Quarterly Report • Nov 11, 2016
Quarterly Report
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| Il Gruppo Telecom Italia _________ 3 | |
|---|---|
| Highlights dei primi nove mesi del 2016 ________ 5 | |
| Andamento economico consolidato ____________ 7 | |
| Andamento economico consolidato del terzo trimestre 2016 _______ 14 | |
| Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo Telecom Italia _______ 15 | |
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute ____ 25 | |
| Andamento patrimoniale e finanziario consolidato _________ 26 | |
| Tabelle di dettaglio – Dati consolidati ________ 34 | |
| Eventi successivi al 30 settembre 2016 ____________ 42 | |
| Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2016 _________ 42 | |
| Principali rischi e incertezze __________ 43 | |
| Organi sociali al 30 settembre 2016 _________ 46 | |
| Macrostruttura organizzativa al 30 settembre 2016 ________ 48 | |
| Informazioni per gli investitori ________ 49 | |
| Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti _______ 51 | |
| Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali _______ 51 | |
| Indicatori alternativi di performance _________ 52 |
| Indice ________________ 55 | |
|---|---|
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ______ 56 | |
| Conto economico separato consolidato ____________ 58 | |
| Conto economico complessivo consolidato _________ 59 | |
| Movimenti del patrimonio netto consolidato_________ 60 | |
| Rendiconto finanziario consolidato __________ 61 | |
| Note al Bilancio consolidato abbreviato ____________ 63 | |
| Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documetni contabili societari ___ 116 |
La Business Unit Domestic opera con consolidata leadership di mercato nell'ambito dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) e altri operatori (wholesale).
In campo internazionale opera nell'ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale (in Europa, nel Mediterraneo e in Sud America).
Olivetti, oggi parte del segmento Business di Core Domestic, opera nell'ambito dei prodotti e servizi per l'Information Technology.
INWIT S.p.A. opera nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di Telecom Italia sia di altri operatori.
Gruppo Telecom Italia Sparkle
La Business Unit Brasile (gruppo Tim Brasil) offre servizi nelle tecnologie UMTS, GSM e LTE. Inoltre, con le acquisizioni e le successive integrazioni nel gruppo di Intelig Telecomunicações e di Tim Fiber RJ e Tim Fiber SP, il portafoglio dei servizi si è ampliato con l'offerta di trasmissione dati su fibra ottica in tecnologia full IP come DWDM e MPLS e con l'offerta di servizi di banda larga residenziale.
Tim Brasil Serviços e Participações S.A.
| Presidente | Giuseppe Recchi |
|---|---|
| Vice Presidente | Arnaud Roy de Puyfontaine |
| Amministratore Delegato | Flavio Cattaneo |
| Consiglieri | Tarak Ben Ammar |
| Davide Benello (Lead Independent Director) | |
| Lucia Calvosa (indipendente) | |
| Laura Cioli (indipendente) | |
| Francesca Cornelli (indipendente) | |
| Jean Paul Fitoussi | |
| Giorgina Gallo (indipendente) | |
| Félicité Herzog (indipendente) | |
| Denise Kingsmill (indipendente) | |
| Luca Marzotto (indipendente) | |
| Hervé Philippe | |
| Stéphane Roussel | |
| Giorgio Valerio (indipendente) | |
| Presidente | Roberto Capone |
|---|---|
| Sindaci Effettivi | Vincenzo Cariello |
| Paola Maiorana | |
| Gianluca Ponzellini | |
| Ugo Rock | |
| Sindaci Supplenti | Francesco Di Carlo |
| Gabriella Chersicla | |
| Piera Vitali | |
| Riccardo Schioppo | |
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Si ricorda che l'8 marzo 2016 si è perfezionata la cessione della partecipazione di controllo ancora detenuta nel gruppo Sofora – Telecom Argentina, classificata come Discontinued operations.
Sotto il profilo economico finanziario, per i primi nove mesi del 2016, si evidenzia quanto segue:
L'EBIT del terzo trimestre 2016 ammonta a 1,1 miliardi di euro, in aumento del 6,2% rispetto al terzo trimestre 2015.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | 2016 | 2015 | Reported | Organica | |
| (a) | (b) | (a/b) | ||||
| Ricavi | 4.843 | 4.777 | 13.939 | 14.878 | (6,3) | (3,7) |
| EBITDA (1) |
2.152 | 1.983 | 5.878 | 5.622 | 4,6 | 6,9 |
| EBITDA Margin | 44,4% | 41,5% | 42,2% | 37,8% | 4,4pp | |
| EBITDA Margin Organico | 44,4% | 41,1% | 42,2% | 38,0% | 4,2pp | |
| EBIT (1) |
1.081 | 1.018 | 2.768 | 2.806 | (1,4) | 1,6 |
| EBIT Margin | 22,3% | 21,3% | 19,9% | 18,9% | 1,0pp | |
| EBIT Margin Organico | 22,3% | 21,4% | 19,9% | 18,8% | 1,1pp | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti |
||||||
| destinate ad essere cedute | − | 150 | 47 | 480 | (90,2) | |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della |
||||||
| Controllante | 477 | 334 | 1.495 | 367 | - | |
| Investimenti Industriali (CAPEX) |
1.124 | 1.087 | 3.107 | 3.233 | (3,9) | |
| 30.9.2016 | 31.12.2015 | Variazione assoluta | ||||
| Indebitamento finanziario netto (1) rettificato |
26.735 | 27.278 | (543) |
(*) Nell'ambito della Business Unit Brasile il management ha individuato un'errata contabilizzazione, effettuata negli esercizi precedenti, relativamente al riconoscimento dei ricavi da servizi derivanti dalla cessione di traffico prepagato. Tale errata contabilizzazione, che non ha avuto alcun impatto né in termini di Posizione finanziaria netta né sulla Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti, ha invece comportato una anticipazione temporale nel riconoscimento dei ricavi rispetto al traffico prepagato e non ancora consumato. Si è pertanto provveduto alla revisione dei dati comparativi al 31 dicembre 2015 e per i primi nove mesi del 2015, con impatti non significativi.
(1) Per i relativi dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Indicatori alternativi di performance".
Ammontano, nei primi nove mesi del 2016, a 13.939 milioni di euro, in calo del 6,3% rispetto ai primi nove mesi del 2015 (14.878 milioni di euro). La riduzione di 939 milioni di euro è attribuibile principalmente alla Business Unit Brasile per 777 milioni di euro e alla Business Unit Domestic per 91 milioni di euro.
La variazione organica dei ricavi consolidati registra un decremento del 3,7% (-529 milioni di euro), ed è calcolata come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | assolute | % | |
| RICAVI REPORTED | 13.939 | 14.878 | (939) | (6,3) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | (410) | 410 | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | − | − | ||
| RICAVI ORGANICI | 13.939 | 14.468 | (529) | (3,7) |
L'effetto della variazione dei cambi(1) è interamente attribuibile alla Business Unit Brasile; non si è invece verificata alcuna variazione apprezzabile del perimetro di consolidamento (2).
L'analisi dei ricavi ripartiti per settore operativo è la seguente:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2016 | 1.1 - 30.9 2015 | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | assolute | % | % organica | |||
| Domestic (*) | 11.036 | 79,2 | 11.127 | 74,8 | (91) | (0,8) | (0,8) |
| Core Domestic (**) | 10.239 | 73,5 | 10.390 | 69,8 | (151) | (1,5) | (1,5) |
| International Wholesale | 1.003 | 7,2 | 971 | 6,5 | 32 | 3,3 | 3,3 |
| Brasile | 2.922 | 21,0 | 3.699 | 24,9 | (777) | (21,0) | (11,2) |
| Altre Attività | 10 | 0,1 | 90 | 0,6 | (80) | ||
| Rettifiche ed elisioni | (29) | (0,3) | (38) | (0,3) | 9 | ||
| Totale consolidato | 13.939 | 100,0 | 14.878 | 100,0 | (939) | (6,3) | (3,7) |
(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione i ricavi Domestic dei primi nove mesi del 2016 sarebbero risultati pari a 10.982 milioni di euro. (**) Dal 1° gennaio 2016 comprende anche la società Olivetti. I dati del periodo posti a confronto sono stati coerentemente modificati.
E' pari a 5.878 milioni di euro (5.622 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e si incrementa di 256 milioni di euro (+4,6%) rispetto ai primi nove mesi del 2015 con un'incidenza sui ricavi del 42,2% (37,8% nei primi nove mesi del 2015, +4,4 punti percentuali).
L'EBITDA organico evidenzia una variazione positiva per 379 milioni di euro (+6,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2015, con un'incidenza sui ricavi in aumento di 4,2 punti percentuali, passando dal 38,0% dei primi nove mesi del 2015 al 42,2% dei primi nove mesi del 2016.
Nei primi nove mesi del 2016 e del 2015 il Gruppo Telecom Italia ha registrato oneri operativi non ricorrenti connessi a eventi e operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa e che sono evidenziati in quanto di ammontare significativo. Comprendono, fra gli altri, oneri derivanti da processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, oneri conseguenti a
(1) I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di valuta locale per 1 euro) sono per il dollaro americano pari a 1,11603 nei primi nove mesi del 2016 e a 1,11459 nei primi nove mesi del 2015; per il real brasiliano sono pari a 3,96106 nei primi nove mesi del 2016 e a 3,52233 nei primi nove mesi del 2015. L'impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.
(2) La variazione del perimetro di consolidamento è calcolata escludendo dal dato posto a confronto la contribuzione delle società uscite e/o aggiungendo la contribuzione stimata delle società entrate nel perimetro di consolidamento.
contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai suddetti oneri, oneri per vertenze con ex personale dipendente e passività con clienti e/o fornitori. Di seguito il dettaglio:
| (milioni di euro) | 1.1 – 30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
|---|---|---|
| Costo del personale | ||
| Oneri connessi ai processi di ristrutturazione e razionalizzazione | (128) | (48) |
| Acquisti di materie prime e Variazione delle rimanenze | ||
| Oneri connessi ad accordi e allo sviluppo di progetti non ricorrenti | - | (12) |
| Altri oneri ed accantonamenti | ||
| Oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai suddetti oneri, oneri connessi a vertenze con personale ex |
||
| dipendente e passività con clienti e fornitori | (25) | (400) |
| Impatto su EBITDA | (153) | (460) |
In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a +1,2%, con un'incidenza sui ricavi del 43,3% in aumento di 2,1 punti percentuali rispetto a quella dei primi nove mesi del 2015. Per maggiori dettagli si rinvia al capitolo "Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti" della presente Relazione intermedia sulla gestione al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia.
Il positivo andamento dell'EBITDA sia in valori assoluti sia in termini di redditività percentuale sui ricavi, beneficia delle azioni relative ai "cost recovery plan", avviati nel secondo trimestre 2016 dalla Business Unit Domestic e nel terzo trimestre dalla Business Unit Brasile e che proseguiranno nell'intero arco di Piano. Inoltre si rammenta che nel secondo trimestre 2016 l'EBITDA è stato positivamente influenzato da alcuni eventi non strutturali, relativi in particolare al costo del lavoro, di seguito più ampiamente dettagliati.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | assolute | % | |
| EBITDA REPORTED | 5.878 | 5.622 | 256 | 4,6 |
| Effetto conversione bilanci in valuta | (123) | 123 | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | − | − | ||
| EBITDA ORGANICO | 5.878 | 5.499 | 379 | 6,9 |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (153) | (460) | 307 | |
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 6.031 | 5.959 | 72 | 1,2 |
L'effetto della variazione dei cambi si riferisce esclusivamente alla Business Unit Brasile.
Il dettaglio dell'EBITDA e dell'incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2016 | 1.1 - 30.9 2015 | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | assolute | % | % organica | |||
| Domestic (*) | 4.995 | 85,0 | 4.525 | 80,5 | 470 | 10,4 | 10,4 |
| % sui Ricavi | 45,3 | 40,7 | 4,6 pp | 4,6 pp | |||
| Brasile | 900 | 15,3 | 1.108 | 19,7 | (208) | (18,8) | (8,6) |
| % sui Ricavi | 30,8 | 30,0 | 0,8 pp | 0,9 pp | |||
| Altre Attività | (15) | (0,3) | (8) | (0,1) | (7) | ||
| Rettifiche ed elisioni | (2) | − | (3) | (0,1) | 1 | ||
| Totale consolidato | 5.878 | 100,0 | 5.622 | 100,0 | 256 | 4,6 | 6,9 |
| % sui Ricavi | 42,2 | 37,8 | 4,4 pp | 4,2 pp |
(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione l'EBITDA Domestic dei primi nove mesi del 2016 sarebbe risultato pari a 4.967 milioni di euro.
Sull'EBITDA hanno inciso in particolare gli andamenti delle voci di seguito analizzate:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| Acquisti di beni | 1.109 | 1.342 | (233) |
| Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di interconnessione |
1.505 | 1.594 | (89) |
| Costi commerciali e di pubblicità | 894 | 1.028 | (134) |
| Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing | 912 | 969 | (57) |
| Affitti e locazioni | 520 | 532 | (12) |
| Altre spese per servizi | 770 | 875 | (105) |
| Totale acquisti di materie e servizi | 5.710 | 6.340 | (630) |
| % sui Ricavi | 41,0 | 42,6 | (1,6) pp |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| Costi del personale Italia | 2.035 | 2.142 | (107) |
| Costi e oneri del personale ordinari | 1.921 | 2094 | (173) |
| Oneri di ristrutturazione e altro | 114 | 48 | 66 |
| Costi del personale Estero | 268 | 291 | (23) |
| Costi e oneri del personale ordinari | 254 | 291 | (37) |
| Oneri di ristrutturazione e altro | 14 | - | 14 |
| Totale costi del personale | 2.303 | 2.433 | (130) |
| % sui Ricavi | 16,5 | 16,4 | 0,1 pp |
Si evidenziano di seguito i principali elementi che hanno influito su tale variazione:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici | 41 | 46 | (5) |
| Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi | 26 | 25 | 1 |
| Contributi in conto impianti e in conto esercizio | 23 | 22 | 1 |
| Risarcimenti, penali e recuperi vari | 17 | 18 | (1) |
| Altri proventi | 58 | 95 | (37) |
| Totale | 165 | 206 | (41) |
• Altri costi operativi (757 milioni di euro; 1.160 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015): si riducono di 403 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 che includevano oneri di natura non ricorrente per 400 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 242 | 251 | (9) |
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 100 | 460 | (360) |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni |
268 | 270 | (2) |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 76 | 87 | (11) |
| Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative | 27 | 49 | (22) |
| Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e stages |
12 | 13 | (1) |
| Altri oneri | 32 | 30 | 2 |
| Totale | 757 | 1.160 | (403) |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita | 1.283 | 1.371 | (88) |
| Ammortamento delle attività materiali di proprietà e in leasing | 1.833 | 1.793 | 40 |
| Totale | 3.116 | 3.164 | (48) |
Nei primi nove mesi del 2016 la voce è pari a 14 milioni di euro e include la plusvalenza non ricorrente pari a 37 milioni di reais (circa 9 milioni di euro) realizzata dalla Business Unit Brasile e derivante dalla cessione della quarta tranche di torri di telecomunicazioni ad American Tower do Brasil.
Nei primi nove mesi del 2015 la voce era pari a 348 milioni di euro e accoglieva principalmente la plusvalenza non ricorrente pari a 1.184 milioni di reais (circa 336 milioni di euro), a seguito della cessione della prima tranche di torri di telecomunicazioni ad American Tower do Brasil.
Sono pari a 8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016 (pari a zero nei primi nove mesi del 2015) e si riferiscono alle immobilizzazioni materiali.
L'avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possano far presumere una riduzione di valore.
Con riferimento alla Cash Generating Unit Domestic, al 30 settembre 2016 non sono stati individuati elementi tali da far ritenere di dover ripetere l'Impairment Test già eseguito ai fini della Relazione Finanziaria al 30 giugno 2016. Tale esercizio di impairment aveva infatti evidenziato l'assenza di perdite di valore e nel terzo trimestre 2016 i principali indicatori di business della CGU Domestic hanno confermato un trend di miglioramento, in alcuni casi superiore alle previsioni.
Con riferimento alle altre Cash Generating Unit, al 30 settembre 2016 non sono stati individuati elementi che indichino che una delle CGU possa aver subito una riduzione di valore.
Si richiama infine che il Gruppo sta predisponendo un nuovo Piano Industriale 2017 – 2019, oggetto di approvazione e successiva comunicazione al mercato nei primi mesi del 2017, coerentemente con i Calendari finanziari già annunciati, e che sarà alla base della verifica di recuperabilità dell'avviamento predisposta ai fini del Bilancio dell'anno 2016.
E' pari a 2.768 milioni di euro (2.806 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e si riduce di 38 milioni di euro (-1,4%) rispetto ai primi nove mesi del 2015 con un'incidenza sui ricavi del 19,9% (18,9% nei primi nove mesi del 2015, +1,0 punti percentuali).
L'EBIT organico evidenzia una variazione positiva di 44 milioni di euro (+1,6%) con un'incidenza sui ricavi pari al 19,9% (18,8% nei primi nove mesi del 2015).
L'EBIT dei primi nove mesi del 2016 sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 144 milioni di euro (161 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015, a parità di tassi di cambio); all'impatto negativo già evidenziato ai fini del commento dell'EBITDA si sono infatti contrapposte le plusvalenze realizzate dalla Business Unit Brasile a seguito della parziale cessione delle proprie torri di telecomunicazioni (circa 9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016 e 336 milioni di euro nell'analogo periodo del 2015).
In assenza di tali oneri netti non ricorrenti la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata positiva per 27 milioni di euro (+0,9%), con un'incidenza sui ricavi del 20,9% (19,9% nei primi nove mesi del 2015, +1,0 punti percentuali). Per maggiori dettagli si rinvia al capitolo "Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti" della presente Relazione intermedia sulla gestione al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia.
L'EBIT organico è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | assolute | % | |
| EBIT REPORTED | 2.768 | 2.806 | (38) | (1,4) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | (82) | 82 | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | − | − | ||
| EBIT ORGANICO | 2.768 | 2.724 | 44 | 1,6 |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (144) | (124) | (20) | |
| Effetto conversione Proventi/(Oneri) non ricorrenti in valuta | (37) | 37 | ||
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 2.912 | 2.885 | 27 | 0,9 |
L'effetto della variazione dei cambi è interamente attribuibile alla Business Unit Brasile.
Il saldo negativo dei proventi/(oneri) finanziari è diminuito di 1.460 milioni di euro, passando da 1.970 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 510 milioni di euro dei primi nove mesi del 2016. Il saldo registrato nei primi nove mesi del 2016 risente:
Ammontano a 699 milioni di euro, con un incremento di 308 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 (391 milioni di euro), principalmente correlato alla maggior base imponibile della Capogruppo Telecom Italia.
Nei primi nove mesi del 2016 la voce è positiva per 47 milioni di euro (480 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e si riferisce alla contribuzione positiva (59 milioni di euro) al risultato consolidato da parte del gruppo Sofora - Telecom Argentina per il periodo 1° gennaio – 8 marzo, a cui si sommano gli effetti della cessione che ha comportato un impatto negativo, comprensivo delle relative imposte sul reddito, pari a 12 milioni di euro.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Attività cessate/Attività non correnti destinate a essere cedute" della presente Relazione intermedia sulla gestione e alla Nota "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia.
E' così dettagliato:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Utile (perdita) del periodo | 1.610 | 940 |
| Attribuibile a: | ||
| Soci della controllante: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 1.498 | 298 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | (3) | 69 |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante | 1.495 | 367 |
| Partecipazioni di minoranza: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 65 | 162 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | 50 | 411 |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile alle Partecipazioni di minoranza | 115 | 573 |
L'utile attribuibile ai Soci della Controllante dei primi nove mesi del 2016 si attesta a 1.495 milioni di euro (367 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) e beneficia, oltre che dell'andamento dei margini, delle partite precedentemente illustrate aventi natura meramente valutativa e contabile, che non generano regolazione finanziaria, ed in particolare della valutazione al fair value dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria emesso a fine 2013, con durata triennale. In assenza di tali impatti l'utile dei primi nove mesi del 2016 attribuibile ai Soci della Controllante sarebbe risultato pari a quasi 1.200 milioni di euro, in miglioramento di circa 150 milioni di euro rispetto a quello dell'analogo periodo del 2015 ricostruito in termini omogenei.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2016 |
3° Trimestre 2015 |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | % organica | |||
| Ricavi | 4.843 | 4.777 | 66 | 1,4 | (1,2) |
| EBITDA | 2.152 | 1.983 | 169 | 8,5 | 6,7 |
| EBITDA Margin | 44,4% | 41,5% | 2,9 pp | ||
| EBITDA Margin organico | 44,4% | 41,1% | 3,3 pp | ||
| EBIT | 1.081 | 1.018 | 63 | 6,2 | 3,1 |
| EBIT Margin | 22,3% | 21,3% | 1,0 pp | ||
| EBIT Margin organico | 22,3% | 21,4% | 0,9 pp | ||
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
715 | 541 | 174 | 32,2 | |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento |
505 | 345 | 160 | 46,4 | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | 150 | (150) | - | |
| Utile (perdita) del periodo | 505 | 495 | 10 | 2,0 | |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante |
477 | 334 | 143 | 42,8 |
I ricavi consolidati del terzo trimestre 2016 aumentano di 66 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2015 (+1,4%); il miglioramento è sostanzialmente attribuibile alla Business Unit Domestic e conferma il trend già evidenziato (-12.1% nel primo trimestre e -7,7% nel secondo trimestre 2016).
In termini organici, la variazione percentuale, escludendo l'effetto cambio relativo alla Business Unit Brasile, è pari -1,2%.
L'EBITDA del terzo trimestre 2016 ammonta a 2.152 milioni di euro, in aumento di 169 milioni di euro (+8,5%) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (1.983 milioni di euro). L'incidenza sui ricavi è pari al 44,4% in aumento di 2,9 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2015.
In termini organici e in assenza di oneri non ricorrenti (62 milioni di euro nel terzo trimestre 2016 e 61 milioni di euro nell'analogo periodo del 2015), l'incremento rispetto al terzo trimestre 2015 sarebbe stato pari a +6,6% con un'incidenza sui ricavi del 45,7% in miglioramento rispetto ai precedenti trimestri del 2016 (+2,1 punti percentuali rispetto al secondo trimestre e +5,5 punti percentuali rispetto al primo).
Tali risultati sono stati conseguiti anche grazie ai piani di riduzione dei costi avviati nel secondo trimestre 2016 dalla Business Unit Domestic e nel terzo trimestre dalla Business Unit Brasile.
L'EBIT consolidato del terzo trimestre 2016 è pari a 1.081 milioni di euro, in crescita di 63 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2015 (+6,2%) e con un'incidenza sui ricavi del 22,3% in crescita di 1,0 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
In termini organici e in assenza di oneri netti non ricorrenti (62 milioni di euro nel terzo trimestre 2016 e -16 milioni di euro nell'analogo periodo del 2015), l'incremento rispetto al terzo trimestre 2015 sarebbe stato pari a +10,6%.
L'utile del terzo trimestre 2016 attribuibile ai Soci della Controllante ammonta a 477 milioni di euro, in aumento di 143 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2015.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2016 |
3° Trimestre 2015 |
1.1 – 30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
Variazioni % | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | organica (c/d) |
|
| Ricavi | 3.789 | 3.752 | 11.036 | 11.127 | 1,0 | (0,8) | (0,8) |
| EBITDA | 1.811 | 1.679 | 4.995 | 4.525 | 7,9 | 10,4 | 10,4 |
| % sui Ricavi | 47,8 | 44,7 | 45,3 | 40,7 | 3,1 pp | 4,6 pp | 4,6 pp |
| EBIT | 994 | 868 | 2.575 | 2.090 | 14,5 | 23,2 | 23,2 |
| % sui Ricavi | 26,2 | 23,1 | 23,3 | 18,8 | 3,1 pp | 4,5 pp | 4,5 pp |
| Personale a fine periodo (unità) | 52.140 | (1) 52.644 | (504) | (0,9) |
(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2015.
| 30.9.2016 | 31.12.2015 | 30.9.2015 | |
|---|---|---|---|
| Accessi fisici a fine periodo (migliaia) (1) | 18.968 | 19.209 | 19.299 |
| di cui Accessi fisici retail a fine periodo (migliaia) | 11.368 | 11.742 | 11.907 |
| Accessi BroadBand a fine periodo (migliaia) (2) | 9.042 | 8.890 | 8.839 |
| di cui Accessi BroadBand retail a fine periodo (migliaia) | 7.123 | 7.023 | 6.984 |
| Infrastruttura di rete in Italia: | |||
| rete di accesso in rame (milioni di km coppia, distribuzione e giunzione) (3) |
115,6 | 115,6 | 115,5 |
| rete di accesso e trasporto in fibra ottica (milioni di km fibra) | 12,3 | 10,4 | 9,5 |
| Totale traffico: | |||
| Minuti di traffico su rete fissa (miliardi): | 52,1 | 76,9 | 58,0 |
| Traffico nazionale | 41,7 | 62,5 | 47,1 |
| Traffico internazionale | 10,4 | 14,4 | 10,9 |
| Traffico Broadband (PByte) (4) | 4.112 | 4.126 | 2.965 |
(1) Non include OLO full infrastructured e FWA-Fixed Wireless Access.
(2) Non include OLO ULL e NAKED, satellite, full infrastructured e FWA-Fixed Wireless Access.
(3) Il dato è relativo al 31 dicembre 2015.
(4) Volumi traffico DownStream e UpStream.
| 30.9.2016 | 31.12.2015 | 30.9.2015 | |
|---|---|---|---|
| Consistenza linee a fine periodo (migliaia) (1) | 29.549 | 30.007 | 30.023 |
| Variazione delle linee (%) | (1,5) | (1,1) | (1,1) |
| Churn rate (%) (2) | 16,8 | 23,4 | 17,7 |
| Totale traffico: | |||
| Traffico Retail uscente (miliardi di minuti) | 33,3 | 43,6 | 32,5 |
| Traffico Retail uscente ed entrante (miliardi di minuti) | 51,5 | 66,1 | 49,1 |
| Traffico Browsing (PByte) (3) | 187,4 | 182,6 | 131,8 |
| Ricavo medio mensile per linea (euro) - ARPU(4) | 12,2 | 12,1 | 11,9 |
(1) il dato include le SIM utilizzate su piattaforme per erogazione di servizi Machine to Machine.
(2) I dati si riferiscono al totale linee. Il churn rate rappresenta il numero di clienti mobili cessati durante il periodo espresso in percentuale della consistenza media dei clienti.
(3) Traffico nazionale escluso Roaming.
(4) I valori sono calcolati sulla base dei ricavi da servizi (inclusi i ricavi da carte prepagate) rapportati alla consistenza media delle linee.
A partire dal 1° gennaio 2016 la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic. Lo sviluppo delle offerte convergenti quadruple Play, attraverso la fruizione di contenuti video differenziati e arricchiti, rappresenta uno dei principali driver strategici di crescita del Piano Industriale 2016 – 2018, realizzato sia attraverso partnership con i principali fornitori di contenuti, sia attraverso una propria piattaforma di servizio distintiva (TIM Vision). In tale contesto, Persidera svolge un importante ruolo di supporto allo sviluppo dei servizi di TIM Vision, potenziando le proprie competenze distintive nelle attività di Head End (gestione e distribuzione dei segnali televisivi sulla piattaforma via cavo) e di Play Out (attività di emissione per la messa in onda dei programmi televisivi). Inoltre, la realizzazione da parte di Telecom Italia di partnership strategiche con fornitori di contenuti che non hanno una struttura proprietaria trasmissiva (Multiplex) sulla televisione Free to Air e che perseguono una strategia di distribuzione multipiattaforma, rappresenta un rilevante elemento sinergico per garantire la stabilizzazione/crescita dei ricavi di affitto banda di Persidera nel medio termine.
L'impostazione del Piano Industriale 2016 – 2018 e il nuovo assetto di governance di Persidera sono coerenti con tale scenario prospettico che evidenzia una sempre più stretta correlazione fra l'industria delle TLC e quella dei Media/Contenuti per supportare la crescita dei servizi ultrabroadband nel segmento Consumer.
A seguito di tale modifica di perimetro, viene di seguito fornita anche la vista della Business Unit Domestic nei primi nove mesi del 2016, predisposta secondo la precedente configurazione, con esclusione quindi della Business Unit Media:
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2016 |
3°Trimestre 2015 |
1.1 – 30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
Variazioni % | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) organica (c/d) |
||
| Ricavi | 3.772 | 3.752 | 10.982 | 11.127 | 0,5 | (1,3) | (1,3) |
| EBITDA | 1.803 | 1.679 | 4.967 | 4.525 | 7,4 | 9,8 | 9,8 |
| % sui Ricavi | 47,8 | 44,7 | 45,2 | 40,7 | 3,1 pp | 4,5 pp | 4,5 pp |
| EBIT | 992 | 868 | 2.563 | 2.090 | 14,3 | 22,6 | 22,6 |
| % sui Ricavi | 26,3 | 23,1 | 23,3 | 18,8 | 3,2 pp | 4,5 pp | 4,5 pp |
| Personale a fine periodo (unità) | 52.077 | (1) 52.644 | (567) | (1,1) |
(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2015.
I ricavi dei primi nove mesi del 2016 sono pari a 11.036 milioni di euro in riduzione di 91 milioni di euro (- 0,8%) rispetto allo stesso periodo del 2015, ma con un trend di strutturale miglioramento, che consente di raggiungere nel terzo trimestre un tasso di crescita positivo rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+1,0%, secondo trimestre –1,2% e primo trimestre -2,3%). I ricavi da servizi presentano un andamento analogo a quello dei ricavi totali, con una riduzione di 134 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 (-1,3%), ma con un terzo trimestre (-0,4%) in significativa ripresa, sostenuto in particolare da uno strutturale miglioramento dei ricavi Mobile, che evidenziano per il quarto trimestre consecutivo un tasso di crescita positivo.
In particolare si segnala che:
I ricavi da vendita prodotti, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 690 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, in miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2015 (+43 milioni di euro); va segnalata in particolare la sensibile crescita dei ricavi da vendita di smartphone (+48 milioni di euro, interamente trainata dalla vendita di device LTE abilitanti alla rete 4G), a sostegno dello sviluppo dei servizi digitali (connettività internet e servizi di intrattenimento).
L'EBITDA della Business Unit Domestic nei primi nove mesi del 2016 è pari a 4.995 milioni di euro e registra un incremento di 470 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2015 (+10,4%), con un'incidenza sui ricavi pari al 45,3% (+4,6 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2015). Tale risultato sconta anche l'impatto negativo di oneri non ricorrenti - come già precedentemente definiti nella presente Relazione - per complessivi 139 milioni di euro, di cui:
In assenza di tali oneri, la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a +3,3%, con un'incidenza sui ricavi del 46,5%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al primi nove mesi 2015 con conferma di una positiva inversione di trend avviata nel secondo trimestre (terzo trimestre +7,8%, secondo trimestre +6,9%, primo trimestre -5,2%).
| (milioni di euro) | 1.1 – 30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| EBITDA REPORTED | 4.995 | 4.525 | 470 | 10,4 |
| Effetto conversione bilanci in valuta | - | - | - | |
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | - | - | - | |
| EBITDA ORGANICO | 4.995 | 4.525 | 470 | 10,4 |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (139) | (446) | 307 | |
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 5.134 | 4.971 | 163 | 3,3 |
Tale miglioramento di performance è attribuibile a una significativa riduzione dei costi operativi, così analizzabile con riferimento alle principali voci di costo:
| (milioni di euro) | 1.1 – 30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisti di materie e servizi | 4.210 | 4.320 | (110) |
| Costi del personale | 2.046 | 2.140 | (94) |
| Altri costi operativi | 401 | 754 | (353) |
L'andamento dell'EBITDA beneficia – oltre che del miglioramento dei risultati commerciali e delle dinamiche sui ricavi – anche degli impatti positivi del citato Cost Recovery Plan, finalizzato al miglioramento dell'efficienza e alla maggiore flessibilità operativa e finanziaria dell'azienda, che ha avuto un particolare impulso soprattutto nel secondo e terzo trimestre del 2016. In dettaglio:
| (milioni di euro) | 1.1 – 30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 189 | 191 | (2) |
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 45 | 386 | (341) |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni | 41 | 26 | 15 |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 71 | 76 | (5) |
| Altri oneri | 55 | 75 | (20) |
| Totale | 401 | 754 | (353) |
Gli Altri proventi ammontano a 148 milioni di euro e diminuiscono di 31 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015.
L'EBIT dei primi nove mesi del 2016 è pari a 2.575 milioni di euro (+485 milioni di euro, +23,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio) con un'incidenza sui ricavi del 23,3% (+4,5 punti percentuali). L'andamento dell'EBIT riflette principalmente il positivo andamento dell'EBITDA precedentemente illustrato, nonché la diminuzione degli ammortamenti pari a 32 milioni di euro.
L'EBIT dei primi nove mesi del 2016 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 139 milioni di euro, in assenza dei quali la variazione organica sarebbe risultata pari a +7,0% con un'incidenza sui ricavi del 24,6%.
L'EBIT organico è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 – 30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| EBIT REPORTED | 2.575 | 2.090 | 485 | 23,2 |
| Effetto conversione bilanci in valuta | - | - | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | - | - | ||
| EBIT ORGANICO | 2.575 | 2.090 | 485 | 23,2 |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (139) | (446) | 307 | |
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 2.714 | 2.536 | 178 | 7,0 |
I principali dati economico-operativi della Business Unit sono riportati distinguendo due Cash Generating Unit (CGU):
Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2016 dalla Business Unit Domestic per segmento di clientela/aree di attività, posti a confronto con l'analogo periodo del 2015.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 – 30.9 | 1.1 – 30.9 | Variazioni % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | 2016 | 2015 | |||
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | |
| Ricavi (1) | 3.503 | 3.497 | 10.239 | 10.390 | 0,2 | (1,5) |
| Consumer | 1.832 | 1.850 | 5.404 | 5.373 | (1,0) | 0,6 |
| Business (2) | 1.097 | 1.154 | 3.299 | 3.533 | (4,9) | (6,6) |
| Wholesale | 507 | 457 | 1.370 | 1.367 | 10,8 | 0,2 |
| Other | 67 | 36 | 166 | 117 | 86,1 | 41,9 |
| EBITDA | 1.766 | 1.629 | 4.859 | 4.388 | 8,4 | 10,7 |
| % sui Ricavi | 50,4 | 46,6 | 47,5 | 42,2 | 3,8 pp | 5,3 pp |
| EBIT | 975 | 843 | 2.515 | 2.024 | 15,7 | 24,3 |
| % sui Ricavi | 27,8 | 24,1 | 24,6 | 19,5 | 3,7 pp | 5,1 pp |
| Personale a fine periodo (unità) () (*) | 51.391 | (3) 51.741 | (350) | (0,1) |
(1) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di
tale variazione, i ricavi di Core Domestic ammonterebbero a 10.185 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, 10.390 milioni di euro nello stesso periodo del 2015) (2) A seguito della nuova vista organizzativa, il segmento Business dal 1° gennaio 2016 comprende anche Olivetti. I dati del periodo posto a confronto sono stati coerentemente
modificati. (3) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2015.
(*) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 1 unità al 30.9.2016 (nessuna unità al 31.12.2015).
(**) In assenza della variazione conseguente al citato accorpamento della Business Unit Media alla Business Unit Domestic (Domestic Core), l'organico a fine periodo di Core Domestic sarebbe risultato pari a 51.328 unità.
Gli investimenti realizzati nella fibra per il Fisso hanno permesso una incisiva accelerazione nella copertura della popolazione: sono oltre 785 mila le abitazioni raggiunte solo dall'FTTH con un incremento nel terzo trimestre 2016 di oltre 250 mila unità in 30 città italiane (16 centri urbani in più rispetto a giugno 2016). In crescita nel trimestre anche le vendite di linee in fibra con un incremento del 31% rispetto allo stesso periodo del 2015. In calo invece le line loss (linee fisse perse da Telecom Italia) che dopo aver evidenziato un trend di riduzione nei primi sei mesi del 2016, sono risultate pari a 100 mila nel terzo trimestre quasi dimezzandosi rispetto alle 173 mila perse nello stesso periodo del 2015.
Significativi anche i risultati nel Mobile che ha visto i clienti utilizzatori di tecnologia LTE superare il 50% (51%) della customer base di Telecom Italia.
In dettaglio:
• Consumer: i ricavi dei primi nove mesi del 2016 del segmento Consumer sono pari a 5.404 milioni di euro, con un incremento di 31 milioni di euro (+0,6%) rispetto allo stesso periodo del 2015; tale dinamica conferma il trend di recupero avviato già nel corso del 2015, grazie allo strutturale miglioramento dei ricavi Mobile, per effetto sia di una tenuta della market share che di una stabilizzazione dei livelli di ARPU.
In particolare, si evidenzia quanto segue:
i ricavi del Fisso sono pari a 2.660 milioni di euro, con una diminuzione di 143 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 (-5,1%). Tale contrazione di fatturato presenta nel trimestre un'attenuazione, evidenziando un recupero rispetto a quanto registrato negli ultimi trimestri (terzo trimestre -3,2%, -6,0% secondo trimestre, -6,0% primo trimestre). Tale andamento positivo è attribuibile ad un contenimento della perdita di accessi solo voce, accompagnato dallo sviluppo dei clienti Broadband e dalla crescente penetrazione di offerte Fibra.
Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 3.299 milioni di euro con una riduzione di 234 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2015 (-6,6%), di cui 159 milioni di euro (-5,0%) sulla componente servizi e 74 milioni di euro (-21,3%) sulla componente apparati e prodotti. Relativamente ai ricavi dei servizi:
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2016 |
3° Trimestre 2015 |
1.1 – 30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
Variazioni % | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | organica (c/d) |
|
| Ricavi | 354 | 336 | 1.003 | 971 | 5,4 | 3,3 | 3,3 |
| di cui verso terzi | 300 | 272 | 839 | 781 | 10,3 | 7,4 | 7,4 |
| EBITDA | 48 | 52 | 145 | 145 | (7,7) | - | - |
| % sui Ricavi | 13,6 | 15,5 | 14,5 | 14,9 | (1,9) pp (0,4) pp | (0,4) pp | |
| EBIT | 19 | 26 | 60 | 66 | (26,9) | (9,1) | (9,1) |
| % sui Ricavi | 5,4 | 7,7 | 6,0 | 6,8 | (2,3) pp (0,8) pp | (0,8) pp | |
| Personale a fine periodo (unità) (*) | 749 | (1) 645 | 104 | 16,1 |
(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2015.
(*) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 3 unità al 30.9.2016 (2 unità al 31.12.2015).
I ricavi dei primi nove mesi del 2016 del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale sono pari a 1.003 milioni di euro, in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2015 (+32 milioni di euro, +3,3%). Tale risultato è determinato dall'incremento dei ricavi per servizi Fonia (+27 milioni di euro +3,9%) e dalla crescita dei ricavi per i servizi IP/Data inclusi Cloud e Data Center (+5 milioni di euro, +2,1%). Restano sostanzialmente stabili le altre linee di business.
| (milioni di euro) | (milioni di reais) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 3° Trim. 2016 |
3° Trim. 2015 |
1.1–30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
3° Trim. 2016 |
3° Trim. 2015 |
1.1–30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
Variazioni % | ||
| Rivisto | Rivisto | Rivisto | Rivisto | |||||||
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | |||||
| Ricavi | 1.064 | 1.008 | 2.922 | 3.699 | 3.900 | 4.115 | 11.574 | 13.027 | (5,2) | (11,2) |
| EBITDA | 344 | 318 | 900 | 1.108 | 1.270 | 1.285 | 3.566 | 3.902 | (1,2) | (8,6) |
| % sui Ricavi | 32,6 | 31,2 | 30,8 | 30,0 | 32,6 | 31,2 | 30,8 | 30,0 | 1,4pp | 0,8pp |
| EBIT | 89 | 168 | 210 | 742 | 334 | 712 | 832 | 2.614 | (53,1) | (68,2) |
| % sui Ricavi | 8,6 | 17,3 | 7,2 | 20,1 | 8,6 | 17,3 | 7,2 | 20,1 | (8,7)pp | (12,9)pp |
| Personale a fine periodo (unità) | 9.941 | (1) 13.042 | (23,8) |
(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2015.
| 30.9.2016 | 30.9.2015 | |
|---|---|---|
| Consistenza linee a fine periodo (migliaia) (*) | 63.247 | (1)66.234 |
| MOU (minuti/mese) (**) | 117,7 | 119,3 |
| ARPU (reais) | 17,6 | 16,4 |
(1) Consistenza al 31 dicembre 2015.
(*) Include le linee sociali. (**) Al netto dei visitors.
I ricavi dei primi nove mesi del 2016 sono pari a 11.574 milioni di reais e risultano in calo di 1.453 milioni di reais (-11,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. I ricavi da servizi si attestano a 10.878 milioni di reais, con una riduzione di 640 milioni di reais rispetto a 11.518 milioni di reais dei primi nove mesi del 2015 (-5,6%). L'ARPU mobile (Average Revenue Per User) dei primi nove mesi del 2016 è pari a 17,6 reais a fronte dei 16,4 reais dello stesso periodo dell'esercizio precedente (+7,3%).
Le linee complessive al 30 settembre 2016 sono pari a 63,2 milioni e presentano una riduzione di 3 milioni (-4,5%) rispetto al 31 dicembre 2015; la market share a fine agosto 2016 era del 25,2% (25,7% al 31 dicembre 2015).
I ricavi da vendita di prodotti si attestano a 696 milioni di reais (1.509 milioni di reais nei primi nove mesi del 2015; -53,9%), riflettendo una politica commerciale meno focalizzata sulla vendita di handsets oltre che l'impatto della crisi economica brasiliana sulla propensione alla spesa delle famiglie.
I ricavi del terzo trimestre 2016 ammontano a 3.900 milioni di reais, in riduzione del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
L'EBITDA è pari a 3.566 milioni di reais, inferiore di 336 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2015 (-8,6%). Va per altro segnalato che la flessione dell'EBITDA si è considerevolmente ridotta nel corso dell'ultimo trimestre (-1,2%) a causa dell'avvio di interventi di efficienza che hanno consentito di compensare parzialmente la riduzione dei ricavi nel periodo in esame. I costi per acquisto di beni e servizi presentano, in tutte le componenti, una sensibile riduzione rispetto ai primi nove mesi del 2015 (-1.025 milioni di reais; -14,6%); si incrementano invece i costi del personale (+3%) principalmente a causa dell'adeguamento dei salari all'inflazione e della presenza di oneri non ricorrenti per esodi pari a 56 milioni di reais.
L'EBITDA margin è pari al 30,8%, superiore di 0,8 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2015.
L'EBITDA del terzo trimestre 2016 è pari a 1.270 milioni di reais in riduzione di 15 milioni di reais rispetto al terzo trimestre del 2015; l'EBITDA margin del terzo trimestre 2016 è pari al 32,6%, in aumento di 1,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (31,2%).
Infine, escludendo i citati oneri non ricorrenti, l'EBITDA del terzo trimestre 2016 avrebbe evidenziato una variazione positiva rispetto allo stesso periodo del 2015 del +0,5%, dopo il -6,7% del secondo trimestre 2016 e il -15,0% del primo trimestre 2016.
| (milioni di euro) | (milioni di reais) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 – 30.9 2016 |
1 .1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2016 |
1 .1 – 30.9 2015 |
Variazione | |
| (a) | (b) | (c) | (d) | (c-d) | |
| Acquisti di materie e servizi | 1.511 | 1.990 | 5.984 | 7.009 | (1.025) |
| Costi del personale | 248 | 271 | 982 | 953 | 29 |
| Altri costi operativi | 355 | 387 | 1.407 | 1.364 | 43 |
| Variazione delle rimanenze | (8) | 29 | (32) | 103 | (135) |
Sono di seguito evidenziate le dinamiche delle principali voci di costo:
L'EBIT ammonta a 832 milioni di reais con un peggioramento di 1.782 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2015. Tale risultato sconta la minor contribuzione dell'EBITDA, l'effetto dei maggiori ammortamenti (+312 milioni di reais) e il minor beneficio derivante dalla vendita delle Torri di telecomunicazione che nel 2015 aveva comportato una plusvalenza di 1.184 milioni di reais a fronte di una plusvalenza di 37 milioni di reais nei primi nove mesi del 2016.
Si rammenta che è in corso di esecuzione il contratto che Tim Celular aveva sottoscritto il 21 novembre 2014 con American Tower do Brasil per la cessione di parte dell'infrastruttura mobile (6.481 torri di telecomunicazione), per un valore complessivo di circa 3 miliardi di reais. L'accordo di vendita fu firmato congiuntamente a un contratto di locazione "Master Lease Agreement" della durata di 20 anni, configurando pertanto l'operazione come un parziale "sale and lease back".
Nel corso del secondo trimestre 2016 si è perfezionata la quarta vendita parziale, relativa a 270 torri, per un corrispettivo di circa 110 milioni di reais, pari a circa 28 milioni di euro. La plusvalenza realizzata a titolo definitivo, già al netto di oneri accessori, è pari a 37 milioni di reais (circa 9 milioni di euro al cambio medio al 30 settembre 2016); l'ammontare delle immobilizzazioni riacquisite in leasing finanziario è pari a 74 milioni di reais (circa 19 milioni di euro al cambio medio al 30 settembre 2016).
Nel corso del terzo trimestre 2016 sono stati inoltre avviati leasing finanziari su torri di nuova costruzione per 8 milioni di reais (circa 2 milioni di euro), come per altro già pianificato negli accordi contrattuali con American Tower del 21 novembre 2014.
Nel corso del 2015 si erano perfezionate le vendite dei primi tre blocchi, per complessive 5.483 torri, come illustrato nel Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2015.
In data 8 marzo 2016, a seguito dell'approvazione da parte di Enacom, l'autorità regolatoria argentina per le comunicazioni, il Gruppo Telecom Italia ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione residua nel gruppo Sofora – Telecom Argentina.
Di seguito, una sintesi degli impatti economici derivanti dal gruppo Sofora - Telecom Argentina e dalla sua cessione; i valori del 2016 sono stati convertiti al cambio medio del periodo 1° gennaio – 8 marzo (15,7981 pesos per 1 euro) mentre i valori dei primi nove mesi del 2015 sono stati convertiti al relativo cambio medio (9,98894 pesos per 1 euro).
| (milioni di euro) | 1.1 - 8.3 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Effetti economici da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute: |
||
| Ricavi | 504 | 2.862 |
| EBITDA | 133 | 765 |
| % sui Ricavi | 26,4 | 26,7 |
| Risultato operativo (EBIT) | 133 | 759 |
| % sui Ricavi | 26,4 | 26,5 |
| Saldo oneri/proventi finanziari | (42) | (10) |
| Risultato prima delle imposte derivante da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
91 | 749 |
| Imposte sul reddito | (32) | (263) |
| Risultato dopo le imposte derivante da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (a) |
59 | 486 |
| Altre partite minori (b) |
(6) | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (c=a+b) |
59 | 480 |
| Effetti economici sulle entità cedenti: | ||
| Plusvalenza netta relativa alla cessione | 307 | |
| Trasferimento a conto economico separato della Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere |
(304) | |
| Imposte sul reddito relative alla cessione | (15) | |
| (d) | (12) | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (c+d) |
47 | 480 |
| Attribuibile a: | ||
| Soci della Controllante | (3) | 69 |
| Partecipazioni di minoranza | 50 | 411 |
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia.
E' pari a 21.637 milioni di euro (21.249 milioni di euro al 31 dicembre 2015), di cui 19.414 milioni di euro attribuibili ai Soci della Controllante (17.554 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e 2.223 milioni di euro attribuibili alle partecipazioni di minoranza (3.695 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Più in dettaglio, le variazioni del patrimonio netto sono le seguenti:
| (milioni di euro) | 30.9.2016 |
|---|---|
| A inizio periodo | 21.333 |
| Rettifica per errori | (84) |
| A inizio periodo rivisto | 21.249 |
| Utile (perdita) complessivo del periodo | 2.166 |
| Dividendi deliberati da: | (192) |
| Telecom Italia S.p.A. | (166) |
| Altre società del Gruppo | (26) |
| Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto | 7 |
| Cessione gruppo Sofora - Telecom Argentina | (1.582) |
| Altri movimenti | (11) |
| A fine periodo | 21.637 |
(1) Il tasso di cambio puntuale utilizzato per la conversione in euro del real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è pari a 3,62308 al 30 settembre 2016 ed era pari a 4,25116 al 31 dicembre 2015.
L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato si è attestato a 26.735 milioni di euro, in calo di 543 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (27.278 milioni di euro); la variazione include l'effetto del deconsolidamento dell'indebitamento finanziario netto del gruppo Sofora – Telecom Argentina avvenuto a seguito della cessione perfezionatasi l'8 marzo 2016.
Le principali operazioni che hanno inciso sull'andamento dell'indebitamento finanziario netto rettificato dei primi nove mesi del 2016 sono di seguito esposte:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | ||
| EBITDA | 5.878 | 5.622 | 256 |
| Investimenti industriali di competenza | (3.107) | (3.233) | 126 |
| Variazione del capitale circolante netto operativo: | (830) | (1.149) | 319 |
| Variazione delle rimanenze | (71) | 19 | (90) |
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa |
(31) | 315 | (346) |
| Variazione dei debiti commerciali (*) | (425) | (1.433) | 1.008 |
| Altre variazioni di crediti/debiti operativi | (303) | (50) | (253) |
| Variazione dei fondi relativi al personale | 12 | 32 | (20) |
| Variazione dei fondi operativi e altre variazioni | (45) | 279 | (324) |
| Operating free cash flow netto | 1.908 | 1.551 | 357 |
| % sui Ricavi | 13,7 | 10,4 | 3,3 pp |
| Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni | 737 | 1.554 | (817) |
| Aumenti/Rimborsi di capitale comprensivi di oneri accessori | − | 186 | (186) |
| Investimenti finanziari | (11) | (35) | 24 |
| Pagamento dividendi | (227) | (204) | (23) |
| Variazioni di contratti di leasing finanziari | (178) | (1.367) | 1.189 |
| Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non operativi |
(1.648) | (1.616) | (32) |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto rettificato delle attività in funzionamento |
581 | 69 | 512 |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute |
(38) | (222) | 184 |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto rettificato |
543 | (153) | 696 |
(*) Comprende la variazione dei debiti commerciali per attività d'investimento.
Oltre a quanto già precedentemente dettagliato con riferimento all'EBITDA, hanno in particolare inciso sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto rettificato dei primi nove mesi del 2016 le seguenti voci:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2016 | 1.1 - 30.9 2015 | Variazione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | ||||
| Domestic (*) | 2.398 | 77,2 | 2.297 | 71,0 | 101 |
| Brasile | 709 | 22,8 | 930 | 28,8 | (221) |
| Altre Attività | − | − | 6 | 0,2 | (6) |
| Rettifiche ed elisioni | − | − | − | − | − |
| Totale consolidato | 3.107 | 100,0 | 3.233 | 100,0 | (126) |
| % sui Ricavi | 22,3 | 21,7 | 0,6 pp |
(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione gli investimenti di Domestic dei primi nove mesi del 2016 sarebbero risultati pari a 2.394 milioni di euro.
Nei primi nove mesi del 2016 gli investimenti industriali sono pari a 3.107 milioni di euro, in riduzione di 126 milioni di euro (-3,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2015. Nel terzo trimestre si conferma una maggiore selettività degli investimenti tramite l'individuazione dei progetti con redditività maggiore e dedicati all'innovazione/trasformazione, senza impatti sui livelli di copertura Ultra BroadBand e la qualità del servizio. In particolare:
La variazione del Capitale circolante netto operativo dei primi nove mesi del 2016 è stata negativa per 830 milioni di euro (negativa per 1.149 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015). In particolare:
E' positivo per 737 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016 e si riferisce alla cessione del gruppo Sofora – Telecom Argentina per 704 milioni di euro (545 milioni di euro a titolo di prezzo e 159 milioni di euro a fronte del deconsolidamento del relativo indebitamento finanziario netto) e per l'importo residuo a dismissioni di attività avvenute nell'ambito del normale ciclo operativo.
Nei primi nove mesi del 2015 era positivo per 1.554 milioni di euro e si riferiva principalmente all'incasso, già al netto degli oneri accessori, di 855 milioni di euro per il collocamento azionario sul mercato del 39,97% del capitale di Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (INWIT), all'incasso per 2.414 milioni di reais (pari a circa 686 milioni di euro) realizzato dalla Business Unit Brasile a seguito della cessione della prima tranche di torri di telecomunicazioni ad American Tower do Brasil e all'incasso di 9 milioni di euro per la cessione della società SIA S.p.A..
Nei primi nove mesi del 2016 la voce è pari a zero.
Nei primi nove mesi del 2015 la voce ammontava a 186 milioni di euro e si riferiva all'opzione di conversione del Prestito obbligazionario 1,125% unsecured equity-linked di importo pari a 2 miliardi di euro, emesso il 26 marzo 2015 con scadenza 26 marzo 2022.
Nei primi nove mesi del 2016 la voce è pari a 11 milioni di euro ed è principalmente relativa per circa 6 milioni di euro all'esborso effettuato da INWIT S.p.A., al netto della cassa acquisita, per l'acquisizione delle partecipazioni in Revi Immobili S.r.l., Gestione Immobili S.r.l. e Gestione Due S.r.l. e per circa 3 milioni di euro alla sottoscrizione dell'aumento di capitale nella partecipazione di minoranza Northgate. Nei primi nove mesi del 2015 la voce era pari a 35 milioni di euro e si riferiva principalmente all'esborso di 23 milioni di euro per l'acquisto del 50% del capitale sociale della società Alfiere S.p.A e di 6 milioni di euro per l'acquisizione del 100% del capitale di Alfabook S.r.l..
La voce, pari a 178 milioni di euro, è essenzialmente rappresentata dal maggior valore delle Attività in locazione finanziaria, espressione anche dei connessi maggiori debiti finanziari iscritti a seguito delle rinegoziazioni contrattuali intervenute nel corso dei primi nove mesi del 2016 da parte di Telecom Italia S.p.A. nell'ambito del progetto di trasformazione del patrimonio immobiliare e della rinegoziazione dei contratti di noleggio di autovetture.
Nei primi nove mesi del 2015 la voce ammontava a 1.367 milioni di euro e si riferiva sostanzialmente a Telecom Italia S.p.A. per 1.018 milioni di euro e al gruppo Tim Brasil per 1.207 milioni di reais (circa 343 milioni di euro). Per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota "Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia.
La voce, pari a 1.648 milioni di euro, comprende principalmente il pagamento, effettuato nel corso dei primi nove mesi del 2016, degli oneri finanziari netti e delle imposte, nonché la variazione dei debiti e crediti di natura non operativa.
La voce evidenzia il flusso finanziario assorbito dal gruppo Sofora – Telecom Argentina, pari a 38 milioni di euro, prima del perfezionamento della cessione e del conseguente deconsolidamento dell'indebitamento finanziario netto avvenuto l'8 marzo 2016. Nei primi nove mesi del 2015 la voce era negativa per 222 milioni di euro.
La composizione dell'indebitamento finanziario netto è la seguente:
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Passività finanziarie non correnti | |||
| Obbligazioni | 20.934 | 19.883 | 1.051 |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 8.028 | 8.364 | (336) |
| Passività per locazioni finanziarie | 2.401 | 2.271 | 130 |
| 31.363 | 30.518 | 845 | |
| Passività finanziarie correnti (*) | |||
| Obbligazioni | 3.027 | 3.681 | (654) |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 2.016 | 2.390 | (374) |
| Passività per locazioni finanziarie | 223 | 153 | 70 |
| 5.266 | 6.224 | (958) | |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | 348 | (348) |
| Totale debito finanziario lordo | 36.629 | 37.090 | (461) |
| Attività finanziarie non correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (1) | (3) | 2 |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie | (2.959) | (2.986) | 27 |
| (2.960) | (2.989) | 29 | |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (1.492) | (1.488) | (4) |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie | (491) | (352) | (139) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (4.275) | (3.559) | (716) |
| (6.258) | (5.399) | (859) | |
| Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | (227) | 227 |
| Totale attività finanziarie | (9.218) | (8.615) | (603) |
| Indebitamento finanziario netto contabile | 27.411 | 28.475 | (1.064) |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(676) | (1.197) | 521 |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | 26.735 | 27.278 | (543) |
| Così dettagliato: | |||
| Totale debito finanziario lordo rettificato | 34.291 | 34.602 | (311) |
| Totale attività finanziarie rettificate | (7.556) | (7.324) | (232) |
| (*) di cui quota corrente del debito a M/L termine: | |||
| Obbligazioni | 3.027 | 3.681 | (654) |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 1.213 | 1.482 | (269) |
| Passività per locazioni finanziarie | 223 | 153 | 70 |
Le politiche di gestione dei rischi finanziari del Gruppo Telecom Italia tendono alla minimizzazione dei rischi di mercato, all'integrale copertura del rischio di cambio e all'ottimizzazione dell'esposizione ai tassi di interesse attraverso opportune diversificazioni di portafoglio, attuate anche mediante l'utilizzo di selezionati strumenti finanziari derivati. Si sottolinea che tali strumenti non hanno fini speculativi e che hanno tutti un titolo sottostante, oggetto di copertura.
Si evidenzia inoltre che, al fine di determinare la propria esposizione ai tassi di interesse, il Gruppo definisce una composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile e utilizza gli strumenti finanziari derivati al fine di tendere alla prestabilita composizione del debito. Tenuto conto dell'attività operativa del Gruppo, la combinazione ritenuta più idonea nel medio-lungo termine delle passività finanziarie non correnti è stata individuata, sulla base del valore nominale, nel range 65% - 75% per la componente a tasso fisso e 25% - 35% per la componente a tasso variabile.
Nella gestione dei rischi di mercato il Gruppo si è dotato di Linee Guida "Gestione e controllo dei rischi finanziari" e utilizza principalmente gli strumenti finanziari derivati IRS e CCIRS.
Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'indebitamento finanziario netto si è ritenuto, a partire dal 2009, di presentare, oltre al consueto indicatore (ridefinito "Indebitamento finanziario netto contabile"), anche una misura denominata "Indebitamento finanziario netto rettificato", che sterilizza gli effetti causati dalla volatilità dei mercati finanziari. Considerando che alcune componenti della valutazione al fair value dei derivati (contratti per determinare il tasso di cambio e di interesse di flussi contrattuali) e di derivati embedded in altri strumenti finanziari, non comportano un effettivo regolamento monetario, l'"Indebitamento finanziario netto rettificato" esclude tali effetti meramente contabili e non monetari (compresi gli effetti indotti dall'introduzione dal 1° gennaio 2013 del principio IFRS 13 – Valutazione del fair value) dalla valutazione dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.
Le cessioni di crediti commerciali a società di factoring perfezionate nei primi nove mesi del 2016 hanno comportato un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 pari a 906 milioni di euro (1.106 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
Le obbligazioni al 30 settembre 2016 sono iscritte per un importo pari a 23.961 milioni di euro (23.564 milioni di euro al 31 dicembre 2015). In termini di valore nominale di rimborso sono pari a 23.338 milioni di euro, con un aumento di 391 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (22.947 milioni di euro).
Relativamente all'evoluzione dei prestiti obbligazionari nei primi nove mesi del 2016 si segnala quanto segue:
| (milioni di valuta originaria) | Valuta | Importo | Data di emissione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Nuove emissioni | ||||||
| Telecom Italia S.p.A. 750 milioni di euro 3,625% scadenza 19/1/2024 | Euro | 750 | 20/1/2016 | |||
| Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 3,625% scadenza 25/5/2026 | Euro | 1.000 | 25/5/2016 | |||
| Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 3,000% scadenza 30/9/2025 | Euro | 1.000 | 30/9/2016 | |||
| (milioni di valuta originaria) | Valuta | Importo | Data di rimborso | |||
| Rimborsi | ||||||
| Telecom Italia S.p.A. 663 milioni di euro 5,125% (1) | Euro | 663 | 25/1/2016 | |||
| Telecom Italia S.p.A. 708 milioni di euro 8,250% (2) | Euro | 708 | 21/3/2016 | |||
| Telecom Italia S.p.A. 400 milioni di euro Euribor 3 mesi + 0,79% | Euro | 400 | 7/6/2016 | |||
| (1) Al netto dei riacquisti per 337 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014 e 2015. (2) Al netto dei riacquisti per 142 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014. |
||||||
| Denominazione del Titolo | Ammontare nominale | Ammontare | Prezzo di | Data di | ||
| in circolazione prima del riacquisto |
riacquistato | nominale | riacquisto | riacquisto | ||
| (GBP) | (GBP) | |||||
| Riacquisti | ||||||
| Telecom Italia S.p.A. - 400 milioni di sterline | ||||||
| inglesi, scadenza maggio 2023, cedola 5,875% | 400.000.000 | 25.000.000 | 111,000% | 29/6/2016 |
Si segnala che, in relazione al Mandatory Convertible Bond emesso da Telecom Italia Finance S.A. per 1.300 milioni di euro a conversione obbligatoria a scadenza in azioni ordinarie Telecom Italia S.p.A., in data 22 settembre 2016 è stata data esecuzione ad un richiesta di conversione volontaria per nominali 300.000 euro a fronte dei quali sono state consegnate 360.100 azioni ordinarie Telecom Italia S.p.A..
Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo, si segnala che al 30 settembre 2016 è pari a 200 milioni di euro (valore nominale) ed è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre 2015.
Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 settembre 2016:
| (miliardi di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accordato | Utilizzato | Accordato | Utilizzato | |||
| Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2019 | 4,0 | - | 4,0 | - | ||
| Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2020 | 3,0 | - | 3,0 | - | ||
| Totale | 7,0 | - | 7,0 | - |
Telecom Italia dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2019 e 25 marzo 2020, entrambe inutilizzate. Con efficacia 4 gennaio 2016, sono entrate in vigore le modifiche migliorative dei termini economici delle Revolving Credit Facility e l'estensione della scadenza delle stesse di due anni. Inoltre, Telecom Italia dispone di:
La scadenza media delle passività finanziarie non correnti (inclusa la quota del medio-lungo termine scadente entro dodici mesi) è pari a 7,75 anni.
Il costo medio del debito di Gruppo, inteso come costo di periodo calcolato su base annua e derivante dal rapporto tra oneri correlati al debito ed esposizione media, è pari a circa il 5,1%.
Per quanto riguarda il dettaglio delle scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, si rimanda a quanto riportato nella Nota "Passività finanziarie (non correnti e correnti)" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia.
Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo Telecom Italia al 30 settembre 2016 è pari a 12.767 milioni di euro, equivalente alla somma della "Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti" e dei "Titoli correnti diversi dalle partecipazioni" per complessivi 5.767 milioni di euro (5.047 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e delle già citate linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7.000 milioni di euro. Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi.
In particolare:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti per 4.275 milioni di euro (3.559 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 30 settembre 2016 sono così analizzabili:
Titoli correnti diversi dalle partecipazioni per 1.492 milioni di euro (1.488 milioni di euro al 31 dicembre 2015): tali forme di investimento rappresentano un'alternativa all'impiego della liquidità con l'obiettivo di migliorarne il rendimento. Comprendono 259 milioni di euro di Titoli di Stato italiani acquistati da Telecom Italia S.p.A., 482 milioni di euro di Titoli di Stato italiani acquistati da Telecom Italia Finance S.A., 5 milioni di euro di Certificati di Credito del Tesoro (assegnati a Telecom Italia S.p.A. in quanto titolare di crediti commerciali, come da Decreto del 3/12/2012 del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e 610 milioni di euro di titoli obbligazionari acquistati da Telecom Italia Finance S.A. con differenti scadenze, tutti con un mercato di riferimento attivo e quindi facilmente liquidabili. Gli acquisti dei suddetti Titoli di Stato e CCT, che ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, rappresentano impieghi in "Titoli del debito sovrano", sono stati effettuati nel rispetto delle Linee guida per la "Gestione e controllo dei rischi finanziari" di cui il Gruppo Telecom Italia si è dotato da agosto 2012. Inoltre, la Business Unit Brasile ha effettuato un impiego per un controvalore di 136 milioni di euro in un fondo monetario che investe quasi interamente in strumenti in dollari USA.
Nel terzo trimestre del 2016 l'indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 779 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2016 (27.514 milioni di euro) per effetto della positiva dinamica della gestione operativa.
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 30.6.2016 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Indebitamento finanziario netto contabile | 27.411 | 28.070 | (659) |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(676) | (556) | (120) |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | 26.735 | 27.514 | (779) |
| Così dettagliato: | |||
| Totale debito finanziario lordo rettificato | 34.291 | 32.920 | 1.371 |
| Totale attività finanziarie rettificate | (7.556) | (5.406) | (2.150) |
Con riferimento all'anno 2016, Telecom Italia continua – in via volontaria – a redigere e a pubblicare i propri Resoconti Intermedi di Gestione del primo e del terzo trimestre d'esercizio. Il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia comprende il Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 predisposto in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE e, in particolare, allo IAS 34 Bilanci intermedi. Il Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 non è sottoposto a revisione contabile.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2015, cui si rimanda, fatti salvi i nuovi Principi/Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2016 che peraltro, come illustrato nelle note del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016, non hanno comportato alcun effetto sul Bilancio consolidato di Gruppo.
Nell'ambito della Business Unit Brasile il management ha individuato una errata contabilizzazione, effettuata negli esercizi precedenti, relativamente al riconoscimento dei Ricavi da servizi derivanti dalla cessione di traffico prepagato. Tale errata contabilizzazione, che non ha avuto alcun impatto né in termini di Posizione finanziaria netta né sulla Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti, ha invece comportato una anticipazione temporale nel riconoscimento dei ricavi rispetto al traffico prepagato e non ancora consumato. Si è pertanto provveduto alla revisione dei dati comparativi relativi al 31 dicembre 2015 nonché al terzo trimestre 2015 e ai primi nove mesi del 2015, con impatti non significativi sui dati economici a confronto.
Il Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato.
Si segnala inoltre che il capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2016" contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente Resoconto Intermedio di Gestione non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
Nel corso dei primi nove mesi del 2016 si sono verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:
Nel corso del 2015 si erano verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2016 |
3° Trimestre 2015 Rivisto |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 Rivisto |
Variazioni (a-b) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | assolute | % | |||
| Ricavi | 4.843 | 4.777 | 13.939 | 14.878 | (939) | (6,3) |
| Altri proventi | 58 | 75 | 165 | 206 | (41) | (19,9) |
| Totale ricavi e proventi operativi | 4.901 | 4.852 | 14.104 | 15.084 | (980) | (6,5) |
| Acquisti di materie e servizi | (1.927) | (1.968) | (5.710) | (6.340) | 630 | 9,9 |
| Costi del personale | (752) | (728) | (2.303) | (2.433) | 130 | 5,3 |
| Altri costi operativi | (256) | (272) | (757) | (1.160) | 403 | 34,7 |
| Variazione delle rimanenze | 32 | (64) | 65 | (6) | 71 | − |
| Attività realizzate internamente | 154 | 163 | 479 | 477 | 2 | 0,4 |
| Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) |
2.152 | 1.983 | 5.878 | 5.622 | 256 | 4,6 |
| Ammortamenti | (1.069) | (1.034) | (3.116) | (3.164) | 48 | 1,5 |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
1 | 69 | 14 | 348 | (334) | (96,0) |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti |
(3) | − | (8) | − | (8) | − |
| Risultato operativo (EBIT) | 1.081 | 1.018 | 2.768 | 2.806 | (38) | (1,4) |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
− | 1 | (2) | 1 | (3) | − |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | (1) | 10 | 6 | 14 | (8) | (57,1) |
| Proventi finanziari | 309 | 442 | 2.321 | 2.023 | 298 | 14,7 |
| Oneri finanziari | (674) | (930) | (2.831) | (3.993) | 1.162 | 29,1 |
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
715 | 541 | 2.262 | 851 | 1.411 | − |
| Imposte sul reddito | (210) | (196) | (699) | (391) | (308) | (78,8) |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento |
505 | 345 | 1.563 | 460 | 1.103 | − |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | 150 | 47 | 480 | (433) | (90,2) |
| Utile (perdita) del periodo | 505 | 495 | 1.610 | 940 | 670 | 71,3 |
| Attribuibile a: | ||||||
| Soci della Controllante | 477 | 334 | 1.495 | 367 | 1.128 | − |
| Partecipazioni di minoranza | 28 | 161 | 115 | 573 | (458) | (79,9) |
Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) viene di seguito esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, comprensivo, oltre che dell'Utile (perdita) del periodo, come da Conto Economico Separato Consolidato, delle altre variazioni dei movimenti di Patrimonio Netto diverse dalle transazioni con gli Azionisti.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2015 | 2016 | 2015 | |
| Rivisto | Rivisto | |||
| Utile (perdita) del periodo (a) |
505 | 495 | 1.610 | 940 |
| Altre componenti del conto economico complessivo consolidato |
||||
| Altre componenti che non saranno successivamente | ||||
| riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||||
| Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19): |
||||
| Utili (perdite) attuariali | − | − | (118) | 56 |
| Effetto fiscale | − | − | 32 | (15) |
| (b) | − | − | (86) | 41 |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (c) | − | − | − | − |
| Totale altre componenti che non saranno | ||||
| successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (d=b+c) |
− | − | (86) | 41 |
| Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | 11 | 2 | 87 | (19) |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
(2) | 18 | (71) | (45) |
| Effetto fiscale | − | (2) | (4) | 16 |
| (e) | 9 | 18 | 12 | (48) |
| Strumenti derivati di copertura: | ||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | (231) | (161) | (558) | 1.007 |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
67 | 326 | 312 | (486) |
| Effetto fiscale | 43 | (47) | 41 | (145) |
| (f) | (121) | 118 | (205) | 376 |
| Differenze cambio di conversione di attività estere: | ||||
| Utili (perdite) di conversione di attività estere | (87) | (1.328) | 531 | (1.708) |
| Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − | 304 | (1) |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (g) | (87) | (1.328) | 835 | (1.709) |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − | − | − |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (h) | − | − | − | − |
| Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (i=e+f+g+h) |
(199) | (1.192) | 642 | (1.381) |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato (k=d+i) |
(199) | (1.192) | 556 | (1.340) |
| Utile (perdita) complessivo del periodo (a+k) |
306 | (697) | 2.166 | (400) |
| Attribuibile a: | ||||
| Soci della Controllante | 304 | (431) | 2.030 | (444) |
| Partecipazioni di minoranza | 2 | (266) | 136 | 44 |
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 Rivisto |
Variazioni | 1.1.2015 Rivisto |
|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | ||
| Attività | ||||
| Attività non correnti | ||||
| Attività immateriali | ||||
| Avviamento | 29.548 | 29.383 | 165 | 29.943 |
| Attività immateriali a vita utile definita | 6.733 | 6.480 | 253 | 6.827 |
| 36.281 | 35.863 | 418 | 36.770 | |
| Attività materiali | ||||
| Immobili, impianti e macchinari di proprietà | 13.233 | 12.659 | 574 | 12.544 |
| Beni in locazione finanziaria | 2.358 | 2.208 | 150 | 843 |
| 15.591 | 14.867 | 724 | 13.387 | |
| Altre attività non correnti | ||||
| Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
39 | 41 | (2) | 36 |
| Altre partecipazioni | 42 | 45 | (3) | 43 |
| Attività finanziarie non correnti | 2.960 | 2.989 | (29) | 2.445 |
| Crediti vari e altre attività non correnti | 2.096 | 1.778 | 318 | 1.614 |
| Attività per imposte anticipate | 579 | 853 | (274) | 1.118 |
| 5.716 | 5.706 | 10 | 5.256 | |
| Totale Attività non correnti (a) |
57.588 | 56.436 | 1.152 | 55.413 |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze di magazzino | 325 | 254 | 71 | 313 |
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti | 5.440 | 5.112 | 328 | 5.617 |
| Crediti per imposte sul reddito | 81 | 163 | (82) | 101 |
| Attività finanziarie correnti | ||||
| Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
1.983 | 1.840 | 143 | 1.611 |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 4.275 | 3.559 | 716 | 4.812 |
| 6.258 | 5.399 | 859 | 6.423 | |
| Sub-totale Attività correnti | 12.104 | 10.928 | 1.176 | 12.454 |
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute |
||||
| di natura finanziaria | − | 227 | (227) | 165 |
| di natura non finanziaria | − | 3.677 | (3.677) | 3.564 |
| − | 3.904 | (3.904) | 3.729 | |
| Totale Attività correnti (b) |
12.104 | 14.832 | (2.728) | 16.183 |
| Totale Attività (a+b) |
69.692 | 71.268 | (1.576) | 71.596 |
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 Rivisto |
Variazioni | 1.1.2015 Rivisto |
|
|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |||
| Patrimonio netto e Passività | |||||
| Patrimonio netto | |||||
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | 19.414 | 17.554 | 1.860 | 18.068 | |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
2.223 | 3.695 | (1.472) | 3.516 | |
| Totale Patrimonio netto | (c) | 21.637 | 21.249 | 388 | 21.584 |
| Passività non correnti | |||||
| Passività finanziarie non correnti | 31.363 | 30.518 | 845 | 32.325 | |
| Fondi relativi al personale | 1.537 | 1.420 | 117 | 1.056 | |
| Fondo imposte differite | 436 | 323 | 113 | 438 | |
| Fondi per rischi e oneri | 643 | 551 | 92 | 720 | |
| Debiti vari e altre passività non correnti | 1.497 | 1.110 | 387 | 697 | |
| Totale Passività non correnti | (d) | 35.476 | 33.922 | 1.554 | 35.236 |
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie correnti | 5.266 | 6.224 | (958) | 4.686 | |
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti | 7.183 | 7.882 | (699) | 8.536 | |
| Debiti per imposte sul reddito | 130 | 110 | 20 | 36 | |
| Sub-totale Passività correnti | 12.579 | 14.216 | (1.637) | 13.258 | |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
|||||
| di natura finanziaria | − | 348 | (348) | 43 | |
| di natura non finanziaria | − | 1.533 | (1.533) | 1.475 | |
| − | 1.881 | (1.881) | 1.518 | ||
| Totale Passività correnti | (e) | 12.579 | 16.097 | (3.518) | 14.776 |
| Totale Passività | (f=d+e) | 48.055 | 50.019 | (1.964) | 50.012 |
| Totale Patrimonio netto e passività | (c+f) | 69.692 | 71.268 | (1.576) | 71.596 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 Rivisto |
|
|---|---|---|---|
| Flusso monetario da attività operative: | |||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 1.563 | 460 | |
| Rettifiche per: | |||
| Ammortamenti | 3.116 | 3.164 | |
| Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) |
9 | 6 | |
| Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) | 459 | 128 | |
| Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) |
(15) | (359) | |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
2 | (1) | |
| Variazione dei fondi relativi al personale | 12 | 32 | |
| Variazione delle rimanenze | (71) | 19 | |
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa | (31) | 315 | |
| Variazione dei debiti commerciali | (65) | (871) | |
| Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito | 85 | 47 | |
| Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività | (774) | 884 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative | (a) | 4.290 | 3.824 |
| Flusso monetario da attività di investimento: | |||
| Acquisti di attività immateriali | (1.125) | (1.210) | |
| Acquisti di attività materiali | (2.160) | (3.390) | |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza | (3.285) | (4.600) | |
| Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali | (180) | 806 | |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa | (3.465) | (3.794) | |
| Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle disponibilità acquisite |
(6) | (5) | |
| Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni | (5) | (29) | |
| Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie | (96) | (893) | |
| Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute |
492 | − | |
| Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di altre attività non correnti |
33 | 699 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento | (b) | (3.047) | (4.022) |
| Flusso monetario da attività di finanziamento: | |||
| Variazione delle passività finanziarie correnti e altre | (140) | 787 | |
| Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | 3.313 | 4.000 | |
| Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | (3.267) | (5.286) | |
| Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) | − | 186 | |
| Dividendi pagati | (227) | (204) | |
| Variazioni di possesso in imprese controllate | − | 855 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | (c) | (321) | 338 |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(d) | (45) | (5) |
| Flusso monetario complessivo | (e=a+b+c+d) | 877 | 135 |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | (f) | 3.216 | 4.910 |
| Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette |
(g) | 182 | (400) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | (h=e+f+g) | 4.275 | 4.645 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 Rivisto |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito (pagate)/incassate | (117) | (186) |
| Interessi pagati | (1.701) | (1.855) |
| Interessi incassati | 624 | 699 |
| Dividendi incassati | 7 | 3 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
|---|---|---|
| Rivisto | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 3.559 | 4.812 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (441) | (19) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
98 | 117 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| 3.216 | 4.910 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 4.275 | 4.534 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | − | (1) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | 112 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| 4.275 | 4.645 |
| (unità equivalenti) | 1.1 – 30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2015 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Consistenza media retribuita–Italia | 47.344 | 49.129 | (1.785) |
| Consistenza media retribuita–Estero | 11.054 | 12.147 | (1.093) |
| Totale consistenza media retribuita(1) | 58.398 | 61.276 | (2.878) |
| Attività non correnti destinate ad essere cedute - gruppo Sofora - Telecom Argentina |
3.441 | 15.515 | (12.074) |
| Totale consistenza media retribuita - comprese Attività non correnti destinate ad essere cedute |
61.839 | 76.791 | (14.952) |
1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 4 .unità medie nei primi nove mesi del 2016 (2 in Italia e 2 all'estero). Nei primi nove mesi del 2015 comprendeva 3 unità medie (2 in Italia e 1 all'estero).
| (unità) | 30.9.2016 | 31.12.2015 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Organico – Italia | 52.007 | 52.555 | (548) |
| Organico – Estero | 10.198 | 13.312 | (3.114) |
| Totale organico a fine periodo (1) | 62.205 | 65.867 | (3.662) |
| Attività non correnti destinate ad essere cedute - gruppo Sofora - Telecom Argentina |
- | 16.228 | (16.228) |
| Totale organico a fine periodo - comprese Attività non correnti destinate ad essere cedute |
62.205 | 82.095 | (19.890) |
1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 4 unità al 30.9.2016 e 3 unità al 31.12.2015.
| (unità) | 30.9.2016 | 31.12.2015 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Domestic (*) | 52.140 | 52.644 | (504) |
| Brasile | 9.941 | 13.042 | (3.101) |
| Media | - | 64 | (64) |
| Altre attività | 124 | 117 | 7 |
| Totale | 62.205 | 65.867 | (3.662) |
(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione l'organico a fine periodo di Domestic sarebbe risultato pari a 52.077 unità.
Si rimanda all'apposita Nota "Eventi successivi al 30 settembre 2016" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia.
Come previsto nel Piano Industriale e registrato nei primi nove mesi dell'esercizio, nel 2016 sul perimetro Domestic si prevede un progressivo miglioramento nella performance operativa che supporta l'atteso percorso di progressiva riduzione dell'indebitamento, grazie anche alla conversione del Mandatory Convertible Bond (contrattualmente prevista nel novembre del 2016 per 1,3 miliardi di euro). Le dinamiche di sviluppo commerciale e industriale, accompagnate dal rafforzamento e dall' accelerazione del programma di efficienza e riduzione costi - senza ridurre la spinta sulle leve a supporto dello sviluppo infrastrutturale e commerciale - rappresentano le basi per un ulteriore miglioramento della performance operativa, con l'obiettivo di raggiungere nell'anno 2016 per l'EBITDA Domestic una crescita organica "low single digit".
In dettaglio, Telecom Italia prosegue in Italia nel percorso di trasformazione e transizione da Telco tradizionale a Digital Telco, abilitatrice della vita digitale del Paese: un modello di business basato sullo sviluppo di infrastrutture innovative ed un servizio di elevata qualità al cliente, che punta sempre più sulla diffusione di servizi e contenuti digitali premium con un posizionamento distintivo sul mercato:
Nell'ambito di un contesto macroeconomico, politico e di mercato ancora incerto, TIM Brasile si pone l'obiettivo di difendere e incrementare la propria market share sui ricavi e di migliorare la redditività (EBITDA Margin) grazie a un importante piano di investimenti (in particolare sul 4G dove TIM già oggi è leader), a un rinnovato posizionamento commerciale e competitivo e alla grande attenzione all'efficienza e alla riduzione dei costi, come elemento strutturale e necessario a dare equilibrio e sostenibilità finanziaria al Piano.
L'intero comparto delle telecomunicazioni brasiliano (in particolare quello Mobile prepagato) è risultato molto esposto al difficile scenario macroeconomico ed ha registrato una contrazione del valore complessivo del mercato anche per effetto di una sua sostanziale maturità e saturazione. In tale contesto a giugno Oi, il quarto maggiore gruppo di telecomunicazioni del Brasile, ha presentato domanda per l'accesso alle procedure fallimentari ed è entrata in amministrazione controllata, con ripercussioni competitive e riflessi sul mercato ancora incerti.
L'evoluzione del mercato brasiliano presenta e conferma un trend di costante e forte crescita dell'utilizzo dei dati, con una intensità anche maggiore rispetto a quanto registrato negli altri maggiori Paesi. Questo fenomeno è accompagnato da una contemporanea riduzione del traffico voce e del messaging, guidato dall'obiettivo di ottimizzazione e riduzione della spesa da parte dei clienti, che stanno privilegiando l'utilizzo dei servizi offerti dagli OTT come alternativa alle modalità tradizionali di fruizione dei servizi.
L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2016 potrebbe essere influenzata da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
Il governo dei rischi diventa in tale contesto uno strumento strategico per la creazione di valore. Il Gruppo Telecom Italia ha adottato un Modello Enterprise Risk Management ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (ERM CoSO Report), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, evidenziando potenziali sinergie tra gli attori coinvolti nella valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Il processo ERM è progettato per individuare eventi potenziali che possono influire sull'attività d'impresa, per gestire il rischio entro limiti accettabili e per fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali.
Di seguito vengono riportati i principali rischi afferenti all'attività di business del Gruppo Telecom Italia, i quali possono incidere, anche in modo considerevole, sulla capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati.
La situazione economico-finanziaria del Gruppo è soggetta all'influenza di molteplici fattori macroeconomici come la crescita economica, la stabilità politica, la fiducia dei consumatori, la variazione del tasso di interesse e dei tassi di cambio nei mercati in cui è presente. I risultati attesi possono essere influenzati, sul mercato domestico, dalla difficoltà della ripresa economica associata a un alto tasso di disoccupazione, con la conseguente riduzione del reddito disponibile per il consumo. Sul mercato brasiliano i risultati attesi possono essere influenzati dall'ulteriore peggioramento del contesto macroeconomico, che ad oggi vede il Paese in recessione, e dal contestuale deterioramento delle dinamiche operative. Tali fattori non consentono di escludere conseguenti svalutazioni dell'avviamento. Inoltre il Gruppo Telecom Italia sta ponendo in essere progetti e operazioni anche societarie, di natura straordinaria, la cui realizzabilità e completamento potrebbero essere influenzati da fattori esterni al controllo dal management, quali fattori politici, di natura regolatoria, restrizioni di natura valutaria, normativa, burocratica etc.; pertanto gli esiti finanziari di tali progetti e operazioni potrebbero differire anche in maniera significativa rispetto alle aspettative.
Il mercato delle telecomunicazioni è caratterizzato da una forte competizione che potrebbe comportare una riduzione della nostra quota negli ambiti geografici in cui operiamo e una riduzione dei prezzi e dei margini. La natura della competizione è, da una parte, sui prodotti e servizi innovativi, dall'altra sul prezzo dei servizi tradizionali; inoltre sul fronte della competizione infrastrutturale lo sviluppo di operatori alternativi potrebbe rappresentare una minaccia per Telecom Italia in particolare negli anni di piano successivi al 2016 e anche oltre l'orizzonte di Piano. Sul mercato Brasiliano il trend dell'industria delle telecomunicazioni sta cambiando velocemente, amplificato dal deterioramento dello scenario macroeconomico. Il rischio competitivo è rappresentato da una più accentuata accelerazione del processo di sostituzione dei servizi tradizionali con servizi innovativi e di razionalizzazione dei consumi da parte della clientela (es. riduzione della clientela multi-SIM). In tale contesto, il gruppo Tim Brasil potrebbe essere ulteriormente impattato nel breve termine in misura maggiore rispetto ai principali competitor, in relazione alla più alta incidenza della clientela con servizi prepagati, che più di altri risente dell'attuale situazione macroeconomica.
I rischi operativi inerenti al nostro business fanno riferimento a possibili inadeguatezze dei processi interni, fattori esterni, frodi, errori dei dipendenti, errori nel documentare correttamente le transazioni, perdite di dati critici o commercialmente sensibili e guasti nei sistemi e/o nelle piattaforme di rete.
Il successo del Gruppo dipende fortemente dalla capacità di offrire in modo continuativo e ininterrotto i servizi che eroghiamo attraverso le infrastrutture informatiche e di rete. Le infrastrutture sono sensibili alle interruzioni dovute ai guasti delle tecnologie informative e comunicative, alla mancanza di elettricità, alle alluvioni, alle tempeste e agli errori umani. Problemi inaspettati alle strutture, guasti di sistema, guasti hardware e software, virus dei computer o attacchi cyber potrebbero influenzare la qualità dei servizi e causare interruzioni di servizio. Ciascuno di questi eventi potrebbe tradursi in riduzione del traffico e riduzione dei ricavi e/o in un aumento dei costi di ripristino, impattando negativamente sul livello di soddisfazione dei clienti e sul numero dei clienti, nonché sulla nostra reputazione.
Per mantenere ed espandere il portafoglio clienti del Gruppo in ognuno dei mercati in cui opera, si rende necessario conservare, aggiornare e migliorare tempestivamente le reti esistenti. Una rete affidabile e di alta qualità è necessaria per mantenere la base clienti e minimizzare le cessazioni proteggendo i ricavi dell'azienda da fenomeni erosivi. Il mantenimento e il miglioramento delle strutture esistenti dipendono dalla nostra capacità di:
Il Gruppo si è dotato di un modello organizzativo per prevenire le frodi. Tuttavia l'implementazione di tale modello non può assicurare la totale mitigazione del rischio. Attività disoneste, atti illegali perpetrati da persone all'interno e all'esterno dell'organizzazione, potrebbero impattare negativamente sui risultati operativi, sulla struttura finanziaria e sull'immagine dell'azienda.
Il Gruppo deve affrontare controversie e contenziosi con autorità fiscali, autorità di regolamentazione, autorità garanti della concorrenza, altri operatori di TLC ed altri soggetti. I possibili impatti di tali procedimenti sono generalmente incerti. Questi temi potrebbero, singolarmente o nel loro insieme, in caso di soluzione sfavorevole per il Gruppo, avere un effetto negativo anche significativo sui risultati operativi, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa.
Il Gruppo Telecom Italia può essere esposto ai rischi di natura finanziaria come i rischi derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio, rischio di credito, rischio di liquidità e a rischi legati all'andamento in generale dei mercati azionari di riferimento e – più specificamente - rischi legati all'andamento della quotazione delle azioni delle società del Gruppo; l'esito del referendum su "Brexit" nel Regno Unito incrementa la probabilità di rischio sistemico. Tali rischi possono impattare negativamente i risultati e la struttura finanziaria del Gruppo. Pertanto, per la loro gestione, il Gruppo Telecom Italia ha definito, a livello centralizzato, le linee guida alle quali deve essere ispirata la gestione operativa, l'individuazione degli strumenti finanziari più idonei a soddisfare gli obiettivi prefissati e il monitoraggio dei risultati conseguiti. In particolare per mitigare il rischio di liquidità, il Gruppo ha l'obiettivo di mantenere un "adeguato livello di flessibilità finanziaria", in termini di disponibilità liquide e linee di credito sindacate committed, che consenta la copertura delle esigenze di rifinanziamento almeno dei successivi 12-18 mesi.
Il settore delle telecomunicazioni è fortemente regolamentato. In tale contesto, nuove decisioni da parte dell'ente regolatore e cambiamenti nel contesto regolatorio, possono incidere sui risultati attesi del Gruppo. Più nello specifico, gli elementi che introducono incertezza sono:
E' in corso di implementazione il progetto, attivato da Telecom Italia nel 2015, al fine di ampliare ulteriormente le garanzie sulla parità di trattamento tra clienti retail e clienti wholesale. Tale progetto è volto ad intervenire sia sul modello di equivalence che sulla strumentazione per la valutazione del processo di fornitura dei servizi all'ingrosso. Il progetto e la relativa roadmap di implementazione sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia del 5 novembre 2015. Il rischio è correlato alla valutazione da parte degli organismi preposti (AGCom e AGCM) sull'efficacia del progetto di Telecom Italia; la verifica positiva della realizzazione del progetto di equivalence è condizione necessaria per l'archiviazione del procedimento per inottemperanza A428 con conseguente azzeramento del rischio sanzionatorio associato.
Il Gruppo Telecom Italia può essere esposto a rischi di non conformità, derivanti dall'inosservanza/violazione della normativa interna (c.d. autoregolamentazione come, ad esempio, statuto, codice etico) ed esterna (leggi e regolamenti), con conseguenti effetti sanzionatori di natura giudiziaria o amministrativa, perdite finanziarie o danni reputazionali.
Il Gruppo ha come obiettivo la compliance dei processi, procedure, sistemi e comportamenti aziendali rispetto alle normative di legge. Il rischio è associato agli eventuali ritardi temporali necessari per rendere compliant i processi qualora venga rilevata una mancanza di conformità.
L'Assemblea ordinaria del 16 aprile 2014 ha nominato il Consiglio di Amministrazione della Società per il triennio 2014-2016 (fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016), fissandone la composizione in 13 amministratori. La stessa Assemblea ha altresì nominato Giuseppe Recchi Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società.
Successivamente, l'Assemblea ordinaria del 15 dicembre 2015 ha deliberato l'incremento del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 13 a 17, nominando quattro nuovi amministratori (Arnaud Roy de Puyfontaine, Stéphane Roussel, Hervé Philippe e Félicité Herzog), con durata del mandato allineato a quello dei consiglieri in carica.
Con efficacia dal 22 marzo 2016, si è dimesso l'Amministratore Delegato Marco Patuano (che era stato nominato il 18 aprile 2014). Al suo posto, il Consiglio di Amministrazione del 30 marzo 2016 ha nominato Amministratore Delegato Flavio Cattaneo, già consigliere di amministrazione della Società.
In data 27 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Vice Presidente della Società il consigliere Arnaud de Puyfontaine, senza attribuirgli deleghe.
Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione della Società alla data del 30 settembre 2016 risultava così composto:
| Presidente | Giuseppe Recchi |
|---|---|
| Vice Presidente | Arnaud Roy de Puyfontaine |
| Amministratore Delegato | Flavio Cattaneo |
| Consiglieri | Tarak Ben Ammar |
| Davide Benello (Lead Independent Director) | |
| Lucia Calvosa (indipendente) | |
| Laura Cioli (indipendente) | |
| Francesca Cornelli (indipendente) | |
| Jean Paul Fitoussi | |
| Giorgina Gallo (indipendente) | |
| Félicité Herzog (indipendente) | |
| Denise Kingsmill (indipendente) | |
| Luca Marzotto (indipendente) | |
| Hervé Philippe | |
| Stéphane Roussel | |
| Giorgio Valerio (indipendente) |
A fine settembre 2016, il General Counsel e Segretario del Consiglio di Amministrazione, Antonino Cusimano, ha lasciato il Gruppo Telecom Italia.
Tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione sono domiciliati per la carica presso la sede legale di Telecom Italia a Milano, Via G. Negri 1.
Al 30 settembre 2016 sono presenti i seguenti Comitati consiliari:
• Comitato Strategico: composto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, Giuseppe Recchi, dall'Amministratore Delegato, Flavio Cattaneo, dal Vice Presidente Arnaud de Puyfontaine (che è stato nominato Presidente del Comitato nella riunione del 30 settembre 2016) e dai Consiglieri Davide Benello e Laura Cioli.
L'Assemblea ordinaria del 20 maggio 2015 ha nominato il Collegio Sindacale della Società con mandato fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2017.
| Presidente | Roberto Capone |
|---|---|
| Sindaci Effettivi | Vincenzo Cariello |
| Paola Maiorana | |
| Gianluca Ponzellini | |
| Ugo Rock | |
| Sindaci Supplenti | Francesco Di Carlo |
| Gabriella Chersicla | |
| Piera Vitali | |
| Riccardo Schioppo |
Il Collegio Sindacale della Società risulta ad oggi così composto:
L'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010 ha conferito l'incarico per la revisione legale dei bilanci di Telecom Italia del novennio 2010-2018 alla PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 18 aprile 2014 ha confermato Piergiorgio Peluso (Responsabile della Funzione di Gruppo Administration, Finance and Control) quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di Telecom Italia.
Il Gruppo attribuisce grande importanza alla qualità dell'informazione sulle proprie attività che viene rivolta al mercato finanziario, agli investitori e a tutti gli stakeholder. Ferme restando le esigenze di riservatezza richieste dalla conduzione del business e i vincoli statutari, tale comunicazione avviene nel pieno rispetto dei criteri di trasparenza, correttezza, chiarezza, tempestività e parità di accesso. La Società ha inoltre attivato canali di ascolto dedicati agli azionisti, agli obbligazionisti e agli altri stakeholder interessati ad avere informazioni sui dati, finanziari e non, del Gruppo.
| Capitale Sociale | euro 10.740.434.963,50 |
|---|---|
| Numero azioni ordinarie (prive di valore nominale) | 13.500.271.871 |
| Numero azioni di risparmio (prive di valore nominale) | 6.027.791.699 |
| Numero azioni proprie ordinarie di Telecom Italia S.p.A. | 37.672.014 |
| Numero azioni ordinarie Telecom Italia possedute da Telecom Italia Finance S.A. | 126.082.374 |
| Percentuale delle azioni proprie ordinarie del Gruppo sull'intero capitale sociale | 0,84% |
| Capitalizzazione di borsa (su media prezzi mese di settembre 2016) | 14.154 milioni di euro |
In merito alla trattazione sui mercati regolamentati dei titoli azionari emessi da società del Gruppo, sono quotate in Italia (indice FTSE) le azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia S.p.A., così come le azioni ordinarie di INWIT S.p.A., mentre le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono quotate in Brasile (indice BOVESPA).
Le azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia S.p.A. e le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono altresì quotate al NYSE (New York Stock Exchange); le quotazioni avvengono attraverso ADS (American Depositary Shares) rappresentativi rispettivamente di 10 azioni ordinarie e 10 azioni di risparmio di Telecom Italia S.p.A. e 5 azioni ordinarie di Tim Participações S.A..
Composizione dell'azionariato al 30 settembre 2016 sulla base delle risultanze del Libro Soci integrate dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni a disposizione (azioni ordinarie):
A far data dal 17 giugno 2015 si è determinato lo scioglimento del patto parasociale intercorrente fra i soci di Telco S.p.A., come da avvisi pubblicati ai sensi della disciplina in vigore. Non sussistono pertanto più accordi parasociali rilevanti per Telecom Italia ai sensi dell'art. 122 del D. Lgs. 58/1998.
Al 30 settembre 2016, sulla base delle risultanze del Libro Soci, delle comunicazioni effettuate alla Consob e alla Società ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e di altre informazioni a disposizione, risultano le seguenti partecipazioni rilevanti nel capitale ordinario di Telecom Italia S.p.A.:
| Soggetto | Tipologia di possesso | Quota % su capitale ordinario |
|---|---|---|
| Vivendi S.A. | Diretto | 24,68% |
Si segnala che BlackRock Inc. ha comunicato tra l'altro alla Consob la disponibilità indiretta, in data 19 settembre 2016, in quanto società di gestione del risparmio, di una quantità di azioni ordinarie pari al 3,69% del totale delle azioni ordinarie di Telecom Italia al 30 settembre 2016.
La stessa BlackRock Inc. ha segnalato, inoltre, la riduzione della predetta partecipazione al 3,38% in data 21 ottobre 2016.
Al 30 settembre 2016, le tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – hanno espresso il seguente giudizio su Telecom Italia:
| Rating | Outlook | |
|---|---|---|
| STANDARD & POOR'S | BB+ | Stabile |
| MOODY'S | Ba1 | Negativo |
| FITCH RATINGS | BBB- | Stabile |
In data 17 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia S.p.A. ha deliberato di avvalersi della facoltà – di cui agli artt. 70 comma 8 e 71 comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 – di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Sono di seguito esposte le informazioni circa l'impatto sui risultati economici del Gruppo Telecom Italia degli eventi ed operazioni significativi non ricorrenti:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Acquisti di materie e servizi: | ||
| Oneri diversi | − | (6) |
| Costi del personale: | ||
| Oneri connessi ai processi di ristrutturazione e razionalizzazione | (128) | (48) |
| Altri costi operativi: | ||
| Oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai suddetti oneri, oneri connessi a vertenze con personale ex dipendente e passività con clienti e fornitori |
(25) | (400) |
| Variazione delle rimanenze | − | (6) |
| Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) |
(153) | (460) |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti: | ||
| Plusvalenza da realizzo di attività non correnti | 9 | 336 |
| Impatto su Risultato operativo (EBIT) | (144) | (124) |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni: | ||
| Plusvalenze su cessione di Altre partecipazioni | − | 11 |
| Oneri finanziari: | ||
| Interessi passivi ed altri oneri finanziari | (18) | (18) |
| Impatto sull'Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
(162) | (131) |
| Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti | 48 | 25 |
| Attività cessate - Effetto della cessione del gruppo Sofora - Telecom Argentina | (12) | − |
| Impatto sull'Utile (perdita) del periodo | (126) | (106) |
Nei primi nove mesi del 2016 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Nel presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. Tali indicatori, che vengono anche presentati nelle altre relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.
Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono nel seguito illustrati:
• EBITDA: tale indicatore è utilizzato da Telecom Italia come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit) in aggiunta all'EBIT. Questi indicatori sono determinati come segue:
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento | |
|---|---|
| + | Oneri finanziari |
| - | Proventi finanziari |
| +/- | Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni |
| +/- | Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
| EBIT- Risultato Operativo | |
| +/- | Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti |
| +/- | Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
| + | Ammortamenti |
| EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti |
• Variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT: tali indicatori esprimono la variazione in valore assoluto e/o in percentuale dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT, escludendo, ove presenti, gli effetti della variazione dell'area di consolidamento e delle differenze cambio.
Telecom Italia ritiene che la presentazione della variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT permetta di interpretare in maniera più completa ed efficace le performance operative del Gruppo (nel suo complesso e con riferimento alle Business Unit); tale modalità di presentazione delle informazioni viene anche utilizzata nelle presentazioni agli analisti e agli investitori. Nell'ambito del presente Resoconto intermedio di gestione è fornita la riconciliazione tra il dato "contabile o reported" e quello "organico".
Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'Indebitamento Finanziario Netto, in aggiunta al consueto indicatore (definito "Indebitamento finanziario netto contabile"), è presentato anche l'"Indebitamento finanziario netto rettificato", che esclude gli effetti meramente contabili derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.
L'indebitamento finanziario netto viene determinato come segue:
| + Passività finanziarie non correnti |
|---|
| + Passività finanziarie correnti |
| + Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute |
| A) Debito Finanziario lordo |
| + Attività finanziarie non correnti |
| + Attività finanziarie correnti |
| + Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute |
| B) Attività Finanziarie |
| C=(A - B) Indebitamento finanziario netto contabile |
| D) Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività / attività finanziarie |
| E=(C + D) Indebitamento finanziario netto rettificato |
BILANCIO CONSOLIDATO ABBREVIATO AL 30 SETTEMBRE 2016 DEL GRUPPO TELECOM ITALIA
| GRUPPO TELECOM ITALIA | |
|---|---|
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata _______ |
56 |
| Conto economico separato consolidato _________ | 58 |
| Conto economico complessivo consolidato ______ |
59 |
| Movimenti del patrimonio netto consolidato ____ |
60 |
| Rendiconto finanziario consolidato _______ |
61 |
| Nota 1 Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale _______ 63 | |
| Nota 2 Principi contabili _____________ 67 | |
| Nota 3 Area di consolidamento _____________ 71 | |
| Nota 4 Avviamento ___________ 73 | |
| Nota 5 Attività immateriali a vita utile definita _______ 74 | |
| Nota 6 Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria) _____ 75 | |
| Nota 7 Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute____ 77 | |
| Nota 8 Patrimonio netto _____________ 80 | |
| Nota 9 Passività finanziarie (non correnti e correnti) ________ 83 | |
| Nota 10 Indebitamento finanziario netto ___________ 91 | |
| Nota 1rmazioni integrative su strumenti finanziari _____ 92 | |
| Nota 12 Passività potenziali, altre informazioni ______ 94 | |
| Nota 13 Informativa per settore operativo _________ 103 | |
| Nota 14 Operazioni con parti correlate ____________ 108 | |
| Nota 15 Eventi successivi al 30 settembre 2016 _________ 115 |
| (milioni di euro) | note | 30.9.2016 | 31.12.2015 Rivisto |
1.1.2015 Rivisto |
|---|---|---|---|---|
| Attività non correnti | ||||
| Attività immateriali | ||||
| Avviamento | 4) | 29.548 | 29.383 | 29.943 |
| Attività immateriali a vita utile definita | 5) | 6.733 | 6.480 | 6.827 |
| 36.281 | 35.863 | 36.770 | ||
| Attività materiali | 6) | |||
| Immobili, impianti e macchinari di proprietà | 13.233 | 12.659 | 12.544 | |
| Beni in locazione finanziaria | 2.358 | 2.208 | 843 | |
| 15.591 | 14.867 | 13.387 | ||
| Altre attività non correnti | ||||
| Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
39 | 41 | 36 | |
| Altre partecipazioni | 42 | 45 | 43 | |
| Attività finanziarie non correnti | 2.960 | 2.989 | 2.445 | |
| Crediti vari e altre attività non correnti | 2.096 | 1.778 | 1.614 | |
| Attività per imposte anticipate | 579 | 853 | 1.118 | |
| 5.716 | 5.706 | 5.256 | ||
| Totale Attività non correnti | (a) | 57.588 | 56.436 | 55.413 |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze di magazzino | 325 | 254 | 313 | |
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti | 5.440 | 5.112 | 5.617 | |
| Crediti per imposte sul reddito | 81 | 163 | 101 | |
| Attività finanziarie correnti | ||||
| Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
1.983 | 1.840 | 1.611 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 4.275 | 3.559 | 4.812 | |
| 6.258 | 5.399 | 6.423 | ||
| Sub-totale Attività correnti | 12.104 | 10.928 | 12.454 | |
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute | 7) | |||
| di natura finanziaria | − | 227 | 165 | |
| di natura non finanziaria | − | 3.677 | 3.564 | |
| − | 3.904 | 3.729 | ||
| Totale Attività correnti | (b) | 12.104 | 14.832 | 16.183 |
| Totale Attività | (a+b) | 69.692 | 71.268 | 71.596 |
| (milioni di euro) | note | 30.9.2016 | 31.12.2015 | 1.1.2015 |
|---|---|---|---|---|
| Rivisto | Rivisto | |||
| Patrimonio netto | 8) | |||
| Capitale emesso | 10.740 | 10.740 | 10.723 | |
| meno: Azioni proprie | (90) | (90) | (89) | |
| Capitale | 10.650 | 10.650 | 10.634 | |
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 1.731 | 1.731 | 1.725 | |
| Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
7.033 | 5.173 | 5.709 | |
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | 19.414 | 17.554 | 18.068 | |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza | 2.223 | 3.695 | 3.516 | |
| Totale Patrimonio netto | (c) | 21.637 | 21.249 | 21.584 |
| Passività non correnti | ||||
| Passività finanziarie non correnti | 31.363 9) |
30.518 | 32.325 | |
| Fondi relativi al personale | 1.537 | 1.420 | 1.056 | |
| Fondo imposte differite | 436 | 323 | 438 | |
| Fondi per rischi e oneri | 643 | 551 | 720 | |
| Debiti vari e altre passività non correnti | 1.497 | 1.110 | 697 | |
| Totale Passività non correnti | (d) | 35.476 | 33.922 | 35.236 |
| Passività correnti | ||||
| Passività finanziarie correnti | 5.266 9) |
6.224 | 4.686 | |
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti | 7.183 | 7.882 | 8.536 | |
| Debiti per imposte sul reddito | 130 | 110 | 36 | |
| Sub-totale Passività correnti | 12.579 | 14.216 | 13.258 | |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
7) | |||
| di natura finanziaria | − | 348 | 43 | |
| di natura non finanziaria | − | 1.533 | 1.475 | |
| − | 1.881 | 1.518 | ||
| Totale Passività correnti | (e) | 12.579 | 16.097 | 14.776 |
| Totale Passività | (f=d+e) | 48.055 | 50.019 | 50.012 |
| Totale Patrimonio netto e passività | (c+f) | 69.692 | 71.268 | 71.596 |
| note | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2016 | 2015 | 2016 | 2015 |
| Rivisto | Rivisto | |||
| Ricavi | 4.843 | 4.777 | 13.939 | 14.878 |
| Altri proventi | 58 | 75 | 165 | 206 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 4.901 | 4.852 | 14.104 | 15.084 |
| Acquisti di materie e servizi | (1.927) | (1.968) | (5.710) | (6.340) |
| Costi del personale | (752) | (728) | (2.303) | (2.433) |
| Altri costi operativi | (256) | (272) | (757) | (1.160) |
| Variazione delle rimanenze | 32 | (64) | 65 | (6) |
| Attività realizzate internamente | 154 | 163 | 479 | 477 |
| Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) |
2.152 | 1.983 | 5.878 | 5.622 |
| Ammortamenti | (1.069) | (1.034) | (3.116) | (3.164) |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
1 | 69 | 14 | 348 |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti |
(3) | − | (8) | − |
| Risultato operativo (EBIT) | 1.081 | 1.018 | 2.768 | 2.806 |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
− | 1 | (2) | 1 |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | (1) | 10 | 6 | 14 |
| Proventi finanziari | 309 | 442 | 2.321 | 2.023 |
| Oneri finanziari | (674) | (930) | (2.831) | (3.993) |
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
715 | 541 | 2.262 | 851 |
| Imposte sul reddito | (210) | (196) | (699) | (391) |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento |
505 | 345 | 1.563 | 460 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute 7) |
− | 150 | 47 | 480 |
| Utile (perdita) del periodo | 505 | 495 | 1.610 | 940 |
| Attribuibile a: | ||||
| Soci della Controllante | 477 | 334 | 1.495 | 367 |
| Partecipazioni di minoranza | 28 | 161 | 115 | 573 |
| (euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | ||
| 2016 | 2015 | |||
| Rivisto | ||||
| Risultato per azione: | ||
|---|---|---|
| Risultato per azione (Base) | ||
| Azione ordinaria | 0,07 | 0,01 |
| Azione di risparmio | 0,08 | 0,02 |
| di cui: | ||
| da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante | ||
| azione ordinaria | 0,07 | 0,01 |
| azione di risparmio | 0,08 | 0,02 |
| Risultato per azione (Diluito) | ||
| Azione ordinaria | 0,05 | 0,01 |
| Azione di risparmio | 0,06 | 0,02 |
| di cui: | ||
| da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante | ||
| azione ordinaria | 0,05 | 0,01 |
| azione di risparmio | 0,06 | 0,02 |
Nota 8
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2016 |
3° Trimestre 2015 Rivisto |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 Rivisto |
|---|---|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo (a) |
505 | 495 | 1.610 | 940 |
| Altre componenti del conto economico complessivo consolidato |
||||
| Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||||
| Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19): |
||||
| Utili (perdite) attuariali | − | − | (118) | 56 |
| Effetto fiscale | − | − | 32 | (15) |
| (b) | − | − | (86) | 41 |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (c) | − | − | − | − |
| Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (d=b+c) |
− | − | (86) | 41 |
| Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | 11 | 2 | 87 | (19) |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
(2) | 18 | (71) | (45) |
| Effetto fiscale | − | (2) | (4) | 16 |
| (e) | 9 | 18 | 12 | (48) |
| Strumenti derivati di copertura: | ||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | (231) | (161) | (558) | 1.007 |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
67 | 326 | 312 | (486) |
| Effetto fiscale | 43 | (47) | 41 | (145) |
| (f) | (121) | 118 | (205) | 376 |
| Differenze cambio di conversione di attività estere: | ||||
| Utili (perdite) di conversione di attività estere | (87) | (1.328) | 531 | (1.708) |
| Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − | 304 | (1) |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (g) | (87) | (1.328) | 835 | (1.709) |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − | − | − |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (h) | − | − | − | − |
| Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (i=e+f+g+h) |
(199) | (1.192) | 642 | (1.381) |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato (k=d+i) |
(199) | (1.192) | 556 | (1.340) |
| Utile (perdita) complessivo del periodo (a+k) |
306 | (697) | 2.166 | (400) |
| Attribuibile a: | ||||
| Soci della Controllante | 304 | (431) | 2.030 | (444) |
| Partecipazioni di minoranza | 2 | (266) | 136 | 44 |
| Movimenti dal 1° gennaio 2015 al 30 settembre 2015 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | |||||||||||
| (milioni di euro) | Totale | Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
Totale patrimonio netto |
||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2014 | 10.634 | 1.725 | 75 | (637) | (350) | (96) | − | 6.794 | 18.145 | 3.554 | 21.699 |
| (77) | (115) | ||||||||||
| Saldo rettificato al 31 dicembre 2014 |
10.634 | 1.725 | 75 | (637) | (322) | (96) | − | 6.689 | 18.068 | 3.516 | 21.584 |
| Movimenti di patrimonio netto del periodo: |
|||||||||||
| (166) | (250) | ||||||||||
| (444) | (400) | ||||||||||
| 279 | 839 | ||||||||||
| (26) | (9) | ||||||||||
| 186 | 186 | ||||||||||
| 18 | 18 | ||||||||||
| (5) | (10) | ||||||||||
| Saldo al 30 settembre 2015 | 10.650 | 1.731 | 27 | (261) | (1.502) | (55) | − | 7.320 | 17.910 | 4.048 | 21.958 |
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
Totale patrimonio netto |
||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2015 | 10.650 | 1.731 | 32 | (249) | (1.459) | (87) | − | 6.992 | 17.610 | 3.723 | 21.333 |
| (56) | (84) | ||||||||||
| Saldo rettificato al 31 dicembre 2015 |
10.650 | 1.731 | 32 | (249) | (1.413) | (87) | − | 6.890 | 17.554 | 3.695 | 21.249 |
| Movimenti di patrimonio netto del periodo: |
|||||||||||
| (166) | (192) | ||||||||||
| 2.030 | 2.166 | ||||||||||
| − | (1.582) | ||||||||||
| 7 | 7 | ||||||||||
| (11) | (11) | ||||||||||
| Saldo al 30 settembre 2016 | 10.650 | 1.731 | 44 | (454) | (599) | (173) | − | 8.215 | 19.414 | 2.223 | 21.637 |
| (milioni di euro) | note | 1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 Rivisto |
|---|---|---|---|
| Flusso monetario da attività operative: | |||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 1.563 | 460 | |
| Rettifiche per: | |||
| Ammortamenti | 3.116 | 3.164 | |
| Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) | 9 | 6 | |
| Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) | 459 | 128 | |
| Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) | (15) | (359) | |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate | |||
| con il metodo del patrimonio netto | 2 | (1) | |
| Variazione dei fondi relativi al personale | 12 | 32 | |
| Variazione delle rimanenze | (71) | 19 | |
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa | (31) | 315 | |
| Variazione dei debiti commerciali | (65) | (871) | |
| Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito | 85 | 47 | |
| Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività | (774) | 884 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative (a) |
4.290 | 3.824 | |
| Flusso monetario da attività di investimento: | |||
| Acquisti di attività immateriali | 5) | (1.125) | (1.210) |
| Acquisti di attività materiali | 6) | (2.160) | (3.390) |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza | (3.285) | (4.600) | |
| Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali | (180) | 806 | |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa | (3.465) | (3.794) | |
| Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle disponibilità acquisite |
(6) | (5) | |
| Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni | (5) | (29) | |
| Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie | (96) | (893) | |
| Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami | |||
| d'azienda, al netto delle disponibilità cedute | 492 | − | |
| Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di | |||
| altre attività non correnti | 33 | 699 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento (b) |
(3.047) | (4.022) | |
| Flusso monetario da attività di finanziamento: | |||
| Variazione delle passività finanziarie correnti e altre | (140) | 787 | |
| Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | 3.313 | 4.000 | |
| Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | (3.267) | (5.286) | |
| Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) | − | 186 | |
| Dividendi pagati | (227) | (204) | |
| Variazioni di possesso in imprese controllate | − | 855 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento (c) |
(321) | 338 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (d) |
7) | (45) | (5) |
| Flusso monetario complessivo (e=a+b+c+d) |
877 | 135 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo (f) |
3.216 | 4.910 | |
| Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | |||
| nette (g) |
182 | (400) | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo (h=e+f+g) |
4.275 | 4.645 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 Rivisto |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito (pagate)/incassate | (117) | (186) |
| Interessi pagati | (1.701) | (1.855) |
| Interessi incassati | 624 | 699 |
| Dividendi incassati | 7 | 3 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Rivisto | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 3.559 | 4.812 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (441) | (19) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | 98 | 117 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| 3.216 | 4.910 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 4.275 | 4.534 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | − | (1) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | − | 112 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| 4.275 | 4.645 |
Telecom Italia (la "Capogruppo") e le sue società controllate formano il "Gruppo Telecom Italia" o il "Gruppo". Telecom Italia è una società per azioni (S.p.A.) organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana.
La sede legale della Capogruppo Telecom Italia è in Via Gaetano Negri 1, Milano, Italia.
La durata di Telecom Italia S.p.A. è fissata, come previsto dallo Statuto, sino al 31 dicembre 2100.
Il Gruppo Telecom Italia opera principalmente in Europa, nel bacino del Mediterraneo e in Sud America.
Il Gruppo è impegnato principalmente nel settore delle comunicazioni e in particolare nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili nazionali e internazionali.
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale (vedasi per maggiori dettagli la Nota "Principi contabili") e nel rispetto degli International Financial Reporting Standards emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia.
In particolare, il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia è stato predisposto nel rispetto dello IAS 34 (Bilanci Intermedi) e, così come consentito da tale principio, non include tutte le informazioni richieste in un bilancio consolidato annuale; pertanto, deve essere letto unitamente al bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia redatto per l'esercizio 2015.
Per ragioni di confronto sono stati presentati i dati della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2015, i dati di conto economico separato consolidato e di conto economico complessivo consolidato del terzo trimestre 2015 e dei primi nove mesi del 2015, nonché i dati di rendiconto finanziario consolidato e i movimenti del patrimonio netto consolidato dei primi nove mesi 2015.
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia è presentato in euro (arrotondato al milione, salvo diversa indicazione).
La pubblicazione del bilancio consolidato abbreviato chiuso al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2016.
Nell'ambito della Business Unit Brasile il Management di Tim Brasil ha recentemente individuato una errata contabilizzazione, effettuata negli esercizi precedenti, relativamente al riconoscimento dei ricavi da servizi derivanti dalla cessione di traffico prepagato.
Tale errata contabilizzazione, che trae origine dal modello di business adottato in Brasile sul traffico prepagato in esercizi non recenti, ha comportato una anticipazione temporale nel riconoscimento dei ricavi e la conseguente sottostima della passività per traffico prepagato e non ancora consumato; non ha invece avuto alcun impatto né in termini di Posizione finanziaria netta né sulla Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti.
Così come previsto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori), nel valutare la significatività dell'errore ai fini della relativa rappresentazione in bilancio, si è anche fatto riferimento alla normativa contabile statunitense e alle relative guidance.
In particolare, sulla base di questa analisi l'impatto dell'errore è stato valutato non significativo sui singoli conti economici consolidati degli esercizi 2015, 2014 e 2013, mentre la correzione dell'errore cumulato al 31 dicembre 2015 avrebbe potuto avere un impatto significativo sul conto economico consolidato dell'intero esercizio 2016, se riflessa integralmente a carico di tale esercizio.
Alla luce di quanto sopra, e ai fini del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016, si è provveduto alla revisione dei dati comparativi al 31 dicembre 2015 nonché del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2015, ivi compresa l'informativa per settore operativo. Inoltre, così come previsto dallo IAS 1 e dallo IAS 8 è presentata anche la situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 1° gennaio 2015.
Sono di seguito dettagliati i principali impatti economico finanziari derivanti dalla correzione degli errori:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | Rettifiche | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|---|
| 2015 | 2015 | ||
| Storico | Rivisto | ||
| (a) | (b) | (a+b) | |
| Ricavi | 14.875 | 3 | 14.878 |
| Acquisti di materie e servizi | (6.343) | 3 | (6.340) |
| Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di |
|||
| attività non correnti (EBITDA) | 5.616 | 6 | 5.622 |
| Risultato operativo (EBIT) | 2.800 | 6 | 2.806 |
| Proventi finanziari | 2.020 | 3 | 2.023 |
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
842 | 9 | 851 |
| Imposte sul reddito | (389) | (2) | (391) |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 453 | 7 | 460 |
| Utile (perdita) del periodo | 933 | 7 | 940 |
| Attribuibile a: | |||
| Soci della Controllante | 362 | 5 | 367 |
| Partecipazioni di minoranza | 571 | 2 | 573 |
La revisione dei valori dei periodi comparativi posti a confronto non ha comportato effetti sul risultato per azione, base e diluito.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2015 Storico (a) |
Rettifiche (b) |
1.1 - 30.9 2015 Rivisto (a+b) |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | 933 | 7 | 940 |
| Differenze cambio di conversione di attività estere: | |||
| Utili (perdite) di conversione di attività estere | (1.739) | 31 | (1.708) |
| Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico separato consolidato |
(1) | (1) | |
| Effetto fiscale | − | − | |
| Utile (perdita) complessivo del periodo | (438) | 38 | (400) |
| Attribuibile a: | |||
| Soci della Controllante | (469) | 25 | (444) |
| Partecipazioni di minoranza | 31 | 13 | 44 |
Gli impatti economici relativi al solo terzo trimestre 2015 sono molto contenuti e non sono pertanto stati dettagliati.
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2015 | 1.1.2015 | 1.1.2015 | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Storico | Rettifiche | Rivisto | Storico | Rettifiche | Rivisto | |
| (a) | (b) | (a+b) | (c) | (d) | (c+d) | |
| Attività | ||||||
| Attività non correnti | ||||||
| Crediti vari e altre attività non correnti | 1.744 | 34 | 1.778 | 1.571 | 43 | 1.614 |
| Attività correnti | ||||||
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti |
5.110 | 2 | 5.112 | 5.615 | 2 | 5.617 |
| Totale Attività | 71.232 | 36 | 71.268 | 71.551 | 45 | 71.596 |
| Patrimonio netto e Passività | ||||||
| Patrimonio netto | ||||||
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante |
17.610 | (56) | 17.554 | 18.145 | (77) | 18.068 |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
3.723 | (28) | 3.695 | 3.554 | (38) | 3.516 |
| Totale Patrimonio netto | 21.333 | (84) | 21.249 | 21.699 | (115) | 21.584 |
| Passività correnti | ||||||
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
7.762 | 120 | 7.882 | 8.376 | 160 | 8.536 |
| Totale Patrimonio netto e passività | 71.232 | 36 | 71.268 | 71.551 | 45 | 71.596 |
L'incremento della voce "Debiti commerciali, vari e altre passività correnti" è principalmente attribuibile alla maggiore passività per traffico prepagato e non ancora consumato iscritta per correggere l'errore conseguente al riconoscimento anticipato di detto traffico tra i ricavi. Inoltre, si è tenuto conto delle connesse variazioni delle imposte indirette e dirette e sono stati rideterminati anche i costi per provvigioni e i relativi debiti.
La revisione dei valori dei periodi comparativi posti a confronto non ha comportato effetti sul "Flusso monetario complessivo" del rendiconto finanziario del Gruppo Telecom Italia e in particolare sul "Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative".
Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1; in particolare:
Il Conto economico separato consolidato include, in aggiunta all'EBIT (Risultato Operativo), l'indicatore alternativo di performance denominato EBITDA (Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti).
In particolare, Telecom Italia utilizza, in aggiunta all'EBIT, l'EBITDA come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori); detto indicatore, rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit).
L'EBIT e l'EBITDA sono determinati come segue:
+/- Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto
+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti
Un settore operativo è una componente di una entità:
In particolare, i settori operativi del Gruppo Telecom Italia sono stati organizzati per quanto riguarda il business delle telecomunicazioni tenendo conto della relativa localizzazione geografica (Domestic e Brasile).
Il gruppo Sofora - Telecom Argentina, ceduto in data 8 marzo 2016, è iscritto tra le Discontinued operations. Il termine "settore operativo" è da intendersi come sinonimo di "business unit".
I settori operativi del Gruppo Telecom Italia sono i seguenti:
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che Telecom Italia continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai dodici mesi).
In particolare, sono stati presi in considerazione i seguenti fattori:
Sulla base di tali fattori, la Direzione aziendale ritiene, allo stato attuale, non vi siano elementi di incertezza sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2015, ai quali si rimanda, fatta eccezione per:
Inoltre in sede di bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016, le imposte sul reddito del periodo delle singole imprese consolidate sono determinate sulla base della miglior stima possibile in relazione alle informazioni disponibili e sulla ragionevole previsione dell'andamento dell'esercizio fino alla fine del periodo d'imposta. In via convenzionale, le passività per imposte (correnti e differite) sul reddito di competenza del periodo infrannuale delle singole imprese consolidate sono iscritte al netto degli acconti e dei crediti d'imposta (limitatamente a quelli per i quali non è stato richiesto il rimborso), nonché delle attività per imposte anticipate e classificate a rettifica del "Fondo imposte differite"; qualora detto saldo risulti positivo esso viene iscritto, convenzionalmente, tra le "Attività per Imposte anticipate".
La redazione del bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione aziendale l'effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi, esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.
Per quanto riguarda le più significative stime contabili, si fa rimando a quelle illustrate in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2015.
Ai sensi dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2016.
In data 24 novembre 2015 è stato emesso il regolamento UE n. 2015/2173 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche, di portata limitata, all'IFRS 11 (Accordi a Controllo Congiunto). L'IFRS 11 disciplina la contabilizzazione delle partecipazioni in Joint Ventures e in Joint Operation. Le modifiche in oggetto aggiungono nuove linee guida su come contabilizzare l'acquisizione di una partecipazione in una Joint Operation che costituisce un business (come definito nell'IFRS 3 – Aggregazioni Aziendali).
Le modifiche in oggetto specificano il trattamento contabile appropriato per tali acquisizioni. L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016.
In data 2 dicembre 2015 è stato emesso il regolamento UE n. 2015/2231 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche, di portata limitata, allo IAS 16 (Immobili, impianti e macchinari) e allo IAS 38 (Attività immateriali).
Sia lo IAS 16 che lo IAS 38 prevedono come principio base per l'ammortamento il consumo atteso dei benefici economici futuri di un asset.
La modifica chiarisce che è da considerarsi inappropriata l'adozione di una metodologia di ammortamento basata sui ricavi. Limitatamente alle attività immateriali, tale indicazione è considerata una presunzione relativa superabile solo al verificarsi di una delle seguenti circostanze: (i) il diritto d'uso di un'attività immateriale è correlato al raggiungimento di una predeterminata soglia di ricavi da produrre; o (ii) quando è dimostrabile che il conseguimento dei ricavi e l'utilizzo dei benefici economici dell'attività siano altamente correlati.
L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016.
In data 15 dicembre 2015 è stato emesso il regolamento UE n. 2015/2343 che ha recepito a livello comunitario una raccolta di miglioramenti agli IFRS per il ciclo 2012–2014; per quanto riguarda dette modifiche si segnala:
L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016.
In data 18 dicembre 2015 è stato emesso il regolamento UE n. 2015/2406 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche allo IAS 1 (Presentazione del Bilancio) - Iniziativa di informativa. In particolare, le modifiche, che sono parte di una più ampia iniziativa di miglioramento della
presentazione e della disclosure di bilancio, includono aggiornamenti nelle seguenti aree:
L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016.
In data 22 settembre 2016 è stato emesso il regolamento UE n. 2016/1905 che ha recepito a livello comunitario l'IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti). L'IFRS 15 entra in vigore a partire dal 1° gennaio 2018. Gli impatti sul bilancio consolidato di Gruppo derivanti dal nuovo principio sono in corso di valutazione.
Alla data di redazione del presente bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016, i seguenti nuovi Principi/Interpretazioni sono stati emessi dallo IASB, ma non sono ancora stati recepiti dalla UE.
| Applicazione obbligatoria a partire dal |
|
|---|---|
| Modifiche allo IAS 12 (Imposte sul reddito) – Rilevazione di attività per imposte anticipate su perdite non realizzate |
1/1/2017 |
| Modifiche allo IAS 7 (Rendiconto finanziario) - Disclosure Initiative | 1/1/2017 |
| IFRS 9 (Strumenti finanziari) | 1/1/2018 |
| IFRS 16 (Leasing) | 1/1/2019 |
| Modifiche all'IFRS 10 (Bilancio Consolidato) e allo IAS 28 (Partecipazioni in società collegate e joint venture): Vendita o conferimento di attività tra un investitore e la sua collegata/joint venture |
Applicazione differita a data da definire |
| Chiarimenti all'IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti) | 1/1/2018 |
| Modifiche all'IFRS 2 (Classificazione e valutazione dei pagamenti basati su azioni) | 1/1/2018 |
Gli eventuali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo derivanti da dette modifiche sono in corso di valutazione.
Le variazioni intervenute nell'area di consolidamento al 30 settembre 2016, rispetto al 31 dicembre 2015, sono di seguito elencate.
| Società | Business Unit di riferimento |
Mese | |
|---|---|---|---|
| Entrate: | |||
| GESTIONE DUE S.r.l. | Nuova acquisizione | Domestic | Gennaio 2016 |
| GESTIONE IMMOBILI S.r.l. | Nuova acquisizione | Domestic | Gennaio 2016 |
| REVI IMMOBILI S.r.l. | Nuova acquisizione | Domestic | Gennaio 2016 |
| FLASH FIBER S.r.l | Nuova costituzione | Domestic | Luglio 2016 |
| TELECOM ITALIA SPARKLE RUSSIA LLC | Nuova acquisizione | Domestic | Luglio 2016 |
| Uscite: | |||
| PURPLE TULIP B.V. | Liquidata | Altre Attività | Luglio 2016 |
| Fusione: | |||
| TELECOM ITALIA DIGITAL SOLUTIONS S.p.A. |
Fusa in Olivetti S.p.A. | Domestic | Gennaio 2016 |
| EMSA SERVIZI S.p.A. | Fusa in Telecom Italia S.p.A. | Domestic | Aprile 2016 |
| OFI CONSULTING S.r.l | Fusa in Telecom Italia S.p.A. | Domestic | Aprile 2016 |
| TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V. | Fusa in Telecom Italia Finance S.A. | Altre Attività | Agosto 2016 |
| TELECOM ITALIA DEUTSCHLAND HOLDING GmbH |
Fusa in Telecom Italia S.p.A. | Altre Attività | Agosto 2016 |
| Società | Mese | ||
|---|---|---|---|
| Uscite: | |||
| MICRO SISTEMAS S.A. | Ceduta | Gruppo Sofora – Telecom Argentina | Marzo 2016 |
| NORTEL INVERSORA S.A. | Ceduta | Gruppo Sofora – Telecom Argentina | Marzo 2016 |
| NUCLEO S.A. | Ceduta | Gruppo Sofora – Telecom Argentina | Marzo 2016 |
| PERSONAL ENVIOS S.A. | Ceduta | Gruppo Sofora – Telecom Argentina | Marzo 2016 |
| SOFORA TELECOMUNICACIONES S.A. | Ceduta | Gruppo Sofora – Telecom Argentina | Marzo 2016 |
| TELECOM ARGENTINA S.A. | Ceduta | Gruppo Sofora – Telecom Argentina | Marzo 2016 |
| TELECOM ARGENTINA USA Inc. | Ceduta | Gruppo Sofora – Telecom Argentina | Marzo 2016 |
| TELECOM PERSONAL S.A. | Ceduta | Gruppo Sofora – Telecom Argentina | Marzo 2016 |
Oltre a quanto già sopra segnalato, le variazioni nell'area di consolidamento al 30 settembre 2016 rispetto al 30 settembre 2015 sono di seguito elencate.
Società controllate entrate nel perimetro di consolidamento
| Società | Business Unit di riferimento |
Mese | |
|---|---|---|---|
| Entrate: | |||
| TIM REAL ESTATE S.r.l. | Nuova costituzione | Domestic | Novembre 2015 |
Il numero delle imprese controllate e delle imprese collegate del Gruppo Telecom Italia, è così ripartito:
| 30.9.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Imprese: | Italia | Estero | Totale | ||
| controllate consolidate con il metodo integrale | 27 | 48 | 75 | ||
| Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto | 1 | - | 1 | ||
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 18 | - | 18 | ||
| Totale imprese | 46 | 48 | 94 |
| 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Imprese: | Italia | Estero | Totale | ||
| controllate consolidate con il metodo integrale(*) | 26 | 58 | 84 | ||
| Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto | 1 | - | 1 | ||
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 18 | - | 18 | ||
| Totale imprese | 45 | 58 | 103 |
| 30.9.2015 | |||
|---|---|---|---|
| Imprese: | Italia | Estero | Totale |
| controllate consolidate con il metodo integrale(*) | 25 | 58 | 83 |
| Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto | 1 | - | 1 |
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 17 | - | 17 |
| Totale imprese | 43 | 58 | 101 |
Tale voce presenta la seguente ripartizione ed evoluzione nei primi nove mesi del 2016:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 30.9.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 28.447 | 29 | 8 | 28.484 | ||||
| 907 | 157 | 1.064 | |||||
| 29 | (29) | − | |||||
| − | − | ||||||
| Totale | 29.383 | − | 8 | − | − | 157 | 29.548 |
In particolare si evidenzia quanto segue:
Con riferimento all'acquisizione della società Alfabook avvenuta il 1° luglio 2015, si segnala che l'avviamento provvisoriamente iscritto nel 2015 e pari a 4 milioni di euro è stato confermato a seguito del completamento del processo di allocazione del prezzo previsto dall'IFRS 3.
L'avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possano far presumere una riduzione di valore.
Con riferimento alla Cash Generating Unit Domestic, al 30 settembre 2016 non sono stati individuati elementi tali da far ritenere di dover ripetere l'Impairment Test già eseguito ai fini della Relazione Finanziaria al 30 giugno 2016. Tale esercizio di impairment aveva infatti evidenziato l'assenza di perdite di valore e nel terzo trimestre 2016 i principali indicatori di business della CGU Domestic hanno confermato un trend di miglioramento, in alcuni casi superiore alle previsioni.
Con riferimento alle altre Cash Generating Unit, al 30 settembre 2016 non sono stati individuati elementi che indichino che una delle CGU possa aver subito una riduzione di valore.
Si richiama infine che il Gruppo sta predisponendo un nuovo Piano Industriale 2017 – 2019, oggetto di approvazione e successiva comunicazione al mercato nei primi mesi del 2017, coerentemente con i Calendari finanziari già annunciati, e che sarà alla base della verifica di recuperabilità dell'avviamento predisposta ai fini del Bilancio dell'anno 2016.
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2015, di 253 milioni di euro e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 30.9.2016 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2.070 | 581 | 7 | (916) | − | − | 147 | − | 378 | 2.267 | |
| 2.829 | 47 | (289) | 56 | 241 | 2.884 | |||||
| 83 | 84 | (78) | 3 | 1 | 93 | |||||
| 1.498 | 406 | (1) | 146 | 54 | (614) | 1.489 | ||||
| Totale | 6.480 | 1.118 | 7 | (1.283) | − | (1) | 352 | 54 | 6 | 6.733 |
Gli investimenti dei primi nove mesi del 2016 comprendono 218 milioni di euro di attività realizzate internamente (232 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015).
Le variazioni di contratti di leasing finanziari sono integralmente riferite alla Business Unit Brasile.
I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno al 30 settembre 2016 sono rappresentati essenzialmente dal software applicativo acquisito a titolo di proprietà e in licenza d'uso a tempo indeterminato e si riferiscono prevalentemente a Telecom Italia S.p.A. (1.213 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (1.019 milioni di euro).
Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili al 30 settembre 2016 si riferiscono principalmente:
Le altre attività immateriali a vita utile definita al 30 settembre 2016 comprendono essenzialmente la capitalizzazione di costi di acquisizione della clientela (Subscribers Acquisition Costs - SAC) pari a 78 milioni di euro (56 milioni di euro riferiti alla Capogruppo e 22 milioni di euro alla Business Unit Brasile) rappresentati, principalmente, dalle provvigioni alla rete di vendita per alcune offerte commerciali che vincolano il cliente per un periodo determinato.
Le attività immateriali in corso e acconti sono sostanzialmente allineate al valore di inizio periodo.
Si rammenta che la voce accoglie l'ammontare del diritto d'uso delle frequenze a 700 MHz, acquisito nel 2014 dal gruppo Tim Brasil per complessivi 2,9 miliardi di reais. Poiché il periodo di tempo necessario affinché i beni risultino pronti per l'uso è superiore ai 12 mesi, anche nei primi nove mesi 2016 sono stati capitalizzati i relativi oneri finanziari, pari a 54 milioni di euro, in quanto direttamente imputabili all'acquisizione stessa. Il tasso d'interesse annuo utilizzato per la capitalizzazione degli oneri finanziari in reais è pari al 13,40%. Gli oneri finanziari capitalizzati sono stati portati a diretta riduzione della voce di conto economico "Oneri finanziari - Interessi passivi a banche".
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2015, di 574 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 30.9.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 171 | 18 | (2) | 2 | 11 | 200 | |||
| 444 | 82 | (36) | (1) | 3 | 21 | 513 | ||
| 10.909 | 1.298 | (1.554) | (11) | 324 | 392 | 11.358 | ||
| 41 | 7 | (11) | 37 | |||||
| 378 | 48 | (117) | (3) | 20 | 48 | 374 | ||
| 716 | 471 | (6) | (1) | 25 | (454) | 751 | ||
| Totale | 12.659 | 1.924 | (1.718) | (8) | (16) | 374 | 18 | 13.233 |
Gli investimenti dei primi nove mesi del 2016 comprendono 261 milioni di euro di attività realizzate internamente (245 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015).
Con riferimento al Progetto Immobiliare avviato a fine 2014, nel corso dei primi nove mesi 2016 sono stati acquistati due ulteriori immobili e relativi terreni, precedentemente oggetto di contratti di locazione finanziaria, per un esborso complessivo di 114 milioni di euro; l'acquisizione in proprietà ha determinato investimenti alla voce "Fabbricati civili e industriali" per 77 milioni di euro e alla voce "Terreni" per 13 milioni di euro. In aggiunta, la colonna "Altre variazioni" accoglie, per 25 milioni di euro, la riclassifica del valore residuo di detti immobili e delle relative migliorie apportate, dai beni in locazione finanziaria.
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2015, di 150 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2015 | 30.9.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 16 | 16 | ||||||
| 1.880 | 14 | 36 | (93) | (12) | 1.825 | ||
| 284 | 21 | (12) | 50 | − | 343 | ||
| 7 | 114 | (10) | 1 | 112 | |||
| 21 | 51 | (10) | 62 | ||||
| Totale | 2.208 | 65 | 171 | (115) | 50 | (21) | 2.358 |
Gli investimenti sono rappresentati dall'acquisizione di capacità trasmissiva in IRU, stante l'integrale regolazione finanziaria a inizio contratto, e da migliorie e spese incrementative sostenute con riferimento a beni mobili o immobili di terzi utilizzati sulla base di contratti di locazione finanziaria.
Nella voce Fabbricati civili e industriali sono ricompresi gli immobili oggetto di contratto "long rent" e relativi adattamenti edili, quasi esclusivamente riferibili a Telecom Italia S.p.A..
Con riferimento al Progetto immobiliare si evidenzia che nei primi nove mesi del 2016:
La voce Impianti e macchinari accoglie l'iscrizione del valore delle torri di telecomunicazioni cedute dal gruppo Tim Brasil ad American Tower do Brasil e successivamente riacquisite sotto forma di leasing finanziario; la cessione della quarta tranche, avvenuta nel secondo trimestre 2016, ha comportato retrolocazioni per 74 milioni di reais (circa 19 milioni di euro al cambio medio dei primi nove mesi del 2016). Il gruppo Tim Brasil ha inoltre avviato leasing finanziari su torri di nuova costruzione per circa 2 milioni di euro, come per altro già pianificato negli accordi contrattuali con American Tower.
La voce Altri beni accoglie gli effetti della rinegoziazione dei contratti di locazione operativa su circa 11.000 autoveicoli che ne ha comportato il riconoscimento come locazioni finanziarie. Analogamente a quanto precedentemente descritto, si è determinato un impatto sulla situazione patrimoniale al 30 settembre 2016 di 114 milioni di euro in termini di maggiori attività materiali e relativi debiti per locazioni finanziarie.
La voce Attività materiali in corso e acconti accoglie, fra gli altri, incrementi derivanti dalla recente acquisizione di capacità trasmissiva in IRU per 40 milioni di euro da parte di Telecom Italia S.p.A..
In data 8 marzo 2016, a seguito dell'approvazione da parte di Enacom, l'autorità regolatoria argentina per le comunicazioni, il Gruppo Telecom Italia ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione residua in Sofora - Telecom Argentina.
L'importo complessivo derivante dall'intera operazione è di oltre 960 milioni di dollari, tra cui:
— • —
Di seguito, una sintesi degli impatti economici derivanti dal gruppo Sofora - Telecom Argentina e dalla sua cessione; i valori 2016 sono stati convertiti al cambio medio del periodo 1° gennaio – 8 marzo (15,7981 pesos per 1 euro) mentre i valori dei primi nove mesi del 2015 sono stati convertiti al relativo cambio medio (9,98894 pesos per 1 euro):
| (milioni di euro) | 1.1 - 8.3 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Effetti economici da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute: |
||
| Ricavi | 504 | 2.862 |
| Altri proventi | 1 | 1 |
| Costi operativi | (372) | (2.098) |
| Plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti | − | (6) |
| Risultato operativo (EBIT) | 133 | 759 |
| Saldo oneri/proventi finanziari | (42) | (10) |
| Risultato prima delle imposte derivante da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
91 | 749 |
| Imposte sul reddito | (32) | (263) |
| Risultato dopo le imposte derivante da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (a) |
59 | 486 |
| Altre partite minori (b) |
(6) | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (c=a+b) |
59 | 480 |
| Effetti economici sulle entità cedenti: | ||
| Plusvalenza netta relativa alla cessione | 307 | |
| Trasferimento a conto economico separato della Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere |
(304) | |
| Imposte sul reddito relative alla cessione | (15) | |
| (d) | (12) | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (c+d) |
47 | 480 |
| Attribuibile a: | ||
| Soci della Controllante | (3) | 69 |
| Partecipazioni di minoranza | 50 | 411 |
Il risultato per azione da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute, relativo ai primi nove mesi del 2016 e ai primi nove mesi del 2015 è evidenziato nella seguente tabella:
| (euro) | 1.1 - 8.3 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Risultato per azione da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
||
| (Base=Diluito) | ||
| azione ordinaria | 0,00 | 0,02 |
| azione di risparmio | 0,00 | 0,02 |
— • —
Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 del Gruppo Telecom Italia Nell'ambito del Rendiconto finanziario consolidato gli impatti netti, espressi in termini di contribuzione al consolidato, delle "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" sono così dettagliati:
| (milioni di euro) | 1.1 - 8.3 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute : | ||
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative | 130 | 494 |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento | (117) | (749) |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | (58) | 250 |
| Totale | (45) | (5) |
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della Controllante | 19.414 | 17.554 |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza | 2.223 | 3.695 |
| Totale | 21.637 | 21.249 |
La composizione del Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante è di seguito illustrata:
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| Capitale | 10.650 | 10.650 | |
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 1.731 | 1.731 | |
| Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
7.033 | 5.173 | |
| Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
44 | 32 | |
| Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura |
(454) | (249) | |
| Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere | (599) | (1.413) | |
| Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
(173) | (87) | |
| Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
− | − | |
| Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
8.215 | 6.890 | |
| Totale | 19.414 | 17.554 |
Sulla base della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 25 maggio 2016, la perdita dell'esercizio 2015 quale risultante dal bilancio della Capogruppo Telecom Italia S.p.A., è stata oggetto di copertura mediante l'utilizzo di utili portati a nuovo (363 milioni di euro) e di riserve (93 milioni di euro).
Con prelievo per 166 milioni di euro da riserve è stato riconosciuto agli Azionisti di risparmio un dividendo privilegiato di 0,0275 euro per ciascuna azione di risparmio, al lordo delle ritenute di legge.
Si segnala che, in relazione al Mandatory Convertible Bond emesso da Telecom Italia Finance S.A. per 1.300 milioni di euro a conversione obbligatoria a scadenza in azioni ordinarie Telecom Italia S.p.A., in data 22 settembre 2016 è stata data esecuzione a un richiesta di conversione volontaria per nominali 300.000 euro a fronte dei quali sono state emesse e consegnate 360.100 azioni ordinarie Telecom Italia S.p.A.. Tale aumento di capitale è di valore non apprezzabile.
Le movimentazioni nei primi nove mesi del 2016 del Capitale, pari a 10.650 milioni di euro, e già al netto di azioni proprie di 90 milioni di euro, sono riportate nelle seguenti tabelle:
| (numero azioni) | al 31.12.2015 | Emissione azioni |
al 30.9.2016 | % sul Capitale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | (a) | 13.499.911.771 | 360.100 | 13.500.271.871 | 69,13% |
| meno: azioni proprie | (b) | (163.754.388) | − | (163.754.388) | |
| Azioni ordinarie in circolazione | (c) | 13.336.157.383 | 360.100 | 13.336.517.483 | |
| Azioni di risparmio emesse e in circolazione |
(d) | 6.027.791.699 | − | 6.027.791.699 | 30,87% |
| Totale azioni emesse da Telecom Italia S.p.A. |
(a+d) | 19.527.703.470 | 360.100 | 19.528.063.570 | 100,00% |
| Totale azioni in circolazione di Telecom Italia S.p.A. |
(c+d) | 19.363.949.082 | 360.100 | 19.364.309.182 |
| (milioni di euro) | Capitale al 31.12.2015 |
Variazioni di capitale |
Capitale al 30.9.2016 |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | (a) | 7.425 | − | 7.425 |
| meno: azioni proprie | (b) | (90) | − | (90) |
| Azioni ordinarie in circolazione | (c) | 7.335 | − | 7.335 |
| Azioni di risparmio emesse e in circolazione | (d) | 3.315 | − | 3.315 |
| Totale Capitale emesso da Telecom Italia S.p.A. | (a+d) | 10.740 | − | 10.740 |
| Totale Capitale in circolazione di Telecom Italia S.p.A. | (c+d) | 10.650 | − | 10.650 |
Nella tabella seguente sono riportate le variazioni potenziali future di capitale sulla base dell'emissione effettuata da Telecom Italia Finance S.A. a novembre 2013 del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria ("Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A."), dell'emissione effettuata da Telecom Italia S.p.A. a marzo 2015 del prestito obbligazionario convertibile, delle deleghe ad aumentare il capitale sociale in essere al 30 settembre 2016 e delle opzioni e dei diritti assegnati per piani retributivi sotto forma di partecipazioni al capitale, ancora in essere al 30 settembre 2016:
| N. Azioni massime emettibili |
Capitale (migliaia di euro)(*) |
Sovrapprezzo (migliaia di euro) |
Prezzo di sottoscrizione per azione (euro) |
|
|---|---|---|---|---|
| Ulteriori aumenti non ancora deliberati (azioni ordinarie) |
||||
| Piano di Stock Option 2014-2016 | 196.000.000 | 107.800 | n.d. | 0,94 |
| Totale ulteriori aumenti non ancora deliberati (azioni ordinarie) |
107.800 | |||
| Aumenti già deliberati (azioni ordinarie) | ||||
| Prestito obbligazionario 2013 a conversione obbligatoria (azioni ordinarie) |
||||
| – quota capitale | n.d. | 1.300.000 | n.d. | n.d. |
| – quota interessi | n.d. | 79.625 | n.d. | n.d. |
| Prestito obbligazionario 2015 convertibile (azioni ordinarie)(**) |
1.082.485.386 | 2.000.000 | n.d. | n.d. |
| Prestiti obbligazionari | 3.379.625 | |||
| Totale | 3.487.425 |
(*) Per gli aumenti di capitale connessi ai piani retributivi nonché al "Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A." trattasi del "valore totale stimato" comprendente, ove applicabile, anche l'eventuale sovrapprezzo.
(**) Il numero di azioni potenzialmente emettibili è indicato salvo aggiustamenti.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla Nota "Passività finanziarie (non correnti e correnti)".
Le Passività finanziarie non correnti e correnti (indebitamento finanziario lordo) sono così composte:
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| Debiti finanziari a medio/lungo termine: | |||
| Obbligazioni | 19.109 | 18.081 | |
| Obbligazioni convertibili | 1.825 | 1.802 | |
| Debiti verso banche | 5.383 | 5.778 | |
| Altri debiti finanziari | 326 | 991 | |
| 26.643 | 26.652 | ||
| Passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine | 2.401 | 2.271 | |
| Altre passività finanziarie a medio/lungo termine: | |||
| Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di natura finanziaria |
2.305 | 1.595 | |
| Derivati non di copertura | 14 | − | |
| Altre passività | − | − | |
| 2.319 | 1.595 | ||
| Totale passività finanziarie non correnti | (a) | 31.363 | 30.518 |
| Debiti finanziari a breve termine: | |||
| Obbligazioni | 1.650 | 2.318 | |
| Obbligazioni convertibili | 1.377 | 1.363 | |
| Debiti verso banche | 1.732 | 1.482 | |
| Altri debiti finanziari | 199 | 233 | |
| 4.958 | 5.396 | ||
| Passività per locazioni finanziarie a breve termine | 223 | 153 | |
| Altre passività finanziarie a breve termine: | |||
| Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività correnti di natura finanziaria |
73 | 84 | |
| Derivati non di copertura | 12 | 591 | |
| Altre passività | − | − | |
| 85 | 675 | ||
| Totale passività finanziarie correnti | (b) | 5.266 | 6.224 |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(c) | − | 348 |
| Totale passività finanziarie (Indebitamento finanziario lordo) (a+b+c) |
36.629 | 37.090 |
| 30.9.2016 | 31.12.2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di valuta estera) |
(milioni di euro) | (milioni di valuta estera) |
(milioni di euro) | ||
| USD | 7.590 | 6.800 | 8.463 | 7.774 | |
| GBP | 2.039 | 2.368 | 2.041 | 2.781 | |
| BRL | 6.392 | 1.764 | 6.442 | 1.515 | |
| JPY | 20.880 | 185 | 20.036 | 153 | |
| EURO | 25.512 | 24.519 | |||
| Totale escluse Discontinued Operations |
36.629 | 36.742 | |||
| Discontinued Operations | − | 348 | |||
| Totale | 36.629 | 37.090 |
Di seguito viene riportata l'analisi dell'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse effettivo escludendo l'effetto di eventuali strumenti derivati di copertura:
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Fino a 2,5% | 6.053 | 7.165 |
| Da 2,5% a 5% | 9.265 | 6.536 |
| Da 5% a 7,5% | 13.659 | 14.719 |
| Da 7,5% a 10% | 3.702 | 4.542 |
| Oltre 10% | 530 | 483 |
| Ratei/risconti, MTM e derivati | 3.420 | 3.297 |
| Totale escluse Discontinued Operations | 36.629 | 36.742 |
| Discontinued Operations | − | 348 |
| Totale | 36.629 | 37.090 |
A seguito, invece, dell'utilizzo di strumenti derivati di copertura, l'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse nominale di posizione è il seguente:
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Fino a 2,5% | 10.987 | 9.835 |
| Da 2,5% a 5% | 8.754 | 6.760 |
| Da 5% a 7,5% | 10.056 | 12.617 |
| Da 7,5% a 10% | 1.381 | 2.371 |
| Oltre 10% | 2.031 | 1.862 |
| Ratei/risconti, MTM e derivati | 3.420 | 3.297 |
| Totale escluse Discontinued Operations | 36.629 | 36.742 |
| Discontinued Operations | − | 348 |
| Totale | 36.629 | 37.090 |
Le scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, sono le seguenti:
| con scadenza entro il 30.09 dell'anno: | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | Oltre 2021 |
Totale |
| Prestiti obbligazionari(*) | 1.173 | 2.070 | 3.082 | 1.267 | 564 | 13.882 | 22.038 |
| Loans ed altre passività finanziarie | 1.123 | 796 | 2.392 | 859 | 586 | 587 | 6.343 |
| Passività per locazioni finanziarie | 177 | 124 | 110 | 116 | 107 | 1.936 | 2.570 |
| Totale | 2.473 | 2.990 | 5.584 | 2.242 | 1.257 | 16.405 | 30.951 |
| Passività finanziarie correnti | 799 | − | − | − | − | − | 799 |
| Totale | 3.272 | 2.990 | 5.584 | 2.242 | 1.257 | 16.405 | 31.750 |
(*) Relativamente al Mandatory Convertible Bond emesso a fine 2013 con scadenza 2016 e classificato fra le "Obbligazioni convertibili", non è stato considerato il rimborso per cassa in quanto la sua estinzione avverrà con conversione obbligatoria in azioni ordinarie di Telecom Italia S.p.A..
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Quota non corrente | 19.109 | 18.081 |
| Quota corrente | 1.650 | 2.318 |
| Totale valore contabile | 20.759 | 20.399 |
| Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni | ||
| al costo ammortizzato | (721) | (752) |
| Totale valore nominale di rimborso | 20.038 | 19.647 |
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Quota non corrente | 1.825 | 1.802 |
| Quota corrente | 1.377 | 1.363 |
| Totale valore contabile | 3.202 | 3.165 |
| Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni al costo ammortizzato |
98 | 135 |
| Totale valore nominale di rimborso (*) | 3.300 | 3.300 |
(*) Relativamente al Mandatory Convertible Bond, l'effettivo rimborso a scadenza avverrà mediante consegna di azioni ordinarie Telecom Italia S.p.A..
Si segnala che, in relazione al Mandatory Convertible Bond emesso da Telecom Italia Finance S.A. per 1.300 milioni di euro a conversione obbligatoria a scadenza in azioni ordinarie Telecom Italia S.p.A., in data 22 settembre 2016 è stata data esecuzione ad un richiesta di conversione volontaria per nominali 300.000 euro a fronte dei quali sono state consegnate 360.100 azioni ordinarie Telecom Italia S.p.A..
In termini di valore nominale le obbligazioni e le obbligazioni convertibili ammontano complessivamente a 23.338 milioni di euro ed aumentano di 391 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (22.947 milioni di euro) a seguito della dinamica di accensioni e rimborsi intervenuta nel corso dei primi nove mesi del 2016.
Nella tabella che segue sono sintetizzati i prestiti obbligazionari emessi da società del Gruppo Telecom Italia e ripartiti per società emittente, espressi sia al valore nominale di rimborso, al netto dei riacquisti, sia al valore di mercato:
| Valuta | Ammontare | Valore nominale di rimborso |
Cedola | Data di emissione |
Data di scadenza |
Prezzo di emissione |
Prezzo di mercato al 30.9.16 |
Valore di mercato al 30.9.16 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
(a) Prezzo di emissione medio ponderato per prestiti obbligazionari emessi in più tranche.
(b) Riservato ai dipendenti.
(c) Mandatory Convertible Bond.
(d) Prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione Telecom Italia S.p.A.
(e) Al netto dei titoli riacquistati da Telecom Italia S.p.A. in data 20 luglio 2015.
Si segnala che i regolamenti e i prospetti relativi ai prestiti obbligazionari del Gruppo Telecom Italia sono disponibili sul sito www.telecomitalia.com.
Nelle tabelle che seguono sono elencate le movimentazioni dei prestiti obbligazionari nel corso dei primi nove mesi del 2016:
| (milioni di valuta originaria) | valuta | importo | data di emissione |
|---|---|---|---|
| Telecom Italia S.p.A. 750 milioni di euro 3,625% scadenza 19/1/2024 | Euro | 750 | 20/1/2016 |
| Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 3,625% scadenza 25/5/2026 | Euro | 1.000 | 25/5/2016 |
| Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 3,000% scadenza 30/9/2025 | Euro | 1.000 | 30/9/2016 |
| (milioni di valuta originaria) | valuta | importo | data di rimborso |
|---|---|---|---|
| Telecom Italia S.p.A. 663 milioni di euro 5,125% (1) | Euro | 663 | 25/1/2016 |
| Telecom Italia S.p.A. 708 milioni di euro 8,250% (2) | Euro | 708 | 21/3/2016 |
| Telecom Italia S.p.A. 400 milioni di euro Euribor 3 mesi + 0,79% | Euro | 400 | 7/6/2016 |
| (1) Al netto dei riacquisti per 337 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014 e 2015. |
(2) Al netto dei riacquisti per 142 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014.
| Denominazione del Titolo | Ammontare nominale | Ammontare | Prezzo di | Data di |
|---|---|---|---|---|
| in circolazione prima | nominale | riacquisto | riacquisto | |
| del riacquisto | riacquistato | |||
| (GBP) | ||||
| (GBP) | ||||
| Telecom Italia S.p.A. - 400 milioni di sterline | ||||
| inglesi, scadenza maggio 2023, cedola 5,875% | 400.000.000 | 25.000.000 | 111,000% | 29/6/2016 |
I debiti verso banche a medio/lungo termine di 5.383 milioni di euro (5.778 milioni di euro al 31 dicembre 2015) diminuiscono di 395 milioni di euro. I debiti verso banche a breve termine ammontano a 1.732 milioni di euro (1.482 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e comprendono 1.019 milioni di euro di quota corrente dei debiti verso banche a medio/lungo termine. Inoltre, si evidenzia che Telecom Italia Finance S.A. ha in essere "repurchase agreements" ("Repo") con scadenza ottobre 2016 su 250 milioni di euro di titoli governativi.
Gli altri debiti finanziari a medio/lungo termine di 326 milioni di euro (991 milioni di euro al 31 dicembre 2015) diminuiscono di 665 milioni di euro (a seguito del rimborso del titolo di debito a favore del Gruppo Fintech pari a 600,6 milioni di USD al servizio del perfezionamento della cessione di partecipazioni detenute dal Gruppo Telecom Italia in Sofora – Telecom Argentina) e comprendono:
Gli altri debiti finanziari a breve termine di 199 milioni di euro (233 milioni di euro al 31 dicembre 2015) diminuiscono di 34 milioni di euro e comprendono 109 milioni di euro di quota corrente di altri debiti finanziari a medio/lungo termine (di cui 93 milioni di euro si riferiscono al debito residuo del finanziamento contratto da Telecom Italia S.p.A. con il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte dell'acquisto dei diritti d'uso relativi alle frequenze 800, 1800 e 2600 MHz con scadenza ottobre 2016). Le passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine di 2.401 milioni di euro (2.271 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si riferiscono essenzialmente a locazioni di immobili contabilizzate secondo il metodo finanziario previsto dallo IAS 17.
Le passività per locazioni finanziarie a breve termine ammontano a 223 milioni di euro (153 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
I derivati di copertura relativi a elementi classificati fra le passività non correnti di natura finanziaria ammontano a 2.305 milioni di euro (1.595 milioni di euro al 31 dicembre 2015). I derivati di copertura relativi ad elementi classificati fra le passività correnti di natura finanziaria ammontano a 73 milioni di euro (84 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
I derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie non correnti ammontano a 14 milioni di euro (zero milioni di euro al 31 dicembre 2015), mentre i derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie correnti ammontano a 12 milioni di euro (591 milioni di euro al 31 dicembre 2015, di cui 565 milioni di euro si riferivano al valore dell'opzione implicita nel prestito obbligazionario di 1,3 miliardi di euro a conversione obbligatoria emesso da Telecom Italia Finance S.A. "Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A."). Includono la valutazione delle operazioni in derivati che, ancorché stipulate con finalità di copertura, non possiedono i requisiti formali per essere considerate tali ai fini IFRS.
I titoli obbligazionari emessi dal Gruppo Telecom Italia non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) né clausole che forzino il rimborso anticipato dei prestiti in funzione di eventi diversi dall'insolvenza del Gruppo Telecom Italia; inoltre il rimborso dei prestiti obbligazionari e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da Telecom Italia S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A..
Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati; sono quindi presenti, ad esempio, impegni a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge").
Con riferimento ai finanziamenti accesi da Telecom Italia S.p.A. ("Telecom Italia") con la Banca Europea degli Investimenti ("BEI"), alla data del 30 settembre 2016 il totale nominale dei finanziamenti in essere è pari a 2.550 milioni di euro, di cui 1.100 milioni di euro a rischio diretto e 1.450 milioni di euro garantiti.
Nei finanziamenti BEI non assistiti da garanzia bancaria per un ammontare nominale pari a 1.100 milioni di euro, si rilevano i seguenti covenant:
Nei finanziamenti BEI assistiti da garanzie rilasciate da banche o soggetti di gradimento della BEI il cui importo nominale complessivo è pari a 1.450 milioni di euro e nei finanziamenti a rischio diretto, rispettivamente, di 300 milioni di euro firmato in data 30 luglio 2014 e di 500 milioni di euro firmato in data 14 dicembre 2015, sono previsti alcuni covenant:
I contratti di finanziamento di Telecom Italia S.p.A. non contengono covenant finanziari (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) il cui mancato rispetto comporti l'obbligo di rimborso del prestito in essere.
Nei contratti di finanziamento sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l'impegno a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"), l'impegno a non modificare l'oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad es. la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement.
Nei Contratti di Finanziamento e nei Prestiti Obbligazionari, Telecom Italia è tenuta a comunicare il cambiamento di controllo. Elementi identificativi del verificarsi di tale ipotesi di change of control e le conseguenze ad essi applicabili – tra le quali rientrano l'eventuale costituzione di garanzie ovvero il rimborso anticipato della quota erogata e la cancellazione del commitment in assenza di diverso accordo – sono puntualmente disciplinati nei singoli contratti.
Inoltre, i contratti di finanziamento in essere contengono un generico impegno di Telecom Italia, la cui violazione costituisce un event of default, a non porre in essere operazioni societarie di fusione, scissione, conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo. Il verificarsi di tale event of default può implicare, se richiesto dal Lender, il rimborso anticipato degli importi utilizzati e/o la cancellazione dei commitment non ancora utilizzati.
Nella documentazione dei prestiti concessi ad alcune società del gruppo Tim Brasil, sono generalmente previsti obblighi di rispettare determinati indici finanziari (di capitalizzazione, di copertura del servizio del debito e di livello di indebitamento), nonché gli usuali covenant di altro genere, pena la richiesta di rimborso anticipato del prestito.
Si segnala, infine, che al 30 settembre 2016, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato.
Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 settembre 2016:
| (miliardi di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Accordato | Utilizzato | Accordato | Utilizzato | ||
| Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2019 | 4,0 | - | 4,0 | - | |
| Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2020 | 3,0 | - | 3,0 | - | |
| Totale | 7,0 | - | 7,0 | - |
Telecom Italia dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2019 e 25 marzo 2020, entrambe inutilizzate. Con efficacia 4 gennaio 2016, sono entrate in vigore le modifiche migliorative dei termini economici delle Revolving Credit Facility e l'estensione della scadenza delle stesse di due anni. Inoltre, Telecom Italia dispone di:
Al 30 settembre 2016, il giudizio su Telecom Italia delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:
| Rating | Outlook | |
|---|---|---|
| STANDARD & POOR'S | BB+ | Stabile |
| MOODY'S | Ba1 | Negativo |
| FITCH RATINGS | BBB- | Stabile |
Nella tabella di seguito riportata è rappresentato l'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2015, determinato con i criteri indicati nella Raccomandazione dell'ESMA (European Securities & Markets Authority) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" e richiamati dalla Consob stessa. Al fine di determinare tale grandezza, si è provveduto a rettificare l'importo delle passività finanziarie dell'effetto dei relativi derivati di copertura iscritti all'attivo nonché dei crediti derivanti da sublocazioni finanziarie.
Nella tabella è inoltre evidenziata la riconciliazione dell'indebitamento finanziario netto determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA con quello calcolato secondo i criteri del Gruppo Telecom Italia.
| (milioni di euro) | 30.9.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie non correnti | 31.363 | 30.518 | |
| Passività finanziarie correnti | 5.266 | 6.224 | |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | 348 | |
| Totale debito finanziario lordo | (a) | 36.629 | 37.090 |
| Attività finanziarie non correnti (°) | |||
| Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva | (80) | (70) | |
| Derivati attivi di copertura - non correnti | (2.780) | (2.755) | |
| (b) | (2.860) | (2.825) | |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (1.492) | (1.488) | |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti | (491) | (352) | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (4.275) | (3.559) | |
| Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | (227) | |
| (c) | (6.258) | (5.626) | |
| Indebitamento finanziario netto come da comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 (ESMA) |
(d=a+b+c) | 27.511 | 28.639 |
| Attività finanziarie non correnti (°) | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (1) | (3) | |
| Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie | (99) | (161) | |
| (e) | (100) | (164) | |
| Indebitamento finanziario netto (*) | (f=d+e) | 27.411 | 28.475 |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(g) | (676) | (1.197) |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | (f+g) | 26.735 | 27.278 |
(°) Al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2015 la voce "Attività finanziarie non correnti" (b+e) ammonta rispettivamente a 2.960 milioni di euro e a 2.989 milioni di euro.
(*) Per quanto riguarda l'incidenza delle operazioni con Parti Correlate sull'Indebitamento Finanziario Netto, si rimanda all'apposito prospetto inserito nella Nota "Operazioni con parti correlate".
Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari del Gruppo sono state classificate nei 3 livelli previsti dall'IFRS 7. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Nelle tabelle che seguono sono riportate alcune informazioni integrative sugli strumenti finanziari, ivi compresa la tabella relativa ai livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutata al fair value al 30 settembre 2016.
| Acronimo | ||
|---|---|---|
| Finanziamenti e crediti | Loans and Receivables | LaR |
| Attività possedute fino a scadenza | Financial assets Held-to-Maturity | HtM |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | Financial assets Available-for-Sale | AfS |
| Attività e passività al fair value rilevato a conto economico possedute per la negoziazione |
Financial Assets/Liabilities Held for Trading | FAHfT e FLHfT |
| Passività al costo ammortizzato | Financial Liabilities at Amortised Cost | FLAC |
| Derivati di copertura | Hedge Derivatives | HD |
| Non applicabile | Not applicable | n.a. |
| Livelli di gerarchia | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Categorie IAS 39 |
Note | Valore di bilancio al 30.9.2016 |
Livello 1 (*) | Livello 2 (*) | Livello 3 (*) | |
| ATTIVITÀ | |||||||
| Attività non correnti | |||||||
| Altre partecipazioni | |||||||
| Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti |
|||||||
| (a) | 2.866 | 3 | 2.835 | - | |||
| Attività correnti | |||||||
| Titoli | |||||||
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti | |||||||
| (b) | 1.771 | 1.492 | 279 | - | |||
| Totale | (a+b) | 4.637 | 1.495 | 3.114 | - | ||
| PASSIVITÀ | |||||||
| Passività non correnti | |||||||
| (c) | 2.319 | - | 2.319 | - | |||
| Passività correnti | |||||||
| (d) | 85 | - | 85 | - | |||
| Totale | (c+d) | 2.404 | - | 2.404 | - |
(*) Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi.
Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili.
Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.
Sono illustrati qui di seguito i principali contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali in cui le società del Gruppo Telecom Italia sono coinvolte al 30 settembre 2016, nonché quelli chiusi nel corso del periodo. Per quei contenziosi, di seguito descritti, per i quali si è ritenuto probabile un rischio di soccombenza, il Gruppo Telecom Italia ha iscritto passività per complessivi 394 milioni di euro.
Per i seguenti contenziosi e azioni giudiziarie pendenti non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2015:
La Procura Generale di Roma ha impugnato la sentenza del Tribunale di Roma dell' ottobre 2013 con la quale sono stati assolti con formula piena tre ex manager di Telecom Italia Sparkle dalle imputazioni di associazione a delinquere transnazionale finalizzata all'evasione fiscale e dichiarazione infedele mediante l'uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (c.d. "frode carosello"), anche relativamente alla posizione degli esponenti Telecom Italia Sparkle; le udienze d'appello sono, allo stato, fissate fino al mese di dicembre 2016.
Telecom Italia Sparkle risulta tuttora indagata per l'illecito amministrativo ex D.Lgs. 231/2001, avente quale presupposto il reato di associazione a delinquere e riciclaggio transnazionale.
A seguito dell'esito del giudizio immediato, la Società ha integralmente rilasciato a conto economico nel corso del 2014 i fondi rischi accantonati e ha ottenuto dall'Autorità Giudiziaria il dissequestro e la restituzione integrale delle somme rilasciate a garanzia degli eventuali obblighi derivanti dall'applicazione del D.Lgs. 231/2001; resta ancora soggetto a sequestro l'importo di 1.549.000 euro, che corrisponderebbe alla sanzione pecuniaria massima prevista per l'illecito amministrativo.
Per quanto riguarda i rischi di natura fiscale, si ricorda che, nel mese di febbraio 2014, l'Agenzia delle Entrate (Direzione Regionale del Lazio) ha notificato tre atti di contestazione di sanzioni per gli anni 2005, 2006 e 2007, sull'assunto dell'inesistenza del traffico telefonico nell'ambito della "frode carosello". L'importo delle sanzioni – pari al 25% dei "costi da reato" indebitamente dedotti – ammonta complessivamente a 280 milioni di euro. A tale riguardo la Società ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale nel mese di aprile 2014. La Commissione ha respinto il ricorso con decisione depositata in data 30 maggio 2016.
La società, anche sulla base di autorevoli pareri professionali, ritiene che vi siano solide e numerose motivazioni per impugnare la decisione e ha presentato appello alla Commissione Tributaria Regionale di Roma.
Per questi motivi e tenuto conto dell'esito favorevole dei processi penali legati alla stessa vicenda, si ritiene che il rischio sia solo possibile e, quindi, non sono stati disposti accantonamenti in bilancio.
Nel dicembre 2008 Telecom Italia riceveva la notifica della richiesta di rinvio a giudizio per l'illecito amministrativo di cui agli artt. 21 e 25, commi 2 e 4, del D.Lgs. 231/2001, in relazione alle vicende che
vedevano coinvolti alcuni ex dipendenti della funzione Security ed ex collaboratori della Società, imputati – tra l'altro – di delitti di corruzione di Pubblici Ufficiali, in ipotesi d'accusa finalizzati ad acquisire informazioni da archivi riservati. Nel maggio 2010 Telecom Italia usciva definitivamente dal processo penale come imputata, essendo stata approvata dal giudice dell'Udienza Preliminare l'istanza di applicazione della sanzione su richiesta (patteggiamento) presentata dalla Società. Nel dibattimento avanti alla Prima Sezione della Corte d'Assise del Tribunale di Milano, Telecom Italia ha rivestito il duplice ruolo di parte civile e di responsabile civile. Da un lato, infatti, è stata ammessa quale parte civile nei confronti di tutti gli imputati e per tutti i capi di imputazione; dall'altro, è stata chiamata a rivestire il ruolo di responsabile civile ai sensi dell'art. 2049 c.c. per i fatti degli imputati, in relazione a 32 parti civili. Al dibattimento hanno preso parte quali parti civili anche Telecom Italia Latam e Telecom Italia Audit & Compliance Services (ora incorporata in Telecom Italia), costituite sin dall'Udienza Preliminare nei confronti di alcuni tra gli imputati per i delitti di intrusione informatica.
Al termine della lunga istruttoria dibattimentale, 22 parti civili hanno avanzato richieste risarcitorie anche nei confronti del responsabile civile Telecom Italia per oltre 60 milioni di euro (più di 42 milioni di euro sono stati chiesti da una sola parte civile). Anche la Società, quale parte civile, ha rassegnato le proprie conclusioni nei confronti degli imputati, chiedendo la loro condanna al risarcimento di tutti i danni subiti in conseguenza dei fatti in contestazione. Nel mese di febbraio 2013 la I Sezione della Corte d'Assise di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado, applicando agli imputati condanne con pene che vanno da 7 anni e 6 mesi ad un anno di reclusione. La Corte, inoltre, ha riconosciuto in capo ad alcune parti civili l'esistenza di un danno non patrimoniale quale conseguenza dei fatti contestati e ha condannato gli imputati in solido con il responsabile civile Telecom Italia al loro risarcimento, complessivamente liquidato in 270.000 euro (in parte in solido anche con Pirelli) oltre le spese processuali; contestualmente la Corte ha peraltro condannato gli imputati al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito dalla Società, riconoscendo in favore della stessa una provvisionale di 10 milioni di euro. La sentenza ha inoltre riconosciuto l'esistenza di un danno non patrimoniale in capo a Telecom Italia Latam e Telecom Italia Audit & Compliance Services, condannando gli imputati al risarcimento del danno liquidato equitativamente in 20.000 euro per ciascuna società. Nel mese di novembre 2013 sono state pubblicate le motivazioni della sentenza di primo grado (che per parte sua la Società ha ritenuto di non impugnare). Nel luglio 2016 è stato notificato il decreto di citazione del giudizio di appello promosso dai sette imputati condannati , da un responsabile civile e da alcune parti civili che verrà celebrato a partire dal Novembre 2016.
Si segnala che per alcuni contenziosi di seguito riportati non è stato possibile, sulla base delle informazioni disponibili alla data di chiusura del presente documento e con particolare riferimento alla complessità dei procedimenti, al loro stato di avanzamento, nonché agli elementi di incertezza di carattere tecnico-processuale, effettuare una stima attendibile degli oneri e/o delle tempistiche degli eventuali pagamenti. Inoltre, nei casi in cui la diffusione delle informazioni relative al contenzioso potrebbe pregiudicare seriamente la posizione di Telecom Italia o delle sue controllate, viene descritta unicamente la natura generale della controversia.
─ ● ─
Fra i contenziosi con dette caratteristiche, per quelli elencati di seguito non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2015:
Con provvedimento deliberato in data 10 luglio 2013 l'AGCM ha esteso a Telecom Italia l'istruttoria avviata nel marzo dello stesso anno nei confronti di alcune imprese attive nel settore dei servizi di manutenzione di rete fissa, volta a verificare l'esistenza di un'intesa vietata ai sensi dell'art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. Il procedimento è stato avviato in seguito alla presentazione da parte di Wind di due segnalazioni con le quali si informava l'AGCM di aver riscontrato, a fronte di una richiesta d'offerta per l'affidamento dei servizi di manutenzione correttiva della rete, la sostanziale uniformità dei prezzi praticati dalle suddette imprese e la significativa differenza con le offerte presentate successivamente da altre e diverse aziende.
A Telecom Italia l'AGCM ha contestato di avere svolto un ruolo di coordinamento delle altre parti della procedura sia nel corso della formulazione delle offerte richieste da Wind, sia in relazione alle posizioni rappresentate all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Telecom Italia ha impugnato i suddetti provvedimenti dinanzi al TAR, per carenza di competenza dell'Autorità Antitrust.
In data 7 luglio 2014, l'AGCM ha notificato l'estensione oggettiva del procedimento al fine di verificare se la Società, abusando della propria posizione dominante, abbia posto in essere iniziative idonee a influenzare le condizioni di offerta dei servizi tecnici accessori in occasione della formulazione delle offerte a Wind e Fastweb da parte delle imprese di manutenzione. Con il provvedimento di estensione, l'Autorità ha altresì prorogato il termine di chiusura del procedimento, originariamente previsto per il 31 luglio 2014, al 31 luglio 2015. Anche tale provvedimento di estensione è stato impugnato innanzi al TAR del Lazio per carenza di competenza dell'Autorità Antitrust.
Nel novembre 2014, per ragioni di economia procedimentale e pur convinta di aver agito in maniera legittima, Telecom Italia ha presentato all'Autorità una proposta di impegni al fine di risolvere le preoccupazioni concorrenziali oggetto dell'istruttoria. Con delibera del 19 dicembre 2014 l'AGCM ha ritenuto che detti impegni non fossero manifestamente infondati e ne ha successivamente disposto la pubblicazione a market test.
Il 25 marzo 2015, AGCM ha definitivamente rigettato gli impegni suddetti ritenendoli non idonei a rimuovere i profili anticoncorrenziali oggetto dell'istruttoria.
In data 21 luglio 2015 è stata notificata alle parti del procedimento la Comunicazione delle Risultanze Istruttorie nella quale gli Uffici dell'AGCM hanno espresso la propria posizione nel senso di (i) archiviare le contestazioni relative all'abuso di posizione dominante e di (ii) confermare invece l'esistenza tra Telecom Italia e le imprese di manutenzione di un'intesa volta a coordinare le offerte economiche predisposte per Wind e Fastweb e a prevenire l'erogazione disaggregata dei servizi tecnici accessori.
Il 16 dicembre 2015 è stato emesso il provvedimento finale che conferma le conclusioni della Comunicazione delle Risultanze Istruttorie, sostenendo l'esistenza, tra il 2012 e il 2013, di una intesa restrittiva della concorrenza e per l'effetto infliggendo alla Società una sanzione di 21,5 milioni di euro. Il mercato rilevante è quello della manutenzione correttiva (assurance) e, più precisamente, della bonifica impulsiva su linee ULL di Telecom Italia. Obiettivo delle condotte tenute dalla Società e dalle imprese di rete sarebbe stato quello di limitare il confronto competitivo e prevenire l'evoluzione delle forme di erogazione disaggregata dei servizi tecnici accessori.
Telecom Italia ha presentato ricorso al Tar Lazio avverso il provvedimento. Con sentenza n. 09554/2016 del mese di settembre 2016, il ricorso è stato respinto ed avverso tale decisione la Società presenterà ricorso in appello al Consiglio di Stato.
Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Milano, Wind ha avanzato pretese risarcitorie nei confronti di Telecom Italia per circa 57 milioni di euro, a titolo di danni conseguenti ad asserite condotte anticoncorrenziali oggetto di censura del procedimento AGCM I-761 (in tema di manutenzione correttiva), riferite all'arco temporale 2012-2015. A dire della controparte tali condotte avrebbero ritardato e ostacolato la possibilità per la stessa di ottenere condizioni più favorevoli all'acquisto disaggregato dei servizi di riparazione guasti sulle linee di accesso ULL e i loro effetti si sarebbero
protratti sino al dicembre 2015. L'udienza di prima comparizione è stata rinviata al mese di gennaio 2017. Telecom Italia si è costituita in giudizio confutando le richieste di controparte.
Nel mese di agosto 2013 Vodafone, anche in qualità di incorporante dell'operatore Teletu, ha formulato, innanzi al Tribunale di Milano, ingenti pretese risarcitorie per presunte condotte abusive e anticoncorrenziali (fondate principalmente sul provvedimento AGCM A428) che Telecom Italia avrebbe attuato nel periodo 2008 – 2013. La pretesa economica è stata quantificata da Vodafone in un importo stimato compreso tra 876 milioni di euro e 1.029 milioni di euro.
Vodafone, in particolare, ha contestato l'attuazione di attività di boicottaggio tecnico con il rifiuto delle attivazioni delle linee richieste per i clienti di Teletu (nel periodo dal 2008 al mese di giugno 2013), unitamente all'adozione di asserite politiche abusive di prezzo per i servizi all'ingrosso di accesso alla rete (periodo dal 2008 al mese di giugno 2013). Inoltre la controparte ha lamentato la presunta applicazione di sconti alla clientela business maggiori di quelli previsti (c.d. pratiche di "margin squeeze") e il compimento di presunte pratiche illecite e anticoncorrenziali di winback (nel periodo dalla seconda metà del 2012 al mese di giugno 2013).
Telecom Italia si è costituita in giudizio, confutando le richieste di controparte nel merito e nel quantum e spiegando a sua volta domanda riconvenzionale. A seguito dell'intervenuta decisione di agosto 2016 della Corte di Cassazione, confermativa della competenza del Tribunale di Milano a decidere la controversia, il giudizio di merito procederà alla prossima udienza fissata a dicembre 2016.
Con atto di citazione del 28 maggio 2015 innanzi al Tribunale di Milano Vodafone ha avanzato ulteriori pretese risarcitorie, fondate sullo stesso provvedimento AGCM A428 e riferite agli asseriti danni subiti nel periodo luglio 2013 – dicembre 2014 (quindi in un arco temporale successivo a quello oggetto dell'analogo giudizio risarcitorio sopra riportato), per circa 568,5 milioni di euro.
L'azione contiene altresì una riserva di ulteriore quantificazione di danni, in corso di causa, per i periodi successivi, lamentando parte attrice il perdurare delle presunte condotte abusive di Telecom Italia. Telecom Italia si è costituita in giudizio, confutando le richieste di controparte nel merito e nel quantum e spiegando a sua volta domanda riconvenzionale.
Con provvedimento di settembre 2016, il Tribunale di Milano ha disposto la riunione dei due giudizi sopra riportati confermando per entrambi la prossima udienza nel mese di dicembre 2016.
Nel mese di giugno 2015 Vodafone ha promosso un'azione risarcitoria innanzi al Tribunale di Milano per l'asserito abuso di posizione dominante da parte di Telecom Italia nel mercato dei servizi di accesso in fibra bitstream "NGA" e "VULA", con pretese economiche indicate inizialmente in circa 4,4 milioni di euro e recentemente incrementate in un range compreso tra i 30 ed i 48,9 milioni di euro.
La condotta abusiva lamentata da controparte sarebbe stata attuata da Telecom Italia mediante offerte aggressive per l'accaparramento di clientela ed anche ostacolando l'accesso della stessa alla rete in fibra per rendere più difficoltosa l'erogazione di servizi ultrabroadband ai propri clienti.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste di controparte, nonché successivamente la sua revisione dell'entità economica della pretesa formulata nel 2016 in corso di giudizio.
È pendente innanzi al Tribunale di Monza con prima udienza dibattimentale fissata per il mese di maggio 2017, il procedimento penale avente ad oggetto alcune operazioni di fornitura in leasing e/o di vendita di beni.
All'esito dell'udienza preliminare il Giudice per l'udienza preliminare ha emesso decreto che dispone il giudizio per ipotesi di truffa aggravata e reati tributari nei confronti di un ex dipendente della Società.
Nell'ambito di tale procedimento Telecom Italia, che nel 2011 aveva depositato un atto di denunciaquerela contro ignoti, si è costituita parte civile quale persona offesa e danneggiata da reato.
Con atto di citazione del giugno 2015 BT Italia ha avanzato, innanzi al Tribunale di Milano, pretese risarcitorie di circa 638,6 milioni di euro nei confronti di Telecom Italia riferite ai danni asseritamente subiti nel periodo 2009 – 2014 per boicottaggio tecnico e "margin squeeze" (tali pretese sono riferibili al noto procedimento AGCM A428). La controparte, assumendo che la condotta illecita di Telecom Italia sarebbe a tutt'oggi in corso, propone anche l'aggiornamento della pretesa risarcitoria sino al mese di maggio 2015, rideterminandola in complessivi 662,9 milioni di euro. Telecom Italia si è costituita in giudizio confutando le pretese di controparte.
Nell'ambito di un articolato accordo fra le Parti, il giudizio è stato conciliato nel mese di marzo 2016.
Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Roma, KPNQ West Italia ha convenuto in giudizio Telecom Italia avanzando pretese risarcitorie quantificate in complessivi 37 milioni di euro, per asserite condotte abusive ed anticoncorrenziali attuate nel periodo 2009-2011, mediante boicottaggio tecnico (ko e rifiuti di attivazione dei servizi all'ingrosso); tali pretese sono fondate sui contenuti del provvedimento dell'Autorità Antitrust che ha definito il procedimento A428. L'udienza di prima comparizione si è svolta nel maggio 2016. Telecom Italia si è costituita in giudizio contestando integralmente le tesi di controparte.
Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Roma Teleunit ha avanzato pretese risarcitorie nei confronti di Telecom Italia per 35,4 milioni di euro fondando la propria azione sul noto provvedimento Antitrust che ha definito il procedimento AGCM A428. In particolare la controparte lamenta di aver subito da parte di Telecom Italia, nel periodo 2009/2010, sia condotte abusive di boicottaggio tecnico (rifiuti di attivazione dei servizi di accesso alla rete – Ko) sia pratiche anticoncorrenziali di "margin squeeze" (eccesso di compressione dei margini di sconto ritenuti abusivi in quanto non replicabili dai concorrenti). La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le tesi di controparte.
Con atto di citazione dell'ottobre 2009 innanzi alla Corte d'Appello di Milano, Teleunit ha chiesto l'accertamento di asseriti atti di abuso di posizione dominante, da parte di Telecom Italia, nel mercato dei servizi premium. L'attrice ha quantificato i danni in un importo di circa 362 milioni di euro. Telecom Italia si è costituita in giudizio contestando le pretese di controparte.
A seguito della sentenza del gennaio 2014 con la quale la Corte d'Appello ha dichiarato la propria incompetenza, in favore del Tribunale, Teleunit ha riassunto, nel successivo mese di aprile, il giudizio innanzi al Tribunale di Milano.
Telecom Italia si è costituita nel giudizio riassunto confutando le tesi di controparte.
Con decisione pubblicata nel mese di luglio 2015, il Consiglio di Stato ha rigettato l'appello proposto da AGCom e Telecom Italia avverso la sentenza del TAR Lazio in tema di finanziamento degli obblighi di servizio universale per il periodo 1999-2003; con tale sentenza il giudice amministrativo ha accolto i ricorsi proposti da Vodafone annullando le delibere AGCom nn.106, 107,109/11/CONS di rinnovazione dei procedimenti relativi, includendo anche Vodafone tra i soggetti tenuti al contributo, per un importo di circa 38 milioni di euro. La sentenza in sostanza afferma che l'Autorità non ha dimostrato quel certo grado di "sostituibilità" tra telefonia fissa e mobile propedeutica all'inclusione dei gestori mobili tra i soggetti tenuti a remunerare il costo del servizio universale, ciò che comporta per l'AGCom la necessità di emettere un nuovo provvedimento.
Telecom Italia ha presentato istanza di rinnovazione all'AGCom e ricorso in Cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato per eccesso di potere giurisdizionale.
Nel mese di aprile 2016 Vodafone ha proposto ricorso innanzi al Consiglio di Stato, contro il Ministero dello Sviluppo Economico e nei confronti di Telecom Italia, per l'ottemperanza della sentenza del Consiglio di Stato già impugnata da Telecom Italia. Tale ricorso si riferisce alla delibera AGCom n. 109/11/CONS (annualità 2003 per la quale Vodafone aveva versato la somma di circa 9 milioni di euro a titolo di contributo di cui chiede la restituzione).
Nel mese di settembre 2014 la Procura della Repubblica di Ivrea ha chiuso le indagini relative alla presunta esposizione ad amianto di 15 ex lavoratori delle società "Ing. C. Olivetti S.p.A." (oggi Telecom Italia S.p.A.), "Olivetti Controllo Numerico S.p.A", "Olivetti Peripheral Equipment S.p.A.", "Sixtel S.p.A." e "Olteco S.p.A" e ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini a 39 indagati (fra cui ex Amministratori delle società indicate).
Nel mese di dicembre 2014 la Procura della Repubblica di Ivrea ha formulato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 33 dei 39 indagati originari, chiedendo contestualmente l'archiviazione per 6 posizioni.
Nel corso dell'udienza preliminare, che ha preso avvio nel mese di aprile 2015, Telecom Italia ha assunto il ruolo di responsabile civile, essendo stata formalmente citata da tutte le 26 parti civili (enti e persone fisiche) costituite nel procedimento. All'esito dell'udienza preliminare, è stato disposto il rinvio a giudizio nei confronti di 18 degli originari 33 imputati. A novembre 2015 ha preso avvio il dibattimento e la Società, quale responsabile civile, ha raggiunto un accordo transattivo con 12 delle 18 persone fisiche (eredi/persone offese/familiari) costituite parte civile che, pertanto, hanno provveduto alla revoca della citazione del responsabile civile nei confronti di Telecom Italia.
All'esito del giudizio di primo grado, che si è concluso nel luglio 2016, sono stati condannati 13 dei 18 imputati persone fisiche con pene comprese fra 1 anno e 5 anni di reclusione: quattro imputati sono stati viceversa assolti ed una posizione è stata stralciata per motivi di salute. Gli imputati sono stati altresì condannati a risarcire in solido con il responsabile civile Telecom Italia una somma complessiva di circa 1,9 milioni di euro a titolo di provvisionale a favore dell'INAIL e dei 6 eredi che non hanno aderito alla proposta transattiva. E' stata viceversa inflitta una condanna generica al risarcimento del danno a favore delle restanti parti civili (enti/sindacati/associazioni), che dovranno dunque rivolgersi al giudice civile per la quantificazione del danno. Le motivazioni della sentenza non sono ancora disponibili. All'esito del deposito delle motivazioni si valuteranno eventuali ulteriori azioni a tutela della Società.
Nonostante una prima archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Bologna, intervenuta nel 2011, nel settembre 2013 la Procura della Repubblica di Forlì depositava l'avviso di conclusione indagini nell'ambito di un procedimento riguardante la vendita di terminali a società di San Marino negli anni 2007-2009, in cui risultavano indagati, fra gli altri, un dipendente e tre ex dipendenti della Società. Ad avviso della Procura forlivese i fatti oggetto di indagini avrebbero integrato gli estremi dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di fatti di "dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti" e di "emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti" e i rispettivi reati fine, nonché del delitto di "ostacolo all'esercizio delle funzioni delle Autorità Pubbliche di vigilanza", relativamente alle comunicazioni trasmesse alla CONSOB. La medesima Procura trasmetteva altresì gli atti di indagine alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ritenuta territorialmente competente.
Si precisa che i medesimi fatti erano già stati oggetto di uno specifico audit e del c.d. Progetto Greenfield, in esito ai quali la Società aveva già provveduto a regolarizzare autonomamente alcune fatture per le quali non erano stati assolti integralmente gli obblighi fiscali previsti.
La Procura di Milano chiedeva l'archiviazione del procedimento, ritenendo insussistenti alcune delle ipotesi di reato e rilevando l'intervenuta prescrizione per i fatti più risalenti.
Nel giugno 2016 il Gip presso il Tribunale di Milano ha definitivamente archiviato il procedimento.
Nel maggio 2012, Telecom Italia e Telecom Italia International N.V. (oggi fusa in Telecom Italia Finance) hanno ricevuto la notifica di un procedimento arbitrale promosso dal gruppo Opportunity per il risarcimento di danni asseritamente subiti per la presunta violazione di un accordo transattivo firmato nel 2005. Nella prospettazione di parte attrice, i danni sarebbero riconducibili a circostanze emerse nell'ambito dei procedimenti penali innanzi al Tribunale di Milano aventi, fra l'altro, a oggetto attività illecite poste in essere da ex dipendenti di Telecom Italia.
Conclusasi la fase istruttoria, nel mese di novembre 2014 si è tenuta l'udienza di discussione, a seguito della quale le parti hanno depositato le proprie memorie conclusionali in vista della decisione del caso.
Nel mese di settembre 2015, il Tribunale Arbitrale ha dichiarato la chiusura del procedimento in vista del deposito del lodo.
Successivamente, il Tribunale Arbitrale ha consentito alle parti uno scambio di brevi memorie e la Corte ICC ha prorogato il termine per il deposito del lodo.
Nel settembre 2016 la Corte ICC ha comunicato alle parti il lodo, mediante il quale il Tribunale Arbitrale ha respinto tutte le pretese del gruppo Opportunity e ha deciso per la compensazione fra le parti delle spese legali, per gli esperti e amministrative.
Nel mese di marzo 2013, le società brasiliane Docas Investimentos S.A. (Docas) e JVCO Participações Ltda. (JVCO) hanno avviato un procedimento arbitrale contro Tim Brasil Serviços e Participações S.A. (Tim Brasil), Tim Participações S.A. (Tim Participações) e Intelig Telecomunicações Ltda. (Intelig) chiedendo la restituzione delle azioni di Tim Participações detenute dal gruppo Tim Brasil a garanzia (cd. Alienaçao Fiduciaria) delle obbligazioni di indennizzo assunte dal gruppo Docas in occasione dell'acquisizione di Intelig (società controllata dal gruppo Docas) tramite fusione per incorporazione della sua controllante in Tim Participações, nonché il risarcimento dei danni per asserite violazioni dell'accordo di fusione e per asseriti illeciti di Tim Participações nella determinazione del concambio tra azioni Tim Participações e azioni Intelig, per un importo tuttora non specificato e da liquidarsi in corso di giudizio. A seguito della costituzione del collegio arbitrale, nel mese di maggio 2013, Tim Brasil, Tim Participações e Intelig hanno depositato la memoria di replica con formulazione di domanda riconvenzionale per il risarcimento dei danni nei confronti del gruppo Docas.
Nell'ottobre 2013, al fine di preservare lo status quo fino alla decisione del giudizio arbitrale, il Tribunale Arbitrale ha disposto la non escutibilità della garanzia rappresentata dalle citate azioni Tim Participações e la permanenza delle stesse in Alienação Fiduciaria nella custodia del Banco Bradesco. I diritti di voto connessi alle Azioni sono "congelati" e i pagamenti dei futuri dividendi devono essere effettuati su un conto deposito (escrow account).
Nel mese di dicembre 2013, Docas e JVCO hanno depositato il proprio Statement of Claim. A marzo 2014 è stata depositata la comparsa riconvenzionale di Tim Brasil, Tim Participações e Intelig e successivamente si è aperta la fase delle produzioni documentali. Nel febbraio 2015 sono stati depositati gli Statement of Defence di tutte le parti, in vista dell'udienza dibattimentale.
Nel mese di settembre 2015 si è svolta a Rio de Janeiro l'udienza dibattimentale durante la quale sono stati escussi i testimoni ed ascoltati gli esperti legali e finanziari.
Nel mese di dicembre 2015 le parti hanno depositato le rispettive memorie conclusionali. Il gruppo TIM, inoltre, ha chiesto il rigetto dell'istanza di JVCO di nomina di un esperto da parte del Tribunale.
Nel gennaio 2016 sono state depositate le memorie sui costi. Nel mese di giugno 2016, il Tribunale ha emesso il lodo, con cui ha respinto la domanda di Docas e JVCO relativa all'adeguamento del rapporto di concambio per la fusione Intelig, nonché la richiesta dell'esperto per accertare asseriti illeciti nella predisposizione dei bilanci per la fusione. Inoltre, il Tribunale ha condannato Docas e JVCO, oltre che al pagamento di parte delle spese di causa sostenute da TIM, a risarcire TIM di parte delle perdite effettivamente subite (pari a oltre 5,8 milioni di reais, oltre interessi e penali) e ha dichiarato il diritto di TIM a trattenere azioni di Tim Participações (in Alienação Fiduciaria) a garanzia di tali perdite, come pure delle perdite potenziali derivanti da alcune specifiche passività individuate dal Tribunale (per un controvalore complessivo di circa 169,6 milioni di reais oltre interessi e penali). Il Tribunale ha riconosciuto a Docas e JVCO il diritto a ricevere il pagamento dei dividendi sulle azioni in garanzia per il periodo dicembre 2012 - 10 aprile 2014, oltre interessi. La decisione del Tribunale è immediatamente esecutiva. Posteriomente, Docas e Jvco hanno presentato al Tribunale istanze di interpretazione e correzione del lodo, rispetto alle quali TIM ha presentato le proprie controdeduzioni.
Nel mese di settembre 2015, JVCO Participações Ltda ha depositato una richiesta di arbitrato innanzi alla Camara de Arbitragem do Mercado (CAM) con sede a Rio de Janeiro nei confronti di Telecom Italia, Telecom Italia International, Tim Brasil Serviços e Participações S.A. e Tim Participações S.A. chiedendo il risarcimento di danni derivanti da un asserito abuso di potere di controllo su Tim Participações. Nel seguente mese di ottobre, tutte le società convenute si sono costituite mediante deposito di comparsa di risposta.
Successivamente è stato costituito il collegio arbitrale e nel mese di maggio 2016 si è svolta l'udienza preliminare, in cui sono stati sottoscritti i Terms of Reference. A valle dell'udienza, il Tribunale Arbitrale ha emesso un ordine procedurale, accogliendo l'istanza del Gruppo sull'esame preliminare della questione di legittimazione attiva di JVCO e fissando il calendario provvisorio dell'arbitrato. Nel mese di giugno le parti si sono scambiate le proprie memorie e nelle loro difese Telecom Italia, Telecom Italia International, Tim Brasil Serviços e Participações S.A. e Tim Participações S.A. hanno eccepito la legittimazione attiva di controparte, la legittimazione passiva di Tim Participações, e contestato la sussistenza dell'abuso di potere. Nel mese di luglio 2016 le parti hanno depositato le memorie di replica. Il 19 ottobre 2016 il Tribunale Arbitrale ha emesso un ordine procedurale sul tema preliminare della legittimazione processuale delle parti, ritenendo sussistere la legittimazione attiva di JVCO e la legittimazione passiva di TIM Participações, fissando il calendario per successive repliche delle parti.
Con riferimento alle vicende di seguito elencate non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2015:
Nel marzo 2012 Telecom Italia ha ricevuto la notifica di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, dal quale risultava che la Società era indagata dalla Procura della Repubblica di Milano ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 per i delitti di ricettazione e di falso, commessi, in ipotesi d'accusa, da quattordici dipendenti del c.d. "canale etnico", in concorso con alcuni dealer, allo scopo di ottenere indebite provvigioni da Telecom Italia.
La Società che, nel corso del 2008 e del 2009 aveva già presentato due atti di querela in quanto persona offesa e danneggiata da simili condotte, e che aveva provveduto a sospendere i dipendenti coinvolti nel procedimento penale (sospensione alla quale è seguito il licenziamento), ha depositato una prima memoria difensiva corredata da una consulenza tecnica di parte, richiedendo l'archiviazione della propria posizione e l'iscrizione degli indagati anche per il delitto di truffa aggravata ai suoi danni. Nel dicembre 2012 la Procura della Repubblica ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 89 imputati e della stessa Società.
Nel corso dell'udienza preliminare, la Società è stata ammessa come parte civile nel processo e, nel novembre 2013, sono state depositate le conclusioni nell'interesse della parte civile, ribadendo nel merito la totale estraneità di Telecom Italia agli addebiti mossi.
All'esito dell'udienza preliminare, svoltasi nel marzo 2014, il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati (inclusa Telecom Italia) che non hanno richiesto la definizione della propria posizione con riti alternativi, ritenendo necessario " il vaglio dibattimentale". Ad aprile 2016, all'esito dell'istruttoria dibattimentale, il P.M. ha chiesto la condanna di Telecom Italia a una sanzione amministrativa pecuniaria di 900 mila euro, mentre ha ritenuto di non chiedere alcuna confisca del presunto profitto dei reati (che in sede di richiesta di rinvio a giudizio era stato quantificato in una somma di diversi milioni di euro), sull'assunto che Telecom Italia abbia comunque posto rimedio alle presunte carenze organizzative. La Società, pur dando atto del considerevole ridimensionamento del quadro accusatorio, ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti in questione. La Società è in attesa del dispositivo della sentenza.
L'informativa per settore è esposta sulla base dei seguenti settori operativi:
A partire dal 1° gennaio 2016, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic.
Lo sviluppo delle offerte convergenti 4 Play, attraverso la fruizione di contenuti video differenziati e arricchiti, rappresenterà uno dei principali driver strategici di crescita del Piano Industriale 2016 – 2018 del Gruppo Telecom Italia, e sarà realizzato sia attraverso partnership con i principali fornitori di contenuti che attraverso una propria piattaforma di servizio distintiva (TIM Vision). In tale contesto Persidera svolge e svolgerà un importante ruolo di supporto allo sviluppo dei servizi di TIM Vision potenziando le proprie competenze distintive nelle attività di Head End (gestione e distribuzione dei segnali televisivi sulla piattaforma via cavo) e di Play Out (attività di emissione per la messa in onda dei programmi televisivi). Inoltre la realizzazione da parte di Telecom Italia di partnership strategiche con fornitori di contenuti che non hanno una struttura proprietaria trasmissiva (Multiplex) sulla televisione Free to Air e che perseguono una strategia di distribuzione multi-piattaforma, rappresenterà un rilevante elemento sinergico per garantire la stabilizzazione/crescita dei ricavi di affitto banda di Persidera nel medio termine.
L'impostazione del Piano Industriale 2016 – 2018 e il nuovo assetto di governance di Persidera sono coerenti con tale scenario prospettico che evidenzia una sempre più stretta correlazione fra l'industria delle TLC e quella dei Media/Contenuti per supportare la crescita dei servizi ultrabroadband nel segmento Consumer.
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Media | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni |
Totale consolidato | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
|
| Ricavi di settore | 11.036 | 11.127 | 2.922 | 3.699 | − | 62 | 10 | 28 | (29) | (38) | 13.939 | 14.878 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 11.184 | 11.306 | 2.938 | 3.717 | − | 70 | 10 | 30 | (28) | (39) | 14.104 | 15.084 |
| EBITDA | 4.995 | 4.525 | 900 | 1.108 | − | 21 | (15) | (29) | (2) | (3) | 5.878 | 5.622 |
| EBIT | 2.575 | 2.090 | 210 | 742 | − | 4 | (15) | (30) | (2) | − | 2.768 | 2.806 |
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento | 2.262 | 851 | ||||||||||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 1.563 | 460 | ||||||||||
| Utile (perdita) del periodo | 1.610 | 940 | ||||||||||
| Soci della Controllante | 1.495 | 367 | ||||||||||
Sono di seguito presentate le risultanze della Business Unit Domestic a parità di perimetro con i primi nove mesi del 2015:
| (milioni di euro) | Domestic | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2016 | 1.1 - 30.9 2015 | |||||
| Ricavi di settore | 10.982 | 11.127 | ||||
| Totale ricavi e proventi operativi | 11.128 | 11.306 | ||||
| EBITDA | 4.967 | 4.525 | ||||
| EBIT | 2.563 | 2.090 | ||||
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Media | Altre attività | Elisioni | Rettifiche ed | Totale consolidato | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
|
| Totale ricavi da Vendite prodotti | 690 | 648 | 176 | 429 | − | − | 10 | 11 | (3) | (2) | 873 | 1.086 |
| Totale ricavi da Prestazioni e servizi | 10.346 | 10.480 | 2.746 | 3.270 | − | 62 | − | 17 | (26) | (36) | 13.066 | 13.793 |
| Totale ricavi da Lavori in corso su ordinazione |
− | (1) | − | − | − | − | − | − | − | − | − | (1) |
| Totale ricavi di settore | 11.036 | 11.127 | 2.922 | 3.699 | − | 62 | 10 | 28 | (29) | (38) | 13.939 | 14.878 |
Sono di seguito presentate le risultanze della Business Unit Domestic a parità di perimetro con i primi nove mesi del 2015:
| (milioni di euro) | Domestic | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2016 | 1.1 - 30.9 2015 | ||||
| Totale ricavi da Vendite prodotti | 690 | 648 | |||
| Totale ricavi da Prestazioni e servizi | 10.292 | 10.480 | |||
| Totale ricavi da Lavori in corso su ordinazione | − | (1) | |||
| Totale ricavi di settore | 10.982 | 11.127 |
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Media | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni |
Totale consolidato | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
|
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali |
2.548 | 3.321 | 737 | 1.273 | − | 5 | − | 1 | − | − | 3.285 | 4.600 |
| di cui: investimenti industriali | 2.398 | 2.297 | 709 | 930 | − | 5 | − | 1 | − | − | 3.107 | 3.233 |
| di cui: variazioni di contratti di leasing finanziari |
150 | 1.024 | 28 | 343 | − | − | − | − | − | − | 178 | 1.367 |
Sono di seguito presentate le risultanze della Business Unit Domestic a parità di perimetro con i primi nove mesi del 2015:
| (milioni di euro) | Domestic | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2016 | 1.1 - 30.9 2015 | ||||
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali | 2.544 | 3.321 | |||
| di cui: investimenti industriali | 2.394 | 2.297 | |||
| di cui: variazioni di contratti di leasing finanziari | 150 | 1.024 |
| (numero unità) | Domestic (*) | Brasile | Media | Altre attività | Totale consolidato | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.9.2016 | 31.12.2015 | 30.9.2016 | 31.12.2015 | 30.9.2016 | 31.12.2015 | 30.9.2016 | 31.12.2015 | 30.9.2016 | 31.12.2015 | |
| Organici (**) | 52.140 | 52.644 | 9.941 | 13.042 | − | 64 | 124 | 117 | 62.205 | 65.867 |
| (*) A seguito della mutata mission di Persidera, la stessa è entrata a far parte della Business Unit Domestic a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione la consistenza del personale a fine |
periodo di Domestic dei primi nove mesi del 2016 sarebbe risultata pari a 52.077 unità.
(**) La consistenza del personale a fine 2015 non tiene conto dell'organico relativo alle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Media | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni | Totale consolidato | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.9.2016 31.12.2015 | 30.9.2016 31.12.2015 | 30.9.2016 31.12.2015 | 30.9.2016 31.12.2015 | 30.9.2016 31.12.2015 | 30.9.2016 31.12.2015 | |||||||
| Totale Attività | 69.692 | 71.268 | ||||||||||
| Totale Patrimonio netto e passività | 69.692 | 71.268 |
Sono di seguito presentate le risultanze della Business Unit Domestic a parità di perimetro con i primi nove mesi del 2015:
| (milioni di euro) | Domestic | |
|---|---|---|
| 30.9.2016 | 31.12.2015 | |
| Ricavi | Attività operative non correnti | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Ripartizione in base alla localizzazione delle attività |
Ripartizione in base alla localizzazione dei clienti |
Ripartizione in base alla localizzazione delle attività |
||||
| 1.1 - 30.9 2016 | 1.1 - 30.9 2015 | 1.1 - 30.9 2016 | 1.1 - 30.9 2015 | 30.9. 2016 | 31.12. 2015 | ||
| Totale (a+b) |
13.939 | 14.878 | 13.939 | 14.878 | 53.968 | 52.508 |
Nessuno dei clienti del Gruppo Telecom Italia supera il 10% dei ricavi consolidati.
Sono qui di seguito riportate le tabelle riepilogative dei saldi relativi alle operazioni con parti correlate nonché l'incidenza di detti importi sui corrispondenti valori di conto economico separato consolidato, della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata e di rendiconto finanziario consolidato.
La procedura adottata dalla Società per la gestione delle operazioni con parti correlate trova espressamente applicazione "anche ai partecipanti a patti parasociali rilevanti ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza che disciplinino la candidatura alla carica di Consigliere di Amministrazione della Società, là dove dalla lista così presentata sia risultata tratta la maggioranza dei Consiglieri nominati." Pertanto, poiché i componenti del Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia in carica (nominato dall'Assemblea ordinaria del 16 aprile 2014 e successivamente integrato dall'Assemblea ordinaria del 15 dicembre 2015) sono stati tratti in maggioranza dalla lista al tempo presentata dal socio Telco, i cui azionisti (Gruppo Generali, Mediobanca S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e Telefonica S.A.) erano all'epoca legati da un patto parasociale rilevante ai sensi dell'art. 122 del D.Lgs. n. 58/1998, si continuano a considerare parti correlate di Telecom Italia i partecipanti al suddetto patto (per quanto nel frattempo venuto meno) e le società da essi controllate.
Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della citata procedura interna (consultabile sul sito www.telecomitalia.com sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance), che ne definisce termini e modalità di verifica e monitoraggio.
Il 13 novembre 2013 il Gruppo Telecom Italia aveva accettato l'offerta di acquisto dell'intera partecipazione di controllo detenuta nel gruppo Sofora – Telecom Argentina; di conseguenza, a partire dal bilancio consolidato 2013, la partecipazione era stata classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute). La cessione si è perfezionata in data 8 marzo 2016.
Gli effetti sulle singole voci di conto economico separato consolidato del Gruppo per i primi nove mesi del 2016 e del 2015 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale parti correlate |
Totale parti correlate al netto delle Discontinued Operations |
||||||||
| (a) | (b) | (b/a) | |||||||
| 13.939 | 3 | 268 | − | 271 | (23) | 248 | 1,8 | ||
| 165 | − | 2 | − | 2 | 2 | 1,2 | |||
| 5.710 | 15 | 170 | − | 185 | (14) | 171 | 3,0 | ||
| 2.303 | − | 2 | 62 | 31 | 95 | 95 | 4,1 | ||
| 2.321 | − | 81 | − | 81 | 81 | 3,5 | |||
| 2.831 | − | 90 | − | 90 | 90 | 3,2 | |||
| 47 | (1) | 10 | 9 |
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale parti correlate |
Totale parti correlate al netto delle Discontinued Operations |
||||||||
| (a) | (b) | (b/a) | |||||||
| 14.878 | 4 | 466 | 470 | (145) | 325 | 2,2 | |||
| 6.340 | 23 | 253 | 276 | (79) | 197 | 3,1 | |||
| 2.433 | − | 11 | 66 | 11 | 88 | (9) | 79 | 3,2 | |
| 2.023 | − | 93 | 93 | 93 | 4,6 | ||||
| 3.993 | 4 | 68 | 72 | 72 | 1,8 | ||||
| 480 | (6) | 63 | 57 |
Gli effetti sulle singole voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata del gruppo al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2015 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale parti correlate |
Totale parti correlate al netto delle Discontinued Operations |
|||||||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||||
| Indebitamento finanziario netto |
||||||||
| Attività finanziarie non correnti |
(2.960) | (10) | (554) | − | (564) | (564) | 19,1 | |
| (1.492) | − | (88) | − | (88) | (88) | |||
| (491) | − | (21) | − | (21) | (21) | |||
| (4.275) | − | (643) | − | (643) | (643) | 15,0 | ||
| Attività finanziarie correnti |
(6.258) | − | (752) | − | (752) | (752) | 12,0 | |
| Passività finanziarie non correnti |
31.363 | − | 1.055 | − | 1.055 | 1.055 | 3,4 | |
| Passività finanziarie correnti |
5.266 | − | 53 | − | 53 | 53 | 1,0 | |
| Totale indebitamento finanziario netto |
27.411 | (10) | (198) | − | (208) | (208) | (0,8) | |
| Altre partite patrimoniali | ||||||||
| 5.440 | 5 | 79 | − | 84 | 84 | 1,5 | ||
| 1.497 | − | 2 | − | 2 | − | 2 | 0,1 | |
| 7.183 | 16 | 129 | 27 | 172 | 172 | 2,4 |
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale parti correlate |
Totale parti correlate al netto delle Discontinued Operations |
|||||||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||||
| Indebitamento finanziario netto |
||||||||
| Attività finanziarie non correnti |
(2.989) | (7) | (542) | − | (549) | (549) | 18,4 | |
| (1.488) | − | (47) | (47) | (47) | 3,2 | |||
| (352) | − | (16) | − | (16) | (16) | 4,5 | ||
| (3.559) | − | (72) | − | (72) | (72) | 2,0 | ||
| Attività finanziarie correnti |
(5.399) | − | (135) | − | (135) | (135) | 2,5 | |
| (227) | − | − | ||||||
| Passività finanziarie non correnti |
30.518 | − | 937 | − | 937 | 937 | 3,1 | |
| Passività finanziarie correnti |
6.224 | − | 168 | − | 168 | 168 | 2,7 | |
| 348 | − | |||||||
| Totale indebitamento finanziario netto |
28.475 | (7) | 428 | − | 421 | 421 | 1,5 | |
| Altre partite patrimoniali | ||||||||
| 5.112 | 2 | 158 | − | 160 | (23) | 137 | 2,7 | |
| 3.677 | 23 | 23 | − | |||||
| 7.882 | 32 | 176 | 25 | 233 | (16) | 217 | 2,8 | |
| 1.533 | 11 | 5 | 16 |
Gli effetti sulle singole voci di rendiconto finanziario consolidato del Gruppo per i primi nove mesi del 2016 e 2015 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale parti correlate |
Totale parti correlate al netto delle Discontinued Operations |
|||||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||
| 3.285 | 99 | − | 99 | 99 | 3,0 |
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale parti correlate |
Totale parti correlate al netto delle Discontinued Operations |
|||||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||
| 4.600 | 111 | − | 111 | 111 | 2,4 |
Al 30 settembre 2016 Telecom Italia ha prestato garanzie nell'interesse della joint venture Alfiere S.p.A. per 1 milione di euro.
Nei primi nove mesi del 2016, i compensi contabilizzati per competenza da Telecom Italia S.p.A. o da società controllate del Gruppo per i dirigenti con responsabilità strategiche sono stati pari a 30,8 milioni di euro (10,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) suddivisi come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 | |
| Compensi a breve termine | 10,1 | 9,0 |
| Compensi a lungo termine | 1,3 | |
| Indennità per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro | 12,0 | |
| Pagamenti in azioni (*) | 7,4 | 1,9 |
| 30,8 | 10,9 |
(*) Si riferiscono al fair value, maturato al 30 settembre, dei Diritti sui piani di incentivazione di Telecom Italia S.p.A. e sue controllate basati su azioni (Piano di Stock Option 2014/2016, Special Award e Piani di Stock Option delle società controllate sudamericane).
I compensi a breve termine sono erogati nel corso del periodo cui si riferiscono e comunque entro i sei mesi successivi alla chiusura dello stesso.
Gli importi esposti in tabella non accolgono gli effetti derivanti dall'annullamento degli accertamenti del Piano di Stock Option 2014/2016. I relativi importi sono di seguito dettagliati:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2015 |
|---|---|---|
| Pagamenti in azioni – Piano di Stock Option 2014/2016 accertamenti 2014/2015 |
(3,0) | (1,6) |
Nei primi nove mesi del 2016, i contributi versati ai piani a contribuzione definita (Assida e Fontedir) da Telecom Italia S.p.A. o da società controllate del Gruppo a favore dei dirigenti con responsabilità strategiche, sono stati pari a 72.000 euro (97.000 euro nei primi nove mesi del 2015).
Nei primi nove mesi del 2016 i "Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa", ossia coloro che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività del Gruppo Telecom Italia, compresi gli amministratori, sono così individuati:
| Amministratori: | |
|---|---|
| Giuseppe Recchi | Presidente Esecutivo Telecom Italia S.p.A |
| Marco Patuano | (1) Amministratore Delegato e Chief Executive Officer di Telecom Italia S.p.A. |
| Flavio Cattaneo | (2) Amministratore Delegato e Chief Executive Officer di Telecom Italia S.p.A. |
| (3) Direttore Generale | |
| Dirigenti: | |
| Rodrigo Modesto de Abreu | (4) Diretor Presidente Tim Participações S.A. |
| Stefano De Angelis | (5) Diretor Presidente Tim Participações S.A. |
| Stefano Azzi | (6) Responsabile Consumer & Small Enterprise |
| Simone Battiferri | (11) Responsabile ICT Solutions & Service Platforms |
| Stefano Ciurli | Responsabile Wholesale |
| Antonino Cusimano | (13) Responsabile Legal Affairs |
| Stefano De Angelis | (7) Responsabile Consumer & Small Enterprise Market |
| Mario Di Loreto | (8) Responsabile People Value |
| Giovanni Ferigo | (6) Responsabile Technology |
| Lorenzo Forina | (6) Responsabile Business & Top Clients |
| Francesco Micheli | (9) Responsabile Human Resources & Organizational Development |
| Cristoforo Morandini | (10) Responsabile Regulatory Affairs and Equivalence |
| Giuseppe Roberto Opilio | (11) Responsabile Technology |
| Piergiorgio Peluso | Responsabile Administration, Finance and Control |
| Paolo Vantellini | (12) Responsabile Business Support Office |
| (1) fino al 21 marzo 2016; | |
| (2) dal 30 marzo 2016; | |
| (3) dal 12 aprile 2016; | |
| (4) fino al 10 maggio 2016; | |
| (5) nominato dal C.d.A. di Tim Participações S.A. in data 11 maggio 2016. I poteri di Diretor Presidente gli sono stati conferiti dal C.d.A. del 25 luglio 2016; | |
| (6) dal 28 luglio 2016; | |
| (7) fino all'11 maggio 2016; | |
| (8) fino al 23 maggio 2016; | |
| (9) dal 23 maggio 2016 (la responsabilità dell'ex Funzione People Value è stata affidata ad interim al Responsabile dei Progetti Speciali di Gruppo, | |
| Francesco Micheli. La Funzione è stata successivamente ridenominata); | |
| (10) dal 17 marzo 2016;. | |
| (11) fino al 27 luglio 2016; | |
| (12) fino al 15 aprile 2016 (con la stessa decorrenza la responsabilità della Funzione è stata affidata ad interim al Chief Financial Officer della Società, | |
| Piergiorgio Peluso); |
(13) fino al 30 settembre 2016.
In data 13 ottobre ha avuto inizio il periodo di calcolo del rapporto di conversione in azioni Telecom Italia applicabile alle obbligazioni "€ 1,300,000,000 6.125% Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016" emesse da Telecom Italia Finance S.A.. Il periodo di calcolo è previsto si concluda il 9 novembre, mentre il termine per gli investitori per presentare formale richiesta di conversione è il 10 novembre. Dopo detto termine, eventuali azioni TIM relative a obbligazioni per cui non sono state presentate, nei tempi e modi previsti, le relative richieste di conversione, saranno liquidate in base a quanto previsto dai Termini e Condizioni delle obbligazioni stesse.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari dichiara ai sensi del comma 2, articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo Telecom Italia al 30 settembre 2016 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Piergiorgio Peluso
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