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Sogefi

Quarterly Report May 6, 2025

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Quarterly Report

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INFORMATIVA FINANZIARIA AL 31 MARZO 2025

SOCIETA' PER AZIONI - CAPITALE SOCIALE EURO 62.461.355,84 REGISTRO DELLE IMPRESE DI MILANO MONZA-BRIANZA LODI E CODICE FISCALE N. 00607460201 SOCIETA' SOGGETTA ALL'ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DI CIR S.p.A. SEDE LEGALE: 20121 MILANO, VIA CIOVASSINO, 1 - TEL. 02.467501 UFFICI: 78280 GUYANCOURT (FRANCIA), IMMEUBLE DE RENAISSANCE, AVENUE CLAUDE MONET 1 TEL. 0033 01 61374300 SITO INTERNET: WWW.SOGEFIGROUP.COM

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO SOGEFI AL 31 MARZO 2025

IL MERCATO AUTOMOTIVE NEL PRIMO TRIMESTRE 2025

Nel primo trimestre del 2025 la produzione mondiale di automobili ha registrato una crescita dell'1,3% rispetto al primo trimestre del 2024, sostenuta soprattutto dalla Cina, ove la produzione è cresciuta dell'11,5%; in Europa la produzione è scesa del 7,2% e in NAFTA del 5,3%, confermando il trend non favorevole già osservato nel 2024. La produzione globale Heavy Duty è scesa del 3,8% rispetto al primo trimestre del 2024 e quella europea del 10,9%.

In merito alle previsioni per il 2025, gli ultimi dati pubblicati da S&P Global (IHS), in aprile 2025, incorporano l'effetto dei dazi e proiettano un calo della produzione nell'area NAFTA del 9,3%; il mercato globale scenderebbe dell'1,7%, -5,1% in Europa, +1,4% in Cina e +5% circa in India e in Mercosur.

Si può tuttavia ritenere che tali proiezioni risultino particolarmente incerte in questa fase, tenuto conto della difficoltà di prevedere quale sarà il piano definitivo dell'amministrazione americana sui dazi, e di valutare, qualora le politiche adottate vengano mantenute, gli impatti sul mercato automotive.

PRINCIPALI INFORMAZIONI SULLA GESTIONE

Nel primo trimestre del 2025 la debolezza del mercato europeo ha determinato una flessione dei ricavi del 2,7% rispetto al 2024; ciononostante, i risultati operativi sono in linea con quelli del primo trimestre 2024 e il risultato netto delle attività in continuità è superiore:

  • l'EBITDA1 , pari a Euro 33,8 milioni, è in linea con quello del primo trimestre del 2024, con una leggera crescita dell'EBITDA margin in crescita al 13,2%;
  • stabile anche l'EBIT, pari a Euro 15,1 milioni, con un EBIT margin pari al 5,9% del fatturato, rispetto al 5,6% dello stesso periodo del 2024;
  • l'utile netto delle attività in continuità è stato pari a Euro 9,8 milioni, a fronte di Euro 5,6 milioni nel primo trimestre del 2024, grazie anche a minori oneri finanziari;
  • il free cash flow delle attività in continuità è stato positivo per Euro 13,7 milioni, inferiore agli Euro 29,2 milioni del primo trimestre 2024, a causa dei maggiori investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti per circa Euro 4 milioni e dei flussi positivi non ricorrenti registrati nella prima parte del 2024, derivanti dal saldo delle partite intercompany preliminare alla vendita della Filtrazione.

L'indebitamento netto al 31 marzo 2025 è pari a Euro 43,8 milioni (Euro 0,8 milioni senza considerare i debiti per diritti d'uso secondo il principio IFRS16), a fronte di Euro 55,0 milioni al 31 dicembre 2024 ed Euro 235,7 milioni al 31 marzo 2024 (prima della cessione della Filtrazione e del pagamento dei dividendi ordinari e straordinari).

1 L'EBITDA è calcolato sommando alla voce "Ebit" la voce "Ammortamenti" e l'importo delle svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali incluso nella voce "Altri costi (ricavi) non operativi", pari a Euro 0 milioni al 31 marzo 2025 (Euro +0,1 milioni nel corrispondente periodo dell'anno precedente).

RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2025

Ricavi

I ricavi del primo trimestre 2025 sono ammontati a Euro 256,0 milioni, -2,7% rispetto allo stesso periodo del 2024 e -3,3% a cambi costanti e al netto dell'inflazione dell'Argentina.

Ricavi per area geografica

(in milioni di Euro) Q1 2025 Q1 2024 Variazione
2025 vs 2024
Variazione a
cambi costanti
2025 vs 2024
Mercato di
riferimento
Importo Importo % % %
Europa 138,4 152,1 (9,0) (9,0) (7,2)
Nord America 56,3 56,1 0,4 1,1 (5,3)
Sud America 26,5 25,1 5,6 0,6 8,1
Cina 30,9 25,8 19,6 17,3 11,5
Altro 3,9 4,1
TOTALE 256,0 263,2 (2,7) (3,3) 1,3

In Europa (ove il Gruppo ha realizzato il 54% dei ricavi del primo trimestre 2025), il fatturato è sceso del 9,0%, risentendo dell'andamento non favorevole del mercato passenger cars ed Heavy Duty; in NAFTA, secondo mercato del gruppo (22% dei ricavi), il fatturato è leggermente aumentato (+0,4%), malgrado la flessione del mercato; in Cina la performance è stata decisamente positiva, con una crescita del 19,6%, superiore al mercato, grazie allo sviluppo dell'attività anche con clienti locali; positiva anche l'evoluzione in Mercosur (+5,6%).

Ricavi per settore di attività

(in milioni di Euro) Q1 2025 Q1 2024 Variazione
2025 vs 2024
Variazione a
cambi costanti
2025 vs 2024
Importo Importo % %
Sospensioni 138,5 146,5 (5,5) (6,5)
Aria e Raffreddamento 117,3 117,1 0,2 0,3
Eliminazioni infragruppo 0,2 (0,4)
TOTALE 256,0 263,2 (2,7) (3,3)

L'andamento dei due settori di attività del Gruppo presenta significative differenze, dipendenti dalla distribuzione geografica delle attività e dalla composizione del portafoglio di clienti.

Il settore Sospensioni ha registrato un calo dei ricavi del 5,5%; in Cina e Sud America il fatturato è significativamente cresciuto, mentre i ricavi in Europa (68% del totale) hanno risentito dell'andamento non favorevole del mercato, specialmente per il segmento Heavy Duty.

Il settore Aria e Raffreddamento ha riportato ricavi stabili, +0,2%, con una flessione in Europa (-5,9%), regione che rappresenta il 38% dei ricavi, compensata da una vigorosa crescita in Cina e da una buona tenuta in Nord America.

Sintesi del conto economico consolidato

Si riportano di seguito i principali indicatori del conto economico consolidato.

(in milioni di Euro) Note (*) Q1 2025 Q1 2024 Variazione
Importo % Importo % Importo %
Ricavi delle vendite 256,0 100,0 263,2 100,0 (7,2) (2,7)
Costi variabili del venduto 180,3 70,4 188,5 71,6 (8,2) (4,3)
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 75,7 29,6 74,7 28,4 1,0 1,3
Costi fissi (a) 39,8 15,6 40,4 15,4 (0,6) (1,6)
Costi di ristrutturazione 1,0 0,4 0,7 0,2 0,3 55,3
Altri costi (ricavi) (b) 1,1 0,4 (0,1) (0,0) 1,2 (0,0)
EBITDA (c) 33,8 13,2 33,7 12,8 0,1 0,3
Ammortamenti/Svalutazioni (d) 18,7 7,3 19,1 7,2 (0,4) (2,2)
EBIT 15,1 5,9 14,6 5,6 0,5 3,4
UTILE/(PERDITA) DA ATTIVITA'
OPERATIVE
9,8 3,8 5,6 2,1 4,2 75,2
Utile/(perdita) da attività operative cessate, al
netto degli effetti fiscali
- - 10,4 3,9 (10,4) (100,0)
(Utile) perdita di terzi (0,8) (0,3) (1,0) (0,3) 0,2 26,9
UTILE (PERDITA) DEL GRUPPO 9,0 3,5 15,0 5,7 (6,0) (39,6)

(*) Le note in tabella sono spiegate in dettaglio in allegato alla fine della presente relazione.

L'EBITDA è ammontato a Euro 33,8 milioni, stabile rispetto allo stesso periodo del 2024 (Euro 33,7 milioni).

L'EBITDA margin è stato pari al 13,2%, rispetto al 12,8% del primo trimestre 2024, grazie all'aumento del margine di contribuzione, che rappresenta il 29,6% del fatturato rispetto al 28,4% dello stesso periodo del 2024, riflettendo la leggera flessione dei costi per materie prime, che ha più che compensato l'incremento dei costi per l'energia.

L'incidenza dei costi fissi sui ricavi è risultata del 15,6%, sostanzialmente stabile rispetto al primo trimestre 2024 (15,4%).

Gli altri oneri hanno contribuito negativamente all'EBITDA per Euro 1,1 milioni rispetto al contributo positivo di Euro 0,1 milioni del primo trimestre 2024 e si tratta principalmente di differenze di cambio.

L'EBIT è stato pari a Euro 15,1 milioni, rispetto a Euro 14,6 milioni del primo trimestre 2024 e l'incidenza sul fatturato è cresciuta dal 5,6% del 2024 al 5,9% del 2025.

Gli oneri finanziari sono ammontati a Euro 2,7 milioni, in netto calo rispetto al 2024 (Euro 5,1 milioni) grazie alla riduzione dell'indebitamento.

Gli oneri fiscali sono ammontati a Euro 2,6 milioni in riduzione rispetto a Euro 3,9 milioni nel 2024 principalmente per oneri non ricorrenti registrati nel 2024.

Il risultato netto delle attività operative è stato positivo per Euro 9,8 milioni rispetto a Euro 5,6 milioni dell'esercizio precedente.

Nel 2024 il Gruppo aveva registrato un utile netto delle "attività operative cessate" pari a Euro 10,4 milioni, derivante dalla Filtrazione, ceduta il 31 maggio 2024.

Includendo il risultato netto di competenza di terzi e quello delle attività operative cessate, il Gruppo ha registrato un utile netto complessivo di Euro 9,0 milioni a fronte di Euro 15,0 milioni nel primo trimestre 2024.

Il Free Cash Flow delle attività in continuità è stato positivo per Euro 13,7 milioni rispetto a Euro 29,2 milioni del primo trimestre 2024; si precisa che nel corso del primo trimestre del 2024, prima della cessione, la Filtrazione aveva proceduto al saldo dei debiti intercompany per circa Euro 13 milioni; inoltre nel primo trimestre del 2025 sono stati sostenuti maggiori investimenti nello sviluppo di nuovi prodotti per circa Euro 4 milioni

rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il Free cash flow complessivo è stato positivo per Euro 11,2 milioni rispetto a Euro 30,4 milioni del primo trimestre 2024, tenuto conto del Free cash flow da attività cedute negativo per Euro 2,5 milioni al 31 marzo 2025 ( attinente all'attività sospensioni in Messico ceduta nel 2023), e positivo per Euro 1,5 milioni al 31 marzo 2024 (derivante dalla Filtrazione).

Al 31 marzo 2025 il patrimonio netto consolidato, esclusa la quota di azionisti terzi, ammontava a Euro 300,5 milioni, rispetto a Euro 294,6 milioni al 31 dicembre 2024.

L'indebitamento netto a fine marzo 2025 era pari a Euro 43,8 milioni rispetto ad un indebitamento netto di Euro 235,7 milioni al 31 marzo 2024 e di Euro 55,0 milioni a fine dicembre 2024.

L'indebitamento netto escludendo i debiti per diritti d'uso, al 31 marzo 2025 era pari a Euro 0,8 milioni, rispetto a Euro 170,7 milioni al 31 marzo 2024 e a Euro 9,5 milioni al 31 dicembre 2024.

I dipendenti del Gruppo Sogefi al 31 marzo 2025 erano 3.342 sostanzialmente invariati rispetto ai 3.350 al 31 marzo 2024.

ANDAMENTO DEI SETTORI DI ATTIVITA'

Settore "Sospensioni"

Principali indicatori

(in milioni di Euro) Q1 2025 Q1 2024 Variazione
2025 vs 2024
Fatturato 138,5 146,5 -5,5%
Ebit 6,4 5,7 12,3%
Ebit sul fatturato 4,6% 3,9%
Personale 1.993 2.031 -1,9%

Nel primo trimestre 2025, il settore Sospensioni ha conseguito ricavi per Euro 138,5 milioni, in calo del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2024 (-6,5% a cambi costanti e al netto dell'inflazione dell'Argentina).

La flessione è dovuta all'andamento negativo in Europa, ove i ricavisono scesi del 10,4%, a causa soprattutto del -25,9% registrato nel segmento Heavy Duty, da ricondursi principalmente all'evoluzione del mercato, in contrazione del 21% nell'intero esercizio 2024 rispetto al 2023 e tuttora molto debole nel primo trimestre del 2025 (-10,9%); il segmento Passenger Cars è sceso del 2,8%.

La dinamica dei ricavi è stata invece molto positiva in Cina, +18,8%, grazie al ramp up di nuovi prodotti forniti anche a player locali, e positiva anche in Sud America, con un +5,6%.

L'EBITDA è ammontato a Euro 14,9 milioni, a fronte di Euro 13,8 milioni nello stesso periodo del 2024, e l'EBITDA margin è cresciuto dal 9,5% al 10,8% del primo trimestre 2025, grazie all'evoluzione favorevole del margine di contribuzione risultato pari al 30,0% del fatturato, rispetto al 28,0% dello stesso periodo del 2024.

L'EBIT è stato pari a Euro 6,4 milioni, 4,6% del fatturato, rispetto a Euro 5,7 milioni nel primo trimestre 2024 (3,9% del fatturato).

In deciso miglioramento il risultato operativo di Cina e Mercosur, in leggero miglioramento quello del segmento Passanger Cars in Europa e in riduzione quello del segmento Heavy Duty, a causa dei bassi volumi.

I dipendenti al 31 marzo 2025 erano 1.993 (2.031 al 31 marzo 2024).

Nel primo trimestre del 2025 il settore Sospensioni si è aggiudicato molteplici nuove forniture in Europa, nel segmento Passanger Cars e nel segmento Heavy Duty, con nuovi ordini in settori non automotive (Difesa e applicazioni Ferroviarie).

Il 41% del valore dei nuovi contratti conclusi nel primo trimestre 2025 riguarda componenti per piattaforme ibride o elettriche. Tale percentuale, se si esclude il segmento Heavy Duty, sale al 70%.

Settore "Aria e Raffreddamento"

Principali indicatori

(in milioni di Euro) Q1 2025 Q1 2024 Variazione
2025 vs 2024
Fatturato 117,3 117,1 0,2%
Ebit 9,9 10,4 -4,8%
Ebit sul fatturato 8,4% 8,9%
Personale 1.302 1.265 2,9%

Nei primi tre mesi del 2025, il settore Aria e Raffreddamento ha conseguito ricavi pari a Euro 117,3 milioni, +0,2% rispetto al 2024. In Europa i ricavi hanno registrato una flessione del 5,9%, riconducibile all'andamento del mercato, che è stata compensata dalla crescita del 20,8% in Cina, grazie al ramp up di nuovi prodotti.

Il fatturato in Nord America ha riportato un incremento dello 0,4%, malgrado l'andamento negativo della produzione di veicoli, grazie presumibilmente ad una certa accelerazione nell'approvvigionamento di componenti da parte delle case automobilistiche, nella prospettiva dell'entrata in vigore dei dazi.

L'EBITDA è stato pari a Euro 19,6 milioni, in lieve contrazione rispetto al primo trimestre 2024 (Euro 20,7 milioni), con un EBITDA margin al 16,7% (17,7% nei primi tre mesi del 2024).

Il margine di contribuzione è stato pari al 28,5% del fatturato, rispetto al 29,2% dello stesso periodo del 2024, a causa dell'evoluzione del mix della produzione in NAFTA.

L'EBIT è ammontato a Euro 9,9 milioni, 8,4% del fatturato, rispetto a Euro 10,4 milioni dell'esercizio precedente, 8,9% del fatturato.

I dipendenti al 31 marzo 2025 erano 1.302 (1.265 al 31 marzo 2024).

La Business unit Aria e Raffreddamento è impegnata nello sviluppo di un portafoglio di business relativo a nuovi prodotti destinati ai veicoli puramente elettrici. Nel corso del primo trimestre 2025 ha concluso un accordo con un primario costruttore nordamericano per la fornitura di piastre di raffreddamento per veicoli 100% elettrici.

Il 60% del valore dei nuovi contratti conclusi nel primo trimestre 2025 riguarda componenti per piattaforme ibride o elettriche.

IMPATTI DEL CONTESTO MACROECONOMICO, DEI CONFLITTI UCRAINA E MEDIO ORIENTE E DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO, SULL'ATTIVITÀ

Impatti del contesto macroeconomico sull'attività

Con riferimento al contesto macroeconomico, prima dell'adozione da parte dell'amministrazione americana di politiche dirompenti in materia di dazi, si prevedeva un'evoluzione moderatamente positiva delle economie delle principali aree geografiche in cui opera Sogefi e un calo dello 0,5% della produzione mondiale di automobili.

A seguito delle decisioni assunte dagli Stati Uniti in merito ai rilevanti dazi aggiuntivi, banche centrali, istituzioni finanziarie e istituti di ricerca hanno rivisto al ribasso le stime per l'economia mondiale. Tali stime includono esclusivamente una prima e parziale valutazione degli effetti dei dazi, in un contesto di annunci drastici e mutevoli.

Per quanto riguarda il settore automotive, ai fattori di incertezza preesistenti, derivanti principalmente dall'andamento debole dell'economia, dal permanere del conflitto in Ucraina e Medio-Oriente e dalla transizione verso la e-mobility (e in particolare dalla regolazione Green deal in Europa), si sono aggiunti quelli derivanti dai dazi adottati dall'amministrazione americana.

In particolare, risulta ad oggi difficile prevedere: i) la definitività del piano attuale di dazi, in un quadro in costante evoluzione; ii) gli effetti sul mercato automotive USA, sia in termini di domanda domestica, sia in termini di panorama competitivo; iii) gli effetti sull'esportazione di vetture in USA; iv) gli impatti sulla disponibilità ed i costi delle materie prime in USA, tenuto conto della complessità della supply chain e dei dazi adottati nei confronti della Cina e su alcune materie in particolare.

Nello specifico, per il settore automotive, attualmente l'amministrazione americana ha previsto quanto segue:

  • i) un dazio aggiuntivo del 25% sulle vetture importate da paesi diversi da Cina, Messico e Canada (25% circa delle vetture vendute ogni anno in USA), in vigore dal 3 aprile '25;
  • ii) un dazio aggiuntivo del 25% sulla componentistica importata da paesi diversi da Cina, Messico e Canada a partire dal 3 maggio '25;
  • iii) un regime particolare per le importazioni da Canada e Messico (circa 25% delle vetture vendute ogni anno negli Stati Uniti), in vigore dal 3 aprile '25, che comporta l'esenzione dai dazi qualora il prodotto importato sia certificato USMCA2 o, qualora il prodotto non sia certificato USMCA, l'applicazione di un dazio del 25% sul totale del valore; a partire dal 3 maggio '25, i prodotti non certificati USMCA saranno soggetti ad un dazio del 25% sul contenuto del prodotto non proveniente dagli Stati Uniti;
  • iv) un dazio aggiuntivo del 145% sulle importazioni dalla Cina.

Si aggiungono ulteriori dazi non specifici che possono avere un impatto particolarmente significativo sul settore automotive nord-americano, ossia quelli su acciaio e alluminio (25%).

2 Un prodotto è certificato USMCA quando rispetta i seguenti requisiti: a) contenuto proveniente da Stati Uniti, Messico e Canada superiore al 75%; b) percentuale di acciaio e alluminio proveniente dall'area USMCA per almeno il 70%; c) 40%-45% del valore della manodopera conseguito da una forza lavoro remunerata almeno USD16/ora.

É ragionevole attendersi che tali dazi, se mantenuti o effettivamente applicati, produrranno un incremento significativo dei costi delle automobili negli USA, i) sia importate, per effetto dei dazi al 25%, ii) sia fabbricate localmente, per effetto dei dazi su componenti e materiali importati.

L'aumento dei costi, determinerà inevitabilmente i) un incremento dei prezzi di vendita delle automobili in USA e ii) conseguentemente un declino delle vendite di nuove vetture, tenuto conto della significativa elasticità della domanda al prezzo, dimostrata anche recentemente.

Il calo della domanda del mercato nord-americano avrebbe un impatto negativo sulla produzione nell'area USMCA (Stati Uniti, Messico, Canada) e sulle importazioni in USA. A tal proposito, si precisa che nel 2024 dall'Europa (EU27) sono state esportate in USA circa 750.000 vetture, circa 6% della produzione UE complessiva.

In merito agli impatti diretti sul Gruppo, il settore Air & Cooling ha realizzato nel 2024 un fatturato di Euro 214 milioni nell'area USMCA, vendendo componenti prodotte in Canada e Messico principalmente a General Motor, Ford e Stellantis, di cui il 55% destinate agli stabilimenti produttivi dei clienti in Canada e Messico e il 45% importate dai clienti negli Stati Uniti. Si stima che circa il 70% dei ricavi da componenti esportate in USA sia relativo a prodotti USMCA compliant e quindi, in base alle attuali previsioni, non soggette a dazi.

Poiché Sogefi non realizza direttamente esportazioni verso gli Stati Uniti, provvedendo a tal fine i propri clienti, e non produce in USA, non essendo quindi soggetta ai dazi sulle importazioni dei materiali e componenti ivi praticati, a breve termine non sono prevedibili impatti diretti significativi derivanti dai nuovi dazi.

Tuttavia, a medio termine, Sogefi potrebbe essere esposta ad un rischio di perdita di competitività rispetto a concorrenti installati in USA, dovuta ai dazi che i clienti nordamericani dovranno pagare sui prodotti acquistati da Sogefi in Canada e Messico; tale rischio potrebbe essere mitigato, se non controbilanciato, dagli incrementi dei costi di produzione che potrebbero subire i concorrenti in USA a causa dei dazi su materie prime e componenti importate.

In generale, il Gruppo è comunque esposto ai rischi indiretti che interessano il mercato automotive in relazione ai dazi: se infatti i dazi introdotti dovessero permanere, c'è da attendersi volumi più deboli ed un'accresciuta pressione sui costi di produzione soprattutto nelle regione USMCA nei mesi a venire.

Impatti dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente sull'attività

L'impatto diretto del conflitto Russia-Ucraina sull'attività è risultato non significativo. Infatti, Sogefi aveva un'attività commerciale marginale in Russia che è stata interrotta a partire da marzo 2022 e la filiale russa è stata liquidata nel 2023.

Sogefi, come tutto il settore automotive, ha invece subito gli impatti indiretti della guerra, e in particolare l'incremento dei prezzi dell'energia e delle materie prime. La tendenza si è invertita nel corso del 2023, con una certa stabilizzazione, come già accennato, nel corso del 2024.

Non si prevedono impatti diretti del conflitto in Medio Oriente sull'attività del Gruppo, non avendo Sogefi attività nelle zone coinvolte. Il conflitto potrebbe avere impatti nella catena di fornitura generando ritardi nelle consegne dei materiali che transitano nel Canale di Suez. Sogefi monitora attentamente tale rischio adottando le opportune misure di mitigazione (creazione di stock di sicurezza, valutazione di fornitori alternativi). Allo stato attuale non risulta possibile identificare eventuali ulteriori impatti indiretti.

Cambiamento climatico: rischi fisici e di transizione

Si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2024 per l'analisi degli impatti collegati al cambiamento climatico e ai rischi di transizione.

EVENTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non sussistono fatti di rilievo avvenuti successivamente alla data del 31 marzo 2025 che possano avere impatto sull'informativa finanziaria al 31 marzo 2025.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

La visibilità sull'andamento del mercato automotive nei prossimi mesi è fortemente penalizzata dalla guerra commerciale in corso in seguito all'introduzione dei dazi da parte della nuova amministrazione americana.

L'ultima stima di S&P Global (IHS) prevede che, dopo il calo registrato nel 2024 (-1,1%), la produzione mondiale di automobili registri nuovamente una flessione (-1,7%); per aree geografiche, si prevedono ulteriori diminuzioni della produzione in Europa e NAFTA, del 5,1% e del 9,3% rispettivamente, crescita moderata in Cina e crescita intorno al 5% in India e Sudamerica.

Per quanto concerne i prezzi delle materie prime e dell'energia, dopo una certa stabilità registrata nel 2024, per il 2025 esiste un rischio di accresciuta volatilità in funzione degli impatti dei dazi americani sulla supply chain.

Sogefi, per il 2025, allo stato conferma la previsione di un calo dei propri ricavi midsingle digit e di un EBIT margin in leggera crescita rispetto a quello registrato nell'esercizio 2024, escludendo eventuali oneri non ricorrenti ed eventi/circostanze nuove che impattino negativamente il mercato automotive. Tali previsioni non incorporano i possibili effetti della guerra commerciale in corso sull'economia mondiale e sulla produzione di auto, non potendosi escludere un abbassamento dei volumi a partire dai prossimi mesi.

Milano, 24 aprile 2025

Per il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il Presidente Esecutivo Monica Mondardini

ALLEGATO: NOTE DI RACCORDO TRA I PROSPETTI CONTABILI CONTENUTI NELLA RELAZIONE SULLA GESTIONE E I PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2025

(a) La voce corrisponde alla somma delle linee "Costi fissi di produzione, ricerca e sviluppo", "Costi fissi di vendita e distribuzione" e "Spese amministrative e generali";

(b) la voce corrisponde alla somma delle linee "Minusvalenze (plusvalenze) da dismissioni", "Differenze cambio (attive) passive" e "Altri costi (ricavi) non operativi", ad eccezione dell'importo relativo alle svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali;

(c) la voce corrisponde alla somma delle linee "EBIT", "Ammortamenti" e l'importo delle svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali incluso nella voce "Altri costi (ricavi) non operativi";

(d) la voce corrisponde alla somma della linea "Ammortamenti" e dell'importo delle svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali incluso nella voce "Altri costi (ricavi) non operativi".

GRUPPO SOGEFI

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA

(in milioni di Euro)

ATTIVITA' 31.03.2025 31.12.2024
ATTIVITA' CORRENTI
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 58,3 57,3
Altre attività finanziarie 9,5 6,9
Rimanenze 83,4 85,1
Crediti commerciali 108,6 88,8
Altri crediti 10,1 14,9
Attività per imposte correnti 27,1 29,5
Altre attività 5,7 2,8
ATTIVITA' POSSEDUTE PER LA VENDITA - -
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 302,7 285,3
ATTIVITA' NON CORRENTI
Terreni 3,7 3,7
Immobili, impianti e macchinari 276,3 277,2
Altre immobilizzazioni materiali 4,0 4,0
Diritti d'uso 39,6 41,8
Attività immateriali 104,7 106,5
Altre attività finanziarie 4,1 4,4
Crediti finanziari - -
Altri crediti 4,9 5,1
Attività per imposte differite 23,1 23,6
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 460,4 466,3
TOTALE ATTIVITA' 763,1 751,6

PASSIVITA' 31.03.2025 31.12.2024
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti correnti verso banche 1,3 0,3
Quota corrente di finanziamenti a medio lungo termine e altri
finanziamenti 8,4 13,3
Debiti finanziari correnti per diritti d'uso 9,3 9,9
Altre passività finanziarie a breve termine per derivati - -
Debiti commerciali e altri debiti 221,6 200,2
Passività per imposte correnti 5,8 4,5
Altre passività correnti 22,0 24,2
Fondi correnti 10,1 17,4
PASSIVITA' DIRETTAMENTE CORRELATE ALLE ATTIVITA' POSSEDUTE PER
LA VENDITA - -
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 278,5 269,8
PASSIVITA' NON CORRENTI
Debiti non correnti verso banche 62,6 64,0
Quota non corrente di finanziamenti a medio lungo termine e altri finanziamenti 0,4 0,4
Debiti finanziari a medio lungo termine per diritti d'uso 33,7 35,6
Altre passività finanziarie a medio lungo termine per derivati - -
Fondi non correnti 15,7 15,7
Altri debiti 39,9 39,8
Passività per imposte differite 18,4 19,0
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 170,7 174,5
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 62,5 62,5
Riserve e utili (perdite) a nuovo 229,0 90,8
Utile (perdita) d'esercizio del Gruppo 9,0 141,3
TOTALE PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA
CONTROLLANTE 300,5 294,6
Partecipazioni di terzi 13,4 12,7
TOTALE PATRIMONIO NETTO 313,9 307,3
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 763,1 751,6

PATRIMONIO NETTO

(in milioni di Euro) Patrimonio netto
consolidato
consolidato
di Gruppo
Capitale e
di Gruppo
riserve di terzi
Totale
patrimonio netto
di Gruppo e terzi
Saldi al 31 dicembre 2024 294,6 12,7 307,3
Dividendi 0,0 0,0 0,0
Differenze cambio (4,7) 0,0 (4,7)
Altre variazioni 1,6 (0,1) 1,5
Risultato netto del periodo 9,0 0,8 9,8
Saldi al 31 marzo 2025 300,5 13,4 313,9

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in milioni di Euro) Periodo Periodo
01.01 – 31.03.2025 01.01 – 31.03.2024 Variazione
Importo % Importo % Importo %
Ricavi delle vendite 256,0 100,0 263,2 100,0 (7,2) (2,7)
Costi variabili del venduto 180,3 70,4 188,5 71,6 (8,2) (4,3)
MARGINE DI CONTRIBUZIONE 75,7 29,6 74,7 28,4 1,0 1,3
Costi fissi di produzione, ricerca e sviluppo 22,7 8,9 23,6 9,0 (0,9) (4,0)
Ammortamenti 18,7 7,3 19,2 7,3 (0,5) (2,4)
Costi fissi di vendita e distribuzione 4,1 1,6 3,7 1,4 0,4 8,5
Spese amministrative e generali 13,1 5,1 13,1 5,0 (0,0) (0,1)
Costi di ristrutturazione 1,0 0,4 0,7 0,2 0,3 55,3
Minusvalenze (plusvalenze) da dismissioni - - - - - -
Differenze cambio (attive) passive 0,7 0,3 (0,7) (0,3) 1,5 209,1
Altri costi (ricavi) non operativi 0,3 0,1 0,5 0,2 (0,2) (41,8)
EBIT 15,1 5,9 14,6 5,6 0,5 3,4
Oneri finanziari 3,8 1,5 7,1 2,8 (3,3) (46,4)
(Proventi) finanziari (1,1) (0,4) (2,0) (0,8) 1,0 (47,6)
Oneri (proventi) da partecipazioni - - - - - -
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 12,4 4,8 9,5 3,6 2,8 30,5
Imposte sul reddito 2,6 1,0 3,9 1,5 (1,3) (33,2)
UTILE/(PERDITA) DA ATTIVITA'
OPERATIVE 9,8 3,8 5,6 2,1 4,2 75,2
Utile/(perdita) da attività operative cessate,
al netto degli effetti fiscali - - 10,4 3,9 (10,4) (100,0)
RISULTATO NETTO INCLUSA LA
QUOTA DI TERZI 9,8 3,8 16,0 6,0 (6,2) (38,8)
(Utile) perdita di terzi (0,8) (0,3) (1,0) (0,3) 0,2 26,9
UTILE (PERDITA) DEL GRUPPO 9,0 3,5 15,0 5,7 (6,0) (39,6)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA CONSOLIDATA

(in milioni di Euro) 31.03.2025 31.12.2024
A. Disponibilità liquide 58,3 57,3
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti 9,5 6,9
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 67,8 64,2
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la
parte corrente del debito finanziario non corrente) 1,3 0,3
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 17,7 23,2
G. Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) 19,0 23,5
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G) - (D) (48,8) (40,7)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di
debito) 96,7 100,1
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) 96,7 100,1
M. Totale Indebitamento finanziario (H) + (L) 47,9 59,4
Altre attività finanziarie non correnti 4,1 4,4
Indebitamento finanziario netto incluse altre attività finanziarie non
correnti (come da "Posizione finanziaria netta" risultante nella tabella
Rendiconto Finanziario Consolidato) 43,8 55,0

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(in milioni di Euro) 31.03.2025 31.03.2024
AUTOFINANZIAMENTO 28,7 27,1
Variazione del capitale circolante netto 0,3 15,2
Altre attività/passività a medio lungo termine 2,0 1,6
FLUSSO MONETARIO GENERATO DALLE OPERAZIONI DI
ESERCIZIO 31,0 43,9
Decremento netto da cessione di immobilizzazioni 0,1 0,4
TOTALE FONTI 31,1 44,3
TOTALE IMPIEGHI 17,4 13,4
Differenze cambio su attività/passività e patrimonio netto - (1,7)
Free cash flow da attività operative 13,7 29,2
Free cash flow da attività operative cessate (2,5) 1,5
FREE CASH FLOW 11,2 30,7
Dividendi pagati a terzi da società del Gruppo - -
Variazione Fair Value strumenti derivati - (0,3)
VARIAZIONI DEL PATRIMONIO - (0,3)
Variazione della posizione finanziaria netta 11,2 30,4
Posizione finanziaria netta a inizio periodo (55,0) (266,1)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA A FINE PERIODO (43,8) (235,7)

CONTENUTO E FORMA DEI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

1. Premessa

L'informativa finanziaria consolidata al 31 marzo 2025, non sottoposta a revisione contabile, è stata redatta in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) e a tale scopo i dati dei bilanci delle società partecipate consolidate sono stati opportunamente riclassificati e rettificati.

L'informativa finanziaria è stata elaborata secondo quanto indicato dall'art. 154 ter, comma 5 del D.Lgs. n. 58 del 24/02/98 (T.U.F.) e successive modifiche. Pertanto, non sono adottate le disposizioni del principio contabile internazionale relativo all'informativa finanziaria infra-annuale (IAS 34 "Bilanci intermedi").

2. Principi di consolidamento

Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale. I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo non sono variati rispetto a quelli utilizzati al 31 dicembre 2024.

3. Principi contabili applicati

I principi contabili applicati nella redazione del bilancio al 31 marzo 2025 non differiscono da quelli applicati al bilancio del 31 dicembre 2024.

La presente informativa finanziaria è stata redatta in base al presupposto della continuità aziendale.

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