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EPH SpA

Annual / Quarterly Financial Statement Feb 28, 2020

4251_10-k_2020-02-28_e5b9c0a0-9038-42c4-a80b-46892451b46e.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE AL 31 DICEMBRE 2019

Organi Sociali

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente e Amministratore Delegato Paolo Ainio
Amministratori non esecutivi Pierluigi Bernasconi
Pietro Boroli
Roberto Mazzei
Amministratori
indipendenti
Chiara Burberi
Claudio Calabi
Arabella Caporello
Pietro Galli
Giovanni La Croce
Annunziata Melaccio
Serenella Rossano
COLLEGIO SINDACALE
Presidente Giorgio Amato
Sindaci effettivi Stefania Bettoni

Sindaci Supplenti Luca Zoani

Gabriella Chersicla

Sonia Ferrero

ORGANISMO DI VIGILANZA

SOCIETÀ DI REVISIONE

Presidente Jean-Paule Castagno Membri Fabio Meda Stefania Bettoni

EY S.p.A.

INDICE

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE 10
SCENARIO DI RIFERIMENTO10
COMMENTO AI RISULTATI DEL PERIODO 10
ANALISI DEI PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICI11
ANALISI DEI PRINCIPALI RISULTATI PATRIMONIALI E FINANZIARI 18
FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO 20
ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DELLA CAPOGRUPPO EPRICE
S.P.A23
RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE 26
RISORSE UMANE E TALENT ACQUISITION27
GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA27
CORPORATE GOVERNANCE 28
RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE 28
FACOLTÀ DI DEROGARE ALL'OBBLIGO DI PUBBLICARE UN DOCUMENTO INFORMATIVO IN
IPOTESI DI OPERAZIONI SIGNIFICATIVE28
RAPPORTI CON PARTI CORRELATE29
FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 29
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 201941
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA42
PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO CONSOLIDATO43
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO44
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO45
NOTE ILLUSTRATIVE 46
PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI REDAZIONE ADOTTATI NELLA PREPARAZIONE DEL
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 46
CONTINUITÀ AZIENDALE ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE46
CONVERSIONE DEI BILANCI IN MONETA DIVERSA DALL'EURO E DELLE POSTE IN VALUTA
ESTERA53
PRINCIPI CONTABILI 53
CRITERI DI VALUTAZIONE 58
ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA UTILE INDEFINITA59
ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA UTILE DEFINITA 60
PERDITE DI VALORE DI ATTIVITÀ NON FINANZIARIE 61
PARTECIPAZIONI IN COLLEGATE 62
AZIONI PROPRIE 63
STRUMENTI FINANZIARI63
ATTIVITÀ FINANZIARIE63
PASSIVITÀ FINANZIARIE
RIMANENZE
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI
BENEFICI A DIPENDENTI
FONDI PER RISCHI ED ONERI
ATTIVITÀ NON CORRENTI DETENUTE PER LA VENDITA O PER LA DISTRIBUZIONE AGLI
AZIONISTI DELLA CONTROLLANTE E ATTIVITÀ CESSATE
PAGAMENTI BASATI SU AZIONI
RICONOSCIMENTO DEI RICAVI
RICONOSCIMENTO DEI COSTI
IMPOSTE ………………………………………………………………………………………………
UTILE/(PERDITA) PER AZIONE
VALUTAZIONI DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE
PRINCIPI MODIFICHE EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI EMANATI MA NON ANCORA IN
VIGORE
INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE
FINANZIARIA CONSOLIDATA
1. IMPIANTI E MACCHINARI
2. ATTIVITÀ IMMATERIALI
3. DIRITTI D'USO SU BENI DI TERZI
4. PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE
5 1 ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI
6. ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI
7. ATTIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE
8. RIMANENZE
9. CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI
10. ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI
11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
12. PATRIMONIO NETTO
12.1 PIANI DI STOCK OPTIONS
13. DEBITI VERSO BANCHE E ALTRI FINANZIATORI CORRENTI E NON CORRENTI 89
14. FONDI DEL PERSONALE
15. FONDI RISCHI ED ONERI
16. DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI
17. ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO
18. RICAVI
19. ALTRI PROVENTI
20. COSTI PER MATERIE PRIME E MERCI
21. COSTI PER SERVIZI
22. COSTI PER IL PERSONALE
23. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
24. ALTRI ONERI
25. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
26. QUOTA DI PERTINENZA DEL RISULTATO DI SOCIETÀ COLLEGATE 99
27. 8VALUTAZIONI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
28. IMPOSTE SUL REDDITO
29. RISULTATO DELLE ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE E DISMESSE 99
30. RISULTATO PER AZIONE
INFORMATIVA DI SETTORE
INFORMATIVA RELATIVA AL VALORE CONTABILE E FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI
FINANZIARI
ATTESTAZIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL
REGOLAMENTO CONSOB Nº 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE
E INTEGRAZIONI.
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
117
EPRICE S.P.A. BILANCIO SEPARATO
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA
PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO COMPLESSIVO
RENDICONTO FINANZIARIO
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
NOTE ILLUSTRATIVE
PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI REDAZIONE ADOTTATI NELLA PREPARAZIONE DEL
BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2019
CONTINUITÀ AZIENDALE ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 122
ESPRESSIONE DI CONFORMITÀ AGLI IFRS
PRINCIPI CONTABILI
CRITERI DI VALUTAZIONE
ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA UTILE DEFINITA
PERDITE DI VALORE DI ATTIVITÀ NON FINANZIARIE
PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE
AZIONI PROPRIE
STRUMENTI FINANZIARI
ATTIVITÀ FINANZIARIE
PASSIVITÀ FINANZIARIE
RIMANENZE
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
BENEFICI A DIPENDENTI
FONDI PER RISCHI ED ONERI
ATTIVITÀ NON CORRENTI DETENUTE PER LA VENDITA O PER LA DISTRIBUZIONE AGLI
AZIONISTI DELLA CONTROLLANTE E ATTIVITÀ CESSATE
PAGAMENTI BASATI SU AZIONI
RICONOSCIMENTO DEI RICAVI
RICONOSCIMENTO DEI COSTI
IMPOSTE
VALUTAZIONI DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE
CAMBIAMENTI DI PRINCIPI CONTABILI, NUOVI PRINCIPI CONTABILI, CAMBIAMENTI DI
STIME E RICLASSIFICHE
PRINCIPI EMENDAMENTI E INTERPRETAZIONI EMANATI MA NON ANCORA IN VIGORE146
INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE
E FINANZIARIA
1. IMPIANTI E MACCHINARI
2. ATTIVITÀ IMMATERIALI
3. DIRITTI D'USO SU BENI DI TERZI
4. PARTECIPAZIONI
5. ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI
6. ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI
7. ATTIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE
8. CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI
9. ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI
10. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
11. PATRIMONIO NETTO
11.1 PIANI DI STOCK OPTIONS
12. DEBITI VERSO BANCHE E ALTRI FINANZIATORI
13. FONDI DEL PERSONALE
14. FONDI RISCHI ED ONERI CORRENTI E NON CORRENTI
15. DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI
16. ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO
D'ESERCIZIO
17. RICAVI
18. ALTRI PROVENTI
19. COSTI PER MATERIE PRIME E MERCI
20. COSTI PER SERVIZI
21. COSTI PER IL PERSONALE
22. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
23. ALTRI ONERI
24. ONERI FINANZIARI
25. PROVENTI FINANZIARI161
26. QUOTA DI PERTINENZA DEL RISULTATO DI SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE
161
27. PERDITA DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE 161
28. IMPOSTE SUL REDDITO 161
29. RISULTATO DELLE ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE E DISMESSE161
INFORMATIVA DI SETTORE161
INFORMATIVA RELATIVA AL VALORE CONTABILE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI 165
PROPOSTA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 168
ATTESTAZIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO
CONSOB N° 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI. 169
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 170
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 179

Relazione degli amministratori sulla gestione

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE

Scenario di riferimento

ePRICE S.p.A. è azienda dell'e-Commerce italiano. Fondata da Paolo Ainio e quotata dal 2015 sul segmento MTA di Borsa Italiana, è una delle più importanti Internet Company del Paese. ePRICE è uno dei principali negozi online italiani, specializzato nella vendita di prodotti high-tech (elettronica) e leader nel segmento dei grandi elettrodomestici venduti online.

Il mercato italiano di riferimento di ePRICE - Tech&Appliance - è stimato pari a circa 2,4 miliardi di euro nel 2019 1 nella componente online, che rappresenta il 16% di un mercato totale retail (offline + online) pari a circa 15 miliardi di euro, con una crescita vicina al 12% nel 2019. Le previsioni, utilizzando fonti terze per misurarne i tassi di crescita2 , sono per una crescita che lo porterà vicino ai 4 miliardi di euro in valore nel 2024. Si rammenta inoltre che la tecnologia applicata ai servizi, integrata con la forte componente di logistica, consente a ePRICE di guardare anche ad altri mercati, vicini ai bisogni del proprio cliente, quali il mercato del cosiddetto "ultimo miglio", a quello dell'offerta di servizi di assistenza post-vendita e al mercato delle riparazioni e manutenzioni di elettrodomestici che è attualmente molto frammentato e completamente offline. Si stima che questo mercato valga circa 4,9 miliardi di euro e che una quota pari a oltre 1 miliardo di euro possa gradualmente aprirsi all'online nel 20243 .

COMMENTO AI RISULTATI DEL PERIODO

Nonostante gli andamenti di mercato in crescita sopra evidenziati, l'esercizio appena concluso è stato caratterizzato da significative difficoltà economiche, finanziarie e gestionali che la Società ha attraversato, con un significativo calo delle visite in particolare a partire dal secondo trimestre, e con un conseguente importante calo delle vendite concentrato nei mesi di maggio e giugno, mostrando uno scostamento significativo rispetto agli anni precedenti ed ai target di ricavi e profittabilità previsti dall'aggiornamento delle Linee Guida Strategiche approvate a marzo 2019. La Società ha, pertanto, comunicato in data 1° agosto 2019 che lo scostamento sul primo semestre, dovuto ad eventi straordinari e non prevedibili, avvenuti nel corso del secondo trimestre, proiettato sui risultati complessivi dell'esercizio 2019, non avrebbe consentito il raggiungimento dell'obiettivo di una crescita dei ricavi come precedentemente annunciato, nédell'obiettivo di un EBITDA intorno al break-even a fine anno.

Dopo il primo semestre, anche i risultati del terzo trimestre sono stati negativi e inevitabilmente condizionati dalla necessità, da parte del management, di contenere l'inaspettato assorbimento di cassa attraverso una riduzione dello stock di magazzino gestito mediante un aumento delle politiche promozionali a discapito della marginalità; intervento resosi fondamentale al fine di garantire un livello di incassi necessario a mettere in sicurezza i flussi di cassa, le disponibilità finanziarie e la continuità aziendale.

In data 30 settembre 2019, il Consiglio di Amministrazione ha approvato, pur in presenza di significative incertezze, legate alla capacità del Gruppo di realizzare i piani e al perfezionamento di un'operazione di aumento di capitale che viene di seguito descritta, la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 ed un aggiornamento del piano industriale 2019–2024, con

1 Elaborazioni ePRICE su dati GFK, Statista.com e altre fonti

2 Dati di Forecast Electronics and Appliances Statista.com, andamento storico GFK

3 Elaborazioni ePRICE su stime ASAP, Findomestic, Assolombarda 2016

previsione di un fabbisogno complessivo di cassa per supportare l'esecuzione del piano stesso pari a circa 10 milioni di Euro entro il 2020, di cui 2 milioni di Euro entro il mese di ottobre 2019.

Gli amministratori, nel Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 30 settembre 2019, per far fronte a tale situazione e dotare la società delle risorse finanziarie evidenziate dai piani approvati in stessa data, hanno inoltre ritenuto opportuno sottoporre all'Assemblea un'operazione di aumento di capitale sino a Euro 20 milioni, nell'ambito delle azioni essenziali per ottenere le risorse finanziarie ritenute necessarie a sostenere l'aggiornamento del Piano Industriale. In particolare, l'organo amministrativo ha deliberato di sottoporre all'Assemblea straordinaria dei soci la proposta di aumentare a pagamento e in via scindibile in una o più volte il capitale sociale per un importo massimo complessivo di Euro 20 milioni, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie prive di valore nominale e aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione da offrire in opzione agli aventi diritto. Per far fronte alle prevedibili esigenze di cassa della Società nelle more del perfezionamento del suddetto aumento di capitale, alcuni soci si sono inoltre impegnati a effettuare versamenti in conto futuro deliberando aumento di capitale per un importo complessivo pari ad Euro 3.150.000, già interamente versati alla data della presente relazione. A tale fine, al 31 dicembre 2019 il saldo dei versamenti fatti da alcuni soci sotto forma di debito ammonta ad Euro 2.365.000.

Nel quarto trimestre, che ricordiamo essere per stagionalità del business il periodo più importante dell'anno, le azioni di contenimento del magazzino sono proseguite fino alla metà del mese di ottobre, necessari alla ripresa degli acquisti in vista del Black Friday di fine novembre. Le vendite consuntivate nei mesi di novembre e dicembre hanno evidenziato segnali di ripresa, pur mantenendosi su livelli inferiori rispetto alle aspettative del piano industriale approvato a fine settembre. La riduzione degli affidamenti da parte dei fornitori e il mancato ottenimento del finanziamento "bridge" all'aumento di capitale, non hanno, quindi, consentito il raggiungimento degli obiettivi posti nel piano industriale approvato a fine settembre.

ANALISI DEI PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICI

Analisi dei Ricavi

Il significativo calo del fatturato nel 2019, avviatosi per eventi non prevedibili avvenuti nel secondo trimestre, in particolare la diminuzione del traffico del sito anche a causa di due update rilasciati da uno dei principali motori di ricerca e della revisione dei processi di acquisto degli spazi ADV a performance, e proseguito nel corso dei mesi seguenti, sino a dicembre, ha costretto la Società a riconsiderare le proprie priorità strategiche ponendo maggiore attenzione al contenimento del consumo di cassa e limitando l'impiego di circolante condizionando in tal modo l'andamento delle vendite e della marginalità del secondo semestre.

Complessivamente, nel 2019, i ricavi del Gruppo sono stati pari a circa Euro 131 milioni. La contrazione dei ricavi rispetto al 2018 è stata di circa il 20% nonostante la crescita complessiva del mercato online sotto forti spinte promozionali e, come detto sopra, in buona parte conseguenza del forte ed inaspettato calo delle vendite registrato nel secondo trimestre che ha aggravato la situazione finanziaria nei mesi estivi e determinato ulteriori effetti negativi innescati sui trimestri successivi.

Dal mese di luglio il management è stato impegnato in una complessa ed articolata attività volta alla definizione di una operazione di ricapitalizzazione tale da determinare il rinvio al 30 settembre dell'approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019.

In questo contesto i risultati del terzo trimestre hanno risentito delle scelte del Management che ha volutamente concentrato le proprie azioni a sostegno della liquidità, anche a scapito della marginalità nel mese di agosto e settembre, attraverso operazioni commerciali promozionali.

Nel quarto trimestre 2019, a partire dalla metà del mese di ottobre, la Società ha potuto riprendere solo parzialmente l'attività di acquisto di stock necessario al sostegno delle vendite del periodo del Black Friday, nonché di quello precedente e festività natalizie.

Le disponibilità di cassa, in particolare del secondo semestre, hanno condizionato le attività di vendita verso l'estero (c.d. "trading), con conseguente peggioramento del raffronto con i ricavi dell'esercizio precedente.

Il GMV – che rappresenta la spesa effettiva dei clienti sui nostri siti e-Commerce e sul Marketplace - decresce del 21,4% rispetto all'anno scorso, attestandosi ad Euro 184,2 milioni rispetto ad Euro 234,4 milioni del 2018. Aumenta di un punto percentuale nel corso del 2019 il peso del Marketplace, lanciato nel Q2 2015 ed arrivato ad una incidenza di oltre il 20% del GMV, rispetto al 19% del GMV del 2019, pur con una decrescita in valore assoluto.

(in migliaia di Euro) 2019 2018 Var%
Revenues 130,6 164.4 -20,6%
(in milioni di Euro)
GMV 184,2 234,4 -21,4%

Di seguito vengono riportati i dati dei Ricavi e del GMV per tipologia di prodotto del 2019 a confronto con il 2018:

Ricavi
(In migliaia di Euro) 2019 2018 Var %
Elettronica, Elettrodomestici e altri prodotti 116,9 149,7 -21,9%
Servizi / Altri ricavi 13,7 14,7 -6,8%
Ricavi 130,6 164,4 -20,6%

* riesposto per recepire gli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 15

GMV

(In milioni di Euro) 2019 2018 Var %
Elettronica, Elettrodomestici e altri prodotti 177,1 227,1 -22,0%
Servizi / Altri ricavi 7,0 7,3 -1,3%
GMV 184,2 234,4 -21,4%

* riesposto per recepire gli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 15

I ricavi da vendita di Servizi e Altro, che includono anche i servizi di installazione e assistenza post-vendita, registrano decrescita minore rispetto ai ricavi da vendita di prodotti, e il GMV dei Servizi registra una crescita rispetto all'anno precedente di circa il 4%. Ciò è dovuto a un positivo contributo del consolidamento di Installo nel perimetro aziendale a partire da agosto 2019, anche se in valore assoluto tali servizi non hanno raggiunto ancora valori significativi. Lo sviluppo dei servizi "premiun" (consegna, installazione e ritiro dell'usato), rappresenta sempre più un fattore distintivo nell'offerta di prodotti servizi.

I servizi Home Service continuano ad ottenere un NPS (Net Promoter Score) alto, sopra i 65 punti, in miglioramento rispetto al dicembre 2018 e ad essere una importante leva di differenziazione per l'azienda.

Al 31 dicembre 2019 la rete di Pick&Pay e Lockers, unica sul mercato italiano, contava rispettivamente n. 111 e n. 314 Pick&Pay e Lockers (n. 128 e n. 305 al 31 dicembre 2018).

Il 3P Marketplace di ePRICE, che conta oggi su circa 2.000 merchants, ha registrato un decremento di GMV di circa il 10% rispetto al 2018, inferiore quindi al decremento del GMV totale dell'azienda.

A livello di Key Performance Indicator si segnalano i seguenti trend:

Indicatori di Performance4 2019 2018 Var%
Numero di ordini (migliaia) 555 753 -26,3%
AOV (euro) 269 254 5,9%
Acquirenti (migliaia) 382 488 -21.8%

Nel corso del 2019 sono stati gestiti 555 mila ordini (in calo del 26%), con un valore medio (AOV) pari a 269 euro, in crescita del 6% rispetto all'esercizio precedente, principalmente per effetto del mix in favore di categorie ad alto ticket nei grandi elettrodomestici. Infine, il numero degli acquirenti è pari a 382 mila, in diminuzione del 22% rispetto al 2018, per effetto del calo del traffico intercorso, in particolare nel secondo e terzo trimestre dell'anno, determinato da un calo dell'investimento complessivo marketing e di una politica di pricing tesa a salvaguardare la marginalità.

4 Comprendono il 3P marketplace

Conto economico consolidato riclassificato

La tabella seguente illustra il Conto Economico Riclassificato dell'esercizio 2019 confrontato con l'esercizio precedente per destinazione secondo gli schemi utilizzati dal controllo di gestione del Gruppo. Nel prospetto seguente il totale dei Ricavi è esposto al netto dei ricavi per i servizi di logistica, IT e amministrativi effettuati a favore dei perimetri ceduti che sono stati riclassificati a riduzione dei relativi costi. Per effetto dell'entrata in vigore nel 2019 del principio contabile internazionale IFRS 16, applicato dal gruppo con il metodo "retrospettivo modificato" che non richiede la rideterminazione dei dati comparativi, nella seguente tabella predisposta, solo a fini gestionali, si è comunque evidenziato, oltre al comparativo, una colonna proforma che evidenzia quali sarebbero stati gli impatti di un'applicazione dell'IFRS16 nel 2018 relativamente agli stessi contratti che sono stati considerati leases nel 2019. Occorre evidenziare che i dati comparativi includono il contributo di Installo limitatamente ad un periodo di soli 5 mesi essendo il consolidamento della partecipata avvenuto a partire dal mese di agosto 2018.

Euro migliaia 31-dic-19 % sui
ricavi totali
31/12/2018
riesposto
IFRS16
% sui
ricavi totali
Var % 31-dic-18 % sui
ricavi totali
Var %
Totale ricavi 130.568 100,0% 164.436 100,0% -20,6% 164.436 100,0% -20,6%
Costo del venduto5 (109.005) -83,5% (137.023) -83,3% -20,4% (137.023) -83,3% -20,4%
Margine lordo6 21.564 16,5% 27.413 16,7% -21,3% 27.413 16,7% -21,3%
Costi commerciali e di marketing (9.895) -7,6% (10.633) -6,5% -6,9% (10.633) -6,5% -6,9%
Costi di logistica (15.572) -11,9% (17.376) -10,6% -10,4% (19.289) -11,7% -19,3%
Costi IT (2.856) -2,2% (2.610) -1,6% 9,5% (2.610) -1,6% 9,5%
Costi generali e amministrativi (6.411) -4,9% (4.361) -2,7% 47,0% (5.135) -3,1% 24,8%
Margine lordo operativo rettificato (EBITDA
adjusted)
(13.170) -10,1% (7.566) -4,6% 74,1% (10.254) -6,2% 28,4%
Costi e proventi non ricorrenti e Piano Stock
Options
(809) -0,6% 1.419 0,9% -157,0% 1.419 0,9% -157,0%
Margine lordo operativo (EBITDA) (13.979) -10,7% (6.146) -3,7% 127,4% (8.835) -5,4% 58,2%
Ammortamenti e svalutazioni (23.159) -17,7% (11.213) -6,8% 106,5% (8.682) -5,3% 166,7%
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) (37.138) -28,4% (17.359) -10,6% 113,9% (17.517) -10,7% 112,0%
Oneri finanziari netti (303) -0,2% 1.595 1,0% -119,0% 1.702 1,0% -117,8%
Quota di pertinenza del risultato di società
collegate
(629) -0,5% (1.820) -1,1% -65,4% (1.820) -1,1% -65,4%
Svalutazione attività finanziarie (161) -0,1% (262) -0,2% (262) -0,2% 0,0%
RISULTATO ANTE IMPOSTE DERIVANTE
DALL'ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO
(38.231) -29,3% (17.845) -10,9% 114,2% (17.896) -10,9% 113,6%
Imposte sul reddito (6.575) 66,5% 0
Utile/(Perdita) netta derivante da attività
destinate alla dismissione
3.820 -24,5% 3.259 17,2% 3.259 N/A
RISULTATO NETTO (40.987) -31,4% (14.586) -8,9% 181,0% (14.637) -8,9% 180,0%

5 Il Costo del venduto include principalmente il costo di acquisto delle merci, e il costo di alcuni servizi fra cui il costo delle commissioni d'incasso.

6 Il Margine Lordo è rappresentato dai ricavi netti dedotti i costi del venduto e rappresenta una misura utilizzata dal controllo di gestione del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento commerciale della stessa. Il Margine Lordo non è identificato come misura contabile né nell'ambito dei Principi Contabili Italiani né in quello dei principi contabili internazionali IFRS e, pertanto, non deve essere considerata misura alternativa per la valutazione dell'andamento del margine commerciale del Gruppo. Poiché la composizione del Margine Lordo non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e quindi non comparabile. La percentuale di incidenza del Margine Lordo sui ricavi viene calcolata dal Gruppo come rapporto tra il Margine Lordo ed il Totale Ricavi netti.

Margine Lordo

Il Margine Lordo 2019 è pari a 21.564 migliaia di euro, in decremento del 21,3%, rispetto all'esercizio precedente (27.413 migliaia di euro), registrando un calo proporzionale alla riduzione dei ricavi. In termini percentuali, il rapporto Margine Lordo sui Ricavi è pari al 16,5%, in linea con l'esercizio precedente.

La riduzione della marginalità 2019 è altresì imputabile al mancato raggiungimento a fine anno degli obiettivi posti dai fornitori, in particolare nell'ultimo periodo dell'anno (storicamente con un'incidenza stagionale più rilevante rispetto agli altri trimestri), stante le difficoltà finanziarie riscontrate nel corso dell'esercizio che hanno determinato difficoltà nella gestione degli acquisti, con conseguente mancato raggiungimento dei target annuali di acquisto tale da determinare una riduzione dei premi concordati con i vendor.

Margine Operativo Lordo rettificato (EBITDA adjusted)

Il Margine Operativo Lordo rettificato dai costi relativi ai piani di stock option e stock grant e dagli oneri di riorganizzazione (EBITDA adjusted) è pari a -13.170 migliaia di euro, rispetto a -7.566 migliaia di euro del 2018. La riduzione è in parte riconducibile, come meglio evidenziato nei paragrafi successivi, all'impatto del contributo per la ricerca e sviluppo che nel 2019 è stato pari a circa 770 migliaia di euro in contrazione di circa 942 migliaia di euro rispetto a quanto registrato nel 2019 pari a 1.712 migliaia di euro.

L'andamento del Margine Operativo Lordo rettificato (EBITDA adjusted) del 2019 rispetto al 2018 è influenzato negativamente dal decremento del Margine Lordo come sopra descritto, parzialmente recuperato da una contrazione dei costi operativi pari a 245 migliaia di euro.

A livello di costi operativi, si evidenzia una contrazione dei costi commerciali e di marketing, rispetto al 2018, pari a circa il 6,5%, dovuta principalmente alla riduzione e razionalizzazione della struttura operative.

I costi di logistica hanno registrato una contrazione del 10,4% rispetto al 2018 principalmente per effetto della riduzione dei volumi e del fatturato.

I costi di IT crescono di circa 246 migliaia di euro rispetto al 2018 soprattutto per effetto di alcune riclassifiche di costi relative a piattaforme precedentemente considerate fra i costi di logistica.

I costi generali ed amministrativi registrano un aumento, rispetto al 2018, pari al 47%, dovuto principalmente all'impatto del consolidamento della partecipazione in Installo Srl ed all'effetto negativo del minore contributo ricevuto per le attività di ricerca e sviluppo.

(In migliaia di Euro) 31-dic
19
% sui
ricavi
totali
31/12/2018
riesposto
IFRS16
% sui
ricavi
totali
Var % 31-dic
18
% sui
ricavi
totali
Var %
Risultato operativo (37.138) -28,4% (17.359) -10,6% 113,9% (17.517) -10,7% 112,0%
+ Ammortamenti e svalutazioni 23.159 -17,7% 11.213 -6,8% 106,5% (8.682) -5,3% 166,7%
Costi non ricorrenti, e piani di stock
option
(809) -0,6% 1.419 0,9% -157,0% 1.419 0,9% -157,0%
EBITDA adjusted (13.170) -10,1% (7.566) -4,6% 74,1% (10.254) -6,2% 28,4%
EBITDA (13.979) -10,7% (6.146) -3,7% 127,4% (8.835) -5,4% 58,2%

Si riporta di seguito la riconciliazione tra il Risultato Operativo e l'EBITDA adjusted:

Il margine operativo lordo (EBITDA) del 2019 è pari a -13.979 migliaia di euro in contrazione rispetto a -6.146 migliaia di euro dello scorso anno ed include i costi non ricorrenti relativi ai piani di stock option e stock grant pari a 241 migliaia di euro e oneri di riorganizzazione pari a circa 568 migliaia di euro.

Reddito Operativo (EBIT)

Il Reddito Operativo (EBIT) è pari a -37.138 migliaia di euro, rispetto a -17.359 migliaia di euro del 2018, la contrazione è dovuta alla riduzione del Margine Operativo Lordo, come sopra descritto e dal forte incremento di ammortamenti e svalutazioni. Gli ammortamenti del periodo presentano un incremento significativo rispetto all'esercizio precedente soprattutto per effetto della prima applicazione del principio IFRS 16 che ha visto la contabilizzazione di diritti d'uso pluriennali per euro 14.396 migliaia al primo gennaio 2019 e che, conseguentemente, hanno comportato ammortamenti nel periodo per euro 2.562 migliaia. Nel corso dell'anno sono, inoltre, state effettuate significative svalutazioni di attività immobilizzate. Nello specifico le immobilizzazioni materiali riferite ai cespiti presenti presso il magazzino di Truccazzano sono state svalutate per 3.849 migliaia di euro, alla luce del nuovo accordo di logistica sottoscritto in data 14 febbraio 2020 che prevede, altresì, il rilascio, a seguito della risoluzione anticipata dal contratto di locazione, comunicata nel secondo semestre del 2019, dell'immobile.

L'avviamento al 31 dicembre 2019 è stato oggetto di svalutazione per 6.548 migliaia di euro a seguito di impairment test eseguito in chiusura dell'esercizio e basato su un nuovo aggiornamento piano approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 febbraio 2020. Il test 'impairment è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 14 febbraio 2020.

Reddito ante imposte (EBT) dell'attività in funzionamento

Il Risultato ante imposte da attività in funzionamento è pari a -38.231 migliaia di euro, rispetto a -16.856 migliaia di euro del 2018.

Gli oneri finanziari, al netto dei proventi, ammontano a euro 303 migliaia (proventi netti per euro 1.702 migliaia nell'esercizio precedente). In particolare, i proventi finanziari ammontano a 54 migliaia di euro rispetto a 1.827 migliaia di euro dell'esercizio precedente, che includevano 1.485 migliaia di euro non ricorrenti, corrispondenti al plusvalore realizzato con la vendita della partecipazione in Interactive Thinking, e 277 migliaia di euro dalla contabilizzazione dei dividendi della medesima Interactive Thinking; gli oneri finanziari 2019 ammontano a 357 migliaia di euro in incremento rispetto ai 125 migliaia di euro dell'esercizio precedente per effetto sia del maggior indebitamento bancario che dell'introdotta applicazione dell'IFRS 16.

La quota di pertinenza del risultato di società collegate espone un onere netto di euro 629 migliaia (onere di 1.820 migliaia nell'esercizio 2018) ed accoglie la quota di competenza del gruppo relativo al risultato conseguito nell'esercizio dalle società collegate. In particolare, si evidenzia che per la società collegata Termostore la quota di risultato (euro 667 migliaia) tiene conto della svalutazione dell'avviamento implicito nella società.

La svalutazione di attività finanziarie ammonta a 161 migliaia di euro (262 migliaia di euro nell'esercizio precedente) e riguarda la svalutazione del finanziamento soci erogato alla società collegata Click & Quick Distributions, ammessa, nel corso dell'esercizio, a procedura concorsuale.

Imposte sul reddito

La posta evidenzia un onere di periodo pari ad Euro 6.575 migliaia rappresentato dal parziale storno di imposte differite attive iscritte in esercizi precedenti. L'adeguamento della voce iscritta a bilancio consolidato è stato effettuato tenendo conto delle attività per imposte anticipate rappresentative del beneficio fiscale recuperabile nel periodo 2020- 2024 sulla base dei nuovi piani aziendali rivisti ed approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 14 febbraio 2020.

Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse

Il risultato derivante dalle attività destinate alla dismissione, e dismesse, si riferisce alla quota di earn-out maturata a seguito del verificarsi di talune condizioni previste nel contratto di cessione della divisione Vertical Content al Gruppo Mondadori, per un importo pari a 1.597 migliaia di euro, nonché, per 2.222 migliaia di euro, alla definizione dell'earn-out relativo alla cessione di Bnk4 Saldiprivati, la cui determinazione era subordinata al raggiungimento di alcuni obiettivi.

Gli importi dei due proventi sono stati iscritti al netto degli oneri correlati a detti processi di dismissione.

ANALISI DEI PRINCIPALI RISULTATI PATRIMONIALI E FINANZIARI

La tabella seguente presenta lo schema riclassificato per fonti e impieghi della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo EPRICE

(migliaia di Euro) 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
IMPIEGHI
Capitale Circolante Netto (5.903) 1.161
Immobilizzazioni 21.844 35.310
Attività a lungo termine 2.179 8.759
Fondo del personale (2.417) (2.198)
Passività a lungo termine (360) (360)
Capitale Investito Netto 15.343 42.672
FONTI
Liquidità/Indebitamento Finanziario Netto (6.868) 6.706
Patrimonio Netto (8.475) (49.378)
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (15.343) (42.672)

Capitale Circolante Netto

Il Capitale Circolante Netto è negativo per 5.903 migliaia di euro rispetto ad un valore positivo di 1.161 migliaia al 31 dicembre 2018. La variazione è principalmente attribuibile alla riduzione delle rimanenze di 3.103 migliaia di euro quale conseguenza della strategia condotta dal gruppo in particolare nel secondo semestre ed indirizzata alla gestione del circolante a difesa della liquidità, anche a scapito dello stock di magazzino e della marginalità.

La variazione del Capitale Circolante Netto registra altresì un decremento delle altre attività correnti pari a 4.962 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, generato soprattutto da una riduzione dei crediti tributari (in particolare per IVA legata a minori acquisti e credito d'imposta per ricerca e sviluppo).

Si riporta di seguito la composizione del Capitale Circolante Netto.

Capitale Circolante Netto

(In migliaia di Euro) 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Rimanenze 12.988 16.091
Crediti Commerciali ed altri crediti 5.609 6.848
Debiti Commerciali e altri debiti (20.688) (22.515)
Capitale Circolante Commerciale (2.091) 424
Altri crediti e debiti correnti (3.812) 737
Capitale Circolante Netto (5.903) 1.161

Immobilizzazioni

Le Immobilizzazioni si sono decrementate di 13.466 migliaia di euro. La variazione deriva dalla prima applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 che stabilisce, rispetto al passato, che i leases siano rappresentati negli stati patrimoniali delle società, aumentando così la visibilità delle loro attività e passività. Il gruppo, applicando il principio con il metodo "retrospettivo modificato" che non richiede la rideterminazione dei dati comparativi, ha quindi rilevato diritti d'uso pluriennali per 14.396 migliaia di euro al 1° gennaio 2019. Nel corso dell'esercizio è stato rideterminato il valore del diritto d'uso pluriennale relativo al polo logistico di Truccazzano in quanto, nel settembre del 2019, è stata comunicata disdetta al locatore, da questi accettata con decorrenza dal mese di marzo 2020; conseguentemente, il valore del diritto d'uso e del correlato debito finanziario al 31 dicembre 2019 è stato riparametrato sulla durata del contratto limitato al 31 marzo 2020. Nel periodo sono poi stati effettuati investimenti in immobilizzazioni immateriali per 2.931 migliaia di euro per progetti legati allo sviluppo delle piattaforme IT. La voce recepisce infine ammortamenti per 11.086 migliaia di euro e svalutazioni per 10.397 migliaia di euro di immobilizzazioni materiali relative ad impianti ed attrezzature di magazzino e dell'avviamento, come già commentate nei paragrafi precedenti.

Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto Consolidato attribuibile ai soci della controllante si è decrementato nel corso dell'esercizio da euro 49.214 migliaia ad euro 8.897 migliaia, principalmente per effetto del risultato di periodo negativo per euro 40.903 migliaia. Nonostante il significativo decremento del patrimonio, al 31 dicembre 2019 la capogruppo non si trova in una situazione di cui alla fattispecie dell'articolo 2446,del codice civile.

Sempre con riferimento al patrimonio netto consolidato, il patrimonio netto di terzi, attribuibile ai soci di minoranza della controllata Installo, è negativo per euro 422 migliaia a seguito della perdita attribuibile ai soci di tale controllata pari ad euro 587 migliaia.

Le azioni proprie complessivamente detenute dalla società sono pari a n. 694.562 (n. 1.011.372 al 31 dicembre 2018). La variazione intervenuta, rispetto all'esercizio precedente, è dovuta all'assegnazione di n. 316.810 azioni a dipendenti e collaboratori nell'ambito del piano di stock grant.

Si riporta di seguito la composizione della Posizione Finanziaria Netta, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81; per una migliore rappresentazione è stata aggiunta la colonna "31 dicembre riesposto IFRS16" che evidenzia l'impatto sui saldi di apertura dell'applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16.

(Migliaia di Euro) 31.12.19 31.12.18 31.12.18 riesposto IFRS 16
(A) Cassa (59) (93) (93)
(B) Altre disponibilità liquide (1.485) (8.841) (8.841)
(C) Titoli detenuti per la negoziazione - - -
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) (1.544) (8.934) (8.934)
(E) Crediti finanziari correnti (809) (2.055) (2.055)

Posizione Finanziaria Netta

(F) Debiti finanziari correnti 3.486 276 276
(G) Parte corrente dell'indebitamento non
corrente
332 3.648 3.648
(H) Altri debiti finanziari correnti 3.818 28 2.599
(I) Indebitamento finanziario corrente
(F)+(G)+(H)
7.636 3.952 6.523
(J) Liquidità/Indebitamento finanziario
corrente netto (D)+(E)+(I)
5.283 (7.037) (4.466)
(K) Debiti bancari non correnti 0 331 331
(L) Obbligazioni emesse - - -
(M) Altri debiti non correnti 1.585 0 12.285
(N) Indebitamento finanziario non corrente
(K)+(L)+(M)
1.585 331 12.616
(O) (Liquidità)/Indebitamento Finanziario
Netto (J)+(N)
6.868 (6.706) 8.150

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo presenta un indebitamento finanziario netto pari a 6.868 migliaia di euro, di cui 1.585 migliaia di euro relativi all'indebitamento finanziario non corrente e 1.452 migliaia di euro relativi all'indebitamento finanziario corrente contabilizzati nel 2019 per effetto dell'applicazione del principio contabile internazionale IFRS16. Al netto di questo effetto, dovuto all'introduzione del nuovo principio IFRS, il Gruppo presenterebbe al 31 dicembre 2019 un indebitamento netto di 3.830 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo presenta una Liquidità pari a 1.544 migliaia di euro. La variazione rispetto al 31 dicembre 2018 data in cui la liquidita era pari a 8.934migliaia di euro, deriva principalmente delle risorse assorbite dalla gestione operativa per euro 8.226 migliaia. Le attività di investimento, precedentemente descritte, hanno assorbito risorse per un importo pari ad euro 3.458 migliaia di euro compensate dall'incasso di earn out di 3.819 migliaia di euro. Il maggior utilizzo di cassa si è registrato nel primo semestre dell'anno; al 30 giugno 2019 la liquidità era pari a 3.770 migliaia di euro. Il significativo calo dei volumi di vendita registrato nel secondo trimestre ha generato un assorbimento di cassa della gestione operativa che si è trascinato anche per tutto il terzo trimestre. Il Gruppo ha operato nell'ultimo trimestre con livelli di disponibilità finanziaria non superiori ad euro due milioni.

Nel corso del periodo il Gruppo ha ottenuto una nuova linea finanziaria di credito commerciale di 2.5 milioni di euro da parte di Intesa Sanpaolo, a supporto del capitale circolante netto.

I debiti verso soci ammontano a 2.365 migliaia di euro e sono rappresentati dall'anticipo sul futuro aumento di capitale erogato da alcuni soci entro il 31 dicembre 2019 che si sono impegnati a sottoscrivere tale aumento; alla data di approvazione del presente bilancio sono stati erogati complessivi 3,15 milioni di euro.

FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

In data 8 Aprile ePRICE ha sottoscritto un accordo per la fornitura e il supporto all'offerta di Grandi Elettrodomestici nei 50 Ipermercati Carrefour Italia dislocati in 11 regioni Italiane.

In data 1° agosto, la Societàha comunicato un significativo calo delle vendite concentrato nei mesi di maggio e giugno, con uno scostamento rispetto ai target di ricavi e profittabilitàprevisti dall'aggiornamento delle Linee Guida Strategiche approvate a marzo 2019. Il Consiglio di Amministrazione, stante i necessari approfondimenti e le valutazioni all'epoca in corso, ha deliberato di posticipare l'approvazione della Relazione semestrale al 30 giugno 2019 al 13 settembre 2019 (successivamente ulteriormente rinviata al 30 settembre) e ha conferito mandato all'Amministratore Delegato Paolo Ainio, con il supporto di advisor esterni, di procedere alla elaborazione di un aggiornamento del piano industriale e della coerente struttura finanziaria, valutando altresìtutte le ulteriori opzioni strategiche e societarie e rettificando al ribasso le previsioni per l'anno in corso.

Nel mese di agosto è pervenuta alla Società una manifestazione d'interesse da parte di un fondo disponibile a valutare un investimento nel contesto di una possibile ricapitalizzazione della società. Alla luce di tale manifestazione d'interesse, il Consiglio di Amministrazione, in data 7 agosto, ha deliberato di concedere a tale fondo, previa sottoscrizione di impegni di riservatezza, la possibilità di svolgere un processo di due diligence finalizzato alla formulazione di una proposta, poi ricevuta in forma non vincolante in data 28 agosto.

Il Consiglio del 4 settembre, valutata la proposta non vincolante ricevuta, ha ritenuto di avviare una trattativa con tale fondo al fine di ottenere una proposta migliorativa, senza assunzione di alcun impegno vincolante e senza la concessione di esclusiva, ma impegnandosi a rimborsare a titolo di "break up fee" i costi di due diligence e negoziazione del fondo in caso di interruzione delle trattative sino ad un importo massimo di euro 150 migliaia, poi incrementatosi a 250 migliaia.

Il giorno 19 settembre èstata annunciata ai mercati una trattativa in esclusiva con tale fondo, comunicandone il nome (Omni Partners LLP), finalizzata all'approfondimento e alla verifica dei termini e delle condizioni di una potenziale operazione di investimento nel contesto della ricapitalizzazione di ePRICE S.P.A. Tale esclusiva èscaduta e non èstata rinnovata il giorno 23 settembre 2019.

Il giorno 24 settembre èstata presentata formale disdetta del contratto di affitto del polo logistico sito in Truccazzano.

In sede di accettazione della disdetta, la controparte ha avanzato la richiesta del pagamento della cosiddetta "free rent.", ovvero dell'onere riferito al periodo senza pagamento dei canoni di locazione concesso dal locatore nel contratto iniziale dell'ottobre 2016 per l'allestimento dei locali. La Società ritiene, tuttavia, di non essere tenuta al versamento di nessun importo in quanto non ha mai goduto di tale periodo di conduzione dell'immobile a titolo gratuito, come peraltro definito in pattuizioni successive, ed ha comunicato la propria posizione alla controparte.

Il giorno 26 settembre è stato comunicato il lancio dell'iniziativa "International Marketplace Network, congiuntamente ai marketplace europei CDiscount, eMAG e Real.de; il gruppo ha acquisito una quota del 25% nel veicolo "IMN BV" a fronte di un corrispettivo di circa 200 migliaia di euro.

IMN consente di mettere in vendita i propri prodotti da un marketplace ad un altro, armonizzando gli standard dei quattro differenti marketplace leader nei loro Paesi. IMN offre quindi ai venditori online una soluzione semplice e immediata per iniziare a vendere in Italia, Francia, Germania e Romania senza aggravio di costi. Inizialmente la nuova piattaforma – i cui test sono cominciati nel 2018 – è stata lanciata in versione beta. Il principale focus delle operazioni di IMN per i prossimi mesi sarà concentrato sullo sviluppo ulteriore dell'infrastruttura tecnica e sull'acquisizione di nuovi marketplace e venditori internazionali.

In data 30 settembre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2019, pur in presenza di significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società̀di continuare ad operare come un'entità̀ in funzionamento relative (i) al perfezionamento dell'operazione di ricapitalizzazione del Gruppo necessaria per la prosecuzione delle attività̀ operative, (ii) al manifestarsi di una o più̀ delle condizioni risolutive riguardanti l'efficacia degli impegni assunti da alcuni soci, nonché́ (ii) alla capacità del Gruppo di realizzare le previsioni contenute nell'aggiornamento del piano industriale aggiornato per il periodo 2019-2024, caratterizzate da incertezze tipiche di ogni attività̀ previsionale basata su accadimenti futuri per cui gli effetti delle azioni previste potrebbero nel concreto manifestarsi con modalità̀e tempistiche diverse rispetto alle attuali previsioni.

In pari data, il Consiglio di Amministrazione ha approvato anche l'aggiornamento del piano industriale 2019–2024 e ha deliberato di sottoporre all'Assemblea degli azionisti, convocata in data 12 novembre, un'operazione di aumento di capitale. L'operazione di aumento di capitale proposta dal Consiglio di Amministrazione si inserisce nell'ambito delle azioni necessarie al supporto dell'aggiornamento del Piano Industriale. In particolare, l'organo amministrativo ha deliberato di sottoporre all'Assemblea straordinaria dei soci la proposta di aumentare a pagamento e in via scindibile in una o più̀ volte il capitale sociale per un importo massimo complessivo di Euro 20 milioni, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie prive di valore nominale e aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione da offrire in opzione agli aventi diritto. Per far fronte alle prevedibili esigenze di cassa della Società̀, nelle more del perfezionamento del suddetto aumento di capitale, alcuni soci si sono inoltre impegnati a effettuare versamenti in conto futuro deliberando aumento di capitale per un importo complessivo pari ad Euro 3.150.000, già interamente versati alla data della presente relazione. A tale fine, al 31 dicembre 2019 il saldo dei versamenti fatti da alcuni soci sotto forma di debito ammonta ad Euro 2.365.000.

In data 21 ottobre 2019 l'azionista Arepo BZ s.à.r.l. ha presentato una richiesta di integrazione dell'ordine del giorno dell'Assemblea del 12 novembre con l'inserimento del seguente nuovo punto sulla parte ordinaria: "Azione di responsabilità̀ ex art. 2393 del codice civile nei confronti dell'amministratore dott. Paolo Guglielmo Luigi Ainio. Delibere inerenti e/o conseguenti." Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di integrare l'ordine del giorno della summenzionata Assemblea sulla base della richiesta dell'azionista Arepo.

Il giorno 7 novembre 2019, il Dott. Moshe Sade Bar ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere di Amministrazione della Società̀con effetto immediato.

In data 12 novembre, l'Assemblea degli Azionisti di ePRICE S.p.A., riunitasi a Milano, in sede ordinaria, ha deliberato di nominare il dott. Giovanni La Croce quale amministratore della società̀, procedendo all'integrazione del Consiglio di Amministrazione, in seguito alla scadenza del mandato della dott.sa Paola Mungo.

In seduta ordinaria, sul secondo punto inserito all'ordine del giorno su richiesta dell'azionista Arepo BZ S.à.r.l., l'Assemblea ha deliberato di respingere la proposta di Arepo BZ S.à.r.l. di azione di responsabilità̀di cui all'art. 2393 cod. civ. nei confronti di Paolo Guglielmo Luigi Ainio, Presidente e Amministratore Delegato della Società̀.

In seduta straordinaria l'Assemblea ha poi deliberato di aumentare il capitale a pagamento e in via scindibile, in una o più̀volte, entro il 31 maggio 2020, anche mediante utilizzo di eventuali versamenti già̀effettuati in conto futuro aumento di capitale, per un importo massimo pari ad Euro 20.000.000,00, comprensivo dell'eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie ePRICE, prive dell'indicazione del valore nominale, aventi le stesse caratteristiche di quelle già̀ in circolazione, godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti della Società̀ai sensi dell'art. 2441, primo comma, c.c. in proporzione al numero di azioni dagli stessi detenuto.

Il Consiglio di Amministrazione ha cooptato, a decorrere dal termine dell'Assemblea di cui sopra, la dott.sa Serenella Rossano in rappresentanza della Lista di Minoranza, come previsto dallo Statuto, in seguito alle dimissioni di Moshe Sade Bar.

Nel mese di novembre, ePRICE ha incassato un earn-out del valore di euro Euro 2.250.000 relativo alla cessione di Saldiprivati, realizzata nel 2016.

In data 18 dicembre 2019 il Consiglio di Amministrazione di ePRICE ha nominato il dott. Stefano Crespi come Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.lgs. n. 58/1998 in sostituzione del dott. Emanuele Romussi a decorrere dal primo gennaio 2020. A partire dalla stessa data, il dott. Crespi ricopre anche il ruolo di nuovo Chief Financial Officer di ePRICE.

Nella stessa data ePRICE S.p.A. in considerazione dell'attuale fase di ridefinizione industriale, ha chiesto e ottenuto da Borsa Italiana l'esclusione volontaria della qualifica di STAR e il passaggio a MTA per le azioni della Società a partire dal 6 gennaio 2020.

Andamento economico, patrimoniale e finanziario della Capogruppo ePRICE S.p.A.

La tabella seguente illustra il Conto Economico sintetico di ePRICE S.p.A.:

(Migliaia di euro) 2019 2018
Totale Ricavi 1.619 2.351
Margine Operativo Lordo
(EBITDA)
(3.454) (2.787)
Risultato Operativo (EBIT) (5.286) (4.040)
Risultato dell'attività in
funzionamento
(41.997) (15.228)
Risultato da attività
cessate
1.597 785
Risultato Netto (40.400) (14.443)

I ricavi dell'esercizio 2019 ammontano ad Euro 1.619 migliaia, rispetto ad Euro 2.351 migliaia realizzati nel 2018; la riduzione è sostanzialmente imputabile ai minori costi di marketing sostenuti e riaddebitati alla controllata ePRICE operations e al progressivo venir meno di ricavi verso Società che sono uscite nel perimetro di gruppo.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA), negativo per 3.454 migliaia di euro, presenta un peggioramento rispetto al valore consuntivato nell'esercizio precedente (2.787 migliaia di euro) dovuto principalmente al sensibile decremento di accessi e vendite di prodotti (minori ricavi registrati).

Il Risultato Operativo, negativo per 5.286 migliaia di euro, è stato influenzato da ammortamenti per 1.836 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente.

Il risultato derivante dalle attività destinate alla dismissione e dismesse si riferisce all'earn out incassato nel 2019 relativo alla cessione del segmento Vertical Content ad Arnoldo Mondadori Editore S.p.A..

La tabella seguente presenta lo schema riclassificato per fonti e impieghi della Situazione patrimoniale-finanziaria di ePRICE S.p.A.:

(migliaia di euro) 31-dic-19 31-dic-18
IMPIEGHI
Capitale Circolante Netto 3.129 3.023
Immobilizzazioni 9.022 35.788
Attività a lungo termine 2 5.096
Fondo del personale (406) (323)
Passività a lungo termine (360) (360)
Capitale investito netto 11.387 43.224
FONTI
Liquidità/Indebitamento Finanziario Netto
(2.490) 5.990
Patrimonio Netto (8.897) (49.214)
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (11.387) (43.224)

Situazione Patrimoniale – Finanziaria

* riesposti ai sensi dello IAS 8 in seguito al cambio del metodo di valutazione delle partecipazioni nelle società controllate e collegate

Il Capitale Circolante Netto, pari ad Euro 3.129 migliaia, è rimasto pressoché invariato rispetto all'esercizio precedente.

Le Immobilizzazioni si sono decrementate di 26.788 migliaia di euro, per effetto dell'adeguamento al valore di patrimonio netto della controllata ePRICE Operations S.r.l. in considerazione del cambiamento di principio contabile introdotto nel 2019 per la valutazione della partecipata. Si rimanda alla nota 4 del bilancio separato per il dettaglio degli impatti determinati da tale cambiamento contabile.

Le Attività a lungo termine si sono significativamente ridotte per effetto dello storno delle imposte differite attive a seguito della riduzione delle crescite e marginalità previste per i futuri esercizi.

Il Patrimonio Netto si è decrementato nel periodo da euro 49.236 migliaia ad euro 8.897 migliaia per effetto del risultato complessivo negativo. Nonostante tale significativo decremento del patrimonio, al 31 dicembre 2019 la capogruppo non si trova in una situazione di cui all'articolo 2446, del codice civile.

Si riporta di seguito la composizione della Posizione Finanziaria Netta, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81.

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
(A) Cassa - -
(B) Altre disponibilità liquide (951) (4.682)
(C) Titoli detenuti per la negoziazione - -
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) (951) (4.682)
(E) Crediti finanziari correnti 218
(F) Debiti finanziari correnti
(G) Parte corrente dell'indebitamento non
corrente
0 501
(H) Altri debiti finanziari correnti 3.140 28
(I) Indebitamento finanziario corrente
(F)+(G)+(H)
3.140 747
(J) Liquidità/Indebitamento finanziario
corrente netto (D)+(E)+(I)
2.189 (3.935)
(K) Debiti bancari non correnti - -
(L) Obbligazioni emesse - -
(M) Altri debiti non correnti 1.158 -
(N) Indebitamento finanziario non corrente
(K)+(L)+(M)
1.158 -
(O) (Liquidità)/Indebitamento Finanziario
Netto(J)+(N)
3.347 (3.935)

Al 31 dicembre 2019 la Società presenta un indebitamento di 3.347 migliaia di euro rispetto ad una Liquidità Netta positiva pari a 3.935 migliaia di euro registrata al 31 dicembre 2018. La variazione rispetto al 31 dicembre 2018 è principalmente attribuibile per 1.933 all'introduzione del principio IFRS 16 e per 4.300 migliaia all'erogazione di finanziamenti alla controllata ePRICE operations.

RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE

L'attività di sviluppo è di particolare rilevanza per il Gruppo: essa è finalizzata tanto all'ideazione di nuove soluzioni, di nuovi prodotti e servizi da integrare nell'offerta commerciale di ePRICE quanto alla continua innovazione di quelli già esistenti, anche in relazione all'introduzione di nuove tecnologie Il Gruppo adotta un approccio interdisciplinare che trova il proprio maggiore punto di forza proprio nella stretta collaborazione tra sviluppo, produzione e marketing, al fine di poter rispondere rapidamente ed efficacemente ai continui mutamenti delle preferenze espresse dai consumatori.

Nel corso del periodo, il Gruppo ha continuato a migliorare la qualità dei servizi offerti alla clientela, nei processi esistenti e nelle componenti di piattaforma per renderli scalabili

Sono proseguite le attività del team di sviluppo dedicato al mondo "mobile" e focalizzato sull'ottimizzazione della customer experience: tra i primi obiettivi quello di apportare miglioramenti significativi alla interfaccia mobile con l'introduzione di elementi distintivi che la differenziano in modo marcato dal sito desktop. In particolare, è stato rilasciato un nuovo carrello per l'interfaccia mobile, migliorata l'interfaccia grafica e di usability delle schede prodotto, evidenziando i servizi a valore aggiunto offerti da ePRICE.

È stato infine rilasciato un nuovo portale per la registrazione automatica dei venditori del marketplace con supporto integrato del CRM, che consente di agevolare la fase di acquisizione di nuovi venditori e la gestione degli stessi da parte del team del marketplace.

Sono state definite le procedure interne per la gestione delle richieste dei clienti che riguardano i loro dati personali in ambito GDPR, e di conseguenza sono stati adeguati i sistemi preposti alla loro gestione.

È proseguito lo sviluppo della piattaforma per la gestione dei servizi specialistici locali legati al mondo degli elettrodomestici (MDA), la costruzione/attivazione della rete di delivery premium ed installazioni professionali. È stato migliorato il tracking dei corrieri sia per i prodotti spediti da ePRICE, sia da quelli spediti da marketplace. È stato rilasciato un sistema di monitoraggio della saturazione dei team di installatori.

Risorse umane e Talent Acquisition

Il numero medio e puntuale dei dipendenti per categoria è riportato nella tabella seguente:

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Media Puntuale Media Puntuale
Dirigenti 5 5 7 6
Quadri 20 19 20 21
Impiegati 145 133 142 149
Operai 8 8 7 12
Totale 165 188

Gestione dei rischi d'impresa

Tra i principali fattori di rischio operativi che potrebbero influenzare negativamente l'attività del Gruppo e della Capogruppo, si identificano:

  • Rischi connessi all'esposizione alle condizioni economiche italiane e a scenari macroeconomici sfavorevoli;
  • Rischi connessi a frodi su commercio elettronico;
  • Rischi connessi ai servizi forniti da terzi e dipendenza da specifici fornitori;
  • Rischi legati all'evoluzione dei modelli di business e della tecnologia;
  • Rischi connessi all'elevata concorrenza nei mercati di riferimento del gruppo;
  • Rischi connessi alla normativa e alla regolamentazione dei settori di attività in cui opera il gruppo;
  • Rischi connessi alla movimentazione delle merci e della logistica.

Il Gruppo e le società incluse nel consolidamento hanno adottato una serie di azioni di monitoraggio al fine di mitigare i rischi operativi e finanziari sopra menzionati.

L'identificazione, l'analisi e la valutazione dei principali rischi viene accompagnata dalla ricerca di azioni che possano mitigare l'impatto o l'insorgere del rischio. Il Gruppo ePRICE adotta un approccio sistematico nella gestione dei rischi strategici, operativi e finanziari.

Tali processi di gestione del rischio, secondo quanto stabilito dalla best practice di riferimento, operano attraverso le seguenti fasi:

  • identificazione;
  • analisi;
  • valutazione;
  • mitigazione;
  • controllo e monitoraggio,

e si traducono in piani di azione per mitigare il "rischio inerente" identificato e/o in verifiche sull'operatività di controlli per ridurre i rischi ad un livello accettabile ("rischio residuo").

Corporate Governance

ePRICE aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane (il "Codice"), adattandolo in funzione delle proprie caratteristiche.

Allo scopo di far fronte agli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa di settore, è stata redatta la "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" prevista dall'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza recante una descrizione generale del sistema di governo adottato dal Gruppo oltre alle informazioni sugli assetti proprietari, sul modello organizzativo adottato ai sensi del D. Lgs. n. 231 del 2001, nonché sul grado di adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

Tale documento è disponibile sul sito web della Società all'indirizzo www.ePRICE.it, sezione Investor.

Relazione sulla Remunerazione

La Relazione sulla remunerazione, redatta ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza, è disponibile sul sito web della Società all'indirizzo www.ePRICE.it, sezione Governance.

Facoltà di derogare all'obbligo di pubblicare un documento informativo in ipotesi di operazioni significative

Si segnala che l'Emittente ha optato per l'adozione del regime in deroga all'articolo 70, comma 6 e art. 71 comma 1 del Regolamento Emittenti, ai sensi dell'articolo 70, comma 8 e dell'articolo 71 comma 1 bis del Regolamento Emittenti.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

I rapporti intrattenuti nel corso dell'esercizio dal Gruppo ePRICE con le società collegate consistono prevalentemente in transazioni commerciali regolate a normali condizioni di mercato.

Gli effetti dei rapporti con parti correlate sono evidenziati negli schemi di Stato patrimoniale, Conto economico e nelle relative note illustrative.

FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

In data 13 gennaio 2020 il Dott. Matteo Renzulli ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere di Amministrazione della Società.

In data 17 gennaio 2020 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di nominare il dott. Claudio Calabi come nuovo membro del Consiglio stesso, che resterà in carica sino alla prossima Assemblea, con pari remunerazione degli altri membri del Consiglio.

Nella stessa data Il Consiglio di Amministrazione ePRICE S.p.A., nel quadro del rafforzamento manageriale della Società già intrapreso all'inizio dell'anno con l'inserimento del nuovo Chief Financial Officer Stefano Crespi, ha nominato il dott. Gaetano Gasperini come Direttore Generale del gruppo a partire dal 17 febbraio 2020.

In coerenza con l'esigenza del nuovo assetto di governance e in prospettiva dell'Aumento di Capitale deliberato dall'Assemblea degli Azionisti lo scorso 12 novembre, Paolo Ainio ha convenuto di mettere a disposizione del Consiglio di Amministrazione il proprio mandato di Amministratore Delegato in coincidenza con l'ingresso in Società di Gaetano Gasperini, mantenendo come Presidente alcune deleghe operative in materia di rapporti con la Pubblica Amministrazione, con gli organi di controllo del mercato finanziario e di comunicazione istituzionale.

La Capogruppo ha accettato alla data di redazione del bilancio un'offerta vincolante per la cessione della quota di partecipazione al capitale della società Il Post S.r.l. al valore di 400 migliaia di euro, superiore al valore di iscrizione a bilancio.

In data 14 febbraio 2020 il Gruppo ha sottoscritto un contratto con un operatore logistico per l'esternalizzazione della gestione del magazzino in un plesso immobiliare differente da quello di Truccazzano che verrà pertanto lasciato entro la fine del mese di marzo 2020.

Successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione della presente relazione finanziaria non si sono verificati eventi di rilievo che abbiano impatto sulla presente relazione finanziaria annuale.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il contesto societario è caratterizzato da significative difficoltà operative e finanziarie che rendono complessa la gestione e molto difficile programmare previsioni attendibili circa le future dinamiche del mercato in generale e del Gruppo, considerato anche il fatto che il Gruppo sta performando da circa sei mesi con crescite inferiori a competitor e a dati di mercato complessivi.

A partire dai mesi estivi 2019, il management ed il Consiglio di Amministrazione hanno lavorato per finalizzare un continuo adeguamento dei Piani per tener conto di tutte le variabili commerciali, gestionali e finanziarie che possono influenzare l'attività aziendale, rivedendo al ribasso, una prima volta, i piani aziendali in data 30 settembre 2019 e, successivamente, apportando ulteriori riduzioni prospettiche in data 13 febbraio 2020, per tener conto delle difficoltà incontrate nella gestione delle attività e degli andamenti peggiorativi consuntivati nel corso degli ultimi mesi del 2019.

Alla luce anche delle inattese riduzioni degli affidamenti da parte dei fornitori e delle banche, successivamente all'approvazione della relazione finanziaria semestrale consolidata 2019, nonostante l'approvazione da parte dell'Assemblea dell'operazione di aumento di capitale, preso atto del non positivo esito delle trattative condotte alla ricerca di un finanziamento "bridge" all'aumento di capitale, il Gruppo ha dovuto porre in essere ulteriori azioni correttive, tese alla temporanea diminuzione del fabbisogno finanziario, attraverso un limitato impiego di circolante, nonché azioni di riduzione dei costi.

Tali azioni correttive hanno indotto il Consiglio di Amministrazione a riesaminare, nei primi mesi del 2020, le linee guida di cui al piano industriale 2019-2024 approvato lo scorso mese di settembre, nonchè aggiornare, in data 14 febbraio 2020, le stime previsionali del piano stesso valutando anche azioni di riduzione dei costi aventi la finalità di generare sia cash-flow nel breve termine che di contenere l'attivo investito netto nel medio termine. Alcune azioni sono state già state avviate mentre altre più incisive (e non riflesse ancora nei piani) sono in corso di avvio.

Le azioni ridefinite il 14 febbraio 2020, ed espresse nel nuovo aggiornamento di piano 2020-2024, consentono di proiettare, per l'anno in corso, una gestione difficoltosa delle operatività, del capitale circolante e delle disponibilità finanziarie nel breve termine, almeno sino all'atteso perfezionamento dell'aumento di capitale, entro il 31 maggio 2020.

Al momento il Consiglio di Amministrazione ritiene che le risorse finanziarie necessarie per il 2020, e quindi per i prossimi 12 mesi, siano pari ad almeno sette milioni di Euro, ovvero corrispondenti agli attesi versamenti per l'aumento di capitale, garantiti dai soci al netto dei tre milioni già anticipati dagli stessi, solo in una ipotesi di normale funzionamento del business.

Eventuali rallentamenti o difficoltà operative che dovessero manifestarsi nella gestione del circolante, come avvenuto nei mesi scorsi, potrebbero richiedere ulteriore finanza, peraltro rinvenibile, nel caso in cui l'aumento di capitale incontrasse la disponibilità di altri azionisti e/o nuovi operatori pronti a sottoscrivere la parte restante dello stesso, ad oggi non garantito, e sino all'ammontare massimo di 20 milioni.

In attesa del perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, l'esistenza dei fabbisogni di cassa nel breve termine condizionano i risultati del Gruppo, soprattutto in termini di ricavi (come si sta manifestando nel mese di febbraio) e di marginalità (in modo non significativo nel mese di gennaio, mentre potrebbe essere più marcato nel mese di febbraio per effetto anche ai minori ricavi previsti), in quanto le azioni previste nel piano industriale possono nel concreto manifestarsi con modalità e tempistiche diverse rispetto alle attuali previsioni generando degli scostamenti.

Le cause di tali scostamenti sono di seguito evidenziate:

  • in termini di fatturato, la principale causa è da ricercare nel perdurare delle difficoltà di cassa che non consentono di acquisire livelli di magazzino tali da poter offrire un catalogo più vasto di prodotti ai consumatori;
  • in termini di costo del venduto e, conseguentemente di marginalità, le principali cause, tra le altre, sono da ricercare: (i) nella possibilità di incrementare i ricavi al fine di poter beneficiare di migliori condizioni in termini di acquisto; e (ii) nel fatto che, disponendo di un adeguato catalogo prodotti da offrire ai consumatori, sia possibile ridurre le promozioni commerciali che penalizzano la marginalità.

Il Gruppo ritiene di poter comunque parzialmente recuperare nei mesi successivi, al completamento dell'aumento di capitale, parte del volume di affari e della marginalità persi per effetto delle dinamiche di gestione del magazzino dettate dalle esigenze di monitorare i flussi di circolante sino al perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale.

Il Gruppo ha in essere nel contempo un'attività tesa all'individuazione di azioni di miglioramento del capitale circolante, inteso come crediti commerciali verso i clienti, magazzino e debiti commerciali verso i fornitori. Le azioni individuate hanno sia la finalità di generare cash-flow nel breve termine che di contenere l'attivo investito netto sui ricavi nel medio termine. Oltre alle riduzioni di costo e alle azioni di riorganizzazione finalizzate all'ulteriore abbassamento del punto di pareggio, sono state identificate le seguenti linee guida che stanno orientando l'attuale gestione societaria:

  • rafforzamento della leadership sulle categorie definite "Core" (Grandi Elettrodomestici, TV e clima) con un aumento dei servizi premium di consegna e installazione e nuove offerte dedicate anche su marketplace esterni ad ePRICE.it, come Amazon ed eBay;
  • espansione del Marketplace, grazie alla crescita del numero dei seller, in particolare su estero;
  • miglioramento delle politiche commerciali e delle partnership con i vendor, grazie ad una crescente rilevanza sui volumi del Grande Elettrodomestico e alla capacità di offrire soluzioni di marketing e di profilazione del cliente uniche sul mercato.
  • crescita qualitativa e quantitativa di ePRICE come piattaforma di Servizi e nuove offerte connesse alla manutenzione e installazione attraverso la controllata Installo Srl.

CONTINUITA' AZIENDALE

A partire dai mesi estivi 2019, il management ed il Consiglio di Amministrazione hanno lavorato per finalizzare un continuo adeguamento dei Piani per tener conto di tutte le variabili commerciali, gestionali e finanziarie che possono influenzare l'attività aziendale, ed hanno in primis rivisto al ribasso una prima volta i piani aziendali in data 30 settembre 2019 e successivamente apportato ulteriori riduzioni prospettiche in data 13 febbraio 2020, per tener conto delle difficolta incontrate nella gestione delle attività e degli andamenti peggiorativi consuntivati nel corso degli ultimi mesi del 2019.

Le azioni ridefinite il 13 febbraio 2020 ed espresse nel nuovo aggiornamento di piano 2020/2024 consentono di proiettare, per l'anno in corso una gestione difficoltosa delle operatività, del capitale circolante e delle disponibilità finanziarie nel breve termine, almeno sino all'atteso perfezionamento dell'aumento di capitale, entro il 31 maggio 2020.

Nelle more del perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, la Società si è attivata per la ricerca di un finanziamento "bridge" al fine di poter dare seguito allo sviluppo delle azioni commerciali previste nel Piano Industriale approvato lo scorso 30 settembre. Le trattative finalizzate ad ottenere tale finanziamento non hanno avuto esito positivo.

Con riferimento alla realizzabilità delle iniziative descritte nel paragrafo "Evoluzione Prevedibile della Gestione", volte al riequilibrio economico-finanziario del Gruppo, si evidenzia cosi come eseguito in occasione dell'approvazione della relazione al 30 giugno 2019, e delle comunicazioni riferite al terzo trimestre del 2019, l'esistenza di rilevanti e significative incertezze che possono far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale che sono state in seguito descritte.

Nell'ambito dello sviluppo e dello studio delle iniziative descritte nel paragrafo "Evoluzione Prevedibile della Gestione", sono state condotte analisi di sensitività al fine di poter valutare potenziali maggiori fabbisogni di cassa, nei dodici mesi successivi alla data di riferimento del bilancio, qualora gli effetti delle azioni previste a piano si manifestassero con modalità e tempistiche diverse rispetto a quelle previste.

Si illustrano di seguito le analisi condotte:

  • (i) è stata ipotizzata una riduzione dell'incidenza percentuale dei rebates pari allo 0,50%, rispetto al costo di acquisto dei prodotti, equivalente, indicativamente, al mancato raggiungimento di un target commerciale posto dai fornitori,
  • (ii) una riduzione dell'incidenza dei rebates dell'1%, sempre rispetto al costo di acquisto dei prodotti,
  • (iii) è stato ipotizzato il mancato raggiungimento di un accordo con un secondo operatore del canale B2B al fine di poter valutare gli effetti non solo in termini di mancate vendite, ma anche dei relativi mancati rebates,
  • (iv) è stato ipotizzato il mancato ripristino di preesistenti affidamenti (seppur parziali) da parte di alcuni fornitori,
  • (v) è stato ipotizzato un maggior impegno di cassa per acquisti di magazzino, a sostegno delle vendite, ipotizzando di mantenere invariati i giorni di rotazione dello stock.

Le analisi di sensitività hanno condotto ai seguenti risultati:

Sensitivity Maggior fabbisogno di cassa 2020
Riduzione Rebates 0,5% 115
Riduzione Rebates 1,0% 230
Mancato ingresso secondo operatore B2B 445
Mancato ripristino affidamenti commerciali 700
Incremento valore rimanenze finali 856

Il Gruppo ha comunque posto in essere nel contempo un'attività tesa all'individuazione di azioni, non contemplate a piano, focalizzate sulla riduzione dei costi, e sulla riorganizzazione della struttura, il tutto finalizzato all'ulteriore abbassamento del punto di pareggio, alla riduzione dei fabbisogni di cassa nel breve termine ed al contenimento dell'attivo investito netto.

Le stesse analisi di sensitività sono state condotte anche con riferimento ai potenziali effetti sulla recuperabilità dell'avviamento e del capitale netto investito e sono rappresentate, con i relativi impatti, nella nota n. 2 del Bilancio Consolidato.

La proposta del suddetto aumento di capitale, identificata dal Consiglio di Amministrazione, si inserisce nell'ambito delle azioni necessarie al supporto dell'aggiornamento del Piano Industriale. In particolare, l'organo amministrativo ha deliberato di sottoporre all'Assemblea straordinaria dei soci la proposta di aumentare a pagamento e in via scindibile, in una o più volte, il capitale sociale per un importo massimo complessivo di Euro 20 milioni, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie prive di valore nominale ed aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione da offrire in opzione agli aventi diritto.

L'aumento di capitale proposto, e poi approvato dall'Assemblea degli Azionisti di ePRICE in data 12 novembre 2019, servirà prevalentemente a supportare il fabbisogno di cassa previsto dal Piano, lo sviluppo delle nuove linee di business e la crescita complessiva dei ricavi, con l'obiettivo di:

  • mantenere i livelli di investimento necessari alla competitività del business core, in termini di stock, marketing e politiche commerciali;
  • sostenere gli investimenti necessari alle azioni di sviluppo di nuove linee di business, in particolare il B2B e la partecipazione all'iniziativa europea dell'International Marketplace Network;
  • rafforzare la struttura finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo.

Nell'ambito della prospettata operazione di aumento di capitale, alcuni soci (tra cui Paolo Ainio e Vis Value Partecipazioni) hanno assunto nei confronti della società distinti impegni vincolanti all'esercizio dei diritti di opzione loro spettanti per un importo complessivo pari ad Euro 4.380.577, nonché a sottoscrivere azioni che dovessero risultare inoptate al termine dell'offerta in Borsa per un controvalore complessivo pari a massimi Euro 5.619.423, il tutto per un corrispettivo totale di Euro 10 milioni.

I suddetti impegni sono sottoposti alle seguenti condizioni:

  • sospensivamente condizionati all'esistenza, a ogni momento, di validi impegni irrevocabili a sottoscrivere l'aumento di capitale per un importo almeno pari a Euro 10 milioni e risolutivamente condizionati al fatto che, per qualsivoglia motivo, tale importo scenda sotto a Euro 10 milioni (ad oggi tale condizione risulta rispettata);
  • risolutivamente condizionati al fatto che l'assemblea straordinaria dei soci di ePRICE non approvi l'aumento di capitale entro il 15 novembre 2019 (tale condizione è stata soddisfatta);
  • qualora la suddetta assemblea abbia deliberato l'aumento di capitale entro il termine sopra previsto, risolutivamente condizionati al fatto che il periodo di opzione relativo all'aumento di capitale abbia inizio, previa pubblicazione del

prospetto informativo e dell'eventuale offering circular a seguito di autorizzazione da parte di Consob, dopo il 31 marzo 2020;

  • risolutivamente condizionati al fatto che gli impegni (singolarmente o complessivamente considerati) comportino o possano comportare, per qualsivoglia motivo, un obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria ai sensi dell'art. 106 del TUF (tale condizione risulta allo stato attuale soddisfatta);
  • risolutivamente condizionati al fatto che le azioni della società non vengano revocate dalla quotazione ovvero sospese per un tempo superiore a 3 mesi consecutivi (allo data della presente relazione, tali provvedimenti non sono stati attuati);

Si precisa inoltre che gli impegni di sottoscrizione dell'eventuale inoptato sono inoltre condizionati al fatto che il prezzo di emissione delle nuove azioni rivenienti dall'aumento di capitale non sia superiore ad Euro 0,10 per azione.

Per far fronte alle prevedibili esigenze di cassa della Società, nelle more del perfezionamento del suddetto aumento di capitale, alcuni dei suddetti soci si sono inoltre impegnati a effettuare versamenti in conto futuro deliberando aumento di capitale per un importo complessivo pari ad Euro 3.150.000, già erogati alla data di approvazione della presente relazione finanziaria. A tale fine, al 31 dicembre 2019 il saldo dei versamenti fatti da alcuni soci sotto forma di debito ammonta ad Euro 2.365.000.

L'aumento di capitale in opzione, come da delibera Assembleare, si prevede realizzato entro il 30 maggio 2020, subordinatamente al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità competenti.

Successivamente al 30 settembre 2019, alla luce anche delle inattese riduzioni degli affidamenti da parte dei fornitori e delle banche, successivamente all'approvazione della relazione finanziaria semestrale consolidata 2019, nonostante l'approvazione da parte dell'Assemblea dell'operazione di aumento di capitale, preso atto del non positivo esito delle trattative condotte alla ricerca di un finanziamento "bridge" all'aumento di capitale, il Gruppo ha dovuto porre in essere ulteriori azioni correttive, tese alla temporanea diminuzione del fabbisogno finanziario, attraverso un limitato impiego di circolante, nonché azioni di riduzione dei costi.

Tali accadimenti hanno reso opportuno un adeguamento del piano industriale che non ha evidenziato fabbisogni di cassa superiori rispetto a quelli approvati lo scorso mese di settembre tali da richiedere un maggiore aumento di capitale rispetto a quello proposto all'assemblea dei soci lo scorso mese di novembre.

Il Gruppo non dispone di capitale circolante (così come definito nelle Raccomandazioni ESMA/2013/319) sufficiente per far fronte ai propri fabbisogni finanziari correnti, per tali intendendosi quelli relativi ai 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio 2019.

Il capitale circolante netto del Gruppo alla data del 31 dicembre 2019 (differenza tra attivo corrente e passivo corrente) è negativo per Euro 7,4 milioni.

Le componenti più rilevanti di tale voce sono rappresentate da debiti finanziari verso banche (al netto dei debiti relativi all'applicazione dell'IFRS16) a breve termine (Euro 3,8 milioni) e da debiti commerciali e altri debiti correnti netti pari ad Euro 5,9 milioni. Tale valore di capitale circolante è stato determinato considerando le intere rimanenze finali di magazzino per circa 13 milioni di Euro in quanto si prevede che le giacenze di magazzino possano essere interamente cedute nei 12 mesi successivi alla data del 31 dicembre 2019 rispetto al livello attuale, nonché i crediti commerciali considerati incassabili.

La stima del fabbisogno finanziario netto complessivo del Gruppo per i 12 mesi successivi alla data del 31 dicembre 2019 è pari a Euro 14,9 milioni. In particolare, tale stima è stata determinata sommando, in aggiunta al capitale circolante negativo per Euro 7,4 milioni come sopra evidenziato, l'assorbimento di cassa derivante dalla gestione operativa7 , i flussi di cassa assorbiti dall'attività di investimento e quelli generati dai flussi di cassa dell'attività finanziaria.

I proventi netti per cassa derivanti dall'aumento di capitale consentirebbero di soddisfare il fabbisogno finanziario complessivo.

Qualora l'aumento di capitale dovesse perfezionarsi solo per la parte garantita, e quindi per i residui circa 7,6 milioni di Euro (al netto della quota già versata alla data del 31 dicembre 2019), i proventi da esso derivanti consentirebbero di ridurre il fabbisogno finanziario netto complessivo da 14,9 milioni di Euro a 7,3 milioni di Euro. Tale sbilancio sarebbe prevalentemente costituito da finanziamenti bancari a breve termine concessi dalle banche e debiti commerciali.

Con riferimento all'indebitamento finanziario (al netto dei debiti relativi all'applicazione dell'IFRS16) in essere al 31 dicembre 2019, non oggetto di alcun accordo di ristrutturazione, pari a complessivi Euro 3,8 milioni, si precisa che il fabbisogno finanziario nei 12 mesi successivi per rimborso delle linee di credito ammonta a Euro 0,8 milioni e che, pertanto, 3,0 milioni di Euro non sarebbero oggetto di rimborso, nell'ipotesi di una efficace rinegoziazione dei termini dei fidi bancari in scadenza nel 2020, peraltro già avviata.

La residua parte del fabbisogno finanziario non coperta dai proventi dell'Aumento di Capitale e dalle linee di credito finanziarie, pari a circa 4,3 milioni di Euro verrebbe coperta dagli affidamenti concessi dai fornitori e supportati da fidejussioni bancarie (già in essere al 31 dicembre 2019 per un importo pari a 6,3 milioni di Euro).Le analisi sino ad oggi condotte evidenziano, comunque, che il Gruppo, attraverso le azioni commerciali poste in essere sul magazzino e gli interventi che verranno attivati tesi alla riduzione dei costi, può ragionevolmente acquisire la liquidità necessaria per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, così come definito dai principi contabili di riferimento.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo del 14 febbraio 2020, pur in presenza delle seguenti significative incertezze:

  • il perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, approvata dall'Assemblea degli azionisti in data 12 novembre 2019, entro le date previste nell'accordo con alcun soci, anche per importi superiori ai i termini indicati nel piano industriale (ovvero ad Euro 10 milioni garantiti da alcuni soci di cui 3,1 già versati ad oggi) e, in caso di slittamenti di tale operazione, alla riconferma dell'impegno dei Soci oltre le scadenze definite contrattualmente al 31 marzo 2020 con riferimento all'avvio dell'offerta in opzione;
  • la realizzazione dei risultati operativi di breve e medio periodo espressi nel budget dell'esercizio 2020 e nel piano industriale 2020-2024, sino al perfezionamento dell'atteso aumento di capitale ed anche successivamente allo stesso, caratterizzati come sempre da incertezze tipiche di ogni attività previsionale basata su accadimenti futuri per cui gli effetti delle azioni previste potrebbero nel concreto manifestarsi con modalità e tempistiche diverse rispetto alle attuali previsioni;
  • l'eventuale emersione di addizionali fabbisogni di cassa nel breve termine, per il mancato realizzo di una o più previsioni del budget 2020, ad oggi non prevedibili e derivanti dalla stagionalità del business, o anche da possibili

7 Inclusivo dei flussi di cassa in uscita per contratti relativi a diritti d'uso (in-scope per IFRS16)

ulteriori riduzioni di affidamenti da parte di fornitori ed istituti di credito (affidamenti verso Intesa Sanpaolo in negoziazione a fine maggio 2020) o da rinegoziazioni dei premi da fornitori contrattualizzati o alla incapacità della Società di dilazionare pagamenti verso fornitori non strategici e sistema creditizio e di realizzare le efficienze previste nella gestione delle rimanenze, in attesa che si possa perfezionare l'aumento di capitale deliberato;

tutte rilevanti al fine del mantenimento della continuità aziendale, ritiene che, allo stato attuale, sussista una ragionevole aspettativa che il Gruppo e la Capogruppo possano fare affidamento su adeguate risorse per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, in quanto dai piani approvati e dalle ulteriori analisi di sensitività peggiorative svolte, emergono fabbisogni di cassa per il 2020 non superiori a quanti rinvenibili dall'operazione di aumento di capitale (massimi 20 milioni di cui 10 garantiti e 3,1 già anticipati da alcuni soci), così come definito dai principi contabili di riferimento, e che, per queste ragioni, si possa continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio.

RICHIESTA DI INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 114 DEL D.Lgs. n. 58/1998

In ottemperanza alla richiesta avanzata dalla Consob, protocollo n. 0598852/19 del 3 ottobre 2019, avente ad oggetto la richiesta di diffusione di informazioni al mercato ai sensi dell'art. 114 del D. Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), si segnala quanto segue:

a. la posizione finanziaria netta della Società e del Gruppo ad essa facente capo, con l'evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine;

ePRICE S.p.A.

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2019
Al 31 dicembre
2018
(A) Cassa - -
(B) Altre disponibilità liquide (951) (4.682)
(C) Titoli detenuti per la negoziazione - -
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) (951) (4.682)
(E) Crediti finanziari correnti 218
(F) Debiti finanziari correnti
(G) Parte corrente dell'indebitamento
non corrente
0 501
(H) Altri debiti finanziari correnti 3.140 28
(I) Indebitamento finanziario corrente
(F)+(G)+(H)
3.140 747
(J)
(Liquidità)/Indebitamento
finanziario corrente netto (D)+(E)+(I)
2.189 (3.935)
(K) Debiti bancari non correnti - -
(L) Obbligazioni emesse - -
(M) Altri debiti non correnti 1.158 -
(N) Indebitamento finanziario non
corrente (K)+(L)+(M)
1.158 -
(O)
(Liquidità)/Indebitamento
Finanziario Netto(J)+(N)
3.347 (3.935)

Posizione Finanziaria Netta GRUPPO EPRICE

(Migliaia di Euro) 31.12.19 31.12.19 no
IFRS 16
31.12.18 31.12.18 riesposto
IFRS 16
(A) Cassa (59) (59) (93) (93)
(B) Altre disponibilità liquide (1.485) (1.485) (8.841) (8.841)
(C) Titoli detenuti per la negoziazione - - - -
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) (1.544) (1.544) (8.934) (8.934)
(E) Crediti finanziari correnti (809) (809) (2.055) (2.055)
(F) Debiti finanziari correnti 3.486 3.486 276 276
(G) Parte corrente dell'indebitamento non
corrente
332 332 3.648 3.648
(H) Altri debiti finanziari correnti 3.818 2.365 28 2.599
(I) Indebitamento finanziario corrente
(F)+(G)+(H)
7.636 6.183 3.952 6.523
(J)
(Liquidità)/Indebitamento
finanziario corrente netto (D)+(E)+(I)
5.283 3.830 (7.037) (4.466)
(K) Debiti bancari non correnti 0 0 331 331
(L) Obbligazioni emesse - - - -
(M) Altri debiti non correnti 1.585 0 0 12.285
(N)
Indebitamento
finanziario
non
corrente (K)+(L)+(M)
1.585 0 331 12.616
(O)
(Liquidità)/Indebitamento
Finanziario Netto (J)+(N)
6.868 3.830 (6.706) 8.150

b. le posizioni debitorie scadute della Società e del Gruppo ad essa facente capo, ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria, previdenziale e verso dipendenti) e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura etc.);

La Società ed il Gruppo non hanno debiti scaduti finanziari, tributari, previdenziali o verso dipendenti.

Sussistono debiti commerciali scaduti oltre i 90 giorni, di importo pari a Euro 1 milione, non significativo e classificabile come "di normale gestione commerciale".

Nessun creditore del Gruppo, nel corso del 2019 e sino ad oggi, ha posto in essere azioni per il recupero dei crediti scaduti tali da poter pregiudicare il normale andamento aziendale.

c. le principali variazioni intervenute nei rapporti verso parti correlate di codesta Società e del Gruppo ad essa facente capo rispetto all'ultima relazione finanziaria annuale o semestrale approvata ex art. 154-ter del TUF;

Per quanto concerne le operazioni che vengono effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività della Società e del Gruppo.

Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

In conformità alla comunicazione Consob, si precisa altresì che il Gruppo ha effettuato operazioni con parti correlate a membri del Consiglio di Amministrazione e che tali rapporti contrattuali sono stati oggetto di esame e di approvazione anche da parte del Comitato Controllo e Rischi.

Alla data del 31 dicembre 2019 non sono state poste in essere operazioni con parti correlate differenti da quelle comunicate nella relazione finanziaria semestrale.

d. l'eventuale mancato rispetto dei covenant, delle negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento del Gruppo comportante limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, con l'indicazione a data aggiornata del grado di rispetto di dette clausole;

Non esistono contratti che prevedano il rispetto di eventuali covenants, negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento.

e. lo stato di implementazione del Piano Strategico 2019-2024, con l'evidenziazione degli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti.

Il contesto societario è caratterizzato da significative difficoltà operative e finanziarie che rendono complessa la gestione e molto difficile programmare previsioni attendibili circa le future dinamiche del mercato in generale e del Gruppo, considerato anche il fatto che il Gruppo sta performando da circa sei mesi con crescite inferiori a competitor e a dati di mercato complessivi.

A partire dai mesi estivi 2019, il management ed il Consiglio di Amministrazione hanno lavorato per finalizzare un continuo adeguamento dei Piani per tener conto di tutte le variabili commerciali, aziendali e finanziarie che possono influenzare l'attività aziendale, rivedendo al ribasso, una prima volta, i piani aziendali in data 30 settembre 2019 e, successivamente, apportando ulteriori riduzioni prospettiche in data 13 febbraio 2020, per tener conto delle difficoltà incontrate nella gestione delle attività e degli andamenti peggiorativi consuntivati nel corso degli ultimi mesi del 2019.

Alla luce anche delle inattese riduzioni degli affidamenti da parte dei fornitori e delle banche, successivamente all'approvazione della relazione finanziaria semestrale consolidata 2019, nonostante l'approvazione da parte dell'Assemblea dell'operazione di aumento di capitale, preso atto del non positivo esito delle trattative condotte alla ricerca di un finanziamento "bridge" all'aumento di capitale, il Gruppo ha dovuto porre in essere ulteriori azioni correttive, tese alla temporanea diminuzione del fabbisogno finanziario, attraverso un limitato impiego di circolante, nonché azioni di riduzione dei costi.

Tali azioni correttive hanno indotto il Consiglio di Amministrazione a riesaminare, nei primi mesi del 2020, le linee guida di cui al piano industriale 2019-2024 approvato lo scorso mese di settembre, nonché aggiornare le stime previsionali del piano stesso valutando anche azioni di riduzione dei costi aventi la finalità di generare sia cash-flow nel breve termine che di contenere l'attivo investito netto nel medio termine. Alcune azioni sono state già state avviate mentre altre più incisive (e non riflesse ancora nei piani) sono in corso di avvio.

Le azioni ridefinite ed espresse nel nuovo aggiornamento di piano 2020-2024, consentono di proiettare, per l'anno in corso, una gestione difficoltosa delle operatività, del capitale circolante e delle disponibilità finanziarie nel breve termine, almeno sino all'atteso perfezionamento dell'aumento di capitale, entro il 31 maggio 2020.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che le risorse finanziarie necessarie per il 2020, e quindi per i prossimi 12 mesi, siano pari ad almeno sette milioni di Euro, ovvero corrispondenti agli attesi versamenti per l'aumento di capitale, garantiti anche se soggetti alle condizioni sospensive per l'aumento di capitale dai soci al netto dei tre milioni già anticipati dagli stessi, solo in una ipotesi di normale funzionamento del business.

Eventuali rallentamenti o difficoltà operative che dovessero manifestarsi nella gestione del circolante, come avvenuto nei mesi scorsi, potrebbero richiedere ulteriore finanza peraltro rinvenibile, nel caso in cui l'aumento di capitale incontrasse la

disponibilità di altri azionisti e/o nuovi operatori pronti a sottoscrivere la parte restante dello stesso, ad oggi non garantito, e sino all'ammontare massimo di 20 milioni.

Il Gruppo ha in essere nel contempo un'attività tesa all'individuazione di azioni di miglioramento del capitale circolante, inteso come crediti commerciali verso i clienti, magazzino e debiti commerciali verso i fornitori. Le azioni individuate hanno sia la finalità di generare cash-flow nel breve termine che di contenere l'attivo investito netto sui ricavi nel medio termine. Oltre alle riduzioni di costo e alle azioni di riorganizzazione finalizzate all'ulteriore abbassamento del punto di pareggio, sono state identificate le seguenti linee guida che stanno orientando l'attuale gestione societaria:

  • rafforzamento della leadership sulle categorie definite "Core" (Grandi Elettrodomestici, TV e clima) con un aumento dei servizi premium di consegna e installazione e nuove offerte dedicate anche su marketplace esterni ad ePRICE.it, come Amazon ed eBay;
  • espansione del Marketplace, grazie alla crescita del numero dei seller, in particolare su estero;
  • miglioramento delle politiche commerciali e delle partnership con i vendor, grazie ad una crescente rilevanza sui volumi del Grande Elettrodomestico e alla capacità di offrire soluzioni di marketing e di profilazione del cliente uniche sul mercato.
  • crescita qualitativa e quantitativa di ePRICE come piattaforma di Servizi e nuove offerte connesse alla manutenzione e installazione attraverso la controllata Installo Srl.

Il Presidente Paolo Ainio

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

Di cui Di cui
(In migliaia di Euro) Note 31-dic-19 Parti 31-dic-18 Parti
Correlate Correlate
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Impianti e Macchinari 1 1.337 6.359
Attività immateriali 2 17.032 27.699
Diritti d'uso su beni di terzi 3 2.810 0
Partecipazioni in società collegate 4 629 629 1.055 1.055
Attività finanziarie non correnti 5 36 35 196 195
Altre attività non correnti 6 56 59
Attività per imposte differite 7 2.125 8.700
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 24.025 44.068
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 8 12.988 16.091
Crediti commerciali e altri crediti 9 5.608 8 6.848 737
Altre attività correnti 10 4.832 9.795
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 1.544 8.934 184
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 24.972 41.668
Attività destinate alla dismissione
TOTALE ATTIVITÀ 48.997 85.736
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 826 826
Riserve 48.471 62.831
Risultato del periodo (40.400) (14.443)
Patrimonio netto attribuibile ai soci della controllante 8.897 49.214
Patrimonio netto attribuibile ai soci di minoranza -422 164
TOTALE PATRIMONIO NETTO 12 8.475 49.378
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Debiti verso banche e altri finanziatori 13 1.585 331
Fondi del personale 14 2.417 2.198
Fondi rischi ed oneri 15 360 360
Altre Passività non correnti 17 0 0
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 4.362 2.889
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti commerciali e altri debiti 16 20.688 152 22.515 168
Debiti verso banche e altri finanziatori 13 7.636 3.952
Altre passività correnti 17 7.341 6.691
Fondi rischi ed oneri 15 495 311
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 36.160 33.469
Passività destinate alla dismissione
TOTALE PASSIVITÀ 40.522 36.358
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 48.997 85.736

CONSOLIDATO

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO

Di cui Di cui
(In migliaia di Euro) Note 31-dic-19 Parti
Correlate
31-dic-18 Parti
Correlate
Ricavi 18 130.981 157 166.973 519
Altri proventi 19 1.322 4.354
Costi per materie prime e merci 20 (104.187) (133.300)
Costi per servizi 21 (32.330) (281) (38.085) (2.403)
Di cui non ricorrenti
Costi per il personale 22 (9.128) (8.243)
Di cui non ricorrenti
Ammortamenti e svalutazioni 23 (22.888) (8.681)
Altri oneri 24 (908) (534)
Risultato operativo (37.138) (17.516)
Oneri finanziari 25 (357) (125)
Proventi finanziari 25 54 1.827
Quota di pertinenza del risultato di società collegate 26 (629) (1.820)
Svalutazioni attività finanziarie 27 (161) (262)
Risultato ante imposte dell'attività in
funzionamento
(38.231) (17.896)
Imposte sul reddito 28 (6.575) 0
Utile (perdita) dell'attività in funzionamento (44.806) (17.896)
Risultato derivante da attività cessate o destinate
alla dismissione
29 3.819 3.259
Utile (perdita) del periodo (40.987) (14.637)
di cui:
Risultato netto di competenza di terzi (587) (194)
Risultato netto di competenza del Gruppo (40.400) (14.443)
Altre componenti di conto economico
complessivo
Che non saranno successivamente riclassificate
nel risultato d'esercizio
Benefici ai dipendenti (134) (28)
Effetto fiscale
Totale (134) (28)
Che saranno successivamente riclassificate nel
risultato d'esercizio
Risultato del periodo complessivo (41.121) (14.665)
Risultato per Azione 30 -1,02 -0,36
Risultato per Azione Diluito 30 -1,02 -0,36

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(In migliaia di Euro) 31-dic-19 Di cui Parti
Correlate
31-dic-18 Di cui Parti
Correlate
FLUSSO DI CASSA NETTO DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE
Risultato netto dall'attività di funzionamento (44.806) (17.896)
Rettifiche per riconciliare l'Utile d'esercizio al flusso di cassa
generato dalle attività operative:
Ammortamenti 21.483 8.180
Svalutazione crediti 1.405 501
Accantonamento al fondo benefici dipendenti 470 440
Svalutazione magazzino 100 0
Variazione fondo benefici dipendenti (419) (470)
Variazione imposte anticipate e differite 6.575 0
Variazione fondo rischi ed oneri 194 134
Quota di pertinenza del risultato d'esercizio di società
collegate 629 1.820
Perdita di valore attività non correnti 161 262
Cessione strumenti finanziari 0 (1.762)
Variazione altre passività non correnti 0 (78)
Altre variazioni non monetarie 241 301
Variazioni nel capitale circolante
Variazione delle rimanenze 3.003 4.182
Variazione dei crediti commerciali (166) 2.045 518
Variazione delle altre attività correnti 3.765 3.403
Variazione dei debiti commerciali (1.827) (43) (16.178) (1.601)
Variazione degli altri debiti 976 (770)
Cash flow da attività destinate alla dismissione o dismesse
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO DALLE ATTIVITÀ
OPERATIVE (8.216) (15.886)
FLUSSO DI CASSA NETTO DALLE ATTIVITÀ DI
INVESTIMENTO
Acquisizione attività materiali (376) (218)
Cessione attività materiali 49 138
Variazione Altre attività non correnti 3 251
Variazione strumenti finanziari 0 2.950
Acquisizione attività immateriali (2.931) (3.697)
Cessione attività immateriali 0 1.756
Cessione società collegate 200 0
Acquisizione di società collegate (403) (403) (480) (480)
Acquisizione di società controllate 0 (104)
Cash flow da attività destinate alla dismissione o dismesse 3.819 759
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO)
DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 361 1.355
FLUSSO DI CASSA DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
Debiti finanziari (732) 1.549
Crediti finanziari correnti 1.197 822
Cash flow da attività destinate alla dismissione o dismesse
FLUSSO DI CASSA NETTO ASSORBITO DALLE ATTIVITÀ
DI FINANZIAMENTO 465 2.371
(Diminuzione)/Incremento delle disponibilità liquide (7.390) (12.160)
Differenze di cambio nette sulle disponibilità liquide
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALL'INIZIO DEL PERIODO 8.934 21.094
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALLA FINE DEL PERIODO 1.544 8.934

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Capitale
Sociale
Sovrapprezzo
Azioni
Riserva
Legale
Azioni
Proprie
Riserva
Stock
Option
Altre
riserve
di
capitale
Utili/(perdite)
a nuovo
Riserva
FTA
Benefici
dipendenti
Totale
PN di
gruppo
PNdi
terzi
Totale
Saldo al 31 dicembre 2018
Risultato esercizio
826 125.194 164 (3.166) 1.052 538 (74.606)
(40.400)
(487) (301) 49.214
(40.400)
164
(586)
49.378
(40.986)
Altre componenti di conto
economico complessivo
0 0
che non saranno successivamente
riclassificate nel risultato d'esercizio
(158) (158) (158)
che saranno successivamente
riclassificate nel risultato d'esercizio
0 0
Risultato complessivo (40.400) (158) (40.558) (586) (41.144)
Variazione area di consolidamento 0 0
Operazioni su azioni proprie
Pagamenti basati su azioni
Destinazione del risultato
Riclassifiche
(582) 1.080 (257) 0
241
0
0
0
241
0
0
Saldo al 31 dicembre 2019 826 124.612 164 (2.086) 795 538 (115.006) (487) (459) 8.897 (422) 8.475
Capitale
Sociale
Sovrapprezzo
Azioni
Riserva
Legale
Azioni
Proprie
Riserva
Stock
Option
Altre
riserve
di
capitale
Utili/(perdite)
a nuovo
Riserva
FTA
Benefici
dipendenti
Totale
PN di
gruppo
PNdi
terzi
Totale
Saldo al 31 dicembre 2017*
Risultato esercizio
826 125.194 164 (3.211) 796 538 (60.163)
(14.443)
(487) (273) 63.384
(14.443)
0
(194)
63.384
(14.637)
Altre componenti di conto
economico complessivo
0 0
che non saranno successivamente
riclassificate nel risultato d'esercizio
(28) (28) (28)
che saranno successivamente
riclassificate nel risultato d'esercizio
0 0
Risultato complessivo (14.443) (28) (14.471) (194) (14.665)
Variazione area di consolidamento 0 358 358
Operazioni su azioni proprie
Pagamenti basati su azioni
Destinazione del risultato
Riclassifiche
45 (45)
301
0
301
0
0
0
301
0
0
Saldo al 31 dicembre 2018 826 125.194 164 (3.166) 1.052 538 (74.606) (487) (301) 49.214 164 49.378

* riesposto per recepire gli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 15

NOTE ILLUSTRATIVE

Principi contabili e criteri di redazione adottati nella preparazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Il bilancio consolidato del Gruppo ePRICE al 31 dicembre 2019 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 febbraio 2019 in ipotesi di continuità aziendale pur in presenza di significative incertezze che saranno indicate qui di seguito.

Continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione

A partire dai mesi estivi 2019, il management ed il Consiglio di Amministrazione hanno lavorato per finalizzare un continuo adeguamento dei Piani per tener conto di tutte le variabili commerciali, gestionali e finanziarie che possono influenzare l'attività aziendale, ed hanno in primis rivisto al ribasso una prima volta i piani aziendali in data 30 settembre 2019 e successivamente apportato ulteriori riduzioni prospettiche in data 13 febbraio 2020, per tener conto delle difficolta incontrate nella gestione delle attività e degli andamenti peggiorativi consuntivati nel corso degli ultimi mesi del 2019.

Le azioni ridefinite il 13 febbraio 2020 ed espresse nel nuovo aggiornamento di piano 2020/2024 consentono di proiettare, per l'anno in corso una gestione difficoltosa delle operatività, del capitale circolante e delle disponibilità finanziarie nel breve termine, almeno sino all'atteso perfezionamento dell'aumento di capitale, entro il 31 maggio 2020.

Nelle more del perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, la Società si è attivata per la ricerca di un finanziamento "bridge" al fine di poter dare seguito allo sviluppo delle azioni commerciali previste nel Piano Industriale approvato lo scorso 30 settembre. Le trattative finalizzate ad ottenere tale finanziamento non hanno avuto esito positivo.

Con riferimento alla realizzabilità delle iniziative descritte nel paragrafo "Evoluzione Prevedibile della Gestione", volte al riequilibrio economico-finanziario del Gruppo, si evidenzia cosi come eseguito in occasione dell'approvazione della relazione al 30 giugno 2019, e delle comunicazioni riferite al terzo trimestre del 2019, l'esistenza di rilevanti incertezze che possono far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale che sono state qui di seguito riportate.

Nell'ambito dello sviluppo e dello studio delle iniziative descritte nel paragrafo "Evoluzione Prevedibile della Gestione", sono state condotte analisi di sensitività al fine di poter valutare potenziali maggiori fabbisogni di cassa, nei dodici mesi successivi alla data di riferimento del bilancio, qualora gli effetti delle azioni previste a piano si manifestassero con modalità e tempistiche diverse rispetto a quelle previste.

Si illustrano di seguito le analisi condotte:

  • (i) è stata ipotizzata una riduzione dell'incidenza percentuale dei rebates pari allo 0,50%, rispetto al costo di acquisto dei prodotti, equivalente, indicativamente, al mancato raggiungimento di un target commerciale posto dai fornitori,
  • (ii) una riduzione dell'incidenza dei rebates dell'1%, sempre rispetto al costo di acquisto dei prodotti,

  • (iii) è stato ipotizzato il mancato raggiungimento di un accordo con un secondo operatore del canale B2B al fine di poter valutare gli effetti non solo in termini di mancate vendite, ma anche dei relativi mancati rebates,

  • (iv) è stato ipotizzato il mancato ripristino di preesistenti affidamenti (seppur parziali) da parte di alcuni fornitori,
  • (v) è stato ipotizzato un maggior impegno di cassa per acquisti di magazzino, a sostegno delle vendite, ipotizzando di mantenere invariati i giorni di rotazione dello stock.

Le analisi di sensitività hanno condotto ai seguenti risultati:

Sensitivity Maggior fabbisogno di cassa 2020
Riduzione Rebates 0,5% 115
Riduzione Rebates 1,0% 230
Mancato ingresso secondo operatore B2B 445
Mancato ripristino affidamenti commerciali 700
Incremento valore rimanenze finali 856

Il Gruppo ha comunque posto in essere nel contempo un'attività tesa all'individuazione di azioni, non contemplate a piano, focalizzate sulla riduzione dei costi, e sulla riorganizzazione della struttura, il tutto finalizzato all'ulteriore abbassamento del punto di pareggio, alla riduzione dei fabbisogni di cassa nel breve termine ed al contenimento dell'attivo investito netto.

Le stesse analisi di sensitività sono state condotte con riferimento ai potenziali effetti sulla recuperabilità dell'avviamento e sono rappresentate nella nota n. 2 del Bilancio Consolidato.

La proposta del suddetto aumento di capitale, identificata dal Consiglio di Amministrazione, si inserisce nell'ambito delle azioni necessarie al supporto dell'aggiornamento del Piano Industriale. In particolare, l'organo amministrativo ha deliberato di sottoporre all'Assemblea straordinaria dei soci la proposta di aumentare a pagamento e in via scindibile, in una o più volte, il capitale sociale per un importo massimo complessivo di Euro 20 milioni, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante

emissione di azioni ordinarie prive di valore nominale ed aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione da offrire in opzione agli aventi diritto.

L'aumento di capitale proposto, e poi approvato dall'Assemblea degli Azionisti di ePRICE in data 12 novembre 2019, servirà prevalentemente a supportare il fabbisogno di cassa previsto dal Piano, lo sviluppo delle nuove linee di business e la crescita complessiva dei ricavi, con l'obiettivo di:

  • mantenere i livelli di investimento necessari alla competitività del business core, in termini di stock, marketing e politiche commerciali;
  • sostenere gli investimenti necessari alle azioni di sviluppo di nuove linee di business, in particolare il B2B e la partecipazione all'iniziativa europea dell'International Marketplace Network;
  • rafforzare la struttura finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo.

Nell'ambito della prospettata operazione di aumento di capitale, alcuni soci (tra cui Paolo Ainio e Vis Value Partecipazioni) hanno assunto nei confronti della società distinti impegni vincolanti all'esercizio dei diritti di opzione loro spettanti per un importo complessivo pari ad Euro 4.380.577, nonché a sottoscrivere azioni che dovessero risultare inoptate al termine dell'offerta in Borsa per un controvalore complessivo pari a massimi Euro 5.619.423, il tutto per un corrispettivo totale di Euro 10 milioni.

I suddetti impegni sono sottoposti alle seguenti condizioni:

  • sospensivamente condizionati all'esistenza, a ogni momento, di validi impegni irrevocabili a sottoscrivere l'aumento di capitale per un importo almeno pari a Euro 10 milioni e risolutivamente condizionati al fatto che, per qualsivoglia motivo, tale importo scenda sotto a Euro 10 milioni (ad oggi tale condizione risulta rispettata);
  • risolutivamente condizionati al fatto che l'assemblea straordinaria dei soci di ePRICE non approvi l'aumento di capitale entro il 15 novembre 2019 (tale condizione è stata soddisfatta);
  • qualora la suddetta assemblea abbia deliberato l'aumento di capitale entro il termine sopra previsto, risolutivamente condizionati al fatto che il periodo di opzione relativo all'aumento di capitale abbia inizio, previa pubblicazione del prospetto informativo e dell'eventuale offering circular a seguito di autorizzazione da parte di Consob, dopo il 31 marzo 2020;
  • risolutivamente condizionati al fatto che gli impegni (singolarmente o complessivamente considerati) comportino o possano comportare, per qualsivoglia motivo, un obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria ai sensi dell'art. 106 del TUF (tale condizione risulta allo stato attuale soddisfatta);
  • risolutivamente condizionati al fatto che le azioni della società non vengano revocate dalla quotazione ovvero sospese per un tempo superiore a 3 mesi consecutivi (allo data della presente relazione, tali provvedimenti non sono stati attuati);

Si precisa inoltre che gli impegni di sottoscrizione dell'eventuale inoptato sono inoltre condizionati al fatto che il prezzo di emissione delle nuove azioni rivenienti dall'aumento di capitale non sia superiore ad Euro 0,10 per azione.

Per far fronte alle prevedibili esigenze di cassa della Società, nelle more del perfezionamento del suddetto aumento di capitale, alcuni dei suddetti soci si sono inoltre impegnati a effettuare versamenti in conto futuro deliberando aumento di capitale per un importo complessivo pari ad Euro 3.150.000, già erogati alla data di approvazione della presente relazione finanziaria. A tale fine, al 31 dicembre 2019 il saldo dei versamenti fatti da alcuni soci sotto forma di debito ammonta ad Euro 2.365.000.

L'aumento di capitale in opzione, come da delibera Assembleare, si prevede realizzato entro il 31 maggio 2020, subordinatamente al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità competenti.

Successivamente al 30 settembre 2019, alla luce anche delle inattese riduzioni degli affidamenti da parte dei fornitori e delle banche, successivamente all'approvazione della relazione finanziaria semestrale consolidata 2019, nonostante l'approvazione da parte dell'Assemblea dell'operazione di aumento di capitale, preso atto del non positivo esito delle trattative condotte alla ricerca di un finanziamento "bridge" all'aumento di capitale, il Gruppo ha dovuto porre in essere ulteriori azioni correttive, tese alla temporanea diminuzione del fabbisogno finanziario, attraverso un limitato impiego di circolante, nonché azioni di riduzione dei costi.

Tali accadimenti hanno reso opportuno un adeguamento del piano industriale che non ha evidenziato fabbisogni di cassa superiori rispetto a quelli approvati lo scorso mese di settembre tali da richiedere un maggiore aumento di capitale rispetto a quello proposto all'assemblea dei soci lo scorso mese di novembre.

Le analisi sino ad oggi condotte evidenziano, comunque, che il Gruppo, attraverso le azioni commerciali poste in essere sul magazzino e gli interventi che verranno attivati tesi alla riduzione dei costi, può ragionevolmente acquisire la liquidità necessaria per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, così come definito dai principi contabili di riferimento.

Il Gruppo non dispone di capitale circolante (così come definito nelle Raccomandazioni ESMA/2013/319) sufficiente per far fronte ai propri fabbisogni finanziari correnti, per tali intendendosi quelli relativi ai 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio 2019.

Il capitale circolante netto del Gruppo alla data del 31 dicembre 2019 (differenza tra attivo corrente e passivo corrente) è negativo per Euro 7,4 milioni.

Le componenti più rilevanti di tale voce sono rappresentate da debiti finanziari verso banche (al netto dei debiti relativi all'applicazione dell'IFRS16) a breve termine (Euro 3,8 milioni) e da debiti commerciali e altri debiti correnti netti pari ad Euro 5,9 milioni. Tale valore di capitale circolante è stato determinato considerando le intere rimanenze finali di magazzino per circa 13 milioni di Euro in quanto si prevede che le giacenze di magazzino possano essere interamente cedute nei 12 mesi successivi alla data del 31 dicembre 2019 rispetto al livello attuale, nonché i crediti commerciali considerati incassabili.

La stima del fabbisogno finanziario netto complessivo del Gruppo per i 12 mesi successivi alla data del 31 dicembre 2019 è pari a Euro 14,9 milioni. In particolare, tale stima è stata determinata sommando, in aggiunta al capitale circolante negativo per Euro 7,4 milioni come sopra evidenziato, l'assorbimento di cassa derivante dalla gestione operativa8 , i flussi di cassa assorbiti dall'attività di investimento e quelli generati dai flussi di cassa dell'attività finanziaria.

I proventi netti per cassa derivanti dall'aumento di capitale consentirebbero di soddisfare il fabbisogno finanziario complessivo.

8 Inclusivo dei flussi di cassa in uscita per contratti relativi a diritti d'uso (in-scope per IFRS16)

Qualora l'aumento di capitale dovesse perfezionarsi solo per la parte garantita, e quindi per i residui circa 7,6 milioni di Euro (al netto della quota già versata alla data del 31 dicembre 2019), i proventi da esso derivanti consentirebbero di ridurre il fabbisogno finanziario netto complessivo da 14,9 milioni di Euro a 7,3 milioni di Euro. Tale sbilancio sarebbe prevalentemente costituito da finanziamenti bancari a breve termine concessi dalle banche e debiti commerciali.

Con riferimento all'indebitamento finanziario (al netto dei debiti relativi all'applicazione dell'IFRS16) in essere al 31 dicembre 2019, non oggetto di alcun accordo di ristrutturazione, pari a complessivi Euro 3,8 milioni, si precisa che il fabbisogno finanziario nei 12 mesi successivi per rimborso delle linee di credito ammonta a Euro 0,8 milioni e che, pertanto, 3,0 milioni di Euro non sarebbero oggetto di rimborso, nell'ipotesi di una efficace rinegoziazione dei termini dei fidi bancari in scadenza nel 2020, peraltro già avviata.

La residua parte del fabbisogno finanziario non coperta dai proventi dell'Aumento di Capitale e dalle linee di credito finanziarie, pari a circa 4,3 milioni di Euro verrebbe coperta dagli affidamenti concessi dai fornitori e supportati da fidejussioni bancarie (già in essere al 31 dicembre 2019 per un importo pari a 6,3 milioni di Euro).Le analisi sino ad oggi condotte evidenziano, comunque, che il Gruppo, attraverso le azioni commerciali poste in essere sul magazzino e gli interventi che verranno attivati tesi alla riduzione dei costi, può ragionevolmente acquisire la liquidità necessaria per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, così come definito dai principi contabili di riferimento.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo del 14 febbraio 2020, pur in presenza delle seguenti significative incertezze:

  • il perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, approvata dall'Assemblea degli azionisti in data 12 novembre 2019, entro le date previste nell'accordo con alcun soci, anche per importi superiori ai i termini indicati nel piano industriale (ovvero ad Euro 10 milioni garantiti da alcuni soci di cui 3,1 già versati ad oggi) e, in caso di slittamenti di tale operazione, alla riconferma dell'impegno dei Soci oltre le scadenze definite contrattualmente al 31 marzo 2020 con riferimento all'avvio dell'offerta in opzione;
  • la realizzazione dei risultati operativi di breve e medio periodo espressi nel budget dell'esercizio 2020 e nel piano industriale 2020-2024, sino al perfezionamento dell'atteso aumento di capitale ed anche successivamente allo stesso, caratterizzati come sempre da incertezze tipiche di ogni attività previsionale basata su accadimenti futuri per cui gli effetti delle azioni previste potrebbero nel concreto manifestarsi con modalità e tempistiche diverse rispetto alle attuali previsioni;
  • l'eventuale emersione di addizionali fabbisogni di cassa nel breve termine, per il mancato realizzo di una o più previsioni del budget 2020, ad oggi non prevedibili e derivanti dalla stagionalità del business, o anche da possibili ulteriori riduzioni di affidamenti da parte di fornitori ed istituti di credito (affidamenti verso Intesa Sanpaolo in negoziazione a fine maggio 2020) o da rinegoziazioni dei premi da fornitori contrattualizzati o alla incapacità della Società di dilazionare pagamenti verso fornitori non strategici e sistema creditizio e di realizzare le efficienze previste nella gestione delle rimanenze, in attesa che si possa perfezionare l'aumento di capitale deliberato;

tutte rilevanti al fine del mantenimento della continuità aziendale, ritiene che, allo stato attuale, sussista una ragionevole aspettativa che il Gruppo e la Capogruppo possano fare affidamento su adeguate risorse per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, in quanto dai piani approvati e dalle ulteriori analisi di sensitività peggiorative svolte, emergono fabbisogni di cassa per il 2020 non superiori a quanti rinvenibili dall'operazione di aumento di capitale (massimi 20 milioni di cui 10 garantiti e 3,1 già anticipati da alcuni soci), così come definito dai principi contabili di riferimento, e che, per queste ragioni, si possa continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio.

Principi contabili e criteri di redazione adottati nella preparazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Il bilancio consolidato relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (nel seguito indicato come il "Bilancio Consolidato") è stato predisposto, in relazione a quanto previsto dal Regolamento CE 809/2004, in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea (IFRS).

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committe (IFRIC), precedentemente denominate Standards Interpretations Committe (SIC) che, alla data di approvazione del bilancio consolidato, siano state oggetto di omologa da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Criteri e area di consolidamento

Il Bilancio Consolidato include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, il prospetto dell'utile/(perdita) complessivo consolidato, il rendiconto finanziario consolidato ed il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato. Il Gruppo ha optato per la redazione del conto economico complessivo che include, oltre al risultato dell'esercizio, anche le variazioni di patrimonio netto pertinenti a poste di natura economica che, per espressa previsione dei principi contabili internazionali, sono rilevate tra le componenti del patrimonio netto.

Il Bilancio Consolidato è stato predisposto sulla base dei bilanci della capogruppo ePRICE S.p.A. e delle società da essa controllate, direttamente ed indirettamente, approvati dalle rispettive assemblee o dagli organi direttivi deputati, opportunamente rettificati, ove necessario, per renderli conformi agli IFRS. Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo. Un'impresa è in grado di esercitare il controllo se è esposta o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto d'investimento e, nel frattempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tal entità.

Specificatamente, un'impresa è in grado di esercitare il controllo se, e solo se, ha:

  • il potere sull'entità oggetto d'investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto d'investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto d'investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

  • Quando una società del gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili) di una partecipata considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto e diritti di voto potenziali del gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata e se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi e i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono incluse nel conto economico complessivo dalla data in cui il gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il gruppo non esercita più il controllo sulla società.

Il risultato dell'esercizio e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuiti ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, sono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi e i costi, e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il gruppo perde il controllo, deve:

  • eliminare le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
  • eliminare il valore contabile di tutte le quote di minoranza;
  • eliminare le differenze cambio cumulate, rilevate a patrimonio netto;
  • rilevare il fair value del corrispettivo ricevuto;
  • rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;
  • rilevare l'utile o la perdita nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio;
  • riclassificare la quota di competenza della controllante per le componenti in precedenza rilevate nel prospetto consolidato delle altre componenti di conto economico complessivo a conto economico o tra gli utili a nuovo, come richiesto dagli specifici principi contabili, come se il Gruppo avesse provveduto direttamente alla cessione delle attività o passività correlate.

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2019, invariata rispetto al 31 dicembre 2018, è di seguito rappresentata:

(Con esplicitazione dell'attività svolta e della percentuale di possesso)

Denominazione Attività Sede Percentuale di controllo
ePRICE S.p.A. Capogruppo Italia Capogruppo
ePRICE Operations S.r.l. e-Commerce Italia 100%
Installo S.r.l. Servizi logistici Italia 61%

Al 31 dicembre 2019 non sussistono controllate che presentano interessenze di minoranza significative per il Gruppo.

Conversione dei bilanci in moneta diversa dall'Euro e delle poste in valuta estera

Il Bilancio Consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla capogruppo ePRICE S.p.A. e dalle altre società del Gruppo. Dal momento che le società facenti parte del Gruppo hanno personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana e svolgono la loro attività d'impresa in Italia, non si è resa necessaria alcuna conversione in Euro dei bilanci di esercizio delle stesse.

Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla Data di Transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le poste non monetarie, valutate al costo storico in valuta estera, sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data iniziale di rilevazione della transazione.

Principi contabili

Nessuna deroga all'applicazione degli IFRS è stata applicata nella redazione del presente Bilancio Consolidato.

Il Bilancio Consolidato è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale pur in presenza di significative incertezze elencate nei paragrafi precedenti e riportate anche nei paragrafi "Evoluzione prevedibile della gestione" e "Continuità Aziendale" della Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

Il Bilancio Consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico e le attività e passività nel bilancio del Gruppo sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente.

Il bilancio consolidato è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro se non altrimenti indicato.

Non vi sono variazioni rispetto ai principi contabili applicati nell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2019 ed in particolare del Principio IFRS 16 i cui effetti sono illustrati nel seguito. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

Sebbene questi nuovi principi e modifiche si applichino per la prima volta nel 2019, non hanno un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo. Di seguito sono elencate la natura e l'impatto di ogni nuovo principio/modifica:

IFRS 16 Leases

L'IFRS 16 sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC 15 Leasing Operativo– Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L'IFRS 16 stabilisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare la maggior parte dei contratti di leasing seguendo un unico modello contabile in bilancio.

Il metodo di contabilizzazione per il locatore indicato nell'IFRS 16 rimane sostanzialmente invariato rispetto allo IAS 17. I locatori continueranno a classificare i leasing distinguendoli tra operativo e finanziario usando lo stesso principio di classificazione dello IAS 17. Pertanto, l'IFRS 16 non avrà impatti per i leasing laddove il Gruppo è un locatore.

Le regole introdotte dall'IFRS 16 sono state applicate in transizione prospettivamente, a partire dall'1 gennaio 2019, adottando alcune semplificazioni (cd. practical expedient) previste, per cui i contratti di durata inferiore ai dodici mesi e alcuni contratti di modesto valore sono stati esclusi dalla valutazione.

L'applicazione del nuovo principio ai contratti identificati ha determinato:

• a stato patrimoniale: l'iscrizione iniziale di un'attività, per 14.601 migliaia di euro rappresentativa del diritto d'uso ai sensi dell'IFRS 16, ammortizzata poi sulla minore durata tra vita economico-tecnica e durata residua del contratto e di un debito finanziario per 14.275 migliaia di euro, pari al valore attuale dei canoni minimi futuri obbligatori che il conduttore dovrà pagare a partire dal 1 gennaio 2019, e che sarà successivamente ridotto man mano che i canoni di noleggio verranno pagati;

• nel conto economico: un miglioramento del margine operativo lordo per circa 2,7 milioni di euro, determinato dall'eliminazione del canone di noleggio operativo, e la registrazione dell'ammortamento del diritto d'uso per circa 2,5 milioni di euro e degli oneri finanziari sul debito iscritto per circa 100 migliaia di euro.

Di seguito sono riportati i nuovi criteri di redazione del Gruppo al momento dell'adozione dell'IFRS 16:

Attività per il diritto d'uso:

Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti. A meno che il gruppo non abbia la ragionevole certezza di ottenere la proprietà dell'attività in leasing al termine del contratto di leasing stesso, le attività per il diritto d'uso sono ammortizzate a quote costanti per un periodo pari al minore tra la vita utile stimata e la durata del leasing. Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment.

Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del Gruppo dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.

I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti fissi nella sostanza; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'acquisto dell'attività sottostante.

Leasing di breve durata e Leasing di attività a modesto valore

Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata relativi ai macchinari ed attrezzature (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). Il Gruppo ha applicato inoltre l'esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad apparecchiature per ufficio il cui valore è considerato basso (cioè, sotto €5.000). I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.

IFRIC Interpretazione 23 – Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, nè include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti. L'interpretazione non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del gruppo.

Modifiche all'IFRS 9: Prepayments Features with Negative Compensation

Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi

sull'importo di riferimento" (il criterio SPPI) e lo strumento sia classificato nell'appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement.

Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano. Le modifiche precisano che quando una modifica, una riduzione o un regolamento del piano avvengono durante l'esercizio, un'entità è tenuta a determinare il costo del servizio per il resto del periodo successivo alla modifica, riduzione o regolamento del piano, utilizzando le ipotesi attuariali di riferimento per rimisurare la passività (attività) netta per benefici definiti in modo che rifletta i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento. Un'entità è tenuta, inoltre, a determinare l'interesse netto per il periodo rimanente dopo la modifica del piano, riduzione o regolamento del piano: la passività (attività) netta per benefici definiti che riflette i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento; e il tasso di sconto utilizzato per riparametrare la passività (attività) netta per benefici definiti.

Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato in quanto il Gruppo, nel periodo di riferimento, non ha registrato alcuna modifica, riduzione o regolamento dei piani.

Modifiche allo IAS 28: Long-term interests in associates and joint venture

Le modifiche specificano che un'entità applica l'IFRS 9 per investimenti a lungo termine in una società collegata o joint venture, per i quali non si applica il metodo del patrimonio netto ma che, in sostanza, formano parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture (interessi a lungo termine). Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato.

Miglioramenti annuali 2015-2017 Cycle

IFRS 3 Business Combination

Le modifiche chiariscono che, quando un'entità ottiene il controllo di un business che è una joint operation, applica i requisiti per un'aggregazione aziendale (business combination) che si è realizzata in più fasi, tra cui la rimisurazione al fair value della partecipazione precedentemente detenuta nelle attività e passività della joint operation. Nel fare ciò, l'acquirente rivaluta l'interessenza precedentemente detenuta nella joint operation.

L'entità applica tali modifiche alle business combinations per cui la data di acquisizione coincide o è successiva al primo esercizio a partire dal 1 ° gennaio 2019. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo in quanto non si è verificata nessuna aggregazione aziendale in cui si è ottenuto il controllo congiunto.

IFRS 11 Joint Arrangements

Una entità che partecipa in una joint operation, senza avere il controllo congiunto, potrebbe ottenere il controllo congiunto della joint operation nel caso in cui l'attività della stessa costituisca un business come definito nell'IFRS 3.

Le modifiche chiariscono che le partecipazioni precedentemente detenute in tale joint operation non sono rimisurate. Un'entità applica tali modifiche alle operazioni nelle quali detiene il controllo congiunto a partire dall'inizio dell'esercizio a partire dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, con l'applicazione anticipata consentita.

Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo in quanto non si è verificata nessuna aggregazione aziendale in cui si è ottenuto il controllo congiunto.

IAS 12 Income Taxes

Le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Pertanto, un'entità rileva gli effetti delle imposte sul reddito derivanti dai dividendi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, nelle altre componenti di conto economico complessivo o nel patrimonio netto coerentemente con il modo in cui l'entità ha precedentemente riconosciuto tali operazioni o eventi passati.

L'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, ed è consentita l'applicazione anticipata. Quando l'entità applica per la prima volta tali modifiche, le applica agli effetti che hanno avuto le imposte sui dividendi rilevati a partire dall'inizio del primo esercizio. Il Gruppo non ha registrato alcun impatto derivante da tale modifiche sul proprio bilancio consolidato.

IAS 23 Borrowing Costs

Le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un'attività, nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all'uso o alla vendita sono completate.

Un'entità applica tali modifiche agli oneri finanziari sostenuti a partire dall'inizio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tali modifiche. Un'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, e l'applicazione anticipata è consentita. Poiché la prassi attuale del Gruppo è in linea con tali emendamenti, il Gruppo non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio consolidato.

Criteri di valutazione

Impianti, macchinari e leasing finanziario e operativo

Gli impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per rendere possibile il loro utilizzo e gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività.

Gli impianti e macchinari posseduti in virtù di contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciuti come attività del Gruppo al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l'eventuale somma da pagare per l'esercizio dell'opzione di acquisto. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote in seguito indicate per le immobilizzazioni materiali, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto; in tal caso il periodo di ammortamento sarà rappresentato dalla durata del contratto di locazione.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Gli ammortamenti sono imputati a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della vita utile.

Si riportano di seguito le aliquote di ammortamento per le singole categorie di impianti e macchinari, invariate rispetto all'esercizio precedente e applicate dal Gruppo sulla base della vita utile stimata:

Categoria Aliquota
Attrezzature centro di calcolo 20%
Attrezzature varie 15%
Sistemi espositivi 20%-50%
Mobili ufficio 12%
Arredamento 12%
Macchine ufficio 20%-33%
Automezzi 25%-33%

La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro valore residuo sono rivisti e aggiornati, ove necessario, in sede di predisposizione del bilancio.

Aggregazioni aziendali

L'acquisizione d'imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione (IFRS 3).

Le attività acquisite e le passività assunte identificabili sono valutate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale include il fair value, alla data di acquisizione, delle attività e delle passività trasferite e delle interessenze emesse dal Gruppo, così come il fair value dell'eventuale corrispettivo potenziale e degli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni riconosciuti dall'acquisita. Se l'aggregazione aziendale comporta l'estinzione di un rapporto preesistente tra il Gruppo e l'acquisita, l'ammontare minore tra l'importo di estinzione, come stabilito dal contratto, e il valore fuori mercato dell'elemento viene dedotto dal corrispettivo trasferito e rilevato tra gli altri costi.

Una passività potenziale dell'acquisita è assunta in un'aggregazione aziendale solo se questa passività rappresenta un'obbligazione attuale che deriva da eventi passati e quando il suo fair value può essere determinato con attendibilità.

Per ogni aggregazione aziendale, viene valutata qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita.

L'avviamento, che deriva dall'acquisizione, è iscritto come attività e valutato inizialmente come eccedenza fra il corrispettivo trasferito e il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte.

Nel caso di aggregazione aziendale realizzata in più fasi, viene ricalcolata l'interessenza detenuta in precedenza nell'acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato l'eventuale utile o perdita risultante.

I costi correlati all'acquisizione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, con un'unica eccezione per i costi di emissione di titoli di debito o di titoli azionari.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Marchi

I marchi sono considerati un'attività a vita utile indefinita e pertanto non sono sottoposti al processo di ammortamento ma alla verifica delle perdite di valore delle attività iscritte in bilancio (cosiddetto impairment test), previsto dallo IAS 36.

Avviamento

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza d'interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione in precedenza detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza d'interessenze di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione in precedenza detenuta nell'impresa acquisita, tal eccedenza è rilevata immediatamente nel prospetto dell'utile/perdita complessivo consolidato come provento.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo, al netto delle perdite di valore accumulate. L'avviamento è considerato attività a vita utile indefinita e pertanto non è soggetto ad ammortamento, bensì è sottoposto ad impairment test. Al fine dell'impairment test, l'avviamento acquisito nell'ambito di un'aggregazione aziendale è allocato, alla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (cosiddetta "cash generating unit" o "CGU") del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione. L'eventuale riduzione di valore dell'avviamento è rilevata nel caso in cui il valore recuperabile dell'avviamento risulti inferiore al suo valore d'iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile s'intende il maggiore tra il fair value della CGU, al netto degli oneri di vendita, e il relativo valore d'uso. Non è consentito il ripristino di valore dell'avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdite di valore. Nel caso in cui la riduzione di valore a seguito dei risultati dell'impairment test sia superiore al valore dell'avviamento allocato alla CGU, l'eccedenza residua è allocata alle altre attività della CGU di riferimento, in proporzione al loro valore di carico.

L'impairment test è effettuato in linea con quanto indicato dal principio contabile IAS 36 e dunque con cadenza almeno annuale, o comunque in caso di identificazione di indicatori monitorati che possano far presumere che ci sia una perdita di valore.

Se l'avviamento è stato allocato ad una CGU ed il Gruppo dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice dei flussi di cassa.

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi servizi e piattaforme costituiscono attività immateriali generate internamente e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

  • il costo attribuibile all'attività di sviluppo è attendibilmente determinabile;
  • vi è l'intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacità tecnica a rendere l'attività disponibile all'uso o alla vendita;
  • è dimostrabile che l'attività e in grado di produrre benefici economici futuri.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo non monetario coerente con la funzione dell'attività immateriale.

La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di attività immateriali, invariata rispetto all'esercizio precedente, è di seguito riportata:

Categoria Vita utile
Software, brevetti, concessioni e licenze 3-5 anni
Sviluppo piattaforma 3-5 anni

Gli utili o le perdite derivanti dalla dismissione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene la dismissione.

Perdite di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di monitoraggio di un'eventuale perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o CGU, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività o CGU. Se il valore contabile di un'attività o CGU è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto anteimposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono corroborati da opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono negoziati sul mercato, e altri indicatori di fair value disponibili.

Il Gruppo basa il proprio impairment test su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre o cinque anni. Nel caso di periodi più lunghi, si calcola un tasso di crescita a lungo termine che viene utilizzato per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo o il quinto anno.

Le perdite di valore di attività in funzionamento, incluse le perdite di valore delle rimanenze, sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.

Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

Partecipazioni in collegate

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento pertinente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento, né ad una verifica individuale di perdita di valore (cosiddetto impairment).

Il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata.

Il bilancio delle società collegate è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

In seguito all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata e il valore d'iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate".

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste sono soddisfatte con azioni proprie.

Strumenti finanziari

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dà origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico. La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15. Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire. Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi. L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui il Gruppo si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • Attività finanziarie al costo ammortizzato;
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate;
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione;
  • Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

• l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali

e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Attività finanziarie al fair value rilevato in OCI

Il Gruppo valuta le attività al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:

• l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie

e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale ed interessi determinati sull'importo del capitale da restituire.

Per le attività valutate al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.

Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale

All'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value rilavato in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento. Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Nonostante i criteri per gli strumenti di debito per essere classificati al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, come descritto sopra, gli strumenti di debito possono essere contabilizzati al fair value rilevato a conto economico al momento della rilevazione iniziale se ciò comporta l'eliminazione o la riduzione significativa di un disallineamento contabile. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cancellazione

Un'attività finanziaria è cancellata in primo luogo quando i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi ed ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa. Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari, esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo. Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss 'ECL') per tutte le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito non detenuti al fair value rilevato a conto economico. Le ECL si basano sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che il Gruppo si aspetta di ricevere, scontati ad una approssimazione del tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali. Le perdite attese sono rilevate in due fasi. Relativamente alle esposizioni creditizie per le quali non vi è stato un aumento significativo del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare le perdite su crediti che derivano dalla stima di eventi di default che sono possibili entro i successivi 12 mesi. Per le esposizioni creditizie per le quali vi è stato un significativo aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell'esposizione, a prescindere dal momento in cui l'evento di default si prevede che si verifichi. Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, il Gruppo applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, il Gruppo non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento. Per le attività rappresentate da strumenti di debito valutate al fair value rilevato in OCI, il Gruppo applica l'approccio semplificato ammesso per le attività a basso rischio di credito. Ad ogni data di riferimento del bilancio, il Gruppo valuta se si ritiene che lo strumento di debito abbia un basso rischio di credito utilizzando tutte le informazioni disponibili che si possono ottenere senza costi o sforzi eccessivi. Nell'effettuare tale valutazione, il Gruppo monitora il merito creditizio dello strumento di debito. Un'attività finanziaria viene eliminata quando non vi è nessuna ragionevole aspettativa di recupero dei flussi finanziari contrattuali.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita). Questa categoria generalmente include crediti e finanziamenti fruttiferi di interessi.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che la società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il costo delle rimanenze è determinato al costo specifico per le merci chiaramente identificabili o, per i beni fungibili, con il metodo del FIFO.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda e altri investimenti finanziari a breve termine e ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa, ovvero trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni della data di originaria acquisizione e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e gli altri debiti, sono inizialmente iscritte al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo d'interesse. Se vi è un cambiamento stimabile nei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Benefici a dipendenti

I fondi relativi al personale erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro sono costituiti principalmente dal Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dalla legislazione italiana all'art. 2120 del codice civile. Il TFR rappresenta un piano a benefici definiti, ovvero un programma formalizzato di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituisce un'obbligazione futura e per il quale il Gruppo si fa carico dei rischi attuariali e d'investimento relativi. Come richiesto dallo IAS 19R, il Gruppo utilizza il Metodo della Proiezione Unitaria del Credito per determinare il valore attuale delle obbligazioni e il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente; tale metodo di calcolo richiede l'utilizzo d'ipotesi attuariali obiettive e compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi). Gli utili e le perdite attuariali sono immediatamente ed integralmente riconosciuti nel conto economico complessivo in conformità allo IAS 19R.

A seguito della riforma sulla previdenza, a partire dal 1° gennaio 2007 il TFR maturato, a seguito dell'entrata in vigore della riforma stessa, è destinato ai fondi pensione o al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps per le imprese aventi più di 50 dipendenti ovvero, nel caso d'imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda analogamente a quanto effettuato negli esercizi precedenti o destinato a fondi pensione. Su questo, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'Inps comporta che una quota del TFR maturando sia classificata come un piano a contributi definiti in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione ovvero all'Inps. La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.

Da un punto di vista contabile, attraverso la valutazione attuariale si imputano a conto economico nella voce "oneri/proventi finanziari l'interest cost che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR e nella voce "costo del lavoro" il current service cost che definisce l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti che non hanno trasferito alla previdenza complementare le quote maturate dal 1 gennaio 2007. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati direttamente nel patrimonio netto senza mai transitare a conto economico e sono esposti nel prospetto di conto economico complessivo.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione dei fondi viene rilevata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell'onere per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato quale onere finanziario.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Attività non correnti detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante e attività cessate

Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita o di distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutate al minore tra il valore contabile e il loro fair value al netto dei costi di vendita o di dismissione. I costi di dismissione sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla dismissione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide anche per le attività e i gruppi in dismissione detenuti per la vendita.

L'ammortamento degli impianti e dei macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è:

  • una componente del Gruppo che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU;
  • classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo;
  • importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

Pagamenti basati su azioni

Il Gruppo ePRICE riconosce benefici addizionali ad alcuni amministratori, dirigenti, impiegati, consulenti e dipendenti attraverso piani di partecipazione al capitale (Piano di "Stock Option"). Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni – gli stessi sono da considerarsi del tipo "a regolamento con azioni" (cosiddetto "equity settlement"); pertanto l'ammontare complessivo del valore corrente delle Stock Option alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo.

Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Il costo per compensi, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio netto.

Riconoscimento dei ricavi

Ricavi provenienti da contratti con clienti

Vendita di merci

I contratti del Gruppo relativi alla vendita online includono generalmente una sola obbligazione. Il Gruppo ha concluso che i ricavi relativi alla vendita prodotti dovrebbero essere riconosciuti nel determinato momento in cui il controllo dell'attività viene trasferito al cliente, generalmente al momento della consegna del bene. I ricavi dalla vendita di merci sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante tenendo conto del valore di eventuali resi, abbuoni, sconti commerciali e premi legati alla quantità. I ricavi sono rilevati quando i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente, quando la recuperabilità del corrispettivo è probabile, i relativi costi o l'eventuale restituzione delle merci possono essere stimati attendibilmente, e se la Direzione smette di esercitare il livello continuativo di attività solitamente associate con la proprietà della merce venduta. I trasferimenti dei rischi e dei benefici, di norma, coincidono con la spedizione al cliente, che corrisponde al momento della consegna delle merci al vettore, momento in cui viene quindi contabilizzato il ricavo e la conseguente variazione delle rimanenze.

Diritto di reso

Il corrispettivo ricevuto dal cliente è variabile in conseguenza del fatto che il contratto permette al cliente di restituire i prodotti. Il Gruppo utilizza il metodo del valore atteso per stimare i beni che saranno restituiti perché questo metodo permette di stimare meglio l'ammontare del corrispettivo variabile a cui il Gruppo ha diritto. Il Gruppo nella definizione dell'ammontare del corrispettivo variabile che può essere incluso nel prezzo della transazione applica i requisiti dell'IFRS 15 nel limitare le stime del corrispettivo variabile. Il Gruppo presenta una passività per resi separatamente nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria un'attività per diritti di recupero dai clienti inclusi tra le rimanenze, con disclosure fornita nelle note illustrative.

Prestazione di servizi

I ricavi relativi alla prestazione di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio alla data di riferimento del bilancio e sono rappresentati al netto di sconti e abbuoni.

Nei casi di vendite effettuate da terze parti utilizzando il sito EPRICE (Market Place), il gruppo contabilizza la sola commissione prevista contrattualmente al momento della conferma dell'ordine.

Obbligazioni per servizi di assistenza post-vendita

Il Gruppo offre mediante i propri siti e-commerce servizi di assistenza post-vendita per riparazioni fornite da fornitori terzi o da società del gruppo. Nei casi di garanzie fornite da terzi, il Gruppo non è considerato essere il responsabile principale dell'adempimento della promessa di fornire l'intervento di assistenza qualora richiesta. In tale ambito il Gruppo non ha potere discrezionale nel definire il prezzo delle garanzie; il corrispettivo riconosciuto al Gruppo in questi contratti è determinato come la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita. Nei casi in cui il Gruppo agisce in qualità di "principal", mantenendo il controllo e l'onere delle riparazioni, i ricavi ed i relativi costi sono contabilizzati pro-rata temporis nel periodo in cui il Gruppo è chiamato ad effettuare la riparazione.

Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti al momento dell'acquisizione del bene o servizio. Nel caso di sconti su acquisti merci previsti al raggiungimento di determinati volumi (Rebates) il Gruppo provvede al riconoscimento di tale minore componente di costo al raggiungimento contrattuale degli obiettivi prefissati.

Imposte

Le imposte correnti e il beneficio fiscale dell'esercizio sono valutati per l'importo che ci si attende di corrispondere alle autorità fiscali o recuperare. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro;
  • le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;

• nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Le imposte anticipate, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate, come risultanti da piani industriali e linee strategiche di gruppo. Le imposte differite e anticipate sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte, sulla base delle aliquote fiscali in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di bilancio.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive, sulla base dei piani al momento vigenti.

Le imposte correnti, differite e anticipate sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto nei cui casi anche il relativo effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte sono compensate quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale e vi è un diritto legale di compensazione.

Utile/(perdita) per azione

Base

L'utile/(perdita) per azione è calcolato quale rapporto tra il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie.

Diluito

L'utile/(perdita) diluito per azione è calcolato quale rapporto tra il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetto diluitivo, mentre il risultato economico del Gruppo è rettificato per tenere conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio consolidato in conformità con gli IFRS richiede, da parte degli amministratori, l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, trovano fondamento in valutazioni e stime basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi rilevati in bilancio, e l'informativa fornita. I risultati finali effettivi delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Di seguito sono brevemente elencate le voci che, relativamente al Gruppo, richiedono maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui risultati finanziari del Gruppo.

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica annuale (cosiddetto "impairment test") al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore dello stesso. La riduzione di valore, rilevata quando il valore netto contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa alla quale gli stessi sono allocati risulti superiore al suo valore recuperabile (definito come il maggior valore tra il valore d'uso e il fair value della stessa) va rilevata tramite una svalutazione. La verifica di conferma di valore richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno del Gruppo e provenienti dal mercato, nonché sull'esperienza storica. Inoltre, qualora venga identificata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime verifiche di valore e le medesime tecniche valutative sono applicate alle attività immateriali e materiali a vita utile definita quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso. La corretta identificazione degli elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore e le stime per la determinazione delle stesse dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.

Fondo svalutazione crediti commerciali

Il fondo svalutazione crediti riflette la miglior stima degli amministratori circa le perdite relative al portafoglio crediti nei confronti della clientela. Tale stima si basa sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e di proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.

Imposte anticipate

La contabilizzazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di un imponibile fiscale negli esercizi futuri atto al loro recupero. La valutazione degli imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate.

Fondi rischi e oneri

A fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio di esito negativo. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima alla data operata dagli amministratori. Tale stima comporta l'adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero pertanto avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione dei bilanci del Gruppo.

Fondo obsolescenza di magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso del mercato.

Principi modifiche emendamenti e interpretazioni emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel Maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, ri-assicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. Questo principio non si applica al Gruppo.

Modifiche all'IFRS 3: Definition of a Business

Ad ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche alla definizione di attività aziendale nell'IFRS 3 Definition of a Business per supportare le entità nel determinare se un insieme di attività e beni acquisiti costituisca un'attività aziendale o meno. Le modifiche chiariscono quali siano i requisiti minimi per avere un'attività aziendale, rimuovono la valutazione circa la possibilità degli operatori di mercato di sostituire eventuali elementi mancanti, aggiungono guida per supportare le entità nel valutare se un processo acquisito sia sostanziale, restringono le definizioni di attività aziendale e di output, e introducono un test opzionale sulla concentrazione del valore equo. Nuovi esempi illustrativi sono stati pubblicati insieme alle modifiche.

Poiché le modifiche si applicano prospetticamente alle transazioni o altri eventi che si manifestano alla data di prima applicazione o successivamente, il gruppo non è impattato da queste modifiche alla data di prima applicazione. Il principio entrerà in vigore dal 1 ° gennaio 2020.

Modfiche allo IAS 1 and IAS 8: Definition of Material

Ad ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 Presentation of Financial Statements e IAS 8 Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors, per allineare la definizione di 'rilevante' negli standard e per chiarire taluni aspetti della definizione. La nuova definizione indica che un'informazione risulta rilevante (materiale) qualora, in conseguenza della sua omissione, ovvero in seguito alla sua errata o non comprensibile presentazione ('obscuring'), ci si potrebbe ragionevolmente aspettare di influenzare le decisioni che i principali utilizzatori del bilancio farebbero sulla base delle informazioni finanziarie ivi contenute. Le modifiche a principi entreranno in vigore dal 1 ° gennaio 2020. Non ci si attende che le modifiche alla definizione di rilevante avranno un impatto significativo sul bilancio consolidato del gruppo.

Modifiche ai Riferimenti al Conceptual Framework in IFRS Standards

Il 29 Marzo 2018 Lo IASB ha emesso una versione rivisitata del Conceptual Framework del bilancio che recepisce i principi contabili IFRS. Tale strumento garantisce che i principi contabili siano concettualmente coerenti e che operazioni dello stesso tipo siano trattate nello stesso modo, fornendo le informazioni utili ad investitori e altri. Il Conceptual Framework aiuta, inoltre, le imprese ad implementare politiche contabili adeguate quando nessun principio IFRS disciplina la transazione specifica; favorisce, infine, gli stakeholders in generale nel comprendere i principi contabili. Il Conceptual Framework modificato include: un nuovo capitolo sulla misurazione e sulle regole di segnalazione dei risultati finanziari; definizioni più accurate e regole - in particolare la definizione di passività; chiarimenti su importanti argomenti, come le norme di amministrazione, prudenza e incertezza di calcolo nel financial reporting. Le modifiche ai principi contabili sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2020.

Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 and IFRS7: Interest Rate Benchmark Reform

Il 26 settembre 2019 lo IASB ha pubblicato la Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse (modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39 e all'IFRS 7) al fine di tenere conto delle conseguenze della riforma stessa sull'informativa finanziaria nel periodo che precede la sostituzione di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente con un tasso di riferimento alternativo.

Le modifiche stabiliscono deroghe temporanee e limitate alle disposizioni in materia di contabilizzazione delle operazioni di copertura del Principio contabile internazionale (IAS) 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione e dell'International Financial Reporting Standard (IFRS) 9 Strumenti finanziari in modo che le imprese possano continuare a rispettare le disposizioni presumendo che gli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistenti non siano modificati a seguito della riforma dei tassi interbancari lettera.

Le modifiche entreranno in vigore al più tardi a partire dalla data di inizio del loro primo esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio 2020 o successivamente.

Informativa per settori operativi

L'IFRS 8 definisce un settore operativo come una componente:

  • che coinvolge attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi;
  • i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale;
  • per la quale sono disponibili dati economico-finanziari separati.

Ai fini dell'IFRS 8 - Settori operativi l'attività svolta dal Gruppo è identificabile nel solo segmento operativo dell'e-Commerce.

Non vi sono state aggregazioni di settori operativi al fine di determinare i settori operativi oggetto d'informativa.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

1. Impianti e macchinari

La voce "impianti e macchinari" è pari a Euro 1.337 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 6.359 migliaia al 31 dicembre 2018), come è di seguito evidenziato:

Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
(In migliaia di Euro) Costo storico Amm.ti e svalutazioni Valore netto Costo storico Amm.ti e svalutazioni Valore netto
Impianti e Macchinari 4.559 (4.545) 14 4.557 (1.178) 3.379
Attrezzature 1.210 (1.118) 92 1.340 (643) 697
Macchine elettroniche 3.143 (2.691) 452 3.508 (2.675) 833
Mobili e arredi 687 (582) 105 689 (547) 142
Altri beni 2.464 (1.790) 674 2.170 (862) 1.308
Totale 12.063 (10.726) 1.337 12.264 (5.905) 6.359

Si segnala che al 31 dicembre 2019 non vi sono beni strumentali di proprietà gravati da alcun tipo di garanzia prestata a favore di terzi.

La seguente tabella evidenzia la movimentazione della voce impianti e macchinari:

(In migliaia di Euro) Al 31
Dicembre
2018
Incrementi Decrementi Ammortamenti e
svalutazioni
Al 31 Dicembre
2019
Impianti e Macchinari 3.379 2 - (3.367) 14
Attrezzature 697 5 - (610) 92
Macchine elettroniche 833 17 (7) (390) 452
Mobili e arredi 142 1 (2) (36) 105
Altri beni 1.308 351 (40) (946) 674
Totale 6.359 376 (49) (5.349) 1.337

Gli incrementi di altri beni si riferiscono principalmente ad elettrodomestici di proprietà della società noleggiati a clienti terzi, a fronte della quale si percepisce un canone di locazione nell'ambito del progetto sperimentale "Sempre Nuovo"

La voce ammortamenti e svalutazioni include ammortamenti per 1.500 migliaia di euro e svalutazioni per 3.849 migliaia di euro. Le svalutazioni non ricorrenti sono relative ad impianti, macchinari, attrezzature, ed alle migliorie su beni di terzi del polo logistico di Truccazzano che sono state svalutate a seguito della decisione presa dal management nel settembre 2019 di disdettare il contratto ed avviare quindi una uscita anticipata dal contratto di affitto entro il marzo 2020. Il valore netto contabile delle suddette attrezzare è pari ad euro 287 migliaia e si riferisce prevalentemente a scaffalature, carrelli ed altre attrezzature che possono essere utilizzate anche in nuove location.

Nell'ultimo trimestre 2019 la Capogruppo ha avviato le trattative finalizzate alla ricerca di una nuova location e di un operatore logistico, valutando diverse opzioni che contemplassero o meno l'impiego del sito di Truccazzano. In data 14 febbraio 2020 il Gruppo ha ricevuto da un operatore logistico, terza parte indipendente, un'offerta vincolante, accettata in pari data, che prevede l'esternalizzazione della gestione del magazzino in un sito, in provincia di Pavia, di pertinenza dell'operatore stesso, in cui il gruppo trasferirà le proprie attività a partire da fine marzo 2020, lasciando definitivamente il polo logistico di Truccazzano.

L'offerta vincolante prevede che l'attrezzattura di proprietà di ePRICE, attualmente presso il sito di Truccazzano, verrà concessa in comodato gratuito all'operatore logistico (in quanto fornitore del servizio a ePRICE tramite tale attrezzatura). L'operatore si farà, inoltre, carico dei costi di trasferimento di tale attrezzatura ed avrà anche la facoltà di acquistarla, o di riconoscere un valore ad ePRICE nel caso di futuro utilizzo della stessa per altri clienti, secondo modalità e importi da definire eventualmente in futuro.

In considerazione di tali accordi, il management e l'operatore logistico hanno congiuntamente identificato gli asset che verranno utilizzati da quest'ultimo per fornire il servizio logistico ad ePRICE e, conseguentemente, il Gruppo ha previsto l'ammortamento degli stessi lungo la durata del contratto (3 anni, il contratto è poi rinnovabile per ulteriori due ma è stata considerata la durata minore), inferiore alla vita utile degli stessi. Il valore netto contabile delle suddette attrezzare è pari ad Euro 287 migliaia. Con riferimento alla rimanente parte degli asset, non essendo ancora definite le eventuali modalità di utilizzo da parte dell'operatore logistico, il Gruppo ha proceduto ad una svalutazione integrale delle stesse in sede di redazione del bilancio al 31 dicembre 2019. Sono state inoltre interamente svalutate le migliorie apportate all'immobile di Truccazzano in ragione dell'uscita dallo stesso.

2. Attività immateriali

Le attività immateriali ammontano a 17.032 migliaia di euro (27.699 al 31 dicembre 2018) e si compongono come di seguito indicato.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Le attività immateriali a vita indefinita sono composte interamente da avviamenti per 6.270 migliaia di euro, ridottisi al 31 dicembre 2019 di euro 6.548 migliaia rispetto al 31 dicembre 2018 a seguito di impairment test effettuato al 31 dicembre 2019 ed eseguito sulla base dei piani aggiornati per il periodo 2020-2024 approvati dal consiglio di amministrazione in data 13 febbraio 2020. Al 31 dicembre 2019, le attività immateriali a vita utile indefinita sono state sottoposte all'impairment test, confrontando il valore recuperabile della CGU con il valore netto contabile dei relativi beni, incluso l'avviamento. Il valore recuperabile rappresenta il maggiore fra il fair value dell'attività, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, ed è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede saranno associati alla CGU, scontati al tasso che riflette i rischi specifici della CGU alla data di valutazione.

Il Gruppo esercita un'unica attività di coordinamento ed indirizzo del business, una gestione integrata della piattaforma informatica, i prodotti presentano caratteristiche con forti omogeneità ed anche la gestione dei magazzini è centralizzata. Per

queste ragioni, l'attività svolta dal Gruppo è identificabile nel solo segmento operativo dell'e-Commerce, che, per effetto dell'elevato grado di integrazione delle attività svolte previsto dal business model di ePRICE, consiste in un'unica Cash Generating Unit, cui risulta attribuito l'intero capitale investito del gruppo nella definizione del carrying amount della stessa.

Ipotesi chiave utilizzate nel calcolo del valore d'uso e sensitività alle variazioni delle ipotesi

Le assunzioni chiave utilizzate dal management sono la stima dei futuri incrementi nelle vendite, dei flussi di cassa operativi, del tasso di crescita dei valori terminali e del tasso di sconto (costo medio ponderato del capitale - "WACC"). La determinazione del valore recuperabile è basata sulla stima del valore d'uso ottenuto come valore attuale dei flussi di cassa prospettici desunti dai nuovi piani aziendali rivisti ed approvati dal consiglio di amministrazione in data 13 febbraio 2020. L'impairment test è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 febbraio 2020.

Il tasso di attualizzazione utilizzato per il calcolo del valore d'uso della CGU coincide con il costo medio ponderato del capitale (WACC – Weighted Average Cost of Capital). Esso è stato determinato come media ponderata del costo dei mezzi propri (equity) e del costo dei mezzi di terzi (debito). In particolare, il WACC è stato determinato sulla base dei seguenti parametri:

  • risk free rate pari al 1,90%, corrispondente al rendimento medio dei titoli di stato decennali;
  • equity risk premium pari al 5,50%;
  • coefficiente beta, pari allo 1,42, determinato sulla base del panel di società quotate attive nel settore in cui opera la Società;
  • premio per il rischio addizionale, pari al 4,00%, finalizzato a ricondurre nella valutazione il rischio di execution degli obiettivi insiti nelle previsioni; alla luce dell'analisi degli scostamenti tra i dati consuntivati e quelli di budget, si è ritenuto opportuno aumentare tale premio di 200 basis point rispetto al 31 dicembre 2018.
  • costo del debito lordo, pari al 2,13%, stimato in misura pari al tasso EurIRS a 10 anni, maggiorato di uno spread specifico che emerge dall'analisi del credit spread di un panel di società comparabili;
  • struttura finanziaria target (debt/equity ratio) pari al 2%, stimata sulla base della media del rapporto di indebitamento di un panel di società comparabili.

Sulla base di tali parametri, si è pervenuto al seguente tasso di attualizzazione (WACC):

Cash Generating Unit Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
E-Commerce 13,48% 12,40%

Alla luce degli aggiornamenti dei parametri di mercato (risk free, beta, rapporto d'indebitamento) la principale differenza rispetto al WACC utilizzato con riferimento all'impairment test approvato in data 6 marzo 2019 è da attribuirsi all'incremento del premio per il rischio addizionale descritto in precedenza, che ha parzialmente compensato la discesa dei tassi di mercato di riferimento.

Al termine del periodo di proiezione esplicita è stato stimato un Terminal Value proiettando in perpetuo un flusso di cassa normalizzato e considerando un tasso di crescita (g) annuo costante dei flussi stessi all'1,40%, in linea con le aspettative di inflazione.

Dalle risultanze dell'impairment test, è emerso che, al 31 dicembre 2019, il valore recuperabile era inferiore al valore contabile, tenendo conto della svalutazione già contabilizzata di 5,4 milioni di euro in sede di approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2019.

È stata inoltre effettuata, un'analisi di sensitività dei risultati basata su una variazione dei parametri chiave sotto descritti quali:

  • una variazione del tasso di crescita di 20 basis point (sensitivity 1);
  • una variazione dei tassi di sconto di 100 basis point (sensitivity 2);
  • una variazione dell'EBITDA di ogni anno incluso nel piano peggiorativa del 10% (sensitivity 3);
  • l'effetto combinato delle variazioni si cui sopra (sensitivity 4)

i cui risultati sono evidenziati nella seguente tabella:

Sensitivity Versione base Sensitivity 1 Sensitivity 2 Sensitivity 3 Sensitivity 4
WACC 13,48% 13,48% 14,48% 13,48% 14,48%
Terminal growth rate 1,4% 1,2% 1,4% 1,4% 1,2%
EBITDA 100,0% 100,0% 100,0% 90,0% 90,0%
Surplus (Deficit)
aggiuntivo
0 (278) (1.896) (3.020) (4.777)

La tabella mostra che per tutte le sensitivity selezionate in caso di variazioni dei parametri indicati, emergerebbero ulteriori potenziali svalutazioni dell'avviamento.

In aggiunta alle sensitivity sopra indicate eseguite in continuità con il passato, sono state inoltre svolte le seguenti ulteriori valutazioni su alcuni assunzioni utilizzate per la predisposizione dei piani aziendali.

In considerazione del fatto che i rebates, ossia gli sconti ed i contributi concessi dai fornitori, rappresentano una quota significativa del margine di contribuzione e, conseguentemente, dell'EBITDA del 2020 e dei futuri esercizi è stata sviluppata un'analisi di sensitività nel caso in cui non venissero conseguiti i livelli di incidenza percentuale di tali componenti positivi di reddito rispetto al costo del venduto, di cui al piano industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 febbraio 2020.

A tal proposito è stata ipotizzata una riduzione dell'incidenza percentuale dei rebates pari allo 0,50%, rispetto al costo di acquisto dei prodotti, equivalente, indicativamente, al mancato raggiungimento di un target commerciale posto dai fornitori, ed una riduzione dell'incidenza dei proventi dell'1%, sempre rispetto al costo di acquisto dei prodotti.

Un'ulteriore sensitivity è stata sviluppata ipotizzando un mancato raggiungimento di un accordo con un secondo operatore del canale B2B al fine di poter valutare gli effetti non solo in termini di mancate vendite, ma anche dei relativi mancati rebates.

Sono state condotte poi altre due sensitivity aventi un impatto solo patrimoniale e finanziario legate al mancato ripristino di preesistenti affidamenti (seppur parziali) da parte di alcuni fornitori e l'eventuale maggior impegno di cassa per acquisti di magazzino, a sostegno delle vendite, ipotizzando di mantenere invariati i giorni di rotazione dello stock.

Da ultimo, è stata sviluppata un'analisi di sensitivity ipotizzando un terminal value determinato attraverso un EBITDA con incidenza pari al 3% dei ricavi, anziché il 3,6% come determinato nel 2024 nel piano approvato.

I risultati delle suddette valutazioni e test sono rappresentati nella tabella di cui sotto:

Sensitivity Surplus (Deficit) aggiuntivo
Riduzione Rebates 0,5% (4.285)
Riduzione Rebates 1,0% (8.571)
Mancato ingresso secondo operatore B2B (2.773)
Mancato ripristino affidamenti commerciali (5.003)
Incremento valore rimanenze finali (2.111)
Terminal value con EBITDA 3% (4.391)

Con riferimento all'analisi di sensitivity "Riduzione Rebates 1%" si segnala che, essendo il deficit superiore al valore residuo dell'avviamento iscritto a bilancio (Euro 6.270), la parte eccedente dovrebbe considerarsi allocata proporzionalmente alle altre attività della CGU identificata nel limite del loro fair value al netto dei costi di dismissione.

Immobilizzazioni Immateriali a vita definita

Le immobilizzazioni immateriali a vita definita ammontano ad Euro 10.762 migliaia al 31 dicembre 2019 (Euro 14.881 migliaia al 31 dicembre 2018) e si riferiscono a tutti i costi sostenuti anche negli anni precedenti per la costruzione delle piattaforme tecnologiche alla base delle operations del Gruppo.

Il dettaglio di costo storico, fondo ammortamento e valore netto contabile della voce immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 è di seguito riportato:

Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
(In migliaia di Euro) Costo storicoAmm.ti cumulatiValore nettoCosto storicoAmm.ti cumulatiValore netto
Software, Brevetti, concessioni e licenze 7.135 (5.130) 2.005 7.121 (3.973) 3.148
Sviluppo piattaforma 28.126 (19.862) 8.264 25.147 (13.997) 11.150
Immobilizzazioni in corso 493 493 583 583
Totale attività immateriali 35.754 (24.992) 10.762 32.851 (17.970) 14.881

La tabella seguente mostra i movimenti delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell'esercizio:

(In migliaia di Euro) Al 31
Dicembre
2018
Incrementi Decrementi Ammortamenti Riclassifiche Al 31 dicembre 2019
Software, brevetti,
concessioni e licenze
3.148 13 - (1.156) - 2.005
Sviluppo piattaforma 11.150 2.890 - (5.866) 90 11.150
Immobilizzazioni in
corso
583 - - - (90) 493
Totale attività
immateriali
14.881 2.903 - (7.022) 0 10.762

I principali investimenti effettuati dal Gruppo nel corso del periodo riguardano la realizzazione di specifici progetti che hanno permesso l'utilizzo di soluzioni innovative per la gestione delle piattaforme online. Il Gruppo ha continuato ad investire nel miglioramento della qualità dei servizi offerti alla clientela, nei processi esistenti e nelle componenti di piattaforma per renderli scalabili Sono proseguite le attività del team di sviluppo dedicato al mondo "mobile" e focalizzato sull'ottimizzazione della customer experience: tra i primi obiettivi quello di apportare miglioramenti significativi alla interfaccia mobile con l'introduzione di elementi distintivi che la differenziano in modo marcato dal sito desktop. In particolare, è stato rilasciato un nuovo carrello per l'interfaccia mobile, migliorata l'interfaccia grafica e di usability delle schede prodotto, evidenziando i servizi a valore aggiunto offerti da ePRICE. È stato rilasciato un nuovo portale per la registrazione automatica dei venditori del marketplace con supporto integrato del CRM, che consente di agevolare la fase di acquisizione di nuovi venditori e la gestione degli stessi da parte del team del marketplace. Sono state definite le procedure interne per la gestione delle richieste dei clienti che riguardano i loro dati personali in ambito GDPR, e di conseguenza sono stati adeguati i sistemi preposti alla loro gestione. È proseguito lo sviluppo della piattaforma per la gestione dei servizi specialistici locali legati al mondo degli elettrodomestici (MDA), la costruzione/attivazione della rete di delivery premium ed installazioni professionali. È stato migliorato il tracking dei corrieri sia per i prodotti spediti da ePRICE, sia da quelli spediti da marketplace. È stato rilasciato un sistema di monitoraggio della saturazione dei team di installatori.

Tali costi sono relativi sia a costi del personale interno sia a costi per servizi resi da terzi. Le spese per l'attività di ricerca, intrapresa con la prospettiva di conseguire nuove conoscenze e scoperte sono rilevate a conto economico nel momento in cui sono sostenute.

3. Diritti d'uso su beni di terzi

La voce ammonta ad euro 2.810 migliaia è stata rilevata a seguito della prima applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 che stabilisce, rispetto al passato, che i leases siano rappresentati negli stati patrimoniali delle società, aumentando così la visibilità delle loro attività e passività; il gruppo, che ha applicato il principio con il metodo "retrospettivo modificato" che non richiede la rideterminazione dei dati comparativi, ha quindi rilevato diritti d'uso pluriennali per 14.601 migliaia di euro al 1 gennaio 2019 inclusivo del contratto di affitto del polo logistico di Truccazzano avente scadenza originaria nel 2025. Nel corso dell'esercizio è stato rideterminato il valore del diritto d'uso pluriennale relativo al polo logistico di Truccazzano in quanto nel settembre del 2019 è stata comunicata disdetta al locatore e da questi accettata con decorrenza marzo 2020, conseguentemente il valore del cespite e del correlato debito finanziario 31 dicembre 2019 è stato riparametrato sulla durata del contratto ed iscritta per circa euro 430 migliaia.

4. Partecipazioni in società collegate

Le variazioni dell'esercizio nelle partecipazioni in società collegate sono indicate nel seguente prospetto:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2018
Quota di
risultato
Incrementi Cessioni Riclassifiche Al 31 dicembre
2019
Partecipazioni in società
collegate
1.055 (629) 403 (200) - 629

La composizione della voce al 31 dicembre 2019 è di seguito illustrata:

Al 31 dicembre 2019 Sede Quota % posseduta direttamente Valore di bilancio
Il Post S.r.l. Milano 32,32% 226
Giornalettismo S.r.l. Milano 30,00% 0
Termostore S.r.l. Fondi 24,51% 0
IMN B.V. Olanda 25,00% 403
Totale partecipazioni in società collegate 629

Le partecipazioni in società collegate sono contabilizzate nel Bilancio Consolidato secondo il metodo del patrimonio netto.

Gli incrementi dell'esercizio si riferiscono alla costituzione della società International Marketplace Network B.V. (IMN B.V), società partecipata da EPRICE ed altri tre operatori ecommerce europei per mettere in vendita i propri prodotti da un marketplace a un altro, armonizzando gli standard dei quattro differenti marketplace leader nei loro Paesi.

La partecipazione in Termostore è stata svalutata per recepire la quota di risultato 2019 della partecipazione e l'azzeramento dell'avviamento implicito nella stessa, con un impatto negativo a conto economico di 667 migliaia di euro; la quota di risultato include inoltre svalutazioni per 65 migliaia di euro relative ad ecommerce outsorcing e un effetto positivo di 103 migliaia di euro relativo a Il Post.

Sulla base delle informazioni disponibili e/o dei piani industriali riguardanti le singole società collegate, la Direzione Aziendale ha ritenuto che al 31 dicembre 2019 non vi siano indicatori di impairment, ad eccezione della svalutazione della partecipazione Termostore S.r.l. sopra descritta.

Nel corso dell'esercizio si è altresì perfezionata la cessione della partecipazione in Ecommerce Outsorcing S.r.l., per un corrispettivo di euro 200 migliaia, contabilizzando una minusvalenza di 65 migliaia di euro.

5. Attività finanziarie non correnti

La composizione della voce attività finanziarie non correnti è di seguito riportata:

Attività finanziarie non correnti Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018 Variazione
Partecipazioni in altre imprese 1 1 -
Finanziamenti 35 195 (160)
Totale attività non correnti 36 196 (160)

I Finanziamenti pari a Euro 35 migliaia si riferiscono all'erogazione di finanziamenti infruttiferi, rimborsabili a richiesta, alla società partecipata Il Post S.r.l. . La variazione rispetto all'esercizio precedente è imputabile alla svalutazione per 160 del finanziamento erogato in esercizi precedenti alla Click & Quick Distributions, a seguito di ammissione della stessa a procedura concorsuale.

Le partecipazioni in altre imprese sono di seguito dettagliate:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Quadrante S.r.l. in liquidazione - -
Consorzi e Confidi 1 1
Totale partecipazioni in altre imprese 1 1

La società Quadrante S.r.l. in liquidazione è stata interamente svalutata in esercizi precedenti; non si ritengono necessari appostamenti nel passivo in quanto ePRICE non ha obblighi giuridici né intenzione di fornire supporto a tale partecipata.

6. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti pari a euro 56 migliaia (euro 59 migliaia al 31 dicembre 2018) includono principalmente depositi cauzionali per affitti, utenze e per consorzi di acquisto.

7. Attività per imposte differite

Tale voce accoglie il saldo delle imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili ad esercizi futuri e sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad un'attività o passività in bilancio e il valore attribuito a quella stessa attività o passività ai fini fiscali.

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Attività per imposte differite 2.125 8.700

Come spiegato nella sezione principi contabili le imposte differite attive iscritte al 31 dicembre 2019 iscritte sono solo quelle ritenute recuperabili in quanto risultanti da redditi imponibili evidenziati nel periodo esplicito dei piani aziendali rivisti ed approvati dal consiglio di amministrazione in data 13 febbraio 2020.

Il Gruppo dispone di perdite fiscalmente rilevanti riportabili ad esercizi futuri, benefici fiscali ed altre differenze temporanee per circa ulteriori 100 milioni sulle quali non sono state stanziate imposte differite attive.

8. Rimanenze

La composizione della voce rimanenze è di seguito riportata:

Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
13.453 16.406
185 235
(650) (550)
12.988 16.091

Le rimanenze di merci sono costituite da beni acquistati per la successiva rivendita sulle piattaforme di e-Commerce. Il fondo svalutazione magazzino, incrementatosi di Euro 100 migliaia rispetto all'esercizio precedente, è rappresentativo del rischio obsolescenza su alcune merci a più lenta movimentazione.

Come evidenziato in relazione della gestione, la riduzione di magazzino e scorte rispetto all'esercizio precedente e dovuto alle politiche aziendali introdotte per consentire una prudente gestione del capitale circolante a difesa della liquidità bancaria.

Data l'elevata rotazione del magazzino alla data di redazione del presente nota il 53% dello stock al 31 dicembre è stato ad oggi già venduto.

9. Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e altri crediti ammontano ad Euro 6.848 migliaia rispetto ad Euro 6.848 migliaia al termine dell'esercizio precedente, come di seguito riportato:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Crediti commerciali 4.031 3.981
Fatture da emettere 2.746 2.791
Crediti Marketplace 980 825
Fondo svalutazione crediti (2.149) (749)
Totale Crediti commerciali e altri crediti 5.608 6.848

I crediti sono iscritti al netto del relativo fondo svalutazione. Si segnala che non esistono crediti con scadenza superiore a cinque anni.

Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono stanziati per specifiche posizioni di credito sorte recentemente e prevalentemente verso trasportatori per fatture su danni da trasporto che presentano rischi, e di operatori del marketplaceal fine di riflettere il loro presumibile valore di realizzo. L'incremento del fondo svalutazione crediti è peraltro dovuto a valutazioni effettuate in merito a singole posizioni come Termostore per cui si è rilevato nel 2019 un incremento del rischio di perdite attese e si è pertanto proceduto alla svalutazione degli stessi

Si riporta di seguito la movimentazione dell'esercizio:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Fondo iniziale 749 772
Incrementi 1.405 500
Utilizzi/Rilasci (5) (537)
Variazione perimetro di consolidamento - 14
Fondo svalutazione crediti 2.149 749

L'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 9, non ha comportato variazioni significative in relazione alla stima del fondo svalutazione crediti.

La tabella che segue mostra lo scadenziario clienti per fatture emesse al lordo del fondo svalutazione crediti:

Valori in Euro migliaia Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
A scadere 1.678 2.039
Scaduto <30 giorni 749 726
Scaduto 30-90 giorni 463 86
Scaduto 90-180 giorni 170 80
Scaduto oltre 180 giorni 971 1.050
Totale scaduto 2.353 1.942
Totale 4.031 3.981

10. Altre attività correnti

La composizione della voce altre attività correnti è di seguito riportata:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Crediti tributari 687 3.593
Crediti incassi differiti 809 2.055
Altri crediti 1.391 1.542
Anticipi a fornitori 1.228 1.220
Ratei e risconti 717 1.385
Totale altre attività correnti 4.832 9.795

I crediti tributari sono costituiti principalmente da crediti IVA per euro 373 migliaia (euro 2.431 migliaia nel 2018) e da crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo per euro 197 migliaia (euro 1.153 migliaia nel 2018), la riduzione rispetto all'esercizio precedente deriva dall'utilizzo dei crediti precedentemente iscritti in compensazione con altri tributi e dai ridotti volumi di attività ed acquisti di prodotti.

I crediti per incassi differiti includono gli incassi derivanti da vendite effettuate a ridosso della chiusura del periodo pagati con carta di credito e non ancora accreditati alla data di bilancio in quanto perfezionatisi nei primi giorni successivi alla chiusura del periodo e i crediti verso operatori logistici ai quali è demandato l'incasso per i pagamenti alla consegna; il decremento rispetto al 31 dicembre 2018 è principalmente correlato ad una minore incidenza dei pagamenti in contrassegno; alla data di redazione della presente relazione finanziaria queste poste sono state sostanzialmente incassate.

Gli anticipi a fornitori sono principalmente dovuti agli importi corrisposti a soggetti che supportano il Gruppo nell'effettuazione di interventi su beni per le quali sono stati forniti servizi di assistenza post-vendita.

Si segnala che non sussistono ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La composizione della voce disponibilità liquide e mezzi equivalenti è di seguito riportata:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Depositi bancari e postali 1.485 8.841
Cassa 59 93
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.544 8.934

Il saldo della voce disponibilità liquide e mezzi equivalenti, interamente denominato in Euro, rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alle date di chiusura degli esercizi.

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2019 sono libere da vincoli o restrizioni all'utilizzo.

Come evidenziato nel rendiconto finanziario il consumo di cassa dell'esercizio è stato di 7.390 migliaia di euro, in gran parte giustificate dal consumo connesso all'attività operativa.

Dal mese di giugno il gruppo sta operando con disponibilità liquide contenute e generate da una gestione del circolante tale da far affidamento, in particolar modo, ad azioni commerciali poste in essere sul magazzino, nonché interventi che verranno attivati tesi alla riduzione dei costi, necessari ad acquisire la liquidità utile a continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, così come indicato dai principi contabili di riferimento.

12. Patrimonio netto

Il Patrimonio Netto attribuibile ai soci della controllante si è decrementato nel corso dell'esercizio da euro 49.214 migliaia ad euro 8.897 migliaia principalmente per effetto del risultato di periodo, negativo per euro 40.400 migliaia. e comprensivo di svalutazioni di immobilizzazioni 10.397 migliaia di euro e di imposte anticipate per 6.475 migliaia di euro.

Il patrimonio netto di terzi, attribuibile ai soci di minoranza della controllata Installo, è negativo per euro 422 migliaia a seguito della perdita loro attribuibile pari ad euro 587 migliaia.

Le azioni proprie complessivamente detenute dalla società sono pari a 694.562, la variazione rispetto al 31 dicembre 2018 è dovuta all'assegnazione di 316.810 azioni a dipendenti e collaboratori nell'ambito del piano di stock grant.

12.1 Piani di stock options

L'Assemblea del 22 dicembre 2014 ha deliberato, subordinatamente all'avvio delle negoziazioni delle azioni della Società sul MTA, l'adozione di un piano di stock option riservato agli amministratori con incarichi di tipo esecutivo, ai collaboratori e ai dipendenti delle società del Gruppo (il "Piano 2015"). Il Piano 2015 ha ad oggetto l'assegnazione di un numero massimo di 2.750.000 opzioni ciascuna delle quali da diritto alla sottoscrizione di una azione ordinaria di nuova emissione. Con riferimento al Piano 2015, in data 14 maggio 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'approvazione del

Regolamento del Piano 2015 e assegnato massime 1.100.000 opzioni che danno il diritto a sottoscrivere un'azione ordinaria di nuovo emissione al corrispettivo di 6 euro. A seguito della verifica degli obiettivi desumibili dall'approvazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 e della cessione delle attività relative al segmento Vertical Content, tutte le opzioni della prima tranche sono risultate non assegnate o decadute. Il 15 ottobre 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha assegnato ulteriori massime 1.300.000 opzioni al Direttore Generale che danno il diritto a sottoscrivere un'azione ordinaria di nuovo emissione al corrispettivo di 5 euro.

L'assemblea del 14 aprile 2016 ha deliberato l'adozione di un ulteriore piano di stock option avente ad oggetto l'assegnazione di un numero massimo di 1.700.000 opzioni, ciascuna delle quali dà il diritto alla sottoscrizione di un'azione ordinaria di ePRICE S.p.A. di nuova emissione denominato "Piano di Stock-Option 2016-2018", ed un piano di Stock Grant avente ad oggetto l'assegnazione di massime 280.000 azioni ordinarie ePRICE S.p.A. denominato "Piano di Stock Grant 2016-2018". Il Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 maggio 2016 ha assegnato n. 363.900 opzioni della prima tranche del Piano di Stock Option 2016-2018 ad alcuni dirigenti con responsabilità strategiche della società e delle società controllate fissando il prezzo di esercizio in 3,68 Euro, nonché n. 75.263 stock grant della prima tranche del Piano di Stock Grant 2016-2018 ad alcuni dipendenti della società e delle società controllate.

2019 2019 2018 2018
PMPE PMPE
In circolazione al 1
gennaio
1.144.875 4,67 1.144.875 4,57
Assegnate 0 0,00 0 0,00
Annullate / non
maturate
994.750 0,00 0 0,00
Esercitate 0 0,00 0 0,00
Scadute 0 0,00 0 0,00
In circolazione 150.125 3,55 1.144.875 4,67
Esercitabili 150.125 3,55 1.087.118 4,73

La seguente tabella illustra il numero e i prezzi medi ponderati di esercizio (PMPE) delle opzioni nel corso dell'esercizio:

Le opzioni annullate sono scadute il 31 luglio 2019: le 150.125 opzioni ancora esercitabili scadranno al 31 dicembre 2021

13. Debiti verso banche e altri finanziatori correnti e non correnti

La composizione della voce debiti verso banche e altri finanziatori non correnti al 31 dicembre 2019 è di seguito riportata:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Debiti verso banche - 331
Debiti verso altri finanziatori 1.585 -
Totale debiti verso banche e altri finanziatori non correnti 1.585 331

I debiti verso altri finanziatori sono esclusivamente sorti per effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 e sono rappresentativi del debito scadente oltre l'esercizio a fronte del diritto d'uso dei beni sottostanti il rispettivo contratto; in particolare l'importo si riferisce quasi esclusivamente agli uffici di Milano della società in via San Marco. Nel corso dell'esercizio è stato rideterminato il valore del diritto d'uso pluriennale ed il correlato debito finanziario relativi al polo logistico di Truccazzano in quanto nel settembre del 2019 è stata comunicata disdetta al locatore e da questi accettata con decorrenza marzo 2020, conseguentemente il valore del cespite e del correlato debito finanziario 31 dicembre 2019 è stato riparametrato sulla durata del contratto ed iscritta per circa euro 430 migliaia.

La composizione della voce debiti verso banche e altri finanziatori classificati come correnti al 31 dicembre 2019 è di seguito riportata:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Debiti verso banche 3.818 3.924
Debiti verso soci 2.365 -
Debiti verso altri finanziatori 1.453 28
Totale debiti verso banche e altri finanziatori correnti 7.636 3.952

L'indebitamento bancario è rappresentato da linee di credito e scoperti di conto, oltre al debito residuo per euro 332 migliaia del seguente finanziamento in essere con Credito Valtellinese:

(In migliaia di
Euro)
Al 31 dicembre 2019
Istituto
credito
erogante
di Tipologia
finanziamento
Tasso
d'interesse
Importo
erogato
Anno di
sottoscrizione
Anno di
scadenza
Saldo
contabile
Entro 1
anno
Tra 1
anno e
5 anni
Oltre 5 anni
Credito
valtellinese
Chirografario Euribor 3M
+ spread
1.000 2018 2020 332 332 - -

Presentiamo qui di seguito il dettaglio delle linee di credito con evidenza di disponibilità ed utilizzi al 30 giugno:

Banca Disponibilità Utilizzi
Banca Sella 500 487
Banco BPM 50 44
Intesa San Paolo 2.850 2.737
Totale complessivo 3.400 3.268

Si precisa che gli affidamenti verso Intesa Sanpaolo per l'importo di Euro 2,5 milioni andranno in revisione a fine maggio 2020, in quanto a tale data è prevista la scadenza contrattuale.

Non esistono contratti che prevedano il rispetto di eventuali covenants, negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento.

I debiti verso soci sono rappresentati dall'anticipo sul futuro aumento di capitale erogato da alcuni soci che si sono impegnati a sottoscrivere tale aumento; alla data di approvazione del presente bilancio sono stati erogati complessivi 3 milioni di euro. Tali accordi sono soggetti a condizioni risolutive ampiamente nel paragrafo "continuità aziendale" della relazione sulla gestione e nella prima parte delle presenti note illustrative.

I debiti verso altri finanziatori sono esclusivamente sorti per effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 e sono rappresentativi del debito scadente entro 12 mesi a fronte del diritto d'uso dei beni sottostanti il rispettivo contratto.

La composizione di tali debiti è riportata qui di seguito in tabella:

(In migliaia di Euro) Non correnti Correnti
Contratto Milano via San Marco 1.123 713
Contratto Truccazzano - 431
Altri Contratti 462 309
Totale 1.585 1.453

I debiti non correnti hanno tutti durata superiore all'anno ed inferiore ai 5 anni.

I debiti correnti hanno scadenza inferiore ai 3 mesi per 686 migliaia di euro e compresa tra 3 e 12 mesi per 767 migliaia di euro.

Nell corso dell'esercizio il Gruppo non ha stipulato alcun finanziamento in valuta diversa dall'Euro.

Liquidità/indebitamento finanziario netto

La seguente tabella riporta la composizione dell'indebitamento finanziario netto determinato al 31 dicembre 2019, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81:

Posizione Finanziaria Netta

(Migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
(A) Cassa (59) (93)
(B) Altre disponibilità liquide (1.485) (8.841)
(C) Titoli detenuti per la negoziazione - -
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) (1.544) (8.934)
(E) Crediti finanziari correnti (809) (2.055)
(F) Debiti finanziari correnti 3.486 276
(G) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 332 3.648
(H) Altri debiti finanziari correnti 3.818 28
(I) Indebitamento finanziario corrente
(F)+(G)+(H)
7.636 3.952
(J) Liquidità/Indebitamento finanziario corrente
netto (D)+(E)+(I)
5.283 (7.037)
(K) Debiti bancari non correnti 0 331
(L) Obbligazioni emesse - -
(M) Altri debiti non correnti 1.585 0
(N) Indebitamento finanziario non corrente
(K)+(L)+(M)
1.585 331
(O) (Liquidità)/Indebitamento Finanziario Netto
(J)+(N)
6.868 (6.706)

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo presenta un indebitamento finanziario netto pari a 6.868 migliaia di euro di cui 1.585 migliaia di euro relativi all'indebitamento finanziario non corrente e 1.452 migliaia di euro relativi all'indebitamento finanziario corrente contabilizzati nel 2019 per effetto dell'applicazione del principio contabile internazionale IFRS16. Al netto di questo effetto dovuto all'introduzione del nuovo principio IFRS il Gruppo presenterebbe al 31 dicembre 2019 un indebitamento netto di 3.830 migliaia di euro.

14. Fondi del personale

La voce include la rilevazione del Trattamento di Fine Rapporto ("TFR") relativo ai dipendenti delle società del Gruppo, prevista dall'art. 2120 del Codice Civile, attualizzato secondo le modalità disciplinate dallo IAS 19.

Nel corso dell'anno e dell'esercizio precedente il TFR si è movimentato come di seguito indicato.

(In migliaia Al 31 dicembre Service Interest Anticipi e Utili/Perdite Al 31 dicembre 2019
di Euro) 2018 cost cost liquidazioni attuariali
Fondi del
personale
2.198 372 35 -
345
158 2.418
(In migliaia di Euro) Al 31
dicembre
2018
Service
cost
Interest
cost
Anticipi e
liquidazioni
Utili/Perdite
attuariali
Variazione area
di
consolidamento
Al 31 dicembre
2019
Fondi del personale 2.024 394 26 -344 -28 126 2.198

Il TFR dal punto di vista contabile, in accordo con la normativa italiana (articolo 2120 del Codice Civile italiano), è da considerarsi come un "piano a beneficio definito".

Nella seguente tabella sono riportate le principali assunzioni utilizzate per determinare secondo lo IAS 19 il valore attuale dei benefici ai dipendenti al momento del pensionamento (TFR):

Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Assunzioni economiche e finanziarie
Tasso di sconto 0,77% 1,57%
Tasso di inflazione 1,5% 1,5%
Tasso di incremento retributive 2,8% 2,8%
Assunzioni demografiche
Probabilità di dismissioni e licenziamenti 10% 10%
Probabilità di anticipazione TFR 1% 1%

15. Fondi rischi ed oneri

I fondi rischi ed oneri classificati non correnti sono invariati rispetto all'esercizio precedente e ammontano ad Euro 360 migliaia; includono lo stanziamento relativo a fondi rischi per garanzie contrattuali.

I fondi rischi ed oneri considerati correnti ammontano a 495 migliaia di euro (311 migliaia al 31 dicembre 2018) e sono rappresentativi principalmente per 205 migliaia di euro del valore stimato dei resi attesi e per 250 migliaia da un contenzioso contrattuale.

16. Debiti Commerciali e altri debiti

I debiti commerciali sono pari ad Euro 20.688 migliaia (Euro 22.515 migliaia al 31 dicembre 2018) e sono iscritti al valore nominale. Tutti i debiti hanno scadenza entro l'esercizio successivo, quindi non vi sono debiti da attualizzare. Si segnala che i debiti verso fornitori sono indistintamente iscritti nella voce debiti commerciali sia con riferimento ai fornitori di prodotti finiti e materie prime sia ai fornitori di servizi. Non sussistono debiti per importi significativi in valuta diversa dall'Euro.

La seguente tabella fornisce un dettaglio dei debiti verso fornitori per scadenza:

Valori in Euro migliaia Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
A scadere 16.106 20.318
Scaduto <30 giorni 1.416 535
Scaduto 30-90 giorni 893 1.159
Scaduto 90-180 giorni 614 3
Scaduto oltre 180 giorni 1.604 501
Totale scaduto 4.581 2.197
Totale debiti commerciali e altri debiti 20.688 22.515

L'incremento dei debiti commerciali scaduti è principalmente dovuto all'opportunità di preservare la liquidità mediante una gestione oculata delle scadenze con i fornitori abituali non strategici.

Nessun creditore del Gruppo, nel corso del 2019 e sino ad oggi, ha posto in essere azioni per il recupero dei crediti scaduti tali da poter pregiudicare il normale andamento aziendale.

17. Altre passività correnti

Le altre passività correnti ammontano ad Euro 7.341 migliaia e sono composte come di seguito indicato:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Debiti verso dipendenti/amministratori 790 914
Debiti verso istituti previdenziali 600 633
Anticipi da clienti 4.351 3.645
Debiti tributari 590 622
Ratei e risconti 475 46
Altri debiti 535 831
Totale altre passività correnti 7.341 6.691

Gli altri debiti verso dipendenti/amministratori comprendono le passività per retribuzioni, ferie non godute e relativi contributi.

Gli anticipi da clienti ed includono principalmente quanto ricevuto dai clienti, a fronte di impegni di assistenza post-vendita che si concretizzeranno nei mesi ed in esercizi futuri.

I ratei e risconti includono in particolare il risconto dei canoni di locazione nell'ambito del progetto sperimentale "Sempre Nuovo".

La Società ed il Gruppo non hanno debiti scaduti finanziari, tributari, previdenziali o verso dipendenti.

Commento alle principali voci del prospetto di conto economico consolidato

18. Ricavi

La composizione della voce ricavi derivanti da clienti è di seguito riportata:

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre
(In migliaia di Euro) 2019 2018
Ricavi e-Commerce 130.568 164.436
Altro 413 2.537
Ricavi 130.981 166.973

I ricavi sono rilevati al netto dei resi su vendite. Il valore dei resi su vendite ammonta, per gli esercizi 2019 e 2018, rispettivamente ad Euro 4.699 migliaia ed Euro 5.382 migliaia. I ricavi da market place ammontano a 2.409 migliaia (2.610 al 31 dicembre 2018), sono indicati solo per la componente delle commissioni.

I ricavi delle vendite di prodotti, in particolare dell'elettronica e degli elettrodomestici hanno subito una contrazione del 21,9% rispetto al 2018.

I ricavi da vendita di "Servizi e Altro" hanno registrato nel 2019 un dato di sostanziale stabilità rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Ciò è dovuto, in particolare, allo sviluppo dei servizi "premium" (consegna, installazione e ritiro dell'usato), che sempre di più rappresentano un fattore distintivo nell'offerta di prodotti e servizi; si registra, inoltre, il positivo contributo generato dai servizi di Infocommerce ed Advertising.

Con riferimento alla ripartizione dei ricavi per area geografica, i ricavi sono principalmente realizzati in Italia. La seguente tabella riporta la ripartizione dei ricavi per area geografica:

Per il periodo chiuso al 31 dicembre
(In migliaia di Euro) 2019 2018
Italia 122.621 151.078
UE 7.082 12.391
Extra UE 1.278 3.468
Ricavi 130.981 166.937

19. Altri proventi

Gli altri proventi ammontano ad euro 1.322 migliaia (Euro 4.354 migliaia nel 2018) e sono principalmente composti da contributi erogati sotto forma di credito di imposta per l'attività di ricerca e sviluppo, pari ad euro 930 migliaia (1.941 migliaia nell'esercizio precedente). La diminuzione e riconducibile alle ridotte attività svolte nel 2019.

20. Costi per materie prime e merci

La composizione della voce costi per materie prime e merci è di seguito riportata:

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre
(In migliaia di Euro) 2019 2018
Materie prime e merci (101.084) (128.828)
Variazione delle rimanenze (3.103) (4.472)
Totale Costi per materie prime e merci (104.187) (133.300)

Il decremento degli acquisti di merci è principalmente correlato alla contrazione del fatturato; è inoltre in corso da due anni una progressiva riduzione dello stock anche a sostegno del funzionamento del capitale circolante.

21. Costi per servizi

La composizione della voce costi per servizi è di seguito riportata:

Costi per servizi 2019 2018
Costi commerciali e marketing 9.243 9.887
Trasporto e logistica 13.073 16.844
Consulenze e Collaboratori 1.681 967
Servizi e consulenze tecniche IT 2.422 2.216
Affitti e noleggi 85 3.061
Commissioni incasso e Spese bancarie 2.006 2.054
Spese viaggio 209 202
Utenze 723 710
Emolumenti amministratori 574 635
Altri 2314 1.509
Totale Costi per servizi 32.330 38.085

I costi per servizi ammontano ad Euro 32.330 migliaia rispetto ad Euro 38.085 migliaia dell'esercizio precedente.

Nel corso dell'esercizio si è registrata una generale riduzione dei costi per servizi a seguito di un generale contenimento delle spese, eccezione vale per i costi per consulenze e collaboratori, che registrano un incremento per effetto di alcuni costi sostenuti nel corso dell'esercizio a supporto dell'implementazione della strategia di posizionamento e finanziamento del gruppo.

I costi commerciali e di marketing includono in particolare i costi di acquisizione dei clienti e le attività promozionali di fidelizzazione.

I costi di affitto e noleggi hanno subito una drastica riduzione per effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16, il valore residuo è rappresentato da noleggi a breve termine, contratti di affitto di durata residua inferiore ai 12 mesi e noleggi di valore non materiale, inferiore ai 5.000 euro annui;

Al netto di questo effetto dovuto all'introduzione del nuovo principio IFRS il Gruppo avrebbe presentato al 31 dicembre 2019 i seguenti ulteriori costi per il godimento di beni di terzi:

Contratto 2019
Uffici Milano via San Marco 620
Magazzino di Truccazzano 1.762
Altri uffici (Installo S.r.l.) 51
Attrezzature ed automezzi 293
Totale 2.726

I costi per trasporti e logistica riguardano le spese di trasporto sostenute per l'invio dei prodotti ai clienti ed i costi sostenuti per il trasporto dei prodotti dai fornitori ai magazzini del Gruppo e da questi ultimi ai Pick&Pay (punti di ritiro). Sono inoltre compresi i costi di movimentazione, di imballaggio e preparazione della merce; la riduzione rispetto all'esercizio precedente è correlata alla riduzione del fatturato.

22. Costi per il personale

La composizione della voce costi per il personale è di seguito riportata:

2019 2018
Salari e Stipendi 7.484 6.884
Oneri Sociali 2.193 2.053
Trattamento di fine rapporto 470 440
Costi capitalizzati (1.261) (1.435)
Stock option 242 301
Valore Costo del personale 9.128 8.243

Il costo del personale ha evidenziato un incremento rispetto all'esercizio precedente prevalentemente per effetto dell'inclusione dell'area di consolidamento della partecipata Installo S.r.l. che ha 36 dipendenti, a partire dall'agosto 2018. Nell'anno sono inoltre stati sostenuti costi per la definizione dell'uscita di alcuni dirigenti in corso d'anno.

Il costo del personale è esposto al netto dei costi interni capitalizzati tra le immobilizzazioni immateriali per progetti di sviluppo inerenti ai business in cui opera il Gruppo.

Organico

Il numero medio e puntuale dei dipendenti per categoria per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e 2018, è riportato nella tabella seguente:

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Media Puntuale Media Puntuale
Dirigenti 5 5 7 6
Quadri 20 19 20 21
Impiegati 145 133 142 149
Operai 8 8 7 12
Totale 165 188

23. Ammortamenti e svalutazioni

La composizione della voce ammortamenti e svalutazioni è di seguito riportata:

Ammortamenti e svalutazioni Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Ammortamento Attività Immateriali 7.022 6.446
Ammortamento Attività Materiali 1.500 1.619
Ammortamento diritti d'uso su beni di terzi 2.564 -
Svalutazione Crediti 1.405 616
Svalutazione Immobilizzazioni Materiali non ricorrenti 3.849 -
Svalutazione Avviamento 6.548 -
Totale Ammortamenti e svalutazioni 22.888 8.681

Gli ammortamenti del periodo presentano un incremento significativo rispetto all'esercizio precedente soprattutto per effetto della prima applicazione del principio IFRS 16 che ha visto la contabilizzazione di diritti d'uso pluriennali per euro 14.601 migliaia al primo gennaio 2019, che hanno comportato ammortamenti nel periodo per euro 2.562 migliaia. Come spiegato precedentemente nel corso del periodo sono inoltre state effettuate svalutazioni non ricorrenti di attività immobilizzate per effetto dell'impairment eseguito a fine anno. L'avviamento è stato oggetto di svalutazione di 6.548 di euro a seguito di impairment test, per maggiori dettagli si rimanda a nota 2. Inoltre, le immobilizzazioni materiali hanno registrato la svalutazione non ricorrente dei cespiti presenti presso il magazzino di Truccazzano, per i motivi già commentati in nota 1.

24. Altri oneri

Gli Altri oneri ammontano ad euro 658 migliaia (534 migliaia nel 2018) e includono principalmente le imposte indirette, gli abbonamenti, le quote associative e le perdite subite a vario titolo, l'incremento rispetto all'esercizio precedente è relativo alla definizione di un accertamento fiscale relativo all'esercizio precedente.

25. Proventi ed Oneri finanziari

Gli oneri finanziari, al netto dei proventi, ammontano a Euro 303 migliaia (proventi netti per euro 1.702 migliaia nell'esercizio precedente). In particolare, i proventi finanziari ammontano a 54 migliaia di euro rispetto a 1.827 migliaia di euro dell'esercizio precedente, ove includevano 1.485 migliaia di euro di plusvalore realizzato con la vendita della partecipazione in Interactive Thinking e 277 migliaia di euro dalla contabilizzazione dei dividendi della medesima Interactive Thinking; gli oneri finanziari ammontano a 357 migliaia di euro in incremento rispetto ai 125 migliaia di euro dell'esercizio precedente per effetto sia del maggior indebitamento bancario sia per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16.

26. Quota di pertinenza del risultato di società collegate

La posta ammonta ad un onere netto di euro 629 migliaia (onere di 1.820 migliaia nell'esercizio 2018) e accoglie la quota di competenza del gruppo relativo al risultato conseguito nell'esercizio dalle società collegate; in particolare si evidenzia che per la società collegata Termostore la cui quota di risultato (euro 667 migliaia) tiene conto della svalutazione dell'avviamento implicito nella società.

27. Svalutazioni di attività finanziarie

La posta ammonta a 161 migliaia di euro (262 migliaia di euro nell'esercizio precedente) e riguarda la svalutazione del finanziamento soci erogato alla società collegata Click & Quick Distributions, ammessa nel corso dell'esercizio a procedura concorsuale.

28. Imposte sul reddito

La posta evidenzia un onere di periodo pari ad Euro 6.475 migliaia rappresentato dal parziale storno di imposte differite attive iscritte in esercizi precedenti affinché le attività per imposte anticipate complessive iscritte fossero allineate all' atteso beneficio fiscale che potrà essere recuperato solo nel periodo 2020- 2024 cosi come evidenziato dai nuovi piani aziendali rivisti ed approvati dal consiglio di amministrazione in data 13 febbraio 2020.

29. Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse

Il risultato derivante dalle attività destinate alla dismissione e dismesse si riferisce alla quota di earn-out maturata a seguito del verificarsi di talune condizioni previste contrattualmente dalla cessione della divisione Vertical Content al Gruppo Mondadori per un importo pari a 1.597 migliaia di euro e per 2.222 migliaia di euro alla definizione dell'earn-out relativo alla cessione di Bnk4 Saldiprivati, che era subordinato al raggiungimento di alcuni obiettivi, al netto di alcuni oneri correlati.

30. Risultato per azione

Il risultato base per azione è calcolato dividendo il risultato dell'esercizio attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.

Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio e di quelle potenzialmente derivanti dall'esercizio dei warrant in essere alla data di chiusura del periodo di riferimento (in the money).

Di seguito sono esposti il risultato e le informazioni sulle azioni utilizzati ai fini del calcolo del risultato per azione base e diluito:

Valori in migliaia di Euro Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Utile (Perdita) attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo (Euro Migliaia) (41.239) (14.637)
N° Medio azioni in circolazione 40.461.883 40.297.563
Effetto diluitivo 0 0
Numero medio azioni in circolazione ai fini del calcolo utile diluito 40.461.883 40.297.563
Risultato per Azione (Euro) -1,02 -0,36
Risultato diluito per azione (Euro) -1,02 -0,36

Si rileva che il numero medio ponderato delle azioni proprie utilizzato ai fini dell'utile base per azione prende in considerazione l'effetto medio ponderato delle variazioni conseguenti alle operazioni su azioni proprie intervenute in corso d'esercizio.

Non si è tenuto conto dell'effetto diluitivo delle stock option in circolazione in quanto out of the money.

Informativa di settore

L'attività svolta dal Gruppo è identificabile nel solo segmento operativo dell'e-Commerce.

Altre Informazioni

Operazioni con parti correlate

La tabella che segue riporta i dettagli delle transazioni con parti correlate:

Valori in migliaia di Euro al 31 dicembre 2019
Crediti
commerciali
Partecipazioni Attività
finanziarie
non
correnti
Debiti
commerciali
Ricavi Costi per
servizi
Il Post S.r.l. 0 226 35 0 0 0
Ecommerce Outsorcing S.r.l. 8 0 0 0 68 0
Termostore S.r.l.
IMN BV
0
0
0
403
0
0
0 17
0
0
0
Click & Quick Distributions 0 0 0 125 72 226
B - Retail
Totale
0
8
0
629
0
35
27
152
0
157
55
281
Totale Voce di bilancio 5.608 629 36 20.688 130.981 32.330
Peso % 0,14% 100,00% 97,22% 0,73% 0,12% 0,87%

Le transazioni verso la società collegata Click & Quick Distributions hanno riguardato i primi mesi dell'anno, dopo di che la società ha cessato le attività per intervenuta procedura concorsuale; i crediti residui verso la società sono stati interamente svalutati.

La Società B-Retail è considerata parte correlata in quanto fa capo all'amministratore della società Bernasconi

Di seguito si riporta il dettaglio delle operazioni con parti correlate al 31 dicembre 2018:

Valori in migliaia di Euro al 31 dicembre 2018
Crediti
commerciali
Partecipazioni Attività finanziarie
non correnti
Disponibilità
liquide
Debiti
commerciali
Ricavi Costi
per
servizi
Banca Profilo S.p.A. - - - 184 - - -
Il Post S.r.l. - 123 35 - - - -
Ecommerce Outsorcing
S.r.l.
22 265 - - - 389 -
Termostore S.r.l. 550 667 - - - 126 -
Click & Quick
Distributions
165 - 160 - 168 4 2.403
Totale 737 1.055 195 184 168 519 2.403
Totale Voce di bilancio 6.848 1.055 196 8.934 22.515 166.973 38.085
Peso % 10,76% 100,00% 99,49% 2,06% 0,75% 0,31% 6,31%

Banca Profilo è parte correlata di ePRICE dal momento che Sator Fund controlla indirettamente Banca Profilo e detiene indirettamente una partecipazione nel capitale sociale della società, sul quale esercita un'influenza notevole. Inoltre, Banca Profilo è parte correlata di Arepo BZ S.à r.l., società indirettamente controllata da Sator Fund, tramite la quale Sator Fund detiene la suddetta partecipazione nella capogruppo ePRICE S.p.A.. Le altre società sono parte correlate in quanto esiste un rapporto partecipativo di collegamento con società del Gruppo ePRICE.

Impegni e garanzie prestate dal Gruppo

Non vi sono impegni o garanzie prestate da società del Gruppo a favore di soggetti terzi ulteriori rispetto a quelle rilasciate nell'ambito della cessione del Vertical Content e di BNK4 Saldiprivati.

Per la cessione del Vertical Content, ePRICE ha rilasciato all'acquirente le usuali dichiarazioni e garanzie nell'ambito di un'operazione di cessione, in particolare per le garanzie fiscali e giuslavoristiche l'importo risarcibile massimo è pari al valore

complessivo della transazione. La migliore stima dei rischi di attivazione di tali garanzie è riflessa nel fondo rischi accantonato nella presente relazione.

Per la cessione di BNK4 Saldiprivati, il Gruppo ePRICE ha inoltre rilasciato all'acquirente le usuali dichiarazioni e garanzie nell'ambito di un'operazione di cessione, l'importo risarcibile massimo è pari a 3 milioni di euro.

Politica di gestione dei rischi finanziari

Obiettivo del Gruppo è la massimizzazione del ritorno sul capitale netto investito mantenendo la capacità di operare nel tempo e garantendo adeguati ritorni per gli azionisti e benefici per gli altri stakeholder, con una struttura finanziaria sostenibile.

Tipologia di rischio finanziario

I rischi finanziari ai quali il Gruppo è esposto sono legati principalmente alla capacità dei propri clienti di far fronte alle obbligazioni nei confronti del Gruppo (rischio di credito), al reperimento di risorse finanziarie sul mercato per sostenere i fabbisogni di cassa (rischio di liquidità), alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio (rischio di mercato).

La gestione dei rischi finanziari è parte integrante della gestione delle attività quotidiane del Gruppo ed è svolta centralmente sulla base di linee guida definite dalla Direzione Finanza, nell'ambito delle strategie di gestione dei rischi definite a livello più generale dal Consiglio di Amministrazione.

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si riferisce al mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per l'operatività aziendale, nonché per lo sviluppo delle attività operative.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall'altra parte, le scadenze contrattuali del debito verso fornitori o degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo gestisce la propria liquidità anche in considerazione della stagionalità caratteristica del settore Retail nonché dei possibili andamenti anomali che possono comportare una disomogeneità nei diversi mesi dell'anno dei flussi di cassa. Inoltre, la maggior parte dei fornitori del Gruppo stabilisce la misura massima del credito concedibile in base agli affidamenti creditizi riconosciuti a favore dei propri clienti dalle compagnie assicurative. Tali affidamenti sono concessi generalmente sulla base di numerosi fattori che includono la posizione finanziaria e il merito creditizio di ciascun cliente. Qualora tali fattori dovessero peggiorare, i livelli di credito disponibili per il Gruppo potrebbero ridursi o comunque risultare inferiori a quelli attesi. In tale ipotesi alcuni dei fornitori potrebbero decidere di ridurre o terminare i propri rapporti di affidamento creditizio con il Gruppo, il che potrebbe pregiudicare l'approvvigionamento di prodotti da parte del Gruppo e, in ultima istanza, la possibilità dello stesso di soddisfare la domanda della clientela, con possibili effetti negativi rilevanti sulla posizione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo stesso.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali.

Il Gruppo monitora attentamente la propria esposizione creditizia attraverso un sistema di reporting interno; a questo proposito si sottolinea che, poiché gli incassi delle vendite sono generalmente anticipati, il rischio di credito è marginale rispetto alle dimensioni complessive dell'attività.

Rischio di tasso

Per quanto riguarda le attività e passività finanziarie, il Gruppo è prevalentemente esposto al rischio di mercato dell'andamento dei tassi d'interesse sui finanziamenti al tasso variabile e sugli impieghi di disponibilità liquide che quindi possono incidere sul costo della raccolta e il rendimento degli impieghi.

Politica di gestione dei rischi di business

I principali rischi di business cui il Gruppo è esposto sono i seguenti:

Rischio connessi ai competitor:

Il Gruppo è esposto al rischio di perdere la propria posizione competitiva sul mercato e/o di non riuscire a valutare correttamente i futuri sviluppi delle preferenze dei consumatori rispetto all'andamento del mercato.

Rischi connessi all'evoluzione e alla crescita dell'e-commerce:

Il Gruppo è esposto al rischio di non innovare e potenziare la propria piattaforma e-commerce offrendo alla propria clientela una piattaforma in linea con quella dei concorrenti. Il Gruppo ha effettuato diversi investimenti sul canale di vendita on-line, al fine di offrire alla propria clientela una piattaforma e-commerce tecnologicamente avanzata e che garantisca un'adeguata fruibilità e intuitività da parte degli utenti. In tale contesto, si segnala che il settore dell'e-commerce è caratterizzato da un

rapido sviluppo della tecnologia e dei modelli di business (come ad esempio la creazione di siti internet che siano accessibili in mobilità)

Informativa relativa al valore contabile e fair value degli strumenti finanziari

Di seguito si riporta l'informativa relativamente al valore contabile e fair value degli strumenti finanziari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019:

(In migliaia di Euro) Crediti e finanziamenti Fair value Gerarchia
fair value
Altre attività finanziarie
Altre attività finanziarie 36 36 Livello 3
Altre attività 56 56 Livello 3
Crediti commerciali
Crediti commerciali 5.608 5.608 Livello 3
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari e postali 1.544 1.544 Livello 1
(In migliaia di Euro) Passività al costo
ammortizzato
Fair value Gerarchia
fair value
Debiti e passività finanziarie non correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori 1.585 1.585 Livello 3
Passività correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori 7.636 7.636 Livello3
Debiti verso fornitori 20.688 20.688 Livello 3

Di seguito si riporta l'informativa relativamente al valore contabile degli strumenti finanziari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018:

(In migliaia di Euro) Crediti e finanziamenti Fair value Gerarchia
fair value
Altre attività finanziarie
Altre attività finanziarie 195 195 Livello 3
Altre attività 59 59 Livello 3
Crediti commerciali
Crediti commerciali 6.848 6.848 Livello 3
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari e postali 8.934 8.934 Livello 1
(In migliaia di Euro) Passività al costo
ammortizzato
Fair value Gerarchia
fair value
Debiti e passività finanziarie non correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori 331 331 Livello 3
Passività correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori 3.952 3.952 Livello3
Debiti verso fornitori 22.515 22.515 Livello 3

Passività potenziali

Non sono state identificate passività potenziali che necessitassero lo stanziamento di fondi rischi ulteriori rispetto a quanto accantonato o menzione nelle presenti note illustrative.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

In conformità a quanto previsto nella Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si segnala che nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali così come definite dalla Comunicazione stessa.

Informazioni ai sensi della Legge 124/2017

La Legge 4 agosto 2017, n. 124 ha introdotto, a partire dai bilanci dell'esercizio 2018, alcuni obblighi di trasparenza in capo ai soggetti che ricevono "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere" dalle pubbliche amministrazioni e da una serie di soggetti a queste assimilati con cui intrattengono rapporti economici.

In considerazione del fatto che questa disposizione ha sollevato questioni interpretative e applicative tuttora irrisolte, il Gruppo ha svolto i necessari approfondimenti e, anche alla luce dei più recenti orientamenti, ritiene che non rientrino nell'ambito dell'obbligo di pubblicazione:

  • le somme ricevute come corrispettivo di lavori pubblici, servizi e forniture;
  • gli incarichi retribuiti rientranti nell'esercizio tipico dell'attività dell'impresa;
  • le misure generali fruibili da tutte le imprese rientranti nella struttura generale del sistema di riferimento definito dallo Stato (ad esempio: ACE);
  • vantaggi economici selettivi, ricevuti in applicazione di un regime di aiuti, accessibili a tutte le imprese che soddisfano determinate condizioni, sulla base di criteri generali predeterminati (ad esempio: contributi su progetti di ricerca e sviluppo ed agevolazioni fiscali);
  • risorse pubbliche riconducibili a soggetti pubblici di altri Stati (europei o extra europei) e alle istituzioni europee;
  • contributi per la formazione ricevuti da fondi interprofessionali (ad esempio: Fondimpresa e Fondirigenti); in quanto fondi aventi forma associativa e natura giuridica di enti di diritto privato, che sono finanziati con i contributi versati dalle stesse imprese.

Il Gruppo EPRICE non ha ricevuto nell'esercizio erogazioni che rientrano nel novero delle liberalità nè aiuti pubblici ad hoc, ossia non concesse in base ad un regime generale.

Compensi alla Società di Revisione

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione o da società della rete Ernst & Young.

Servizio Soggetto che ha erogato il servizio Beneficiario Importo
Revisione limitata della relazione semestrale EY S.p.A. ePRICE S.p.A. 42
Revisione legale al 31 dicembre EY S.p.A. ePRICE S.p.A. 49
Altri servizi EY S.p.A. ePRICE S.p.A. 21
Totale ePRICE S.p.A. 122
Revisione legale al 31 dicembre EY S.p.A. Società del
Gruppo ePRICE
38
Altri servizi EY S.p.A. Società del
Gruppo ePRICE
15
Totale Gruppo ePRICE 165

Il Presidente Paolo Ainio

Attestazione sul bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n° 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

    1. I sottoscritti Paolo Ainio in qualità di "Presidente" e Stefano Crespi in qualità di "Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari" di ePRICE S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 2.1. Il bilancio consolidato
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 2.2. la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 14 febbraio 2020

Il Presidente Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Paolo Ainio Stefano Crespi

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

EY S.p.A.

Via Meravigli, 12

20123 Milano

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli azionisti della ePRICE S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo ePRICE (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal prospetto dell'utile/(perdita) complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla ePRICE S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Incertezza significativa relativa alla continuità aziendale

Richiamiamo l'attenzione a quanto indicato dagli amministratori nel paragrafo "Continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione" delle note illustrative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 e sul paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione" della relazione degli amministratori sulla gestione con riferimento all'esistenza di significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di operare come un'entità in funzionamento, correlate in particolare alla deteriorata situazione economica dell'esercizio, che mostra una significativa diminuzione dei ricavi e consuntiva una perdita complessiva di 41,1 milioni di Euro, ad un peggioramento della situazione finanziaria caratterizzata da un assorbimento di cassa nell'esercizio pari a 7,4 milioni di Euro ed a una situazione patrimoniale caratterizzata dall'erosione del patrimonio netto consolidato, pari a 8,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 rispetto a 49,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2018.

EY S.p.A.
Stelle laggle: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma
Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v.
Incritta ala S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma
Codice fiscale e numero di scriptore 00440006584 - P.IVA 00891231003
Incrète al Registro Berinori Logali al r. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 – IV Serie Speciale del 17/2/1998
Incrète all'Albo Speciale delle società di revisione
Consob al progressivo n. 2 delibera n

A member firm of Errat & Young Global Limited

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo del 14 febbraio 2020, pur in presenza delle seguenti significative incertezze relative:

  • al perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, approvata dall'Assemblea degli azionisti in data 12 novembre 2019, entro le date previste nell'accordo con alcun soci, anche per importi superiori ai i termini indicati nel piano industriale (ovvero ad 10 milioni di Euro garantiti da alcuni soci di cui 3,1 già versati ad oggi) e, in caso di slittamenti di tale operazione, alla riconferma dell'impegno dei Soci oltre le scadenze definite contrattualmente al 31 marzo 2020 con riferimento all'avvio dell'offerta in opzione;
  • alla realizzazione dei risultati operativi di breve e medio periodo espressi nel budget dell'esercizio 2020 e nel piano industriale 2020-2024, sino al perfezionamento dell'atteso aumento di capitale ed anche successivamente allo stesso, caratterizzati come sempre da incertezze tipiche di ogni attività previsionale basata su accadimenti futuri per cui gli effetti delle azioni previste potrebbero nel concreto manifestarsi con modalità e tempistiche diverse rispetto alle attuali previsioni;
  • all'eventuale emersione di addizionali fabbisogni di cassa nel breve termine, per il mancato realizzo di una o più previsioni del budget 2020, ad oggi non prevedibili e derivanti dalla stagionalità del business, o anche da possibili ulteriori riduzioni di affidamenti da parte di fornitori ed istituti di credito (affidamenti verso Intesa Sanpaolo in negoziazione a fine maggio 2020) o da rinegoziazioni dei premi da fornitori contrattualizzati o alla incapacità della Società di dilazionare pagamenti verso fornitori non strategici e sistema creditizio e di realizzare le efficienze previste nella gestione delle rimanenze, in attesa che si possa perfezionare l'aumento di capitale deliberato;

tutte rilevanti al fine del mantenimento della continuità aziendale, ritiene che, allo stato attuale, sussista una ragionevole aspettativa che il Gruppo e la Capogruppo possano fare affidamento su adeguate risorse per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, in quanto dai piani approvati e dalle ulteriori analisi di sensitività peggiorative svolte, emergono fabbisogni di cassa per il 2020 non superiori a quanti rinvenibili dall'operazione di aumento di capitale (massimi 20 milioni di cui 10 garantiti e 3,1 già anticipati da alcuni soci), così come definito dai principi contabili di riferimento, e che, per queste ragioni, si possa continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio.

Il nostro giudizio non è espresso con rilievi in relazione a tale aspetto.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Oltre a quanto descritto nella sezione incertezza significativa relativa alla continuità aziendale, abbiamo identificato gli aspetti di seguito descritti come aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione:

Aspetto chiave Risposta di revisione
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Valutazione del presupposto della continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione

Il Gruppo ha chiuso l'esercizio 2019 con una perdita complessiva di Euro 41,1 milioni e con una riduzione delle disponibilità liquide, oltre che una riduzione del patrimonio netto consolidato.

In data 30 settembre 2019 il Consiglio di Amministrazione della ePRICE S.p.A. ha approvato l'aggiornamento delle linee strategiche alla base del piano industriale del Gruppo.

L'assemblea straordinaria, in data 12 novembre 2019, ha approvato un'operazione di aumento di capitale in opzione agli azionisti per massimi 20 milioni di Euro ottenendo da parte di alcuni dei principali azionisti l'impegno a sottoscrivere il citato aumento di capitale per un importo complessivo non inferiore a 10 milioni di Euro.

In data 13 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione della ePRICE S.p.A. ha approvato un ulteriore aggiornamento del piano industriale 2020-2024 (il "Piano"), per tener conto dei risultati negativi consuntivati nel corso degli ultimi mesi del 2019. Il Piano evidenzia per l'esercizio 2020 una gestione difficoltosa delle attività operative, del capitale circolante e delle disponibilità finanziarie nel breve termine, almeno sino all'atteso perfezionamento dell'aumento di capitale.

In considerazione della sussistenza di significative incertezze descritte in Bilancio, delle valutazioni e del giudizio richiesti alla Direzione del Gruppo nelle attività previsionali e dei loro possibili riflessi futuri sul presupposto della continuità aziendale, abbiamo ritenuto che la tematica in oggetto rappresenti un aspetto chiave della revisione.

Le principali procedure in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi delle circostanze che hanno comportato il conseguimento di una perdita complessiva nell'esercizio;
  • l'analisi dei piani futuri della Direzione connessi alla sua valutazione della continuità aziendale;
  • la comprensione del processo di predisposizione del Piano e l'analisi delle principali assunzioni alla base delle previsioni in esso contenute;
  • l'analisi di sensitività delle principali assunzioni del Piano rispetto alla previsione dei flussi di cassa prospettici;
  • l'indagine presso la Direzione in merito all'eventuale esistenza di ulteriori fatti o informazioni rilevanti resi noti successivamente alla data di predisposizione del Piano, ed in particolare l'analisi delle informazioni preliminari sui dati conseguiti a gennaio e febbraio 2020 rispetto al budget;
  • l'ottenimento di attestazioni scritte dalla Direzione relative ai piani d'azione futuri ed alla loro fattibilità;

Abbiamo infine considerato l'adeguatezza dell'informativa di bilancio riportata nel bilancio consolidato nella relazione sulla gestione in relazione a questo aspetto chiave.

Aspetto chiave

Valutazione delle attività immateriali a vita utile indefinita

Le attività immateriali a vita utile indefinita al 31 dicembre 2019 ammontano a Euro 6,3 milioni e sono interamente costituite dall'avviamento. Il Gruppo ha identificato un'unica Cash Generating Unit (CGU) per la valutazione della recuperabilità dell'avviamento.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile della CGU, in termini di valore d'uso, sono basate su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativa sia al periodo previsto dal piano industriale del Gruppo approvato in data 13 febbraio 2020 per il periodo 2020-2024 (il "Piano"), sia alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale, nonché alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni di tali flussi di cassa.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile dell'avviamento abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

Il Gruppo fornisce l'informativa relativa alla recuperabilità dell'avviamento nella Nota 2 "Attivita Immateriali" e nella nota "Valutazioni discrezionali e stime contabili significative" del bilancio consolidato.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

Risposta di revisione

  • l'analisi della procedura posta in essere dal Gruppo in merito alla valutazione della recuperabilità dell'avviamento;
  • l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri, anche rispetto alle precedenti previsioni nonché dell'andamento del mercato, tenuto conto delle previsioni di fonti esterne di settore:
  • la verifica della coerenza delle previsioni dei flussi di cassa futuri con il Piano;
  • la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.

Infine, abbiamo considerato l'adeguatezza dell'informativa di bilancio riportata nelle note illustrative in relazione all'aspetto chiave.

Aspetto chiave

Risposta di revisione

Recuperabilità delle attività per imposte differite

Le attività per imposte differite iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 ammontano a Euro 2,1 milioni e derivano principalmente da perdite fiscali riportabili indefinitamente.

La recuperabilità del valore contabile di tali attività e soggetta a valutazione da parte della Direzione del Gruppo sulla base delle previsioni degli imponibili fiscali attesi.

I processi e le modalità di valutazione della recuperabilità delle attività per imposte differite sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei redditi imponibili futuri previsti per le società del Gruppo, coerentemente con le previsioni del Piano.

In considerazione del giudizio richiesto nelle previsioni dei redditi imponibili abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

Il Gruppo fornisce l'informativa relativa alla recuperabilità delle attività per imposte differite nella Nota 7 "Attività per imposte differite" e nella nota "Valutazioni discrezionali e stime contabili significative" del bilancio consolidato.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri, anche rispetto alle precedenti previsioni nonche dell'andamento del mercato, tenuto conto delle previsioni di fonti esterne di settore:
  • l'analisi delle previsioni dei redditi imponibili futuri e la loro coerenza con le previsioni dei risultati ante imposte del Piano.

Infine, abbiamo considerato l'adeguatezza dell'informativa di bilancio riportata nelle note illustrative in relazione a questo aspetto chiave.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformita agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonche ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonche per una adequata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo ePRICE S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiche la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno:
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori

del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entita in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della ePRICE S.p.A. ci ha conferito in data 6 novembre 2014 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2022.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della ePRICE S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietaridel gruppo ePRICE al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformita alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del gruppo ePRICE al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonche di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo ePRICE al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c.2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 28 febbraio 2020

Paolo 7occhi

(Revisore Legale)

ePRICE S.p.A. Bilancio Separato

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

Di cui Di cui Parti Di cui Parti
(In Euro) Note 31-dic-19 Parti
Correlate
31/12/2018* Correlate 01/01/2018* Correlate
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Impianti e Macchinari 1 469.194 682.142 910.058
Attività immateriali 2 1.924.843 2.939.842 3.731.413
Diritti d'uso su beni di terzi 3 1.704.256 0 0
Partecipazioni 4 225.988 225.988 12.312.521 12.312.521 9.797.305 9.797.305
Attività finanziarie non correnti 5 4.698.332 4.698.332 19.853.435 19.853.435 35.458.437 34.453.435
Altre attività non correnti 6 2.241 2.326 15.211
Attività per imposte differite 7 5.093.249 5.093.249
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 9.024.854 40.883.515 55.005.673
ATTIVITÀ CORRENTI
Crediti commerciali e altri crediti 8 6.359.674 6.353.505 5.331.913 5.330.564 3.298.031 3.271.016
Altre attività correnti 9 346.485 1.619.214 3.030.953
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 10 951.535 4.682.182 183.708 8.417.948 421.448
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 7.657.694 11.633.309 14.746.932
TOTALE ATTIVITÀ 16.682.548 52.516.824 69.752.605
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 826.297 826.297 826.297
Riserve 48.471.085 62.831.282 62.588.119
Risultato dell'esercizio (40.399.914) (14.443.019) 0
TOTALE PATRIMONIO NETTO 11 8.897.468 49.214.560 63.414.416
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Debiti verso banche e altri finanziatori 12 1.158.494 0 536.530
Fondi del personale 13 406.281 322.723 285.766
Fondi rischi ed oneri 14 360.000 360.000 360.000
Altre passività non correnti 16 0 0 78.027
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 1.924.775 682.723 1.260.323
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti commerciali e altri debiti
Debiti verso banche e altri finanziatori
15
12
1.469.869
3.140.230
26.662 1.122.930
747.355
1.949.903
2.067.968
Altre passività correnti 16 979.206 366.183 749.256 107.805 1.059.995 244.654
Fondi rischi ed oneri 271.000 0 0
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 5.860.305 2.619.541 5.077.866
TOTALE PASSIVITÀ 7.785.080 3.302.264 6.338.189
TOTALE PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITÀ
16.682.548 52.516.824 69.752.605

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO COMPLESSIVO

(In migliaia di Euro) Note 31-dic-19 Di cui Parti
Correlate
31/12/2018* Di cui Parti
Correlate
Ricavi 16 1.619.292 1.576.061 2.350.808 2.072.415
Altri proventi 17 22.590 862.792
Costi per materie prime e merci 18 (17.052) (26.030)
Costi per servizi 20 (2.393.175) (54.739) (3.922.635)
Di cui non ricorrenti
Costi per il personale 21 (2.312.991) (1.898.244)
Di cui non ricorrenti
Ammortamenti e svalutazioni 22 (1.831.575) (1.253.201)
Altri oneri 23 (372.975) (153.641)
Risultato operativo (5.285.886) (4.040.151)
Oneri finanziari 24 (66.683) (8.618)
Proventi finanziari 25 2.786 1.762.059
Quota di pertinenza del risultato di società
controllate e collegate
26 (27.098.443) (12.941.565)
Svalutazione attività finanziaria 27 (4.455.103)
Risultato ante imposte dell'attività in
funzionamento
(36.903.329) (15.228.275)
Imposte sul reddito 28 (5.093.249) 0
Utile (perdita) dell'attività in funzionamento (41.996.578) (15.228.275)
Risultato derivante da attività cessate o destinate
alla dismissione
29 1.596.664 785.256
Utile (perdita) del periodo (40.399.914) (14.443.019)
Altre componenti di conto economico
complessivo
Che non saranno successivamente riclassificate
nel risultato d'esercizio
Benefici ai dipendenti (23.976) (5.202)
Effetto fiscale 0 0
Totale (23.976) (5.202)
Che saranno successivamente riclassificate nel
risultato d'esercizio
Risultato del periodo complessivo (40.423.890) (14.448.221)

RENDICONTO FINANZIARIO

(In migliaia di Euro) 31-dic-19 Di cui Parti
Correlate
31-dic-18 Di cui Parti
Correlate
FLUSSO DI CASSA NETTO DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE
Risultato dell'esercizio (41.997) (15.228)
Rettifiche per riconciliare l'Utile d'esercizio al flusso di cassa
generato dalle attività operative:
Ammortamenti 1.832 1.253
Accanronamento fondo per rischi ed oneri 271 0
Accantonamento al fondo benefici dipendenti 95 92
Variazione fondo benefici dipendenti (36) (60)
Variazione imposte anticípate e differite 5.093 0
Altre variazioni non monetarie 95 142
Quota di pertinenza del risultato d'esercizio di società
collegate
27.087 12.995
Variazioni a Patrimonio Netto 12 (53)
Perdita di valore attività non correnti 4.455
Plusvalore cessione strumenti finanziari (1.762)
Variazione altre passività non correnti (78)
Variazioni nel capitale circolante
Variazione dei crediti commerciali (1.028) (1.005) (2.217) (2.060)
Variazione delle altre attività correnti 1.273 1.917
Variazione dei debiti commerciali 347 (827)
Variazione degli altri debiti 556 336 (817) (136)
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO)
DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE
(1.945) (4.643)
FLUSSO DI CASSA NETTO DALLE ATTIVITÀ DI
INVESTIMENTO
Acquisizione attività materiali (4) (6)
Cessione attività materiali 2 0
Variazione Altre attività non correnti 0 12
Acquisizione attività immateriali (4) (227)
Erogazione finanziamenti attivi (4.300) 4.300 (400) (400)
Acquisizione società controllate (350) (350)
Cash flow da attività destinate alla dismissione o dismesse 1.597 785
Variazione strumenti finanziari 0 2.950
FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO)
DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
(2.709) 2.764
FLUSSO DI CASSA DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
Debiti finanziari 923 (1.857)
FLUSSO DI CASSA NETTO ASSORBITO DALLE ATTIVITÀ
DI FINANZIAMENTO
923 (1.857)
(Diminuzione)/Incremento delle disponibilità liquide (3.731) (3.736)
Differenze di cambio nette sulle disponibilità liquide
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 4.682 8.418
DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 951 4.682

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Capitale
Sociale
Sovrapprezzo
Azioni
Riserva
Legale
Azioni
Proprie
Riserva
Stock
Option
Altre
riserve di
capitale
Utili/(perdite)
a nuovo
Riserva
FTA
Benefici
dipendenti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2018* 826 125.194 164 (3.166) 1.052 538 (74.926) (449) (18) 49.215
Risultato esercizio (40.400) (40.400)
Altre componenti di conto economico
complessivo
0
che non saranno successivamente
riclassificate nel risultato d'esercizio
(24) (24)
che saranno successivamente riclassificate
nel risultato d'esercizio
0
Risultato complessivo (40.400) (24) (40.424)
Operazioni su azioni proprie 0
Aumento di capitale 0
Pagamenti basati su azioni (582) 1.080 (404) 94
Destinazione del risultato 0
Impatto a PN dell'adeguamento ad equity
delle società controllate e collegate
12 12
Saldo al 31 dicembre 2019 826 124.612 164 (2.086) 648 538 (115.314) (449) (42) 8.897

* riesposti ai sensi dello IAS 8 in seguito al cambio del metodo di valutazione delle partecipazioni nelle società controllate e collegate

Capitale
Sociale
Sovrapprezzo
Azioni
Riserva
Legale
Azioni
Proprie
Riserva
Stock
Option
Altre
riserve di
capitale
Utili/(perdite)
a nuovo
Riserva
FTA
Benefici
dipendenti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2017* 826 125.194 164 (3.211) 796 538 (60.430) (449) (13) 63.415
Risultato esercizio (14.443) (14.443)
Altre componenti di conto economico
complessivo
0
che non saranno successivamente
riclassificate nel risultato d'esercizio
(5) (5)
che saranno successivamente riclassificate
nel risultato d'esercizio
0
Risultato complessivo (14.443) (5) (14.448)
Operazioni su azioni proprie 45 (45) 0
Aumento di capitale 0
Pagamenti basati su azioni 301 301
Destinazione del risultato 0
Impatto a PN dell'adeguamento ad equity
delle società controllate e collegate
(53) (53)
Saldo al 31 dicembre 2018* 826 125.194 164 (3.166) 1.052 538 (74.926) (449) (18) 49.215

NOTE ILLUSTRATIVE

Principi contabili e criteri di redazione adottati nella preparazione del bilancio al 31 dicembre 2019

Il bilancio separato di ePRICE S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 febbraio 2020 in ipotesi di continuità aziendale pur in presenza di significative incertezze che saranno indicate nel presente qui di seguito.

Il bilancio separato relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (nel seguito indicato come il "Bilancio d'esercizio") è stato predisposto, in relazione a quanto previsto dal Regolamento CE 809/2004, in conformità agli International Financial Reporting Standards, emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea (IFRS).

Continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione

A partire dai mesi estivi 2019, il management ed il Consiglio di Amministrazione hanno lavorato per finalizzare un continuo adeguamento dei Piani per tener conto di tutte le variabili commerciali, gestionali e finanziarie che possono influenzare l'attività aziendale, ed hanno in primis rivisto al ribasso una prima volta i piani aziendali in data 30 settembre 2019 e successivamente apportato ulteriori riduzioni prospettiche in data 13 febbraio 2020, per tener conto delle difficolta incontrate nella gestione delle attività e degli andamenti peggiorativi consuntivati nel corso degli ultimi mesi del 2019.

Le azioni ridefinite il 13 febbraio 2020 ed espresse nel nuovo aggiornamento di piano 2020/2024 consentono di proiettare, per l'anno in corso una gestione difficoltosa delle operatività, del capitale circolante e delle disponibilità finanziarie nel breve termine, almeno sino all'atteso perfezionamento dell'aumento di capitale, entro il 31 maggio 2020.

Nelle more del perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, la Società si è attivata per la ricerca di un finanziamento "bridge" al fine di poter dare seguito allo sviluppo delle azioni commerciali previste nel Piano Industriale approvato lo scorso 30 settembre. Le trattative finalizzate ad ottenere tale finanziamento non hanno avuto esito positivo.

Con riferimento alla realizzabilità delle iniziative descritte nel paragrafo "Evoluzione Prevedibile della Gestione", volte al riequilibrio economico-finanziario del Gruppo, si evidenzia cosi come eseguito in occasione dell'approvazione della relazione al 30 giugno 2019, e delle comunicazioni riferite al terzo trimestre del 2019, l'esistenza di rilevanti incertezze che possono far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale che sono state di seguito descritte.

Nell'ambito dello sviluppo e dello studio delle iniziative descritte nel paragrafo "Evoluzione Prevedibile della Gestione", sono state condotte analisi di sensitività al fine di poter valutare potenziali maggiori fabbisogni di cassa, nei dodici mesi successive alla data di riferimento del bilancio, qualora gli effetti delle azioni previste a piano si manifestassero con modalità e tempistiche diverse rispetto a quelle previste.

Si illustrano di seguito le analisi condotte:

  • (i) è stata ipotizzata una riduzione dell'incidenza percentuale dei rebates pari allo 0,50%, rispetto al costo di acquisto dei prodotti, equivalente, indicativamente, al mancato raggiungimento di un target commerciale posto dai fornitori,
  • (ii) una riduzione dell'incidenza dei rebates dell'1%, sempre rispetto al costo di acquisto dei prodotti,
  • (iii) è stato ipotizzato il mancato raggiungimento di un accordo con un secondo operatore del canale B2B al fine di poter valutare gli effetti non solo in termini di mancate vendite, ma anche dei relativi mancati rebates,
  • (iv) è stato ipotizzato il mancato ripristino di preesistenti affidamenti (seppur parziali) da parte di alcuni fornitori,
  • (v) è stato ipotizzato un maggior impegno di cassa per acquisti di magazzino, a sostegno delle vendite, ipotizzando di mantenere invariati i giorni di rotazione dello stock.

Le analisi di sensitività hanno condotto ai seguenti risultati:

Sensitivity Maggior fabbisogno di cassa 2020
Riduzione Rebates 0,5% 115
Riduzione Rebates 1,0% 230
Mancato ingresso secondo operatore B2B 445
Mancato ripristino affidamenti commerciali 700
Incremento valore rimanenze finali 856

Il Gruppo ha comunque posto in essere nel contempo un'attività tesa all'individuazione di azioni, non contemplate a piano, focalizzate sulla riduzione dei costi, e sulla riorganizzazione della struttura, il tutto finalizzato all'ulteriore abbassamento del punto di pareggio, alla riduzione dei fabbisogni di cassa nel breve termine ed al contenimento dell'attivo investito netto.

Le stesse analisi di sensitività sono state condotte con riferimento ai potenziali effetti sulla recuperabilità dell'avviamento e sono rappresentate nella nota n. 2 del Bilancio Consolidato.

La proposta del suddetto aumento di capitale, identificata dal Consiglio di Amministrazione, si inserisce nell'ambito delle azioni necessarie al supporto dell'aggiornamento del Piano Industriale. In particolare, l'organo amministrativo ha deliberato di sottoporre all'Assemblea straordinaria dei soci la proposta di aumentare a pagamento e in via scindibile, in una o più volte, il capitale sociale per un importo massimo complessivo di Euro 20 milioni, comprensivo di eventuale sovrapprezzo, mediante

emissione di azioni ordinarie prive di valore nominale ed aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione da offrire in opzione agli aventi diritto.

L'aumento di capitale proposto, e poi approvato dall'Assemblea degli Azionisti di ePRICE in data 12 novembre 2019, servirà prevalentemente a supportare il fabbisogno di cassa previsto dal Piano, lo sviluppo delle nuove linee di business e la crescita complessiva dei ricavi, con l'obiettivo di:

  • mantenere i livelli di investimento necessari alla competitività del business core, in termini di stock, marketing e politiche commerciali;
  • sostenere gli investimenti necessari alle azioni di sviluppo di nuove linee di business, in particolare il B2B e la partecipazione all'iniziativa europea dell'International Marketplace Network;
  • rafforzare la struttura finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo.

Nell'ambito della prospettata operazione di aumento di capitale, alcuni soci (tra cui Paolo Ainio e Vis Value Partecipazioni) hanno assunto nei confronti della società distinti impegni vincolanti all'esercizio dei diritti di opzione loro spettanti per un importo complessivo pari ad Euro 4.380.577, nonchè a sottoscrivere azioni che dovessero risultare inoptate al termine dell'offerta in Borsa per un controvalore complessivo pari a massimi Euro 5.619.423, il tutto per un corrispettivo totale di Euro 10 milioni.

I suddetti impegni sono sottoposti alle seguenti condizioni:

  • sospensivamente condizionati all'esistenza, a ogni momento, di validi impegni irrevocabili a sottoscrivere l'aumento di capitale per un importo almeno pari a Euro 10 milioni e risolutivamente condizionati al fatto che, per qualsivoglia motivo, tale importo scenda sotto a Euro 10 milioni (ad oggi tale condizione risulta rispettata);
  • risolutivamente condizionati al fatto che l'assemblea straordinaria dei soci di ePRICE non approvi l'aumento di capitale entro il 15 novembre 2019 (tale condizione è stata soddisfatta);
  • qualora la suddetta assemblea abbia deliberato l'aumento di capitale entro il termine sopra previsto, risolutivamente condizionati al fatto che il periodo di opzione relativo all'aumento di capitale abbia inizio, previa pubblicazione del prospetto informativo e dell'eventuale offering circular a seguito di autorizzazione da parte di Consob, dopo il 31 marzo 2020;
  • risolutivamente condizionati al fatto che gli impegni (singolarmente o complessivamente considerati) comportino o possano comportare, per qualsivoglia motivo, un obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria ai sensi dell'art. 106 del TUF (tale condizione risulta allo stato attuale soddisfatta);
  • risolutivamente condizionati al fatto che le azioni della società non vengano revocate dalla quotazione ovvero sospese per un tempo superiore a 3 mesi consecutivi (allo data della presente relazione, tali provvedimenti non sono stati attuati);

Si precisa inoltre che gli impegni di sottoscrizione dell'eventuale inoptato sono inoltre condizionati al fatto che il prezzo di emissione delle nuove azioni rivenienti dall'aumento di capitale non sia superiore ad Euro 0,10 per azione.

Per far fronte alle prevedibili esigenze di cassa della Società, nelle more del perfezionamento del suddetto aumento di capitale, alcuni dei suddetti soci si sono inoltre impegnati a effettuare versamenti in conto futuro deliberando aumento di capitale per un importo complessivo pari ad Euro 3.150.000, già erogati alla data di approvazione della presente relazione finanziaria. A tale fine, al 31 dicembre 2019 il saldo dei versamenti fatti da alcuni soci sotto forma di debito ammonta ad Euro 2.365.000.

L'aumento di capitale in opzione, come da delibera Assembleare, si prevede realizzato entro il 30 maggio 2020, subordinatamente al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità competenti.

Successivamente al 30 settembre 2019, alla luce anche delle inattese riduzioni degli affidamenti da parte dei fornitori e delle banche, successivamente all'approvazione della relazione finanziaria semestrale consolidata 2019, nonostante l'approvazione da parte dell'Assemblea dell'operazione di aumento di capitale, preso atto del non positivo esito delle trattative condotte alla ricerca di un finanziamento "bridge" all'aumento di capitale, il Gruppo ha dovuto porre in essere ulteriori azioni correttive, tese alla temporanea diminuzione del fabbisogno finanziario, attraverso un limitato impiego di circolante, nonché azioni di riduzione dei costi.

Tali accadimenti hanno reso opportuno un adeguamento del piano industriale che non ha evidenziato fabbisogni di cassa superiori rispetto a quelli approvati lo scorso mese di settembre tali da richiedere un maggiore aumento di capitale rispetto a quello proposto all'assemblea dei soci lo scorso mese di novembre.

Le analisi sino ad oggi condotte evidenziano, comunque, che il Gruppo, attraverso le azioni commerciali poste in essere sul magazzino e gli interventi che verranno attivati tesi alla riduzione dei costi, può ragionevolmente acquisire la liquidità necessaria per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, così come definito dai principi contabili di riferimento.

Il Gruppo non dispone di capitale circolante (così come definito nelle Raccomandazioni ESMA/2013/319) sufficiente per far fronte ai propri fabbisogni finanziari correnti, per tali intendendosi quelli relativi ai 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio 2019.

Il capitale circolante netto del Gruppo alla data del 31 dicembre 2019 (differenza tra attivo corrente e passivo corrente) è negativo per Euro 7,4 milioni.

Le componenti più rilevanti di tale voce sono rappresentate da debiti finanziari verso banche (al netto dei debiti relativi all'applicazione dell'IFRS16) a breve termine (Euro 3,8 milioni) e da debiti commerciali e altri debiti correnti netti pari ad Euro 5,9 milioni. Tale valore di capitale circolante è stato determinato considerando le intere rimanenze finali di magazzino per circa 13 milioni di Euro in quanto si prevede che le giacenze di magazzino possano essere interamente cedute nei 12 mesi successivi alla data del 31 dicembre 2019 rispetto al livello attuale, nonché i crediti commerciali considerati incassabili.

La stima del fabbisogno finanziario netto complessivo del Gruppo per i 12 mesi successivi alla data del 31 dicembre 2019 è pari a Euro 14,9 milioni. In particolare, tale stima è stata determinata sommando, in aggiunta al capitale circolante negativo per Euro 7,4 milioni come sopra evidenziato, l'assorbimento di cassa derivante dalla gestione operativa9 , i flussi di cassa assorbiti dall'attività di investimento e quelli generati dai flussi di cassa dell'attività finanziaria.

I proventi netti per cassa derivanti dall'aumento di capitale consentirebbero di soddisfare il fabbisogno finanziario complessivo.

9 Inclusivo dei flussi di cassa in uscita per contratti relativi a diritti d'uso (in-scope per IFRS16)

Qualora l'aumento di capitale dovesse perfezionarsi solo per la parte garantita, e quindi per i residui circa 7,6 milioni di Euro (al netto della quota già versata alla data del 31 dicembre 2019), i proventi da esso derivanti consentirebbero di ridurre il fabbisogno finanziario netto complessivo da 14,9 milioni di Euro a 7,3 milioni di Euro. Tale sbilancio sarebbe prevalentemente costituito da finanziamenti bancari a breve termine concessi dalle banche e debiti commerciali.

Con riferimento all'indebitamento finanziario (al netto dei debiti relativi all'applicazione dell'IFRS16) in essere al 31 dicembre 2019, non oggetto di alcun accordo di ristrutturazione, pari a complessivi Euro 3,8 milioni, si precisa che il fabbisogno finanziario nei 12 mesi successivi per rimborso delle linee di credito ammonta a Euro 0,8 milioni e che, pertanto, 3,0 milioni di Euro non sarebbero oggetto di rimborso, nell'ipotesi di una efficace rinegoziazione dei termini dei fidi bancari in scadenza nel 2020, peraltro già avviata.

La residua parte del fabbisogno finanziario non coperta dai proventi dell'Aumento di Capitale e dalle linee di credito finanziarie, pari a circa 4,3 milioni di Euro verrebbe coperta dagli affidamenti concessi dai fornitori e supportati da fidejussioni bancarie (già in essere al 31 dicembre 2019 per un importo pari a 6,3 milioni di Euro).Le analisi sino ad oggi condotte evidenziano, comunque, che il Gruppo, attraverso le azioni commerciali poste in essere sul magazzino e gli interventi che verranno attivati tesi alla riduzione dei costi, può ragionevolmente acquisire la liquidità necessaria per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, così come definito dai principi contabili di riferimento.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo del 14 febbraio 2020, pur in presenza delle seguenti significative incertezze:

  • il perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, approvata dall'Assemblea degli azionisti in data 12 novembre 2019, entro le date previste nell'accordo con alcun soci (31 maggio 2020), anche per importi superiori ai i termini indicati nel piano industriale (ovvero ad Euro 10 milioni garantiti da alcuni soci di cui 3,1 già versati ad oggi) e, in caso di slittamenti di tale operazione, alla riconferma dell'impegno dei Soci oltre le scadenze definite contrattualmente al 31 marzo 2020 con riferimento all'avvio dell'offerta in opzione;
  • la realizzazione dei risultati operativi di breve e medio periodo espressi nel budget dell'esercizio 2020 e nel piano industriale 2020-2024, sino al perfezionamento dell'atteso aumento di capitale ed anche successivamente allo stesso, caratterizzati come sempre da incertezze tipiche di ogni attività previsionale basata su accadimenti futuri per cui gli effetti delle azioni previste potrebbero nel concreto manifestarsi con modalità e tempistiche diverse rispetto alle attuali previsioni;
  • l'eventuale emersione di addizionali fabbisogni di cassa nel breve termine, per il mancato realizzo di una o più previsioni del budget 2020, ad oggi non prevedibili e derivanti dalla stagionalità del business, o anche da possibili ulteriori riduzioni di affidamenti da parte di fornitori ed istituti di credito (affidamenti verso Intesa Sanpaolo in negoziazione a fine maggio 2020) o da rinegoziazioni dei premi da fornitori contrattualizzati o alla incapacità della Società di dilazionare pagamenti verso fornitori non strategici e sistema creditizio e di realizzare le efficienze previste nella gestione delle rimanenze, in attesa che si possa perfezionare l'aumento di capitale deliberato;

tutte rilevanti al fine del mantenimento della continuità aziendale, ritiene che, allo stato attuale, sussista una ragionevole aspettativa che il Gruppo e la Capogruppo possano fare affidamento su adeguate risorse per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, in quanto dai piani approvati e dalle ulteriori analisi di sensitività peggiorative svolte, emergono fabbisogni di cassa per il 2020 non superiori a quanti rinvenibili dall'operazione di aumento di capitale (massimi 20 milioni di cui 10 garantiti e 3,1 già anticipati da alcuni soci), così come definito dai principi contabili di riferimento, e che, per queste ragioni, si possa continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio.

Espressione di conformità agli IFRS

Il Bilancio di ePRICE S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali IFRS.

Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Reporting Interpretations Committe (IFRIC), precedentemente denominate 'Standards Interpretations Committe (SIC) che, alla data di approvazione del bilancio d'esercizio, siano state oggetto di omologa da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Principi Contabili

Nessuna deroga all'applicazione degli IFRS è stata applicata nella redazione del presente Bilancio d'esercizio di ePRICE S.p.A..

Il Bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale pur in presenza d significative incertezze elencate nei paragrafi precedenti e riportate anche nella relazione sulla gestione, nei paragrafi "Evoluzione prevedibile della Gestione" e "Continuità Aziendale".

Il bilancio è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro se non altrimenti indicato.

Il bilancio al 31 dicembre 2019 è stato redatto in conformità ai principi contabili utilizzati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2018, tenuto conto degli emendamenti e dei nuovi principi entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2019 di seguito specificati ad eccezione del metodo di valutazione delle partecipazioni in società controllate, a controllo congiunto e in società collegate, per il quale è stato adottato il metodo del patrimonio netto, come di seguito specificato.

Criteri di valutazione

Impianti, macchinari e leasing finanziario e operativo

Gli impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri direttamente sostenuti per rendere possibile il loro utilizzo e gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati a conto economico quando sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività.

Gli impianti e macchinari posseduti in virtù di contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciuti come attività della Società al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, inclusa l'eventuale somma da pagare per l'esercizio dell'opzione di acquisto. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote in seguito indicate per le immobilizzazioni materiali, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto; in tal caso il periodo di ammortamento sarà rappresentato dalla durata del contratto di locazione.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Gli ammortamenti sono imputati a quote costanti mediante aliquote che consentono di ammortizzare i cespiti fino a esaurimento della vita utile.

Si riportano di seguito le aliquote di ammortamento per le singole categorie di impianti e macchinari, applicate dalla Società sulla base della vita utile stimata:

Categoria Aliquota
Attrezzature centro di calcolo 20%
Attrezzature varie 15%
Sistemi espositivi 20%-50%
Mobili ufficio 12%
Arredamento 12%
Macchine ufficio 20%-33%
Automezzi 25%-33%

La vita utile degli immobili, impianti e macchinari e il loro valore residuo sono rivisti e aggiornati, ove necessario, in sede di predisposizione del bilancio.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

Quando la Società acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico. Esso viene quindi considerato nella determinazione del goodwill.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, la Società verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della Società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base de i valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Attività immateriali a vita utile definita

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

I costi sostenuti internamente per lo sviluppo di nuovi servizi e piattaforme costituiscono attività immateriali generate internamente e sono iscritti all'attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

  • il costo attribuibile all'attività di sviluppo è attendibilmente determinabile;
  • vi è l'intenzione, la disponibilità di risorse finanziarie e la capacità tecnica a rendere l'attività disponibile all'uso o alla vendita;

  • è dimostrabile che l'attività e in grado di produrre benefici economici futuri.

I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo non monetario coerente con la funzione dell'attività immateriale.

La vita utile stimata dalla Società per le varie categorie di attività immateriali è di seguito riportata:

Categoria Vita utile
Software, brevetti, concessioni e licenze 3-5 anni
Sviluppo piattaforma 3-5 anni

Gli utili o le perdite derivanti dalla dismissione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene la dismissione.

Perdite di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di monitoraggio di un'eventuale perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o CGU, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività o CGU. Se il valore contabile di un'attività o CGU è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono corroborati da opportuni moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono negoziati sul mercato, e altri indicatori di fair value disponibili.

La Società basa il proprio impairment test su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa della Società cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre o cinque anni. Nel caso di periodi più lunghi, si calcola un tasso di crescita a lungo termine che viene utilizzato per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo o il quinto anno.

Le perdite di valore di attività in funzionamento, incluse le perdite di valore delle rimanenze, sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.

Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

Partecipazioni in società controllate e collegate

Le imprese controllate sono imprese in cui la Società ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le scelte amministrative e gestionali e di ottenerne i benefici relativi. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando la Società detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell'Assemblea ordinaria, ivi inclusi potenziali diritti di voto derivanti da titoli convertibili.

Le imprese a controllo congiunto sono imprese in cui la Società esercita, con una o più parti, un controllo congiunto della loro attività economica. Il controllo congiunto presuppone che le decisioni strategiche, finanziarie e gestionali siano prese con l'unanime consenso delle parti che esercitano il controllo.

Le imprese collegate sono quelle imprese in cui la Società esercita un'influenza notevole sulla determinazione delle scelte amministrative e gestionali, pur non avendone il controllo. Generalmente si presume l'esistenza di una influenza notevole quando la Società detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% dei diritti di voto esercitabili nell'Assemblea ordinaria.

Le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e in imprese collegate sono inizialmente rilevate al costo, successivamente rettificato in conseguenza delle variazioni della quota di pertinenza nel patrimonio netto della partecipata. La quota degli utili e delle perdite di esercizio della partecipata di pertinenza della Società è rilevata nel conto economico.

Nel corso dell'esercizio la Società, ai fini di una più chiara esposizione dei propri dati di bilancio, ha modificato retrospettivamente il criterio di valutazione delle partecipazioni in società controllate, passando dal criterio del costo storico a quello del patrimonio netto.

Il goodwill implicito nel valore delle partecipazioni è assoggettato annualmente ad impairment test secondo le modalità precedentemente commentate.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste sono soddisfatte con azioni proprie.

Strumenti finanziari

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dà origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico. La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la società usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la società ha applicato l'espediente pratico, la Società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali la Società ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15. Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire. Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi. L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui la Società si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

• Attività finanziarie al costo ammortizzato;

  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate;
  • Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione;
  • Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

La Società valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

• l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali

e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Attività finanziarie al fair value rilevato in OCI

La Società valuta le attività al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:

• l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie

e

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale ed interessi determinati sull'importo del capitale da restituire.

Per le attività valutate al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.

Investimenti in strumenti rappresentativi di capitale

All'atto della rilevazione iniziale, la Società può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value rilavato in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento. Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando la Società beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Nonostante i criteri per gli strumenti di debito per essere classificati al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, come descritto sopra, gli strumenti di debito possono essere contabilizzati al fair value rilevato a conto economico al momento della rilevazione iniziale se ciò comporta l'eliminazione o la riduzione significativa di un disallineamento contabile. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cancellazione

Un'attività finanziaria è cancellata in primo luogo quando i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi ed ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa. Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari, esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo. Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Perdita di valore di attività finanziarie

La Società iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss 'ECL') per tutte le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito non detenuti al fair value rilevato a conto economico. Le ECL si basano sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che la Società si aspetta di ricevere, scontati ad una approssimazione del tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali. Le perdite attese sono rilevate in due fasi. Relativamente alle esposizioni creditizie per le quali non vi è stato un aumento significativo del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare le perdite su crediti che derivano dalla stima di eventi di default che sono possibili entro i successivi 12 mesi. Per le esposizioni creditizie per le quali vi è stato un significativo aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell'esposizione, a prescindere dal momento in cui l'evento di default si prevede che si verifichi. Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, la Società applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, la Società non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento. Per le attività rappresentate da strumenti di debito valutate al fair value rilevato in OCI, la Società applica l'approccio semplificato ammesso per le attività a basso rischio di credito. Ad ogni data di riferimento del bilancio, la Società valuta se si ritiene che lo strumento di debito abbia un basso rischio di credito utilizzando tutte le informazioni disponibili che si possono ottenere senza costi o sforzi eccessivi. Nell'effettuare tale valutazione, la Società monitora il merito creditizio dello strumento di debito. Un'attività finanziaria viene eliminata quando non vi è nessuna ragionevole aspettativa di recupero dei flussi finanziari contrattuali.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita). Questa categoria generalmente include crediti e finanziamenti fruttiferi di interessi.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Rimanenze

Le rimanenze, ove esistenti, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che la società si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. Il costo delle rimanenze è determinato al costo specifico per le merci chiaramente identificabili o, per i beni fungibili, con il metodo del FIFO.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono la cassa, i conti correnti bancari, i depositi rimborsabili a domanda e altri investimenti finanziari a breve termine e ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa, ovvero trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni della data di originaria acquisizione e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

Benefici a dipendenti

I fondi relativi al personale erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro sono costituiti principalmente dal Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dalla legislazione italiana all'art. 2120 del codice civile. Il TFR rappresenta un piano a benefici definiti, ovvero un programma formalizzato di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituisce un'obbligazione futura e per il quale la Società si fa carico dei rischi attuariali e d'investimento relativi. Come richiesto dallo IAS 19R, la Società utilizza il Metodo della Proiezione Unitaria del Credito per determinare il valore attuale delle obbligazioni e il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente; tale metodo di calcolo richiede l'utilizzo d'ipotesi attuariali obiettive e compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi). Gli utili e le perdite attuariali sono immediatamente ed integralmente riconosciuti nel conto economico complessivo in conformità allo IAS 19R.

A seguito della riforma sulla previdenza, a partire dal 1° gennaio 2007 il TFR maturato, a seguito dell'entrata in vigore della riforma stessa, è destinato ai fondi pensione o al fondo di tesoreria istituito presso l l'Inps per le imprese aventi più di 50 dipendenti ovvero, nel caso d'imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda analogamente a quanto effettuato negli esercizi precedenti o destinato a fondi pensione. Su questo, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'Inps comporta che una quota del TFR maturando sia classificata come un piano a contributi definiti in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione ovvero all'Inps. La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.

Da un punto di vista contabile, attraverso la valutazione attuariale si imputano a conto economico nella voce "oneri/proventi finanziari l'interest cost che costituisce l'onere figurativo che l'impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR e nella voce "costo del lavoro" il current service cost che definisce l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti che non hanno trasferito alla previdenza complementare le quote maturate dal 1 gennaio 2007. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati direttamente nel patrimonio netto senza mai transitare a conto economico e sono esposti nel prospetto di conto economico complessivo.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri sono eventualmente iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione dei fondi viene rilevata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura uscita di risorse economiche come risultato di eventi passati ed è probabile che tale uscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la miglior stima dell'onere per estinguere l'obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività.

Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono valutati al valore attuale dell'esborso previsto utilizzando un tasso che rifletta le condizioni del mercato, la variazione del costo del denaro nel tempo e il rischio specifico legato all'obbligazione. L'incremento del valore del fondo determinato da variazioni del costo del denaro nel tempo è contabilizzato quale onere finanziario.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Attività non correnti detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante e attività cessate

La Società classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita o di

distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutate al minore tra il valore contabile e il loro fair value al netto dei costi di vendita o di distribuzione. I costi di distribuzione sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla distribuzione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o la Società in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide anche per le attività e i gruppi in dismissione detenuti per la vendita.

L'ammortamento degli impianti e dei macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è:

  • una componente della Società che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU;
  • classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo;
  • importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

Pagamenti basati su azioni

La società riconosce benefici addizionali ad alcuni amministratori, dirigenti, impiegati, consulenti e dipendenti della società e di società controllate attraverso piani di partecipazione al capitale (Piano di "Stock Option"). Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni – gli stessi sono da considerarsi del tipo "a regolamento con azioni" (cosiddetto "equity settlement"); pertanto l'ammontare complessivo del valore corrente delle Stock Option alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo quando i beneficiari sono dipendenti della società. Il fair value delle opzioni assegnate ai dipendenti delle società controllate è rilevato a incremento della partecipazione e in contropartita è rilevata una riserva di patrimonio netto. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Il costo per compensi, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio netto.

Riconoscimento dei ricavi

Ricavi provenienti da contratti con clienti

Vendita di merci

I contratti del Gruppo relativi alla vendita online includono generalmente una sola obbligazione. Il Gruppo ha concluso che i ricavi relativi alla vendita prodotti dovrebbero essere riconosciuti nel determinato momento in cui il controllo dell'attività viene trasferito al cliente, generalmente al momento della consegna del bene. I ricavi dalla vendita di merci sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante tenendo conto del valore di eventuali resi, abbuoni, sconti commerciali e premi legati alla quantità. I ricavi sono rilevati quando i rischi significativi e i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente, quando la recuperabilità del corrispettivo è probabile, i relativi costi o l'eventuale restituzione delle merci possono essere stimati attendibilmente, e se la Direzione smette di esercitare il livello continuativo di attività solitamente associate con la proprietà della merce venduta. I trasferimenti dei rischi e dei benefici, di norma, coincidono con la spedizione al cliente, che corrisponde al momento della consegna delle merci al vettore.

Diritto di reso

Il corrispettivo ricevuto dal cliente è variabile in conseguenza del fatto che il contratto permette al cliente di restituire i prodotti. Il Gruppo utilizza il metodo del valore atteso per stimare i beni che saranno restituiti perché questo metodo permette di stimare meglio l'ammontare del corrispettivo variabile a cui il Gruppo ha diritto. Il Gruppo nella definizione dell'ammontare del corrispettivo variabile che può essere incluso nel prezzo della transazione applica i requisiti dell'IFRS 15 nel limitare le stime del corrispettivo variabile. Il Gruppo presenta una passività per resi separatamente nel prospetto della situazione patrimonialefinanziaria un'attività per diritti di recupero dai clienti inclusi tra le rimanenze, con disclosure fornita nelle note illustrative.

Prestazione di servizi

I ricavi relativi alla prestazione di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio alla data di riferimento del bilancio e sono rappresentati al netto di sconti e abbuoni.

Obbligazioni per servizi di assistenza post vendita

Il Gruppo offre mediante i propri siti e-commerce servizi di assistenza post vendita per riparazioni fornite da fornitori terzi o da società del gruppo. Nei casi di garanzie fornite da terzi, il Gruppo non è considerato essere il responsabile principale dell'adempimento della promessa di fornire l'intervento di assistenza qualora richiesta. In tale ambito il Gruppo non ha potere discrezionale nel definire il prezzo dei servizi di assistenza post vendita; il corrispettivo riconosciuto al Gruppo in questi contratti è determinato come la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita. Nei casi in cui il Gruppo agisce in qualità di "principal", mantenendo il controllo e l'onere delle riparazioni, i ricavi ed i relativi costi sono contabilizzati pro-rata temporis nel periodo in cui il Gruppo è chiamato a fornire l'obbligazione oggetto di servizio di assistenza post vendita.

Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti in base al principio della competenza e pertanto al momento dell'acquisizione del bene o servizio.

Imposte

Le imposte correnti e il beneficio fiscale dell'esercizio sono valutati per l'importo che ci si attende di corrispondere alle autorità fiscali o recuperare. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro;
  • le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Le imposte anticipate, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate, come risultanti da piani industriali e linee strategiche di gruppo. Le imposte differite e anticipate sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze saranno realizzate o estinte, sulla base delle aliquote fiscali in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di bilancio.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte correnti, differite e anticipate sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto nei cui casi anche il relativo effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le imposte sono compensate quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale e vi è un diritto legale di compensazione.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio d'esercizio in conformità con gli IFRS richiede, da parte degli amministratori, l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, trovano fondamento in valutazioni e stime basate sull'esperienza storica e su assunzioni che sono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi rilevati in bilancio, e l'informativa fornita. I risultati finali effettivi delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell'evento oggetto di stima, a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Di seguito sono brevemente elencate le voci che, relativamente alla Società, richiedono maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui risultati finanziari della Società.

Fondo svalutazione crediti commerciali

Il fondo svalutazione crediti riflette la miglior stima degli amministratori circa le perdite relative al portafoglio crediti nei confronti della clientela. Tale stima si basa sulle perdite attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e di proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.

Imposte anticipate

La contabilizzazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di un imponibile fiscale negli esercizi futuri atto al loro recupero. La valutazione degli imponibili attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte anticipate dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate.

Fondi rischi e oneri

A fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti rappresentativi del rischio di esito negativo. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima alla data operata dagli amministratori. Tale stima comporta l'adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero pertanto avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione dei bilanci della Società.

CAMBIAMENTI DI PRINCIPI CONTABILI, NUOVI PRINCIPI CONTABILI, CAMBIAMENTI DI STIME E RICLASSIFICHE

Come consentito dall'emendamento allo IAS 27 – Equity Method in Separate Financial Statements che introduce l'opzione di utilizzare nel bilancio separato di un'entità il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate, gli Amministratori, al fine di dare maggiore chiarezza sull'effettiva consistenza patrimoniale della Capogruppo in considerazione dei significativi differenziali fra costo e patrimonio netto delle partecipazioni per effetto dei risultati delle società partecipate, hanno ritenuto opportuno cambiare il metodo di valutazione nelle partecipazioni in società controllate e in società collegate.

Il cambiamento è stato applicato retroattivamente in ottemperanza a quanto previsto dallo IAS 8 - Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori, non avendo l'emendamento sopra citato delle disposizioni transitorie. La Società ha perciò rettificato il saldo d'apertura di ciascuna componente del patrimonio netto interessata e gli altri importi comparativi indicati per l'esercizio precedente.

A tal fine la Società ha presentato negli schemi di bilancio:

  • tre situazioni patrimoniali-finanziarie omogenee: alla data di transizione (1° gennaio 2018), al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2019;
  • due situazioni reddituali omogenee: conto economico per l'esercizio che si è chiuso al 31 dicembre 2019 restated e conto economico alla data del presente bilancio.

La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

La natura e gli effetti di questi cambiamenti sono illustrati nel seguito. Sebbene questi nuovi principi e modifiche si applichino per la prima volta nel 2019, non hanno un impatto significativo sul bilancio separato. Di seguito sono elencate la natura e l'impatto di ogni nuovo principio/modifica:

IFRS 16 Leases

L'IFRS 16 sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC 15 Leasing Operativo– Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L'IFRS 16 stabilisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing e richiede ai locatari di contabilizzare la maggior parte dei contratti di leasing seguendo un unico modello contabile in bilancio.

Il metodo di contabilizzazione per il locatore indicato nell'IFRS 16 rimane sostanzialmente invariato rispetto allo IAS 17. I locatori continueranno a classificare i leasing distinguendoli tra operativo e finanziario usando lo stesso principio di classificazione dello IAS 17. Pertanto, l'IFRS 16 non ha impatti per i leasing laddove la società è un locatore.

Le regole introdotte dall'IFRS 16 sono state applicate in transizione prospettivamente, a partire dall'1 gennaio 2019, adottando alcune semplificazioni (cd. practical expedient) previste, per cui i contratti di durata inferiore ai dodici mesi e alcuni contratti di modesto valore sono stati esclusi dalla valutazione.

L'applicazione del nuovo principio ai contratti identificati ha determinato:

• a stato patrimoniale: l'iscrizione iniziale di un'attività, per 2.302 migliaia di euro rappresentativa del diritto d'uso ai sensi dell'IFRS 16, ammortizzata poi sulla minore durata tra vita economico-tecnica e durata residua del contratto e di un debito finanziario di 2.628 migliaia di euro pari al valore attuale dei canoni minimi futuri obbligatori che il conduttore dovrà pagare a partire dall'1° gennaio 2019, successivamente ridotto man mano che i canoni di noleggio vengono pagati;

• nel conto economico: un miglioramento del margine operativo lordo per circa 700 migliaia di euro, determinato dall'eliminazione del canone di noleggio operativo, e la registrazione dell'ammortamento del diritto d'uso per circa 600 migliaia di euro e degli oneri finanziari sul debito iscritto.

Di seguito sono riportati i nuovi criteri di redazione della società al momento dell'adozione dell'IFRS 16:

Attività per il diritto d'uso:

La società riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti. A meno che il gruppo non abbia la ragionevole certezza di ottenere la proprietà dell'attività in leasing al termine del contratto di leasing stesso, le attività per il diritto d'uso sono ammortizzate a quote costanti per un periodo pari al minore tra la vita utile stimata e la durata del leasing. Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment.

Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dalla Società e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte della Società dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.

I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, la Società usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti fissi nella sostanza; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'acquisto dell'attività sottostante.

Leasing di breve durata e Leasing di attività a modesto valore

La Società applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata relativi ai macchinari ed attrezzature (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). La Socoetà ha applicato inoltre l'esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad apparecchiature per ufficio il cui valore è considerato basso (cioè, sotto €5.000). I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.

IFRIC Interpretazione 23 – Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12 e non si applica alle imposte o tasse che non rientrano nello scopo dello IAS 12, nè include specificamente requisiti relativi ad interessi o sanzioni riconducibili a trattamenti fiscali incerti. L'interpretazione non ha avuto alcun impatto sul bilancio della società.

Modifiche all'IFRS 9: Prepayments Features with Negative Compensation

Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento" (il criterio SPPI) e lo strumento sia classificato nell'appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio.

Modifiche allo IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement.

Le modifiche allo IAS 19 sanciscono le regole di contabilizzazione nel caso in cui, durante il periodo di riferimento, si verifichi una modifica, una riduzione o un regolamento del piano. Le modifiche precisano che quando una modifica, una riduzione o un regolamento del piano avvengono durante l'esercizio, un'entità è tenuta a determinare il costo del servizio per il resto del periodo successivo alla modifica, riduzione o regolamento del piano, utilizzando le ipotesi attuariali di riferimento per rimisurare la passività (attività) netta per benefici definiti in modo che rifletta i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento. Un'entità è tenuta, inoltre, a determinare l'interesse netto per il periodo rimanente dopo la modifica del piano, riduzione o regolamento del piano: la passività (attività) netta per benefici definiti che riflette i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento; e il tasso di sconto utilizzato per riparametrare la passività (attività) netta per benefici definiti.

Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio in quanto la Socetà, nel periodo di riferimento, non ha registrato alcuna modifica, riduzione o regolamento dei piani.

Modifiche allo IAS 28: Long-term interests in associates and joint venture

Le modifiche specificano che un'entità applica l'IFRS 9 per investimenti a lungo termine in una società collegata o joint venture, per i quali non si applica il metodo del patrimonio netto ma che, in sostanza, formano parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture (interessi a lungo termine). Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio.

Miglioramenti annuali 2015-2017 Cycle

IFRS 3 Business Combination

Le modifiche chiariscono che, quando un'entità ottiene il controllo di un business che è una joint operation, applica i requisiti per un'aggregazione aziendale (business combination) che si è realizzata in più fasi, tra cui la rimisurazione al fair value della partecipazione precedentemente detenuta nelle attività e passività della joint operation. Nel fare ciò, l'acquirente rivaluta l'interessenza precedentemente detenuta nella joint operation.

L'entità applica tali modifiche alle business combinations per cui la data di acquisizione coincide o è successiva al primo esercizio a partire dal 1 ° gennaio 2019. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancioo in quanto non si è verificata nessuna aggregazione aziendale in cui si è ottenuto il controllo congiunto.

IFRS 11 Joint Arrangements

Una entità che partecipa in una joint operation, senza avere il controllo congiunto, potrebbe ottenere il controllo congiunto della joint operation nel caso in cui l'attività della stessa costituisca un business come definito nell'IFRS 3.

Le modifiche chiariscono che le partecipazioni precedentemente detenute in tale joint operation non sono rimisurate. Un'entità applica tali modifiche alle operazioni nelle quali detiene il controllo congiunto a partire dall'inizio dell'esercizio a partire dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, con l'applicazione anticipata consentita.

Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio in quanto non si è verificata nessuna aggregazione aziendale in cui si è ottenuto il controllo congiunto.

IAS 12 Income Taxes

Le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Pertanto, un'entità rileva gli effetti delle imposte sul reddito derivanti dai dividendi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, nelle altre componenti di conto economico complessivo o nel patrimonio netto coerentemente con il modo in cui l'entità ha precedentemente riconosciuto tali operazioni o eventi passati.

L'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019 o successivamente, ed è consentita l'applicazione anticipata. Quando l'entità applica per la prima volta tali modifiche, le applica agli effetti che hanno avuto le imposte sui dividendi rilevati a partire dall'inizio del primo esercizio. La Società non ha registrato alcun impatto derivante da tale modifiche sul proprio bilancio.

IAS 23 Borrowing Costs

Le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un'attività, nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all'uso o alla vendita sono completate.

Un'entità applica tali modifiche agli oneri finanziari sostenuti a partire dall'inizio dell'esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tali modifiche. Un'entità applica tali modifiche per gli esercizi che hanno inizio dal 1 ° gennaio 2019 o successivamente, e l'applicazione anticipata è consentita. Poiché la prassi attuale del Gruppo è in linea con tali emendamenti, il Gruppo non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio.

Principi emendamenti e interpretazioni emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio separato, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi quando entreranno in vigore.

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel Maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa. Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, ri-assicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1 gennaio 2021 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. Questo principio non si applica alla Società.

Modifiche all'IFRS 3: Definition of a Business

Ad ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche alla definizione di attività aziendale nell'IFRS 3 Definition of a Business per supportare le entità nel determinare se un insieme di attività e beni acquisiti costituisca un'attività aziendale o meno. Le modifiche chiariscono quali siano i requisiti minimi per avere un'attività aziendale, rimuovono la valutazione circa la possibilità degli operatori di mercato di sostituire eventuali elementi mancanti, aggiungono guida per supportare le entità nel valutare se un processo acquisito sia sostanziale, restringono le definizioni di attività aziendale e di output, e introducono un test opzionale sulla concentrazione del valore equo. Nuovi esempi illustrativi sono stati pubblicati insieme alle modifiche.

Poiché le modifiche si applicano prospetticamente alle transazioni o altri eventi che si manifestano alla data di prima applicazione o successivamente, il gruppo non è impattato da queste modifiche alla data di prima applicazione. Il principio entrerà in vigore dal 1 ° gennaio 2020.

Modfiche allo IAS 1 and IAS 8: Definition of Material

Ad ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 Presentation of Financial Statements e IAS 8 Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors, per allineare la definizione di 'rilevante' negli standard e per chiarire taluni aspetti della definizione. La nuova definizione indica che un'informazione risulta rilevante (materiale) qualora, in conseguenza della sua omissione, ovvero in seguito alla sua errata o non comprensibile presentazione ('obscuring'), ci si potrebbe ragionevolmente aspettare di influenzare le decisioni che i principali utilizzatori del bilancio farebbero sulla base delle informazioni finanziarie ivi contenute. Le modifiche a principi entreranno in vigore dal 1 ° gennaio 2020. Non ci si attende che le modifiche alla definizione di rilevante avranno un impatto significativo sul bilancio consolidato del gruppo.

Modifiche ai Riferimenti al Conceptual Framework in IFRS Standards

Il 29 Marzo 2018 Lo IASB ha emesso una versione rivisitata del Conceptual Framework del bilancio che recepisce i principi contabili IFRS. Tale strumento garantisce che i principi contabili siano concettualmente coerenti e che operazioni dello stesso tipo siano trattate nello stesso modo, fornendo le informazioni utili ad investitori e altri. Il Conceptual Framework aiuta, inoltre, le imprese ad implementare politiche contabili adeguate quando nessun principio IFRS disciplina la transazione specifica; favorisce, infine, gli stakeholders in generale nel comprendere i principi contabili. Il Conceptual Framework modificato include: un nuovo capitolo sulla misurazione e sulle regole di segnalazione dei risultati finanziari; definizioni più accurate e regole - in particolare la definizione di passività; chiarimenti su importanti argomenti, come le norme di amministrazione, prudenza e incertezza di calcolo nel financial reporting. Le modifiche ai principi contabili sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2020.

Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 and IFRS7: Interest Rate Benchmark Reform

Il 26 settembre 2019 lo IASB ha pubblicato la Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse (modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39 e all'IFRS 7) al fine di tenere conto delle conseguenze della riforma stessa sull'informativa finanziaria nel periodo che precede la sostituzione di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente con un tasso di riferimento alternativo.

Le modifiche stabiliscono deroghe temporanee e limitate alle disposizioni in materia di contabilizzazione delle operazioni di copertura del Principio contabile internazionale (IAS) 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione e dell'International Financial Reporting Standard (IFRS) 9 Strumenti finanziari in modo che le imprese possano continuare a rispettare le disposizioni presumendo che gli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistenti non siano modificati a seguito della riforma dei tassi interbancari lettera.

Le modifiche entreranno in vigore al più tardi a partire dalla data di inizio del loro primo esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio 2020 o successivamente.

Informativa per settori operativi

L'IFRS 8 definisce un settore operativo come una componente:

  • che coinvolge attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi;
  • i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale;
  • per la quale sono disponibili dati economico-finanziari separati.

L'IFRS 8 non è applicabile al bilancio separato di ePRICE S.p.A.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

1. Impianti e macchinari

Il dettaglio del costo storico, del fondo ammortamento e del valore netto contabile della voce impianti e macchinari è di seguito evidenziato:

Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
(In migliaia di Euro) Costo storico Amm.ti cumulati Valore netto Costo storico Amm.ti cumulati Valore netto
Impianti e Macchinari 98 (96) 2 96 (95) 0
Mobili e arredi 552 (478) 73 552 (451) 101
Macchine elettroniche 462 (375) 87 466 (313) 153
Altri beni 715 (408) 307 715 (287) 428
Totale Impianti e Macchinari 1.827 (1.357) 470 1.829 (1.146) 682

Si segnala che al 31 dicembre 2019 non vi sono beni strumentali di proprietà gravati da alcun tipo di garanzia prestata a favore di terzi e che nell'esercizio non sono emerse indicazioni di una possibile perdita di valore con riferimento agli impianti e macchinari.

(In migliaia di Euro) Al 31 Dicembre 2018 Incrementi per acquisti Decrementi Amm.ti Al 31 dicembre 2019 Impianti e Macchinari 0 2 - (1) 2 Mobili e arredi 101 - - (27) 74 Macchine elettroniche 153 - (0) (66) 87 Altri beni 428 - - (120) 308 Totale attività materiali 682 2 (0) (215) 470

La seguente tabella evidenzia la movimentazione della voce impianti e macchinari:

Gli incrementi dell'esercizio hanno riguardato l'acquisto di alcuni computer.

2. Attività immateriali

La composizione della voce attività immateriali ed il dettaglio di costo storico, fondo ammortamento e valore netto contabile della voce immobilizzazioni sono di seguito riportati:

Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
(In migliaia di Euro) Costo storicoAmm.ti cumulatiValore nettoCosto storicoAmm.ti cumulatiValore netto
Software, Brevetti, concessioni e licenze 5.538 -3.613 1.925 5.534 -2.594 2.940
Totale attività immateriali 5.538 -3.613 1.925 5.534 -2.594 2.940

La tabella seguente mostra i movimenti delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell'esercizio:

(In migliaia di Euro) Al 31 Dicembre
2018
Incrementi per
acquisti
Riclassifiche Amm.ti Al 31 dicembre
2019
Software, brevetti, concessioni e licenze 2.940 4 (1.019) 1.925
Totale attività immateriali 2.940 4 (1.019) 1.925

3. Diritti d'uso su beni di terzi

La voce ammonta ad euro 1.704 migliaia è stata rilevata a seguito della prima applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 che stabilisce, innovando rispetto al passato, che i leases siano rappresentati negli stati patrimoniali delle società, aumentando così la visibilità delle loro attività e passività; il gruppo, ha applicato il principio con il metodo "retrospettivo modificato" che non richiede la rideterminazione dei dati comparativi, ha quindi rilevato diritti d'uso pluriennali per 2.302 migliaia di euro al 1 gennaio 2019.

4. Partecipazioni

Come già descritto nel paragrafo "Cambiamenti di principi contabili, nuovi principi contabili cambiamenti di stime e riclassifiche," nel corso del 2019 la società ha deciso di adottare la facoltà, prevista dall'emendamento allo IAS 27 – Equity Method in

Separate Financial Statements di valutare le partecipazioni in società controllate e in società collegate con il metodo del patrimonio netto.

Il cambiamento è stato applicato retroattivamente in ottemperanza a quanto previsto dallo IAS 8 - Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori, non avendo l'emendamento sopra citato delle disposizioni transitorie.

Per maggiore chiarezza espositiva sono pertanto riportati i movimenti degli ultimi due esercizi.

La tabella seguente mostra i movimenti delle partecipazioni intercorsi nell'esercizio e, per maggiore chiarezza espositiva, dall'inizio dell'esercizio:

Denominazione 01-gen-18* Incrementi Rivalutazioni
(Svalutazioni)
31-dic-18 Incrementi Rivalutazioni
(Svalutazioni)
31-dic-19
EPRICE Operations
S.r.l.
9.759 15.160 (12.729) 12.190 15.000 (27.190) -
Totale società
controllate
9.759 15.160 (12.729) 12.190 15.000 (27.190) -
Il Post S.r.l. 38 350 (265) 123 - 103 226
Giornalettismo S.r.l. - - - - - - -
Totale società
collegate
38 350 (265) 123 - 103 226
TOTALE 9.797 15.510 (12.994) 12.313 15.000 (27.087) 226

* riesposti ai sensi dello IAS 8 in seguito al cambio del metodo di valutazione delle partecipazioni nelle società controllate e collegate

Al 31 dicembre 2019 l'adeguamento al patrimonio netto della partecipazione EPRICE Operations ha evidenziato la necessità di una svalutazione della stessa pari a 31.542 migliaia di euro, valore superiore al valore di carico della partecipazione, pari a 27.190, che è pertanto stata azzerata. Inoltre si è proceduto, per tale maggior valore, ad iscrivere parziale svalutazione del credito finanziario verso la controllata, per cui si rimanda alla successiva nota 5.

Relativamente alla partecipazione ne "Il Post" si evidenzia che la società ha accettato alla data di redazione del bilancio un'offerta vincolante per la cessione della stessa al valore di 400 migliaia di euro.

5. Attività finanziarie non correnti

La composizione della voce attività finanziarie non correnti è di seguito riportata:

Attività finanziarie non correnti Al 31 Dicembre 2019 Al 31 Dicembre 2018 Variazione
Crediti finanziari 4.698 19.853 (15.155)
Totale attività non correnti 4.698 19.853 (15.155)

La struttura del Gruppo prevede che la capogruppo svolga attività di coordinamento e di reperimento delle disponibilità

finanziarie necessarie a garantire gli eventuali investimenti e la gestione della società controllata. Conseguentemente ha erogato nel corso degli anni i finanziamenti necessari a sostenerne l'operatività. La variazione dell'anno dei crediti finanziari è imputabile alla rinuncia di 15 milioni di euro di finanziamenti alla controllata EPRICE Operations S.r.l. deliberati in settembre 2019, al netto delle erogazioni dell'anno pari a 4.300 migliaia di euro. Il finanziamento in essere è stato inoltre svalutato per 4.455 migliaia di euro al 31 dicembre 2019 in quanto, nel processo di valutazione con il metodo del patrimonio netto della partecipazione in EPRICE Operations, è emerso che il patrimonio netto del subconsolidato EPRICE Operations risulta negativo per tale cifra e conseguentemente, oltre ad azzerare il valore dell'intera partecipazione, si è proceduto a tale svalutazione. La posta include inoltre 35 migliaia di euro verso la società collegata Il Post S.r.l., invariata rispetto all'esercizio precedente.

Il finanziamento residuo è stato inoltre assoggettato ad impairment test congiuntamente alla partecipazione in EPRICE Operations, da cui non è emersa necessità di ulteriori svalutazioni; successivamente alla chiusura dell'esercizio ma prima dell'approvazione della presente relazione finanziaria, la società ha rinunciato ai residui finanziamenti soci a favore di EPRICE Operations, consentendo alla società controllata di superare le fattispecie di cui all'art 2482 ter del codice civile.

6. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti presentano un saldo di 2 migliaia di euro e comprendono principalmente depositi cauzionali per affitti ed utenze.

7. Attività per imposte differite

Tale voce ha saldo pari a zero, rispetto all'esercizio precedente ove ammontava ad euro 5.093 migliaia. Le imposte anticipate sono state svalutate in considerazione del fatto che nel periodo di piano 2020-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione del 13 febbraio 2020, l'imponibile fiscale non avrebbe consentito il recupero di imposte anticipate

La società dispone di perdite fiscalmente rilevanti riportabili ad esercizi futuri, benefici fiscali ed altre differenze temporanee per circa ulteriori 100 milioni sulle quali non sono state stanziate imposte differite attive.

8. Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e altri crediti ammontano ad Euro 6.360 migliaia rispetto ad Euro 5.332 migliaia al termine dell'esercizio precedente, come di seguito riportato:

Costi commerciali Al 31 Dicembre 2019 Al 31 Dicembre 2018
Crediti verso clienti 38 33
Crediti commerciali verso controllate 6.354 5.331
Fondo svalutazione crediti (32) (32)
Totale crediti commerciali 6.360 5.332

I crediti verso controllate sono verso la EPRICE Operations S.r.l. e sorgono per effetto del riaddebito di prestazioni svolte da

ePRICE S.p.A. anche per conto della controllata, e includono principalmente locazione di spazi attrezzati e supporto delle funzioni corporate; tali crediti sono considerati recuperabili alla luce delle previsioni espresse dai piani.

La seguente tabella mostra l'ammontare dei crediti suddivisa per fasce di scaduto:

Valori in Euro migliaia Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
A scadere - 563
Scaduto <30 giorni 434 -
Scaduto 30-90 giorni 561 -
Scaduto 90-180 giorni 479 1.141
Scaduto oltre 180 giorni 4.886 3.660
Totale 6.360 5.364

9. Altre attività correnti

La composizione della voce altre attività correnti è di seguito riportata:

Attività correnti Al 31 Dicembre 2019 Al 31 Dicembre 2018
Crediti tributari 302 1.550
Altri crediti 9 19
Ratei e risconti 35 50
Totale altre attività correnti 346 1.619

I crediti tributari si sono ridotti in corso d'anno in quanto utilizzati in compensazioni con altri tributi e ceduti a terze parti.

10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ammontano ad Euro 952 migliaia rispetto a 4.682 migliaia al 31 dicembre 2018; la riduzione è dovuta ai flussi di cassa assorbiti dall'attività operativa e di investimento, come si può evincere dagli schemi di rendiconto finanziario.

11. Patrimonio netto

Il Patrimonio Netto si è decrementato nel periodo da euro 49.215 migliaia ad euro 8.897 migliaia principalmente per effetto del risultato, negativo per euro 40.400 migliaia e del cambiamento di principio contabile utilizzato per la valutazione della partecipazione ePRICE Operations.

Nonostante la significativa perdita consuntivata nell'esercizio, al 31 dicembre 2019 la Capogruppo non si trova nella fattispecie di cui all'articolo 2446 del codice civile.

Le azioni proprie complessivamente detenute dalla società sono pari a 694.562, la variazione rispetto al 31 dicembre 2018 è dovuta all'assegnazione di 316.810 azioni a dipendenti e collaboratori nell'ambito del piano di stock grant.

11.1 Piani di Stock options

L'Assemblea del 22 dicembre 2014 ha deliberato, subordinatamente all'avvio delle negoziazioni delle azioni della Società sul MTA, l'adozione di un piano di stock option riservato agli amministratori con incarichi di tipo esecutivo, ai collaboratori e ai dipendenti delle società del Gruppo (il "Piano 2015"). Il Piano 2015 ha ad oggetto l'assegnazione di un numero massimo di 2.750.000 opzioni ciascuna delle quali da diritto alla sottoscrizione di una azione ordinaria di nuova emissione. Con riferimento al Piano 2015, in data 14 maggio 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'approvazione del Regolamento del Piano 2015 e assegnato massime 1.100.000 opzioni che danno il diritto a sottoscrivere un'azione ordinaria di nuovo emissione al corrispettivo di 6 euro. A seguito della verifica degli obiettivi desumibili dall'approvazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 e della cessione delle attività relative al segmento Vertical Content, tutte le opzioni della prima tranche sono non assegnate o decadute. Il 15 ottobre 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha assegnato ulteriori massime 1.300.000 opzioni al Direttore Generale che danno il diritto a sottoscrivere un'azione ordinaria di nuovo emissione al corrispettivo di 5 euro.

L'assemblea del 14 aprile 2016 ha deliberato l'adozione di un piano di stock option avente ad oggetto l'assegnazione di un numero massimo di 1.700.000 opzioni, ciascuna delle quali dà il diritto alla sottoscrizione di un'azione ordinaria di ePRICE S.p.A. di nuova emissione denominato "Piano di Stock-Option 2016-2018", ed un piano di Stock Grant avente ad oggetto l'assegnazione di massime 280.000 azioni ordinarie ePRICE S.p.A. denominato "Piano di Stock Grant 2016-2018". Il Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 maggio 2016 ha assegnato n. 363.900 opzioni della prima tranche del Piano di Stock Option 2016-2018 ad alcuni dirigenti con responsabilità strategiche della società e delle società controllate fissando il prezzo di esercizio in 3,68 Euro, nonché n. 75.263 stock grant della prima tranche del Piano di Stock Grant 2016-2018 ad alcuni dipendenti della società e delle società controllate.

2019 2019 2018 2018
PMPE PMPE
In circolazione al 1
gennaio
1.144.875 4,67 1.144.875 4,57
Assegnate 0 0,00 0 0,00
Annullate / non
maturate
994.750 0,00 0 0,00
Esercitate 0 0,00 0 0,00
Scadute 0 0,00 0 0,00
In circolazione 150.125 3,55 1.144.875 4,67
Esercitabili 150.125 3,55 1.087.118 4,73

La seguente tabella illustra il numero e i prezzi medi ponderati di esercizio (PMPE) delle opzioni nel corso dell'esercizio:

12. Debiti verso banche e altri finanziatori

La composizione della voce debiti verso banche e altri finanziatori classificati come correnti al 31 dicembre 2019 è di seguito riportata:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Debiti verso banche - 719
Debiti verso soci 2.365 -
Debiti verso altri finanziatori 775 28
Totale debiti verso banche e altri finanziatori correnti 3.140 747

I debiti verso soci sono rappresentati dall'anticipo entro il 31 dicembre 2019 sul futuro aumento di capitale erogato da alcuni soci che si sono impegnati a sottoscrivere tale aumento; alla data di approvazione del presente bilancio sono stati erogati complessivi 3 milioni di euro.

I debiti verso altri finanziatori sono sorti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 e sono rappresentati dalla passività connessa ai diritti d'uso pluriennali su beni di terzi, in particolare per 713 migliaia di euro correlati al contratto della sede sociale in Milano, via San Marco

La composizione della voce debiti verso banche e altri finanziatori classificati come non correnti al 31 dicembre 2019 è di seguito riportata:

Quota non corrente Al 31 Dicembre 2019 Al 31 Dicembre 2018
Debiti non correnti verso altri finanziatori 1.158 -
Totale Debiti verso banche e altri finanziatori 1.158 -

I debiti verso altri finanziatori sono sorti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 e sono rappresentati dalla passività connessa ai diritti d'uso pluriennali su beni di terzi, in particolare per 1.123 migliaia di euro correlati al contratto della sede sociale in Milano, via San Marco.

Liquidità/indebitamento finanziario netto

La seguente tabella riporta la composizione dell'indebitamento finanziario netto determinato al 31 dicembre 2019, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con le Raccomandazioni ESMA/2011/81:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
(A) Cassa - -
(B) Altre disponibilità liquide (951) (4.682)
(C) Titoli detenuti per la negoziazione - -
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) (951) (4.682)
(E) Crediti finanziari correnti
(F) Debiti finanziari correnti
218
(G) Parte corrente dell'indebitamento non corrente - 501
(H) Altri debiti finanziari correnti 3.140 28
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) 3.140 747
(J) Liquidità/Indebitamento finanziario corrente netto (D)+(E)+(I) 2.189 (3.935)
(K) Debiti bancari non correnti
(L) Obbligazioni emesse
(M) Altri debiti non correnti
-
-
1.158
-
-
-
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) 1.158 -
(O) (Liquidità)/Indebitamento Finanziario Netto(J)+(N) 3.347 (3.935)

13. Fondi del personale

La voce include la rilevazione del Trattamento di Fine Rapporto ("TFR") relativo ai dipendenti della Società.

La tabella che segue mostra la movimentazione dei benefici per i dipendenti per l'esercizio chiuso al 31 dicembre:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre
2018
Service cost Interest cost Anticipi e
liquidazioni
Utili/Perdite
attuariali
Al 31 dicembre
2018
Trattamento di fine rapporto 323 66 5 (11) 24 407
Totale fondi del personale 323 66 5 (11) 24 407

Il TFR dal punto di vista contabile, in accordo con la normativa italiana (articolo 2120 del Codice Civile italiano), è da considerarsi come un "piano a beneficio definito".

Nella seguente tabella sono riportate le principali assunzioni utilizzate per determinare secondo lo IAS 19 il valore attuale dei benefici ai dipendenti al momento del pensionamento (TFR):

Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Assunzioni economiche e finanziarie
Tasso di sconto 0,77% 1,57%
Tasso di inflazione 1,5% 1,5%
Tasso di incremento retributive 2,8% 2,8%
Assunzioni demografiche
Probabilità di dismissioni e licenziamenti 10% 10%
Probabilità di anticipazione TFR 1% 1%

14. Fondi rischi ed oneri correnti e non correnti

I fondi rischi ed oneri correnti ammontano ad Euro 360 migliaia, importo invariato rispetto all'esercizio precedente e include lo stanziamento relativo a fondi rischi per garanzie contrattuali.

I fondi rischi ed oneri classificato come correnti ammontano a 271 migliaia di euro e sono prevalentemente relativi a contenziosi contrattuali.

15. Debiti Commerciali e altri debiti

Di seguito si riporta la composizione della voce debiti commerciali:

(In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
Debiti verso fornitori 1.470 1.123
Totale debiti commerciali e altri debiti 1.470 1.123

I debiti commerciali sono iscritti al valore nominale e sono relativi agli acquisti di beni e servizi da fornitori della Società. Tutti i debiti hanno scadenza entro l'esercizio successivo, quindi non vi sono debiti da attualizzare. Si segnala che i debiti verso fornitori sono indistintamente iscritti nella voce debiti commerciali sia con riferimento ai fornitori di prodotti finiti e materie prime sia ai fornitori di servizi. Non sussistono debiti per importi significativi in valuta diversa dall'Euro.

La seguente tabella evidenzia la suddivisione dei debiti commerciali per data di scadenza:

Valori in Euro migliaia Al 31 dicembre 2019 Al 31 dicembre 2018
A scadere 1.000 886
Scaduto <30 giorni 35 76
Scaduto 30-90 giorni 48 79
Scaduto 90-180 giorni 92 1
Scaduto oltre 180 giorni 295 81
Totale 1.470 1.123

16. Altre passività correnti

Di seguito si riporta la composizione della voce altre passività correnti:

Altre passività correnti Al 31 Dicembre 2019 Al 31 Dicembre 2018
Debiti verso dipendenti e amministratori 127 128
Debiti verso istituti previdenziali 127 117
Debiti tributari 148 60
Altri debiti 577 444
Totale 979 749

Gli altri debiti verso dipendenti e amministratori comprendono le passività per retribuzioni, ferie non godute, quattordicesima mensilità.

I debiti tributari includono prevalentemente debiti per IRPEF trattenuta a dipendenti collaboratori e professionisti.

Gli altri debiti ammontano ad Euro 577 migliaia, l'incremento è rappresentato per circa 190 migliaia di euro da debiti verso ex dipendenti che hanno lasciato la società in corso d'anno.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO D'ESERCIZIO

17. Ricavi

I ricavi dell'esercizio 2019 ammontano ad Euro 1.619 migliaia, rispetto ad Euro 2.351 migliaia realizzati nel 2018.

Si tratta quasi esclusivamente di ricavi per riaddebiti a società del gruppo a condizioni di mercato e regolate da appositi contratti a durata variabile. La riduzione rispetto all'esercizio precedente è sostanzialmente imputabile ai minori costi di marketing sostenuti e riaddebitati alla controllata ePRICE operations, nonché al progressivo venir meno di ricavi fatturati verso Società che sono progressivamente uscite dal perimetro di gruppo.

Con riferimento alla ripartizione dei ricavi per area geografica, i ricavi sono esclusivamente realizzati in Italia.

18. Altri proventi

Gli altri proventi ammontano ad Euro 22 migliaia, in netto calo rispetto al valore di 863 migliaia realizzato nell'esercizio precedente ove si riferiscono al riconoscimento del contributo per ricerca e sviluppo sotto forma di credito di imposta.

19. Costi per materie prime e merci

Ammontano ad Euro 17 migliaia, rispetto ad Euro 26 migliaia realizzati nel 2018; sono rappresentati principalmente dall'acquisto di materiali di consumo per gli uffici di proprietà.

20. Costi per servizi

La composizione della voce costi per servizi è di seguito riportata:

Costi per servizi 2019 2018
Costi commerciali e marketing 100 973
Consulenze e Collaboratori 1.054 520
Servizi e consulenze tecniche IT 476 750
Affitti e noleggi 127 858
Spese bancarie 27 19
Spese viaggio 39 60
Utenze 94 142
Emolumenti amministratori 206 308
Altri 270 293
Totale Costi per servizi 2.393 3.923

I costi per servizi per ammontano ad Euro 2.393 migliaia rispetto ad Euro 3.923 migliaia dell'esercizio precedente.

I costi commerciali e di marketing hanno subito una significativa riduzione in quanto nell'anno precedente includevano spazi pubblicitari in televisione che erano stati acquistati dalla capogruppo e poi riaddebitati alla controllata EPRICE Operations.

I costi di affitto e noleggi hanno subito una drastica riduzione per effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16, il valore residuo è rappresentato da noleggi a breve termine, contratti di affitto di durata residua inferiore ai 12 mesi e noleggi di valore non materiale, inferiore ai 5.000 euro annui.

I costi per consulenze e collaboratori hanno registrato un forte incremento soprattutto per consulenze legali e finanziarie relative alle operazioni societarie legate all'aumento di capitale deliberato dall'assemblea del 12 novembre 2019.

21. Costi per il personale

La composizione della voce costi per il personale è di seguito riportata:

Valori in migliaia di Euro

Costi per il personale 2019 2018
Salari e Stipendi 1.684 1.269
Oneri Sociali 438 396
TFR 95 92
Stock Option 96 141
Totale 2.313 1.898

Il costo del personale si è incrementato rispetto all'esercizio 2018, soprattutto per la definizione dell'uscita di alcuni dirigenti in corso d'anno.

Il costo per stock option rappresenta l'onere iscritto a bilancio di competenza 2019 per le stock option assegnate a dipendenti della società, in accordo con quanto previsto da IFRS 2.

Organico

Il numero medio e puntuale dei dipendenti per categoria per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e 2018, è riportato nella tabella seguente:

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Media Puntuale Media Puntuale
Dirigenti 5 4 5 5
Quadri 8 7 8 8
Impiegati 4 3 4 4
Operai 2 2 2 2
Totale 16 19

22. Ammortamenti e svalutazioni

La composizione della voce ammortamenti e svalutazioni è di seguito riportata:

Ammortamenti e svalutazioni 2019 2018
Ammortamento Attività Immateriali 1.019 1.019
Ammortamento Attività Materiali 215 234
Ammortamento diritti d'uso su beni di terzi 598 -
Totale Ammortamenti e svalutazioni 1.832 1.253

Gli ammortamenti sono sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente, con una lieve contrazione per quanto riguarda le immobilizzazioni materiali per effetto di alcuni asset che hanno completato il processo di ammortamento.

L'ammortamento dei diritti d'uso di terzi si riferisce principalmente alla sede sociale in Milano ed alcuni automezzi a noleggio, iscritti all'attivo patrimoniale in applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.

Nel corso dell'esercizio non si è reso necessario alcun accantonamento a fondo svalutazione crediti commerciali, quasi interamente vantati verso la controllata EPRICE Operations.

23. Altri oneri

Gli altri oneri ammontano a Euro 373 migliaia (Euro 153 migliaia nell'esercizio precedente).

La voce include principalmente accantonamenti a fondi rischi per contenziosi contrattuali per 271 migliaia di euro oltre ad imposte indirette, abbonamenti, quote associative ed erogazioni liberali, costi connessi ad eventi aziendali.

24. Oneri finanziari

Gli oneri finanziari ammontano ad 66 migliaia di euro rispetto al valore di 8 migliaia di euro dell'esercizio precedente, per effetto soprattutto dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha comportato l'inscrizione dei diritti d'uso pluriennali relativi a contratti di affitto e noleggio a lungo termine con contropartita passività finanziarie e la conseguente necessità di contabilizzare i relativi oneri finanziari.

25. Proventi finanziari

I proventi finanziari ammontano a 3 migliaia di euro; nell'esercizio precedente ammontavano a 1.762 migliaia di euro ed erano rappresentati per 1.485 migliaia di euro dal plusvalore realizzato con la vendita della partecipazione in Interactive Thinking e per 277 migliaia di euro dalla contabilizzazione dei dividendi della Interactive Thinking.

26. Quota di pertinenza del risultato di società controllate e collegate

La posta ammonta ad un onere netto di euro 27.098 migliaia (12.942 migliaia nell'esercizio 2018 riesposto) e accoglie la quota di competenza del gruppo relativo al risultato conseguito nell'esercizio dalla società controllata EPRICE Operations e dalla collegata Il Post.

27. Perdita di valore di attività finanziarie

La posta ammonta ad un onere netto di euro 4.455 migliaia (0 nell'esercizio 2018 riesposto) e accoglie la svalutazione del credito finanziario verso la società controllata EPRICE Opertations, la cui valutazione è stata effettuata nell'ambito della valutazione con il metodo del patrimonio netto.

28. Imposte sul reddito

La posta evidenzia un onere di periodo pari ad Euro 5.093 migliaia rappresentato dallo storno totale di imposte differite attive iscritte in esercizi precedenti alla luce dei nuovi piani aziendali rivisti ed approvati dal consiglio di amministrazione in data 13 febbraio 2020.

29. Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse

Il risultato derivante dalle attività destinate alla dismissione e dismesse si riferisce principalmente all'earn out di competenza del 2018 relativo alla cessione del segmento Vertical Content a seguito della cessione dell'intera partecipazione detenuta in Banzai Media Holding ad Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., come di seguito evidenziato.

Informativa di settore

ePRICE S.p.A. svolge principalmente un ruolo di holding per cui l'IFRS 8 non è applicabile alla società.

Altre informazioni

Operazioni con parti correlate

Le tabelle che seguono riportano i dettagli delle transazioni con parti correlate al 31 dicembre 2019:

Valori in migliaia di Euro

Crediti
commerciali
Partecipazioni Attività
finanziarie
non
correnti
Debiti
commerciali
Altri
Debiti
Ricavi Costi per
servizi
ePRICE Operations 6.353 0 6.030 366 1.576 0
Il Post S.r.l. 0 226 35 0 0 0
27 55
Totale 6.353 226 6.065 27 366 1.576 55
Totale Voce di
bilancio
6.360 226 6.065 1.470 979 1.619 2.393
Peso % 99,89% 100,00% 100,00% 1,84% 37,39% 97,34% 2,30%

Le tabelle che seguono riportano i dettagli delle transazioni con parti correlate al 31 dicembre 2018

Valori in migliaia di Euro al 31 dicembre 2018
Crediti
commerciali
Partecipazioni Attività finanziarie
non correnti
Disponibilità
liquide
Altri Debiti Ricavi
Banca Profilo S.p.A. - - - 184 - -
ePRICE Operations 5.331 61.112 19.818 - 108 2.072
Il Post S.r.l. - 123 35 - - -
Totale 5.331 61.235 19.853 184 108 2.072
Totale Voce di bilancio 5.332 61.235 19.853 4.682 749 2.351
Peso % 99,98% 100,00% 100,00% 3,93% 14,42% 88,13%

Impegni e garanzie prestate dal Gruppo

Non vi sono impegni o garanzie prestate da società del Gruppo a favore di soggetti terzi ulteriori rispetto a quelle rilasciate nell'ambito della cessione del Vertical Content e di BNK4 Saldiprivati, effettuata dalla contollata Banzai Commerce, ora EPRICE Operations.

Per la cessione del Vertical Content, ePRICE ha rilasciato all'acquirente le usuali dichiarazioni e garanzie nell'ambito di un'operazione di cessione, in particolare per le garanzie fiscali e giuslavoristiche l'importo risarcibile massimo è pari al valore complessivo della transazione. La migliore stima dei rischi di attivazione di tali garanzie è riflessa nel fondo rischi accantonato nella presente relazione.

Per la cessione di BNK4 Saldiprivati, il Gruppo ePRICE ha inoltre rilasciato all'acquirente le usuali dichiarazioni e garanzie nell'ambito di un'operazione di cessione, l'importo risarcibile massimo è pari a 3 milioni di euro.

Politica di gestione dei rischi finanziari

Obiettivo del Gruppo è la massimizzazione del ritorno sul capitale netto investito mantenendo la capacità di operare nel tempo e garantendo adeguati ritorni per gli azionisti e benefici per gli altri stakeholder, con una struttura finanziaria sostenibile.

Tipologia di rischio finanziario

I rischi finanziari ai quali il Gruppo è esposto sono legati principalmente alla capacità dei propri clienti di far fronte alle obbligazioni nei confronti del Gruppo (rischio di credito), al reperimento di risorse finanziarie sul mercato per sostenere i fabbisogni di cassa (rischio di liquidità), alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio (rischio di mercato).

La gestione dei rischi finanziari è parte integrante della gestione delle attività quotidiane del Gruppo ed è svolta centralmente sulla base di linee guida definite dalla Direzione Finanza, nell'ambito delle strategie di gestione dei rischi definite a livello più generale dal Consiglio di Amministrazione.

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità si riferisce al mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per l'operatività aziendale, nonché per lo sviluppo delle attività operative.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono, da una parte, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall'altra parte, le scadenze contrattuali del debito o degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo gestisce la propria liquidità anche in considerazione della stagionalità caratteristica del settore Retail nonché dei possibili andamenti anomali che possono comportare una disomogeneità nei diversi mesi dell'anno dei flussi di cassa. Inoltre, la maggior parte dei fornitori del Gruppo stabilisce la misura massima del credito concedibile in base agli affidamenti creditizi riconosciuti a favore dei propri clienti dalle compagnie assicurative. Tali affidamenti sono concessi generalmente sulla base di numerosi fattori che includono la posizione finanziaria e il merito creditizio di ciascun cliente. Qualora tali fattori dovessero peggiorare, i livelli di credito disponibili per il Gruppo potrebbero ridursi o comunque risultare inferiori a quelli attesi. In tale ipotesi alcuni dei fornitori potrebbero decidere di ridurre o terminare i propri rapporti di affidamento creditizio con il Gruppo, il che potrebbe pregiudicare l'approvvigionamento di prodotti da parte del Gruppo e, in ultima istanza, la possibilità dello stesso di soddisfare la domanda della clientela, con possibili effetti negativi rilevanti sulla posizione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo stesso.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali.

Il Gruppo monitora attentamente la propria esposizione creditizia attraverso un sistema di reporting interno; a questo proposito si sottolinea che, poiché gli incassi delle vendite sono generalmente anticipati, il rischio di credito è marginale rispetto alle dimensioni complessive dell'attività.

Rischio di tasso

Per quanto riguarda le attività e passività finanziarie, il Gruppo è prevalentemente esposto al rischio di mercato dell'andamento dei tassi d'interesse sui finanziamenti al tasso variabile e sugli impieghi di disponibilità liquide che quindi possono incidere sul costo della raccolta e il rendimento degli impieghi.

Politica di gestione dei rischi di business

I principali rischi di business cui il Gruppo è esposto sono i seguenti:

Rischio connessi ai competitor:

Il Gruppo è esposto al rischio di perdere la propria posizione competitiva sul mercato e/o di non riuscire a valutare correttamente i futuri sviluppi delle preferenze dei consumatori rispetto all'andamento del mercato.

Rischi connessi all'evoluzione e alla crescita dell'e-commerce:

Il Gruppo è esposto al rischio di non innovare e potenziare la propria piattaforma e-commerce offrendo alla propria clientela una piattaforma in linea con quella dei concorrenti. Il Gruppo ha effettuato diversi investimenti sul canale di vendita on-line, al fine di offrire alla propria clientela una piattaforma e-commerce tecnologicamente avanzata e che garantisca un'adeguata fruibilità e intuitività da parte degli utenti. In tale contesto, si segnala che il settore dell'e-commerce è caratterizzato da un rapido sviluppo della tecnologia e dei modelli di business (come ad esempio la creazione di siti internet che siano accessibili in mobilità)

Informativa relativa al valore contabile degli strumenti finanziari

Di seguito si riporta l'informativa relativamente al valore contabile degli strumenti finanziari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019:

(In migliaia di Euro) Crediti e finanziamenti Strumenti finanziari Fair value Gerarchia
fair value
Altre attività finanziarie
Partecipazioni - 226 226 Livello 3
Crediti finanziari 4.698 - 4.698 Livello 3
Crediti commerciali
Crediti commerciali 6.359 - 6.359 Livello 3
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
Depositi bancari e postali 951 - 951 Livello 1
(In migliaia di Euro) Passività al costo
ammortizzato
Fair value Gerarchia fair value
Passività correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori 3.140 3.140 Livello 1
Debiti verso fornitori 1.470 1.470 Livello 3

Di seguito si riporta l'informativa relativamente al valore contabile degli strumenti finanziari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018:

(In migliaia di Euro) Crediti e finanziamenti Strumenti finanziari Fair value Gerarchia
fair value
Altre attività finanziarie
Partecipazioni - 12.313 12.313 Livello 3
Crediti finanziari 19.853 - 19.853 Livello 3
Crediti commerciali
Crediti commerciali 5.332 - 5.332 Livello 3
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
Depositi bancari e postali 4.682 - 4.682 Livello 1
(In migliaia di Euro) Passività al costo
ammortizzato
Fair value Gerarchia fair value
Passività correnti
Debiti verso banche e altri finanziatori 747 747 Livello 1
Debiti verso fornitori 1.123 1.123 Livello 3

Passività potenziali

Non sono state identificate passività potenziali ulteriori a quante hanno determinato lo stanziamento di fondi rischi a bilancio, tali da essere menzionate nelle presenti note illustrative.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

In conformità a quanto previsto nella Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si segnala che nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali così come definite dalla Comunicazione stessa.

Informazioni ai sensi della Legge 124/2017

La Legge 4 agosto 2017, n. 124 ha introdotto, a partire dai bilanci dell'esercizio 2018, alcuni obblighi di trasparenza in capo ai soggetti che ricevono "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere" dalle pubbliche amministrazioni e da una serie di soggetti a queste assimilati con cui intrattengono rapporti economici.

In considerazione del fatto che questa disposizione ha sollevato questioni interpretative e applicative tuttora irrisolte, la Società ha svolto i necessari approfondimenti e, anche alla luce dei più recenti orientamenti, ritiene che non rientrino nell'ambito dell'obbligo di pubblicazione:

  • le somme ricevute come corrispettivo di lavori pubblici, servizi e forniture;
  • gli incarichi retribuiti rientranti nell'esercizio tipico dell'attività dell'impresa;
  • le misure generali fruibili da tutte le imprese rientranti nella struttura generale del sistema di riferimento definito dallo Stato (ad esempio: ACE);
  • vantaggi economici selettivi, ricevuti in applicazione di un regime di aiuti, accessibili a tutte le imprese che soddisfano determinate condizioni, sulla base di criteri generali predeterminati (ad esempio: contributi su progetti di ricerca e sviluppo ed agevolazioni fiscali);
  • risorse pubbliche riconducibili a soggetti pubblici di altri Stati (europei o extra europei) e alle istituzioni europee;
  • contributi per la formazione ricevuti da fondi interprofessionali (ad esempio: Fondimpresa e Fondirigenti); in quanto fondi aventi forma associativa e natura giuridica di enti di diritto privato, che sono finanziati con i contributi versati dalle stesse imprese.

La società non ha ricevuto nell'esercizio erogazioni che rientrano nel novero delle liberalità nè aiuti pubblici ad hoc, ossia non concesse in base ad un regime generale.

Compensi alla Società di Revisione

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione o da società della rete EY.

Servizio Soggetto che ha erogato il servizio Beneficiario Importo
Revisione limitata della relazione semestrale EY S.p.A. ePRICE S.p.A. 42
Revisione legale al 31 dicembre 2019 EY S.p.A. ePRICE S.p.A. 49
Altri servizi di revisione EY S.p.A. ePRICE S.p.A. 21
Totale ePRICE S.p.A. 112

Il Presidente Paolo Ainio

Proposta del Consiglio di Amministrazione

Signori Azionisti,

sottoponiamo alla Vostra approvazione il bilancio di esercizio di ePRICE S.p.A. al 31 dicembre 2019 che chiude con una perdita di 40.388.004 Euro, che Vi proponiamo di ripianare, unitamente alle perdite portate a nuovo, utilizzando le riserve disponibili.

Milano, 14 febbraio 2020 Il Consiglio di Amministrazione

Attestazione sul bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n° 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

    1. I sottoscritti Paolo Ainio in qualità di "Presidente" e Stefano Crespi in qualità di "Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari" di ePRICE S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio nel corso dell'esercizio 2019.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 2.1. Il bilancio d'esercizio
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
  • 2.2. la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 14 febbraio 2020

Il Presidente Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Paolo Ainio Stefano Crespi

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

EY S.p.A.
Via Meravigli, 12
20123 Milano

Tel: +39 02 7 2 2 1 2 1
Fax: +39 02 7 2 2 1 2 2 0 3 7 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli azionisti della ePRICE S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della ePRICE S.p.A. (la Societa), costituito dalla situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2019, dal prospetto dell'utile/(perdita) complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Incertezza significativa relativa alla continuità aziendale

Richiamiamo l'attenzione a quanto indicato dagli amministratori nel paragrafo "Continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione" delle note illustrative al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 e sul paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione" della relazione degli amministratori sulla gestione con riferimento all'esistenza di significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di operare come un'entità in funzionamento, correlate in particolare alla deteriorata situazione economica dell'esercizio, che mostra una significativa diminuzione dei ricavi e consuntiva una perdita complessiva di 40,4 milioni di Euro, ad un peggioramento della situazione finanziaria caratterizzata da un assorbimento di cassa nell'esercizio pari a 3,7 milioni di Euro ed a una situazione patrimoniale caratterizzata dall'erosione del patrimonio netto, pari a 8,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 rispetto a 49,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2018

EYS.p.A.
Sade Lagale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma
Capitale Sociale Euro 2.525.000.00 i.v.
Incritta alla S.O. del Registro delle Impresso presso la C.C.I.A.A. di Roma
Codica Fiscale e numero di incrizione 00434000584 - n .rvA 00891231003
critta al Ragistro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998
critta al Ragistro Revisori Legali al novisione
cracob al progressivo n. 2 delibera n. 10831

A member firm of Errat & Young Global Limited

In particolare, ePRICE S.p.A. svolge la sola attività di holding di partecipazioni pertanto la capacità della stessa di operare come un'entità in funzionamento è strettamente correlata alla capacità del Gruppo di generare flussi di cassa in entrata. Gli amministratori hanno pertanto valutato l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del bilancio separato al 31 dicembre 2019 congiuntamente con la valutazione dagli stessi effettuata con riferimento al Gruppo ePRICE nel suo complesso.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo del 14 febbraio 2020, pur in presenza delle seguenti significative incertezze relative:

  • al perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, approvata dall'Assemblea degli azionisti in data 12 novembre 2019, entro le date previste nell'accordo con alcun soci, anche per importi superiori ai i termini indicati nel piano industriale (ovvero ad 10 milioni di Euro garantiti da alcuni soci di cui 3,1 già versati ad oggi) e, in caso di slittamenti di tale operazione, alla riconferma dell'impegno dei Soci oltre le scadenze definite contrattualmente al 31 marzo 2020 con riferimento all'avvio dell'offerta in opzione;
  • alla realizzazione dei risultati operativi di breve e medio periodo espressi nel budget dell'esercizio 2020 e nel piano industriale 2020-2024, sino al perfezionamento dell'atteso aumento di capitale ed anche successivamente allo stesso, caratterizzati come sempre da incertezze tipiche di ogni attività previsionale basata su accadimenti futuri per cui gli effetti delle azioni previste potrebbero nel concreto manifestarsi con modalità e tempistiche diverse rispetto alle attuali previsioni;
  • all'eventuale emersione di addizionali fabbisogni di cassa nel breve termine, per il mancato realizzo di una o più previsioni del budget 2020, ad oggi non prevedibili e derivanti dalla stagionalità del business, o anche da possibili ulteriori riduzioni di affidamenti da parte di fornitori ed istituti di credito (affidamenti verso Intesa Sanpaolo in negoziazione a fine maggio 2020) o da rinegoziazioni dei premi da fornitori contrattualizzati o alla incapacità della Società di dilazionare pagamenti verso fornitori non strategici e sistema creditizio e di realizzare le efficienze previste nella gestione delle rimanenze, in attesa che si possa perfezionare l'aumento di capitale deliberato;

tutte rilevanti al fine del mantenimento della continuità aziendale, ritiene che, allo stato attuale, sussista una ragionevole aspettativa che il Gruppo e la Capogruppo possano fare affidamento su adeguate risorse per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, in quanto dai piani approvati e dalle ulteriori analisi di sensitività peggiorative svolte, emergono fabbisogni di cassa per il 2020 non superiori a quanti rinvenibili dall'operazione di aumento di capitale (massimi 20 milioni di cui 10 garantiti e 3,1 già anticipati da alcuni soci), così come definito dai principi contabili di riferimento, e che, per queste ragioni, si possa continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio.

Il nostro giudizio non è espresso con rilievi in relazione a tale aspetto.

Richiamo d'informativa

Cambio volontario di principio contabile

Richiamiamo l'attenzione sulla nota "cambiamenti di principi contabili, nuovi principi contabili, cambiamenti di stime e riclassifiche" delle note illustrative, che descrive le ragioni per le quali gli amministratori hanno modificato il criterio di valutazione delle partecipazioni in imprese collegate e joint venture, nonché i conseguenti effetti.

Il nostro giudizio non è espresso con rilievi in relazione a tale aspetto.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Oltre a quanto descritto nella sezione Incertezza significativa relativa alla continuità aziendale, abbiamo identificato gli aspetti di seguito descritti come aspetti chiave della revisione da comunicare nella presente relazione:

Aspotto chiavo Risposta di revisione

Valutazione del presupposto della continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione

La società ha chiuso l'esercizio 2019 con una perdita complessiva di 40,4 milioni di Euro e con una riduzione delle disponibilità liquide, oltre che una riduzione del patrimonio netto. In data 30 settembre 2019 il Consiglio di Amministrazione della ePRICE S.p.A. ha approvato l'aggiornamento delle linee strategiche alla base del piano industriale del Gruppo.

L'assemblea straordinaria, in data 12 novembre 2019, ha approvato un'operazione di aumento di capitale in opzione agli azionisti per massimi 20 milioni di Euro ottenendo da parte di alcuni dei principali azionisti l'impegno a sottoscrivere il citato aumento di capitale per un importo complessivo non inferiore a 10 milioni di Euro.

In data 13 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione della ePRICE S.p.A. ha approvato un ulteriore aggiornamento del piano industriale 2020-2024 (il "Piano"), per tener conto dei risultati negativi consuntivati nel corso degli ultimi mesi del 2019. Il Piano evidenzia per l'esercizio 2020 una gestione difficoltosa delle attività operative, del capitale circolante e delle disponibilità finanziarie nel breve termine, almeno sino all'atteso perfezionamento dell'aumento di capitale.

Le principali procedure in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi delle circostanze che hanno comportato il consequimento di una perdita complessiva nell'esercizio;
  • l'analisi dei piani futuri della Direzione connessi alla sua valutazione della continuità aziendale;
  • la comprensione del processo di predisposizione del Piano e l'analisi delle principali assunzioni alla base delle previsioni in esso contenute;
  • l'analisi di sensitività delle principali assunzioni del Piano rispetto alla previsione dei flussi di cassa prospettici;
  • l'indagine presso la Direzione in merito all'eventuale esistenza di ulteriori fatti o informazioni rilevanti resi noti successivamente alla data di predisposizione del Piano, ed in particolare l'analisi delle informazioni preliminari sui dati conseguiti a gennaio e febbraio 2020 rispetto al budget;
  • l'ottenimento di attestazioni scritte dalla Direzione relative ai piani d'azione futuri ed alla loro fattibilità;

Abbiamo infine considerato l'adeguatezza dell'informativa di bilancio riportata nel bilancio e nella relazione sulla gestione in relazione a questo aspetto chiave.

In considerazione della sussistenza di significative incertezze descritte in Bilancio, delle valutazioni e del giudizio richiesti alla Direzione nelle attività previsionali e dei loro possibili riflessi futuri sul presupposto della continuità aziendale, abbiamo ritenuto che la tematica in oggetto rappresenti un aspetto chiave della revisione.

Aspetto chiave

Risposta di revisione

Recuperabilità delle attività finanziarie non correnti

Al 31 dicembre 2019 la voce attività finanziarie non correnti è pari a 4,7 milioni di Euro ed include crediti finanziari verso la società controllata ePrice Operations S.r.l. pari ad 4,7 milioni di Euro.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile dei crediti finanziari verso la società controllata sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri della controllata, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale, nonché alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni di tali flussi di cassa.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile dei crediti finanziari verso la società controllata abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

La Società fornisce l'informativa relativa alla recuperabilità del valore dei crediti finanziari nella Nota 5 "Attività finanziarie non correnti" del bilancio d'esercizio.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura posta in essere dalla Società in merito alla valutazione della recuperabilità dei crediti finanziari verso la società controllata;
  • l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri, anche rispetto alle precedenti previsioni nonché dell'andamento del mercato, tenuto conto delle previsioni di fonti esterne di settore:
  • la verifica della coerenza delle previsioni dei flussi di cassa futuri relativi alla controllata rispetto al Piano;
  • la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente.

Infine, abbiamo considerato l'adeguatezza dell'informativa di bilancio riportata nelle note illustrative in relazione all'aspetto chiave.

Aspetto chiave

Risposta di revisione

Recuperabilità delle attività per imposte differite

Le attività per imposte differite derivano principalmente da perdite fiscali riportabili indefinitamente e sono state interamente svalutate nel bilancio al 31 dicembre 2019 per 5,1 milioni di Euro.

La recuperabilità del valore contabile di tali attività è soggetta a valutazione da parte della Direzione della Società sulla base delle previsioni degli imponibili fiscali attesi. I processi e le modalita di valutazione della recuperabilità delle attività per imposte differite sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei redditi imponibili futuri previsti per la società, coerentemente con le previsioni del Piano.

In considerazione del giudizio richiesto nelle previsioni dei redditi imponibili abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

La Società fornisce l'informativa relativa alla recuperabilità delle attività per imposte differite nella Nota 7 "Attività per imposte differite" del bilancio d'esercizio.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri, anche rispetto alle precedenti previsioni nonche dell'andamento del mercato, tenuto conto delle previsioni di fonti esterne di settore;
  • l'analisi delle previsioni dei redditi imponibili futuri e la loro coerenza con le previsioni dei risultati ante imposte del Piano.

Infine, abbiamo considerato l'adeguatezza dell'informativa di bilancio riportata nelle note illustrative in relazione a questo aspetto chiave.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonche ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonche per una adequata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuita aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali

scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiche la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonche la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entita in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

5

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della ePRICE S.p.A. ci ha conferito in data 6 novembre 2014 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2022.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39

Gli amministratori della ePRICE S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della ePRICE S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della ePRICE S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonche di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio

d'esercizio della ePRICE S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c.2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 28 febbraio 2020

EY S.p/A Paolo Zocchi

(Revisore Legale)

$\overline{7}$

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

ePRICE S.p.A.

Sede legale: Milano - Via San Marco, 29 Iscritta nel Registro delle Imprese di Milano al n. 03495470969

***

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AI SENSI DELL'ART. 153 DEL D.LGS. 58/1998 E DELL'ART. 2429, COMMA 3, DEL CODICE CIVILE

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale della società ePrice S.p.A. (in seguito anche "la Società" o "ePrice") presenta la propria relazione, ai sensi dell'art. 153 del D.1gs. 58/1998 ("T.U.F."), per riferire sull'attività svolta.

Il Collegio Sindacale è stato nominato, nella sua attuale composizione, dall'Assemblea degli Azionisti del 16 aprile 2019 in conformità alle vigenti disposizioni legali, regolamentari nonché statutarie e terminerà il proprio mandato con l'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

L'attività di revisione legale è stata affidata, ai sensi del D.lgs. 58/1998 e del D.lgs. 39/2010, alla società di revisione E&Y S.p.A. (di seguito la "Società di Revisione"). L'incarico di revisione legale è stato conferito alla società E&Y S.p.A. dall'Assemblea del 6 novembre 2014 per la durata di nove esercizi (2014-2022).

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, il Collegio Sindacale ha svolto i controlli e le altre attività di vigilanza in osservanza delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia, nonché del Codice di Autodisciplina delle società quotate di Borsa Italiana, delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e delle Comunicazioni emanate dalla CONSOB inerenti i controlli societari e l'attività del Collegio Sindacale. La presente relazione è redatta in conformità alle indicazioni fornite dalla stessa CONSOB con Comunicazione DAC/RM/97001574 del 20 febbraio 1997 e con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001, modificata e integrata dalle Comunicazioni DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e DEM/6031329 del 7 aprile 2006.

Il Collegio si è riunito regolarmente nel corso del 2019, verbalizzando le attività di vigilanza svolte.

Il Collegio ha, inoltre, provveduto all'autovalutazione dell'indipendenza dei propri membri, all'esito della quale ha confermato la sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge e dal menzionato Codice di Autodisciplina. Si dà atto che nessun Sindaco ha avuto interessi, per conto proprio o di terzi, in alcuna operazione della Società durante l'esercizio e che i componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il cumulo degli incarichi previsto dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti. Il Collegio ha altresì valutato positivamente i criteri utilizzati dal Consiglio di Amministrazione per valutare la permanenza dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina e di quelli previsti dal T.U.F. in capo agli Amministratori non esecutivi qualificati come indipendenti.

Nell'ambito delle attività e dei compiti assegnati all'Organo di Controllo in esecuzione della normativa di riferimento, il Collegio nel corso del 2019:

  • si è riunito ventisei volte, rispettando la periodicità minima richiesta dalla legge, ed ha effettuato verifiche e raccolto informazioni dai responsabili delle diverse funzioni aziendali, incontrando periodicamente le posizioni apicali per uno scambio di informazioni sull'andamento delle operazioni sociali, acquisendo gli elementi di conoscenza necessari per vigilare, ai sensi dell'art. 149 T.U.F., sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno, del sistema amministrativo - contabile, nonché sull'attuazione delle regole di governo societario previste dai codici di comportamento e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate; i rapporti con il personale della Società si sono ispirati alla reciproca collaborazione nel rispetto dei ruoli e degli ambiti di competenza soggettivi e ciascun organo o funzione della Società ha adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla normativa applicabile;
  • ha acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di verifica del rispetto della legge, dello statuto, dei principi di corretta amministrazione e dell'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, attraverso l'acquisizione di documenti e di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate e periodici scambi di informazioni con la Società di Revisione:
  • ha scambiato, infine, informazioni con l'organo di controllo della controllata ai sensi dell'art. 151 del d.lgs. 58/1998, senza che gli siano stati sottoposti aspetti rilevanti o circostanze accertate da segnalare nella presente relazione.

  • · ha monitorato la funzionalità del sistema di controllo sulle società del Gruppo e l'adeguatezza delle disposizioni ad esse impartite, anche ai sensi dell'art. 114, 2° comma, del d.lgs. 58/1998;

  • ha scambiato tempestivamente con i responsabili della Società di Revisione i dati e le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti ai sensi dell'art. 150 del d.lgs. 58/98, anche attraverso l'esame dei risultati del lavoro svolto e la ricezione delle relazioni previste dall'art. 14 del d.1gs. 39/2010 e dall'art. 10 del Reg. UE 537/2014;
  • ha esaminato i contenuti della Relazione aggiuntiva ex art. 11 del Reg. UE 537/2014 che verrà trasmessa al Consiglio di Amministrazione, dall'esame della quale non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione;
  • ha ricevuto, ai sensi dell'art. 6, comma 2, lettera a) del Reg. UE 537/2014, dalla società di revisione legale dei conti, la conferma dell'indipendenza della medesima nonché la comunicazione dei servizi non di revisione legale forniti alla Società dalla società di revisione legale dei conti nonché da entità appartenenti alla rete della stessa;
  • ha monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario adottate dalla Società in conformità al Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A.;
  • ha vigilato sul processo di informazione societaria, verificando l'osservanza da parte degli amministratori delle norme procedurali inerenti alla redazione, all'approvazione e alla pubblicazione del bilancio separato;
  • ha accertato l'adeguatezza, sotto il profilo del metodo, del processo di impairment attuato al fine di acclarare l'eventuale esistenza di perdite di valore sugli attivi iscritti a bilancio;
  • · ha verificato che la Relazione degli Amministratori sulla Gestione per l'esercizio 2019 fosse conforme alla normativa vigente, oltre che coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con i fatti rappresentati nel bilancio separato;
  • ha preso atto del contenuto della Relazione Semestrale consolidata, senza che sia risultato necessario esprimere osservazioni, nonché accertato che quest'ultima fosse stata resa pubblica secondo le modalità previste dall'ordinamento;
  • ha svolto, nel ruolo di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ai sensi dell'art. 19, 1° comma, del d.1gs. 39/2010, come modificato dal d. 1gs. 135/2016, le specifiche funzioni di informazione, monitoraggio, controllo e verifica ivi previste, adempiendo ai doveri e ai

compiti indicati dalla predetta normativa;

· ha reso pubbliche le informazioni richieste dalla CONSOB ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF nonché riscontrato le richieste ai sensi dell'art. 115 del TUF.

Nel corso dell'attività di vigilanza, svolta dal Collegio Sindacale secondo le modalità sopra descritte, sulla base delle informazioni e dei dati acquisiti, non sono emersi fatti da cui desumere il mancato rispetto della legge e dell'atto costitutivo o tali da giustificare segnalazioni alle Autorità di Vigilanza o la menzione nella presente relazione al di fuori di quella di seguito riportata in merito alle operazioni con parti correlate.

1. Considerazioni sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e sulla loro conformità alla legge e all'atto costitutivo

Il Collegio Sindacale ha ricevuto dall'Amministratore Delegato, con periodicità trimestrale e anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società, adeguate informazioni sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate. Tra i fatti di rilievo indicati dalla Società nella Relazione sulla Gestione e nel bilancio separato relativamente all'esercizio 2019, si segnalano le seguenti operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società, nel corso del predetto esercizio, anche per il tramite della società controllata.

In data 8 Aprile ePrice ha sottoscritto un accordo per la fornitura e il supporto all'offerta di Grandi Elettrodomestici negli Ipermercati Carrefour Italia dislocati in svariate regioni Italiane.

In data 1° Agosto, la Società ha comunicato un significativo calo delle vendite concentrato nei mesi di maggio e giugno, con uno scostamento rispetto ai target di ricavi e profittabilità previsti dall'aggiornamento delle Linee Guida Strategiche approvate a marzo 2019. Il Consiglio di Amministrazione, stante i necessari approfondimenti e le valutazioni all'epoca in corso, ha deliberato di posticipare l'approvazione della Relazione semestrale al 30 giugno 2019 al 13 settembre 2019 (successivamente ulteriormente rinviata al 30 settembre) e ha conferito mandato all'Amministratore Delegato Paolo Ainio, con il supporto di advisor esterni, di procedere alla elaborazione di un

aggiornamento del piano industriale e della coerente struttura finanziaria, valutando altresì tutte le ulteriori opzioni strategiche e societarie e rettificando al ribasso le previsioni per l'anno in corso.

Nel mese di agosto è pervenuta alla Società una manifestazione d'interesse da parte di un fondo disponibile a valutare un investimento nel contesto di una possibile ricapitalizzazione della società. Alla luce di tale manifestazione d'interesse, il Consiglio di Amministrazione, in data 7 agosto, ha deliberato di concedere a tale fondo, previa sottoscrizione di impegni di riservatezza, la possibilità di svolgere un processo di due diligence finalizzato alla formulazione di una proposta, poi ricevuta in forma non vincolante in data 28 agosto.

Il Consiglio del 4 settembre, valutata la proposta non vincolante ricevuta, ha ritenuto di avviare una trattativa con tale fondo al fine di ottenere una proposta migliorativa, senza assunzione di alcun impegno vincolante e senza la concessione di esclusiva, ma impegnandosi a rimborsare a titolo di "break up fee" i costi di due diligence e negoziazione del fondo in caso di interruzione delle trattative sino ad un importo massimo di euro 150 migliaia, poi incrementatosi a 250 migliaia.

Il giorno 19 settembre è stata annunciata ai mercati una trattativa in esclusiva con tale fondo, comunicandone il nome (Omni Partners LLP), finalizzata all'approfondimento e alla verifica dei termini e delle condizioni di una potenziale operazione di investimento nel contesto della ricapitalizzazione di ePRICE S.P.A. Tale esclusiva è scaduta e non è stata rinnovata il giorno 23 settembre 2019.

Il giorno 24 settembre è stata presentata formale disdetta del contratto di affitto del polo logistico sito in Truccazzano.

In sede di accettazione della disdetta, la controparte ha avanzato la richiesta del pagamento della cosiddetta "free rent", ovvero dell'onere riferito al periodo senza pagamento dei canoni di locazione concesso dal locatore nel contratto iniziale dell'ottobre 2016 per l'allestimento dei locali. La Società ritiene, tuttavia, di non essere tenuta al versamento di nessun importo in quanto non ha mai goduto di tale periodo di conduzione dell'immobile a titolo gratuito, come peraltro definito in pattuizioni successive, ed ha comunicato la propria posizione alla controparte.

  • risolutivamente condizionata al fatto che il periodo di opzione relativo all'Aumento di Capitale abbia inizio entro il 31 marzo 2020;
  • risolutivamente condizionata al fatto che gli impegni possano comportare, per qualsivoglia motivo, un obbligo di promuovere un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria ai sensi dell'art. 106 del TUF;
  • risolutivamente condizionata al fatto che le azioni della Società non vengano revocate dalla quotazione ovvero sospese per un tempo superiore a 3 mesi consecutivi; e
  • condizionata, per la parte relativa agli impegni di sottoscrizione dell'eventuale inoptato, al fatto che il prezzo di emissione delle nuove azioni rivenienti dall'aumento di capitale non sia superiore ad Euro 0,10 per azione.

Sempre in data 30 settembre 2019 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2019, pur in presenza di significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento relative (i) al perfezionamento dell'operazione di ricapitalizzazione del Gruppo necessaria per la prosecuzione delle attività operative, (ii) al manifestarsi di una o più delle condizioni risolutive riguardanti l'efficacia degli impegni assunti da alcuni soci, nonché (ii) alla capacità del Gruppo di realizzare le previsioni contenute nell'aggiornamento del piano industriale aggiornato per il periodo 2019-2024, caratterizzate da incertezze tipiche di ogni attività previsionale basata su accadimenti futuri per cui gli effetti delle azioni previste potrebbero nel concreto manifestarsi con modalità e tempistiche diverse rispetto alle attuali previsioni.

In data 21 ottobre 2019 l'azionista Arepo BZ s.à.r.1. ha presentato una richiesta di integrazione dell'ordine del giorno dell'Assemblea del 12 novembre con l'inserimento del seguente nuovo punto sulla parte ordinaria: "Azione di responsabilità ex art. 2393 del codice civile nei confronti dell'amministratore dott. Paolo Guglielmo Luigi Ainio. Delibere inerenti e/o conseguenti." Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di integrare l'ordine del giorno della summenzionata Assemblea sulla base della richiesta dell'azionista Arepo.

Il giorno 7 novembre 2019, il Dott. Moshe Sade Bar ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere di Amministrazione della Società con effetto immediato.

In data 12 novembre, l'Assemblea degli Azionisti di ePRICE S.p.A., riunitasi a Milano, in sede ordinaria, ha deliberato di nominare il dott. Giovanni La Croce quale amministratore della società, procedendo all'integrazione del Consiglio di Amministrazione, in seguito alla scadenza del mandato della dott.sa Paola Mungo, che assumeva la carica di amministratore per cooptazione a seguito delle dimissioni dell'amministratore non esecutivo Ing. Roberta Vercellotti del 14 maggio 2019.

In seduta ordinaria, sul secondo punto inserito all'ordine del giorno su richiesta dell'azionista Arepo BZ S.à.r.1., l'Assemblea ha deliberato di respingere la proposta di Arepo BZ S.à.r.1. di azione di responsabilità di cui all'art. 2393 cod. civ. nei confronti di Paolo Guglielmo Luigi Ainio, Presidente e Amministratore Delegato della Società.

In seduta straordinaria l'Assemblea ha poi deliberato di aumentare il capitale a pagamento e in via scindibile, in una o più volte, entro il 31 maggio 2020, anche mediante utilizzo di eventuali versamenti già effettuati in conto futuro aumento di capitale, per un importo massimo pari ad Euro 20.000.000,00, comprensivo dell'eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie ePrice, prive dell'indicazione del valore nominale, aventi le stesse caratteristiche di quelle già in circolazione, godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti della Società ai sensi dell'art. 2441, primo comma, c.c. in proporzione al numero di azioni dagli stessi detenuto.

Il Consiglio di Amministrazione ha cooptato, a decorrere dal termine dell'Assemblea di cui sopra, la dott.sa Serenella Rossano in rappresentanza della Lista di Minoranza, come previsto dallo Statuto, in seguito alle dimissioni di Moshe Sade Bar.

Nel mese di novembre, ePRICE ha incassato un earn-out del valore di euro Euro 2.250.000 relativo alla cessione di Saldiprivati, realizzata nel 2016.

In data 18 dicembre 2019 il Consiglio di Amministrazione di ePRICE ha nominato il dott. Stefano Crespi come Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.lgs. n. 58/1998 in sostituzione del dott. Emanuele Romussi a decorrere dal primo

gennaio 2020. A partire dalla stessa data, il dott. Crespi ricopre anche il ruolo di nuovo Chief Financial Officer di ePRICE.

Nella stessa data ePRICE S.p.A. ha chiesto e ottenuto da Borsa Italiana l'esclusione volontaria della qualifica di STAR e il passaggio a MTA per le azioni della Società a partire dal 6 gennaio 2020.

Sulla base delle informazioni fornite dalla Società e dei dati acquisiti relativamente alle predette operazioni, il Collegio Sindacale ne ha accertato la conformità alla legge, all'atto costitutivo e ai principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le medesime non fossero manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto d'interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea degli Azionisti o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.

2. Indicazioni dell'eventuale esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate

Il Collegio non ha individuato nel corso delle proprie verifiche operazioni atipiche e/ o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293.

Le informazioni relative alle principali operazioni infragruppo e con le altre parti correlate, realizzate nel corso dell'esercizio 2019, nonché la descrizione delle loro caratteristiche e dei relativi effetti economici, sono contenute nelle note di commento al bilancio separato della Società e al bilancio consolidato del Gruppo ePrice.

Le Operazioni con Parti Correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate dalla Consob, sono regolate da una procedura interna (la "Procedura"), adottata dal Consiglio di Amministrazione della Società, in data 10 novembre 2014 con efficacia subordinata all'inizio delle negoziazioni delle azioni della Società su MTA - nel rispetto di quanto disposto dall'art. 2391-bis, c.c. e dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 e interpretato con delibera n. 78683 del 24 settembre 2010.

Come illustrato in seguito, il Collegio Sindacale ha rilevato alcune irregolarità nel processo di approvazione di un'operazione conclusa nel corso dell'esercizio 2019 con una parte correlata ad un amministratore ed ha provveduto ad effettuare una segnalazione ex art 149 TUF alla CONSOB, in coerenza con le conclusioni riportate nella Relazione del Collegio Sindacale ai sensi dell'art. 2408 cc. dell'11 novembre 2019. In tale contesto il Collegio ha altresì suggerito alla Società alcuni

miglioramenti in merito alla gestione delle operazioni con parti correlate, come meglio illustrato in seguito.

  1. Valutazioni circa l'adeguatezza delle informazioni rese, nella relazione sulla gestione degli amministratori, in ordine alle operazioni atipiche e/o inusuali comprese quelle infragruppo e con parti correlate

Il Collegio Sindacale ritiene che l'informativa concernente le operazioni poste in essere dalla Società con parti correlate e infragruppo, riportata nelle note di commento al bilancio separato della Società e del Gruppo ePrice, sia adeguata.

4. Osservazioni e proposte sui rilievi ed i richiami di informativa contenuti nella relazione della società di revisione

La Società di Revisione ha emesso, in data 28 febbraio 2020, le relazioni ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. 39/2010 e dell'art. 10 del Reg. UE 537/2014, con le quali ha attestato che:

  • · il bilancio d'esercizio della Società fornisce una rappresentazione veritiera e corretta dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del d.1gs. 38/05;
  • · la Relazione sulla Gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari indicate nell'art. 123-bis, 4° comma, del d.lgs. 58/1998 sono coerenti con il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 della Società e redatte in conformità alle norme di legge;
  • · il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella predetta relazione è in linea con quanto indicato nella Relazione aggiuntiva predisposta ai sensi dell'art. 11 del Reg. UE 537/2014;
  • il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Nella Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato viene espresso un richiamo di informativa di cui all'art. 14, 2° comma, lett. d) del d.lgs. 39/2010, in merito alle significative incertezze relativa alla continuità aziendale ed in particolare: "a quanto indicato dagli amministratori nel paragrafo "Continuità aziendale ed evoluzione prevedibile della gestione" delle note illustrative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 e sul paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione" della relazione degli amministratori sulla gestione con riferimento all'esistenza di significative incertezze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di operare come un'entità in funzionamento, correlate in particolare alla deteriorata situazione economica dell'esercizio, che mostra una significativa diminuzione dei ricavi e consuntiva una perdita consolidata di 41,1 milioni di Euro, ad un peggioramento della situazione finanziaria caratterizzata da un assorbimento di cassa nell'esercizio pari a 7,4 milioni di Euro ed a una situazione patrimoniale caratterizzata dall'erosione del patrimonio netto consolidato, pari a 8,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 rispetto a 49,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2018. Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo del 14 febbraio 2020, pur in presenza delle seguenti significative incertezze relative:

  • · al perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale, approvata dall'Assemblea degli azionisti in data 12 novembre 2019, entro le date previste nell'accordo con alcun soci (31 maggio 2020), anche per importi superiori ai i termini indicati nel piano industriale (ovvero ad Euro 10 milioni garantiti da alcuni soci di cui 3,1 già versati ad oggi) e, in caso di slittamenti di tale operazione, alla riconferma dell'impegno dei Soci oltre le scadenze definite contrattualmente al 31 marzo 2020 con riferimento all'avvio dell'offerta in opzione;
  • alla realizzazione dei risultati operativi di breve e medio periodo espressi nel budget dell'esercizio 2020 e nel piano industriale 2020-2024, sino al perfezionamento dell'atteso aumento di capitale ed anche successivamente allo stesso, caratterizzati come sempre da incertezze tipiche di ogni attività previsionale basata su accadimenti futuri per cui gli effetti delle azioni previste potrebbero nel concreto manifestarsi con modalità e tempistiche diverse rispetto alle attuali previsioni;
  • all'eventuale emersione di addizionali fabbisogni di cassa nel breve termine, per il mancato $\bullet$ realizzo di una o più previsioni del budget 2020, ad oggi non prevedibili e derivanti dalla

stagionalità del business, o anche da possibili ulteriori riduzioni di affidamenti da parte di fornitori ed istituti di credito o da rinegoziazioni dei premi da fornitori contrattualizzati o alla incapacità della Società di dilazionare pagamenti verso fornitori non strategici e sistema creditizio e di realizzare le efficienze previste nella gestione delle rimanenze, in attesa che si possa perfezionare l'aumento di capitale deliberato;

tutte rilevanti al fine del mantenimento della continuità aziendale, ritiene che, allo stato attuale, sussista una ragionevole aspettativa che il Gruppo e la Capogruppo possano fare affidamento su adeguate risorse per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, in quanto dai piani approvati e dalle ulteriori analisi di sensitività peggiorative svolte, emergono fabbisogni di cassa per il 2020 non superiori a quanti rinvenibili dall'operazione di aumento di capitale (massimi 20 milioni di cui 10 garantiti e 3,1 già anticipati da alcuni soci), così come definito dai principi contabili di riferimento, e che, per queste ragioni, si possa continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio".

Nella Relazione della Società di Revisione sul bilancio d'esercizio viene espresso un richiamo di informativa, analogo a quello espresso sul bilancio consolidato, in merito alle significative incertezze relativa alla continuità aziendale. Viene espresso, inoltre, un richiamo di informativa in merito al cambio volontario di principio contabile ed in particolare "sulla nota "cambiamenti di principi contabili, nuovi principi contabili, cambiamenti di stime e riclassifiche" delle note illustrative, che descrive le ragioni per le quali gli amministratori hanno modificato il criterio di valutazione delle partecipazioni in imprese collegate e joint venture, nonché i conseguenti effetti". In relazione a tali aspetti il giudizio della Società di Revisione non espresso con rilievi.

Sempre in data 28 febbraio 2019, la Società di Revisione ha altresì trasmesso al Collegio Sindacale, quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Reg. UE n. 537/ 2014. Il Collegio Sindacale provvederà ad informare l'organo di amministrazione della Società in merito agli esiti della revisione legale, trasmettendo a tal fine la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Reg. UE n. 537/2014.

Nel corso delle periodiche riunioni tenute dal Collegio Sindacale con la Società di Revisione, ai sensi dell'art. 150, 3° comma, del d.lgs. 58/1998, non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente Relazione.

Inoltre, il Collegio non ha ricevuto dalla Società di Revisione informative su fatti ritenuti censurabili rilevati nello svolgimento dell'attività di revisione sul bilancio d'esercizio.

5. Indicazioni dell'eventuale presentazione di denunce ex art. 2408 c.c., delle eventuali iniziative intraprese e dei relativi esiti.

Nel corso dell'esercizio 2019 sono pervenute al Collegio Sindacale due denunce formulate ai sensi dell'art. 2408, comma 2, c.c., rispettivamente in data 6 agosto 2019 e 21 ottobre 2019, dalla società Arepo BZ S.à.r.1. (di seguito "Arepo BZ", società di diritto lussemburghese posta sotto la catena partecipativa di Sator Capital Limited, titolare di numero 8.613.850 di azioni di ePrice, rappresentante il 21,209% del capitale sociale della Società). La prima denuncia aveva ad oggetto: i) il processo di redazione, aggiornamento e verifica dei piani aziendali ed informativa al mercato; ii) le operazioni con parti correlate; iii) il sistema di controllo interno e gestione dei rischi aziendali; mentre la seconda atteneva: i) alla gestione della crisi nel corso del corrente esercizio; ii) alla strutturazione dell'operazione di ricapitalizzazione proposta ai soci; iii) a specifiche operazioni poste in essere dal Gruppo ePrice (investimento nel polo logistico di Truccazzano e acquisizione della partecipazione in Click and Quick Distribution S.r.1.).

Il Collegio Sindacale si è tempestivamente attivato al fine di condurre le opportune verifiche per le quali si è uniformato alle Norme di comportamento del Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili delle società quotate e, ove applicabili, a quelle delle società non quotate, ovvero al rispetto delle norme del Codice Civile e del TUF.

Ad esito delle analisi e delle verifiche svolte il Collegio Sindacale ha emesso una prima relazione in data 11 novembre 2019, resa disponibile agli Azionisti in vista dell'Assemblea tenutasi in data 12 novembre 2019 chiamata a deliberare sulla proposta di aumento del capitale sociale, e, a completamento delle proprie analisi, che hanno visto coinvolto anche un consulente esterno indipendente, una seconda relazione in data 13 febbraio 2020, pubblicata in data 21 febbraio 2020, contenente tra l'altro le informazioni richieste dalla Consob ai sensi dell'art.114 comma 5 del TUF. Si riporta di seguito una sintesi delle principali conclusioni e osservazioni del Collegio Sindacale in

ordine ai principali argomenti oggetto di denuncia, rinviando alle menzionate relazioni per una più completa descrizione delle attività di verifica svolte e delle considerazioni del Collegio Sindacale.

Il processo di redazione, aggiornamento e verifica dei piani aziendali ed informativa i) al mercato

delle stime di budget a quelli delle stime di piano;

  • considerando di scontare parte delle incertezze di piano alternativamente anche in via diretta nella stima dei flussi, anziché solamente attraverso la considerazione di execution risk nell'ambito del processo di impairment,
  • contemperando con ancora maggiore attenzione il ruolo di indirizzo proprio del piano con l'esigenza, tipicamente assegnata al piano in una situazione, quale quella attuale di ePrice, di non ancora raggiunto equilibrio economico e finanziario, di un'attenta pianificazione dello sforzo finanziario necessario e delle azioni compatibili con le risorse disponibili o attivabili.
  • b) In merito all'informativa al mercato e quindi alla gestione delle informazioni privilegiate, il Collegio Sindacale ha invitato il management ad integrare e perfezionare la procedura di gestione delle informazioni privilegiate, con particolare riguardo alla verifica dei risultati economico finanziari, ovvero dotandosi di ulteriori presidi oltre a quelli previsti dall'attuale procedura, con particolare riguardo alle informazioni aventi carattere economico-finanziario.

ii) Operazioni con parti correlate

Il Collegio Sindacale ha concluso ritenendo censurabile la violazione della Procedura Parti Correlata con riguardo all'iter deliberativo dell'operazione con B-Retail S.r.1., ed alla carenza di motivazioni del parere rilasciato dal Comitato Parti Correlate sotto il profilo dell'interesse della Società al compimento dell'operazione, nonché della convenienza economica e della correttezza sostanziale delle relative condizioni.

In linea generale il Collegio Sindacale ha invitato la Società ad adottare comunque le dovute azioni correttive volte:

  • ad una maggiore sensibilizzazione in materia di operazioni con parti correlate dei soggetti destinatari della procedura, anche delle società controllate facenti parti del Gruppo ePrice;
  • alla conclusione dell'aggiornamento della mappatura delle parti correlate e la diffusione ai responsabili delle singole funzioni;
  • alla definizione di soglie di rilevanza differenziate in base alla natura

dell'operazione sottostante e del soggetto correlato (es. prestazioni di consulenza con consiglieri correlati);

a rafforzare il sistema di controllo interno con verifiche periodiche delle funzioni di controllo.

iii) Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi aziendali

In merito alla gestione dei rischi sui quali viene ponderato e definito il Piano di Audit, il Collegio Sindacale ha formulato dei suggerimenti con riguardo all'opportunità di aggiornare, anche con il supporto di consulenti esterni, le attività di risk assessment al fine di presidiare i processi aziendali che presentano profili di rischio più elevati, anche finanziari, in considerazione dell'evoluzione delle linee di business e dell'integrazione/consolidamento della società Installo S.r.l.

iv) Strutturazione dell'operazione di ricapitalizzazione proposta ai soci

Con particolare riguardo alla determinazione del prezzo per l'aumento di capitale deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 12 novembre 2019, in assenza di ulteriori elementi disponibili ed in attesa delle decisioni che dovranno essere assunte dal Consiglio di Amministrazione, il Collegio si riserva di formulare ulteriori considerazioni rispetto a quanto già riportato nella relazione del Collegio Sindacale dell'11 novembre 2019.

$\mathbf{v})$ Specifiche operazioni poste in essere dal Gruppo ePrice

In merito alle operazioni di acquisizione della partecipazione in Click & Quick Distribution S.r.1. e di investimento nel polo logistico di Truccazzano, il Collegio Sindacale sulla base della attività svolte e della documentazione esaminata non ha ritenuto di portare alcun elemento all'attenzione dei Signori Azionisti. In considerazione, tuttavia, che tali operazioni sono state eseguite da una società controllata su impulso della Società, nell'esercizio delle proprie funzioni di direzione e coordinamento, il Collegio Sindacale invitava la Società a valutare l'opportunità di dotarsi di un regolamento di gruppo che definisca le modalità di esercizio e le materie per cui la società capogruppo intende esercitare la propria attività di direzione e coordinamento sulle società controllate.

  1. Indicazione dell'eventuale conferimento di eventuali ulteriori incarichi alla società di revisione e dei relativi costi

I compensi spettanti alla società di revisione con riferimento all'esercizio 2019 per l'attività di revisione legale e per altri servizi resi dalla società di revisione sono i seguenti: con riferimento ad ePrice (i) euro 42.000,00 per la revisione limitata della relazione semestrale; (ii) euro 49.000,00 per la revisione legale al 31 dicembre 2019; (iii) euro 21.000,00 per altri servizi; con riferimento ad incarichi conferiti da altre società del Gruppo ePrice, ovvero ePrice Operations S.r.1..(i) euro 38.000 per la revisione legale del bilancio al 31 dicembre 2019; (ii) euro 15.000 per altri servizi.

Il dettaglio dei compensi corrisposti dalla Società nell'esercizio 2019 alla Società di Revisione e a soggetti appartenenti al suo network è indicato nel bilancio d'esercizio della Società, come richiesto dall' art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti.

Il Collegio Sindacale, nel suo ruolo di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha adempiuto ai doveri richiesti dall'art. 19, 1º comma, lett. e) del cl. 1gs.39/2010 come modificato dal d. 1gs. 135/2016 e dall'art. 5 par. 4 del Reg. UE 537/2014 in materia di preventiva approvazione dei predetti incarichi, verificando la loro compatibilità con la normativa vigente e, specificamente, con le disposizioni di cui all'art. 17 del d. 1gs. 39/2010 - come modificato dal d. 1gs. 135/2016 - nonché con i divieti di cui all'art. 5 del Reg. EU 537/2014 ivi richiamato.

Inoltre, il Collegio ha:

a) verificato e monitorato l'indipendenza della Società di Revisione, a norma degli artt.10, 10 bis, 10 ter, 10 quater e 17 del d.1gs. 39/ 2010 e dell'art. 6 del Reg. UE n. 537/2014, accertando il rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia e che gli incarichi per servizi diversi dalla revisione conferiti a tale società non apparissero tali da generare rischi potenziali per l'indipendenza del revisore;

b) ricevuto la conferma per iscritto che la Società di Revisione, nel periodo dal 1º gennaio 2019 al momento del rilascio della dichiarazione, non ha riscontrato situazioni che possano compromettere la sua indipendenza ai sensi del combinato disposto degli artt. 6, par. 2, lett. a) del Reg. UE 537/2014, 10 e del d. Lgs 39/2010 nonché 4 e 5 del Reg. UE 537/2014.

7. Indicazione dell'esistenza di pareri rilasciati ai sensi di legge nel corso dell'esercizio

Nel corso dell'esercizio 2019, il Collegio ha rilasciato il parere di cui all'art. 2389 comma 3 del Codice Civile, in occasione della determinazione del compenso dell'amministratore delegato con delibera

del Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2019

Nel corso del medesimo esercizio, il Collegio Sindacale ha espresso, ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile, parere favorevole alla cooptazione degli amministratori Paola Mungo e Serenella Rossano.

Il Collegio Sindacale ha inoltre espresso, ai sensi dell'art 154-bis, comma 1, del TUF, parere favorevole alla nomina del dr. Stefano Crespi in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nominato in data 18 dicembre 2019 a decorrere dal 1º gennaio 2020 in sostituzione del dr. Emanuele Romussi.

Ai sensi del Codice di Autodisciplina adottato dalla Società il Collegio Sindacale ha espresso altresì parere favorevole in merito al piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit.

8. Indicazioni della frequenza e del numero delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati e del Collegio Sindacale

Nel corso dell'esercizio 2019 il Consiglio di Amministrazione ha tenuto n. 26 riunioni alle quali il Collegio Sindacale ha sempre assistito.

Il Comitato Controllo e Rischi si è riunito n. 16 volte, di cui una volta in veste di Comitato Parti Correlate, il Comitato per la Remunerazione si è riunito due volte.

Il Collegio Sindacale ha assistito alla quasi totalità alle riunioni dei suddetti comitati mediante la partecipazione almeno del Presidente o di altro Sindaco.

Nel corso del 2019 il Collegio Sindacale si è riunito n. 26 volte.

Inoltre il Collegio Sindacale ha partecipato all'Assemblea degli Azionisti della Società del 16 aprile 2019 e del 12 novembre 2019.

9. Osservazioni sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza della legge e dell' atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei comitati endoconsiliari, gli incontri con il Dirigente Preposto, il Responsabile dell'Internal Audit e le audizioni del management, assicurandosi che le operazioni deliberate e poste in essere dagli amministratori fossero conformi alle predette regole e principi, oltre che ispirate a principi di razionalità economica e non manifestatamente imprudenti o azzardate, in conflitto d'interessi con la Società, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, ovvero tali da

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compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.

Il Collegio ritiene che gli strumenti e gli istituti di governance adottati dalla Società rappresentino un valido presidio al rispetto dei principi di corretta amministrazione.

10. Osservazioni sull'adeguatezza della struttura organizzativa

Nel corso dell'esercizio 2019 il Collegio Sindacale ha monitorato l'evoluzione della struttura organizzativa della Società mediante incontri con la responsabile della funzione Sviluppo Organizzazione, lo scambio di informazioni con i responsabili delle diverse funzioni aziendali, con la funzione Internal Audit e con la Società di Revisione, anche in considerazione delle vicende societarie intercorse e degli avvicendamenti occorsi nelle principali funzioni del Gruppo. In particolare, nel coso dell'esercizio 2019 le funzioni maggiormente interessate a cambiamenti organizzativi e avvicendamenti dei manager apicali sono state l'Information Technology, con l'uscita in data 19 marzo 2019 del Chief Technology Officer e l'ingresso di un nuovo responsabile, la Funzione Finance, con la sostituzione del responsabile e Dirigente Preposto con effetto da gennaio 2020, la funzione Marketing con l'uscita in data 1 giugno 2019 del Chief Marketing Officer, la funzione Product Sales & Operations con l'uscita, con effetto dal 1º marzo 2020 del responsabile Raul Stella, che ricopriva anche la carica di Amministratore Delegato di ePrice Operation S.r.1.

Infine, in data 17 gennaio 2020, il Consiglio di Amministrazione della Società ha nominato il dr. Gaetano Gasperini quale Direttore Generale del Gruppo a far data dal 17 febbraio 2020. In concomitanza con l'ingresso del Direttore Generale, Paolo Ainio ha messo a disposizione del Consiglio di Amministrazione il proprio mandato di Amministratore Delegato mantenendo, in qualità di Presidente, alcune deleghe operative in materia di rapporti con la Pubblica Amministrazione, con gli organi di controllo del mercato finanziario e di comunicazione istituzionale.

Da ultimo si evidenzia che a decorrere dal 17 febbraio 2020 il responsabile della funzione Investor Relator ha rassegnato le dimissioni.

Alla luce di quanto sopra esposto e della particolare situazione societaria in corso, il Collegio sindacale continuerà a monitorare con attenzione l'assetto organizzativo della Società.

11. Osservazioni sull'adeguatezza del sistema di controllo interno

Con riferimento alla vigilanza sull'adeguatezza e sull'efficacia del sistema di controllo interno, anche ai sensi del vigente art. 19 del d.lgs. 39/2010, il Collegio ha tenuto incontri periodici con il

responsabile della Funzione Internal Audit e di altre funzioni aziendali e, tramite la partecipazione di almeno un suo componente, alle relative riunioni con l'Organismo di Vigilanza del Modello ex d.lgs. 231/2001.

Il Collegio Sindacale si è periodicamente confrontato con la Funzione Internal Audit al fine di valutare il piano di audit e le sue risultanze, sia nella fase di impostazione, sia in quella di analisi delle verifiche effettuate e dei relativi follow-up.

La Società è dotata del modello organizzativo previsto dal d.lgs. 231 / 2001 ("Modello 231"), di cui è parte integrante il Codice Etico, finalizzato a prevenire il compimento degli illeciti rilevanti ai sensi del decreto e, conseguentemente, l'estensione alla Società della responsabilità amministrativa.

Alla funzione Internal Audit vengono affidate anche le verifiche di compliance con riguardo alle disposizioni del D.Lgs. 231/01, della L. 262/05 e del GDPR, oltre che in materia di Sicurezza sul luogo di lavoro (D.Lgs. 81/08).

Il Collegio Sindacale ha preso atto della valutazione complessiva del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi da parte del Responsabile della funzione Internal Audit che qui si riporta: "Rispetto al perimetro del Piano delle attività di Audit 2019 e alle verifiche condotte, il Sistema di Controllo Interno risulta nel suo giudizio generale come funzionante rispetto al contesto generale. Tuttavia si sottolinea che, dalle attività condotte, sono emerse delle aree di forte miglioramento su ambiti che potrebbero contribuire in modo sensibile ad una generale evoluzione."

In merito alla gestione dei rischi sui quali viene ponderato e definito il Piano di Audit, il Collegio, nell'ambito delle sue attività di vigilanza e di monitoraggio dell'adeguatezza del sistema di controllo interno, ha formulato dei suggerimenti con riguardo all'opportunità di aggiornare, anche con il supporto di consulenti esterni, le attività di risk assessment al fine di presidiare i processi aziendali che presentano profili di rischio più elevati, anche finanziari, in considerazione dell'evoluzione delle linee di business e dell'integrazione/consolidamento della società Installo S.r.1.

Si segnala che il Responsabile della Funzione Internal Audit ha rassegnato le proprie dimissioni a far data dal mese di gennaio 2020 e, conseguentemente l'attività è stata esternalizzata ad una società di consulenza del cui organico è entrata a far parte la risorsa che ha ricoperto il ruolo di Responsabile della Funzione fino al 31 dicembre 2019. Il Collegio Sindacale, pur ritenendo che la soluzione adottata dalla Società abbia consentito, nell'immediato, la prosecuzione delle attività di audit intraprese, ha raccomandato che sia avviata la ricerca di una risorsa esterna con adeguato profilo di professionalità e seniority atta a ricoprire internamente il ruolo di Responsabile della Funzione

Internal Audit.

  1. Osservazioni sull'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e sulla affidabilità di questo a rappresentare correttamente i fatti di gestione

Il Collegio ha inoltre vigilato sul processo di informativa finanziaria, sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile della Società e sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, ottenendo informazioni da parte del responsabili della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo, tenuto conto del ruolo di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari rivestito dallo stesso, nonché, mediante periodici scambi di informazioni con la società di revisione.

In conformità al principio contabile IAS 36 la Società ha condotto il processo di impairment al fine di verificare la recuperabilità del valore degli asset.

L'analisi sulla recuperabilità dei valori degli asset è stata condivisa dal Consiglio di Amministrazione del 14 febbraio 2020. Per una più completa descrizione delle metodologie e assunzioni applicate si rimanda alla relativa nota del Bilancio Consolidato.

La procedura di impairment e le sue risultanze sono state monitorate dal Collegio Sindacale attraverso incontri con il management aziendale e la Società di Revisione e la partecipazione dei suoi componenti alla riunione del Consiglio di Amministrazione che le ha esaminate. In merito il Collegio sindacale osserva quanto segue:

  • ad esito del processo di impairment la società ha apportato una svalutazione di circa Euro 6,5 milioni al valore dell'avviamento iscritto in bilancio, già ridottosi di Euro 5,4 milioni a seguito della medesima proceduta eseguita nell'ambito del processo di approvazione della Relazione finanziaria semestrale;
  • · come descritto nella nota 2 al Bilancio Consolidato la Società, nella definizione del costo medio ponderato del capitale (WACC), ha considerato un premio per il rischio addizionale, pari al 4,00%, finalizzato a ricondurre nella valutazione il rischio di execution degli obiettivi insiti nelle previsioni; alla luce dell'analisi degli scostamenti tra i dati consuntivati e quelli di budget, la Società ha ritenuto opportuno aumentare tale premio di 200 basis point rispetto al 31 dicembre 2018:
  • la Società ha svolto varie sensitivity per testare la tenuta dei valori risultanti dal processo di

impairment, alcune delle quali aggiuntive rispetto a quelle eseguite in continuità con il passato. Tali analisi, i cui esiti sono esposti nelle note illustrative al Bilancio Consolidato, evidenziano che una qualunque variazione dei parametri presi a base per la stima dei flussi finanziari attualizzati e la determinazione del valore d'uso comporterebbe ulteriori svalutazioni, fino all'azzeramento, del valore dell'avviamento iscritto in bilancio.

13. Osservazioni sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, D.Lgs. 58/1998

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alla società controllate ai sensi dell'art. 114, 2° comma, del d.lgs. 58/98, accertandone, sulla base delle informazioni rese dalla Società e l'idoneità a fornire le informazioni necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge, senza eccezioni. Al riguardo si segnala che la Società, pur non disponendo di un regolamento di gruppo circa l'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento, assicura appropriati flussi informativi verso la controllata ePrice Operations s.r.l., che svolge l'attività core del Gruppo, mediante la struttura di governance di quest'ultima, al cui Consiglio di Amministrazione partecipa l'Amministratore Delegato della Società, e la costituzione di appositi comitati operativi di coordinamento.

14. Indicazione dell'eventuale adesione della Società al Codice di Autodisciplina del Comitato per la Corporate Governance delle società quotate

La Società aderisce al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana e il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario in esso contenute.

Il Consiglio d'Amministrazione della Società è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 16 aprile 2019 nella seguente composizione: undici amministratori, di cui sette indipendenti e, nel rispetto delle regole in tema di equilibrio di generi, quattro appartenenti al genere meno rappresentato. Un consigliere è stato tratto dalla lista di minoranza presentata dal socio Arepo BZ.

In data 14 maggio 2019 la dr.ssa Roberta Vercellotti ha rassegnato le proprie dimissioni. In sua sostituzione, è stata cooptata, in data 18 luglio 2019, la dr.ssa Paola Mungo.

In data 7 novembre 2019, il dr. Moshe Sade Bar, tratto dalla lista di minoranza, ha rassegnato le proprie dimissioni con effetto immediato.

L'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 12 novembre 2019 ha nominato consigliere il dr.

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Giovanni La Croce, conseguentemente alla scadenza del mandato della dr.ssa Paola Mungo. Con decorrenza dalla data della suddetta Assemblea degli Azionisti il Consiglio di Amministrazione ha cooptato la dr.ssa Serenella Rossano, tratta dalla lista di minoranza.

Successivamente alla chiusura dell'esercizio 2019, in data 13 gennaio 2020, il consigliere Matteo Renzulli ha rassegnato le proprie dimissioni. In sua sostituzione, il Consiglio di Amministrazione, in data 17 gennaio 2020, ha cooptato il dr. Claudio Calabi.

Infine, i consiglieri Arabella Caporello e Pietro Boroli hanno rassegnato le proprie dimissioni rispettivamente in data 24 febbraio 2020 e 21 febbraio 2020.

La Società ha fatto propri i criteri stabiliti dal Codice di Autodisciplina per la qualificazione dell'indipendenza degli amministratori. Il Consiglio di Amministrazione della Società ha provveduto, in data 17 gennaio 2020, a verificare la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori. In tale sede il consigliere Roberto Mazzei, dichiaratosi indipendente all'epoca della nomina, ha comunicato che, essendo egli uno dei soggetti ad aver rilasciato l'impegno a sottoscrivere l'aumento di capitale deliberato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 12 novembre 2019, ha ritenuto preferibile ed opportuno non qualificarsi più come consigliere indipendente.

Attualmente pertanto il Consiglio di Amministrazione è composto da nove amministratori, di cui sette di nomina assembleare e sei indipendenti. La sua composizione rispetta le regole in tema di equilibrio di genere. Il mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione con l'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

In merito alla procedura seguita dal Consiglio d'Amministrazione ai fini della verifica dell'indipendenza dei propri consiglieri, il Collegio Sindacale ha proceduto alle valutazioni di propria competenza, constatando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza di cui alla legge e al Codice di Autodisciplina ed il rispetto dei requisiti di composizione dell'organo amministrativo nel suo complesso.

Infine, il Collegio ha verificato il possesso, da parte dei componenti del Collegio Sindacale stesso, dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli amministratori, dandone comunicazione al Consiglio di Amministrazione della Società.

Ha altresì fatto propria la raccomandazione del Codice di Autodisciplina, che prescrive di dichiarare l'interesse proprio o di terzi in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione. Nel corso dell'esercizio 2019 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano dovuto effettuare tali dichiarazioni.

All'interno del Consiglio d'Amministrazione risultano istituiti:

il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e il Comitato per la Remunerazione. Inoltre in aderenza al Codice di Autodisciplina è stato nominato il Lead Independent Director nella persona del dr. Piero Galli, quale punto di coordinamento delle istanze degli Amministratori indipendenti.

  1. Valutazioni conclusive in ordine all'attività di vigilanza svolta nonché in ordine alle eventuali omissioni, fatti censurabili o irregolarità rilevate nel corso della stessa

Sulla base di quanto sopra riportato, a compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale richiama l'attenzione sul perdurare delle significative incertezze, come illustrate dagli amministratori al paragrafo Continuità Aziendale della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2019, circa la capacità della Società e del Gruppo ad operare come un'entità in funzionamento, principalmente imputabili: (i) al perfezionamento dell'operazione di aumento di capitale deliberato dall'Assemblea degli Azionisti il 12 novembre 2019 per un valore superiore ad euro 10 milioni e nella tempistica corrispondete agli impegni di sottoscrizione ricevuti dai soci; (ii) al manifestarsi degli effetti con modalità e tempistiche diverse delle azioni ipotizzate nel budget 2020 e nell'arco del piano 2020-2024; (iii) l'eventuale emersione di ulteriori fabbisogni di cassa a breve, per riduzione dei fidi commerciali e/o bancari.

Gli impatti di tali rischi esposti con delle analisi di sensitività, tanto nelle note illustrative al Bilancio Consolidato quanto nelle note al Bilancio Separato, fanno ritenere comunque che l'estremo superiore della raccolta derivante dell'aumento di capitale deliberato pari ad euro 20 milioni sia sufficiente al Gruppo ed alla Società a continuare la normale attività nel prossimo futuro.

Su tali basi il Collegio Sindacale, per quanto di propria competenza non rileva motivi ostativi all'approvazione delle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione all'Assemblea.

In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 153 del TUF, come già sopra riportato in data 11 novembre 2019 il Collegio Sindacale ha provveduto a comunicare alla CONSOB una irregolarità riscontrata ai sensi dell'art. 149, terzo comma, del TUF, concernente un contratto stipulato dalla Società con la società B-Retail S.r.l., riconducibile ad un Consigliere, e pertanto da considerarsi parte correlata ai sensi della Procedura per Operazioni con Parti Correlate adottata dalla Società in conformità con i

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regolamenti vigenti. Il Collegio Sindacale ha ritenuto censurabile l'iter deliberativo adottato dalla Società in violazione della Procedura per Operazioni con Parti Correlate e con riguardo alla carenza di motivazioni del parere rilasciato dal Comitato Parti Correlate sotto il profilo dell'interesse della Società al compimento dell'operazione, nonché della convenienza economica e della correttezza sostanziale delle relative condizioni, proponendo gli opportuni correttivi.

***

Milano, 28 febbraio 2020

Il Collegio Sindacale

Giorgio Amato

faughter.

Stefania Bettoni

Jabre Jon "Pelvelle Chile

Gabriella Chersicla

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