Quarterly Report • Nov 12, 2015
Quarterly Report
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| Il Gruppo Telecom Italia ______________ 4 | |
|---|---|
| Highlights dei primi nove mesi del 2015_______ 6 | |
| Andamento economico consolidato __________ 9 | |
| Andamento economico consolidato del terzo trimestre 2015 _______ 17 | |
| Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo Telecom Italia _______ 18 | |
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute ____ 31 | |
| Andamento patrimoniale e finanziario consolidato _________ 35 | |
| Tabelle di dettaglio – Dati consolidati ________ 46 | |
| Eventi successivi al 30 settembre 2015 ____________ 55 | |
| Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2015 _________ 55 | |
| Principali rischi e incertezze __________ 56 | |
| Principali variazioni del contesto normativo _________ 59 | |
| Organi sociali al 30 settembre 2015_________ 66 | |
| Macrostruttura organizzativa al 30 settembre 2015 ________ 68 | |
| Informazioni per gli investitori ________ 69 | |
| Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti ______ 72 | |
| Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali _______ 72 | |
| Indicatori alternativi di performance _________ 73 |
| Indice________________ 76 | |
|---|---|
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ______ 77 | |
| Conto economico separato consolidato ____________ 79 | |
| Conto economico complessivo consolidato _________ 80 | |
| Movimenti del patrimonio netto consolidato ________ 81 | |
| Rendiconto finanziario consolidato __________ 82 | |
| Note al Bilancio consolidato abbreviato ____________ 84 | |
| Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ____ 140 |
La Business Unit Domestic opera con consolidata leadership di mercato nell'ambito dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) e altri operatori (wholesale).
In campo internazionale opera nell'ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale (in Europa, nel Mediterraneo e in Sud America).
Nel corso del 2015 è stata creata INWIT S.p.A.. La società opera nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di Telecom Italia sia di altri operatori.
Olivetti opera nell'ambito dei prodotti e servizi per l'Information Technology. Svolge l'attività di Solution Provider per l'automatizzazione di processi e attività aziendali per le PMI, le grandi aziende e i mercati verticali.
Gruppo Telecom Italia Sparkle
• Olivetti S.p.A.
La Business Unit Brasile (gruppo Tim Brasil) offre servizi nelle tecnologie UMTS, GSM e LTE. Inoltre, con le acquisizioni e le successive integrazioni nel gruppo di Intelig Telecomunicações e di Tim Fiber RJ e Tim Fiber SP, il portafoglio dei servizi si è ampliato con l'offerta di trasmissione dati su fibra ottica in tecnologia full IP come DWDM e MPLS e con l'offerta di servizi di banda larga residenziale.
Tim Brasil Serviços e Participações S.A. • Tim Participações S.A.
Media opera nella gestione dei Multiplex Digitali, nonché nell'offerta di servizi accessori e piattaforme di trasmissione del segnale digitale a soggetti terzi.
Telecom Italia Media S.p.A.(*)
• Persidera S.p.A.
(*) Il 30 settembre 2015 fine giornata si è perfezionata la fusione per incorporazione di Telecom Italia Media S.p.A. in Telecom Italia S.p.A. (
| Presidente | Giuseppe Recchi |
|---|---|
| Amministratore Delegato | Marco Patuano |
| Consiglieri | Tarak Ben Ammar |
| Davide Benello (indipendente) | |
| Lucia Calvosa (indipendente) | |
| Flavio Cattaneo (indipendente) | |
| Laura Cioli (indipendente) | |
| Francesca Cornelli (indipendente) | |
| Jean Paul Fitoussi | |
| Giorgina Gallo (indipendente) | |
| Denise Kingsmill (indipendente) | |
| Luca Marzotto (indipendente) | |
| Giorgio Valerio (indipendente) | |
| Segretario | Antonino Cusimano |
| Presidente | Roberto Capone |
|---|---|
| Sindaci Effettivi | Vincenzo Cariello |
| Paola Maiorana | |
| Gianluca Ponzellini | |
| Ugo Rock | |
| Sindaci Supplenti | Francesco Di Carlo |
| Gabriella Chersicla | |
| Piera Vitali | |
| Riccardo Schioppo |
Il mercato domestico, nei primi nove mesi del 2015, ha confermato il trend di progressivo recupero del fatturato domestico, con un tasso di riduzione in calo rispetto ai trimestri precedenti, grazie all'attenuazione della dinamica di contrazione dei servizi tradizionali e allo sviluppo dei servizi innovativi. In particolare sul segmento Mobile si registra un continuo rafforzamento del posizionamento competitivo con un fatturato che torna a crescere nel terzo trimestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, sostenuto dalla maggiore penetrazione dell'internet mobile e dalla tenuta della market share. Sul Fisso il trend di recupero dei ricavi è sostenuto dal positivo andamento dell'ARPU broadband, dalla progressiva crescita dei clienti ADSL, con offerte premium bundle/flat e dallo sviluppo dei servizi ICT.
In Brasile il mercato è condizionato da un ulteriore deterioramento dello scenario macro-economico, che ha determinato una contrazione della domanda interna, una crescita dell'inflazione e il deprezzamento del real dai 3,22 reais per euro di fine 2014 ai 4,45 reais per euro del 30 settembre 2015. Tali elementi hanno contribuito a un generale rallentamento della crescita del mercato mobile rispetto ai trimestri precedenti.
In tale contesto, il gruppo Tim Brasil ha registrato sul segmento Mobile una sostanziale tenuta della market share, con un significativo incremento della base clienti postpaid ma, nel contempo, un trend in peggioramento del fatturato dovuto sia all'accelerazione del fenomeno di migrazione dei servizi tradizionali voce-SMS su soluzioni innovative-IP, sia all'ulteriore riduzione delle tariffe di terminazione mobile (MTR), in vigore da fine febbraio 2015. La dinamica negativa dei ricavi mobili è stata in parte mitigata dalla crescita del fatturato Fisso, in particolare sul segmento business wholesale della controllata Intelig e Broadband di TIM Live.
I risultati economico-finanziari dei primi nove mesi del 2015 sono inoltre stati caratterizzati dagli impatti di alcuni eventi non ricorrenti e dall'avvio di alcuni progetti di razionalizzazione e miglioramento dell'efficienza operativa, di seguito illustrati.
A fine 2014 Telecom Italia ha avviato un importante Progetto immobiliare, che prevede un percorso di ristrutturazioni, abbandono di alcuni immobili e rinegoziazioni delle locazioni con le relative proprietà, in una logica di efficienza e risparmio, principalmente realizzato attraverso l'allungamento delle scadenze contrattuali e la riduzione dei canoni di locazione.
Più in dettaglio, con riferimento ai primi nove mesi del 2015 si segnala che sono stati acquistati tre immobili considerati strategici, i cui contratti erano precedentemente classificati come locazioni finanziarie, mentre per circa 600 contratti di locazione si sono concluse le rinegoziazioni e/o la stipula di nuovi contratti. Più della metà di tali contratti di locazione erano precedentemente contabilizzati secondo la metodologia delle locazioni operative; a seguito delle modifiche contrattuali apportate sono stati iscritti nella situazione patrimoniale finanziaria al 30 settembre 2015 secondo la metodologia finanziaria (Attività materiali detenute in leasing finanziario). La rinegoziazione e/o la stipula di nuovi contratti, congiuntamente al diverso trattamento contabile, hanno complessivamente determinato un impatto sulla situazione patrimoniale al 30 settembre 2015 di 1.018 milioni di euro in termini di maggiori attività materiali e relativi debiti finanziari per leasing. Poiché le modifiche contrattuali sopra richiamate sono intervenute a partire dal mese di giugno 2015, i benefici economici delle rinegoziazioni si evidenzieranno a partire dall'ultima parte del 2015.
Le attività connesse allo sviluppo del Progetto proseguiranno infatti nel corso dei prossimi mesi e comporteranno - a regime - una significativa riduzione dei costi di locazione e dei risparmi in termini di energia, servizi di facility, razionalizzazione degli spazi e dei costi connessi alla dispersione delle sedi.
Il 14 gennaio 2015 è stata costituita la società Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (INWIT), a cui il 1° aprile 2015 è stato conferito, da parte della Capogruppo Telecom Italia S.p.A., il ramo d'azienda comprensivo di circa 11.500 siti ubicati in Italia dove sono ospitati gli apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia della Capogruppo sia degli altri operatori. Nel corso del mese di giugno 2015 si è concluso con successo il processo di quotazione (I.P.O.) delle azioni ordinarie di INWIT S.p.A. sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., a cui ha fatto seguito nel mese di luglio l'esercizio dell'opzione greenshoe; complessivamente sono stati realizzati la cessione della quota di minoranza pari al 39,97% delle azioni ordinarie e un incasso, già al netto degli oneri accessori, di 855 milioni di euro. Poiché l'operazione non ha comportato per Telecom Italia la perdita del controllo di INWIT, in conformità ai Principi contabili è stata trattata come una transazione tra azionisti, pertanto non sono stati rilevati impatti a conto economico e gli effetti dell'operazione sono stati contabilizzati direttamente a incremento del Patrimonio Netto attribuibile ai Soci della Controllante per complessivi 279 milioni di euro, già al netto di oneri accessori e imposte.
Nel corso rispettivamente del secondo e del terzo trimestre 2015 il gruppo Tim Brasil ha concluso la cessione dei primi due blocchi di torri di telecomunicazione (5.301 siti) ad American Tower do Brasil; l'operazione ha complessivamente comportato l'incasso di 2.414 milioni di reais (pari a circa 686 milioni di euro) e la contestuale accensione di un contratto di leasing finanziario sulla quota parte delle torri utilizzata dallo stesso gruppo Tim Brasil, con l'iscrizione di un debito finanziario per leasing di 1.207 milioni di reais (pari a circa 343 milioni di euro); a conto economico è stata iscritta una plusvalenza, già al netto degli oneri accessori, di 1.184 milioni di reais (circa 336 milioni di euro).
Oltre agli impatti correlati alle operazioni precedentemente illustrate, nei primi nove mesi del 2015 il Gruppo Telecom Italia ha registrato oneri operativi non ricorrenti per complessivi 460 milioni di euro; tali oneri - connessi a eventi e operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa - sono evidenziati in quanto di ammontare significativo e comprendono oneri derivanti da processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai suddetti oneri, oneri per vertenze con ex personale dipendente e passività con clienti e/o fornitori.
Nel prosieguo della presente Relazione sono illustrati gli impatti degli oneri/proventi non ricorrenti sui principali livelli intermedi di risultato.
Sotto il profilo economico finanziario, per i primi nove mesi del 2015, si evidenzia quanto segue:
industriale per il triennio 2015-2017. In Italia, il forte impulso al piano di investimenti dedicati allo sviluppo delle infrastrutture di nuova generazione ha consentito di raggiungere con la fibra ottica (NGN) il 40% della popolazione, corrispondenti a circa 10,2 milioni di unità abitative, e con la rete mobile 4G (LTE) l'86% della popolazione.
• L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 26.804 milioni di euro al 30 settembre 2015, in aumento di 153 milioni di euro rispetto a fine 2014 (26.651 milioni di euro). Tale andamento recepisce, oltre agli impatti connessi alla gestione operativa e finanziaria e al pagamento di imposte, dividendi e licenze, sia gli effetti negativi indotti dalle operazioni di riacquisto di obbligazioni proprie, sia gli incassi derivanti dall'I.P.O. di INWIT sul mercato domestico e la cessione della proprietà delle torri in Brasile cui si è contrapposta l'iscrizione di un maggior indebitamento per leasing finanziari (IAS 17) del progetto immobiliare e per il leaseback di quota parte delle torri in Brasile.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | 2015 | 2014 | Reported | Organica | |
| (a) | (b) | (a/b) | ||||
| Ricavi | 4.778 | 5.421 | 14.875 | 15.972 | (6,9) | (3,9) |
| EBITDA (1) |
1.983 | 2.243 | 5.616 | 6.588 | (14,8) | (13,0) |
| EBITDA Margin | 41,5% | 41,4% | 37,8% | 41,2% | (3,4)pp | |
| EBITDA Margin Organico | 41,5% | 42,5% | 37,8% | 41,7% | (3,9)pp | |
| EBIT (1) |
1.018 | 1.168 | 2.800 | 3.393 | (17,5) | (16,1) |
| EBIT Margin | 21,3% | 21,5% | 18,8% | 21,2% | (2,4)pp | |
| EBIT Margin Organico | 21,3% | 22,3% | 18,8% | 21,6% | (2,8)pp | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
150 | 126 | 480 | 386 | 24,4 | |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante |
333 | 442 | 362 | 985 | (63,2) | |
| Investimenti Industriali (CAPEX) |
1.087 | 933 | 3.233 | 2.640 | 22,5 | |
| 30.9.2015 | 31.12.2014 | Variazione assoluta | ||||
| Indebitamento finanziario netto rettificato (1) | 26.804 | 26.651 | 153 |
(1) Per i relativi dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Indicatori alternativi di performance".
Ammontano, nei primi nove mesi del 2015, a 14.875 milioni di euro, in calo del 6,9% rispetto ai primi nove mesi del 2014 (15.972 milioni di euro). La riduzione di 1.097 milioni di euro è sostanzialmente attribuibile alle Business Unit Brasile (-921 milioni di euro) e Domestic (-209 milioni di euro). La variazione organica dei ricavi consolidati registra un decremento del 3,9% (-602 milioni di euro), ed è
calcolata come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | assolute | % | |
| RICAVI REPORTED | 14.875 | 15.972 | (1.097) | (6,9) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | (505) | 505 | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | 10 | (10) | ||
| RICAVI ORGANICI | 14.875 | 15.477 | (602) | (3,9) |
L'effetto della variazione dei cambi(1) è relativo alla Business Unit Brasile per -549 milioni di euro e alla Business Unit Domestic per +44 milioni di euro, mentre la variazione del perimetro di consolidamento(2) è dovuta all'ingresso nel Gruppo di Rete A (Business Unit Media), a seguito dell'acquisizione del controllo in data 30 giugno 2014 con successiva fusione per incorporazione nella sua controllante Persidera S.p.A..
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2015 | 1.1 - 30.9 2014 | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | assolute | % | % organica | |||
| Domestic | 11.127 | 74,8 | 11.336 | 71,0 | (209) | (1,8) | (2,2) |
| Core Domestic | 10.287 | 69,2 | 10.551 | 66,1 | (264) | (2,5) | (2,5) |
| International Wholesale | 971 | 6,5 | 905 | 5,7 | 66 | 7,3 | 2,3 |
| Olivetti | 123 | 0,8 | 154 | 1,0 | (31) | (20,1) | (20,1) |
| Brasile | 3.696 | 24,8 | 4.617 | 28,9 | (921) | (19,9) | (9,2) |
| Media e Altre Attività | 90 | 0,6 | 51 | 0,3 | 39 | ||
| Rettifiche ed elisioni | (38) | (0,2) | (32) | (0,2) | (6) | ||
| Totale consolidato | 14.875 | 100,0 | 15.972 | 100,0 | (1.097) | (6,9) | (3,9) |
L'analisi dei ricavi ripartiti per settore operativo è la seguente:
La Business Unit Domestic (distinta fra Core Domestic, International Wholesale e Olivetti) presenta nei primi nove mesi del 2015 ricavi in riduzione di 209 milioni di euro (-1,8%) rispetto allo stesso periodo del 2014, con un trend di miglioramento rispetto ai periodi precedenti (terzo trimestre 2015: -1,4%; secondo trimestre: -1,6%; primo trimestre: -2,6%). Tale recupero di performance è prevalentemente attribuibile a un miglioramento dello scenario competitivo, che ha determinato una progressiva dinamica di stabilizzazione di customer base e ARPU sui servizi tradizionali, prevalentemente sul Mobile, e a un'accelerazione dello sviluppo sui servizi per connettività e contenuti su reti broadband e ultrabroadband.
In particolare i ricavi complessivi del Mobile (servizi e prodotti) tornano nel terzo trimestre 2015 in positivo con una crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente dell'1,5% (secondo
trimestre: -2,2%; primo trimestre: -2,0%). Nello stesso periodo i ricavi da servizi mobili registrano un calo dell'1,5% rispetto al terzo trimestre 2014, evidenziando peraltro un recupero di circa un punto percentuale rispetto al secondo trimestre del 2015. In dettaglio:
La Business Unit Brasile ha realizzato nei primi nove mesi del 2015 ricavi per un totale di 13.017 milioni di reais con una riduzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 1.313 milioni di reais (-9,2%). I ricavi da servizi evidenziano una contrazione del -5,1% rispetto ai primi nove mesi del 2014, attribuibile principalmente all'ulteriore riduzione della tariffa di terminazione sulla rete mobile e alla contrazione dei ricavi derivanti dai servizi tradizionali voce e SMS, fenomeni solo parzialmente compensati dall'incremento registrato nel fatturato generato dalla componente innovativa. I ricavi da vendita di prodotti presentano anch'essi un andamento negativo rispetto ai primi nove mesi del 2014 (-31,4%) e riflettono l'impatto della crisi economica sulla propensione alla spesa delle famiglie. Nonostante il calo del fatturato le iniziative di efficienza e riduzione dei costi hanno consentito un recupero di profittabilità di circa 4 punti percentuali nel terzo trimestre 2015, rispetto all'analogo periodo del 2014.
Le linee complessive della Business Unit al 30 settembre 2015 sono pari a 72,6 milioni, in flessione (-4,2%) rispetto al 31 dicembre 2014.
Per un'analisi più dettagliata degli andamenti dei ricavi delle singole Business Unit si rimanda al capitolo "Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo Telecom Italia".
E' pari a 5.616 milioni di euro (6.588 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014) e si riduce di 972 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2014 con un'incidenza sui ricavi del 37,8% (41,2% nei primi nove mesi del 2014).
L'EBITDA organico evidenzia una variazione negativa per 838 milioni di euro (-13,0%) rispetto ai primi nove mesi del 2014, con un'incidenza sui ricavi in riduzione di 3,9 punti percentuali, passando dal 41,7% dei primi nove mesi del 2014 al 37,8% dei primi nove mesi del 2015.
L'EBITDA dei primi nove mesi del 2015 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 460 milioni di euro; tali oneri - connessi a eventi e operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa - sono evidenziati in quanto di ammontare significativo e comprendono oneri derivanti da processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai suddetti oneri, oneri per vertenze con ex personale dipendente e passività con clienti e/o fornitori.
In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a -4,8%, con un'incidenza sui ricavi del 40,8%, in riduzione di 0,4 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2014. Per maggiori dettagli si rinvia al capitolo "Eventi e operazioni significativi non ricorrenti" della presente Relazione intermedia sulla gestione al 30 settembre 2015.
L'EBITDA organico è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | assolute | % | |
| EBITDA REPORTED | 5.616 | 6.588 | (972) | (14,8) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | (137) | 137 | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | 3 | (3) | ||
| EBITDA ORGANICO | 5.616 | 6.454 | (838) | (13,0) |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (460) | 71 | (531) | |
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 6.076 | 6.383 | (307) | (4,8) |
L'effetto della variazione dei cambi è relativo alla Business Unit Brasile per -152 milioni di euro e alla Business Unit Domestic per +15 milioni di euro, mentre la variazione del perimetro di consolidamento è conseguenza dell'acquisizione di Rete A.
Il dettaglio dell'EBITDA e dell'incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2015 | 1.1 - 30.9 2014 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | assolute | % | % organica | |||
| Domestic | 4.525 | 80,6 | 5.296 | 80,4 | (771) | (14,6) | (14,8) |
| % sui Ricavi | 40,7 | 46,7 | (6,0) pp | (6,0) pp | |||
| Brasile | 1.102 | 19,6 | 1.281 | 19,4 | (179) | (14,0) | (2,3) |
| % sui Ricavi | 29,8 | 27,7 | 2,1 pp | 2,0 pp | |||
| Media e Altre Attività | (8) | (0,1) | 11 | 0,2 | (19) | ||
| Rettifiche ed elisioni | (3) | (0,1) | − | − | (3) | ||
| Totale consolidato | 5.616 | 100,0 | 6.588 | 100,0 | (972) | (14,8) | (13,0) |
| % sui Ricavi | 37,8 | 41,2 | (3,4) pp | (3,9) pp |
Sull'EBITDA hanno inciso in particolare gli andamenti delle voci di seguito analizzate:
• Acquisti di materie e servizi (6.343 milioni di euro; 6.887 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014).
La riduzione di 544 milioni di euro è sostanzialmente attribuibile al decremento degli acquisti di materie e servizi della Business Unit Brasile per 695 milioni di euro (comprensivi di un effetto cambio negativo di 320 milioni di euro) a cui si è parzialmente contrapposto l'incremento da parte della Business Unit Domestic per 123 milioni di euro dovuto principalmente ai maggiori volumi di acquisto di apparati e terminali; tali maggiori volumi di acquisto sono correlati all'incremento realizzato in termini di vendite di prodotti.
In particolare la Capogruppo, il 19 giugno 2015, ha siglato un accordo con le rappresentanze sindacali del personale dirigente per l'applicazione dell'art. 4, commi 1-7ter, della legge 28 giugno 2012, n. 92 (c.d. "legge Fornero"); tale accordo prevede la possibilità di accedere alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro per i lavoratori che maturino i requisiti minimi per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nell'arco del quadriennio successivo alla cessazione stessa, con erogazione a carico dell'azienda, per il tramite dell'INPS, di una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe ai lavoratori in base alle regole vigenti, e a corrispondere all'INPS la contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento. L'accantonamento, di 23 milioni di euro, determinato sulla base dell'attuale normativa contributiva e pensionistica, si riferisce a una componente di circa 60 dirigenti che, a seguito dell'individuazione da parte dell'Azienda, hanno effettuato espressa manifestazione di interesse. La validità dell'accordo è sino al 31 dicembre 2018, e riguarda un numero massimo di 150 dirigenti.
La Capogruppo ha inoltre iscritto un accantonamento di 15 milioni di euro a seguito della firma il 21 settembre 2015 con le Organizzazioni Sindacali di un nuovo accordo di mobilità ex lege 223/91; sono inoltre stati accantonati ulteriori 2 milioni di euro relativi a precedenti accordi.
– Un decremento di 12 milioni di euro della componente estera dei costi del personale: all'incremento del costo del lavoro correlato all'aumento della forza media retribuita (+471 unità medie) e alle dinamiche incrementali retributive locali, si è contrapposto un effetto cambio negativo di circa -33 milioni di euro, essenzialmente afferente alla Business Unit Brasile.
Si riducono di 69 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Nei primi nove mesi del 2014 la voce includeva il quasi integrale rilascio del fondo rischi, accantonato nel bilancio consolidato 2009 a fronte del presunto illecito amministrativo ex D.L.gs. n. 231/2001, connesso alla cosiddetta vicenda Telecom Italia Sparkle (71 milioni di euro).
Si incrementano di 305 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2014, essenzialmente per effetto della presenza di oneri di natura non ricorrente per 400 milioni di euro, in assenza dei quali gli altri costi operativi avrebbero evidenziato una riduzione di circa 95 milioni di euro. In particolare:
Sono così dettagliati:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita | 1.371 | 1.404 | (33) |
| Ammortamento delle attività materiali di proprietà e in leasing | 1.793 | 1.825 | (32) |
| Totale | 3.164 | 3.229 | (65) |
La riduzione di 65 milioni di euro è principalmente attribuibile alla Business Unit Domestic (-45 milioni di euro) su cui ha inciso la revisione della vita utile delle infrastrutture passive delle Stazioni Radio Base del Mobile con un impatto complessivo di 45 milioni di euro di minori ammortamenti, e alla Business Unit Brasile (-16 milioni di euro, al netto di un effetto cambio negativo di 86 milioni di euro). Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota "Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia.
In assenza dell'effetto della variazione dei cambi gli ammortamenti delle Business Unit Brasile avrebbero evidenziato un incremento di 70 milioni di euro conseguente all'accelerazione degli investimenti avvenuta negli ultimi 18-24 mesi.
Nei primi nove mesi del 2015 la voce è pari a 348 milioni di euro e accoglie principalmente la plusvalenza non ricorrente pari a 1.184 milioni di reais (circa 336 milioni di euro), realizzata dalla Business Unit Brasile a seguito della cessione delle prime due tranches di torri di telecomunicazioni ad American Tower do Brasil; per maggiori dettagli si rinvia al capitolo "Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo Telecom Italia – Business Unit Brasile" della presente Relazione intermedia sulla gestione.
Nei primi nove mesi del 2014 la voce ammontava a 35 milioni di euro e si riferiva principalmente alla plusvalenza, pari a circa 38 milioni di euro, derivante dalla cessione da parte di Telecom Italia S.p.A. di un immobile di proprietà sito in Milano; il prezzo di cessione era stato pari a 75 milioni di euro.
Sono pari a zero nei primi nove mesi del 2015 (1 milione di euro nei primi nove mesi del 2014).
Con riferimento all'Avviamento si evidenzia che, lo stesso, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.
L'aggiornamento della verifica di recuperabilità del valore dell'avviamento (impairment test) sarà realizzata, come avvenuto nei precedenti esercizi, in concomitanza con la redazione del Bilancio annuale, anche sulla base dei flussi previsti dal nuovo Piano Industriale 2016 – 2018, oggetto di prossima approvazione.
In particolare, al 30 settembre 2015, per quanto attiene alla Business Unit Domestic non sono stati individuati eventi di natura esogena o endogena tali da far ritenere necessario effettuare un nuovo impairment test e sono pertanto stati confermati i valori dell'Avviamento attribuiti alle singole Cash Generating Unit.
Con riferimento alla Business Unit Brasile, si segnala che nel mese di settembre si è registrata una differenza negativa fra la Capitalizzazione di Borsa e il valore contabile della CGU (sulla base della quotazione di fine mese) in un quadro generale di elevata incertezza e volatilità del contesto macroeconomico e dei mercati finanziari brasiliani. La società sta predisponendo un nuovo Piano industriale 2016 – 2018, caratterizzato da elementi di forte discontinuità rispetto al precedente, con l'avvio di un percorso di business transformation che possa permettere – in questo periodo di profondo cambiamento di contesto del mercato di riferimento – di rispondere meglio alle sfide di mercato e difendere il valore dell'asset brasiliano. Alla luce della citata situazione di elevata incertezza e volatilità del contesto e delle attività in corso sul nuovo Piano Industriale, l'impairment test sarà effettuato in sede di bilancio annuale.
Per una più dettagliata analisi si rimanda a quanto illustrato nella Nota "Avviamento" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia.
E' pari a 2.800 milioni di euro (3.393 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014) e si riduce di 593 milioni di euro (-17,5%) rispetto ai primi nove mesi del 2014 con un'incidenza sui ricavi del 18,8% (21,2% nei primi nove mesi del 2014).
L'EBIT organico evidenzia una variazione negativa di 537 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi pari al 18,8% (21,6% nei primi nove mesi del 2014).
L'EBIT dei primi nove mesi del 2015 sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 124 milioni di euro: agli oneri non ricorrenti già richiamati nel commento all'EBITDA (460 milioni di euro) si è contrapposto l'impatto positivo della plusvalenza di circa 336 milioni di euro derivante dalla cessione delle torri di telecomunicazione in Brasile. In assenza di tali oneri netti non ricorrenti la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata pari a -9,4%, con un'incidenza sui ricavi del 19,7%. Per maggiori dettagli si rinvia al capitolo "Eventi e operazioni significativi non ricorrenti" della presente Relazione intermedia sulla gestione al 30 settembre 2015.
L'EBIT organico è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | assolute | % | |
| EBIT REPORTED | 2.800 | 3.393 | (593) | (17,5) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | (57) | 57 | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | 1 | (1) | ||
| EBIT ORGANICO | 2.800 | 3.337 | (537) | (16,1) |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (124) | 109 | (233) | |
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 2.924 | 3.228 | (304) | (9,4) |
L'effetto della variazione dei cambi è attribuibile alla Business Unit Brasile per -66 milioni di euro e alla Business Unit Domestic per +9 milioni di euro, mentre la variazione del perimetro di consolidamento è conseguenza dell'acquisizione di Rete A.
Nei primi nove mesi del 2015 la voce presenta un saldo positivo di 14 milioni di euro e si riferisce principalmente alla plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione di minoranza detenuta in Sia S.p.A. avvenuta il 10 luglio 2015.
Nei primi nove mesi del 2014 il saldo era positivo per 15 milioni di euro e si riferiva essenzialmente alla rimisurazione a fair value della quota di partecipazione del 41,07% già detenuta in Trentino NGN S.r.l.,
effettuata, come previsto dall'IFRS 3, a seguito dell'acquisizione da parte di Telecom Italia S.p.A. - il 28 febbraio 2014 - del controllo della società, per un corrispettivo pari a 17 milioni di euro.
Il saldo negativo dei proventi/(oneri) finanziari si è incrementato di 236 milioni di euro, passando dai 1.737 milioni di euro dei primi nove mesi del 2014 ai 1.973 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015.
Tale andamento risente degli effetti della variazione di alcune partite non monetarie - di natura valutativa e contabile, connesse in particolare alla contabilizzazione dei derivati - e delle operazioni di riacquisto di obbligazioni proprie, cui si è contrapposta la riduzione degli oneri finanziari correlati alla relativa posizione debitoria.
In particolare si segnala:
Ammontano a 389 milioni di euro, con una riduzione di 248 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2014 (637 milioni di euro), principalmente a causa della minor base imponibile della Capogruppo Telecom Italia.
Nei primi nove mesi del 2015 la voce è pari a 480 milioni di euro (386 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014) e si riferisce alla contribuzione positiva al risultato consolidato da parte del gruppo Sofora - Telecom Argentina.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Attività cessate/Attività non correnti destinate a essere cedute" della presente Relazione intermedia sulla gestione e alla Nota "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2015 | 2014 | |
| Utile (perdita) del periodo | 933 | 1.415 |
| Attribuibile a: | ||
| Soci della controllante: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 293 | 913 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | 69 | 72 |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante | 362 | 985 |
| Partecipazioni di minoranza: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 160 | 116 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | 411 | 314 |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile alle Partecipazioni di minoranza | 571 | 430 |
L'utile del periodo attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 362 milioni di euro (985 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014) e sconta, oltre a oneri netti non ricorrenti, l'impatto negativo delle operazioni di riacquisto delle obbligazioni proprie effettuate nella prima parte dell'anno nonché di alcune partite aventi natura meramente valutativa e contabile che non generano alcuna regolazione finanziaria, connesse in particolare alla valutazione al fair value dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria emesso a fine 2013, con durata triennale. In assenza di tali impatti l'utile del periodo attribuibile ai Soci della Controllante dei primi nove mesi del 2015 sarebbe risultato di oltre 1 miliardo di euro.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2015 |
3° Trimestre 2014 |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | % organica | |||
| Ricavi | 4.778 | 5.421 | (643) | (11,9) | (5,1) |
| EBITDA | 1.983 | 2.243 | (260) | (11,6) | (7,2) |
| Margine sui Ricavi | 41,5% | 41,4% | 0,1 pp | ||
| Margine organico sui Ricavi | 41,5% | 42,5% | (1,0) pp | ||
| EBIT | 1.018 | 1.168 | (150) | (12,8) | (9,3) |
| Margine sui Ricavi | 21,3% | 21,5% | (0,2) pp | ||
| Margine organico sui Ricavi | 21,3% | 22,3% | (1,0) pp | ||
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
540 | 677 | (137) | (20,2) | |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento |
344 | 457 | (113) | (24,7) | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
150 | 126 | 24 | 19,0 | |
| Utile (perdita) del periodo | 494 | 583 | (89) | (15,3) | |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante |
333 | 442 | (109) | (24,7) |
I ricavi consolidati del terzo trimestre 2015 si riducono di 643 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2014 (-11,9%); in termini organici il decremento è pari a -5,1%. La variazione sconta sostanzialmente la contrazione dei ricavi da parte della Business Unit Brasile.
L'EBITDA consolidato del terzo trimestre 2015 diminuisce di 260 milioni di euro (–11,6%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente con un'incidenza sui ricavi pari al 41,5% (41,4% nel terzo trimestre 2014). In termini organici il decremento ammonta a -7,2% con un margine sui ricavi pari al 41,5% (42,5% nel terzo trimestre 2014).
L'EBITDA organico del terzo trimestre 2015 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 61 milioni di euro; in assenza di tali oneri il decremento dell'EBITDA organico sarebbe stato pari a -4,4%, con un'incidenza sui ricavi del 42,8% , +0,3 punti percentuali rispetto al terzo trimestre del 2014.
L'EBIT consolidato del terzo trimestre 2015 è pari a 1.018 milioni di euro, in calo di 150 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2014 (-12,8%), con un'incidenza sui ricavi del 21,3% (21,5% nel terzo trimestre 2014). La variazione organica ammonta a -9,3% con un margine sui ricavi pari al 21,3% (22,3% nel corrispondente periodo del 2014).
L'utile del terzo trimestre 2015 attribuibile ai Soci della Controllante ammonta a 333 milioni di euro, in riduzione di 109 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2014.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2015 |
3° Trimestre 2014 |
1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazioni % | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | Organica (c/d) |
|
| Ricavi | 3.752 | 3.805 | 11.127 | 11.336 | (1,4) | (1,8) | (2,2) |
| EBITDA | 1.679 | 1.795 | 4.525 | 5.296 | (6,5) | (14,6) | (14,8) |
| % sui Ricavi | 44,7 | 47,2 | 40,7 | 46,7 | (2,5)pp | (6,0)pp | (6,0)pp |
| EBIT | 868 | 982 | 2.090 | 2.845 | (11,6) | (26,5) | (26,8) |
| % sui Ricavi | 23,1 | 25,8 | 18,8 | 25,1 | (2,7)pp | (6,3)pp | (6,3)pp |
| Personale a fine periodo (unità) | 52.726 | 53.076 | (0,7) |
| 30.9.2015 | 31.12.2014 | 30.9.2014 | |
|---|---|---|---|
| Accessi fisici a fine periodo (migliaia) | 19.299 | 19.704 | 19.823 |
| di cui Accessi fisici retail a fine periodo (migliaia) | 11.907 | 12.480 | 12.656 |
| Accessi BroadBand a fine periodo (migliaia) | 8.839 | 8.750 | 8.743 |
| di cui Accessi BroadBand retail a fine periodo (migliaia) | 6.984 | 6.921 | 6.932 |
| Infrastruttura di rete in Italia: | |||
| rete di accesso in rame (milioni di km coppia, distribuzione e giunzione) |
115,5 | 115,2 | 115,2 |
| rete di accesso e trasporto in fibra ottica (milioni di km fibra) | 9,5 | 8,3 | 7,4 |
| Totale traffico: | |||
| Minuti di traffico su rete fissa (miliardi): | 58,0 | 84,2 | 62,6 |
| Traffico nazionale | 47,1 | 68,9 | 51,2 |
| Traffico internazionale | 10,9 | 15,3 | 11,4 |
| Traffico Broadband (PByte) | 2.965 | 3.161 | 2.258 |
| 30.9.2015 | 31.12.2014 | 30.9.2014 | |
|---|---|---|---|
| Consistenza linee a fine periodo (migliaia) | 30.023 | 30.350 | 30.374 |
| Variazione delle linee (%) | (1,1) | (2,8) | (2,7) |
| Churn rate (%) | 17,7 | 24,2 | 18,3 |
| Totale traffico: | |||
| Traffico Retail uscente (miliardi di minuti) | 32,5 | 42,7 | 31,5 |
| Traffico Retail uscente ed entrante (miliardi di minuti) | 49,1 | 62,7 | 46,1 |
| Traffico Browsing (PByte) | 131,8 | 133,9 | 95,6 |
| Ricavo medio mensile per linea (euro) - ARPU | 11,9 | 12,1 | 12,0 |
I principali dati economico-operativi della Business Unit sono riportati distinguendo tre Cash Generating Unit (CGU):
Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali risultati conseguiti, nel terzo trimestre del 2015 e nei primi nove mesi dell'anno, dalla Business Unit Domestic per segmento di clientela/aree di attività, posti a confronto con quelli degli analoghi periodi del 2014.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2015 |
3° Trimestre 2014 |
1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazioni % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | |
| Ricavi | 3.469 | 3.544 | 10.287 | 10.551 | (2,1) | (2,5) |
| Consumer | 1.849 | 1.839 | 5.369 | 5.414 | 0,5 | (0,8) |
| Business | 1.124 | 1.184 | 3.428 | 3.589 | (5,1) | (4,5) |
| National Wholesale | 446 | 458 | 1.337 | 1.373 | (2,6) | (2,6) |
| Other | 50 | 63 | 153 | 175 | (20,6) | (12,6) |
| EBITDA | 1.634 | 1.750 | 4.401 | 5.115 | (6,6) | (14,0) |
| % sui Ricavi | 47,1 | 49,4 | 42,8 | 48,5 | (2,3)pp | (5,7)pp |
| EBIT | 848 | 958 | 2.038 | 2.731 | (11,5) | (25,4) |
| % sui Ricavi | 24,4 | 27,0 | 19,8 | 25,9 | (2,6)pp | (6,1)pp |
| Personale a fine periodo (unità) | 51.808 | 51.849 | (0,1) |
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2015 |
3° Trimestre 2014 |
1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazioni % | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | Organica (c/d) |
|
| Ricavi | 336 | 304 | 971 | 905 | 10,5 | 7,3 | 2,3 |
| di cui verso terzi | 272 | 237 | 781 | 706 | 14,8 | 10,6 | 4,1 |
| EBITDA | 52 | 52 | 145 | 208 | (30,3) | (35,0) | |
| % sui Ricavi | 15,5 | 17,1 | 14,9 | 23,0 | (1,6)pp | (8,1)pp | (8,6)pp |
| EBIT | 26 | 28 | 66 | 134 | (7,1) | (50,7) | (53,8) |
| % sui Ricavi | 7,7 | 9,2 | 6,8 | 14,8 | (1,5)pp | (8,0)pp | (8,3)pp |
| Personale a fine periodo (unità) (*) | 632 | 641 | (1,4) |
A seguito dell'approvazione del piano di ristrutturazione del gruppo Olivetti, avvenuta l'11 maggio 2015, nei primi nove mesi del 2015 le linee di business, per le quali il piano prevede un processo che condurrà al loro abbandono anche attraverso operazioni di dismissione o cessazione, non sono più consolidate in Olivetti bensì nell'ambito delle Altre Attività.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2015 |
3° Trimestre 2014 |
1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazioni % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | |
| Ricavi | 33 | 48 | 123 | 154 | (31,3) | (20,1) |
| EBITDA | (4) | (4) | (12) | (19) | 36,8 | |
| % sui Ricavi | (12,1) | (8,3) | (9,8) | (12,3) | (3,8)pp | 2,5pp |
| EBIT | (6) | (6) | (15) | (23) | 34,8 | |
| % sui Ricavi | (18,2) | (12,5) | (12,2) | (14,9) | (5,7)pp | 2,7pp |
| Personale a fine periodo (unità) (*) | 286 | 586 | (51,2) |
In uno scenario congiunturale che – seppur con dei primi segnali di ripresa sui principali indicatori macroeconomici – rimane ancora in una situazione di strutturale debolezza, la performance dei primi nove mesi del 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, presenta una riduzione dell'1,8% (-209 milioni di euro). In particolare il terzo trimestre conferma il progressivo recupero rispetto a quanto osservato nei periodi precedenti con una performance pari a -1,4% (secondo trimestre 2015: -1,6%; primo trimestre: -2,6%).
In particolare i ricavi complessivi del Mobile (servizi e prodotti) tornano nel terzo trimestre 2015 in positivo con una crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente dell'1,5% (secondo trimestre: -2,2%; primo trimestre: -2,0%). Nello stesso periodo i ricavi da servizi mobili registrano un calo dell'1,5% rispetto al terzo trimestre 2014, evidenziando peraltro un recupero di circa un punto percentuale rispetto al secondo trimestre del 2015.
La suddetta dinamica di ripresa dei ricavi è in particolare attribuibile a una progressiva stabilizzazione della customer base (con buona tenuta delle market share su Mobile e Broadband Fisso) e dell'ARPU grazie alla crescita dei ricavi Broadband Fisso, ICT e Mobile Internet. In dettaglio:
• National Wholesale: il segmento Wholesale presenta nei primi nove mesi del 2015 ricavi pari a 1.337 milioni di euro, con una riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2014 di 36 milioni di euro (-2,6%). La flessione è prevalentemente riconducibile alla migrazione delle offerte di circuiti tradizionali verso soluzioni più competitive su reti IP/Ethernet di nuova generazione, alla migrazione degli accessi e flussi di interconnessione da reti tradizionali verso soluzioni IP e alla riduzione dei ricavi da traffico mobile su roaming nazionale.
I ricavi dei primi nove mesi del 2015 del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale sono pari a 971 milioni di euro, in significativo aumento rispetto allo stesso periodo del 2014 (+66 milioni di euro, +7,3%). Tale incremento in particolare è relativo ai ricavi per i servizi Fonia (+39 milioni di euro, +6,0%) e ai ricavi per i servizi IP/Data (+29 milioni di euro, +15,7%). Restano sostanzialmente stabili gli altri segmenti di business (-2 milioni di euro, -2,8%).
I ricavi delle linee di business definite Core (Office, Retail e Sistemi ed Advanced Caring) nei primi nove mesi del 2015 sono pari a 123 milioni di euro. Si segnalano in particolare nell'Office maggiori ricavi relativi alla cessione di prodotti multifunzionali oggetto di contratti di noleggio a lungo termine (+16 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2014), in ambito Retail e Sistemi la performance positiva delle soluzioni e servizi per i mercati verticali e la mobilità (+4 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2014) e in ambito Advanced Caring, un incremento dei ricavi per servizi di oltre 3 milioni di euro.
L'EBITDA della Business Unit Domestic nei primi nove mesi del 2015 è pari a 4.525 milioni di euro e registra una riduzione di 771 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2014 (-14,6%) con un'incidenza sui ricavi pari al 40,7% (-6,0 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014).
L'EBITDA organico evidenzia una variazione negativa per 786 milioni di euro (-14,8%) rispetto ai primi nove mesi del 2014, con un'incidenza sui ricavi in riduzione di 6,0 punti percentuali, passando dal 46,7% dei primi nove mesi del 2014 al 40,7% dei primi nove mesi del 2015.
L'EBITDA dei primi nove mesi del 2015 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 446 milioni di euro. Tali oneri sono connessi a eventi e operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa, sono evidenziati in quanto di ammontare significativo e possono essere dovuti a processi di riorganizzazione aziendale e a operazioni societarie straordinarie (fusioni, scissioni, ecc.), a oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai suddetti oneri, a oneri per vertenze con ex personale dipendente e a passività con clienti e/o fornitori.
In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a -5,1%, con un'incidenza sui ricavi del 44,7%, in riduzione di 1,3 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2014, con un trend di miglioramento rispetto alla prima metà dell'esercizio (-3,8% nel terzo trimestre 2015 rispetto a -5,8% nel primo semestre).
L'EBITDA organico è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | assolute | % | |
| EBITDA REPORTED | 4.525 | 5.296 | (771) | (14,6) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | - | 15 | (15) | |
| EBITDA ORGANICO | 4.525 | 5.311 | (786) | (14,8) |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (446) | 71 | (517) | |
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 4.971 | 5.240 | (269) | (5,1) |
Relativamente alle dinamiche delle principali voci di costo si evidenzia quanto segue:
| (milioni di euro) | 1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisti di materie e servizi | 4.320 | 4.196 | 124 |
| Costi del personale | 2.140 | 2.034 | 106 |
| Altri costi operativi | 754 | 400 | 354 |
La Capogruppo ha inoltre iscritto un accantonamento di 15 milioni di euro a seguito della firma il 21 settembre 2015 con le Organizzazioni Sindacali di un nuovo accordo di mobilità ex lege 223/91; sono inoltre stati accantonati ulteriori 2 milioni di euro relativi a precedenti accordi.
• gli Altri costi operativi ammontano a 754 milioni di euro e si incrementano di 354 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2014 essenzialmente per effetto della presenza di oneri di natura non ricorrente per 397 milioni di euro, in assenza dei quali gli altri costi operativi avrebbero evidenziato una riduzione di 41 milioni di euro.
Il dettaglio degli altri costi operativi è riportato nella tabella seguente:
| (milioni di euro) | 1.1 – 30.9. 2015 | 1.1 – 30.9. 2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 191 | 196 | (5) |
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 386 | 4 | 382 |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni | 26 | 37 | (11) |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 76 | 74 | 2 |
| Altri oneri | 75 | 89 | (14) |
| Totale | 754 | 400 | 354 |
Gli altri proventi sono pari a 179 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015 (263 milioni di euro nello stesso periodo del 2014), con una riduzione di 84 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Nei primi nove mesi del 2014, l'ammontare includeva il quasi integrale rilascio del fondo rischi, accantonato nel bilancio consolidato 2009 a fronte del presunto illecito amministrativo ex D.L.gs. n. 231/2001, connesso alla cosiddetta vicenda Telecom Italia Sparkle (71 milioni di euro).
L'EBIT dei primi nove mesi del 2015 è pari a 2.090 milioni di euro (2.845 milioni di euro nello stesso periodo del 2014) e si riduce di 755 milioni di euro (-26,5%) rispetto ai primi nove mesi del 2014 con un'incidenza sui ricavi del 18,8% (25,1% nei primi nove mesi del 2014).
L'EBIT organico evidenzia una variazione negativa di 764 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi pari al 18,8% (25,1% nei primi nove mesi del 2014).
L'EBIT dei primi nove mesi del 2015 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 446 milioni di euro, in assenza dei quali la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata pari a -7,6% con un'incidenza sui ricavi del 22,8%.
L'EBIT del terzo trimestre del 2015 è pari a 868 milioni di euro in diminuzione di 114 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2014 (-11,6%).
L'EBIT organico è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | assolute | % | |
| EBIT REPORTED | 2.090 | 2.845 | (755) | (26,5) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | - | 9 | (9) | |
| EBIT ORGANICO | 2.090 | 2.854 | (764) | (26,8) |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (446) | 109 | (555) | |
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 2.536 | 2.745 | (209) | (7,6) |
A fine 2014 Telecom Italia ha avviato un importante Progetto immobiliare, volto da un lato a razionalizzare l'utilizzo degli spazi a uso industriale in modo coerente con l'evoluzione delle reti di nuova generazione, dall'altro ad ottimizzare il numero degli immobili ad uso ufficio/promiscuo mediante la creazione di "poli" funzionali che adottino una moderna e più efficiente occupazione degli spazi, riqualificare gli ambienti di lavoro in una modalità che - assicurandone vivibilità e identità - possa favorire lo scambio, la comunicazione e la relazione tra colleghi per stimolare il cambiamento, il dinamismo e l'iniziativa personale.
Il Progetto prevede un percorso di ristrutturazioni, chiusura e rinegoziazioni di contratti con le proprietà, in una logica di efficienza e risparmio, principalmente realizzato attraverso l'allungamento delle scadenze contrattuali e la riduzione dei canoni di locazione. In particolare, con riferimento ai primi nove mesi del 2015 si evidenzia che:
la "ri-misurazione" del valore degli immobili e del relativo debito. Ciò ha determinato complessivamente un impatto sulla situazione patrimoniale al 30 settembre 2015 di 1.018 milioni di euro in termini di maggiori attività materiali e relativi debiti per leasing finanziari.
Poiché le modifiche contrattuali sopra richiamate sono intervenute a partire dal mese di giugno 2015, i benefici economici delle rinegoziazioni si evidenzieranno principalmente a partire dagli ultimi mesi del 2015.
Le attività connesse allo sviluppo del Progetto proseguiranno infatti nel corso dei prossimi mesi e comporteranno - a regime - una significativa riduzione dei costi di locazione e dei risparmi in termini di energia, servizi di facility, razionalizzazione degli spazi e dei costi connessi alla dispersione delle sedi.
Nel corso del mese di giugno 2015, si è concluso con successo il processo di quotazione (I.P.O.) delle azioni ordinarie di INWIT S.p.A., società costituita in gennaio e conferitaria in aprile, da parte di Telecom Italia S.p.A., del ramo d'azienda comprensivo di circa 11.500 siti ubicati in Italia dove sono ospitati gli apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile. Al processo di quotazione ha fatto seguito nel mese di luglio l'esercizio dell'opzione greenshoe; complessivamente sono stati realizzati la cessione della quota di minoranza pari al 39,97% delle azioni ordinarie e un incasso, già al netto degli oneri accessori, di 855 milioni di euro.
| (milioni di euro) | (milioni di reais) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 3° Trim. 2015 |
3° Trim. 2014 |
1.1–30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
3° Trim. 2015 |
3° Trim. 2014 |
1.1–30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazioni % | |||
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | ||||||
| Ricavi | 1.008 | 1.608 | 3.696 | 4.617 | 4.117 | 4.853 | 13.017 | 14.330 | (15,2) | (9,2) | |
| EBITDA | 318 | 441 | 1.102 | 1.281 | 1.285 | 1.330 | 3.882 | 3.975 | (3,4) | (2,3) | |
| % sui Ricavi | 31,2 | 27,4 | 29,8 | 27,7 | 31,2 | 27,4 | 29,8 | 27,7 | 3,8pp | 2,1pp | |
| EBIT | 169 | 188 | 737 | 557 | 713 | 568 | 2.595 | 1.729 | 25,5 | 50,1 | |
| % sui Ricavi | 17,3 | 11,7 | 19,9 | 12,1 | 17,3 | 11,7 | 19,9 | 12,1 | 5,6pp | 7,8pp | |
| Personale a fine periodo (unità) | 13.113 | 12.841 | 2,1 |
| 30.9.2015 | 30.9.2014 | |
|---|---|---|
| Consistenza linee a fine periodo (migliaia) | 72.573 | (1)75.721 |
| MOU (minuti/mese) | 119,3 | 137,7 |
| ARPU (reais) | 16,4 | 17,6 |
I ricavi dei primi nove mesi del 2015 sono pari a 13.017 milioni di reais e risultano in calo di 1.313 milioni di reais (-9,2%) rispetto allo stesso periodo del 2014. I ricavi da servizi si attestano a 11.508 milioni di reais, con una riduzione di 621 milioni di reais rispetto ai 12.129 milioni di reais dei primi nove mesi del 2014 (-5,1%). Il minor fatturato è da attribuirsi alla componente dei ricavi da traffico entrante mobile (-758 milioni di reais, -39,2%), a causa della riduzione della tariffa di terminazione mobile (MTR) e dei minori volumi, nonché al traffico tradizionale voce e SMS uscente (-895 milioni di reais, -13,1%); tali effetti sono solo parzialmente compensati dall'incremento registrato nel fatturato generato dalla componente innovativa, dai Dati mobile e dai contenuti VAS (+987 milioni di reais,+40,8%).
L'ARPU mobile (Average Revenue per User) dei primi nove mesi del 2015 è pari a 16,4 reais a fronte dei 17,6 reais dello stesso periodo del 2014 (-6,8%). I ricavi da vendita di prodotti si attestano a 1.509 milioni di reais (2.201 milioni di reais nei primi nove mesi del 2014; -31,4%), riflettendo l'impatto della crisi macroeconomica brasiliana sulla propensione alla spesa delle famiglie.
Le linee complessive al 30 settembre 2015 sono pari a 72.573 migliaia, mostrano una flessione rispetto al 31 dicembre 2014, e corrispondono a una market share di circa il 26% (27% al 31 dicembre 2014).
I ricavi del terzo trimestre 2015 sono pari a 4.117 milioni di reais, con una riduzione di 736 milioni di reais rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-15,2%); la riduzione dei servizi è stata di 261 milioni di reais (-6,5%) rispetto al terzo trimestre del 2014, mentre la riduzione delle vendite di terminali è stata di 475 milioni di reais (-58,8%) rispetto al terzo trimestre del 2014.
L'EBITDA dei primi nove mesi del 2015 è pari a 3.882 milioni di reais, inferiore di 93 milioni di reais rispetto allo stesso periodo del 2014 (-2,3%). La riduzione dell'EBITDA è attribuibile ai minori ricavi parzialmente compensati da minori costi, principalmente per acquisti di materie e servizi, dovuti alle minori quote da riversare ad altri operatori, seppur in presenza di maggiori costi del personale.
L'EBITDA margin è pari al 29,8%, superiore di 2,1 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2014. L'EBITDA del terzo trimestre del 2015 è pari a 1.285 milioni di reais con una riduzione di 45 milioni di reais rispetto al corrispondente periodo del 2014 (-3,4%); l'EBITDA margin è pari al 31,2%, in aumento di 3,8 punti percentuali rispetto a quello del terzo trimestre 2014 (27,4%).
| (milioni di euro) | (milioni di reais) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 – 30.9. 2015 | 1.1 – 30.9. 2014 | 1.1 – 30.9. 2015 1.1 – 30.9. 2014 |
|||
| (a) | (b) | (c) | (d) | (c-d) | |
| Acquisti di materie e servizi | 1.993 | 2.688 | 7.018 | 8.344 | (1.326) |
| Costi del personale | 271 | 279 | 953 | 866 | 87 |
| Altri costi operativi | 387 | 452 | 1.364 | 1.403 | (39) |
| Variazione delle rimanenze | 29 | (3) | 103 | (10) | 113 |
Relativamente alle dinamiche delle principali voci di costo si evidenzia quanto segue:
| (milioni di reais) | 1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 179 | 211 | (32) |
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 236 | 170 | 66 |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni | 860 | 923 | (63) |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 33 | 37 | (4) |
| Altri oneri | 56 | 62 | (6) |
| Totale | 1.364 | 1.403 | (39) |
Ammonta a 2.595 milioni di reais con un miglioramento di 866 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2014. Tale risultato, nonostante la minor contribuzione dell'EBITDA, beneficia degli impatti positivi derivanti dalla conclusione delle prime due tranche di cessione di torri di telecomunicazione ad American Tower do Brasil. Più precisamente, all'atto della vendita, la plusvalenza generatasi sugli attivi ceduti ammonta a 1.184 milioni di reais ed è già al netto degli oneri accessori.
Si segnala infine che gli ammortamenti, pari a 2.493 milioni di reais, si incrementano di 246 milioni di reais rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente quale effetto dell'accelerazione degli investimenti avvenuta negli ultimi 18-24 mesi.
L'EBIT del terzo trimestre del 2015 è pari a 713 milioni di reais, in aumento di 145 milioni di reais rispetto al corrispondente periodo del 2014 (+25,5%).
In data 21 novembre 2014, la controllata Tim Celular aveva sottoscritto un contratto di cessione ad American Tower do Brasil di parte dell'infrastruttura mobile (6.481 torri di telecomunicazione), per un valore complessivo di circa 3 miliardi di reais. L'accordo di vendita fu firmato congiuntamente a un contratto di locazione "Master Lease Agreement" della durata di 20 anni, configurando pertanto l'operazione come un parziale "sale and lease back".
In data 29 aprile 2015, si è perfezionata la vendita di un primo blocco di 4.176 torri al prezzo di 1.897 milioni di reais; in data 30 settembre 2015 è intervenuta la cessione del secondo blocco (1.125 torri) al prezzo di 517 milioni di reais; in ambedue le operazioni è stato contestualmente sottoscritto lo specifico contratto di "sale and lease back". Complessivamente le due operazioni hanno comportato l'iscrizione di una passività finanziaria del valore di 1.207 milioni di reais. Nel conto economico è stata riconosciuta una plusvalenza pari a 1.184 milioni di reais al netto degli oneri accessori, mentre la quota di plusvalenza corrispondente alla porzione di torri oggetto di "sale and lease back" (989 milioni di reais, già al netto degli oneri accessori), è stata differita in base alla durata dei rispettivi contratti di leasing finanziario.
| milioni di reais | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° blocco | 2° blocco | Totale | Totale | |||
| Prezzo complessivo | 1.897 | 517 | 2.414 | 686 | ||
| Prezzo di vendita delle torri cedute a titolo definitivo | 920 | 287 | 1.207 | 343 | ||
| Valore netto contabile e oneri accessori | (156) | (63) | (219) | (62) | ||
| Annullamento del fondo oneri di ripristino | 154 | 42 | 196 | 55 | ||
| Plusvalenza netta | 918 | 266 | 1.184 | 336 | ||
| Imposte | (282) | (82) | (364) | 103 | ||
| Effetto netto a conto economico | 636 | 184 | 820 | 233 | ||
| Prezzo di vendita delle torri oggetto di sale and | ||||||
| leaseback | 977 | 230 | 1.207 | 343 | ||
| Valore netto contabile e oneri accessori | (168) | (50) | (218) | (62) | ||
| Plusvalenza oggetto di risconto | 809 | 180 | 989 | 281 | ||
| Debito finanziario iscritto a seguito del contratto | ||||||
| di leaseback | (977) | (230) | (1.207) | (343) | ||
| Immobilizzazioni materiali in leasing finanziario | 977 | 230 | 1.207 | 343 | ||
| Riduzione/(incremento) dell'Indebitamento | ||||||
| finanziario netto | 920 | 287 | 1.207 | 343 |
Sono di seguito sintetizzati i principali impatti dell'operazione:
La conversione in euro ai fini della redazione delle situazioni periodiche è effettuata secondo quanto indicato nella Nota "Principi contabili – Principi di consolidamento" del Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2014.
In particolare, la conversione dei valori sopra esposti è stata effettuata utilizzando il cambio medio dei primi nove mesi del 2015 (3,52233 reais per un euro).
Si rammenta che in data 30 giugno 2014 Telecom Italia Media (TI Media) e il Gruppo Editoriale L'Espresso hanno finalizzato l'integrazione delle attività di operatore di rete digitale terrestre facenti capo rispettivamente a Persidera S.p.A. e Rete A S.p.A..
In data 1° dicembre 2014 è stata perfezionata la fusione per incorporazione di Rete A in Persidera.
Inoltre il 30 settembre 2015 fine giornata si è perfezionata la fusione per incorporazione di Telecom Italia Media S.p.A. in Telecom Italia S.p.A..
La tabella di seguito esposta evidenzia i dati della Business Unit Media che, per il primo semestre 2014, non includevano le risultanze di Rete A; le stesse sono invece considerate ai fini del calcolo delle variazioni organiche.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2015 |
3° Trimestre 2014 |
1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazioni % | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | Organica (c/d) |
|
| Ricavi | 20 | 20 | 62 | 51 | - | 21,6 | 1,6 |
| EBITDA | 1 | 8 | 21 | 19 | 10,5 | (4,5) | |
| % sui Ricavi | 5,0 | 40,0 | 33,9 | 37,3 | (3,4) pp | (1,2) pp | |
| EBIT | (5) | - | 4 | (2) | |||
| % sui Ricavi | (25,0) | - | 6,5 | (3,9) | |||
| Personale a fine periodo (unità) (*) | 85 | 89 | 4,5 |
Al 30 settembre 2015 i tre Multiplex Digitali già di Persidera S.p.A. hanno raggiunto una copertura pari al 95,6% della popolazione italiana.
La copertura dei due Multiplex Digitali ex Rete A è invece pari al 93,4% e al 93,7%.
Ammontano nei primi nove mesi del 2015 a 62 milioni di euro, con un incremento di 11 milioni di euro (+21,6%) rispetto ai 51 milioni di euro dei primi nove mesi 2014. Tale variazione, su cui ha inciso positivamente l'integrazione delle attività ex Rete A (acquisita il 30 giugno 2014 e fusa in Persidera S.p.A. a dicembre 2014) non presenti per i primi sei mesi del 2014, è integralmente attribuibile all'Operatore di Rete. Includendo le attività ex Rete A dei primi sei mesi del 2014, la variazione organica dei ricavi risulta positiva per l'1,6%. Tale variazione è sostanzialmente dovuta al lancio dei nuovi canali SKYTG24 e Gazzetta TV, oltre all'incremento del prezzo unitario dei principali contratti.
L'EBITDA dei primi nove mesi del 2015 è risultato positivo per 21 milioni di euro e migliora di 2 milioni di euro (+10,5%) rispetto allo stesso periodo del 2014 (19 milioni di euro). Su tale andamento hanno influito positivamente sia il già citato incremento dei ricavi che l'incremento degli altri proventi solo parzialmente compensati da un incremento dei costi operativi (per un effetto netto di 14 milioni di euro) dell'Operatore di Rete principalmente attribuibili ai costi rivenienti dalle attività ex Rete A non presenti per i primi sei mesi del 2014; includendo tali costi l'EBITDA organico risulta in riduzione del 4,5% rispetto ai primi nove mesi del 2014.
E' positivo per 4 milioni di euro (negativo per 2 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014); tale andamento recepisce la variazione dell'EBITDA precedentemente illustrata nonché la riduzione degli ammortamenti per 4 milioni di euro.
Sono di seguito esposte le risultanze del gruppo Sofora - Telecom Argentina, classificato fra le "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" a seguito dell'accordo per la cessione a Fintech raggiunto il 13 novembre 2013, successivamente modificato il 24 ottobre 2014 come descritto in sede di Relazione finanziaria annuale 2014.
In data 15 ottobre 2015, l'Autorità argentina AFTIC - Autoridad Federal de Tecnologías de la Información y las Comunicaciones ha negato l'autorizzazione al trasferimento a Fintech della partecipazione di controllo detenuta dal Gruppo Telecom Italia in Telecom Argentina.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota "Eventi successivi al 30 settembre 2015" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia.
| (milioni di euro) | (milioni di pesos argentini) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 3° Trim. | 3° Trim. | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | 3° Trim. | 3° Trim. | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | ||
| 2015 | 2014 | 2015 | 2014 | 2015 | 2014 | 2015 | 2014 | % | ||
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | |||||
| Impatti economici del gruppo Sofora – Telecom Argentina |
||||||||||
| Ricavi | 982 | 784 | 2.862 | 2.237 | 10.094 | 8.598 | 28.590 | 24.183 | 17,4 | 18,2 |
| EBITDA | 245 | 187 | 765 | 570 | 2.523 | 2.061 | 7.637 | 6.166 | 22,4 | 23,9 |
| % sui Ricavi | 25,0 | 24,0 | 26,7 | 25,5 | 25,0 | 24,0 | 26,7 | 25,5 | 1,0 pp | 1,2 pp |
| EBIT | 239 | 187 | 759 | 571 | 2.469 | 2.062 | 7.586 | 6.177 | 19,7 | 22,8 |
| % sui Ricavi | 24,5 | 24,0 | 26,5 | 25,5 | 24,5 | 24,0 | 26,5 | 25,5 | 0,5 pp | 1,0 pp |
| Saldo proventi/(oneri) finanziari | (3) | 9 | (10) | 25 | (41) | 98 | (107) | 272 | (139, 3) |
|
| Risultato prima delle imposte derivante da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
236 | 196 | 749 | 596 | 2.428 | 2.160 | 7.479 | 6.449 | 12,4 | 16,0 |
| Imposte sul reddito | (84) | (68) | (263) | (206) | (856) | (757) | (2.620) | (2.233) | 13,1 | 17,3 |
| Risultato dopo le imposte derivante da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
152 | 128 | 486 | 390 | 1.572 | 1.403 | 4.859 | 4.216 | 12,0 | 15,3 |
Il tasso di cambio medio utilizzato per la conversione in euro del peso argentino (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è pari nei primi nove mesi del 2015 a 9,98894 e nei primi nove mesi del 2014 a 10,81202.
| 30.9.2015 | 31.12.2014 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| Assolute | % | |||
| Telefonia fissa | ||||
| Consistenza linee fisse a fine periodo (migliaia) | 4.054 | 4.093 | (39) | (1,0) |
| ARBU (Average Revenue Billed per User) (pesos argentini) |
64,8 | 56,5 (3) | 8,3 | 14,7 |
| Telefonia mobile | ||||
| Consistenza linee mobili a fine periodo (migliaia) | 21.974 | 22.066 | (92) | (0,4) |
| Linee mobili Telecom Personal (migliaia) | 19.444 | 19.585 | (141) | (0,7) |
| % linee postpagate (1) | 32% | 32% | ||
| MOU Telecom Personal (minuti/mese) | 93,6 | 97,6 (3) | (4) | (4,1) |
| ARPU Telecom Personal (pesos argentini) | 88,8 | 71,7 (3) | 17,1 | 23,8 |
| Linee mobili Núcleo (migliaia) (2) | 2.530 | 2.481 | 49 | 2,0 |
| % linee postpagate (1) | 20% | 19% | ||
| Broadband | ||||
| Accessi broadband a fine periodo (migliaia) | 1.804 | 1.771 | 33 | 1,9 |
| ARPU (pesos argentini) | 199,3 | 148,1 (3) | 51,2 | 34,6 |
I ricavi dei primi nove mesi del 2015 sono pari a 28.590 milioni di pesos e si incrementano di 4.407 milioni di pesos (+18,2%) rispetto ai primi nove mesi del 2014 (24.183 milioni di pesos), grazie principalmente all'incremento del relativo ricavo medio per cliente (ARPU - Average Revenue Per User). La principale fonte di ricavi è rappresentata dalla telefonia mobile, che concorre per circa il 73% ai ricavi consolidati del gruppo Sofora – Telecom Argentina, realizzando un incremento del 16,3% rispetto ai primi nove mesi del 2014.
Servizi di telefonia fissa: la consistenza delle linee fisse è diminuita di 39 mila unità rispetto a fine 2014, attestandosi al 30 settembre 2015 a 4.054 migliaia di unità. Ancorché i servizi regolamentati di telefonia fissa in Argentina continuino a essere influenzati dal congelamento tariffario imposto dalla Legge di Emergenza Economica di gennaio 2002, l'ARBU (Average Revenue Billed per User) presenta una crescita del 14,7% rispetto ai primi nove mesi del 2014, grazie all'incremento dei servizi addizionali e alla diffusione dei piani di traffico. In aumento anche i ricavi da Servizi Dati e ICT che, essendo oggetto di contratti i cui prezzi sono definiti in dollari americani, beneficiano del differenziale di cambio rispetto ai primi nove mesi del 2014.
Servizi di telefonia mobile: le linee di Telecom Personal (telefonia mobile in Argentina) sono diminuite di 141 mila unità rispetto a fine 2014, attestandosi al 30 settembre 2015 a 19.444 migliaia di linee, di cui il 32% con contratto postpagato. Contestualmente, grazie all'incremento della base clienti ad alto valore e alla leadership nel segmento degli Smartphones, l'ARPU è aumentato del 23,8% raggiungendo gli 88,8 pesos (71,7 pesos nei primi nove mesi del 2014). Gran parte di tale crescita è riconducibile ai Servizi a Valore Aggiunto (inclusi revenue sharing e Internet), che complessivamente rappresentano il 60% dei ricavi per servizi di telefonia mobile nei primi nove mesi del 2015.
In Paraguay la base clienti di Núcleo presenta una crescita del 2% rispetto al 31 dicembre 2014, raggiungendo le 2.530 migliaia di linee, il 20% delle quali con contratto postpagato.
BroadBand: il portafoglio complessivo delle linee BroadBand di Telecom Argentina al 30 settembre 2015 si attesta a 1.804 migliaia di accessi, in aumento di 33 mila unità rispetto al 31 dicembre 2014. L'ARPU è aumentato del 34,6% raggiungendo i 199,3 pesos (148,1 pesos nei primi nove mesi del 2014), principalmente grazie a una strategia di upselling e ad adeguamenti di prezzo.
L'EBITDA evidenzia una crescita di 1.471 milioni di pesos (+23,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2014, raggiungendo i 7.637 milioni di pesos. L'incidenza sui ricavi è pari al 26,7%, con un aumento di 1,2 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2014, dovuto principalmente alla riduzione dei costi di terminali e accessori di fascia alta, parzialmente compensata da una maggiore incidenza dei costi del personale e dei costi per prestazioni e servizi esterni.
| (milioni di euro) | (milioni di pesos argentini) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazione | |
| (a) | (b) | (c) | (d) | (c-d) | |
| Acquisti di materie e servizi | 1.357 | 1.048 | 13.550 | 11.326 | 2.224 |
| Costi del personale | 537 | 375 | 5.369 | 4.053 | 1.316 |
| Altri costi operativi | 356 | 276 | 3.561 | 2.990 | 571 |
| Variazione delle rimanenze | (151) | (28) | (1.512) | (307) | (1.205) |
Relativamente alle dinamiche delle principali voci di costo si evidenzia quanto segue:
| (milioni di pesos argentini) | 1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 410 | 328 | 82 |
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 101 | 61 | 40 |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni | 527 | 430 | 97 |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 2.320 | 1.957 | 363 |
| Altri oneri | 203 | 214 | (11) |
| Totale | 3.561 | 2.990 | 571 |
L'EBIT dei primi nove mesi del 2015 si attesta a 7.586 milioni di pesos contro i 6.177 milioni di pesos registrati nei primi nove mesi del 2014. L'incremento di 1.409 milioni di pesos è attribuibile al miglioramento dell'EBITDA. L'incidenza dell'EBIT sui ricavi è pari a 26,5% (+1,0 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2014).
Si rammenta che, come previsto dall'IFRS 5, a partire dalla data di classificazione del gruppo Sofora – Telecom Argentina come gruppo in dismissione, è stato sospeso il calcolo degli ammortamenti.
Gli investimenti industriali dei primi nove mesi del 2015 sono pari a 6.791 milioni di pesos e aumentano di 3.032 milioni di pesos rispetto ai primi nove mesi del 2014 (3.759 milioni di pesos); tale incremento è essenzialmente connesso all'assegnazione definitiva a Telecom Personal del Lotto n° 8 per il servizio SCMA per complessivi 2.256 milioni di pesos.
Gli investimenti del periodo sono inoltre stati indirizzati all'acquisizione della clientela e all'ampliamento e miglioramento della rete di accesso, con l'obiettivo di incrementare la capacità e migliorare la qualità della rete 3G nel mobile. Tale obiettivo è stato perseguito avviando la modernizzazione della rete esistente con nuova tecnología a maggiore prestazione, minor footprint e consumo energetico. Infine, per sostenere la crescita dei volumi di traffico dati, nei primi nove mesi del 2015 il gruppo Sofora - Telecom Argentina, ha proseguito, l'attivazione dei siti per il servizio 4G, l'upgrade dei servizi a banda larga su rete fissa e backhauling.
L'Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Telecom Argentina, tenutasi il 22 giugno 2015, ha approvato la modifica dell'oggetto sociale, adattandolo alla nuova definizione dei Servizi di Tecnologia dell'Informazione e delle Comunicazioni contenuta nella "Ley de Argentina Digital" includendo la possibilità di fornire servizi di comunicazione Audiovisivi.
• Avviamento: si riduce di 401 milioni di euro, da 29.943 milioni di euro di fine 2014 a 29.542 milioni di euro al 30 settembre 2015, per effetto della variazione dei tassi di cambio delle società brasiliane(1) per 405 milioni di euro, a cui si contrappone l'iscrizione dell'avviamento provvisorio, pari a 4 milioni di euro, derivante dall'acquisizione del 100% della società Alfabook S.r.l. avvenuta nel mese di luglio del 2015.
Per una più dettagliata analisi si rimanda a quanto illustrato nella Nota "Avviamento" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia.
Si riferiscono al gruppo Sofora-Telecom Argentina e comprendono:
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Nota "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" del Bilancio consolidato abbreviato del Gruppo Telecom Italia al 30 settembre 2015.
E' pari a 22.035 milioni di euro (21.699 milioni di euro al 31 dicembre 2014), di cui 17.962 milioni di euro attribuibili ai Soci della Controllante (18.145 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e 4.073 milioni di euro attribuibili alle partecipazioni di minoranza (3.554 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Più in dettaglio, le variazioni del patrimonio netto sono le seguenti:
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| A inizio periodo | 21.699 | 20.186 |
| Utile (perdita) complessivo del periodo | (438) | 1.539 |
| Dividendi deliberati da: | (250) | (343) |
| Telecom Italia S.p.A. | (166) | (166) |
| Altre società del Gruppo | (84) | (177) |
| INWIT - effetto derivante dalla cessione della quota di minoranza | 839 | − |
| Fusione di TI Media SpA in Telecom Italia SpA | (9) | − |
| Emissione prestito obbligazionario convertibile scadenza 2022 - componente equity | 186 | − |
| Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto | 18 | 64 |
| Effetto operazione acquisizione Rete A | − | 40 |
| Effetto operazioni sul patrimonio del gruppo Sofora - Telecom Argentina | − | 160 |
| Altri movimenti | (10) | 53 |
| A fine periodo | 22.035 | 21.699 |
L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato si è attestato a 26.804 milioni di euro, in aumento di 153 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (26.651 milioni di euro).
Escludendo l'indebitamento finanziario netto del gruppo Sofora – Telecom Argentina, pari a 100 milioni di euro (disponibilità finanziarie nette di 122 milioni di euro al 31 dicembre 2014), l'Indebitamento Finanziario Netto rettificato delle attività in funzionamento evidenzia un decremento rispetto al 31 dicembre 2014 di 69 milioni di euro.
Le principali operazioni che hanno inciso sull'andamento dell'indebitamento finanziario netto rettificato dei primi nove mesi del 2015 sono di seguito esposte:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | ||
| EBITDA | 5.616 | 6.588 | (972) |
| Investimenti industriali di competenza | (3.233) | (2.640) | (593) |
| Variazione del capitale circolante netto operativo: | (1.144) | (1.604) | 460 |
| Variazione delle rimanenze | 19 | 11 | 8 |
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa |
315 | (314) | 629 |
| Variazione dei debiti commerciali (*) | (1.435) | (1.039) | (396) |
| Altre variazioni di crediti/debiti operativi | (43) | (262) | 219 |
| Variazione dei fondi relativi al personale | 32 | (33) | 65 |
| Variazione dei fondi operativi e altre variazioni | 280 | (39) | 319 |
| Operating free cash flow netto | 1.551 | 2.272 | (721) |
| % sui Ricavi | 10,4 | 14,2 | (3,8) pp |
| Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni | 1.554 | 78 | 1.476 |
| Aumenti/Rimborsi di capitale comprensivi di oneri accessori | 186 | 11 | 175 |
| Investimenti finanziari | (35) | (31) | (4) |
| Pagamento dividendi | (204) | (252) | 48 |
| Variazioni di contratti di leasing finanziari | (1.367) | − | (1.367) |
| Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non operativi |
(1.616) | (1.609) | (7) |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto rettificato delle attività in funzionamento |
69 | 469 | (400) |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere |
|||
| cedute | (222) | (234) | 12 |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto rettificato |
(153) | 235 | (388) |
Oltre a quanto già precedentemente dettagliato con riferimento all'EBITDA, hanno in particolare inciso sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto rettificato dei primi nove mesi del 2015 le seguenti voci:
Gli investimenti industriali sono così ripartiti per settore operativo:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2015 | 1.1 - 30.9 2014 | Variazione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | ||||
| Domestic | 2.297 | 71,0 | 1.792 | 67,9 | 505 |
| Brasile | 930 | 28,8 | 843 | 31,9 | 87 |
| Media e Altre Attività | 6 | 0,2 | 5 | 0,2 | 1 |
| Rettifiche ed elisioni | − | − | − | − | − |
| Totale consolidato | 3.233 | 100,0 | 2.640 | 100,0 | 593 |
| % sui Ricavi | 21,7 | 16,5 | 5,2 pp |
Nei primi nove mesi del 2015 gli investimenti industriali sono pari a 3.233 milioni di euro, in aumento di 593 milioni di euro (+22,5%) rispetto ai primi nove mesi del 2014. In particolare:
La variazione del Capitale circolante netto operativo dei primi nove mesi del 2015 è stata negativa per 1.144 milioni di euro (negativa per 1.604 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014). In particolare:
La variazione dei fondi operativi risente principalmente dei citati accantonamenti non ricorrenti a fondi rischi effettuati nei primi nove mesi del 2015, a cui si sono opposti gli effetti della variazione del tasso di cambio del real brasiliano.
E' positivo per 1.554 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015 e si riferisce:
Nei primi nove mesi del 2014 era positivo per 78 milioni di euro ed era principalmente dovuto all'incasso (71 milioni di euro) derivante dalla cessione da parte di Telecom Italia S.p.A. di un immobile sito in Milano.
Nei primi nove mesi del 2015 la voce ammonta a 186 milioni di euro e si riferisce all'opzione di conversione del Prestito obbligazionario 1,125% unsecured equity-linked di ammontare pari a 2 miliardi di euro, emesso il 26 marzo 2015 con scadenza 26 marzo 2022.
In particolare l'ammontare di 186 milioni di euro corrisponde alla differenza tra il credito incassato dagli obbligazionisti a seguito dell'emissione del prestito e la componente di debito dello strumento finanziario emesso. La componente di debito è pari al fair value di una identica passività emessa dalla Società a condizioni di mercato ma senza diritto di conversione, mentre la restante quota, fino a concorrenza del credito incassato, è stata rilevata come componente di patrimonio netto (c.d. metodo residuale).
Nei primi nove mesi del 2015 la voce è pari a 35 milioni di euro e si riferisce principalmente all'esborso di 23 milioni di euro effettuato per l'acquisto del 50% del capitale sociale di Alfiere S.p.A., società immobiliare che possiede alcuni fabbricati nella zona EUR di Roma che saranno in futuro utilizzati da Telecom Italia come centro direzionale. Nel corso del mese di luglio 2015, è inoltre stato acquisito il 100% del capitale di Alfabook S.r.l.; tale operazione ha rappresentato un investimento finanziario di 6 milioni di euro (di cui 5 milioni di euro a titolo di prezzo e 1 milione di euro per l'indebitamento finanziario netto acquisito).
Nei primi nove mesi del 2014 ammontavano a 31 milioni di euro e si riferivano essenzialmente, per 9 milioni di euro, all'acquisizione da parte di Telecom Italia S.p.A. della quota di controllo nella società Trentino NGN S.r.l. avvenuta il 28 febbraio 2014 e, per 21 milioni di euro, all'acquisizione del controllo della partecipazione in Rete A S.p.A., con successiva fusione per incorporazione nella sua controllante Persidera S.p.A..
La voce è rappresentata dal maggior valore delle Attività materiali in locazione finanziaria, espressione anche dei connessi maggiori debiti finanziari, iscritti essenzialmente a seguito delle rinegoziazioni contrattuali intervenute nel corso dei primi nove mesi del 2015 nell'ambito del progetto di trasformazione del patrimonio immobiliare da parte di Telecom Italia S.p.A. (1.018 milioni di euro) e del contratto di leasing finanziario stipulato dal gruppo Tim Brasil su parte delle torri di telecomunicazioni sopra citate (1.207 milioni di reais, pari a circa 343 milioni di euro). Per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota "Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia.
Comprende principalmente il pagamento, effettuato nel corso dei primi nove mesi del 2015, degli oneri finanziari netti (1.156 milioni di euro) e delle imposte (186 milioni di euro), nonché la variazione dei debiti e crediti di natura non operativa.
E' negativo per 222 milioni di euro e risente, fra l'altro, del completamento dell'acquisizione delle licenze 4G da parte del gruppo Sofora – Telecom Argentina che ha comportato un esborso per circa 226 milioni di euro.
La composizione dell'indebitamento finanziario netto è la seguente:
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Passività finanziarie non correnti | |||
| Obbligazioni | 21.038 | 23.440 | (2.402) |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 8.105 | 7.901 | 204 |
| Passività per locazioni finanziarie | 2.142 | 984 | 1.158 |
| 31.285 | 32.325 | (1.040) | |
| Passività finanziarie correnti (*) | |||
| Obbligazioni | 3.887 | 2.645 | 1.242 |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 2.162 | 1.872 | 290 |
| Passività per locazioni finanziarie | 157 | 169 | (12) |
| 6.206 | 4.686 | 1.520 | |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
358 | 43 | 315 |
| Totale debito finanziario lordo | 37.849 | 37.054 | 795 |
| Attività finanziarie non correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (3) | (6) | 3 |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie | (2.915) | (2.439) | (476) |
| (2.918) | (2.445) | (473) | |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (1.659) | (1.300) | (359) |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie | (513) | (311) | (202) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (4.534) | (4.812) | 278 |
| (6.706) | (6.423) | (283) | |
| Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non | |||
| correnti destinate ad essere cedute | (258) | (165) | (93) |
| Totale attività finanziarie | (9.882) | (9.033) | (849) |
| Indebitamento finanziario netto contabile | 27.967 | 28.021 | (54) |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(1.163) | (1.370) | 207 |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | 26.804 | 26.651 | 153 |
| Così dettagliato: | |||
| Totale debito finanziario lordo rettificato | 35.376 | 34.421 | 955 |
| Totale attività finanziarie rettificate | (8.572) | (7.770) | (802) |
| (*) di cui quota corrente del debito a M/L termine: | |||
| Obbligazioni | 3.887 | 2.645 | 1.242 |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 1.316 | 1.413 | (97) |
| Passività per locazioni finanziarie | 157 | 169 | (12) |
Le politiche di gestione dei rischi finanziari del Gruppo Telecom Italia tendono alla minimizzazione dei rischi di mercato, all'integrale copertura del rischio di cambio e all'ottimizzazione dell'esposizione ai tassi di interesse attraverso opportune diversificazioni di portafoglio, attuate anche mediante l'utilizzo di selezionati strumenti finanziari derivati. Si sottolinea che tali strumenti non hanno fini speculativi e che hanno tutti un titolo sottostante, oggetto di copertura.
Si evidenzia inoltre che, al fine di determinare la propria esposizione ai tassi di interesse, il Gruppo definisce una composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile e utilizza gli strumenti finanziari derivati al fine di tendere alla prestabilita composizione del debito. Tenuto conto dell'attività operativa del Gruppo, la combinazione ritenuta più idonea nel medio-lungo termine delle passività finanziarie non correnti è stata individuata, sulla base del valore nominale, nel range 65% - 75% per la componente a tasso fisso e 25% - 35% per la componente a tasso variabile.
Nella gestione dei rischi di mercato il Gruppo si è dotato di Linee Guida "Gestione e controllo dei rischi finanziari" e utilizza principalmente gli strumenti finanziari derivati IRS e CCIRS.
Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'indebitamento finanziario netto si è ritenuto, a partire dal 2009, di presentare, oltre al consueto indicatore (ridefinito "Indebitamento finanziario netto contabile"), anche una misura denominata "Indebitamento finanziario netto rettificato", che sterilizza gli effetti causati dalla volatilità dei mercati finanziari. Considerando che alcune componenti della valutazione al fair value dei derivati (contratti per determinare il tasso di cambio e di interesse di flussi contrattuali) e di derivati embedded in altri strumenti finanziari, non comportano un effettivo regolamento monetario, l'"Indebitamento finanziario netto rettificato" esclude tali effetti meramente contabili e non monetari (compresi gli effetti indotti dall'introduzione dal 1° gennaio 2013 del principio IFRS 13 – Valutazione del fair value) dalla valutazione dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.
Le cessioni di crediti commerciali a società di factoring perfezionate nei primi nove mesi del 2015 hanno comportato un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2015 pari a 901 milioni di euro (1.316 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
Le obbligazioni al 30 settembre 2015 sono iscritte per un importo pari a 24.925 milioni di euro (26.085 milioni di euro al 31 dicembre 2014). In termini di valore nominale di rimborso sono pari a 24.228 milioni di euro, con un decremento di 686 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (24.914 milioni di euro).
Relativamente all'evoluzione dei prestiti obbligazionari nei primi nove mesi del 2015 si segnala quanto segue:
| (milioni di valuta originaria) | Valuta | Importo | Data di emissione |
|---|---|---|---|
| Nuove emissioni | |||
| Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 3,250% scadenza 16/1/2023 | Euro | 1.000 | 16/1/2015 |
| Telecom Italia S.p.A. prestito obbligazionario convertibile (*) in azioni | |||
| ordinarie 2.000 milioni di euro 1,125% scadenza 26/3/2022 | Euro | 2.000 | 26/3/2015 |
(*) In data 20 maggio 2015 l'Assemblea degli azionisti di Telecom Italia S.p.A. ha approvato l'aumento del capitale sociale riservato al servizio della conversione del prestito obbligazionario unsecured equity-linked.
| (milioni di valuta originaria) | Valuta | Importo | Data di rimborso |
|---|---|---|---|
| Rimborsi | |||
| Telecom Italia Finance S.A. 20.000 milioni di JPY 3,550% (1) | JPY | 20.000 | 14/5/2015 |
| Telecom Italia S.p.A. 514 milioni di euro 4,625% (2) | Euro | 514 | 15/6/2015 |
(1) Rimborso anticipato del Private Placement AFLAC con scadenza 14/5/2032.
(2) Al netto dei riacquisti per 236 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014 e del primo semestre 2015.
In data 23 gennaio 2015, Telecom Italia S.p.A. ha concluso con successo l'offerta pubblica di riacquisto su quattro emissioni obbligazionarie con scadenza compresa tra giugno 2015 e settembre 2017, riacquistando un ammontare nominale complessivo di 810,3 milioni di euro. Di seguito i dettagli delle emissioni obbligazionarie riacquistate:
| Denominazione del Titolo | Ammontare nominale in circolazione prima dell'Offerta di acquisto |
Ammontare nominale riacquistato |
Prezzo di riacquisto |
|---|---|---|---|
| (euro) | (euro) | ||
| Riacquisti | |||
| Telecom Italia S.p.A. - 750 milioni di euro, | |||
| scadenza giugno 2015, cedola 4,625% (1) | 577.701.000 | 63.830.000 | 101,650% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, | |||
| scadenza gennaio 2016, cedola 5,125% (2) | 771.550.000 | 108.200.000 | 104,661% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, | |||
| scadenza gennaio 2017, cedola 7,000% | 1.000.000.000 | 374.308.000 | 111,759% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, | |||
| scadenza settembre 2017, cedola 4,500% | 1.000.000.000 | 263.974.000 | 108,420% |
| (1) Al netto dei riacquisti per 172 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014. |
(2) Al netto dei riacquisti per 228 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014.
In data 24 aprile 2015 Telecom Italia S.p.A. ha concluso con successo l'offerta pubblica di riacquisto su nove emissioni obbligazionarie con scadenza compresa tra gennaio 2017 e febbraio 2022, riacquistando un ammontare nominale complessivo di 2.000 milioni di euro (non è stato accettato il riacquisto di nessuna delle Notes con scadenza settembre 2017 e gennaio 2017 presentate ai sensi delle Offerte).
Di seguito i dettagli delle emissioni obbligazionarie riacquistate:
| Denominazione del Titolo | Ammontare nominale in circolazione prima dell'Offerta di acquisto (euro) |
Ammontare nominale riacquistato (euro) |
Prezzo di riacquisto |
|---|---|---|---|
| Telecom Italia S.p.A. – 750 milioni di euro, scadenza maggio 2018, cedola 4,750% |
750.000.000 | 35.879.000 | 111,165% |
| Telecom Italia S.p.A. – 750 milioni di euro, scadenza dicembre 2018, cedola 6,125% |
750.000.000 | 121.014.000 | 117,329% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.250 milioni di euro, scadenza gennaio 2019, cedola 5,375% |
1.250.000.000 | 307.600.000 | 114,949% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza gennaio 2020, cedola 4,000% |
1.000.000.000 | 280.529.000 | 111,451% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza settembre 2020, cedola 4,875% |
1.000.000.000 | 452.517.000 | 116,484% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza gennaio 2021, cedola 4,500% |
1.000.000.000 | 436.361.000 | 114,714% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.250 milioni di euro, scadenza febbraio 2022, cedola 5,250% |
1.250.000.000 | 366.100.000 | 121,210% |
In data 20 luglio 2015 Telecom Italia S.p.A. ha concluso con successo l'offerta pubblica di riacquisto su cinque emissioni obbligazionarie con scadenza compresa tra gennaio 2017 e gennaio 2019, riacquistando un ammontare nominale complessivo di 467,3 milioni di euro. Di seguito i dettagli delle emissioni obbligazionarie riacquistate:
| Denominazione del Titolo | Ammontare nominale in circolazione prima dell'Offerta di acquisto |
Ammontare nominale riacquistato |
Prezzo di riacquisto |
|---|---|---|---|
| (euro) | (euro) | ||
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza gennaio 2017, cedola 7,000% (1) |
625.692.000 | 81.141.000 | 109,420% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza settembre 2017, cedola 4,500% (2) |
736.026.000 | 107.811.000 | 107,428% |
| Telecom Italia S.p.A. – 750 milioni di euro, scadenza maggio 2018, cedola 4,750% (3) |
714.121.000 | 121.223.000 | 109,477% |
| Telecom Italia S.p.A. – 750 milioni di euro, scadenza dicembre 2018, cedola 6,125% (4) |
628.986.000 | 47.108.000 | 115,395% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.250 milioni di euro, scadenza gennaio 2019, cedola 5,375% (5) (1) Al netto dei riacquisti per 374 milioni di euro effettuati dalla società a gennaio 2015. |
942.400.000 | 110.000.000 | 112,960% |
(2) Al netto dei riacquisti per 264 milioni di euro effettuati dalla società a gennaio 2015.
(3) Al netto dei riacquisti per 36 milioni di euro effettuati dalla società a aprile 2015.
(4) Al netto dei riacquisti per 121 milioni di euro effettuati dalla società a aprile 2015.
(5) Al netto dei riacquisti per 308 milioni di euro effettuati dalla società a aprile 2015.
In pari data Telecom Italia S.p.A. ha altresì concluso con successo l'offerta pubblica di riacquisto su due emissioni obbligazionarie di Telecom Italia Capital S.A. con scadenza giugno 2018 e giugno 2019, riacquistando un ammontare nominale complessivo di 564 milioni di USD.
Di seguito i dettagli delle emissioni obbligazionarie riacquistate:
| Denominazione del Titolo | Ammontare nominale in circolazione prima |
Ammontare nominale riacquistato |
Prezzo di riacquisto |
|---|---|---|---|
| dell'Offerta di acquisto | |||
| (USD) | (USD) | ||
| Telecom Italia Capital S.A. – 1.000 milioni di | |||
| USD, scadenza giugno 2018, cedola 6,999% | 1.000.000.000 | 323.356.000 | 111,721% |
| Telecom Italia Capital S.A. – 1.000 milioni di | |||
| USD, scadenza giugno 2019, cedola 7,175% | 1.000.000.000 | 240.320.000 | 114,188% |
Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo, si segnala che al 30 settembre 2015 è pari a 198 milioni di euro (valore nominale) ed è aumentato di 2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (196 milioni di euro).
Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 settembre 2015:
| (miliardi di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accordato | Utilizzato | Accordato | Utilizzato | |||
| Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2017 | 4,0 | - | 4,0 | - | ||
| Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2018 | 3,0 | - | 3,0 | - | ||
| Totale | 7,0 | - | 7,0 | - |
Telecom Italia dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2017 e 25 marzo 2018, entrambe inutilizzate.
Inoltre, Telecom Italia dispone di:
La scadenza media delle passività finanziarie non correnti (inclusa la quota del medio-lungo termine scadente entro dodici mesi) è pari a 7,22 anni.
Il costo medio del debito di Gruppo, inteso come costo di periodo calcolato su base annua e derivante dal rapporto tra oneri correlati al debito ed esposizione media, è pari a circa il 5,3%.
Per quanto riguarda il dettaglio delle scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, si rimanda a quanto riportato nella Nota "Passività finanziarie (non correnti e correnti)" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia.
Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo Telecom Italia al 30 settembre 2015 è pari a 13.193 milioni di euro (al netto di 223 milioni di euro relativi alle Discontinued Operations), equivalente alla somma della "Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti" e dei "Titoli correnti diversi dalle partecipazioni" per complessivi 6.193 milioni di euro (6.112 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e delle già citate linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7.000 milioni di euro. Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi.
In particolare:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti per 4.534 milioni di euro (4.812 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 30 settembre 2015 sono così analizzabili:
– Rischio Paese: gli impieghi sono stati effettuati sulle principali piazze finanziarie europee.
Titoli correnti diversi dalle partecipazioni per 1.659 milioni di euro (1.300 milioni di euro al 31 dicembre 2014): tali forme di investimento rappresentano un'alternativa all'impiego della liquidità con l'obiettivo di migliorarne il rendimento. Comprendono 255 milioni di euro di Titoli di Stato italiani acquistati da Telecom Italia S.p.A., 554 milioni di euro di Titoli di Stato italiani e europei acquistati da Telecom Italia Finance S.A., 6 milioni di euro di Certificati di Credito del Tesoro (assegnati a Telecom Italia S.p.A. in quanto titolare di crediti commerciali, come da Decreto del 3/12/2012 del Ministero dell'Economia e delle Finanze), 750 milioni di euro di titoli obbligazionari acquistati da Telecom Italia Finance S.A. con differenti scadenze, tutti con un mercato di riferimento attivo e quindi facilmente liquidabili. Gli acquisti dei suddetti Titoli di Stato e CCT, che ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, rappresentano impieghi in "Titoli del debito sovrano", sono stati effettuati nel rispetto delle Linee guida per la "Gestione e controllo dei rischi finanziari" di cui il Gruppo Telecom Italia si è dotato da agosto 2012, sostituendo le precedenti policy.
Nel terzo trimestre 2015 l'indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 188 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2015: la positiva dinamica finanziaria unitamente agli effetti degli ulteriori introiti derivanti dalle cessioni delle torri trasmissive in Brasile e dell'addizionale quota del 3,64% (esercizio opzione greenshoe) di INWIT, hanno assorbito gli esborsi derivanti dal pagamento delle imposte sul reddito nonché gli impatti del maggior debito derivante dall'iscrizione tra le passività finanziarie del valore attuale dei pagamenti dovuti per leasing immobiliari e per il leasing di quota parte delle torri trasmissive in Brasile, in applicazione dello IAS 17.
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 30.6.2015 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Indebitamento finanziario netto contabile | 27.967 | 28.358 | (391) |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(1.163) | (1.366) | 203 |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | 26.804 | 26.992 | (188) |
| Così dettagliato: | |||
| Totale debito finanziario lordo rettificato | 35.376 | 35.739 | (363) |
| Totale attività finanziarie rettificate | (8.572) | (8.747) | 175 |
Il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia è stato redatto nel rispetto dell'art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche e integrazioni. Tale documento comprende anche il Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 predisposto in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE ed, in particolare, allo IAS 34 Bilanci intermedi.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio Consolidato del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2014, ai quali si rimanda, fatta eccezione per l'applicazione dei nuovi Principi/Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2015. Peraltro, come illustrato nelle note del bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015, i nuovi Principi/Interpretazioni non hanno comportato alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo.
Il Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato.
Si segnala inoltre che il capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2015" contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente Resoconto Intermedio di Gestione non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
Nel corso dei primi nove mesi del 2015 si sono verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:
Nel corso del 2014 si erano verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2015 |
3° Trimestre 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
Variazioni (a-b) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | assolute | % | |||
| Ricavi | 4.778 | 5.421 | 14.875 | 15.972 | (1.097) | (6,9) |
| Altri proventi | 75 | 92 | 206 | 275 | (69) | (25,1) |
| Totale ricavi e proventi operativi | 4.853 | 5.513 | 15.081 | 16.247 | (1.166) | (7,2) |
| Acquisti di materie e servizi | (1.969) | (2.330) | (6.343) | (6.887) | 544 | 7,9 |
| Costi del personale | (728) | (724) | (2.433) | (2.320) | (113) | (4,9) |
| Altri costi operativi | (272) | (296) | (1.160) | (855) | (305) | (35,7) |
| Variazione delle rimanenze | (64) | (58) | (6) | (15) | 9 | 60,0 |
| Attività realizzate internamente | 163 | 138 | 477 | 418 | 59 | 14,1 |
| Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non |
||||||
| correnti (EBITDA) | 1.983 | 2.243 | 5.616 | 6.588 | (972) | (14,8) |
| Ammortamenti | (1.034) | (1.075) | (3.164) | (3.229) | 65 | 2,0 |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
69 | − | 348 | 35 | 313 | − |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti |
− | − | − | (1) | 1 | − |
| Risultato operativo (EBIT) | 1.018 | 1.168 | 2.800 | 3.393 | (593) | (17,5) |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
1 | − | 1 | (5) | 6 | − |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | 10 | − | 14 | 15 | (1) | (6,7) |
| Proventi finanziari | 441 | 765 | 2.020 | 1.630 | 390 | 23,9 |
| Oneri finanziari | (930) | (1.256) | (3.993) | (3.367) | (626) | (18,6) |
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
540 | 677 | 842 | 1.666 | (824) | (49,5) |
| Imposte sul reddito | (196) | (220) | (389) | (637) | 248 | 38,9 |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento |
344 | 457 | 453 | 1.029 | (576) | (56,0) |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
150 | 126 | 480 | 386 | 94 | 24,4 |
| Utile (perdita) del periodo | 494 | 583 | 933 | 1.415 | (482) | (34,1) |
| Attribuibile a: | ||||||
| Soci della Controllante | 333 | 442 | 362 | 985 | (623) | (63,2) |
| Partecipazioni di minoranza | 161 | 141 | 571 | 430 | 141 | 32,8 |
Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) viene di seguito esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, comprensivo, oltre che dell'Utile (perdita) del periodo, come da Conto Economico Separato Consolidato, delle altre variazioni dei movimenti di Patrimonio Netto diverse dalle transazioni con gli Azionisti.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | 2015 | 2014 | |
| Utile (perdita) del periodo (a) |
494 | 583 | 933 | 1.415 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||||
| consolidato | ||||
| Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||||
| Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19): |
||||
| Utili (perdite) attuariali | − | − | 56 | (129) |
| Effetto fiscale | − | − | (15) | 35 |
| (b) | − | − | 41 | (94) |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (c) | − | − | − | − |
| Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (d=b+c) |
− | − | 41 | (94) |
| Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | 2 | 15 | (19) | 56 |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
18 | (4) | (45) | (19) |
| Effetto fiscale | (2) | (2) | 16 | (9) |
| (e) | 18 | 9 | (48) | 28 |
| Strumenti derivati di copertura: | ||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | (161) | 374 | 1.007 | 313 |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
326 | (414) | (486) | (513) |
| Effetto fiscale | (47) | 10 | (145) | 55 |
| (f) | 118 | (30) | 376 | (145) |
| Differenze cambio di conversione di attività estere: | ||||
| Utili (perdite) di conversione di attività estere | (1.350) | (72) | (1.739) | (44) |
| Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − | (1) | − |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (g) | (1.350) | (72) | (1.740) | (44) |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − | − | − |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (h) | − | − | − | − |
| Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato |
||||
| consolidato (i=e+f+g+h) Totale altre componenti del conto economico |
(1.214) | (93) | (1.412) | (161) |
| complessivo consolidato (k=d+i) |
(1.214) | (93) | (1.371) | (255) |
| Utile (perdita) complessivo del periodo (a+k) |
(720) | 490 | (438) | 1.160 |
| Attribuibile a: | ||||
| Soci della Controllante | (446) | 343 | (469) | 910 |
| Partecipazioni di minoranza | (274) | 147 | 31 | 250 |
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | ||
| Attività | ||||
| Attività non correnti | ||||
| Attività immateriali | ||||
| Avviamento | 29.542 | 29.943 | (401) | |
| Attività immateriali a vita utile definita | 6.045 | 6.827 | (782) | |
| 35.587 | 36.770 | (1.183) | ||
| Attività materiali | ||||
| Immobili, impianti e macchinari di proprietà | 11.906 | 12.544 | (638) | |
| Beni in locazione finanziaria | 2.051 | 843 | 1.208 | |
| 13.957 | 13.387 | 570 | ||
| Altre attività non correnti | ||||
| Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il | ||||
| metodo del patrimonio netto | 59 | 36 | 23 | |
| Altre partecipazioni | 42 | 43 | (1) | |
| Attività finanziarie non correnti | 2.918 | 2.445 | 473 | |
| Crediti vari e altre attività non correnti | 1.618 | 1.571 | 47 | |
| Attività per imposte anticipate | 943 | 1.118 | (175) | |
| 5.580 | 5.213 | 367 | ||
| Totale Attività non correnti | (a) | 55.124 | 55.370 | (246) |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze di magazzino | 291 | 313 | (22) | |
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti | 5.348 | 5.615 | (267) | |
| Crediti per imposte sul reddito | 19 | 101 | (82) | |
| Attività finanziarie correnti | ||||
| Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
2.172 | 1.611 | 561 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 4.534 | 4.812 | (278) | |
| 6.706 | 6.423 | 283 | ||
| Sub-totale Attività correnti | 12.364 | 12.452 | (88) | |
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute | ||||
| di natura finanziaria | 258 | 165 | 93 | |
| di natura non finanziaria | 4.403 | 3.564 | 839 | |
| 4.661 | 3.729 | 932 | ||
| Totale Attività correnti | (b) | 17.025 | 16.181 | 844 |
| Totale Attività | (a+b) | 72.149 | 71.551 | 598 |
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | ||
| Patrimonio netto e Passività | ||||
| Patrimonio netto | ||||
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | 17.962 | 18.145 | (183) | |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza | 4.073 | 3.554 | 519 | |
| Totale Patrimonio netto | (c) | 22.035 | 21.699 | 336 |
| Passività non correnti | ||||
| Passività finanziarie non correnti | 31.285 | 32.325 | (1.040) | |
| Fondi relativi al personale | 1.023 | 1.056 | (33) | |
| Fondo imposte differite | 541 | 438 | 103 | |
| Fondi per rischi e oneri | 563 | 720 | (157) | |
| Debiti vari e altre passività non correnti | 1.030 | 697 | 333 | |
| Totale Passività non correnti | (d) | 34.442 | 35.236 | (794) |
| Passività correnti | ||||
| Passività finanziarie correnti | 6.206 | 4.686 | 1.520 | |
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti | 7.317 | 8.376 | (1.059) | |
| Debiti per imposte sul reddito | 4 | 36 | (32) | |
| Sub-totale Passività correnti | 13.527 | 13.098 | 429 | |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
||||
| di natura finanziaria | 358 | 43 | 315 | |
| di natura non finanziaria | 1.787 | 1.475 | 312 | |
| 2.145 | 1.518 | 627 | ||
| Totale Passività correnti | (e) | 15.672 | 14.616 | 1.056 |
| Totale Passività | (f=d+e) | 50.114 | 49.852 | 262 |
| Totale Patrimonio netto e passività | (c+f) | 72.149 | 71.551 | 598 |
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
||
| Flusso monetario da attività operative: | |||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 453 | 1.029 | |
| Rettifiche per: | |||
| Ammortamenti | 3.164 | 3.229 | |
| Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse | |||
| partecipazioni) | 6 | 6 | |
| Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) | 128 | 260 | |
| Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) |
(359) | (35) | |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
(1) | 5 | |
| Variazione dei fondi relativi al personale | 32 | (33) | |
| Variazione delle rimanenze | 19 | 11 | |
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa | 315 | (314) | |
| Variazione dei debiti commerciali | (873) | (651) | |
| Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito | 36 | 391 | |
| Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività | 904 | (433) | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative | (a) | 3.824 | 3.465 |
| Flusso monetario da attività di investimento: | |||
| Acquisti di attività immateriali | (1.210) | (1.018) | |
| Acquisti di attività materiali | (3.390) | (1.622) | |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza | (4.600) | (2.640) | |
| Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali | 806 | (388) | |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa | (3.794) | (3.028) | |
| Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle disponibilità acquisite |
(5) | (8) | |
| Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni | (29) | (1) | |
| Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie | (893) | (635) | |
| Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute |
− | − | |
| Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di altre attività non correnti |
699 | 78 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento | (b) | (4.022) | (3.594) |
| Flusso monetario da attività di finanziamento: | |||
| Variazione delle passività finanziarie correnti e altre | 787 | 969 | |
| Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | 4.000 | 3.349 | |
| Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | (5.286) | (5.594) | |
| Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) | 186 | 11 | |
| Dividendi pagati | (204) | (252) | |
| Variazioni di possesso in imprese controllate | 855 | − | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | (c) | 338 | (1.517) |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute |
(d) | (5) | (324) |
| Flusso monetario complessivo | (e=a+b+c+d) | 135 | (1.970) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | (f) | 4.910 | 6.296 |
| Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette |
(g) | (400) | (31) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | (h=e+f+g) | 4.645 | 4.295 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito (pagate)/incassate | (186) | (6) |
| Interessi pagati | (1.855) | (4.132) |
| Interessi incassati | 699 | 2.810 |
| Dividendi incassati | 3 | 5 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2015 | 2014 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 4.812 | 5.744 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (19) | (64) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
117 | 616 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| 4.910 | 6.296 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 4.534 | 4.106 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (1) | (103) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
112 | 292 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| 4.645 | 4.295 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisti di beni | 1.342 | 1.524 | (182) |
| Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di interconnessione |
1.594 | 1.798 | (204) |
| Costi commerciali e di pubblicità | 1.031 | 1.092 | (61) |
| Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing | 969 | 987 | (18) |
| Affitti e locazioni | 532 | 559 | (27) |
| Altre spese per servizi | 875 | 927 | (52) |
| Totale acquisti di materie e servizi | 6.343 | 6.887 | (544) |
| % sui Ricavi | 42,6 | 43,1 | (0,5) pp |
| (milioni di euro) | 1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Costi del personale Italia | 2.142 | 2.017 | 125 |
| Costi e oneri del personale ordinari | 2.094 | 2.016 | 78 |
| Oneri e Accantonamenti a Fondi per il personale | 48 | 1 | 47 |
| Costi del personale Estero | 291 | 303 | (12) |
| Totale costi del personale | 2.433 | 2.320 | 113 |
| % sui Ricavi | 16,4 | 14,5 | 1,9 pp |
| (unità equivalenti) | 1.1 – 30.9 2015 |
1.1 – 30.9 2014 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Consistenza media retribuita–Italia | 49.129 | 47.495 | 1.634 |
| Consistenza media retribuita–Estero | 12.147 | 11.676 | 471 |
| Totale consistenza media retribuita(1) | 61.276 | 59.171 | 2.105 |
| Attività non correnti destinate ad essere cedute - gruppo Sofora - Telecom Argentina |
15.515 | 15.666 | (151) |
| Totale consistenza media retribuita - comprese Attività non correnti destinate ad essere cedute |
76.791 | 74.837 | 1.954 |
| (unità) | 30.9.2015 | 31.12.2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Organico – Italia | 52.700 | 52.882 | (182) |
| Organico – Estero | 13.373 | 13.143 | 230 |
| Totale organico a fine periodo (1) | 66.073 | 66.025 | 48 |
| Attività non correnti destinate ad essere cedute - gruppo Sofora - Telecom Argentina |
16.273 | 16.420 | (147) |
| Totale organico a fine periodo - comprese Attività non correnti destinate ad essere cedute |
82.346 | 82.445 | (99) |
| (unità) | 30.9.2015 | 31.12.2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Domestic | 52.726 | 53.076 | (350) |
| Brasile | 13.113 | 12.841 | 272 |
| Media | 85 | 89 | (4) |
| Altre attività | 149 | 19 | 130 |
| Totale | 66.073 | 66.025 | 48 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici | 46 | 51 | (5) |
| Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi | 25 | 28 | (3) |
| Contributi in conto impianti e in conto esercizio | 22 | 18 | 4 |
| Risarcimenti, penali e recuperi vari | 18 | 24 | (6) |
| Altri proventi | 95 | 154 | (59) |
| Totale | 206 | 275 | (69) |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | ||
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 251 | 264 | (13) |
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 460 | 60 | 400 |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni |
270 | 335 | (65) |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 87 | 87 | − |
| Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative | 49 | 60 | (11) |
| Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e stages |
13 | 13 | − |
| Altri oneri | 30 | 36 | (6) |
| Totale | 1.160 | 855 | 305 |
Si rimanda all'apposita Nota "Eventi successivi al 30 settembre 2015" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia.
In ambito domestico, il mercato delle telecomunicazioni continuerà a presentare anche nell'ultima parte dell'esercizio 2015 un trend di flessione dei servizi tradizionali (accesso e voce) in buona parte compensato dallo sviluppo dei ricavi da servizi innovativi grazie alla crescente domanda di connettività e servizi digitali. Si prevede che l'effetto combinato di questi fenomeni determini una riduzione complessiva del mercato decisamente più contenuta rispetto a quella degli scorsi esercizi (in particolare sul Mobile) e a quella registrata nei precedenti trimestri 2015.
In Brasile il contesto macroeconomico sta evidenziando invece un ulteriore peggioramento; l'elevata volatilità e incertezza di tutte le principali variabili (i.e. tassi di cambio, prodotto interno lordo, inflazione, tassi di interesse, occupazione) si combinano con dinamiche operative che risentono della maggiore sensibilità del segmento prepagato, storico punto di forza del gruppo Tim Brasil, al rallentamento economico. Completano il quadro un'accelerazione del processo di transizione/sostituzione dei servizi tradizionali verso soluzioni Data/IP, la riduzione nelle tariffe di terminazione mobile (MTR) e il contesto competitivo che grava sulla tenuta dei ricavi tradizionali (voce e messaging).
Il Gruppo Telecom Italia, come annunciato nel Piano 2015–2017, continuerà a far leva sulle proprie market share per diffondere ulteriormente i propri servizi innovativi, abilitati dalla forte accelerazione impressa agli investimenti in infrastrutture di ultima generazione. In particolare le cinque aree di sviluppo delle tecnologie riguarderanno l'Ultrabroadband fisso con la fibra ottica, l'Ultrabroadband mobile, la realizzazione di nuovi Data Center a supporto dei servizi Cloud, le connessioni in fibra internazionali e il percorso di trasformazione dei processi industriali, volti alla riduzione strutturale dei costi d'esercizio attraverso la semplificazione e l'ammodernamento delle infrastrutture. Tali investimenti stanno creando le premesse per la stabilizzazione e ripresa del fatturato.
Complessivamente gli investimenti del perimetro Domestic nell'orizzonte di piano ammonteranno a circa 10 miliardi di euro, di cui circa 5 miliardi di euro dedicati esclusivamente alla componente innovativa (NGN, LTE, Cloud Computing, Data Center, Sparkle e Trasformazione) che, al 2017, permetteranno di raggiungere il 75% della popolazione con fibra ottica e oltre il 95% della popolazione con il 4G. In Brasile gli investimenti saranno incrementati, con l'obiettivo di estendere sia la copertura 4G sia quella 3G .
In tale contesto, per l'esercizio in corso, si prevede sul mercato domestico un continuo progressivo miglioramento della performance operativa coerente con le dinamiche descritte nel Piano triennale 2015–2017. Per quanto riguarda il gruppo Tim Brasil, la recente evoluzione negativa del contesto di riferimento lascia comunque spazio al proseguimento delle iniziative commerciali "data-centered" e ad azioni di contenimento dei costi, che porteranno a recuperi nell'andamento del fatturato e della redditività verso la direzione già indicata nel Piano 2015 - 2017.
L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2015 potrebbe essere influenzata da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
Il governo dei rischi diventa in tale contesto uno strumento strategico per la creazione di valore. Il Gruppo Telecom Italia ha adottato un Modello Enterprise Risk Management ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (ERM CoSO Report), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, evidenziando potenziali sinergie tra gli attori coinvolti nella valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Il processo ERM è progettato per individuare eventi potenziali che possono influire sull'attività d'impresa, per gestire il rischio entro limiti accettabili e per fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali.
Di seguito vengono riportati i principali rischi afferenti all'attività di business del Gruppo Telecom Italia, i quali possono incidere, anche in modo considerevole, sulla capacità di raggiungere gli obiettivi del Gruppo.
La situazione economico-finanziaria del Gruppo è soggetta all'influenza di molteplici fattori macroeconomici come la crescita economica, la stabilità politica, la fiducia dei consumatori, la variazione del tasso di interesse e dei tassi di cambio nei mercati in cui è presente. I risultati attesi possono essere influenzati, sul mercato domestico, dalla difficoltà della ripresa economica associata a un alto tasso di disoccupazione, con la conseguente riduzione del reddito disponibile per il consumo. Sul mercato brasiliano i risultati attesi possono essere influenzati dal peggioramento del contesto macroeconomico, che ad oggi vede il Paese in recessione, e dal contestuale deterioramento delle dinamiche operative. Tali fattori non consentono di escludere conseguenti svalutazioni dell'avviamento. Inoltre il Gruppo Telecom Italia sta ponendo in essere numerosi progetti e operazioni anche societarie, di natura straordinaria, la cui realizzabilità e completamento potrebbero essere influenzati da fattori esterni al controllo dal management, quali fattori politici, di natura regolatoria, restrizioni di natura valutaria, normativa, burocratica etc.; pertanto gli esiti finanziari di tali progetti e operazioni potrebbero differire anche in maniera significativa rispetto alle aspettative.
Il mercato delle telecomunicazioni è caratterizzato da una forte competizione che potrebbe comportare una riduzione della nostra quota nei mercati in cui operiamo e una riduzione dei prezzi e dei margini. La natura della competizione è, da una parte, sui prodotti e servizi innovativi, dall'altra sul prezzo dei servizi tradizionali. Sul mercato Brasiliano il trend dell'industria delle telecomunicazioni sta cambiando velocemente, amplificato dal deterioramento dello scenario macroeconomico. Il rischio competitivo è rappresentato da una più accentuata accelerazione del processo di sostituzione dei servizi tradizionali con servizi innovativi e di razionalizzazione dei consumi da parte della clientela (es. riduzione della clientela multi-SIM). In tale contesto, il gruppo Tim Brasil potrebbe essere ulteriormente impattato nel breve termine in misura maggiore rispetto ai principali competitor, in relazione alla più alta incidenza della clientela con servizi prepagati, che più di altri risente dell'attuale situazione macro economica.
I rischi operativi inerenti al nostro business fanno riferimento a possibili inadeguatezze dei processi interni, fattori esterni, frodi, errori dei dipendenti, errori nel documentare correttamente le transazioni, perdite di dati critici o commercialmente sensibili e guasti nei sistemi o nelle piattaforme di rete.
Il nostro successo dipende fortemente dalla capacità di offrire in modo continuativo e ininterrotto i servizi che eroghiamo attraverso le infrastrutture informatiche e di rete. Le infrastrutture sono sensibili alle interruzioni dovute ai guasti delle tecnologie informative e comunicative, alla mancanza di elettricità, alle alluvioni, alle tempeste e agli errori umani. Problemi inaspettati alle strutture, guasti di sistema, guasti hardware e software, virus dei computer o attacchi hacker potrebbero influenzare la qualità dei servizi e causare interruzioni di servizio. Ciascuno di questi eventi potrebbe tradursi in riduzione del traffico e riduzione dei ricavi e/o in un aumento dei costi di ripristino, impattando negativamente sul livello di soddisfazione dei clienti e sul numero dei clienti, nonché sulla nostra reputazione.
Per mantenere ed espandere il nostro portafoglio clienti in ognuno dei mercati in cui operiamo, si rende necessario conservare, aggiornare e migliorare tempestivamente le reti esistenti. Una rete affidabile e di alta qualità è necessaria per mantenere la base clienti e minimizzare le cessazioni proteggendo i ricavi dell'azienda da fenomeni erosivi. Il mantenimento e il miglioramento delle strutture esistenti dipendono dalla nostra capacità di:
Il Gruppo si è dotato di un modello organizzativo per prevenire le frodi. Tuttavia l'implementazione di tale modello non può assicurare la totale assenza di tali rischi. Attività disoneste, atti illegali perpetrati da persone all'interno e all'esterno dell'organizzazione, potrebbero impattare negativamente sui risultati operativi, sulla struttura finanziaria e sull'immagine dell'azienda.
Il Gruppo deve affrontare controversie e contenziosi con autorità fiscali, autorità di regolamentazione, autorità garanti della concorrenza, altri operatori di TLC ed altri soggetti. I possibili impatti di tali procedimenti sono generalmente incerti. Questi temi potrebbero, singolarmente o nel loro insieme, in caso di soluzione sfavorevole per il Gruppo, avere un effetto negativo anche significativo sui risultati operativi, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa.
Il Gruppo Telecom Italia può essere esposto ai rischi di natura finanziaria come i rischi derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio, rischio di credito, rischio di liquidità e a rischi legati all'andamento in generale dei mercati azionari di riferimento e – più specificamente - rischi legati all'andamento della quotazione delle azioni delle società del Gruppo. Tali rischi possono impattare negativamente i risultati e la struttura finanziaria del Gruppo. Pertanto, per la loro gestione, il Gruppo Telecom Italia ha definito, a livello centralizzato, le linee guida alle quali deve essere ispirata la gestione operativa, l'individuazione degli strumenti finanziari più idonei a soddisfare gli obiettivi prefissati e il monitoraggio dei risultati conseguiti. In particolare per mitigare il rischio di liquidità, il Gruppo ha l'obiettivo di mantenere un "adeguato livello di flessibilità finanziaria", in termini di disponibilità liquide e linee di credito sindacate committed, che consenta la copertura delle esigenze di rifinanziamento almeno dei successivi 12-18 mesi.
Il settore delle telecomunicazioni è fortemente regolamentato. In tale contesto, nuove decisioni da parte dell'ente regolatore e cambiamenti nel contesto regolatorio, possono incidere sui risultati attesi del Gruppo. Più nello specifico, gli elementi che introducono incertezza sono:
Il Gruppo Telecom Italia può essere esposto a rischi di non conformità, derivanti dall'inosservanza/violazione della normativa interna (c.d. autoregolamentazione come, ad esempio, statuto, codice etico) ed esterna (leggi e regolamenti), con conseguenti effetti sanzionatori di natura giudiziaria o amministrativa, perdite finanziarie o danni reputazionali.
Il Gruppo ha come obiettivo la compliance dei processi, procedure, sistemi e comportamenti aziendali rispetto alle normative di legge. Possono presentarsi eventuali lag temporali necessari per rendere compliant i processi qualora venga rilevata una mancanza di conformità.
Offerte di Riferimento di Telecom Italia relative all'anno 2013 e 2014
A conclusione delle consultazioni pubbliche avviate dall'Autorità nel corso dell'anno 2014 e nei primi mesi del 2015, le Offerte di Riferimento di Telecom Italia relative all'anno 2013 sono state tutte definitivamente approvate e pubblicate. Per quanto attiene alle Offerte di Riferimento per l'anno 2014, sono solo state avviate dall'Autorità le relative consultazioni pubbliche pertanto, ad oggi, le condizioni economiche 2014 dei servizi wholesale di Telecom Italia non sono ancora state approvate da parte dell'AGCom.
Il 3° ciclo dell'analisi di mercato dell'accesso (retail e wholesale) su rete fissa, rame e fibra, è stato avviato il 4 settembre 2012 con la delibera 390/12/CONS. Il 3° ciclo doveva coprire il triennio 2014- 2016 ed è stato successivamente esteso al 2017.
Il 4 settembre 2015 AGCom ha notificato lo schema di provvedimento alla Commissione Europea.
Nel dettaglio, l'Autorità ha proposto la definizione di prezzi e regole per l'accesso wholesale alla rete di Telecom Italia in rame e in fibra, uniformi su tutto il territorio nazionale, e le principali regole introdotte riguardano:
Riguardo agli obblighi b) e c) riportati sopra, Telecom Italia dovrà formulare, entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera finale, una proposta di implementazione che sarà sottoposta all'Autorità, che la approverà nell'ambito di un apposito procedimento.
Per quanto riguarda i prezzi proposti, la tabella di seguito riporta i valori per il triennio 2015 – 2017, mentre, per il 2014, le condizioni economiche sono pari ai valori dell'anno 2013.
| servizio di accesso wholesale (euro/mese/linea) | 2015 | 2016 | 2017 |
|---|---|---|---|
| Unbundling | 8,61 | 8,61 | 8,61 |
| Sub Loop Unbundling | 5,57 | 5,43 | 5,30 |
| Bitstream naked | 13,59 | 12,80 | 12,46 |
| VULA FTTC naked (30 Mbps) | 13,58 | 13,42 | 13,27 |
| VULA FTTC naked (50 Mbps) | 15,38 | 15,20 | 15,02 |
| VULA FTTH (100 Mbps/10 Mbps) | 23,15 | 22,64 | 22,12 |
| VULA FTTH (40 Mbps/40 Mbps) | 32,08 | 31,36 | 30,65 |
| VULA FTTH (100 Mbps/100 Mbps) | 81,37 | 79,57 | 77,77 |
La Commissione Europea non ha effettuato commenti ostativi in merito allo schema notificato ed pertanto si è in attesa della pubblicazione del provvedimento definitivo.
In data 22 ottobre 2015 AGCom ha pubblicato la consultazione pubblica (delibera 575/15/CONS), di durata pari a 30 giorni, in merito alle "Linee guida per le condizioni di accesso wholesale alle reti destinatarie di contributi pubblici".
L'obiettivo principale della consultazione è quello di definire un quadro chiaro di regole per l'accesso alle infrastrutture costruite in Italia grazie ai finanziamenti pubblici previsti dal Governo per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda digitale europea. In particolare, le linee guida si propongono di chiarire i servizi di accesso all'ingrosso che dovranno essere resi disponibili dall'operatore beneficiario del contributo, nonché le condizioni tecnico economiche dell'offerta in funzione dell'entità del finanziamento ottenuto.
Il 20 aprile 2015 l'Autorità ha avviato il procedimento (delibera 182/15/CONS) relativo al 3° ciclo di analisi di mercato dei servizi d'interconnessione su rete telefonica pubblica fissa, a seguito del quale il 19 giugno scorso è stato inviato a tutti gli Operatori il Questionario quali-quantitativo per la raccolta delle informazioni pertinenti il mercato. Telecom Italia ha provveduto alla compilazione e all'invio nei tempi del suddetto Questionario ed è in attesa dell'avvio della relativa consultazione pubblica.
Il 17 novembre 2014 è stata avviata la consultazione pubblica (delibera 559/14/CONS) relativa al 3° ciclo di analisi di mercato dei servizi di accesso all'ingrosso di alta qualità in postazione fissa. Il 17 luglio scorso la Commissione Europea, pur ribadendo la necessità di evitare la retroattività delle decisioni atte alla fissazione dei prezzi finali, non ha effettuato commenti ostativi alla proposta AGCom. In data 3 agosto 2015 AGCom, confermando quanto notificato in Commissione, ha pubblicato la decisione definitiva (delibera 412/15/CONS) nella quale sono individuati come mercati rilevanti: i) il mercato dei circuiti di rilegamento di sedi d'utente (mercato A); ii) il mercato dei circuiti di rilegamento di BTS (mercato B). Nel mercato A Telecom Italia è stata identificata come operatore detentore di significativo potere di mercato (SMP) e pertanto l'Autorità ha imposto alcuni obblighi in capo alla Società (ad esempio: accesso alla rete, trasparenza dei prezzi, non discriminazione, etc). Per quanto attiene il mercato B, l'AGCom ha viceversa riscontrato che sussistono condizioni di concorrenza effettiva non imponendo quindi obblighi in capo a Telecom Italia.
A partire dal 1° maggio 2015, Telecom Italia ha avviato un processo di semplificazione tariffaria delle offerte di base generalizzate rivolte alla propria clientela di rete fissa.
Nello specifico, per la clientela Consumer, la precedente offerta di base generalizzata (canone più fonia a consumo) è stata sostituita con un'offerta di tipo flat ("Tutto VOCE"). A fronte del pagamento di un unico prezzo (29 euro al mese, IVA inclusa) il cliente ha a disposizione sia l'accesso alla linea sia le chiamate illimitate verso i fissi e i mobili. I clienti che preferiscono mantenere un'offerta con traffico voce a consumo possono comunque migrare gratuitamente all'offerta "Voce" di Telecom Italia (19 euro al mese, IVA inclusa), ossia all'offerta di solo canone, con un costo per le chiamate nazionali verso tutti i numeri fissi e mobili di 10 centesimi al minuto (IVA inclusa), senza scatto alla risposta. I clienti di rete fissa con accesso broadband a consumo vengono riposizionati invece su un'offerta comprensiva di traffico illimitato, sia per la fonia che per i dati (offerta "TUTTO", a 44,90 euro al mese, IVA inclusa). I clienti che non vogliono aderire alle modifiche dell'offerta sopra descritte hanno comunque a disposizione l'intero portafoglio di offerta di Telecom Italia.
Inoltre, a partire dal 1° luglio 2015, la modalità di fatturazione è stata variata dalla precedente cadenza bimestrale a quella mensile.
Per la clientela Business aderente all'offerta di base generalizzata a partire dal 1° maggio 2015 sono variati i prezzi dell'abbonamento telefonico e del traffico. L'intervento si articola come di seguito esposto:
Nel mese di agosto 2015 Telecom Italia ha lanciato il nuovo portafoglio Broadband Consumer che prevede una nuova formula di offerta di tipo modulare: il modulo base comprende l'accesso tradizionale, la connettività broadband a 20 Mbit/s e TIMVISION (29,00 euro/mese inclusa IVA). A questo il cliente aggiunge obbligatoriamente un pacchetto a sua scelta tra fonia illimitata (verso i fissi e i mobili) oppure una SIM Mobile (10,00 euro/mese inclusa IVA).
A settembre 2015 Telecom Italia ha lanciato l'offerta "TIM Premium Online", grazie all'accordo siglato con un altro importante player del settore audiovisivo, Mediaset, che segue il precedente accordo stipulato ad aprile 2015 con Sky ("TIM Sky"). L'offerta consente ai clienti TIM consumer che dispongono di una connettività a banda larga (minimo 10 Megabit al secondo) e ultralarga (minimo 30 Megabit al secondo) di accedere alla programmazione televisiva "Premium Online", con un pricing a loro riservato. Nel decoder TIMVISION è attiva l'App Premium Online che consente di accedere al servizio direttamente sul televisore di casa, oltre che da tutti i device compatibili.
A valle dei procedimenti istruttori conclusi nel corso dell'anno 2014 (di cui alle delibere 46/13/CIR e 100/14/CIR), l'Autorità ha stabilito che «la fornitura delle obbligazioni di Servizio Universale per l'anno 2006 e 2007 non determina un costo» per cui gli altri Operatori non sono tenuti a versare alcun contributo. A seguito di tale decisione, la Società ha richiesto ad AGCom di verificare le condizioni di mercato per il mantenimento o meno degli obblighi di Servizio Universale in capo alla sola Telecom Italia, ed ha esortato il Ministero delle Sviluppo Economico (MISE) ad attivare, quanto prima, il procedimento di riesame degli obblighi di Servizio Universale ai sensi dell'articolo 65 del CCE. A fronte di tale richiesta, l'Autorità ha avviato in data 4 settembre 2014 il procedimento istruttorio volto a definire le modalità di designazione degli operatori incaricati di cui all'art.58 del CCE. Successivamente il MISE, con lettera del 28 novembre 2014, ha chiesto ad AGCom di conoscere gli esiti del procedimento e di sospendere eventuali conclusioni in attesa di definire un percorso comune. Ad oggi il procedimento istruttorio è di fatto sospeso.
In data 31 agosto 2015, a seguito dell'annullamento (in data 7 luglio 2015) da parte del Consiglio di Stato delle delibere 106 e 109/11/CIR con cui AGCom aveva rinnovato i procedimenti di ripartizione del Costo Netto del Servizio Universale per le annualità 1999-2000 e 2002-2003, Telecom ha presentato ad AGCom istanza di rinnovazione dei procedimenti istruttori per tutte le annualità oggetto della Sentenza. La rinnovazione richiesta da Telecom Italia riguarda il consolidamento delle motivazioni che prevedono l'inclusione anche dei gestori mobili tra i soggetti tenuti alla remunerazione del servizio universale. In data 15 ottobre 2015 Vodafone ha presentato 4 atti di diffida e messa in mora verso AGCom e Telecom Italia richiedendo la restituzione con interessi delle somme versate.
A seguito della pubblicazione della sentenza del TAR Lazio (in data 22 gennaio 2015) che aveva accolto il ricorso di Telecom Italia contro la delibera 1/08/CIR (con cui AGCom ha introdotto, con applicazione retroattiva dal 2004, la nuova metodologia di calcolo degli oneri di Servizio Universale) pronunciandone l'annullamento, è stato presentato appello al Consiglio di Stato il quale, in data 2 ottobre 2015, ha pubblicato la sentenza con cui ha respinto l'efficacia retroattiva dell'applicazione dei criteri introdotti con la delibera 01/08/CIR. AGCom è pertanto chiamata a rinnovare le istruttorie per gli anni dal 2004 al 2007, applicando la metodologia di calcolo del costo netto vigente prima dell'anno di pubblicazione (2008) della delibera 01/08/CIR.
La rinnovazione delle istruttorie per gli anni dal 2004 al 2007 potrà essere vincolata al preventivo esito delle istanze di rinnovazione per le annualità 1999-2000 e 2002-2003.
Il 30 settembre 2015 l'Autorità ha pubblicato la decisione definitiva (delibera 497/15/CONS) relativa al 4° ciclo di analisi di mercato della terminazione mobile, il cui procedimento era stato avviato lo scorso 11 febbraio 2014. L'Autorità ha previsto che tutti gli operatori che offrono servizi di terminazione vocale sulla propria rete mobile siano detentori di un significativo potere di mercato, includendo per la prima volta tra gli operatori notificati gli operatori full MVNO (Bt Italia, Lycamobile, Noverca e Poste Mobile). L'Autorità ha inoltre introdotto la libera contrattazione del prezzo di terminazione per le chiamate provenienti da Paesi Extra-UE e ha posto il valore del WACC pari a 10,25% (diverso dal WACC proposto nell'ambito dell'analisi di mercato relativa all'accesso fisso). Per quanto attiene alle condizioni economiche, l'AGCom ha fissato un valore di terminazione "non superiore a 0,98 centesimi di euro al minuto"; l'obbligo di prezzo ha efficacia retroattiva dal 1°gennaio 2014 (e per tutto il periodo 2014- 2017) nei confronti dei quattro maggiori operatori notificati, mentre ha efficacia dalla data di pubblicazione della decisione definitiva per i full MVNO (a partire dal 30 settembre 2015).
Le vertenze attualmente in corso riguardano i Procedimenti A428 e I761 per i quali si rimanda a quanto esposto nella Nota "Passività potenziali, altre informazioni" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia.
Con riferimento alle attività di clean-up connesse all'acquisizione del diritto d'uso della banda 700 MHz avvenuta nel 2014, si segnala che nel mese di marzo 2015 è stata costituita l'entità giuridica EAD, a cui partecipano tutti gli aggiudicatari della licenza. Nel successivo mese di aprile TIM ha erogato il primo contributo a favore di EAD, per un valore di 370 milioni di reais.
Il Consiglio Direttivo di Anatel ha stabilito, nel mese di giugno 2015, che sia avviato il primo processo di revisione biennale delle entità che detengono un significativo controllo del mercato "grupos detentores de Poder de Mercado Significativo". Al tempo stesso lo staff tecnico di Anatel sta conducendo un'analisi per l'applicazione del framework definito dal Plano Geral de Metas de Competição del 2012, finalizzato a promuovere gli interventi necessari per incentivare la maggiore competizione nel settore delle Telecomunicazioni.
Nell'ambito della legge quadro relativa alla definizione dei criteri guida per lo sviluppo dei servizi internet in Brasile, conosciuta come "Marco Civil da Internet", saranno definiti per Decreto Presidenziale entro la fine del 2015 i concetti di neutralità della rete, gli standard legali di traffic shaping e network degradation sulla base dei pareri emessi dai due enti Brazilian Internet Steering Committee e Anatel.
Con delibera 181/09/CONS, legificata dall'art. 45 della L. n. 88/2009, l'AGCOM ha fissato i criteri per la completa digitalizzazione delle reti televisive terrestri sulla base dei quali il MISE ha provveduto all'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze digitali. Tale atto normativo si era reso necessario a seguito della procedura di infrazione avverso lo Stato italiano 2005/5086, in cui la Commissione UE rilevava la necessità di una correzione del sistema televisivo italiano e della problematica relativa all'accaparramento delle frequenze da parte di RAI e Mediaset. La procedura di infrazione è ancora pendente.
A valle del processo di switch-off, durato quattro anni e conclusosi il 4 luglio 2012, il MISE ha provveduto ad assegnare in via definitiva le frequenze digitali.
In particolare, in data 28 giugno 2012 è stata adottata la determina di assegnazione definitiva dei diritti d'uso delle frequenze digitali in favore di Persidera per la durata di venti anni.
Nell'ambito delle azioni volte a superare i rilievi della Commissione UE, nel 2010, l'AGCom, con la delibera 497/10/CONS, aveva previsto l'espletamento di una gara in beauty contest per l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze di digital dividend, gara che è stata annullata il 28 aprile 2012 con la Legge 44/12 e sostituita con una gara economica al rialzo secondo nuovi criteri individuati da AGCom con la delibera 277/13/CONS.
Alla gara, esperita a giugno 2014 e a cui Persidera, allora TIMB, non ha potuto partecipare in quanto erroneamente equiparata a RAI e Mediaset, ha partecipato solo il Gruppo Cairo che si è aggiudicato un MUX per 31.626.000 euro. Cairo ha concluso un accordo con EI Towers, operatore di torri del Gruppo Mediaset, per la costruzione, esercizio e manutenzione della rete.
Il Regolamento 353/11/CONS, come rettificato dalla delibera 350/12/CONS, ha previsto che "In via transitoria fino alla fine dell'anno di definitiva cessazione delle trasmissioni analogiche su tutto il territorio nazionale continua ad applicarsi ai soggetti operanti su frequenze televisive terrestri anche in tecnica digitale il regime di contribuzione previsto dall'articolo 27, comma 9, della legge 23 dicembre 1999, n. 448 e dal decreto ministeriale 23 ottobre 2000" (canone di concessione pari all'1% del fatturato riferibile all'attività televisiva) e ha stabilito che, a decorrere da tale periodo, i diritti amministrativi e i contributi per i diritti di uso delle frequenze siano determinati secondo il regime di contribuzione previsto dagli articoli 34 e 35 del D.Lgs. 259/03 e successive modifiche.
Ciò è stato confermato dalla Legge 44/12 che ha inoltre stabilito che fosse competenza di AGCom la definizione dei criteri per la determinazione dei contributi per i diritti d'uso delle frequenze televisive.
In data 18 agosto 2015 è entrata in vigore la Legge Europea 2014 (Legge 115/2015 - GU del 3 agosto 2015).
La norma definisce i valori dei diritti amministrativi per l'autorizzazione generale come operatore di rete in tecnica digitale terrestre ex art. 34 del DLgs. 259/2003 "Codice delle Comunicazioni Elettroniche" e i valori dei contributi per i ponti di collegamento ex art. 35 del medesimo Codice.
Sulla base della nuova disciplina Persidera sarà tenuta al pagamento annuo di circa 261.000 euro (111.000 euro per l'autorizzazione generale come operatore di rete, circa 105.000 euro e circa 45.000 euro per i ponti di collegamento rispettivamente ex-TIMB e ex-Rete A).
Il 30 settembre 2014, dopo consultazione pubblica, AGCom ha pubblicato la delibera 494/14/CONS in cui ha fissato i criteri per la determinazione dei contributi per i diritti d'uso delle frequenze televisive.
Persidera, anche confortata da un parere reso da un autorevole pubblicista, ha presentato ricorso avverso questa delibera sostenendo che i criteri adottati dall'Autorità conducono a risultati irragionevoli, discriminatori e non proporzionali (circa il 15% di oneri addizionali sul totale valore di mercato).E' importante segnalare, in proposito, che la Commissione UE, con lettera del 18 luglio 2015, inviata all'AGCom e al MISE, ha ribadito la necessità che nel fissare la misura dei contributi si tenga conto delle caratteristiche del mercato radiotelevisivo italiano come condizionato da alcune posizioni, tra le quali "i vantaggi di cui hanno goduto gli operatori incumbent nella transizione verso il sistema digitale nonché successivamente, e in particolare, come riconosciuto dalle autorità italiane nella loro proposta del 2009, i vantaggi degli operatori incumbent verticalmente integrati che hanno un numero significativo di multiplex".
Sospendendo di fatto il provvedimento di AGCom, il MISE ha stabilito, tramite decreto (pubblicato in GU in data 19 gennaio 2015), il versamento di un acconto per l'anno 2014 pari al 40% del canone di concessione versato nel 2013, così da assicurare un flusso di entrate al bilancio dello Stato, in attesa che venga definito il regime contributivo da applicare agli operatori di rete e ai fornitori di servizi.
Con la conclusione della conferenza mondiale sulla regolazione dello spettro radio che si terrà a Ginevra a novembre 2015 (WRC-15), le frequenze in banda a 700 MHz (frequenze 694-790 MHz corrispondenti ai canali televisivi 49-60 UHF) attualmente allocate al broadcasting potranno essere allocate su base coprimaria anche ai servizi mobili a larga banda.
In vista di tale scadenza è probabile che le Amministrazioni della UE provvedano al riordino dello spettro frequenziale per consentire lo sviluppo di servizi banda larga mobile, con conseguente riduzione delle risorse destinate alla televisione digitale terrestre.
In Italia la banda a 700 MHz è occupata per oltre il 60% da operatori di rete nazionali con diritti d'uso in scadenza al 2032. Ciò rende particolarmente complessa la liberazione, richiedendo un percorso più complicato di quello adottato per la banda a 800 MHz, utilizzata solo da emittenti locali.
È molto verosimile comunque che il processo di riallocazione preveda il re-farming su frequenze più basse ovvero la restituzione delle frequenze in cambio di un indennizzo economico.
Vi è una remota ipotesi, qualora dovessero determinarsi, in tempi compatibili, le opportune condizioni normative e tecniche che gli operatori attualmente assegnatari dei diritti d'uso possano utilizzare dette frequenze per erogare servizi di mobile broadband.
In tal senso nell'ambito dell'accordo sottoscritto con il Gruppo Espresso, sono state definite le modalità attraverso le quali Telecom Italia potrà acquisire il diritto d'uso relativo al canale 55 UHF (742 – 750 MHz) assegnato al MUX TIMB2.
In particolare, Telecom Italia si è riservata due distinte opzioni di acquisto, l'una alternativa all'altra, che riguardano: (i) l'acquisto del diritto d'uso del CH 55 UHF ovvero (ii) l'acquisto dell'intera partecipazione al capitale sociale di TIMB2 S.r.l., società costituita nel 2014, alla quale verrebbe conferito tale diritto d'uso.
Entrambe le opzioni potranno essere esercitate nel periodo compreso tra il 30 giugno 2016 e il 30 giugno 2019.
In caso di conferimento del diritto d'uso del CH 55 UHF è prevista la sottoscrizione di un contratto di affitto relativo a tale diritto d'uso tra le due società.
Le summenzionate operazioni potranno essere messe in esecuzione senza la necessità di autorizzazioni da parte delle autorità competenti in quanto operazioni infragruppo.
Il 1° settembre 2014 Pascal Lamy ha presentato alla Commissione Europea il rapporto sul futuro utilizzo dello spettro UHF. Il rapporto è il risultato delle attività dell'High Level Group sull'UHF costituito a gennaio 2014 e composto da rappresentanti dei broadcaster, operatori mobili e costruttori.
Pascal Lamy propone una scala temporale "2020-2030-2025" per rispettare gli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea, garantendo ai broadcaster un percorso stabile per investire e svilupparsi nel mediolungo termine, così strutturato:
Questa rapporto servirà di input alla Commissione Europea per la definizione delle politiche industriali in tema di spectrum policy anche in vista della Conferenza mondiale ITU-R del 2015 (WRC-15), all'esito della quale potranno eventualmente essere adottate misure più puntuali e stringenti per gli Stati Membri.
L'Assemblea ordinaria del 16 aprile 2014 ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Società, composto da 13 amministratori, che resteranno in carica per tre esercizi, fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016. La stessa Assemblea ha altresì nominato Giuseppe Recchi Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società.
Il 18 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Marco Patuano Amministratore Delegato della Società.
Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione della Società risulta ad oggi così composto:
| Presidente | Giuseppe Recchi |
|---|---|
| Amministratore Delegato | Marco Patuano |
| Consiglieri | Tarak Ben Ammar |
| Davide Benello (indipendente) | |
| Lucia Calvosa (indipendente) | |
| Flavio Cattaneo (indipendente) | |
| Laura Cioli (indipendente) | |
| Francesca Cornelli (indipendente) | |
| Jean Paul Fitoussi | |
| Giorgina Gallo (indipendente) | |
| Denise Kingsmill (indipendente) | |
| Luca Marzotto (indipendente) | |
| Giorgio Valerio (indipendente) | |
| Segretario | Antonino Cusimano |
Tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione sono domiciliati per la carica presso la sede legale di Telecom Italia a Milano, Via G. Negri 1.
Al 30 settembre 2015 sono presenti i seguenti Comitati consiliari:
L'Assemblea ordinaria del 20 maggio 2015 ha nominato il Collegio Sindacale della Società con mandato fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2017.
Il Collegio Sindacale della Società risulta ad oggi così composto:
| Presidente | Roberto Capone |
|---|---|
| Sindaci Effettivi | Vincenzo Cariello |
| Paola Maiorana | |
| Gianluca Ponzellini | |
| Ugo Rock | |
| Sindaci Supplenti | Francesco Di Carlo |
| Gabriella Chersicla | |
| Piera Vitali | |
| Riccardo Schioppo |
L'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010 ha conferito l'incarico per la revisione legale dei bilanci di Telecom Italia del novennio 2010-2018 alla PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 18 aprile 2014 ha confermato Piergiorgio Peluso (Responsabile della Funzione di Gruppo Administration, Finance and Control) quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di Telecom Italia.
In data 2 novembre 2015, Cristoforo Morandini ha acquisito il ruolo di Chief Regulatory and Equivalence Officer e assunto la responsabilità della Funzione Regulatory Affairs, che è stata contestualmente ridenominata Regulatory Affairs and Equivalence.
In data 5 novembre 2015, è stata costituita a diretto riporto dell'Amministratore Delegato la Funzione Wholesale, affidata a Stefano Ciurli. Rispetto al macro-assetto al 30 settembre 2015, la modifica organizzativa ha comportato l'integrazione in tale struttura delle Funzioni Open Access e National Wholesale Services.
| Capitale Sociale | euro 10.740.236.908,50 |
|---|---|
| Numero azioni ordinarie (prive di valore nominale) | 13.499.911.771 |
| Numero azioni di risparmio (prive di valore nominale) | 6.027.791.699 |
| Numero azioni proprie ordinarie di Telecom Italia S.p.A. | 37.672.014 |
| Numero azioni ordinarie Telecom Italia possedute da Telecom Italia Finance S.A. | 126.082.374 |
| Percentuale delle azioni proprie ordinarie del Gruppo sull'intero capitale sociale | 0,84% |
| Capitalizzazione di borsa (su media prezzi mese di settembre 2015) | 20.355 milioni di euro |
In merito alla trattazione sui mercati regolamentati dei titoli azionari emessi da società del Gruppo, sono quotate in Italia (indice FTSE) le azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia S.p.A., così come le azioni ordinarie di INWIT S.p.A., mentre le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono quotate in Brasile (indice BOVESPA). Le azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia Media S.p.A. hanno avuto termine di negoziazione il giorno 30 settembre 2015, a decorrere dalle ore 23.59 del quale è divenuta efficace la fusione per incorporazione di Telecom Italia Media S.p.A. in Telecom Italia S.p.A., con conseguente concambio delle azioni della prima in mano a terzi con azioni della controllante.
Le azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia S.p.A. e le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono altresì quotate al NYSE (New York Stock Exchange); le quotazioni avvengono attraverso ADS (American Depositary Shares) rappresentativi rispettivamente di 10 azioni ordinarie e 10 azioni di risparmio di Telecom Italia S.p.A. e 5 azioni ordinarie di Tim Participações S.A..
Composizione dell'azionariato al 30 settembre 2015 sulla base delle risultanze del Libro Soci integrate dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni a disposizione (azioni ordinarie):
A far data dal 17 giugno 2015 si è determinato lo scioglimento del patto parasociale intercorrente fra i soci di Telco S.p.A., come da avvisi pubblicati ai sensi della disciplina in vigore. Non sussistono pertanto più accordi parasociali rilevanti per Telecom Italia ai sensi dell'art. 122 del D. Lgs. 58/1998.
Al 30 settembre 2015, sulla base delle risultanze del Libro Soci, delle comunicazioni effettuate alla Consob e alla Società ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e di altre informazioni a disposizione, risultano le seguenti partecipazioni rilevanti nel capitale ordinario di Telecom Italia S.p.A.:
| Soggetto | Tipologia di possesso | Quota % su capitale ordinario |
|---|---|---|
| Vivendi S.A. | Diretto/Indiretto | 15,47% |
| JPMorgan Chase & Co. | Indiretto | (*) 3,58% |
| People's Bank of China | Diretto | 2,07% |
Si segnala che, in data 22 ottobre 2015, Vivendi S.A. ha comunicato a Consob una partecipazione diretta e indiretta pari al 20,03% del capitale ordinario di Telecom Italia S.p.A..
Si segnala inoltre che BlackRock Inc. ha comunicato alla Consob la disponibilità indiretta, in data 12 marzo 2014, in quanto società di gestione del risparmio, di una quantità di azioni ordinarie pari al 4,78% del totale delle azioni ordinarie di Telecom Italia al 30 settembre 2015.
Al 30 settembre 2015, le tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – hanno espresso il seguente giudizio su Telecom Italia:
| Rating | Outlook | |
|---|---|---|
| STANDARD & POOR'S | BB+ | Stabile |
| MOODY'S | Ba1 | Negativo |
| FITCH RATINGS | BBB- | Negativo |
In data 17 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia S.p.A. ha deliberato di avvalersi della facoltà – di cui agli artt. 70 comma 8 e 71 comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 – di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Sono di seguito esposte le informazioni circa l'impatto sui risultati economici del Gruppo Telecom Italia degli eventi e operazioni non ricorrenti.
L'impatto sulle singole voci di conto economico separato consolidato delle partite di natura non ricorrente, è così dettagliato:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2015 | 2014 | |
| Ricavi e altri proventi operativi: | ||
| Altri proventi | − | 74 |
| Acquisti di materie e servizi | (6) | − |
| Costi del personale - Oneri e accantonamenti a fondi relativi al personale | (48) | (1) |
| Altri costi operativi - Oneri e accantonamenti a fondi rischi | (400) | (2) |
| Variazione delle rimanenze | (6) | − |
| Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) |
(460) | 71 |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti: | ||
| Plusvalenze da realizzo di attività non correnti | 336 | 38 |
| Impatto su Risultato operativo (EBIT) | (124) | 109 |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni: | ||
| Plusvalenze su cessione di Altre partecipazioni | 11 | − |
| Valutazione al fair value della partecipazione in Trentino NGN S.r.l. | − | 11 |
| Oneri finanziari - Altri oneri finanziari correlati a contenziosi | (18) | |
| Impatto sull'Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
(131) | 120 |
| Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti | 25 | (18) |
| Altri Proventi/(Oneri) connessi ad Attività cessate | − | (2) |
| Impatto sull'Utile (perdita) del periodo | (106) | 100 |
Nel corso dei primi nove mesi del 2015 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Nel presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. Tali indicatori, che vengono anche presentati nelle altre relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.
Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono nel seguito illustrati:
• EBITDA: tale indicatore è utilizzato da Telecom Italia come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit) in aggiunta all'EBIT. Questi indicatori sono determinati come segue:
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento | |
|---|---|
| + | Oneri finanziari |
| - | Proventi finanziari |
| +/- | Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni |
| +/- | Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
| EBIT- Risultato Operativo | |
| +/- | Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti |
| +/- | Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
| + | Ammortamenti |
| EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti |
• Variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT: tali indicatori esprimono la variazione in valore assoluto e/o in percentuale dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT, escludendo, ove presenti, gli effetti della variazione dell'area di consolidamento e delle differenze cambio.
Telecom Italia ritiene che la presentazione della variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT permetta di interpretare in maniera più completa ed efficace le performance operative del Gruppo (nel suo complesso e con riferimento alle Business Unit); tale modalità di presentazione delle informazioni viene anche utilizzata nelle presentazioni agli analisti e agli investitori. Nell'ambito del presente Resoconto intermedio di gestione è fornita la riconciliazione tra il dato "contabile o reported" e quello "comparabile".
• Indebitamento Finanziario Netto: Telecom Italia ritiene che l'Indebitamento Finanziario Netto rappresenti un indicatore della capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni di natura finanziaria, rappresentate dal Debito Finanziario Lordo ridotto della Cassa e Altre Disponibilità Liquide Equivalenti e di altre Attività Finanziarie. Nell'ambito del presente Resoconto intermedio di gestione è inserita una tabella che evidenzia i valori della situazione patrimoniale-finanziaria utilizzati per il calcolo dell'Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo.
Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'Indebitamento Finanziario Netto, in aggiunta al consueto indicatore (definito "Indebitamento finanziario netto contabile"), è presentato anche l'"Indebitamento finanziario netto rettificato", che esclude gli effetti meramente contabili derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.
L'indebitamento finanziario netto viene determinato come segue:
| + Passività finanziarie non correnti |
|---|
| + Passività finanziarie correnti |
| + Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute |
| A) Debito Finanziario lordo |
| + Attività finanziarie non correnti |
| + Attività finanziarie correnti |
| + Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute |
| B) Attività Finanziarie |
| C=(A - B) Indebitamento finanziario netto contabile |
| D) Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività / attività finanziarie |
| E=(C + D) Indebitamento finanziario netto rettificato |
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata _____ 77 | |
|---|---|
| Conto economico separato consolidato ______ 79 | |
| Conto economico complessivo consolidato _________ 80 | |
| Movimenti del patrimonio netto consolidato ________ 81 | |
| Rendiconto finanziario consolidato _________ 82 | |
| Nota 1 Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale _______ 84 | |
| Nota 2 Principi contabili _____________ 86 | |
| Nota 3 Area di consolidamento _____________ 89 | |
| Nota 4 Avviamento ___________ 91 | |
| Nota 5 Attività immateriali a vita utile definita _______ 92 | |
| Nota 6 Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria) _____ 94 | |
| Nota 7 Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute ___ 97 | |
| Nota 8 Patrimonio netto ____________ 101 | |
| Nota 9 Passività finanziarie (non correnti e correnti) _______ 104 | |
| Nota 10 Indebitamento finanziario netto __________ 114 | |
| Nota 1rmazioni integrative su strumenti finanziari __________ 115 | |
| Nota 12 Passività potenziali, altre informazioni ___________ 117 | |
| Nota 13 Informativa per settore operativo _________ 127 | |
| Nota 14 Operazioni con parti correlate ____________ 131 | |
| Nota 15 Eventi successivi al 30 settembre 2015 _________ 137 |
| (milioni di euro) | note | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Attività immateriali | |||
| Avviamento | 4) | 29.542 | 29.943 |
| Attività immateriali a vita utile definita | 5) | 6.045 | 6.827 |
| 35.587 | 36.770 | ||
| Attività materiali | 6) | ||
| Immobili, impianti e macchinari di proprietà | 11.906 | 12.544 | |
| Beni in locazione finanziaria | 2.051 | 843 | |
| 13.957 | 13.387 | ||
| Altre attività non correnti | |||
| Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
59 | 36 | |
| Altre partecipazioni | 42 | 43 | |
| Attività finanziarie non correnti | 2.918 | 2.445 | |
| Crediti vari e altre attività non correnti | 1.618 | 1.571 | |
| Attività per imposte anticipate | 943 | 1.118 | |
| 5.580 | 5.213 | ||
| Totale Attività non correnti | (a) | 55.124 | 55.370 |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze di magazzino | 291 | 313 | |
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti | 5.348 | 5.615 | |
| Crediti per imposte sul reddito | 19 | 101 | |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti finanziari e altre | |||
| attività finanziarie correnti | 2.172 | 1.611 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 4.534 | 4.812 | |
| 6.706 | 6.423 | ||
| Sub-totale Attività correnti | 12.364 | 12.452 | |
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute | 7) | ||
| di natura finanziaria | 258 | 165 | |
| di natura non finanziaria | 4.403 | 3.564 | |
| 4.661 | 3.729 | ||
| Totale Attività correnti | (b) | 17.025 | 16.181 |
| (milioni di euro) | note | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | 8) | ||
| Capitale emesso | 10.740 | 10.723 | |
| meno: Azioni proprie | (90) | (89) | |
| Capitale | 10.650 | 10.634 | |
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 1.731 | 1.725 | |
| Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
5.581 | 5.786 | |
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | 17.962 | 18.145 | |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza | 4.073 | 3.554 | |
| Totale Patrimonio netto | (c) | 22.035 | 21.699 |
| Passività non correnti | |||
| Passività finanziarie non correnti | 9) | 31.285 | 32.325 |
| Fondi relativi al personale | 1.023 | 1.056 | |
| Fondo imposte differite | 541 | 438 | |
| Fondi per rischi e oneri | 563 | 720 | |
| Debiti vari e altre passività non correnti | 1.030 | 697 | |
| Totale Passività non correnti | (d) | 34.442 | 35.236 |
| Passività correnti | |||
| Passività finanziarie correnti | 9) | 6.206 | 4.686 |
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti | 7.317 | 8.376 | |
| Debiti per imposte sul reddito | 4 | 36 | |
| Sub-totale Passività correnti | 13.527 | 13.098 | |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
7) | ||
| di natura finanziaria | 358 | 43 | |
| di natura non finanziaria | 1.787 | 1.475 | |
| 2.145 | 1.518 | ||
| Totale Passività correnti | (e) | 15.672 | 14.616 |
| Totale Passività | (f=d+e) | 50.114 | 49.852 |
| Totale Patrimonio netto e passività | (c+f) | 72.149 | 71.551 |
| note | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | |
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2015 | 2014 | 2015 | 2014 | |
| Ricavi | 4.778 | 5.421 | 14.875 | 15.972 | |
| Altri proventi | 75 | 92 | 206 | 275 | |
| Totale ricavi e proventi operativi | 4.853 | 5.513 | 15.081 | 16.247 | |
| Acquisti di materie e servizi | (1.969) | (2.330) | (6.343) | (6.887) | |
| Costi del personale | (728) | (724) | (2.433) | (2.320) | |
| Altri costi operativi | (272) | (296) | (1.160) | (855) | |
| Variazione delle rimanenze | (64) | (58) | (6) | (15) | |
| Attività realizzate internamente | 163 | 138 | 477 | 418 | |
| Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) |
1.983 | 2.243 | 5.616 | 6.588 | |
| Ammortamenti | (1.034) | (1.075) | (3.164) | (3.229) | |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
69 | − | 348 | 35 | |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti |
− | − | − | (1) | |
| Risultato operativo (EBIT) | 1.018 | 1.168 | 2.800 | 3.393 | |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
1 | − | 1 | (5) | |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | 10 | − | 14 | 15 | |
| Proventi finanziari | 441 | 765 | 2.020 | 1.630 | |
| Oneri finanziari | (930) | (1.256) | (3.993) | (3.367) | |
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
540 | 677 | 842 | 1.666 | |
| Imposte sul reddito | (196) | (220) | (389) | (637) | |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento |
344 | 457 | 453 | 1.029 | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute 7) |
150 | 126 | 480 | 386 | |
| Utile (perdita) del periodo | 494 | 583 | 933 | 1.415 | |
| Attribuibile a: | |||||
| Soci della Controllante | 333 | 442 | 362 | 985 | |
| Partecipazioni di minoranza | 161 | 141 | 571 | 430 | |
| (euro) | 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
|||
| Risultato per azione: | |||||
| Risultato per azione (Base=Diluito) | |||||
| Azione ordinaria | 0,01 | 0,04 | |||
| Azione di risparmio | 0,02 | 0,05 | |||
| di cui: | |||||
| da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante | |||||
| azione ordinaria | 0,01 | 0,04 | |||
| azione di risparmio | 0,02 | 0,05 |
| (milioni di euro) | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | |
|---|---|---|---|---|---|
| 2015 | 2014 | 2015 | 2014 | ||
| Utile (perdita) del periodo | (a) | 494 | 583 | 933 | 1.415 |
| Altre componenti del conto economico complessivo consolidato |
|||||
| Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
|||||
| Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19): |
|||||
| Utili (perdite) attuariali | − | − | 56 | (129) | |
| Effetto fiscale | − | − | (15) | 35 | |
| (b) | − | − | 41 | (94) | |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
|||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − | |
| Effetto fiscale | − | − | − | − | |
| (c) | − | − | − | − | |
| Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
(d=b+c) | − | − | 41 | (94) |
| Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
|||||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | |||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | 2 | 15 | (19) | 56 | |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
18 | (4) | (45) | (19) | |
| Effetto fiscale | (2) | (2) | 16 | (9) | |
| (e) | 18 | 9 | (48) | 28 | |
| Strumenti derivati di copertura: | |||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | (161) | 374 | 1.007 | 313 | |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
326 | (414) | (486) | (513) | |
| Effetto fiscale | (47) | 10 | (145) | 55 | |
| (f) | 118 | (30) | 376 | (145) | |
| Differenze cambio di conversione di attività estere: | |||||
| Utili (perdite) di conversione di attività estere Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al |
(1.350) | (72) | (1.739) | (44) | |
| conto economico separato consolidato | − | − | (1) | − | |
| Effetto fiscale | − | − | − | − | |
| (g) | (1.350) | (72) | (1.740) | (44) | |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
|||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − | |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − | − | − | |
| Effetto fiscale | − | − | − | − | |
| (h) | − | − | − | − | |
| Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
(i=e+f+g+h) | (1.214) | (93) | (1.412) | (161) |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato |
(k=d+i) | (1.214) | (93) | (1.371) | (255) |
| Utile (perdita) complessivo del periodo | (a+k) | (720) | 490 | (438) | 1.160 |
| Attribuibile a: | |||||
| Soci della Controllante | (446) | 343 | (469) | 910 | |
| Partecipazioni di minoranza | (274) | 147 | 31 | 250 |
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale | Riserva da sovrapprezzo azioni |
Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura |
Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere |
Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
Totale | Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
Totale patrimonio netto |
| Saldo al 31 dicembre 2013 | 10.604 | 1.704 | 39 | (561) | (377) | 132 | − | 5.520 | 17.061 | 3.125 | 20.186 |
| Movimenti di patrimonio netto del periodo: |
|||||||||||
| Dividendi deliberati | (166) | (166) | (128) | (294) | |||||||
| Utile (perdita) complessivo del periodo |
28 | (145) | 136 | (94) | 985 | 910 | 250 | 1.160 | |||
| Effetto operazione acquisizione Rete A |
− | 40 | 40 | ||||||||
| Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto |
30 | 21 | 7 | 58 | 58 | ||||||
| Altri movimenti | (72) | 91 | 19 | 39 | 58 | ||||||
| Saldo al 30 settembre 2014 | 10.634 | 1.725 | 67 | (706) | (241) | (34) | − | 6.437 | 17.882 | 3.326 | 21.208 |
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale | Riserva da sovrapprezzo azioni |
Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura |
Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere |
Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
Totale | Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
Totale patrimonio netto |
| Saldo al 31 dicembre 2014 | 10.634 | 1.725 | 75 | (637) | (350) | (96) | − | 6.794 | 18.145 | 3.554 | 21.699 |
| Movimenti di patrimonio netto del periodo: |
|||||||||||
| Dividendi deliberati | (166) | (166) | (84) | (250) | |||||||
| Utile (perdita) complessivo del periodo |
(48) | 376 | (1.200) | 41 | 362 | (469) | 31 | (438) | |||
| INWIT - effetto derivante dalla cessione della quota di minoranza |
279 | 279 | 560 | 839 | |||||||
| Fusione di Telecom Italia Media SpA in Telecom Italia SpA |
7 | 6 | (39) | (26) | 17 | (9) | |||||
| Emissione prestito obbligazionario convertibile scadenza 2022 - componente equity |
186 | 186 | 186 | ||||||||
| Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto |
9 | 9 | 18 | 18 | |||||||
| Altri movimenti | (5) | (5) | (5) | (10) | |||||||
| Saldo al 30 settembre 2015 | 10.650 | 1.731 | 27 | (261) | (1.550) | (55) | − | 7.420 | 17.962 | 4.073 | 22.035 |
| (milioni di euro) | note | 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
|
|---|---|---|---|---|
| Flusso monetario da attività operative: | ||||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 453 | 1.029 | ||
| Rettifiche per: | ||||
| Ammortamenti | 3.164 | 3.229 | ||
| Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) | 6 | 6 | ||
| Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) | 128 | 260 | ||
| Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) | (359) | (35) | ||
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
(1) | 5 | ||
| Variazione dei fondi relativi al personale | 32 | (33) | ||
| Variazione delle rimanenze | 19 | 11 | ||
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa | 315 | (314) | ||
| Variazione dei debiti commerciali | (873) | (651) | ||
| Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito | 36 | 391 | ||
| Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività | 904 | (433) | ||
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative | (a) | 3.824 | 3.465 | |
| Flusso monetario da attività di investimento: | ||||
| Acquisti di attività immateriali | 5) | (1.210) | (1.018) | |
| Acquisti di attività materiali | 6) | (3.390) | (1.622) | |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza | (4.600) | (2.640) | ||
| Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali | 806 | (388) | ||
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa | (3.794) | (3.028) | ||
| Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle disponibilità acquisite |
(5) | (8) | ||
| Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni | (29) | (1) | ||
| Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie | (893) | (635) | ||
| Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute |
− | − | ||
| Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di altre attività non correnti |
699 | 78 | ||
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento | (b) | (4.022) | (3.594) | |
| Flusso monetario da attività di finanziamento: | ||||
| Variazione delle passività finanziarie correnti e altre | 787 | 969 | ||
| Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | 4.000 | 3.349 | ||
| Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | (5.286) | (5.594) | ||
| Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) | 186 | 11 | ||
| Dividendi pagati | (204) | (252) | ||
| Variazioni di possesso in imprese controllate | 855 | − | ||
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | (c) | 338 | (1.517) | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute |
(d) | 7) | (5) | (324) |
| Flusso monetario complessivo | (e=a+b+c+d) | 135 | (1.970) | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | (f) | 4.910 | 6.296 | |
| Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide | ||||
| equivalenti nette | (g) | (400) | (31) | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | (h=e+f+g) | 4.645 | 4.295 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito (pagate)/incassate | (186) | (6) |
| Interessi pagati | (1.855) | (4.132) |
| Interessi incassati | 699 | 2.810 |
| Dividendi incassati | 3 | 5 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2015 | 2014 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 4.812 | 5.744 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (19) | (64) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | 117 | 616 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| 4.910 | 6.296 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 4.534 | 4.106 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (1) | (103) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | 112 | 292 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non | ||
| correnti destinate ad essere cedute | − | − |
| 4.645 | 4.295 |
Telecom Italia (la "Capogruppo") e le sue società controllate formano il "Gruppo Telecom Italia" o il "Gruppo".
Telecom Italia è una società per azioni (S.p.A.) organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana.
La sede legale della Capogruppo Telecom Italia è in Via Gaetano Negri 1, Milano, Italia.
La durata di Telecom Italia S.p.A. è fissata, come previsto dallo Statuto, sino al 31 dicembre 2100.
Il Gruppo Telecom Italia opera principalmente in Europa, nel bacino del Mediterraneo e in Sud America.
Il Gruppo è impegnato principalmente nel settore delle comunicazioni e in particolare nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili nazionali e internazionali.
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale (vedasi per maggiori dettagli la Nota "Principi contabili") e nel rispetto degli International Financial Reporting Standards emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia.
In particolare, il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia è stato predisposto nel rispetto dello IAS 34 (Bilanci Intermedi) e, così come consentito da tale principio, non include tutte le informazioni richieste in un bilancio consolidato annuale; pertanto, deve essere letto unitamente al bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia redatto per l'esercizio 2014.
Per ragioni di confronto sono stati presentati i dati della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2014, i dati di conto economico separato consolidato e di conto economico complessivo consolidato del terzo trimestre 2014 e dei primi nove mesi del 2014, nonché i dati di rendiconto finanziario consolidato e i movimenti del patrimonio netto consolidato dei primi nove mesi del 2014.
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia è presentato in euro (arrotondato al milione, salvo diversa indicazione).
La pubblicazione del bilancio consolidato abbreviato chiuso al 30 settembre 2015 del Gruppo Telecom Italia è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 5 novembre 2015.
Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1; in particolare:
Il Conto economico separato consolidato include, in aggiunta all'EBIT (Risultato Operativo), l'indicatore alternativo di performance denominato EBITDA (Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti).
In particolare, Telecom Italia utilizza, in aggiunta all'EBIT, l'EBITDA come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori); detto indicatore, rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit). L'EBIT e l'EBITDA sono determinati come segue:
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento
+/- Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto
+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti
Un settore operativo è una componente di una entità:
In particolare, i settori operativi del Gruppo Telecom Italia sono stati organizzati per quanto riguarda il business delle telecomunicazioni tenendo conto della relativa localizzazione geografica (Domestic e Brasile) mentre gli altri settori sono stati individuati sulla base degli specifici business.
Il termine "settore operativo" è da intendersi come sinonimo di "business unit".
I settori operativi del Gruppo Telecom Italia sono i seguenti:
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che Telecom Italia continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai dodici mesi).
In particolare, sono stati presi in considerazione i seguenti fattori che la Direzione Aziendale ritiene, allo stato attuale, non siano tali da generare dubbi sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo:
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2014, ai quali si rimanda, fatta eccezione per:
Inoltre in sede di bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015, le imposte sul reddito del periodo delle singole imprese consolidate sono determinate sulla base della miglior stima possibile in relazione alle informazioni disponibili e sulla ragionevole previsione dell'andamento dell'esercizio fino alla fine del periodo d'imposta. In via convenzionale, le passività per imposte (correnti e differite) sul reddito di competenza del periodo infrannuale delle singole imprese consolidate sono iscritte al netto degli acconti e dei crediti d'imposta (limitatamente a quelli per i quali non è stato richiesto il rimborso), nonché delle attività per imposte anticipate e classificate a rettifica del "Fondo imposte differite"; qualora detto saldo risulti positivo esso viene iscritto, convenzionalmente, tra le "Attività per Imposte anticipate".
La redazione del bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015 e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione aziendale l'effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi, esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.
Per quanto riguarda le più significative stime contabili, si fa rimando a quelle illustrate in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2014.
Ai sensi dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2015.
In data 18 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 1361-2014 che ha recepito a livello comunitario alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2011-2013.
I miglioramenti riguardano, in particolare, i seguenti aspetti:
L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015.
In data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 28-2015 che ha recepito a livello comunitario alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2010–2012. In particolare, si segnala:
– IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (servizi di dirigenza strategica): la modifica chiarisce che è parte correlata anche la società (od ogni membro di un gruppo di cui è parte) che presta alla reporting entity o alla sua controllante servizi di dirigenza strategica. I costi sostenuti per tali servizi costituiscono oggetto di separata informativa.
L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015.
• Modifiche allo IAS 19 - Benefici per i dipendenti (Piani a Benefici Definiti - Contributi da dipendenti) In data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 29-2015 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche allo IAS 19 (Benefici per i dipendenti).
In particolare, dette modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come rilevare i contributi versati dai dipendenti nell'ambito di un piano a benefici definiti.
L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2015.
Alla data di redazione del presente bilancio consolidato abbreviato, i seguenti nuovi Principi/Interpretazioni sono stati emessi dallo IASB, ma non sono ancora stati recepiti dalla UE.
| Applicazione obbligatoria a partire dal |
|
|---|---|
| IFRS 14 (Regulatory Deferral Accounts - Contabilizzazione differita di attività regolamentate) | 1/1/2016 |
| Modifiche all'IFRS 11 (Accordi a controllo congiunto) - Contabilizzazione dell'acquisizione di | |
| partecipazioni in attività a controllo congiunto | 1/1/2016 |
| Modifiche allo IAS 16 (Immobili, Impianti e macchinari) e allo IAS 38 (Attività Immateriali) - | |
| Chiarimento sui metodi di ammortamento applicabili alle attività immateriali e materiali | 1/1/2016 |
| Modifiche all'IFRS 10 (Bilancio Consolidato) e allo IAS 28 (Partecipazioni in società collegate e joint | Da definire |
| venture): Vendita o conferimento di attività tra un investitore e la sua collegata/joint venture | |
| Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2012–2014) | 1/1/2016 |
| Modifiche allo IAS 27: Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato | 1/1/2016 |
| Modifiche a IFRS 12 (Informativa sulle partecipazioni in altre entità), IFRS 10 (Bilancio consolidato) | |
| e IAS 28 (Partecipazioni in società collegate e joint venture) - Entità d'investimento: Eccezione al | |
| consolidamento | 1/1/2016 |
| Modifiche allo IAS 1 (Presentazione del bilancio): iniziative sull'informativa di bilancio | 1/1/2016 |
| IFRS 15 (Revenue from Contracts with Customers) | 1/1/2018 |
| IFRS 9 (Strumenti finanziari) | 1/1/2018 |
Gli eventuali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo derivanti da dette modifiche sono in corso di valutazione.
Le variazioni intervenute nell'area di consolidamento al 30 settembre 2015, rispetto al 31 dicembre 2014, sono di seguito elencate.
| Società | Business Unit di riferimento |
Mese | |
|---|---|---|---|
| Entrate: | |||
| INWIT S.p.A. | Nuova costituzione | Domestic | Gennaio 2015 |
| ALFABOOK S.r.l | Nuova acquisizione | Domestic | Luglio 2015 |
| TIM Caring S.r.l. | Nuova costituzione | Domestic | Luglio 2015 |
| Uscite: | |||
| Olivetti Engineering S.A. | Liquidata | Domestic | Marzo 2015 |
| Olivetti France S.A.S. | Liquidata | Domestic | Maggio 2015 |
| Olivetti I-Jet S.p.A. | Liquidata | Domestic | Giugno 2015 |
| Telecom Italia Sparkle Hungary K.F.T. | Liquidata | Domestic | Giugno 2015 |
| Fusione: | |||
| Telecom Italia Media S.p.A | Fusa in Telecom Italia S.p.A. | Media | Settembre 2015 |
Oltre a quanto sopra segnalato, le variazioni nell'area di consolidamento al 30 settembre 2015 rispetto al 30 settembre 2014 sono di seguito elencate.
| Società | Business Unit di riferimento |
Mese | |
|---|---|---|---|
| Fusione: | |||
| Med 1 Netherlands B.V. | Fusa in Med 1 Italy S.r.l. | Domestic | dicembre 2014 |
| Med 1 Italy S.r.l. | Fusa in Med Nautilus Italy S.p.A. | Domestic | dicembre 2014 |
Il numero delle imprese controllate e delle imprese collegate del Gruppo Telecom Italia, è così ripartito:
| 30.9.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Imprese: | Italia | Estero | Totale | ||
| controllate consolidate con il metodo integrale(*) | 25 | 58 | 83 | ||
| Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto | 1 | - | 1 | ||
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 17 | - | 17 | ||
| Totale imprese | 43 | 58 | 101 |
(*) Comprensivo delle imprese controllate incluse nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
| 31.12.2014 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Imprese: | Italia | Estero | Totale | |||
| controllate consolidate con il metodo integrale(*) | 24 | 61 | 85 | |||
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 16 | - | 16 | |||
| Totale imprese | 40 | 61 | 101 |
(*) Comprensivo delle imprese controllate incluse nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
| 30.9.2014 | |||
|---|---|---|---|
| Imprese: | Italia | Estero | Totale |
| controllate consolidate con il metodo integrale(*) | 26 | 61 | 87 |
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 14 | - | 14 |
| Totale imprese | 40 | 61 | 101 |
(*) Comprensivo delle imprese controllate incluse nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
Tale voce presenta la seguente ripartizione ed evoluzione nei primi nove mesi del 2015:
| (milioni di euro) | 31.12.2014 | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Differenze cambio |
30.9.2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Domestic | 28.443 | 4 | 28.447 | |||
| Core Domestic | 28.031 | 4 | 28.035 | |||
| International Wholesale | 412 | 412 | ||||
| Brasile | 1.471 | (405) | 1.066 | |||
| Media | 29 | 29 | ||||
| Altre attività | − | − | ||||
| Totale | 29.943 | 4 | − | − | (405) | 29.542 |
Nel corso del mese di luglio 2015, Telecom Italia Digital Solution S.p.A. ha acquisito il 100% della società Alfabook S.r.l., operante nel settore dell'editoria digitale scolastica, per un corrispettivo di 5 milioni di euro.
A fronte di tale acquisizione è stato iscritto un avviamento provvisorio di 4 milioni di euro, così come consentito dall'IFRS 3; nel corso dei dodici mesi successivi all'operazione, gli importi provvisori delle attività e delle passività acquisite potranno essere rettificati con effetto retroattivo per tenere conto del loro fair value alla data di acquisizione, con conseguente rideterminazione del valore dell'avviamento.
L'avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.
L'aggiornamento della verifica di recuperabilità del valore dell'avviamento (impairment test) sarà realizzata, come avvenuto nei precedenti esercizi, in concomitanza con la redazione del Bilancio annuale, anche sulla base dei flussi previsti dal nuovo Piano Industriale 2016 – 2018, oggetto di prossima approvazione.
In particolare, al 30 settembre 2015, per quanto attiene alla Business Unit Domestic non sono stati individuati eventi di natura esogena o endogena tali da far ritenere necessario effettuare un nuovo impairment test e sono pertanto stati confermati i valori dell'Avviamento attribuiti alle singole Cash Generating Unit.
Con riferimento alla Business Unit Brasile, si segnala che nel mese di settembre si è registrata una differenza negativa fra Capitalizzazione di Borsa e valore contabile della CGU (sulla base della quotazione di fine mese) in un quadro generale di elevata incertezza e volatilità del contesto macroeconomico e dei mercati finanziari brasiliani. La società sta predisponendo un nuovo Piano industriale 2016 – 2018, caratterizzato da elementi di forte discontinuità rispetto al precedente, con l'avvio di un percorso di business transformation che possa permettere – in questo periodo di profondo cambiamento di contesto del mercato di riferimento – di rispondere meglio alle sfide di mercato e difendere il valore dell'asset brasiliano. Alla luce della citata situazione di elevata incertezza e volatilità del contesto e delle attività in corso sul nuovo Piano Industriale, l'impairment test sarà effettuato in sede di bilancio annuale.
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2014, di 782 milioni di euro e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2014 | Investimenti | Ammortamenti | (Svalutazioni) / Ripristini |
Dismissioni | Differenze cambio |
Oneri finanziari capitalizzati |
Altre variazioni |
30.9.2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
2.223 | 668 | (972) | (278) | 341 | 1.982 | |||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
3.120 | 168 | (296) | (126) | 3 | 2.869 | |||
| Altre attività immateriali | 134 | 49 | (103) | (3) | 77 | ||||
| Attività immateriali in corso e acconti |
1.350 | 325 | (3) | (272) | 56 | (339) | 1.117 | ||
| Totale | 6.827 | 1.210 | (1.371) | − | (3) | (679) | 56 | 5 | 6.045 |
Gli investimenti dei primi nove mesi del 2015 comprendono 232 milioni di euro di attività realizzate internamente (226 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014).
I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno al 30 settembre 2015 sono rappresentati essenzialmente dal software applicativo acquisito a titolo di proprietà e in licenza d'uso a tempo indeterminato e si riferiscono prevalentemente a Telecom Italia S.p.A. (1.195 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (755 milioni di euro).
Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili al 30 settembre 2015 si riferiscono principalmente:
Le altre attività immateriali al 30 settembre 2015 comprendono essenzialmente la capitalizzazione di costi di acquisizione della clientela (Subscribers Acquisition Costs - SAC) per 67 milioni di euro, riferiti ad alcune offerte commerciali di Telecom Italia S.p.A. e principalmente rappresentati dalle provvigioni alla rete di vendita su contratti che vincolano il cliente per un periodo determinato. Gli investimenti dei primi nove mesi del 2015 accolgono l'esborso, pari a circa 2 milioni di euro, sostenuto per l'acquisizione di circa 100.000 clienti di telefonia mobile dalla società Noverca Italia S.r.l..
Le attività immateriali in corso e acconti accolgono l'acquisizione, avvenuta nel 2014 da parte del gruppo Tim Brasil, del diritto d'uso delle frequenze a 700 MHz grazie alle quali potrà offrire servizi mobili con tecnologia di quarta generazione (4G). L'assegnazione della licenza ha comportato inoltre la partecipazione al consorzio che provvederà alla pulizia dello spettro 700 MHz (clean up), attualmente utilizzato dagli operatori televisivi; il valore complessivo dell'investimento effettuato nel 2014 è stato pari a circa 2,9 miliardi di reais. Poiché il periodo di tempo necessario affinché i beni risultino pronti per l'uso è superiore ai 12 mesi, nei primi nove mesi 2015 sono stati capitalizzati i relativi oneri finanziari, pari a 56 milioni di euro, in quanto direttamente imputabili all'acquisizione stessa. Il tasso d'interesse annuo utilizzato per la capitalizzazione degli oneri finanziari in reais è pari al 13,3%. Gli oneri finanziari capitalizzati sono stati portati a diretta riduzione della voce di conto economico "Oneri finanziari - Interessi passivi a banche".
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2014, di 638 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2014 | Investimenti | Ammortamenti | (Svalutazioni) / Dismissioni Ripristini |
Differenze cambio |
Altre variazioni | 30.9.2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | 131 | 8 | (4) | 135 | |||
| Fabbricati civili e industriali | 320 | 16 | (28) | (6) | 10 | 312 | |
| Impianti e macchinari (*) | 10.912 | 1.487 | (1.517) | (118) | (654) | 353 | 10.463 |
| Attrezzature industriali e commerciali |
40 | 6 | (11) | 1 | 36 | ||
| Altri beni | 440 | 56 | (124) | (3) | (43) | 44 | 370 |
| Attività materiali in corso e acconti | 701 | 421 | (2) | (47) | (483) | 590 | |
| Totale | 12.544 | 1.994 | (1.680) | − (123) |
(754) | (75) | 11.906 |
(*) Gli importi esposti negli Ammortamenti e nelle Altre variazioni tengono conto degli effetti derivanti dalla rimisurazione del Fondo oneri di ripristino conseguente alla rivisitazione della vita utile delle infrastrutture passive delle Stazioni Radio Base.
Gli investimenti dei primi nove mesi 2015 comprendono 245 milioni di euro di attività realizzate internamente (192 milioni di euro nei primi nove mesi 2014).
Nel corso del mese di giugno 2015 sono stati acquistati due immobili e relativi terreni, precedentemente oggetto di contratti di locazione finanziaria, per un esborso complessivo di 27 milioni di euro; l'acquisizione in proprietà ha determinato investimenti alla voce "Fabbricati civili e industriali" per 12 milioni di euro e alla voce "Terreni" per 8 milioni di euro, nonché il rimborso del debito finanziario residuo per 7 milioni di euro. In aggiunta, la colonna "Altre variazioni" accoglie, per 4 milioni di euro, la riclassifica del valore residuo di detti immobili, dai beni in locazione finanziaria, e delle relative migliorie apportate.
Con riferimento agli ammortamenti delle infrastrutture passive delle Stazioni Radio Base di telefonia mobile, si segnala che la Capogruppo Telecom Italia ha rivisto, con decorrenza 1° gennaio 2015, la vita utile delle stesse portandola da tredici a ventotto anni applicando tale modifica in modo prospettico.
Tale rivisitazione è stata effettuata per tenere conto dell'aggiornamento della durata media attesa dei contratti di locazione delle superfici su cui insistono le infrastrutture stesse, ciò anche in relazione al progetto di valorizzazione di tali cespiti, soprattutto attraverso la controllata INWIT S.p.A., e avendo in considerazione il loro grado di obsolescenza tecnica.
In particolare, ai fini dell'aggiornamento delle vite utili si è fatto riferimento sia alla durata media dei contratti di locazione in essere sia al parere di un esperto esterno.
Pertanto, nei primi nove mesi del 2015 sono stati rilevati minori ammortamenti di competenza per 18 milioni di euro.
Relativamente ai cespiti al 30 settembre 2015, i minori ammortamenti stimati per i periodi futuri, sono così riassumibili:
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2014, di 1.208 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2014 | Investimenti | Variazioni di contratti di leasing finanziari |
Ammortamenti | Differenze cambio |
Altre variazioni |
30.9.2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni in leasing | 16 | 16 | |||||
| Fabbricati civili e industriali | 813 | 26 | 1.002 | (105) | 11 | 1.747 | |
| Impianti e macchinari in leasing | − | 343 | (6) | (70) | 267 | ||
| Altri beni | 2 | − | 6 | (2) | 6 | ||
| Attività materiali in corso e acconti | 28 | 3 | (16) | 15 | |||
| Totale | 843 | 29 | 1.367 | (113) | (70) | (5) | 2.051 |
Gli investimenti sono rappresentati da migliorie e spese incrementative sostenute con riferimento a beni mobili o immobili di terzi utilizzati sulla base di contratti di locazione finanziaria.
A fine 2014 Telecom Italia ha avviato un importante Progetto immobiliare, volto da un lato a razionalizzare l'utilizzo degli spazi a uso industriale in modo coerente con l'evoluzione delle reti di nuova generazione, dall'altro a ottimizzare il numero degli immobili ad uso ufficio/promiscuo mediante la creazione di "poli" funzionali che adottino una moderna e più efficiente occupazione degli spazi, riqualificare gli ambienti di lavoro in una modalità che - assicurandone vivibilità e identità - possa favorire lo scambio, la comunicazione e la relazione tra colleghi per stimolare il cambiamento, il dinamismo e l'iniziativa personale.
Il Progetto prevede un percorso di ristrutturazioni, chiusura di alcuni immobili e rinegoziazioni con le proprietà, in una logica di efficienza e risparmio, principalmente realizzato attraverso l'allungamento delle scadenze contrattuali e la riduzione dei canoni di locazione. In particolare, con riferimento ai primi nove mesi del 2015 si evidenzia che:
Sempre nell'ambito del citato Progetto, nel mese di agosto 2015 è stato chiuso anticipatamente il contratto di affitto a lungo termine relativo a una parte del complesso di Acilia in Roma (con la chiusura del debito finanziario residuo per 14 milioni di euro e la rilevazione di una plusvalenza di 8 milioni di euro); contestualmente è stato stipulato un nuovo contratto di leasing finanziario con la rilevazione di maggiori attività materiali e relativo debito per locazione finanziaria per complessivi 73 milioni di euro (di cui 16 milioni di euro per terreni e 57 milioni di euro per fabbricati), già inclusi nell'impatto complessivo precedentemente citato.
La voce impianti e macchinari accoglie l'iscrizione del valore delle torri di telecomunicazioni cedute dal gruppo Tim Brasil ad American Tower do Brasil e successivamente riacquisite sotto forma di leasing finanziario per 1.207 milioni di reais (circa 343 milioni di euro).
Nell'ambito dell'operazione è stata sospesa fra i risconti passivi la porzione di plusvalenza relativa alle attività materiali per le quali non è intervenuta la cessione a titolo definitivo (989 milioni di reais pari a circa 281 milioni di euro).
A partire dal 2013 il gruppo Sofora-Telecom Argentina è considerato quale gruppo in dismissione; pertanto i relativi dati sono classificati nelle voci della Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" e "Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" (cd. Discontinued Operations). Attraverso la sottoscrizione degli accordi modificativi, di seguito descritti, il Gruppo Telecom Italia ha confermato la volontà di attuare il programma di dismissione della partecipazione in Sofora. Si evidenzia che tali accordi hanno sostanzialmente ribadito l'obbligo della controparte acquirente di completare o di far completare l'operazione. La posticipazione della data prevista per il perfezionamento della cessione è stata causata, ed è tutt'ora dipendente, da condizioni fuori dal controllo della Società e che non erano ragionevolmente prevedibili alla data di sottoscrizione dell'accordo originario di cessione.
In data 13 novembre 2013 è stata accettata l'offerta di acquisto avanzata dal gruppo Fintech dell'intera partecipazione di controllo detenuta nel gruppo Sofora - Telecom Argentina, da Telecom Italia S.p.A. e dalle sue controllate Telecom Italia International N.V. e Tierra Argentea S.A., per un importo complessivo di 960 milioni di dollari.
In esecuzione dei citati accordi, in data 10 dicembre 2013, le azioni di classe B di Telecom Argentina e le azioni di classe B di Nortel di proprietà di Tierra Argentea sono state cedute per il controvalore complessivo di 108,7 milioni di dollari; l'interessenza economica detenuta dal Gruppo Telecom Italia in Telecom Argentina si era pertanto ridotta al 19,30%.
La vendita delle azioni Sofora detenute da Telecom Italia S.p.A. e dalla sua controllata Telecom Italia International è invece sottoposta alla condizione sospensiva dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni.
Il 24 ottobre 2014 Telecom Italia ha firmato gli accordi modificativi del contratto di vendita della partecipazione nel gruppo Sofora – Telecom Argentina a Fintech; in particolare:
In data 16 ottobre 2015 Telecom Italia S.p.A. ha preso atto della decisione assunta dalla AFTIC argentina (Autoridad Federal de Tecnologías de la Información y las Comunicaciones) che ha negato l'autorizzazione al trasferimento a Fintech della partecipazione di controllo in Telecom Argentina. Fintech ha rappresentato a Telecom Italia l'intendimento di impugnare la decisione. Per ulteriori informazioni si rinvia alla nota "Eventi successivi al 30 settembre 2015".
Si segnala infine che da fine luglio 2014 lo Stato Argentino è in default per non aver onorato alcune obbligazioni connesse al suo debito contratto in valuta estera. Ancorché tale situazione sia conseguenza di impedimenti di natura tecnico-legale e gli andamenti ad oggi dei principali indicatori di mercato non evidenzino ulteriori criticità, tale evento potrebbe comunque accelerare le dinamiche negative del contesto macroeconomico argentino con ripercussioni sull'andamento del tasso di cambio della valuta locale e sul livello di inflazione.
Peraltro, poichè il prezzo per la cessione del gruppo Sofora – Telecom Argentina è stato definito in dollari statunitensi, in tale transazione il Gruppo Telecom Italia non è soggetto al rischio sull'andamento del tasso di cambio del Pesos Argentino.
— • —
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute: | ||
| di natura finanziaria | 258 | 165 |
| di natura non finanziaria | 4.403 | 3.564 |
| Totale (a) |
4.661 | 3.729 |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
||
| di natura finanziaria | 358 | 43 |
| di natura non finanziaria | 1.787 | 1.475 |
| Totale (b) |
2.145 | 1.518 |
| Valore netto delle attività relative al gruppo in dismissione (a-b) |
2.516 | 2.211 |
| di cui ammontari accumulati tramite Conto economico complessivo | (1.330) | (1.257) |
| Valore netto delle attività relative al gruppo in dismissione attribuibile ai Soci della controllante |
351 | 307 |
| di cui ammontari accumulati tramite Conto economico complessivo | (167) | (157) |
| Valore netto delle attività relative al gruppo in dismissione attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
2.165 | 1.904 |
| di cui ammontari accumulati tramite Conto economico complessivo | (1.163) | (1.100) |
Di seguito, la composizione delle Attività e Passività relative al gruppo Sofora - Telecom Argentina:
Gli ammontari accumulati nel Patrimonio Netto tramite il Conto economico complessivo consolidato si riferiscono alla "Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere" e ammontano a -1.330 milioni di euro (-1.257 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Attività finanziarie non correnti | 35 | 30 |
| Attività finanziarie correnti | 223 | 135 |
| Totale | 258 | 165 |
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Attività non correnti | 3.595 | 2.962 |
| Attività immateriali | 1.449 | 1.176 |
| Attività materiali | 2.124 | 1.766 |
| Altre attività non correnti | 22 | 20 |
| Attività correnti | 808 | 602 |
| Totale | 4.403 | 3.564 |
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Passività finanziarie non correnti | 52 | 25 |
| Passività finanziarie correnti | 306 | 18 |
| Totale | 358 | 43 |
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Passività non correnti | 739 | 579 |
| Passività correnti | 1.048 | 896 |
| Totale | 1.787 | 1.475 |
| — • — |
Di seguito le componenti relative all'"Utile/(perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" nell'ambito del conto economico separato consolidato:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2015 | 2014 | |
| Effetti economici da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute: |
||
| Ricavi | 2.862 | 2.237 |
| Altri proventi | 1 | 4 |
| Costi operativi | (2.098) | (1.671) |
| Ammortamenti, plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti |
(6) | 1 |
| Risultato operativo (EBIT) | 759 | 571 |
| Saldo oneri/proventi finanziari | (10) | 25 |
| Risultato prima delle imposte derivante da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
749 | 596 |
| Imposte sul reddito | (263) | (206) |
| Risultato dopo le imposte derivante da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (a) |
486 | 390 |
| Altre partite minori (b) |
(6) | (4) |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (a+b) |
480 | 386 |
| Attribuibile a: | ||
| Soci della Controllante | 69 | 72 |
| Partecipazioni di minoranza | 411 | 314 |
Si rammenta che, come previsto dall'IFRS 5, a partire dalla data di classificazione del gruppo Sofora – Telecom Argentina quale gruppo in dismissione, è stato sospeso il calcolo degli ammortamenti.
Il risultato per azione da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute, relativo ai primi nove mesi del 2015 e ai primi nove mesi del 2014 è evidenziato nella seguente tabella:
| (euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2015 | 2014 | |
| Risultato per azione da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
||
| (Base=Diluito) | ||
| azione ordinaria | 0,02 | 0,02 |
| azione di risparmio | 0,02 | 0,02 |
Inoltre, nell'ambito del Conto economico complessivo consolidato, sono incluse perdite da conversione di attività estere relative al gruppo Sofora - Telecom Argentina pari a 73 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015 (perdite pari a 315 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014). Pertanto, il risultato complessivo da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute è positivo per 407 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015 (positivo per 71 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014).
— • —
Nell'ambito del Rendiconto finanziario consolidato gli impatti netti, espressi in termini di contribuzione al consolidato, delle "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" sono così dettagliati:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2015 | 2014 | |
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute: | ||
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative | 494 | 312 |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento | (749) | (554) |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | 250 | (82) |
| Totale | (5) | (324) |
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della Controllante | 17.962 | 18.145 |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza | 4.073 | 3.554 |
| Totale | 22.035 | 21.699 |
Per quanto riguarda il Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante si evidenzia di seguito la composizione:
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 | ||
|---|---|---|---|---|
| Capitale | 10.650 | 10.634 | ||
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 1.731 | 1.725 | ||
| Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
5.581 | 5.786 | ||
| Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
27 | 75 | ||
| Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura |
(261) | (637) | ||
| Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere | (1.550) | (350) | ||
| Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
(55) | (96) | ||
| Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
− | − | ||
| Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
7.420 | 6.794 | ||
| Totale | 17.962 | 18.145 |
Sulla base della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 20 maggio 2015, l'utile dell'esercizio 2014 quale risultante dal bilancio della Capogruppo Telecom Italia S.p.A. è stato destinato:
Nel corso del mese di aprile 2015 sono state emesse 178.448 azioni ordinarie a fronte del raggiungimento di obiettivi e condizioni previsti dal regolamento del Long Term Incentive Plan 2010- 2015.
Come previsto dal regolamento del Piano di Azionariato Diffuso 2014, in data 4 agosto 2015 ai dipendenti che avevano sottoscritto il Piano e che avevano conservato per un anno le azioni ricevute, sono state assegnate azioni ordinarie gratuite nel rapporto di 1 bonus share ogni 3 azioni detenute. Per effetto di tale operazione sono state emesse 17.007.927 azioni ordinarie.
In data 30 settembre 2015 a fine giornata si è perfezionata la fusione per incorporazione di Telecom Italia Media S.p.A. in Telecom Italia S.p.A.; contestualmente ha avuto efficacia il diritto di recesso esercitato ai sensi di legge su 7.553.485 azioni ordinarie e su 1.902.484 azioni di risparmio Telecom Italia Media S.p.A., che sono state integralmente acquistate da Telecom Italia S.p.A. e da altri azionisti non recedenti, al prezzo unitario di 1,055 euro per ciascuna azione ordinaria e di 0,6032 euro per ciascuna azione di risparmio.
Per effetto della fusione, le azioni Telecom Italia Media non in portafoglio di Telecom Italia S.p.A. sono state concambiate con azioni della società incorporante, di nuova emissione, prive di valore nominale, secondo i seguenti rapporti:
Il capitale sociale di Telecom Italia S.p.A. è stato pertanto aumentato, a servizio del concambio, di nominali 7.392.540,65 euro, mediante emissione di 11.769.945 nuove azioni ordinarie e di 1.671.038 nuove azioni di risparmio. Il capitale sociale di Telecom Italia S.p.A. è così risultato pari a 10.740.236.908,50 euro, suddiviso in 13.499.911.771 azioni ordinarie e 6.027.791.699 azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale.
Le movimentazioni nei primi nove mesi del 2015 del Capitale, pari a 10.650 milioni di euro, e già al netto di azioni proprie di 90 milioni di euro, sono riportate nelle seguenti tabelle:
| (numero azioni) | al 31.12.2014 | Emissione azioni |
al 30.9.2015 | % sul Capitale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | (a) | 13.470.955.451 | 28.956.320 | 13.499.911.771 | 69,13% |
| meno: azioni proprie | (b) | (162.216.387) | (1.538.001) | (163.754.388) | |
| Azioni ordinarie in circolazione | (c) | 13.308.739.064 | 27.418.319 | 13.336.157.383 | |
| Azioni di risparmio emesse e in circolazione |
(d) | 6.026.120.661 | 1.671.038 | 6.027.791.699 | 30,87% |
| Totale azioni emesse da Telecom Italia S.p.A. |
(a+d) | 19.497.076.112 | 30.627.358 | 19.527.703.470 | 100,00% |
| Totale azioni in circolazione di Telecom Italia S.p.A. |
(c+d) | 19.334.859.725 | 29.089.357 | 19.363.949.082 |
| (milioni di euro) | Capitale al 31.12.2014 |
Variazioni di capitale |
Capitale al 30.9.2015 |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | (a) | 7.409 | 16 | 7.425 |
| meno: azioni proprie | (b) | (89) | (1) | (90) |
| Azioni ordinarie in circolazione | (c) | 7.320 | 15 | 7.335 |
| Azioni di risparmio emesse e in circolazione | (d) | 3.314 | 1 | 3.315 |
| Totale Capitale emesso da Telecom Italia S.p.A. | (a+d) | 10.723 | 17 | 10.740 |
| Totale Capitale in circolazione di Telecom Italia S.p.A. | (c+d) | 10.634 | 16 | 10.650 |
Nella tabella seguente sono riportate le variazioni potenziali future di capitale sulla base dell'emissione effettuata da Telecom Italia Finance S.A. a novembre 2013 del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria ("Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A."), dell'emissione effettuata da Telecom Italia S.p.A. a marzo 2015 del prestito obbligazionario convertibile, delle deleghe ad aumentare il capitale sociale in essere al 30 settembre 2015 e delle opzioni e dei diritti assegnati per piani retributivi sotto forma di partecipazioni al capitale, ancora in essere al 30 settembre 2015:
| N. Azioni massime emettibili |
Capitale (migliaia di euro)(*) |
Sovrapprezzo (migliaia di euro) |
Prezzo di sottoscrizione per azione (euro) |
|
|---|---|---|---|---|
| Ulteriori aumenti non ancora deliberati (azioni ordinarie) |
||||
| Piano di Stock Option 2014-2016 | 196.000.000 | 107.800 | n.d. | 0,94 |
| MBO 2015 deferred (**) | 46.363.635 | 25.500 | ||
| Totale ulteriori aumenti non ancora deliberati (azioni ordinarie) |
133.300 | |||
| Aumenti già deliberati (azioni ordinarie) | ||||
| Piano di azionariato Diffuso per i Dipendenti 2014 (aumento di capitale gratuito) |
962.715 | 529 | ||
| Totale aumenti già deliberati (azioni ordinarie) | 529 | |||
| Prestito obbligazionario 2013 a conversione obbligatoria (azioni ordinarie) |
||||
| – quota capitale | n.d. | 1.300.000 | n.d. | n.d. |
| – quota interessi | n.d. | 159.250 | n.d. | n.d. |
| Prestito obbligazionario 2015 convertibile (azioni ordinarie)(***) |
1.082.485.386 | 2.000.000 | n.d. | n.d. |
| Prestiti obbligazionari | 3.459.250 | |||
| Totale | 3.593.079 |
(*) Per gli aumenti di capitale connessi ai piani retributivi nonché al "Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A." trattasi del "valore totale stimato" comprendente, ove applicabile, anche l'eventuale sovrapprezzo.
(**) Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia del 6 agosto 2015 ha deliberato di non procedere all'implementazione del piano di differimento parziale del bonus relativo all'MBO 2015, mediante conversione della metà del premio maturato in diritti d'assegnazione gratuita di azioni. La delega ad aumentare il capitale sociale a servizio dell'iniziativa è pertanto destinata a decadere entro fine anno.
(***) Il numero di azioni potenzialmente emettibili è indicato salvo aggiustamenti.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla Nota "Passività finanziarie (non correnti e correnti)".
Le Passività finanziarie non correnti e correnti (indebitamento finanziario lordo) sono così composte:
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 | |
|---|---|---|---|
| Debiti finanziari a medio/lungo termine: | |||
| Obbligazioni | 17.882 | 22.039 | |
| Obbligazioni convertibili | 3.156 | 1.401 | |
| Debiti verso banche | 4.928 | 4.812 | |
| Altri debiti finanziari | 1.062 | 920 | |
| 27.028 | 29.172 | ||
| Passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine | 2.142 | 984 | |
| Altre passività finanziarie a medio/lungo termine: | |||
| Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di natura finanziaria |
1.703 | 2.058 | |
| Derivati non di copertura | 412 | 111 | |
| Altre passività | − | − | |
| 2.115 | 2.169 | ||
| Totale passività finanziarie non correnti | (a) | 31.285 | 32.325 |
| Debiti finanziari a breve termine: | |||
| Obbligazioni | 3.817 | 2.635 | |
| Obbligazioni convertibili | 70 | 10 | |
| Debiti verso banche | 1.650 | 1.274 | |
| Altri debiti finanziari | 242 | 353 | |
| 5.779 | 4.272 | ||
| Passività per locazioni finanziarie a breve termine | 157 | 169 | |
| Altre passività finanziarie a breve termine: | |||
| Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività correnti di natura finanziaria |
226 | 224 | |
| Derivati non di copertura | 44 | 21 | |
| Altre passività | − | − | |
| 270 | 245 | ||
| Totale passività finanziarie correnti | (b) | 6.206 | 4.686 |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(c) | 358 | 43 |
| Totale passività finanziarie (Indebitamento finanziario lordo) | (a+b+c) | 37.849 | 37.054 |
La voce Obbligazioni Convertibili comprende il prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie pari a 2.000 milioni di euro, tasso 1,125%, scadenza 26 marzo 2022 (Prestito obbligazionario unsecured equity-linked) emesso da Telecom Italia S.p.A. il 26 marzo 2015. In data 20 maggio 2015 l'Assemblea degli azionisti di Telecom Italia S.p.A. ha approvato l'autorizzazione alla convertibilità del prestito obbligazionario unsecured equity-linked e l'aumento del capitale sociale riservato a servizio della sua conversione. Il prezzo di conversione iniziale è pari a 1,8476 euro e potrà essere soggetto ad aggiustamenti in linea con la prassi di mercato in vigore per questo tipo di strumenti finanziari; il numero di azioni Telecom Italia S.p.A. emettibili a fronte della conversione è pari a 1.082.485.386, salvo aggiustamenti.
| 30.9.2015 | 31.12.2014 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di valuta estera) |
(milioni di euro) | (milioni di valuta estera) |
(milioni di euro) | ||
| USD | 9.300 | 8.301 | 9.924 | 8.174 | |
| GBP | 2.584 | 3.499 | 2.539 | 3.260 | |
| BRL | 5.461 | 1.227 | 4.799 | 1.488 | |
| JPY | 89 | 1 | 19.919 | 137 | |
| EURO | 24.463 | 23.952 | |||
| Totale escluse Discontinued Operations |
37.491 | 37.011 | |||
| Discontinued Operations | 358 | 43 | |||
| Totale | 37.849 | 37.054 |
Di seguito viene riportata l'analisi dell'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse effettivo escludendo l'effetto di eventuali strumenti derivati di copertura:
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Fino a 2,5% | 6.294 | 4.904 |
| Da 2,5% a 5% | 6.934 | 6.545 |
| Da 5% a 7,5% | 15.872 | 16.678 |
| Da 7,5% a 10% | 4.346 | 4.491 |
| Oltre 10% | 488 | 569 |
| Ratei/risconti, MTM e derivati | 3.557 | 3.824 |
| Totale escluse Discontinued Operations | 37.491 | 37.011 |
| Discontinued Operations | 358 | 43 |
| Totale | 37.849 | 37.054 |
A seguito, invece, dell'utilizzo di strumenti derivati di copertura, l'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse nominale di posizione è il seguente:
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Fino a 2,5% | 9.516 | 6.238 |
| Da 2,5% a 5% | 8.218 | 10.273 |
| Da 5% a 7,5% | 12.286 | 12.364 |
| Da 7,5% a 10% | 2.430 | 2.715 |
| Oltre 10% | 1.484 | 1.597 |
| Ratei/risconti, MTM e derivati | 3.557 | 3.824 |
| Totale escluse Discontinued Operations | 37.491 | 37.011 |
| Discontinued Operations | 358 | 43 |
| Totale | 37.849 | 37.054 |
Le scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, sono le seguenti:
| con scadenza entro il 30.09 dell'anno: | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | Oltre 2020 |
Totale |
| Prestiti obbligazionari (*) | 3.251 | 1.173 | 2.213 | 3.243 | 1.267 | 11.781 | 22.928 |
| Loans ed altre passività finanziarie | 1.010 | 1.152 | 368 | 1.938 | 995 | 722 | 6.185 |
| Passività per locazioni finanziarie | 125 | 105 | 108 | 93 | 114 | 1.718 | 2.263 |
| Totale | 4.386 | 2.430 | 2.689 | 5.274 | 2.376 | 14.221 | 31.376 |
| Passività finanziarie correnti | 841 | 841 | |||||
| Totale escluse Discontinued Operations | 5.227 | 2.430 | 2.689 | 5.274 | 2.376 | 14.221 | 32.217 |
| Discontinued Operations | 354 | 354 | |||||
| Totale | 5.581 | 2.430 | 2.689 | 5.274 | 2.376 | 14.221 | 32.571 |
(*) Relativamente al Mandatory Convertible Bond emesso a fine 2013 con scadenza 2016 e classificato fra le "Obbligazioni convertibili", non è stato considerato il rimborso per cassa in quanto la sua estinzione avverrà con conversione obbligatoria in azioni ordinarie di Telecom Italia S.p.A..
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Quota non corrente | 17.882 | 22.039 |
| Quota corrente | 3.817 | 2.635 |
| Totale valore contabile | 21.699 | 24.674 |
| Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni | ||
| al costo ammortizzato | (771) | (1.060) |
| Totale valore nominale di rimborso | 20.928 | 23.614 |
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Quota non corrente | 3.156 | 1.401 |
| Quota corrente | 70 | 10 |
| Totale valore contabile | 3.226 | 1.411 |
| Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni al costo ammortizzato |
74 | (111) |
| Totale valore nominale di rimborso (*) | 3.300 | 1.300 |
(*) Relativamente al Mandatory Convertible Bond, l'effettivo rimborso a scadenza avverrà mediante consegna di azioni ordinarie Telecom Italia S.p.A..
Il prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie è stato contabilizzato mediante l'iscrizione di:
I costi di emissione sono stati attribuiti in modo proporzionale alla componente debito ed alla componente equity.
In termini di valore nominale le obbligazioni e le obbligazioni convertibili ammontano complessivamente a 24.228 milioni di euro e diminuiscono di 686 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (24.914 milioni di euro) a seguito della dinamica di accensioni, rimborsi e riacquisti intervenuta nel corso dei primi nove mesi del 2015.
Nella tabella che segue sono sintetizzati i prestiti obbligazionari emessi da società del Gruppo Telecom Italia e ripartiti per società emittente, espressi sia al valore nominale di rimborso, al netto dei riacquisti, sia al valore di mercato:
| Valuta | Ammontare (milioni) |
Valore nominale di rimborso (milioni di euro) |
Cedola | Data di emissione |
Data di scadenza |
Prezzo di emissione (%) |
Prezzo di mercato al 30.9.15 (%) |
Valore di mercato al 30.9.15 (milioni di euro) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Obbligazioni emesse da Telecom Italia S.p.A. | |||||||||
| Euro | 120 | 120 | Euribor 3 mesi + 0,66% | 23/11/04 | 23/11/15 | 100 | 100,029 | 120 | |
| GBP | 500 | 677 | 5,625% | 29/6/05 | 29/12/15 | 99,878 | 100,968 | 684 | |
| Euro | 663,4 | 663,4 | 5,125% | 25/1/11 | 25/1/16 | 99,686 | 101,402 | 673 | |
| Euro | 708 | 708 | 8,250% | 19/3/09 | 21/3/16 | 99,740 | 103,521 | 733 | |
| Euro | 400 | 400 | Euribor 3 mesi + 0,79% | 7/6/07 | 7/6/16 | 100 | 100,010 | 400 | |
| Euro | 544,6 | 544,6 | 7,000% | 20/10/11 | 20/1/17 | (a) 100,185 | 107,975 | 588 | |
| Euro | 628,2 | 628,2 | 4,500% | 20/9/12 | 20/9/17 | 99,693 | 106,486 | 669 | |
| GBP | 750 | 1.015,6 | 7,375% | 26/5/09 | 15/12/17 | 99,608 | 109,019 | 1.107 | |
| Euro | 592,9 | 592,9 | 4,750% | 25/5/11 | 25/5/18 | 99,889 | 108,491 | 643 | |
| Euro | 581,9 | 581,9 | 6,125% | 15/6/12 | 14/12/18 | 99,737 | 113,463 | 660 | |
| Euro | 832,4 | 832,4 | 5,375% | 29/1/04 | 29/1/19 | 99,070 | 110,874 | 923 | |
| GBP | 850 | 1.151 | 6,375% | 24/6/04 | 24/6/19 | 98,850 | 108,539 | 1.249 | |
| Euro | 719,5 | 719,5 | 4,000% | 21/12/12 | 21/1/20 | 99,184 | 106,593 | 767 | |
| Euro | 547,5 | 547,5 | 4,875% | 25/9/13 | 25/9/20 | 98,966 | 110,381 | 604 | |
| Euro | 563,6 | 563,6 | 4,500% | 23/1/14 | 25/1/21 | 99,447 | 107,687 | 607 | |
| Euro | (b) 197,7 | 197,7 | Euribor 6 mesi (base 365) | 1/1/02 | 1/1/22 | 100 | 100 | 198 | |
| Euro | 883,9 | 883,9 | 5,250% | 10/2/10 | 10/2/22 | 99,295 | 111,375 | 984 | |
| Euro | (e) 2.000 | 2.000 | 1,1250% | 26/3/15 | 26/3/22 | 100 | 105,016 | 2.100 | |
| Euro | 1.000 | 1.000 | 3,250% | 16/1/15 | 16/1/23 | 99,446 | 97,466 | 975 | |
| GBP | 400 | 541,6 | 5,875% | 19/5/06 | 19/5/23 | 99,622 | 106,493 | 577 | |
| USD | 1.500 | 1.338,9 | 5,303% | 30/5/14 | 30/5/24 | 100 | 98,295 | 1.316 | |
| Euro | 670 | 670 | 5,250% | 17/3/05 | 17/3/55 | 99,667 | 96,629 | 647 | |
| Sub – Totale | 16.377,7 | 17.224 | |||||||
| Obbligazioni emesse da Telecom Italia Finance S.A. e garantite da Telecom Italia S.p.A. | |||||||||
| Euro | (c)1.300 | 1.300 | 6,125% | 15/11/13 | 15/11/16 | 100 | 138,655 | 1.803 | |
| Euro | 1.015 | 1.015 | 7,750% | 24/1/03 | 24/1/33 | (a) 109,646 | 128,453 | 1.304 | |
| Sub – Totale | 2.315 | 3.107 | |||||||
| Obbligazioni emesse da Telecom Italia Capital S.A. e garantite da Telecom Italia S.p.A. | |||||||||
| USD | (d) 765,2 | 683 | 5,250% | 28/9/05 | 1/10/15 | 99,370 | 100,040 | 683 | |
| USD | 1.000 | 604 | 6,999% | 4/6/08 | 4/6/18 | 100 | 108,385 | 655 | |
| USD | 1.000 | 678,1 | 7,175% | 18/6/09 | 18/6/19 | 100 | 110,938 | 752 | |
| USD | 1.000 | 892,6 | 6,375% | 29/10/03 | 15/11/33 | 99,558 | 95,168 | 849 | |
| USD | 1.000 | 892,6 | 6,000% | 6/10/04 | 30/9/34 | 99,081 | 92,516 | 826 | |
| USD | 1.000 | 892,6 | 7,200% | 18/7/06 | 18/7/36 | 99,440 | 105,486 | 942 | |
| USD | 1.000 | 892,6 | 7,721% | 4/6/08 | 4/6/38 | 100 | 108,577 | 969 | |
| Sub – Totale | 5.535,5 | 5.676 | |||||||
| Totale | 24.228,2 | 26.007 |
(a) Prezzo di emissione medio ponderato per prestiti obbligazionari emessi in più tranche.
(b) Riservato ai dipendenti.
(c) Mandatory Convertible Bond.
(d) Al netto dei titoli riacquistati da Telecom Italia S.p.A. in data 3 giugno 2013.
(e) Prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione Telecom Italia S.p.A.. In data 20 maggio 2015 l'Assemblea degli azionisti di Telecom Italia S.p.A. ha approvato l'autorizzazione alla convertibilità del prestito obbligazionario unsecured equity-linked e l'aumento del capitale sociale riservato a servizio della sua conversione.
Nelle tabelle che seguono sono elencate le movimentazioni dei prestiti obbligazionari nel corso dei primi nove mesi del 2015:
| (milioni di valuta originaria) | valuta | importo | data di emissione |
|---|---|---|---|
| Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 3,250% scadenza 16/1/2023 | Euro | 1.000 | 16/1/2015 |
| Telecom Italia S.p.A. prestito obbligazionario convertibile (*) in azioni ordinarie | |||
| 2.000 milioni di euro 1,125% scadenza 26/3/2022 | Euro | 2.000 | 26/3/2015 |
| (*) In data 20 maggio 2015 l'Assemblea degli azionisti di Telecom Italia S.p.A. ha approvato l'aumento del capitale sociale riservato al servizio della conversione del prestito obbligazionario unsecured equity-linked. |
|||
| Rimborsi | |||
| (milioni di valuta originaria) | valuta | importo | data di rimborso |
| Telecom Italia Finance S.A. 20.000 milioni di JPY 3,550% (1) | JPY | 20.000 | 14/5/2015 |
|---|---|---|---|
| Telecom Italia S.p.A. 514 milioni di euro 4,625% (2) | Euro | 514 | 15/6/2015 |
| (1) Rimborso anticipato del Private Placement AFLAC con scadenza 14/5/2032. |
(2) Al netto dei riacquisti per 236 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014 e del primo semestre 2015.
In data 23 gennaio 2015, Telecom Italia S.p.A. ha concluso con successo l'offerta pubblica di riacquisto su quattro emissioni obbligazionarie con scadenza compresa tra giugno 2015 e settembre 2017, riacquistando un ammontare nominale complessivo di 810,3 milioni di euro.
Di seguito i dettagli delle emissioni obbligazionarie riacquistate:
| Denominazione del Titolo | Ammontare nominale in circolazione prima dell'Offerta di acquisto |
Ammontare nominale riacquistato |
Prezzo di riacquisto |
|---|---|---|---|
| (euro) | (euro) | ||
| Telecom Italia S.p.A. - 750 milioni di euro, scadenza giugno 2015, cedola 4,625% (1) |
577.701.000 | 63.830.000 | 101,650% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza gennaio 2016, cedola 5,125% (2) |
771.550.000 | 108.200.000 | 104,661% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza gennaio 2017, cedola 7,000% |
1.000.000.000 | 374.308.000 | 111,759% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza settembre 2017, cedola 4,500% |
1.000.000.000 | 263.974.000 | 108,420% |
| (1) Al netto dei riacquisti per 172 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014. |
(2) Al netto dei riacquisti per 228 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014.
In data 24 aprile 2015 Telecom Italia S.p.A. ha concluso con successo l'offerta pubblica di riacquisto su nove emissioni obbligazionarie di Telecom Italia S.p.A. con scadenza compresa tra gennaio 2017 e febbraio 2022, riacquistando un ammontare nominale complessivo di 2.000 milioni di euro (non è stato accettato il riacquisto di nessuna delle Notes con scadenza settembre 2017 e gennaio 2017 presentate ai sensi delle Offerte).
Di seguito i dettagli delle emissioni obbligazionarie riacquistate:
| Denominazione del Titolo | Ammontare nominale in circolazione prima dell'Offerta di acquisto (euro) |
Ammontare nominale riacquistato (euro) |
Prezzo di riacquisto |
|---|---|---|---|
| Telecom Italia S.p.A. – 750 milioni di euro, scadenza maggio 2018, cedola 4,750% |
750.000.000 | 35.879.000 | 111,165% |
| Telecom Italia S.p.A. – 750 milioni di euro, scadenza dicembre 2018, cedola 6,125% |
750.000.000 | 121.014.000 | 117,329% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.250 milioni di euro, scadenza gennaio 2019, cedola 5,375% |
1.250.000.000 | 307.600.000 | 114,949% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza gennaio 2020, cedola 4,000% |
1.000.000.000 | 280.529.000 | 111,451% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza settembre 2020, cedola 4,875% |
1.000.000.000 | 452.517.000 | 116,484% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza gennaio 2021, cedola 4,500% |
1.000.000.000 | 436.361.000 | 114,714% |
| Telecom Italia S.p.A. – 1.250 milioni di euro, scadenza febbraio 2022, cedola 5,250% |
1.250.000.000 | 366.100.000 | 121,210% |
In data 20 luglio 2015 Telecom Italia S.p.A. ha concluso con successo l'offerta pubblica di riacquisto su cinque emissioni obbligazionarie con scadenza compresa tra gennaio 2017 e gennaio 2019, riacquistando un ammontare nominale complessivo di 467,3 milioni di euro. Di seguito i dettagli delle emissioni obbligazionarie riacquistate:
Denominazione del Titolo Ammontare nominale in circolazione prima dell'Offerta di acquisto (euro) Ammontare nominale riacquistato (euro) Prezzo di riacquisto Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza gennaio 2017, cedola 7,000% (1) 625.692.000 81.141.000 109,420% Telecom Italia S.p.A. – 1.000 milioni di euro, scadenza settembre 2017, cedola 4,500% (2) 736.026.000 107.811.000 107,428% Telecom Italia S.p.A. – 750 milioni di euro, scadenza maggio 2018, cedola 4,750% (3) 714.121.000 121.223.000 109,477% Telecom Italia S.p.A. – 750 milioni di euro, scadenza dicembre 2018, cedola 6,125% (4) 628.986.000 47.108.000 115,395% Telecom Italia S.p.A. – 1.250 milioni di euro, scadenza gennaio 2019, cedola 5,375% (5) 942.400.000 110.000.000 112,960%
(1) Al netto dei riacquisti per 374 milioni di euro effettuati dalla società a gennaio 2015.
(2) Al netto dei riacquisti per 264 milioni di euro effettuati dalla società a gennaio 2015.
(3) Al netto dei riacquisti per 36 milioni di euro effettuati dalla società a aprile 2015.
(4) Al netto dei riacquisti per 121 milioni di euro effettuati dalla società a aprile 2015. (5) Al netto dei riacquisti per 308 milioni di euro effettuati dalla società a aprile 2015.
In pari data Telecom Italia S.p.A. ha altresì concluso con successo l'offerta pubblica di riacquisto su due emissioni obbligazionarie di Telecom Italia Capital S.A. con scadenza giugno 2018 e giugno 2019, riacquistando un ammontare nominale complessivo di 563,7 milioni di USD.
Di seguito i dettagli delle emissioni obbligazionarie riacquistate:
| Denominazione del Titolo | Ammontare nominale in circolazione prima dell'Offerta di acquisto |
Ammontare nominale riacquistato |
Prezzo di riacquisto |
|---|---|---|---|
| (USD) | (USD) | ||
| Telecom Italia Capital S.A. – 1.000 milioni di | |||
| USD, scadenza giugno 2018, cedola 6,999% | 1.000.000.000 | 323.356.000 | 111,721% |
| Telecom Italia Capital S.A. – 1.000 milioni di | |||
| USD, scadenza giugno 2019, cedola 7,175% | 1.000.000.000 | 240.320.000 | 114,188% |
I debiti verso banche a medio/lungo termine di 4.928 milioni di euro (4.812 milioni di euro al 31 dicembre 2014) aumentano di 116 milioni di euro. I debiti verso banche a breve termine ammontano a 1.650 milioni di euro e aumentano di 376 milioni di euro (1.274 milioni di euro al 31 dicembre 2014). I debiti verso banche a breve termine comprendono 910 milioni di euro di quota corrente dei debiti verso banche a medio/lungo termine. Inoltre, si evidenzia che Telecom Italia Finance S.A. ha in essere repurchase agreements ("Repo") con scadenza dicembre 2015 su 500 milioni di euro di titoli governativi.
Gli altri debiti finanziari a medio/lungo termine di 1.062 milioni di euro (920 milioni di euro al 31 dicembre 2014) aumentano di 142 milioni di euro e comprendono:
Gli altri debiti finanziari a breve termine di 242 milioni di euro (353 milioni di euro al 31 dicembre 2014) diminuiscono di 111 milioni di euro e comprendono 136 milioni di euro di quota corrente di altri debiti finanziari a medio/lungo termine, di cui 95 milioni di euro si riferiscono al residuo debito di Telecom Italia S.p.A. a fronte dell'acquisto dei diritti d'uso relativi alle frequenze 800, 1800 e 2600 MHz.
Le passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine di 2.142 milioni di euro (984 milioni di euro al 31 dicembre 2014) si riferiscono essenzialmente a locazioni di immobili contabilizzate secondo il metodo finanziario previsto dallo IAS 17. L'incremento rispetto a fine 2014 deriva principalmente:
Le passività per locazioni finanziarie a breve termine ammontano a 157 milioni di euro (169 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
I derivati di copertura relativi a elementi classificati fra le passività non correnti di natura finanziaria ammontano a 1.703 milioni di euro (2.058 milioni di euro al 31 dicembre 2014). I derivati di copertura relativi ad elementi classificati fra le passività correnti di natura finanziaria ammontano a 226 milioni di euro (224 milioni di euro al 31 dicembre 2014).
I derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie non correnti ammontano a 412 milioni di euro (111 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e si riferiscono per 411 milioni di euro al valore dell'opzione implicita nel prestito obbligazionario di 1,3 miliardi di euro a conversione obbligatoria emesso da Telecom Italia Finance S.A. ("Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A."). La valutazione dell'opzione implicita al 30 settembre 2015 ha comportato l'iscrizione a conto economico di un onere pari a 300 milioni di euro (onere di 199 milioni di euro al 30 settembre 2014).
I derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie correnti ammontano a 44 milioni di euro (21 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Si riferiscono alla valutazione delle operazioni in derivati che, ancorché stipulate con finalità di copertura, non posseggono i requisiti formali per essere considerate tali ai fini IFRS.
I titoli obbligazionari emessi dal Gruppo Telecom Italia non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) né clausole che forzino il rimborso anticipato dei prestiti in funzione di eventi diversi dall'insolvenza del Gruppo Telecom Italia; inoltre il rimborso dei prestiti obbligazionari e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da Telecom Italia S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A..
Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati; sono quindi presenti, ad esempio, impegni a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge").
Con riferimento ai finanziamenti accesi da Telecom Italia S.p.A. ("Telecom Italia") con la Banca Europea degli Investimenti ("BEI"), alla data del 30 settembre 2015 il totale nominale dei finanziamenti in essere è pari a 2.400 milioni di euro, di cui 600 milioni di euro a rischio diretto e 1.800 milioni di euro garantiti.
Nei finanziamenti BEI non assistiti da garanzia bancaria per un ammontare nominale pari a 600 milioni di euro, si rileva il seguente covenant:
• nel caso in cui la società sia oggetto di fusione, scissione o conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo, ovvero alieni, dismetta o trasferisca beni o rami d'azienda (ad eccezione di alcuni atti di disposizione espressamente previsti), dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento, oppure, solo per alcuni contratti, il rimborso anticipato del prestito (qualora l'operazione di fusione e scissione al di fuori del Gruppo comprometta l'esecuzione o l'esercizio del Progetto oppure rechi pregiudizio alla BEI nella sua qualità di creditrice).
Nei finanziamenti BEI assistiti da garanzie rilasciate da banche o soggetti di gradimento della BEI il cui importo nominale complessivo è pari a 1.800 milioni di euro e nel finanziamento di 300 milioni di euro firmato in data 30 luglio 2014 a rischio diretto sono previsti alcuni covenant:
I contratti di finanziamento di Telecom Italia S.p.A. non contengono covenant finanziari (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) il cui mancato rispetto comporti l'obbligo di rimborso del prestito in essere.
Nei contratti di finanziamento sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l'impegno a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"), l'impegno a non modificare l'oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad es. la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement.
Nei Contratti di Finanziamento e nei Prestiti Obbligazionari, Telecom Italia è tenuta a comunicare il cambiamento di controllo. Elementi identificativi del verificarsi di tale ipotesi di change of control e le conseguenze ad essi applicabili – tra le quali rientrano l'eventuale costituzione di garanzie ovvero il rimborso anticipato della quota erogata e la cancellazione del commitment in assenza di diverso accordo – sono puntualmente disciplinati nei singoli contratti.
Inoltre, i contratti di finanziamento in essere contengono un generico impegno di Telecom Italia, la cui violazione costituisce un event of default, a non porre in essere operazioni societarie di fusione, scissione, conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo. Il verificarsi di tale event of default può implicare, se richiesto dal Lender, il rimborso anticipato degli importi utilizzati e/o la cancellazione dei commitment non ancora utilizzati.
Nella documentazione dei prestiti concessi ad alcune società del gruppo Tim Brasil, sono generalmente previsti obblighi di rispettare determinati indici finanziari (di capitalizzazione, di copertura del servizio del debito e di livello di indebitamento), nonché gli usuali covenant di altro genere, pena la richiesta di rimborso anticipato del prestito.
Si segnala, infine, che al 30 settembre 2015, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato.
Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 settembre 2015:
| (miliardi di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 | ||
|---|---|---|---|---|
| Accordato | Utilizzato | Accordato | Utilizzato | |
| Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2017 | 4,0 | - | 4,0 | - |
| Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2018 | 3,0 | - | 3,0 | - |
| Totale | 7,0 | - | 7,0 | - |
Telecom Italia dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2017 e 25 marzo 2018, entrambe inutilizzate.
Inoltre, Telecom Italia dispone di:
• un Term Loan bilaterale con Intesa Sanpaolo dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza agosto 2021, completamente utilizzato.
Al 30 settembre 2015, il giudizio su Telecom Italia delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:
| Rating | Outlook | |
|---|---|---|
| STANDARD & POOR'S | BB+ | Stabile |
| MOODY'S | Ba1 | Negativo |
| FITCH RATINGS | BBB- | Negativo |
Nella tabella di seguito riportata è presentato l'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2015 e al 31 dicembre 2014, determinato con i criteri indicati nella Raccomandazione dell'ESMA (European Securities & Markets Authority) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" e richiamati dalla Consob stessa. Al fine di determinare tale grandezza, si è provveduto a rettificare l'importo delle passività finanziarie dell'effetto dei relativi derivati di copertura iscritti all'attivo nonché dei crediti derivanti da sublocazioni finanziarie.
Nella tabella è inoltre evidenziata la riconciliazione dell'indebitamento finanziario netto determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA con quello calcolato secondo i criteri del Gruppo Telecom Italia.
| (milioni di euro) | 30.9.2015 | 31.12.2014 | |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie non correnti | 31.285 | 32.325 | |
| Passività finanziarie correnti | 6.206 | 4.686 | |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
358 | 43 | |
| Totale debito finanziario lordo | (a) | 37.849 | 37.054 |
| Attività finanziarie non correnti (°) | |||
| Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva | (71) | (92) | |
| Derivati attivi di copertura - non correnti | (2.632) | (2.163) | |
| (b) | (2.703) | (2.255) | |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (1.659) | (1.300) | |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti | (513) | (311) | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (4.534) | (4.812) | |
| Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(258) | (165) | |
| (c) | (6.964) | (6.588) | |
| Indebitamento finanziario netto come da comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 |
(d=a+b+c) | 28.182 | 28.211 |
| Attività finanziarie non correnti (°) | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (3) | (6) | |
| Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie | (212) | (184) | |
| (e) | (215) | (190) | |
| Indebitamento finanziario netto(*) | (f=d+e) | 27.967 | 28.021 |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(g) | (1.163) | (1.370) |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | (f+g) | 26.804 | 26.651 |
(°) Al 30 settembre 2015 e al 31 dicembre 2014 la voce "Attività finanziarie non correnti" (b+e) ammonta rispettivamente a 2.918 milioni di euro e a 2.445 milioni di euro.
(*) Per quanto riguarda l'incidenza delle operazioni con Parti Correlate sull'Indebitamento Finanziario Netto, si rimanda all'apposito prospetto inserito nella Nota "Operazioni con parti correlate".
Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari del Gruppo sono state classificate nei 3 livelli previsti dall'IFRS 7. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Nelle tabelle che seguono sono riportate alcune informazioni integrative sugli strumenti finanziari, ivi compresa la tabella relativa ai livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutata al fair value al 30 settembre 2015 (sono escluse le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute e le Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute).
| Acronimo | ||
|---|---|---|
| Finanziamenti e crediti | Loans and Receivables | LaR |
| Attività possedute fino a scadenza | Financial assets Held-to-Maturity | HtM |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | Financial assets Available-for-Sale | AfS |
| Attività e passività al fair value rilevato a conto economico possedute per la negoziazione |
Financial Assets/Liabilities Held for Trading | FAHfT e FLHfT |
| Passività al costo ammortizzato | Financial Liabilities at Amortised Cost | FLAC |
| Derivati di copertura | Hedge Derivatives | HD |
| Non applicabile | Not applicable | n.a. |
| (milioni di euro) | Categorie IAS 39 |
note | Valore di bilancio al 30.9.2015 |
Livello 1(*) | Livelli di gerarchia Livello 2(*) |
Livello 3(*) | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | |||||||
| Attività non correnti | |||||||
| Altre partecipazioni | AfS | 42 | 3 | 19 | |||
| Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti |
|||||||
| di cui titoli | AfS | 3 | 3 | ||||
| di cui derivati di copertura | HD | 2.632 | 2.632 | ||||
| di cui derivati non di copertura | FAHfT | 176 | 176 | ||||
| (a) | 2.853 | 6 | 2.827 | - | |||
| Attività correnti | |||||||
| Titoli | |||||||
| di cui disponibili per la vendita | AfS | 1.572 | 1.572 | ||||
| di cui detenuti per la negoziazione | FAHfT | 87 | 87 | ||||
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti | |||||||
| di cui derivati di copertura | HD | 351 | 351 | ||||
| di cui derivati non di copertura | FAHfT | 100 | 100 | ||||
| (b) | 2.110 | 1.659 | 451 | - | |||
| Totale | (a+b) | 4.963 | 1.665 | 3.278 | - | ||
| PASSIVITÀ | |||||||
| Passività non correnti | |||||||
| di cui derivati di copertura | HD | 9) | 1.703 | 1.703 | |||
| di cui derivati non di copertura | FLHfT | 9) | 412 | 412 | |||
| (c) | 2.115 | 2.115 | - | ||||
| Passività correnti | |||||||
| di cui derivati di copertura | HD | 9) | 226 | 226 | |||
| di cui derivati non di copertura | FLHfT | 9) | 44 | 44 | |||
| (d) | 270 | 270 | - | ||||
| Totale | (c+d) | 2.385 | 2.385 | - |
(*) Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi.
Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili.
Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.
Sono illustrati qui di seguito i principali contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali in cui le società del Gruppo Telecom Italia sono coinvolte al 30 settembre 2015, nonché quelli chiusi nel corso del periodo. Per quei contenziosi, di seguito descritti, per i quali si è ritenuto probabile un rischio di soccombenza, il Gruppo Telecom Italia ha iscritto passività per complessivi 514 milioni di euro.
Per i seguenti contenziosi e azioni giudiziarie pendenti non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2014:
È pendente innanzi al Giudice per l'Udienza Preliminare del Tribunale di Monza, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pubblico Ministero e in attesa di fissazione dell'udienza preliminare, un procedimento penale avente ad oggetto alcune operazioni di fornitura in leasing e/o di vendita di beni, che integrerebbero varie fattispecie di reato, commesse ai danni, fra gli altri, di Telecom Italia. Le ipotesi di reato afferiscono ad abusiva attività finanziaria, reati tributari e truffa pluriaggravata. Nell'ambito di tale procedimento, Telecom Italia aveva depositato nel 2011 un atto di denuncia-querela contro ignoti. Archiviato dal Giudice per le Indagini Preliminari un procedimento aperto a stralcio (a carico, fra gli altri, di tre dipendenti /ex dipendenti della Società), nel procedimento penale principale risulta imputato, tra gli altri, un ex dipendente della Società.
Nel mese di giugno 2014, al termine di una verifica fiscale durata oltre un anno, la Guardia di Finanza di Milano notificava a Telecom Italia International N.V., società controllata con sede legale nei Paesi Bassi, un processo verbale di constatazione, relativo ai periodi d'imposta dal 2005 al 2012, con il quale formalizzava un rilievo sulla presunta residenza fiscale in Italia della predetta società controllata, in ragione di considerazioni essenzialmente legate alla presunta sede effettiva dell'amministrazione in Italia.
L'entità complessiva della contestazione, per i predetti periodi d'imposta, in relazione ai potenziali oneri per imposte (imposta sul reddito delle società – IRES; imposta regionale sulle attività produttive – IRAP), sanzioni e interessi risultava in allora pari a circa 350 milioni di euro.
Successivamente, e precisamente lo scorso mese di dicembre, sulla base del predetto processo verbale, l'Agenzia delle Entrate di Milano notificava alla società olandese distinti avvisi di accertamento ai fini IRES ed IRAP per i periodi d'imposta 2005, 2006 e 2007 da cui emergeva un onere complessivo per imposte sanzioni e interessi per circa 148 milioni di euro.
La società ritiene, anche sulla base di pareri rilasciati da autorevoli professionisti, che la contestazione sia infondata.
Nondimeno, nell'intento di evitare un contenzioso prevedibilmente lungo e incerto, lo scorso 9 luglio si è giunti alla definizione dell'intera contestazione per gli anni dal 2005 al 2012, mediante ricorso agli strumenti deflativi del contenzioso, con il favore dei benefici di legge. La definizione ha comportato il pagamento in data 17 luglio 2015 di un importo complessivo di 30 milioni di euro per imposte, sanzioni e interessi.
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Si segnala che per alcuni contenziosi di seguito riportati non è stato possibile, sulla base delle informazioni disponibili alla data di chiusura del presente documento e con particolare riferimento alla complessità dei procedimenti, al loro stato di avanzamento, nonché agli elementi di incertezza di carattere tecnico-processuale, effettuare una stima attendibile degli oneri e/o delle tempistiche degli eventuali pagamenti. Inoltre, nei casi in cui la diffusione delle informazioni relative al contenzioso potrebbe pregiudicare seriamente la posizione di Telecom Italia o delle sue controllate, viene descritta unicamente la natura generale della controversia.
Per i contenziosi elencati di seguito non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2014:
A conclusione del procedimento A428, nel mese di maggio 2013 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato - AGCM ha comminato a Telecom Italia due sanzioni amministrative, per 88.182.000 euro e 15.612.000 euro, per abuso di posizione dominante. La Società (i) avrebbe ostacolato o ritardato l'attivazione dei servizi di accesso richiesti dagli OLO tramite rifiuti ingiustificati e pretestuosi; (ii) avrebbe offerto i propri servizi di accesso ai clienti finali a condizioni economiche e tecniche asseritamente non eguagliabili da parte dei concorrenti che acquistano servizi di accesso all'ingrosso dalla stessa Telecom Italia, nelle sole aree geografiche del Paese in cui sono disponibili i servizi di accesso disaggregato alla rete locale e dove, quindi, gli altri operatori possono svolgere un'azione concorrenziale più efficace nei confronti della Società.
Telecom Italia ha impugnato il provvedimento innanzi al TAR Lazio, con istanza di sospensiva del pagamento della sanzione. In particolare ha contestato: la lesione dei diritti di difesa all'interno del procedimento, la circostanza che le presunte scelte organizzative contestate da AGCM e asseritamente alla base dell'abuso in materia di processi di provisioning verso gli OLO fossero state oggetto di specifici provvedimenti dell'Autorità di settore (AGCom), la circostanza che la disamina comparata dei processi di provisioning interni/esterni portasse invero a risultanze migliorative per gli OLO rispetto alla direzione retail di Telecom Italia, essendo quindi assente ogni forma di disparità di trattamento e/o di comportamenti opportunistici da parte di Telecom Italia, nonché (con riferimento al secondo abuso) la inidoneità strutturale delle condotte contestate a determinare una compressione dei margini degli OLO. Nel maggio 2014, è stata pubblicata la sentenza con la quale il TAR Lazio ha respinto il ricorso di Telecom Italia confermando le sanzioni statuite nel provvedimento impugnato. Avverso tale decisione la Società ha presentato, a settembre 2014, ricorso in appello.
Con sentenza n. 2497/15 del mese di maggio 2015, il Consiglio di Stato ha ritenuto la decisione di primo grado immune dai vizi denunciati da Telecom Italia e confermato quanto stabilito dall'AGCM. La società aveva provveduto, già in precedenza, al pagamento delle sanzioni e dei relativi interessi.
Con provvedimento notificato nel luglio 2015, l'AGCM ha infine avviato nei confronti di Telecom Italia un procedimento di inottemperanza per verificare se la Società abbia rispettato la diffida a non porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell'infrazione accertata con il provvedimento di conclusione del procedimento A428 del maggio 2013.
In caso di accertamento dell'inottemperanza alla diffida, l'art. 15, comma 2, L. n. 287/90 prevede l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di importo minimo non inferiore al doppio della sanzione in origine comminata e limite massimo pari al 10% del fatturato dell'impresa.
Telecom Italia ha richiesto di accedere agli atti del procedimento, al fine di avere contezza delle asserite violazioni segnalate, e nel mese di luglio 2015 è stato concesso un accesso parziale ai soli documenti originati dall'Autorità.
Il termine fissato per la conclusione del procedimento di inottemperanza è di 180 giorni dalla notifica e cioè entro il 13 gennaio 2016, salvo proroghe.
Con provvedimento deliberato in data 10 luglio 2013 l'AGCM ha esteso a Telecom Italia l'istruttoria avviata nel marzo dello stesso anno nei confronti di alcune imprese attive nel settore dei servizi di manutenzione di rete fissa, volta a verificare l'esistenza di un'intesa vietata ai sensi dell'art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. Il procedimento è stato avviato in seguito alla presentazione da parte di Wind di due segnalazioni con le quali si informava l'AGCM di aver riscontrato, a fronte di una richiesta d'offerta per l'affidamento dei servizi di manutenzione correttiva della rete, la sostanziale uniformità dei prezzi praticati dalle suddette imprese e la significativa differenza con le offerte presentate successivamente da altre e diverse aziende.
A Telecom Italia l'AGCM ha contestato di avere svolto un ruolo di coordinamento delle altre parti della procedura sia nel corso della formulazione delle offerte richieste da Wind, sia in relazione alle posizioni rappresentate all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Telecom Italia ha impugnato i suddetti provvedimenti dinanzi al TAR, per carenza di competenza dell'Autorità Antitrust.
In data 7 luglio 2014, l'AGCM ha notificato l'estensione oggettiva del procedimento al fine di verificare se la Società, abusando della propria posizione dominante, abbia posto in essere iniziative idonee a influenzare le condizioni di offerta dei servizi tecnici accessori in occasione della formulazione delle offerte a Wind e Fastweb da parte delle imprese di manutenzione. Con il provvedimento di estensione, l'Autorità ha altresì prorogato il termine di chiusura del procedimento, originariamente previsto per il 31 luglio 2014, al 31 luglio 2015. Anche tale provvedimento di estensione è stato impugnato innanzi al TAR del Lazio per carenza di competenza dell'Autorità Antitrust.
Nel novembre 2014, per ragioni di economia procedimentale e pur convinta di aver agito in maniera legittima, Telecom Italia ha presentato all'Autorità una proposta di impegni al fine di risolvere le preoccupazioni concorrenziali oggetto dell'istruttoria. Con delibera del 19 dicembre 2014 l'AGCM ha ritenuto che detti impegni non fossero manifestamente infondati e ne ha successivamente disposto la pubblicazione a market test.
Il 25 marzo scorso, AGCM ha definitivamente rigettato gli impegni suddetti ritenendoli non idonei a rimuovere i profili anticoncorrenziali oggetto dell'istruttoria.
In data 21 luglio 2015 è stata notificata alle parti del procedimento la Comunicazione delle Risultanze Istruttorie nella quale gli Uffici dell'AGCM hanno espresso la propria posizione nel senso di (i) archiviare le contestazioni relative all'abuso di posizione dominante e di (ii) confermare invece l'esistenza tra Telecom Italia e le imprese di manutenzione di un'intesa volta a coordinare le offerte economiche predisposte per Wind e Fastweb e a prevenire l'erogazione disaggregata dei servizi tecnici accessori. In pari data è stata inoltre notificata la delibera di proroga del termine di conclusione del procedimento dal 31 luglio 2015 al 31 dicembre 2015.
Nel mese di agosto 2013 Vodafone, anche in qualità di incorporante dell'operatore Teletu, ha formulato, innanzi al Tribunale di Milano, ingenti pretese risarcitorie per presunte condotte abusive e anticoncorrenziali (fondate principalmente sul provvedimento AGCM A428) che Telecom Italia avrebbe attuato nel periodo 2008 – 2013. La pretesa economica è stata quantificata da Vodafone in un importo stimato compreso tra 876 milioni di euro e 1.029 milioni di euro.
Vodafone, in particolare, ha contestato l'attuazione di attività di boicottaggio tecnico con il rifiuto delle attivazioni delle linee richieste per i clienti di Teletu (nel periodo dal 2008 al mese di giugno 2013), unitamente all'adozione di asserite politiche abusive di prezzo per i servizi all'ingrosso di accesso alla rete (periodo dal 2008 al mese di giugno 2013). Inoltre la controparte ha lamentato la presunta applicazione di sconti alla clientela business maggiori di quelli previsti (c.d. pratiche di "margin squeeze") e il compimento di presunte pratiche illecite e anticoncorrenziali di winback (nel periodo dalla seconda metà del 2012 al mese di giugno 2013).
Telecom Italia si è costituita in giudizio, confutando le richieste di controparte nel merito e nel quantum e spiegando a sua volta domanda riconvenzionale. Il giudizio di merito è attualmente sospeso in attesa della pronuncia della Corte di Cassazione in merito all'impugnativa della Società avverso l'ordinanza con cui il Tribunale ha rigettato l'eccezione di incompetenza territoriale da essa formulata.
Con atto di citazione del 28 maggio 2015 innanzi al Tribunale di Milano Vodafone ha avanzato ulteriori pretese risarcitorie, fondate sullo stesso provvedimento AGCM A428 e riferite agli asseriti danni subiti nel periodo luglio 2013 – dicembre 2014 (quindi in un arco temporale successivo a quello oggetto dell'analogo giudizio risarcitorio sopra riportato), per circa 568,5 milioni di euro.
L'azione contiene altresì una riserva di ulteriore quantificazione di danni, in corso di causa, per i periodi successivi, lamentando parte attrice il perdurare delle presunte condotte abusive di Telecom Italia. L'udienza di prima comparizione è stata fissata nel mese di novembre 2015.
Nel mese di aprile 2014 Fastweb e Telecom Italia hanno raggiunto un accordo tecnico processuale per la rinuncia al giudizio arbitrale, avviato da Fastweb nel mese di gennaio 2011, in virtù del quale il concorrente ha chiesto il risarcimento di presunti danni per 146 milioni di euro subiti a seguito dell'asserito inadempimento delle previsioni contenute nel contratto di fornitura del servizio ULL. L'accordo raggiunto non ha definito le rispettive pretese risarcitorie dedotte nell'arbitrato, che proseguiranno nel giudizio già pendente avanti il Tribunale Civile di Milano, di seguito illustrato. Si rammenta che in arbitrato Fastweb lamentava che, nel periodo compreso tra luglio 2008 e giugno 2010, Telecom Italia avrebbe rifiutato illegittimamente di eseguire circa 30.000 richieste per la migrazione di clienti verso la rete Fastweb. Telecom Italia si era costituita in giudizio spiegando domanda riconvenzionale.
Nel mese di dicembre 2013 Fastweb ha notificato un atto di citazione innanzi al Tribunale di Milano formulando una richiesta di risarcimento danni per asserite condotte abusive attuate da Telecom Italia mediante un eccessivo numero di rifiuti di fornitura dei servizi di accesso all'ingrosso ("KO") nel periodo 2009-2012 e con offerte economiche alla clientela business, in aree aperte al servizio ULL, non replicabili dai concorrenti dato l'asserito eccesso di compressione dei margini di sconto (pratiche di "margin squeeze"). Tale pretesa risarcitoria, fondata sui contenuti del noto provvedimento dell'Autorità Antitrust A428, è stata indicata da Fastweb nella misura di 1.744 milioni di euro. La Società si è costituita in giudizio confutando le pretese di controparte nel merito e nel quantum e spiegando a sua volta domanda riconvenzionale. Il giudizio di merito è attualmente sospeso in attesa della pronuncia della Corte di Cassazione in merito all'impugnativa della Società avverso l'ordinanza con cui il Tribunale ha rigettato l'eccezione di incompetenza territoriale da essa formulata. Nell'ambito di un articolato accordo fra le Parti, il giudizio è stato definito in via transattiva.
Con atto di citazione del giugno 2015 BT Italia ha avanzato, innanzi al Tribunale di Milano, pretese risarcitorie di circa 638,6 milioni di euro nei confronti di Telecom Italia riferite ai danni asseritamente subiti nel periodo 2009 – 2014 per boicottaggio tecnico e "margin squeeze" (tali pretese sono riferibili al noto procedimento AGCM A428). La controparte, assumendo che la condotta illecita di Telecom Italia sarebbe a tutt'oggi in corso, propone anche l'aggiornamento della pretesa risarcitoria sino al mese di maggio 2015, rideterminandola in complessivi 662,9 milioni di euro. Telecom Italia si costituirà in giudizio confutando le pretese di controparte.
Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Milano, notificato nel mese di agosto 2015, l'operatore Colt Technology Services ha avanzato pretese risarcitorie fondate sul provvedimento decisorio del procedimento A428, e riferite ad asseriti danni subiti nell'arco temporale 2009/2011, in ragione della presunta condotta inefficiente e discriminatoria di Telecom Italia nel processo di fornitura dei servizi wholesale. La richiesta risarcitoria è stata quantificata in 27 milioni di euro a titolo di lucro cessante per l'asserita mancata acquisizione di nuovi clienti, ovvero per la ritenuta impossibilità di fornire nuovi servizi alla clientela già acquisita; la controparte ha formulato inoltre espressa richiesta di risarcimento del danno all'immagine e alla reputazione commerciale. Tale giudizio fa seguito alla pretesa stragiudiziale di circa 23 milioni di euro già formulata da Colt nel mese di giugno 2015, che la Società ha respinto integralmente. L'udienza di prima comparizione è stata fissata nel mese di dicembre 2015; la Società si costituirà in giudizio contestando integralmente le pretese di controparte.
Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Milano, notificato nel gennaio 2015, Tiscali ha avanzato pretese risarcitorie per 285 milioni di euro contestando asserite condotte abusive che Telecom Italia avrebbe posto in essere, negli anni 2009-2014, mediante atti di boicottaggio tecnico e praticando offerte economiche alla clientela business, in aree aperte al servizio ULL, non replicabili dai concorrenti dato l'asserito eccesso di riduzione dei margini di sconto (pratiche di "margin squeeze"). La richiesta di Tiscali si fonda sui contenuti del noto provvedimento AGCM A428. Nel mese di giugno 2015 la controversia è stata definita in via transattiva.
Nel mese di giugno 2009, Eutelia e Voiceplus hanno chiesto l'accertamento di asseriti atti di abuso di posizione dominante, da parte di Telecom Italia, nel mercato dei servizi premium (basato sull'offerta al pubblico di servizi resi tramite le cosiddette Numerazioni Non Geografiche). Le attrici hanno quantificato i loro danni in un importo complessivo pari a circa 730 milioni di euro.
L'azione segue un procedimento cautelare in cui la Corte di Appello di Milano ha inibito alla Società alcuni comportamenti in materia di gestione delle relazioni economiche con Eutelia e Voiceplus aventi a oggetto le Numerazioni Non Geografiche, per le quali Telecom Italia gestiva, per conto di tali OLO e in virtù di obblighi regolatori, l'incasso dai clienti finali. A seguito della sentenza con la quale la Corte d'Appello di Milano ha accolto le eccezioni di Telecom Italia dichiarando la propria incompetenza in favore del Tribunale Civile, Eutelia in amministrazione straordinaria e Voiceplus in liquidazione hanno riassunto il giudizio innanzi al Tribunale di Milano. L'udienza di prima comparizione si è svolta nel mese di marzo 2014. Telecom Italia si è costituita in giudizio confutando le tesi delle controparti. A seguito del fallimento di Voiceplus il Tribunale di Milano, con ordinanza del mese di settembre 2015, ha dichiarato l'interruzione del giudizio.
La curatela del fallimento Elinet S.p.A., e successivamente le curatele di Elitel S.r.l. e di Elitel Telecom S.p.A (allora controllante del gruppo Elitel), hanno impugnato la sentenza con la quale il Tribunale di Roma ha rigettato le domande risarcitorie delle curatele del Gruppo Elinet-Elitel, riproponendo una pretesa risarcitoria per complessivi 282 milioni di euro. Le contestazioni rivolte alla Società riguardano il presunto svolgimento di attività di direzione e coordinamento sull'attrice, e con essa sul gruppo Elitel (operatore alternativo nel cui capitale la Telecom Italia non ha mai avuto alcuna interessenza), che sarebbe stato attuato mediante la leva della gestione dei crediti commerciali. Telecom Italia si è costituita in giudizio confutando le pretese di controparte.
In ordine ai giudizi promossi negli anni scorsi da Telecom Italia e Tim relativi alla richiesta di pagamento, da parte del Ministero delle Comunicazioni, di conguagli su quanto versato a titolo di canone di concessione per gli anni 1994-1998, il TAR Lazio ha respinto il ricorso della Società avverso la richiesta di conguaglio sul canone per l'esercizio 1994 per un importo di circa 11 milioni di euro, di cui 9 milioni di euro a fronte di fatturato non percepito per perdite su crediti. Telecom Italia ha proposto ricorso in appello.
Con due ulteriori sentenze il TAR Lazio, ribadendo le motivazioni già espresse in precedenza, ha respinto anche i ricorsi con i quali la Società ha impugnato le richieste di conguagli per canoni di concessione relativi agli anni 1995 e 1996-1997-1998, per un importo di circa 46 milioni di euro. Anche per queste sentenze Telecom Italia ha proposto ricorso al Consiglio di Stato.
Con decisione pubblicata nel mese di luglio 2015, il Consiglio di Stato ha rigettato l'appello proposto da AGCom e Telecom Italia avverso la sentenza del TAR Lazio in tema di finanziamento degli obblighi di servizio universale per il periodo 1999-2003, con la quale il giudice amministrativo ha accolto i ricorsi proposti da Vodafone contro le delibere AGCom nn.106-109/11/CONS di rinnovazione dei procedimenti relativi, includendo anche Vodafone tra i soggetti tenuti al contributo, per un importo di circa 38 milioni di euro. La sentenza in sostanza afferma che l'Autorità non ha dimostrato quel certo grado di "sostituibilità" tra telefonia fissa e mobile propedeutica all'inclusione dei gestori mobili tra i soggetti tenuti a remunerare il costo del servizio universale, ciò che comporta per l'AGCom la necessità di emettere un nuovo provvedimento.
Telecom Italia ha presentato istanza di rinnovazione all'AGCom e ricorso in Cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato per eccesso di potere giurisdizionale.
In data 29 ottobre 2015 la Guardia di Finanza ha concluso una verifica fiscale nei confronti di Telecom Italia S.p.A., avviata nell'anno 2013 e riguardante le annualità dal 2007 al 2014. Il Processo Verbale di Constatazione (PVC) contiene due rilievi sostanziali. Il primo è relativo al presunto mancato addebito di royalties alla propria controllata indiretta Tim Brasil, per l'uso del marchio "TIM". Il secondo riguarda l'asserita mancata applicazione di ritenute alla fonte sugli interessi pagati alla controllata Telecom Italia Capital S.A.. Si precisa che il PVC non comporta obblighi di pagamento poiché la valutazione se procedere o meno all'emissione di avvisi di accertamento spetta all'Agenzia delle Entrate. La Società sta ancora valutando l'eventuale rischio ma è tuttavia convinta dell'assoluta correttezza nell'adempimento di tutti gli obblighi fiscali.
Nel mese di settembre 2014 la Procura della Repubblica di Ivrea ha chiuso le indagini relative alla presunta esposizione ad amianto di 15 ex lavoratori delle società "Ing. C. Olivetti S.p.A." (oggi Telecom Italia S.p.A.), "Olivetti Controllo Numerico S.p.A", "Olivetti Peripheral Equipment S.p.A.", "Sixtel S.p.A." e "Olteco S.p.A" e ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini a 39 indagati (fra cui ex Amministratori delle società indicate).
Nel mese di dicembre 2014 la Procura della Repubblica di Ivrea ha formulato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 33 dei 39 indagati originari, chiedendo contestualmente l'archiviazione per 6 posizioni.
Nel corso dell'udienza preliminare, che ha preso avvio nel mese di aprile 2015, Telecom Italia ha assunto il ruolo di responsabile civile, essendo stata formalmente citata da tutte le 26 parti civili (enti e persone fisiche) costituite nel procedimento. All'esito dell'udienza preliminare, è stato disposto il rinvio a giudizio nei confronti di 18 degli originari 33 imputati.
Il procedimento riprenderà avanti al Tribunale di Ivrea per l'apertura del dibattimento a partire da novembre.
Nel maggio 2012, Telecom Italia e Telecom Italia International N.V. hanno ricevuto la notifica di un procedimento arbitrale promosso dal gruppo Opportunity per il risarcimento di danni asseritamente subiti per la presunta violazione di un accordo transattivo firmato nel 2005. Nella prospettazione di parte attrice, i danni sarebbero riconducibili a circostanze emerse nell'ambito dei procedimenti penali innanzi al Tribunale di Milano aventi, fra l'altro, a oggetto attività illecite poste in essere da ex dipendenti di Telecom Italia.
Conclusasi la fase istruttoria, nel mese di novembre 2014 si è tenuta l'udienza di discussione, a seguito della quale le parti hanno depositato le proprie memorie conclusionali in vista della decisione del caso. Nel mese di settembre 2015, il Tribunale Arbitrale ha dichiarato la chiusura del procedimento in vista del deposito del lodo.
Nel mese di marzo 2013, le società brasiliane Docas Investimentos S.A. (Docas) e JVCO Participações Ltda. (JVCO) hanno avviato un procedimento arbitrale contro Tim Brasil Serviços e Participações S.A. (Tim Brasil), Tim Participações S.A. (Tim Participações) e Intelig Telecomunicações Ltda. (Intelig) chiedendo la restituzione delle azioni di Tim Participações detenute dal gruppo Tim Brasil a garanzia (cd. Alienaçao Fiduciaria) delle obbligazioni di indennizzo assunte dal gruppo Docas in occasione dell'acquisizione di Intelig (società controllata dal gruppo Docas) tramite fusione per incorporazione della sua controllante in Tim Participações, nonché il risarcimento dei danni per asserite violazioni dell'accordo di fusione e per asseriti illeciti di Tim Participações nella determinazione del concambio tra azioni Tim Participações e azioni Intelig, per un importo tuttora non specificato e da liquidarsi in corso di giudizio. A seguito della costituzione del collegio arbitrale, nel mese di maggio 2013, Tim Brasil, Tim Participações e Intelig hanno depositato la memoria di replica con formulazione di domanda riconvenzionale per il risarcimento dei danni nei confronti del gruppo Docas.
Nell'ottobre 2013, al fine di preservare lo status quo fino alla decisione del giudizio arbitrale, il Tribunale Arbitrale ha disposto la non escludibilità della garanzia rappresentata dalle citate azioni Tim Participações e la permanenza delle stesse in Alienaçao Fiduciaria nella custodia del Banco Bradesco. I diritti di voto connessi alle Azioni sono "congelati" e i pagamenti dei futuri dividendi devono essere effettuati su un conto deposito (escrow account).
Nel mese di dicembre 2013, Docas e JVCO hanno depositato il proprio Statement of Claim. A marzo 2014 è stata depositata la comparsa riconvenzionale di Tim Brasil, Tim Participações e Intelig e successivamente si è aperta la fase delle produzioni documentali. Nel febbraio 2015 sono stati depositati gli Statement of Defence di tutte le parti, in vista dell'udienza dibattimentale prevista per il mese di settembre 2015.
Nel mese di settembre si è svolta a Rio de Janeiro l'udienza dibattimentale durante la quale sono stati escussi i testimoni ed ascoltati gli esperti legali e finanziari.
Nel mese di settembre 2013, è stata ricevuta la notifica di un procedimento giudiziario instaurato da JVCO Participações Ltda. (JVCO) di fronte al Tribunale di Rio de Janeiro contro Telecom Italia, Telecom Italia International e Tim Brasil Serviços e Participações S.A., in cui si chiede sia dichiarato abusivo il loro controllo di Tim Participações S.A. (Tim Participações) e la condanna al risarcimento dei danni subiti a causa dell'esercizio di tale potere di controllo, in misura da determinarsi in corso di giudizio.
Nel febbraio 2014 sono state depositate le memorie di difesa, eccependo l'incompetenza del giudice adito, e in agosto il Tribunale di Rio de Janeiro ha deciso in favore di Telecom Italia, Telecom Italia International e Tim Brasil, rigettando la domanda di JVCO. Quest'ultima ha impugnato la sentenza di fronte al giudice di primo grado, atto respinto dal giudice a settembre 2014.
A novembre 2014, JVCO ha proposto appello avverso la sentenza di primo grado. Il 10 dicembre 2014 Telecom Italia, Telecom Italia International e Tim Participações hanno rispettivamente depositato sia le proprie repliche all'appello che un ricorso contro la misura delle spese liquidate in loro favore nella sentenza di primo grado e ritenuta troppo bassa. Successivamente, JVCO ha depositato la replica all'appello di Telecom Italia, Telecom Italia International e Tim Participações.
A giugno 2015, JVCO ha depositato la propria rinuncia all'appello e, di conseguenza, il giudice ha chiuso il procedimento.
Nel mese di settembre 2015, JVCO Participações Ltda ha depositato una richiesta di arbitrato innanzi alla Camara de Arbitragem do Mercado (CAM) con sede a Rio de Janeiro nei confronti di Telecom Italia, Telecom Italia International, Tim Brasil Serviços e Participações S.A. e Tim Participações S.A. chiedendo il risarcimento di danni derivanti da un asserito abuso di potere di controllo su Tim Participações. Nel mese di ottobre, tutte le società convenute si sono costituite mediante deposito di comparsa di risposta.
Con riferimento alle vicende di seguito elencate non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2014:
Nel marzo 2012 Telecom Italia ha ricevuto la notifica di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, dal quale risultava che la Società era indagata dalla Procura della Repubblica di Milano ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 per i delitti di ricettazione e di falso, commessi, in ipotesi d'accusa, da quattordici dipendenti del c.d. "canale etnico", in concorso con alcuni dealer, allo scopo di ottenere indebite provvigioni da Telecom Italia.
La Società che, nel corso del 2008 e del 2009 aveva già presentato due atti di querela in quanto persona offesa e danneggiata da simili condotte, e che aveva provveduto a sospendere i dipendenti coinvolti nel procedimento penale (sospensione alla quale è seguito il licenziamento), ha depositato una prima memoria difensiva corredata da una consulenza tecnica di parte, richiedendo l'archiviazione della propria posizione e l'iscrizione degli indagati anche per il delitto di truffa aggravata ai suoi danni. Nel dicembre 2012 la Procura della Repubblica ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 89 imputati e della stessa Società.
Nel corso dell'udienza preliminare, la Società è stata ammessa come parte civile nel processo e, nel novembre 2013, sono state depositate le conclusioni nell'interesse della parte civile, ribadendo nel merito la totale estraneità di Telecom Italia agli addebiti mossi.
All'esito dell'udienza preliminare, svoltasi nel marzo 2014, il Giudice per le Udienze Preliminari ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati (inclusa Telecom Italia) che non hanno richiesto la definizione della propria posizione con riti alternativi, con la motivazione che "risulta necessario il vaglio dibattimentale". Attualmente il procedimento è in fase di istruttoria dibattimentale avanti al Tribunale in composizione collegiale. Il Pubblico Ministero ha integrato l'imputazione originaria a carico degli imputati contestando ulteriori reati di falso e di ricettazione con riferimento ad altri documenti d'identità. Terminata l'istruttoria del Pubblico Ministero, è attualmente in corso l'esame dei consulenti delle difese cui seguirà quello dei testi.
Telecom Italia ha convenuto in giudizio in sede civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il risarcimento del danno causato dallo Stato Italiano attraverso la sentenza d'appello n. 7506/09 pronunciata dal Consiglio di Stato in violazione, ad avviso della Società, dei principi del diritto comunitario.
La domanda principale su cui si fonda l'azione trova il suo fondamento nella giurisprudenza comunitaria che riconosce il diritto di far valere la responsabilità dello Stato rispetto alla violazione dei diritti riconosciuti dall'ordinamento comunitario e lesi da una sentenza divenuta definitiva, rispetto alla quale nessun altro rimedio sia più esperibile. La pronuncia del Consiglio di Stato ha definitivamente negato il diritto di Telecom Italia alla restituzione del canone di concessione per l'anno 1998 (pari a 386 milioni di euro per Telecom Italia e 143 milioni di euro per Tim, oltre ad interessi), già negato dal TAR Lazio nonostante la pronuncia favorevole e vincolante della Corte di Giustizia UE del mese di febbraio 2008, riguardante il contrasto tra la Direttiva CE 97/13 in materia di autorizzazioni generali e licenze individuali nel settore dei servizi di telecomunicazione e le norme nazionali, che avevano prorogato per il 1998 l'obbligo di pagamento del canone a carico dei concessionari di telecomunicazioni, nonostante l'intervenuto processo di liberalizzazione. La Società ha poi proposto, nell'ambito del medesimo procedimento, una domanda subordinata di risarcimento per fatto illecito ai sensi dell'art. 2043 c.c.. La pretesa risarcitoria è stata quantificata in circa 529 milioni di euro, oltre interessi legali e rivalutazione. L'Avvocatura di Stato si è costituita in giudizio avanzando domanda riconvenzionale per pari importo. L'azione è stata sottoposta ad un vaglio di ammissibilità da parte del Tribunale, il quale ha dichiarato l'inammissibilità della domanda principale di Telecom Italia (azione per danni per manifesta violazione del diritto comunitario ai sensi della legge 117/88). Detta decisione è stata però riformata in appello, in senso favorevole alla Società. Nel mese di marzo 2015 il Tribunale di Roma ha emesso la sentenza di primo grado dichiarando la domanda della società inammissibile. Telecom Italia ha presentato appello avverso tale decisione. La prima udienza di comparizione è stata fissata nel mese di gennaio 2016.
Nel mese di novembre 2013 funzionari della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) hanno condotto presso le sedi sociali di Telecom Italia una verifica ispettiva al fine di acquisire atti documentali ed elementi informativi relativamente all'emissione del prestito obbligazionario equity-linked di Telecom Italia Finance ("Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A."), alle procedure per la cessione delle partecipazioni detenute dal Gruppo Telecom Italia nel gruppo Sofora – Telecom Argentina e alle procedure aziendali in materia di confidenzialità delle informazioni privilegiate e di tenuta del registro delle persone che vi hanno accesso. Da quanto appreso da fonti pubbliche, CONSOB avrebbe notiziato dell'ispezione la Procura della Repubblica di Roma la quale nel mese di dicembre 2013 ha diffuso un comunicato in cui si legge: "In relazione a vicende societarie e finanziarie delle società Telecom e Telco la Procura della Repubblica sottolinea che non ci sono indagati per il reato di ostacolo alla Vigilanza né per altri tipi di reato". La Procura ha altresì precisato che sin "da ottobre scorso l'ufficio del pubblico ministero segue gli sviluppi della vicenda Telecom sollecitando ed intrattenendo con la CONSOB scambi di informazioni tra l'autorità giudiziaria e gli organi di vigilanza anche nell'ipotesi in cui siano ravvisabili reati". Nel mese di settembre 2014 la CONSOB ha chiuso la fase istruttoria della propria verifica, aprendo il procedimento sanzionatorio con la contestazione alla Società di alcune violazioni amministrative del Testo Unico della Finanza.
La Società ha provveduto a svolgere le proprie argomentazioni a confutazione delle contestazioni mosse dall'Ufficio Sanzioni, e la Commissione nel mese di settembre 2015, accogliendo la gran parte delle argomentazioni della Società, ha comminato una sanzione complessiva di 60.000 euro in relazione ad alcune asserite irregolarità nella tenuta del registro e in due comunicati stampa.
L'informativa per settore è esposta sulla base dei seguenti settori operativi:
A seguito dell'approvazione del piano di ristrutturazione del gruppo Olivetti, avvenuta l'11 maggio 2015, nei primi nove mesi del 2015 sono state inserite fra le Altre Attività le linee di business per le quali il piano prevede un processo che condurrà al loro abbandono anche attraverso operazioni di dismissione o cessazione.
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Media | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni |
Totale consolidato | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
|
| Ricavi da terzi | 11.096 | 11.308 | 3.693 | 4.614 | 62 | 50 | 24 | − | − | − | 14.875 | 15.972 |
| Ricavi infragruppo | 31 | 28 | 3 | 3 | − | 1 | 4 | − | (38) | (32) | − | − |
| Ricavi di settore | 11.127 | 11.336 | 3.696 | 4.617 | 62 | 51 | 28 | − | (38) | (32) | 14.875 | 15.972 |
| Altri proventi | 179 | 263 | 18 | 12 | 8 | − | 2 | − | (1) | − | 206 | 275 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 11.306 | 11.599 | 3.714 | 4.629 | 70 | 51 | 30 | − | (39) | (32) | 15.081 | 16.247 |
| Acquisti di materie e servizi | (4.319) | (4.196) | (1.993) | (2.688) | (30) | (24) | (29) | (5) | 28 | 26 | (6.343) | (6.887) |
| Costi del personale | (2.140) | (2.034) | (271) | (279) | (6) | (5) | (17) | (2) | 1 | − | (2.433) | (2.320) |
| di cui: accantonamento TFR | (1) | − | − | − | − | − | − | − | − | − | (1) | − |
| Altri costi operativi | (754) | (400) | (387) | (452) | (13) | (3) | (6) | (1) | − | 1 | (1.160) | (855) |
| di cui: svalutazioni e oneri su crediti, accantonamenti a fondi |
(577) | (199) | (118) | (123) | (12) | (2) | (4) | − | − | − | (711) | (324) |
| Variazione delle rimanenze | 30 | (18) | (29) | 3 | − | − | (7) | − | − | − | (6) | (15) |
| Attività realizzate internamente | 402 | 345 | 68 | 68 | − | − | − | − | 7 | 5 | 477 | 418 |
| EBITDA | 4.525 | 5.296 | 1.102 | 1.281 | 21 | 19 | (29) | (8) | (3) | − | 5.616 | 6.588 |
| Ammortamenti | (2.440) | (2.485) | (708) | (724) | (17) | (21) | (1) | − | 2 | 1 | (3.164) | (3.229) |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
5 | 35 | 343 | − | − | − | − | − | − | − | 348 | 35 |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti |
− | (1) | − | − | − | − | − | − | − | − | − | (1) |
| EBIT | 2.090 | 2.845 | 737 | 557 | 4 | (2) | (30) | (8) | (1) | 1 | 2.800 | 3.393 |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
1 | (5) | − | − | − | − | − | − | − | − | 1 | (5) |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | 14 | 15 | ||||||||||
| Proventi finanziari | 2.020 | 1.630 | ||||||||||
| Oneri finanziari | (3.993) | (3.367) | ||||||||||
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento | 842 | 1.666 | ||||||||||
| Imposte sul reddito | (389) | (637) | ||||||||||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 453 | 1.029 | ||||||||||
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute 480 |
386 | |||||||||||
| Utile (perdita) del periodo | 933 | 1.415 | ||||||||||
| Attribuibile a: | ||||||||||||
| Soci della Controllante | 362 | 985 | ||||||||||
| Partecipazioni di minoranza | 571 | 430 |
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Media | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni |
Totale consolidato | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
|
| Ricavi da Vendite prodotti-terzi | 648 | 609 | 429 | 709 | − | − | 9 | − | − | − | 1.086 | 1.318 |
| Ricavi da Vendite prodotti-infragruppo | − | − | − | − | − | − | 2 | − | (2) | − | − | − |
| Totale ricavi da Vendite prodotti | 648 | 609 | 429 | 709 | − | − | 11 | − | (2) | − | 1.086 | 1.318 |
| Ricavi da Prestazioni e servizi-terzi | 10.449 | 10.687 | 3.264 | 3.905 | 62 | 50 | 15 | − | − | − | 13.790 | 14.642 |
| Ricavi da Prestazioni e servizi-infragruppo | 31 | 28 | 3 | 3 | − | 1 | 2 | − | (36) | (32) | − | − |
| Totale ricavi da Prestazioni e servizi | 10.480 | 10.715 | 3.267 | 3.908 | 62 | 51 | 17 | − | (36) | (32) | 13.790 | 14.642 |
| Ricavi da Lavori in corso su ordinazione-terzi | (1) | 12 | − | − | − | − | − | − | − | − | (1) | 12 |
| Ricavi da Lavori in corso su ordinazione infragruppo |
− | − | − | − | − | − | − | − | − | − | − | − |
| Totale ricavi da Lavori in corso su ordinazione |
(1) | 12 | − | − | − | − | − | − | − | − | (1) | 12 |
| Totale Ricavi da terzi | 11.096 | 11.308 | 3.693 | 4.614 | 62 | 50 | 24 | − | − | − | 14.875 | 15.972 |
| Totale Ricavi infragruppo | 31 | 28 | 3 | 3 | − | 1 | 4 | − | (38) | (32) | − | − |
| Totale ricavi di settore | 11.127 | 11.336 | 3.696 | 4.617 | 62 | 51 | 28 | − | (38) | (32) | 14.875 | 15.972 |
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Media | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni |
Totale consolidato | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
||
| Acquisti di attività immateriali | 817 | 634 | 393 | 384 | − | − | − | − | − | − | 1.210 | 1.018 | |
| Acquisti di attività materiali | 2.504 | 1.158 | 880 | 459 | 5 | 5 | 1 | − | − | − | 3.390 | 1.622 | |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali |
3.321 | 1.792 | 1.273 | 843 | 5 | 5 | 1 | − | − | − | 4.600 | 2.640 | |
| di cui: investimenti industriali | 2.297 | 1.792 | 930 | 843 | 5 | 5 | 1 | − | − | - | 3.233 | 2.640 | |
| di cui: variazioni di contratti di leasing finanziari |
1.024 | − | 343 | − | − | − | − | − | − | − | 1.367 | − |
| (numero unità) | Domestic | Brasile | Media | Altre attività | Totale consolidato | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.9.2015 | 31.12.2014 | 30.9.2015 | 31.12.2014 | 30.9.2015 | 31.12.2014 | 30.9.2015 | 31.12.2014 | 30.9.2015 | 31.12.2014 | ||
| Organici (*) | 52.726 | 53.076 | 13.113 | 12.841 | 85 | 89 | 149 | 19 | 66.073 | 66.025 |
(*) La consistenza del personale a fine periodo non tiene conto dell'organico relativo alle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Media | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni | Totale consolidato | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.9.2015 31.12.2014 30.9.2015 31.12.2014 | 30.9.2015 31.12.2014 | 30.9.2015 31.12.2014 30.9.2015 31.12.2014 | 30.9.2015 31.12.2014 | |||||||||
| Attività operative non correnti | 45.292 | 44.292 | 5.628 | 7.186 | 252 | 264 | 6 | 5 | (16) | (19) | 51.162 | 51.728 |
| Attività operative correnti | 4.437 | 4.085 | 1.139 | 1.825 | 32 | 34 | 72 | 8 | (48) | (24) | 5.632 | 5.928 |
| Totale Attività operative | 49.729 | 48.377 | 6.767 | 9.011 | 284 | 298 | 78 | 13 | (64) | (43) | 56.794 | 57.656 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
59 | 36 | − | − | − | − | − | − | − | − | 59 | 36 |
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute | 4.661 | 3.729 | ||||||||||
| Attività non allocate | 10.635 | 10.130 | ||||||||||
| Totale Attività | 72.149 | 71.551 | ||||||||||
| Totale Passività operative | 8.136 | 7.902 | 1.676 | 2.905 | 48 | 42 | 90 | 13 | (50) | (46) | 9.900 | 10.816 |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | 2.145 | 1.518 | ||||||||||
| Passività non allocate | 38.069 | 37.518 | ||||||||||
| Patrimonio netto | 22.035 | 21.699 | ||||||||||
| Totale Patrimonio netto e passività | 72.149 | 71.551 |
| Ricavi | Attività operative non correnti | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Ripartizione in base alla localizzazione delle attività |
Ripartizione in base alla localizzazione dei clienti |
Ripartizione in base alla localizzazione delle attività |
||||
| 1.1 - 30.9 2015 | 1.1 - 30.9 2014 | 1.1 - 30.9 2015 | 1.1 - 30.9 2014 | 30.9. 2015 | 31.12. 2014 | ||
| Italia (a) |
10.928 | 11.131 | 10.205 | 10.426 | 45.081 | 44.110 | |
| Estero (b) |
3.947 | 4.841 | 4.670 | 5.546 | 6.081 | 7.618 | |
| Totale (a+b) |
14.875 | 15.972 | 14.875 | 15.972 | 51.162 | 51.728 |
Nessuno dei clienti del Gruppo Telecom Italia supera il 10% dei ricavi consolidati.
Sono qui di seguito riportate le tabelle riepilogative dei saldi relativi alle operazioni con parti correlate nonché l'incidenza di detti importi sui corrispondenti valori di conto economico separato consolidato, della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata e di rendiconto finanziario consolidato.
La procedura adottata dalla Società per la gestione delle operazioni con parti correlate espressamente trova applicazione "anche ai partecipanti a patti parasociali rilevanti ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza che disciplinino la candidatura alla carica di Consigliere di Amministrazione della Società, là dove dalla lista così presentata sia risultata tratta la maggioranza dei Consiglieri nominati." Pertanto, poiché i componenti del Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia in carica (nominato dall'Assemblea ordinaria del 16 aprile 2014) sono stati tratti in maggioranza dalla lista al tempo presentata dal socio Telco, i cui azionisti (Gruppo Generali, Mediobanca S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e Telefonica S.A.) erano all'epoca legati da un patto parasociale rilevante ai sensi dell'art. 122 del D.Lgs. n. 58/1998, si continuano a considerare parti correlate di Telecom Italia i partecipanti al suddetto patto (per quanto nel frattempo venuto meno) e le società da essi controllate.
Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della citata procedura interna (consultabile sul sito www.telecomitalia.com sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance), che ne definisce termini e modalità di verifica e monitoraggio.
Il 13 novembre 2013 il Gruppo Telecom Italia ha accettato l'offerta di acquisto dell'intera partecipazione di controllo detenuta nel gruppo Sofora – Telecom Argentina; di conseguenza, a partire dal bilancio consolidato 2013, la partecipazione è stata classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute).
Gli effetti sulle singole voci di conto economico separato consolidato del Gruppo per i primi nove mesi del 2015 e del 2014 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | Società collegate, joint |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione |
Parti correlate Dirigenti con responsabilità strategiche |
Totale parti correlate |
Rapporti delle Discontinued |
Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ventures e controllate di collegate |
dell'impresa | Operations | al netto delle Disc.Op. |
||||||
| (a) | (b) | (b/a) | |||||||
| Ricavi | 14.875 | 4 | 466 | 470 | (145) | 325 | 2,2 | ||
| Acquisti di materie e servizi | 6.343 | 23 | 253 | 276 | (79) | 197 | 3,1 | ||
| Costi del personale | 2.433 | 11 | 66 | 11 | 88 | (9) | 79 | 3,2 | |
| Proventi finanziari | 2.020 | 93 | 93 | 93 | 4,6 | ||||
| Oneri finanziari | 3.993 | 4 | 68 | 72 | 72 | 1,8 | |||
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
480 | (6) | 63 | 57 |
(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, joint ventures e controllate di collegate |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione |
Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa |
Totale parti correlate |
Rapporti delle Discontinued Operations |
Totale parti correlate al netto delle Disc.Op. |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | |||||||
| Ricavi | 15.972 | 7 | 529 | 536 | (123) | 413 | 2,6 | ||
| Altri proventi | 275 | 6 | 6 | 6 | 2,2 | ||||
| Acquisti di materie e servizi | 6.887 | 20 | 320 | 340 | (66) | 274 | 4,0 | ||
| Costi del personale | 2.320 | 8 | 63 | 9 | 80 | (5) | 75 | 3,2 | |
| Proventi finanziari | 1.630 | 74 | 74 | 74 | 4,5 | ||||
| Oneri finanziari | 3.367 | 6 | 122 | 128 | 128 | 3,8 | |||
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
386 | (5) | 57 | 52 |
(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.
Gli effetti sulle singole voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata del gruppo al 30 settembre 2015 e al 31 dicembre 2014 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, joint ventures e controllate di collegate |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione |
Totale parti correlate |
Rapporti delle Discontinued Operations |
Totale parti correlate al netto delle Disc.Op. |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||||
| Indebitamento finanziario netto |
||||||||
| Attività finanziarie non correnti |
(2.918) | (509) | (509) | (509) | 17,4 | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni (attività correnti) |
(1.659) | (167) | (167) | (167) | 10,1 | |||
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
(513) | (28) | (28) | (28) | 5,5 | |||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti |
(4.534) | (890) | (890) | (890) | 19,6 | |||
| Attività finanziarie correnti |
(6.706) | (1.085) | (1.085) | (1.085) | 16,2 | |||
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute di natura finanziaria |
(258) | |||||||
| Passività finanziarie non correnti |
31.285 | 14 | 942 | 956 | 956 | 3,1 | ||
| Passività finanziarie correnti |
6.206 | 26 | 40 | 66 | 66 | 1,1 | ||
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute di natura finanziaria |
358 | |||||||
| Totale indebitamento finanziario netto |
27.967 | 40 | (612) | (572) | (572) | (2,0) | ||
| Altre partite patrimoniali | ||||||||
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti |
5.348 | 5 | 123 | 128 | (15) | 113 | 2,1 | |
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute di natura non finanziaria |
4.403 | 15 | 15 | |||||
| Debiti vari e altre passività non correnti |
1.030 | 1 | 1 | 1 | 0,1 | |||
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
7.317 | 26 | 165 | 27 | 218 | (14) | 204 | 2,8 |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute di natura non finanziaria |
1.787 | 5 | 9 | 14 |
(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.
Nell'ambito del processo di quotazione (I.P.O.) delle azioni ordinarie di INWIT S.p.A. sono stati sostenuti da Telecom Italia S.p.A. oneri accessori a fronte di commissioni di collocamento verso le seguenti parti correlate:
Poiché l'operazione non ha comportato per Telecom Italia la perdita del controllo di INWIT, in conformità ai Principi contabili di riferimento, detta operazione è stata trattata come una transazione tra azionisti, pertanto non sono stati rilevati impatti a conto economico e gli effetti dell'operazione sono stati contabilizzati direttamente a Patrimonio netto.
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, joint ventures e controllate di collegate |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione |
Totale parti correlate |
Rapporti delle Discontinued Operations |
Totale parti correlate al netto delle Disc.Op. |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||||
| Indebitamento finanziario netto |
||||||||
| Attività finanziarie non | ||||||||
| correnti | (2.445) | (5) | (369) | (374) | (374) | 15,3 | ||
| Titoli diversi dalle partecipazioni (attività correnti) |
(1.300) | (52) | (52) | (52) | 4,0 | |||
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
(311) | (14) | (14) | (14) | 4,5 | |||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti |
(4.812) | (174) | (174) | (174) | 3,6 | |||
| Attività finanziarie correnti |
(6.423) | (240) | (240) | (240) | 3,7 | |||
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute di natura finanziaria |
(165) | |||||||
| Passività finanziarie non correnti |
32.325 | 25 | 444 | 469 | 469 | 1,5 | ||
| Passività finanziarie correnti |
4.686 | 43 | 64 | 107 | 107 | 2,3 | ||
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute di natura finanziaria |
43 | |||||||
| Totale indebitamento finanziario netto |
28.021 | 63 | (101) | (38) | (38) | (0,1) | ||
| Altre partite patrimoniali | ||||||||
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti |
5.615 | 3 | 168 | 171 | (19) | 152 | 2,7 | |
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute di natura non finanziaria |
3.564 | 19 | 19 | |||||
| Debiti vari e altre passività non correnti |
697 | 1 | 1 | 1 | 0,1 | |||
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
8.376 | 35 | 163 | 31 | 229 | (16) | 213 | 2,5 |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute di natura non finanziaria |
1.475 | 6 | 10 | 16 |
(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.
Gli effetti sulle singole voci di rendiconto finanziario consolidato del Gruppo per i primi nove mesi del 2015 e 2014 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, joint ventures e controllate di collegate |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione |
Totale parti correlate |
Rapporti delle Discontinued Operations |
Totale parti correlate al netto delle Disc.Op. |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||||
| Acquisti di attività immateriali e materiali per competenza |
4.600 | 111 | 111 | 111 | 2,4 |
(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.
| (milioni di euro) | Totale | Parti correlate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, joint ventures e controllate di collegate |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione |
Totale parti correlate |
Rapporti delle Discontinued Operations |
Totale parti correlate al netto delle Disc.Op. |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||||
| Acquisti di attività immateriali e materiali per competenza |
2.640 | 94 | 10 | 104 | 104 | 3,9 |
(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.
Nei primi nove mesi del 2015, i compensi contabilizzati per competenza da Telecom Italia S.p.A. o da società controllate del Gruppo per i dirigenti con responsabilità strategiche sono stati pari a 10,9 milioni di euro (9,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014) suddivisi come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2015 |
1.1 - 30.9 2014 |
|---|---|---|
| Compensi a breve termine | 9,0 | 6,4 |
| Compensi a lungo termine | 0,1 | |
| Pagamenti in azioni (*) | 1,9 | 2,9 |
| 10,9 | 9,4 |
(*) Si riferiscono al fair value, maturato al 30 settembre, dei Diritti sui piani di incentivazione di Telecom Italia S.p.A. e sue controllate basati su azioni (Piani SOP 2014 ed LTI).
Gli importi esposti in tabella non accolgono gli effetti derivanti dall'annullamento degli accertamenti effettuati negli anni precedenti a seguito del mancato raggiungimento degli obiettivi di performance e dell'aggiornamento delle stesse relativamente al Piano di Stock Option 2014/2016. I relativi importi sono di seguito dettagliati:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9.2015 | 1.1 - 30.9.2014 |
|---|---|---|
| Stock Option 2014/2016 accertamenti 2014 – pagamenti in azioni | (1,6) | |
| LTI 2011 – accertamenti 2011, 2012 e 2013 – compensi a lungo termine | (1,4) | |
| LTI 2011 – accertamenti 2011, 2012 e 2013 – pagamenti in azioni | (1,2) | |
| Totale | (1,6) | (2,6) |
Nei primi nove mesi del 2015 non si sono verificati annullamenti di accertamenti relativamente ai Piani LTI.
I compensi a breve termine sono erogati nel corso del periodo cui si riferiscono e comunque entro i sei mesi successivi alla chiusura dello stesso.
Nei primi nove mesi del 2015, i contributi versati ai piani a contribuzione definita (Assida e Fontedir) da Telecom Italia S.p.A. o da società controllate del Gruppo a favore dei dirigenti con responsabilità strategiche, sono stati pari a 97.000 euro (155.000 euro nei primi nove mesi del 2014).
Nei primi nove mesi del 2015 i "Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa", ossia coloro che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività del Gruppo Telecom Italia, compresi gli amministratori, sono così individuati:
| Amministratori: | |
|---|---|
| Giuseppe Recchi | Presidente Telecom Italia S.p.A |
| Marco Patuano | Amministratore Delegato e Chief Executive Officer di Telecom Italia S.p.A. |
| Dirigenti: | |
| Rodrigo Modesto de Abreu | Diretor Presidente Tim Participações S.A. |
| Simone Battiferri | Responsabile Business |
| Franco Brescia | (1) Responsabile Public & Regulatory Affairs |
| Stefano Ciurli | Responsabile National Wholesale Services |
| Antonino Cusimano | Responsabile Legal Affairs |
| Stefano de Angelis | Responsabile Consumer |
| Mario Di Loreto | Responsabile People Value |
| Giuseppe Roberto Opilio | Responsabile Operations |
| Piergiorgio Peluso | Responsabile Administration, Finance and Control |
| Paolo Vantellini | Responsabile Business Support Office |
(1) Fino al 15 settembre 2015
In data 15 ottobre 2015, la AFTIC argentina (Autoridad Federal de Tecnologías de la Información y las Comunicaciones) ha negato l'autorizzazione al trasferimento a Fintech della partecipazione di controllo del Gruppo in Telecom Argentina. Fintech ha rappresentato a Telecom Italia l'intendimento di impugnare la decisione.
Telecom Italia ricorda che, come già comunicato al mercato in data 25 ottobre 2014, qualora la vendita a Fintech del 51% di Sofora non venisse perfezionata nell'arco di due anni e mezzo (cioè entro il 29 aprile 2017), avrà facoltà di (i) recedere dall'accordo con Fintech ed esercitare una call option di durata pari a sei mesi per il riacquisto (direttamente o tramite altra società del Gruppo) della partecipazione di minoranza del 17% di capitale Sofora già ceduta a Fintech, a condizioni predefinite, o (ii) perseguire un percorso di vendita (soggetta all'applicabile approvazione regolatoria) della residua partecipazione di controllo, pari al 51% del capitale di Sofora, a un terzo acquirente, con garanzia Fintech di un corrispettivo complessivo minimo per Telecom Italia di almeno 630,6 milioni di dollari. Qualora il corrispettivo di detta vendita, debitamente approvato, superasse il prezzo minimo garantito da Fintech, il differenziale sarà suddiviso tra Telecom Italia e Fintech secondo una formula prestabilita.
Qualora Telecom Italia non riuscisse a perfezionare la vendita a un terzo entro un ulteriore periodo di due anni e mezzo, l'accordo con Fintech sarà risolto, Fintech corrisponderà a Telecom Italia un ammontare di 175 milioni di dollari e Telecom Italia beneficerà di una call option di durata pari a sei mesi per il riacquisto a condizioni predefinite (direttamente o tramite altra società del Gruppo) della partecipazione di minoranza del 17% di capitale Sofora già trasferita a Fintech.
Telecom Italia, infine, ha ottenuto già nel contratto del 2014 garanzia di esatta esecuzione del contratto con Fintech, nella forma di un pegno di un titolo di ammontare pari a 600,6 milioni di dollari.
Il 27 ottobre 2015 Telecom Italia S.p.A. ha siglato con le Organizzazioni Sindacali di Categoria Fistel-Cisl, Uilcom e UGL gli accordi per la gestione di 2.600 esuberi tramite contratto di solidarietà; tali accordi regolamentano anche le uscite, fino a un massimo di 3.287persone, con prepensionamenti volontari in base all'articolo 4 della c.d. "Legge Fornero".
Gli accordi si collocano nel percorso di confronto tra le parti volto ad analizzare e individuare le migliori alternative finalizzate alla gestione delle eccedenze di personale emerse nel corso dell'analisi effettuata dall'azienda e dovute ai processi di razionalizzazione che stanno riguardando tutte le società operanti nel mondo delle TLC.
In particolare, gli accordi prevedono l'utilizzo di due tipologie di interventi:
• Solidarietà (difensiva): viene introdotta la solidarietà cosiddetta "difensiva" come riformata dal Jobs Act quale strumento principale per la gestione degli esuberi. A circa 30.400 lavoratori di Telecom Italia S.p.A. sarà applicato un Contratto di solidarietà che prevede la riduzione verticale dell'orario di lavoro per un totale di 23 giorni all'anno (pari all'8,85% dell'orario di lavoro mensile). La solidarietà inizierà dal prossimo 4 gennaio 2016 e durerà 24 mesi con l'impegno, previo accordo tra le parti, di una estensione della vigenza per altri 12 mesi. L'applicazione della solidarietà non riguarderà il personale che svolge alcune attività aziendali con particolari necessità di continuità operativa.
• Prepensionamenti volontari (ex art. 4 Legge Fornero): sulla base della normativa vigente, le parti hanno definito che su base volontaria i lavoratori Telecom Italia S.p.A. che matureranno entro il 31 dicembre 2018, i requisiti minimi per la pensione nei quattro anni successivi (stimati in 3.287 persone potenziali), potranno lasciare il lavoro anticipatamente. La società corrisponderà per il tramite dell'Inps mensilmente, e fino alla decorrenza della pensione, l'importo del trattamento pensionistico maturato al momento dell'uscita con i relativi contributi previdenziali.
Telecom Italia S.p.A. per attenuare il disagio economico dei propri dipendenti che si vedranno ridotto il reddito dalle giornate di solidarietà, solo in parte compensato dal contributo Inps, ha deciso di prevedere nell'accordo l'erogazione di prestiti aziendali a tassi di interesse agevolati (tasso ufficiale di rifinanziamento BCE, attualmente pari a 0,05%).
Al termine del periodo di vigenza del Contratto di Solidarietà a fronte del raggiungimento degli obiettivi del piano di assorbimento degli esuberi, Telecom Italia erogherà al personale interessato dal Contratto di Solidarietà una somma Una Tantum a titolo premiale di importo variabile in relazione al livello di inquadramento.
A fronte di tali accordi, Telecom Italia S.p.A. prevede di sostenere oneri complessivi per circa 400 milioni di euro, al lordo dell'effetto fiscale.
Analoghi accordi potranno, nell'arco dei prossimi mesi, essere estesi ad alcune società del Gruppo Telecom Italia.
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia S.p.A. riunitosi il 5 novembre 2015 ha deliberato di sottoporre all'Assemblea dei soci una proposta di conversione facoltativa e obbligatoria delle azioni di risparmio in azioni ordinarie che prevede, in un unico contesto:
Si prevede che l'Operazione di Conversione avrà efficacia in data antecedente alla distribuzione del dividendo 2015 e di ciò si è tenuto conto nella determinazione della misura del conguaglio per la Conversione Facoltativa e della misura del rapporto di conversione per la Conversione Obbligatoria.
Pertanto, le azioni di risparmio non beneficeranno per l'esercizio 2015 dei privilegi patrimoniali oggi previsti in Statuto.
I termini proposti, definiti con il supporto consulenziale di Citi ed Equita (di gradimento anche dei Consiglieri indipendenti), incorporano un premio implicito più elevato per coloro che opteranno per la Conversione Facoltativa rispetto a quello previsto per la Conversione Obbligatoria in quanto la Società intende incentivare quei possessori di azioni di risparmio che decideranno di incrementare il proprio investimento nella Società.
L'Operazione di Conversione è finalizzata (i) alla semplificazione della struttura del capitale della Società e (ii) all'incremento della liquidità e del livello di flottante delle azioni ordinarie. Per effetto del contributo in denaro che verrebbe corrisposto a titolo di conguaglio dai possessori di azioni di risparmio che decideranno di aderire alla Conversione Facoltativa, potrà essere altresì conseguito un rafforzamento della struttura patrimoniale della Società, e il relativo incasso contribuirà alla copertura del piano di investimenti innovativi, sia su rete fissa che su rete mobile, di Telecom Italia.
Termini e condizioni dell'Operazione di Conversione sono descritti nelle apposite relazioni illustrative, che saranno messe a disposizione in vista delle riunioni assembleari convocate per il 15 dicembre 2015 (Assemblea degli azionisti ordinari) e il 17 dicembre 2015 (Assemblea degli azionisti di risparmio, chiamata ad approvare la Conversione Obbligatoria).
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari dichiara ai sensi del comma 2, articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo Telecom Italia al 30 settembre 2015 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Piergiorgio Peluso
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