674) -0,9% (79) 0,0% 2019,0%
Svalutazione attività finanziarie - (668)
RISULTATO ANTE IMPOSTE DERIVANTE
DALL'ATTIVITÀ IN FUNZIONAMENTO
(24.412) -12,9% (14.696) -7,4% 66,1%
Imposte sul reddito (1.023) (18) N/A
Utile/(Perdita) netta derivante da attività destinate alla
dismissione
685 24.782 N/A
RISULTATO NETTO (24.750) -13,1% 10.068 5,1% N/A

Margine Lordo

Il Margine Lordo è pari a 27.729 migliaia di euro, in decremento di 2.458 migliaia di euro, pari al -8,1% rispetto a 30.187 migliaia di euro dell'esercizio precedente ed equivalente al 14,7% delle vendite del periodo rispetto al 15,3% del 2016.

7 Il Costo del venduto include principalmente il costo di acquisto delle merci, e il costo di alcuni servizi fra cui il costo delle commissioni d'incasso.

8 Il Margine Lordo è rappresentato dai ricavi netti dedotti i costi del venduto e rappresenta una misura utilizzata dal controllo di gestione del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento commerciale della stessa. Il Margine Lordo non è identificato come misura contabile né nell'ambito dei Principi Contabili Italiani né in quello dei principi contabili internazionali IFRS e, pertanto, non deve essere considerata misura alternativa per la valutazione dell'andamento del margine commerciale del Gruppo. Poiché la composizione del Margine Lordo non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e quindi non comparabile. La percentuale di incidenza del Margine Lordo sui ricavi viene calcolata dal Gruppo come rapporto tra il Margine Lordo ed il Totale Ricavi netti.

Il trend della marginalità beneficia positivamente del contributo del marketplace e delle attività di infocommerce e advertising. Tale beneficio è stato più che compensato da una forte pressione competitiva, in un contesto di mercato che vede un rallentamento della crescita rispetto al 2016 e che ha portato ad un elevato livello di attività promozionale e Free Shipping. Inoltre nel 2017 si segnala un incremento dei resi per prodotti danneggiati legati alla categoria deli grandi elettrodomestici che ha impattato negativamente la marginalità lorda, anche attraverso la svalutazione delle rimanenze di magazzino. Il fenomeno è stato particolarmente rilevante nella seconda parte dell'anno anche legato al trasferimento del magazzino al nuovo centro logistico di Truccazzano. A tal riguardo sono state avviate a partire dal settembre 2017 una serie di azioni per il contenimento e la riduzione di questi fenomeni. Infine la marginalità nel 2017 risente anche dell'impatto di alcuni deal opportunistici, legati in particolare alla categoria dei prodotti IT.

Margine Operativo Lordo rettificato (EBITDA adjusted)

Il Margine Operativo Lordo rettificato (EBITDA adjusted) è pari a -13.957 migliaia di euro, in contrazione rispetto a -8.501 migliaia di euro registrato nell'esercizio precedente.

La variazione è attribuibile principalmente alla crescita dei costi commerciali e di marketing +23,1%, e in misura minore dai maggiori costi di logistica +3,8% e di IT +28,6%.

L'incremento dei costi commerciali e di marketing è dovuto principalmente al focus nell'anno e in particolare nel 4Q17 sul rafforzamento del brand ePRICE nel medio/lungo periodo. Questo ha portato ad un maggior investimento in TV e nel quarto trimestre anche all'utilizzo per la prima volta di una campagna Radio legata alla "Black Hour". A questo si aggiunge il potenziamento della struttura marketing e in parte l'aumento dei costi per l'acquisizione della clientela, al fine di supportare i la crescita del GMV; infine ha impattato anche un crescente shift verso il "mobile". Si segnala che i costi di acquisizione della clientela sono aumentati in termini percentuali sul GMV di circa 0.3 punti percentuali, mostrandosi però inferiori a quanto previsto.

L'incremento dei costi di logistica è legato alla crescita di ePRICE nella categoria elettrodomestici, mentre l'incremento dei costi IT rispetto all'esercizio precedente, è legato all'implementazione del nuovo sistema ERP aziendale con gli annessi oneri di manutenzione

I costi generali e amministrativi sono in diminuzione rispetto all'esercizio precedente, grazie in particolare al maggiore contributo registrato per le attività di ricerca e sviluppo relativamente al 2016 pari a Euro 1.646 migliaia rispetto a Euro 1.023 migliaia registrati nel corso dello scorso esercizio relativamente agli investimenti effettuati nel 2015. Al netto di quanto sopra, i costi generali ed amministrativi sono in leggera contrazione -0,7% rispetto allo scorso anno.

Si riporta di seguito la riconciliazione tra il Risultato Operativo e l'EBITDA adjusted:

(In migliaia di Euro) 2017 % su ricavi 2016 % su ricavi
Risultato operativo (22.833) -12,1% (13.983) -7,1%
+ Ammortamenti e svalutazioni 7.529 4,0% 4.259 2,2%
Costi non ricorrenti, e piani di stock option 1.347 0,7% 1.223 0,6%
EBITDA adjusted (13.957) -7,4% (8.501) 4,3%
EBITDA (15.303) -8,1% (9.724) -4,9%

Il margine operativo lordo (EBITDA) del 2017 è pari a -15.303 migliaia di euro ed include i costi relativi ai piani di stock option pari a 391 migliaia di euro e costi non ricorrenti pari a 956 migliaia di euro perlopiù legati a costi di logistica sostenuti a seguito di alcune inefficienze nelle prime fasi di implementazione del nuovo sistema ERP (SAP) che hanno richiesto attività extra di movimentazione merce e servizi ai clienti ed ai costi di trasloco e spedizione della merce al nuovo centro logistico di Truccazzano, sostenuti nel terzo trimestre.

L'incremento degli ammortamenti è correlato agli investimenti effettuati dalle società del gruppo, soprattutto nel nuovo ERP di gruppo e nel nuovo centro logistico.Il margine operativo lordo (EBITDA) del 2016 era pari a -9.724 migliaia di euro ed includeva 455 migliaia di euro relativi al piano di stock options, costi non ricorrenti relativi alla nuova sede del gruppo per 312 migliaia di euro e oneri di ristrutturazione del personale per euro 456 migliaia.

Reddito Operativo (EBIT)

Il Reddito Operativo (EBIT) è pari a -22.833 migliaia di euro, rispetto a -13.983 migliaia di euro del 2016, per effetto in parte del minore Margine Operativo Lordo, come sopra descritto, e in parte per i maggiori ammortamenti, i quali presentano un incremento significativo del 76,8% rispetto al 2016, soprattutto per effetto degli importanti investimenti effettuati nel corso del 2016 e del 2017 a supporto della crescita, per l'implementazione del nuovo sistema ERP aziendale. Dal mese di settembre vengono registrati gli ammortamenti relativi agli investimenti in attrezzature e materiali per il nuovo centro logistico di Truccazzano operativo a partire dal 1 settembre.

Reddito ante imposte (EBT) dell'attività in funzionamento

Il Risultato ante imposte da attività in funzionamento è pari a -24.412 migliaia di euro, rispetto a -14.696 migliaia di euro del 2016. I proventi finanziari, al netto degli oneri, ammontano a 95 migliaia di euro, in crescita rispetto all'esercizio precedente (proventi netti per euro 34 migliaia). La quota di pertinenza del risultato di società collegate ammonta ad un onere netto di euro 1.674 migliaia (onere di 79 migliaia nell'esercizio 2016) e accoglie la quota di competenza del gruppo relativo al risultato conseguito nell'esercizio dalle società collegate; in particolare si evidenzia che per la società collegata Il Post la cui quota di risultato (euro 1.119 migliaia) tiene conto della svalutazione dell'avviamento implicito nella società.

Imposte sul reddito

La posta evidenzia un onere d'esercizio pari ad Euro 1.023 migliaia rappresentato dal parziale storno di imposte differite attive iscritte in esercizi precedenti eseguito per allinearle all'atteso beneficio fiscale che si attende possa essere recuperato nel periodo di piano 2018 - 2023.

Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse

Il risultato derivante dalle attività destinate alla dismissione e dismesse si riferisce principalmente alla quota di earn-out maturata a seguito del verificarsi di talune condizioni previste contrattualmente dalla cessione della divisione Vertical Content al Gruppo Mondadori.

Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse

Il risultato derivante dalle attività destinate alla dismissione e dismesse si riferisce all'incasso di earn-out relativi alle cessioni perfezionatesi nel corso dell'esercizio precedente, come di seguito evidenziato:

(In migliaia di Euro) 2017 2016
Vertical Content
Plusvalore lordo da cessione 723 18.861
Risultato netto - (982)
Costi dell'operazione (38) (923)
Totale Vertical Content 685 16.956
Flash Sales
Plusvalore lordo da cessione - 12.070
Risultato netto - (3.798)
Costi dell'operazione - (446)
Risultato netto Flash Sales - 7.826
Risultato attività cessate 685 24.782

DATI SINTETICI DEL QUARTO TRIMESTRE

La tabella seguente illustra il Conto Economico Riclassificato del quarto trimestre per destinazione secondo gli schemi utilizzati dal controllo di gestione del Gruppo.

Euro migliaia Q4 2017 % sui ricavi
totali
Q4 2016 % sui ricavi
totali
Var %
Totale ricavi 55.542 100,0% 70.695 100,0% -21,4%
Costo del venduto9 (47.379) -85,3% (59.990) -84,9% -21,0%
Margine lordo10 8.162 14,7% 10.706 15,1% -23,8%
Costi commerciali e di marketing (4.873) -8,8% (3.942) -5,6% 23,6%
Costi di logistica (6.162) -11,1% (6.638) -9,4% -7,2%
Costi IT (428) -0,8% (400) -0,6% 6,9%
Costi generali e amministrativi (609) -1,1% (1.296) -1,8% -53,0%
Margine lordo operativo rettificato (EBITDA adjusted) (3.910) -7,0% (1.571) -2,2% 148,8%
Costi e proventi non ricorrenti e Piano Stock Options (309) -0,6% (566) -0,8% -45,5%
Margine lordo operativo (EBITDA) (4.218) -7,6% (2.137) -3,0% 97,4%
Ammortamenti e svalutazioni (2.454) -4,4% (1.373) -1,9% 78,7%
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) (6.672) -12,0% (3.510) -5,0% 90,1%
Oneri finanziari netti (141) -0,3% (5) 0,0% 2720,0%
Quota di pertinenza del risultato di società collegate (1.097) -2,0% 3 0,0% 36666,7%
Svalutazione attività finanziarie - (229)
RISULTATO ANTE IMPOSTE DERIVANTE
DALL'ATTIVITÀ IN FUNZIONAMENTO
(7.910) -14,2% (3.741) -5,3% 111,4%
Imposte sul reddito (1.023) (18) N/A
Utile/(Perdita) netta derivante da attività destinate alla dismissione 7 10.871 N/A
RISULTATO NETTO (8.926) -16,07% 7.112 10,06% -211,13%

Nel quarto trimestre i ricavi consolidati ammontano a 55.542 migliaia di euro con una contrazione del 21,4% rispetto al quarto trimestre del 2016 (70.695 migliaia). Questo andamento negativo è conseguenza sia dell'ulteriore rallentamento della crescita del mercato nel periodo (in particolare nel mese di Ottobre), sia dalla già citata transizione al Marketplace, quest'ultimo è continuato a crescere in modo significativo anche nel quarto trimestre (+26,5%). Si sottolinea anche il permanere dell'intensa attività promozionale in particolare da parte di alcuni "retailer" tradizionali

Il margine lordo è stato pari a 8.162 migliaia di euro in contrazione rispetto ai 10.706 migliaia di euro del quarto trimestre del 2016. L'incidenza percentuale sui ricavi è stata pari al 14,7% in contrazione rispetto a quanto registrato nel quarto trimestre del 2016 pari al 15,1%. La marginalità è stata penalizzata dalla forte pressione competitiva, in un contesto di mercato che vede

9 Il Costo del venduto include principalmente il costo di acquisto delle merci, e il costo di alcuni servizi fra cui, il costo del trasporto ai clienti, il costo delle commissioni d'incasso, le provvigioni e le commissioni di vendita e i costi editoriali esterni.

10 Il Margine Lordo è rappresentato dai ricavi netti dedotti i costi del venduto e rappresenta una misura utilizzata dal controllo di gestione dell'Emittente per monitorare e valutare l'andamento commerciale della stessa. Il Margine Lordo non è identificato come misura contabile né nell'ambito dei Principi Contabili Italiani né in quello dei principi contabili internazionali IFRS e, pertanto, non deve essere considerata misura alternativa per la valutazione dell'andamento del margine commerciale del Gruppo. Poiché la composizione del Margine Lordo non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e quindi non comparabile. La percentuale di incidenza del Margine Lordo sui ricavi viene calcolata dal Gruppo come rapporto tra il Margine Lordo ed il Totale Ricavi netti.

un rallentamento della crescita rispetto al 2016 e che ha portato ad un elevato livello di attività promozionale e Free Shipping (spedizioni gratuite), come precedentemente descritto. Negativamente ha anche influito la svalutazione delle rimanenze di magazzino a causa dell'incremento dei prodotti resi danneggiati. Sempre positivo è stato invece il contributo alla marginalità dato dal marketplace e dall'infocommerce.

Il margine operativo lordo rettificato (EBITDA ADJUSTED) è stato pari a -3.910 migliaia di euro rispetto a -1.571 migliaia del quarto trimestre 2016.

In particolare i costi commerciali e di marketing registrano un significativo incremento del 23,6% rispetto al quarto trimestre del 2016 a causa principalmente dei costi legati alla campagna pubblicitaria TV e Radio, come sopra precedentemente descritto.

Da segnalare inoltre la contrazione pari all'53% dei costi generali ed amministrativi dovuto al positivo impatto del contributo per le attività di ricerca e sviluppo come sopra precedentemente descritto.

Il reddito operativo (EBIT) è stato pari a -6.672 migliaia di euro, dopo ammortamenti e svalutazioni pari a 2.454 migliaia di euro, rispetto a -3.510 migliaia di euro del quarto trimestre 2016.

Il risultato ante imposte (EBT) è stato pari a -7.910 migliaia di euro, rispetto a -3.741 migliaia di euro del quarto trimestre 2016, ed è influenzato negativamente dal risultato delle società collegate in particolare Il Post Srl come descritto nella nota integrativa al Bilancio.

ANALISI DEI PRINCIPALI RISULTATI PATRIMONIALI E FINANZIARI

La tabella seguente presenta lo schema riclassificato per fonti e impieghi della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo Eprice

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
IMPIEGHI
Capitale Circolante Netto (5.452) (4.356)
Immobilizzazioni 40.996 33.554
Attività a lungo termine 8.992 9.996
Fondo del personale (2.024) (2.131)
Passività a lungo termine (438) (396)
Capitale Investito Netto 42.074 36.667
FONTI
Liquidità/Indebitamento Finanziario Netto 21.339 56.176
Patrimonio Netto (63.415) (92.843)
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (42.074) (36.667)

Capitale Circolante Netto

Il Capitale Circolante Netto ha subito una variazione di 1.095 migliaia di euro principalmente per effetto della riduzione delle rimanenze e dei crediti commerciali e da un incremento dei debiti verso fornitori. In particolare le rimanenze si sono ridotte di 1.822 migliaia sia per effetto dell'accantonamento al fondo svalutazione magazzino pari a euro 150 migliaia sia per effetto di una riduzione della rotazione a seguito della politica volta al contenimento delle disponibilità di magazzino. L'aumento della voce altri crediti e debiti correnti è dovuta principalmente all'incremento della voce relativa al credito IVA.

Si riporta di seguito la composizione del Capitale Circolante Netto.

(In migliaia di Euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Rimanenze 20.270 22.092
Crediti Commerciali ed altri crediti 8.908 9.798
Debiti Commerciali e altri debiti (37.737) (36.874)
Capitale Circolante Commerciale (8.559) (4.984)
Altri crediti e debiti correnti 3.107 628
Capitale Circolante Netto (5.452) (4.356)

Immobilizzazioni

Le Immobilizzazioni si sono incrementate di 7.442 migliaia di euro in particolare per effetto degli investimenti del periodo in immobilizzazioni immateriali per 7.263 migliaia di euro in gran parte relative all'implementazione del nuovo ERP, in immobilizzazioni materiali per 6.155 migliaia di euro in gran parte relativi a migliorie, attrezzature ed arredi per il nuovo centro logistico, per l'acquisto di partecipazioni in società collegate per 1.484 migliaia di euro ed erogazioni di finanziamenti alle stesse per 1.150 migliaia. I decrementi sono principalmente rappresentati da ammortamenti per 6.923 migliaia di euro.

Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto si è decrementato nel periodo da euro 92.843 migliaia ad euro 63.414 migliaia principalmente per effetto del risultato complessivo, negativo per euro 24.937 migliaia Si evidenzia inoltre una riduzione del patrimonio netto di 5.252 migliaia a fronte del pagamento dei dividendi deliberato in sede di assemblea e di 675 migliaia di euro connesso all'acquisto di azioni proprie effettuato nel corso del periodo. Gli incrementi del periodo sono stati rappresentati da aumenti di capitale per euro 1.045 migliaia a fronte dell'esercizio di 22 Warrant 2014-2018 e per euro 391 migliaia della riserva di stock option a fronte del costo connesso ai piani di incentivazione dipendenti.

Si riporta di seguito la composizione della Posizione Finanziaria Netta, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81.

Posizione Finanziaria Netta

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
(A) Cassa (150) (243)
(B) Altre disponibilità liquide (20.944) (54.468)
(C) Titoli detenuti per la negoziazione - -
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) (21.094) (54.711)
(E) Crediti finanziari correnti (2.877) (1.700)
(F) Debiti finanziari correnti - -
(G) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 2.001 -
(H) Altri debiti finanziari correnti 94 109
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) 2.095 109
(J) Liquidità/Indebitamento finanziario corrente netto (D)+(E)+(I) (21.876) (56.302)
(K) Debiti bancari non correnti 501 -
(L) Obbligazioni emesse - -
(M) Altri debiti non correnti 35 126
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) 536 126
(O) (Liquidità)/Indebitamento Finanziario Netto (J)+(N) (21.339) (56.176)

Al 31 dicembre 2017 il Gruppo presenta una Liquidità Netta pari a 21.339 migliaia di euro. La variazione rispetto al 31 dicembre 2016 deriva principalmente delle risorse assorbite dalla gestione operativa per euro 15.129 migliaia e dalle attività di investimento precedentemente descritte e pari ad euro 14.826 migliaia di euro. L'attività di finanziamento ha assorbito risorse per euro 3.662 migliaia, soprattutto a causa del pagamento di dividendi per complessivi 5.252, parzialmente compensati dall'ottenimento di un finanziamento di 4 milioni di euro con scadenza 24 mesi, già in parte rimborsato, e dagli aumenti di capitale a seguito dell'esercizio di warrant.

FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Nel febbraio 2017 è entrato in esercizio il nuovo ERP di gruppo.

Nel febbraio 2017 il Gruppo ha acquisito per 300 migliaia di euro un'ulteriore quota di partecipazione nel capitale di Termostore S.r.l., raggiungendo una quota del 43%.

Sempre nel febbraio 2017 il Gruppo ha perfezionato la cessione della quota detenuta in Uollet S.r.l., già svalutata nell'esercizio precedente.

In aprile 2017 il gruppo ha acquisito una quota di minoranza, pari al 15%, nella società Click & Quick Distributions S.r.l., società di spedizioni che gestisce il trasporto e la consegna della merce attraverso una rete logistica e trasporto capillare sul territorio italiano.

Con efficacia primo maggio 2017, si è perfezionata la fusione per incorporazione di Banzai Commerce in ePRICE S.r.l. che contestualmente ha modificato la denominazione sociale in ePRICE Operations S.r.l.. Tale fusione non ha impatti sulla struttura del Gruppo, trattandosi di società interamente controllate.

Nel luglio 2017 il gruppo ha acquisito una quota di minoranza, pari al 17,2%, nella società Apprice SAGL società specializzata nello sviluppo di applicazioni per tablet e smartphone.

Nell'agosto 2017 è stato avviato il nuovo centro logistico di Truccazzano, che ha sostituito i magazzini precedentemente utilizzati a Caleppio di Settala.

Andamento economico, patrimoniale e finanziario ePRICE S.p.A.

La tabella seguente illustra il Conto Economico sintetico di ePRICE S.p.A.:

(Migliaia di euro) 2017 2016
Totale Ricavi 3.026 2.826
Margine Operativo Lordo (EBITDA)11 (5.133) (5.667)
Risultato Operativo (EBIT) (6.509) (6.082)
Risultato dell'attività in funzionamento (8.921) (6.123)
Risultato da attività cessate 686 11.718
Risultato Netto (8.236) 5.595

I ricavi dell'esercizio 2017 ammontano ad Euro 3.026 migliaia, rispetto ad Euro 2.826 migliaia realizzati nel 2016. Si tratta quasi esclusivamente di ricavi per riaddebiti a società del Gruppo o uscite dal Gruppo in corso d'anno. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuto al riaddebito alla controllata ePRICE S.r.l di costi pubblicitari per Euro 1.270 migliaia, che nell'esercizio precedente erano stati pari ad euro 850 migliaia.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA), negativo per 5.133 migliaia di euro, presenta un miglioramento di 534 migliaia di euro rispetto al 2016 per effetto soprattutto di minori costi per servizi.

Il Risultato Operativo, negativo per 6.509 migliaia di euro, è stato influenzato da ammortamenti per 1.375 migliaia, in forte crescita rispetto all'esercizio precedente per l'entrata in funzione del nuovo ERP di gruppo.

Il risultato derivante dalle attività destinate alla dismissione e dismesse si riferisce principalmente all'earn out di competenza del 2017 relativo alla cessione del segmento Vertical Content a seguito della cessione dell'intera partecipazione detenuta in Banzai Media Holding ad Arnoldo Mondadori Editore S.p.A..

11 L'EBITDA è rappresentato dal risultato operativo al lordo degli ammortamenti e svalutazioni. L'EBITDA così definito rappresenta una misura utilizzata dall'Emittente per monitorare e valutare l'andamento operativo della stessa. L'EBITDA non è identificato come misura contabile né nell'ambito dei Principi Contabili Italiani né in quello dei principi contabili internazionali IFRS e, pertanto, non deve essere considerata misura alternativa per la valutazione dell'andamento del risultato operativo del Gruppo. Poiché la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e quindi non comparabile. La percentuale di incidenza dell'EBITDA sui ricavi viene calcolata dal Gruppo come rapporto tra l'EBITDA ed il Totale ricavi netti.

La tabella seguente presenta lo schema riclassificato per fonti e impieghi della Situazione patrimoniale-finanziaria di ePRICE S.p.A.:

Situazione Patrimoniale – Finanziaria

(Migliaia di euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
IMPIEGHI
Capitale Circolante Netto 3.319 2.582
Immobilizzazioni 86.090 61.189
Attività a lungo termine 5.109 6.130
Fondo del personale (286) (267)
Passività a lungo termine (437) (397)
Capitale investito netto 93.975 69.237
FONTI
Liquidità/Indebitamento Finanziario Netto 5.813 43.097
Patrimonio Netto (99.608) (112.334)
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (93.795) (69.237)

Il Capitale Circolante Netto è aumentato di 737 migliaia di euro principalmente a causa di un incremento dei crediti commerciali verso la controllata Eprice Operations.

Le Immobilizzazioni si sono incrementate di 24.901 migliaia di euro, principalmente a seguito dei finanziamenti effettuati alla controllata Eprice Operations ed in parte rinunciati, per sostenere gli investimenti della stessa.

Le Attività a lungo termine si riferiscono principalmente alle imposte differite attive, la riduzione dell'esercizio deriva dallo storno di quella quota di imposte differite attive la cui recuperabilità non è inclusa nel periodo di piano industriale 2018-2023 approvato dal consiglio di amministrazione dell'8 marzo 2018.

Il Patrimonio Netto si è decrementato nel periodo da euro 112.335 migliaia ad euro 99.608 migliaia principalmente per effetto del risultato complessivo, negativo per euro 8.236 migliaia Si evidenzia inoltre una riduzione del patrimonio netto di 5.252 migliaia a fronte del pagamento dei dividendi deliberato in sede di assemblea e di 675 migliaia di euro connesso all'acquisto di azioni proprie effettuato nel corso del periodo. Gli incrementi del periodo sono stati rappresentati da aumenti di capitale per euro 1.045 migliaia a fronte dell'esercizio di 22 Warrant 2014-2018 e per euro 391 migliaia della riserva di stock option a fronte del costo connesso ai piani di incentivazione dipendenti.

Si riporta di seguito la composizione della Posizione Finanziaria Netta, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81.

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
(A) Cassa - (1)
(B) Altre disponibilità liquide (8.418) (43.259)
(C) Titoli detenuti per la negoziazione - -
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) (8.418) (43.260)
(E) Crediti finanziari correnti - -
(F) Debiti finanziari correnti
(G) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 2.001 -
(H) Altri debiti finanziari correnti 67 67
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) 2.068 67
(J) Liquidità/Indebitamento finanziario corrente netto (D)+(E)+(I) (6.350) (43.193)
(K) Debiti bancari non correnti 501 -
(L) Obbligazioni emesse - -
(M) Altri debiti non correnti 35 96
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) 536 96
(O) (Liquidità)/Indebitamento Finanziario Netto(J)+(N) (5.814) (43.097)

Al 31 dicembre 2017 la Società presenta una Liquidità Netta pari a 5.814 migliaia di euro. La variazione rispetto al 31 dicembre 2016 (Liquidità Netta pari a 43.097 migliaia di euro) è attribuibile principalmente alle risorse impiegate per finanziare la società controllata Eprice Operations S.r.l..

RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE

L'attività di sviluppo è di particolare rilevanza per il Gruppo: essa è finalizzata tanto all'ideazione di nuove soluzioni, di nuovi prodotti e servizi da integrare nell'offerta commerciale di ePRICE quanto alla continua innovazione di quelli già esistenti, anche in relazione all'introduzione di nuove tecnologie e di nuovi modelli di sviluppo di business. Il Gruppo adotta un approccio interdisciplinare che trova il proprio maggiore punto di forza proprio nella stretta collaborazione tra sviluppo, tra produzione e marketing, al fine di poter rispondere rapidamente ed efficacemente ai continui mutamenti delle preferenze espresse dai consumatori.

Nel corso del periodo, il Gruppo ha continuato ad investire nel miglioramento della qualità dei servizi offerti alla clientela, nei processi esistenti e nelle componenti di piattaforma per renderli scalabili al crescere dei volumi. Il Gruppo ha proseguito nello sviluppo della piattaforma tecnologica integrando, quando possibile, componenti disponibili sul mercato. Il paradigma architetturale di riferimento segue una struttura che è esposta a servizi nei quali le componenti software possono essere integrate e cooperare mediante tecnologie standard.

È proseguito lo sviluppo della piattaforma per la gestione dei servizi specialistici locali legati al mondo degli elettrodomestici (MDA), la costruzione/attivazione della rete di delivery premium ed installazioni professionali. Tale rete consiste nello sviluppo di un motore di gestione dei servizi di trasporto ed installazione rivolto in particolare alle vendite degli elettrodomestici. La piattaforma include numerosi servizi innovativi, ad esempio permette di gestire in tempo reale la disponibilità e la pianificazione degli installatori, di avere un operatore che seguirà l'ordine del cliente end to end (ed anche la possibilità di utilizzo di un call center dedicato), la definizione di una sequenza di domande bloccanti nidificabili e differenziate per tipologia di prodotto, da presentare al cliente nel corso della definizione delle caratteristiche del servizio (ad esempio piano, disponibilità e larghezza di accesso dell'ascensore, larghezza delle scale,...), di fornire al cliente informazioni sul tecnico installatore che si recherà presso il domicilio, di differenziare i prezzi dei servizi rispetto ad un listino standard.

È proseguito l'ampliamento della infrastruttura di accesso e dei DataCenter, in particolare sono stati ampliati gli storage, sono stati acquisiti nuovi software per la sicurezza degli accessi alle applicazioni aziendali.

Sono proseguite le attività di sviluppo piattaforma software di logistica, è stato definito il contratto di locazione del nuovo fulfillment center che sarà operativo nel corso dell'esercizio e sono stati avviati i primi investimenti in immobilizzazioni materiali per attrezzarlo.

Il Gruppo sta inoltre investendo su nuove piattaforme gestionali come quella di pricing che permetterà di monitorare meglio la concorrenza ed il comportamento dei clienti o il nuovo WMS che permetterà di gestire in modo ancora più proattivo tutta la funzione logistica.

Il gruppo ha ulteriormente investito nel nuovo ERP di gruppo, entrato in funzione nel corso del primo trimestre 2017 sebbene alcune attività di sviluppo evolutivo siano state effettuate in concomitanza al suo avvio.

Risorse umane e Talent Acquisition

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Media Puntuale Media Puntuale
Dirigenti 7 7 8 6
Quadri 20 20 31 21
Impiegati 145 141 241 146
Operai 2 2 3 2
Totale 170 175

Il numero medio e puntuale dei dipendenti per categoria è riportato nella tabella seguente:

Gestione dei rischi d'impresa

Tra i principali fattori di rischio operativi che potrebbero influenzare negativamente l'attività del Gruppo e della Capogruppo, si identificano:

  • Rischi connessi all'esposizione alle condizioni economiche italiane e a scenari macro-economici sfavorevoli
  • Rischi connessi a frodi su commercio elettronico
  • Rischi connessi ai servizi forniti da terzi e dipendenza da specifici fornitori
  • Rischi legati all'evoluzione dei modelli di business e della tecnologia
  • Rischi connessi all'elevata concorrenza nei mercati di riferimento del gruppo
  • Rischi connessi alla normativa e alla regolamentazione dei settori di attività in cui opera il gruppo
  • Rischi connessi alla movimentazione delle merci e della logistica.

Il Gruppo e le società incluse nel consolidamento hanno adottato una serie di azioni di monitoraggio al fine di mitigare i rischi operativi e finanziari sopra menzionati.

L'identificazione, l'analisi e la valutazione dei principali rischi viene accompagnata dalla ricerca di azioni che possano mitigare l'impatto o l'insorgere del rischio. Il Gruppo ePRICE adotta un approccio sistematico nella gestione dei rischi strategici, operativi e finanziari.

Tali processi di gestione del rischio, secondo quanto stabilito dalla best practice di riferimento, operano attraverso le seguenti fasi:

  • identificazione;
  • analisi;
  • valutazione;
  • mitigazione;
  • controllo e monitoraggio,

e si traducono in piani di azione per mitigare il "rischio inerente" identificato e/o in verifiche sull'operatività di controlli per ridurre i rischi ad un livello accettabile ("rischio residuo").

Corporate Governance

ePRICE aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane (il "Codice"), adattandolo in funzione delle proprie caratteristiche.

Allo scopo di far fronte agli obblighi trasparenza previsti dalla normativa di settore, è stata redatta la "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" prevista dall'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza recante una descrizione generale del sistema di governo adottato dal Gruppo oltre alle informazioni sugli assetti proprietari, sul modello organizzativo adottato ai sensi del D. Lgs. n. 231 del 2001, nonché sul grado di adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

Tale documento è disponibile sul sito web della Società all'indirizzo www.ePRICE.it, sezione Investor.

Relazione sulla Remunerazione

La Relazione sulla remunerazione, redatta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza, è disponibile sul sito web della Società all'indirizzo www.ePRICE.it, sezione Governance.

Facoltà di derogare all'obbligo di pubblicare un documento informativo in ipotesi di operazioni significative

Si segnala che l'Emittente ha optato per l'adozione del regime in deroga all'articolo 70, comma 6 e art. 71 comma 1 del Regolamento Emittenti, ai sensi dell'articolo 70, comma 8 e dell'articolo 71 comma 1 bis del Regolamento Emittenti.

Riconciliazione del Patrimonio Netto e del Risultato d'esercizio

La seguente tabella riepiloga la riconciliazione tra il risultato ed il patrimonio netto di ePRICE S.p.A. come da bilancio separato ed i rispettivi valori del Gruppo ePRICE come da bilancio consolidato:

Risultato PN
ePRICE S.p.A. (8.235) 99.608
Risultato IFRS delle società controllate e differenza tra valore di carico e loro patrimonio netto (16.780) (36.194)
Quota di risultato di società collegate non recepite nel bilancio d'esercizio 265 0
Gruppo ePRICE (24.750) 63.414

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

I rapporti intrattenuti nel corso dell'esercizio dal Gruppo ePRICE con le società collegate consistono prevalentemente transazioni commerciali regolate a normali condizioni di mercato.

Gli effetti dei rapporti con parti correlate sono evidenziati negli schemi di Stato patrimoniale, Conto economico e nelle relative note illustrative.

FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione della presente relazione finanziaria non si sono verificati eventi di rilievo che abbiano impatto sulla presente relazione finanziaria annuale.

In data 8 marzo 2018 l'Amministratore Delegato Pietro Scott Jovane ha rassegnato le dimissioni a far data dal 15 Aprile 2018. Il Consiglio di Amministrazione ha conferito i poteri di gestione al Presidente, Paolo Ainio, che assume anche la carica di Amministratore Delegato. Il dottor Jovane manterrà le n. 975.000 stock-options già maturate alla data di efficacia dello scioglimento del rapporto

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Come indicato precedentemente il management di eprice a seguito dell'andamento generale del mercato, ha nel corso del secondo semestre 2017 ravvisato la necessita di introdurre delle nuove azioni organizzative interne e di business. Sono state immediatamente avviate analisi e lanciati nuovi progetti nel corso del terzo e quarto trimestre 2017 per apportare degli specifici correttivi organizzativi sul market place – gestione logistiche, per il contenimento dei danni da trasporto e negoziazioni con i principali fornitori

Anche a seguito di tali azioni avviate, nel 2018 ha il consiglio di ePRICE in data 8 marzo 2018 ha approvato l'aggiornamento delle linee guida del piano strategico di ePRICE per il periodo 2018-2013, che si basa su un forte sviluppo organico nelle vendite di grandi elettrodomestici, sulla forte crescita del marketplace e sull'apertura della propria piattaforma a nuovi servizi diretti ai consumatori italiani e alle loro famiglie.

Il piano strategico 2018-2023 conferma e aggiorna le 4 direzioni strategiche indicate nel piano presentato al mercato a novembre 2016:

Leadership sulle categorie "Core" (Grandi Elettrodomestici, TV e clima) in logica 1st party. ePRICE prevede di aumentare le vendite delle categorie "Core", incrementando anche la rilevanza verso le marche, con effetti positivi sulla marginalità e sfruttando la leva del servizio, fattore distintivo di ePRICE. Il nuovo centro logistico, entrato in funzione nel Q3 17, progressivamente incrementerà la capacità disponibile del 50%.

Espansione del Marketplace, anche grazie allo spostamento più marcato delle categorie slegate da servizio e all'introduzione di nuove categorie. La penetrazione del marketplace sul GMV di queste categorie – escludendo quindi le categorie "core" è destinata a raggiungere progressivamente il 50%.

Consolidamento della rete di Pick&Pay, che attualmente copre circa 92% della popolazione e ha un Net Promoter score12 intorno a 80 (miglior canale di vendita secondo questo criterio). Il canale Pick&Pay si è dimostrato un fattore di fidelizzazione dei clienti, alimentando acquisti ripetuti grazie alla possibilità per il cliente di beneficiare della consegna gratuita.

12 Il Net Promoter Score viene calcolato sottraendo la percentuale di detrattori alla percentuale di promotori ottenuta.

Graduale crescita di ePRICE come piattaforma di Servizi a completamento della offerta esistente di prodotti delle categorie Core (Grandi Elettrodomestici, TV e clima e in prospettiva Smart Home), ma anche come piattaforma per servizi di manutenzione e riparazione facendo leva sulla rete esistente di installatori. Il servizio Home Service, si è rivelando infatti un fattore di fidelizzazione estremamente efficace. L'obiettivo raddoppiare la rete di installatori dai 500 attuali.

A giudizio del management i piani di azione avviati e sopra descritti consentiranno al gruppo ePRICE nel 2018 di ottenere un consolidamento della leadership sulle categorie Service-driven e solida crescita del Marketplace. Il massimo focus sarà portato alla difesa della marginalità anche a scapito di riduzioni di crescita nei ricavi e ad un deciso spostamento di alcune categorie sul marketplace, dove i ricavi sono contabilizzati solo nella misura della commissione

Queste azioni porteranno sempre nel 2018 ad un miglioramento dell'EBITDA, anche tramite una organizzazione più snella e un piano di efficienze già avviato negli scorsi mesi e che prevede efficienze pari al 20%. I Budget aziendali mostrano un evoluzione sostenibile del cash flow ed ad una posizione finanziaria a fine 2018 positiva.

Gli effetti delle azioni già avviate genereranno negli anni successivi al 2018 una solida crescita GMV e Ricavi, trainato da Grandi Elettrodomestici, Servizi e 3P marketplace ad un Ebitda margin al 5-6% nel medio periodo grazie al piano di efficienze messo in atto a partire dal 2018, alla forte crescita nel GED e all'incremento di penetrazione del Marketplace e Servizi.

I piani mostrano inoltre effetti positivi per i cash flow nel periodo 2018 e 2019 generati da dismissioni e da earn-out derivanti dalle cessioni di BMH e Saldiprivati.

Inoltre sono state gia avviati accordi col sistema bancario che ha già concesso nel febbraio 2018 un ulteriore finanziamento chirografo per euro 5 milioni della durata di 12 mesi

I risultati gia ottenuti e le azioni in corso lasciano prevedere il raggiungimento degli obiettivi espressi nei piani e la sostenibilità economico finanziaria della gestione ordinaria.

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2017

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

(In migliaia di Euro) Note 31 dicembre
2017
Di cui Parti
Correlate
31 dicembre
2016
Di cui Parti
Correlate
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Impianti e Macchinari 1 7.788 3.013
Attività immateriali 2 28.560 26.853
Partecipazioni in società collegate 3 2.278 2.278 2.468 2.468
Attività finanziarie non correnti 4 2.370 1.361 1.220 211
Altre attività non correnti 5 292 273
Attività per imposte differite 6 8.700 9.723
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 49.988 43.550
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 7 20.270 22.092
Crediti commerciali e altri crediti 8 8.908 1.255 9.798 309
Altre attività correnti 9 14.680 12.285
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 10 21.094 422 54.711 2.722
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 64.952 98.886
TOTALE ATTIVITÀ 114.940 142.436
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 826 821
Riserve 87.338 81.954
Risultato del periodo (24.750) 10.068
TOTALE PATRIMONIO NETTO 11 63.414 92.843
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Debiti verso banche e altri finanziatori 12 536 126
Fondi del personale 13 2.024 2.130
Fondi rischi ed oneri 14 360 360
Altre Passività non correnti 16 78 37
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 2.998 2.653
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti commerciali e altri debiti 15 37.737 1.769 36.874 1.009
Debiti verso banche e altri finanziatori 12 2.095 109
Altre passività correnti 16 8.696 9.957
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 48.528 46.940
Passività destinate alla dismissione 0 0
TOTALE PASSIVITÀ 51.526 49.593
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 114.940 142.436

CONSOLIDATO

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO

(In migliaia di Euro) Note 31 dicembre
2017
Di cui Parti
Correlate
31 dicembre
2016
Di cui Parti
Correlate
Ricavi 17 192.567 3.453 205.398 1.495
Altri proventi 18 3.152 2.280
Costi per materie prime e merci 19 (158.207) (166.297)
Costi per servizi 20 (43.532) (9.647) (40.669) (2.467)
Di cui non ricorrenti
Costi per il personale 21 (8.916) (9.852)
Di cui non ricorrenti
Ammortamenti e svalutazioni 22 (7.529) (4.259)
Altri oneri 23 (368) (584)
Risultato operativo (22.833) (13.983)
Oneri finanziari 24 (87) (182)
Proventi finanziari 24 182 216 23
Quota di pertinenza del risultato di società collegate 25 (1.674) (79)
Svalutazioni attività finanziarie 26 0 (668)
Risultato ante imposte dell'attività in funzionamento (24.412) (14.696)
Imposte sul reddito 27 (1.023) (18)
Utile (perdita) dell'attività in funzionamento (25.435) (14.714)
Risultato derivante da attività cessate o destinate alla
dismissione
28 685 24.782
Utile (perdita) del periodo (24.750) 10.068
Altre componenti di conto economico complessivo
Che non saranno successivamente riclassificate nel risultato
d'esercizio
Benefici ai dipendenti (187) (20)
Effetto fiscale 5
Totale
Che saranno successivamente riclassificate nel risultato
d'esercizio
(187) (15)
Risultato del periodo complessivo (24.937) 10.053
Risultato per Azione 29 -0,59 0,25
Risultato per Azione Diluito 29 -0,59 0,23

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

31 Di cui 31 Di cui
(In migliaia di Euro) dicembre Parti dicembre Parti
2017 Correlate 2016 Correlate
FLUSSO DI CASSA NETTO DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE
Risultato netto dall'attività di funzionamento (25.435) (14.714)
Rettifiche per riconciliare l'Utile d'esercizio al flusso di cassa generato dalle attività
operative:
Ammortamenti 6.922 4.105
Svalutazione crediti 606 155
Accantonamento al fondo benefici dipendenti 326 544
Svalutazione magazzino 150 276
Variazione fondo benefici dipendenti (620) (394)
Variazione imposte anticipate e differite 1.023 17
Quota di pertinenza del risultato d'esercizio di società collegate 1.674 79
Perdita di valore attività non correnti 0 668
Variazione altre passività non correnti 41 35
Altre variazioni non monetarie 391 455
Variazioni nel capitale circolante
Variazione delle rimanenze 1.672 (6.853)
Variazione dei crediti commerciali 283 (946) (4.787) (65)
Variazione delle altre attività correnti (1.763) (1.291)
Variazione dei debiti commerciali 863 760 12.263 582
Variazione degli altri debiti (1.262) 1.282
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE (15.129) (8.160)
FLUSSO DI CASSA NETTO DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
Acquisizione attività materiali (6.155) (1.370)
Cessione attività materiali 14 24
Variazione Altre attività non correnti (18) (121)
Acquisizione attività immateriali (7.263) (6.219)
Erogazione finanziamenti attivi (1.150) (1.150) (270) (270)
Acquisizione di società collegate (1.484) (1.484) (1.499) (1.499)
Altri investimenti 0 (2.150)
Cash flow da attività destinate alla dismissione o dismesse 1.230 52.228
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO) DALLE ATTIVITÀ DI
INVESTIMENTO (14.826) 40.623
FLUSSO DI CASSA DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
Debiti finanziari 2.397 (8.539)
Aumento di capitale 1.045
Crediti finanziari correnti (1.177) (962)
Azioni proprie (675) (1.794)
Dividendi (5.252)
FLUSSO DI CASSA NETTO ASSORBITO DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (3.662) (11.295)
(Diminuzione)/Incremento delle disponibilità liquide (33.617) 21.168
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALL'INIZIO DEL PERIODO 54.711 33.543
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALLA FINE DEL PERIODO 21.094 54.711

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Capitale
Sociale
Sovrapprezzo
Azioni
Riserva
Azioni
Legale
Proprie
Riserva
Stock
Option
Altre
riserve di
capitale
Utili/(perdite)
a nuovo
Riserva
FTA
Benefici
dipendenti
Totale
Saldo al 31 dicembre
2016
821 124.154 1 (2.586) 554 538 (30.066) (487) (86) 92.843
Risultato esercizio (24.750) (24.750)
Altre componenti di
conto economico
complessivo
che non saranno
0
successivamente
riclassificate nel
risultato d'esercizio
che saranno
(187) (187)
successivamente
riclassificate nel
risultato d'esercizio
0
Risultato complessivo (24.750) (187)(24.937)
Operazioni su azioni
proprie
(625) (50) (675)
Aumento di capitale 5 1.040 1.045
Pagamenti basati su
azioni
391 391
Destinazione del
risultato
163 (5.415) (5.252)
Riclassifiche (99) 99 0
Saldo al 31 dicembre
2017
826 125.194 164 (3.211) 796 538 (60.132) (487) (273) 63.415
Capitale
Sociale
Sovrapprezzo
Azioni
Riserva
Legale
Azioni
Proprie
Riserva
Stock
Option
Altre
riserve di
capitale
Utili/(perdite)
a nuovo
Riserva
FTA
Benefici
dipendenti Totale
Saldo al 31 dicembre
2015
821 124.154 1 (791) 220 538 (39.289) (1.351) (170)84.133
Risultato esercizio 10.068 10.068
Altre componenti di
conto economico
complessivo
che non saranno
successivamente
riclassificate nel
risultato d'esercizio
che saranno
successivamente
riclassificate nel
0
(15)
(15)
0
risultato d'esercizio
Risultato complessivo - - - - 10.068 - (15)10.053
Operazioni su azioni
proprie
(1.795) (1.795)
Riclassifica IFRS 5 (121) (844) 864 101
0
Pagamenti basati su
azioni
454 454
Saldo al 31 dicembre
2016
821 124.154 1 (2.586) 554 538 (30.066) (487) (86)92.843

NOTE ILLUSTRATIVE

Principi contabili e criteri di redazione adottati nella preparazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Il bilancio consolidato del Gruppo ePRICE al 31 dicembre 2017 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 marzo 2018.

Il bilancio consolidato relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (nel seguito indicato come il "Bilancio Consolidato") è stato predisposto, in relazione a quanto previsto dal Regolamento CE 809/2004, in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea (IFRS).

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committe (IFRIC), precedentemente denominate Standards Interpretations Committe (SIC) che, alla data di approvazione del bilancio consolidato, siano state oggetto di omologa da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Criteri e area di consolidamento

Il Bilancio Consolidato include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, il prospetto dell'utile/(perdita) complessivo consolidato, il rendiconto finanziario consolidato ed il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato. Il Gruppo ha optato per la redazione del conto economico complessivo che include, oltre al risultato dell'esercizio, anche le variazioni di patrimonio netto pertinenti a poste di natura economica che, per espressa previsione dei principi contabili internazionali, sono rilevate tra le componenti del patrimonio netto.

Il Bilancio Consolidato è stato predisposto sulla base dei bilanci della capogruppo ePRICE S.p.A. e delle società da essa controllate, direttamente ed indirettamente, approvati dalle rispettive assemblee o dagli organi direttivi deputati, opportunamente rettificati, ove necessario, per renderli conformi agli IFRS. Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo. Un'impresa è in grado di esercitare il controllo se è esposta o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto d'investimento e, nel frattempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tal entità.

Specificatamente, un'impresa è in grado di esercitare il controllo se, e solo se, ha:

  • il potere sull'entità oggetto d'investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto d'investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto d'investimento;

  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

  • Quando una società del gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili) di una partecipata considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto e diritti di voto potenziali del gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata e se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi e i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono incluse nel conto economico complessivo dalla data in cui il gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il gruppo non esercita più il controllo sulla società.

Il risultato dell'esercizio e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, sono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi e i costi, e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il gruppo perde il controllo, deve:

  • eliminare le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
  • eliminare il valore contabile di tutte le quote di minoranza;
  • eliminare le differenze cambio cumulate, rilevate a patrimonio netto;
  • rilevare il fair value del corrispettivo ricevuto;
  • rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;
  • rilevare l'utile o la perdita nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio;
  • riclassificare la quota di competenza della controllante per le componenti in precedenza rilevate nel prospetto consolidato delle altre componenti di conto economico complessivo a conto economico o tra gli utili a nuovo, come richiesto dagli specifici principi contabili, come se il Gruppo avesse provveduto direttamente alla cessione delle attività o passività correlate.

Con efficacia 1 maggio 2017, si è perfezionata la fusione per incorporazione di Banzai Commerce in ePRICE S.r.l. che contestualmente ha modificato la denominazione sociale in ePRICE Operations S.r.l.. Trattandosi di società interamente controllate, tale fusione non ha impatti sull'area di consolidamento, invariata rispetto all'esercizio precedente e di seguito rappresentata:

SOCIETÀ CONTROLLATE

(Con esplicitazione dell'attività svolta e della percentuale di possesso)

Denominazione Attività Sede Percentuale di controllo
ePRICE S.p.A. Capogruppo Italia Capogruppo
ePRICE Operations S.r.l. e-Commerce Italia 100

Conversione dei bilanci in moneta diversa dall'Euro e delle poste in valuta estera

Il Bilancio Consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla capogruppo ePRICE S.p.A. e dalle altre società del Gruppo. Dal momento che le società facenti parte del Gruppo hanno personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana e svolgono la loro attività d'impresa in Italia, non si è resa necessaria alcuna conversione in Euro dei bilanci di esercizio delle stesse.

Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla Data di Transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le poste non monetarie, valutate al costo storico in valuta estera, sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data iniziale di rilevazione della transazione.

Principi contabili

Nessuna deroga all'applicazione degli IFRS è stata applicata nella redazione del presente Bilancio Consolidato.

Il Bilancio Consolidato è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale anche alla luce delle considerazioni espresse nel paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione" della Relazione degli Amministratori sulla Gestione in base al principio del costo storico e le attività e passività nel bilancio del Gruppo sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente.

Il bilancio consolidato è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro se non altrimenti indicato.

Non vi sono variazioni rispetto ai principi contabili applicati nell'esercizio precedente.

Criteri di valutazione

Impianti, macchinari e leasing finanziario e operativo

Gli impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per rendere possibile il loro utilizzo e gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività.

Gli impianti e macchinari posseduti in virtù di contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciuti come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l'eventuale somma da pagare per l'esercizio dell'opzione di acquisto. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote in seguito indicate per le immobilizzazioni materiali, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto; in tal caso il periodo di ammortamento sarà rappresentato dalla durata del contratto di locazione.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Gli ammortamenti sono imputati a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della vita utile.

Si riportano di seguito le aliquote di ammortamento per le singole categorie di impianti e macchinari, invariate rispetto all'esercizio precedente e applicate dal Gruppo sulla base della vita utile stimata:

Categoria Aliquota
Attrezzature centro di calcolo 20%
Attrezzature varie 15%
Sistemi espositivi 20%-50%
Mobili ufficio 12%
Arredamento 12%
Macchine ufficio 20%-33%
Automezzi 25%-33%

La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro valore residuo sono rivisti e aggiornati, ove necessario, in sede di predisposizione del bilancio.

Aggregazioni aziendali

L'acquisizione d'imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione (IFRS 3).

Le attività acquisite e le passività assunte identificabili sono valutate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale include il fair value, alla data di acquisizione, delle attività e delle passività trasferite e delle interessenze emesse dal Gruppo, così come il fair value dell'eventuale corrispettivo potenziale e degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni riconosciuti dall'acquisita. Se l'aggregazione aziendale comporta l'estinzione di un rapporto pre-esistente tra il Gruppo e l'acquisita, l'ammontare minore tra l'importo di estinzione, come stabilito dal contratto, e il valore fuori mercato dell'elemento viene dedotto dal corrispettivo trasferito e rilevato tra gli altri costi.

Una passività potenziale dell'acquisita è assunta in un'aggregazione aziendale solo se questa passività rappresenta un'obbligazione attuale che deriva da eventi passati e quando il suo fair value può essere determinato con attendibilità.

Per ogni aggregazione aziendale, viene valutata qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita.

L'avviamento, che deriva dall'acquisizione, è iscritto come attività e valutato inizialmente come eccedenza fra il corrispettivo trasferito e il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte.

Nel caso di aggregazione aziendale realizzata in più fasi, viene ricalcolata l'interessenza detenuta in precedenza nell'acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato l'eventuale utile o perdita risultante.

I costi correlati all'acquisizione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, con un'unica eccezione per i costi di emissione di titoli di debito o di titoli azionari.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Marchi

I marchi sono considerati un'attività a vita utile indefinita e pertanto non sono sottoposti al processo di ammortamento ma alla verifica delle perdite di valore delle attività iscritte in bilancio (cosiddetto impairment test), previsto dallo IAS 36.

Avviamento

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza d'interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione in precedenza detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza d'interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione in precedenza detenuta nell'impresa acquisita, tal eccedenza è rilevata immediatamente nel prospetto dell'utile/perdita complessivo consolidato come provento.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo, al netto delle perdite di valore accumulate. L'avviamento è considerato attività a vita utile indefinita e pertanto non è soggetto ad ammortamento, bensì è sottoposto ad impairment test. Al fine dell'impairment test, l'avviamento acquisito nell'ambito di un'aggregazione aziendale è allocato, alla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (cosiddetta "cash generating unit" o "CGU") del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione. L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento è rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell'avviamento risulti inferiore al suo valore d'iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile s'intende il maggiore tra il fair value della CGU, al netto degli oneri di vendita, e il relativo valore d'uso. Non è consentito il ripristino di valore dell'avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdite di valore. Nel caso in cui la riduzione di valore a seguito dei risultati dell'impairment test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla CGU, l'eccedenza residua è allocata alle altre attività della CGU di riferimento, in proporzione al loro valore di carico.

L'impairment test è effettuato in linea con quanto indicato dal principio contabile IAS 36 e dunque con cadenza almeno annuale, o comunque in caso di identificazione di indicatori monitorati che possano far presumere che ci sia una perdita di valore.

Se l'avviamento è stato allocato ad una CGU ed il Gruppo dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice dei flussi di cassa.

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi servizi e piattaforme costituiscono attività immateriali generate internamente e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

  • il costo attribuibile all'attività di sviluppo è attendibilmente determinabile;
  • vi e l'intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacita tecnica a rendere l'attività disponibile all'uso o alla vendita;
  • è dimostrabile che l'attività e in grado di produrre benefici economici futuri.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo non monetario coerente con la funzione dell'attività immateriale.

La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di attività immateriali, invariata rispetto all'esercizio precedente, è di seguito riportata:

Categoria Vita utile
Software, brevetti, concessioni e licenze 3-5 anni
Sviluppo piattaforma 3-5 anni

Gli utili o le perdite derivanti dalla dismissione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene la dismissione.

Perdite di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di monitoraggio di un'eventuale perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o CGU, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività o CGU. Se il valore contabile di un'attività o CGU è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto anteimposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono corroborati da opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono negoziati sul mercato, e altri indicatori di fair value disponibili.

Il Gruppo basa il proprio impairment test su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre o cinque anni. Nel caso di periodi più lunghi, si calcola un tasso di crescita a lungo termine che viene utilizzato per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo o il quinto anno.

Le perdite di valore di attività in funzionamento, incluse le perdite di valore delle rimanenze, sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.

Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

Partecipazioni in collegate

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento pertinente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento, né ad una verifica individuale di perdita di valore (cosiddetto impairment).

Il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata.

Il bilancio delle società collegate è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

In seguito all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata e il valore d'iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate".

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste sono soddisfatte con azioni proprie.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, secondo i casi, tra le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di copertura, laddove la copertura sia efficace.

Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione, tranne il caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un periodo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui il Gruppo si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;
  • finanziamenti e crediti;
  • investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • attività finanziarie disponibili per la vendita.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39.

Il Gruppo non ha classificato alcuna attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

I derivati incorporati contenuti nel contratto principale sono contabilizzati come derivati separati e rilevati al fair value, se le loro caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale, e quest'ultimo non è detenuto per la negoziazione o rilevato al fair value con variazioni imputate nel conto economico. Questi derivati incorporati sono valutati al fair value con le variazioni di fair value rilevate nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un'attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono poi valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso d'interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso d'interesse effettivo. Il tasso d'interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.

Investimenti posseduti sino alla scadenza

Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, sono classificate tra gli "investimenti detenuti fino a scadenza" laddove il Gruppo abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale, gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso d'interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso d'interesse effettivo. Il tasso d'interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione, né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato. Rientrano in questa categoria le partecipazioni in imprese diverse dalle controllate, collegate.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value (se determinabile in modo attendibile) e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all'eliminazione dell'investimento - momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in cui si configuri una perdita di valore – quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il metodo del tasso d'interesse effettivo (TIE). Il Gruppo valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, il Gruppo non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l'intenzione di mantenere tali attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l'utile o la perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso d'interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso d'interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria) quando:

i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;

il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo

coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore o un gruppo di debitori si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione d'interessi o d'importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nelle condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l'attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simile e viene valutata collettivamente ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di perdite di valore, per le quali viene rilevata o permane una perdita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva della perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso d'interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio) continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è poi recuperata, il valore recuperato è accreditato al prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio a riduzione degli oneri finanziari.

Riguardo al valore di un'attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita, Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione del fair value dello strumento al di sotto del suo costo. Il termine 'significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine 'prolungato' rispetto al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore di quell'attività finanziaria rilevata prima nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio – è stornata dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nel conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è determinata con i medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli interessi attivi futuri continuano a essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati usando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato a un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che la società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il costo delle rimanenze è determinato al costo specifico per le merci chiaramente identificabili o, per i beni fungibili, con il metodo del FIFO.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda e altri investimenti finanziari a breve termine e ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa, ovvero trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni della data di originaria acquisizione e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dallo loro classificazione, come di seguito descritto.

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39. I derivati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti.

Passività per finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, le passività per finanziamenti sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e gli altri debiti, sono inizialmente iscritte al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo d'interesse. Se vi è un cambiamento stimabile nei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Benefici a dipendenti

I fondi relativi al personale erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro sono costituiti principalmente dal Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dalla legislazione italiana all'art. 2120 del codice civile. Il TFR rappresenta un piano a benefici definiti, ovvero un programma formalizzato di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituisce un'obbligazione futura e per il quale il Gruppo si fa carico dei rischi attuariali e d'investimento relativi. Come richiesto dallo IAS 19R, il Gruppo utilizza il Metodo della Proiezione Unitaria del Credito per determinare il valore attuale delle obbligazioni e il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente; tale metodo di calcolo richiede l'utilizzo d'ipotesi attuariali obiettive e compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi). Gli utili e le perdite attuariali sono immediatamente ed integralmente riconosciuti nel conto economico complessivo in conformità allo IAS 19R.

A seguito della riforma sulla previdenza, a partire dal 1° gennaio 2007 il TFR maturato, a seguito dell'entrata in vigore della riforma stessa, è destinato ai fondi pensione o al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps per le imprese aventi più di 50 dipendenti ovvero, nel caso d'imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda analogamente a quanto effettuato negli esercizi precedenti o destinato a fondi pensione. Su questo, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'Inps comporta che una quota del TFR maturando sia classificata come un piano a contributi definiti in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione ovvero all'Inps. La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.

Da un punto di vista contabile, attraverso la valutazione attuariale si imputano a conto economico nella voce "oneri/proventi finanziari l'interest cost che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR e nella voce "costo del lavoro" il current service cost che definisce l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti che non hanno trasferito alla previdenza complementare le quote maturate dal 1 gennaio 2007. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati direttamente nel patrimonio netto senza mai transitare a conto economico e sono esposti nel prospetto di conto economico complessivo.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione dei fondi viene rilevata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell'onere per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato quale onere finanziario.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Attività non correnti detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante e attività cessate

Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita o di distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutate al minore tra il valore contabile e il loro fair value al netto dei costi di vendita o di dismissione. I costi di dismissione sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla dismissione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide anche per le attività e i gruppi in dismissione detenuti per la vendita.

L'ammortamento degli impianti e dei macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è:

  • una componente del Gruppo che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU;
  • classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo;
  • importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

Pagamenti basati su azioni

Il Gruppo ePRICE riconosce benefici addizionali ad alcuni amministratori, dirigenti, impiegati, consulenti e dipendenti attraverso piani di partecipazione al capitale (Piano di "Stock Option"). Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni – gli stessi sono da considerarsi del tipo "a regolamento con azioni" (cosiddetto "equity settlement"); pertanto l'ammontare complessivo del valore corrente delle Stock Option alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Il costo per compensi, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio netto.

Riconoscimento dei ricavi

Vendita di merci

I ricavi dalla vendita di merci sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante tenendo conto del valore di eventuali resi, abbuoni, sconti commerciali e premi legati alla quantità. I ricavi sono rilevati quando i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente, quando la recuperabilità del corrispettivo è probabile, i relativi costi o l'eventuale restituzione delle merci possono essere stimati attendibilmente, e se la Direzione smette di esercitare il livello continuativo di attività solitamente associate con la proprietà della merce venduta. I trasferimenti dei rischi e dei benefici, di norma, coincidono con la spedizione al cliente, che corrisponde al momento della consegna delle merci al vettore.

Prestazione di servizi

I ricavi relativi alla prestazione di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio alla data di riferimento del bilancio e sono rappresentati al netto di sconti e abbuoni. In particolare, le prestazioni delle attività pubblicitarie vengono rilevate sulla base dell'effettivo erogato.

Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti al momento dell'acquisizione del bene o servizio.

Imposte

Le imposte correnti e il beneficio fiscale dell'esercizio sono valutati per l'importo che ci si attende di corrispondere alle autorità fiscali o recuperare. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro;
  • le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel

futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Le imposte anticipate, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate, come risultanti da piani industriali e linee strategiche di gruppo. Le imposte differite e anticipate sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte, sulla base delle aliquote fiscali in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di bilancio.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte correnti, differite e anticipate sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto nei cui casi anche il relativo effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte sono compensate quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale e vi è un diritto legale di compensazione.

Utile/(perdita) per azione

Base

L'utile/(perdita) per azione è calcolato quale rapporto tra il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie.

Diluito

L'utile/(perdita) diluito per azione è calcolato quale rapporto tra il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato economico del Gruppo è rettificato per tenere conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio consolidato in conformità con gli IFRS richiede, da parte degli amministratori, l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, trovano fondamento in valutazioni e stime basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi rilevati in bilancio, e l'informativa fornita. I risultati finali effettivi delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Di seguito sono brevemente elencate le voci che, relativamente al Gruppo, richiedono maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui risultati finanziari del Gruppo.

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica annuale (cosiddetto "impairment test") al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore dello stesso. La riduzione di valore, rilevata quando il valore netto contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa alla quale gli stessi sono allocati risulti superiore al suo valore recuperabile (definito come il maggior valore tra il valore d'uso e il fair value della stessa) va rilevata tramite una svalutazione. La verifica di conferma di valore richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno del Gruppo e provenienti dal mercato, nonché sull'esperienza storica. Inoltre, qualora venga identificata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime verifiche di valore e le medesime tecniche valutative sono applicate alle attività immateriali e materiali a vita utile definita quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso. La corretta identificazione degli elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore e le stime per la determinazione delle stesse dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.

Fondo svalutazione crediti commerciali

Il fondo svalutazione crediti riflette la miglior stima degli amministratori circa le perdite relative al portafoglio crediti nei confronti della clientela. Tale stima si basa sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e di proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.

Imposte anticipate

La contabilizzazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di un imponibile fiscale negli esercizi futuri atto al loro recupero. La valutazione degli imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate.

Fondi rischi e oneri

A fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio di esito negativo. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima alla data operata dagli amministratori. Tale stima comporta l'adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero pertanto avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione dei bilanci del Gruppo.

Fondo obsolescenza di magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato.

Cambiamenti di principi contabili, nuovi principi contabili, cambiamenti di stime e riclassifiche

Si riportano di seguito i nuovi principi contabili ed emendamenti che sono entrati in vigore a partire dal primo gennaio 2017 e che sono stati adottati dalla Società.

La natura e l'impatto di ogni nuovo principio contabile e modifica vengono nel seguito descritti. Sebbene questi nuovi principi e modifiche siano stati applicati per la prima volta nel 2017, non hanno avuto impatti materiali sul bilancio della Società.

IAS 7 Disclosure Initiative – Amendments to IAS 7

Le modifiche richiedono ad un'entità di fornire informazioni integrative sulle variazioni delle passività legate all'attività di finanziamento, includendo sia le variazioni legate ai flussi di cassa che le variazioni non monetarie. Al momento dell'applicazione iniziale di questa modifica, l'entità non deve presentare l'informativa comparativa relativa ai periodi precedenti.

Modifiche allo IAS 12 - Income taxes

Le modifiche chiariscono che un'entità deve considerare se la normativa fiscale limita le fonti di reddito imponibile a fronte delle quali potrebbe effettuare deduzioni legate al rigiro delle differenze temporanee deducibili. Inoltre, la modifica fornisce linee guida su come un'entità dovrebbe determinare i futuri redditi imponibili e spiega le circostanze in cui il reddito imponibile potrebbe includere il recupero di alcune attività per un valore superiore al loro valore di carico. Le entità devono applicare queste modifiche retrospetticamente. Comunque, al momento dell'applicazione iniziale delle modifiche, la variazione nel patrimonio netto di apertura del primo periodo comparativo potrebbe essere rilevata tra gli utili portati a nuovo in apertura (o in un'altra voce di patrimonio netto, a seconda dei casi), senza allocare la variazione tra gli utili portati a nuovo in apertura e le altre voci di patrimonio netto. Le entità che applicano questa facilitazione devono darne informativa. Tali modifiche non hanno avuto impatto sul bilancio consolidato del gruppo.

Ciclo annuale di miglioramenti - 2014-2016

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for firsttime adopters

Sono state cancellate le esenzioni a breve termine previste dai paragrafi E3-E7 dell'IFRS1 in quanto hanno assolto al loro scopo. La modifica è in vigore dal 1 Gennaio 2018. Questa modifica non è applicabile al Gruppo.

IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures - Clarification that measuring investees at fair value through profit or loss is an investment-by-investment choice

Le modifiche chiariscono che:

  • Un entità che è un'organizzazione di venture capital, od un altra entità qualificata, potrebbe decidere, al momento della rilevazione iniziale e con riferimento al singolo investimento, di valutare le proprie partecipazioni in collegate e joint venture al fair value rilevato a conto economico.
  • Se un'entità che non si qualifica come entità di investimento, ha una partecipazione in una collegata o joint venture che è un'entità di investimento, l'entità può, quando applica il metodo del patrimonio netto, decidere di mantenere la valutazione al fair value applicata da quell'entità di investimento (sia questa una collegata o una joint venture) nella misurazione delle proprie (della collegata o joint venture) partecipazioni. Questa scelta è fatta separatamente per ogni collegata o joint venture che è un'entità di investimento all'ultima (in termine di manisfestazione) delle seguenti date: (a) di rilevazione iniziale della partecipazione nella collegata o joint venture che è un'entità di investimento; (b) in cui la collegata o joint venture diventa un'entità di investimento; e (c) in cui la collegata o joint venture che è un'entità di investimento diventa per la prima volta capogruppo.

Le modifiche dovrebbero essere applicate retrospetticamente dal 1 Gennaio 2018; l'applicazione anticipata è consentita. Il Gruppo non applica anticipatamente questa modifica. Modifiche all'IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities

Le modifiche chiariscono che i requisiti di informativa dello IFRS 12, diversi da quello di cui ai paragrafi B10-B16, si applicano alle partecipazioni di un entità in una controllata, joint venture o in una collegata (od alla quota di partecipazione in una joint venture o in una collegata) che è classificata (od inclusa in un gruppo in dismissione classificato) come disponibile per la vendita.

Principi modifiche emendamentei e interpretazioni emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi quando entreranno in vigore.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel Luglio 2014, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti e tre gli aspetti relativi al progetto sulla contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. L'IFRS 9 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.

Il Gruppo adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore. La Società non prevede impatti significativi sul proprio bilancio e patrimonio netto.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata.

La Società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica. Sulla base delle valutazioni effettuate sull'attività 2017 non ci si attende un impatto significativo dall'applicazione di tale principio, tuttavia, in considerazione del fatto che il Gruppo sta aumentando i servizi ai propri clienti, non si può escludere che possano emergere impatti più significativi negli esercizi futuri.

IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions — Amendments to IFRS 2

Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale.

Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata. Il Gruppo sta valutando gli effetti di queste modifiche sul proprio bilancio consolidato.

IFRS 16 – Leases

Il principio stabilisce, innovando rispetto al passato, che i leases siano rappresentati negli stati patrimoniali delle società, aumentando così la visibilità delle loro attività e passività.

L'IFRS 16 abolisce la distinzione tra leases operativi e leases finanziari (per il lessee - il cliente della locazione) trattando tutti i contratti in oggetto come leases finanziari.

I contratti a breve termine (entro 12 mesi) e quelli aventi ad oggetto beni di basso valore sono esenti da tale trattamento.

Il nuovo Standard sarà effettivo dal 1 gennaio 2019. L'applicazione anticipata è permessa purché sia anche applicato il recente standard IFRS 15, Revenue from Contracts with Customers.

La società ha avviato un'analisi dei potenziali impatti dell'applicazione di tale principio e stimato la rilevazione al 1 gennaio 2019 di diritti d'uso pluriennali per circa 13 milioni di euro.

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel Maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, ri-assicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. Questo principio non si applica al Gruppo.

Transfers of Investment Property — Amendments to IAS 40

Le modifiche chiariscono quando un'entità dovrebbe trasferire un immobile, compresi gli immobili in fase di costruzione o sviluppo nella voce o fuori dalla voce Investimenti immobiliari. La modifica stabilisce che interviene un cambiamento nell'utilizzo quando l'immobile soddisfa, o cessa di soddisfare, la definizione di proprietà immobiliare e sia ha evidenza del cambio di utilizzo. Un semplice cambiamento nelle intenzioni del management relative all'uso dell'immobile non forniscono un'evidenza del cambiamento di utilizzo. Le entità dovrebbe ro applicare le modifiche prospetticamente a cambiamenti di utilizzo che sono intervenuti alla data di inizio dell'esercizio annuale in cui l'entità applica per la prima volta le modifiche, o successivamente. Un'entità dovrebbe valutare nuovamente la classificazione degli immobili detenuti a tale data e, se applicabile, riclassificarli per riflettere le condizioni esistente a quella data. L'applicazione retrospettica in accordo con IAS 8 è consentita solo se è possibile senza l'utilizzo del hindsight. Le modifiche sono in vigore per gli esercizi annuali che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente. È permessa l'applicazione anticipata, di cui deve essere data informativa. Il Gruppo non si attende alcun effetto sul proprio bilancio consolidato.

Amendments to IFRS 9 – "Prepayment Features with Negative Compensation"

Lo IASB ha pubblicato l'Amendment to IFRS9 nel dicembre 2017 consentendo alle società di misurare particolari attività finanziarie anticipate attraverso la cosiddetta compensazione negativa al costo ammortizzato o al fair value da "other comprehensive income", nel caso in cui venga soddisfatta una condizione specifica, invece che al fair value di conto economico. Il principio sarà in vigore dal 1 ° gennaio 2019. Attualmente il Gruppo stà valutando l'impatto dell'adozione dell'interpretazione sul bilancio consolidato di Gruppo.

Amendments to IAS 28 – "Long-term interests in associates and joint ventures"

Nell'ottobre 2017, lo IASB ha emesso l'Amendments allo IAS 28, chiarendo come le entità debbano utilizzare l'IFRS 9 per rappresentare gli interessi a lungo termine in una società collegata o joint venture, per i quali non è applicato il metodo del patrimonio netto. Il principio sarà efficace dal 1° gennaio 2019. Attualmente il Gruppo stà valutando l'impatto dell'adozione sul bilancio consolidato di Gruppo.

Ciclo annuale di miglioramenti IFRS 2015-2017

In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 12 (Income Taxes) che chiarisce che l'impatto relativo alle imposte sul reddito derivante dai dividendi (ossia distribuzione degli utili) dovrebbe essere riconosciuto all'interno del conto economico, indipendentemente da come sorge l'imposta, allo IAS 23 (Borrowing Costs) che chiarisce che una società tratta come parte di un indebitamento generale qualsiasi indebitamento originariamente realizzato per lo sviluppo di un'attività quando l'assett stesso è pronto per l'uso previsto o per la vendita, all'IFRS 3 (Business Combination) chiarendo come una società debba rimisurare la partecipazione precedentemente detenuta in un'operazione congiunta, una volta ottenuto il controllo del business ed all'IFRS 11 (Joint Arrangements) per cui una società non rivaluta la partecipazione precedentemente detenuta in un'operazione congiunta quando ottiene il controllo congiunto dell'attività,. Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019. È comunque consentita la loro applicazione anticipata. Attualmente il Gruppo stà valutando l'impatto dell'adozione sul bilancio consolidato di Gruppo.

Amendments to IAS 19- "Plan Amendment, Curtailment or Settlement"

Nel febbraio 2018 lo IASB ha emesso l'Amendments allo IAS 19 che specifica in che modo le società debbano determinare le spese pensionistiche quando intervengono modifiche ad un determinato piano pensionistico. Lo IAS 19 "Benefici per i dipendenti" specifica in che modo una società contabilizza un piano pensionistico a benefici definiti. Quando viene apportata una modifica a un piano - un aggiustamento, una riduzione o un regolamento - lo IAS 19 richiede a una società di rimisurare l'attività o la passività netta a benefici definiti. Le modifiche impongono a una società di utilizzare le assunzioni aggiornate da questo ricalcolo per determinare il costo del servizio corrente e gli interessi netti per il resto del periodo di riferimento dopo la modifica del piano. Le modifiche entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. Attualmente il Gruppo stà valutando l'impatto dell'adozione sul bilancio consolidato di Gruppo.

IFRIC 22 - Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato tale Interpretazione la quale indica che il tasso di cambio da utilizzare nelle transazioni in valuta quando il pagamento viene effettuato o ricevuto anticipatamente.

IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatment

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato questa interpretazione che chiarisce l'applicazione dei requisiti di rilevazione e misurazione dello IAS 12 nel caso di incertezze nel trattamento fiscale ai fine delle imposte sul reddito. Tale interpretazione troverà applicazione a partire dagli esercizi che iniziano successivamente al 1° gennaio 2019.

Informativa per settori operativi

L'IFRS 8 definisce un settore operativo come una componente:

  • che coinvolge attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi;
  • i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale;

  • per la quale sono disponibili dati economico-finanziari separati.

Ai fini dell'IFRS 8 - Settori operativi l'attività svolta dal Gruppo è identificabile nel solo segmento operativo dell'e-Commerce.

Non vi sono state aggregazioni di settori operativi al fine di determinare i settori operativi oggetto d'informativa.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

1. Impianti e macchinari

La voce "impianti e macchinari" è pari a Euro 7.788 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 3.013 migliaia al 31 dicembre 2016), come è di seguito evidenziato:

Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
(In migliaia di Euro) Costo storico Amm.ti cumulati Valore netto Costo storico Amm.ti cumulati Valore netto
Impianti e Macchinari 4.456 (538) 3.918 379 (276) 103
Attrezzature 1.647 (674) 973 924 (377) 547
Macchine elettroniche 2.710 (1.712) 998 2.400 (1.266) 1.134
Macchine elettroniche in leasing 705 (452) 253 705 (347) 358
Mobili e arredi 694 (507) 187 721 (503) 218
Altri beni 2.013 (554) 1.459 805 (152) 653
Totale 12.225 (4.437) 7.788 5.934 (2.921) 3.013

Si segnala che al 31 dicembre 2017 non vi sono beni strumentali di proprietà gravati da alcun tipo di garanzia prestata a favore di terzi e che nell'esercizio non sono emerse indicazioni di una possibile perdita di valore con riferimento agli impianti e macchinari.

La seguente tabella evidenzia la movimentazione della voce impianti e macchinari:

(In migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2016
Incrementi Decrementi Ammortamenti Svalutazioni Al 31 Dicembre
2017
Impianti e Macchinari 103 4.076 (4) (257) - 3.918
Attrezzature 547 742 - (176) (140) 973
Macchine elettroniche 1.134 302 - (438) - 998
Macchine elettroniche in leasing 358 - - (105) - 253
Mobili e arredi 218 28 (10) (49) - 187
Altri beni 653 1.007 - (201) - 1.459
Totale 3.013 6.155 (14) (1.226) (140) 7.788

I principali investimenti dell'esercizio si riferiscono agli impianti, alle attrezzature ed alle migliorie su beni di terzi relative al nuovo centro logistico del gruppo in uso dall'Agosto 2017.

2. Attività immateriali

Le attività immateriali ammontano a 28.560 migliaia di euro (26.853 al 31 dicembre 2016) e si compongono come di seguito indicato.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Le attività immateriali a vita indefinita sono composte interamente da avviamento per 14.292 migliaia di euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2016.

L'avviamento iscritto al 31 dicembre 2017 si riferisce all'eccedenza fra il valore di acquisizione ed il fair value delle attività e passività acquisite.

Al 31 dicembre 2017, le attività immateriali a vita utile indefinita sono state sottoposte all'impairment test, confrontando il valore recuperabile delle CGU con il valore netto contabile dei relativi beni, incluso l'avviamento. Il valore recuperabile rappresenta il maggiore fra il fair value dell'attività, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, ed è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede saranno associati alle CGU, scontati al tasso che riflette i rischi specifici delle singole CGU alla data di valutazione.

Ipotesi chiave utilizzate nel calcolo del valore d'uso e sensitività alle variazioni delle ipotesi

Le assunzioni chiave utilizzate dal management sono la stima dei futuri incrementi nelle vendite, dei flussi di cassa operativi, del tasso di crescita dei valori terminali e del tasso di sconto (costo medio ponderato del capitale - "WACC"). La determinazione del valore recuperabile è basata sulla stima del valore d'uso ottenuto come valore attuale dei flussi di cassa prospettici desunti dalle linee guida del piano strategico 2018-2023. L'impairment test relativo al Bilancio Consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 marzo 2018.

I tassi di sconto (WACC), definiti come costo medio ponderato del capitale al netto delle imposte, applicati ai flussi di cassa prospettici, sono riportati nella seguente tabella:

Cash Generating Unit Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
E-Commerce 10,27% 8,23%

Il tasso di crescita (g) utilizzato per la definizione dei flussi di cassa delle CGU al 31 dicembre 2017 è stato pari a 1,40%.

Dalle risultanze dell'impairment test, è emerso che, al 31 dicembre 2017, il valore recuperabile eccede il valore contabile.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati; in tutti i casi i valori d'uso rimangono superiori ai valori contabili anche assumendo alternativamente una variazione dei parametri chiave sotto descritti quali:

  • una variazione dei tassi di sconto di 100 basis point;
  • una variazione del tasso di crescita di 20 basis point;

una variazione dell'EBITDA del 10%.

È stato inoltre calcolato il valore di WACC, tasso di crescita e la variazione percentuale dell'EBITDA che singolarmente renderebbero il valore recuperabile pari al relativo valore contabile al 31 dicembre 2017:

Terminal growth rate n.a.
WACC 15,4%
Variazione Ebitda -21,5%

Il terminal growth rate non è stato considerato quale parametro rilevante in quanto il value in use uguaglia il capitale investito netto nel periodo esplicito delle linee guida del piano strategico 2018-2023.

Gli amministratori del Gruppo hanno pertanto ritenuto sussistere le condizioni per confermare il valore dell'avviamento iscritto nel Bilancio Consolidato.

Si sottolinea che la Società ha svolto annualmente un'analisi sulla recuperabilità delle altre immobilizzazioni immateriali. Tale verifica viene effettuata annualmente tramite individuazione della sussistenza di indicatori di impairment. Alla data del 31 dicembre 2017 non è stato rilevato alcun indicatore di impairment.

Immobilizzazioni Immateriali a vita definita

Le immobilizzazioni immateriali a vita definita ammontano ad Euro 14.268 migliaia al 31 dicembre 2017 (Euro 12.561 migliaia al 31 dicembre 2016).

Il dettaglio di costo storico, fondo ammortamento e valore netto contabile della voce immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016 è di seguito riportato:

Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
(In migliaia di Euro) Costo storicoAmm.ti cumulatiValore nettoCosto storicoAmm.ti cumulatiValore netto
Software, Brevetti, concessioni e licenze 6.783 (2.602) 4.181 2.321 (1.296) 1.025
Sviluppo piattaforma 19.284 (9.608) 9.676 15.076 (8.277) 6.799
Altre immobilizzazioni 26 (22) 4 788 (750) 38
Immobilizzazioni in corso 407 407 4.699 4.699
Totale attività immateriali 26.500 (12.232) 14.268 22.884 (10.323) 12.561
(In migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2016
Incrementi Decrementi Ammortamenti Riclassifiche Al 31 dicembre
2017
Software, brevetti,
concessioni e licenze
1.025 2.327 - (1.466) 2.295 4.181
Sviluppo piattaforma 6.799 4.822 - (4.056) 2.111 9.676
Altre immobilizzazioni 38 - - (34) - 4
Immobilizzazioni in corso 4.699 114 - - (4.406) 407
Totale attività immateriali 12.561 7.263 - (5.556) 0 14.268

La tabella seguente mostra i movimenti delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell'esercizio:

I principali investimenti effettuati dal Gruppo nel corso del periodo riguardano la realizzazione di specifici progetti che si propongono l'obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per la realizzazione e gestione delle piattaforme online. Tali costi sono relativi sia a costi del personale interno sia a costi per servizi resi da terzi. Le spese per l'attività di ricerca, intrapresa con la prospettiva di conseguire nuove conoscenze e scoperte sono rilevate a conto economico nel momento in cui sono sostenute.

L'incremento dei software, sia per incrementi del periodo che per riclassifiche da immobilizzazioni in corso, sono connessi all'avvio del nuovo ERP di gruppo entrato in funzione da febbraio 2017. Le capitalizzazioni relative alla piattaforma riguardano principalmente lo sviluppo dei sistemi di proprietà per migliorare il servizio alla clientela e renderle interfacciate con il nuovo ERP

Le immobilizzazioni in corso, pari a 407 migliaia di euro (4.699 migliaia al 31 dicembre 2016) sono attinenti ai progetti in corso di sviluppo in particolare relativi alla piattaforma. Il decremento rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente alla messa in funzione del nuovo ERP di Gruppo e dunque all'avvio del processo di ammortamento.

3. Partecipazioni in società collegate

Le variazioni dell'esercizio nelle partecipazioni in società collegate è indicata nel seguente prospetto:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2016
Quota di
risultato
Incrementi
per acquisti
Riclassifiche Al 31 dicembre
2017
Partecipazioni in società collegate 2.468 (1.674) 1.484 - 2.278
Totale partecipazioni in società collegate 2.468 (1.674) 1.484 - 2.278

La composizione della voce al 31 dicembre 2017 è di seguito illustrata:

Al 31 dicembre 2017 Sede Quota % posseduta direttamente Valore di bilancio
Il Post S.r.l. Milano 38,16% 38
Giornalettismo S.r.l. Milano 30,00% 0
Ecommerce Outsourcing S.r.l. Rho 20,00% 205
Installo S.r.l. Rovigo 39,00% 368
Termostore S.r.l. Fondi 43,00% 853
Click & Quick Distributions S.r.l. Milano 15,00% 502
Apprice SAGL Chiasso 17,20% 312
Totale partecipazioni in società collegate 2.278

Le partecipazioni in società collegate sono contabilizzate nel Bilancio Consolidato secondo il metodo del patrimonio netto in accordo con lo IAS 28.

Gli incrementi dell'esercizio si riferiscono all'acquisizione di un'ulteriore partecipazione del 20% nella società Termostrore S.r.l., per euro 300 migliaia alla quale è anche stato sottoscritto un aumento di capitale per euro 281 migliaia, del 15% in Click & Quick Distribution S.r.l. società di spedizioni che gestisce il trasporto e la consegna della merce attraverso una rete logistica e trasporto capillare sul territorio italiano per euro 593 migliaia e nella società Apprice SAGL, società specializzata nello sviluppo di app mobiles per euro 310 migliaia. Nel corso dell'esercizio, vi è stata la cessione della partecipazione in Uollet, che era già stata interamente svalutata al 31 dicembre 2016.

Sulla base delle informazioni disponibili e/o dei piani industriali riguardanti le singole società collegate, la Direzione Aziendale ha ritenuto che al 31 dicembre 2017 non vi siano indicatori di impairment, ad eccezione della società Il Post la cui quota di risultato tiene conto della svalutazione dell'avviamento implicito.

4. Attività finanziarie non correnti

La composizione della voce attività finanziarie non correnti è di seguito riportata:

Attività finanziarie non correnti Al 31 dicembre 2017 Al 31 Dicembre 2016 Variazione
Partecipazioni in altre imprese 1.009 1.009 -
Finanziamenti attivi verso società collegate 1.361 211 1.150
Totale attività non correnti 2.370 1.220 1.150

La valutazione delle partecipazioni in altre imprese è stata effettuata al costo, in conformità con quanto previsto dallo IAS 39 paragrafo 46c, trattandosi di investimenti in strumenti rappresentativi di capitale che non hanno prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e il cui fair value non può essere misurato attendibilmente.

Il saldo di Euro 1.009 migliaia delle partecipazioni in altre imprese al 31 dicembre 2017 è invariato rispetto all'esercizio precedente.

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Quadrante S.r.l. in liquidazione - -
Interactive Thinking S.r.l. 1.005 1.005
Consorzi e Confidi 4 4
Totale partecipazioni in altre imprese 1.009 1.009

Sulla base delle informazioni disponibili la Direzione Aziendale ha ritenuto che al 31 dicembre 2017 non vi siano indicatori di impairment o evidenze obiettive che le partecipazioni in altre imprese abbiano subito una perdita di valore.

La società Quadrante S.r.l. in liquidazione è stata interamente svalutata in esercizi precedenti; non si ritengono necessari appostamenti nel passivo in quanto ePRICE non ha obblighi giuridici né intenzione di fornire supporto a tale partecipata.

I crediti finanziari pari a Euro 1.361 migliaia si riferiscono all'erogazione di finanziamenti infruttiferi, rimborsabili a richiesta, a società partecipate, in particolare la variazione dell'esercizio si riferisce principalmente ad un finanziamento di 1.150 migliaia di euro erogato a Click & Quick Distribution S.r.l..

5. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti pari a euro 292 migliaia (euro 273 migliaia al 31 dicembre 2016) includono principalmente depositi cauzionali per affitti, utenze e per consorzi di acquisto.

6. Attività per imposte differite

Tale voce accoglie il saldo delle imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili ad esercizi futuri e sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad un'attività o passività in bilancio e il valore attribuito a quella stessa attività o passività ai fini fiscali.

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Attività per imposte differite 8.700 9.723

Le imposte differite attive iscritte sono quelle ritenute recuperabili nel periodo esplicito di piano 2018-2023, le cui linee guida sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione del 8 marzo 2018.

Il Gruppo dispone di perdite fiscalmente rilevanti riportabili ad esercizi futuri per circa ulteriori 48,3 milioni sulle quali non sono state stanziate imposte differite attive.

7. Rimanenze

La composizione della voce rimanenze è di seguito riportata:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Merci 20.270 22.092
Totale rimanenze 20.270 22.092

Il valore lordo e netto delle rimanenze di merci è dettagliato come segue:

Rimanenze Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Rimanenze di merci 20.820 22.492
Fondo Svalutazione magazzino (550) (400)
Totale rimanenze 20.270 22.092

Le rimanenze di merci sono costituite da beni acquistati per la successiva rivendita sulle piattaforme di e-Commerce. Il fondo svalutazione magazzino incrementatosi di Euro 150 migliaia, è rappresentativo del rischio obsolescenza su alcune merci a più lenta movimentazione.

8. Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e altri crediti ammontano ad Euro 8.908 migliaia rispetto ad Euro 9.798 migliaia al termine dell'esercizio precedente, come di seguito riportato:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Crediti commerciali 5.601 6.539
Fatture da emettere 4.079 3.447
Fondo svalutazione crediti (772) (188)
Totale Crediti commerciali e altri crediti 8.908 9.798

I crediti sono iscritti al netto del relativo fondo svalutazione. Si segnala che non esistono crediti con scadenza superiore a cinque anni.

Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono stanziati per specifiche posizioni di credito sorte recentemente e prevalentemente verso trasportatori per fatture su danni da trasporto che presentano particolari rischi al fine di riflettere il loro presumibile valore di realizzo. Si riporta di seguito la movimentazione dell'esercizio:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Fondo iniziale 188 749
Incrementi 606 144
Utilizzi/Rilasci (22) (21)
Variazione perimetro di consolidamento - (684)
Fondo svalutazione crediti 772 188

La tabella che segue mostra lo scadenziario clienti al lordo del fondo svalutazione crediti:

Valori in Euro migliaia Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
A scadere 7.371 8.340
Scaduto <30 giorni 1.045 664
Scaduto 30-90 giorni 382 695
Scaduto 90-180 giorni 242 31
Scaduto oltre 180 giorni 640 256
Totale scaduto 2.309 1.646
Totale 9.680 9.986

9. Altre attività correnti

La composizione della voce altre attività correnti è di seguito riportata:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Crediti tributari 5.945 3.187
Crediti incassi differiti 2.877 1.700
Altri crediti 4.260 4.099
Anticipi a fornitori 1 10
Ratei e risconti 1.597 3.289
Totale altre attività correnti 14.680 12.285

I crediti tributari sono costituiti principalmente da crediti IVA per 3.589 e dal credito di imposta derivante dall'attività di ricerca e sviluppo effettuata nel corso del 2016 per complessivi euro 1.627.

I crediti per incassi differiti includono gli incassi derivanti da vendite effettuate a ridosso della chiusura dell'esercizio pagati con carta di credito e non ancora accreditati alla data di bilancio in quanto perfezionatisi nei primi giorni successivi alla chiusura

dell'esercizio e i crediti verso operatori logistici ai quali è demandato l'incasso per i pagamenti alla consegna; l'incremento rispetto all'esercizio precedente è strettamente correlato ad una maggiore incidenza dei pagamenti in contrassegno e al calendario di fine 2017.

Gli altri crediti, pari ad euro 4.260 migliaia includono per euro 2.500 migliaia un deposito versato da SRP Group su un escrow account a garanzia del pagamento del Retained amount, che maturerà nel 2018 in base a risultati 2017.

I ratei e risconti attivi includono in particolare il risconto di costi pubblicitari pluriennali per euro 880 migliaia.

Si segnala che non sussistono ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.

10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La composizione della voce disponibilità liquide e mezzi equivalenti è di seguito riportata:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Depositi bancari e postali 20.944 54.468
Cassa 150 243
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21.094 54.711

Il saldo della voce disponibilità liquide e mezzi equivalenti, interamente denominato in Euro, rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alle date di chiusura degli esercizi.

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2017 sono libere da vincoli o restrizioni all'utilizzo.

11. Patrimonio netto

Il Patrimonio Netto si è decrementato nel periodo da euro 92.843 migliaia ad euro 63.414 migliaia principalmente per effetto del risultato complessivo, negativo per euro 24.937 migliaia Si evidenzia inoltre una riduzione del patrimonio netto di 5.252 migliaia a fronte del pagamento dei dividendi deliberato in sede di assemblea e di 675 migliaia di euro connesso all'acquisto di azioni proprie effettuato nel corso del periodo. Gli incrementi del periodo sono stati rappresentati da aumenti di capitale per euro 1.045 migliaia a fronte dell'esercizio di 22 Warrant 2014-2018 e per euro 391 migliaia della riserva di stock option a fronte del costo connesso ai piani di incentivazione dipendenti.

Le azioni proprie complessivamente detenute dalla società sono pari a 1.023.202

11.1 Piani di stock options

L'Assemblea del 22 dicembre 2014 ha deliberato, subordinatamente all'avvio delle negoziazioni delle azioni della Società sul MTA, l'adozione di un piano di stock option riservato agli amministratori con incarichi di tipo esecutivo, ai collaboratori e ai dipendenti delle società del Gruppo (il "Piano 2015"). Il Piano 2015 ha ad oggetto l'assegnazione di un numero massimo di 2.750.000 opzioni ciascuna delle quali da diritto alla sottoscrizione di una azione ordinaria di nuova emissione. Con riferimento al Piano 2015, in data 14 maggio 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'approvazione del Regolamento del Piano 2015 e assegnato massime 1.100.000 opzioni che danno il diritto a sottoscrivere un'azione ordinaria di nuovo emissione al corrispettivo di 6 euro. A seguito della verifica degli obiettivi desumibili dall'approvazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 e della cessione delle attività relative al segmento Vertical Content, tutte le opzioni della prima tranche sono non assegnate o decadute. Il 15 ottobre 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha assegnato ulteriori massime 1.300.000 opzioni al Direttore Generale che danno il diritto a sottoscrivere un'azione ordinaria di nuovo emissione al corrispettivo di 5 euro.

L'assemblea del 14 aprile 2016 ha deliberato l'adozione di un piano di stock option avente ad oggetto l'assegnazione di un numero massimo di 1.700.000 opzioni, ciascuna delle quali dà il diritto alla sottoscrizione di un'azione ordinaria di ePRICE S.p.A. di nuova emissione denominato "Piano di Stock-Option 2016-2018", ed un piano di Stock Grant avente ad oggetto l'assegnazione di massime 280.000 azioni ordinarie ePRICE S.p.A. denominato "Piano di Stock Grant 2016-2018". Il Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 maggio 2016 ha assegnato n. 363.900 opzioni della prima tranche del Piano di Stock Option 2016-2018 ad alcuni dirigenti con responsabilità strategiche della società e delle società controllate fissando il prezzo di esercizio in 3,68 Euro, nonché n. 75.263 stock grant della prima tranche del Piano di Stock Grant 2016-2018 ad alcuni dipendenti della società e delle società controllate.

Al 31 dicembre 2016, a seguito dell'uscita di alcuni soggetti che erano risultati assegnatari di stock option e di stock grant ed in considerazione dei risultati conseguiti del gruppo, è stata considerata l'assegnazione di 975.000 stock option relative al Piano 2015, di 195.375 stock option del Piano di Stock-Option 2016-2018 e di 43.326 stock grant del Piano di Stock Grant 2016-2018.

La seguente tabella illustra il numero e i prezzi medi ponderati di esercizio (PMPE) delle opzioni nel corso dell'esercizio:

2017 2017 2016 2016
PMPE PMPE
In circolazione al 1 gennaio 1.170.375 4,57 1.590.400 5,18
Assegnate 0 0 363.900 3,68
Annullate / non maturate 25.500 0 783.925 5,09
Esercitate 0 0 0
Scadute 0 0 0
In circolazione 1.144.875 4,67 1.170.375 4,57
Esercitabili 543.559 4,73 0

12. Debiti verso banche e altri finanziatori correnti e non correnti

La composizione della voce debiti verso banche e altri finanziatori non correnti al 31 dicembre 2017 è di seguito riportata:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Debiti verso banche 501 -
Debiti verso altri finanziatori 35 126
Totale debiti verso banche e altri finanziatori non correnti 536 126

La composizione della voce debiti verso banche e altri finanziatori classificati come correnti al 31 dicembre 2017 è di seguito riportata:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Debiti verso banche 2.001 -
Debiti verso altri finanziatori 94 109
Totale debiti verso banche e altri finanziatori correnti 2.095 109

Il saldo dei debiti verso altri finanziatori include esclusivamente i debiti verso società di leasing.

I debiti verso banche sono rappresentati da un finanziamento acceso nel corso dell'esercizio e avente le seguenti caratteristiche:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017
Istituto di credito erogante Tipologia Tasso Importo Anno di Anno di Saldo Entro 1 Tra 1 anno Oltre
finanziamento d'interesse erogato sottoscrizione scadenza contabile anno e 5 anni 5 anni
UBI banca commercio e
industria
Chirografario Euribor 3M +
spread
4.000 2017 2019 2.502 2.001 501 -
Totale finanziamenti da
istituti bancari
4.000 2.502 2.001 501 -

Nell'esercizio il Gruppo non ha stipulato alcun finanziamento in valuta diversa dall'Euro. Si segnala inoltre che le rate scadute nel corso dell'esercizio sono state regolarmente saldate.

Liquidità/indebitamento finanziario netto

La seguente tabella riporta la composizione dell'indebitamento finanziario netto determinato al 31 dicembre 2017, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81:

Posizione Finanziaria Netta

(Migliaia di Euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
(A) Cassa (150) (243)
(B) Altre disponibilità liquide (20.944) (54.468)
(C) Titoli detenuti per la negoziazione - -
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) (21.094) (54.711)
(E) Crediti finanziari correnti (2.877) (1.700)
(F) Debiti finanziari correnti - -
(G) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 2.001 -
(H) Altri debiti finanziari correnti 94 109
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) 2.095 109
(J) Liquidità/Indebitamento finanziario corrente netto (D)+(E)+(I) (21.876) (56.302)
(K) Debiti bancari non correnti 501 -
(L) Obbligazioni emesse - -
(M) Altri debiti non correnti 35 126
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) 536 126
(O) (Liquidità)/Indebitamento Finanziario Netto (J)+(N) (21.339) (56.176)

13. Fondi del personale

La voce include la rilevazione del Trattamento di Fine Rapporto ("TFR") relativo ai dipendenti delle società del Gruppo, prevista dall'art. 2120 del Codice Civile, attualizzato secondo le modalità disciplinate dallo IAS 19.

Nel corso dell'anno e dell'esercizio precedente il TFR si è movimentato come di seguito indicato.

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2016
Service cost Interest cost Anticipi e
liquidazioni
Utili/Perdite
attuariali
Al 31 dicembre
2017
Trattamento di fine rapporto 2.130 416 19 (728) 187 2.024
Totale fondi del personale 2.130 416 19 (728) 187 2.024
(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2015 Service cost Interest cost Anticipi e
liquidazioni
Utili/Perdite
attuariali
Var. area
cons
Al 31 dicembre
2016
Trattamento di fine rapporto 3.741 544 40 (130) (15) (2.050) 2.130
Totale fondi del personale 3.741 544 40 (130) (15) (2.050) 2.130

Il TFR dal punto di vista contabile, in accordo con la normativa italiana (articolo 2120 del Codice Civile italiano), è da considerarsi come un "piano a beneficio definito".

Nella seguente tabella sono riportate le principali assunzioni utilizzate per determinare secondo lo IAS 19 il valore attuale dei benefici ai dipendenti al momento del pensionamento (TFR):

Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Assunzioni economiche e finanziarie
Tasso di sconto 1,30% 1,31%
Tasso di inflazione 1,5% 1,5%
Tasso di incremento retributive 2,8% 2,8%
Assunzioni demografiche
Probabilità di dismissioni e licenziamenti 10% 10%
Probabilità di anticipazione TFR 1% 1%

14. Fondi rischi ed oneri

La voce, invariata rispetto all'esercizio precedente, ammonta ad Euro 360 migliaia e include lo stanziamento relativo a fondi rischi per garanzie contrattuali.

15. Debiti Commerciali e altri debiti

I debiti commerciali sono pari ad Euro 37.737 migliaia (Euro 36.874 migliaia al 31 dicembre 2016) e sono iscritti al valore nominale. Tutti i debiti hanno scadenza entro l'esercizio successivo, quindi non vi sono debiti da attualizzare. Si segnala che i debiti verso fornitori sono indistintamente iscritti nella voce debiti commerciali sia con riferimento ai fornitori di prodotti finiti e materie prime sia ai fornitori di servizi. Non sussistono debiti per importi significativi in valuta diversa dall'Euro.

La seguente tabella fornisce un dettaglio dei debiti verso fornitori per scadenza:

Valori in Euro migliaia Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
A scadere 32.659 29.714
Scaduto <30 giorni 2.045 5.736
Scaduto 30-90 giorni 1.995 1.286
Scaduto 90-180 giorni 999 45
Scaduto oltre 180 giorni 39 93
Totale scaduto 5.078 7.160
Totale debiti commerciali e altri debiti 37.737 36.874

16. Altre passività correnti e non correnti

Le altre passività non correnti sono pari ad Euro 78 migliaia e sono rappresentate dal trattamento di fine mandato di amministratori.

Le altre passività correnti ammontano ad Euro 8.696 migliaia e sono composte come di seguito indicato:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Debiti verso dipendenti/amministratori 940 1.052
Debiti verso istituti previdenziali 691 574
Anticipi da clienti 522 1.506
Debiti tributari 395 737
Ratei e risconti 459 527
Altri debiti 5.689 5.561
Totale altre passività correnti 8.696 9.957

Gli altri debiti verso dipendenti/amministratori comprendono le passività per retribuzioni, ferie non godute e relativi contributi.

Gli anticipi da clienti sono collegati al processo di vendita dell'e-Commerce.

Gli altri debiti includono l'acconto ricevuto da SRP Group a seguito della cessione di BNK4 Saldiprivati eseguita nel 2016 a titolo di Retained Amount pari a 5 milioni.

Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato

A seguito della cessione di Banzai Media Holding e di BNK4 Saldiprivati avvenuta nel 2016, i risultati economici del segmento operativo "Vertical Content" e delle attività "Flash Sales" al 31 dicembre 2016 presentati a fini comparativi sono stati classificati nel risultato derivante da attività cessate o desinate alla dismissione.

17. Ricavi

La composizione della voce ricavi è di seguito riportata:

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre
(In migliaia di Euro) 2017 2016
Ricavi e-Commerce 188.715 197.894
Altro 3.852 7.504
Ricavi 192.567 205.398

I ricavi sono rilevati al netto dei resi su vendite. Il valore dei resi su vendite ammonta, per gli esercizi 2017 e 2016, rispettivamente ad Euro 7.487 migliaia ed Euro 6.329 migliaia. I ricavi da market place sono indicati solo per la componente delle commissioni.

La voce "altro" include prevalentemente riaddebiti di costi di logistica alla società BNK4 Saldiprivati S.r.l..

Con riferimento alla ripartizione dei ricavi per area geografica, i ricavi sono realizzati in Italia.

18. Altri proventi

Gli altri proventi ammontano ad euro 3.152 migliaia (Euro 2.280 migliaia nel 2016) e sono principalmente composti da riaddebiti a società appartenenti al segmento Vertical Content e BNK4 Saldiprivati in forza di servizi che proseguono anche successivamente alla cessione avvenuta nel 2016. La posta include anche il provento rappresentato da contributi erogati sotto forma di credito di imposta per l'attività di ricerca e sviluppo, pari ad euro 1.646 migliaia (1.023 migliaia nell'esercizio precedente).

19. Costi per materie prime e merci

La composizione della voce costi per materie prime e merci è di seguito riportata:

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre
(In migliaia di Euro) 2017 2016
Materie prime e merci (156.328) (172.874)
Variazione delle rimanenze (1.879) 6.577
Totale Costi per materie prime e merci (158.207) (166.297)

Il decremento degli acquisti di merci è principalmente correlato alla contrazione del fatturato.

20. Costi per servizi

La composizione della voce costi per servizi è di seguito riportata:

Costi per servizi 2017 2016
Costi commerciali e marketing 12.180 10.322
Trasporto e logistica 19.151 17.828
Consulenze e Collaboratori 1.248 1.779
Servizi e consulenze tecniche IT 2.396 1.610
Affitti e noleggi 2.847 2.556
Commissioni incasso e Spese bancarie 2.155 2.466
Spese viaggio 221 332
Utenze 478 262
Emolumenti amministratori 1.284 1.249
Altri 1.572 2.265
Totale Costi per servizi 43.532 40.669

I costi per servizi ammontano ad Euro 43.532 migliaia rispetto ad Euro 40.669 migliaia dell'esercizio precedente.

Nel corso dell'esercizio si è registrato un aumento dei costi per servizi in particolare per trasporti, marketing, logistica e consulenze informatiche connesse all'utilizzo del nuovo ERP di gruppo.

I costi commerciali e di marketing includono in particolare i costi di acquisizione dei clienti e le attività promozionali di fidelizzazione. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è in gran parte dovuto alla scelta di accelerare sulla crescita di acquisizione clienti in linea con la strategia annunciata a seguito della quotazione.

I costi di affitto e noleggi riguardano principalmente i contratti di locazione di uffici e magazzini; l'incremento è correlato alla necessità di maggiori spazi per le funzioni amministrative e logistiche.

I costi per trasporti e logistica riguardano le spese di trasporto sostenute per l'invio dei prodotti ai clienti ed i costi sostenuti per il trasporto dei prodotti dai fornitori ai magazzini del Gruppo e da questi ultimi ai Pick&Pay (punti di ritiro). Sono inoltre compresi i costi di movimentazione, di imballaggio e preparazione della merce.

21. Costi per il personale

La composizione della voce costi per il personale è di seguito riportata:

2017 2016
Salari e Stipendi 7.792 7.994
Oneri Sociali 2.331 2.224
Trattamento di fine rapporto 326 544
Costi capitalizzati (1.924) (1.364)
Stock option 391 454
Valore Costo del personale 8.916 9.852

Il costo del personale ha evidenziato un leggero decremento rispetto all'esercizio precedente strettamente correlata all'uscita di alcuni dipendenti che non è stato necessario sostituire.

Il costo del personale è esposto al netto dei costi interni capitalizzati tra le immobilizzazioni immateriali per progetti di sviluppo inerenti i business in cui opera il Gruppo.

Organico

Il numero medio e puntuale dei dipendenti per categoria per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e 2016, è riportato nella tabella seguente:

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Media Puntuale Media Puntuale
Dirigenti 7 7 8 6
Quadri 20 20 31 21
Impiegati 145 141 241 146
Operai 2 2 3 2
Totale 170 175

22. Ammortamenti e svalutazioni

La composizione della voce ammortamenti e svalutazioni è di seguito riportata:

Ammortamenti e svalutazioni Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Ammortamento Attività Immateriali 5.556 3.277
Ammortamento Attività Materiali 1.226 827
Svalutazione Crediti e immobilizzazioni 747 155
Totale Ammortamenti e svalutazioni 7.529 4.259

L'incremento degli ammortamenti è correlato agli investimenti effettuati dalle società del gruppo.

23. Altri oneri

Gli Altri oneri ammontano ad euro 368 migliaia (584 migliaia nel 2016) e includono principalmente le imposte indirette, gli abbonamenti, le quote associative e le perdite subite a vario titolo.

24. Proventi ed Oneri finanziari

I proventi finanziari, al netto degli oneri, ammontano a Euro 95 migliaia, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente (proventi netti per euro 34 migliaia). In particolare gli oneri si sono decrementati da 182 migliaia a 87 migliaia grazie all'estinzione dei finanziamenti in essere nel corso del 2016; i proventi si sono decrementati da 216 migliaia a 182 migliaia e sono prevalentemente legati a sconti di cassa ottenuti da alcuni fornitori.

25. Quota di pertinenza del risultato di società collegate

La posta ammonta ad un onere netto di euro 1.674 migliaia (onere di 79 migliaia nell'esercizio 2016) e accoglie la quota di competenza del gruppo relativo al risultato conseguito nell'esercizio dalle società collegate; in particolare si evidenzia che per la società collegata Il Post la cui quota di risultato (euro 1.119 migliaia) tiene conto della svalutazione dell'avviamento implicito nella società.

26. Perdita di valore di attività finanziarie

La posta presenta valore nullo (688 migliaia al 31 dicembre 2016quando includeva la svalutazione di crediti finanziari immobilizzati concessi alla società collegata Uollet S.r.l., ceduta ad inizio 2017 al valore di un euro).

27. Imposte sul reddito

La posta evidenzia un onere d'esercizio pari ad Euro 1.023 migliaia rappresentato dal parziale storno di imposte differite attive iscritte in esercizi precedenti affinchè le imposte anticipate complessive iscritte a bilancio consolidato fossero rappresentative del beneficio fiscale che potrà essere recuperato nel periodo di piano 2018 - 2023.

28. Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse

Il risultato derivante dalle attività destinate alla dismissione e dismesse si riferisce all'incasso di earn-out relativi alle cessioni perfezionatesi nel corso dell'esercizio precedente, come di seguito evidenziato:

(In migliaia di Euro) 2017 2016
Vertical Content
Plusvalore lordo da cessione 723 18.861
Risultato netto - (982)
Costi dell'operazione (38) (923)
Totale Vertical Content 685 16.956
Flash Sales
Plusvalore lordo da cessione - 12.070
Risultato netto - (3.798)
Costi dell'operazione - (446)
Risultato netto Flash Sales - 7.826
Risultato attività cessate 685 24.782

29. Risultato per azione

Il risultato base per azione è calcolato dividendo il risultato dell'esercizio attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.

Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio e di quelle potenzialmente derivanti dall'esercizio dei warrant in essere alla data di chiusura del periodo di riferimento (in the money).

Di seguito sono esposti il risultato e le informazioni sulle azioni utilizzati ai fini del calcolo del risultato per azione base e diluito:

Valori in migliaia di Euro Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Utile (Perdita) attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo (Euro Migliaia) (24.750) 10.068
N° Medio azioni in circolazione 40.248.037 40.464.439
Effetto diluitivo - 3.107.875
Numero medio azioni in circolazione ai fini del calcolo utile diluito 40.248.037 43.572.314
Risultato per Azione (Euro) -0,61 0,25
Risultato diluito per azione (Euro) -0,61 0,23

Si rileva che il numero medio ponderato delle azioni proprie utilizzato ai fini dell'utile base per azione prende in considerazione l'effetto medio ponderato delle variazioni conseguenti alle operazioni su azioni proprie intervenute in corso d'esercizio.

Non si è tenuto conto dell'effetto diluitivo delle stock option e dei warrant in circolazione in quanto out of the money.

Informativa di settore

L'attività svolta dal Gruppo è identificabile nel solo segmento operativo dell'e-Commerce.

Altre Informazioni

Operazioni con parti correlate

La tabella che segue riporta i dettagli delle transazioni con parti correlate:

Valori in migliaia di Euro al 31 dicembre 2017
Crediti commerciali Partecipazioni Attività
finanziarie
non correnti
Disponibilità
liquide
Debiti
Commerciali
Costi per
servizi
Ricavi
Banca Profilo S.p.A. - - - 422 - - -
Il Post S.r.l. - 38 35 - - - -
Ecommerce
Outsourcing S.r.l.
39 205 - - - 1.109
Installo S.r.l. 66 368 176 - 1.296 4.812 110
Termostore S.r.l. 809 853 - - - 1.218
Click & Quick 341 502 1.150 - 451 4.835 1.016
Apprice - 312 - - 22 - -
Totale 1.255 2.278 1.361 422 1.769 9.647 3.453
Totale Voce di bilancio 8.908 2.278 2.370 21.094 37.737 43.532 192.567
Peso % 14,09% 100,00% 57,43% 2,00% 4,69% 22,16% 1,79%

Banca Profilo è parte correlata di ePRICE dal momento che Sator Fund controlla indirettamente Banca Profilo e detiene indirettamente una partecipazione nel capitale sociale della società, sul quale esercita un'influenza notevole. Inoltre, Banca Profilo è parte correlata di Arepo BZ S.à r.l., società indirettamente controllata da Sator Fund, tramite la quale Sator Fund detiene la suddetta partecipazione nella capogruppo Eprice S.p.A.. Le altre società sono parte correlate in quanto esiste un rapporto partecipativo di collegamento con società del Gruppo ePRICE. Il gruppo ha inoltre ricevuto servizi dalla collegata Apprice per un valore di euro 150 migliaia capitalizzati tra le immobilizzazioni immateriali.

Valori in migliaia di Euro al 31 dicembre 2016
Crediti
commerciali
Partecipazioni in
società collegate
Attività finanziarie
non correnti
Disponibilità
liquide
Debiti
commerciali
Costi per
servizi
Ricavi Proventi
finanziari
Banca Profilo S.p.A. - - - 2.722 - - - 23
Il Post S.r.l. - 1.154 35 - - - 7 -
Ecommerce
Outsourcing S.r.l.
309 212 - - - - 1.482 -
Installo S.r.l. - 399 176 - 1.009 2.467 5 -
Giornalettismo S.r.l. - 3 - - - - - -
Termostore S.r.l. - 700 - - - - 1 -
Totale 309 2.468 211 2.722 1.009 2.467 1.495 23
Totale Voce di
bilancio
9.798 2.468 1.220 54.711 36.874 40.669 205.398 216
Peso % 3,2% 100,0% 17,3% 5,0% 2,7% 6,1% 0,7% 10,6%

Di seguito si riporta il dettaglio delle operazioni con parti correlate al 31 dicembre 2016:

Impegni e garanzie prestate dal Gruppo

Non vi sono impegni o garanzie prestate da società del Gruppo a favore di soggetti terzi nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 ulteriori rispetto a quelle rilasciate nell'ambito della cessione del Vertical Content e di BNK4 Saldiprivati avvenute nel 2016.

Per la cessione del Vertical Content, ePRICE ha rilasciato all'acquirente le usuali dichiarazioni e garanzie nell'ambito di un'operazione di cessione, in particolare per le garanzie fiscali e giuslavoristiche l'importo risarcibile massimo è pari al valore complessivo della transazione. La migliore stima dei rischi di attivazione di tali garanzie è riflessa nel fondo rischi accantonato nella presente relazione finanziaria annuale.

Per la cessione di BNK4 Saldiprivati, il Gruppo ePRICE ha inoltre rilasciato all'acquirente le usuali dichiarazioni e garanzie nell'ambito di un'operazione di cessione, l'importo risarcibile massimo per i primi 24 mesi dalla sottoscrizione del contratto di compravendita è pari a 3,5 milioni di euro, successivamente diverrà pari a 3 milioni di euro.

Politica di gestione dei rischi finanziari

Obiettivo del Gruppo è la massimizzazione del ritorno sul capitale netto investito mantenendo la capacità di operare nel tempo e garantendo adeguati ritorni per gli azionisti e benefici per gli altri stakeholder, con una struttura finanziaria sostenibile.

Al fine di raggiungere questi obiettivi il Gruppo, oltre al perseguimento di risultati economici soddisfacenti e alla generazione di flussi di cassa, può intervenire sulla politica dei dividendi e sulla configurazione del capitale.

Tipologia di rischio finanziario

I rischi finanziari ai quali il Gruppo è esposto sono legati principalmente alla capacità dei propri clienti di far fronte alle obbligazioni nei confronti del Gruppo (rischio di credito), al reperimento di risorse finanziarie sul mercato (rischio di liquidità), alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio (rischio di mercato).

La gestione dei rischi finanziari è parte integrante della gestione delle attività del Gruppo ed è svolta centralmente sulla base di linee guida definite dalla Direzione Finanza, nell'ambito delle strategie di gestione dei rischi definite a livello più generale dal Consiglio di Amministrazione.

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si riferisce al mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per l'operatività aziendale, nonché per lo sviluppo delle attività operative.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall'altra parte, le scadenze contrattuali del debito o degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali.

Il Gruppo monitora attentamente la propria esposizione creditizia attraverso un sistema di reporting interno; a questo proposito si sottolinea che, poiché gli incassi delle vendite sono generalmente anticipati, il rischio di credito è marginale rispetto alle dimensioni complessive dell'attività.

Rischio di mercato

Per quanto riguarda le attività e passività finanziarie, il Gruppo è prevalentemente esposto al rischio di mercato dell'andamento dei tassi d'interesse sui finanziamenti al tasso variabile e sugli impieghi di disponibilità liquide che quindi possono incidere sul costo della raccolta e il rendimento degli impieghi.

Rischio di cambio

Per quanto attiene al rischio cambio, si sottolinea che il Gruppo opera prevalentemente in ambito Euro.

Informativa relativa al valore contabile e fair value degli strumenti finanziari

Di seguito si riporta l'informativa relativamente al valore contabile e fair value degli strumenti finanziari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017:

Al 31 dicembre 2017
(In migliaia di Euro) Strumenti finanziari
al fair value detenuti
per la negoziazione
Attività
detenute fino
alla scadenza
Crediti e
finanziamenti
Strumenti
finanziari
disponibili per
la vendita
Fair
value
Gerarchia
fair value
Altre attività finanziarie
Partecipazioni - - - 1.009 1.009 Livello 3
Altre attività finanziarie - - 1.361 - 1.361 Livello 3
Altre attività 292 292 Livello 3
Crediti commerciali
Crediti commerciali - - 8.908 - 8.908 Livello 3
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari e postali - - 21.094 - 21.094 Livello 1
Al 31 dicembre 2017
(In migliaia di Euro) Strumenti finanziari al fair value
detenuti per la negoziazione
Passività al costo
ammortizzato
Fair value Gerarchia
fair value
Debiti e passività finanziarie non correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori - 536 536 Livello 3
Passività correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori - 2.095 2.095 Livello3
Debiti verso fornitori - 37.734 37.734 Livello 3

Di seguito si riporta l'informativa relativamente al valore contabile degli strumenti finanziari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016:

Al 31 dicembre 2016
(In migliaia di Euro) Strumenti finanziari al fair
value detenuti per la
negoziazione
Attività detenute
fino alla
scadenza
Crediti e
finanziamenti
Strumenti finanziari
disponibili per la
vendita
Fair
value
Gerarchia
fair value
Altre attività finanziarie
Partecipazioni - - - 1.009 1.009 Livello 3
Altre attività finanziarie - - 211 - 211 Livello 3
Altre attività 273 273 Livello 3
Crediti commerciali
Crediti commerciali - - 9.798 - 9.798 Livello 3
Disponibilità liquide e
mezzi equivalenti
Depositi bancari e postali - - 54.711 - 54.711 Livello 1
Al 31 dicembre 2016
(In migliaia di Euro) Strumenti finanziari al fair value
detenuti per la negoziazione
Passività al costo
ammortizzato
Fair value Gerarchia
fair value
Debiti e passività finanziarie non correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori - 126 126 Livello 3
Passività correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori - 109 109 Livello3
Debiti verso fornitori - 36.874 36.874 Livello 3

Passività potenziali

Non sono state identificate passività potenziali che necessitassero lo stanziamento di fondi rischi ulteriori rispetto a quanto accantonato o menzione nelle presenti note illustrative.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

In conformità a quanto previsto nella Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si segnala che nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali così come definite dalla Comunicazione stessa.

Compensi alla Società di Revisione

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione o da società della rete Ernst & Young.

Servizio Soggetto che ha erogato il servizio Beneficiario Importo
Revisione limitata della relazione semestrale EY S.p.A. ePRICE S.p.A. 42
Revisione legale al 31 dicembre EY S.p.A. ePRICE S.p.A. 49
Altri servizi Ernst & Young Financial Business Advisor S.p.A. ePRICE S.p.A. 14
Totale ePRICE S.p.A. 105
Revisione legale al 31 dicembre EY S.p.A. Società del
Gruppo ePRICE
38
Totale Gruppo ePRICE 143

Il Presidente Paolo Ainio

Attestazione sul bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n° 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

    1. I sottoscritti Paolo Ainio in qualità di "Presidente" ed Emanuele Romussi in qualità di "Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari" di ePRICE S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2017.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 2.1. Il bilancio consolidato
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 2.2. la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 8 marzo 2018

Il Presidente Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Paolo Ainio Emanuele Romussi

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Aspetto chiave Risposta di revisione
Valutazione delle attività immateriali a vita
utile indefinita
31 dicembre 2017 ammontano a Euro 14,3
milioni e sono interamente costituite
dall'avviamento. Il Gruppo ha identificato
un'unica Cash Generating Unit (CGU) per la
valutazione della recuperabilità dell'avviamento.
I processi e le modalità di valutazione e
determinazione del valore recuperabile della
CGU, in termini di valore d'uso, sono basate su
assunzioni a volte complesse che per loro natura
implicano il ricorso al giudizio degli
amministratori, in particolare con riferimento
alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativa
sia al periodo previsto dal piano strategico del
Gruppo per il periodo 2018-2023 (il "Piano"),
sia alla determinazione dei flussi di cassa
normalizzati alla base della stima del valore
terminale, nonché alla determinazione dei tassi
di crescita di lungo periodo e di attualizzazione
applicati alle previsioni di tali flussi di cassa.
In considerazione del giudizio richiesto e della
complessità delle assunzioni utilizzate nella
stima del valore recuperabile dell'avviamento
abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti
un aspetto chiave della revisione.
Il Gruppo fornisce l'informativa relativa alla
recuperabilità dell'avviamento nella Nota 2
"Attività Immateriali" e nella nota "Valutazioni
discrezionali e stime contabili significative" del
bilancio consolidato.
Le nostre procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
l'analisi della procedura posta in essere
dal Gruppo in merito alla valutazione
della recuperabilità dell'avviamento;
l'analisi delle previsioni dei flussi di
cassa futuri, anche rispetto alle
precedenti previsioni nonché
dell'andamento del mercato, tenuto
conto delle previsioni di fonti esterne di
settore;
la verifica della coerenza delle previsioni
dei flussi di cassa futuri con il Piano;
la verifica della determinazione dei tassi
di crescita di lungo periodo e dei tassi di
attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi
dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di
valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo
indipendente ed effettuato analisi di sensitività
sulle assunzioni chiave al fine di determinare i
cambiamenti delle assunzioni che potrebbero
impattare significativamente la valutazione del
valore recuperabile.
Infine, abbiamo considerato l'adequatezza
dell'informativa di bilancio riportata nelle note
illustrative in relazione all'aspetto chiave.

ePRICE S.p.A. Bilancio Separato

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

(In Euro) Note 31 dicembre
2017
Di cui Parti
Correlate
31 dicembre
2016
Di cui Parti
Correlate
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Impianti e Macchinari 1 910.058 1.109.128
Attività immateriali 2 3.731.413 2.603.666
Partecipazioni 3 45.990.638 45.990.638 32.317.354 32.317.354
Attività finanziarie non correnti 4 35.458.437 34.453.435 25.158.437 24.153.435
Altre attività non correnti 5 15.211 13.990
Attività per imposte differite 6 5.093.249 6.116.313
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 91.199.006 67.318.888
ATTIVITÀ CORRENTI
Crediti commerciali e altri crediti 7 3.298.031 3.271.016 797.830 632.547
Altre attività correnti 8 3.030.953 4.051.990
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 9 8.417.948 421.448 43.259.620 2.721.761
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 14.746.932 48.109.440
TOTALE ATTIVITÀ 105.945.938 115.428.328
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 826.297 820.797
Riserve 107.016.992 105.918.550
Risultato dell'esercizio (8.235.540) 5.595.575
TOTALE PATRIMONIO NETTO 10 99.607.749 112.334.922
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Debiti verso banche e altri finanziatori 11 536.530 96.355
Fondi del personale 12 285.766 266.657
Fondi rischi ed oneri 13 360.000 360.000
Altre passività non correnti 15 78.027 36.680
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 1.260.323 759.692
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti commerciali e altri debiti 14 1.949.903 1.330.690 102.122
Debiti verso banche e altri finanziatori 11 2.067.968 66.605
Altre passività correnti 15 1.059.995 244.654 936.419 129.025
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 5.077.866 2.333.714
TOTALE PASSIVITÀ 6.338.189 3.093.406
TOTALE PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITÀ
105.945.938 115.428.328

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO COMPLESSIVO

(In migliaia di Euro) Note 31
dicembre
2017
Di cui Parti
Correlate
31 dicembre 2016 Di cui Parti
Correlate
Ricavi 16 3.025.599 2.293.331 2.825.897 1.825.161
Altri proventi 17 290.746 6.850
Costi per materie prime e merci 18 (39.165) (45.088)
Costi per servizi 19 (5.659.926) (5.863.967)
Di cui non ricorrenti (312.044)
Costi per il personale 20 (2.548.675) (2.355.420)
Di cui non ricorrenti -
Ammortamenti e svalutazioni 21 (1.375.577) (414.532)
Altri oneri 22 (202.073) (235.592)
Risultato operativo (6.509.071) (6.081.852)
Oneri finanziari 23 (12.621) (84.383)
Proventi finanziari 24 363 43.395 22.662
Quota di pertinenza del risultato di società collegate 25 (1.376.710)
Risultato ante imposte dell'attività in
funzionamento
(7.898.039) (6.122.840)
Imposte sul reddito 26 (1.023.064) 0
Utile (perdita) dell'attività in funzionamento (8.921.103) (6.122.840)
Risultato derivante da attività cessate o destinate
alla dismissione
27 685.563 11.718.415
Utile (perdita) del periodo (8.235.540) 5.595.575
Altre componenti di conto economico
complessivo
Che non saranno successivamente riclassificate nel
risultato d'esercizio
Benefici ai dipendenti (680) (9.293)
Effetto fiscale 0 0
Totale (680) (9.293)
Che saranno successivamente riclassificate nel
risultato d'esercizio
Risultato del periodo complessivo (8.236.220) 5.586.282

RENDICONTO FINANZIARIO

(In migliaia di Euro) 31
dicembre
2017
Di cui Parti
Correlate
31
dicembre
2016
Di cui Parti
Correlate
FLUSSO DI CASSA NETTO DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE
Risultato dell'esercizio (8.921) (6.280)
Rettifiche per riconciliare l'Utile d'esercizio al flusso di cassa
generato dalle attività operative:
Ammortamenti 1.339 371
Svalutazione crediti 36 43
Accantonamento al fondo benefici dipendenti 116 109
Variazione fondo benefici dipendenti (98) (65)
Variazione imposte anticipate e differite 1.023 0
Altre variazioni non monetarie 341 394
Quota di pertinenza del risultato d'esercizio di società collegate 1.377 157
Variazione altre passività non correnti 41 37
Variazioni nel capitale circolante
Variazione dei crediti commerciali (2.537) (2.639) 38 120
Variazione delle altre attività correnti 1.021 1.139
Variazione dei debiti commerciali 619 (102) (55) (32)
Variazione degli altri debiti 124 116 487 129
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO)
DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE
(5.519) (3.625)
FLUSSO DI CASSA NETTO DALLE ATTIVITÀ DI
INVESTIMENTO
Acquisizione attività materiali (71) (1.051)
Cessione attività materiali 14 0
Variazione Altre attività non correnti (3) 7
Acquisizione attività immateriali (2.209) (1.007)
Erogazione finanziamenti attivi (25.300) (25.300) (480) (480)
Cash flow da attività destinate alla dismissione o dismesse 686 29.857
Altri investimenti 0 (2.150)
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO)
DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
(26.883) 25.176
FLUSSO DI CASSA DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
Debiti finanziari 2.442 (7.707)
Aumento di capitale 1.045
Azioni proprie (675) (1.794)
Dividendi pagati (5.252)
FLUSSO DI CASSA NETTO ASSORBITO DALLE ATTIVITÀ
DI FINANZIAMENTO
(2.440) (9.501)
(Diminuzione)/Incremento delle disponibilità liquide (34.842) 12.051
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 43.260 31.209
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 8.418 43.260

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Capitale
Sociale
Sovrapprezzo
Azioni
Riserva
Azioni
Legale
Proprie
Riserva
Stock
Option
Altre
riserve di
capitale
Utili/(perdite)
a nuovo
Riserva
FTA
Benefici
Totale
dipendenti
Saldo al 31 dicembre
2016
821 124.154 1 (2.586) 554 538 (10.686) (449) (12)112.335
Risultato esercizio (8.235) (8.235)
Altre componenti di
conto economico
complessivo
che non saranno
0
successivamente
riclassificate nel
risultato d'esercizio
che saranno
(1)
(1)
successivamente
riclassificate nel
risultato d'esercizio
0
Risultato
complessivo
(8.235) (1) (8.236)
Operazioni su azioni
proprie
(625) (50) (675)
Aumento di capitale 5 1.040 1.045
Pagamenti basati su
azioni
391 391
Destinazione del
risultato
163 (5.415) (5.252)
Riclassifiche (99) 99 0
Saldo al 31 dicembre
2017
826 125.194 164 (3.211) 796 538 (24.237) (449) (13) 99.608
Capitale
Sociale
Sovrapprezzo
Azioni
Riserva
Legale
Azioni
Proprie
Riserva
Stock
Option
Altre
riserve di
capitale
Utili/(perdite)
a nuovo
Riserva
FTA
Benefici
dipendenti
Totale
Saldo al 31 dicembre
2015
821 124.154 1 (791) 221 538 (16.403) (449) (3)108.089
Risultato esercizio 5.596 5.596
Altre componenti di
conto economico
complessivo
che non saranno
0
successivamente
riclassificate nel
risultato d'esercizio
che saranno
(9) (9)
successivamente
riclassificate nel
risultato d'esercizio
0
Risultato
complessivo
5.596 (9) 5.587
Operazioni su azioni
proprie
(1.795) (1.795)
Riclassifica IFRS 5 (121) 121 0
Pagamenti basati su
azioni
454 454
Saldo al 31 dicembre
2016
821 124.154 1 (2.586) 554 538 (10.686) (449) (12)112.335

NOTE ILLUSTRATIVE

Principi contabili e criteri di redazione adottati nella preparazione del bilancio al 31 dicembre 2017

Il bilancio separato di ePRICE S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 marzo 2018.

Il bilancio separato relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 (nel seguito indicato come il "Bilancio d'esercizio") è stato predisposto, in relazione a quanto previsto dal Regolamento CE 809/2004, in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea (IFRS).

Espressione di conformità agli IFRS

Il Bilancio di ePRICE S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali IFRS.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committe (IFRIC), precedentemente denominate 'Standards Interpretations Committe (SIC) che, alla data di approvazione del bilancio d'esercizio, siano state oggetto di omologa da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Principi Contabili

Nessuna deroga all'applicazione degli IFRS è stata applicata nella redazione del presente Bilancio d'esercizio di ePRICE S.p.A..

Il Bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale anche alla luce delle considerazioni espresse nel paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione" della Relazione degli Amministratori sulla Gestione in base al principio del costo storico e le attività e passività nel bilancio della Società sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente.

Il bilancio è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro se non altrimenti indicato.

Criteri di valutazione

Impianti, macchinari e leasing finanziario e operativo

Gli impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per rendere possibile il loro utilizzo e gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività.

Gli impianti e macchinari posseduti in virtù di contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciuti come attività della Società al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l'eventuale somma da pagare per l'esercizio dell'opzione di acquisto. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote in seguito indicate per le immobilizzazioni materiali, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto; in tal caso il periodo di ammortamento sarà rappresentato dalla durata del contratto di locazione.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Gli ammortamenti sono imputati a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della vita utile.

Si riportano di seguito le aliquote di ammortamento per le singole categorie di impianti e macchinari, applicate dalla Società sulla base della vita utile stimata:

Categoria Aliquota
Attrezzature centro di calcolo 20%
Attrezzature varie 15%
Sistemi espositivi 20%-50%
Mobili ufficio 12%
Arredamento 12%
Macchine ufficio 20%-33%
Automezzi 25%-33%

La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro valore residuo sono rivisti e aggiornati, ove necessario, in sede di predisposizione del bilancio.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

Quando la Società acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico. Esso viene quindi considerato nella determinazione del goodwill.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base de i valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi servizi e piattaforme costituiscono attività immateriali generate internamente e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

  • il costo attribuibile all'attività di sviluppo è attendibilmente determinabile;
  • vi e l'intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacita tecnica a rendere l'attività disponibile all'uso o alla vendita;
  • è dimostrabile che l'attività e in grado di produrre benefici economici futuri.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo non monetario coerente con la funzione dell'attività immateriale.

La vita utile stimata dalla Società per le varie categorie di attività immateriali è di seguito riportata:

Categoria Vita utile
Software, brevetti, concessioni e licenze 3-5 anni
Sviluppo piattaforma 3-5 anni

Gli utili o le perdite derivanti dalla dismissione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene la dismissione.

Perdite di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di monitoraggio di un'eventuale perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o CGU, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività o CGU. Se il valore contabile di un'attività o CGU è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono corroborati da opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono negoziati sul mercato, e altri indicatori di fair value disponibili.

La Società basa il proprio impairment test su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa della Società cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre o cinque anni. Nel caso di periodi più lunghi, si calcola un tasso di crescita a lungo termine che viene utilizzato per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo o il quinto anno.

Le perdite di valore di attività in funzionamento, incluse le perdite di valore delle rimanenze, sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.

Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

Partecipazioni in società controllate e collegate

Le partecipazioni in società controllate e collegate sono valutate secondo il metodo del costo, ridotto per perdite di valore ai sensi dello IAS 36. In caso di svalutazione per perdite di valore (impairment) il costo viene imputato al conto economico. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i presupposti della svalutazione effettuata.

Il goodwill implicito nel valore delle partecipazioni è assoggettato annualmente ad impairment test secondo le modalità precedentemente commentate.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste sono soddisfatte con azioni proprie.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, secondo i casi, tra le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di copertura, laddove la copertura sia efficace.

Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione, tranne il caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un periodo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui la Società si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;
  • finanziamenti e crediti;
  • investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • attività finanziarie disponibili per la vendita.
  • Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39.

La Società non ha classificato alcuna attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

I derivati incorporati contenuti nel contratto principale sono contabilizzati come derivati separati e rilevati al fair value, se le loro caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale, e quest'ultimo non è detenuto per la negoziazione o rilevato al fair value con variazioni imputate nel conto economico. Questi derivati incorporati sono valutati al fair value con le variazioni di fair value rilevate nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un'attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono poi valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso d'interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso d'interesse effettivo. Il tasso d'interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.

Investimenti posseduti sino alla scadenza

Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, sono classificate tra gli "investimenti detenuti fino a scadenza" laddove la Società abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale, gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso d'interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso d'interesse effettivo. Il tasso d'interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione, né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato. Rientrano in questa categoria le partecipazioni in imprese diverse dalle controllate, collegate.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value (se determinabile in modo attendibile) e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all'eliminazione dell'investimento - momento in cui l'utile o la perdita cumulati

sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in cui si configuri una perdita di valore – quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il metodo del tasso d'interesse effettivo (TIE). La Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, la Società non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l'intenzione di mantenere tali attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l'utile o la perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso d'interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso d'interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Perdita di valore di attività finanziarie

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o della Società di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore o un gruppo di debitori si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione d'interessi o d'importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nelle condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l'attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simile e viene valutata collettivamente ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di perdite di valore, per le quali viene rilevata o permane una perdita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva della perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso d'interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio) continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è poi recuperata, il valore recuperato è accreditato al prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio a riduzione degli oneri finanziari.

Riguardo al valore di un'attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita, La Società valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione del fair value dello strumento al di sotto del suo costo. Il termine 'significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine 'prolungato' rispetto al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore di quell'attività finanziaria rilevata prima nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio – è stornata dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nel conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è determinata con i medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla

perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli interessi attivi futuri continuano a essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati usando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato a un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Rimanenze

Le rimanenze, ove esistenti, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che la società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il costo delle rimanenze è determinato al costo specifico per le merci chiaramente identificabili o, per i beni fungibili, con il metodo del FIFO.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda e altri investimenti finanziari a breve termine e ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa, ovvero trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni della data di originaria acquisizione e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dallo loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39. I derivati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti.

Passività per finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, le passività per finanziamenti sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e gli altri debiti, sono inizialmente iscritte al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo d'interesse. Se vi è un cambiamento stimabile nei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Benefici a dipendenti

I fondi relativi al personale erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro sono costituiti principalmente dal Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dalla legislazione italiana all'art. 2120 del codice civile. Il TFR rappresenta un piano a benefici definiti, ovvero un programma formalizzato di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituisce un'obbligazione futura e per il quale la Società si fa carico dei rischi attuariali e d'investimento relativi. Come richiesto dallo IAS 19R, la Società utilizza il Metodo della Proiezione Unitaria del Credito per determinare il valore attuale delle obbligazioni e il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente; tale metodo di calcolo richiede l'utilizzo d'ipotesi attuariali obiettive e compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi). Gli utili e le perdite attuariali sono immediatamente ed integralmente riconosciuti nel conto economico complessivo in conformità allo IAS 19R.

A seguito della riforma sulla previdenza, a partire dal 1° gennaio 2007 il TFR maturato, a seguito dell'entrata in vigore della riforma stessa, è destinato ai fondi pensione o al fondo di tesoreria istituito presso l l'Inps per le imprese aventi più di 50 dipendenti ovvero, nel caso d'imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda analogamente a quanto effettuato negli esercizi precedenti o destinato a fondi pensione. Su questo, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'Inps comporta che una quota del TFR maturando sia classificata come un piano a contributi definiti in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione ovvero all'Inps. La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.

Da un punto di vista contabile, attraverso la valutazione attuariale si imputano a conto economico nella voce "oneri/proventi finanziari l'interest cost che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR e nella voce "costo del lavoro" il current service cost che definisce l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti che non hanno trasferito alla previdenza complementare le quote maturate dal 1 gennaio 2007. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati direttamente nel patrimonio netto senza mai transitare a conto economico e sono esposti nel prospetto di conto economico complessivo.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri sono eventualmente iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione dei fondi viene rilevata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell'onere per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato quale onere finanziario.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Attività non correnti detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante e attività cessate

La Società classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita o di distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutate al minore tra il valore contabile e il loro fair value al netto dei costi di vendita o di distribuzione. I costi di distribuzione sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla distribuzione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o la Società in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide anche per le attività e i gruppi in dismissione detenuti per la vendita.

L'ammortamento degli impianti e dei macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è:

  • una componente della Società che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU;

  • classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo;

  • importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

Pagamenti basati su azioni

La società riconosce benefici addizionali ad alcuni amministratori, dirigenti, impiegati, consulenti e dipendenti della società e di società controllate attraverso piani di partecipazione al capitale (Piano di "Stock Option"). Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni – gli stessi sono da considerarsi del tipo "a regolamento con azioni" (cosiddetto "equity settlement"); pertanto l'ammontare complessivo del valore corrente delle Stock Option alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo quando i beneficiari sono dipendenti della società. Il fair value delle opzioni assegnate ai dipendenti delle società controllate è rilevato a incremento della partecipazione e in contropartita è rilevata una riserva di patrimonio netto. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Il costo per compensi, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio netto.

Riconoscimento dei ricavi

Vendita di merci

I ricavi dalla vendita di merci sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante tenendo conto del valore di eventuali resi, abbuoni, sconti commerciali e premi legati alla quantità. I ricavi sono rilevati quando i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente, quando la recuperabilità del corrispettivo è probabile, i relativi costi o l'eventuale restituzione delle merci possono essere stimati attendibilmente, e se la Direzione smette di esercitare il livello continuativo di attività solitamente associate con la proprietà della merce venduta. I trasferimenti dei rischi e dei benefici, di norma, coincidono con la spedizione al cliente, che corrisponde al momento della consegna delle merci al vettore.

Prestazione di servizi

I ricavi relativi alla prestazione di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio alla data di riferimento del bilancio e sono rappresentati al netto di sconti e abbuoni. In particolare, le prestazioni delle attività pubblicitarie vengono rilevate sulla base dell'effettivo erogato.

Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti in base al principio della competenza e pertanto al momento dell'acquisizione del bene o servizio.

Imposte

Le imposte correnti e il beneficio fiscale dell'esercizio sono valutati per l'importo che ci si attende di corrispondere alle autorità fiscali o recuperare. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro;
  • le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Le imposte anticipate, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate, come risultanti da piani industriali e linee strategiche di gruppo. Le imposte differite e anticipate sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte, sulla base delle aliquote fiscali in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di bilancio.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte correnti, differite e anticipate sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto nei cui casi anche il relativo effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte sono compensate quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale e vi è un diritto legale di compensazione.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio d'esercizio in conformità con gli IFRS richiede, da parte degli amministratori, l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, trovano fondamento in valutazioni e stime basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi rilevati in bilancio, e l'informativa fornita. I risultati finali effettivi delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Di seguito sono brevemente elencate le voci che, relativamente alla Società, richiedono maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui risultati finanziari della Società.

Fondo svalutazione crediti commerciali

Il fondo svalutazione crediti riflette la miglior stima degli amministratori circa le perdite relative al portafoglio crediti nei confronti della clientela. Tale stima si basa sulle perdite attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e di proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.

Imposte anticipate

La contabilizzazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di un imponibile fiscale negli esercizi futuri atto al loro recupero. La valutazione degli imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate.

Fondi rischi e oneri

A fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio di esito negativo. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima alla data operata dagli amministratori. Tale stima comporta l'adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero pertanto avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione dei bilanci della Società.

CAMBIAMENTI DI PRINCIPI CONTABILI, NUOVI PRINCIPI CONTABILI, CAMBIAMENTI DI STIME E RICLASSIFICHE

Si riportano di seguito i nuovi principi contabili ed emendamenti che sono entrati in vigore a partire dal primo gennaio 2017 e che sono stati adottati dalla Società.

La natura e l'impatto di ogni nuovo principio contabile e modifica vengono nel seguito descritti. Sebbene questi nuovi principi e modifiche siano stati applicati per la prima volta nel 2016, non hanno avuto impatti materiali sul bilancio della Società.

IAS 7 Disclosure Initiative – Amendments to IAS 7

Le modifiche richiedono ad un'entità di fornire informazioni integrative sulle variazioni delle passività legate all'attività di finanziamento, includendo sia le variazioni legate ai flussi di cassa che le variazioni non monetarie. Al momento dell'applicazione iniziale di questa modifica, l'entità non deve presentare l'informativa comparativa relativa ai periodi precedenti.

Modifiche allo IAS 12 - Income taxes

Le modifiche chiariscono che un'entità deve considerare se la normativa fiscale limita le fonti di reddito imponibile a fronte delle quali potrebbe effettuare deduzioni legate al rigiro delle differenze temporanee deducibili. Inoltre, la modifica fornisce linee guida su come un'entità dovrebbe determinare i futuri redditi imponibili e spiega le circostanze in cui il reddito imponibile potrebbe includere il recupero di alcune attività per un valore superiore al loro valore di carico. Le entità devono applicare queste modifiche retrospetticamente. Comunque, al momento dell'applicazione iniziale delle modifiche, la variazione nel patrimonio netto di apertura del primo periodo comparativo potrebbe essere rilevata tra gli utili portati a nuovo in apertura (o in un'altra voce di patrimonio netto, a seconda dei casi), senza allocare la variazione tra gli utili portati a nuovo in apertura e le altre voci di patrimonio netto. Le entità che applicano questa facilitazione devono darne informativa. Tali modifiche non hanno avuto impatto sul bilancio della società.

Ciclo annuale di miglioramenti - 2014-2016

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for firsttime adopters

Sono state cancellate le esenzioni a breve termine previste dai paragrafi E3-E7 dell'IFRS1 in quanto hanno assolto al loro scopo. La modifica è in vigore dal 1 Gennaio 2018. Questa modifica non è applicabile allla Società.

IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures - Clarification that measuring investees at fair value through profit or loss is an investment-by-investment choice

Le modifiche chiariscono che:

  • Un'entità che è un'organizzazione di venture capital, od un'altra entità qualificata, potrebbe decidere, al momento della rilevazione iniziale e con riferimento al singolo investimento, di valutare le proprie partecipazioni in collegate e joint venture al fair value rilevato a conto economico.
  • Se un'entità che non si qualifica come entità di investimento, ha una partecipazione in una collegata o joint venture che è un'entità di investimento, l'entità può, quando applica il metodo del patrimonio netto, decidere di mantenere la valutazione al fair value applicata da quell'entità di investimento (sia questa una collegata o una joint venture) nella misurazione delle proprie (della collegata o joint venture) partecipazioni. Questa scelta è fatta separatamente per ogni collegata o joint venture che è un'entità di investimento all'ultima (in termine di manisfestazione) delle seguenti date: (a) di rilevazione iniziale della partecipazione nella collegata o joint venture che è un'entità di investimento; (b) in cui la collegata o joint venture diventa un'entità di investimento; e (c) in cui la collegata o joint venture che è un'entità di investimento diventa per la prima volta capogruppo.

Le modifiche dovrebbero essere applicate retrospetticamente dal 1 Gennaio 2018; l'applicazione anticipata è consentita. La società non applica anticipatamente questa modifica. Ciclo annuale di miglioramenti - 2014-2016 (non applicabile per carenza di endorsement UE)

Rispetto al 31 dicembre 2016, nel corso del 2017 lo IASB ha emanato la seguente interpretazione che entrerà in vigore successivamente al 31 dicembre 2017:

Principi emendamenti e interpretazioni emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio separato, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi quando entreranno in vigore.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel Luglio 2014, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti e tre gli aspetti relativi al progetto sulla contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. L'IFRS 9 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting, è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Per quanto riguarda l'hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni.

La Società adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore. La Società non prevede impatti significativi sul proprio bilancio e patrimonio netto

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

L'IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente.

Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata.

La Società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica.

IFRS 2 Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions — Amendments to IFRS 2

Lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni che trattano tre aree principali: gli effetti di una condizione di maturazione sulla misurazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata per cassa; la classificazione di una transazione con pagamento basato su azioni regolata al netto delle obbligazioni per ritenute d'acconto; la contabilizzazione qualora una modifica dei termini e delle condizioni di una transazione con pagamento basato su azioni cambia la sua classificazione da regolata per cassa a regolata con strumenti rappresentativi di capitale.

Al momento dell'adozione, le entità devono applicare le modifiche senza riesporre i periodi precedenti, ma l'applicazione retrospettica è consentita se scelta per tutte e tre le modifiche e vengono rispettati altri criteri. Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, è consentita l'applicazione anticipata. La Società sta valutando gli effetti di queste modifiche sul proprio bilancio.

IFRS 16 – Leases

Il principio stabilisce, innovando rispetto al passato, che i leases siano rappresentati negli stati patrimoniali delle società, aumentando così la visibilità delle loro attività e passività.

L'IFRS 16 abolisce la distinzione tra leases operativi e leases finanziari (per il lessee - il cliente della locazione) trattando tutti i contratti in oggetto come leases finanziari.

I contratti a breve termine (entro 12 mesi) e quelli aventi ad oggetto beni di basso valore sono esenti da tale trattamento.

Il nuovo Standard sarà effettivo dal 1 gennaio 2019. L'applicazione anticipata è permessa purché sia anche applicato il recente standard IFRS 15, Revenue from Contracts with Customers.

La società ha iniziato un'analisi dei potenziali impatti dell'applicazione di tale principio e stimato la rilevazione al 1 gennaio 2019 di diritti d'uso pluriennali per circa 2,5 milioni di euro.

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel Maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, ri-assicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. Questo principio non si applica alla Società.

Transfers of Investment Property — Amendments to IAS 40

Le modifiche chiariscono quando un'entità dovrebbe trasferire un immobile, compresi gli immobili in fase di costruzione o sviluppo nella voce o fuori dalla voce Investimenti immobiliari. La modifica stabilisce che interviene un cambiamento nell'utilizzo quando l'immobile soddisfa, o cessa di soddisfare, la definizione di proprietà immobiliare e sia ha evidenza del cambio di utilizzo. Un semplice cambiamento nelle intenzioni del management relative all'uso dell'immobile non forniscono un'evidenza del cambiamento di utilizzo. Le entità dovrebbero applicare le modifiche prospetticamente a cambiamenti di utilizzo che sono intervenuti alla data di inizio dell'esercizio annuale in cui l'entità applica per la prima volta le modifiche, o successivamente. Un'entità dovrebbe valutare nuovamente la classificazione degli immobili detenuti a tale data e, se applicabile, riclassificarli per riflettere le condizioni esistente a quella data. L'applicazione retrospettica in accordo con IAS 8 è consentita solo se è possibile senza l'utilizzo del hindsight. Le modifiche sono in vigore per gli esercizi annuali che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente. È permessa l'applicazione anticipata, di cui deve essere data informativa. La società non si attende alcun effetto sul proprio bilancio consolidato.

Amendments to IFRS 9 – "Prepayment Features with Negative Compensation"

Lo IASB ha pubblicato l'Amendment to IFRS9 nel dicembre 2017 consentendo alle società di misurare particolari attività finanziarie anticipate attraverso la cosiddetta compensazione negativa al costo ammortizzato o al fair value da "other comprehensive income", nel caso in cui venga soddisfatta una condizione specifica, invece che al fair value di conto economico. Il principio sarà in vigore dal 1 ° gennaio 2019. Attualmente il Gruppo stà valutando l'impatto dell'adozione dell'interpretazione sul bilancio consolidato di Gruppo.

Amendments to IAS 28 – "Long-term interests in associates and joint ventures"

Nell'ottobre 2017, lo IASB ha emesso l'Amendments allo IAS 28, chiarendo come le entità debbano utilizzare l'IFRS 9 per rappresentare gli interessi a lungo termine in una società collegata o joint venture, per i quali non è applicato il metodo del patrimonio netto. Il principio sarà efficace dal 1° gennaio 2019. Attualmente il Gruppo stà valutando l'impatto dell'adozione sul bilancio consolidato di Gruppo.

Ciclo annuale di miglioramenti IFRS 2015-2017

In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 12 (Income Taxes) che chiarisce che l'impatto relativo alle imposte sul reddito derivante dai dividendi (ossia distribuzione degli utili) dovrebbe essere riconosciuto all'interno del conto economico, indipendentemente da come sorge l'imposta, allo IAS 23 (Borrowing Costs) che chiarisce che una società tratta come parte di un indebitamento generale qualsiasi indebitamento originariamente realizzato per lo sviluppo di un'attività quando l'assett stesso è pronto per l'uso previsto o per la vendita, all'IFRS 3 (Business Combination) chiarendo come una società debba rimisurare la partecipazione precedentemente detenuta in un'operazione congiunta, una volta ottenuto il controllo del business ed all'IFRS 11 (Joint Arrangements) per cui una società non rivaluta la partecipazione precedentemente detenuta in un'operazione congiunta quando ottiene il controllo congiunto dell'attività,. Le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2019. È comunque consentita la loro applicazione anticipata. Attualmente il Gruppo stà valutando l'impatto dell'adozione sul bilancio consolidato di Gruppo.

Amendments to IAS 19- "Plan Amendment, Curtailment or Settlement"

Nel febbraio 2018 lo IASB ha emesso l'Amendments allo IAS 19 che specifica in che modo le società debbano determinare le spese pensionistiche quando intervengono modifiche ad un determinato piano pensionistico. Lo IAS 19 "Benefici per i dipendenti" specifica in che modo una società contabilizza un piano pensionistico a benefici definiti. Quando viene apportata una modifica a un piano - un aggiustamento, una riduzione o un regolamento - lo IAS 19 richiede a una società di rimisurare l'attività o la passività netta a benefici definiti. Le modifiche impongono a una società di utilizzare le assunzioni aggiornate da questo ricalcolo per determinare il costo del servizio corrente e gli interessi netti per il resto del periodo di riferimento dopo la modifica del piano. Le modifiche entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. Attualmente il Gruppo stà valutando l'impatto dell'adozione sul bilancio consolidato di Gruppo.

IFRIC 22 - Foreign Currency Transactions and Advance Consideration

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato tale Interpretazione la quale indica che il tasso di cambio da utilizzare nelle transazioni in valuta quando il pagamento viene effettuato o ricevuto anticipatamente.

IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatment.

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato questa interpretazione che chiarisce l'applicazione dei requisiti di rilevazione e misurazione dello IAS 12 nel caso di incertezze nel trattamento fiscale ai fine delle imposte sul reddito. Tale interpretazione troverà applicazione a partire dagli esercizi che iniziano successivamente al 1° gennaio 2019.

Informativa per settori operativi

L'IFRS 8 definisce un settore operativo come una componente:

  • che coinvolge attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi;
  • i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale;

  • per la quale sono disponibili dati economico-finanziari separati.

L'IFRS 8 non è applicabile al bilancio separato di ePRICE S.p.A.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

1. Impianti e macchinari

Il dettaglio del costo storico, del fondo ammortamento e del valore netto contabile della voce impianti e macchinari è di seguito evidenziato:

Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
(In migliaia di Euro) Costo storico Amm.ti cumulati Valore netto Costo storico Amm.ti cumulati Valore netto
Impianti e Macchinari 13 (13) 0 42 (34) 8
Mobili e arredi 553 (418) 135 585 (423) 162
Macchine elettroniche 281 (198) 83 252 (131) 121
Macchine elettroniche in leasing 202 (59) 143 202 (19) 183
Altri beni 788 (239) 549 754 (119) 635
Totale Impianti e Macchinari 1.837 (927) 910 1.835 (726) 1.109

Si segnala che al 31 dicembre 2017 non vi sono beni strumentali di proprietà gravati da alcun tipo di garanzia prestata a favore di terzi e che nell'esercizio non sono emerse indicazioni di una possibile perdita di valore con riferimento agli impianti e macchinari.

La seguente tabella evidenzia la movimentazione della voce impianti e macchinari:

(In migliaia di Euro) Al 31 Dicembre 2016 Incrementi per acquisti Decrementi Amm.ti Al 31 dicembre 2017
Impianti e Macchinari 8 - (4) (4) -
Mobili e arredi 162 26 (10) (43) 135
Macchine elettroniche 121 9 - (47) 83
Macchine elettroniche in leasing 183 - - (40) 143
Altri beni 635 36 - (123) 549
Totale attività materiali 1.109 71 (14) (257) 910

Gli investimenti dell'esercizio hanno riguardato in particolare alcune migliorie sulla sede del gruppo e mobili e arredi per la stessa.

2. Attività immateriali

La composizione della voce attività immateriali ed il dettaglio di costo storico, fondo ammortamento e valore netto contabile della voce immobilizzazioni sono di seguito riportati:

Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
(In migliaia di Euro) Costo storicoAmm.ti cumulatiValore nettoCosto storicoAmm.ti cumulatiValore netto
Software, Brevetti, concessioni e licenze 5.063 (1.417) 3.646 859 (636) 223
Immobilizzazioni in corso 85 85 2.381 2.381
Totale attività immateriali 5.148 (1.417) 3.731 3.240 (636) 2.604

La tabella seguente mostra i movimenti delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell'esercizio:

(In migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2016
Incrementi per
acquisti
Riclassifiche Amm.ti Al 31 dicembre
2017
Software, brevetti, concessioni e licenze 223 2.209 2.296 (1.082) 3.646
Immobilizzazioni in corso 2.381 (2.296) 85
Totale attività immateriali 2.604 2.209 - (1.082) 3.731

Gli investimenti complessivi nel corso dell'esercizio sono pari ad Euro 2.209 migliaia e si riferiscono principalmente all'implementazione del nuovo ERP di Gruppo, entrato in esercizio ad inizio 2017.

3. Partecipazioni

Le partecipazioni ammontano ad Euro 45.990 migliaia, con un incremento netto di 13.673 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La società controllata Banzai Commerce è stata oggetto di fusione per incorporazione nella sua controllata Eprice S.r.l. che ha contestualmente modificato la sua denominazione in Eprice Operations S.r.l.; nel corse dell'esercizio la

partecipazione si è incrementata per Euro 15.000 migliaia per effetto della parziale rinuncia a finanziamenti soci e per Euro 50 migliaia per effetto della contabilizzazione delle stock option assegnate a dipendenti della stessa.

Le partecipazioni in società collegate sono state oggetto di svalutazione a seguito delle perdite sostenute nell'esercizio e nell'esercizio precedente e ritenute durevoli.

La tabella seguente mostra i movimenti delle partecipazioni intercorsi nell'esercizio:

Denominazione 31 dicembre 2016 Incrementi Svalutazioni Fusione 31 dicembre 2017
Banzai Commerce S.r.l. 30.902 - - (30.902) -
Eprice Operations S.r.l. - 15.050 - 30.902 45.952
Totale società controllate 30.902 15.050 - - 45.952
Il Post S.r.l. 1.412 - 1.374 - 38
Giornalettismo S.r.l. 3 - 3 - -
Totale società collegate 1.415 - 1.377 - 38
TOTALE 32.317 15.050 1.377 - 45.990

Al 31 dicembre 2017, come al 31 dicembre 2016, la partecipazione in Eprice Operations S.r.l. è stata sottoposta all'impairment test, confrontando il valore recuperabile con il valore netto contabile dei relativi beni. Il valore recuperabile rappresenta il maggiore fra il fair value dell'attività, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, ed è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede saranno associati alla CGU Eprice Operations, scontati al tasso che riflette i rischi specifici della CGU alla data di valutazione.

Ipotesi chiave utilizzate nel calcolo del valore d'uso e sensitività alle variazioni delle ipotesi

Le assunzioni chiave utilizzate dal management sono la stima dei futuri incrementi nelle vendite, dei flussi di cassa operativi, del tasso di crescita dei valori terminali e del tasso di sconto (costo medio ponderato del capitale - "WACC La determinazione del valore recuperabile della partecipazione è basata sulla stima del valore d'uso ottenuto come valore attuale dei flussi di cassa prospettici desunti dalle linee guida del piano strategico 2018-2023. L'impairment test è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 marzo 2018.

I tassi di sconto (WACC), definiti come costo medio ponderato del capitale al netto delle imposte, applicati ai flussi di cassa prospettici, sono riportati nella seguente tabella:

Cash Generating Unit Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
E-Commerce 10,27% 8,23%

Il tasso di crescita (g) utilizzato per la definizione dei flussi di cassa delle CGU al 31 dicembre 2017 è stato pari a 1,40%.

Dalle risultanze dell'impairment test, è emerso che, al 31 dicembre 2017, il valore recuperabile della CGU eccede il valore contabile.

Gli amministratori del Gruppo hanno pertanto ritenuto sussistere le condizioni per confermare il valore della partecipazione in Eprice Operations in quanto il valore d'uso è risultato significativamente superiore al valore contabile.

Di seguito si riportano i dati principali relativi alle partecipazioni in imprese controllate al 31 dicembre 2017:

Denominazione Sede Capitale sociale Patrimonio Netto Utile/
(Perdita)
Quota di possesso Valore in bilancio
Eprice Operations S.r.l. Milano 2.500 8.773 (18.049) 100,00% 45.952

4. Attività finanziarie non correnti

La composizione della voce attività finanziarie non correnti è di seguito riportata:

Attività finanziarie non correnti Al 31 Dicembre 2017 Al 31 Dicembre 2016 Variazione
Crediti finanziari 34.453 24.153 10.300
Partecipazioni in altre imprese 1.005 1.005 -
Totale attività non correnti 35.458 25.158 10.300

La struttura del Gruppo prevede che la capogruppo svolga attività di coordinamento e di reperimento delle disponibilità finanziarie necessarie a garantire gli eventuali investimenti e la gestione delle società controllate. Conseguentemente ha erogato nel corso degli anni i finanziamenti necessari alle società del gruppo. La variazione dell'anno è imputabile alle erogazioni, al netto delle rinunce nette per Euro Euro 10.300 migliaia a favore della controllata Eprice Operations S.r.l.. La valutazione dei finanziamenti in essere è stata effettuata congiuntamente all'impairment test effettuato sulle partecipazioni.

Il saldo di Euro 1.005 migliaia delle partecipazioni in altre imprese al 31 dicembre 2017 è invariato rispetto all'esercizio precedente e risulta così composto:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Interactive Thinking S.r.l. 1.005 1.005
Quadrante S.r.l. in liquidazione - -
Totale partecipazioni in altre imprese 1.005 1.005

La valutazione delle partecipazioni in altre imprese è stata effettuata al costo, in conformità con quanto previsto dallo IAS 39 paragrafo 46c, trattandosi di investimenti in strumenti rappresentativi di capitale che non hanno prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e il cui fair value non può essere misurato attendibilmente.

Sulla base delle informazioni disponibili nonché dei positivi risultati consuntivati, la Direzione Aziendale ha ritenuto che al 31 dicembre 2017 non vi siano indicatori di impairment o evidenze obiettive che la partecipazione in Interactive Thinking abbia subito una perdita di valore.

La società Quadrante S.r.l. è stata posta in liquidazione e già svalutata in esercizi precedenti; non si ritengono necessari appostamenti nel passivo in quanto ePRICE non ha obblighi giuridici né intenzione di fornire supporto a tale partecipata.

5. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti comprendono principalmente depositi cauzionali per affitti ed utenze, il saldo di Euro 15 migliaia è sostanzialmente invariato rispetto all'esercizio precedente.

6. Attività per imposte differite

Tale voce accoglie il saldo delle imposte anticipate che derivano principalmente dalle perdite fiscali riportabili:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Attività per imposte differite 5.093 6.116
Totale Attività per imposte differite 5.093 6.116

Le imposte differite attive iscritte sono state considerate recuperabili nel periodo di piano 2018-2013 approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'8 marzo 2018.

La società dispone di perdite fiscalmente rilevanti riportabili ad esercizi futuri per ulteriori 19 milioni di euro sulle quali non sono state stanziate imposte differite attive.

7. Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e altri crediti ammontano ad Euro 3.298 migliaia rispetto ad Euro 798 migliaia al termine dell'esercizio precedente, come di seguito riportato:

Costi commerciali Al 31 Dicembre 2017 Al 31 Dicembre 2016
Crediti verso clienti 96 199
Crediti commerciali verso controllate 3.271 631
Fondo svalutazione crediti (69) (32)
Totale crediti commerciali 3.298 798

I crediti verso clienti sono vantati prevalentemente verso società cedute in corso d'anno per i riaddebiti di spazi attrezzati e alcuni servizi ancora svolti dalla ePRICE S.p.A.. La voce include inoltre crediti verso società del Gruppo Interactive Thinking, che ha acquisito tra il 2012 ed il 2013 la Business Unit Consulenza del Gruppo ePRICE; nel corso dell'esercizio Interactive Thinking ha rimborsato crediti per euro 103 migliaia che sono stati prevalentemente imputati alla riduzione della voce altri crediti, come commentato nella successiva nota 8. Si segnala che non esistono crediti con scadenza superiore a cinque anni.

Il fondo svalutazione crediti è stato incrementato nell'esercizio per tenere conto del sopraggiunto rischio di inesigibilità relativo ad alcune posizioni creditorie.

I crediti verso la società controllata Eprice Operations sorgono per effetto del riaddebito di prestazioni svolte da ePRICE S.p.A. anche per conto della controllata, e includono principalmente locazione di spazi attrezzati, supporto delle funzioni corporate e il riaddebito degli spazi pubblicitari fruiti in corso d'anno.

La seguente tabella mostra l'ammontare dei crediti suddivisa per fasce di scaduto:

Valori in Euro migliaia Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
A scadere 1.635 73
Scaduto <30 giorni - 630
Scaduto 30-90 giorni 56 0
Scaduto 90-180 giorni 92 0
Scaduto oltre 180 giorni 1.584 127
Totale 3.367 830

8. Altre attività correnti

La composizione della voce altre attività correnti è di seguito riportata:

Attività correnti Al 31 Dicembre 2017 Al 31 Dicembre 2016
Crediti tributari 1.896 1.590
Altri crediti 74 126
Ratei e risconti 1.061 2.336
Totale altre attività correnti 3.031 4.052

I crediti tributari sono costituiti principalmente dal credito IVA, pari a circa Euro 1.217 migliaia, l'incremento è correlato agli investimenti nel nuovo ERP di Gruppo.

Gli altri crediti si sono ridotti significativamente grazie agli incassi ricevuti in corso d'anno da Interactive Thinking.

I ratei e risconti attivi includono principalmente la quota di costi pubblicitari per campagne promozionali su reti Mediaset non fruite nel corso del 2016 e del 2017.

9. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La composizione della voce disponibilità liquide e mezzi equivalenti è di seguito riportata:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Al 31 Dicembre 2017 Al 31 Dicembre 2016
Depositi bancari e postali 8.418 43.259
Cassa - 1
Totale Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.418 43.260

La riduzione delle disponibilità liquide è dovuta ai flussi di cassa assorbiti dall'attività operativa e di investimento, come si può evincere dagli schemi di rendiconto finanziario.

10. Patrimonio netto

Il Patrimonio Netto si è decrementato nel periodo da euro 112.335 migliaia ad euro 100.631 migliaia principalmente per effetto del risultato complessivo, negativo per euro 7.213 migliaia Si evidenzia inoltre una riduzione del patrimonio netto di 5.252 migliaia a fronte del pagamento dei dividendi deliberato in sede di assemblea e di 675 migliaia di euro connesso all'acquisto di azioni proprie effettuato nel corso del periodo. Gli incrementi del periodo sono stati rappresentati da aumenti di capitale per euro 1.045 migliaia a fronte dell'esercizio di 22 Warrant 2014-2018 e per euro 391 migliaia della riserva di stock option a fronte del costo connesso ai piani di incentivazione dipendenti.

Le azioni proprie complessivamente detenute dalla società sono pari a 1.023.202.

10.1 Piani di Stock options

L'Assemblea del 22 dicembre 2014 ha deliberato, subordinatamente all'avvio delle negoziazioni delle azioni della Società sul MTA, l'adozione di un piano di stock option riservato agli amministratori con incarichi di tipo esecutivo, ai collaboratori e ai dipendenti delle società del Gruppo (il "Piano 2015"). Il Piano 2015 ha ad oggetto l'assegnazione di un numero massimo di 2.750.000 opzioni ciascuna delle quali da diritto alla sottoscrizione di una azione ordinaria di nuova emissione. Con riferimento al Piano 2015, in data 14 maggio 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'approvazione del Regolamento del Piano 2015 e assegnato massime 1.100.000 opzioni che danno il diritto a sottoscrivere un'azione ordinaria di nuovo emissione al corrispettivo di 6 euro. A seguito della verifica degli obiettivi desumibili dall'approvazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 e della cessione delle attività relative al segmento Vertical Content, tutte le opzioni della prima tranche sono non assegnate o decadute.

Il 15 ottobre 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha assegnato ulteriori massime 1.300.000 opzioni al Direttore Generale che danno il diritto a sottoscrivere un'azione ordinaria di nuovo emissione al corrispettivo di 5 euro.

L'assemblea del 14 aprile 2016 ha deliberato l'adozione di un piano di stock option avente ad oggetto l'assegnazione di un numero massimo di 1.700.000 opzioni, ciascuna delle quali dà il diritto alla sottoscrizione di un'azione ordinaria di ePRICE S.p.A. di nuova emissione denominato "Piano di Stock-Option 2016-2018", ed un piano di Stock Grant avente ad oggetto l'assegnazione di massime 280.000 azioni ordinarie ePRICE S.p.A. denominato "Piano di Stock Grant 2016-2018". Il Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 maggio 2016 ha assegnato n. 363.900 opzioni della prima tranche del Piano di Stock Option 2016-2018 ad alcuni dirigenti con responsabilità strategiche della società e delle società controllate fissando il prezzo di esercizio in 3,68 Euro, nonché n. 75.263 stock grant della prima tranche del Piano di Stock Grant 2016-2018 ad alcuni dipendenti della società e delle società controllate.

Il Consiglio di Amministrazione della Società in data 10 maggio 2017 ha assegnato ulteriori n. 708.676 opzioni di una seconda tranche del Piano di Stock Option 2016-2018 ad alcuni dirigenti con responsabilità strategiche della società e delle società controllate fissando il prezzo di esercizio in 4,08 Euro, nonché n. 99.959 stock grant della seconda tranche del Piano di Stock Grant 2016-2018 ad alcuni dipendenti della società e delle società controllate. A seguito della verifica degli obiettivi desumibili dall'approvazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, tutte le stock option e le stock grant relative a tale tranche sono non assegnate.

La seguente tabella illustra il numero e i prezzi medi ponderati di esercizio (PMPE) delle opzioni nel corso dell'esercizio:

2017 2017 2016 2016
PMPE PMPE
In circolazione al 1 gennaio 1.170.375 4,57 1.590.400 5,18
Assegnate 0 0 363.900 3,68
Annullate / non maturate 25.500 0 783.925 5,09
Esercitate 0 0 0
Scadute 0 0 0
In circolazione 1.144.875 4,67 1.170.375 4,57
Esercitabili 543.559 4,73 0

11. Debiti verso banche e altri finanziatori

La composizione della voce debiti verso banche e altri finanziatori classificati come correnti al 31 dicembre 2017 è di seguito riportata:

Quota corrente Al 31 Dicembre 2017 Al 31 Dicembre 2016
Quota corrente di finanziamenti 2.001 -
Debiti correnti verso altri finanziatori 67 67
Totale Debiti verso banche e altri finanziatori 2.068 67

La quota corrente di finanziamenti include un finanziamento verso UBI Banca.

Quota non corrente Al 31 Dicembre 2017 Al 31 Dicembre 2016
Debiti verso banche 501 -
Debiti non correnti verso altri finanziatori 35 96
Totale Debiti verso banche e altri finanziatori 536 96

I debiti verso altri finanziatori sono rappresentati da debiti verso società di leasing per l'acquisto di attrezzature per la sede di via San Marco.

I debiti verso banche sono rappresentati da un finanziamento acceso nel corse dell'esercizio e avente le seguenti caratteristiche:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017
Istituto di credito Tipologia Tasso Importo Anno di Anno di Saldo Entro 1 Tra 1 anno Oltre 5
erogante finanziamento d'interesse erogato sottoscrizione scadenza contabile anno e 5 anni anni
UBI banca commercio
e industria
Chirografario Euribor 3M + spread 4.000 2017 2019 2.502 2.001 501 -
Totale finanziamenti
da istituti bancari
4.000 2.502 2.001 501 -

Liquidità/indebitamento finanziario netto

La seguente tabella riporta la composizione dell'indebitamento finanziario netto determinato al 31 dicembre 2017, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
(A) Cassa - (1)
(B) Altre disponibilità liquide (8.418) (43.259)
(C) Titoli detenuti per la negoziazione - -
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) (8.418) (43.260)
(E) Crediti finanziari correnti - -
(F) Debiti finanziari correnti
(G) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 2.001 -
(H) Altri debiti finanziari correnti 67 67
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) 2.068 67
(J) Liquidità/Indebitamento finanziario corrente netto (D)+(E)+(I) (6.350) (43.193)
(K) Debiti bancari non correnti 501 -
(L) Obbligazioni emesse - -
(M) Altri debiti non correnti 35 96
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) 536 96
(O) (Liquidità)/Indebitamento Finanziario Netto(J)+(N) (5.814) (43.097)

12. Fondi del personale

La voce include la rilevazione del Trattamento di Fine Rapporto ("TFR") relativo ai dipendenti della Società.

La tabella che segue mostra la movimentazione dei benefici per i dipendenti per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e per l'esercizio chiusa al 31 dicembre 2016:

(In migliaia di Euro) Al 1° gennaio
2017
Service cost Interest cost Anticipi e
liquidazioni
Utili/Perdite
attuariali
Al 31 dicembre
2017
Trattamento di fine rapporto 267 116 3 (101) 1 286
Totale fondi del personale 267 116 3 (101) 1 286
(In migliaia di Euro) Al 1° gennaio
2016
Service cost Interest cost Anticipi e
liquidazioni
Utili/Perdite
attuariali
Al 31 dicembre
2016
Trattamento di fine rapporto 214 59 4 (9) (1) 267
Totale fondi del personale 214 59 4 (9) (1) 267

Il TFR dal punto di vista contabile, in accordo con la normativa italiana (articolo 2120 del Codice Civile italiano), è da considerarsi come un "piano a beneficio definito".

Nella seguente tabella sono riportate le principali assunzioni utilizzate per determinare secondo lo IAS 19 il valore attuale dei benefici ai dipendenti al momento del pensionamento (TFR):

Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Assunzioni economiche e finanziarie
Tasso di sconto 1,30% 1,31%
Tasso di inflazione 1,5% 1,5%
Tasso di incremento retributive 2,8% 2,8%
Assunzioni demografiche
Probabilità di dismissioni e licenziamenti 10% 10%
Probabilità di anticipazione TFR 1% 1%

13. Fondi rischi ed oneri

La voce ammonta ad Euro 360 migliaia, invariata rispetto all'esercizio precedente e include lo stanziamento relativo a fondi rischi per garanzie contrattuali.

14. Debiti Commerciali e altri debiti

Di seguito si riporta la composizione della voce debiti commerciali:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
Debiti verso fornitori 1.950 1.331
Totale debiti commerciali e altri debiti 1.950 1.331

I debiti commerciali sono iscritti al valore nominale e sono relativi agli acquisti di beni e servizi da fornitori della Società. Tutti i debiti hanno scadenza entro l'esercizio successivo, quindi non vi sono debiti da attualizzare. Si segnala che i debiti verso fornitori sono indistintamente iscritti nella voce debiti commerciali sia con riferimento ai fornitori di prodotti finiti e materie prime sia ai fornitori di servizi. Non sussistono debiti per importi significativi in valuta diversa dall'Euro.

La seguente tabella evidenzia la suddivisione dei debiti commerciali per data di scadenza:

Valori in Euro migliaia Al 31 dicembre 2017 Al 31 dicembre 2016
A scadere 1.109 1.025
Scaduto <30 giorni 464 257
Scaduto 30-90 giorni 214 48
Scaduto 90-180 giorni 123 -
Scaduto oltre 180 giorni 39 1
Totale 1.950 1.331

15. Altre passività non correnti e correnti

Le altre passività non correnti sono pari ad Euro 78 migliaia e sono rappresentate dal trattamento di fine mandato di amministratori.

Di seguito si riporta la composizione della voce altre passività correnti:

Altre passività correnti Al 31 Dicembre 2017 Al 31 Dicembre 2016
Debiti verso dipendenti e amministratori 162 156
Debiti verso istituti previdenziali 174 143
Debiti tributari 152 177
Altri debiti 572 460
Totale 1.060 936

Gli altri debiti verso dipendenti e amministratori comprendono le passività per retribuzioni, ferie non godute.

I debiti tributari includono prevalentemente debiti per IRPEF trattenuta a dipendenti collaboratori e professionisti.

Gli altri debiti ammontano ad Euro 572 migliaia, con un incremento di Euro 112 migliaia rispetto all'esercizio precedente ed è in gran parte rappresentato dal debito contabilizzato per linearizzare il costo dell'affitto dei nuovi uffici di via San Marco che prevedono canoni crescenti nel corso del contratto.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO D'ESERCIZIO

16. Ricavi

I ricavi dell'esercizio 2017 ammontano ad Euro 3.026 migliaia, rispetto ad Euro 2.826 migliaia realizzati nel 2016.

Si tratta quasi esclusivamente di ricavi per riaddebiti a società del gruppo o uscite dal gruppo nel corso dell'esercizio precedente a condizioni di mercato e regolate da appositi contratti a durata variabile. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuto al riaddebito alla controllata ePRICE Operations S.r.l di costi pubblicitari per Euro 1.270 migliaia (850 migliaia nell'esercizio precedente).

Con riferimento alla ripartizione dei ricavi per area geografica, i ricavi sono esclusivamente realizzati in Italia.

17. Altri proventi

Gli altri proventi ammontano ad Euro 291 migliaia e si riferiscono al riconoscimento del contributo per ricerca e sviluppo sotto forma di credito di imposta.

18. Costi per materie prime e merci

Ammontano ad Euro 39 migliaia, rispetto ad Euro 45 migliaia realizzati nel 2016; sono rappresentati principalmente dall'acquisto di materiali di consumo per gli uffici di proprietà.

19. Costi per servizi

La composizione della voce costi per servizi è di seguito riportata:

Costi per servizi 2017 2016
Costi commerciali e marketing 1.367 954
Trasporto e logistica 11 35
Consulenze e Collaboratori 902 1.276
Servizi e consulenze tecniche IT 685 607
Affitti e noleggi 1.012 1.034
Spese bancarie 15 11
Spese viaggio 100 144
Utenze 140 136
Emolumenti amministratori 1.069 1.033
Altri 359 634
Totale Costi per servizi 5.660 5.864

I costi per servizi per ammontano ad Euro 5.660 migliaia rispetto ad Euro 5.864 migliaia dell'esercizio precedente.

La riduzione è prevalentemente imputabile a minori costi per consulenze e un generale contenimento delle spese, in parte compensata da maggiori costi commerciali e di marketing, che per Euro 1.270 migliaia sono stati rifatturati alla controllata ePRICE Operations S.r.l. per la pubblicità effettuata in corso di anno su reti televisive Mediaset.

20. Costi per il personale

La composizione della voce costi per il personale è di seguito riportata:

Valori in migliaia di Euro
Costi per il personale 2017 2016
Salari e Stipendi 1.757 1.493
Oneri Sociali 560 463
TFR 116 109
Capitalizzazioni interne (225) (104)
Stock Option 341 394
Totale 2.549 2.355

Il costo del personale è aumentato dall'esercizio 2017, per un ampliamento dell'organico, soprattutto per un incremento nel numero dei dirigenti nella parte finale dell'esercizio; le capitalizzazioni interne sono prevalentemente rappresentate dalle attività svolte da alcuni dipendenti nell'implementazione del nuovo ERP di Gruppo.

Il costo per stock option rappresenta l'onere iscritto a bilancio di competenza 2017 per le stock option assegnate a dipendenti della società, in accordo con quanto previsto da IFRS 2.

Organico

Il numero medio e puntuale dei dipendenti per categoria per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e 2016, è riportato nella tabella seguente:

31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Media Puntuale Media Puntuale
Dirigenti 4 5 3 3
Quadri 10 9 10 10
Impiegati 5 4 7 7
Operai 2 2 2 2
Totale 20 22

21. Ammortamenti e svalutazioni

La composizione della voce ammortamenti e svalutazioni è di seguito riportata:

Ammortamenti e svalutazioni 2017 2016
Ammortamento Attività Immateriali 1.082 175
Ammortamento Attività Materiali 257 196
Svalutazione Crediti 36 43
Totale Ammortamenti e svalutazioni 1.375 414

L'incremento degli ammortamenti di immobilizzazioni immateriali è principalmente imputabile all'ammortamento del nuovo ERP di gruppo, quello delle immobilizzazioni materiali al maggiore ammortamento delle migliorie relative alla nuova sede che nell'esercizio precedente aveva impattato solo 6 mesi.

La svalutazione crediti riguarda per Euro 36 migliaia l'accantonamento a fondo svalutazione crediti commerciali.

22. Altri oneri

Gli altri oneri ammontano a Euro 202 migliaia (Euro 236 migliaia nell'esercizio precedente).

La voce include principalmente imposte indirette, abbonamenti, quote associative ed erogazioni liberali, costi connessi ad eventi aziendali.

23. Oneri finanziari

La composizione della voce oneri finanziari è di seguito riportata:

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre
(In migliaia di Euro) 2017 2016
Interessi passivi bancari 10 80
Componente finanziaria benefici dipendenti 3 4
Totale oneri finanziari 13 84

Gli interessi passivi bancari includono gli oneri finanziamenti in essere in corso d'anno, la riduzione rispetto all'esercizio precedente deriva principalmente dal fatto che i finanziamenti estinti a luglio 2016 avevano ammontare maggiore e tassi più elevati rispetto al finanziamento in essere nel 2017.

24. Proventi finanziari

La composizione della voce proventi finanziari per l'esercizio chiuso a 31 dicembre 2017 e 2016 è di seguito riportata:

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre
(In migliaia di Euro) 2017 2016
Interessi attivi bancari - 24
Altri proventi finanziari - 19
Totale proventi finanziari - 43

Il decremento degli interessi attivi bancari rispetto all'esercizio precedente è principalmente imputabile alla chiusura di conti correnti vincolati fruttiferi ad al persistente calo dei tassi di interesse.

Gli altri proventi includevano dividendi incassati dalla società Webperformance e da interessi attivi su finanziamenti erogati alla controllata Banzai Media, prima della cessione al gruppo Mondadori.

25. Quota di pertinenza del risultato di società collegate

La posta ammonta ad un onere netto di euro 1.377 migliaia (valore nullo nell'esercizio 2016) e accoglie la quota di competenza del gruppo relativo al risultato conseguito nell'esercizio dalla società collegata Il Post la cui quota di risultato tiene conto della svalutazione dell'avviamento implicito nella società.

26. Imposte sul reddito

La posta evidenzia un onere d'esercizio pari ad Euro 1.023 migliaia rappresentato dal parziale storno di imposte differite attive iscritte in esercizi precedenti affinchè le imposte anticipate complessive iscritte a bilancio fossero rappresentative del beneficio fiscale che potrà essere recuperato nel periodo di piano 2018 - 2023.

27. Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse

Il risultato derivante dalle attività destinate alla dismissione e dismesse si riferisce principalmente all'earn out di competenza del 2017 relativo alla cessione del segmento Vertical Content a seguito della cessione dell'intera partecipazione detenuta in Banzai Media Holding ad Arnoldo Mondadori Editore S.p.A, come di seguito evidenziato.

(In migliaia di Euro) 31 dicembre 2017 31 dicembre 2016
Plusvalore lordo/Earnout 723 12.641
Oneri accessori all'operazione (38) (923)
Risultato attività cessate 685 11.718

Informativa di settore

ePRICE S.p.A. svolge principalmente un ruolo di holding per cui l'IFRS 8 non è applicabile alla società.

Altre informazioni

Operazioni con parti correlate

Le tabelle che seguono riportano i dettagli delle transazioni con parti correlate al 31 dicembre 2017:

Valori in migliaia di Euro al 31 dicembre 2017
Crediti
commerciali
Partecipazioni Attività finanziarie
non correnti
Disponibilità
liquide
Altri Debiti Ricavi
Banca Profilo S.p.A. 421
ePRICE Operations 3.271 45.952 34.418 245 2.293
Il Post S.r.l. 38 35
Totale 3.271 45.990 34.453 421 245 2.293
Totale Voce di bilancio 3.298 45.990 35.458 8.418 1.060 3.026
Peso % 99,18% 100,00% 97,17% 5,01% 23,11% 75,78%

Banca Profilo è parte correlata di ePRICE dal momento che Sator Fund controlla indirettamente Banca Profilo e detiene indirettamente una partecipazione nel capitale sociale della società, sul quale esercita un'influenza notevole. Inoltre, Banca Profilo è parte correlata di Arepo BZ S.à r.l., società indirettamente controllata da Sator Fund, tramite la quale Sator Fund detiene la suddetta partecipazione nell'Emittente.

Le tabelle che seguono riportano i dettagli delle transazioni con parti correlate al 31 dicembre 2016

Valori in migliaia di Euro al 31 dicembre 2016
Crediti
commerciali
Partecipazioni in
società collegate
Attività finanziarie
non correnti
Disponibilità
liquide
Debiti
commerciali
Altri Debiti Ricavi Proventi
finanziari
Banca Profilo S.p.A. 2.722 23
ePRICE S.r.l. 48 20 128 1.013
Banzai Commerce S.r.l. 584 30.902 24.118 82 1 812
Il Post S.r.l. 1.412 35
Giornalettismo S.r.l. 3
Totale 632 32.317 24.153 2.722 102 129 1.825 23
Totale Voce di bilancio 797 32.317 25.158 43.260 1.331 936 2.825 43
Peso % 79,3% 100,0% 96,0% 6,3% 7,7% 13,8% 64,6% 53,5%

Impegni e garanzie prestate dalla Società

Non vi sono impegni o garanzie prestate dalla società a favore di soggetti terzi nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 ulteriori rispetto a quelle rilasciate nell'ambito della cessione del Vertical Content.

In particolare, ePRICE ha rilasciato all'acquirente le usuali dichiarazioni e garanzie nell'ambito di un'operazione di cessione, in particolare per le garanzie fiscali e giuslavoristiche l'importo risarcibile massimo è pari al valore complessivo della transazione. La migliore stima dei rischi di attivazione di tali garanzie è riflessa nel fondo rischi accantonato nella presente relazione finanziaria annuale.

Per la cessione di BNK4 Saldiprivati, effettuata dalla controllata Banzai Commerce, il Gruppo ePRICE ha inoltre rilasciato all'acquirente le usuali dichiarazioni e garanzie nell'ambito di un'operazione di cessione, l'importo risarcibile massimo per i primi 24 mesi dalla sottoscrizione del contratto di compravendita è pari a 3,5 milioni di euro, successivamente diverrà pari a 3 milioni di euro.

Politica di gestione dei rischi finanziari

Obiettivo della Società è la massimizzazione del ritorno sul capitale netto investito mantenendo la capacità di operare nel tempo e garantendo adeguati ritorni per gli azionisti e benefici per gli altri stakeholder, con una struttura finanziaria sostenibile.

Al fine di raggiungere questi obiettivi la Società, oltre al perseguimento di risultati economici soddisfacenti e alla generazione di flussi di cassa, può intervenire sulla politica dei dividendi e sulla configurazione del capitale.

Tipologia di rischio finanziario

I rischi finanziari ai quali la Società è esposta sono legati principalmente alla capacità delle società del Gruppo di cui ePRICE è capogruppo di adempiere obbligazioni nei confronti della Società (rischio di credito), al reperimento di risorse finanziarie sul mercato per garantire il corretto equilibrio della società e del Gruppo di cui ePRICE è capogruppo (rischio di liquidità), alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio (rischio di mercato).

La gestione dei rischi finanziari è parte integrante della gestione delle attività della Società ed è svolta centralmente sulla base di linee guida definite dalla Direzione Finanza, nell'ambito delle strategie di gestione dei rischi definite a livello più generale dal Consiglio di Amministrazione.

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si riferisce al mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per l'operatività aziendale, nonché per lo sviluppo delle attività operative del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative del gruppo e di investimento e, dall'altra parte, le scadenze contrattuali del debito o degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

Tale rischio è fortemente mitigato dal fatto che la società vanta crediti finanziari e commerciali quasi esclusivamente nei confronti di società del gruppo.

Rischio di mercato

Tassi d'interesse

Per quanto riguarda le attività e passività finanziarie, la Società è prevalentemente esposta al rischio di mercato dell'andamento dei tassi d'interesse sugli impieghi di disponibilità liquide che quindi possono incidere sul rendimento degli impieghi.

Rischio di cambio

Per quanto attiene al rischio cambio, si sottolinea che la Società opera prevalentemente in ambito Euro.

Informativa relativa al valore contabile degli strumenti finanziari

Di seguito si riporta l'informativa relativamente al valore contabile degli strumenti finanziari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017:

Al 31 dicembre 2017

(In migliaia di Euro) Strumenti finanziari al
fair value detenuti per
la negoziazione
Attività detenute fino
alla scadenza
Crediti e finanziamenti Strumenti finanziari Fair
value
Gerarchia
fair value
Altre attività finanziarie
Partecipazioni - - - 45.991 45.991 Livello 3
Crediti finanziari - 34.453 - 34.453 Livello 3
Crediti commerciali
Crediti commerciali
Disponibilità liquide e
mezzi equivalenti
- - 3.298 - 3.298 Livello 3
Depositi bancari e postali - - 8.418 - 8.418 Livello 1

Al 31 dicembre 2017 (In migliaia di Euro) Strumenti finanziari al fair value detenuti per la negoziazione Passività al costo ammortizzato Fair value Gerarchia fair value Passività correnti Debiti verso banche e altri finanziatori - 2.068 2.068 Livello 1 Debiti verso fornitori - 1.950 1.950 Livello 3 Passività non Correnti Debiti Verso Banche e altri finanziatori - 537 537 Livello 1

Di seguito si riporta l'informativa relativamente al valore contabile degli strumenti finanziari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016:

Al 31 dicembre 2016
(In migliaia di Euro) Strumenti finanziari al
Attività detenute fino
fair value detenuti per
alla scadenza
la negoziazione
Crediti e finanziamenti Strumenti finanziari Fair
value
Gerarchia
fair value
Altre attività finanziarie
Partecipazioni - -
-
32.317 32.317 Livello 3
Crediti finanziari - 24.153 - 24.153 Livello 3
Crediti commerciali
Crediti commerciali - -
798
- 798 Livello 3
Disponibilità liquide e
mezzi equivalenti
Depositi bancari e
postali - -
43.260
- 43.260 Livello 1

Al 31 dicembre 2016

(In migliaia di Euro) Strumenti finanziari al fair value detenuti per la
negoziazione
Passività al costo
ammortizzato
Fair value Gerarchia fair value
Passività correnti
Debiti verso banche e
altri finanziatori
- 67 67 Livello 1
Debiti verso fornitori - 1.331 1.331 Livello 3
Passività non Correnti
Debiti Verso Banche e
altri finanziatori
- 96 96 Livello 1

Passività potenziali

Non sono state identificate passività potenziali ulteriori a quante hanno determinato lo stanziamento di fondi rischi a bilancio, tali da essere menzionate nelle presenti note illustrative.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

In conformità a quanto previsto nella Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si segnala che nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali così come definite dalla Comunicazione stessa.

Compensi alla Società di Revisione

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2017 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione o da società della rete Ernst & Young.

Servizio Soggetto che ha erogato il servizio Beneficiario Importo
Revisione limitata della relazione semestrale EY S.p.A. ePRICE S.p.A. 42
Revisione legale al 31 dicembre 2017 EY S.p.A. ePRICE S.p.A. 49
Altri servizi Ernst & Young Financial Business Advisor S.p.A. ePRICE S.p.A. 14
Totale ePRICE S.p.A. 105

Il Presidente Paolo Ainio

Proposta del Consiglio di Amministrazione

Signori Azionisti,

sottoponiamo alla Vostra approvazione il bilancio di esercizio di ePRICE S.p.A. al 31 dicembre 2017 che chiude con una perdita di 8.235.540 Euro, che Vi proponiamo di portare a nuovo.

Milano, 8 marzo 2018 Il Consiglio di Amministrazione

Attestazione sul bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n° 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

    1. I sottoscritti Paolo Ainio in qualità di "Presidente" ed Emanuele Romussi in qualità di "Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari" di ePRICE S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio nel corso dell'esercizio 2017.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 2.1. Il bilancio d'esercizio
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
  • 2.2. la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 8 marzo 2018

Il Presidente Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Paolo Ainio Emanuele Romussi

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Evoluzione prevedibile della gestione
La società ha chiuso l'esercizio 2017 con una
perdita complessiva e con una riduzione delle
disponibilità liquide nette. In data 8 marzo 2018
il Consiglio di Amministrazione della ePRICE
S.p.A. ha approvato il piano strategico del
Gruppo per il periodo 2018-2023.
Il Piano prevede azioni volte al recupero di
efficienza e al consolidamento delle attuali
posizioni di mercato, oltre a possibili dismissioni
di attività non core, al fine di ottenere una
ripresa della redditività e dei flussi di cassa
nell'arco del periodo di piano. In sintesi, le
assunzioni sottostanti il Piano presentano
incertezze tipiche di ogni attività previsionale e,
pertanto, gli effetti delle azioni previste
potrebbero nel concreto manifestarsi con
modalità e tempistiche diverse rispetto alle
attuali previsioni e pertanto influenzare le
successive valutazioni sul presupposto della
continuità aziendale, relativo ad almeno, ma non
limitato a, dodici mesi dopo la data di chiusura
dell'esercizio, anche tenuto conto della liquidità,
dei finanziamenti e delle linee di credito
attualmente in essere.
In considerazione delle valutazioni e del giudizio
richiesti alla Direzione nelle attività previsionali
e dei loro possibili riflessi futuri sul presupposto
della continuità aziendale, abbiamo ritenuto che
la tematica in oggetto rappresenti un aspetto
chiave della revisione.
l paragrafi "Commento ai risultati dell'esercizio"
ed "Evoluzione prevedibile della gestione" della
relazione degli amministratori sulla gestione,
descrivono i risultati conseguiti nell'esercizio e
le azioni intraprese alla base delle previsioni
espresse nel Piano.
Le principali procedure in risposta all'aspetto
chiave hanno riguardato, tra l'altro:
$\bullet$
l'analisi delle circostanze che hanno
comportato il conseguimento di una
perdita complessiva nell'esercizio:
la comprensione del processo di
predisposizione del Piano approvato dal
Consiglio di Amministrazione di ePRICE
S.p.A. in data 8 marzo 2018 e analisi
delle principali assunzioni alla base delle
previsioni in esso contenute;
l'analisi di sensitività delle principali
assunzioni del Piano rispetto alla
previsione dei flussi di cassa prospettici;
l'ottenimento di attestazioni scritte dalla
Direzione relative ai piani d'azione futuri
ed alla loro fattibilità:
l'analisi degli scostamenti dei risultati
dei primi mesi del 2018 rispetto al
budget.
Abbiamo inoltre considerato l'adequatezza
dell'informativa di bilancio riportata nella
relazione sulla gestione in relazione a questo
aspetto chiave.

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

Concept & Design: SERVIF/LAB Stampa: SERVIF

ePRICE S.P.A.

Via San Marco, 29 20121 Milano

Capitale Sociale: Euro 826.297,00 Codice Fiscale: 03495470969 Partita IVA: 03495470969

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